Il policlinico sezione pratica anno 1919 parte 1 ocr parte1

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.tono XXVI

Roma, 28 Dicembre 1919

Fase. 52

(ptlbblicato il 29 Dicttnhre 1919).

ABBONAME--.TI PER IL 1920.

-

Alla Alle Alle Alle

sezione pratica . . . . sezioni medica e pratica . sezioni chirurgica e pratica sezioni medico-chirurgica e

. . . . . . . . • . . . . . . . . pratica . . .

ITALIA

ESTERO

L. 20. 60 » 27. 50 • 27. 60 » 36. 00

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in oro •

...- Saremo assai grati ai s nori abbonati che vorranno rinnovare l,abbona•ento avanti che cominci Il nuovo anno. Ciò agevolerà m I lavoro amm1n1stratlvo e la puntuale sped del fascicoli. '

L'Amministrazione del '' LICLINICO '' non ha . atteso che l'Anno nuovo cominciasse 1 per dar prove tangibili df>lJa sua buona volontà e degli sforzi diretti a raggiungere quei perfezionamenti tecnici del giornale che sono la sua mira costante. Poco dopo che la guerra finì ' ' IL POLICLINICO '' riprese la sua antica veste tipc>grafica con carta migliore di quella anti-bellica, sebbene di costo dieci volte maggiore. I lettori non ignorano la ·corsa sfrenata agli alti prezzi e le gravi difficoltà in cui si dibatte l'industria tipografica, sp~cie per i continui scioperi degli operai, tuttavia l'Amministrazione lottò strenuamente per mantenere i propri impegni verso gli Abbonati ed è lieta di poter pubblica111ente cot1statare di esservi riuscita forse al di là delle proprie speranze e poggiando un i camente sulle sue forze. Così noi chiudiamo l 'anno perfettamente al co:Frente, mentre altri nostri confratelli sono ancora in arretrato di in esi. Questo recente passato è arra sicura per l'avvenire: le difficoltà da superare saranno forse maggiori, l'acuta crisi econon1ica che attraversa la nazione sarà forse più profonda ed i costi continueranno a crescere. Gli altri giornali, e non d'Italia · soltanto, hanno creduto di i)remunirsi aumentando notevolmente i prezzi d'abbonamento; noi restiamo fermi, per la Sezione che più direttamente interessa i medici pratici, nel prezzo attuale. È un rischio grave che affrontiamo, ma lo facciamo volentieri e risolutamente nella fiducia che la simpatia del pubblico medico italiano continuerà sempre a sorreggerci, e che mai ci verrà m eno la be'h.evolenza dei nostri abbonati, i quali, ne siamo certi, in questi difficili momenti si stringeranno attorno a noi per sostenere validamente questa nostra Opera, che vive per la classe medica e solo da essa intende di essere mantenuta.

L'

AMMINISTRAZIONE.

SI RAMMENTA CHE

il Fascicolo 1° del 1920 della Sezione Medica conterrà un l'illustre clinico prof. AUGUSTO MURRI dal titolo

DEI

MEDICI

im~lortante

articolo del·

FUTURI

Gli abbonati alla sola Sezione Pratica che desiderano procurarsi il godi· mento intéllettuale di leggere questo interessantissimo lavoro di g~ande attualità si affrettino ad inviare alla nostra Amministrazione cartolinavaglia da L. 2.50 oppure aggiungano tale somma al prezzo d'abbonamento pel 1920.


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I

COLLABORATORI DELLA SEZIONE PRATICA p e r i1 1919.

Aboulara.ge dott. Giuseppe .. Ger usalemme. AlessandTi prof. Roberto - Roma. AlessandTini prof. Paolo - Roma. Amant1ea prof. Giuseppe - Roma. Aperlo prof. Giovanni - Pavia. Arcangeli prof. L:berto - Roma. Arto.1n dott. Camillo - Firen ze. Atttom d i Sant'Agnese prof. Valerio - Roma. •L\.scoli dott. Manfredo - ROl!lla. .-i\.vagnina dott. Sebastiano - Fossano. Baglioni prof. Silvestro - Roma. Basile prof. Carlo - Roma. Bassoni dott. Carlo - Genova. B·e llantoni dott. Ro:cco - Scilla. Bergamini dott. Giov·a n ni - Firenze. Betti dott. Giuseppe - Milano. Biffis prof. Pietro - Torino. Bilancioni prof. Guglielmo - Roma. Boit.teselle dott. Ruggero - Venezia. Breccia prof. Gioac.chino - Genova. Brun dott. Arturo _ Trieste. Caliceti dott. Pietro - Catania. Calò prof. Vitto.rio - Modena. Caaniera prof. Ugo - Torino. Caanerano dott. Alessandro - Lanzo Torinese. Can telli dott. Oreste - Bologna. Cantilena dott. Antonio - Fiesso d'Artico. Carelli dott. A'l.lgusto - Roma. Carpi prolf. Umberto - I"a111brate. Castellani dott. Pietro - San Flo riano. Cavalieri dott. Renato - Ferrara. Cerioli dott. Aleardo - Lanata. Cesetti dott. Pietro _ Ro1na. Chiasserini prof. Angelo - Roma. Chiavaro prof. Angelo - Roma. Ciancio dott. Nicola - Rio de Janeiro. Ciauri prof. Rosolino - Cotrone. Coglievina dott. Benvenuto - Trieste. Còlalè dott. N1iicola - Lanciano. Conforti dott. Giovanni - Mottafollone. Curti dott. E ugenio - Brescia. Daniele dott. Samuele - Basciano. Daretti dott. Ugo - Ro.m a. Dazzi dott .•L\.ngelo - Parma. De Chiara dott. Domenico - Roma. De Napoli prof. Ferdinando - Bologna . De Pavento dott. Piero - 'Crieste. De Tomn1asi dott. Pietro - \Tignanello. De \'. ecchis dott. Beniamino - Napoli. Dionisio dott. Ignazio _ Torino. Di Pace dott. Ignazio - S. :Vlarco in Lan1is. D1agotti dott. Giu.seppe - Roma.

Durand <lott. Felice - Genova. Durante p r of . Luigi - Genova. Egidi prOlf. Guido - Roma. Falcioni <lott. DQ1l1en i.co - Roma. Fasano prof. Mario - Asti. F erraresi prof. Paolo - Roma. Ferretti prof. Tito _ ~oma. Ferri dott. Andrea - Sala Bologi1ese. Filippi11i dott. Azeglio . Roma. Fortunato dott. Antonio - .i:\.ndria . Fossataro prOlf. Enrico - Venezia. Fulci prof. Francesco _ Roma. Frugoni prof. Cesare - Firenze. Gaglio prof. Empedocle - Cairo. Gagli o p1·of. Gaetano _ Roma. Gasbarriui prof. Antonio - Pavia. Geuoese dott. Giovanni - Roma. Ghilard•ucci prof. F r ancesco - Roma. Ghiron tlott. Vittorio - Roma. Giacanelli dott. Vittorugo - Cas. sino. Giannelli prof. Augusto - Roona. Giannelli prof. Domenico - Carsoli. Gilberti dott. Piet1"o _ Bergamo. Gio<Tcacopulo dott. Demetrio - Trieste. Giordano dott Enrico - Napoli. SparaGrande dott Fi:an1cesco . nise. Grossi dott. Ennio - Roma. Grossi dott. Vincenzo - Roma. Isidori dott. Tommaso - Castel· nuovo ·di F1arfa. Jenna })rof. Rocco - N:i.poli. I ,ay prof. Efisio - Roma. Lecce dott. G. Luigi - Villa Latina. Lol lini dott.ssa Livia _ Roma. I.eriga prof. Giovanni - Roma. Luzzatti prof. Tullio - Roma. ::.\Iaestrini prof. Dario - Roma. l\.1ancini tlott. U·g o _ Roma. lVf arassini prof. Alberto - Pisa. ::.\fasci dott. Bernardino - Roma. 1Iaselli dott. Domenico _ Roma. :\Iassini prof. Luigi Carlo - Genova. 1\fello <lott. Stefano Go1vone cl' A1ba. :\I end es prof. Guido - Roma. ::.\fiche li prof. Ferdinaindo - Firenze. lVIiliani dott. Antonio - S. Bened•etto del Tronto. l\Iinerbi prof. Cesare - Ferrara. :.v.I:ingazzini prof. Giovanni _ Roma. :.Vfizzi dott. Angelo - La Valletta. . )focligliani prof. Enrico - Roma. :\Iondolfo prof. Emanuele - Pisa. ::.\Ionteleone dott. Renato - Roma. :\fontesano prof. Vincenzo - Roma. :VI on ti prof . .'\chille _ Pavia. ::.\Ionti dott. Giuseppe . Bergamo. :\!osti dott. Renato - Pire11ze Xardelli <lott. I.eon.ardo - 'rrento. Xicotra dott. Antonio - \ renezia.

Nessina prof. l\1:irio - Pi~a. Osslan dott.ssa Rosa - Roma. Ovazza tlott. Vittorio Emanuele Roma. Pa.cchini <lott. Pietro _ As-ciano Pisa110. Paoletti dott. I-terdinando - Pisa. Pennisi dott. A.ilessandro - Roma. Perazzi dott. Pi.ero - Vericelli. Pe-rtusio dott. C'arlo :\1ario - Genova. Perussia prof. Felice - :vri1ano . PetTuoci dott. A ngeolo _ S Stefano di Cadore. Piccinini prof. Guido Maria - Bologna. Pighini prof .. G1acomo - Reggio Emilia. Piperno prof. Arrig·o . Roma. Pirondini dott. Eugenio - Roma. Pittarelli dott. En1ilio - Chieti . Poggiolini prof ...L\.urelio - Comacchio. Pollitzer dott. Renato - Roma. Pontano prof. Tommaso - Roma. Prebil d,o tt.sa Maria - .Roma. Prati dott. Alessa1rd1·0 - Roma. Ranellelti prof. Aristide - Roma. Romanese dott. Ruggero _ Torino. Rossi Doria prof. 'l'ullio - Roma. l~otolo dott. ..\ urelio - Laguna. Rnggi prof. Giu~eppe - Bologna. Rusca dott. Paolo - Milano. Sabatini prof. Giuseppe - Roma. Sabci.tucci prod". Francesco - I~oma. Sabella proif. Pietro _ Ro111a. Salvo dott. \ Tito - ,.rrapani. Sampietro prof. Gaetano - Roma. Sarri dott. Umberto - A.rezzo. Satta prof. Giuseppe - 'l'orino. Sebastiani <lott. Antonio - Roma Segale prof. ì\1ario - Genova. Sen1biante dort.t. Pietro - Trento. Siciliano prof. I~uigi - Firenze. Silvestri <lott. Silvestro - Roma. Silvestri prof. 'l'o·r indo - .!\1odena. Sisto prof. Pietro - Torino. Soli11a dott. Carmelo - 'Irapani . Spampinato dott. Salvatore - Bian_ cavilla. SpolYerini prof. Luigi Martino · Ro1na. Strelti dott. Giov. Batt. - Bologna. 1'addei prof. DO!tllenico - Siena. Timpano dott. Pietro - Reggio Cal. Tognoli dott. Ennio - 'f.rebbo d i Reno. Tomaselli prof. Andrea - Catania. ~rrossarello dott. ìvlario - Torino. Urizio dott. Lino - Trieste. Venturi prof. Antonio - Urbino. Vergano dott. U1nberto - 'l'orino. \ 7 erne"° . dott. Lorenzo - Roma . \Tigevani prof. Giuseppe . 1\1i1ano ,. olpino prt)f. Guido _ Bergamo . 1


Voi. XXVI - 1919

I.n..dice per ru.brica.

Pag. L~i\ VORI

A!les saindriini P. :

ORIGIN1\.LI.

Co ntri1b1u to aillo s tuctio de111e m~su.1razion-L ra·d ioscopriche del cttore . . . 545 _'\ l.essa nclrin.i l '. · 11 p11eun1otorace a rtificiale n èlla d·ia~nostica '!'adiologica . . . 64r Camera U . : Sopra 111n metodo semplice e ])rartico ·p er 1p rocedere a1lla oorrezio.n c delle a111Cl1i1osi fìbro e a1ngolari del g··! 11o~h io . . . . . . . . . . 290 Dazzi _-\ . : Le iniezi•onri di adrei1alina per la cliagnosi di inaJ:ari.a larl:enite· . . 1413 Du rand F.: r .,~O.l:ì111nin,oireazJione del1l'espettorato . . . . 353 Faugoni C. : Su di Utna partkola.re s ir1dr0me di ipseuJd.oocalusii011e j ntestinale da Jj;ti asi t1retra.l e G.aniglio G. : l>resenza (1e1le urine delle oosidette ·v1ifta111i1n e Gasbarri.11i .l\. : Sul1la oolorazi0illle dei baci1lli tubercola ri col rracto~bleu di meti8-a. •l ene al~oolico . . . . . . . . . /, Genoese G. : Tl liqui,do cefa]o-raichidiia1no •nella 1nalaria dei bambi1n i . . 737 (;~noe~e G. : Intornio alla prov.a. id i Bovieri e ad ,u na reaz1011e al bleu. dii m eti11ene in liquiidi cefaitorachidi.ani patolog.ici 97 Ghilarduc~i : i\.zi one ai1rt:ibatterica dei '!'aggi seconciarrL . La.y E. : Nuov.o met~~ OfPerativ 0 per l1a cu .r a radriale del var1cocel,e . . . . . 429 ~1aestri111.i D. : Su a11ciume \Proprietà fisico chimiche del sangue dii colpi.ti <la b'fo11co polmonite d a influe·n?'.a 70 Manaissiruri. _'\. . : 1Jl,t eri1ori oss·ervazioni s ulla recente pa1nc1.e1nd.ta cl'infi11enza . :Niicbelci F e Srutrt:.a. G . : Su1 i)robl1ema eziolog ico de11 >ooierna pandemd;a clei11>influe nza . 225, 257 l\11odig1iani E . : Part:ogenesi e cura d el~1a ii11itossimz1.one a1oeton1,ca 11nrfirunti l.e I349, 1383 :l\rlo11rt:eleone :R . : Riicer.ch,e su.1 liq,uitclo cefalo rachidiiamo 11e11a febbre p eteochia1•e roo9 1'1osti R. : L a <lisinfeziome co11'etere, la i)oc;izione di Fow]er .e Ja proctoclisi per1na nente alla l\f1t1rpby, com e n111ezzi pre,·enti,·1 ·d elJn p·eri;bonite ·8c11ta gerne.r,altlzullta . . . . . . 481 P.og.gioli11i , ..\. : T,,'i ncisi0111e da 1)referirsi per lo s\-uota.i11ento d e1U'a deno fie111moIl9"' 11ie c:;ottoma1scellare ,) 1

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Rai11el1e·t ti _.\.. : L'·ulcerazione e .p e1iorazio11e del setto 11iaisaù.e da cvorno e cr.o u1ati . 1057 llom·ainese R. : Una 1nrt10IV'.a e seDl[) li,ce foT1110 per ·l a •cOll orazione di Romain1 0\v1Sk}r. R·u g.g i G . : 'f .agilio ad U rov.esciato del.l.e paireti addo1111i1na li . . . . . . . 1253 Segale lVI. : .l\zione d,e i filtrati di « s tr. pa11de.micus » in rap.potito ,aJ.1a dottria:La 1de11a fiJlitra1bilirtà del ·vi1rus gtippale . . 289 Sici'liaino I~ . : ·L 'azione deLl 'atro.piina s ulla pupil11a a scopo dia.gnostico . . . . . S~lvestr~ T. : La mobi1izziazione dei pllasmodi ne11a Qllla e nella bon1fic.a clei mal rutLCl . . . • . . . . . . . Sp.olveri111i L. : Co1n1::11.1buto téiillo situdio deil1'11mlTIIU!no-profì1as,si 1i.el1a scarJlaitti111.a . . J08I Tim:paioo P. : Riceirch e batteriol1ogiche 111elJ 'espettora.t o e .nell sa,ngue di 1individu1 affetti da iiufl11e11za . . . . 200 V 01ljpi:no G . : I~',e: aru.ri1111•e1nrt:.o di UJl f,ocoJaio di trich1111osi 1

OSSERV_L\.ZIONI CLIKICI-IE.

J. : Di

caso 1<li el.ef.a111tiasi . . . . . . . . . . .\bou111arage J. : Sopra llI11 caso di peritoné.te sierosa .tT c.t 1unatica circoscritta . . . 1427 Aboular.age J. : Su di .u n caso di linfangion1a. eistioo cou1g eni to lI 6I ~i\.p,erl.o G. : 0 0c1usioin e 1:urtesti1 11 ail1e da ag· 1omera1ne11rto icli a1s-catidi . 1086 Avaginina L. : Digiitnn.c e bron co p01l1111,onite g.rippale Baissoni C. : ~•UJO'ViO couitr~buto a.11.a cttra de11'i1nfi1u enza rneg·li1 .ac1ulti e n1'ei ·b ambi.11 i con a .e i1niezion1i 1di 1olio ca.n (ot-:ato aJ g1u•a j1a{)olo . . · 449 Berg-amini G. : Studio del sodok11 . r225 Bi•Hìs P . : A proposito dei v·ersan1enti l0t881 tigiln.o si non aidi1po.si . . Bottooel1e R. : U.11 caso abbastanza si 11.gol1a1:e id i lesiioni del p,e ne 1d etermi1lia:te (lal~ 'aipposiz·i,one d 'u.n a111ie11o strozz..:'111rte . 37 Caliceti P. : Conrtri1buto a11o srt:udio delle afonie ister.o-orgraniJethe . . . . ' 417 Ca:va1f11eri 1R. : Su·lWa. curra 1d ella e.o.rea gr.a\-e con i111i:.ezion1 sottoa~tanee di soil f arto di 421 m ag1n.eJS11a . Cn rti -E. : lT11 caso di .p neumotoa:,ace s p.o ot anieo trasfonmaito in a<r.tiìfì.ciaJe, con esi96'7 to in g 1ia,ri.g ion.e . . . \bou1ar.age vt1lva1-.e

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D an i.ele S. : l siero- vacc~ni nell 'i·n fl uie11Za. Daretti U. : C1ura dei firart:iturati con g-li appariecchi Pécharmant presso le forze francesi i:n Italia . . . . . . . De. TtCXtnmasi ~. : Un caiso di cisticercosi 1!D. UJOO ragazza . . . . . . . Dioniisio I . : Ozeua con cefalea, ·en.u resi notturna, teniesmo vrescical.e d iurn o e d is menorrea . . . . . . . . . . . D·e Tom1nasi P . : Ferita dell'utero gravido all'ottavo mese . . . . . . . . . Ferri J\.. : Frattuira 1cla strap ipa•mento . . Foosataro E. : Le cons-egni.enze lontain.e dei t raumi d·elila testa sull'ab:i.liità al J.av.cxro. F.ossatario E. : Considerazioni su.lJia sintomatologia de11e men1ing.iiti:. . . . . . Gaisbarr1ni A . : Contrib·u to allo ,studio de'1}a l1eucemi1a Gr~ssi

acuta liinf.aitica

E . : Un caso

g1co

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CONTRIBUrfI ORl GINi\.LI VARI!.

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Mi:liaini u.L\.. : Tossiemia ( ?) t11bercolare e siier.c)lteraipia im.terunnailla . . . . . . Mosti R. : La :patogenesi e il :traittaim.ei11to chiriu:rg·ico cle'lla causa1gira . . . . 809 Pacohiln~ P. : A proposito d i wn.a doppia ed ampia resezione . . . . . . . . Pen1niisi A. : Suillla terapia del gozzo Perazzi P . : Due oasi di aineurisma del1'arto imferlore . . . . . . 945 P1erazzd. P. : E1npi1ema con eliani.111azione di fer.ito a l torace . . . . . . . . . Pirati tA . : Conisild'eraziorui pir.atichie d '1elio·· tberapia . . . . . . . . . . . . Rotolo A. : Un caso d i ascariosi e.on sintomatologia. rara . . . . . Sa1batucci E. : Sindrome a t i po di mor·b o d1 I<.ay·naiud dà. or~gitne :traiuma·t ica. . Sallyo V . : C()(11tri1bu.to alla clhimrgia cra1ruca . . . . . . 334 Sarri U . : Iipop1l1aisi.a 1001ngeni ta de[ ciuore e del1l'aorta . . . . . . . . . . . 9 Sisto P . : Breve 1nota su dà. un caso di a scite filante chiliforme . . . . ·So1ina C. : Tubercolos'i. 1primiitiva del rene destro c-0 n ptosi. N efrect.oania . . . . I335 Spol-verini N . : E mi plesia da ma1airia i n 'l1ll bambino lattant e . . . . . . . ,.fimpano P . : Di aik.wrre s~.essioni morbose da .malaria . . . . . . . 109 1'omaselli A . : Un caso d 'imfl;uenza a sà.n <jrome nervosa . . . . . . . . . Venh1ri _\. : AnewriS11Da. artero-venoso del1'i11iaca esterDJa . . . . . 1297 Verga.n o R. : Un caso d i cisti da ec·hiinocooco de lle painetri aiLdomin ali . . . 750 1

KUO\ tI.

A. : Fissaitore del1 'ago p er i niezi.oru endove:n·ose . . . · . . . . . . . P1rondini E . : Ur11 .11uo, .o irrigatore '\1'e scica1e a doppia oorre'lllte . . . . . . . Pittaiielli E. : Slllllla cura delle iplet1riti p!U-

·ruflente

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SrfRUlVIE~TI

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G.rossi V. : Un caso d i tet.amio curato col siier-0 Tizzoni . . . . . . . . . Isidori T . : Afoolia motoria e paralisi del f.a{!ciale cons.e guent i a gir.aviS<simo tr:aJU.ma ce1~eb1~a·le : g uarigione . . . . . . 1.Y.Lainiclnd. U. : O.sservaziioni aawtomo-p1aitologiche ,s u 200 c:aJsi di infìuenrza 111ell 'età IÌillflélJntile . . . . . . . . . . lVIel1o S . : 1'r,e caisi diversi di ]nfezione gra·ve dell sangue guarit i mediante le iniezil{)rui enido,v eno.s e di 1SUblimato ooo:ro.

-~PPARBCCHI

Ce~ol.i

iaingioma n1ew·al.

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_t\:m01ntea Q-. : Anlcora sull 'ef.fi.cacia del ni1trato d 'ar-gen•t o a11ell e lesioni (la solf.u ro di mille biclorurart:o tY!Prite) . . . _t\.1'f:om C. : Ap.p~n.ti s o1pra 11n 'e1)ide.mia di t~f.o esain.t ema t1co . . . . . . . . . ..J.\Jrrt:om. C. : Osserv.a z,i•0i11i .~ttll'epi(temia Ìlufìuenza1e . . . . . . . . . . . . Bab--ille ~ · : La !ebbre fl·uviale a l Giappone. Basson1 C . : L"tnfl'Uenza · curata cou le inrieziOU!.i di o1io c.a111f-0rato al g•uaiac olto . . Battaglia fi1 . : ....\.. J)ir oposiibo del1.e modiifiche 1al metodo Dassi11i . . . . . . . . Bilancioni G . : 1COITl!tro l'abtIBo dei pr.eparruti iiod11c'~ come topici 1deùJra go1a . . . Cailò V. : L'i.11fl·ue11za nei ·d ,ue ri eo·r si epid1emici pri11]a.,·era ed aruit11nn o 1918 . . Canti]ona ..-\.. : La e1rteroptosi . . Cerio1i 1:\ . : L'i.11dice dell10 s tato di 1JJ'l1tri1. z1one . . . . . . . . Oiauri R. : Afan1ozoi e scQpobi . . . . . Cogaièvina B. : lJa t era.p ia <l1e4l1a febl)re petoochiale . . . . . . . . . . . De T·o mmasi P . : L'aJasda niella feb,b re tifoide . . . . . . . . D.e V occhi1s ·B. : Il 1èLeterimi nismo dc-1 movirrnento d~ll 'rigie ne orale . . . . . . Di Pare I. : Sulla pretesa S1pecifìcità di aJcullti medi1came111ti nella cura delta irnfluenza e ·de11e sue complicazioni . . . Falcio11i D. : Su 11 'imml\lill:i.tà !posrt:-1111fLu en1-

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Fasaino ·M . : Ai111cora 1srwlla traziione c0int5.11ruai d ei lembi d ei m on1 coni d'ian1{\utazione non .sruturati . . . . . . Filippi ui A. : I1nrcon,·enienti ·e danni d€i . . . . . . . com!\llni riimedi Fortt1nato _!\.. : I ·d isturbi ci1·coliato rii 11eil1la infezione i1nfiuenz:ale . . . . . . Gaglio E. : L'.a.s·cesso e;pa1tilco l)ti111a e dop.o 1a 8coperta de11 'em·e tilna . . . . . . G hd!r ou V . : S u.Ila ·1 nalaria 1at•ente . . . . Giaioonell i V. : A lcu•11e osservazioni sul de-· corso clinico d·e1 itifo esantematioo . Giiannelùi D . : Di1g ita1e e broncopolmoni:te .g ri,ppa!le . . . . . . . . . . Gi1liberti P. : I"a gia.n1g:rena gasoosa ed il flemmone g·aingren oso . . . . . . Gioricùaino E . : 'Su1t1.a teonilca dell.a toracentesi e p.neUJ1Il1otorace amtifi.ciiallie •11e~1e ferite 1del rpu1mone . . . . . . . . . Gà0t1gaoopuilo D . : I,nnovazio n1 al11 'o;p er a zione . . de11'ernia ingui1ruale sec.0111do Bas-

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Grande F . : Su di u n metodo ori1g inale per la ridru.zi:on e diehle emorroidi prrocidenti come 1co11trib11to al:la cura i11lornenta di esse . . . . . .

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Pag.

Pa.g.

Narrdet11i L. : La cortor.aziouie de.1la spirocheta .palllida col metodo di Fonrt:aina. . 1288 ~icotra _-1,. . : Le ii.ini·e zioni endovenose di cl1i111ino .nella ma1aria . . . . . . . 202 Ovazza V . E. : Sulil'dnnlilJU•11ità e su certi proi:vediimenti !Ptofì1art:tici per l 'infiuenza 271 Paoletti .F. : OsserviaziOiDi &Ulll'ianpie·g o del c.biu1dmo a scopo profi.laittic.o 11iel1la malruri:a . . . . . . . . . . . PertUJSio C. l\tI. : Ct1ra locale 1d1ei11a pust01la lna~igna co11 ~11a .p ol.,!ere di su1bli.rn!a1to icor.ros1 \To . . . . . . . . . . . . . Petrucci li.. : La di'iagnos.i batteriologica della d1s.senteria da Shiga . . . . . Pitt.airelli E.: Stti 1imi'ti dell'uso del1l'acido carmimico nel1a determinazione dei fosfati .m .e diamte i sail.i di .ur.a11io . . . 402 S,pa.mpiin.ato S. : AlcU!nli caiSi dri. f etbb.r e me1diiterranea 0u1iat~ col rv~cicrio a.n timelitense . . . . . . . . 1299 Trossare1lo J-I. : Le iniiezioni di arsenobenzoli suJnia i~ia la.ta. . . . . 937 tmzio L. : Su,1 trattamento delle fec.i dei tifo.si coll'etere di petiro1io e cogil i idro<'airburi i1n 1,.~enere . . . . . . 855

LEZI.ON! E

CO~FERENZE.

Belfanti S. : T~'infinenza e le sue caUJSe . Bru1n _'\ . : Osserr, azi onà. s u 300 casi di sterilità . . . . . . . . . . . 1449 De Favento P. : I ..a cura del1la sifi.1ide megli ultimi a1111ni . . . . . . . . ::>,..15 Mi ngazzi.ni G. : L 'im.po.r.tai11za de 11la cad:a.mniesi per la dilaig'nosi de1Je mala!btie nervose . . . 194 Ruggì G. : Emiatoma traw:nart:ico j11 ciste di [>arncreas . . 1033 1

1

PeruS1s1a F . : Metodi e valore

BiH.a1111cionci G. : I 11eoe11ti pro1gre&s-11 della oto-rino-lairi1111goi.atiria . . . . Cesetti P . : I ·g ruppi .srung,u1gni . . . . Di Pac-e I . : La itrasm~s1sioo.e de1ll'af1ta epizootica degli animali all'uomo . . . . Dragotti G. : La C'11.ra deil gozzo esoftal. m100

.

.

.

.

743 513 1039

812 6s

-

D.ragotti G. : La cru.ra dell'influenza Dragotti G . : L e mainifestazioni ir11ervose de11 'infIJUe11ZJa . . . . 161 Egidi G. : I criteri diretti'ni e l a tecnica clel ca111cro clel1per .la terapia operrut-Oria 1 la mammelOa . . . . . . . 385 Filli1ppimi A. : La v·accirn,a,zio11e a ntivaioil.os.a . . . . . . . . . . . I_,t1zziaitti T . : La spaismofil1ia uiell'i1rufanzi.a Mangilnelli L . : Rricerclie ·S1Ulla. :fi.sioprutollo,.. giia dell 'aiviatore . . . . . 261 Maisici B. : Gl 'i1ninesti id i . tessiuti m.o rti e :la loro rivivisce11'7x'l . . . . . 589 Mas.elli D. : SUil vaJore ali-n1co e sulllai tecnica del'lila diimositrazione del sangiue rn~ le feci . · . . . . . . . . . 577 Mine.rbil C. : I.A> sforzo fisico e ~'acceleramento della frequenw. cardiaca . . Mo.n.dolfo E. : Forme atipiche dell a feb.b re tifoide ' 1475, r517 •

del-

1'ortodilalgnafiia . . . . . . . . . . 609 P.olllta.'11JO T. : Il vailore del11e l1ec.enti conquiste mie!11o IS!tudio ·d i aùCUllle malattie ~nrt:erille s:iifi.~it'iche . . . . . . 1129, 1165, 1195 Pontano T. : L 'etiol.-Ogia deilil 'iin.fluen~ . . 399 Saibaiti ni G . : Modieir.ne vediute su•l l 'etio-patogenesi 1e .su1lla lter~iia del!l'asma. bran,ch.iaJe . • . . . . . . . . 673, San11pietrro G. : Attuali ico_gnizionri Slll>Ì virus fì1ttrabi1i . . . . . . Siìlvesitri S. : Le 1caT11i 0011~elaite . . . Verney L. : Sulla profiùassi del[ 'i;irfl11e•n za. 0

COMMBNTI. Aila1sino L. : « DefiuviUJl11 ICatPiILlit!i » ne-1J 'ia:i.fiu-enza . . . . . . . . . . 272 Bettd G. : i \ncora suilila :prafil~ssi chinruni.ca del•l 'iilnfl.1uenza . . . . 169 Ca.stella11i P . : lA. priqposito d:ellJ''ittnmu·nri.tà per l'iailluenza conferita ai a:rualarici drul chiniin.o . 753 CoJaJlè N. : Ineffìcaieia d~lla profilassi chi'lTÌJnica ne1Jl 'à11ùfl.uenza . . . . ro6 Oon•f orti G. : Su!Lèa cwra local1e d.e11a pustola ma1ignn . . . .• . . . . 1239 De Tom.tniéusi P. : Se l'i·nfit1en.~a conferisca 1'i1ID.IDJUJnità . . . . 79 Fern.-a.resi P. : A11.11c ora suLl 'estension1e conti1Illt1a a;pplicata .a•l le parti molli nei mon. coni. d'am.p ut azll.one . . . 689 Si[ves:tri T. : A prop,0;sito di « 1111ovi indirizzi di teraip1!a di alc11ne Jezi.011i 1:n1°ber.co-l ari )) '

...

--~

RIVISTE SINTETICHE - RI\-ISTE CRITICH"f1: QlTESTIONI DEL GIORNO.

cl~ni.oo

E IGIENE SOCIALE. --- :\IEDICI~_i\ - ---- . - - - -- -

.-1\..petilo G. : Per u•na pronta ed a1deig,uata or1giamizzazione, anahe :im Itailia, di Istitu.ti ta1asso-eld10-terai1)iici IJ?er l1a cura delle tubercolosi chirurgicihe ed Ìin i1&p1e cie del le forme g11 i.a.u dalari, ossee e articolari. . . . . . . . . . . . Baduel C. : La Croce Rossa Italiaonia 11elJ 'assist€111za ai milita·r i tubercolosi . · Breoci1a G. : Gl 'i n.segi11a•men1ti med~.co-socia.li della nostra g1uerra . . . . . D,e Napooi F. : Lue, mate11nità, euge11ica ,e guerra lm. ll.1a\P:P011to allùa ipOlitioo Siaruiltaria . . . . . . . . Filippini A. : Il problema ùella casa . . In.·d ex: La .limitavio11e del1'orairio di lavoro . . . . . . . J,qriiga G. : J prob1emi dell'aissistemza sa1n ita1ia Telati,1a a lla as:si!Ourazione contro · il e malattie . . . . . . . . . . Ovazza V . E . : Pier u1n Istitbuto 111pioge.ni~.o inelll·e ·terre redente . Pig.hi11ii G. : Ber J1a prodìlatssi d1etl gozzo ein(lemk.o i.n Italia . . . . . . . . Ross~I Dori.a T. : La truberoolosi si estend'e. Rossi Doria T. : Per fla d~.tfesa 1della mart:eruiità e dell 'i11 lianzia . . . . . . Venney L. : Le 1b asi economiche e })Oliitiche ~11'.assicurazi·one statbal1e ci0111tro le JTI!a lait&e . . . . . . . . 1

40

1395 1365 1322

1486 -,Sr 970

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1267 237 33 2

id{:.

817


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STQRIIA DELLA MEDICIKA.

Bila11cionri G. : A ntonio Scarpa e l 'u.so del! 'elettricità ·n.elle malattie della laringe . Bilancioni G. : In x:icordamza del II Cente111airio 1della mortie di Ber;nardi1n-0 Ramazz~ni . . . . . . Bil,ainc1ooi G. : La d'ifaign.o si delila sian1rlazio.111e 1di ,mail.a1tltiia 1s 1econdo Gail•E!ll·O . Billa·nciqni G. : Lia geraiochia deg1li oirg.a11] id ei sensi . . . . . .' . . . . . . Sembiante P. : Cenni isnlJia vita e sulle opere del medioo .tJrremtiino Gi1a1nbattista Bo11sierii

.

Pag.

P!Vioe-J·ones C. : Bl.ood pi ctures . . . Fiessiuger N. : Les di.agnostiques biologiques en clienttl e . . . . . :J'.I:artiip.otti L. : Sierodiagnosi dei1la ~itì­ li<le - Teon.ka e valore sem:ej01logico Pron T~· : Le ·C01tte11ì\l stomacal à jeun . Cl:aonè R. : Le ,nystagm.us ·v eti·bul:ai'!'e et Jes réactions, de •m ouvrement . J.o nes I. H. : Equ.ili1br.i.11m al11ld Ver.tig-0 1

854

625 18

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249 24

54 109.f

,

656 1431

DIVA.JGAZI 0NI . 1

1ledicina interna.

Filessimger Ch . : Le t:·ait::n1c.11t 11t~dical des ireins en cliiel1Jbèl1e . . . · . Pron L. : La ,praitique dtS ma1aidies de l 'e1s tomac . . . . . Rrirviere Cliive : T11e ea11ly diagUJOsri s of 1tubet1cle . . . . . . . . . . . . . J1a qtlieroo: Le ·t ra.itein·ent h)rgié11iq11e et di~tetique dains la tt11b ercu.lose pw]mo1U1a1Te . . . . . . I\lorelli J. B. : P11eumotace .ar:tifìloial y otms ~uv.enciones ·e11 la t11bercolosis pul-

533

1

.t.\CCAJD:B:l\lIE, SOCIE,.fA l\ilEDICHE, CONGRESSI.

_t.\ccaidemia lVLeclico-Fis.ioo Fiorenti 11a 498 _t.\1ccademia Medii:c.a di Perug i1a . 529 R. A()aaid el.Ilia M.e;dica 1dil Roma . 175, 405, 430, 593 , 920; 931, 998, 1069, 1269 R. Acciademia dei Fi.si,o cri'tici di Siien1a. 301, 497 I{. Accademia l\ledica di ·Ti0ri1110 . 464, 496, 92a:, 1

1

1235

ì\IIedico-Chiuurgica di Palrernn10 . . . 208, 528, 829 Reale TSitituJto Veneto di ·scienze, letter.e ed arti . . l 044 Società Mecliieo. . Chciirurgica id i Bo"Log.n1a . 922 , 998,

..\ ssociazi,o n1e

1070

Soci.età Lomtba11cla di Scie11ze l\Iedic.he e Biologich1e i111 l\I~1'ano . 690, 791, 884, 922, 975, 1270, 149-' Società nledi~o-Chiru.irgica dii i\1odena . 242, 365, 1020

Società ~I.edi1ca di Barma . Società Medico-Chi1rurgi1Ca id i

336, 724, J:1236 P~:via . 562, 752, 858, 923, 952, 1038, 1300, 136g, 1527 XX\.- Congresso rdeJla. S·oc.iJetà 1.talia1n1a d~ Medicina I1nter.n a . 1113, 1175, 1206, 1234 XXVI Congresso del.ila Società llbailiaina di Ohirurgiia . . . . . 1148, 1181, 121'2 X Cong·resso de11a Società I.taliana di OrCo1J6o-.resso di Os.teitrirc ia Sociale 79, 112 topedia . . . . . . 147 Cotllferenza ehilrurgica à111iberai1leata (Se se·~sione) . 147

CENNI BIBL·I OGR.\ FICT. S e11ieiotica. Diag·nostìca. Mar.ti net _.\.. : Diaiginostk cli·niq t1e . . . . 1242 Bar·d L. : Précis des exam.e s de laboratoir.e emp•lo:yés ,en ·clli'nique: . . Simoo. E. Ch. : _t.\ t!llalruual of ~linical di1aguosis by me:altlS of 11aboratory methods. Ferrannini L . : Ma111uale di semeiologia medica fisica e fu1uzioll0ile . . . . . 1025 (;aibbi U. : Oo1n~ .si deve raccogJi&e ilei storia cJi nica. nei 1naliati di nmlart:rt:ie Ìlntenne Gindiceandre.a \'. : L'esame tlegli orgarni del petto e de1.1 'add'Ollle . . . . • . ~i 11dicea.nd•rea \ 1 . : Tecnica e dia.gno.sitiéa 1

1

ematol ogiic.a

moniar

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Joltrain e Baufl.e : La grippe .

86 1002 533 IJ4i1

. . . A.1 port ·~L\.. C . : Mala1ia ain·d itis treatment V i.oll·e H. : I,e cl101.era . . . . . 1273 ... -1 Di Ba.ce I. : 1'1 tifo 1es·a intematico ..) I l<Ja:va1t1t P. : Syp b i11 is - .Pa·l111di-;o.ne - .:\ imbia.se - Traite1n]enl i!nibi\Jn el ctnr,c de blanchiment . 599 Rogers I. : FieV'ers in ;tl1e :t:r·op1 es . r273 Gianig·i S. : Il oo·l po 1cl'i, 1ca1lore 279 C.ourtois-Suffit. e Gi.rottx : La co·ca1·11~ 309 Gogigia C. P. Formulairi 0 rag1io :1.atto <li cliill.ica medica lteriaipeutica . . 979 I-lare I-I . •t.\. : _\ text book or 1)raltiical therapeutics . . • Pron L. : Forn1ulaire tfuérapeutiq11e des nialadies du tll:be clig·,esitiif . 1

1

(: 1ii r ur,!{ia.

Rega nll : I~ eç0ru cle chi rurg·ie de guerre . Or.tali O. : Chi•11Uirgia dri. g-.treii'a . Gi1berti P. : Cha:rungiaJ di guerra I-Iairitn1a1m H. : Les p.laies d~ guerra et ,l1eu!1S COOillpli.caitiorus jmmediiaibes . . . l)elheun et ,Rousset: L.e irepara•g e des ·pirojec;t~1es . Ii1al~ie Jooep h t. \ .. : B'11aitture 1 dia arma da :fioooo dielie· ~stremi t à . . . De!Stfosses P. et Robert C:11. : La sospen19Ì.one ·nel trattaime11.t:0 deLle fratture . Dufour P. : L 'osd:éite chronique conisécuti\~e a.u x fractt1re:, .. per projecti1es de guerre . . . P,elf1egr1ne A . · .-\.mJ)U.tazio11.ri. cineplastiehe . . . . . . . . . Chirray M. et D.agria:111-Boud·eret: I~a prothèse fon:ctionielle ·des ..paralysies et des contra ct1u r-es . . . . . . . . 1\1\a!r.tegiani C. : Il trattaJtllenrto delle ife.rite dia arma da fuoco J)~ti miell'a.Tbico,laziollJe del ginoochio . . . . . DelitaJa F. : Le deformità del g1'n.oochio :da artros1no·vite . . . . . . . Tosatti C. : r'faa;>ia!l1rti di fa:scie e di aponeur·o si le ÙJoro vailore ch:iur.t11rgico \risco11ti11i C. : J.,a gia11gr.ellla g·a.s:s osa

·249 343 695

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86


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.Anbu1tl1uot LaDJe

vV. :

The operative treatment oi chronic intestimiail stasis . 504 Caissioli C. : OUira chi1iwrgica 1ed etiologic.a d~hl.a. stitichezza cron~ca. . . 153 Pignaitti A. : Stu.diio s,u ll 'en1teroanostomosi 343 Piazza Taorani1n:a G. : D egli s trozZJamenti enniari ~n. genere ed Ì·n ispecie degùi stroz7.KlJtilentri retrogradi . . 1r9 ~\.\'ioni l\.. : Sull'ernia p.enii111 oole . . . 343 R oncali D. B. : T.ra;tta t-0 1CLei neoplasmi 1I111aligini precedu..to da mno studi.o st111e :iinfezioni chilru.r.g iche in generale . . 213 Samaia X. : I 1ttllmori deJ1l'es.ofla:go 695 Segrè 1\-I. : La chiirungia del·ùa millza . lr20 Booola F.: ~ote di traumatologia del sistema. •nenroso centrale . . . . 182 RoussijT e I.hermi:t te : Bless11res cle la moe11e .et de la qtteu e de cl1evn:l . . . 182 Stewart P. et Evans I\. : Nerve inj1uries and theirr treatnnent . 1094

Disciplin.e nzediche speciali.

Solilier P. : Traité c1iniq.t1e de neu1·01ogie . . . d e g.uerre . . . . . . 66 2_ Ricca. .5. : For1ne i1nibiitori,e di gtl!enra ed isteri'Smo . . . . . ro48 Laigniel-La;vastiru.e, Ber.b é et D·e lmas : La pr.at1que psychiatriqu:e . . . 1048 Porot et I-Iesnard : Psychiatrie de guerxe 1186 Jeliffe Smith Ely: Tue tecuique of psychoamailysis . . . . . . . . . . l r 86 Bradby : Psycho-an:alysiis iand its p1aiée in life . . . . . . . . . l 186 Rladaeli F. : Dia1gi11ootica dielle mail.ait.ti,e cuta11-ee . . . . ·. . . . . . 569 IIairrison I ... W.: Tihe diaig;nosis and rt:reait111en.t of ven.erea.1 d isea·ses in genera1 137J' . pract ice . . . . . . . .. . DM·iier J. : ~récilS de dermatologie . 54 Francescbini G. : Le malattie sessua1'i r531 Bilancioni G. : Un .aDJlllO di oto-rino-laringoiatria i.n zona di .g uerra . . 695 Bilancioni G. : La ,l ari,nge e iil si1Stema cerebro-isipiina1e . . . . . . . 1073 Duv.erger C. et Veltrer G . : Ophtalmologie de guerre . . . . . . . . 1440 Cev1da:l1i _l\ . : Compendio di medi1ei11ia legale . . . . . . . . . . . . . . 1155 lV.Lurri _.\.. : Saggio di perizie medico-legali 309 Laiborderi·e .I. : L'éléotrdcité médci.cale en clJ.entèle . . . . . . . . 182 Bordet E. : Ratliogr.aa;>ll~ de l 'iaidt.tl t n·o.rma:l

. . . . . . . . .Jiasott1 .A. : 11 mesotorio .

.

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438 864

.

DiscipL*1ie niediclie tiusiliarie.

.

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·

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I 2l 9

1094 152 I 243

Bottazzii F. : _·\1iimenta.ziane dell'uomo Ot~ny A.r thur R.: Th·e seoretion of the Ulrtrlle

.

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796'

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Va11ierry-lladot P. : Etttdes Sttr. le foncti<?ne1nent réna1l clans .les n éphr1tes chron1- •

ques

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'

B.arribàr.a l\tf . : La fi.siopaitdlgiia delillé!J tiroid·e ·e ·<liel timo 11ei m .p.p orti con le ialfezioni l~oussy G. : Les lésionJS du corp.s thyréoide · dian.s •k l .m aladie del Basedow . . . . HaflliSSaJj" B. : iLa acci6n fìs io!Logica de los ex,traotos h i'Po:fì.~c:;arias . . . Toc1d J. : Experimients ·wdlbh oxygien on diseasc . . . . K olle W. •e I-Ietsch H. : Diie e.xip.erimeu1tiel:le Bakteriol ogi1e ltnd die In.f·elctioruskra.nk heiten . . . . . . . . . . Mrwir 1'. 2nd Ritchie J. : Manual of bactieriolog:r . . . . . . . . . Brnntz e J.alou...~ : P~airute afficinai11 e piamt e a .droga .medicaimentosa . . . Borradaile L. A. : L~ mainiua~ af elementary zodlogy .

153

1

I 2l9

54

569 •

Igiene generale

Ig,ie11.e socia le.

Togiruoli E. : La vigiO.anza igienica s u11e sosta!llze ialiiimentairi . . . . . J_loid L. L. : Lice and :their menace to man

. . . . . . . . . . . . RattJo L. : I cODJSorzi anitia;nofeliiei ed -il risainaimeuto 1c1elile 1terr1e .malar.iche . . Di V estea A. : Per l a diifesa 1sociiale contro la tubercolosi . . . . . . . . . Grasset : De-v·oirs et p.er.ils .b iologiques . Dolériis J. ,et BoU!Scatel J. : ~éo-malthusia­ nisme - Mate.linité et Fém~nisme - Educatio11 sex.tte1!1ie . . . . .

Richet Ch. : La · élecirion hltmai1n1e

888 957 504

957

.vliscellanea. :iY[ackie.nzie J. : The future o.f Medici1ne . Graeme An1·d erson H. : rfhe 1medical ancl .suittgicaJ a&p.ects of aiviation . . . Tu~inii: La ocuo1a :nlle<lica da campo di S. Giorglio di Nogaro . .

r499 1220

NELL ..i\. VITA PROFESSI 0NALE. 1

Ciamcio N. : Per J 'es ercizio dei medici italiani all'estero . . . . . . . Justittia (Doc.t or) : Il prof. Masnata . . La Torre F. : La crisi dei giorn.ali medici Nobili G. : Pei medici condotti . . . . Palma di Paiscare'1la : Una nul()fVla f:aise de•l -

lla oond ot ta . . . . . . . . . I>:aingJoss : A111JCorai 1de:l1la smobiilitazione s.a· 1niJta.ria . . . . . . PainglOSis : 11 iperiodo ili prol\Ta Pain1g1loss : A vvenrt:izi d1 guen;a

: Un m0'11riJto rniecessairio . • Pamg loss : Mericainiti[ismo . . . • Pangloss : Il .oompenso globale Pangloss :· Politica ie .med.iciinia. • • Paing.loss : Lo scioperio <lei medici . Pa1ngloss: M1edici1 ,p roletari e 1n:edki boro-hesi

. . . . . . . Pa~gloss : lYIOO.iieal s.ur.prises in Ltail}r

V .altorta F. : MinÙJStero dehla S8)n.ità ed ai.S-

154 1406

1405

154 758

25 56 250

372 890

534 663 1095

1156 1309

.sistenza 1pubblica . . . . . . . • 797 Ve11di:ana L. : Per ~1 dopo .gittJetta del corpD .sanitario 1m ili ta:re . . . . . 409 Verney I ... : I T.eqttisilt:i d eilll 'iaissri'CUJra.zione statale c·o ntro le ·m alattie : 1' « obligatori età >l • 1275, r469 1

469

1002

1

~anglo.ss

. :\inile A. : L 'anatom1a sci..S!temati.ca de11'.uam O . . . . . Me1rvii11e Paiterson A. : Anatamy of tbie peri1pheral1 1n1erves. . . . . . . . . . · . F~c'i V. : Le ain0111aJ1.1e monfolog1ahe nie1 raippor:ti oon la tubercolosi polmonare . . Maurice A. : Précis de chimie p .h ysiolo. g'l'.qtte

Pag .


-

VIII -

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BIOGRAFIE -

PROFJILI -

ìVffiD_L\.GLIONI

Alessaindr~

R. : Amigelo Roth . . . 1251 Artom di Salllt'iA.gnese V.: Federico 512 Schauta . . . . . . . 128 Ascoli V.: Ma!tio Nacamù l'l04 Baglioni S . : Btiuno Brunacci Baglioni S. : Luig.i LU!Ci.aini . . • 839 Bompiaini G. : Friaincesco Fniìlici 935 Ferretti T. : Rob,ert.o Alessandri 1247 Foderà A. : Vincenw Cerv·eillo 95 1032 Gi1alll11Jelli A. : Aug,UJSto Tamburini Marohia1faiva E. : Giu liro l\1a.rclie-si 936 1056 Massini L. C. : Fi:liherto Mari1a1ni • 320 Mi'Il.gazzi.11i G . : Giuseppe Sterzi . I?"" .. , Mon.tesano V . : Rob·erto C.a1m pana Montesano V. : ..t\.11g·usto Ducr.ey 350 Monte-sano V . : ..L\.ugusto Ducres • 543 1

Pag.

Moniti A. : Romeo F.usani . . . . Picciinimi G . lVI. : Amt:onio Ravighi Sabati1ni G. : Eiu1g enio Rosisoni . Saibatini G. : Samte De Saootis Vigeva.no G . : EdoaTdo Bonarcli .

. . _.i\bitamoni : di1Siirufezirone a:iclla ..iotta amtitubercola:re . . . . 468 Abitazioni ; vedi 0,1ruche Casa. Aborto : cuTa. n1el1a pratica privaita . . 1218 Acetonemia; \redi Intossicazione autonica. Acidi bilìax·i rne~la. ,primi.ssirma rurufanzia . . 1020 Acido bo:i:ico per la con.serv.az11onie degli aili·tnent1 : 1n1ocivid:à , . 1024 ~l\..cido ossalico; vedi Llti.asit intesti,DJale ossalica. .Acido picrico: pr,eparazione delle soluzioni 1531 Acido salrkiaico per :iniezioni riipo.dermich e nel trattamento ,d el neumatismo e della gotta . . . Acido timi nci.eo .n1e11a. cttna della oaJoolosd biliare . . 52 f\1cidosi : sig nificato . 558 Acne : terapia . 631, 925 _L\.10qua delle vaische da bagno per tilfosi : disinf ezio:ne . . . 302 • •.\equa potabile : mrutTui per - . . . 939 _L\.ctinomicosi ctttanea e viscerale : casistica 988 ..t\ ddome g•r osso di guerra : sul così detto 209 Addome: palip,azione ia. .mami sowaippos:te . 1434 ~L\.d,dome : presenza di corpi 1i1Jeri ne11a caività dell' . . . . . . 172 Addome taglio ia.d U .rovesieilato 1d1elle .p areti dell ' . . . . 1253 _<\ddome : ' redi a•nche 1Cavità ,a ddom i1n0le, Cisti 1d a echi1n1ococco, Dolo1-i, F1erilte, Riflessi, SindTome .addomn.iia1~. _'\deno-fiem mo11 e sottomascellare : ~nei.si 011 e da preferire per lo svuotamento . . 1193 _t\.deno-fl.errnmoni dell'ilo po1mona'fe . 1371 _L\.dolescenza; vedi Apofìrite tibiale. _\drenalirnia: antagonismo con 1'irndin.a. .. òrenalima: incompati1b~lità chimiiche . 1

0

1~7~

1:t60

MOVIMENTO PR.OFESSIONALE; AT'fI PARLAJVfENTARI; vedi l'Indice del.le 1naterie. CONCORSI;

_ Oì\1INE,

PROMOZIONI, O~ORIFICEKZE; _i\LBO D'ORO; N OTIZIE; ' redi alla fine <lei ~111goli fascicoli.

~aterie

Pag.

.rl bbon,ati : a.i 1iostri - . Abbonati : appello agli

1079255

SUNTJ E RJASSiB GNE; APiPUNTl DI MEDICIN _L\. PRATI1CA ; .-i\.MM.INISTRJAZJ,ONE SANIT ARLA; CRONACA DEL

In.dice a.1:fabetico de11e

A

575

\

Adrenalina : Ì11ri•ezioini per la clt1agnosi della 1418 malaria latente . . Adrenalima : somministraz:io11c . 630 _L\.er-0.fagi.a : trattam.enit o . 1091 Af01I1ozoi .e sc~obi . 940 _.\.fasia motoria . . . .. . 405 .:\:f.aisia motonia •e par3•l i.si qel facia.le conse.guienti . . a gr.avri;ssimo 1trian.11nia cerebrale: guar1giruie

.

.

_i\Jasia nella febbre tifoi{le . ..Vonia isterica f:ussociaita con sid:ì.1ic.1e . .:\ionie istero-org.ani1ch.e . . . . . . . Mta .epizootica : con&t1mo clj c·nrn1e e idi laitte di ia:n1,mali colpiti da - .. . . J\Jta e.pci.wotka : cun:a. . .r\:Dta epizootica :iro Italia . . . . ..'-\.f.ta 1epiwotica : trasmissi1one dagli animali all'uomo . . . . . . . . .

208"

30 801

417 63r

956378 !039'

Aggl11tinazi.011e ; vedi _L\.gg1tttine, Gntppi sanguigm;i, Reazioni i·m111Ulllilbarie. _L\.gglil.1tinine par.atifose : ·p roduzione •nella leu0emia . . . . 85 _.\ghi : d·isinfe-zione . . . . 1439' .l\gJ.tati : condotta pratica· da tenersi con gli . . . . . .4 iitti e assiste1iti u,ni':le rsitari sniobilitati (per g·Li) . . . . . Aiuti; ve.di anche llssistenli itni-versitari . Albce; vedi Osteasi.11tes.i a Ila. -· Albume tll!o1ogico : ricercia . . . . . 4ì ...l\..1ibumi100 .11ielle ,o rine : 1dosaimenito . 4o3 .1\J11bumittroreazi one nell '1esv .ett.01·,a;to .· 353 1Alb1-utninlllria cardiac,a . . . . 152b _l\lbuminruria; vedri ai111Cl1e Edema, Urine. -~Joalini nelle malattie gastri~l1e . 1091 1~20· Alcool : proi1bizione 11egi1i Start:i Uniiti . . \lcoolismo acuto : forme e tr,aittamiewto . 659 A!1coo1ismo : lotta oontro a' - negli Stati U1niti . 869 },..I,ESSANDRI R. I24ì 1

1

-


- - IX \ •

l'ag.

..:'\.1imeutazione : .b i1sogno

cl~l l 'org·an~sn10

i·n

sostainze azotate . _.\ limentazione del bambi110 .

661 149b ..t.\.limentazione e ·g tterra . . . 155, 1306, 1307 _-\ limenJt:azio11e; verltil ainohe Alimenti, Dieta, Xutriziorue, R azione a limentar.e, R e-

g1me. _\ limenti : con.sen .azio ne con acido borico : nocività . . _-\.limen.t i : perdite sttbite t'Lurante la cottura _.\.lilIIlenti : pericolo 1de-.lle sost an ze antifermentative . . . . \.limenti : per l 'igiene degli - e d elle bevande . . . . . . . 475, .:\.li:menti ; ,-ed.i anche Carne, Latte, Uova, VJgiJanza a·n inoooria. ..>\lito fetido .aioituale : ca.uis·a ..:: cura . .\llattamento; ved1i Latte, Poppante, Poppatoi. . \llucinazio11e; vedi Feuomeno a11ucioot o1

1024

95b

32

1

701

...

I O., •

• no.

187, 236, 272

Alopecie consectttive ahl'influeu2a Alzheimer : ,·ed i Demenza sen.i l-c.

_-\..menit à biologiche . . • .-\.mbide&trismo : vantaggi . :\JDlebiasi: ,,edi .L\Jtnebiici, ..-\..saessi epat-iioi, ~\.:mebici:

s indrome addomiinale do1oro.sa . 368 -\mminlistrazione sam.itaria 59, 89, 187, 216, 474, 571, 6o4, 671, i01 1 734, 766, 834, 892 , 1003, 1098, 1122, II9I, I 22~ \mmilllistrazione sa1nitaria ; \ edi a nch e L egislaziooe sanitaria. -~ mpolla di Vater: s intomatologia dei .neoloplas.u1i . A mputati : trattamento .~\.mputazion1e del sen o per ca:ncro co11 l 'anestesia reg ionale . . . . . . 949 7

rene . . . . .\!nca : ferite da p1roiettiilii <li ig·ncr11a .

:

.\ uchilosi fibrose 01Dgol.ari clel gd.n~hio : metodo semplice e pratico d i correzione . .·\ nchilostomiasi; >eura . . . . . .\- nchiilostom iasi .nelle solfar.e di Sic1ilia . .L\.·nchilost·omi a.~ i : ·pericoli dell 'a1io di c he nopodio

.

_.\•nchilosto1nia.~i

.

seno

.

689 IOb

1181 594 1070

.

.l\11eurisma arteri·o -venoso d ell'iliaca este1;ua _\11e urisn1a arterie-venoso: risultati immediati e lontani del tratta.mento . Aneu ris111 i di .g uerra : sutura . . . . . . Aneurisma a .rterio-venoso .t raumatico della . . . . . . . . femorale . . Aneurisma dell 'a.r to inferiore : casistica . ~.\.ngirna pectoriis : cttra . . . . . . . . t\ngi'lla pectocis : diagnosi eziologica e pro-

gno.s1•

.

.

. . .

. . .

. .

1136

557

147 290

24 i59 1023

407

147 I 26ii

94tJ

:.\ nestesia sacr a le . . .-\Jn.estesia; , -edi a niclle Narcosi, R aic hiaine· s tesia .

125~

•.\.neu.rustna .aor.tico : r totura in t1111 ba-1nbi.no ·

595

1297 149 i2I.) I 2I 4

945 22

. Io83

.1\ngina pectori s e iperacidiltà gast1ica . . _. . ortici (fenomeni) di natura basedowiana e nevrosica : diagnosi differenziale con i

20

detti in basedowiani e n erro.sici

Angina pectoris .ta:bagica . . • .11... ngioma nevralgtlco: casds iica . Angioneurosi ; vedi Edem·a . .t\.no; vedd Eczemi 1periai111ali, Prurito, Ragadi, Ulc.ere . :-\nofeli,smo : m ezzi e s 11ssiidli per combatterlo . . . . . .-\nofelismo; ' redi anche ì\falaria, Zaroza:re. ..\ noressi·a nervosa del bambni-0 : tratta-

Aort:a. : linfagiioma ipertrofico peri vascol.are ll!ell 'a:vventizia . . . . . . . . . .L\.orta; vedi anehe Aneurisma , Aortite . .t\.orti·t e sifilitica: dia.g nosi precoce . .'\arti.ti : casistica .. . . . ."\.pice siin1Jstro: :r1..sentim·e nti ne1 l.a stenosi mi.tr.alie . . . . . .I\. p.l asie cereQt"ali . _i\pofì.site tibiale da C·rescenza . :\p.o plesisia traumatica t.airdiwa .

379 I

574 9

1369

292 III7

1

Apopl essia.; 1Jedi anche Ipotonia · gen,erale

1216 326

435 1340

apoplettitforme. ...\:pparecch1 ·Pécl1armaint niella ou-ra d ei fratturati . . . . .\. ppendice ·vermitforme : funzioni .

.-.\.ppendice vermilforme : ostruzione acuta Appendici epiplobiche: torsione . . . :\.·p pendicite cronica: ·d iagnosi . :\ ppendiicite : gastr<>tpaitie ,e ul.oera pi loroca

.e duod€!n.ale

concomi~.nrti

.

.~ppendicife

nelle truppe 1comha:tteuti . ..\ppendicite: patogenes.i1; le ~ppend ici ti

ematogene

: uso ·d ell'oli10 di c h e110-

podio A.nestts.ia ci1irurgiica di guerr a . .~\neste.sia eterea per v.ia r.ettaile . . . 108, :\ nestesia regiion:ale .p er l 'am1p n.t a.z ione del

Paig .

mento . . _\.orta : 1poplasia congeniita .

Epatite .

..'\ mputazione : estensione conti:n,u a appli cata a11e parti :molld dei monconi . . . _\.mputazione : patologia e c Uira dei ,m o nconi .·\mpu·t.azione e protesi c i1nemart:ic he . . \ mputazionie : .uttll:izzazi ome ·cteii imonconi senza cimieplastica . .\ ·mputazione (ri) cinematiche clell'avambraiccio, ad ansa .terminale . . . _\mpl!taziiQne; \-edi a1Jc,h e .i\mputati, 1\1.onconi . ...\.nal·isi d'u.r 1na: i!nterpretazione . :\u.alisi d'11rina; vEdi anche Urinia.. •.\iuastomo~i t1 r et ero-vesciml.e : effietti s ul

. .

.

.

.'l.ran:eio nello scorb1uto 1nfanti1c Aria : rigenerazione i.n ambienti chJ usi .

::!40

1305 753 967 266 520

952

850 576 1272

A ·rma:rn.enta·ri chirurg·ici : acquisto . 471 A r'lna.1nenta,ri chirur.Q'i ci ; vedi an1c.h e S 11L.obilitazione . -~RONSON H . . . 1192 ..-\rsenobenzol~ : ini.ezi oni s ulla .fascia lata 937 :\.rsenobenzoli iper •l a ct1ra della si fili de 1140 :-\ rsenobenzo1o nella tera oia de1 sodoktt 793 ..\rsenob:e.nz.oli ; vedi anche N.eosal·vairsan, Salvarsa.11, Sifilide. _L\ rteria epig·astrica profonda : .r ottu.ra per sforzo n1uscola•re . . . . i\.rteria ilriaca ester.na : a net1ri•sn1.a arterovenoso del.I' . .L\.rter.ie : r l1i rurgi.a . A1riterie coronarie : a n aitomia Arterie : obli.t erazioni traumértich.e ..\rterie : :p enforazion i per decubito Arterie; vedi a 11c h,e ,. asi sa111gui·g n1i . ..\rterioSiclerosi g;ov ani:le . 1

2

59::, 1297 I2I:,

soz 582 I2I2

r1r7


,

X-

\

i\.rteriosclre rosi : .sriiuto·m i . r70 Arto superiore : 1disturbi rd ell '1imairvaz1one si1mpatioa ic001;Secuti vi a ronoussione d.el .111idollo spinale . . 1341 _1\rti ; vedi anche Aru.ieurisma, A·r ti·oolazioue, i\ .va,m1b raccio, Mani, ecc. "'-\rticolaz1o.ni : itratt111mento 1delle ferite . 1300 .-\.rticolazioni ,traru1natizZiate: mobilizza• zion.e . . . · _t.\rtico1az1oni; vedi anche Ar11Ca, Artrite, Car1)0, Gi.n-0.cchio, L 11ssazi.'CYn~, Osteo-artro.p atie, Pol1SO, ecc. _L\.rtrite : 101nlJo -·· . • i\.rtPite purule;n~ del gomito : ·v alore della . resezione totale . 12I4 Artriti p11ru1en1te : trattàm.e!llto C·Ol 1n.etoclo .d i \.Vi11ems . 97i l\.rtri1ti Sg?orotricosiohe . . . 1 l ·Il .:\.rt~:iti tubercola.r i : radioter.api.a 97ì i\.scar1dti. causa (li occ.11usione intesitiua.le 108fJ ,i\scariosi : c.ashstica . 363, 304 Ascessi epatilci : c01111pito 1della vena :ponta ,nella genesi . . . .cA..scess.i epatici di origi'llle .a:mebic.a . Aoce.sso rerehraile : f orm:e cli:rui0l1e r'\scesso del rollo : s indrome di Ho111nier consecu tiv:a . _.\scesso epatico 1dissenterri.'Co . _i.\ scesso epati1co priana e dop-o 11,a scoperta delà 'emetin.a . . 883 ..!\scesso fr.eniieo o sotitodi:afraitilJlllaltico . 397 ss-,) -~sci te fìla:nte chiliforine : c.aJSistica _A.sci ti lattescenti 111ell 'infau,z:ia . . 885 Aoco1taziO'lle : il cent en;ati·o dell' 599 22 _.\sistolici : Tid·u zione dci li1quidi . _i\sma ·b ronchiale: moderne vedttte su1l'.etiopart:og·enesi e sul 1a terapia . . 673, 709 Asma con prurig·ine {lt Bes1ùer : tr:atta111en.tx> 467 moonto .. . 467 ..(\sn1a neirv·o~o e i persein1s~bilità costitttzio1n.ale 305 ·Aspira1iti .-niedic'i lauare n..di : p er g·li - 62 , lr90 .1 spiranti ?~iedici : smobilitazione . 62 .4 spira.nti 11iedici; ved'.i an~he Stitden,ti . ·A1spi.ri11a : .avvele.na.1nenrto dia - . 1342 :\ssicu.razione co.ntro 1g li 1;11fortt.. ni; vedi !11forturui. }\Ssicu.r azione co1t1:tro l e 1naliaitti1e : a lto ljrnite dei pro,v enti . . _.t\ssiouraZJione contro ]e ma1ait.itie : b a.si ·economiche e ?o1itich.e . .. 817 .-\ ssi-our.azione conrt:r.o ]e 111alattie : assistenza sanitaria . 970 !\ssicuxazione contro Je 1n0ila.tti.e ·e tt1tela delta maternità . • _..\ssicurazion.e èo11·t ro le ana~altti.e : l '(e 1U.11Ò.versali tà » 1274 • ..-\ ssict1razione .c.c)ntro le 1n.alattie : per la legge s u.11' - 865, &]o, 928, 1004, 1074, 1097, II89, 1472

.4 ss icurazio n,e dei ?n.eà ic.i . . . . ISO, Assic:urazioni sociaili e maternità . ,4 ssisle'1tti 1t-1iiversitari: associaziO'lle . 473, .ls.)istellii 111iive rsitari in servizi o militare: per g·Li - . -.·Issist enti 1liii't ersitar;; Yecli n11cl1e . li uti . ..\ssisteuza ospedal-iera . . . 90, 253, 312, _'\sisistenza sainitar.ia : problen1i riel.a ti ' ri a l1':t c.c.1c-t1Tazione contTo .l e ma l.atti e .

1502

702 508

89

1

Pag..

Pag.

1

\

I

1050

./\.ssi~te11z,a

s.anitaria; , -ecli a i1c l1e Servizi sa-

nitari . i l ssociazione 11azioiiale dei 11'ied·ici condott i; ,redi llf edici co·11dotti . f\.ste~a 1car,d io-,·a sicolare ·d a i1nfl ue11za : 1)rc:.scr1z1on e f\ tonia rc-ecale l}O~t-titos.a . Aion·ia g.a.s tro-intootil1Ja.11e: ttso elci. .solnz.i onj sailine . Atricosi : t:i·.att an1epto . AtiiQJ)ina; ~one .g1iicosuri1ca . .Atropi111a: azio111e .s1111 a ipup,:i·lla a scopo cli ~t g.110Sltioo . . . r3 l 7 Atrop~na .e s uo ,-alo·re diagnostico ncl tifo 49 Lt\tropin.a n.ella pnet1monite cla infi·u enza . 1272 i\.tte1npad:i : t111bercol0Bi de:J[,e vie wriin.aiiìe . 1392: r.ì Lli parla nie·n tari 89, i f'.7 1 ~s 1, 4~CJ , 8qr, · 1007, 111:::" rc;or .'l unie·n ti di stipe1idio ; vedi St-ipe1idio . _1-\11,tode1)1Uraziont 1biolog 11c a id ei 11icrìuti don1es tiici e stradali . 130~. !\.iuitovac.cinti ·nelle [orn11e 1brouoopol in·onari . roso A va:mbracc:o : ci111emabi:lzaziou1e s1)ontanea ·diei 111onoo11i . . 4Q5 l~. viambraicci1 0 : ri.a,111p t1t ~lziorJi ·ci11en1·1itic.11t: ad at1sa. t ermina le 1070· _t\viator.i : :fis iopatologia 261 A ' 1i.atol:ii : ri~er~he bi0!logic l1e . 432 Aviazio11e : esa1ne vestil)olRre clei canclidati 431 Avvelenamento cla aspiri ua . • r 342 ...4. V'V f ntizi di gicerra . -;iv Azote1nia : ' 'a lore prognostict "4 - ,)1

1

...

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1

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B

Babiusky; ··pedi F enon1e110 di - . Bacilli. del tifo: ·resi&tenz.a alla l11ce sol1are ed all 'essicicame11Jto . . . . . . . Bacilli del tifo; :vedj a•11'Che S1)ondilite t ifosa, Tifo e tifo-simili . Bacilli di Pfeiffer.: idifferenzi.azione da~ b tlcilli simlari . . . . . Bacilli di Pfeci.ffer : p.oltere tossigeno Baci1]i p seudo-difterici : diagnosi Baci11i t11bercolari : arricrhi1nento 11 l'll (I sp n to . . . . Bacil li tubercolari : colorazione . Baci11i tuhercolar& : ricerca nell '11rina . B,a ci1li ; ·vedi anch.e Batteri, Mierorga 11is111 i. Baig110 dei tifosi ; \ re{} i .J.\.cqua. B·a liatico : ,,igilanza igie111 ra . . Bambini: alimoota,z i0Jn1e Bambini : ai1oress1a nervosa Bambini : costipazione abjt11a] e Bambini : iniz:ioni gua.iacol-jodofor111iche Bambini : malaria . . . . Baimbini ; , re di an 0h.e Irufa11z1.a. Ballil bi,no la tta.n te : emi pl,egi;a da 1i.1a l a1i R BARDELEBR:\T (v .) C. . . . . . Batlow; '";edi Morbo cli - . Ba.seclow; vechl Mor.b.o 1d·i Fl.ajau.i Basedowismo: il piccolo - . . Bassii·ni ; ' Tedi J\1etodo - . Batteri : ,azion e d·e1 raggi secondari Batteriol og·ia della gangrena gassosa Ratteriologi·a dell'influenza . . . Batter1olog·ia : 1-icenche ncl derm'Oti·fo Battilti carlliaci : accelerazione , ·o1ont1ri n · Beck· ; vedi Pasta di - .

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Pag. BEI.l.'l~l~~ Rl F. . Resnier; ,-~di Asn1a ico11 IJrlt1;ig·ine di - .

Beva nde : p er l'igiene dell e - e degli alimenti . . . . 47 5, 701 Bibliografia; vedi IndicazioDi bibliogradìcl1e. Bilharziosi : etiolog ia . 566 13ilinogeno : elimim1azione 11ei malarici 1369 l3iologia a t11ena 344 13r_.ANCtTARD R. . 287 Blenorragia acuta : tratta11je11to 151 --o Blenorragia cronica : \·acci norterapia I :J Blenorragia; , ,edi anche ('hetatoder111i a , f'r0nococco, Gonorrea, Orchiepidin1ite , Vn1\ro-vagiinite. l~occa ; \ 1 edi Denti, J g·ie11e ora le , Sto111nt oJog·ia, 'frat11natismi n1ascello-fa.cciali . I .) .., 1 .)!locc I AJ~ DO I) . BONARDl E . 1160 RONAVENT UR.\ L. 971 Bordet; vedi Reazio ne cli Wasser1nan11 - . J~ORS IERI G. B. 1431 J~overi ; , ·edi Reazione c.11 l~refotrofi : per la riforn1~1 d ti 498 I~RIEGER 1.. . . 1379 11ronc-o : cor1Jo estran eo; inler\·cn to 366 Tlronchi : cor1)0 estraneo : l111 0Yo segno p c r la d1ag·uoi:;i . . l1ro11co-po~n1 011ite da inflt1t-11za : propriet à fisic-o-ch in1iche del s angt1c - ., Jiron1·0-pol111011ite g·rippa le e cl1gita1..=> J~roncoscopia ; ,·ecl i Tracl:ieo - . ~

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T 10 4

e L'a)co li nell ,urete r e : 11110,·o n1etoc10 per s t a-

bilirn e 1a 11rese11%a Calcolos i b ili are : c ura co11 acièlo ti111i11ico CaJcolosi s1)lenica . Calcolosi ; Yedi a n che Colecistit e calcolosa , T•.itiasi. Ca lom elan o 11clle emorroitli e l1el prttrito an :..i.l e . Cam1nino : ,-edi D eambnlaiioné. CAMPA.\TA R. Campo ·visiYo: riduzione 11ei tra11n1atizzati del capo · . Can crena; ·y edi Gangr~11 a. Cancr o della 1i11gua . c'anc ro della 1namm~lla : cri tc:rti dirett1,·i e teciiica p er la terapia oper::ltoria c'a n cr o del.lo s tomaco <.. 'nncro dell'e~o fago: for111a Jaring·ea . Cancro .d el r ett o : 11isultat i tlefi niti vi clell 'operaz1one . e '1 n r.ro ; vecli ~tnche Care i llOtlla. Ca.nfora n cJ.:le 1uiocardi.ti cronjche Canfora sintetica . C'ap s ule surre11ali' : f t1nzio11j. <lella corteccia C'a•p s tù.e st1rrenali; , .,edi anche Gravidanza, Secrezio,n i i11terne. Carbon chio ; Yedri. Pus tola maligna. Carbone ani111al e : u so . Carcin oma d ello stomaro (Il ) . Carcino ma dello s tomaco : diag·11os i 1)r eieoce Car cino111a : clolori osteo~articolari . . Carcinoma; \Tedi alllChe Ca11cro, Tumor i. . Car cinomatosi : a lterazioni del midollo spinale . . . C'arcliaci : nlorfi11a 11egli stiati dii ag1tazio11e

501

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149S1

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426 38--.)

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828 1530

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246 779 1454 958

1232 1439

Carcliaci ; vecli a n ch e éarcliop atie , Cuore. (.'ardias ; vedi Spasmo del - . Cardiopatie: acquis.izio11i 1mporta11ti durante la g·nerra . . . . . 1179 Card.iopatie : versaimei1to pl.eurico nelle 904 Carne di a 11i.1mali iaftos1 : iconJSumo 631 <~arni congelate . . 902 Carpo : 111ssazione dorsal.e peri11ln ar~ . J"66 Carpo : lussazioni e lussazioni - fratture 5212 Carta p araffinata : uso p er le l11edjcat11re 23 Casa (il proble1na della) . . . . . · . . 1487 Cassa pension.i: vedi Pe1isio1ii . · Castraziou eovarka r acliot .. . ap ica in certe forme di tubercolos i pol1nonare Catarro n asa l1e cronico : vaccinote rapia Catet e~ ism o permane11te d 0lla ,-escica : ji1dicazioni . . . . . . . . . f. r51 Causalg ia: patoge11c:si e tratta111c11to chi- ·· rurg1co . . So9. Caus algia : tr.atta:men to ohàrurgico . 497· Cavità addomina le: dren aggio . lOI 5 ~ 7Sl'avità s ierose : ver sam enti sangt1ig11i Cefalea cronica con pu11ti clolorosi Cefalea di origine pituitaria . C cf alea re11matica o .inci. t1 rati ' a . C.'eialea : varie forme . Cefalea ; vedi anche Oze11a . Celialgia ; ,-ed.i Nevralgia del plesso cel iaco. Cer vello : ascesso ; forme clinicl1e . . Cer·vel lo : tumore co11 l1111ghi périoùi l tleuti Cervello; vedi 0lllche _t\ p·l asie cerebrali, Edem·a cerebrale, E .neetfa1ite, Pl~ ura , Si11d!·ome senisitiva co·r ti<'ale, 1'ra.t1n1a fa~.: ciale . , ClIANTEì\ilESSE A. Ch eloidi : I - . • • Ch e1noterapi a de11 'influenza C he nopoclio; ·v edi Olio di . Cheratodermi.a bleuorragiiiea . ~ j6 Chinina: azio11e profì1attiica 'lrell'in·f lueuza r o6, 16<) 303, 364, ~-~ .? , 751 C hi ni1n.a causa di reaziom.-= di I-:Ierx biei.mer 11ella 111ala1:ia . Chinina ca11sa di r eazio11i tc:rmiche ne i 111a lari.ci . . . . .. 970 \.' hinina for miato n ell 'i11erzia 11ter1na . 12 1 8 C'l1inin1a : i.111piero a ,scopo prafìlattico 11ella ,m al aria C.'hinina 11el parto l'l1inina per iniezioni j!ltrag-lute~ · si 11dro1ne para li t~a ipelvi-trooantierina consectt-9?· tiva . . . . I ..... Cl1inina; ,-edi ancl1e C~r.i11oi di11 a , Ci nco11.i11a, Malaria . • Ch111oidi11a : azione terapeutica 11ella nla la ri'a . . . . . 594 (~: hirurgia addominale : studio sper'i·n1e11.t ale s ull'uso di inneshi d ·i .o n1ento Chirt1rgia : con gresso nazi on a] e r 148, 1 rSr. 1212 Chirurgia cr·a nica 334 Chirurgia infantile consider ata n ei diffe reni:i periodi . Cbirttrg'ia nei diab etici. . Chirurg ia toracica : evo,1 uzione 11egli ulti1ni quattordici anni . . . 1360 Chirurgia; \redi ancJ1e 1\.ddo1ue, Met odi, Op erazioni, Taglio, Torace, ecc . Ci.an.u ri in .tera. pia C'iarlatanismo; vedi J.\tlerca11tilis1·110 .ìl t111ito R écl a nie i1id eco rosa . 1

1

1


-- XI I -

Pag.

Cicatrici : trattamento . . r81 l 'ieco : a to11ia come post11u10 di tifoide 49 Cinconi11a : azione terap~lttica nel.l a malaria 594, 1234 Cin couiu a 11ella 1ualaria g·rnve . Ib Cincouina nell 'emoglobin11ria da n1alaria 1069 Cineruat1zzazione dei rnonco11i d 'a n1p11tazio ne : tecnica da preferirsi . Ci netnatizzazione sp0Dtanea dei monconi dell 'a'\'ambraccio . . C1nematizzaz1otle, Ci nep lastica; ·v edi a11che i\.mputazio11e . Circolazio11e : d is 1:urbi nell 'ci.11fl11enza . . . C·i rcol azio11e; vedi runche Cuore, E~de111i, 1Vlalattie cardio-Yascolari . Ci1s ticerc·osi in u 11a 1·.agazza . Ij4 Circoncisione : a i1estesia locale . . . . . 342 Cirrosi clel feg·ato: coesistenza (lella peritonite sifilitica nell 'a sritc . . . . . Cisticercosi nell'uomo . . . . . . . . Cisti da ecll·inococco delle p·a reti 'lflùomin al i Cisti cla 1ec11inococco; Ye<11 a11ch,e Vescicole idatidee. Ci~ti del pancr eas : e n1ntoma trautuatico 111 . • . • • • . . • • • • . 1034 lC'1stifellea : prognosi della cttra chirurgica delle a-fie7.ioni . . . . . . . . . . r 17 j('i s tife11en: si11dro1ne clolorosa n e lla regione della - . . . . . . . . . . . 1434 ~C i st ifellea: trattam ento medico d elle affè• • ZlOlll . 1201 • Cistite iucrostata 1215 Cistite; vedi anche \ 7escica urinaria. Coagu l azione del sangue n ell'infanzia 96 Cocainismo a Ber,1 ino . 1048 . Colago.g ·hi: prescr~zjc11e 247 Colecistecton1ia cou. l'anestesia locale 1456 Colecistite calcolosa : patogenesi . 1456 Co1elitiasi : pun·t i clolornsi. 86~ 1 437 Colera : ricerche rece11t.i . Colesterina : liqt1ido pleurico Picco di 1269 Coli bacillosi 150 C olon : emorragie 490 C olonie scolasti.che : nor~e per la co11ress ione di sussidi . 571 C olonna vertebralie; veùi Spi11a dorsale. Colorazwn.e del Romanowsl<i nuova col 1acto bleLt di metil ene alcooliico . \..'olorazione del Romano\vsk:y : nuo \'a e seu1plice forn1a . . . . Colt111-a i11 vitro (li t11111ori maligni . Coltura 1nedica : i·l livello d ella - . Coltti.ra n1edica; vecli .an)cb.Je Corsi cl',i.nitegrazione, Rifo iima irn1i.versitaria, Scuole di medici111-a, Studi medici., Univ·er sità. Coma diabetico: prevenzione e trattan1e11'i:o 660 Coma diabebico; ved1 anche Acidosi, J,1·eningite. Comitato centrale a nt~ tubercolare . . 187 , 701 Commozioni nerYose: ,,alore diag11ostico e e ompe1iso globalè ( l l) . . . . . 534 pronostico della pu11tt1ra lombare 82 Co ncorsi 1nedici l ~Q , ~ 1 9~ 380, 634, 982 , i346, 1406, 1441, I .)02 Concorsi; \'edi a11che .~ 1l edici condotti, r-.:o1

111111e .

Co11onssio11e del 1nidollo spinale

. Co11dotta 11iedic.-.1 piena : ri,duzion.e ai PO'"'Je ri Co11dotta. 111edica: u11rr ;iuo'va fase deliA.1 -

r341 2r9

i58

Co1idotte 111ediche : capitolati 316, 867, 13 CO,

t58, 1376 , 1377

r1 02·, 1

<..:01idotte 11iedic1ie : ~o uc f) rsi . 700 . 83 7, IIOI Condotte 11iediclie: sopp1'essione c:on,dotte 11iedic1ie pieue: aboliz·io11c 835, 1003, ro76,

1 222

Con,do~te

1riediclie; ved.i anche Con,corsi, Med.ici co1idott.i, Periodo di pro"va. Congelamenti; vedi Piedi congela.ti. Cong·iuntivite follicolare e tracoma : (li.agnosi differenziale . <"J61 Congressi vedi gli argomE"nti etti s i riferiscono e l'indice delle rubriche. c·o,nsig-lio Supe1'iore di Sanità . . . . 59 , 374. Consule·n za 11iedico-legale e Comitati tccnico-san,itarii p1'o cornbattc·nti . I OS e Cont1iatture pe.1-iferiicl1e : di s t11rl)i 111otori di 1

;

1 399 ordine riflesso e . Lon vttisioni ; vedri Spastni clrink."1 . Corea : trattamento a11to-s iero·tera1•i-. o Corea grave: .c ura con iniezioni sottoLnl ~tnee di solfato di nlagnesia . . . . . . Corea: reperto istologico delle paratiroid i 1n21 Corpi estra111ei deg1uti.t i . . . . 1002, r 219 , r27 3 Corpi estra11ei : localizzazione radiologi ca . :·86 Corpo estraneo in un bronco: inter,·ento . 366 Corpo estraneo nella trachea e nei broncl1i : - 'J nuo,10 segno per la di-agnosi . . . . . .) Co11lo estraneo niell'esofag·o, est·r~tto col metodo esofagospico . . . . Corpi l~beri della cavità addomiun le Corpo lt1teo: ricerche istologi<':'1ie . . 1J03 Co1'po sanitario 111iiita1·e : Per il dopo g ucrra del . . . . . . r 20, 280, 409, 139 Corsi d'i1'tteg·razio1ie per st u,t<111 i e iti11rei.iti in 111.edici'na . . . . ·~45 , 5 7 3 Costipazione abit11a le clei ba n1bi11i . . J67 Costipazio11e; vedi ai1ché Stitich ezzn. Coxi.t e ; ved.i Lu.ssa.zio11i. Cranio: chirurgia. 3J4 Cranio ~ conseguenze 1 0~1ta11 e rlei tra111111 n ell'abilità al 1a·voro . Cranio: ferite in guerra . Crainio ; ved.i aniche Tt1m-0ri .

Croce Rossa Italiana tt el l)a s'> i3 te·nzn ai 1n 1litari t1tbercolotici . . . . Croce Rossa; vedi : ancre Ufficiali triedi ci della Cuore: acceleran1ento della freqne1lza e

1 395

961 sforzo fisico . . . I II&-. Cttore : dis·t urbi funzionali . . . . . Cuore e respiro: tendenza al sincronisn10 . · 594 Cttore : instabilità; anomal:e della cttrva termica . . . 1 r r8 Cuore : ipoplasia congenita . . 9 Cttore : misurazio11i rad!osçopi cl1e 545 Cuore nell'influenza 204 Cuore sfrenato (tacl1icardia parossistica) (l i origine sinusale Cil.lore; \'edi anche .t\libumi1t1urio, Arterie coronarie, Asi1s tolici, Astenia ca.rd.ào-vascolare, Ca:11fora, eeir.c1~opatie, Crcoilazio.n~ . Digitale, Endocairdilte, Febbre tifoide, F~ 1wme.1tii oortici, Maktttie cardio-\1ascola n, Miocardio, Miocardite, Oligur~a, Oppiaci , Polso, Sinf.esi cardiaica , Stenosi aorti0a, Ste11osi mitral.i ca, Stricn.i n1a, Strofanto, \ ·a1,·ole card1~h e. '

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-

l'ag .

Pag.

~·11te:

XII[ -

te1n1Jerat11ra nelle 111a1att.ie addon1i-

na1i Cute; Yecli anche Pelle. l'1jtfreazio11e regio nale ne~ le infet.ioni tuh<'t·co1ari : valore diagnostico

Di&infezione di siringhe ed agl1i . Disinfezioni . . . . . . . . . . :F)isi·nfezioui t1elle malattie i1nifettive: obbli gatorietà . . Dismenorrea ; vedi .aru::he Ozena. Dispensari di i·giene sociale: organizzazione e :fiu,n zionamento . . . . . . D.ispepsia dia latte di va()Ca 111ella pri.ma infanzia . . . . . Dispeipsie : azio11e dello zucchero . Dis.p epsie ribe11i . . . . DiS1Senteria amebica : acquiisizioinci. ii11portamti dti.ran.te la. ~·uer;ra . Disseniteria iaane bi.ica : , -alore comparatiivo clell'ipecapuam.a e ·d ei st101 alcalo1di 11ella Disse11teria bacillare . Dis~enteria da Sh~ga : diagnosi batteriologtca Dissenteria : nevraJ.gia del plesso celi aco

1434

9 '"2

D Dakj11; \·.edii .ì\letodo - .

l)tambulazione imn1ediata dopo l'estirpazion e dei corpi mobili <lel ginocchio . 748 DecJor11razio11e .: ved! Diu r eti1.·i. Decotto d.i Zr:ittmanu . . 1374 J)ecubit0 da drenaggio ca11sa cli perforazio11e di arterie . . . 1212 Deflu,rium cap~Jlitii nell'i11flue11za . 272 Defi11Yiur.i capil litii; ,-edi anche Alopecia . Deme1iza senile atipica. di .t\.lztzimer-Peru. . ;;1111 . . IJemografia <lella 8pag·na . . . . . lletnografia; ,,edi anche Emigranti, Popol.lzio1Je, Pr0Yi11cia di Roma , Spopolan1e11to. De11ti : anomalia nei racbitici . De11ti; vedi anche Igiene orale, P·iorrea a l-

1121

l•>cn 1111 ~ia delle malattie ii1 fetti ve : obbliga-

torietà

Derniosifilografi: con:vegnq projessionale .

1070 ' 1500

lJermotifo : osseryazioui cliniche. r icerch e l)acterrologli.ol1e e serologiche durante ·u11a epiden1ia . . . Dermotifo : sierod·iag11osi ner1notifo; Yecii anche 'f if o esa11te111,1tico. '"DE SANCTIS

S. - .

1279

De SilvestrJ; ve.dii Re'1zion·e - . liia6ete : poli nevrite . . Diabete; \ 1edi anche Acido.· i , Co111a diabe-

274

tico, Diabetici. Diabetici : la chirurgia nei - . Diag11osti~'l medica : metod.ologia . r>iatrea i11f ai11t:i1e co11 collasso : tr.attn.111en to Diatesi e111orragica . . . . .

1432

Difterite · diagnosi 1.i'ttterio1o~:ica })ifterite : polinevriti . . . J)ifterite ; ' ' edi at1che P.acilli p se11c10-difterici, Siero antidiftericc.. l >i gestione g~strica : aziro11e della saccarina

Digestione : rpresel"izion!e . . . . Dlgitale ·e bro11co-polmo11ite grip1Ja.le

. 272, Dti•rit.aile pu· purea col tivata : rice1·che fraro . r1 n1acolog1lch1e . . . . 1Jigita·1e : tossicolog·ia . . 1

1499

592

1

111elila -

.

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.

.

.

Tl::;2

-c.,-I

Distorsdonj del g11nocchio

976

Iiita ip[>ocra.t icl1e Dita: suPtPurazioni e loro c.u·r a . Diuretici decloru 1r.anti . Di,rertico1i e,sofagei f)olori addominali e iùrone[irosi Dolori .g astrici e loro n1eccaini:sttno di .pro1d uzi1o n,e . . Dolori osteo.,.articolar-i ill.e.l cairciilll0111 a . Dol ori riferiti a 111.ala:tti e <leg1li orga:ni interni ; coudir,ioui che poss0J10 sitnJUlarli Dolori ; ,-edi 1a11che Causalgi·a , Gastropatie dolorose, ~c-\·ra1'gie, Sed.at~vi, Sindromi

92 2

r185 r304

268 2!

clo.lorose. Dop-0-g.uerra: pro\·vecli111e11ti :i.g ienico sa1iitari 29, 60, 120, 124, 157, 180, 409, 439, 540 Drena·g gio d~ll a caivdtà 1adomi.11ale . . . . ro1 ,::; Drenaggio a111tero-\lateraCTe :nell e ·p leu.riti purulente ·g ri.ppaili Drenaggio ca.ttsa idi decub1 to : ,perioraz.ione 12 12 <li arterie ,., -o DUCREV A. ,) .1 1ngn Duodeno : ,ptosi So3 D1JRANTE F. : onora·nze

J

271

,::;2

8-.i 788

E

Echino.rocco renale E'Ohinococco ; v.edi anche Cisti da - . Eclampsia 1graividiiiea. : <>ura . . Eclampsia; vedi anche Hydrops gra\1ida-

rum.

J~czema

49c_, I 1()

erite,ma.t oso ed eresiir)eJa: diagnos1 "o-I

differenziale .

Digitalis larvaita: col1tt1ra . . , . Direz·ione g·enerale ,d i Sanità tnilitare : sulla minacciata soppressione della - . 734, 834, 891 /Ji rezi-01'ie ge1ierale di Sanità n1ilitare; vedi ;t n~h e A m1ninistrazio1ie sanitaria, Ser'Vizi sa·n.itari. I>irezio11e generale cli Sauità pubblica; ,~eclii A'mmi1iistraz1011e Sanitarai, Sanità pubblica . 1)1scorso cl 'i11aug·urazione al Congresso 1niazionale .ai medicima interna . . . . . I)is:icniezio11e chi:tnd.ca degli spil1ti . Disimfezione delle abitazioni ne1la lotta a1ntj t11 l~rcola re

l I --/I

Dissenteria ; vecli ancb e .L\ m e biasi, _:.\mebi ci, Epatite.

veol are.

. • . Dercum; \'cdi Sindrome di -l)ern1a tos i e mAlntti e venereo-luetiche: difc:-:;a "ociale . .

869

Il l"

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301

traJttameuto .

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.~ 9 7

;

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Eczen1a vrofess io11.a le Eczema seborro.ic0 del .l aibbro supcniore : Eczemi perian:a1li : cura . B dema cong·er1.i1to

85 1497

Edema an1g io11ettrotico FAiema cer.e bral·e . . Edema sen~a al1bul1J.JÌ-r1turia nell'infanzia Ede111i giravi e ·permaì11e11ti da ostm1iito cir-

1152

colo venoso . . . . Edema polmonare aou to : p1·og.nosi . Edemi: rid'ltZione post 1nortem . . . Elefantiasi vul,·are Elettrocagulazione d.ei tttmori della ye -cica

I 2 I=) '"

293

499 386 63 1 722 0 2~ )


-

XI\' -

Pag.

'

rebra.li idi g11erra : interventi chirurgici Epilettici: spedale reazione 1pupil1are . Epiploon : torsri.one di appendici . . . Eresip.ela ed eczema. ·e ri.tem.a taso: diagnosi Eredosifi.lide e meiopraigia . . . . . Eredosifild.de e sclerosi pleuro-polmonari e mediast~niche n ell'infrunzia . differe11ziale . Bres~pela : teraipia . . . . . . Eritema nodoso 1ed eritema it1durato cli natura tuber<::olare . . Eritem a 1nocloso : etiologia ed istologia . Ernia ii1g·1ui111ale: ·Cnr.a 11ell'infane:ia . . . 1-iJr•n ia -i ng·ui.n ale : innovazioni all'operazione secondo Bassini . I~r.n1.a i11g·u i niale; vedi a·11,ch e n1edoto Bas-

1~1ioteraa?Ì·a

: co:nsiiclerazioni p.raticl1e . Elioterapia clelle nefriti crouicl1e . . Elioterapia .nel1a tubercolosi <::hirurgica Ii~111.atemesi ed emott~si : éhiagnosi differenziale . . . 307 Ematoma trau tn.a tico ii1 ciste «iel .p .a increas 1034 Einaitopo1ifì.nuria: studjo sperimentale . 1o89 1022 Ematuria e tuber<'-0losi . . En1azie : azio11e agg·luit~nante e opsonica di ailc11ne sostanze : possibilità di applicarla ailla fagocitosi dei gern1i })atogeui . 747 Emaziè ; ,-ecti an che Globuli 11.·ossi. Emctina : asc·2sso epatico prj ma e 1clop,o la scoperta c1ell' 885 l~metina : i)osologi n 124~ Emicrania : nell' - . 14or Emigranti italiani : superiorità . . 927 EmiLaminectomia e s.u e i·nidicaizioni 1213 Emiplegia malarica in un baimbi•no Lattante 1-07 :> Emi.plegia organi<:a : seg·no del cor,d on e e rc;28 a. irnmetria dell'angolo epigastrico E1noglohi nur:ia cla ch1.11i110 con speci a1le riguarrdo al1la ,c ura cori la ci.nconi 11a .. . 1069 En1orrngia e11cloplet1rica •nelle complicazioni polmon.a ri tlell'ii1n,fl.t1enz.:a . . 887 E111orr.a.gia n1eni.11gca in n·efrite ipertensi \'a : singhiozzo 860 E111orragie colicue . 490 E111orragie g·ra,·i : presc.riz,ioue . 955 F~orragie; vedi a nche En1osta1si , San.gne. En1.orroidi procid c-nti : 111.etodo per la ridn~

1

z1011e

Emorr-0icli : trattamento Emorro.icli : nso d el calon1elaiuo Emostasi nteriina . . . . E1nottisi ed ein~te111e~i : cliag·nosi differenziale Emottisi secondarie .n ei feriti al torace . . Emottisi : tratta1ne11t o con olio canforato . E1npie1nc't 0or11L1nc ·e da f·e ri1te : -cur.a col me.... - ., todo ~1orel1i . . . I~ .. IDmpiema ed eli1ni11a~ion•e di Ira1m1menti c.1i tess1tto poln1ona·r e iln 111u feir.i to aJ tora1Ce . Empiien1.a : il probletna c.l ell' - . . . . Em pietn.n stre.pto·coocico : esa1ne batteri o1 o0·1co .... 493 E1npie1ua: tr.attan1·eu.to cl1irL1rgico . 1291 En1pie.n1l : cti.ra. col 111etodo Dol{in . . . -I -.,9 Empiemi; , -edì .a·niehe Pleuri.t i purulente. E11cefalite emorr.a.g1ica i11fl11enzaile e sindro1ni ner,·ose da influenza . . . . . . 998 T·'ncef~ilite letargica: ~1111a cosi1 d etta . 931 , 1234 Encefalon1ie1ite acuta . . . . . . . . l33<J Endocardite n1a1igna acl evoluzione fen.t a 1 3 -~, 13.~ E11dometri ti s.etti1che puerpera11ii : e.m a . . 1217 Enterite . cronica degli amebici : si.n drome a<ldon111n.ale -d oloro a . . . . . . . E11ter.iti cro11iche -cli g11erra : diiag·uosi e terapia . . F~11terop atici: reg·i1ne . . . ' IOOI E11teroptosi . . En.ttres1 nottt\rn a : t ra tta 1ne 11 to . . . i:.: nu resi 11ot11rna ; \'edi a1ncl1e Ozena. Epatite a.nJ.ehic:1 : ctiagn o.si . . . 55~ Epid emi~1 d'.iufl11enza; vedi I11flt1enza. l~piden1ie 11ell 'Et1ropa Centra1 e 1222 I·:pilessi:1 : c11ra . . . . . . . . . . 1002 Epilessi.a : segni pren1011itori dei parossismi 861 r.pilessi ;-i jacJ,sonia11a 11ei feri ti cra11io-ce-

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1

SLll•l .

Esami sierolog·ici : valore cli nico . T•: santem.a peteccl1iale in setticemia 111e11in1gococc 1 c~ . . Bsofa1go : caincro •d ell' - ; for1na lari 11gea . l~sofaigo : corpo estra:neo \ 01111ninoso estra·tto <'Ol metoc1o esofn.go.5ipico . Ésofa.go : di, erticoli . . . Esofago e 1arilln1g e : ferita, intervento, gtta• • r-1,g1.one . . . . Esofago: steuosì ; cl:iagno~i differenziale dallo spas·mo del ~ardi1as . ' Esofagoscopia per l 'estrazio11e di corpo c&tra.n eo da 11 '.e.sofa,g·o Esofta1 n10 puls.amte . Espettorato : a1bumi1no-reazio11e . E·s p,e ttorato : vedi an~l1e Spttti. Etere ; ved1 .anche •_t.\inestes1 a eterea. Engenica; vedi I nfa-nzia, Poli ti<'a ~an i tari a.

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:b'accinle : para1lis i del e afa. ia n1otoria <.l a ·t ra uima cerel)ra1e . . B'agoci.tosi dei genmi patoge11i . . . Fa1nie : azione ·d i a lcntlji 111edi.ca1uenti s ul oonso del]a - . • Fa·1ne : osteo1)atie 1da - . Faringe; vedi anichee C~argaris1110 [a1ri111.g;o11asal e, .R ino-faringi te. Far.111.aci ; ·v edi ìVIedi~a.n1enti.

I I

.

I 'a1'111,acie . Fatica; vedi Sforzo. 1

. 1 {)10 I c. Febbr,e fluviale al Giap.po11e • Febb-re grialla : eziologia . . . Febb.r e intermittente (la settiieem.i a men.in. gococc1.ca . . . . . . . . . . . Febbre 1necliterrauea (n1 elitense); ,-ecli Infezioui. Febbre petecchia.le : ricerche &111 liqt1ido cefalo ra~hiicl.ian o neij.1 a - . . . . . . . ,1009 Febbre petecchiale : teraipia . . . I" lCJ Febbre .petecehiiale; \·ecli anche 'fifo esa.nrte- . ·" mati.co. ...6 I;-ebre tifoide : aJasia 11ella - . ,) Febbre tifoi1de a for1na cardiaca . . . :;j I ' ' Febb.re tifoide e n1alaria s.nbcon·ti.nuia : c11aRebbre t~fo~de : f orn1e ati·pdche . 1475, T:;' T 2 Febbre tifoide : trattamento con .t\rotrop1ìn a, causa di complicazioni ·veiscioali . . . . l ,'"'04 F ebbre tifo11d e; \'edi anche Inifezi011i tifose Titfo ia.d(lo1ni na1e. ' q l) ') "fi'ebbre t11berco;lare a fo•r ma ond11.la11.te . I

1

-


Pag.

Feb1brricola : particolare forma . . . Febbri erl1tti--ve : ·d iag11osi 1differielllZiale . . Feci dei ti·f osi : tra.ttameu1to .cQn etere .cli .p etrolio e con idrocarb11ri ti.111 ·g eniere . . . Feci : indossile n1elle ~ . . Feci : '"a lore clinico e t.ec n.ica clella climostrazione cl.el sangue Fegato; vedi Ampolla di \i\Tater, _-\scessi epatici, Cirroni, E11atite, Sedati·, ·i epatici, \ ; je bili•a1i.

Fe11.on1eui

aorti<'i ; ,-edi

l\oriici

1237 1045

85s 78

577

(Fe110-

11?-~ni).

1 e n01nen-0 a.lil u.cin.a t01-1 o . 74 Fenomeno d? Babi.lJlSl{y : origine 999 f'erita da arma da. fuoco .rull ':addome co.i1 perforazione i11test.i11aJe, guaritia sipontan eamen te : i)seti,<lo itrubercolosi peri1to11eale . 1070 Ferita tlel l::,l'ri.nge e d.ell esof,ago : i nter1 •

Pa.g.

Frammer11ti di vetro ue~le vi1e digerel11lti 1002, 1219 Frattu.ra 1c1a strappamento . . 20'7 • Frattn..trati : cura con gli appa·r occhi Pécha·r man1t . .. Fratture 1c ou . . .estesa p·er:d ita cli sosta11za : r1genera.z1,o ne ossea . Fraittu.r e : trattamei1ito della co.usolci.1daz.i.one tardiva . . Frattuire ; vedi anch·e Lu~ioni. Fra.ttt1rat.i : ct1ra .co11 gli iapareochi PochaFuu zione sessu,a le : s.ui distuwhl de1la. - . Funziione sessuale; v·e di aincbe Im,potenz.a sessu.a1e, P·eJ.·,rertin1enti sessuali. FUSARI R.

79 1 757 140!

575

1

1

Yen.to, g'ttar~gione Ferita lli uti. testicolo: g-i111eco111a._tia •un ila-

99~,

terale •Con.secufiMa Ferite a rti-cola.r i dell 1 anrCa ùa pr.oiettirl i dci g11errn. . Ferite : come .i cos.accl1i ct1ra.no 1.e - . B'eriiti al toraice : emottisi seconda-rie . Feriti cranio-oer ebr-a li 1c1i g· uerra : epi les:~a

632

j.aicksonian.a . f'erite cron iiehe di gue~ra . Ferite da ar1na da ft1oco : presenza

d~

a1·ia

e sua in1portanza riadiocli.ag.nostica B'eni te d..'ì armia da f ltaco d1e1 pi1e de Ferite dei nei-vi : in11eSlto eterologo 111orto Ferite del polm.on.e : te<:-nica (lella it oraieentesi e del p11eun1ot.ora<'e airti:fiici.a]e . Ferite del rene dia proi.etti li di ;g t1erra Ferite di gt1err.a : trattaim·e111to Ferite i11fette : trattamento . Ferit~ secche (senza emorrraig·ia) <lei grossi 1

Feriti del cra11io : lesioni dell 'oDchio Ferito al torac,e : en1pien1.a ed .elrimi.nazio11ie di tessuto .o sseo J--i'erite; ,·edi a 11che Foran1i, ,.fra1111n:atismi. Fetmentadon~ gastri.c1h e : pr.esarizitoni Fermentj protettoni per gli ddrati cli ca-rbonio n·ell 1organi:sm o ,·i·ven.t e Ferro : in.iezion1 di - . Feto: trié:hCì.t ni1ssion1e del ,-aiol.o Feto: trattamento die1Je pa:ese11tazioni 1e posizi 011.i a.n orn1a 1i FrscHER F. . ..

32 1

r48 1300

1467

497

1

I-I. Fisiologi.a: i·u1segna1nenti d1urante la g·tter11a (un debito verso i fis}ologj ) Fistole saliv·ar.i : trattamenit,o Flatulen.z a : presctiz1on e . Fteb1ti : trat-ta.111-e11.to Flemmone gan·g·renoso e g·ain1grenia g·assotSa Flemmo11e; ..ve<li a ncl1e Ade11of11em1none. FLETCHER 0 . 'B'olQ:ornz.~one : les1011i .11er-vos·e ,d a ' Fontam,a ; ,-edi Me-toclo - . F'orami da cCYl pi cli it1ci1.e . Fonniato ·cli cl1i11i na .niell >j,n·erzia t1te:r i na Fo1sfiatj : c1eter1n1inazi on1e . Fosforo: <:ffetti s1111 'accresc11nento delle ossa s.ane ·~ a:111.1n.a11ate . Fowl•er : po1~:1 z1·one .d i - ; .,r,ecli Peri tonirt:e. FISCI-IER

(~amba

: ulcere c-ronicl1e : traitta-in ·em.to ai11bttl•a toni o . Gaug.rena gassosa : batteriologia . <..~angreu.a g.a ssosa e fJ emmon.e ga111 g renoso Ga111grel:k'1 : te:rapira . Garg.airisn10 fari1ngo-u.as.aJe

Gastralgie : prescrizioni , Gaistro-en1terostom~.a : il « circolo vizioso ., con.sect1itjco e mE:-zz.i per -ri1n1edi1arv.i . Ga~troeuterostomi.a; v.e di ai1ch.e Ulcere pG.loriieh e •e dt10.c.lenali. Ga!Strop.a tie dolo.rose e IUlloeira ipiilord..c.a e duodenale 1n,el corso dell ap.pen1di1e~te . C~astrop0ìtie : i.ntc licaz.ioni i:>eir la ·dia1 g nosi Geloni : trattamento GE::'t'.mi ptl!togeni : .fiagocito!"i . Ghia11dole; vedi Glaindole. Gi:necoma:stia t1niJ.a:t.eriaJ.e co·nsec11ti va a f eri ta di un testicolo. . . . G1noochio : 1correzion1e àell1e .a1J1ohilosi fi1

1215

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r47 341 84

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653 1436

707

br.ose au.g.al:ari Ginocchio : di1s,torsio11il. Ginocchio : esti'fpazn 0111e ù.ei carpii 1nobi li : deaimb.ulaz.ione iimmedia.tn Ginocchio; v.edi a n che I drope. Gior1iali 111,cdi ci : la crisi de i Glan·d ola pitnitar~a; ·vrecli C·e falea, Mixe1dtem.a, Opoter.aip-ia, Pitt1it:r:ina. Glallldole :a ~ecr·ezion·e ri.nter111a ; ve.di Glandola :p~.tt1itarli.a, F11nzion.e 1sess11ra le, Ovaà:e, Soo11ezi oni .i nterne, Ti mo, 1'i tolde. rie, Secr.ezioni intePne, Timo, Tiroi1d.e. G1M1dole m:a1n1n1at1e: iper f,ai,-orirn1e lo svjluppo . Glaindole s.a}i·v~ri; ,~edi Fj, tole. G1.aru1C~.oon.a 1e jrite : 1din1~~;nosi cliff1erenzia le 30ì G.l icosunia dia atropin,a 49t-1 (_~li co's t.:ria ne 118, 1T1e11i n gite s n-p pura ti v,a simt1l1ante i·l con1.a di.a.b etico C~lob11 li ro.ssi : s tr11tt11ra . Globttli rossi; ·ved1 a111.c he En1aziie. Gola; v.ecli IorHcj. Cromito : resezione 1214 1022 Gonococco : 111fezio11e dei re11i ed uteri Gou·o rrea ; vefli BlenorrCl1gi R. Gotta: patogen·e si G·o tta : patog.e11esi .e ai1atou1iia 1pa.tologica ()otta. : trattame11to co11 iaici·do sa1licilico per iniezioni ipocl·ermi dhe (;.'JUGET J\. . 1

794

1092 1498 433 13 l-1-

608

975 497 1072

1218 402

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Gozzo : tera:pi.a

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Pag.

156, 157 189, 218, 508, 536, 53/, Si 3i· 635, 636, 668, 699, 700, 733, 762, 763, 800, 837~ 838, 866, 867, 892 , 959, 1030, lIOI, 1157, 1221,

l1iden11.ità

Gozzo eJ1demico j n Italia : per la profilassi de] - . . . . . . . . . . . Gozzo endoto.racico con sintomi tirotossici Gozzo esoftalmico : cura . . . . . Gozzo esoftalmko : diistuirbi n ervosi e n11e11-

tali . . . . . . .

.

Gozzo esoftal1ui-c-0 : 1sintomaitologia . Cozzo esoft.almioo; vedi anche Baisedo,vismo, Morbo di Flajiani-Basedow. Gozzo : tra.ttamenlto m.e dico . . . Gra\ idanza e ,tuibercolosi pol1no11.are G ravik:iaM.a extra-uterina Gravidanza : ci.1ndlue1t1za dell 'e:sportaz.i.o ue delle o·vaia, surrenei, tiroide . Gravidanza : sulla diag11osi di - . Gravidanza; vèdi anche Eclampsia, H)-drops gravidar.u·m·, Parto, t J.tero. 1

1345, i 502 , Indenni Là ; vedi anche Ser,..Jizio 11iedi co 11iilii312,

234

953 140.i 1071 1071

922 502

Gruppo sanitario al Parlamerito . Gruppi sanguigni . . . . . 513 , Guaiacolo; vedi Iniezioni, Olio ca11fora to. G uanti di gomma. per man.i 1non st erilizzate

.

.

.

.

.

.

G uerra; vedi }\dd.ome, i\li1mentazio11e, i\.,111pu.tazione, Am,p u.tati, Anestesia, A neu -

ri&mi, .Appendiciite, .cardiopatie, Dissenteria, EnJteriti, Ferite, G.aingrena, Infortuni, ·M edici1na Legale, Mooiciilla Sociale, N efropati.e, . Ne,v·r.iti., Neurosi di g uerra, Occhio, Osteomieliti, Sindron1e ~1ervosa, Tetano, Tifo e tifo -.s1mili, Trau111atismi, Tubercolotici.

r17

I S J ,)

tare. I-ndicazioni bi·b liografi che: 279 .A..ddome 503 , 662. 729 Ch·i ru1igi·a lr86, 1z4r Cuore 1242 Fasiologia 56o Idrotera pi1a ì 21;:l , 863 Igiene . . . 663 Inrompatibilità Infortunis tica 503, 957) 1094 s-.) Ipnotisn10 e Sill:ggestione Malattie del lcworo . ~1a1a.ttie mentali e ner,·osc:: 370 l\:Iala.ttie ·veneree e della pell e 3;0, 503 , 533, 1\tiediciln.a d 'ung en zn . 661 ìV[.edJicina legale 1

OculdtSlbiba .

1242

Osbetricia e ginec ologia . r499 86') Patologia esotica 2C) Ric a·m bio 18 1 Secrezioni interue 18 r Simpatico . Ufficiali saniltari 3 0._) Ve11e e luln·fatilci "Otì' .) Va·r ie 54, 279, 370 , 503, ( 13 r, 757, SS8, 1073, ~)

109 3, 1120. l

~~ .

7c; l n<loosile n elle feci -or IndU;Strie : i~·ien e • H In-erzia ute ri11a : trattan1e111to ieon forn1iatt ! .:? l <) di chinina . 9S4 I-l.\ECKEL E. Iufanzia al)bando11ata: lo Slato integr:ttorL H .\ LLOP~A U H. 543 .. I .) delle ddìcienze della fru11iglia . 1 -f 900 He-rpes zoster della iaecia l n fanz ia : asciti lattescenti . . ~5 2T H.erpes zoster sintomatic-o. n,; .; 111·i amzia : chirurrg~a nei diff.ereuti })Cri odii Hurn<:»1· ; vedi Sindrom~ cli Infanzia : cura de lla sifilide . 1439 Hydrops gravidaru1n e .st101 rappor.ti con 199 1·e-clan1ipsia ... 397 - I·nfainzia : ,edema senza albumi ll•ltrin Tnfanzia e maternità : ddfesa . I·n fanziia : i.I primo « 1trin:i1e1Jo11 ,, I I111fa.tizia : i11fl111,e nza . r.ntfanzia : ·o titi miedite swppt1rate <:ro11Jch\.: ldiou<:ra.sia i)er i .1nedicai11e11ti 1341 Infainzia (pri1na) : dis11epsia 1da l atte .d i Idrofobia; vedi Raibl•ia. 21 Idron:efrosi e dolori addomi.nali vacca . 1 -- 1 Infanzia (primissi1na) : ~ciùi biliari n c118 -- I• 1'.'.!0 Idrope i.intermittente del gi·noccJ1 io e n1t:Infanzia: snas1nofilia struazione . 769 • I1tlanzia; ,-e<li anche _\nor\.:ssi:1, B~1liaticv , ldirope; vedi a11cl1e H)·drops . Bambini, Brefotrofi., Coar;ulazione del lgiene delle bevande e degli alimenti. 475, ; Ol sangue, Diarrea infamtile , Eredo.s-i:fiJ.i de. Igiene i11dUJStriale; vedi Eczema profesErnia , Intossicazion,e acetonica, Ist~ tut(. sionale, l~voro. nJ.pio-jgientl.co, Lattante, N conato, ReaIgiene celle sc11ole . Tgiene orale : det ermiini&m·o del mo,yi1uc11zione di De '\Sil,·e~t·ri, Sa11g1l1e, Ti1no, TltTI to })er l' . . bercolo. I11fer111ità contratte Ì'n ~tlerra : accert~l gie ne sociale : diispewsari : organizzazione e funzioniamento . . . . . . . . . 869 m enti lgiene; vedi aincbie _!\.li.menti, Casa, ìVLedlI11fezione batteri ca : m0cC'anis1110 cina sociale, Propaganda igienica, Sc110Infezione da 1nier 1nel-it•e11isi,s : t.e r.apiia spe.."l o ...} le, Vci.gilanza iigie11.ica. cifica Ilo polmonare: iadeno-flemmoni . Infezione g·ono.~occira clei reni e deg·li u rc:1371 10·2 2 teri . . . . I1ubarazzo gastr~o febbrile . 1 090 Jmmunità post-dnflru.enzale . . . . . . Infezione grave del sang ue · casi g uar i l i~ I3",) In1munità; ·vedi anche Immunoprofilassi , mediante le iniezioni endovenose di s uReazion~ im,m uni.tairie. blimato corrosivo . . 10 8 1 1mm ttnop rofi.1assì della scairlatti1na . Infezioni :lcute dell'apparato respirator.io : - ' C) lmpoten1..a sess\10.le : trattamento . _:;68 s treptococchi emolitici . . ~ ~ Jn1potenza sessuale; ,·edi anche Funzione Infezioni renali . . . . . '. ~so;;n~le. Infezioni sperin1entali in::ipparc>nti -:- o. i '-J

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lniezioni stafilococciche: for1ue speciali 150 J nfemoni : terapia scientifica . . 1020 Infezioni tifose: iniezioni eud0venose di sublimato . . . . . . . . 599 Infeziioni; vedi anche Malattie infetti ve. Influenza: a1opecia (deftu riu11i capillitii) ronseculliva . . 181, 236, 272, 303 Influenza : andamento 374 Influenza a si·ndrome n er,1osa 2 70 1nfluenza : astenia cardiovascola ne . 532 Influenm : azione d~i filtrati di Streptococcus pa111 à e11iic·us . . 289 l 11fit1enza : chemioterapia 920 Influenza : complicazioni cardiacl1e 204 ! nfiuenza : considerazion1 423 lnfluen7..a : cura 65 , 1145 Influenza : cura con 1u1~zioui di o1 io ca11forato .:11 gttaiacolo 167, 342 , 449 I 1rfluenza : disturbi circolatori 856 Tnfi11enza: emorragia endoplcur~ca uellc con1plicazioni polmonari . . . . 887 1nfiu.enza : encefatlite emorragica influe11za .le e Sindromi nervose da 998 Influenza e sue cause 548 lufiuenza: etiologia . 225, 257, 301, :;99, 1145 Influenza: for111e protratte . 1~70 I11fl.uenza: imn11tnità conferita ni n1ala tici ùal chinino 751 1nfiucuza: i1n111t11llità co11s€'cHti Ya 133 111fluenza: i111 1nt111ità e prn-..·y eclin1c11ti 1)ro1

filattici

271 401 126 161

1116.uenza in Roma . lnfiue11za : l 'epidemfu d, I nft1renza : 11Laniiest.azio11i n ervose IOO I nft11enza nei due ricorsi epide1nici del J918 Infltte.nza n ell'età infantile • 898 Tnfittenza: nevniti latenti consecutiYe 496 lnfi11enza: osservazioni su1l 'epid•etnia cl' 33 Infllrenza: patogenesi 1145 _ 1nfl uenza. : patogenesi e 1)otere tosc;ige110 <lei baci 1Io di Pfeiffer . . . . . . . 951 I 11Buenza : pleuriti da . . 490 J11 fl11euza : pretesa specifirità di a lcu11i 1ne912 clitinali I nfiuenza : problen1a eziologico ; Yecli I t?fluenza: e tiologia. J n fl t1 e-11za : profilassi chi11inira 2 , 106, 109, 304, 422 , 498, 755 Jnftuenza : i)ro,·,·cc1i111e11 ti . . . 187 200, 829 Influenza: ricerche babteriologiche lnflttenza: Rinnione per lo s tltd1o c1e.ll' 627 111fi:ue11za : siero-vaiccini t\ell' 111fluenza · stati 1norbosi da essa influe11 ·.1,at~ e disturbi ad essa consecu.t ivi 1271 I11dlue11za: trasfusione del sangue oitra tato nella pneumonite da l nfiuenz:i . . : trntta1ne11to <.l<:>i distnrl1i p11cumoo1c1 . . • . I nfiuenza : ulteriori osservazioni su Ila 1-.: cente pandemia 1ufiuenza : vaccinazione . J nfiuenza; vedi anche Barillo di Pfeilier, Bronco-pola:nonite grippale, Grippe, Infiuenzartri, Meni111gite à.nfluenzale, iVIiosite 1nfluenzale, Pa.nden1ia, Pleuriti, Pneu1noniite, Tosse. J11fltteu1..ati : attto11~i e i2 21 , 1244 In/ ortuni: denu11,zia e certificati : òeiì ni7-ione Infortuni in zona di .gut"rra <lelle pratiche

l' él L .

I1ifortuni sul la'Voro ag·ric(>lo: prestazio1ii e co1npete11.i e niedic11 e . 729 , l oo: Infortunio : .n eurosi da ·- ; ' redi Neurosi. · Ingestion e di pezzi di vetro. 1002, · 1219

fngrassamento : cur.e d' - 83 2 Iniezioni d.i ferrt1gìnosi . . 1092 Iniezioni di olio canforato al guajacolo 11ell 'i.nfiuenza . 167·, 342, 44L1 Iniezioni endovenose cli st1bli111ato n elle infezioni tifose . . . 59c1 l.11illesti di omento: stud~o s perimental e .nell'uso nella chiruirg~a addominale . . . 1520 Ini:ezioni endovenose d1 s11hlimato corrosivo in casi di .infezione grave del ·sangue 1203 r11iezioni endovenose : fi ssatore d e11 'ago per rui1ezioni g·uaiacol-jodofor111 i che nei ba111bini . . . . . Iniezio11~ intraglutee di chi·nina : si nclro111e paralibica pelvi-trocanterica consecutiva Innervazione simpatica; vedi l\1ido11o spinale. I·niiezioni cli olio caiu.foraito nel] ,emottisi . 95.J I·11nesti di pelle su cavità e s u·p erfici osseE: Innesti di tcsst1ti 111orbi e loro re·vi,·escenza Innesti di tessuti nlorti PE-~r la riparazione -I n chir11rgica di alcuni tessuti . I 1111iCsto. eterologo 1norto nelle ferite clei ner\·1 . lù.nesti; vedi anche Tr~ii.aiuti. ., I11osite : significato fisiologico • ~· .'l I T11segnamenti medico-soriali; vedi lVIedicina sociale. lnsufficienza cl ella val, c·la ileo-recal e . Insufficienza :;11rrenale : linea bia11ca cli Sergent rntestino crasso : tun1ori 111testino tenue: dopp.ia ed an1pin rcsezio ;Je: I1i-testiuo; v.edi amcli:e Colon, Ci('.:co, Enteropatici, Enteroptosi, :B~erite, 111 v·:ig·inaz.ione intestinale, Ostrt1zion~ i11t~s.tinale, Perforazioni, Ulcera, \ Tal vola i1c<.· -c<::ca1 ~ I11tossicazio11e acetonica i11fu11tii<': pntoge• 11es1 ie ettra . . 1 _)49 , I11tossicazione da pasta di f:;~c k a1 sottoni trato cli bismuto . . . lntossicazio11i 1nedicamc-nt ) 5e I 11tossicazio11i med:tcament<>::ìe ; "edi a11chè As1)i-rin.a, Ic1i,o'S i'nera ~iu }J·e r d m e.di1camen.ti. Tntradermoreazri.one ~11a Li..tbet ·:•}ÌÌna : ' nlore prognostico . . I11,·ag-inazione intestin niP: cnn1hin111ent o cli colorirto cutaneo . Iodici (preparati) corr1~ to1Jici clt>lln g(~la : contro l'abuso dei -- . l ·)dio · compor~L11er.to t:1.Tn1:1.r:c11)g-ic·J Ji alcuni composti organ~ ~i . . Toduro potassico~ uroprietà Ionizzazio11e; ,-e~'i l\~ <:'diìCaz.ione ionica . i:Jecacua:na ~ s1!•Ji ~\-;.l10it1i : va1orc cc.111- ~I 1 . parativo 11ella dissenteria .a111cl)ica : . • Iper acidità g-ast1:ioa ed «angina p ector1s >> Ipersens ibilità costit11zi011a1e e asma n ervoso . . . . . . Ipertensione : .la Iunz101~e re11ale 11ell' I1)ertc11&ione; vedi a11che 'Nefrite jperten• s 1va. I pertiroidis111? e .tub~rcolosi. 1)oln1onarc 1""-"'iniziale : diagno5t c11fi=~renzo.al e . "', -

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1

1


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X\"llI -

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l'a.g .

999

J.1eg·is lazione .s~ t]itaria . 317, bo4, 797 Legislaziouie sanitaria; vedi a n ch e _-\ 111111i-·· · nistrazioue sa nritaria. r.. epra indi gena 330 f~esioni tubercola ri : a 11roposito cli nnoYi indirizzi cli terapia c1 i a 1C'ttn e r 2u6 L eucemia acuta 952 , 99h , r450 I ~e t1cen1i a : produzione di agglutini11t: pnratifose . . . . I(eucociti a grar1uli s u clanofili nelle s uppur-azioni .l atenti I (ibretti di lavoro l .ibro italiano m eclico (1'er il) I..icen ziamento del prvf. \las1ttila 1076 . 1190, 140'> I.inea bianca di' Serg·ent nell'i ns t1ftì c i e n ~a 1 502 surre nale . 1j .11fang·ioma cis tico co11geni to . 1..I.Q I Linfangioma ipertrofico peri,·asrolare 11ell'avventizi.a dell'aorta I ,ing·tta : cancro della - . r~iniuner1tii. per la sciatica . Liq11idi cefalo-rachiclia ni patologici : pro\·a di Baveri e reazione al ble11 di m etilene . 97 I tiqt1ido cefalo-rachidinnn : contag·iosità 111 ella sri.ifìlride oereb11ale, tabe, paralisi pro1 3l't3 g1"1ess1va . . - . . . L1iq·uido cefalo-racl1idia110 ~1el1 a 111alaria cle·i -I ,).. g bambini ' I ,iquido cefalo-racl1iclia110 11ella s pas111olì.lia • infantile 1342 I.iqt1ido cefalo-rac l1idia~10: ricc rch l! i1el.la febbre pettccl1ia le .. ri upq I ,iqt1ido cefa lo-raclti(li ano : ,·:1lore C'on11)ara..! l X?ti vo clegld. esan1i del . r~i.qu·i·do cef.a1o-raic11ò.{lian10; \ 'ecli ia11c:h e l\'reningiti . I~iqttido ple11rico ricco di colesterina T"'itiasi biliare causa cùi itteri cro11ici: incliI 110 cazi-0ni opera tori e . . I 02<) r"'itiasi b iliare : pu11ti dolorosi e diagnosi Litia i intest i11ale ossal~ca I ,'\~09 I,i:tiasi ureterale .cattsa cli sinc1ro111e cli pseadoocclu sione i11testina1e J..,itiasi urinaria: 1ocali7.zazioni 111t1ltiple e simultanee l.riti1asi; vedi anche Co1eltitiasi. I.oca.lizzazione racl iolog1ca dei corpi e~tr<.t,

369

11e1 1.. omboartrite

J pertrico&i nella regione sopramai111J111aria J1)ofisi; Yedi Gland-0l a pituitaria . Ipoplasia congenita del c11ore e clell'aorta 9 I poto11ia genera1e a poplettiforme r 15:i JpOY:1ri sn10 sifilitico : s1r.(lron1e cli. Derc111n da -953 ·Irite e g·l.auco111a : di.ag·u·os.i tlill·è renz~ale . 307 [rr1galore ,-escicalc n uc,vo a cloppia corrente rrrigazio11i 11asa li : tecuica l rnclina : isolamento e a n t agoni ' 1110 con } >aclre11alina "4"'.) Tr11do 1nedicin alri.s : p riucip io a ttiYo a11ticoagt1la11 tc 1240 1 2 15 r~chi algia · .c11 fìset era11ia ossjg·enata . Tsterismo; , ·ec1i A(o~1~·e is teriche, N"e11rosi . 1s titttti talas::>o-elio-terapici p er l a t11bercolosi chirurgi.cb e : or~:-ini7.zazjo11 e i11 I talia 40 I~tituto 11ipio-ig~eµico n e11e terre redente : Per 11n Itte r i cro11ici da li.t ias i : indicazi·o11i ope1

1

-

rator~ e

Il I O

1tteri i11fettivi; ,·ed1 Spirochetos.i.

l lttro en1atoge110 : ricerche sperimentali. .

1302

J l..\COBI

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1192

Joclici, jotlio, Joclnri; Yedi Jodici, J oclio, Jod ttri. •

1

1

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(

L l. a bi ri11to non ac11s tico : f enon1eni g·e11cral i coniseg·ueuti alla. s timoLazio.ne del - . r.abirinto : valore del l '1esa1ne s istem a t ico . l,abirinito; vecti aJ1che \ i ertig·i11'e l1ab~r111tica. J"'aminecto111i e i 214, l"'amin1ectomi.e ; vecli a i1clhe Emi -. l~nc; Yedi lVIala.ttia d1 -I,a1.·i 1~ge ed esofago : feri ta , interve11lo, guar :g-1on e 1.:tringe; ,-edi a111che Golia . l "1ring7ite ac11ta : prescrizi.one I,.\TET,LA

L.

920 721

448

1.Aittante : tuber colos i 1atente

Lattanti legittimi ec1 i.llegitti111i: H~sistc11 7.,a L a ttanti : \ 1 01nito T~ ttanti; \·ed.i a 11che Ban1bino lattante, 111-

269 446 1045

'

approvYigi<'na1ne~1to

e Yencltiita

1.atte di a nimali af tosi : co11s11n10 . 1,atte di vacoa cau a di clispep~i~ nell a prima infanzia T.ntte di ·vacca : intoll eranza di c~rti pop-

pa11ti

I ,otta anrt:imalairica ; v1edi :i.\Ialaria. T..ota .a.ntit:uberco1a re ; vedii Tu be r,c.olosi . " Lotta contro l 'alrooli sn1-0; vedi A 1·coo11s1110. T,UCIANI L. I. 11minal . Lupt1s : 111etocli di tra tta mento I_,t1ssazione dorsal-e peri,ulnare cle1 carpo L11ss azioni da coxite: tera pi a . I ,11s~Rzi·oni e l11ssazioni-fratt11re d el ca rf)O

l anziia, Latte, Popparnti..

14alte :

· 7 n 20

12{ 2 J 1C?12

M

1n11liebre : ierolliR •g·n os i cli \\~ as e r111a11n T. ·1tte; Yedi a n ch e .. errezione lattea. ] . tltoble11 <li Ciepède: pre parazoine . I.a\ 0 1·0 c1e11 a ùo11na e ciei fa ncittl li: appli(aziune della legg1: . . . . . . . J.GYoro ; ·v edi anche J,Jibretti è.i 1a1,·oro. l .. 11Laretti com1111a.li :J .~hb r:l : Yedi I ,epra. I . .i Lte

1

ì'\ [alnria : acq11i s izioni i1nportanti c1nrante la

690

88'3

.., 9 -.J

I 2116 g·t1erra :J.\ I alar ia : azione terapeuti ca clella cl1inoidina . ·594 ::.\Ialaria : azione tera p e11tica della ci nconina . . . . 16, 59~ , 1000, 1234 2IT >falaria chi11i110-resiste11te : trattc:'lmento. ~/Ialaria : c11ra . . . . 202 , 2oq :"ralaria : diagno$•i ra picla di la bora l or io. 8s ~

-


-

XIX -

l'ag.

,

Pag .

~Ialaria:

emiplegia da - it1 t1.n bM11bi1110 I -o.., lattante . . J I l\lalaria e reazione di Bor<lcl- v\: asserma n11 887 l\Ia.1aria gra,·e : t1so della C'in conina . IO l\Ialari a : jlllporta11za de lla bonifica t1ma11a p er la 1)rofilassi J\Ia.laria : i 1'1dicazioni e i111pieg·o del J10Yarse11ol)e11zolo . 863 lVIalaria la t e nte r107, 1185 lVIaleria latente : 'i11iezioJ1i cli aclre11al i11a p er la <liag11os.i . .l\ti alaria late11te : 111obilizznz io11e dei plas modi per la cura e la bonifica clei malarici ~Ialaria 11\.:i ba1nb1ni : l iuuido ce[a10-rac bi<lia110 .Jialaria: i1uo,·i s tudi per la lotta contro la -1153 l\Ia1aria : profilassi chinini<'a 1454 :VfaJa ria proYocata cla tra11mati s1ni ch i rur11 6 g 1c1 . i\Ialaria: reazionu cli H e r xh ein1 er per il -9') chini110 . I ì\Ial~ria : sta ti meningei 304 ì\Ialaria s ttl)continua e febbre tifoide: di ag-no~i differenziale 755 l OC) lVIalaria : 8t1cce::>sioni 1norbose Malaria ; vedi a nc he AuoJel i;:;.n1 0, Colorazione, En1oglobinucia, :J\tlalarici, Zanzare. lVIalarici conged a ti: assistenza san itaria . J\1a1arici: elimi nazione d c:-1 bilinog·eno . Mala rici : reazioni termiche d a c11i11i110 . 1\Ialattia caratte 1-j zzat a da cisti gassose nell'addon1~ . . . . :\Ialatt ia d el s udore o sudov a11f!licn<ì d ci secoli xv e X\"I . . 194 :\f•a lattia di Lane; vedi Stasi intestinal e cro nica . l\falatt1 c addominali : 4.. E>n1perat.11ra clel la c ute . . . . . l\Lala ttie bron copolmo1'lar i : auto,·acci11i. ., _ 1falattie cardio,·ascolari : u ~o dell 'op1110. -1 ..... MaJattie del1a pellre ; vedei Pellie. M:alaittie del la\•oro; vedd La., -oro. 1\tI.alattie ,d el si·ste ma 1ililg~ente ; vedi Apparato tlig-erente , Atonia , Dispepsie , Stomaco, I 11testi no. ~

l\lalattie e di-agnosi .

11alattie \·enereo-lt1etiche; vecli a ncl1e Bl eno!ira.gia, D e rmatosi , Sjdìlide. l\f al di m a re e stimol·a zioni dell'orecch io inte1ino .• 1-465 Mammelle: terarpia operatori~t cl.el can-cr o 385 l\f.ammell·e : per favorirn e lo s viluppo . . 343 Mammelle; \·edi ai11ch e Seno. l\fano : fenfe rcla pto1etti1i cli guerra I _~') 1

F. . ì\'Iasc.elle; ve<li 1~roéuu111·a tismi m asc.e1.Jo fa-cciali . !Vlasnata : il caso - ; vedi f..,ice11zian 1ento.

1056

R. ì\fa· tici per s irin g l1e cl-i. .eba.uiit e e per cuscini chi go111ma l\lMtoi1de acl1ta: <::on1 pl icaZJion·i m eno co-

19:?

lV1ARIANI

lVIASSAI,OtTGO

ro92 1 30 2 .

111iTu111

]Jaterialc sanitario rcsidtlalo dalla .t:u crra: . assegna zio 11 e .J:Ia ternità e iufauzi.a: cli fesa . ìVfaternntà : tutela ed assict1razio11ti socia1i Materni.t à; ' redi a n ch e Po-1 iti·c a sanitaria. M.ediastin.iti ades1i,·e .e si n fi s i cardiaca: dia.g.n.o si . l\fediaisti110; \'C'd.i .a nche 1~ u n1ori. Medicamenti : i1Clio.si1ncraiSie pe1· i J\1edicamenti ; vedi .anche ln tossioazio11i 1nedicame nitose, R j 1TJ ccl i. lVIedicature a l la oa·r t a paTaffi 111a ta . ~1edic.azion e ionica ne l l)r111:irto ainal.e Nledici addetti alla 'Vig·ilanza igic 1Lica ; ,-ecli

.., .......

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.c..; a rii éa r i.

Jt edici al 1-)arla111e11to . Jledici a'V·ve 11tizi di guerra ~'ledici della Croce Rossa 1027 Jledici della Croce Rossa; vedi a nche U/ficia li 111 ed i ci. ;'.ledici di bordo : esa111i . . . S L' l"V [,:; lO .ìledici condolti : abbaHdo110 di 93 , 763, 837 \ledici Ct) lld.olti: agitaz io:i e, ri cl1iesti; 358 , r.=;_;~ .ìf ed ici co1tdotti : aspettative 189, 762, 137G JJ edici condotti : assicilrazio,11 e . 156 Jf edici co 11,do tti : cessazio ne di servizio . 6".:> ...5 156, 314,

,\ledici cCl11dotfi: congedo

I - .., ., ...... , )

)

.'\ledici cv 11dotti : congressi 1iazio11,ali 26, 57, 696, 1187

. . . . 1'Ialatti·e ii1fettive: obbligatorietà della d e11uncia e d el le disinfezioni . . . . . f ll()2 l\Iala:ttie in fetti,·e : p ept0ne p er 1 n1 ez1on1 endovenose . . . . . Jvfalattie 1nfetti ve ; vedi a !1('l1E' 111fezion i . 1\1alattie interne sifil itiche : ya ]ore delle recenti conquiste nello studio clell e 1129, 1165

.'\l edici co 1idotti : co·nquiste 1074 .ìledìci co1idotti: Co11siglio di presidenza. dell' i l . .V . . 3l I .Vledici condotti: di11iissio1ii 59, i56, 219} 668, 700 Medici co11d0tti : iuiposte, t asse, contribitti 313, 314, 635, 762, 1077 J'Iedici con,dolti: i11t criJ1afo 1 2 .;, 602, 668 , 799 ,

1195

.'\ledici condotti : pei 154 ,.\Il edici co1idotti : per il tratta1nen to econo11tico e 11iorale ai - . 1030 ·Medici ·co ndotti : prestazio ni, ?1ia111'i;o1ii, competen,ze 93 , 189, 380, 602, 636, 668, 733 , 959, 982 , 1053, 1077, lI26, I244 Medi ci condotli: riit·Hi oni C1 co·11-11t> f!"Jli 51 1, bou, 667 698, 760. 836, 865, 866, 98 r, 1 028 , 105 2 ,

Malattje 111,e11tali; \recl·i D e n1enza , Sisten1.a ll€1f"VOSO.

Malattie nervose: l 'i1nporta11za d e11a cat.a1n1nesi p er ta dia g:11 osi del.le - . . Ivialattie 11.er·vo.~e : si ntomatolog·,ia vi sceirale . . . . . . . l\:lalattie 111 e ry.o~e lu etic h e e cliffUJsjo·nc della. s ifilide . . 1\i1alattie orgau,icbe de l ·sri sbem a 1uervoso centrale ; :a cqt1isi2:1ioni fatte tClura11,t e la guePra n-e l ca111 po delle - . ~Lalatti e veneree : profilas ·i Mala ttie , -enereo-lt1etiche e cl ern1atos.i : di:ksa sociale . 1

193

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1

139

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nre.di ci co ndotti : stabil i fil

88:;... 1070

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189, 254, 313, 380, 959, I 22 I , l24t 6634 "f\1 edici condotti : trasferi1nen ti . !·'ll edici co n d n f ti : trattarnento !' tn 110H_1ic o e IO )O 11101-ale . Medici con.dot ti: sitppl e11 za

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!\ledici condotti ,· vedi aucl1e Co·11dotte >J1èd1 clie, :11edici, Pe11sio1ii, Sa11itari, Ser-vi::io 111edico-niilitare, Sniobilitaz·i(n1e. ~ledici : co1t"Jeg·ni re'gion.ali . 633 , 1026 JYI edici del Trentin.o oor , 732 J\.ledici dern·i osifilografi: conveg·110 1500 NI edici di Opere Pie 57 2, 1 3 76, l 502 J\f edici di 1' r ieste 156 Me.dici ferroviari . 2 r6, 928, 102',7 J\'1 edici I talia.1ii (A i) . 980 :Vledici ital:ia1iì all'l~stc ro: J>er l,,eserciz io dei - -· . 156 J\leliici Liberi eserce1iti 667 , 891 , 959 , <)Bo, 1345 .'1! edici : nitilatt·ie co1it·ratte 1.11, ser·Jizio 93, 189, A.ledici 111il.itari assiniilati . · Af edici 111,ilitari proven.ieriti dall'Estero l'tledici 11iil'itari; Yedi ai1 ~h e Ufficiali 111edici. J\lledici: 11iorte a causa di servizio . l\tf ed·ici ospedalieri 668 , 698, 699 , 837, 928,

1312 347 ...

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1006, 1026 ,

os /Jcda! i<' ri; Yecli a11cht }'ledici di. Opere l)ie. Medici proletari e niedir:i lJorg·hcsi . J'vl edici : proposte per il 11iigLorian1 ento della 0,.. classe . . '5 :) .1\1cdici rciiLtci: (sniobilitali) I c5 7' 11108. J\'[ edici

Ii1edici: scfopero dei l\f edici : sniobilitazion e ~ledici

stra'n ieri

1473 1095 , 1532 182, 185, 215 , 472, 601, 6:; i, 102Q , ] l .~7

()0 1 Ita.lin . }\fedici: tariffe . retribuzio1ii . . . S37, T•::;oo lVJ edici; Yedi a.u.ch e Ufficiali n1edici, San itari. f,J edici1ia a/,/' Estero : per l)eserciz io della 186 J\1!'dlci11a 111 Ttali a (1\1.ledical sitrprises i·n Jtaly ) 1309

J\f c~clici11a

111

i11terna :

C0ugresso

l1azio11ale

1143, 1175,

1113 ,

1206,

1334

lVfZ'diieina leg·a1e; vecì1 Co11s ulen'la l11edico.l egrule, 111fer1nità, Iufortu11i. Suit·i di. l'vfe-d.icina .socia.le : in.~eg111a1111enti d·el1a 110stra guer1;a . 1305 1\Jenicina Bociale : pro,·ved~1me11iti ue l clOJ)O guerra . . 29, 91, 220, 540, 124, r 57 1\ 1.ec.licina sociale; vedi a nche Alcoolisn10, . \.ssiC'l.1 razioni, _J\ssiste11za ospedalier:i, Casa, Infa u zia, 1Iat ernità, SerYizi sa niJ lari, Trac oma, Tttbercolotici. ?\Iedicina li : , -cdi ::.\1edica menti. .:vregacolon c ong·eni.t o : casistica . 724 ~i eiopragia ed ereclosifilid e . . . . . . I ~9/ J\I e11ing·i : t tnorrag-ie in n efrit e iperten. j , .a ~ 60 l\Ie11i11g-is n10; \•edi ì\·1 alaria, :Yle11ing·iti. ~fe11ingitc ccrebro-Rpinale iepiden1ica: })O-

stumi

.

.

.

.

.

.

1\ I e ningite cerebro- ~pinnle ~picle111ica : ~ieroteraipica . . . . . . . . . . . . ì\•1e11i11gite ccrebro-~pi n a1e ei)iden1ica : s ulla . . . . . . . . . . . . 1Vle11ingite : diagnosi precoce i11 prepa·rnti li sangue . . . . ~1<.:n.,ingite : il fei101neno della spa 11n 1V1 t ningite influe11zale . . . . J\1\;;ni11gùte latente dei sifilitici . :\Je11i11gite suppnratiYa con gli co...,nrin, $in1nlante il con1 n òinl)etico

._i67

055

753 1191

?de11ingiti act1te con linfocito:-1i rarhiòia11a : forme curabili fllening-iti : considerazioni suJ1la =--i11to111a -

tologia

.

.

i\ieningococchi : setticc111iia e.la - con esn11tema petecchiale .. l\ieni;ngococciemia ; vedi Setticen1 i a. l\1e11oparusa : vertigini (1e1.la - . 11'1e rcantì/:is11io

.

.

.

I'"' J -o I

.

JVIercurio benzoato p e t ]11iezio11i l\1ese11cefalo : tumore . niestrt1azione e :i drope j i1ter111ittente cle l gjnocchio . ~ fe.tabo.lismo cl ello zolfo é 11utrizio11e . ù1Ietabolismo; v~dli anch e Ricambio. .:\1eteorismo postoperati vo : prevenzione ìVIetilene alcooli<'o : nuo\'a colorazione del Romanowsky col - . . ~1etodo Bassini : moclificazio11ri. . r 18t ! , 1\1etodo Fontana per la col o1·azione della spiro<'l1eta pallida . l\'fetodo Dakin 11ella ct1ra degli e 111piemi . JV[e.t odv Wil.lems n elle ~ rtri1:i pt1ru lc11tc . 1'1 icroorg·anismi; , ·edi !~ ctinomicosi, :\ f tt nozoi, Bacilli, Batte ri, Batteriologia, l 'L•libacilli, Colorazione, Difterite, Gcr1ni. Go11ococcbi, Men~ngite, l\.fre11i11gol~<)cci1i 1 Spirochete, Stafilococchi, StrEptn 't1C".~i 1i,

- ) f )· I -

975

874 1012

\ 7

1rns.

Tvfidollo spinale: a1.t erazioni n ell a C'dr ci 110n1atosi . . l\1idollo s pinale: co11c t1ssio11e, distt1rbi cousecttti·vi dell'inner,·azio11e sri.n1patica nel 1'arto sttperiore . . ~IidolJo s pi11al e : le inni di a11tica data . T\1ido11o s pi11ale: para-0steo-artropatia co11secuti,1a a trat1111a ì\iiidollo spi~1ale : s11tt1ra . Midollo spina le; Yedi n11cl1e !\ll i~ l i li, S1)i 11a dorsale. Mieliti trat11natiche 1\II~lza : trapia nto co11 ' 'ascolarizzazio11e 111 tatt."1 l\.filza; vedi anche Calcolosi s p.l enica. Miocardio: tubercolo ·.·ol11111i11oso in h a111 l)1ino Miocarclite cro11ica !VIiocardi.ti croniche : t1~0 clC'l1a ca11fora M1osite . influenza l e l\1iosite ossificante progressi va . Jli·niste1'0 della .Sa1iità pitbblica: JJer 2t.1i -

123~

) ]5

I 0'.1 J

179 1531) 12/l 11 s~ ,)

60 i

.Vlitiistero de lla Sani tà ed .21 ssisle·n::;a f>·u bblica? . . '1Iixedema con tun1orc della pituitaria <: lesioni di altrii org?.111 endocri11i . . . :Y.l:OJJR

L.

.

:vronconi d Jamp11tazioue: restensio11e contin11a applica.ta a11e parti molli . . Monco11i cl'amp11tazione : patolog·ia ·e c\1ra l\Io:ic~ni d'amputaz,ionc : tecnica da prefer1rs1 . . . . . . . . .. . lYion <'oni d'amputazione : traz.ione continua n ei l embi cutanei !.ton suturati l\ionconi d'ampttta z1otl'e : 11ti.lizzazio11e se11za ci.nep1astica . . . . 1\1onconi dell'a\1ambraccio: cinematizzaz10ne spontanea . . . \1101iito necessario ( Un) :\1onofagismo, pellagra e scorbuto

68t) I Ol'.1

59<-t 405

... .., 3 1395

·-

-


-

XXI -

Pag.

1\1.c>rbillo : 111an can za di cont agiosità del sangue . . . . l\forbillo, soarla ttina e rosolia : cliag nosi differe11ziale

~ eYrosi; vedi a n ch e C t1ore , F e11omeni

. . . . . ~!orbo di Barlow : fase iniziale. . . Morbo dli Fla jani-Basedn."1: eziok>g·ia ~forbo di Fla jani-Baseclo'v ; , ·ed.i anche Basedowismo, Cuore . F eno111eui aortici . ..Morbo di R eynaud : sindrome a tipo di di orjgine traumatica .Morbo di Wilson Morelli ; vedi Empiemél.

.

106 724 1272

1439

- ') J :;-I

vedà. Peritonite. N .N ALA~1Ù

.iVI. .:\attalina come pulci<'itla ~ aso ; v edi Cat a rro, () argarislllo fari11gonasaile, Irrigazioni nasali, ()to-rino-laringoiatria, Rino-far-ing·ite , S{'t to n asa l e .

i 28

84

r335 53

Nefrite ipert ensiva: tliag·11osi ~ cur a . . ~efri'te ipertensiva : em orragia tneni11gea e singhiozzo . . . . . . . . . .

8bo

. . Nefrite sifilitica: constatazio ne del trep_onema . .

saturnina

1 27 0

-?4 (-

~efriti

-6cronich e : elioterapia J J Nefriti : funzionalità renale . 1234 ='1efropatie: acquisizioni import a nti d t1ra nt e la gitterra . 1208 .N'efropatie croni cl1e : tipi clinici . . ~44 )lefropatie; ,·cdi a 11cl1c Hydrops grav1darum . X€onato : eclem a conge11ito . c497 Neonato: ,·omiti pilorici ~66 Neonato; vedi anche Feto) Infanzia. ~eoplasmi dell'ampolla del Vat er: gintci · matologia . . ~eosalvarsan : gli apparecchi dì vetro n e.

.

~ ervi

.

.

.

.

.

I2.).'

.)J~~ ,

cra11ici : paralisi perife-nica del quinto p3.i o )lervi cutanei : modific~7.ioni de1 i 'ecci t nb1·~ità

e lettrica . . . . :-\ervi : ~i111esto e t erologo morto 11elle fe-

. . . . . . . . . . . . .

~ervi . spinali posteriori: s indrome ir ni t a-

tiva delle r aclici . . . . . . . . ~ er'\-·o faccia l ~ ; ,·edi Facciale . ~e rvoso potenzia le ; ,·edi Pote 11 zia 1e ner-

342 l

CLJ4

922 233 121 4

126q

>Ieurologia : alcuni priucipi ~eurosi di g uerra e da 1nfortu11io : progetto di. raggruppan1et'!tO nal Pttnto di vista .

.

.

.

8b3

950

S62 .

.

Nutrizione; ,·cdi a n che _\ ljnle11taz1011e , l~icambio.

918

<.,)cchio : lesioni nei feriti del cranio . . . 497 <)cchio; vedi anche Ca·1 npo vjsi,ro, b~softal1n o, C;.lattcom a , Irite, Orga ni dei sens i, 1>11pil11a, Tracoma, Vista . Occlusione intestinale dq, agglomeramento di ascaricli . . . . . . . . . . . Occlus ione intestinale: diagnosi precoce . Oieclus ione i11testi11ale ; ,~E di a·.n che Pseudo-. Occlusione; vedi a nche Ostrt1zione. Odontoiatria : esercizio . . . . . 118, 1533 Odontoiatria : perfezionarnento in - . i374

Oliguria di origine cardiaca : conseguenze Olio canforato al g t1a iacol o nella cttra d el-

'

I20) '

924

l'influenza r67, 342, 449 Olio canforato n el trattaruc-:11to dell'e111ottis1 955 0110 di chenopod'i o nell 'anrb ilostomi asi 407, l 02 3 Olio di mugo i11 t erapia . . . 1527 Ome11to : s tudio sperimentale sugli innesti l1ella cl1irurgia a·ddomi·tl'ale . . Operazioni chirurgilche: pr.evenzione clel

meteorismo consecuti\.·o

.

.

.

.

.

.

chirurg ich e; vedi a n ch e Chi-

rurg 1a . Opot erapia ipofisaria

n ella praticn oBte-

trica

..J.37

H. . . . . . () ppiaci nelle affezion i cardio-vascolari . 0 rario cli la,1oro: l a limitazione de11' - .

87 I r 79781

()rchiepid i1nite blenorragica : esiti . 247 Ordi11.i dei ·n.zedici : C o1igresso . 663, 697 , 7~0 Ordini dei 1nedici : Feàerazio11e . 252, 3; 3, 4 ~1 Ordin·i dei ·11ied·i :;i : per le 1nodificazio·n i

della te_g-ge . . . O·rdi1ii dei 11iedic·i 186, 281, 3 rr,

so p erifer·ico. :N"eurofibroma p l essdforn1e

~ utriziooe : ind~ce dello s t a to di -

0P PENHE i l\iI

".redi anche Ne\'riti , ~~i s-t ema n erYo-

rn~<l1co-1 eg·:-t1 e

nella mala11ia . . . Novarsen obenzo1o; ve(li a11che Neo~a lv a r-

Opera~oni

"\"OSO.

~érvi:

F. . . . . . . . . . . . .V omi na a 'Vita : re'Vuca tti d elibera z·i o·n e N omi·n.e : periodo di pro'Va . iVonii1ie ; '1edi anche Coricorsi . Novarsenobenzolo: indicazioni e i111pieo-o 0

o

~efrectomia

rite

'

san. No,vocaina ; v€di .Rac bianest esia. ~11oto n ella cura delle paralisi . . . ~ utri2Jione e metabolismo de Ilo zolfo

: l ,u so t erapetttico

.

.

N I SSL

n1ca. :.\'!ort e ; vedi Eden1i, Medicina leg·a]e . Mugo : olio di -- jn terapia . . . . Murphy: proctocli si per1nn1lente a l,l a

glri accidenti d a :\1tosa1Yarsan: valore

tici, ,S indromi ) S is tema ner,·oso) ecc. ì\evralg·ia de l plesso cel i aco (celi alo·,i a) nella d.ijssenteria . . . . ~ Nevralgie facciali ribelli : ct1r a m edj ca e c hirurgica . . . . . . . . . . . Nevralg~ie ; vedi at1che Au<rion1a n eYralo·i0 . co, Ischialg ia , Sciatica. .':> Neurast enia : antiche rlescrizio11i • 86

N .r evr1't 1' d'l guerra. . . . . . Nevriti la tenti post-i n:fln enza.li . Nevriti; vedi anch e l'olin e vr1ti.

li. . . . . . Morfina negli st ati di agitazione dei cardiaci . . !vforfologia clinica; vedi Er,ri.p leg·ia orga•

~efrite

aor-

Nevrastenia sessttale : nell a - -- .

l\10RF.STIN

Mu~C'hio

I'aoo

1029

3 1~ ,

346, 373, 410 1 472 , 570, 600, 634, 666, 759, 760, 835, I 121, 1244, 131r, 1345 , 15or Ordi'rii dei sani ta ri : co1ne è applicata la

Legge siigli - . . . Ordi11 i de i sanitari : i scrizio1!€ .

IT 02


XXII

l'ag.

( )rdi11i saHitari e L'u nsig·J.i prv"vi n,ciali d·i sa 11 i t à . . u rdini sanil a,r i : rappresc·n tanza al C..'01isig·lio Su,p erior~ di S t1n ità (Jreccl11o i11terno: s·t imol a,~:ioni i1el 111al di

mare

.

.

S9 r 1501

.

Ore~chio;

Yètli ancl1e .~ viazione, I,abi.ri11. to, Organ.i dei sensi, Otalg·ie, Otiti , Otorino-laringi0iatria, \Su1)p1u·azion1· otogene. <Jrga11i addo1nin a.Ii ; ve<] i .l~iflessi . Orga:ni dei sensi : ger aLcl1ia e>rgani e ntatopoietici ; ·v edi Sa11g·ue. . Org·ani endocrini; ,·eJi Glandole a secre-

zione interna. ()rg.ani '"'essuali ; vecli Ftt11zio11e sesst1ale, Orcl1iepidimi te, l>ene, ccc . ()rticaria : tra tta1nt::11to Ortocliagra:fia: metoc11 e Ya:orc: cl.inico • Ortopedi·a : congresso nazionale . .

279

Ospedali di Napoli· . 1053 Ospedi.i li 1n.i litari : u til.iz·?a.::io11e del 111ateriale de.~·li Ospedali : rifor111a deill 'assiste11za 11egl:i ( )s p ec1a1i; vedi a ncl1e ..L.\ssiste11za ospeda1i era . · (Jssa : rige11erazione 77 , 791 Ossa 0011e e a mma.late : etfe tti (lel Josforo .. &t1ll'accr.escim·e11to 51 Ossa : tra1)ia11to; fatti cli accresci111e11to . 953 Ossa ; ·vedi arnche 1\.poiisite, Osteo-artro1

p a tia, O steopatie, Osteosi11tesi. Ossalttriia: d~st11rbi vesci cali da - . Ost eo-artrop:a.tia (Pa-ra-) consecnti,1a a · lesion e traum ati ca al 111idollo spina ~e

1089 1269 46, 47

Osteomalacia : cu:a . Osteoma lacia : pat og·e11esi Ost eomielite ptLrt1lenta cro11ica (la perm~ 11~ 11za di proiett1le; interYento, g·t1ar1g;ione Osteopati e cla fa111e .

497

()st eosintesi interspi11osa autoplast ica alla 1\..lbeenclla spo11clilite turb ecolar~ .

1297 r297

(Jst etricia sociale : CongresRo di - . 79 , rr 2 f )stetrì.c ia ; vecli a nche Gra,·id.a11za, Opotera pia , I>arto . ();-;tr11zion e . act1ta appendicola r e . 753 \)~tn1zio11e intesti n ale cr onica dttr.a ta undici an11i 754 Ostn1zione ; ·vedi ai1 ::]1e ()e.cl u:-;io11e. Otal gie . . . Otite 111edia catarral~ cr onica : tratt1 tnento ()ti.te 1ne<lia cronica : trattame11to di ronzii O ti~i 111ec1.ie s uppttrate cr oniche ue1l'iufan-

z1a

r

- o~

( )to-ri110-laring·oi atria : recenti progressi . Ovaia : effetti clella ipo- ed i pfr-secrezio11e ( )\·aia ; \Tedi aJ1che c~strazio11e O\·arica, Corp o luteo 1 (~ra-c;;irl.a n ze. 01.en a con cefal-ea, ei1t1res1 notturna, te11esmo ,-es.cri.cale e disn1enorrea t )zeJ :1 · prescr1z1one 07-èna : tratta111ento

p P<increas : e111atoma tr.Q nn1 at: co i 11 ciste del ._ Pancrca ti t e UCllla

.Palpazior1e addou1jn~ 1e a J1iani soprapposte 1434 Paralisi del faciale e afasia niotoria aa trauma cerebrale . P ar.a'1isi . . mttltipla unilaterale de1 n ervi era-

n1Cl . . J>aralis'i : l1uoto nella cu1·a dell e - . J>aralisi periferica d el qttinto p aio . Paralisi progressiva : contagiosità cle.l liquido cerebro-spinale . . r>a ralisi radiale: seg110 de11'abd11zio11e delle dita . . . . . Paralisi; vedi ia. nche c .011tratt1ue , Sindrorn e 11ervosa, Sindro1ne parali,tica. J )aras.;~ti; vedi Ascariosti. , Rit.1 h arz:nsi, Echinocccosi, lVIalaria, S cabbia , PjdocchiJ T E:nie, Tr-ichinosi. 1)aratifo .A. : clinica .l aratifo ; 'redi anche Leucem ia, Ti fo. P1aratiroi di : reperto istoJogico 11ella cor ea volgare Parto indolore . I>arto : uso del ch·i11ino . . . Parto; vedi anche lnerz~a 11ttrina, Ostet riÌ;cia Pasta di Beck al sot to11istrato di b1sm11to causa d'intossicazio11e

Io88 950 1044 1343.

0

1435 609 1460

()scillometro del Pachon .

l 'ai;.

I :;i,"'!

743

954

1

434

1

1021 ro7r 437

Pedicttllitid1 . I)eli; vedi .Atricosi, Tricoiìzie. P-ellagra e sindromi p e llagroicli

Pellagra , scorb'ut o e m o11ofagis1110 Pel te: cambiamento cl i co1orito 11el1'j 11yag·inazione intestinale . l)elle ù'oca e .riflesso pilo-1notore . Pelle ; vedi anche _-t\.cn e, .: \tricosi, Cheloi(li, Ch.era todermia 1 Eczema, 1nnest i, Tpertricosi, . Perionichi.a, Pitiriasi st eatoi<le, Pr11rigine, Sciatica, T a tt1a ggi-0, rfricofì z1e, Xantom a.

f>e1Te : lesioni c1eter111ina te cl a ll D a11el 11> strozzante 37 Pensioni di sa11,itari: co·nti iridi1.'id'1tali .. 28 Pensioni : facilitazioni del pag·a111.ento 1077 Pe'n.sion,i 28, 93, 156 , i 88, 189, 218 , 254, 282, 313 , 347, 379, 411, t~l2, 508,. 535, 536, 573 , 602 , 709,

733 , 761, 982, 1030, JI 2I , 1157, 1245 . 1345,

l)e·tision.i ; vedi anch e Sa:nitdri pe1isionati. I'eptone per iniezioni end-0venose nelle malattie i11f•e ttive . P-erdite vag·iinalri ff;ticle : cttra . Perforazioni d e.11l'i11testi110 cla ti fo I'eriodo di pro11a tl l) . l'erio11i.chia p11nteggia ta o pt1nti for1n e ep1t eliolitica iper ch er.atica Per:itoni te a Cl\lta generatizzata : pre'\·en zion e m ediante lia disinfezione eol l '.eit.ere:, l a posizione di Fo\\rler ie l a proctolisi p er manente aJ.la l\f11rp}1y· P eri toniite da pneu111oc-0cco P·e riton.i.te sierosa tra umati ca cir coscrit ta P eritonite si:fi.l~ t'i'ca, cau sa freq11ente clel1'ascite n elle cirro~i dt:>l fegato . . Peritonite t11bercolare secondaria Pert1s.ini; ,-edi Demen za senile. Pen rertim enti sess11ali : n ei Pest e; Yed1 V-irtts p estoso. P iaghe ostinate; nel le -- . J)iastrine (I -1 e) I)idocchi ; , ·ed.i Pedic111icj di.

r502

177

95-1 1042


-

XXIII -

l'd'' :::.

Piedi co11gelati : patog<:nesi Piloro : esclu_ione nelle ul cere pept1.ch~ e duode11ali l~orrea alveolare : presc rizio11e Pitiriasi steatoide : ct1ra pjtuitaria; ,·edi Glandol a Pituitrina : uso e dosi . P:ituitrina; vedi ancl1e Opoterapia. fl1acenta : altera:t:io11i co11secutive a infi.a.n1mazio11e dell'apparato ge11itale . . J'la.s tich e ; Yecli auche I1111esti, Osteosintesi, Protesi. !->lesso celiaco : nevralgia i1ella dissenteria Ple11ra: accidenti cerehrali durante g li 111terven ti &111 la . . I)Beura: diist11rbi n er\·osi cc 11secutivii a iuterveuti sulla . Pleure : seg110 dell'ottus ità ascellare nelle affezioni delle . . . ., . Pleure; ,·edi ancl:e E morragia endopleurica, Liqt1i clo pleurico, Shock pleurico, Tumori. 1)leurite co11 \'"ersamento e j)O]n1onite lobare : diagnosi d.iffe1"-Enziale P.J eurite esst1cl ati\•a : tra tta 111ento . J>Ieuriti i11f111enzali J>leuriti p11e un1otoraci _h e : seg11 0 pe r la . diagnosi IJr ecoce . J~lenriti purnlente: tr<lltan1t: nio 492 , 117 2 , r 373 , Pleuriti; ,-~cl i anche Enlj)ie111i. Pneumococco causa di l)èrilouite Pneumonite cla infiuenz3 : tr3 ttame11to co11 I 'atropina . . I>ntun1011ite da ri 11fi11e111.a : trasf 11 ·iou.e di sangue citratato . l>neun1oni.t e lobare e ple11rite co11 \"ersan1{"tlto ; diagnosi differt nzial e J>ncun1onite: ·vedi anche Infl ue111,a . 1 11eu1nop~ritoneo artificj ale ne1la diagnosi radiologica . . . . . . . . 6-4 I, Pneumatorace artificiale doppio r11eumaitorace artificiale e toracentesi : t ecnica n elle ferite del polmone . J' 11ei11notorace artificiale : lo shocl( pleltrico i1e l - . ]>nt1en1otora.ce artificiale : rifornimenti I>neumotornce sponta nffi trasformato in artificia.le con esito in g11arigione J>neuntolorace ter apeutico : st11dio radiologico I>o}jnevr·ite acuta febbrile J>o1ine,·rite act1ta infettiYa l'oli n e, ·ri te difterica I 'o1inè\•ri ti diabeti~l1e • 1'o1isarcia : tra.ttamento .. Jlolitica. e 1nedicina . l 'olirtica sa11itaria : ]ue, 111aternita, euge11i ca e gtterra i11 rapporto alla --- . J)olitica ."'a11itaria.; vedi anch e _"1 tti parl".lm1e ntari, J ,egisLazione san1tar1a. Polmo11i : t eratoma . . Poln1o·n i ; ,,e,d i al1che -~ pici, 1 lo polmonare, 1'umori. l)olmonit e; vec.li Pne umonite. Polso lento permanente : cura Polso \1enoso giugulare fisiologico e s 11a interpretraz'ilone Polso : articolazione; vedi Carpo. Popolnzione rle1 R egno : mo,·im e nto

l'-1 )- 3

Popolnzio11e; \'edi a11cl1e lJen1ografia. Poppanti : intolleranza p ier i1 l atte di vacca -tor Poppanti; vedi anche Lattanti. l >orpora, eritema i1odoso e d erite111a i11cluraito di natura tubercolare . Porpora e siero anti1>~astr1ni co . Porta; vedi Vena porta. l 'osizione di Fowler; \'edi l )crito11ite . Posizioni del feto; ,,ed'i Presentazio11i. Potenziale n·e r,roso . · l )resc1izioni a11tigastra.lg-iche e (lig·es tive Presentazioni e pos izioni a n o111al e del feto : tratta mìe11to . . Pressione arteriosa : note Proctoclis i permanei1te all a .:\.ft1rph1·; \'edi Peritonite. Proiettile incas trato nel1a 3"- 'rertebra 10111bare: estrazione l 2 I..f Proiettili ; ,,edi anche F.eri te. Prolasso d ell 't1.tero : nno,·a. operazio11t Propaganda igienica n èlle sc1101e elen1e11tari . 6r Protesi cineniatiche e a11tpntazio11e . . .. I T ~' I P rotesi; vedi a nche Ci ne111atizzazioue . Provi11cia di Roma : condizio11i sa11itari~ l)r o,·vedin1e11ti igii:enico sanitari 11el ùopo g uerra . 29, 60, q·r. r24, 157, Pr1u;igine epidemica 2 r, l)r11rigine ; \ e di anche ,L\s111a. i >r ttrito anale . . . : tratta111euto con ]a 111edicaz1one 10111 C'a Pruri~o anale : u so del calou1elano . Pseudo-ooclusio11e iutestinale : si ndro111e I.:?b; di - da litiasi ureteral e .. Pseuclo-suicidi . 559 I >/C1 Pse11do-tubercol osi iutestina le Ptosi gastri.che e d 11ode n a 1i . . e' •9r' Ptosi ; ·vedi ancl1e E11ter11ptosi, l >ro las:::.o. P 11erperio; \•edi E11c10111etriti , Aborto, Parto. Pulci: naftalina per l't1cci!-;io11e .d el le - . Puntura ]omba1~e : semeiologia e indicaziol]i P1111t11ra lombare : va~lore diagnos t ico e pronostico n elle co1nn10zioni ner\'ose Punture d'insetti : 11ellè . l=>upi1la: azione cl ella 8tropi11a sull:-1 - a scopo diagnostico . . . . . . Pupi1lie : speciale reazion e neglci. epilettici . ]>11.I?i~le : turbe delle - · e traumatisn1i cra1 270 111Cl . . . . . I2C O Fu.ri11e : fìsiolog·i a del ricambio delJe P11sitola m ail'igna : cura locale . r 204, l ,).. ,".., ()

274

R

1370 1IS2 ...

88 1372

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1

173 1272

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274 1120 663 1322

rx18

Rabbia : profilassi . 339, Il<-;) 1 J{achianestesia g·ener a 1e al la n oYoca i na per \nia lombare . R achiticii: a nomalia dentale Rachitismo : profilassi Suéiale Radiodermiti : terapia . Radiodiagnostica : priese11za di aria ne11e ferite da arma da fuoco . 1 269 Radiografia; ved~ Ortodiagrafia, Ratlio.1o• gia. Radiologia : localizzazione clei corp i éstranei• . Radiologia : pneumoperiton eo artifici a 1e a scopo djagnostico . t-4 i, c,o<: Radiologia : st11dio della spoudriJo-list esi . I -~Jv


-

XX Iv· -

Pag.

l{adi0logia : studio del pnei1motorace 1E-rapeutico . . ; 91 Radioscop ia : mis urazione del cuore 545 Radioterapia dellè artriti tubercolari 977 1 437 Ragadi anali : presc~iziorle . . . . . . . Raggi seco11da ri : azione ant1batter1 ca 097 }{aggi X : misurazione biofisica . . . 4c5 Raggi X per la castrazione ovarica irn certe forme cli tubercolosi polmo11are . 139 Ragg~ X : tecnica . . . . . . . . . ro70 Ragg·i X; vedi anche Radiologia, Radiosc0pia1, R.._cliot e rapia, Raggi secondarj. ]{AINALDI l~ . . • i315 Ra mazzi11i B. : l:ll ricorre n za del II ceuten ario . . . . . . . lZana: speciali formazioni d elle u ova Razione a lime n·t are dell'ad11lto . . . Razione ; vedi anche ..\.Iinnentazione. Reazione dii Bordet-Wassermann e n1alaria Reazione di Bordet-Wassermann; vedi ancl1e Reazione di \Vassermann. Reazione: di Boveri: t ecuica . 1047 :Reazione di D e Silvestr·i in ,·arie malatti:e dell 'itffa nzia . . l~eaz·ione di H e rxhei1n er p er il chinino nella malaria . 79~ l~eazione (Li. Wasser1ua1111 : i 111isfatti del13 . . . . . Reazione di \Vass:ern1a nn : sulla tecnica . · 1~eazrlone di vVassertnann; Yedi anche R eazione di Bordet-~Tasserma nn, S ierodiagnosi, Sierologia. Reazione pupillare negli t::pilettici . Reazioni immunitarie 11ella tl1bercolosi.

Récla,,ne i1idecorosa : contro la . . Réc.la111e; v·ecli a n che Merca·ntilis1n o, Jlf ò>iilo. Reg·ime <l~gli enteropatici . 1001 Regi1ne ; vedi a nch·e Dieta, J{az!one. Rene doppio : chirurgia l~ene : effetti dell'anastomosi uretero-,·csC'ica·le 557 Rene: fe rite da proiettili di guer1·a 148 l~ene policist'ico nell'a dulto . . 339 l~ene soprann11mera·r io diagnost icato ecl operato . . . 922 l~ene: tubercolosi misconosciuta . 102 Rene : tt1bercolosi primitiva con ptosi ; nefrectomia 1335 lleni : echiuococco 499 Ren i : funzione nell'ipertensio11e 340 Reni : infezione gonococc~ca . 1022 Re11i : i nfezi1oni . . . 338 Reni : lesioni 11ell 'i11tos~i.cazione tln s t1bl i:. mato . . . . 400 l{eni; ,-ecli anche Idronefrosi, Nefriti, "Nefropatie. Resezione doppia ecl a tn])ia de-11 'i ntesti no t~ nu e . . . . Respiro e cuore : te11clenza al sincron!isn10 }{etto: a u cst esiia eterea per la via del Retto : ca11cro del - : ris111tati clefi11it i,·i lle11 'opcrazio11e llt"t1matismo aouto : trattamento . l{eumatismo : trattamento con acido sa.1icilico per iniezioni ipodenruicl1e Re11matisn10 ; ,·edi ai1cbe Cefal ea. Ricambio pt1rinico : fisiologia . 1210 Ri~ambi o; Yedi auche :Yietabolismo.

l'au o

Ricerche scientifiche di m edicin a .

i11

rapporto alle sct1olie

RIGA .-\..

. • .

Ri:fi11ti domestici e s trrt dali : a ntodep11ra. . . zion'è bi1ogica . Riflesso octtlo-ca rcliaco : comporta n1ento n·elil 'i nfanzi a . . . . l~iflesso octtlo-cardiaco paradossale Riflesso pilo-motore e pell1e d'oca Riflessi addominaJi . . . . Riflessi profondi nel) e n1alattie costitll i io111ali

58 r379

i78 245

13t'4 1000

Riflessi v-iscero-sensoria1i nell e 1na 1atti e degli organi addominali . . Riflessi; vedi anche Contratture. Riforma univ€r si t aria : pro1)oste per la R iforma universitaria; vedi amche Coltura

351

m e dica. Ri:med~

comun.i : ~ncon veniienti e danni . . Rimedi; vedi anche Meàican1enti. Rino-faring·ite cronica : trattam ento palliativo . . . . . 1440 Ronzii da otite media crond.ca: tra ttam ento 370 Rosolia: reazione sang·uig-11a e g-a11g liouare . . . . . . 1045 Rosolia, scarlattiina e 1norbi 110 : c1 1a?:n osì diffe re11zi al e 100 l~OSSONI E.. 255

I{OTH A . .

Rotture t ratt1natiche del l't1retra ROVIG HI A.

r25r 1330 ro79

s Saccarina : azione sulla digestione gastrica Salicilici; vedi _t\.cido salicilico, :\ s piri11a. Sanatori p er tubercolotici . . .Sa'n,i tà militare : sui ser1;izi d i -Sa·t1ità militare, Sarr.ità pubblica; vedi anr he A m1ninistrazione sa11ita1-ia, DirezL0 1ie di .Sar1 :ità 1nilita re. Medici rnililari, S er'Vizi sa·n itari, ecc. ' San·itari p ensionaci . . . i 244 Sanitari; v,edi anche "l\dedici. Sang·t1e : coag·ulazione nell'infa n zia Sang11e e organi em atopo1et1 ci n ella prim.a età . . . . . . . . . . Sangue nelle feci : valore clin i<-o e tecnica della dimostrazione . 577 ~angue: principio anticoag·ulante dell0 « Irudo medici11alis » . • . Sangue : reinfusione n·e l le grandi riserve Sangu e : Picerche batteriologiche n el - e nell'espettorato di indi,·i dui affetti da influenza . . . . Sangue; vedi anche En1azie, Gruppii sang·uigni, Leucociti, Piastrin€, Sierologia, 1'rasfusione . .$an,ita1'i addetti alla iiigila:nza ìg-ienica: Con,g·resso . . . . 570, 633, 731, 758, Sa.nitari CO't ido tt i : per la retribuzione de·i . . 1500 SAl>J·~IJLI _'\. . . . . . . . . 8o8 Sarcoma della fossa i.liaca est erna: inter,·ento . Sarcomi; \ 1 edi anche Tumori. Saturnismo; \;edi Nefriite ~att1 rni11a. Scabbia: pomata Ehlers 694 Scabbia = cura nella pratica pri \Yrl~'l 597 qeabbi~l : trattan1ento 3o6


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xxv -

Pag.

Scalp . . Scarlattina: ii11muno-protilassi • Scarlattina, morbillo e r0solia : diagnosi differenziale . • • F.

SCHAUTI\ SCII1\IIIDT

106

Sciatica: fonnole per li11i111~nti 1153 ~ciatica : modificazioni dell 'eccitaooilità elettri€a clei ner,·i cutanei Sciatica : segno della cl0pressione retromalleolare SciatiC"cl; vedi anche Iscbinlgi.a . Sciopero dei medici r592 Scl eroda ttilia 1393 Sclerodermia I 241. 1393 Sc.lerosi a placche : etiolog ia 1466 Sco1)obi e afanozoi 940 Scorbuto infantile : profilassi e tratta1ne11to con succo d'arancio 754 Scorb11to, pellagra e monofagis1110 . 395 Scotta.t11re : .cura . 1046 Scuole all'aperto : 11or1ne per la co~essio11~ de1 sussidi . . . . Sr11ole di medicina : ricercl1e scie11tifiche i11 rapporto alle -· Scuole di Roma ; igie:11e Scuole : propaganda igienica . . . . 6r , · Scuole di medicina; vedi ai1cl1e Coltura medica. Seborrea : trattamento .Secrezione lattea : teorie Secrezioni jnterne : recent1 ricerche Secrez1 oni interne ; \.·e dì Cefalea, Corpo l n tt,,o, Ft1nzione sessttale, Gozzo, Gravida11za, Insuffi cienza s urrenaile, Ipert1roic1; smo, Ipofisi, Opoterapia, Ovaia, Sindrome plurigla11dolare, Testicolo, Tiroi<le. 1023 SerlaJt:ivi epatici . . T29<J Segno di Kernig nel tifo . Seno: amp11tazione per cn11cro, con l 'anestesia regionale . . . 949 Seno; ,·edi anche Mam1ne11<:'.. · . Seni : sintomi generali nella tro111l)os1. SenS!ibiJità; ''edri Sindroine sensitiva corti1cale. Sergent; v·e di I ..inca bia;1 r a (li - . Serologia; vedi Sierologia. . . Servizi sanitari alla Carnera dei deputali 429 1007 S er'Vizi sa1iitari al S e1iato . . . . Servizi ~anitari ; vedi a11ch e }\.mn1inistraz1one sanitaria, Atti parlamentari, Legisla7.ione ~.an~taria . . . . .Ser"'Jizi sanitari pro1J'L'n ctali ·n el dopo-

gi.i.erra . . . . . . . . . 1049, .Ser'Vizio niedico-milita1'e q4, 125, rgo, 218,

Sforzo fis ico 'e acceleramento della frequenza aardiaca 961 Shock ch·i rurgico: natura e trattamento . 1139 Shock pleurico ncl pneumatorace artiifìciale . . . . Sieri zuccherati . . 407 Siero antidifterico : efficacia terapeutica 357, 537 Siero antipiastrinico e porpora . 53 Sierodiiagnosi del dermobifo . . 795 Sierodiagnosi di \:\Tassermann 11el latte n1uliebre . . . . . 690 Sierodiagnosi di V\-; asserma.nn ; vedi a.nche Reazione di Wasser1nann. Sierologia nel dermotifo . Sierologia : ricerch e 11ella sifilide prin1aria Sierologia; ved'i anche _'-\.gglutinazione, Esami sierologici ; Sierodiagnosi, Reazioille di W as serman 11. Sieroterapia ad alte closn . . . . . . . 8",) Si1eroterapia del1e n1 1niLgiti cerehro-spina·lj 4<"'7 Sieroterapia interumana nella tub:ercolosi 624 Sieroterapia (auto-) nella corea . . . . -t67 Siero Ti7.zoni nella ct1ra <lel tetano 130 Siero-vaccini nell 'influe11za . 452 292 Sifilide : aortìte da -861 Sifilide associata co11 afonia isterica Sifilide .cerebrale : contagioRità del liquìclo cerebro-spinale . 1343 Sifilide : cura aborbi,·e p~r 1nezzo degli arsenobenzoli . Sifilide : cura negli ultimi anni Sifilide del p'e titoneo, cat1sa frequente cle.1-· l'ascit e ne1le cirrosi de] fegato . . . . Sifilide del sistema. ner,roso : cttra Sifilide : diff11sione e malattie 11ervos.e 1t1e1

512 224

_.\.

Pag.

tich~

Sifilid,e ereditaria e !n<:io1)ragia . . . . Sifilide ereditaria e sclerosi pil e.uro-polmonari e mediastiniche nE-11 'infanzia Sifilide gastrica . Sifilide: incubazione 2I2 Sifilide: la n11ova patologia cle1la - . Sifilide : malattie i11terne aa - ; recenti conquiste . . . . rr29, rr6;, 119:; Sifi ltide nell'infanzia : cura 14~9 Sifi1id·e. primaria : ricer.che si~rologicl1 e 887 Sifilide : reinfezioni . . . . . . 598 Sifilide vaccinale . . . 308 7q3 Sifilide : valore d·e i metodi terapeutici . . Si:fì.lirl.e · vedi anche Ipovarismo sifilitico, Nefrite sifiljtica, Pol.i tica sanitaria, SierolocYia, Sifi lidologia, Si:fi litici~ Spirochct~ , Spirochetosi > Vitiligi11e sifilitica . Sifilidologia : quesit1 795 Sifilitici : m eningite latente 1329 Sifilitici : trattamento . . . .=;66, 568 Sim11lazione di malattia : rliagnosi secondo Galeno . . . . . . Similazioni; vedi Medicina legale. Simpati:co; vedi Celi~1g-ia, !n11er,1azione simpatlica, P1resso. celJia~o, S1nc1rome ner· ·vosa, ,Sindrome s1L1pat1ca . .Sindacati 11iedici 891, 081 ,Sindro1ne adclominale dolorosa ne11 'enterite cronica degli amebici 3bf; Sindro1ne del .!;anglio g_enicolato . Si11drome cli D erct1m da ipo\'arismo sifili- .., q .. ... tico .

JI24

219, 154 , .1 14, 347) 379, 380, 411, 412) so8,

537, .:;38, 603 , 636, 669, 732, 763, 801 , 838, 867, 982, 1052, r 245, 1376, 1502 Sessuale funzione; vedi Fun7ione sessuale. Setticemia meningo'Coccica : febbre inter111itte11te da -- . . . · Setticemia me11111gococ.c ica con esante1na petecchia.l e . . . . . . " . . . · Sett1ce1niè gra·vi : casi g1.tar1t1 :mediante 1e iniezioni endovenose c11 s11bl1mato corro•

Sl VO

.

.

.

·

Settice1nie; vedi anche I nf ezio111. . Setto nasale : ttlcerazion e e perforaz1oue da cro1no e da cromati

!"9 ,') 1497

~ ...,

1057


Pag.

Si11dro1nc cli Horner consect1tiYa ad ascesso del collo . . . . . . . . 1462 S i11clro1ne cli p seudoocclusione intesti11ale da litiasi ureterale . . . 1285 Si11dro111e irritativa de1le 11ltime radi.c:i spi11ali posteriori cer vicali e ~elle prin;ie dors~1i, di origine traumatica : lam1nectomta .

.

.

.

. . r 2r4, Sindro1ne 11ervosa dell10 spazci.o retroparo-

1301

tideo posteriore . . . . . . 1152 Sindrome paralitiaa ptlvi-trocanterica consecu1ti1•a a ini.e zioni intragli1tee di chi. 792 nino . · · Sindrome pluriglandularc J1uo,1a . 393 1400 Sindrome sensitiiva cort1cale . . 826 Sindrome simpatica . . . . . . . . : .. Sindromi dolorose nella regione della c1st1f ellea . . . . . . 1434 Sinfisi cardiaca e mediastiniti cardiache : diagnosi . . . . . . . . . . . . Singhiozzo in emorragi a meningea nel corso di t100 nefrite i pertensci. \ 1a . Siringhe : disinfezione . . . . . . . Sistema cardio-v·a scolare; vedi 1Vla:latti1e card 1o-vascolari. Sistema digerente ; v1edi Bocca, Esofag·o, l\1a1attie, Stomaco, Intestino. Sistema nervoso : c11ra della sifilicle 908 Siste1na i1enroso : gli squilibri costituzionali del . . . 456 ~':)i st erna nervoso : lesioni da folgorazione 497 Sistema nervoso : malaittie organiche : acquisizioni fatte dura.n te ]a guerra . 1115 Sistema nervoso periferico: lesioni di guerra . . . . . . . . . . . . . Sistema nervoso; vedi anche Angioneurosi, Enc·e falo, Encefalite, l\'.Ialattie nervose , l\1esencefaJ.o, Midollo spinale, Nerv1, N eurosi, Pot1e11ziale nervoso. Si11dron1i, Spa• s1n1, ecc . . '>niob;Litazione . de·L corpo sa·nitario nii li tare 25, 27, 56, 62, 123, 182, 183 , 1 8~ , 186, 215, 508, 13l l · 11Lobili'"azione di 11iateriale sanitario; veùi /l1·nie111entari chirurgici , Ospedali 11·i i.litari. 5)niobilitazion,e : pre1nio rrçrii ufficiali della Croce Rossa . 345 .Sniobilitazione : prernio ~l p.ersonale 1t11i-

'Versilario . . . . . . . . . . . . ..<:;niobililazion,e; ·vedi a nche 1Wedici. Ospeda li militari, Uf ficiaii 11iedici. Sodokt1 : casistit-a Sodoku : guarigio11e otte11uta con arsenobenzolo . .. Solfato di mag-nesria nella cura delJa corea gra,re . . . . . Solttzioni saline n ell'atoni a gastro-i11testi-

928

1225

793

~

n~e

421

Pag

Spirocl1e.tosi : sulle Spondilite tifosa . . . . . . . I 183 Spondilite tubercolare : osteosintesi ii.11terspi11osa aut oplastica alla .:'\lbee . 2] -· S.poncliliti posit-trat1matiche . . " I,,. Spondilo-listesi: st11dio radiologico 12 ...~0 Spopolam ento dellra Francia . . . ic73 Sporotricosi :articolar1i . . Illl • • Sputi. : d isi:nfezione chimica Sputi ; vedi anche Espettorati. Stafilococchi causa d'i ji1fénzioni a for1na speèiale . . r50 S'ta1npa ·niedìca ; \•edi .lppcllo ai lettori (Un) , Giornali 11iedLci. Stasi intestinale cro11ica. i\1alattia di Lanie . . . . . 1228, 1357 Stati meningei; Yed i nleni11gis1110. Stenosi .aortica sotto"·alvolare . . Stenosi esofagea orga1rica 'e spasmo del cardias : diagnosi differenziale Stenosi 1nitralica e risentimenti nell'apice sinistro . . . J~· 16 Stenosi mitralica e tubercolosi polmonare I t.19 St·e ri·li tà : osservaz,ioni su ~oo casi 1440 STERZI G. . 320 Stipe1idio: ait1ncnti 93, r56, 313, 3r4, ,347, 343, 380, 536, 573, 602, 603, 634, 699, 700, 800, 838,. 892, r3r2, 1345, r376, 1502, 1533 Stitichezza abituale : trattamento 481 Stirtichezza ; ,·edi ai1cl1e Costipazione, Stasi jntestina,le cronica. Sto1naco : carcinoma . . . . 205 , 779 Stomaco: dolori e loro Jneiccanismo cli produzione . . . . IOI.f ~12 Stomaco: idee cli Rabelai s stillo • .., ... (.,,· -J Stomaco : sensibiliità termi<'a Stomaco : sifilide . . ....c:o Stomaco; ·ved'i anche i\lcalini, Cardias, Dig.e stione gast11ica, Ferm.e ntazioni gastriche, Gastropatie, Imharazzo gastrico, Iperacidità gastrica, ].)tosi gastr.icl1e, 1Tlcera. Storia della m eiditi11::i. : Be1ledetti _t\Jessandro e la 1nedicina \Tenet a nel quattroc.ento . . . . . · 173 Storia della 1nedicina: Borsi1eri G . B. . . 1431 Storia della m edicina : Cotugno D. e la teoria delJa a udiz:ione . . . . 463 Storiai della medicina : iVI assaria Alessandro e la teoria dei contagi . . . . St oria d ella medicina : Scarpa A ntonio e l'uso dell'elettricità nelle lnalat·tcie della laringe . . . . . . . . . . St oria della m edi'c ina : descrizione am.tica d e1la nevrastenia . . . . . . . 86, r18 Storia della medicina : diagnosi d-el.le simttrS lazioni di m alattie secondo Gale110 Storia 'd ell a m eclicina : oe11tenari10 del.l ai ascoltazione . . . . . . . . · . . 599 Storia della medicina : Ramazzi,n i Bernardino : in ricordanza del II centenario della mortè . . . . . Storia della medicina : la m alattia dE 1 Gattamelata ri,·~lart:a da Donatello 11el . . . . suo monumento . . . Storia della medi.cillla; vedi a nche ò1a1attia del s udore. Streptococchi emolitici con speciale riguardo alla loro ii11porbanza nelle infezioni acttte dell'apparato respiratorio . ~

1

1

2~

Spas1ni clonici diffusii 496 Spasmo d el cardias e ;t enosi esofagea organica : diagnosi diff1eren ziale . . . 79+ Spasmofilia 11ell 'i11fanzi~L . 769, 134 2 ~pina dorsale; ~ed.i Laminect omia , lVIidollo c;pi11alc, Spo11clilite, Spondilo-listes1 . Spirocl1 2ta pallicla : cole:razione col 1netodo di Fo11tana 12~S Spirocl1ete: eliminazio11e per le t1ri11e e ricerca nelle spirochetosi itterigine . 48 ~pirocl1ete; \·edi anC'he Trepo11en1a.


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XX\·11

Pag.

Streptococchi: empiema da -• 493 « Streptococcus pandemicus » : azione dei :filtrati nell 'i·11fiuenza ~89 Stricnina nei disturbi -e-irco1ari . r530 Strofanto : manifestazi~)11i extra asistoliche conseoutive alla son1mi11istrazione dei derivati dello - . . . Strofanto (semi) : ra·p porto tra reazio11e all'acido solforico e attività biolog-ica . . .Studenti di 1nedicina: per l'equo tratta111 c1z.to . . . . Lj T0 Stiide·nti di ??tedici'na niilitari : p1'ovvedime11,ti . . r408 , r ....:;or . Stitde1iti di niediciria : s ;no bi l i lazi o1ic 186 Studenti di 11iedi ci1ia ; ,-edi anche 11sp iranti 1Jzedici. Stu<li medici in Ing hilterra Studi 1nedici : nuovo ordina111ento i11 C~\..' 1 mania ed .in Austria 704 · St1blimato corrosi,·0 : 1esio11 i re11ali 11ell ' i 11tossicazione da . . t.J99 Su1bli\mat0! :eorrosri.vo per i11iezioni c11dovenose n elle infez]cni tifose . . . 599 Sublimato corrosivo p e1· iniE-zioh.i endove11ose in casi di 111f.ezion i gravi del sa111

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.

.

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~u.bli mato

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corrosivo per la cura locale clella pttstola mar1igna . l 20 4 « 8t1dor a 1112·lict1s » ; , ·edi Malattiia de1 Sttdore . 8udore Ie tido : trattan1et!lO Sudore : :fisiopatolog ia ~tt i ci di : p eudo 5S9 :r185 Suppurazioni <lelle dita e loro cut«l Suppurazioni latenti: reperto di leu.cociti .a granu1i sudanofi11 St1ppurazioni otogene : operazio11e radicale e 1netocli di ct1ra operati,-i conseri o8 '' ativi . S urreni1 ; vedi Capsttle st1rren ali . Sussidi a colonie scolastiche, scuole all 'aperto, ecc. : n orm e per l a concessione 1

T

'l'abacco; vedi Angina pectori ::; tabag·ica. 1'abe : co11tagiosità del liquido cerebro-spinale . . Tabe gio,1ruii le . . ., 'fachiic ardia parossistica; vedli Cuore sfrenato. '"f aglio aid l T ro·v esciato de11ie pareti addomi11al i • 1

TAl\ilBlJRIN! .\.

l 2.)3

1<:3 2

Tank antitubercolare Tariffe giudiziarie pe r i 11iedici 1'a1'ifje giudiziarie; \redi a nr he I11 for luni, 1Vl edici. Ta11fje 1'r1,ediche · . 1'arifje 11iediche; \redi anch e 1Vledici, Snn,i-

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.

'l'·en~a

: il ti111olo .contro la 1'.enie : veci i anche Cistioercosi. Echinococco, T e11ifughi. Tenifughi . . . . Terapia : ailcu tÌi princi lJl 'Deratom.a polmonare . 'fiessut!i : coltura in ·vitro ·ressuti morti: innesti e loro revi·visoen za I 'essuti : sopravvivenza in v.itro Testri.colo : t erita; ginecomastia t1ni·l aterale con~ecttti,r a 632 Testicolo :fluttuante 905 1'esticolo; vedi anche <Jrchi epidimite. '"f etano curato col si.ero Tizzoni Tetano: ii1segname11ti de11 a g·t1er ra T etano localizzato : forme cliniche 1~etauo : terapia 'fifo a dclominale : a.to11ia post11n1a clel cieco Tifo addominale e tifo si!l1i)i: a cquisizioni crmporta11ti d urante la gtte rra . II75 T1ifo addo1ni~11ale n ei ''accinati : decorso I1 38 T ifo a d<lomina1e : prova de1,1'ait ropina e st10 \ralore diiag nostico 49 Tifo addominale : segi10 di I(ernig . 1 290 'Tifo addominale; V·edi a 11cl1e Bacillo di Ebert11, F ebl)re t ifoide, Infezioni tifose, Paratifo, Perforaz<ion.i , Spondilite ti f esa, Tifosi. Fl'ifo esante1natico : decorso clinico Tifo .esantematico : epide1nia Tifo esa11tematico : profilassi 'l'ifo esantematico; v.edi anche Der111otifo, Esantema, F ebbre p'et C<'chia•l e. T ifo petecchi.a le; \redi Tifo esantema.tico. Tifosi : disinfezione dell'a cqua clel.l e ·va sche da. bagno p er - . . . . 302 ' Tifosi : trattamento de11c feci co11 etere di petrolio e con idrocarbttri in g~11ere Timo in pediatria . . . Timo : trattamento de11 'i pertro:fìa rrimolo contro la t eu i:a '"firoide : funzioni e t•e rapia tiroidea Tiroide : trapianto con vascolarizzazio,n ·e i11taitta . . . . . . Tiroide; ".redi anclte Gozzo, Graviclanze, Ipertiroidismo, Secrezioni i11terne, Tiroidite. 1iiroidite acuta . Tizzoni; ve.di Siero - . Torace: chirurgia; evol1tzi-0ne negli 11lti111i 14 ann·1 . . . . . : . . . . l'ora.ce : en1ott isi secondarie ne1 fer1·t1 al Torace; vedi anche f'erit..e, Plettr.a, Polmone, Toracentosi. 'foracent es.i e pnet1111otorace artificial e : t ecnica n elle ferite del polmone . . . ,..)..., ,,- I Tosse nella influen za : prescrizioni . 369, .)- 3?Trachea : corpo estra neo : nuovo segno per 5 01 la diagnosi Tr.a cl1eobroncos.copia : in11)ortan za nel 1a medicina inte'!'·:Ua Tracom a : nuove provvidenze . . Tracoma e congiunt1vite follicolare : d1a661 gnosi differe?ziale . . . . . . 'frapi:anti ossei : fa:tt1 d1 accresc 1~ne~1to 953 I ::? J 3 Trapianti oss.ei nelle estese rese~10?1 Trapianti della milza e della tiro1d e con vascolarizzazione intla tta Trapianti; \redi anch e Inne ·ti. 1

1

tari. 1'att1aggio : ct1ra . · . 1'AURO F.

Pag.

925 384 • J ro3

'I'e1nperatt1ra: ano11ialie e instabilità dt1 III8 cuore . . . . . , . . . . . Temperatttra dellia cut e nelle m alattie adclomina li r4 34 T·e11esmo \rescica le; vedi O zena .


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XXVIII -

Pag.

Trasfu sio11e cli sa11g·ue citratato nella pne ltmonite da influenza . . . . 'frasfn sio11e ; v·edi anche Gr1.1ppi sanguigni. 1'rau1na cerebrale causa di afasia· 111otoria e para lisi del f acciaJ.e . . . . Traumatismi chirurigici : azione sulla mal aria lateii.1te Tnaumatis mi cramioi e tt1rbe p11pillari Tra 11mati smi mascell o-facciali 'frat1matis mi; vedi a nch e i\neurismi, _..\.poplessia trau1nati-c.a, _.L\_rterie, _l\rtic-0lazio11i, Conc11ssio11e , En1aton1a, Epilessia jaksoniaua, F erite, Fratture, 1,u ssazi.oni, iVIi eliti,_ lVIorbo di Rey~naud, ~erYi s.pi n a1i, Peritoniti, Pr.oi'ettili, Rotture, Sindrome ir:rri t a ti va, Sindrome ner,·osa, Spondiliti, Tra nm i, Traumatizzati, 1'11bercolosi . 1'r a11matizzat i del capo : dim inuzion e del campo v1s1vo Trarumii d ella t esta : con~seguenz e 1011ta11e s11ll 'abilità aJ ,1 a,·oro 1'ra11n1i del torace : trattame11to 1'razione contintta dei lembi cli 111011con i di amputazione non si1tiuati 'fr.eponem a : constait azjone n ella 1Tefrite sifilitica Treponen1a; \•ecli anche Spirocheti. Tricofizie pos.t-,1 accini.che . . . . . Trombosi dei eni : sintomi generali Tricl1inosi : esu:t.trimento dci un focotlrctiJO di Tnbercoli11a : ii1tr~dermoreazione alla valor e prognostico . . . . Tubercolosi articolare : radioterapia 1'ubercolosi bovina : 1a lotta contro la T t1bercolos.! chirnrgiche : nuo·vi i11dirizzi nella terapi a T11bercolosi chirurgiche: organizzazion e d eg-li Is tituti talasso-elio-tera p ici p e1· le . . Tuberco1osi delle ·vi.e uri11ari e degJ i alte111pati Tubercolosi dell' uretere Tubercolosi : disinfezione degli sp11ti Tltbercolosi : disinfezione delle abit azioni Tubercolosi ed e maturia . Tubercolosi esterne: trattamento T11bercolosi : febbre a forma onclnlante Tubercolosi i1lare n el! 'adulto T11ber co1osi l·atente n el poppa ntC' 'fuber colosi (I .a) sii estende T11bercolosi : lotta contro l a - in Sarcl e:gna . Tubercolosi : 11 noYi indirizzi di terapi0 cli alcune l esio11i . . 'r'ttl)ercolosò. p olmonare: castrazione ovar jrica r adioterapica in certe forme di Tuber.colosi polmonare : diagnosi precoc ~ Tttbercolosi polmonare e steposi mitrnlica . 1~nbercoloc;i polmonar e di guerr'l. . 'f'11bercolosi polmonare e gravidanza 'I'ltbercolosi polmonare iniziale ed ipei-tiro1 clismo: <.liagno~i differe11 zial~ . 'l't1bercolo.._i pol1non are: locali zzazioni SC'is~ttrali e loro ' t1ore se1neiolog iro 'l'nb ercolo.._i poln1onare 11ost-lran1natira

Pag.

1

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116 J 270

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498 i68 1022

Tubercolosi primi ti \'a llcl r en e destro con ptosi nefrectomia . 'l'ubercolosi : profilassi • . T11berco.losi : propagant1a co11tro ln Fr.ancia 'l'11bercolosi : p seudo-peritoneale . • • 'l'ubercolosi : rieazioni immunitarie . . . Tubercolosi renale misconoscj11ta d·a l pratico . . 1'ttbercolos1 : stato clella lotta coutro Ja --i n · Italia 'l'ubercolosi : studi clinici 'fubercolosi : tossie mia e sierot e ra pia iut en1n1ana . . . T11bercolosi : v alore di.agnos ti co d ella c11tireaz.ione regionale 'l'u b ercolosi : il reparto di accertamento diagnostico nella difesa ci·V'ile . . Tttbercolosi; vedi anche _\lhumi11oreazion !, _t\.ngioma , Apice, 13acilli t11bercolari, Comitato Centrale a ntit11bercolareJ Erite1na noc1oso. F ebbre iltbercolarc , Lupus, Midollo spinale, Polmon'1, P seuclotubercolosi, Sarcom1, Spo11dilite t11hercolare, T eraton1a, T11bercolo, 'f11ber coloti;ci . 'r 11bercolotici (li g:t1etr'l. : per 1'as~i s:tenz.a ai - . 283 , 3r5, 1'nberco1otici : tratta111ent0 e 111n,1 tra.t tam ento T rtbercolo \ro1111ninos o clel miocar clio in bambino '1'11more cerebrai1e co11 ]1111gl1i periotli ]~tenti . . 1'un1or c del 111ese11cefalo Tumore della fossa cranica s 11periore Tumore de11a pitu:itaria e le~ioni cli altri organi endocrini : mixede1na T 11mori della ,-esci ca: trq tta mento con 1'el ettrocoagulazio11 e Tumo1i del grosso i11testi110 'f11mori m aligni: colture in vitro Tumori pleuro-miedias tino-pol111011t1ri : 11110·vo segno per la dia.g n·o si . Tumori; veùi anche Cancro, Carcinon1a, Linfagiom.a , N eop1nsmi. 1~ e11 r ofibrom a, Sarcomi·.

269

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1266

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1335

Udito; vedi Orecchio, Vertigini.

Ufficiali 1nedici assi1nilati : inrle1111ità. di co1igedame nt o . . Ufficiali 1nedici: co1lffeda11z e nto Ufficiali medici della Crorc' R ossa zn ser'Vizio presso l'Esercito . 123, 251 Ufficiali n'iedici della Crore Rossa : Lega 1050 Ufficiali della Croce R ossa : pre niio di s1110-

bilitazione . Ufficiali 1nedici di ron1/J l e111c 11to in'Viati alle colon.i e Tlfficiali 1nedici ex p rig·io1i i eri ili ,giterra: P er ,-,o-li 171 • • Ufficiali n:,edici in ser'Vfzio ci'Vile 59, 189, 281, 347, 4 12 [lfficiali 11iedici ospedalieri ed 1tfficiali 11iedici addetti ai eorpi di lru,p l)a I20 Ufficiali medici smobi li ta1'1di: età 11ei pub1Jlici concorsi

732


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XXIX -

Pag.

Pas.

Ufficiali 11iedici; \'edi a i1che c.:orpo sa1iitario niilita1'e , Servizi sa·n:itari., S11iobi-

Vaccinazione e i)rofilassi antii tifi.ca . . 888 Vaccinazione j enneria~1a ; vedi \ Taccinaziolitazione. ne .am.t i vaiu olosa . Vaccinazione t ifoidea : s tati morbosi susUjficiali san,itari, 2S1, 602 , 536, 635, 867, 1026, 1053 , 1027, 109/, IlOl, 1158 seguenti . 884 Ufficiali sa1iitari capi di 1tffici d'·i giene . 472 \ Ta.ccinazioni I 147 Ujfi.ciali sa1iitari lib eri esercenti . · . 1244, 1376 \ 7accinazione; vedi ancl1e _.\.11tova<:c.ini, SiefJffi ciali sanitar·i ; vedi a11che Satii tari. ri, T ifo nei vaccin at i, Vaccinoterapia. Ufficio centralie p er la lotta co11tro le epi Vaccinoterap ia diella blenorragia cronica 750 demie n el.l'Europa centrale 1222 Vaccin oterarJia della febbre mediterranea 1299 Ulcera della piccola curvatura : sintomi 1090 Vaccinotetapia de.1 cat arro nasale cronico 1240 Ulcera gastrica: :tratta1nento chirurgico 620, "'/ag.i na : perdi te fetide da] 1 -. . 531 . 622, 616 \ Tai11olo : epidemiologia . . 755 Ulcera gastrica .e duodenale : etiologia, \ Taiuolo: profilassi a I'arigi durante aa evoluzione, :ndicazioni t erapeutiche, ri888 g uerra . s ultati . . . Vai uolo : trasmissione al ieto . 1498 U.lcera semplice della porzione digi ttnoVaiuolo; vedi anche v·accinazio11e ai-iitiileale dell'intestino tenue 1215 vai.u0Josa1 Vaiuoloide. Ulcerazione e p erforazione del setto na \7ai110Joide e varicel1a: c1ia~·11os i cliffer en sale da cromo e cromati 1057 · · ziale . 597 Ulcere anali : prescrizioni 1437 Val\ ola ileo-ceca 1e: insufficienza . . 14 Ulcere cro11iche della gamba : trnttamento \"al,·ole cardiache: eziologia della rottura 595 861 Varicel la e vai11oloide: diag·nosi differenambu1atorio Ulcere piloriche e duodenali : , ·alore delzia·l e . . 597 .. ,,o "9,.. \ iaricocc le : nuovo n1etodo operali vo per la l 'esclusione pi1orica ... :>, :>tJnghie; v·e di Perionichia. cura . radi.cal.e . 4 ,)"0 Un'ione 1iazionale dei Medici Jialiani 187, 346, \ 7 ascl1e da bagno; vetli J~cqtta. 1 \ asi saug·11igni; vedi Ane11ris nù, Angio472 Università: proposte per la riforma . . aneuris111i, Edemi, F~rite, Flebili, Op349 Università; ,·edd a11che Coltura superiore, piacei, Po ~so , Seni, \/':!ne . Vecchiaiq,; Yedi _.\ttempati. Stt1ùi n1edici . \~ cgetazio11i adenoidi : E-zio logia , profilassi TJo, 'a di ra11a : f ormazio11i speciali . 8:>-9 , 9"-3 152 uo,·a : tossicità e tra tta111ento 1295 TJretere : nuo,-o 1netodo per stabilire il a Vena porta : co1npito n ella genesi degli 501 1024 presenza di calcoli . ascessi epatici . . 716 Vene ; v edi a n ch e \ Tasi sa.ng1tig·ni. Ureter e : tubercolosi . 1022 V1ersam.enti sanguignci dc1~e aav6.tà si eUreteri : infezione gonococcica rose . . . . . . . . U11eteri; vedi ancl1e .i\.11aston1osi uretero\·ersan1enti sierosi no11 aniposi . vescicale , Litiasi u reterale. 1330 Vers·a1neulo pleuric.o n e]le cardiopatie . Uretra : rotture traumati clì.e 1213 Vertebre; ,redi Proiettili~ Spi11a dorsaJe. Uri.c ernia: sull' . . 402 \"'ertigine che ridà l'ttLlito: ang·iospa ~ino Urina : cletermi11azione c1 . . i fosfati 408 labirintico . . lTri11a : dosa.me nto de1l'al b11mina Uri11a : .i nterpret azione del]e .an:ilisi_ . : . 1136 Verti gin.e cleLl a u1enor)ausa . . . Vtsoica : cateterismo per1nan e11te . Urina : presenza del1e cos1 det"e \ 11tan11ne 10/0, 1382 Vescica : dist11rbi na ossal11ria Vescica : irrigatore 11110\'o a doppi1a cor277 Urina: rti·cerca clei baciùli tu l)erco.l.ari rente . . . . . . . . . 48 . . 1338 Urina : ricerc-a delle spirochete itterigene Vescica: trattam en to dei l11ntori con l'e1etUri11a · \•edi A1bu1ne urologico. A1buminttria '_'-\zotemia, E maturia, Ematoporfinutro--coagulazione . . . : . \ '"escica; vecli .anche Anastomosi 11reteror.i a: Glicosuria 1 O.liguria, Ossaluria , vescical e, T enesmo Ye!3cicale. Reazione di De Si1, estri. 180 \Tescicole idatidee :figlif> : origine . Urotropina nel tratt.1m ento della tifoide, \ ' esck·o le idatidee ; ve<li anich e Cisti idaca11sa di cimplicazioni vescicali . Utero: apparecchio emostatico . . tidee. Vetro: fra mmenti n elle vie Jigerenti 1002, 1219 . . . Ut ero gravido : fei·ite . . . \Tetro infra ngibile . . . . . . . . . 249 lJtero : nuova operazione per il pro1asso . Vie biiliari : stato presente della ch1rurg1 a Ut.ero : trattamento dell'in erzia con for17 1218 delle . . . . . . . nliato di chinina . . . Vie biliari; vedi anch·e Cistifellea. . Utero; ·v edi anche Enùo111etriti , ·Vite uriinarie : t ubercolos i negli attempat i 1392 Vie 11rinarie; v,e di anche I.itiasi, Ureteri, V Uret1ia, Vescica. 692 Vio·ilanza annonaria n el clo1)0-guerra . o . . . Vaccinazione a ntivaiuolosa (La) . 523 Vigilanza 1g1en1ca . 735, 1098 Vacci·nazione antivaiuolosa: t ecnica 729 895 • VIGNOT40-LUTATI C. Vaccinazio11e antivaiuolosa: tricofiziie con1002 • Vil!lo : grado alcoolico. ·. . . . s·ecuti ve . . . . . . . 1493 841 Vaccinazione antii nfluienazle . 598 Vir11s filtrabili : att11al:i cog111z.1on1 'raccinazione e contagio sifilitico · 308 Virus :filtrabili; vedi a nche .L\.fanozoi . 1

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Pag.

V .ir u s pestos o e vaccin o ant.ip€stoso Vir us; vedi anche Inf.ezioni, Microrganisrm. \ ' ista i vedi Campo v1s1Yo, Occl1io. 68r Vitamine : i111port a n 7,a iprat~·ra 1070. 1382 nelle ltri11e . 920 Vita.mine: resistenza Vitamine: presenza d ell e così elette 1491 • v' i.til igine sifi111t ica . 118 cc \ 7oglie » (l,e) 466 \ Torniti pilorici n el i1eo11~to 104~ ,) \ ìomito dei l a ttanti. _?,, '/1ilva · :el efantiasi ' . I -Vulv~-vaginiti gonococciche infa11til1 : te-

rapia

.

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Yedi R ea ,~ione cl 1 - .

\\"I '\'l'F.RXITZ ( ~ .

X 1 -;or

Xantoma tuberos11m

y Yprite: efficacia clel 11it rato d'argento 11el le lesioni cla .

z 1072

Zanzare : per l 'uccisio11e delle Zanzare; vecli anche A11ofe1is1no. Zolfo : metabolismo 416 . Z11cchero n elle clispepsie .

862 1023

I:ndi oe a1:fabet:ico d eg1i aut ori it:a1ia ni

A ~~boularag-c

Agosta .

.

,....,,,, r16r, 1427 I - - ' .

/\ lai1110 _\ lessa.11clri

1495

,,-,, -1-

176, 594 , q20, 998, 1I50, 12I3, 1251 :\ 1essandri11i 503 , .545, f141. S52, 998, 1014,

1 241

-90 .) 829

A 111antea /\ ma.to .

!\11ile

1219 1213, 1215 . 40, 1086

_.\nzilotti _\])erlo i-\.rcangel i

1269, 1315

Arnone

529

. 33, 985 _i\rto111 di Sn11t' _.\gnese 512 _I\ sco1i :'.\I. r7, 205 .L\.s001i \~. i 28, 221, 95i, 1069, .,.~ rto1n

1234, 126ç) 272

J\. ,-ag-11i11 a i\ vo11i .

343

Rergamì n i Bertare11 i Betti Bianchi Biffis Bignami

l 22 ,)

.

91 , 92 169

92, 336 881

998, 1269

.

l~i1anc1oni

18, 54, 173, 212, 300, 362, 3/0, 431, L191 {-)25, 656, 721, 743, 351, 920, ro25, 1073, r419 Bi11da . 753, lo89, 1528 Bobbio . 497 S:i-9 , 92_? Boccadoro Bonfiglio 4 ,),., o r82 Bonola . II07 Borg11er.ini Bottazzi ·. 796 Botbeselle 37 1 ~70 Bov.e ri 1

Brav.etta

Breccia Brugna telli Brun Bl1rci Bl1Si

465 1365

1303 •

1449 1213

Baigl.i1on.i Rarbàra l~.tri netti

Basile . Bassoni Ba"tiane11 i

Battaglia . Relfanti

Bellanlo11i

139s 839, 1073

469 1369 1015 l67, 449 998 1012

548 364

1118, 1528

429

l ' a ntilena C.a ppelli

T214,

Carbo~i

Care11 i . Carpi

559 490, 522

1020

Carra Carrara Cassi.oli c~ttaneo

922 r53 751 885

Ca11oci .

1213

C'lva1iieri Ceranni

421, 1301 835 918, 1429

Castellani

Oerioli

Cervo ne 1070 Cesa-Biancl1i 1208 Cese1..-ti .c;13, 832, 904, 967, 1042, 10~5 , 1072, 1342 Cev·idallì . 1155 C'hiarolanza 1213 , 1214 Cl1iasseri111 45, 77, 172, 173, 397, 501, 967, 1070, 1085, 1 r50, r1~3, 1213, r215,

r269, 1462 . 118 . 154

Ciauri

888 r213 , 1214

594, 920 417 100

1215

302

Chia\·'lro Ciancio

e Cabrini ('accia Calclaro1a Calice.t i Calò Camera . C.an1erano . Cannata

Cantelli

1070

B Badltel .

Pag.

Pag.

Pag.

Clivio t'oo-1i~Y1 na. ..., C'olalè

Comisso C'ona Conforti Copelli <'ozzol i 110 C.'11rti

.

940

.

114 1319

' • •

106 1213 889

1339 725 r236 967


-

XXXI -

Pag.

D Da Gradi 952 Dalla Vedo,·a 1269 D 'i\.ngelo . 957 Daniele 452 Da retti 240 Dazzi . 1413 D€ Chiara 397' 500, 1456 De Fa,Tentn . 515 Delitala . . . . 370 .., '1 De Napoli . 1323 ' De Sanctis 1279 De Tommasi 36, 79, 174, 1486 De l'oni . 498 De Vecchis . II De,roto . 157, 15S, 222, 1270 Dia11 303, 498 1262 Dionisio Di Pace 371, 912, 1039 Di \."estea 888 fJomi11ic.i 1269 IJonati 365 , 366, 1212 • D'Orme~ . 889 D r agotti i .1. 42, 65, 161, 309, 812, 1170 Dura1Hl • • 353 Duirante F. 803 • • 1105 D11rante l~.

--

Pag.

Galli Giul. . Ga1nbara Gangi Garibaldi . Gasbarrini 563 , 753 , 860, 424, 952 , 953, 996, rogo,

1269 1237 279 177 874, r527 1147 Gavello . 921 Genoese 97' 427, 738 Ghilarducci . . . . 495 , 897 Ghiron 1107, 1117, 1181, 1212,

1234

Giacane11i Giannelli .

1067 788, 1032, 1212 Giannu~i 326 Gilberti 526, 695 Giorda110 . . 321 Giorgaicopulc 686 Giudiceandrea 431, 864, 1404 Giug·11i 1178 Gog-gia . 979 Golgi 858 Gos io 951 Gra11d e . 1141 Greco 1020 Grignolo 497 Grossi E. 1269 Grossi V . 139 Grossi.eh . 1224, 1281 (~uzzoni (legli _..\. ucar.ani 115

E

l«gicli

342 J 385, 426, 460, 557' 747, 828, 1047, 1070

F Falcio11i 133 Falcone 1214 Fasano 464, 121 2, 1214 Fasian1 497 Favare . . 303 Fecarotta-Ca111pis1 730 Ferrami11i 1025 Fierraresi . . 690 Ferretti . 214, 342 , 757, 1248 Ferri 207 Ferroni 114 Ficai 529 Fici . . 152 Filipp~11i 106, 170, 395, 424, 454, .186 , 523 , 586, 651 , 927 , 1153, 1201, 1374, 1437, 1487 Floria 1II9 Fod€rà . · 9~ Fortun~to . 856 Fossataro 644, 1445 Fr.ances·c hi.ni . 1531 Frugoni 1285 Fulèi 46 . G

Gal)bi Gagli o };- .

(;.agli<> (;.. Gal1i Gio\·.

927 ; 1175, 1237 . 883 r070, 1269, 1381 176, 594

'

I I 1n1)asiato . . 111dex . . Ingi.ann i Isi<lori Izar .

209 781, 869, 1280 1213, 1214 . 206 1210

J

Justitiia

29, 94, 125,. 157, 190, 219, 255 , 282 , 314, 343, 380, 412 , 444 , 477, 509, 537, 573 , 60~ , 636, 669, 700, 733 , 761, 763 , 801 , 858, 867, 893 , 959, 982 , I030, 1078, 1102, 1126, 1158, i222 , 1245, 1312, 1346, r377, 1406, 1409, 1502

M ì\ii aestri11i

I~afra11ca

1211 1374, 1405

I4a Torre I ,U)T .

l\Iaffei . l\1aggiore Manfredi M a ngiagal li Man gi,niell.j . Miaragliano D . M1a ra gliarno E. Mar assi11i . Marchiafa\'a . .Marfori . 1\1argarttcci . .

Lecce I . . t-otta

. 1379 1214, 1215

I~it,'al{

999 518, 725, 754 528 999 1177 92, 22! , 976

J.,,utrario .

261

I2I2

.

1113 -I :.'7 91 1531 998, i2I2, :215 ~Iariotti 731 l\1arotta r496 ::viart~giani . 1119 .:VIasci 76, r o8, 233, 493, 520, 587 , 589 , 6c3 620, 622, 629, 654, 716, 7 i8, 785, 905, 949, 994, 1057, 1172, 1228, 1330, 13 57, 1423 ' 1456 ~1:asciardi . . 303 Mascel]i 488, S91, 555 , 577, 1240 ìYfasnata . 1300 1

Masott1 ì\'fassa 1011g-o Miassi n.i Me<lea . Mello lVLe.ndes lVIic.heli . l\Iilia11i Miuerbi 1VIing.azzi ni . Mizzi

864 303 . 1056 975 1263 585 , 1411 225, 257, 114~

624 961 193 , 320, 326, 495

950

~10cli g··liani

. 1349, 1382 Mo11dolfo . . 1475, 1512 l\Io11te]eone 853; 860, 88(), 1009, i o4_::, 1090, ro9r , 13 72, 1426, 1434 Mon,t esn.110 12, 85, r27, 152, 236, 330, 342, 370, 438, 461, 543' 568, 598, 750, 757' 887 J 927' 956, 1r40, 1234, 1241, 1403, 1439 l\1·o nti _.\ . . 575 Monti G. . 692 • • Morelli . 752, 1302 , 1527 ì\'Torone 562, 563, 952, 1214 ,

1212

86 481 , 809 309

l\Ioscati r . 1\... osti l''lttrri

N 1288

Narcle111 N ,egro .

496 30I, 498. 922 202

Neri Nicotra Nobili

154

o

1176

J ,llSena .

i24

1

429

I..;ollini . I . . on1bardo . Longo . . I . .ore11zatii l . . origa .· I, u cate11o

70 1301 1242 922

1301

L

Orta li Osslan

343 493 , 588, IO/I, 1259, •

1295

I~11zzatti

1,1171.:atto

Pag.

271, 478 •


-

XXXII -

142 158 . 1213 Palagi 1214 I>al azzo 758 Palma di Pascarel11a . Pangloss 25, 56, 250, 372 , 534, 063, Sgo, 1094, r156, 1309 1458 Paoletti III7 Pari . 885 Pasini . 312, 1302, 1528 Patta. 833 Pellegrini 1179 Pende . 1044 Pennaito 296 Pennisi r44, 945 Perazzi 923 Perucci 1204 Pertusio • 609, 781 Perussia . 1483 Ptetrucci . . 209, 921 Piazza 119 Piazza Taormin a . Piccinini ~88, 922 , 999, 1070, 1079 P.r eti 6go, 791, 884, 976, 1270, PietraV1all.e . 220 , 6o4 Pighini x267 Pignatti 343

Pacchini Pagliaini

Pinzani

114

Piperno J1iron<lini· Pirro . . Pit t are11i

1374 1338 1 213

402, 1396 Poggiolini 1193 Pollitzer 1185, 1203, 1297, 1496 Pontano 16, 920, 1129, 1165, 1186 , I I95, 1206 483 Prati 1356 Prebi 1 Preti 690 , 791, S8~ , 976, 1270 1495 1215 P t1rpura 1

11Sr, 121 3

Ptttti Pu1..z11

632 1214 1048 I('89 1117, 1175

I.tatto

p

1213

.

R 569 1057

R adnL li Ranelletti

- Roma -

1920 -

Pag.

Pag.

Pag.

Ravasilli Ricca

Rizzi Rocca·v illa Romane se Roucali Ronch etti Ronzon:i. Rossi . Rossi Doria Rotol o Rugg,i Rusca

Spolverini . Stretti

1081, 1507 998, 1033

T

~13

212 •

g22 . . 1495 "1·:)8, 79 ! 79. 237, .:~i <t1 ltl8 ~ ' . 1213, 1253 5b9, 927, 1433

. 497, 833

Taddei

T en1pini Toodoro

Timpano Tognoli .

.

Tomase11i T r opeano

.

270

91, 124, 222

Trossarello Tusini .

937

.

s

n

u

Sabatini 20, 1r5, 275 , 304, 369, 435, 502, 673, 709, 792, 1521 Sabat11cci 70 Sabella . 1491, 1493 Sala r 988, 1089 Salvo 334 Samaiu 695 Sampietro 279, 84r Samarelli . 604 Sarri . 9 Sarti 922 Satta 225, 257 Sca1fì 303 Schupfer . 1115 Sclavo . . r57, 222 Sebastia11i 295, 329, 1291, 1360, 1392, 1444, 1494, 1519, 1522 Segal e . 289 Segrè . 1119 Sembian te 1431 1235 Serafini . . 1317 Sici li.ano . Sil·vestri ~ 469 , 594, 902 , 1151 , 1234, ·1269 r266, 1418 Silvestr.i T. • 91 8imo11etta 366, 1021 Simonini 922 Sirtori . Sisto . 465 , 497 · 878 , 1236 1176 S ivori 1215 Solieri 1335 Soliua 1303 Sormoni 1299 Spampinato 1

1

Stab. Poligr. Amm. G uerra

976 1044 109, 200 498, 796, 1532

1212, 1213, 1214 . 592, 855

Uffredttzzi T~Trizio

.

V

Va1en.ti V tal.lardi

Valtorta Vecchi .

. ..

Vent11ri Venza .

Veratti \-ercesi

337 1496 797 1214 1297 529 1370

13/0

409 953 , i148, I302 Verga . 751 Ver gano Verney· 8, 209, 277, 817, 1274,

\ .Terdia11i

1469 422

Vi'Co Vig·e,·.ani. .

'

Viscontini Visentini v .o lpino

.. .

r160

86 1369 129

z Zancla . Zap1ellon i Zibordi Zoia

'

208 1215 1021

1143

L . Pozzi, resp . •


Indice alfabetico delle memorie originali pubblicate nell'anno 1919· sulla Sezione Medica del '' POLICLINICO Volume XXVI (1919)

''

,

Albuminurie (Le) non nefl'itiche. - Prof· Ilario Romanelli. Pag. 62. Adiposi dolorosa ·(Contributo clinico ed anatomo -patologico allo studio dell'). Dott. Ermanno Mingazzini~ Pag. 49. Anemia perniciosa e infezione tifica. Prof. Ferruccio Marcora. Pag. 424. Aritmia sinusale completa in un caso d febbre di Malta. - Dott. G. V. J?erralis Pag. 18. Ascesso epatico amebico (Alct1ni criteri di diagnosi dell') e le indicazioni alla cura medica. Prof. Tommaso Pontano. Pag. 169. Ascesso epatico dissenterico (Risposta alle critiche del dott. Simoncelli cc Sull a ci1ra medica» dell' ). - Prof. Tommaso Pontano. P ag. 236. Ascesso epa.tico dissenterico (Sulla cura medica dell'). - Dott. Guido Simoncelli. Pag. 222. Blefaroplasmo tonico unilaterale (A ,propo sito del). Prof. Antonio Mendicini· Pag. 286. . Cirrosi biliare ipertroii(:a a forma ipersple• nomegalica. - Prof. Giovanni AntoTielli· pag. 347. Cuore (La legge del). - Prof. .Augusto Murri Pa,g. 1. E chinoooccosi umana (Sul valore dell'intradermoreazione nell'). - Prof. Antonio Gasban;ni. Pag. 441. Granl1loma maligno (Del) . - Prof. Pietro Sisto. Pag. 209. Influenza (Associazioni batteriche nell') e · relativa siero-profila.ssi. - Proff .G. Tizzoni e G. Vernoni. Pag. 187. Influenza epidemica (Studi sulla). - Prof. Guido Vernoni. Pag. 325. Influenia (Lesioni nervose da). - Dott. Gustavo Tanfani. Pag. 321. Ittero emolitico splenomegalico operato di splenectomia (A proposito di un caso singolare di). - Dott. Livio Losio, Pagina 410. Malaria (La) nell'ospedale militare Mantegna di Milano nell'an,no 1918. - Prof. Cesare Pezzi. ·Pag. 199, 239. Malaria (Un caso di chiluria intermittente da). - Prof. Guitavo Quarelli. Pag. 121.

Nervi periferici (Sulle paralisi dissociate dei) consecutive a traumi di guerra. - Proff. r- . Mingazzini e G. Fumarola.. Pag. 257, 289 .

.

Nistagmo spontaneo (Sul). - Proff. Guglielmo. Bilancioni e Achille Roma.gna Ma noia. Pag. 461. Pallestesia (llitetiori stl1di sulla) - Dott. Cas1miro Frank. P ag. 387. Pleuro-tifo (Contributo alla conoscenza del). - Prof. Emanuele Mondolfo. Pag. 193. Il' P siconevrosi motorie nei militari (Le). Prof. Giuseppe Pellacani. Pag. 27 5. Reazione di Wassermann (La) con la titolazione del complemento. - Dott. ssa Bianca Frattini. Pa.g. 23. Sclerosi disseminata del sistema ne1·voso (Sopra un caso di). - Prof. Pietro Albert oni Pag. 361. Siero antitetanico {Sulla determinazione del potere immunizzante del) a mezzo della stricnina. - P roff. G. Tizzoni e P. Perrucci. Pag. 109. Sp1e11omegalia. emolitica. - Prof. Angelo (~econi. Pag. 129. Splenomegalia emolitica famigliale. - Prof. Pie"!;ro Biffis. Pag. 394. Spondilosi rizomelica ed osteomalacia. (Contributo allo studio delle spondilopatie croniche). - Prof. Nicola. Pende. Pagina 446. Sporotricosi (Sopra due nuove osservazioni di). - Prof. Carlo Vignolo-Lutati. Pagina 160. « Ta bes dorsalis » (Sopra un caso di) con manifestazioni sifilitiche e con reperto della spirochaeta pallida nel tessuto calloso circostante a ll'ulcera perforante. - Prof. Augusto Giannelli. Pag. 381. Tifo a ddominale (Due casi di em1p1egia come complicazione del). - Dott. Ernesto De Sarro. Pag. 32. Tronchi nervosi (Primi nostri risultati di interventi chirurgici sui) - P1·off. G. Boschi e A. Perrone. Pag. 385. Tumori sarcoidi cutan,ei (Per la conoscenza dei) nel loro rapporto con gli stati pseud.a-leucemici. - Prof. P. L. Bosellini. Pag. 147. Virus influenzale {Sulla filtrabilità del). Prof. Carlo Moreschi. Pag. 97.


Indice alfabetico delle memorie originali pubblicate nell'anno 1919 sulla Sezione Chirurgica del '' POLICLINICO ,, Volume XXVI (1919)

..

Anestesia eterea e cloroformica (Influenza della) ripetuta sulle variazioni numeriche dei globuli bianchi. - Dott. Carlo Oliva. Pag. t.16. Aneurisma della voplitea di n atura sifilitica (Due casi di) . - Prof. Pasquale Filadoro. Pag. 32. Aneurismi traumatici degli arti (Contributo clinico alla casistica degli). - Prof. Temistocle Laurenti. Pag. 313. Appendicite (Sull' ) come complicanza del rene mobile destro. - Prof. Silvio Rolando. Pag. 68. Arti (Ultraintervento per la conservazione degli). - Prof. Temistocle Laurenti. Pagina 406. Bacillo di Eberth (Complicanze ossee-posttificl1e da). - Dott. Umberto Tassone. Pag. 274 . Cancro (Nuova teoria sulla patog~nesi del). - Prof. Angelo L. Soresi. Pag. 12. Cisti ossee (Sulle). - Dott. Bruno Polettini. Pag. 204, 217. Condro-osteosareoma primitivo del seno frontale sinistro. - Dott. Pietro Caliceti. Pag. 353. Deviazioni dell'utero (Osservazioni e con· tributo s ul trattamento chirurgico delle) e del prolasso genitale. - Prof. Pietro Gilberti. Pag. 288. Emorragie secondarie . Dott. Prospero Amorosi. Pag. 108. Ernia ischiatica (Sopra t1n caso di) contenente un ampio diverticolo sigmoideo formatosi da causa mai ancora notata. - Dott. Giovanni Marchetti. Pag. 244~ Etere (Sull'uso dell') per medicature, lavaggi e inondazioni peritoneali. - Dott. Giuseppe Fantozzi. Pag. 390. Ferite articolari d'a1·ma da fuoco (Contri· buto alla cura d'urgenza delle). - Dott. Enrico Bussa-Lay. Pag. 191. Flemmoni infettivi acuti (Contributo alla casuistica dei) della laringe. - Dott. Bernardi110 I\1a ci. Pag. 146. F~colai osteo-mielitici cronici t1lcerosi (Sull'introduzione di un nuovo metodo operativo per la guarigione radicale dei) - D ott. Luigi Franco. Pag. 49 .. Fratture aperte e lesioni articolari d'arma da fuoco (Riassunto critico sulla cura delle). - Dott. Riccardo Bompiani. Pagina 249, 297, 336. Gastrectomia subtotale per tubercolosi gastrica a forma pseudoneoplastica. - Prof. Giovan.ni Razzaboni. Pag. 153.

Ghiandole sudoripare (Le alterazioni delle). - Prof. Gian Luigi Colombo. Pag. 383. Lesioni vasali (Aspetto vario delle) · osservate nelle diverse formazioni sanitarie e relativo trattamento. - Dott. Enrico Bussa-Lay. Pag. 37. Macula lutea (Lesioni traumatiche della). - Prof. Gino Ricchi. Pag. 60. Mandibola (Cinematizzazione della). - Prof. Riccardo Avanzi. Pag. 330. Necrosi totale della clavicola secondaria a foru11colo del dorso della mano. - Prof. Giovan11i Aperlo. Pag. 349. Occlusione del coledoco da cisti di echinococco. - Dott. Ettore Oliani. Pag. 177. Parto (Il) senza dolore. Dott. Giuseppe Cuzzi. Pag. 385. Peliosi reumatoide simt1lante l'app endicite. - Dott. Giuseppe Fantozzi. Pag. 281. Plastica esofagea (La) per mezzo del trapi~nto libero di intestino. Prof. Giovanni Razzaboni. Pag. 1. Proiettili nel cuore (Sulle indicazioni operatorie nei casi di permanenza di). Prof. Ignazio Scalone. Pag. 71, 81. Prostatici (Suddivisione funzionale dei) e operazione di Freyer. - Dott. Eugenio Pirondini. Pag. 113. Resezione pilorica (Sopra una variante di). - Prof. Ottorino Tenani. Pag. 185. Seno fistoloso pretrocanterico-otturatoriopelvico (Sulla cura dalla via ischio-rettale di un) da ritenzione di scheggia di bomba i1ello spazio latorettale al davanti della 4a vertebra sacrale. - Prof. Domenico Ta.ddei. Pag. 140. · Stenos' cicatriziali di alto grado dell'esofago (Contrib11to all'indirizzo di cura delle). - Prof. Amatore Austoni. Pa · gine 150, 161. Stenosi sopracecale da anormali condizioni anatomiche dell'appendice. - Dottor Francesco Nassetti. Pag. 21. Trasfusione del sangue nei suoi metodi più recenti (La). Dott. ~i\.ntonio Se bastiani. Pag. 369. Tromboflebite del seno cavernoso destro. Prof. Pietro Gilberti. Pag. 268. Uretere (Sulla legatura sperimerttale dell') assoc-iata a nefrotomia. - Dott. Augusto Pignatti. Pag. 231 .

.. •


)

Roma, 5 gennaio I9I9

Aono XX\ I.

fase. 1.

l

fondato dai professori :

GUIDO BACCELLI

· FRANCESCO DURANTE

SEZIONE PRATICA , REDATTORE CAPO: PROF.

VITTO.RIO ASCOLI

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I

'

SOMMARIO.

« Il Policlinico > nel 1919 ai Medici italiani. Questioni del giorno: L. Verney: S ulla profilas~i dell'influonza. Osservaz ioni cliniche: U . Sarri: Ipoplasia congenita del cuo re

é dell 'aorta.

• Note e contributi : B. De Vecchis: il determinismo del movi mento dell'igiene orale. Sunti e Rassegne: Thibierge: I mis fatti della reazion'e di 'Vasserrn ann. - J. H . Kellogg: L 'insufficienza della valvola ileocecale. - L . Rogers: I vantaggi dellP iniezioni intramuscolari dei sa.li solubili di cinconina nelle infezioni malariche gravi. - A. J. Bevan: Lo stato pr esente della chirurgia delle vie biliari . · Plvagazlonl : n.. Bilancioru: La diag nosi della simulazione di malattia secondo Galeno.

•Appunti di medicina pratica: CASI STI CA: La cefalea reumatica o

indurativa . - Iperacidità g astrica. ed « angina pectoris :i>. La lomboar trite. - Idronefrosi e dolori addominali. - L 'herpes zoster sintomatico. - Prurigine epidemica. - TERAPIA: L8: cu~a. dell'angin~ pe~to~i s. - .La riduzione dei liquiè_ ~gli as1stohc1. - Int oss1caz1on1 medicam entose. - La medicatura alla carta paraffi.nata. Posta degll abbonati. Cenni bi bllograficl. Nella vita professionale: Pangloss: Ancora della smobilit azione ·

sanitaria. -

Cronaca del movimento professionale.

Risposte a quesiti e a domande. Nomine, promozioni ed onorificenze. Medicina ~oaiale: Provvedimenti igienico-sanitari nel dopo-guerra. · Notizie diverse. · Indice alfabetico per materie .

.

'

Dhlttl di proprleU riservati. - E vietata la riprod1M,i0ne di lavori pubbUcati nel POLIWNIOO o la pubblicazione di sunt-i d • essi senza citarne la fonte . · · •

POLICLINICO

1919

Ai Medici italiani. Tre anni di guerra, tre anni di e.risi per il giornalismo medico: dese.r te l e redazio.ni, rincarita e stentata l 'ope.r a tipografica, esorbitanti ;i pr.ezzi della carta. La preziosa collaborazi.on.e dei m edici .al fronte ha fornito inv,e ro larga' m esse di oss erv1azioni cliniche .e di rioerche; h a .dato occasi o ne a importarnti dibattiti sull'o·rdi11arnento della sanità i.n guerra. La fiducia ohe Il Policlinico si era :accaparr.ata, la buÒna cernita d·el materiale e la patri.ottica disamina degli interessi di classe gli haruio m antenuto integro il carattere suo peculiare di giornale vivo, di ,g iornale ·Cioè ch e rispecchja la vita quotidiana del medico 'Pr:atico, che di lui sente i palpi.ti dell' an imo, le aspirazioni intellettuali, ~e difficoltà di esercizio sia nel campo tecnico, sia n~i complessi rapporti sociali. E Il Policlinico cos1 - uno dei pochi fra 1i periodici medici - ha continuato con puntualità la pubblicazione di tutte e tra le sezioni :._ Pratica, Me.d ica. Chiru·r giea - onde da cinque lu·s tri spande il frutto della miiglio.re opera clinica d·ed medici d'o,g ni scuola e d 'og•ni categoria. L'Italia , cui là lenta, inavvertita qt1asi, ma m agnifica, pre1p arazione politica, cui la dura, ma fortunata, prova delle armi h anno concesso il tr.ionfo, esce red~nta dalla guerra, santificata cioè dai sacrifizi, espansa e sicura nei suoi n aturali .confini, liber a ,d 'ogni soggezione, coscj·ente delle sue fo·r ze e d ei suoi de,s tini. ,. La tra diziom.e· nobilissima ,e le non .m eno nobili ·g esta attu,a li le danno nella Le.ga delle nazioni che dalla guer ra so rgerà, un posto d'onore . per guidare il n1o·n do verso ideali 11mani di e1ev a.mento e .di gi ustizi·a sociale.- Questo radio so ·d estino d 'I tali a che noi esplicitamente prevedemmo nei progr ammi degli anni di guerra è ·d iven11to realtà. Nel mo.m ento di in.i ziare la vita nuova noi ci inchiniamo .s ulle tombe d·ei colleghi che col e.onorata l'.arte nostra, e rendiamo .omaggjo sacrifì·cio della lotù vita resero O'r ande la P atria . ai non menq m eritori reduci della gt1erra la ct1i opera preservò il ·plélJese da mina.ccianti epidemie, restituì n11merose vite e con servò for ze lltilissim è all'Italia. ì I..' animo nostro vibra di 1

I

I

1

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fL POLICLINICO

2

[ANNO

XXVI, .FASC.

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commozione"n.el d·are il saluto più caldo e affettuoso .ai coJJe.g hi delle terre ·già invase e soprat· tutto ai colleghi delle terre redente fra i quali alto vibrò sempre il sentimento d'italianità. La letizia della vittoria ci permette la serenit-à per misurare la gravità del nostro còmpito, per sceglie·r e la vta da pericorrere. Se d.evono rinnovarsi gli o.r oinam·e nt'i sociali, se la vita deve tutta mutare e prendere altro ritmo. alla med icin·a o·gigi spetta ~ vi.ene riconosciuto una parte grandiosa nell'indirizzare e volger.e a buon fine il lavoro di ricostruzione. Al .g:iorn,alismo n1edico s'offre un campo vasti.ssimo nel quale noi invochiamo l 'opera concoTde di tutti i medici in qualunque direzione esplichino la loro attività dalla ioattedra all'ospedale, da.il laboratorio alla vita della condotta. dai gabin,etti di .analisi Ùll·e scuoJe, aà.le officin·e . . Se molti sono gli uffici del medico uno è lo soorpo : la salute fisica e la reid-enzione socilale dell'uomo. 11 giornale che vuol vivere la vita del medico deve comprendere qu.e sto complesso armoni co di funzioni e di còmpiti .ch'eleva la n01Stra .p rofessione dalla più immediata realtà ai p.iù n·obili ideali della vita. Tale unità di concezione della p:rofession1e m.ed1ca ispira Il Policlin~co. Le· attuali contin· genze d·e lle occupazioni mediche e d·ell•a economi.a 1p' ubbli ca non permettono una trasformazione radicale quale i tempi mutati oomporterebbero. · E un periodo di .raccoglimento. Finchè i nuovi impulsi non possano essere secondati noi abbiamo organizzato una nuova red azione e ac cresciuto il numero dell.e pagine per prepararci ad affro·n tare utilmente il domani. Attenuia te .e cessate I.e contribuzioilli le·gate allo .stato di guerra allargheremo .e perfezi.oneremo le attuali ·r ubriche, 1I1e introdurremo delle nu.o ve perchè Il Po . . liclinico adempia al tripl:ice intento di accogliere in lavori originali la migliore produzione ita· liana, info.r mare rapidamente e con esattezza d'o·g ni reale progresso n-0str.a no e straniero, f aci· litare e protegge.ve I '·e sercizio delr.arte ,s alutare·. I medici italiani. che per 25 an·nd ci hanno in.c oraggiato, che ci hanno sostenuto negli anni difficili della guerra, noi speri.amo che ci concederanno la loro auspicata· cooperazione. Mercè loro Il Policlinico non solo terrà alto il decoro italiano nell' epoca nuova, ma risponderà agli ideali di um.a na giustizia pe,r cui -l?ltalia s,è ricostituita. LA REDAZIONE. 1

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QUESTIONI · DEL GIORNO. Sulla profilassi dell'in:O.uenza.

La pan.demia iinfluenzale continua le sue stragtl.. E, se giiova trarre arnm.a est ramento dal passato, dobbiamo ammettere che verisimilmente, pur troppo; jnfierirà anc·ora a lungo (quella i·niziatasi .n ell'inverno d·e l 1889 si protrasse fino alla m età del 1892) . A gi·u sto titolo dunque .richiama tutta l'at tenzii one del mondo me1dico : d omina" oggi tutte le al tre questioni della medtcina. M.algrado gli sforzi coml)iuti per d ebel1ar1.a, &iamo quasi .i ndifesi c-0ntro id i essa. La lotta si dimostra difficile ie quasi impossibile, perchè la malattia è mail nota: il medico può ·dire, aln1en o, in tutta· cosciienz.a: i grior antia m.ca11i . 1ion i gnorare. P er qua nto ,concer11e p a:1·ti colarn1ente la profil assi, questa d ovrebb e 1derivar e dalle cognizioni eziologich e ed epid·emi ologi ch e; l·e ql1.a ld sono ben poco sicure. Vogliam o richiamare l e principali di que ste nozio11i, l)er t ent a r e di m odell arvi l a p r ofilassi. 1

Un '' binomio eziologico ,, . Da qualcl1e te1npo si sospettava che l'i11fluenza fo sse prod otta d a l l U virus filtrabile, d ate l e analogie ch e essa p:vesenta, al111en o n ei rigua r(2)

di epidemiologici, c-0n .altre· malattie da virus filtra.bili , partico1Larmoente col morbillo. La prova della .fi.l trabildtà de·l viru1s inftuen.. zal·e è. stata fornita da Selter, da Nicol1e e Le· bailly, e successiv.aln.ente da altri. Il virus ultr.a-mic·ro1scopico .si dimostra pries-ente nel! ,espettorato. .S ebbe·n e le espei:ri.enze ·esegu,i te fin'ora per ,accertare l a fiiltr:abilità del vit11s • siano pa:ssibdli ·dii obbiiezioni, pure pois siamo or . . m ai aimmettere qu1esta nozione come acquiisita. Se non che, il virus ultra-miciroscopico agisce r ar.amente da solo. Per solito .e.sso è il pri· mum 1noven s, che. :apre la vi·a ad infezioni' se· cond ar~e, l e quaiLi assum·o no la parte princi.. pale nel d eterminare la gr.avità d·ella malattia. Si cr ede che durante !,.epidemia del ·1889-92 do· minrqsse il bacillo .di Pfeiffier, ma· og.gi riscon ..· tri am o di rado questo germe; f·r eq.uenti sono in vece gli str eptococohii, a pparten•enti a va.Ii tipi (tipo Kolle n on emolitico, tipo Mathers em olitico), il pneumococco (in specie tipi I e IV di Cole), il catarrhali s, .g li stafilocoochi, il pneu# mobacillo di F1r iedlander, gli pseudo-i.n fluen .. .~ali , perfino le spirochete. 1Si tratta di germi domeiSti·cli, · ospi ti abituali del nost·r o organism.o, che cessano di .comportar si com e epifiti, per diventa.ire p atogeni. Nelle ' br on co-polmoniti quasi costanti son o gli strep .. tccocchi, ta11to ch e p ossono con1siderar si éome 0

se1ni-spe cifìci.


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SEZIONE PRATI E:A

Condizioni ·a nalog·he si ripetono per n1olie alt.ne infezioni da virus filtrabili. Tip1i·co è i·l caso della peste · suina (hog-cholera), in cui è di 11eperto re.gelare e quasi .costante il cocco-b.aci'llo di Salmon e Smith, tanfo che la m1alattia si · • c;redette defindtivamente il.eg.ata a questo germe; il quale anzri dette il nome ad un intero g·r ·u ppo di batteri, le salmonelle, che provocherebbero infezioni dette « salmonellosi » . Dalle rice;che di Schwieinitz ·e Dor·set risultò ir1v-ece ·che la ma• lattia è dovuta ad un virus filtr.ab.ile. Qu-esto reperto però non distrugge il primo, in quanto che il virus ultra-microscopico non agisce mai da ·solo, e anche il germe visibile da sruo è incapace ·di dare la malattia (Uhlenhuth); ma col concorso d èÌ vi.r us ultra-mi,. croscopico entra i·n azio·n e il germe viisibile, che è un ospite abituale dell'intestino del m~­ iale: ne risulta una simbiosi · microbica, che determina l'hog-cholera. L'associazione del germe visibi·le non specifico è così regolare, che la constatazione di esso permette di porre la diagnosi. Alle volte ·p erò i11vece .di questo paratifi-co si riscontrano altri germi del gru·ppo o affini, il suiseptlcus, il typhi suis, il coli; ecc. La molteplicità di questi • · re~rti concorre a spiegare la variabilità clinica della mala.ttia. Tra i molti altri esempi dei genere .è da annoveraTe la ~febbre gi.alla, che ha dato origine a tante ano.assdon.ate discussioni. Le r.icer· -. c he di Sanarelli non sono state i.n firmate da quelle ulteriori di Reed, Ca:vrol e Agramente, ma integiiate da esse, in quanto ohe il virus filtrabile apre la via al·l 'invasione batterica (Londlini, Lanfr anch}). Si era dunque avuta troppa frie tta, come ha s ~ritto anch.e Sa·n felice, nello svalutare le bel1e ricer·che dello studlo1so italiano. In qu·esti casi noi parleremmo di «binomi e3iologici ». ' Si conoscono ormai molte in,f ezioni con comportamento ian.alogb: la scarlattina, in cui il · viru s filtrante si asso.eia agli str·eptococchi; il cimrurro dei 1cani, in ·cu1i si associ~ alla Pasteurella canis; il · tifo esantematico, in cuj prepara il terreno al bacill10 di Plotz ed all 'X 19, ecc. . Molti enig111i eziologici vengono così ad essere ·chiariti. , Qualche o.11tote a1n1m-ette cl1e perfino iI ti,fo, . i paratifi e .i l colera, siano infezioni second.arie, consecutive all'azione idi vir11s filtrabili. • Il virus filtrabil e è la chiave che disserra la pol'ta ai g~e rmi batterici . . In pri1no ten1po esso deprime l 'orga11i.sm o; co~ dice Debré, vi in·duce 11no stato id i « .q.ne.rgia: _»; co1ne si. esprime Violle, ne « sider,izz.a » 1

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gli .elementi anatomici. In seoondo tempo, a:lcun.e specie batteriche le quali per so·l ito vivono tr·an,q u.illamente nelle v.i e respirato1~ie e n.ell'intestino, profittano di questa co.n ·dizione pe-r irron1pere nelJ'or·g afiismo : Nicollei li iehiama « inicrobes de sortie » cioè <li irruzione. I due virl1s si esaltano a vi oe11da, per modo che Prowazek parla di cc simbionti ·s inergetici »; ma è la superinfezione che determina l,a gravità dellta malattia a d u plice eziologia. Nel caso 1dell'inftuenz·a, di,ce Mel1nier, il vir·u s primitivo 'Pronunziia la sente11za, ma è 1 infezione seconda.tj.a 1che la esegl1e; o, volendo usare il paragone non meno espressi vo di Vi olle, il v.ifru·s .specifi1co ara il terreno, sui solch~ del quale germinano -i batteri secondari. Mentre il v,i.ru·s ·inflillenz1ale specifico con1diziona Ja .m o rbb.slità, .s ono le complicazioni che determinano la mortalità. Il prim,o dev·i talizza il corpo, che diviene facile e . rapida preda degli epifiti. Se non che, di questi .s i esalta la virulenza; quindi ,a nch'essi divengono contagiosi. I ge,rmi se.con.dari possono •dunque trarre ori.gine da un org.anismo colpito, In cui 1si sono v·i rulen. ' tati. In aitri termini, all'infezione primitiva ·può sov-rapporsi .non, sòlo un ':a:uto-i.n fezione • ma anche, e forse più spesso, u:µ'etero-infe. z1one. 1 Queste no~io~i sono importanti per la profilassi. La moltep1icità ded1e infezioni sec·ondarie .spi.ega 1a va·rietà d.eJ:le f o~me· cliniche dell 'inftuenza. Possono :aver.s i forme miti, roooosindromatichte, CM ricord.ano davvicino la febbre dei tre gri.o.r ni (analogia messa nuovamente in rili evo da Netter); presumibilmente esse isonJ dovute aillla sola azion.e de[ virus primitivo, .astenizzante, ir quale secondo !{olle può, sia pu.r e ui via del tutto 'eccezio·n ale, .essere in grado di u ccidere, pro"locando un'intossicazione .del midollo allungato, che si traduce in edema polmonare, ma per solito determina solo forme initi. Si , hanno casi gravissimi, e anche fiulmin,a nti. Si osservan·o iocalizzazio.n i bron,co- . ·polmonari, pleu.r iche, tntestin~i, cerebirali, form e esantematiche, poliadeniti-ch e, bradicardi che, rèumatoidi, setticemiche, ecc. In uno stesso ambie11te dominano per J.o ·più ,f orme 1seGondariie con una ,s tessa allure ,c linica, !il che dimostra un.,origine unica del contagio. D'altra parte, le infezioni secondarie dell'influ enz,a possono av,e rsi anche in altre malattie: per es~ , bron.co-polmo11iti .non differenziabili d.a qu€111e iinfluenzaJ.i h a11no a-ccompagn ato, in Am·erica, 11n 'epi-dèn1i1a di morbillo .. Si ccome no11 è so~ o il virus inftue11zale ad essere contagios~, 1na lo son o an·che, e ad un alt() g.raid:o, le infezioni seconda.rie, così le misuire 1

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profilattiche vanno dirette 11on solo contro l'.ag1enie ultra-microiscopico, il ql1ale di per sè l: i)oco temibil.e, ma anche rontro gli .agenti batter.i: i, i quali cagionano la gravità del.la m.ala ti.ia. Q11esta nozione ·d;eve tenersi presente così per l e di·sinfrezioni co,m e per l 'isolamento. · :

Questi e altri fatti tendono a provare- che i! vj rns d ell 'influ.enza è labiliiSsimo e che viene·~ distr11tto raptdurnenie (dall'aria, daJ.1~ luce, dal disse·ccaimerlto). Si compoil:terebbe in modo an~ ­ logo al vir111s mo.rbilloso, mentre aJtri virus fil, trab~li sono molto resistenti: quelli del vaiolo umano; qel vaiolo ovino, del vaccino, dèlla peste sui11a, eoe. Patologia comparata dell'influenza. E st.ata ritlevata Diù volte l1a coincidenza d: . L~a trasmiss·i one sùole av'er luogo in qu .'.lnto . che .i malati proiettano a breve distanza, p.are·pidemi-e lunane d'influenza con e]>idemie dj così detta influenza o fehl1re tifosa degli equi- lando (i11 specie' nel prÒn unzriare conson.aì1~ i es·p losive), _tossendo o starn·u tando, par ticelle d ; 11i. Di ·recente vi hanno richia1nato l 'attenzionlti.cosità ·Che cont.en,gono i.l virus: i ma1ati.~i nè Orti.coni e Barbier, Samp ietro, Lanfranci1rcondano in ql1a1che modo di una nebbi.a inchi, ecc. • fettante, la clii esistenza è staf;t ·dimostrata dn. Fra le dl1e n1alattie esistono analogie eziolog.icl1e non dllbbie; per es. Ba.s~·et ha 'd imoistrato Flu.g ge, Vinc.ent, ecc. : essa op'era il contagio.· Ancht personie ap.p arentemente ~ ane poss-0no ed .altri a11tori hanno confermato che l 'inft11en. za eq1filna è 1dovuta .ad un virtis filtrabile·, Orti- essere sol'gen ti di contagio. , Bisognerebbe ~11nqtre che t11tti si perst1n.de.~ ­ roni e Barbri.er hanno Ticonosciuto· l'intervento ' sero che è i1n attentato rulla sal•u te pubbiic(t di gerrmi seco11darì identificabili con q11e·l li di Prf•eiffer, ment1re l:a presenza dii stre1)tococc1h i è. tcssire o .starnlttar-e in présenza di altri, senz ~t portare la pezzu·ola innanzi alla bo·cca; anche stata accertata da F·erry, da Mathers,. ecc. parlia ndo bisognerebbe tenersi ,ad t1na certa d1Non solo, m.a Orticoni e Barbier avrebbero stanza, come ,nei luoghi di peste pollllJ)nare. proviato 1che il sd1eTo di cavàlli g'l1ariti eise:rcitù .Non sarebbe male che le a11torìtà sanitarie • effetti ·curativi ntell'uomo. mo1tipl1cassero i cartellini di propaganda p e1 , • Siamo dt1nq11é tndotti a non escl11dere ul'l amm-0nire e premunire il pubbli co. legame di dipendenza, se n on l'identità, tra la Sovratutt·o nel visitare i malati conver1ebbc n1alattia l1mana· e quella eq11ina. Non pare tenersi àd una discreta di8tanza, ql1alora non tl1ttavia che g li · eq11ini abbiano t1n compito aipprezzabile n ella diffusione dell'inft11enza. Se siano adottate )e altre ca11tele di c11i parleremo in seguito. il ·contagio fosse contenuto nelle feci degli Probabilmente il co11tagio pl1ò aver luogo anequini,.. la malattia dovrebbe invadere contemche con le man.i del malato, inqlli!latesi perchè poraneamente t11tta 11na città, non procedere egli le ha portate i11nanzi alla bo~ca o nella per quartieri, per alloggi, come realmente av• vie11e. P 1. 1ò a:mmettersi tutt'al più 1a trasmi~- . bocca; con i cibi toccati da rr1ani inquinate; ecr. ' Ne viene l 'utilità, non potendosi evitare' l e sio11e diretta, immediata, no;n freg11ente a reastrette di. m.a no, di lavq.rsi le mani almeno prili1•zarsi, dagli e'ql1ini all't1omo. Per q11anto ·sia i11dubbiamente scia,r sa l 'impor- ma dei pasti; ?e non sono ben pl1lite, di non , po1·tarle ·sulle labbr~, in bocca o ... ner. naso; in tanza di qt1esto f.attore, esso non va 1')erò trascurato. Le nozioni espo,ste consigliano una gener~, di osservare l a nettezza. ·G:l i _sp l1fi , freschi n,à tur.almente. sono pericobi1ona pulizia umi·da delle strade, in cui non losi. Quelli disseccati possono contenere se non difettano mai gli escrementi eql1in.i , e sl1ggeriil vir11s spe.cific o, poco Tesistente, almen'o i batscono di limitare al minimo i rapporti con gli teri 1secondari; da ciò l'utilità de.I Q.ivieto di spueq11ini a chi, per ragioni dj m estiere deve ' tare per terra, o sui pavimenti di ,.retture nuba cc11dire a q11esti anima1i. • bliche, e della pratica dell~ disinfezioni . ~ Il contagio inter-umano. Secondo Violle, è p!robabiil.e che anch.e l'l1rin :t La p rincipale .e forse l '11nica sorgente del condei malati .s ia ·contagiosa. Quindi non sarebbe Lugio è l'uomo ~nfermo. ( fuori .di lt1ogo che 1Si 'Provve·desse ali~ b11·ona Pare ?he q11as1 semp1I'e ·11 co11tagio sia .i ntermanute11zione delle vespasiennes è che se n e 111nano, ossia. abbia. ]11 ògo direttamente da pe.raumentass1e il numero. s1n a rnnlata a persqna .sana. Bastano, pare, ql1antità minime di virus a ded e.~ ernpio, p11ò avvenire eh.e in 11n osped.ale terminare il -contagio, a~alogamente ·a ciò che un solo reparto sia gTavemente , coloito avviene per · altri virl1s fi1tranti (quello dell ~ - ' men1 / .; milionr1re i111 reparto contigt10 resta ten1pora11eamenpeste aviar~a si manti ene attivo a . 1-5 te imn1u11e : d11nq11e la trasn1issione non avvicsimo, secondo Maggiora e Valenti; quelJo af11 e attraYcrso l'aria o con ·l'intermediario di oatoso a .1 / 5000 , secondo Loffler; ecc.). o .. getti o cli l)erso11e sane o d 'insetti (Sa1npietro ). · Ciò spiega l'estrema contagiosità della ma1

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e i l suo ooin siderevole potere di di ssemine poTtq, i11fine ad ammettere che , p ossa compie1 rsi . -a nche ·per gili occhi: Vìncent· nuL-J.one, di espansione. ' . e Lochon È incerta la trasmissione ' ·per mezzo d.i .og- in Francia, I,Jull in Ameri c: tlJ, L enz tn Svizzera, . I . . '!:ètti .. Le prov1e ad·dotte peir sosten erl a (per es. · noJ1.. pongqno in dubbio la fre ql1enza di q_u esta • ,_uella ben nota d'ell a lettera. gi:t1nt.a ai rp,a g.az- via di trasmissione, ch e Nicolle e L~b ally tIJ i d·e1 Louvre nell )89) sono s11scettibjli .di cri- · avrebbero accertato sperimentalmente e che ~iLl:e. • verrebbe comp1 ov ata dalla ·fr equente rieazione A d i ff~renz.a deJJ'in1:ezi one primaria,' q1u.e:I~.e . con1git1ntiv·a l-~ . I l virus. .attraverserebbe dir~ta- · menté la congiun.t iva ; ovvero vetrebbe p ortato ~.::2ond nrie possono èertar1lente esse1·e traBm e.sriel rinofa1 inge p1er i dotti lacrirn:aJi. (La p.e ne~·e -oer vi:t. i11diretta p ojtl1è i ..batt.~ri che le 'd e. • trazion.e attr averso l'occhio è stata di'mostl'ata I t~1uni 11ru10 sonò ' più ·q i11eno resistenti , come anche per altr~ virus : p·er l a lJeste aviaria da i:;.appiamo. Kleine .e ì\folle:rs, p er il virus m ixomatoso çlei Da ql1 este n ozi on i d·eriv.a la cons eguenza ·Che :)isogn a sovriatutto di: endersi dài rappo1l't i in1-· conigli da Sa11areJ.li, eoc. ). Notiam·o a ncora che il virus de11 'influenza 1ne Jiatd. co11 i .sogg·etti malati, iua. cl1e no11 sono può pe netrar.e attraverso la v agina a. 1ra scurare I.e .a ltre nor·n1e d i profil.a,E,si gen e- equina , (Boé·r tnan). / , ·rale, pet es., le disinfez.ioni. I Il p erio rlo lt1i n ctl hazione dell inftu enza è · bre• Condizioni e modalità del contagio. v.issimo : a1le volte inferiore ·a 24 ore. QueJ.\on è acce rtato m,a è verisimile che l 'insta 1circostanza conicorre a .spiegare la r.a pitluenza sia sovtatu.~to co11ta:gio~a d l11;ante l'i11·d ità ·con Clli la rnalattiia IJLtò p1·op1agarsi: gt lle • volte es.p lod.e •qlLasi.' a lrin1.provviso. C-0sì L ereC!lbazione ·e lo stad io. ·febbrile, com e il m orl-:,jllo. • L,a contag·iosità del Yirus primitivo si ès·au~ bol1Ll.et riferisce di lln pi ccolo 01sped,ale infan1·!1:ebbe relativa111ente presto, nel corso d elta tile in cul t1ltti i 31 rièovei'·ati an11n ~la.r on o dì n1a là ttia. infl111enza entro .3 giorni daJl ,.amn1issione di N o1~ voglia.n10 p,assare sotto sile11zio la ciruna n11ova i11fermiera che e.ra inftue11z,ata. ·o.stanza çhe in 1nodo d iveriso si compoì·ta l'inSembra a.ccerta.t o ch e l1n l)l'irno atta.eco, in f·u.enza equina, l a qt1ale presenta molte analospecie se grave, _con ferisca 1 i'm rn..un.itcl. f. ie, già rilevate, co·n quella 11m a i1çt : gli stalNon si t ratta ·di i1n'immunità s alda, tenace, l.Jni possono p ortare per anni il virus 11elle ve~ con1e vie11e lasciat:a d a!l mo1 billo, n1a.. s olo di sciC : > le semina li e nella prostata e ·corit agiare t1n'imm11ni1tà rela tiva, nel se111so ch e sono , rare • -Le eavalle dura nte il salto, come dimostrò B·ele r.eci·dive. Do1Jo 1111· p.r im o att.aoco sogliono :n.elrha n s. Lo stesso fatto ·venne poi acc~rtato aver si, tutt'al ·pj ù; solo for m e fr 11stre, miti (fac• 1 : n che per il · cimurro spei:imentale, da H t1tyra ' cì·a rn o a.strazio1Je dalle ricad11te prossime, . le q11ali sarebl)ero gravi ~ n,on eocezion a li). e M a r ek. Nelle f orme · con1pli cate, o.ss1a n ella gen eraVari fa~ti. sono stati raiccolti a · d im o.s t:raziol i ~à dei casiT subentra t1n S'e con du l1eriodo di ne deJl'i111ml1nità ·p ost-influ enz.a1e (Sarnpietro, "Ontagiosità, in quanto ch e al vir u.s primitivo Sco:c.ci à:i, Bezançon , ecic.) . In i1na r elaz.io11 e di si ~.ssoci a quello b atterico, ch e persi ste a ll1ngo B ez•9.11ç9n è 1·if eri to di tre r eparti ·d i· art,igli1eria, e determina il contagi·o . se r aggiunge un 'indiin crli il i1umero · d·ei colpiti aJJl.a 2~ ripresa d·e lvid110 che si trovi · sot to l 'inftue11za del. vi4u s repi·d.e1nia fu i11v·er~sam e11te pro~o.rzioriale '(114, s pecifico. E difficil e stabili re l a. durata ·di que50 e 3) a quello della p r im·a jnv.asione epide.s to secondo periodo. mie.a (3, 20 e 1-00). Oiccorrereb.b ero p er ò n.ù ove Sono con tagiosi a n'che · i casi le,ggeri , e per..:, e -nil.1 ore.ci se osser vaziont a so,st.eg·n o di queistQ . . :in.o foir rne· app enA. a ccennate, .sempJici corizze ,aoo11_ n to. , •· o so1la stan cl1ezza in gi upl.ifi c.ata., senza sintomi L 'im1n11r1ità/ durerebbe. mol ti ·a n nj : così ci si 1 ·corizz.ali, che · d ebb,o nb rigu ardar si come possisp iegh e.r ebb·e p·2rcl~è i vecch'i. si dimostrino ·ge• bilj eq11iv.alenti del~' infiuenza . P er solito _p erò .ner.a;lmenté iun1nlini in qu.esta ep i.demi.a essi (:uesti catsi dà,nno foi:me altrettanto lievi, epavrebbero . a cq11istato la 101·0 re1si.stenza fi11 . neli.·erò non recl a~ a n o mist1r e preventive sp·e ciali. l'attacc·o :.s ubìto durante f'ep ide·m ia a nterior·e" Sono i e~l8i .gravi i pjl) !)er'i·col o.si e che re(1889-92) . . . t~la.rnano lJiù efficace di·fe'sa ; n1a in p rincipio è Ci si .spiegherehb e a n che l)erch è, men tre · cruedi.fficile indovi11ar·e ~·e lln·a form1a morbosa evol- sta; preferiva Je person e di età e p.i ène di ·1 erà in sent"o benigno ocl i11 if 01'ma gr.a ve. .a cciacchi, qt1ellai attl1ale prewrisce i giovani e validi. Qu a nto a lle 'Vie di penetrazione, J)1are ch e il vir·u s · inf.iu·e nzale inva da 1' 1 organi ~mb di pre 7 An.che i ba111.bini son o relativa mente in1ffiuni _ fer e11za per lé vi.e aeree : •r ino-farjnge, trachèa, ' rlall'1nf111 enza, i11 specie sotto i 6 m esi, con1 e .l)ton chi. Forse' la p en etrazione p11ò\ ave r luogo hanno ril evato Cl1a11ffard e· 1Vfa1·fan. Qu·e~ to · n.nche per le vie digeren ti. Qualche osservaziocomportame11to per ò sorpre11de p oco, i)ercl1è s i 1

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Per ,esempio n·ei 1C·affè, ove si resta a discorre re a lun.go se.d uti intorno ai tavolini; l'uno rimpetto o vicino aJl'.aùtro, è prob,abil.a· che il contagio rie1sca m10Ito . f,aci.l e. : · Il cinemato1grafo deve avere ·molto mag.gio.r e .r .esponsabilità d.en.; teatro, pe~chè il pubbl:ic0 vi ·s i rinnoya dl. continuo, vi avv~ngono µi.c·on-· tri, e.cc.; invece nel teatro la .separazione d~i posti è maggiore, oltr·e di ché l'~mbien· t~ .suol Localizzazioni epidem.iche. ·e sse.r,e più v,a;sto. 1'8 meglio ventilato. ' Le 1SCUole hanno imp·ortanz.a div·e rsa: nelle L.a malattia si acc.antona spesso in t1no o ' . città alle volte preservano .meglio di com.e non più qu1arti1eri I di una 1Città, per poi migr.are irregolarmente ad ·altri ql1arti'eri, 'che in primo fac ci ano La strada ·o Jà casa, a . meno che non vi .~ia I qualche scolaro .coipito; nelle campagne· teITtpo er.ano ·s tati ris.par~1ati. Colpisce prtma , invece accolgono spes·Sio ragazzi di vari vil-·alcune abitazioni e poi p.assa 1ad ,altre di uno 1.aggi e quindi possono agevolare la· .dJssemi-. ste.~so ·quarti·e'fe. In un ,a ocampamento,, i;1l una . . • officina, prende ,sp ess.o ti1tti I-i militari di una · nazion·e del virus. 11. cònta g1.o inte·r osped.aliero 1si dis.t ingu.e · sosola ba:r.acoa, tutti gli operai di uh soJo corpo di f,abbr.ica, per p·òi manifestarsi altrove·, ID·~ . . vratl1tto i)er la ·sua g·ravità: È inevitabile il . -contagio anche negli ambl1latori affollati. sempre oon tendenze Jocalizzatrici. IJ. contagio f,amiliare è sèmp're facile, ma !o Ciò ·avvi,ene malgr.ado i c;:onti11l1i rap•p orti tra è · tanto più quanto· m.aggior.e è l ' add,ensaniento ti1tti gli abitanti ·di uri·a -stessa città, tra tutti qegli .abitanti ·n elle ·cas.e. i miùitari ·di l1no 1sitess·o. a:ccampam.ento, tr.a tutti gli op·erai di una steissa offici11a. In ·coritrasto ~on 11a nozione del -còm'Pito che· . . È evidente· oh·e· de~·e intervenire q\].alche fat&petta .alla fre.quenza,. ·e f,aicilità dei contatm n el tore anca.ria. s.conosci1Jto, neJ d·eterminar.e que- .determinare il contaigio, le donne, I.e qu.ali constn, looalizzazion•e (.Sarn1)ietro). duoono vita più riservata e ·oasalfn·g,a degli . . l\ .se1n1)lice tit olo di s111)1)osizi.one, si 'PUÒ .a.Il..lllomini, vengono colpite di più. Qt1e1sto comportamento resta a ncora · un po ' Bnigmatico. rr1ei.tere ·ch•e il vi·T·US s1)e1cifico ~si dissemina e diffo·n de ,con .estrema fa .ci.lit à , m.a !solo in via P er 1s-oiegarl.o è ·stato ,ammesso che le donne . diretta, mentre il virus seoondario .- .cui si desi,amio più p1rediispos.te .alla inalattia, p.erchè vivono i .c aratteri di gravità dell a: malattia ·- si vono in un ' .aTia p;iù confinata. . • lo c:a lizz.a nel['ambÌ:ente, in •Cu i può persi.ste.r e ·D.alle n1ozion i che abbian.10 e1S'p0sto d·erivan o per qualche tempo, d~terminandovi \a , tempo- · semplici no.r me i>rofilatt1c1h e. . ran·ea l ocalizzazione epidemica: Nei riguardi individuali: evitare i luoghi aff o II.atri., $P·ecialm.ente 1que.Lli d·ove più . fa;cile è il . Il compi~o ·dell'affollamento. • ·conta.gio. Nei rigt1,ar·d.i ,~ ·ollettivi: ta:r chiudere · L 'affollamento facilita e m oltip1ica i contatti •1 i cinemato.grafi, in ispercie se mal ventil1ati, i e quindi le occasioni di .t ras!iissione del virus. tootri, 1e scÙoJe, ecc.; vietare le fiìere, 1~ proCo1sì ci spi eghi·amo p•erc-h·è .a volt,e l 'inftuenza cessioni, i ' cortei; vietare le visite aJgli influenCQlpi.s ca, bruscamente, qt1asi tutti gl'individui zati negli os·p edali ed evitare l'ingombFp nelle di. t1n,a caserma, d'i una fortezza, di lln aic,camcon sultazioni d' ambulat(}rio; di·s tanziare i \ letp am ento, ·di Tun treno sanitario, di lln ufficio, ti delle camer.a te nelle .c,aiser.m e ed i letti · dell ~ di ·u n m agazzino, di un convento: da , t1n s~g­ 1corsi.e 01sp.eda.1iere; e oosì via. g·e tto .all'altro in qt1este 1collettività la trasmt.s,...; . Isolamento. • • , sione è fr~quente, inevitabile , rapidiss,ima. È È difficile a r.ealizq;·a re, sia per il gran nt1rimasta classica l'esplosione nell a malattia nei ,, m.ero di .colpiti, sia perçhè la mrulatt:La è climagazzini del Louvre a l su·o }) rimo ayparire in nj..camente• 'm.en10 1d·etfinita .e 1c,a !'atte.r isttc.a di P a r igi" 1~el 1889. .alt11e a larga diffusion,e, co·m e 1a difteria .o il facilità an·c he L a. malattia si diffonde con . morbillo. nelle folle rriolto fitte: dop·o la g randio.sa process ione dell'As.cen sio11e che ebbe luogo il Tuttavia .si de'V.e tentarla, almeno pe.r le for9 1naggio 1918 a l\Iadrid si ebb e t1na vi·oienta me ..gr,avi. . ' ripresa dell'epidemia. . N-elle f amig.li e il m ,alato o i malati ver.r .anno E be11 i1ota l a parte cl1e spetta anche ai tea- accolti possibilmente in una o più camere, di ·tri, a i ,cinen1 a t ografi, ai caff èJ a lll.e fer,r ovie, cui •s'interdirà..Jl'accesso a qt1ant{ non sono. adai traiID•S, ecc ., n el di.ssen1i.nare l a mal.atti a ; detti all'assistenza. Negli converrà accogliere la lor o in11)ort.anz a è varia. ha an·che in ai.t re malattie : per es., il morbillo risparm.ia i neonaJti. .. E m ·o lto veri1si1nrià.e che 'I 'immunità sia di, dive!'so grado e di ·div,ers•a dl1rata di fronte al viru1s primitivo ed a qtiello seico·n d.ario; ma. null.a ancora sappiamo di preciso al r~guardo. :f.,a mag.gior parte .di queste nozio,ni trovano diretta ,a;ppli·cazione alla profilaJssL

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SEZIONE PRATICA

flu1e nz.ati in .r eparti speciali; non so1o, ma tener mente n-elle forme .g ravi, complicate, in specie di·stinte le forme gravi, com.P.licate, da1le altre; bronco-1)0Jmoniti e polmoniti, e dopo i casi letali. po.ssibilmente tenere aggruppate le varie forme. È molto raccomandabilè anche ('isolamento Le autorità dovrebbe-r.o provv·ed·ere alla diindividu·ale; a taJle scopo pos$ono va:Iere i setti sinfezione in. tutti questi casi. Naturalmente 1 di semplice mt1ssolina, alti 2 metri, tent1ti essa comporterebbe l'obbligatorietà della detesi da corde. nunz•i a dei ca.s i gl'avi. Ai reparti inftt1enzati verranno adàette i11Per i malati i raccomanda la disinfezione fer1niere .spe1ciali, che n-on abbiano acce·sso nedel rino-faringe con polv,e.r:izzaz1oni:i e sci·aicgli altri rep·arti. qt1i o gargaTismi, perchè non · contagino d saAppena i mal.ati entrano in convalescenza, è . lli . allorchè non vengono 1adottate altre mibene dimetterli, per evitare che contragg.ano sure efficatci (come le m aschere protettrici)! infezioni secondarie. Qt1esta di.sinfezione può esser fatta con m enNelle •Collettività, p. es., negli istituti d'edutolo (in soluzione idroalcoolica a:l 0.2-0.5 %), • cazione, converrà isolare tutti i casi sospetti ron acqua ·ossigenata (al 0.5-1 %), .ecc. anche ·se ·p~e.sentano solo cefalea, fari11gite, Da parte dei sani La disinfezione del rinolieve innalzamento termico. f ar i11ge }Jl:lò danneggi.are, provocare irritazioUna form,a d 'i,solamento è data dall'uso delni e affezioni loca·l i e faoilitare l'effrazione e la mascheì·a, so,,.rat11tio per il personale d'a l'immi~sione di virl1s. P11ò essere consigliabile sistenza e infern1iere. \\re.aver fa uso di un solo mentre si è esposti al contaJgrio o sul:Yito doppio strato dd. g··arza fitta; Bar di tre strati; dopo. Va estesa agli occhi, .con soluzion·e di Rénon e Mignot di 4 strati; Vi.olle di 5 strati di acid6 borico. garza moli.e, da 10 fili per cm. (il Violle si è Per le mani basta I.a di-sinf ezi•ojn e me.ccallasa to - su1le e~ue1·ien·ze de1l \"incent) . . I risulnica: ossia lava1'le, com-e si è già de~to . tati i)aiono molto b11oni: ,,-,eaver in un piccolu È stato con igliato anche di ,disinfettare il o~peclale di Chicago ha fatto sparire dalle inpane, passandolo s11l fuoco, e il l atte, bollenfermiere perfino le faringiti e tiniti bapali, dolo. , c11i un ten1po andavano sogg·ette; B ar ha deLa disinfezione o la .'s emplice p111izia a umibel1ato completamente l'inft11enza nell'ospedaJe do Gied. vagoni f1erroviari, .dei trams e dei pubginecologico Tarniel'; Rénon r· ìVIignot all'ospeblici locali, sono misi.ire raccomandabili; se dale NeckeT non hanno più osse.r vato ness11•n n on gi·ovano m·olto contro l'inftuenz·a, gi ovano eas.o di contagio tra i prot.ettri. a.alle maischere. però contro altre malattie infettive. _l... a difesa però non è aissoluta: si sono avuti degli insuccessi; per es. né segnala Violle. Es- Profilassi medicamentosa. si sono stati addebitati alla• ma11cata protezioJ./11so terapeutico della chinina era stato ne degli 'occhi : quindi $ono state costrt1ite eèi s11ggerito . da più parti (Léi:)ine ·chiamav:a la usate in F1·an1cia e in America anche mascher hinina rimedio se1n'i-sp.ccifico dell'influenza). re cort oochiaili. l)a1l'uso terapeutico era facjle il ·p assaggio a In .gener:e le maschere rie1scono n1oleste e qt1ello profilattico; ma i p·areri sono ancora quindi mal tollerate. molto discordi si.11 val ore profilattico delfa chiUn mezzo più semplice di dif('fsa consii te nina nell'influenza. nell'indurre i malati a coprirsi la bocca con Garin in Franc.i a .avrebbe osservato che i un.a pezzuola o con 11n.... àe·m bo di lenzt1olo tutte in nlar1ci in g·enere vanno poico soggetti a1l'inle volte ch e parlano,. tosffiiscono o starnutano; fl11enza, e, avendo condotto u11 'inchiesta n.egJi • n1a a queste inisnre non si asso1ggettano che i ospedali per mal·a.rici, avrebbe accertato che malati· volenterosi, coscienzio.si e intelligep.ti. in 17 di essi non si ebbe nessun ca.so d 'inftu.enValore della disinfezione. za, mentre in 6 se ne e~bero, ma nessuno letale. • Egli attribuisce 'q11esta immunità relativa dei La disi11 fez ion·e è praticamente i11attuabile ma.darici all'l1so di chtn,i na e di arsenico. nella g.eneralità dei casi. Raoul Tri.coise ha, volt1to , istitt1ire un espeSarebbe ccrta1mente in11tile contro 'il vir11s rimento di cc ohinino-terapia preventiva » delprimitiv-o, perchè questo è l abile e soggi·ace al:1,influenza. In dt1e baracche d'artiglieri a si 1'azione antisett.ica natur.ale dell'ari.a, della luera mc;inifesta:to' qualche caso dell'infezione; ce, del disseccamento . D'altra parte qt1esto egli div.i.se i l10n colpiti in dllE! g·ruppi, di c11i virus ha-11n troppo grande poter.e di espansio'l.1no faceya cla controllo, mentre l'altro vene ner modo che sarebbe del tutto in11)ossibile ' niva cl1in·i nizzato (0.25-0.5 di solf.ato di ·chinidi rag.giungerlo ... l_,,a disinfezio11e ~)11 ò essere l1t.ile .solo in i)re- · n.a, pro die ). Nel primo gr111'.)l)O si ebbe il 58 % di co lpi ti dal.l ' in fl11 énza,. nel secondo se ne ·eh-senza delle infezi·oni second.arie, e pii1 i)recisa1

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. be solo il 29 % e le forme, n1orbose furono m011to più miti. Comunque stiano i f attj, 1'u•so profilattico della chinina nell 'inftuenza non ci sen1bra troppo da incorag.giare, perch·è ·q uesto prez.ioso rime,d.io, di Clli si ha penuria, si ·r ende molto più. lltile contro la malaria.

teri g~nerali di . resiite11za; i 1·affredda.menti temporanei vi predispongono, perchè riduco.. . no l a res.i-stenza locale delle vie aeree. P er inf.rena'!'le la m ,alattia tra i militari; si è trovato vantaggioso di evitare, nei limiti del pocSfilbil·e, gli stT1apazzi e i raffreddamenti. In Svizz.era è stait.a SO·Spesia a nche La vaccinaz,i·one j en neriana, che è causa di perturbarnen· • Vaccinoprofilassi. to, sia pur.e fugace, ·nell'·organismo . . lVIoJ.te forme gravi si osservano in soggetti D.alJa nozione che l 'inft11enza difflcilmente si eh.e, . malgrado d. .p rimi sintomi, continuano ad riyete, aJn'lieno in far.m a grave, si è tratta la ' a cc11dire a.Ile lo.r e oit' C\1,p azioni ed a •strap.az ... conseg.11enza cl1e la v.accinazione dovrebbe din:ostrarsi efficace nell'immuni~z are contro la zarsi, general~ente do110 aver mascherato i sintomi molesti sotto l 'azione dell'aspirina o n1alattia . .N.aturaLmente fin'ora .non si è .fatto lISo che del piramidone ... Uno dei migliori consigli che si possa dare per difend ersi efficacemente condei batteri delle irufezion.i secondarje, per al• • tro l 'influenza, è quello di non seguire l'esemlestire . i va.ccini. In Inghilter1·a il lVar Office l1iS a un v.accino triplo (strepto.cocchi, pneumopio di costoro, ma di mettersi a letto .ai primi cocchi, bacillo di P fe.iffer); Eyre e Lowe hansintomi c he possano far sospettare la malàt, no preparato un ·vaccino multivale11te (strep- · tìa; i11 ogni rnodo, giova evitare di strapazzarsi tocoo'c hi, .pneumoçocol1i, bacillo di Pfeiff er, ·Ga- e di raffr·ed darsi. L ,affaticam.ento è pernicioso an·che durante tarrhalis, sta:fill.o,c oc chi, ·Pil1·eu1nonacilli, sépla malattia, qualora. q11esta abbia forma grave. tus); in America Fox ha a llestito 1111 vaccino Perchè causa d.i st.rapazz0, .r ie•s ce .spesso qu.aCLruplo (strepto1cocco em·olitico, streptococda11noso il tr.aBIPO·r to dei n1alati gravi i1egli . co non emolitico, pneu~oc.o cco I, pneu111of!lOCospe.d ali: ne[ asto, lo defi11is{'e ad1dirittl1ra Beco IV), ecc. zançon .' È pr1e1ferilJile di lasci ar'e i malati gravi I risultati otten11ti meritano la maggiore ata. don1ici lio, provvedendo ad 'isolarli. L e a11to .. , tenzione. Per ·es., Eyre e L nwe s11 1000· vaccirità sanitarie di alc11ni p·aesi s'interessano .a nati hanno avuto il 2 % di col1)iti, contro il fornire i cibi e le medicine a i n1a1'ati che ne ab .. · 28.4 % tra i controlli. bisog11ano, a te11ere i11 custodia i bambini, ecc. I.. e auto.rità sanitarie an1.ericane hanno voAnche dura11te la convaJl escenza riesce di luto imn1ediatamente trarl'e lìrofitto di questa grande utilità là c11~~a profiluttica del . ripa.so: è nuova arma, ·~he già si dimostra c·osì prom~t­ diretta ad impedire le con1pJtcazioni e sovratente. A New Y·ork son·o state aperte 42 sta, .tutto la del5ol.ezza 1cardiaca. 1S arebb.e bene c~e zioni per 1.a vaiccinazioine ,anti-infl11 e11za le; a i n1alati :qon fo1sse1·0 auto·1'izz.ati .ad uscire per Chi·c ago il commissar.i o sanitario Robertson a lm•en·o 5-10 .g iorni do1Jo cessata la febbre : piut.. ha 01 . dinato addirittmTa la va·cci.nazione genetosto 10 che 5 . .lVIo1tj •c asi le.tali si debbono alla l'ale contro 1'infi11e·n za. ' circos.t anz.a che i soggetti, r apidam·ente sfeb .. Non siamo alie.n i dal sollec1tare le nostre .aub 1·ati, torna110 t.1·oip1Jo presto al·l e loro occ11pa... , tori tà sanitarie ad · i~itare l'esempio. Si è te.n tata anche l a sieroprofilassi dell'inzioni, per rrimettersi a letto con la febbre e con la polmonite. fluenza, ma non è pratica. • I

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Predisposizione

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e mezzi per combatterla. ..

Concludendo.

• Tutte le catùSe che indeti0Jisco110 l'organismo La profilassi individ11ale consiste_rà in spe ... predi1s1Jongono alla malattia e conco rrono ad <:ie: 1° nell'·e vii.are gli affollamenti; 2° nell' evi· n,g.g r av arla. , tar~ gli strapazzi ed i raff1·eddamenti; 3° nel Secondo Violle, avendo .la guerra contribuito e tirare la pulizia; 4° .nel ... dimos.t rar·s·i lJusillaa fiaccaee la r.esistenza organi ca delle poponìmi, t1·s ar1do dei rig11ardi verso se stessi e l azioni , è responsabile dej car.atteri di g.r ai11ettendosi in letto ai p1romi sentori sospetti. vità che l 'e1}idernia i11ftuenzale ha assunto . La profilais si .collettiva far$. assègi1amento in' r~ a stes. a ·or>inione ha es1)re '"' SO Demieville, in specie: 1° s11llà t·uona igiene ed eventual1nen, \'ù.zzera, ove sen1bra cl1e la malattia si sia te sulla chiusura d.ei 111oghi lJ11bbJici; 2° sulle vi rt1le11tata nei can1pi de:gli inter11atj, ·soggetti disi11fezi6ni, p raticate in tutti i casi compli't privazioni ed a 1sofferenze. ça ti e letafil; 3° s11lla propaganda; 4° sulle • • Gli trapazzi, le veglie p1·otratte, l alimentavaccinazioni anti-1nftuenza li che merita110 di ' zio11e i11sufficiente, ecc., 1)redi po11go110 a lla maesser prese in . eria cons iderazio11e. latti a e 1 aggrava110, p erch è i11deboliscono i 110L. · VERNEY. 1

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Ipoplasia congenita del cuore e dell'aorta pel dott. lì.L\lBERTO SARRI . ::.\Iolto r<:1ra111e11te accade di osservnl'e all'alt• toipsia ·casi di l)iccol ezza co11genita c.lel cltOl'e e del .siste111a artetioso, i11 individui, i qtu.1.li i11 vita i1011 avev<1110 inai _p rese11tato seg11i n1a~1i. festi di tale affezione. N op priva ·q ui11di d_i 1111a qt1alcl1e i1111)ortanza anche i) e1· le .co11sic.1e1·azio11i di 'Ordin e m edico-"lega le :.. c: u i i:>nò clar l\1ogo, mi .sembra questa co11statazione fatta in un 1nilitare, morto im1'.>ro,·visame11te ed i11 condizio11i di l'elativo benes ·ere, m er1tre cioè attendeva alle proprie· faccende llSuali. •.\.11cor l)iù i11teres-sante a p pare la subitaneità .della, st1a scom1)a1· a, c111aloi'a. si i1ensi cl1e le i11orti im1)rovvise di origine cardiaca che si ,·erificano in g·iova11i, di1)e11dono q11nsi tt1tte da lesioni lueticl1e del cqore e dell'ao rta con sLe11osi gravissi1ne ed obljter.azioni cleg·Ji ·orifizii d elle <:trtc1"ie c oro11ari~, a d ecor so l a t e11te. Q11i se111hra escl11dersi la sifilid e, la quale ciel resto 11011 avrel1he date les ioni speciali d a gi u f\ti!ìcare ' <111 e. ·t o. i })Otesi. · E cco, 1)el'ta11to, q11anto si è !)ot11tn · rica,·a1·c <la ll'i11terrogatori·o clei comp agni ... 11i p1·1;ce<lenti d e l soldato, .e quale è stato il re1)e 1io i1erro-

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l)arte. La cavità toracica co11tie11e p11re del liquido scars.o e lin1pido. "A si11istra ed i11 basso s i hanno forti adetenze l)le11riche. La pleùra è l)Ure i pessita. · ' Pol1n oni. - So110 rigidi e forteme11te con oest i; di un colore rosso- c11ro; di- co11sistenza ~111 po" aun1entata! ...V taglio .no11 si i16ta110 induramenti in alct111 punto; dalla su1)·8l'ficie di sezio11e :f.11oriesce t1n liquido e1uati·co-schi11moso. I....a. i)ern1eabilità all'ari.a è conservata. Nei broncl1i esi s te· un lieve 1catarro. C1J,nre. - Il p·eri'cardio non 1)1•e.se11ta' notevoli al terazj o:r1i. E s-tratto i l c1101·e, c1nesto Si inost1~a i11olto ri.111picciolito, e irca 1<:1. i11età o me110 del i1ormale. Le vene co\·ona1· ie s ono ·dilatate e ri l)ier1 e di sang11e. Prati cati i tagli, le pa1·eti ,·eJ.1tricolari ris11lta110 alqna11to ingross ate, i m11scoli papilla1·i. validi. Gli osti.i sono n ormali; le . valvole arteriose, sufficienti. Il l11me dell'aorta è ristretto e sull a llé1. parete i11ter11a i "'corge qt1alcl1e lJlacca ateromasica. Le grosse ve11e sono, normali . .t;;;toninco. - Dilatato e in eteorico. ' Intestirio. - Pure· rr1eteorico. . • I ·,e'(Jato. ---:- Di g1·ahd ezza p1·c&soch è i1or111ale· s t11)e L-fìcie lisci a , consistenza aumentafa; n1ar~ gini 1'egolari. Alla sezio11e nt1lla di notevole. Il Aistema biliare e l)Or tale r1011 danpo -::tlterazioni· i1npo1·tanti. . R eni."-. Il re11,e dest1·0 ò spostato in basso ed è sitllélto ii1 cor1·is1)011denza clelle ll lt ime verte-' J>1·e lombari; è i1ote\'olm cnte dimint1ito di ' vol11111e. Il rerre s i11istro è i11 posizione normale e di g·randezza reg·olnre. La\ ca11s11la ·è ben ent1cl eabil e.- Il parenchima è di lln colore rossoscuro; la sosta11za cortira1e è u11 ])O' atrofica. . l'antreas. - Nulla di speciale . .llil:.rt. - l)i fol'Jl1[t e Yolnn1e regol a r e . ....\lla ~ezi o11e risl1lta con gesta. Gt>nitali. - ~orn1ali. :Diao1iosi anato1no-11atologiru. . Ipoplasia drJ c11 '11 e e del sisten1a ao rti co. Congestio11e di l[U as;i tntti g·li ol'ga11 i. Atrofia e ptosi del re11e de:;;;tto . Pleurite adesiva. s i11ist1·a . I '

\ D . . . 'f.T . v ••. , d.i a 11111. 1.9 x.... , ca 1zo 1aio, nato .a Vietri ( aler110) do1niciliato a ì\llolina • (. ulerno). • Durante la lJermanenza sott o l e arn1i 11a se111' pl'e godt1ta ])llona salute. Solo i1egli 11ltimi 1ein1Ji accusava dolori v.aghi in varie parti cl el ro1·110, a c11i però il defunto .i;io11 d e tte gra11 J)CSO. L'ins i eme dei dati s 11esi:>osti dimostl'a 1cl1e il Il r-;ervizio militare gli rilhsciva assai fatico.so . dist11rbo circolato ri10 do1nina il q11adro anato0 nell e marcie era .c ostr·ettto s1Jesso <::1. fe1·n1a1·Ri, . , e taJora egli era nell 'itnpo.ssibilit·à di p l'OSeg11 i1no-1Jatologico e cl). e ad esso v an110 ri.po1tate re. Pel' ql1esta r·agion e, q11ant1t11c1t1e ap1)artenestutte l e a lterazioni clej varii orga.J1i. se ud 1111 batt agl1 on e territo riale, ftl esentato Q11esto distt1rbo s i deYe in parte alla sten osi d ai lavori di fatica ed a di1)ito a q11elli sedentari rli piailtone e d'inserviente. clell'aort.1., i11 pa1·te allct d ebolezza . del· c11ore, F11 chiamat o alle armi per l a prima volta il quale non ha potuto fal' fronte al maggior i1el dicembl'e 1915. N11 lla si è pott1to sa1)ere ril avoro impostogli dall'ostacolo art·erioso, fingnardo .al sno gentilizio. Ave,·a mog li e, ·Sen za chò g r ad11alinente è ve11nto a d lln certo pt111to figli. No11 pn.re cl1e ,.i siano Rtati abol'ti. Non ad esaurirsi. hP\·itore ino dico fumatore. Non è .accer tato che . avesse ·Ìnai contratte malattie veneree e ,sifiliCasi di angt1siia d el s j sten1a aortico e delle ti ehe. , artel'ie magg·ìori si l1 a 11 ~1 ò n el la clorosi e i1el'· ranemia l)er11iciosa. Scr,onclo Vircho\\1 che 11a ·I lEPERTO NECROSCOPICO. - Cada vere b.Sjl1 conservato . N1ess11n'alterazione c11tanca s1:>eci a le . No11 d escritto fra i l)flmi <Illes.ta malformazio11e, l)1'ese:hza di macchie i1)0.statiche. · la ste11osi clell'è"torta è i l fatto esse11zial è, me11. Cervello. - Le meningi son o n o rmali . J... a pia tre il c11ore sa rebbe n o1·1na.le oppure ipertros i clista;cca fa cilmente dalla corteccia.. L'esame fico a ca11sa a}J})tlnto d ella stenosi. Egli in·oldelle singole sezioni rlel cervello 1e dei ven.tricoli ris11lta normale. · t re ha fissàto i rapporti fra clorosi a orti '"'a ed Crività toraco-addo1niriale . - A1)erta la cavità apl asi a arteriosa, C0!1 l a qt1ale si accon1pagna addomin.ale si nota del liq11ido endo1)eritoneal e. 1111 defici1ente svil11p-po di altr·e i1a1·ti, e sp eci.çi.lin scarsa q11antità, lim11ido. Il diaframma è 1nente dei genitnli. I11diYid11i ~iffatti raramente in 1)os izione .normale. Il peritoneo è alq11~nto sorpassano la giovi11ezza e la n1o;i·te sopravispeRSlÌO; l 'om iento ricopre l 'inte tino in gran -""'-~Al\INESI.

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SEZIONE PR..\TI CA

OSSERVAZIONI CLINICHE.

SCC_[}lCO:

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yj ene i1 er co.n11)lirazio11i cn,rdio-renali ed llremia co11seguente. IiuGha.l'd ·distin g ue, ·p ·evciò, una fase clo1·otica ( as1Jet to l)allid0-, g r acile, de• bolezza generale, ecc .); e 11na fase .r enale-cardiaca (pal'Pitazione, dispn ea, ecc.); e t111a fase llremi:ca (yomit·o, convl1lsioni, ecc.) seg11ìta r.aJ)idan1e11te da morte. ~el i1ostro caso non ~i sono verificate t a li , estren1e con seg11enze e l'esame n·eoroscopico d'alt1·0 lato no11· ha rivelato, sotto questo punto di Yis.ta, l esioni corl'ispondenti a ·ca-rico d ei re.n!, se ·SL eccett11a una li ev·e iperemia passiva . C·osicchè la mol'te si deve i·iferire soltanto all'i.nsufficienza pl'imitiva del i11iocardio. ~noltr e anche le d·ef ormazi o11i a caricn di .altri organi, ,e ·ch e •costit11iscono l 'abito fisico di questi . malati, non s i sono riscontrate. I l I\iraus, a q11esto })r opos:to, ammette ·d11e tipi clinici ciel ·cuore costit 11zi·o naJ.mente debole. • L 'uno è a torace pii1 ttosto breve con ·forte ci. fosi e scoliosi lornbar e, in cui il <::l1 ore a goccia, ciomè dicor1 0 i r a diol ogi, non è in r.ap.p orto tànto -con u11 accol'ci ament o d ell'app,areic.chio sos1)enso1·e, quanto c,on un a vera ipopla sia d ovuta 'ad arrestQ di .s viluppo, il quale si stabili.rebbe 11ella vita estrauterina, · v·e rso il de1cimo a11no. A tali caratteri s·i aggil1n,g ono poi: il decorso obli.q110 clelle roste con restringimento n·el me21zo delJa gnhbia toracica; creste dell'ileo ed arcate costali m olto vicine; scapole sporgenti ; a 1)ertura t·oracica s11periore rimJ)icciolita; debolezz,a musco] a re · sintomi en .docrini nerv osi e l)Si chi çi. CorriRl)ODder.ebbe i11s1omma tale ti·p o a q11 ello <Costituit o da. q11egli esseri de~. ficienti, ca ndidati alle mala ttie costitl1zionaill. della i1rima c·ornbin azion.e d el D e Giovanni, con art·erio-sclerosf in evol11 zi on e e ·Con torace · ristr etto e Cll·ore l)iccolo. L 'altro tipo è d a to da indiYid11i con cuore a g occi a, n1a c on dimensioni A p l'oporzioni del corpo regolari. I11 ambed11e, · ai1alogam e11te a qi1ant,o avvien e i1er l'enucoidismo e l'acrom egnJia, q1ìesta anomalia sarebbe in rel azio11e . con lln a disfl1nzione ·d elle ghia ndole a secrezione interna. • La di agn os_i p erò i1elV11liima conti11genza ass1tme n 11a n otevole diffieoltà, p er.eh.è n è gl ' i11~ . . cel'ti caratteri radiografici , non sempre farilì · a rileynre, i1è ta11to meno i com11ni mezzi fisici d ella i1erruRsio11e, ci forni scon o un a base ])er l l nH sic111 ·a differenziazio11e. Ql1esti soggetti si }) 1·esent a 110 per l o più c0n i sij1tomi ge11erici .dell' inl})ote11za f1111zionala ·Cardiaca, ci oè con q11 elli de ll'i1)osrìssia e dell'iposi stolia (tenden za ·a 1la cinno<:;i, polso piccolo e freq11ente, vari.ri, congestione i1nssiYn del fegato, olig11ria, dig11nea cln ~ror1.o, a. tenia), i q11nli sono eg11ali. per ogni ineir,ie11te .cardiopatia. Ne consegl1e eh€ essi I

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(ANNO XXVI, FASC. 1]

I L POtlCLlNJCO

m olto sp esso sft1ggo110 a.n ch e ad un'in~agine • acct1rata e non è escll1s.o il 1'atto ,che po~sano talora venire considerati c1u asi come dei nor- : mali. . Il p robl·ema d el l oro accertamento diagno• stico acquista un alto valor e pil:atico, in qt1anto si i·ico11nette a quello d ella idoneità al servizio 11lilitare . .Il .regolamento s11lle cau se d 'i11abilit.à n on fa menzi one cl1e dei vizii organici ,e ' tace Sll tl1tte l e a ltre for111e morbo.se del cuore. Ora _è assodato, cl1e, m ent1·e si possono avere clei cuori viziati n1a vali cli e ca1J.aci di sosten er e qlta lsi asi s fo1'zo, es] sto110 particolal'i co11(lizioni nelle quali lln cuore (a.p1)areniemente sano) si tl'ova insufficiente e a ddirittura inca• p ace di com p ier e i J) Ì l L liev j l av•o.ri. E naturale, cl11nque, cl1e i1011 tanto alla presenza dei soffi h isog11a badare i1el giudicare della s ua valid i tà, ql1anto a ll'adattam ento · a lle fatiche, che è ·1 )rnporzio11ale all a si1a m assa musc.olare e to11icità. Il :\lariani I)el co115tatar e come il Yecch-i o in etod·o d ell 'ascoltazio11e n on r jsponda più i11 pratica, ha. con sig·lia t o èd j11sistito s11Jla necessità di adottare altri · ef:.1)e dienti per l·o studio d ella f11nzione, ql1ali quelli d ella pressi one atteJ"i osa e d ell'es.am·e 1del P.olso. Ed infatti la g r a11de im1)ortanza cl1e in ql1est'11ltimi tempi si è data ali~ Yal11t azi·one della funzionalità del cu·ore, calcolato i1ella s11a forza di riserva, ha ri_yelata l 'esist enza di n1olte cardiopatie, . dap. 1J'l'im a i g·norate . ì\I a nello stabilire lln giudiziio o meno di abiljtà è n ecessario a~çlare cauti per quanto 1·igl1arda ila pl'ognosi e s11ecialmente l'adozi one della cnra. Non tutti i cuori sono suscettibili di ri1Jr end·ere il lor·o tono 10 di at1mentare la J)ro1Jria forza di riserva indefinitameni e. Vi ' devono esser e dei c1·iteri })en netti, per dichia ra r e q11a ndo lln c11ore o rigi n ari ament~1 d ebole, .Ria o i1ossa divenire s11ffi·ciente, e quando Ria r .efrattari 0 a d ogni effi·cace mj gli or a mento . I11 11na })arola non va esagerato in senso . iny e1·;.;n e cr.eduto che con 11n allenament o progressivo o con altri m ezzi es.so possa acquistare quello · cl1e · non l)ll Ò possederè ed esse1·e in grado di rom1)iere sia }}111·e lavori di secondaria imp orta11za . Zona di gu err a, novembre 1918. ·~

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IMPORTANTE PÙ BBLICAZIONE

G· 1vIENDES CapitanoMedico del 2° Regf,?imento Granatieri Già. ai uto negli Osped ali di Roma. D O'r1'. \

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Manuale di medicina e chirurgia di guerra Elegantissim o volume tascabile di circa 250 -pagine, .c on 20 figure intercalate nel testo e 1 tavola a colori P r e z z o l.i.re e:;.

(Per gli associati al POLICLINICO sole L. 3, franco di porto). _ Inviare cartolina-vaglia direttamen~ al prof. EN· aroo MORELLI, Via S! stina. 14 - Roma. •

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·~ IANNO

XX\ 1, 7

FASC.

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SEZIONE PRATICA

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NOTE E CON.TRIBUTI. Il determinismo · del movimento dell'igiene orale. ..

Dott.

BENIAl\iIINO

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DE

VECCHIS.

Soltan to da pochi· anni l'odontoiatria ha COillpl'eSO nel 110Vel'O dei suoi doveri l 1educazio11e del pubblico per ciò che concerne l'importanza e l a l)l'opaganda dell;igiene . orale, di questa l1ltima 11ata dall 1igiene generale, che garent isce 1'01·ganismo, pèr . qùanto sia passibile, da un gt'l11Jl)0 abbastanza esteso di malattie i11fettive. cc Il })iù glorioso sviluppo _ serive il K11off, I 'emerito professore di tisioterapfa all'U11iversita di New York - della scienza de11taria a111e1·icana, è l·igiene orale, perchè igiene orale vl101 dire prevenzione e preservazione specie in riguardo alla tubercolosi. Certo 11on più del 10 per cento del pubblico 11a cuta dei denti e delle gengive, e ciò per l'ig11oranza dei g·ravi danni che le malattie de11tarie, i)a1ticolarmente la carie e la piorrea, arreca110 alla salt1te ed all a econom:i.a dei po})olt. « La carie," cl1e è un'affezione della giovine età, è diffusa in proporzione del 90 i>er cento, e la piorrea, che è comune111ente una malattia déll'età adulta, in proporzione dell'80 per cento ». Bastano que.sti dati i)er dimostrare l'importanza e, starei per d1re, la grandiosità che ha asst1ntoJ specie in America, il movimento dell'igiene orale. • Il vValler (The Lancet; . Londra, 1: novemtlre 1916) ri-conduce parecchi casi di irregolari e manchevori sviluppi di bambini alle malattie orali delle nutrici. ·I bambini non si soddisfano con l'allattamento, . vomitano durante il nutrimento o poco d.o po, e qt1alche volta anche durante il sonno. Spesso il vomito _tende ad essere frequente, copioso, infrenabile, e in questi casi la madre o la .nutrice è pallida e d eperita. . Il l)iccolo intanto non cresce e presenta un colorito persistentemente cianotico delle estremità. Un accurato esame della n11trice rivela gli effetti metastatici della $epsi orale: reumatisn10, l1l c eraziopi ricorrenti délla retrobocca, dolor.e di testa, alito fetido, torcicollo, indigestione, mancanza d 1appetito. La cavità orale in qu.esti casi fa notare .carie con g.anglrena polpare, saccocce pior:r oiche sottog·en givali, dent1darrrenti dei coll·etti derÌtarii~ · Il '\Valler insiste, e giustameri.te, s11l miglioramento i11 primo tempo e st1 ll a st1ccessiva gt1arigione che la cura delle malattie orali induce sia nei bambini che nelle nutrici stesse! L a sepsi oral e irnpedi-sce o, cpn1unqt1e; altera sempre le cu.r1

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ve no1·mali dell'accrescimento, così bene stabilite dal Burdin. Stt1di più recenti hanno dimostrato che le tossiemie - tra qt1~ste anche l e tossien1ie di provenienza orale - disturbano profondiame11te la fl1nzione delle glandole .a secrezione interna, che presJ..edono all'accrescimento e alla COilSOlidazÌone, _ de~le O;ìSa. e CÌei · dentiJ in modo che il linfatismo, l'adenoi·disn10, il r.achiiis.mo, il palato ·o givale od 1a V, oltre · ai comuni fattori etiologici (sifi1ide, tubercolosi, pauperism?), l)Ossono ri·cono·sc-ere, come ·causa deter~ mi11ante, o almeno coadiuvante, i focolai settici della bocca. · Per meglio comprendere il movimento del1 1 igiene orale ci si permetta accennare brevemente alle complicanze del palato ogivali::, tanto per stare nel nostro campo. · · La ristrettezza delle arcate dentarie .e del palato mena ad ,una delle più gravi e repellenti deformità facciali, alla disarmonia delle linee del volto, alla -semiap ertura. della bocca, allo schiacci amento di una metà facciale contro l'altr.a , in mo'do cl1e· sul viso di ql1esti poveri infermi 1appare, ed è, l 1inesi:>r.essione per eccellenza, l 'in.er~ia ·del corpo e dell'anima, il vero stato della imbecillità. lVIa no11 è tl1tt·o : la ristrettezza del palato induce una diminuzione del pavimento delle fosse nasali e della base del ctanio, ciò che spieg1a la respirazione boccale non solo, ma anche il mancato sviluppo cerebra le. _ Nella respiraziione boccale non sol a:q-iente la lingua è portata abitualmente fuori delle labbra tanto da avei-e la scialorrea, ma la 1 qt1antità d aria inspirata è di due terzi minore del normale, e così ci s p·i eghia.mo l'atresia pulmonare dii .questi infermi, la oligoemia, l<.t loro miseria anatomica e fùnzion,ale. L 'ap·e1"· tu;ra della bocca, ·l a posizione della lingua al di fuo-r i ·d·ell·e labbl'a abbassano il capo, incurvano le vertebre, ed e Geo la cif Of?i dorsale. l\tla il. qt1adro non è ancora completo : data la ristrettezza d·elle arcate dentali ed til non con1/ baciamento dei denti superiori con gli inferiori, l a lingt1a, nella produzione dei suoni articolari, noB potrà ac1attar&i bene contro l a s11perficie 'interna de.i denti, in modo che la vooe cl1ioccia e la balbt1zie acco!Tlp~gnano cost.antemente ·i l palato a V. L.a cattiva costituzione dei d e11ti, la m a nc·anza della pulizia naturale f a.tta dalla lingt1a, la perma11enz.a di d,e triti alimentari, favoriran-· r10, con le nurr1crose i1idiate b1 atteriche, la carie e la piorrea; q11este dt1e d evastanti lesioni 1 cl1e s9no le porte d entrata, n el .c ircolo e nel. l'organismo, di. diverse e molteplici infeiio11i che comprendono, tanto per citar.ne alcune, l'artrite de.formante , l 'endocardite, la t11bercolosi. 1

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lL POLlCLJNlCO

XX\'" I, F.\SC. 1}

SUNTI E RAS.SEGNE.

In qu.asti i1ltimi tempi .an'c he le scuole itali a.i1e l1anno din1ostrato ed illustrato vari c·asi di affezioni m etastali·che ·da sepsi denta ria. In I misfatti della · Reazione del Wassermann. tl'e casi studi·ati dal JVIarchiaf ava e dal De Bla(THIBI EHGE. Presse 11iédicale, 28 i1ov·e mhl'e 1918r si, cl1e rig uardrava110 ·1e e11docarditi croniche, Il. 66, 1). 609) . C'011 forma verrucosa ed· ulcerosa, si è assoL'auto're riconosce a, bella prirna che co11 quedato cl1e le vie d'ingresso .erano le angine ton;Sto ti tolo ris·chia di essere a11Roverato fra i s1l lé11·i e le co1nplica11ze della carie d·e11tale. detratto·r i della R. \\l ., ·ciò ·cJ1e non è: · egli I 11 llna giovine signo.~a l 'endoc ardite ebbe .u11 vuole solo 'dimostra1·e ch e n on bisogna ' chiedecorso di sei m esi e tern1inò con. la morte derle l)ÌÙ di ql1anto possa dare. dopo si11ton1i di emb·olia ce1·ebr ale (~Iarchi a- · A11zi tutto la R. \\T. i1on è, come i p1·ofa11i ell fava) . · a11che molti medici credono, lllla reazio11e cl1i. L\. . Londra n el 1914 lo c.:hap1nan J>lilibli~nica, p·a ra.g onabile a q11ella clella riduzio11e <::ò, i1ei « Pr.ocedimenti clella Società R eal~ di del. liq11id o del F ehfi11 g p·er la constatazio11e iuedici11a »; lln -caso t1gua1m.ente n1ortale, cond.ella g]i COSlliia. od a Clllella dèll'ars·enjco l)et· sect1tivo a st1ppurazio11e degli alveoli dentari. la i)r ova di lln avvelenamento a rsenicale, ecc. La :!.\Iarint1cci, in u11 lavoro esegl1ito nella Cli- La R. \\y. co11siste invece n e lla ri·ce-rca delle nica del J emma, rife,.risce alla leptotrice bo el)l'opri·età di , sosta11ze di composizione· scono~ cale lll1 caso di ascesso cerebrale di 11n bam- sciuta, esjste11ti ~ ·dosi ignote e sic11r ame11te • • bino.· assai \"ariabili, p er mezzo dj altr-e sostanze l ,e con1plican ze emboliche della sepsi orale cli nat11ra .eg11a l1nent.e ignota che si trovano sono J.1Ulne.rosissime e la letteratt1ra degli lllllel reattivo ii1 dosi scono s·ciute esse p1tre e· ti1n.i anrui è tale da essere qt1asi impossibile .1nescolaté nel reattivo stesso ad una quantità te11ervi dietro. In due precedenti miei lavori, di sosta11ze non meno ig·:not ~, in proporzioni • « Le malattie della bocca come focolaio d'afi11di1 )entle11ti da ql1 elle che intervengono nella. ·. fezio11i metastatiche» (R i[ orni a ?rie cli ca, febbl'a1·eazione. io 191.8) e « Le conoscenze attl1ali su 1 artrùte Oltre l'an tigeno co11tent1to i1ell estratto di fealveolo-dentariia » (P olicli11ico, a prile 1917), h o gato er eclo-sifilitico, altr e sostan oe (elaborate già esposto ampiamente le malattie secondarie in q11esto stesS:o fegato od i11 t111 fegato i1ormale che la sepsi orale indt1ce n ei vari sistemi ed od il'1 a ltri tessuti del tuttb cli YCrRi, come il . aJ>parecchi 0 L' g~11ici, e i1011 i·eputo , perciò opcuore), per lo più cli natl1ra cl1imica ignota pol't1111G diffonde1'!mi ancor a su q11e,?to argo- ,e çertame11te complessa, c.111alc11r1a di composi1n.e11to. Certo, il progresso .nelle ricerche delle zi 011e semplice, ,com e la ·colesterina, clanno la ca11se morbigene e i1egli studi dentali è stat11 stessa reazione o la rinforzano. così inten so da giustificare il non1e di epoca , Da ciò .sono i1ate alcl1ne modificazioni alla clentaria, dato in un editoriale del Tli e Bostori R. \<\T., il v·alore del1e quali è t11tt'altro ch e w! ediccii and Siirgical J oiitnal, 2.9 novembre, identico. Inoltr.e l'interpr.etazion e dei Tisultati 1917, all_a prese11te epoca della m edicina. della reazione e la determinazione del plinto Ricapitolando, l' enorm e diff11sione delle ov·e incomincia l'emolisi sono soggett~ a van1alattie dentali, :iJ. deficiènte svill1ppo osse·o :riaziohé. Una data reazion.e per·ciò sarà posie· clentario contro cui va, 1'11manità, le compli- .tiva· p·er un osservatore. e n egati.va per l' altro. • canze certe cl1e le lesioni denta1·ie, aperte o _:\.\·vien e. così ch e il siero d i 11no stesso macl1i11se, i11du cono nei tesst1ii, hanno i1npresso lato, esaminato lo stesso giorno in più labotal e movimento all igiene orale da farla as- ratorì, i11 u110 dà reazion.e positiva, in lln altrG> sorgere alla più alta dignità ·e considerazione d à r.eazio11e neg:a:tiva. Aciead.c per giunta che ·da pa1~te dei m edrici e. dei direttori di sanità l,errore, gi.aochè i1 on si può n men o di }Jen sar e civile e n1ilitar e.. È orn1ai temno - di valutare ch e vi sia llil errore, si verifichi anche nello il significato patologico delle diver se condiziostesso laboratori·o e nelle mani dello st.e sso 11i orali, di argi11are i la vori mal fatti di proosse rvatore. . . . tesi dentaria, se si vogliono evitare dei futu:r i Ciò ch e frattanto · a1Jpare sicuro è cl1e gli disastri, e di apprezzare n el suo giusto valore errori· sçino tant o più fr.equ·ei1ti q11anto più i l1n as ioma della m odeTna medicina preven- m etodi ad1operati si allonta rtano dal metodo tiva americana. : cc Una completa pulizia della originale : così è che certi antigeni ~bbiano una bocca è più razionale, come principio di cura, sen sibilità ec·cessiva e che l'a.ddizione ·di col ecl cll a stessa pulizia intestin ale, se si vuol ve- ·S teri11a a dei sièri sic11ramente non sifilitici 1 amente raggiungere la così detta bonifica possa dare llna proporzione con sidereYol·e (lj • della vita umana, fin dalle sue sorgenti». r eazioni l)OSi tiYe. 1

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XXVI, F ASC.

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E ce1'to l)LJl'e cl1e per ottene:i;e dei l'is11ltati paragonabili fra di loro è necessario essete • per così dire « trenati » alla l)ratica .della R. \\". e \erificare l'antigeno con freqtie11ti reazi oni di controllo. Per pote.l.' arrivare quindi a ·C·Onclusi.oni si~ Clire, "il me dico d eYe avere l n. certezza ·che la reazione sia ,stata p1·aticata da un })iologo veran1e11te competente e non rl&t t1n operatorie im1)rO\'Yisato, · che la voga della R. \\-. ha fatto sp11ntare da ogni parte, e a cui manc}.1.ino o le conoscénze tecnicl1e sufficie11ti o i mezzi mélt.eriali o la pratica di qt1esta r eazione. Si può . .d ire che qun.nto vale cl1i. fa la reaz1011e altrettanto vale 1a reazion.e stessa. E se la reazione i1on 11tl Yalore, quali conclusioni cliniche .e t era1)et1tj ch e l)llÒ tirarne il medico? • . ~on occorre i~sistere m olto s11l fatto che, in ragio11e della co.mplessità dei fenomeni che si verificano nella R . " r·, è facile caderè in errdri ch e anche le persone più co . . cienziose e compet·enti nqn p9ssono semp1·e .evitare. Ch e di re l)Oi di q11ei gabinetti in cui si elaborano delle relazioni di R. '''- .. eh.e non hanno potuto in~ti v·e nir l)l'aticate .e i ct1i risultati sono dettati d~ qual~l1e 1Jl'0!1rietario di amlJ11lator! i)rivati per n1alattie veneree? . . Per tutte queste rag·ioni il rnedico l1on de,.. e tener conto se non de I le reazioni f.a t te cla persone di c11i egli conosca la indi·scu si::;a co1np ~­ tenza. ::\[a cio 11on })asta. P er 1nolti n. ,,1 . + = sifilicle e Il. \\·. - = as~enza di sifiJide, il ch e è be11 111ngi dal ·Co rri s1)ondere alla. verità. Vi -sono infatti dei D€riocli della sjfilide e d ei C'ltsi di• sifili·de in· cui- 1a/R. v\T. è n egativa, mentre • inve1·same11te \'i hanno d'ei ra.si in c11i l a rPFlzio11e è })OSitiva anche in .assenza clell a sifilide (pal1idismo, ittero, 'alc11ne forme di t11herC'ulidi, ecc. ) . . E noto cl1e nei 1:>1·im.i, gi o1·rL! dell'evoluzio11e aell'ulcera dura la \\·a~sermann è · n egatiya e .. sol o :r;iel corso della 7a settim ana diviene positiva i1el 91 ~10 dei casi. Il medico ch e ignora ·questa nozione fondam entale conclt1de ch e l1n'11léel'azione la quale non si accompagni con una I-{. \:\T. p ositiva non è di natura sifilitica, ed ogn11no comprende le conseguenze f11neste di questo grave errore. Nei primi g'iorn1i dunque la diagn osi di accidente inizial e della sjfilide non deve basarsi Sl1lla \\Tassermann, e n ei yari ·casi , in c11i la diagr1osi s'tes~a non pftò venir fatta con i ..soli • • dati clinici · bisogna ricorrere alla :ricerca della spirochete. (' Nei periodi suecessivi, e soprattutto nel periodo terziario, l1na. r·eazio.ne negativa l) UÒ n on 1

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SEZ IONE PRATICA

far · rico11osoere ·dell~ lesioni sict11-:ament,e sifi, ' litiche: in effetti è ammesso generalmente ch e ln. si:ero-ue·azione, .anche eseg11ita con il più scru1)oloso rigore di tecnica, ·è negati'va n el 10 % dei sifilitici l)Ortatori di manifestazioni i11 piena attività. Il i:>ericol o più grçi.ve i1eraltì?o con siste nel far tiieJ?.ere per sifilitiche delle lesioni che non. l o so110 affatto. A parte i ca~i ·di cc tllberculidi » che .si acco1111Jagnano freql1entemente oon \\Ta Scsermann IJositiva, n·on bisog11a dimenticare che l a sjfilide e·sS.enclo assai diffusq, e non es&endo eletto ch e i sifiliti ci (l ebba110 andar.e imn1uni rlu. dermatosi o d a affezioni ';iscerali con comitanti cli altra natl1ra, si p 11ò avere la R. \\". positiva in soggetti colpiti da a ff ezioni le più cli \'er.se. Un oer to numero di medici h a }Jreso l'abitltdinB di s aggiare qltesta reazi one ogni qt1al volta si trovl.n-0 i11 presènza di 1111a -m a• lattia sulla c·u i diagnosi 11 011 sono ca1Jia·ci cli l)1·òn11nziarsi e di attrib11ire 1a malattia stessa tilla sifilide 1se la reazione è positiva. E così eh.e gli specialisti. v edono og11i giorno cres·cere il n11m ero di casi di 1111J11s, di ps-0riasi, di e1nip legie di origine valvolare, ecc., che v. en. gcno sottop osti a cul'.e mer curiali O{l arsenicali inter11e, mentre lln esame clinico t1n po' più acc1lrato ne avrebbe fatto escludere .senz'altro la 11at11ra 1sp·elcifica. Vi l1a po~ chi ha preso l 'abitudine di oel'care 11ella R. " r.,,·ecl unicamente in essa, le indie.a zioni~ ~cientifiche , a l o·r o modo di vedere, della' , cnea della sifilid.e. . Dop o t1na ·C11ra inten siva a principio, costoro. sosp endono ogni trattamento fino a quando la siero . . di t:i.gno.si, praticata a d intervalli r egolari, n on ridiventi positi\'a. Inv.ecè. n·ei prfmi ?-nni la cura dev' essere conti11l1ata a perio cli regolal'i, tanto se la R. \"f...T. è positiva, quanto se è · n eg·at i va. L a sier o-diagno si cioè deve $Olo in<1-icare se sisi o p,l1r no tl·ecessario di rafforzare il t1·atlarnento e non se .si d ebba o m eno r iprencle l'lo. Il \' Olèrsi basare soltanto s11i risultati della R. \7\T.' la,f'ciando d·a parte l 'esperjenza ·clinica, può .far s1 che sJ p r odt1ra110 accid·enti spesso gra,·i cl1e a\' r ebbe ro P<?tt1to essere eYitati . avan zati della inal attia l a s i·er.o-· . N1ei r)ierio·di • diagn osi ha maggiore importanza per trarne Je indicaz1ioni d ella cura ed tina R.- ,,-. p.o~i­ tiva impone la rippesa del trattamento: q11est.o peraltl'o n o11 significa cl1e; all0Tq11ando essa è tlegativ.a, si debba sosi:)endere ·o.gni ·c:ul'a. P ,e r dare lll1 solo .esen11Ji0, nelle a ff.ezioni del ~istem a nervoso, in c11i la R. \V. del siero di san gue non di l'ado è n egativa, si priverebbe il malato d el beneficio della c11ra se si vol esse te11er co11to di questo solo dato diagno~tico. 1

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[ANNO

IL POLICLINICO

XXVI,

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Per certi individui irnpressio11abili, a ~endenza melan·conica· o 1sem1'.)lic en11e11te · neura.ste11ica, la R. \\-. è divenuta la causa di veri supl)lizi: specialm·~nt2 pel' certu11i che son.o convinti ·di dove.r· essel'e sifilitici ,e elle, avendo sentito parlare di questo nuovo metodo d 'indagi11e diagnosti-e a, v a11110 a confidare al medico i Joro dt1bbi .e reclamano un'analisi del loro .sa11g·t1e. Ql1·esta categoria di s·oggetti è u11a preda ,s icura per gli sfruttatori di ogni sorta: vittime delle cure più costose ed irrazionali S 01}0 be11 .noti agl'industriali di .certi gabinetti di consultazione. Se t111 inalato di questo ge11ere si ])rese11ta a qualcµno di tali gabinetti, ne usci~·à di certo con una R. \:\r. p.ositiva : ·e quan·do consulte·r à ·p~ù tard.i un medico degno di tal non1e, c.:_ t1esti dovrà · stentar molto a perst1a:de1;lo della \-erità. Altri infern1i sono vittime di medici coscienzis>si ma im1)rt1de11ti i qt1ali constatando l'esistenza di qt1alc:l1e manifestazione comune .alla si.fili cl.e e ad alt Pe malattie infetti v e op purè di qt1alche stigmo.te pd.ù o meno s'i cura di lu.es ereditaria, faru10 })raticar.e la R. V{. Questa, talvolta, rìoercata con · lln metodo as·sai sensi~ bil,e, d à un ri·sulta.to legg·ermente p.o sitivo o soltanto sosp etto, oppure si è Yerifi·cato llU errore d 1interpretazione nella reazione, dichiarata positiva, ed ecco che i1 n1alat 0 r~clama . un energico trattamento ~he, se Yiene 1eseg11ito anche a costo di accidenti tossici, rimane senza effetto sulle p·r etese ma11ife,stazioni ,sifiliti ch e. Conviene quindi che, ·in i1resenza di una ma11ifestaziÒne tale da potere far pensare alla lues, il medico prima di rico1·rere alla R. W. si assic11ri anzi t11tto del vero· v B lore d·el sin• torna osservato : così pu:r:e egli non id eve attri' buire cc.cessiva importa11za h t11tte le pretese stigmate della sifilide ·e della ~ifili·de ereditaria, molte del1e· quali sono dìsc11tib i 1i . Ed anche q11ando i sintomi risc0ntrati ab])iano qualche Yalore, occorre dimandal'Si se 11011 si è dinn anzi ad u11 n evropatico, ad un i11diyjduo esatirito i1el qt1ale è 1da temere una irrt1jressione morale tro1)po viva. Spesso in ql1esti malati già il solo interrogatorio dim ostra un'ansietà, una ·cu1iosità , assai forte ·che d·evono •metter e in guardia il medico. Questi in t.al ca.so do,·rà essere m olto. circospetto nel .st10 i11terrogatorio ·e se non po1rà• fare a meno di ricorr,ere alla si,ero-diagnosi, avrà cu1·a di precisare ·come questa vada inter1)rctata e rl1e essa n on costit11isoe sempre, da . ola, la prova assoluta d€ll'esistenza della sifìli de. _..\.lct111i medici, ·in seguitò ad t1na \\Tas~er­ n1ann negativa, pern1ettono il matrimo11io ad indivir1ni afietti da sifilide recente, -con la nat11 : ale conseguenza dell1infezio11e della donna . 1

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La reg·ola per perm.ett~re il matrimo11io in, vece è se1npre qnella di atten(1ere quattro a11ni (al cu11i dicono sei) ·dall'a-ccid ente iniziale e alme110 diciotto mesi dalle ultime manifestazioni. Se a11'che al di Ià di questo tierr.o.ine la I{. \"\' . è }Jositiva, il matrin1011io ,sarà differitq sino a quando sl1ccessivi cicli cLi cura l'abbiano trasformata in n egativa. Al più si può al1torizza1·e il matrimonio d·Opo ' tre ·anni dall'inf ezione qt1ando si abbia l a c·ertezza c:t1e la: cura iniz1iale ft1 realmente inte11s.a (arseno-1'enzolo) e cl1e le si;e:ro-1·éazi,011i ·l'ip·ett1te l)iù volte sono semp1re rimaste negati,·e. In co11clusi one il medico non dovrà basarsi sulla R . \V. che qt1an,d·o· ,sia praticata da pe:r;-so11e la Clli compet.enza ·e d esperienza sia fl1ori discussion e. Egli 11on dovrà; in ogni caso, considerarla çh e con1e un elemento diagnostico di c11i è nec.e.ssario volta per volta apprezzare il "al or~, si a i11 i:;c stessa, sia in rapporto a1l 1e1)oca in cui è prati·rata, sin. infine in parag·one con tutti gli altri sintomi osservati. Come tLltti i m etodi di labol'atorio l a R. ,V. i1on può sostituirsi alla ·cli11ica e le deduzio!Ji a cui· essa ci autorizza devono esser.e messe in • relazione c on quelle ·cl1e rist1ltano dallo studio ,diretto del n1alato. Se vi ha discordanz;a f1~a l't1na e le altre, il mec1ico deve atlent_amente ricercaTne l.e r.agioni, ,e quando non le trova, . il più d elle voJte i fatti s11ccessiYi dimostrano .come è all'oss.ervazjone clinica, i)r~­ cisa, attenta e guidata da una solida Cltltura inedica che bisogiil.a p1·incipalmen.te affidarsi .. 1

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V. l\IOXTESANO.

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L'insufficienza della valvola ileo-ceéale . (J . I-I. l{ELLOGG. Jl erlica l R ecord, 1918, vol. 92, n .. 10). · .

Tutti i vertebrati, con1111·esi i 1)csçi ed i rettili, sono pro,rv·isti di valvola ileo-cec.ale in pie• na effi·cie11za. La presenza di questa barriera • valv,ol a re tra il piccolo e g·rosc;o intestino è· costante co1ne lo sfintere · pilorj co tra lo· ~to­ macu ed il duodeno. La sola differenza che esiste fra l1e dl1e strutt11rc si è che mentrC' .la funzione del piloro è i1c'rfetiamcnte nota, il significato fisiologico della valvola •ileo-cecale è rimasto lungo tem·p o osc11ro e ·solo ora comincia a ~hiarirsi esattamente. Il materiale conte11uto nel colon, per effetto della pressione st1 esso esercitata dalla tonicità normale della l)arete del col 0n, dall"8:·ccu.: mulo di materia.le liquido, so lido e gassoso, noncl1è dalla co11trazione del . di aframma, dei mus·coli addominali e della m11sculatura clel colon ·stesso, tende a ritornare indietro nel te-

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SEZIONE PRATICA

nue i11testi110. Da ciò la necessità; di una valvola cl1e impedisca questo retit1sso. Esi te inoltre t111 fattore ancora IJiù l)Ote11te cl1e te11rl.e a sping·ere indietl'o il conte11t1to del co1on ecl è costit11ito dall'azio11ie retrope1~al.­ tica della metà destra · d~l colo11, azione che h;a lò scopo di far ristag11are il ~i1a te rial e ' il' più che sia po sibile i1el cieco l)e1 cl1è più cl1e sia possibile avvenga· il l'iassorbi1nento dell' acqt1a. Qt1es ta azione è i11olio vigoro sa e fu messa in evide11za da Can11on negli a11imali e da Case . i1ell'uomo. "' La YalYola ileo-cecale ad11nqn:e, ch e llelle ·condizioni normali ·costituisce 11na bar.rriera perfetta, assolve 11na ft1nzi1one mecca11ic.a d ella maggi·or·e importanza. Qua ndo c111esta val,·ola .è insufficie11te i1na pressione ai1cl1e leggera st1l cieco disteso è capace di d ei ermi11a re un i·eft11 ·so cli gas e di liq11idi n ell'ileo. E la in co11tinenza ileo-ceca_le è l)ratica1nente sen11)re accon}1)agt:iata da .~tasi intestir1ale. Il fatto può inettersi in l'ilievo mé.diante l' esame ra cliologi ro. L 'associazione tra la in- · sufficie11z-a della valvola ileo-cecale . e la. stasi iliaca fu m·essa in evidenza d a Case clt11'a11te i C\lloi ~t11di ·radjolog!ri sul t11])0 Intestinale. Ed • il ra1J1)orto di cau salità fu co11fermato dal fa~­ to che la ricostit11zi one della \'alviola in edia nte un atto ·Op·erativo prud11 re In ~com1)al'sa della stasi .. Naturalmente la ins11fficie11za \'alvolar·e n on· è la sola causa d ella sta~i i liaca, ch e, come è noto, p11ò 1·ipetere la s11a origine d a \ ' H rie Jesi·oni ch e det~rminar10 la ostr11zione del lu.m·e • i11testinale. La forza p l'op.ulsiYa dell'intestin o tent1e è notevole ed è proporz.io11 a le alla gr a11de capacità di assorbimento dell'intesiino stesso, per modo che le sosta11ze a li1n entari pern1angono }J101co terçtpo a contatto delle s11e pareti e sono s11 inte sempre a va nti anche qt1a n_çl 0 esista 11n restringimento ch e t1e ostacoli il deflt1 sso.. ~el caso i11vere della inst1fficienza della val vola )leo-cecale il disturl)O è i1roporzionalmente ,più grave, J)erch è mentre· d a 1111a pa1·te la forza cli pro1)11lsione dell'intestino tenue non h a m oclo di est1inseca,r si in tutta la s11a por.tata, c'è t1n r ig11rgito continuo di mate1ia le e di ltn m aterial e rir<·o di tio ssine, qu'a le è. q11ell9 che si t1 ova n el colon. E bisogna tener conto che . m entre il c·olon ha per questi '!'eleni putrefattivi una . capacit à di assorbim·e11to molto bassa, I 'intestino tenlte in vere li. assorbe . r a pidamente ed i11 grandé quantità, d'onde i fen omeni tossici (•ce1a1ea, eruzioni cutanee, stasi depressive, ec.c.) che a c··compagnano l a staisi iliaca dovuta alla incontin.enza ileo-èecale. Al•l 'esame de.I 1)1iccolo intestin o, in ·segt1ito ad atto operativo· ed a ll 'autopsia, in caso di ins uffi,cienza valvolare si trova che l e pareti in•

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testi llétli .sollo sottili ecl a.trofiche iJ t .c0n se. g·ue11za dei processi de o0 ,enerativi tossi-infettiYi . • ' e cl1e il 111me i11testi11a le è nor1na le. In_\'e ce i1eJla stasi dov1;lta ad ost.:uzione la lJarete è ins1>essita. ed i1)ertrofic3, mentre il lt1me in te' sti11n.le è notevolmente all argato in cons·eguenza della fo1·z ata distensione. D'altra pairte secondo qt1alcl1e autore le ade1te11ze ste11osanti dell'ile·o terminale sono 11na · con seg·l1eriza n aturale d ella i1Ìcontinenza ileo~ ceca.le. La c·or1ti1111a. presenza. ·di mate.riale infetto i)roveniente dal ·colo11 n on solo determina u11 abbassa1nento dell'ulti1na porzione clell'ileo nella p·elvi, m a i1 r o d~1 ce anch·e 11ha enterite cl1e .ço!l. te1n·p o .dLventa. p eri ent erite, la qnale a sua. \·ol ta stabilisce aderenze co11 l e sup·erficie con • le q11ali l'inte. tino trovasi a contatto. Lo stesso l)l'Ocesso si v·eri fica nell' a l1pe11dice : Ie materie stagnanti n e l ci.eco dist c11 clo110 l 'a1)pendic.e e pr0ducono 1111a infe'z io11e co11 jnfia111rr1c1zi6n~ ecl .. aderenze. Qua1ido c'è in co11ti11enza ileo-cecale l'ap1)e11di ce si tiroYa sernpre m-alata . I.,a i11sufficic11za d ella v·ll\·ola ileo-:cecale ·è de. . t el'1nin ata da t111a vel'a leRi·or1e organi.ca, i1011 è n11 fatto l)l.1 ra1nente ft1nz ionale. , Al tu volo an. aton1ico o al letto chir11rgico ba.sta la semplice i. pezione ad ,accertare se c'è o no tale in ufficicnza. Qua11clo la valvola è i1orm a l e l'ileo i1eJ l)t1nto di ·cnnginngim ento col cieco a1}11al'e ri~tr etto e si 11a cond~ n elle J)i.eghe del ·c.o lòn,' ed n110 s1)esso strato di J)erito11eo copr e ·a mo' di l)ont e i.l solco pl'ofo11clo e . . is tente tra il cie co. e l'ileo. Quando la valvola è i11slJfficic1J.t e il reperto è differente. L'il eo 11ella i1arte t·e1·mi11nle invece di r est ri11ger.si è an1piament e di.stes·o in forma di irr1b11to co11 l a parte la r ga verso i.I colocn ed' il ·solco ile·o-cecale è scomp a r so: IJ ' <li nrr1 etro dello sbocc·Ò d ell'ileo nel colon è nor1nal1nente di · 2 centimetri, nei casi di i11s11fficie11za può raggi11ngere circa 5 1/2 centimetri. l Jn altro segno è l a lJresenza cti gr a11de quantità di gas 11ell'il.eo e ne; 1colo11, gas cl1e a lla i11r essione s11l cieco si sposta indifferentementè vel'so il colon e ver so l'ileo. Qna11do si fa l' op~razione per rip·arare la i11conti11er1za ileo-cecal e bjsogna te11er pr.esente che tale ielisturbo olt)",e ad essere' cat1sa di tossiemia intestinale, di stip si e di infezione asce11dente del piccolo intestino può d eteirmin a l'e a n che a derenze stenosanti in altre . parti d el i11b-o digerente e specialmen te del colo11: La i11suf.fìcienza della val~1 ola ile o~ce.cale può esser e provocata da un'eccessiva distensione d el cie co, da t1l ce razioni sifiliticl1e e tubercolari, da sp ostarne11t·o dei r a1Jporti ileo-colici in .se'a·11ito ad aider enze dell'ileo. terminale .a. ll 1 ap. peno . dice o un cl1e ad acferenze stabilitesi dopo una

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tratta1nento riesce se1n11licemente palliatiYo . G. ])RACOTTl. '

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I va,n , taggi delle iniezioni intraml1scolari dei sali solubili di cinconina nelle infezio11i ma•• lariche gravi. ROGERS. ThP nrÌt . . )JPll. Journ., 26 ottobre 1918).

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L'A. li.a già soste11uto che ir n161ti cai:;i grav1 di i11a laria . . i p11ò, sostituendo alla vict orale la vin inlrai'enosa, e\·itare il ])eriC'olo di un esito ftitale: ' cla tempo eglj h3 })l'0})11g11ato 1'11so dei .sa.li di , , cJ1i11in a e di ci11 co11inu, ])er via i11trnvenosa, e in i1n ultimo la\·or9 del setteµ-1l11·e 1917, nel" JJ1:itish Med. Journ .. , 11a intlicato co1ne il me110 to~sico l 'id1· ob l'Oma to acido. l\la • deve ri co11 oscere GIUanto ·poco ~in. 111 i1,so l)l'esso i me dici, {'he ese1·cita;no la medicina nej })aesi cli malaria .g r ave, l a t.ecnica delle i11i,ezioni in. tra\'enose e quale i}eri colo sia legalo a1d esse, qt1a11do no11 si dosi 011port11nan1entc il rimedio. 1

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Reee11tert1ente ..r . ~. . 11a fatto 1T11n1erosi tentat i\:j s11i sali solubili di rinrf)nina nella ?Jl((lrt ria , llsati per ,·ia i11travenosa, i11tra·1J111sculare e

sottoc11tanea: egli 11a troYato cl1e l 'iclrocl ol'at0 e l'idl'obromato acido dj ci11c:o11inn <:;ono i11dolori ])er i11iczio11e i11t1·am11sc0lare e sott òc11 tanee, cl1e si assorbono ra1)jdn.mente, ro111e• 1·is1 Llfa cln i ~in torni d.i cin·co11i~·rno, c}1,e ;.;,e g·110110 a forti clo.~i., <e dalla eliminazionè llrinari8. L'A. s'è clon1'111clnto se i sali d i ·ri11co11ina no1'i potieYano sostituirsi n q11~lli di chini11.a ed ha istituj t o l1nn serie' di esperienze 111e1· .so r\·eglia r"e

XX\-I ,

FASC.

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I . . e diverse cnnse cl1e cletetmina110. la i11 s11fficienza de\~0110 es.~ ere rin1os. e co11 a d eg·11at i inte1·venti, co1ne cleYono essej·e rimo;;;se t11tte q11 eJJe fo1·rr1azic11i (adere11ze, sten osi} che sono l 'effetto ·della i1 Lco11ti11e.nza, senza di cl1e ogni

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IL POI TCLl N I CO

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l 'asRorb i1ne11to clel ·r imedib, si a q·11antitativan1cnte, si,a nel!a sua rapi'dità. Espe1'irn::e. --· Allo scopo 0.20 gr. dei sali di . chinina. e di ci11coni11a .sono stati i niettati ri.: spettiYame11te a,d l1na serie di coni g li presso che di eg11ale peso. Fl1rono adope1·ate tre paia di anin1ali, che, cloroformizz.nti, f11rono l1ccjsi i prin1i dn e do1)·0 12, la. sprn11da ro1111)ia dopo 21, e la terza clono 72 01·e. Jl chi11ino el'a rire.rcat.o 11 el m11scolo sed·e de ll 'i11iezione , per assodar.e la ql1a nti tà cl i a l cal oicle n?n r iassorbito, e negli orga11i, speci almente 11 el cer v·e llo, nel fegato, i1ei ·reni, \le 11 a 1

m ilzn. e. cn1)s11le ~1 1rren~1i, per ·co110.srere la q11nntità .nsso1·hita e prese11tt- nei t ess11ti i11 <liffere11ti i1eriodi di tem})O do!10 l'in oc11l1zio11 e. l>nl1a tnhella riass1111ti\·a dei res11ltnti. dell e

es1)erietl.ze c11ial'élir1en te ri8ultn. che il biclori.d rato di ci11co11i11u, ris1}etto a l corri~p onde11te ale di chi11i11a , pii1 l'apidam e11te e, com1Jieta-

1nent.e si i·iassorbc e pl'ecisamente: 1nelle !)rime l~ ore la c11i11i nc.t n o1i. ri ttsso1·bita l'appl'esenta 11 "dO})pie d eJ la C' in co11ina llon riassorbita, do1Jo 21 ore «e d o1)0 7-.2 ore In. differenza è anche più $pj cc a ta. J?ro1)n i'zio 11 a.tamente ru1 a quantità più (·!1e d·Ol)l)i~t cti .ri11co11i1la. è i·i a·ssorbita ris·p,etto al la. cl1ini11a e si. ri t 1·0\'tt n .ell'esarne degli or-

gani . E il ·co11trollo clini co st1gli animali è ·in per-retto accorclo con i i·e.sl1l tati cJ.elle ric'erche clrin1iche; 1)oicl1è g li ani1r1ali, inocl1lati con la chinina; n o11 presenta110 ltna sindrome morbosa be11 definita d'a\'Yelenamer1to, m entre q11elli i11oct1lati co11 la tC inc.onina sono presi d o1)0 mezz'ora. o i1 n ~ora da vio le11ti conYl1l.sio11i, le . q11ali sono l ·i11dice del ra1Jido e mar;;;sim.o i·iaBBorbin teni o.

rtinica. - Clil1ic~1111e 1 1te l'i drobromato acido è stato . })1·i11ci1)almenie u sa.to per vi a intravenosa, mentre l1idro r lo1·ato cli r,inco11in a per vi a i nt i·amnscola re e Rottoc1t'tanec:t. ' . T L··e ltltati pitL im1101·ta11ti sono .stati : la ra11ir1a cadu~a della febl1r·e, la rapida. sc,o mparsa dei p.arassiti, l'nl lo11t.ana.rne11to d elle recidive.

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sromparse:l dei 1)8.rassiti e cle lla febbre. s i • a\·eva per- i11ezzo clei f'ali cli ci11co11ina in t11tte e tr.e le for1ne di i11nlaL'ia. Non v'è una differe11za app.rezzu bil e ~ugli effetti otten11ti con le tre vie cli introduzione clcl rimecl io. Gli effetti ll tili ri·s1l<etto alla scom1)arsa dei pc-Lr[}J3.siti e della febh1·e f11ro110 imn1 ediati nella • terzana benigna ,e 11 ell a. q11artana (21:-h.8 or e), nn i10' })iiù tarcliYi talora nella tenanç. est,va . (21:-7·2 01·e) . Sebbe11·e l' A. non al)bia da.ti s11ffi.ci enti circa ' le reci<lJive, dop,o l'uso della cilìconinn, ~uttavia egli rirurda che me.n tre alr1111i casi r imasero l iberi da recidive anc11c fir10 a 24· giorni, altri el)bero dèlle recidive tro il 6° e 11 33° giorno. I. . a co11cl'l1si one ge11erale è c:he il bicloridrato <li tin coniria si riasso rb e rapidamente,. • sì <la _., potere essere la sua a:ione ppr 'Pia irztra1nirsco/({re equiparata a r111Plla dei sali di cliiriina pP1' 11ia enclo'venosn . In casi di •malaria. gTave o pernici osa', od i n qt1elli ch e vomitano il rhi.11in o · somministrato 11Cl' bocca., l 'A. c·o11sigli a l 'iniezione · intram11 s.c·olnre d i 45-65 ·cgr., e ù1 i1omi11i. ad ulti fil'lo fl .90 cgr. di bicloridtato di· rinconina (o i1ì ca~i ' meno g r avi l'i·drol)romato cl1e. è meno: 10$Sico) d11rante i primi' gioTni di lln arccsso ma lari,, c o: de,·,,e poi ~eg11ir e la somn1ini~t1·azione 11er i111 11111go i1~ 1i odo di r hi11in a J1Pr hncca, allo SCQl)O .cl-i evitare 1·e reridive. , T. PONTANO . 1

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Lo stato presente della chirurgia delle vie biljari.

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Se nece1S.sita un atto operativo è. ])referibile· intervenire a freddo e quando l'ittero è sco:g-11:>arso essendo ql1esto t1n fattore che concoTre (A. JEAN·BEYAN. Surge'ry, Ginecology ancl Obstea din1inuire la re.sistenza organièa e che favot-,:ics, 1uglio 1918) . i'isce le emorra·g·ie. ~e-i çasi però nei quali vi I l BeYan rifà brev~ente 1a storia della chii1a i:>ossibilità di ga11gre11a e di perforaziç>ne rt11·gia cl elle vie biliari, e ricorda che la .Prim.a del la cistifellea è ovvio eh.e bisogna interve- · colecistectomia venne eseguita nel 1880 da. i1ire Stt1bito e in qualt1nque ·modo . L'A. crede La.ng·enb11cl1 e la prim1a coledocoto111ia ne.I 1885 · che con uno studio acc11rato ·d el ·m alato si lJOsda Curvoi.sier; e come in.dice del IJrogr,esso com- .s1a arrivare a t111a d~agnos i esatta nell'80 % dei l}i·ut'o paragò11a le statiJStiche odier11e cbc dàn- · Ca.si. · .... . • no un[t n1or talità dal 3 a l 5 % con quelle l)lli1Il Bev.1an con.stata clte i1e.g·li t1ltin1i ·an11i è blicate i1el 1884 da l{een e ...\t1sse.r . che avevano pr.evalso il concetto cli esegt1il'e sem.p re ove sii:.t t1na.• inortaJità del 30 ~~ . · pòssibile ..delle coleçist ec to111ie ip casi di calcoli L.e a ffezioni delle vie bili ari cl1e richiedo110 della cistifellea o del dotto cistico; in que sito · 11n traita1ner1to chirurgico sono: i oalcoli, le intervento eg·li ·Consigli a lJer evitare di J:edere ·infezioni acl1te e cronich e, i neo1)lasn1i, in ispe- il dotto epatico o il co ledoco ili mettere bene in cial i11odo i ca1·cin o111i, e le affezio 11i del p an- luce il ·Campo operatorio e di dissecarè accuc1€èl s· e delle altre formazi oni· co11tig·11e ch e lJOSrata n:tè11te e complet ame11tè il dotto cistico prism10 disturbare sia per infil"Lrazio11e, sia l)er ma .di l)inzettiarlo e legarlo. compressione, il normale fl1nziona1nento delle Non si ritiene rpiù 11ecessal'io int ervenire nel· vi e biliari. l e colectstiti cro11icl1e e · subacl1fe, alle 'quali • Il l3eva.11 ritiene cl1e l ' el e111eTlt~ prj i1.ci1Jal e non corri1spondono g· eavi a lterazioni anatomol)e.r gt11ng··e re .a una diq-gnosi esatta. di t1na di p,a to1'ogi1che, quando Si~ l'.>el'VÌO il dotto cisti·CO. c1t1e~ te affezioni, sia l1no stl1dio a~ct11·a.tc., della ·Sd è visto· che il dren.aggio 11er le vi,e natt1raii stori·a del ma.lato in e1same. Ciò · fatto bisog·11n. basta e'. lri1sponde meg lio cl1e un drenagg"io ' ee1·ca l'e di eli1ninare tt1tte {ruelle 1co11diz ioni paesten10. Si è im1Jai;ato negli llltin1i anni a esetologicl1e cl1e simt1lano lesioni delle vie biliari. guire le coledocotomi.e per vi·a transd11od~na1e, . . c:ome terzo elen1ento in ordine di i.tnportàn01Jerazi,one q11esta più soddisf Cl!cente che l'ord·i11ari.a col edocotomia con drenaggio esterno. za €gli pone l'esan1e del n1alato, quin di le l)I'O• ve cli lal1oratorio e i reperti otten11ti coi rag·gi. L e altre co11dizioJ.1i c11e possono richie.d.ere Pe l' git1~tificare il suo scetticismo su q11est 't1l'l111 iinte.r vent.o chùrt1rgico Rono: d. . carc.inomi t i111 0 mezzo di esame l 'A. afferma che 'S olt.anto d ell•a te$ta del i:>ancreais, e q11elli dello stomaco, i quali· possono }Jre se11tar2i GOn una sintoin 1111a :Oiccola percentuale di casi 8 possibile n1.atologia che s:iJmt1la 1111a e.al calosi bilia:i:e, .·e , vedere d ei 1cal·coli coi rag·gi X. Bisogna anch,e fare un cert o assegnamento, inoltre le p.ancre.atd.ti ·c1·oniche che s ov·ente è difficile differenz·i .are n1 ~lcros1 coptc;:,am·ente dal s1)ecialmente nei casi dub.b i, sul calcolo delle })l'Ob abilit a., e cioè : la stessa sintomatologia ·carc:Lnom à. In q11esti oasi 1d11bb1 ]l Bevan sconsiglia di deve fal' pensare in un ·g·io·v ane di 15 anni a ' pr.elevare dei pezza: per L111 esa1ne microsco;pi·co 11na; ,a.p pe11dicite, ·con 11na app endice in p-o·sizione alta, in t1na p l11rirpara di 35 a t1n 1a caùcodato 'il !pericolo di detern1]nare una. steatolosi b'ili are od ·a una col angite, in 11n t1 omo di necrosi o un·a · emorragia fatale . In qu'esti casi 55 anni a 11n car cinoma. Questo criierio di a.- si p11ò eseg11ire i111a c0leci stenterostornia o una gnostico è di grande ut.ilità i:1ratica. specialcol ed òcotomia. In qua·nto alla s.ifilide del feg·ato si riconosce m ente per la diagnosi differenziale . fra 11na af' . . . fa, c-iln1ente sia clini ca.Jner1te sia durante tm inf ez.ion e- d elle vie Qiliari e t1n 'ulce.ra g·astrica o dl1 ode11ale. . ter\·ento. A l)·l'OJJosito della t e cni ca oper.atoria l.,A. inIl B ev.a.n niella is11a lunga esnerienza h a avu• siste anco ra ·11na. volta s1111a n e c1essità di m etto oocasion,e dri convincersi dehla gi11.stezza deltere b e)11e , in 111ce. le for1nn,z,ioni s11lle qt1al.i si. la legge di Curvoisier (.che 1cioè: <<Nell'ittero . inte t viene e_ de1sc1·ive con1e molto con.veni ente cl ovt1to a calcolii deJ ' cole1dci·co la ,cjstifel le a· è i1nia in1 ci!: i.C1l11e ,a 1S cla 111i i de.ata.. Q11esta inc1contr'a tta nell '80 % d.ei ,casi m entre ·qt1ando l 'it·,sione ·comi11.cia in al t o fr a l' a pofisi xifoi1d.e e tero è dovt1to a ltn cia :Pcinoma .della t e.sta d·el 1'8a costa segu 1)a11 creas :la cistiifelilea iSi· rinviene . ripjena e .... e -l)arall el amente per circa cm. 1 lh J'.ar,cata ~ostale ft.11 0 alla, metà del muquindi ·d ilatata), e di osservare che nei ca si di • • calcoli .d.elle vi e biliari l 'ittero e l a presenzn. . scolo retto di destra , scen.ùe lungo il retto s ulla sl1a lin ea m edia11a, fin qt1asi all'ombedei }') igrnenti biliar-i nelle ori11e è ·inte.rmittente lic·o, ·e quindi i1·i ega i11 fu ori 1) €1' 5 o 6 cm. Il 111er1tre è conti1111a e pe r si~tent e nel carcinoma. 1

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LL POLICLINICO

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-i11nscoìo retto viene divi ~ o per n1età, IJOichè a lr11eno n1età di esL c;;o deve esse.re lasciato i1ella IH1rte eis terna l)er i1ò11 ledere i rami nervosi c-l1 e l'innervano. Questa jnGisione eseguita stil lato s inistro serve inolto bene per eseguire una SIJlenectomia. Dott. ì\tlANFREDO ASCOLI.

DIVAGAZIONI. La diagnosi della simul~zione di malattia' secondo Galeno. ·

Il Cardini - di cui ,s i ricorda co11 plauso una bella traduzione degli aforismi ippocratici ci offre una elegante e fedele versione di un passo galeni co che può dirsi di clolorosa att11alità (Il Cesalpino, 1918, n. 2); molti medici militari troveranno qui le dir·ettive dell'indagine, in questi casi, linee dì cqndotta che anche oggi molti trascurano.. Ecco il testo di Galeno: ,,, « Per molte ragioni gii llomini fingono di essere ammalati. È dunq11e OJ)portuno che il medico sa1}pia scoprire la verità in tutti i ca.si cli tal fatta; ·e a lui stimano gli ignari che sia possibile il distinguere quelli che simulano da qt1elli che dico110 il vero. • Ed inf,atti il · flen1mone e le infiammazioni cutanee do-vute all'erisipela o ad esse simigliantì, e gli edemi prodotti da medicamenti esterni po~so110 i medici distj11guerli da quelle forme n1orbose pl'odotte cl a 111alattia. Così è l ecito d1 stingl1 ere ancl1e lo s p11to sangt1igno provenient e d a ll e i1arti Yi cine alla bocqa da quello originante da qllalcl1e l)arte degli. organi respiratorì. E invero furono sco1)erti alct1ni che tossiva110 volontariame'nte sputando .sang1te alla fine della toss~, cl1è in essi si apriva '11na ven11zza a lor vol ontà i'n g11alche parte delle geng1ve, e sl1ccl1iando· con l a lingua e tosse11do po~· tevano sp11ta re manjfestamente del sang11e, come se qt1es to p'roven_isse clalle parti più bass8'. . ..\.lc11ni l)Oi fin geyano cli delirare e di essere stolti, o cercavanu di fare -stolti gli altri. Ora t11tte q11este cose stimano gli ignari essel'e con\·eniei1te per i medici il discoprire e il distingn ere le une dalle altre. Fra di esse è il dl)] ore così f ol'te cla non ])o tersi sopportare. Io co1101)l)i llJl indivicll10, ~he , cl1iamato ·ail'ad1,nanza d el popolo, fingeva lln dolore colico per non comparire tn p11bbli.co, stimando egli che ciò 11otesse giòvarg·lr. S11pposi allora che q11ell'1tom o n10ntisse: e pit1 tardi egli stesso . el)lle a ro11fcssare la verità. Gli ordi'nai infatti cl1e fa ceC\se delle ap1)licazion i calde. Se non che egli i1011 11rega\·a instantemente ch e si soccorre$~e . i111re es endosi most1·ato per l'innanzi }la 11 r n,iC\sin1 0 in cose cl ella n1i11ima im11ort anza. (f8 )

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[~ÌNNO

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Pocl1i giorni aYanti aveva con tatato che avendo dolori e:l l ver1tre e be\·endo un farn1aco filonea, era gu arito : il ql1aJ.e farmaco mi a,·rebbe ce1:tamente chiesto se davvero fosse stato sofferente. Di che dette anche la prova, ciò cl1e avvenne più tardi: terminata l'adunanza egli cessò d'i griclare, come q11ei che non proyava orm.ai a1c11n dolor·e. E d'altra parte la prece• de11te mani era di vivere e1·a tale da l1on potere, con qu·ella, sorgere ùno stato colico ; tali malattie nasco110 generalmente da indigestioné o da perfrigerazioni: mentre a quel su0 stato morboso non ·a veva precedµto n11lla di simile. . Il conoscere dunque che - tali accidenti n1orbosi non sono propri di una precedent~ .speciale maniera di vi-v ere, è frutto dell'esperienza m edica: !'.avere suppo sto ch'eglj abl)ia così sim11lato per ca11sa delJ'ad1Jna11 za è s111)posizione origi11ata· non dall'arte 1nedica, ma dal" ·senso com1111e. Il q11ale è ovvio per_alcuni essere proprio di tutti gli t1on1ini, ma J)Ochi invece hanno perfetto, così e.l a l)Ote1· i11 ,ciascuna cosa discernere quel che Bi ha. dR fare e quel cl1e si h a • da dire. È perciò da r irorda1·si delle cose sopra dette, che cioè l'·esperie.11za con l'ai11to del sen so com11ne sct1opre 1ql1 elli ch e sim11Jano malattie. U11 taie afferma.va di i)rovare lln fortissim o dolore ad 11n ginocchio; ed él'a cos1.11i lln servo, - . di quei che corrono per le strn:ne presso a l · padrone. Ed io scoprii la finzio11e del dolore traendo la sup.p osizione dal fatto che il padrone partiYa in quel g io1·no e ])rendendo argon1ento da1 caratter e cl el giovine. Egli era infatti facile a. sim1llare; ii1oltre, avendo io rlomandato ad 11Ilo dei rom11ag11 i p,11oi, se aveRse relazione con q11alche femminetta. - nel qual caso era verosimile che, 11rcparnndosi il pad1·one ad un lungo viaggio, co.stt1i desiderasse· di non· allonta narsi -. sep7:>i el1e la cosa stava i1t·oprio in questo modo. Egli offriva inoltre q11esti fntti ad lln esame della parte a mmalata: in ,çorrisp ondenza del ginocchio era t1na intensissima tumefa:hione, rapace di trarre in ir1ganno l 'ignaro, ma che al perito appariva 'com e prodotta dall a tapsia. P ertiJ_1er1te alla esperienza medica era· il non aver precedi1to jn 111i i111lla che possa dare st1bitamente un.a tnmefazion e. Nè infatti av.eva • corso più del gfl1sto, n è era stato colrrito d a al cuno; nè si ·era prodotto del male facendo un salto o balzando al di là di qualche fosso; nè v'-era in lui alcun segno .di pletora, non ayendo in antecedenza ten11to un modo di vi,rere ozio, so o ridondante; i11oltre a noi, cl1c dornanda·m mo qt1al fosse l a specie d e] dolore, non ris1)oncle ~· a nè sinceran1e11te, 11è opport11n an1epte, nè logicamente. E perciò, avendo io, dopo partito il pa,drone, •

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SEZlONE

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PRATICA

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applicato u11 f'armaco i1on avente alcun i:iotere a11odino, e, invece, capace di raffreddare l a pro1)rietà della tapsia, dopo un'ora ottenni cl1'ei co11fessasse di essere libero d al doloi~e . IJ qual dolore, se fQsse davvero provenuto dall'infiamn1azione, non solo non sarebbe cessato con un medicamento perfr'ig·e rante, ma si sarebbe fatto più veemente. E dunque rpanifesto come ,l'esperienza medica, unita con i dati off·erti dal razioci11io, è sufficie11té alla diagnosi del dolore intenso. Può in v•ero alcuno .porre anche l o stato di be11essere .c-0me segno che i l malato no 11 doloi·.1 f~rlemente. Infatti accade pli:t:e spesso - a ciò non ponendo mente qt1ei cl1e fingono dì proyare un forte dolore - che non manifestano , coerenza v costanza in quella data forma di dolore ·: ·inoltre, se dolol'ino foi:.t emente; sono • pronti a so1)porta~·e ogni soccorso tera1Jeutico e per primi domandano ai medici di fare quello che vogliano per la ·cura del mare. · Ql1elli che invece solo. moderatamente o null'affatto sof-· frano, sfuggqno tutto ciò ch'è soccorso medico, non sopportando le lu11ghe astinenze dal vitto nè l'applicazione di farmaci veementi e molesti: i quali farm aci è neoessario ch·e• noj diciamo loro che g11arira11no tali stati m orb0si. E tra questi presidi si annoverano i ' tagli e le caust.ic~zioni e l'asti11enza da ogni cibo e beva11da.: nel che noi vediaino com'essi si l ascino vincere. Quanto .a quelli i quali simula110 di dolorare fortemerite, si cel'cherà di verificare la intensità del dolore anche dai segni off~rti dall'esperienza medica: fra' quali è l'aspetto di soff erenza, ed il rq,ffredda.mento delle .e stremità, ed il diventar pallido, e talora tl sl1dare profusamente, e l 'avere i polsi nop. solo irregolari come accade lJure a quei che soffrono modicamt:!n te - ma ancor più l 'averli piccoli piuttosto che grandi; deboli piuttosto ·~he forti; inoltre - quando si interroghino i veri ammàlati su lla specie delle soffer~nz.e - il rispond_ere che hanno la specie di dolore propria ·della parte. sof• ferente . Alc11ne specie infatti hanno i dolori per 1J1ngo tratto diffusi, al cune come appiccati ed a quella -sola parte aderenti; .a lcune sono • p111. anti e p11ngentì; alt1·e paiono lacerare; altre sembta~o st111Jefac·e nti e gravative; a ltre portano• vomiti; · altre p erturbamenti del ventre; altre un sens-o di oscuramento della vista» . T.. e i1arole .de1 Pet·gamen 0 non ~anno bisogno di commenti: rich ia.m iamo . solta11to sul I tratto, veramente mirabile, in cui con i mezzi allora in uso .· si tenta. u•n a obiettiv.azione del dolore,chè per i tempi è meravigliosa e. finissima. Ad onta dei numerosi studi ·Che oggi noi ·p·ossediarpo sul sintoma dolore -- di B·evilacql1a., di Borri, di Brissal1cl, di ·Campanella, d1 1

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Gl1yon, di !.\1l1rri, di ' ' illani erl altri, - ad onta che si sia cercato di dargli consistenza sem·e iotica (siritonia cli P,,Jarinko1Jff e Rumpf, imp1·onte vascolari del cl.olor.e fisico di Colucci), nella 1p ratica. sovente dob])iamo a1)p.agarci dei criteri' galenici. G. BILANCIONI. 1

APPUN.TI ·DI'· MEDICINA PRATICA·. -.

CASISTICA. La cefalea reumatica -o indurativa.

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Iii Scandina\ ia· una trentina di anni fa si ma11ife.starono num~rosi ca3ti di cefale a ac. co1npagnata ·da una partic·ola.re se~sibi lìtà alla pressione dèlla region.e occipitale ·e suboccipitale. Si ·constatò che la oefal·•'a iSC'Qmpariv.a con il massaggio di qt1este regioni, e che in co1'.ris1Jondenza delle parti stesse .sotto la cute esistevano noduli; .stri e o strati di infiltrazione • più o meno diffu si. Per tal fatto come per la c irc ostan~a che il d.olore di capo sopravv·eniva in seguiio a cal1~e re11n1atizzanti ed in soggetti a diatesi artritica la cefal ea fl1 detta relin1ati.ca o ind11rativa . L'affezio111e ftÌ successivamente stu·diata in Germania, in Francia e. negli Stati Uniti. ·ora lo stu.dio ne è s tato J'ipr.esq da H. T. Patrick il · q11ale nel J Otlr1ial A 1rieriC(t1i ~1 eclicin Association, 1918, yol. 71, ri. 2, fa della cefalea r-el1matica lln'ampia descrjzione . . La cefalea reun1atica o ind11rati,-a p11ò esse1"e a cl1ta, ma il pitl dell.e volte è ·&Ubacl1ta o c;l'onica e p11ò durare per setti1nan~, mesi ed anche per anni. Pre,:ale nelle clonne e per l o più in individ11i co11 ,età .su1Jeriore a 40 anni. A diffcre11ia delle altre forme ·di cefalea, caratterizzate da lln sen so dì n1cilestia, cli i1eso, di tensio11e, si tratta di l111 vero. d olote. È t1n dolol'e i11tenso, grave; costa nte che· nelle forme subacute o croni·ch e può ave1~e remissioni ed esa- ' ce l'bazioni. No11 ha in ai carattere .accessi onale. Non è mai aocompagnato da nausea e vomito . • Var1 a .cli jntensità nelle diverse ore del gior110: ·di solito si &ccentua nel po1neriggio ·e.d a lla sera. Ha. n1olta i1n1Jortanza la locB lizzazione . . del clolore. No11 è nè frontale, nè occipital e, raramente temporale : il dolore ha la s11a sede di n1assima jnt'ensità nella r egione occi1Jitale e sottooccipitale e di ql1i si irradia a l . vertice, alla fronte, a lle te1npi.e. o a tutto il capo. Per lo p·i'L1 il J)aziente lo calizza. il dolore alla n11ca. Parrebb e in qualche caso si tratti di una m anifestazio11e dolorosa ·di lln proce"SO articolar.e d·elle vertebre cervi·cali,' m a in verità ì11 tali ·casi si tratta cli 1}n clolore ~en1 1)1i c ementc ri1

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ferito a t a li parti o di una irrit~zior1e dei nervi. .nella g·er1esi cl ei fenomeni s1)asmodici, che costituiscono l'angiria pectoris. Come la ~perclori­ oc;ci1>itali. Il d olor e talvolta si a ccent11a con dria pt1ò · dar luogo a S})astno d el piloro, s:pala. p1·essione s11Jla Ì1l1Ca. Non raTan1ente si irradia ai'1che alle ·• spalle ed al dorso. . snio ue. llo stornaéo ' ecc.; éosì prCJvoca l' any in fl en altro fat to di ll<>teyole imptn'tanza dia- pectoris che è uno spasmo o cramp o del n1uscolo· -eatdiac,o eccitato dal succo gastrico il)égnostica è la esacerba~io11e d el dolore alla p·r es' del vago. Dato gior1e . Non si tratta di llna i per-est esi a come J>acido · 1)er la via dei :filan1enti questo concetto della ca11s.a dello spasmo ca1·i1ella emicrania o di una 'se11sibili tà speciale diac.o s i comprende con1e p ossa so1)raggiungerft alla 1Jercu ssio11 e carne ·in altre form·e di ·Cefa.. • in ogni forma di Inalattia del. cuore e dell'aorta, l ea, ma di ll]l a .sy eciale dolenzìa cli certe de• come p t1re qt1ando il sisten1a ci1·colatorio sia ter111i11ate l)arti dell'involl1 cro del cranio. Le é'll)parentement e del tutto i1orma le. L a stessa lJarti piÙ. dolenti· alla p~·essione sono' situate • • • ipotesi dà ragione della esistenza dei disturbi p er lo l)iù alla patte bassa d cll'orcipite e 11ella IJarte al1a della nuca : l e inse1-·zioni ml1sco.Ja.ri· ga trici durante gli accessi di angina ·e spieg·a pl1re . con1e in un iper.clòrid1·ico siano l)OSsibjli claell 'occip"ite e delle l)l'i:µi.e vertebre cervicali, l'ap oneurosi, occipitale del .muscolo occipito·- fatti gastrici talvolta isolati, . talvolta associati . a dis1t1 rbi ar~ginosi. Così J'estano p11re· spiegati frontale . Spesso sono · dol·enti anche il tra11ei b11oni effetti clèll't1s o di fol'ti dosi · di bìca1·bozio e lo stern('.)-cl èido-mast·oideo e no11 raramente i m.u scoli · ten11)o'r:ali e p arieta li. nato di sod a e dell'estratto di belladonna 11l•lla. Coine ·i è detto, qua.n.d o fu identifiqata qt1ecura dell'anyi1ia pecloris e si spiegano le 111orti ., sta forma di cefalea si" trova1·6110 zone o nòimprovvise dei sofferenti di anginq, dopo un d11 l i di infiltrazione, fatto ch e fu confer111ato p asto abb·oridante H('Con111ngna.t o da eccessive n ei st1cressivi stt1dì. iVIa l'a.uto\r e . non i:itie·n e libazio11i, ch e sogliono lJrovocare lilla improv' qt1esto. t1r1 i e1Jerto costa11te e quincli non t1tilizvif'a e 11 on scarsa secrezio11 e di. s u cco gastrico zabiJ è l)e r la diagnosi. straorcli11ariamente acido. S€condo l'A. q11indi Poich è ·si tratta ·di t1na forrn a evidentemente l a c11ra dell'a n,gina, pe cto ris consiste in una renma ti ca. n o11 è dffficile truva:i:e nei i)azienti dieta specia le e nell't1so di a lca lini e bella- ' altl'i s i11tomi del così detto ret1matismo. L·a donna. a. a. cefnleQ, r e1u11atica è infatti accompagnata d a • La lomboartrite. lesioni articolari, ml1scola,1·i o te11dineè ·del • ' <.:ollo, ed a11Jcl1e, benchè p, i ù .l'aram·e11tre, del I · 1na lati di rel1matisrn o \·erteh rale cronico . ' sono . per lo l)iù. soggetti anziani,· fra i 40 e i dorso e d elle spa l1'e. Come t11tti j ùistt1rbi ret1matici, la cefalea 60 anni, già affetti da altre localizzazioni artii11dt1rativa. i)eg·g'iora ,con la .esp osizto11 e .a l fl'edco~ari . Essi entran10 all'osperlaJ.e con fen·o m·eni clo, a ll't1mido, e co_ri i cambiamenti ·atm9sfedi sct atica, e si lamentano, di dolori parossistici 1 ici. I,e app lichzioni fredde l'aggravC1no, menai l ombi, alle natiche, agli . ·arti . . Non stanno . tre q11el1e calde l ~all evia.n.o . Gli in·c11rvarnenti quasi mai ritti, :i;na curvati in avanti col dorso, _ , della pel' ona, gli sforzi, i c0lpi df tosse ·e d in e pi·egati sl1lle coRce. Notevol e il fatto che · g·cn er è ogn i rp.o\·imento, in grado minore pe1"'ò quando vi è dolore sciatico, questi infermi sono gli sct1oti1ne11t1 e gli 11rti, l'aggravano. Qt1aìincurvati dallo stesso .lato del d olore. La lordosi <'he Yo11a a 11 rhe il laYoro mentale l a esacerba. lombare fisiologica è scomparsa e spesso è· soJ Fatto i1111)ortante, la cefalea ret1matica è acstitl1ita cla t1na cifosi, ·che f~ sporge.re le verC! H}1pag11ata da leucocitosi e spesso da fehbre. t ebre 1'ornbari, Clli si associa sovente la 12a L a cl1ra delln cefalea l'e11rn atica ·Con siste nel dorsale. riposo, n1)plicazio11i cci ld·e, · massaggi o, prepaL a region e lombare apparisce pastosa ·alla rati sali ci li·ci e rl ei casi persistenti è necessa- 1Jalpazi one. . . rio ricorr ere al termorat1terio. La prognosi è Radiogr'afì camente si constata l a presenza <.l i • l)l1011a , n1olto . migliore di qll·ella de11:.artrite lln r e11matismo articol are c ronico, con tent' l'o11ica. dr. denza alla decalcificazione de1le vertebr.e ed Iperacidità gastriea ed '' angina pectoris. ,, 11na neo~ossific azione d elle loro apofisi spinose. ' . Illo,va y (N e LV Yorlc M édical J oivrnal, . 1918; Donde un quadro radiologico caratteristicG. r1. °:?1) l1a J)Ot11lo o ervare che 11egli individui L a l omboartrite p er effetto della guerra è ~nffe r ent i di rcn ui,nct pectoris esiste sempre ipediven11ta.(seco11do l a R·i1'. crit. rli. Clinica nierli- • t'aciclità della er rezion e gastrica. Nei sette casi ra, ma_rzo 1918) m en o r n ra, essc11do da co11sirifllr·iti i11 qltestn articolo la r-elazio11e tra il derarsi comè llna l ocalizzazione Slll dorso dell a di :--t urho ser rcto rio dello stomaco e l'accidente umidità e della fati.ca. cadio-va~c nl are è molto e\·ide11te. •L'A. attribuiCom e cura s i sono adope11 ati ·finora il riposo sre nll'i1)e1·clorid1'i a lll1 azione pre'ponderante e il -salicilato di soda. SABATINI.

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SEZIONE _PRATICA

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Idronefrosi · e .dolori addominali. l

Se1·geant Price :\Iartf11 (New ì-ork "Dteèlical J Ottrnal, il, 8, 1918) oss,e1-va cbe. i dolbl'i provocati dall'idrone.frosi i)ossono cat1sai·e el'l'ori di diagnopi molto g1·avi .e s1Jesso fatali. L a çlilatazio11e <i-ella· pelvi renale con a ccumùlo di t11·inn nel s110 i11Ìel'no p lIÒ essere determinata da ostru• zione meccanica, da il1fezioni, da llll tun1ore. 1 casi dÌ più difficile diag11osi sono quelli d ovuri ad ostruzione m eccanica. La occlusione meccç111ica p ersistente dell '11retere provoca la ·dilatazi 011e di qtte~ to carlale al disopra dell'ostacolo e della pe!Vi r. e11ale i11 grado variabi1e a se- · conda della dt1rata e della estensione ' dell'im, P.edimento. Tale dil atazio~ e è a ccompagnata· da dolore cl1e varia. da u 11a !eggera, mol estia profonda, osct1ra, a d · 11r1 d olore· forte, acuto come di l111a coltellata cl1e dalla r egione Iom· bare o dall,epigastrio s'iri-àçtia i1assa.ndo per . la parte in{eriore del ventré 11110 ai ge.11itali. L'analisi dell'urina è negatiYa e cos1 l'e.sa.me i'adiologièo. . P er inodò cl1e si escl11de una leP-ione d el rene, e se il doloi·e è a d estra facilll}ente si diagnòstica a pp endicite, si .· asporta 1· a fJpendice e pel'sis.tendo i dolo1·i si asporta l a: cistifellea, e più tardi, se si tratta <li l1na don- . i1a, anche l'ovaia. ).falgrado ciò i disturbi non . ' ce~san o, ed allora si pe11sa a n ev1·aste11ia, · 1omptosi viscerale, ,dispep sia, ecc., men]Jaggine, • tre la call a vera del 1nale riruane ignorata;. In . ' casi d el ge11ere è ql1jndì indis1}·e11sabile lln esan1e urologi c9 cnm1Jleio. Q1iando l' esame_ dell a, lltina e radjologico r-i s11ltino negativJ si ricorl'e alla cistosconia ed a l cateterismo de·gli ureteri. :N.ell 'itl1·of\efrosi generali11ente il cateter,e in contra un ostacolo n ella o·ar te più a lta dell't1retere - ' e . se questo si oltrepassa esce ìfuori un getto abbondante di .orina . Ancl1e -col .metodo della· distension.e si riesce à dimostrare l'esistenza d i una · dilatazio·ne della -nelvi renale:· si inietta . • attr.av.erso l 'ureter e "tm a certa qt1antità d.i liql1ido· steril,e, ·e q11 ando se n e pt1ò .i nietta 1"e 3040 ,grammi tSe.nza che refluisca intorl1o a l cate' tere e provochi dolore, v.uol dire che ,l a pelvi renale è. dilatata. a. a. _)

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L'herpes zoster sintomatico . . •

Boas (J ournai of n ervoit>s aricl 1rberital disea'ses, 1917) rileva •che olt:r'e -· l'Jierp es zoster essenziale, malattia cl1e .serhbra determinata da · 11n agente i?fettivo s11ecifieo, se n.e 'hanno aJi. · · tre forme che co stitui scor10 t111 fe11omeno stn- · tomati·CO di varie aff,ezioni. V.i sono dei casi . ' nei quaJì l 'eruzione ·cutane·a .siembra una m a rti.f.e• • . .stazio11e.· rifte1s1sa 1df?'lla lesione di un visceire ed altri nei quali l 'e.i'tpete s·embra ~avuto alla dif1

fu si on e ad un g.àJ1glio del •,p}:'ooeisso rnorbo,so . c)1e Gi svolge nelle vi'ci·n anze. Co1sì l 'herpes d e~ tabetiici, il qua le· s,i p ro1dt1ce, nèlla re1gione ·dei doJ.oi-i folgor,a.11ti ed 11a teTudenza a reeid{varè. . C,o sì nella Jnielite le ve sa.i1cole COffi]_:Yaion{} di p·ref~renza al limite ·s uperiore della z,.o na di .an,estelsli.a. Nella mielite trrusver~1 a p er frattt1ra .della colonna vertebra1e ~ead ha visto l ' herpes co,m p1arire nel, territorio •ol1tameo corrisporidente a.J. pegn1 ento leso .. Così si è constat.ata 1~ · stessa ert1zrone zo.S!teriforme ,.n ell'a zona ,c ui.an ea corT1Js,p ondente .ai ga11gli invasd. da linrfo, s.arco111a, i1el morb o cli P ott, , n.ella .meningite cere·pro..:,spinale. In un c.a so id i herpes de.l;<fua.rto seg111ento t oraci CQ si è trovat.o un piccol0 Mces~o me-t.a stat:iic o d·el quq.rto rg angliç> dbr.sale. L ,A : a sua volta ha avuto 01c casd.one· di ·ois1s,er' rare due ca:si di .zoster sintomatico . N,el ·p rimo l'eruzione si manifestò in 1s1eguito alla iniezione eit)i durale praticata a llo . sicorp10 ,di curare . una sciatic.a .. Doip 0. la iniezio'nei ,~i . pO cmc. di s ì·ero fiei0lo gi co l'inf.enno a•ccuis ò violenti do- , lori in . •co,rr:iJs[)On .ct.e'nza d·ell.a :puntura e nel1'area sinistra nel territorio ael terzo e ·quà\l'·to •sac r ale. Al CfL1into gi 01·no 'C01~p1al'.'.ve l'heri1es 1co·n a,tt-enuazn1,e d eU dalo r·e ·e . tilpostesd.a ad 'ipoa l g·esi a · r1ell a parte ,co·r rispon.den·t e. No·n .si ma11ife,stò mai feb·bre~ · n1è ·S.i ebbero reci dive iin occasione di altre i11iezioni epi.d111·ali. Evid e11t.emeini.e i ga.ngli o i r1ervi .sacraùi erano stati 'lesi s ja ·ner effetto di 1Jn'azionei . traumati,ca d,a l}Jiarte _cle1l'ago, sia ;p1ei e1fietto d·e.tl'au1nento di pre1s1sione d eterminato 1da.lla introduzio!I'.l.e iimIJ'rovvisa di lit1u1do in una .1cavità di ]Jiccole dimern.Siioni. Nel 'secon.do· rCaso· 1si trattava di tt1mo·r e del mi·d·ollo c001 p ara1)'legia t&p a iSi.i ca ·e.d i n:con.tine1nz,a., ROn-c-hè p1ercli,ta deJ:la sen sibilità al diso.tto d~l1a quarta vertebr.a dor, ' sal.e. A q11esto . livello c'era una zona •d'ip~oste-. sra. ch e dur.ò q llal·ch·e s.etti1nai1a fino à quan1d o si in,a.n irf estò a·l l!errnitor,ace sini.s.t ro 1in'eruzion1e · zost.erifc,rme nel territorio deù. terzo, q·~1 arto.· q11into· dorsale. Dop o . ql1alche tempo , si pra - · ticò l 'o·p ,eira.zione e $i 1constatò la p·re1 S1e•n za di . ttn neOJJ.)1 a.sma ext;rad·uraJ!e 'lc. ihle. .si ieSlte~'eva. clalLa z.t al1a 4a. vertebra dorsale ·e c:h e a• ve·v a invasi. i ·tre gangli corris.p ond.enti deJ. Jato .sia: a. niiStro. ;

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·prurigine

epidemi~a.

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. I dottori F·a1 e Pineda h a nno déscTi tto, n ella S})·agna (Andctlusia Il![ édica, giugno 1918)-, l1na malatti.a prt1riginosa-- epid emi·è.a che, s.econd·o Sampie.t ro (A~nali . d/Igier:l:{e 1 ·novembt .e · 1918), può identificar.si con 'Certe forme osservate in . Italia, .den otate ' v 0.lg_ar.p1ent e come cc ro.g11a

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lL POLI CLIN I CO

Quando 1 ac'cesso è g·rave e si ri pete ·a breve distanza .cli tempo, ))isogha fa.re iniezi oni i1)0• dermiche di morfina o di morfìna ed atrop in a ; · ina questi alcaloidt diistt1rhano la di gestione, • è q1lindi m_eglio insistere con i ni'trati. Son o utili anche le a1YPlipazioni calde s\tllo stern o. Le inalazioni di cloroform] o sono r accbm a.ndate da Balfou,r , ma sonio ri.te11ute pericol ose cla i-\llbutt. Nei casi i1ei qt1ali l'azi one del c11ore rim ane no·rrnale la digitale è cohtr oin: TERAPIA. • ' dicata; può essere .somministrata con l a noce . La cura dell'angina pectoris. \:01nica se il cuore è debole. Il- -p1aziente d. oFletcher. Juga1s. (J ournal L1 rriericari 'j}f eclica( · \ ~·ebbe condurr1e llna vita regolare, 1senza eccessi dietetici, 1senza eccitfi.z.ioni, l avorando fisiAssociation, 1918, 6 aprile)· riferisce il risultato camente e mentalmente poco; il caffè, il fu m o, delle .stie osservazioni cliniche su sessanta .casi • • l'al cool devon·o . essere inibiti; e, ciò ch e è d ella di angiria pectoris di cui trentadue' erano vere angine e ventotto pse11doangine. L'autore ri- })iù grande importanza, durante gli accessi è necessario il più assoluto riposo. tiene. che il doliore non è precisamente localizdr. zato al cuore ed al braiccio sinistro, ma p iutto.. • sto l ungo il decorso .delraorta e dei suoi gro,s si • La riduzione dei liquidi negli asistolici . rami, e ·che in mo1ti casi, al~n,eno alle apparenze, il dolore non }).a alcu n rapporto con l esioni In t1n interessante contributo all o stt1di 0 d ecoronarie o miocar.diche. Oltr~e .. a ci ò . ritiene .g li e•demi cardiaci ~ p u bblicato nel n . 9 (·se.ttem·b re 1918) dell a Revue ?nédical-e . de la ·suisse lJiù plausibile 1a teoria ·che fa co11.sistere l a malattia in una l esione dell a parete arterjosa . ·ro1na1ide, Tchertkoff e Heim rlpr.e11dono la q11e• La prognosi è sem·pr~e più f a.vorevol e di q11el sti·one del regime indicato nel trattamento d ei • .... che genel'almente si ·credie quando si· faccia un car.diopazienti ,s compen.sati , sop:rattt~tto lJer adegt1ato trattamento, l a cui parte p ili i~poi·­ (JUa:o.to riguarda }a somministrazione d·ei liquitante è ·Costituita dal ·riposo · e d'1i tonici car- di e dei sali. Ci piace riportare le conclusioni, diaci. I njt,rati sono tra i rimedi più efficaci, cui i predetti autori arrivano. n1a essi per lo più sono dati in do1Si insl1ffì- . Se.Illbra innanzi tutto indi::;c11tibile che la ricienti. La somministrazione sottoli·n gua:le di duzione 1deila quantità di liquidi ingeriti· nei tabloidi di nitroglicerina di i·ecente :pre1}a1'ati car.d iaci scompensati sia di notev ole vantaggio, 1·iesce molto vantag.giosa nel s·op1)rim·ere il dopermettendo spesso . da sola il ra1)id o ri-comlol'e. G'Ii effett.i di questi tabloidi si ottengono pensarsi del malato. La di,e ta secca favorirà in tre mint1ti qt1ando .siano .posti sotto l a lin- inoltre +'aziion e d:ei m·edfcamenti cardio-r ,e nali gua, mentre ing.e riti èd assiorbiti IJer la via q11ando occorrerà 1sorrtminjstrarli: qua1ora çon dello stomaoo dan·n o il loro effetto dopo dieci q11e:sti . ·du e metodJ associati non. si riesc·a a far . minuti. Durante l,a·ccesso ·dovrebbero esselre miglioTare l~infeirmo, bisogna. attendersi lesidati due o l)iù tabloidi ·con circa mezzo, milli- to infati.sto a b1~eve scad·enz~t. · gramma di nitroglicerina e. Ti-pet11ti a pochi miT1iti·o il vantaggio di qt1esto règime è costin11ti di di~tanzà fino a quando non si ottiene tuito dalla sua povertà i11 acqua, la qual e nop . l'effetto desiderato. Una volta l'A. sommi11i- SO\Tra ~cari ca cuore e reni e permette lo stabistrò in un giorno :qno cento di tali tabloidi lirsi di un equilibrio idrico. e l'accesso non si ri1Jetette cl1e dop 0 tr.e anni. :\la non basta. Una di·eta povera di acqua L effet~o della nitroglicerina è dubbio q11ando dovrà sempre accompagnarsL con una ridu, Yier1e somministrata a dosi t.roppo piccole,. Gli zio11e di sale: l a decloturazi.o ne, mentre rende eff·etti del nitrito di arnil~ sono me110 ·sicuri. lJjù sopp.ortabile la dim·i.n11zione di liquidi, ri• Il 11itrito di sodio è troppo tossico e dà distu rbi duce gli .accumuli salinf dell'organismor di to1naco. Il tetranitrato cli eritrolo dà cefaNei ·cardia.ci sco1n11ensati edematosi b isogna · lea e no11 agisce così prontamente come l a n i- sempr.e ciccoppia1'e rid11zione di liquidi e réstrit1~ogl i cerinn. i c11i effetti son·o d a1tra parte più , zione di sale. d11rnt111·i. • i possor10 prevenire gli effetti dello La dimin11ita escrezione ·renale di acqu a è sl1orli. inibitorio sul Cltore sommi11istrando l 'a- la ca1lsa prin1a degli edemi ca1·diaci, giactropina .fi110 a 2 milligrammi per gli ad11lti. c11è nella genesi di qllesti il rene pare abbia Qt1ando si tratra di un soggetto sifilitico bi- maggiore im1)ortanza cl1e non i vasi periferici. . , og11a praticare t1na cura di iodio ecl arsenico. G. SABATINI. 1

americana» : dei·.qiatite che i isu lta di piccole bolle, prin1a IJapulose e poi pustolose, diffu se a buona parte del .corpo e specialmente al viso ed alle man( e ·che determinano p1llrito; la malattia è talora accompag·nata da febbre; ha evoluzione b enigna; è contagiosa. Si t~atte­ rebbe, a qti?-nto pare, di una nt1ova entità nosologica. R. B. ..

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SEZIONE PRATI CA

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Intossicazioni medicamentose .

plica te a mezzo di lJen nellazione : . si a1}pliea Ql1esto argomento è stato tr,a.t tato r ecente- l)iù faci lme11te e più i·apiclan1ente, si rimuov-é .. m e11_te dal dott. ::.\Ianqual all 'Accaden1ia d.i l\1e- lJiù facilme11te e tlà gl1arigio11i in termine di di cina di Parigi. tem1)0 l>iù bre_\"e. l1bjto do110 la scottatura , 111 genere, le 'intossi·cazioni debbo110 mettersi ql1ando il ·dolore è l)iù vivo, si l)OSson·o 1s1)almain ra:ppO'rto con la moda delle dosi limiti se r e le varie l)om até attu aln1ente in uso sulla ca rr1011 proprio alte . ta l) a r aiflnata, ap1Jlirancl o· il tutto sl1lla pa1te La l'iputazione .della rµedicin a verrebbe pro- scottat a dopo a\·.ere aperte tutte le vescic.ole. • La carta pa1·affinata ha il vantaggio di ·escl11J)t:"lbilm·ente com1Jromessa,. qua1lora venisse a sapersi. Ch e alcund aiécidenti inort ali, 0 l'ag- . der.e il ,contatto dell'aria. D'altra parte p~ò . e·gr av.an1ento dei ,sintomi, sono dovuti n o11 r are sere ~g·evolmentB r imo sa las€iand·o in alt e- · volte a difetto di prudenza da parte del m e- r a te le gra11nlazioni in \'ia cli svilu~po. Al dis1opra .della carta !)ar affinata ap'})lica ta dico, il q11a.le dimentica, per ese•m pio, che al direttamente alla lesione si pone. uno str at o di là di 1/10 dd milligÌ'ammo di digitalina cristallizzata (Nativedl e) per iniezioni ipodermi- ,di iC'oto11e e la us11ale fasciatura. Poichè la ch e o di 1h ;rnilligr. di strofan tina per os il ca1·t[t è_jm1)ermeabile le se crezioni della l)iaga i11iocardio malato, ancl1e se non è leso istolo- s colano intorn o e son o assorbite dal coton e cirQostante. La medicatl1ra non .~ 1 attaoca m ai . gi c.am ente, può re·agir.e rullo stimolo farmacologico con g·ravi aritmie e .con i n1pressio11anti Basta cainbiarla l1na ,·olta ogni dne o tre fenomeni di ad;rianiia cordis; ch e l'atropina al giorr1i . Ln. rarta 1)araffi.natGt pl1ò esser e adoperata per • di là di 1h inilligr. può provocare le IJiù. sgr.a dite sorpre . . e (1soVJ~atntt o nei simpaticotonici ); a It ri scoi:>i. Q11n.11do pe1· difetto di -fasciature ch e le do si .elev·ate di o.p pio riei ban1bini :P.os- cli tela o di garza ·si deve l'i correre a quelle di so110 caln1are la tosse, n]-a arrestare il cuore; carta, per evitar e ch e queste vengan o imbev11t.e che gl 'ipnotici a dosì g·1en erose po1ssono procu- della se·crezion e deila i:>i aga s~ pl16 int~r·porl'e • rare il sonno, n1p. al risvegli.o · m a ntener e pe1·- fr a la medica tt1r a ,-ei·a ~ propria e la fasciat l1rlJate le fl1nzioni psi.chicl)e; ch e l'ec.cesso dL t n1·a dì ·Cari a t1no str ato di ,c arta paraffi.nata • eh~ impedisce là difft1sione dei .liqt1idi dall'inmolti farmaci p er via gastrica può far si re&ponsabile idi t1na « g;astrite medicamento.sa» . terno all'esterno. • I 'van taggi della cart a come mat eriale di È poi da ,mettere in conto la speciale st1scetmedicazione fl~ron·o ri\'elati accidentalmente: · • tività di certi mala1i a dosi abitualm~nte be.nissin10 tollerate di al cl1ni m edicinali,. p er Ìno- dt1rante la g·11erra essa .f ll ] rgamente adoperata n egl'im1)eri centrali ·e con ottimi l'isuldq che i malati ·cc n t1ovi ». a ndrebbero prima tati, se11za fa1· sentire la deficienza. del cotone. saggiati. ' DR. L 'A. ha com1Lnd.cato all'Ac·cademia alcune mc rti, da lui osis ervate, dopo l 'iniezione di 1 c111c. di i)antopon (e~rano trascorsi 1appena IMPORTANTE PUBBLICAZIONE. 20 mint1ti), di mezzo gr1ammo di antipirina (in Prof. LUIGI MANGI NELLI ur1 infe r1110 65enne), doi:>o l' a ppli·cazione· di un . Docente di PatolQgia Med. e Aiuto Med. negli Osp. di R o.ma st1i:>positorio con tenente 30 ·oenti gr . di antipirina (in lm ragazzo di 5 a.I111i). Ha pt1re osservato accidén ti i1i·nttosto .g·ravi dorpo la somministraziione di 30 ce.ntigr. di pira.m fdone. ...\ll''bratote si so110 aisso·ciati P o.uchet, I-Iayem • e A. RoLin, nel ricon oscere ch e all.e volte 'i l È una interessante pubblica zi one della massima utilità per inedico provoc.a degli acciden ti d'intossicazio- tutti coloro che desiderano a vere un esatto concetto di questo moderno metodo di esame che ha dato cosi nuovo orienta1nento ne med1ic1amen to:sa e nel rac1comandare.. molta . a tutta Ja patologia del tubo digereo'te. La radiodiagno stic~ non va oggi considerata quale segreto patrimoni"o, gelosamente cu-ca11tela n elle p.r esc rizi o11i. : R. B .

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La diagnosi ,delle . malattie dello stomaco_e dell'intestino ai . raggi X.

La medicatura alla carta paramnata: •

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H ar1Jster (Jourrial An1.eriron 'lile<fi ,~.; z' !1.\ « ·>ciatiori, 1918, IJag. 1763) ha trovato che la carta .p araffi11ata costit11isce t1n'eccellente medicatura per le scolta t11re e p,er t11tte le altre lesioni <::b e 1·icl1i edono l111a .medi c[l t ul'a non aderente. La carta pal"affinata è risl1ltata l)ÌÙ vantaggiosa delle varie mi str~1· e a ]Jase di paraffina ap-

stodito da pochi iniziati:. essa è una importante Lra nca della semei otica generale: e q uindi della clini ca, e deve essere con.osci uta da ogni medico colto, giacché, se spetta più p a rticolarmente al radiologo la tecoictt della ri cerca , è al medico che spetta la sintesi di essa e l'ap prezz atnento del suo ~iu sto valore. L 'argomento è espo~to dall'A. in modo piano ed c..riginale: esso n on è un 'arida e pedante enumerazione di sintomi, ma una trattazione ordinata e sintetica, nella quale il valore del segno è costaotemente analizzato e discusso in merito alle più moderne vedute di fisiologia e di patologia, mentre è abilmente sfrutta to per tutto quello che e·s so può renderci nel campo della patogenesi e della diagnostica.

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Un volume in VIII grande, di pag. XIII-254, ricco di 121 ill ustra:r.ioni e di u na completa bibliogr afia, in com mercio L . 8; per i aostwi asl=IOC'i atj L. s: 76 fran <'o ili port('l

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f.J\.:K~O •

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~~XVI, FASC.

. POSTA DEGLI ABBONATI. (1017) Stlllct cilra (.[ Pll' a tic llÌlosto1n i asi. - Al • dott. A. T., abb. n. 6699: Il tiniolo è llno d ei migliori l'i1nedi co11tro · 1'a11chilostoma d11ocl enalis, e, ben so1nrp ini~

Ciò che . forse i1on rite11in.r110 pratica è la suddivisione della materia, Jlon già secondo la . i1atura degli og·getti che si st11dj ano, ma seco11do che i l)l'ocedimenti consid.erati apparte11gono alla fisica, alla chimica, all'i.stç>logia, ecc. Ciò confeTisce 1orse al libro 11n aspetto· più scientifico, m a gli fa perdere un po' la prati.cità; disperdendo gli esa1ni di lln determinato ogg·etto nei l)iù svariati capitoli; u.n copioso i11dice anali tic o re11cl e i:>e rò n1eno lunghe l e ricerche. FIL. ·

strato, l1a d'ordinario ragione anche a.elle ancl1ilostomiasi ostinate. Si somministra a1la dose di 4-6 g r. al giorno per d11e tre giorni, in cartine, da p1·en·dere 1'11na a distanz.a dall 'altra cli ·un'ora. ' . , È ·ap1)orfuno d11rante la clÌra te11ere i l ma- · ~OEL FIESSINGER. Les diagnostiques biologiqtleS lato a dieta leggera o lattea e somministrar e e111 clie'ntèle. Un ,-ol. i11-16° ·di 326 pag . .con a c11ra finita. u 11 purga11te salino. .. 70 fìg·. e 8 tavol e in colori. - A. ::.\1aloine ;c.\ccanto al i imo.lo tiene 11 no dei r)rimi posti e figli, ed . , P ari gi.. Prezzo· L. 5. . l'oli·o podio, usato specia ln1ente dai . cli 'c he11,o . L a c.aratteri sticq, di q11esto libro è l 'e,sclllmedici a mericani) r·ecenti i)irime es1)erienze, riportate st1l l>~{itis7i Jiecl. Jou"rri., d84rebbero1 . si o11e di ogni i·n gon1l)1·ante farciello scientifico, e di · ogi1i noj osa ed int1tile enumerazione di i1cl conf1·ont.o l111a s11periorità ,netta a q11e.st'rtlmetocli , fra i quali chi s i é1cci11ge ' a ·f are .delle timo medicamento. Esso va sommi11i strato nel• ricercl1e cli cl1imica o bn1tcriologi a clinica .n011 la dose di 40c.60 go ere al gibrno • i11 tre volte. sa che scegliere. P ·er og11i ricerca ~vien descritto .t. ' p. il m etodo rite11uto 1Jit1 facile, pitL comodo, più sig11ifìcatìY.o, no11 solo, ma, ])er facilitare . (1018) Al dott. C. D'.-!.,' Zo11a di gi1erra: l'orie11ta1n1e11to, l 'A. vi agginn gc ciò cl1e s i deve Consi g~i an10 la lett11l'a e:li : 1° UiVIBER: 1ilalatlie del ricani/Jio. Traclt1z Yedere, e so1)ratt11tio ciò cl1e $i d·eve ·dire .a . e.bi . italiana. - Unione Ti1)ografi co-Editrice Tori- .atte11de l a risposta, cioè pocl1e parole cl1e si11' \ . 11ese. tetizzin o il ris11lta1'0 senza disperdersi ii1 insi. 2° Jla·n uel des 1nalcldies d·e llt 1iut/ritio~ g11ific8 nti descrizioni. (colle~z. · .i\.chard-Del)o\·e-Castn igne) redatto da Il \·ol11me tratta la ba.tteriologia, l'ematolnl3A BONNEI~, CASTATGNE, GY e RATHERY. :;.\faisson g i a 18 isto-citolo,g ia 1'11rologia, la cl1in1i ca }Jra.' ' edit., Parigi. t. p. tica. ~on t11tto qua11to \'i si dice l)llÒ essere· accettato senza disc11ssio11e, *ciò che non toglie • ' • cl1e il libro del Fiessinger sia corr1odo e pratican1e11te l1ti1é. . FIL. CENNI BIB~IO.GRAFICI. •

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(Non 1i receMiscono c'M i libri pervenuti in dono alla Redazione) •

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BARD •

L. Prér is d es exa1n,e11s de la boratoire e?1i-

ployés en clinique. U11 Yol. 1ilegato, irl-16°, di' 11ag. 830, ·C'On 162 fig11re. - ~Ius son et .C .ie, ed., Parigi . . PrBzzo L . 1i.

Questo vol11me tratta abbastai1za estesamente · i tnetodi di laboratorio che ha11no importanza i>er la clinica; e non solo i più com11ni, ma antl1e qlteJJi cl1e più ral'an1ente ve11gono usati, e che sbno ancl1e poco conosci~ti a quei pratici l'l1e i1011 consultan o le opere spe.ciali. Oltre le ricercl1e chimiche·, batteriologiche, istologic~e, e111atologiche, Yengono trattati. quindi a ltri metodi di esame, quali, p. e., la viscosimet:Fia, la n1is11ra della tensione superficiale, l'elettrocardiogrnfìa, ecc. ebbene l;A. insista nel far pre~C?nte el1e questo libro . è dedicato ai medici e no11 agli specialisti, si cleve i:itenere · che esso llHÒ servire 1)€1' la n1assima parte delle ricerche biologjcl1e, completa11dolo. qua e là con le nozinni s1)e'ciali el1e og11i ricercatore deve posse-

cl e i·e. {24) .

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PRON L. Le coritenu sto11iacal cì je11,1i. Un vol . ' . in-8° di pag. 45. - .. .-\... :i\Ialoine e figli, ecl., P a ri gi. Prezzo L. 2 .

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La questione a·e1 contenuto gastrico, d11Tante il digi11ho, è stata finora stl1diata ins11fficientement "\ . Essa inverb, come appare anch e dagli studi dell,A. clur a ti una diecina d'a11ni, è assai vast.1. sia per le diversità qualitative dei liquidi contèr1uti, che per i problemi, che dl1rante lo • studi.J si pre·seD;tano a-d ogni passo. Il rumore di sciaguattamento gastrico a digiuno è assai freql1ente n ·ei CliSl)eptici: l'ana lisi chin1ica del liquido estratto è) secondo l'A. , di grande importanza, potendosi riconoscere mediant·! essa il tipo di dispepsia.' La causa più, freqt1 cnte de)lo sciaguattamento sarebbe il catarro acido; ·l à gastro.s11ccorrea non è però da riteners.i , come vorrebbe q:µalche autore, qual e segn') positivo di ulcere gastriche. Le idee esposte dall' A. m~ritano di essere .approfondite, per..mezzo di studi esaur1enti sopra un n1ateriale abbondante. FIL.

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SEZIONE P RATICA

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NELLA · V·I T A. P R O F E S S I O N A ·1.J E .

Ancora nella smobilitazione sanitaria.

• Non si può attender.e che i medici sian·o rin-

Abbia1no già acc,ennato ai Cl'iterì'~ fo11damenta.li che a parer· nostr-0 devono regolare la smobilitazione degli ufficiali. La · mobilitazione - .e su questo non v,è e non vi P.Uò essere disaccordo - d.eve essere fatta in mo·do gr.a -. duale perchè siano equan1ente contemperate le esigenze dell'esercito ed ì bisogni 'del Paese, le nece·s sità 1collettive ed i dil'itti individ11ali. La Di.rezione Geriel'ale di Sanità militare ha disposto che innanzi tutto siano co11gedati i rr1edici deile classi dal. 1870 al 1873. Un tale i1ro,-·ved~mento . si imponeva percl1è anche i medici rientrùssero nella legge comune. Non era infatti gil1sto che a g·uerra finita fossero obbligati al servizio militare citt~dini a'Ppartenenti a classi ~nziane che 11on furon•o rnai chiamate alJe armi. Ed il provvedimento appare più lodevole quando . si consideri che per 11uesta categoria di medici, come per tutte le altre, . è stata data libertà di rim~nere a11cora in servizio, r.osì ~he ql1elii che. ne abbiano bisogno e I o desiderino possano a vere ancor·a il modo ed il ~ tempo di sistemare i 1000 affari, • riannodare eventualmente le rfile della loro clientela. Un trattamento di favore, nel senso c he· debbano avere nel conge·dam.ento la preferenza su gli altri di pari anz.i anità, deve essere fatto ai medi ci emigrati, che all'appello della patria vennero da tu~te le narti ·del mondo. Anche in .. questo caso l~· ragioni di opportunità politica si cor1fondon101con i diritti individ11ali. Q11esti medici devono tornare al più presto tra i connazionali en1igrati, perchè le colonie dei nostri concittadini possano avere la necessaria assi-. stenza sanita'r ia, che è tanta parte della loro prosperità. E ·d,altra parte ii meclici stessi che han·n o affrontato più disagi per 111nghi viaggi non scev ri di pericolo, che più degli altri sono stati lontani dalle proprie famiglie senza n1ai godiere di licenze, h a nno diritto ad ave.re u11 . più sollecito riposo. E le nostre considerazioni s11lla necessità. che i medici condotti siano -subito congedati e messi a di.s11osizione dei rispettivi C·ornuni 11annu un eguale valore per tutti i medici ap.p artenenti a pt1bbliche amn1inistrazi•oni. Senza fa:rie ·delle elencazioni, che potrebbero farci inco1·1'ere in involontarie omissioni, affermiamo che tutte le i·stituz.io·n i tSanit~rie del paese hanno biso·gno di funzionare regola'.rrne11 t.e, cl onde la necessità che alle istituzioni stesse sia restituito senza indl1gio il proprio per.sanale sp ecializzato. I

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viati agli os_p edali civili, 'alle cliniche, ai manicomii, ecc. qt1ando 5ji ano congedate le · rispettive cl assi. • · I medici per la loTo patticolare funzione n on possono essere trattati alla .s tregua degli altri cittadini. Com·e allo · scopi:>io della guerra f11rono mobilitati tutti i medici anche di classi non an·Col'a chiamate alle armi, come furon o mobilitati medici appartenenti a clé1ssi che l)er legge statale non potevano essere e non furono richiamate all.e armi, così n·el procedere , alla smobilitazione fra gli app.artenenti alla classe ' sanitaria si d·evono seguire criterii different i da qu.elli che s i se1guono per le ·altre categ·o1·ie di citta d.ini. E l a escl u$ione clei me1dici .dal beneficio d1ella licenza tem-p.o ranea· in attesa ili congedo concessa agli ufficiali di al tre armi ·appartenenti alle ·Cl~ssi 1871·, 1875 e 1876, pl'Òva che la ·categor-ia dei med:l·ci non si trova: in i~tat o di preferenza in confronto delle altre. D' altra parte crj terii llguali, norme ,as30ll1te 11on si posson o fol'mulare e seguire anche per gli stessi appart\;nenti alla classe ,medi,ca. Ogni m edico ha llna pe1 sonaJità propria, f.atta rli cult11ra, di esperi~nza, di attività partico- . lari .che non 1)ossono es. ere catalogate, d'onde la impossibilità di un regime rigido ed l1g11ale . per tl1ttL Sarebbù "quindi difficile indicare norme pTecige per la sn1obilitazione dei medici. s1· correrebb e il rischi o di cadere in esclltsi visn1i, i11 trascuranze non -co11facie11ti alle neioessità pub-bli·che e non r~spondenti ai principii ·dì e-quità e di gi11stizia, che in omaggio alla pace sociale devon o essere o•ra l)ilL ch e mai la guida dei gover11anti. P er procede re dunque convenienten1ente all::.1 g,raduale smobilitazione dei medici per modo cl1e l'assistenza sanitaria del ·p aese sia ass icu~ rata ·e siano insieme tutel,ati 1 diritti dei medici occorre che ciascl1n caso sia esaminato. ciascun i·ndividuo sia opp0·rt1lna111ent~ vagliia to. e g.i uclicato 1n . rapporto alla s~1a ·capacità ed alla su a attitudine e p oss ibiln1ente in rapporto.·. anche a.i suoi interessi e.d ai suoi desideri. • Non sono pel'ciò ;necess~ri nuovi decreti, n110 ve n orn1e, nuove istruzioni e t;anto m.e110 nt1ove oommissioni. Basta che le Commissioni provinciali per gli eso11eri dei 1nedici giudichino con i:>iù la rghezza .e con mi11or rigore sia fatta la revisio11e dei loro g·il1dizi in sede superiore. Basta che siano . allar.gate le maglie del crivello attraverso il ql1ale devon-0 passare i medici eso11erati. Per fortl111a nostra in Italia le commissioni

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IL POLICLI NICO

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di esonero sono costituite in modo che non rr1a11cano i 1rappresentati della classe, rappresentati che con oscono cose ed u omini; è un sistema ·che, come si leggie in un giornale inglese, all'estero .è ancora allo stato ·di aspirazio·n e. • Proc·edt1tosi .alla smobi1itazione dei medici condotti e dei ~ medici apparten.enti alle pubbliche amministrazio·n i, all'esercito rimane ancora un bu·o n numero di sanitari certamente sufficiente ai bisogni. Resterianno i liberi prof.essioni·sti, tra i qu~li molti vi sono c_h e dom anderanno di .p restare servizio anc·o ra per · q11alche temp o come ufficiali medici. E non è necessario spendere parole p er dimostra-re l·a op1Jortunità che questi m·ediici senza occupazione fissa per i quali il pensi.ero dell'avvenir·e è più che per altri assill ante, debbano essere preferiti n1el loro event11ale desi·derio di r irn.a n ere sotto le armi. ,., Non· pretendi amo di avere affrontato in t11t.: • ta la su a .cornplessità il p.r òblema della .smobilitazion·e. Abbiamo. sol o tracciato' 1e grandi lin ee della quistione. J\1 a incorr.eremmo in una grossolana omissione se · non acce11nassimo ad u11 non m eno interessante lato del problema. Intendiamo parlare dei provvedimenti che devono prender.si in C:onfronto di q11elli ch e appartengono al Corpo sanitario mili tare perchè iscritti a l terzo, al quarto, quinto e sesto a nn·o di m edicina. Costoro che drirante la guerra ·ha11no funzi onato ·da medici pllt' non essend·olo per fatto e per legg·e, rischia·n o di non esserl o mai sul ·serio .se in J.oro oon fronto1 non s·a rann o adottati ade1g·uati p.r ovve1dimenti. C·redia1no che ·della qui,stione ~ debban10 •O·cc11iparsi oltre c·h e la Direzione di sanità militàre, il ministro della pt1bblica istruzione, la Direzion e di sanità civile, lo is tesso Capo d.eJ governo. Non si dev·e l asciare che' d ella quistione· stessa si occupi e giudichi l a Direzione d·ell ' esercito che pe.r ragioni àella st1a competenza non si può preoccupare ch e ·di organici e di quadri. Ora che col cessare della guerra g11err eggiata son o per ovvie ragioni cessate l e ragioni ch e potevano far ritene:re plausibile tratte11ere pre·ss0 l 'esercito 1i giov1a.ni tudenti di medicina, è 11ecessario ·ch e la l or o sorte sia esaminata con competenza e s·e1).za passione, o per lo ine110 con n e·ssun'altra ·p a.s stone all'infuo.r i di que 1 la . di .assi curare al paese p·er l'avvenire t1na 1schiet'a .di medici che lo siano per davvero, 11er assicurar e al paese 11n avvenire scientifico d egno della sua grandez,z a in altri campi.• , S e la medicina è stata pe1· quattro anni una dell e l)ÌÙ poderose armi di g11erra, perchè ha concors-o a conser,·are il più ·p rezioso materiale belli eo, il materiale l1mano, essa rimane semper 11n, arma cli ')ace e di bene$ser e. r2n)

Lo Stato n el suo sup.r emo interesse h a il dovere _che la produzione di nuòvi medici continui ini·n.t erTotta e tale da potere coITiSP,!)D- _ dere alle più s evere necessità ·della pace. I gio.vani stud<enti ·clfe per quattro anni di gu er.ca sono rimasti lontani dagli studi, e ·s on o .stati costretti a .c orsi ch e m.al s i adattavano a llie li• ber.e e1sigenze del1a scienza, devono r it ornare alle l oro u.n iv.e.r sità tutti e s ·u bito · :r>1erch è possano assi·s tel'e ai •Corsi che sono per inizi ar si in tutte le univ·el'sità. , 1

PANGLOSS.

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Cronaca, del movimento professionale. Congresso Nazionale dei Medici condotti. •

Il 20 diceu1bre scorso, alle ol'e 10. venne inaugurato il Congresso Nn zionale dei medici condotti in Firenze. Er.ano l)re~~nti, oltre l'on. Brunelli, presidente, !!ex-presidente Villa. e 26~ pr~sidenti ' di Sezione, che ra1)prese11tava no circa 49 Sezioni su 144. Assodato il nun1ero leg<t le, per rendere il Congresso "·alido, il presid<'nte del Co11gresso locale. ùott. Fa ti chi, dette il bc'11,·enu to a i congressisti ecl inneggiò alla vittoria glorjo:a, mandando un sa luto a tt1tti gli ns ·enti, te11nti lontani d a· ragioni d'ufficio e di obbligo. ~ a tt1tti quelli che si eran0 sa crifica ti r)er la , Pà tria. Regt1ì il Èrunelli, che fece il rpsoconto morale e materiale dell'A · ociazio11(\, o, meglio, di ciò che la pr esidenpa avcva fn tto in questi due anni. dal convegno. dei presidenti :tenuto a Bologna. Riscosse jl plauso dei convenuti. Riguardo alla parte politica, che ~ t,.e,Ta pro"Vocato tan te polemiche,. egli dichiarò che si sa rebbe astenuto dall'entrarvi e dal partecii>H re a qt1alsiasi discusf.lione . Terminò augurando a ll ìAssociazione che il di lui successore possa giungere a ricostituire -I' Associazione, che ha cominciato a sbandarsi, e che da parte sua , come deputa~o, avrebbe contint1ato a clare il suo appoggio e il suo contributo r,1ersonaJe ad og1li quistione c:he si fosse credùto cli sollevare. · , Alla. discussione p resero parte Ganclolfi, Riscinl, ~Iartinelli, MaJusardi, Giannini ed altri. Si concluse ·che il Brunelli, n.nc·be cessando dall' esser~ i1residente, rimaneva sempre ·il benemerito dell' Associazione, pèr a vere sen1pre e ininterrottamentf' cercato di f a re il bene della classe e di migli-0rarne 'le $Orti . . Proseguì il 0arobbio per l'es1)osizione finanzia"ria, .(limostrando come 'l'astensione e la resistenza dei soci al pagamento delln quotn, •significava lo , smembra1nento dell'Associazione e la debolezza in ct1i e1;a già cadtita; sollecitò la 11rossima nuov:1 Presidenz.a1 .a voler indurre nt1ovo ' Tigore, a che le fi.le, che prima compatte e numerose costituivano una vera potenza, si fossero, a mezzo di propaganda e persuasio11e. ricondotte al pristino plendore. Si ;passò poi alla nuova elezione della PresideM,.a. che venne ad t11ianimità cbmposta del presidente. 1


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clei vice-presidenti l\ilarti11elli, l\ilalusardi, ' Grando,mi, Biscione, Vaccino, del segretario Pellegrini, clel C'assiere C'a rrobbio e dei reYi-sori dei conti ~ieruccini, Giannir1i e Pe rsiani. · .Seguirono le diseussioni sulln Oassa.-pen-sion·i {~ sulie Assicuraziond contro lP rnalattie del la·voro, eon t1na ela borata e nitida rela7.ione del Martinelli, c·be pose fine al Convegno. Il fl1tt1ro Congresso, poi, per accramazione fu indetto in· Trieste itnliana, nel l)fO~ imo, sette111bre 1919. Villa,

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Che cosa hanno trovato questi colleghi al loro ritorno nella vita civile dopo due <> ·P iù anni d i periuanenza. in zona di guerra? Il Governo ha dato loro il ben1servito e li ha mandati nei picooli o grossi centri a lottare con· gli stipendii àella famt• che avevano prima ·della · gue1~ra, li ha a ffidati a llo strozzinaggio qe lle Ammini·strazioni comunali, e per i ·b egli occhi dell'1a1Uto1101nia dei Comuni, tanto cn ra al paterno cuore del l\t1inistr.o del Tesoro, ~ n ega to loro il dritto a quel trattamento eoonomico che ha miglio·r n to le eondizi,o ni degli impiegati del. lo Stato . Triste la condizione di questi medici che L e previsioni p essimis tich e: che presagivano hanno rioccupa tò condotte schsse nelle quali la la dissoluzione dell'Associazione dei medici cliente la degli .abbienti è p1a,s sata a medici non • conclotti, non si so11 o ci t vera~e. E ciò è un l>ene aventi obblighi di leva, m.a più triste quella dei per la class,e . titolari di condotte· p iene, ì qt1ali sono obbligati. L a niaggioranza degli organizzati lia trova to in massima parte con gli stipendi1 irris0irii che flvevano •p rima della tg·uerra . .1 prestar servizio in sè i l cor aggio di riuni r e l e for:.e e di nominelle pubbliche Ammi1listl'azi-0ni, nare la ·nuovct Preside-f'tza. Chi. •si è interessa,t o de lla .sorte di costoro cl1e Rito 1'na il Villa, clie primo riuscì a •riu·1 iire l)Ui:r:e sono ufficiali de ll'es'ercito e che lo Stato eeoin un fascio i medici condo tt i formandone nomieamente ha discon·oscit1to nt>11 appena li h a l'A ssociazione Nazionale. affida ti allo '9trozzinaggio dei Comuni ? Quale .(tiffe, Noi attendiamo il programma della nitova . . renza di trattamento con a ltri., uflici:ali che .son o presidenza, per discuterlo, e ci auguria1no clie , sta ti mandati 131 coprire fl osti di -0ond~tte e che firiitQ il pe1iodo delle . dis cussioni, si entr erà . invece hanno conserv.ato il gi~ado e lo stipendio! ~<' poi si con"ideri il t rattamento. economico che ·~ nel campo fattivo. Spetta alla nuova presislè1 to fatto ad a l tri uffici<1li mandati in servizio di den:.a di racc ogli er e le fil a clell' Associazione: ed i l .lavoro sarà non facile nè breve, special- e-011dotte dur!a!Ilte l 'attt1~1 le epidemia, risulterà ancorn m.eglio l'ingiustizia òello Stato .verso i collf>m en t e p er l'Italia, Atf eridional e e I nsulare, clie gl1i 1·Ul.mmessi, n ole nti o ·volenti, a l servizio' di h a bisogno di organizzazione. • c·onclotta in base .a l decreto 1~u citato. Questi c'-OlleI problemi da affrontare e r isolvere sono non g-hi hanno .k'lv'Ora to ed e.sposto la vita durante l'epip oclii nè lievi: la condotta niedica, com'è pre<lemia . ed il Governo ha vermesso. a uspice l'autosentemente organizzata, a nos tr o parere, è 110111ia ·d ei -Comun)., <!be l'operta1l()ro fosse pàgata in una mostriiosità e un anacronismo, e deve esrnp;i 1 011~ di 4 o 5 ifrancl'li ·a l giorn-0. ' Ora tu dici: nell'intere$se dell'a.ssisten7...a civil<:'. ser e abolita. Scontenta medici e cittadini. P er il momento i1nmediato bisogna chiedere· i n1eclici condotti siano ~mobilitati prima degli i1 ltri. Anche a rostoro rtunql1e, dopo che han J10 a.l GovPrno Centrale il rispetto della leage già d.;\to <1 11a 'Pa tri.a l1n 0on trib11to cli .sofferenze e cli esistente: _La condotta è statui ta JJer i pov·eri lnvoro, il Governo darà il benservito e li' miaID.derit e solio i p overi n e debb ono 1is11frt1ire. . n lottare con gli stipendii della fa.m e delle pubCiò come progranima minirno, del 1nomento. blic·he Amministrazioni? No, non è lu~nghiero qu<'· P er tutto il resto discilterema e sp eriamo dì ~to tr<1ttament0 per uffict<1li che banno fatto il ess ere cl'accordo con l e dir et tive d.ell'Associa- 10 1··0 dovere dura.nte la guerra e c:P,e lo Stato dìme11• zione. tic.'1 1lon a1P;pe na ha 001JJsegnartx> lciro il fog·lio di 0011gecJ,o. Se il Governo .i11t-er1de che .le ecdnomie deJlo Hoc est In v•o tis. Stato sieno riserfate innanzi tutto a l debito <.li Dott. PAL ìVIA DI P ASCARELLA. g·ratitucline che . ~ Nazione deve avere v.erso i con1b·i1ttenti, in qua l m o·do vuole adclimostrRre questn A proposito di smobilitazione dei medici condotti. ri<:on<>,~cenza ver so gli Ttffic.1n)i , già medici 00-n dotti. · Uaro Pa n.gloss , · J / ' s1uobilitati? lJasciandoli fobse totalmente in balì·t clelle Am~jn.i..$trnz.ioni comunal~ c-0.Ìne h·a già f.atto Ho letto nell't1lti1110 nume ro del P olicl ihico l'ar• 1wr i· congedati? Neg.a11c1.o loro quel tr.attam€nt') ticolo cl1e h a per titolo «la smobilitazione . . snnitaeeoHomic-0 che· hnnno a'\·11to ~li impieg.ati dello Staria )> e l)OSSQ con ~ conelt1dere cl1e « le necessità to'? Di.sconosoendone .i r0ali bisognd della vita, e dell'assi·ste nza civile, l eoonomi1a statale, gli intefn C(?11ctosi complice con 1(\ An1mjnLstrR zioni nello re&s'i. della cla·s se medica, giustific.1Ìl. o come 1.1rgen~frutt..1mentò del loro la·voro? te il congedo d.ille armi I dei mediQ condotti )). A mio pja1rere, i l miglior i11odo col quale lo Stato Il clecreto Luogotenenziale del dicembre 1917 11a J)OSStl nddimostrare ai medici condotti smobillitati già rimar1d<:1to in servir.io di rondotta p~reccl1i collegl1i ùi <.da ssi .a n7iiH11~, e taJuni ha nno d ovuto la- 1a s ua riconoscenza, è quello di obbligare le Arpmi" scilti1re il servizio nri'litare 13.nche non volendo, gia.c11istrnzioni ad un c-0mpenoo ade-guato al lavoro che essi • ostevra nno nell'a~sisite1l741 civile delle popolachè il clec', reto st1<l<letto si inspira, come del resto è giu·s to, , oltanto . nµ: li interessi delle An1ministra- zio11i, ndegulacto <lgli a ttt1a l:i bisogni economici della zi.oni. .. . .. vit~1.

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Consideri il Governo l'importanza dell'aRsi::;t~Itza / <-ivile in q.11esto momente, e non climentichi <:he i l'·PUPmeriti della lotta . contro 'le e1)idemie ~ono in:1anzi tutto i medtci condotti. .i-\ llo •stato ~1tt11àle clelle eose, affinchè ,, a questa onesta categoria di r>rofessioni·5-ti sia fatt1a· giustizh1, non c'è <:-he un • mezzo solo : obblign re le A.mrrùnistrazioni •1i dove1·i di giustizi.a. L'autono·miJa clef ~omuni elle an,che in tem1)i normali il Gover o.o ha. violato, è u.n princiipio a stratto che non ha. ragione d i esis.t ere quando ooncretizz.i uru1 · grande ir1giustizi.n, o qu1undo leda interessi vitali ùel1o Stato. Concludendo <.lunque : . tornino i medici c:oncl-0tti all'JJ ssistenza <:ivile delle l)Opoliazioni e per q11este urgenti ragioni siano tosto smobilit.ati . ~la il Governo .provveda afiìnchè le Amministrazioni f~lè. ciano 101·0 q,11 dee-ente tr1ait.tament-0 altrimenti, caro Pa·ngloss, i medici condotti torneranno <1ll'a, siste1100. oivlle, in.a ... bolcotterHnno il giorno <lJ)presso le proprie condotte. .:Il' Pregandoti di voler pDbblic<1re, ti saluto.

XXV I,

[..L\.NNO

JL POLICLINICO

28

F ASC.

1)

nos.t~·o.

Rieonoscete ci<> tlie c-1bbi!·1rno fatto per ì l bene della Patr1:'l. ì\11ettete iR <:>Vi(lenza questi oscuri er·oi che hanno , iliffuoo ta11ti tesori della l·oro esp€rien713 .per il bene dei nostri cari soldati. I medici condotti . a inigli<lia .s ono e-Orsi sotto le nost1·~ bandiere e J)ossono <lire nlt:'1mente che ha~no servito la Pa tr.ila1 col i)d.ù grande clegli am·ori, cbn • la ptù rup·ostolica delle 8 bneµ:.a zi-0n·i . Un nie<lioo conclottu. \

Pei conti individuali nelle pensioni dei

s~nitari.

I.1a. Gazzetta 11,ffic,i ale pubblica un D. L. che so1)pri1ue, presso la (~a sa ·t li previdenza per le JJensioni qei &1nimri, i co11ti in<lividuali e prorog·a la data di coru1)iÌazioue ~ei bilanci di Yarii I stituti di ±>r~viclenzn. Tale decreto dispone : ~ ~ ' Art. ,1. - .A. decorrere Clétl 1° gennaio 1919· sono ·Ol)pre si press'o 1a· ('.as~a <li })l'evidenza per le i1e11. ioni dei sanitari i conti ind]viduali di cui all'art. 14 del testo nni<.:o 2 g-t>u11<1io 1913, n. 453, ,..,,..,.. Do tt. ERNER'.l'O Gu11a,L.\. libro III, .p arte III . .. La liquidazione delle tuden.nitn e dglle i:>€n~ioni \ flgl.i iscrit~ alla d<:tt<t (~èl•S80. <li }J·revide11zp. è a lle A proposito delle pensioni ai medici condotti. 101'{) 'famiglie QOntLl.11.lel'il H.fl {;1seguirisi in · Ql1Se a lle I tabelle A e B Hnne-~·e <1l lo stesso testo l1nic-0 . Oci'ro. Policl in;ìoo, Art. 2. - I censiwentf df'glj i~ritti agli Isti- , Senza voler essere dei . queru:louiani 1)0,SSÌàIDO·\ tnti di l)l'evi1d enza i1er le .pe11!\'.in11i di sanitari. agli dil'e gi.iustamente clle della nostr~ classe pochi, iil!"'Pgnanti elementa l·i ~ n i ~egrètal'i ecl .a Itri iruan~i P<>Chissirui, si .sono occupati durante l~t guerJJieg.-1ti degli enti loe< li, I1t~1· ln forn1azione dei ·1·a. I nostri tolleglli rriajores; hanno ay.uti altri bi-lanci ·tecnici ql1inq n~nn nli ~t:l bi liti cli1lle . ris1>etvennieri, altri interessi da difendere, i cle11utati, tiYe leggi orgRnicl1e, , 0110 <liffe1 itl: quello pe1· il f .<l tta qu,ailehe lodevole eccezione, hanno 11e11sa to·, :Jlonte-pensioni d egli in~eg11.a11ti elf\u1entari clopo i:ensano e i)enserahno ai loro colleghi, i nostri l)re• rlu~ nnni <lal precedente; e q11 <:\. l lo per ìa Cas~a di Jddenti <li Ordini, di Associazioni, ecc., ecc., ~ono i>re·yidenz~ .i1e r le pensioni dei ~anitn ti clopo altri ·inr distratti llalla J)-Olitic.a generale ~ ·n oi p0Yè1·i clue anni. paria siamo confina ti · nel dim{}nticatoio. È questa •;torw una leggenda? Chi p11ò ~mentirla? ' l T·n~ <lei problemi che più ci interessano è quello QUESITI E A clelln 1ie11sione. Quell ~ irrisoria pensione elle l)òi • (75±9) Pe.11..s·io11i:. - Dott. b,. T. da T ~ d{ ·s . :1011 è cl1e il frutto diretto dei 11ostri mesc•l1i-ni verAi. medici condotti cl1e <lderirono alla Oas&1 d i :.a n1&iti ann11al1i. Una v_era mutua 0011 ii1tere8si c·on»posti cl1e con1e capestro <.leve avviucerC'i ti110 · vreYide riza fu1 cù.l.lla suH i::>tituzione veng-0110- rj·s ca t. . tn ti grn tuitamente q11inclici <tnni cli servizio pren l 25° anno compiuto di nostro ininterrotto . er~tèlti prima della istituzione uu~<.lesirna. Pertanto v izio. Ella 11llò far ,·alere tutti i qua tto·rdi<'i anni e quat01~1 la g11err~1. ha sovvertito la vita di tutti, e tro mesi di serYizio !)resta ti l)rima della istitunoi medici condotti siamo fra i più disori€11tati. ~io11e della f'assa, cioè, fino <11 ~l dicembre 1898. <2ua nti <.li uoi · per· mille e un.a ragione non a vra i1110 .i-~ questi 1-1 anni ~ sei n1esi, e ne clebbono aggiunJliù l'interes e di tor11are <llia magra vita del conp.;ere altri 20 da l 1° gennaio 1~ 89 al 31 dicembte 191S dotto? Quattl'o anni di guerra per molti vi~Hnta e si . l1a 11n totale cli a111ti · 3-l e sei mesi. Per rag~ lontano dai no~tri centri di lavoro ha sposc1 to i gi1JngeTe la· pe11sione di li.re 3000 occorre a .\ere I>Te-. itostri interessi, ha disorientato la nostra viL'l, ha sta ti al minimo ~R nn11i cli ~ervizio ed a vere, come Hovvertito i nostri.pia ni, ha sconvolto il nostro av• I .1P i. i11 qt1ell'flpoca l 'et~t <li Hn11i 64. Di tal che nelle Yen ire. l)er<:l1è dobbia nio . a vere una legge-cn I?e$tro . ' c:be ci lega alln .condotta '? J">erchè la 1J<-ll1U clel d i- . Rn<. eon<lizioni occor1·e compiere nltri ti·e anni. (lue Htneco da essa deYe esser la pel'ditH dei nostri ve,..: ~11'e:-:;i €cl un giorno ver liqni<1:i1tln . (7n51) ·oas-sa-ven,s·ion·i - Continuità d ella i'scrri t.o..·an' enti, l«t 1)erdita di .quel rìspa.r mio cl1e sa rebbe • 11e. - Dott. D. M. da V. - P.erde11dosi com11~que 'loYuto diYenire il com1:>enso del nostro uda to la.vo1·0? la qualità di medico co11dotto si nerùe egnalmen.te In fHcoltà di rimanere inse:ritto altii Cassa di preJ.11l!sci1a.t:ee} 1'l libert<\ di liquidare i nost1i anni videnza la quale fi1 iRtituita. c-0me è noto, esclu<Ji ~rYizio giil fatto, lasciateci la libertà <lj o.r ien• ~iYnn1ente pei n1eclici condotti. Rima11enclo cl·1 litart:i eo1ne Yogliamo, c"Ome credi.amo, clopo tanti ·nnni di l>Cne e <li martirio. ~ro es~rcente inscritto all'ente i1on av1·ebbe n1od.<> ~oi non rec:l.<1mi.-1mo c::he il n ogtro. 110·11 i1o~si<1mo cli di1nostrare all'atto della liqui<.lazioup della· pent-e<l<)rlo ad nltri l>erchè ~ noRtro, sncro&1nt<1n1eute sione il numero rlPgli anni dj . erYizio pre~t~1 t > in

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RISPOSTE A

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DOMANDE. I

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[AN~O •

XXVI,

FìASC.

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• SEZIONÉ PRATICI\ .

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qt1H11 \-·> che i1ou ii.otrebbe 'alleg:are le delibèrazioni consiliflri relative. (7552) I11.denrii1tà ca1:0- ri.ver,i . - Dott. A. N. da V,. - Il Decreto Luogotenenziale del 10. febbraio ulti_m o <la Le:i:- citat0 non :rig\1a rda indennità caro-viveri 111a t1n i:ttunen~o di stipendio · sta..bilito obbligiltoriaiuente lJet Io Stn to e facoltativa mente ·per . i ('Qu1u:.1i. Se, pertu11to, jl Consiglio comuna le · non lo dE>liberi, deter1nina11done contemporaneamente • r~mn1ontare, non i•.t 11a diritto da parte degli _jm-

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1

1

piegati a pre~enderlo . · . (7G53) P en,sio'Yl i'. - Dott. A. M. da C. dei T. • ·.H isca tt-0 ~rat.n i to si intf\11<le ~nv,a c0-:rrispett1vo di contributo o ·ai altrò qnalsia,c:;i pagamento di soi.nme. C-0me l)remi-o e in~oragginmento ai primi · sani ta-~ii cl1e si °inscris&-ero. ,alla f'a~sa la legge d€1 189R 11ell'art. 28 com1>rese tale facilitazione. Non • · è l'e rmessr> J)Hgare i11 un~1 sol \ Olta più annualità di contribt1ti allo sco1)0 di a ccorciar~ il termine fis~ato clalln legge per il conseg·uin1ento, della Jlensione. ' (1~?>4) M ed_ico IYn il i tare 'in ser vi zio 01'vilP - Qoni 1>Pte·11.ze p~r prastci:~ ion; iff1 altre ootidotte. - Dott. E. ·R. cla O. <li I>. - ' r/~rt. 3 della circolare concordilta frn 11 Ministero clella guerra e 'quello dell'i11terno in ùub:l 10 ~ttc>mbre 1917, n. 20400 71-722, ta r:~:1 tivan1ente di~pone cl1e il n1e dico militare co• mandato i11 ~etYizio civile . ha obbligo di pl'estare servizio, oltrethè n·e lla condotta . del C~omuBe in cu~ il fitolal'e \enne C'hiama to alle <:1rn1i, ancbe, co1ne int.e1 ~ini, nelle C'onrlotte del Comt1ne o dei Comuni •• viciniori nei qual il titolare {li simpegna vn l)lll'e il setvizi-0. In tali ca.si 1 Con111ni, diversi dal Ca. poln ogo, J1e i q11ali clisimrlegna il se1:vizio di 'int(lri--/ • na:to, gli corri~J)'ondera.nno l'ir1ter.o assegno o quot<-1 dell'assegno elle vrirp~ corrispondeYano al medico civile riel1ia1na to. Da Ila pubblicazio~e cli tale C'il'colare è natul'.al1nente dec:adut<-0 l'assegno stabilito dal clecreto Prefettizio ed '1Dllà può pretenclere dagli a Itri ComUni, in ct1i si rec:a come interino, l'intero IJarte dello ~ipendio · che si a.a va al collega, ora sotto le armi. Gli stipendi arretrati . non sono • aneora prescritti. Doo'.l'oR .JusTITIA.

o

.

,."{erv i z io 1n~ d'ico-miZfta,1·e. _l\.ll'abb. n. 2704: J,' Associazione clella Croce Rossa 1>er contin1

genze 1 imprevedibili

di servi;zio dovè cede.re' ·al l'esercito i suoi ·uffiéiali medici che avevano obblig:,I) di. le,v a . N'!>'D si pt1ò qt1indi dire che ess~ sia venuta me -

- .

no ai suoi im11~gni poichè il passaggio di- parte del suo i)ersonale, ..ai'Ia RRnità fu imposto .con de· rre to 1u·o g6tenenziale, .al quale la benemeri~a Assoc:tazione non poteva fare opposizione alcuna. ll lte11g-0 quillldi che ogni reclnmo s~rebb~ inf <>.Il( l.a to. 1\J <.lott. V. M , cla O. : 11 q11esito 11on è di con1petenza rnilitare. Il' C9Inl1ne f;la che il s t10 collega è esnnerato soltantp fin o · al 31 dicembre e' quindi che aleatoria po-. trebbe ésserne J'n ss11nzione in servizio : spetta per~ ta11 to a. 1 Co n111L -. di · r eg()la1;si nella maniera pi1'1 a lni con\1 enierit~ . , , I . \

A11·abb. n. so;37:

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.E~ssend·o ella disp'e nsa to

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d'a l SPi"V izio e quindi

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non l>tlò ottenere . ·promozjone a lcu- · I l èl . Inutile. qu indi f a r doman da . IDlla non fu co, mandato come militare ad una qua ls iasi condot.· ta, 1Ua lasciato eome indispen8abile alle· sue ordinarie nia'nsi<>ni. Stando così le cose non ·le spetta l'indennità di d n-e· 1nesi di stipe11clio. · ' . " .' M. G . i.nf.liRJ101; lùi7f3

.

EO

NOM INE,-·PROMOZIO-NI '

'

ONORIFICENZE.

I l nost1~0 çoll.abora.tQre prof. Fràncesco Sabatucci, assistente a lla Clinica PsichiatrÌc1a dell'lTniversità dJ~-0ma, è stato · nominat-0 ca1•aliere ·ne11 ~or..: cline ·cleila Corona. d'Italia . Rnllegran1enti.

.

•.

S O CIA~E. ·

MEDIC INA .

·Provvedimenti· igienico-sanitari nel dopo-guerra. . r

'

·' •

' Riportia1no alc11ni ·aegll. orclini del gfor'h o "appro' V-il ti clalla Sezione per !'Ig·iene socihle della Comuùssion.e pel dopo-guerra , durante le µlti-rne sedute d€lle q·u ali abbi.amo· gii\ dato notizia. Nei prossimi' numeri daremo altri ordini dP-1 giorno approvati da,lla Sez.ione. ·

-

.

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UtilizzaziòJte del materiale sanitario. di gu,erra <relazione Aseoli) . .

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La Seziç>ne dli Igie11e socia.le,: tenuto. present,e che l'abbond~tnte mate riale igienico-sanitario adibito t>el! la gt1err·a puc) costituire l l ll!O dei mezzi più • i1}1vortanti per attu~re gran parte delle p:ro:vvi: enze s ociali indiispensabili 11el do1)0-guerra; i>rendendo atlo degll ordini del giorno votati i11 .data 31. ottobre e 12 J1ove-mbre 1918 dalla St!· , zione XXVI; eme tte i s~guenti voti, pregandd il 1)residente di tra smette-rli al più presto sia al presidente della ~ezione XXVI sta alle .a uroritc\ gove~·native : 1° cb.e detratto qnnnto servirà per i servizi dell'esercjto, 11 resto del materiale· che non appa·i,, . ter1ga ad enti locali o a privati sia ceduto : a ) J)er . <.tot.are Istitt1ti ·cliµi ci ed ospitalieri esistenti e specin lme11te a · f.ondare ospetla1i nell~ • regioni che più ne dife ttino. ~ld is~it11ire sanatori' 11er tnbercoJ.ot1ci per n1a larici, colon.le ~r bambini deboli, e a favq1·ire l 'i$ti.tnzione nei centri P<>po1al'i di , ospe~li speeia li per ma la ttie infettive;. b} pel' dotare ~pecialn1ente di appA:i;ecc4i òi l'ag·g-i X i dispensari · antitubercola;ri; e) per istitl1ire innanzi tl1tto nei capoluoghi di provincia che ne mttnc11ino gabinetti di ricer.cJ1e per I~ dia gnosi· delle malattie infettive, annet. tendoli - .Possibilmente ~gli ospedaJi per· malattle • infettiYe e dotandoli inoltre degli opportTI:ni servizi sposta bili ver 18 di~infezione; r..lì per l1tilizza re · u11 ce~'to nt1me ro di ca·1nions, anzitutto al tras1)ort-0 malati, facilitaµ<lo n e l'a cqt1istò ad Associa·zioni e comitati pe r 1.a. l)l1bblica a is sistenza, -ed èventualmente anche per il .trnsporto di ' mala ti e . di lavoratori nelle zone 1nn lnriehe ecl, inoltre JH~1· tra sp·o rto dei mezzi ùi 1

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ùisi11f~zione;

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30

IL POLICLINJ CO

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FASC.

1]

per usufruire impianti per bagni eon par- i bisogni ùell' An1111inisti-azione militare per effetto ticolar,e riguardo alle scuole pubbliche elementari; · della smobilitazione·; b) che sia assunta dallo Stato la com1>ila~io­ 2<> che lo Stato o Ja Croce Rossa provvedano ne dei piani regolatori di opQl'~ per provvista di dei treni inglesi ed amecon eventuali acquisti . ricani o oon apposita costruzione a due o più treJ?i acqua. potabile per bacini idrogtafici in modo di CToordinare la soluzione del problema idrico i>er i per il trasporto di malati o f~riti, per dotare i vari C;Qmuni con ri1sparmio di lavoro e di spesa; princ.i pali centri ferroviari almeno di un vagone · o) che sia facilitata la compilaz.ion-e dei proper il pronto soccorso ; 30 che vengano costituiti uno o più centri di getti anche a cura dello Stato, per i Comuni éhe per la loro piccelez~a o 1)€r la povertà non possan-0 !n:-lteriale sanitario per i soccorsi d'urgenza in <>cprovvedervi; casione di terremoti, inondazioni ed altre pubbli· d ) che le maggiori agevolezze, delle quali goche calamità ; • 40 propone che della Git1nta superiore di li- . · dono i Comuni della Sardegna, della Basilicata e quidazione facciano parte un rappresentante· della deìla Calabria, siano estese ai Comuni di altre Pro~ sanità pubblica nominato dal Ministero , dell'Invincie, per j quali per le condizioni topogra1iche terno e un rappresentante delle F.acoltà univer- locali la provvista di acqua pota bile non può farsi f';itarie scelto ·dal Ministero della P . Istruzione e che con spesa cosi eccezionalmente grave, che rievropone che almeno un rappresenta:q.te della sa·c:a insufficiente il beneficio della legge 25 giugno nità. faccia r1arte delle Commissioni istituite in 1911, Il. 5 6 ;, ogni Singolo corpo d'armata. e) che gjano promosse e facilitate le <Jpere . ' per provvista di acqua nell'interesse promiscuo dei Opere d'interesse igienico (rel~ .zione , Ll1 tra rio e( Comuni e di altri enti o di lJrivati con equo rivarto Santan·gelo). ·della spesa secondo il riispettivd interesse, e che La Sezione fa voti : sia fatto obbligo a tutte le amministrazioni pubbli'I. -• Ohe siano ripresi alacreruente i lavori per che, che eseguano condotte di acqua, di estenderne I rovvlsta di acqua potabile o per altre opere igieil benefici<> ·ai Comuni, che possano gi-0varsene, niche, interrotti durante la guerra e siano inizia ti ponendo n car.ico dei Comuni la maggiore sves::i àl più presto quelli per i . quali siano approvati o nll"uopo occorrente, secondo quanto si pratica di J)ronti i progetti, estendend·o ai lavori stessi, quanconcerto fra la Direzione generale delle Ferrovi<~ tunque comunali, tutte le provvidenze emanate e de-lJo Stato e quella della Sanità pubblica; da emanarsi per la ripresa dei lavori pubblici delf) che all'atto della smobilitazione siano lalo Stato, ed applicando e rendendo più larghe le scia ti a disposizione della Dire~one generale della n1isure, già adottate d11rante l'anno di neutralità, Sanità pubblica gli apparecchi mobili di devur.aper sollecitare l'approvazione dei progetti, la ~on­ zione di acqua, superflui all' AmminiBtraz.ione miC(:>SSione dei mutui di favQl'e e la. concessione del litare, perchè po~sa asseg11arli ai Comuni nei quali concorso dello Stato, anche col sistema dei sussidi non sia possibile di avere altrimenti buo~ acqua iu capitale, che si è dimostrato più pratico e r>iù Potabile; • efficace, specialmente per le opere di minore amg) che nella r~dazio11e del testo definitivo delmontare. la légge sulle de:Pivazioni di !1Cque pubbliche sia II. - Per quanto particolarmente c-0ncerne . le facilitata. con disposizioni speciali la conces~ionè di acque sorgenti ad uso pota bile, . prescindendo opere di provvista di acqua potabile: normalmente dalla complessa procedura richi,e sta1° allo scopo di s61lecita re I.a ripresa dei 1aper le eòncessioni ad uso agricolo -Od industriale. vori interrotti : III. - Pe_r quanto concerne le altre opere igiea) che sia se1nplificata la procedura per la revisione dei preventivi rich~esta dalla variazione niche : 1° eh~ sia sempre più assicurato mediante mu~ • dei prezii derivata dalla guerra e per la concestt1i di fa·v ore -0 con sussid1' in capitale, lo impianto sione dei mutui COllllJl~ruentc'lri occorrenti per la .maggiore spesa ; ùi locali di isolamento per le malattie infettive, e cli stazioni di disinfezione per tutti i Comun~ del b) che si prèYengu l'ostacolo nascente in particolare dall'elevatezza ~ dalla v.ariabilità. del co- . regno o isolatamente . . o riuniti in Consorzio ·e ne si~ vigilato il regolare funzionnmento e la con~ersto dei materiali metallici nell'ètttuale periodo, col fare assumere dallo' Stato la fornitura dei m.at( vazione clel materiale; 20 cl1e con pjano organico si·a assicurata con riali stessi, èhe lo R4lto do,·rebbe c®ere ai CoUluni ai prezzi di progetto; la costruzione di convenienti edifici la regolare assi. ·tenza ospedaliera in Italia, svolgendo le tenden2° ad integrare le ageYolezze nascenti dalla leZ<~ liberali dell~1 legislazjone in proposito circa il gislazione vigente e n. col1narne ie lacune : a) che siano estese a tt1tto il regno le dispoco11corso tlelio Stato nella spesa fli costruzione o di sizioni legislative Yigenti ver la Sardegna rigufl r 'ln ttarr1ento ; 3° che l 'impianto e l'eserci~io dei bagni popodanti la fa coltà di e~'egnire a tutte cure e spese t1ello Stato la ·riéerca di acque sotterranee e· l'al- 4la ti da parte dei Comuni, ~ia consiùeru to 11011 come una spesa. puramente facoltativa () co1ue l'esercizi~ lacciamento cli picc:ole sorge11ti ad uso potabile e di una indn strla ma come u110 tlei mezzi pi\1 effi- . che siano llle-ssi a c1 isposizio11e della Direzione ge' . ' caci per la tutela della salute 1)11bblica e come tale _ nerale dell<"t Rn11it.it i>ubblica i macchinari ed im1>ianti per là ricer(·a di acqt1e otterranee eccedenti sin favorito con mutui di faYore, danc1o la iuuge)

[-ANNO XXVI,

,.,

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(30) •

• ••


(ANNO

XXVI,

FASC.

1]

SEZIONE PRATI CA

giore estensione all'uso dei bagni per gli alunni delle scuole ; 4° elle sia richiamata l'attenzione del legislatore per una più larga politica di favore per facilitare la costruzione di case per i piccoli impiegati e per i la"{oratori, aumentando le agevolezze consentite dalle attuali _leggi per le case popolari ed economiche specialmente per quanto concerne i mutui di favore, ed esteD:de.ndo largamente il sistema dei mutui di favore anche per le case dei contadini, analogamente a quant.o è disposto· nelle leggi speciali per l'Agro romano. r'J:V. - Per il personale tecnico-sanitario: 1° che sia posto in piena efficienza l'ufficio destinato a. rivedere i progetti e a vigilare la esecuzione delle oJ)€re presso la Direzione generale della R.anità pubbliqa; · 2<> che l'ingegneria sanitaria formi oggetto di insegnament.o in tutte le scuole di applicazione per gli ingegneri, con esame obbligatorio per tutte le ·categorie di studenti; 3° che siano istituiti corsi d'igiene anch~ nelle scuole professionali degli operai che si addicono alla esecuzion.~ di lavori di intere.s se igienico.

-

Ai cortesi lett.ori del <<Policlinico» rammentiamo il nostro periodico mensile

Le malattie del cuore e~ei vasi Direttore prof. pJLIBEBTO MARIANI della B. Università di Genova

l"unica Rivista di cardiologia che si pubblichi in Italia e che tanto favore ha incontrato in appena due anni di esistenza. La pubblicazione di tale Rivista ha. colmato una lacuna che era. vivamente sentita così da coloro che professano dalla cattedra, i quali hanno modo di pubblicare i loro la.vori in un periodico italiano, come dal medico pratico, che trova in essa sussidio prezioso nell'esercizio professionale. Il fascicolo 10 (anno III), · çontiene: Enrico Vaquez nominato professore ài Patologia m edica. IJAVORI ORIGINALI : Prof. G. DAGNINI : Sulla genesi del doppio tono crurale nell'insufficienza delle v alvole aorticlie . e in altre ca·r diopatie . Dott. D. CONSORTI : Appunt-i di cardiologia.

RASSEGNE ~) RIVISTE. TERAPIA PRATICA: J.Je .urine dei cardiopatici gnosi e la cura.•

)

in

rappo rto con la pro 1

11 pre.zzo dell'abbonamento annuale è di lire 12 per l'Italia e di 'franchi 18 per l'Estero. Per gli ossociati al «}?oli clinico )) che invieranno l'importo del 1919 entro il corrente mese lo abbiamo l'idotto a lire 10 per l'Italia e a franchi 15 per l 'Estero, malgrado che 11a lto costo della. carta e della manodopera tipogrnfica non ci consentisse alcuna ridu..: zione. Per abbonarsi inviare cartolina-vaglia al prof. ExRrco l\1oREI,LI, via Sistina n. 14, Roma.

31

NOTIZIE

DIVER~"E

..

Congresso nazionale per l'assiatecz~ a~li in"\"alidi dJ guerra. Il primo Convegno nazionale per l 'assistl-'ilZ<~ al _ mutilati e invalidi di guerra, ten11tosi a Milano, nei locali , dell'Istituto dei .ciechi ' ha messo in discussione numerosi, importanti pro·blemi che Tecla· n1ano una sollecita soluziQne. Organizzato, per iniziativa deÌJJ Assistenza nazio· · nale dei mutilati, da un Comitato presieduto dal I>:rof. Galeazzi, il Convegno è riuscito di straordinaria importanza sia per i vitalissimi argomenti trattati. e riguardanti i beneu1eriti della Patria, sia per l'intervento di eleY<\ te i>ersonalità della scienza, che hanno recato il l)rezioso contributo _ dei loro studi, e dei rap1)resentanti del G<>verno, ehe hanno seguito con molto interesse lo svolgi · mento dei Lavori. Esposti dal prof. Galeazz.i e del cap. Dall' .Ara gli obbiettivi che si ripromettono gli organizzatori del Convegno, s 'iniziarono d. lavori con la trattazione del tema : « Assist:enza medico-legale degli invalidi di guerra>) su cui riferì il prof. Ottolengbi. La discussione sull'argomento, ampia, ele,rata, ebbe per conclusione l'approvamone di un qrdine del giorno dell'on. Gasparotto, col q11ale, restando «fermo · e libero al socio il diritto. di assistenza personale, il Congresso fa voti che alle commis. sioni medico-lE>galtthe debbono giudicare ' sulle condizioni del mutilato e dell'invalido, sia chiamato sempre un tecnico di emanazione dell'Associazione nazionale dei mutilati )). ' _Anche sulla relazione del prof .. Groppali, r.iguar· dante gli assegni e pensioni di guerra, si sv.iluppa largamente ·una viva discussione: le conclusioni caldeggiano non solo pi1ì adeguate pensìoni agli ultra invalidi ed una ·più eqùa distribuzione de,l le categorie d'infermità, ma invitano ad· un voto perchè venga esteso ai figli dei militari cli 2a e 3a categoria l'assegno concesso ora soltanto a quelli di · 1:i. categoria. T·a li concl11sioni vengono infine·· tràtta te dai conven11ti. Nelle sei sezioni sono sta ti presi in esame im~rtanti problemi. Nellà Sez. I (Storpt e mutilati) è stata esaminata la relazione dei proff. Putti è Della v e9ova, :honchè le comunicazioni dei professori Ghilliani, Pedrazzoli e Zunaglioni. Nella Sezione II (Ciechi) furono lette le relazioni del prof. , Denti. bn. Rigola, ~ilandriani. Nella Sez. •III (Nevropsicopatici) le relazioni dei J)roff _ ~lorselli e Ros si, Medea e 1\1:oderut. Alla S~ . IV (lnYalidf per tubercolosi) furono lette Je relazioni clei proff. Stezza , e Pongoni. I

I ,

.Fratellanza scientifica franco-italiana. La Società ~Iedico- Psicologica. di Parigi, nella sua sed11ta del 25 novembre u. s., su proposta del '1>residP..nte Colin, ha votato il seguente ordine del giorno : «La Société · Ml'~dico-r. ychologique, dans la: joie dc la victoire comru11ne, adresse à sa sreur· la société Phréniatrique italienne, ses meilleurs . SOll(31)

._.


-

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' •

IL POLJCLIN reo

32 • v~11i rs

·et ses vifs senti1nents d affectueuse sym1:>.a tl1ie · elle · ém~t le voou .que des liens d'une plus ' i11time solidariété se nouent entre les deux Com1)ag11ies savantes poi1r le l) lU8 .grand . bien de la Sc i~nce et de l'Hum:inité >). In una Ielte ra al presidente della Società Frenia1trica italia-na, prof: .Ta111burini,, il segretario generale della Società Medico-Psicologica, Ritti, dic·hiara : cc Je suis 11eureux et fier d'etre chargé par ' i.oes .collègt1es de vo11s envoyer cet ordre du ·jour, 1 faible témoignage de -notre sin.cère attachement et de notre grande admiration pour la splendide Itn- · lie , cette noble nation qui a lt1tté vaillemment et glo1ieusement pour la civili,sa.tion co:i;itre· la barbarie)) , .. ' Il prof. Tamburini ha risposto còn un affettuoso te legramma di ringra·ziamento, a nome della So-· cietà da 1tLi pr~sieduta., esprime ndo i più vivi ' sentimenti di ri0onosce:riza, di solidarietà e ·di ammi. · razione per la so.rella latina.

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'

Un · Istituto pei mutilati e orfani di

guerr~.

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[ ANNO

I

XXVI, FASC. 1]

Eschilo Della .Seta, pubblicati. sui fogli di un artistioo calendario da sfogliarsi giornalmente: • .L'idea è utile, efficace, vera~ente pratica. I con• ~igli sono ~Ila portata del gran puòblico e s~rvono, co1ne l'autore. si pro1Jone, ad insegnare ogni gio.rno delle nozioni nuove e utili 11 correggere errori, vincere pregii1dizi. · I .. odevole è l'iniziativa della Croce Rossa Italia. i1a che si è fa.tta editrice di. questo lavoro che mira a creare nelle famiglie la, coscienza igienica sulla quale oggidì tanto Si nsiste. · • r· colleghi possono beµ racGomandare la pubblica- . zione, che si presenta in veste artistica assai elegant~, a lie famiglie d~~t loro clienti ed essa può anche ess~re un leggiadro ornamento per ~ il loro ·· gabinetto di ricevimento. Il e< Oalendario della Salute >) è in vendita a L. 5 la copia in Roma (via Nazionale, 145 - Libreri:l ~1antegazza) ;, Milan<:> (via San Paol9, ·22 - Arti Gra·iìche); / Bolog·na (via San· Gervasio~ 10, presso Magagnoli) ; Bari (Libreria Laterza) ; Pisa (Lib.reria Bemporad), ecc.. . . .

La Società «Bambini-Pa rodi-Delfino )) di Milano 1 ha stabiljto di erigere nei j)ressi di C-0lleferro un I stituto per là rieducazione d-ei mutilati e ·aegli Il dott. ~!fARIO BINDI, sottotenente medico neJl'Ospeclale d a campo 202- del Veneto, è morto d'ànvrfani di guerra. L'Istituto sorgerà a compleb~ s1~se della Società e sarà ca1)ace di settanta potiué:nza. contratta i1ell'adempimento del proprio do . stJ tra mt1tilati ed orfani·. Nelle ammissioni verrà vere. seguito il criterio· di dare la · t)recedenza ai miliDella sua professi-011e .aveva fatto un aP-Ostolato tari che già apparten1i-ero al personale de!la SoSi laureò in, Siena (s1.1a città nativa) , i primi del· cieh\ in qt1alità di operai · 0 .a congiunti di questi,' l'a1)ri1e·· 191({ H:a con entusiasmo servita 1a Patri<1 e uguale e·rite~·io sarit t~nt1to per l'ammissione de- •• jn trince·a , negli Ospedali da campo . . Contava ap- , gli -0rfuni. pena 26 annj _. · . B.

..

L' '' asso ,, dei m ediei militari. 1 •

Si près·u me . ehe il reoo1·à delle onorificenze di g\1err~..' conferite a rnedici milita rj .spetti a1· ro.ag• gio·r~ medico· dott. Cornelio Rizzo, che conseguì or non è molto la promozi one a .scelta. Egli portn • n ove decorazioni di gt1erra, fra .le quali cinque medaglie al valore .. 1

-

11 '' Calendario della salute,, della Crocè Rossa Italin.oa.

1D u11a intel'essante' raccolta di con sigli e massi. . n 1f\ dì jgiene individu~tle e, sociale, a cura del dott . {

1

.

Roma, 1919 · Tip. Cartiere Centra li . .

..

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1 ,

con stoica · fermezza, colpito da una malattia cont1:atta nell'adempimento del proprio d-0vere. 1 •

··Indice alfabetico per materie. . .

Anchilostomiasi : c:ura Pag. 24, Angina pectoris : c11ra )) 22 )) Asistolici : r idu zione dei liquicli Cefalea; r~umati ca o indura tiv.a . » lH )) ' Ci11oonina ne lla 1na laria grav~ · lo )) Herpes zoster si11to::.:iatico . 21 )) Idronefrosi e dolol'i atJ(lominali 21 I giene ora le : detern1fni~{no del movimen)) to per l' 11 •) )) Irlfiue nza : pro fila ~si .. ... )) ·1ni:n1fficienzn c10lla Ynlvola ileo-ceca.le 14 )) I ntossicazioni 1 n~clicau1~ntose . )) I1 1~ruciclitit gastrica ed « angina .pectoris )) 20 l po1)l.asia co11ge11ita clel cuore e cle1l'aorta. )) 9 L11n1bo.ar trite : .. . )) 20 (32)

Il · pr·o f. d:o tt. RICCARDO LOLLI, mag·giore me. diC0 . si e spento, ~opo strazianti sofferenze soppor-

'

.

'

\

\

Una breve malattia. ha strappato all'affe.tto · del sen. Luigi 'i\jangiagal1i la nobilissima consorte, l'ispiratiuce della sua instancabile e fervida atti~-ità, la sua èollaboratrìce nelle opere filantropiche . Espi:imiamo il nostro cordoglio all~illustre c ~i· nioo.

.

Rag. -2~ Me·d i.ca tu.ra a lla. C'l rta p.a raffinata 9 - <)' Medict condotti : congresso. nazionale . )) Meidìi.ci oondotti: ve di Pensioni, · Smobilitazione. l)en sioni dei sanitari : conti indiYiduali . •>> 2R Pl'ovve~in1enti igienico-sahitari nel dopo)) 29 guerra · • )) 21 P1·11rlgine ep1 demioo • Rea zione del Wassermann: i misfatti )) 12 della • Riml1lazione di malattia : diagnosi secondò Galen-0 . ,. >> :iS )) 2f), 27 Smobilita zione dei . medici · . . . Vie biliari : . stato presente della chirurgia )) J.7 delle L . POZZI.

'

resv


Roma,

XXVI

Anno

L2

gennaio

I

Fa~c.

L9L9

2.

\

fondato dai profes's ori : •

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE •

SEZIONE PRATICA •

VITTORIO ASCOLI

R EDATTORE CAPO: PROF. • c i :__

S O M-M A R I O .: •

Note e contributi : C. ...\rto1n: Osservazione i:iull'epidemi a influenzale. - P. De Tommasi: L 'afasia nella febbre tifoide. o ~ s e rvazlonl 'cllnlche : R. Botteselle: Un caso abbastanza si ngolare di lesione del pene determinata dall 'apposizione d'u n

anello stro z zante. Assistenza sanitaria: G. Apflrlo:· Per una pronta ed adeguata or-

ganizzazione, anche in Italia, di Istituti talasso-elio-terapici per la cura delle tubercolosi chirurgiche ed ln ispecie delle for ne ghiandolari ossee e articolari. Sunti e Ras ;~ gne: NmuROLOCHA: F. X. Dercum: La sin~o1nato·­ logia viscerale nelle mala t tie nervose. - CRI R O RGIA : J. B. Deaver: La pancreatite acuta. - MEDICINA: Sull'antagonismo della clorosi e l'osteomalacia, come esp ressione di ipo- e ivergenitalismo. Naegeli: . Sulla sintomatolog ia della osteomalacia, considerata co1ne affezione endocrina plurig-landola.re. - Naegeli: Sul significato delle moditicaziooi del roidotlo osseo e del sangue per la patogenesi dell 'osteotnalacia. - TECN ICA: Catelli O. : Per la diagnosi di presenza del!'« albume urologico. - Eliminazione per le urine e ricerca delle spirochete nella spirochetosi itterogene. Ap ou 1tl d i medicina oratlca: DIAGNOSTICA: Là pt·ova dell 'atro pi na e suo valore diagnostico nel tifo. - C.\SISTCCA-: L 'atonia ceca.le post- tifosa. - Peritonite tuuercolare secondaria. - Sifi-

li de gastrica. - T E R AP I A: Gli effetti del fosforo s ull'accresci:. mento delle ossa sane ed am malate. - Tr:ltta1nento delle emorroidi. - L 'acido timico nella cura della calcolosi bilia1·e. I GIENE: Il pericolo delle sostanze antifer1nentative negli alimenti. - L 'azione della sn.ccai'ina sulla di gestione gastrica. NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA.: Siero antipiastrini co e porpora. Posta degli abbonati. Cenni bibliografici. Pubblicazioni pervenuteci. - Varia. Mella vita professionale: Pangloss: I~eriodo di prova - Cronaca del movimento pl'ofessionale. · Coltura superiore: - Index : Le ricerch scientifiche in relazione alle scuole di medicina A mml.n~strazione sanitaria : Rifor1na del Consiglio sùperiore di . r s an1ta Risposte a quesiti e a domande. Nomine, promozioni ed onorificenze. Condotte e concor,I. Medtclna sociale : I provvedirnen.ti igienico-sanitari nel dotioguerra. - Un esperiinento di proµaganda igienica nelle scuole elementari. - Per 1a s mobilitazione degli aspiranti medici. Notizie diverse . Indice alfabettco per· materie.

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ABBONAMENTI· PER IL 1919 .. IT A LI.i\

Alla $ezione .l\lle sezioni Alle sezion i Alle se1.ioni Gli abuoaamenti,

pratica

.

m~dica e pratica

. ehirurgica e pratica . . 1ue~ 1co- chir urgica e pratica . . per l'ltalia, si possono pagare anche

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I

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anti~ipate.

Saremo ttssai grati ai Signori abbonati ehe vorranno a,ftrettare la rinn6vazione del proprio abbonamento. Ciò agevolerà molto il lavoro amministrativo e la ptlntuale spettizione dei fascicoli. Id

E' vietata la riproduzione di lavori pubblicat1 n.et POLl<:LINIC!O o l:a pubblicazione di sunti i essi senza citarne la fonte.

utrlttl di proprieU riservati. -

,

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breverr1ente q:ueste osserv azioni, ricavate dalla personale esperienza della epidernia infiu·e·n zale, diffus.a in nn g·r·llp,p o cli sqn ~tdro11i, presso il quale il sottoscritto ha l)restato ·se1·vizio ininterrotto dal m aggio ai novembre . Detto r eparto di trt11)pa, della forza inedia di ci rca trecento uomini, era composto di individ ni di età dai ve11ti a i ventisette .anni, di costituzione fisica . oddisfacente, sottop-ostf ad un lavoro moderato, dislocati nelle retrovie . (s.a lvo· riel periodo clell offensiva austri aca del gi11gno e in ljll ·1 1() clP lla re.ce~te vittoria finale). e quindi sottl'd t Lt all in.fluenz.a di f.attbri en10zionali e cli·n1ati..oi, e.c1cesi:;ivarr1 entè sf.avo-revoli. Le note clini che, tratte da osservazioni su qn esto complesso ;di individui, h ann·o dunque un valore .di esattezza n1olto gr.ande, trattandosh di un materi a le on1ogene o, <'011 minime variaziQni perso11.ali, e i1on ::-i<.1 1111" L J all 'azione perturbatrice di el eme11U e.~ter10r1 importanti.

NOTE E CONTRIBUTI. •

REGGi lVIEN TO LANCI~R l

Dl FIRENZE -

II

GRUPPO

lNFERl\!IERIA PROVVISORIA.

0gservazioni sull'epidemia iufiuenzale del dott.

;

CAlVIILLO

ARTOM.

L'.epidemia . di una fo rma morb osa a car at~ tere influenzale, largamente diffusa per tutta Europa nell'·estate scorsa, ha già dato. origine ad una serie numerosa di st11di, .condotti ,con l n,rghezza di vedute, con ricchezza di m ezzi, con vastità dj mate·r iale di . osservazione; il P ontarlo particolq,rmente (P nliclinic b, anno 25°, fase. 39-40) ha dato t1na descrizione di essa, chiara e completa,, dal triplice , punto di vista • clini co, epiùem~ologi.co ed eti 0logico. Parmi tuttavia che a schiarimento di al·cuni . ' r)11nti oscuri, ancora in disct1ssione, possa es~ere portato un modesto contrib11to, riferendo

1

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I

34

I

IL

·POLICLINIC8

(ANNO XXVI, F ASC. 2)

'

N ~l gruppo di squadro pi menzionato · si è

ne 1del vecchio p.rocf:!,sso n1orboso; la ourva. tern1anifestata una forma m orb·osa a · sintomatorrtica influenzale 11e viene qt1indi mo•dificata:, e, logia influenzale ed a cara:ttere ~ettamente di solito, prolu11g.ata. e1)idemico; .detta epidemia, diffusasi n€lla seL larrossamento difft1so del faringe e del paconda m età di maggio e n el.J.a prima di giu- lato molle, insieme ·con la· corizza, con l'ipeg110, si è andata poi qt1asi estinguendo, tJ_n{) remia congiuntivale e .con la congestione -0cuad aver.si solo più pochi. . ca.si sporadici n·e l lare (facies influenzalis), è sir1toma iniziale luglio e nell'agosto. Verso la fine di questo · costante, a c11i corrisponde un senso di brunlese, l'·eip id·emi.a si è riaccesa, assum endo una ciore e di costrizione alle fauci; le tonsille di diffusione di gran. ·lunga maggiore nella se- .solito n·on sono not~volmente ingrossate. Fre, conda metà di settembre e nella prima di ot- quenti le emorragie gengivali; in un caso la tobre, e andò poi via via scemando, riducen- m orte fu causata da 11n'abbondante emotradosi nuovamente a pochi casi sporadici nella g1 a faringe a. prima metà di novembre. Sebbene, com.e ripeLa lingua è di reg'o la im1)atinata, e, tielle terò meglio ·p iù tardi, .sia facil€ convincersi forme di maggiore gravità, viene ad .assumere d·élla sostq,nziale unicità della forma morbosa, l'aspetto della lingua ·tifosa, con una zona fudiffusasi epid~mi(!.am.ente in tutto il periodo liggin osa a forma idi V rovesciato, che .d~lra­ maggio-novembre 1918, pure la « pous.s ée » pice giunge fin quasi al centro, mentre i bordi epidemica di maggio-giugno ha p resentato ca- si pre&entano fortemente arrossati. T.ale aspetto ratteri · assai diversi dalla « p-0ussée » di set- della lin.gua ha, per la mia personale esperientembre-ottobre: in quella i casi morb·os.i .sono za, un valer.e 'Prognostioo nettamente sfavorestati di un,.assoluta uniformità ·di Slintomi e vole, specialmente sé .c ontemporaneamente si di de.corso (forme lievi: durata costante, non . abbia una patina grigio-fuligginosa .s ulle arsuperiore a .tre giorni, assenza- di complican- cate dentarie -e .sulle gengive; fnvece un certo ze), in questa invece, aoçanto a 1casi che riprograd·o di umidità della lingua deve rendere ducevan·o esattamente - il tipo dei casi presen- piuttosto ottimista la nostra prognosi . . tatisi in maggio-giugno (forme lievi), si ·ebbe L,alvo è, costantemente e per tµtta la durata un numero ragguardevole di .casi, in cui la della malattia, stitico, spesso timpanico. Fredurata del periodo febbrile er·a notevolmente quente la .d olenzia alla palpazione del colon : prolungata, assai . maggiore la gravità dello non raro il gorgoglio ileo-cecale. Il vomito stato generale, frequenti ·1e complic.anze, talora ostin ato, infrenab.ile, sri. 1è pr·esentato solo in almortali (forme gravi) . In tùtto _il periodo mag- ·CUi'li casi gr:avi. N.on ho mali riscontrato fenogio-nov·embre 1918 s i .sono inoltre avuti nume- Ir\eni ,molto se·r i a carico dell'apparato gastrorosi casi 1Ch·e debbono, -con ogni pro~abilità, inenterico, costcchè 1a cTeazione di una forma interp.retarsi ,come .forme abortive .di in~uenza. testin·ale dii.stinta non mi pare giustii.ficata. L:;t milza, nelle f-0rme lievi, non è mai inSINTOlVIATùLOGIA. - L a febbre si inizia brugrossata, salvo che si tratti di a ntichi malascamente, senza pl"Odròmi accentuati : al terzo rici; nelle forme gravi, verso il quinto giorno giorno, nell·e forme ~1ievi si ha defervescenza compare una modica spleno-me·g alia. per crisi, nelle forme gravi si nota invece una L ' epistassi è sintoma quasi costante. Di respic~ata remittenza (pseitdocrisi), dopo la qua• le la febbre risale, si mantiene alta ancora gola si tratta di piccole emorragie, talora inper 2-5, giorni oon remittenze di scarsa inten- vece di emorragie imponenti; parmi che q11esità, cade poi generalmente per crisi. Altre ste. ultime abbiano un valore prognostico sfavorevole. volte si ha invece una defervescenza per.. lisi: . tale prolungam·ento della curYa termica è, di La bronçhite dei grossi bronchi è costante. regol a, in rapporto con ~omplicanze bron chiali h-elle forme grav.i; in queste è nota la frequente o bronco-polmonari. In tt1tti .i casi, caduta la -complicanza di focolai bronco-pneumonici, febbre, pern1ane una spiccata labilità termica: spesso ·Confluenti, che sono ' non rara.m ente causa di morte. · a cause lievi (es. piccoli sforzi, variazioni nella L 'apparato cardio-·vas colare presenta, costandieta alimentare, irregolarità della defecazione, ec·c.) corrispondono elevazioni termiohe, - temente e fin dalrinizio, ipotensione. Misuranpe1· lo più serali, id.i scarsa intensità e di breve d{) il polso . dell"ammalato in asso luto riposo tl11rata. N-0n raro è il fenomenb del riaccene in posizione orizzontale, nelle forme lievi ei dersi della febbre, dopo parecchi giorni, e annota, fin 1dal 2° giorno . bradicardia assoluta: ' che settimane, di apire~sia: si tratta .allora · nelle forme gravi, che decorrono regolarmente, di \·ere e proprie ricaditte che posson o ripetere verso il 3° giorn-0 compare 11na bradicardia rel'andamento della m alattia primaria, ma che, lativa, èhe si va facendo più ·spi1ccata nei giorni cli ol.i to, sono pit1ttosto benigne. Negli antichi successivi, diventando assoluta verso la fin e 1nalarici si nota costantem ente una riaccensiodel peri odo febbrile; nelle forme gravi, ad esito 1

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. .letale, non .si è mai manifestata tale bradi- . cardia. Durante la convalescenza, il rallentam ento del polso, spesso molto al ·di sotto di 60-50 :pattute per minuto, è costante e perdura ll1ngamente: basta però un m ovimento dell' ammalato, t1n pi.cèòlo sforzo qualsiasi, per produrre un aumento notevole del numer:ol delle pulsazioni· (labilità. de{ polso). La li>radicardi a a;ssoluta .e relativa ha, a p arer mio, un valor.e prognos.ti co, tanto più favorevole, quan- · to più precoce ne è la campar.sa. L'u'rina è spesso albuminosa, talora con i segni di una vera e propria nefrite. La partecipazione ·del sistema nervoso è dimostrata dai dolori diffusi, d alla frequente ·cefalea, dal senso co&tante di ·p r.ofonda prostrazione. Non ho ·mai osservato fenomeni meningei; in t1n solo caso ho avuto delirio. Non raro, nei casi gravi , un lieve stato stuporoso. ..!\ carico della cute non ho mai notato esantemi; nei casi molto gr.avi, ieon profon.d a intos, s4razione g·enerale, ·c ompare costantemente una co lorazione terrea del volto. · · ' Impressionante è la rapidità ·con cui si stabilisce l1n profondo dimcagramento dell'ammalato. Dal complesso dei sintomi brevemente descritti è facile, l)Ur senza voler entrar e in merito a questioni .etiologi-che, ,formarsi un concetto sintetico della malattia. Essa deve interpretarsi, a parer mio, come una forma nettam ente tossiemica, con azione elettiva più profonda sull'apparato cardio-v ascolare (bradi-cardia, i abilità del polso), sulle capsule surr enali (ipotensione, astenia, dimagramento), sl1lle vie respiratorie (bronchiti, br·onco-polm0niti). 0

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COMPLICANZE. __:. S on·o localizz.azioni secondarie della primitiva infezion·e generale: più f:vequentemente colpiti sono l 'apparato respirato rio -(bronchite diffusa, bronco-polmonite) e il cuor.e (adinami,a cordis). L ~alb11minuria , l 'epistassi, l e emorragie faringee, più che vere -e proprie lcompli~ anze, devono con siderarsi -espressione dell'infezione generale. 1

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DIAGNOSI. - Non offre difficoltà , tanto più che la forma m ·orbosa decorre epidemicamente. Fra i sin tomi inizia li son o caratte:ri·stici: inizio bru sco, facies irrff:~enzalis, arrossamento. del faringe e palato molle, dolori diffusi. In ·Se.. seguito l a · curva febbrile con ct e·f·e rvescenza critica o remittenza p seudocritica in 3a giornata, l'aspetto· della lirigua, l'ipoten sione, I.a bradi. cardia relativa od assoll1ta, l 'epistassi, la cos tipa;:;ione, le co1nplican~e confermeranno l a diagnosi. Nella conv alescen::::.a son ,o pure caratteristici: l'a stenia pTofonda ed ostinata, la bradica1·dia assoltlta, la labilità del polso e della te11iperatura.

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SEZIONE PRATI CA

' . PROGNOSI. - Fa,.usta nelle forme li~vi, à m-eno fav·orevole n elle forme gravi. Hanno s~pra­ tutto valore .p rognosti co (oltre, s'intende, lo stato ,dei singoli organj. vitali) quei sintomi eh-e stanno ad indicare il {/rado dell'intossica~ione generale, e 1qwindi pa~ti.colarmente: 1° l'aspetto della lingua; 2~ il numero d elle pulsazioni; 3° lo stato subiettivo d ell'ammalato; 4° la colorazione . t er1·ea del vòltoJ· 5° il vo mito ostinato; 6° le epistassi imponen ti. CuRA. - Nelle forme di scarisa gravità ho • • limitato · la terapia m edicamentosa a un purgante salino inizia l e, ed: a piccole do.s i di chinino (40-80 ctg. pro di e) e di fenacetina (50 ctg. pro die) · durante il p-eriod o febbrile. Non ho fatto uso di .p reparati salicilici per evi tare ogni azi'0ne deprimente s~l ct1ore : ·h o abb9ndato invece . n ella somministrazione di eccitanti- cardiaci (alcool, canfora, caffeina) . Nella convalescenza ho sistematicamente sommjnistrato . tintura di strofanto e noce vomica 1 òvve:r.o so• luzi one di nitrato di stricnina. N el periodo febbrile ho m antenuto gli a mmalati a dieta liquida e leggiera, ch e non ho subito abbandonata, .a,-ppen a caduta l a . febbre, perchè ho notato più volte rialzi febbrili, in seguito .ad una .somministrazione troppo frettol osa di cibi solidi o inadatti. Ho già aiccennato che alcuni sintomi costanti (ipotensione, bradicardia, . astenia, dimagramento) fanno pensare ad· 11no stato di iposurr enalismo in tutti gli ammalati d'inftuen z,a; mi è parso quindi l ogico di somministrare ailre nalina (mg. 1 pro die), ·sia per bocca, sia peF\ iniezioni. Nei poch,i casi, in cui mi è stato. poss ibile ·e sperimentarl a, ho avuto l'imp ressione che èssa abbia agito favor·e voJm.ente sul .decorso e .sulla durata della malattia. Far.se l'uso precoce .e sistemati·co dell'adrenalina può giovare anche n el senso di diminuire, .c on la diminùzione d ello stato .congestizio dei vasi pol- . monari, la predisposizione alle complicanze polmonari: infatti, in casi con n oduli di incipiente bron~o-polmonite, ho avut o buoni effetti d all a terapia a dr-en alinica. Nelle forme gravi, in cui l'aspetto di una vera e propria i_nfezione generale si imponeva çhiaramenté (febbre m olto alta, lingua tifosa, patina fuligginosa sulle gengi vie e &ulle ar-cate dentarie, col orazione terrea d ella ·cute, a lbuminuria, .epi13tassi imponenti, cosci·enza ·o bnubilata), ·h o tentato l'u so di preparati colloi dali per via endoven.osa. Ho, di solito, p r.ati·cato p·er tre giorni con se·cutivi l'jniezione, in t1na · venà dell'av.ambraccio, di ll'na p.i ccola èlose di ele.ct:r:argolo (eme. 2.5); i risultati mi sono sen1brati ottimi, n è d'altra parte ho notato alcun effetto srpia;cevole, a d eccezione di t1na reazione · termica passeggiera. Le aniezd.oni endomusco·

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IL POLICLINICO

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. lari di ·electrargolo i1on mi l1a11no dato i buoni damento (grande contagiosit'Ì, con tempora11eieffetti delle iniezioni endovenose. tà delle for:m e gi·avi e d·elle forme lievi nel 2° ·periodo ,epidemico); 2° !'.i dentità dei sintomi PROFILASSI . - L &. sommi11isLrazione quotidia(facies ·i nfluen:.alis, insorgere ort1sco, na di piccole dosi di cliinirio, .a scopo profilat- iniziali • fatti catarrali delle prim.e vie respiratorie, tico ' mi' è risultata assolutaJnente i11efficaoe. . ' iyJotensione) e .d ei sintomi della conv.alescenza Le altre ,misure, adottale pe1· la llif esa collet(bradicardia, labilità del polso· e d ella tempetiva ( d·i si1if ezione degli · am-bienti con c;reosos,ol ràtr1ra, astenia), tanto nelle forme li evi q11anto e latte di calce) e individuale ( collutlori a11tin ell,e forme gravi; 3° l'analogia fra alcuni sin settici, p olveri da 'fiuto a base d1 lnentolo) sono torni delle forme lievi (deferves·cenza crjtica, probabilmente u tili, ma la loro efficaci a non mi bradicardia assol11ta) ed· altri corrispondentj è p al'sa molto grande. Ottimi risultati mi ha delle forme g1ravi (remittenza pseudocritica, dato invece l 'is olame.rito, an·che non assoluto, l'ab.bo11dante ventilazione degli an1bie11ti, l'ac- bracli cardia relativa); 4° l'immunità conferita ~antonamento della trup·p a in locali 11iolto spa- . dai casi di 'maggio-gi11g no verso st1ccessivi contagi. zio si. CONCLUSIONE. .- N 011 'Cl'edo 1Certamen te d~ EPIDEì\tilOLOGIA. - L·a contagiosità della foraver · detto molte cose nuove . H·o esposto bre' m a influ enzale descritta appare esser e · stata vemente alcl1ne n ote cliniche, ter apeutiche, epigrandissima: ,i l numero dei çasi, risu1tante demi:o\ogi.ch e, risultanti d alla per sonale espedalla somma delle fo l'nle liev~ e delle fol'me rienza dell'epidemia influenzale in un re1)arto gr avi, senza ten·er conto :delle fo1·m·e abortive, di t1·uppa, che presen tava condizioni partico- · l'aggiunse a ll'incirca i dli.e t.erzi della forza larme11te favorevoli ad una osseryaz.i one esatinedi.a del grupp·o di .squadroni. È verosimile ta. Fra i sintomi, ho rnesso in r ilievo la bl'adi .. che il contagio avyenga per le gocciol ine di ca1·rlia, ass.olltta è relativa, de~ periodo febespettorato, proiettato, tC?ssendo, nell'aria am- brile, la bradi·cardia a ssdll1ta e labilità del biente dall'ammalato· e d al oonvalescente. I l)OlBo e della temperatura dul'ante la con vacasi nuovi compariv.ano per lo più a g·ruppetti lesce11za; fr~ i criteri pr~gnostici, ho dato par- \ caratteri.s tici, formati quasi sempre da vicini tic olare importanza a qt1egJi elementi ch e ludi giaciglio. Non h o mai notato, come a nte.cè- meggiano lo stato di intossicaz.ione generale; denti all'insorgere della malattia, pu11ture di fra i mezzi tera1)e11tici, ho avuto r is11ltati deinsetti (pap,pata:ci). · cisamen te favorevoli d a.ll adrenalina e specialDi grande irnportanza è il fatto che nessJino mente dalle i11iezi oni end·ovenose di elect.r ar· degli ammalati di m.aggio-giugno ha nuo va- gol~; ben dirnos.trata mi pare l'unicità sosta11mente contratto il morbo i1el pe1iodo settembl'€ziale delle forme morbose dei vari periodi epiottobre : i o stesso e il mio personale di assidemici; irrfine, mi permetto di insister.e ancora stenza, che avevamo sofferto l 'influenza nel sulla interpretazione della forma influenzale giugno, si amo stati immu~i nel più ree.ente p·e- com.e una malattia da infezione gen erale, con l'iodo epidemico, sebbene rimanessimo perma-. azione elettiva st1ll'apparato respiratorio, s11l nentem-ente ad intimo contatto co11 g·li amma-· cuore e sulle -cap sul e surre11 ali. lati. Ancll'e individui .ch e nel g1iugno scotso Zona cli g·,1erra, 25 no,·en1bre 1918. ebbero solo disturbi influ·enzali pas~eggieri, interpretabili come f.orme abortive, si sono d'imo.strati refratt~ri a successi vi contagi, ·od ebbero L'afasia nella febbre tifoide . solo n u ovamente f't;igaci elevazioni febbrili. • offre so La febbre tifoide nel su o decorso Dobbiamo dunque ritenere che l attuale forma morbosa conferisca una i11i111,unità, assoluta o \·ente variazioni individuali int eressanti. 1'r.n. osservazi oni voglio far nota in relativa: tale immunità si -sviluppa n·on prima le n11J!te mie ' su ccinto un'a:fasia caratteristica i1el s110 mc,.J.) di 25-30 giorni (periodo nel quale possono aversi ricadute), ed ha 11na dttrata n,o n minore di stabilirsi e di .di1egu arsi. (li. 6 mesi. A... P .. . , di ar1ni 17, di costituzi on e abba. tan· Dal con1plesso di quanto 110 detto più sopra; za r obusta con sviluppo scheletrico regoJ ar e., en1erge chiaramente l'identità sostaqziale d elle con pannièolo adiposo abbondante, di i11tell~­ genza p oco svegliata e senz a precedent.i e_re d1~ forme morbose, verificatesi n ei due periodi epi- tari degni di nota; si .m€tte, dopo alcuni g1orn~ demici maggio-giugno e settembre-ottobre 1918, di malessere e spossatezza, a letto con feb,J:>r1 e raggrt1ppabil i cLlnican1en te in furme lievi e eh.e andarono g.i ornalmente aum en tando d intensità. Fu subito pu.r g·ata con p11rgante oleoforme gravi. so, ma la febbre. contin11ò n ello stes~o m o~o e A"" alora110 tale asserzione : 1° le note ca~ per di più comparve lJn deljr1 0 che a llarn10 la ratteri... ticl1e costanti dell'epid emia e il suo an- famiglia.

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SEZIONE

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PRATICA

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' . . . ·Chia1nato a visitarla. sospettai subito tratt.a tsi di tifo; sospetto che si tramt1tò in ferma ' OSSERVAZIONI CLINICHE. persuasione })er il successivo ·comparir.e del PIAZZA MARITTIMA DI VENEZIA tu111ore di inilza e deJ.J..a roseola e 1per l'andalNFERlVIRRIA DI TREPORTI. n1ento caratteristico della febbre . Ma il fatto che più di tutto atti1rò la mi-<:t attenzione fu il disturbo della loquela che l a paziente presen- Un caso abbastanza singolare di lesioni del tò, si può dire, sin dai primi giorni, disturbo peno determinate dall'apposizione d'un anelconsistente principalmente in una certa diffilo stroz'z ante. coltà nel })arlare e nella poca ·chiarez.z a e comprensibilità delle parole che ri11.sciva .a pro- . ,.I 'enente· medico .RUGGERO BOTTESELLE, nt1n ciar·e. · Nei gio 1·ni segu enti non solo gli accessi di caporeparto chirurgia. delirio divennero più frequenti, ma la paziente divenne addi rittt1ra incapace d.i parlare. Il 29 aprile 1918 entrava in quest'infermeria T11tto ella comprendeva; cosa qu·esta che si arg· niva dal movinlento degli occhi rim-asti pur un soldato con diagnosi di nefrite ,e d elefantia§.isem1Jre vivi e dai tentativi _che faiceva di rideJ pene. Il caso mi è sembrato degno di una spondere alle mie interrogazioni. · breve nota a contributo \Clinico, in quanto raQt1esta afasia motrice durò circa quattro set- · rissimamente giungono a ll'osservazione del metimane; verso la fine della quarta col miglio. ramento generale la ip aziente cominciò a bal- dico individui con alteràzioni d·el pene dirò b~tare nuovamente. delle parole, a dire il vero, . così mostruose, permanenti ecl incoscientemente poco comprensibili; nei giorni segt1enti tale di- . provocate. stl1rbo disartrico si dileguò a poco a poco e la Ecco l~ storia del -paziente. fa ,·ell a tornò quasi completa1nente normale. • G... U ... , cli anni 35, da' Can1pagnola (R eggio Il distt11·})0 della fa\1ella manifestatosi in prinEmilia), soldato ... bersaglieri. - Ereditarietà ciilio come disartria, assun se i.n seguito nel- negativa. ~ celibe, di professione· braeciante.• l'acme della malattia la forma di afasia, pjer Ebbe sempre discreto trasporto per la Ve;nere poi dileguarsi afla fine dell'infezione 1)assando accoppiata, pur essendo stato amante di quella nuovan1ente attraverso una tase di disartria. solitaria. Esclude qualsiasi infezione venerea, la si.fìlid e ed altre m·alattie . A 20 a nni prestò Accanto a qt1esto distl1rho si ebbero freql1entì servizio m;ilitare. per tre anni in cavalleria. a·ccessi di delirio. Ricl1iamato per mobilitazio e nel maggio 1915, Senza intra1Jrend·ere discussio11i teoriche, per fu trasferito in artiglieria e inviato a Pa,.rma, mio conto ritengo che i di turbi nervosi non da dove nel giugno del 1916 fu mandato jn zona di operazioni. Più tardi venne passato in fansiano dipendenti da lesi oni a11atomo-patologi- teria, nel dic·e mbre 1917 fu promosso caporale c:t1e grossolane e ch e dirpendano da un o stato e n el marzo ·s corso incorporato tra i bersaglieù ~intossicazi one dei centri cerebrali. Due ipol'i. Una n1aitina del ll1glio '15, era allora in llna tesi si affacciano Sllbito alla mente a spiegare caserma di Parma, al primo svegliarsi fu co·stretto a l:>ortare la sua attenzione ai genitali il fenome110, e cioè che esso .tJOtrà es er dipeso . per un senso di dolore, e con somma sorpr.esa dalla gra \'ità dell'infezione, oppure dalla con- trovò infilato alla base del p,ene un anello megenita rlebolezza dei ce11:t ii nervosi esistente talli co. Egli non seppe spiegar.si ,c ome fosse nella paziente ·e . di ctii feci ar)pena cenno nel- stato ,a ppltcato. Dubitò eh.e qualch e soldato1 approfittando del sonn9, per burla glielo avesse l'anamnesi. Escludo ubito la prima ipotesi, messo. Provatosi a rimuoverlo ..non vi riuscì, poi chè !'.infezione, senza esser lieve, non è essendo . già i.a. porzione di l)ene a valle dell'osta.t a per·ò e pèr decorso e per altezza delJa stacolo aumentata di volume e perchè ,ogni temperatllr.a tale da far attribuire ad una Stla tent ativo esacerbava il dolor e. V·ergognoso di. presentarsi al m edico del corpò, rimandò di particolare · virt1lenza il fenomeno suddetto, e· giorno ·in giorno una tale risoluzione, lu sinpro1Jendo a far dipendere ogni cosa da una gato dalla speranza di ril1scire una bt1ona volta pii1 facile ag·gredibilità q.ei centri nervosi do- a liberarsi da solo. Il pene assunse in pochi vnta .alla loro congenita debolezza . e insuffi- . giorni propo·r zioni assai voluminos·e, si fece . ognor più dolente, e intorno e s,o tto all'anello 1 · cienza di S' ilt1ppo. dopo una quin9.i·cina di giorni cominciò lln Come avviene di solito, la mia paziente gt1arì processò sup,p urativo, del quale egli divenne perfettamente. il m edico ·.p ietoso accontentandosi di qualche · Diceml1 r e 1918. ' lavanda di pulizia e di bendaggi di stracci. Allora si mostrar,ono i primi distu1bi di minzione. Dottor PIETRO DE TOMMASI. lVIentre prima poteva mingiere stapdo in piedi -e l'orina fluiva a getto n orm ale dal m eato uretrale glandolare, in seguito fu .serùprie .costretto, Pubblicheremo prossimamente: abbassati i c'alzoni, a piegarsi sui ginocchi e a sollevare in a lto verso l'addom.e la massa del p·. PERAZZT. Empiema con elirriinctzion e di frani- . pene per perm·~tter,e all'orina di d.efluire Q.a 11n foro formatosi subito a monte dell'anello sulla 'rn enti di tessitto p ol1nonar c> i1i un ferito al faccia inferiore del pene. Solo qualche volta tnrn ce. ... ebhe a con statare fuoril1scita di orina an{'he

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[ANNO XXVI,

IL POLICLINICO

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dal meato, ma sempre in minima quantità. La d·elle avambraccia e al lato anteriore delle ga.mbe. La cute è roseo-pallida, liscia, fi.n e, suppurazione si protrasse piuttosio ~ lungo, circa 6-8 mesi. Nel contempo altre piaghe se- delicata, femminea, anche se si tiene presente cernenti si erano costituite qua e là sulla cute lo stato edematoso. Esiste infatti succulenza notevole delle · palpebr·e ,e della .c ute -del volto, ·della m.assa p eniana. Cessata la supp.urazione, . l a tumesc·e nza diminuì alcun pocò. Malgrad·o succulènza però ,che è più evidente al tronco il d olore e le sofferenze~ notevoli di quell'epoca e agli arti, specie gli inferi,ori, più an-cora ai _ il pazi ente continuò a compiere. il suo dovere fianchi e al sacro. Non si palpano gangli linfatici. Polso :ra.ro, di militare. Arrivò così a una diecina di giorni teso, ritmico, 60'. Temperatura 36°.8. Cranio addietr-0, quando com.i nciò a notare che gli arti · inf.eriori eranò aumentati di volume e che brachicefalo, notevole il predominio ·d·ello svi ... p11re la faccia era edematosa. Non sj dette per- . lup.p o facciale,. ·collo corto, grosso; i due lobi .. ciò malat0; gli rin~esceva fosse scoperta la sua tiroidei un po' più voluminosi del normale. Non infermità. Fu però costretto qualche giQrno si ha percezione di persistenza d.el timo. Cuodopo a presentarsi al medico del battaglione re: nulla di particolarmente i.nteres~a.nte. P ol· per ordine .di un superiore. Quegli ·diagnosticò . moni: p osteriormente dalla IX ·costola in basso una nefrite e lo .i nviò all'ospedale. Giunto alla ottusità, e diminuzione del murmure alveolare d'a1nbo i la ti dàll'angol'o della scapola . Adda· ~ sezione di Sanità fu accuratamente visitato. m e : · n1olto ampio, disteso,· indolente 'afla palIl medico , constatata l'alterazione del pene, rinveniva alla sua base un anello metallico pazione. :v1oaico versamento libero. Negativo aff·ondato nell 'ed·ema. .Con d11 e colpi di tenaglia l'es àm e epatico, splenico, renale. Alla regione ipogastr.ica osservàsi un lieve · avvallamento lo fec·e rimuovere. Da die·ci gi9rni datano un '

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se11so di imp astamento della Lacca, gusto amar o continuo, inappetenza, sp,os.satezza generale. No11 cefalee; nè nausee. Null a a carico · dell'udito, vista. Alvo regolare, diure si più abbond ante del solito. . Narra il paziente che l'erezione ebbe a verificarsi ra.ramente durante i primi mesi, e ch e tosto cessava per il vivo d'olore provocato. Cicatrizzata la piaga., · diminuì notevolmente la sensibilità dell'organo, e d.ivenne pressochè nulla l'erezione. Di-ce di no11 aver mai avuto il de. iderio di masturbarsi, no11 sognò neppure di r ecar si in luoghi di piacere. Afferma di av,e r a~uto })arecchie volte eiaculazioni nottt1rne, e gli sen1brò talv·olta di risco11t1·are lieve turgo.re d el pene. Esa11ie obbiettivo. ·_ Indi\'iduo di i11telligénza scarsa, di costituzione sch eletrica robusta, con ma se muscolari bene sviluppate: . Il sistema pilifero è poco -sviluppato. s ·nlla faccia sonvi rari peli sparsi, solo al m ento _più addensati. Sra r i alle a celle. sono pii1 fitti al pube. Manca Slll re to del corpo og11i pell1ria, tranne al dorso

della parete dovuto alla compressione della massa peniana. Organi genitali esterni: Il pene è a tutta prima irriconoscibil~. Ricorda .p er forma e volume l'aspetto Q.i un grosso tubero di patata. Gli si può valutare un peso di oltr.e 500 grammi. Difficile riesce farsene un'idea da una descrizi one anche particolareggiata. Le due fotografie · che unisço mettono in mi· _gliore evid.enza il reperto -obbiettivo : l'una ri· prodl1ce la faccia anteriore della tt1m~scenza pendente; nell'altra la m~sa venne· spostata · l ateralmente a sinistra e ruotata sul suo asse per mostrare !la fistol a uretrale. Ho voluto an· che ritrarre l'anello '(malefico?). Si vede fissato alla coscia destra. Notasi il .glande sca.ppu cciato co11servare i ca· ·r atteri normali; del i:>r·ep.u zio 11on si può differenziare la pagina mucosa da quella cutanea che per un colorito più pallid·o; l'ed·e ma di· stendendo le due pagine ha res-0 uniforme il ri· vestimento. La cute della massa voluminosa, bernoccoluta, è ~1a e là cosparsa di piccole macchie 1entifo1·r11i, nrune; sonvì vaste zon e ci· 1

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catriziali, 'dov~ la p;elle è bian·castra, coriacea, mentre in altri , punti non presenta· dii:;;trofie. Ben marcate~ l~ fossette laterali del frenulo, notevolmente grosso, dalle ·quali si parte il .s·olco balano-prepuziale per iscomparir.e subito • dopo. Questo è .scolpito invece sul · dorso e si continua st1i lati secondo ,d ue solcature arcuate protonde, che vailllo a terminare sul1e parti più de·clivi della massa, s~·nza però congiungersi. Un po' più in alto un'altra solcatura ab. braccia tr.a sversalmente l a faccia superiore e destra ' del tumor.e. La consistenza è pastosoelastica in alct1ni pqnti, più consistente in altri. La .cute è così _distesa, che in aléun modo può sollevarsi in -pli ca. S•olo in certe zone il dito . spinto ad una forte pressione 'lascia breve segno. A 3 cm. d.a l pube l a tumescenza subisce una prima .strozzatura; più rp.arcata è però qu.e lla che esiste un centimetro più in alto e che è quella ove risi.edev.a l'anéllo e che' ha lina circonferenz·a di cm. 5.50. L a lunghezza della t11mescenza ·è di 15 ·Cm., il rr1assimo della circonferenza 35 Grn. La radice d.el p·ene al di là ' dell'ostacol o ridotta a poco pfù di 1 cm. di lunghezza .conserva volum·e e forma :normali. Non si palp a la pulsazione dell'arteria • dorsale del pène. I corpi cave.rnosi sono tr·oncati a livello del cingolo. Sollevando la ma~sa si con~ta.ta · che l'uretra è recisa in corrispondenza ·d el sol,co prodotto dall'anello; affiora all'esterno sulla faccia inferiore secondo un meato cutane.o -muc-oso a fe.$ sura trasversale con orletto libero per circa due terzi di circonferenza. Ad un centim.etro all1in·n anzi esiste un'altra aper tura con a11aloghi caratteri. Il tratto che ·intercede tra questi due orifìci è dato dalla persistenza della antica parete uretrale in rapporto coi corpi · cavernosi. P ·er quanto su di . essa si osservino dne. l acune di M·orgagni, pure ha perduto l'a~·Jetto mucoso per a ssumere quello epidermico. Una siringa Nélaton (n. 20),. introdotta dal ·mea- ·· to uretrale esterno vero, esce dal ·pertugio distale, sospinta entro a quello i·n .comunicazione r·olla vescica, vi penetra senza difficoltà. Il volume . d ella borsa scrotale appare normale, la cute anche qui edematosa, testicoli di volume t1n · po' ridotto, lieve versamento. della vaginale propria: All~ esame rettale: prostata 11niformemente e, modicamer. te ingrossata. Esame delJ.e orin·e : 2000 eme. in 24 ore, a ci·de, legg.erment€ torbide, schium·ose, di ·colorito brunastro : peso. 1018. Albumin:::, in reazione evidente all'Esbach 1.50 %0 . Sedimento: discreto nl1mero di globuli. r ossi non scolorati del tutto, qualche globul'o hian.co ben conservato, nùmerosi ·cilindri granulosi a . granulazioni fine e gros.s e, rari cilindri di elei;nenti misti, non . globuli di pus, non ele:menti ,del bacinetto renale, nè della vescic'a . L'anello rimosso è ·di rame, si presenta di colorito b·runast~o su tutta .la superficie con . qual- . che deposiz·i one calcar.ea. Ha un'altezza di 6 mm. ed una circonferenza di 6 cm. 1

- * ** Dall'espos~zione

della .storia clìnica si può desumere eh.e in un primo temp·o l'anello ab.b ia provocato una parafimosi e un ·edema di tutto il pene, cui ·. sia sussegutto un processo ftemmonoso partito dalla piaga, che' si vi«ìe formarsi attorn·o al corp,o straniero; così si sta-

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bilì la fistola uretrale,,· si determinò il trori.camento dei corpi cavern·osi, si formò un crngoilo ·,ç ostrittivo ci.catrizAale fibroso cospicuo c~n ~n conseguent e stato ei.efantiasico dell'orgarro . 'ln quest'individuo con alteraz~,oni anatomo-p atologiche .d.e l pene, ormai ·inVteterate fisse, vediamo improvvisamente i.Ìlsorger,e, e solo in questi ultimi giorni, tu na nefrite. L 'es~ame micro.s copico delle orine unito all'anamnesi e all esame obbiettivo .p ortano àll~ diagnosi ·: nefrite acuta di natura reumatica. Nessun legame mi ' sembra infatti esistere fra la for.ma .renale e l'alterazione dei genitali. Il caso r.1esce interessante dal l ato medicolegale. Si può benissimo sospettar.e trattarsi di les~one ad arte procurata p·er ottenere una invalidità tempor.a nea o p,ermanent.e al servizie militare. L'autolesionista, è v·ero, non ri·coh"e quasi · mai ad espedienti, ch·e ptovochiho gravi alterazioni permanenili, ql1ali mt1ti.lazioni, cle' tlirpazioni; qt1esto e ·almen10 i.l concetto, che induce i' soldati ad essere violenti contro sè; che se P·Oi le les:loni vanno al di là del lo.r o intendimento, ciò ·è semp.r e una ne>n désider.àta conseguenza dell'insano modo . di agir.e, una co~pli­ cazione della forma morbosa provocata e s11lla . q.uale l'au.tolesioni·sta non poteva avere influenza. P·ossibile che quest'u omo abbia .stimato .il p·ene una. appendice vile, int1tile, imb arazzante, superflua, ·e l' abbia· scelt a per s1~a àncora ,di salv.ez.z a? E allora perchè n on denunciare il suo stato, .se . questo dov.eva esser-é il I'ÌSllltato di . un atto compiuto scientemente e· -ponderatamente? N o.n è questo i il ll1ogo, n·è ·e il carattere della pubblicaz1o·n e di inscenare una di.s'cussi.one di .c aratter.e foréns.e; nè p osso erig·ermi ad accusato,r e· ·o difen:sore ,dal mome;nto ch e' fu steso 1 rapporto informativo all~ ·superior i autorità ·e · che un· procedim·e.rit0 penale .s arà fatto, · ed un • giudizio .sarà emesso ·onde stabilire o m eno una colpabil'ità . . Comunquet· è sinceta ed esatta ' la v·ersione · e~posta dal pa~ente? Io i1on c.r ed0 che iJn ·compagno", approfittando d·el sonno -. duro sonno - sia riuscito a infilair·e llil anell@ di c3f.ibro c.osì p·i ccolo in un pene, «~h;e dov_e va avere le dimensioni di uno a svilt1pp·o ·normale e ch·e il paziente, s.olo al, qiattin·o syeglian.d osi --.... triste risveglio - si sia accorto della sgradita sorpresa. . L'individuo ha molti ·caratteri somàtici p·er essere giudicato. 11n rn:asturbato1\e, un pudico, un defici ente; condizioni che nel loro ~ssieme ha.nno contribuito a farlo agire in quel modo: Ac,cade sovente di essere· chi.amati a liberare o~anisti da strumenti p-iù o men·o· banali od ing€gnosi ai qu.ali fann,o ricorso nelle loro .Pra. t1che masturbatrici. Ricordo .che ad un collega alcuni mesi fa 'si pres.en.tò un militare, p,osses1

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' soi:e di ùue anelli con brillanti, il quale diceva dell'elefantiasi o con massaggi, o con scarifidi aver li infilati i1el l)en e JJoche ore lJ~·ima per caz.ioni, o con p a rziale rimozione del colletto nasconderli ad un possibile furto, ma che non ci·catriziale. Sal'à l)Oscia portata !,attenzione ve li poteva più sopportare dato il d0lor.e e il alla fistola uretrale e una plastica uretrale mi go11fiore che avevano f}rov·ocato. I o penso ch·e sembra offerta con bu one speranze cli attecchiil lJUzie11 te, dedito a1 I a mas.t11rbazio;ne, per ren- mento. Quando il d·eftusso d elle orine si avtà cle1·e più Yiva. l'eccitabilità erotica e pil.1 pronta. n.u ovam·e nte per la via natu·r ale, il campo opela soddi sf azi0n·e solita1·ia, sia ricoir so al sussi- ratorio sarà· meno facilmente inq11j.n abile al di o dell'anello. Per una l)arafimo.si sopraggiunta momento di accingerci a dissecare il cingolo • non fu più in grado di 1evarlo, per una esa- fibroso. e a riaccollare i monconi dei corpi ca. .... gerazione di pudore mist.o ad un senso di p.a ura v·ernosi nel . tentativo di ridare all'organo della e di vergogna si tacque, sopportando più sere- ~opula · la sua vera nobile funzio ne, la proprietà namente il m ale, che i.e eventuali osservazioni di portare col coito lo sperma in vagina e rendel m edico ·e le risa dei compagni. Basta dare dere possjbile la fecondazione, a quest'uomo che uno sguardo aJ~e condizio·ni in cui si è trasci- ormai n e avea perdl1ta ogni speranza. . Zona di guerra, 15 maggio 1918. nato il paziente col suo prolungato silenzio per gi11dicare clella sua me11talità. Basta notare che il old a to compì ininterrottamente in t11tto q11esto tempo e in quelle condizioni il suo serASSISTENZA SANITARI A. • , viz.io, l)Ussanclo da i.111 corpo ad 11n altro più co1nbattivo, che f11 promosso caporale, per ave- Per una pronta ed adeguata organizzazione, re 11na prova contrarìa alla suppo si~ione che anche in · Ita1ia, d1 Istituti talasso-elio-terale lesi oni sieno state da esso voJ1'lte per esimer.si pi~i per la . ~ora del1e .tubercolosi chirurgi- .. , anche tem1)·oraneamente dal servizio militare. che ed in iRpecie de11e forme ghiandolari, Quante volte in questi tre anni avrebbe potuto ossee e articolari. esser e mandato in un ospedale! · Ma se è veramente encomiabile la condotta Dott. G. APERLO ' di questo disgraziato , purtroppo si deve conlibero d ocente ed assistente di p,atologia statare u11a notevole man.c anza da parte di auchirurgica nella R. UniYersità di Pavia. torità militari, .nè voglio ehe qt1esta mia osservazione esca dai limiti della p11ra € semplice E tempo che anch e in Italia, per iniziativa obbiettività dei fatti, e da parte anche dei col- del Gov·erno, degli Enti provinciali e ·Comunali leghi medi ci adibiti al servizio sanitario del re- - questi llltimi mag.ari ri11nitj in Consorzi ed parto, di cuI andava a far parte i1ei suoi pasai11tati eventualmente da oblazioni private saggi il soldato. Perchè se così non fosser0 so·rgano degli I stituti di talasS'O-elio-t_erapia per andate le cose, egli non avrebbe che il ri.o ordo .la c11ra ·delle t11bercolosi chir11rgiche in genere di un male passato. Infatti, rjassunto in servi- ed in isp·e cie per lé forme ghiandolari, articozio rnilitare .n el ,915, · non subìva poi alcuna . lari ·ed ossee le q11ali cosi comunem ente e gravi ~ i.t a tn edic~:i - sono ·st1e parol e - . EÌ)p11re vemente affliggono migliaia e migliaia di perè obbligatb1ia la visita settimanale per · accerson·e. di ogni condiz.i one e di tt1tte le età ma in 'tare mal atti e veneree fra i soldati, è .obbligo d·e l m·odo rparticolar.e i bambini dai primi anni dopo mediro Cf i visit31re il soldato prima che egli si la nascita fino alla loro prima giovinezza e, rechi in licenza per dichiararlo immune. prevalentemente, q11elli appartenenti alle clasFu sottoposto a vaccinazioni antivaiolose, si m eno agiate. antitifiche, anticoleriche parecchie volte. NrmOggi poi la ne cessità di tali cure elioteran1eno al s110 passaggio da arma ad arma yenne piche - dimostrate ormài senza dubbio di straYisitato per di chiarare la idon eità incondizio- ordinaria efficacia spepialmente per opet'a d~l nata, nè tampoco quando nel '916 si trattò di Calot e dei suoi allievi a Ber·ck, del J aubert a inYiarlo in zon a di ope razioni. Se non l'ave8se Hyères e dèl Rollier a L e ysin~ per n·on citare colto ,I a nefrite od altra malattia fino a quando · c:p.e aléuni fra i m aggiorj . ct1ltori dell'elioterala lesione d·el pe11e sarebbe rimasta ignota a pia - si .fa ancora maggiormente sentire, in . t1dti? Certamente, se.cond o me, fino a pace conquanto, al n11mero di ·person,e della pop·olazione cl11 a ed anche più oltre.. · civile colpite da form.e tùbercolari chirlìrgiche, Per q11el1 o che si riferisce al trattamento chiè necessario aggiungere quello non certo esirurgico è prudente, anzi n·e cessario rimandare guo d~i militari nef quali i disagi della guerra, ng11i cosa ad avvenuta guarigione della forma i traumi o le malattie, le . sofferenze di una nefritica. Una volta scomparsi i sPgni di questa, lunga prigionia hanno fatto più facilmente ~i rer rh Prà di otte11ere llna ridl1zione ql1alqiasi esplodere, qt1i e là nei vari tcsst1ti ed organi, I

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focolai di infezion.e tubereolare, facilmente e_x novo acquisita oppure già. ip latenza esistente, p·er ragi·oni ovvie di dim.inuita resi·s tenza organi-ca individuale ' derivate dalla vita di gu.e rra. .. S-i assi.cu!'a che ad oltre 60,000, finora, sommino i ~ili tari tube:r:colosi di guerra .ai quali il Governo dovrà pr·estare le dovute cure. E già rigur.gitano di tali pazienti nelle località rite, nute più adatte, ospe,dali-iSanatorii, tubercolosarii in parte già esistenti prima ·della ' guerra ed adibiti allor~ . al ricovero delle persone tub,ercolose della popolazione civile, in parte durante la guerr a . arpp-0sitamep te creati. Di nuovi sanatori da impiantare, pur.e in locali già esistenti o ex novo d a costruire, si parla continuamente dato il grande i1um-ero di tubercolosi, diremo così, di gtlerra e quello d·ei tubercolosi civili (specie d onn e . e bambini) ·che in Italia è sempre stato alto e ·ch e le condizioni speciali derivate dallo stato ·di guerra certamente non avranno fatto diminuire. In Francia, in IsvizEera ed in Germania già da tempo funzionano con risultati brillantissimi nl1m erosi istituti elioterapici in vicinanza del mare o in adatti siti di montagna ed altri vanno di continl10 sorgendo. :E tempo quindi che i grandissimi benefizi di cui è capace l'elioterapia, specialmen te nelle forme di tub-ercolosi localizzata· alle ghiandole, a lle ossa ed alle ' articolazioni, ed i quali sarebbe più .disonesto che in,genuo disconoscere, siano sfruttati anche in Italia dove, · per grande fortuna no,stra, il · Sole non è per verità avaro della sua lu~e ed il Mare, ·oggi 1più ch e mai spazioso, lambisc-e , spiagge incantevoli ed ininterrottamente susseguentisi dal Mediterran eo .all'ormai nori più amar'issimo Adriatico. · Purtroppo l'·elioterapta - irLtesa nel senso di una vera br.an ca di terapia fisica ·da coadiuvare con adatte cure ortopediche - è da noi quasi sco.nosciuta O SOl·O da qualche rarissimo cùltore ra~ionalmente e scienti.ficamente applicata: nè temo di offendere la su scettibilità di alcuno esprimendo tale affermaziope, poi ch è a tutti è nota la mancanza d1 I&tituti all'u·opo specializzati, se si eccettua la « Villa H elio.s » sorta in ·san Rem·o 1per la geniale e coraggiosa iniziativa' dei p1·ofessori D,a rio Maragliano, Della Valle e Andreoni, quello comunale di Genov.a ·egr·egiamente dirétto dal prof. Poli e l'altro recentemente inaugurato. a Napoli, per. me;rito precip,u o del prof. Tropean-o e . sotto gli a:uspicii della .Direzione di s :ar1ità pubblica (1). A Marina di Massa, per iniziativa ,d ella Cro. ---. .' (1) Di altri I·st~tuti eli oter apici si. parla ; ma trattasi di progetti ch e attenderanno for sè molto tempo per esser.e eseguiti. ..

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ce Rossa Italiana, funziona l'Ospizio Marino (( Giuseppe Pisa » capace di 450 letti, destinato alla cura delle· tubercolosi chirurgiche -dei militéllri e prevalentem-ente delle forme ghiandolari, os see ed articolari (1). Te~tativi, sem.p re encomiabili ma purtroppo destinati a :r:imaner.e tali, sono .s tati fattì in vari Ospedali di città a 1volte abbastanza feli• cemente scelte per la vicinanza :.al r::oare o comunque per la dolcezza del clima, tal' altra· fatalmente mancanti di ogni elemento il più indispensabile per upia vera· cura solare. D'al- ' tra parte manca da n oi anche la speciale cul• tura e, più ·che altro, la esperienza prati·ca nella quasi totalità ·d ei medici i quali, evid-entem-ente non possono applicare un metodo a.. loro del tutto sconosciuto o solo confusamente percepito attr.~verso cognizioni t eoriche rupprese dalla lettura di manuali più o meno ·Chiari e convincenti. Per fare coscienziosamente dell'elioterapia è necessario anzitutto averla vista applicare co• metodo scientifico dai veri cultori specializzati 'di essa ed ave!fle constatato gli effetti- invero mirabili. • Chè se a grandissimo num·ero di medici ita. liani .sono n oti i bei risultati che a Berck ot. . tiene Calot, per essere da n oi abbastanza diffuso il suo manuale di cc Ortop edia in·disp·e n·Sabile ai pr ~tici », non altrettanto sono conosciuti quelli - per me· anc ora più stupefacenti ._ ch e a Leysin ottiene il Rollier con metodi più ·semplici e· forse più razionali. Infatti mentre il Calot alla ·Cura talasso-solare aggiunge, nelle forme ossee ed articolari, quella ortop~­ dica dell'immobilizzazione della parte malata .con appa:recchi gessati, il Rollit: .~ invece esclude assolutamente - salvo in casi partioolarissimi - questa· se con.da pratica e si giova esclusivamente dell'azione della luce e dell'~ria, accontentandosi di immobilizzare le p.arti ammalate medi ant~ l'uso .d i sp·e ciali letti nei quali i pazienti tengono costantem ente a datte posizioni si a .s p·o ntaneamente o con· l'aiuto di .cor'setti, docce, appareothi di trazione volta a volta, secondo la lesione, a permanenza applicati. ,Sarebbe ·davvero op.p ortuno ch·e la diffusi·one incontrata nel pubblicq m·edi-co italiano dal trattato del Calot fosse anche r aggiunta da quello n on meno interessante e suggestivo del

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(1) Il collega prof. D·e Fran cesco mi · fa or:a apprendère che anche a Giussano (Alto Comasco) egli dirige t1n Centro climato-elioterapico pure istituito .dalla Croce Rossa Itali.8:11a per i militari affetti· da tubercolosi chirurgiche. (DE · FRANCESCO Sulla cura della tu bercolosi ossea e ' . gangliare. Comunicazione al .IX Congresso 4e1la Soc. Ital. .di ortopedia. Milano, n ovembre, 1918).

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lf m·olto sp.esso si a:ssociano quèll.e dei germi Rollier (1) .comparso p oco prima d·ell"irlizio dell~ guerra e p·erciò,: forse, ancora ·da noi poco . secondariamente impia~tatisi -nei .focolai _spe·cifici. noto. N è è di poco interesse ·pµre sociale il fatto In ·questi ultimi anni si è in realtà. molt 0 . . guadagnato, dal lato della conservazione, nel ch e limitando ·di molto abolendo ' ,e quasi . . . . trattamento delle tuberoolosi chirurgiche spe- · con la cura elioterapica - le amp·U:tazioni .e le resezi•o ni, si viene ad impedire che .al ' nucie p·er merito del Durante il quale, ·Con il suo metodo ·di iniez ioni io.d o-i odurate, ha f.atto sì , mero ~·olto èlevato ormai • dei m11tilati .e CÌefar-. che dir,nin11issero di molto gli interv·enti cru.en- mati per traumi di guerra vada " continuam·e nte ti nei c~si di tubercolosi delle parti molli (linaggit1ngendosi anc·oTa qt1el1·o dei deformati e fo-adeniti, peritoniti, orchiepididimiti, sinoviti, · mutil.ati 1Jer les1òni tubercolari. e.cc.); ma purtropp 0 nell~ forme ossee, se si Ho cred uto perta nto doverQso - in un ~o­ e.ccettua la spondiiite, ed in quelle osteo-.artico- rh1enlo nel quale l'Italia, sotto i più fulgidi ........ . lari. ancora ha predomini.o l'i:n tervento ·Cruen- .auspicii di una radiosa vitto.r ia, ·s i accinge a.d . . to oh.e se t'alo1·a si limita a semplici .e, per l'ef- . attuare le più grandi e benefich.e riforme ~n .tut· ficacia lor.o, · altrettanto problematici scucchia- t o il campo econom1co e sociale _; di levare ·da iamenti, tal'altra arrivai alla mutilante ,a mpu- qu·e ste co1'onne ·del Policl~nico . alta una voce di taz~one e m olto più ·s pesso alla . deformante rerichiamo e·d ammonii?ento la quale . additi -qna . sezione. · delle maggiori necessità da st.udiare e ri~ol­ Bisogn.a pertanto oonvin·cere i medici da un v·ere, nel campo delle previdenze sociali 'igielato e l·e alte autorità ,d el Gove·r no ·dall''a ltro nico-sanita!ri.e del dopo guérra. .. che ·c on l '.e lioteraipia si ottengono oggi mera- ' · Pavia, 20 dicembre 1918. vigli•osi benefizi di indole individuale e sociale: ) indivi·duale p·e rchè è innegabile ,la gr:ande percentuale· ,di guarigioni . ?-natomiche e funzio\ . nali che l'elioterapia i'ndu ce negli individui affetti dalle .form.e più gravi di tub·.er·~~losi ghia:q.- _ NEUROLOGIA. dolare, ossea ed • articolare, in confronto id i • La sintomatologia viscerale • qu.elle che possono ottenersi' coi mezzi più o m e• no ·-conservativi comunemente adop~ràti . A tali nelle malattie nervose. benefizi individ:uali •Consegue n.ece·s sariamente· (F . X. DERCUM. Journal Arrierican Medical As• il vantaggio sociale che gli individui curati col. sociation, 1918, 13 · luglio): l'elioterapia, oltre che guari1re delle lesioni lo·A causa ·dello svilup,p.o deile spe-cializz· a~ioni cali, acqt1istano moltissimo nelle loro condizioni nel campo della· medicina, c;he in questi ul- . g~nerali irr1magazzinando forti resi.stenz-e che · permettono r 1 ·essi di .garantirsi quasi sempre timi temp·i è diventato gradl1alm·ente più inda eventuali recidive in loco o a di.s tanza e per tensq, non sempre i sintomi presentati da un ·cui, una -volta abbando· n ato l'Istituto di cura paziente sono a1)prezzati adeg:u'atamente. Un . - .dove possono .anche .essere rimasti due o tre rriedico abituato . . ad osservare quotidianamente anni - in primo lu·pgo sono in grado di ri- da un determinato punto .d i vista finisce per prendere la propria occupazione, impe~endo converger.e l'attenzi.on;e solo sull',o rgano o .sul così la diminuz1ione del valor e uomo pr.òdut- grup·p o di organi, le, cui malattje ha p.articolair- . tit>'o; .s econdariamente non g:ravano sull'erario· mente stt1diato e che costituis.cono la speciaÌizfamili.are, comunale o statale no·n necessitando z,azione della propria attività professionale . • Gli specialisti d.elle malat~i.e T.d.ello stomaco, oramai di essere ricoverati in- luoghi di' cura. Noi sappiam·o inve.oe a quali ripetuti, lunghi, del cuore .e dell'ap.p arato .genito-urin.ario han. intermin.abili periodi ·di degenza son9 -spesso no tendenza ad attribuire r1~p,ettivamente ai obbligati i pazienti .affetti da forme tubercolari sintomi a ·cari.co ·di tali orga11i una importanza · chir11rgiche specialmente ossee; .e come questi- preponderante quando essi in realtà nel cominfeli·ci, .dopo p.arec chi ' e ripetuti interventi chi- plesso sintoma.tiçÒ hanno un V'·alore secondarurgici, si avviino lentamente ed ineS'orabil- rio o addirittura trascurabile. Q~esta tendenmente verso la fine del1a.- loro esistenza, J>·as- za .s i traduce-in errori· di giudizi diagnost1ci e sata qu.asi per intero nell.e corsie os1p italiere, conseguenten1ente in .. •e rrori ·di in·dirizz.o. teraattoss~cati .e resi cachetici dal continuo ·e lento p·euti·c.o, che hanno ·Oonseguenz.e più signifiassorbimento delle tossine tubercolari , -alle qua~ cativ·e quando si rico·r re ad interventi chirur. gici inutili o addirittura dannosi. Pn tal.e inconv·eniente si verifica con maggiore frequenza (1) RoLLIER, La cure de soleil. Baillière, éditeur, Parigi, 1914. nel campo della neuropatologia. 1

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SEZIONE PRATI CA

Questa branc-a è troppo trascurata da . tutte degli ·altri. Per l'argome.n to i.n quistione' merj~ ' le ·catego:tie di 1nedi-ci; mentre meMterebbe una tano ' una speciale- ·' tbnsiderazione. • più ·Conv·e niente considerazione: Le ,relaziòni ' P:rendendo i~' ésame, l'àppa.rato · ca~.dio-vasco­ tra , medicin.a iuter~a e neuropatol·ogia, _tra l.rure s i constatérà . ~he son(:). tutt'3rltro çhe rarj queste ie la chirurgia so.no troppo intime per- alcuni disturbi più o m.:éno gravi!: lividità e ratehè si possa Con.senti-1-.e ad un_medico o un eh-i- . freddamento delle estremità:, i 11de.Doli'ln·entò de} t rurgo l'ignora~za in fatto di malattie d·el si- l'impuls.o cardiaco, m.odifì.caztopi del ritrrro, ed sterna nervoso. , al~er.azfoni nei caratteri e nella fr·~quenza del Non è un mi.stero per nessuno che le malat- · polso. La c:Lef1oi·erite innervazion·e è di-mo;s tr.ata ' tie nervose, sia. funzionali ·che organiche, sono ,d,alla · riduzion·e generale del tono vascql ar.e; molto freq11ent emente aecompagnate da sinto- la diminuzione ·della ip.ibizione ·dall'aumento mi viscerali, che anzi in certi stadi della ma- della frequenza d el pols9 e dagli acoe.s si di lattia talora posson.o costituire l'unica manife- tachicardia provocati 'd a ·ogni minimo sf.orzo. stazion.e della ne·urop atia. .. Son.o ben note le al~ernative di pallore ·e ·di r9sLe mal~ttie nerv.ose funzionali ··o neurosi .pos- ,s ore dei neutastenici. :N.on raram.ente gli ·acsono raggrupparsi sotto ·questi quattro tipi: oe.s si di tachicar dia. sono associati a disturbi • 1° la nevrasteni·a, la neuro:si dell'esaurimento dell.a ., dig.e.s tion·e b·en·chè~ non dipe·n denti da cronico o per.s ì,stente; 2° la psìcastenia, una questi. Talvolta gli ac.cess-i stessi sono 'molto ; fooma ·di esaurimento .che si aggiunge ~d uno g.ra,vi e sono accomp·agnati da a.olore, per modo stato neuropatico preesistente: 3° l'isteria, la che .somigliano ad un attac·oci di angi'nà P.ectomalattia della .suggesti.on~; 4° l'ipocondria, una ris. Allora !'.accesso è preceduto da un sens 0 affezione nella quale il paziente, pur non aven- ·di ango.s cia nella regione d·el cuore, 1s·e nso di do nessun .·disturb,6 organic.o 0 f11nziona1e, ha pienez~a ed · op.p.ression e ch e può diffondersi .a la irremovibile convinzion·e ·di esser.e malato. m età·. dei1a testa e del .corpo ed essere ac-comIl eone.etto nosologico della n eurastenia va pagnato da senso di soffocazion~ e di~colt.à · ri.s tretto in limiti menò larghi e più d.e fìniti di della deglu·t izione. Improyvisamente il pazi~n- · quel ·che gen·er'a lmente .si faccia. La neurastenia te sente una forte costrizione alla regione preè la neur·osi dell'esaurimento. In qu.esta macordiale ed il dolore, .come nella vera angina, lattia ]l fatto cardinale è co·s tituito da una de- può diff.ondersi all'ascella ed al braocìo sinificienz,a nel sc:>st~nere il- cocl,umo dell'ener·gia, stro. Sono an.ch-y presenti la nausea ed il deficienza che a sua volta è determinata da senso di smarrimento. Il vis-0- è pallido, il polso · un -eècessiv·o dispendio. di ·energia sia m·en- frequente,- piccolo e debo1e . In :ppchi m.i nuti, tale che. mt1scolare. In determinate· cir.co- da tre , a ·sei, la faccia diventa rossa, il p,also stanzle, e le esig.e r1ze de~la moderna 1civiltà . riaoquista la sua forza~ benchè Timanga. an1e creia no con molta facilità, il ·s ovraffati- c·ora frequente, 130-140 battj-:,i ~ al m', èd ~n- . .cam.ento determina llll·O .s tato di co.se per ·c ui che un po' intermittente. Ma ben P~·e·sto anche _ 1a quantità normale di riposo e· di alimenti la tachiicardia scompare,_ l'oppressione diminu~- / non è p1ù st1ffi,ci.e·n te a ristorare l'organismo e s.ce e ·così tutte· le altre mani.f:estazi,o ni. ri.c.ondurlo all'<equilibrio· normai.e .. Cosi .s i Non meno importanti sono i .s int·omi . d·ell'ap- . :.; bilisce gradualmente un complesso sintomatico parato ·digerente .. Nella neur.astenia può aveisi ben d,e fìnito: :tacile esa11ribilità, abnorm.e irri- ·dap1p rima una .:sempltce sensazione di molestia tabilità, esagerata reazion.e agli stimoli. In .al- all'·epigastfio, m?-· con l'andar del . tempo .si ha • tre parole insi•e me all'abbassamento ·del potere una sensazione di peso e di opp•r essione accom, , di sos't enere il dispie ndio di energie c'è indebo- pagn-ata da .eruttaz•i·oni e da malesser~ g.enelimento della inibizione. rale :. la digestione è 1-enta, I.a .s tip,s i è a}?ituale . . I sintoTlli della neu·r astenia .sono ·motori; .s en- . Si tratta insomma di unò stato ·di atonia del :sori, p.s ichi-ci e somati·ci. I sintomi motori con- tub.o gastro-intestinale., Non rararµente qu.e,s ti si.stono nella fa cile e~auribilità e quelli s·ensori sintomi -diventano ancora ptù marcati. Si ha sono: ·s enso di stanchezza, rr1-0lestie -e dolori, fa- vi~o. d:olore localizzàt.o all'e.pigastrio ed .al dor:ci1e es;11ribilità ed eocitabilità. di a1cuni orga- so n·ella region e intrascapolare, do.lo~e- alla ni come. gli occhi. I disturbi psichici della · n eu- p:r.ess.i one d.ello ..stomaco; meteori.smo .c~o·n " tutta rastenia sono: lp. incap·acità (li sostener.e s·f orzi la sintqpratologia dell 'ulçer.a o ~el catarro gam~ntaJii, la dim:i'nuzione d·ella ·conc.el)trazione strico. ' dell'a~tenzi on·.e ·e d·ella ._s~utah.e~tà ·del pensieAnche i disturbi ..secretori che si in·c optrano , r o, la ~rrìtabilità €motiva, la diminuzione del~ n ella n·eurastenia ·:sono., in rap·p orto :;td 11n dil_'autocontr.ollo e d·~l~a .irr;bi~i·l?:O e . : f·ett.9 ·di innervnz.ione :· di ·ciò ·è pr-0v& la, facile I -sintomi som.atici non· sono meno importanti s11<lora.zione ad ogni picc-olo sforzo ·e la umi1

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• . ' nia ep altri sintomi spesso -aissociati come ii drtà presso che costante delle mani e ~ei piedi. ' mutfsm-0 e !'.afasia s.i)u.,;ria. C.o me 'è listurbi degli Sono b·e n noti ~4 disturbi .sessuali; che sono· an. ' ehe essi l'ésponentè dì'' una debolezza è. di 11.lna ·organi · .secretori si · può .,.a:v.ere poli uria ed anu- ' ' . . ria ed oltr$ a ciò varie anomalie d·ella; funzioirritabilità nervosa.~ .. , . Nei ,ca:si del ge·n ere .adv.nque n·o n conv1en e ne 'genitale. Molto-più ·importanti sono. le ma11ifestazioni dare ai ,sintomi locali un valore che .non hanno, -e non dim·enticare. l'affezione g·e n'erale alla qua- · t;lolorose le q·uali più o men() ·effica·cemente ·p osl e sono .associati. Confonder.e un attacco .di gra- son,o s imulare malattie ·o rgani.che. Si tratt& ve neurastenia cardiaca con,-.11n ac-cesso di an~ d elle stigmate dolorose .cbé son<:> tra i fenomeni ' B·e~chè la loro nagina . pectoris mette fuori via ' per l'indirizzo più frequenti della isteria. . t era.p eutico e quindi ·COStitui.sce· UDO sv;antaggio t1:1ra ed il I.oro. .significato .sfa stato da temptt per· l'inf·ermò. Conseguenz·e ancora più nocive esattamente riconosciuto, pure n·o·n è .raro i1 'interprre-. si p9.ssono av·ere ~e &i . fa · ~iagnosi di una caso che . essi vengano erroneamente . malattia organi<\!a dello ;s tomaco, quando i di- tati 'e d.iano luogo ad 'interventi chirurgici inttstl1r.b i a carico di questo organo non ·SODO ch•e tili o dannosi, Per dolori di natura evi·de:qtèmente isterica localizz~ti agli _inguini; nella una parte ·1della sindr:ome neurastepica. · ~ . Un maggi·o re t intei'·esse an·cora hànno i fatti fossa iliaca ·O in altre parti dell'adcìomre si fa ' . viséerali ·Che ·po.ssono essere occasionati .dall'-i- ·d iagno·si id i · ov.aTiti, sa.lpingiti, ·apipèndiciti, cos·t erismo·. È pén noto come o·ggi in conforn1ità lecistiti e simili, sottoponendo le pçi.zi·enti ai relativi / trattamenti C.hirurgici. dei p ostulati di Babinski si abbia teJ?,denza a I dolori dell'isteria s1 distinguono da quelli 1·i tener·e che· i 1s ih tomi di questa .m alattia abb-ia no ·origine nella su·ggestion.e. L:isteri.sm-0 è cl.elle malattie vjs-0erali per il fatto · ch!3' .sono caratterizza ta da un'abnorme super fi ciali e quindi l '.area dolorosa può ·esl1na neuro~ati;a • .sere localizzata n el tratto rii cute ·che può su.sc.e ttibilità , alla st1gg'e stion·e, la quale pµò or'd inariamente prov·enire. dall'esterno, ma può es.set.e :str.etta tra le dita dell e.saminatore, e per • av·e re ancbe la sua origine n·elle impre.ssioni il fatto .che il ,dolore di solito scompare c0n la , pr.oveni1 ~nti dallo .stess·o organism·o. Da ciò depressione prof.G>nda .s.p e·c ialmen te quando queste. riva ·che 1 isteria è una con·diz1on·e organica è fatta in m·o·d o graduale. In ogni caso ins.iem.e ai dolo.ri esi.stono altre manifestazioni delinnat~ : tutte le altre cause· poss.oho av·e r e un.a imp ortanza affatto occa,sional.e per sv·elare .~ i l'abito isteri·co che . nei casi sosp·etti vanno ac·curata~ente r:icercate, tenendo s·empre presenvari sintomi' ·dt essa: Tra i .sintomi viscerali dell'iste.ri.smo ve ne te .che la caratteri·stica essenziale di questi in. . son·o .a ·Carico· del tub.o · dig·erente, dell'app·arato . fermi è la sugg,estibilìtà. Questo carattere va cardio-vascol,a11e e respiratorio e di a1tJ:ri .siste- tenuto i.n cohsideraziione no:n solo ·come ele- ·· mi assumendo talota' delle form'e più o meno mento 1diagnostico, ma an·ch e p.e r evitare che · simili a quelle· ·di malattie organiche. l 'es aminatore a m·ezzo della ·s11ggestione possa Tra i p iu comuni.&intorni a carico dell'appa- _ indurre ~.l~r,.e .manif.estazioni morbòse. rato dig·erente vanno . notati la man·canza di Per q·lle1· che ,r.igµatda la psicastenia,. c~e è · appetjto, il disgu $to d·egli aJim ~nti, il vomito. una neuro,si cois tituita da due fatt·ori, una pre: È notevole il fatto ·che malgrad o la gravità di esistente costituzione n europati ca èd ·u n so.. · tali .sintomi il più d elle volte il p.azi,en te n 1o·n vr.apposto esaurimento· nervoso, il quadro sindim·ostra .affatto .o sol.o un legger.o de-periment~ · .tomaticn può .esser·e molto ,o omplìcato. In o,gni della nutrizione generale: non . '.si può e,s clu- mo do i fenomeni VjS·CeTali r.aramen.te ' ass11mono . dere che il paziente si alfmenti ·di na.scosto. un a importanza tale da ·dominare· ir quadro (. Talvolta ..si ha dolore gastrico. e vomito. sanguisintomatico. In 'gen·e re la· sjntom.a tologia · vi. ·nolento per m odo ·.che si ha la ~intomatologia sce-rale della p.s icas.tenia è simile a quella della dell'ulcera gastri·ca. Al r.iguardo bisogna ò.s- · 'ne11rastenia. ' • • servaTie 1che il sangue ch e si trov·a nel conteNella ipooondria, èhe una neu'flosi caratteriz-· ' nuto del 'v·Omito può essére determinato d.a una zn.ta dall'a convinzione 'irr·emovibile di .essere lesione volontaria delle gengive o .a nch.e dalla malati m·entre ·Si è in -oerfetto stato di .salute . laceirazion•e dei ·C apillari dell 'esofag.o e 1dello som atica, le ingìustific.ate lamentele d·el p·a stomaco stesso in ·S·eguito ai rip,e tuti ,s forzi id i zi,e nte po.sson,o condurT~ ad una erronea èliavomito. Nell isteria si hanno diis turbi circola- grìosi 1 ~i ·m·alattia organica . L',attenzione d·egli tori come disturbi . del ritmo .cardia-Co, arros- ip1ooondriaci è per lo più concentrata sullo sto ... sam enti e pallori locali o altri fenomeni vaso- maco, sul fegato o -sul tratto intestinale, ma. m otori. Come fenomeni :vespiratQri si han·n o talvolta .anche gli organi genitqli e pelvi<!i pos· . . . sternuti, tosse, grì.da stran e ed apparentemen- sono costituire l 'oggetto della nosofobia. te involontarie, rumori di vario ·genere, afoAnche nelle malattie organiche del sistema..

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:pervo.$0 si possono averé, disturbi, come dolori, pancreatiço .d i Desja,rdi:U ~ (m.a ggiore dolorabiv-0mito ed altri sintomi riieriti ai visce·r i, i lità su di -un punto de_ll~ .cute ·c.o rri.s pon'.cLente quali, quando non siano giusta.m ente apprez- ·allo sbooc-0 del dotto di Wirs·:µng). e qu-ello ·ai zati, possono ·co.n dur.r e ~d una diagn·osi erra- Mayo-Robson (10 cm., s0pra l'ombellico). Tata. Tàlvolta infatti accade ,c he le cri.si visoe- lo1r a il dolor~ è rife·r:ito al1a regione appendir.ali, dipendenti ·da J.esioni radioolari della pa- colare, .ed è ·p r.obabilm:ente dovuto .alla · distel)ralisi progressiva. e della tabe, son-0 interpTé- si•one del peri ton e o infiammato, · e alla diffutate come manifestazioni di malattie dello sto- sione <lell'essudat9 nella regione cecale. (L 'A. maco o. di altri ..organ~. E così accade, .che il· cita a p.r oposito il caso di De Groot, e.d uno vomito dipendente da un tumore cerebr.ale pos- personale, in ·cui il paziente fu .operato J)er ·Una . sa essere attribuit.o ad un'affezione gastrica. supposta app·en·d~cite, mentre si · trattava di Da ql1esto come da altri innumerevoli esem- una .pa~creatite). J)i scaturi.sic.e come conclusione la necessità ch·e Il vomito è uno dei sintqmi ·più ·costanti,· ed in ogni .caso di dolori o in genere di disturbi è persistente; negli stadi più. avanzati dell'a viscerali di interpretazione n~n chiara, 1s ia fat- malattia lp·u ò · .assu~. ere carattere fecale; il • to un accurato esame neurologico. OccoTre sin.ghiozzo è frequente. tener presente che tra sistema nervoso ed orLa .costipazio11e non è completa. Manca una gani della vita vegetativa es.iston,o intimi rap- vera difesa addomi:qale. La .d_olora~ilità alla porti anatom~çi e funzionali, e eh.e perciò ogni palpa.z ione dell'angolo costo-vertebrale sinialterazione dell'uno può avere un riscontro ·stl'o indica una lesione del cor.po del pahcreàs nella funzi.one degli altri. Conseguentemente e sopratutto della coda. Scarso il meteorismo. i di1s~11rbi degli organi · dell~ vita veg·etati~a Il polso è frequ.e nte e piccolo; ' la f.ebbré è oltre che con lesioni localJi possono. essere in scarsa o assente, ·o v'ha ip·o term-ia. Abbastanza ' rapporto con a lterazioni funzionali ·o organifrequ.ente è la ciano·si, talor.a ·con una tinta che del sistema nervoso. Da ciò la necessità giallastra. E siste polinucleosi .neutrofila. • che nell'apprezzamento diagnostico di certi diCome fattori vredisponenti alla pan·creatite sturbi viscerali sia tenut9 conto di lln evensi citano l'alcoolismo e l'obesità; assai sp·esso . ' tuale elemento n.ervoso . DRAGOTTI. ·. sono preceduti attaochi di dolor.i ·e pigastri·ci, considerati come coliche bili.ari. Ed invero, in un gran numero di casi di calcolosi biliare, il CHIRURGIA. pancreas viene secondariamente colpito: l'inLa pan~reatite acuta. . f1ezione si propaga traverso Je , anaistomosi Iirl• • fati çp e retrop·eritoneali. Anche in casi di ul(J. B. DEAVER. Anrz ais of Surgery, sett. 1918). cera gastri·ca -0 duodenale, o di affezioni coli• La ,diagnosi di pancreatite è r.aramente fatch e o appendicolari, o anche di lesioni flogita prima dell'operazione. Varie 'ragioni p·osstiche più lontane, ·i germi a:r.river ebbelio al sono spiegare il fatt0': !'.affezione è relativapancr·eas per la via dei linfatici. mente rara '(quantunque meno di ciò che si La pancreatite acuta è un'aff~zione emi~en­ creda) ; non vi sono sintomi patognomonici; teme.nte c.hirurgica : l'intervento ha lo scopo le condizi·oni, spesso gra:vissime, del paziènte di dimi11uir.e la tensione nella ghiandola stesrichiedono un intervento immediato, senza per- sa, favoren1diq il ristabilirsi qel circolò, e dì • dr.enare i succhi ,e g1i essudati così delet·eri. mettere 11n esame cltnico ·compl,eto. · Inoltre la pan·creatite aicuta è 1spesso asso- Le a r ee tipi1che ·di steatonecrosi (lesione .ana@iata ad altre gravi lesioni addominali : colètomo-p·atologka, ·eh.e cònferma la diagnosi, non app.ena aperto l'add·om~) sono . dovute all'azioCJistite, ul cel'a gastrica o duodenale perforata, appendicite. Non .r aramente l'err·o re di dia- . Jle co mbi11ata della liipasi p.ancreatjca .e ·d;ella gnosi è .f atto ·con l'ostruzione intestinale, tanto trip·si11a . L'importan~a del fer~ento proteolitico, in rapporto alla pancreatite, è stata solo più che il dolore, anche nella p:ancreatite · acuta, può essere localizzato i·n varie parti delrecentemente riconosciuta; .ad es:&o sono probabilmente.. .dovute le .emorragieu cosi spesso l'ad·dome; di r egola tuttavia è riferito a lla r eosservate. Per ca.use traumatiche o flogisti: gione epig.astrica, piuttosto verso sinistra, .ed che la tripsina (protrip·sina) garebbe · attivata assurge d'improvvi·so ad .una intensità .estrenella ghiandola stessa, acquistando in situ le ma, .fatto cl1e ,di .solito non si avvera nell'ostrusue proprietà digestive .e distruttive. zion.e intestinale, in cui il çlolore, çla · pr~ma La tossiemia, ·che si osserva pe.gJi affett~ da in·Ì ermittente, 1cr.esce a gradi. Nei . casi 'i.perpancreatite acuta, potl'ebbe .esser.e dovuta a dea.cuti di pan,creatite si può avere .s.liook _grav·e, rivati ·tos~ici ·dell'azio:Q.e proteo li ti ca del~a tri · talora r.a.'Pidamente mort.a,.le. :Per la, diagnosi ' "psina stessa. . avrebbero anchè importa·r iza i.l così. detto punto 1

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[AN~O \XVI, FASC. 2}

IL . POLICLINIC\J

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Il chirurgo deve essenzialmente provv.edere a drenare il pancereatS, p0ichè la resezione par. ziale che Swee't ha orati.cato con successo 11e .. ' gli animali, non è ancora entrata nel domini) della clinica. · E discutibile se il chirurgo, nei casi nort gravissimi, deve •occuparsi delle sole Jesiori1 pancreatiche o anche di quelle associate (specialmente biliari). · Su 15 casi operati dall' .i\. / dal 1913, in tre fu solamente drenato il pancreas (tre gu arigioni); in tre altri drenaggio del pan·c reas e .colecistostomia (due ~ari.gioni • e un morto); in un caso pan·crèatostomia e corecistectomia (morte); negli altri otto casi il panoreas non fu toccato, mentre venne drenata la ci.stifellea in s·ei casi (cinque gu.ari- ' gioni), e in due questa venne asportata e il coledooo drenato (una gu al'igione). La mortalità in que.s ta serie di casi, cor:rispond.ente al 26.6 %, è assai· minore di quella avuta in un a serie pr-ecedente, ·e che ascendeva al 54 %. Per ·ciò che riguarda il tempo d·ell 'interv~nto l'A. non è d'avviso di operare subito i pazienti, ·ch e si trovino in stato ·di shock · profondo, ma di mettere prima in pratica le mi- · sur.e per migliòrare lo stato gen·er.ale. Come regola gen.erale però l'operazione di urgenza s'impone. . Se il pancreas contienè focolai em orragici ed ess11dativi, qu·esti de\rono esser.e svuotati e tamponati. La via per raggiungere la ghian• \ dola può essere extraperitoneale (traverso un a La via · in cisione lombare) .o tran speritoneale. . extraperitoneale è indicata prin·ci-palmente ·se è colpita l a coda del pancreas, -0 se esistono sintomi .di una racco.l ta, che tende a · estrinsecaTsi verso la regio11e lombare; la via transperiton eale permette un esa.me più accurato della ghiandola, ed è specialmente indicata nei ca.si iniziali, .specie se la diagnosi è ·dubbia. Il pancreas può esser raggiunto traverso il grande omento, o il picc·olo omento, o il mesocolon tras·V·erso. Se- esiste 11Lq11.i do libero nella cavità addominale, bisogna rim11overlo a.ccuratamente, perchè molto to$sico. in questi casi è indicato il. drenaggio p elvico. Una d·elle più frequentt e spiacevoli .complicazioni post operative è lo stabilirsi di fi stole pancreatiche: il secreto, che ne fu·oriesce, ero- · de la pelle all'intorn o, se questa non viene ben protetta. Per affr.ettare la .chiusur.a di queste . fistole è n ecessario -limitare l'attività del pancreas, facendo osservare al pazien te una dieta a11tidiabetica, sul genere di quella di Wolgeml1th. L'A. chiud e il suo arttcolo citando le stori€ dei <lt1e più recenti casi di pancr eatite da lui operati, secondo i criteri sopra es.p osti. •A.. CHIASSERl:\I.

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MEDICINA. .'

Sull'antagonismo della cloros) e l'osteomalaeia, come espressione di ipo- e !J>ergénitalismo. Munch. med. Wochenschrift, p ag. 609).

(NAEGELI.

1918>

Il Naegeli amm ette l'esistenza di un ver@ e propri·o antag·onismo tra ·la clorosi e l'osteomalacia. • lnfatti nella clorosi si ha ipofunzion.e delle glan·dule genitali, mentre nt.1là. osteoma1acia si ha iperfunzione di esse.' La possibilità di gr avidanze -è dìminuita nella clorosi, ai1mentata nella osteomalacia. · . l ·mestrui sono scarsi o m ancant'i nella clor osi, abb ondanti nella osteomalacia. Il pigmentv. dei surreni è assai scarso nella clorosi, assai forte nell' osteomalra:cia. · . La pelle ha il colore 'dell'alabastro EYpresenta scarso ·eritema solare nella clorosi, mentre mo3tra inten so cloasma, in seguito a parti, nel: ·l'osteomalacia. Le paratiroidi sono normalmente funzionanti n ella clorosi, disfunzionanti (iperfunzione ·O ipo-. funzione) nell'osteomalacia. Il sistema sch-eletrico è bene sviluppato nella i: : lor-0si, gracile n ell'osteomalacia. Cl sistema muscolar.e vig·o roso nella clorosi, :tppare debole, atrofièo o degenerato i11 grasso nell'osteomalacia. Il ricambio minerale attivo nella clorosi è negativo nell'·osteomaiacia. · - · 11 sistema: nervoso dimostra apatia, catatonia, stanchezza n·ella clorosi, irritabilità (ps.icosi) n ell'osteomalacia. Tremoli· mancano nella clorosi, ,s ono presenti nell'osteomalacia. I riflessi normali nella cl~rosi, sono aumen: tati, sino agli spasmi, nell'osteomalacia. • Il midollo osseo mostra ip ofunzione· e spess• ::tnch e torpore nella clorosi, presenta invece iperplasia con iperfunz.ion.e fino alla· p.oliglobl1lia n ell'osteomalacia: Secondaria~ente però si ha esaurimento. Il si.er·o sanguigno idremico nella clorosi e con colorito abn ormemente ·chiaro, è ben concentrato e normalm ente colorato nell'osteomalacia. • • 11 co·n tenuto d·el siero in globuline e albumine quasi normale nella clorosi, pr-esenta un aurPento delle glob11line nell'osteomalacia. • Le piastrine quasi sempre aumentate nella clorosi, sono spesso diminuite nell'osteomalacia. L'anemia, che è primaria con indice colorimetrico basso nella cl9rosi, è secondaria nell'osteomalacia, senza notevole abbassament0 dell'indice di colorazione . Il ~ ~ tto ~erò rh e non in t11tti i casi si possono


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'SEZ!ONE PRATICA

t'iscontrare delle· differen.ze cosi marcate, è dal Naegeli spiegato rife:·endosi alla comparsa di entrambe le malattie in periodi diversi di vita. Infatti è noto che la costitl+Zione endocrina di un individuo Yaria nelle diverse età. In conclusione, Naegeli ritiene che tale antagonismo tra la clorosi e l' osteomalacia dipenda da una ipoo iperfl1nzione delle glandule genitali.

F. Fuicr. I

Sulla. sintomatologia della osteomalacia, ~n­ siderata come . affezione endocrina pluriglandolare. . ( NAEGELI. •

~1.ilnch.

m.ed . W ochenschrift, 1918,

pag. 585) .

gue e del valore globulare, e talora anche un aumento dei leu cociti, dei mielociti e degli eosinofili. invece nelle ~orme croniche, nelle acute e gravi, si può risoontrare un'intensa anemia . associata ad un. torpore gravissimo del midollo osseo. Questi reperti, secondo N aegeli~ sono in rapporto C·o n i dati ·clinici _ed ~natomò-patologici, secondo i· quali nell'osteomalacia ·s i verifica dap .. prima 11n 'iperplasia del midollo osse.Ò, cui ·s egue secondariamente lln esaurimento della s u a a.ttività. • Le• modificazioni del midollo osseò nell'ostéomalacia sono quindi da mettersi sicuramente in rapporto con l e alterazioni del sangue. F. F ULCI.

In base ad llna lunga serie di accurate ri cerche, esclude il N aegeli che. la osteomalacia possa ~ e.s sere considerata rome una malattia • . del sistema endocrin-0. ~gli la ritiene una pura affezione del mitiollo osseo. R~ cklinghausen

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TECNICA.

Per la diagno s i di pr e senza dell' '' albume urologicò ,,.

' aveva introdotto l'espressione di llna trofoneurosi, ~ cui si era associato Fehling, :ammettendo una• trof oneu1·osi conge- , (CANTELLI O. Riforma M edica, 4 ottobre 1918'). stiva originatasi dalle ovaie. L'A., ·Consfderando . quanta .e quale possa , es·rhor11 aveva p:trlato di una trofoneurosi risere l'importa nza della diagnosi si·cura di preflessa. Naegeli escl11de che in questa malattia senza dell'"a lbume urologico, passa in rivi.stai aQbiano alterazioni dipendenti d a congestio- i più comuni metodi · di ricerca, sino ad oggi ni trofoneurotiche e considera l'espressione adoperati, cominciando dal più semplice e più di uno stimolo riflesso come dipendente da una antico, il calorico, a quelli pi'Ì .complessi, escoerronea interpretazione della parola riftesso. gitati t11tt'affatto recentemente ·e che pretendeAnch e di llna neurosi non è il caso di parrebbero di svelare l'albume in tracce infinite- . lare. Ciò ch e è caratteristico per N aegeli è sitrtali. che quasi tutte le malattie da alter.ata secreRicorda· poi alcuni studi da lui fatti fin d.al zione interna f11rono dap.p rima ·Considerate co- 1910 in riguardo ad un gruppo di sostanze da me neurosi e q11indi come trofoneuro si. lui ris-contrate in ·C·erte llrine e studiate sotto Neusser aveva, ritenuto probabile che l'eosi- l 'aspetto chimico, patog.e netico e clinico, ch e nofilia st~sse in rapporto GOn il simpatico; ma possono assai facilmente, per le loro rea' ' • la base e la spie~azione di ciò ·stanno - se- zioni, confondersi coll'albun:ie urologico. M·ette condo il Naegeli -· molto lont'ano dai limiti poi in evidenza gli studi di a ltri AA. fatti sul d·ella probabilità. così detto albume acido-solubjle, . e quelli riPon1m er aveva considerato l 'osteomalacia cogt10.,rdanti i corpi .mucoidi, la nucleo1albumina, me un 'affezi one del sistema n ervoso centrale e l 'albumina _n on retrattile. ~gli, · dopo indagini fatte su urine fresche e recentemente Falta aveva ritenuto cjò come probabile. Ma tali interpretazioni n on sonot e sul1e medesime abbandonate a sè st~sse per un tempo più o meno lungo, giunge alla con- secondo l'autore - assolutamente fondate; cll1sione ·che n essuno dei metodi oggi . adop,eesse sono in com·o leta contractaizione con l'inrati n·ella pratica giornaliera, siano ·o non ti ero quadro clinicò della malJ.ttia. ' F. FULCI . siano sensibili, è capace di dirci in modo semplice ed a~soluto una p.a rola definitiva su,lla Sµl significato delle m'odificazioni del midollo · p·resenza dell'.albume urologico. Mentre infatti, osseo e .del sangue per la patogenesi del- alC'llni, ·orune cruelli dati per maggiorm.ente sen sibili', hanno l'inconveniente di nort reagir~ l'osteomalacia . . esclusivame:pte colle varie albumin~ che for' (NAEGELI. Munch. _med. Wochenschrift, 1918, mano il così detto albume urologico, . altri, copag. 551 ) . m.e ad €S. quello di Heller, ch e ne sono carat- . Le osteomalacie, non molto gravi e eh.e non teristici, si pr-esentano troppo poco sensibili o, come quello di riduziòne di volume delle decorrono molto acutamente; dimostrano un ia.umento d~I contenlito emog1-0binico .del san- t1rine-, tropp.o lun ghi e complessi ed inado~)e• . (15 l

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lL l?OLICLT'NICO'

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rabili nella pratica -correp.te.- Perciò l'A. ha cr€duto di. esporre un suo metodo ch'egli adopera già da parecchi anni con buon risultato, poichè, mentre· si presenta abbastanza sensibile, è anche patognomonico. Egli consiglia: di fare un !Saggio preventivo con acido acetic-0 .g laciale a · freddo: Se s~bito o dopo un po' vi ha intorbidamento .si filtra ed il liquido filtrato li~pido si . neutralizza con· soluzione di .c arbqnato di soda ,od anche di idrossido di sodio. . A ' questo pu.n to, procedendo nell'identico mo, do anche p er le urine che non d a nn-0 reazione coll'acido acetfco glaciale a freddo, si p.rerrdono almeno 200 eme. di liquido, si acidifi,c an o leggermente con açitlo· acetico allungato e si fanno bollire. Se ne fanno poi due parti, una di 50 em e., ed una di 150. Nella prima, passata per filtro a pieghe e re~a p er fettamente limpida, si ricerca l'albumina •a' o per , cido-solubile . mezzo dell'acido tri:c loroacetico o ooll',a ggiunta di una soluzione concentrata- di •clorur·o di sodio. Della ~seconda, abbandonata a· sè ,s tessa per parecchie ore, prev'ia aggiunta, se v'.è bisogn.o, di qualche altra g·oGcia ,di a cido a;cetico allungato, si raccoglie il precipitato su piccol-0 fil~ro. Si I.ascia pbi il filtro a se •s tesso per circa. 24 ore sino a Che sia ben asciu tto ed il precipitato, polverulento o lamelliforme, acquisti un colore bruno-grigiastro o roseo. Si lava poi ripetutam ente con acqua f·redd:a e caldissima, • • con alcool ed etere. Se n·e l filtro rimane un residuo pruno polverulento o lamelliforme; si• è sicliri di trovarsi in presenz a , di albume uro-

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m o, che fa vjrare il preparato al bleu. L 'inoonventente del metodo ·è dato dai precipitati che alcune urine dànno in presenza della soluzione .. del rosso Congo. ' Le -colorazioni ool panchron ·' Laver~n, col bieosinato ·di Trobondeau, col liquido di Giem·sa dà,n~ o delle figure troppo pallide e difficili a rico·n o·soere in mezzo ai detriti d.ell€ urin.e. '. G1i stessi appunti si po1s sono f.~re 9-1 meio1do d,ella tanninfuxina. Con ~.q, larg.tna o con l'alb11minato d'argento S'i ottengono invece i mig·'lio·ri pr·eparati facilmente l e,g gibili, o .segu.~n­ d o il processo di F,ontana-Tribondeau al rlitrato d'argento ammoniaca.le. N1ei prirn:i giorni della malattia la spirochéte non si ritrova n.ene urin e : l 'e liminazione co-·. mincia verso ~ '8° o ri.l 10·0 g iorno, ·cioè dopo 3-7 ~iorni dalla comparsa dell'ittero: :su 22- esami, 3 risultati positivi. VePso il 12° giorno la frequenza del reperto aumenta; rna al 15°-2.3° giòrno la ricerca è più facilmente positiva; tuttavi~ ·n·on è co,stante, e · u~ solo esame n.egatiyo non d·eVe esser co.n si d·erato ,come ·decisivo. ·.· · Le spirochete 1diveng·o no quin,di p, grado a grado pri.ù rare, po i l 'eli·m inazione ·d i rati p,aI'assiti può ·d iv,enire jntermittente, infine l'eliminazione éessa (20°-25° giorno d,ellà malattia). • E ccezionalmente l a spiro.chete si può ritrovare n.elle llrine· al di là di questo periodo fino al 100° giorno. . L ' a.spetto morfologico è variabile col mon1ento d1ell'eliminazione: nel primo p-eriodo essa si presenta appena ondulata, talora .rettilinea, ad estremità. ricurvate, da rasso~gliare · ·. ad logi co. un e o ad u11a s. Durante l ' elimii·n azione m3JS- . si va l' as-petto .è lo iste,sso, ma i para;ssiti $Ono ·. Eliminazione per le ùrine e ricerea delle spi~ ril\niti in ammassi, quasi agglutJin,ati, o agrochete nelle spiroèhetosi itterigene. · · ' glomer.ati in ammassi fiil.amento.si. .. N el terzo periodo de1l' e1iminaz.ion.e scarsa o Tra tutti i inezzi di indagine a scopo diagnointermiettente. esse presentano talora una o stico, la .r icerca nelle urine ._.d ella spirochete di · Inada ed Ito .nelle sindromi. inf.ettive itteriche due .ondulazi,oni irr,egolari n ella parte mediaè tl più pratico. :S olo bisogna conoscer.e esatta- ·na, talora sono filamento se. NeJle forme con ittero intenso e prolungato esse terminano tam ente e la morfologia della spiroch ete, e l a tecn,i ca di ricerca, e il modo di eliminazione, l ora .con una b olla chiara, tal ora hanno· . forma alter.ata, degen erata a contorno mal delimitçt,perch è le conclusioni possano essere utili. Secondo Garni.er e Reihly (La Presse Méd. , to. Se l '.eli·m inazrione si pr0Jt1nga per molto tempo, si p ossono veder é delle forme flessuose 3 otto,b re 1918) hi sogna di sporre d~ 10 o 12 eme. di urina asettica.m_ente prel,e vata e centri-fuga- . co·n ondulazjoni più o m en o fini.' · Le spiroch ete non patogene, riscon trate nelle ta. Nel deposito ottenuto •Con la centJifugazion e urine di indivJcl.ui sar:ii ,e mal àti, si presentano si può ricercare la spirochete col metodo delso,t to due ·diff:er.enti aspetti: o· han·no forma o·n l 'i11chiostro di China, ma cause dii errore sono l egate alla -presenza ,di figure 1Su1 tipo della spidulata a s-pir1e fini e numerose (1smegma), o rochete prodotta d all'inchiostro di China per ]:lanno un aspetto m olto ·simile a quello di sè. Col rosso Congo al 2 % si ottengono spesso Inada ed Ito; solo le estremità sono più ridegli ottimi preparat.i. Una goccia della solu- · c-q.rv.e a;d-uncino ' e la parte m edia è più o m,eno zione di fresco· preparata ·Si versa su una gocirregolarmente ondula ta (si riscontra speciaJcia del sedimen to e si distende su llD vetrino mente nelle infiammazioni ·del glande). ql1alch e goccia di al cool cloridrico al centesi.Secondo gli AA., ad evitare tali cause di e·r 1

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SEZIONE PRAfl'IO.\

., rore è. suf~ciente racc9gli.er~ }-e urine ~on ogni . . . precauzione, pr~v10 lavaggio del meato ur~traàe. Le prove istituite per saggiare :speri1nental.

m·ente la virul enza delle spirochete delle ,u;ine

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vaocinati la reazione si mostra positi va .per. ·quattro settimane dopo la vaocinazioné • I Nei non tifosi la prova è g-eneralmente n e'gativa : i pazienti rispondon.o a lla inoculazilone dell'atropina, · oltre che con unà notevole acce~ ler.azione del po1so, con secchezza della gola e.on - di~ataz1ion.e pupillare. . ' Ctvca la . specificità della prov.a , sb. · tutti i 109 _m.al~ti, .solo in 3 non tifosi .(1 meningitico, 1 d1abet1co, 1 broncr1itico) l1a ptova è risultata: · po,s iti·va. , t. p. I

mostrano ~he le cavie sono facilmente infettal>ili con le inoculazio·n i d.e·l sedimento di urine pr,o veni.enti da ma-lati .dal 15° al 23° giorno; purchè ~ '.i poculazione sia fatta . quaniçlo il saggio microscopico r ivela la ·presenza di · spirochete. Quando· l'urina ·contiene spirochet'e alterate, ' .. o la cav,i a resta inçlenn.e, oppur.e contrae un l • ittero lieve, da cui può guarire. La virulenza CASISTICA. • . . . delle urine è in parallelismo con l'eliminazione della spirochete. . • L'atonia cecale post-tifosa . • Lo studio anatomo-patologiço dei reni per.. . È · ben noto che in seguito alla infezione timette d1 .r endersi conto del meccanisrno di eliminazione . dei parassiti. Ali 'inizio dell'ittero. fosa possono aversi disturbi inlestinali di varia essi si trovano raggruppati intorno ai tubuli natu:ra = in genere manifestazioni reattive. di eontorti, quindi li attraversano e· le spirochete una irritazione cronicà dell'intestino: diarrea, alla sezione si trovano n-eJ.l'in'terno dei cilindri, m ucorrea, ·stipsi. P·OS·Sono anche a versi crisi doloros·e .o a:ccensioni f~bbrili, che talvolta .son o o nel lume del oana:Ie. I glomeruli non ne con. tengono mai. Anche le l esioni anatomiche sono c.agione di errori diag11osti.ci e :confusioni' i oc·culte o a;ppendLcite, e che postubulari e non glomerulari, simili a quelle .che . con infezion1 si riscontrano nelle lesioni rer1ali da spiroche- sono trovare la loro .origine i.n una .colite più Q meno- diffusa e più .sp.esso ancora in una intosi sifilitica. . t. p. fiammazione ele~ttiva del ·cieco. La' localizza.. • zione ·cecale è già per sè stessa una compli.. . .. • . cazione ed una p ersistentissima complicazione APPUNTI DI MEDICINA del ti.fo addomi'nale. E ad essa il più de.Ile • volte sono dovute l a diarrea;, Jà mucorrea 0 la DIAGNOSTICA . • stipsi che possono seguire alla infezione ti• ' '• La prova dell'atropina e suo valore diagnostico fosa. Clinicamente è « accompagnata» da ·g-0rnel tifo.. gogliq; rad~ologicamer1te si trova di1a.taziòrie. Si tratta di un'atonia in cui Je lesioni della La proy:a che dovrebbè p1o rtar.e il• nome idi Marris, dall'A. _c he l'ha p,r oposta, consiste nel- mucosa e della sottostant_e rnusculare hanno l'iniezione di gr. 0.015 di solfato d 1 at·ropina; la stessa parte che hanno quel).e dello stomaco n1elle dflatazioni di quest'organo consecut"ive • mentre ·nell'individuo normale essa pToduce una accel erazione del · p.olso di ?O ·a 40 a l mi- a gastriti infett'ive. • Loeper (L'a ncet, 21 settemhre 1918) così_:riassu- . nuto, nel tifoso non détermina che una aoc·eme la sintbmatologta d~ll'atonia cecale : I priler.aziòne quasi insignifi.can~e (10 pulsaz.ioni mi sinton1i di quest'taffezione si hanno nell~ al minuto ed anche di meno). E. l\Iason (The arcli. of · intern. medie., gen- prime settimane successive al tifo, talora al cadere della febbre, talaltra quando s inconaio 1918) ha assoggettato la prova ad un largo controllo clinico : 109 malati di cui .63 tifosi minciano ad ingerire i pri.mi alimenti solidi. accertati. I risultati complessivi che l'A. ha Il sintomo più 'importante -è la diarrea:. 1e feGi sono liquide o semi.-liqt1ide, schiumo.se, fetide ottenuti sono favorev,o li alla p.rova, . fino al e contengono poco .m uco, raramel}te bile, mai punto da farla co;n.siderare c0me un segno di • grande valore dia.gnostic.o. Compare nei tifosi san gue. La dip.r_rea si h~ al mattino o pe'r lp verso il 10° giorno di malattia, ·e si. dilegua 'più subito do~o i p,aisti ed .è, un riflesso gastro.coli1co di un inteisti.no irritabi1'e. verso la fine della 4a. .s ettimana. I tifosi rea, .1 . Come avviene di .solito nelle affezioni coligtsoono e.on un.a aocel,erazi.one del po1so ap:pena apprezzabile, e non p1resentan6 al.cun al- che, la diarrea è spesso seguita da stipsi, che però pu ò essere ·interrotta ogni quattro o cintro segno; mai, . p. es., dilatazione pupillare. ' In 11 casi, la reazione fu r1egativa·, ma 13' que giorni ••da crisi di diarrea o di mucorrea. · Quando si h a mu·corr·ea le .feci sono · miste a prova fu eseguita o tropp-0 pre.cocem ente o tar-fiocchi o picco~e m embrane ili muco: mai si divament e. An·che n·elJ.e forrr1e paratifose la reazione risponde con egl1ule $\cnrezza. Nei hanno larghe falde come n elJa colite diffusa.

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L. a diarrea, la stipsi . e la mucorrea di so- fettivo lo.cale. I più coµiuni .si riscont.r~n.o neJlito non. sono accom_Pagnate Ja dolore, _m a nel le tupe falloippi ane,· tin .qualch~ tra_tto del tubo corso dèlla digestione si può ave.re un dolore intiestinale oppure, specialmente pei b·arnbini-, • • a l cieco, il qual.e quando . assume l ln carattere neltlie ghia ndole e neti vasi linfatici. Qv.àlche di crampo o di tlol'6re espulsivo denota l 'estenvolt.a il focolaio può riLsiedere~ nello ~tomaco, . . ' sione del pro cesso al coil on e q11a.ndo è .acçomnel Jegato, ·nella .milza, n·eLla véscica o n ell'ap. pagn ato da 'benessere d·enota' l a compartecip ar~to genito-U{['ina rio. pn:z.i one del retto . . -. Il considerare . lu r>eritonite tubercolare co1 Alla palpazione si trov.a, alla fossa ili aca de.tn·e u:rJ:a en tità a sè ed il tratt a rla; come talé stra, il ·C·i eco molle o· leggermen te resistente\ n on può che ingenerare confnsi·on'e, mentre · per lo più gorgoglio · é q11alch e volta anche quand.o la .si tr.ai.ti come un processo secongu.a.zzame11to ·che può essere ·così marcato d a d.ario dovuto a qua.lche foc•o11.a io i nfettivo.: la rassomigliare a ila succussione gastrica e dar cura diretta ·c ontro quest'ultimo con.d-u rrà cermotivo di conf11sione quando' lo stomaco è moltamente a nuoni risultati. to dilatato: L 'A., dopo aver citato diversi casi di p eritoUn fatto· in1portante si è che :p.el corso· dell 'af- . ni ti gu.arite co11 la cura chirurgica del foco fezione possono aversi delle ctisi di acutizzala cura della peritonite tuberl aio, considera , zione. Si possono ~vere cri.si cli dolore e febbre · eh-lare m·ediante la sempli ce laparotomià. L'efconsecutive indifferentemente a lla diarrea, alla fica:cia di questò trattamento ~ forse stata esa.. . stipsi· -ed alla mucorr~a. 11 d ol ore scoppia img-erata. Esso è controin1di cato nel caso di adeprovviso ed è caratterizzato da un ·senso loc.a - renze estese e và praticato solo nella forma . . lizzato di tensione: è accompagnato. da nausea ascitica. In g·en erale però si lieve ritenere che e vomito. È possibile, la copfusione con l'ap. . il processo tubercolar.e non tende a dare ade- · pendic ite. Le crisi durano tr e @iorni. Do·p 0, I.a renze; ·se queste v.i ·Sono vanno attribui te- ad • regione rimane sensibile p·er ·un certo tempò; infezioni miste. in capo a d11e o tre me.si, o an·che prim.a, si , L'A. sconsi glia recisamente il drenaggio doha una ·n·u ova cri si. D11rante la crisi si pup po la laparotomia. ' avere lieve itteriz.ia, .i n·dacariuria, urobilinuria, Facilmente confusa . con la peritonite tuberrespirazione brev·e, polso debole, regione cecolare. ·è I.a poliorromenite -o malattia di Concale sensibile, colon contratto,· feci più fetide. cato ·(polisierosite p·ro liferativa crqnica): salvf.l Il trattamento medico d ell'çi.tonia cecale postil beneficio temp oraneo, pl'ovocato d?-lla sottrat:ifosa con·siste nella somministraz.i one di 3 gr. zione di liquido, la laparo.tomia non ha in tale di bismuto un· or.a e m·ezza orima di ciascun . ieas.o alcun' va1o•re . ini. pasto e cii 0.1 a 0.15 gF. di collargolo a l giorn o. Giovano come. ,analgesici e antispasmodici i Sifilide gastri'ca. suppo's itori di · ittiolo e tan"nino con o sen za • belladonna, ·i lavaggi ·con coJlargolo o b ica:tLe forme cliniche di questa affezion e sono bonato di sod a. La dieta dovrebbe essere a base div·erse e varj ano da una dispepsia b anale, a di l atte e farinace i. Giovano i f.ermenti l attici. ti:po ipo- o ip ercloridrico, fino .a sim ulare l'ulDuran te le crisi sono indicati leggeri purganti cera e specialmente il carcinoma gastrico, con di solfato di soda a dosi r efr.atte. locali zziazion·e di -solito al p iloro; in queste forMa il trattamento medicò può riuscire ineffi cace in alcuni casi, che ~ d'altra parte per la me a t ipo canceroso, il chimismo gastrico pr en, gravità e la frequenza delle rrisi possono as- d e il tip o di _anacloridrià . Secondo la classificazione di Carman si possumere un carattere di particolare malignità:. sono a vere l e manifestazioni seguenti: 1° GaAllora convi·ene ricorrere all'i11tervento chirurstrite specifica semplice; 2° Ulcer.a sifilitica; gico. La cecostomia o l'aJlpendi cocecostomia non sem.pre d.anno buoni. ris11ltati . E m eglio ri- 3:i Gomme con iperplasia o formazione di tucorrere senz'altr o alla il.eo-, colo- o sigmotomia mort Bru,gs e Schneider ,hanno ò1ss-ervato 106 . casi con resezione d el èieco e di una più o meno di sifilide con segr1i g.a strici.; fra questi·, 3 avegrande parte del colon a~·cendente e trasverso. vano lln · tumot·e sospetto, 16 ipercJoridria, DR. . 24 achilia, 33 cris i gastriche, 18 ipermotilità, 13 ulcera. Le l esioni ulcerose sifilitiche, di soPeritonite tubercolare. ·lito co:r:i iperàcidità, si distin·g11ono per la loro La •peritonit.e tt1bercolare ('V. J. l\1Aro. J otlrparticolare ostinatezza al ·trattamento abituanal of A rnerican Ass·ociation, 6 111 rtlio 19 18) .rile. Nel caso di sifilj de terziaria, può osservarsi cono~ce la sua origline ,.in Cltl alche focolaio inla pre~enza di tt1mori palpabili: l'achilia, la '

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perdita di peso, l'anemia, pos~ono sviare la ' Gli st11di rad'i.ologici delle ossa .durante la. diagnosi. \ ~ somministr'azione . .dei fooforo n·eila ra~hitide ' È solo nel 2° e llel 3° tipo eh.e l'esame ai òJ1nostra110 .. che esso esercita un notevoie ef: raggi X pr~senta un grande interesse. Diffe- fetto ·.stimolante ·s ulla produzione dell'osso, e rénti seno le opinioni, ~ circa ln frequenza. della ·q uindi $Ull'accu1nulo del calcio nelle ·zone di ' ' sifilide gastric?-; alcuni rite:ngq~10 che questa a.ccrescimento normale. ' rapp resenti .il 10-20 % di t\1tte le ul ceri.. gastriNl'llo stad.io. florido della rachiti·de i tè.s suti che, mentre altri" ritiene che tutte le ulceri essei ha11no perduto il pote•r e di depositare i . gastriche abb1anç <;trigine lt1etica. Le difficoltà · sali di calcio; siccome probabilmente il fosforo ·che si i~ contran.o nella diagnosi differenziale .non può ridonn.'re tale capacità, non si do'fra l'ulcera peptica . comune e la sifilide ga- vrebne scoprire alcun effetto ap:prezzabile per sti:i<Ca, costringono a; tenere gran conto degl) lq, sorrin1i11istrazione di fosforo, sebbene ess0 antecedenti dell'infermo e dei possa aun1entare la quantità di, tessuto osteoi. . risultati positjvi . che si ott~ngono con la medicazione spede formato. Dura11te lo stad.io d·i guarigi one, cifica, evitando l 'intexvento chirurgico. (B. A. • quando incoi:runcia a ritorna.re la capàcità di • Bt1llrich e H. Dasso. Rev. de l'.4.ss. medica a·rdepo1sitare. i salì,. di calcio, il fosforo stimolegentina, giugno 1918). . F1r.. re!'Jbe . la f·ormazi'one di tessuto osteoide ed au• Tnenterebbe l a quantità di tessuto oBteoide forTERAPIA. n1ato. Durante tale stadio, la rapida ossifica. zione del tessuto osteoide atcl1mu]a.to i1elle Gli effetti del fosforo sull'accrescimento delle ossa metafisi, nel periodo florido, dà luogo a quasane ed ammalate. Dal .te1npo d€ll'opera sperimentale ·d i We- . dri radiologici, che rassomiglianò moltissimo gner (1872), ehe dimostrò l'influenza del fosfo - a quelli prodotti dal fosfo.ro nelle ossa normali.

ini. ro sull'accrescimento delle ossa negli animali, .. esso è stato u sato più o meno estesamente còTrattamento delle emorroidi. me agente tie.rapeutico nei disturbi dell'ossilfì. . Se vi· è tendenza a lievi emorragie, Bare --: c·azione. Non vi è però nessun dato che dim.o stri !~effetto di tale medicamento nelle ossa umane. .. ( M édical R ecqrd , vol. 92, n. 22) consiglia la formola segt1ente : Acido gallico gr. 1.3; estratD. B. Phemister (,J.·o urn. nf the A1Tierican meto d'oppio ctgr. sei; estratto di b,e lladonna dical As.~oc., 8 giugno 1918), do·p o aver passato rtgr. dodi'éi; bu;ro di cacao q. b . ,p~1~ die~i , in rivista le opiQ.iònJ di diversi a11tori in pro.: posi to., riferisce alc11ni ca~ c1inici da 111i se- suppositori; 1da applicarne uno ogni notte; oppt1re. può usarsi un clistere di 30-60 gr. di gui ti e studiati con i migliori mezzi, special~stratta distilla to di hamamelis. mente con la radiografia. Risulta che il fo sforo agisce sulle o"sa nor:. Se le -emorroidi sono prolassate, Jnfiammate, mali dei bambini, allo stesso modo di quello e difficilmente riducibili, .si può .ordinare la sedescritto da yVegn-e r ,con le_ e.sper.rienze sugli guente pomata di Mathews.: ·Clocain.a ctgr. ottanta; j odoformiò gr. quattro; estratto d'oppio animali. Special.Inente notevole è l'effetto sulgr. d1le; vaselina gr. 30. Si noti la prescr~-/ l'accres.cimento ~ncondrale dell'osso. Non potè zio11e rtella cocaina e non del cloridrato, che rilevarsi alcun definito . accrescimento trasversale; se però questo fosse stato leggoro, sa- nelle• pomate non aYrebbe azione sicura. · rebbe sfuggito per I.a stessa tecn-ica raQ.io_Se l 'emorroide non può venire ridotta, si • • grafica. . mettf\, il paziente a letto e si appli·chin.o com...\lcun . te mpo d opo che è 'cessata la • sommi- presse c&.lde bagnate con soluziQne di adrena.. nistr azione del fosforo vi è una sopraproduzio- lina (1: 2000); in caso di insuccesso è consi. ne dell'osso, nella regione .sopraepi.fìsaria ded- gliabile l'-0peraz.i one. la: ùiafisi, do·v11ta• o all'effetto cumulativo del Le emorroidi ptocidenti ric·hiedo~o · un'estre• fosforo, o .a}l 'in fluenza stimolatrice d elle riserve ma pulizia; subito dopo ogni de_fecazione, la -eccessive di calcio nell'osso v j cino. parte va l avata accuratamente cori una ,spugna intrisa di acqu.a fredda, o·p pure con un Quando ~i giL1diçh.i .·dagli effetti generàli, il fo sforo, se è sommini strato- precoce'lnente ·nelle getto d'acqua; si pt1ò in seguito applicare l'e-• . stratta di h a mamelis. fratture durante il perio do attivo d"i riparazione, stin1olerebbe J,a ;formazione del callo ~ Spesso é conveniente far . precedere l'evacuazione giornaliera d,a 11n p-i-ccolo cli·stere di l'ossifica'zibne. 'Q Uando però le 01SSa no·n sono acqua fredda, che rammollisc:e le feci e dimiunite e gli impulsi naturali · ri."'Jaratori ~ono • nuisce 10.. congestione. Se vi è molta infiammae~auriti, p oco si può sperarP dall'uso d.ei fo. ,, . sforn. zione sì .lascerà il -naziente letto, . 'facendogli I

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bi · digestivi, mentre d'altra parte il ·fe~ato ed i l rene possono subi.re · danni in seguito all'uso prolungato di piccole dosi di tali preservat~vi . La ·diag·nosi, in· questi ·ca.si, è assai difficile I • a meno che contem.p oraneamente nor1 veng~no . colpiti con uguale. sin_tomatologia gruppi di persone· che hanno fatto uso . di uno stesso ali,. mento contenente sostanze l)reservative. Specialmente i bam\)ini, i vecch~, le gravid'8 .sono L'acido timinico nella cura dell~ calcolosi biliare. serusibili a quèsti avvelen.a menti. L 'A. met'te . L'aciào timinico è l'eliminafore.normale ' fisìo.- i11 .e,v idenza il fatto che _.cc)11 l'.a.llattanl:ento ·n'l·a• logico terno tali sosta~e (ad es.~ acido salicilico) posi . deli'acido urico .(J., Servetti Larraya. . Rev. med. del Uruguay, luglio 1918). . · sono passar.e ·dalla madre ra[ lattante, .men~re Ora, i:i.ell.e .m alattie dipendenti ·da diatesi uri- l'all.attamentu artificiale. può essere, .sotto que• ca, una parte dell'acido urico. viene for~ata sto ~unto di vista, danno&o Re nel latte o nelper sintesi e, 11on avendo . acid·o ,timinico a 1'acqua di pt1lizia dei recipienti sono contepropria" disp0sizione, ·circ0la nel sangu'e allo nute sostanze come carbonato sodico, ec~. Nei statp liberò, 'ciò cl1e faci~ita la s~a .precipita- · vecchi e nelle gra·v:'id'e ·sono più facili . a verifi-· . . zione nei tessuti. In tali casi· l'acido timinico carsi gli effetti nocivi delle sostanze estranee, .accelera la soviaelim'i nazione cÌell':aicidÒ urico aggiunte agli alimenti a scopo d.i conservaed aumenta i mezzi di difesa dell'organismo. ~ zione, perchè il rene è poco permeabile · e per:,.. Esso è consigliabile nelle manifestazioni della mette quindi una ritenzione di ag.~nti nocivi diatesi urica o .ar,tritfca, colica nefrittca, l'.euall'0rgan'isino. Nel caso delle don.n e gravide • • matismo cronico gottoso, gotta, obesità, dia- il danno si espl ira non solo sull·a madre, ma bete artritico, alcune d e:r:m·a tosi . ed anche n~i anche .sul feto. , • calcoli b;iliari. · Specialm ente nelle att11ali circostanze di ri• • > Esso ··a girebbe st1i ca1 coli bilia~i 1Jrbvoca11- dotta -.a Jimentazione è neoes·s aria la t11tela delle done la desintegrazione, riduC'endoli in renelsostanze alime1ìtar i al)che dal pl1nto di vi-sta • • la, per modo che questa facilmente passa per · d-egli agenti di c-onservazione. g. s. • le vie biliari e si Yersa nel duodeno, mesc0lanL'azione della saccarina sulla digestione gastrica. dosi pbi alle sostanze fecali. Jl suo modo d'a• zione in tale caso non è b~11, chiar.o; è ·proba: . D.a quan·dO Ja saccaripa è largamen~e .\lSa-ta bile ch,e ·essò, oltre . a quella , nota sull'acido come dolcificante, si sono' sentite dellè lamen. uri co, ne possegga altre .che i no stri attuali tele su qistt1rbì g.~strici ch e .essa provocherebmezzi. di indagine .non. ci per1nettono di ricobe. Best (Milnchener med. Woc1i.enschrift, an- · noscere. no 64:0 , n. 38) ha studi.rato, . sia. dal lato clinico I.'A. ha trattato, con tale rimedio, 37 indi- che da quello sperimentale, se truLe asserto ri-· : ~ 11i affetti da calcolosi biliare, ottenendone sponde alla realtà dei fatti. b11orii risultati; dopo alcuni giorni di somm~­ Egli ha t~ ovato che con l'uso di· essa si..ha un • nistrazione dell'acido timinico (25 ctgr., 3 vol- inalzamento . deùl'acidità totale : il contenut te al giorno) si osservava nelle feci una renella d~ello stomaco è più abbondante e più fluido, e bianca, che continl1ava a yenire espulsa per viene ~iminato più Ientam~nte. , parecchio tempo. Le condizioni degli ammaL,a sactcarina sa.:i-.ebbe dungt1e . . . da _pYoscrivere lati migliorav.ano granden1ente, non si presen- in ·tutte ie m·alattie gastriche 8!ccompagnate da tarono più in seguito . coliche epatiche, le con- iperacidità e specialm,e nte n.ell ' ulcer.a; per il redizioni gen,e rali si fecero visibilmente buone, sto essa ipuò es-sere consider:ata innocua per dimostrando co 'ì t1na buona_ f11nzionalità ga- ·quanto riguarda l'ìn.flueinza sulla digeRtione anstro-epatica. . che· per i sofferenti d,i altre m,alattie gastriche. .. . FIL. 1

ripetere ,. el'el~ iniezioni :r:ettal:ì fl'·èdde'''o,ttpure delle compresse calde applicate a ll'ano; dopo cli che si fatà una lozio11e •con una niiscelà di -l audano (gr. 15) in acqua vegeto-mineralé , (gr. 60). Se vi è molt0 prurito s~ potrà dare una pomata composta di mentolo (g r . 1.3), calomelano 1 (gr. J. 8), vaiselina (gr. 30) . . r ini . •

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IMPORTANTE PUBBLICAZIONE

Il pericolo delle sostanze antifermentative negli alimenti.

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A. Satre (Jourri. de Méd. de .Paris_, . 1917, pag. 107) mette in evidenza il fatto che l'aggiunta di sostanze ;:tgli alimenti 'a llo scopo di . prevenire azioni fermentative determina anche una maggiore loro resistenza all'azione dei succhi digestivi, donde derivano dist11r-.,

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G. MENDES

Capitano Medico del 2° Reggimento Granatieri Gi~ aiuto negli Ospedali dj Roma .

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DI MEDICI~A SCIENTIFICA .. ' . . ... •

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L!id.ea Q.i appli.care ~lle piastrine il metodo dei sieri specifici è dovuta a Le · Sourd' ·e Pa. gniez (Journ. 11e Physiol. et de Path. gén., l911 ): Essi prepararono un si.ero di cavia anti per le piastrine di coniglio e constatarono che es~o è capace di agglutjnare le piastrine e di ,d istruggerle; inoculato nel 1coniglio· determina . la di: • min1:Jzione o ·la S'Comparsa delle piastrin.e dal circolo. ' • ~yn·aud (Thès e de Paris , 1909) e Sacerdoti (A rch. per le scienze mediche, 1911, ·1asc. II) conf ermar.ono tali risultati. Watabiki (Kita sato Arch. of exper. "}fedic., 1917, p . 125) riprende la questione dei sieri antipiastrinici. Egli raccoglie il sangue dalla carotide dell'animale in una solnzione di cloruro di sodio al 0.9ù % con aggiunta di citrato sodio· 3 % e glucosio· 1 %. Con la centrifl1gazion.e raccogli.e le piastrine e frazionando la .centrifugazione .riesce ad otten·erle quasi pure. Il .siero anti\ piastrinico ~ preparato con l'iniezione- endo. venosa nel coniglio di piastrine di animali diversi: così ha potuto ottenere un siero antipiastrinfco specifico ])er la cavi a, per il tcpo, per il gatto, per il ratto, per la capra. E sufficiente p er ottenere un buon siero antipiastr·inico d'i praticare aa 5 a 6 iniez.i oni a d~tanza di sei giorni una dall'altra e di salassare l'animale 10-12 giorni dopo l'ultim~ inoculazione. Tali sieri antipiastrinici agglutinano le rel ative piastrine a tasso variabile di 1 : 80-1 : ·160· . ' ·agglutinano anche i relativi ·c orpuscoli rossi (Sa,cerdoti era riuscito a separare l e. agglutinine per i globuli rossi , da. que~le per le piastrine col metodo della saturazione· d·elle aE• glutinine}.. · Se al siero anti si aggi11nge piccola quantit'à di siero fresco di cavia (complemento) , esso distrugge le piastrine, trasformandole in mas:. se granulo se senza .contorno. L'azione· emolitica invece, ·S aggiata con lo stess·o metodo sui corpus·coli rossi corrispondenti, è trasc1irabile. Watabiki c-0nferma ancora il reperto di diminuzione rapida delle piastrine nel sangùe dopo le iniezioni diI siero antipiastrinico e trova . che l'animale inoculçtto muore in u11 tem.po variabile da 6 a 19 ore, talora in 2 o 3 giorni; · l'autops ia degli anim~li mostra d.elle ma.cchiè di porpora. su tutti gli organi addominali. Mentre il tasso delle piastrine di~inuisce in poche or.e e progressivamente, nqn si. modifica il numero dei corpusc·oli rossi, . dei léucociti, il tasso dell'emoglobina. Nè si modif'.ìca la coagulabilità d.el sangue; solo se J'a;i~Jma1e resiste lungaI

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mente iSi può osservare poco .prima della ma-rte i::h.e il sangue è meno .è oa;gulabile. · Iniettàn·~o d·osi ..variabili, di . 0.50-1, 2 eme. di ' · ' siero antipiastrinico· di ·c0ntglio 1alle cav.-ie·. st. determina una _porp-ora ·emÒrragica. Gli ani.. mali, vengono rapida.m€nte a morte e l'autopsia fa rilevare delle macchie e~orragich.e sul colon, nell'intestin-0 tenue, sul m'~senterio, nel, . la ' parete addominal.e. Gli organi addominal>i 30!].0 congesti. . . • ( ·sieri antipiastrinici da coniglio a · coniglio, da sorcio a sorcio, ecc.' si sano dimostra ti in- . ' no cui. , • ·Dei tentativi di immunizzazione contro il siero antipiastrinicq, fatti dallo stesso A., hanno co;ndotto a bu·oni resultati : con rip~etute • iniezioni di piccole quantità di siero ogni 3 o 4 ' giorni l'a.n imale· resta in vita .e giunge alla fine \a sopportare quantità . di si.ero, che .. giungono . fino a 3 eme. per inoc11lazione· in traperitoneale, quantità: 'sufficienti per ucciçlere UJ} ~nimale nuovo di eguale peso. Mentre negli animali inocl1la{i col siero anti .a, forti doS.i le piastrine diminuiscono · rapidamente, nel sangue dell'animale immunizzate esse nòn subi·scono alterazio!)i · nel numero; .. 'lè la coagulabilità del sang~e vien.e ad .es.sere alterata. Le esperienze. dell'A., dunque, non .solo confermano quanto si conosceva sui sieri anti1)iastrinici, r,na dimostrano .che ' una sindrome emorrag.ica può esser.e prov·ocata da i~mis­ sione i'n circolo di detti sieri e {!h e contro di essi l'animale può acquist a:r e imm11nità artificiale. ,. t. p. . .. I

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(1019)1 Diagnosi e -cura della nefrite ip~rte·n,

siva. -_All'abb. n . 6815 :.

' P er avere esatta nozione delJa p.ression.e arteriosa è necessario ruso di strume:pti dei quali più in uso sono il Riva-Rocci, o il Pachon p.er la masis ima e minima. Co11 Ì'esame e iinico 1dèllo stat0 del polso e del cuore, non è dato n-è di misurare nè di seguire le oscillazioni della pressione arteriosa. 1 mez,zi medicamentos~, la terap,ia alimentare·, non .possono essere eguali per t11tti i malati : la enumerazione, il valore di es~i si trova in ogni '. trattato di patologi!t; nei casi parti' sce. colari il discer11i.lilento del m edico . .. saurà gliere i più. convenienti alle peculiari condi-. zioni del mdlato. La nostra cc .sezione pratica» in ogni annata, specialmente in quelle che h ancon . dili.no preo~duto · la guerra, ha -seguìto genza il .~ovimento scientifico sull'argomento. ·. . ·t . .-p. . • ., ' .. l .. . ' (~l) i. , . •' •• 1

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(1020) Al dott. G. B. d a O.:

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La « posta· degli abbonati » non p.uò -sostituirsi al çonsulto medico; solo la visione diretta del ·m al ato· è oc·casione .·p-er esprimere un giudizio e per discuterne· co l medico ct1rante. Non solo esuleremmo dagli scopi per i quali ess.a fu • istituita, ma incorreremm.o in ·gravi inçonvenienti, se il nostro gi11dizio a distanza dovesse. p·esa,re "7sulla diagnosi°, sulla prognosi ·O - sulln cura di casi particolari n oh v·e duti. t. p . r

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(1021) Al dott. B. di V., ·abb. n. 1.713.: Consiglia m o : · .· 1° Le traitenierit de la SypliiLis en ClientèLe del prof. GouGEROT. - .i\ , i.\laloine edit., Parigi. 2° CASTAIGNE e (~HIRAY. L es 111.aladies <lu foie. - Masson edit., Par.igi.

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CENNI BIBLIOGRAFICL {Non ~i recemi!cono

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G. BILANCIONI. G. RoussY. Les lés·i cns du cor,p's thyréoide dans

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L'A. ha tr.ascurato volutamente ogni dato teoretico ·e ·dott1·ina:le e qu_~nto è ancor.a di significato incerto in questo capitolo così arduo d.i quella ch e alcuni chiam a no n~uro-otolo_giq,, fèrmandosi a brevi cenni sulla tecnica e sui. risultati' semejotici delle principali esp-erienze, . -e;h e ~ervono per saggia r e i a funzione del labirinto n on acustico e indicando il valore clinico del r isultato di tali prove. Alresposizio11e chiara, n1a forsé troppo scheletrica - essendo sfrond ata. di ogni nozione che no11 avesse ·immediata p raticità - , vengono in soccorso v ar.i~ figure schematiche veramente iqgegnos.e e sedu centi, Go~ì che meno si avvertono i ·di.fetti della sov•e rcl1ia m ente sobria ' concision~ del testo.

libri perven"'fH in clono alla Redazione1

la rnaiadie de Bas(!)dow. Vol. in-8°, 136 pag. e 1·0 figure . - Parigi, Masson e C. Sl1l_la guida di .ricerche, eseguite in coll'abo• razion.e col · doti. Clun et, l'A. .c·onclude per la teoria- tiroidea o tireotimica del morbo di Ba- . sedow, di .cui descrive il quadro classico, le form.e. secondarie e le forme frustre. Sono studiate .anche Je alterazioni del timo, .delle paratiroidi, del sistema ganglionare, del sangu·e, del simpa tioo . Sono di·s cusse le varie v·edute patogentich-e. Passando alla terapia, l,A. si dichiara convinto della •s uperiorità del trattament·o radioter apico su 1que llo chirurgico. .. G. S.

DARIER J . Précis d.e Derrn,atologie. lI edizionè aumentata. Un vol. in:8<>- di 864 pag. con 195 .figure, rilegato. - ìVIasson et C."ie ed., Parigi. P r ezzo L. 18. T_.a dermatologia è spesso trascurata ·dçtl m edicb pratico, anche per mancanza di opere · adatte, che, senza la p:r.eteisa di servire per l o • specialista, si.ano ·abb.astanza •Co mp1ete ed efti:eaicemente di.dattiche. Quest,opera del Darier, il quale appartiene al noto , ospedale dermaito' l ogico S.aintrLouis~ non ingornpra di notizie stoDottori BRUNTZ e I ALOUX. Piante officinali e r.i che, note bibliografich.e, ·discu-ssi oni dottrinal i, Piarite a droga medicamentosa. Nomenclasi a.irige essenzialmente al pr.atjco, ·a cui sar à tura m etodica compilata d a· tutte le edizioni molto utile, 1s9prattutto per la ch iarezza delle . . dei codici · t1fficiali 1 di m·edicam entr di tutti des·criz.ioni, per il raggruppamento .>Sistematico gli Stati d el mondo, preceduta d a considera• d el1e' forme m-orbose, che permette l1n rapi1do . zioni generali s u}le F a rmacopee. Nu,ova puborientamento. blicazione. Prefazion e del p.rof. GuIGNARD. N11merose fotografie, se ·-pur non dàn·n o la viVigot Frères E., P aris, 1918, pag. 260. Prezzo vezza delle riproduzion~ cromolitografiche, illuL. 15. strano abbasta11za 'Chiaramente le diverse lell prof. Bruntz, ordinario .d i materia medicasioni. alla .scuola Superiore. di farmacia di Nçi.ncy, ini. ed {l suo allievo I aloux, dottore in Farm.acia R . CLA~U É . Le-nystagmus vestibulaire et les r é- h anno pubblicato un importante lavoro in due actions de mouvement, pag. 64, con 17 pgu- parti, 'd i ·cui ciascuna è di grande interesse J>€r • re e due tavole. - P a-ris, A. M·aloine, 1918. l farmacol ogi. Fr. 2.50. . Nella prima parte, intitoJ ata : « ConsideraIl nistagmo ves tibolare e Je r.eazioni di mozioni generali sulle .farmacopee» , gli autori i·imento hanno 11na grandie importanza n ell o 5egnalano le più antiche di queste op~re e formulari conosciuti fino a d oggi. Inoltre citano, studio delle lesioni del labirinto non acustico e d el cervelletto. ~a guerra attuale, con i nu- in u;na serie di pàragrafi, classificati per ogni merosi feriti e lesi da commozione del capo e paese · del .mondo, le edizioni successive delle dell ,orecchio, come pure l'esame preliminare dì farm.acopee nazionali, facendo _preced.e re queidoneità degli aviatori, nei quali il sen so vestista enumerazione da considerazioni sulla loro bolare deve esser pPrfetto, conferiscono un parcompilazione e .sui documenti storici che h a nno ticolare interesse a tale questio:qe. servito a redig·erle. Gli Stati che sono sprovvi1

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st:i di farm?-copee . ~ono citàti coll'indicazione dei iormulari ufficiali e non. ufficiali coi quali si· regolano i pratici ~i' quei paesi. .· Ne:tla pre~azione il p~o'f: Guignard, direttore 0norario della Scuola Superiore di Farmacia . di Parigi, dice quanto segue tli questa prima parte: È stata uri' ottima idea l'ave1: raccolto · tali documenti, ed è il caso meravigliarsi

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co~e questo lavoro così esse1i::.iale e fondamen1

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tale per la storia della l1..,a1·1riacia, pet la docu'11'ientazione e per le ricerche di Farmacologia appli:cata, non sia stato ancora pubblicato.

Nella seconda parte della loro opera, che è . anche la più importante, i signori Bruntz e Ialot1x, sott<? il titolo : « Nomenclatura metodi.ca delle Piante officinali e d·elle Piante a droga medicamentosa »l hann " compilato _d a :varie edizioni di farmacope n.a z.ionali \in importante catalogo di piante che hanno interesse per la materia medica. Ventisei paesi hanno pubblicat~ delre e.d izioni cii · cÒd'ièi in numero di 112. •

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Un'ingegnosa disposizione di questo lavoro permette al lettore di trovare itnmediatamente tutte le notizie desiderate mercè un importante indice che contiene 5000 nomi di piante e di droghe, e ' una tavola che · porta i nume:r:i delle edizioni, le date di pubblicazione delle farmacopee. A s,emplic·e colp 0 d'occhio i farmacologi posson'o immediatamente sapere se una data ' pianta sia d'interesse per: l'arte .di guarire, · quali siano le nftzioni che la 11tilizzano e qu~li sono l e varie edizion"i delle farmacopee dei diversi paesi che ne parlan-o. Come dicono gli autori stessi nell'introdu~ zione, il loro lavoro dimostra quanto numerose , siano le piante e le droghe che · hanno acquistato importanza per le varie edizioni delle farmacopee di tutte le nazioni del mondo, e quale sia 1 imp ortanz.a delle famiglie botanich e dal punto di vista della materia medica, quali siano le piante che godono di una fama tera.p,eutica universale, opp·u re limitata - si~ al loro paese d'origine, .sia a UI)a dete;rminata contrada geografica - e quali siano infine le modificazioni ·-accadute nel corso d·egli ahni tanto n ella quantità, quanto ~,ell a q11alità delle piante medicamentose. . \ ' Il lavoro dei signori Bruntz e I a:loux; redatto -e stampato sotto il fuoco, nemico, è un'opera Oome i cosctochi ourario ie ferite. - Un medico impor.tante, frutto di un lavoro assiduo. Questa opera è ormai indispensabile a tutti quanti si russo che trascorse · buona parte• · della vita tra i ·occupano delle ricerche di farmacologia com- cosacchi ha rivelato che essi hanno un metodo sem-' plice per curare le ferite da armi da taglio: vi appar.ata, di materia medica e chimica vegetale. . l)licano sopra cener.e di e-Otone e .di lino, poi ne L. P.' riuniscono le labbra con una .stretta fasciatura . . • Circa il .95 % delle ferite così curate guarirebbero . ,. Pubblicheremo prossimamente:· r.apidamente, senza suppurazi9ne, in virtù .~l'aV. S .\.LVO. Contributo alla cliirurgia cranica. zione lievemente antisettica esercitata dalla cenel'e.' ' •

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IL POLICLINICO

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NELLA P . R O F E S .S . J O N A I.J E ' . VI.TA . . . .

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fisica, e ciò in .rapporto . per quanto più è possibile proporzionale con la durata, l a quBinLa Sezione XXVI della Commissione per il tità e la qualità dell.e prestazioni da.te, delle dopo-guerra nella seduta' del 28 novembre 1918 fatiche .e .d ei sac·r ifici sopportati per, cagione ha votato ,un òrdine del g.iorno. sui criteri da della guerra ed eventualmente dei danni su-. seguire nel procedere aJla sm obilìtazione degli• bìti ;nella salute . ufficiali. M'a v'h a una delle prop oste che ha un parLa detta Sezione h a fra l'altro · proposto: ticolare interesse per alcun.e categorie della a) ,che sia concessa t1na congrua indenn o.s tr,a classe. È iStato suggerito clie· « ai cannità all' atto del loro cong·ed am·e nto a tutti in- did ati riusciti nei concorsi durante i tre anni • distiJ1tamente gli ufficiali richiamati, tenendo dopo la con.clu sion.e della p ar.e si comp-uti agli I anche conto del tempo passato da essi sotto effetti d ell'anzianità di servizio il t empo p·a sl e armi; . sato sotto l e armi dopo che avev.ano acqui'stata , . · b) ;che nei concorsi i· limi ti massimi di età i titoli necessari per il conco_rso » . La ,e nunciavengano elevati per coloro che passarono sotto zione del1a iproposta non appare del t u'tto },e armi un p eriodo di tempo più lungo,· di ·chiara e potrebbe dar 111ogo 11ella sua appli~ m odo che l'e~evamento complessivo risulti egua- C?-Zione a contestazioni e controversie quando . ' le a l ternpo passato . sotto le armi fino .a l loro non 'f 0sse ~ eglio ·sp.ecificat a è · chi a~ita. ·Per il' congedamento d'autorità; caso dei sanitari, che è quell-o che meglio coe) · che sia opportunamente modificato il' no.scia mo e più ci rigu arda, Cl'lediamo ·che il ·criteri o della incondizionata idoneità fisica •at- consiglio della Commissi one del · dopo-&uerrà t11a1mente richi-esta per l'amI(li$sione ai pub- possa ess~re inteso nel senso . . che l'avventizia\ blici servizi dei mutil ati é gl'invalidi di lguerrf; to sotto qualsiasi forma e titolo si a per i me- • d) ch e per un periodo di. setfe anni tra , i dici ch e hanno prestato serv1zio. militare concon correnti riusciti ex-aequo sia data la .pr.efe- sid·erato com e periodo di prova. r enza a quelli che h a nno passa;to un più lungo È ben noto che .p er .1a nostra classe esi.sto·n o periodo sotto le armi, comuutanqo come dop- numerose forme di avventiziato e · di e5pertpio il periodo passato in •zona di operazio?i; mento. Le -. prime . assumono in determinate cir· e) che ai candidati rit1sciti nei concorsi costanz.e una forma di sfrµttame·n to non mai durante i tre anni dopo la conclusione della , · abb astanza deplorata, le · ser.onde, specie per ' pace si computi agli effetti dell'a nzianità di alcpne . . amministrazioni, costituisco110 insieµie ·servizio i1 tempo passato sotto le armi d,opo uno s·fruttamento re d u n a sorgente inesauribi~e di sop_rllSi e di _) vessazioni. . che avevano acquistati i titoli n·ecessari per il Il caso più tipico è qt1ello dei m edici conconcorso. ' dotti. La legge ha voluto garantire in ogni Molte fra l e proposte sopra elencate erano modo i comuni= oltre il conc·ors·o, oltre la lig~à state imp Q.stat'e e discusse dal nostro giorb1e rtà di scelta n ella· terna proposta dalla~ nale pr-ima · ch,e con l'armist~zi o finisse il •peCommissione esaminatrice, c'è il biennio di riodo della gu erra guerregiata. ~on possiam o che approv.are e sollecitare l'applicazf' o- prova. Il martirologio dei m·edici · conçlotti du• ne delle proiposl.e stesse. Non è d.u bbio però rante il periodo di prova non . ha bisogno di ch e qu·es.t~ s0n o per gli ufficiali m1edici incom- · eSise1r e illustria to; .i .soprusi, i riicatti• di cu{ essì plete e quindi n on atte a risolvere tutte l e sono. vittime in tale -ueriodo non meritano di qt1istioni create dalla gue·r ra alla classe me- essere ·elencati.· Qu el ~he p·r ovvid.arnente la dica. La condizione degli ufficia-li m edici è di- legge. h a stabilito per saggiare . se ·e fino a qual v·ersa d a q11ella d egli ltfficiali di tutte le altre punto m edico e popolazione s'intenda no, , finicategorie. Tuttavia le proposte ·in esam~ son·o sce per essere nelle mani sapi-enti degli amd éfiotte da principi gen erali di e~ità e di giu- ministratoli comunali uno struménto di vesstizia ch e n on possono non trqva re adeguata sazio:ui. Comunque se anche tale disposizione legislativa poteva aver ragione di essere nei applicazione per tutti gli ufficiali smobilitati. Non c;indugeremo ·qt1indi a climostrare la con- tBmpi ordinari, -oggi ch e . per la guerra tante venienza che uno sp eciale trattamento diverso cose s-0no mutate, occorre che essa · .subisca sia fatto ai cittadini ch e p ,..endono parte a d elle m odificazioni o delle attenu.azioni du• • pubblici concorsi per quel che riguarda il .li- rante questo 1peri~do di transiztone. Anchè iS~nzà intaccare io spirito della legge, mite. di età di assunzione, la -valutazione d.ei titoli e degli esami, il giudi7.io sulla idoneità ·senza cioè togliere ai comuni l a possibilità di

Il periodo di prova.

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SEZ IONE PRATICA

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accertare praticamente l a ' capacità i)rofessi o- ne (lei concQrsi dttrante la gu erra ne ha imn ale del rn eçlico prescelto, di verificare fino a pedito la consacrazi one uffici al e. / - qu a l pt1nto esso corrisponda alle esige11ze e ~ e provvide11ze che ab})iamcr a dditate ci sem• mag,ari ai gusti delle rispettive popolazìoni , br a n o eque e git1ste n on solo perchè riconon o11 basta ch e o er i m edici condotti valgano scono i d.iritti ed il m erito di alc11ne catecome aru1i di pro.v a q u elli che i medici eletti gorie diella classe san itaria, che per J.e specia li befi:emer enze acqt1i taté d11rante la guerin 11n com11n e vi abbi,ano trascorsi co~e interini. Bisogna an.ch e tener presente che molti ra l]On · ineritano di essere d tt qt1esta eccessivam ente danneggiati, m a a n che perchè ·n on rneJici pPr esse r e stati lun·garne·nte sotto ·l e aJ\lXt•i i1011 l1ar1no pott1to prestare lin lungo· ser- . of~·endono lo sp irito delle l eggi in vigor.e e n on le.d,o·n o· i diritti ·d i chicch essia. Confidiamo vizi o di condotta nemmeno. come interini; per per ciò che esse si ano sollecitam ente tradotte d etti 111edici qnindi p er ovvie ragioni .di eql1ità, in atto. il })eriodo di prova trascorso dopo il ·Concorso PANGLOSS. o come interino ... sia ridotto ad t1n anno . , . Ton è n ere~sario insist ere sull a op1>ortu11ità e sulla g i11st izia di un tale pro\'vedimento. D a Cronaca del movimento professionale . qt1 a ttro an ni non si fanrio più concor si, e non . è g·i11 to .che medici che sono invecchiati Il Congrésso dell'.t\. N. M. C. sotto le armi oltre ad esporsi all'a lea del con cor o ed a quella dell'elezion e, debbano an1~ fOIDplem<::n to delle notizie date nello scorso fascicolo ,' ~ggit1ngiamo che il Congresso ha apco1·a attendere degli anni p er ayere un a ~i­ poggiato la propos ta ~h e il contributo obbligat:-0sten1azion e Ricura . rio dei sanitari per il Collegio degli orfand. ·s ia porUn'altra cat.egoria di sanitari ch·e s ubi sce il ta to da sei ·a dodici lire annt1e ed ha stabilito p eriodo di pro\'a è quella deglj in seg·nanti uni<li demandare a lla nl1ova i>residenza lo studio e le versitari. E Jloto che questi urima di divent a re pro1)or-;te r:>er le moditìcazioni s tatutarie, approol'dinari, devono t r asco r rere 11n periodo di Ynncln per· ora, in vja d'urgenza, un articolo ag:straordinariato eh.e molte volte eg-11e ad ltn gi1111tivo necessario a da re facoltà alla nuova Ammi11i ~h·azion~ di ritir;1re ·aana ro· dagli I stituti di periodo di semplice incarico. . ono tre ta111)e di prova, tappe 111ngh e, rno1- creclito depositari, necessario per la gestione; che hn ascoltato ed ·applaudito la r elazione del dotto 111nghe, ch e corrispondono a tre p o izioni tor ì\•Iartinellj «Sulla asfficurazione obbligat:-Oria amministrativamente e, queJ c11e piì1 con ta, co11tro le malattie » : che ha appreso dalla voce economicamente diverse. Già ;n tem1)i ordin a ri co1nn1ossa dell'on. B1'11nelli la sciagura toccata al ante bPllit111 i professori, e specie qu elli (le Ila dott. Ebhardt, già fer,·ente organizzzator e della classe, ora colpito ara grave de pressione psichica , Facolt~ n1edica, g.iungevano a ll'ordina riato abin segu ito all'invasione del s uo paese, ed ha apbastanza anziani. . . Ora che d a quattro anni i co n cor.si sono so- 1'ln udi.t o al provve din1ento col quale il_ figlio s uo fn accolto in via stra ordinaria presso il Oollegios p esi gli :-itt11ali a spiranti a lla cattedra ri ... convitto di Perugia; che il Oongresso ha votato sel1.i ano idi r.a,ggi"nngerla an·Ch·e più in là r on di inanda{e ·subito 11n n ssegno alla famiglia del g li ·a nni. eollegh Airoldi , rima~to cieco nell'a,dempiiilento Occorre quil1di ch e anche per gli inseg.n anti ·· flel RUO dovere ver so l n l'n tria. A ~egretari furono no1ui11a ti i <lo ttorj Pellegrini universitari iano fatte delle ·eccezionri sia pt1e ~ecchieri. r e tran itoTie per qt1e1l che rigu arda il periodo , di pro,·a. i potr ebbe stabilire ch e per i proPer i medi~i militari provenienti da Il'Estero. f€ ssori .incaricati di università, i quali rie('i risulta che arn11no accolte favorevolment~ scono straordin a ri per con corso sia per la stale do1nande (li congedo dei medici militari che . nilità ' con11') ut ato il periodo ,d ell'inèarico. vri1nn tlelkl guerrn ri ~iecl evano a ll'estero~ Non sono Lo tato no11 p11ò consentire che s ia n o ancora ~t.1 te da te al· rig11a rclo <lisposizioni d'indole gen('i-.1 le p < C'l' non contrari"11·e coloro che eventualmente ostacolate l e asrlirazioni di color o che 11anno ùo11 avessero intf\re~Re <li <.-'Ssere licenziati dalle affrontato l a difficile e già lu11ga can·iera del. :i rrru. l'in segnamento 11niversitario. Qu-ello che n ello . spirito della legge il p eriodo di prov.a è già f ><'7 r:o 11r1edr1rneir1,/o <le'i n1 ed·i c i Cù11 clufti. - L'on. ' . stato scontato dall'insegnamen.to dato con la <lott. Galileo Beghi, deputato dj Rovigo, ha mterq11alifì ca di in cari cato, qualifica che non ha rogato il mi:pistro della guerra ed il ministro ~egli p ot:uto esser e , rnutata in .quell a di p1·ofessore h1terni per sollecitare il congedamento .dei medici straordinario t1nira mente perchè l a sospen sio· condotti attt1.a lme nte in servizio militare. 1

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poe;bie eecezio·n i ·e·ssi però non· hanno· che dei m ezzi limitati, n òn :su scettibili .d ' aumento· . ' . · Le ricerche scientifiche in relazione inv.e.ce l a .traidizione u·n iversitari.a, il fatt'O eh~ le università banno proventi ·sicuri ,ed aumen· alle scuole -di medicina. tabili, posse.ggono ricchie bibliòteche, , hanno Une dei tratti p.Ìù caratteristici . d~lla meidin1aig.g ior contatto con i giovani e po·ssooo quinc;ina odierna ·è la tendenza a · 1di~enire U'Ila di influire notevolmente sulle loro attitudini scienza; ~ gr a:ndie spirito di ri·cerca anima jn m en tali, tutto ciò conco·r~e a far ritener.e netutto il m on.do tutte le branohe :de·l la rri~di·cina cessario che la mi.ssionie deilla ri·cer.c a .scientied ha raggiu·n to, .secondo M. Pearoe e W. B. fiéa ·spetti alle seuole univ·ersìtarie ··di , mediCa.nnon (Jourri. .of · A m. med. Assoc., 14 aprile), . cin.a. · il mat~simo .sviluppo in Ameriiea. ·La mag.g ior La scuola me1 dtc~ deve CO·m piere ambedue le IJiarte di ·tali ri·cerct_he. è stata •compiuta nelle funzioni ·dell,ins·egnamento .e dell·a ri·cerca: si , scuole idi medicina: ciò n onpe-rtanto l ,·aum·ento .oo.m prende che non b.astino per . ciò g~'i uomini, nel num.ero ·di istituti scientifici i~dipendenti · ma· occonrono i m~zzi, ciò .che però non deve ha ra ccresciuto notevolmernte il numero dei trattenere · 1a pi·cco1a souola ·dalla ri·cerca scien\ contributi alla me·di·cina scientifica. tift!ca. La questiqne dei· :rappo~i · fra le ricerche ·Le r.i·c erch.e ,s c1entifi ch·e vengono compiute in . ·scie~tifich~ e le scu0-le medi.eh.e ne f.a sorgere altre ·collaterali, come I.e seguenti: debbono le gran parte 1da ·m embri d el corpo aocademic u, • · srcttole ·dedi-care ·le loro ~nergie àl ·S'Olo insegna"' al,cunj dei quali per la loro stes·s a posizione detutto il lo;ro tempo: altri i11.mento, oppure come ·e fin dove incoraggiare le . ·di can6 ad esse . 1 .' . vece, e sono i. o· c ·cupati anch~ n·eJl'inp1u, son9 \. riceirche? Resta poi 1a vedere se tal.e compito debba essere affid.ato solamente. ad alcune, da segnamento. Sarebbe però · necessario che anf hi debba ·esser .compiuto, ·se i- professori d·e - cl1e .p rofes!SOri di clinica ·deidicrussero ad es.Ga di t i alle ri-cer.che .debb·ano essere distinti dagli ~ tutto il l oro tempo ~ome fa:q.no generalm ent~ insegn.anti, e quali siano i rapp9rti 'interrcor- gli · i}lsegn a nti delle .materie ch e precedon·o la reri ti fra le scuole medi·che .e gli ·s p,e ciaii isti- clinic·a . Ciò v arr.ebbe a tog;lier~ . dalle scuole m ediche la tacc.ia di comme:rcialismo, meritata . tuti scientifici, Dinanzi ai f. ~no·meni -·nattlrali, di~ersa è l'.at- da quegli insegnanti, che ·Si valgono del1a lo.ro per acquistare nella pratica una magtit11din·e· 1degli uomini, gli uni - di carattere posizione • • g1ore nomea. · · essenzialmente stati.c a - si accontentano di \ . Sono questi in1divi.dui d ai quali ia S'@Uol~ h a qtianto è stabil.m.ente conosciuto e seguono i sentieri già battuti; per gli ..alti::i, a car.atter·e . solo una p.arte ,di 9-ttività; essi generalm.ente dinami·CO, le ·cogni~Oni attuali non sono SUffi- non posseggo.n o spirito di riice rc~, nè sanno apprezzar.lo. acqui.starne di nuove . I ci-enti: essi desid&ano . ~ · Ql}-esto invece dovrebbe pervadere · le scuole scoprire dei nuovi rapporti tra j fatti già coI\O.sciuti, farne l' applicazion e .p er il benessere- medich e; a. .cui ·dovrebbero pur sempre ispir·ardell'umanità. Sono questi ·,gli investig.atori, per si i medi,c i pratiic i, per i quali l'a.ttitudine me.ni quali l~ iattuali conoscenze .non sono un.. fi·ne, , tale s tatica .è tutt'altro che giovevole, in quant0 Ghe lì fa segu,a ci del . sqlito andazzo; iche male bensì un.1 mezzo per arrivrure a i fatti nuovi . L~ spìri to di in vestigazion-e, ·p erò (da non .. ·Si c-on fà .alil 'in.dqle delle 1SCienz.e m edtc}1e-, che ~ono in ·continuò progr;ess-0. _ Per la mente diconfondersi con il farneticare del sognatore) è 11n'attitudine · mentale che v a edu.cata e svi- namic.a invece ogni :c aso di lnalattia· st presenta co.m e un nuovo pr.oblema 4 a investiga;re; lu:ppata, eid in ciò una g·r an parte to"Cca .a lla scuola la qua.le an1c h·e nel d ·are- i primi elementi ·. un· ·sintoma different e vi·ené ricondotto alle sue di una sci enza può' frure delJ'alliev0 un in1d ivi- basi fisiologichè~ cercando nu~vi punti di vfsta, duo stati.co o dinamico. · nuovi metodi di dia gnosi, di profil.assi,. çli c11ra. Nel passato la .s cienza è stata generalmente ~er cip è n·ecessario .c he gli studenti si.ano retaggio delle università;; e gli stessi Stati Uni- indirizzati ed inco.ragg1ati alle ri·ce.r.che~ che tt, che ·da prin.ci·p io non le. appre~zavano a :do- · devon o costituire una parte d·e ll'in:segnamento vere, b.ann0 finito per persuadersi della imp or~ stesso, di cui l 'A. propone l1na· riforma. J,anz.a di queste, si•cchè le s-cuole · me·dicbe liLe scuole medich·e ·d.ebltono quindi essere il bere sono andate scomparendo. S'orge ora. la principale esponente della medicina o.d ierna qt1estione se l e scuole mediche debbano rimaammaestranqo i futuri discepoli: esse debbon ere il oentro principale diei . progre·s si de.Jla n o essere all'avangu.ardia p.e.r costruire la meWiedicina, tenu to conto che sol'gono i stituti spedi.cina del d.òma.n i e p1reparare le future scociali allo scop o di . incoraggiare :la ricer.ca perte. Così facendo potranno assurgere alla sci entitfica; tali istituti :naggiungono ora agli più rulta dignità di .dirigenti il movimento Stati Unitì i·l n umero <li 26, di cui circa un scientifico. JNDEX. terzfl affatto indipendenti dalle Università. •

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SEZIONE PRATICA

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AMM INISTRAZIONE SANITARIA. Riforma del Consiglio Superiore di Sanità. 0<J1t D. L. 17 ottobre 1918, n .. 1691, è stafo così

<lisposto : , Art. 1. - Il Consiglio superiore di sanità; a) port.a la sua attenzione sui fatti rigu~rdan­ ti la profilassi ·sociale della tubercolosi nel Regno; · b) segue l'attività dei Comitati provinciali antitubercolari di cui è informato dal direttore generale della S~nità pubblica; o) dà parere sulle questioni relative alla profilassi soéiale della tubercolosi ~he gli siano sotto1><>ste dal l\finistero dell'interno; d) conC9rre con i suggerimenti del caso all'at- · tuazione delle disposizioni per la profilassi S-Ociale della tubercolosi-, e specialmente al coordinamento e alla disciplina, in merito allo indirizzo, dell'attività delle istituzioni antitubercolari pubbliche e private; e) propone le provvidenze che ritiene necessnrie per il raggiungimento dei fini della difesa sociale oontro la tubercolosi. Art. 2. - A · decorrere dalla entra tn in vigore del presente decreto, fanno parte del Con$iglio superiore di sanità, con i compo11enti indicati all'art. 1 del nostro decreto 31 dicembre 1915, n. 1910 : · un rappresentante del ~linistero per l'assistenza militare e per le pensioni di guerra; un rappresentante della Croce Rossa Italiana; un rappresentante dell'Opera Nazionale per la protezione e ' l'assistenza agli invalidi della guerra; quattro esperti, scelti fra i cultori di profilassi ·sociale della tubercolosi e di eqilizia sanitaria. Art. 3. - J..;E' attribl1zioni indica te all'art. 1 sono ei::ercita te, nei casi di urgenza e tutte le volt.e nelle quali per speciali ragioni di convenienza gli siano deferite dal ministro <lell'interno, dal Comitato centrale antitubercolare, presieduto dal presidente o dal .vice-presidente del Consiglio superiore, e composto : del direttore generale della Sanità pubblica; · del medico ispettore del corpo sanitario militare e del medico ispettore del corpo sanitario mai;ittimo che fanno J)arte del Consiglio superiore di Sanità; dei membri del Consiglio superiore inilicati all'art. 2. Art. 4. - I ruembti del Consiglio superiore .che . ' v~rranno uomiru1ti nella prin1a attuazione del presf•nte de<:reto r~steran110 in · carica an~e per il triennio 1919-1921. , •

(7557) UtfioialJi niedioi ·in servizio d·i condottt1,.

Dott. P. A. da P. - Ella si ·inganna. Nel PolioZ~ nico non risulta si sia de tto che agli ufficiali medici ~n servizio civile .s ia corrisposta dallo Stato la indennità straordinaria di lire 25 a l giorno dura nte la epidemia. J3'l1 solo detto che un ufficiale medico 1n servizio civile viene a costare allo State . lire 25 al giorno. · (7558) UffioiaU n1eàici in ser·vizio di condotta Se.ssenni. - Dott. C. V . da P. B . - Agli utÌìciaÌi • n1edici in ser'\:,izi.o di condotta non posson.o éssere

Concessi Con lò Stipendio anche gli a umenti sessennali, di cui il precedente titolare godeva. •· (7559) Pensio1ii. - Dott. L. A. da C. - . CoB 68 anni di età e 34 di servizio si liql1ida 1a peniiie.ae di annue lire 3000. D octor JuSTITIA. Al dott .. A. R. da P . :

Presentando le sue dimissioni Ella verreb~ di nuovo messo a diSJ)OSizione dell'autorità militare. ' '.G. M. NOMINE, PROMOZIONI . ED ONOR IFICENZE. •

NJCLLE

UXIVERSITÀ.

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La Facoltà Medica della R . Università di Ge. uova ha proposto ad unanimità al Ministro deila P. I. che i\ prof. Ang·elo Roth, sottosegretari() délla P. I., 'titolare di patologia chirurgica pres~o la "&- Vniversità di Napoli, sia nominato ~itolare di clinica chirurgica presso quell'Ateneo, al posto lasciato ·vacante dal sen. Giacomo Filippe N0• . varo, collocato a ri1>oso pe.r aver raggiunt0 . i liJ miti di età. • Rallegramenti cordiali. • NEL CORPO SAi~IT~RIO 1\1ILITARE.

O-Olonnelli medici promossi brigadieri génerali medici : BernuC'8i Giovanni, Faralli Celestino, Ful~ • · ~oni Ade0dato, · Galli Giovan Domenico, . l\llai;rocce. Achille,' Pressacco Pasquale, ·'resti Francesco, del R . Esercito; Curcio Eugenio, Va ccari Antonio, della R. Marina. .. Maggiori medici promossi tenenti colonnelli meJ ... di<:i : ~-tbetti l\llario, Accordini Francesco, ~ialetti Clemente, Bucco ~1enotti, Ca:passo Pietro, Chiarugi i\ilario, Cocci Giovanni, De Cr~cchiò Giuseppe, De l\llarchis Fr~ncesco, Fagiu-Oli Antonio, Fasoli Gaetano, Fra tti.n Giuseppe, Goggia Olrl-0, Grollo Antonio, I .. anzer:ini Arturo, Luseri Sil ~ie>,. •• Orlandi Edmondo, Peroni Giacomo, Pinna Artur~, Btrarliotti Giuse1)pe . •

RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE.

CONDOTTE E

CONCORSI. ~

I

Dott. U. B. da Z. - Può, se le condizioni contrattuali il consentono, rassegnare le proprie dimissioni da medico condotto, tuttochè si trovi ancora vincolato dal ~rvizio militare, ma in licenza cli convalescenza della durata di u11 anno. (7555) Diniissioni da medico-condotto.

Ospedaie 0 'i vile « U1n berto I ». - Cer10 ca.Si .assistente libe1 d1a ,servizio militare e de.llà • • Cr-0ee Rossa. Stipe11di-0 lordo - compreso il caroANCONA -

viveri e l'aumento · per decreto Ll1ogotenenziale L . 2604 olf:re l'alloggio e il vitto tt1tti i g1iorni e qualche inceTto. Scrivere .al~ai Direzione Sanitaria.

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60 ,

JL POLICLINICO

[ANNO ' XXVI,

FASç. 2J

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2° Si fucc: ia redigere e vigilare da persone, al1'uopo istruite, la l)revarazione e l'attuazione di • ben studia ti viani r egola tori e di progetti dli ricoProvvedimenti igienico-sa,nitari struzioni di case ed edifizi l)Ubblici, che rispondan :> • nel dopo-guerra. , a lle esigenze igienicl1e e sociali, indipendentemente cla ' og·ni consider~zione di. interesse privato. 1 Co11tinuiamo a l'iporL.1re gli impol'tanti ordini del 30 ~Si ])011ga specialisRima attenzione, nel regior110 approYati dalla Sezione . d'igiene sociale cligere e yigilare tali ricostruzioni : .(lella Commissione del dopo-g11erra. / a.) alle cond1zjoni Ol'ografiche e idrografiche . del st1olo st1perfìciale , tiguardo al pericolo della Ricostruzione dei centri · abitati danneg·giati dalla malaria; e alle condizioni geologiche e idriche nel guerra (relnzio.ne Pagliani): sottosuolo, tiguarflo _alle esigenze della salubritil Lo ta to è in doYere di cone;orrere, .·non s<:>lo a delle a bit.azioni, che "i si banno da fondare; l'iC0:5tl'ui1·e quanto fl.1 l;OYi11ato O demolito; ma; · b) alla elirn.inazione e canalizzazione dei ricon u11a in1n1€clinta <lirezione dei 1a.vori all'uop:> fi11ti della vit<.i. casalinga e urbana; e) alla direzione, Ol'ientaziione, ampiezza e inili:..,13e11l:labili, a che gli edifizi abitabili l'isorgano migliora ti. , payimentazione delle stl'ade, i)er dare ad esse e agli edifici che le fronteggiano conveniente aera· r~a l>iù grantl<:> 1><1tte dei gru})pi di abitati in 7.ione, insol<.1 zione e dlluiniru1zione; tutto o in i1art~ (listi:ntti, ris11lt:l110 di agglomed) alla estensione degli isoL.'1.ti, per evitare ra n1enti <li~ordinati di Yecchi casegg;ia ti e <tata- · vecchie, 11on risvo11<.1enti alle più modestf' esigenze eccessive agglon1etazioni di abitanti; · e) alla forma <legli edifici, per provvedere igieniche e cli benesRere. In tali agglom~ ramenti, })el' lo più con poca ad un'equa distribuzione, nell'interno degli alloggi, luc<? e a ria e con pocl1issima pulizia, dura vano perclc1la i4rad1iazione solare e della illuminazione; manenti infezioni ecolari, e con tutta fncilità yj f) alla conveniente distribuzione degli allogt5i accencle"a110. og·11i "frolta se ne t)rese11tnvn 11ruL gi negli eclifici stessi, per fa voril·e la segregaziione cn usa oè·casiouule. gra,-issi1ne épiclemie. Sarebbe e indipende11zn delle famiglie tra di loro, per raRta ta onera c·1ni11rnte111èl)te doYeJ.!oRa in tempi orgion:i sociali e sanitarie; • dinari, il l)Ol'tare nel m~i,ggior 11umero cli tali grup.g ) all'am11ìe:aa, numero e distribuzione depi rli a bit.,1zio11i · rn'dicali n11iglioramenti per re11gli n1nbiénti nei riguardi di una suffìciènte lor'.> derli più sani e viù civili. cnp~cità, indipendenza èd. aerazione; · Le b~rbare d~1noli7.Joni, cl1e banno fa~to scomli) alla assegnazione ad ogni singolo allogIlal'ire, p11r,trOJ)lJO i11 ierne ad edifici lodey·oli ed p:io di una latrina sveciale e di mezzi di rimozione arti8ti ·i, anche nue -ti l'esti i11felic1 cli n1tre più di r ifiuti: • antiche barbariche inYasio11i, offrono a llo Stàto i). si dia massima att~Il7Jione o buone costru. l'o.p11orh1nità cli rn·ocedere, eon 11n p'r ogr.amma j_ zioni o buone oostruzio:o.i rurali ; spirato a b11Dni princi1)t scie11tifìci e umanitari, -!0 .Si costituiscano aZ1'1topo Oom'rnissio'111i cen-· . a lln ricostruzione cli abitati igienicamente e socialtraJi e looali pe1· di·r igere tale lavoro, nelle quali me11ti a<1a tti nll~ loro povolar.ioni. <~n trino igienisti, ingegneri, architetti e giur·i sti. elle possan,o porvi s1.lbito niano e lo preparino men· SP lo Stèi. to non afferrà q11esto mom~nto Ol)POrtun<l ve1· fn re l)iù economic<1n1ente e. co11 meno dif- tre si apv1·ontlino i mezzi per compierlo. . • ficoltiì. u11 così grn 11cle beneficio a quelle . regioni, Assistenza ospitaliera (·relazione N. Badaloni). tanto Jll'0, ate <lnlln in11uane guerl'a combattuta con loro danno enorme, 1)€:1' il trionfo dei prinLa Sezione per l'Ig1ene sociale; cipi di giustizia e l)e1· le a spirazioni nazionali, affermando il ca·rattere partic-0lare di urgenz9 • non vi è dul1bio che es~o si farà complice del del problema dell'assistenza ospitaliera, che •le ne11.er1)etu~lrsi cli cond izioni cli cose indegne di un cessità dell'orn rendono ancora più grave: IJOVolo èivile, e cl1f\ più t.'ll'<li importeranno più ricono cendo che la sua soluzione - oggi pi1ì forti Rèl crifìci di .cl~nn ro e di lavoro })er essere che mai Jmprorogabilmente imposta dalle conseri forn1a te. guenze della guerra -. è inscindibilmente connessa .A rngg·iungere tn le scopo ln. Commissione nicon ln soluzione del problema dell'assicurazione tien~ j nùispensa l)ile cl1e lo Stato : obbligatoria; contro le malattie; 1° richiami le al1toriti'1 locali, comunali, proritene11.do doversi il problema affrontare in tut\in<:iali e gover11a tiYe clf\lle regioni in cui si debta la sua interezza, non con i criteri ri>Stretti della bono . ' 'ilunp:i re qn~, t~ O]>E.'re sul dovere di segui- beneficenza, roa ravvisando nell'assistenza ospitare, in e:sse, le i.struzion·i 1nilnisterial l sull'igiene liel'a ·11na funzione sociale; • del ' nolo e <le1l'è1bitato, emanate dal Minist.ero • esprime il voto : <lell'I11terno (Dir0zione di - Ranità i1t1bblica) nel a) che l'assistenza ospitaliera sia da consideJ .;9{j: le quali comprendono, raggruppate, le prinrare come funzione di St..'lto, e che alle spe.se dj clp.1li nozioni che. ;1ncbe attualmente, possono darP buon indiriz7A) alle ricostruzioni, ed, in ogni spedalità provvedano: 10 gli Istituti ospitalieri con le rendite profa~o. po. sono e~ ere in breve rivedl1~ dia com]>eprie; tvnti i11 ma te rin. per ap1)orta rvi -possibili utili 2<> le Opere Pie, ritenute meno necessarie, ruig)i-0r;11nenti. . e cib ~i ritengR opport11no.

MEDICINA SOCIALE.

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[ANN0

XXVI,,

FASC.

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SEZIONE PRA'.I;'IC..\ ·

le cui entrate sie110 convertite a. favore dell'assistenza ospitaliera; 3° il contribi.1to della Cassa cli assicurazione obbligatoria contro le malattie; 4<> il ~ntributo integratore dello Stato e dei Uomuni; b) che nei centri, dove esistono l)iù istituzioni ospitaliere, la Direzione u.n 1n1i11istr ativa e sanitarja ùeve essere unica, raggru1>pando obbl·i ga toriamente i11 un solo -0rg·anismo ln. gestione amministrativa delle varie istituzioni ospitaliere; ' o) ~he si provveda al problema della formazione del personale degli infermieri, con speciale riflesso alla ]Jarte preponderante che, nell'assistenza degli infermi, è riserYa ta a lla donna.

Legislazione igieniea dèl lavoro (relazione Loriga) .

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J;a Sezione per l ' Igiene socia le; , considerando c:l1e lo tato. come ha il ùoYere di conservare la "Vita dei cittadini nl laYoro, ha quell-0 di. rer<lere il lavoro innocuo alla YiiA.'l, .se<·ondo la felice es1n·f\.-- ~ioue del orumo Puccinotti; che l'Italia, u11ica f1·a le 11azioni civili, non 11ossiede leggi per la tutel<t de lla salute dei lavoratori di et<ì snperiol'e ni 14 anni, se ma chi, e di 21 anni, se fen1111 i11e, <.:o11tro l e in11nmerevoli ca u. ·e nocive insite nel la\oro e c:lle l'u nico llo patrimonio legislativo sull'argomento sono le diSl)Osizioni fTan1n1entarie relative a l hl\01·0 notturno clei fornai, a ll'uso del fosforo b ianco nelle fabbriche dei fianlmiferi, al riposo fe~tiYo. a lla ri~ic-0ltnru f'<l alla 111alaria: cbe quesu1 insufiic:ienzn legislntjY<t è graYerne11te dannosa non solo clal lato igienico e da q11ello d0lla econonlièl na7.io11ale, ma l >Uò. essere unn cau ·a gra vjssima di turbaniento della l>ùoe sociale; afferma ln necessità e l 'urgen7ia cli enianare leggi e regola1nenti ntti a t 11telare efficacemente la Ralute ùi tutti i lavoratori co11tro tutte le cnuse cli u1alatti.a che deriYa1 d1ll litYOrO.

Un esperimento di propaganda igienica nel1e scuole elementari. -. ~

stata pubblicata in questi giorni, a cura tlellct

Direzione generale della Raniti1 r>l1bbli.ca, u11a 81.ic:cinta relazione sopra l'e1·.;i>eri1nt>nto di provagand:.t igienica nelle scuole eleruenb-lri c:he YEl11ne tentato nel . 191<S in a lcune cittit della Toscann. Autori della relazione ouo il prof. Achille ~c:la V(l ecl ii comm. . .~.ngelo Pavone, isvettorc. medico del .:MinisterD clf\ll'inter110, cb~ l)re:..;if\clE>tt~ro al tentùtivo. I/espe1·imento fu voluto dal ~linistero dell'interno cl'accordo con quello dell 'istruzi-0ne non solo pe1· C<:'rcare d i diffonclere in formn piaJ.?:a ea acce-ssibil~ a lle giovani menti nozioni ele1nrnta rissime di igiene individuale, ma anche IJer fare - indirettamente - ope1·a di propaganda e di ,·olgarizzazione delle stesse norme tra l'elemento iusegnante non tro111>0 a l corrente di certi a:rgo1nenti e sul quale F;OJll'èl tutto si dovrà contal'(-' se si vo1~rà davvero a ttua 1·e 1~1 rig~nerazione igie11ica clelle n1ns~e. •

Sl

Trattandosi di un ?errl1)lice -esp~rimento non . si vollero fure le cose in grande, ma· ct· si limitò il poche squole in 11 citt~ della Toscana . Si SCèlsero i sa11iUJ.1i ch e dovev,ano in ciasc:una cittit essere i11cariC<'lti della condotta dell'esperimen.. to tra . l'elen1ento sanitario )ocale dando naturalntente la prefere:tizu ai pii1 cou1p~tenti in mate:ria. ed in Ull<ì. l'il111ione che ebbe luoo·o a Firenze -o . . il r>rof. Sclavo e~posf• le linee generali del progranuua che si inte11d(),~a di svolgere. II metodo (lella pro• pagandn doveYa e:-:ser quello delle conYer sazionl con i bambj11i ·in presen~a dei ~aestri, teneu"clo • presente cl1e l1no degli i-;(;01ti cla 1·ao·t>-iungere er : :i • OC> • di creare nei ban1biui delle a bi tu clini :di i"}11lizia i>er ... sonaJ.e, toglie11do loro altre non belle (p. e . q11ella di portare a lla bocca mani ed oggetti; e si ncce11na U questa :1 bitudine per iHdiCUrf\ qual liYellÙ .di sen1pliciti1 doYe\a esser n1antenuto l'esperimento). ; ' n1entre 1111 . .-1 ltro scc>r>o eh~ a ve,ra forse maggiore im1)ort_,'ll1Ztt e 1·a quello (li convincere i mae. tri. . en7.u'l <lar~i l ' aria cli in1partir· loro clell,e lezioni, clel valore tlle lln per lu '·ita e per la salute l'appli.caJ zione c:ost<tilt<' <)cl ·.1 raglo11 'eduta di certe J)artico' lnri n o1·n1P ('}H' ~i è ron,·enuto <.li chiama1·e lgie11i· • elle, n1a tlle 11011 -so110 11oi in fondo che regole di buona <-l'f'~t11z;t e tli bl1oha educ;tzione. Raggit1'11gere questo . cco11clc> sco1)0 voleYa dire· farsi degli alleati ' r1ei fil<lestri, degli alleH ti ta11to pii1 l1tili al fi11f' da rap:g~ung·ere in qup.uto, ~e veramente co11Yinti, / ' a \·rebbPro messo nella clifflu;ione delle nor111e ac· _ cennate t 11 tto l'entusiasmo clei neofi~. , E questo ~ econclo scopo sembra 'Che in genere ·ia stn.to raggil1nto: anzi. i11 <.llcune c:ittà . e{l a Firenze in modo oartic9lare, l'àzione dei $anitnri trovò ·ne l co1~po insegna11t~, d.t}( Dil'ettore generale alla 11iù gio,·ane maestra . dégli en tt1s iasti coadiutori. • , / (-tli ri l11n11i i>oi ..-- Rl}ec·i:1lme11te in quelle · cnole nelle qu<l li si se111>ero att ua i·e con illuminato .~pirito clid,nttico le 11orn1e. fis;~ate 11ella ae;c:ern1at.'1 riu-. nione - ,si interessarono sem1)re agli argomenti s,·oltj, ue c:ou1vre ... ero beni. simo l'in1porta11za e .~e • n~ fec:ero as8ertori ro11\"i11ti nelle proprie fnru'iglie. E n1entre s i c-011~eguiYa uo qt1esti no11 di. l)re~za­ bili eff0tti, non si trn la~eiava. cli vigilare giorna1n1ente "·nlla tenuta clei locnli scol~stici, cercando, e s~sso i·iusc(>ntlo oltre ogni peranza, di otte11ere òal perso11ale i11serYiente cli. cur!:l.re con Cl'iteri razionali, derivanti ch1lla cognizione esattn di quello che si fc:ice,·a, llna buollk'l tenl1~a dei locali tessi. Chè la relazio11e insist e particolarmente t1lla grande utilitit per l'igienjsta di avere cooperatori convi11ti, ch>c' 11on ciechi e troppo spesso SYoglia ti. stru- · m~nti, guesti umili ,e J)Ur così in11)0rtanti ilnviegati . Poichè la sct1ola e t utti i locali annesRivi. ~e s ieno sempre ben tenuti ·e puliti, possono 1·nr1pre.. entare ' per gli alunni una continua lezione ,di fatti. . I tintivamente essi cercano cli 11).antenersi !)Uliti e adagio adàgio :fi r·~ • )nn per 11rendere l'abitudi11e della pulizia. Un a ltro effetto n11cl:re si raggiunse. · Alcune f;l..miglie 1nancla\ano a scuol<l i i)ropri figli sempre Sporcl1i : sia per la ma_11cn11za di tempo delle madri obbligate ad uscire presto cli cnsn per recarsi alle officine, . in per il prezzo elevato del sa.; {29) • I'

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FASC.

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pigrizia e le abitudini inveterate di i.i-oca puliziu, .s ia, spesso per t utte queste cause ii1sieme ' si Yerifica va · purtroppo . quello che moiti . jn. ·egnanti be11 sanno: un certo numero di alunni v~11iva· a SC\].ola con ma11i e viso che non avevano vi ·t~ l'a cqua da paJ;ecchi giorni. Ebbene: quando ~ le famiglie seppero che ogni mattina un medico ' iti1>ezionava la seuola ·e si interessava sempre dell0 · stato di pulizia degli alunni, ebbero verg.ogna che tl i f ronte ad a ltri l)Uli ti i: .loro figli fosserò trovati sporchi, e si videro molte mani e molti, visetti lavn ti di fresco ed anche mo} te testoline riceiute si trovarono sprovviste~ degli ospiti abituali. Questo in breve ciò che si può leggere nella relazione del prof. Sclav9 e del comm. Pavone. Ciò c l1e la relazione non dìce è quello che il Mini ·tero dell'interno volle ·fare per ·degnamente col'Oilare l'o·pern. compiuta. i pensi> ·- affinchè il ricordo dell'esperimento no11 ca desse troppo })resto .in oblio, e nascesse invec'e negli interessati il desiderio di una replica di fare un l)iccolo regalo, di dare un premio· a · qu.egli n lunnf che maggiormente si erano segnalati 11ell't1p1)rendere· le nozioni impartite e nellil applicaziòne pratica delle norn1e stesse. E siccome era ·r isultato che a lcune famiglie erano C-O.'trette spesso a mandare a scuola i propri figli co,n biahcheria non la va ,ta talora da mesi, perchè . non J1e , possedevano che una sola muta, il premio si fece consistere in. un cor1·edino d3 assegnarsi a i più bisognosi tra i più bravi. J.1a materia prima per questi premi venne acquistata a 'spese dél Ministero dell'interno e la confezione' dei corredini venne affidata alle maestre ed alJe· a lunne delle scuole fiore11tine, che ne assunse1'<>'. l'incarico con vero ei~tusiasmo. Si chiuse così ottimamente questo p.rimo esperin1ento di propaganda igienica dovuto all'iniziativa della Direzione · generale della Sani ti;t pubblica cb~ v:ì presiedette, e alla corrispondenza, ad essa, della • feeonda attività di coloro che ne cercarono J ~ 'tttuazfone, e la cui · parola, perseverante e convinta, riusci a infondere fiducia, da prima, e poi passione, entusiasmo, nei sn.nitari incaricati in ogni città della condotta dell'esperimento. I ql1ali, per la ~aggior pa'rte ufficiali sanitari già oberati da intenso e sfibrante la\oro in conseguenza (lello sta to speciale ci;eatO anche nel cam1)0 sanitar.io dalla guerra, §;eppero, pure in n1ezZ-O a.Ile cliffiroJth òel momento, trovare il tempo per svolgere iJl n1odo sempre lodevole - e si vide dagli effetti rnggil1nti - il loro non facile nè lieve programma C'on il maggiore e più encomiabile disinteresse, cpe bene ha 101~0 meritate le parole cli lode che loro rivolge fa pregevole rela zione di cui abbiamo segna lato il content1to . l.>t>Me, si.a per la

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lANNa XXVI,

IL P8LICLINIC«!>

Per la smobilitazione degli aspiranti me~ici.

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venta·r e stu,àenti àell~8° anno! Un g'1·'l111po ài st1tdenti di m edicina d.ez 7° anno. (*) Ci pare doveroso fare giustizia ai rec~mi de-

glt studenti del 70 ~nno. Per la verità, all'argon1ento ci eravamo già interessati più volte e con calore. P~bblichiamo questa lettera malgrado l'ingiusta ' rampogna · verso di noi, nella spera nza che l'insìstenza giovi a lla causa della giustizia. ' N. à. R eàaz. · . IN:rERESSANTE PUBBLICAZIONE.

Dott.

ELIO FABBRI.

fiUIDA ALL'ESAME DELL'INFORTUNATO (Manuale .di Semeiotica Speciale)

(*)

Caro Policlinioo, · Tu che 11ai se111pre validame11te sostenuto gli interessi degli stuclenti di medicina, è doloroso che non t i sia ancora occupato che molto superficialme11te di quelli tli noi, disgraziati studenti del 7° anno! •

Noi a bbiamo avùta l'ironia di un corso accelerato a Padova, tanto per metterci in condizioni di oocupa1·e 'i vo sti più pericolosi e cwè i posti di medicazione reggimentale, vita di trincea · sempre al contatto del nemico, ·conforta ti però dal • mirifico grado dd aspir.anti perpetui - quel grado che è stato abolito per tutti gli altri, anche provenientl dalle scuole elementari! - Per compenso mentre era obblig·o dare licenze per .esami · agli studenti ' di Liceo o Istituto tecnico, a noi sono stat e negate; dQvevamo utilizzare i giorni ài licenza orQ,ina!Tia che per tutti. gli altri erano giorni di pace e d.i ristoro in seno alle famiglie e che per noi avrebbero dovuto essere giorni di lavoro e di .pensieri, doix> la splendida preparazione che si ~ra potuta fare in trincea con accompagnamento di artiglierie! Avendoci più vo1te fatto sperare . in una sistemazione, :finalmente oggi ci si dice che non possiamo essere trattati diversament~ dai colleghi di . altre . . Facoltà, di qt1ei colleghi che. però sono già tutti capitani, almeno. È vero che essi erano d~lle armj combattenti, e noi imboscati in Sanità! Ma si domanda se Z.e trincee dove essi oombattevano fosser•> diverse àa q1telle dov.e noi stavamo me.dicando1i e confortandoli, qualc1tno morendo come loro, senza però neppure il conforto di po1:ersi difendere sotto la pioggia dei proi~ttili e l'~zione dei gas asfis. ti .I sian Questa è la pura verità. Noi, proprio noi soli, siamo stati egoisticamente sfruttati e sarebbe proprio tempo che si riflett;esse che non siamo nè stu· den,ti, nè 1ned,i ci, pensando che la Patria a cui tut.t o abbiamo dato ne avrà bisogno non più come aspi't a.nti perpet1ti, ma come combattenti non il feroce tedesco, ma i non meno feroci morbi che decimano la povera umanltà. A te, caro Policlinico, rimettiamo il mandato della nostra difesa e ti ringraziamo, augurandoci che sia posto terminè .a questo ingiusti.Ssimo trattamento fatto per no.i soltantÒ che minacciamo ài-

Un volume .d i 164 pag., in-16°, con tavole fuori testo. Prezzo L. 2.50. I nostri associa ti che desiderano provvedersi dl

questo utile manualt-tto, lo riceveranno pront.amenn· te spedendo alla nostra Amministrazione sole · re 2.25 mediante cartolina-vaglia, la quale dovrà essere indirizzata nominativamente al prof. Enrico Morelli, via Sistina, 14, Roma.


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[AN::J XXVI,

J1~Asc.

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2] .

SEZI(i)NE PRATICA

NOTIZIE DIVERSE

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Congresso di ostetricia sociale.

Il 5 corr. presso l'Università dJ Roma venne inaugurato qu,est9 Ca~gresso, da noi _già annunzia~o . Er~1.no l'rese11ti S". E. Roth per il Governo, il 1

prof: Bada Ioni ~er il Prefetto, il sen. M~rchiaff va per il· Comune, il · prof. Tonelli per l'Università il Conlita~Q _ordjnatore e mol,t i cui.t ori delkt specialltà. l lA-vori si svolsero attivi. . · · · Daremo più ampia notizia dell'importante con· Yeg110 ne l pr-0ssimo numero .· .. · ;

Ispezione generale

d~l

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Presidente della

c.

R. I • .·

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L;a eerin1onia .si tenne nella sala De .Sanctis. ~arono

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i proti. Cardarelli, Bianchi, ~Iarfori Ria ·Ogùia loro, un rappresentante defla ) O'oràa e il d·ot~. Paolucci, inneggia ndo a lla conquista: della libertà- compiuta col sacrificio e con l'eroismo àj tan ti e letti. , . . J ~ Presidenza generale d elia Lega. Navale Itn.: liana · ha deliberato di' eonsegD:aie la grande ~edn ­ glia. d~orò a l ·v alor militare ( p~emio Nazario Sauro) al tenente colonnello Rosselli e al capitano Pao.. lucci. ' .

Fratre;

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Alla memoria della :signora Mangiagalli.

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·. Gli iPseglliint\ dei RR. I stituti clinici dì perfez1onamento di Milano, ad iniziativa del prof. Lui- · J pagnato dal direttore magg. generale Prezzi ha . . , gì Devoto, volendo onorare . la venerata memo'1spez1onato tutta 1' organizzazione sanitaria della ria-. della Signora del loro déca.~-0 e capo prof. . se:. C. R. i-n zona cli gue:r;ra, per accer.tare le provvinatore Luigi Mangiagalli, ·offrono due ·borse di denze adottate a favore delle popola zioni liberat~ l~r~· cinq11ecento da assegnarsi a due 'giovani n1ee tler dare le disPosfzioni re~a tive a l ritiro delle . d:ic1 che, , trasferendosi a Milap.o, frequentino per u nitit cl1e, avendo espletato il loro compito, ritorquattro mesi, a -partire dal 15 febbraio 1919, l'Istineranno presto alJe loro sedi; h a fatto un sopratuto ostetrico ginecologico. · / · .1 luogo al deposito generale dèi materia li di soccorso - I c111e medici avranno a lloggio gratuito nell'Istista bi lito in Treviso, · interessandosi. a l , compleSS•) ~ tllt0 . ' ,, sel'Yizio di ràceolta, smistamento e distribuzione e I Je domand~ èhe si devono indirizzare alla Se• ' impartendo disposizioni su quanto resta da fare ·' greteria .dei RR. I stituti clinici (via C-Ommenda . . ' 12\' ha visitato anch'e le unità ospedaliere devolute a i;;ar:anno esaminate da apposfta Oommissione. ~ sel'vizi ci,rili, raccomandando che ~a ;funzione ospecla liera sia sempre int~rata con distribuzione di Il sen. l\!Iangiagalli ad onorar:e la memoria. della niedici11ali, generi di co·m.fort, alimenti e ind11menti. compianta su a consorte, ha disposto per èhè siano ' consegnate agli Istit~ ,clinici di perfezionamento ' f;'organizzazion e sanitaria a Trieste. centomjJ<;1 lire di Pt~stito ConsoÌidato .. '· a fa.v-0re • ~.\ Trieste a ll'organizzazione sanitaria civile provescl11siv0 dell:Istituto Ost~trico ginecolQgico . . Il Co11~iglio· amministrativo ·degli ·I stituti deli-. vede un ufficio di sanitit. Funzionano in città tre oBpedali c-0n lln totale· di 3000 letti, i l lazzaretto ' berò di collocare nell'atrio de lla Sala delle conferenze ·un medaglione della signQra dell'illustre' be1>er la marinn me1·cantile, l'ospedale. di .isolamento .Per le malattie infettive e· lo stabilimento di di- nefattore., a l quale rivolgeva ringraziaménti anche in nome (\elle .m aln te. sinfezione. Per la profilassi dei pr·o fughi si sono istit11i ti u n post.O di controllo a lla stazione ferroviaria e un po- Benetìce_.za. ' sto di Fiosta (5000 letti) per ricoverarvi profughi in Il << W a r Fund Relief » fra sold~ti e marinai alattesa. degli accertamenti sanitari. leati ha inviato 100,000 lire a l nostro Ministro degli Esteri perchè sia no distribuite fra ottocento Medici italial!i nel Belgio• . soldati italiani ciechi ·di guerra. Per clesidel'io epresso dalla. reg.i na del Belgio e ' . con l'appoggio della r egina Elena, dodici meù'ici Il ca Y. Emilio Balzarini - ind11s triale in apgacl1irµrgi italiani s i sono recati n~l Belgiç, · ov~ prer ecclli d'uso &:anitai;io - ha dotato a 'sue spese steranno l'oper a loro per quelÌe popolazioni, che rli • di tutti gli .:app~rec~hi -0ccorrenti t l nuovo Padigl1onE:· di .meceanoterapiR intitolato a Francesco medici banno moltisBimo bisogno. Ponti presso l'Ospedale Maggiore di ~fj luno . l'osiledale per bambini di Napoli. Il prof. G. P. 9-rimaldi, che .PeP molti anni fu Con D. L. l'Ospedale per ba1nbi11i di Napol~ ~ rèttore dell '1Jnive~·sitit ca tane.se. b.a legato l'ingen·· 8tato eretto i11 Ente ;morale sotto. il titolo di « P a ute · suo- patrimonio, ammQntante a 700,000 lire, in sillipon saB.atori111n )) è ne è stata deferita la geb.erleficenza. Egli ha ·disposto che un quarto delle stione tecnica ed economica provvisoria ad t1n : 0011r~ndite ~assi a ll'Università pel conferimento di .siglio, cui resta affidato anche l'incarico di preprr, . bor~ di studio .per gli sh1denti di Modica; un al·rare ·e presentare a ll' approvazione lo sta tuto orgfìp ·o qt1arto_ sia. . destinato ali' Ac~aQ.emia Gioienia di . n1co per la nuova Opera pia. Scienze n.aturali; un altr o vad;i all'OsJ?edale civile di ì\llodica ; il rimane:q.te passi i:r;t aumento patr~o­ In onor,e rlel dottor raolucei. rlin.le . .Il munifico testatore h a poi legato, a ll'UniL'Universiti1 di Napoli, auspice la r edazione tlt! . yersità catanese tutti i suoi strumenti e oggetti d:.i • «La Riforma . Medica )>, ha triI?utato cordiali ono·fisica, .cli llot.evole valore. · · ranze a ll'eroico utficiale médico. . . (31) ' • II presidente della C. R. I. sen. Frascara, accom-

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[ANNO XXVI, FASC. 2~

l L POLI CLlK I CO

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I/ Amu1i11iRt1azio11e <lel :Jl utuo Sindacato . Nazion ale infortunii, visti i r iley,a11ti a va n:zi del bila n cio 1918, ha. proposto di prelevare la. somma di lire 100,000 per la creazione cli t1n'oper a di pr e,rlcleuz,1 soe;ia le, sulla quale deciderà un 1 apposita Commissio11e, in cui en t rer à l)Ul'e una rappresen tanza dell;1 classe oper a ia . Il Mutuo Sindacato ha i>ure I)artecipa to a lla sottoscrizione « P ro . combatten t i >> çon a ltte 100,000 lire in tit6li del V P restito. ·

sa rit data nllè -ap1>li0c'1zioui pr o tichè dèlle scìenze bil>logiche.. , .Il contenuto delle materie sarà così distribuito : 1. Biologia gener a le e genetica, citologia. e protist ologia ; 2. ì\!lor fologia e fisi ologia computa te degli a nima li e delle · p ia nte ; 3. Applica ziÒni prà t ic:lh" ael1a '.IJOOlogia (tn la ssobiologia e !)esca , entomolo- ~;in Hgra r ia, zootec11ia, ecc.) e della botanica (scie11za .foresta.le, patolqgi a vegetale, ecc .) ; 4 .. P a to.Jogj:.i ::ìpe1;ime.r1tale e co111pè1r a ta , eugenica, igiene sociale : · 5. \Storia e n1Ptodo)ogla delle scienze biologiche : fi. ?\lfo·v ime11to ~cier\ tifico internazionale . Saranno di rettori del nuovo periodico i professori Osvaldo J>oli111anti di P erugia ~ Gustavo Bru11elJi di R oma ; 11€' sa rà edltor e i l dott. Gio~ nni Bardi, tipogr afo de l Sena to . ' I dir ettori e 1'Pc1itor e in vitano a colla bor arvi t uttj i cultori i taliani di biologia , senza -alcuna distinzÌone di tendenzé e di scuole . Alla coraggio._sa inizia tiva, che ot terrà i l favore le l 'appoggio dei medici colt i, a uguria mo coTdia • • n1ent~ 1a f ortuna ch e n1erita .

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I nostri co.n naziona li residenti• a l Brasile hann-0 • i11via t o, a mezzo del nostro m inistro a. Rio de J anei ro, comm. Mercate Ui, a ltre 100,000 lire ,p er jl · Sanat orio fondato da l «Giornale d'Ita lia» a d Ari ccia per i bambini minacciati dalla tubercolosi. ' Il totale delle somn1e inviate :fin 'ora a l Sanatorio cl a ·quei nostri benemeriti conna%ionali ascende a lire 300,000.

Nuovo periodico.

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Vedrà p rossimamen te la lu ce una R ivista di B iol og ia, in fascicoli ~imestra li, la qt1a le raccoglier à, in una prima tJa r te, lavori origl nali di biologia, · a tt inent i a questi011i di carattere 1gener a le , e r iviste sintetiche sopra argomenti cli att,1a lità; una seconda parte sarà completame1 1te dea icata a lla re. censione dei lavori più ·notevoli, pubblicati nelle riviste scien t ifiche n azion a li e s tra niere e negli alti delle accademie ecc. Particolare importanza

Alla Facoltà medica di Pa1:igL •

Presso la Facoltà lVIedica . di P a rigi, u n a cle ll1;.\ c1lie cnttedre cli P a tologia interna è stata trasfo rn1ata i11 ca ttetl r a di clinica de lle mala t t ie i11fettive, a nnessa a ll'Os1)e(W ]e Cla11de. Bernard , ed a ffida ta a l prof. T ei ssif'r:

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. f\ bbonilmenti comuléltiui con '' l l Policlinico ,, per il 1919 . ANNALI D' IGIENE. malattie del cuore e dei vasi. LH eL1n1eH osTETRieH. 1

Le

Rivista mensile illustrata che s i pubblica in Roma il 1o d'ogni mese. Direttore prof. FILIBERTO MARIANI della R. Università di Genova. · Abb. annuo, per l'Italia L. 12 per l 'estero Fr. 18. Per gli associ~ti al Policlinico, per l'Italia L. 1O per l'estero Fr. t'5.

Periodico mensile illu~trato, che si pubbli.c a in Roma a fine d'ogr:ii mese. Direttore on. prof. GIUSEPPE SANARELLI della R. U niv. di Roma. Abb. annuo per l'Italia L. 20, per l'estero Fr. 25. Per gli associati al Policlinico; per l'l ta.lia L . . 12.50, per l'estero Fr. 20.

Rivista mensile illustrata, ch e si pubblica in Roma a fine d'ogni mese. Diret tor e prof. FELICE LA TORRE della .R. Univer sità d'i Roma. · Abbonamento annuo per l;ltaiia L. 10, per l'estero Fr. 12. Per gli associati al Policlinico.,, per l'Italia L. 8, per l'estero Fr. 10.

Inviare Cortolina-V_a glia direttamente al -::prof. Enrico ·Morelli -

Via

~istin a,

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Roma.

Indice alfabetico per ·materie. .

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Pag. 36 Afasia nella feb bre t ifoide )) 47 .J\.lburue urologico : l'icer ca Alimenti : pericolo delle sostanze . a n ti)) 32 fer1nenta tive • )) 0"2 1\ svira11ti medici: pel' la smobilitazione )) 49 _\.tonia cecale post-tifosa . )) 52 <1<1 lcolosi biliare: ct1ra c:on ae;ic1o tiruinico -() )) i). (:ou~iglio Su1)eriore cli ~<l 11i ti1 : Ì·i forma . FJ111orroid i : t r n ttau1ento . ' )) f)J 11Jpiden1ia influ enzale : o:-;serYazioni » s:1 ~'osf<> ro: · eff~tti Rt1ll'accr (:\'éiw e11to delle • )) i)l ossa sane e an1malate I st i t\1ti ~a lasso-elio-tera l)ici per le t ubèl:·olosi cl1iru rgicbe: org<111izznzione in )) Italia ·' . ~ . alnttie ner vose: sintomatologia visce)) 42 l'al<> )) .)~ :\'l•frite iperten Rina : diag110 i . ~ cura . O teomalaria : patogenesi . »-16. 47 •

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Roma, 1911} - Tip. Cartiere Centrali. (32)

I ' rtfJ. l'ancrèa t i te acu ta I>ene : lesioni detern1ina te tla un anell<) )) ·trozzau te · )) P eriodo <li P~OVù (Il) • )} P eri toni te tubercola re ~econcLlria l'lr.o pagauda igienict1 nell·e ~cn ole elemen)) tari . . • Pro,·yec1iu1en ti igienjl'.o-s<l n itari nel dopo)) g uer ra . RiceTch e scien t ificl1e i11 r a p1)orto rtll P )) scuole d i meùicinn . ~ ,1 ccn r i n;,1 : az io11e sulla digestJone o·n" )) str i ca ·, )) Sier o antipiastrinico e i1or pora . )} ~ ifi li cl~ gn~tr ica . . Spirochete : elin1i nazione p~r le u rine e )) ricer ca nelle spirocheto~ i itteri~ne . Tifo : l)I'OYa <1 ~1 1' <l t ropi n n ~ sno vnlo re )) c1iag110. tirn . • L . POZZI ,

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Rom_a, I9 gennaio i9i9

. Ano XXVI

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fondato dai professori=:

f .RANCESCO DUR,A NTE

GUIDO BACCE,L LI

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SEZIONE PRAT.::CA

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REDATTORE •

CAPO: PROF. VITTORIO ASCOLI SOMMARIO.

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Questioni del giorn o: G. Dragoni: La cura de1l'iutluenza. Note preventive: D. ~Iaestrini : Su alto ne proprietà tisico-chi• miche del sangue di colJiiti da bronco-polmonite ria iotluenza. Osservazioni cllnlche: }1.... Sabalucci· Si ndrome a tipo di « Morbo di Reynaud » cli origine traumatica. Sunti e Rassegne: Ps1 0R I ATRIA: G. Montesa no: Il fenomeno allucinatorio. - CHIRURGIA: J.' Nageotte e L. Seucert: Della riparazione chiru rgic a cli alcuni tessuti cou innesti òi tessuti 1nor ti. - .~ . Berg e W. Thalhirner: La rigenerazio11 e dell"osso. MEDICINA: Cantelli O.: S ulla presenza dell'i ndossile nelle feci: « inclossilcnp1·ia ». Commenti: P. De Tornn1asi: Se l 'influenza conferisca l'in1mu.nità. . . Accademie, Società mediche, Congressi : Congresso di ostetricia sociale. Appunti di medicina prati.e.-: SEMEIOTICA-: I l valore co1nparativo degli esami del li <ptido cefalo·rachidiano. - Il valore diagnoc;tico e prognosti co della puntu ra lombare ne11P co.mmozioni nervose. - TERAPJA: La sieroterapia ad alte dosi. - .~ocora sulla sit~roterapia ad alt e dosi. - L ' uso dei cianuri in t~ra-

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pia. - Prescrizioni anti gas tra.lgi che ~ digestive. - IGIENE. La ·naftalina co1ne pulcicida . .- T EC~ I CA : Diaf,?nosi rapida di laboratorio della ilalaria. - NO'PE DI MEDICINA SCIENTIFICA; Coagulazione del sangue nell' infanzi a. - Normale formazione di agg lutinine speeifiche nel siero.di s an g ue di una leucemica affetta. da enterocolite para tific'a. • • Posta degli abbonàtl. · ' Cenni bibliografici. - Varia. Nella vita professionale: Crouaca del movimeuto p't'ofessionale Atti parlamentari. · ' Amministrazione sanitaria : Approvyigion nrneoto e vendita del latte. . Assistenza sanitaria: Per la ri.for1na dell 'a ss1stenza ospit.aliera. Medicina sociale: Provvedimeuti igienico·i:>H ni tari nel dopo. guerra. Risposte a quesiti e a domande. Nomine, promozioni ed onorificenze. Condotte e concorsi. · Notizie diverse. Indice alfabetico per materie.

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ABBONAMENT,I

PER IL 1919,·

Alla sezione pratica. . . . . .l\.lle sezioni medica e pratica . .. Alle sezioni chirurgica e pratica .

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ITALIA

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ESTERO

L. 20 . » 25.

Fr. 25 / . » 35 t in oro >'> 25 » 35 \ Alle sezioni wed1co-chiru:rgica e pratica . . . » 30 >) 40 · Gli abbonameµti, per l'ltali~, si possono pagare anche a rate bimestrali e trimestrali d1 L re (; anticipate. _.. Saremq assai grati ai Signori abbonati che vorranno affrettare la rinnov-azlone del prop1·io abbonamento. Ciò agevolerà molto il lavoro amministrativo e la pontuale spedizione dei fascicoli • . 1

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DlrlUI di proprleta rlservul. - E vietata la riproduzione di lavori pubbUoati nel POLl«JLINICJO o la pubblicazione di sunti di essi senza oita'l'ne la fonU. ' · · · . • I

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. QUESTIONI . . ..

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DEL GIORNO .

La cura dell'influenza.

.A dista11za tli· 11n a 1mo circa dall'inizio della pandemia che t11ttora funesta il mondo, le nostre conoscenze ulla -cura di questa infezione non so110 gra11 cl1e 1)rogred ite. ;,e la m·arl ca11za di ogni .cog11izio11e sic.t 1ra s nlla etiologia, l origine ed il m odo di diff1L-: sior1e clel virus n on ha concesso di dare basi ' • s ic11re alla pl'ofilassi de~la influenza, che malgrado tutto vaga an ·c ora ·t.Ta molte ·difficoltà e incer1ezze, 111aggiori ii1coraggiamenti non si . OllO avuti tlalla te1:apia, la qt1aJe, non ostante i i1t1merosi tentati,·i scie11tifici ed en11)irjci, non si è arl'icchita di mezzi che possa110 ritenerRi \·eramente soddisface11ti . 1

L)g11i gio1·no si se11te vantar e la efficacia curativa di qu·esto o qt1el farmaco, ma il numero delle vittime che in tutto il menò.o. og11i giorno n1iete la influenza, sta a din1ostrare quanto illl1suria o ciarlatanesc a sia lu vii'tù dei medi• ca:menti decantati. Non 1'.lOche sono le sostanze i:r:idicate con1e rimedi infallibili della influenza: dall1aglio all' acido fenico, dalla chinina ai saJl.cilici, dàl · siero· di convalescenti a i metalli colloidali c è t utta u11a · serie di d.roghe e di 1) rerJa rati che in .' base a $Ciocco €mi:>irismt> o .ad esperienza. s11perficial e o 11nilaterale sono' stati ritenuti gl i sp ecifici sicuri per guari1·e la in.fll1enza. I~l' temp o cli epid emia ogn11no m osso da t1n senti-: J11e11to cli altruismo o_ da quell o s1)irito di saccenteria che raran1e11te fa difetto, cerca di mettere i11 111ost1·a le· l)l'Op rie cono. cenze e di farne 1

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[ANNO X..XVI,

I L POLICLINICO

beneficiare. il l)l'ossi111·0. Di questa t e11·de11za s1 rebbe non s ol ò come curativo ma a11che come fanno eco i gior11ali p·o litici che s~tto fo:qna di pr.e vèntivo. Preso a tempo opportuno prever, letter.e del pubb~ic.o o .di indi.cazio.n i reclami.stirebbe le complicazion.i brDnco-1}olmonari. Somcl1e J>Ubblicano · ogni sorta di ricette e di conm ì ni~ l L'-ato in _soluzionè alla• dos.e di m.ezzo sigli più o meno infallibili e pilÌ o m eno inofgramma ogni dt1e ore avrebbe azione antimifensiYi. cr obica nel sai1gue, •SÌ el iminerebbe per i pul• Nè a dir vero è più conf.ortevole la lettura moni donde lln'azione elettiva su questi or. , dei giornali cli . p.1ed~ci11a. Questi per un )ungo gani ed infine ·,sar.ebbe tollerato dallo stom,aco r>eriodo di tempo hanno con~erva. o in fatto di ·n1eglio di ogni altro prep.arato sali·cilico. 'L 'a11• terapia della influenza un silenzio che non si to~e però m.on doct1me11ta le su,~ oss.er·vazioni i:>uò non elogiare. ·Le conòscenze al riguarda 0011 u1~a larg a casi~tica. erano cois ì .scarse, \sarebbe meglio dir i1ull.e, che Un altro rimetli.o di cui si è vant ata l'azion e -n.on si ~poteva al rig·uardo suggerire ai l_e ttori · curativa specifica ed a n·c he profilattica è' la nulla di interessante. Da qualche ·1nese i i)echiniria. L 'uso e l'abl1so . di questo farm.aco d11. r1odici sci·èntifici si. van110 o-ccupando difft1rante l ' at{ua1e epi dernia è stato veramente n osa.mente. d ella ql1istione esponendo i risu ltati tevole, m a i r isultati nol'.). hanno ·Certo sodisfatd elle osservazioni ·e delle esperienze -ratte i.n to le speranze ri,poste in esso. In- _ F r ancia spetutto il mondo ·civilizzato sulla cura della. in- ·cia.lme11te ancora si sostiene la efficacia della fluenza. l\Ia. i rimed'ì s11ggeriti e vantati son o chin·i1ta e si affer ma che gli insucce.ssi sor1o tanti, le opini0ni. sul medesimo med}cam ento dovuti all a scarsezza.· d1elle d osi. ,pro11iJl.ate : pe t' • .so110 e o.sì contrastant i che nop si . pt1ò fare a a vere r isultati sicl1ri occorr~rebbe sormnini. men.o di essere -pr·esi ·da un senso .d i sfid.l1ci a . strarlo i11 q11antità pil1ttosto elevate, non meno Nessuno dei metodi proposti dà garanzie di di· due grammi a l giorno. Ma 11n. 'tale sistema / . . sicurezza, Q ha ~u-ei ca~tteri 'di .pratici~à, che non è davvero 1cons'igl i.abile : la somministra - · la grande diffusl'One della malattia fa ritenere zione d·ella chinina ·si 011ò consentire solb a i11disp en.sab ~li. i:Ji·ccole dosi come tonico e anti1)iretico . È ben .J1 oto che qt1elle forme morbose, le qt1ali Tuttavia Armando Gautièr ha èomunicato do.po la pan·de1nia del 1889-90-91 ~rane consiall'Accademia ·di medicii1aa di Parigi nella se·d1erate oome influenz·a, peir ragioni dl somi- - cl11ta del 3 dic·embre 1918 i risultati favorevoglianza con le forme reumaticlie erano curate 11ss]mi dell'im1}iego della ·chini11a nella cura con i salicilici. P er t"a.gioni di analogia e nt;?l- della infl11enza: Eg·li i)erò .adop.era un . -si.sterna l a supposiz.t one che l'attuaie p· andemi~1 n.on di 'somministrazio11e su eciale dil11endo il far. . fosse che una esacerbazione ed una maggiore n1aco in n ,o tevole qua11tità di soluzione fisiolodiffusione di tali forme note sotto il nome d'in gie.a. ed associ8nèiolo all'a:i:·seDico. I nietta sotto fezioni influ enzali ~ i primi medicamenti im- \1 a p1elle dell'addo1ne ·due volte al giorn o, inatpiegati fl1rono i sa lici~~ci . lVIa la i)ratica ben · tina e s•e ra, 400 grammi d~l seg11ente siero •, . presto ·di1nostrò l~ inefficacia · di tali pr-eparati,- cl1ino-arisèr1ic-a le : ·· _, e l e l1lteriori osservazioni con sigliarono ad esSoluzionè fisiologica sterilizzata . sere molto lJ.rudenti nella s·ornministrazi one . di (gr. 8 di clor11ro sodico in lln lit11tti i derivati dall'ac ido S;ali cilico . Molti aueme. 400 tro (ìi acqua) . . tori ora sconsigliano in modo assol11t.o l'uso o·r 0.50 Idroclorat'ò di chinina . o dei salicila ti e dell'aspirina perchè indebolì:. 0.05 scono ·il c-µ:ore, la cui funzionalità molto -com: ' l)irnetilarsfn ato sodico . S u }2 m a lati così trattati si sono av11ti 4 i)romess·a nella infezione influenzale dev~ esmor.ti: questi ultimi però erano stati ctirati sere per quanto più è possibile risparmiata. I . salicilici cl' a}tr-a parte 1 at1mentano la sudora- tardivamente, 1-0· o 17 · giorni dopo l 'inizio della m a lattia . Negli alt1·i 38, gllariti in seguito all~ zion e, il che costituisce un altro fattore di i niniezio.:,.1i, 1sri osservò subito scomparsa dell~. debolimento. · _ci.anos·i e della .dispne.a, spesso m .a lgrado . la I salicilici di1nque 111ngi dall'essere i medi carn enti sp ecifici della influenza riescirebb.er'o 1Jersiste11z-a dei segni obbiettjvi della congesti one polmonare semplice ·o bi.laterale._ Dopo ~ da11no$i, no11 dovrebbero essere q:t1i11di sommi-; i1istrati o l)er ·lo m erio in dosi molto l)iec·o le e d11e o tre. iniezioni si notava nei m~lati llU • senso di et1foria. Nei casi più tenaci le inie.solo co1ne antipiretici o a ntinevralgici. No11 manca però chi 11a• ancor·a fede in i.ali zioni di · ri1)etettero per cinque o sei giorni sempre con Tisultato soqisfac ~nte e senza che i)re1)nr a ti. mai le condizioni r enali (i malati erano t11tti Robi11son c;li New York sostiene tuttora che a lb11minurici) avessero a soffrirne danno. il ~ali cilato di amn1onio se non lo specifico è 7 ' a riot 11a s1)erimentato questo metodo di i l rimedio pif't efficace ron t r'o la i11ft.11en za. Agi-

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cura nei .ban1bini e·d · ha potuto ·confermarn·e siero contengono .circa dieci cent{gram_mi di senza r iserve la . efficacia. canfora,· ' . Alberto Robi~ h a i)ratic'a ta l a cura propo.st~ n ·Qpo la iniezione endovenosa · di 10-'15 eme . da Gautier su 32 indiyidui 'a ffetti da forme di · sier·o c-an.f.or·ato l a . temper atura rettale, r.se"" . . gravi di influenza con bronco-pulm·oniti, pul- cpndo ' quanto riferisc1e il Remond, ·cad e di 1 . m oniti ed anche plel1riti. H a subito ottenuto a 3 gr.adi n~ll a giornata, lo st~t0 ,generale mig~ioramenti notevoli e gl1arigion~ i n tutti ritorna a pparentème:rite normale, l a. lingua si. tranne ch e in una donna, la quale, ammessa puJisce, il polso si r~olarizz .... , e le ·lesi oni puìin clinica in condizioni asfìtti.che gravissime, monari ·decorrono benig:µarpente . • morì qualche ora d·opo la iniezio11e di siero A l)l"fOposito di carifora btsogna notar,e- che chino-arsen ical e. Secondo Robin l e azioni fa~- anche questo medicamento è statò per qualche !llacodinamiche di .questo si.ero sarebb·e ro le tempo ritenuto ro specifico della· influe1riz.a . seguenti: l'arsenico aun1e11ta l'appetito, rinP..er quanto questa opinione non possa -e-ssevigo~·i~ce le fotze, solleva ~la i)re·s si one arte- re accettata, è certo che la canfora 's i è diotr iosa · ed aume11tà il lllirb_'ero dei .corpllSGoli mostrata nell\attuale epidemia .i l · farmaco sul rossi; la chinina a piccole dosi accresce l'atti- quale. si ·può fare più· assegn all1ento . ~ep.za v·o-·. vità le11cocitaria .s11~cie quella dei fagociti, sol- iere .contare 1su1 st1c · potere 3-ntimicrobico n·el • l eva la pressione arteriosa, tonifica il cuore e ·sangue ed \all'att9 di eliminarsi per i pu:Im oru, rallenta ì suoi batti ti, diminuisce la di sinte- è certo ·che l a ·canfora· è il cardiotonico più sigrazione organica, stim (i)la il sistema nervo-· curo e meno dannoso. Tutti ·sono con..cordj ·in SO e la. e11e1·gfa mllSCOlare; le iniezi•Oni sottoq-C1esto che, qu.aJ..u11qt1e sia il trattamento adocutanee ~i BOll1zione fisiologica regolarizzano perato, agli amm alati di influenza,, s1)ecie quelli , e çtrteriosa, eccitano l'attività delle con iocalizzazioni broncò-pulm o11ari, conviè~e la tension I • grandi .funzioni · organic]1e, provocano una l e11- praticare sempre ·e ri1:>etll:te . volte al gior;nò . . colisi tempo1·a11ea seguita da iperleucocitosi, jniezioni di oliò canforato . . . . alu11entano la diuresi e la eliminaz~one di I tentativi fatti con la sieroterapi.a, se non • urea. hann o d.ato finora risultati . molto sicuri, con11 rne.toclo consigliato da Gautier, b~nchè non sento110 qualche sp.eranza. Si è adoP,e-rato il appaia confo'.rt-a to dai risultati di lll1a casi- siero f)r.e levato da indiv.idui che hanno supe- . stica abbon dante, inerita di ess·ere sperimen- · r ato la . infezione Rella form-_q. 1'.ir<?nco-pul.qiotato largamente sia puri a titolo ·di controllo. · nare e s.i trpvano in istato ·di conv aleis·cenzEJ.. E stato tentato ~1• t1so dei preparat·i coll oidali, Le difficoltà 'stanno nell'accertarrier1to del p,erdell'ele..ctrargolo sopratutto. L.a via end~ve.nos.~ fetta stato· di sa}ute d·el d atore 1sop ra tutto · · dar·e bbe ri1sultati migliori. È stato consigli nei l'apporti della sifilide (reazio.n.e di vVas. . ato .di iniettare da 2 a 3 eme. di electrargol o per ~ermann) . Un altro inconvenie.n te è ·co.stitu~to 3 0 • 4 gi orni ·consecutivi. Tropenard riferisce dal · fatto che · per ·ottenere risultati decisa- · ~,, che no·n ha avuto nessun decesso ,gu circa oen- ·m ente favorevoli si è dovuto ricorrere a dosi. .. ' to i11alati gravi di influenza curati con l'argen- g·enerose di. ~siero (70-80 ·cmc.j fino a --r aggiunto c.nlloidale. Anche altri autori, come Artom, . gere con 'le successive ·iniezioni ~ndovenose _ cirlta11no avuti buoni Tisultati. Rernond p a · fatto ca 300-400 ,émc. Or.a non è prudente sottrarre degli st11di comipara tivi su, gli effetti d·ell'or C?, · aid .11n individuo convale1:;;cente . di una grave d~ll' argenLo, del rodio .e d ella canfora coll oi'inf.ezione "tanto sang~e . Nè si puq ricorrere al-· O 'da1e. Con tl1tti si h.a nno v-antaggi effettivi ·nella la .con servazione del siero dopo_ averl~ pr,.ele-. cura ti.ella infi.u enza, m.a l'oro e l'argento · dànv.ato da nareccl1i in·divid11i, . perchè pare che ,, no' delle reazioni ·.-generali mo leste per qt1arito .dop9 24 ~re o poco più il' siero perid.a ·1a ,s.u a i1 on pericolose. Inve·ce i colloi·di di rodi o é di effica·cia. ~llo ,s tato dei fatti quindi- la . si·eroCal}fora i1on (\an-n o 11e s.sl1n~ reazion.e spe.c·ial.- terapia n~n ha ·àncora acqi1istato titolo .ad ment e ql1a ndo sia110 adoperati in piccole ql1anentrare nella pratica medica ordinaria: .sono tità. ne.cessarie troppe manipolazioni di labòratoPer av~r. e risuita.ti evidenti basta iniettare rio,- le qu~li . non. consentono l'adeguata a1Jpli10-15 eme. di siero canforato. Questo· si -p,repa"" cazione -d i un tale s,istema di cura per una ra m·antenendo per 24 ore 20-25 gr. di canfora , malattia eh.e h a ta11ta diff.l1sione. ' · · polve..r1zzata in un litro di .soluzione fisii·olo gica . . · Nè p-iù vantaggiosa, s.e pure in · alc1~ne for-· (formula: ,di .H ayem) ed agitando di t a;nto in me pii1 1Jratica, . ~i è di.mostrata la vacGii:iotera-· tanto; si filtra. su carta e s~ .sterilizza. La so- pi a: si son.o· pre1}arati ya-ccini' co·n culture di luzione si intorbida col calore e si chiarifica baci.Ili :di Pfeiffer, . di pneumococchi, 4i ·strepto ~ col raffredda rn.ento. Cento grammi di q_uest-.o e s.tafiloeoc.chi, ·. eoc., v.a.ccini monovalenti e !pio-. \ /

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'· . 1ivale11ti cl1e f1a11110 . solo yalè;>re commerciale. In fatto di vaccinoterapia 's i' sono · !tvut.~ trop, lìe delusioni per i~fezioni ad agente patogeno noto, p erchè si lJossa aver fede i1ella vaccino- · terapia per u11a infezione la cui etiologia è an• cora poco clefi11ita.

La .fel1l1r e, come è i16to, l)llÒ raggiungel'e gradi molto alti. ~·la di essa bisogna pTeocc·u • parsi solo ql1al1do la ten1pe1·at11ra i1'l.fluisce sulle condizioni della circolazione e d.el respil'o o sulle condizioni ·mentali. 'futiav.ia quando ' la temperatura è alta i centri nervosi sono più • com~romessi, ~ quindi proprio quando più ve • • ** ne sarebbe bis,og110 no11 . si p.u ò . ric'o rrere agli * r • -~1Jo stato dei fatti ad11n~ue ed i11 attesa che a ntitermici ·c himici. Parecch\ clinici ·sconsigliasial10 confe1·mati i successi della tera-pia ca11-. 1}0 in tali casi tutte le medicine àntipiretiche sale va11tati rl a n1olti, 11on resta che lin1itarsi· p~rch~ es.se sono depri~e11ti,• paralizzano più • all a tertpia sintor:1a~c~ o fisiologica. Per or~ .o· meno il sistema nervoso vaso-moto're, f11tu~to deve essere ind1r1zzato allo sco1)0 cli d1deb oliscono il cuor.e, e spesso aggravano le mir111~re '1l e probabilità di comp)icazio·n i, di: ·tond izioni · dello stomaco. ' Le. sostanze stess~ .. lottare cq11tro l.~ ca.u se immedjate di morte, di <1.bbassa11'0 i i)oter.i di resiste11z.a e di difesa iollevare l'infermo dalle. sue · ~afferenze . qt1~ndo dovrebbero ·essere noh solo risparmi a. . . · P er Ja infil1epza, come del resto per ·tutte ti, iua rinvigo1·iti per quanto è più l)OSSibile. le malattie, il ~ompito del n1edico deve es ... ere La caffeina, che generalmente si associa agli i1111anzi t11tto fa1·e il mi11ore male possibile. Al a ntitarMici p er neutralizzarne gli effetti de1ig11ardo ])isogna tener presente che la tossipressivi, non sempre i·is11lta efficace a tale • infezi·one infl11e11zaJe i11duce 11no stato di inscopo. ConYie11e quindi ricorrer·vi s.o lo nei ca,si . cle:) olin1ento generale, cl1e no11 bis9gna aggra- . di febbre a lta e quando le condizioni dell 'in• vare con inutili sforzi fisi ci o con avvele.nafermo lo consentono ed in· ogni n1odo sem1)l'e• I 111enti medicamentosi: Al i11alato deve · esser.e a . dosi non eccessive. prescritto ~ssoluto r iposo e m eno medicine che 1Iegli o sarebbe ,ado•p erare · l'idroterapia. ~ es:a possibile. Non si devo11 o quindi far fa.re cc:1:..ll) n l1t ori àmeì·icnn'i ·e in.g lesi ogni malato movime11ti riducendo l'esame medico al puro d'i11ftue11za do\·rebbe essere ]avato ogni n1 ~~t ­ ti necessario; non si devono da1·e i)urgauti forti tina c:o11 ctbJ)ondanti spugnatnre ·di acqua cal.cl1e d ebilitano l'ammalato ed insieme lo coda s11 tntto il co.rpo. Già ql1esta. pratica ha , stringo~10 a frequenti evacl1 azio11i; .r ton bisogna un'azio11e benefica sulla tern1ugen·esi. Quando somministrare medicamenti che r)r-0ducano ecla febbre fosse molto a1ta si pot'rebl)e 11sare ac..ce8SiYa sudorazione e c]1e ,quindi, · a parte la Cill.a .a temper-'ltur~ di stanz::i e ripE}tere la s1J1 1- · , lor o azion e deprin1e11te sul cuore, debili:inn gnatura pareccl1ie volte a~ gior110. · Nei casi d i ' 1 l'i11fermo e lo costri11gano a muoversi per canliperpiressia grave si potrebbe ricorrer e ag·Ji ~iare can1icie ·e lenzuola. · i1npacchi freddi, tenendo presente rhe l e localiz' zazioni bronco-:;>11lmo11ari non sempre costitt1 i-· La .di.e ta. deve esisere li!IUida (latte, b.r odu, scono una conttoindtcazion ç per tali in11Jaècl1i . . t1ova). È consigliab il e 1'11so dell'alcool sotto Non ci dissim11liamo }1erò cl1e q11esti incontra no · q11 al si as.i forma: olt1·e ad a Y\'elenare i centri gravi ostilità nei malati e tielle -fa111igliet àel -c1to1·e e del respiro, determina un aggravaIn ogni caso, quando· la .temperat_ura s11pcr·1 me11to della cefalea . .Se ne giustjfica l'uso solo con· una cel'ta persistenza i 39° giova· applic<}.re in. piccolissima q11antità, come e11forico e cost1lla testa Ja . vesç:Jca di. ghiaccio, che oltre a 'i me stin1olante fl1g·ace dell'attività cardiaca. Le co11diztoni del C\lOl'e· devòno essere conti- ' avere llna certa -infillenza st1lla temperat11ra, calma la cefalea . e previene com1)lic·azioni ce1111amente sorvegliate · osservando lo stato gerebrali. neré1le (fac ies, cia11osi, dis1)i1ea, ' delirio, ecc. . . .. . ) Il trattamento dei catarri dtllr> 'Vie ·aree st:e lo . tato d el '!)Olso. Già prima cl1e si manifesti 1111.. e'v idente indebolin1ento del c11or€ è' p111- per1:0Ji, delle bro'n c7iiti, delle pu l mo11.iti, del I e pleuriti deYe avere n~lla it)ftl1enza lo stesso i1 1de11t e })l'aticare i11iezi-0ni 'di olio canforato • al clirizzo che si segue nelle medesim.e affezior1 i 20 ' ;1 ad iJ1terYalli di tre ore. Occorrendo si ricorrerà alla strj·cnina, alla digitalina, ' all èl, di·pende.nti da aitre cause. Cosi nelle forrl 'il b1'0llCO-pllln1on.ari , ossia J1elle C'OmplicaziOl't i sparteina e alla ·caffeina . più gravi della influenza, giovano le ap1)li C'a- • . I .. n. sinto1na tologia dellk ir1f111e11za; essendo zioni cald e al torace . Ed al riguardo' ni~nte ' tata considerata come la espressio11e di lln agisce meglio rhe i cataplasmi senM>ati di ipost11·re11alismo, so~ ~tate consigliate a11che linse111e cambi.ati ogn{ 1-6 ore fino a che 1a 1e jniezioni di adl'e-l1ali11a, a lla quale si è \'0l)elle no11 si ~ia arrossata. L'ossigeno de\·e e~- 1l1to clare i1 valoie di i.in rin1 edio specifico r l1e ~ere somn1inistrato al più · presto, prefe1ibili11 effetti 11011 ha. I

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ri scaldato, p. es. facendolo pa·ssare atmare le manifestazioni d olorose e. la tosse l)er t\·a verso a cq11a c.alda. s'è stesse st1fficienti a disturbafe il ~onno . Qt1anLe ririo·r i·ay·i e tanto frequenti nella influenza do ·fosse necessario si ricorrera dapp:v'ima a . • raramente assumono una imponenz.a tale da b·evar1Cle leggermen~e sedative con picco!~ dosi ricl1iedere. 11n intervento. Occorrendo . si farandi bromuro di . ammonio ·e di tintura di vale110 ramponame11ti a base di adrenalina. Al riri ana. In caso di insuccesso si ric-Orrerà alla • gt1al'do bisogna ricor,dare ·che a lcuni 3Jutori paraldeide, che quando ;si avesse vomito ostihanno oon·statato iehe nei casi nei quaài le nato si potrà somministrare pe1 v.ia rettale, ed .. rinorragie sono freqt1enti ed abbondanti ·il deev~ntualmente all'idrato di ·ClQrplio, che ha sul corso della malattia è particolarmente favore-.'• c11ore t1n,azione m ·eno dann osa che quella de.i . . vole. Si è credt1to trovare in ciò una indicazi-0ne sonn iferi del gruppo del ,·ero11, al ecl è i1iù effipe1· il salasso, ma tale pratica non è consigliacace del solfonal. • bile almeno nella general}tà. dei casi. I distilrbi raen,tali che so110 così frequenti La to.·8e .costit1lisce uno dei sintomi più . mosia .nel corso della malatti·a, sia come p ostumi lesti e talvolta at1che clanriosq per la salute del sotto fo rn1a .di stati deliranti o conf.usionali, l)aziente: ·~ssa ·dà .irrequietezza e disturba il di agitazione pi'ù o me·nç> violeD.ta, van110 càl• sonno, il cl1e non conferisce ad aumentare il mati. con i b-romuri., il cloralio, il vero·n al, i i:>otere di i·esistenza dell'organismo. Oècorre bagni caldi prolungati, e per ottenere una q11indi calmarla. Qna~·1o essa· dipende da uno caln1a immediata se non du.ratu1"a gio~ano le stato di aumentata eccitabilità della mucosa iniezioni di ·n1orfina. In ogni caso· questi madelle vie aeree superio ri sono utili le inalazioni lati di me11te vanno curati in adatti istituti, . clj tintura di benzoino (4 p·arti )· con mentolo sj a perchè 11anno bisogno di isolamento, sia ed eucaliptolo (1 parte) . ed eventualrqe11te appe1·cl1è devono essere sorvegli.ati contin:uame.n ~ plicazioni al llaso ed a lle ,fallCi di olio di v-aselte per la loro. tendenza al suicidio ed ·aUJag·- .' gressi Yi tà.. lina con' clo·retone e m entolo n 1 2 %. · . Q11nndo il periodo acuto· è su1perato occor· >Jegli altri casi con' errà ricorrere. alla codeirono grandi precauzioni.. L a influenza l ascia na e a lla eroi11a. Le a1)plica~joni cald·e al toraun o Rtato di astenia muscola.r e e di fort e esauce gio,1ano anche per far diminuire la tosse. rin1ento del ctiore e dei .c~ntri nervosi. Se iJ Con111nque <lnrante il per.iqdo acutò e fino . a • • quando le forze non s ia110 sufficientemente ri- paziente non si u s a tt1tti i rigtiar(li poss.ib~_li ar1cora per parecchi giorni i ischi a di andate stn h il1 te con vi e11 e rinunciare ad ogni m edica' . incontro ad accidenti gravi, non esclusa la m·e11to espetto1·ante. . · m o rte per paralisi cardiaca:. Le nia.nif es ta:.ioni dolorose della influenza E n ecessario ancora l1n lungo periodo di ri})Ìtl comuni sono la cefalea, la rachialgia, i dolori al petto. Contro la . l)r.i ma dttrante il . p oso: il paziénte deve ritorp.are al lavoro gra-: datamente e parallelamente al rec1;ip.ero· Q.elle pe1·iodo di . febbre a lta delle forme 'inflt1enzali gravi gi·overanno · 1e applicazioni l ocali di com- forze. L'alim·entazione deve €P-sere at1mentat~ presse fredde o 1a borsa di ghiaccio. Agli anti- . a poco a poco preferendo in primo tempo i cibi e di alto· poter e · nutritiv o ne\' ra.lgici si ricorr·età solo. nei casi più osti- ·di facile dio·estione o . per ritornare gradataménte all'alimentazione nati ed accentuati, preferendo il piramidone a Ol'dina.ria. doc;; i minime mescolato a caffeina. Q11ando foc;;In complesso la l e1·n pia della il'}ftue11za miTa ~e necessaria una maggiore nzion e calmante a risparmiare e,d a sollévare le fo~'ze det pa})Ìt1 che aumentaie la q11anti ti di piramidon·e • è •n1eglio aggi11ngere q~alche oppiaceo, 1ad ziente, a mitigare i siÒ.tomi molesti con mezzi . ch e per: qt1.anto più è possibile · no11 dimin11iesempio il fosfato di codeina. Contro l a rascar10 o 'comprbmettan o i potel'i di rc.ststenza chialgie ed i d olori al petto gioveranno le q.pG. DR.\GOTTl. '· dell"organismo. pli ca~ioni locali calde, umide n s'e cch e. L'inso1inia che nei casi nei quali è ostinata INTERESSANTI; PUBBLICAZIONE. N e tale da dep.r im ere an cora più le forze in via di esat1.1·imento, va cop1battut a ,a n che se si è Do'l'T. G. ìvfENDES . · · Capitano Me.dico . del 2°. Reggimento Grapatieri <'Ostl'etti a ricorrere a medie.amenti ad · azion·e · . Gi~ aiuto negli Ospedali di Roma. •

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m d·c1·na' n cb1·rurg1·a d1· gunrra I I .

\ svantaggio è sempre com·M I d~ pei1~ato d~ll'-azione benefi cà del sonno. Già '11el-. ~ li . li la ~celta degli st.in , 1olanti è preferibile non dare Elegantissimo volume tascabile di circa 250 pagine, . con 20 figure intercalate nel testo e 1 tavola a colori 1 la l)l'eferenza a quelli, come la caffeina, che • Prezzo :tire e;. pl'odt1con o insonnia. Co11tro q11esta, per altro, · (Per gÌi associati al POLl~LINICO sÒle L. 3, franco di port9}. già. avranno nzio11e tutte l e niisu1·e prese peF Inviare cartolina-vaglia dir:ettamente al prof .. EN·· miglior.are le co11dizioni g~ nera li e per caJ1-noo .\loRÈLLI, Via S!:.::;tina. 14 - P,omà.

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N O .T E P R E V E N T I V E.·

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Su alcune proprietà fisico-chimiche del sangue di colpiti da bronco-polmonite da influenza. NO'fA PREVENTI VA • del dott. D.\RIO :iVIAESTRINI, libero doce11te dJ Fisi ologi à · a Roma. '

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Av·endo dal luglio u. s. avuto i n cura m ilitari • colpiti da forme inftue11zàli, non &Oltanto ho potuto studiare abbastanza dett~gliatamente le varie forme cliniche · co·n cui questa 'infezione si è sino ad ora presentata, ma ho anche potuto intraprendere qual,che rj è~rc.a sperimentale. • • • :\1entre altri rivolgevano giustamente l'attenzione all'age11te patog·çpo, lC' pensavo di vedere se aléune l)roprietà. fisi co-chimiche del sangl1e avessero subìto qnn.lcl1e modificazione . A mia disposizione avevo il viscosimetro del~ l 'Ostwalà, ·lo stalagmometro di Traube, e l 'arger1to colloidale, prepq,rato , per via chimica, da 1Ionico di Venezia. 1· mezzi di ~·icerc~, a m i a disposizione, non erano ~uindi molti; in ogni mq.do m .i posi all'opera, e qui riassu1nerò breve1nente i fatti ac- · certati, 1·imanda ndo a . tem1)0 l'.)iù opport11no la p11bblicazior1e dettagliata delle singole espe- · r1enz:e. • Il san gue di colpiti da inft11e11za; senza coml)licazioni bron·co-polmonari, rion pres entò 'Varia;:;ioni di so'rtri, nè 'rispelto alla silri 1,isèosi~à, n.~ alla s na terisio1ie s uperfìciale. Le l'icerche mediante l'argento colloidale, che venne pure t1sato come rimedio terapeutico, furono eseguite soltanto col siero, ed è necessario fare ql1alche 'p.rem·essa prima di i~arl arne . È noto che l'argento colloidale possiede cari ca elettrica negativa, ed ~ ancl1e noto che il sie ro normale cij ma.mmiferi possiede proteine (albun1ine e globuline) a ··carica elettrica posi, tiva e negativa. In base poi ad esperienze personali i11edite, con sta che l'argento colloidale precipita dalla sua soluzione acquosa, quan·do venga a contatto con una d.ata _q uantità di siero l1ma110 normàle e che d etta p :r:ecipita;zione non può dipendere dagli elettroliti pre~.enti .nel siero. In caso di siero normale CJliindi.la precipitazione dell'argento potrebbe riportarsi arl· azioni di cariche elettriche opposte, svolgentisi tra il co lloi de i11organico s11ddet~.o, che ha carica elettrica negati,·a, e quelle !)roteine del sièro, che possiedono carica elettrica oppostà, cioè positiva. Ho i.1sato l 'arg. ento colloidale in soli.1zione acql1o~a l: 500. Di e $a \'ersa YO 10. eme. in t1na_ provetta e ag·giungevo 20-30 goccie di siero; la reazio11e a\'\'eniva a temperatt1ra ambi ente . 1

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Ciò premesso, ·dirò subito ch e il siero di sangue di influenzati, senza complicazio'n i broncopolmon.ari, .s i comportava di Iron te al -reagente collargolo come quello di itldi vidt1i norm a li, od almeno non si notavano differenze 1·agguarde\·0Ji. ~ Rist1ltati molto diversi si sono. otte.n uti co1 sangue · ·e col siero di infiuer1zati con 0o·ravr . ' complicazioni bronco-pol1nonari. ' Per le r i·cerche di viscosità e di tensione ·superficiale fu usato il. sang11e defibririato, · e· si · trovò un discreto aùnt!3nto tanto dell'una che dell'altra proprietà. . , Fu poi c.onstatato ch e il siero av·eva qitas·i

. totalmente p e 1·d~ita l(l. facoltà Q,i precipitare l'argerito colloidale . .

La interpretazione di quest'ultimo fenomeno non è così facile com e parrebbe a prim a vista; . Faeendo un ragionamento a.n.alogo al preced~1te, si potrebbe pensare a:d una diminuzio-ne, nel sfere, di lJroteine a carica elettrica positi,·a ; ma s.i - potrebbe anche pensare .ad u11 aumento di proteine a cari·ca elettrica neg~tiva. Esperi·enze, intese à decifrare questa ipotesi , • potevano . portare a conc.lusior.i di qualche interesse, a n che perchè il collargolo è oggi 11satc · come ni-ezz6 terapeutico nelle forme inftue11zali. Per mancanza · di tempo e di mezzi però a questo -pnnto furono troncate le mie esperienze, c[le ho cred.11to 1 sebl1ene son1n1aria111ente, cli render e note. Zona di gllerra, dicen1bre 1918. •

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OSSERVAZION I

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CLl~ICHE.

· Ospedale fisioterapico del Corpo d'Armata di Roma diretto dal ten. colon. medico prof.

GIULIO 11ARCHE:-;r.

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SEZIONE NEVROLOGlCA

di retta dal maggiore medico prof.

Siud~·ome

Gro'ACCJIINO l i'uMARO LA .

a tipo di '' Morbo di Raynaud ,, di origine traum~tica

l) er il dot.t. FRANCESCO SA.BATUCCI. Lu. recente letteratu~·a di g11er1·a è ricqa delle più svari ate lesioni ciistrofiche in rapporto con le lesioni traumatiche dei n ervi periferici. Figt1ra11 0 fra esBe distrofie cutanee di Yario gertete, delle ossa, .dei muscoli, dei tendini, delle aponel1 r osi, e i1articolare importanza ha11n o assunto alcune sin.dromi cliniche jn Fal)porto con distl1rbi dell'innervazione simpatica (p.aralisi, col)tratt11re riflesse, Babir1sky-Fromment ). Per quanto i dist11rbi vasomotori e ti·ofici sia110 estre1namente Yariabili nelle \"arie rontingenze cliniche , pure ce1ti disturbi si ripeto110 IJOi' f1·cquen teine11te in a 1c11ne ind ro1ni, altri in altre, in modo che Ye ne SOnO di carat-


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teristici 1n ogni.tna delle ci11qt1e sinclromi che Dej e t i ne e Monzon distinsero com e con.sie cutive . ai traumi dei grossi tronchi nel'vosi, in :i·ap, .. porto con lo stato anatomico e f11nzio11ale dei nervi: sindrome cla interruzione cornpleta"Clei ner,·i, sindrome da comp.ressione, sindrome da irritazione, sindron1e da reintegrazione, sindrome ·disassociati v ét. · · · Si è .v isto però rarissimamente lJrese.ntarsi i11 seguito a fraumi 'dei nervi una sindrome che ricol'di bene l a sindrome di Rayna11d1 co1ne nel caso che mi accingo ':l. descriyere. Oserei anzi affermare che ...non h o trovato nella letteratura alcun caso nel quale le crisi di asfissia si succedano alle crisi di sincope locale (cia11osi, pallore.) come nel mio caso, 11el quale è verfetto il ricordo ,cl1e le caratter istiche crisi del vero morbo di Raynaud, senza però essere . ,,, gi lln ti alle Yere necrosi dei · tess uti . .t\.nche nei. casi di morbo di .Rayna11d d a trauma d es'c ri tti da :\1ingazzini e Alessand ri dopo il terremoto ·clegli Abruzzi (13 ger1naio 1915) - 11nico lavoro nella letterat11ra - in alcuni si ebb'e la cangre11à l'apidissima me11te, t.anto da obbligare il. chi1·urgo a intervc11ti di a~puta­ 'Zio11e e a11che di disarticolazio11e d ell'an ca ; in altri più leggeri, i fe11omeni -si arre. tarono alla cianosi, che regredì !)C>i lentamente, n1a mai s i • ebbe l'alternarsi ·delle crisi s i11cop~i con le CL'isf di asfissia. E anche jl Burg n ella pubblicazione, cl1e Mingazzini e Al essandri ricord ano nel loro . l avo l'o , fa i1otare che. soltanto i11 1·,11·1 c ét~i di net1ritc, i tre . tadi caratteristi ci della rnalattia di Ra) 11ai.1d sono stati osservati u110 dopo l'altro, cioè lo stadi o della sin cope locale (1)a llore), lo stadio de 11' asfissia (bletL) e qu ello della cangrena. :vra. n.on si parla di crisi alte1 •1tt1 ttes i di sinco11e e di asfissi a. • J..,'interesse quindi del malato che ho avuto occasione di stt1diare è d ato dalla rarità, e dalle.deduzi oni patogenetiche che ne potranno i:;catl1rire in rapporto' co1i il compleRso caprto1o della patologia del s impat.ico: 1

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S ... .t\ ... , di a nni 35, da B e lle?trn. l~11trò ir1 <1ne. to ospedn,Je il 14 gennaio 1918. Il padre è n1orto di n'0Lmo1111e la madre m en t1·e l o metteya alla 111ce. 11 paziente non è bevjtore, l1ega fuf .~ e cj11aln11q11e co11ta'.:·io venereo. S c ffri una nnln1 o nite 11el sette1nbre 1913. Arrno1a lo. a nd ò aJ f1·onte il 2{ ottobre - 1915 e vi ri111ase fino all'a.pt·ile 1917. Il 18 a1Jrile 1917, in seg·t1ito allo :o:;cop1)io di una mina, riportò vaste ferite la~ete nella reg·ione volar~ d ella mano sini..stra co11 fratti.ira di ti l c11ne falangi. Soce.orso rapida1nente, no11 rim ase esposto a] fredd o <:> alle intem11erie. R..i.coverato in vari 0spedali d el front e e della zona, gt1arì chir11rgi,camente in cir ca fJ11attro mesi. La mano durante questo tempo rimase sempre fasciata, con doocia prima, stecca p~lmare po.i, .senza appar·eechio gessato. Non ~n Clirc cp1nndo s iano romi11ciati i dist11rbi d0Tl~t

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SEZIO:r\E PRATICA

cute che oggi s i vedono, ma sembl'a che a poco a po co sia .andata assumendo l'atteggiamento ed il colorito attt1ale. I?ochi giorni 1dopo ·di essere stato ferito cominciò ad avve·r tir,e dolori al palmo e a l dorso della ·mano. I dolori sono andati aume11tapdo e si sono estesi anche alla · regione flessoria dell'avambraccio, e si accentt1ano nei cambiam·enti ài tem1Jeratt1ra e quando l'artò è Lasciato penzoloni lungo il corpo: I~sunie fisico _generale. Nulla si riscontra di anormale . E;same 11rin,e e - sangue negativo. Esa.1rie ·rieurolog·ico. - Nulla di patologico all'infuori di quanto si riscontra a carico dell'arto supe1·iore· sinistro. Arto superiore sinistro. - È lieven1ente ·ipot1·ofico, in modo più evidente nella mano. Questa presenta il pollice fortemente addotto nel cavo, ,COI\ la seconda falang e flessa sull a prima. Le altre dita presentano 1~ prin1a fala:nge lievernente flessa s ui metacarpi, le ,a ltre èlue ip e11estese (speçie nell'indice) sulle prime .. Le falangette delle _ultime qu·attro dita sono ede.1nato. e ed hanno assunto un as.p et to ch e ricorda qt1ello detto a bacchetta di tamb11ro. Le 11ngl1i e sono distro fi,che, incurvate, cli spessore aumentato. più d11re del n ormal e (Fig. 1 e 2) . I .. u mano ha ur1 col oritò sub-cianotico . che talol'a i:~ umenta, sp ecie nelle seconde e terze falan~ri, fino a diy cnire viq}a-c11po, ql1asi ner-0. .i\.l' n1atiino invecé l a mano ha llD colorito bianco-cereo, che ·diviene volaceo non appena il · pa.t ie11te si esp one all'aria. J·]· freddo intenso o l'in1me rsio11e jn a cqi.1a fredda al1mentano la ci ano$i d·ella man o, che a llora assnn1e un col orito i1erastro; il caldo e ·rirnrr1e1·sion e in .acqua calda la: migliorano. '"f al ora le crisi di pallore · e di cianosi si a1ternano nel corso della gior- . nata ~e 11za cause apprezzabili. L e crisi di cianosi so110 arcompagnate da senso di br11ciore nel p.aln10 della mano e da dolori, l1111go l'avambraccio, .da s11dore macerante di odore acre. Le crisi di pallore sono accompagnate da il)Otermia della r11te cli tutta la mano, ma i1iù specialme11te · deÌle ·est r~m ità distali d·elle f aìangi. Nell a mano si notano inoltre le segt1enti cicatr~i·ci: . . ' 1" l.i catrirC' · irre go lare a derente nella facci a. palmare de1 pollic'e sinist1 o; 2° Cicatrice i l'fegolaTe aèlere11te, 111nga · clt1e centimetri. n ella faccia palmare del seco11do tnetacarpo; chiazze cicatrizi g_li nella regione rlorsn lr delle f.al.a 11gj 1111g11eali del terzo e qt1arto lito; cic rttrice irregol are in parte aderente n·ellà raiccia dar.sale dc J I a secor~d a f ul ang·e del q11into dito. • I movimenti pa.ssi vi .del braccio e dell'avamb r acrj o e della mano sul pols6 so110 ti.1tti possibili e completi. · Nelle dita è completa la flessione del polliGe, ridott.a a 113 l'estens i one, nbd11zione a 1/5, è completa J'a dd11zione. La nessione n1etacar1)0-falangica d elle altre ,dita è 3/4 , l 'estensiQne è 1(2 p,er tl S·econdo. ielito, è completa per le altre tre dita. L ,a flessione interfalang·ica ma11ra assolutame11te, meno nelle falangette ov,e ·è appena accennata. L'estensione rlelle seconde e terze falangi è completa. ·I 1no,-imenti attivi sono possibil i e com1Jleti nel bra·ccio e avambraccio; possibili e completi anche nella mano, ma lenti . N Pll e dita. - La ftessione deL IJOllic·e è rid<;>tta a 3/4, manca } ~estensione e l 'abdi.1zion·e1 è complct<L l' ndrlnzion c (o tte~~iamento perm anente). 1

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Nelle .altre qt1attro la fle ssione metacarpo-falangica è ridotta a 1/2, l'estenRione a 1/ 3' per il secondo dito, a 1/ 2 J_Jér il terzo dito, è completa per j l terzo, è quasi completa l)er il qt1 arto

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Esame 1•adiog rafìco. - Frattt1re dei' capi articolari falango-falangei del primo dito. :Vlal definita delimitazio11e -delre teste delle prime falangi delle quattro ultime dita. SublllSsazione palmare falango-falangea del pollice con probabile anchilosi articolare. A.c centuatissin1a d ecalcificazione. Esa·m e elettrodlay1iostico. - I poeccitàbiHtà · galvano-faraidica del i1ervo ùJna1·e e dèi mu.;coli da e~so . innerv.ati. St1i muscoli dell'emine11za · ipbteriare. e negli intero,s set d orsali contrazioni alqt1a:nto pigre, con tenqenza all'egtiaglianza delle formule. Sui muscoli tena1·i lieve• ipo, contrazioni u·n . poco lente, formule normali. Diagnosi. - D.al punto di vista chirurgico : esiti ferite' lacere alla regione palmare della mano sinistl'a, grave 'i·etrazione cicatriziale dei fless ori del pollice. . Dal punto di vista neurologico: Sindromè irritativa à carico del mediano e dell'11lnal'e qssoci~ta a ipertonia d~gli ir:iterossei . e a~ una s1ndrom~ vasomotol'1a a tipo cc morbo d1 Ra,ynaud » .

Epicrisi. - · L '.anamn·èsi .ci l1a indi.rato corrie l 'i.ndividuo da. noi esaminato riportasse circa l'ic. i. o'-:" I -- - -otto mesi prima d·ella nostl'a oss~rvazione (a1)ri- · le ~917-ge11naio 1918) vaste · f érl te lacere della e quinto. L'estensione i11terfalangea è com1)le ta meno che 1)8l1 la fal a ngetta del · terz o e q11into regj Olle volare ·della n1an·o COU frattt1ra dÌ aldito. la fl ession e. è nulla per il &eco11d o dito, ClLilÌ metacarpi, in s.egl1ito a ll o scopp1o .di una n1ina. fylentre con le op1)ortt1ne ct1re le lèsioni chirurgiche andavano gua:rendo, nelI1arto leso senza cause .apprezzabili - · si andaYana sYo lgendo altri fenomeni che a IJOCo a poco l)Ortavano la mano sinistra alle .condizjoni da noi descritte. · Le lesioni chirurgiche· qt1indi passa,1àno in . seco11d a linea~ se si eccettt1i la rilevante retra• zio11e cicatrizi ale dei flessori . del pollice, · in co11trapposto ai f.enome11i di natura distrofica, in evidente rapporto con lesio11i del' siste~.a nervoso per~feri ~o. È ovvio infatti dimostrare che • nel paziente in .e.same si è andata sviluppando • · 1111a. sindrome irritativa a carico d'ei nervi me• dia n o ed ulnare. Bas.ta pensare cl}e dopo. pochi giorni ·clalle ferite, il paziente cominciò a sofI fr ire di dolori i1el palmo eleila mano, irradiantisi i.11 alto lungo la r egione flessoria d·ell'aYan1b racci o. Detti n ervi: sono dolenti alla pressione digitale, -specie nella regione del p olso. L ,esame elettrico ha mostrato i11dubbie - se non gr·a vi - a.Iterazi oni di eccitabil ità ~ i110 galvano-fa• radica del nel'vo llln ate e dei m11scoli da esso Fh~. 2. innerv ati, con tendenza all'eguaglianza della . è appe11n ·accen n ata fra lu f'aln,ugina, e ltt falanforrn11la st1gli. ip ote11arj . e st1 gli interossei dorge it ~). drl. te1·zo , quarto e quinto çlito. sali; . ipo galv·an o-faraclica e .. contrazioni lente Rz(lt>s.si. - . ~~ancano il radi a le e l'ul11aì'e, preanche dei m11scoli tenari. Il p<1ziente n 011 è l1n . cnt1 g11 altr1 r.lf1essi dell'arto R np~ ri o 1 e sinistro. ferito crei n e1'\'i nel .senso che nè il medi ç1no lpoe ... tc~ia tattile e dolorifi ca spec1e s11lle clitu cia11nt irl1e. ' n è l'ulnare fl1rono co lpiti nel tronco - nel deL.e pi cC'ole tli~criminanti J)el' il caldo e il corso dal J) lesso fino alla mano - ma solo .. nelle frcc~cl o 11on so110 bene percepite. il pa7.iente perloro t erminazioni nel palmo~ della m ano ; sonn <'epl'-'l'P .... u11a11to le diffc1·enze pi11 r1ote,·oli. l1ella . cute e i1ei ml1scoli . J)olL·t:osa la com11ressione d el mellia n o e spe- . cioè l e termi11azioni . •·te drll ulnn1·e nella regione a11teriore del polso. della mano che fl1rono lesi dalle ferite ml1lti1)le • -

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SEZlONE PRATICA

e laceranti ·Che lo scoppio Jetermin©. La sin- prime du.E% un rapporto con il trauma .d elle vie ·. drome quindi a carico d·ei n e.rVi non potè non n eTVOSe Vegetative decorrenti ÌhSieme ·COn i ner. . / sviluppa~i che con c.ammino ascen.dente, dalle vi somatici e coi vasi sanguigni degli arti (Trofibr~ · tez:minali verso il troh·co princi-pale. cello) , ciò si può ammettere an.c hé .p er la terza . •• .Fin. qui il caso non avr:ebbe pect1liare im- Seguiamo infatti a qt1esto proposito il raffronportanza. Sono. invece di alto interesse l'altro to che fa Trocello (1) fra la_. eritromelalgia e la gruppo di f.enom eni osservati in rapporto con causalgia pqst-traumatica; « se con sideri'.a mo la lesione n evritica dei due tronchi ci ta~ ~ iper- - egli dice - la sindrome irritatiya nervosa tonia degli interossei, ailter~zio~i di1str ofich Ch e con segue ai traumi C00 c.olpiscon b i tT On~ ' • d·e i tegumenti e detle ossa, 8 lterazioni vaso- chi n·ervosi e i v.asi .d egl\ arti e mena alle caumotorie. L'ip·ertonia (.c.ontrattura ) di un grup- salgie, possiamo fino ad un certo punto schepo muscolare e le alterazioni distrofiche dei matizzare la succession e dei fenom eni vascotegumenti (pelle, glandole su·~orifere , unghie, lari nel . modo seg11ente : in primò tempo · si peli) e delle o~sa (decalcificazione) son o feno- osservano fenomeni di ,a;ngiospasmo, di aumenm eni ben noti come con seguenz a di lesioni dei to pel tono va scolare. La pelle diviene· pallid,a:, n·ervi. . .più fredda, il paziente accusa senso di tor. ' :.È ·da notare infatti come in· molte delle sinpore, formicolio ed an che dolenzia. In qu·esto dromi rese frequenti dalle ferite di guerra si periodo, ch e può avere l..a durata di poche ore associano fenomelli di. natura éertamente n~u- e può prolungarsi pareochi giorni, che può esritica (amiotrofie a tipo neuritico, disturbi di sere appena apprezzabile cli.nicamente e che sensibilità n el territorio cutaneo d'innervazio- precede i dolori causalgici, si rilevano agevolne di un n ervo, altèrazioni qualitative della m ente i . dfsturbi motori. e sensitivi dqvutl al eccitabilità dei mu,scolr ·e ·dei nervi) con feno- trauma tismo delle fibre . nervose somatiche ·d.el. m eni che - seguendo il con.cetto patogenetico l'arto. In secondo tempo insorgono f.enoi:penì ' di Babinsky-Fromment - son.o riport abili a di vasodilataiion e ·Cui ~on·segue abbassamento quelli cli natura riflessa. · del tono vascolare. La pelle diviene di colorito Se però è noto che nelle sindromi da irrita- r osso-vivo o rosso-salmone, od anche scarlatzione dei nervi si possono osserv.are. fenomeni .t o, la temperatura locale aumenta, 11 paziente svariati .a cariço dei tegl1m·e nti e delle · ossa, e viene colto da sen sazione. ·di calore, di brucio. fenomeni vasomotori div·ersi (pàllo'l'e~ rosso~e, .' re, fino aJla intensità del d.oJor,e urente, ·pacianosi, ip~rtermia o ipotermia, iperidrosi o ross~stico, tormentoso, descritto a ccuratamen te anièirosi), fenomeni tutti ch e differiscono òr- · dal \.ve.ir-Mitchell. Se noi ora immaginia.mò di • m ai nettamente da quelli d·elle sindromi da in- ferm arci · a quanto si o.sse~va nel primo pee ch e i feno.terruzione dei nervi, è pur vero che è rarissimo riodo della causalgia .da traluna • .. l'alternarsi delle crisi di sincope locale con quel- ·meni .di angiospasmo si acutizzino in crisi di le di ~sfissia, con un ritplo che ricorda assai asfissia, ,ecco venir ftI;ori -i a.u e .·periodi d·e lla da vicino quanto ayviene nella sindrome di sindrome· a · tipo R·aynaud con il ritmo caratRayanud. In.fatti Mingazzini ed Alessandri (1) teristico dà. noi osservato, n el n ostro infermo>?. Ora come la comunanza della sintom-atolodicono come l' « asso ciazion e di paralisi, per lo meno di quelle neuritiche. alle sindromi di gia, per quant-0 riguarda . i disturbi v.asomotori, Raynaud, nOJ?. è avvenimenyo ordinari o, anzi secretori, tr0fici e .sensitivi. autorizza a raffrona giudicar-e da quanto ne riferiscono i neuro- . ti. patogenetici fra le du.e sindromi (eritromepatologi, . piuttosto raro » . laJgia· e casualgia), del pari si.amo .autorizz.ati Non è lecito dalla patogenesi di un caso ri- a· farne fra la ·sindrome q, tipo Raynaud·, che • • Salire alla p.atogenesi di tutti, specie in una abbiamo descTitto, e l'eritro1nel.algia. ,sindrome che per le moderne vedute etiologiche La patog.enesi dell'erit.romelalgia per il Weirsulle sindromi vasomotorie n on h a più gli an- Mitchell ·(1913) si riassl1me essenzialm ente in tichi limiti nosografici così ben delimitati; ma una neurit~ periferica#provocante uno sta.to di certo il caso ,.da· me 4.e~cri~to ben si presta a abnorme eçcitamento di centri vasomotori e concep.ire· il morbo di Raynaud come un.a. sin- sec retori del midollo. Il Lannois ·e 11 .Seebig.. ... drome 3s .p atogenesi essenzi,almente sifi:!.patica . muiler riconobbero 11na paralisi vasomotrice, Basta infatti pensare alle strette ·somiglianze il Sena.tor una dilatazione vascolare attiva, fra eritromelalgia di Weir~'itcliell, ç.ausalgia altri •autori ammisero (un.a lei=iione · delle fibr~ post-traumatica e sindrome a tipo di Raynaud nervose sensitive e dei gangli, delle par.et1 per vedere ·ché, $e si PlJÒ ammett~re per le (1) E. TROCELLO: Sui llis turbi trofici ossei conseguenti alle lesioni traurria~ic h e de~ nerv~ p e(1) MINGAZZINI e ALESSANDRI: Sindrome acuta di Raynaud associata a .paralisi deLle estremi- riferici. Supplemento agli Annali d1 Med1c1na NavaJé e Coloniale; vo.J. I, 1918. tà. Policlinic o, S~zione Medic a. 1 ottobre 1915. .

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.. (ANNO XXVI,

IL POLICLINICO

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dei vasi. Il C~ssirer considera l'·e ritromelalgia in alc11n.i casi quale una sindrome appartenente ad una malattia nervosa o vascolare, PSICHIATRIA. • in altri casi quale una malattia autonoma del • sistema simpatico (sensu strictiori). Quando si II fenomeno alluçinatorio. " svolge come malattia autonoma, può consiste(G . .-MONTESANO. Quaderni di P~ichiatrìa, 1918, re, secondo il medesimo autore, in una nevrosi n. 11-12). pura dei centri vasomotori, secr et0ri, sensitivi • .e trofici; .ovvero 1dip·e ndere da stati irritativi · L.a patogenie.si delle allucinazioni malgrado · delle fibre nervose periferiche vaso-dilatatorie, sia st~ta oggetto 4i molti studi rimane an. secretive e vaso-sensitiv~. In.fine per altri .au- cora oscura. Numerose ipotesi sono .state for• tori, tra i quali l'Hip·er, l'eritromelalgia rap- 1mulate ma nessuna .spiega il fer1omeno in mopresenterebbe un esempio til'.)ic.;o di paralisi dei e s·oddisfacente. A iS piegare le do icomp1eto . . . .al-· nervi vasocostrittori, f.acendo per tal modo . ri- 11\cinazioni -ps1co-sensoriali 1s i so·n o finora mascontro alla malattia di 1Raynaud, esempio alnifestate due tendenze: l'una le fa derivare 1da trettanto caratteristico di spasmo dei me_Q.e- un'abnorme attività di particolare territorio simi nervi, ve~etativi . .Qgnun vede quanto · l'i- n·e rvoso per modo che 1e imagini di . genesi pgtesi d'Hiper sia verosimile nel nostro caso. interiore aoquistan·o un colorito· ·che le rende Infatti il rapporto ·di ca·usa ad ·effetto fra le:- simili a quelle pr·odotte da s.tim·o lazibne est~rsioni n·ervose e sintomat.ologia sarebbe comple- na deg1i organi sensoriali; 'l'altra che riporta to : con lo stabilirsi della .s indrome irritat~va l'erronea intuizione a un disturbo di sintesi a carico del mediano e dell'ulnare si sono avumentale. • ti i fenomeni clinici a tigo neuritico; per lo La p·rima tendenza è d eterminata ·d all'indispasmo dei vasocostrittori la sindrome angio- rizz,o ·p rev.also per molti anni ~n psichiatria spati.ca. çiò. bèn ·si accorda anche con le vedute di dare a tutti i processi psichici una sicura del Leriche il quale sostenne dinanzi alla Soe determinata 'localizzazione anatomica. • • cietà di N eurologia di Parigi che la causalgia Si è sostenuto che l'allucinazione- .av.e,s se una e i fenomeni conn·essi dipendono da una neuorigine periferica; alle imagini mentàli ·Se ne ri te delle vie simpatiche dell'a1"to traumatizaggiunger·ebbe qualche altra dipendente dalla , zato. stimolazione .abnorm e del rispettivo •organo Per comprova del fatto si deve pensare ·al di senso, e l'aggiunta farebbe si ·che tutto il . . genere della lesione; ferite numero.se, l~ceran­ comp'lesso imaginativo acquistas.se ·car.atteri di ti con distruzioni cutan·ee estese, in un terricorrispondenza rCOn Ulla realtà -Obbiettiv.a attorio che ha così larga innervazione simpatica. tuale. Tale ipotesi è stata sostenuta in .base Il caso descritto mostra anche l'importanza ad o.sservaz~oni cliniche ed a sperimentazioni, dell'·elemento etiologico · cc freddo » nella genesi eh.e però non sono .abbastanz~ numerose, e di ·quoote -torme (Mingazzini) . Infa.tti. nel pa- quel che pili conta, non sono adattabili a tutti ziente peggioravano i sintomi di sincope lo cale i casi e n·on sono sufficienti a dare una interfino aJI'asfissia, con il freddo atmosferico, con pr.etazione del . fenomeno in tutta la sua coml'immersione nell'acqua fredda, si mitigavano plessità. Del resto .a parte la circostanza che con il letto, -con l'impacco ca.Id~, con l'imm·erresta a ·dimostrarsi la esistenza in . ogni caso sion.e in .acqua calda. ' di allucinazion·e dell'eccitazione dell'·o rgano I sensorio .p eriferico, ·s ta il fatto che l '_abnorme stimolazione 'Periferica non è se·m pre di per sè INTERESSANTE PUBBLICAZIONE. • • sufficiente a produrre il fenomeno allucinato~ Prof. GUGLIELMO BILANCIONI rio, don.de la necessità _di · altre. alterazi·oni. E Assistente nella Regia Clinica Otor1nolar1ngolatrica ciò senza tener conto cb.e in' a1curfi casi per e aiuto Medico negli Ospedali di Roma prodursi l'allucinakione è necessario il riposo del risp·e ttivo organo di senso. Con l'intensificarsi d·egli studi sullé localiz- _ • za:zioni cerebrali ·s orse la teoria che le alluad uso dei Medici pratici e degli Studenti' . . cinazioni fossero in rapporto •Con eccitazione Un volumf' tascabile ricl!amente tllustrato di 928 pagine. dei centri ·s ensoriali corticalj. con 100 figure intercalate nel testo ed elegantemente rilegato tn tela con 1sLriztone in oro. Il problema però con tal nuova localizzaPrezzo llre 8 zione resta di po.co semplificato. ,s e zona al. Airlt abbonati del • Pol1clln1co » st spedisce per sole lucinogena è il centro corticale di proiezione L. 6.76 (franco d1 porto). dei ,~ ani organi di senso, occorre stabilire: Invtare Cart-0llna-Vaglta al prof. ENRICO MORELLI. Via Stattna. n. 14 - Roma. ~) in qual modo avvenga l'eccitazione abnor- .

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SEZIONE PRATICA

me di tale zona;· b) c:n1e l'eccit~zione abn•orm e agisca elettivamente, .sì da risvegliare un limitato n11mero d'imag-ini, e coordinate fra loro in modo da aversi un .p rodotto simile più o meno a quello dei .s ensi. Per r.apporto al primo quesito, 1e ipotesi affacciate sono due: per l'una il centro è abnormement·e eccitabile, per. l'altra abnorme. mente eccitato. La prima è so·S tenuta so.pr.a tutti da Tamburini: questi spiega le alluci' dei centri psiconazioni con tino stato irritativ·o sensorii, analogo a quello dei centri motori :Qei fenome11i convulsivi. Per Roncoroni la sovraeccitabilità deriverebbe anche da ridotta azione inibitrice di ce:ptri superiori. La seconda è stata sostenuta da w .ernicke e Brugia, i quali parlano di rinforzo locale di stimoli impe.diti di di·s tribuirsi per interruzione ·di vie associa• tive. Tanzi e Lugaro sostengono una teoria mista : l'allucinazion e si produce o per esaltazione dell'influenza retrograda dei centri .rappresentativi sui sensoriali, o per u~'abnorrne sensibilità ·d i qu,e sti ultimi alla detta influen•za. Circa. il .secondo quesito sembrano tutti d 'accordo nell'identificare il . processo a mezzo di cui si .s uscitano le imagini allu.cin.atorie con l'altro generatore id i fenvmeni rappre·s entativi con l'aggiunta. di un qualrche elemento che farebbe loro acquistare il colorite di prodotto attuale dei sensi. Ma con tali ipotesi riesce difficile spiegare . parecchie particolarità del fenomeno allucinatorio. Riesce difficile spiegare il fatto ·che nel campo di uno stesso ·Senso possano prodursi contemporaneamente o per lo meno con alternative rapide regolari imagini allucinatorie e rappresentazioni mentali normali. Mal si concilia con l'ip·ote si di una lesione cerebrale ' molto limitata ·e circoscritta .sia la parzialità, sia l'intermittenza del ·disturbo. Similmente incomprensibile con le dette ipotesi è la manifestazione contemporan€a di allucinazioni com. plesse plurisensoriali, c·h e ~Jovr.ebbero interessare zone limitate e nèllo stesso tempo lontane. Aggi'q.ngasi che finora !'.anatomia patologica non ha scoperto in ausilio ·della clini.ca alcuna zona allucinogena. D'.altra pa;rte è oramai perfetto, l'accof'do :sul fatto che le zone 'corti·c ali in rapporto dir.etto con gli organi dei sensi n·o n sono esclusivamente sen soriali, ina sensoriali-moto.r ie, ossia adduttrici ed abduttri·ci, non. si comprenderebb.e quindi con la detta ipotesi un ·disturbo sensitivo mai aocompagna.: t~ da un disturbo motore. In un'.altra serie di ipotesi il fenomeno allucinatorio è 1spiegato ieon disturbi psichici di varia specie. Per alcuni è uno stato delirante o suggestivo che .dà lo speciale colorito al #

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processo imaginativo; per altri tr.~ttasi di il1usione resa possibile dalla mancanza nel campo della coscienza di quelle imagini che dovrebber-0 servir.e di ·correz.i one. Si è parlato cosi di delirio della memoria; ~i disturbo di sintesi mentale; di ricordi, , . emozioni, idee generali ed altri processi :psichi.ci richiamati intorno• a un'imagine1 morbosa · 1elementare p·rimitiva, iptegrandola fino a farne un'imagine ' complessa ~ iSiinile alla realtà; di ·riduttori che . vengon·o meno, per cui le imagini .si sottrarrebbero· alla ·S intesi che collega ogni stato attuale di còscienza con l'esperienza pas~ata e la realtà presente. Ma tali fatti non sono dimostrabili in tutti i casi. ' Tuttavia la insufficienza delle ipotesi finora formulate non deve far rinunziare ad interpretare il meccq..nismo patogenetico delle allucinazioni. Per giungere a tanto, 1secondo l'A. ,_ occorrè ben fissare le differenze tra imagìn·é sensitiva ed imagine m·entale; quando tali dif-: ferenze :siano state ben comprese è facile in' terpretare- come ·una imagine mentale pos.sa assumere ii ieolorito di una s·ensitiva. Le imagini sensitive e quelle mentali si differenziano non ·solo per una diversa origine • delle icoi1fenti che gen.e rano rispettivamente l'una e l'altra, ma an-che per una diversa re' sistenza opposta ad esse nella corteccia per l'ulteriore percorso. Q11elle nate dagli organi di .senso non troverebbero normalmente ostacolo ad un'ulteriore diffusione, · le altre si. La resistenza ·che queste ultim.e. incòntrano e che sarebbe dovuta a minore intensità originaria, a condizioni anatomiche ed in .p arte anche all'antag·o nismo esercitato dalle prime non avr.ebb,e 'come ·s olo eff·etto di rèn·d ere l'eccitazione corticale più debole e quindi le imagini più pallide, · ma importerebbe p·articolari . • fenomeni 1sensitivi. ,S i avrebbe un reflusso della corrente medesima )ungo la via già percorsa verso il punto èlì origine, donde una nuova impressione che vaga ma' costante aggiungendosi alle primitive mentali si fonderebbe con esse rendendole così diverse e quindi descriminabili :sp·ecifi·camente dai puri prodotti dei sensi. Se ·queste resistenze vengono meno o si rid-q cono di molto per modo ieh·e gli accennati • :effetti retrogr.adi delle correnti ma~chin· o · o siano m•o1to lievi, il partico'lare fenomeno sensitivo 1che si aggiunge al primo prodotto men. . ' tale non ·s i avrà o, ·Se pur si produrrà, non sara àvvertito dalla coscienza con la intensità necessaria per ,costituire un elemento distintivo: alle imagini m~ntali rese pili vive d.all'eccita- , zione più ·forte non 'si· aggiungerà quel" che impediva il loro scambio con le sensitive e ne. conseguirà il fenomeno allucinatorio. Non l'in•

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tensità adunque, m~ la presenza, l'aggiunta di tuito delle esperienz.e destinate a stabilire in una particolare imagine sensitiva che si fonde . quale misura la chirurgia può trarre profitto con quelle prodotte da attività ~utomatica o dall'innesto di tessuti morti. ,S appiamo che_ un frammento -di tessuto c-0nvolitiva farebbe ·distinguere le medesime da le altre prodotte da pura stimolazione dei -s ensi nettivo innestato morto, purchè sia permeao da diff'usione a mo' ·di · riflesso della corrente bile, vale a dir·é purchè la sua struttura. perche da questi nasce. Le .allucinazioni sensoria- metta l'immigrazione d·elle cellule connettivali li ,s arebbero dunque o riflessi abnormi (allocidell'ospite, ripr ende dopo poeo temp o comple. . . nazioni 1elementari) o fenonien~ imaginati\li che ta.mie nte la sua vitalità. La 1sua forma è connon trovano la resistenza abituale al loro svol- servata se non interviene alGun f.attore a mogimento· (alluieinazioni complesse, configurate). dificarla; in caso 'contrario, essa si adatta alle Ed i fattori di questo . processo, cosi come è i1uove circostanze. . eoncepito dal Montesano, sarebbero tre : dimiLa ·s ua tram~ ·c onnettiv'a le· persiste; dopo la nuzione · di resistenze anatomich·e, ·diminuzione scomp~r.sa d,ei pl'lotoplasmi morti :per opera di resistenze fisiologiche opposte alle correnti delle cellule migranti, i fibroblasti dell'ospite generatrici di imagini mentali, ·s upera.mento si installano nell' edìficio connettivale p~rsi­ più facile di queste r·esistenze con maggiore stente; la circolazione si ristal)ilisce e ben pre' intensità delle dette correnti; la prima dipen- sto è assolutamente impossibile di riconoscere • dente Q.a disgregazioni dei legami . corticali, la · con l'esa1ne istologico, che il tessuto innestato .seconcla da difetto di intensità di corrente an- è stato introdotto morto· nell'organismo dell'o, tagonista sensitiva, la terza da esagerazione ~pite . Utilizzando nell'innesto iessuti fissati della eccitabilità reattiva deglì organi. n·ell'alcocil o n~l for~olo,' gli AA. hanno con- r La teoria del lVIontesano che dà anche ra- statato ch'.essi non determinano alcuna reazio- · • • gione del m eccanis.m o patogenetic_o delle al- n.e locale se sono asetticamente inne.stati; che lucinazioni p~ichi che o pseudo-allucinazioni, l'unione ai tessuti dell'ospite avviene diretta-· spiega il maggior numero di fatti .e dà adito mente, senza formazione di· un tessuto nuovo ad vn minor numero di obbiezioni. E,s sa ,è ba- interme.diario; che le estremità sezionate delle sata sopra una concezione della ft1nzionalità . fibre• conn.ettive dell'inn.esto si saldano, per un del sistema nervoso in rapporto alla fenome- fenomeno pur,amente fisico, alle estremità senologia psi chica come una serie ·d'ar.chi re.fles- zionate delle fibre similari dell'ospite, e che il si ' facenti sempre. capo alla periferia e per- ripopolamento cellular,e comincia in capo a pocorsi in num.e ro maggiore o minore ·da corren- co tempo per opera di fibroblasti, già .adulti ti; variabili ·per la localizzazione e l'estensione fin dal loro primo apparir.e, che s'insinuano dei punti d'origine e'-d'arrivo, per la diffusi- fra i f~sci connettivali progredendo dalla pebilità in genere, per I.e resistenze che incon- riferia verso -i l oentro .dell'innesto. trano al loro percorso e con.s eguenti effetti reLa. cono.scenza di questi fatti ha condotto troattivi, deviazioni, eoc. éon questa concezione gli autori a r1cercare se innesti, abbastanza · possono agevolmente spiegarsi, oltre ai fenogDandi per riparare perdite di sostanza diffuse meni emozionali, alle allucinazioni e alle illu-. d'organi formati da tessuti connettivi, oome sioni dei sensi, anche gli stati di seconda co. tendini, arterie, ..si comportino c·ome i minu..scienz,a, i difetti di ·criti,c a, la s~ggestibiltà, i scoli frammenti che· erano serviti a .s tabilire delirii, tutti i disturbi in g,ener'e n·ei quali è alterata prevalentemente la capacità d'inter- la realtà d·el processo. I tentativi .s on-o stati coronati da successo. pretazione. DP. Resecando a dei cani 2,5 cm. ci.r ea del tendine ~stensore comune delle dita della zampa 1 CHIRURGIA. anteriore : e. colmando immédiatam.ente la p~r­ Della riparazione chirurgica di alcuni tessuti dita di sostanza con un pezzo di tendine morto, appartenente ad un cane sacrificato un me.se .. con innesti ·di tessuti morti. • prima, conservato in alcool, dopo tre• mesi s'è visto, alla necroscopia degli animali, che (J. NAGEO'I'l'E e L. SENCERT. La Presse M édicale, il tendine oper.ato non diff er'i.sce in nulla dal 9 clicembre 1918). " corrispondente ·della zampa .opposta. Tra due • Sulla guida delle nuove teorie circa il signi- zone lievemente bluastre, corri-spondénti alle ficato e la genesi d·el tessuto connettivo, cono- lineé di sutura superiore e inferi ore dell' in.:. scendo la ""POSsibilit~ di vedere rivivifi.carsii nesto, .questo non is i distingue macroscopicaframmenti di tessuti connettivali innestati mor- mente in nulla dal tendine vicino, del qua.le ti in lln organismo vivente, gli AA. hanno isti- serba tutte le qualità morfologiche e fisiologi• 1

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che apprezz.abili ad, occhio nudo. L'innesto ten, La rigenerazione dell'osso . .· . dineo morto fa a~solutam.ènte parte del tendine (A. BERG ·e W. TlIALHIMER. Annals -of Su.r gery, , · vivente. · marzo 1918) . L'esam.e istologico dèl pezz:>, ·fissato nel · for. . molo, dimostra che la ·c ontinuità fra il tendine I prin.c ipì fondamentali, · che regolano gli · • • e l'innesto s'è stabilita se11za . alcuna linea 'di innesti ossei, risalgo:qo ad Ollier (1867), e, ,s ono demarcazione: nòn s'è for.n;iato alcun· tessuto d~' ·ordine macroscopièo; ·pos.sono ·essere così cicatriziale nel punto di unione, ·p·e r moM che ria:s:siinti : ·Esiste una differenza fondamentale , . è assolutamente impossibile idi rioonoscere do- fra ~nnesti autoplastici cop.ertf dl periostio e . ve cessà il tendine, e dove comincia l'innesto. .qualunque .altro materiale oss~o p·er trapia-JfCon ulteriori osse·r vazioni, in càni · ,s aèrifi- to; ' solo . i primi aum·entano di spessor~ e il cati in tem.p i diversi, ' ·s 'è potuto v.edene che in pe;riostio resta in vita ~ mantien.e quella del-· un· primo tempo tutte le. cellule tendinee mo!te 'r innesto; ogni altra . s·p ecie d'innesto osseo è déll'innesto 1sono .!Spazza.te via per fagoci to,s i : destinato a morire; pe~ ..ri·s tabilire la contfnuità .' sui bordi, al contatto dei tessuti d·e ll'ospite, ossea, qua:pdo ·s i vogliano usar,e inn.e sti 10 ssei, dei nuovi fibroblasti, delle nuove cellule ten- . qu·esti debbono essere viventi, autogeni, coperti dinee invadono l'innesto, m~ntre eh.e tutta la di periostio. sostanza connettivale di qu·esto resta in posto Questi principi fur.o no •C onsiderati oome asr e· si salda con la sostanza connettivra ·del ten- siomi ·fino ·ai Iavori di Radzim·owsky (1881) e. dine. . Questa .s aldatura,si fa i11 modo ' così .per- B-0nome (1885) : que:sti,' · all'o.s servazione macrofetto che ogni traccia de~la soluzioJ?.e di con- scqpica, asso·ciarono· J'indagine istologiéa, e tinuità va r<11pidamente .sparendo. .c onclusero 1che, quando si trapianta:nio 1segtnenIl reticolo vascolare si .r ioostituisce egual- ti di osso viv·ente. fornito di periostio, il· tessuto osseo muore, m.entre. il periostio vive e promente così b.ene da non potersi .. affatto diff.er.e·n ziare da quello del tendine· nonnale. Non duce n·u ov10 osso. . . . Secondo · ulteriori ricerche di Barth (1893), · avviene, dunque, una sostituzione di tess"ll;to, nia è lo stesso tessuto innestato morto che- tor- non solo il tessuto oss'eo· dell'inne.s to muore, na a vtvere. ma aqche il periostio,. · mentre il- periostio . dei Le esperienze d'innesti di artf}rie hanno dato vi1cini ·frammenti pr·oliféra, coprendo e sostiidentici risultati. Se si asportano a dei cani tuendo l'innesto : 1SaTebbe p.erciò equivalente • • ~3 :centimetri di carotid·e e si rimpiazza il segtrapiantare osso vivente con o senza periostio, mento asportato con un pezz·o cli carotide morto oppu.re osso decalcificato o m.acerrito. Que·s te .. e c·o nservato da un mese in alcool; se si. fa la con·clu·s ioni, prima acç.ettate, furono poi mès.se resezione id i un tratto della parete _anteriore in dubbio, ·s pecie al Congresso tedesco ··d i chi• · d1ell'aorta addominale e si rimpiazz.a oC~on la rurgia; nei 1·902. parete .anteripre di ·un'aorta morta, gl'inriest1 Axhausen, con num·e rose espe.r ienz1e., ·s tabilì ' arteriosi morti riprendono perf.ettam~nte e ri- 'eh.e i vari materiali ossei per innesto· .no,n si vivono come quelli tendinei. . c on una te·c nica e.quivalgono., come vuole Barth, e · che e,si8toperfetta si · riesce aid evitare la trombosi. ·Gli no differenz.e so,s tanziali· fra il comportamento esami i·s tologiei d.ei vasi innestati dimostrano degli inn.esti forniti ·d i periQ~tio e g.l i aìtri. ' In~ che l' arteria .innestata morta ·s 'è completamen- vero, mentre q11asi tutto il tessuto oss·eo d~l. te rivivificata, ch'essa. non ha ,s ubìto :o.è disin- l'innesto muore, il per.io.s tia 1 esta vitale e pr.o· tegrazione, nè ri_a s.sorbimento; che non ha pro- , duce nuovo oss 0·; e inoltr.e favorisce lo st~bivocato nè endo-- nè .p eriarterite e G:q.e s'è per- · li.rsi di r.apide co·nness.ioni vascolari. · ' " f,e ttamente 1adattata alla sua funzione. Mac:Ew.en (1912) è d"opinione che il •periosti·o Per ·la ripar~ione chirurgica di grandi' per- sia ,soltanto ·u na membrana limitante, che ser-. dite di ,s ostanza di tes·s uti connettivi, ·come i ve a t·enere entro certi limiti la neofo~mazione teii·dini, le p•ar'eti vasali, B.cc., ·l'innesto sembra o:ss~e,~ l'•ossq potrebbe riprodurre sè ·s tesso, se il processo di scelta. L'innesto vivente fres~o, suffic-ie:r:i.temente irrorato. Le ctjtich·e, èh~ si che dev'essere autop1astico od omoplastico, e possono ,f are a MacEwen, 1sono: ,cne lo studio ' quasi sempre i·m possibile a causa della diffi- istologico è quasi completam ente trascurato, coltà ·di procurarsi i tessuti; l'innesto yivente e che non ·è .s-q.ffìcie·n~e l'ader-e nza def connettiv·o conservato in èold-storage non è stato ancora cireostante al traipianto, e "]'immagine radio· impi1egato in pratica. ·Il . metodo degli innesti . gr?>fica nQrma.~e dell'inll~,sto, per aff.e rmare che morti ap.pare come il metodo più senipli-ce;. più questo è vivente. facile, più ·p rati·co. Ulterio:ri Ti-cerche di Maye~ e v\Tehn-e r con• .tribuiscono aid affermare la funzione osteogeB . . MASCI.

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netica delle cellule osteoblastiche (del perio- in n essun 1Caso dimostrarono processi di moltiplicazione. I vasi dei canali Haversìani semstio, endostio, di ri~estimef?-to dei canali di Havers) , e J,irilpossibilità che l e cellule ossee brano anastomosarsi rapidamente· con quelli adulte formino osso nuovo. circostanti, e attorno ad essi si depositano ca_Phemist er · e Smith hanno espresso opini oni tene di osteoblasti, che ·si moltiplicano rapidaanaloghe. mente e sosti\ui.scono ·tutto il vecchio ·t essuto Gli AA. di questo articolo ha11no ·eseguito of seo.; il riassorbimento di questo tessuto ·Semesp erienze su 22 gatti adulti, allo scop.o di sta- bra· ,avvenga dir.etta.mente col meccanismo del cosidetto creeping · repl'acement. Gli osteoclasti bilire qu.al è il fato dei vari componenti ·d~el­ l'osso, quando vengono trapiantati, singolarsono .assai poco num·erosi. mente o in combinazione, .e quali di essi 1 sono L,osso di neoformazi one, derivato .dagli osteocapaci di ·neoproduzione ossea. Alcuni innesti b~asti dei canali Haversiani, invad e anche la . furono posti sulla superficie della milza o nel cartilagine, le cui cellule si clispongono in co6UO interno, altri nel sottocutan,eo, la maggior lonne. parte .sulle cartilagini costali, cui era stato Nei trapianti_ di corticale + strato del camtolto il pericondrio solo o il pericondrio con bio la neoformazione ossea deriva, in maniera part di ·cartilagine. Gli innesti erano fissati presso a poco uguale, dalle cellule del cambio con llue lp.oci di seta. Fu scelta la cartilagine, e ,d agli osteoblasti dei canali Haversioni . • eome letto per gli inn,e sti o~sei, per gli stretti Gli innesti contenenti endostio mostravano rapporti esistenti fra questi due tessuti, sia un'attività proliferativa anche maggiore. durante lo •S viluppo 1Che dopo. A. CHIASSERINI. Il materiale da trapiantare fu prelevato dalla tibia. MEDICINA. Esperienze con innesti di periostio. - Ne Sulla présenza dell'indossile nelle feci: furon.o eseguiti 25 :Sulle cartilagini costali; essi '' indossilcopria ,,. vennero esaminati ·da 7 a 389 giorni dopo, e in tutti fu riscontrata neoformazione ossea . · (CANTELLI O. Rifor·ma Med.ica, n. 46, 1918). Questa si avv.erò an·che in un innesto posto L'A., dopo · aver ricordati i numerqsi studi n el sottocutaneo e in un altro sulla superficie della milza; mentre un innesto nella sostanza fatti a proposito dell 'indossile urina.rio od ind acano, come inesattamente è ·chiamato, e l ,i.m- . splenica non lasciò altro che una ·cicatrice. E portanza che oggi l'indol o fecale va a cquistanda notare che al peri.ostio pr. d. era unito lo strato del cambi·o, ma in maniera non ·conti- do, nonchè i lavori propri sull,argomento, r-acn11a. Da quest'ultimo strato sorgè il tessuto colti in una monografia: « L,Indolo ed i suoi derivati, Cappelli, Bologna», .n ei quali per primo o·steoide, che poi si trasforma in', osso adulto, ha messo in evide.nza l importanza dell'indolo con spazi contenenti mi.dolio emato,p oieti.co. Il tessuto osse·o neoformato invade l?. ·.,artilagine. urinario n·el rap porto: indolo indacanurico, in· come ·n el processo di ossificazione en condrale dolo distillabile, in considerazione ·coll' « indol,o durante lo •S:viluppo. Un·a . parte dell'osso rleo- fecale », fa cenno -d i al.cune ricerche da lui già eseguite :Sulla presenza dell ,indossile nelle _feci. ' formato, anzichè derivare direttamente dagli Ricorda infine alcuni studi clinici e ricerche osteoblasti, è prodotto delle divisjoni mitotiche sperim·entali in vitro, fatte fin dal 1914~ ritordelle cellule lacunari giovani. Nei trapianti ·Più ve~chi, accanto alla ne o- nando a dare la descrizione del metodo da lui formazione ossea:, si osservano processi di rias- seguìto per l'estrazione dell indossile fecale. Esso è un po ' differente a seconda che si sorbimento. · Molti di questi innesti, vur essen do form.a ti tratti di feci solide o liquide. Se solide, .iSe ne prendono una ventina di grammi, si stempe-· di osso, non dayano alcun'ombra coi raggi Roentgen; ciò che dimostra la necessità in gue- ranno accuratamente in 150 gr. d'aoq:ua distil' . lata calda: e, previa aggiunta di 15 eme. di sti casi di ricorrere sempre al~,1esame i stologico. Innesti di corticale senza o con lo strato del una .soluziQne satura di acetato n eutro ·d i piomcambio, di corticale col cambio e con l'endo- bo, si filtra. Se liquid·e, si filtrano serizi'altro, stio. - Gli innesti esaminati dopo brevi inter- prendendone all'incirca un 150 gr. o quella magvalli di tempo dimostrano che la maggior- par- giore quantità che si ha disponibile. A questo te delle cellule ossee sono morte; quelle, che punto, il metodo procedendo di · pari passo in sembrano ancora viventi, sono situate sui mar- ambedue i casi, si misura esattamente, quando gini dell'innesto, ove la nutrizione per diffu- se ne voglia fare anche la .r~cerca quantitasione è più facile. Anche queste ultime cellule tiva, il liquido filtrato, e si riscalda sino al1

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l'ebollizione, aggiungendovi, durai)te 11 tempo .che il liquido perrr1ane a cento gradi, alcune gocce di acido acetico gl'aciale. Previo raffredda.m-énto, filtrazione del liquido, ritorno al suo primiero vol11me eèl aggiunta, nel rapporto del 10 %, di una soluzione di acetato basico di piombo 1: 10, .si filtra e nel filtrato si fa la ricerca qualitativa o anche ·quantitatiYa, per m,ezzo del metoqo di Maillard e Rane, occorrendo in tutti i casi i lavaggi descritti dagii AA. pel dosaggio dell'ind'ossile urinario » (Vedi a tale propositò la monografia s·u .. citata) . In questa nota preventìva, dopo aver trattato dell'importanza genetica e pratica dell 'indossile fe,cale, l'A. fa cenno .di a1cuni suoi stiJdi sull'argomento, studi che, date le vicende in corso, non potè nè approfondire nè condurre a tèrmine. .:, 0t ..L i1 ir1unzi tt1tto che in ricerch.e su ani. .mali - cani, -conigli -:- fatte per mezzo d'iniezioni sottocutanee d'indolo o per introduzicme orale, nòn potè mai riscontrare indossile nelle · feci. Conferma poi che normalm·ente e nella maggior parte delle forme morbose le feci si .possono considerare lipere da indossile. Af.. ferma d'averlo riscontrato qualche · rarissima volta nel tifo e nell'occlusione totale delle vie biliari; in un. caso di appendicite supp·ura~a; ed in modo, che potrebbe ancl1e forse apparire · costante, nell'occlusione intestinale .a livello dell'ileo. Data l_'importanz~ cui potrebbe as~urgere il sintoma, ed il ~alore scientifico e .pratico che gliene potrebbe derivare, si ripromette di seguitare ad occ11parsi dell'argomen7 to, . invitando gli studiosi a portarvi il loro contributo. . · L. P . 1

BttADEMIE, SOCIETA MEDICHE,\ tON6RESS!. . '

Congress~

di ostetricia sociale.

Nei giorni '6-8 •g ennJlio c. a. si è ten11tu in Roma l1na riunione straordinaria dèlla ·Società Italiana • fli Ostetricia e Ginecologia e si è avuta una di· SCllSSione molto 1 importa11te, veramente degna dell'ora presente. I problemi cli ostetricia sociale sono problemi eugenici che possono dirsi vitali per · l~avvenire della uazione e delta razza e come tali f11rono considerati da tutti . gli ota tori. . Non fu una delle solite clisc11ssioni accademiche. . . Dei varii proble1ni fu considerato quasi unica.mente il lato pratico. · La preocc11pàzione ooml1ne e costante fu .quella della organi~.zazione dell'assistenza materna. l\1ente e cuore gareggiarono nella ric.erca. dei mezzi migliori' per venire in aiuto alle madri, a tittte le 11iacZri, procurando loro la gioia di figli robusti e sani con 1a tut.ela assidua e. saJ)iente delle loro funzioni materne, attuata dalla scienza, ispirat:a dalla ca-tità : da una scienza e da l1na carità più vive, più 1a;rgament,e intese ed ap,p licate, .trasferite dal camPo individuale a quello sociale, in una parol3:, più J

1noderne. Tutte .le <}uestioui

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in queste sedute .fl1rono trattate i1on isoL'l tamente, ma in rapporto con · gli altri problemi sociali, Politici, economici, per-_ fino religiosi dell'ora che \Tolge. E vi fu un oratore che m?lto opportunamQnte rilevò la necessità. di iniziare con l'as5istenza sociale alla maternità . . quella redenzio11e de1le plebi che .si è resa final• mente possibile, per il trionfo dello spirito di modern'ità con la sfolgorante vittoria della demoCI''lzia e .l'associazio11e dei popoli liberi che deve esserne la consegµeMa feconda. . ' . L'opera del Congresso doveya essere, e fu, cosL, . . • ' collegata oon quella. che ferve in ogni altro campo per dare alla umanità trava.g~·iata dalla lunga guerCOMMEN .T I. - ra. e dalla crisi supremA. di rinnovamento, . i nuovi Se l'influenza èonferisca l'immunità. principii, la nuova organizzazione fondata sulla giustizia. e sulla scienza, la civiltà nuova, la nuova ' Ric ev-i amo : ~ morale finalmente cristiana ed universale, nO"n fat• Non voglio in niun modo difendere una mia ta di vaghe •aspir«tzio:ni ma di tangibili realtà,_ venota, riguardante l'immunità conferita· dalla nuta influenza, voglio soltanto significare che biso«di cielo in terra a miracoZ mostrare>>. gna molto apprezzare, specialmente ia medicina, le conoscenze che èi fo.r nisce l'esp,e rienza * ** giornaliera. · · Nella seduta inatigtirale del Congtesso furono da.I . prof. E. PEsTALOZZA, in mirabile riassunto, . esposte All~osservazion e ·con·segnata nel P oliclinico, fase. 51; dal dott. Scoccia, aggiungo che molti le moderne idee ~ulla assistenza sociale della maprovvidenze . escogitate ed attuate nelle altri r.i lievi del genere sono stati eseguiti ·e che dre e le illazi'oni 1 che se ne son o tratte, confermano varie nazioni per il miglioramento della razza in maniera indiscutibile l'opinione dell'esisten- l1mana, proteggendo nella madre il · nascituro. ]) il prof. MARCHllF.AVA, rappresentante del Comune, con za di un'immunità consecutiva all'influenza .sof- cmmmosse parole, degne del grande uomo di scien.. ferta. za e df fede, rilevò gli stretti legami tra i problemi • Questa è nozion,e sicura, ~he ciascun·o di noi di eugenica. e quelli della sifilide e della tubercoh a - tratto aallo studio dell'epidemia attuale. losi così gravi per la sal11te e il vigore della fazza . • Ha cn11rhiuso 1nolto felic~n1ente· il prof. ROTH, rapFerentino. presentante del Governo, portando l'assicurazione · Dott. PIETRO DE TOMMAS I . discus~

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(NOSTRI RESOCONTI PARTICOLARI).

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CL POLICLINICO

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che questo a Yrebbe tenuto \n gran conto gli studii giata. Per questo. il R. si dichiara in favore della. ed i · -voti del Congresso di ostetricia sociale, per istituenda Cassa nazionale di assic11razioni sociali I quelle riforme non solta11to contro le 1nalattie col :relativo pareggiamento, per - di indole . · scolastica, semplificazi-0ne an1mjni$1:rativa, qello stato di graeduca tiT"e, necessarie, ma ancl1e per quelle più ampie relative ~1lla assi$tenza sociale nel campo della vidanza e l)UC·rpel'io con queflo di malattia. · Passando all'organizzazione dei servizii di assimaternità. , Nel pomeriggio si · iniziarono i lavori del Constenza delle gestanti ma1"itate povere; il R . distingue l'assistenza. della gra,"'i dn da quella délla. pargresso con la lettura dell.e relazioni. I.o $1:lHlio dell'assistenza alla madre ed al ba·rn- . toriente e delia neo-puerpera. · bino era stato affidn to ·a quattro relatori: al prof. · Per la gravida maritata sana non ammette il r:iE. Trt17izi, d.i Padova: al pro'f. E. Alfieri, di òu.covero in speciali istituti di puericultura intr~ute-.. · i1na .se 11on nei grandi centri urbani, ma invoca · gliari: al prof: O. Viana, di v·erona; al prof. T. R ossi Doria, di · Roma. invece per essa provvedimenti intesi ad alleviare Nella pr1ma rela1.1ione - La protezione della gra}(~ sue angustie morali e materiali ed a permettere vida legittima ·_ il i)rof. ~- TRuzz1 èonsidera moìun felice svolgimento della grayidanza senza che to saggiamente l:a q11estione·eJ;ltro i limiti delle posla madre sia obbligata. a stacoo.rsi dai proprii cari sibilità attuali ed espon~, per dir cosi, un pro- · per, un •tempo non breve. gramma 1-,.iini.nio di provvedimenti, che egli afferPer la part-0riente e la' neo-puerpera il caso è ma urgenti, per C<)mbattere · «i fattiori disgenifil, diverso e il R. considera di .somma importanza il inerenti alla vittoriosa ma lunga ed aspr~ nostra ricovéro della donna povera in a;siU di maternità, gt1erra >) • ,ampliati, moltiplicati, i·esi atti ad accogliere libe. Tra questi provv~diuienti sj impongono i seguen- - ramente e ad :assistere in modo perfetto gestanti e • ti: miglioramento delle 1egl?:i sul lavor-0 · <;lelle· donpartorienti, legittime ed illegittime, sane ep am: ne f\ dei fanciulli e sulla Cassa n.aziofk'lle di mater1ualate. L-0 speci3 lista diretto1·e di questi. rinBovati nitil; tutela legale del laT"OJ.'O saLariato a domicilio Istituti dovrebbe anche a vere, la sorveglianza sul ed estensione della. assi'Cl:lrnziooo di maternità ad servizio ostetrico di tutto il terr.itorio della pro, ogni madre indigente; organizzazi-0ne dei servizii' l>ria gil1risdizi-0ne· ecl organizzarvi un servizio di . • di assistenza déllet gestanti maritate po,·ere, sia al 1JoUcl1.tiioa ostetrica, mentre mezzi moderni,. oomo• loro domicilio sia in asili di maternitil. · ùi e rapidi di trasporto dovtebbero facilitare tale servizio ed anche il viaggio di gestanti e '.PQrt0Nelkl legge sul lavoro delle donne e dei .fanciulli ' il R . trova desiàerabili le . seguenti modificazioni: tienti .all'asilo più vicino.. Accafi:to a questi ~r-v.izii ospeda lieri doTI-ebbe esportare a 14 anni compi11ti l'età cli ammissione delle ragazze alle officine; estenùere a tutte le. operaie . sere poi organizzata, almeno in tutti i .centri di qualclie importanza, una· vigile assistenza a domiil ·divieto, ·ora limitato aile minorenni, dei lavori cilio con intenti economici, morali ed igienico-sa-· pericol(}si o troppo faticosi od insalubri; garantire nitarli e con la cooperazione non soltanto di mea tutte le operaie ~ riposo notturn<?; portare pe1· tutte le donne 1a giornata òi laYoro ad un limite dici e levatrici, ma anche di signqre visitatrwi vomflssimo òi otto ore. lontarie, eventualmente coadiuva~ da ·infer•m iere I'er la lJl'ote?.:ione della gravi danza propone inoi- 1·etribuite. tre il R. che all'or>eraia gestante vengano ridotte di due le ore di lav-0,r o giornaliere fino al sesto me* ** Nella .seco11da relazione - La protez'lone della se compj11to e di tre nel corso del settimo me$€, re-11clendo obbligatoria l'aste nsione · dal lavoro negli . gravida illegittirnaJ - il prof. E. ALFIERI afferma t1ltimi ~ue mesi : che sia . garantita alla operaia la • che la gravi.da illegittima ba diritto co.m e madre a tutela ancor maggiore di quella. che è richiesta dalconservazione dell 'i1npieg·o e ·de'lla relativa mercela madre legittima, meno disgraziata ed avvilita, , de; che i11finp mecl.ici di fabbrica ed ispettrici .d~ l lavoro ::tl)biano facoltà di . fare assegnare alla ge-' n1eno bisogne,·ole di socc-0rso e di confort.o. • Ciò è tanto più ·evidente qua 11d-0 si pensi alla constante i lavori meglio consentanei al pect1liare suo st:1 to . · dizione cli priv'ilegi-0 cl1e è garantita dalle nostre l~ggi al maschio sedl1ttore vietando qualsiasi ricerJ>ropone ·inoltre ehe la l~gislazione prote!tiva sia. estesa ancl1è.al1 la 'roro a don1icilio e sia fissato un ca della paternità e negando per tal modo ~nche ql1alsia.si concorso finanziario· per l'allevamento del · 1ni.nimo <li sala1·io per q11este operaie nonchè l'obblig-R toria lor.o registrazione, che faciliti l'adozione nascituro ed in ait1to della donna sedotta, la quale di· misl1I'€ igienico-sanitarie e morali a loro vanJ)ure già per r.atura sconta con nove mesi di soffetagg.i-0. ·In tal mod-0 il lavor-0 a domicilio potrebbe rC'nze gra viùicbe· e coi dolori e ooi pericoli del parto, nonchè,spesso col provV-edere da sola per tutta fare llna bei1eficn conooi·renza .all'impiego della do1u1n. nelle officine, che ha il grave Q.anno di sotla i;'i.ta, a. costo del propri-0 onore, a ll'allevamento trarla all'ambiente famigliare. écl alla educazione della sua creatura, l'avere ceduto all'imperioso ed allettante richiamo d'amore. Il R. chiude le sne richieste di misure leg{slntive Una migliore assistenza morale, materiale ed in faY01·e della donna invoca ndo una più larga azioigienica alla madre illegittima. permette con ' magne tlella Cas:Ja ·na~·iona.le tli 1naternità che in,vece giore faeilità la riabilitazione della donna e-11 ridi essere, coiue n.l i>resente, a solo beneficio delle conoscimento le-gale della prole, assicurando inoltre oiwraie delle aziencle do-vrebbe provvedere a tutte flll:1 Xazione. <•on l:t riduzione del numero- impresle lnvoratrici. cosi. della città come della cam11agna, 8io11ante tlegli abÒl'ti, dei nati-morti e dei morti (.)(l in g<.'llf.lre n tutte le donne di condizione disaI

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SEZIONE PRATICA

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dopo la nascita per f1rematuranza ed atrofia congenita, ogni anno parecchie migliaia di nuovi . esseri che potranno divenire domani, se bene cresciuti ed educati, altret~'lnti elementi operosi ed utili della· compagine sociale. Un.a pr()vvtda assistenza della madre illegittima co~tuisce la prima condizione per la protezibne prenatule dell' esposto . . Il problema della protezione data a·lla materllità illegittima è r eso oggi più grave dalla depopolazione, conseguenza inevitabile della guerra e delle epidemie, nonchè dnl prevedibile aumento dei concepimenti extl'u-coniugali. . . Il R. fa quindi rilevare che essendo scoPo principale clell'assistenza alla madre la tutela. ~el nascituro, le madri illegittjme debbono frt1ire di tutté I~ pronidenze che si verranno istituenqo per le madri Jegittime. A.sili e 1·ifitgi di maternità dovranno essere aperti in ogni cà.p oluogo di provinèia per dar. ricovero, as~isten.z.a sanitaria, guida e conforto, con ie minori formalibì possibili ed a qualunque epoca di gravidanza, a tutte le madri senza casa e senza aiuto ed in })articolare alle gestanti illegittime, di cui si dovrà curare e garantirè eventualmente il segreto. Cosi le attuali 1natermità e le oliniclie e le sezion'i osped.aliere ostetr,iohe potranno essere adibite p·a rticolarmente al rico.vero delle gestanti legittime ed illegittime iD: .i mminenza di parto ed alla loro assistenza successiva. Istituti di maternità ed asili, riuniti o separati poco importa, debbono wrò avere un personale direttivo medico che garantisca la ne<!essaria unità di indirizzo. Il R. ritiene che, per le gravide illegittime, la denuncia dello stato di gra,idanza, a partire dal · 5° mese, fatta, sotto la garaniia del segret.o, alle auto1i~1. a ciò deputate, rappresenti la. prima condizione per concretare quel metbdo di assistenza che in ogni singolo caso pt1ò riuscir~ più utile alla donna ed al bambino: Egli chiude ·1a: sua relazione dicendo desiderabile la formazione in ogni pro,incia di Comitati per la protezione delia DJaternità e dell'infanzia CO] ioncorso dello Stato, delle Pro,incie, dei Comuni, delle Congregazioni rli carità e delle Opere di .bene-ficenza affini eventualmente già esistenti . . E propone cl1e a questi ç;<>mitati, con la cooperazione volontaria di un corp,o scelto di dame visitatrici « So1·olie · <Lelia maternità» vengano affidati asili, maternità é brefotrofi.i ed in generale tutte le istituzioni destinate alla tutela delle madri povere e dei loro bambini 11ell'ambit.-O della rispettiva pro-

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vincia. •

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Nella terza relazionè - L'assistenza ai ba,mbino illegittimo - il. prof. O. VrANA afferma la necessità di p-rovvede1·e till a protezione dell'e~posto primu, della nascita assistendo con la maggior possibile larghez~a

le madri nubili negli ultimi mesi della gravifulnza; di assiolirare in tutti i Diodi Z'alla,ttamen,to rriater·no o accogliendo .l e madri assieme alla prole nei brefotrofi.i od in asili o sussidiandole a domicilio e tratta11dole come i1utrici dei loro bam~ •

bini; di favorire i riconqsòVnienti materni per sostituire quasi çlel tutto agli esPosti i :figli naturali; di riformare il oodice civile ammettendo la ricerca della paterni.tà <!Ome presupPosto per il nu9 v0 ·or.. di11amento dell'assistenza all'infanzia illegittima; ùi determjnare- nel frattempo con crite:tii precisi la qualificazione dell'esposto e il $\l.O domicilio di soceorso; di affidare all'o11era di speciali Comitati provinèiali l'assistenza . e la sorveglianza de.i bambini illegittimi al domicilio delle madri o dei tenutarii di esposti; di chiedere allo Stato• per gli enti intere's sati i m_ev.zi n~cessarii per provvedere al maggior onere delle spese in modo proporzionato all'importanza dèl servizio degli esposti, che dovrebbe essere coordinato con l'assistenza di tutta l'infanzia bisognosa. .

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Nella quarta relazione - · Diffusione nel pubbiico ài norme di igiene ostetrica a vantaggio della madre e del nascituro - il prof. T. Rossi DoRIA affer-

ma. che ~uesta diffusione non può esser fatta con giustizia e oon successo. se prima non si provvede alla creazione delle necessarie opere di assistenza • materna in tutto il paese. Un'organizzazione dell''a ssistenza materna manca in Italia, come in ogni altra nazione. Vi sono delle istituzioni che hanno questo scopo ma sono ovun- · que slegate e illilu1fìcienti. La propaganda più importante, dice il R ., è dunque .quella delle norme che gli organizzatori <;lella assistenza sociale debbono seguire per creare un ordine completo di istituzioni destinate alla a5JSistenza materna ed infantile. .. Accanto a qt1este norme per gli ò1·ganizzatori dell'assiste112a materua ed infantile sarà Poi necessario - e sarà uno dei c-ompiti dell'organizzazione stessa - diffondere anche ie norme per ii pubblioo, le quali potranno allora indicare oome e quando possano essere utilizza te, in vantaggio della madre e del bambino, le varie istituzioni di· assistenza predi1sposte~

Il R . presenta quindi cqsì le prime come le seconde 'norme : ritiene però che queste ultime per poter essere diffuse nel pubblico debbano prima es• sere sott-0P<>ste alL'l revisione dell'ente che se ne rende responsabile. E l'assemblea approva la proposta. . Il R. espone poi i , numerosi compiti ai quali l'assistenza deve provvedere e che egli lia già amJ)iamente illustrato nel suo libro sulla Assistenza rnaterria (incluso nel grande trattato di 'medicina · sociale Cell}.-Tamburini, edif:<? dal Vallardi) e propone come indispensabile strument!o di questa grandiosa opera sociale la fondazione di un ente autonomo per i'ass·i steriza materna ed 'infq,ntile al quale dovrebbero essere obbligatoriamente iscritte tutte le d-0nne dai 18 ai 50 anni e I).el .~ruale ogni dorvna in ogni provincia italJana dovrebbe trovare non soltanto l'assistenza tecnica necessaria per la prçfilassi e la cura' delle gravidanze, dei parti, dei puerperii e degli allattamenti, ma anche l'aiuto giateriale e morale, la solidarietà. delle altre madri, l'educazione, l'istruzione indispensabile per compiere .b ene verso il proprio· bambino tutto il '

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· IL POLI CLIN I CO

prop1io dovere di madre, nell'interesse famigliare · e sociale oltrechè nel proprio interesse individuale. Orgall.izzazioni cosi grandiose non sono possibili, almeno in Italia, ser>za il concorso dello Stato, E> lo Stato, già sulla via delle grandi riforme, si può star certi che prenderà i1t considerazione la Pf<>- · Posta del R. ove .l'·a utorità del Congresso le dqa . l'appoggio dei proprii voti. Naturalmente in rapporto con la creazione del1' ente suddetto sarebbe necessario un riordinamento completo -delle istituzi,o ni già esist.enti cosi da utilizzarle tutte, còordinandone l'oper~ a quella del... l 'ente senza sopprimerne o n1enomarne in qualunque modo l'autonomia; ed i centri di cultura S\1periore (all 'infuori dei quali non sarebbe possibile preparare i quadri della milizia ostetrica e pediatrica indispensabili al funzionamento dell'ente, nè darè a questa milizia l'anima . e la guida) cts>vrebbero esercitare la funzione direttiva tecnica dell'ente stesso. Gli istituti pro,,;inciali. dell'ente dovrebbero perciò essere raccolti in gruppi regioriali collegati con le oliniolie ostetriche e pediat1·iche più vicine, i cui direttori dovrebbero . essere membr·i nati de1 Oon,s·i glio sv.periore dell'ente pei· la parte tecnica e pre-. siedere inoltre al fuÌiziona1nento ed al progresso del g·ru})!)O regiona le 'li istituti per l'assistenza n1ater1ia ed infantile loro assegnato. Sulle quattro relazioni segue una discussione ,>

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unie!<'l.

ROSSI DORIA .

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APPUNTI DI .MEDICINA PRA-TICA. SEMEIOTICA. Il valore comparativo degli esami... de~ liquido cefalo-rachidiano. L'esame clinico d el liquido cefalo-raèhidiano -compren·de la conta d·elle cellule sospese, la d eterminazione della globulina, la reazione di F ehling, la reazione di \Vassermann, l a reazione all'oro colloidale ed eventualmente • la ricerca dei batteri e la determinazione della pressione. . E . l\.I. Hammes (The American Journal of the A:l edical Sciences, nov·embre 1917) per sta)::>iliry il valore comparativo di questi varii ,esami li ha applicati in 203 casi, di cui 43 di paralisi generaile, 34 di tabe, 27 di sifilide cerebro-spinale, 4 di sifilide congenita, 11 di meningite, 3 di tetano ed 81 di altre forme funzionali ed organich e non sifilitiche. L'A. è venuto alle seguenti conclusioni: 1. Il reperto più costante del liquido cefalorachidiano patologico è t'aumento della globu\ina, che non ha però carattere specifico : indica solamente la esistenza di un processo infiammatorio. 2. Il liquor patologico presenta di solitò linfocitosi, ch e però non è costante: nelle me11ingiti la linfocitosi è quasi sem1)re accentuata. ~

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3. La reazione all'<?ro colloidale è l a prova più delicata p er svelare alterazioni patologiche d el liquor. · 4. Il liquor normale di solito no11 determina riduzione dell'oro colloidale: per altro una ]eg- , g~a riduzione non ha importanza ·diagnostica. 5. Nella tabe ·e nella sifilide cei:ebro-spinale l a reaz.ione all'oro colloidale dà n1elle . vari•e diluizioni una ,c urva colori.metrica uguale e molto alta; n ella parali.si generale la ·stessa reazion e è molto frequ·ente e ha una -curva col orimetrica caratteristica, per quanto sia stata constatata anche nella tabe, nella sifilide cerebrospinale," nella sclerosi multipla, nell'ascesso cerebrale e nell'eclampsia puerperale. &. Nella meningite la reazione all'pro coll oidale si h a nelle pi1) alte diluizioni ed ha · valore diag·nostico solo n ei cas~ d:Ubbi. 7. Nei casi sospetti quan do il liq'l!-or per tutto il ~esto normale pr·esenta positiva la reazione a u r ica l a diagnosi di scler0si multipla va sen z'altro .confermata. 8. · La reazione all'oro colloidal,e è più - delicata ch e quella di W assennann. In casi di sifilide quest'ultima è stata. negativa mentre la p-rima è stata positiva. E durante il trattamento antisifilitico di so, lito si ha 11na riduzione della linfocitosi e della globulina e spesso· anche scompf:trSa della r·eaZ·ione di W assermann; raramente si ver ifica un caÌnbiamento della reazione dell'oro colloidale. 9. Ne&s11n esame del liquor (eccetto la presenza di batteri) è specifica. Tutte le reazioni hano solo .11n valore di riprova e di con ferma dei risulta ti. dell'esame clinico e dei dati 1

a. a. Il valore diagnostico e pronostico della .Puntura lombare nelle commozioni nervose. \

. Mestrezat, Bouttier e L ogre richiamano l'attenzi one sul valore pratico dell'esame d el liquido cefalo-rachidiano n egii stati commoi io- .. nali, in quegli stati cioè in cui la sindrome nervosa di commozione, consecutiva ad uno scoppio. di grosso proiettile o ad uno choc sull~ testa o· sul rachide, non è acéomp.a gnata da fe rit:i esteriore. Il reperto d el liquido cefalo-rachidiano presen ts. delle caratteristiche. e una .evoluzione utilizzabili per la diagnos1, per la· progriosi. Le conclusioni alle quali gli AA. 'giungono sono le segu enti (Annales de M édeciné, 1918.' Tomo ,V, n. 4). Il liq11ido cefalo-rachidiano è nell'81 % dei casi anormale. Si ritrova con mezzi esatti d'indagine una iperalbuminosi del liquor da 0.35 all'1 %0, in ... ~ontrasto con un normale o diminuito n11mero di leucociti.

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SEZIONE PRATICA •

La rilevante quantità di albumina compare dop-o 2 o 3 giorni dal tra11ma, scompare dopo qualche settimana e talora dopo qualche mese, raramente persiste. Gli AA. spiegano la normale quantità di clo. ruri, di fibrina, la scarsa quantità di sostanze riducenti ·c on l'assenza di partecipazion·e da . ' parte delle m·eningi al process0 morboso. Quando il ritorno della formula cefalo-rachidea al normale coincid e col miglioramento dei sintomi clinici, il feri to si dev e pt"aticamente considerare come guarito. Il reperto accennato è importante naturalmente quando si constata nei feriti del cuoio capelluto, ~ quando esso è rivelabile in soggetti apparentemente guariti da ferite superficiali, che, rimandati al fronte, presentano dei postumi cerebrali come stati cGmmozionali, che erano passati inosservati durante la cura. Per la diagnosi differenziale con quegli stati infiammatorì .del sistema nervoso, che danno aumento dell'albumina, è segno importante la m ancanza di corpuscoli, e possono servir1e la \V assermann ed al t1i segni p er le lesioni sifilitiche. t. p. 1

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TERAPIA.. La sieroterapia ad alte dosi. È nota la ten·denza odierna di somministrare

se si tratta di iniezione endov·enosa, fatti impressionanti (orticaria, vomito, congestione del . viso seguìta da pallore, algidità, .s tato di col-' lasso), paragonabili alla crisi nitritoide consecutiva all'iniezione di arsenobenzoli. Tali fatti presto, non sono - però, oltre a dileg11are ben , da mettersi sul ·conto dell'anafilassi, ·~ia perchè non s1 .p resentano immediatamente, sia ·p erchè si osservano già fin dalla prima iniezione di siero, .senz:a ·clfe .Si possa rico-r}·ere a oerte ipo- . tesi (ingiestione di carne di cavallo cruda), messe innanzi per spiegare il fenome110, che può ricondursi semplicemente ad una 's peciale sensibilità del ID:alato, analoga a quelle per le medicine o per gli alim,enti. · In .complesso deve dunque .: titenersi che i sieri dei grandi animali possono venir.e usati senza riserva, analogq.roente ad altri medicamenti galenici o chimici. Certamente essi non sono inoffensivi, come del resto può dirsi di ogni altro m edicamen.to attivo . Vi•,sono di f.atto dei • sogg·etti, che reagisc·ono in modo jmpressionante ad una prima inj ezione idi 10 eme., ma vi è la maggior .p arte che tollera, p. e., delle iniezioni ebdomadarie ò.i 100 eme. continuate per tre m·esi. I sieri non provocano morti catastrofiche ed il loro bilancio fun,e bre non è affatto paragonabile a quello dell'arsenico, 1del ·mercurio, della morfina e degli alc aloidi in genere. I piccoli accidenti non hanno tale gravità da dovere per essi tralasciare una cura necessaria, come lo sviluppo di orticaria o di acne non faranno tralasciare La cura del chinino o dello j oduro nella malaria o nella sifilide. Ad ogni mpdo il timore non d_eve essere m·aggiore per 1e grosse dosi che per 1e piccole, che mentre sono ir;teffica,ci, non danno alcuna. g.a~ ranzia di sicurezza; viceveTsa la tolleranza, quando esiste, non ha alc11n limite. FrL.

il siero p. e. antidifterico, ad alte dosi, le sole capaci di agire realmente contro l'intossicazione. Ma il medi·co pratico resta spesso titubante · prima di iniettare forti quantità di · siero, per il timore che si v•erifìchino dei fenomeni anafilattici. Ora, osserva A. J ou sset (Presse médicale, 6 agosto 1918), non, v'è una teoria m edica di cui si sia abusato quanto della anafilassi. E1ssa serve a designare i fatti biologici più disparati: tutti i f enomeni oscuri della patologia, i casi di intoller.anza medicam entosa, l e intossicazioni alimentari; i fenorrteni neuropatici, sono stati attribuiti all'anafilassi. Le conseguenze pratiche risultano in una specie ,d i .sierofobia, che mette capo a veri disastri p er astensione terapeutica. L'ictus mortale provocato da lln'iniezjon e di . siero in un sogg,e tto preparato da un~ iniezione antecedente non •s arebbe che una pura leggenda. L 'A. sopra più ·d i 150(} iniezioni di siero non ne ha osservato al·cun caso, così p.u re non ha osservato una notevoie · diff erenza nello sviluppo di fenomeni attribuiti ' ad anafilassi (accidenti cutanei, fenomeni articolari, fen,o meni generali gravi) nell'iniezione di dosi leggere (10-40 eme. ), medie o forti (100-150 eme). In realtà si presentano talora, specialmente 0

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Ancora sulla sieroterapia

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alte dosi.

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Bosc (Archives de ~Iéde.cine des enfants, n. 12, 1918) prospetta la questione delle alte dosi di · siero antidifterico da iniettar e in càsi anche sospetti di difterite e porta il contributo di dieci anni ,fil esperienza all'ospedale generale di T,o urs che raccoglie bamb1ni al' disotto dei quattro anni. I bambin.i affetti da forme difteriche a qualunque età, di 10 mesi, di un. anno, di due o di tre anni, ricevono all /atto .·d ell' açcetta:zibne nel .p adiglione di isolamento, 100 cm c. di sieTo ie tale dose è ripetuta.. ogni gio. .rno fino a che una minima falsa membrana si nota nella gola dei piccoli p.azienti: nessun altro trattamento è instituito, qualunque sia lo stato generale ·del ba,mbino. Bosc affer!Y!a che da quando adopera tale 1

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IL POLICLINICO

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sistema di cur.a non ha notato più nè complifatta ·s enza timo~e. Con ·dosi somministrate canze cardiache, nè p.aralisi po,s t-difteriche, nè , tro,p po · rapidamente, .si ha, pallor.e notevole, accidenti da s1ero ed anche nei casi di croup nausea, aumento nella frequel}.za del polso e grave ·h a avuto dei risultati brillanti. depressione 1del respiro. Invece con dosi giuLa questione sol levata dal Bosc non è nuova ste si ottiene il d-esider.ato stimolo respiratori'o, e si riconnette con l'altra della esitazione che oltre allo stimolo di altre parti ·cerebrali, .spe,ancora esiste nella ·classe medica sull'applica- cialmente delle funzionì psichiche. z.ione d:ella sieroterapia 1 s1Jesso adottata inQuesto nuovo pro'c edimento terapeutico può . completamente 1e tardivamente adoperata per riuscire di vali,do aiuto, in 1s peciàli circostan-· la paura d·ella anafilassi: contro qu~sta paura, ze: certo la terapia endovenosa non è un campo che alle volte paralizza il pratico e gli fa per- di · prove per un nov.ellino e quindi oc~orrerà dere un tempo pr.ezioso, bisogna reagire, pòichè molta cautela in pro,p osito. Ad ogni modo è porta a danni gravi, come hanno dimostrato bene che si fac ciano di questi tentativi~ anche in questi ultimi tempi due apostoli ferventi se il ·g iudizio definitivo debba essere, per ora, · della sieroterapia a11tidifterica ad alte .d osi, il differito. (Jourri. Am. med. Assoc., 9., mar. . FIL. Mery ed il Martin. . \ zo 1918). Comby (Presse médicale, 24 gennaio 1918) ·espone idee analoghe sull'argomento e· raccoPrescrizioni antigastralgiche e digestive. manda la sieroterapia intensiva e precoce onContro i dolori gastrici e per facilitare la di- · de evitare morti rapide per difterite tossica e gestione Ligonnet ·e Boluard indicano le seguenper croup e para.lisi post...1difteriche eQ. incita ·i ti formole: · pratici .ad iniettar.e e · riini·etiare -con energi a 1° Carbonato di calce, gr. 10; M1agnesia e senza titubanze tutti i' bambini difterici o calcinata le'g gera, 15; Bicarbonato di soda; ·25; sospetti senza aver pau~a dello « spettro ter.rifiZucchero vanigliato, 30. cante » della anafilassi, che deve ritenersi ,solo Un ··Cucchiaino da caffè dopo ciascun pasto·, una bella scoperta 1scientifica e non altro. Il Bosc non si è fermato alla difterite; anche ben mesçolaio in un bicchjere d'acqua. 2° Essenza di cedro, ,gocce VIII; Magnesia · nelle forme dissenteriche ha ottenuto notevoli c.alcinata leggera, gr. 10; Fosfato tricàlcico, 20; · successi col siero-antidiss-enterico ad alte dosi. • G. " · Sottonitrato di bismuto, 25; Z11cchero in polvere, 40. , L'.uso d~i cianuri in terapia. Come la precedente. Il medico rifugge di solito dal ·prescrivere i 3° .Ess enza di ,m enta, gocce X; Magnesia cianuri, per l'alta tossicità, e non pen•s a alla calcinata l egger.a, gr. 10; Bicarbonato di soda, . frequenza con cui l'acido cianidrico entrava . Zuc,chero, ana gr. 3~. ,un tempo nei decotti contro la tosse, in uso Come I.a precedente. nella passata generazione. D'altra parte al far4° ~ssenza di anici, gocce X; Polv·ere· di belmacologo è ben nota l'azione stimolante sul re- ladonna, ·centigr. 0,60; Magnesia calcinata legspiro, posseduta dall'acido prussico. Ora vi g·era, , gr. 10; Bicarbonato di soda, Zucchero, sono molte condizioni in cui sarebbe necessa- ana gr. 30. · • rio eccitare la respirazione, come p·. e. negli Uso come 1'1 precedente. annegati, nella sosp ensione del respiro durante 5° Coqeina, centigr. 0,26; Polvere di · ani·c i, }'.anestesia, nelle emorragie gravi; •ecc. gr. 5; Bicarb.onato di magnesia, ,10; Bicarbonato Recentemente si è .p roposto di ritornare a di soda, 25;. Zuc.chero, 30. questa ter.apia, usando non l 'u1cido cianidri co, U1so come la precedente; lln ·cucchiaino da troppo volatile, ma composti più stabiij, corpe caffè contiene ·circa 1 centigrammo di codeina. il cianuro idi sodio, non quello di potassio, 6° Idroclo1. ato di cocaina, milligr. 0,125; in cau sa dell'azione deprimente, che i sali di potassio esercita110 s ul cuore. Gli ·effetti sono Polv.ere di anici, gr. 5; Magnesja calcinata leggera, 15; Bicarb·o nato ·di soda, 25; Zucchero, 30 . . piuttosto effimeri; pe~ò ripetendo le miézioni, Nello stesso modo; un ·cucchiaino da caffè si può assi curare uno .stimolo respiratorio di • contiene 5 milligrammi di · idroclorato di couna certa intensità. · Il carattere transitorio degli effetti, d·el resto éaina. 7° E ssenza di cedro, gocce XV; Pancreatina (dovuto probabilmente alla trasformazione in solfociana to non tossico) è piuttosto vantaggio- amilacea, 12; Papsina a mil a~a, 15; Zuccheso, in quanto che evita gli effetti cumulativi. ro, 60. La somministrazione endovenosa di soluz.ione Un -cucchiaino da caffè àopo il pasto. a. a. 1/ 15-norn1ale di ci a nuro di ,s odio può veniir (20) \

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' do i tessuti circostanti alla puntura sono schiacciati ·e stropicciati per farne uscire il La naftalina come pulcicida. sangue. , I risultati ottenuti .c;on i metodi di ·Dale-LaÌld- . In una comunicazione alla Société d·e pathologie exotique Manand ha consigliato la for- . law e di Russel-Brodie sono stati sensibilmenmula seguente: · te ,c ostanti. ·Gli ·M . si riprom ettono di studia.re Soluz. satura di n aftalina jn p etrolio ~ parti; la coagulazione anche n ei diversi stati ·morFIL. Emulsione acquosa di sa'p one n ero 2 parti; bosi.. • ' Cresolo greggio 1 parte, da diluire in 4-5 parti Normale formazione di agglutinine specific~e nel di acqt1a. siero di sang1'.e di una leucemica atfetta da enteS'p'ostati i mobili e gli altri oggetti affinch,è rocolite paratifica. · tutti gli angoli possano essere raggiunti dalla . miscela pulcicida, si innaffia abbondaqtemente Il dott. V. Ron·c hetti (Pensiero Medico) ha con es~a il pavimento, non solo nelle case ove riferito dettagliatamente la storia clinica di un si verificò peste, ma anche ne-Ile immuni. Gli caso di le,u cemia mieloide cronica, ,s eguito dalabitanti si adattano bene al metodo ehe non li l'inizio fino a ll'esito, in capo a tr.e anni, per obbliga ad .abbandonare l'abitazione per più una intercorrente infezione da paratifo B. Con ripetuti esami si è potuto (contrariamente a di 1 giorno e non li molesta col cattivo odore. quanto era stato osservato in casi simili da ·a..1- • G. S. • t~i autori) accertare il normale comportamento del siero per quanto riguarda l,a foTmazione· di · TECNICA~ ag·giutininè specifiche pel bacillo ·· paratifo ·~ B. Diagnosi Viene anche .fatto r:Lsaltare ' come dal ·caso • in ,, rapida di laboratorio della ma\aria. esame risul~i che il benzolo (e del resto, ,seC~emonese (Gazz. · degli Osp. e delle Cliniche, conà.ç> quanto già si sapeva, anche la ro ent1918, n . .45) riferisce su un m etodo rapido di gentera;pia), ·Se per.m·ette nei primi mesi di apdimostraztone,, dei parassiti malarici, · modifìplicazione di ottenere b,.illantissimi successi, cazione di altri che sono già noti. perde .col lungo uso la •s ua efficacia, e, col riDue o tre goccie ·di sangue si raccolgono su petersi delle recidive, diventa incapace affatto un portaoggetti e si lasoiano e$siccare a 35°-40°; di influenzare più il processo l eucemico. Il ladopo due ore vi si versa sopra dell'acqua di· voro è corredato da una ~avola, che costituisce stillata, che in pochi minuti ·Scioglie l'emoglouno dei primi contributi alla iconografia delle bina. Il preparato si lava . poi par · pochi milesioni intestinali da baci·llo parati~co B. nuti sotto un getto di a cqua éorrente, in modo A. S. però che il filo d'acqua cada n on sopra il preparato, ma sopra il vetrino. Esportata così • • tutta l'·emoglobina rimane· sul v·etrino solo uno POST A DEGLI ABBONATI. strato incolore a lqu.anto opaco. Dopo essiccamento all'aria si ·f a la colorazione sec. Giemsa. (1022) Sulla .cu11a degli eczemi p erianali. I parassi.ti .si riconoscono assai bene; ma la All'abb. n . 3846: ' diagnosi di. specie non riesee sempre possibile. . Curare nei modi consueti le em orroidi, eieng. s. tu.almente I.e ragadi, ecc. · • Regime dietetico severo, prevalentemente ve- . NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA. getale, .con astensione di spezie, aromi, bevande alcoolich e, caffè, ecc. Coagulazione del sangu~ nell'infanzia. 1Contro il prurito ver<? .e proprio, .suppositori Secondo le osservazioni· fatte da L. K. Shaw alla cocaina, ~·orfina e simili. Contro l'eczema secco, unguento di Hebra ed e F. J . . Williams (Albany m ed. Annals, rif. in olio . c.adino (20 %), ·se però non vi sono · forun-: Jourri. of Am. med. Ass., .15 genn. 1917) ·s u oltre cento bambini sani s·o tto i · due anni, ~a c9agu- coli o·d altre piodermiti. Quando queste 's i sono . tentar.e ·le ·iniezioni di un auto.:. lazione del sangue 1si' verifica fra un minuto manif.estate, . . V. MONTESANO. e 15'' e un minuto e 30'', cioè in un pe.r iodo di vaccino (Wright). tempo più breve che nell'adulto. Non sono sta(1023) Al 1dott. ~· A. .da A. : te · notate differenze fra i diversi p eriodi della Sugli innesti ossei · veda la recensione pub, giornata, nè in relazione ai pasti, e nemmeno bli·c ata l'a.nno scorso ner fase. 3° a pag. 66. . R. B. nel sangue preso da diverse parti del corpo. • Sembra che la prima/ goccia coaguli più (1024) All'ahb. n. 6221: prontamente ehe le suècessive e ebe il periodo Consulti i ·tràttati ài psièhiatria di Bianchi, di tempo _per la coagulazione si abbrevii quan- Tanzi e , Lugaro ed il trattato di neurop.atolo-

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gia id i O.p p enheim. Vi trov.e rà 1e no.tizlé .c he richiede. N-essur1a ·p ubblicazio:q.e ,sp,eciale sulla epilessia è comp•a.rsia rece·ri.tem·ente· DR. 1

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Passando q.lla terap;ia, l'A. si di.chiara convinto della ·s·uperiorità d el trattamento radioterapico su. quello chirurgico. · G. S. 1

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(1025) All' abb. n. 9166 suggeriamo: BERNHEIM : La sug·gestion et ses appiications à ia thérapeutique. P31rigi. WUNDT: Ipnotismo e sugges_tione. Traduzione di Tuccr. Edit. Sandron. B. TOPLIN: }!ypnOtic suggestion and psychoterapeutics. L-0ndra. . · A. E. DA VIS: Hypnotism and treatment by suggestion. DR.

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CENNI · BIB~IOGRAFICL . (Non . Jt rec~miscono cM i libri. pervenuti in dono allu Redazione).

ClTSHNY ARTHUR R. Tlie secretion of the urine. Up vol. in-8° .di pag. 230 co·n figure e diagra.m mi, rilegato. - · Lo.n gmans; Greeri .e C., ed., Lon-d ra. Pre·zzo 9 scellini. Sulla funzione renale esiste una copiosissima letteratura ·: tutti i me~zi di -indagine sono stati · messi a contributo per "studiarla, ed anche la . · chimica fisica e la matemati·ca hanno tentato 'di elucidare alcuni punti dell'intricata question·e, che l'A. ·e spone, lòrte della p·r opria · espe- . rienza e del sussi-dio di oltre 400 lavori citati n·ella parte bibliografica. Dopo .alcuni ricordi istologici, viene esaminata la parte p ropriamente fisiologica, il vero lavoro renale, la teoria sulla secrezione, i ràpporti fra sangue ed urina, ec.c. Particolarmente interessanti sono inoltre f. capitoli sulla reazione d:e ll'urina, sull'azione di certi medicamenti. Vien.e da ultimo un capitolo sulla patolbgia in c11i sono particolarmente utili le vedute generali · sulle 'prove dell'effici.enza renale. L'interessante volume fa parte di una colleCasa edizione, di monografie che la nominata . . trice sta pubblicando sulla fisiologia, .sotto la dir·ezione di E. H. Starling. Citiamo fra esse la respirazione dei tessuti di Evans, la fisiologia dei riflessi di Sherington, la natura ·del movi.' mento muscolar-e di Fletcher, ecc. · FILIPPINI.

VISCONTINI dott. CARLO. La gangrena gassosa. Un vol . .in-8° di 160• ·p agine. - La Cartografica ed. Gozzano. ' Con questo lavoro l'A. p orta un buon còntrJ.bU.to di studi sulla gangrena g31ssosa, che, all'inizio della gueirra, quando vigeva il dognia dell'a;setti,cità d-elle ferite, nessuno si ·aspettava e .che . si è di.filostrata. 1l)oi, in ·C.·erti settori, u·n · vero flagello.. . Oltre al1e notizie raccolte è docum·e·n tate da una .ricca bibliografia, l'autoTe riferisce anche i ri·s ultati dell e ricer·che· sper.i m·e ntali da lui i.stituite, sull'esame batteriologico degli indu. m·enti militari, ·s ulle inoculazioni in ' anima- · li, ecc. S!~guono poi I.e indicazioni .sulla p,r ognosi e sul trattamento. , I. P. 1

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JAQUEROD. 'Le traitem,ent hygiénique et diététique . da·n s la tuberc'lllose puimonaire. Ed. Payot .e C., L o·sanna ,e P arj gi. È un pi.ccolo libr 0 di 144 pagine ·Che l'A. ha scritto per gli iRf,e.r m.i ·di tuber.colo.~i polmonare, i quali vi trovano, oltre i consigli terap.eutiçi \ _ .sopra.tutto igienici ·e d.ietetici -=-- la d1m·ostr.azone, ' con esempi, d·ella possibilità di raggiungere la guarigione. . · G. S. ~

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G. RoussY. · Les lésions du corps thyrésif:de dans • la nialcLdie de Basedo1u. Vol. in-8°, 136· pag. e 10 fig., ...:_ Parigi, Masson e C. Sulla guida di ricerche, eseguite in collaborazione al dott. Clunet, l'A. conclud·e per la teoria tiroidea o tireotimica del m orbo di Basedow, di cui descrive il quadro classico, le forme secondarie e le forme fruste. Sono studiate anche le ?-Iterazioni del timo, delle paratiroidi, del si~tema ganglionare, del sangue, del simpatico. Sono discusse le varie vedute p.atogenetich-e. (?2) .•

.•.VARIA. Una descrizione della neurastenia prima del Beard. · (Il.all'epistolario di GrusF1PPE GIUSTI). · La -fortuna incontrata· dalla ·descrizìone d·ella neur3Jstenia, fatta dal Beard ne1 1880, ·forse per una piccola parte fu .anche dovuta ad un fattore p~icologico: doviettero .elèv.are un sospiro di sollievo r.i ·p ratici, nell'aver.e finalmente un nome greco .d a :;tppiccicare alle 1unghe nenie doloranti, piagnucolate da soggetti inafferrabili dall 'es~me fisico. . · Certo il termine cc neurastenia » è · provvisorio; una ,fine 1ndagine novi~sima cpmincia ad indirizza:re alcuni .aggrup·p amenti di sintomi neur3Jstenici verso aff ezi0ni con maggior st,..bstrato anatomico o fisiologico, come la ricca sindron1e nevrastenica che precede il morbo di Addison, <;ome La v,agotonia e la simpaticatonia, ecc. Le ricerchè endocriniche, sulle insuffici enze pluriglandolari, sul sistema autonomo . e simpatico, .aiutano a catalogare e -Scéver.are i sintomi neurastenici. Non deve meravigli.are quindi che finora le descrizìoni della neurastenia non sono eguali, nei vari tr.attati, e talora sono abbastanza vagheJ •

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SEZIONE PRATlCA

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, Ma, se vi sono malattie~ che richiedono per la loro esposizione, l'arte e l'eleganza. del dire, queste· sono l·e psicosi e -le nevrosL Di qui il" bisogno del (( sapore di lettere » in tutti i cultori di •disc1plin~ 'psichiatriche. ~ Non riuscirà dunque sgradito che richiami l'attenzione sul modo con cui Giusepp~ Giusti, il rappresentante nostro dell»austrofobia, pte,c orreva le neurastenie, narrando le sue sofferenze. In una lettera datata da Pescia il 6 aprile 1845 e diretta a 1Luigi Alberti, il- Giusti. fa quasi la traccia al Beard della descrlzione della neur.astenia.. Riporto la lettera, nel ·p unto principale : « Io non sono qua nè per piangere un ~ore andato a picco, nè per fissazioni romantiche o .arcadiche; son qua perchè la mia salute s'è arruffata in r:p.òdo, che se un taumaturgo sceso . dal cielo a conto mio non m 'ai11ta a trovare' il bandolo della matassa, o cascherò morto, o rimarrò un can'Chero ìn perpetuo. Vuoi un .abbozzo dello stato · nel quale mi tocca a vivere da un anno in qu.a? Ridi 1e fai ridere gli amici, ~ome alla fine ho preso il partito di fare io stesso. « I palpiti del cuore, i sussulti, i brividi, i torpori, i brucio1 l interni, l'affuocarsi del viso -e di tutte le can1i, è l'affare .di ogni . giorno, obbligato come un diesis in chiave di violino. Poi sngnacci, disappetenza, fiaccona, ri.pienez~e, mancanze di fiato e altri diavoli che sarà decenza lasciare nella p enna. AggiUJ1gi un vedersi di tratto in tratto come oscurare Lçt vista, un cadere smarrito, un sentirsi morto di cuore ~ di testa; e tremori •e paÙre continu~, -e un disper.are non ti dico del domani, ma dell'or ora. In letto non vede.re il momento di levarsi; levato, parere ogni ora mil1e di tornare a letto; in casa, smania d'uscire; fuori, bisogno di rifugiarmi in casa; in piedi voglia di se·dere; sedutof d'alzarm~, e via disc·orrendo. Oltre a ciò, quando. una bramosia impaziente di vita 1e salute, quando uno tStahco desiderio di finirla una volta per sempre; 1e allora da un . lato, as·salirini le memori.e più care., gli aspetti più desiderati, e le follie e le speranze e tutti gli allettamentt cLella gioventù; ·d~ll'altra l'avvenire 'ora cinto di luce, ora di tenebre e di si,lenzio, ora la in1magine di un lungo riposo, .ora d'.una vita ignota interminabile, ·e an.co d'un baratro cupo e senza fondo. Giorni di calma che mi tengono sospeso come un'anima del Limbo, ·e nei quali i lamenti « non tSuonan come guai ma son sospd.ri »; ·e ,. poi daccapo uno · spasimo che non ha sede nè no·m e· cert;o, che senza essere un dato dolore nè una data aff ezione, µnita e compren·de tutti i martiri di tutto uno ospedale; simile in ce·r to modo .a una di 1

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queste fr.asi in voga, ·che non dicono n uUa e aacennano a tutto. Una tanaglia rovente che st~r.~cchi le viscere; una ca.micia di pettini da lino; uno .s trettoio che mi serri e mi dirompa tutto da capo a piedi, so·n p1arag_o ni smorti a questa razzaccia di tribolazione. Vi sono dei mali poltroni .che si dilettan-0 d'inchiodarsi teco nel letto; ve ne sono di quelli che hanno 11.a lta compiacenza di tenerti comip1agnia .a tavola, alla pa,sseggiata, al teatro e anco a una festa da ballo, conce.dendoti una specte d'habeas · corp·us ·che rion ti toglie d.all'animo il pover'.a me • di saperti sotto ·processo. Il mio è µno di questi malri. .d'indole vagab·0nda, mali ai quali non è creduto mai, come è creduto poco anco .agli altrì mali .amici, delle lenzuola .fino a tanto che non arrivano a mettere ottò speziali in faccende, quattro medici in orgasmo.... ·e la rena •dav.anti all'uscio. - Malato? o ,se mangia! .- l\1alato? o se cammina! - Malato? o se di~corre! -- Ecco la logica di chi. sta bene. Dimodochè torno a dire, che se il ·paziente non ha per interprete una febbre da e.avalli, un paio di gote di cartapecora, .una lingua come un baston da pollaio, e tre coltroni .addosso anco di luglio, non isp,eri mai d'essere · i,nteso, nè d'essere creduto. I medici poi, salvo il rispetto dovuto alla Facoltà, sono\ la gente più amena del mondo. Gli ignoranti non f.anno differenza dall'ipecacuana .a una frittata colle cipolle; i dotti sd9ttoreggiano; i mezzi dotti, o ~aspa.no o. stanno · a vedere, Quando poi hanno a uscine dal soli~o cerchio delle intermittenti, dei mali di petto, delle etisiP, e dei cancheri visibili e palpabìli, eccoteli ·nell'un via una [nell'andar all'infinito] e chi ne tocca son sue. Fortunatam·ente la natura venendo in soccorso della 6Cienza che zoppica e del bisogno, comune al medi·co e all'ammalato, d',a ppigliarsi a qu.alcosa pur che sia, ha messo in ballo i nervi, e co, nervi, con queste fi1a misterìose, si piegano enimmaticamente tutti gli enimmi » ..... Quest'ultima fr.ase come è crudelmente significativa! In un'altra lettera da. Montecatini al dott. Orlandi11i, il Giusti assicura di sentirsi .meglio, 1forse per ragion di adattamento. In altre lettere insiste su sofferenze gastro-intestinali. Noi potremmo suppo;rre un Giusti affetto da vagotonia. Oh, s~ il ·Giustì redivivo sentisse questa p.arola, che ebbe tanta diffusione sulle rivé tedesche tj.el .D anubio, protesterebbe di star bene, pur .di non ammetterla! Bisognerebbe affermargli che la semenza della vagotonia fu lanciata molti anni f.a da un italiano, con i -. suoi br.~vi cenni «sulla irritazione del vago », dal' c.a rdarelli. (Dalla· Rifor1na Medica). ..

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IL POLICLINICO

lANNO XX\ 71;

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NELLA VITA

PROF.ESSION AI~E~

Cronaca del movimento professionale. . Per Ja promozione degli ufficiali medici appartenenti alla milizia territoriale. · (.~nro Poliolvnioo,

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ferenza 'di paga da tenente a capitano è sensibilissima. Potrebb~ il superiort~ i:Iinistero tener conto di questa grave ingiustizia e rimedia re provv~endo a concedere l'anzianità di tenente all'atto del ri'cbiamo: per lo meno a quei medici di terza cwtegoria che hanno prestato servizio per oltre due anni ' . tn oona di guerra .. A _qt1esti veterani della trincea in una età che non ~ più gioYa\ie, rovinati nella · loro carrtera professionale e con la famiglia da sostentare, venga concesso tale diritto e siano essi a l più presto p1·omossi al gr.ado superiore con l'anzianità che loro spetta e con il · risarcin1ento degli arretrati.

Un gr11JliPO di medici anziani di età e dii laurea, che in guerra sono stati es~osti a peri00li e disagi a l pari degli a ltri, e non hanno come gli altri go· duti gli stessi van taggi, d opo che nessuno finora si è levato a patrocinare la. loro git1sta causa e dopo che le lamentele fatte isolatamente dai singoli sono rimaste inascoltate, vedendosi dall'altra l)Urte sem-· pre più danneggiati moralmente ed economicamenr; n, gr1tppo di rned·i ci. te, sentono il .bisogno cli riYolgersi ad un ente che · Sei mesi di licenza agli aspiranti medici.· per autorità possa far valere i loro diritti. · I meclici laureati da oltre a-in,que anni, di tterza Il · Ì\li.nistro dell<1 Gu~rra, rispondendo a un:-i categoria, e qui11di n~n soggetti ad obblighi di levn, · intertogazione · d~ll'on. Casciani, ba ·dichiarato di per una incongr t1a disposizione ministeri~le di cui aver disposto perchè agli aspiranti medici, stunon si riesce a conoscere la ragione, mobilitati per denti in medicina, sia concessa Ull{t licenza· str aorla g11erra, invece clel grado di tenente concesso a dinaria di mesi sei perchè possano frequentare i quelli cli l)l'i111a e seconda categoria, sono stati noco.r si universitari. , ininu ti sottote11e11ti di milizia territoriale. Per i liberi docenti. Si concepirebbe tale infe1·iorità qualora si fosse tenuto conto della loro categoria ed età 'già contemI liberi docenti di medicina e di giuri,sprudenza ' l)la ta pel S€·rvizio territoriale; ma quando per le della R~ Universitit ·(li Sienn, considerate le disaesigenze del se1·vizio sono sta ti manda ti in reggigiate condizioni economiche in cui è stata ridotta menti di prima linea, perchè non dare. loro il grado l:i clas~ dei docenti ste si dalla guerra. e consa. di tenente fin da quando hanno indossata. la. divisa, pevoli delte intenzio11i che S. E. il Ministro ha da tempo manifestato di favorir(~ fi11anziariamente gli se da quel momento era stata già de'c tetata per essi la meclesima funzione che per q11elli di prima e seinseg·nanti priyati delle UniYerRi_tà ; tenu to conto altTesì che provvedimenti · vera1ne11te sostanziali si concl u categoria.· e cioè la mobilitazione per la. Zòna di g11erra? Per ottenere il grado di tenente a ll'epostanno progettando per il riordi11a.mento economico ca. della nomina ad ufficiale bisognava a van_z are doe didattico delle Università stesse ; hanno presenmanda corredata dal diploma di 'laurea. Ma non. tato istanza al Ministro per la' P. I. affinchè voglia tutti però eran,o a conosçeuza che Potevano essere accogliere i segi1enti voti : mobilitati per la zona di guerra. Quando, più tardi, · 1° di concedere una indennità che elevi almeno alcuni già inviati in zona di guerra, ha nno fa~to a lire cinqu~cento· la propina ancora da percepirsi domanda per essere n-0minati ufficiali di compleper l'insegnamento libero esercitato -~ell'anno acmento e quindi hanno cercato di usufruire lo cademico 1917 ; 20 di elevar e d'ora innanzi da quindici a lire stesso trattamento di costoro, son o stati nominati venti la quota di propina percepibile per ogni stutenenti medici di complemento con anzianità a decorrere dalla pubblicàzione d~l Bollettino, che quadente· di iscrivere d'ufficio ai corsi liberi gli studenti · militari e concedete diritto di percepire, ansi sempre si face\a attendere mesi e mesi e spesso non hanno avuto neanche questa magra consolacorchè l'iscritto sia dispensato dal pagamento della zione e sono res~'lti di milizia territoriale nel contassa scolastica ; st1eto posto di medicazi(\Ile di battaglione a breve 3° di ·assicurare d'ora in avanti a~ docenti, - i quali hanno impartì to un cor so completo di almen<> · distanza dal nemico. Ne è venuto di conseguenza cinquanta Jezioni, un rriinimu ni di lire mille, diche medici anziani di età e di laurea, pure avendo fatto servizio al i1ari di altri colleghi di molto più V€rsamentB non raggiu!).gibile nelle piccole Università. • goio vani e pt1re e~ "'endosi trovati in trinçea quando la loro C'ln, se non vi èra, sono meno a nziani di Federazione degli ' Ordini dei Medici. grado e spessissimo inferiori di grado di essi gioLa sottoscrizione promossa dalla Presidenia. del,·ani (t1na massima parte dei capitani medici si è 14 Federa-zione per un Fo·n do ài soceorso contro i laur~'lbt nell'aprile 1915) e d~ oltre tre anni di pi1ì gravi danni della g1ierra patiti; dai medici e guerra o meglio a. guerra finita si trovano ancora loro famiglie (a disposizione del futuro Congresso col grado di tenente che loro spettava fin dal primo Froerale perchè ne stabilisca. la erogazione e a. ter~iorno del loro richiamo, con gravissimo scapito niini della Circolare N. 6 - Prot. N. 451 - 18 agoiuoralc e finanziario : morale,. perchè ad onta. della • sto 1915}, aveva raggiunto, a tutto il 30 novemloro ec't costretti a fare eternamente i medici di bre 1918, col 31o elenco di offerte, la somma totale bn.tt.n~lione in sottordine di capitani medici giova• • di lire 156,896.96. nissln1i da poco laureati; finanziario, perchè la ditI

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' SEZlO!\E :PRATl C.~ •

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:Xel comunicare il :i1° E.-'lPnC'n, 111 l)l'esiù.e11za c.le llà F et1erazione .f;1 l'+-g:n ire I~ co11sitle r azioni ch e q11i

i·iJ>ortia1110 : doloroso che in due iuesi, e speci;-1 lmente i11 q uello cl1e lui segnato 1:1 vittoria delle n rmi e del <liritto, la noRtra sottoscrizio11e non sia aumentata È

<'be c1 i lir~ ~

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l{iYolgia mo preg;l1lera YiYn <l t utti quelli cl1e fin qui sottoscris .. (_)ro ùi incita1·e i ni oltissi'111i colleghi, che ma i dette ro, H ·v ersare 1111 110' di de na ro a qu~­ s te li~te che tloy1·ebl>ero esser~ il tangjbile segno <le llu n ostra solidal'if'til coll~ole con i n.iedici ch e patirono . eon le .s110:-;e e' i fìglj che li pia11gono.

ATTI J>ARLA_MENTARI. Pf'r qli rissi8fe11li lfHirPr.i:dtur'( in .<::rrri.~· io 111ilitqre.

Il se11atore J)1·of. E. -:\l araglin110 ll;1 rivo l ta Hl Governo la ~egue11te in t.er rog·azio11e : « Pren1es. o che la 111n.·sin1a parte dei. l11eclici a p })artenenti nl IH?1·so11ale cli a sisten za deg-lj I stitt1ti · l•Tnive r sita ri J)l'esta S(>l'Tizio 11on interrotto in zo• • n a cli gue rrn. da o 1t r e tre a n11i : ch e questa è I 'unica categoria cli m e<liei 1uilitari, cui no11. ft1 nvpliC'ato come n,gli a ltri il principio dell '~1Yvicend~1me11to: ch e ·i servi zi cui son o Rdcletti pe-1· l'istr11zione univerRitnrin h anno im1 1ort11nr.;l . pn ri ed nnco. superi ore a <JU<lk in.si a lt ro Jn1bblic-o servizio : eh<' re~titpe11clo g li ~tudenti ò i n1Pcli rin:1 a110 uniYersitit c1evc~110 e~servi n èreRsaria1neBtc i·estituiti gli a~siRt~11ti: f'hiP<ln d'interr ogar0 gl i onol'f"Voli l\ili11i. tri della I')uhhlica Istrnr.ione • e della Guerra i~r :-inpe1·p ~è in tenclono 1n·p11cler P pronta n1(lute le misure ~l r i11vi1> nlle loro .·ecli dei n1edi ci i\1ili tari addetti nlle Y11 rit:' :-:c-llolp <lellf' Fncolt~'t .111edi•

Art. :2 . - Il certiticnto di mal<.t ttia è riln scia tu _g1·;1 tuit.1 t11ent~ ·ii carta libera e cleYe (licl1iaru r <..l l~ · geueralità e il don1icilio ùel malato, il bisogno • cl i alime nto lntteo e la qt}nntitù gior11a lie ra nece-.;saria. I Jèl cl n rn ta e la firnh1 del med ico elevono es• s~re chiaràlllèl)te leg·gibili; non so11 0 ricl1ieste a lt ré f or1na liti1. 11 certificato p uÒ -es~ere rinnovato. Sono coillf;l'<-'!:'3i fl'<l gli a mmala ti le don11e gt:st<1n ti, le µner1>ere ed i ba111bini ~ottoposti ad ULent!l.z ione artificiale. Art. !l. ·- Pe i· i bambini di. età infe r io1·e ;i i 1~ nnni e 11er g;li ndnlti di e tà su11e1·i~re a ù:>, il 1uune rilaseeril 1111 b11onò · contene nte il nome del capo di famiglia - se si tratta di bambini • - • , la indicazione de lle person~ aruiné se a lla ùrefer e nza per l 'acf(uisto del 1<1tte e la desiguazionP del la 1~1t­ t~ri tt J)_eciale i1ell 1t <}t1tl le d oY r à f;trsi la pre11ot;1 -. ·

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11,io11e.'· I Ju razione in(livid11Hl<-' sarà stabilit<l ll<:1l welli<;o . I

(•011c1otto · o tlnl inedie-o cul'ante, i5er ùt1-rata non

.' lll)eriore a 15 g iol'ni, tenute presenti, dall'at1torit:'l co1uunnle, le conclizioni locali e le prevale n ti ·esige11ze <1li111e11t<ll'i tlei bilmbini e dei vecchi. .\rt . .f e 5.• - ( OnliS.~c·). .ù.. rt. u. - JJe _.1utoritit .·anit.<1 r ie, gli nfficinli cli i1olizi.a giudiziaria controllano i' certificati e· l :us(J d~ lle te. ·ser~ e sono vroceder e a perquis izioni, -rerificl1e e<;l. accerta:µ1e n ti in qu a lsiasi luogo, tutt<· le volte che sa rà uc ce . nrio !)er assicurar e il corpi> 11 le t r ncce cli reu ti ('tHl C'l'l'n enti ln pTodu zione o 1;1 Yeudita del latte. i.A rt. 7 e 8. ( f}n1 ·i.ssis).

po·

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1\ tl e~1>JiéH zion e <l~l I>ecreto st1dc1etto, il ministr<t

Cresvi 11a <liretto .-1 i i>refetti una circola·re clH~ illustr.1 i pro,·yedi111e11tJ di carattere transitorie) • ~ ' é couti11ua ti\ro co ntenuti nel dec1·eto stesso. Per l <' 1His11re contro l'inff.11~n .-::a . Il J-linistro raccolllancla a lle Autor-itit competenti IJ 'ort. R ota· ha. rivolto una iuterrog<1 zinne al n1jdi a tteudere C'on (\llergi~J a l controllo preventivo e r1i. tro dell'intrrno «per sapere se no11 cr eda neces- · à ll<l re}Jres ·io11e esellll)larl degli abusi. ~ari o ed 111·gentl\ <1 tutela (lelln ·vita di cittadiui rl~­ ll;t cc.:01l)Ùncla di serop_lifìcare e favorire il pr~ce­ na11zi al ri.acutizz'711·si della l)anclemia i11tlnenzale d i mento Pt!l' il rihlSCio dei certifica t i d i malattia , cli prenderè en ergica n1en te futti i prov,·f'<li1ueuti <li c1iHtribu(1 ndo, . oYe ocçorra:, · molluli <l stampa . .. profilassi 11éce~.·arX per con.tenere la cliffusione cle l Nota elle ver i çer tifica ti medici, come per 1 ln n1a la ttic1. a bùa11clonanrlo a ta le proposito la polibuo11i c·o1111111:1li, non ;{0110 ~tabi lite speciali fo r - tiu1 <lelle 1uez7A' 11u~111·e e dei rigua r (li ecressiYi vern1n l itit. Clle ;1,·tc.,hl){'l"O. COlll})licato .il servizio Ò i ·o i ])articolarj i11teressi che c·n11trnst.1110 nll'in_te<li stri bn ZiOllC' . . . re.' ·e SLlJ)remo• òelln pnbbl ic-;.1 i-;n fut(l ». l')Br eiò c·hp rig11n1·cla la on1u1i11is::trazio11e cli Jn tte c·o11(le11~t to . fèl lH~t? enti i Yn. rì ·tipi . cl1e ~1 troY.a110 in corumerçio, '' cioè : a ) l n ttf\ sterilizza t'> AMMINISTRAZIONE on1ogen eizza to, intero o scremato : b)-In tte i11 P<)l. vere , iutet'o o scremato; e) latte conclensnto to11 Approvvigionamento e vendita del latte. o senza zuccl1E>ro, i11tero o scremato. Ri ft-rc'ndosi all' n rt. 1 per l 'ap1H'OYYigiontt1µ.e11tn l "'n tlE-c·1·eto- del 1'iinist1·0 per gli at>v1·ovvigionn del hi:t t•~ J)ei in<1 lnti. P<'i bambini P l)f'i Yecc:l1i, l'i1uenti e c·o11s'!.11ni .aliu1en , ri dispone quanto segue: corda (.)~sei-e lLtil iqsi1110 ~.\.rt. 1 . I o-01nuni provvederanno mediante . che i Comuni ~tessi i1toY\Pd<1110 a lla YeDclita nJla- i)Ol)Olazione ill ge11ere: lattPrie s11<'«ia l i all a \enclita ùel latte alle person~ i11 ogni caso clo·vrn uno istituire latterie speciali o fo1·11j tC' ·cli c·r'ltifica to di nialn ttia, a i bambini «li • rlis11orre · che det(\rn1in<1ti spacci siauo destin ati etit ia.f eriore ai clot1ic·j a1111i ro agli à(lnlti di etit {~~clt1siY<ln1e11te ~u i><•t·io 1·e ai !-ies:-;a nt:lCiIHJn<:\ nnrii, stabilendo. oTe , nlln Y<:>ndita del latte per gli n1uoc:oo1·1·n, 11rezz1 ~ C1)n<lizioni s})f\Cin li di ,·enditn. 111nlnti, i l)nn1bini ecl i Yt' Cchi.

<'hP clel Reg110 ».

1

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SANIT~RIA.

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90

lL POLICLIN LCO

L-.\_NNO •

ASSIST-ENZA SANITARIA. Per la riforma dell'assistenza ospitaliera. lliceviaIPo : Caro Policlin ioo, :\Ii riYolgo a te come al i>iù at1torevole e tenace JH·opugnatore degli ·interessi l)rofessio11ali della clas~e metliC'a e, di riflesso, dell'assistenza agli infermi. . Da t empo, come sai, è stata c:rea ta u11a Commis~ si·o ne per lo studio della Rifol'n1n_. sull'Assistenza agli jnfermi negli osp~ali e- già. è a 11ostra cognizione, S. E. l 'on. Bertolini, i11sieme ad altri membrj <lf'lla Commissio11e, Ya facen-do visite per tale stu~lio negÌi · Ospedn li ùelle p1·incipali città. Ora, n1entre noi è1pprovia111 0 ed n1nmiriamo l'interes a 111ento cl1e taJe Conin1issione sembra pren(lere a lla r e.alizz<1 zione di qnest o mo<.lerno e vitale i11·oblema , ci assilla il d11bbio che non tutti i lati cle lln q110stio11e possano 1cla es~a essere presi l1gual:rne11tc in con siderazione. sì cla venil'e a capo di una rifor1ua generale qna1e è dn pJ)ertutto sentita e desiclern ta in tutti gli Ospedali. , A tal lIOJX>, p1·in1n cl1e t a le Con1missione p1·esenti la SU.!1 re.lnzio11e , 11<{1i ti sembrerebbe una buona itle:1 qu ()l~ia che, a mezzo tuo. ve1ilsse sollecitata la ' • r co11Yoe;.1zione di un'adt1nan7.n ge11erale, fra t11tti i n10dici direttori (li grandi e . piccoli Os11ed<1 li cl'Ita, li;1, n tfi11chè dall' esposizionP t> <liscu sRio11e di tuttf' le q ueRtio11i J)l'O e contro l 'attt1ale sistema cl'assistenzn i-;org-es8e nn lJTogetto di rifor11i<1 da indirizz: 1re alla· Conun i ssi one? Tale icien deriYa dal tin101 . . L' cbe una riforma venga ei;;eg11ita ( con1e in altre <•i reo stanze ~ ne sono aYnti esempi) 8011!/,a il n1od<~'-;ti ssin10 pnrere (spesso n1olto irnport~ntc percbè n~t to (lalla p1·a tica q11oti<liann) di quei tecnici che i:;n110 p r el)-Osti a lla Direzione clei ta11ti 0Rpeclali di~~p1nina ti per · l'Italia e cl1e for. ·e, ineglio <li t11tti, cono con<> pregi e difet ti dl•i 10 1·0 d ip~nder1ti e d0.i ~pryizi . · l~osì ver1·t.ibbe. forse, a:cl P!4scr suddisfatto· il cle~i<lerio ch P la Riforma vengèl impo~ta a tt1tti gli 0Npetlali d 'I~1lia. senza diffPrenza: se11za fare cioè Sl)(lCiè:lli concessioni a quelli cli città gra11d.i, senza téIHll' conto di quelli dei più pjeC\)lj cen t ri, ricade11clo nel solito f> la1ue11tato ~1 · ro1·(\ <li prendet provYeclimcnti leg-t1 li differ enti Jit:\l'' isti tt1ti della stessa natur~t e · collo stesso :fine, t·o1ue. J>l1rtroppo, molte Yolttl ::-;i è fatto da certe Con1111i si-0ni che, per diffieoltit o in11n0nsitù di qua1c·he problema loro af:fi<lèl lo, restring0110 il loro oon11>ito <l cer t i centri priYilegiati . • T.imit.1n ilo lo Rtndio del problema solt nnto a;?:li 0~f>N1~1 li lìiÙ gr a11di. te1nin UlO ('he la rifO l'lll<l . ~ifl per PRsPre una cosa parzinl& ecl i11co111plcta e succeda n lh} Commissione qt1ello cùe snccecle n chi stau(1<· i11 teatro hon vede i retroHcen8 . on<le è <lesiderio t·on1nnc che In riforma. sorg:1 do110· aver Yagliati tutti i lati clelln q11estione ed ascolti il parere dei sin~o li . 11011 n.lt rinlenti Ch(' «la n1n c·ina (SOll<> l)arolc di :\Inrto . \urelio) l\ prontn ;1 n1ncinare t tLtto qt1ell0 per <'li i C':-\~a ·r u fn t ta )). I ·a 1t1'<1 pn rte 11011 c:i se1n brn <' 0:-':1 il lo~ie:~t il U'Ill'l' i1el tloYnto conto la m:esenza in Italia <li lli\·t\l':-;(' $<:uol(.l 11 •r..... iufern1iprc di cni 1

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XXVI, •

FASC.

3J

qu Plla «Regina Elena» ài Roma è ver amente esempla l·e. 1.>er i1on i;ierder di vista la l)l'esen.za di tante vne rgie gilt preformate, 'sull'esempio delle quali si · clovrebbe, a. parér nostro, formare tutto il· personale f u t u ro c1 'assistenza di tutti gli ospeclali. · Si potrèbbe far tener presente che, come a lla Dil't>Zione di qyalsiasi ospedale si esige un sanitario, così. a I serYi zio cl' a ssis tenza d'ogni o~pedale grilnde o pic<;olo si ponesse la stessa ca tegoriH .di persone " dotate della ' stessa cul tt1ra e . fornit~ d'Ùn eguale (li1lloma, c:he desse gar anzia di cavnt·itit e di mo~. ralità, e cl1e .Cn.a lnJente . non· a d a ltri, e non a loro fosse concessH la facol tà cli prestare H ssistenza agli . infermi, n o11 11 ltrimenti che a lla leYn trice .soltan to, f<>rnita d i HPE\ciale cli1>lon1a, è concesFo nssistere le pa 1·to rienti. · Però è i1et:es.. ·1ri0 <.lare H questi <l(ri101ui un \alore in forza cli l~gge , perel1è fifiora. se n11merose fnro• no le a llieYe cl1e lo conseguirono e le ct1i f~igJ ie le istradarono nella nobile arte ·di F1ol'enz Notl1in• . gllal. nella pura idea di dar loro • una profes• ~io1-ie l)er 1·i vere, poche invero n1rono .q~1elle che fuori d~gli o pedali doYe conseguiro110 il diploma, fn rono tenute in consider azione d a amministrazio• iii os1Jeda.liere. d i tante 0-t}f'I'e Pie ptesso le quali , si presentaro110, si.a })€1' diffidenza . sia per reooncliti - fini politici o di eo11fessionale. I)erc11i, persii-;tendo così le · cose, ci Ren1brerf>bbe perfino in11tile. ln e~iste11za cli tali' seno](' ecl il pl'ol11ng<.1rsi d 'un ing·anno J10r tato a tnntf' fa n1iglie che, speran~o di· ·<rn rc a Ile lOJ}O figli e:' n11a proff'ssio11C' i1obile e degna c1 ·1111a donna, Yeclo110 frn:o:;tl'atP tnltP lP loro speranze, {lalla nuJJità d 'un diplon1a, tenuto in . n-es~una , <:tn1sicler.t~'.iont'. · Stabilendo clu1'1qne , JH'r ll'g~·e . cl10 ogni I.tosto d'inf ern1ie1~e dovesse esser copE>rto per eoneorso da chi <:- fornito <li speciale. ·cliplo1na . si evite rebbe l'inconY<'niente suprn accenna to : si afff'rmerebbe il Ya lol'P. orma i ·1>e rimen~1to , di tè111te scuole ; 8i a\rebbe u11;1 "Tera r iforma gencrft le .che ap1·irìt una vin di. 11it1 a ll'att iYit~t di tante <lo1111e Yeran:i ente pietose ed , istruite e si cl1it1derebbe un l1scio alla falsa. i1ieu\ (\ moralità <li tante altre· elle a11zi<.:llè cl'aiuto sono spf>sso cl'incin.1n\)o a)l'nttivitù.<' a1 la c~ignità di tant i l>l'OfeR8io11i~ti CO!'lCi(\117Jj o~i, o Jl~l' hl ]Ol'O ig1101'3JlZi1, o J!\l]' 'lll(\~t:a e J;1 gr<.'ttf'rin cli tH nt~ · allln1iniNtraz]oni 0Rpi t<1liere . chP ]11'<:']1ong;ono <-l ll 'assistenza tlegli infermi negli Istituti da esse amministrati, cl elle llersòne s;celte c.PrYe ll<>ticamente o per a ltre l'èlgioni cl'i11clo]C ronfe:-;~iOllèl le che 110n è, qni, .il cnso cli trattnre. Se q11este idee non ti <lispiac.:ciono, c~ ro Polioli.. 11 ico. ti prego J111bbli<';trl<'. ~

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T 11 abbonalo.

Ila ragione 1·~1bbo nrtto · l'argonl<.'nto inerita l'interessamento de' inedic- i tliltti. EJ)lJPl'ù diamo 110 .. to . :1 l la sua létter a . Non RHJ)pinmo corne .l<l Con1n1 i ~sio11e intencln ri:-:olver(.:. •i1 g 1·ayi i-;1'~1 mo ·problema nfficl<1t0Je . Hc.1ppic11110 c·l1() PHs·1 c·o11 1>ubblici i ncitam~nti e co11 1nodnli lnrg<lme11t~ <li~tribniti ha f'ercato e cerci1 o,·11nque <li (' )f}()S(.'t'l'l' Ll ~t;1t) cli rntt~, e lc) asp irnzioni (li


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SEZ fON E PRATtCA ,

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c·l1in11qne R'in teres~i a lln questione. L 'idea dell'ab· 10° di istituire n elle citt~t e i-rei div~1·si e-entri bo11:1 to cl1e s i rit111iscan o i compet e nti pel' fornire p ei;iferi.ci di ogni proYin cia Dispe"nsarii antituber: n rgomenti e sugge rimenti è magnifica e n o11 nuova; · col ari, dota ti di tutti ~ mezzi scientifici n ecessari e· l1oic·hè giit in imrecchie l oro rit1Ùibni i direttori di (1 i i:>erso11a le tecnico c0m1)etente sia p e r la funzi0ne ol'\peda li }la11110 espressi j Oti e formt1late proposte. cl iagnòstica e terapet1ticn , sia t:>er quella social eDa qu r-t nto ri ~nltèf tl nll'opera finora comviu ta dalla· edt1cat iva . I D ispen sari perif~rici d oYranno posseC-0n1n1i~sione c.: 'è <la a tten<lersi• obbietti,ritù e bt1on <lere i 1nezzi eò il i:>ersona le occorrenf"e per ' le di·Y oler e. Noi a•prbtn10 le i1os tre colonne a chiunque Hj11fezioni ed i d i rige nti di e~si d ovr a n110 esercitare • • . . ' \ogl1n portare <liuto n ella risoluzione del gr osso 1<1 lo r o n1issi on e <111ehe fuori d el Dispensario; 1>l'Oblelllà. 11° di <l.are . speciale incn r ioo all' U fficio ~'.Iedico • Provincial~ d.i v ig ilarè s ul moc1o col q unle so)·a.nno • cn r~1 t i i t 11bereol osi ospeda l i z7-èl ti e s \1 lle· ea t1 te le • c h e _d e bbo110 esser prese si a rig t~u rdo al r ecluta1ue11MEDICINA SOCl.l\LE" to, ai turni' d i serviz.i o, a ll'alin1e11tazione ~d <-111 'aìloggio d e l per soù<1le cl 'imn1e<1 iata aH~i~tenza, a11':1 Provvedimenti igienico-Sanitari disinfezi o11e cli c1ua11to l ) l'OYien0 d.1ll e sale d ei dene] dopo-guerra. · ge11ti; 0 cli ns ict1rar~i in inodo ineccepibile d el buo n 1:? l 1ontinui;l llh> ln pnbl>lic·n zinn e deg·li o rdini d e l fn11zionamento dei ri CQYeri di tipo san atori a li. E ~iorno npfll'OY<l ti <l ;1 l1;1 ~ezione. 1)€'1' l 'Ig·iene ~ociàle <1;1 questi St<1 bilimet19 infatti cl1e usciranno gli inclella ('01>11n ission· ' 11r l rlopo-ff lferro cl nrante le ul<l iYidni i qt1ali, re.-titniti :11 C<?nso1·zio della ' popolat i U1~ .::;o cl n te. zione.- Yi debb ~ n10 por tare non solo In pro,-a Jler soPer la difesa sociale contro là tubercolosi (relazione ll<1le <.li aYer superèlto l a m a la ttia acce.rtatn, mu nncl1e qt1el coùlplesso di cog11izi<n1i e di a bitt1dJ11i S i111onetta). igieniche, i e quali, qua i1do sal':i 11110 ~eile:rn lizza t e ., ~e7-ior1e ( I g:Pllf' :-;oeia l (l) p1·opon~.' <11 Go(a 11che ~r ' rirtù ·di qut' SLl i;ro1Jagu 11dn cl'ei::;e1npio)J . . Vl'l'DO: ,.n 1·r n nno· i1nn1ensamentP per migliorare tl modo di 1° di m etter e i u pratica tutti i m ezzi 11e<:e1-isn ri y1ve r e <.li -c·oloro cl1e $Ì truYeran110 i11 uontatto con • •l cl otte11ere ch e le a bitnzion i sia u o ri cl otte e 111;1ntPéS~i: ' unte in c-0nùi'zioni igieniche sia · cln l uuuto c1i Yist;1 li3° <·lle lo ~tnto I>1·osPµ:u;\ itella HllPlicazione deled ilizio, s ia da q11ello (lel 11nmero (li 11e l' ~on(l 1c:he le i1r0Yvidenze già stabilite per In Io tt~1 sociale con110~~0110 c-onyivere in c1;1ti :1111bienti : t10 la tubercolo~i def.\tin·t11cl 0Yi unn maggiore L:1r0 :! <~i tnt(llai·e qua!1t~ l)ii1 energita111~11tf\ ~da J>OH'·hczza di mezzi. :'ihilP 1·1 salt1te déi L'lYoratori ·ia ·nel c·o11~igli nrli 11t~Jl;1 '-'<.'Pltn del Jayoro al qt1ale <lf>Yono d eclitarsi Difesa sociale contro la malaria (re 1a·1,ioni :\fa rcl1iain r<'l:1;1,i1n1e alle loro condizioni ;ndiYiclnnli . i<l fava, Bertarel lj, T ropean <? ). • per la n1a 11t1tenzi one <l<:Le;li a111bientl nei quali il I~n ~ezione per l'I~iC'nP i-;0C'i·1l{' f<t Yoti: • lavoro d()YtJ co1111li Pr5;i, ~ia per il n u1npro <li 01·e llP I 1° c-llf' Ria110 111anten11ti ~ i no •l qua11do sar~t opqua le ogni 011ei ·1 io deve h.i.Yorare: · mi3° di ag<?vol:l re, Rl)er- ia l111e11te n i 1npno a bbie11ti,· · portu110, a lmeno i11 vn l'te, i co11Yalesce11ziarii • • 1i tari, scegliendoli co11 criteri logie i r ispo11den ti a 1racq11 isto d t\lle so1'ta 11zp }'I Un1~nt;1 l'i più i ncli~PPDRO­ l n i1aturn <lc>l J11orbo e nllP n0ce.ss iti1 cli luogo, e te- • bili; 11nto IJ L'e8Pnte il b11~)J1 r i~nlta"to clei <.:Dn\n lesèeuzdaril 4° tl i ·11ttt\nsifieare lèt lott:1 c:ont1 '' l'altnol i~1no: il' :t l t.a . lll0llt:1 g1Ul : :)0 cli fll>Jilie~1re i)rovzedimenti "'·n11:ta ri agli opP' . 2° <:lle (Hia pure :t titolo di proYn) Yeng~tno sta1·n i e111 igr<l ti <'ile torna n o in patri a : hi li te in centri 111alnri(;i infermerie i1r-0ssime nlh1 ()o cli fèll'l' applicare iUeROl'èlbilllle"J1 tP le cli~po.·i­ ('n:-;;""J. ll~l ·n1ed·i co. nc'llc\ qual i vossnno <.:J11'arsi i mn%Ìllll i (·hp Yi(\Ul no di spt1ta re ii1 terr:l 1H.>i 111og;h i e ln ri<.;i gra\i : ll<\i Y<->itoli 1n11>bli<'i :· :~o <:he ,-e11ga i11te11sific:è1ta 1· opern cl i piccola bo7° <li far c·u1.1 10 n1p-g Jio la pnlir,h1 <lelle Yi<' ur11ifiC'a. · sia ·on rt'golan1enti ge1rer ;1 li . sh1 i11~istendn hn JH• in11>one11cl<> a n<:llc-> l'obbligo cl i ..coovel'<l l'Yi coi pP1 le co1n11i lnzioni di regolan1enti locali. i11 gnis:l fro11tisti : ' .' • • elle ~i ~i tinga su bit o n d otte11ere che almeno a tt<;>r~ 0 <li (1,1 re cli i-;posir.io ni ta~Ra tiYf> pe~· 1a J)lllizia I 110 alle nbitazio11i .~ 11er n n raggio di SQO rn. le c10i Y<'ir·oli <1'!1w ])Ubbl ico ( fPl'l'O\ie, tram , vetpiù dir~tt(' . . ca li ~e.. <1i ::tnofelis1110 :-:;iano tolte: tnre, èl trazione a.niniall.. o 1ueccnniC'<l) ...e ver l a -!ò cl1e ro pi-o,·ypcla a n nn revisione clelle zo11e d isi11ft-'%ione, dei g u a n citt li. c·l1e Yengon o cln.ti a i1uolo n1al ariche ed e,·011t11;1lnH?11t~ 11 l'itocchi della legge, :-;u 1le f~.) i·rovic: studia iiclo se no11 c·onve;1Jrn ré'nclere obbligatoria hl 9° di l)l'Oll\UOYl'.)l'f il clirig;(-\l'C e il perfezi-ona1·si zonn cl ifesn mecdar~i<:<l jl('l' t u tt<' le; a hit;~zioni ù Pl lR isti t11 r,i 011i che 11a nno infl11tl11za s11l ri11vigor in1a larica ; nH·nto dei bn 111bini e dei ~i0Yn11etti ecl oper e di pre• 50 cl1e lo ~tnto Ri i1npo11g~1 <li far scr111)olosnve11zi o11e antitubercoln_ri i11fùntil i (soccorso m a te r - , u1e11te 0sserYare le l pgg;i n11tiH1 <1 Iarielle e il regolano. I~refotrotj, ..\:-;ili inft.intili . 8 ·11ole a ll' aperto, ·u1ento s11ll'i gi€ne dell'abjtato ·. ( 'olo11ie e<.l ucn ti Ye. Ricrea tori , popolari, Colonie ·mano the l e Sezi0ni co1111><?teuti prendano sino da . 1·in~. Co lonie u1011mnill.e, C nre di sole, Ginnastic:1 ora in con~i<lerazio11e 1 que8iti fonda iuentali : 1nt\tlicn, E<luca zio11e fiRit-.1, Gio,an.i esplora tori) ; • ... - ' •

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IL POL'i.CLIN l CO

, '«) della revisione clel cat;t~to : • b) del r i n1bosclli1nento e delle di\iRio11i <lel 1.-1ti f OD<lo : e) de lla coltura inte'nsiYa, dell~ Yia bilità, clel-, 1'01'>por tl1no tra sp<?rto qu otiùia110 clei cont<1dini , <lelJ'us-0 delle uH1 cchi11e n'gl'icole; • d) d~lln s itu:-1zio ne idraulica e clelln J)ernl.:.~nent~ yigi ln1'l~<l igienit:<l d elle bonifiche : e) clelln lin1itazion e del lavoro; In solu7.ion e l'}'t~ic uale dej qu ali è condi7'ionè · a s::;o, · lu ta: ·<1 lla l'i ·olnzione del problema mà larico; 70 che Jo St<1 t •> studii l:-ì~ uo11 convenga , decent1·:1r.e la lotta a ntin1<1ln ri cci . ;t ff.ida 11dolil a lle a mrni11i- · ·trazioni J)r ovi11c· in li <:>cl e:;;;plica nclohl iued.iallt(\ un<t Com1nissio11e <l 11ti111~1.laric<1 l)rOY i ncin le.

Pe1· la difesa ·contro· la pellagra (relazione Loriga)· J_Ja Sezione d'lgién e socialè propone: 1° Ch e siar10 1nodifica t i· gli articoli 32, 33 <? 35 <leJ R egolamei1t-0 5 n o \E'1llbl'e 190B,, n. _ 451, allo sco1)0 di'. r e ndere efticace l 'obbligo dell'alimentazione cnl'ntiYa dei n1alati poYeri di pellagra sanc ito ,dalrart. 184 dell•1 Jiegge sanitaria. sottri:~en. dolo a ll'alea de lla d11rata e clei modi <ii funzi-0nan1en tò delle loca nde sa n i ta 1·i f\ o ·clèlle ct1cine ecoi11 un mezzo teraItomich e, convertendolo in"\tece , pe11 tico 001i.tin~c a t i ,vo e d ;l som m inistr arsi anche ~1 d oruicilio. 2° Che sia Qnn1entnto i11uHnzi tl1tto j l rontri buto· dello Stato, (1elle. ProYi nrie e dei Comn11i per clebell·1re là pellagra. <t('C'ettanclo il 1>rincipio · clte anch e i pro1)rie tR r i <lelle 7.-0ne pe l l:1grogene siano chiamati a d;_\l'\~i il loro contributo.

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Difesa sociale contro le psicosi 'e le nevrosi (r elazi on e ' . L. Bianchi). • La Sezio11e, u di ta la relaJ(jioue del prof. Bianclii, <1l)!)l'OYa le seguenti con el11sio ni : ' 1° con1bi:1 ttere t11tte le cau se d'indebolimento • Jì ·ico-org<1 nico ed in spe<:ial rnodo tener presente la I>H.r tic.oln re forma cle ll' ;-1lcoolismo del n ostro pae~e. oYe · ~i con lllll.à !)(' l' un miliardo e m eJ(;ZO a due iuiliar<li . clt':\l 1l:laggior prodotto della terTa, 'collo effetto d elln dege11erazione e della fiacchezza da part,. d~i iuo ltissi1ni c:l1e ne abu sano; 20 ! 11 tp11 ~ific:n t e ln istrnzio11e , popola1·e, e d alla. rgn ru e i lin1iti: :~ 0 proYYe<"lere alla ecln <:n%ione fisica con rnetodi e Jnez7'i Y~l'<l11lt?11te iclo11ei e<l ~ ffi cnci : .i o i stituir e me<lici R<.:ola ::;:tj<·i e:on coltnl'<l ~11eci1lc:n per l'nffiC'io di Relezioun r<'. J1ell(1.. . c11olP l>l'iJ11arie, tl1tti i deboli cli e:orpo e di me11te pe1: i q11ali son o neces~a ri inet<>di R('<>la sti C'i. (peclagpgic it ben (Utier enti <·l1e 11<.'.) l' i u or111n l i: 0cl ottenere J)er tal n1oclo i l 1nng~ior r>o~ffi bih) ~Yiluppo fiRieo-rne1italc dei fu11ci11lli tl<.\ticient i: • 0 :i affront::t rP i l vrollh"'tna organico i11 q n a 11to 1) patri1noni1> non rig11arcln 1-1010 gl'indi,·icl11i interes• ~ati, n1n t' nuche fnnzi<Hl~ ~t.1tale e d oY r à es ere l'Pgoln ta tla Ile vrou1.=>~se )o;(·(\n tifil'1lc 111<'glio <1 sodate. J,,\ ~<'tOlLll<l partè clel <'on1pito i·iflPtte le modifi<.·;tzioni. l't':\p ntn te lll'genti <1Plh1 legg·p 100-1: Slli n1a11it:n1ni '.)~ l i :ùi(\nati; •

(28)

' n° u11· istitnto · <li cui·,, interu1e<.1io per le })sicosi acu te, tos$iche e infettive, che guariscono in larga • i>ropor?Jione se ct11·.ate conveniente-mente i11 tem1)0, e per le psicosi miti <> inizia li, per le qua li la legge i-i~ta il ricovero. Potrebbero essere utilizzate per s iffatto servi zio pubbliéo le cliniche per le malattie nervose e iner.tali, 11elle· quali le · due categorie di • infermi dovre bbero essere libe r amente accolte. A tal fi n e è n ecessario modifica r e la legge~ sopra t utt{> • • gli articoli 1, 2, 11.

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Provvedimenti · del 'dopo-guerra-. per i tracomatosi (rel azione Bertarelli). l .ia gl1e t ra 11a determ.in;.1 t<:> un <1 llme.nto· considel'e-

\ ole nel i1n1nE!ro dei traeon1a to'si. Secondo Cirinc ]o11~ · i t l'acomatosi de ll'esel'cito sommano ora ad al· , meno 30,()00. Le JniSl1r~ adottate durante l'ultima , fa se della gue1·r.n hann o permesso di cuTa.re un numero considerevole cli. . questi malnti in gl1isH cbe . a l ritorno a lle c.ase !)08sa no a lmeno con.s idera.rsi · come non infettanti : ·ma. una a liquota non dete rniinabile, 111a ind1i bbia1nente alta, sarà P,Ur sempr t> • • i·ap11teséntata da .individui tuttora infet ti e pericolosi. A r iclntre 11n cosiffat to pericolo si f a voto che i tracomatosi i11 att.o te rni110 a ea·sa muniti di schPdi11R sa11ita r ia c0Ih1 incli~a7iione del morbo. de l quale sono affetti e cb e possibilmente .si trasmetta ai comuni di destinazi<>n è il 11!ome del maiato e la .inclica zion e delia inala ttia• . Si fa i11oltre voti cJ:ie 11ei J><lesi i11 c ui il i1u1n e r o ciei n1alati in i·it-Or110 è <lisc.reto o a lto. l 'u'ffiei n le snniUirio provveùa a . iste1uatiz7.èl l'~ le visite e le cu re, il che attraYer~o nlle sch edine inviate ni Con1l1n.i può esser e I)(>s ibile. "Cna l)l1bblicazion~ clei~1ciét1a tiva coi consigl i de I caso dovrebbe esser e invi.<1 ta a i éomvm nei QU<"!li i tracoma tosi ritornano, così che · i l n1eclico i11 ogni caRo trovi facilitata la · ~na opera . I com11ni o lo SL.1to ì)l'OYveder.anno per un assegno d estinato a co1u pe11sare il medico o i medici chi;;\ 111ati alla <·ura. Ove il n.u mer o (come è _in tall1ni com nni ·d ell' I talia meridio nale) dej malati fosse .alto, converr~t oi;ganàre nn vero e proprio dispensario per t raèom ato i Jler -opera de'l comune. TJ<\ J)ire%ione· d i . Sànit ìl segui1·it a nno per anno l'H ilda111f'~1 to cl 0i c:ontl1ni a tr;\eo111::itosi per evitare l' i nst?diar~i de lla piag~. . IMPORTANTE PUBBLICAZIONE

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lttlOBAZIOnE DELLA LARinfiE E TRACHEOTOMIA .

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\XVI, 11 'A~C.

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SEZIONE PR.'1 T l CA

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RISPOSTE A QUESITT E A.DOMANDE. . .

1llinore111ie h:ll diritto n lln veu ione liqt1ida tu in ragione ~elfa . inetil di queJl;.1" che sa.1·ebbe spettata. o el1e fu conferita al sanitario. Ritardando di sei , {7561) 11/ ecl ico con<lqtf.o - Est ra.~:ione di d enti • 1uesi la · pensione si ha diritto alla liquidazione su Pe n'Sion.i . - D<.>tt. E. D. da S. - Il medico conI di, età in più ed nn :l nno di ervizio tilotto. . non è o bbligato· alla estl'azione de i denti. 1 di n11 anno . • in più . giaccl1è seì i11esi ecl un giorno dell'u11a o e .compie tale 1)restazi-0ne ·può chied~re special ~ clell\1ltL'Q ~i c·ontn110 co1ne nnni int~ri. 'Per la. li- · compenso, come è deteTlllinato da~le consuetudini t1ni<.l1:1 zio11e della I.JeilSione o(•corre produrre -dolocali. I quattro nnrìi (li assi stentato pl'esso l'os1w1nnnda in carta tla bollo nl l' Ufficio provinciale sadale ciYile no11 Ri possono risca ttal'e : si vo~~OlH) nital'io corr~andola d ei seguenti è!ocumenti su lx>n~ì l'i sca ttci l'E> ·g li a nni di sel'vizio IJ1·esta ti com e · carta sèmr:>li-ce: 1° . àtto •di 11ascitR.; ~0 origina!~ n1etlico _conclott{> })l'ima ?ell a i stitn:r,ione clell<l C'<l 8Sè:l laurea; 3° \l~O sta to dei ser,·izii prestatf; 4ò gli l w11:·doni. atti di nomi11a. li<'enzin1ue11ti, as1~tt:ative,...:che . si • <7.)H2> .4.11n1 en tu di :stip<">1 clio agl; i1i1pief}ati d ell e oono n. Yuti cl.t1rante il ~e.rvizio. Per ottenere la ()p e r e fli<>. D ott. nbbon t1 t c) 11. G25 . . - I 111<-'di~i I><•ns ione occol're qu,1 le-Ile lUe~f\ <1 i· te1u1)0 dall'evoc1e llf' Opere Pi(:'. ~alvo. sv-eciali cli~J>oi;d~ioni co11• c·n in. cui si è lascjn to il 8er,·izio. tt-lll1tP nei reg·olèuuenti interni , n on po~son · > e~­ (756';") SPssennii - _4.unien to di stiJJP)1rli o. - D ott. • :-;ere ritenuti c·omc no n fac:jenti }>arte <lel IJ<:'rsotor G. ~I . da R . - FJff(-lttiY;1n1e11te ogni a ument<). ·11ale d~~li illll)iegati della I'itt · i t it uzione. Di ·modi :-;tipf'nclio j nte1·ro1111le il · verioclo ses. enna le in . d o cl1e non è spiegabile il J)1'<?.''"edi111ento con cui · c· ol'~o. cl1e rlc·omincin <·x-noyo cl nlla d ei1 tc.1 clel re:.. i ·alllu1ini~traziòne, aumentando ~li stiJlendi agli ln tiYo pro·,·ye(]imeuto. Però per g-r numenti cli i1n1>iegn ti 'lipencle11t1, <1 bbla escll1si <.lal be~fic-io ~ti1:>e1Hl io otte11u t] in a1)pl~cazio11p <lPl-D. r,,. 10 febi 111ecli<·i <l<l cl ~tti n.ll'osi>edale . perel1è n_o11 li ri tie11<• hrnio 191~ cii>, lìOn anj-ene, in <JU<l nto c:l1e la lè tcome iu11)iega t1. Tale proyvediD?entv è illegnl(l e? te ra d) ò Plla cir colare <1ellil Ragio11erja Generale eh i sp lH." :-iellt<.' leso, JJti1n a di ncli r e l'n11toritiL giu clelio Stato c1Pl_ 1-! fel)bl'<lio ète·sso n1)n o, dic~ ta s~liziutin, potrebbe, n n o::.;tt9 <1YYi::;o. ntillueute i11-. ~n tivan1e11te : ter1>1 i!ni <7 i. tcn1ipo fi8/i(t,f i cl alle <liY< H.:a te I' in ter \·en t o della. Commissione J,Jrovincialt.~ 8/JO~i.zion,i ;,n ·L~ i.y1Jre ·11er la 1J1at 1ura .~· ion<' degli. a·u · ' 41li be11eficE->11za <:011 apposito ricorso. P eT le 011e1:e · tJl('J1f'Ì. 1)el'iOrlici 11()11 riJllfl 'll{/0'>10 Ìll.tr>rr otti dalla 1-'ie l 'ann1Pnto <.l e.Jl o stipe11rlio agli impiegn'ti è fa- . clevazio-rie · /)recletla <' fili a 11111erili ste.c:;s:i sono . (la <·ol t.l tivo, n1a cliYenta obbligatorio -per quP lln c·1H sS(-l 11alutarsi in basr> .al nuovo · sti.ve11dio. (-;; osì· che , 'li in1pieg;t li c·he fu a tort0 !\~elusa ùa I ben~ficio, ·:r.ua J)erde il sessennio iniziato i1eJ l91R, m a · no11 <:he ve11nP. per conver o, eone-e so a tutti gli ètltri. quello d el \Olg-ente, il · qua le d eve essere Yalutato (7:563J .4 :1 1nen to d~ stip endio - Se'S~eH 11 i i. -: J)ot. nllo sti1:>e11ùit) giit ann1entato nel deC9r ·o anno. tor (}. I. <la A. L. - Il sessennio, di cui !':ii è I 7:-iHS) Jfalatl ia contratta in sr>r'l· i .z io . Dot;lc:quisb1 to il diritto, si . con~olida con lo sti1 iendio t o r• )I. B.• da R: - Diritto nel ottener~ l'i nclen- · e diYent~1 parte integra le di e$ o. Cosi ch e il )llPnir.zo l)er la iDf<::'t'HJitil e-0ntratta a ca us.1 c.lel serm<.'-0 co11 1111 sessennio e , cioè. cw1 +tOO cli :-;tiptlnvizio •volontaria n1e11te- prestato dura nte la• epide-:'1.io ha diritto ù verce1Jire l 'in de nnitil cn ro-Yiveri. . n1iA. e ffettiya rueu t e n o n Yi è . No11 credi~11uo . J">el'ò, ' . • ~h~. per l'urt. 1° del J). T,. tlel 2() luglio 1HJ7, nu' c:l1e l' +.\rnminis tra zione com1lnale vossn , ~e i•ichie~1t-ro 1181, è .J"ccordato j11 lire- 24 1nensili a eolol'o Hta, rifit1tarsi Hd inde11nizza rla bo1H11·h1lllente d el el1e vercepiscono stipe11cli-0 ~n11eriore <t li re J nOO e <hl nno patito J)er l'opera préstn ta nel 1n1bblico i11 Rno a lire .4500. 11 m ecl ico eoncl otto , <·11+- per e f t<~r~sse i11 mo1u euti .diftir ili e })ericol or.;;j . f<•tto dei ~ei.;sennii J\rec1..... d<:·ntt>u1t-nte n1a tu ra t 1, ver(7f>ùH) P ension i. - .Dott. D. "à1. clu R. -· AYentlo t~pisce Htivenclio di lir~ .JROO. 11011 ha diritto ai)a · <1 ller·i to alla C'a ssa n e l 1909 prima della pro1nnlga · • ilHle1111i ti1 t'<l 1·0-Yi veri. r. iont1 della lega-e cl~l . . . 2 c.1ice1nbre stesso _ anno, nu(7!)()4) f11cle 111iiffi JJ<'I' al1l>a11rlo·n o di se rri:io a nterr, 7-1-t, h.<t diritto · ètl ricono.cin1e nto dei servizi <·ftll-'ift <l i s<ll11tt~ . D ott. ~- Il. da B. Con. -11; prestnti. a nteriormente al 10 ge11naio 1 99, cioè, ét nnj d~ etit e 21 cli servi-zio, abbandonando la con· 4 anni. Questi quattro Hnni , ;1g-,gil1nti :li 9· giù 1Jr e"lott<l per !=;aln te, rice,·eril la i11llennità di L. 47.88. str1 ti tlopo l'j usc:ri zione, for111ano 1~1 <1I~ni in suo B~sa è a lq11anto ruinore di quella che · le fn li;favore non st1fficienti, pe rò. per otten ere In p~n6}ni<la ta n e l 1~14 per <:h è nel fi-n ttRmpo s i è pub8inne . Deve servire ancor11 HJtri 11 anui. Il ric'(). blicrtto il r egolamento per la esclu .·ion e d ella l ego- ' uoseimento avviene a Il 'a tto ll<.l lln liquidazione . ~~ s ulle pe11sioni, el1e ha ùa to i111ove nor11:1e· ~ c1·i(7.570) 'R icche2·z·<i 11ia bile . - Dott. P. ·Z. d2 F. terii J)()Sitivi su tà le argo1neµto. ~:\..nche s11l piccolo compen so ch e Ella i·iceYe com e (75()5) ' A ·11.n1en to •rl i s:tipend i u e aaro- ciP<-' ri Ufficia le sanitario e corne medico u eer o8COl)O, .è do.J 8pPff<tti·va. · - Dott: G. fJ. da < ~ All'imviega·t o vuta la tassa di ricc:l1ezza ·1 nobile, g i;1<:th è tali lievi i11 aspettati,·a ~petta i· <l lii11eutd · clell~) ~tivencli n iiHlenni . tà diventano . ttlS$abili cun~ula te e:on lo sti}.11·-0po1·zio11ata1nente ·al~<t so111_iiul che egl] perc.:epipe11<1io che riceve come m edico condotto o ~on s(-t' eff<:'ttiy·n111ente og1li n1ese. Gli co111petp l'intei·a (]U<llnnque a lh'o qu ..1ls in. 1 cespite c·olpito' dalla rie- · incle11nità caro-vi v-eri, se ·10 stipendio ch e perce}Jicl1ezza n1obile . . . sc:e <li fatto, non st1pe ri .il minimo sta bilito dalla· (7571) R l·vacci1faz·io11e -· Oo·m pe nso. -' Dott: G. ' l~gge per tale coneessione. O. cla C. - L'obbligo del 111edico condotto di ese{7566)' P er1isiorvi. - Dott .. E. ·S. da F. - Con. (-):~ guire le vaccinazioni , gratuitàmente ~i e --tende • • .tnni ùi età e 32 di ~er vizio si liquida la pen$iOnl~ eziaudio alle . riYacci11azioni generali ord in ate daldi lire ·">n-l:). I .il Yed •>Y;l ill COllC9l"SO COJl hl in·o}() l'autorità competente come misura profilattica. 1

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[ANNO XXVI) FASC. 3].

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(7572> P e nsiori,i. - D ott. :\1. I). tla T. dei I\ Cori 62 anni d'i e tiL e 35 cli :-;eryizio s i liquicln la pensione di lire 232'>. IJa domanda di. pensione, redatta st1 carta da bollo, de-ve essere .inviata a l·· l' Ufficio JH'OYinciale &lnitario, accompagnata : 1 o dall' tttto $li u ascita ; 2° dalla la urea 01~i&"iu a le; 3,) dallo Rta to di seì·yizio: 4° fu1 tt1tte le d elibe1«:1zioni cli 11p1nina, li<:enzi<11nento, aspetta ti ve, ecc. I sncldetti cl o~t1n1enti S')no esibiti in carta libera . Doctor J USTITI A.

Ser·v i,zio 1ned~-n1,l7itare . -

I Ja UÒmruiss ioll e era costituita dai nroff. Tambt1rini president~, ..i:\.scoli, ~Jarchiafa,,a, I~ig11arui ,, Ferdinanclo ì\ilato ni. • / Sentiti r a llegramenti fl ll '()tti1110 amico e Yalente stt1<lioso. '

CONDOTTE E · CONCORSI. I ~a ~lréc;'lto 14 a.n ni, larga pratica chir11rgica, ottiJ11i titoli, vubblicaz]oni, disposto ·pi·estar subito ~e rvir.i-0 <:l1irul'gico . Sc1·i,'C'l'e: dòtt. Giova11ni 011a 110 ....\nc:o11a.

.AJl'e:lbb. 11. 13532: l/inde1111ità speciale con ferita da l ~Iinistero dell'i11terno c-1 i medici militari comandat i al servizio ('t'J1 I i inttue·n .~·aie non J)UÒ spett~rle dato ch e 'la sua qt1alitù cli facente funzione cli medico condotto giit l o 1ioneva i1ella co11dizione cli dover cura re i malati .. <li qu es te:\ e di qt1alsia ~i altra n1èlln ttin . epidem ic<l Per un Ministero della Sanità in Italia. o non , c:h0 fo~:se sco1111ia ta nel Rno Comnne. I .i' Agenz·i a J tal·i anà infol'ma che .Sa.rebbero ter• .-\ll'abb. 11. :2870: rni11a tj g li studi J.>e1· la costi t t1zioue di lln l\fini( 'ome giit si è detto. a tt1tti inclihti ntamente gli stero d'igien e e san1 til IJtlbblicn, in ct1i do~rann 1) r1ffi<:iali n1editi chian1<:1ti nlle ar1ni ·11el' l<.l guerra e~sere rit1nit i tùtt i i seryi11,i sanit11ri C'i-rili e n1i~1H~tteranno a ll'atto dcJ eo11geclarne11to due illesi cli t 1ifa rL ~tipendio , più altrett<1 nte i11ens11aiitil cli stipen<Jiu ' qunnti so110 stati gli a nn i <li ca111par1na l~àSRati in Il Ministero della ·Salute pubblica in Inghilterra. . ~Pl'Y izi o .. ' · È stato i)resentato dal Governo inglese all~ Ca'l.,al€ b eneficio. qu indi, :·;r1ett~1 cli diritto nncl1e mera flei Comu11i t111 progetto di legge, per l'istituu f;ei. zione cli 1111 « i\Iinistero della salute)) .. Il progetto / ' ' ...\ll'abb. 1i. ll Ot>: \'err it in ·('] isct1ssio11e alla 1)1·ossima sessione di laEbbero tli1·itto all 'ir1dennità solo i medici ùorgh~si \Ol'i })D rlDn1entari. <1 i \'Cnuti ufficia li ineclici i11 segui_to a l richit1mo. . I l i1u 0Yo 1linistero per ora pro,·vecler('bbe . a d acI . E lla e1'<1 g-ii'1 uffic inlé mrdico del l'llOlO territoriale centrare e coordinare a lct1ni serYizi S<l nita ti ~1ia r..;i e quincli l 'i11rlenni.ti1 i1on le potè spettare . in ' "ari dicasteri; in seg11ito a Hsnm~rebbe . n11n . l All'abb. il. 1 1-!: ~ : . -rasta portata : .c t1ra e profilassi delle inala ttie soAgli ufficiali 1ned ic- i clell'Esercito SJJCtta Yano, a 1cinli , come la tut>L:-. rcolosi, il cn~cro e la pazzia". l'ntto del ..congedan1euto, oltre. i due m esi cli :::;tipenraccolta ed elab0i':1z;ioue di dati stati:::;tici e d'in<1 io co1un1' i n t utti, anche altrettante mensiliti! . fo1·1nazioni sanitn rie, insegname11to defla medicina <1t1anti sono i ris11ettiYi anni di carurtagna . cclat1sol.1 2a) : pare che rie ntrel'ebbero nella sua or-• P er gli t1fficiali clella ('roce R ossn ritie11m ~ibih.1 anel1e gl'istit11ti ospedalieri, gli uffici e i la Rtano ann loghe disposizioni. borato~·i d~igiene, le istit11zioni mediche st:ienti- · All 'a bb. n . 1155 : fi<:lle. . . l{ispetto le i11den11itit· }Jlla gode degli stessi cli_ Il progetto è stato ela bor<:l to clal 1Vfi11istero del • ri tti deg·Ii altl'i nffic·inli e J:nilitari che presta.no dopo-gue rra (l\1inist1·y of R econstruction), con la • ~<'l~izio al enn1110 <li nYi.<1zione <11 quale è assecoo1}erazio11e d ei rar>1)rese11ta nti i corpi medici .P ih M. G . g nnto. nt1tor~Yo li (1ell ,I ngl1ilterra.

NOTIZIE ·DIVERSE, ·

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l~ll 'abb.

n. 91HH :

P er ottenere il l}Osto di meclico di tepa rto delle Ferrovie dello Stato è n ecessario prendere partP a l con cor so. I concorsi per tali p osti Yacan ti sara11no b anditi a pace conclusa. a. a. •

Inaugurazioni di . anni accademici. •

T1'anno accaden1ico è stato inaugt1rato all'Uni,-1..lrsj tà di Napoli con lln discorRo del 1rrof. FilipJ)() riottazzi su « I/alimentazio11e dell'uomo» ; all'UniYc rsità di Ge11ova con un discorso del J)l'Of. ArMld o Tram busti ~ul ten1a ··« -:\ledici11a di gt1erra ». . •

, •

NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. 11 prof ....\lb('rto Santa1naria , C..'lPO della· Division• · 111(\ll ito-1(-lp;n ltl cle Ila Direzion<: gen0r n le di Sà-. nit~1 n1ili t:.1rl'. è ~tnto in·omos o ~' ~cel ta tenente<·olonn c I lo. r 1 \ ivi rnll0e:rn11H.'nti. , Il <.lott. r~:o ~!azzolini ha brillanten1ente conse~nitl) la libe ra tloc.:Pnza i11 patologia speciale m edica ]H'l'~~o rt~niY(\l'Sittl • di IlOUl<\ . • Tratt.1to il tenia: « ~fetodi di dia!?nosi 1>recoce clt:tlJ:1 tnhl" c·olos i }1llll1llll1.t l't' 1\ . •

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Elargizioni. l ? An1n1i11ist1«1 ziont- <1el ~I11tt10 ~i1H1nca to Nazio11ale I nfortuni. visti i ri leYa11ti a ,.<.l nzi del bilancio 1918, si i1ropo11e di prelevar~ la somma di 100,000 lire per la creazione cli un'ovel'a di preTirlenza social~, sulla qt1a le deciderà un'ap1>osita <'on1n1issio11e, in ct1i e.tltrerà pt1re una raJlpr eRell_,. • tn11za d ella ch1ssP operaia . Il ~1utuo ~indac~1to Ila pure parteC'ipato · n Ila sotto~er:z1one «Pro C-01nbattenti » con 11ltre 100.000 lire in titoli del V Pre~tit() . •

(JIJ)

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[ANNO

XXVI,

FASC.

3]

' SEZIONE PRATICA

95

Il Consiglio C'On1unale cli Tol'ino doy1·;·1 delibf\ral'e l'accettazione clella eredità del caY. David•: ()ttolf\11ghi, J\ m1n-011tn11te a circa un milione di lire, con l'obblig:o cli 1 fo1H.~ te, ~n una delle colline circostanti- alla ci ttit, nnn c-olonia l)l'ofiln ttica per ban1bini deboli. '

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. Il Consiglio Superiore della Cassa Nazionale infortuni .

4.> 11 pulvi~colo atm~sferico: 5° 11 diYieto cli ~pu­ tare a terra; 6° I.Ja tube1:colosi è malattia infetti va ~Yitabile e gtlal'ibile; 7° Co1ne difendersi dalle ma lattie infettiYe contagios•: 8° I dn1mi dell'alcoolismo: 9->-J0° I soC'corsi d't1rgenza.

Le scuole mediche negli Stati Uniti d'America .

Negli Sta ti Uniti durante il 1918 si ebbèro 13630 si è aduu.ato J>resr.;o In seùe Centrale dell'I~tituto iscritti ed è continuata la . diminuzione· iniziata.si in Roma. 11Pll'orcli11<11·ia ~eBsione d·i fine· cl'anno. . nel 190!5. Seno in atune nto le iscrizioni pl primo . ' . I risultati cli gestione <lell'eserc:lzio 19J 1 confercorso (fenomeno g~ner:1 le n~i pn esi in g-uerta). 111auo t111a rPgola rit•\ di fn11zionamento etl t1na soS\ ebbero 581 studentesse (4,3 %) e sn t111 totale ' liditit di n1cjzzi t11li <la gùrantire completamente {li 2670 lntiree ne furono conferite 156 a cloune. industriali '(:\d 011Prai (lella retta èll.>'lllic<.1zione della 111 totnle risultano 90 scuole rli medicina fru cu1 legge infortuni, giustitica11do co. ·i il crescente fa G on1en1u1ticl1e, 2 e.elettiche e ;1 i1on classifie<1tt'. . Yore e la J1ieua tidpcia cli c11i lèl C'assa ~azionale Nel 1910 le se;uole era.no 160. Lo Stato di Ne"· Infortt1ui gode lln parte <lelle (·Ja~~i interessate e York 11<1 9 sct1ole : r.;egt1ono gli Stati ùi Illinois, <lel Go'\·erno. l)<?l la ficl l1ei;1 govP 1·11u tj·v a son o l)l'OY~t :ì)1isson l'i t> l)ennsylva11i<l co11 (; Ci<.l s<:uno. . gli i n1 porta il ti incarichi -n tlida ti :.1 lln . l 1as. ·a tlallt' . I ./ .t\1-\c::;ocia zione 1V1e<1 i ca Americn11a cli yj de queste •.\n1n1inistrazioni .;,,\lilit:1 ri lH?l' liql1jdazione e panoYa u til sc:t10 le i11 tre cn tegorie : buone, facilmente ga1ne11to cli i1u.lP.1111it~1 per i11fortunio (1U eR.:e (lo- . riduci b·i.li a b11one e ricl1iedenti t1)1n com1)leta. riorYUte gn nizz11zi-0ne p~r rel1~1er$i accettabili~ In questa . .. . Il Co11siglio }l;l àl)Vl'OYtl to 1<.' ] ll'O}>OSt<~ ver llH ltl ti1na ('a tPgor ir.\ ~i trova no dodici scuole. tra cui • i1n0Yo or<lin~11uent-0 an1n1inistru tivo cl1e assicuri nna c·<.'I'ta « l'~l'lectic.: :\Ieùical 1r11iver~its >) di Kanmaggiore celerità e sci-0ltezza di fnn%io11i dell'IsaB ( it~r . e:JH-:. J>al'e, fl'<l l'altro, nbbia declinato stituto in ra11porto s!)<.lcialme11te all'asRjc.:u1·aziouP l 'onere cli t1nn ispezione delle <1utoritit st.1tali, 011Jl(:>r gli infortu11i ·111 la ,·oro a beneficio cl Pi contadi- ·de non è riconosci11ta cìn l l\iii ·sou1·i Sta te Boatd. ni. a:-;sicurazlo11~ <'l1e la Cassa e. ·erc·iterit co11 carutIl .Journul ..-1 . M. A,., cl<l cui riassumiamo questi tt.'i·~ di pre1ninenza g;iuKtR le cliS})O~lzioni legislatiYf' dati, osserva che le cif1 <.' sopra riferite so110 confortanti in quanto seg11a110 u11 rrllglioramento noin màterkt . .La riforn1·1 si basn 1Jl'eci1J11e,1111e11te Rt1lt eYo le nell'orgàni~~zaziQ11e d~ll'inseg11amento medil'est(:lnsione del concetto cli clec<•ntrn111ento il qualf' si attuerà l)()l'tanclo a :;s i l 'on111artilllenti cli aR i· co, c-11<' Ya · 1,oco a i1oco <li~c-i11li1u}ndosi. (Dai Pa.f 71 ologir-a ). enrHziol~P. a.tt11a.ll11ent>E' in 1111111e1·0 <li 12, e<l aumentando, in vro1rorzionc. il ·nun1el'o degli orga n~ lo<:n U (Se<li SPCOll(l<ll'ie <.> ~..\g<.>nziel. Con t1<11tic-olare c·o111pi:\('j1nento· il Cou. iglio 11~1 VINCENZO CERVELLO ap1)teso c1<~Jle J)l'U t ielle ~·volte J)el'cl1è l'Istituto sia , l"n pclriotlil!o c.:l1e u1ira ai fi11i della scienza ed a t1torizzn to <l gestire 11e lle terre redente l 'assicn a quelli èlel più ve ro e grande dei sacerdozi, non razio11e infortuni, come già prQYYide t1n'ordinanza in1ò è.l ineno di a<ldit<1re all'a1nore ed al rispetto · del t '01uanclo S111,ren10 in cla tc1 7 nov~m bre 191 :J: dei co11teruporanei e dei posteri chi, come Vinl'a J>}ll'ese11ta1iz<\ 1:-;(1 1·a11110 tt ll'u OJl O ]stituj te a Tre11to cenzo { '01·yello, tutta l~t uobile vittt spese per la ~ a Trieste. • scie11zn, per la scuola, i>er il sacro ministero delI~'o(·C-èl. i-0ne i.3 stat<l ov1>orh1n<t <ll Consiglio !)er 1' arte, 11er il bene dell'uu1auiti1. {lS}>riu1ere il \oto c llP i1ell'ctus1>icata prossinJa ri\ "inc:enzo · l 1ervello i1aequ e 'in Palermo 11cl m a rfor111n ctell.<1 nostl'a I ..t~g;ge Infortnui ~ii1 tenuto a.-q.• zo dcl 18.";~ da Niccolò e cln Giuse1)pina Cia11ciolo: <:h(-\ c·onto di tutte quelle disposizioni più favoreNicc:olù OerYello, ven8atore e filosofo, matematico voli i1el' i lavoratori contc11ute nelle Legge \igenti e letterato, ruedie;o l> pro~essore. ma sopratutto nellCl terre· rede11te e delle altre provvidenze .soadarna11tina tem.p ra cli cittadino; Giuseppina Oian~ ' <:iali <:l1e con esse ha11110 1·a1)p-0rti. ciolo, . orella cli JJrocli c:l1e clie~.lel'o al risorgimep.to Il ('onsiglio Ruperiore 11:1 a YU to nncl10 c:omunid ' Itali.a tutto l 'ar(lo1e cli loro gioYinezz<l, tutti i <!azioue degli ~tudi in corso i>er l '~sten~i<?11e dell'aspa)piti del cuore gene1·0Ho. sic11rnzione obbligatoria. contro gli iufortu11i all<t E per i suoi genitoti \ rincen11,o 'Cervello ebbe il eolouia Eritl'Clél, con1e giiL fu <'~t('~èl nl l;\ '.rri1)0liè11lto pii1 sentito, be11cl1è i11 ap1Jarenza l'igido e tani<l e Cirenaica fino dal. 19] :i. • fredclo, Egli :t YeYa i1el Cltore immensi tesori cli Propaganda igienica. · affetto. ID pt1lpiti <lYe\H per 11oi, suoi allieYi. La bella , a11 iDltl sua, t cm1,ra tn nei sacri affetti Il tlott . .sa1,1 atore Co11a, ca1>0 reparto ùi chirurdella famigli;t 0 del la bora torio, effoncleYaRi. · co11 gia militare n ell'()f'p0dale civile ùi Caluag·iro11e. 11a lo stesso ritmo generoso, nella vita l)Uùblica. tenuto nello scor8o anno, con molto interesse e . gra11d0 proti tto, cl~ 11<~ <·ou versazioni igieniche, . un~ Paler1110 e la. Sicilia ricorderanno sem1)re il citYolta l>f'_r sett11nana, c:o11 i 111iljtari a 1un1aln.ti. -. Rita di110 eroico che, sfidando pericoli di ogni sorta., portia1110 l'elenco degli argomenti trattati: 1° I miJH?~le più gravi epidemie. tut.to sè stesso <.liecle al· crobi, i1emlci ù.ella sall1te, causa delle malattie inrumanitil, mel'itancto clal ·Governo la l)iù nlta ed fettive; 2° L'<lrnmuln to, sia uomb cl1e anin1ale, p1·i;1mbitu ùistinzio1~e, la .u1edaglia d' oro ai benemema sorgente delle i1tfezioui; · 3° Lotta alle moscl1e; riti clella pt1bblica salu te.

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E con lun gl1i :'ite11ti, raccogliendu ~· obo lQ d~agli amici, dai cli~nt i , dalle anime buone che in J.,ui oonfidavano, "'\Ti11cenzo Cerve llo silenziosame nte i·iusciva a creal'e · in Pc-1le1'1no un Sanat ori o per tubercolotici, ('he . a - lui ~i intitola. ed è per la Sua memoria

111011un1 c11ti1ni · ae1·e perennius.

('li11ico {;'\S})e1to, fece dell'~serci~io i1tofession.a le

un sacflrùo%.io. J/eserci7.io p roft's. iqna le ci1·coscris~ vòlontarian1ente in Jin1iti riRtrett.issimi, per dedical'e il . c:: no ten1po a~J i studr, a lle c11re l)t1bbl icJ1e, agli affetti familiari : ma il voYero, che ii.011 poteY<1 retrib11irne l'opera. ebbe sempr~ da Lui le

cure solleeite clell'arte . .e<:l insieme l 'ait1to largo P s)lon taneo. Xella scnol<I \~incenzo C.ervello f11 seYero. Tale

\

I

su~ . severitil' tt1ttn fatta di nmo.re, se gli . concili;lVa il rispetto , l)iù pro'rondo. IJ:o11 gli a l ienav~1 ranimo dei giovani; percl1è i giovani, co11 il loro intuito, si accostaval1o al ì\ifae~tro. così come il figlio si stringe eo11 più intimo affetto a~ padr(> che non lo Yè~zeggia, u1a lo .eorregge. Chiamato dalla. fiò ucia del Gbverno n f<-11' pa rt~ clei più l' lninP.nti Consessi sanitarii, ,.i profu.s e tutto il Rno &1per~ e la va. -ta es11er ienzi1 l)erso11nle.

.

Gio'°anis~imo

.

\

succedette <ll pc-1c1re nella cattedra di materia n1edica n · Ì,alermo. chiamatoYi . dal

voto c1ella Faco)tù (•u111e str~o 1'll iuario : p a ssò I>f>i, pe r concorso 1 ot<li nario alla e~ tte dra di Catan ia .. (lu dove fece ritorno a PH1er mo, ])e r trasfe rimen to .

Ebbe dl1e volte l' i ncarico dell ' insegn a m en to di clinica medica, che tenne .con ~ l ti~simo onore. u1a che volle lasciare per la cattedra sua _prediletta. .Sperimentatore sagace, crit ico acl1to, egli l ascia nt11n~rose pu bblicazioni, ~lcune delle q uali, come • g-li studt s11lla paraldeide, quelli sull 'Adonis, quelli ~ll l fel'l'O, l'il l1fl 1'1'::1.·D DO mod~·lli <·lassici, COSti t uiSCOll'O i1nperitnr0 <'onquiste d èllèl ~cien ~ . ~·ondò, e Jl(-ll' lunghi :1nui n1nnten11f\ cou grn yf)~nrr~fic·io, n11 }leriodico di S<:ienZ<l , l'Archivio di f ar111 n CfJl o.<J i a e 71 e rct,pe u tic a.. • IJè1rgo, profo11do corcloglio lo ha segl;lito nella t-01nba. :\la egli tutto non è morto : vi vrà lo stnùioso .illustre nei . fasti della scjen za ; vivrà ll fi, lnr1tror10 i11sign e 11ell 'opera sua d i amore-.e di ben<·~ t Prof. F. A. E'oDER.~.

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è 8pe11to il prof. ROR.IDR'l'O CA1\ll>A.NA , dirf'tt.ore ùella · Cliuiea «.l~rn10::4i1ilova ticn del la Regiu Universitit di Iln1ua . Della ~l1<l Oll0l'H ci occ11pere1no uel prossimo 11un1ero. ~i

Il fascicolo 1° (15 gennaio 1919) della nostra SEIl fascicolo 1" (1° gènnalo 1919) della· nostra SE.... ZIONE CHIRURGICA contiene i seguenti lav!>ri: • ZIONE MEDICA contiene i seguenti lavori: I. Pl'of. G. Razzaboni: L(r plast·i ca esofagea prr ... . I

1nezzo cleZ trapiant@ libero gi i.ritesthio. II. P rof. A. L. Soresi: '}.- nuiia teoria, sulla pafoflenesi del ctincro~ I.1à teoria ~onnetti!l;ale• (cica•

I. Pl'of Augusto Murri: La legge lleJ. 011,ore .

1

II. Dott. G. V. Ferralis: · Aritnz,ia siti11salt' ro1111>ll1fa in 11n ca:su di febbre di M alta.

triziale).

III. Dott. F.

~assetti :

Stenosi sopracecr17<' da,

anorm.ali ~o-;idi..zioni a.nato1nicli<· df3l l'ap pe11dice. \ . IV. Prof . • Filadoro: Du.e cnsi di a.neu1·is111a d<>l·· • .la popl;fea d~ ·n atu.ra sifilificr t.." "\'T. Dott. .E. Bussa- J,ay: -4.s petto va riu d ellf: lesion,i i;a.sali osservate 1ielle cJ.ire1·..~c for111a:: i nni sàriitarie e relativo trattanzenl1J .

III. Dott. ~,, r 111 a nn

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Bianca Frattlnt: l1a

reazione di._ TV a s-

con 7a t itola~"ioite del

IV . bott. E. De' Sarro: 1nc con1p l ica.~· io11e

'])11e C(LS•i,

oomplen-1 e n t ().

dL ettnip_le"gia ·c(J-

rl<'l tifo addom ;·r1ate. •

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Indice· alfabetico per materie.

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AssiRtenzct pSt>f'da licr:1 ':

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Atti parlau1f\ntari •

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fi~ico-chin1.i e;he

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70

f'oaguh1;1,ionc <1~1 i;;nnguf' ll('ll'inf<lll~..ìa FJezemi perianè'lli: cura .~ . Fen-0111eno ~i llu ci11a torio Indos~i1e nelle feci .

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.:\lHlnri•l: <l1ag110.·i tapida <li l<tboratorio Pflg. :viedicina oocia le . » )forbo di Rayua t1d : sinclron1c a ti po ò i cìi originè trau1natica ,, Xi1ftalina come i>ulcicida » ~ eurastenin : descrizione pri n1.a del Bea rcl » Ostetrif'ia sociale : Congresso di - . » Prescrizio11i :111tigastr algicb e e d i ge~ti ,.e . )) l~u11tura lon1bare: Yalo1·e cli;.ignostico e pronostico nelle e:omn1ozioni nervo8f· . ·. >) Rigenerazione dell'osso » Ri11aràzione chi1·nrgjea di nl<'uni tPRsuti con innesti di tessn ti morti » Rierote.r apia nd alte dosi "

'fip. Cartiere Cet1trali.

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Roma, 2f> gennaio I9L9

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fondato dai professoti :

FRANCESCO, PURANTE

GUIDO J3ACCELL.I

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·sEZIONE I\RATICA.

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~EDATTORE

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CAPO:

PROF. ·

VITTORIO ASCOLI .

SO M.M ARI O.

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Lavori originati: •· &eaoes~ Intorno alla }'l'ova di Boveri e ad 11•a reazione al 'bleu di •etilene in Jiqnidi e~falo-ra chidiani pitologici: . . Note e contributi : V. Ca.Jò: rj 'intluenza nei due ricorsi epidemiei 11'imavera. ed autunno 1918. Commenti: 'N. Colalè: Ine-fticacia deJJa protHa~i chiniaica nell~atluenza.. · · Sunti e Rassegne:- PEDIATRIA : FilipJ>ioi : Diagnosi differenziale fra scarlattina, morbillo e rosolia. - CHIRURGIA : R. Monod : Tecnica e indicazioni dell ' a oestesia eterea. per via rettale. Osservazioni c:llntc:he: P. Timpan o: Di alcun~ successioni morltese da malaria• Accademie, Società mediche, Congressi : Congyesso di cstetricia eoeiale. . Ap ,..o nt ~ di medicina pratica:. C>. SISTICA: Sull~ mieliti traumatielle. - Malaria da traumatismi chirurgici. - TERAPIA: La •ra <le11 'eclamp:·da gravidica. - Prognosi della cura chirur

gica delle atfe.dooi deUa cistifellea. gomma per man\ non ster!liizate. Posta. degli abbonati. ' Varia. - Cenni bibliografici. Nella vita professionale: P6r il dopo-guerra àel Cerp• Saait&fle MiJitare. - Sulla smobi)izi azione dPi aedici . - Per gli •-licia.li medici della Croce Ros»a. in seni•io presse l'Jl:sercite. , . Medicina sociale : ProTTedimenti igienico-t11aaìi.rii D.e1 ie~o- . guerra.. Risposte a quesiti e a domande. Condotte e concorsi. Nomine, promozioni ed onorificenze.

. Cronaca epidemiologica: L 'epilemia int•en zà le . Notlzl e di verse. Indice alfabetlco per materie . •

ABBONA M ENTI PER l L

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ITALIA

E 'TE,Rl) •

·Alia seiione praticA . . . L. 20 Pr. 25 , Alle sezioni medica e pratica . » 25 >"> 35 , 1 n oro· Alle sezioni chirurgica e pratica, . >') 25 » 35 ·\ ' Alle sezioni roed1co-chirurgica e pratica . . » 30 >"> 40 Gli abbonamenti, per l'Italia, si possono pagate anche a rate bi1nestrali e trimestrali di Lire 5 ·a nticipate. 11· Saremo assai grati ai Signori .abbonati che vorranno atl.rettare la rinnovazione del proprio abbe-· namento~ Ciò age:volerà molto il lavor~ ammini~trativo e la pontuale spedizione dei fascicoli. \

. ia riproduzio~e di ùwori pubbUcati nel POLICLINIOO o la pubbLicazione d1, sunU -

' ~vietata

DlrtUJ dJ propricta rJservail. di essi senza citarnf' a fonte. •

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~2) ass·egi1ò

alla l'eazione ' co, cl1e r icerche stessa t1n grande valore clini • i1lteriori hanno conferm a to. nr 1lJ\.[A €Ll'NICA PEDIATRIC.4. DELLA R. UNIVERSITÀ La l'eazione di Boyeri è se11)1)licissin:1a: in diretta dal prof. CÒNClt!TI. · 1vna pi ccola provetta co nten ente lln centi111et1 •J • Intorno a1la prova di ·Boveri e ad una rea.- cubico di liquido ..J a ·esaminare si versa lenta• mente, f.a cendolo scorrer.e per uno d ei bordi, ._3ione al bleu di .metilene in ljquidi ..eefaloLln centimetro cubi·co di soluzìone all ' l 'Yoo fii 1 rachidiani patologiei. . . permanganato di ~_)o tassio puro; ~e il liquido cefalo-rachidiano è normale, l l tilla si nota <:1 I Kota pel clott . G1ov.!.NN1 Gt~NO ESE, Hf'siste11te. li1njf e di ·separazione fra i d 11e 1i·c111idi; se il . liqui do è patologiro, a llora si u..;serva a1l'altezNella sedl1ta dell 'april e del 1914 della S ocietà za di lJlle ~to, li1nite 1111a zo11a: più o ine110 g ialla: lombarda di scién.z.e medi cne Boveri riferì su si 11na reazion e da lui ottenu_ta n e 1 liqltido • quest it' reazio11e. è d etta ~o·n, a l.e: imptimendo cerebro-spinale, facile per la tecnica ed a.Ila - qualche scossa alla l)rovetta a .fine _•di mescoportata del me.dico pratico, t"\ semplice e ra- lare i due liquidi, .se il liqu.ido spinale. è patologie~ si . ha una tin tu gi a llo-canarina dell a pida per i risultati, e ~ulla scorta di n uruerose esservazio11i p11bbli cp,:te J?Oste rior~ent.e L"1!1~nc.h . . 1ni~ce I :l; vfceversa, se il liq11ido è i1orm a J.e, la

LAVORI ORIGl·NAll.

M tJd. Woch. , 1914,

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l l. ~ i)f.. I e L l N-i e@

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Le t on.elusioni ù el Chiar·avfillotti · sono c o~colorazL..>u e resta ro.sa-viol.acea: ql.ie8ta , reazioRe è detta globale. , . cordi nel iitenere la p1·ova di gr~an valore pratico: .secondo lui 1 in·te11sità e rapi·d ità d~l~ Il valore della prova secondo.' il Bo-ve1~ ·è in • r eazione sono i11 rapporto con la quantità. di . rapporto alla prontezza · di produzion.e: si può • alb11 m~u.a conte11uta nel liquido spinale e lJ ~\f_chiama re r.eazi-0ne torte . qu·ando essa si 1}1 odu·ce istantaneamente o .Ln pochi secondi, rrie- m erito corpuse9laire · in ·'ess.o (lin,f oeiti, polin\lcleafi) sembra ac-celeri . ed intenf3ifi.chi la rear dia .se in tre o quattro ·minuti, de·bole se i.n· ~cin ~ zione non tanto per sè ste'Sso qu·anto per ·l'a•que o sei minut i; olt r-.e_questo limite la reazi ~­ ne è da ·consid.erarsi ·negativa poichè .dopo un n1e11to d elle nucleo~alb11mine che app·o rta e cot .o.erto ·tempo anche in condizioni norm;àli .la ·q t1ale st accompagna. · ' ' miscela .c ambia di col or.e. · . Vaglio, · semplific ~ndo l a. t ecnica .di Boveri, . , Tutte le -volte eh~ Ja " quanti.t à d i a llYum in n. U·SÒ ia · soluzione di p ermangari.ato' · decin.orma. ' i1el liquido ce:reµr o-spinale a ume11t a ,. anch e la l~, ·d·ella qu.ale .si . versa una goc~cia sul liquid• , reazìone ·è positiv,a p u r. non_ potendosi · ciò afspina le da esaminare: agitando .la provetta la f.ermal'°e i n .mod0 p 1~optio a ssol u to, cosi come rea zione si h a lo stesso se il liquid o è pat.e . . non ,si può affer m are un paral lelismo con la logico: egli ha trov·a tò ·costantemen t e positiva • li11f.ocitosj, po.i chè . con J!infoc i tosi .. .imponè-nti · la prova in liqu icli spinali torbidi aVQti ·da mel a t1tor e ha avuto.. r eazioni d eboli . e ·r e·azioni, ni11g·iti pur11lente, sia da streptocoèpo che · da. forti con linfocitosi . leggiere . , mening·ococco, anche dopo aceurata· centrifw. . · L a ·1)atogenesi di quest a .rea zione• s econ·d-0 Bo- · gazione d el liquido; ed .a sseg na alla r ea zione . veri è -osct1:ta ·P. merita di e.ssere a ccertata,. . . tan - .. di B overi : grandi ssimo valore clinico, poichè to più che' le ri-éer·c he sono appena all'inìzio 11e1·m ette con un a prati ca sempliqi~sima in pre~ n.on è possibile alcuna .àfferma zi-0n e : il fatt? senz.a di liquid i spin.ali limp idi gi11dicare delle di averla trovat a p r esente qu·ando le r·eàzioni ' 11·~.rrmi di essj .. con dizioni norm a.l i o.d ab ùi Nonne e di Nog11cl1i !so110 p ositive fa pe11In . sei . casi. di meningite t ub er colare, in ' ua sare che essa sia in r ei.azione a tl1rbe clel me- ,caso di meningo-encefali te, in -qno di as ce~s• t abolismo ·delle so.stanze prote·i ch e e fo r s ~ alla cerebrale, in due casi di m eningite acutissima disintegrazion.e . 'd elle a.lbumirie endog-e11e, CO- da en terocooco, .in d.u e ·d i tabe d or s ale, ed i• rne si }Jot r eb be cl 'altra par te pens are che essa u11 ·caso di lues cer ebri, V ag'lio trov ò la reazi-0ne i a dovut a a qualoh·e 'p igroen t.o derivante dalla p ositiv·a , mentre la. t r ovò negativa in 21 c~as.i • emogl obina del. sangue e .che si trover.ebbe nel d i . mala ttie varie, come m a laria , p si.cosi , ti fo, liquido cerebt o-sp jnale a seguito di lievi e pi e- n euriti. r a dicolari, onde anch P· egli r ·i tiene cl1e cole emorragie . l a rea zione positiv.a s ia' indizi o ·d i r·eaztone meQuesta. J'eazione per Boveri è 1111 segn o certo ningea e denoti aumento nel tasso di albumina di alteTazione d el liqu or dovuta a cau s à patonel 11qùido cefalo-rachidiano. , logica: i lavori ptibblicati sull'a.r go1nento so110 In questi ultin1i anni ho v ol11t o ricercare la po chi ed è b.ene· riasst1merli brev em ent e a co. m in ciare d a l prim·o, che è qt1ello di Dubois .. e reazi,one . di J3ov.eri in 'nlimerosi liqufd.i . spillJak es aminati di b àmb~ni degenti in , Clinica p.edia- , Brand,e11 pt1bblic ato in Presse médicale, 22 lu. ' . trica o avuti .Pri\!atamente irl osservazi-0ne, ed glio 1915: i B11ddetti autori studiarono tale • il risultato , delle m ie rlcerche che sommal"i'a.reazione nella t ripanosomiasi umanà ~ poteromente esporrò · conf e!m~ la ,grandissi~a utin o constatare che essa è a bit uale in tale affe• zion·e -nel periodo n·ervoso del morb o, m~ntre . lità -dellà !,)rova ·che perm ette i11 rp.odo s emplice e facile, a ·d ifferenza di altri m~todi, di giudiè assente nel primo periodo, e di cono la prova care delle condizioni normali o patologiche · di ' esser e dovuta a lle s·ost anze 'protei che contenute un liquido cefalo-rachidiano. uel liqui do. " ·usato J?•elle .miie ·ri,cercbe sia l'orig.in~e Chiar.a vallotti, d-ella Clinic a d i IefD:m a, poco tecnie~ del Boveri ·q uale risÙlta dalla sua .oeprima délla su a tra gica fine i~ zona di guerra municazione f.atta alla Società ric·ercò la reazione d i Boveri in 26 casi di ma. . lombarda; sà• lattie d iver s·e quasi in m.assima parte . meninla tecnicà modi?cata dal yagJi o, ed in . entram: bi i casi ho avuto ris11ltati netti e .decisivi, onde . gi ti tu})er colari. e cerebro~pinali, ed in 4 casi n ormali da servire · di contr;ollo: egli contema mio parere si trat ta di reazione che ·d-0vrebl>e entrare completamente nella: ·prati.c a clinica, poraneamente do.sava nel lfquid'-0 spinale l'ali)()tendo dare risult ati apprezzabili ·e non ribumina <!O l metodo di Kjeldahl e con l'Esbach e praticaYa l'esame del sedimento centrifuga- \ chiedendo nè manipolazà.oni complicate · di laboratorio, nè grande armamentario, nè lu•to. e ciò allo scopo di potere stabili·r e i possibili r app or ti fr.a la r eazione al permanganatò, gaggini ,di esami, poichè <:ome dagli auto.--( .: • le sostanze albuminoidee e i diversi elementi ~utti è stato affermato e come dalle mie m0d• • Ol'pllSColatt . ste r·i{?erGhe ristalta, la proTa è tanto più p-0ii.- '"' 1

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[ANNO XXVI, l?ASC. 4]

S.IDZI6NE PRATICA

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tiva, quanto più rapidamente.ed istantaneamen~ si ·produce. I liquidi spinali · da ·In.€ saggiati sono stati ~omplessivamente circa 30. .avuti da bambini . .affetti da malattie dive1"se, eQ. i risultati otte.lluti appariscono ~alla tabella dimostrativa .annessa~ in ogni caso ho n ello stesso tempo teJluto· conto deJ tasso . ·di albumina ed i; certi . <"asi ho praticato l'esame d-el sedimento ·Cen1.rifl1gato. P·er l'intensità della p.rova ho av~te reazioni che si ono prodotte in meno .di due s econdi, e direi ql1asi istantàneamente (reazioHe forte)°, e reazioni rh.e si son o verificate in · 3 . o 4 minuti (media ), ed alcune in 5-10I minuti (debole) : oltre ql1esto . limite non ho t-enuto €Onto dei ri sulta.ti della prOV ':l., poi chB qualun<Jll e liqniQ.o sp ina lé o normale o patoJogico as,, . t1m e dopo 11\ngo tempo colorazione gialla. se · trattnto c~l perma11ganato.· 111 tutte lè reazioni forti avl1te il tasso di . 41 lbnmj11a co11 te1111to nel liquor era m olto superiore al normale, onde si pu ò dire che effettivamente la p rova di Bove:ri stia in rel.azione t>on l'attmentata qt1ant]tà' di albumina n·el li- · qnido céfalo-rachidiano, così in liquidi rie-chi {li albumina -con 11.n tasso del 4.50 al 6 %o come • nelle n1eningiti rereb r o-spin ali esaminate (e prove.nienti tutt e clalJo stesso focolaio del Forte ..fi tnrrtin o) la prova si ebbe r apidam ente, anzi i~ta11 taneament e, mentre n elle forme tubercola1·i osser vate la reazione fu in massima parte di ' u1edi<t intensità. Nelle forme . idrocefaliche la reazione si ebbe . • in tl1tte debole, così nella poliomielite, e negativa si ebbe :n ei dn e casi di tifo e in due di ietania:. In molti casi di m~ningite tt1b·ercolare f11 da n1e praticato a11èhe l'esame · rriicroscopi• co del . · edimento d~l liq11ido spinale, e debbo afferm are, come giustamente oss.erva il Bov-eri, che nessun parallelismo esiste fr a linfocitosi ed intensità della r eazione, poichè in certi casi l n cui si ebbe linfocito.si abbastanza. ·s piccata la pro.va fu di medi~ intensità, ·m·entre .in po'er.a così nochi casi in cui la linfo citosi r1on . ievole si ebbe reazione forte, -cioè quasi istant<1nea; ciò veri:ebbe a contraddire j risl1ltati del Cl1iaravallotti , che pensa come l'aum-ento corpuscolare ·del liquido sembra aoceleri ed intensifichi la reazione specie per l'aumento del-: le nucleo-albùmi.n e che apporta ·e con il quale . i accompagna. In quanto alla persisten_z.a della r~azion~ :pos~o dire ch e là prova di Boveri u~na volta tro• vata positiva persiste' semp-re positiva per· tutta Ja dnrata del male però la sua intensità si ' . modifica: a questo riguardo ho voluto séguire • pochi casi di meningi-te t11beroolare ed. alcuni 4i idrocefalo n ei quali la pl1ptura lombare flt , • I

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da me praticata diverse volte ed a più riprese, ed all'esame del liqutd.o spinale quando la prova f'u positiva la Pirim.a ·volta, tale fu ritrovai~ nelle punture ~ nei saggi &uccessivi, ma spesso di media intensità, quando ·prima era stata tr-0va~.a forte , ·ed alle volte forte quando prima era stata trovata media o. debole, e ciò c~rte per le oscillazìoni d'e l tasso di albumina. Nessun' rapporto fu da . me · potuto ·è onstatare fra la . p-rova ·del Boveri ed intensità della m.a. . lattia, poiche· in certi casi di meningite .tubercolare la reazi one avutasi . di media ·inten-s ità in punture fatte all'inizio del male, taie fu ri- ' trovata anche nello stadio terminale, mentr·e in certi casi, quando la prova fu trovata forte ' all'inizio, nel periodo - finale della malattia si ebbe reazion·e media. Con1e giustamente osserva i:t Vaglfo, la ptova di Baveri assume· grande importanza i1on qli.an, do si 'è davanti a liquidi cefaJ.o-rachi·diani torbidi, ma quando si tratta ·di lfquidi limpidi: è allor.a .che con la semplice te.cnica a.ccennata· si può subito dichiarar e che si tratta di' liquide patologico quand·o la prova è positiva e di li~ .quido normale se la prova è negativa: questa affermazione si può fare ·c on si curezza, poichè la prova di Boveri quando è p ositiva non am mette dubbio a lcuno sulla sua interpretazione, è più o m eno rapida a verificarsi, .ma è evid ente, chiara e n etta, ·ed il cambiamento di ,colore .d ella miscela di liqui·d0 spinale e permanga n ato· è not~vole. Ri ce1·cando la .r eazione . suddetta in liquidi. spinali avuti da bambini della Clinica ho vo• luto quest'an110 anche. vedere e sperimentare · -. se altre sostanze potessero da.re una qualçhe reazione analoga, e sopratutto ho p ensato ad •• un gruppo di ossidanti ·epergici co~e la tin• tura .di jodio, il bi.eromato di potassio, l'ac~do solforiço, ,ecc., m a con nessuna di queste .sostanze ho potuto avere risultati di una -certa , imnortanza e tali da valere la p ena di riferirli: viceversa, 'risultati con·Viricenti ho avuti ; -con il bleu di metilen-e. \ P er la tec.n ica ho usato ·una soluzione debolissima di bleu che s1 stempera in una provetta con altrettanta a·cqua distillata fino ad av-ere una trasparenza della miscela ch e altrimenti sarebbe m olto .scura : di tal-e debolissima so1u• zione se ne ·v ersa un c-entimetro c11bico in unf:l. piccola provetta dove prima . si è ' vérsat o un centimetro .cubico di liquido spin al·e da . esamin a re e si agita la provetta stessa: .se il liquide • spin~le è normale, la ._miscela r est a .di un bleu' . cl1iaro e non subisce alcuna I)1.0difica di colore; il liquiùo spiDfi:.le è patologico, la. Viceversa, misoela a,.ssume un c0lorito . più o meno ver·d astro , che pÙò andare dal ·v erde-prato al verde1

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LL POLI CL INI C~

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:.\. diffe'renza clella pro\·a ·11 pe1·manganato • c h e l1a ·ctiversi gradi di intensità, il saggio al hleu di metilene si produce is tan ta·n eame11,te se il liquido · è patologico, sia ch e si tratti di liquidi fort ea1ente corpuscolati, sia Che si tratti di liqni ~ti. limpidi; con tale prova ho trattati i1urn e rosi· liquidi si::.1inali, ed in tutti i casi di . ·1n en; n uite dov~ la reazio11e di Boveri era posit i v ft a11C'he tale .r.eauo11 e al bl~u fu ·trovata p o~itiva ) co.r ne ~t .PUÒ notare clall'l1nita tabella: . 111 lt ess11n 'altra . _malattia oltre l è m eningiti· h 0 « ,·u·1a la ·i·eazione suddetta. No11 so J)ronunziarmi s ulla nat11ra di talr rea zio ne , ma certo essa deve essere anche jn l'np1)orto col tasso di albt1mina del liquor; pos~o aff.e rma1»e. solo che non esiste alcun paral. le I i ~rno fra tale prova e la linfocitosi, e più ~he al t ro pens are che deve essere data dalla 9. i ~ i r1te grazion~ ,delle albumin e. ·endogen e; ma • oonclusioni più comp lete potro . riferire in ~el l l ito, quando · avrò controllati i risultati otten ntj C'Ol1 esper.ienze su più v,asta scala. 1

' N.

'Reaz1oae .

Reazione di BoTeri

Diagnosi •

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[ANNO \ \ \1 I , FASC. 'l-J

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· NO=TE E CON1RIBUTI. \

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SCUOLA MILITARE DI MODENA .

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L-'io1luenza nei due ricorsi epidemici. primaTera ed at1t11n~o 1918.

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• ~Iag·giore medico ctott. V 1TTORIO Cn.LÒ. . . ·

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Pu ò rinscire ·interessa11 Le, d.al l)Unto di vi. sta epldemiologico, abbracciai~e con un sol• sg·uard_o le due m a n}festazior11 di i1tfiu e11za verificate.s i in questa ·Scuola in d11e div~r~e s tag"ioni o fasi dell'attuale i11yaisio11e pa11demie4d.. Due corsi differerlti cli allievi ne sono stati colpiti: ii 3<> ed. il 6", costituiti da circa 2500 allievi ciascuno. Il i·affrontre rivela una diversa. fi onomi a fra . le d~ manifestazioni...- di · clii sì tratta, e di tale diversi.t à, come della natura e della multiform.e varietà ·deg·li aspe~ti clinici della malattia, 11u cercato di rendermi il pil~ • esatto conto possibile; neJle due relazioni ch e seguono sono riportati . in Rinte c;i i resultati aelle . :mie osservazioni, coi rili,evi, coll e cun8iderazio• • Ili e coi giudizi Clli l'e~ame atte11to e mil\,uto dei . fatti h1a . dato lu·og·o. ~

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Rela:.ione sull' epirlètnia .fii f e:Jhre di bre·Pe· tlltruta Pe rificat asi i 11 q·u esta Scuola 'Jnilitat·P «al 1° al 15 giugno. (lVIode11a, 16 giug11 0 -1918L

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In relazione all'eJ)iden1ia di febòre di breve d11rata qhe ha colpito i 11 t1ueste due ultime s1èttimane .il personale tutto di que~ ta Scuo la: tùffìci a li, .allievi, sta io nl àggio re f f a1nigli, stimo opp-0rtuno fornire alcuni Gati e &chiarimenti ch e valgano in qualch~ modo a de:ft11ire la i.iatt1ra d1 questa fo rin a morbosa le r ni cnratt r j·istiche J. i pÒ.ssono così riass111nere : 1° :Vlitezza d el decorso ; · 2° Rarità di compli cazioni e di suèceRsionì i11orbose; 3° Una d.iffusibilità e.o. ì grande da doversi ' escl u·dere ogni privileg·io ù i j1nd1n11ità _conge11ita. Note epidem io l ogiche . - L'~~p iden11a ha a' u. to una durata esatta di 15 g~orni . La massima pa~te degli ufficia.li e deg li allievi è stata colpita nella .settima11a dal 1° al, 1'8 giugno: g li altri , che semuravano essere ri• masti indenni fino · a .q11e. t ' \1ltìmu data, so111t caduti ugualme11te an11na la.ti nella seconda Rettin1àna dalr8 a l 15 g Ju gno, presentando a 11zi LlUesti ulti1ni una mag·gior g1·nvezza di sinto1ni. L ' ultima settim·a na di mRggiu era . tata ca• 1·atterizzata. dal p11nto di vista meteorologico. da un improvviso e notevole ::;bbassame11tn del• la temperatura e da pioggi~ torrenziàli. • Nessuna differenza è staia notata fra gli aJ~evi alloggia ti ~11 ca ~e rr11e 'arie e a })i.an i di- · \ <-

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versi: molte cpmpagnie ·sono installate in piani . casi appariva dete1'sa, rossa e umfda; néssurt eleva ti corrispondenti ai terzi e quarti piani fetore dell 1 alito: ùna tossè stizzosa, molesta, · delle abitazioni civili. Anche gli ufficiali abisenza escreato, toglieva .a gJi infermi ogJ?.i po'3tanti i11 terzi piani Ronb · stati colpiti. Nessuna sibilit'à di riposo: hanno passato tutti la ~r.ima trarçia di ·pappataci è stata avvertita malgrado . i1otte qttasi completamente insonne. il ·più attento esame. L 'esame palpativo e auscultativo delrinferme Sinto1riatologia e dec orso. - Gli infermi han- non ha dato mai luogo ad alcun rilievo d 'imno tl1tti avvertito brividi non forti, ma ripeporta11za ., :· assenza di fen0meni toracici se si ' tl1ti , che hannò segnato costa:ntemente l 'inizio tolga qualche lieve e raro ronco: ventre trattadellt-t malattia; detfi bri \'idi sono insorti senza bile: visceri toracici e addominali nei limiti • • l)rod,l'orr1l, in pie110 · stato di .be11essere, e deter- normali e normalmente funzionanti.· minati non da 1sensazioni generali ed istantanee Il p eri6do di stato ha dur?-to qua~i ~ostante-­ di freddo intenso quali si verificano pe:r: la febmente ·solo una notte, al termine della quale bre malarica, per la febbre suppurativa o per un'abbondante . sudorazione ha· determinato la Ja voln1onite crl1pale, ma da lievi carezzature risoluzione rapida dei fatti acuti, l'abbassan dn iievi ondate di freddo risalenti dagli arti mento graduale della temperatura é l a s comi11feriori, per il dorso, alla testa. parsa dei fenomeni subiettivi. 1Prima a scom• Dopo i primi brividi la temperatura incomin- parire è la cefalea : i dolor i l'e11matoidi si dicia ad aumentare len.t amente per raggiungere leguano più lentamente; persiste invece la tosil Sllo acme in 5-6 ore: ql1esto acme ha variato . se stizzosa che diviene leggermente umida e a da in<.livi·duo a indi,·jduo, ma n.ella maggioran~cars o escreato esclusivamente mucoso: la linza dei casi si è aggirato ·sui 39°; alcuni pochi gua i fa leggermente ·patinosa. · non 11anno superato i 38°; p c\chissimi hanno La seconda giornata trascorre così in una l'aggi11nto i 40° ed oltre. gradt1ale e sensibile attenuazione di tutti i sin· 11 polso ha sempre seguìto r ascesa della .temtomi e l'ammala.to mostrasi . più animato.; .i l ·riperatur.a con il const1eto ·c osf ante rapporto di poso e il· sonno <Hventano finalmente possibili · ri1·ca 15 pulsazioni jn più per ogni grado' magnella seconda n{)tte che esercita così. un fort~ giore di tempera t n ra. I prin1i sintomi iniziali potere riparator.e. ~i son quas i sempre avuti . verso il meriggio: , JJa terza giornata si inizia completamente l'acme è stato quasi sempre • raggiunto nelle api1·ettica e ~n buone ·condjzioni generali: l ,am• prime ore clella notte, e l a notte ha rappremalato si _alza, ricerca volentieri cibo e bevàn- . "en tato il p eriodo dì stato della malattia. da; entra in piena convalesc-enza. L'ascesa della temperatura è stata sempre · · Questa terza giornata• è però caratterizzata aceornpagnata da forte cefalea a tipo gravativo da due fenomeni di cui· il primo è costante, il e da dolori a tipo i·e11matico •ìn parti fisse del secondo frequentissimo se non ·costante, e cioè: ' corpo: ai ginocchi (dolore vago a mani~-0tto), una grande prostrazione di forze e un abbassa: a.i lombi (del tt1tto simile alla comune _lombagmento notevole della voce. ,. La prostrazione di . for~e è in genere di breve gine), a.gli occhi o megl io alle orbite nel terri1orjo di distribuzione del nervo sopraorbitario dur.ata: al massimo due giorni; ·l \abbassamento (dolore ottusq specialmente nei movimenti d-ei · di voce invece dt1ra p·i ù a lungo -e permane. pòi bt1lbi ocula.ri verso l'alto). più· a .lungo lo s~imolo insistent~ e irritante qelUna lieve infiammazione . catarrale di tutte la tosse . Esami batteriologici. - Ho praticato numele mucose ha generalmente .accompagnato l'inrosi ·esami baiteriologfci degli escreati e . del sorgere della malattia colla caratteristica però di essere tale -:infiammazione ]imitata alle ·por: muco rino.,.faringeo ed h o costantemente risconzioni di mucosa prossime alle aperture natt1trata la presenza di bacilli morfologicamente rali : così abbiamo constatato lieve infiammaidentici a guelfi dell'influenz <, : in alcuni pr_e• ziòne ·congit1ntivale senza lagrfmazione.: liev.e parati essi ,erano numerosissimi e sparsi dapinfiammazione della mucosa nasale .senza parpertutto: ·dentro il protop1asma cellulare e nel campo del preparato quasi come se si fosse tecipazione dei seni: lieve infiammazione faringo-laring.ea senza diffusione allo stomaco ·e t}·attato in qùest'ultimo caso di ·cultura pura. • 1 ai bronchi.: liev·e infiammazione 1dèll'ultima porNa-turalm.e nte tale reperto, com è noto, n.oA 2>ione del rolo_n seriza ·risentirhènto delle partì può avere che il v alo1~ di grande probabilità: alie (colon ascendente, trasverso ' e discendente). a completamento infatti del reperto occor·ron• Gli ammalati si presentavano rossi in volto, ·gli esami culturali; -tali esami peraltro, eseguiti col concorso e coll'aiuto di 1nezzi gentilmente abbattuti, irrequieti, qualche volta àgitati e anfornitimi dall,Uffì.cio d,igien.e municipale, ha11cl1e deliranti (specialmente quelli della soconda • seMiiman a) ; la lingua nella . massiJlla parte de1 no dato res11ltati. molto incerti. ~

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z.a; la. m.antca.nv..a assol l.J.ta di :r::~idfve e., in . iì.llcasi si sono avute compl'icazion~ bronco-palmo·- timo, la ·presenZ'a eo.stante "di briv·~di iniziali. ' . ~ari~ in du~ si è v.erificata com.e- sue.cessione Il ·qt1adro :clinico d.ell'inflt1enza· a forma li.eNe sembra invece mèglio d,egli altri attagliarsi al..~orbosa la pl~urite essuda;tiva e ii;i unq una •efrite par~nchimato.sa ·acuta. l'epidemia ·in esani.e per ql1anto sembri ostM'vi · Un solo esito letale verificatosi oggi per bron- la E\tagione ino1trata in e11f 1'epidernia stessa è cornpars~ : devesi tener pr~esente p~ral-tro cbe co-p9lmonite. . A quale _quadro clinicÒ ·do:Qbiamo , i·iµor tare lo scoppio dell'epid-e mia.. è stato preçeduto / i.a unà sintomatologia così· co.~tante ~ pur ,così una set~imana (quella" ·11ltima ··di maggio ~ di àiffusa? · variazioni m eteorologiche insolite e strane (}b-e L'insieme tj.ei sintomi suddescritti ha richiahanno i)ortato a lln generf.le, br11sco . e Ilotem ato. l'attenzione nostra ·su · tre· forme cliniche . ,vole abba.ssamento della p i·es&i.011e e della temben conosciute e ben distinte: l 'influenza, la peratura atmos.f eriche. . febbre dei tre giorni e. la comun·e febbr.e retlmaOttre alla perfetta aD:&logia dei sintom~i , è . t ica. Quest'l,lltima però sembra da ·escludere , stato con statato, come nell'influenz. a, il caratsubito e i.11 modo .assoluto per ragi'oni epidétere di contagios ità e la: diffusibilità .e strema llliologich e e ·c1inicbe: prima di tutto- la fehbr•e cl:el-la malattia ch e ha col1)ito la ge·n eralità delle reumatica I\On assume mai i l caratt ere COSJ pers.on e senza· esclus io11e di sorta:. c~m~ . nell'in. •ettamente .é pidemic'o come si è riscontrato nel- flue11za, si è. con.statato ~n veTo e proprio pe-. la forma clini ca in esame. tiodo epid·emico chiuso in ristr etti limiti dii In· secondo luogo la febbr·E.'~ reuinati.ca pre - tempo: come nell'influenza a form a: pandemica, ~nta caratteristich e cliniche ben di verse da infine, si è verificata la mirabile costanza di • ~uelle sopradescritte : il brivido iniziale vi è un determina to quadro clinico .in tutti g·li ininten so, generale, improvviso ed unico; si ha qividuì ,delle più diver se età e de.i più v:ari temlJeramentL · ,, semI?re un viV·o risèntimento ··delle àmigdale, ' ohe nella malattia iri .esame· è completamente Le sole Òbiezioni che. J)OS$·Or1 0 f.arsi sono: la . · Jllancato; infine nella febbre r eumatica, pur l'aTità delle èomplicazioni e la b:r.evità · cfella · avendosi la partecipazione all'infiammazione · conv alescenza; ma, tratta-ndosi . di fo rma lieve . 4i tu'tte .le mucose, n on mancano mai d·elle loe t en11to conto ·della stagione .diven tata subi~ . . . propizia, tali obiezi o11.i ·perdon.'o molto del loro oaliz~azioni, .e queste . lòcal,izzazioni , harino _P,er valore e 'non so110· di tal grad o, a mio ' parere ~ · caratteristi.ca di colpire l'·orga no ·di minor· re• si stenza l)l'oprio di ·ciascun lndividpo: ne deda .far negare il tipo d 'irìfil1enza all'epidemia riva un'e.strema varie,à' di forme cliniche fra in discorso. · . individui e individui, av;endosi in uno la for·m a · ·P ·1:ofilass·i e, · c,i1,ra., - · Le mis11r.e p rofilattiefie ~astrica, in lill a ltro a.. intesti11ale, in a dottate sono state le seg1lenti: . la form· , .. a)· Ri1dòtte 'le ~sèrcitaz io111. fisiche a l mi1;}ialtro ·la forma fai;ingea, in altro. l a forma laringo-tracheale, in altro ànco1•a la. forma plel1mo po.ssibile p.er Ervitare ogni affaticam~nte ; . . · ·b) 'E vitate con ogni riguaI'do le cause rellr1oa, e cos1' . v1a. , mati~zanti e i · bruschi· raffreddamenti; Nella forma clinica in esame . le localizza· \ e} ·Curata i~ modo sp-ecia~·e. l'igiene d·et.e· zioni vere e proprie ·sono affatto mancate e: sì · sono a vute invece, , come . .abbiamo visto,. rare· camerate e delle. aule da studi.o; . complicazi0ni é più rare ancora SllCC@ SSioni rl ) Larg·a eoncessione ·di riposo agli- al!\evi . . ' . 'Jnorbose. pe,r ogni p~ù lieve malessere; . d~ l)repaRagioni .e pidemiologiche. e ·cliniche ten~eteb­ . e) Abbondante somministrazione . • • hero l)Ure a far .escludere ìa febbre dei. tre · ra.ti di chinino. .. · L a cura ha consistito iJ.ll riposo assoluto ir1 g-i orni: a quanto finora risulta, essa è legata letto limitand·o ·il tic-0vero· in ·i nfermeria o in a~la presenza dei·' pappata·ci e di essi n,on si è ospedali agli ammalati più -gravi; dieta }ega vu ta traccia nel! 'epidemia testè trascor.sa. È gel'issima e prevalentemente ~iquida; larga n oto inoltre che i pappata-ci JifficiJtn·ente rag: iungono i piani· .e levati, mentre. nell'epidemia · s9n1ministrazione dl limon.ee v,e getali ·e dli prùj11 esame non sono stati risparmiati a.ftatto gli par.ati di chinino con la pre~erenza pet il seliindiividrui allogiati nei piani superiori della, cilato, che .si è dimostratG p,arti-colarmente i.ndicato 1per facilitare e . t en:d.erè -più - r.apida la Scuol~ ·e nei t~rzi piani delle abitazioni civili. 1.. e ragioni climi.che eh.e f.anno escludere la risoluzione dei .s intomi. .Nei poch'iISsimi .ca-si . febbre d.ei tre giorni sono: assenza assoluta · a temperatura molto -elevata si è provvedt1to in tutti del peri~do prodromico; l'a brevità della all'applicazione della vescica · di ghiaccio s11l I 9l1 ra.ta del periodo febbril~; l'assenza di ogni · capo e allà somministrazione di . ghiaccio p~r _ • di notevol e e1·ite1ne. cutaneo ; l a brevit à della conv-a l escen- bocca. Nei casi, pl1re porh'.ìs~imi, • I

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.Reta:iorie sull'epl,clerriia di i'1i"f',iLenza veri"ficatasi in l/tlesia Scu.ola nel 11Lese di ottobre ·1918. , (~Io<lena, 31. ottobre 1918) .

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motti preciò prese11ta una pl'opor~ione pari al 3,J % dei 'e olp1ti é al 0,83 % totale degli~' ~llievi. M.-e?1tre dunque nella primavera d eco1:sà si · tràttò dl t1r1a ve r·a e propria pan«ieinia i11fttie•-. zale .forma: lieve: si è or.a avuta una . epÌde• 111ia a diffl1sion e limitata, ma con · più _gravi . ' CH.r-a t.teri. E da nota.rsi s11bito ·come il l)ersonale addetto alla Scuola sia stato colpito in m odo non l111 iforme, n;a val'io. seco~do .le varie categorie ch e lo c0rt1pongono: il seguente spe cèhio Jo dimostra don 11 na evidenza indllbbi a : ' ~Il"

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era decotsa, e pr·ecisa:mente 11€1 ~e.r·iodo intércorso dal 1° al· 15 giugnd, mentre Forza .l:'er son.,.Ji.. ~J 5 Col pi ti ' ~{orti si svo1gevu in ql1e ta Sc11ola il 3° cor.so spe• ottobre ~iale, si ebbe una prima epidemia di febbri di ·. Ufficiali .. . 15 1 l7 hreve durata e a tipo i·elativamente mite: su .' . 23'5 2 I tale epiden1ia; <·11i flt a ttribuito dal sottoscritto &i\llievi italiani "" ~505 677 21 . Allievi czechi 14:~ ( . » ' il carattere di yer'a e propi'ia influenza; fu este2:. 48i 2 B!t e 1pr-esentata ai Cpmando della Scuola una Truppa tj . .81 J)articola1·eggiata 1·elazione il 16 giug·no imme- · Fami o-li <lia ta.. 11e11 te s l1 cc:essivo. 3~19 721 23 Richiamo, per t1na più preci s a i11telligenza tlei raffronti co Il 'epidemia çlel mese in corso Da questo spe cchio si deduce ' che gli a llievi · , au tl1nnale), 1e •caratteris tiche di quella priJ1anno costituito la grandissi1na maggioraD:za m~verile: · dei' colpiti e d ei morti; mentre il p ers'o nale 1° )fit ezza ùel dec:oi-so; ùelle altre categorie, che troYa ·asi qu asi tutte 2° R ari.tà di compllcazio ni e di . uc c es~ioni pr esente nella ta quin·dicina del giug110 ed aye1norbose; va in quell'epoea ·contratta la malat tia, n'e è 3° Una diffus ibilità così 'grar1de' da dover.si ora rimasto quasi completamente immune. es<.'.l11dere ogni p.riYilegio di immunità congeCo11 indagini fatte l)er sonalmente ho potut@ 1'ita (pandemia) . constatare . anche che gli allievi n on colpiti Q.u-ell'epidemi'a ebbe 11n a du ràta es atta di Ll·all'influenza n ell'a ttuale sua invasione ne eral:> giorni, presentando i colpiti della ~econ da 1\0 stati per· la maggior parte a ffetti in altri settimana una maggioJ· gravezza ·di sintomi. · l\loghi nella primavera e · n ella est ate decorse. .'i ebbe a llora un solo .decesso per con1plicaAggiungo eh~ · n ella primavera fu colpito in:t1one hronco-po lmonare.. , leram·ente il .persona le medico e d 'a S:Sistenza; Un 'altra i11vasion e epidemica deve ora· l'egi- . rnentre questo . stesso perso11a.le è .rimasto pret:rarsi fra gli alli·evi d el 6° cor.so facenti atsentemente illeso. tnalnlente parte di questa Scuola. ~ Questi l affronti e q11 est e c0nsiatazioni di1noQuesta seconda epidemia, di cui pltò dirsi trano in .modo pl'essochè inconfutabil-e ch e l 'intestè chiuso il ciclo, ha presentato le segu enti fit1enza nronriam ente detta conferj sce t1na quar·R ratteristiche: s i con1pleta immunità a coloro che n e soffer1° Maggior gr avez,za di sintomi e maggtor sero anteceden tem ente ·e che questa immunità ha una durata non inferiore ai quattro mesi. fi 11rata n el dec9rso; • Le oomp a.gnie, costituite còn circa 100 allievi 2° Maggiore frequenza di c-0mplicaziotli e , ciascuna, '11anno dato un c~ntributo vario aldi su ccessioni morbose; 3° Una minore di'ff11sibilità, per , cui poco l'epidemia: Je maggiormente colpite sono .state le otto a llogate alla ·caserma Cialdini, una delle più della quarta parte degli allievi fu colpita rlaJ male (esattam ente il 27 %) ~ssen,do -caduti quali (la 19a) figt1ra n el quadro con · ben 49 colammalati 677 allievi ·Sopra: un numero com-· piti: la men o toccat a é stata la 3a. compagnia con soli 6 colpiti. · l'lessivo di 2505 (ivi compresi i 143 allievi czecoslovacchi). A~l l'infuor.i ·di un a m aggiore .èsposizione alle · I decessi verificatis i in questo p eriodo. epide- . •cause reumatizzant~ .a.egli ~llicvi a lloggiati netn1ico (J'epicl emi~ vera e pro11ria, })1·eced uta e là caserma Cialdini, nessl1n'altra ·causa appreEsusseg.11ita da rari ca.si spora di ci, ha avuto zabile seJl?.bra giustificare il modo vario con cui le co1npagnie ft1rono visitate dall'influe nza . l•~a d11rata ·~satta di 21 giorni) f11rono 22, dei ·" ·i n t o11!n t fJ l n,qja , derorso, rom plicazi,oni ed fl! Sittnali l1no a.vv-en11to per .ca11s~ estr a nea all'inluenza .• (emottisi tubercolare); il numero ~i (l. - L a n1agg1 or parte · dei casi ha avuto' forI

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tunatamente asp·etto benigno, pur presentando boso. Così, ad ese11i.l'io, si è avuta la form a di in genere_ una sintomatologia assai più seria influenza a tipo bronchia le negli individui cl1e di quella riferita dettagliatamente nella relapresentavano anche per l o innanzi una spezione del 16 giugno. ciale facilità ad amm a larsi di affezioni bron.I.a febbre, su cui si impernia il quadro clichip.li: la forma enteric.a nei soggetti a facile nico dell'influ·e11za, ha raggit1nto .elevatez.ze di ris en t,imento intestinale, e così via. ir1olto superiori a quelle del giugno. ed una magQueste localizzazioni non , i ..eraJ.10 ·c·onstatate gior duro.ta, J)rese:itando p eri ù·di di s tato di l1ella pandemia del giugno) probabilmente ~ lunghezza varia d~i 3 ai 5, ai 10, ai 15 giorni . causa -della sua .e strema mitezz_a e della brevità. ' e· più.; si son o constatate lievi remissioni, in.- nel decorso d ella rnalattia . (lifferentement e rnattutin.e o serotine, e la deLe co1nplicanze invece sorvengono a malatf ervescenza (qt1asi sempre per lisi) '.s i è s.volta tia già stabilita, si in1:1est a n .') sul quadro giti. \ in generale m olto lentamente oon frequenti ·r igrave della m alattia stessa e, a nzichè reazioni torni febbrili ostinati e ribelli ad ogni trattaver e e proprie determinate da prooessi infiamn1 ento terapeutico. • m.atori attivi. sembrano piuttosto espressione Più accentuate e più profonde 1e infiammadi tl11·b at o eq11 ilibrio dinamico, percui si f or• zioni catarrali di tutte le mu·cose con maggiore . mano zone più o meno vaste di minorata capa . . . . ' . tendenza alle localizzaz1on1, percu1 s1 e reg1cità vitale o cli cedimento della resistenza or~tra ta una maggior tendenza allo stabilirsi di gf,l.nica; n elle quali zone lutti i rappresentanti form.e va rie o tipi, avendosi così t1n 'influenza della flora batterica comune (segnatament.e 1 ' l tipo bJ:orichiale, a tipo intes ti1iale, ecc. piogeni)· ven gono a trovare facile terreno d1 Caratteristica dell'att1J,a le· manifestazione ept- impianto e di svil11ppo. Gli anatomo-pàtolog1 E.lemicu è :stata la frequenza, 1a ra1?idità . e la infatti (secondo le piì1 recent:i,, notizie) parlane profondità .con cui si è V·!3rìficata la d ebilita- .costantemente di di sfacimento d·ei '.tessuti vizione g·rav€ ·dell.e con.dizioni genera.li, così da scerali senza- sueciale predilezione. df sède, e 1 ripetere in molti . rasi il ql\adro delle più gr avi bàtteriolog·i han n o rivelatq la presenza nei tesin tossi razioni; da condizion i pe1·f ettan1ente nc~1·­ c;; u ti disfatti · di lln a flora b a tterica mista co" ' mal i il polso è spesso salito. rapidament e in ass olu t a prevalenza dei comuni piogeni. poche ore a 120, a 140 pulsazioni al min~1to, È ver o ch e nel campo clinico si parla quasi perdendo presto il r egolare rapporto colla c11rescl11siyamente di complicanze bronco-polmona\·a te rmica; profu si sudori alternati tumultuari 0 di infezioni gen-eralizzate (setticemie); ma . riamente a periodi di forte arsione; spossatez• ciò dipe11de.. ·dal fatto che, mentre i fe nomeni . za generale fino a raggiungere in alcuni casi bron cc-po!monari sono facilmente rilevabili coi la sensazione e l'aspetto ut~·ettivo dell'ambacom1111i metodi fisici di ~s~me, ìe lesioni distrutc: ,..1 a · • ~ -~ :i ~ "'e"' ".:1 1 ee- ;n+pnc::P ttr.Pmn...,; agitati ve degli altri ·visceri non ci .si ri'yelano coa. zioni di var io grado fin o a l delirio concorrengual faGilità di pre ci sazion~; percui' siamo inYan o spesso a dare al qua dro clini co un ca.dotti più volentieri a d attribuire in questi cas·i rattel'e di in·dubbia gravità . }3, gr~ve.zza dello stato generarle .ad una cau.sia. Su qt1egto sfondo 't ossien1ico, se n on vogliag·enerica solo perchè ci sfuggono le .s ue· premo dir.e setticemico, era naturale aves~ero bt1on ci se manifestazi oni loc~i. gi uoro le complicanze viscerali che. infatti agI .a distinzion€ pertanto sembrami non ave r iravaTono, pt1rtroppo spésso, il già serio dep i ù la r agi-0n d'essere: le iisultanze anatomo- corso clella malattia dando ragion e dei nume-, patol-0gi ch e ed i r eperti batteriologici . debbon• , . rosi es iti letali lamentati. se ?·vire ad unifi.care il cor1 catt0 e a prestare allG Credo opportuno fermarmi qui 11n momento a dis ting·uere tra le localizzazioni della malatr Clinica . una interpretazione 11niforme conglotia da i11e sopra ricordate com e causa della va- bando nell'unico tipo tos'siemico tanto le forme rietà cli forme o tipi clinici (influ enza a tipo gravi generalizzate, quanto quelle in cui è rilevabile t1na parti col a re alterazione del pareBhron ch i ale. influenza & tipo intestinale, ecc.) cliìm a polmon ar e. . e le con1n1icanze c11i ora. ho a llu so. L e prime • E ch é alla debilitazione gene,rale prodotta sono co!=ltitll i t.e d a pr-0ce~si infiammatori att~vi dalla malattia debba farsi risalire l'insorgere n . ede l)en de.finita: rappresentano l a naturale reazio11(l a ll' agente morboso secondo una pr.e- di ql1este complicanze è dimostrato, a mio padi .posizione organica ch e &embra nronria e di- rer-e d-àl fatto ch e le· stesse -con1pli canze sott• versa in ciascun individ110: pércui, secondo il le ~edesime forme abbiamo Yed11to if!sorgere n ei gTaYi stati cti shock tI"a11matico c11i la prerradn di recettività dei diversi organj n ei di\·ersi indiYidui , ·Si mani.festa una elettività ror- sénte · guerra ha dato tante occasioni di osserva.re :nelle primi sirne linee. r.t~p n11 tler1te per parte dello stesso agente mor-

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\\VI, FASC. 4J

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da a:ggit1ngere a qµanto esposi n ella relaz~one del 16 giugno u.• s. Provvedi,m enti adottati per la profilassi e per • la cura. - Oltre ai i)rovve.dimenti adottati nel giugno ed ele!lcati nella relazione del 16 dello· stesso m ese, oltre alla l'igoros·a osservar1za delle 11orme emanate in p1·oppsito dalle ·s uperiori · Autorità, si sono adottati nella Sc110Ja i seguenti l)l'Ovvedime.nti: . 1~ Assicurato il pt~bnto isolamento dei colpiti da jnfiuenza coll'istituzione di tre . iÌl.f·ermerie provvisorie· in aggiur1ta a quella speciale ' già esistente nella Scuola·, in modo che ·c osì si è. potuto di spori·e di 350 IJosti-letto completarnente sepal'ati dai locali di ùso coml111-e della Scuola; 2<> Discipli11ato il pronto smistamento dei colpiti col criterio ·di lasciare i leggeri presso le infermerie ])rovvisorie, ricoYerando i gravi nella i:q.fermeria special.e e trasportan clo i ravissimi negli ospedali locali; 3° Istituzione di una compagnia speciale allogata in •locale apposito esterno a lla Scuola e destinata alla temp~ranea assunzione in forza dei convalesc.enti di influenza usciti dai lu<:>ghi di cl1ra. Per questa com1Jagnia speciale il Comando d ella Scuola istitYì un apposito orario di quasi completo rip oso e stabilì un 'adatta vittitazione corrob orante (permanenza dei convalescenti nella .compagnia speciale da tr.e a cinqµe giorni e piiù); 4° Inten sificato il t11rno dei bagni 1n. modo che ·o gni allievo o soldato potè fruire di un · bagno alla settimana: curata l'igien e per·son.ale e provveduto pel lavaggio delle mani prirr1a di ogni pasto; . . 5° .Istituzion·é di una . .speciale sqt1adra di disinfezione c<;>mp-0sta di dieci t1omini e guidata da un esperto sottufficiale di sanità, avente per compito di percort·ere giornalmente tutti i locali .della Scuola assicurandone la perfetta pulizia .e la eventuale disinfez.ione; 6° Fatto ogni sforzo per assi-curare agli .am. malati la necessarja assi stenza:; giacchè, . in rn.a n canz.a di ritrovati specifici, il ;problema della cura degli infll1enzati 1si riduce al problema dell'assistenza ber1 dil'etta e be11 ·c·ondotta. Con tali mi sur e rigorosamente osservate sì è potutò ridl1rr.e al minimo possibile il numero dei colpiti l! LJUello più d0loroso dei decessi. l~ico H c-11 minimo possipi1'e ·», ,per ch è .i:qfatti . la natura della malattia è tale che non .si hanno. contro di · essa mez.z i atti a t'a gliare completamente l·e strade alla sua diffu sibilità. Credo di dover dire una parola anche su q11esto, giacchè da tutto quanto è stato detto e stampato a questo proposito non possono rist1ltar chi are ai profani le ragioni vere della 1

2

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nostr~

im1Jotenza; cosiccl1è l1an potuto sorgere e prender piede voci sinistre, e si è lasciato ver8:mente tredere che la Scienza m edica brancolasse nel. bui o su questo argomento . Quantunqv.e sia tuttora in questione la natura precisa dell'ag·ent-e specifi·co de ll'influenza, è però certo, se non a ltr o per l'analogia' con le altre malattie infeitive, cl1'esso è costituito da· un germe patogen o ch e si trasmette dal malato al sano, ·ed è a11che cer to, per ragioni epidemiologiche ch 'io no11 starq qui . ad enurriel'are, che il veicolo di trasmissi one è ·l'aria o, , per meglio dire, il pulviscolo a tmosferico in cui vengono riversati i germi emessi dal m_a lato colla tosse ·e ·Cogli escreati. Ora è ~chiaro cl1e noi non pÒssiamo sterilizzar l'aria come facciamo dell'-acqua, d egli abiti, degli oggetti letterecci, delle pareti, ·dei pavimenti, ecc. L'unico m ezzo prot·éttivo può es. sere la .filtrazione, ed è per questo che si .sono costruite 'e messe in u so adatte maschere; ma • anche qu.este non sono un a protezione di assoluta garanzia, giacchè, per ·ovvie ragioni, vien pur l 'o-ra durante il giprno in cui dobbiam togliere la mas·chera per soddi·sfa'Fe, a ltri bisogni • :P·r opri della nostra natura. · _ Fortunatamente la m aggior parte delle ma- · lattie infettiv·e si trasmette per altri• veicoli che non -l'aria, ed è 1)erciò che verso di esse (come il colera, il . tifo, il vaiuolo, la peste, la malaria, ecc. ) la lotta ingaggiata dall'-µomo coi mezzi che l a .scienza gli h a fornito in questi ultimi decenni, ha avuto l'ottimo esitQ che tutti co' nascono. Per le malattie infettive invece che si trasmettQno p.er mez.zo dell'aria la uost;a impo- . ~enza è manifesta: ba,sti citare l 'eserrlpio d·e lla tubercolcrsi, i •Cu i germi appunto si river.sano neli pulviscolo -atmosferi.co · colla tosse e é<;)gli escreati degli infermi, precisa.mente come avviene per l'influenza, per passar poi coll'inspirazione negli organismi sani; ebbene, p-er qu.anto la scienza si sia tanto viv.amente interessata da tempo per combattere la ~iffusione di questa malattia,_ i suoi sforzi sono •stati costantemente vani e nessuna bar1·iera si è riusciti ad opporre alla trasmissione della malattia medesima. · Com.e dunque si è tuttora impotenti a limi• tare,1~ diffusione della tubercolosi, nello stesso modo e per le st~sse ragioni non è stato potuto arrestare il fatale · decorso dell'influenza tutte I.e volte che se ne è aperto il ciclo pandemico: dalle reggie ai tugllri, questa. m.alattia, emi11 entemente egalitaria, non ha irisparmiato nessuno e sembra, per i ritorni periodici che ·s ono a nostra conoscenza, che ogni generazione debbà i a talmente pagare i.I suò tributo a questa singolare affezione.

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SEZIONE PRATICA

Oltre queste speciali co11siderazio11 i, t1l1lla ho I

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106

CL

POLICLINICO

[ANNO XXVI, FASC. 4]

COMMENTI.

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nino nell ' influen~a si è addin1ostrato~ nella recente epidemia del tutto negativo; 2° che i malartci in genere nannò addin10Inefficacia delJa profilassi c~ininica str·ato 11na grande ricettività ·peT 1.a m .alattia . nell'influenza. • Dott. NICOLA COLALÈ Tenente Medtco. Che esistano ancora tl~s c ordanze di pareri . • circa l, tiso proftl.att:ico della chinina n,ell' inf_ia nostra persona le esperie~a clinica concorda fluenza, si ·potrebbe a n che . ammettere, poochè eon le · conclusioni dell' A. circa la gravità dell'innella farmacoterapia e nella f arn1acoprofilassi fluenza nei ma larici. · ' i casi di i:>areri discordi non .sono troppo rari: . Questi rilievi non distruggono pel-ò del tutto il . I n1a che 1per sostenere l'efficacia del chinino nelvalore di osservazioni numero·se dirette a .prova ~·e l'influenza si debba arrivare fino ad affermare che la chinina ·abbia giovato ad evitare od almeno • ad attenuare l'influenza in soggetti esenti da macl1e i mal arici, in virtù della cura .c}11inino-al'selaria. Not.a à.ella R edaz. r1icale da loro pr.aticata:, sono stati risparmiati dal morbo dura11te la recente epid·emia (Garbin - <( Profilassi n1ec1icamento·sa » .. Policlinico, nu1ne~o . XXVI, del. 5 gen.i1.aio 1919), mi pare co. . • I stituiS'ea tale 11'n eccesso• di generalizzazion·e te.PEDIATRIA . rapeut~ca, da n o11 doversi lasciar passare sen• za rilievo. Diagnosi difterenziale Nella Sezione s1)ecialiizzata per malarici d~~.; fra scarlattina; morbillo e rosolia. i·o.spedale Militare di Riserva di Lanciano, sop1·a un totale di 118 ri·éove.rati, d.ai primi di o~­ Per tali diagnosi occorre un, esame metoditobre .all a fine di novembre 1918, 115 rimasero co, fatto in piena Jt1ce, .che non trascuri la ' . colpiti da influ.enza ~ 50 con conseguenti Co mbocca, la gol.a e la pelle, . e la temveratura (S. plicanze bronco-pt11monari, dei quali 42 seguiti S. ' 'l arrack - British med. Journal," 2 nov. • - da morte, con una mortalità co.rriple-ssìva dei 1918). Le mac:chie di Koplik si ricercano gi36.52 %. rando· v.er·so la luce, .per mezzo del dito indiMa ,anGora 11n, altra constataZtione : mentre· ce, l a .mu·co:sa oppòsta a i· molari inferiori. E tt1tti gli altri rep.arti. dell,Istituto sono stati qu.a .. interessante. ,altresì una accurata . anamnesi . si dèl tutto ·risparmiati dall e.pidemia, pro,b apro·ss1ma. bilmente in virtù delle energi~he .misure profilYionò or INIZIO. - Scarlattina. - Mal di golattiche adottate, con 11na l)ercentl1ale ·di casi la, br.ividi, talora vomiti; eruzione entro 48 • • bassissima e co11 t1n solo decesso, solamente ore; il pallore circumorale è indefinito negli tr.P. malarici vennero •risparmiati dal morbo, e adulti. dei co•l piti ·da bronco ~pulmonite s9li 8 sfu.ggir.oMorbillo. ~ Cefalea, ma}essere~ coriza nel nb alla morte, ·m entre 42 i1e de cedettero. 'Eppuprimo giornq; m.aochie di ~oplik il secondo, re l e misure profilattich e adottate furono im- . che rimangono fino al quinto; .sono visibili dtte prontate ai m edesimi criteri per tutte le Segiorni 1prima e dite giorni dopo lo stabilirsi zioni componenti l ' Ospedale. dell'eruzione. . Fra i decessi parecchi ·Soccombettero con forR osolia. - Poco o Plinto malessere, cefalea, 111e. ·cliniche così dette « f ulrninanti », cd.oè dopo febbre modica, leggero dolor di gola; 1'èruzi-od.ue, tre ed anche {1n giorno dall'insorgere d·ei ne ·comp.a;re dal secondo .a l terzo giornoJ .talo-. primi fenon1eni bronéo-p11ln1onali . ..Cinque mara .essa ·è il ·p rimo sintomo. 11ifestaro110 imponenti fenomerui meningei con DISTRIBUZIONE DELL'ERUZIONE. Scàriattina. deliri.o ed intensa .agitazi.o ne; due tentarono fi- Di solito evita la faccia: compare dappri11an che di s11iridarsi; t1no nel parossismo del ma al collo, diffondendosi poi in basso; segue delirio cercò di appiccare fuoco al proprio letto . lo stesso ·ordine nello scomparire, sicchè al 1\1.i pare supe1·flt10 fare rile,rare che tutti i dorso dei piedi è tuttora visibiJe, quando è ricoverati: nella Sezione sono stati sempre co- soomparsa a1tr·ove. L'eruziÒne è specialmente stante111e11te sottoposti ad intensiva e me.todica importante 1quando è for.te: alla parte flessocnr a chi11ino-a rseni cale ia per via gastrica che ria d elle a;rticòl·azioni è · più pront1nciata, talper \1i a ipodern1ica. volta emorragica. Da c111anto '50pra. mi pare logico poter addiil1orbillo. - L ,eruzione incomir.i.cia alla fronvenire ad una duplice conclusione: te in forma di scoloramento livido, come sol1° che il val0re profilattico-curativo del chi- levato, e si diffonde poi in basso. Dopo venti1

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SUNTl.- .E RASSEGNE.

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[ANNO XXVI, FASC. 4]

~ltZIONE

quattro ore arrjva alle gambe ed incominci.a a scomparire .alla faccia quando è tuttora viva sui piedi. Quando è com'Pleta, prende tutto · il corpo. Scompare come è venuta, dall'alto al basso. . Rosolia. L'erl1zione ;p uò e.ssere ve·d11ta dapprima alta .faocia, ma è evanes·cente; anc.he . in questo caso la diffusione si verifì·ca . . dall'alto al basso; va rri. c€r cata soprattutto .al • dorso dei piedi. 1

CARAITERI

DELIJ'ERUZIONE.

,scarlattina.

E fatta da tanti fini punti rossi sul fondo di

,

un eritema. Può essere disèreta o confl11ente; in 1quest'ultimo caso vi è un colore generale rosso e la pelle può essere -tumefatta; le parti flessoriB possono inoltre· mostrare una colorazione emOTr.agica, che non è necessariamente di apparenza petecchiale. Ciò non si osserva mai nella rosolia . L '-eruzione dura più a lungo -impieg.ando 'Parecchi giorni ad im1pallidire. 3\1 orbillo. ~ .Si osserva un"eruzione di piccole ·p apule rosse, che si sentono prominenti sòtto il dito esploratore. Attorno alla papula si osserv.a .u na Ir13Jcchia liv.ida, s'c ura, ch e ··c irconda anclle le paipule 'c onfluenti e si. n ota anche se le papule sono ·petecchiali: L'eruzi one è dapprima discreta, poi · cresce rapidamente fino ·a diventare generale. Rosolia. - Vi sono drue ti.p i di eruzione, l'uno scarlattiniforme, l'altro strettamente 'Punteggiato con mac11le. Il primo ·va .distinto dalla scarlattina vera pei: il ·carattere evanescen-. te , per il colore -(n on rosso, ma piuttosto roseç, composto di fini puntin'i strettamente uni- · ti ) e la ooesitStenza di •eruzione puntuta € maC'lllare. t 'eruzione si osserva di s olito sul tronco; is ui piedi è pt1ntuta e maculare. Generalmente è discreta, ma talv~lta si . fa petecchiale. [n tutti i casi è ev.anesoente ,ed incominci a ad impallidJire dop.o le 24 ore. Essa non è più in corrispondenza delle .articolazioni. La diq.• gnosi può essere molto difficile, qq.ando tali sintomi sono .associati a d . ingrossame nti ghiandolari e ad arrossamento de gli occhi. PRIMI SINTOMI. - Il mal di gola è il sintomo più evidente nella scarla,ttina, come lo è la coriza, nel morbillo ed una lieve ·Cefalea associata con lacrimazione nella rosolia. Il v omito non è r.aro nella scarlattin.a .e n el mo.rbillo, ii bri'Vido n ella :scarlattina; Rella roso~ lia i·n vece il 1primo sintomo eh.e si n-0ta è l' ertizione. I

INGROSSAMENTI . GHIANDOLARI.. ~ Sono comuni (r etroauricol.ari) nella scarlattina. concomitanti a mal di gola; ne l morbillo si notano quan, do vi è -.na infiammazione catarrale della go-

PRATICA

187

la e l'eTu~ion e sulle mt1cose. Nella rosolia le ,ghiandole 'sottooccirpitali sono talvolta sensi• bili .alla pressione, e sempre facilmente palpabili, ma non ingrossateJ 1nentr e invece lo sono le c~Tvicali posteriori. Talvolta sono ingrossate a;1ch e altre ghiandole, talaltra invece nessuna, .sic~hè l'assenza di ingrossamento ghi.andolare non fa escludere La diagnosi di rosoli a, mentre il reperto posi t~vo .può confern1arla. SrrATO DELLA GOLA. - S,c arlattina. - Rossoscu·ra, con · punti piccoli ssimi rossi; talvolta sostanza purulenta sulle fa•u ci , p-roveniente -dal n.aso-faringe. In caso di sospetto, si f.accia · l 'esame batteriolog{co. · Morbillo. - L a gola è 11vida, catarrale, tumefatta; pccorre ricercarvi le macchie di Koplik, che . spiccano st1l fondo a chi.a zze rosse. L'A. le ha trovate s~mpre e le ha vedute est~, se a lla mucosa delle gt1.ancie e del palato. Corrupaiono due· giorni prim a dell'eruzione e ,durane:> quattro giorni. Ro.s olia. - L 'unica co~,a. ·c he, si nota è il coloire rosa-rossiccio del p a lato n1olle; , le fauci, son o ·un p ò iP.eremic:he, senza macc}?-ie· di Koplik. . LINGUA. - Scarlattina. - Viene descritta l a lingua a. l amp one, in · C·l li le papille sporgono .a traverso l~ pat1na lingu.ale; se questa .non vi è, la lingua· è di un bel rosso e scabra, ma poi diventa affatto liscia. Vi sono però casi .,, in cuJ_ tale segno è .assen te. Morbillo. - La lingua è livida ed impatinata; non mai _roissa, . com e nella. scarlattina. 81 n·ell'una ch e nell'altra malattta, quando vi · è febbte alta, la linguà è 1secca e screpolata. Rosolia. - Può esse1r13 impatinata. OCCHI. - Non ·si Iio.ta infiatnm.azione catar- , rale nella scarlattina, nel morbillo sono invece .ipe·r emici, e segregano m olto .catarro .' N~lla rosolia sono leggermente catarrali e rosei.· DESQUAMAZIONE. - Non si verifica di solito nel morbillo (o solo in forn1a di çru sca), e così nella rosolia; nellà scarlattina invece è il . sintomo finale. TEMPERAT URA. - Nel morbillo e sc.arlattina .... è alta e riman e tale, 'sebbene n·ei casi 1ievi di q·t 1est'ultim.a vi possa esser·e poc.a eleViazione di temperatur.a. Nella rosolia .p uò ·e ssere leg.gera . o ave·rsi anche temperatura normale. · La DIAGNPSI può essere fatta prima del1'eJ::Uzione, p. es., per il morbill o (febbre, coriza, macchie di Koplik), non sempre per la scarlattin,a (febbre, m al di gola) o la rosolia (febbre leggera, co.riza, malessere, ·dolora · a lla schi.ena) . Il diiferenzi.a1nento dt queste eruzio!l t l

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108

lL P OLI CLIN I CO

(ANNO

ni da quelle non infettive i1011 è difficile. La pelle sudicia, sudata, l 'associazio11e di brividi,· può richiamare· in certo n1odo l 'esantema, senza però che di questo abbia la distribuzione; le lesioni comuni della pelle ha11no poi l a loro aipparenza · car.atteristica. D'altra parte ;vi so110 malattie in cui si osservai-lo delle eruzioni scarlattiniformi (intt l!enza, l)il'3SSiE31 di origi11e ignota) che te11do110 a con1parire con il ripetersi _d egli inalza111enti di temp eratur a . La difterite. può poi complicare 1a scarlattina ed il morbillo.; in tal caso occorre prelevare il n1ateriale d àlle f.a•u c1 yJer ' l'esame batteriologico e praticare subit'J FILIPPINI . . l 'iniezione di siero.

CHIRURGIA. '

Tecnica e indicazioni dell'anestesia eterea.

per via rettale.

(R.

i\IONOD.

"' . La Pre sse 'JYI édic ., 9 dicembre 1918). .,

Slt .qu1esto n1eto·d·o di a~estesi a, cl1e finora ha dato ri·s ultati eccellenti, i11 questi ultimi tempi si v.a, 1sem1)re più attivan d·o l 'a.tten zione dei chirl1rgi. Eccone la te01.1ica : · · ul giorfl o priÌna -d ell' oi)er.azioi1e si dà un clistere evacuante ·semplice, eorn.e p er · l'anestesia aqituale. · l"renta minuti prima dell'an estesia, s'inietta sotto cute un centig.rammo di cloridrato di morfina o di IJanto1)on. Venti minuti prima dell i11tervento si somministra sotto forma di u n -clistere la miscela ' eter o-oleosa seguénte: • 1

1

Etere . . . . . . . . ol i o . . . . . . . \

\

Cl11C. 120 )) 50 .

La dose di etere \'aria . fl' a 100 .e 150 em e. ~ en, za f'orpas~are n1ai quest'ultirna cl1e s'è rnois trata sl1ificiente l)er anestesie della durata di 45-60 mi11uti. S.i adopera olio di oliva fresco . La miscela etero-oleosa va fatt a a l m on1ento d el suo in1piego. C·i si serve di llna bottiglia ermeti cam e11te chiusa, in cui l a miscela si agita a più riprese per otten ere una b·u ona eml1lsione . Per diminu ire l a pressione .a ddominale si fa urinare il lJaziente prima di fal'e il clister e. U n bock da e11teroclism a grad l1 ~to, lln tl1bo di ca,outcli ouc, una so11da r·ettale ·con estl'emo • ad orift ci multipli ..e l arghi, costituiscon o J] emplice strumentario. L ' a.nestesia può farsi nel letto come lJ 1 , l 11 cli~te re ordi11ario: ciò co ti1 llisce un g1·ande \'antaggio per i nervosi, i pusillani1ni ch e possono ef' ere addorm entati a loro insaputa. Si Iuh ri li ca be11e la so11da, che ~'introduce il più alto l)n -..ibile i1el retto a i1azie11te in po iz ' ~·~

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XXVI,

FASC. '~J

di S_ims. Il bock viene tenuto a 50 cm .-1 metro di altezza: il liquido dev·e scendere lentamente per evi ta1·e una forte distensione addominale (5-6 minuti almeno per il passaggio di .150 eme:) . Alla fine, la sonda rettale si ritira o si la .. scia in posto e si chiude· con una pinza. S'' .invita il .p aziente ad opporsi ad. ogni bisogno di ·espulsione; g li si otturano -le ol"ecchi·e; gl·i si bendano gli occhi; si fa silenzio .asso' minuti in media 1sono allora necesluto. 20-21> sari per ottenere il sonno, che si stabilisce i:>ì·ogressiv a~ente, nella calma più assoluta, senza irritazione bron.c hiale nè muscol are, .p receduto da leg.g era 1ebbrezza. Il sonnq non è eccessivamente profondò; la risoluzii.one muscolare è completa; la .sen sibilità è· progressi-· \·ainente .soppressa; il riflesso palpebrale raramente completamie nte abolito~ la pupilla ris r.retta; la respirazione calma e regolare; il polso normale; la pressione arteriosa immodifi cata . Nessun a ocidente durante l'anestesia, "mai minaccia di sin.cope o di asfissia. Conseguenze ,s.en1p.r e eccellenti. Risveglio tranquillo, llon .seguìto da vomito, n è da stato saburrale. L'alimentat;ion·e p.u ò ·cominciar,s i iimmediatazrte11te. Fin·ora mai complicazioni bronc-0-pol1nonari; mai .segni d'irritazione rettale, t1..anne tl'e o quattro scariche diairroiche a ll'inizio. 'Si pl1ò, dopo l a tto operativo, praticare un lavaggio d el retto con acqua, o ljmitarsi a d evacuare l'eccesso d'etere non assorbito. Gli op-erati conservano un e<!cellente ricordo della loro a nestesia. Le ;principali indicazioni di qu-esto metodo 0110 : 1° Tutte le volte cl1e si d·eve temere rirr·it azione a nestesi·ca della mucosa respiratoria: ...4. . . Interventi in malati de~la pleura e del polmone (n ei .casi di pleurite, d a;scesso del polmone, di tube·rcolosi polmonare); B. Interventi ne i • feriti del torace; • C. Interventi n ei .soggetti vecchi o con ... gestivi. . 2° Tutt e ·le volte che l'anestesi a per inalazione è molesta : a ) ·.sia. per l'operatore : chirurgia . della faccia e del coll o; . b) sia Jper l'anestetizza.tare: interventi Slll r acl1ide o il dor'"'" · · i-chiedenti la posizione v.entrale. 3° Quando si ha da fare con soggetti ner\'OSi o pusillanimi, cht• ....,r,c J0no così essere ad.: dormentati ed 01perati , ' o insaputa. Un ultimo vantaggio di questo. m etodo è ch e . i può f.are a meno del ·narcotizz,atore. Riepilogando : con l'allontanare l 'an astesico dalla Yia di assorbimento respiratoria ed esof ago-g·astrica, ci .s i mette a l riparo d ei gravi 1

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SEZIONE PRATICI\

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riflessi cardio-polmona.ri, delle ton gestioni polmo11ari, e dello stato saburrale post-anestesico. Ql1anto agli a ccidenti segnatati a carico 'ciella mucosa rettale · (rectite·, necrosi, ecc.), ciò di- · pende dall'uso di un a dose tr opp o forte di etere. I...:A. si è trovato, talmente bene di qu,esto m etodo çli anestesia, che p ensa di sostituirlo com. pletamente all'anestesia ·pe r inalazione per qnalsiasi atto operativo. B. MASCI. 1

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Sezione per m a la ri ci delPOspedale iV1ilitar-.e di Riserva di Reggio di Ca labria ho potuto osservar e, durante il 1913, 3 casi di m a lari.a,, che hanno 11n pa rtie?olare interesse per le 1naniifestazioni .a ca:1·iro de1 f eg a lo, dell' apparato visivo -e del sisterna nervoso .

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I. - CIRROSI EPATI CA I N S OGGETI'O !ALARICO. ·F .. . 1\1.... , di a nni. .. N essl1na malattia degna di nota i1-el l '.a namnesi familial'e. L'infermo i1o n è mai st ato be,·itore nè · fumatore. :\Ton ebbe a soffrire n1alattie veneree o ·sifilitich e. N.el 1900 OSSERVAZIONI CLINICHE. contrasse la m al.aria a c .atanzaro :\Iarina e n e ' gu al'1 dO})O intense ·cure éhin ìniche e ricosti- " SEZJONE SPEC IALE PER 1\1,\L.\RTCI. ti1enti, protratte per due mesi. Nel 1915 ebl)e ' nna nLlOYa inf.ezione (terzan a 5t1be11trante), ed 'Di alcune successioni morbose da malaria . in seg·\1ito. non ostante le cur e opportl1 11~, le febbri i·ecidivarono a d intervalli più o lneno ll1nghi, segl1endo lln decorso irregolare. per il dott. PIETRO TIM PANO. Dal febbraio del 1917 in poi l 'inf.ermo soffrì di disturbi a c'arico dell,apparato digerènte: :.\Iolti e differenti, per qt1alità ed intensità, li11g11a impatinata, pesantezza al 1o stom aco, 80110 i danni f 11n.zionali ed organici che la maleggeri d olori intestiila li d opo i pasti. stitich ezza a:ltern ata a di àrréa. T a li . disttrrbi, ch e laria è capace di produrre 11el nostro organismo, sia per la specie dei 1)arassiti che pene- accompagnavano quasi sempre gli accessi feb·contribt1irono a r·endere. le cq11dizioni getrano nel sangll e, s.ia per il nl1mero in ct1i si brili, nerali d ell 'infenno assai scadenti. Il 2 giugno ritrovano, sia per la loro varia localizzazion e, del 1917 ebbi occasione di esam inarlo d11e volL si a per le parti colari disposizion i dell'indivite: presentava colorito -pallido. pannicolo adiposo scarso, organi toracici senza lesioni fisid llO che li ospita. camente apprezzabili, milza 2.11mentata di YoÈ me1·ito precirpl10 di V. Ascoli di avere, in lt1me, palp.abile in prqssimità dell'ombelico', qt1esti t1ltimi tempi , .richi.amato l '.attenzioh·e depil1ttosto dura, non dolepte. F eg·ato debordante gli studiosi s11l com plesso problema della ma- un dito dall'arco co stale, liscio, di consistenza laria, a llo scopo di fqr comprender e la necessi- d11ro-elastic.a, indolentie. Nè itterizia, nè ·alc11n segn o di J:Lqui d o libero liell '.a ddome. L'esame tà di non rigu a rdare l)iù l 'infezion e con criteri d el sangue fece rilevare scarse forrne se11iiluna• t1nilaterali, ma nell'in sieme d ei stloi aspet ti: ri: qt1ello d.elle urine: assenza di. a lb11m in a e parassitologico, cli11ico, epidemiologico e socia- di z11cchero, acido 11rico 0.40 %o, d isc-reta fosfale, onde meglio COI10SCere e valu tare le ID3inife- t11ria. Nel mese di agosto d el 1918, in s.eguito ai distazioni generafi, le diverse localizz·azinni, le sagi sopportati per andare e ritorna.r e da R ocomp.Jicanze e Je s ticcessioni ·:norbose. m.a~ si rip,etero11 0 gli .accessi febbril i a ti po qt10tidiano . .accompagn.ati da d ebolezza, senso di Dura n te la gt1erra l ' epid emia m,alarica ha peso .allo stomaco e stitichezza. Dopo 15 giorni, presentato qua e là delle 1forti recrudescenze, di ·ct1re chininiche e avseni.cali la tempera;t11ra dovute ora alle pl'ovienienze dell'Oriente, ora djvenne 8l1bfebb rile, ma aumentò la debolezza e l'infermo cominciò ad .a vver t ire leggero a ffanal m ovimento di mol'tissimi malarici recidiv"i no. Ma.i si lament ò di dolori n ella regi one splerichiamati allé ·armi, ora alle dislo-cazioni di nica ed eoati-ca . A1l'esam.e obbi ettivo , p r atic;at0 t1·u11pe in zone m a lari che per necessità milital'otto ottobre, si 1·ilevava : nl1tri zione general e t·i, ora alle inevita bili interr-uzion i d·ella p·roftnot.evolm ente scad.1lta, colorito bronzino, ·respiro asp'ro all'·emitor.a.ce si11istro. irnp11lso cardiala~si chininica. Perciò il Minister o dell'Interno, co abbastanza forte, 2° tono s11lla polmonare a'a ccordo con crttelli della Guer1·a e della lVIarinfo rza~o ; _ n1ilza in grossata. dehord a nte ci rrina, provvide, n·ell'interesse d elle popolazioni . ca 1. dita ·dall'arcata costale. liscia, d11ra, n,on civi li ·e dell'Esercito, ad i11tenstficare la lotta dolente: fegato .non l)alpabile nemmeno n e11e contro il secolare flagello. La Direzion e di Sa- p.r .o fonde inspirazioni ; ott11 sità mobile ::ti l a t i òell'addom·e , dove lft 'l)Untura ·esplora tiva dinità ha subito istituito delle Sezioni speciali mostrò la presenza di Ìiquido· n~citico: r·ettcolo per la cura dei ·1na·l arici e per la p.rofilassi, venoso poco evidente; sistema lifantico n ormaehe, m-entre rappresentaRo un prez ioso contri- le. {Jri11e scarse, traccie di P lhl'!rrii11 n. a~sen7a b11to alla lotta a ntimalarica, 1Jermettono ai me- di ·Cilind·r i. pre'Senza di 11robt1linA . .S,qng. 11e: preparati col11rati al Gie1n.s~1 e a l Rn1nnno11 s'h·i: di ci incaricati cli ap1)rezzare l'importanza deassenza di . 11arassiti -mal ::i riri. le11 r()f'iti me l 8gli attuali' sisterr1i di cura e di l)rofilassi e di niJferi, ~igoritemia, oligocromenia, aumento dei approfondire lo stl1dio dei diversi q11adri m or- ~randj tnonont1cleati, poirhilof"itosi. - I .. e 11ribosi. ne, dopo Ja sommi ni st.razion e di tP0br0mina e •

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IL POLICLINICO

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digitale, arlmentarono, ma il liquido ascitico lentame11te pl'ogredì fin o a r ender.e necessaria l estrazior1e. Il 15 di cembre, do110 un periodo di r apido dimagramento, di disturbi note'voli a carico dell'i11testino, d el siten1a· nervoso e del c11ore, cessò di viv-ere.

rog·e ne (alcoolismo, -autointossicazi-òni croniche, [nalattie infettive, ·ec.c.). Poi·chè nel caso ·d a me rif·erito manca il controllo anatomo-patologico, r1on è i:iossibile; come ho c;ietto sopra, stabilire con certezza la natura intima del process·o mol'boso e m etterl a in rapporto con l'infezione r11alarica. D1al decorso clinico, però, si è autoriz 7 zati a conclu•dere.che trattasi di cirrosi volgare. Ora; ricordando che in altri ...casi da me ois servati 1'.alcool o l e a·u tointo.s sicazioni da malattie del ricàmbto (gotta) o la sifilide o l 'a:rteriosclerosi, . e, sopra tl1tto, i disturbi gastro-intestinali in dipendenza di ·una delle Sllddette malattie e specialmente della 1nalaria, i)otevano essere sicu.r amente indicati come fatto r i etiologici, sono iTudotto a ritener.e . che anche nel ct.tso sopra de-scritto i disturbi a ca1ico dello .stomaco e dell'intestino, provoca ti dall'infezione palustre, abbiano l entamente esercitato un "influenza da nnosa sul connettivo del fegato i:>er la continua immissione in circolo di .sostanz-e tossiche, e che .la m a lari.a .abbia agito con1.~ c~t1sa pre•disponente.

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È i1oto çl1e il fegato i1ella inalaria va spesso

incont1·0 .a d . a lfer.a.zioni più o 1neno gra.vi ed estese: Nel caso ·s opra diescl'itto, l ' alterazione. epati ca è evidentemente di natur.a cirroti ca. Si tratta di cirrosi volgare in sog·getto malarico? o di cirr osi di origine·malarica? ovvéro di .atrofia epatica capsulare. con pileirombosi? lVIancando la prova is~opato l ogica, bisogna ferma1·, . si brevem ente a ·conis id·er.al'e l' ii:>otesi clin·i ca. • Nel gentilizio .d el M : .. n ·on ' s~ hanno ptecedenti m or])OSi d egni di n,ota. Dall'a11àmnesi personale risulta ch e l'infermo n on è stato mai bevitore o ft1matore e. ch e non l1a co11tratto la sifilide. Si sa, invece, ch e fin dal febbraio del .1917 , <.;Ominciq a offrire di distu1·b i g·astro-int_e,s tinali (p.e santezz a a llo stomaco1, ·dige tion·e laboriosa, stitichezza alte:r:nata · a dÌèìl'rea, fermentazi oni J I. - Al\1A U ROSI DA J\IIALARIA. ano1·n1ali) in dipend enza e i11 con comitanza di. febbri l'ecidive. Nel giugno del'lo stesso anno· il F ... S ... , di anni 44. del ... B. ì\I. T. - A11 amfegato era già au1nentato di vol11n1e (periodo nesi fa111iliare negativa; non 11a contratto ltles; I1on è bevitore, è discr eto ftrmatore Parecchi d ell'ipertrofia) e dopo circa 4 mesi, durante i a nni f.a soffr] di bronchite diffl1sa. Non ebbe qu~li i dist11rbi gastro-intestina'ri er~no di,ren~ alcl1na malattia a carico dell'apparato visivo. tati i:>iù frequenti, il ·f egato aveva .già subito Ai primi di settembr.e d·el 1918 ·fu colpito da un processo di a.trofia (p eri o.d o dell 'atrofia e delfebbri malariche .a tipo quotidiano per la (l111' ascite). r.ata di 15 .giorni. Il 1° ottobre fll colto da un Due fatti, dt1nque, meritano di essere rilevati · nuovo accesso febbrile, il 2 entrò all'Osped ale. nella storia di i\I ... : la malaria e i distt1rbi ga- Obbiettivam,e nte presenta: ·costituzione scheletrica e mu•scolare discreta, pann] colo adi.p oso stro-intestinali. La cirro s j e1)atica segue talora . carso colorito pallido, sistema· glando1are norai frequentt disturbi d ello .stomaco e dell'inte- 111alè, 'org.ani tor.acici ~ani, fegato palpabile n elle profonde inspirazioni, liscio, non dolente; ,s tino, for se per il riasso1:bimento di sostanze tossi ch·e, che lentamente p ro\·ocano alterazio.n ì milza notevolmente tumefatta e dolente, temperatura 40°.1. Il giorno successivo viene pratid el connettivo interlobulare del fegato. Ma non cato l'esame del sangue e si rinvengono paras-· tutti gli a utori son-0 d'accor·do nel considerare siti anulari della terzana m.aligna. Viene cula malaria come causa diretta della cirrosi epa- rato cpn 2 gr. d·i chinina pro die per via ipodermi-ca. Dopo 4 giorni cad€ la febbre. i conti ca. Ind11bbiamente nelle zon e malariche si notinua la cura 1chininica p er os (gr. 1.50-1 pro tano n10Jti casi di' ·cirr-0si del fe.gato. La Scu ol a die )'. Il g·iorno 13 insovgè la febbre a 3go,5; i1 Medica i1apoletana ammette sicuramente che la 14 l a -temper.atur,a cade a 37°.5; il 15 sale di nt10malaria p11ò determinal'è talè cirrosi. Il Franvo a 39°. L'infermo si. lagna di ce.talea fro~­ tale e di lagrimazione ,abbopdante all: oc~h10 co an zi cr ede cl1e 1a mala1·ia è causa più frequente clella cir,rosi epatica ch e l'alcoolismo. Il . inistro, dal quale non vede bene. Obb1et.t1vamente n on s i constata alct1n fatto degno d1 no:B ossov·-7 ky e il Corcy ky a ffet1n a no che il 27 °{, ta all'infuori della lagrimazione. Il 16 incalui dei casi ùa e~~i studiat i nell'Ospedale di Crata' ·f ebbre e continùa la cefalea e la lagriJ?~-. zione. II 17 •Si riprendono le iniezioni di cl11n1covia sono in dj pendenza de1la ma.laria. Il prono (2 .gr. al g1orno) .e .a sera la temperatl1ra f es.sor Ascoli, della ·Clinica i11edica di Roma, in cade a 36°.8. Scompare La Iagri1nazione, la c.ebase a n1olte ed accurate rice1·che anamnesti- falea è n1olto attenuata, -e da })arte dell occr11 ·J che ed a natom o-istologich e, i>ervenne alla con- sin] stro rimane solo la ·p ercezione della 111re. Il 18 la temperatura si mantiene a 36°.4 al n1atclt1sione ch e le cirrosi ,·ol 2'H.l'i r l1e si vorrebbero tino a 36°.7 la sera. Scompare del tutto la ceconsidera l'e di origine 1naJ a rie a, son o, ii1vece, f.ale~ e restano invariate le condizioni dell 'oco atrofie epatiche capsulari con o ser1za pile- cl1io. Il 19 il prof. G. Laganà pratica l 'esarne trnn.1 bosi, o atrofie m a ranti cl1e del fegato, o ciroftaJmoscopico ~oj segt1enti risultati:' O: D. 11or. 111ale . O. . : 11ip11te d'importante a carico dellP. r n. j \'Olgari i11 dipendenza di a lt re cause c1r1

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SEZIONE PRATICA

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palpebre, della -congiuntiva, della cor·11ea, della pupilla. La pressione · sul foro ·,s opraorbitale provo~a li1 e ve dolore. Presente, ma alquanto ·d.ebole, la reazione pupillare .alla luce. La p,a- · pilla à:ppare iperemica ed intorno a qu ~sta notansi 1piccole chiazze emorragiche. L ' infermo peTcepisce bene la luce, ma rion è capace di distinguere .gli oggetti nemmeno a 'b revissim.a di.stanza. Avendo ragione di credere che si tratti di amaurosi da malaria. si co11tinua la cu ra chininica .Per ·via ipodermi·ca. associandola .9- cure . arsenico-ferruginose. Dopo 25 giorni l'infermo gradatamente riacquista l a completa visione.

corniali normali; lieve lacripi azione ; presente il riflesso faringeo; .i l riflesso rotuleo di sinistra più vivace · di qtl·ello di destra; d ebolissimo il 1·iftesso planta.re di sinistra. 1Sensibilità s.p e,cifica senza alterazioni·· a pprezzabili; quella gene1·ale dimin t;dta i1ella rrietà sinisira del corp o. I vari movirnenti dei .g lobuli oculari indica110 che no~ esiste pa1·alisi a cal'icn dei mt1Scoli corrispondenti. Il rifle sso pupillai-e alla lucè e all'accomodazione è normale da a1nbo i lat i. ~si·ste, invece, par,esi del faccia le destro. Ir1fatti la m età éorrispondente clel viso è lisci a e i movimenti mimici ~0110 ostacolati; l a l::> iega n a solabiale ~ppiattita; l'angol o d ella bocca alquan to ribassato; la palp~bra superior e u11 .p o' Si sa che la malaria provo ~ a spessissimo dir p iù sollevata dell'altta per l'azi one predomir1ante del muscolo elevator e in11el'\'ato dall'osturbi a carico del sistema nervoso, sia centraculomotore ; la ri1na l)alpébrale rr1en o stretta. le, sia perii erico. Fra le successioni morbose ri- . J)al lato opposto l'a11golo delJa bocca si \·ede guardanti l'ap.p arato . visivo, lP più importanti stirato in alto. L 'al'ticolazione della l)arola è c.ùquanto inceppata. I movimenti atti vi del br.acsono: l a nevrite ottica:, l'ambli.opia, l'amaurosi. Nel raso sopra d escritto trattasi evide11tement·e cio .e della gamba sinistra sono molto lin1itati. Quando l'infermo cammi11a . ti·ascina l a gam ba di amaurosi di origine mala1'ica. Difatti l'inisinistra con u11 breve mo~vimento di circumdu zio non improvviso,. la manifestazione unilate- zione. Diminlìita è pure la i ol'za muscolare in tutti edue gli artL. . . rale, la reazion e puoillar.e alla ll1ce, l'iperemia Il 30 magg·io ed il i gi11gno Fi11 fermo. fu col. della papilla oltica, il decorso ])reve, la ricupepito da febbr.e legg·era. Fu co11tin11ata la somrata visione con la continua somministrazione 'ninistrazione d e1 cl1ini11o p ~1· os, ossoci ata a di chinino, permettono di ·differenziare con siliquore a r senicale. Ftl riesaminato il sa11gue il 13 luglio, ma n on fl1ron·o osservati p~1· assiti delcurezza l'amaurosi accennata da quella dovuta la . m a laria. Lo stat o generale !fligliorò n9teYolal chinino. Riguardo a lla patogenesi d·ell.'a.m a un1ente, i dist111;hi sen sitivi e m otori si atten t1a rosi da malaria ttitti gli autori sono d'accordo rono fino à. sço n1pari1·e del t11tto. · ·· • nel ritenere ch,e tale successione morbosa .sia legata alle alterazioni , circolatorie del tesst1to · Il q1tadro motboso ora clescri tto ricorda, com ~ h o detto, l 'emiplegia cl·ociata dovuta a 1enervoso per l'interv·ento più o rneno abbon,dante $ion i 01~gani ch e del ponte del Varolio. La fol'ma di elementi parass·i tiferi e m.e~aniferi. di emiplegia ·Cl'oc iata ch·e si osserYa più s1)esIII. - EMIPLEGIA DA MALARIA. so n elle lesioni del p011te è ra111)resentata dalla paralisi del facciale clal lato dellà lesio11e e Casi di emiplegia da malaria furono osserdal1a paralisi d el J)rac vati parecchi. Tuttavia può avere · qualche in, cio e della gamb . a dall'alt ro l'aio. La paralisi del faccia le, nel caso in teresse particolare quello che d·e scriverò ora,, esame, compr ende ai1ch e il ranlo fronta~e , e perchè il. quaidro morboso ricorda l'emiplegia qtl:indl 1·ives'te i car atteri della i1al'a lj st facciale crociata ~ovuta ad aifezioni del ponte del -Vadi orig·ine p eriferica, ciò ·che si · yeeifica a1)rolio. . ~ . , punto 11 elle emiplegie crociate da aff ezio11i q_el ' L ... P ... , di anni 33, del .. . fant . - Nulla di pon te, meri tre nelle af[ezioni d.egl i a ltri focolai notevole nel gentilizio e nell'anamnesi -persocerebrali la pa ralj si d-el f.ac ciale vi ])armia il nale remota. Nell'ottobre del 1917 fn coJpito a Villa Vicentina da febbri malarj ch e a tipo quo- .ram o fr ontale. tidiano. Le febbri recidivar )no l)iù volte. Il . Q11ale p11ò esse:re stata la (·a11. a dell'.en1iple2 n1aggio d el 1918, durante ttn forte acce&iso gia? Anch e qui si d evono invocare Je a lter.azio(11°.2), perdette improvvisàrnente la coscienza. Dopo circa due ore lo stato psichico dell'infer- . ni tran sitorie clel circolo san guign o in segt1ito m o cominciò a migliorare, la co11giuntiva dela probabile trombosi parassitaria. La 11atura l'occhio destro apparve iperemica, l'angolo si- di queste alter azioni di circolo è stata già cli, n~stro della bo.cca era stirato in alto, ,rpentre .Ja piega nasolabiale destra era scomparsa. "L'e- · mostrata da~ I~a yer an, e poi, con m aggior copia d'indagini, dfl,lla Scrt_ola a:r:i atomO-J)atologisan1e del sangue dimostrò I ~ 11resenza di f or·m.e se11iiluriari e di parassiti della terzana benigna. c~ di Roma. . . . F111·ono praticate iniezioni e11dovenose di chiRiguardo all8 sed e della lésione , non è facile nino per 2 giorni conseGutivi, dopo di che la stabilire una esatt a diag·n·osi. Tuttavia, giu~e mperatura ,scese a 37°.8. In seguito fu sommidi cando dal .cbmples . . o d·ei sintomi, si può .dire . nistrato il chinino per via ipodermjca alla do~e di gr. 2 pro .. die .p er .altri t; giorni. Riesamiche la l esione abbia a v11to 111ogo 11el tratto .i nnato l'infermo, si potè rilevare: orga ni tora- . · feriore del ..ponte. Difatt i, considerando che la cici sani; adclome avv,allato; fegato appena paldecussazione delle vie di m-0to d·eg·lf arti si pabile; milza debordante tre dita dall'arco cove r ifì ca ·nel m odollo a l1l1ngato e q11ella delle vie stale,. dura e dolente; :fitlessi congiuntivali e 1

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IL POLICLINJCO

del fa·cciale n ella J)arte SllJ)eriore del ponte, sì comprende come una lesio~e del suo tratto inferiore debba generare •emiplegia crociata con interessamento del •ramo frontale, n1entre se la lesione ha luogo nella porzione superiore o peduncolare, le vie del facciale sono colpite prima della loro decussazione e alJora si avrà parali.sJ del f aicciale dal l ato dell 'ern ipl egi.a con integrità dei r amo frontale.

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[ANNO

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A&&llDEMIE, SOtlETA MEDICHE, &ON6RESS!. (NOSTRI RESOCONTI PARTICOf..ARI). •

Congresso di ostetricia sociale• {Continuazt'one e fine; vedi fascicolo precedente). . . Alla .cliscu sione parteci'! )ano il prof. F. LA Toan&

ver dire :c11e la Croc-e Rossa, cessati gli scopi di guerra, potrebbe d~clie;ar~ grn11 parte delle proprit-! ' risorse alla assistenza wu terna ed ;infantile; la. si. PUBBLICAZION I CONSUL'l'A'f.E. gnora l\1AR. 'EJ,r,1, ver esprimere il desiderio suo e della sig11ora .~onsA che le Casse dì maternità di ASCOLI V. La n!alaria . U11ione '"f i1Jograftco-Edi- · l{oma e di Milano. da es!-:e rappresentate, nonchè trice Torinese, 1915. tutte le altr~, clovn <lPVI:oYa ta la legge sulle assiB EVACQUA. S,_indrome cere lJ ell<l r e dct 11ialaria curazioni social:l I>er le n1alattie, abbiano il comllCUla con ariartria. ( Sindronie di Pansini) ed pito dell 'a ssistenié.l n lla m.a dre, entrando a far atassia acuta di Leyderi. Riforma medica, 1908. parte attiYa (lellH futura organizzazione e, se poBIGNAl\IT. Studi sull' a1iato1riia patoloy ica deltrà costituirsi, dell'ente autonomo proposto; il • l'infe:.ione malarica croriica. Boll. R . A. M. di prof. lVlrRAXDA .r1er affermare che il denaro necesRoma, anno XIX, 1893. ·sario ar grande cpmpito eugenico deve trovarsi: CAROARELLI. Le:.ioni di JJat oloaia e cliriica meclebbono _pagare gli abbienti per i poveri, debbono dica. Napoli, 1907. essere lltilizzati. i 2 miliardi e mezzo circa che coCASTELLINO, L e cirrosi del fe (Ja.to. Tommasi, tituiscono in· I't alia il patrimonio dei poveri, · ma1907. lissimo a 1nminist1:'ato·, con antiquati ·criterii çli be· GERA UD Et. Etitde S1lr la cir l'h,O.\ e pa.lllrl iqu e. p élris. 1903. , neficenza, menti·e oggi a questa deve sostituirsi LlJ ZZATTO. Perniciosa cori si11rlrome cerebella1'e orunque la pnbbllca assi~tenza; il prof. EvoLr cltfl e anarlria: t erzana\es t·i v a cori 'fenom,eni bul- 11on appro,ra l'idea del contributo obbligatorio da hari. Riforma m edica, 1904·. parte delle donne in fa "\"(')re delle quali si vuole orP \NIC:H T. Contributo alle disartrie e 1niastenia ganizzare l'assi~tenzn, J)er chè egli pensa che a quetl a causa lH a1arica. Po li clinico, Se..zione mesta assistenza si l)Os~a ln rgaruente p1·-0vvedere per dica, 1901. • R .11iVrMo. Cirrosi epatica di origin e splenica. Ri- · u1ezzo delle assic:n razioni .sociali contro le matattie, il étù l)rogetto di legge è già !Jronto e comforma m edica. 1!307. l)rencle ~1nche le òoune grn Yide e l)Uerpere; il prof. R t Tl\tfl\10. Sindrome cerebellare e dist1trbi del ling1iaggio da ?ì1.alar'ia. Riforn1a medica, 191-0 . . (~RISTALLI per H8"0Ci<ll'SÌ .a ll'EYo li nel . OStenere ' • SALl\TONI. Tremore ed eniiparesi. consPcttli'Vi a i ·effieacta e la .. 1>rn ti ci til cl e lle CasHe di nssicura1nn.laria. Rivista crit. di clin. mect., n. 23, zione : il prof. SPJLVJ<;RINI che J)l'Opone cli chiedere 1913. :1llo .Stato. per l'n ssiste11zn n1aterna ed infantile. S1t.NORELLT. Un caso cli nevrite ottica da nialatino stanziamento in bilfl n<:io a somiglianza di eiò ria.. B oll. Soc. L .• Ospedali di Roma, . anehe esso 11a fatt<> l*I' 1<1 lotta il . antit11bercolare: . nò XXVI , 1906. . NA:NTORO per accetta re l'idea dell'ente autonomo e , Scr-1uPFER F. Ulteriore contribnto allo stitdio dei rlisturbi 1it>r'vosi e delle n.e'Priti mala1·iche. Po- · ver di~·e ciò· che l1a fatto ecl ottenuto I).ella sua proliclinico, S·ezio11e medi ca, 1902. · vinGia in favore della ma ternitil. e dell'infanzja: il prof. PoLITII pe1· affermaJ.<e che lo Stato .ha il • .. - ' dovere (li tntel.a re og·ni n1adre e<:l ogni · bambino Recente pubbli~azione: 11ell'interesse delln r~zz~1 e .della pro verità nazionale: il prof. 1\ifoorc:LI.\ xr per proporre che si v1·ovPROF. GUGLIEL1'•1 0 BILr\NCJONI Ainto nelln. Clinica oto-rino-laringoiatrica YE>da al finanzian1ento dell'ente mantenendo la tase. negli Ospedali Riùniti di Roma sa su.ila organizzazione ciYile; il i)rof. GuzzoNr perL ibero docente di patologia gent>rale e di ote-rino-laring~iatria far rilevare che in SJJagna esiste u11 C-0nsiglio supe1iore per la }lrotev.ione dell'infanzia e che analogo Consiglio J)Otrebbe nYersi i11 Italia i:>er l'aRsi\ Fisio-patologia e clinica . tenza materna ~ù infantile; potrebbesi !)()i IJer il Volume di circa 480 pagine in-8°, con 37 figure ·infinanziamento d.e11' Opiera pro1>orre t1na tassa sui 1ercalate nel testo e con prefazione del prof. Amico telibi e sui genitori di meno di tre . figli! il prof. Bignami . preizo [,,. 18. PESTALOZZA per llire che alcune del1le provvidenze Pe1· gli abbonati al ·policlinico sole L. 12.80 proposte pei; l'asBisten?.a materna sono già · state franco di porto e raccomandato. • - co1ne <\cl es. q nella dell'uso di · biancherie .·teriQuesto libro interesM, ugualmente il medico pratico, lizza te per l'ru:;sistenzA a tutti i parti - incluse il neuropatolog·o e il laringologo. In esso è preso in ~lel nuovo regoh\111e11to ostetrico; il pro!. Tnuzz1, esame, con con1petenza e ccn originalità di vedute, tutto quanto concerne le rela?.ioni della laringe - come • il prof. ALFIEH1, il prof. Rossi Do RIA, il prof. 1'.i~sA per rispondere. c:on1e relatori. a tutte le obiezioni organo fonatorio e respir~torio - con il sistema nervoso 1·ice\'11te nella lunga ecl ani1nata discussione. cer.ebro-spinale, sia. dal punto di vista fis·o-patolClgico che dal lato clinico In seg.uito a ciù. esl'endosi messi d'accordo i soJ

FASC.

La laringe e il sistema nervoso cerebro-spinale

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SEZiIONE PRATIC.c\

113 •

·tenitori d e ll'e11te a utonQmo con quelli delle assie11razioni sociali, _si approva un ordine del giorno co1npilato da.I prof. PESTALOZZA per clliedere ohe lo

4.. La tesi clte In graYì<lnnZj\ eserciti una infiuell7Al. sfavorevol~ l-iUlla tubercolosi è comprovata scientifica.1nente. SJlerilnentnlmente e clinicament•:\ . •~tato 'riconosca la nec~ss-ità a·e ll'ente pe1· l'assiNon ne segue l)erò cl1e in o.r1ni caso I.a grav1da~a ,'-if e 11 ::a. n1 a f e1·1u1 ed in.faritile proposto dal Rossi Dode bba essere interrotta. :Jlolti elementi debbono ri a e ponga a disposizione dell'en t e 11ieclesi1110 - nel e~se r considera.ti . 1no<lo che parrà n1igliore - quelle sorn1ne, tratte . I~e r eazioni biolog-ie:h e cln . ole (cutireazione erl <lall<' assiou1:a2io11i soaiali, ohe l'organizzazione rioftalmoreazione) non sono sufficienti indicazioni chic.de. alla provocazione del pn rto. b>ebbono esser presi . . ~i e111etto110 n11che altri voti sulle q,uestio11i sin. S<-'ni-pre in considerazioue ·.altri . e le1uenti : . .. <1ui tliscusse, a.:P.provando un ordine del giorno fj-uzrt) l'andamento c linico; • zos1 per l/ii,bo7izione d elle r 'UOte tuttora esistenti .. b) la triste esuerienza che molte tùbercolose. in ;ll<.:uni brefotrofi.i pe1· I'accettn.zio11e degli· es1JoRi 1)1-ese11tano in breYe l<1 sso di tempo· ripetutamensti: un O. del g. ìVIARSELLI per la 1·icerca- della pate all'osservazione dell'ostetrico ve){ l'interruzione ff r11 it <i, co1111plen1e11to ind~sr>ensabile d"elln m-0de1..,11a (le1la gra.vidan::r.a: · u~i:-:tenza deglj illegittim~; Ull de~ g;. SPOLVERINC , o) l'epoca delln gra·•;-idanza e la giusta ·valu• JH'r rt fiere da.Zlo >'{faf(J, come av~viaruento a più amtnzione dell?intere~::;;e del feto i11 rapporto con quel11il3 l>l'OY\·itle11Z<.· ~ociali, un contributo anntto analo de.Jla màdre. ~ • logo n quello per la . lotta contro la tubercolosi; 5. I.;a, ca.·strazione oYn rica od uterina od uter-0. . n1 • O. <lel ~. PoLITr-SA~TORo · per ohiede rc cli e 1J 0\arica, per quanto il relatore n e consideri fuvo·"foto C()ll~ideri coine propria funzione la tutela. <li re-role l'infJ.uenzia sul cleeor o della tubercolosi, pog- • o,r111 i d ()1lna 11,elle sue f tinzio1ii mater'ne dall' i'niziu g-ia ta · su dati speriru{lntnli e specialmente ·sopr::t della gravi.(lat1za a.i suo termine e nel prin10 mese vnst;.1 espèriell7~ ginecolOf!:iC:1, non può esser gen~<llJ]JO il parto 1tonchè di ogni ba1nbino firJ,O al t erzo rn lizza ta. · ' 01111 0 co 111pi11to; lln O. del g. 1\tlARSELLI per ass~(i. La cura s:ìnatoriale 11011 ha corrisposto al.r111are alle cessatiti Cas.çe libere d/i, ·1 naternit<ì funl'nspettativa che <li e-sRa- si poteva avere. -~iuni fli assistenza rriatern.a ed infa1it ile nnaloglle 1. Il parto n on ~i 1>resta a· sp eciali conside~.1a qnelle già attuate dalle Casse stesS€ 11ella lol'o zio}li : Ogni opern7.ione p11ò essere richiesta, ma 1'aziorale e'Toluzione; un O. del g. Guzzoxr. 'I'RUZii J)<l rto spontane'o faÒile è freq11entissimo; e naz1. ~.\ LFJERJ ed .altri per l'inseg·n ame·n to della pueseo110 o bambini grarili o. non })Oche• volte, anch~> l'ic:ul t 11 ra iti tutte l e Università durante l<:' ferie bambini robus~. Xessn11n preoccl1pazione dit di t>~tiYl' a i giovani medici ed alle levatrici ed un 80lito il seeondan1e11to. O. del g. ~AN'IORo-MoorGLIA)fI per 'estendere a1icor R. I/eredità tuber<·olH rP. nelle sue diYerse fo1:r 1ne, 11Uò esser cli111ostraL'1, ina praticamente dobpiù <111c.·to in~egnarnento, impartendolo anche, in altra forino, nelle xcuo7 e fernrninili ele1nentari s11bi;11uo ritenere cl1e il 11eonato ed il bimbo si co111u·rirJri <' norn1ali. tagiano n~ll'ambit.' nte dei genitori. n. Ke ha. origine' ln 11r eYenzione antitubercolare in~antile, chiamata :1cl lll1 gra11cle av\'enire. * ** 10 . .A Mil3no· - qualche anno prima che sor~u1 tp1ua: (Jra,;i<le tubercolose ·e projtlas;.;i ontig·.e8~fl a P.al'igi ~i è. fo11data, per mezzo di get11br1'eolare infaritlle dove-va riferire il prof~ I .. nE.>rosi obia tori, 1' () perr1 rli rn·e Penz ione antit'u ber1\I.\~ol.\C:.\LLI , <li Milano, rpa l'illustre senatore (<11 co7a·r e in,fantit e; qnnll il (,011gres.so manda .le condogli~1 nz~ ver 11 Jl. Essa si Yolg<:' sin ai bH:mbini che nasooBo suo 1·pc·Pnte lutto domestico e gli aug~1rii ' di un :-;olnell'Istituto, sia <:l quelli C'he nascono in città da lecito ric·uvero clella ~a. satute) non ·Lia ·J')Otnto iu::~nitori tubercolosi ~ cl1e ci 8ono segnalati dal diterYt•ni r~ alla 11unione ed ha r>otuto ~oltnnto inspensario antitube1·cola re: Yia l <' IP eonc·lusioni della s11a relazione )e q11ali 12. -Essa _fnuzioua n·e1 seg11ente modo : volgenY<'l gnno lettP, 1na non disc.usse. Eccole: dosi p1~eferibilmente ·: al a Q11~lli che banno eril•. J,e• gra Yi(le tubercolose debbono el'i~e rt- iHotrRmbi i genitori ti1berc'o10 i: 7J) a quelli che, hanla t~ nPi grandi istituti in sezioni svè«in 1i. nelle Jllicno la madre: e) a quelli cbe hanno 'il padre. c·ole iuaterniti1 in <:Hmere separatt->. E 8i i;engono allontanati e messi a balia; presso :!. ~e·ll'int(•re-~~~ dell'assistenza e cl ell<• loro fnbalie fo•r esi, f·011 l)reoòendo cl1e balie il. CUÌ · bamnlig-1 il' ~ ne cleY<' fa Yorire in ogni rnoclu In ~1)eda­ billO ~ia morto· o che· abbia allattato il proprio lizzaz;io11t-. bfl mbino alrrH.'no tre 1uesi . . ::. E 'nec·e~~<t ria un'azione associata frn l' i·s ti·Nella · clinica pedin tri~a . è <1 llest1ta una crèche tnto lli nu1terriita e il dispensario ur1titubercolal'e. '.r" }e azion('.' a S.<)Ocia ta si tradusse in- atto in· Mila110 11e1· quei ba11il1iui 'p er i qÙnli 11011 si' trovass~- una · l>n lin. lJna counui~~i{)~e meèlica · speèiale esamina tOJl otti1ni r~ultati . .Si escogitò un tipo di cartella il bambino e lo ~Pg11e i)oi i1ella vita. La sua stori:;i cli11it1\ nelJH qun le i l dispensario fa le 1111nota~k>ni n1edic·l1e l'istituto ostetrico quelle ostetriehe e lQe- 'cli11ica diventil la st0rin della· sua Yita·. N~l secon. • ' do anno di etit J)t1~ S<\DO ir1 asili speciali, dei quali <Ucl1t- d\1rante la degenza dell'a.n1ni.alatn nell'istiue abbiamo or~1 <.1.u-e : u110 a Brisino, eapace di 30 t11t-0. I>i ùetta C<'lt'tell~ una copia iimane · all'istitnlétti, e l'altro, J)iù Yasto. i11 Olgiate Olona, ca.pace to, l1na al ùispensario alla quaJe è rimandtttu l'ampace di 100 _letti. 'Ti possono stare fino ai 7 ann~ nu1ln ta ! <..:on cl1e si 11a il clocument-0 co1upleto dellH e vi sono istn1iti . Dopo i 7 anni vengono mandati Yita n\otbnSèl e sessuale dell'inferma. I

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IL POLICLINICO

in case coloni·che, adibiti ai la yo1·i della campa~ua (di frutt1cultura, di giardinaggio, ecc.) in rr1odo da affidarli alla sana Yiu1 ùei campi e combattere ancl1e il fenomeno dell'urbanesimo. Amn1 n la ti~ Yengono ricovera ti nella clinica pedia tf·ica. Divenuti orfa1ù, vengono affidati all'otfanotrofio. I"''Opera, di preveri.z~one antit1"beroolare i)rende j bimbi nati dalle madri tubercolose alla culla,· li s<1rregge, li c-0nfor~a, li istruisce, li ma11tiene 1ìn<1hè • si~1no cal)aci di lavoro utile.

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Relatore del 2° tema - · L'ostettloo ·n eZla profila.<:si della sifilide ~ - è il prof. I. CLIVIO, di Pavia. Egli conclu~e la sua relazione affetmando : ' • 1) la necessità di un a<;c11rato esame anamnestico ·delle gravide e possibilmente del marito; • 2) l'opportunità fil sottopoITe i coni11gi an<:he lonta11amente sospetti all'esan1e del sangue (reazione di Wa sermann), speci~lmente 3) I1ei ca$i di morte · abituale del feto . o d1 rif)etute interruzioni della · gravidanz.a; 4) l'obb.ligo .della p1·oya di Wasse1·n1ann nelle gravide · ricoverate negli l is ti tu ti fil msterni tC:t e nei bambini nati negli I stituti medesimi: Il R, propone quindi 5) l'istituzione presso i Bre.. fotrofì o presso i dipensarii celtici di g~1 binetti pel' e!'ami ùel sangue e pel\ ricercl1~ :Lstologich~ st1gli ' nunessi fet:Jalf nei casi sospetti. di sifilide, insegn<lndo ai medici :pratici ed alle levatrici le norme J)el' la raccolta de~ ~ateriale da esaminare; insiste U) sull'obbligo alle madri 1s ifilitiche di allattare il proprio bambino e in caso di impossibilità, <l1 ricorrere all'allattamento :artificiale·' trova in. <li~penstl bile: 7) disciplinare l 'allattarn.ento me.re-e- · nario !ibero con uffici sanitarii municipali o cir- · condariali che · provvedano q'uali •intermediari fra · le nutrici e le · famiglie~ assicura11dosi delle concli- · zioni (li salt1te della nutrice, della l!U1dre del lattante e del lattante stesso; 8) 1stituire una sorY€glinnza igienica da parte dell'ufficiale ' ~nit:a:rio o di n1edici speciali.~ti, s11i ba1nbini collocati a nutrice e sulle nutrici stesse; 9) delimitare nel modo più r)recLso possibile le 1condizioni ver le azioni pennli 11ei casi di sifilide da baliatico. · _\Ila di cussione pren(lono· parte i proff. ALFIERI, ,.IAX.\ ed a ltri: specLalmente s11I'ia· estensione da <1<1re alla prova di Wasserma·r m e sulla necessità dj .. veciali incaricati per questa pratica che non vu<> gra Yare sullo scar.so .per~onale medico dei bre' fotrofi, dei dis1)ensnrii e delle inaternità.

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8u dlcoolisntO e nia,t.ernità i·iferi ::;ce il pròf. E. 1~~FllRONI, di }"'irenze, ed a.trerma Ilelle sue conclu~ioni che la que tione dell'alcoolismo è più viva c·l1e mai e Ilon è piccola la parteci.1>azione della don11;1 alla Intossicazione alcoolica : che la con-0scen1..a dei ùn.nni derivanti da 11 'abuso de 11'::. lcool ti accia Ja Yin. n Ile pro'i-videnze n€cessarie lJel' combatterlo; <.: he qne~ti clannl intere ~:sa no l'individui» e Jn ~I~iP : c·he l'o tetrico deve occuparsi speciaJ111~nte de11·er~loalcooli~n10 deri\ante da intossica~ione l).'lterna. m-.1terna od ~ ociata, per lo più cronica, talY.olta ncut:t: che ;tnoma lie organicl1e ~ (18) .. •

[ANNO

xx,:1, F ASC. 4]

funzionali i i·ile\~è1no spesso 1iei nati ùa a-lcooli~ti e ciò per lesioni prin1itive delle cellule geµeratiYe o I:>er lesio11i emb1'iona li da passag·gio di veleno o i>er i due fatti co11comitnnti ; che l'eredoa}coolismo va conside1·ato nelle sue m_a nifestazioni pro.ssin-ie 'e i·e111 ute e ql1este l1lti1ne si com1:>€-ndiano nella morbilità e nelle . stimm~1 te degenera ti ve fisiche e psichicl1e clel nuoYo individuo, 1Si l'ipetOno in serie e • non si a ttenuan:o• col te1nvo; che nelle manifest:azìoni pro.ssirn1f! v-0nno co1nv l'ese. la fui1zione sessunlè1 il ) concepill!leflto ed il suo· prodotto, . il .decorso del1a gravidanza e l'allatt:a1nènto; che la 'funzionè ripl'oduttiva è alterata •nella donn,a come. n.e11·1101 Ino e si rileva per lo meno torpida nell'attività funzionale delle glandole sessuali,· che la gravida.Il-· za ~ è più volte turbatn, frequente la patologia fetale jntl'auterina; che · l'alcool })assa nei tessuti fetali e -1><1R~1 anche nel latte il quale pi·esenta modificazioni quali-quantita ti,re, ma lia sua azione no.Ci\a sul poppante non è di1nòstrata ~ che le figli0 de,i · bevitori perdono la capacità clell'allatt:amento. L'~redo-alcoolisn10 si l'il)ercuote sulla natalit~t e sulla mortalità i11fHntile, diminuendo 1'1 prima e<:l aume11tando la seiéo~cla, nJentre cl'ea una degenerozione cre.sce11te e tunsn1issibile, dando 111ogo, • con questi effetti prossimi e. remoti, al depo1)olamento ed a tare organiclle lesive per la razza . Fervono ancora gli stucliì 11er precisare se l'alc0olismo sia causa od t•ffetto della degenerazione, ma non })Otendosi dubitclre dei {la11ni incu,~iclu<1li ed ered.itarii dell'alcooli8lllo la lotte:1 contTo di e.. o cle\'e es8ere intensificata. Se la l)ropaganda dà buoni risultati. ottin1i 11e J)Otran dare le leggi, se J}l'OYYide e bent1 n111>lic:a te. Soltanto con un'azione :tatale ~i potri'1 giuI1p:t•re alla soluzione de i problen1i viù g1·;1Yi contro l'nlcoolismo 'e bisogna cer<:<-1 l'e cli .otte11erk1, integra11' dola con nziOile di }>l'Op~ganda fatta . una nostra . nelle (!!iniche, nelle 111~1 ternitù, i1ei iuolti ai:;ili affi11i e nei c-011tatti nu111erosi co11 brefot.tofi, baliatici, fan1iglie tdi lattanti, aiuti n1ate!'ni, l)l'ocu;rando inol-" . tre che nelle istituzioni di bene:fipeI1z~1 non manchi la s.orveglianza e la •l5elezione del~'eredo-alcooli..,ta per la curtt e l'educazione successi,·à :e cbe l 'ai11to morale e materiale alla donna sia <1 rmonizza to col compo1·tamento sùo e della sna fa1niglia di fronte ull'\lso <lell'àlcool. Anche su questa reln7.iio11e si aoc;ende una importante discussione cl1e la strettezza dello spazio di~11onibile non ci conse11te di riportare e ,che i c11iu<le con l'aP!)l'OYazio11e cli un' orcli11e del gio.r no, pre~enta to dalfo 5te o relatore prof. Ferroni. col quale il CoI1g1·esso invoea eia l Gover110 rl ispo. i.zio11 i légis_lat·i ve oavaoi (;li e'l;ifare i danni eniergent.i dal· ~

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neiJ,e furizion,i d'i 'fna,ternità, ' nel_ltt J1·ntalità e nellia degenera.~ io1ie delia specie . l'aloooli~n10

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.* **' Al IlI'Of. E. F1~z...N 1 è stato affidato il compito di vresenta tè Proposf€ per in.frenare la .-;ent pre crPscent<' freq·nen/zn dell'aborto crirnfnoso e delle pratiche dì neo-rnalt 1l u iand.s·1no, e le proposte t:ono

que. te: J. Den1111zia obbliga to1·ia e<l tuconòizioI1a ta di •

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[ANNO X\\ì l, } 'ASC. 4]

SEZIONE PRATICA

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.. tutti i casi di aborto da parte dei medici e delle levatrici, che· per q_uesto dovranno essei·e esonerati dall'obbligo del segrete professionale, e ciò · allo SCOJJO di t ende re più facile l 'Riccertamento dei casi di aborto· criminoso; 2. l'roYYedimenti statali pe1" 'dare oneri gravi alle famiglie con scarsa o senza prole, ed invecé v~ntaggi alle famiglie numerose; identici cr ite1·)i da parte degli industriali nella scelta degli operai; .possibilmen~ limita:r~ a i genitori il diritto di dis1>0rre del patrimonio a favore dei figli; 3. A.Rsistenza alle ragazze abbandonate ed a lle donne pc rcl-1ite; i>rotezione della gravidanza e dell'infanzi<1 ~ istituzione di as)li dove, celate, possaJ.?.ù l!i fugial'si tutte le in(!inte ; facile ammissione dei h'lmbini frutti di illeciti amori in appositi ospizi S(\nza bisogno cli svel~1 r é il nome della m3:dre; ricerca dPll•l paternità; • 4. (;omba ttere e J)l'Oibire per legge il con1lllel'<.:io dei n1ezzi. a11tifecondativi; gli annunzi Slli gi-01·n.ali, i libri, le conferenze, ecc., JJer pre\e11ire o inte rron111rre la gravi danza; . •5. EleYare il _livello mor:a le, intellettuale, . dott rinale, economico delle levatrici a ffinC'bè non 8i prestino a procurare aborti; limi~re il loro ieampo d 'azione alla .assistenza dei' soli casi normali: proibiTe loro di tene1·e gestanti in casa e di JJratie<1re visite e cure gii11ecologiche; organizzare un / ' servizio cli vigilanza con frequenti visite al ·loro <lomictlio; ba·dar~ elle l'armamentario ed i presidii • tE>rapeutici di cui dispongono 11on siano ecc·eclenti a ll'opera eh.e debbono prestare; . 6. Proibirt! per legge · ai medici di l)raticarc rn borto t(lrapeutico e la sterilizzazk>ne terapeu- · · ti.ca delle .donne ~ i1on quando una commissionè . di almeno tre sa nitari ne abbia. riconosciuto l'in, clic;azione-. Intervento . degli . « Ordini dei medici>)· nella ricerca òei sanita rii . colpevoli . di abo1to cri-. n1irroso, a tutela della digniti1 della classe : 7. Pene ~Yerissime a chi, costituendosi com-· pJice d4?lla d-011na. n~l delitto d'aborto crimi11oso, fAvorise:'l çoi <'onsigli e coll'opera il conseguimento dell'intento. ; iinl)llllità invece a lla dopna che dennnzierh il complice; S. Propaganda contro l'a borto criminoso e le pratiche di neomaltl1usia nismo, durata .a lungo, e-on insistenza, <Ja ogni classe _d i cittadini, con ogni •

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Jn(àZZ-0.

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lunga, a ni1:Data discussione che tien dietro a quest:'l 1·elazìone vartecipano nutuerosi oratori fra i qua li i proff. PESTALOZZA' ALFI ERI, l\1IRANDA' ANTJ~ IJA T ORRE , quali tu~ti risponde

R OSSI DOR1A, CRIS'f.\LLI, SANTORO, l{.J':GNOJ,1,· :à'IJCB~LI,

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e~aurienten1ente

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POLITI, ai il relatore.

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Nelle clt1e ultime relazioni, una del prof. A. Guzzo~1 DEGI.r Ai~CARANI, cli l\Iodena - A1ortalità P ·na.ta.iità in rap11orto co n la !J'1te1·ra e l "nltra del rn·of. c. Ql'l."'IT. di Rouia _ f ,a, 11110 ,.10,iità· in.f a'lltilc <l1&ranti' la gu errfJ, _ Hi dimostra che la natalità è di molto diminuita <lurn11te la guerr~ tino a scen<l~re · i11 ale;uni Ju.oghi .a me110 della metà : mentre In 1nort·1 lità infa ntil~ no11 11a in nes8n11 luogo ma•

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nifestato una sicu1·a tendenza all'aumento. Questa tendenza c 'è stata al princi pio della guerra,- ma (! v~nu ta presto a ces a re . . Le cont1·arie opinioni pessiµitste, tanto diffuse. derivano dalla irt<~sattezz..a <lei · metodi Jdi calcolo. Alla discussione di queste dt1e "relazioni partecipano va rii ora tori, fr~. i quiili il prof. MooIGLIA-XI il q11~le molt-0 opport1111~1n1 e11te fa rilevare quanta parte ha certamente a vnto i1e1la prevenzione dell:t ID-O}'talità infantile durante la guerra l'opera di 3:SSistenza d·ata dai numer·o si istituti sorti per Yenire in aiuto dell'infanzia nlinac:ciata, specialme11te migliorando l'alimentazìoue de bambini dalla quale dipendo'.no 11-E'l' la n1assima pa r te le. quote d i ' n1-01·t.lli tà.. Il Congresso si chi11de patriotticaruente coll'in' vi-O d i un augurale· salut-0 ::11 Ya loroso nostro collega dott. G.rossich, ra1>presentclnte "della italianì~- . ,, sima città di Fiume, che si ricongit1ngerà /presto all'Italia se ·trionferà la giu stizia e sarà ascoltata la voce dei J>Opoli e riSJ.1ettato il loro diritto. T. ROSSI DORIA. .. 1

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APPUNT.I DI MEDICINA PRATICA. '

CASISTICA. 'I

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·Sulle mieliti traumatiche .. '

Sono stati descritti 'Vari casi .d i lesioni t rat1matich e -del midollof cl1e si . so~-rappongono abba.stanza esattamente, so,p rattutto per l a loro . maniera di insorgere. \\-agner e. Stolper hanlt(l) pl1bblicato il caso di 1i11 01;er aio, che, traspor... I • tando t1n grosso fardello, scivola, e fa un g r a:nde sforzo per mantenersi in p iedi; sente · tln violento crcic alla color1na vertebrale e dolo1·i ~olgoranti agli arti inferiori : s i mani.festa quindi u1ia m ielite. Gli stessi autori hanno descl'itto i1n minatore, ch e, fa cendo llno sfol'zo per sollevare 11r1 grosso p eso, sente nn grosso crac. ~omballe e , violente' lancettate a l dorso e alle gamb e: .etnatomielia consecutiv a. Gelrrna e Stro e.hlin ni.ife.r isçono di un ope:çair-1 •• che, solleva n1do l1na gro~ a ,pietra, s.ente scricehioLa:re la col onna, 1lombare e • t1n vivo dorore .alLa Tegion t3 acJ1illea · d e.stra; q11al·che ,g iorno dopo ~in torni di sci.ero. i laterale aJTiiotrofica '.Bing (R ei··ne d e Su.isse de mérl., L. XVII, n. l ) ,, narra ora j 1 caso di l1no giovane operaia · metallurgica, ch e; portando llri peso di circa ~O k g ., passan go per 11no str etto, corrido_io,. è obbligata a sostenere questo g r ave . p eso co11 · la sola mano destra : avverte lln crac alla r e.

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gione. lomb a re e dolo1·i folgor.anti al braccio s inistro. 1~or11a nondim·eno a l lavoro, ma dOIJ~ dl1e . g iorni .compare .par.aple.sia Sip astica, c~i segl1e un~ fo·r m a ft ac.ci~l _a con tutti· i caratteri ci ·11na mielite. • (19~

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•' ' IL POLJCLINICO

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g11enze operatorie: talora simt1la una compliQuesti casi, che non possono non rirnanere cazione. infettiva e spesso · il cl1ii:t1rgo più acimpressi, hanno tutti di comune lo sforzo, -c11i segue la sensazione iniziale ste.r·e otipata di crac corto è indotto :per errore ad _t1no sbrigliamento lombare e. di dolori folgoranti agJi a_rti. Da ciò o ad t1n ilD:OVO intervento. si può indurre una lussazi-0n.e l ombare transi.L'A. accenna a lla possibilità di vere gangretoria, con stiramento delle radici: ·ne malariche· che però sono una complicazione E questo meccanismo, sul q11ale per or?- non molto rara ed infine alla event11alità che la ma• si può dire di più, va tenuto ·bene . in mente laria possa· ass11mere il quadro carg.tteristico . i1ella ricerca pàtoge11etica .di molte mieJopatie dell'appendicite consigliando interventi inutili traumatiohe. Noi no11 abpian10 · idee pl'ecise ·d i ' e dannosi. · • . a a: . • • • quello che può prodursi in seguito a cont11sioni o stiramento delle radi çi spin al i: ' l::i pratica TERAPIA. chirm~gica insegna di temel'e le .111ielomalac_ie in se1gi.iito a tiiramento ·r~di.col.are nell.e ope' La .èura· dell'eclampsia gravidica. razioni d i radicotomia. ì\'la • le nozioni di ana, tomia patologica su q11esto genere di lesi.a ni La terapi c.t dell ' ocl.ampsia gra.vidica segt1e ·vfole11te o . chirurgiche sono assai incon1plete. due indirizzi: secondo l'uno Gonviene liberare Resta notevole ·quest9 modo di prodt1rsi di m iel a paziente ò·al!a -oresenza del fr11tto d-el C·once. • liti trat1matiche col loro ~ costante qt1adr pin1e11to, ri correndo event11almente anche ad , o inizi a·l e. G. SARATIN-Y. llna grande operazione: secondo l'altro è preferibile l a teraipia 1con.s.ervativa me.diante i nar• cotici (n1orfina, · clor.alio), il salasso e le ipederMalaria da traumatismi chirurgici. moclisi di solt1zione • . . fisiologica . Vande11bo,c:;scì1e (T lièse de Docturat, L yon, J11n g ( Deiltsche Mediz. WochPnschr, 1918: , 1917) rif(3risce st1lle 'compli caz~oni di origine d escrive il metodo di cura da lui .adoperato n1alarica ·che egli ha avt1to occasione di osserTlella Clinica. di Gottinga. Se il tr.avaglio è già vare nei feriti di guerr a a Salonicco. inizia to si adoperano le man11alità adatte" ad . Una ferita anche leggera pTovoca in lln maag·evolarlo e cond11rlo .a. termine. Se il .tralarico lo sc9ppio ùi t1r1 accesso la Clli gravità vaglio no11 è ancora iniziat{) si ricorre alla c11• • i1on ha alcun rapporto con qnella del traum a. ra co11se·r vativa. Co atto operatorio J1a le medesime ·consegu enSi inizia l.a cura con la iniezio11e di tln cgt. e ze : gli interventi anche leggeri provocano de- i11ezz.o di morfina, do1Jo 11n 01·a si prati ca un g·li accessi anche ~11 individt1i · che precedente- · clistere di due gr. di cloralio, d.opq trè ore mente non aveva110 avt1to a·lc11na manifestai1n 'alt r a iniezione di un cgr. e mezzo di morzione malarica. , fina, dopu sette ore 11n. C'li8tere di dlle gr. di L'accesso di infezio11e malarica in seg11ito ad clora,liò, dopo tredici ore · cli.s~ere di un gramtln atto operativo è più grave e pitl "frequente mo e n1ez_zo d i cloi·aliq, cl1e si ripete ancora do1)0 ve11tt1n ore. Qualora gli attaccbi non diEJUando si è dovuto ricorrere a ll' anestesia. T e11uto conto che il clorofor1nio ha l1na _particolaminui ssero, si accorcerà l'intervallo tra le ·d11e re influenza nociva sul fegato e che quest'orultin1e son11nini>Strazioni di cloralio, alle quali gano è molt.o spesso leso nei r;nalarici, è prefeperò· ;si rin11nci..a n.el ·caso che gli ,attacchi cesribile ricorrere all'a11estesia con l'etere qt1ando sino e ritorni la coscienza. si jovrà operar e lln individ110 malarico. Inoltre . già dall'inizio della cura si pratica In quasi tutti gli ,ospeclali dì Salonicco si soun salasso di 400-500 ·cmc. ed attraverso la stessa cannu la si iniettano 500 eme. di solt1zione- fino osservati nei malarici fenomeni emo:cragìci siologica . . spesso molto g·ravi : epistassi, emottisi, ematu• rie. petecrhie, larghe mn ccl1ie ecchimotich e. Q11ale ra nel corso d ella g1·avidar1za l'ec1ampQt1esta sind1·ome emorragica si osserva sopra~ sia rico1n.p aia non si p11ò più contare sulla eftùtto nei malarici cron1ci. Q·n esto fatto deve esfi caçia della terapia e conviene ricor1'ere alla ere tènt1to l)fe$ente i1erchè i malarici devono i11terr11zion~ della gravidanza. Ed al riguardo essere considerati cornP affetti da emofilia e per l ,A. i)referisce il taglio Ce$a reo addominale essi "qUindi ~i deve ag i re r on molta prudenza tran o extra-peritoneale o la colpoisterectomia. llegli interve11ti chirt1rgici. Ql1al11nql1e sia il metodo di trattamento la • inferma V !.1 en1pre sorvegliata anche se le conLa compar"' a dell'acce sso di ma}aria in un vulsioni r esf;ano e la coscjenza rit-0rna norferito falsa l)er cosi dire il qt1adro clinico ordiniale. nn rio d el dPcorso della ferita e delle conse•

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lAK-'O XX\ ' I, . FASC. 1J

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SEZIONE PRATI CA .

T·a lvQlta persiste o si acce11tua l.a debol ezza Prognosi della cura chirurgica delle atiezioni . del cuore, ed ·allora convie~e riéor rere ai predella eistifelléa. • . parati di .d igitale, alla canfora, allo strofanto, .E. D. Y.la:cStur1·cton (New l ·o rk 1n~d. Journal, al1e irpodermoclis i di siero fisiologioo. 1918, ;n. 15), dalta casistic,a propria, a dir vero . . Anche la fun zione renale va sorvegliata. · poco numerosa (100 interve11ti con 3 morti), Spesso l 'eclampsia è a;ccomip.agnata da albumitrae la con seguenza ch e i .r_i·s ultati dell'inter· nuì·ia, oliguria o anu1i..a, edemi diffusì agli ar· ven t0 chirurgico variano molto .a seconda che ti,' ai genitali, al viso, d.a di·s turbi della vista si tratti di !litiasi biliare o• di colecistite senza che possono .andare fino all'a1na11rosi con1plecalcoli. ta (r etinite albuminurica) . I n r.apporto al conNella litiasi, qn.alora si elimini .ogni cau.sa cetto . ora non più 1a.ccettato che l'eclampsia fosdi ostruzione delle vie biliari, la guarigione è "' se dipendente da una lesione renale, prima per quasi certa. Gl'i11sl1ccessi sono dati dalla pref.ar ce;;sare le convul·sioni · si adoperavano ba•Se11za c1i calcoli che passano inosservati. L ' e• gni ca1di, diaiforeti ci, e.cc'. Ogìgi si sa che .q.u esttrpazione ·d·el1a ci.stifellea comporta .alteuni sti r imedì sono. inefficaci contr,o l'eclampsia, e vantag·gi di fronte a1.la ·qolecistostomi.a, ma non ch e d'altra parte nei casi nei quali l 'eclampsia offre una garenzia assoluta contro la produ.. ,. guarisce, anche i f.atti ne fritici scon1paiono ra- zione di nuovi calcoli i1e'l coledoco : anzi nei pida.mente. In caso di ,persistenza si adopere- -casi dell '.A... la ripetizione di coliche biliari ti:r;ann o ·i metodi· abitu.almente U·s ati nella cura piche un anno e m ezzo· più dopo 1' op.erazion e. · delle-nefriti. ft1 più frequente dopo la cistecton1ia, .anzi che Tr a le complicazioni dell'eclar11·p sia gravidica dopo la cistostom:La. · vanno notate le apoplessie c~rebrali, che di soDt1nque se l'estirpazione della çistifellea in . lito hanno esito leta1e, e più · frequentement~ casi di litiasi ·dpvessei -costituire 11n'oP.erazione • le pulmoniti ab iny.es tis determi11ate dall'aspi- · mo'lto grave, varfiebbe niegli.o. di rinn.nz~arvi, :'Il razione di muco qalla tr,aC'hea o di ,s angu.e dal- favore deila semplice colecistostomia. lf:l. bocca (mor-si della lingua) o di bevande in- . · Quanto alla colecistite semplice, il drenaggio . trod-0tte in bocca dai familiari. In alc11ni easi della cist1fellèa non porta ,a ,r isultati migliori si sviluppano anche b1·011chiti o b-ronco-pulmodi .quelli ·.c he .consegt1ono ,a ll.a sempli-c-e c11ra m e· niti tossiche. dica, e l'esti rpazione dell'organo es1)011e a gra . . Durante il 1p èriodo della incoscienza l 'ali111envi doelusioni. tazione deve essere fatta per via rettale, poi si . Le quali possono evitarsi unicame11te n1~rcè riprende iper )a via boccale. Sul principio si una .giudiziosa scelta dei ·casi, basata sull'esat" darà solo latte', poi .anche papp'e di _farina di ta conoscen za de.i rapport~ tra .si11to1natologia cereali e grada.tamente, con la scomparsa di ed anatomopatoJogia del'le affezi-0ni della cisti .. •• tutti i disturbi, si ritornerà al regime normale. fellea: R. B. • Una grande in1portanza ha la profilassi. Oc• . corre tener p_resente che qu~11do compai,ono i · TECNICA. prodromi diretti, come 1a ceralea, l·e vertigini, ' · . . i disturbi visivi, di s-olito è già troppo t'ardi Guanti di gomma per mani non sterilizzate. • per t>oter impedire la compa r sa delle convulP et uso del chirl1rgÒ al .campo il prof. Doder· sioni. Meglio è in o.g ni ·caso di prima gravilei·n aveva ideato clei guanti sterilizzati e pre>n· dan z.a proceder.e all'esame ·a..e~le urine ogni 2-3 ti per il momento del bisogno, cl1i11si in invo· · settimane. Se·si i·iscontra albuminuria con tendenza ad .aumentare si farà m ettere la pazie11-. lucri di carta. Per infilarli però e1~a necessario et.vere le manj preparate, cosa non sempre fate .a letto e :s i prescriverà il regime lattovegecile al ca~po. Il }'.)rof. \\Tullstei.n per evitare tariano. Se ànche co~ì l 'q.lbuminurla continua ad accentuarsi , si procèdetà ,a lla interruzione questa nece·s sità aveva ideato ·dei gl1a11ti . dii della gravidanza .allo scapo di evitaTe il perir-posti nei lorp involucii in modo tale che, p er colo della eclamrpsia. E assai tj.ifficile ch e una infil a rli, i1on er.a necess.a rio tocca1·ne la st1pe1·· • donna l a c.t ..tle ha in una gravidanza superata ficie esterna. la eclampsia possa ·esserne ancòra .colpita in IJ metodo però ·e ra trorp po complicato per es .. una su ccessiva gestazione. Si p·o sson o perciò sere .prat1co. In quelJi proposti dal dott. Fuhr1nann (M edizinisch e lilinik, n. 40) i 'inconvetranquillizzare quelle donne che, nel .timore d i andare i11contro nuov~ente a co·s ì grave riruiente è ' eliminato . schio, vorrebbero i1on rimanere pi-q. incinte .. · I suoi guanti differiscono da quelli comu:ni a. a. per la lungl1ezza. della parte dell'avambraccio ... (

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IL POLICLINICO

eh.e, rovesciata~ supera la lunghezza de1la m ano. In qu·esta 1dispo.§izio~e cias·cL111 guanto separatamente è racchiu?o in un involucro di carta ohe si apre tirando una cordtcella. , Infilato nella man.o il pr imo g·u anto, si prenderà con una' pin~ a il bo:Dd9 estremo. .e -si tirerà, sulla manica. Il .secondo gt1anto s'infi.1erà facendosi ..aiutare da un'.ail.tra persona; in · mancariza cli questa il ch"irurgo aprirà. l'involucro . . st:eappfi!ndo l a , cordi.cella qoi denti e, aiutando~i con l a mano inguantata, infiler à l'altra entro . ' guanto, del .qu·ale sarà poi agevole . i·l secondo . rovesciar e il bordo~ · G. M.

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.. Qttanto alla nostra specie, si legga un lungo· art~col o, ricco di dati, nel voJ-nme d1 F . Rizzatti, Varietà di storia naturale. nella Pi·cGola Biblio. teca di Scienze i~oderne del Bocca. y. b . . •

POST A. DEGLI ABBòN·ATI . . .I'

. (1026). N ell'ptiie catarrale media cronica. Al dott.. U . F. . ·d a M .: . Poichè l' esistenza' . . . . -di 11n'otite media catarraie presuppone, quasi sempre, il coesistere di un a " l.esio·n e •O imperfezione. naiSale . o faringea, chè . . . di. solito ostacola il no,rmale funzi'onamento ·re. spirp,torio del n;aso-'.f ar~nge· e porta sovente an, ebe a uno stat o settico .di tali cavl.tà, è d.a sconsigliarsi la manovra tlel ya,lsalva, fatta .S"istematicam1ente, o qu,alsia1si a ltrio art:ifi.çio a n a.logo. Quella manovra ·congestiona 1 orecc}J.iq rrieàio - 1condizione c!J:ìe va invece .q·o mbattuta nel1'òtite media catarrale - e quel beD:eficio tran. ;sitorio .che .arrec:a, non compens_a il pericolo di in·qui:qiare la cassa tin1pani·ca. La cura • razionale ·del catarro dell'e>recchio medio non può essere- .anzitutto che causal~, .m irante a lla restaurazione fisio'logi.ca delle pri. . . me .vie respir.atorie; in . secondo luogo catetéri. smo .metodico, ·con in·still.azi.oni intra:timp a ni,che di adrenalina o 'di piloc.a111ina; infine oorrezio:ae di uno istato .g.eneral e discrasico (u r i cemi a, ecc.) . g. b. ~

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- {1028) Sull' esercizi.o · dell: odontoiatria. -

tria e• la prostesi dentaria d ~ve· 'esser.e munito del dip loma di ". laurea. in ,medicina e chirurg'ia.

L'a:rt. 3 di dettà .legge era una DISPOSIZIONE "' . . ' . TRANS ITORIA, la qu.a,le l}ermetteva un esame di ab.i litazion-e a coloro ch e, .: Prima· del 1912, avevano esercitato ·c1and1estinam ente p~r 8 ,anni l'odontoiatria e prostesi d entaria,· senz.a avere La lal!rea· di meçiicina e ch irurgia. . · ·Og.gi i termini sono trascorsi, l'artico?a· transitorio quin di n-0n è applicabile al, .su o f arma~ ' cista, '.il .qua le, pur .avendo fatto p:eatica ' per 8 .anni' in odonto1atria, n·o n pt1ò ·essere .ammesso ad un esame di .a bilitazione oer 1'.esercizio .. professionale7 vietanq.010 la J~gge ~

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A. CHIAVARO.

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(1029) All rubb. n . 2865: Abbiamo già indtcato com è 1dt1e buoni ma- · n11ali i:l · Daddi e Il Silvestrini. t. p. 1

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VARIA.· .. '

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A propositQ ·di un'antjcà descrizione della nevrastenia. ~n

un p,assato numero ~ stato notato che la_ prima ·descrizione artisticamente .esatta e d'intuìto . di:r.l la neurastenia . si trov,a nell'epistolario ' . del Giusti, il qua)e era sovente d 'umor n~ro, sofferen~e ~ mille picçole miserie fisiolo:giche, qua.li non .avrebbeTo fatto s osp.ettare l~ .gaiezZ 9. e la serena vdv.acità dei suoi v.ersi. Ùna 1conferma di ciò è .offerta daÌ.1delizioso li11ro di .R affaello B.arbiera, Il salotto delia conte ssa M aff ei, ove si 1eg~e : « Giuseppe Gius~i · giunse a Milano nell',e staté del '45, accom.rpa. . gn.ato d a l genero- del. Manzoni, G. B. Giorgini, i l quale tre anni dopo doveva tornare ·. qui, ca1pitano, alla gu erra di Lombardia. Ii ìVIanz.o ni e .i l Grossi fe cero a l ·Giwsti festosa accoglienza. Il primo lo ospitò per un mese nella propria ' casa... <('Giuseppe Giusti n.on mancò di re~arsi in ca- . sa "Mq,ffei per ossequiaré donna Clara . Appena en jrato nel salotto, la contegsa gli va incontro sor1idente: ma egli appare freddo e m a linconi•

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dott. F. C.-, .Brescia: •' Quanto ·è esposto a p.ag . 546, anno 1911, del) Policl'i nico, (:S:e~ione- Pratì·c a), fu modificato irt p,arte· dalla .legg.e 31 1narzo ·1912, che· stabilisce quanto segu . e : çhi vuole esercitare l' odontoia-·

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(1027). Le cc vog li e». Il dotto. U. F. da M. • chiede: · Si pu ò ritenere che in r ealtà ..vogl ie non soddisfatte di donna gravida possano ..manifestarsi in qualch e ·modo, che il . voJgo ritiene necessariarnel)te cau sale, i'l futt1ro ·pro.dotto del con~epimen to'? Tali fenomeni, sè n on nella iSpecie umana·, trovano una pi\! facile espressione in .alcuni. fatti d 'ordi11e biolo.g ico, quale il mimetismo. L a ragione per ·cui taluni animali v-enn·e ro semp1'e più rassomigliando r1el col orito .a gli oggetti ' cincostanti, dipende anche., probabilmente, dal- . le con tinue impressioni rice~vt1te nella vista dai procreatori. Tutti sa nno a qt1ale artificio ricorresse Giacobbe per ottenere la nascita di pecore listate di bianco e· di .nero.

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• [ANNO XX \!, FASC. i)

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XXVI, F A:SC. 4)

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SEZTONE PRATICA •

co. Le prese11ta una 1ettera del marito Andrea CENNI BIBLIOGRAFICI. cl1e alcune 6ettimane prima aveva incontrat11 (Non'' recem l$con o c"M ' ljbri p erve.nuti ln dono alla Redazion e I I ' • a Firenze, e non pari.a. La buona signora cerca Degli strozzament't . di ras~erenarlo con discorsi grad·evoli: ed egli . Dott. G. P IAZZA TAORMINA. • erniari in genere ed in" ispecie degli stro~zarisponde appena. Il l)allido ·poeta giace sotto . menti retrogrçidi. Un vol. in-8°, di pag.' 270, 1yinc11bo' di lln 'ossessione, d'una id·ea fissa, tor. con fig. - Off. Gr. Elett. G. Chillemi, P a• mentosa, che non gli lascia pace. E1sse n~o stalermo. to h·e <Lill1i ·prin1a .a Firenze morso qa 1111 gatto, ' ' oln minosa monografia che tr·at~a am piaha pa·11ra ·di morire id:r:of.oho; ha an·c ora, e sem' mente l'importante .argomento. L'A., dono le pr~, ql1ella paura. necessarie consrderazi oni . .generali, es·a mina 10 • ' e< Ales·sandr-0 ~lanzoni .e ..,.il Grossi, che non • strozzam ento delle diver.se varietà di ·er~e, anignoràno la cal1sa di tanta tristezza, cercano ~i che le mepo· . frequent~ in pratica. Oltre poi l o rasserenarlo; ma invano ... <<il Manzoni (scrivi: strozza111ento ,dell'intestino, 'rengona studiati il Gi11sti' i~ 22 ottobre di qu.e llo steisiso anno da nelle loro manifestazioni qu·elli di altri visceri Pescia a don AI.fons-0 Litta Modiglia11i ) che mi (vesciça, . uretere, utero, ecc.). tln largo · capi• 11an·n o ten11to. con loro un mese, sanno la pa~ tolo speciale è poi dediéato alio strozzamen to retrograido; vengono da ultimo esa.minati gli zienza e la tolleranza che bisogn'a mettere a accidenti e le complicazioni, con le !'elative 1\scita con me; e vi giuro che quando penso a in·dicaziohi sulla terapia e la prog.n osi. certe mestizie, a certi silenzi, a certi torpori • • i ni. . . eh~ mi assalivano in quella casa, e mi tenevano lì come lln in•s ensato, ne sento vergognà r CEClL PRICE-JONES. Blood pictures . Un vol11me • dispetto » . · rilegato in -16°, di 90 pag., con 5 tav. colora« Tomm.aso Grossi, impensierito per la paura te. - J . 'Vri ght and 1Sons, ed. Bristol. di .Giuseppe Gi11sti, pregò lln amico s110, .l'alieÈ un buon lib'retto pratico, in .cui, astraendo nista Andrea ' ' erg.a, d1 esaminare lo stato del da ogni considerazione teoretica, l'A. dà i · n è• 1 povero poeta. I l val.e nte medico, che in quel cessari consigli di te cnica, descrivendo poi i n1omento era fuori di città, vi ritornò premureperti · ematol9gici n elle div-erse m.al.attie. La r oso per cor11piere il g€loso ufficio; m.a, nel fratimportanza di tale ·rie .: 1·ca non si limita oolatempo; Giu~ti era partito da Milano. ». ·mente alle malattie del sangue propriamente ~CC-O come un libro di. italianissimi sensi ·e dette, m~ si estende anche ad .altre forme mordi rievoc.azioni. patriotti.che, contribuisce. alla · bose, in cui la ri·c erca in parola può esserè storia nosogr.afica della~ psic.o-neurastenia. di notevole aiuto. Delle più imporb:l.nti malat' G. B. ' tie vengono ·riportat~ le caratteristiche. :ematologiche. Le b~lle tavole color.ate r iprodu con• fedelmente i diversi elementi normali e :p a to• I ricordi degli ex-alleati. ·logici e ne· fa;~ilitano g:r:ande·m erite il r,iconòsci. Il tenente· colonnel1o medico prof. Str'a diotti mento. , · F IL. ci manda da Brescia é pubblichiamo: . · • • Nel primo volume de'l Tratt. di M ed. Int. di T.reballs -de la, Societat 'de Biologir;i (Lavori d el• la Società catalana di biologia) . Un val. rikl ohr e Staehelin, il •Capitolo oodtcato alla malegato in-4° di pag. 370, 'c on · tavole e figue . . laria è opera ·di Claus Schilling. colorate. - Istituto di stndi catalani/ B.atNella traduzione italian.a si leggono - co11 , cellona. diverso disgusto - i due seguenti passi : Raccoita di numerosi lavori d 'indolk scien«Perciò la città di Roma, che ·Si trova nella tifica, ·comu~icati .alla nominata Società di C~pania .... » (pag. 982): . . biologià. Citiamo f-ra essi un voluminoso stu« 11 chinino è una droga d'alto prezzo qt1ind i dio sulla tecnica di colorazione delle fibre ela11on di r1ado i dati della quant~tà co.ntenuta nei stiche, sia nelle. se~ioni eQme negli· sputi, 'COil preparati viene ssgn.alata falsamente. Ciò· a.c- proposta di me'todi nuovi, un . contributo clini~ade in misi1ra riprovevole sopratutto in Ita- , co e sperimentale sull' ~zione della ipofisi · sulI lia .d ove alc11ni farmacisti vendono, invece che la diuresi, ·altri sulla prov.a del .blu di metilechinino del gesso o dèll'.a111ido ». (pag. 1005). n.e in ostetrici.a, sui metodi di esplorazione del'· Denunzio agli studiosi, Clli possono essere la funzione epatica in relazione con quella • pancreatica, . ecc. Un complesso di lavori, che sfugigiti, gl'i 1s1')r·opos'iti e l e menzogne spregestanno a denota.re un notevole fervore di .atroli di un barbaro insolente. tività scientifica. FIL. Basta di <ì!Ueste viltà. · .. I

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[ANNO XXVI , F .ASC. 4 J

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NELLA · VITA ..

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Per il dopo-guerra' del Corpi) ·Sanitario · Militare . ...

umciali medici ospedalieri ed umciali medici addetti ai Corpi di . truppa. •

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Parlare di assetto definitivo di aTmi e di corpi nella incertezza·..cbè regna o.g gi su1ia fu tura efficienza che gli eserciti avranno dalla pace, sarebbe certan1ente prematuro e _fuor di luogo . ~Ja questa nota tr.atta solo di linee generali circa l'or_g anizzazione del Corpo sanitario m ilitare e• del servizio ad esso affi,d ato, cui pertanto è vitale, non SC?lo •Per il nostro Esercito, qualunque ess.o sia per ·sorti.r è dal tr.attàto di pace, ma per la Nazione. Le benemerenze acquistate dai medici militari_, in pace e durante il co11flitto europeo, giusJificano poi qualsiasi provvedi.mento che miri .al iniglioramento della loro posizione e della lorù cultura. L' esperien·za della guerra ha fatto sorgere n11ovi elementi di giudizio ed d.ato pr ove ' che valgono àd ayvalGrare la proposta, contenuta ~n queste righe, che no11 prospettan o vere innovazioni, ma mirano ad. un .solo scopo : conservare tutto ciò che la Direzione General·e di Sanità ha .fatto finora di bltono e 'di bello,, co11 coraggio e con avvedutezza, cix ca il .migliore impiego ed il mag·gior ;rendim·ento tecnico dei 1nedi·ci militari. Chiunqt1e abbi.a assistito .alla evoluzione ed al perfezionamento, miracoloso, che ha subito iiJ. 1Co:ripo sanitario militrure in q11est.i q,uaittro anni di gu.erra non può che forn1Ullare ìl voto peir r E·serrcito .e .p er il P.aese, -che tutta questa opera di sapiente org,a nizzazione non vad.a 1distrutta e che ·deJ.l' avantiguèrra nor1 rimanga che il ricordo, ·co,m e di tante .·dose ch e la guerr .l ha travolto co11 la sua ond,a cruenta, non sempre mal-efica. iVIa come sarà possibile co11serv.are l'attu.ale organizzazione, fatta con migliaia di medici di complemepto in gz:an parte specializzati,_i qua~i nella quaisi tot.alità totnerann·o alle loro occupazioni ctivili? Come si potrà creaire una cl.a.se di tecnici fra i medici militari, che, reclutati - in certe epoche almeno - fra il fior fior e dei giovani laureati nelle nostre università, aranno costretti nel dopo .guerra - come prin1a ·- a molteplici e disparatissimP mansin11i, l10Jl . sempre d'indole •tecnica, e che' _._ •'(l dirlo - non 1saranno certamente allettati o.'• \jJ.lt ra re o - peggio ancora - a restare nell'Esercito -O.agli attuali emolt1menti; in troppo stride11te contrasto con le dure necessità della vita e con i proventi professionali anche più mo1 tl e ~ t i dei colleghi borgl1esi?

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PRO.E ES S I·O N A rj ·E . Ciò sarà possibile, senza ch e ne· derivi aggravio al bilancio dello Stato, a d l1na sola con ·dizione: elevane la dignità prof.essionale dei medici militari e stimolarli all'esercizio anche fuori dell'e~emgnto iniljtare. Pe1· raggiungere tal1e fine, ·che si convertirà in un ben eficio incommè·n surabile p\e:r: ·l'Esercito :e per il P aese, bisogna che il ·Cor.p p .s ànitario ·subisca una evoluzione, a lla q1ta.le~fin o1ra è stato sottr.atto, .almeno in pratica . Questa consfste in llna ~em­ plice divisione del lavoro, . come nella vita ci- · vile, in cui i medici .sono distinti in ·dt1e grandi · categorie: · medici- ospedalieri, sp.ecializzaii e medici generici, li beri esercenti o condotti. P rima della guerra noi .abbiamo . avuto invece nella quasi totalità degli ufficiali medici ~­ .fettivi (come avv·eniva più. di mezzo secolo fa anc11:e per i mediici ·civili) dei medici 01n:riibus, costretti a divenire tali ad onta della più gra.n, de . buon.a volontà d·i salv.arsi talora dal n aufragio intellettuale e ... mora~el Ma come · poteva ac.c adere altrimenti . se, p . es., un obirurgo rrijlitare - magari libero docente - .ad una· data epoca dell'anno o .a d un dato. momento della sua carriera era chiamato a fare 1'igie1)ista, . il medico,. l'oculista, il medico legalè, il medi·co di reggimento, il brom.atolo,go, iJ segretari.o in q11alche uffiçio, il rel.a.tore, il ·cassiere, il collau-: • · datore di generi ,alimentari, di indumenti, cli • c alzatu1~ e, ec.c., ecc.? Quello che avveniva cli alcuni di tali medici è dato a chicchessia i1nmaginare: distratti in mille modi dal loro vero impi-ego tecnico, scor.aggiati ·dalla càrri.e ra lenta, progrediente per an zianità, erano. f.orz~ti a chiudere j libri (di amma lati non se ne parli che in certe cariche non se ne poteva vedere neanche uno all',anno) e .a studiare - con quale antmo e con quanto amore non è a dirsi un solo libro: l'Annua1·io, definito argutamente il libro dei sogni, per calJcoilare il giorno della se1n pre lontana e tardiva promozione e ,quello dell'agognato riposo! Ma accanto a qt1esto danno enorm,e è necessari·o annoverarne lln altro, a discapito della cura dei soldati infermi. Q11esti, per la grande mobilità d·egli t1fficiali rnedici (pa re impo ~ -- :.._,;Je, epp11re qt1alche direttore di ·Sanità f u. 1... va 11. .Jv st11d io parti c olar~ per non lasciare it1.ai ; fern1i i proprii ufficiali medici dipend~nti, a : 'ì-n r 118 si perfeziori"assero in tutti i servizi! ), .o. · ~110 talora la _ventura di. cambiare cinque o sei medici curanti dt1rante un mese. Assistevamo così . . a ve.re cinen1atog r afie medico-militari con relativi cambia.menti di m etodi e di rimedii, .anche perchè talora l' t1ffi ciale m edioeo c11ra11te ve:n1va improvvisa1

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fra geL1te di ogni .età e di a11)bo i ·sessi 'e di

fronte a tutto ai camp.o della p~tologia e della clinica (l'istretto nell'ambie11te militare a de-· · lerminati g l'uppi di malattie ac:11te in indivii.l11i grov a ni e 1·ob11sti, anche oej· la eliminazione che è inipo ta dal i·egola;t1ento !3 dalle n.e-· . cessità di serv}z'i:o), . sig·nifica istruire e. .pérfezionare ùavvero un sa11itarìo, iehe, d.alla possi~ilità di . t~·arre . vantaggi ·ec9nomici dal pro~ .proo lavo-vr, trarrebbe grande . jncentivo allG . studio e 111ag·giore dignità: Così lavoir.anò e. vi-· vo.no ~ sanitari (primarii, aiuti, a~istenti) de! gli osped<:tli clvili. e delle c liniche,· senza che lé occtrpaziùrii peT la clie11tela . pl'ivata li dist1·ag- . g·ano dal compito assuBto verso gli enti o verso l o Stato. E lo stipe11dio dei medi1ci militari ospedaJieri potrebbe essere, ca.me si è detto, anche mo• desto senza ten1.a cl1e, con siffatte condizioni ... (le ql1ali rappr.esentereb,b ero 11n.a ve1·a erev.azione della classe) n1ancl1erebbe.ro gli elementi • ottin1i a disputarsi i posti nei ~osocomii militari, 1come o r.a · avvien.e nelle cliniche e i1egli , ospedaJi civili. 111 0gni• centro ospedaliero mi_li tare,· verr-ebbei·o c·osì a ·cqstituirsi .dei veri centri di operosità e di' cultura, senza oneri allo Stato e. con · ·imme!lso be11e pér la salute dei soldati e della Società. I.11oltre la conservazio11e di (r11esti centri o i:edalieri co11 tlttte Je. specialità - già istituiti d.alla Direzione· Ge11erale di Sanità - .a . sicurerebbe la cura degli infer1ni non solo rna a.nche il d1sb1·igo- deille pratiche medico-legaJi ed eviterebbe una grande ingiustizia, già deplo rata ·pr.in1a della g11 er1a, quando i so1dati inalat~ · ~ei1iva.i10 ~\d ave1·e ur1 à.iverso tr.attamento a seconda della .g11a.rnigione, in cui· . . si . ammalava110. ~ercbè · qual·che grande citt4, aveva' cinque o sei chirt1rgl1i, oculi,sti, otorinolaringoja.tri, radiofogi, storrtatojatl'i, -ecc., mentre altre città - non ·pal'lo .neppuJ·e dellè guai·nigioni ini11ori - di t11tto q11esto ben di Dio non avevano idea e quivi il soldato ammalato era affid.aio ai medici 011inibus - · per qu~nto .• bravi ed intellig·e11ti - in repal'ti talora oninil>ns ·e con . mez~i ùiagnostici e terapeutici. li.·n1itatissimi. Inv.ece. ì grossi ce11tri ospedalieri ovviereabero a sin1ile f ~tto, dan11oso so1Jratutto al mQ~ rale dei m1a~a ti ·e delle loro f a111i.glie, , . e cast.ituirebbero anèhè t1na diminuzion ~ di (sp~se pet l'Erario, .consentendo la riduzione d~gli ospedal,i min~ri, o almeno del! loto personale • rr1èdi co· e di assistenza : gli jnfermi t:l:·asportal .'esPrcizio J,>r9fessio1iule deve essere garan- : . b'ili, sia per cure che per ]Jrovvedimenti mé clicil~1eg.ali, sarebbero invia;ti al centro ospedatito dalla inan1o'l'ii>ilità della .. residenza. Eserli e rio viciniore e qn elli int1·a.sho1·tabili •sareh · citar•e lù p1rofes$ione nell'amhiente civile, cioè

re al sul'!cessore la corL eg11u d egli amn1alati! Ed in ~al inodo veniva c11rata la ct1ltura del . 11ostiro Co1·po Sa11itario, depositario della salute de-Jla parte migliore della t\- azione, chiamata a servi re la pat1·ia nel 1J.ore degli anni e . <:~e nel pieno vigore . d0v l'ebbe ~ssere l'esi!tu1ta aJle famig·lie e·d aJla so.cietà. A così grandi i11convc1tienti si l)liò ovvia1·e, ripeto, copiando quello che si f.a da molti .anni· nella inedicina, dici1an)o così, civile, e che l:a Direzior.1e Generale di Sanità ha fatto. sapienten1e11te durante il petiodo di guerra. Quindi bl ogne1rà, innanzi: tutto, sd-oppiare .le attribuzioni, ed occorrendo i i·uof1,. del Col'po S,a.nitario. n1hli ta1·e in servizi·o a ttivo petma11e11temente. Questo iprovv·edi111ento si impon e per conciliare e salvag·uardare l'.assistenza ospedaliera d.eg·li iniern·1i c0n il servizio n1e(lico militare presso i corpi di t ruppa. Analogo doppiament o i1on è i1l1òvo . ed è anzi avvenuto. di r~cente nel nostro Ese1~cito: è stato già fattn· per altre anni e corpi, allo scopo di utilizzare e perfez.i onaoo vieppiù le attitudini tecni-ehe degli uffi ciali di artig·lier.ia e . del g-enic . Si dov~à c reare perciò u11a categoria (o ruolo) rli ufficiati -;riedic'i osp.eda,lieri dis tinta da quella. çlei uiedici milita.ri addetti ai co rpi di trllppa e dare. ad ogn ll na delle st1dd et te categor ie adeg11ati eù eqlli vantag·gi. I medi ci militari opedali·eri dovranno avere la po'ssibilità dell' e~e1·cizio . professionale e q\lindi la inrt111 oi ibilif(l d Plla residen:a se no o ' , per motivi di ciJplina;r1. o per pro~o'zioni. Da queste condizi 011 i dipendono i punti più de1i·cati e vitali de1la c1nestio11e, cioè q'11ello degli .0 _n orarii è quello 1dell'in1CT·emento della.. cult11ra· dei ' medici inilitari. · Avere al servizio · dèll'Esei:: (i;it~ , · Tale a dir.e della pa1te .dellà l)Opolazion e che rappresenta la difesa e l'avvenire della Patria, . meqici colti , all'altezza del loro compito, è do- . , vere di ogni Gov·erno. ~\'la è inutile farsj i.llu- , aioni che ciò si 1nossa otìer1ere se11za as.sicu. ra're a siffatti sa.11itn rii adeg11a ti compensi. E qui bisogna convenjre che lo Stato non sar à . far to1·to agl] altri fu:r1mai 1in grado - set1Z'a zionaTi.i - di corrispondere· a.Ile ricl1ieste, ele. ~ate , per qua:nto giuste, eh.e 1. medi,cj a vranno in rapporto al reddito 11ormale della I-l'bfessio- . ne nell',a mbiiente ·civile. Solam~nte le condi• zioni ·sopra,ccenn,ate P.osso,no fare sperar.e .che ~rQiV,i medici intr,aprendano o segl1ano d.a. ·ora in avanti la carriera mili'ta1·e cori 0J i att11ali •molu.menti modesti.

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be1··0 visitati e cnr. · ti occorre11.loi in s itu, d·allo f.essio11ali. P erc:iù a l OL' ù fav o re clpvrebbe, es~.te • specialista che vi ~ i re.eherebbe d all~ s ua resia rlottato il gi.t1sto i)rovvedimento di lJOO stil'e•à enza, ordinaria qu 3l e consu.lente. È ciò che si dio di mol.to superiore - ·m agari s otto for.m.a. di fa d a 1nolti a nni e che si. ii1dennità - .a qu.ello dei. medici ospedalìeti. . i1ella pratica civile) . è andato f acen.d o 11el nostro ·Esercito dur.ante E q11esto stipe11dio che c ostituiTel;>}?e . 11D pro1a guerra; nè .p iù · nè n1eno. . v.ento sict1ro e non aleatorio come i guad.~gw.i • E non si obbietti ch e il diritto llell'esé rci4.io dei colleghi. ospedalieri 1 dovrebbe e$sere tale 11rof ess-t'onale l o h tt:fi ·n.o sr?HlJJre ..avuto i niedir:i . da corr1pe nsa:re sacr ifizii ~ rinunzi e. . . · 111 ili tari. Ciò. pt1ò dirsi .a etti. non sa oome si , I n~ e di·ci a ddetti . ai co t'JJi di tr11ppa . sare);}forn1a l a ciieniel'a del medie.o, mà no;n a, cl1i l1ero p a t·,~gon a bili tli. inadi.ci g~ne:fi~i .ed ,aj mec·onos ce Je e$i genze df ·questa, la ·assiduità e· la di ci cor1dotti - ottin1i ed egregi professionisfi, . . . di ligenza ch e essa richiede e la .. :. co.ncorrenza a i q11ali tant o deve la so cietà e che hanno avud ei collegl1i. P"'rov1i q.u a1siasi ottirno prima1·io ' ti) 'seni:pre tale ·e1lev.a.to liveillo .c·nlt11ralé da di osped,al(! o clinico ·di Univer.sjtà - n1i parr .é.la fe· sanita1·ii i11.s i.g J1i : À11gu.sto ~[ u 1·ri Yien e ch e i iermi11i del paragone · siano lu singhie r i app11nto ' dalla. cla ~e benerneri t a dei - medici . co11dotti! . · " per chicche::;sie:t, quànto dimostr ativi ! - a d as; / sentarsi dalla p r opria residenz.a pe r almeno l inedici n1ilitari a rl rtetti ai corpi di t1·upµ<t 'due mesi og11i anno (asser1za rp i11ima per ogni per mantenetsi al co1·rente dei progressi - . scier1n1edico militare per Je·ve: tiri, in anovre, ecc. ) tifici, dov·r e_b bero e ' Se r e i11viati periodicàmentee noi di ca a rt~e si f·jd11rr ~ il suo e~e-rcizio ·pro- 11eesso i centri os11-e d::i.li eri alla dipe.ndenza ·dèi fess ional e! .pl!imarii, sotto la gu i rl ~\ cl ei (!.Hali si formereb-Et cl e /J oc satis, mi pare. Sol o, cr edo lltile • ,})ero altresì i g jovani 111edici militari. Con tJl1 e0:11erl'a ci h a fatto fare sto con cetto . i. p0trebbe a.bòlire la s .cuoLa di rilevar e ch e 1'attl1ale .. . o ' S~nità ·Militare di Firenze, con .altro non · lieve anc h e u11 lar go _ esperimento ci 1·ca la i:>os.sibi·· v.a utaggio })er lo Stato. E presso ogni C.entro lità .d i ·esercitare nl3llo • stesso ternpo; 'p er il "istitt1ire a 1pubblico e per i militari : eg1:égi n1e·d j ci 'r ichia-' o.sp ed.alier.o m1li-tt1 re si -notrebbero . i1·esi vere scuol e !)€l' i11fel'mieri militari; ·classP rnati ha:pno lodevolmente c11rata eq a11mentata la propria clientela corn 11iendo con ver o · c.he bisognerà c0Rtitl1 ire r>.r novo con elementi Q.i cà1·riera .e non C011 ·individ11i scelti alla l1l8zeJo il erv .izio ·per I1Es&.rci.to. . gli.o e che yer1go11 0 congedati iper lo più qt1ai1I .. , i11 a,nioi'ibil ità - indis1)e11s a bile, come si è do qu.alct1no di e si r1a i11 romt11 ciato Rd impaùetto, per i· esercizio prof es ion~tl e non è l'R.l"e! ·Ed anche cruesto n u oc€ a.1J'assi 1 ~te 11za d ei poi cos.a .nl1ova nell'ordinamento di étltl'e .car.. riere governa.tive. E ql.1ella ·aei medici militar i . n1i 1ita ri infermi! · • • os.pedalieri dovreb be èssere crune q11 ella di c11i , ~;ocl e- la, nostra m ag·i str.at.11ra, <per c11i . quando . ... ~< E ·za carr,iera? » si d o111anderà\. · i t11 1r1agistrato non gradisce un trasloco, impo' E cèo : potrebbe esseTe seguita in ru oli sern$to dall'avanza171eµto , ha fa•c oltà di rinunziare • a qltesto 'pur di .restare 'dove 'si trova. E da . ptJe s·e parati d.alle due disti\1te categorie , àei 'in1ili rint1nz.ie, certo non rare, deriverebbe _'inedie.i . mi~itctri· dey li os perla.li e dei mecj,ici ~­ li tari dei corpi di tru,pJJa . ~la ciò Ron giovesen za d11bbio qualc)le vanta.ggio alla carriera t·ebbe a i · fi11i della maggio:çe cu ltura, basata tli coloro ai quali più conven g·.a percorrer la: ' ulla "necessaria eÌrl ulazione e ·stim-olo proT. . e residenze dovrebbero poi essere concesse · col criterio del 111aggiore merito e })'er con- · g redire. Invee.e si potreb-beTo l asciare i ruoli cor so fra i diversi aspiranti ad ottenerle, per divisi, fino 'a i .gracti superiori, equi'J)-a.rando le roc:;tjtu ire 11n a ltro stimol o al lavoro ed allo cariche dei primarii e dei medici capi di ·regst·ndio. gimento (di brigata o di divisione, qn.alora queAce.a nte a1 niedici niili tetri usp.ed.alieri do- · sti · si ìstitu,i ssero) a quelli di maggiore o di te' v.rebbe r e. tare la cla.Rsè dei · medici militari 11ente colo nn ~llo. Da qt1esto grado in s11 le due c~rrier~ d ovI'ebbero· converger~ al g-:rado di co- ' <t.ddetti a.i . co rpi di tr t1ppa . A q11esti dovrebbero 1011Jiello di r;ettore di ospedale, brig.adiere geessere a ffida te. tutte le att11ali m a 11sioni e le • • ' r1era.le,· di1·ettore di . s .ani tà militare, genera.le f.a,coltà, eh~ hia . avuto .fi11Ò.ra l ' jn.t ero cor·p 0 sa. 1n e,d ico ,~ e:cc., che ,i1n1plicano responsabilità e nitario : in CQID.plesso t utti i servizi reggim~n­ ' ma11sio11i }) revalentemente amministrative 0 taJ i (tiri , manovre , carnpi , ere.) no11chè il servizio di leva, che poi rigi1ard.a essenzialmente medico-legali, possibili ~ qualsi asi medico mil'el~n1ento affidato. alla loro vi g ile assistenza. litare pratico del servizio,' con l'a~uto di ele. arehbero rlei medie i n1 ili ta 1·i mobili: q11indi menti tecni cì specializza ti, che ne agevolére~­ llero i eon1pi ti, re nfl e11dol i s u11eriori ad .eg• i <'Oll l1o c~1 facili~ di e 'erci zio e di l'roventi pro1

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lti lir1 ee g e11erali di 1111 progett o, cl1 e ,1 già nn !fatto r o1n pi uto · qt1anto alla i stit11zi-0ne (lei ce.p.tri osp~dali.eJ·i, mercè la . upiente orga1lizzétzione ùella . DiJ·ezion-e ge11era l e ,di anitrt . n 1illitare. . . \ia, .Pel'cl1è. q1Lesti rin1angauo 1.1 ii i e vitali, occorrerà provvede1re aJ per-s on.ale nledi.co e di as;siste11za. Il nostro corpo sanitaTio in servizio attivo p.er1t1a11enté ha. già in sè numerosi otti' n1i elementi. già spe-cializzati; a ltri se ne aggiugeranno e se i1e formerann o, purchè il Goverp-0 1 oglia avere nell'avvenire dei buoni medici nl'ilitari ed 11n corpò sanita rio all'altezza dei gravi compiti sociali e• militari! Perciò, senza · spendere m olto, può gioval'e ,quanto si è detto, nonchè 11n più equo trattan1ento degli 1-1ffi.(!iali med~ci, il cui stato merita (dorpo le • n1miero prove di abnegazione e di eroismo da eA!Ri date in paice. ed in guerra 1éontro il · se1·olarp nemico çom.e· contro morbi micidiali) di c ~sel'e . -oreso in . ·$eri a .e s·ollecd.ta ·Gonsider.azioli~ 11qr1 solo per l'interesse dei singoli indiVd\li, ina .per rfllPllo del'l à Cblleftività, in base a\:i 11n a · oc11lata vi sione della po.liti.e.a e del:. 1· aY\1 enir~ .sanita1·io del nostro Paese. 1

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Sulla smobilizzazione dei medici. . .

Alla .spettab-ile Direzione del Policlin'bco. Niolti medici n1ilita~i, liberi p-rofessionist\ Ge e~ pie r ciò .n<:>n. posso110 godere del · b~neficio «efl?esoner-0), desidererebber.o sapere quali sole 'recondite i·agi or1i per cu i la Sanità mili- · tare si ostìnà a tenere .ape:r.to cosi gran numer) •i' es.pedali da can1,po, d a Qqt1ivalere pres·s o a poeo a ·quello dei tempi in Clli facevamo il mas. simo sforzo contro il nemièo. I l n11mero ctJgl'f an1'n1al&ti e sopratutto dei

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Per gli uffieiali medici della CI·ore Rossa in servizio presso" l'esercito. ' Coru Pangluss,

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l Jn . llfficiale medico de li a Croce Rossa· a servizi.o della Sani_tà rn il i tare e çbe, dopo ·1'ultima ·concessione del Y.Ii'n istero . c;l·ellp. Guerr:a , potrebbe arrivare fino o.l grado di te,nente colonn.ello i)er anzia11ità·, C'OIT\e ogni ufficiale medi co di comi:>lemento di q11alunque provenienza, in realtà n on ci può arl'ivare: perchè u11 articolo delle Norme d 'avarlzamento degli ufficiali C. R. pres cì:i ,.e che ·la promozfone da ma~­ g'iore a tenente colonnello possa farsi e,sclusiv a1nerite a scelta. · E c0sì un maggiore medie.o, il qtiole li.a ranzia11ità vo l11t~, se non è i1ropqstò a sceltp dalle At1torità militari da q11i clipende, non arriverà mai per anzianità a d,ivenire tenente eolonl)ello . Ecct> una. 1J·atente condi'zione d 'ipfe'ri'orìtà deglj ufficiali rpe·diCi della · C. R. alle Clipenderize della 'Sanità militare rispetto agli· ·u fficiali m-edi éi di complemento.. non .cr~ciàti; con i .qual~' eo11dividono t11tti gli oneri ed i sacrifici! Lasciamo andare gli altri di.sagi 'morali e matèri.ali (neanche il libretto di rid11zione ferroviaria possiamo avere! ) che gli 11fficiali dici della C. R., assorbiti dalla · Sanità milita.re, J1anno sofferti durante la guerra l'i pet to. ai m~­ dici mili.tari effetti~i ~ di romplementot l\ila giacchè il l\!Ii.nistero ha conceRso che tutti.~ m ·a ggiori medici di compleme1lto, posst:>no essere l'I'omossi. - t~nénti colonnelli• peT a11ziapità; per, ('hè n,on abroga l'arti.·colo ' Ch·e . P·ern~ette- ai · maggiori ·d·ella C. R. di esse'l"e~ r.iròmossi soltant~ ·a ..scelt.a? · O perch è noi;i ob·b liga 'le corop.etent1 A1itor-ità a. fare le proposte 'a scelta dei ' mago·io1'i .c. R., che entrano n~i quadri d 'anzi"anità: ~11alora le note· caratteristich.e~ non si ano tali· cla f a r 1·iienere l'11fficial e im·p f'omovibil e? •

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feriti è ' foyt~rhente ·d iminuito. Si 111<u1ieng6.i10 o.spedali in efft~ènza, rid11·c endo a ·p9chì~si1nI (1-2 . à.l mese) gli sgombri cli~ 1>rima viJotava~~ gi-01:naln1ente o a giorni alterni gli ospedalj. Noi vorrem . mo cl1e la ·1Sa1r1tà militare, a~endo presenti le necessità dell 'Eis.e rcito, si pr~oc- / c11passe anchè 11n tantino delle finanze del paese (ogni ospedale pr.e.leva éirca 30 n1ila lire al mese da:l Commissariato pei· sole · spese ' vive), e i:)oc»o; arlché ,dei, legittimi inter~ssi de.{ in.edici liberi : e permettessé co's i ,il' ·conged~ment@ di me·di ci eh-e hann<:> prestato chi sette. anni di ' servizio militare (ad es. le prime ç,~tegorie d ella classe 1882), chi aln1en ·:> 3-4 a~ni, con g-rav.e r1oc11mento del ·Pl'Ol)r:io avvenire. Dott. ~I. A. , .caipitario i11edi.co .

L'avan~amento

dovrebbe avvenire prevaliente~ente per 'merito, _tenendo conto con P.•sto criterio della .anzianità, ipresçr~vendo eone or i per 1€ ammi.ssioni ·e co11corsi pèr le 1»1·omozioni. Con ciò si darebbe la facoltà ai . sneclici dei corpi di far - passaggio in qual11nCft-le i11on1ento della loro carriera al ramo ospe. G~llie l'O. · I co11corsi dovrebbero essere p-er titoJi e per fRàrr1i ~ n1a - .ben . int~sò non esami c-0ane ' ~1uelli c11e · si r.ichiedono secondo I '.ancora viger~te programma. Al solo leg.gerlo. viene la }1elle d'oca! Anatomia topografica e descrittiva, . t!}ed i cina opera tol'i~ , i.g·ien e, baiteciologia; bromatologia, le clinicffe (vale a dire tutto lo scj· nile .m edico-chirurgi co! ), J·egol.ru11e11ti di an1n1i•istfrazione, casi~ta sanìt.aria , ·ecc. , ecc. c·r}tica. .

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IL POT..1CLINJCe

. Ecco, caro Panglo s, l111·'altra dell e tante cat1se. giuste, che Ella ha sefi?.pre pl'eso a ct1ore a pro Q.ei suoi colleghi, i quali saranno gli uitinli a riposarsi ~alle · fatiche che la p~tria h a ..loro i;~chi·este, e che son purtrop})O anch e gli llltimi a _riceverne un çr11.a lsiasi comp enso . ·E sper o che Ella \' Orrà anche qn est a \'O 1ta f arsj- sentire. • .~bbonato 2236.

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. MEDICINA SOCIALE. '

Provved ime~ti igienico-sanitari .nel dopo-gueITa•. ,

<'ontin11iam o

la pubblicazione .degli ordini del gi·o rno apr1)rovatj da Ila Sej1io11e per 'I'lg:i€>11e sociaìe fl~llR

Comniis-sion,e pe7

'àopO-f/lf <.> rrrr.

11ute1a della maternità. (relilzione Mangiagall i ).

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I)a Sezione d'igiene sociale~ udita l'(:l relaziont> snlla protezione della u1aterniti1., fa voti : • aJ che co11 . ·c>PJ?Ort uni provvBdimenti giul'idici a 8ROC'iati a provve<1imenti .cl'indole socia le si ottR11ga la di n1.i11uziune degli Rborti : di quelli cri· a1.inosi, introd\1ce1Hlo la ricerca della piaternità e lllodificando la legge in' quelle d~posizioni chB ~i r iferisco110 aJla d~nup.reia -. degli abor ti criminoSli ; • • ai qnelli dovtiti a ca.u e patologiche, con oppqr• tuni ritocchi della legge sul lrr,~oro a ·e lle gravide, eoJla este1tsio11e delle casse di rnà ternità, con la yigilanza j gie11ica intensificata .delle fabbriche di t·1 bncco, intensificando pure la lotta. contro la si. fili<1e ~ ~e ma lattie veneree, applicando rigorosaltle11te la leg-ge .contro .l'a lcoolismo; ò) che si au1n<:'nti e . si completi l 'istrtizionè • stetrica clelle leYR-trici e. dei medici-: • 1 0. esigendo_ una n1àggiore coltura per l'amMis~ione delle aJliP.Ye ievatrice; 2° a umen tando, distribueuùo meg·lio nel R l:'~no, le scuole 1)areggjate di ostetrici$1, elevè\ndolf' ,è'impol'tansa e di dignità, sottl.·aendole <1 lla inger€nza. degli e nti Jo<:ali e rendendole orgauism i s,tntali . . 'e) cl1e si mig liori110 le ::\:la ter11itù p1·-0yinciaii, a.ftidandone Ja (li l'(liione a svetia1isti provetti) fa ~n<lole concorr eJ:e a lla ed11cazione ostetrica dei m<.. diei e rlelle le,·a.trici. togliendo quanto di vieto • c 'è nei loro regola1nen ti, favor~ndo l 'accettazione . \ in esse in sezioni :.:;pec~a li, ovYero in asili d\ maternità . che i&on abbiano alct1n carattere confes~i<>na le. anche di graYide legittime, i.n ispecie quèllt> :~mmalate; • d.) che si ta.ccia obbligo a i medici ed a leYa trici di · frequeutarQ corsi di perfezionamento oo ~ queRt'ultimè (ti tener(• un registro di parti, col tlec~s~·o t-' c:on gli esiti rli quel:-\ti. cosicchè possano ~~Rere isp~zi onati cla llit a11toriti\ comnetente . fn · oe11do oggt'tto di spf>ciale vigil<lD'l:<1 le 1wnsioni fl€1' ~~Rtanti; • e) eh~ ~11<:' gl'andi ~lateruitit àlnieno e nelle l ~liniche pedia tri<.:he si istituiscano se~ ioni di allattarueuto pè1· i ll<l ti ò.a n1adri ~n1ma late. svilupI

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i>ando .le opere di J>l'eYenzione antitubercol~re Jk:'l' i nati da madri tuber<.-'Olari, che si fàvo1·i:s<·auu ill ogni modo le orèohe~ negli stabilimenti· indnHtri<tli. le go11ttes d e laf,t, le tucinP <l.(']lP gravide. .

Per l'assistenza all'inlanzia (r elazion e Tropea110 ) .. . r~a

Sezione d 'Igiene Sociale : O~Jnfer·rna t utte le ragioni · biolog"i<;he, n101·ali, economiche, politiche e sociali pel' .cu:t il J)l'O'bll'~a della m aternità ·e dell'i~1fanzia è proble1ua <lPcisivo in rapPorto ai supremi destini d ella ·Nazione, specie. i~ rapporto alle conseguenZé deruogra fiche d~ll)"t guetr~. Oonstata con1B, ad eccezione di pochi centri, sia lllancata in Italia, prima della guerra, ogni opero.~ éli assistenza. e })l'evidenza. :;i. "favol'e della mateì'11ità e dell:in~anzitt , ogni lotta SJlecifìça contro raJ~ tfl mo1't:t-1lità infa·ntile. · _4-ffern1(L 1-a necessità , èhB la invocata legge 0rga11ica s t1ll 'a.s sjétf.\nza sociale nll 'infanzia pr ecU;j, innanzi tut~o, la · figura del bambino aa assistere, , stabilisca unicità d i. ·i1~dirizzo per tntti gli Enti d'\talia ~he devono s,-olgere tale asRis.tenza e iati. t,n tsca g·li obblighi p.reciRi deliq Stato, dBlle Provincie, dei Comuni, deg1i a ltri E n.t i verso q uest~ assistenza sociaJe; · <:he l 'in tervento legislativo debba a vere inizi·) i1ei Brefotrofi, con rifotme ene1·~ic:he D1a gradua] i f' $isten1a tiche 1Ch~ POI'tino alla t l'asformazione di tali_ istituti, riforme b asate : :;nlla obbligatorietit dell'allattamento mate rno. snlla difesa dei figli delle nutrici, ..,ulla ricerca della matetnità e . della . p~te rnith . su11a riforma di qt1egli articoli clel (10.. dice CiYile e della Legge comunale e proYincia • • le riflettenti la figi.1 ra ·dell'esposto e 1a fur1zione d~i Brefotrofi, s1ill'assif>te11za ai bambini bisognosi , itt gener e sulla coordin azion~ di tutti i servizi di .af\· sisten~l"l e previdenza della maternità e dell' infai1zia , s1tlla b11011a organimazione <lj tutte le istitu- , zioni esistenti, sulla creazione cti nuovi impol'ta.nti ' istitt1ti, sulla c1·Bazione delle Feòer~zioni pi;-o,i11eia li cl1e, lasciat1do tutte le iniziative pubbliche <l priYate~ Si poorc1iJ1asse. ro per t1n sicuro é costante controllo da parte (1e1lo Stato, (]evolvendo all'IRitituto della Prf1yincia la principale funzion:e d\ ta 1~ assistenza ; . , / clte lo ~t<1to interYeng;t co11 altre disposiffio~i te11denti a : · 10 a lla $mobilitazione delle donne madri : . 20 a lh-1 1niglior~ sistemazione · igieneo-McialP del lavo ro delle dolllle: ~o a11~1 munic1ipali7.ZR zione obblig<l tor.i à deg:U Asili i11fantili, in rr1odo c;he i ba mbini da i tre •• , ei anni abbiano u11'assist:E:',n~H sicura ed igienica: 4° a lla creazione di un c-e11tro tecnico direttivo. pres~o il Ministero dell'Interno - Direzion,· (ffineral<) della Sanità ptrbblica: fio a l vasto sviluppo delle c:linicbe 1)edia triche; c-;o al ma~~iore sYilnJlJ)() nel~ ' insegnam(l'u -. ò 'i~ie11e oci<1IQ nelle facnltit n1 ~d i('be. alla istitu · zione cti cor . i d'igien€> in tutte le faC"oltà. e corAi <l,'au1ntiniRtrazione ~ . legislazione sanitaria · -.elt~ fnc-oltà <li ~iu1·isprn df'n~a , i t itnzione di corsi ape-

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SEZIONE P·ftATlC \'

. Qi.ali c1· igiene nelle ~euole i1ormali.

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medie e · ~peeie

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Rk:onosce inevi~bile l'intervento dello St&to anti1e per , la parte finanziaria. ln moclo che i fondi per 1-0,. org<:inizzazione, fun ~one e 'sviluppo di tutte le <.>'per~ ed istitu~ioni ,er la difesa dell' i11fH nfiltt <loYr<tnno, ad~nqne ,

J.?auruento. del 36 % sullo stipendio concesso dal -( '-Onsjglio comuna le deve estèndersi a. tutti gli im- \ pieg~ti comunali e non, vi è ragione per escludere da tal beneficio il med.~co condotto. Sarebbe opportuno che E lla . rivolgesse contro la deliberazione (·onsigliare r elativa, • <lnalego ric~rso alla G. P . .A. (7579) Esor;ero dal servizio militat~e. · Dottor G. P. da L. - Se Ella ha ottenuto l 'esonero dal . serv1z10 militare quale direttore della azienda. · agricola .famtg·liare, non può intraprendere · novellamente ia carriera di m~ieo condotto, senza decadere immediatamente' , .. dall'ottenuto esonero, che resterebbe :;;enza ca11sa e, quindi, fngi u stifie.ato. , • Doctor .JusTITIA.

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p1·<rveuire : . · •) ùHll~ .Arumi~strazioni prpvinciali; ~ ) da Ile .B'eclerazioni provinciali i ...) · da i Brefotrofi ..&l1tonomi e dalle altt·e Overè · )!lit> t.ongeneri : . ' -"'.: fJ) <1':.llle Ammini~traziol)i eomnuali: • ) da lle. Còngreghe.di caritil qualora wn. •n• • 4ijµendeuti d;li Co111t1ni; • !) dallo Sq:tto. · Set·vi'Zio rn ed1co-·n1 il ifa rr. - ' A 1 tlott... C. R. da t--1a voti che tale legisla~ione sia appunto .re- ' :\iL B. : tlH tt:a nelltt forma pi\1 ricca, più e8plicita ~ ptì. ~ou è possibile d efinire il lirnité degli ordini che .. 'ffimpleta a1)provata ed applicata: collu massim<l url>Ossono essere im'pa rtiti ad un soldato di Sanità, :Pnza. ù0ve11do essa rappresentare il gran piano sia ·pure ·laureato in medicina e cQ.il'urgia, qua.:nd0 · ~p11era lfl rP>golatore per il sereno e ~i8tematieo sTi~i · stabfljsca Lino stato di animosità· e rappresaglia Ju ppo di tutte quene oper..e e quelle istih1zioni eh~ tra lui ed i rispet.t ivi superiori, elt:,·ono n '..'i<·.ur8.l'e' l' armonia del forte, wirn bile Prima quindi di asst1mere l'atteggiamento ... ~<li.tizio d ella nuova vita italiana. · da Lei accennato,' occorre tener . ======e==========================:::'===-·-===-==== ostruz'lonistwo presente che un soldato di Sanità può essere adi- · bit.o ad umili servizii di corvée ... poeo piacevoli E • . . per · u.n professio11ista. (7~73) (>u eri del medico interiino. , Dott. A. u. J ...l dott. F. d. D. da ì\f.: liti S. -- fl iuroico interi110 è obbligato a · paga111' Dur~nte 11n periodo di indi~voni~ilità, quale f> tt1tte ltl ta:-iS<' locali che c:ol1>iseono coloro -che l'iquello .in cui' :BJlla si troV<\. non sono ammèssi c011iìtiMon'> n<>l ,om11ne, giaccllè egli. pel fatto dell:t . ferim~nti di gl'adi. . residenza. :'>i trova nel1n identica condizione cli Comunque, pqi, il grado di ufficiale le venisse or& tutti .gli altri 0011natt1l'ali. ~11 lire 4015 di stipenconferito. Ella non potrebbe reclama.re lo stipendi• tlio rjeade la ricchezZ<l · n1obile -cli )ire 34~, oltre di t1fficialé comè retribhzione del servizio prestato raggio alresattore (·h~ Ycll'ia da -Comune a Cocome sem1,)Ìic-e soldato, tanto più che Ella non ha . llllille. l\tlancando <.li i10111 ina r egolare, non ha obavuto la nomina ad ufficiale non per ·errore del M~• 9li~o di inscl'iver~i ~1lln Cassa ·Pensioni e di pa- , nistero. n1a per la mancanza da r>arte s ua della ~àr~. quincli, il 1·elati"vo cont1·ibuto . . :Nei medico domanda prescritta. ' M. G . · interino ~us. iste l'<>bbJ.!go <li J.>'agàre il contributo .. f>t-1 roll{:)gio orfani ùi f.>_erugta. Anche l'indennit~ ' CON·DOTT E E 'C ON CORS I. . ~uYalèatura, qnaucJo è pagata à forfait, è s9ggetuL H I pc1~a1u<~11to <l~ll!t ricchezza mobile. . • Dar ( '01n11ne di Kcn"1na· (Rouu\) .cerev..si -d 't11·genzn "

. ·RISPOSTE AQUESITI

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ADOMANDE.

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t7f>7-l) PassfJfJU'io rl~i medie-i o,on(J,ott·i a.llo :::>tato. -- Dott. i\l. B. ' dil · ~vr. - ~on risulta In Yoc·e dn J~~i

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iuedico i11teri110 se1·, i:izio ·g·eneruliti't . Compenso me,i~ilf' lir~ 500~ Paese aria ed ncqna eccel lenti . .'Rivol. gere ista uza al Sinùttco. ·

ra<.·1.:olta cli u11 J1l''lbabile sollecjto 1Ja ~sagg11' . , tlel ·s ervizio dei JnPdic:i c-ondotti allo Stato. .Niedico-cl1irurgo provetto, J 4, a11ni pratica , esper- . (7576) Stabilità - P errna;nenza sotto. le arn'1i. to infortn11ii, servizio C-Oildotta, offreRi per . impre· Uott. D. (}. òa R. - 111 virtù ùel D. I.i. <lel 21 ap1·i... ~e. sta bili1nenti industriali. istituti assicurazi-0nc_;l~ l9lti, n. :;3~ . gli imviegati (-Omun~li e, quindi . o per b.uor1 · interinato. Seri Yere : A. Montù, A.rizt-ilH·h<:' j n1edici couclotti'. ~Ltl giorno della cl1iamatfl • zano .L.\Jta fNovara) .. H llt' a1·111-i i1qn pote,·a1lo essere licenzia ti essendCJ \ . , soH1>eso, ver t11tta h1 <lllJ'<l ta del servizio medesimo. ~ d~o1'Ro dellè nornin<:' · à tenJJ)O, ~lei periodi di NOMI NE, PRQM QZl<;l NI ED 9 .N9RI FICENZE. ~':tperi111€'11to ·' dei termini per il li<:enziamento. 11 . • p~ri t·Hlo <lu I..rei tras.eorso · ·otto le aTmi non è, pel'.All,.on. J.;eQnardo Rianel1i ~ stata conferi\.a ·1a t:.111to, co111p11tato. i1el· biennjo <.li Pl'O\'a; il quale, medaglia ·d'argento dei be~H.'1mer1ti della · sàlute . -.ic:evet sa, è rim~sto jnterrotto e' sospese:> durunte i~ P1;1bbli.ca, per la mirubile ' ntti~!~ll diù1~str~ta nell~ tempo in cui Ella ha J.Jre~to servizio militare. sapiente organizzazione e nell alta d1rez1one <I:~1 (7~77) Per1si.oni. - Dott. F. D. dn O. M . - Avenservi-zi cli profilassi di Stato, in tempi parti·c olartlo .IDI la già compi1.1ti 25 anni ·.(li servizio tenuto mente difticili: come appartenente al Ministero soteonto dei cinque presta ti prima' delk'l ii:;tj tuzione to · 1a presidenza di S. E. Bpselli. l '. &ella Cassa, può a11c:he ora liquidare la pensiop,e. Il prof. Giorgio Roste~ è stat<;> nominato emPCalcolando i contributi plurimi pagifl ti, come Elln rito presso la Sezione ·1.l i rn~icina e chirurgia d~l­ 9ice' df secondo grado · liquide1·à l'annua somma àl ' ' . ristituto di studi superiori in Firenze. lite lOOV.26.

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1~ale. Jlf' I' qu ~!I siasi enn i-;a, t ntte le categorie di c"ittadjni c-omprese, incluRi anche ,gli ospedali - oeoilla fra · sessanta. e s~tta nta. N-0~1- IJresenta. cioè, al-

libera tlocell,Z('.1 i . dottori ;: ror• • 11 \r asco i11 JJ<l tologia- medic.-a. a Pavia; Ollin(') Gio,.itnni in . patol o~ia medica a Genova: R-0ssi Fe.}ice in c·linica f'l1irn1·gi<'a e n1edicina upf\1·atoria a To8011 0 ,il bilitu ti ~l~ •

i•ino. • J, a.z.~ aro.

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Orditie dei Ss. jf a.u1rizio ·e Gr.ind:·l Tfficiale: seit. prof. Bozwlo Camillo . T61·ino. · . \ . Ufficìale: prof. Tran1b~1!-ìti .Arnaldo, Geno,~s. ' <!a va 'iere : prof. Lugi»ro Ern,estò, . Torino. •

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Ordine dezzy Ooron,? d.' Italia. · ·· Grand$l 1 fficialé : on. nrof. Bianch~ ,Vincenzo, Na·1>oli. ' Commendatore : prof. .Agostipi . Cestire, Pe:rugia.. TJ fficinle :. prof. '.redeschi Ettoré_, G e 110Ya. (;<l val ieri : prof. Bortolotti Ettore, 1YI-0dena; prof l'evic1n lli Attilio, :Moçlena; prof. T erzaghi Roberto. Roma; dott. De Blasi Luigi, Palermo; dott. T1·ain1) , rincenzo, Palermo ; pro~. ·staqeri:pi _R utilio, Cata 11ia ; dott. ~Iid1illa IJore11zo, San Biagio Platàni (Girgenti). •

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CRONACA EPIDEMIOLOGICA~ L'epi4emia influeni.e.Ie. ,

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Riportiamo molta parte cli una interessante inrer vista c-0nceRsa dal direttore gener a le della San i tà ])11bblica, prof. Lutraiio, al giornale · L'Epoca, }}llbblic~ta ne l numero rlel JR gen11aio corr .. Dalla seconda metà rli settembre inclusa a tuL. t o il 14 corrente. i bollettini telegrafici origirul11 11·a smes$i giornalmente a l Ministero de ll'Inte.r no • <ln lle Prefettu.re del Regno, ~ ~be si riferiscono <l tutti i çomPni d'ItA.iin . fanno a,scendere il tot.al<. delle perdite a 15 ,400. Lu fase epidemica vera , la piìi ' graYe e. p ili e tesa, incominci~ alla fine di settembre, culmina in · ottobre e declina 1·:t1~i{ln 1~10'11te' nella prima q11indic·ina cli novembre : un ciclo dd (iuasi <l11e ·m esi. Qt1ando ~rà possibile un nuovo esame di tutti i dati, non è impro babile che il totale dei morti l>Ossa anche ~ubìre una certa diminuzione. In tempo di .epidemia, infatti ~ la malattia domi.riante. ~vesso, fa le . ~~eb'€ di molte altre n1u lnttie, persino ' di quelle fra le · }}iù comuni. Le cifre assai' alt\') "li mortalità, · che pure trovano assertori a utorevoIissimi, sono im11ntabili ad µna maniera di apprezzamento, comune a molte- persone. Non pochi, .. infatti, t endono n generalìzza).·e - nel ten1po e nello spazio - qt1ello che cade nelf'angolo visuale della. propria os~n-azione. In tal modo si potè ar1:ivar e a registrare un n1ilione di morti ·ed anche pih. Qua e là iiel paese si· nota una. C€rU:l riaccen~ionP clell 'infl11cnza. Però, ad eccezio,n e cli qualche <'i tb1, in ~(lne ru le il ridestarsi del feno1neno non h<l a ,~uto ripercussioni sensibili Rulla mortalit~1. I JU quale. lncntre in alcuni giorni deil 'ottobre scoroo ~i ern 1>el'slno R\-yici11ata. ai 3500 morti, ora si lnn ntiene coF-tanre1nent<? Hl disotto di 450 al giorno, iu tutto i 1 Regno. A Romn, ad esempio, la mortalità media ~m1•h"~"i \'a giorna li <'r~ - in tntto il territorjo C()mut

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cuna sensibile differt->UZ;l <:ol periodo di deferve• seenza epidemico. Non ·~olo , ma la stessa morbosità a Roma 11()• 11a ra.~2'i nllto, forse, i limiti delJa paRsata fase epitle111ica. · X e è una prova il movimento n~gli ~pe­ dali d ella <.:a .pitale, il ·v ero ba1·otn~tro· della sitÙa.:1;lone. 11 n1ovimento c1egli infeJ·1ui si n1antiene- i1ifa tti i11 li1uiti q11asi norn1ali. Per qn~~ i1t-0 alto sja il potere d'iffusii;o dell'illf111enza, p1~re la mal a ttiH non a tta<.-ca tu-tte 11e persone. ~elle riaccé11sioni suo.te prendere'per lo più quelli eh~ eran9 stati ri~';parmiati durante la: prima i11va~ione e che, quindi non er.ano iu1m11nizzati 001lt1·0 l'infezione . · \ Del resto, ' questa ripresa da noi n on è cl1e Ulll riflesso cli quello che è accad11to oltre monte e oltre ma re . In tutti gli liltri Paési si è notato il ri torno .della fase ~pidernica, favorita . dalle ecce%i<•nali CO!l<lizioni · del momènto, singolarmente pro1)jzio a manifestazioni morbose infettife che ti:ovauo, com~ . l'in1;luenza; à limento nel contagio diretto, l>er gli in1mensi, neressari~1 ment€ indisciplinati lllOvimenti. Cl.i popolazi <>n~·, .<.ti1~be di nuc1ei di qùesta. in parti.rolari circostan7~ di dim1n11ita resist.en7Al organiea, ch e caratterizzano il m9IlleÙtq stesso. Circa. l'a ndan1ent<1 (lell'i11fezione all'e,·tero. le notizie })!bblioote S11i gior,n alj 0 i rap1~orti risel'v~1ti p~rvenuti al l\1inistero consentono di ritene rP cl1P. in gener>R le .. le 11H.1nif~stazioni vi <lbbiano avute eonsegu en7~ !)ilì gr::t vi che 'cla · noi. Si hanno descrizioni • impressi;)nanti di q11~llo che è a YYenute in t,alun.e città ·str a niere. .~l · presn1~to ci,cll) eYolutivo di c irc{l dne 1u~~i <:fondato su llM · 111nga esperie117.n epidemiologiéil. Ma quanfto . &i parla cli due n1esi si intende rif~• rirRi alla fase· act1Ul., pii1 grave dell'epidemia, no• agli strascichi~ che possono a Yere uw1 durata aSM i più lllTIJ?;~. . Non si deve inoltre perdere di Yistn C'lle il fenomeno si sposta ca pric-ciosam~nte <la un centr• ad un alt1·0, da una ' . a<l altra provincia, il che concorre a deformare In line..a (lel fenomeno, d.and• la in_:ipressione d~J RUO indefinito prolungarsi. Il piano delle mis ure di difesa espc>..c;;to al Ooneir glio . superiore di Sanit<.\ ebbe l'alto e pieno coni-;enso del Consiglio·, e non è dissirpile sostanzia I' inente da quanto si fa anche negli altri Paesi . Dovl1nque· l'influenza ha, ·fatto la sua con1parM, e specia.ln1ente nei paesi colpiti assai più graTe- .; 1nente del nostro, sono · sorte iniziative e s i son• afferlnate scor>erte, .a talune delle quali .si nncl1e ..assegnate virtù quasi taumaturgicl1e. T.i1t nt;tgg-iAr part~ di esse n on ha re~istjto ad un J:'l'i- , 1uo som1na r io esame. ~fu non sono màncatè indicazioni che sono •l'• P<'lrse fon<la te su seri criteri scientifici e suffraga~ da buoni risulta.ti pratici. Si è provveduto ad aes icurare i prodotti che esse riguarda vano, sieri e Yacclni &'St.eri e nazion.'lli, incoraggiandone e faT•»endone l a applicazionf\ nelle migliori rondizie•i di gararu:ia scienti:fioa. Dei tipi di sieri verse i 41na.li le· indagini c-ompiote faeeTa n-0 rivol~ere uaa ~

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P R .~'tlCA

SEZ lONE

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Il nostro collaboratore ed amico p1·of. Giovanni Galli . ' direttor<· ùel Repa1'to speciale pe1· militàri curdiopnzi~nti in Roma~ pHrte in missione del Minjstero delle 1:e11sioni ve-i· yjr-;itare i centri di cardiologia rnilita1·e ~t I-'ione, l'arigi ·p fJondra, al~o ~opo fli riferirne al :VIinistel'o ste:::iso ed alla Direzione ge11erale di ·~anità. 111ilit11re. •.

gt-ne-1~!e

della Sttnità pubblic11. Qu;1nto ~i è fatto e -8i sta facendo a tal riguar<.lo. . meni-re ha dia to tiHu lta ti prR tici eh.e si debbono ormai nc·eettR l'E'.' apre a nc:bfl Ja Yia. <t un raggio di ~uce f> di s1~el'anza. Yt:'tSn unoYi orizzonti. • .

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NOTIZIE DIVERSE . .

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Denunzia delle malattie infettive.

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ROBERTO CAMPANA

Il Presidente ùell.'()rdine dei medlcj della F1·(,_ Yiucia di Roma llu clil'amato tli medici inscritti · ,

- 1.ell'Ord1ne la segt1ente circolare. in datR 10 cori.. : « l)a ll'ororevolp <lti~eHso1·e del Co.w.11nf' di Ron1.;t ,-i-ene .._~Pg11:1 lato <l q u~ . ta Presidenza il fatto c.:11~. ·<la aleuni inedici, :i un1ette la d~nun c:ia, all'ufficio i'Qm1>etente. tlelie iualèl ttie infettive;, e ~i inV{)C~ I 'intervento del Co11siglio dell'Ordine perchf> veng;.l. {>~ ·~e rYa tu qtu.)sta ]J r~~crizio11e dell<l .le~ge. lo sono sicuro che ben i>0chi saranno stati i c.:ol: ~ghi che .avranno <]jn1enticato que_ s t<» loro cloYerè: ~'1 ogni modo 1ni l>~r·n1etto Cli rivolgermi unc.:he all<l i. V. Ill..ma J>er i :11unie11t;1 r\e. ove e~ ne fosse bi~ogno, le tass<"1 tlvp disposizioni. della legge sanita'1·i~, la non osservanza delle quali ].>Otrebbe non ~olt<1nto essere <..-ttt1sa di infinit~ noie ai trasgres · ~ori. ma potrebbe anc:h~. <\1·1 ec·:tte ·grnYt' i1ocnn1t>nto alla pt1b.blica salute. '.È, sovra tutto .. in questi momenti, ed è ovvio clh. i<> ne richiami n TA~i i moti vi, che si rende i11di• :i11Jensabile la lJiù c•ordiale collaborazione, fra llif''4iici esercenti e<.l a utoritil preposte alla tutela <.l ell'igiene ' pubblica: .èèl io ho fiducia che il corpo &1 •itario di Roma vorI'à e saprà dare· ad esse a uootità tt1tto il suo intelligente e volenteroso aiuto. il sarit questo un nnovo tìtolo di benemerenzà c1H-i medici romani . ::t c·<·111ist~rnil110 prèsso .i lol'o con .('itt._'lrl1n1 ». • 1

. Una Missione americana per ·1a tubercolosi. •

è Yennti1 in ltaiia l)er svolgere la sua opera sotto la cliU"ezione tlel Colonnello Robert P. Perkins, ComKlissario della. l'roèe Rossa · .An1ericana. per l'Italia. Si è inseniata a Roma. ~ presieduta dal mag:}ore William . Charles White di Pittsburg e dal 11\aggiore R. H. Bishep; è composta di 38 s~cia­ tisti sanitard e ili un gran .numero di ~egret.aì·i, ~tenog1·afi, infermiere e . nltr() personale. · . •

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Per l'assistenza alla n1aternità in Roma.

Il prof. Pesta.lozza ·in una lettera i.11diri.zzn fa ll A~'I!Jp~ca (J6 gennaio) ptotesta cont1·0 la mi11ncc.iak1 ~hiusl1ra della Maternità di Trasteverè e propone, . }>eJ' completa.re in un ~~ano orga~ico le opere di :.lSSLstenza materna ospitaliera in ~o·ma: 1° l 'ere~ione di un grand~ Istituto di maternità ~sercita dalla Congregazione di carità, a Trastevere od ai Prati di Castello; 20 l'estensione ed intensificazione , dell'opera benefi~ dell' .Asi.Jo Ma terno a vantaggio • e lle madri iìlegi ttime. .. 1 ~

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Ai èentri eardlologlei 4H Lione, Parlgl e "Londr~;

•aggior fic.lu<:ja, ::,i 0 1<li:s1)()sta la. pl'e}>al'ar.ione. <:l~P . iii v~· compiendo, l)I·f>s~u i ù1bnrato1·i tlell•l Dire~ion~

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_·\ 75 ~nni di etil. e dopo circa quarant'~nni d'iuSE>gnàmento, è mancato ai vivi in Q)l~Sti. giorni il Ji1·of. Roberto Campa'.1m. ordinario di clinica der- · iuosifilop.a ti-ca nell'Università di RoDl<:l .' I.Ja morte è stata qnestè'l y•oJtQ pi~tosa Yerso lltì uomo il - qua.le visse unica1nent<"'. lo }\j può dire senztt JJeeca di e~Hg:e1·azione, per gli ~tu~l e per la scuola e , che, qu;1 n{lo fosse s'ta to eostr~tto a lasci.1re i·insegnaml•nto l>el' i limitj di etù . 'a'vrellbé certo~trustilk'l ta r u1tiill:1 l)arte della st1a esiste.n za in lUla solitudine 1norale che ai . su·oi occhi doveva 11arere più t~mibi~e dell'eat:rem~ trapasso. • N.ou è possibile .. rias:-;umere 1u nn br~ve ce11no necrologico l'opera tli' qne.·t' uomo ch e ebbe qua:U.th complesse: fetrea Yo101ìtit. <.:nlt:uta vasta, senso deJ. <lov~re e spirito \li <lbnegHr.ione spinti fino al sae:rifieio. . . Bbbe n11c--or g_iuYè:\11~ ll't c·u rtedra cli clinica dermosifilopatica di Genova ùol)O· intenso tirocinie di studi presso il suo indimenticato rnae tro J)l'O' fessor Tantu1·ri <li Xa1Joli e· nelle cliniche· di Vienna ò;Te giganteggla Ta ancora la f!~ra di F. Y. H ebrn, il lJatlre della mo(le r11a de i. l! :1tologia. Sono di qt1ell'epoC'a i s11oi i>iù i1nportanti lavori c:he gli assicura 1<>!l<> fa1ua duraturtt, come quello sullè dermatosi neuropati<·ll.e e l'altro, çlassico , · sulla lebbra. La S<:operta del metO;do di Sult~1r~ d~l baeiJlo lep.roso è su<t, .f ' oasterebbe. ess.à sola· n fal,<µotre .il suo nom.e fra eoloro c.:l1e in questi tlltimi deoonni J)iù contribuirono a l progresso · delle di~c.:i})line m~dichè. ~ _ . Chiamato a Ron1~ i1el 18DR, dopo la morte d1 Casimi1·0 Manassei, continuò nella sua opèra insta11ca bile di studioso é di · maestro, prin:ia . néll~ anguste sale del vecchio Ospedale di San Ga~licano, I}()SCia n~i magn,ifico istituto al Policlinico Umberto I , cl1e egli ar-redò ex ·novo nel modo più çompletQ e moderno e fornì di t1na biblioteca della speriulitù che può dfrsi la più rice{l.,d'Itàlia . Clini.ec) ,·alentissimo, percliè in lui l'esa11:1e ~­ scìenzioso dell'infermo veniva inte~rato da u~ cultura profonda eh~ esorbitava di molto , il r1stret~o campo della. sua materia d'insegna:111ento? E-lìpe intl1izioni veramente geniali, c he sembrarono .. a ·v-01te persi.no t1oppo lll'd!te : meritano {l ·q~esto J>F;posjto SJ,JeCiale rÌC'Q,I 'dO i SUOi COUCett! SUll~ derUltl tite erpeti~orme del Duhring cQ.e egli cons1d.e rava come un· e:rite~a polimorfo,, e 1:'l teorl3i, .rL~or­ nataci poi d'Òltre Alpè come rç>ba . nuova. sull.i <'ompltssa etiologia dei lup~s ~r'itematoso. · 1

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IL POLI CL1:\1CO \

• So~-io

fon<la tol'e e pl'esiden.te 1>e1· 1111 ...biennio <lella So.c ietà dermatologie;a italiana. più· volte prt' • sidente \di ono1·e nei va tiì congressi int€rll'aziouali clella specialità, fn 'tra i p.iù diligenti membri della R. ..\ccademia IDPdic~ di Roma, delle cui sedute era freqnentator~ ns~idno ·pigliando serupre .Ja pa• roJa snlle più intnortanti questioni con tono che talvolta pareva ~gg1=essivo. ma che i11 lui era sol· tanto l'effetto del desid~rio di animare .le discus~ioni scientifiche . e sopratutto di adtj.estTare i gio·· ,·ani alla rig<? t()se:1 trattazione)legli a~gomen ti pre.~i ~ ~h1diare e di abituarli a meditate. a discuterf• • t,,d a rispo11rlere nrontnmente acl og,11i fondata obi(•.. zinne. • ~cietlZiato e cl educato~·e , intese la sua dovvià missio11e in modo cosi elevato e con tale• rigore, ver~o sè ~tesso prima che verso quèlli i quali lo eirco:q.claYa no, che l:opera sua p11ò bei1 venire additata eorue raro ese;rnpio di sacrificio e di rinunzia ad 0gni cosa v0lgHre per il raggiungimento cli lln nobile fine. ~ell a vita fn 1111. solitarfo: ebbe pochi ;unici ecl Hneor più sc·r1 r si seg11aci perchè il s110 t·aratterP, sev,ero nei m odi, ma re tto e. buono . nel fondo. non avrebbe m a i tollerato il coro dei cs.;dt1ccic:t11i (< pa11-

.

,

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J)a _c::i lli lu s ing;-l tori)) .

Roberto Oa1upaua è tnorto povero, dopo aver ce•1uto jn vita tutto il suo ·patrimonio agli ospedali cli Roma, e questo pon è il più piccolo. e logio elle possa farsi alla n1emorfa di chi dedi.cò l'intera esi• ~tepza a~li studi ed alla ·cuola; schivò onori e ricchezze c l1e gli sarebbe · s tato tacile cumular<.) nella sua a ltis sin1n pos]zioue e 11er la grande stima 111 cui era te nuto, , e rifuggi dall'esercizio professionale n on per e~esso (li o~·goglio o per mi~nntropiR, ' co 1,:·<~ i J)iil credetter9, 1nR per 1111 senti1ne11to e l0Y<1 t "'· enco1uia,bile sempr(:> se J)ur · .spinro . forRc alla ~sagerazio ne, della digni t~1 di Clinico <' ~faE> stro , ;1 cui f a C'e,ra singolare contrR ~ to l'umile modestia Cle lia Yita pri,ata. \)rn il ~uo corpo, macerato qa una lu:µga esi~tpn:r,a di ininterrotto la\·oro e di dluturni sacriTI('i. 71111r1_0 trfl itur: .n1a i p oYe ri che eglj 11.1 ·nenefit a to. i i1n1nf'1·ol-;i a llif' ,·i. ('olleghi e quanti p0-

'

terbn<:> penetra1·e l'intimo del suo • animo nobile . giusto, disinteressat:o, serberanno et€rna nel el1ore la memò'ria di Lui. MONTESAl~Q.

'r.

Dopo aver compiuto gloriosamente il suo dovei'~ i11 guerra, con(!uistanclQ ripetute decorazioni al va, lor m~lita·re , il dott. MARIO N.ACAMt:J veniva ucc-fso da una rualattia contratta -irì guerra e voluts_ . t oi ca m~nte trascnra re .Per prodigarsi a Ila cura dei [Pl'iti clura.n te ie Ultime ~.zioni Che OOUd11SSelO allft •

Yit toriu.

·

ErH. tenentè 1nedico llel battaglione, Antelao degli 1\lpini, eh~ ba· scritto pagìne inde,lebÌil nella st<'1·i~ ,Jella po tra guerra. .Ammalatosi, continuò ~ prestare la . sua opera, attivissimo : dovette esser~ ricoverato quasi di autorità in un ospedaletto ò~ <:ampo, ai pie di del Grappa, in .l1respano Venete .. ove si spegneva il 12 dicembre u. s. Di lui .ha dett~ il. comandante del batta glion{) = «.Il non1e d eJ t enente Mario Nacamù non sarà mai . aimE?nti<:a to <lugli Alpini, che vedevano in Lui pe1·Honific~ t o il coraggio, l' abilità, lo spirito di sacri- . ' li.nio. la . caln~a. ~E'ren'a, la saggia esperien~a, · virti'l c·J1e rifulsero in J;11i magnificanH:~ nte. ancora llllll Ynlta, · nei con1b1:1 ttimenti della vitt.oria finale,. quà:n do Egli tutt<) Ri proò_igava per ~alvare l feriti ~ ' per la riuscita deirazione >) . Ed i suoi commilitoni ha1mo così an1111nv,iata la sua perdita: «Con mil.'liluile. '!=;j:OiCO, p;enPrOSO el'OlSlDO , tl'RSCUrando ogni Cllra , affrontò T)rlma l'inesorabile malattia e fec~ µoi nJnile e glori'oso sac.:rificio di ogni energia al Rupre1no <=wle1n11iu1ento del proprio dovere )>. Chi · scrive, commosso, q11este righe ricorda l<->c111alità brillanti dell'ingegno e ltl versalìtà delltlRpirlto \Che .facevano emergere Naeami1 tra gli al-· li0vi de11 'Università di Pavia e l<) circondavano· d e lla più affettt1osa simpatia. ...t.\_ll;1 famiglia, rli cui Mario era l'adorazioner ~alga <IR q11este colonne, conforto mesto, 1·attributo vivo di . ·entimento, iJ rimpianto di chi a'revl'.l r>resagito benè de l Sl10 Caro e l'omaggio della Medicina rtaliana, c he ba perduto una assai, pr<:>met1c ntE> energia. V . ..\ .~co1 l1

Indice alfabetico per materie. .\11estP~ia ~tel'ea

I

J1t.lr via 1·<:\ ttale i;, indica -

zioni e tecnica .. t>q!J. 10~ l 'i~ ti fe il ea : progn 0~i della c·t1ra C' h ir11r- • )) J17 r~ ic·n rlelle affezioui D opo-gue rra flel ··o rpo ~ni t..1rio rn il Lt a r <.) )) 1211 · tJ•er il ) • )) 116 E<·la1 n p~in g r:1vid 1ca: {'Ul'à . )) 12$ Jtl 11id(\llli a i 11 fl ~ 0 11 ;,,ale ( rJ . ) {i-nnnti ff i gonn nn p e r iu nni non !:'t eri )) 117 l11tltH nza ll 3i thh .' ric-o l'~i t..'}litlemi<:i d e l 1 !>18 . )) 100

. .

~fa la r ia da trau1u:~ ti swi (·hirnr~i<:i ~ialaria

: succe..~i0ui 11torbose ~1ieliti trauma.tich<' Neu 1'1' stenia : a i1ti~·n ò~sttizion~ Odontoiatria : eserc-iJ'jio • <>~tetric ia ~ociale : Congresso . Otite n 1f.'di~ eatàrr<11e cronica: tratt.an1e11to , .. I 1 1·(r·Yerlim<.)l1 ti j g iµ ni(·o-sa1ù tari 1\e 1 do1)Qgl1e.rra · . . . . . S c·nr h-1tti n a • 111orbillo

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n1n1ca • T,if( u id i c·0fa lo-rnrh i<ljan i p ato lo gi ·i . l ) l'O, •• 1 il i ìio ,·p r i ,, r~n?.io tl~ n 1 hl~u cl i ineti ten" •

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L . PO.tZI .

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.\nno XXVI

J?.oma, a febbraio :c9:c9

Fuc. i .

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fondato dai professori :

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GU IDO BACCELLI .

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FRANCESCO D.URANTE

, S E ZIONE PRATICA ..

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VITTORIO ASCOLI

R EDATTORE C A PO: P ROF.

• \.

SOMMARIO.

.

LaYo r l originai! : G. Volpino: L'esaurimento di un focol ai o di

t riobinosi. Note e co.n trlbutl :. D. Falcioni: S u1l 'i mn1nni ta post·i utluenza.Je. Sunti e Rassegne: MEDICINA: Vaquez: J,a. forma prolung ata delJ'endocardite•maligna. - . R . Debré: Forme cli uiche dell'endo- · cardite maligna àd evoluzione lenta . - CHJRUBGIA: Founq e Oavis: La chirurgia del rene doppio. - N EUROLOGIA : P . Mauriac: Le form e curabili de11e meningiti acute con linfocitosi l'achidiana. - SIFILOGRAFIA: A. Giaone11i: Malattie nervo,se lu~trcbe e diffusione della si filid e. · Observazlonl clin iche: V. Grossi: Un casn <ll ternoo cùrato col s iPrn Tizzoni. ·- P. P acchini: A proposito di. una doppia ed a mp ia r·esPzione dell'intestino tenne. - . P. Perazzi: Ernpiema con eli1ninazione di frammenti di tessuto poln!Onare in un fe rito al torace. Accademie, Soci età m edich e, Congr essi: Conferenza chirurgica interaJleata. 5a Sessione. . Apount• di medici na pratica : O \ ~l~TIC.\: Stenosi mitralica e tuhP'l'cOlosi polmonàre. - Forme s peci ali di infezioni stafilococ-

cic he. - Le coli,l>acfllosi. - SEMEibTICA: Una speci ale r ea.zione pupjllare degli epilettici. - TERAPIA: Our a abortiYa rlPJl:i. liie oorragi a . - Le indi cazioni del cateterjsmo perm a neute della vescica•. Posta degli abbonati. Varia . Cenni bi bliograficl. Nella vita pr ofessionale: N. Ciancio: Per l'esercizio dei inedici

italiani all'estero. - G. M. Nobili: Pei medj ci condotti. - Cr onaca del movimento professionale. Rispost e a quesiti e a domande. Nomine, promozioni ed onor rficerrze. Condotte e concorsJ. Medicina sociale : P rovvedimenti igienico-sanitari

nel dopo-

guerra.

Nostr e i nformazioni : L'anchilostomiasi nelle solfare di" Sicilia.

Notiz ie di verse .

r

Indice alfabetfco per materie .

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Alla sezione Alle sezioni Alle sezioni Alle sezioni · Gli abbonamenti,

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ITALIA

pratica . . . . . medica e pratica . . chirurgica e pratica . . . med1co-chirurgica e pratica . . . per f'ltalia, si possopo pagJre anche

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'

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-.I.ritti di proprieta ril:lenaU. -

LAV O R I ORIGINA LI . L'csanriinento di un focolaio di trichinosi. Dott.

direttore del, ~.ab o 1·atori o batteriologico governativo in Bergamo.

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(;l·100 VOLPINO,

In· un breve art icolo pubblicat o ~ ul Policiiriico (Sez. pratica, 1917) · davo notizia di un fJiecolo 1e ·c ircoscri tto episodio epidemico svoltosi nei m esi cli g~nnaio-febbraio, cir~a 2 anni fa, in Bergamo e dov11to all 'ingestion e da parte di alcuni individui .di carne macellata di un n1 ~1ial e nostro.n o, infetto da« trichi11a spiralis ». Alcu·nì frammen ti dei salumiJ già sotto se-

qu estro giudiziario, fl~rono da me sottoposti all'indagine sperim,etale intesa ad accertare l.a n atura di Quelle infezioni , Slllle ql1ali correvano allora i pii1 disparati pareri t1·a i m edici della città . Il reperto positivo degli. embrioni di trichina nei sai umi, veniva perciò a dar e fondamento di çertezza scienti fica arla t richinosi clinica1nen te st1pposta d ~t taluno; m entre, d 'altra par. te, il rep·erto n egativo delle ricerche batterio-· logiche, intese a dimostrare la presenza de'l . . b. botulino e dei paratifi tendeva ad escludere che nei quadri i11orbosi osservati avesse una parte ·importante la. carne bovina. Il primo risult ato della presenza della trichina n ei salumi veniva poi da me stes~o rib adito I

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. l ~.\N NO XXVI,

IL POLICI INl CJ

con l 'esito pure p ositivo della ricerca delle trichine nei muscoli dei eadaveri di una donna e di un soldato morti con diagnosi clinica 11on precisata; ma che si pensava dovesse dipendere dall'uso di quelle carni che da me erano già state trovate Jnfette. Sebbene l 'importanz;a epidemiologica e pratica di tali fatti, fosse limitata nello spazio e nel tempo ad un breve episodio ·locale; tuttavia la cosa m eritava di essere segnalata nel mondo scientifico, essendo questa la vrima volta che si poteva osservare un focolaio autoctono di trichinosi in Italia: dovuto cioè real mente ad ingestione di carne suina proveniente da bestia allevata e macellata in Italia. Dopo la constatazione ·di quel prirr10 suin·o i cui salumi furono da me trovati trichinati; caso notevole anche per il fatto eh~ l'anjmale era in vita c·on i segni della salute; ed oltre agli uomini colpiti (una ventina circa) potei annoverare : un cane su dl1e catturati nel cortile istesso della cas·a (osteria) dove vennero consumati i residui delle carni fresche del maiale (cane che fu trovato infetto dal doitor Pizzini, ufftciale san itario) e due topi (esaminati da m e). Un terzo topo, pure d n me trovato infetto, fu ©atturato nel macello pubblico, dove il maialP era stato ucciso e ~ql1 nrtato . Infine venne più tardi con statato dal veterinario comunale un • secondo caso di trirhin osi in lln maiale sano m acellaio in un sobborg di Bergamo (Valtesse) dopo circa due m esi all 'epoca della macellazion e del primo suino. 1 secondo maiale infetto, sebbene f os~e · stato ma~el lato n, Val tess~ , tuttavia non vi aveva 9rim.a dimorato, ma pr0veniva dal paese di Serina, distan te da Bergamo circa una ventina di chilometri. Ora, il pi ccolo ep isodio è terminato definitivamente, perchè su parecchie decine di migliaia di campioni di carn e suina e di muridi es~ ­ minati n elle provincie di Bergamo, di Milano, di Bre~ci a, di Verona, di Udine, ecc., per cura • della on. Direzione di Sanità del Regno non fu più riscontra.to un caso di infezione n è nei Ilaiali, n è nei topi. . Anche tra gli _abitanti della città di Bergamo, oltre i primi casi del gennaio-febbraio 1917, n on si ebbe pii1 a deplorare alcun· ·altro esempio di infezione trichinica. Sarebbe interessante sapere se questa sia stata realmente la nrima volta che la trichinH abbia fn.ttn. la sua comparsa tra i suini ed i n1uriùi in Italia: comunql1e è un fatto che di a ltre event11ali prereò.en.ti comparse non si h a docu111eninzion·e Rufficiente con ca~attere di· certe1.n. • cl e~ . : il dottor Lussana, primario dell'ospedal e t lln ~.?:g i ore di Bergan10 si ricorda di un e1)i"'11 lio di Tric·l1inoc:i voltosi tra gli l1omini in

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FASC. :,

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quel di Ber:gamo, nel 1875; ma ancl1e qui fu impossibile avere doc11m~ntazione certa sull'or.i.l gine di esso. Per ciò che riguarda altri casi di trichinosi osservati in epoche diverse dai medici negli uomini in Italia, si sa essersi trattato di infezione contratta con l 'u8o alime11tare di carni infette e conservate provenienti. dall'estero, oppure trattava~i di persone ,inf ettatesi -all estero. Per farsi un concetto esatto dell'origine del recente episodio si deve ora rammentare come si susseguirono i singoli fatti, e la topografia sommaria' e ia natur~ dei 1l1oghi che ne fur'ono il teatr~ . Il :primo suino trovato infetto p·rovieniv.a dal Veronese, zona o.he non fu trovata in·f etta nelle indagini ordinate nel 1917 dalla Direzione di ' Sanità, nè nei suini, n è nei muridi. Il suino trichin·ato d.a alcuni mesi era allevato ed abitava n.ell'ambi·ente 'di una osteria situata alla periferia della città in via Osib; osteria spesso frequentata anche da militari di passaggio. . Si è p·erciò ·pensato che detto mai •ale pos8a essersi inf~tato mangiando residui di carne infetta portata, ad esempio dal fronte di guerra da qualche militaTe, oppure .da qualcheduno proveniente dall'estero, ove .esiste endemica la trichinosi nei suini. Il fatto · che qt1esto primo ind11bbio episodio epizootico di tri cl1jn osi in Italia si è avverato durante un 'e1)nca di guerra farebbe an·che . ritenere come giustificata tale opinione di un r ap11orto di es~ o con le passate ' circostanze del tutto anormali. E ormai noto infatti corne i fatti epidemiologici seguano per · m olti aspetti in ten1po di guerra andamenti 'd iversi dalle altre epoche. Abbiamo poi il cane ed i due topi che furono trovati trichinosi nello stesso ambiente dove era il" n1aiale, 1na a qualche distanza di tempo (1-2 mesi dopo). Questi altri casi possono essere spiegati, o col fatto di una contemporanea infe7ione dalla stessa causa che ha · prodotto 1 i11fezione del maiale; oppure con la infezione successiva n e) momento in cui le carni dello steRso maiale macellato furono manipolate e const1mate e i residui di esse abbandonati, oppt1re ammettendo come terza ipotesi una preesisfente e più o meno antica infezione lo~ale dei topi, comunicatasi p oi al maiale. La prima ipotesi non si può · scartare in modo assoluto: ma è resa poco probabile dal fatto ch e m entr e n elle carni salate del suino. trova.i gli embrioni delle trichine tt1fti bene inciRtidati (18 sn lat11rn clntava da noco tempo nl TY'ornf>nto èlell 1 e~1m·e n1irro~copic o da me esegt1ito) invecè nei 1n11c:;roli del r ane e dei t o!)i esistPV:lno ·f\nrora rnnlt i r1nh1•ioni lib ~ri, o non ancora he11e inri1::ti<1 rlti: fatti crup.:;;ti che fareu: 1

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{ANNO

XXVI, FASC. 5]

SEZIONE PRATIC:\

h~ro

ammettere l'infezione del cane e dei topi · eome di data pitì recente di quella del suino. • Per questa ragione io propendo piuttosto a credere che il cane ed i topi si· siano infettati .aello stesso modo e negli stessi giorni nei quali vennero infettati gli uomini che poi ammalarono; mangiando, cioè, le carni maeellate di :fresco ·del suino. Anche per l'infezione di un terzo topo che 'venne catturato fra molti àltri nell'ambiente «el macello pubblico e fu trovato pure da me tricl1inato si può ammettere faciln1ente la stessa spiegazione; in quanto che fu appunto nel macello che la scrofa infetta fu uccisa e squartata. Ivi frammenti di lardi furono anche trovati rosicchiati dai topi. ~ La terza ipotesi, alla quale ac·~ ennai sopra, che, cioè i topi fossero stati in un tempo X infetti e poi èssi avessero infettato il ,suino, .sorgente a sua volta. delle infezio11i umane, secondo me dovrebbe essere abbandonata : 1° per la esclusiya constatazione di due soli topi su più che 300 :d a me solo esaminati nel .solo p:unto ove v1enn-e trovato il maiale iinfetto e dove le sue carni furono consumate e co11.servate e di un terzo tono - nel macello -pubblico. • •ve il detto maiale fu ucciso e squartato; 2° per la distanza di tempo in cui vennero fastte queste constatazioni' dall'uccisione del StUino• e cioè dopo 1-2 m esi: periodo di tempo • -ohe corrisponde all'evoluzione della malattia • •ell'organismo ani.male; 3° per l' assenza di ogni altro reperto positivo 'a BPrgamo, nei mesi seguenti nei quali gli esami furono pure co!ltinuati; . 4° per l'assenza di ogni altro focolaio di trichinosi nei topi in altre pa:rti di Italia QVe J)Ure tali esami vennero poi praticati; 5° per la apparente recente infezione dei tre topi, che, come già si disse, fu dimostrata àall 'esame microscopico, per la presenza di · -<Nnbrioni del parassita. ancora liberi. Riguardo poi al secondo suino trovato infetto dopo ..circa due mesi dal primo e che dimore.va a Serina .e fu macellato a Valtesse, si sep• Jt.e che era pure nato a Serina e non era mai , ~ato mosso. Circa l'origine di questo 2° caso 11.el m aiale si può rimanere un po' più dt1bhio.si: se ess.o çioè provenisse geneticamente •al primo, data la distanza n1aggiore che separa .Serina da Ber.g amo (circa una ve·n tina di chilometri). Tuttavia, bisogna tenere pregpnte il fatto che anche questo secondo caso era. in quel di Bergan10, nonchè le frequenti co11111 nicazi on i di Serina con il capoluogo !li provincia e di questo con qµella e che anche -q11 i n elle carni del suino al microscopi_o I 'i nfezione sembrava abbastanza :recente (pre\.. ~ 1.'\ nza rli embrioni liberi)· e ch e inoltre in n es1

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sun altro luogo di Italia, nonostante le più insistenti e diligenti ricerche ordinat~ dalla Direzione di Sanità vennero trovati altri suini infetti. Viene_ quindi del tutto giustificato il cor1cludere che l'infezione di questo secondo suino,· nella peggiore ipotesi, fu contemporanea a quella del primo suinq ed allora fu determinata dalla stessa causa che produsse questa, magari dalle stesse persone passate da Ber-gamo a Seri11a, o da ·Serina a Bergarn,o e a.b bandonarono tanto là come 'qui ,d el materiale infetto; oppure fu con~ecutiva e prodotta da materiale proveniente dal 1° maiale e portato a: Serina da qualcheduno nei giorni che seguirono l:a macellazione. . La infezione trichinosa degli uomini e delle bestie (2° m aiale, 1 cane, 3 topi) dipese dunque secondo ognJ probabilità, unicarnente dal! '.essere state mangiate le carni fresche del 1° maiale dopo ta macellazione.. • · Questa conclusione ha carattere di maggiore certezza per il .c ane ed i topi; mà è probabile anche per il 2° suino. Comunque esiste un altro argomento del massimo valore ·p er esci ud ere che i · topi siano stati infettati in precedenza e abbiano poi diffuso l'infezione ai maiali: questo altro argomento è dedotto · dall'esperimento biologico da me eseguito e del quale ora darò .un breve cenno. . Al momento infatti dell a constatazione. dei 2 topi trichinosi nella osteria di via Osio io tagliai via con le forbici una buona ·metà del corpo di una di queste due bestie uccise e la misi ancora fresca in una gabbia ove erano rinchiusi otto ratti (mus decumanus) catturati nella canalizzazione sotterranea della • città. Orbene, dopo· un mes.e da che questi ratti· àvevano mangi~to indubbiamente. e generosamente della carne del loro simile, stavano bene ed erano vispi . Essi fllrono perciò sacrificati ed esaminati con ogni dil~genza i loro muscoli, specialmente gl 'intercostali ed • i diaframmatici e trovati -nerfettamente liberi d~ larve di trichina. Questo esperimento avrebbe dunque dir,nostrato ·Che i topi infetti 11.0n erano però infettanti per altri · topi. E non erano infettanti nonostante la infezione abbastanza grave che essi avevano come apparve al microscopio e non ostante la indubb'i a presenza di crimpioni del ver,ne . incisti dati (come ho detto yi erano però anche molti esemplari di larve libere (1) . Si .deve dunque ritenere che il inus decWriaPer spiegare la non infettività delle carni del 'topo infetto per gli altri topi i1on si pu ò invocare il modo· dell'uccisione del topo infetto per qualche yeleno , essendo esso stato ucciso con un colpo. (1)

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1L POLlCLINlCO

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.nus ilaliario· possa iilf ctta1·si di trichina da u11 altro ani1nale, ma non ~ossa trasmettere a sua volta l'infezi one ad aJtri animali? Oppure nel -r>a8saggio attraverso l'organisrr10 dei maiali cli razza italiana il virus si attenua gradatamente jn modo· che dopo uno o due passaggi attraverso al corpo di altri animali esso perde la sua proprietà di trasmettersi?· Per decidere queste quisti oni così importanti ancl1e per la ·n ostra economia nazion.ale, sono evid entemente necessari esperimenti più ampi che l'illustre ·l>rof. sen. B. Grassi per la sua specialissin1a ,e cl1iarissima com;petenza di zoologo è stato chiamato a fal'e da1là on. Direzione di Sa nità dél Regno. Molto interessante mi sembrerebbe pure l 'in dagare il meccanismo di questo attenuarsi del virus tricl1inico attraverso il corpo del maiale o d él ratto italiani. Queste indagini io avevu in animo di fare, ma mi mancò sul più bello il virus.· I o mi domandavo appunto se non si potesse ammettere un'azione del :plasma sugli embrion~; ovvero un ·difetto . nella formazione delle èisti n er 11arte delle fibre muscolari inva' ~e dal parassita, così che questo rirnanesse pit1 facilm ente attaccabile dal succo gastrico del J1UOVO·· ospite . . Nel]' attesa ch e i n:li inferessant.i problemi siano l'isolti 1;ii sia però permesso di rilevare come le prese1iti osserv azioni di trichine abbiano llirnostrllto clie sebbene l'immunità naturale per la trichina degli animali di razza italiaria (su ini o 1nuridi) 1ion possa fin da or.a ritenersi • sci eritificamente come as soluta , ma soltanto relativa; d'altra parte i miei esperimenti tendono ti dimostrare che non esisto·no le condizioni per il pro1Jagarsi in Italia di ques ta infezione. . Ag>Siu11gerò ora 9er ultim1 i risultati di. al tri due esperi111enti intrapreRi. ct)n i salanli trichin ati clel primo sui no. l ln esperimento con detta carne !u eseguito c.' a 1c!one da mangi~re i.1n framm ento di circa 2 g rammi a due cavie. Si trattava di carni prelcvat0 cla nn sala me preparato circa un mege prj111a. Ora si sa che q11esto ten190 non è,sufficiente ad atten u a r e a.pprezzabilmente la virnlenza delle trit hine. Invece le due cavie, uccise clopo u11 n1eRe e m ezzo f11rono trovate li})er e da trichine, mentre è n.ota a tutti .1 alta J'(\C ~ttivit<\ delle cavie per l" t ri chin a . l Tn alt :·n eSfJCriinent o a n al ogo fatto Slll VtUS decu.' 1n 1 Jt llS nostrano con lµ stessa carne, ma p111 vef'chia di quflJrhe m ese ebbe pure esito ugu ale, qt1i però piit facilmente spiegabile col . cqn0"'1rra s ueto nttenuarsi del vi·rt1s ·1er - . della sa1atura. 14·e~pe rim e nto !) recedente invece e~egui to sulle rn.vie con virus salato solo da un mese potr"''l)e a n che climostrare che si trattava di un I

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virus particolarmente sensibile di fronte alta. salatura. In ogni caso non · si potrebbe invocare pe1· spiegazione di questa debolezza del virus sui11(.}. il fatto . di un lungo soggi9rn9 del parassita nelle carni del suino stesso, essendo çiò impossibile perchè questo non aveva più ,di un anno di età . In apparente contrasto -con il risultato negativ-0 d·e i miei esn-erimenti di .infezione dei ratti e d·elle c,avie m.ediante la carne trichinosa, stanno le esperienze eseguite còn esito positiv6 di infezione dall'egregio collega· prof. Cagnetto dell;ospedale di V·enezia. 11 · Cagnetto è infatti riuscito con materiale proveniente da Bergamo e speditogli dall'egregio pr·of. B'alpi, medie<> provìnci·ale, ad otten:ere la trichino si speriment~le ne} conigli, nelle ca vie e nei ratti. Mc1. qua:.o.do io iebbi dallo stesso Cagnetto alcull.i pezzi di musculatura. di cavia, ove molti eran<> i parassiti e . diedt que st~ fràmmenti di carne trichinata a mangiare ai. topi (4 topi), non un& si ammalò di tri china. Eppure ognuno di .qu·e sti topi aveva man.giato abbondantémente pe:r potersi infiettare. Che cosa concludere? La dose iniziale adoperata dal Cagnetto per infetta1·e i ·s11oi anirnali er a forse stat a molto grande: t\ 0 11 essendo impo.ssipile che fra tanti· embrioni di tl'ichina nelle carni suin-e orjginariamente i11J.ette solo molto pochi fossero in g:cado di a:1 te i.;c hit~ nei . nuovi ospiti. Comunqt1e il ripetuto esito negativo delle mie non pòche prove eseguite con quant~tà abbastanza grandi di tnateriale parassitario, continua a dimostrare che se detto . .materiale non era privo del tutto di virulenza, tuttavia ne aveva m olto meno di quella che ordinaria.mènte gli si attrib11isc-e . L'0sRervaz.ione epidemiologica c-oncordando poi .p i·enamente con detta conclusione ne deriva che si deve ritenere come del tutto giustificata l a.fiducia -che le nostre a11tori1à sanitarie mantengono al riguardo della carne suina nostràna. • corr1e materiale commestibile indenne da tri• c11in0Ri. Infatti l'episodio di c11j sì discorre 11el1n, presente nota ha dimostrato, che an che quando, <>ome per le eccezionali circost'lnze ba cui ci siamo trQvafi due anni or son o, la tricl1inn. riesce ad introdursi in uno dei 11ostii . s11ini, t o~to perde · la .sua vitalità. I

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P11bblicheremo 1>rossi111amente: TJ. DAR));TTl: Cura dei fratturati con _ql i av11nrrcch·i P écharmant; A. FERRI : }l,rattura àa strappamento ,; T. GronnAXO : Sulla t e<m ica della torac<'11 t esi e p11.eumotoraoP artificiale; A. NICOTR.\ : I e in iezi011.i endovenose di cll ini""" nella 'Inala ria;

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SALVO:

Con trib·u to alkL chirurgia cran,ica. • •


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{.A.I\ :~o :\\:VI, F Asc. 5]

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SEZIONE PRATICA

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NOTE E c ·O NT-R IBUTI. •

Sull'immnnità post-influenzàle .'

per' il dott. DOME·Nrco FALcréNr;

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medico .condotto d el Con1·11n e di R.om·a .Su questo periodico n.e ha fatto oggetto di ana npta speciale il m aggiore medico .s coccia .e ·1e sue conclusioni circ.a l'esistenza di una immunità post-influenzale sono : apparse molto e>pportun e per.ch è collima.n o ·con quelle a lle iqnali sono 1,giunti molti altri studio.s i. La questione- a. nostro parere potrebbe ora.mai dirsi ris0Ita, oltre che per le osserv az.i oni .che so110 state .Pubblicat e in m erito e per una infinità di cir.costanze ·che· non possono ·essere mancate a chiunque abbia assistito a llo svol_g ersi çiell'influenza in una data zona, dal _m odo .stesso ·di comporta r s.i di qi1esta malattia la qua}e, rn entre })erdura ·n·ei g·1·undi centri, })resenta11do però un numero sem1>1·e minore di casi, per il so-lo .fatto che la maggjor part.e degli i.ndividui . sono stati· ìmmunizz.ati nelle pre-cedent'i invasi.011i è .c essata nei piccoli, nei qua . ·li, come. è ovvio ammettere,. :iJ. niimero degli individui recettivi per esser~e .SC-almpati, n>Qn ptiò essere infinito . come nelle grandi città. Ma siccome i1ei trattati più ·p regevoli d'-i·giene e di patologia si legge ch e l'inft tienz.a n.on la.scia immunità, e ch e anzi molt1, durante tlll.fi stessa ·e pi.demiaf La contraggono ripetutamen te e siccome - tanto più ch e l 'inflJ1enza piuò conf ond€rsi con svar.iate a ffezio·n i ;rel1matiche - non tutti possono av·er avuto campo di sta.b ilire con ae ;.oluta · certezza l'esistenz·a di . una immt1nità J)OSt-inftue~zale, non crediamo an.cora in11.til i d·ei contrib11ti di osservaz.i oni in merito . Essendo passata quasi i11osservata i1.e lla zon a compresa nella staziòne sanitaria P ortuen3e, dove. prestiiarn o l'oper-a nostr,a, . l 'epidemia di . inflt1enza . ch e si è avuta in Roma nel .m aggio. . giu gno ~co r~i, non oi ~ stato possibi~e, com.e . ha11n o pot11to altri, .stabilire 11ulla in fatt0 di immunità post-influ.é·n zale coi co lpiti jn detto }))-eri odo. . . P e.r durando però l'epide·m i<l, d.oi)o ·11na v·e ra esplosione di casi ch e .avemmo s11i primi dì~ 'Ottobre, n~i me.s·i consecl1tivi; avendo ·anzi presentato, dopo t1na ·--:11asi cessaziQ·n e, una notevolie recrudes.cenza. nel decembre, ·tecrudesc.en za in rela.zione a nostro ~1arete ~oll'apertur.a delle scllofe ch·e rap·p rese11tano c om ei o:r.~mai . è univers·almente, ri.conoscit1to, la p:r iincipale fonte di diffus ion.e d·elle malattie ch e si contraggono· ·p er ,contagio diretto, il potere immunizzante· d.e ll'influenza non ci po.t eva apparire pjù chiara;rnente. 1

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inf.?-tti i)otuto constatare. che chi av.eva con tratto la malattia n:on ne è più r·i ~ masto ·vittima .rilevandolo fra singoli indivi. d:Ui, fra p~rsone viventi in grup,p i, · militari, ) .detenuti, .ecc., fra i quali dopo la p.: rima i.nva. s1.one ·n on abbiamo osservato a ltro che .c asi isolati frà -i n11ovi arrivati, e meglio ançora . ' fra co'1oro i qu5t1.i, pur assistendo co.n tinua- , mente malati, per esserne stati · colpiti non s( a m1nalav.ano piÙ.; proprio il ..contrario di quan.... to a v.evamo . 9sservato in ante·cedenza quando in quelle m edesime circosta~z.e li vede'va.mo inv.ece cad e.re infermi 1'11n.o dopo l'~ltro . E 1a.b biamo inoltr e .assai nettamente potuto cilevar.e, d.a ta la caratteristi c~ diffl1siohe pbr fami.glie dell'influ.e.n za, ·Che ne1la r iacutizzazione, t1nic·ame11te .q uelle pe·r sone che si ,erano .· salvate n ell 'ottobre venivano ·colpite. . I / Ciò ch e poi ha ·r ichiamato 1naggiormen tè la no.s tra attenzion.e sulla , questio·n e d.ell'im~u­ ni tà post-influenzale e ch e ·ci ha offerto l 'acca . . ' sio·n e della presente n ota è stato quanto abbiamo potuto osservare .in proposito· nell'.ep.id·e culo situato sul- · mi'a dell'orfa n. c tro.fio cal abro-si \ la via P o,~tl1 en.~e. In questo istituto, rimasto immline dall'influenza fino al 2 g.ennaio del corren te: an110, in 3, o 4 gi orni su 120 bambinè· ivi ricoverate ll e aiLQ.malarono 100~ . ' La d1ffusione. dell a rn.alatt·i a fu tanto rapida çhe .sol.o nel primo giorn·o,. essendo.si potuto p.rocedere a ll'isiol.amente delle colpite, si s-0no vent1te a trovar-e tutte nelle medesime condi, zioni cli contagip. . · . . O.rhen·e , delle. 20 rimaste immuni: 16 siono appunto t11tte le bambine orfan 8 di padre e. m a- / ·are a causa dell 1 inftuenza~ . in detto istituto ricoverate, 2 .sono bambine. ch e essendo.si tl'ovate ·rLell'ottobre n ell;ospedale di S. Giov.anni l'una, ' di S. ·Gallica.no l'altra ne avevano an ch~ esse soffer to; 2 sono rimast~ apparentem ente immuni. Ci è 1sen1br ato così -eloquente, così dimois tra- .. tivo l'.an,damento· dell'epidemia influenzale nell'o r.fa notrofio ·calabro-si-culo in riguardo .alla questione dell'immunità po_st-influenzale, c-i è sembrato .che abbia quasi assunto il c-arattere di una vera ·i)rova soerim entale, .da rp..eritare di 1 . essere resa· di pubblica ragione. È in base quindi alle più nccu rate osser.vazioni cl1e ·Ci è . d ato concl11dere che l"influ.epz.a . lascia immunità. consec_utiva, m a n.on ci autorizzan10 certo esse .a .stabilire se questa sta ve. ramente assoll1ta. Ci d a rebbe a ffid amen to ad ammetterla il fatto comunemente ·osse.r vato a.ella minore percentua le degli anziani fra i colpi'ti potendo la loro resistenza ·,essere collegata ad immunità acqt1i• sita d11 rante anteriori epidemie.

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In . og·ni modo - il potere stabilire clie esiste anzichè 'llna disposizione a con trarre nuovamente l'in.-fiuenza un.a 'irrimun.ità 'dopo tale malattia è già inolto perch è si tratta di. una questione che o~tre ad un interesse · scientifico, ne presenta 11no pratico di gra ndissimo valor.e, quello cioè di permetterci di n.ssjcurare le po, polazioni, alla rmate dalla gra\·)tà di 11n tal morbo, c11e se an che durerà ft lt1ngo o si ripres~nterà in quei l.uo.ghi dove è. già scom1)arso, non Ci fa~' à a ssister e più a delle stragi ma solo a cas·i isolati, limitati ·cioè a coloro che non ne sono stati mai co1pi1i. • '20 gennaio 1919. •

SUNTI E RASS·EGNE. MEDICINA. La forma prol11ngata dell'endocardite maligna. (VAQUEZ. Archives des agosto 1918).

n~alad1es d?l

(ANNO XXVI, FASC.

J L POLICLINl CO

cceur, ecc:,

ù opo qualche tempo, dinanzi alla ct1r-va feb-

brile ·che presenta la caratteristtca ·della ir• r.ego1arità, in presenza di una Lesione valvol~re, la diagnosi .si impone per lin'endocard]te infettiv.a a forma lenta. Dopo un· tem·p o variabile la milza si )ngran<lis.ce, dolente, talora ,a n·ch·e iJ fegato. Non raramente si hanno manifestaztoni cutanee; rporp·o.r a, cl1iazze di ·eritema, nodi di eritema pa.s• seggeri e dolorosi, che compaiono a po~ssées · in numero di 4-5 pe:r volta, e .scompaiono i11 dt1e o tr.e giomi; tali no1dj, secondo Os.Ier, hann·o sede frequentemente Slil !)olpastrello del11e dita delle man~ e dei piedi. L, esame <teJ cuor-e non offre indi1cazioni partJ..co liari; il pericardio non è mai colpito . Nia nel corso della malatt.ia, ch e presenta epis.odi. di aggravamento e di miglioramento, compai-0no .sintomi legati all'apparato 108ildiaico, e sintomi generali che chiariscono la i1atur1a della malattia: .embolie. ed .anemia grave. ·Le embolie, p.r ecooi o tardive, colpiscono sia i.e arterie v:iisc eTali, che quelle degli arti; le più comuni sono nel d omin1o d.eIJl'ar ter.ia splenifc.a e danno c-0me fs egn i iJ dolore e la tumef azi.one 1d ella milza; nelle i·enali (ematuri.a ), nelle mesenteriche (d oloiri colici .e diarre.a sam.g11inolenta). Le _embolie pe:ri ferich e, se occludono un ,a.r teria di llna certa importanza, pro.vocano la gangr.ena secca dell segmento di arto corri-spondente., ·comp.aiono sp,e.sso sui polpast1·e.lli dcl.le dita" cl~terminand10 la produzione del ·segno di 01sler. I All.e emb-0Jie .possono 1seguire ·del.l e ectasie arteri o·s e, che son-0 per l'O :più u_n reperto ·d ell '.autoipsia, .senza sintomi l~l inici .d11!I'ante la vita. L'anemia n·el d.escor.so d.ell'endocardite 1enta :tssume lln ipeculiiare carattere di 'gr.avità, fin<> a, rag:gi11ngere talora il q.u adro deN' .anemia 1)e1rni1ciosa: il 1C0Jorito della cute divi.ene cer eo, l.e mU1Cose si scolorano, compare un li€JV e s11bittero; si hanno palpitazioni: lipotimie, crisi sincopali. Le emazie .SC()ndono fino· .a 1,800,000-2,000,000; l'emoglobjna raggiunge un tasso bassissimo, ma -proporzionalmente più ,elevato dei corpuscoli rossi; esiste però il !)ii1 delle volte 11n nl1mero di leucociti che sorpassa la m edia normale, e talora una netta leuco cit-Osi (fino .a 2t rnila). Nell'esame dei preparati di sangue si pos-. son riscontrare segni di reazione midollare (normoblasti, mielociti, ecc.). · Tl corso della malattia è lento , da 4-5 mesi a.id nn anno ed an•che più; la morte è l'esito 1

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La conoscenza cdini1oa della forma lenta deJl 'endocardite maligna non è Teeentissima; l'ind.agin.e bacterio1logicà .solo in questi ultimi anni (dal 1910 in 'J)oi) ha rischiariato l'.etiol-0gia. Le prime descrizi·oni del quadro morbof~O rimon.tano al 1881-82 (J aocoud, Litten, Ley.den) ; notevole 1oontributo ipOrt6 lc on pregevoli m.emorie l'Osler (1885-1908); Schot1nulle.r, J ochmann, Lohlein descrissero dal 1910 irr poi l'agente morboso. Vaqt1ez ·afferma che, nella n1aggior parte ·ctei casi, la malattia sorge in soggetti portatori di una. vecchia lesione cardiaca, predilige soggetti giovanì, sopravviene o senza· ca11sa apparente o talora in seguito ad una malattia banale, ·Come un attacco d'influenza, l1na tonsillite, ecc. L'inizio è subd olo: senso di prostrazione, elevazioni della tem1peratu1ra aicicompagnate d a leggeri briv-idi, dolori diffusi nelle membra e nelle articollazioni. L'esame dei malati in questo periodo dà ben po·ch~ utili resultati; una febbre irnegolar.e nella maggior parte dei casi, in generale continuo-remittente, può presentare vere intermittenze, ed ànche tr-egu-e di qt1alche gi'Orno; solo ra1·amente essa è molto moderata ed in qualche caso eccezion·aJle manca (O' Donov.an); in 1più l ' esistenza di un vizio valvolare, che rimonta ad un reumatismo .articolare sofferto, e C'he fs embra sul princi~ pio non rapp-resenti altro se non una coincidenza. Le di.aignosi più gvaTiate ·sono ve ntilate in generale du.r ante q11esto periodo: influ&rJ7.H, tifo, paratifo, malaria, melitense. Ep.pu:re 1

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.. l-i\NNO XXVI, F ASC. 5]

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ordinario. Sono petò segnalati casi ·di guarigio1n e (Latham, Hunt, J ochn1ann, Long) eccezionali, guarigione 1s'intende dello stato settico, con viziq 1cardi«lJCO resi1d uante. L' autopsia rivela in corri.s pondenz1a delle ' valvole e sopratutto della · mitr.aiLe, v·egetazioni di volume in.eguale e dri età differ,ente, molli, fibrose, ,calcificat,e : hor1 ulc.er.azioni, non necrosi. 1lon perfo<f'azione d elle valvole . IJ mioca1.,di-0 è s·a110, al ,p iù sj posso110 notare .a lterazioni limitate a.11a zona sotto endocardica, infarti frequenti della inilza, del fegato, dei reni. Lohlein e B·a ehront in sistono Sll p ecu- • iiari lesioni parcellari dei reni, irregolarmente distribuite nel parenchima re1n ale e consecutive a trombosi, limitate a qnalch e capillare glomerul are . In fine s11lle arte·t ie ol tr€ a lle com llni troml)oem·b olie si p11ò trova.re una eictasi a da trombosi. Lf etiolo.g:ia den.i' en1drJca,r,dit.e ma(li gn a lenta. dopo i lavori di Osl.e1· va , acquista11do un ca-r.attere di uni·cità, ogni .g iorno coniermato. · Osler, · Schotmuller, J ochmann, .:\1ay.o r, Liebma11, Kim ella, Debré ltann o pot11to coltivare uno streptoco1c1ro, che ha ·partiicolari pro.p rietà biologiche e ·cultu1·ali e cl1 e è ·stato chiamato mitis o viridans. Per la cultura Debré -con siglia di raccogliere 20 eme. di sang ne dalla vena del gomito .e di distrib~1irne 15 in due palloncini contener1 ti risp.efìivamente l'u110 2(}0 eme. di brodo glicosato al 2 %, l'altro 200 eme. di un mezzo -culturale così costituito: • 40 gr. di ,p epne, 5 gr. di ClNa, 2 gr. dj gl11cosi o p er litro. li altri 5 cm.e. .sono distribl1iti. in due c,apau)e di Pefri, di cui 11na con agar gliéosato, nell'altro il m ezzo solidificato: il p1~elevamento del san g11e va fatt o di1rante gli accessi feb~ brili. Lo streptocoicoo dell ' ertdo-cardi te 1enta nasce stentatan1,e1.te su i terreni comuni, non è patogenQ p er ·gli animali di lab orator io, coltivato su agar . sangue le colonie .assumono un colorito verdastro, che ha dato il nome di viridans al ·germe. Sebbene lo streptococco dell'en docardite m 1.ligna lenta · sia innocuo ~1e r gli animali di labo1natorio, Det w·e iler .e Robin1son son10 riu.1scit i a riprodurre i1ei •Conigli l 'e.n do,cardite maligna iniettando a1l'animale . emulsioni b.atteriche di .oùfltura. proveniente .da talti. malati, ~­ mulsiorui alle q11ali e.sisi agg1t1ngevano un irrttant~ ·m ·ecc.anico.. Ma .negli animali ·s i deteinn'i11ava oltre •che l1na endocardite uliaerosa, anche una .p erical'dite, quali nel m a lato non, 'si riscontrano mai. Sebbene anc :- ra l '11ltin1a oaroila non è detta 1

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a proposito dell'unicità dell'etiologia d.ell' endocar.dite ~nta, iallo stato attuale delle COIS~ si .p uò affermare ·Che n·ella ~aggior parte dei casi s i coltiva lo streptococcus 1nitis o viri-

dans.

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Forme

~Jiniche

dell'edocardite

~aligna

ad evoluziDne lenta.

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\R . DEBRÉ. Paris 'médicci l , +9 ottobre 1918) . Oltre al c0t.L111ne ben noto d e·corso dell'endoca!idite malign.a a.d evoJ.11zione lenta, esi·stono d elle forme alinich e anom.ale, le qu.ali diff eriscono in m olti elem enti a.a lla classica e eh.e è util~ ieono.Sicere lJer gli scopi d·iagn.ostici: di esse si occupa l'autore. Forma apirettica. - N eJle form e comuni di endo c1ar.d ite lenta erano già descritti e.asi i:n .~ ui delle tregu.e di api1·e ssia più o m eno prolungate si intercalavano .ai periodi febbrili . Pin.eau per il .p rim10 ha descritto una . f.o:r ìna di endocardi te « caratterizzata d a ll'assenza totale di febbre, dalil. ' a'Pir.essi.a più assoluta, dal principio alla fine della malattia». Godonnèche nel 1896 ·ha osservato un oaso di endocardite le1)ia rupiretti.ca; ~ltro caso è ri·cordato i1eù.la t,esi di Bergenstein, ba.sandosi su una osserv,azione del .servizio <lti. J aiccoud. Il n .eibré peDisa che prima ·d i oon1cJude:re 1per l'esisten·z a , di una rfo·r m.a di . en·docar·d ite lenta aissolutamente apirettica in tutto il s110 decorso, bi sogna avere saggiato la ternperatura par·ecchie volte d11r'a nte jl giorno e durante· la notte per •· un lungo periodo di tempo, ·per evitar.e che delle iperterm-ie f11 gaci sfu ggano all'·osservazi·one. Forma aneniica. - Un.o dei .seg·ni d elJ '·endocardin.e l·enta, più o m eno marcato, è l'a1l emia : e~ sa talora a1 s1sume ta.le imiportanz.a che il ·Debré crede o·p portuno farn.e una forma speciale : in questi malati si !lota un.a anemta int en sa, f~bbre leggera oon .p olso fr.equente, splel"tom egalila do1loro1&a, astenia profo.n da, spesso diarrea e din1agr.amento. I sintomi ca-rdiaici con1paiono tardiv.amente; l 'esame del .sangue rivela diminuz1ione notevolissima d ei coirpu1sicoli rossi, fino ~d llD mili'One e mezzo per millirn.etro cubi1co, rea:zione mieloide con p:r:esenza di mielociti nel sangue, resistenz.a globul are leggermente a 11menta.t a: ·Sii. deive concluder.e ·che ' l1na 1sin.dro1m e ·d i .ane.m ia pernicio sa ·completa pu ò essere cauis ata d a ll'.eTudooardite mali gna .a. corso lento. .. L.a forma emorragica è .c airaitterizz.ata dalla compairsa di emorragie e s peci.almente di una p~rpor.a cro11ica emorra;gi-ca. Un caso tipi~o è quello d esc.r itto d.afi. Parkes Weber, ni.gu.ardan-

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[ANNO XXVI, FASc. 3j

IL POLICLINICO

te un giovape

soggetto~

ohe, durante d·ue ·a.nni, presentò, oltre· ai segni di una anemia progressiv·a, epistassi, por1pora gengiv·a1e, con ·Stomatorr,ag·ie, emor100.gie retinee .ed .em.aturia. Di una f orrna pseudo-paitlstre iS~ può parlare quando gJi ac·cesSti febbrhli hanno i ·caratteri d ell'aiooesso malarico ·con forti ibrtvirli e con sud.ore. In verità la maggior parte delle endocarditi lente, in uno·'dei pè odi del loro de·co·r so, è speS1So conf·u 1s·a con I.g:-tn.alliaria, ,specie nei luoghlt in cui l'infezi,o ne è end€mica. La for1na doiorosa è caratte.rizzata dalla , comparsa ·di dolori improvvisi con localizzazioni ·~e più sv.ariate; id i a1cuni dollori no~ si ri1c.011osce La •oau.sa, iporiich è l '-esaime della regione · suole · e sse·re n.egativo, ma spesso si ve, d-0no comparine delle .emorragie .càpilliari (sottoungueali, ecc.) che verosimilmente costituiscono la b1aise anatomtca d ella sindrom.e dol0irosa. I dolori in gener.a1e sonò di breve dll.! rata, vagant.j, por.:.sono ,oom.p1arire i11. qua:lunqu.e parte del ·corpo. Lenharz ed. H·orrd-e r hanno pl1bbl~cato un ·c a. so ·della ma1attia,, nella quale i 1se1g ni cardi·aci ' ' mancavano .oompìetaimente e 1p er lungo ten1po: la ·,di.agnosi d:i q1uesta for1na siienziosa, Con1e la chiama il Debré, è deli1cat a -e p.unti di .appoggio .sono la em·ocultura con 1a di.mo.stra, zione di uno strep tococ.co, la compa rsa di ern-d.r rag·i e· ·cutanee, ,i l icomplesso sintom.atLco. • Delle {orme fruste, 'eh.e sono molto . vicine alla siler1ziose, ,d 'iordinari o è 1d·tffi,cile la diagnosi in vita : l'endocardite vegetante è unri. sorpresa d ell'autop.sia; durante la vita i malati, che presentano a "'tropa ti.e multiple, soffrono .di dolori a localizzazioni multiple, presentano album.ir1uria ·e poussées febbrili passeggere, spesso 11anno eruzioni di porpora, che sono qualificate per porpora cachettica, finiscono per soccombere per embolia cerebrale. ..~lcune forme .laitenti hanno 'Un esito letnie fulminante, in rapporto con la insor genza. di un episodio ntortale come ~'emorragia .cere'"r nlc, l'ed ema acuto del polmone, ecc. T alora I '.affezione arti,colare ass11m e, in casi fii en,doçardite lenta maligna, lln peict1Ll.are as1J etto di r.P1l111 ritis nio cronico d oioroso ed an~hilo~ante; ti.n l1n malato dell'A. i do1,ori .arti: cola.ri d·a t a.vano da più di un anno, ,dolori intensi che impediv.ano q1.1al·si:1 si lavoro ed anche il r a1n111ino, le arttcolJazi o11i ingr.ossate e deformate, versamento artiicolar.e e infiltrazione d-ei t e~s11ti periarticolari. Nie1 .cor so deJla n1alattia l ' atrofia m11 e colare di venne notevole, l 'esan1e obb.ìettivo completo permiJse di far 8 ' la diagnosi di endocardite malig11a ad -evol11 zion e lenta. 1

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C1audie ha descritto in un · suo malato u11a -. fo rma nervosa della -maLattia: . in essa si possono avere le più .svariate sin.dromi obbiettiv.e, dovute ad inf.a rti .e morragici nei centri nervosi (emiplegia, paralisi alterne -e-cc.) oltre a . ' sintomi pS'Ìlchtci •Che .p o.ssono -nredominare nel I qt1adro deilla malattia. Oltre .a queste forme cliniche e.o n le ql1ali può maniifestar·si la malattia; l 'A. cred.e che i11 ·l1n prossiuno .avv enire si potranno disti11r • g uere delJe v.arie ~à. in ra.pporto e con la localizzazrone del1a lesione (en.do.era rHfite parietale tromb o t~ca, anel1:rism.a del c11ore, ecc.) e C9n 1la varietà del ge.r m.e ich e ip uò detern1iinare la; lnalattia, a l di fu ori d ello streptococco virid ans (pneumococco, l)acill o di Pfeiffer; ecc.). L-0 stuçl.to clinico di qt1este vaTietà dimostra quanto t.alora la diagnosi })O·s sa essere diffi(·iJ.eJ e come, ·oltre ·all'esame obbiettivo . completo ed a ccurrato, sia necessario p,r .aticare l 'e• n 1oc11lt11r.a e po·ssibilmente .a più rlliprese. , 1

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CHIRURGIA. La chirurgia: del Tene doppio.

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(Fo:. NQ e DA V:IS. s ll 1"(J i' f ,, G !/'f!-eco l ogy and () bstetrics, luglio 1918) . J

Gli AA. prem ettono l a storia ci el loro pa~ z,iente, 1t11 11omo cli 51 a11n o cl1e si la gnava da

10 a nni di dolori a ccessl1ali alla re gione re11ale e J1.el quale .f-q. fatta coll'esame coi raggi, col cateterismo çtegli 11reteri e c9lla pielogr!J.fia ·con soluzioni di tori·o al 15 o/c\, diagn9si ijjj « Uretere sinistro bifido, co11 pelvi e rene do 1Jpio, ·e con un ·calcolo incuneato nella metà s uperiore. La m età inferiore ·del rene probabi1me11te n ormale. Il ren e d estJ"o normale». La diag·nos.i \ enne coi:ifermata ctnl l'e}1erto operatorio . L'inter·v-ento con sistè nel resecare la 1Jarte superi ore deJ d-oppio rene sinistro ·che era formata da una sottile parete fibr6sa, contenente l1rr gPosso calcolo racemoso. L'11retere .corri• sponcl ente a qt1esta metà s11periore. venne ·reciso e ·legato a 1h cm. a l disopra del plinto di biforcazione. Il decorso postoperatorio fu bu on o ·e la gn arigi one ·completa. •

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Frequen:a e in1portan:a rh i?'tlr(fica delle ano1nalie clei reni. - Le anomaì:ie dei reni sqno molto più ·comuni di q11el che generalmente si creda e ·di questi reni anorma.li se ne rinviene u11 gran numero che ~ono sede di · processi morbosi. _Botez . u 51,501. a11topsie riscontrò il rene a ferro di cavallo .c on una freql1enza di 1 su 715, mentre in 1000 interventi ·hirurgi ci. s11lle vie orina rie 1-0 riscontrò con •


[ANNO XXVI, F ASC. 5 J ·

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SEZIONE PRATICA

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fr1equenza di' Naumann su 10,177 funzi?nare ' nell'uomo, infatti v.a , in contr~ a una . 1 su 143. . autop·s ie rìscontr~ alterazioni , gros~olane d~l g.r aduale e . completa atrofia fra l'Òttava e· la rene cpn una frequenza dell'l %. Anche ~,e sedicesima settim_a na di vita d-ell'.embriohe. Di anomalie dei vasi :ren·ali son·o molto frequenti; ~sso ·p ermane solo il dqtto che form.e rà poi .il· • Papin in più di 600 autopsie trovò d.u e arte:rie dotto deferente nel maschio . e il dotto di ~e11aÌi nel ~O % dei casi. Per notizie ipiù com- . Gaertn.er nella femmina. : ) plete Sll questo argomento gli AA. rimandano Quand·o l'emb·r ion.e ha .raggiunto una lunil letto.r e al lavoro di Adrain e Lic}lt·e·n bérg, ' gh~zza di 5.5 mm:, si vede nasceré dal dotto coinp.2uso 1sullo Ztschr. f. Urol. Chir.; 1913. · di Wolff, vi-cino al suo sboc-co nella cloaca, una Sono .sorprendentemente comuni · i casi di estroflessione che progreidi.sce s.e mpre più .~e ren·e :do·p pio con pelvi ,e ur·e ter,e doppi. Le stache, prima che abbia raggiunto una lunghezListiche di Poirier, Wagner ~ Bostroem, Weigert za p. ari~ al .diam,etro . del .dotto di Wolff, viene ' e. K~rr con.cardano nel conclud·ere cpe si riad éssere incap,p uc·ciata dalle .cehlule di quella • scontra all'incirc~ niel 3 % degli individui. po1rz~one dei nefrotomi che ' abbia:ID;o chi~rµata Ognun-0 che s\ occ~pi ~-i : urologia, quin·di, è ·porzione metanefrog.enica. È questo il meta. sicuro di riscontrare q~esta anomalia e do- nefros; la. gemma. nata da1 dotto di Wolff darà . . vrebbe esser pronto a diagnosticarla, coll'aiuori~ine all'urie tere, alla pelvi, ai cali ci e af ' "to dei raggi X e della pielograti,a, nella maggior tubi •C·ollettori, ci oè all'intiero ~pp·arato escre' . parte dei casi. Robin.son in 24 casi ·d~ rene e tore, mentre la p·a rte secretoria del. .rene .e .., ureterè doippi trovò che un pr·oc·e sso patolocioè: . I.e .capsule··'di Bowm.ann,. i tub1J].i c·o ntorti gi.èp aveva sede nel segmento .superiore in 19 e . le anse di H·eule prendono origine da queste c:;tsi. Ciò si ·spiega f.acilmente pensando che cellllie ·meso·dermiche .metanefrogeniche .che, in 1 una parziale ostruzione d·ell 'uretere. ieorrisp·onuna se~ione di un.· embrione, si djffer.e·nzia.no . . • dente, dovuta. alla sua posizione, sia sta~a chiaramente pe.r i loro nu.clei ,intensa.m·ente un .ìmportante fattore nella pro.duzione del colorati. Il bottone ·Ureterale continua a ere.. pro,c esso in •questione. · · · . scerte dirigendosi _prima: d•orsalmente e poi era- , S'Qiluppo embriologico del ~ene. - N·e i vertenialmente,, ·e presto in - ·e~so l 'estremità ti.g onbrati più .el·evati nella scala zoologica si hanfiata, a bulbo, colla sua corona ·d ì cellule nò tre tipi 1SUC·cessivi di prgani escretori: il mesod·ermiche, . detta p-e lvi primitiv;:i., . comincia ' pr·onef.ros,. il mesonefTos e il metanefros. Di a differenziarsi dal rimanente più .sdttile, cioè questi, i p·r imi due sono transitori, e soltanto i'11r·et.ere· propriamenté detto. Successive ramiil ·terzo permane a formare i:_ rene, come v.eficazioni della pelvi· primitiva dai:anno ·in .sedremo. Tutti e tre derivano da masse di celguito •o-rigine . ai ·calici e ai t11bi collettori. lule · me•s odeirmiche, dette r~ 1 e .frotomi, ·Che si · Intanto il setto uro.rettale, '.sce:h.dend:o in bastra.y\no ai lati d·el canal~ neurale. Molto pre- so fin.o a raggiu:o.gere la ·m embrana clo.aieaie, sto ;dalla ;porzi·one cefalica di · )questa 1co1onna divid·e la cloaca in ' una porzione ante.r iore· urodi ·cellule - prende origine. il pronefros. ·11 1resto g~nita1e e in una p·o rzione posteriore intestidi .essa si divide in una porzione . meson·efro . . nale. Naturalmente ·. il setto· viène a ·p assare ' geni.ca, che darà poi otigine1 al corpo di Wolff, posteriorrp.ente agli sbo·cchi -d<:}i due dotti di Wolff. Il p.eritoneo segue il . s~tto ·n ella sua eh.e formee in una .p orzione metan-e·f rogenica, , rà la porzione \Secretoria del rene. discesa ·e scivola fra le dt1e porzioni della \Clo.a. .· . Il pronefros' cqrrlspo:nde in lunghezza ai prica, giung~endo più· in bas·S.Q degli sbocchi dei dotti di Wolff. · I due foglietti p erito:rleali in mi · dodici ,s egmenti primitivi, . e nella razza seguito .s i .saldano fra Iorò e -f orman·o .i due umana -s·còmpare quan.d:o l'embrione.. ha · ragstrati della faccia di D1enonvillier· c:P,e, nell'.a.:.. giunto una lunghezza ·di 5 mm~ Non ha nei dul.to, si trova ·fra la p rostata e il. retto. vertebrati più elevati al cuna funzione nè alSiccome poi, per un processo di dilata_.zio,ne, · , cuna importanza, di .e sso ,p ermf1ne solo 11 dotto escretore· che div,e rrà ·u dotto di Wolff, .cfoè il l' estremità inferiore ·d el à.o.t to di Wolff condotto esor.etore del mesonefros. corre a for.rpare un.a parte ·della parete della ve.scica, :cosf l'ur,etere vfen.e ad. av·e.re tino sbocIl mesone,~.ros o eo:rpo di .Wolff, ·che in alcune co· separato e distinto da qu-ello .del dotto di •Specie di ·pesci e di anfibi per.m.an.e com.e or~ .. gario è.scr.e tore, è formato da un · insieme ·di Wolff. Si ·comprende ·_f acilmente, quindi, come da tubuli ,e di g.J.1cr~erulì che .si !. estendono dal quinto ·segm~Iito cervicalè. ai terzo lombar·e; e una esagerata. o · da una prematura biforca. zione .del,l a pelvi primitiv'a,, si abbja un ·« ure- • quand·o !~embrione raggiunge una . lunghezza • tere · bifido ». Riguardo .alla or~gin.e dell' cc ure:. di 4.5, 5 mm., il 1stlo 1dotto, C:fi çui è stato p,a rlato . :p rima, raggiunge la .cloaca e quiv'i 1sbo cca. . tere doppio », cioè con sb.o cchi in vescica seFelix non cred-e che quest'organo arr.i vi maf a pàrati, Felix crede che bi·s ogni riceriea:rla nel . ' (9) 2 • ' un~

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IL POLICLINICO

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fatto -che ,dal dotto di Wolff nasçopo due bot- Kernig e di rtigidftà della nuca), presentava . . . toni anzichè uno solo. not~ ·clinich.e, come cefalea intensa, vomito, Pohlman riti.ene in'vec·e che l' « ur.etere dop- bradi.c.ardia, .c he Ti-chi.amavano l'a~tenzione del pio » sia doy\lto a una biforcazi1one del bot- medico direttamente all~ meningi. Il liquor in ton·e ureterale, cqsì vici.n a dl dotto di Wolff, uno dei ·m alati era torbido e -con abbondante da veni.risi ad .a vere due distinti orifici u.r ete-. sedim~nto, ~anto da f.?-r pensare. a . prima vi- · rali quando il dotto di Wolff si rigonfia per sta a:d una me~gite ·cerebro.-spin.ale, ·ma l' asf.ormare; -come si è visto, u:q.a partè ~ella pa- .. senza di febb~e ·e (ti rigidità nucale, ·Io stato · rete della vescica urinaria. , "- ·generaie,. \1 reperto d.el sedimento . (2 linfociti Conviene aggiunger.e che l'ureter.e che pro- per 1 polinuéleat0>), l'ass.e.nza di meningococchi, . I viene dalla pelyi superiore sbocca in v1escica lo stato . .generale buono permettev.ano di eliin generale più in basso di quello che proviene minare il .s ospetto. Nel . secondo caso la menindalla pelvi inf·erio.r e, .con:ie aveva già notato gite ebb·e un and.ament.o parossistico con feb.: 7 1 " ' eigert dal ·1877. bre .alta e crisi epilettifor:r:ni :e ·vero stato di , Gli AA: hanno trovato n.e lla letter.atura altri ma:le ~pilettico drur!llte 4'B ore. 29 casi simili al loro, con d·oppio ·r ene e dopN.el 'l>rimo e nel terio .m.alato, invece, af€]).:. • pia pelvi e uretere, in gradi vapabili da una . brili entrambi, 1a -cefalea vio~lenta,· il vomito biforcazione in prossimità del ren!3 fino ·a . un erano gli esponenti dello stato mo~boso della vero « doppio uretere ». In tutti questi casi si mening.e.. era re·so necessario un inteT:vento chirurgi.co Tutti e tre gli ammalatì guarirono. Essi nnn a causa. di qualche pro.e-esso p·atol-0gico insito .a v·evano .storia di zues, la reazìon.e ·di_w .assernel rene a·n ·o malo,_ ecoetto. che in due nei quali mann era negativja , la te~apia a.Ts,ynobenzblisi dovette intervenire a caus~ dell'incontinenza senza effetto s.ulla 1inf ocitosi. Il liquido C€di orina prodotta dall 'uretery' sopranume·r ario !.alo-rachideo non presentava bacilli di Koch che .s i apriva all'·estern.o. T~1tti vengono rif.~ e il sedimento: i;noculato, non dete:rrp.inò m.a· . riti con .scarsi 1dettagli. . lattia · alcuna nell1e cavie. Q11esti a;rgc;>menti, Gli AA. ooncludono .affermando: uniti . al .con·cetto generale . che noi· abb·i amo sul10 .che il loro è .il prim.o caso completa- }'.andamento fatale .d·ella meningite tubercol.8imente .descritto e disclisso; . . re, dovrebbero ·far €scludere la possibilità che 20 che la condiz-ione di rene e uretere dopnei tre malati .s i tr.attasse di m·eningite . di napi non è r.ara e che la metà sup.erior.e è spesso tura ttlb·e rcolare :· ma ,s ono descritte (Barb~er) la 1sede di un proicesso patologico; ' . forme •transitoriè di meningite tubercolare, si30 che il catet.e rismo degli uret~ri, la ra- . mili alle poussées tnfi.ammato}'.i-e delle sierose; diografia e la pielografia hanno rB~o facile la ' alcuni iJnoJ.tre . ·considerano 1 erpes zooster codiagno.si· di questa malformazione; · me compagno o manifestazione della tuber·co40 che l'asportazione della metà del rene losi c•l inicamente urimitiva (Barbier e Lian). coll.a sua pelvi e col .s uo uretere è . senza dub~ · · Gougeot e B.arb1er hanno pubblicato l!ln, osbio il metodo· di cura di elezione. servazione di meningite tlihercolare, consecu· M. A. tiva a zona, che gu.arì completamente~ il liql1 ido cefQ.lo-rachide.o presentava linfocitosi e NEU'ROLOGIA. l'inoculazione nelle cavie fu positiva. A malgrado di tutti qu~sti argomenti che Le forme c11rabili delle meningiti acute confo rterebbero l'ipotesi di una eventuale pacon linfocitosi rachidiana. togenesi tuh~rco1·are della manifestazione mor(P. MAURIAC. Pi:Lris Méd., ·26 ottobr€ 1918). bosa meningea, sebbene in due malati vi fosLa diagnosi differenziale, dinanzi ad un m.a- se anche nei precedenti una pleurite tubercolato con si.n drome menin.g·ea, nei quale l'esa- lare, tuttavia l'A. resta nell'in·certezza, esita:nme del liquor dia un.a netta linfocitosi, volge do tra una lesione d 'origine tubercolare ed verso le dué eventualità comunemente note del- una infiamma.ziòne banàle di origine zoostela meningite sifilitica e della meningtte tuber- ri.ana. La prognosi . tuttavia in questo genere. di colare. Come la linfocitosi nel liquor può riscontrarsi senza risentimento meningeo (paro- malati è favorevole: essi guariscon'o; ma la t ite, r et1matismo cervicale, zona), così esisto- gu'arigìone anatomicu, se pur àvviene, è molto \ no forme· · di. meningite acuta ·con linfocitosi, tardiv a: infatti i tre malati, dopo 2 me~i, pre. clie non sono n è t'ub.ercolari, nè sifilitich.e. . sentavano ancora linfocitosi rachidea. L'A. n e porta tre esempi nei quali la sin- · Qualunque sia l'origine di queste manifesta- _ tom atologia, sebbene incompleta (assenza di zioni me11ingel'., e qualunque sia l 'esito !onta-

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no di un attacco o di numerose p oussées, è necessario fissare che non· tutte le r eazioni meningee, a formula linfocitaria, sono d'origin e sifilitica o tubercolare, almeno del tipo di quelle comunement.e conosciute . , t. p.

SIFILOGRAF IA.

Ma 1a t.ti e nervo se 1u e t i che e difiusioite della sifilide. · ' A. Giannelli · (Quaderni di Psichiatria, 1918, n . 7-8) sostiene che la diffusione delle malattie nervose può essere presa come indice dell'andamento della .sifilide in una regione. Naturalm·ente a tale ri1g uardo non bisogna tener ~onto di quelle neuropatie nelle quali la sifilide rappresenta .solo un fattor.e predisponente · o di quelle nelle quali ·il processo anatomico si presenta sotto. forma di _gomma o di fl ogosi iper.plcvstica ~ror1i.ca o con una partecipazione -principale del sistema vasale. O·coorre invece pr·e nd·ere in considerazione solo quelle forme di sifilide n.ervosa che per il ' loro _particola.Pe decorso 'clinico sono· più d·elle altre .soggette ad essere controll ate e registrate in pubbliche istituzioni 'd i cura o di ricovero. Queste malattie sono la tabe e la paralisi progressiva, malattie 1a cui· origine, anzi ·la natura sifilitica, prima intraveduta in base ai &oli dati anamnesti·ci, ora, è indiscutibilmente accertata in base ad elementi anatomici, batter~ologici e ser·o logici. E delle dette due malattie quella che meglio si presta agli studi statistici in quistion·e è. la paralisi progressiva, per·chè gli individui, che ne sono affetti . s9no quasi sempre internati rt·e i manicomi per modo che riesce possibile ricercare l'.andament-0 del~a paralisi progressiva in una data regione .e quindi la diffusione della sifilide n·eJla regione stessa. Dalle .r icerche fatte nei manicomi nella Provincia di Ro1na dal 1881 al 1916 risulta che nel Lazio il numero dei casi di parali.si progressiva è andato .aumentando ~on oscillazioni fino al"1899 ed 'in se.g uito è diminuito considerevolmente, mentre è aumentato molto i l numero delle ammissioni di pazzi in toto, .come pure è anaata• aum"enfando 19 popolazione dell a Provincia, che dal 1881- è in c·o ntinuo in- · cremento. La per·centuale delle ammissioni per paralisi progr·essiv.a fu nel 1881 del 14,03 % sulle ammissioni totali; raggi unse il massimo di 17,93 % nel 1896; disces·e a 15,80 % n el 1899 ed è andata poi sempre decresc:endo fino a raggiungere il 4,61 <Jo nel 1909 e.d il 6,38 % nel 1916. È difficile stabilire il rapporto tra. il numero

di paraliti ~i progressivi e quello di coloro che sono stati ·contagiati di sifilide, ossia accertare qua nti s ifilitici finiscono nella demenza paralitica. Il Mattauschek ·ed il Pilez .su un ricco materiale di 4000 casi di ·sifili·d e in ufficia! i austro-:ungarici hanno creduto di poter stabilire chè la paralisi progressiva si presenta: con là frequ.en~·a del 4,67 per cento -casi di .sifilide. Senza voler considerare que~a cifr.a come Sicura tenuto conto an·che che nel determinarsi d·ella demenza paralitica contribuiscono altri elementi (disp·osizione cli razza, condizione sociale ed abitudini dei soggetti, modo e:l intensità di cura d·ella s ifilide iniziale, ecc.) è -certo che il ni1mero dei dementi paralitici p11) essere, sia pure approssi~ativamente, consi·derato come l'indice della diffusione della lue in una data regione. DR.

OSSERVAZION1 CLl~ÌCHE.

PIAZZA MARITT IMA DI VENEZIA INFERMERIA AVANZATA «LA .FALCONERA » .

Un caso di tetano curato col -siero Tizzoni pel dott.

VINCENZO GROSSI,

chirurgo capo-reparto . . 1

Senza ai.cuna pretesa di novità, pubblico un caso di tetano che pe.l ,s uo deco:z:so piuttosto atipico, di inizio subdolo, di andamento rapidamente maligno, di .miglioram.e~to brevre ·ma noteyole,' <li peggioramento grave e infir1e di guarigione, offre una prova .di più della bontà della sieroterapia in genere e dell'utilità de1 siero .T izzoni in ispecie. · L'Bn.ion·e dei medici italiani per la resisten:za nazionale .svol.g e in questi tempi un'azione allo ·scopo d·ella tutela dei prodotti nazionali d'uso sanitario: il siero Tizzoni è uno di questi che meritano un appoggio validissimo e una preferenza .sui congeneri esteri; perchè alla stregue dei fatti risponde, a mio parere, al eone.etto espresso dal Murri sulla questione che «i bu-0ni medici ita~ani quando saranno sicuri che prescrivendo un farmaco nazionale serviranno, quanto più è lor.o concesso, al bene dei loro malati, non . penseranno mai più ai . farm,achi d'altri p aesi» (1) .

(l) Policlinico, Sezione pratica, 9 agosto 1918. t

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·Ecco inta nto la ·storia clinica .alla quale farò sèguire brevi ·considerazioni: Càporal rn·aggi_ore D. .. F.. . Entra il 18 luglio 1918; provie11e d alla sezione di Sanità ove è stato . portato verso l e ore 16, in seguito a ferita d el piede destro da scoppio d'un petardo a ... ~ Basso Piave). Gli è sta ta praticata una

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IL POLICLINICO

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fasciatu·r a e l'ini.ezione antitetanica; poi si è applicato a intervalli un l accio .al terzo infer iore della coscia destra, ·Che è .s tato · definitiva.mente .stretto durante il traiSporto a questa infermeria. · Il ferito racconta di aver calpestato una bomba a mano inavvertitamente e subito di essere caduto a terra. Dice di' .aver perduto molto sangue. Non si ·lamenta di dolori al piede, ma pvega insistentemente di togliergli il l·accio, che , lo tortura. Non ha avt1to ·m a.lattie degne di nota. In questa gll.erra tu colpitò .a Gorizia da p.allottola· di shr.apnell, .che fortunatamente forò solo l'elmetto brucia11dogli a;ppen.a i capelli. All'esame obi·ettivo si nota un individuo molto anemico, piuttosto tran.quillo 1 di costituzione regolar.e, ben nut:riito, polso regolar.e un po' vuoto, di frequenza lievemente· aumentata. Il calore del corpo- è normale. L'arto inferiore destro presenta un laccio bene stretto al terzo inferiore della ooscia in corrispond.enza del canale d'Hunter. La gan1b a è pi u ttois to fredda. Si lascia in si'tu il laccio e s i scopre 1a ferita. . A.ppare un orribile sfracellamento del piede senza che si distingua gran co·s a; solo il lato interno appare integro e più o meno normale. Con abbondante lavaggio di acqu·a ossigenata }Jrima, di permanganato dopo. si riesce a vedere ed asportare pezzi di osso, dita ·stacca'te, brandelli di cute, fili di erba, terriccio, residui cli stoffa, schegg.e m·e tall1che; i résidui dei tre metatarsi e delle dita corrispondenti sono in gran parte asportati, in parte lfl-sciati sul focolaio : la cute e il sottocutaneo isono bruciacchiati e scollati dalla pianta del piede, i muscoli appaiono in massima parte conservati, il tarso è anche esso fracassato, l'articolaz.ion~ tibio-tar.sica aperta; ·si vede l'astragalo scoperto e il malleolo peroniero fuOTiesce privo di parti molli. Alla regione postero ...esterna. della gamba · fino al terzo superiore .si ha ustione diffusa della -cute. Si git1dica inutfle qualsiasi legatura dei vasi, da.ta l'am·p iezza delle lesioni: la pe.didja è ·c,e rto lesa, le ·1 plantari devono .essere anch'.e sse interessate, solo la peroniera dietro al malleolo appare ben conservata. · Quanto all'amputazione, dato il tempo relativamente breve dalla ferita, la cura impiegata a ripulire meticolosamente tutti i focolai, la possibilità di dominare l'articoiazione tibio-tarsica, si giudica opportuno non pensarvi pel mom ento. Si zaffa accuratamente .con garza iodoformica, si pratica una fasciatura molto c0mpressiva e si toglie il lac·cio alla coscia. Si pratica t1n seconda iniezione antitetanica profìlnttica. L'ammalato è tranquillo·, non perde sapgue, la. gan1ba riprende iJ. suo calore normale. Do- . l >O 24 ore si cambia la medicatura, si asportano en11tamente altri tesst1ti necrotici: visto che i1on si ha emorragia, ·Si zaffano dolcemente 1 u tti i recessi con garza sterile, si applica una fa cscia tura leggerm ente ·C ompressiva e si mette il piede a bagno a permanenza in una soluzione d'ipoclorito di calcio preparato estemporanearnPnte farendn bollire dell'acqua con un po' d'ipoclorito e m antenendola tiepida con lampa:' ln n,(l n lcool nl disotto del ba gno. Il ferito ha febbre serotina r emittente al mattino. La so-

luzion.e d'ipoclorito ·si rinnova ogni tanto. Dopo un giorno si rimedic~ e si asportano .altri residui di ,osso e tessuti necrotici. Così ·con bagno a permanenza e medic!l-tura quotidiana e asportazione di tessuti ne-croti.ci la piag.a: migliora sensibilmente. Resta solo l'astragalo necrotico, che è in parte mobile e permette lo zaffamento all 'intornò di esso. Il decorso della temperatura è stato quasi sempr.e -con lievi elevazioni serotine, non superando i 39°. · La sera del 1° ;agosto il ferito, mentre mangi.av.a delle pesche sciroppate (in mi~ preser1za), mi domandò ;perchè erano dure tanto da far fatica a masticare .. Mi insospettii e praticai una iniezione .antitetanic.a .a. dose profilatti1Cia. La mattina seguente feci una nuova iniezione antitetanica senza ·Che fosse venuto nessun sintomo, ·e asportai l '.astr,rugalo. Nella giornata l'a.mmalato fu anzi tranqutllo, èantò a sqwarciagola con dei compa·gni di corsia e io oominciai .a rassicurarmi. La ·S era p.erò c.omparve Lieve dolore di gola, specie nell'inghiottire, e l'ii:1fermo ·sosteneva ciò dovuto ad una escoriazione s-µlla lingua verso la base, che realmente esisteva. Io feci una nuova iniezione profil~ttica e diedi di'8pOsizioni per isolare l'ammalato. Nella notte nel sonno questi si sveglip di ·soprassalto .ed ebbe un senso di soffocazione, che scomparve :rapidamente. La mattina seguente l' ammalato presentava alcuni sintomi del tetano : rigidità della nuca, trisma lieve, · disfagia, disartria; riflessi téndinei esager.atiissimi~ olono del piede sano. Praticai alle 10 e up quarto una · iniezione endo-= rachidea di s· fiale di 'siero :preventivo, cioè 25 eme.- di siero. Non ottenni miglior.a mento. . .\Ile . 4, allarmato. P,raticai una iniezione endov·e nosa di 3-0 -eme. di siero: dopo uno o due minuti si ebbero fenomeni anafilattici: orticaria, specie sul braccio dell'iniezione, e ·senso di caldo, dolore alla ferita fortissimo; lieve obnubilazione. L'infermo migliorò lievemente, o megliò non peggiorò : io continuai a fargli · iniezioni di siero endomuscolari e sottocutanee, in modo da fargli complessivamente nel · primo giorno 100 cm·<;. di 1 siero. Medicai altresì la piaga, che era di brutto aspetto, che. ·contrastava in modo veramente strano con lo stato ottjmo dei giorni precedenti. Mi astenni da qualsiasi manovra. Praticai le iniezioni di siero per lo più alla facçia posteriore della coscia destra, verso lo sciatico. Naturalmente disposi la cura sintomatica più aécurata. Posi due infermieri di guardia nel l ocale di .i solamento: feci chiudere le imposte, proil,ii di far.e qualsia$i rumore o di toccare in nessu·n modo l'ammalato. Nello stesso tempo feci fare esercizi . di respirazione artificiale agli infermieri, posi a portata di mano apribocca e tiralingua, feci iniezioni eccitantf iniezioni di morfina. Nella sera l'infermo su.dò abbondantemente. urinò spontaneamente; alvo chi11so. La notte del 3 aEtosto l'infermo fu piuttosto .._ tranquillo, si acrent11aron0 molto i sintomi tetanici, però lo $tato generale non peggiorò. Il mattino seg11ente (4 agosto) feci altre iniezioni di sier0 endomuscolari, a mezzogiorno venne il prof. Tizzoni esnressamente da Bologna e trovò il malato abbastanza bene e fece un buon giudizio pro~no~tico. Praticai una iniezione endorachidea di 25 eme. e altre intra-

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muscolari di 50· eme.; e medicai la ferita: Nel È ·Un •Caso semplice di tetano : però è una p1omeri.ggl.o .un ·ClLstere. : prova rSicu ra della si eroterapi~. ' L,a sera J'inf.ermo ebbe la . febbre a 40° come È logJ.co che il .siero non si.a stato il solo a • mai avev,a .avuto. Lo ,s tato tetan~co si ,aggravò. come n essuno ·avrebbe su'Ii posto : .1scoss.e tonico- . òtten·er.e la guarigion.e, ma rç.-01 to ·abbia anche cloniche, incosci.enz.a assoluta, disartria coìn- ,contribuito la ·c ura sintomati·ca; però. lo svele·p leta. P ·o teva appena em·etter.e suoni inarticonamento dell ~individuo è da mettersi iii rela, lati. Praticai ini ezioni intr.amusco1ari àd alte zione netta cpn l'uso del ·siero e basta .p er ·condosi, ma non otte:onì nulla. Alle 22 riisolsi un'.alvin~ersen€ un 1 es-ame superfi.ciale de1 t~atta­ tra iniezione en·dovènosa. Con un ·.ago grois so infilaj una v·ena del braccio e prim.a di iniet- mento curativo. . . . ' tar.e· il siero feci fuoTiuscire 1c irca 500 eme. di Le prime dosi di siero non hann-0 ~atto altro sangue, che .appariva di coli0r rosso-scarlatto che rendere pìù subdolo l'inizio del male, ed filante, .scarsamente coagul'abile; iniettai circa è forse da mettere in r·elazi one a'rl~.astragalecto, 35 amc. di siero, e questa volta non eb.bi reamia (necessarissima d'altra parte pe~r non avere Zi<(>n·e note.v ole n è fenomeni anafilattici. • Ordinai a.g li infe1·mieri di ess~r p·:r.eçisi e di . recessi e tessuti neoroti'ci nella ferita) lo svipraticare uno la respirazior1e .artificiale in 'caso .lup,p o ·chiaro ciell'inf.ezione. di bisogno e · 1'altro correre a chiamarmi, e Così la prima · iniezibne endor.achidea di sieprima di ·1asctar·e l infermo fe.ci una ini,ezion-e . ro . non' mostrò risultati cùrativi, di morfìna· di un centigrammo e mezzo e due di . che invece canfora. Alle 2 di notte un Ìnfermi ere. Jni chiafurono _nettamente pafesi dopo la iniezione enmò e· mi disse · che purtroppo era avvenuto queldovena.sa. Lo .stesso comparire d·ei . fen·omenf . 1o che avevo n·r ·evisto e che aveva las·ciato il . compagno .a fare la res.p irazione artificiale .. ' anafilattici fu immediato : dopo is oli due o tre minuti si ebbe orticaria, dolore fortissimo .alla C0rsi : trovai il ferito che si era riavt1to, ma ferita. Allo stato ,grave e al peggioramento diei era sempre in condizioni di sperate. Av.eva una ' . contrattura enorme di tutti i muscoli, speci·e . disturbi -disfagici e disartrici segui una pausa del dorso; scosse ripetentisi du·e o tfe volte al di arresto •e quasi di miglioram·e nto. · minuto, generalizz.a1e; incoscienza; temper.atu-· . Credo perciò .che · la cura molto intensa e le ra 38°. Non osando far.e altr·e iniezioni di siero, mi decisi a praticare una puntura lombare dosi .abbondant.i contribuir~no in -P·fÌlno te·m p·o per decomprimere i centri nervosi e vi riuscii a rallentar,e il decorso .m a)igno ·del tetano, dana fatica in posizione orizzontale. Feei fuori.- do così speranza di miglioramento µlteriore . uscir.e circa 120 eme. di liquido cefalo-rachiChe infatti le. dosi dei primi giorni 'furono · dianol ma l'infermo -non migliorò , subito. Feci ' altr,e ini.ezio·r u di un cgrm . di mortìna e olio inca:paci di vincere la virulenz,a della tossina canforato. · ~ tetanicçì_ lo dimostrò la recru~._e,scenza imiprovLa mattina .segue;nte (5 agosto) miglior.amen- vtsa accompagnata -da una forte elev~zione to .notevole; alle dodici nuova .iniezione endo. a anche · attribuire . rachidea di 25 eme. di siero. Medicatura della · termica alla qu.a le s i ·potev· importanza causal e. È ·evidentissimo . però che piaga con ·abbondante :siero. antitetanico. N·el tll porn·eriggio altre iniezior1i endomuscolari di le Cl1re sintomatiche prestate non bastarono 75 ,eme. !\1inzione e defecazioni spontanee. da solé a ,o ttenere il miglioramento . e .P oi la I gioì·ni segu.e11ti miglioramento sempre norapida guarigione: le nuove ,dosi ,abbondanti tevolissimo; ron rari accenni a riacutizzazione iniet.t ate, sia per via endov.enosa che endoravinti con ·. iniezioni di sjero intramu·s colari con dosi a ·s calàre da tr·e iniezioni curative endo- chiclea, sottomu:scolare e sottocutanea, furono muscolari, a due, a una nelle · 24· ore, e poi da le sole efficaci: Purtr0ppo bisogna riconoscer,e · due iniezioni profilattich.e quotidiane a una .sola che fil rag.ionamento è in,d uttivo, ma cc l'·oechio a giorni alterni, regolate .secondo i consigli del clinico » dei no.stri antichi sussi1Ste .s·empr-e · e . prof. Tizzoni. Medicatura giornaliera con garza ' . sterile ·e con siero antitetanico. La piaga acquila cl!l1~a ab juvantibus non cqntriolla spesso il . sta :granulazioni .sempre più belle. N.el medimeccanismo d'azione del farmaco . Che :s e si Gare, il giorno 12, si tenta d'al1'urigare la gam_) ba d.estra per evitare l '-a nchilosi def gino,c chi 0 ' p,e nsa che tl tetano guar~va Jo stesso senza la per la p·osizione continua. in semifl~ssione. Do- sieroteraipia, ma semplicem 1ente. per il fatto delpo poco si notano ·scosse toni co-cloniche genela detersione · e dell'accu'r ata medic&tura della ralizzate che si ripetono a lunghi intervalli. Si piaga, i o risponào solo che quando nei giorni pratica una iniE}zione .sottomuscolare di 25 eme. di convàle.scenza ricomparvero scosse tetanich·e di siero. Nei giorni .s:eg11enti l a piaga miglio~a moltissimo. I fenome11i · gener:ali sono sco~par­ .b astò alimentare l a dose dell,iniezione antite ~ • si : resta il trisma che si v in ce a mano a mano tanica. -ner , vederle sieomp·arir.e, . senza vol·er ricon un apribocca, e la contrattura dei rnD:.scoli correre a ·tutta la dottrina· dei sieri oggi di dodella nuca che via via .scon11Jare a nch'essa . . minio comune . . Complessivamente si sono iniettati a ·sèo·p o Che il . siero Tizizo11i · ·$ia poi l'ottimo non ~ curativo: 620 . eme. di siero con 11 iniezioni qùi il mio assunto : esso è da imporre sia persottocutanee da ·5 a 25 eme.. 13 intramu,s colari da 25 a 50 eme., 3 endo1:.achidee da 25 eme., , · chè il Tizz.c)ni fu c·on la Catta,ni uno dei primi 2 endoven"o.se da 30· e 35 eme. La d,ose massima a studiar·e la si,eroterapia _çtel te~ano, sia per:. iniettata ft1 nella giornata del 4 9.i 135 .eme. di cl1è il prodotto è italiano. E preparato poi cori si ero, distribuito p·er tutte le vie: non si eb• garanzia di assoluta aset~icitP.-: n elle numerose bero allora fenomeni anafilattici. 1

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iniezioni fatte non ho visto un as·cesso, e il fatto ha importanza massima, specie nel caso di iniezioni endorachidee 1ed endovenose. Un'altra osservazione ha permesso questo caso, ed è che il siero ha dato risultati brilfanti nella cura locale della ferita. 'È vero ch·e la fìerita era già accuratam.ente· detersa di tutti i tessuti necrotici anche ossei, compreso l'astragalo; m a nei primi giorni d'infezioni e· la piaga . ..I era divenuta bavosa, di col0r rosso-vinoso. a .secrezione piuttosto fetida. I'bl:}.ene, dopo applicato ampiamente il ·s ~ero la deter:sione è avvenuta più rapida, le granulazioni più rigogliose e h anno preso un .as·p_etto più roseo, la' secl'ezione è diminuita fino a divenire scarsissima. Non so se tutto ciò debba attribuirsi alle leggi di osmosi .e alla is0tonicità del siero di cavallo, o anche ·al potere antitetanico del siero : occorrerebbe. una serie di esperienze e . 'di ~tudi . Osservo solo il' fatto obiettivo, che in migliaia di ferite trattate ' ·Con i ;netodi più svariati dalla medie.a zione umida all'asciutta, dalla asettica all 4antisettica, dall'applicaziione di pomate a quella di par.afina, ambrina, resinina, sol.o raramente ho visto un miglioramento così rapido della piaga. È :pur vero che dopo infezioni gravi è vecchio precetto chirurgico vi sia un ri1sv·eglio dei poteri di d ifesa e una gu.arjgione più rapida delle ferite, ma è anche m olto comune . l'u so delle medicatl1re con soluzioni isotoniche di svariata composizione chimica; ciò farebbe pensare eh.e 1so.uzione isotonicaJ J)er eccellenza sia il siero di sangue, e ancora più utile non tanto p~r la sua concentrazione salina, quanto pel contenuto in composti or. . gan1c1. .. Concludendo, il mio caso è ur10 d·ei , tanti casi di tetan.o : ha solo il merito di dimostrare quanto possa la cura conservativa ben applicata e quanto la cura steroterapica regolata non da norm.e generali teoriche, ma accoppiata alla cura sintom.a tica :precisa caso per caso. Zona di guerra, agosto 1918. , 1

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OSPEDALI ì\IIILITARI RIUNITI DI BELLAGid

diretti dal magg. med. TENANI prof.

OTTORINO.

• A proposito di una doppia ed ampia resezione • dell'intestino ten11e

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pel ten. med. PACCHINI dott.

PIETRO,

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aiuto.

Riferisco il caso per l'importanza dielle cònsiderazioni .che ne derivano. Il giorno 2:3 settembre 1918 Yenne ricoverato nel repart o chirurgico di quest'ospiedale il soldato D ... G... , ch e aveva riportato vent·i ore nrirn.a ferita d'arma da fuoco penetrante all'a ddome. E so presentava soltanto il foro d'entrata. del proiettile nel punt-0 di mezzo della li-

nea d'unione tra la regione iliaca sinistra e l'i'Pogaistrio. Si notava n·otevole mieteo.rismo e dolo:i;-e vivissimo spontaneo e alla pressione anche m·odica, specie n·e lla metà sinistra dell'addome; non vi era singhiozzo. ma !Si P.resentò una volta il vo·m ito ·durante la r.adioscopia,' che diede esito negativo per l'accerta.mento ·d·ella presenza del proiettile; vi ·era scarso versa!llento libero nella cavità peritone.ale. Le urine 1S'i erano mantenute normal·i dopo il ferimento; così pure non ·e ra :com·p ar.so sangue nell,e feci. Non si appriezzavano lesioni degli organi toracici. Temperatura 38°, p·olso 100, respiro 30. L'assenza· del 'Proiettile nelle pareti addominali desunta dalla radioscopia 1 nonchè la sindr-0m·e ~clini ca d el paz.iente ·dim0i.stravano che si era in presenza di una ferita d'arma da fuoco penetrante nell'addome e, c·omé tale, .s·impon.eva l'intervento che fu eseguito ·dal maggiore medico . Tenani. In cloroeterona1~cosi si praticò una laparotomia mediana sotto:-ombellicale. L'apertura del peritoneo diede esito a circa 200 gram·m i ·di liquido si.eT·Oematico. Le anse del tenue, che tentava·n o di protudere ·con viol1enza, erano fortemente c·ong;e.s te e meteori·che .. In un primo esam.e d·ella massa ·i ntestinale, e p.reci1s amente del digiun·o, si notò una vasta lacerazione d·el me.seri.terio alla .sua base d'impianto sul peritone.o ·p arietale p1er l'estensione di cm. 4 x 5; i . margini 1dJella lacerazione erano fortemente contusi, -come si .p oteva rilevare dalla p.r èsenza di .grossi coaguli sanguigni tra le pagine della siero.sa limitanti la lesione. Le anse digiunali irrorate dai vasi della radiC'e mesentariale lacerata erano .fortemente cianotiche, asfittiche per un tratto .complessivo di cm. 70: la vitalità loro era talmente compromessa, da vedersi cosparse su d:etto tratto da num·ero.s i piccoli focolai di n ecrosi in istato di imminep.te perforazione; ·di più, su ·dette anse 1si vedevan.o fiocchi di fibrina, come del Testo anche sulle anse d·el ·colon trasverso. Per tali alterazioni an.ato·m i.che .s'imp.01se la resezi·o,n e di 80 cm. di tenue, facen dola seguir.e da ·enteroanastomosi l atero~laterale dei due capi ,sezionati. La lacerazione mesenteriale fu trattata. previa emo.s tasi provvisoria, .con l'escisione del. tratto sed.e di trombo.si vasali ed ·e morragie, e con 1sut11Ta dei margini di sezione della breccia .stessa. Due metri ·c irca a vall·e dell'enteroanastomosi si trovò un .s econdo tratto di tenue sulla cui 1superfic'i'e, insieme .con m·olti fiocchi df! fibrina, erano disseminati n11merosi focolai di necrosi iniziale; fra q11este lesioni primeggiava una doppia perforazione della paTete intestjnale, .a margini irregolari, contusi é necro,.. sati, da cui gemevano gas e m·ateriale fecale. I caratteri anatomici di dette perforaz,i oni facevano presumere che fossero state determinate dal passaggio del ,proiettile. Non e5sendo possibile nè p·rudente limitarsi alla semplice chiusura di queste due lesioni, si ritenne -Opportuno resecare un secondo tratto . di tenue pe.r l'estension.e di .circa .cm. 50, fino a raggiungere i limiti sani. La resezione fu ·s eguita da una seconda enteroanastomosi latero-laterale dei due capi sezionati. L'ispezione niù accurata di tutta la cavità ~ddominale non diede a rilevare la presenza del proiettile (che verosimilm.ente doveva es1

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SEZIONE PRATICA

sere una palla di fucile), i1è di lesioni a carico di altri visceri. La ferita laparotomica fu ~hiusa .strati, lasciando in ·sito un. . drenaggio alla Mikulicz; sutura parziale della parete .muscolare e cutanea. ' • Il d.ecorso post-operatorio fu ottimo per esserè cessati il vomito, i dolori addom-inali la temperatura febbrile ·e ritornato con relativa rapidità al normale lo stato generale. Il drenaggi.o f11 in quarta giornata .sostituito con altro sernplic e di g.arza e più breve; dopo dieci giorni il fond.o della ferita era rCOSÌ ben granuleggiante che si medi·cò a· piatto; in sedicesima giornata essa era completamente chiusa. L'aliIQ.entazione del malato. che nei primissimi giorni fu fatta per via rettale, dopo fu gradatamente ripresa per· via orale fino a raggiungere in ventesima giornata la dieta ordinaria. Le funzioni intestinali si ma11tennero regolari per t11tto il periodo post-operatorio.

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Il caso si presta a diverse L:onsiderazioni im. . porta:ati dal punto di vista clinico e fisiologico .. In sostanza si tratta di ·due r esezioni intestinali per 'l'estensione complessiva di metri 1.30, con ·doppia enteroanaistomosi latero-laterale,, f.atta 20 or.e dopo una ferita d'arma da fuoco penetrante nell'ad·dome, causante grave lesione dei vasi mesenteriali, perfarazi•one duplice del tenu e, nre crosi incipiente di due lunghi tratti di intestino e f-enomeni di pre riton ite acuta viscerale quasi generalizzata: interv-ento seguito da guarigione clinica perf.etta. 11 fatto più .saliente è che la laparotomia èon l'asportazione ·di due tratti inteistinali a circolaz.ione ~otevolmente comprome·s sa e perforati da 20 are sia ri11scita ad arrestare il pro .. cesso peritonitico manifestamente in cor.so. Ciò si collega alla questione ancora aperta sui criteri ·di operabilità dell·e f·erite penetranti dell'addome. Il S()lo crit~rio diagnostico che portò all'intervento n·el caso nostro "fu quello della presunzione di una peritonite acuta in co·rso, pur mancando il quadro clinico di peritonite da perforazione; e il fattore che portò alla guarigi()~e fu certamente la laparotomia, poichè le le.sioni anatom·o-patol~giche erano di una gr:avità tale che senza intervento avrebbero ineluttabilmente portato. a mò·r te il paziente. Di più, il fatto che la laparotomia fu eseguita sebbene la sindrome çlinica del1a peritonite si presentasse nel suo insieme molto _l.arvata, ed ebbe esito favorevol·e, sta a . comp'rovare ' che n·on vi è .s empre. corrispondenza f!a la cli'7 nica e l'anatomia patologica e che l'intervento può rius·cire benefic.o .anche se fatto tardivamente. · Ne risulta che, co·m e dice . il Lej.aTs, « la questione d·ella cura della pe.ritqnite resta anzitutto una qu·estione di diagnosi »; diagnosi che dovrebbe essere fatta subito, dop·o di oh e la condotta del chirurgo sarà pronta e decisa con 1

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l'intervento: qu.esto (nel caso di f.erite cli adna da fuoco) consisterà nella ricerca della sede della leisione, la quale, · ,se .s arà a caTico del1'in testin·o potrà .esser.e trattata con · 1a sempli·ce sutura a due piani quan·do la· perforazi~ne è unica o ve ne sono poche e abbastanz'a vicine fra lor.o, con la r esezd.one del segm.e nto intestinale nel caso di perforaziòni multiple e .ravvicinate. Non va trascurata la ricerca del , pToiettile e di corpi estran·ei nella cavità aiddominale. Che la diagnosi in ogni caso debba essere fatta il più presto possibile ·risulta e dalla n·ecessità di arrestare o .sopprimere . il processo anatomo-patòlogico .e di interv.enire prima• che le condizioni genera!~ del paztente siano tanto gr.avi da non poter .sopportare l'aneste·s ia e il trauID:a operatorio. Come ripeto, il nostro caso rientra tra q11elli in cui l'operazione vien fatta · tardivamente, ed ha tanto più valore in quanto por- · · tò la guarigione 1d.el malato. Secondo J.e ultime statisti·che dei chirurgi è stabilito che la mortalità dElla pe'ritonite da perforazion.~ è minima nelle p1 r ime sei ore, raggiunge in m·e dia il 40 % dalle sei alle dieci -OTe, il 70 % dall·e ·dieci. alle ve!}.~i ore .......e il 90.°lo ed oltre dopo le venti ore. Trova dunqu.e ragi·o ne l'o•d ierna m.a s.s ima chir11rgica che di fronte ad una ferita d'arma da. fuoco pe·netTant.e n•ell'addome la l aparoto.m ia iprecoce dev-e essere fatta « incon·dizionatamente >>, e ciò, dioo, ha tanto più valore quando si consideri che in tali ferite il ·contagi·o del p·e ritoneo av. viene nel momento stesso in c11i l'intestino od altr9 viscer.e cavo rimangono perforati, e d ogni -ora di ritardo nell'intervento allontana .s empre più il chirù.r go dalla probabilità di salvare jJ paziente. .. Non è mai abbastanza prospettata la necessità dell'intervento pr.ecoce; a diagnosi .f atta di ferita penetrante, quando. si p ensi che non tutti ·i chirurghi ne sono an·cora ·convinti e che si attengono , al c.oncetto dell' «attesa arm~ta ». ·Si è affermato ~che il criterio più importante per tener .sospesa la lap.arotomia è quello della valutazione delle condizioni generali del pa. ziente; ma ciò è erroneo, anzitutto per<!hè, anche essend·o bu·one tali condizioni, il prbceisso anatomo-patologico .s egue . f.atalmente la sua evoluzione e può dare all'improvviso i segrii · più salienti di sè, con conseguenze poi il'rimediabi1i; secondari amente perchè, se si atten·de, p,o ssono .sc·op.p iare fenomeni di peritonite, di emorragia o di shock : in tali con1dizioni l'intervento ha minori probabilità di riu·s cita e p·otr.ebbe dover.si limitare ad una laparotomia sempli·ce (o esplorativa). D'altra parte, la speranza che detti fenomeni $Compaiano per protrarre l'operazione e farla i·n m_igliori condi-

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IL POLICLINICO

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zioni è troppo· fallace per ten-erne ·conto. La laparotomia .semplice (·o esplorativa) fatta tar- · div amen te non fa -che . agg·ra vare le condizioni del paziente, essendo ormai . dimostrato . . che l'intervento ne abbrevia la sopravvivenza. Che nel caso nostr o l a guarigione si sia avverata sebbene l'intervento ·sja stato· eseguito_dopo m·o lte ore .dal trauma, si spiega col fatto che la peritonite non rs i ·era ancora generalizzata e l'esten. sione del process.o flo gistico fu imp·edita dal1'asportazionè totale d.el ·fo.colaio •di partenza. ' Nel caso di lesioni _di altri visceri, altre sono (e non di minor valore) 13 ragioni per cui s'impon.e l'op erazione jmmediata (emorragie interne, versamento di prodotti di .secrezioné o :di escr ezione, .ecc.)'. . li caso n ostro h a inoltre una singolare i'mpoTtanz.a per la lunghezza del segme·n to di intestino resecato, te11·endo sopTa tutto présente elle la resezione è .s tata doppia, · e quindi ·dop.piia l'intensità del trauma operator1o. S.ebb1ene la . nostra resezione non ·abbi a toccato · i lirr1i.ti m assimi ~d eac·ezionaJi Taggiunti 1da. Ruggì, Storp e l'figriso1i . (ri:sp-ettivamente m. 3.30, rn. 5.10 .e m. 5.20 di tenue), pure per l'estensione sua il n o.s trò ca so v.a annov erato fra i più rari di rese.zione di lunghi . tr.atti di tenue 1con .sopravvivenza del ~alato. Il Luciani nel ,s uo trattato di fisiologia cita oome esempi di tal g.enere il caso del Boum (resezione di m. 1.37 di tenue s~guìta da m òrte p-er marasma dopo quattro 1 mesi), del Kocher (m. 1.60 di tenue, guangione), dello S'c hlan ge (m.· 1.35 .di tenu·e, guatigion.e), del · Trombetta (m. 1.10 di · tenue, guarigione) . Tutto ciò star ebbe a dimostrare che il tenue, l 'organo più importante per l a di gestione e per l'aissorbim·ento degli alim·enti, possiede una facile adattabilità funzionale. La prova di ciò • $i ebbe, anche ·nel caso n ostro, per 'la rapida ripresa del peso ·Corporeo del i1aziente, al. punto da ave1·si p·e rfino l' aumento idi gr. 600 nella prima settimana, di gr . 500 rrella seconda e terza. Però questa adattabilit~ funzionale non si può dete:vminare ·1co11 dati assoluti . Si è visto, cioè, che aJcu11i pazienti poterono dopo una lunga resezione di tenue riprendere un • con1pl eto equìlibrio del ricambio, a differenza di altri in c11i l'esten sione del .s egmento resec.a to ft1 ininore. Ciò significa che la funzionalità del tratto intesti11ale residuo ha i1iù import a11za cli qu ella del tratto asportato, cosa cl1e i1011 si può stabilire con i11·ecisione nei singoli casi, ma che sa rebbe tanto imp'ortante co11o~cere i1rima di fare la resezione, per sapere, cioè, CJl1ale ll1nghezza massima d'intestir10 i 1)110 sezionare. 1

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0SPED~LE DA CAMPO N.

EII:lpiema ·con ·eliminazione di frammenti di tessuto polmonare in t1n ferito al torace. Do tt. PIERO PERAZZI, chirurgo capo-reparto. , . •

·Si tratta di una ferita da proiettile di shrapnel ai . polmone sinistro complicata da raccolta pl~urfca puruTenta contenente frammenti di tessuto .p olmo·n are liberi. Essendo le complicazioni delle ferite polmonari argÒmento di attualità, ne riferisco in l;>reve la .storia . Cap. G... C... , del ... regg. fanteria. Ferito il giorno 8 dicembre 1917 sul Grappa a1l'emitorace sinistro da proiettile di shràpn.el. E same obiettivo. -. Ferita a fondo cieco al torace sinistro, al~'altezz a della quarta vertebra dorsale sullà linea ascellare posteriore. Suono. nettam·ente ottusò alla metà inferiore del torace; sputo striato di sangue, marcata difesa addominale, vomito. Dieta assoluta, .ghiaccio all'addome, morfina. Nei giornì seguenti i sintomi di reazione l)eritoneale .si attenuano fino a scomparire, J.e condizioni generali sono .sempre molto .grayi; p olso pi.ceolo, aritmico,. dispnea accentuata, escreato purulento con .s trie di sangu:-e. Il giorno 3 gennaio 1918 . l'ammalato è in condizioni molto gravi, espres.s.ion.e del viso sofferente, dispnea accentuata; alla percussione tutta la regione posteriore dell'emitorace si-. nistro nettamente ottt1sa, . fremito vocale tattile abolito; all'ascoltazione respiro soffiante alla metà superiore dell'emitorace. La punt11ra esplorativa dà esito a liquic:0 siero-sanguig·no non torbido. · . Il 15 gennaio compaiono edemi al viso. Ai fatti opiettivi già rilevati a carico dell'emitor ace sinistro si ·aggiunge in corrispondenza della parte anteriore, dalla clavicola alla quinta costa, s11lla emiclaveare, una zon.a di · timl)anismo ·n ettam ente circoscritta ove il fremito vocale tattile è con.s ervato, ed all'ascoltazion.e si percepisce un r espiro anforico. Il su ono timpanico non cambia facendo aprire e <!hiudere la bocca al pazien~e. Esàme delle urine. - Reazione acida; peso specifico 1012; albumina + + ; zucchero assente; se dimento : ql1aléhe cilindro i.alino-granul oso e qualch e gl obulo bianco degenerato. Esame radioscopico. - Zona d'ombra in tutto l'emitorace sinistro. Proiettile di shrapnel mobile coi movimenti respiratori, appena al disotto del dia framma. 15 febbraio 1918. - Diminuzion e degli edemj al viso. All'esam e del torace, alla regione scaP·Olare sinistra ·suono ottuso, alla base del polmone s11ono ottuso con leggera ris11onanza timpanica-, anteriormente un netto timpanismo su di un a zona più estesa che precedentemente sep arata dai timpanismo addominale per mezzo cli 11na zona a ,s uono chiaro. Espettorato scarso muco-purl1lenfo, non sangue. Tracce di albumina nelle urine. . · · 27 febbraio 191R. - Sempre gravi le condizioni dell'ammalato con rialzi termici ogni ~io rno, dimagramento notevole, dispnea. Si pratica una puntura esplorativ a e .. si estrae del pus. 1

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SEZIO~E P.RATICA

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Numerose Dopo un m·e se dalla ferita ipertermie, empiema. brevi catenelle di cocchi .costituite da cinqµe o , Costotomia, pus fetido con grossi frammenti sei elementi, rari bacilli tozzi. di tessuto polmona:rYe in sfacelo. 28 febbraio 1918. - An·e-s tesia locale novocadIl terzo caso è di Tuffier. nica. In.cisione a livello· d~lla ottava costa, '· se OSSERVAZIONE 3a. :-- Ferita da scheggia a fonne reseca circa cinque centimetri; apertura do cieco all'angolo . interno della scapola ~ di della pleura, che è molto i.s pessita; svuotades.tra, ùopo dodiéi giorni temp.eratùre febmento di una .considerevole quantità di pus, brili, espett.orazione fetida: Cois totomia; misto grossi frammenti di tessuto si àffacciano alla al pus, che ·avev1a un odor.e estremamente -febreccia operatoria. Date le gravi condizioni tido, rinvenne un .pezzo di tessuto polmonare ·del paziente, non iI).sisto p.er togliere tali ·1embi del ·vo~ume di U·n a noç,e_, in completo sfacelo. ' di tessutQ, che sonq mobili entro il .cavo pleu. rico; zaffo l'apertura con garza sterile; il gior- , Con quale meccanismo frammenti. di polno dopo àlla medicatura tolgo due grossi lembi mone vengono n;>:essi in libertà nel cavo pleudi tessuto grigiastro di consistenza .compatta, dello spessore di quasi tr.e dita trasverse. Con rico? Conviene ,richiamare l'attenzione .s opra alcuni dei tipi di lesioni prodotte da proiettile tre tubi' irrigatori alla Carrel pratico nei giorni successivi l!n lavaggio intermittente del cavo\ attraversanti il tessuto polmonare. pleurico .con liquido di Dakin. In pochi giorni l Qu_a ndo la ferita è trasfossa .ed attraversa in .· la suppurazone .cede, la temperatura cade al pieno i.I polmone, specie se presso all'ilo, si normale, le condizioni generali dell~ammalato migliorano rapidamente. Scompare l'albumina produce una emorragia; il .sangue si raccoglie dalle urine. nella cavità pleuriça e contemporaneamente Esame batterioiogico del pus. -

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CURVA TERMOGRAFICA. ,,

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1\.ll'esame istologico dei frammenti di tessuto tolti dal cavo pleurico si . rileva che si tratta di tessuto polmonarè che pe~ la massima parte ha: perduta la sl1a normale str11tt11ra.

vi si forma un · p,neumotorace, il polmone è a pocÒ a poco compresso verso il ·mediastino. Se la f.erita. è prodotta da scheggia di granata . l'emorr~gia è imponente anche nel~o spessore , del parenchima, nel tramite .si possono rinve* ** Nella letteratura della chirurgia di guerra nir.e schegge ossee e pezzi di abito; notevolpochi a"itri casi simili· so.no stati descritti, due mente in.filtrata è tutta la zona .circostante. Il sangue stravasato nella pleura i1on si co~­ furono l'o~getto di una nota di Desmarest alla gula, rimane fluid o quando l'em9torace è asetSocietà di Chirurgia . di Parigi. . tico, e quando n on esistono larghe interruzion.i OSSERVAZIONE 1a. Ferito da scheggia ,P.i del rivestim.ento endotelial·e, in tali c0J1dizioni granata all'emitorace sinistro a fondo cieco. Al nono giorno clalla ferita segni di raccolta non si formano coagu li di sang11.e. Nel caso p11ru 1enta nella pleura, costotomia che diede da me· riferito dopo oltre un m ese dalla ferita esito a ~pus _ed a frammenti di p~lmoD:e di fu estratto del sangue fluid o colla puntura aspetto grigiastro in via di mum.m1ficaz1one. OssEl\VAZIONE 2a.. Ferito da scheggia di esplorativçi.. Non è mio intendimento trattare le ragioni per .cui il sangue ivi stravasato non granata alla regione mammillare di destra. I

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IL POI.ICLINICO

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còagula, voglio solo ricordare questo fatto · molto interessanté. Qu~ndo il sangue ha sog- . giornata nella pleura ~n tempo ·s~fficiente per divenire incoagulabile, si può raccoglierlo· in ' una provetta e· lasciarvelo inde:fipitamente senza mai veder comparire il minim~ -coagulo; soJarn.ente molto tardi reagisce la sierosa e può l'emotorace complicarsi con una pleurite essudativa; nella prov~tta allora precipita un . reticolo fibrinoso. In segUito alla compressione del .p olmone si possono avere alterazioni a earico del parenchima:, sia dovute a fçl.tti infiammatori, sia all'azione meccanica. Gli alveoli polmonari per , la compressione sono vuoti di aria, i vasi vuoti di sangue, il polmone , non crepita .s otto la pre.ssione delle dita, ma può essere insufflato, .nel punto leso assume un aspetto simile a quello dell'induraz1ion·e. polmonare. Se . la compre.ssione . si pFotrae a lungo compaiono sulla superficie polmonare zone di . cplore rosso-violaceo, mal delimitate, resistenti al tattq (epattzzazione. molto simile .. alla polmonitica) : tali focolai costituiscono ione di minor·e resisten~a, e quindf punti di origine di fatti supp11rativi (ascesso ,polmonare). I focolai emorragici non sono sempre . localizzati alla regione traumatizzata: essi posso- · no presentarsi a distanza, sia sullo stesso polmone, sia. sul po.l mon.e del lat0 oppç>sto; tali focolai ei;no·rragici a distanza per contraccolpo a volte sono considerevolmente estesi, ed ivi facilmente trovano un . ottimo. 'terreno di sviluppo i micror.gani·s mi ilella suppurazione. Nelle ·ferite a fond o cieco; attorno al corpo estraneo vien formandosi una sp.ecie di loggia : ' • l interno di tale piccola loggia è occupato da sangue nerastro prima, ed in seguito frequentemente da pus. Secondo la natura d·ell'agente infettivo penetrato ieol 'c orpo estraneo, l'aspetto. d el .p us ·e l 'evoluzion.e dello àsoesso sono differenti. · Un ascesso a tipo gangrenoso si forma nei primi t~mpi della ferita; tale ascesso raggi'unge le dimensioni di un'arancia, ha pareti irregolari e rivestite da essudati grigio-verdastri con riflessi iridesce~ti; lembi di tessuto polmonare sono liberi entro la cavità ascessuale; i vasi sanguigni re$istono a lungo alla necrosi, e ql1ando -cad·ono in sfacelo danno luogo ad emorragie a volte mortali e tutto attorno il tessuto polmonare reagisce fortemente (epatizzazione), le pleure reagiscono al processo infettivo, si ispessiscono cons.iderevolm ente e tendono ad aderire fra loro. Altre volte la raccolta ha un'evoluzione m('.)lto lenta: s~ forma a poco a poco senza fen omeni ... gravi, fino a quando compaJiono i sintomi del3

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l'asces~o

(ascesso flemmonoso). Frequentissime sono tali ra-ccolte di pus attorno ai corpi estranei trattenuti nel polmone, la cavità è formata da una loggia centrale n~lla quale si ·aprono concameraziani più piccole .s eparate fra lor~ da sepimenti costituiti dai va&.i e dai qronchi, che a lungo resistono al processo infettivo, mentre il resto del parenchima polmonare si nec.r otizza e -si fluidifica formando cavità grosse quanto ·un pugno di bambino, ripiene di cenci necrotici; il pus è giallo-verdastro, denso. \ L'ascesso ha tendenza ad aprirsi un varco verso la .c avità p1eurica c~e non v·e rso un bronco; questa sua migrazione ver~o là superfì.cie trova una spiegazione nel fatto che il pus segue·· il tramite è così . del proiettile. L'1nfezione trasmessa al sangue raccolto nella pleura, non solo, ma aprendosi l'ascesso, i frammenti polmonari liberi nella cavità ~scessuale migrano n·el cavo pleurico. · A volte le ferite da schegge di granata possono produrr.e una vera distruzione del paren• chima p1olmonare; è rarò il .curare tali tipi di feriti, poi-chè muoiono per la maggior parte sul -campo di battaglia. Lembi di tessuto polmo·n are 1n tal guisa primitivamente staccati daJl'org.ano possono .rimanere liberi nello spazio pleurico, e, costituendo un · corpo estraneo morto, .essere causa di suppurazione della pleu• ra; infine lembi qi tessuto polmonare incompletamente staccati "dal passaggio del proiettile .cadono in nec~osi e à poco a poco si staccano completamente per • mancanza di nutri• z1one. Con.· tre, meccanismi diversi possono essere • messi in lib~rtà nel cavo pleurico frammenti . di· tessuto p·olmonare in seguito a gravi trau- . matismi: 1° Rottura primitiva del polmone con separaz.ione di frammenti del parenchima. 2° 'Sfacelo per ischemia di un lembo già staccato incompletamente dal proiettile .. 3° Eliminazione di · frammenti di . tessuto polmon are in seguito ad ascesso gangrenos·o. · Dei casi che ho riferitÒ la prima osservazion e di Desmarest è lln esempio della seconda categoria, i !rammenti polm·o nari erano sempliéem·e nte mummificati e non necrotici, probabilmente per manc·anza di nutrizione. Nella seconda osservazione del medesimo autore l'aspetto necrotico e l'odore gangrenoso del pus e dei frammenti p olmonari non lasciano alcun dubbio trattarsi della necrosi settica · di un lembo di tessuto primitivamente staccato dall'organo. . Nel caso da me riferito non esiterei a pensare eh.e in seguito alla ferita da proiettile di sh~ap­ n el essendo stati portati profondamente pezzi •

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... (ANNO XXVI, F ASC. 5]

147

SEZIONE PllATICA

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di stoffa, si sia formato un ascesso polmonare a tipo gangrenoso -con messa in libertà di frammenti di parenchima. L,ascesso ~on si è svuotato in un bronco ·(mancò infatti il caratteristico .espettorato purulen~o e fetido), ma si è fatto strada verso la superficie del polmone e si è aperto spontaneamente nel cavo pleurico. . . ' L'esistenza di un ascesso polmonare era già . stata posta in- discussione e giudicata probabile p·e r la temperatura f·ébbrile, la dispnea grave, ì dolori toracici, e p~er la zona di netto timpanismo .a ·c'onfini ben delimitati (e che eia andata pr-0gressiv.amente aumentando di dimensione) -esistente alla· parte anteriore del torace. I fr~mmenti di polD?-one rinvenuti. alla costotomia dapprima rinchiusi entro la cavità ascessuale, emigrarono -con tutta probabilità nella pleura secondari amente essendo.si ,l' ascesso fatto strada alla superfici-e del polmone. L·a presenza di framm~nti non hanno aggravato il decoTso della malattia: infatti l'ammalato appena operato e -convenientemente cu• rato rapidamente migliorò. . Dalla zona di guerra, aprile 1918. •

!ttl\DEMIE, SOtIETA MEDICHE, tON6BESS!. (NOSTRI RESOCONTI ~ARTICOT... ARI ).

Conferenza chirurgica interalleata. 5a sessione.

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(La Presse M édicale, 12 dicembre 1918).

La « Conferenza. chinrrgica interalleata per lo .studi.o delle ferite di guerra» ha tenut-0 I.a sua 5a. sessione, in Val-de-Gràce, dal 18 al 21 novembre scorso. Le sei questioni su c11i essa d·o veva delib·erare er.ano : 1° L'anestesia in chirurgia di guerra; 2° La siel'oterapia antigangrenosa; 3° Il trattamento. delle ferite articolari ·dell'an·c a da proietti~i di guerra; 4° Le ferite del r.ene ,da proiettili di guerra; 5° Le ferite della mano da p.roiettili di guerra; 6° I risultati immediatì e lontani del trattamento d·e gli aneurismi artero-v·enosi. Ecco le conclusioni:

I.

CONCLUSIONI SULL'ANESTESIA IN CHIRl)RGIA DI GUERRA ..

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1° L'anestesia gen~ra1e dev'essere largamente utilizzata in chirurgia di gt1err.a. Essa costituisce il metodo di scelta. 2° Le sostanz.e impiegate sono, per ordine di preferenza: a) il protossi,do d'azoto associato all'ossigeno; ' b) l' et.ere, e · più sp.ecia1mente l'etere riscaldato;

e) il cl or etile; . d) il cloroformio.

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Ciascuna sostanza va somministrata a dosi piccolissime. · Il cloroformio è sconsigliabile. 3° Per i feriti gravi o in shock, i metodi anestesici raccomandabili son·o : il pr.otossido d'az,o to associato all'ossigeno; il cloretile; · .1 • l'an.estesia locale. . N·e lle arma te inglesi ed ,americane ~i utilizza p iì1 ·parti col armente l'et ere riscaldato. 4° L 'anestesia p·e r inalazione è dannosa n·e i feriti che hanno s.t1bìto l'a~ione- dei gas tossici e dell'ipritè. In questi casi sono indicate la rachianestesi'a ·o l'an estesia •Jocale . 5° In caso di attività ·chirl1rgica intens~va si può cominciare l'anestesia c-01 cloruro d~eti­ le, e, se è ne0essario, proseguirla con . l'.etere . 6° Le anestesi·e locali e i t1gionali non sono indirq,te che per ope'r azioni limitate e in p·eri1odc, ,di . attività chirurgica rjdotta . 7° L'~nestesia locale trova le sue principali indicazi,oni nelle ferite del cr·anio, l'an.estesia~ lo cale .e l'anestesia. regional'e nelle ferite delJa . faccia. 8° P.er le ferite d·elle vie aeree e digestive superiori è indicata l anestesia p er intubazione. 9° Per le ferite. del torace l'anestesia genef'ale ·è il metodo di scei-ta. 10° In tl1tte le a'nestesie bisogna attribuÌre la massima importanza alla tensione arteriosa • e alla 'colorazione normale del viso.. . II. CONCLUSIONI SULLA TER APIA ANTIGANGRENOSA.

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1° La sier·oterapia a:otigangrenosa ha dato ·

risultatì favorevo. li. . . 2° La diversità .dell'infezione n.ecessita una sieroterapia p Òlivalente. Attua)mente i -s ieri impiegati sono : il siero anti-perfringens, il siero anti-vibrion.e settico, il siero anti-edemat.oso. 3° La sieroterapia preventiva ha n ettamente . diminuito ia frequenza della gangrena gassosa. · 4° La sieroterapia curativa ha ·dato egual" m ente risultati molto inceiraggianti. 5° La sieroterapia dev"essere precocissima. Le ·dosi di siero d evono essere rel ativamente considereyoli o ripetute. · 6° La .si.erotetapia antigar1 grei)bsa sembra attuaJm.ente un t1tile coadiuvante dell'atto operativo tanto dal punto di vista prev·entivo che curativo! ' III.

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CONCLUSIONI S UL TRATTA l\rIF.NTO DELLE FERITE

<\RTICOLARI DELL'ANCA DA .

PROIETTILI ~I GUERRA.

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1° Le r ·e gole gen e:r:ali del trattam ento d ~l1e

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ferite artièolari sono egualmente applicabili all'an ca. La profondità dell'articol azione coxo-

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CL POLICLINICO

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femor'a le r-ende la progn osi delle ferite più , 2°. Le indicazioni d·ella nefrectomia parzia, grave di quella delle altre grandi articolazioni, le o totale sono : • date le conijizioni sfavorevoli per Ia diagnosi a) le emorragie p r im.i tive . gr avi ; precoce, l'intervento operatorio e il 1drenaggio b) le emorragie secondarie r ipetute; in· caso d 'infezione. ) e)_ le infezioni gr avi. · 2°· Le ferite articolari senzg, lesioni ossee o. Durante l '-0perazione, la conservazione o . ' con lesioni ossee minime, se rioo.no sciute nelle l'a spo_rtazione del rene saranno dettate dallo prime ore,, vanno tra:ttate con l'artrotomia idea- stato del parenchima. · ' 1e: escisione del tragi~to nelle parti molli, in3° Prima di ogni nefrectomia, bisogna assicision·e capsulare, evacuazione dell'·emartro, curarsi delle condizioni dell'àltro rene. asportazione dei corpi estranei, eventuale cuB ) Perite del rene associate a lesioni d'altri rettage delle lesioni ossee, nettamento e sutura. organi. - La coesistenza .di · una ferita visce3° Le fratture comminutive intracapsulari, rale intra-addominale imporrà la laparotomia nelle .Prime ore, vanno trattate con la r·esezione laterale o mediana secondo i l tragitto del procapito-cervicale il più economioo che sia pos- iettile. Le operazioni ulteri ori saranno condotte sibile. secondo 1e indicazioni fornite dall' esplara~ione 4° Le fratture' comminutive extr.acapsular~ della regione renale. ' Nelle ·lesioni toraco-addominali bisogna tratcon fessu!'e irra diate all'articolazione d evono essere trattate' come • • • fratture extra-artic·olari: tar.e separata.mente il po~mo·ne e il rene, chiuscheggiectomi a economica, nettam ento· accura- , dendo accuratamente 1a breccia diaframmatica to del fo col aio, disinfezione chimica o tampo- per isolare i due .focolai . nam.ento, sutura secondaria. ' V. CONCLUSIONI SULLE FERITE DELLA MANO ·5° L'art~..iie suppurata coxa-femorale comDA PROIE:rTILI DI GUERRA. . plicante l e lesioni intra- o extra-articolari ri. 1° Le ferite della mano obbediscono alle ·chiede la resezione d'urgenza, dell'estremità fe. leggi generali ·del. trattamento delle ferite di morale. . 6° Le cure p ost-operatorie dopo la rese- g uerra. Il metodo .conser.vativo deve esserè qui .' zione, parttcolarmente l'attitudine e l'immobi- spinto ai suoi ultimi gradi. . . 2° Le operazioni iin.niediate sono, di prefelizzazione, hanno ·una grandissima· importan ... . economiche, permettendo · la za. Riesce utile di far camminare gli operati renza, "operazioni . . riuni·one per prima intenzion e, con r.estaurapiù presto che si può con l'aiuto di app-ar~cchi zione chirurgica dei tendini e dei n ervi. ortopedici. 7° I risui'tati quoa.[l vita_m sono buoni nell e . Una r·~sezi one ossea limitata può essere praper ottenere una ci catri ce in buona _poresezioni primitive e secondarie ritardate : sono ticata . . s1z1oi;ie. . m olto più al.eatòr i n·elle resezioni s.e condarie 3° Durante l a cicatrizzazione, l 'immobilità precoci intrafebbrili. 8° I risultati funzionali sono in napporto P.,el foc olaio traumatico ~n buona attit udine, la mobiliz ~azion e immediata, passiva o attiva, con l'ep oca dalla resezione e l 'esten sione del sacrificio osseo : in generale ottimi per le rese- di tu tte le p~ti san e e l a, mobilizzazion.e prezioni in tra-capsulari, meno favorevoli nelle re- cocissimà della vegione m a lata .si impongono. 4° Dopo la cicatrizzazione, è ancora la mosezioni tra11s- o sotto-trocanteri che. • bilità che bisogna cer car e di otten.ere. IV. CONCLUSIONI SULLE FERtTE DEL RENE; . 5° Le l·esioni o·ssee o articolari d elle dita . DA PROIETTILI DI GUERRA. Yanno trattate allo ~tesso modo ·dei gra;n1di A) I~ erite isolate del rene. - 1° Allorchè i segmenti ossei degli ar.ti, . vale a dire ·con la segni locali, i sintomi generali, l'esame radio~ scheggiectomia e l a r iunione primitiva o sescopico perm ettono di con cludere per una le- condaria precoce. • sio11e isolata del rene, senza altra ferita visceP er il pollice, l a resezione a rticolare è semrale, l'astensione è preferibile nei casi segu enti: pre preferibile ad un'amputazione . a) Il proiettile ch e ha determinato il s-e6° Allorchè ·un dito- è votato all a rjgidità to11e o ch e è rimasto incluso presenta lln piccompleta, senza possibilità di mobilizzazione, coli simo volt1me; bisogna ampu tarlo . L a resezione della testa del metacarpo corb) L'ematuria è ooco abbondante e tende rispondente è indicata sopratutt o dopo la din dimi11t1ire progréssi·vamente nei gior11i seg11enti; s~rticolazjone dell'indice e del mignolo. e) Non esiste ematon1a perirenale volu7° Nelle fratture dei metaçarpi, la· .schegn1inoso. . giectomia totale è necessaria -e sarà praticata X egli altri casi è preferibile i11tervenire. di preferenza dalla via dorsale. · . . I

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SEZIONE PRATICA

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8° Nelle lesioni carpo-metacarpiche, la reAPPUNTI DIME·DICINA PRATICA .. sezione sarà generalmente limitata a lle sole .. ossa affette. CASISTICA . . 9<> Le sezioni o perdite ·di sostanza dei tenStenosi mitralica e tullercol9si polmonare: - . . dini .saranno riparate secondo la tecnica abituale, variabile con la sede e l'·èstensione delle I rapporti fra s"tenosi mitralica e tubercololesi·o ni. si prulmonare secondo i v'a ri ·.autori sono sta100 In caso di estesi ,s faceli . ·della regio~e . b·i liti ·in tre _m odi differenti a ;prima . vista i.r:i- • tnetacarp.ica, bfsogna pr.eferire l'amput3:zione concili.abili se non .àddirittur~a ·contraddittori: • alta del metacarpo .alla ·disarticolazi.one del 1° la stenosi mitralica si oppone allo s.v iI . . . . polso.. ' lupp9 della tub ercolosi pulmonare a causa della stasi cronica da essa .p rovocata nei pulVI. RISULTATI IMMEDIATI E LONTANI . n1oni (legge di Rokitonski)_; DEL . TRATTAMENTO DEGLI ANEURI SMI ARTERO-VENOSI . 2<> la stenosi mitTalica .è spesso una l~sio- . · . 1° L'aneurisma· artero-venoso, ~alvo rarisne tubercolare, •ossia la consegu enza . cicatri• . sime 'eccezioni, .non guarisce spontaneamente: z.iale di una e11docardite bacillare della infan. 2° Bisogna dunque intervenire chirurgica- zia, o il risultato dello sviluppo lento di una mente per evitare eventuali complicazioni tar- tubercolosi della v.alvola, . o infine una defor-. dive sopratutto àll'arto inf.eriore. mazione dell'orificio dipendente dall'azi'one scle3° La ·cura operatoria, ad eccezione dei ro~ante delle tossine tubercòl\. sµll 'en.dòéar- · • casi ad accrescimento rapido o aon aggrava- ilio · · ' . . mento dei disturbi funzion ali, deve ·essere ri3° ·1a stenosi mitralica può pr·o vocare una. tardata al di là del secon.d.o m·ese. sindrome pseudo-tubercolare dei pulmo:ni? con 4° L'opei;azione i·deale c-0nsiste nella sepa- alterazioni del mormorio vescicolar.e .a·g·li- apirazione dei .dué vasi e l a su tura · 1ater ale degli ci e fenomeni .congestivi che posso·n o determiorifici vasali. nare anche l'emottisi. 5° Allorchè la breccia vascolare comprende Questa sindr ome si ba generalmente n egli più della metà dellaJ çirconferenz_a del vaso e individui gr:acili e male sviluppa~i, che la le.che l'alterazione delle pareti non sorpassa sione cardiaca originatasi fin dall'infanzia ' h a 3 cm. di lunghezza, la resezione ·e la sutura condannati ad una distrofia più o meno· marcapo a capo costituiscono il m etodo di .scelta. cata. 6° Quando un'operazione conservattjce è irR. Burnaud (R.evue Médicale de la Suisse ' ' realizzabile l'estirp azione dei due segmenti va- Romande 191- 8~ n. 3) pensa ·ohe la contraddi'' ' . sali . anastomizzati è il miglior metodo . terapeu- zio ne dei fatti so -ora enunciati è solo apparen. . . tico. . te. Infatti la stenosi mitral:Lca è .spesso la' con. 7° Allorchè le operazioni preceden.ti . . n·bµ . posseguenza di una: looiòne tubercolare dell'endos·ono essere realizzate., si prat ich erà la quadru- cardio be;nigna nel suo . decorso . « iniì.àmmat o..: · B. MASCI. pla legatura. rio » secondo il concetto di Poncet; questa lesi0ne può .esse·re talv;olta una compli cazione di un ipseudo-reumatiismo anche esso di origiIl fascicolo 1° (15 gennaio 1919) della nostra SEne bacillare. ".Questa localizzazione endocardiZIONE CHIRURGICA contiene i seguenti lavori: . ca non sar ebbe. che un episodio n el corso di · t1na affezione tubercolare .a localizzazioni" mulL Prof. G. Razzaboni: La plastica esofagea per tiple. Si associerebbe in ispecial mùdo in almezzo del trapianto libero di intestino . cuni casi .a .lesioni benigne o latenti de e?:li api- . • ci di natura infiammatoria e n on distruttiva. II. Prof. A. L. Soresi: Nuo va teor'i a S'llJla patoSarebbe in r.apporto a. q•u esto fattò che la bagenesi del oanorn. l.1a teo·r ia connettivale (ciòa. c.illosi pulmonare associata .a restrin.gimentc> triziale). della mitrale avrebbe un 1deco·r so non grave. III. Dott. F. Nassetti: Stenosi 8opraceoale da Ir1 realtà. quiudi non vi sarebbe .antagonismo • a11,ormali con.dizioni anatotniohe d ell'appendice. ,fra Je due affezioni, ·m a ·s omigli.anza neila 10ro · etiologia e · 'nei loro ··Caratteri evolutivi. Pe1· IV. Prof.' p. Filadoro: Due oasi ' di t1neurisma de~. ' ·quel qhe riguarda la sindrome di pseudo-tu- · • . la poplitea di na t1tra sifilìtioa . . bercolo.si pulmonare determinata dalla stenoV. Dott. E. Bussa-J,ay: A.spetto vario delle lesioni si mitralica; bisogna riconoscere che tale sinvasali osservate nelle diver~e formaz~oni sanidrome non è .solo l 'espressione di disturbi c.i~­ tarie e relativo trattamento. colatori del pulmone, ma il 11.sultato deli'asso-

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ci azione della lesione -cardiaca e di un f ocolaio tuber<!'olare .attenuato, localizzata agli a.pici ed inizialmente benigna. Da ciò i caratteri particolari del qua dro clinico : tendenza congestiva della lesion~ pulmonare, dovuta ad i disturbi meccanici della circolazione pulmonar e; tendenza fibrosa dovuta inizialn1e11te ai caratteri anatomo-clinici del focolaio bacillare e secondariamente ai processi istologici, per i quali il tessuto interstiziale de•l pt1lmone reagisce alla stasi cronica imp osta all'organo. ' a. a.

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L'azione .patogena deJ bac. coli e delle razze microbich e affini è aitu.aln1ente ammessa da quasi tutti gli autori; una volta oltrepassata la barriera intestinale esso può determinare delle setticemie che si manifestano con disturbi sv.ariati. , La colibacill-0si (F. R.athery. - Archives médicales belges, aprile 1918) possono esse-re, primitive o secondarie. Fr.a le prime s i hanno: a) forma a tipo bronco-polmonare, in cui, accanto ai sintomf polmonari predominanti, si osserv.an-0 .an·che fenomeni digestivi; b) forme. Forme speciali di infezioni staftlococcicl}e. · · a mani festazioni digestive; talvolta · si .svolgoNolf, Bossaert e Colq.rd (Archives médic ales no come una colite dissenteriforme, con crisi belges, gennaio 1918) descrivono una form a dolorose e diarroiche, ·op.pure simulano la febn osologica, ir1 cui la febbre compare improv- . bre tifoide; in tal ca-so la diagnosi differenzia• visamente, accomp~gnata da cefalea, prostra- le può lf'arsi solamente per mezzo dell'emocolzione, dolori agli artir anoressia, urina fe.b- tur.a. La m.ala~tia si presenta di media gra.. brile, ecc.; il sfstenia r espiratorio rimane in- vezza, ·c-0n stato generale poco turbato e convales-cenza abbastanz.a rapida. Il bac. coli ipetatto. ,. . rò non· ·si Ii.s contra n e.I sangue che .al princiLe diagnosi variano ·S~condo 1e circostanze: pio dell'.affezione (le ·emocolture tardiv·e sono dal catarro gastrico febbrile, all 'influ;enza, a negative), e non è m.ai associ?-to· a setticemie forme lievi di tifoide. Viceverisa le ricerche praticate sui li~idi e sulle sec!ez.ioni dell'organi- tifò se. Come forme di colibacillo.si secondarie, l'A. smo dimostr;.ano la p·r esenza di .stafilococco pi oha osservato un caso di echinococcosi epatigene, specialmente" nell'urina. ca e polmon are che, in seguito a setticemia Clinicament e non vi è alcun sintomo che col.i bacillare, si è com1p licata còn angiocolite prevalga in modo tale da poter supporre la compartecipazione di un dato or.g.ano . La ce- suppurata, seguita da morte. FIL. falea, piuttosto intensa, non è mai accompagnata da nausea -0 da vomito. La . temperatura SEMEIOTICA. può salire fino· a 40° senza alouna curv.a tipiUna speciale reazione pupillare degli epilettici. ca: la milza di' solito è un po' ingrossata. Solamente quando la cute viene interessata si È notb ·che il rifl.e sso pupillaTe ·alla luce ·conp ossono avere bollè; . pustole, od anche esante- siste nella contr.azione dello sfìnter·e irideo (ecmi non pustolari. Vi può essere an·che angina. cetto .ch e ~e:i rari .casi del r.ifieis so paradosso), Se gli stafilo·cocchi sono assorbiti d alla cute il quale conserva più o meno .a lungo la s11a ed eliminati dai r·eni, non sempre si trovano ' contrazione pur continuando !'.azione dello stinel sangue e nemmeno provocano sintom·i ori- m olo 111niin-0so. nar!, in causa del loro piccolo numero. Il reArturo Morselli (Quaderni di Psichiatria, perto ematologico non porta spesso alcuna lu- vol. iII, n. 11-12) ha constatato che negli epice, trov ~ndosi normale, anche in caso di e.mo- lettici durante il periodo interparossistico l a coltura positiva. pupilla in rpiù del fatto di contrarsi più o meNei 24 casi osservati dagli AA. vi erano tut- no prontamente e talvolta anche pigramente. te le•grada.zioni, da una leggera febbricola' del- presenta subito d opo quando non sia influenla durata di pochi giorni, alle gravi setticu- zata da .cure bromiche, un p articolare fenomepie1nie. I tipi più interessanti n on sono però no. ,S e infatti sull'occhio di questi ammalati quelli gravi, che rientrano nelle forme ·d i sepsi r9sti in ambiente con luce moderata, si fa ca.già conoscitite, ma quelli le.ggeri, in cui i gerdere un r,a ggio luminoso con una lampadina mi provocano tutt'al più una bl'eve tossicosi. tascabile, in modo ch e la luce colpisca obliqua· La ùiagn6si in tali casi si basa specialmente 1nente la pupilla, si osserva che questa in uri s11ll'analisi delle urine, poich è l'emocoltura rie- primo tempo si contrae e che immediatamensce di solito n egativa, anche con i migliori te dono - , sotto il medesimo stimolo luminoso, perfezionamenti tecnici. si rilascia con vivace tendenz~ a riassumere FIL. la posizion e primiitiva attraverso .ad una serie

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SEZIONE PRATICA

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di socr,ess ive ·contTazioni e dilatazioni. In queAd ogni modo il successo dipende ·sempre da sto ·clono, dalle sco~se pjuttosto lente e .poco determinate con~izioni cliniche. Di regola minumerose per l'indebolimento progressivo delgliori risultati si hanno quando il dolore manle contrazioni, la pupilla acqui•s ta in ogni dica o è Leggero, il .secreto è scarso ed è muco.so, latazione un diametro sempre più ampio si- . non .ancor.a purulento, -e d i · gon·ococchi sono no a raggiungere o quasi .q uello prìmitivo staextracellulari, come s i osserva110 dopo. i primi tico. Il fenomeno, eh.e non ha valore specifico · giorni del- contagio. · .. perchè constatato in altre cerebropat1e; è la · L'A . infine afferma in baise alle sue ·n umero• espressione di una condizione di deb olezza irse osservazioni .fatte a lunga distanza di tem,. ritabil.e nelle fibre mu. • scol·ari dello sfinter.e iri- po che una volta .avvenuta .la guarigione que- _ deo, · cioè una ipotonia ed una. transitoria irsta è tadicalè e sicura, nel senso che non si ritazione. Esso presenta una evtidente analopossono temere· riaccensio·ni del processo in:. • .gia ·COn altri cloni ben conosciuti : come ad es. f ettiv-0. a. a. q11ello del piede è determinato da una forte estensione, cosi. quello della pupilla si origina Le indicazioni del cate~rismo permanente da una contrazione dell \iride; l'uno esprime ·della vescica. , • • .. ' uno stato patologico spinale di natura orgaCasper . (M edizinische Klinik, 1918, pag. 49) nica, l'altro indica 1a esistenza di un 'anorma• osserva che il cateterismo permanente si. prale condizione del nervo oculo-motore e quindi tica molto limitatamente, m.e ntre esso rie.s ce dell'encefalo. L'A. attribuisce al segno sopravantaggioso in .p arecchie affezioni. È. utile n.el1e tutto un dnteresse medico-legale. DR. ferite e néi para- e perifiemmoni· Q.ell'uretra e' nelle ferite d ella vescica extra-peritone·ali, nelle . TERAPIA. . . cisti_ti- gravi-: ma queste ·b en note in·d icazioni Cura abortiva della blenorragia. non co.stituisco·n o un limite alla utilità ae1 cate_Blaschko (D eutsche M edizinische Wochen- terismo permanente. Esso è spesso necessario • n-elLe ritenzioni di urina, specie in quelle di- · schrift, 1918, num. ~9) riferisce un .m.etod,o di cura abortiv~ della bl·enorragia. Inietta con pendenti da restringim enti dell'ur.e tra e da una siringa uretral.e ad estremo tronco. 10-20 ipertrofia della prostata, specie quan.do la c.ro, eme. di una soluzione al 2 % di albargin°a , che nicità e la; gravità di queste condizioni richieè una combinazione ·d i argento e gelatosio. Si . derebbe una cateterizzazione molto fr.eqtiente lascia quindi il liquido nell'uretra peT 3-4 mi- con molta molestia pèr il paziente e con ai1mennuti chiu·d endo con le dita il meato urinario tato pericolo di ìnf.ezione. D'altra parte in qu€mentre con l'altra .m ano si fa pressione sul sti casi il cateterismo permanente oltre ad escanale pe.r modo 1che il medicamento sia trat- sere. comodo per il paziente, oltre a diminuire ·tenuto nella porzione anteriore. A distanza di gli ev-entu.ali pericoli del cateterismo ripetuto, giova anche perch è il costante drenaggio mette un minuto si ripete l 'operazione, ed eventu.alment.e una terza volta, sempre dopo qualche la vesci ca in assoluto rip oso, il · che contribuisce . della. prostata . . . · rninuto qualora il ltquido della seconda inie- . a diminuite la ~ongestione Non meno giovevol.e è ne.I tratta:qiepto d-elle zi-0ne fuoriesca torbido per la precipitazione del cloruto argentico, ciò che dimostr.a che il emorragie vescicali. Talvolta ·ba~t~ il riposo liquido si è mescolato all'urina. L'iniezione di determinato dal drenaggio costante per far arsolito non provoca dolore. Per f arte agire iT r.estare la emorragia. D'altra parte il cateteriprep.arato d'argentG pilì a ltmgo si raccoman- smo perm.anente facilita la emissione' del san• gue, il cui ristagno può essere nocivo, eid in, derà al paziente di trattenersi dall'orinar.e quanto più può. Già all'indomani la, secrezione siem e per.mette, anche senza soverchie molestie ed il dolore di solito diminuiscono. Si pratiche- per l'infermo, il lavaggio délla v~.sci ca e la , ranno allora nei giorni su ccessivi' a distanza di introduzione di farmaci emostatici ed anti-pu- · tr·e minuti due iniezioni di soluzionie 'p iù debole tr.i di. In .alcune form.e di crStiti r·efrattarie ad altri all '1 %. E ·Si insisterà fin o a scomparsa della • metodi di cura ·Si p·o ssono avere spesso buoni secr~zione ricorren.do alla soluzione di albargina più forte., o.ssia. al 2 % quando il trattaménto risultati mediante la irrigazione di ,antisettici attr.a- . · non è coro;nato da successo, e adoperando. ripetuta dieci o trenta volte al giorno • maggior 1quantità di una soluzi·one più deb·ole verso il catetere permanente: Ci sono molte aff.ezioni in cui per il ristagno .al 0.20 % quand·o la se.erezione fosse molto abprolungato · dell'urina in vescica è indispensabondante. • Con questo trattamento n on si avrebbero a bile il cateterismo permanente, senza di che temere complicazioni, come 0istiti, epididimiti per .azione dei prodotti fermentativi e per gli • disforzi stessi fatti per espellerli, la vescica o prostatiti. , •

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v-enta ipertrofica e per il r~assorbimento dei prodotti ·della decomposizione la mucosa si· in~ fiamma e si sviluppano i sintomi generali della .s epsi. Tutti questi sintomi svaniscono o diminuiscono qu.ando si assicura t1n catetere in ve:· sci ca. Il cateterismo permane,nte trova un'altra indicazione nella diminuzione de.Jl'attività renale dipendente da ipertrofia prostatica. 111 · ogni caso il' cateter.a c4e ·meglio r.i sponde allo scopo è quello di Nelaton. · Il cateterismo permanente non è p~ricolosb: per quanto ,s i tratti di un · corpo estral}eo cl:te irrita un po' _l'uretra, non si han.no mai processi infiammatori ·e tanto merlo ulcerativi. Può darsi che esso possa determinare una infezione della v·escica, ma questo eventuale inconvenien-· te di fronte ai sicuri vantaggi non ha alcuna importanza. a. a. 1

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POST A .D EGLI . ABBONA TI . (103-0) Pru.rig·i n.e epide1nica.-..:- All 'abb. n. 2392, Licenza. . Non sapp.iamo se l'abbonato int~nda; ·peri « ro·g na· americana>) una dermatite osservata anche da ·noi in questi 11ltimi tempi, che pare identificabjle .con la prurigine epidemica microbica d.escritta recentemente, . la ,quale sarebbe frequente s9pr.attutto in An«1alusia e di cui -oer ora non si conoscono molti particolari . specie per quanto riguarda la cura e la profilassi. (Cfr. SAMPIETRO. Prurigine epidemica; Annali d'Igier1e, 30 novembre 1918, pag. 824). Se in ogn.i modo nei SU·OÌ casi nQn si tratta di scabbia ver.a e propria, è consigliabile d'indagare se non si abbia a che fare con un'acariq.si di origine animale oppure con una « rogna da .grano f> ~a pedicitloides ventricosus., che suole osservarsi sui contadini, mugnai, ecc., oppure con la derrnatosi dei fornai, pasticceri, ecc., . da tiroglyphus f ci rinae. P·er tutte queste ·forme parassitarie, cfr. il • I tnio . manuale « Le dermatosi dei lavora t ori» edito dal giornal~ il « Policlinico », pag. 34 e seg11er)ti. Aggiungi,a mo che la designazione di « ro~gna americana » non ci sembra molto felice nè meritevole di essere accolta. V. MONTESANO. • . r1031). Al dott. N. I. da Bari: La soluzione di a1cid:01 pic:riico in gliçierina no11 esplode e non deftagr.a, Ileppure se d.nvestita d.a. un.a fi a.mma. 1

'Xel fn '<'ieolo scorqo, verso la fine della n~crologin dt>l dott. Nacamù, leggere: .. . il tributo vivo di S(•ntin1cnto... (24)

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[ AN:No XXVI, F ASC.

. rL PO.L ICLINICO

· VAR I A ·. La iossicità delle uova.

Le uova, considerate dapprima come u11 .alimento molto digeribile~ sono oggi sosp-ette sotto molti ·punti di vista. Anzitutto, per quanto riguarda la loro di-ger]bilità, occorre considerare che le uova sono un alimento grasso e eh~ i dispeptici .e gli epatici digeriscono male , i grassi; siccome però non si possono elin1inare completamente i gr~ssi dalla dlg·esti~ne, non v'è in fqndo un grande inconveniente nel permettere il grass·o delle uova, che è .anzi raccomandabile per la • sua composizione e la sua perfetta emulsione. Lçi. lecitina poi jn essi contenuta è un buon eccitante della nutrizione. Si ·r iteneva un tempo che l'albumina cruda • dell'uovo fosse più digeribile che la. cotta, mentre ora le esperienze· Cli diversi autori hanno . dimosti:.ato il contrario. Lo stesso· fatto che l'albume crudo abbandona rapidamente lo sto• · maco dimostra che norn vi è punto digerito, mentre il contrario succede per quello cotto; è un fatto poi che l'albume crudo ha un'az.ione nociva sul rene, dovuta probabilmente a ·tossine distrutte dal caJore. ~L\.d ogni modo non v?è alcuna ragione seria per proibire le uova be11 cotte agli ep.atici ed agli albuminurici; solamen ... te si deve limitarne molto l'uso nelle àffezioni. • che si accompagnano GOn ipercolesterinemia (litiasi biliare, nefrite" interstiziale) . Per alcuni sog,g·etti, sovratutto ·epatici, ,poi, ie uov.a manifes.t ano una speciale to·ssi·cità, che da .alcuni si è ritenuta . una m.anifestazio~e anafilattica, .e che è forse dovuta irivecè a tossjne indeterminate, distrutte dal calore; in tali casi si ptoib.irà l'uso dell'uovo 'Solamente dopo esserci assicur.ati che la tossicità, si manifesta ugualmente anche dopo una buona cottùra dell'uovo. FIL.

CENNI

BIBLIOG~A.FICI.

(No" li recMJ.Si.$con-0 cM i Ubr• perv~ut• in dono alla Redazion.)

Frcr VINCENZO. Le anomalie morfo logiche nei rapp orti· con la tubercolosi polmonare. Un vol. in-4° con 36 figure e 15 tavole. - Off.

tipo-litogr. Barravecchia (l Balestrini, Palermo. P·rezzo L. 10. L.a dottrina morfologico-clinica, dovuta al felice intuito del De-Giovanni, non ha avuto finora che una scarsa diffusione, sebbene si presenti attraente anche dal punto di vista della biologia generale. Ne sono forse causa il fanatismo di qualche discepolo, che ha fini- . to col ridurre l'investigazione clinica ad una misu.razi0ne .metrica, mettendo in cattiva luce I

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il metodo; oppure la mancanza d i llné1 etichetta straniera, che, agli occhi di m olti, lo renda più pregevole. Con questo lavoro, uscito dall a scuola d el . Viola, ,che di tale metodo è vivace asser tor e, . l,A. applica la dottrina i11orfolog·ica allo st11..... . elio della tuberco1qsi p olmon are. J.. e osserv a zioni sono state f.atte sopr.a nn largo n1ateri o.le di 278 tubercolosi raccolti a· caso in un sa•atorio, e compJ.et.at~ da notizie a.11amne:sticl1e e rliniche s u lln ·stato . -l)1·e sen te e · sttl decorso . È messa be11e in rilievo la differenza fra l'unilateralità di vedu te di cert1 a utori (ch e. d.a un~L sola anomalia n~orfologi ca fac ev~no dipender.e la predisposizione alla tubercolosi) e tu l al': a visio11e italiana, cl1e abbraccia t11tto l ' ho·&itu s nel suo complesso. ·Ris11lta dimostrato elle l'abito ti sico (longitipo) ·rappresenta llna condìzio11e morfologi ca gene1·ale dell ' organ ismo, predispone~te .alla infezrone spe ci fi ca, e 9he detto abito non è aff atto il portato seconsari o d ella denutrizione. J,a ~tc~sa evo luzi o11~ dell ~)- n1alatli:1 subisce poi ur1 a nda n1cnt o diverso second o l'abito. 11 lavoro contiene altl'esì molte considerazi oni di indole generale ed i particolari t ecnici ò el metodo morf.o1ogiro . F1L.

r11ento dominante della vita ol'ganica. Quand·J il corpo vive11ie st1bisce nuo sq11ilibrio chimi co, fn modo che gli age_nti 1·iducenti prendanò. una preponderanza s ia pur lieve, i1e risulta t1na perdjta ,dei poteri n.a turali-d i difesa. Qt1ando si rifo1·11isca a ll'organismo l'ossigeno ne, cessario per ristabilire l'eq11ilibrio chimico, ·si potranno aumenta;re i' vrocessi di difesa in m o. ' do tale ·Che l'organismo potr à supe rare la m a lattia. l, ' A., pàrtendo dalle ·premr·sse qui soprq ·e. s_poste, ha i.atto numeros i es1'.> erimenti usando l'ossigeno . nella s11a forma pi ù attiva, cioè l'ozono, a con·c entrazioni variabili. Gli esper.11nenti sono t11ttj r ap1)resentati graficamente in inodo m olto dimostrativo; risulta da essi a n zi t11tto l 'innocn i t ~ del trattan1ento, ql1andQ la con centrazione dell'ozono n on· s11peri il 4 %. Con il suo uso si è potuto i:>rol11ngare di m olto l a vita di cavie tl1bercolotich e, e in diverse fra esse p'ortare l a g11arig·ion~; ciò è stato ofteT111to , i1on e·i à ~)ef-rl1è ta~e trat. .turn e11to sia nr1 ve·r o m etodo dì r u r'a , m a :per~ • ch è mediante esso si '. .a umenta la resistenza dell'o·rganismo: B11oni r i s11lta ti sono stati \ ottenl1ti dall'A. anche in 11 orr1i ni n'ffetti d a a,ltre n1ala ttie, ql1a li il morb o d L B righ t e il ·dì abete. 11 voll1me. si chiude con a lr11ne co1) siderazion i te o.,.etiche sull'ozono. F1r..

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chirtlrg ica ed eti rJ /oyia rlel/{I stitichez:;li cro1iica. Un \· 01. i :1-R0 cli pag . 200 con fi g. - 'fip. Bondu cci<lna _\. :\ Ieozzi. Firenze. Alla s;tipsi cror.iica, che affligge ogg i b11ona Tia.r te della umanità , i . patol ogi vanno rivolg·e ndo d.a qualch e a nno l' attenziq11e, ailit&.tj dal n otevole su ssidio dell a radiosco1) i a . I n. que sta pubblicazion e rA., che ha al· Sll O attfvo llll) a· gl'an prati ca chir.l1rgica, d op o l)r evi cenJJ.i sulla fi siologia del tubo intestinaJe, st uò i <.t i mome11ti eziol ogici della· stitich ezza, sorvolari do su q nelli di spettanza puramente m edi ca -ner soffermarsi larga mente sull e cause pitt eviàentemente meccaniche, le q11ali rientrano n el campo della chir11rgia (briglie di I .. an~, spo tam enti dei visce1·i vi<Cinior i , tumori, ecc.). egue da ultimo un cap!tolo delle operazioni prati cabili per la· c11ra chir11rgica della st·i, tichezza rron1c.'1, co11 n1olti consi gli di .p r$ica . . ini. lltiJl1è .

· C.

C.\S:STOLt. Cu ra

Saremo grati agli associati che non hanno an= cora spedito l'i.m porto·~del loro abb·a namento di 1

affrettarne l'invio possibilmente non più t a "di della fine del -:Corrente mese. Ciò f acjlite.rà mQI=· to il

~avoro

amministrativo ed eviterà ritardi •

nella spedizione dei •

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fascic·~li..

l?a 1n nien,tia1110 ('!1e la Ca rtolina-1 ·ayl ia dorrà c.~ .

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sere i11 i/ iri.z~a ta 11<Jnii '11.a.tilvan1entr a,l prof . . E~Rrco 1\lf oRELI,I,

y·la 10.: : i ,çfi na, 14, Ro1na, e oh e la n1e.d f' - .

si1na (nel posto i·iservato al bollo d~lrtrffic:io l')o- ·

stale pagatore) deve esse·re ni·11n,.it a della presor-ittu 1

J11a1·oa da boilo da -5 oent e$ i11ni. Ohi si trç>v<i sprovvisto· della n1rt rea JJ·llÒ acc rescere detti 5 oen t esim i

o1l'i·rnporto <lella ('artolina-l 'aglia. rst.essa.

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Memento ai ritardatari ·

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.J AMES Tono. Exp ~ri nl en ls 1rith oxyg en, on di. St"a S.e. l Jn vo'l11me rilega t o in-4°, di 225 pag., ·con figur.e e di~gramini. -1 Pubbli cat o a sp.ese cl ell 'A. n Pittsb11rg. . 'L,equilibr.io cl).imico d,el nostro organismo è' basato sulle ossidazioni e, rid•uzion i, ciò cri c git1stifica i1 coti·cetto · che l'ossigeno s ia l 'e le-

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lL POLI CL INI CO

NELLA v ·1 T .A

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·p R O FESSI ON A ·J..4 E.

Per l'esercizio dei medici italiani all'estero. •

Si·g. Red attore-caipo ·del P oliclinico,.

A quelque chose malhe ur est bon » .... La guerra, cau sa di tanti mali, non ~otrebbe dare, forse, lln piccolo berle P. i m edici costretti ad em'igrare r1el « ·dopo-gu1erra »? Quest a g-q.err a. ci h a fatt o diventare alleati di tanti · ·p aesi ch e hanno visto, in qt1esti anni di sangue, la- • vorare affratellnf.i, in ~ ieme, n-:- edici di quasi tutte l e Nazioni, co11statandone, n ello stesso . tempo, la cap.acità professionale: dopo di ciò n on dovrebbero, alm.eno i paesi alleati, dare quel che si · p11ò chiama;re << lib.t. . rtà professio1?.;ale ,, alla cl.Q.ss.e m eJica, il ch e sarebb e 11n pi ccolo fav.ore, re·ciproco, fra i medicj allea.ti? · Noi ci spi egh eremo m eglio. Dott. NICOLA C1ANCl8. Il m edico ita1iano, che il destino fa emig·ra1 e ve.rso l'Argentina od il Brasil e, l 'Urt1g11ay od 1 ·olen,t ieri facaia nio 11 ostre Ze vedute esp·r essc> dalil P erù, appena messo piede a t etra, n on è pit! . 1·egreg io oollega~ ;i qunl r> fn. . un, appre::: zarn P11t• · . . tnedico perchè l e l eg·gi di a·.? tt i p.aiesi gli proibi~ t'l·vppo• betievolo r l usi·righ iero I 8ul ·v alore del noscono, còme si sa, l1esercizj o della. prof.essione. st ro appoggio . .La sua, proposta è più che rrz g ion~P erchè possa esercitare . la su a nobile profe~­ 1,;<il e e 1ioi oon.fiài,imo ohe .si farà. strada. sione in paese strani ero il m edjco ita liano (del .. r esto, an ch e i collegl'Ìi dell'e ultr.e n azioni hanno • Pei medici condotti. o su biscono la stess a so rte! ) deve s11bire nuovj L'egr egio tlQtt. « y.>è111gloss )>. i11 u110 degli ultimi esam i, esami n1olte volte ins11perabili, per 11n 1n1mevj <lel Poliolit1i(•o gi'ustan1e11te rilevava il tatm al compreso « giacopinismo ,, d a parte d ei figli del p.ae.se. · to cl1e, rigu ardo :t IJ:.1 s1n-0bilitniione dell'ese rcito Il 1s arto, il ·calzolaio, lo cl1auffeur, .ecc., in- ·ccsi sarebbe p0tuto n tte11<lere el1e col cessare òelle ostilità da ogni parte Ri foHse f atto J)ressione per somm a qualsi asi oper:a.io che dalla nazione A ' sollecitare un provYedimento ebe per tanti anni \'Q,d a \ alla nazione B, se1\ta ~ostenere esami dalla g rande maggior a nza er<1 con ansia ·desidera· p11ò liberamente compiere il s110 m estiere. Soto>> mentre invece « acl un mese e mezzo di distanlo al i1l~d ~co 11on è permesso lavoir a:r e sen- ~ za 'tlalJa data dell'a r mistizio. nessuna ÌID})àzienza za esami, eiv:Ldentemiernte. per l a m.aggiore re- si è manifestata. i1essun.a ·yoce tranne . quella di sp-0nsabilità che gli spetta, inerente .alla mag- qua lcuno, ina &enza accento di sincerità e <li ronvinzione, l1a r eclamato che i eittadini fo~sero ingi ore delicatez::.a della su a professione. E per· . ,·ià ti a lle loro case». ciò si m ette in d11bbio la s11a capacità profe<:;Se i1011 <'h<>' ·l'articoli:-;ta terminn così : «Per ora ;;ion a.le? Allora la.. nazion e Ì3 .ammette .che In. l•O$Sinmo <:oncludere nffermando e-enne su ffi ci ent~­ nazione A (e viceversa) non badi m olto a lla .,·rmente di111ostrato · che le necessità <lell'a s~·ii~tenza $p on sabilità. dei medici .... Quasi ch e 1111 paese ciYile, l'e<·onomia stat a le . g li in tere gi dellH classe ammetta ch e l' altro con senta l'assassinio .. .. n1èclica gins tificnno con1e urge nte il c·ong·<-'cln cl;1 11P Ora, lcasc.i a ndo d a part e il medico emig.r ato, ar111j dci 1uedici conò.otti ». ciò è offen$ivo t11tt.a la classe, ed bltre l a Ebben0 i o rilf\va11do la contrad<l i~ione, n l!Pr1ua . ner . c:b e i medici condotti non ,·-0gliono es~e r s mobilicl aisse : n on pt1ò non a rreca re offesa alla nata ti i1erchè, se nnch<.) lf\ neces~itì1 òell'aAAi8teD7AJ. zi on e! clYile P l 'eC'o11on1i:1 ~tn tale g-iustitì c·n n o ti1 l l)l'OYV~­ l ..a scienza no11 è llniversale? .cliJ11e 11to . gli. i 11tel'('~~i d~Jla l nro <'ln ~$~ vi 8i op1>0nOggigiorno i ·cor si di Medk ina si p11ò di-re go110 . . r·l1e sono nglLa.l i in t11tto il mond o. ~ e q11.alchl> I ·medic i .condotti p:>Asono distribnir ·i 1Jl'('~ntepirro1a difrerenza v'è di programn1a, questa 1n~nt<.-> in tre categori<>. Iri t111a pri1na quelli riC"l1iapotrebbe sparire in seg11ito ad un Con gresso , ma ti ~otto le arn1i ed adibiti a l ~ryi,-;io 1nilit1tre: pe1· l 'l1niformità di progr nrnma, se tale l1nii11 t111..i ~PC" lllclil qu elli C'he, riel1ian1nti .·ott~ le armi, ft1rono poi coma11<l.'lti ni servizi <"i vili: in nn~1 ter· f ormità fosse p oi propnio in<l1spen sabile. 7,a que lli ch e i·imnr-:f>ro l)P r ,·nri~ rng- in11i n<•llt.l pro- periamo ch e il Policlinico . col peso della prie r e~icl~n7. P ~ Slla a11torità, voglia pr ende1·e l'inizi.ativa d'una • • cc

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campagn a a favore di quest'intercam bio 1>rofess.io·nal.e, ricord.andosi ,che domani. migliaia. di que' valorosi che ancora og.gi indossan o la g·loriosa divisa, s1.ranno, forse, costretti ad emigrare per• le ~\.me:(iche, e le Americhe, salvo poch e eccezion,} di paesi, sono tutte nostre alleate e molte di loro, pur non avendo mandato soldati . a con1b atter e a fianco ai nostri soldati, hanno .m andato m edici a lavorarie a ·fia n co ai n ostri .mecri ci. , Quindi, noi che r1ella guerra..abbiamo ri cono1 sc iut o buona l 'o1p era loTo, po.ssiamo benissimo 11el « d o1Jo-guerrél » trattarli ron1e pari : essi !ara.nno m edici in Italia e gli it ~ diani lo sara •Jt~ in _t\.meri ca ed a ltrove. Rio d•e J a n eiro, 2 dicerr.lir(' 101R".

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[ANNO :\:\VI, F ASC. 5 J

SEZTONE P RAT ICA

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Otbe11e, consider ando Io stipendio elle i medici con<lotti percepivano prin;ia della gue1·ra, stipendi{) me<lio di lire 3500, che da pochi Comuni f u al1menta to della piccola indennità caro·viyeri del primo Decreto T1uogotenenziale, non può ritenersi che essi d~-.;iclerino la smobilitazione per intere.~si ec<fnomici perchè i medici condotti della prima ca~· gori<l. i Iliù giovani, se sottotenenti o tenent~ hanno · rn<lcl<>J>11iato jJ· loro stipendio di guer. coll 'indennità . r:-1 <> <l ltre indennità e qt1indi .p ercepi scono sopra -±::;t10 li l'e. se capitoni hanno g ià u no stipendio cl10 coJl'indPnnità cs1·0-viveri supera la detta somma, quelli della seeonda categol'ia più anziani e quinclj capi tap.i hanno Io stipendio del loro .· grado colla stessa ir1ùenni tà E-d o 1tre, q11elli infine della terza categoria, per l'assen7Ai dei colleghi richiamati, 11ercepiscono uno stipendio duplicato, spesso tripl icato pe1· aYere uno o due scavalchi nei pae'!1i limitrofi. · llosso110 quiIJdi i medici condotti desiderare il ritorno aù uno stipendio di circa 10 lire al giorno. insufficiente pei bisogni della vita attuale, inferio1·e verfi.110 <l l salario di u12 overaio ùella campagn~? . M<l oltre acl interessi {\eo110111ici si opi:ongù110 alla in1n1edia ta sn1obili tazioné {lei med:ci r.·on<1·ott i. in~­ .te:e. ·~i 1uoralL Tutti sa n110 qual(:' è la c.:ondizione de Ila 1uaggior.1nza dei u1edici c:o11dottj, cioè CJU(->lli <.lei piccoli Comuni. 111 <.:H1nbio di u110 stipendio di fame e ROlo perC'llè di1ett..ament~ dai C'oml1ni c:orris1>o ~to, essi <lebbono sottostare a ll'arbitrio di amu inist1·;1 tori' <1 i eui taJ,roJta è perfino (liscutibile ?l : e11so n1ol'ale, Yengono sballottati tra gli opposti llJJtiti loc·;tli , odia ti se tentano <lJ)l>li(·;tre le leggi sanit:'lrie e i Teg<>lamf\11ti d'igiene o se so110 eorretti ne11n con1pilazione dei certificati, . senza speranza di una c<i rr i <-'ra c>he ne migliori le sorti, 1011tap i <ln. centri d'istl'uzione, con lavoro J)el' lo ptC1 an<.:he fisie;1u1e11tP. g1·nvoso, contraccambiati sempre con ingr1.1ti tlid i 11e. I l comm . Lusig.uoli, gio1·11i adòi~tro, cosi si esprliueva con un redattore d <.> l Jlessaggero: «Non vi c:hi non sappia la vita <litti('ile che nell 'ambito di un Comune è generalm~1 1te destinato a vivere un inedico condotto, il q11ale no11 di rndo lliYenta 1111 i·a n10 secco del grnnd~ t1·011cò ùella f;c:e11zè1 : 1'Pnl:'li Rt-> questo meùieo potesse. a,-ere la ~na c·al'l'iPra, J>ote.·se aspira re n re. i<1C'n7f' migliori. potes ·e n 111bire a ll'onore di lln pri'1~~ì~~1~1to di un granclr ospedale)) . Occorre (l n11qne ri11n.rare u1l a ·condizione n1orale ~l economil'a dei nl-~diri condotti prima della sn10bilib:izio.np : a questo• hanno (liritto dopo il contr i·· buto d i sn<.:rific·i e di sangue da. essi dato a lla no. Stra Vittorin, dopo la l)r OYù ili a bnegrtZl011E' 11<'1ln rf'cen te pandemia. E l'intere-ss~ f)ar1!ieola l'e della classe doYrebbP coincid~re con un inteÌ'e~:?€ sociale im11011e11do:' nna rifor1ua del1' è1s.~isten7.a sani t.Hrin nei piccol i C-0mnni. Allo stato a ttu !l le delle cose l 'opera d~l 1uedic.:o t ra le popolazion i povere dei piccoli Con1uni rieSé(' <lel tutto ineffi C'UCP: l'a ."Sistenr.a ~anitar::l grll tuita . ~

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•~ n1~cine

g r atuite r iescono nulle pei PoYeri che • non l1anno nei loro tugu ri l'alimentazione adatta, le biancherie, la pulizia df"1l'ambiente, I'ar1a . la luce, che più delle meòjcin<' ~>no nec:essarie nella cura (lei morbi . Occorre qui n<lj <:: h(:) anche i poYeri dei piccoli Co1nuni, come qu('1li .delle cittù i1os&.'lno e8~ere ospedalizzati l){)iel1è la loro cura a òomic:ilio è impossibile . • CDsì pure l'opera òell 'nfficiule ·-~n ni tn rio. fiuc.:l1i.~ t.nle C<l ricn sarà affidata al n1Pcli<'o condotto d ipendf'11te ,<1al Comu ne, è presso ('he nulla : 11€'l'<:hè · ~ Ri yu ole che per qt1esto funzio11ario lè1 ,-i ta possH riuscire appena sopportabile 11on si in1ò costringere · ucl applicare regolamenti cl'jgiene al cit.tac1ino influt1nte - che ac-cum11la • le in1 mondizie sulla sogli~ del vicino, all'ass0~~ol'e 1ua c:ellaio che ' 7 ende carne 11011 boJlata, n l sindnco droghiere che vende cicoria

..

J>er caffè.

Ro che i yart Ordini dei n1eclic:i si stanno accot<1<1ndo , ui provYedimenti <l<l . chiedere al Govern~ . vel dovo-guerra, ma: io votr€i che nelle 'loro questioni i medici condotti alzn ~.e ro forte la 101·0 voce , J>oichè essi soli sono al grndo di illuminare l'opi11ione JJubblièa e le autori ti\ :\ Yoi·rei <·Ile si a ccordassero sui capisaldi di 11na rifor1u ~ t <.:on1pleta ~ questi v-0trebb~ro essere : . - Istituzione 'ili U11 Mi11istero c1ella sa·n ità pubbliC~l • ed a voe.azioIJ.e a l lo Stato della profilassi delle .m al~ ttie e dell'assist<ìnza sanit..a ria ai poYeri. Abolizione della condotta piena. e classificazione del le condotte pei poveri a seconda dell'importanza delJ<:' residenze JJer assicurare u na carl'iera ai medici couc1ot ti. I stituzione d i ospedali manda111e11tali e consorzi...'lli per :1~sicul'::t re. I 'ospedalizzazione dei l}OYeti dei µi ccoli ( '01nu11i. Dott. GIUSEPPE M. NORILI , medico condotto. L'egregi·J oolleg1.1 pre·ncle lo spun I o <la aicunf 1iostre oonsidera~· f,01ii sulla, 1ieC<'. 8itc't di srnobilitarc prirria, degli alt1·i lfffici,rtli nierlioi i medici cori.dotti~ per 1n ettere ·i n Pvi de n.za .'ze tr iSt'i oon,àizion.i d~ qu e8t i ultimd. e solleoitare gli ovport uni p·r ovvedi·n1e1iti. /') sta l>eric . Jl a da ciò a pretendere che pe1· i l fa.t tr; elle la paga degli ufficial i è supe1·iore a quella de i 111edicJ c_on rlutti, q1test·i non debbarno essere cunge• aati, il passo è lurigo e pericoloso . 1

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,

Il fascicolo 1° (1° gennaio 1919) della nostra SEZIONE MEDICA. contiene i seguenti lavori: I . Pl'of Augusto Mnrri: TJa legge del .<>ttore . I I . Dott. G. V. Ferra.Jis: •

Ar·i tniia

s·in,usale oorn-

vieta ln un caso d'i feb bre di Jfa l ta.1

1

I II . Dott. Bianca Frattini:

J,a r eazione di

Was-

.~P.1''ln.aM/n

con la. titolazione dPl con1plemento. . J\y . .Dott. E. De Sarro: J)11e casi di eniiplegia com e corn.pZicazioo e §.el tifo addo~r:i ria te.

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lL POLICLINJCD

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Cronaca• del movimento professionale. Lit libera Associazione dei medici di Trieste

I

te1me a lla metil ùi dicembre p. p. il suo Con g;rei::;i-:;o ,tr1erale -0rdin.airio clor>o u1t lungo· intervallo taù · :'!ato dnlla gue-rra. Il présidente llfitt. :\lann inneggiò a lla redenz~ollt' <lelle nostre terre, i11 -grùzia <llla quale i medit:1 clella regione e 11t1·ano a far 11arte del~n famigli:t liei me<lici d'Italia, e com1uen1orò i So(·i cle-funti. parecchi di qnrf.iti ì 'ittime della guerra. Il se-gretario ùott. .Jacchia i·iferì : snlh1 limitat.1 attiv it~t socia.I~ nel perjodo clecorso, sulle norm~ ftssate i i1 assen1blee e.li n1edici relativ.e a lla r.i.assun• 7.ione ai loro n 11tic-hi v·osti di 111edici reduci dal ser- · Ti;,io · militare, · e s ui patti p1'0,ryisori conclusi con la ()assa distrettuale per 1a c:ura dei c:ongil1nti degli <lffi liati. F r<·e notare elle in verbale- esteso dalla ùil'(·ZionP $tessa ·clella Cassa i vatti a llora conchiusi cte,·ono venjr di~cn~8i e rn tifica ti <.lulle associar.ioni u1eùicl1e." Dopo anin1ate discussioni, cl1e /vertono sui pi1'1 ifil1)0rtanti 1n-0bleini d i lll'~;e11te interesse per l:l oasta mooi~-l. l,flssemblea 1irende i s0gue11ti deli• ~rati: . che s i rias!->n1u~t110 iu ~eryizio,, sa.Ivo motiYi g iustiticati, ai i.oro i\Uticl11 ])osti, i medici redu c i lhl l ~rvir.io mili tare; che re8ti feru10 jl clelil~rilto preso n SllO temv1J dalla I... A., t:be le cure 111edi che a i congiunti degl i afl:ilinti alle Casse non sieno este&.e a ql1egli a ffiliati . che percepise-0no. merc<....(U t11li che pern1Pttono loro · di r icorrere a 1neclici priva ti; che la direzione soc~iale intere.c::si lP autorità a 'J<rnoedere d 1 01 ·a ·i n ]J O·i . l' e.1 .;crcitio dell'art e 1nel1 i r'a in oittà so l.o a oitta.din,i. italian.i e a n1erlim ori11'nrli o pe·r tine'nfi alle terre r e dente, e ciò pl'r evitare chi• ele·11ienti. antinazi1Jn 7li si calino dalla e.r Au:stria 1 s~abilirsi f:·a noi . t'tpflrn/ìlfanrlo del periodo di tra111

·"·i.~ ione:

e lle la dirt:zio11e si iu tt r<1 ~~i inol tr0 J1er far 111 irtliorare le condizioni dei n1edici ~11b;\ lterni deg;: 1

+>~pedali

civic i. , ·oti u11,tn imi l'asseml h_,':1 delibera poi l 'eSJ)t"i l·io11e del d è>tt Alpron, ritr nend-Olo in<l€goo · di far purte clel ~ncl:1 lizio, per n ,·~1· infr.flnt o i più eleruen. tari doveri (li C'ittaclino e d i medi<:o . .A.. membri delkt nuova llire~~ :onP risuitèll'Oil~ elPìti i dottori ~1n nn a i>re. i dente, Ra Y;1sini e C-0solo :l YiC'~-presirlPnti, Grandi, Fleisc:l1n1ann, Jacchia , d ' ì1_.. ~te . J{ornolo I , iC'bn~i1nn P l >olt\•tti a direttori.

Federazione nazionale per la Vigila&oza Igienica . l~l'iodo

di forzH t 11 tregua, n cat1sa della ~tr.1orùinarin ituazionc interuazio11ale, la Federnz'ionc riprende con fede 1:1 ~na attività, rivolgen dola ~pecial1nente ai prolJlemi igienico-sanitari dt-·l clo1)0-g~1vrra, d! alta in1portHnza sociale, ed al rio "tlinamento dei servizi ùi "igilanza, condizione ~~­ . 011ziul~ per li'\ ri~oluzione dei problemi stei;;~i. l ,n Pr~sideozn Federale ha. oonvocuto iu R-0m:1. tJer il giorno ~ febb'ra.io corr .• il Consiglio diretti,·o, .n llo seo1>0 di cl !.· ·utere in merito ai sn1lr:1indicnri l)opo un

.-1.1·gon1c11ti, i1011cllè a lle diretti v€' da seguire, al programma da bvolg e re ed a lla op1)011:t1nità cli indic·e · l 'assemblea generale, per dar mo<lo alla classe òl p 1·ospe.ttare a l Go\·erno le necessità dell'attunle sto. r ico mome-nto. JAt riun ion e dl'l Co11sigli<> federale seg1terit l u rì · 1>resa dell 'àzioile d i classe e dell'operosità della Fe<lerazione verso un più Yasto campo di suprenl·o

interesse 11.azionale.

l{ISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE. (7580) 1A1imento di stipen,dio al n1crl ico condotto.

- Dott abb onato 2613. -· I./aume11to del 30 % ·su11{> stipendio, stabi~to "cla l D. L. del J O febbrìlio 1918, ni deve corrispondere sulla sou1u1a el1e effettiva111ente percepisce il inedico co11d·otto. e 11 011 sull:t rifra stanziata in b ilancio, cli~· Jnìb e8Sere maggiore Òd anche minore di' quell:1 thf' effettiYan1~11t0 egli riscuote. Ella hi l. quindi. airitto nl. detto a n1nento in base allo <l ttt1ale c:u1111,1es~iYo stipendio d i lire 4630. Poichè ·con 1 atti1a le stipen<.lio sup<:•rc.t le lire 450G. non l1a di1itto ~d i11de11niti1 earo-viveri . Il lim ite fissat<> per la riscossione ·µ el la i11dennità cnro-viYeri non risulta sia 111<1 i stato m.u tn to . (7581) Indeti1iità oaro-vi!Veri. - Dott. abbonato ~G42. - l .1a cpncessione de1la inclt' 11uitit caro-Yi\eri Hon è subordinata ;1 lla cond i;r,io11e <le Ila reside1.1z,1 fissa in t1n determina ro poRtc. l~~~il <!eYe essere ftt tta a ti llàlunque i1npiega to el1<.-' Jte r('e11isca · stipendio n o11 superiorQ alle li1·e -1500 a unne e , se i nter: no, th€' t:op1 a i>osto ro111preso nc•lla vin11t<1 ol'g;111ica. e v1·iyo di titol21 re. 1•oitl1t' I.Jlln si troYn in ei1trnmbe le con d izi o11i , h<l diritto n 1111 in<le-nnitil. in parol S'\ fin dn l 10 luglio lHlT. l)Pr otter1~re cli•' ~ia r is11ettato il :.;un (Ìiriti·o 1n il r iYolgere r :c:orso u lla G. P. A. ed, in c-aso cl i inf1·nttuo~o risul tanto. JJUÒ n.dil'e l'-0rdinari.:1. 11 ntt~~itit g·ilHliz:nr.::1. t r n tt./ntlosi cli nn nuovo d11· . tto ·y1c ln t o. . ('(:582) Oas'Sa di pre 1'iclr>n:::ç1 J}fi n1cd i ci condo tti. Dott . .A. u·. .\.. da '\T. sul M. - 11 temvo traS('Ol'so 'clal medico condotto i11 serY izio militare è c.1lcola to in quello t1tile l><:'l c:onsegnin1ent-0 della J>ensionP sen11)re quanclo l'i11t~ressa~o; a mezzo del Comunfl c·ui ap1>artiene, dicllin ri di continuare ~• Ycrsare i relativi contribl1ti, eh <' Ro110 nnti.c·ipati <.1<11 Comune stesso sal\o riu1bc q·~o o snilo l"ti11endio <l<l a~­ seg11i fl1tt1ri · o sullt> r;~te cl0l1:t r~ul'ione ste~sn · quancto sarì1 Jiquidatn. A tnlP n1 -.g·on1e11to riferisc<-'- . ~i il D. I .1. del 7 Eeùbrn io 191H. 11. :.:~1. 1

(7583) Congedo

per

causa di 111alaftirt -

_-l.'isic·u ra-

Dott. G. n. <2f>80). - Elh1 1n1ò ben pre-. tendere e lle (lurante il co11get1o <ìi 8E:'i n1esi conce~sole dar C~oruune l)f::'l' i11fel'1uitit. 1~1 ~Ul)J>lenza sia a total e C'a tico clelln n1u1uiniHt1·azione 1nunicipale giacchè l)er l ' art. 2!> del lte~o la1nento g-enernlt• ~a nitario tali congedi })OS~ u 1 l l'st<>nller~i fino a<l un anno enzn clic in dii><:'tHl01iza di eH-'-'O si fn,·c·ia alcun·a din1inuzione· d ello ~· ti 1.endio. J,a indennitit ea val ca tura va co1·risposta n l ~HJ>l l lC'nte ginc<'hè ei-;f.:a, rappresentando i l c-orri 'P<"tt!Yo à forfait cli u11 ~erYi?.i o. è natura l~ c-he c:el"~i <«>l <:f\~~11re. an-cbe

zion..e. -

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[ANNO

XXVI, FASC. 5]

157

SEZIONE PRATI CA

, te1l'1poraneameute, de·l serviz10 stesso. Pel' la~c:1are, poi, il Con1une è nt't'~S8f1Ilio che il Consiglio · <.:omu • nale le accordi il congeclo con analoga deliberazio• ne che dovrà riportare il vi-sto di esecutorietà del: la competente autorità politica. Se il Comune oontrnriamente a.gli._ obblighi assunti col capi tolato, non ha provved1lto per ' !'-assicurazione del medico condotto, deve r :sJ;k>ndere dei danni che saranno lie}ui<lati o bonarinn1ente o a mezzo della a utorità gi ndiziuria. ~7584) lride~nnit 1i cat·o-·v'it·eri. Dott. 1\.. D. A . (la C. - In og11i Comu:ne in cui presta servizio ha diritto a lla indeunità caro-viveri, per-cbè la conC'(lssione . di tale mdennità non è sottoposta. a lla co11dizio11e della . residenza, ma bensì solo a quella deJlo stipendio, cl1e non deve superar~ le lire 4~oo· ed all'altra di occupare t111 posto J)revisto in <>rganico e privo di• titolare. Un -Comune i1on pt1ò aYvantaggiarsi dal fatto cl1e il medic:o 1)resta servi• zio conten1voraneamentc in un ~Lltro. Al massim > si Potrebbe divide.re la indennitil · vroporzionatumente nllo ·stipendio che ognuno <·orl'i~po11de: ma non negargliela addirittura. Ricorri1 alln (}. P. A .. ed, in caso di esito non favorevole, <lcli.sc:a l'ordinaria autorità gi11diziaria. . (7585) :f?i'rr~-iss·ionli da 11iedioo cundotto. - Dottor • G:. J.1. J,• da V. - Può presentare le dimjssioni· atfunendosi alle prescrizioni a ll'uopo eontent1te nel capitolu.to o, in mancanza, un congruo tempo pri. ma perchè il Comune si provveda di a ltro sanitario. È d'uopo avvertire che dimettendosi, cade l'esonero se ottenu to per la qualità di medico condotto, che ha attt1a l1nente. Doctor J u STITIA . ,.

stabilito il i1osto steF;SO colpendola in pieno cinqu~ volte. -,- L a li'os.&1 (!~asso Piave) 16-17 giugno 1918. ..

Dott. CIMINO Luxor, capitano medico, da Soveria Mannelli (Catanzaro);

~fl:LLE UWIVERSITÀ.

Con lu singhiera votazione unantme la Faf'oltà rneclica cli Na1>oli ha chiamato il prof. Giovanni }{oeri, insegna11te di clinica medica a Cagliari, all~t e~ttedra. di ~(l ruiotica, già tenuta dal compianto in·of. Pa nsini.

.

l\:fEDAGLIA ,D'AROE:\TO .

.

sul ~1 l ore• t.à.Yf>llin·o), t~nente 'inL'(lico 1180 reggimento fq11teri~1 (M. l\1.). - . Qt1al0 dirigente il servizio sanltario di réggime11to cl i fa11terjn durn.nte un 'azione offensiva, anin1ato CÌH n.lto sentimento del dovere, per<'~)rl'(\Va zone inte1u;amente battute dal fuoco di ar tiglieria avversaria. Portando la sua overa ovunqu0 otcorressé, e <lir:;..;c>nrlo in modo an1mirevole il servizio di sgombero <lei ~eriti e dei morti sparsi st1l <'~1mpo, dando co~ì luu1inose· prove di perizia e t' •>-. raggio. - Ca·r so 19-2fi <'lgosto 1917. i., J<;RP..\RA l\JF.RCUl{lO,

~.

da

M11:DAQLIA

'

~Ibngo

CONDOTTE ~ CONCORSI.

.

Il Municipio di Maceratafeltria comunica ohe lo· stipendi~ per l'i~terina to della· vaca11te cond~tti:t sanitarià del contado è SL'lto elevato a lire 75CW annue.

MEDICINA - SOCIALE. Prov~edimenti

.

'

igienico"'sanitari nel d~po-guerra.

Din1110 altri importanti Ordinj del giorno apvroYa ti

dalla Sezione Jlf\r l'igiene sociale della Oom111 issione pei àopo-gnerra durante i cicli di sedute di ·<'ni :1 bbiamo giil informato i lettori.

Organizzazioni

mari~e.,

montane e .b alneari nel dopo-

gue1·ra (relazione Devoto). La Sezione di Igiene sociale fa voti cbe i l G<>ver-

no si adoperi \alida.niente per estendere l 'assis~nzct balneo--climatica a carattere popolare'.. Dovr:lnno di c:onseguenza sorgere in opportu~e localitit del Regno ospizi permanenti di mare, di ,a lta montagna, .çosì J)ur.e $ezioni popolari presso accreditàte sta.ziorù balneari. Ogp.i e difizio dovrà essere impronta t<;> a sano s11irito di economia tanto costruttiva qt1anto di esercizio, a vantaggio dei nostri militari, dei loro figli e delle cla ~Ri più modeste. l Al Sezione .fa i1u1·E> voti i)erchè aln1c110 in ogni c.:11>-0lt1ogo di proyinc:ia sorga un istituto di terapia fisica n10<:1ernatnen~ org~t11izr;nto .

. La Sezione sj a u gura eh<.> :-:;i costit11isca110 i1el pae-

se Comitati od orgnniZ'.lill ztoni l~l' raggiungere questi scopi e che si associ110 con le Opere pie esistenti per i bagni ma.ri1ti, per le colonie alpine, ecc . .~ tJUl-'.sti Comit.'lti git1riclicamente oostituiti, il G-0verno '-=oneerla a r~e ed e<lifizi demHniali ed llrut varte di que1 n1aterial(' tletti, m<>bili. biancheria, • ecc.) che Rl\JJartien<• nlla ~unità inilit.'ìrl), ecc. La Sezitn1c rae;c:ou1auda a questi Comitati di curare la prop.a gand.a C' la <:reazione di ùag11,i popolari. ancl1e nei modesti centri, i >erchè cessi al pi11 vrc!')to una <;ondizione di inferiorità del paese la cui ho-rn Yitit non -0ccoi-re di maggiore se~nalazione. St' nC'l i>aese ta rd1ssero a col)cret~1rsi <1nC>ste in.iztative locali, si racto111anùa al Governo di crear~ uu ar>po~ito ufficio <:entrale per 1 nssiHtPn7~t balneoclim'atiC'a, popolare .

I

.. DX BRONZO.

Capitano medico S. A. P. G1so BEnTOL"Cco1, 8° betsaglieri. - DuT<\n te violento combattiu1ento prov vedeva ttlln cura <li n11n1Pt<>si feriti al I>·O~to di ·1ne. <licazione di un ba ttnglio11e sulla li ne.'1 <lel fno<:o e «ontinuava sere110 nella sua .opera uonostnnte l 'at>- · ,. tiglierin ne.micn 1':1 t:tesse la cnsa ÙO\'e er a stato

Educazione igienic1t (relazione Sclavo). .La· Sezione ver l'l~iene socinlC'. nngnrandosi che il Governo proYvecl:i nl J>iù presto possibile e secondo i bisogni d<'lln istruz~one e della educazione nazionale alla rlforma dell(;' S<:uol(\ normal1 . fa voti :' 10 el1e ai 1'utt1ri n1n~stri sia im.Pùrtito nn G:1:>n•

--

'-

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1

NOMINE, PROMOZIONI EP ONORIFICENZE.

. C ROCE DI GUERRA .

I


15R

IL POLICLINICO •

renient:e inseguaruento di igiene a mezzo di inse~anti medici, co1n~tenti, da nominarsi con ogni

\

prod~n7.a:

20 che 'a ll:l dipendenza di ogni sct1oh1 normalP funzioni una t:Jo11,r1la all'aperto modello, la quale,

•ttlizzata anche come campo di tirocinio, serva ~ dimostrare praticàlllente nel modo più chiaro 11 :rande beneficio J~nggiungibile, applicando in a1ubh'nte ~alubre i 1noderni inetodi pedagogici. lu 1Ja1·i tem.1>0 i·accomanda : 1° che i i>rogettl di nuovi edifici scolastici siano sotto1:x>sti ver l'eventt1ale approvazione èd ttn l)iù diligente esame da parte degli uffici t.ecnici :iovernativi, i qt1ali dovrebbero interessarsi alla co!tn1zione anche clurante i lavori ed intervenire ~ fi11~ di 01)era per un severo colla udo : 2°· che nella ~celt.a delle località e nel determinare l'area di t:erreno scoperto a lla clipen(lenza tiegli edifici 1s eolastici si proceda con sano crì terio e con larghezza di vedute a l fine specialme11te ii a.ssic uritt~ a d ogni 54tabilimento uno spazio per lezioni n11 ·a·pert-.o a q negli allievi almeno, che per :malferma salut:e più abbi'Sognar10 di aria e di luce: 3° che ·ogni nuovo edificio scolastico disponga !leYDJ)re di un i1npianto di doccie, del quale Potrebbe in .p arecchi oasi usufruire anche il pubblico durante le Yacanze scolastiche ; 4° che si eserciti seriamente da. parte de lle .autorità responsabili una vigilanza sulle condizio: •i igienico-sa nita }·ie delle sct1ole, e Si stimolino l~ autorità locali alla isti tuzio11e dei medici scolastici.

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[ t\NNO

XXVI, F ASC. 5] .

tali infermi~\ o deformità, da esigere esercizi fisici in i1s tituti fisioterapici apPQaiti. 4° Si diano m:lggiori mezzi alle Scuole di ,Magistero per ·1a E<lacazione fisica, perchè si abbia 11n più cororJleto insegnamento, .e si favorisca l'affluenza· (fei migliori · e .meno ag.iati ad esse con t>ol)Se di studio. 5° Siant> riserva ti "'a1 soli d]Jploma ti jn dette scuole i posti di insegnanti nelle scuole medie. 6° ~i istituiscano nei Corsi di perfezionament~ per i licenzia ti 11orn1nli, corsi di comando e di ' p1'a:tica per la ginnastica scolastica, e, in via transitoria, si favoriscano corsi comple1nentari liberi per i AOli inségnanti del!e SCUOle elementari. impartiti da docenti di ginnastica di provata spooiaciale ·competenza. ' 7° Si facciano ri ve<.lere e compilare d,a person~! competenti in igit>11e e in ginnastica scolastica i i>rogrammi i~r il ·relativo inseg!U1mento, da servire come guida ad esso nelle scuole e lementari, n1edie e sui>eriori, introducendo in essi. progressivamentP colla gin11astica ·elementare educativa, an· che il remo, il nuoto, la scherma. il canto e gli .~po?'"ts l)iù ad.atti Hlle class1 superiori.

Case popolari (relazione Devoto). ~eiiOll~

cli Igiene sociale, rite11uto che 1<1 lott.l con tro Je inalattie sociali, la morbilità e la 111~n ta­ lità infantile cl1e no11 può raggiungere i fi1ti che ~i propone se n on è rinforzata cla- nM risoluta politiC<'l dell'àbitaziOlle- l)O])OL'lre. c~]>l'Ìllle il YOtO che • il ·Go,·ei·no prend<t <ll :>iù 11 r~sto n110,·e e maggiori disposizioni eù anche accordi cogli {>Dti provin<'iali FJdur.azione fisica (relazione Pagliani 1. vor dotare il paese di un lYcl trimo11io cl i en se I>OilOLa 8ezione per l'Igiene sociale propone le sela ri proporzionato a.i gl'avissi1ui NI Hl'genti bi!iogni - e i1 lt"uuc direttive ~lementari - <' dopo aYe'l· :-uenti racoonl.andazio11i : 1° Si mettano in vigore . esigendQne l'attuazioraceon1;t11clat<> çh e ve11gano generaln1ente applicati~ ae rigorosa, le disposizioni della legge 8 gennaio le norme esist:enti per ,l'igiene tlell'abitato e del 1910, n. 805, per qu;u1to pa11:icolarmeJJ,te ha ris uolo, r;1ccomandn. C'll~ : 1° · no11 sia eonseutiU> ai ( 'on1uni , alle in1vr~sc :unrdo: a) all'obbligo per ogni scuola pubblica e pri<li oo~trnzione, ai privati, 'ecc. di 1n·ocecle re a ril'a.ta, primaria e. media, di avere personale, locali forme edilizie, sveutràmenti, ecc. a trasformar.ioni cli · etlifizi i quali implichino diminuzione di :1lloggj e mezii convenienti per impartire ii corso di edn-. 1wr i centi più l11nili, senza che in l>t('<:eùenzH 11on u~ione fisica ; b) all'obbligo di destinare per tale corso non ~iano erette .case popo~ari i.>er tali ceti clotate di c·apienza a lmeno ~guo.le a quellil rappresentata dal• eno di mezz'ora al giorno per cia~cuna classe el~­ •entare e tre ore settimanali ver ogni classe n1ele case destiruite a ll'abbattimento; 20 sià110 da e...~t1dersi per le erigende case iia ; • o) alr obbligo per tutti gli allievi. per il loro popolR.ri le zone mt"-110 felici delle citt~1, malsane :p.ssaggio d.a. ltno ad altro anno di corso o per i.>er a lta fald«t acqt1e,c1 del sottosuolo, o l'lel' viciruin• eonseguire licenze od altr-0 attestato finale, di ot- . za a focolai 1nala rict <> immediat:e adiacen7,e di ~nere la. s ufficie11zu nelle note di frequenza. pro~tabilime11ti indu "'triali, incomodi o insalubri: 30 le case popolal'i rlsponda110 ad un miuim,1 •tto e buona conùott~ nella istrt1zione ginna.sticu.; d) all'istituzione nelle 1111iYersità di un corso <li es;gen1~ tecnico-igienic'he per (>-Sposizione so L11~t>. diRtribuzion(\ degli ambiepti e l)Ul'ticola.rment(> ùel.emùstra le di educazione fisi~1, coll'obbligo di fre1'indivendenza degli alloggi e. <·011 particolari se L'~uentarlo a tutti gli aspiranti a diploma di insevizi cli latrine . sgombro di sp~lZZltture. ecc.; :na.nti. 40 le caR~ popolari, s ingolarmente o a gru1>pl, 20 · ~i elevi ln r><>sizione di ruolo degli inR~'­ siano t'orni te ili bagni i)roporzionn ti al grup1)0 delguanti 1<1 1rin1H1stic·a, a lla i>a ri di quella degli al• le cnse ste-ssP ; tri insegnanti costitutivi delle scuole elementari 30 pre Rr o o-rur)pi di case po1>ola1·i si 1Jro1uuova e n1Nlie. cosi che as1>lrino a questo insegMmento ht fondazione <.li ut: fl,lifì7io a carnttere soc:;iale ~ l n tlio...;;i u1uniti di cliplon1i o lauree, cl1e Y·tlgan1> per Lr H 'l ~ratiYP di e0 .is1 ;i d. l>Cr asi lo infn11til<.•, C< •llt ~ huona ba~ ili preparazione ad esso . • . scuol,t, 11bl.ot '- , Y :-- i~ conginnt~l una scnol.t ~ 0 ~i ~01)primano le esenzioni dai ('Orsi di e<1t1<li g- i nna~tica; t·n,,ionp fi ~i<:n per gli ullievi, che non prc)se11tino

(30

1-'a


[ANNO

XXVI,

FASC.

5J

SEZIO~E

159

PRATIC:\

&> sia incoraggiata ogni inizia ti va diretta " . ~Tvedere le ease popolari <li aree per orti e giar&i a disposizione delle singole famiglie d1 inquilini; . 7° siano concessi, dal punto di vista fiscale, trattamenti di favore ai nuovi e ai vecchi sta.bili•enti industriali che faranno sorgere ad unà con~ua distanza piccole case popolari rispondenti àd un determinato programma di esigenze tecnico. . i:lenico-sociali ; . . So non siano co11cessl in affitto nelle case popolari Jocs.li per spacci di yino e liquori (bar, osterie, ecc.) ; . 9<> non siano mai accordate dilazio1li o pro1'<)·~~ per i contribt1ti finanziari assunti da Comuni • da. altri , enti per la <!Ostruzione . di case popolari. . ~

~

:r.r la ricostruzione del centri abi&atl danneggia.ti dalla ~erra

("voto formulato d'inte-sa con la Sezione per i Lavori pubblici). ..

La Sezione per l'Igiene sociale fa voti ch e venga ~tit11ita

una Comm~ssione mista di ingegneri . • iC'ienisti e giuristi, la quale s i recl1i sui luoghi deTQlstati dalle guerre e stt1di il probl~wa della rioostrt1zione edilizia, per avanzare pronta1nent~ prol)OSte definitive al Governo.

*** La Sezione si è adunélta nuovamente nei giorni !G-28 gennaio. Dàremo notizia, nei prossimi nu111eri, delle questioni dibattute e delle deliberazioni itrese.

NOSTRE INFORMAZIONI. L' anehllostomiasi nelJe solfare di Sicilia. In una i,nteressante l>Ubblicazione del dott. Ign:l.7rio Di Giovanni vengo110 esPosti i ris ulta ti di spewall esperim.Puti di profilassi e di cura çlell'a ncl1ìlostomiasi nèlle m1niere di zolfo, eseguiti per inoarico del Minisu~ro dell'interno e del Ministef") dell'inélustria, commercio e lavoro, a cura del Sinù.ca to siciliano ver gli infortuni nelle miniere. . La questione dell'an'c hilostt)rnias i nelle miniere, e particolarmente nelle miniere di zolfo, le quali oconp.ano un numerù ragguardevole ùi lavoratori, l'iTeste tutta l'alta import.:' lnza di nn problema so'

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tiale .

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Quincli, ben merita l'i11teressamento ad èssa i·i-T-Olto ço~r da.i poteri dello Stato, come dal Sindaaato, i •1uali giustamente hanno ritenuto, di fronte alla complessità dei st1oi fattori, escludenti: la poi:;aib!litil di un'utile, pratica valutaziQne alla str~gun. ' . 41i premesse esclu~ivamente teoretiche, la necessità iello esperimento, che, secondo le direttive della Direzione- generale della. Sanità pubblica, ha egregiamente attuato il dott. Di Giovanni, con una St'r1e di ii1dagini compiute diretta-mente n_elle miniere di . Tullarita e C-0zz,)disi; in vrovillcia di Caltani8-

ootta. .

Il viuno dell'esperimento fu, nelle sue linee 1Ji

pl'a.ti<:a att11azi-0ne, così t1-.l c <·J d t. >; :1ccertata, - co11 •

l'~me

microscopico delle d~ezioni, la reale entità deila diffusione dell'anchilost;oru.a fra l lavoratori delle miniere, provvedere, ·nel modo più razionale e più pratico, alla bonifica l1mana, e, parall~­ lamente, alla boni~ca locale dell'a mbiente di lavoro. l Alla miniera 'ralla rita st1 853 operai esaminati (di cui 591 lavora nti all'interno e 262 all'esterno) si e bbero c'Onstatazioni positive in 3!)3; e di questi 353 infestati, 344 lavoravano ull' inter110 e 9 . allo · esterv-o. · I Alla « Cozzodisi » sn 971• esaminati (702 interni e 2()0 esterni)' ~i ·ebbero 286 constatazioni positive. di cn i 262 su operai interni e 24 estetn j. A tutti i malati venne praticata la son1minlstrazione del timolo, che si dimostr9 rimedio attivissimo contro l'anchilostoma, di nessuna t.ossicltà, se razio~'llmente adoperato, e di facilissima som1ninlstrazione · ovunque. Esso v·e11ne usato a dosi d i due grammi al giorno ìn unn serie di esperienze cti <c-timolizzazione Hettirnan<1le » ed a dosi di llll grammo per som1r1inistrazione quotidiana. I/esperime11to cli· cura Portò a risultati soddisf;1oenti, poichè, agli accurati controlli d~gli esan1i , microsco1>ici de lle <lPiezioni, si accerto per la T-allarita, il 79.3 % di gunrit1, e per In. Cft)zzodisi, il 67,4 % : dei d1:1e metodi d j timolizzazione il sett~­ n1ana le offre il m:\ggior n umero di gual'igioni. I~ n1isure profila tticQ.e ge11erilli es1>er imentat\~ ~1veva110 lle'r scopo cli im1:>edire la disseminaziont• delle uova del parassita; lo sYil11ppo dellé larve e la distruzione delle esistenti; la trasmissione del

-

vara~sita.

Il l)iù p1·~ttico e i>iù ·efficace disinfettante si d.imo · strò il latte cli cal~e, elle Yenne larga1uente u sato ; inentre s i provvide all'impianto di latrine ari.eh~! :Lell'intertH> delle mi1tiere, nell'intento di impedire la pericolosa disseminazione de lle nova, ed a dif · fonde re la pratica, fra gli operai, di frequenti la· Ynggi delle inani, in acqua salata, s11ectalment l)rima dei J)asti. Malgratlo le iliflif•o l tà incont1·ate .alla sistematic>t. av.plicazione dì tali misure profilattiche, per la originaria ig110ranza e la ini zia!~ · indocilità delle masse operaie, tl risultato complessivo dell'esperimen t-u fu assai soddisf~cente, poichè, a l riesame filli'lle delle deiezioni, i l nu1nero degli infetti risultò disceso al 18 % pe~· la n1inier:i T a llarita, ed al 20 % µer la Cozzodisi. Dagli interessanti risulta ei o~tenu ti e ilh.~stratJ nella. rela?Jione <.leJ d9tt. Di Giovanili si possono ce~i trarre utili norme per l1na razionale e sistenu1tica azione ùi difesa contro la insidiosa malattia dei m.i~'ltori che rec..'l danno a varie classi operaie, all 'ag·ricoltu ra '"' 1 l 'ind11stria. -. Ond'è che l'esperi1nento così condotto, che è a11. ' cl1e Ult s nggio della gr a11de èfficacia che arride alla concord-e . iÌllDni'Ìtatn 0ollabor~zione delle amministrazioni JJubbliche e pr.ivate cointeressate alle questio1li sanita rie. e uno stimolo ·a che tale collaborazione si effettui in sempre più vaste propor· zioni e in casi sempre più numerosi, de'Ve ritenersi utile anche ai fini dell.A adozione di J)rovvedimenti cti 1 carattere. g~nel'ale in argomento. 1

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NOTIZIE· DIVER."E L'assistenza ai tnbercolotie1 di guerra. 11 Direttore

[ANNO

~t'nernle

clell<l Sanità pubbli<':.t lla fJresentato al Consiglio dell'Opera nazionale 1>er

gli invalicli della guerra una relazione intorno alr~ ssistenza ai tubercolotici di gÌlerra:. I..1a riporteremo prossiman1ente. ·

Per gl' invalidi di guerra. delle· tei;re redente. L'OJ?<.:ra Nazionale per gli i11validi di gt1erra, eh~ dalla s11a costituzione ha con1viuto larga e feconda •

azione in 1nodesto silenzio, l1a. in questi giorni deliberato di porre a disposizione degli invalidi delle tE>rre redente la. somma di lire 500,000. . J.J.a . somma &'lrìt erogata ver sussidi immediati agli invalirli e(l alle -loro fH111iglie ed ançhe }Jer migliorare ed erigere, in quelle regioni. offieine di protesi e scuolé di rie<luca zio11e. · \

Per la diftusione della coltura ita.lh'1na all'estero. Sotto gli u uspict del poetà Francesco Cl1ie&l ~ sort<1 a Lugano una scuola ticiTu:"lle di coltura italiana, che offre una 'serie di eorsi <li lettera tura ~ di stolia. Il corso è completato <hl conferenze '-li lio1nini di lettere e di scienze italiani, Sll varii a rgomenti speciali. Il prof. Un1berto Carpi dell'Uni.versità di Payia e medico pnmario nell'OspedalP civico di Lugano, il 9 gennaio u. s. ha iniziato un corso di storia della medicina italiana con uM r•rolusio~1e s11ll 'E voluzirnie dei pensiero scientifico e l a storia della -rJiedicin,a. in Italia. In questo anno si occuperà della storia antica sino alla caduta del1'lmpero romano; nel ~enturo sarà trattata l'epoca medievale e della rinascita. ~~eramente enr<>m1abile e degna del massimo 11la n ~o è t':t le iniziativa sòrta o~trc i co11fini politici ù'Italin, OYe. - nella concorre11za delle varie . . 11nzio11u liti1 - è bene che il i,ensiero sQientJ:fi.co italiano abbia })ropag.andisti cultori appassionati. I·~~:::;o , trovpo a lungo negletto e mi.s conosciuto, ha l>i~o~no <li così ('11tl.1sin i:;ti assertori. · • Nella stampa sanitaria. Col i·itorno ùelh1 vita a T:rieste, riprende le su~ Pt1l>blicnzioni la «Rivista. Sanitaria >); c:he mand:.i lln caldo vaticinio a lla Patr~a ria.c quistata.

.

TAi « RiYista Sanitaria)) che Si dirà « òelln ,,.,._ llf>'zia Giulia.». si consacrerà d'ora in poi prevale11-tc·1nente .~1 lln tt1t<:'la degli interessi dei farmacisti . l..ia. Direzione e l'Amministrazione hanno sede i• ' ' ,·in Vince11zo Bellini, n. ll. ' A<\.lla consorella n1andiamo fervidi auguri. · ' Inaugurazione di anni accademici.

.I/anno a.ocadel,llico è stato inaugurato a Ca.tani:t c:on 11n · 4iscorso_ <lel P,rof. 1\ila-urizio Ascoli sul te- . n1a : « Per la nostra indipendenza scientifica >) ; a Sassari dal prof. Americo Filia con un discorso sul tema: «Assistenza . e p:rote7.lone dell'infanzia•: a Pen1gia ti.al prof. Giuseppe Bellucci con un di-. . scor~o 8ul tema: L'azoto per la. vita,. l'azoto per la morte»; a PiM con un discorso del p:r;of. Cari& · Fedeli Slll tema: « Il metodo Galileiano e le S~11ote di Medicina e di Scienze della Università Pisana >) . I

Una conferenza di Raffaele Paolucci. Il capitano· medico' Raffaelt' r•aolucci, c'Opertot>i di gloria nell'affondamento d~lla « Viribus Unitis », raccontò' la gesta prodigiosa innnnzi ad un pubblico qensissimo ed eletto, il 27 g€nnaio; nella vaRta salu de-Il' Augusteo. AssisteYa S. A. R. il Dutt . di Genova, Luogoten€nte del Re. La conferenza fu fatta :l benefizio dell'Opera Nazionale per gli orfani dei contadini caduti in guerra., il cui pr~sidente, on. T.iuz~'l.tti, salutò l'eroe,' or goglio immortale della :\farina Italiana. , Le parole del raoluc·c·i ,fnl'ono -pii1 volte salutate e copert~ da, applausi (->ntn~j•\sti .

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111 IJiceo Torq11ato 'l';\sso di Ro111a il dott. Pa•)lucci trattò il te111a «Per quelli cl1e più i1on ritornano>). JDgli rievocò le gest<l gloriose dei nostri

coD1battenti e ma11dò ai trj a ricon<:>scente. •

m~rtiri

il sa luto della '

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ra-

1=>l'ofondamente rattristati, registriamo ln p0rd1ta del prof. ROBERTO MASSALONGO. tise1Ya11doci di dare nel 1>r-0ssim.o numero la biogl·afì.a de11'insigne studioso.

Indice alfabetico per materie•. .

.AJ1c:l1ilo~to11liasi nelle solfare di Sicilia . Pag. 150 l~lenorragia acllta: trattamento . )> 151 Ca teterisn10 permnnente della vescica : i11)) ]31 1lira zioni , )) 147 <·11 i rn rgia : confe r~n?:a i11teralle.a ta • ( 'olil Hl<:illo~i )) 150 • •• • l~n1 pi C'InH C'Cl elin1jnn zione ili fra1umenti di te. suto p0ln1onare in un ferjto al to)) 144 • • • • • J<}11olol':1 rdite inn li~11a ~d evoluzione lenta 134, 135 )) 150 l·~pil('ttici : ~I><'<:ia le reazione pupillare . I111111unità lJQ 't-in1lne11z!1le . >) lBH )) 150 Jnf~zioni stafilococcich~: fo.r me speciali , l 11t•·~ tino tenne: tloppia ed ampia rese)) 142 i.l,l fll' • fln!Tl:i. 1919 · Tip . C:t rtiere Centrali. •

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nerYose luetiche e diffusione Pn.Q. della· sifilide )) l\ledici condotti : Pei - . • :i\Iè<lici itaJin ni ~ ll'Estero: Per l'(-'~l'cizio )) dei .~Jeningiti a<:\tte l!on linfocitosi rachidia)) na: foru1e curabili . Provvedìmentì igienico-sanit'lri nel dopo)) • • • guerra . : )) '.Prurigine epide111icn )) Rene dop1>io: chi rt1rgia )) ~tenosi mitralica e tubPrt;olosi l)()lmonart\ )) Tetnno curato col siero 'l'izzoni Trichinosi: esaurimento d'un focolaio di . . . . )) ~la lattie

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Roma,· 9 •febbraio 1919

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· fondato dai professori: . . GUII)O BACCELLI - ·· FRANCESCO ..

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REDATTORE CAPO: -PROF.

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SOMMARIO.

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~iviste Sintetiche: Q. Dragotti: · Le n1anifestazioni nervose . Appunti di MediciQ.a Pratica- ·sEMEIOTlCA: Sul compor, .. · tamento del riflesso oculo-cardiaco nell'infanzi a. CASISTIdella influenza. · CA E TERAPIA: Sulla miocardite cronica. - L:uso degli opNote e oontrib'u ti: c. Sassoni: L'influenza èu rata con le iniepiacei nelle affezioni cardio-vascolari. - NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA: L'origine delle vescicole idatidee figlie. zioni di olio canforato al guaiac.olo. • Posta degli abbonati . ,Commenti: G. Betti: Ancora sulla µrofilassi chininica nell'i~­ Cenni Bibliografici . , . fluenza. .Nella vita .profe~sionale ~ · P,er la , smobilitazione dei me:.. Sunti e Rassegne- MEDICINA: O. K. Williamson: ·1 si ntomi dici. - Cronaca del movimento professio.na le.. · dell'arteriosclerosi. - CHIRURGIA: M.. Emmert :· Corpi liberi Amministrazione Sanitaria: L'iistituzione del Comitato centrale antitubercolare. delta cavità addominale. - P. Sym: La peritonite da pneu. I Atti Parlamentari: Utilizzaziòne del materjale degli ospe:. rnococco. dati militari. - Provvedi.menti per l'influenza . Storia della Medicina: G. · Bilancioni: Ailessandrò BeneRisposte a quesiti e a domande. . detti e la medicina Veneta nel· QJattrocènto. . . Nomine, promozioni ed.. onorificenze. ' Osservazioni Cliniche: P. De Tommasi: Un ;aso 'Cii ciCondotte e concorsi. sticeccosi in una ragazza . Dalle terre red·e nte. Accademie, Società. Mediche, Congressi : E. Grossi : Notizie diverse. Indice -alfabetico per materie . . Regia Accademia Medica di Roma.

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SEZIONE PRATICA. '

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ABBONAMENTI PER IL 1919. ITALIA

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s ezione pratica . . . . . • • • sezioni medica e pratica . • • sèzioni· chirurgie.a e prattca . • sezioni medico-chirurgica e pratica

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Saremo grati agli asaociatl ctie 11on hanno ancora spedito l'importo del loro abbonamento di affrettarne l. Il l'invio possibilmente non più tardi della tlne del corrente mese. Ci6 faciliterà molto il lavoro amministrativo ed eViterà ritardr nella spedizione dei fascicoli. ·

Ram1nentiamo eh~ la Cartolina ~Vaglia àovrà essere indirizzata nominativani~n~e ql prof. ENRICO MORELLI, via Sistina, 14, R oma, e lhe la medesitna (net "posto riservato al bollo dell' U fft icio P ostale pagatori ) dev~ essere mtoiita àelta prescritta mare~ da bollo da 5 centesimi. Chi si trova sprovvisto delta 1n~rca pu<> accrtscere d~tti 5 ce~itesimi all'importo della Cartoti na-Vaglia st.essa . I,' AMMINISTRAZIONE.

_ Diritti-di proprietà. riservati. -

È 11ietata la riproduzione .di lavori pubblicati nel

di essi senza citartp la fotJte.

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POLICLINICO o la pubblicazione di sunti

Nt1lla di ·precipo e di 'd efinito si sa ai1cora sull 'ageu'te ,etiologico ·dell.a influenza. 'I risultati . . • • • s 1)erimentali quindi del •Caitìtani~ che ha ottenuto fenomeni sopra ttttto 11ervosi dalle inoculazioni Le manifestazioni nervose della influenm. di bacilli del Pfeiffer negli .ani111·a1i, hanno per jl La. iufiuenza. occupa un posto importante. tra momento 11n intersse relativo. ' · le · m~lattie infettive . che più frequentemente _Comunque i dati cli11icr so~o .P iù che sttffidànno sfntomi ·a carico del sistema · nervoso. Per cienti a dimostrare l'azione specifica 9.el ,rirtts freqtte11za, gravità, e molteplicit. à di tali inani- _ influenzale sul tessut Q nervoso, o quanto meno • • festazionit la influenza sup era. il tifo, la pulmo- a re11derlo più vul1n·er.a.b il e aLl'.azioue di ·a ltri ve.le11i ,esogeni o endog·eni. i\J r~guaPd10 ,b isogna annite e la difterite. Secondo qualc~e autor.e l'affinità ·della tossina influenzale per il t èssutò ner- . che .tenere presente la possibilità di i.nfe~ioni dbi, -oso somi.glia a qt1ella del tetano, con l'a.ggraste o secondarie. Nan °è dubbio d'altra parte che ' rante che, a differenza di qua.·nt.o a,..,riene in que- oltre a.11 'azione dell 'a''''elenamento .tossi-Ì!llfetti,·o, molta p~rte hanno nel determinismo delle masta ultima 1nfezid1J.e, il n1i CJ:!Olìg'0.llÌ1&m-O pa togetliO ra-g.gittnger.ebb e es.~o st esso l 'ass.e cerèbro-spinale 11ifes~zì9ni nervose l'alta ten1peratura ed il prodove potrebbe vivere· e moltiplicarsi. fondo sconvolgimento indotto dal P!-"ocesso in-

SINTETICHE. RIVISTE -

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fettivo in tutto il ricambio organico. l\!Ia è più la prima manifestazione della malattia e se nella esatto affermare che qrie~ti fattori sono sempli~aggioranza dei casi dura due o tre giorni, può persistére fino alla ·convalescenza ed anche oltre. cemente coàcliuvanti, :nel senso che preipatano il terreno a senitiire ipiù iefdìo~ementé 1l'agen~ tosTalora è • leggera, talvolta è violenta, si accomsico. Ed iii qualche caso la presenza, ~ quindi la pagna a fotofobia, a v<:>miti e ad una invincibile necessità di tali fattori ieoadiuvanti, non è pur S-011illolenza o, ad inson·nia. La sua sede abituale • dim6strata perchè i disturbi nervosi costituiscono è 1.a fronte al diso·pra delJ 'ot~i.ta, . ma può' ·esten.:. la crnanifestazione unica o preponderante dellà ..dersi alle atemipie, . al vertice, iaJl'occipite.. È una malattia. A tale riguardo conviene am~ettere la cefalea gir.avatirva : l 'illifer.mo avverte u.n senso di importanza della debolezza o predisposizione del pesaintezza, di .tensione insopportabile, o di vuoto.. • terreno urganico costituzionale o una particolare Talvolta si ha senso di .stn1n gimento <?(>n fitte • virulenia dei germi infetti vi. dolor0Se o mar,t ellamenti. È un dolore cO.ntittuo . ' con tendenza ad esàcenbaziOIÙl vespertine e notÈ noto infatti cl1e la iniezione irrfl:uenzale pu~ , destare o aiggraiva.r.e tforme llllervose latenti o pree- f ur·n e; si accentua· in seguito ai nwvimenti, a.i 001lpì ,d i :tosse, agli .sforzi. Talvolta si ha ainc he sistenti, 1e !Prmrooaue sim.dromi 11ervose inJ ~n1di­ ipe~esfesia ·d el rtegumento cttta,neo del cra.n io e ' dui pairtkoliarmen:te ~aiti. per 1c1efi.ciènzia orgadella ifaccià. La cefailea è aocompagnata da it111 nica ·o riginaria ·o .p er i11tossicazioni ed infezioni dolore oculare speciale : un senso di pesoo.tezza. croniche. di compressione drei bulbi oculari. D'altra parte è pure noto iche in certe epideAnche le ne'Vralgie costituiocono un sinton10 mie· le manifest3:zioni ·n ervose sono più frequenti della influenza. Si possono e più g.ra·vi. Conte in alcttnc epidemie predomi- presso . che costante ' . malattia. Qualnano le complicazioni bronco-pulmonari, ed in verificare in tutti gli stadii della , altre qttelle intes tinàli, così so110 registrate epi- , che v.olta, illl,SÌ·e me alla cefa1ea., sono l'unica rn011à..cLemie 1nel1e 1qu~li il e c-0·mplic~zioni nervose fu- festazione dell 'affoezione. I dolori .s pesso' sopraiv• ve11gono ,t_utto ad un tratto ·e .p ossono avere la. loro ron-0 più .f requenti e più gravi. sede in tut.t e le parti del corpo, ma si localizCiò de, e essere in rapporto con la particolare capacità del virus influenzale a colpire il sistema zano più frequentemente, specie nell'inizio, · alla nervoso.· Si ha insomma qualche cosa di simile regione lombare. Ma di regola i dolori si diffondono invadendo successivament:e · il coJ:lo, le a quello .che si verific·a -in alcune epidemie di gaimbe, le braccia ed wteressat!lo tutte le pa1"t~ difterite, nelle quali sono pi1ì che in altre frequenti e gravi le form~/paralitiche. Si/ tratta, di delle membra, articolazioni comprese. È difficile un carattere iindividualJcl del ceppo del virus che definire il carattere di questi dolori che solo raramente sono spontanei. Tuttavia il dolore nel determina la epidemia. · . ' dorso, alle coscie, ai polpacci può assumere Le manifestazioni nervose della influenza sono . anche 'Uln carattere pai;ticolarmente grave, Jamcimultiformi: forme organiche e funzionali, forme ..cerutraLi e (Periferiohe. Sono ipero forme che in nante tanto da rassomigliare ai dolori tabetici . genere non hanno nulla di veramentè caratteri- I dolori nevralgici a carico ,degli organi toracici ' e a ddomina1i possono · simulare vari disordini stico per 1riodo che la speciale etiologia è fissata d.egli IQ!lgatni stess~ tanto ,da far credere evel\.tua.1solo in base al 'c riterio del post 1ioc o al criterio mente alla esistenza di una pleurite, di µna peepidemicq. • ric.ardife, di una calcolosi renale, o di una co• ;;: fica epatica o int~stinale. • *' Di solito i dolori influenzali non hanno uno ' Ma a parte le sindromi mentali o 11ervose che schietto carattere nevralgico: si tratta. per lo • costitùiscono una manifestazione, una complipiù di uma sensazione dolorosa riferita ai mu. . ·s coli, a11e ossa, ralle arti6ola71ion;i, provocata o canza, o una .co~seguenza della nnalattia, il quadrò sintomatologico banale · della influenza è do- · esacerbata dai movimenti o dalla pressione. '!\'.fa può anche accadere che il dolore per natura e minato dall'elementp nervoso. Qu~lunque sia il • .tipo e 1a Jocalizzazione ·v iscerale che asst}me il localizzazione è simile a quello delle comuni ne- • processo imettm·o, i .s intomi .più molesti, più ca~. vralgie. Si possono così a,·ere nèvralgie del tri- · gemino, intercostali,, scapolo-omerali e sciatiche. ratte~stici e più. pericolosi sono q11elli 1.'he sono La più frequente è .la nevralgia sopra-orbital'espùnente di .u na intossicazione del ·s istema inerr' 'oso. Non c'è forma i11fluenzale iche non sia ac- ria. ìVIa queste forme schiettamente nevralgiche compagnata da cefalea, dolori nevralgici, astenia che per la loro intermittenza assumono talvolta i caratteri di quelle malariche più che un sin- r generale. tomo della malattia costituiscono un fenomeno I ~a cefalea si presenta nelle influenza coo una , frequenza che raggiunge la costanza. È spesso clella convalescenza. 1

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La dolenzia generale del coxpo, è acèompagnata da un accascia·m• ento, da u'll. senso di stanchezza e di debolezza che non è in rapporto con l~ gravità dell'affezione. At1che nei casi léggeri si -Ila .quasi sempre depressione fisica , e morale,~a11canza cli energia, impos~ibilità di reagire. E ttn fenomeno ordi'llariamente pro'giressivo, che au' menta gradatamente, ·1n:a iragg·iu:nge 1ben presto il suo maximum. Questi sintomi persistc;)j10 if più delle volte quando tutti i fènomenì' ~cuti 'e febbrili sono scomparsi e · per essi si può ùì; e che 13&· con·valesc~nza è più, lunga della st=~1sa malattia. I1n nessUJ1la cinfezione irufa.tti 1'asttèn.ia . post-febbrile è ·proporzion01le aJLa du..ra.t a della affezione, è così lunga e cosi accentuata .come nella influenza. ~ un'astenia in rapporto più ad una intossicazione diretta del sistema nervo111uscolare, che ad uno stato di esaurimento. Quando l'ammalato, ère<lendosi .guarito, tenia riprendere le proprie occu*zioni è meravig·l:ato dal fatto che pochi giort;ii passati a ·letto l 'atbiano cosi indepolito: un : piccolo sforzo basta per .es.teniua:rlo, og'ni -lruvooo riesce (fia_ti,c oso o addirittura impossibile. In rapporto a questo .stato aste.n ico si •1 lt1no disttUbi più O meno apprezzabili 'delle V<ttje funzioni . organiche, che possono contin11are anche nel ·peniodo Q.ella coruvalescen~: sudorazione abbondante continua o · intermitt~11te; astenia gastrica con anoressia invincibile ; as.t énia intestinale coµ stipsi talvolta molto persistente; astenia cardia~a con 'debolezza delle contrazioni del miocardio, rallentamento o accellieramen to del polso o aritmia . · · · . 1Ùltre a ciò i malati di influenza prèsentano 11110 stato di torpore, uno st ato ·di" sonnolenza invincibile che dura in qualche caso più gio~ù•.; · lna vi sono anchè casi, e non sono rari, Jitii quali esiste uno stato di insonnia invincibile. Ma i11sieme ai suddettì disturbi àltri se ne orese11• tauò che se non sono cosi -frequenti nelle c0muni forme. influenza~i non· meno degli altri dfpon&"ono per uno stato di avveìenam~to ~ro­ foudo del sistema nervoso centrale. : tali so110 le Yertigini, il vomito, gli offuscamenti dì \ ista, gli access.i asmatici, la poliuria; la diarrea, J.e aritmie ed infine le forme sincopali. . \ 1

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* * * . I dist111rbi .;sop.ra a~ennaiti . costituiscono 1a sintomatologia neriros:a rdinarià d·elle comuni f,)r• tne d'influenza. La imaggior parte di~ essi so110 • • · q11as1 costanti e per il loro carattere, e più pc·r il loro a.g ,gruppamen·t o .sono .quasi Ì>atog.nomonici, ta11to ·ie11e costituiscono :preziosi elementi diag.n1Cr stici specie in assenza· di altre manifestazioni qrganiche. •

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oltre ~ questi disturbi che per·· sè .st~ssi sono sufficienti- a dimostrare la azione del. virus • .. sul tessuto nePVoso, La influenza provoca una lunga ;seri.e di lsiindroo:ni .morbose a · c.Mioo rlell,e varie sezioni del •sistema nervoso centrale e periferico. Si tratta di si11dromi infìamm~torie od emorragiche, come · ùi sindromi a carattere così detto funzionale. ' . A_ p~rte 1e !forme 111 evr<:>tic h·e e 1p~icotiche, ohe lneri tano un ,particolare co11siclerazione J enume• riamo inna11zi tutto· le sindro111i a lòcalizzazione cerébrale, bulbare, spi11ale, e periferica. Le complicaziolli cerebrali della influenza posso110 .assumere vari tiipi . Rendu · ha osservato forme etic-ejalitiélie più o meno acute e con esiti .. , paralitici più o m~no - persistenti. Virchow ha attribuito.. alla influenza un · caso di encefalite acwta con emorragie corticali. Leìchtenstern ha . • • descritto casi a~aloghi. WiJ.braind ha osservato casi di polioncejalite inferiore manifestatasi nel corso della influenza e e.;.oldflam attribuisce alla · stes~a infezione un éaso . di polioncefalite supe• •• riore ed inferiore con .polion'lielite anteriore acuta. • Più frequen·t i .s ono le · 1neningité consecutive • ad otiti /.s uppurate, a s i.11usiti ed a pneu·m0n~ti. Sono stati <:fsserì\·ati •a ,nch,e casi di ascessi ce- · , rebrali sopravvenuti nel corso della influenza. Gaiucher, .Si·l vés tre, ·Bidion ·e Léveque hanno d·escritto forme pseudo-1neningiticlie simulanti perfettamente la meni~gite vera e con esito in gu~­ rigione. I sintomi meningitici (cefalea grave, \·runito, hradiaiirdia, ed anche com-ulsilOll•i . e coma) .s i manifestarono improv·v isan1ente e &com- . · p.aPVelio ~n ~i .g.i.or.n~. C·o r.n il vide à.n un , caso, insieme .ai fatti accennati, manifestarsi emiparesi e paralisi facciale, fenomeni che · fac~· vano penS?re qtd una .encefalite o ad un'emorragia ~erebrale : ma ti1 capo a qualche giorno tutto era ,scom~roo. Tiroui1Llet ·ed.. Esprit halllll.'Q descritto fomne di meningo-encefalopàtie a sindro- , mi più grave (crisi epilettiche, spasmi,. contrat• . ture, rigidità nucale, afasia, paraplegia, emiple.: gia, ecc.) -m:a con .esito d..n igwr.rigione ~n tem\Po più o' meno breve . PMe che lo staJto . emofiliaoo, ohe è f'a ntoi f re. • quente .n.e lla influenza, come i processi arteri- , tici possano determinare anche focolai emorra-· gic~ più o m·e no este~i. ·e con varia localizzazione . : i1ella massa encefàlica. Sono stati · ~-iferiti al ri• .... guardo parecch,i casi di apoplessia ·influenzale . ' oou emi.plegiia, aifasiia, tag1rafiia, '€1111ià.J1opsi~, eec. ( I • .. A pro-posito di encefalite e di emorragie cere• • brali determinate dalla infezione influenzale bi- . • sogna ricordare che è stata attribuita allo stesso ' 71!,US la ·nona, una speciale, malattia ,osservata, • per .la prima "\:olta da Cameratius a Tttb~nga. ·L a 1

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affezione è · caratter~zata da una sonnolenza ini della retina con cecità improvvisa o notevole divincibile, febbre e paralisi dei nervi cranici, ed· · minuzione ·d ella vista se rimase occluso un solo • è segui t1fl tiella metà dei casi da morte. ramo· di detta arteria. In qualche caso si è avuto La stessa sindrome si manifestò in forma epianc.h e irido-coroidite. . . . . • • Le manifestazioni b-u lbari costituiscono la sindemica i1el Mantovano in Italia, ed in altre parti di ·Europa e di ....\merica, durant.e 1'a pa11demia di tomatologia più freqùente ancl1e nelle form~ ba• influe11za del 1&89-90-9ì e r·ecentemente se ne nali d.el.1a i nfliuen za. Tu btaivi·a si hanno casi 111.ei ' . suno verific,1ti nut1fe1:osi casi in Austria, in Fran-. quali le alterazioni d~i 1 centri del .midollo aliu11gato appaio110 più evidénti. Sono la espressione eia éd Inghilter~a, ,'d ove è stata desc!itta col \ nome di e1'LCefalite letargiJCa epidemica. L'affe- di una ·vagopara.tisi la tachicardia .notevole che • in un caso ri€ordato da Teissier rag-giunse 172 zione è stata .attribuita al virus poliomielitic·o , al botulismp ed a speciali .m ic.rog.aip.smi, mà ora ' battiti al mint1to ·ed in caso di Huchard pèrfi.110 si ha· tendenza ·ia credere che la nona sia t11na 300. · èosì sj hanno conges~ioni pulmonari vago• . comp1ic~one enoef.alica. della i~enza, .i.p otesi subottu. s ità, aumen~o paraliticlie con dispnea, . ' . già .aviainzaita 111el 1891 dia Bozzolo in J:.talia e oo del .fremito ·rocale-tattile, ri·duzio11e del mormoEbstein ~n Ger.nÌ~·nia. rio , ,escico1are, rantoli crepitanti fini e talora Ma la oftal1noplegià oltre che nel .compl.e sso anche soffio bronchia le. T ale co~gestione può sin.tomatioo della nona ipuò mta nà.festa.rsi neilJa invadere tutto 11 pulmo11e o limitarsi ad un solo ii1ifluenza come fe11-0meno n ervdso isolato· d11 var1 · lobo. -'Può pròvocare la morte, come scomparire st1adi1i della malattia ed anche durr.amte la con- in qualche giorno anche nello stesso giorno., , 1 . valescenza. Il fenomeno più frequènte · è il di- , Si dev·~ verisi.1 nilme.11te a queste congestioni vafetto di. accomodazi611e clovuto senza dubbio, gopàralitichE7 la graµde ' 'ariabilità: del réperto . come nella nevrite P,·o st-diftericà,. ad una pa1~.a:­ all 'asco~tazione ed alla percussione' che si conlisi ciel 'lll~1scolo cili.ate. Per lo più in.. tali · casi st.a ta ancl1.e durante l'attuale epiù~mia. ' si ·ha tqrpore o anche assenza della rectzione puAltri feno1neni bulbari çhe possono essere pre. . ,,. ... . pillare alla luce. La paralisi dell 'accomodazione , s·e nti · nella influe.n za sono la bradicardia (eccita. . p uò e$Sere accompagnata da' qttella dei muscoli · zione del ·vago), aritmie, che durano anche nella esterni dell'occhio e d a11che da paralisi completa · co~valesée11za, le forme angiuoidi, lo spasmo iliadell'oculo-motore c-0mune. - frammatico e glotticleo ·1a dispnea ed il respiro Goldflam ricorda un caso n el quale dopo quatdi C·h ey,11e-Stokes, senza si ntomi bronco-pulmotordici giorni dall'inflt1enza si manifestò ptosi nari, oordiaci o nefritici, !a sìncope., il collasso bilaterale cpn immobilità completa dei · bt1lbi CM'diaico. Sono stiaitì iaiuche 1D.otati casi di paralisi oculari. bulbare 'p·rogressiva con .p airalisi. delle oorde v'"Ocali, ià.rè l p.alaito. molle .e de1l1a fairinge, tre11J..9r1 Casi analoghi accompagnati anche da , disturbi delle .liab.b r.a .e. 1del.I.e· 1pa)Jpebre, .iniziatesi quatahe · della ipariola, 1de1J.a deg.1utiz1one,e da par~i degli settin;t.:aina idopo. 1'i n1fl•uelll.za •e sviluppatisi g.m:daarti i11feri1ori sono pta.ti descritti içla Opp1enheim, tamente. Co1ne postumo irufi.ue~a1e può iaversrl., da Gillet .d e · GraiÌ"ai~n·t e qà Guttma.:n:n. Le oftalseeòlido 1Rie1nak, ia.11.ahe miaste 1'tia gravis Iocm siaimop1egi,e ~Htfiu,e ~ · sòno ·;p.iù tresi.sitenti ..e più t'omi bul,ba,ri iniziali. più gravi di quelle diftericl1e. Esse nella grande n1àggioranza dei casi souo di natura ·tossica ~d Il midollo spinale non è ~isparmiato dal virus allora tendono alla guarigione, ma possono influenzale:- La rachialgia, ' la stanch~zza delle a n1che es.sére i·n .r apporto a fooo1a1 di polionçefa- membra, già potate, sono la espressione di una lite en1orragica localizzata nella regione . dei nu- intossicazione midollare. ~Ia oltre a questi sinclei del terzo, quarto e sesto nervo cranic.o. tomi comuni si possono avere, be~chè molto raDurante le epidemie influenzali dello scorso rame111:.e processi mielitici. secolo s ono .sbate .aitllciie osservate neuriti ottiLa mielite conie complicazione de1ia influrnza c 1ie e retiriit;i. Si tr,atta .per ~lo più. di una mani~ di · solito accompag·nata da pien.i ngite ed è localizzata nella porzione cervicale e può essere festazione tossica e qui11di inc1ipendente da qualsiasi processo meningitico. Ma la funzione vi: a piccoli focolai diffusi o colpire un largo tratto siva può essere anche disturbata da un processo del midÒ11o. Laveran ha descritto un· caso di di ?teurite retro-bulbare dovuta ad in.f iammaiione mielite asce11dente acuta i11 un individuo affetto . etnor.ragica delle fibre ce11t11ali del' nervo ottico · da pulmonite influenzale : dapprima paralisi de• i.11 modo eh~ si ha scotoma ceruti;ale 0011 .11otevole gli arti inferiori, poi dei superiori ed infine fediminuzione dell'acutezza visiva e diminuzioile 111ome11i ·b nJlbari ie -mor.te 1per asfissia. Féréo1 e • Bennèts hanno osservato casi analoghi. Fiesllel senso cromatico. Sono stati anche ricordati singer ha constatato nel corso della influenza casi di embe>lia e trombosi del! 'arteria centrale .. 1

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I nervi. cranici D;ella · quenza in _ç9nseguenza della infezione infiuen- polinevrite influenzale sono meno · c91pi~i , cbe · z~le. Per lo più è localizzato al collo ed all 'occi- nella forma difteri1ca. pit~, in rapporto a lesione d·e lle .alte ·radici po' Le ne'Vr_algie in~uenzali sono molto comuni : steriori .cervicali,_ed è per lo più p.cco.m pagnato le più frequenti sono quelle a carie<? del ti;igeda $paralisi, faccia.l e~ Sono .stati at1:che oss~vati mjno, m4 si possono· avere ~nche nevràlgie incasi di lierpes zoster ia.11.a ifaccia ed alla fr?Ute, te~oo· tali, scia ti.che, ·b rachia li, ecc. . • Una conseguen,z a particolare della i.influenza è nelle parti cioè i11ner,~ate dal trigemi1io. Nel corso. di un attacco di influenza o come la· perdita del senso del gustò dell'odorato che postumo di questa infezione possono aversi af- • talvoita .d ura per "µlesi. La pfù persistente è spefezioni talvolta molto gravi dei nervi ,periferici. cialmen.t e l 'ain osmia,' che par~ d•ovuta ad u•ba .n.eSi !J?():SS()llO at\·&e nevriti l ocali, ?olineivtitt:i o sol- ' 1rite del ner vo olfattorio. · · \ . tanto dolori. 111ie·yraJ. gici. L'influenta è stata ritenuta anche responsal5il~ La 1te'Vrite locale può colpire alcuni ner vi ci:a- di 0Jggtr av1a f.e i,n frequenoo -ed .iintènsità la emi• nici, come il quinto ed il settimo, dando dolori crania. I e pa ralisi Q.ei m.u scoli: 1n el domi.nio di detti nervi. • La nevrite· dell'acustico dà sordità, che va di7 ~tinta da · quella determinata dall'otite media, In quanto alie forme nevrotich.~ · basta semplicosi frequetitè nella inflttenza. Si. è già accennato cèmente accennare ohe la · influenz-a . par~ abbia .. nlle oftalmoplegie, le quali possono essere· di Ja :cap~ità di r.idesita.r e, agg·narva.re ed a nche di origine centrale, come possono dip~ndere da un prQd111rre l:a epilessia, :l a .corea, ~a isteria .e .con proc~sso nevritico òei singoli nervi oculo-mop.ioltissim~ fr~quenza la 1ie1trastenia. In qualche • tori. Sono state ànche r eg:i_strate paralisi tardive · éaso1alla influenza si è vi~to seguire lo sviluppo i.solate delle corde vocali (Sa·vage), del vèlo pen-·:· di un gozzo esoftal1nico o di forme basetJ,owiane dolo, della faringe e àella laringe (Gué.m e11t). J .e inconiplete ed a'riche di mixedeuz,a in irappor.to a neuriti dei nervi midoll,ari che più .frequente- .t iroid ite. Negli a.lcooli.sti la i'11fluenza ,può deter111ente si incontrano nella influenza sono quelle. minare il delirun tremens. a carico del pless;o brachialè . e dello sciatico. Le psicosi ~da influenza si possono dividere 111 1'uttavia non c'è tronco· nervoso che no11 possa due categorie in rapporto al periodo della ma-. essere colpito! Negli individ.uj glovani i~ genere lattia nel qùale si manifestano: 1° psicosi .del 1e nevriti influenzali guariscono rapidame11te, periodo f,ebhr·i le ; ~ 0 psioopa.t ie della OOll'VaJ.e• • mentre nei .vecchi i disturbi non scam, p aiono soenza. • • quasi mai completamente, residuan'o nevralgie Le psl.cosi del' p~riodo acttto sorlo ·analogb.e a ribelli ad ogni cura; zone dolorose anche quando quelle che si manifestano in altre m~lattie in. . 6ono scolllipairsiJ rtwtti i distuubi trofici e if'\lJllzio- \ fat:tirye. (titfo, resipffiia, p:u.limoni te, ec<;.). Si trattla. ·. • • 11ali dei mus_coli · e ·della cute. · di un ·d·e lirio acuto che non ha a lcun· paralleli- . La poLine'Vrite ·è una delle più gravi con1pli- .smo ro.1 d-&0rso della febbte, tanto che ii.n qtial' cazioni della' influenza. È generalmente tardiva èhe? c~so esso costfituisce . il fatto iniziale della perchè cqmpare da tre a sei settimane dopo l'i- malattia anche quanuo tton è ancora scoppiata , 11izio della malattia. Più che una complicazione la febbr~. Non si può quindi amme~tere un nesso è una -conseguenza della infezione perchè il pro- patogenetico diretto .tra ipertermia e delirio. trna cesso morboso consiste in una degenerazione tos- maggiore iinport_anza nel processo .génetico della . siemica parencht.matosa de1le :fi1b re nervose a dilf- · form~ mentale spetta alla intossicazione speciferenza di q.ue1 ' che av,'iene . nelle inev.r iti iloca1i . fica della infezione ed ai disturbi del ricambio , che accompagnauo ia .febbre . è <;he producono, che (.'(Xt).~ .Mi ltllll wrocessp di infia.mrmiazione peri.neuritica. La polime.vrite. influe·nzalé ha ·ca-. a.na loro volta unia intossicazione. Si tratta .di ratteri analoghi a quelle dovute ad ' altre infe- vele.n i esogeni ed ,e ndogeni, di cui q~esti sono

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uu prodotto dei pri.mi . . Gli uni e gli ~Itri agidtiaci, religiosi, erotici ·ed anche di grandezza, scono· sopra un terreno predisposto o per ei!etto che nÒn hanno però"mai lunga persistenza e non , dell' esaurime.n~o prod. otto dalla · malattia (defiraggiungono mai la lucidezza e la convinzione cienza di sonno, nutrizione · insufficiente,. ecc.) o del vero delirio paranoico. ' . per intossicazioni esogene ed ii;ifezioni preesiDurante il. periodo delir.a nte 1'infermo dorme stenti (alcoolismo, sifilide, ecc_.) o per tare ·or-, poco o nulla, mangia poco, per modo che le con• . ga,niche cootituziiona li. Nella - iinfluen.zia. tCQlD.e dizioni somatich·e $i aggravano. Sopravviene uno • • ne119. pu1monite il dclirio s i presenta s tato di deperimento grave con tendenm al co~ cessate della febb.r e tanto che Kraepelin dette • las~o. Spesso si han110 riaccensioni febbrili. a queste forme il nome di delirio di collasso at- . Qualoh~ volta a llo stato di agitazione segue ru.n . tribuendole ad uno stato di esanrimento rlell'or- periodo di abbattimento durante il qua·le le funganismo. Ma, come lo stesso Kraepelin ha do- zioni organiche si vanno gradatamente affievo-' cuto successi v-an1ente riconoscerè, il delirio post- lendo fino al1ef morte. Altre volte la morte per febbri1e non può essere detenmi'11:atù dall'esawi.- paralisi cardiaba si ha in un pe1'iodo cli eccita• '. ' . mento ed è anc.he esso dovuto ad una intof!sica- z1one . • zione. E d è perciò che non si può dividere l'opiIn genere però le ·psicosi influenzali febbrili nione cli Kirn,~ il quale classifica i ·delirii post- terminano · in guarigione in termine di tempo febbrili tra le psico-patìe della convale&:enza. Le molto breve. Ma qualche volta segue unò stato • forme psicotiche che costituiscono il sintomo ini- di collàsso mentale pe;r· cui i pazie"n ti pas&ano in .... . ziale della influenza, che si manifestano durante ttno stato stuporoso mentre le condizioni soma. . il periodo' febbrice o lo seguòno immediatamente, tiche vanno migliorando : lo s tato stuporoso p~ò hanno tutti origine e caratteri comuni. diventare permanente e t erminare con la de• Le (p&iicosi infi.u,e nzali del periodo aç-u·t o asru- me~a. . mono .in genere. la siµdrome dell' amenza. Si App<l:rtengono alle p sicopatie della r.onvale· tratta di uno sconvolgicrnent~ tumultuario dei scenza :l:a malinconia e '.La ?na11ia . È ben noto ohe process.9 pércettivi ed. ~deativi c;on <lisorienta- alla influenza seguano .molto spesso stati neu··mento del.la :persotia.Jità ed · ob·nu.bi1azione della rastenici più o meno gravi e più o. meno persi· coscienza. La psicosi si iniz~a improvvisamente stenti. . ' 1 olta dallo stato neurastenico si passa g·radurante tutti i periodi della m alattia, dura anche Tal, , q uandlO .la '.febbre è ce&sa·ba e dci. J"ego:1a ;bei mim datam~nte ad uno schiettamente malinconico. . entro due o tre settimane. Dapprin1a si h.a un La mancanza di !riposo, di son,n o, la m.ancanza disordine associativo, uno stato confusionale. Le , di appetito, lo stato di debolezza con im.p osidee si seguono turbinosamente legate da · ..un sibilità di attend~re a qualsias i lavoro, i l disin.tenue fii1q associativio1, taJrv!(j1ta s·oJo· ~a assol13J11fl.e ter.es.se pér tutto, .fiini.soon 0 'iper ind•ttrre UJUO fonetiche. Il paziente è disorientato nel ~~po stato sentiµientale depressi,ro con cattivo umore, e nello sp a,zio. Le illusioni e spesso anche le al- i.r.requiietu~Mie, tp:aitlire. In ·q11,este condizio!-Ù le lucinazioni contribuiscono a scon\rolgere e a di- condizioni g-eneràli di 1nU;trizioije scadono aincor più. Si stabilisce un ciroolo vii.zio.so per modo che s integrare l a coscienza. L 'amtnalato vive come Ìn sogno, gesticola contint1amente, fa movimenti lo ptato mèntale subisce un aggravamento pro' inc9erenti. ~ in u110 s tato dì irrequietezza i~ces­ gressi vo ; sorgono disordini sensoriali sopra sante: apre e chiude gli occhi, tende le orecchie, tutto ipocondriaci, stati angosciosi, deliri. La dttrata dell'affezione .è · più o meno lunga e non gira a destra ed , a sinistra lo sguardo, de·clama, inveisce, predica, cant a, si sçopre, si ricopre, si si può. escludere ' l'esito in demenza_. A questi • Jeva dal letto. L'um1o re è .v,ari? ma ~er 1.o più pre- stati depressi vi che vanno dalla leggera neuravale depressione. I"o s t ato con.f usionale ingenera stenia . alla mialiJ1:cònia grave, come alle f.orme tt11 senso• id i Ìlnoertezza 1e di tSm-a1rrimien.to : i disoc- acute amenziali del periodo "febbrile, s i deve attribuire il gran numero di suicidi durante le dini sensoriali dànno -sostanza ai timori vaghi, • alle .preoccupazioni. È in questo st ato di co11fupandemie 1.1µifl.uenzali. · s ione e pi terrore che con una frequenza i mpres- • Nel ~orso della con,•alescenza della influenza, .s ionante gl1 .indi··vidu i affetti da psi<..'0.5i ~inrfiuen­ per .lo y iù una settimana dopo la caduta della -zali s i abbandonano a 'rio1enze impulsive, si get- febbre, '1>uò manifestarsi anche la mania con il • -tano dalla finestra o feriscono, uccidono persone . suo complesso sintomatico caratteristico : esal-. .di famiglia. < tazione sentimenfale., vivacità e ·rapidità dei processi psichici, . agitazione p.5ico-motoria. La proTalvolta in questo srom &gianent.o della CO. 3Ctenz.a spu,t11tano del:irii persecutori, ipocont... gnosi è generalmente bt1ona.

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.SEZIONE PRATICA

(ANN• XXVI, FASC. 6] .

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. . meno tfutequiente 1e •pìù ,p ieno'. Contemrp01taneaN umerose altre fort:Jle psicopatiche (demenza precoce, psicosi maniaco-depressiva, ecc.) sono· mente m~gliora'Vlalllo Je conid.iziioni generali dell'i'lldiermo c he .sii se.nitiiva 1moltio !Pi à :sollevaito, c'er.to state n1esse in rapporto -indiretto con la influenza, nel senso che 1questa .i·n fezione provoca l1e ireci- . ancliie per :l 'arumenJtrata .t oni1cità ·dcl s istema tnei·VlOSO. , . di·ve o aggira.va Jo iStato preésistente., Bbibi &uooèssi.vamente occasione di oover ouAlla influenza è stata attribuita. anche la capacità di mettere in evidenza l a paralisi ·progres- ~ rare lllla , amt1;rtlata cifoli ·a, CQlta da infl.ttlllZa si \·a non ancora msmifestatasi e di ~ggravarne man.iiestiatas~ con .l\l!Il0. funma dli. bronco-ipolmoil decorso. Savage affern1a che in alcuni casi da cni te a fooolrui siparisi alla base d1el tpoltrume die1ui osservati, lo scoppio delle manif~stazionì pa-· stro e oontiempor.aineamente dia 1bronchi.te pua:niralitiche somatiche e psichiche segui cosi imme- ·.ienta ciéi med~ e ipicooli 1brol1dhii. Si tmit;tarva di diatamente alla influenza che se non fosse stata forma grave c he, sia per le condizioni scheletriche della paziente, sia per la flogosi dei piccoli trovata positi va la reazione di W assermann si bronchi, sia infine per le temperature elevate, sarebbe stati tentato di pensare ad un rapporto miioo1cèiavia .seriaimente ~a vJ..ta d1et1la rpaz.iente. etiologico diretto tra influenza e demenza para~rsi oùtme ai 0011nu11i .mezzi ,tera{Peut.ici (diigilitica. . tale, coppettazione, ecc.), .alle iniezioni qi olio G. DRAGOT'fI'> • can.:forato a1 .g uaià.Qolo, 1e ne potei oons:taittare ira- • pidi ie briil:liamti .risultati, tamito che in .non molti .; \ ·gionni la febbtie oodiette e .l'ammi lata 1entrò irri piéna co1~valesc·eiwa (ora è gua.r·itba). Inooraggiiaito, im i de.oiiSi iai11ora a itr,a tb1.r e oolJ.e ' stesse illlliezioni rt11tti .qure@J.i lalmmailaiti. di i ·rufLuienm l.'inUoenm corata wn le iniezioni di olio canforato che fiino dal .p.riinci@io ipr.esenbarva1tro una· si.nito. tlllato1ogia di ·~ma J]J()tevo11e g:e:avii..t à che per me r • al guaiacolo .. è . :semipre diruta. dia questi iSIÌillrbomi : :tempera.tluJra per il Dott. CARLO BASSONI ele·viata (t01tre i · 39°) ; po1Jso !frequente piccolo e aiuto medico negli Ospedali. Ci,·ili .di Genova vUJoto; ls:t ato di .irnto,s siaaziorue diel sistema nervoso • ( n,o tevole asisoipim~i:ìo dell 'amma1laitic>). P1\lJ1ttlopp.o La €!pirlemia di inifiuentzJa cih e s.i è .Q,uesto ulti1m o i&initom0. è per .m e il più d.inporora,mari diffrusa. a tsutte il e Niazioni con a1Jter.ruaiti1Ve ta nte, rperahè ci r.i.lieva. il crunattere eminentemelllte , -air.iie _dd. mig li«>Taitnenti e di ·peggiora.mei11ti, _.persisté tut~vaa 1m moltissime ~ittà e 1:e~ioo.i tl'I~- tossico della malattia. Orbene, i risultati che ho \)tte111U,~IO iin iqg,n:i car~, ·tr~taito fun dal tPtiiocipio 1a.a, conti:llltlaindo .a mrietere .v i.tt.irme ll!UJtll&OS~. co.11e iini1ez1onii' 1dd. 1oli1o ioatlllfor.arto iail .g.uarl.a1oolo, S]OllJo . Le tdi!Saussion.ì ;però dci meclici e degJi sci1em.• stati sempre così ·brillanti che io non ~sito a :'lia ti si scmo volontieri ag.g irate intorno a1·l a padichiiariarie 1a he hainJno di im ol.t o 1oli1iepass-ato le spetog1e nesi diella maLattti.:a, .intor.n o iaitle lestioni ,ainiq:ra.llllJe eh.e io ·riponevo n1el loro uso. tomo-patologiche. che la stessa detehÙina nell 'orVi :sono cei~ti iaitni111alati che iriispondono a quega.niS1D10, mentire ·:motto diefiicaenite è start:.a ta. di. ' scussione intonno a:lwa cura di qit1esta mat~ttia . e,t o 1ta:abt1MI1ento ·~n modo vteramente sor1pren1dente. '

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NOTE E CONTRIBUTI. ,

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epidemica c.4te ha . già fiatto più vitti~e ddll:a •

stessa

guetTr~ .

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~·ure .paire a me ie~~ l~ rdiiscll.ss,i 1 0inre sulla

c.ui·a sairebbe ris ultata oltremod.io jjs.bru.rtti:va e foriSe •

a vr.ebbe petmtesso ,Idi 01ttriivai1~

1conoscere q UJailclie mezzo che, p~ù dei comunemente usati, offrisse al ·medico una 'Wl.lkLa. a ir.tn.ai ,per cmn·b aitter1a. Già iin aJcu.1ii raitn/1na1ati afletti da · b.ronroi..,poJ~ monite da dm.flue~a, 'tl!ei q1t11ali avevo miotaito u:nia ta11dLva irisolruz.ilon1e dei iatti OC()ll1 c-0-polmotlJalrrÌ, ' av··e vo 1U1S0lto con 1 buonii ir.isiu.tbaiti 1e iniezioni di ol i,o icarufor.ato ial g11aiaJOol10 ntélla dose dii 2 eme. di 101410 caind1orato a.I 10 °fo, ~on '10 otgir. d i g.ua4aco1o. · · , ia

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La 1ben.efica iimfluenza di ·questa tenaipia si era eS;plioata aulla. tetn{Peratura che si e~a. liaJPÌdiamente aibbaissart:a. ; s ul polso che era diven1:!ato

Cito un C0JS'O. : 1.ai siigm.ora B. . . ~. . ., dii ianrni 65. · 1Chiamato il g1ioroo 26 1d.ioem,nre 1918 (dopo 1

due gionni \d i ma1aittia), b iOVO: ftemper.a;t!urra. 39·7; polso 120; irèspiro 126; .staito di sopore. · L'esame mi !dimostra ll 'esis~ di foooliai di b110tlJOO-pot1mon:i:te .diffru.s·~ aù polmone .destro e alla bas·e del siinrustro. ·' 1I.;o sputo è :fibt1illi()S() ie di rolorito rosso. •

Aviv.erto

ma

fiatmri.glii.a detJ.la. 1g1raività dél iaaiso.

Ordino una coppettazione al torace,. la digitale ie due iill1ieziloni di olio mmfomto 011 :gu0iaico1io da praticairsi una nel matitiino verro le dieci 1e ll.ldlia. 1

_.nel ipomieriggiio vie11so le l 7. • iQu.aroidlo r.i tor.no 1la sera. a viedere l'annmrulalba ila tr01Vo itan:to mig lii.orata da rrestaiTtll.e s tuipito ax>

· stesso.

'I .f·amiliiaor.i

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loro rvio.litia .mi 11a·r.rano ohe dq>o

ila ·p irirna i.niezione Ja ·tiemperatiura si era p:roglfe.ssi vamente abbassata fino a toccare i 37 gradi dopo circa 6-7 ore e che l'ammalata si era sentita grandemenit,e solleviata. • ·

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168

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(AN~O

IL POLICLINICO

!{XVI,

FASC.

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Successivamente Ja· temperatura · .ave va raggitllllto dii nuovo i 39.2 e ool.Ia seconda illlieziorue

più so11eva ta. Lo spwto persiJSte rosso, ma cowtimuaindo mella curia, memitne la .febbre non stt. è ma•i si ero. .nuovaimente 01bbassata. più. rialzata, l'espettorato ritorna a1 terzo giorno Io s tesso oontrolrliamdo 1a tem.peratruir a la sera 001DJP1et~um.ente 1bia:nco e [e oondizioni .g enerali si 1 · trova.i 37. 2, iiJ ipo1so iera a:lidotto ia 80, il 1.1.ìespia:-o fanno ben ,presto. otrtim·e. ·0 .g.gi 1 'ammal.aita. è ·piea 20 ie le oomiizioni del s;istema nenvo.s o s i erano ' namente ristabilita. . · fatte v.e ramente 1b'Uone. Lo Sfputo per.&iisiteva rosso, ~on. cite rò i casi· ohe gururiir.qno be.n e oon dema due g.iiornd dqpo era div.eDJbato •b.ia.noo. La f~ò­ co1is.o di una .$etti•m ana o !POCO -più senza che i!JJeiPbre, oontilllttamdo rniellia aura, cedette g.ra<lualmentie :fino a SCotDJ>arire oomple.tàimenite a.I sest<;> g•ionno pu,re sj 1preoontaissero lie còmp!licainze bronoo~l­ di malattia, e J'.flJillmalaJta patevia, diopo ailitiri 1d uie · monari. , • I giorni, iailz·arsi. ' . Piarr:eoohi giovatn,ri dai 17 la.ci. 29 ainn.i tirattati in Sempre più iinoomggtlaito dia talrl. ottimi irjsuJ- · tale modo g·tllairi110010 sentLa presen:taire mai aku.11 ta:ti' tira:ttai allo is t•e $so mod<;> numerosi altri caisi cairattere . di ig 1rarviià . ùlel ~s.o della m.a.laittia. presen.t a,t isi .i.n igdimnam.i 'ed iin perso.ne i·n ·e tà a'V0.111- · E 1giU1a11i .iin tal.e modo· :anche fli.,ll .giava.~e affetto dia · iiata ed 1n tutti .p osso cliohiarnrr e che 'lllOn ebbi gravissima icifoscogliosi, colto da focolai di bronche a 1odammri. del metodo'. ._ 1 ' ' co~olmona.te da 1.·Dlfl1Utene.ia a1~a base di destra. Citerò s olo altri due casi per dimoohra.rie che Ma un cas:o 31~ desidero ci:taire perchè ebbe ptl~*e dl COtlJf:ino1·ÌIO !cli ·U n co]Jega ohe riana&e molto• quie ste 11n~ezioni · sonJO rutriJi non .solo nielle :Dorme dii. · indlu·en.za pwra, ma amcora. nie1-Je f.orm.e di inf'3:v1oiievolmente. dittllpriesisionaito 1de11là cura col g1ua1

flu~a

comiplrl.cata oon ' bro.ooo-po1monit1:e iattl.ohe qua.u do .si ha lDJO!tirvo di crooer11a ~vu:ta ad altni . . germn .

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:iacolo. •

Si fuiatta di UJn attacco id i i1n,fl1u enza griaive che .av·e v·a coJ~p·i.tio ipersona ii1n età piuttosto iéllvainza.t a ' e già ~ettia da tginav·e ar~eriosclerosi co11 . nefutl~e (1 1)'er · mill.e 'id i a1Jbu.m1,na .nelle u.rime). F, . . S. . . , di 60 ianni:, è icoI.to da atta1coo di influenza. P11eserutava itemperiatu.r e léLa · 39.6 a ·40 1 .polS'o Qiuandb 1to vedo :si 1haThIOC> già i si.tJ.tomi di cu·ntà sui 110, e fenomeni di girande cprostrazione ·ner· . · b110DiC0-poihmonitie a fOC'ìOlai &parsi al lobo polimo- · v~osra. nta1re i1nf1e riore 1destro. La tiem·perailura è g .ià 39.6, De iniezioni di olio canforato al g1u.ailàiColo ebi1 !Polso a IIO, ,1 'am11i:a1ato tè ~:bbat•t;iuto . Ordli1no h·e ro ben /P1li<;>JS1:to :iiag.i one de11a rfe;b,brle e, fatto &traal ~li1to la diJgifu1e, :le 1nieziorui. di olio cairuforia:bo lllLO, ·l a fiebb11e \Sii abbassò, 1maiLgraoo .la oompairsa al gniai.acollo e J.e cure riv·ulsivie 1ooaild. di fu.colai bronco-,pold:ruoruairi ·:al polmone di 1si. . Nei iprimi gror.ni, .maLgirado le iniieziooi, noto ~~m. che illa telllJperatura mon cede e rnon ci.scontro i AJ .sol1.to oo1La caduta della feibbne m~gliora.o:ono soliti benefic i r.isull:tati. .Je co11diz:ilol1li , del ipoloo e del &1.stema 11e.rvoso e a'iamma1ait\o 1g·U0JfÌ 11a1pi'd0imente de1J.a i11llfltten.za €' Controllland.o ·p erò la r-icettia, sbritta .ool fanmiacis.ta. su11a .scaitola del1e fia:lie, md ~corgo che ~l dcl·Le s ue !COfD-plicain~e, ~1e oo1:la oa~~a del~ fieb- · fa:nmacis'ta l1JOD. arveva messo il guada-colo. Marudo bre avevaJllJO iperdu.to og·ru carattere dll grav·1tà. subito ad ooquistrure a·lrtme :fua1e ,~para.te rol g.u a• iiaiaol•o e .sUJbi.t o i risultati 1benefìci si man1if·estàrnt0. INTERPRETAZIONE DEI BENEFICI RISULTATI OTTENUTI.· La :bem.periat)trla si abbassa, i1l ,po1so Sii ifa m1.g liore, e Je oondiziond. ,gien1e11aili dell'amm.ailiarto mi' È poi oosì .str.ainto çihe iJ 1g uaiacolo possa esergliora'llo fi·n o alla rapida apiressia e alla sollecita guiari,g ione. ' citafle tanta betÌ:e:fioa azione cou.tro . J 'i,nfi,u-enza e Altro caso estremamente i1niteressanrte è il se- le sue ootl11Plkanze? guiente: Forse il torto· m:a.ggiore che. si è fatto a"I g1U1a ' Signora M ... 1C .. . , d·i iam1ni 65. iiacolo è s:tato quello .dci. iVolerJo a tutrti i -costi ... Va soggetta ogni ÌIDJviet'oo a. rtosse e oatairiro. aredere quasi k> 6peci:fioo delle forn1e di tuberÈ colta da 01ttacoo d.i ·inflnlenza di di!Serehq gravità. colosi tpolrmonrari. , F~ccio ·praticaa-e te due illliezion~ al giorno, e F.iPtPitre, iSe hene·oonsideriamo,, 1a bene:fi.c a razti.ocome 1g ià ÌID. 1l1Qlitri.S.SÌ'tni • ailtri llC'aS·i , iin U'llla settimana aa febbre cede ieotll/Pletamerl!te. \ n e d.el gua.iaioo1o tnJei tuberoolooi si m.a.u·i·fes.ba lllon Sospendo fillora. Jie ini1ezdnnì, ma n~la notrte già oorutro i baieilli di KJcjoh, mia icontro le n11tl11es~a (f.k ompare di 1rmprovvirSO il a ·febbire ohe rosissime a's sociazioni micro.hiche che accoo:nq_:>asale a 39. 2 e si m011lJÌtfesta una espettorazione aibbonda.nite iortemenit e emoru:a.gi~, menitre durante gnamo ISelll{Pre iil _•haci~lo de11a. ibulberçolo.si. tutba la m0.l a.ilia l 'iam1maliaita non aveva mai av.uito E ia111ora iperchè .nion dovrà il guaiacolo .e.se.rei' espettorato ·r osso. Si mamitfesta puire iil dolore al . taire aa sua azione niel!la i.nfiuenz.a pura o complitorace destro,. ·rtllllitamen:be ad 1u.n senso di oppres. cata? StOlle. Ttl!ttt santllO oome il bacill·l o· della im.fluen~a sia 1..1\ ll' e.s.3.!me obiettirvo fbrovo f ocoLai siprursi di · ' bronco-polmonite aiLle ·b asi polmon0ri e fattti «~oh-­ uno f·r a i !Più Jabi·l i. gestizà. FlUori de11'oro-a.n.i.smo mut)fe a-aipid.amente e viet::i • Fa.ccio ripete.re le due iiniemoni m.elJlo stesso ne p~re ira.pidam.enit,e distrutto da.i disi'lllfettauti giorino, fa.cci.o mettere 1J,n a cqpipettazi.one d ifiusa ' e la sera 'J. 'a.mma.l a;ta riitonna apiiretica ed è molto più leggeri' 1

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SEZIONE PRATICA

La S'1a vi1rul1epiza è grave solo mell 'orgarttismo. Ora, 1pwreil:iè si trovi UJU agen1te che possia vteni.r.e lintrodottio ·nie11 ~organ1ìsmo .senza s uo ·diantno . ' .e che eserciti ·l llll ':aziiòne sli.C'Utlq. oqnrt:ro il baicilil.o • • dieLla irufliuenm, ·1Si pu.ò ca1pire come anohe nel~ 1'organismo i·l 1baeillo possa vienke .distru:tiro. Certo ~ che la dose di gua:iaoolio c.h e ro lU:SO è -c~sì piccola ed i risultati ottenuti sono tanto ibuot;ti da dover pensare .o heil guaiacolo e·s erciti _proprio u~a azione specifica, . contro il bacillo ·<lella influenza. ~ 1Quai11Jto ia.11 'aziollle del guia-iacolo s.ullie iaJtr.e for, · nie batteriche per lo più cocciche, io certo non ho .b isog.no di iinsistere perchè detta azi-011~ è J)en conosciuta. · Fofllllu·l o ·p erciò 1l1e seg.uietljti co~lusioni: 1°) Le rilniezioni tli o1ik> canforaito al 10 % ( 2 crnc.). OOD: ooli 10 eme. di .~colo, eserci.tatlJO .azione ~to ,b enefica !llei cç.]jpi ti da indlru:enza dia ..dover iammettere IUJlla 1 .oro 02Jione specifica contro 1a .makl.ttia. · .2°) tDette tiniiezion1 nella <lnse di- rtLllla o tal massimo due al .giionoo i~o sempre il'.eic- . -cessiivo eteva.r.si lèLella ~inperatu.ra, il più dette · volrt.e ·l 'aibbassaioo ltlOtevioltµenrt:e 1nellte prime ore 'Successive aJ.1a .iniezione .. 3°) Co11'abbassaaisi delta temp·eratiura. si 1DJOba -sempre 111lll mig.tiora:mento !llotevole nelle conldir:zion.i del ipolso che djmin~ Jia sua [1ieqrue!11za., .s i lfa pi\1 .1pi.eoo e inegola.re. 4°) Le oondwi~lllÌ del si!Stlemai .~ si fa.naw raipidaim~IlJte migilrori e soom·pare prontaanenJte 1o stato di •so1JJtrolenza e di abbattimento del m ia ìla.t o. 5e) iLe injeziioni .sono UJbiJi 111Je11e rorme semplici ie .ne11ie ;fio11me oomplricate con br-011Co-polttnoI

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60) Néssuna .copit110

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i1rudicaz11on~

esiste al crt()11()

"l.l.SO. •

7°) Nelle forme iSetnpLi~i esse iha111t10 lren pre4':.'to ragio-ne della malattia; nelle for~e mèdie

.Fra e~1 do a·ioordlo i :tonici cairdiaci ,(.iar primo luogo la digitale), le azioni rivulsive sul torace, sipeoié .la c~PIPettaz.iJOne ie ISIQViriatutto 1e enteroclisi ·qootidiane idi solu'Zi<me dìs1o~ica, !te quali, ttn.entre tengono libero l'intestino, provocano per as~ SOJ.1bimenrt:ò di ~qua ttlstlla benefica amione diuretica, it:ant1o IÌ!mjpor:tainltie rimi 1t1na 11110la ttia oon 00raittere eminentemèntie :tos.sko. Ù«~'C'orre ·,pure 0fV!Vertiire ·!Ohe a.a steriJizzaziO.ne de11e tntàle va ifa4;iba ia ·temp~aitUJra dii r.oo gria.qi, opp·UJre :imrferi!Ore 1(oon !Sterilizzazi.Jone tta2Jionaita) perohè J.e alte·:temperature de11'autoolave .alte~ i s uoi ~ooonti, '!'emieru:lo1a. riinefficace e da.nttJJOSia..

• 01Ug.ut10

Io ·m:i. che qwesto .m etodo che io ho ' adòttaJto, venga l.Jairgamente aipplioait:io, ain,ziibuJtto perchè è assolutamente innocente (data la ' mini311.a dose di 1~eclioomento ·usato) , .e iperchè, a · m:io creder.e, esso·dà Q.glg1 .risu.lta,t i ,taJii dia rnon essere ugnià.gliiati .oo flleS'SUJ1lJ alitro metodo . tçli aua:-a . G.e~ ,

18 ·~en.rnaio 1919 .

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COMMENTI .

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Ancora swla promassl ebinfnfca .. nell' inJloenza. La breve comwnicazione 1CLel dott.

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N~cola

Oalai1è, oo~parsa ID.e] 11. 4 di .questo .p .e riodico, mi o:ff.r e il destro di rtendere nota una ossetiVazione· che sembra aiutorizzaire .COJ:lCJusioni del tut11> opposte a 1que11e · cùi rvien'e l'autore. Nella Sezionie specializzata per malarici di Cernobbio .(La.g o Idi Como) dall'agosto al ttlo. . . vembre 1918, ifuron10 ·r icovieraitt ben 1100 m~lari~i, ~a .m.a1g gior ,parte d ·e i qu:ali iin deplorevò1i 0011- , dizioni ··g enerali·, é .qui'llldi · p.re.s.utµibilm~nte più . iaigg.redi1b ili dal morbo.. .

BQ.bené, di iquesti, solo cinque caddero maJati di l_j.ieve i1nfi•u,enza, 1portata a guari gione in breve ( l àtl!!JJO 1 pure rtl:llJa 'lìafPÌda igruiarigione. C0111Jbaittendio vo1gere . di gionni. ' il e alte tbem·periaturre ·e tnigJrora:ndo l·e oondiziion~ , . ._, , ,_"" . . f . . Ben .lungi da me l'intenzione .·di yalermi d.e l 1 aimm.a.1.A:1a.o 1 g.riaJVa e- ' o-~11 ev·11:iain•o sempre , · d' ·b·l ·1 .:om_~n:f di i,nS.wfficien<L~ oairdiiaca e di .insrnfdici,enzia post hqc propter hoc : sit a pero 1n 1scuil:1 i. e 1 · fatto èh,e , mentre iin ,pa-ese l'epidemia era aisoo.i 1nervosa iahe •SQtllO il:a cau.&a de1 magigior nl\lttlero diffÌ1sa ·ed in iforma piuttbsto 1g rave, .i malat-ici, delle morti ie lr'idruoono 1penciò ·lélJllche le iniziali · · sottoposti 0d imtenso t'!'a.btamento chininico per -ura.vri. ,for.me di iiiufiU!e11Q'Jçl. a miailalbtia seria bensì , b os, per via ipodermica ed ei1dovenosa, rimasero una passibiJle di igiuariigione, is pecie se si t11ait~a di immuni dal ioo;iitaigi•o, a1 iqualre invece soggiace-periSOtJJe oon orga:nli ISlalni · l · . rono 1t1J0n .p,o ohi 1so1daiti dcl.la Sani.tà ad.i.b iti ai /A queste ooncl.iUJsionri occorre a:ggiu.n~gete che vari S·e rvizi. iinter.ni 'ed estermi dell'Osped.a1e, 1 1nsi1eme con iLe iniemon-i, og;nri · ·qualivo1ta il me.. qu.allii naitura1mente .non erano stati sottoposti -dico no _giudiclli opportuno, si d;evi0n-0 .u sa•!le tù.tti alla m1nima ~h1ninizzazione. • -g,l i a.libri compensi clie J 'esperie nza conclatrullta . 'ha di1mostr.aito !Utili ia sostenere le [orze degli aan... Milalll·o, 28 gennaio 1919_. . Dott. G. BETTI 1na.lati, compensi oh e io ·h o accennati n~lla prima : , Te'n. Med. parte ·~.i questo '·laiv.oro. • ·(9) • • 1

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IL POLICLINICO

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[~.\NNO

XXVI, FASC. 6) '

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SUNT·I E RASSEGNE. MEDICINA. I sintomi dell'arteri osclerosiA (O: K. WILLIAMSON. Practitio1ier, nov.

1918).

!,'opinione più acèredidata sulla patogenesi r1ell 'arteriosclerosi è quella di Russel, che cioè delle sostanze tossiche (corrispondenti agli ecci~nti . muscolari di Huchard) provochino una contrazione iper.toniaa delle arteriole e delle arterie di calibro analqgo a quello della brachiale. QuandQ tale ipertono persiste, può condurre all'ipertrofia, che, nel caso in cui la condizione si faccia permanente, può prodttrre non solo l'inspessimento della tunica media, ·ma altresì del1'intima ed anche dell''a\""\'entizia. I sintomi che prècedo110 1'arteriosclerosi sono . . quelli dell 'inalz'an1ento della pressione sangui-. gna (iperpiesi secondo la denominazione stabilita da 'c. Alqutt). Questa, q11ando è oltre i 145 od i 160 mm., secondo che . il paziente ha· meno o più che 40 anni, indica già uno stato patologico, purchè l'osservazione -non si • 1in1iti ad una sola lettura, ma, ripeututa in diverse circostanz_e , fornisca gli stessi risultati . Sarebbe anzi necessario che gli individui di mezza età si facessero. Jnisurare ogni tanto la loro pressione allo scopo di sorprenderé la malattia nel suo inizio. Dipendenti ·dalla iperpiesia , vi sono di,1ersi sinto1ni, che rientrano in gran parte nella tossiemia. Pe11san.tezza, o senso di oppressione pe11osa all a testa, cefalea, spesso di carattere pulsante. Talvolta si hai1no sonnol~nza, o ins011nia, stancl1ezza specialmente !11-attu.t~na, incapacità di fissare 1'attenzione, qualche \Tolta alternata con legger.a esaltazione psichica, confusione me11ta1e, scoraggiamento, , ,ertigini_, specialme nte- mattuti11e, lnancanza di memoria , rumori auricolari, attacchi di emicrania e di ·neuralgia. . I pazienti notano inoltre aree di freddo localiz7ale agli arti inferiori o superiori o al segmento c11 un arto, raramente ad una metà del corpo. 'Ti possono essere: poliuria intermittente, sincope locale delle estremità, dolori · reumatoidi, crampi, con senso locale di st anchezza o di peso, dolori \ 1aghi, pallore parossistico dei tegumenti, specie della faccia. Talvolta ·vi 'è tendenza 'alla en1orragia, I 'epistassi può at1che essere il primo sintoma; co11 l'emottisi, si ha11no manifestazioni cli rettmntismo. Nel cas~ di dispnea, specialn1ente da e~erciziq, , . 'i e tal,·olta u11a sensazione di dolore ,·ago al petto e di ansietà, le palpitazioni ~0110 spesso accompagnate da una \•aga se11sazione di ripienezza precordiale. • I

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i\.ltri sintomi che si osser\·ano in questo stadie> sono un eccesso di acido urico nell'urina e la • flatulenza gastrica. Quando si è cç>stituita la · condizi9ne anato-· .. mica di arterio-sclerosi, non si può più sperare in una restituzione ad inte.gru11i; però una diagnosi precoce rimane sempre utile per prevènire>con, u,n trattamento adeguato, l'ulteriore s·vi:lttpp().. del male. Lo stato di nu.triz.ione è· generalmente buono·; vi è anzi spesso 1 tendenza all'ingrassamento, sebbene ·alcuni siano in\rece magri. L'aspetto put> · essere florido, oppure si può notare un colorit°" gia~lognolo con chiazze rossastre agli zigomi . Il polso . e talora piccolo nei primissimi stadi quando le arterie si trovano in ~ontrazione ipertonica, e ciò · può anche trane in inganno; lo-stato di contrazione può anchè far credere inspessita un'arteria che non Io è, e che, passato lo spasmo, ritorna normale. Un altro carattere. . ~el polso è. il seguente : quando, col ~tp, si· eseJ;cita sul·polso una pressione gradatamente crescente, si nota ~he l 'atp.piezza va pure crescendo--. fino ad un punto in cui un ulteriore at1mento di pressione la fa di1ninuire. Mackenzie ha richiamato l'attenzione sulle extra-sistoli, pèr solitO" di origine ventricolare. Qualche volta essé sì osservano ad ogni secondo tono e ·diventa allora: difficile la diagnosi del polso alternante.; in taf caso, la diagnosi si fa riduce11do la pressioNe arteriosa per mezzo dei 11itriti ed otte11e11dosi cosi (quando si tratti solo di alta, pressione) la regolarizzazione del polso. Si osserYano anche altreanormialità . di ritmo, qttali. il polso bigemino,.. • trig~mino, ecc. · 1 ... V~ può essere respiro corto o sensazione cli • costrizione retrosternale : . il paziente a·v'Verte l'azione del suo cu.ore, · d11ra11te la notte, specialmente giacendo sttl fia11co ~~nistro, oppure b adolore nella regi~ne cardiaca. Il cuo~ mostra di solito i segni di ipertrofiq, il battito della• punta è spostato in b~sso ed alI '~sterno? l 'impt1lso è forte : il prin10 tono è pro. 11111g·ato, il secondo acce11tuato, ciò che non sa· rebbe da attribuirsi ad aumento di pressione aortica, lna a n1anifestazioni arterioscleroticl1e in parti ·a pressione normale . Vi• può anche es-· ~ere rumore di galoppo. Le ve11e sottocutan ee posso110 essere tt1rgide, - · ,-'è leggero edema tibiale, od edemi transitorif delle palpebre o dei piec.li, crepitii o ra ntoli elie·ve ipoforesi alle basi polmonari, tal\Tolta si11tomi di ang·ina pectoris. Sintonii ?1er'Uosi e 111 c11tali. - Sono do·\'uti a disturbi · di circolo, in conseg11enza di i~chen1ia parziale o completa ; il ·pa1ie11te ha perduto la s ua elasticità, di,Tenta infingardo, ahbattt1to, ~pe;

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SEZIOKE PRATICA

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cialme11te al mattiuo, si stan'ca facilmente sia .terio-sclerosi avanzata con modificazioni ceredal lato psichico che fisico. Sono comuni i brali, che si estrinsecano con debolezza mentale dist11rbi del sonno, eh~ è ·anche meno riparat~re e muscolare progressi ve ; d) in individui senza del solito; sonnolenza, apatia, torpore; il pa- alcun segno di . malattia arteno~a o di alta pres:.. . . ·ziente diventa inoltre più ~ensibile all'azione s1one. I sintomi sono molto "\~ar.t, ma t endono a ridell'alcool e -del tabacco; è irritabile, mentre · poi tal\Tolta l'alta pressione gli provoca un senso petersi uniformen1ente tin ogni attacco : rara• di energia e cli aumento 'd'attività; si possono mente si notano i soli disturbi sensitivi . .Il sina\·ere apressioni gravi, attàcchi di eccitamento toma più co1nune è la paralisi motrice, a tipo maniaco o cli depressione accompagnati da al- emiplegico; appare limitata alla faccia ad alla luGi11a1ioui o deliri, sicche, se il paziente va an- Jnano .. La paralisi, rarà.n1ente cotnpleta, ha un ch,e soggetto a leggeri accessi apoplettici od epi-. · carattere transitorio, 'che, unito alÌe recidive, lettifori11i, seguiti da emiplegia transitoria e da imprime ad esse un quadro particolare. Il com. flen1enza prqgressiva, ,-iene posta la diagnosi di pleto ristabilimento può verificarsi, è vero; anparalisi gent;rale. Di solito però, nell 'arterio- che in monoplegie ed emiplegie cli origine or• • sclerosi, il delirio riveste il tipo di persecuzione g·an1ca, ma e_sso, in tali , casi, non si compié in anzichè di grandezza, la demenza non è 1nolto poche ore od in un gjorno cq1ne in questi atpronunciata; mentre poi la paralisi, quando si tacchi, dovuti a spastno arterioso. Si possono ,·erifìca, è più tenace .. L'eccitamento maniaco si notare perdita di coscienza e spas1ni clonici. La diagnosi è, di · solito, basata sulle condizioni di osser\ra in persone a ten1pera1nento psicopatico: n11a vera forma psicopatica però non è molto alta tensio11e o di sclerosi, sul carattere di lievità e di transitorietà degli attacchi e sulle recom11ne. cidive: · È stata descritta la pCl;raJisi pseudobulbare o Non tutti gli autori sono però d'accordo nel~ bulbare vera, con riso e pia11to spasn1odici, il - respiro cli Cheyue-Stokes. Con1u11e è 1a vertigi11e · l 'ammettere la _teoria degli spasmi arteriosi ; fra cl1e si osserva s pecial,m ente nel· c'a mbiame11to re- essi trovasi a11che Clifiord Allbutt, il quale ripentino dal~ a posizione orizzontale alla eretta; tiene che, il non essersi trovate lesioni. ail 'au11ella forn1a. più leggera non sarebbe cl1e una topsia può -attribt1irsi al fatto che la lesione era n1olto piccola e non è quindi stata rilevata. mancanza i1ella. sen sazione di equilibrio stabile, spesso accresciuta dall'apprensione e ·spesso as- Egli · non ritiene inoltre possibile chè si verifichi uno spasmo in un'area arteriosa molto limitata sociata con ronzìo d'ore~chi. Vi può però essere e che se ciò avvenisse i medicamenti vasodilaanche la vertigine· di origine labirintica . Per quanto riguarda la pupilla l 'inalzamento . tatari dovrebbero accrescere o niiti.<:{are i sintomi, ciò éhe invece non è. della pressione ne pro,1oca lo stringimento. ~on osta~te tali opinioni discordi, la teoria Spasnii arteriosi localizzati. - Si riferiscono a fenomeni clinici, che sono ·espressioni di una dello spasmo arterioso risponde in gran parte costrizione localizzata di r ami art eriosi; possono ai fatti, e specialmente al carattere affatto tranverificarsi in ogni parte del co~po, oltre che nel sitorio degli atfaècl1i, che ·1nal si accorderebbe con una lesione organica. Essa è suscettibile sistema ner,1050 centrale. Ques ti att~cchi tra.nsitor1, associati con iper- anzi di essere estesa alla spiegaziqne di altri sintomi c9nnessi con il ·. midollo spinale e con tensione, sono stati osser,1ati da I~auder-BruJ:?.ton, da Charcot; la loro esistenza non ,·iene ora più altre aree del corpo; · il Rttssell spiega con essa messa in dt1bbio : essi sono stati chiamati• da certi casi. di angina p ectoris, che sarebbero doPal crisi 'rasc9lari: da Russel c·ontrazioni iper- vuti allo spasmo arterioso che interviene con;ie tonich e. I sintomi sono analoghi a qttelli de- azione riflessa in seguito all'ingesione di cibi. scritti· da Déjerine come claudicazione inter- Possono riferirsi a tale causa a nche certi att acchi transitar! di an1nesia , afasia, di imbamittente del midollo spinale; quest'ultima però della fa\'ella. precede sempre la gangrena senile, che si veri- . razzo • · Allo spas1no delle arterie del niidollo spi1iale, fica poi a pochi anni di distania. , Déjerine attribuisce t1na fortna morbosa, in cui Possono esserne colpite· le arterie degli arti, 1'1ndi,viduo, di solito gio"\ ane, av\rerte un senso quelle retip.iche ed anche qt1elle cerebrali, pro• di . stanchezza', di pesantezza e di tensiÒne ad uno ' Yocando così attacchi cerebrdli tra1isitori~ . Qttesti ultimi si possono notare : a) in individui o ad entrambi gli arti inferiori; il fenomeno sani, senza arteriosclerosi, n1a con pressione :alta; cessa arrestando· il can1mino, ma aumenta di intensità col tempo; ,,i è ttna certa esagerazione b) in p azienti con arteriosclerosi marcata in ,cui eletti attacchi cerebrali si presentano senza pro- dei riflessi, mancanò i disturbi della sensibilità. La diag·nosi della cla11tlicazione intermittente <ledomi, ma come segni , pren1onitori; e)" nell a ar•

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FAsc. 6]

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gli arti inferiori si basa · sul fatto che . nella maCHIRURGIA. • • lattia di Déjerine, la pulsazioJ:}.e delle arterie è normale , sono assenti i disturbi vasomotori e Uorpi liberi della cavità addominale. •• . presenti invece sintomi ,rescicali e geni~àli. (M. EMMERT . .Sif,rg. Gyn. and Obst., nov. 19:i:8). Co11 la teoria dello spas1no iarterioso vengono altresì ~piegati il respiro di elieyn-Stokes, le L 'A. oper~ndo una ragazza di venti anni, sof,,ertig ini, la bradicardia ~ l a t~chicardia,' e pro- ferent~ di appendicite, rimosse un corpo libero, babil1uente al.tri ordini di fenomeni, talora • di situato nelle parte alta della pelvi. Il corpo liosct1ro significato, con1e certi 1a ccessi . dì dolori bero misurava, 3 2 x .5 çm. : era di color bruno, '· addo1ninali. di forma ovolare, di. consistenza piuttosto dura. · · . · I sintoni-i respiratori dell' arterio-sclerosi so.n o E ra formato di una capst1la sottile con placche vari : tosse bi"onchiale ~nguaribile, parossismi calcificate e <li un contenuto gr.anulare (gra&so di çlispnea in cui la faccia diventa pallid?; e cristalli di acidi ·grassi, ei11azie defQrmate). edema polmonare, transitorio o mortale,· ma L'A. suppone che il c0rp-o fosse stato una sempre grave quando. si accompagna ad alta volta unito," per mezzo di un peduncolo, ad un pressione. ~a dispnea paros~istica può soprav- organo addominale, dal qu~le, in c0nseguenza 1renire a nche dumnte il riposo; · ~&sa può rive- forse di una torsione del peduncolo, si sarebbe lare UJll'alta pressione late11te , quando si v1e ri- distaccato. • · fièhi . in un individuo . che si reca a ·note,role ~ ella letteratura ~ono citati a ltri sette casi cli altezza s tù livello del mare. Anche la polmonite corpi liberi nell'addome, analogl1i a quello tronon è infrequente. vato da Emmert. Alct1ni di essi presenta.vano Sintonii digestiv i. - Si' può a,iere biliosità ~ residui di peduncolo. I11 tre casi il corpo .libero intestino costipato o diarroico,, spessq v·entosità e si trovava fra la superficie superiore d,el fegato è coliche. I dist11rbi clispeptici sono talbra uno dei · il diaframma. In tutti questi casi il corpo libero .sintomi precoci. In .alcu11i, il fegato è ingrossato era formato da una capsula di tessuto fibroso e piuttosto sensibile alla pressione : ·in altri si o :fibro-c~rtilagineo; e da un contenuto grassoso. nota inst.1ffìcienza epatica, co11 nutrizione sca- . Un'altra categoria di ·corpi liberi, trovati nella dente, deca.di1nento delle forze e .della. dige~avità addominGLle, o in sacchi erni~ri, si distins tione. . gue dalla precedente p er . lo spessore più gransi atAlla sclerosi delle arterie addominali de della capsula, che lin1ita il corpo, e per la ' .. tribuiscono 1e coliche, 1'eruttazione, il metéo- sua struttura lamellare. · rismo, 1'in&onniia, ecc. I...e feci p·ossono f ~rsi . Le ipotesi sull'origine di questi 'c orpi ·sono st at e • biancastre, galleggiare s ull'acqua, e. si possono molteplicì: Una delle più accreditate è quella di riscontrare tracce di zucc11ero nelle urine, fatti J. Redd. (1836), che li considerava come pro,re·che st anno in accordo con dis·t urbi . vascolari panr1ienti c}alle appendici epiploiche. Sono citate alcreatici. L'esame delle feci ed urine con il mecune .osservazioni in appoggio · di questa teoria. 'todo di Cgmmidg·e è_ spesso posit ivo, ciò ch'e Un'altra , che è pure sorrettà da osservazio11ì indich erebbe una sclerosi nelle ~rterie pancrea• cliniche, ripor_!a · l'origine di qttesti corpi _liberi ti che. al grandé omento. , V i sono t alvolta dei ,-omiti. parossistici, anaTorsioni parziali,. sia di · appendici 4iploicl1e , loghi a · quelli .n ell'emicrani a , senza però cefalea che d'i tr.atti del.l'omento gastro-epatico, possono I 11è disturbi della ' rista; essi so110 attribuibili pi4 cleterminare disturbi circol~tor1 locali, e fatti" decl1e altro all'ele,rat a pressione dei . periodi inigenerati,·i. La n.e crosi del peduncolo, e il peso ziali. Per quanto rig uarda· le urine, . possono conte- stesso del . seg·mento strangolato, posso110 detet·minarne il distacco. La presenza di residui cli 11ere molto sedin1ento laterizio, ovvero e::;sere alpeduncolo in alcuni clei 'corpi liberi convalida . t er11ativamente scarse ed abbondanti. L a èomparquesta ipot esi . • t ecipazione del rene è indicata da orine abbonRoche spiega la struttura lamellare della capda11ti a basso p eso specifico, con pollachiuria sula , quale si · riscontra nei corpi della 2 a. catenott urna , con o se11za albuJnina e cilindri. Si pos~ono a·v ere anche etnorragie uteri11c, do- goria e il loro successi v·o autIJento di volume , • supponendo cbe cellule endoteliali si depositi110 1 ' 11te soltanto a m alattie delle arterie dell'organo. Per q11anto rig uarda p oi l a diag1iosi, si ricqrdi · successivamente dal peritoneo sulla loro superfìce li beta. • ch e spesso i s intomi dell'iperpit\5i veng ono conLa maggior parte di questi corpi sono ben fttsi con quell i della neurastenia , e si insista specialmente per una accurat a an am11esi indi,ri- tollerati, e p ossono non dare alc11u sintoma. Molti sono st ati trovati all'autopsia, -0 in operaduale e familiare. zioni eseguite per altre cause. Sembra sieno più A . . FILTPPI ~I .

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CÉ:IASSERINI . •

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La peritonite da pneumococco. (PARIUR SYMS. A1in . o/ S ·iirg., m arzo 1918) .

La letteratura americana sulla· peritonite da pneumococco. è assai scarsa ; mentre sono abba.stanza numerose le ricerche su questo soggetto, compite in Inghilterra, Francia, Italia e Ger• inarua. · La peritonite pneumococcica cosidetta idiopatica è · un'entità patologica abbastanza rara. Su 140 ·_casi di perit0nite, esaminati ba tteriologicame-n:te da· N etter, ·so1·o in · 2 fu trova to lo p.neu• niococco. È flSSai più frequente J1ell'infanzia , e predilige il sesso femminile (nella proporzione da 3 :1)~ Occorre ~onie peritonite .generale~ dit;fusa o circoscritta e incistata. Di essa vengono descritti tre stadi cljnici _: a) dell~ tassiemia; b) della compars a di sintomi addominali~ e) del ve.rsa~ento peritoneale di'f-. fuso o incistato. La parte sottombellicale dell 'addome è più inte.r .essata; 1'01ubellico finisce per . protrudere e poi perforarsi. Dalla perforazione ombellicale, propria di questa affezione, fuoriesce · pus inodore, s ier-0fìtbri11oso, <li color · giaillo-verdastro ~ ·· Il quadro clinico della malattia è caratteristico: inizio improvvi$o, fatti t ossici gra·v i, vomiti e· . diarrea, iperpiressia, forte polinucleosi neutrofila . Siutor.i1i 100ali (clolorè , rigidità) assenti o assai atte11uati. Alcuni autori credo110 che la p eritonite pneu-· mococcica generalizzata sia una \ 1arietà a sè, distinta dalla forma incistata. · Tal~ è l'opinione di !!· Bi;µn e Ch . .Michaut. Quest'uttin:io, nella sua pregevole ed esauriente monografia; ammette che .la forma generalizzata sia dovuta a un tipo di pneumococco .a vir11lenza esaltata, ciò che ' spiega l'estrema g_ravità di questa forma. Cameron e Kaihn iinvece .soste ngpno .che si tratti di due stadi di. una stessa forma morbosa. l~o stadio di p eritonite difft1sa è il più grave (su 91 casi mortalità 86 %),, e controi1idica l i1iter7Jento chirurgico; 111entre questo è Ìndicato · nello stadio . di peritonite incistata.

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. . . . frequenti nel sesso maschile, e in indi,·idui <;i\1 anzati in età. Una terza eategoria di corpi liberi endoaddominali è ·data da tumqri il cui peduncolo si è per ·v arie ragioni distaccato (fibromiQpii) ; da esiti di gravidainze extirauteritne; dà segmenti di tube e da ovaia àistaccat'isi dalle 1oro oonn.essioni, in seguito· a, processi .non sempre bene aocèrtabili.

SEZIONE PRATICA

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CJIIASSERINI. (

STORIA DELLA. ME'DICINA. Alessandro Benedetti· e la medicina Veneta · . . nel Quattroeent.o . R.obetto Massalon·g o, c·b e eccel.Je n·ella o.sserva~ione clin1ca e 'trova modo di studiare con cura 1a morevole i fasti dell'antica metlicina veneta , ha offerto negli Atti ~ de.L R. I.stituto Ven eto di Scie n,ze, L ett ere ed Arti {1916-17) 1a viita del celebre chirurgo .L\JesS.andro Benedetti, da Legnagò, in quel di Verona, morto a . V·en ezia nel 1512. Questi diede sviluppo inusitato alla p at ologia castrense: alla chirurgia delle ferite . da arma da fuoéo, lesioni di cui 1nan cava og ni esperienza; I1e1la s11a qualità di 1nedìco-capo 11ell'armata italiana, nella lotta contro Carlo VIII, ebbe agio di precorrere le indagini e le pratiche del V ico, del l\~aggi, ùel ferri, del P arè, come si rileva dai suoi dia·r i ·D e bello Ca.rolirio. l)al punto di vis ta scientifico, titolo m aggiore del Be~edetti fu quello di lettore di a11ato1nia n1ell '.a,t eI11eo 1p:ata vino , ove si 1em1acn0i,pò a:rdit.arrb.ente dai legami dello s tudio s ul testo del · l\1ontlino ; onde 1'Ha11er lo desig11av·a primo fra i rest auratori della scien za aJ1at omica p er le sue sqoperte e il st10 Trattato di a riaton~ia (1493) , c11e 1

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La diag·nosi quindi, per ciò che r·i g t1ard<i; le indicazioni .chirurgiche, de:ve stabilire la. etiolo.gia dell'affezione peritonitica e il .s uo stadio ana. tomo-patologico. · Per . la diagp.osi ·e tiologica hanno · maggiore importanza: la diarrea, la scarsità dei sintomi , dolorifici locali, la p_à stosità dell'addome, <~ !'·a­ spetto pne11monitico » del · paziente. . · · Aperto 1~addome si 1trov:ano segni di peritonite, ma nessuna lésione ·viscerale cl1e ne spieghi 1'insorgenza ; }'aspetto dell 'esst1dato è caratteristico. . Per ciò che concerne la ciira, l 'intervento chiru1gico è senz'altro indica to nelle forme incistate·; nelle forme diffuse con' grave, tossìemia l'A. .. . crede che qua43iasi operazione chirurgica sia controindicata. . . Utile è l'iniezione di siero antip nei1 m0cocc1• co . ·Su 8 casi operati al Lebanon Hospital si ebbero 5 morti e 3 guarigioni. · L'A. crede che la peritopite p'11eumococcica sia una localizzazione occorrente in 11na batteriemìa. Qu~ndo la peritonite. è secondaria a·à un'altra lesione (polmonite, ple-urite) i ge rmi . tt'agg i.u.ngo.no il per~toneo per la via del · sa11gue. ·

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IL POLICLINICO

XXVI,

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FASC.

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ebbe dodici ec.lizioni, in Italia e fuori. Anche il suo Trattato di niedicina e chirurgia ebbe pa.recchie ristampe e contiene acute 9sservazionÌ ed esperienze fisiologiche ; fra queste ultime da menziona1·e è uno studio Sull'i·nedia prolungata, che anticipa la classica fisiologia del digiuno del 11ostro L uciani. • • Illustrò in modo originale la sifilide, ne dimostrò ampian1ente l'indole contagiosa, dicendola comltllicaibile concubitu atqite contactu, preco1;1izzò l 'ttso del 1nerctµio e isolò per primo la 1b lenorraigia, quale :torma a sè . .Ln miqdo 111uoV10 e positivo s i oocttpò pu.re della p·e ste - De pestilentia caussis, praeservatione et auxiliis, 1493 - stabilendone i caratteri patognomonici, la contagiosità· e i mezzi idonei a preservarla- e a curarla. E11udito' n elle 1l~0Jgue alirussich1e, dotto fil01Sofo, oppositore strenuo dell'empirismo, rin~ovatore .. d1ell' osse1-v.azi1one irr>piooraitiica, d·~ll' op era s1cientifica del Benedetti diedero giudizio unanime i più noti storici della medicina, sebbene non tutti di1nostrino conoscenza esatta- e intera d1 . . guanto a lui si deve nei diversi , rami medi;ochirurgici. A tale deficienza di valutazione ha ovviato il · bel lavoro del Massalongo, il ~ quale, oltre a u~ chi.a ra esposizione critica delle opere del Benedetti, a meglio far11e intendere i meriti, ha · ' dettato una sintesi storica della medicina veneta nel 400, la qttale, con la fioritura de~ nomi a torto obliati e con lo SYolgersi dei · documenti, dimostra quale parte att~va ebbe la Serenissima nella rinasc·e nza delle scienze tnediche e nella solerzia dei pro·vvedimenti riguarda nti la p.u bblica sanità, per il favore iii cui teneva lo ' studio di Padova - la vera « pttpilla dei sttoi occhi», - richiaman<lovj a maest1i i più illustri medici e filosofi. 1

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G . . BILANCIONI.

Questa breve recensione è stata scritta da qualche tempo: ora ci giunge . notizia . della morte dell 'i .llustre clinico, che vedemmo, nel dicembre u. s., sempre attiv-0 e vivace ·11ella direzione dell 'Osped.ale di Verona. La s ua perdita sarà sentita oltre che fra i neuropatologi. - tutti ricordane la bella relazione a l Congresso di medicina interna del 1908, s u. Le 1ievropatie fa1nigliari e i medici à.11 generale, f.ra i cultori della storia della medic~na. Il Massalongo era dei pochi che avessero inteso tutto i.l val.ore euristico e positivo della difesa del nostro aintico patrimonio ~ienti­ fic-0; e aveva dato parte della sua fervente, entusiastica attività agli studi di s toria della mooiciua, lascia•ndo dei saggi degni, cotlle quello su F1a castoro e la rinascenza della niedici1ia iti. Italia . .\ttualmente si occupava de1l'origi ne della pe<liatria, come ramo autonomo dell'arte n ostra in Italia, ancora. prima del 1\-fercuriale, per opera di Ferrari, co11 il libro De arte 1n edica i>ifantu11i, pubblicat-o nel 1577. g. b. 1

OSSERVAZIONI CLINICHE. Un

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di cisticercosi in una·. ragazza.

per il dott. P. DE

'1'oM l\1:ASI.

Durante il mio servizio' ospe~liero capitò al posto di pronto soccorso una ragazza, la quale nello scendere da una vettura tramviaria aveva riportato una ferita lacera interessante l'art.icelazione t:Lbio-.ta:rsdca. sinistra oon frattura del malleolo esitet1no. Si fece subito una puli~ia· meccanica e chimica della ferita ·e si immobilizzò la gaimba in una . doccia metallica. Se non che per il sopragiungere di fatti iàfettivi si dovette procedere a sbriglia.m enti e a controapertura dell'articolazione interessata. Parve aversi nel giorno seguente un lieve miglioramento, ma nei gior.ni successivi la febbre· si riaccese ostinata.. · Si fecero impacchi all'ipoclorito di e.alce sul1'articolazione affetta, si procedette al bagno in permanenza nel liquido di Dakin dell'arto ; ma nullà si ottenne. La febbre continuò alta con leg.. gere remissioni mattinali. Si insistette per parecchio tempo· nelle cure sucfdette, ma visto che nessun miglioramento decisivo si aveva e nei fatti locali e nei fatti generali si decise, nella speranza di salvare la vita alla paziente, di procedere a ll 'aJ!Ilputazione del1'arto. .. . Si eseguì l'amputazione al ter~o inferiore della . coscia; ma quale fu la sorpresa nel constatare nel sottocutaneo ,~ nel co1111ettivo intran1µscolare l.a pr:esenza di una quantità notevole di . vescicole elissoidi. S e 11e ra.c,colsero parecchie : erano 'traspare11ti, di una 1unghezza ·di 1-2 centimetri circa e presentavano in un punto della ~uperficie una mac, chia bianca opaca. · Una di queste vescic9le fu rotta ed esaminata al microscopio, il quale fece rile, are t1na testa di To e11ia soliuni pro-Vvista di ventose e di un rostro circondato alla base da ' . 1111cini. . Non "si nutrì più alcun dubbio sulla . natura 'd i quelle vescicole : eravamo in' presenza d 'ttna cisticercosi il c11i cisticerco era il Cysticercus cellitlosae della To enia solium. La paziente interrogata se in precedenza avesse sofferto di qualche disturbo, risp9se di essere st at a sempre bene e di non aver dovuto mai lamentare · alcu11a sofferenza a carico dei di versi • organi. Dopo circa due mesi dall'att<? ?perativ? la ragazza· morì; ma 11on ftt poss1h1le praticare la autopsia per . 1'opposizione recisa da parte deUa famiglia. Questo il fatto osservato e le notizie raccolte al riguardo. _ • 1

Ci sono, ora, due considerazioni da fare: i11 qual modo si è determinata la cisticercosi nella pazfente in parola, e perchè l'affezione restò latente. ~ noto che la panicatura si trova specialm enrte nel porco, 1na che può anche riscoutrarsi nell 'uon10, sia in persone che hanno ingerito delle uova di tenia, sia individui i quali

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S EZlO .KF. P RATICA •

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.:albergano µi1a o più tenie. Può .avvenire cl1e gli di u11a sindrome ·indefi11ibile si ha l 'espulsione anelli maturi 1g:iungano fino aill•o ·stòm:aoo, dove con le feci di anelli maturi di tenia. ·Ma in • i gusci sono disciolti e gli ei11brioni, liberi, pasmolti casi quest e due manifestaziòni guide - $ano n elle ·v ene e vengono così diffusi nell'ormi si lasci correte l'espressione - - mancano, E. ganismo dove si trasformano in cisticerchi. nessuno degli .altri sinto1ni riportati nei tratCiò premesso, nel caso osservato è logico amtati 1cli' paitollogia 1è srufifìciente a .c hiarire 1a na• mettere èhe la panioatura si sia de~erminata per tura della malattia in esame. Ond'è che recenI 'ingestione con gli alimenti di uova di tenia, temente si .è pensato di ricorrere, èome si è fatto per il fatto .che 1111ell.a paz.·iente ~ s i ebl;>ero ma~ per la tenia echinococco, alle• ricerche siero-dia-sintomi t ali da far s upporre la presenza di tenie g1nostiche - 1pr.eci.piitazionie, deviazi1one d·eì comnel! 'intestino. plemento, reazione di Abderhalden, ecc. - . Però Riguardo. alla latenza nella quale è rimasta la anche dfl. queste i11dagini il .p roblema diagnostico non si avvantaggiò di molto; restò, a dire :affezio11e, esser trova la spiegazione, io credo, il. vero, qual'era prima. nella'_ localizzazione quasi esclusi va dei cistic.erclu ·11 el. sotitoo1itiau eo e nel coJJJnerttivo inrbraQuesta diffi.col t à nella _diagnosi s'intende se si m uscolare; poichè se essi si fossero sviluppati pensa che le alterazio~ prodòtte dalla presetiza i'll altri orgaini , cOllle a:d 1esempi.o 111,eJ cerv1e llo o dei ieisticerohi 111e1Jl'organiismo non hanoo .nulila • ' nella regione ocularè, Yi sarebbero state di e.erto' dii c.a:i·a:tte11i st~co . Sooo a1terazioni che s i deter-delle manifestazioni. minano per la compressione che i cisticerchi .. Ciò è da a1n1nettersi, dato q·u el che affermò la ese!léitano nei .tessuti dove si , .s ono sviluppati e sopratutto per l 'i11tossicazione che si stabilisce f>azient~, di n on avere. çioè soffert o mai di die che si manifesta talvolta con un'anemia • acsturbo alcu110, e perchè durante tutto il periodo centuata e con modificazioni del ricambio; anedi te~n po in cui la ragazza restò sotto la . nostra osser,·azione 11011 si ebbero mai a notare, a camia e modificazioni del ritambio che non ha,nlio pur essi niente <li caratteristico. A proposito ri~o dei cli \~ersi organi , sintomi tali da far pensar·e all3; i)resenza -in ,essi di cisti1ce.fah~ . dello stato d'i~tossicazione prodotto d allo, sviltt.P1po dei cisticerchi !llell 'organismo, . variano le Se no11 che le osservazorii di qu~lche autore ·se1nbra110 it1firmare c1uesta i11ia supposizione : si opinioni ; ma ciò cl1e mi sembra, sicuro è che le alterazioni da esso prov.ocate non hanno niente -è YÌStO cioè che pur essendoci stata talvolta Ulla di particol~re e di specifico, a parte il fatto imlocalizzazione encefalica di cisticerchi, constaportante del di verso modo di . comportarsi degli ·tata ,a~ tavolo anaC01uico, il quadro , sintomatoindividui di frònte alle sostanze tossichè genelogico fu del tutto nullo. Questo è esatto; ma rate dai parassiti . . io credo che in tal caso il numero di cisticerchi Non credo sia facile osservare un caso simile sviluppati ne1. cervello , a pai:te la quistione ime però ho creduto opportuno riassumerlo i11 portantissima della sede, dev'essere s t ato addiquesta, nota. rittura n1inimo, altritnenti verrebbero ad essere •• sconvolti tutti i principii di :fisio-patologia cere- . Ferentino-Ron1a~ novembre 19 r8. brale inct1lcatici . E il caso da me osseì-vat~, nel ,, -<Juale ·le facoltà. intellettuali rimasero . integre sino a pochi giorni prima della ·.m orte e non si . e bbe nessuno di quei sintomi nervosi ch e so-. _(NOSTRI RESOCOì~'II f ART TCOLARI) . • . gliono risco~trarsi per la localizzazione . endoì c.ran.ica dei cist1oerch i, è da i.n .terpretare o emne • Regia Accademia Medica di Ro111a. ho supposto sopraJ o con q11esta limit~zione. Da ciò che Ì10 detto risulta · evidente la diffiSeduta ordinaria del 1° dicembre 1918. coltà grande cl1e p t'esenta la diagnosi della cisticercosi 11mana; nè g li . s tudi sinora fatti . per Presidenza del Prof. F . DURANTE, Presidente. ~biarire e detern1i11are con esattezza il quadro Il Pres> Prof. F. DURAN'!E ricorda all'Accadesintomatologico hauno J?Ortato a qualche cosa dii defi,ni:to.. èl id i ip11eciso. V i s~o , è vero, dei cai,5i mia la mor,t e, dell 'i11ustre socio Prof. TonARQ che ' a diagnos i ' molto facile, ed altri nei qua.li l''econ tanto an1ore si era declicato allo studio delsan;i~ attentò del paziente .mena. di sicuro j ulla l'anatomia dopo aver p artecipato alle battaglie diriit ta vria ; ne.ii ·pr•itn~ i ciBt irerChi localizzati nel del risorgime11to c_o me medic9 dell'epopea; gari·sottocutaneo sollevano la pelle formando dei berbaldina . noccoli, e basta allora escidere ed esaminare uno R ammenta che nel '62 si recò a Firenze, ove era di tali 11oduli p erchè l a diag nosi venga fuori da il P acini, p~esso il quale compi ·le ricerche su~la .sè; nei secondi conten1poraheamente all'esistenza valvola di E ust achio e gli studi di embriologia

ACCADEMIE, SOCIETÀ MEDICHE, CONG.RESSf. I

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IL POLICLINICO •

.. che gli permise:i.v di datè all'~natomia un nuovo indirizzo. Nel '71 fu chiamato ad imp~rtire l'insegnamento dell'Anatomia nell'Università di Roma, dove con questo nuovo indirizzo potè nòn solo dare valenti allievi n1a eccitare lo studi-0 - anat'omo-clinico della malattia. Ne ric'o rda quin· di le qualità di uomo, buono, affettuoso, in apparenza bui;bero, sempre benefico. • Prega 1'Accademia di voler designare un .>ocio · • • che in una delle p~ossime sedute possa comJ11emorarlo. Su proposta del prof. Alessandri viene desi. gnato il prof. Versari. 11 prof. PARISOTTI, presa la parola, invita l'i\cca$lemia che ti prende, dopo le \racanze estive, le sue sed~tE\· a rivolgere un pensiero .affettuo$0 ed un· reverente omaggio al.J'eser.c ito glorioso .che· dopo oltre tre. anni .di. sforzi eroici hà :fitialmente compiuto l'unità 'del~ PJattia, ed ai' .Re . . soldato . che con esso divise i rischi e i disagi della guerra: . . Tutti gli l\ccademici, co11 applausi vivissimi, si associ~no alle parole dell '0.

[ •.\NNO

·XXVI, FAsc. 6];

Esiste contrariamente all'opinione di Lewls, Ma kenzie, Bering, un cuore sfrenato (tachicardia parossistiea) di . origine sinusale? Dimostrazione. ·· .Prof. · G. GALLI. !@ ifrequienza del.l e sistole car-

diaohe è Tegolata da fUJD. centro, che sta tllel pos.to 4'unione· tra cava superiore· ed atrio destro. Questo centralino, .o µodo· sinusale, guida con i suoi: impulsi 1'1tmici il passo del cuore, oonie farebbe '. il maestro di cappella con l'orchestra. Esso sta in .r elazione intima. con Je termi.nazioni del vago e del simpatico, e iper .mezzo di queste vi-e con il cervello e con. psiche. Il ritmo sprigionato. dal ·nooo sinusale può essere au1nentato ~o diminui'to. di numero per cause svariate : qui. trattiamo soltanto degli aumenti di frequenza. Il nodo sinusale ptrò .aumentare il numero' de-· gÌi stimoli in doppi~ maniera. A ..-· La frequetizadel ritmooscilla fra 100-160-170o pulsazioni per .minuto. I~~ febbre, gli sforzi, le intossicazioni, il morbo . di ~sedo\v, l'atropina,. il passaggio dalla posizione· orizzontale alla verticale ecc. sono tufti movel;lti che fanno accele-: rare il nodo sinusale. Su questo. movente 1'0 .. richiama l'attenzione, poiiehè costituisce un'ot-· tima prova funzionale del c,uore e dimostra 11n tracciato, nel quale si ·v ede con chiarezza che il: semplice passaggio dalla posizione orizzontale· alla verticale provoca un aume11to di freqt1en za. da · 80 a ·1 50 polsi. · Questa tacliicardia da ·stazione · ha importanza anche · chirurgica: alcune· ·morti per il clor9formio potrebbero essere evitate, eseguendo _p rima questa ricerca. An6he il respiro artificialmente concitato co11~e la mano,..ra d,e] . Valsa],,a -possono produrre tina stimolzione del nodo sinusale. L' O. 111ostra • traicciàti., che chiara1nente mettono in luce qtie-· sti .fatti. · B. Vi è un'altra serie di tachìcardie, · di cuore 'Veramente sfre·1i,1to, con upa freque11Za~ ' t'ra i 180-220-240 polsi per minuto. Questi cµori · sfrenati vanno sotto un'etichetta unica di_ tachicardia parrossistica. Si · incontrano nelle più. svariate contingenze morbose, hanno esiti diversi· e per lo più insorgono improvvisame11te e spariscono istantaneamente. L'O. prese11ta tracciati dimostrativi. Il mecc~nismo d'insorgenza di queste tacliicardte è interpretato oggi come di natura eterotopa cioè in dipendenza di stimoli ~nsorge; nti in parti del cuore, lontane clal nodo sihu,sale, per· ~ui secondo la loro origine le tachicardie p:ttossistiche si dividono in auricolari, atrio-vt:!11tri-· colari. Quelle che sono provocate da stimoli patologici insorgenti nel nodo del fascicolo atrioventricolare (e che rappresenterebbero il massi1no nttmero di tac11icardie parossistiche) 1 1~11111<>

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Tecnica e sede da preferirsi per la cinematizzazione dei monconi d' amputazioue (con presentazione di un operato).- ,

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R. AL"ESSANDRI. Riassume i pr·o gressi fatti ~n qll€Sti ultimi :telllpi dell'idea di Van1g .he!t:ti, per opera dell'inventore stesso, ~he ha svi1l111ppato i n modo completo le sue proposte, di Saueibucl1 e di numeros'i iehirurg·i i~al-iani , iehe per le frequenti mutilazioni di g·u erra ha11.n-o a.vuto campo di appli~re ~a ci1nematizzazione ·dei · monco_n i, specie per J 'artQ superiore. · Espone specialmente le difficoltà del riv~sti­ mento ·cutaneo dei mo.tori plastici, e ricorda il processo ideato e pubblicato da Egidi, identico a quello indipendenten1ente pensato ·e - applicato da Delitaba. Questo rappresenta ·un miglioraménto tecnico di grande. importanza per la ft1nzione di motori plastici ad ansa laterale cl1e si possonò costituire a canale cutaneo di sicura riuscita e vitabilità, a distanza anche dall'estremo d·e l mon, eone, nei punti più ··a datti e con utiliz~zione precisa dei tendini e dei tnuscoli preferibili. Espone particolarmente per i vari segme11ti dell'arto superiore i punti di scelta, ove . costitµir~ i motori plastici, nelle amputazioni a di· ' "erse altezze e a seconda se ne ·voglia formare tino solo o due, estensorie e flessorio. l\. questi perfezionan1euti della tecnica chi· rurgica per la cinematizzazione dei 1nonconi, si augura corrispondano presto progressi corrispo11ùenti negli apparecchi protetici ancora molto it11perfetti. (I t') 0

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SEZl OXE P RATI CA ·

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preso il 110111e di tachica1:di(; C0'1'L ritnio 1i'odG.lt!. Ciò che ha dato un reperto simile a quello de' Non si a1111mette .la po·s sibilità di tachicar<lie scritto dal maestro prof. ·c ampana, nella fase · 1nonotrope, insorgenti .cio~ n:el nodo sinttsale. epiteliolitica di ulcerazioni ctttanee consecutiveCo11tro questo esclus iviS?J.O degli eterotop~$ti · è ad adenite gommosa di . 11od{ linfatici. necessario prendere posizion~, oltre che nt"'li "in. Cioè· sono cle:ficenze µell ·1 ~ c1it.logia eleme11. . teresse della verità, auche per fini rrognosti(·i tare epitelJ.a·l e, ch e si succedono' e mantengonoe curati~·i. dopo, come impressioni abituali degli !. ìen1~ 'tJti,. Vi sono in realtà t acl1icardie parossistiche 111.0 che si vengono producendo in rimpiazzo degli ·n otopc, insorgenti cioè nel centro normfile re- antichi . ' golatore del cuore. L'O. porta le prove a ~ ·.1~teQuesta intonazio11e biologica dell'epitelio non: g·no di questa tesi, mostrandÒ Jlumerosi ed - inè accompagnata dalla presenza di parassita teressanti · tracciati probativi, tra cui uho nel ciò ch e parrebbe non indie.are il fenomeno co1ne• ' quale ~ registrata, l 'i11sorgenza di un parossisµ.1a g·uaribile coti le cttre ·aJ?.tisifilitiche; se ·ia espedi tachicard.i a essenziale parossistica,. provocato rienza. in p~ù ·di i1n caso no11 avesse din1ostratoartificialmente con l'atropina. ìl contrario. · ·· Il prognostico delle forme si11usali di tachiIntanto il fe11on1eno, riavvici11a to a quello df · cardia parossistica è più fa,1 orevole che t;lelle flogosi .croniche distrutti ve u1anifeste e visibili, ·altre fo:me di genesi eterotopa. L'O . h.a visto ' ricorda adunque lo studio fatto .da} prof .. Cam-· individui riprendere · la loro at-tività faticosa pana nei 11<?di linfatici gommosi accompagniati da.'' , senza ulteriori .di~turbi., Queste farme monotope · epiteliolisi ul ~er9se cutanee ; ove si trovano amsono più accessibili alla cura, e fra ·gli espemassi puntiformi di tessuti non certo embriolodienti più efficaci e pro,rati, l 'fu. · con siglia l a gicamente distinti negli atteggiame11ti, di ti1ttecompressione del vago ~ la 111a11avra del Vale due , co11nettivo· ed ele~ner1to epit~liale; chè, salva. · ...· i11 questo stato, studiati, mo!;;trai1o·· che ·vivono e· V non ' rivono, questi .tesst1ti, J11a resisto110 nel po. • Perionichia punteggiata puntiforme, sto « non coi fenomeni <lelJa. flogosi riparatrice• epiteliolltiea ipereheratica. o clistruttiva; 'ma con 1111. po' · di tendenza· del• • • Prof. G. GARIBALDI. Sono tanti Pll:nti, di un l'u11a e dell'altra; ciò che perpetua una essènza • quarto di n1iJlimetro, O meno, cli cliametro, bianllUOYa, nociva, all'organ,ismo in cui esiste, ft •j·:~L"" chi, non lucidi, che si presentano sul margine no11 ta11to nei rapporti coll'intero organismo, ma epiteliare Jaterale delle unghie nella parte che certo: in ·rapporto a~l'orga110 ii1 cui la manifef9rma la s uperficie ~sterna del vallo ungueale; in stazione esiste » . E d il f~11ome110 ·v rene descritt~ in cui si posa l'estremo laterale dell'unghia , na- 11on icon morte evidente. di intero elemento episcondendosi nel detto vallo lat erale ; onde Ilon. è t eliale dello s trato mucoso; ma con deficienze. \Yisto, allo scoperto, il termine laterale dell'unnella morfologia dei marg"ini e del pr9toplasm~ gh1a, come ne vediamo -il suo estremo anteriore, cherati11i~zato delle cellule, cosiéchè, qu~sti eleod esaremo libero. menti, per essere resi ol)iettivii nella de:fici.enza In questo margine epiteliale che circuisce parziale, vengo110 paragonati al dente eredoluel':unghia, si trovano delle alterazioni che postico di una varietà che ci si appalesa con pie.·cole perdite puntiformi dello s malto, con .fra--· sono essere di diverso aspetto. L'alterazione è data da desquamazioni ·epitegilità maggiore di questo ·s111alto. ' 1iali ·in focolai puntifor1ni eh.e sorgono nel m arEvidentemente il feno1uellO nel suo insieme gine epitelio-cutaneo, che -circ11isce l'unghia; e si riavvicina a quella f9rma di deviazione df • si mantengono per parecchi m esi in questo stato. cheratizzazione che viene indicata colla denoP erò, quest~ alterazioni; i1~ molti individui, sono ~inazion~ di pitiriasis ro~ ea pilaris di Devergie, precedute da altre fortne di on.ichie è p eriot1ti- che nel suo tipo di borc11ie. ipercheratiche notechie; così, in alcune, ·l1a. preceduto un processo . voli ed 11niformi è ·st ata i ndicata colla d-enomiepiteliolitico della matrice dell'ung hia, con ca- · --zione di paraclierato$is, sc11,titlaris folli c1tlaris, duta di questa e formazione di una ulcerazione e • Questa forma d~ 1nanifestazione dovrebbe allinearsi .alle 'varietà di porocheri tos i già de- . a fenomeni di epiteliolisi cheratinizzap.te ed anché · ulcerosa ; · 1a. cui guarigione è venuta col- scritte dal rimpianto Mibelli. '. • l'uso i11terno dei preparati mercttriali e cauMa come coordinare questa'. forma acl altrestici locali; e pi:ù con preparati m ercuriali anche fasi eh ~ ha nno pr~ced11to o son .succedute , al localmerlte. · feno.n1e110 puntifor•me'? · . In un caso si è potuto seguite l~inizio ·della Non è certo· il feno1ne1jo della 1na11ifestazione iperche:(atosi marginale puntiforme a pt1nti epiteliolitièa puntiforme il .fenomeno più raro ;quasi invisibili; asportarne la parte squammosa perchè esso è J 'i11izi~ 1.-11 og·11i prin~ipio cli Jnaed esaminarla al 1nicroscopio. nifiest azione mo1~bosa degli epit'eli~ cv.ta11ei a. ·

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J.ento decorso: il co11servarsi del fenomeno <;011 • ..una certa un~formità di andatµento ed il ripe·tersi si è quèllo che dà allo stesso la consistenza di ·sostantività. · · ' ·. ·· " ~ SEMEIOTICA . . . . . ,. J Se si ritorna a ,tutto .il fenomeno epitiolitico . ' . · cheratinizzante ...... , Sul comportamento del riflésso. oculo-cardiaco . . dei diversi ·or2"ani .1 della . ·cute . .. dall<? apparato secretivo sudorifero a qùello se-> n·eil' infanzia. l:>Ftceo, ·e della produzione pilate, la storia mor- , Il riflesso oculo-cardiaco nella infanzia è stato·, fologi1ca delle varietà di acne, di seborrea . , di ancora poco stu<ljato: .se ne occuparono solo in• . asterrea, di prQduzione, ecc. si ha la nota :iindicanci~entalmente il Vièrek e l'Eckert e in ques.t i . .:te 1ia fase d'interruzione territoriale· della funzioiie • . fisiologica del rivestimento cutaneo e degli1 or- ·ò.ltimi tempi in 'Fra11cia l'Aviragnet, il Dorlencourt ed il Monici-Vinard che lo studiàrono nella . gah:i fu,nzÌ011ali che· lo • adornano. . ' difterite e nella scarlattina: fra noi le prime riMa questo non · è tutto, perclrè se. l'organo c"e rche si devono ai Gismo11di. che all 'VIII Co11- _ -complesso. · rapp1:e~e11ta .la ~U:à patte nella fung1~esso di Pediatria. con1u11icò il . :Lisultato dì . ...ziqne, ne rappres~lta l'ele1ne11to che questa . compone·. alcune sue osservazioni limitate a· venti .bam. . bini a~etti ' da morbi diverpi nei c1uafi il riflesE se . tutti. la biopatologia dei tessuti di riv~stimento o epiteliali rappresenta un posto ne- · so fu tto\iato in tutti presente, ec.~etto che in · tevole in ,molte .. . funzioni staccate, .. iu molte de- due. . viaziòni di questi tes.suti lo tappresenta ugual- . _Ora il dott. Genoese . della· Clinica Pediatrica. ~ · mente. · di Roma (Gazze.t ta In_fer·nazio1ia'le di M edicin,a, '. Intanto non si risale a q~esto p·er mol~i pron.' 14, 1918), pubblica t1no st11dio di insieme 'S ul.cessi epidermici nei quali la concortenza in l'argome11to, che è· di grande in1portanm· perchè · parte .dell'?rgano non aml;llessa è poca ,per_ la involge uno dei proble.m i -più dibattuti di moscarsità su a. Ci son. casi in cui non è più la der~a :fisiologia : egli 11ra ri1cercato il ·r iflesso glandola sebia cea, Ìl follicolo pilifero, la glan,..- oculo-cardiaco in iiumèrosi\bambini d~genti nella .dola sudorifera che determina . il fenome110, Clinica . per malattie diverse ed i11 molti bam. ne rapprese'-?-ta la parte principale, ma è. la rel1Jil+i, ~ì varia età~ in co11dizio1u nor1nali, ed i11 l11la che p er sè ammala ; e basta seguir.e questo tutti ha . trovat~ ·esag~ra.to il riflesso stesso, e· fe11omeno negli effetti della grande ·cat<=>goria ciò spieg·a col fatto che il ban tbi110 a·vrebbe • un della patologia delle P soròspetmosi per convin- sistema a~t9non10 ,Prepo11clerante sul sistema cersene: si . g uardi " p er di più tutta la . patologia simpa.tico, ossia avrebbe una predisposizione vadel~e invasioni sporozoa'rie dei pe~ci~ dei rettili, . g otonica (secondo il ~oncetto di Eppinger .ed tutta la i11v:asione delle gregarinosi degli ani- Hess) tanto più notevole q112.nto più tenera è 1nali da cortile p er compre11clere subito della af- l1 ~età. · La . tt:tcnica . sempre seguìta dagli autori che fi11ità funzicmale deg·Ii epitelii · a favor.~re i parassiti sporozoari e le loro vaste ed inaumere:.- trattarono l'argomento è ·qt1ella della compressione déi· bulbi oculari,. ma il Genoese I1a avuto ,,oli, mansioni. P el.- 1'uomo basta ripensare agli . effetti sugli epitelii del :t;n<?ll~sco contagioso in- ·risultati. identici ed è riuscito a cercare ll .ris tallato tra i parassit i p atog·eni colle dimostra- . flesso oculo cardiaco con . un'altr.a manovra sem-: . plicissima e cioè con la stin1olazi0ne della mucosa zioni ct1lturali del maestro prof. Campana, per comprendere che sia l'epit~lio dell'organo p re- faringea fino f1. pravocare il vomito : sotto l'azione di tale mwovra il polso si · rall.~nta di padis posto e n on l'elemento glandol11re. reçchie pulsazioni. . Si dirà ~ m a si pa~·]a di effetti parassitari chiaIl riflesso · nei ba111bini è esagerato anche allo ri in11a11zi ad u11·a paracheratosi ove non si è dimostr ato alct1n parassita? / . stato di ma lattia e sGlo è abolito in quelle. mal\IIa certo~ il parassita no11 esiste, e chi può lattie che interrompono le vie per le quali il .riescludere inta11to che di ql;lei pochi che rapflesso si compie: cosi fu trovato abolito dal Ge• prcsenta110 l a fine 111 u11a m a11ifestazione non noese in casi di meningite tt1bercolare in cui esista affatto ? erano colpite le fibre radicolari del vago e · in I•: qtti trattru1dosi della sifilide, ci sian10 di- casi di paralisi post-difteriche con paralisi dei 1ue11licati che q11esta · lascia _devia~ioni che s ono muscoli del faringe e laringe e del velop_endolo : effetti clell a sifilide, deYiazioI?-i nutriti \~e e funquando quest e paralisi con il siero ad alte dosi zjo1u11i e ,che non sono più il conte nuto solo g uarirono· il rifles~o oculo-cardiaco fu visto ri.: • ell a sifilide. Come il caso elle 1'0. ha discusso. comparire. . t A. S. E. GROSSI.

., ·· APPUNTI DI .MEDiCINA PRATIC.A. ~

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XXVI, FAsc. 6] ~CASISTICA

SEZIONE PRATICA .

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Sulla miocardi te cronica. H . _..\.. . Cl1ristia1il (]ourJial o/ A'nierica11, 111eidical ...{ssociatio11,, 22 giugno .19.1;8), da uno stu. dio clinico di 230 casi di ma1attie cardiache, (le.duce· eh~ vi è una condizio11e patologica del ' ~cuore cl1e si manifesta come insufficienza cardiaca, da disturbi del' niiocardio, senza lesioni valvolàri organiche, e .che · si os~erva con là · stessa freqt1e11za delle malattie ,·alvolari. A tale condizione, per ma11canza di un appellativo migliore, si dà il_ nome cji miocarclite. Si ossen'a di solito in individui oltre i 40 anni, per lo p~ù ne·g li uomini; i·l cuore ~ .quasi sempre ingrandito; vi si ascolta un mur.mure sistolièo all'apice; ma, per qt1anto esso .possa eBsere intenso od esteso, ·non si riscontrano quasi mai all 'autopsia nè inspessimento, 11-è altre lesioni delle . valvole .. . Rara1nente si riscontrano nell'a11a1nuesi la febbre r.et1~atica acuta e la sifilide, che 11on 'sembrano a ·v ere importanza eziolog·ica. In u11 terzo dei casi si riscontra 1'alcooli'smo, e spesso pure un'alta pressione sa11guig11a. _.i\nche la nefrite ·cronica è abbastanza frequente, sebbene sopra 41 autopsie sia stata riscontrata sblo 17 volte. La sclerosi clelle coro11ar.ie è t1n fattore i111porta nte i11 t111a n1età circa dei casi; la lesio11e· più freqt1e11te i1el muscolo è l'aumerito del co11nettivo interstiziale : tal volta non si ~rova invece che ·u11 'ipertrofia delle fibre mt1scolari. L'elettrocardiog·ramma · fornisce spe$SO le -prove evidenti dei distttrbi della funzio11e n1tt, scolare ; 11ella tnetà dei casi si osserwno o fibrillazione auricolare o ·altri fenome11i indicanti alterazioni i1el sistenia di conduzione, mentre I altre ·v olte, at1che ii1 casi avanzati, l'elettrocardiograma 11011 palesa disturbi 11ote\•oli. Per quanto · rigt1arda il trattamento, la · digitale, nei primi di st1irbi di compenso, è· assai efficace·,. i diuretici han110 altres1 buon effetto. In verità però non si conosce beE.e 1a ragione vera per cui .si prodttce quest~ tipo cli it1sufficienza cardiaca e v'è bisogno - di studiare · ulteriormente questi pazienti, sia durante la vita • sia all'at1top;:;ia, ·per bene con1prendere il 111eccanis.mo e la causa di tale condizio11e. . . FIL. ~

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E . TERAPIA.:

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.L'UiO degli oppiacei nelle .af1ezioni cardi o-vascolari. •

Opinioni cli vergenti ,,sot;io diffll'Ee nelle varie .sc~ole m ediche sull'opportunità o meno di- ricorrere ai preparati oppia:cei e derivati nelle aflezioni carùio-vascolari : accanto a chi pr'oscri\·e •

iu maniera sistematiiea, come possibile causa cli danni; oppio. e morfina, v'ha chi vi ricorre in ogni sofferenza quasi come ,ad una panacea universale. È opportuno rilevare pe1 bocca di Lau~ bry ed Esmein (Paris méd., r9 ott. 1918) gli insegnamenti della scuola di Vaquez. : t11'an.&inti di . .tetto, qualunque ne sia la patogenesi e la eti,ologia, durante l'ac;cesso, è con- . sigliabile l'iniezione cal1nante ai morfina. È tut- ' tavia prudente di no11 ric0rrerv~ subito e di non ' permetterne l'uso se11za altro al ·malato: talora il dolòre è tanto istantan~o e fug:a,ce, che b,asta 1'inalazione di poche gocce di nitrito d 'amile per ottenere un utile effetto. Ma se· i dolori si prolu11gano e resistono anche alla somministrazione di soluzione di 'trinitrinaeroina, quando si minaccia un vero stato angi. noso, i'injezione di mdrfina cieve essere praticata ed anche ripetuta. Essa abolisce la percezio11e del dolore e i~ fe111omeno. ·psichico dell'aingoscia, ob~tl!bila i centri corticali della percèzione ... La m~rte pui> soprav,1enire .co11 ·e se11za l'i11iezione di morfina : oglli 1nedico dev~ a vere piena· nozione del pe.ricolo dovuto alla malattia in se , e renderne edotti i parenti del malato. . ' Nell'edenia acitto del polrnone, iii cui 1' improvviso squilibrio vasomotore porta ad una improvvisa secrezione broncopolmonare_ talora rapidam~nte mortale, l'uso della m·om11a ha azione sedativa immediata. Il . timore di paralizzare alcu11e s ecrezioni sa1utari e in particolar n1odo la secrezione renale, trattiene molti. medici e fa spesso proscrivere 11 . medicamento .. Gli AA. hanno .av11to sempre da lodarsi dell'uso della morfina ; ptir avendo la fede. che ·1a scomn~rsa della improvvisa secre- . :r I zione sia do·vuta all'iniezione calmante, ·essi pratica110 contemporaneamente il salasso più 0 1ueno copioso locale o ge11erale . L 'ip erte1isio1ie arteriosa può trovare benefizie 11elle i~jezioni calmanti~ in quei casi special111ente, i1n cui l' ipertensi 0J:le è .p arossistica (di · cui l'esponente è la colica saturnina), la medicazione oppiacea è indicata. Nelle ipertensiotti permanenti davu,t~ ad ateroma, arteriosclerosi, eoc., g J.i ·e ffetti s·o no men.o ,,isibi.li e la pnudenz.a deve essere maggiore; forse conviene in tali casi una medicazione più let1ta e più t enue quale è ·qu·ella delle polvere del Dower e della digital~. Tra l e affezioni acute, la pericardite secca t:O)l . clolori~ dispn.e a, disfagia, risen.f e benefici effetti r dalla medicazione oppiacea . La morfina 1 deve essere riservata a · circostanze drammatiche, n1~1tre nei casi ordinarii è consigliabile servirsi d~i· 1'op1)io, del . Do"\Vet, senz~ digitale, salvo indicazioni special~ per· il st10 ttso. (19) •

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. [ANNO XXVI,

IL POLICLINICO

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N elle affeziorii 'Val'Volari, l'intervento con gli 1àJe 1prolifferazione di v1escioole :figlii.e i'lJJter.ne oppiacel. è necessa;rio n ell' episodio · impressio- ·ed ~e rè JOonsidemta dagli AA. come un se11ante dell'e1nbolìa polmonare, delle congestioni goo 41- fiectondiftà, legato 0111a vitalità de~.la mempolmonari, nelf'edema acuto. · b !ìaillai madre. Nell'asistolia, quando ogni terapia tonica ha Le J.~:ercfi:e d 'el Dévé (La Presse 1\tléd.; :n. 45,. :I918) n1e ntre oon1femne:11J0 il mecoanis·m o di profallito e il malato è caduto nella cachessia cardumone· tde11e çi~ti esogene, i1e quarlii costi-tui1SCOD0• diaca, 1~ medjcazione oppiacea è un sollievo P'- r uin 1D.JU,miero ie.si1g1UJO n·ell'oob.Lnocioccosi \111lialra., aig-.il malato : fa recuperare il sonno, attenua j] giwng.erudo c he [a 1oco a_:>a:iodiuz·ionie è 1_egatia. al ·senso di oppressione, .rallenta la vita, · e crea ter.renio ·1bi.ologdç-0 (fessiwt:io os.soo !P.er es.) ~he o:ffire un adattamento, sufficiente per qualche tempo, iresi~stenza a;l.l'or<lina·r io .svi.Luwio del.Ja cisti co· dei bisogni cellulari ad una irrigazione ridotta. mune, ·PQII'tano ad .u n1a concezione completamente Tra le aritmie solo la tachicardia parossistica diftetrente,_ s ia s u:l modo dii iproc1uuione, sia sul p11ò offrire l'occasione buona all'uso degli oppiacei quando e.ssa specialmente si accompagni c'on ,sii1g.niificato de11e cisti 1.figliie. Secondo Q'.t\.. le cisti sofferenze penose, insopportabili èli angoscia o . entliogenie non .r.iooDQSOOi11JO mai ru.OJJa 01~ig.i.inie cutirolacre, /ma OJaSC9rio sen11pre illte'11' interno d e1Ja. di dolori. a tipo anginoso. " . ivescitola madir-e, in traJpporto con e~amienti cthe· I preparati che meglio rispondono, e le ri1cette provengono daìl·l a 1membr'.aina g~lillÌnativa. Esse u sate dagli autori sono : , . . . d erivano c~oè : 1°) dri.iretrbrumente dal plasmodio. I Antipirina · o .Salipirina 20 ancora indifferenziato del.la m,embrana iproligera aco-r. \ ~ . 20 Solfato di chinina . IJ?air1e-ta.1.e, evenri.ellila rna·ra; '2°) o da:lle oa.ipsu!le· Caffeina . . · acg·r. ~- 2 Polvere d'oppio . · . pr-011igier1e , cih e ip.ref'Ol.1miate e fer.tiJi, hiainno secon. • f 2 (una catta og11i 3 ore) dariam:ente iel:albonato rtlll1ia. cuticola esterna, ori-· ... oppure : .. gi1ne egualmente ra.ria; 3°) dag·Li scolici, iin segnito. ' a mebamonfo.sci cistiea di queste 1pi~o1e rteste di Dionina. . . . gr. 0.20 Acqua di la uroceraso . . . » 10 :tencia, oriigi.ne rpiù oomune; 4°) dallia pa'!1€1te delle X gocce 2 o 3 polte cisti .:fìg,l ie irn irrwoluziOllle, da iiooJiottd sopravviCloridrato di Mor!ìna o d'eroina gr. 0.06 ' venti · della meb1iaina iparenldhi.1lllaD.e. Sol. alcool. di trinitrina àl %o go~ce LX . Da forn]azidn1 e d,i cil&ti ifiiglie ~.i.on è il inaitmd"ale· Acqua distil. di lauroceraso gr. 20 • p.t10dotto <lelfu. 1Vilbai1iità dellia mel1llhr.a:n1a proli.gie ra Acqua distillata. . . . >> 100 1 cucchiai~o 2-3 v. al g iorno. • déllai cisti ·m adre. Fd.iwhè ilie rondizioni biologi'Che della vescicola pa·rassitaria rimangono intatte, Polvere del Dower gr. 0.20 essa iresta ool Sul() oont1eniuto 11qùido limpido, Poluere di Dig itale. » 0.10 • • • sotto tensione, con he suie capsule rproli.gère souna carta. .sipese aLla memb.rsaina germi1nailie, cOll!tenenti li loro. Infine Ja morfina, l'eroina 1 cgr. per in,iezione ooolici iaili110 stato di ripooo, drl. vita [aten.rte. Ma· ipodermica. se &oÌJ1ria1v.vd1eme 'ltnia. rniuoo. .p.ertu11bat1rii0e, improvt. p. • visa o ig.rad'Ua.le, isi produrrran,n o .dagli e1ementi . germiinruti vi lie vescicdLe iidat.iidièe :figlie. NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA. .· Le ·e.a.use pert:unbarrici fPÌÙ frrequein.ti oono : kt senescenza nat\lrale della membrana madre, la L'origine delle vescicole idatidee ftglie. ev.a.'CÙ1azione del ùiq1u.ido· i1n SJegiuiti0 ia rottuira·della. . . iparete 1oi.stica o a pUJuzi-01~, 1 'icrufezione de11o spaLe vesctioolie riidattidée seconda·r ie S!i formeriebLilO 1 peniv.escilo olare ' o iendocistiioo, infine u.n gebero, seco11do 1a classica concezione di I{u·b n, c-01 mizio biliare ine11o :spazio p.e rivescioolaire. se~ente meooa:niSllD.lO: 1Nello spessore della mem· In. linea generale 1'A . pensa che la formazione .. brana e1astica, ohe costituisce kt ·pairfe !Periferica di ci1Sti ;fi1g lie ll"aJI>presenta una forma cLi difesa dell'ida tide, ,si fornJ.JamK} de1ùe vescicole, -le quali dell~e:lenueDJbo patnassiibario stesso. presentano t utti ti cair.atteri dell 'idaitidie madre : t. p. . outioola al,l'esterno, 1mebmna ·g erminatiiva allil'~n­ ter.no, co11 .g emmazio ne di l.arve. Nel corso del • Pubbli<:heremo prossimamente: loro svil.uP1Po, esse irompono 1a membrana, nello G . MINGAZZINI, L,,iniportanza delle catan111 esi spessore della q ua:le s i sono formatie e oadono per la diagnosi delle nialattie n er,.vose. 11ell 'inter,oo della cisti madre, ch e esse IJ?OSSOllO P. Til\tPANO, Ricerche batteriologiche ·nell'est>e.triempire (endogetlle), oppUJre esse rompo.no verso torato e 1iel sa11giie di indi11id1ti affetti da i Jt- ] 'esiter.no la c.utirola della cisti madre e si. spinftitenza. g-ono a 11 'este rno (\·esoioole 1esogene) . • \

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SEZIONE PRATICA

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stati di recente calda111ente raccomandati . dal Gaucher, sulla base di più casi personalmente .. (1032). Trattq,mento delle cicatrici. _ . L'abbocurati e g·uariti. . nato 7896 chiede che venga indicato il tratta.FDrse utile potrebbe essere il trattamento che :mento di cicatrici recenti, .POCO estese ma i per- ' in questi ultimi tempi il Chiray e ·il Bourguig·no11 hanno usato per le cicatrici spesse e aèlere11ti: la ·.trofiche, prodottesi in seguito a scottature con i.eonsecutiva suppurayione ed eccessiva granula- ionizzazione con iodur6 di ·potassi~; ·ma è bene .zione non curata a tempo. atten.d ere più ampia ' documentazione. · A titofo di cttriosità, infine, lè ri~ordo che <la Il collega si rifer,isce, senza clubbio, ai èosì detti_ poco il Freeman. ha ripreso l~ escissione . . . delle · .falsi c~eloidi, po~tumo frequente di ferite della cic_atriici iperttofTche, nia riunendo poi i margini .cute, cii scottature - come nel suo oaso - , ecc. della ferita cutanea sorpa una striscia di fascia .Ma non tanto la lunga suppurazione o l'ecceslata liberan1ente innestata . nel :sottocutaneo. Ma siva durata del periodo di granulazio11e sono le la esperie~za', pur· felice, di un . caso, è tro'!)pp <'ausè della ipertrofia delle cicatrici. -- come .scarsa p er accoglierne la pratica: • ..altri chiatn1ano il processo morboso in discussioJ1e l . c. z. ' - , quanto invece un particolare stato biologico .del tessuto connettivale dermico di alcuni indi( 1033) . Alopecia nell·' infiuenza. _:_ ~l\.11 1 abbonato , ,idW., reagente in maniera .quantitativamente n . 9310 : .esagerata è qoolitativamente abnorme agli stiLa ca.d uta dei capelli d-opo malattie infettive, moli che ne mettano in atto i · poteri di rigeneraspecie <lii l1wnga durata, è. fatto .n oto e di comu,ne zione. Tali individui corrispondono a quelli che o~servazion.e (nel ti.fo p. es.) . È pure noto eh~ il i nostri antichi ~hiamavano linfatici o scrofolosi tem·p o è il ·m igliore el·em en.to di terapia, e èhe <e nei quali oggi n!=>i riconosèiamo in genere ma,n on vi sono ·~dicamenti pa~ti.col.ari per evitate nifestazioni pretubérrola·ri o esiti di processi t~l 'inconven1erite che infastidisce specialmente Je 1>ercolari. do111D.e . • 1Ciò iè irm portainte anc.h e per la terapia~ il Jato • . Ne ll 'in. . f. luenz.a il fatto 1t1°on è, . p·e r qua•nto è a che più interessa. Questi falsi chcloidi si gionostra 1c onosoonza, :notato da .n essurno. Y.allO di cure generali più che di loeali, e quelle t. p. . . s i identificano appunto con le provvidenze che . -ogg·i sogliamo porre i~ opera contro le manife(1034). Al dott. S. P . dal~.: I -stazioni pretubercolari e contro il riaccendersi • Gli esiti .pu.riul,e nti positiivi di, una vacciroozion e di fatti tubercolairi .p i!egressi (aero-, "eli,o-, dietòainti,vaiolosa. iin· i1ndividu.o ~ifilitico -terziario . pos ·terapia,. iodici, arsenicali, olii fosforati, ecc.). sono, senza dwb1b io di .sorta, . produr1·e i·nfezione Quanto alle cure locali, è pur• vero che il meluetica i'll altri 1ndi·v~dui, a:nche mel caso che :non ·dico spesso non può farne a meno, · chè il 1)a- v.i sia•n 0. manifestazioni sifili.itiche illl atto . • ·ziente lo forza ad esse con insistenza. Ma n~l caso . I ' V. M. ... delle c:catrici iperboliche, deve il . n1j~dico s aper ' -resistere al paziente e specialmente negarsi alla (1035). All'~bb . n : 3r1: e·s tirpazione della antiestetica cioa.trice : ad essa L·e gg1a la monografia ori1g inal·e di EPl,INGER ea seguirèbbe ttna cicatrice cheloidiena più brutta HESS : Die Vagotonie, 1910.. ·e ipertrofica della prima. ·E così pure non masTr.overà cog nizi.o n.i sufficienti sul . CASTELLINO e &aggi, nè pomate (impiastro di Vigo, impiastro · PENDE: Patologia 1del sim-patico, 19.15, e inell'artialla ·resot:cina, .all'aci~o pirogallico, all'acido crioolo· d·el PENDE <e 11 Tommasi », :,:912 : Stati v agosofanico, ecc.), nè scarificazioni, nè cauterizzazioni, nè elettrolisi e nemmeno· le - ttn ·ten1po 't oniçi e simpcvticotonici. .N éll.e a.llJllate d el Policlinicp .da l '912 in .p oi è ·tanto vantate ·~ iniezioni locali di tiosinamina o è s ufficiente .r i.p or.t ato qua:nto . . per formarsi e.cm- · fibrolisi·na , cui recentemente si è .proposto di so.c etti ·g eneràli esatti 1sul moderno a rgomento. stituire la ci,c atricina (tiosinamina + antipiri1ia) o t, p. ·il oloridra to id i coli,na. · • . So1a te ra pia loca.Je che 1h·a .o ttenuto var1 su c(1036). All'abb . n . 7531: C'essi in queste lesioni è l'applicazione delle ema11azioni di radium o di mesotorium : 1-2-3 appli- . Rimane sempre un ottimo trattato di diagno-oozioni, alla distanza di 8-10~ 1'5 gior11i l '11na, dalstica il Leube; consigliamo ~ncl1e il Ferrio, .-trat1 'al~ra. I raggi Rontgen .hanno azione simile, ina tato italianò e più moderno. . P. meno certa ~ meno rapida. I raggi .Finsen sono

DEGLI -ABBONATI.

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IL POLICLINICO

• A. POROT et A. HESNARD. L'expe1-tise 1ne1it1.7.:e 11~i­ . Litaire. Pr.e zzo L . 4. - Edi.tori _t\. M.asson. et Cie_ • . Roussv et LHERMITTE . Blessures de la ·nioelle et È una guida .molto dfnsa di .nozioni e di conde la queue de cheval. 1Collection Hcrizon . · sigli pe.r i medici chiamati a risolvere giornal 7 PJ"ezzo L. 4. -· . Editori _A,.. Masson et Cie, · mente .problemi di .p sico-patologia militare. Molto. Parigi. interessanti sono i caipitoli riguard~ti J.'aitti t!u• . La !Pubblicazione di Roussy e Lhermi t:te è J.a . iline a.I servjzio mili.t arie id.e.i 111euro-psicopazienti,.. p1ù completa tra .quainte s i:aino .:finora ap.p arse sul- 1 distunbi m·entali di 1g uerra, le perizie giudiziatrie milirtari, Ja si1nulazi.one. l'i~ortante ar·g·o~nto; ·è .u no d·ei più i.nteres• • a. a. sainti volum,i ·delila [orturnata cpll·ezione I-Iorizon • ... edita dalla Casa :fyfass·o n. , ' . La isintomat·o logia, !'a.n atomi.a patologica, gli VALLAT. Accidents du tra'Vails des usines et des: esiti, àe complicazioni, il .t :tattamento delle leétabli.sse111e11ts de La guerre. Co}lection Horizou .. s ioni del midollo e della cauda equina sono espoPre.z zo L . 4. Editòri A. l\1asson et cie ,. st e con ch.ia.rezza e con àibbon<lainza di dati tali Parigi. àa dimostrare la perfetta competenza degli auQuesto libro è un co111men.tario alla Legislatori su t ali interessaintli au;gomenti d .e lla traumazione attuale. sugli inf.ortuni sul 1avQro applicata tolog~a e della neur6logia. in tempo di guerra. È d '.ail tra pàrte una <YUida. a. a. ' o • pratica p~r la ..determi:n azione de1le invalldìtà. / . F. BoNOLA. J\Tote di trauniatologia del siste11,?,a ?:erpernlfclJllenti. 'VOSO centrale . Prezzo ·L. 4. - Editore 1,. l:apa. a.. • , p el·l i, Bò1ogina. '

CENNI BIBLIOORAFICI.

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In f>i,c colo volume 1 'A. cb..a 1·accolto i dati ue.: cessari per guidare il c_h ir.urgo a·d una diagnosi di ·estensione e di sede d ·e lJe l·esioni tra umatiche d ellie varie sezi·o ni de1l'a.sse cer ebro-spinale , e le relative indicazioni t~oniche per gli interventi . Il 1aJVOPO sori tto eyi1d entemente allo s~op o di .. dare .ai medici mi·l iitar! l1!11a ~peci.e di guida nella diagnosi e .n el trattamento delle l esioni del sis t ema n er,·oso centrale durante la guerra, merita di essere c-01npulsato d a 11evrologi e c hirurgi aillclie in1 tempo di pace . a. a

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anche be.n condotto. ~ .esposizione dei principi, delle nozii0ni 1 della teanica, della. diagnostica e della ,t eraipeutica elet trica è fatta in modo ele111entare, i'n modo che la comprensione ne riesce possibile an1che a -quei medici che per il loro indirizzo profeS$.ionale .non ha11110 t.Pratica d i tali sic;temi di i111dagi ne e di cura. L' A . dà vari suggerimenti molto .p ratici per l~ installazioni elettriche grandi e piccole; per lo specialista cOJne !Per il n1edico pr.atic.o geine• r1c-0. L'azione delle differenti nlodalità elet.triche sui ~in torni generali del.le malattie, le i.ndicaz1oni della elettricità Jielle ' arie sÌlncli:omi, la tecnica di applicazione sono espost~ cou sen1plicit.ì e chiarezza. 1

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DR.

P er la ~ Ìllo'V'a Italia. Consii.<l.e- · r azioni suJ.1a merutalità italiiana del prima. e . dopo gu.e rra ..- Mil1auo, 1918. CACCINI _f1TTILIO l\1ARIO : The J>roblem of Tubereulos:is in l\1od1e1:n 1Armies ait \\7ar, aotl°d jts.Studyiand 1Solution Ì•n :tl1e Ita.lian ..'.\nn .,,,. . - ~en·York, 1918. PER~ICHE1'Ti lVIICHELE : I d.ove.ri del sol1dato e 1.a: idoneàità alle fatiche di gu1erra . (Oouferen~a)- iRoma, 1918. . NEG'.RONI ..GIOACHINO :- D.e l 1r1E:!P e1~to .a uatomo-pabolo-· .g~ deglri '1emaibomi .a!rteri.o si i·n 1»ap.p.orito a:l.la ·g enesi' d1egli a nieuris1ni tr.a umatiici . - 'l"ì\I11a110_,. l9:r8. 'BERTOLANI A. : Ne\ rosi celiaca e.on manifestazioni conv1tl.sirve. - Regg·i-0-Emi.lia, 1918. ·RUHL 1CARLO: Sopna .u n caso ~ «Purpura a11.nuùaris it.ele,run.g iootodes » ·del l\Iajocchi. - MiJa.n10 , 1918. B~A~NCIONI GUGLIELl'vIO : Imp001en,te ,·ertiginc. .11abjr.irrutica da .ta~pone ceru.miuoso unilaterale. - Rom.a, 1918. BATTAGLIA MARIO : Pirostatectl0111.ia :trans\rèsci.cale .. - Rom.a, 1918. NERI VINCENZO : Segini eilettrici di lesi011e del fa.scio pira1nidale. - Bologna, 1918. ~~RN01'"'E ·G. : Sciatica veera e sciart:ica si11111lata. . . Pa:}erun-0, 1918. SESTINI LEONE: La razione alimentare negli oc;pedali cli terra e quella .a bordo delle navi-oSJ)edalle della R. )'.farina. - Roana, 1918. l\1ASSARQTTI VITO :

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· .gu17,rr.a, han.no tfatto 1g.l i . studi fon.damen.taJ..i ht ~ . .co,rsi .affret.~~~ ed i,ncomp1eti, taichè ritatda•ndoJ) · 11 Di.rettore G eneralie della Saini1tà m:iLitare iaincora la [r·e que.n za . dei _C·or~i J.:egolari, tn1€1l'a.m ~r.a.1.e Del1a Val"le, h ;a i.ruvi.ato :ailÌ'on: •J3runeÌar la piente iproprio, _)a 1laurea avrebbe rappre~etlitato-.. seguente lettera : I per essi il con~gui:tJ,llenbp ~~ .Ù na .n iat'urità 1ega:1e.• . it ~a non .p.rof~i~nale e pel 1pae.se · un ,peri.colo ed _ Onorevole Dep·u tato, ' . u1n. .dia nno ·evi1den.ti. . Pier il a smqbilitaziane de.gli -u.fficiJaJli ahedici' . IJ?- ~ectizj-<;)ne idi questo in.t en·d imen.t o,' c01100r- . della qùale la.i .s. V." .ha espresso desid~rlo cli ·c-0: dato, oltrechè ~ol · Coniando Supr,e mo, ·ooi M~nì­ .n oscere i criteri .adottati d .a qu·èstto . . Ministero ' .stero d·e ll'Istr.uzi one PUJbb.lica, · tutte · .le · Cl~c·he..: Le comu1ni 00 eh.e :s i è isfubi.l ito· di n·ott prooedere e ,'gli I stibuti . medico..,chiru;pgic~ · uni\'.'ei:.sitari riena,wtomaticamenite per classe, p oieh,è , a differenza ttr~I?-O in f11nzione colla -tpi1ettlé:. efdìcienza~ del pro1 de+le '\ .airie iairani c11e ,cos~ituiscono u.na iene~gie. prio per.s~nal:e, 11ella tlradizi•Qpa{~ ·esp11cazi•cme deL · i n •m ass•a , , ri<luc]bile ma.n ·11?-.amo che ,Le es,igenze Ji•bero, inseg·l;l~:rn:ento. militlari ,d iminuiscono, i medici, ~ome •1a S. V. 1Garan.t.l.te il.in .t~l m'odio le ,essenz·i ali pu.b b liche~ · ben compren•c1e, .rap.p i-esemtano va:loa-i (da utilizlllecessità, ,s.0110 state rprese in esame le coµdizioni. zare i.n dividualmente, .in · base al c1'i·fJerio ·delle .p.aa-ticolar.i d1eg~i UJffiçia.li tt1·e dici .rispetto ai pri- pr~rvale-: !ti 1ieces'sità ?<1iilitari o civili. • • • vati interes.si e, prin1a .d i ogin.i ,:altr·a disp·osiz·~one·,. • 1Come .alla S. V . iè ben .noto, ·il C òrJDo sa11iil<iri.o è apparsa iequ.a quella id i ·r tcollocare i.n. conged~ . militar·e fu .oostituiito, -all'atto-della mob11itazione · . , . i m,e dici aippar.t enelÌti alle clq,s:si 1870-73 chiarnaie.-: nella quasi sua .t otalità, d:a .elieme11~i tratti dal,le elle airmi col'. pr·ovvedimenrto ·.strao.Ji'd~na:ri-0 di 'Chl. caite~orie sainitairie ~n servizio Givil.e, nel quale ial .1D. L. I? ~pril·e 1916, limit·atame.nb~ çi10è -ai ha <fetermi·nat-0 ·11m. .intenso pertur1bainento .iin pricittadi11i ·, 1au1-,eruti llin mOOiciinia,, ci. quali, : per ciò,. ~ mo temj_:>"o ·e poi un .p rofondo ·di.sser,1izi·b che ~a . ' 1b~og1nava, a.p p.e na p oss1bil.e, re~tituire al.l a il~gge-: epidemia ~nflu1enza.1e, tu,t rora ,incomben.t e, Jia • comuin e. • m·e sso: in tutta . la sua do.loro.sa evidenza. &tbito dopo di essi viene a:ecord.atai la · pr.ecè-~ . Cessa.te, .p ert\runto, .le ·~1e~essità estreme de1la aenza nel congedo 0. quegli u.f ficiali miedic.i C'Jie guerra guerrieo-.o-ia.ta è subito emersa ,}a nir e'trabt> . , J:' ., sono accorsi pron·t<µTI·e~ite da 1ontano ·a1 r12hiamo le11za delle esig:eu'Ze sanitarie ·d~l.1e pop01azioqià. ci vili che :fiurono da. questo Miµi.itStero· p.rowta~ <l ella Patria, abb.a.ndoJ:Ìa1n.do a1Ii.estéfo, ove irisiie- .. devaino da. m.olti . ·alJJlli, rfami.g.Iia, c1iente1a, i11te- . • •mente .: decisamente affrou.tate, in .p1er~·etta inte.sa -<:6~la Di1~ezione GeneraJe d el1a Sariità .p·uh- rréssì, nio nchè a · 1quegli ufficiali mecli,c i 1111omiiillaiti _ 1n 1base al D. L. 57 d·e11a ·1 egg1e ·e, çioè. m edi,c i b 1ica. c~yi.li il10n ob1bl~giati a s·~rvizi-0 fililitare, per ra:.. . Oon og:11i .sollec\tudine .si prov:vede perbao.lt:O' gioni di età solo [ in Seg.uito a Joro .a1desione .. .q.ll 'esonero dei medici già . a ppaa:tenenti · a plllbP.er ··non ~g· Je · . : . ' gi.un.g·erl€· iai dainmi d.e l•la . .o-uerm o b.liche Ammtini.str.azioni, . .s-e~nza tenere ipiù. conto .rip,erùUSsioni di ~1'na ' i!lllmed.]ata smo,bilitazio.n~ ·. · nè delle. classi · di leva, nè · d~11a idÒneit~ fisica •

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· o del tempo rt:ra.s oorso i1n. : zona di ,g uer•r.a. Il ~i. t·e rio reg.o.lator.e è stato ipiformato ,d al .rj.oonosciuto 1

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. per quelli flibn appartenenti · a pubblic}ie A mmi- .

1iistrazioni

non :aventi la possibilità di un.a sol- ·l~ita ri pres:a di e?~ieizio '~rdfessio.oole~· -;eµgon,o ~ bisog110 di ·rie.ii~tegrare il più ,sollecitlamen..te e trattenubi al.le ~rmi .g.li uffi.~iali medi.ci éhe !lle · oompletamen:te passi1bi1e quel r.aino d~l ~ervizio f~ccia:no KJLoman.d~J · iac?otdarndo !l or? tutte le :arg~- -. sanitari·o che 111()~ . era .pru.denrt:e 1lascia1"e oltre vo:1azi1o n·ì .p o,..s.si1bili; 1per l a . ~ra:ta massima c·om- a:iello ' .stato esaspei:ainte in. cui •o ramai era v1ee nze del .servizio. · . inuto a itrovansi. I·n .aipfPli,oaziione id i ta1·e co,n.- ip.ati bi li C·On le esig, • • Iindipenclenterhèn~e JPo1 dalle ragioni di ·ipt~- cetto, ·dai primi di 1d.ic.~mbre u. :S. ad <)gig i questo . Ministero .ha. determiinàt:o :l'esonero di ci1:ra. 700 · ir~sse pUlbblic-0 e da consid·erazi,onà. id i particolaTe · 1tiiguar.d o, qu·esto 1\Ìli.nistèro proced·e u~ficiali ·m edici e. tprooede, C·OJn c·osta~te solleci. al ricoJ.loca:-·-· . ·me.nt·o in cong~do iè1egli L.tffì.ci.ali generali ·e su tudirne, all'u.l teri1o ie svitup;po ·de1 con•cetto. stesso. peri.ori ineditLi, d é.l per.oo·µ:ail'e ci·oè dir.ettivo,..main . L'altra fuµzione pubbliea di çuJ 1' Am.mi.nistta~ main9 eh.~ il 1eong~g,n1 0 ·. sani~ario si rid11ce e le. · zione militare spiontane.atp.·e nte ri~.onopbe_ la . ne·. fu,11zioni str.a,or~ioorie -ven.g ono riass orbite dalcessit à de11a impr,oro1g abil1e iriattiv.azione, &u queil :àmbito ie:J.ella 1I1ormalità.· la dell'insegnameij.to n1edi,oo ·r univérsitari·o [per ri' ' Si tratta' 1f1v·e.r10 ' di. ~uffici.a.ti tnedi.ci che, ri- - ' donarne il benafìc,i·o ·pi·~ll·O ·e c·oitnpl,~to aigli stuchi1amati ·dalla rriserva o .dalla P . A., . 11.anno por- <le11ti di mediciina, ·i .quali; per Je oondizi.o.ni di (23) • 0

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IL POLICLINICO

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·tàto a lla caùsa s anitaria tutta ·la saggezza della iesperienza acquistata nel 1uingo servizio aJ.le armi .ed una costainte operosità, e ciò ad onta d ell'età • e delle condizioni :fisiche, con notevole rendimento, .specie per quelJe attribuzion~ medicoJeo-a11 che hanno più. diretta ri peroussione era: ~ l·iale e nel.la disc~1pli1na dell'esercito. Riassumendo : 1nel ' . giro di un mese S<Yllo stati disimpegnati. dal ·servizio militar·e : a) 700 medici esonerati per p.ubbliche .A mu1ii11 isbrazioni ; · . . b) 500 per l'inseg1nart11ento u·n iversi.tario.; e) 2000 ie .p iù asip ìranti medici iper ra.g ioni di st'udio; d) 300 e 1?iù ufficiali superiori della risel1Va ~ della . P. A. · Dato. quanto ho aivu.tÒ l '.onore di espor.re, :nutro ~ducia c·h e la S. V. apprezzerà ad~.uatamente la portata dello sforzo com·p iuto, s pecie Sie ter.r à present€ ehe -p er 1a :fit1Jnzio11e ..sanitaria ci itro-via.mo 'in uilIB condizione quasi ·p aradossale e cioè · ~he, ·mentre è cessata :1a guerra, sono ·aumenta~ . ile 11ecessit'à sanitrurie, deriiv a.t e da1l fattQ che questo M~nistero ha .d ovuto pr.ovv·e dere in .gr:ain par.te ·C011 ·ttf:fìciali medici al servizio· sanitariQ civile . :nel.I,e te.r re l~bérate e redente, cori:isponderie afle • • o-r.a~i esi.o-enze di servizio sainitario sorte dal rim•

;atriO d;i mostri prigionieri •

restitu~ti ~

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-mioo ed a quelle, non.· meno gravi, dell assi~ s te n;a ai prigionieri catturati ine11a no~tra ulti.~ vittoriosa ava11zata , cm.entre oltre 1000 uffic1a:l1 medici sono tutto~a impeg111ati tna le popolazioni in.festate da.11 'epidemia iinfluenza.le. Con osservanza •

Per i~ ·Mi1iistro DELJ..A VALI-,E. •

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Dalla le.t tera ·i,nviata · al.l'onorevole Br·u .nelJi ris ulta che il Mi-nistero de1la guer.ra riconoocev~ 1a .n ecessità di .seguire, ;per la smobilitazione dei medici .il c.riterio delle prevalenti necessità, senza ten~r ·co11.to de-lla classe di Jeva, del servizio presta·to e . della ~idoneità fisica e s ubordinatam ente q11ella delle ragioni iindividua~i .. . Noi, prima c he i propositi dell~ Dire~ione clella Sanità l\.1ilitare fossero manifest1, .aibb1am-0 espresso co11cetti pressochè .ariailoghi ; 1non possiam o qlt·i11di ch e approvare il .progra.m ma éilu,i1<:iato 11elL:'t lettera su riportata. 'Non è dubbi,o che il cri terio di .smobilitare i n1edici cscl1isiva n1 e1ite secondo le classi di 1lev.a c11i apparte11.g ono, era dia scartarsi. U•n tale s1s le nia sarebbe stato certamente .comodo ~er Ja ~ua semplicità e 1lon avrebbe provocato 1dllip~­ zicnze e risentimento da parte di 111essuno. Ma, 0

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bisog«11a .riconoscerlo, ID.on si sarebbe adeguatamente, convenie titemen te provveduto all<:: ID.ecessità. .u r.g enti del momento ed a qu€lle per il fu.turo •P iù o me no prossimo. :rfon. si sarebbe . potuto provvedere ad ftl~ 'equa distTibuzio~e del per: sona1e saini,t ario alle Amministrazioni comunali·: alcu·~i Comuni avrebbero potuto avere medici in · ecc€sso, altri 111on averne affatto. E così inviando gli student~ di medicina alle irispettive Utniversità senza smobilitare il person~·le del.l e Cliniche, degli Istittlti scientifici~ si correva il riscl1io . di· àvere allievi senza cyna sc-uòla conveniente. mente preparata. • Nella smobilitazione . itll.Somma .b isog.na seg.u ire criteri _meno caotici di quelli seguiti per la mo- . bilitazionè. Riteniàmo ·quindi ,. che si sia ben · provveduto restituerid9 in.nainzi bu,tto i medici richiesti per il servizio civile. E .çon ,questo s is tema, a qua11to a noi .ris.u·l~, sono stati già congedati ciirèa 5000 sanitari, di ui 700· medici condotti ed espeda, . lieri, 250 docenti univre rsitari, 3'5 0 ufficiali s~pieriori di riserv.fi. •e di milizia territoriale, 490 fra medici chiamati alle armi ex lege, cioè appartenenti alle classi ' 187~73, e. medici :ritornati dall'estero, e oltre tremila studenti della facoltà •• · cli medicina.. : ' . Ma .non è dubbio che la smobilitaz~one !llon ;poteva , l11è doveva .arrestarsi a ciò. Ogni considera·zione dì i11teresse pubblico ino.n doveV'a fat tra- · sc~are g1i irn.te.res$i della più numerosa categoria d1 professionisti, · i medici liberi esercenti, che .sono ,q uelli che più hanno dato e più ha·n ·n o perduto. E .l a iD!reziorie di Sanità Militar~ ·m olto opportluJnamente, dal gennaio ultimo scorso, ha iniziato il co~1gec1amento per ainziartrità di leya. È stato da pp.r inìa dispos~o ii congedamento dei . medici appartenenti :fino al4 classe 1876 Ì•nclusa, per modo che sono s:tati ' ,l icenziati altri 900 _Uiftfìciali ·m edici ' ed il 5 febbraio c. m. è stato d1spo. sto il congedamento degli iuffi.cia1i medici. appa't'·t enenti alle classi s uccessi ve frnc al 1880, per modo che i medici seo-uono la. .stessa sorte degli b • ilfficiall appartenenti alle altre armi e corpi. Il sistema adu11que seguìto sembra pi.ù ~datt~ ·a contemperare 1e esigenze dei servizi c6n gli interessi dei medici. 1Questo sistema, che in.elle sue· li11ee essenziali 11on è differente da quello segulto per altre categorie di u(~cial!, permette anzi di mettere iu libertà un maggior 11umero di sanitari. E .più ne metterebbe in .Ji?e~à se da parte di certi corpi costituiti in zon3: ~t guerra non si pretendesse di tenere ancora 111 ~n~re organi~i e quad.ri che, col cessare delle ostilità, non hairuno più ragione d'essere.

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[ANNO XXVI, FASC. ' 6] .. •

s~z:roNE

PRATICA

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. Noi ·:rit~niamo che .se ,ci .iSl acoonciasse a ce~ Ecèe_llen~a) , rtn.uncte Sl •p otrebbe vrovvédiere al con.g·edamento .. •' .. dei medièi ron un ritmo ariche -più aiCcel_erato di Le gravi difficoltà i~ èui si dibatte il servizio .. quello :finora seg~alto. · . · ,. sanitar~.o . ciyi~e di c;iuestra Provinci~, difficoltà del . • Noi ,c i rendiamo perfettamènte conto ·della rte- · l'esto comuni. a tutta Italia.; imp_o ngono all'O~­ c'essità '. di non s.fasciare il. sérvizio .con inten1 pe- ~ine ~ei_ medici,. che io. l1b l 'Ònore . 4i presiedere, stivi ed affrettati congedamenti. · . l'obbl1g? .di riéhiamare la hep.evola attenzione 11 servizi~ sanitario n1ilitare ha éi:llcora molto ~èll'~1 v.: ~u1la necessità ·imperiosa della smobida. fare. Ma per · tutte le p:rov·vfdenze riteiliamo l~tazione ~ei .sqn~tar!· del.le ,classi a~ziane e1 spepotrebbero ess~re sÙfficienti, oltre gli effettivi cialmente sµi criteri che· dovre.b bero guidare la gli ufficiali medici di complemento che desideran~ attt?rità CO!Ilpet~nte per una p.i_~ ·razionale ntiliz. 'i di rimanere ancora sotto le armi. Ma}crrado le zazione ·eh.e, s~lvaguardando,' .b ene ·inteso, le 11e.: · impazienzè pili o meno giustificate di q:alc~no, cessità 'dell'esercito, _conciliasse con· quelle le esi-· •• ci sono ancora n·e Jl'esercito medicì che hailno in- genze: della J?Opolazio.n e civile. · !er~sse a rimanerYi. Sonp g·iovani .professionisti- · ~ cessaziJnre d1e1.1o stato di ·1g.u.e rra ~ tf~tto sì che allo scop.p io della guerra non avevano aJlcora che molt~ unità sankrie predisposte per ottem- .. una clientela, ·o che l'hanno perduta pet ragione ·. , p~rar: alle .urgenti ed improvvi$e necessità di • della guerra. A qrtesti giovani farebbe .coni.odo di ~~oni ~uerresche, da qualcl1.e mese non .h anno •• ~imanere ancora sotto .le armi per aver tempo .(li\ . piu ra·~ 10:1-e ·.di è.s~e:e· Ris·t J.ta in~q.tti che tutte ~istemare decorosamente i .p ropri interessi. Lo .· le S~zioni di San1ta hanno cessato o quasi di Stato dovrebbe aiutarli in ciò destina~doli nelle funzionare, che molti Ospedaletti da campo s·o no · residenze da essi desideràte, il che· è tanto o·iusto . completamel?-te inattivi.. . . . . .. quanito possibile manda11do a casa anche ; ~on · 9grli gior.na mi è dato . di a.pprendere da lnedici - ·i qùali vengono tra noi dalla zona. di. ne a\·essero Q..esiderio, i m edici a n zia"ni, e facend~ respirare un po' l'aria del Trentino e clell 'Istria, .guerra o- dalie retrovie per li~el!z_a o per servizio .• della ·Dalmazia ed anche dell'Africa a qué11i ch·e - che un: nume~o ril~vante dì colleghi, iéo'mplenon si sono a tafi località mai avvicinati. . tame.nte inut!li~zati, . affol18:no città od ospedali I ·medici hanno diritto a ·rig·uarQ.o più di ogni vuo~i 0 quasi., m~ntre l'opera di costòro, che pur. altra càtego.r~a di cittaditJ.i. Essi ha11110 dato un hanno servito la Patria in guerra nel modo p1ù · contribut<:> di sangue non inferiore a quelÌo tanto . lodevole, sarebbe dì grande utilità se svolta ' .' genero$amente dato da altri; sono s tati per quat- pressQ le . Amministrazioni ospedaliere o comu- . tro. 1.11'nghi .anni sottoposti ad ogni 'fatka nei de- n:i:i. Il serVi~io medico civile ha bisogni sempre '. • .. pos1t1,. negli ospedali, 11elle ambulanze nelle trin- p~u pressanti; quara nta Col_lluni della Provincia cee ; prima di tlttti gli 'altri cittadini sono stàti' in cui. l'epideÌnia, iin:ft.uenziale .serpeggia tuttora e J chiamati alle ·arn1i anc~e· quelli apparte11enti · a fa.:· . vittime. ·· · s9no prive di. sanitari 'e i medici ~ classi che per leg~e non potevano . essere ·richia- dei paesi vic~niori sono, p~r 1qu,anto ab.bi.àno dato ," mati: . · prova del~~ più encomiabile abnegazione, -~ìnpari ·, Tutto ciò cOfllviene cl1e sia giustamente apprez- . •al .cò;m pito.:. Quanto '.sopra è ..ta111to v·e ro cl;t.e il zato d~gli altri; ma certo per ottenere ciò è 11eGov.erno · h.a dovu.t·o •ma.ud.are' médici mili~i in .. cessarlo che i medici abbiano innanzi tt1tto una pervizio' civile, men~te sarebbe più logico che la maggiore coscienza dei pro·p rt diritti . di ~lasse, co~~otta fvssè\ «>iperta dal titolare,. tuttora alle ·e quindi un· maggiore recip!oéo rispetto. I 'so- :r~i, èhe è costretto, suo· malgrado, . ad oziare . spetti, le accuse còntro qùesta o quella categoria .1n zona 'di guerra, me~~re egli" sai·ebbe felicisdi colleghi non ·giovano a.il. prestigio,. della classe ·siino,, con evidente vantaggio delle AmmitÌistrae non migliorano le· condìziorli di nessU.no ·anche zi'oni, di ritornare alla sua sede. · · · se riescono a peggio~are quelle -ai altri. ~ neces- · . ·L'O;di 1~1e .dei medici .~i :xii~.oLg.e ·perta11to alla · saria la maggiore obbiettività di giudizi àlmeno E. V· per.chè si compiacd.a. di -.disp:orir e pet ri- , p~r 1ion autorizzare quelle autcrità che \ci hanno · d.uzion.e d~l n.u mero :dei medici· in zona d1 guerra • fi~9ra malmenati, a considerarci e-tra.ttarci ancf1e ' allo s~r~tto µec.essario e per l'invio in zona. terri• peggio. ·· torìale del persoi:iale addetto · ad unità che hanno. • • •~ ~ ' ' ; ce.ssato di funziona.r e. 1 · ~ ,~ L'Ordine· d~i medici invoca per · i · sanitari la · ~~. per la smohilitazione dei medici~ ' estensione del provvedimento açottato in favore , . • n .. , . . :- . . . . . dè~Ji ufficiali, avvoc.a ti e procU:ratori, Cioè a di~ . P~es1dent~ dell Ordtt1ie dei n+.eé11c1 di Tor1n_o . che an~l1e i medici siano inviati alle Amministra- . ha inviato al Ministro della ~uerra la seguente - ziom • · · ·ospita · li'ere· e d ai: Comuni· di loro abituale ·· lettera: · .. . , residenza, il che consentireb'be pure 1'1nvio in . , (25) J

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eongedo :delle classi anziane che sono. in servizio din~. Ed ha forn:iuìato il seguente programma (li azione : Istituzione di ·una Cassa P~nsio111e !Jer i territeriale. medici, con assicurazione còhtro le ma.lattie ed i .L'Ordine dei : medici della Provincia di Torino, m~ntre confida che l 'E. V.· prenderà in benevola · sinistri acquisiti nello esercizio professionale; Re-~ considerazione i $U esposti dasiderata, porge alla visione delle leggi per gli Ordini Sanitari; ReviE. V. i sensi della più alta considerazione. sione . della legge ,sugli infortttni per l'applicaIl Presidente : G. RoccANo. ziop.e equa .e g~u$ta dei diri~ti e dei doveri degli . . Istituti, assicuratori, degli industt:ial~ e degli eperai, coll'obbligo della .cura medica per• parte delle Cronaca ..del movimento professionale. . Società assi.curatrici ; i\..boliiione della condotta ' . piena; Revisione delle tariffe giudizià~ie, ecc. 5'niobilitazione degli studenti di meàicin,a. Ha soggi uµto che i medici, per mostrarsi deg11i _!\ comll'1emento ed a pairziale ·irettifiça. ~ tima della solenne ora che volge, devono sollècitare dal notizia .g ià data, :aggi~giiam:o che per la facoltà di medicina i p.tovivedimenti già presi e da pren- Governo le leggi igienico-sociali, che più specialmente giovano al popolo, .c he ci ha dato ~a· . detsi .si ri.feri$con.o .agli studenti ~scritti a:l j 0 , 4°, 5° e 6° .corso, pu!I'chè ·nati .dal 1899, imclus9, im grandiosa vittoria. r Urge provvedere alla, l~tta poi, n0tt1 provenienti da. à1tre faO<?ltà ·.e che . non contro tutte le µialattie infetti·ve (tubercolosi; tracoma, ecc..) ; a.Il 'igiene delle case, delle sc11ole, abbiano urn'alt'ra Jaurea. Gli studenti di 1° e 2° delle officine, all'igiene alimenta.re; a tutti i sercorso di med1cma saranno certa.mente compres'i, , vizi ~ assistenza e polizia: sanitqria. inveoe, rnelle disposizioni generali, idi immi. n enfe ' . E per risolvere op-portunamente tali gravi e puhbliaazione, e .sopra i•n dicate, che si riferiscono a tutti .g li uffujaili ~di , aTmi com~ttenti iscritt1 . ~ vit~li proolemi . . 1'A_.' sosten11e essere necessaria di Sanità, la · cui uti~ i cor.si 1un:ive.r s.itarì ed an1the glf stude·n ti•di liceo · l'istituzio11e del Ministero . ' ed à.sti tu·to tecnico che siano sta ti chiamati alle lit~ fu per primo riconoscit1ta. e dimostrata ·molti anni or sono in Italia da _i\gostìno Bertani, e che armi a 18 .anrn.i : presum~bilmènte·, ci-Oè, almeno negli Stati Uniti di America e~ in Inghilterra le ,classi dat '98, còmp1reso, i1n poi. , ' già è Ìn via di costituzione. • InfiD:e propose il ~eg·t1en.te ç}rdine del gior.no, Ordine dei Medici , d~lla p~ovincia di Venezia. che i convenuti approvaronò :· , - Il 26. geninaio :I 'Ordine dei Medici deEla pro«L'Assemblea dell'Ordi11e dei Medici della Pr0.vi11cia di v ,enezia tenne la sua assemblea genevincia di Messina ; rale. orqiharia, sotto. la .presidenza del prOf. CapRiconosci11ta I 'urgenza di affrontare in 'pienò pelletti. I convenuti tra ·:altro ap1Pr:ovarono J'inv.io . il problema Sanitario e di organizzare. i diversi a tutti .g.li. br,d i ni e .le ,Associazioni c. h e vJ. oor.ri. . . . servjzi .esistenti ; spondono, .d elle Pro,vitn cie liberate. ie d·e l,l e terre • Riconosciuta 'la necèssità ·di riforme igienico· r eden.te, del seg·u ente telegramma: · sociali nello interesse dir~tto delle popC?lazìoni, « O~·ne Medici' Venezia ·radunato oggi J.111. as,. che, magnificamente e mire,rolmente combattendo s e.mblea g·e nerale per la prima volta dopc> f.u.1e resistendo, ci condussero alla più grande vitgida vittoria n<lSti-e armi liberatrici, illl.vi-a fra• . terno solida:le saluto a.i coll~g~i generose terre toria; Riconosciuto l'obbligo nel Governo di . apredente e ,Jibera:te . . - Presidente: Ca.ppeLL~tti :it. prontare i fondi indispensabili per i servizi igienico-sanitari nello intento di marnte11ere salda la Ordi1ie dei 11iedici de ila Proviricia. di Messina.· salute della Nazione; ' ~ Sotto la presidenza del Presidente dell'Ordine, Fa: voti perèpè sia istituito t111 Mi'nistero di prof. L. To~natola, il 12 -genuaio u. s. ebbe luogo Sanità. ». · I 'assemblea generale ordinaria ·dell ,Ordin'e dei I

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iVIed~ci. di

:rvressina. Il presidente, dopo avere in, ·iato un saluto ai sanitari caduti e feriti ed a· qttelli che hanno dato fulgide prove di abnega- · zione e di vialore, ha prospettato il progràmma della Classe medica nel dopo-guerra. . Ha rilevato che ai medici compete un alto mandato; ma perchè possano adempierlo, è d'u~po che essi osservino anzitutto . i .do'\·eri verso se stessi. Ha espresso il convincimento che i •organo che meglio può patrocinare ogni giusta causa del Corpo Sanitario sia la Federazione degli Or-

Per l'esercizio della ·1nediciria all.1estero. L ·'Òrdine dei medici della • Prov.incia di Cosenza ha 'a pprovato il segttente ordine del gior• no, che è stato comunicato al ministro dell'Interno ed al direttore_ generale di Sanità: . « La classe dei Medici, convinta di avere C;fficacemente contribuito alla vittoria della Intesa, che è la .-v~ttoria del diritto e della giustizia ; persttasa che i 1nu-0vi ,tempi riclùedono nuovi orientamenti che mettano fine ad ogni pri•

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' SEZIONE PRATICA

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vilegio economico è ad ogni ingiustizia a· danne e) dà parere sulle questioni ~elative alla prodi una classe di ' professionisti, come guella de i filassi sociale della tubercolosi, che gli siano sotMedici, n'on seconda 1ad alcun'altra per coltt1ra, . , toposte dal Ministero dell 'Int~rno ; · grado accademico e patriottfsmo; fa voti perd) concorre con i suggerimenti del ca~ ~l­ chè fra i governi dell'Intesa . si convenga ·s ubito l':attuazione delle disposizi~ni per la profilassi di concedtere reciprocamente . a ttttti .i medici socia~e della t11berc~losi, e specialn1ente al t oor-, delle Nazioni alleate il ltbero esercizio .P,rofes- dinamento è alla disciplina; in merito all'indisionale, previa presentazion~ del diploma di lau- rizzo, dell'attività · delle istit11zioni antitubercorea e di opporti1na t essera ·di riconoscimento ». lari pubbliche e private ; • .. . .e) propone le provvidenze eh~ ritiene lilecesPropagaooa deLL'U1iionè Nazionale dei Medici sarie per . il raggiungirµento dei finì della difesa Italiani.' - Durante la rg.uerira ·l 'Union·e Naziooo.1e soci.a.le contro la tubercolosi.· · dei Medici Ita.l ia:ni assolse . il còmpit' o di coopeArt. .2. - A decorrere dalla .. . . . entrata in vigore a:-are aJ.1a resistenza i1noter.na. del presente decreto, fan110 parte del . Consiglio· · Ora J~ difettive della sua azione si svolgeranno · Suepriore ·di Sanità, con i componenti indicati al cònìpito, g.i à seginato dal Oon·g resso d~ Ge- dall'art. 1 d·el nostro d ecreto 31 dicenlhre 1915, nova 1nello scorso maggio, così sintetizzato : « Col- n. 1910 : laboraie alla formazione del sentim:etÌto e del caun rappresentant~. del Mi11istero per 1 'as?i:i-attere nazionale degli ita.liaini e per una deg1110. stenta militare e per le pe11sioni di guèrra; v ita politica e .socia le de1 Paese». un rappresentante della Croce Rossa Italiana; L'incarico di orga·niz.z.are qruesto .nuovo re va.Sto un rappresentante . dell'C>pei·a Nazio11ale per lavoro verune affidato, dal Còngress.o, alla Se- la protezione e l'assistenza agli n1va1i<li di zione Milainese, c he ora ha •diretto a migliaia di guerra; colleghi ù.na circolare per chiederne la oollaiboquattro ~sperti, scelti fra i cu1tori di profi. xazione attiva e per informarli sulle linee gene- lassi sociale della tubercolosi e di edilizià sanirali Q.el programma. . taria. L'Unione ·m ira a valorizzare l'influenza sociale · Art. 3. - Le attribuzioni indicate. all'art. l dei medici ed a ·tale scopo si propone di orga:ndz- sono esercitate; · nei casi di urgenza e tuttè le zarsi saldamente per modo ohe ·p ossa trovare . \'olt~ nelle quali per speciali ·ragioni di convedeg·no posto accanto alle Associazioni medi0he nienza gli siano deferjte dal lVIirustr9 dell 'Inscientifiche ed èconomi-che già esistenti. A tutti · terno, dal Comitato Ce11trale antitube11colare, pi-ei oolleghi aderenti verrà imviat:O grat.uitamente il sieduto dal presidente o dal ·,rice-presidente ~iel periodico setti.manale dell'Umione, I L Medico I ta- Consiglio Superiore, e. composto : ~ Liano, !Propug.n.ato~e dei pri1nieipi su .e sposti, e del Direttore Generale della sanit à pubblica; verranno trasmesse le illlfor.mazi-0ni per l'e:vendel n1edicd ispettore ·del corpo san1tar10 m1tuale costituzione di nuove Sezioni. <. litare e del medico ispettore del corpo sanitario Quanto maggiore .sarà il numero del.l e adesioni, niarittimo, .che fanno patte del Consiglio s11pe• • taitJJto più solè.nine e· si.g11iificativa diverrà J 'a:ff-er- riore df sanità.; maz.ione ideo-li scopi . persegui.ti, la qu.a le sa~à dei membri del Consiglio• Superiore indib . . fatta lllel prossimo Congresso Naziooole ·i ndetto cati all'àr.t. 2 . a Trieste. . Art. 4. - I membri del Consiglio Sup:riore Le adesioni si racoo11g.ono dalla Sezione Mi.la~ che ,-erranno nominati nella prima attuazione 'llese (Via S. Paolo, 111. l q, Milano). del presente. decreto ·resteranno in carica anche per il tri·e nnio 1919-192r . 1 1

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. AMMINISTRAZIONE SANITARIA.

L'istituzione del

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Jomita~ cmtraie antitube~co~;

Un b. L. (n. 1691) dspone quanto appresso : Art . 1'. --' Il Consiglio St1periore di sanità : a) porta la sua attenzione sui fatti r igu~r­ danti l a profilassi sociale della tubercolosi nel Regno; . . b) seg11e l'attività dei Co.mitati provinciali a ntitttbercolari . di cui è informato dal 'direttore generale della sa11ità pubblica;

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ATTI P-ARLAMENTARI. •

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.. · Utilizmzione del materiale degli ospedali . . militari. . L'on. Joele ha presèntato al~a Presidenza della Camera, chiedendo la risposta scritta, la se.o-uente interrogazione : « Al lVIin_istro delLa gtter;a, . per sapere se non~ ritenga opportuno cl1e il tnate!·iale sanitario, · nouchè i lett1, la bianche~ia, ec~ . degli ospedali militari che si "\·aru!o '

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IL POLICLINICO

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(7587) Liquidaz ion~ della pensione. Dot- · tor U. V. da P . Per vttenere la l·i q.u idazione d~lla pe11sione, cui ha di·r itto, ;deye rivi0}gere domairuda ii1n carta 1d a bolLo aLl'Udicci.10 sianitairio d,e l]a Provi·ncia, . u~endio, in ·ca·r ta' libera, i seguoo1ti documenti : a) .rutto di 111iais.ci1ta; b) la ~iauire.a ii.n orj.g.iinale od .i.n,' cd,pia a'lllÌJeThtica notarile; e) Jo . staito Q.i .se11vii.ii10 colillPilato »sliil modu.Lo a stam1Pa c4e viene fornito d.all-a, Direzione generale , degli Istiiturti d.i pr1e vid ene.a; ·d) g11 atl1i di .nomiina e di J.iC'ebziamento o di .aooettazioni di diJn,jssioni ; ,. e) il certi~.oato del Si.ruta,ao .colµprovante i periodi 1cli . pres.tazi:one Provvedimenti per l'~ìtenza . . . , . ;del s ru-:vizio oon a teJ"go ['eleD:ioo 1d•egli .stipendia .alllllui 'Petc·epi.tti, e, f) i1l t ' • ) I • Ad una interroga,zione dell 'on. Amici, al ri- c-0ngedo del !Servizio milita.r e, se necessario. gttardo, il Sottosegretario <;I. Stato per l'Interno, (7588) A 'u,nieruto .di stipe1idio e cMo-viveri. - · ~n. Bonioelli, ha oosì risp.o sto: Dott. C . F. da .N . Il Comune, che i11 J.iniea ge« Pur in m·ezzo alle gravi .moltepli~i . difficoltà n·ein~Je tha deli·b erato l.'.ai~meruto di stipe111d:io a.i • prodotte dalla chiamata alle armi della grandis- s uoi .m.ed1ci condotti, n011t può es.eludere da :tale sjma parte dei me~ici, il l\1inìstero ·dell'Interno aumen1to .col.o ro cli1e, coprendo. proiVVisori®mente l1a sempre cercato di non far mancare,. specie nfi altra condotta. !Priva di .ti:tolà.r,e , .p ercepiscono un piccoli Comuni, l'assistenza sanitaria, sia · a . d 01ppi10 .st:i1pendio,. 1g iacchè, dd1v1ers.an1eute 91Pe-. n1ezzo d'interini, nq1ninati dai Prefetti a norma 'rando, .fi t1a:rr·eb:b e ·,UJn iindiretto ' ra;nUlig;gio dial del Decreto Luogot~nenzi-ale 22 . agosto 1915, nu- da;nairo cli1e eroga 'll·ll 'al.tria tAm.mi111istrazi<?-ne. Se mero 13rr, sia a mezzo di medici militari· coman- ogntLna di •esse .u sasse :poi il m·e desimo t.r.a1ttadati a prestare servizio civile, a termini del .D. n1ento, i1l medi·eo i00111d otto,. 1pt11r ser,r.e ndo due I-1. 9 dicembre 1917, n . 19.5· ln occasione della re- Con1u.ni, con ~saCTliftzio 1piereona1e ed eeooomico, . I • . cente ·e pidemia influenzale il numero. dei medi~i .n,o n. otte11rebbe . ia!llmento di sorta. Elila, quindi, ' posti dalJ.' Autorità mili.tare a disposiziòne àe1·1e h a diriittlo a oonooguire 1'aumento tainto •pves.s. Prefetture pel servizio civile ·è stato portato ad l'·u n-o qua1µ1to ·presso J'altro ,comune. L'i·ndennità oltre mille. ·~ella provincia di Perugia oltre ca.r'o-viv.;,e r.ì CIÒmpete egualmente pre~so .e.11trarmbi c1uelli che già ·vi erano in servizio, altri 36 uffi- i ·Com·ut1~, ptll".chè· in ·ogn.uno' di e.ssi lo st1ipeiidri.o . ' ciali 1nedici furono messi a disposizi0ne di quel ·non supera .le .lwe 4500 aminue. ·Il Monte pemrSione PFefetto. · esige i oontr.~buti oo1o · 111.ie\1 Comu.ne in cui il Per quanto poi •si riferisce ai medicinali ed aJle medico .è titola.r e, ma mon in 1quello un cui è ·· Earmacie, dovunque sono state segnalate defi- pro:vvisord.t0. cienze, la Direzione generale della Sanità ha fatto (7589) Pensio1ii. - Dott. F :· T . da C . · A:vendo / larghissimo invio non solo di medicin3:li e <lis~n~ Ell~ aderiit-o 1a,11a Cassa di (pteVi<lenza neJ 1903, fettanti, ma ianche di alimenti come latte con- cioè, prima de11a ·p ro1nulgazione della leg.g e del • • • densato, brodi concentrati e farine lattee. Nè se1n- 2 1dic.embrre 1909, . :può tt:iscaittare 1sipo a 15 . attllni brerebbe conveniente pr·egiudicare in coincid~nza , di servizio prestati a.nteri.ormenite a~ 1° ge·nniaio di evenienze transi·t orie la risoluzione defirn itiva 1899, ·eipoca ~n cui enit·rò i:n vigore il fwnzionadella questione dei pratici di farmacia, la quale n1e'nito del Monte del.le !Pensioni . .Ciò st-à.nte El)a per la sua importanza richiede ·ima propria trat- può ·giovarsi id i .u.n solo anno ~i precedente ser' '!zio, e, ·cioè, di que11o del 1898. T,e niuto co.n.to tazione. ». di rtale airunò e d.i· ·q.u elli 1prest~.ti . d·a·l 1903 ad . I O!!Q°i , ha inel suo .·aittiivo 17 an.ni di serYizio. E poichè· per la liquidazione della pe.nsione occorRISPOSTE ! QUESITI E A DOMANDE. !fOno 24 atllni-, 1 séi 'mesi •00 un ,giorno di servizio, (7586) Modificazione al reg·olamento g·ene!ale. E11a 1non 1potrà .aJVa.'llZa'fe idiom.anda. di liquidazione per le petisi<:>1ii. - Dott. E. B. da S. L. N. p1·ima del 1926, epoca i11 cui ay.r à 69 .anni d·i età. Il Decreto Luogotenenziale del 14 novembre 111 ,.base a .t ali dati liq,uiderà l '3lt1J11ua soro.m a di scorso, .n. 1779, a-i.guarda la tPa~ tecnica e con- lire 1888: Non occ-0rre aik~na pratica per a-isca.ttahiite della azienda delle ipensioni ai medici cQiltare l'ai1Wo Idi servizio .nè alcuna. spesa. <1 otti, • i qua11, per altro, m.am~iengono saldi e (7590) Trattaniento eco1io11'iico de,i 1nedici co11· fermi à. loro diTitti acquisiti, i.n nwlla avendo in dotti cliia-mati sotto le ar1ni. - Dott. abbonato ~~si a che \ eòere le inno·v-azioni pre-Acr.itte. 5393. Stando a.lJe condizioni di faitto esposte nel smontando giornalmente, sia cedruto · gratuitamente o quanto meno a prezzo di favore agli . ospedali ·civili ed a. tutti gli asili ·ed ospizj che ~e faccia·no richiesta, evitand.o cosi la speculazione dei privati incettatori»., • (Ricordiamo che la Commi~sioltle Reale pe:r il dopo guerra ha già · approvato .u n ordine . 'del giorno, per l 'utilizzazio11e del 1nateriale sanitatio di guerra. Lo abbiamo pubblicato nel fase. 1°, a • · pag. 29).

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.que.5ito,\a l;e-i t00111petono i due m .e si 9-i st1pe11dio per la chiam.a.t a SQtto le a.rn1i; ~Qsi coone Le rompete 1'.aumento ·d i .stiipenidi,o, se concesso dal Consiglio Comùnale e Ja i·ndienn~tà cM-,o-vLver.i. In caso di \ ditiliiego diel ·C~u.n~ ia ~orri51PondierJe quainto Le 1è dovu.tio, p iuò produrre ri~\>rSo . a·~la G . P. . A. ed, .oc.corrend10, a n~h e alla ordi,nairia . • auitori.t à .g iud·i ziar.ia. ··

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(7591) Pen.sioni. - Ilott. C . B. · P. ·M. Con 61 a~1n 10 di ~età ,e ·~ 8 ie.l i serVlizio; Liquiderà l'.ainrn ua pensione di 'li'!'e 1433.

{7595) . Pensione . - Dott. F. I. da V. .TelllUlto conto dei ooti riindicati . nel esiito, Ella liqui~ .de.rà, ia.11 'epio ca prestabiJtita, cioè, nel 1° ottobcre 1'9 20, la somn1a ia.n11ua' di .p ens ione di U.ire '2171 e 3 2 oen.ties.im i . . (?596) Co ncorsi - Congedame-rito di medici. ·Dot·t . R. R . I concorsi .per la n omina di nttovi iJ.Viedicj 1ooudotti rl10Il possono essere b:ari1dìfri prima ch:e .cessi 110 stato di guerra, cio è, fino aJla pub- · 1blic.aziionie d1 ell1a ,p.aice. Durante l 'attu.al.e stallo non · ~ p erm ess?o 1p110oedere a momine dedìuitive per ohiatma~a_; ma sem.p Jic.e m,ente a nominie pro-VVisorie. I ruedàci .d ,e lla cili~s~se ,'cuì Ella a.ippartirene, nou furoinQ anoora cong.ediati . (7598) A umè1ito sessenThale - Pe1isio.1ii. - Dot• tòr F. B. da S. C. J. .L 'a ttme:nto sessennale va oa1col:a to .sul110 st~pe11Jdi10 già accr~ciu•to p er effetllo c1el D. L. 1del 10 febbraio 1918. Ella; qui.ndi,. h,a ·d iri.ttio a li.r e 234.40 e .non a.. lire. 180. :La sua pens.ion·e ord~uairia 1è id i 1ir1e • 841 ia'in,n.ue . Per ief~et'to ,de i .oonitr:iibuti 1plulfimi 1pagia.ti d a l 1903 al 1906 i1nc lt1so, · 1a ·1pen·s i'<?ne aumenta a· lir·e 895 .68 . A tal e 1pensio111e _hl$og1111e!à 1poi ~ggiu.ngere il ..sup.p.len11ent.o di J.tir,e 167. 27 ·per ·1e:ffietto idei vers1aim·el]lti vo1outa,r ii eseg.uiti d al 1907· ad og.g i . In tutlto • · ri1c.e veràI ,lJi.r e 1062 .9"'( . , . (7599) 11ide nnità di 11iissione. - Dot~. E. l\.. da R. La sua r·e side nza è sempre Venezia, di ·modo· che ogni qwa1v:olt:a lè obbligata a meoao:si • fuori dii tale città ·p er .ragione di servizio ha di. r.i tto rulla i 11dein,11i:ta idi 1t1iaJsf.ert:a, ,e h e .s baindo ia Ila l:.egge 1de l . 1862 , d a Lei -- ciliata·, è di lire IO· a 1l g _i.ol'T1110· 1p er s~en1di 1s,i1110 .a .liire 5000 1 ·e di li1r1e 8 p er siti·p e ndii SÌUJo a l.le .}iir.e 3500. Lia itarifia militair.e .p el .t raspo11to ìÌin ferir.01v iia è_· 1de11 '85 % in meuo d el prezzo' ordi111ari6. . , (76Òo) P en.sio1ii - Co rruputo di . servizjo . - Dottor ~L\ . M. ·da O. I 28 m esi .d i s ervizio prestat~ · presso 1'ospeclal1 . . e .sara11110 oot1J1Putati agl:i effetti d ·ella ,pensi-eme ·in .v i1itù del11o aa.ti c.o10 36 fiel T·e - · sto U n iro aippro·v ato con R. D eoreto del . 2 ge11...

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(759.2) 1Vledici 11iiliitari in, ser·-uiz10 civil.e. Dotit . ....\.. P. da S . ·Il rtn·e<lico militar e .in ~n:.izio civi l e de\·e prov.-vedere .agli s t essi obblLgh·i d el . titolare c hiamiarto oallie alfmi (Ambulia,tor:ii, Ospedali, ecc., ecc.). Itn corrispetti \-o d i q ùestri. 1 'Ammi,nistrazio11e oomu·ulflJLe 1d·e'v·e cor-risponderglii le speciali indennità ~h e per· Ì:aili servizi s ieno stanziat·e in bd.;lancio. 1Qua11do, ma:11cando s1ta11iziam en ti del geueré, il corrrisipettivo di tali servizi deoba intender si conglobato •nello stipendio assegnaitò ial m edic-0 condotto ed il capitolarto di ser viZJi.o . ·110,n c.ont e n.g a i1ndicazioni a l a:iguairdo, il Cotnlllne, i 11 rkhi·esta d.ello idìiteresStaJto·, die te-minerà, oon 1'rapprovazione de11.la au t.orità tubo: ria, 1.a quota d.i. sitipentdilO clie 1d eve considerarsi come C0111penso diegl.i anzidetti o bblighi s,p eciiali e , come tali, co1uisiponder.si al medi.oc militare . .L'innpòst a di tale ,quota è detratta da}lo stipendio che spetta,~a a l .m eclicp ci vile precebtat10 e perciò sia 110 s tipendiK> oh·e la ev ent11ale difier·enz:ia fra lo s tipendiio .civi1~ e quel.l o miJita.re dia oor.rispond~rsi dial Comu11e al inecli.co •s tess-o, dçv.r.an.mo esseTe computati .t enendo conto di tale detra. . zioue. Il perso.11.ailie d_i SO·r ve.gli·a nza di u,n Ospe1. dale , · ammesso in ser\'Ì.zio p e r un biennio di pr'Ova~ trasootso tal·e bie 11uio senza c he vi sia . . . ·stlato ]1icenzia mento, non ·P~Ò riten.e rsi c.onifermato effettivo, ma è necessario, che 1'Am.tninìs trazione ~plicitamente deli.b~ri tale co.1ueJ:'mia. . (7593) Supple nza - Se sia obbliga.t oria. - Dot• tor A. M . dia T . Il Si.nd:aoo !lW·ll può obbliga1te aw.io I9!3, N . . 453 · uno dei suoi medici condobti a pres.tair e s~rvò.zio · (7601) Malattia contratta in ser-vizio od a caiisa oome s wpplenite ·d i altro sainitairio mancatllte, del ?1iedesimo. - Dott . ..P. z. <la ~· Se· ipotrà, a .tla'llito 1ne110 se intende corrispo,11derg1.i stipendio seguito della .Vi•si:ta colJegiaile , dimostrarè che Q.a inadeguato ial •lav.oro,. quale .lo peroepiva ·p rima a causa del +nedes~mo e c he 1per eff·etto di essa O.J medico ch1e s i desidera fa.re suppl.i·re. iruf,e rn1i.tà .fu c.q11traibta i)er .r ag.ionie dii &ervizio 0 {1 • • (7594) Aspett;ati-va. - Dott . .G . .C. d •a C . PotTà a ie.ausa del medes1·m o ·e che ·per effiettf:o d~ . essa • ottenere ·p al Coni.un·e l 'aspe.ttaitiva seanp·re c he il , .Ella s ia .dLv.e111tuta inab~l.e .a ·pr1est0.r·e ul t erioire sercau>ito1ato «>n il quale fti assu.nto i·n servizio od ,~izio, può idhiedere lra 1 l iquidazion é a.ella ff?elll• .il r.ego16imento sani.tar~o 1oomu11.aJ;e l)'tiaved:aiuo .e sion1~, dopo, sri. ti.11itend·e , ·d i a ,-er 1 g odu:tò dell'a.tl!Do discipliniill.O· .t alie iposizioUie. Potrà, p e rò, chieclere di .congedo a totale ~arico •del C0011U111e, come stail cpmg1edo per .r agione ,di .salute. Du·rante tiale ' biJ.i:ooe il capi:to1ato. La peus io11;e .p riYilegiiruta per cong-oop, c he rpu<? avere 11a .dttiraita ma.ssim.a di iin.rfermità che le oompete .è , 1d i lire- 900 a ~i aio-Ql~unte al.tr.e l'i.re 300 in· vi1·tù dei contributi un anrt6, ~l'on1ere .della 1SU{Pple.uia- resta. a clrko l::>b della A1m m•i.nistrazi0t11e ,mun~ciipale . p~ur~mi . p aig.abi, ha diri.tlto a aire 1200 airunue: ~a 1

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IL POLICLI:'\ICO

che Le com pe.terebbe ora è di .Ii.re · 444 7. 20. La penSione ·~OCmale -ohe Le COt;nJ>eterebbe nel 1920 è di annue 1ire ~ · Da 1ihe!Q ese11cente 'llOJli s i . può segui ta.r .e 13.d esser·e i nscritto alla Cassa. ,. Doctor ] USTITIA. •

Servizio 1ne~ic.o-militare. - ·i\11'abb. n. 8212 : E lla 1h a di·ritto, come tutti g.li altri uiftfìciali in servizio, ·aJ.J, .iind€'DJnità caro-viveri. Se il CoclPO che l 'amm~nistra · .n on rg lie 1a ;pag·a, Ella può av"amzare o:ecla mo,, per ,.ia gerarchie~ , a·l ~1inistero.

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DEI,LE UNIVERSITÀ..

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l1 prof. Ce?are Sacerdoti, ordinario di patologia . generale a Siena, è stato trasferito a Pisa chiamatovi con proposta unanime da .quella F~coltà medica. •

Con voto unanime la Facoltà medica di Siena ha chiamato alla cattedra lasciata ,-aC'ante · dal prof: ·sacerdoti, il prof·. N. Tib~rti, insegnantè della stessa disciplina-- a Sa{)sari. , .

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ALL'ACCADEMIA MEDICA DI PARIGI. ~

. L ~ ~'\.cc~den1ia ha:. eletto suo vice-presidente p er il biennio 1919-20 il prof . .i\ . Laveran. I

MED!GLIA. MAURIZIANA.

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828 E. ·IVI. 1915, che spetta agli ufficiali iri• 11 .brigadiere -gene!"ale medico Bernucci è stato ohiamaiti come ·tali dal còngè.do. decorato della Medaglia Mauriziana al merito mi· Il s uo caso, però_, e quello dei 00Lleghi ~}Je si litare di dieci lustri. trovano nelle s ue rondizionj, :m.e rita SJ)e.ciale co1111\-fEDAGLIA D'ARGENTO CON PALME AL MERITO. . sid-erazione, 1e d io riterrei utile .che ElJa avamza&.e iuna. domatnda al Ministero espo.n·e ndo le ra~ · .È stata. decretata dal ·ìVlinistro della Guerra al . magg: medico dott. 8carcella A.; della. C. R. I., gioni ohe Le ifanno ritenere di aver di:ritto ad a lta ".fede e rostante esempio di sacrificif> e un .t rattam en.t o diverso ·da que11o stabilito pei per di abnegaziol,le. mi11tari di truppa · i1n genere. , • • . _.\.11'aibb. l!l. 3226 : ' CROCE DI GUERR'A. ~er poter rientrare i11 zona terri t91iale occor{e Il nos tro collaboratore Tramonti prof: Ernesto che E lla venga disimpegnato dal Com ando Sucon · D. L. dello scor so agosto è stato decorato premo. ' della Croce al M·erito di Gt1erra in cortln1utazione Ogmi domamda ·del .genere deve qui-ndi .essere di encomio solenne al valorè miii.tare. irivolta al Comando stesso. _'-\.1 nostro antico 0 m~ che si appresta a riyaJ~­ care l'Oceano e por.tare a .s. Paulo il contributo AJ.l'abb. n. 9664 : " · 1 della sua vasta operosità scien,t ifica e professioA .termine delle disposizioni conte.nUJte ne:l ... De-. • 1t1a le, i 11ostri più affettuosi ·r allegramein ti. cir eto Lntermimisteria1e 24 a~ile 1918 (pubblicato neLla Gazze tta Ufficiale .n. 99 del 26 ~e) hainino Il _dott. PANSERA GIUSEPPE, capitano medico, da sola.m ente dirjiirt.o alla ,polizza di as5icul!"aziorne gli Bergat:µo, cui recentemente venne conferita la la Cròce 4i guerra ,francese con una stelletta, è ufficiali di -complemento, di mi1izia territorJale e st ato ora insignito della Croce di guerra italia11a, della riserva, -che si .tro~aino da aJmet?-o. un aanno co11 splendida motivazione . • nelle condizioni stabilite nel Dècreto s tesso, il q uale non pàrla degli ufficiali effettivi. ' Ordine della· Corona d'Itaiia. Ufll rufdìciaJe effetti vo c he ha iperò maturato il Cavalieri: prof. Clerici Enrico, Milano; dott .. . periodo utile per aivere Ja polizZ?,· quaindo era Mercadante Francesco, Palermo; prof. Bianculli ufficiale di complemento (iSeb,b ene il caso 1n on sia E .nr-ico, N,apoli; dott. Porèati Tommaso, Partistato aniçora ·r isol.t o), potrebbe fare domamda re- nico. gol~re del,lra polizza, col modulo prescritto B, a11 'In.tendenza Generale,. j1n\~iandola a mezzo del Comamdo al quale ,} 'ufficiale stesso att ua•l mente CONDOTTE E CONCORSI. apparti e.ne. . • -~1 dott. T. S . da L.\.: ~IONTEBUONO SABINO 1(Per·ugia). Dal Comu:ne cercasi medico Miterirno servizio generalità. ComI congedaanenti degli ufficiali medici non pot erono, finora, esser fatti per classi di Je,·a .•~ltri . penso L. 6500 annue. Aria. ed acqua eccellenti. R:i\·olgere istasnza al Siind~o. criteri i occorreva seguire allo scopo di non scom-· • 1\IIedico chirurgo, giovane, lunga pratica ospipagina re tutti i servizi sanitarii molto complessi taliera, .l~bero dal servizio militare per · un anno, e specializzati. Certo però che, anche se si farà assumerebbe buon i.interinato, preferibilmente loun congedamento per classi, quella del 1892 è calità di mare o di villeggiat ura. Dirigere offerte troppo giovane per beneficiarsene subito. tlott'. Francesro Tari, _Viale Glorioso, 33, Roma. .. (30) • ' 111.

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FASC.

NO.MINE, PROMOZIONI, ONOR.I FlèENZE.

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Al . dott. ...'\.. E., Zon.a di guer.rà : Se Ella iè stato riohiamat o a lle &r:rll.i come inilitare di tir.uppà, sii pure in . .segui,t o a n.uoiva visita dei ·r iformati, è chiaro c·h e non do'Vrebhe. Qiver diritto alla inden·nità di . c ui a lla ·ci:rcolalre . .

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linden.n.~tà

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[~'\.NNO

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[:\.NNO XXVI,

FASC.

SEZIONE

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Dalle terre redente.

PRATICA

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·ttqTIZIE DIVERSE.

Ill;ma Sig·nor Professore.

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Congresso interalleato di Igiene per la ricostituzione delle regioni devasta te.

Aggradisca un grazie fervido e sincero per È convocato a Pat:igi dal 22 al 27 aprile I919, l'affettuoso saluto che la Redazione del Policli1iico volge ai colleghi delle terre redente, nelle sotto la: presidenza del dott. Dois)-, preorr1i11ato dalla Coinmissiòne di educazione fisioa e di igie11e . quali sempre vivo si mantenne · il sentimento sociale. Svolgerà il seguente programn1a : . dell'italianità. Non basta però manifestare solI. 11 suolo e l'acqua delle regioni dev·astate! - · \ · 2. L'abìta~ione igienic,a nelle regioni d.e vastate. tanto a parole questo sentimento d'italianità. 3;3· Igiene rurale nelle r. d. '- 4. lgie~e urbana Chi sinceramente ama la Patria una, sa ~ssere nelle r. d. - 5. ' La madre e il ban1bino nelle r. . uomo ~'azione anc;he in tempo · di pace. J\11ii d. - 6. Igiene scolastica uielle r. e\. - 7. Educ~- ' adesso più che mai incomberà a noi medici, pel zione fisica nelle r. d. - 8. Profilassi sai1itaria. 9. Stabilimenti di as~istenza. - 10. Igiene ii1du- . tramite di una intensa propagatida igienica, cii - II. Igiene post-scolastica e profilassi preparare e conservare utilissime forze all'Italia, I striale. morale. - 12. Igiene dei viaggiiatori e trasporti specialmenté pel suo economico risorgimento. in comune. · - 133. Questioni economiche inte• Pur troppo le nostre amministrazioni llon ressanti le r. d. · Lingue ùf:ficiali del Congresso saranno l' i11- · hanno addimostrato finora grande interesse per g'lese, l'italiano, il fra11cese: i problemi d'indole igienico-sociale. Questo iinteQuota: Io' franchi. resse non l'avremo, fino che J:'iigiene non sarà inDuran'te il Congresso si terrà t1na EsposizioJ1e trodotta. nelle scuole quale materia d'insegna~ d~ igiene sociale. · ' -.., n1ento. Sono più di dieci anni ' ch'io a Gorizia. lotto per questa santa propagançla igienica. Il Un ministei;o della salute pubblica in Francia. • A nome della Commissione di ,.igiene. della Ca- · sucéesso però non è molto soddisfacente, percl1è . . l 'ignorat1za, l'egoismo e cert~. favoritismi sbar- mera, M. Navarre, deptttato della Se11na, _11a co11çluso per la creazione di un Ministero della salute ' rano le vie al vero progresso. pubblica, sotto la direzione del quale sara11no • Una mia cliente mi mise qualche ianno fa' posti tutti i servizi. di sani~tà civile e militare, fti . assistenza ~ di igiene pubblica. ror. 240,000 a disposizione · per opera umanitaria. 'Ne feci una fondazione e la destinai ad un 'azione • • • .. La Commissione sanitaria italiana a Parigi. cli pr~videnza sociale a v~arttaggio del bambino . . La Commissione Sanitaria ftaii~11a a Parigi, .\bbia la cortesia di leggere il mio programma che stava per essere Sciolta, {'Olltin:.ic!·à'- a · riniadi lav·oro esposto a pag. 38 dell'unito opuscolo nere in carica per espressa JJteg-l1iérµ del I r~,­ . e nella posta degli . abbonati al Policlinico, abbia side.n te jClémenceaiu al·l 'onorevole Orlando. E c10 la bontà, con poche righe, di ·esternarmi in me- in vista dei notevoli servizi arrecati agli .t\1rito sinceramente il di Lei pensiero. Se crede leati, e di quelli cl1e ancora pu~ rendere nell'attuale momento. / · sugg·erisca• delle modificazioni. ·Come fare per otEssa rimarrà in carica fino a tre niesi dalla tenere un valido appoggio da pa:rte del ·G overno? firma della · pace. ' Il mio è un picco1o ramo, ma, se coltivato 'c on '\ Convegno fra i Cultori di Medicina sociale. , amore, potrebbe fiorire e portar frutti duraturi. Il 6 corr. nei locali della Clinica delle Malattie Colla preghiera d'inscrivermi nell'albo degli abbonà.ti mi dico con sentimeii.ti di profonda stima professionaÌi i·n Milan~, v~n11e ~e~11to il ~ecç~~o Convegno fra i cultori di. medicina sociale 111 • Dev .mo : Dott. PONTONI. Italia. . Gorizia, 24 gennaio 19·1 9. • Le tetre. redente erano rappresei1tate dal clo!tore Senigallia di Trieste, cui il prof. De··voto r1Nell'opuscolo dell'egregio Dott. Pontoni, che' v0llse alte parole di saluto. , . . . porta per titolo « U1i progetto d·i grande riforma Il prof. Devoto inf<?rmò su~ .l avori comp11!-t1 sul nostro campo sar1:itario », Gorizia, i914, 1'A. · dalla Sezione per l 'lgiene socmle della Con1m1soon copia ·g randissima di argomenti dimostra la sione per il dopo-g1:1erra,. illlsistend? ~111. problem~ I utilità di fondare una Opera dedicata alla cura edilizio, .sulle . opere d'interesse ig1ei;1co e ~~1 igienica del bambino, onde contribuire alla forsanatori in altissima montagna per i mal~1c1. mazione di una generazione san·a di mente e di Il prof, Rubi~o, di Genov~, le~~e ttna .bnl!ancorpo. A questa Opera si dovrebbe p~rvenire me- tissima relazion·e sull 'orgian1zzaz1011e sc1ent1fica diante la costituzione di associazioni pro infandel -lavoro. zia, la diffusione e volgarizzazione delle norìne Dop.o lunga disc~ssione, il. c·onvegn~ addivenJ1e d'igiene infantile, la fondazione d' istituti per all'approvazione di un, ordine del. g1orn9 rela. / l'infanzia, ·la legislazione a pro dell 'infanaia. tivo all'importante argomento med1co-soc1ale. La proposta è così nqbile e ·di utilità sociale cosi evidente, che non· può non riscuotere i1 AssociazioJ:!e Nazionale italiana per le infermiere. plauso e l'appoggio di ogni uomo di mente e di Un gruppo di Signore, pres~eduto da.Ila. co~1cuore. E a noi non resta che far voti a che il Gotessa. 1G i·nevra Terni De Greg,o ri, ha c-0st~tu1to 1·n v~rno ita.}iano prenda in bene"lfola considerazione l 'inizi~tiva dell'egregio collega di Gorizia e ne Roma una «Associazione Nazionale Italiana per ae Iilllfermiere », quale avrà lo scopo di fa,·oagevoli la sollecita attuét'Zione. N. d. R.

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IL POLICLINICO

[ANNO

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r1re l'incremento dell'assist enza degli infermi qttale professione per le donne colte ed istruite, e il muttto soccoJ;so fra le socie in caso di malattia . Curerà la propaga11da orale e scritta fJer il migliorameiµo tec::uic.:o, morale, sociale è finanziario delle infermiere; promuoverà 1 'istitttzione di scuole ; organizzar~ con:ferenze corsi di perfezionamento ; .fiunzionerà oo ufficio d' informazioni e di collocam:ento; .si ·oocu,perà del1' istituzione di Casse di mutuo soccorso; cercherà di :fiar sorgere nelle pi=incip~ili città l a « Casa clell 'lpfermieta », · con circolo, isale per conferenze, biblioteca, e casa di riposo· per: le socie profess'ioniiSte t emporane;11ne11te 'disf1cctt-' pate. Si occuperà inoltre di ?t abilire rel:izi0ni i11ternazionali con le Associazioni estere di i1lfer. miere . Per l'ammissione e per scl1i.ari1ne11ti ri\-~)1gcr­ si alla Segreteria, Via 1\1.arghçra, r2 - ìtorua.

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tività di organizzatqre di istitttti di assistenza di 1cura durante la guerra. ,Fondò e diresse co di Ve \'ero apostolato la Soci·età at1titubercolare • rona. Era socio di mòlte accadPmi'e scientifìcl1 nazionali ed estere e me1nbro del Consiglio Di retti,-o clella Società Italiana di l\'ledicina Interna. a. a. •

LUIGI MARIA• BOSSI I ~a bestiaùe 'gelosia pér una moglie s9.uilil>rab.

ar.tnando il braccio. d 'un orieut(lle, ha t11esso vio lentemente termine .all'agitata esistenza élel . pr • fessore L . M. Bossi, la sera del 31 gen-µ'}io i Milano. La commozione che in noi clesta la ùrammatica scomp~rsa del clinico ostetrico. dell'Università di Ge11ova ci impedisce un'analisi del suo valore tecnico. Esuberante di forza e d'iaigegno, passò · nella scienza come nella vita, suscita11do lotte e • passioni. Fu tempra di' iottatore. In politica militò nei partiti estremi con ar\ , dore, assumendo a viso aperto attegg·1a:;11enti ' · spiccati. 1 • • • • La sua capacità tecnica rifulse 1;elle inn·.)':azioni importate nell'istrumentario (s.opratutto c.ol stto ROBERTO MASSALONGO . \ dilatatorq) e nei brillanti suécessi di cìinico e di professio.n ista., · Il 12 gennaio tt. s . Roberto ì\IIassalongo è morto. Ma anc}1e itp ostetricia e in ginecologia come La ·scomparsa di lui segna . un vero lutto per in politica fu specialmente u11 agitatore d~ idee .. ' la scienza ed ha destato molto rimpianto n el 1 Si affem1ò dotto clinico per la decisa posimondo medico italiano di ctii egli era una tra le . . figu1:e . più significative, una personalita spiccata zione che egli assuuse · come inteD·e11tista pe.r la interruzione della gra,rièLanza consigliata da ra;ed originale. . gioni morbose, sopratt1tto dalla tt1ber~olc1si, cosi Meaico colto, clinico acu:to é sicuro, egli ha lasciato tracce indelebili del suo ingeg no in . come· fu ardente apostplo nella lotta contro il ma1th u sianismo. · · · llfOlti ca111pi de!la medicina interna, ma ·i suoi Audacen1enfe ei sost enne gli ·stretti rar.1p0rti studi prediletti, gli studi nei ·qua1i più si ri,retra p sicopatie ed iaffezjoni g·inecologicbe, a n zi la lano le sue q11alità di osservatore e di interprefrequente dipendenza delle prime àalle ~econde . _t atore; riguardano la neuropatologia-. Le lo~e cl1e per questo .c oncetto rinno,rato (la1 Pubbli.c:ò pregevoli lavori sulle infezioni pueu·s uo tecnicismo, esagerato dal suo appassio11amococciche1 sul. tifo, sul : reumatismo, s11lla ·tu, berc9losi : ma lavori più originali e çlegni da mento sost enne contro i collèghi ginecològi e consoli di costituire la fama di uno scienziato sono tro gli psichiatri furono vjo]entissime. Le riperquelli rig uardanti le distrofie ipofisarie~ le forme cussioni del] a d,ottrina nel campo pratico rinfoconeuropatiche farnilia1·i, le encefalopatie infanlaval;lo , g-Ii ardori, prestavano il :fianco a11e poletili, la epilessia. . · . miche più astiose: · Liber-0 docente di patologia medica e di neuroL q p~rsonalità di Bossi s'i11carnava in questo patologia, non desiderò mai di ascendere a cat- · bisogno di combattere, per istinto irrifie~si·vo ed tedre universitarie che pure avrebbe potuto deesagerafo, ma sin1paticamente violento, che nelle g11amente coprire. ·Svolse tutta la sua attività pratich·e dell'umano ordinario consorzio lo impiprofessionale cotne Di1·ettore dell 'Ospedale Cigliò prima nelle maglie dei regolamenti e gli ·vile ~1agg-iore di Verona . · · · · tolse ~oi drammaticamente la vita. E il cittadino e l'uo1no non furono inferiori ' ' I allo sciénziato. Patriota· ardente s·volse grande at-

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FASC.

• Indice alfabetico per materie .

Arteriosclerosi : si11tomi . . . Pag. Atti parlame11tari . . . . . » C'icatri~i : trattamento . . . • Cinematizzazione dei monconi d'amputazione : tecnica da preferirsi . . . » Cistocercosi in ttna ragazza . . , Comitato centrale antit11bercolare. . )) Corpi liberi della cav;tà addominale » Ct1ore sfre11ato (tachicardia parossistica) di origine sinusale . . . . . » Infiuenza: alopecia nell' . . » Influenza: cura con iiuiezioni di olio canforato. al -guaiacolo . . . . . . • 1116.uenza: manifestazioni nervose . - . , Roma, 1919 -

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Influenza : profilassi chininìca ·. . . . Pag. :69 c79 l\1iocardit.e cronica . . . . . . . . ,. Oppiacei nelle affezioni cardio-vascolari Perionic.4ia punteggiata o puntiforme ,. 177 , epite1iolj.~ica ipercherat1ca . Peritonite da pneumococco . . • ·173 Riflesso oculo-cardiaco: comportan1ento 178 nell'infanzia . . . . . . . . J Smobilitazione dei medici . . . 182, 185 Storia della medicina: Alessandro Be• nedetti e la medicina Ve11et:i nel Quat• 173 trocento. . . . . . . . . . . . , Vescicole idatid~ figlie : otigjne. . . J . t8o L.

Tip. Naz. B~rte ro di G. Guadagui.ni & C.

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POZZI,

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Roma, 16 febbraio 1919

Anne XXVI

Fase. 1

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fondato dai- professori: ·

GUIDO BACCELLI ·. ;_ FRANCESCO DURANTE· • I

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SEZIONE PRATICA.

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REDATTORE CAPO: PROF.

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VITTORIO- ASCOLI •

SOMMARIO' .

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Lezioni: G.. Mingazz~ni : L'importanza della catamnesi per la diagnosi delle malattie nervose. Note Preventive : P. Timpano: Ricerche batteriologiche nell'espettorato e nel sangue di individui affetti da influenza.

Appunti di Medicina Pratica- CASISTICA: Litia$i intestinale ossalica. - TERAPIA: Trattamento e maltrattamento dei · tubercolotici. - Sul trattamento della malaria chinino~esi­ . stente. - MEDICINA SCIENTIFICA: La nuova patolo-gia della sifilide. Varia. . Note e coiitribuU: N. Antonino : Le jniezioni endovenose di ' Notizia Bibliografica. .' chinino nella malaria. Nella vita professionale: Et audietur altera pars. - Cro·• Sunti e Rassegne- MEDICINA: J. Mackenzie: Le complicanaca del movimenlo'professfonale. - · Appello alta pietà delle. famiglie dei medici. zioni cardiache dell'influenza. - CHIRURGIA: J.. w~. Mayo Il . ........ 4Jnministrazione Sanitaria: Vigilanza igienica sul baliatico cancro dello stomaco. Risposte a quesiti e a domande. OsServ,.zioni Cliniche: T. lsidori: Afasia motoria e Para• Medicina sociale: Provvedimenti igienico-sanitari nel dopolisi del faciale. ·conseguenti a gravissimo trauma cerebrale: . guerra. guarigione. - A. Ferri : Frattura da strappamento. Notiziario Scientiftco. • • Notizie diverse. Accademie, Società Mediche, Congressi: Associazione . . Indice alfabetico per ,materie .. · medicò-chirurgica di P'alermo. I

ABBONAMENTI PER IL . 1919. Alla Alle Alle 'Alle

sezione pratica . . . . ~ . . sezioni medica e pratica . . . . sezioni ,chirurgica e pratica . . . sezioni medico-chirurgica e pratica

1fl!MEHJO Al ftlTAftD "TARI· fllL lt •

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Sareme» grati agli associati che non hanno ancora spedito l'importo del loro .atbonamento di affrettarne l'invio possibllmente non più tardi deUa fine ·del corrente mese. CiO l~IUterà molto Il Jaworo ammlnlatratlYo ed eflterà ritardi nella spedizione del tuclcoll. . . ·

Rammemiamo ehe la Cartotina-.Vaglia dovrà essere i1fdiri1zata'- nomi:nativani~nte al f>Yof. ENRICO MORELLI, via Sistina, 14, Ronta, e c1Je l a medesima (nel posto fise1'uato al bollo dell/Ufftic'io. Postale pagatore} deve essere munita della presc1'itta ma1'ca da bollo da 5 centesimi. Chi si trOfla sprovf!isto della marca pu~ ac'Crescere d~tti- 5 centesinii aU' importo delta Cartolina- Vaglia stessa. ~· AMMINISTRAZIONE.

Diritti di proprietà riservati. ili esn senza citafn~ la' /t;mte. .

È vietata la riprotluzi-OM Ili lat1ori P.ubblit:ati nel

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L' importanm ~ella eatatnnesi per la diagnosi delle malattie nervose. Lezkme ielwca del ·pr-Olf. G. MINGAZZIINI Ord. di Neuropatologia ~ella R . Univ. di Rom.a. ..

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Non sien le genti anoo~ troppo seoure A ~iudìcar, siceome quei ohe stima Le b]ade in campo, pria ohe sien ma.ture. DANTE.

Far le domande è ar:te da maestro.· Questo aforisma che .-udii più volte ripetermi, durante i felici attfu dello studentato., da Costanzo Maz~ • zoni, maestro imdi.menticaibile di chirurgia, mi sembrò allora sentenza volgare. La ormai lunga esperienza ne l'arte medica, mi ha inve~ convinto ' Sempre più de la profonda verità conte-

POLICLINICO o la · puo~licarione di sunt

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nuta in quel.l a sentenza. Non . è esagerazione affermare che- ogni conato di diagnosi .è vano, ove ,al medico sfugga, a,:»er le rag.ioni che più. sotto analizzeremo, la conoscenza delle •cause del n1orbo, della su.ccessione cronologica dei dis tuu.bi ta'lv~lta multìformi oh.e affliggono il paziente, . dei loro . esattì attributi e dèlle modificazioni ~he hanno subite, ·durain.te il periodo più o m~o lUJIJ.go .del male. Senza la coll:oscenza della catamnesi · non è possibile perciò alcuna diagnosi. Suppongasi, infatti, di av~ sotto occhi un paziente, il quale, guarito di recente cli ~n attacco di. polineurite accompagnata da scar&i Clolori, presenti · ali 'esame obiettivo soltanto la scomparsa dei riflessi rotulei ed achillei. Ove non si riesca a · sapere quando i dolori siano insorti, a quali zone si sieno estesi, se -abbiano, e come, subito esacerbazioni o migliora•

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IL POLICLINICO

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me~ti,

riuscirà quanto mai difficil~ giudicare se si abbia dinanzi a noi un tabico (incipiente) o un convalescente di neurite multipla. Così, o\·e si ig.nori da quand<> gli atti s trani o bizza'fori del pazien.te si s iano iniziati, quali. fossero di norma 1.e abitudini e il icontegno di lui, prima che il male si iniziasse, la diag nosi della spe• ciale forma di una psìcosi diventa, anche per i1n 1)rCYVetJto a.li enisita, UJDi · vero e 1proprao Rtithsel. Se un malato ·vi si pr,e senti, accuSQ.nrlo vomito e dolor di test.a, e non si riesca a sapere da quando essi sie110 iniziati, le ore in cui si rendono più intensi, l 'iufluenza su loro eserci tata dai rimedi •pr:esi, sarà facile scam1biare la sindrome di un neoplasma cerebrale incipiente con una volgare emicrania : è storia q11.oticli001a. Ecco per.chè è mio còmpito, com,e insegnante di Clinica, richiamare la vostra atte11zione s ulla tecnica nel tacc.ogliere la catamnesi f su le difficoltà che vi s'incontra1:1o . Un primo inciampo deriva dal fatto che il parlare trova negli uomini due · tendenze antagonistiche: vi sono i verbosi e i t aciturni. I primi a poche e ' categoriche druUande •rispondon<> co.n l!n.terminabili P,erifrasi, con narrazioni di particolari minuziosi, del tt1tto inutili, che :finiscono per affaticare e confondere l 'uditore. La verborrea non di rado s'intensifica, quançlo i pazienti \ ' Og·liono ad ogni costo narrarvi de le ~afferenze dei loro genitori, degli avoli · e ,d ei bisavoli, convinti , gittst a l'universale pregiudizio del1' og.g i, ehe siffatte 111otizie valga.no (e no n lo sono) a rischiarare la genesi dei loro patimenti. Pretendono essi cl1e un trauma insignificante, st1bito magari q11alc11e 1ustro prima, rappres enti un elemento etiologi.ico di uno stato neurastenico o magari di una cefalea luetica recente. Taccio dei casi non infrequenti, nei quali il m alato invece di p arlare delle sue sofferenze, comincia col vomi1tare (eructavit cor meum in v erbo 111alo !) vituperi .con tro i medi.ci che lo han110 cunato, secondo lui, a rovescio; e dei . .. . . q11ali ·p retendono mettere ~in luce gl1 er·rorl; metten do a confronto l'un l'altra le varie diagnosi da loro formulate. Ad intralciare sempre più l'opera di questi ciarlieri si aggiunge quella dei parenti, i quali, ac~ompagn'andoli nelle visite, vi rispondono pri111a o in ien1e a lui, a mò di dttetto, con l 'i11te11to di rischiarare niente meno ch e i sintomi sul)ietti,~i, o di integ r are quel cl1e 'al loro caro no11 riesce. Voi ùi vedete mettersi perfino in contradizione con il malato, creando eqttivoci sopra equivoci, sì che la parapola evangelica del cieco guidante il cielo si pal e~a qui nella più splendida luce m eridiana. Ogni 1nedico ch e irt1ghi nelle sue memorie, sa 1

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come si giunga fino al comico, quando si è consultati a volte da due parenti (generalmentè neurastenici), i quali, vogliono essere poco men• che esaminati collettivamente, illustrando reciprocamente più le sofferenze del compagno, ~he quelle proprie. l\1i ~spiace df aggiungere che spesso i medici stessi raccontano le sofferenze· del loro paziente a modo loro, tacendo l'essenziJale, insistendo sugli aiccessori, quasi offesi delletroppe insiste·nze da parte del consulenté e spasimanti soltanto per la conferma del loro diagnostico. · Se i ciarlieri i 1nitraJ.cia1110, .n on meno Jo sono i ta~iturni o i reticenti, che si reclutano per lo più fra i poveri ~ spirito. Non parlano - . diceva il grande Griesinger - per.chè manca:iodi i1c1ee. Generalmente, senza avere atteso tutto. il contenuto della dimanda, rispondono prima di si, re p 0CO ,d opo, alle· 1dQlDJallde i.11oolzaa.1Jti, di no : un dolore di testa più forte di giorno di-· venta qualche minuto dopo, 1esclusi vamente nottt1mo; l'inizio del male che poco prima datava da un anno, s1 tr~sporta inclifferentémente anche ad un d.e oennio. _Sono questi che, chiattnati com·e testimoni .nei jprocessi penali:,. vengono sospettati com·e reticenti e perfino incriminati dai nostri magistrati rie.chi di odio per quanto ,pover1 d'iintelletto. Ecco ;perch è ~<> storiogiraifo è obbligato a canceJlare e ricancellare gli app11nti della catamnesi e perfino rifarla :a fondo, se aspira ad avvicinarsi un po' alla verità. Altra foo.te di difficoltà nel raccoglie~e le notizie, deriva da la mancanza compieta o quasi di attenzione qa parte . dell'infermo. L'aprosessi , o almeno l'ipoprosessi gl'impedisce dì concen- · trarsi sopra di1nande, sia pure elementari. Voi volete sapere da quanto t empo sono sofferenti ed essi vi parl~no dell'insonnia e dei dolori patiti nell a giornata; di1nandat e i11 che pu11to del corpo sieno ora localizzate le loro molestie, e vi cominciano col determinare l 'a11no e · il giorno, dar quale data la loro malattia . Ricordano in parte quello che gli psichiatri tedeschi felicemente ~ndicano col nome di Vorbeireden (Parler de coté) ' obbligando il medico a ripetere le stesse • domande tre o quattro volte, per raggiungere~ se pure, il suo scopo. · . Un luminoso esempio di incapacità un po' dell'attenzione e un po' del comprendere ce lo offrono og.ni gi-0rno quei pazienti, :nei quali sospettiamo .che vegga.no doppio. Alla dima.nda : vedete mai doppio? e con l'aggiunta sia pure di un esem1pio (un Jampione invece di due, UJD.a penna itllJVece di due) , presso che tutti e di quails ivoglia reto, rispondono sempre dii sl; eppure sbagliano, perchè non hanno compreso il que1

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' sito e scambiano l'a1nbliopia (generalmente •di indole funzionale) per· diplopia ; sl che bisogna rinunziare all!a inchiesta, perchè essi non riescono a comprendere la differenza fra vedere annèbbiato (confuso) e doppio . La scarsa intelligenza dei malia.ti è tale, che talvolta si finisce col rinunciare a q ualsia·s i catamnesi ed affidarsi solo all'esame obiettivo, o a fare dimande in istile quasi agrammaticale, aome ne possono far fede quelli fra voi cl:Je frequentano il nostro am-; bulatorio. Eppure, quando ricordo con quale esattezza, i pazienti di Monaco e di Parigi rispondevano e prontamente alle mie domande, ·viene fatto di • meditare sulla psicologia del nostro popolo, che fu purtroppo giudicato così severamente dall'im~ortale Leopardi. Leggete uno dei pensieri di quel :filosofo, il quale, dopo avere dimostrato · (l'onlbra di un asciugamano mosso dal vento fu presa per uno spirito) la stup~dità della folla della più cul ta città di Italia (Firenze) esclama melanconicamente: «E pensare che ciò accade in una delle tre 11azion.i ,ch e marc1ie·n t à la t~te de la civilisation! Nè a voi sarà sfug - . gito quanto incompleto e parcellare sia il rac1conto che fanno i malati dei loro disturbi. Fan-' no eccezione gl'ipocondriaci, i quali, anche se oon abbiamo mai avvertito ipatime;nti, ad es. ne11a regione del cuore o dello stomaco, e dimandati se ne abbiano, vi rÌSfPondono sempre di sl; ta.nto è assillata da le nosofobie. la loro coscienza somatopsichica. Ma in genere è J 'oppost o ch e accon1incia il racconto non dalle cade. Il malato ' prime sofferenze, ma da qµella che più lo molesta. Se questa gl'impedisce l'esercizio e l~euri­ tmia del suo mestiere o gli toglie il godimen,to dei suoi piaceri, egli si ' sforza di darle tutto il rilievo, mettendo in non cale quelle che furono prime (g·eneralme11te le più in1por.tanti) e rimasero sole per lungo tempo. Mi è occorso di visitare t abici, nel · periodo dolo!ifi.co, tormentati e dia tempo non solo da crisi 1enteriche ma anche da fieri dolori lar..cinanti, da àmbliopia, da difficoltà di emettere 1'orina e da incertezza nel cammino; ebbene, essi insistevano solo perchè li guarissi dei dolori intestinali. dei quali soltanto mi avevano fatto cenno o di uua paralisi del faicciale insorta bruscame11t e. Co11statati, mediante l 'esa111e obiettivo, i segni classici della tabe, e . don1anc1ato se per .ca.so av·esse sofferto gli altri sintomi, il p aziente mi h a. risposto di sl , giu~tificando il a onussione, p erch è se-condo lui, t ratt avasi di bagattelle di poco !110mento. Ho veduto amaurotici, nei qttali, la cecità si era svolta a poco a poco in un occhio e più tardi nell'altro, e che pure pocp cur.a11ti di aver perdl1to la vista 111el 1primo occhio, mi nar-

r avaino solo dell'amblio~ia del secondo. Ciò ammonisce della necessità di praticare sempre e in qualsiasi circostanza, l'esame obiettivo, per e'\·itare che dolori lancinanti di una tabe sieno scambiati per reumatismi, e iche ci sfugga 11na amaurosi unilaterale. · · . Talvolta alle di~ficoltà poco ianzi accennate, 8i ag1giurnge ,Ja .p oca 1e sattezza del ling1uaggjo. Già A~leto, nel classico dialogo col bec~hino, da lui opportuntimente interrogato, esclamava: bisog·na con costui u sare un linguaggio appropriato! E _pur troppo ltna tale improprietà può rendere quasi impossibile farsi ttn con cetto del vero patimento. . Comprendere perciò, se il malato s offra di par restesie, Cò1:11e formicolii o intorpidimenti,- o di veri e propri dolori (specialmente in testa) ; se abbia perduto la coscienza, o soltatJ.to se s ia ri- · ·masto abbattuto, è difficile compito. Più di una volta mi è toccato udire anche d!a colleghi che il paziente andava soggetto ad allucinazioni o a dispnea o a convt1lsioni eiplettiche, n;ientre non si trattava rispettivan1e11te che di idee . osses-. si ·ve o di uno stato angoscioso o di crisi di tre, more. Arrogi che certuni, sia pl_fre nulla dimenticand9 delle loro sofferenze, sono incapaci di localizzarle nel tempo, in modo sia pure gro8so~ano. Ciò dipende dal fatto che il malato o appartiene alla nttmerosa coorte degl 'insttffìcieut i o ha fatta male l'osservazione dei primi sintomi, ov·vero perchè ha accomodato la storia a seconda i s uoi pregiudizi, spesso posponendo e preponendo gli avvenimenti. Altre volte, poi, l'incert ezza del racconto v·a ricercata nella deoadenza • mentale e - conseguenza n ecessaria - nell 'in~ ' • ._ ' capacit~ di rievocare i ricordi degli avvenimenti sopratutto recenti ; come accade in .c~rti arteriosclerotici, i qual.i, 11on ruccorgendosi di alcuni episodi n1orbosi passeggeri, ne tacciono. Vi porlero un esempio: u u 'arteriitis obliterans delle lenticulastriate (e la consecutiva malacia del lenflicularis) può provocare u11 lievissimo i ctits, seguìto da obnubilamento fugace della cos~ienza o da una paresi lievissima degli arti . da un lato. I poteri critici, g ià da tempo indeboliti, non inducono nel malato alcuna preoccupazione per siffatti fenomeni: onde, tacendo • dell'ictus e dei sintomi paretici, è gran eh~ se vi accusano d'i soffrire di u11 po' di confusi on . o di qualche vertig ine. Figurarsi quando tratta di un ri.cco corteo di sintomi, che si so:yio seguìti rapidamente l 'un l'a:ltro, c~me s11ole a·vvenire nello s\·olgimento dei tumori endocranici . Sarebbe follia p. es. pretendere di conoscere se lt=> paracusie, i dolori nel campo del trigemino e la paresi del settimo abbiano aperto il qltadro semejologico e preceduto i disturbi atassici delI

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l'andatura o viceversa - elemento più cl1e necese di vertigini; voi indagherete se il dolor di capo sario per differenziare, talvolta, un tumore extra sia notturno o pomeridiano, se di notte o di mat- da uno intracerebellare. Che tuttavia in contina raggiunga il suo acme, se colpisca un punto dizio11i speciali la oorrazione . esatta del succeo l'altro del cranio, se si accompagni a vomito, dersi dei sintomi· debba riuscire realmente diffise si modificl;ii con i consueti antineuralgici ; se cile anche a coloro che hanno un profondo senso si associ ad aumenti della secrezione renale; se di a uto-osservazione, non è chi nol ·v eda: è la sia un vero dolore o u11 senso di pressione ; se • volta degli astenici- costituzionali od originari, i si intensifichi tossendo o nell'atto di defequali, abituati sin dall'adolescenza a soffrite pii! care. Ove il paziente vi .abbia accennato ad « afo meno, con remissioni ed esacerbazioni, frugano fanno » dimanderete se sopravvenga questo nella invano nei loro ricordi più lontani le vice11de calma più completa, ov·vero· in seguito a sforzi della loro nevrosi. La risposta quasi stereotipa corporei; se sia pro,1ocato da patemi di animo; • « sono stato sempre cosi » rispecchia la realtà dei e se facendo le scale, peggiori o, rimanga inaltefatti. "\ rato. Si lamenta di essere colpito da ~cessi di Ment1:e finora avete udito de le difficoltà e de le scariche ·convulsive :4' dovrete inqagare se esse sorprese che le indagini sulla catamnesi vi pre- insorgano da un lato o se sieno ttnive.r sali; se parano, ragion vuole che sappiate anche del durante Ul;l attacco egli si morda le labbra o la lingua; se \Perda le orine, o se in,·ece avverta modo, diciamo così, pratico nell'interrogatorio. Un primo precett9 è di i_n ,·itare il paziente ·a il bisogno di mingere, t~rminata la crisi; se raccontarvi di c-he soffre. Fatta eccezio11e dei ta- emetta dalla bocca bava sanguinole11ta, se terciturni (ahim è ! quanto pochi) il malato ha bi- minata la scarica, rimanga depresso e riacquisti sogno di dire quanto ha già schematicamente lucida la cosci~nza, ov, ero se cada in uno stato crepuscolare o di confusione. Dalle risposte che preparato 11el suo cervello; come dicono i tede schi, vuole ausstosen (buttar fuori) : se tende vi dànno i pazienti o i pare11ti i quali assistono però a recitare ·la sua lezioncina, cominciando alle crisi, dipendono, come ved-ete, la diagnosi, dal suo antico albero genealogico, è opportuno la prognosi e la cura (isteria od epilessia ; gua ribilità o no, cura suggestiva o preparati broche, dopo averlo un po• ascoltato benevolmente, mici). voi gli diciate presso a poco cosl : va bene ; ora Non basta a-:ver presa ~ogniz.ione degli runitecemi permetta che I 'interroghi, poi udirò il redenti e delle 1parti.colarità del disturbo. L'ideale sto del suo racconto. Il malato, sebbene non semd~li ia.ntichi f>Sioo1ogi -rer1i1n cognoscere cauo • . pre ubbidisca a questo categorico imperativo, 1 sas - per.seguita l'uomo im .t utte le StUe indag1rn1 tuttavia vi ci si rassegna. E allora che incomincia e a foritiori •niella mediciDJa, '!'amo della biologi.a. a'interrogatorio da parte del medico. Io vi consi- A voi ~l buQll. Se-uso di investigare non davvero glio di rivolgergli poche dimande secche. Quanti tutte le cause, ma almeno quelle fondamentali, anni a"\·ete, quanti figli? ,·ostra mog·]ie ha avuto fra rr~ quali non dimenticate mai gli abusi del: aborti? che professione o mestiere fate? qttanti l'alcool e della nicotina e 1la esistenza della lues. sigari fumate, quanti bicchieri di vino al giorQuante volte, dopo essermi persua3o che la diano, quante ore lavorate, avete fatto lnai pratiO'nosi di neurastenia, formulata sttl paziente, era o care l•esa1ne del san gue, e l'analisi delle orine: esattissima e la terapia appropriata, mi è acmostratemi il referto scritto; e così via. cad11to di cosbatare che ciò non ostante questi • Poi se il paziente ha accennato, supponiamo; a non ne avea risentito alcu11 giovamento. La radolori di testa, a sofferenze di stomac·o, ad una O'ione dell 'insucesso scaturi va dal fatto che il • ' . tosse ostinata, rivolgetegli dimande più minute hmalato continua,·a a bere vino in quant1ta non che si riferiscano alle funzioni dell'organo che si lioeve e ia fumare da mane a sera : elemento suppone leso, ed :in istile quasi telegrafico: aletiologico trascurato dal medico curante. Pereto trimenti il paziente è facili ssimo ad essere ai1è buon preoetto dimandare al paziente : bev~ tosuggestionato. Io soglio dimandare : cottle Ya -vino? Egli, salvo si abbia a fare con astemi, v1 . la testa? jl sonno? l'appetito? il cuore? l~ gamrisponderà: a: poco » : ovvero «il giusto, il norbe? tossite? avete debolezza nel camminare? male, . bevo regolarmente soltanto nei pasti•; Una volta saputo quale sia la molestia di cui rarissimo ehi candidamente vi confessi che beve • • il paziente principalmente si preoccupa, bisomolto. Ecco perchè è neoessano porre, come St gna rifare il cammino inverso, insistendo sopra suol dire, il malato fra l'uscio e il muro interquesto o su altri punti che il paziente non è riu- rogandolo con Ue seguenti domande : quanti bicscito ad illustrare. lntrandittn. est, come a'1-verchieri di vino beve Ella a pranzo e quanti a ' ti,..ano gli antichi, in 7Crt'111t nat1tram. Supponete cena? quanti bicchierini di liquore durante la p . ~s. che il malato si lamenti di doler di capo giornata? Spesso vi accadrà di udire questa ri(4) ~

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SEZIONE PRATICA

sposta : non saprei dire, oppure : bevo annacblioo, che iù risultato IPOSiti;vo di qu~ta prova quato. ~la insistendo, i pazienti :finiscono per debba si.gm.idìcar.e non solo la esistenza della imammettere che i bkchieri giornalieri di vino fezione luetica ·m a eziandio che un processo mor~ giungono a sette, dieci e anche più, con la imboso, il quale abbia colpito il paziente, dt>bba mancabile protesta di nou rasentare mai (ed è da quella ripetere 1a cau:sa: e viceversa, che vero) nè anche i limiti de la ubriachezza. quando la Reazione è negativa si possa assicuPiù spiccia k lia i.ndagine per qttaintio oonèetlille rarlo che la infezione o no11 esiste, ovvero cl1e l 'a1b uso della n1rotina. Pochi aivvisano q110.nite è scomparsa .. I o ricl1iamai gia, anni or sono, sindromi nervose, gittate dai mediei nell'enorme l'attenzione dei medici sul di.fe ttiivo sillogismo calda.ja della \compiacente diaglnosi di .neuira.iste- contenuto in queste due credenze : ed ora vedo nia, sono in·vece effetto esclusivo di abuso di con piacere che sifilografi e clinici m edici re questo veleno. È merito i.noontestabi.le dell «)(Jll- putati ripetono specialmente all'estero la stessa • pianto mio ami1c o Frankl-Hoch\vart . avere isti- cosa. l \ . , parte la delicateza del processo tecniico, tu.i t<> u·na. serie <là. iricerche metodiche per dimo- _ patrimonio di pochitsimi - ai quali si addice strare quainte apparenti sincopi, attacchi di ta- dav·vero il titolo di esperti - voi comprenèerete chioardia, o di cardilqpalmo, dispepsie le piiù che se il paziente afferma a·v er contratto lues, e gra1·i (secretorie e n1otorie), parastesie cefaliche e se sopratuJtto n_ei ricordi catamnestici (compresa tremori Uni,·ersaJi ripetamo la loro Origi.ne dal- l'efficacia dei preparati anti)\tetici) Se ne ~Lb1'assorbimento 1enito dei iprodotti _delle fog.l ie di biano le pro1re, il med1co deve'ammet~rla, anche tabacco. Eppure udrete raramente dai vostri paquando la W. R. sia _negativa; questo risultato zienti, che l'altro medico, il quale li ha avuti potendo dipendere da molteplici èause, che gli ,p rima ~n cuua, .abbia richiamato la loro atten- emosierologi hanuo diffusamente illt1strate. Vizione .su 1qt1esto 1punto della catamnesi; e sì che ce,;ersa, se la V\T. R. risulti positi·v~, il medico non di traQ.o si 1giUJDge a fumare, pro die, trenta, si deve guardare dall 'attribui1·e alln. lt1es la causa quara111ta e 1perfino sessanta sigarette, e di ta- della m alattia . che ha sotto gli occhi, poichè può bacco formato dal pelo, dagli stracci e dal con- darsi che l'una e l'altra sieno fra loro indipencime della no$tra Regìa. ' denti. È affidato all'act1me critico, con cui i sin. . L'imrp -0rtanza de11e inchieste circa gli abusi g·oli sintomi debbono essere vagliati, stabilire la del vino e del fu1no, impallidisce dina11zi a quella relazione dei due m ali. La trascuranza di questo che si ri.ferisce a1l'infezione lruetira. lDJge111U.itf principio, tratto dalla più elementare dialettica, sarebbe da parte del medico acquetarsi quante 11a condotto e conduce a clisastrose conseguenze . volte il malato vi assicuri nettamente di non a- ·00'11i medico come me, sa quante 1arteriti luetiche n ' 1·erla mai contratta. Già Jc'ournier, più compe- dell'Art. Sylvii siano giunte fino · alla trombosi e tente cl1e altri mai, di pratica sifilologica, avea alla ine,ritabi1e mortificazio11e del tessuto cereavvertito che il 30 % circn dei luetici ignorano bra1è , perchè il medico - fondandosi sull'esito la loro infezione. Perciò se avete sospetti anche negativo della · W. R. - non ha tenuto più co11t o ,·aghi, insistete senza t.regua sulle indagini. Certo dei sinto1ni grossolani dell'ominosa ischemia dei fa d'uopo che il medico usi dei riguardi speciali, 11asi arteriosi corticali. D'altra parte, quante sopratutto quando si tnatti di signore o di signovolte neurastenie in luetici, ma non dipendenti rine. Alle prime è opportuno dimandare se il dia lues, si veggono, malgrado sia positiva la marito abbia contratto lues: con le seconde è W. R, peggiorare sottò l'azione <lell'idrargirio meglio tacere e soltanto dai sintomi (caduta dei e del neosal,rarsan ! GJ.i è che la pigrizia tro·va capelli plejade cervicale, ecc.:.), trarre il sospetto più agevole ricav~e la diagnosi escl11~;ivame1Jte . dell'esistenza o no. cle1l'i11fezione. Quel che peg·gio dal responso del sierologo, del radiologo e delsi è cl1e constatata la presenza della lues, uomini l'urologo, che non dalle proprie indag-ini.. ~e~­ e donne ia-n no oggi a gara per incolparne oscesuno mette in dttbbio l'irnrortanza di sì fatte namente i genitori, 1nera-v·igliandosi, virtt1osi e preziose ricerche, ma esse non ~alg\)t10 ad a g-casti come sono nell'epoca nostra, di ttn sospetto gitt~~t·1·e . ]1e una. debole luce al quacl ~ se~1 ~~j o · cosi diabolico. C'è un po' di acredine, lo conJcgico e a la potenza del ragionamen~o, Clti Enlfesso, in qu€ste mie filosofiche considerazioni, tanto è affidata la diagnosi. lDla la -vita ci fa diventare tali: · L'irndag.i111-è delle cat1se di un 1nale d.iventa tiaùSun,t quibus i1'i satyra 'Videor nimis acer.. . ,·olta di uina ditffì.coltà insorm(,utabile, ·quaindo d.ue sentenziava amche Orazio! eleme nti possono cpro,rocarc 11na sindrome morQui capita a .proposito iaocennare .aJ.l'impor.tanza bosa 1presso a p.ooo iden.ti1 .a. Un .e sempio, si p.1llÒ della W . R, (Wasserman' sche Reaktion) quale dire quotidiia11110, ci è forinito dia.i_ pazienti· dinqniconferma del supposto elemento ~tiologico. Si nati da lues e da alco7zolisn1.us chroniciJ-s. ~Ia­ è imtiltraito .nei medic.11, e ,m anco a dirlo, inel publatii di .t al fa tta, ,,i .p resenit ano, oltre a.i distu:iibi

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IL POLICLINICO

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delle varie• orbite 1della sfera .p sichica, wdsocoria, diisartrie, alterazioni grossolane dei rci.fiess~ tencLinei, abolizione dei rifi,e ssi ixidei ; e àllora come g1udi.care .se salo Ja Jiues o la paral ues, o l'abuso clell'alcool, siano la causa del male? In altri termini, come discrimi•n are un alcoolismo paralitiforme da un'i1icipiens de11ientia paraLytica, o da una Lues cerebri ? I trattati dànno sì a questo proposito qualche criterio, che però in prati~a non riesce sempre. La Reazione di W. solo nel san.g ue vi .r ibadirà iJl concetto che i.I paziien,t e è un luetico, e non un paralitico; ma la presenza della reazione stessa nel I~iquor non vi obligherà, ea ip~a, ad ammettere la patalisi progressiva. T~a efficacia o no della cura anttiuetica e della sottrazione degli ialcoolici (a jit'ùari.tibus), concorreranno soltanto a rischiarare il i)roblema. In genere, l'associazione di più cause tossiche o tossinfettive, obbliga ad. attendere anche settimane, prima di emettere una diagnosi e q uitndd. u.na paiognios~

stata fatta, e se la ctua sia stata praticata a casaiccio, ovvero con ~etodo e con regola. Quante volte mi è occorso sentirmi ripe.tere da lut:tici: la SU?- ·cura non nli ha prodott0 3]cun tangibile risultato. Ebbene, cli trenta iniezioni di s.t tblimato o di altrettante frizioni di ung·uento ' mercuriale non ne aveano praticate che un terzo, ed in modo saltuario. Gli iamma~tramenti ciroa le precauzioni. e i criteri dia ltener:Si rd 'o.echi o d uminte la. catammesi non .sono termi naibi: Qui sia tt:icordat:o come allorquando si tratti non della i)rima visita ma cli quelle successive i malati dimandati come si sentono, abbiano spesso 1l'abitttdine di ripetere ('he i sintomi sono s u per giù gli stessi; ov\1ero che la malattia, già feli1cemente guarit~, ha· ritroYato di muoiVO ·il .s.UJO ieammimo. Il miedioo cche accogliesse per buone dichiarazio11i così sempliciste, potrebbe errare di grosso. Anche ciui exenipla trahunt. I neurastenici anche se miglio• s~.a. rati, e notevolmente, dei loro nu111erosi (listurbi, dichiarano di frequente che le loro C'C~1di­ .Sarebbe ttememrio r.epwta;re che .con ·l 'i,nohiesta sui iprunti itestlè illustraJt1 (Jues, alkohol, lll.!ico- zioni attuali di salute si trovano come prima titDia) sia e~aurito l 'dmite.r ro,giaito.rio che si iri[erioce de]Ja cura. Ma se· voi in.terrogherete il malato all'etiologia del anonbo. Ta·lv.olta Jie cause ·saira111.t10 con metodo, punto per punto, eg·li finirà per un .tra11ma, u.n a.ttro aivivcle namenito ciron~oo .(co- riC'onoscere che le p~restesie icefaliche sòno sopme in certe categorie di <>1perai), il sov,erch:io la- .. portabi.l i, che l'agripnia è presso che scomparsa, çhe le polluzioni ·s i ripetono con minore freVOrO pie.ntal·e., bruto l]OCoÌfVO agli impiegati•, Jo quenza: iru. una parola, che esiste uno spiccato abuso dei piaiceri sessuali, i patemi e gli spa., miglioramento. Quando trattasi di neuralgie e venti quotidiani (pensate alla guerra attuale!) le malattie irufettirve di xec·ente soffer.t.e e 1ne1le donne specialmente di polineuriti, che acerbe e diffuse e .permanenti daipprima, comiinciamo, se ben i a?a.rtiJ .flieq.uenti 1e 1'a lla.b tamento piro.tratto ol.itire curate, a presentare lunghe tregue e a limitarsi misura, od associato a scair.s~ aliimenitazdone. Q.u i, a . q u·a.lche segmento deg11 0.rli, mi è occorso è doveroso insistere sop:ra' 1llll eleme~to ohe, se aooettato senza pas.sare a traverso :il :C-r.og.iuolo sipesso ,u dire dai pazd.enti che 1e .sofferenze eraino della critica, può esporre il medico a qualche sempre le stesse e per intensità e per durata; e mi è cqstato non poca fatica a persuaderli del !imbarazzo : intend10 prurìLare dei traumi. La legge degl'irufor.tiuni sul lavoro ed ora i riico.rsi per la contrario. pensione di g•uerra hai11110 provocato u1na si,nd!foMa 1nr0n .b asta. Rioordia.teivi della. f.allaciai in cui me nervosa - sinistrosi - che, dopo la magipuò trarsi un sintoma che, esponente di un prostrale dis0lt5Sione srvol.tasi nel Congresso di (Roma oes&o monboso rpruovo, lha apparentemenre g:li nel 1909. e in quello dei neuropatologi tedeschi stessi ~atteri, dei quali godeva, quando era a lV!iinchèn 11ell 'autun110 del 1916, non trova esp1iessione di altra malattia. Un esempio clas• . dra pitì quasi alcun oppositore. 11 medico che si sico ci è offerto dai pazienti che· sofferenti t~vi fac~ia a faccia cou l'infortttnato, il quale ·giovinetti di tipici accessi di emicrania, e ~on­ gli racconti la gravis i1idigestaq1te nioles dei tratta più tardi' la lues, vengono colpiti da un suoi ~r.etesi maJ0Jllin.i attt:r~buiendoli .ad un rt:ira1tma incipiente pachi1neningite cerebrale. 11 nuovo che inon ha nè anche esistito, dovrà fare Je sue dolore di capo viene spesso interpretato dai mariserve, per eV'i.taa-e, come a me u·na rvolita è oc- lati come esacerbazione di, quello di cui hanno cGrso, il.a taccia di iiitnperdona.bile i1t1genuità. sempre patito. Ove il medico non riesca ad a.pTiailvol.ta ·l a persistenza dei sin.t omi è dov1uta pttrare se il dolore conserYi gli stessi ca1·atleri accessuali di una \olta, e se tenda a divenire esclusivamente aJ.la te1tacia, con cui i malati t più intenso di sera; ovvero, se si accompagni malgrado i contirairi avver.timenti - persistono, a vomito o ad altra manifestazione sospetta, ltlell 'abuso del "i.ritto e del fumo o .non si concepuò darsi ritenga trattarsi di un'esacerbad0110 il riposo ri{petutamenite tt"accomaindato: d 'onde :il precetto di dimandare anche 1t1elile zione dell'antico male e non si accorga del ntto,·e visite se u11a vera astim.enza dai \•eleni è nuovo. 1

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SUIONI PRATICA

Nel raccogliere la catamnesi, importantissimo oè conoscere i modi di communitCare col volgo. Naturalmente il lingu~ggio che si deve, adoperare <:on le persone colte non può essere sempre del • tutto identico a quello che ·si 'usa per i contadini e pèr gli operai. Ma conviene anche conoscere il significato delle espressio1d del linguaggio popolare. A Ro1na, ad es., con la parola «infantiglioli » il pop.oli110 intende tutte le \'arie sindromi ·che vanno dalla paralisi infantile cerebrale a quella. -spinale ; con il termine « sturbi )) caratterizza gli accessi cen,·ulsivi di natura epilettica, ma tal·volta anche i deliqttl dei neurastenici'; con 1a -frase «la malata di,renta tutta pezzata» ·viene caratterizzata l'urticaria f actitia ; le « mosse» vogliono dire ora i tic ora le. scosse co-. reiformi o atetoidi. Guardatevi intanto dall' at' tribu.ire, come iè abitudine, agli esiti di una mea1ingi te cJ1e ttlJO!ll ha mai e:si:stit1o, 1o sv1olgimenitp del primo attacco de11 'epilessia .cla5sica volga~e. Trattasi, in questi casi, di un primo accesso epilettico seguito forse da ' qualche eq·u ivalente o da _ uno stato stuporoso interpretato erroneamente come u 11a flogosi acuta della mening - Guai poi se i mai1'ati, tronfi di quella mezz3 s::ienza che, secondo la felice espressio11e dei t ..ìlogi, allontana dfl Dio, vi si prest:!ntano co11 la diagnosi bell 'è fatta. Da questo punto di vista, l'ideale è df a,·ere a fare con co11tadini intelligenti. Con lingua poYera, eppur cl1iara, essi descrivono ·chiaramente quel che se11tono, ser·vendosi della mimica, là dove con il ristretto ma esatto patrimonio ,-e1·bale 11on riescono a parafrasare i loro concetti. Che se per disgrazia vi •Capiti qual<'Una di qttelle bas-ble11. o di quei sapientoni (i piccioletti sofi) che crecìo110 dì illuminarvi, dicendo una quantità di sciocchezze e sopratutto usando frasi o parole psettdoscientifiche, pregateli, come è mio costume, di u sare un linguaggio ,·olgare. Io non esito, i11 sì fatte contingenze, acl esortarli a parlare come la miatnma l1a loro insegnato. Vi dicono di patire di emi-cranie mentre s i tratta di parestesie cefaliche; di soffrire di paranoja ~ à c.lo,re è in atto una pura neurastenia ; di un ' 'izio di cuore, che è quasi sempre una neurasthe1iia cordis, e così via. Speciali istruzioni va1n1110 date per i 111euraste1Ùci .sessuaili. Han.no iessi uno speciale conrt:eg·n o, che tal,·olta permette di diag1n osticMli, prima 'Che aprano bocca. I>allidi (in . genere .masturl-1atori) , con oo-li occhi bassi, èon lo sguarclo smorto timorosi, entrano 11ello Studio con cir' . ' <'ospezione e sono sobri nelle risposte; spesso n~n sanno come comi11ciare i mçconti dei loro disturbi, che poi si risolvono nell'er.ectio inconi, pleta penis o ne .. la ejacitlatio praecox. Prefe· riscono perifrasi, per qttanto vaghe altrettanto 1

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sig.nifi.cati ve : « è la natura che non va bene >) ; e: ho poco forze.. nella natura » ; « ho un po' di debolezza . a basso ». Rari qt1elli che vi confes- . sano che l'asta nell'accoppiamento non diventa rigida e che la catastrofe spinale si · svolge troppo rapidamente; Orben~, il medico, se non ·ruòle sciupare il suo tempo, deve senz'altro dimandare in modo netto, e con parole sia pure ·v<)lgari, in che consista il disturbo ~ sopratutto se dati da poco tempo o se sia congenito. Ùn elemento integrante della cat!l.11111esi consiste nel conoscere il risultato 9ell 'a11alisì C<)111pleta dell'orina e se sia stata prati:::a ta o 1~ 0 cli recente. Non i pratici possono Ji ciò niera'.ri- . gliarsi, ma i tironi, ai quali è ignoto che molti nefritici, diabetici o glicosttrici ricorro110 al medico per le cui sofferenze 11ervose (specialmente i dolori), lungi dal sospettare cbe la radice dei loro mali è situata in · o_rgani assai ·di ~ersi da quelli, da loro sospettati. Anche qui è necessario dimandare ai .m0J .iti il referto scrittò dell'analisi dell'orina; e insisto sulla parola scritto, dn.ppoichè i pazien~ in genere si affrettano a · ,lirvi ie;he l '2~alisi è · iusC'ita nor1oole, ovvero che ] 'orina era carica di urati; dei quali, come dei fo~ sfati, oggi è costume di preoccuparsi · (Fiuggi insegni!) non della presenza del glucosio, dell'albumina e dei cilindri granulosi. _!\. ané tSembra oh e anche nelle Cliniche il modo di 1~accogliere e di snocciolare la catamnesi ' in iscuola non rappresenti l'ideale per l'insegnamento. Ba6ta legger,e la 1primia .p arte delle così dette .storie, per ~ersu.aidersi che u11a quantità di notizie minuziosan1ente raccolte (e non sempre bene) è perfettamente inutile: le malattie intercorrenti sofferte nella prima età (i sacr0santi esantemi propri dell'infanzia e i m.ens~s uon mancano mai), l'odissea nauseante, (sit 'Venia 'Verbo), dell'eredità morbosa che giunge poco meno eh.e a Noè, una q11antità di quisquilie rifere11tisi ad un trauma di nessttn con,t o rubano un terzo 'al meno de l'ora de la lezione; mentre, solo qua e là lampeggia 11n sintoma del male o qUJalche punto importante etiologico. Q11esta .specie ~i omelia recitata - per Jo più dagli assistenti - con ft1lminea ttapidità alla presenza ' della disattenta scolare5ca, non reca: ialcun effiC'ac~ contributo allo scopo che ci si prefigge; cioè di stampare ben~ \\ella mente dell'uditore i punti fondamentali della vita anteacta del paziente, riducendo tutto, per dirlo con frase aritmetica, al minimo comune multiplo. Ma un difetto capi tale, non inferiore al precedente, dipende dal~ l'arbitraria distinzione della catamnesi in prossima ie remota; frutto spesso G.ei pregiudizi del paziente, se non del 1nedico. Es~a tende a far credere che alcuni sinto1ni non abbiano relazione 1

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con il processo morbosi) in· atto, 1nentre invece i: proprio 1'oppos to. 'falvolta anzi è impossibile stabilire le colonne di Ercole fra una malattia antica e q"tella, diciamo così, in atto. ·Chi -;offre, a ten,eris itng ·u. i culis, ·di neurosi ad idee :fisse, con \endenza all'autoaccusa e agli scrupoli morbosi può, in determinati periodi 1 della vita , presentar e· il quadro di una ,rera e propria mel~nconi a, senza essere in grado di -;tabilire quando questa si siia iniziata. È sufficiente, infatti, un temporaneo abbassarsi' dei poteri critici, per passare insensibilmente dalla i1eurosi alla malattia mentale. Luminoso esempio clell 'aforis tna : << 1iatura nil fa cit p c·r saltus », per r1uanto vero, altrettanto ignoto ai miopi dell 'intelletto. Lo S l oriografo ha invece il dovere di insistere in pa1ticolar morlo sulla successione di tutti i dis'"urbi che hanno preceduto il male, dei loro attrib-ltti, del modo con cui si sono svolti, del loro esito, degli usi (e degli abusi) dei ri-1nedi presi ~l paziente e degli effetti che hanno prodotto. Così .soltain to v~ s alveirete da.11 'aculeo della frecciat a, con cui una donna di spirito, or volge più di t 1n1 secolo, pungeva gli sc.ienz.iati dell'epoca : il était un sa-vant et poiirtant pas bete!

piti da influenza. Pertanto gio\·a continuare nella raccolta di fatti e di esperimenti con 1'intendim:ento di contribuire a rendere meno disagevole la ·viia clie OO\rirà portaire alla sco.perta della verità. •

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O SP EDALE :lYlILITARE DI RISERVA - REGGIO CALABRIA.

Rieerebe batteriologiche nell'espetrorato e nel sangue di individui atletti da inOoenza p er il dott. PIETRO

TIMPANO.

Sembra che dal punto di ·vista clinico, la malattia che h a avuto una così rapida diffusione in Ettropa ed i11 molti .p aesi d'oltre Ocea.no non a bbia ci.reato JlJQtevo1i diJve rg.enze : in massima si ritiene trattarsi dell'antica influenza . È fuor di dubbio, però, che non poche malattie sviluppatesi in persone colpite da i11fiuenza e spesso an che in persone rimaste indenni sono sta te confuse co11 questa, e che certe gravi complicazioni banno sollevato seri dubbi diagnostici. I l problema che presenta 1nolte ed aspre difficoltà è, i 11Yece , i 1 i)roblen1a etiolog.ico . Forse le ca1Use principali che han110 ritardato il progresso degli studi etiologici so110 date dalla scoperta del bacillo di Pfeiffer, che è stato considerato da molti co1ne l'agente specifico dell 'i11fiuenza, e le diver se con dizioni di esperimento in ct1ì si sono pos ti gli stttdiosi per dare o nega re ,-alore ai germi che spesso sono riusciti ad isolare dal}'espettorato e dal sa11g 11e degli individui col-

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Nell'agosto del 1918, in occasione dell 'epidemia d'influenza veri:ficat.asi a Rosarno ·e a Lau· .reaina (Caltabria), intmaipresi alcu'!le ricer,che batteriologiche per incarico della Direzione di Sanità. D.ue •\'loLte T·i1uiscii ad i:sohtre d0ill ',e sipettoratn degl 'infermi · un bacillo simile a quello descritto da Pfeiffer, con la differenza che si presenta"·a un po' più corto e più tozzo e con le estremità più intensamente colorate. _t\ltre ·volte, invece, potei ·i sola:re i.l di i)I,o oocco di Ftrankel. Più tarori, quando la medesima epideu1ia divan1pò a Reg· g io Ca1aib.ria e n·ti:merosi i n.fenJ.ni sono s.taiti 1"tlroverati nell'Ospedale Militare di Riserva, ho potuto còlnpiere nell'annesso Laboratorio Batteriologico nuove e più accurate ricerche, col cbs ta;ntie p.r oposito di vedere g uaùi sono i g~m·i che più frequenteme11te si trovano nell 'espettorato, e nel sangue di ii1dividui co1piti da: in.. fluenza, e· se possa a tali ~ germi attribuirsi un qualche valore patogenetico. . I casi da me studiati batter~ologicam~nte sono 2 1, mentre lo studio di p arecchi altri è in corso. Dei 21 casi, 1 2 sono s tati scelti tra quelli in cui predominavano i fatti .polmonari (bronco1POiln10nite •c on e51p.ettorato emo rragico o semplicemente muco-purule11to·, quasi sempre ~bbon­ ~ante, epistassi, dolori al dorso, . pesa11tezza agli occhi, qualche volta emorragia · polmonare, temperatt1r a 38-39 1 / 2 , adi11a111ia, talora tumore di milza, lieve albun1inuria) ; 4 casi con scarsi fatti bronco-polmonari e spiccata s~ndrome setticemica (dolori agli arti e al dorso, cefalea, epista~si, febbre continuo-ren1ittente con elevazioni a 40-41 1preceldu.tie da biriYidi e remissioni accompagnat·e da sudori, note·v ole adinamia, polso piccolo e molto freqt1ente, talora emorragie cut anee, spesso entorroragie , tumore di milza, a lbuminuria); 5 casi con s~arsi fenomeni bronchiali, febbre a 37.5, 38, dolori alle braccia e alle g l(lan.b e, .pè5lamtezza agli l()Cchi, epis tassi tail,rolta notevole, coriza, faringite. I risultati batteriologici, desunti da numerose P._rove culturali isolanti", che tralascio di descri- r ,·ere per brevità, si possono. riassun1ere così : 1° gruppo : L . . . S ... ; L . . . O . . . ; G .. . L ... ; F . .. , N ... ; G ... S ... ; F ... G . .. ; -~··· L ... ; M ... G . .. ; N ... A ... ; L . . .. T . . . ; M . . . . . . ; F . . . M . . . ; nei quali le ricerche so110 st ate istituite soltanto nell 'espettorato . 1

NOTE PREVENTIVE.

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IL POLICLIN1CO

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sezIONE · J.>RATICA -

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Reperto. microbico : cocchi rotondeggianti od ovali, spesso lanceolati, riu11iti a dtte o a catena breve. Colorazion1e : si coLoria faciilme,11t-e ~e Tesiste al • • Gram. L'inoculazione sottocutanea nei conigli produce setticemia. La morte dell'animale si è avuta dopo 36 ot'e'. J)aù .samg1ue del roniiglio ho ~1to di nuovo il medesimo diplococco. , I caratteri morfologici e culturali e la prova nel coniglio dimostrano chiaramente che si tratta del diplococco di Frankel, b) L ... O .. . , G ... ·L .. . , F •.. M ... Sviluppo molto · stentato delle culture in .agar semplice, più rigoglioso in agar-sangue. Rieperto .micirobico : 1baciLli 1b revi, UJn po' tozzi, colorati più intensament~ alle estremità, isolati • o disposti· a due o a filamenti. corti, Col-0mzi.Q111e : s i oolor010ç bene tr.a .t ta.ndoli .p er 15 minuti con fucrina carbolica diluita, o per 20-25 minuti con il liquido di Loeffier diluito. Non .resistono al Gram. L'inoculazione sottocutanea nelle cavie produce lievi reazieni · locali, nessuna reazione iD?-portante generale e negli organi interni. . e) L . . . S ... , N . . . A ... , F . . . G ... , A ... L .. ,, M ... G ..• - Reperto microbico: bacilli corti, tozzi, spesso Dvali, isolati o a catena breve, icon j due poli intensamente colorati e uno spazio centrale incolore. Colorazione : si colorano con tutti i colori di anilina, meglio con la fucsina fenica diluita o col bleu di Loeffier diluito. Sono Gram positivi con difficoltà. Le 'inoculazioni sottocutaflee n~lle cavie non producono sensibilj ·altera~i0hi locali. Produeo110, · i Ili\11eoe, !lL11l8: ,s et/tkemia .oom.p atiib~l e aon Jia. vii ta degli animali. à) L ... , T . . . - Reperto microbico : cocchi di varia grandezza, genei:almente .piccoli, rotondeggianti, disposti a due, più spesso a quattro, talora a ·catena breve od isolati. Colorazione: si colorano.. con tutti i colori di anilin~ e resistono al Gram . .; L'inoculazione sottocutanea nelie cavie produce reazioni locali : iperemia, lieve suppura"' zione, e reazione generale: setticemia. II0 .gruppo : Z . . . F . : . , S . . . L ... , B ... N ... , L. . . . M ... , neì quali le ricerche sono state istituite nel sangue, giacchè, come si è detto, hanno presentato scarse manifestazioni bronco-polmonari ed imponenti ·manifestazioni ge1;1erali. Reperto mieroico : ba~illi corti, . un po' tozzi, a colorazione bipol~.re ed uno spazio ·centrale incolore, come nei casi .e) diel I gruppo. 2

Ooa.101iaziOlll'e · 1e pl10Va · 1Sftl.~·!i amdttn~li come ···~·-: ccrsi. e) del 1° gruppo. . .III gruppo : P . .. , L ... , lVI ... , G 1 • • C . ~ . T . ~ . , B ... . F .•. , V . . . S • ~ . , nei qual~ . Je ti-. ceriche sono state istituite nell'espettorato, · 5 a) P • . , L . . . , M ·. . . G . . .·, Q ., . . ·C , . . _ u V. . . S ~ . . __:_ R eperto microbico : non è stato . potuto 1solare alcun germe di particolare · inte-. resse. · b) B . . . F ... ___, Reperto n1ic1·obico : baai-lli aventi caratteri morfologici culturali e. tintoriali identici a quelli descritti nel II g·r uppo.

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Du11que · s11 21 casi, 3 volte sono riuscito · ad: is0La1re il di:p.10.00000 di Frankel; 3 voJte un 'bà- · cillo a'• 'ente car.atteri morfologici e culturali' si· mili al pseudobacillo dell'influenza descritto da '· Bruschettini ; ro volte u11 'b acillo a colorazione bipolare (6 volte dall'espettorato e 4 volte da l sang·.ue) ; I rvolta •U.n mic:rooocco tebra.g.eno. La p1resenza del id i p.locooco di F1r~1k1e1 ne llo· e51p.etitorato di rinidividui oolipiti da influ·e ni;a i1llOt11 può recare tn.eraviglia. Dimostra semplioemente come non sia difficile attribuire anche a questo germe lo s,1iluppo di moltE7. polm~niti che·_ c:;omunemente si chiamano « polmoniti da influenza » . Il fatto non' è nt1ovo . Il Ribert, il Pinkler, lo Strrumpel-1, il 1C1ell.i eid ialtni .ri.11e varono come nellè epidemie d'influenza, molti casi di polmonite erano dovuti · precisathénte al pneunioèoccb e t alora allo streptocoéco. 'I:>'altra parte è ~to cp1ne il dilpococco della polmonite sia molto. diffuso nell'ambiente e come trovi negl'individui col~ piti da influenza un favorevolissimo terreno di .sviluppo. Di .di·ffiiei1ie .ill1•t erpxetaz·iouie è :iù baicillo dia mie· isolato 3 volte, avente caratteri· morfologièi e cu.ltuimli s-imd:li a 1quellri. 1d1e.l baoi.lil.o 1cl esc.ritto da Brusohettini. Si tratta del cosic1etto « pseu.aobacillo dell'influenza »· prossimo. · al baci1'lo ·. Ìsblato la prima volta · da Pfeiffer? O si tra tta! sèm~ pre, n1algrado le lievi differenze morfologiché è culturali, del bacillo di Pfeiff er ? · O s i tratta, infine, del bacillo a colorazione bipolare, di 'cui dirò appresso, osser·vàto in una fase ev0lutiva di·v ersa? Il bacillo a colot~zione bipo1are, che hd ·pat11to isolare 1con maggiore frequenta dall'espetto1iato e dal sangue, somiglia a qi_iello descritt@ aa cj,ai~..ri te da ~C11aiuai-I.g.11aiacolo. · Tiale b a1òil,l1ò a:imt si trova nell'espettorato e nel ·sangu-e . dì_' in-di-=·vidui affetibi d a .altre m ail.Jart:tiie . .Sembra e.he ufi bacil·l o simiJie .sia .strato traviate arnohe · al1b:·o:ve. Se .noo enro, '.il ,Falbozzi oo1ù 'ISttilt.111to ·cli Ainatom1a Piatdlogic.a di Nirup.oli ie Jil 1Catpp.ehlani ~11 '0sp~le Cotugno hanno isolato e descritto u11 b aci11& I

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IL POLIE!l;IN-ICO

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[ANNO XXVI, FAsc. 7)

· 2°) La cura non i'nter'Uiene semjlre neLL'o,ra buona, malgradd lo studio accurato della cur'Va termica. • La iniezione intramuscolare, infatti, non arriva sempre in tem'po per impedire il manifestarsi del nuovo accesso; il quale o si presenta solo attenuato o addirittura . . della stessa inten." . sità dei pr~edenti. 3°) La cura non inter11iene mai nella dose niassima parassiticida, e diretta11'iente net sangu8.. Infatti, per via intramuscolare il chinino arriva nel sangue a dosi frazionate, di assorbimento; La sua reazione · nelle urine si constata ancora dopo 48 ore. Pare dimostrato clie il chi- · nino somministrato a piccole dosi, piuttosto che • uccid~re 11' parassita non fa che arrestarne, solo, la evoluzione riproduttiva. Non è ~nverosimiie ammettere, allora, che la iniezione intramusco• lare arrivi solo a ·distruggere in parte 'i parassiti esistenti, limitandosi ad arrestare la evoluzione degli altri .

simile all 'avisettico, e 1'Hirschibruch in Germania ha descritto di recente un germe simile a quello dell'influenza dei cavalli. Questi reperti, che hanno dei caratteri di somiglianza fra loro, potrebbero acquistare, durante l'attuale pandemia, una qualche considerazione. Ma non è lecito ancora azzardare giudizi ed . assegnare a questo germe un valore patogenetico determinato. Occorrono più numerose e complete indagini di Laboratorio per affermare o negare l 'importanza di tale reperto batteriologico dal punto di vista dell'etiologia dell 'infiuenza. Il micrococco tetrageno, isolato da me una , sola volta dall'espettorato purulento abbondantissimo di 14 . . • T . . .. sembra essere il cc microCOCC'llS tetr.agenUJS 1~ptious ». TraJ,e 1o fiairétbbei.10 ritenere i caratteri culturali e morfologici e ·le alterazioni osservate negli animali da esperimento. Questo germe è stato più volte isolato <laJl 'espettorato dci ti&ici, daJle SUJppU'!'aziJOni e peinfuw dallo spù:to degli ioo~vii.dui 1S1aJ11i, e non .avrebbe, perciò, importanza speciale.

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NOTE E CONTRIBUTI. 1NP2RMERIA. STAZIONE 1DROVOLAN1'I G. MIRA GLIA

LeTIniezioni endovenose di nella malaria

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per il dott. NICOTRA ANTONINO cap. med. nella R. lVIarina (r) .

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Da anni avevo adottato, come metoqo dì cura nella malaria, le iniezioni intramuscolari, praticate da quattro a sei ore prima dello inizio dell'accesso febbrile. Almeno, credo, nel 70 % dei casi avevo delle recidive a breve scade11za. A mio parere le ragioni della in~ert:a. azione del chinino, per iniezioni intramuscolari, o per somtninistraziofie gastrica, possono riassumersi • nelle seguenti : 1°) La cura non ·interviene mai precoce-

mente: Difatti, onde stabilire l'ora buona per la iniezione, il medico è costretto ad assistete inattivo ad una lunga serie di successivi accessi; il grammo di chinino, che, iniettato al primo acccesso febbrile, avi:ebbe trovato solo una generazione di parassiti, dopo vari accessi ha da 3ottare contro svariati cicli parassitari. (1) Cfr.

hiale 1, (1e)

Annali di Medicina Navale e Colofase. nov.-dic., 1917. 1

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· L'azione del chinino è esclusivamente parassiti ci da: Questa azione svolge solamente quando trova il paràssita libero nel sangue, ossia dal momento in cui esso fuoriesce per la deiscenza dei vecchi globuli rossi_. Verosimilmente, quindi, · il chinino per via intramuscolare, quando riesce • a prevenire il nuovo accesso, trova già liberi nel sangue, e distrugge i nuovi merozoiti priina d ello inizio della febbre. I Ho cominciato allqra a sperimentare· le inie- · zioni . endovenose di cl1inino praticate . un 'ora prima circa dell'inizio. della febbre. . · Notai che con tale metodo non avevo recidive, però era sempire necessario attendere )ungamente, per lo studio dell'ora buona della iniezione. Sostituii allora ia metodo della iniezione endovenosa in apiressia con la iniezione endovenosa durante l'accesso febbrile. · La · febbre, infatti, ci esteriorizza manifestamente un periodo ' certo in cui i merozo~ti vagano liberi nel sangue. Il periodo febbrile rappresenta, quindi, il migliore momento per attaccarli con forti dosi di chinino. La malaria nelle sue prime manifestazioni non è che una malattia esclusivatnente del sangue, e più precisamente dei gilobuli rossi. Non c'è migliore via, quindi, per agire sul sul ·parassita, che la via endovenosa: credo che in nessuna altra forma morbosa la via endovenosa possa avere indicazione più razionale che nella malaria. Per essa nel momento buono (il periodo febbrile) il più precocemente possibile (al primo


[ANNO XXVI, PAse. 7]

S2ZION! PRATICA

203

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grado tre iniezioni, pu,) ~ot1siderarsi, probabildi recimente, come un caso non riconosciuto, . diva a lunga scadenza. . Mi è parso utile per . le forme esti vo-autun. . nali praticare dellè iniezioni a dos~ più forti • Ho cosi curati, durante questa stagione mala(gr. 1.25). rica, più di .u n centinaio di casi. In alcuni casi, a prevenire la elevazione terSettantacinque di essi ho potuto seguire sino mica, che suole in qualche caso manifestarsi ad oggi, notarne il grafico della. temperatura dopo sei o dieci giorni, e a scopo di bonifica, giornaliera, e il grafico della temperatura orq.ria ho somministrato una soluzione di bisolfato di dopo la iniezione. chinino in acqua clorofor·mica e zucchero, alla Riporto senz'altro, i risultati ottenuti : dose di 2 o 3 grammi per giorno, e per un ' Su trentuno casi <li terzana primaverile nesun periodo di dieci giorni. . . suno è recidivato; Una impor~anza .n otevole, credoJ abbia il mosu undici casi di terzana estivo-autunnale mento ·]n c ui, sempre durante il periodo febbrile, ·dieve esser praticata l 'l~ezion~. uno solo è recidivato dopo qualche settimana, malgrado tre iniezioni endovenose ; Il momento migliore ho osserva~o esser quello su ventiquattro casi di recidi ve a b;reve che va dallo iniziò della febbre al suo aème~ / scadenza nessuno è recidivato; Praticata in questo periodo ascen:dente, la su nove casi di ·recidiva a lunga scadenza curva termica co11tinua il suo decorso ~egolare senza mostrare alcuna reazione termica, ' che da e .a ciclo irregolare cinque sono . . recidivati. . In un certo numero di casi ho constatato nna qualche autore vuole attribuirsi ailJa azione re• lieve elevazione termica al. sesto o deciim o gi~rno attiva propria del chinino sui parassiti. Nessuna differeJ;Iza presenta, infatti, il condalla iniezione~ Poi più niente. Si ~ seJ?:ipre .tratfronto tra la curva termica oraria di un accespo tato di pochi decimi di temperatura (37.5 - 38.5), della ct1ra, e quella di un acdella durata di poche ore, e qualche :volta solo di senza 1'interve11to • cesso durant.e il quale viene praticata la iniemalessere e qualche brivic;io, senza. elevazione sozione endovenosa. tern1ica. Non ho considerato nella statistica . . praesposta questi pochi decimi di febbre, quale In nessun caso, poi, l'aoce~so in corso è stato una recidiva. troncato per azione del ·chinino. Nel · maggior. numero dei casi ho praticata Nei easi, i·n cui ho praticata. la iniezione d,_ solo· una inieziòne endovenosa durante il primo l'inizio del brivido o ai primi decimi di tempeaccesso ratura (37.2 - 37.5), questa aveva, qua;lche vol. febbrile. l~aran1ente mi è occorso di prati~~re due iniezioni, e pochissim~ ,,olte tre. ta, una defervescenza, con ~n p~riodo, quindi, , Bisogna tenere in osservazione il malato p~r un di apiressia della durata di qualche ora. La paio di settimane, e aggrédire subit~, al prin10 temperatura, quindi, risale per raggiungere un • manif~starsi di un nuovo accesso i parassiti acme come negli acc~ssi precedenti. Questo circ~l_anti, con una seconda iniezione. : modo di comportarsi del chinino versato in cir. . Poçhe volte nelle terzane primaverili primi- ·colo ai primi decimi di febbre o, all'inizio del tive è stata necessaria una seconda iniezione. brivido, ricorda da vicino l'azione del chittino In questo caso l'accesso recidivànte si inizia ·versato in circolo in periodo di apires~ia una con notevole ritardo e attenùato. Parrebbe, quasi, ora prima dell 'ì11izio della febbre. che due generazioni di parassiti a-qessero conL'iniezione, praticata, invece, nel _periodo di. tribuito a dare gli accessi febbrili precedenti; scendente della curva termic.a, e specialment.e e che di esse una sola fosse restata iattace'ata dalla · durante gli ultimi decimi di temperatura, mi è prima iniezione endovenosa. parso che non abbia risult'ati altrettanto sicuri, . ' Capita, in,•ece,. più facilmente _dover ricorrere quanto quelli ad iniezione praticata nel periodo alla seconda o alla terza iniezione, nelle forme ascendente . subentranti o quotidiane e nelle recidive. Men. Forse perchè già allora maggior parte dei tre, però, l~ prime possono ancora guarire, per . nuovi merozoiti sono penetrati dentro ai nuovi le recidive, .specialmente a lunga .scadenza, la globuli rossi. guarigione diventa più incerta, come dimostrano Comunque, la .c urva termica . non ha alcun i nove casi di recidiv~. a lunga scadenza sopra sbalzo per azione del chinino. Essa continua reriportate. , golarmente la sua discesa come negùi · accessi Il caso di estiva autunnale primitiva sopra ciprecedenti. Ciò dimostrà ancora di più la inetato, e. recidivato dopo qualche settimana, malsisteJiZa di una reazione propria da chinino.

accesso col quale si presenta 1, ammalato) si può iniettare direttamente nel sangue - la dose . , massima di fatmaeo parassiticida.

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IL. .POLICL'lNIOO .

XXVI; FAac. 7] .

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o, come sembr~ più ptobabtle, azione di altri batteri associati a qu~lo della .influenza. 1 Concludendo : · · I fenomeni cardio-vaseo~at:i delle forme gravi · Una, due, o tre iniezioni endovenose di : un di influenza sono simili a quelli di altre infegramì ·cli chinino, praticate durant'é il periodo zi'oni gra,1i. Il cÙore in qgni processo febbrile febbrile, debbono guarire tutte le forme di: mareagisce . a t~e difJerenti sti1noli : .aumento della lari.a primitiva, e forse anche di recidivà a ·brève temperatura, tòssine prodotte dal .microbo, .inscadenza. · ' 'asione diretta del cu.ore da parte .del micror· Esso metodo ha sugli -altri il vantaggio di ganismo patogeno. Quest~ .fatt<1ri passono espermettere un intervento precoce ; di agire clisere presenti. in vario ·grado i1ello stes5o paretta'm ente -nel sangue sul parassita· colla dose ziente . massima di chinino ; di non dare alcun disturbo Qttando c'è pericolo di vita i fenomeni car.. . ali 'ammalato. · . . dia9 sono, m9lto caratteristici. Le gote dell'in..fubQ.Tichiamo volentieri questa nota, in quanto.. fiermo sono pallide con ·u na leggera .tinta·. bluaac~oglie in breve desèrizione elementi di fatto stro, le labbi:a sono cianotiche, la tachica:tdia ' molto significativi. Facciamo qualche' riserva ràggiunge. 130-140 ·batt1ti a~clie quando la témsulla portata pratica e sul · significato assoluto peratura non è molto alta. Il pqlso stesso dapdella conclusione. · ' prima è ,piel}o, ma. del>ole, più tardi diventa picN•ota della redazione. .. . . . . . . . -· .. ·- .. -- -- - - - - --- -colo, :filiforme, ciò · ·cp.e c9stituisce · :µn segno. di .. • cattivo a11gurio. Il volumè del cuore stesso au• ... menta leggermente, - i . to~ diventano deb?li ed oscuri e. . talvolta si ltanno. veri rumori sisto1ici. . . • . . • • • • Questi so~o i fenomeni che indicano p~ricolo · MEDICINA • . di vita nei casi di bronchite, pttlmonite e bron• ... • I .. ' co-pulmo~te influenzal~ e che di soli_ t o sono Le ·eompUeaziool ·eardiaehe dell'lnOueiÌza. acèompag.tiati. da _,delirio , ed incoscie11za~ .. ... I:l qttadro sintomaJtico ~n realtà non è la espres· (J. 'MACKENZIE.' Th.e Practit.iotier·, 1919, n. 1). . . ; ione ~elusiva di . uù'~ff~zion; ~el . cuor~, dei Gli effetti della influenza sul cuore sono nella pulmoru o del cervello, ma e l '1ndice di un~ , maggiotahza') déi casi analoghi a qu~lli prodotti intossicazione di questi differenti ~is~-émi. È perda altre infezioni· ·a -decorso favorevole : :·tàchicar- ciq che la terapia diretta , esclus~vamente a tener di :i, leggèro alimento di volume,. eventualn:iente su la. forza del cuore spesso ris11lta inefficace . . tumori · sistolici. Se si te.n gono presenti le gravi aesion.~ mioI Ma si ·h~:µno èasi· nei q.ua:li l'esito n6n è fa- cardiche cb.~ si riscontr.a no in tali casi all 'att'\'Otevole ed aillora il cuore è · gravenieµte :col-. topsia si spiegherà come . tutti i cardi~lonici, la pit0. In tali casi veramente il ·c•uore non ·è il striènina, la caffeina, 1 ~oiio · canf.orato ed ratiche solo organo leso : i disturbi cardiaci formano un la digitale rimangono talvolta .senza alcun ~felemento di un comples~o s~ntoinatico infettivo fetto. · · · nel quale hanno· ·una ·parl:e più· o meno imporNeLla influenza le alt.emiioni non ·sono limitante t11anifestazioni a carico dell'albero respi- tate al cttore come avviene di solito. nelle inferatorio e del sistema nervoso. Tuttavia i fatti zioni reumatiche, nè sono stati ·osservati casi card.io-vascolari, anche quando _altre localizza- di ìndiviclui guariti dall'influenza~ nei quali siazioni dominano il quadro .sintomatico, sono sem- no residuati vizi valvolari. Si possono, è vero, pre molto · notevoli e costituiscono l'indice mi- ' 'erifioore pericarditi, endocarditi, miocarditi gliore per apprezzare lo stato del paziente e insieme a localizzazioni pulrnonari, nta quando ciò si avvera ila ·tossi-i11fezione è così profonda dare un giudizio prognostico. • Tenuto presente che neJ.la grande maggioche il paziente no11 può 'sfuggire alla _morte. . Può darsi eh.e 1111a miocardite sia i·l fatto iniranza dei casi la influenza segue un decorso ziale della influe:nm, 1na si tratta di casi rari piuttosto lieve e rapidametite volge a guariche spiegano le morti improvvise durante le gione, vien fatto di pensare che 1'agente patogeno nelle circostanze ordi11arie non è molto pandemie influenzali. Dt1rante un attacco di i11fluenza può verificarsi dannoso ed è incapa-ce cli determinare processi anchè il blocco del cuore . Nel 1901 1'A. osservò bronchitici o pulmonitici. Quando queste comi~ un paziente che di tanto in tanto la freque11plicazioni si manifestano è evidente che interm del polso si riduceva fino alla metà del nuvengono altri fattori : speciale sta.to dell 'orga1tlsmo che reagisce in modo particolare all' a-· mero dei battiti, meutte iJ tracciato del polso gente microbico, $peciale vintlenza del germe, · gittgulare dimostrava che il ritmo auricoJare ~

sti.NTi· E-'RASSEGNE.

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(ANNO

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XXVI, PASC. ?]

SKI<»rl PRA'fICA

continuava in&sturbato. Si tratterebbe di una eccitazione tossica del vago. La influenza. · non -pare che. produca effetti più gTavi in indi,vidai già affetti da m3:1attie cardiaébe. croniche. ·· • I cardiopazi.enti, secondo la esperit7nza dello autore, come nel tifo così nella influenza subiscdno la infezione con le medesime reazioni di individui sani. Ciò cG>nfermerebbe la tesi ·che il virus influenzale di regola non produce un veleno deprimente l'attività cardiaca, e che quando nella influenza si presentano disturbi ·cardiaci gravi intervengono àltri fat lori. La grande maigioranza dei pazienti superano il periodo febbrile della influenza senza alcun sintomo di alterazione cardiaca, la loro gttari, . gione è rapida e completa. Anche coloro che· sono costretti al lavoro dur.ante l'attacco influenzale o sono costretti a riprenderlo prim:a che la febbre sia cessata non ne risentono in genere alcun malie. Quando in tali . condizioni si verifica qualche malanno vuol dire che sono in atto altri processi morbosi ~ome, ad ès., la bronchite. Tuttavia vi sono anche individui i quali pure avendo avuto un attacco influenzale non grave hanno una convalescenza lenta e protratta talvolta per mesi ed anni. Qttesti pazienti lamentano spesso disturbi a carie<> dei cuore, palpitazioni e dolori prècordiali; accusano facile esa11-: ribili tà al lavoro, senso di stanchezza. Questi disturbi però non sono dovuti ad una 'debolezza del cuore. Sembra-niuttosto .. che siano una manifestazione della intossicazione generale dello l'organis1110. Infatti esaminando accuratamente 1'ammalato si rilever.an110 altri sintomi. Oltre a~ senso di stanchezza, di facile esauribil1:tà, di do: lori. precordiali, si trovànò affanno dopo sforzi anche leggeri, t achicardia leggera spontanea e ·sopra tutto dopo movimenti, aumento del volume del ~uore e qualche volta edemi alle ~am­ be. Menta1mente si rileva ·uno stato di depressione irritabile. Frequenti sono pure le vertigini. Qttesta sintomatologia è ia rapporto con una intossicazione del sistema 11ervoso centrale. Questo nella .intluenza' sut?i~cé . l '0zione di potenti tossine. Ciò è dimostrato dal senso di 1na- · lessereJ dalla· depr~ssiqne ·. e dailla l rritaf>iiità · del · carattere. Cosi si., hanno disturbi · vasomotori di . . cui è ttn indice la suscett~bilità della circolazione perif~rica : mani e piedi continuamente freddi, freddo persiste1~te dop.o un'abluzione fredda, atro~amento persistente delle parti ~ottoposte . all'azione del caldo. Analogamente i paziienti che permangono qu~lche te1npo in ambie11ti caldi cadono in deliquio, o si esauriscono r·a pidamente o cadono sve11uti c19po sforzi . Ciò a, r,de11e per-

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.. chè il sangue tende ~ ·§1.CCUmll;l~arsi nei ·' 'asi pe·

riferici degli arti e nelle vene dell'addome con la conseguente anemia del cervello, donde senso di mancamento e sincopi. . . . · Questa speciale debolez~ va$omotoria dà ragione del mod~ di produzione dei' segni attribuiti alla debolezza cardiaca ;· affanno, palpi~a­ zioni, dolori. Questi ultimi hanno •un carattere • grav~tivo,. 1angoscioso e durano per ore,;_ possono essere _prodot~i ~agli sforzi, ma si venficano anche nel riposo, e ciò in rapporto ailla loro origine tossica. Spesso sono acèompagnati da iperestesia della cute della regione precordia.l e. Ciò premesso· non è dubbio cne lo stato aste~ico postinfluenzale non è del tutto di · origine cardiaca, ma è in rapporto' a Ul10 stato .tossico di tutto l'organismo, cuore e siste1i:ia nervoso compresi. Anche quando si trovano note.voli alterazioni a . carico detl 'apparato oardio-vascol~re, come tachicardia, soffi sistolici, dilatazione del cuore ed eventualmente extra-sistoli, 'esse non costituiscono segni di car~iop atia, ma . sqno semplicemente 1'espressione di' una 111al ~ttia generale ~lell 'organismo. Questi punti di vista ~anno notevole importanza per l 'indirizzo te~apeutico. Lungi dal raccom~ndare ttn riposo ass?ll?-to ·1'A. ritiène ch·e si debba consigliare un moto moderato all'aria aperta. Si deve tendere alla eliminazione dei veleni ecl a ristorare l'~rgaui. .' smo son1aticamente e !11~11talmente, e c10 11on si ottiene certame11te con~nando a. letto i _pazienti: Questi invece devono ritornare g radata, . mente alle loro o~c up azioni, quando non s~an.o faticof5e e . spiacevoli, r.accomandandogli di desistere quando si. manifestano ~ensi ·di stanchezza, affanno o dolori. , DR. • •

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CHIRURGIA.

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(WrLLIAM J. NlAYO. Sti,rg·ery Gyneç~ logy a1uì Obstertrices, 31p.ri.re 1918) . ·

p,j ù 1d~l 30 % 1de~ IOOIIltOrti negld 11to.mini ,ohie · godollJo. di ,UJll oorto grado. d~ civilt à si rliscontrano nel1o .Slbomaco. ·Il lVLayo. s i .chiede la ragion e di ciò ctlJ.ll~ che questa .1namifestazione partol~ii·ca :non 1è affa.t to comrme fTa ~ld aruiin;i~1li .o ;fra g.li · .'UJOlll[Ì'lllÌ ~rinp.it~vi, dlai ·9,~al1 . non . c.1 cli-

sti:ngue 1nies·s una diff1ere11 zia -essenziaJe secretiva o mieooan ica nella. f.u.~one o :ne.Ila struttura delk> ..st·cxmaco. Rilflettenrlo che illJOn vi è sostam<Z:!almen.te 11Je$SIUJ1lJa differenza fra. i ~tri cibii ~ , que1[i <leg.li iaJlllÌma.Jd .e degli u~mini ,primitivi e che ~~ solo fattore ieerto l1 el1a etiologia <liell e nieoplase {.IS) 1

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206

(ANNO XXVI, FASC. i]

IL PQLICLINICO \

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ma.lltgnie è uma itt-ritazione cron~oa, bisog.na pen-. .saTe, secorufu Mayo, ~e ~ causa si debba ricercare trelle masn11pokiziorui ~ qUJali i popoli civiilii ootitomettono d. roro ci.b i o llliel modo di assum&li. A comprovare qruest:o suo modo di pensare Mayo dice !Cli aiver osservato che i1 cancro della mamJmel.la è estremia1menite raro nelJle popo1aziorui Jè qua.li IIlOll cqp110no ..:il petto con .i.ndu~, ma go lasciamo esposto a.11'.aria. È q111jndi meribevole di es.sene 1presa .in considerazione 1'i pc:>ttès1 clhe siano ii cibi e le bevamde ~alde 1quel·l1e clie sopra1tutto !inducono quelle a1lterazkmi dei tessuti dhe precedono la lllleJOlplasia. Ne abbiamo del resto dei bellissimi esempi ·n el c.a.inoro dei futniaJtlotii e in quello che firequentemente colpisce alla regione iingruino-crurale iallcwne ip opol.azioni del Kiashmi1', le quali per jptrolteggensd daJ f.reddo potrta110 uno scaldirtlo ipieno di 1b:mg.ia aittiaccato davanti al1'adtlome; . ie iiindltne ine1 cancro che .spesso si osser:va .atle gam1b e dei tfuocltlsti. e llÌel camcroide cubalneo KÌ.elLa. faccia, Ja oosidetta « rma,la:ttia A ustraliana », che comincia sempre con una peculiare initazione della pe1le prodotta ~ calore ecoossiivo del clima.. È istato di~ iper mezzo dei t"a.ggi X ohe se un liqwildo entbra ,nieJllo stomaco quain.do questo è pieno d1 cibo, il n~q(\l~do, scorrendo 1rumgo qa pÌCCùla QU·t"ivatum irn rurtla stpec.i e di eanaille (canalicul!us gastricus) foa:nnato da 111.nia .speciale oon~e llllUSCo1iaire, !Passa di,..ettamente nel dUiC>c:Leno. Q,U0JDtdo si pell!Si che Jo stomaoo non ~·­ siede U'.ll epiit:e.lio ,paivilmenfuso straitificato 111è 'tlet'Vi senJsitdvii ohe ao ·p roteggiamo e . ohe [' 8511o/.o die!lle 1

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ukeri igai&tTicliie e dei ~i:nmrui iiinteressano ~a 1Pi0Cola CU1:VaJtUJra,, è [ogica a'ipotesi che esista un messo caiusaille tira i drue fatti. :&igua11do ial tratrt:almenfu l' A. 1111JS1site StU.lJa 11.€cessiità di !irnte1'Vlelllirre a1 più 'J?l1"6Stb possti.bi~ e ~iporta l'affenmazione di 10atunan che nel 95 % dei caisi 1è possib.i1e, ooll'esaime mdiok>gdoo, fa~ ditagitllO&i iprecocissti.me di cancrti dello stomaro. Mayio e.tede 1PrefetiibiJ.e ,l a resezione dello stomw:o a.1.JJa. tg13Stlioenterostomia a.n dle soltamto come i1lr tiervento a ' soopo pa11iatiivo, rtlon ostante la mortalità un po• rpiù e1eva:t:Q. Egli ritiene che non siamro anrom in grado dii gicudimre l 'ittropem.bilirt:à di i\111 caso oon sufifi~irenJte esattezm e cita · cimque suoi operati di .gasta:oen~tamia a scopo palliatico, i quali vissero ancora più di cinque anni dopo 1'intervento. L'A. si didhiaraoon.vinJto che l'tUJlce.ra. è Ja sargeDJte 'JX>OOtl!LiaJe del canoro dle11o stomaco. Qui'llili aippana fatha 1<:lia!gnosi di ulcera gJaSt·tioa bisogurerebbe inter, enirre oon uina ig.astroenterosto.mia meglio se ipreoedruta da 11.n a C31Utenizmzione del~ 'ulcera. s erondo il metodo di Bai'lifOUJr. Questo atto 1

opera~ivo dtiede iaJ.la ' Mayo tClimdc , um

morta-

lità de)1' I %· . ' Nel ca.n ero del 1piJoro Ja re.sezione a Ua seconda ma'lllier:a di Bi1lroth corrisponde abbastanza bene. N el.1e . ru1ceri oaitJJOOrigne più a1te iS11l corpo delùo &tom~o può essere d.indicaJta in qualche çaso u11a resezione segn:ilen.tale. Nei ca•o ori del piloro e della rpicoola oUJr1Vatura ohe f01,111amo ·ta gira.u maggioranza dei casj, i 'QI>erazJÌone di scelta. deve coDJsii.ste:re :nell 'escid.e re ampiamente e 1nel riundlfe

d.i1"iettamerut:e l'estremità '!'leCÌ·s:a dello stomaro colla parete del digiuno, oh~uden.do l'estremo centra.le del duodeno. Questo è run atto operativo eh~ permette una raipida e completa ·asportaz1one del tessuto 111eopliaistico ·rome rnes&U.n altro.· Questa aJJia.stomosi tienmim.o-la1te.rale-amtec<>lica ha i:nQltr.e il vainitagigio '5IU1 BiiH1otm II di essere mo1to più rapida e di ,petmlettere U111a resezione molib:> ·IP~Ù alta. dello stolillalOO, • poichè un'ansa dii digd.l\.l!n.o lunga da 40 a 45 IC'lll., 1pas50Jba initcxrno 'afilJ'omento e al oolon ltmsverso, ~ò essere a·n astomizmtrcr con un moncone dello stomaco anche mòlto alto. In nove casi della sua pratica il Mayo esegui unia resezione subtotale ldieLlo stomaco e in tlJ11 caso !fece ru;na ~zione itotaJe col mebodo dti Moynilhan, tt1eSleClaJtl.d ti!lls.iea:n.e roll.o stomaco 01llc~he un lbraitto ~i iesofu.go. Questo p~zientie gua.rl 1

oon una fU!llmonlallità sorprendentemente buona. Pa1"laaldo dei iti&ulitati ottbenuti colle qperazion.i oodioai1i rper mttinoma gastrico, 1'A. ci diice tlM di 65 pazienti operati di resezione dello st:omaoo dn 20 ia:nini, il138.6 % vi1Veva a·n cora tre 'a1111ti dqpo 1'irtltte!'V'lettlJto e rii 26 % cinq1t1e an'111i. dopo. Eg·l i presume che g1li _ailtri pazienti .sieno mor:ti in segu1to 1a urna .r~.idiva! - .:ma questo non/ è affatto rprovaito. Le ciifire oorriferite "\~.rebbero q·ui:ndi a essere oerlaimente l\lll po' più elevate. Quieste stlatistiohe si (Po.s.sooo paragonra1re favorevolmente oon quelle che &i dàmmo 111ella C'U4"a dei ca111JCri di ail.tTe parti del OO!r'po e dimostra!tlJO che il tratitaJmenit.o .radicale del oaooro .. dello stomaco ' sta alla 1pari col anoderno trattamento dei caincri in genemle. l\{ANFR~DO ASCOLI. I

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OSSERVAZIONI CLINICHE. Afasia motoria e parallsl del fadale eonsegoeuti r a gravissimo fraoma cerebrale: guarlgleae. Contribttto clinico del ùott. T. !SIDORI . IJ 'esposizio11e del seguente caso clinico dovrebbe essere preceduta e seguita da richiami cli nozioni fisiopatologiche del sistema nervoso centrale con speciale riguardo alle localizzazioni ed• ai centri encefalici. Sarebbe peraltro impru•

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[ANNO XXVI, FAsc. 7]

SEZIONE PRATICA

207

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denm per un medico pratico avventurarsi nel 1nare ·tnagnu.m di una n1ateria che ha tanti e così insigni cultori specializzati: . egli .. rischierebbe di 11on

uscir fuori 'del pelag·o alla 'ri'l.Ja. . ., J

Per tema qui11di di l~iar lacune, che guasterebbero o renderebbero incompleta la trattazione di u11 cosi vasto argomento, mi limiterò a ri ferire il caso osservato esponendo il mio modesto . modo. di veder~ sul me"ccanismo della meravigliosa guarigione, lasciando agli , specialisti e agli st11diosi di neurologia il còmpito di trarre da induzioni speculative la spiegazione del fenomeno, sop~tutto se la mia appaia errata.

• • da prima letta . mentalmente e con Set,.nt ev1o denti di comprensione, di. poi, col ria.cquisto della parola, verbalme11te e forte . Al momento in cui fisso qtteste l>revi note (22-8-1918' non si sono accennati fatli con,rul. . . . . ' . .. . s1v1, per cui s1 puo ritenere essere avvenuta guarigione con:ipleta senza postumi. .Per spiegare questa guarigione, che vera14ente ba del meraviglioso (a parte il . ratto di a'\·ere scongiurato la mening·ite e la meningo-cncefa.. li te), bisogna ammettere che nel nostro caso 11on vi sia stata u11a vero lesione del centro fasico-niotore e del centro del faciale ·od in ogni evèuien7,a la lesione sia s tata ben lieve, poichè 11on si sarebbe avuta nella contingenza in parola una completa restitutio cid integrum. È da supporre invece che la fenqmenologia osservata all'inizio fosse dovuta alla diaschisi nel sen~o di Monokow ossia a fenomeni a distanza dovuti· alle perturbazioni di qircolo ed alle reazioni flogistiche che un .trauma ·di tale entità doveva necessarian1ente produrre. Svanite lé ,,suddette perturbazioni doveva dileguarsi anche ]a sindrome eh~ ne era l'espressione. .. .Ben diverso sarebbe stato il caso se si fosse trattato di semplice afq,sia: allora si sarebbe potuto invocare l'azione vicarig,nte e suppletiva che esercita il centro fasico destro, come avviene frequentemente nei fanciulli. Questa e non altra parmi la spiegazione : ad ogni modo ho creduto mio dovere di non tacere coi colleghi di condotta di questo caso interessante per potere orientarsi, in contin~~nze analoghe, sulle i11duzioni prognostiche le qua.li, co: me è risaputo, costituiscono una delle parti più assillanti della medicina pratica. Castelnuovo di Farfa, agosto 1918.

La sera del 25 novembre 1917 viene condotto al] 'ospedale annesso a questo ambulatorio medicp-chirurgico uµ bambino· di 9 anni, C ... T ... di G ... , dom~cili~to_ a Toffia, il quale presenta: · a) fenta 1nc1sa (da colpo di scure) in corrispondenza della regione parietale sinistra 1 lunga c1n. 6, diretta obliquamente dall'alto al bass0 e da. dietro in a\ anti, interessante il cuoio ca· pelluto, il perici-anio esterno, l'osso parietale, le meningi, la sostanza cer,ebrale che esce dalla ferita e fa· ernia a traverso .l a stessa; · 'b) afasia ·motoria, stabilitasi subito dopo i] trauma; . e) paralisi de nervo faciale destro; polso 120, temperatura 37°-8. I~a lesione data da circ~ · 24 ore. Nulla a carico delle funzioni visiva, auditiva, "' gustativa, tattile; non paralisi, nè paresi degli · arti. Nessuna disfunzione degli organi interni; nessun accenno a convulsioni toniche o clo11icl1e. Medica.zione sterile senza sutura. Nei giorni seguenti rinnovazione della 111edi· f:'.atur~ a piatto: ghiaccio. Nessun fatto locale di infezione o irritazione me11ingea ed encefalica. La temperatura ·va giornalmente decrescendo finchè il 29 novembre il bambino è api'rettico. . Le condizio11i locali della lesione lentarnente migliQrano e la cicatrizzazione avviene dopo un ' lungo periodo di tempo (circa tre mesi) resiFr' attnra da strappamento dwando una cicatrice infossata lineare, lucida , p.e r il dott. ANDREA FERRI. anestetica. Co11tem'poraueamente guariva la pa· ralisi del Iaciale. · · · Il prof. Cesare Ghillini nella sua recente pubL~afasia .motoriia va gradatamente risolvendo: 'il bambino il '18 dicen1bre poteva pronunciare blicaziooe su « là guarigione della frattura del clue-tre parole (mam1na, Ro1na, Dio) mentre per- . collo femorale », parlando del meccanismo di , . maneva la pai~alisi del faciale. Ma via v~a la frattura, non ammette ! 'esistenza delle fratture rieducazione del lingt1agg·io progrediva sino ad da strappamento in conçlizioni fisiologiche, per • a'·ersi la restitiitio ad i1itegru·m. della ·f un.zione, quasi di pari passo co~ la risoluzio~e della pa1'impossibilità, egli dice, che le parti molli ralisi del 7°, la quale risoluzione precedette alpossano 'fratturare il tessuto più resistente, che quanto. il ripristino della favella. è l'osso. . Altri ammettono che il fatto possa avvenire, La guarigione completa della lesione e delle basandosi sopra descrizioni, esistenti nella letsue conseguenze morhose ft1 da me constatata temt1:1ra, di fratture causate da azioni muS<'o· con perizia giudiziaria dèll 'aprile 1918. lari violente ed istantanee in .individui, 11ei Da notare che il pic~olo infermo non ha mai mostrato disturbi dell 'intclligenza, la quale si quali sia per età che per costituzione non era .è rivelat~ sempre vivissima, nè della ideazio~ presumibile esistere alcuna alterazione della retie ': egli ha sempre ben conos-ciuto la s·c rittura, sistenza sèheletrica. 1

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IL POLICLINICO

. Un çaso capitato a me 14 ;anni or ~no, ma ancç>ra visibile e controllabi.Je, mi fa propendete per l'opinione di questi ultimi autori, i1ur ri·houoscendo che si tratta di eventti:alità rare nella • storia della traumatologia. ·

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Nel novembre 1904, un uomo di 27 ,anni si trova in bicicletta su sentiero bagnato e, c<J.usa 11no slittamento, cade sul :fianco sinistr<); a l motnento fa uno sforzo istintivo per evitare la cac111ta, sforzo col quale riesce ad a1jlnu1Jare quasi la violenza dell'urto contro il suqlo, che per di più era i·n quel punto erboso, perchè vicino ad ttn fo?So. Sentì però un dolore vivo in corrispondenza del gran trocantere, il iche non gli · i 1ripedì di risalire in 1tnacc-hina e di presentarsi a'll'o.spedale dove io ·ero assistente. Constatai cl1e un pezzetto d'osso a forma di scheggia si era s taccato dalla parte anteriore inferiore del ·g ran trocantere, laddove ha inserzione il muscolo ,rasto .esterno ed il piccolo frammei1to trovavasi stirato iii basso insieme alle stesse fibre d'in~erzione, mentre il gra:n trocantere presentava ttna supet:ficie di fratt11ra a margine tagliente, ove ·ta minima pressione riusciva dolorosa; non eravi contusione nè altra lesio11e dei tegumenti. Scarso era il dolore sponta11eo, poco disturbata Ja ·dèambulazione, ma ' il paziente, per 1?- ragione ~opradetta, non potè per pareccl1io t~mpo, decombere sul fianco si1iistro. Il piccolo frammentò si presenta tuttora come un osso sesa~ moide, mobile in mezzo alle p.a rti molli. · Dato che l'urto co11 tro il suolo non era stato forte, n è s u terr.eno molto duro, che non vi ·era lesio11e dei teg-umenti, io pensai ad unà frattura per distacco o strappamento, dovuta a lla contra~ zione muscolare di difesa al momento della ca. clttla; caso analogo a quelli descritti dagli 011tori, di clistacco parziale epifisario nei •pu11ti di iuserzione muscolare. In quello su riportato si pote,.·a escludere qualsiasi alterazione patologica dell'osso. Come può conciliarsi ciò coi dati teorici del \tVertheim, seconclo i quali l'osso presenta fra tutti i tessttti il a resistenza massima alla rott ura per trazione? Sembra chiaro anzitt1tto che il coefficiente di rottura non può essere rappresentato da una cifr a unica per il t ess uto osseo coni.patto e per quello pre,·alenten1ente spug11oso delle epifisi, 11el le quali si trovano· le sporgenze che offrono h ltonct presa a l] 'azione traen te. 111 seco11do luogo, · uench è io uon conosca le condizioni in c11i furo110 f ..1tte le esperienze cl1e cliedero al V\rertheim ìc cifre rip~rlate dal p1\of. c.-;.. hillini nel s uo la' oro, credo t11t tavia che difficilmente siano paragonabili a quelle che si verificano nelle fratt ure da s trapP.an1ento. È ov,·io trattarsi ia1 ques ti casi di ttn'azione i11 cui la \ 1iolenza è pari a ll..i rapic.lilà ; di t1110 .;catto n1uscolare o tendill l.'O ~ l)rc ,·ic;si n1:1 esc nr~i on e ; caratte ri!'tiche q nc•

[ANNO

ste che sono a tutto danno delle parti rigide, come I 'osso, e a tutto vantaggio di quelle che presentano un certo grado di elasticità : muscoli, t endi11i, legamenti . In terzo luogo, è probabile che 1 dati gli speciali atteggiamen~i che viene ad assumere un arto nelle evenienze suindicate~ si producano a zioni di leva, le . quali aumentino considerevolmente l' effetto della trazione tendomuscolare e legamentosa. • Sala DologDJese, Agosto 1918.

ACCADEMIE, SOCIETÀ MED-ICHE, CONGRESSI (NOSTRI RESOCONTI !'ARTICOLARI). .

Associazione medioo-ehlrurglca di Paler1no. Seduta del 29 lug·lio 1918. Presiede il Professore G IUFFRÉ. .

L'operaàone radicale ed i metodi di cura operativi eonservatlvi delle suppurazioni otogene. Prof. A. ZANCLA. L' A . tratta della operazione r adicale e della operazione conservatrice (metodo <li Heath) per la ci1ra dell.e suppurazioni otogene; discute l'applicazione dei due metodi e giung e a queste conclusioni. Non giova rispettare una cassa timpanica con pareti ossee estesamente alterate, con ossicini inglobati, o intaccati e parzialmente distrutti e.la vegetazioni fungose, cioè da un focolaio perennementè suppurante in "icinanza dei centri cranici. Constatate lesioni simili, il metodo conservatore diventa un non senso, ed è l'operazione radicale· classica· che si deve eseguire. . Invece nelle lesioni ossee della mastoide, anche estese, quando la mobilità degli ossicini è conservata e le lesioni timpaniche sono di lie';issima .entità, si ha la indicazione per il processo conservativo. ~nteressa adunque, per non andare incontro ad insuccessi, studiare bene il soggett~ prima di decidere l'atto operativo, porre subito la diag nosi ed interve~re prima che si sia costrettivi e.l a sintomi allarmanti. L'A. richiama l'attenzione sulle mastoiditi, che alle volte, anche gravi, decorrono silenziose, per cui gli interventi spesso riescono tardivi. Tenendo present-i queste osex:vazioni, 1'0. ha ottenuto notevoli successi nei numerosi casi presentatisi nel reparto dell'Ospedale 1nilitare cla lui di retto. I •

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XXVI, FASC. 7)

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[ANNO XX~!,

FASC.

7]

SKZIONE PRATICA •

Sulla vera e\11& • parl&fone della febbre palustr.e eontro la teoria dellà sua inguaribilità. Dottor R. IMPASTATO. L'O. richiamando ll11a sua comunicazione al Congresso Medico Siciliano del ì910 in Trapani, e dissentendo da ciò che ~bbe .a soste.nere il prof. Piazza-Martinì iu una precedente seduta de'lla Associazione sulla inguaribilità della m.alaria, afferma che la malaria guarisce. Accenna al metodo che egli ha usato nella sua priaitica ed aff~rma che i risultati della appropriata cura sono stati coronati da successo. Non ha la pretesa di dire cose nùove, ma insiste stùla cura antimalarica a base di iniezioni di chinino, c__!ie è la più opp~rtu11a ed efficace, ed

a forti dos.t .

Sul oosldetto grosso addome dl guerra. •

Dott. V. CESARn PIAZZA. L'O. valendosi di alcuni casi tipki occorsi alla sua osservazione, tratta ·di questa forma clinica che, come altre, la guerra ha posto in e\~c!enza. FermaJJ,dosi prevalentemente su tre casi, · egli· rileva i dati ·che seguono. Addome protruso in avanti, deformato egualmente così nei quadranti superiori come negli inferiori ; non si nota marezzamento venoso , 11011 ~dema della parete ; suono timpanico su tutti ·i quadranti ed in tutte le posizioni; lordosi 101nbo-sacrale accentuata ; perimetro addominale di poco ·o punto 1naggiore di quello toracico. Non ~i percepiscono rumori esofagei. _l\.lla palpazione: consistenza duro-elastica stt tutti i quadranti; nessuna resistenza Sf)QCiale; in un caso la palpazione sulla regione epatica ·è dolorosa, in un alt~o . la p.a lpazione sulla regione splenica suscita dolorabilità, esistendovi no. tevole tumore cronico di nù] za. In un caso l'aia epatica è • ridotta alla. metà dell'ordinario; in un altro. è di n1olto •aumentata. Nei tre casi il torace, di forn1a cilindroconica, ·. è permane.n temente .in .posizione inspiratoria; tipo del respiro addon1inale, escursioni respir.:itorie quasi nulle agli apici ed alle basi: . JÌ3. cardiaca mascherata àa suono chiaro polmonare. I pazienti si presentano dispnoici. L'esame del sistema nervoso ·rivela,. nei 1re casi, assenza dei riflessi mucosi, del . riflesso 'Oculo-eardiaco, reazione ·.torpida delle pupille alla luce, zone di ipoestesia dolorifica e .termica lungo ·l a parete addott..iinale, agli arti e al dorso, dermografismo rosso, in un c~~o ata~sia stati:c'a. Nulla di notevole a carico dell'apparato cardio~tascolar~ in due 1casi; nel te_ f·zo spiccnta aritmia.

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L'esame . . radioscopico dà:· diaframma contratto , quaS1 11mmobile in posizione ispiratoria , bassa con c11pola· uniforme 1 che nelle profonde ispirazioni si sposta appena ·per ì cm. ; stomaco e colon discendente pieni di gas·. . Condizioni generali di n111trizione buone nòno' · stante frequente diarrea. Questi p_a zienti · furono sottoposti ad intensa cuta di bromuri: In due casi nulla si ottenne. Nel terzo si ebbero ottimi risultati, poichè l~ te-nsion~ addominale andò dirminuendo per diventare normale in 15 giorni. Le escursioni respiratorie diventarono ampie; .11 diaframma ri* prese i suoi mo:vimenti e la forma normale, l'~ia epatica e cardiaca rientrarono nei limiti .normali. J"''ammalato lasciò l'ospedale guarito; ma dopo '4 1nesi .tornò .nelle primitive condizio11i. La forma morbosa insorse di ,botto, senza rag-ione apparente. Circa l'anamnesi, in un caso si riscontra sUìJide acquisita tre ianni prin;ia, in un altro malaria cronica, nel terzo ereditarietà nervosa. . J_,'0. afferma che, dall'attento esame dei dati cbbiettivi, si desume che in questi casi non si tratta di meteorismo da abnorme sviluppo di gas o da man~ata eliminazione di essi. Il meccanismo di produzione è dato dal fattp che il diaframma, contratto in posizione inspiratoria bassa, ricacicia in basso tutti i v~sceri aiddomi~ nali, che, . per lia persistente tonicità della parete • addominçile, sono costretti in uua cavità ridotta da ciò la forma speciale dell'addome. L '0. riconosce alla forma clinica la natura isterica. R. B.

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, APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. CASISTICA. Litiasi intestinale ossalica. Q·U1est 'iaiffiezionre è stata d1esariittia 1e ·defini.tba dia woeper. 1e Ida .1U•n ra SOOe 1cli antri. 0JUtlori f!J:'anlOOSl. C·e ne offre ora \lno studio riassunti vo il ·M edicai Reco1'd (28 ottobre 1918), sulla cui scorta racro,. gJiiamo 1queste no.te. . Si possono cti.stillltgiUletle ÒJUJe fasi dcl processo mo11boso : IUllla 1aitente, dii rtolleram:za, id i taroumrulllo tossico; w'ialtma ~atteri~ziaita. dalJa scaric.a die11la 1'/W,teria pecca1is iper l'1e muntorio drntiestin1allie. . Lia 1prima fase è clirn.dc.a·mente poco netta. .l\ Stenia generale, pallore, deperimento organico, vertigini, . ipotènsione arteriosa, costituiscono i sintomi lllrtl! po' :v.aighri de11l'ossalemia prima ohe l'orgaini&mo :sda iln ig.rado di attuall"e O'et~minui~ attm.ver.so J.'ain~. 1

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tL .POLIClJINICO

La seconda fase .si tt.La&sume lìh iun pa.ros.si&mo di dolori e di ,-omiti. Essa è notevole in specie per il a violenza del dolore. rDaito .il .grande calibro deLl 'àntestino ie il .picx;obo voùume dei calcoli o della renella os:salioa, ,soru)rende ..che possaino a versi 1Sintomi ·q1.1.aJSi egua.là, .i.n gravità, a q11el~i p«Wri delll 'osbr.uzione ~ntes ti n.ale. •Q uesti .silut.omi potreb.b ero spiiegiairs•i ammettendo :ua1 '1a zione .meocanrica e ohimica eset1ei tata flalla re11ella di · ossalato di calce s ulla delicata 'n1t1cosa dell'intestino. Fowtel fa entra·re ii1t 00111lp0 ia.nahe il '1enteroco.li te, Jta q uàlle OOe&iJSte ·1q1ua:si ,semip"r e e si tradruce 1111elilia st~psi , mellia mtOCarll)ea, ecc. Eg.11 si basa s11111.a ic.irooshain7.ia che nel1' enterocolite pos5ono 1

a'\?ersi

·ma.rni:f~tazipni

dolorose analoghe, anc.h e se .l'esaime delle ifiooi ltlOll l!'iveJia alcuna traroia dii

acido ossaiLico. ' ·Ohevialier, in base ia11e s uie vedute sulla i1ti05i infia1nmatoria. ammette ch1e I 'affezione intestinale possa paragonarsi alla pielonefrite, la quale' resta· semi-silenziosa ~nc.hè: non si forti1i' un calcolo secondario, ehe provoca le colicl1e. I~a coprostasi ' accentuerebbe le manifestaz.io11i dol9rose. ' .Se .non che, può aV1ersi la li.tiasi .il!rtestiinalie ossalica senza che preceda' e coesista l'enteroc~i~. · Loeper in.on ro.n1testa 1'az.ione meccainica e chimica della renella libera 11el1 !intes tino, ma crede che il dolore sia d<:rvutc> ianche a:lla congestione intestinale pro,1ocata da.11 'eli rni11azione tlell 'ossaLaitJo. Si aivirebbe 11ùla oon!drizionie paragonal;>iLe al·1'attaioco igo.tteìSO; dn cui gili Ulliati det:ermiillJafllO u110 stato inritia.tJ:Lv,o e fliog:is tiieo nei tes.siuti ove ' si deipo:ngono. I cri·stalni <li osS!aJaito cal1c iro s1 foirnna.111(), rinfiaitti, 1nei fondi ciechi g l:andolarri, ov.e producono ne~ssariaìnente r)iccole erosioni, grazie ai loro spigoli e at1g·oli, e quindi una co11gestio11e attiva; d'altra parte la precipitazione in. s.: lit dell'ossalato calcico nello spessore della ln ucosa e della sottomucosa dà origine ad infarti ossalici j1) 1niniatura e quindi a piccole emorragie seco11darie, le quali pertanto non sono do·vute aJfla sola erosione meoc.anka pirodotta daii arista.1lini ottaedrici, poco pe11etranti e poco taglienti, dell'ossalato. Forse in ragipne della localizza zione elettiva del fenomeno nel c olo11 trasverso, il dolore con1incia sempre all'epigastrio ed offre ; caratteri e l'irradiazione del dolore da irritazione clel plesso solare. I s.1rn1x:xmi act1lti - ri.1 oolore, i1 1V0111ito Tiflesso, le emonragie - possono dunque fa.orsi diipenrlea-e da.Me 1esiooi intessttina1ri, siano esse dovttte ad azione diretta dell'ossa.Jato calcico, siano secondarie ai micro-infarti. •

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ì\tla la 1magigjm 1p.rurte dci sintomi .generali deve mettersi 1mi aiaiw>onto con a'ossailiemia, im ql\10111to che -questa determi:na una decaLcificazione rd ell'or-

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garlliliSlmo.

L'acido 1ossaliico possiede i:nfatti . una illlltensa affi.1iità per ìl calcio : molti dati sta:nno a prov1arlo. È cosi c he nel i00rso· lde!l1l'o.ss.M.emia si determina una sottrazione di calcio: questo viene solubilizzato, epperò esso aumenta in tutti i li·quidi dell'organismo. In t1n caso Loeper e Béc4amp ne trovarono 0.095 grammi per litro di sangue, ossia il doppio ·del normale. Il contenuto di calcio aumenta anche nell'urina e nelle feci: l'ossalemia si accompagna sempre ad ossaluria e ossalicopria. Come hanno dimostrato gli esperimenti di Sar'~onat e Reb.attu, dtua-a.nte l'intossicazione ossa- . lioa Ja diecailcifiioazi1o ne cominJcia t?-ei iteswti mdli, il aUJi coDJten1Utlo di calcio da 0.17 soende fino . : a 0 .•10 •..SÒk> i1n oocondo item.po vengono intaccate · le ab1bto11dia.11trussi·m e 1-iserve · delllo scheletro : se ' n'j.ntossicazione 1ccmtitnuia., il tCO!n:te.n uto di calcio de111o S0heùetro può iSt100ndere da 49 a 37. ·La speciale affinità dell'acido oss.a;lioo per iJ .tessuto .mJu'5001a.re e iper ,quelJo nervoso r.ilsultia da ialourtre esper~enze di Loclre e ;Howell, à .qmilli hiartlJllJO d.funostairuto ohe run 1D.JUScolo immerso ~n ·u na .soluzione di ossatafu sodioo iru1 o. 70 % perde Ja .sua motilità e che l1la irJiprende se Qlaa soluzicine si .aggiungono sa:li di calcio. Essa · risrulta a.nche dalle rioerCJhe dii viarl a.urori, ·i quaili haruioo dimostrato ch1e ILa ·sostarnza cemebrale :fissai ~'~irlo QiS·Sa.1i~o qua.Sii .Ja stessa raividità clJ.e dimootra per 1 ia itdssi1nia rtetatnica. Là sottntziione di oaloio .provoca.ta.; dall'acido QS$ai1ko ·è s.it.uriélll11ente responsabiJe di un oer.bo numero di di:stuir.b.i. Dalle Ti~ .spe1iimenitiaa1 di A.r thus, 1G1e.y 1e d altri risu!Lterebbe che questi sono i11 ,pairite locali, come Ja "stips1, la muconrea e lo SfPa:51l110 \del c olJcm, in "rpaa.·te generali e qn1asi tutti di :llléllttt.ra 111eu·r~11scoltaire. Q.ueste ri~erche .t ro·v·a no ,piettllO risoonltro i.n ialiinic:a : per eS. a.~1a decalcificazione possono ricondursi 1' astenia, i distllltbi mrdiio-vasoolari e parrtiroltarn:iente l 'i p.otensione, i disturbi nervosi, ecc. "lt risultato che una profonda denutrizione è inerente alla perdita di calcio; ora, essa è quasi costante in questi .malati. T.utto, dU1nquie, :iru:liuae a ~ar ammettere ohe • • • l' i nJbimo ·m ecoarnismo dell' azione tosso.ca ese1X'ltata daill 'acido ossalioo deve ~ioondursi atl una decalcifì~azione più o meno brutale dell'orga. .nl&ttlo .

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SEZIONE PRATICA

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La concezion~ patogenetica esposta trova appoggio in alcune esperienze farmacologiche. Si è accertato, infatti, che la tossicità dell'acido ossalico può essere· neutralizzata da una sufficiente quantità di calcio. Ne ha f9rnito la prova Decot.tignies ; imiettaindlo g,l .i~erofosfato di -~aloio insieme all'acido osisalioo, questo rlivenirva del itutrto. iinoffienSi,vo. Anclte li·l clorluro· di ml.ce si è lll.QS1trato Ìill g ir arlo di 1preveniae Wa cachessia ossaldca e aia pad"ailisi del treno J>osteriore pegli andmaJd i1t1trissi~ati con aci.& ossa1ioo. I;a terapia patogenetica dell'ossalemia consisterà, dl\l'nicjue, ine11ia .somministrazione di saili d~ calcio ben tollerati dalJ 'orgarnrl1S.mo e che siamo itt girndò di cedere ·la Jioro ·b ase. Molto .m ccomapdaibiìle è iil glicèrofosfatù di calcio. U.thle e.. a~lhe ila. dieta !lhl:Jtea ·(Her.ter), .in irag.ione della graind-e ~~oohezza di calce. È stato 1p uire consiglia oo l ''UJSo degli alcalini· (acquie miniera.li akaJli,u.e : Ga1.Jois). N a~urallmoote oono rcl:a proscr.irv;ere tutti i oilbii che contengono , lacido os~a~.i,ro Q1JOtl :saPu.irato. . •

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dalllllieggi!aité dia qu~to ,perkoloso tt"aititamanto . I saLi casi ·in cui ~i ,p uò discutere su1Jlia cOIWe111.ìenza rli rioorrarvri, sono quelìlri Jtn.iziali o .lievii . ' per .i qua1i si ha meno 1bi&ogmo di aiuto. I pamenti sainatorid, i quaii presenbw.o quasi •tutti forme torpide, in atti ve., ·ad andamento cronico, anche se dichiarate acute tolle' ' l·ano il :rimedio e <lltllal!Ohe vol:ta pare ohe ne profitstd.n10 : ciò spiega le qp:irndoni1 d1ei ·medibi 5a;na.. toriiruld, fusvorevolti ia~la tttiberoo1ìt11a. Ma i ·mediici oSpediailierl e 1 mooici Pratk~, . 1a cui pratiqi. :si est.ende agJi stadi 1n.ettamente dichi31ra ti della maila:ttia, sono 1ben IJ?OCA) entusiasti della tu.b ercolina.. Neg.li osipizi ·per tuiberoo1otici, oh·e .accolgono di preferenza forme .avam.z-aite, questo ir.imedio 1llkm si è rma:i fatto i&tsrada. L'.i\. è oonvin:to che i casi di: tuberoo1osi .àittiva ri·sentano tiutrti più danno chre tbenefizio dalla tubercolina. Negili a;l.tri casi essa è da 1UJS.are con.1 prudenza, oominciaind9 IOOl11 dosi minime, .illllfini' tesimlali. Nelle man:i:i d1 1u n medico poco sicu'fo · di :&è, 1a tJtthercOOi.n a <liviene UJll 'at\lilJa terr1ibi1l- , • 1nente insidiosa, non rar°'mente letale.

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Restano pooo iinteLligib~li ialcuni elementi delila ma1latti:a, oome a':anemia ie ·~iirolarmenite ·l a ~ -

cocitosi. D'altra .,pa~ non è anoora molto chiiairo dove e crune si forma l'iacildo ossaliro. 1Generatmenite si annmette che ql\lieSto - tolta :La frazione ohe detiirva dai cibi - si generi llle1J!i:ntimità dei ite.s.suti, cioè che sira 1111 prttl.otto di viziato metaboiiismo; iper ialtTo Ba1dw.iin ha dimostrato dhe può origitna.rsi anwhe td.ireibtaimente nell' i.ntesti100, iitti seguito ia tprocessi- fermen.t ativi e iputref:attivii; secondo Herter, questa 1pròduzio11e è. sov:t'ìaAmttio abbondaltlte ·tre11 'i po- e rnetl 'oc1oridriia; d.nfine De Sandro fa ientta.Te tin azkme UJtllO s,p eciale ·mkiror1gianiismo, il « Bacillus oxialatigenes », atto a :trasformare 1'amido in acido ossalico. Resta da precisarè l'importanza relativa àt'lla ·genesi intestinale del! 'acido ?ssalico. Oomu1J.1que, ~causa pri~ai dello .stab> morb~ 1

2II

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Nel!lo .stesso ifascicolo G. V. Wright a.-ileva oome sia faciilissi·mo di ipregi~mre i tubeÌ'çolrotici ICOll . 1presoniz.ioni poco ·p onderate. Esempi. •Un soggetto iedn roore mail rompe.nsato può iessere ;iinvdato iin una. stazione a 15002000 metri di altitudine. Un soggetto le cui risorse finanziarie sono limitiaté ,. può essere indotto ad ienttlat11e dm iUJt1 • saJtllator.io oostoso, che ' d~v~ttà 001:1gente di dinfuni1t1e 1preoccup~zioni per lui e la sua famiglia, col risultato di neutralizzare i benefizi della cura... Il riposo protratto. a . . letto può trasformare in ttn invalido a11 . tubercolotico iniziale, ·che sarebbe forse guarito clinicamente, prescrivendo una cura più avveduta. Si può .procurare una gastro-ente~ite medicamentosa per mezzo del creosoto. o dei suoi derivati. E cosi viia.

L. V.

desòritto ci sfugge. Per questo .motitVo :non .p uò nea·n che istituirtsii U'llla el.Lf'0. eziologica.

C . .Seyfiorth (Berli1ier klin . Woche1is., ro gJ.u g.nto 1918) 1sd d0cup1a del :trirubtamento profilaitti~ e . di que'.lllo iaùrativo :dielrl a mailair.ia ch11ni.no-resisten1te. TERAPIA. Ber 1Jmipétdin-e ohe .si · :stabilii sca 1' a.ss.uefuziione. • . alla chilµliina, i1I11Porta sovr1a..1mtito di ;pr.a,t icare ~'llìa riattamento e malt,attamen to dei t1Jbercolottel. sommi.1.~trnzionre 1disron:ttiJniua, d:nJterva1na:re, d elG. E. Bushnell (A 11ierica·n Journal of Tuber- à '01lcaloi<k· sipecirfico. L'A. trova uti.Je, inoltre, d~ cambiare la via di culosis, llmg. .1918) .si !OCCUJ.Pa della itu·berool.iJJ.os.onÌan.in.isbraz1one. Non è p art:igiano delle furti ter.a;pia idei ttuiberoo1otici. Egli dichia-ra di averne dos.i : ·Sti li1m i·ta: tad •I 1g m. pro di e. &co il su.o spesso v.iSto effe'ttt.B. diiSa&tro.s i. Le farme aivainzarte pairadii\fllR: per S g1i0tmi imiezioni inta'am1JJSC0del,l a miaJiaittia vengono ~ ù o metro- girawm.enite ~ (19)

L. VERNEY .

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Sul trattamento della malaria chinino-resistente.

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212

IL POLICLINICO

[ANNO XXVI,

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FASC.

7]

una tolleranza teciproca dell'organismo e degli .laa-.i ; 5 giomii di .t.iiposo ; ·per 8 . gior.ni sommarustraz.iooe arale;, s· .gdomii di riposo; pèr 6-8 setospiti. L'equilibrio però può esser rotto : sotto . timame sommitn.1lstrazione oraJie iper 2 giionm oonl'influenza di cause svariate, la suscettività dei s-ecutivi ogni s~ttimana. Dosi :ti'sse. di 1 gm. tess.uti aumentai, OVV"iero·· 31UJtllent.a la i·lllf.ettiv·i tà ie . I ca.Sii cronri~i itmattati ,ma.l e· ~ con dosi ~virulènza delle spirochete ; allora la malattia oienti ·aiclhiedono 1.a oonsi;bilia;i.azione e .la ·t nobitorna di nuovo sull 'otizzonte clinico. Ma per so.lizz.aciiQiie prelrirtnÌinrure dei pa,raS.Sit1. li~o ·gli effutti disastrosi dell'infezione luetica AN' uqpo '1' .A. .mèco1llall1da .di sospendere Ja richieggono molti anni per il 1oro pieno sviluppo, .cura jper 2-4 sebtimaine e 1Poi dii .s ommimistrare e nei tessuti non "si hanno che lesioni poco apil ineo6aJvarsam .iinJsiieme iai11a éhiiini1t;t:a, in questo pariscenti e · poèo caratteristiche, che nulla hanno merlo: . per 8 p.nri .irtiiezilOlli . intrnanusco13tti di da fare i0001 ~e gomime. çhirnima ICOlne sopra, ma al 5° .g.ionno 1niettrure L 'A. lricl1iama il 'a'bten©ionie, .im.fime, Sl\ibl 'impor• en~e 45 t'etltiigx. di ~atrSiaJn (al m~rttdino ·tanza della ricerca deg1i spirocbeti a scopo dìa· qurèsto <t'ianOO:io al a~la sera· ij 'alcal~ide) .; fur se- g.nostico, da lui eseguita con la colorazione di g.uirre dtue giomi id i ~cina per os; fil traitta- · Lèvaditi. È valendosi di questo mezzo egli ha dimènto è IP-Oi ~t'ÌIDIUato ùOlllle sopra. mostrato la lue nell'enorme proporz~one 4b% cirNei casi oraruici lè utd1issittna, durrainrt:e la ~- ca delle autopsie, · le' antiche . mentre . . . statistiche . .' va·liescenm, ~a <:iUùi.a 01rsenii.c.a1le, '·oome e1llaitogena. dava110 :il 7% appena. Evidentemente ~la: W~sser, mann resterebbe negativa in un numero' ·assai L. V. elevato di casi di sifilide latente. L. V . • ~

MEDICINA SCIENTIFICA . .. La nuova patologia d e l l a sifil id e.

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A. S. Warthin (A1nerican /ournal of Syphilis, lug. 1918) osserva che si continua a parlare correntemente di gomme sifilitiche, quasi che c9stituissero 1a lesione tipica della sifilide terziaria e della sifilide latente, mentre invece niolte . . ricerche hanno ormai cli1nostrato che la grande maggioranza dei casi cli sifilide decorre senz~ alcuna produzione di granulomi gommosi. L 'A. ha approfondito lo studio del pro·b lema, ~on numerose neutosc<>pie, corredate di ricerche microscopiche. La lesione essenziale àella sifilide tardiva o latente è data, secondo queste ricerche, da un processo · irritativo o flogistico ordinariamente di / modico grado, caratterizzato da infiltra~ion~ linfocitaria e plasmatica rnello stroma connettìvale e particolarmente intorno ai vasi sanguigni e Jàa1rfiatidi, ieon 1l~evie rptr10lirferaz.ionte del tessuto, e'\·entualmeute con indurimento fibroso, con atrofia e dege11erazio11e degli elementi differenziati. Non è dunque affatto il caso di parlare di gomme. Queste reazioni sono provocate dalla localizzazione di spirochete relativamente avirulente. T""e spirochete sono state osservate dall' A. in tutti i tessuti ed in tutti gli organi, ma si riconoscono più facilmente nel sistema nervoso, nel ('\tore, nell'aorta, nel pa11creas, nelle capsu1e sur1 enali e nei testicoli. J_a localizzazione nei· testicoli e nelle vie seminali spiega la frequente contaminazione del feto e della madre, per mezzo t1e11o sperma. 11 luetico può considerarsi come un portatore Ili spirochete. La sifilide tende a divenire un processo poco· attivo : si 'iene qttasi a stabilire

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VARIA.

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Le idee di Rabelais sullo stomaco. - Le

ide~

di Rabelajs su quest'o7gano - nota Douglass W. Montgomery (MeàicallRecord, .1918, 769) - ·erano molto limitaté: 'egli ne conobbe• l'esistenza ..e la funzione di saci:o per raccogliere il cibo. ebbe qualche nozione nttova. Cost fece attenzione al fatto che il bere scorre sulla lingua e giù per 1'esofago sino allo stomaco e non va ai polmoni JJa via . detl;aspera artèria, opiinaivooo Platope, Plutarco, M·acr6bio. · · · Il vino non era allora ritenuto ciò che· è oggi, cioè un alcool generato dall'azione · di · germi sullo zucchero~ ma una spirituale essenza facilmente transustanziatà un· fluido i11finitamente più spiritualizzato: il sangue· di Cristo: Sarebbe perciò perfettamente logico·, per un mistico, il pensare che un tal fiuido dovesse prendere ·1a medesima via dell'aria respiratoria. La correzione · di Rabelais, da questo punto di vista, 'non era dunque una osservazìone oziosa. ·uno dei fenomeni più interessanti della fisiologia dello stomaco è la fa·m e e molto si è di• scusso se tale sensazio11e sia collegata o meno con l'organo in parola. La disperazione alla quale conduce la fame impressionò profondamente Rabelais, ed egli ha scritto un capitolo notevole sul dominio assoluto di Messer Stomaco, che non ha orecchi e non sente nulla e davanti al quale i signori e i re si piegano in obbedienza. La frase « i clamori dello stomaco », che accompagnano le sue contrazioni dolorose, è un frequente modo di esprimere un intenso deside.r io cli ~ibo. J.n Paiitagruel si ~gono frasi come

Ma

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(2e)

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[ANNo ~xvi; FAs~.

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~EZIONE-' PRAT1;CA .

queste: « Mon estomaic léllboie de male faim .com.me un- <?hien », oppure: ~ « ·Mon e.st<miac bta:it· de mail rage de ifaim »·, che riootda.in-0 ·l'orazia110 latramtèm stomachum. ·· · · :. Rabelais cita l'aforisma .di Ippocrate · eh-e 110~va ·c ome i . vecchi ·· sepperti110 meglie l' astinenz.a, me11tre g·li. adolesoenti molto meno ·e in· fine gli infanti, specie i più vivaci, sono assolutamente impazienti di · fronte alla fame. Per il medi«i~o, · nell 'es·e rcizio quotidiano della sua prof~ssioJ;le, sono molto importanti i piaceri dell~ tavola, poichè -egli deve conciliare la loro soddisfazione .con l'osserv.anza temperata, aftìnchè non ne soffra la salute. E Rabelais vi si soffenna : ·nella sua 'descri · zione della. fis45logia della digestione; dic.e cht: l 'a,ppeti1to è causato dalla bile 1iera~ acuta, trasmessa. Cktl1a _m ilza, ~a q_uaJ.e agisce. suJl'orifizio dello stomaco, .reclamando . l'introd·u zione di ~ibo. Ma questa atrabile, che ha origine galenica, e.osi importante .nelle concezioni dell'antica. :fisiologia, non fu mai dimostrata. In . un'isola Pantagruel incontrò u~a razza di uomini che adoravano come onnipotente sovrano, . . Messer Stomaco. Essi formava110 t1na -strana ge· nerazione: alcuni allegri, ghjotti, molli, àltri ' acri, gravi, severi e .stucchevoli. Erano detti « adoratori della pancia ». . Frate Gio'7anni DO)l può essere confuso fra questi, benchè fosse un generoso mangiatore e . un bevitore strenuo, da passare alla storia per antonomasia ! ·Su). mare,, in una sèrata calma, Pant~gruel e i suoi compagni, per passare il tel!J.po si don;iandavano come sarebbero state fatte molte cose nel mondo. E Xenomane cercò di sapere come lo stomaico ·fosse cosi equilibrato, cosi da non rovesciarsi mai, da una parte p~ uttosto eh e dall'altra : un. tale quesito g·li era sorto nella mente · dal rullio della nave ed è un problema che ha poi rlchiesto delle di1ucidazioni .al tavolo anatomico e su quello operatorio. G. BILANCIONI.

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zione di qV.e1la che fin· adèsS"o si. àveva . ì:titohtp al1'entità pat6Iogìoa « Carc~noma ». ~'A. prendendo le ·mosse dall'osservazione' ·clinica_ inè.on1incia èol premettere che i carci'noini epi teliali e connettivali debbono essere considerati come la .. risultanza ·ò il ·prodotto di" un 'intensa . , reazione di un organismo ospite contrò la azione di un· organismo- parassitàrio specifico e in conseguenza analoghi ai ~ processi iti.fetti vi ocl infiammatori iri ge~ere e ai granulom~tosi o noduLari iri ispecie. · · ' . Attorno a questo principio cardinal~ si . im. pernia tutto il dottrinale _dell'opera, che 1:1-e mppresenta .la dimostrazione. . Per conseguire 1'obbietti,vo pr~fissosi, 1'_a utore incomincia per trattare del J e01icetto .di i1ijìq11imazione che forma la pa1'te pri·m·a del! 'opera ; e. dopo enunciate le· ~agioni perchè il processo illfettivo 's ia · necessariamente l'~quivalente dell'in:fiammatori'o ~ · perchè sia indispensabile includere fra i fattori dell'infiammazione · uni~­ mente i ·parassiti ' e ·i l<?ro antigeni ed escluderne gli irritanti traumat\ci, termici e ch.i mici dimostra, che 1'essenza di qualsiasi proce's so in:fiamm~torio non può altriip.enti inte~dersi, se non come una lotta per l'esistenza fra i poteri di offesa di un paràssi ta, · e i poteri di difesa dell 'ospite. . . Nella parte seconda in -cui è esposta . la classificazione delle ·inj ezioni od infiammaziorii chirurgiche e che insieme con · }a precedente . ' forma i preliminari o. 1neglio l'ìntroqu~ione· allo studio d~lle neoformazio11i maligne, l'autore di\risi i pr~eessi infe~ti y\ .·od infìa~nmatori in. 9.ieci classi· e qimo~trato 1'assurdo in cui perseverq • la maggiorianza d~i patologi ~n1m~ttendo una stretta parentela fra: neofort;nazioni n1aligne e . benigne p:roclama la necessit à di separare -i neo-· plasmi mal.igni dai benigni e di u.nire i primi fra i processi infetti vi od infiammatori parti.colar~ente granulom·atosi e i secondi fra i processi di semplice ipertrofià ed iperplasia. I criteri anatomi-patologici e clinici in ' virtiì dei quati le neo/ormazio1'ii maligne debbono a·n-· NOTIZIA BIBLIOGRAFICA. dare· disgiunte dalle b.enigne e riten·ersi ìnfe. . l zioni "Od infiammazioni « sui ge·neris »' formano Prof. D. B. RoNCALI . . 1'raltato dei neoplas1ni l' argomento della parte terz.a. d~ll 'opera. Sulla nialigni preceduto da uno studio sulle infescorta·del modo di 1·iprodursl. · delle cellule earzioni chirurgiche in generale. Due volumi in. cinomatose; della loro funzione · glicogenica ·ed 4° di cbmplessive pagine CXXV.I II, 1894, con _ jpercromatica ;- della natura delle degenera214 figure in.t ercalate nel testo e 11 tavole zioni che possono incoglierle nel carioplasma à co1ori: : Lire 68. U~o11e Tipografìco'-Edie nel citoplasma; e su quella altresi dello stutrice Torinese. dio delle reazioni ciano:fila, leucocitaria e · stro matica nei tessuti neoplastici ; délla maniera L'opera .d el Roncali edita ' in un grosso ~. ~a­ molteplice di generare le metastasi d~i cai·ci-" gnifìco volume, può dirsi. interamfillte n~ova e personale in quanto mena a tutt'altra conce- i1omi, non-cbè dellà proprietà che e3si hanno di •

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[ANN6 XXVI, FASC. 7)

IL POLICLINICO

21.

determinare l'intossicazione generale . dell'ospite per ca.<:hessia, l'autore con~lude: che dal punto di vista clinico e anatomo-patologico le neoformazioni nialigne costituiscono l'ultimo anello della catena di processi infettivi od infiamntatori, della quale il · primo · è dato,.. dai processi acuti, e che dal punto di vista istologico bisogna ammettere che il carc·i ndma ricapitola, l.,infiammazione, nel senso, che · un processo carcinomatoso pritria di costituirsi tale, deve passare attravers~ lo stadio precarcinomatoso; in altre parole, ohe gli elementi cellulari che ne formano l'intima compagine, avanti di diventare definitivamente carcinomatosi, percorrono tutte le fasi che intercedono fra le cellule delle flogosi acute e quelle delle flogosi cronicissime ; dnde l'affermazione dell'autore che come in fi-

metodi : piro terapico, crio terapico,

f ototerapico

propriamente dettq_, elioterap.ico, radiotera1?..ic;o radiuniterapico, elet t1·oterapico, isc hemioterapico, iperemoterapico ed exeresiterapico. 1

L 'A. pone fine all'opera colla discussione dell 'exeresi chirurgica e dopo vagliati, al lume ài una crìtica rigorosa, i risultati prossimi e remoti consecutivi all'intervento operatorio, scaturiti dallo studio delle statistiche delle exeresi pf'r i carcinomi dei differenti tessuti ed organi, e constatato, che nella grandissima maggioranza delle contingenze, nonostante che l 'exeresi sia stata ampia, la Chirurgia si è appalesata impotente a guarire radicalmente le neoformazioni maligne, dimostra che l'avvenire della terapia dei carcinomi sarà l'intervento operativo, accoppiato allà • iniezione di sostanze chemioterapiche o di immunsiologia la ontogenesi è la ·ricapitolazione della sieri specifici, . cioè a dire la · « terapia '011ibi11afilogenesi, così in patologia la carcinogenesi è ta », la qu~le nç>n po~rà mai effettuarsi, nè con la ricapitolazione della ftbgogen.esi. un'unica specie di immun-siero e nemmeno cori L'etiologia dei neoplas1ni 1naligni, con la quale un'unica sostanza chemioterapica·; ma con tantl si inizia il volume secondo, forma la parte immun-sieri e con tante sostanze chemioterapi, quarta dell'opera e · rappresenta la dimostrazione che, per quante specie di parassiti, le indagin·i . sperimentale di quanto gli studi anatomo-pato- future avrannc/ riconosciute causa specifica dei logici e cliEici avevano già pro,rato, che cioè i carcinomi umani. ('arcinomi debbono n t:cessariamente riconoscere · Pregi sommi di questa opera, che abbiamo cercome causa genetica dei parassiti specifici, per cato di 'riassumere nel modo più breve,sono, ai • concludere anzi che è mestieri raffigurar.e il nostri occhi, la_forma tersa e lucida del dettato, complesso degli elementi cellulari che formano veramente italiana; la chiarezza e l'imparzialità la massa carcinomatosa come un 'enorme colonia della discussione critica, e sopratutto il convinJi parassiti, il cui ' terren6 di nutrizione è costi- ciment<;> dell ~Autore cht lo sospinge .a dichiarare ·con piena schiettezza di non stimare l'opera protuito dal~ 'organismo ospite. Nella parte quinta è svolta la patogenesi dei pria tome rappresentante I 'ultima parola intorno t 11eoplasmi maligni. In questa parte sono. enu- alla complessa quistione dei neoplasmi maligni; merati tutti i fattori c.he predispongono determi- essendo egli di opinione . « che cos.ì in Politica nate cellule dell'organismo dell'uomò e dei ver- come nelle Scienze, ·1netitre è da Uomini sapienti tebrati superiori a diventare il punto di partenza e liberi, e non indice di leggerezza d'animo, mudi un blastoma, ove queste cellule rimangano tare tal'Volta consiglio nei con1Jincimenti, non è modificate nel loro biochimismo dall'azione dei nemmeno mancanza di onestà pensare, dire o . scri:vere oggi di·ver_samente da quello che ieri si parassiti specifici e dei loro antigeni. Con la parte sesta in cui '1-iene discussa la te- è pensato, detto o scritto; poi:chè il biologo degno rapia dei neoplasmi 11ialigni ~a termine l 'Òpera. di questo 1iome non sarà 1nai nel caso di asseQuesta parte, senza dubbio, è una delle più ela- rire, che i suoi con'Vincinie1iti dell)>ggi non poborate, originali ed importanti dello intiero la- tranno, in un prossimo doma11.i , essere modivoro. Qui l'autore con una critica rigor'o sa ed ficati a addirittura distrutti da altri· con:vi1i ~ i­ imparziale espone dettagliatamente la terapia ·1ne1iti ouenerati da nuo'Ve -verità, scaturite da os1iaturale e la terapia artificiale che distingue, ser'Vaioni cliniche più esaurienti e da pii't co·m- · in profilattica, palliati'Va, sintomatica e radicale pleti risultati dell'indagine speri·nientale ». • A queste savie parole plaudiamo a due mani. e quest'ultima infine suddivide, in empiricd, T. F.Ii;RRETTI. scie11tifica e chirurgica. Nella terapia e1npirca comprende i metocli: /armacoterapico, òpoterap'ico, ectomioterapico, Il Fascicolo 2 (i 6 febbraio) della nostra Sebacterio terapico, toxiiioterapico, ·vaccinote-rapico, zione Medica, contiene: sieroterapico empirico cd istoterapico; nella te- I. Dott. E. MTNGAZZINI. Co1itrib11,to clinico ed .A tiatomo=patologico allo st1tdio deLl'adiposi dorapia scientifica discute i metoçli : chemioterapico lorosa. e sieroterapico p1'opriamente detto o scietitifico ; II. Dott. I. ROMANELLI . e L e albu1ninurie 11011 e finalmente nella terapia chirurgica jnclude i · nefritiche. (22)

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XXVI, FAsc. 7]

[AN.NO

SEZION~

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PIAtICA

215

NELLA . VITA P.ROFE_ S.S IO.NA·LE. .

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Et audiem altera pars. ,

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conciliare con criteri che tutti ormai rico.noscono equi ed illuminati. . Due !~lesi, . dunque, non sono pass~ti inutil- • mente at fini del provvedimento: non si deve dime~tU:are ~he ..... ogni parto ha il suo periodo di dilatazione del collo, durante il quale la paritoriente più lavora, più soffre e più làscia insoddisfatti g·li in1pazienti . . ~on .c'è .P?i da meravigliarsi che il servizio sarutar10 eiv1le nelle terre liberate e redente sia disimpegnato. da ufficiali medici, rispondendo tale provvedimento ad una assoluta necessità a 1:11eno che non si pretenda che per quelle de: rel1tte popolazioni il servizio sanitaro si ripris~ini q1:1aJ?-do l 'J\mministrazio11e comunale (da r1costruirs1) bandisse i relati-vi concorsi. . E .n?n c'è nea~che da ~c~t\slalizzarsi .se i : 400 medici comandati a serv1z10 antinfluenzale ormai ridotti a qualche centinaio, abbiano p~rce­ pito 25 lire di indennità, quando - cessate le ostilità 11 posto della lor.o azione era divenuta 1~ trince~ più . avanzata, n~lla · quale parecchi colleghi lasciarono la \11ta senza neanche la soddisfazione del ritorno alla zona di guerra. I d·e tti Ufficiali medici del resto vennero messi dal Ministero della Guerra ad . esclusiva e comp let a disposizione del Ministero dell'Interno che li imp~egò e li spostò da un; sede all'altra a seconda che le esigenze reclan1assero. E 11on c'è da strillare se una volta tanto i medici s ono stati trattati econo1nicamente in modo conve- . niente. E chi ha vissuto l'ansia ang·osciosa di quella fase della nostra miseranda vita nazionale no11 " trova certo da ridire se alcuni ufficiali mediici dopo la vita errabo11da e irta di privazioni e di pericoli' tra le pQpolazioni ci\Tili infestate dalla epidemia, siano poi per . a' ventura capitati nella propria condotta <love avranno finalmente goduto un po' di riposo, ma non certo la lautissima prebenda delle indenni·t à che purtroppo ad essi non viene corrisposta. do ttor N . N. . •

·Da qualdie settimana su giornali politici e giornali medici compaiono querimonie sul mo'd o col quale si provvede alla smobilitazione del corpo sanitario lÌ~litare. ~ Si deplo . ra la· eccessiva lentezza con la qt\alc si manda110 a casa i medici, il ritardo col quale si smobilizzano le formazioni sanitarie nella zo11a di guerra e nella zona territoriale. Ma se si ieon si(lera il vero stato delle cose con animo sereno apparirà sensa dubbio che. tali deplorazioni sono per I.o meno ec.: cessive se no·n sono addirittura ingiustificate. Il Corpo Sanitario ba finora provveduto al congedamento di 11 c1assi (dal 1870 al 1880) mentre le altre armi ne hanno nello stesso t e·1npo congedate 7 (dal 1874 al 1880) ad 011ta che il Corpo Sanitario non abbia medici oltre la classe 1892 (mentre le altre .armi ne ttaggono fin dalla classe 1900) ed abbia congedati stt1denti in medicina e professori 1111i \\ersitari ieon provvedimento adottato finora esclt1sivamente pel personale ,sanitario. Alla · ulteriore riduzione del personale sanitario si procede co11 ogni energia dall'Autorità Sanitaria militare, per quanto è conse11tito non solo dalle impresci-ndibili esigenze organiche dell'ordinamento 1nilitare, ma dalle necessità sanitarie considerate in sè, le quali; se sono riducibili con quel semplicisn10 mentale che mostrano gli incoscienti non medki, o i medici interessati, no11 sono affatto ridotte nella misura pretesa. In zona territoriale trov.ansi anche oggi ricoverati oltre centomila inferrhi; 25 mila posti devo110 tuttora essere t enuti a disposizione del Comando Supremo per ragioni . che solo ad esso spetta di valutare e di cui perciò non de·ve essere éhiesto . cont9 al!' Autorità Sanitaria; gli ospedali infettivi e èontumaciali hanno moJti letti disponibili, grazie al cielo, per mancata saturazione, ma non conviene sopprimerli, poichè l 'I~lia è tuttora rallegrata, oltre· c.h e. dalla cosidetta influenza, dalla presenza discreta .d'altrie malattie infettive. Si tenga presente inoltre che l'Esercito si smobilita non per vie canalizzate, ma a cataPubblichiamo -volen.tieri La 1iota del dottor N. ratte e gli aventi diritto a risarcimento, non · p_o~endo avere ~n sollecito . a~c~rta~ento s~nita'/'v' . perch~ tutte Le opinioni sia1io 1iote e perchè r10 - p& defic~ente patenz1al1ta dei collegi me- · .la discussione del difficile proble·ma 'della sniodici ·- vanno in gran numero in congedo per bilitazione non proceda in ··niodo unilaterale. È accamparsi da ·liberi citt~din~ contro lo s~to opportuno non -si incorra i1i eccessi che posso11 0 ed in terreno sa1iitario. E ' al rigt1ard~ che v1,1 rà. risultare dannosi tanto agli ·i nteressi dello Stato vedrà! quanto agli interessi della clas,se· medica. AbAd onta di tutto ciò, in poco pjù di dt1e n1esi biamo . a.ppreso i . criteri seguìti . dal. Minist~ro è stato disposto il rìcollocamento in congedo di della g1t er-ra nel procede"re alla: smobilitazione oltre seimila medici e ne restano in servizio n1idelr Corpo Sanitario militare, ma insistiamo senilitare e civile poco più di altrettanti per la pre n el nostro concetto che ad una più rapida zona territoriale· e di guerra (Colonie ed Egeo soluzione del proble·ma si potrà addi-venire se \ compresi). il conge<J,amento per classe sia affrettato, tratteProdotto cli tre. mesi? No, solo di venti giorni nendo .alle ar,mi solo i medici che desiderano d'azione, poichè, dalla data dell'armistizio sono di rimanere ancora ·ufficiali d·t compleménto. Saoccorsi gli indispensabili preliminari e cioè ac- ranno cos1. contentati gli impazie1iti e quelli che cordi col Comando ·S upremo, col Ministero del- non -vogliono s·mettcrc la onorata di-visa. Questi l'Interno, col Ministero P. I., tutti più Q meno ultimi non son pochi e la Dire·zion.e di San,ità inizialmente fermi nell'esclusivismo de1 proprio militare n.e potrà mettere assieme tanti e tali da punto di vista, rispondente alle rispettive gravi poter mettere su u·n Corpo Medico 1nilitare sitfnecessità e che la sanità militare è riuscita a ficiente a tutte le esigenze. Faèendo altri.nienti 1

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si creeran>io solo degli scotibenti.. E ·gli sconte,nti n.01i hanno_ 1nq,i~ prestato un utile· ser'Viz.o. E qall'altro catito meritano pure di essere trattati con tiguardo coloro che dopo a1Jer tutto dato hanno ii legittÌ1'no desiderio di no1~ . essere congedati i1nmediatamente e di essere buttati 1Jia conie u1ia buccia di limone premuta. Si tetz.ga conto delle sollecitazioni degli impazien.ti, ma si tengano ariche nella do'Uuta co11.sidérazione gli interessi degli altri. •

Cronaca del movimento pr.ofessionale.

Agitazione fra i Medici s·upple1iti delle Ferrovie. - Si sono riuniti recentemente a Reggio Calabria, 11ella sede dell'Ordine dei Iv.ledici, i Sanitari Supplenti delle Ferroviie per reclamare la loro sistemazione i11 pianta org·anica. La riu11ione fu presiedt1ta dal Presidente del1'0rdine, prof. T. Evol~, ~l quale illt1strò i moti vi dell'agitazione. Fu \Totato ahl '1111animità il seguente ordine del • giorno: • « I Medici supplenti delle Ferrovie di Stato

(linee calabresi) radunati il 29 gennaio 19-i9 i:.ei locali dell'Ordine dei l\fedici di . Reggio Calabria per avvisare ai mezzi onde prov'\·edere alla tutela dei loro diritti J fanno voti che la Direzione Generale delle Ferrovie - uniformando la :sua condotta a quella di. altre Amministrazioni dello Stato, degli Enti locali e della stessa Amministrazione delle Ferrovie verso g'Ii avventizi assunti durante · il periodo di guerra - voglia, in riconoscimento pell'opera per vari anni prestata, provveder~ alla loro si-stemazione in pianta stabile, senza lesiòne dei diritti dei titolari; e danno mandato ad una C.o mmissione ·composta dal Presidente de11a Fedenazione degli Ordini dei Medici, dal Presidente dell'Associazione Nazionale dei Medici }i"erroviari, dal collega Evoli, in rapprese.n tanza dei Medici Calabresi, e da altri colleghi in rappresentanza dei Medici delle ailtre Regioni, perchè il più presto possibile si rechi a Roma per esporre i desiderata dei Medici supplenti delle ferrovie ar Ministro dei trasporti, al Direttore C'~erale delle Ferrovie e al Capo del Ser,rizio Sanitario ».

FA~C.

[ANNO }(XVI,

l·L POLICLINICO

sperato vincere, ora· minacciosa.m~te mootra caratteri d'indole specifica. · La poveretta ha dovuto chiedere l'aspettati,Ta nella scuola e trovasi in pietosè condizioni materiali e· morali, non avendo nessun Pél:rent~ che· possa aiutarla a curarsi. Io spero che ogni donna di cuore, pensando a questa povera giovinezza infranta, sentirà c,o me- me, imperioso il bisogno di correr~ in suo aiuto, e. di offrirle i mezzi pe~· tentare con cure adatte e ii1 . un clima' nùte, la cura del terribile nuale che l 'i11sidia. Non è forse un po' anche figlia nostra, questa figliuola d'un medico, morto anzi tempo, sulla breccia, senza poter lasciare un pane alle stte creature? Noi fa-~ 1niglie di medici condotti, siamo state terribilmente provate dalla guerra, pure credo e spero che nessuna negherà il suo piccolo obolo; e per · quanto piccolo (siamo tante!) sarà sempre sufficiente per provvedere a quest'infelice. Sia Ella g·eneroso di farsi propagatore dell'opera buona. Attendo co~ ansia un~ sua riga di risposta per mandarle per prima la mia piccola offerta . , Ossequiando Dev.ma \

LAVINfA COLtJZZI 13ARTOCCIONI.

(Perugia) - Ramazzano.

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Il Policlinico, P.er rispondert aJ pietoso afl· pello della signora del nostro amico D.r Man6

Coluzzi, apre una sottoscrizione a favore della gio, inetta orfana di un medico, e offre I,. 25. 1

AMMINISTRAZIONE SANITARIA. VlgUanza lglenlt.a sul balia tioo. .

· Si ricorderà che nello scqrso agosto fu · pub-· blicato un Decreto Luogotenenziale contenente disposizioni per la tutela igienica del baliatico, disposizioni intese a ,t utelare la salute del bambino di fronte a quella della Qalia, e viceversa, 11onchè . ad assicurare pronti e adatti mezzi di cura nei casi di sifilide riscontrati sia nelle balie, sia nei lattanti. Sono state ora pubblicate nella Gazze tia 'fJffi 'ciale del 28 gennaio u. s. le norme per l'esecuzione di tale Decreto, norme che erano state studiate e proposte da una apposita Commissione composta del Dott. Lutrario, Direttore Generale della Sanità Pubblica, dei Professori Pestalozza. ,Ducrey, Bertarelli, del . . dott. Basile e clell 'avv. lleale. In applicazione del principio, nuovo nella leg islazione italiana, accolto col citato D. L. che, cioè, l'esercizio del baliatico è soggetto a 'Vigila1iza sanitaria venne stabilito che nessuna ùonua può esercitare il baliatico se prima 11on I

.lppello alla pietà delle famiglie dei medld. Rice, iamo e pubblichiamo : Io vorrei nel suo diffusissimo giornale rivol gere llll appello alle mogli dei medici perchè tni ai lltassero a compiere un 'opera buona ; si tratta cli t1na giovinetta fig'lia orfana di un medico condotto, che già, nell'istituto per gli orfani dei tnedici, ebbe l'educazione e la professione di maestra. Questa giov·inetta che vi ve colla sua professione, dia circa due anni è ammalata, e Ja anemia con esat1rimento ner'\'oso cl1e si è tanto 1

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SEZIONE PRATICA

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bilità in_quantoch.è tlbvt~à. evitare la dep.lor~vole abitudine - · che SI ·verifica spesso nei piccoli co .. muni - di attaccarsi al petto altri b ambini con pericoJo di contrarre l'infezione cheJ ncl caSo, non potrà mai attribuire al bambino cpe le venne a.ffidiato. ' Un a serie di disposizioni contenute nell'Ordinanza riguardano i provvedimenti da adottarsi quando si verificasse· qualche caso di sifilide da baliatico. ,, Taii pro,1,redimenti rispondono alle più mo7" • derne esigen ze. della profilassi di tale malattia. . Pertanto,, quando un ljlambinò. venga ricono, sci_uto affetto da si:fili de, si dovrà provvedere al st10 allevamento: 1° per . mezzo della madre ; · 2° per mezzo di una balia sifilitica; 3° per mezzo dell'allattamento artificiale. Sono note le obiezioni solle,rate contro quésto 11ltimo si~tema. Siccome, peraltro, di esso _non · è possibile fare a me110, è. necessario circondar1o in atto. di tutte le .caut~1e igieniche a tte ad assicurare Non si ritiene di lin1itare l a dichiarazione di la più razionale somministrazione <lel latte aniimmunità alla sola sifilide, essendovi altre ma- mal e nei Brefotrofi; esercitando st1 di questi una lattie a carattere contagioso (tubercolosi, traco- speciale vigilanza. D'altra parte l' allattamento • ma, malattie della pelle) ehe possono· recare artipciale , quando sia rigorosamente vigilato e, danno irreparabile alla salute dei lattanti. · sovratutto, quand_o a bbia lt1ogo nelle case priL'aggiunta della fotografia alla autorizzazione vate, può dare buoni risult~ti. • varrà a prevenire le sostituzioni di persona. Fin qui si è considerato il caso del b ambino L'Ordinanza stabilisce poi che in ogni ufficio sifilitico non ancora dato a balia. • comunale deve essere tenuto al corrente un reSi prospetta però anche il caso del ba mbino gistro contenente 1'elenco delle donne residenti che ,,iene riscontrato affetto da sifilide dopo esnel Comune, autorizzate a esercitare il baliatico, sere stato affidato al baliatico. • • elenco ostensibile gratuitamente a chiunque 11e In questo caso s1 prescrive: 10 il divieto alla balia di iallattare altri bamfaccia riehiesta. . Essendosi .stabilito 1'obl>ligo del certificato me- bini; , 20 ttn congruo periodo d_ i osser,·azione per· dico, per ogni bamb~no - leg ittimo o illegittimo - affidato al baliatico,. tanto s~ l'alle·va- la balia onde accertare se abbia, o no, contratta 1nento si faccia presso la balia , quanto se lo si 1'infezione ; . . 3° l'alle,ran1ento clel b.atrib.ino coi mezzi infaccia presso i genitori, l'Ordinanza prescrive le modalità di tale certificato, che verrà rila- dicati n el comma precedente. Qualofi, poi, durante il · p ériodo dj osservaziosciato dal medico di fidu.cia della famiglia. Sol-. ne la balia s i riscontri anche essa affett a da sitanto in mancanza <li esso sarà chiamato a rilasciarlo un altro medico, p t1rchè delegato dal- , filide, si dovrà provvedere a t er1nini deal'qrticolo l '.i\utorità Comunale. E questo potrà essere il 4 del Decreto Legge,· prescri ' endosi, secondo i casi, Ja c:ura ospedaliera o la c11ra a domicilio medico condotto o l'ufficiale sani tari o. della balia, che- potrà co11ti.nuare nell'allatt_aSe si tratta· invece di bambino che ·v iene affidato dal Brefotrofio o da altro I stituto consi- mento del bambino stesso ed essere c'\lrata inmile ad ttnia balia, il certfficato sarà rilasciato sieme con questo. Sempre al fì11e della profilassi della sifilide, si . stabilisce chd negli I stituti che da un medico addetto a tali istituti. . hanno per iscopo l' alleva111ento del bambiw Lo scopo di tale certificato è dupl~e: (Brefotrofi - . Sale di maternità ecc.) devono 1° garantire la sal11te della balia, la quale cosl ha la sicureiza che -il bambino cbe essa essere istutuiti · in locali separti, reparti _speciali per ba1nbini sifili1ttci, i quali devono essere pre~de ad allevare è immune da sifilide; tenuti sempre aistinti dai sani, e allevati, con 2° garantire i genitori· versò la balia, la quale cosi vede aun1entata la propria responsa- alliattamento artificiale o per mezzo di ·b alie si·

ha ottenuto una speciale autorizzazione del Sindaco. Tale autorizzazione \riene rilasciatrà solo dopo l 'accertam~n.to della idoneità fisica e de1la buona condotta, -secondo le modali.t à :fissate dal1'0rdinanra. ~ · Nelle città, sedi di Brefotrofio, la ; visita medica alle donne che chiedano di essere autorizzate ad esercitare il La1iatico, verrà fatta da 1111 sanitario specializzato, quale può esS"ere un medico addetto a ·tali I s tituti. Negli altri comuni dove questi mancano, la ,;sita sarà fatta dal! 'ufficiale sanitario. Interessa che risulti dalla autorizzazio11e la data dell'ultimo parto, come elemento di giudi-~ zio p\er la qualità del latte, il numero /delle gra,·idanzé e dei · loro esiti (eventuali aborti, parti prematuri, nati vi,ri e nati morti) · con1e dato · colla~rale per l'accertamento delle condizioni :fisiche della balia; interessa sopratutto la data dell'ultimo certificato medico come indice della immunità da. malattie infettive o. trasmissibili

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IL P0LICLINICO

filitiche debitamente autorizzate. ~rale provvedi• mento è indispensabile per una seria, efficace profilassi della sifilide, che presentemente viene compromessa dalla promiscuità in cui sono tenuti i bambini in taluni istituti. Le nuove disposizioni. danno inoltre fucoltà al Ministro dell'Interno non solo di incoraggiare con speciali sussidi quelle istituzioni che si occupino della icura e dell'allevamento dei lattanti, e che, unniforma11dosi alle moderne esigenze della igiene infantile, ottengano favorevoli risultati nelle condizioni sanitarie dei bambini ad esse affidati, ma anche di premiare quelle levatrici che si si~p.o maggiormente segnalate nell'azione di propaga-oda di bttone norme igieniche, per l'allevamènto dei bambini, special,. mente di quelli dati a ·baliatico. . L'Ordinanza prescri,•e, i1.rfine, la istituzione in ogni provincìa di· una Commissione permanente di vigilanza sul baliatico composta del Consigliere di Prefettura addetto al servizio delle Opere Pie, del Medico Pro,rinciale' e di un medico specializzato. A p·a rte i Brefotrofi che, pér· quanto abbia110~ in genere, 11na costifuzio11e organica ed 11n funzionamento disciplinato da speciali norme regolamentari, pur tuttavia non si può ·dire corrispondano completamente alla final~tà di un razionale ed' igienico alle\ amento dei bambini ad essi affidati, gli altri Istituti, come le scuole di . pueric.oltura, i Dispensari per lattanti, le sale di maternità, generallnente fo11dati con crit~ri di beneficenza, non presenta110 le garanzie che si richiedono per µna efficace tutela · sanitaria del bambino. · · È quindi op.p ortuno stabilire una continua vigilanza, nei riguardi igienici, di tali istituzioni, affidandola a perso11e di particolare competenza ed aut~rità quali ,posso110 essere, oltre al Consigliere di Prefettura ed ial Medico Provinciale, il Direttore della Clinica dermosifilopatica od ostetrica o pediatrica, o, . in mancanza, un medico specializzato. La Commissione stessa dovrà est~ndere la sua azione di vigilanza anche al baliatico che viene esercitato nei Comuni della provincia, sia per conto di Brefotrofi. o di pubbliche Amministrazioni, sia. per conto di privati, delegando eventualmente I 'incarico di eseguire le ispezioni ad uno dei propri membri.

La ne~essità di prevenire il grave danno sociale derivante dal considere·vole · aumento, verificatosi negli ultimi anni specialmente, nella mortalità dei bambini affidati al · baliatico, ba indotto · il Ministro dell'Interno a stabilire tali disposizioni che appariscono dettate da. un sacro dovere civile e umanitario, · poichè mirano a risparmiare un grande numero di esistenze coll'assìcurarne ,la . vitalità. È infatti supremo interesse dello . Stato nel: l'ora . presente in cui ·tante giovani e vigorose esitenze ·sono state immolate alla Pitria, rivolvere le sue premurose cure a salvaguardare la salute delle future generazioni, che dovranno 11el fecondo lavoro della pace consolidare la grandezza della nostra' nazione. •

RISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE.

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(7602) Inder,i1iità caro-'Viiieri. ----:- Dott. M~ D. G. da M. Effettivamente, anche ora, non si può concedere indennità caro-,riveri ad impiegati comunali, il cui stipendio annuale superi le lire 4500. Per determinare lo .stipendio. che percepisce il sanitario di Comuni consorziati bisogna unire e sommare tutte le quote che corrispondono i varii comuni. E poichè eseguiita tale son1mà risulta che Ella perC'episce più di L. 4500 di stipendio, non può ottenere la indennità caroviveri. 'fenuto, però, conto che scarso è lo stipendio di 1ronte al lavoro faticoso che deve so.stenere per il servizio della condotta e tenuto conto delle attuali condizio11i di vita, che richiedono una spesa maggiore dell'ordinaria, non dr.ebbe inutile ava11zare domanda ai singoli Comuni consorziati od alla G. P. A. per un congruo aumento ai sensi dello articolo 26 della v~gente legge sanitaria. (7603) Indennità ag·li itfficiali da · in'Via-rsi in congedo: - Dott. F. B. da R. .t\.i medici esonerati dal servizio militare perchè in condotta non competono le indennità stabilite dal D. L. del 16 gennaio 1919, n. 17, in quanto che coloro che si trovano in condotta perchè esonerati non sone collocati in , con<Tetlo, ma già si trovano in conb gedo. (7604) Morti a causa del servizio. - Dott. P. B. da G. Se la morte del san•ario possa o meno ritenersi prodotta dal servizio o da causa a.a . esso dipet1dente è quistione di fatto che .va nsoluta con la esibizione alla Cassa di previdenza di un cer.tifioato di un medico civile in cui sia Queste son9 [e principali disposizioni emanate per disciplinare l'importante e delicato ser- diChiarato esplicitamente che la morte del savizio del baliatico che, finora, quasi sfuggiva nitario deve ritenersi avvenuta per esclusi,·a ragione delle sue ~nziorti. Sulle circostanze espoa qualunque seria vigilanza. 1

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SEZIONg PRATICA · ....

ste nel certificato il P!efetto, eseguite le ·opportune indagini, stenderà dettagliato rapporto che è inviato, insieme con gli raltri documenti, alla Direzione Generale degli Istituti di pre'\>'idenza per i successivi pro,~;edimepti. La Direzione Generale può nel 1nerito !'ichiedere . il parere' della Direzione Generale della Sanità pubblica. Faccia quindi la do1nanda e la munisca dei do~umenti prescritti, attendendo che sul caso oc·~orso, si pronunzino le competepti autorità sanitarie. · (7605) Con.tributo del cen.tesimo di guerra. Dott. G. D' A. da C . Come la stessa parqla lo indica il centesimo· di guerra non è una tassa ma. un contributo e perciò esso è dovuto ap.che da coloro che per capitolato hanno • il diritto di -. r1ce,·ere lo stipendio esente da ogni qualsiasi

tassa.

che, cessa, naturalmente, cop. la pubblicazione della pace. Ciò fu stabilito dal R. D. del 31 agosto 1915 n. 142<? articolo 3°. · (1613) "'4 utnento dello stipe1idio. - Dott. abbonato 767. Sullo stipe11dio di lire 3709 compete l'aumento ·annuo di lire 885 in base alla graduazione stabilita. dal D. I,. de.l 10 febbraio 1918. (1614) Co1icorso a posto di m edico condotto. . .. . -- Dott. P. L. da G. Essendo Ella un sempl1.ce . interino e non titolare ·della condotta, non ha diritto di riprendere il posto all'atto del congedamento dal servizio militare. Al co.llega che copre attualmente La condotta nessuno impedisce di prendere parte al concorso quando , sarà bandito perchè la riforma dal servizio militare non è causa di esclusione dai concorsi per la nomina a medico condotto. (7607) Dimissioni. - Dott. L. C. da S. Non essendo stabilito nè nel capitolato nè 11.e lla deliberazione di nomina, ormai scaduta, aùcun termine per la presentazione delle dimissioni, può • presentarle al Sindaco in qualunq·ue tempo, salvo ia prefiggere un breve termine in c:ui il Co1nune possa tro·v are :altro sani tario · per sostituirla. Secondo le - consuetudini locali più in _ uso, tale termine può essere anche di un mese. / , ,. Doctor JusTITIA.

(1606) Tratta>n ento ec01'i0»1-ico dei medici condotti cJiiamati sotto Le ar1ni. - Dott. abbonato 4191. _J.\.llorchè dal ser,;izio di condotta fu chiamato sotto le armi J"'e compet~vano due mesi di stipe11dio intero a carico della amministrazione municipale. Non avea poi alcun diritto di esigere a carico di essa alt ri tre mesi di stipendio' per i due anni e nove mesi passati in serYizio, perichè nessuna legge stabilisce tale speciale indennità. .L\. Lei come ufficiale medico pro,·eniente dalle categorie in congedo, che ha prestato oltre un anno cli servizio militare e che Ser'Vizio meQ,ico-militare. -- All 'abb. n. 9662 : fu congedato il 19 luglio 1918 compete la indenNel ·Bollet>tino ufficiale ,n. 62 del 27 sett. 1918 nità di lire 250 stabilita del D. L. del 16 gen' figura rom.e decorato delrla. Croce di g.uerra um. naio ultimo; n. 17. Le compete inoltre anche Toonasetti Luigi tdi Antbonio, tenente di f.anter~a. la indennità sp~ciale di due mesi di stipendio Ln detto Bollettino •non figurano le motiivazioni. ... per il primo anno e di un sol mese pel seNessun Tomasetti Luigi, te11e11te meclico, ri~ condo ai termini del D. L. del 14 novembre 1915 sulta fra i decorati. ' · n. 1613. Al ·dott. F . ·u. : . . (1609) Condotta pie1ia - Riduzione \ pei soli La P:residenza della 1Commissione ha sede a po'Veri . ·- Dott. R. Z. da B . sul P. L'Iniziati va Firenze (Via Latnarrp.ora, • n,_ 8). per ~idurre la c911dotta 1al solo obbligo 1 di legge A.l 1dott. B. G. da M. : deve essere presa dal Consiglio Comulla.!le e la A1·1'aJ1:)b. n . fXS67 : , relatiYa deliberazione deve essere· approvata dalla Gli esone.ti ttlon ;velllgQI19 mai ,prorogati iLliautorità tuJtoria e dal Consiglio Provinciale di . ' 1>er 0V1V1e . . . mi.tata.mente ·e c10 ~ag1on1. Sanità. Trattandosi rli argomento di interesse All'abb. in. 2915 : generale e di ordine pubblico, pre,1alenti enNessUJna classe id i medici milit!ari è stata per · trambi di fronte al pri,;ato tornaconto il medico ora congeda~, però si ha ragione di ritenere condotto non può prendere alcuna iniziativa acr eh~ sia imminente, pei 1neclici, il congedaniento riguardo. di. parecchie classi anziane. (7610) Medici milita'Yi i1i ser'Vizio ci'Vile. . All'abb. n. 4883,: Dott. P. C. da V. Il medico milit8.re destinato All 'àtto del congeda1nento le spetta110 due 1nei;ia prestar servizio civ1le, riceve la differenza · • silità di stipendio, più u11 a1ltro mese per .ogni dèllo stipendio àail Comttne di cui è titolare, .. ai1110 trascorso 1n serv1z10. non da quello ove momentaneamente risiede. Circa i diritti alla lioenva Ella li ha egttali a (7611) Concorsi per la 1io1nitia. a m edici condotti. - Dott .. A. D. M. da T. Nessun concorso tutti gli altri ttfficiali medici del suo grado, ai . quali ora viene collJCessa la lice11za solo subordipuò · essere bandito _per la nomina a posti di menatamente alle esigenze del ser,·izio. dico condoto per la _durata de11o stato di guerra (27) ~

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IL POLICLINICO

All 'abb. 7924 : 1":EDIOINA .$ OCIALE. L'indennità le spetta. dalla data della sua assunzione in servizio quale ufficiale di compleProvvedimenti Jgimico-88Ditari mento. Si è già più ,-o]te detto che i congeda... nel dopo-guerra. menti dei mt:dici, fino ad oggi, non sono avvent1ti che per la via degli esoneri. Ciò non esclude La Sezion·e per l 'igieµe .sociale della C 011'imische presto non possano essere adottati altri cri- sio1u per i l. dopo guerra ha tenuto un nuovo ciclo terii. di sedute nei .g iorni .26 a 28 gennaio u. s., sotto All'abb. n. 7296: la presidenza del .sen. Durante, e dopo a mpia Gli ufficiaili .medici no11 ·so1·10 stati compresi i11 disc.u ssione ha appirovato g li Ordi!ttl ·d el giorno ,., quel decreto. ohe qui riprodu.ciamo : . Ella quindi allo scadere della S\la licenz.a si deve presentare alle a11torità ·militari dalle quali Opportunità di creare un organismo che assuma dipende . la dire zio ne di tutta la politiea sanitaria del R~gno (relazione dell'on. Pietravalle). All'abb. S. D. F. da IVI.: Per le notizie che Ella desidera avere sulle La Sezione 24a. della. Commissione pel dopopolizze assicurative dei combattenti, si rivolga guerra, considerando che -còmpito dello Stalt(>, per migliorare e proteg·g ere la sanità fisica· delle poal competente Ufficio informazio11i : Via S. S11polazioni, fonte prima della sua potenza e dcl.la ' sanna, n. 17, Roma~ sua ~elicità, è rnon solo quello di tutelar.le da.lLa All'abb. n. 9749: diffusione delle comu11i i11fezioni endeiniche od esoti~e, ma di ·diifenderle, -con .u:n.a più vastà. e Non. vi sarà certo da atte11dersi eccessiva larghezza nell'applicazione del decreto. Gli assistenti complessa politica sanitaria, dai crescenti pericoli e dallll1i .che gra·vi maJattie .sociali e profesuniversitarii figt1rano eftettiv·amente come impie- sionali prepa.r ano e isemi nano f.ra ogm classe di gati dello Stato, anche agli effetti del l~bretto <ii cittiad.i.ni, ma specià:lmente fra quelle lavoratrici viaggio, e quindi, probabilmente, sarann<? acco- della gra:nde ci.nd.ustria e della agricoltura; . Consid~ando che uina .i:ntiima e molteplice somunati ad essi nella erogazio11e dei mesi di sti·l idarietà avvince la preparazione, maniifestazione pendio in più, all'atto del congedamento,. 'e diffusione delle ord~narie malattie i·n fettive, come di quelle a carattere sociaJe e di quelle _i\.11 'abb. n. 1279 : del I?ivoro, Mi 1gt1isa da richiedere un solo ed Oltre i due mesi di stipendio che spettano a or.g anico piano di diifesa sa11itaria della popolatutti gli ufficiali ricollocati in congedo, \.·errà dato zione, guidato <la u.na sola mente direttiva, esein più lo stipendio di 11n rnest:, per ogni anno guito da un solo corpo \ii tecnici e di funzionari, ttlteriormente trascorso in sen izio , Così le ultime ' garentito da wn solo :potere e p.rotetto da u111a propria responsabilità politica din'3.!llzi al potere disposizioni. · legislativo ed al Paese; Al dott. B. G. da M. : Considerando cli.e la tutela della sanirtà :fisica della, pop.o lazione 11on possa scindersi dalla orgaI congedamenti degli uf:fi..ciali medici, a qual.. nizzazione moderna e dal funzionamento dell '.aSsiasi classe essi appartengano, non vengono fatti sistenza sociale, da quella della prrimissima inper classi di le,ra, ma i11 seguito a ric::hiesta fanzia e della maternità a quella delle malattie ùi esonero personale. d'ogni ·f orma; Ritenuto ohe al1o stato attuale il potere sani..4\.11 'abb. n. 2655 : · ' tario dei relativi congegni s i t rovano firazionaiti E lla potrebbe far domanda che l a stta malattia e slegati nelle varie 1grandi .L\.mministrazioni cenfosse riconosciuta come clipe11denté da causa di trali nqn solo, ma persino nelle varie branche servizio agli effetti di un provvedimento di inden- d 'Ulll istesso dicastero ; Ritenuto ohe rnessuna considerazione d'ordine 11i tà o di pensione in relazione ad ttn qualche scient~o o ltecnioo può ulteriormente giustifipostumo, che e·ventualmente I~e fosse residuato. care :tale ordiname n.t o burocratico dell '_t\.mmini.L\.Jl 'inf ttori di questo, null'altro Ella può reclastrazione sainitaria centrale dello Stato, che si proietta quoi11di darnnosamente alla periferia; 1nare, inqttantochè l'Amministrazione militare R1ten.ttto che 1a guerra ha dimos trato non solo era libera di collocarlo in cougedo tutte le Yolte 1a .p ossi,b ilità ma .la uiti.liità e 11ecessità che per- · che giudicasse di non a,·er più bisogno dell'osino i cxmgeg.ni della .sanità pubblica civile e di pera sua. quella milita<re funzio11ino i11 stretta comunione direttiva ed esrou tìva ; All 'abb. n. 2507 : Ritenuto che il Mi11istro dell'interno m-0n. più J..,'indennità di cui Ella parla sp~tta a tutti si presta, pel g.r ave ed altissimo suo ufficio della gli ufficiali che vengono ricollocati in congedo. direzione politica d'una .grasnde inazione, a presiedere alla organizzazione e funzione della moderll<'l Per ora nessuna indennità speciale è stata amministrazione della Sa.11ità ed assistenza pubstabilita per il personale dei tubercolosarii miblica, ed a studiarne, proporire e difendere il litari. M. G. progresso dimanzi al Parlamento; (

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Delibera: 1°) di Jaire v.oto :p ercliè si istituisca in Italia un organismo superiore statale della Sa·nità ed Assistenza pubblica, che in sè riassume la direzione di ;tutta. Ja. p olitica ~nita.r.ia dello Stato; 2°) di mandaire ad u.in.ia Sottocommissione di preparare umo sahe1nia .completo de1Ja costituzione di tale orga.n:ismo con a-iserva di prenderlo i·n esame per .le defiinit~ve deliberazioni s u tale importante malteria da parte della. Sezione. La Sottocommissione, •composta dei professori Pa.g]jamì, Loriga, Simon etta e generale Rho, '.P"~­ sieduta da.11'on. Pietravalle, s i è subato posta ial lavoro, e preseniterà alla .S ezione , ne11a sua p r ima tornata, la a-elazione completa ciirca la schematica costiJt.' uzione del Ministero, che dovrebbe co11centrare, coordinare e sviluppare .tutti i poteri sanitari, ora disseminati fra vari Mi:n:isteri, e presiedere all 'orga'llizzazione di tutta l 'a.ssiste11za sociale :im Italia. 1

causa di danno per la salute pubblica, fa v·o ti : a) . che Jo ;S tato, cosi come ha fatto per il solfato di chinina, assuma la diretta fabbricazione di alcuni medicinali, specialmente di quelli che si estraggono dal1le materie prime che sono oggebto di m.onopolio di Stato; · b) che 1o Stato provveda a moderare i1 prezzo di a lc111ni medicinali di grandie con sumo ; ·e) che ·l o Stato fa:votisca con ogni mezzo 1a .creazione ·d elle .farmacie municipali e ·degli alfmaidii 1armaceutici; ·d) ,ch1e il Mini stero d'Agricoltura incoraggi tut~e le iniziative -dir.ette ailla produzione indigena .delle pi3.!nte medicinali e <liscipli1n i J'.u tilizzazione di quelle che vivono spontanee.

Produzione statale e vigilanza sul commercio • di alcuni alimenti (rela~ del prof. Loriga). La Sezione d'igiene socia.le : Considerando .la grande im porta11za di gairain. tire Jia salubri:tà di alcuni alimenti speciali adatti per bambi!lli di1v ezzati e per malati, quali: le farine di cereali amido-diastasate, i semmolini di · cereali, le farine co1nposte di leg t11ninose, talune Organizzazione sanitaria provinciale (relazione del prof. V. Ascoli) . pastine alimentari, i biscotti maltizzati, ed inoltr~ il latte, le uova , il burro, la cioccolata, i peptoni, La Sezione d'igiene ,socia.le, con vi11t.a cl1e per Je a.1b11mosi,, ecc. ; ·una provvida assistenza samitaria e ·p er uu 'org·aConside-raindo l 'utilità di sottrar.re 1q ues.ti g·eneri nà.zzata dilfesa ron,t ro tutte le mailattie infettive alla. speculazione pe.r !renderli facilmente accessidell'uomo e ·degld. -<animali sia necessario un de- bili. alle classi J)Ovère. od econo1nicamen.te deboli, centramen.to a base piovi-nciale, ritiene -Ohe la fa ivoti : Provincia debba essere dotata. di mezzi per cor1°) che a .norma id i quanto è s tato fatto durrispondere a tali scopi, e pertanto: rante la 1g uerr.a, lo Stato provveda anche per l 'av1°) augura che la Sezione III della pri.1na Sot- venire alla prod·u zione ed alla "·eudi ta a prezzi tocommissione entri nel·l o st~o ordine d'idee e , mi•bi <li .buoni proclotti ali.n1entari per bambini, ten11to conto delle ragioni tossiche, addivenga malati e vecchi ; · ' agli adeguati provvedimenti amministrati vi ; 2°) che lo .S tat o .p ro"·veda a che i ~.reparati 2°) fa" voti rperchè il medico e i.l veterinario che si vendono come specialità alimentan.-i parti.no provinciale sia·n o ricondot:ti al Joro ·vero ttfficio sempre la 1mdica.zione della lot<o com posizione di vigile ed efficace tutela della. igiene .e sal.u te qualitativa e 1qua.11titativa e siano ,·igilati dalle pu·b blica della Provincia, abbiano libertà e re- Ai1torità .sanitari e. sponsabilità di azione per tutto ciò ohe si xiferisoe alla pr9filass i delle mial:a.ttie i·rufettive, di Difesa sociale contro la sifilide e le malattie ve fronte a11 'autorità politica da cui altrimenti dineree e contro alcune dermatosi (relaz. del prof .. pendono, abbiano mezzi immediati per esercitare De Napoli). la Joro opera s.i.d ottenendo i l 1per~onale tec111co La Sezione d' i.g ien)e socia,le, con vinta della ed amministratwo indispensabile per il loro lliffi.cio, sia giovandosi del cresciuto conicorso pecu- grande importanza che ha , .i1el momento attuale, niario delle Provincie per le quali l 'attività loro la lotta contro la sifilide é le malattie veneree j si svolge, sia profittando dei mezzi che possano Mentre ricònosce la necessità cli ritornare s ull'a.rtrarre dagli I stituti universitari, comunali o altri gomen:to allorchè arvrà preso vi1Sione .delle proautorizzati, coi quali la Provincia e lo Stato sta- poste della Commj ssione delegata e.on D. L. 3 setbiliscano apposjte conv~nzioni per tale ser\''izio. tembre. 1916 a modi:fica.re il regola mento su.11a profilassi a ntivenerea, determina : . 1°) La 'llecessità di 1dare sempre mag·gioi:-e inProdnzione statale e vigilanza sulla vendita cremento ag.li studii df clinica dermosi:fìl.o,patica . dei medicinali (relaz. del prof: Loriga). presso le Umive'rsità, elevandone la dignità e ~ac- . comandando in quell' imseg.namen·t o una larga ·La Sezione d'igiene sociale: esposizione d'igiene sessuale e di profilassi antiConsi'de:r:ando che l 'al1tO costo \ dei medicinali venerea. Perchè è indubitato che una buona cone vieta .spesso l '·U SiO alle classi meno agiate; · noscenza. della .&ifi1ografia e venerolog.ia rappr.e·Considerando che la s tessa ca.u sa impedisce a seniti il .!attore rpi ù s icuro 'e più efficace di questo molti Comu·ni di ottemperare a.11 'obbligo di som- ramo della profi1assi. · mifll'istrare gmtui tamente i medici•nali ai poveri, 2° Che venga attivata ed intensificata la pro:imposto dall'artico1o 36 della legge sanitaria, ap- paga·nda con 1 'istO:uziòne e con J 'educazione, sia .p ure restringe eccessivamente il rnumero dei me- fra [a popolazione ci vile che fra quella militaire, cliciina.li che i medici condotti possono prescri- per vincere vieti e dann~i pregiudizi, iper cui vere; . ,. le affezioni veneree o sifilitiche sono t enute naConsider~do che la imipoosibili1tà di sommittiiscoste e dichiarate -<Vergogmose, e per creare 11.n a straire i mediciinali ~ende i1lusorio il benefizio sa-'n a coscienza igienica, elemento indispensabile deJ.l' assistenza mediica e costituisce ,1.na graTe pa· la difusa contro le malattie veneree.

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3° Che s iano istituiti ispettori dermosifilogirafi provinciali ed interproviinciali con responsabi.li1tà pari alle cariche e con orgami corrispondenti .nelle Ammiiruistrazioni centrali (Ministero dell' Interno, della Gu~rra, della Marina, per i quali -q,ltimi dovranno essere conservati e creati 1t1fficiali medici ispettori dermofilografici di Cor.po d'Armata e di iDi•p artimenti marittimi .rappresentati da specialisti di provata capacità tecnica) . . Che del personale sainitario i.n og·ni importante Brefotrofio faccia parte un dermosifilografo. 4° •Che sia tolta alla pubblica sicuT.ezza ogni ingere™, tUon stretta.mente richiesta da misure di ordine pubblico, sulilra vigilanza del meretrie:;io, la quate dov-rà essere affidata a speciali. agenti di mora1i·tà, serietà e preparazio.n e sicure. 5° .con la lotta co11tro le aff.eziond vener·e e e slifilitiche sia attivata quella contro le dermatosi contagiose -e specialmente contro Je tigne. I tignosi sog.g etti al servizio militare se· idonei siano lt:.rattenuti e ~·1.llra!ti i·n adatti Istituti e se lllOn idonei siano seg·na1ati alle Au.torità civili per i prov·vedime11ti del ,~o . Parimenti i bambi1n i tig1nosi ve111g ano curati in apposite scuole. 6° Lé suddette provvidenze igienico-sanitarie sieno estese alle awstre Colonie .d ove 1a a:wsrt:ra opera civilizzatrice le impòne. 7° La Sezione fa voti che sia sancito iiil tptri1nci·pio del ceriti:ficato medico .p rematrimoniale, che· nei •ri~uardi della s~filide sarà più Jacilmente accettabile, in quanto d-O'V~à imporsi escl1usivamente al ,f uturo , s·p oso, 111eli.a quasi totalità ·dei casi responsabile dei contagi coniugali. 1

Per i Brefotrofi. (proposta dei pro:ff. Sciavo e Tropeano). 'La Sezione d'~,giene .s ociale, ripor.t.aindosi alle ' conclusioni già approvate sull'assist:enza aill'infa.n zia ·e s ulla necessità i·mpe.llenit e della rii.forma dei Brefotrofi ; · Constatando l'altissima' mortalità degli esposti in quasi tutti i ,Brefotrofi del Regno, ciò ohe richiede solleciti provvedimenti ; . .Ri,tenendo che la causa priincipale di itale per. sistente e grave stato di cose sia do\•uta alla mancanza di u.11a regolatrice .leg,g e organica sulle funzioniÌ dei Brefotrofi ; Fa voti che itale 1 egige, redatta sui concetti espressi dalla Sezione stessa, sia promulgata ed applicata colla massima urgenza; Delibera infine che la Presidenza faccia con <:or,tese sollecitudine presente all'on. Presidente del Consiglio questo voto speciale. ·

Per la propaganda igienica fra le classi operale (proposta del prof. Devoto). Colla coucessi,o ne del sabato inglese a:gli operai italiani che si ·va generalizzando, si presenta un'occasione P.rovvida, che .n on dovrebbe andare perduta, perclÌè ttina parte del pomeriggio. ~el sabato sia impiegato in corsi di educazio~e i·gienica, in pratiche di 'Proprietà personale, 1n esercizi fisici, ecc., a vantaggio degli òperai. . . La Sezio11e qi igiene sociale ri\·olge per~1ò 111' ito ;li }liuisteri dell'Inter.no, dell'Istruzione e clel T.aYoro, perchè ' 1engano studiati i mezZ:i più efficaci onde offrire aigli operai ~ei d~e sessi,. nel po n1eria<rio del sabato, ]e maniere d1 elevazione • irrieuica di educazio11e :fisica e domestica e co1~u11que' , ·engano incoraggiate le' iniziative locali che tt11do110 a far rendere ii1 alto grado il sabato d.i.1 pu uto cli ,·igta educa.ti,·o e sociale. ~ò

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ALBO D'ORO. •

MEDAGLIA DI BRONZO. FERRARA ~RCURIO,

da San ì\ilango sul Calore ( 1\.vellino), tenente 111edico i 18° reggimento fanteria. Dirig·ente il posto avanzato di medicazione, in zona b<l;ttuta dall'artig'lieria 11emica, disimpegnava con vero spirito di abnegazione i proprii doveri. Riuscito impossibile il trasporto di. feriti gravi, spremante del pericolo, recavasi solleci- ; tamente a curarli, dimostrando energia e coraggioso spirito di altruikmo. -~ Carso, 1° novembre 1916. .. CROCE DI GUERRA.

Prof. • ADORNO MASSil\fI, ten. colonn. medico,. Direttore dell'Ospedale da Campo 007. •

. •Al dott. M. Kobylinsky, redattore capo dei Quaderni di Psic1iiatria, oltre al~e tre medaglie al valore, ai distintivi di due ferite riportate in guerra e al distintivo llel Comando della Legione Czeco-Slovacca (che è stato ii1caricato di condwre a Praga) e stata anche assegnata 1'011orifica croce speciale decretata da S . .l\ .. il I)uca di Aosta ai comandanti di unità della glòriosa III .t\..rmata.

NOTIZIARIO SCIENTIFICO. Virus filtrabili. J. R. Bradford, E. F . Ba::ihiord e J. _.\. . \\-ilson (il primo maggior generale metlico della ì\Iarina inglese, gli altri due capitani luecliri <lel1,Esercito inglese) ha11110 esegtùto delle ricercl1.e dirette ·, a ptpvare che la polinevrite acuta infettiva, l'influenza, la febbre Jelle trincee ed una . speciale nefrite acuta (febbrile, ematnrica) sono mala.tti·e dovute a virus filtrabili. Il virus dell'influenza sarebbe un cocco minutissime, di 0.15-0.5 µ. di diametro, Gram-positivo, anaerobio, resiste11te a 56° C. per mezz'o~a,. isolabile in colture pure, che,, al 2° passaggio, riproducono la malattia negli .animali; .attraversa le Berkefeld N e V e le Massen. Caratteri analoghi a"\·rebbero i virus della febbre delle trincee e della nefrite. Il virus della febbre delle trincee (non meglio precisata) sarebbe stato dimo~trato anche nei pidocchi. (Da una nota pre\·enti,·a ii1 Britisli nl ed. l 01tr1ial, l febbr. r919). Eziològia della febbre gialla. H. )roguchi, lavora11do al G tta)·ac1uil (~q11a­ dor) sotto gli auspici del Rockefelle~ I11st1t~te~ avrebbe riconosciuto la presenza, l1e1 malati. di febbre gialla, di una spirocheta (I~eptosp1ra ) che è morfoloaicamente molto affine a quella dell'ittero spiro~hetico, è isolal,ile in coltura pura, • è patogena per gli animali, dà. un fenomen~ clì Pfeiffer positi·vo col sangue dei con\ alescent1 ed attra,~ersa i filtri Berkefeld N e V . (/01tr11al .4·nier. J1ed .. lssociat., 18 ge11n. 1919) . '

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JYO TIZIE DIVERSE.

La lotta eontro la malaria nella Venezia Giulia. Il regio Governatorato . e la · Direzione di sanità della terza Armata già da tempo si sono preoccupati de1lo studi<:> ~ei problemi. rel~ti~i alla difesa delle popolaziom della Venezia Giulia e dell'Istria dalla malaria. La: Commissione all'uopo nominata ha com.in- · cìato i suoi studi esaminando quali siano i . mezzi più adatti per la bonifica del terreno, ,che rappresenta se·mpre il. mezzo più efficac~ ,~ d:uraturo , di lotta, mentre nel pas~ato le Autorita si .P~e~c­ cupavano qua$i esclusivamente della_ ch1niruzzazione spesso· incompleta. Inoltre sm da ora per le zone ove no? s~ ha la sict1rezza ~he la . bo: nifica possa compiersi o possa .dare risulta~1, e stato pre,·entivato il clunino necessario e ne sarà assicurata la distribuzione con speciale personale debitamente istruito. Come è stato fatto . s ul basso Isonzo e basso Piave, sarà prov;veduto alla istit11zione di _piccole• infermerie e di centri di accertamento microscopico, che permetteranno di determin8.!e i portatori di .parassiti e nel periodo endemico l 'accertamento sicuro della gravità del male. Oltre a tali centri di accertamento esclusivi per la malaria saranno stabiliti dei laboratori. batteriologici 'per esami culturali e siero~iagnosi nei ca~i nei quali la ricerca del parassita della malaria fosse negativa. Per vedere inta11to quali siano i la,·ori di piccOle bonifiche che nelle odierne condizioni possono essere anche eventualmente iniziati, il malariologo consulente della terza _L\rmata ha intrapreso un giro d'ispezione attrav~rso l'Istria mq.larica.

Iniezioni profilattiche eontro l'influenza. '

Queste iniezioni si praticano gratuitan1e11te presso l'Ufficio di igiene della città ili: ~i.lano. La- Direzione del Corpo d'armata d1· J\11lano ba disposto che· esse vengano eseg~i te an~h~ sui militari del presidio, che ne facciano rich1~sta. . Per iniziativa dei funzionari dell'Ufficio sarutario compartimentale di Milano, l' ~~ministra~ zione ferroviaria si è messa a disposizione degli impiegati del Compartimento che desiderano sot-· toporsi a tale misµra pre,rentiva. ·. . L'Istituto Sieroterapico · Milanese ha forn1to 'gratuitamente il materiale vaccinico. •

Per la salute pubblica a Torino. 11 Prefetto di Torino, con r.ecente provvedimento in vista delle - condizioni sanitarie della città ha ridotto il numero delle rappresentazioni ad u'na al giorno per i teatri e a tre per i caffè~ concerti e cinematografi. Ha disposto che tutti i posti di platea e. galle:i~ sia.no. nume~ati e n?n siano più permessi posti 1n piedi ; ha infine vietato qualsiasi festa da ballo. , .

Lotta antitubercolare in Lombardia.

La ·Sez'ione Milanese dell'Unione N,azioi1ale dei Medici Italiani, .svolgendo il programma dell'Unione, ia contenuto 1nedico-saciale; ha diretto la propria attenzione alla lotta contro la tubercolosi.

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Ha diramato un q uestio11ario ai medici condotti della regione, per r~ccogliere elementi informati,ri sulla diffusione e gravità della « peste bian1c1 », ed ha elaborato un piano per :i!lluminare l 'çpinione pubblica e g·uidarla ad un'.azione antitubercolar~ concorde ed orga11ica, che do,1 rebbe esser posta a base delle prossiine ri ve11di~azioni d'ordine politico-amministrati,·o.

Lotta antitu}Jercolare in Francia. Léon Bernard, professore alla Facoltà di m'edici11a di Parigi; membro della Comn1issione permanente di profilassi contro la tub~rcolosi, è stato incaricato della sorveglianza e del controllo, dal punto di \rista n1edico, delle orgq.nizzazioni, istituzioni ed ospedali ~J1e di penclono in qualsiasi modo dal Ministro dell'Interno e che hanno per scopo la .cura· e la profilassi dellà tubercolosi.

La denunzia obbligatoria della tubercolosi .in Franala. '

' La denunzia obbligatoria della · tub"ètcolosi è oggetto di ltn disegno di legge prest~ntato al] a Camera francese dal sottoseg·retario di ~talo pc-r la sanità pubblica, on. Mourier. Il i>rog·etto dispone che la malattia venga denu11z1ata otto giorni dopo la diagnosi, dal mecli:;o ~urante o consulente. I comt1ni, le provincie e lo Stato saranno tenuti alle spese di ospitalizzazione dei malati e di ·sovvenzione alle loro famiglie. Si computa che siano 500,000 i tubercolotici in Francia e che annualmente occorrano 84 milioni per gli ospedali e 100 milio11ii · per il manteni.mento. -

Per i ciechi di

gue~ra.

La « Gazzetta del Popolo » di Torino ha aperto una sottoscrizione. per ui1a fondazione in favore dei ciechi di guerra. L'istituto sarà intitolaito al generalissimo Diaz ..

Corso di perfezionamento in Pediatria. Col I7 corrente 11~lla Clinica Pediatrica di .Roma diretta <lall'Ill.mo Prof. Luigi Con-cetti· viene iniziato un corso di p e·r fezionarriento per i , laureati in medicina e chirurgia. Il corso avrà la durata di un quadrin1estre. Sa.ranno impartiti i seg·uenti 'insegname11ti: 1. Clinica pediatrica (pxoJ. Concetti): - 2. Malattie itrfetti\re (prof. Modig·liani). -- 3. Esercizi di semeiotica infantile e malattie dei neonati (professor Luzzatti) . -- 4, Dietetica e Terapia infantile in ispecie delJe malatti~ intestinali (professor SpolYerini). - 5. Ortop~dia (prof. Dalla Vedova) . · . _L\lla fine del corso, quelli che lo avranno frequentato regolarmente e che avranno superato la prova d'esame, rice,reranno un diploma di per1 . fezionaniento in Pediatria. . Per l'ammissione si richietlo110 : la domanda stt carta bollata di I ... i:.oo al Rett9re della Uni versità· la fede di nascita, legalizzata; il diploma o il' certificato di laurea in medicina e chirurgia (anche di Utii'V ersitQ, es le re) e una quie~anza_ ~i L . reo, rilasciata dall'Economo della Univ~rsi~. , Si <lo\Tran·no pure \rersare ne]]a Cassa ur;1versitaria L. 45.60 occorrenti per sopratassa d esame, per indennità, n1arche da bollo, ecc.

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In onore di Clémeneeau. L'Associazione generale dei medici di Francia ha nominato Clémenceau, che di t ale Associazione ha già fat:Jt.o parte, suo Presidente onorario, titolo che fin'ora non era· st ato aiecordato ad aleuno.

. • In memoria di Reclus. Il 22 gen11aio u. s . la Società di Chirurgia ·cli Parigi ha commemor ato solennemente jl pro. fessor .Paolo Réclus, n1orto il 31 luglio 1914. Tenne un elevato discorso inaug·urale il prof~­ sor F. Lejars, segr etario generale della Societ à. •

In memoria di Mauro Jatta. In Ruvo di P~glia, a cura di un ~omitato pr,esieduto dal pro-sindaco av\T. Tito Paolo (<.•tugno, ebbe 1uogo 11na solen11e commemorazione del compial?-to prof. conim. ·rv.raui·o Jatta. Della s ua \ 1ita scientifica della su a lttminosa carriera, della devozione al suo paese, dissero il dott. Lttigi Bucci di Ruvo e il generale. tr:('ùico ·. prof. Lorenzo Bonomo, direttore di sanità dell'XI Corpo d'Armata. La smobilitazione medica in 'Germania. La riunione annuale dei medici tedeschi, t en11tasi recentemei1te ad EisenacJ1, 11a preso in esame la smobilitazione dei 1nedici ed J1a approvato le proposte .che seguono da sottoporre alle autorità competenti: · ra Dare la preferenza nella smobilitazioue alle classi anziane, ai p adri di fa1niglia , ai coniugati, a coloro che hanno prestato più lungo servizio ; 2 ° Agli ufficiali niea ici aspegnare posti p rossittµ alla loro resideuza a11leriore a lla g uerra ; · 3° Riservare i posti di assistente nelle Fa. colt à mediche ai reduci dal fronte ; . 4° Dare a questi la possibilità di seguire grat11itamentc gl 'in,segnamiei1ti che desiderano · ~a. Offrire a~li ex--uffìciali medici, a pre~zi modici e senza 1'1ntromissio11e ò.'intermediari o-li stru.menti chirurgici e gli automobili di ve~~ti disponibili per la cessazione della guerra ; 7° Impedire l 'ins.tallazione di 1nedici stranieri, in specie nelle città marittime e fluviali; . 8°. Distribttir~ opusc?li. che facciano capire ai cl1ent1 la convemenza di r1prenderEì i medici che avev.ano prima della g uerra.

I...a morte improv·visa ha schiantato l'esistenza del prof. ADOLFO SCHlVIIDT, direttore della clinica medica di Bonn. Egli ha lasciato una dic~iarazione i u c.ui afferma che non poteva sopravYivere alla rovina della s u1 1->atria. Da due mesi era in u110 stato d'ipocondria irriducibile. · (i.veva . studi~to dappr in1a inatematica, poi scienze naturali e da t1ltimo :si era consacrato alla medicina. .Dalla direzione dell'Ospeda'le di Dresda ·venne chiamato alla clinica di Hall, donde solo recentemente passò a Bonn . Si affermò per la rara co111petenza nelle malattie intestinali; i suoi metodi per l'esame della fu?-zi?ne intestin~le. s~ sono. rapidamen_te imposti; fanno epoca i suoi lavori: «Le feci dell'110mo nello ?t ato normale e patologico », redatto in ~?llaborazio~~ con. Strassb:irger ~ « L'esam~ funzionale d~ll tntestino medi.ante i~ p~sto di prov~ ». che e stato tr3:d0 ~to in_ ''a~e _lingue; « La •clinica delle. m.alatt1e 1ntestinal1_». . ~ pubblicato ~nche 1:1n <e Tt~ttato ~i .Pato~ogia ge~erale e di t~rapia delle malattie interne » e, in collaborazio11e -con Liithje, la « Diagnosi clinica e propedeutica ·d elle malattie interne », che fu tradotta in ,·arie lìngtte. Un'impronta perso11ale ha 'dato recentemente al suo trattato sul « reumatisn10 ». Con A. Schmidt .Aa Germania perde uno dei giovani clinici che . onoravano Ja medicina ' interna. · · R. B. Apprendiamo con molto ritardo la perdita del 11ostro valoroso e solerte corrispondente da Mo.<lena, dott. prof._ CARLO Gl\..ZZETTI, caduto gloriosamente sul campo per l'a\.'venire della Patria. Scienziato perspicace, insegnante apprezzato, Gazzetti fu anche uomo dotato di straordinaria finezza di sentimenti· e di spirito altissÌlmo del dov~re. Onde la sua fine desta un profondo rammarico. · L'Accademia Medica di lVIodena, della. quale Egli era segretario, dopo un'alta commemorazione fatta dal rpof. Luzzatto, ha deliberato di inciderne il nome in una la pide da collocarsi nel Laboratorio di F armacologia, unitamente a quello . del çlott. Romani! che del Gazzetti fu allievo e che anch'Egli è caduto sulla breccia.

Indice alfabetico per materie. Addome grosso cli guerra (S ul così det_to) . .. . . . . . . • . . Pag·. Afa.sia mot oria e paralisi del faciale conseguenti a g ravissimo trauma c.erebral~ : guarigione . . . . . . , 2o6 Baliatico : vigilanza igienica . . . -. 216 Cancro dello stomaco . . . . : J 205 Frattura da strappament o . . . . . 207 Influenza: complicazioni cardiache . 204 Influenza : ricerche batteriologiche sul1'espettorato e sul san~e . . . . 200 • Litiasi intestinale ossalica . . . . . J 209 Malaria : cura . . . . . • . ~ . 202 -209 Roma, r919 -

Tip. Naz. Bertero di G. Guadegnini

(32)

' .

&

Malaria - chini no-resistente : trattamento . . . . . . . . . . P~g. Malattie nervose : l'importanza della catamnesi per la diagnosi t\lelle » Medicina sociale . . . . . . . • Sifilide: la nuova patologia della > Smobilitazione del corpo sanitario mili-tare . . . . . . . . . . . • S uppurazioni otogene: operazione radicale e metodi di cura operativi consèrvati vi . . . . . . . . . • Tubercolotici : trattamento e maltrattam.ento . . . . . . . . . . • c.

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193 220 2X2

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2II -


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· A.nno XXVI

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Roma, 23 .febbraio J.9/9 -

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Fase. 8 · •

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fondato dai professori:

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE

f

SEZIONE PRATICA REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI

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SOMMARIO.

Lavori originali: prof. F. Micheli e

do~t.

G. Satta: Sul pro-

Appunti di Medicina Pratica- CASISTICA: Tipi clinici di

blema eziolqgico dell'odierna . . pandemia dell'influenza .' .Sunti e Rassegne- MEDICINA: M. Letulle: La perifonite. sifilitica, causa frequente dell'ascite nelle cirrosi del fegato. ·CHIRURGIA: L. Sencert: L'innesto eterologo morto nel trattamento delle ferite dei nervi. - NEUROLOGIA: L. F. Barker: I disturbi nervosi e mentali nel gozzo esoftalmico. - DERMA· TOLOGIA: Thibierg~: Alopecie consecutive all'inflùeni;a • .Levy-Frankel: Cheratodermia bienorragica.

nefropatie croniche. - SEMEIOTICA :. Riflesso oculo-cardiaco paradossale. - TERAPIA : Soluzioni saline nell'atonia gastrointestinale. ·

-

Posta degli abbonati. Cenni . Bibliografici \ Varìa. Nella vita professionale: Avventizi di g·u erra. -

Per gli aiuto e glì assistenti universitari smobilitati . - Per gli ufficiali medici della Croce Rossa in servizio presso l'esercito . .'.,___ Cronaca del movimento professionale. - Appello alla piet~ delle famiglie dei medici. Servizi Sanitari : Assiste'nza ospedaliera.

J

Medicina sociale : La tubercolGsi si estende.

.

.

-Osservazioni Cliniche : U. Daretti: Cura dei fratturati con gli' appàrecchi ,Pécharmant . µresso le forze francesi in Italia.

Accademie, Società Mediche, C~ngressi: Società Medico-Chirurgica di Modena.

Risposte a quesiti e a domande. Notizie diverse. . Indice alfabetico per materie .

ABBONAMENTI PER IL 1919. ITALIA

. Alla sezione pratica . . _. . · Alle sezioni medica e pratica . Alle sezioni chirurgica e pratica Alle. .sezioni .medico-chirurgica e

. . . . ., .

. . .

. . • . • .

. . .

. . .·

L. 20 )) 25

ESTERO

Fr. .25

)) 35 » 35 )) 40

in oro )) 25 ptatica . . . . . )) 30 ' CMS:ftJO Saremo grati agli associati che non banno ancora spedito I' importo del loro aJJbonamento di affrettarne : L L • ·l'Invio pos•u.._ente non plìl tani della fine del corrente mese. 016 taclhterà molto nlaworo ammlnlstratiwo ed ewlteri rttlrcl nella spedizione del fascicoli. · · . .

M

Al ftlTARD.AJAftl

Rammentiamo che la Carlolina·Vaglia dovrà essere mditi1tata tr0minativamente al prof. ENRICO MORELLI, 'Dia Sisetna, 14, Roma, e che a' medesima (nel posto tiservata al bollo dell' Ufficio· Postale pagaJote) deve· essete munita della prescritta marca àa boUo da S centesimi. Cki .,j t'IOfJa sprofJVisto della mar.&a 1Ju~ acctescere detti 5. centesimi all'importo <ùlla Cattolina-Vaglia stessa. I/ AMMINISTRAZIONE.

·Diritti di proprietà :riservati. -

È

. vietata la rif>1odM,ione tli lavori pubblicati nel PO::f..IOLIKICO o la pubblicaiione di sunti

ài essi sen.za citarne la fonte.

LAVORI ORIGINALI. • CLINICA MEDICA . DEL.LA

R.

U NIVERSITÀ . DI ToRINò diretta dal Sen. Pr-0f. BOZZOLO.

OSPEDALE MILITAR~ PRINCIPALE DI TORI NO (diretta dal Col. Dr. A. GURGO).

.SUI problema· eziologico dell'odierna .pandemia dell'inflnenm (*) per i prof. F. lVlICHELI T . Col. Medico e dott. G. SAtTA, aiuto della Clinica. È il problema che domina di gr~n ~unga · su

~uanti altri' ne involge l'attuale. epidemia d'in-· . .

fiuenza, che dalla primavera scors a è oggi pur·troppo alla sua t~rza ripresa. (*-) Relazione alla R. Accad. di Medie. di To:a-ino neJ.lar .seduta 1d el 24 .g e.nnaio r919.

La realizzazione della cur~ specifica e della :vaccinazione preventiva, la più esatta determinazione . delle norme profilattiche e varie altre _q uestioni, anc~e d'interesse clinico; sono subord~nate n.atuiialmente alla solu zione df questo pro-blema che si P.resenta tuttora, nialgrado il fervore degli studi e delle 'r icerche co1npiute e la itnportànza d{ alcuni recenti contributi, pieno · d'ine~gni'te, di lacun.e·, d'i·n certezze. Noi ne abbiamo già parlato in un ,, precedente 1avoro (I) e s e vi tùtnian10 Sopra ~ncor~ Ulla volta, 1n on è .cer.to oo1la pretlesa di ·r isolverlo, ma allo sc·o pò di prosp.ettare lo stato attuale del1e nostre cog.nizio.ni ·e ziofogiohe, alta streg·u a di ·un rap.ido esam·e com.p arativo di .nosrtre . continuate ricerehe e dei più importan.tì docu.m enti bibliogiraJfi.ci. · (~)

«Policlinico)) Sez. Prat., n. 42 , 1918, « 1\.rchirv.i·o per le Se. l\1ed. >', ,-ol. 42, 1918. (r) '

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IL POLICLINICO

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[ ..i\NNO

XXVI,

FASC.

SJ

Non è forse inutile, in via, diremo cosi, precosi, a11a vera relativa frequenza del b. di Pfeifgiudiziale riaffermare che il problema eziologico fer. E tra questi sotio da ricordare da U'll lato dell'attuale epidemia s'identifica senz'altro con la variabilità dei criJteri seguiti dai vari osserquello dell'influenza, ·perchè, all'infuori e al diva·tbri nel·l 'identilfi.cazione del m.icrorga11ÌismoJ alsopra dei responsi delle ricerche causali, l'odiercuni di essi ma.n.t enendosi rigidamente ifedeli alle na epidemia s'identifica, lo ripetiamo, per caclassiche di rettive ed ' altri iD:JVece decampaindone . . ratteri epidemiologici, anatomo-patologici, e clipiù o meno arbitrariamente o limitanjdosi al semnici (nessuno escluso, compresi la bradicardia, plice riconoscimento batterioscopico, senza du,bla diatesi emorragica, il comportamentò dei leul;>i6 i~sufficiente, dall'altro la difficiile coltivahicociti, ecc.), per il tip.o delle successioni morbose lità d·eJ. germe e irnfirne svariati momenti di ordi!Ile ·tecnico. · vicine ·(·bronoopolmoniitii, ecc.)° e lontane (nevralgie, polinevriti, ecc.) e per gl.i stessi reperti Non .g ià ohe Ja cultulfa e l'iso]amento del b. di batteriologici, alla pandemia d'1nfiuenza del 1889Pif·eiff·e r richièdano speciali virtuosità teoruiche,. ma 1 l'esperienza dell'attuale pandemia ha riaf1892. Su questo punto, del a.-esto, l'accòrdo è ormai fermato che la oosa importa p.u r sempre U•n asquasi completo, e le rare voci dissenzienti non . sidùo, diligente e spesso iRaziente la·v oro, senia di che possono ·f acilmente sfuggire le pie<:ole e hanno saputo in :reailtà mettere a va!nti un solo talvolta rare colonie del •b acillo O.nfl.uenza.le, 111on C'arattere differenziale di qualche valore tra l 'epi• di rado commiste a iinnumerevoli colonie daldem~a del 1918 e le classiche pandemie d'influenza, di' cui è ancora viiva la memoria o facil- . l ':a$p1e tto 1tton molto disisimile -O.i altri 1b acte.ri (pneumococchi, streptococchi), e che, tratta11dosi mente accessibile la documentazione storica. Ciò di ,u n b~illo, come a·b hiamo detto, difficilmente premesso, consideriamo partitamente i·l complesco1tivabi1e ~' ..che ·può· essere fuciilmente sop.raf- ,, so problema eziologico dell'influenza nei vari afatto da: a1tri germi, i risultati possono esserespetti, onde si compone. in vari.o senso inifLue.nzati da ithtta una .serie di Bacillo di Pfeifjer. circostainze appare.ntemente di ·p oco conto· (com. La questione del sig1nifiieato ezi01ogico e pato- posizione del mezzo in·utritivo, momento troppo tardivo del.la coltivazione, ecc.). geno del bacillo di Pfeiffer, di cui g.ià ab biamo Tutto ciò non basta peraltro a spiegare u•n a esposto i vari termini nel precedente lavoro, è così stridente discordanza di reperti, e la poslungi ancora dall'esse- conchiusa. s ibilità di vere .reali differenze nella quantità o Fra gli aùtori che anche oggi tengono fermo fors'~nco .nella presenza del bacillo di Pfeiffer, a al classico concetto eziologico dell'influenza e .seconda dei, focdiai, a seconda del ciclo epidequelli che negano al bacillo di· Pfeiffer non solo ogni carattere di sp·ecifi.cità, ma, addirittura, ogni mico, s'impone legittimam~te all'atte1izione. Il problema della relativa frequenza del iresignificato patogeno, considerandolo come un perto ·del bacillo di Pieiffer in .rappor.t o sopravo1gare saprofi.rta, tutte le opi1 nioni. intermedie . . tutto coi' rvarì periodi dell 'epi·d emia, problema J.a sono state ·volta a volta prospettate e sostenute. Ed i lettori che hanno seguìto l'ormai enòrme . cui 1mportanza mon .p uò s·f uggire, è stato oggetto da parte 'llost'ra di diligenti e numerosebibliografi.a che s'è venuta accumulando sull 'ar• • osservaz1i()t11. gomento - opportunamente riassunta da alcuni ,lliciamo subito che le difficoltà di risolverlo giornali italiani in manl,era comp~eta o quasi s ulla base delle sole ricerche batteriologiche ci completa . - debbono esser rimasti non poco ha indotto per un mo~en,to a tentar111e J.a solusorpresi della note\role disparità di risl,lltati \rezione anche per via 0.1nditretta, tt·i cerca.n do cioè 11uti in luce su di un elemento di fatto, quale inel sangµe dei convalescenti la presenza di anè quello della frequenz~ del reperto del bacillo ticor.p i specifici, ma che ai nostir i tentativi no11 di Pfeifier nel secreto naso-faringeo, nelle secreha arriso . .m.Q1to successo. zioni bronchiali o nei focolai broncopneumonici ,Abbandonato il metodo dell'agglutinazione per degli influenzati, reperto· dichiarato frequentissila !facilità già da tempo messa O.n rilievo con oui mo e quasi costante da alcuni e, con infinite il bacillo di Pfeiffer presenta il fenomeno della gradazioni intermedie, del tutto eccezionale da ag1g lutinazione spontaa:iea [risulta~i più o meno altri o, quanto meno, non superiore alla fre·n ettamente positivi avrebbero ottenuto, durainte quenza con la quale si riscontra in condizioni 1'attuale epidemia, W. Le,rinthal {I) e G. I. i\Iar11ormali . tin (2)] ci siamo volti alla eventuale dimostraCome orientarsi i·n tanta dissonanza di conclusioni? 11 divario tie11e, e,·identemente, a varl (1) « Zeitsch. f. Hygiene ., , Bd. 76, 1918. fattori, alct1ni dei quali certo estrinseci, diremo (2) « Brit. med. Journ ». 14 sett. 1918. 1

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[ANNO XXVI, FASC. 8]

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SEZIONE l?RATICA

iione di anticorpi di Bordet-Gengou, che :nel f 1raittem·po interessa11:ti . ricerche di ìVlarassi1ni e Morelli {I) hanno messo in evidenza èol metodo <lelJa deviazione del complemento i11 .t 1ttti i casi di grippe a decorso surffi.~ientem.ente protr.aitto. Colle consuete modalità e controlli sono sta:ti cimentati ·di fron.te a diue antigeni .diversi (dimostratisi perfettamente equiva·le.niti) e costituiti • l 'u,no da. una ,s osp;ensione i1n soluzione fi.s'i òlogica· feniioa:t:a al 9.5 % di bacilli di P.f1e iffèr e 1'altro cla una sospensione degli· stessi 1b~illi disciolti con a•ntif.ormina (metodo di _t\Jitmann), 41 sieri pro\1enienti da ammalati di forme conclamate e protratte d'i,ndlµenza, non escluse .l e comp11cate da manifestazioni 1bronc-0-polmoniari, e raccolti a periodi variabili dal momento ' dell'ap~ressia, da 2 a 7-~ 1giorni. Opportune esperienze di contr.o llo avendo sta- · bilito che a!J.Che i sieri. sifilitici possono itéa.gil"e con maggiore o minore intensità co~li 0Jlltigeni ini:fluenzali, come del resto oon tanti altri estratti batterici, su t:u.t ti i nostri sieri i u ·eseg.uita paral l:elamente ia.nc-he la reazioµe di WassertnaJnn, la quale ci permetteva altresì idi escl.u dere, oome fu esclusa, l 'or1g~ne non specifica delle evenituali i11ibizi-0ni dell'emolisi osserv<l!t.e jn rapporto cogli antigeni specifi.<;i. Riassumia111() in breve i risultati ottenuti :

227

toc.u·t anee a distanza cli 2-3 gior·n i l'una da1'1.'aJtra • di u·na -sospensione di 1bacilli i11ifiuenza1i in solu-· . ' . zione fisi.ologi'ca :frei1ica.ta ail 0.5· % (d4ll 'agair-sang.u e u,mano). · · · I sog1g etti così trattati oono 8, il siero prelevato i·n VIII ·1g iornata dopo l 'u·lrt:ima iniezione, ·i risultati. raccolti .nella segu_e nte ta·b ella: 1

A.tntigeno iin.flu·e n.z al.e 0 ..10 '( = ' ial1a metà della dose .capace di eserciitaire di ·per .sè U11a scarsa 1iniib izione ,swl sistemai emolitico); siero .di sangue / inattivato 0.3 (della diluizione l :4) ; comple~ • men:t:O di cavia 0.2 {della diluizione 'I : 10); dopo I ora di termostato: · 0.2 di una sospens ione di g1obuli rossi di montone al 5 % sens~bili.zziati con 2 ltlJ!liità di ambocettore ; volume totale 1.0. · Sieri

Grado dell'emolisi

1

(1) «Riforma medica» .. n. 43, 1918. (2) « Zeitsch f. Hy·g » Bd .. 42, p. 505, 1903. (3) · « Centr. f. B.akt, O. » Bd. •64, H. 4-5, 1912 .

Osservazioni

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I .

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II . III.

• •

IV.

• • •

• • •

v.

VI.

... .

VII. • • VIII. \· •• IX. • • X. • • XI. •. ~

+++ ++ +++

4 vaccinazioni I 4 » 4 )) 3 I 3 ,, 3

+ ++

+-r ++ • +++· • ++1 I ++++ • ++++ •

• •

3

3

• •

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emolisi. completa ( + + + +) l4 .casi; . . emolisi q. completa ( + + +) 18 casi; emolisi evidente ( + +) 4 e.asi ; emolisi debo1e ·( +) 3 casi ; ' inibizione completa o l ca.so. Fu esc1.u.so. un ~aso d'inibizione C·otn.plèta nel q ll{ile anche .Ja r. di W asserm.arm era illettamen·t e positi~a. Non credialho Qhe questi ·r isultati si prest~no a ronclusiond. s.u lla frequenza della pairtecipazione del b~illo di Pfeiffer al ·prooesso morboso, ma ·che essi esprima·n o pi.u ittosto la scarsa a ttitludiine di q.u esto getme a determinare kl formazione d'anticorpi ~ in special mod<>' di ainticorpi 4evi.anti il oom·p 1emento. Ciò collima del resto con .q~nto espierien.z e pr·e cedenti al·l 'attt1ale epidemia avevano stabili·t o sul.la ·modesta ca pacirtà ,an.tigena del ·b acillo- ·d i Pf eifier nei com u.ni a:nima:li da ~aboratorio [solo con copiose e prolungate immunizzazioni A . Cantani (2) e Odaira (3) sono riusciti ad ottenere la formazione di agglutini.ne e di anticorpi di Bordet-Gengoui (O.d aira)] 1e trova confeima iin a lcU!ne nostre cr:-i• cerche sulla presenza dd. anticorpi devianti il complemento ;nel siero di S;U\gue di al·c uni itndividui Yacci.nati con 3 ·e rispetti1Viamen·t:e 4 iniezion1 sot-,

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tifo addominale .

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Ed e,cco ora, iin 1breve il responso delle nostre ricerahe bayter.iologiche.

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«Nel precedente 1 avoro abbiamo segnala;to di aver rinvenùto iJ b. ' di Rfeiffer (ci siamo sempre attenuti nella. sua identificazione ai crit eri più ortodossi) in q1WaSi il 50 % dei casi· nelJe secrezioni br.onchlali ed in oltre il 50 % nei ·f ocolai bronc·o-pneumonici di oodarveri fa::eschi. Questi dati si iriferiscooo al primo .p eriodo della: .seconda ri px·esa epidemica (se~onda metà d'agosto. e primi di settembre) . . « È da 111otare che ·La 1"irerca ·e ra riuscita setnr pre negativa in . osservazioni, d'alttrond.e scrurse, pratioa:te durante la .p rima fase epidemica del giugno u. s ., quando <l:omim.avano iforme d~.i'll.. . . fluenza .febb'1"11e a manifestazioni catarrali, scarse o as'senti . , cc I1 n proseguo, e i·n .r a·pporto <)ol di:ffion.d ersi e co.Ll'aggravarsi diella forma ·m oi,b osa, 1,a freq~enza . dei reper.ti ;p ositi vi 1è andaita -creoceindo, . cos1och~ • ai primi id i ottobre, in ieoi:ncidenza coll'acme ep1demico, l'isolamento del .b acillo di pif,eiffe.r dall'escreato rappresentava u.n'operazione . relativam ente sie mplice _çon 7-8 successi su Io . .~ più tardi d.l iriscon·tro del 1bac111l-o s'è fatto più :raro J e .n el mesè di nov,e mbre, in un periodo di sen- ' sibile a:-arefazione e atteiooazione del:l 'epidemia, si ridusse a l-2 Slr lo, mentre di quesiti giol1~i (dioembre), i1n cor1tispo.ndienza colla t~rza npre~a epidemica, sembra di l1uovo esser diventato più frequente. . . . . . . « Nei fooolra.1 1b ronco-pneumon1c1 recenti di cad.àveri fresehi sezionati a distanza di aion oltre 8-12 ore dalla morte i(oltre 20 autopsie), la cul-

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IL POLICLINICO \

tur~

ha co1~tinu~.to a ~are, i 11di pendentt:me11te llal per1oclo ~p1dem1co, risultati posi ti ~:i ii1 circa la metà. dei ;asi. Tenendo c-011to soltainto dei casi n:iort1 ·n~ll acme :del processo, dopo u·n breve peri.odo d1 malattia, Ja .pe~centu~e è . ~ncora più elevata. In rnessun caso 11 b. d1 Pfe1ffer fu ri.n·~:enuto da sol.o, ·t na sempre associato .a1 pneu.m0 .... c?c.c~ o all? st~-.eptococ.co emolitico o ad entrambi. ~egli emp1em1, assai frequenti inei mesi di ottobre--:no,1embre, la proporzione dei reperti positi1v i è dt I siu IO. « In un caso soltainto abbiamo isolatò il bacillo di r,feiffer, assteme allo str.eptococ.co emolitico d::i~l 'e.ssu~ato di una t:iiroidite pos.tinfluenzale. Mai c1 .e n11sc1~a la c ulitura,dal sa.n gue, oome già nella prima serie delle nostre rioerche d'altronde lll.On molto 11i.umerose ; in 2 casi inv~·e il bacillo di Pfe~ffer ftt isolato ·dalla mi.1za di cadaveri f.resch1 >) .

A parte qt1esti ultimi reperti e pur circo11dando di cloverose limitazioni, in tema di bacillo infi11en.zale, il signjfìcato dei. responsi batteriologici negativi, a noi sembra che le sqvrariferite ,·ariazio11i periodiche accertate icolle stesse identiche 111odalità tecniche da deg·li stessi osser,ratori, rivestano ttn certo ' alore, .in quanto possono espr1mere non so1ta11to una 1d tversa qùantità e quindi una diversamente facile coltivabiltà del baci.Ilo di Pfeiffer, jn r apporto colle varie fasi del ciclo epidemico, ma altresì delle vere reali differenze neìla parte t he esso prende ~ J clet ermi11ismo del quadro nlorboso. . . Q11esti d.ati non mancan~ del resto di riscontro nella letteratura, pe1;chè, pur nel caos delle ri' sultn.nze contraddittorie, no11 è difficilé stabilire come l'assenza o l'estrema rarità del r,eperto del bacillo del Pfeìffer co1ncidono d ~ordinario · colla prima fase dell'e~idemia, quando .domi11avano delle forme essenzialmente febbrili e che :im seguito, coll 'aggravàrs i della forma morbosa 'e col prevalere delle forme catarrali, sieno aumentati sens ibilmente in Spagna come in Italia,· in Fran• • eia come in Germania, in Inghilterra come in .A..mer.ica, i risultati positivi. A principio dell~epid emiaJ dice esplicitame11te un recente rapporto ingles-e (r) sull,influenza uell' .A..rmata Britannica in Franci?, i te·nta.ti'Vi 1

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da parte dei competenti batterioloPici di isolare . b tl b. di Pfeiffer dai prodotti morbosi e-rano così rara111ente coronati di successo che si dttbita'Va eh.e qiiesto 1nicrorganisnio ne fosse l'auente eziologicoJ 11ia col procetìe·re dell'epidem.i a i batte.. riologi (Mc. Nee, Flemming, Fraser, Perry) lo tro'lJaro1io assai pi'Ù facilmente in quei casi c1ie era110 acco111pag·1iati da ttn definito catarro di q1uzlc1ie tratto dell'albero respi1'atorio e.- precisa n1 e11t,, 1iell 80 % circa dei casi. 1

Le deduzioni che possono trarsi da queste con(1) « Brit. 111etl. (4)

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statazioni s11onano, per t1oi, un po' di,·erse da .quelle del rapporto inglese, cl1e ili.a conclt1so ii1 favQte della specificità eziologica del bacillo di Pfeiff~r, perchè, se la mtttèYole frequenza del suo tr1scontro, a seconda Jelle località delle fas; dell'epidemia e delle forme cliniche dominanti + s~gnifì.ca an~he sol~ in parte 1 incostante pre~ se~za ~el m1-erorgarus1no, la concezione più co11 sona a qµesti dati di fatto stabiliti apparisce i 11 realtà quella oggidì più diffitsa, che ascrive 1'agente eziologico_.,dell'influenza ai virus finora sconosciuti e c-011s.idei,-a il b . di Pifeifter come u11 germe a'associazione. . c~·ò , ~l1e del resto non di1ninuisce, ma pr~cisa il .s~gnrfi~at~ patogeno· del tnicrorganismo in questione, s1gnrficato ·che non può essere contestato dal su~ eve11tuale teperto .i.n' co11dizioni normali o i? • condizioni morbpse di,rerse dall'influenza J spec1e , quando questi reperti - e dato che si tratti d~ veri germi influenzali e 11on crià di similinfluenzali - coincidono, come avvi:ne di solito, con periodi ·di epidemia. L'.import:a,n za ·p atogen,a ·d el .b . di Pifeiffe.r per quanto secondaria è subordinata all'azione de11'ancora ipoteti00 virus iprimitivo, riposa essenzialmel).te sttlla 11otevole frequenza [secondo una r·ecente relazione di \V. I-I. Park (1),, sulle ricel'che eseguite a Boston, New York e in altri centri cl'A.merica si potl'ebbe quasi parlare di costanza] con la quale è stato rinvenuto ormai da tante parti, in piena fase epidemica, 11elle forme più s qttisitamente, catarrali della malattia. • E non sono pri ,~i di ,·alore i reperti positi,·i ottenuti coll'en1ocolt11ra da alcuni autori [0rti~on1, Barbier e Lecler (2), A. Netter (3), Blanten e Irons (4), Peter e C6okson (5), Bertarelli e .Marchelli (6)] per quanto di solito assai raramente e in oasi parti<'olarmente severi, i pochi successi da noi raccolti col succo splenico, il riscontro del bacillo nel liquido cefalo-rachidiano in casi di meningite postinfluenzale, la sua pre. senza nelle orine [Duaric de la Ri viè,re (7)] ecc., tanto pi1\ quando si pensi che 1a frequenza cli questo ,microrganismo è indubbiamente superiore a quella denunciata dai reperti batteriologici. È quindi probabile che il b. Pfeiffer origi11a-, riamente poco o punto virulento e ,.i,,.ente allo stato saprofitico nel cavo naso-fari11geo di alcuni 1

(1) « New York med.

Jour11 ,, ,

n. 15, 1918. (2) «Presse Mfdicale 11, n. 55, i9r8. (3 ..t\.c. de Méd. de Paris, ro ottobre I9r8. (4) « Jour. of. the Amer. med ..l\~~oc. •, ' 'ol . 71, n. 24, 1918. (5) Citati 11el rapporto iugle~e. (6) • Ri' ista cl'Igiene e cli Sanità Pttbb1ica. 1918. (7) C. R. ò. 1. Soc. c1e Biol. t. gy, 11. i6, 101 ~.

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[ANNO XXVI, FASC. SJ

SEZIONE PRATICA

i.udi1\·idui, sia esa1ta.to ,d all 'ig.uoto ,,irus dell'influen~a e dal pa~sagg·~o attra\:ei:so un gran numero di soggetti, in modo da a-cqttistare, in pie110 periodo epidemico, un ·alto e fisso potere patoge110 e ·da aggra\·are e co1nplicare il quadro per , è relativamente semplice e benigno della p11ra sindrome influenzale. Ed è sopratt1tto verosimile che ]e 1nanifestazioni catarrali delle ,-iè aereè consiclerate finora come I 'espressio11e cJinica . più caratteristica d·el1'influenza, sièno sostenute essenzialmente dal bacillo di Pfeiffer che, cla ~lo o jn as~ociazione co11 altri microrgaru smi, ,·errébbe ad imprimere 1111 carattere 11ettan1ente infi.amn1atorio alle alterazio11i pura1uente C<.'ngesti \ re del virus i11fl11enzale e, diffo11clendosi in profondità, dai gro~si e 1n,e di bronchi ai piccoli bro11chi e ai hroncl1ioli, preparerebbe il terreno all 'i11\rasione dei p'neu111ococchi e degli strepto~occhi esercitando una 11arte nou indiffere11te 11el determinismo delle ~uccessioni broncopneu1nonjche, quale è attestata clel resto dal. suo molto tfrequ1e nte ri scontro nei focolai bi·onco-pneu111011jci rece11ti, ov-e q uc;tlcl1e ,-olita fu tro,rato ancl1e in cultura pura [A. Dietrich ( l), I. I. Keegan (2) , ecc.]. Cosicchè non è {la ·orprendere se al b. di PJeiffer, a·nche alla luce delle 11UO\'e concezioni eziologiche, resterà pu1· sempre il significato di bacillo influenzale, in ragio11e clella freq.uenza e sopra• tt1tto dell'eletti,,ità con etti s'associa, in perjodi di epiderµia, a 11 'ignoto vir11s primiti, 0.

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Accantç> o inclipenclenteme11te clal bacillo di Pfeiffer si trovano e sono stati largamente descritti, come è noto, nei prodotti 1norbosi clegli infl11e1izati tutta una seri~ di microrganismi didi,·ersi - pne1i.mococcn( streptococcl1i emolitici, st reptococcus rn,1tcos zis, streptococcu s virida1is, 11iicrococcus catarrhalis, parameningococchi, stafilococchi, tetrageni, diplobacilli dii Friedlander ecc . - s ul ieu,i . significato 'di agenti d 'jnfezioni ~econùarie l'accorclo può dirsi or111ai completo o c1t1asi completo .. :Nia se nella gerarchia eziologica il Joro rango , è secondario, ad essi o meglio ad a]-cuni di essi spetta seuza dt1bbio t1u'ejj:ettiYa azione patogena clelle più importanti e èemibili. Eleme11ti eziologici 11011 specifici. e non necessari, rla ospiti origi11ariamente indi:ffere11ti del cavo naso-faringeo di alcuni iindividu;i, esaltati (e forse esaltanti) in 1111 giuoco non a1icora ben C'0~1oscit1to (aggressi-

ve?) di reciproche infiuenz:2, ùall'ignoto \irus prii11itivo e. clal bacillo di Pfeifier le cui affinità ~ sin1biotic}1é co11 varie specie _b.atteriche di que• ~to g·ruppo so110 ben di111o~trabili a11che in \ritro, essi, una ,.-olta ' rirulenti, diventa110 a· lor ·volta sorgenti. di contagio e stabilendosi s 11l terreno già pr;epar~to, sYolgono u~a parte cli prim'ordine 11ell'aggravare il decorso della sindrom,e g·rippale, i1el determir.lai·e p~ocessi . setticemic.:i e 11el .sostenere le più gra,ri e S'rariate con1plicazioni. Donde l'i11teresse cl1e a g·it1sto titolo f11 sempre assegnato, nel corso <lell 'attuale epidemia_, allo studio delle ,for111e batteriche associate; con1e qi1elle cui si , -olgo110 essenzialru,e11te, in mancanza di cure specifìcl1e, i teryati·vi terapeutici c1i orcli11e sieroterapico e l)atte1•1oterapico e di ·v accinazioni prev·e11ti ,-e. _i\. quali e qt1a11te delle sopra ricordate specie batter,i che spetti nna vera az~one patogena è difficile arguire dal sen1plice esame batterio1ogico delle secrezio11i naso-faringe o bronçb.iali, o,·~ possono tro\·.a rsi anch·e in _condizioni normali o in condizioni morbose affatto di verse da1l:influenza; ma l'indagine . conserva tutto il suo valore se diretta all 'esan1e 1del sangue, delle lesioni polmonari e plet1riche e degli organi interni dei colpiti. . , E le ricerche fatte i11 questa direzione hanno a1qu~11to ridotta la lista dei n1icrorganismi a?.sociati~ dimostrando conéordeme11te e in piena rispondenza· coi risultati già da . noi riferit1 al principio dell'epidernia la note·v ole pre·valenza e ~ 'incontestabile importanza dei pneumococchi e degli streptococchi. È f,acile intendere d'altronde co111e la flora delle con1plicazioni inflt1enzali pos~a prese11tare d-elle più o meno ampi è variazioni in rapporto coi vari periodi e coi ,-ari focolai epidemici, e sono deg ne di menzione in proposito il reperto, rile,1ato nel periodo i1t1izi.ale dell'epidemia da Segale ( l) e cla altri, ancbe all'infuori d'Italia, di un ger• me meniµ.gococco sin1ile, presente non solo nel-· l'escreato, ma nel sa11gue, 11el pol1no11e., nel ' ii1 • quido cefa;lorachid1ale, e queÌle . di S accone (2) , cl1e ,n ell ;epidemia délla Piazi;a 1n.arittima di Taranto ha me~so r..ipett1tamente in evidenza nei • prodotti morbosi e nel sangue dei 1nalati un micrococcus 1netatetrage11its, cel4tame11te distinto, attra,·erso ai caratteri 11Jtin1amenfe d escritti, dal parameni11gococco di· Segale. A111che la frequenz~ relativa clei t1lie più . comuni fattori di infezioni secondarie e di com• plicazioni, il pnet1mococco e lo streptococco emo-

(1) « Miinch. med. 'i\' och >>, p. 928, 1918 .. (2) cc The Jour11. of. the : \.ni. meLl. ~.\.ssoc. n, Vol. ·71, n. 13, 1918.

' », n. 239, 1918. · ( l) «. P.athologia · (2) « .. t\ .nnali .cli l\fed. Na,/ale e Colon.», f. 5-6, 1918 e « Rii. Mediica >>, n. 43, 1918.

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Altri ag·e1iti d'in.Jezione seco1idaria.

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IL POLICLINICO

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[ASNO

XXVI, F ASC. 8]

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litico, d'altronde spesso associati, · presenta non indifferentì variazioni a seconda dei focolai epidemici, preva1end6 ora a'uno ora .l'altro, ora in forme classiche, altre volte invece sotto fqrma di varietà, va~età del gruppo pneumococcirco e del gruppo streptococcico [diplococcus • epidemicus di Bernhardt (1) ecc.], spesso descritto ·per • . quanto pur sempre, fl parer nostro, sufficientemente individualizzato (a parte la classificazione biologica dei pneumococchi, secon_do d. criteri ameriQani, su cui non abbian10 esperienz~) in base a pochi e non fondamentali caratteri d'ordine morfologico e culturale, suscettibili di mutare ati.che per t1no stesso ceppo.

non può ·derivare difatti che da ·metodiche compar~ti•ve ricerche idi ordine biologie.:>, che per intant:<> ma-nca-no. Per ciò che riguarda i ceppi da :noi isolati, essi si sono mostrati, con differ·enze morfologiche e culturalt di poco oonto, fondamentalmente eguali, con le cairatteristiche proprie d el gruppo del1o streptocpccus . piogen.es hemoL'Ltycus. Le riassumi.amo brevemente: « Dal lato monfologico, :p iccoli cocchi rotondeg.giainti, grampositivì, riu1niti · a coppie (brodo)

e a. catemielle lunghe' o corte, a disposizione streptococciva e talvolta diplostreptococcica. «In agan--sangue oolonie di varia ·g randezm .per lo ·p iù minutissime, pUJntiif ormi, sempre circondaste da un distinto alone emolitico. <e Preciipiita.zione in 1br.od.o sott-0 forma di grumi· « Qui ia Torino, ov1e ~o s tudio delle infezioni o fiocchetti, talora precooe (24 ore), .t alora i nt:Orsecondarie fu continuato da Jnoi metodicamente, bidamento 1niziale e .preciipitazione \Successiva l'associazione del · pneumococco c.lassico, spesso dopo 48 ore ed oltre. identidì.cato anche con .l'innesto illel topolimo, e «Sviluppo in .agar comune e in .maniera più dello strept:ococco emoli1tico si è mostrata assai rri.gog.liosa. i1n agar . 'Leviinit hal o in agair-ascite frequente 1nei .focolai .bQonco-i>neumonici .del . oa- sotto forma di1 ptccole. colonie translucide, · non d~vere <;op. prevalenza assoluta dello streptococco confl.U·etiti. (90 %) s ul ·p .n eumococco (65 % dei casi). Raro e «Nessuna batteriolisi in seguito ad aggittnta solo in casi morti tard1:vamen.t e .lo stafilococco (al brodo) dii bile. au.-rreo. Assai iraramente, anche i,n corso di bronoo«Nessuno sviluppo in gelatina. . polmonirte, .l'emoou1tura i1n vivo è riuscita. pooi« 1Coag.ulazione del latte i111 un tem·po variativa p er il pneumococco, :un po' ·p iù spesso per biJe, secondo i ceppi, da 48 or·e a 3-4 giornri; 1o streptococco, che ·f.u pe-r -altro rinvenuto varie arrossamento evidente in siero di latte .alla Pe' volte nel succo splenico del cadavere. trusc.h ky. • « Nel pus degli empi emi (ci.rea 30 casi) strepto«Arrossamento dei mezzi tornasolati al glu- , ~ocço emolitico nel 100 % dei casi, .associ~~<> iin cosio, lattosio, maltosio, destrirna; ar.rossamento poco meno della metà al -pneumococco. Nel .p us . scarso e .p iù spesso nullo 111.ei mezzi al saccarosio, <li parotiti e tiiroidi ti 1o stesso reperto di strepto- ·n essuna azione s ui mezzi alla mannite. « Azione 1pa·t ogena ilncost.a:nte per i1niezione sotcocco, qualche volta assieme allo st:afilococcò aureo. In alcuni casi di •g lomerulo-nclri.te_, s!brepto- tocutanea 1nei topoli111i oon morte ,t ardiva ' {dopo cocco rnelle ori.ne d.1n cul.tur.çi. pura ». 4-5-6 12'ior.ni) o ~iù o -meno :raipida ri~resa dopo • un ·p,~odo di malessere. Nei ·oonigl1 inoculasti Si è riaffermata .adu..~que 1q ui .a 1~orino, come sottocute a lJa 1base de1l'orecchio oon un cm. di cultura in .b rodo-ascite tipica risi:Pola, per lo più d·el iresto .un po' do\-u:tque, per qttainto i:n pronon mortale. • porzioni alquainto di\rerse, la notevolissima fre« I ·va.r1 cep,p i, quelli che, naturalmente, ID.On quenza, nelle tf.orrue complicate, -d ello s,t reptopresentaivano il fe notn·eno dell' aggl.utilll.azioµe cocco, ohe non di ira,d o f a trovato i!l1 cultura pura spontlamea· Epiu.ttcisto f.requent~) .v~nivan? agglutiniati prom1sç.uame~te. ral~ dtfuiz1one ~1 .1 : aooo quasi pura anche 1ne1I 'escreato. di forme recentti r: 500 ed oltre da s1er1 d1 con~alesrent1 di bronsenza complicazioui bronco-polmonari di sorta, copolmonite e ID.on di rado anche di form~ griptanto da indurci, fi.n dal p.rincipio, a prati.care, paili ,p rotratte e appairentemente l)On comp11oate ». a ll'inizio della .sindrome influenzale e a titolo Comunque sia, del resto, dell'ard.u~ e tuttorà di c ura preventiva delle com. plica.z ioni, d'i1ni€zioins oluta classificazione degli s t.reptoeocchi, la re1n e di io1tì dosi di siero antistr-e ptococcico, con lativa g.ravità dell'odierna epidemia dopo le pri1risul.tatì che a 11oi sono parsi in.coraggtlanti. me beni.g·ne man.iifestazioni del ma.ggio e giugno , Si tratta d'altro~de di 1u1n reperto, che ifu già la non indifieren'te mortalità, la freque nza delle ripetutame11te ril.e·vato nel cors~ della p:aindemia complicazioni bronco--pneumo11iche e pleuriche e, • del 1889-92 . per qua.nto .p iù raramente, ainche di altro ordine È u.110 s treptoc9Cco solo o sono '\'art? È, sovra(otirt:i, parotiti1 tiroiditi, flebiti. endocarditi, peritutto, u,no s treptococco differenziabile in ,q ualche cardi.ti, glomerulonefriti, ecc.) appayiscono suffi- · modo dalla serie degli streptococchi morfologicacientemente docu.1 nentate e i nterpretate alla stremente e ouJturalment:e affini ? La domanda è gua dei da tj sopra ri·fe riti. s tata posta legittimamente da alcune parti senza Resta da tratta.r e la questione eziologica fonche, per qttarnto noi sappiamo, la questione sia da.me nta le, qt\e lla che s i riferisce alla 11atura del ~ tata risolta i·n n1odo soddisfacent e. La soluzione • ,.,irns primiti\•o . ( r) « Pathologica », 11 . 239 , 19 18;. • 1

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La peritonit.e

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(lVI. LETULLE. Bull. de l' Acad. de Médeci'l'ie·. Seduta del 3 sett. 1918). Oltre alle lesioni note e . classiche sclero-o-omo mose della sifilide epatica, secondo 1,A.', esiste 1 u~a cirrosi sifilitica, riconosci~ile, oltre che per .cr1teri generali (soggetto sifilitico: Reazione di , Wassermann po$itiva, curabilità·, selbbene incompleta) per ~esioni isto-patologiche, assai. nette~ che permettono la constatazione di caratteri ~pecifici. A que~te epatiti cronJ.she specifiche non raramente si acco1npagna una estesa e grave lesione del perito11~0, . . che ha come . fondamento etiologico l'infezione sifilitica e, .come e~ponente clinico pii}: ,.importa~te, l'ascite. L 'A. tralascia. per' ora la parte clinica e si 'lliffonde a_stabilire le 11ofe fondamentali anatomq-patologiche macro e microscopiche, in base .alle quali egli è giunto a conclusioni nette sttlla natura delle lesioni stesse. . ' osservazioni finora studiate sorto in numeLe , , : _o di dieci, esse perm~ttono di :fissare i seguenti <1;aratteri 11iacroscopici c.omuni : La sierosa peritoneale è ispessita, in · quaTche punto .in modo notevole ; ne. risulta ·alt~rata la sua morbidezza, ~ velata la s ua translucidità, . si da assumere un aspetto biancastro madraper. laceo ~ · · • . Il peritoneo ha sublto ·delle vere mutilazioni .in. seguito iad aderenze, a· deforniazioni atrofi.f: lie; a retrazioni cicatriziali. . Le aderenze colpiscono il peritoneo ~ella parte 11lta della cavità addomina:le 1 specialmente q':lello -che circonda il fegato, . la milza, lo stomaco. Le aderenze determinano sinfisi dei foglietti, sic~hè non raramente la retrocavità degli epiploon . può risultare abolita, il colon trasverso saldato al margine inferiore del . fegato, il fegato stesso -fìssàto alla p'a gina inferiore del diaframma. .., ' Il peritoneo gastrico può essere colpito e con esso prenderé · adere11ze q11ello . che circonda il . ' . -colon . .trasverso, e il grande epiplooh. 'In casi mol~o avanzati. il fegato ~irrotico, la n 1ilza, lo stomaco, il colon trasverso_, l'epip1oon formano .un enorme blocco fiss~to all~ pareti superiori della cavità . addominale. · ' Le anse dell'intestino tenue si trovano n,ttotanti e libere· n~l liquido ascitico, ma anche il , · fogli~tto peritoneale che le circonda è opacato, 'b iancastro, ispessito. 1

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Egualmente opacato .'e di aspetto porcellaneo è il peritoneo pelvico. ~e defor.rnazioni airoftche del peritoneo sono . caratteristiche <lel1a peritonite· '. sifilitica;· esse _:sono v~riabili. Una delle più importanti è' il -. raccorciamento ge,nerale dell'intestino tenue, accompagnatò da ispessimento ed induramento d'e lla parete delle anse intestinali, di èui le fles~uosi tà sembrano notevolmente diminuì te· p~r 11u~ro .. In una delle osservazioni pubblicata dal dr. Brizard, àJ t~nue raggiungeva appena 1a lunghezza totale di circa 3 metri. .Anche 'il mesentere si presenta ispessito, più . denso, e meno\ molle del s~110. Tutte le dimen-· • • • s1on1 sono ·ridotte :. più corto e meno l.argo. Seb~ bene l'aspetto sia biancastro, non raggiunge lo stato porc;e11aneo descritto. · ' Il _gross? intest~.no è ridotto -, pe! lu:Qghezza (fino a sol1 ~90 cm.), modificato per forma. Tale def?t1nazione pttò colpirlo in tl;itta la sua esten. . ' s1one, ma . più "freq11entemente è segmentaria (porzione cec;ale - trasversa - colon iliaco). Le , gibbosità. / della parete sono men~ evidenti che nèl normafe, ,le appendici epiploic4e appena: riconoscibili . Il cieco può essere retratto e notevolmente ridotto di ·v olùme, anclie l'appendice vermiforme q u~si scomp,a rire. Il colon può assumere disp~sizioni molto ~~a­ ' riate-( di regola esso è respÌn'to rispe~·tivamente .nelle · .f osse iliache e al di sopra dell'ombelico; .in qualche caso il colon ascendente e una por. . .' . z1one p1u o meno ristretta del trasverso si sono saldate a , guis a di un _Ù o di un C . a conyessità i11 alto o a destra venendò eosi ·a formare la figura di una enorme ansa, o di una corona . , o di un cerchio. · · Il gtande epiploo11 , si an1massa, _si · deforma, si . fissa qui e li ~ eccezionalmbntè si ri~contra una epiploite cronica è diffusa ·o mutilante come nella perit?nite tuberco1are; l'epiploon, sebbene per lo più legato da aderenze alla parete anteriore e retratto, è però sempre ancora .rjconoscihi1e. · Isp~ssito e retratt<? è .i'epiploon gast:i;-o-epatico ; i gangli dell'ilo d·e l fegato si mostrano pi1ì duri, bianeastri al taglio; essi sono invasi lla lesioni- infiamµiatori'e atrofiche antiche. · r Le . lesioni microscopiche, .variabilissime per et.à: e per grado, pre~ept~no un carattere fonda mentale 1 comune : in tutte le regioni nelle quaai la ~'erosa. è colpita, nelle lesiot;tl giovani , o vee.c hie, lieyi · .o profonde, sempFe la sua ar~"àtura elastica fqndamef!tale 8:ppare alterata, ' mutilata : le fibre elasticl;ie, che, allo sta,ito normale, .costituiscono una . vera membrana elasti1

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SEZIONE PRATICA

S-UNTI -E . RASSEGNE~ . '

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IL POLICLINICO

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FASC.

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ca limitante, sottoendoteliale, so110 in p a.rte o in totalità scon1parse nella peritonite sifilitica. L'.L\.. descrive tre tipi di lesio1ii fondamentali: un primo tipo è caratterizzato da una infiltrazione linfocitaria, disordinata negli spazi interstiziali del tessuto fibro-vascolare fondame11t ale; il rivestimento endoteliale è conservato o iperplastico; tuttavia non v 'e essudato fibrinoso alla s uperficie. In mezzo a taile tessuto si riscontrano dei piccoli i solotti linfocitari, raggruppati intorno ai vasi, cellule giganti isolate in pieno tessuto sieroso ; o ammassi di gomme miliariche nel tessuto cellulo-adiposo s ottosier0so . Tali form~zioni specificl1e elementari, quando si trovano raggruppate in ordine intorno ad una p.lacca d'infiltrazione gommosa diffusa, non lasciano dubbio alcuno sulla natura di tutta la lesione, seb.be1ie ,l) A. 11011. sia riuscilo ancora, a 11ietter~ in e-vide1iza la spirochete palli da. . Il loro an1massamento 11odulare poco stipato, differisce profondamente dai_ noduli bacillari; anzi, nella st essa form~ essi si ritrovano a li\·ello di altre sierose (pericardio, articolazioni) colpite da affezioni -sifilitiche 01ecertate. Il secondo tipo di lesioni fondamentali è dato dalla forma.zione di neomembra11e, che serra110 e circondano da ogni parte organi ·ed anse intestinali. L 'infiall)mazione ha qui il carattere di reazione: uno strato enorme di tessuto fibrovascolare si sviluppa alla sttperficie dell'intestino.; qualche vaso chilifero enormemente dilatato ; }'aspetto è qi1ello di una « sierosite subacuta essudati-va» sul principio, poi neo1nembranosa, causata, pare, da una infezione profonda, gra,.e, prolungata. dello strato sottosieroso dell'intestino tenue. L1 terzo tipo di lesioni è costituito dalla ' 'ia the segue la proliferazione infiammàtoria, la quale si svolge al disopra della sierosa più che nella s ua intimità, come nel secondo tipo : vasi sanguigni neoforma ti s i sollevano, e con essi masse neo-counettivali. Il nuo,ro strato sottoen doteliale di questo peritoneo iperplastico . e sclerotico si presenta come una banda trasversale di tessuto connettivo denso, meno vascolarizzato ma tatua to da numerose cellule giganti. Tali caratteristic-he differenzi ano nettamente q~e­ sti dai tessuti morbosi in rapporto con le bacillosi. ' L' .I\. crede ch e essi stano l'indice dell'attività del processo morboso, non ancora spento, e che 1~11a b u.ona tec'nica 1·i uscirà a ?nettere in e-vide1i1

za la spirochete . 14 ' •.e\. infine, in base ai dati anatomopatologici, t entn

d~

a-icostruire l'andamento del processo

mor~oso

: l'agente causale, la spirochete, provoca nei punti, nei quali essa si ferma, una iperdiapedesi µnfocitaria, ora diffusa, ora loca- . lizzata, a •predominio ·perivascolare; spesso la sierosa, irritata in tutto il suo spessore, si tumefà, si semina di celltùe giganti isolate, di follicoli elementari specifici. . ' Ciascuno di questi, ben riconoscibile per la sua cellula gigai:te centrale, circond?-to da i1na zona assai discreta di ieellule vitree,· epitelioidi e di plasmzellen) ricl1iama un afflusso di linfociti, che formano una corona più o · meno regolare. Una vera gomma si costituisce in prosieguo dal conglomerato dei follicoli primitivi; infi11e il prog resso delrl a maliattia può dar luogo ~ld una infiltrazione gommosa centrale, intorno alla qu ale irradiano i follicoli specifici. Tale forma, .1niliare o nodulare di peritonite sifilitica , è piuttosto rara; freque11temente invece Jet sifilide colpisce più largamente la membrana peritoneale; si coltiva !}.ella sottosiérosa, ottocca e demolisce lo scheletro elastico, provoca la proliferazione del tessuto cell ttlo-vascola re e prodt1ce alla superficie della sierosa desquamata, un essudato fi.brinoleu~ocitario più o meno ricco di ' cellule giganti isolate, diviene • · cioè l'origine d'una reazione neomembranosa,. Iìaragonabile alla peritonite a.cttta essudativa. Le poussées di tessuto neomembranoso sembrano la regola nella peritonite sifilitica secon daria a cirrosieaptica. Ne deriva cosi una sierosa ii1fiammata cronicamente, che s'iperplasizza e dà luogo ad una sclerosì ipertrofica, spesso infarcita di cellule giganti: da ciò il versamento ascitico durevole,. progressi·vo che la clinica conosce e di cui essa ricerca. ancora le cause determinanti. • Le conclusioni alle qttali l' A. gittnge sono le seguenti: t r 0 ) Il peritoneo costit?Uisce frequentemente il terreno di scelta per lo spirochete della sifilide. 2°) Di regola la peritonite sifilitica è secondaria ad una infiammazione del fegato (sclerogom.mosa o cirrosi diffusa, considerata a torto come conseguenza dell'abuso dell'alcool). 3°) La peritonite sifilitica secondaria, può essere o-eneralizzata a tutta l'estensione della sie.r osa, ma di preferenza essa resta parziale e circoscritta ad una o più regioni di predilezione (periepatica - peridigiun~le - iliaca - pericecale pericolica). 4°) Qualu·nque sia 1'estensione e la forma e la sua struttura microscopica, l a sierosite specifica rispetta lu11gamente l'integ rità de13a strut•

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SEZIONE PRATiéA

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. tura ·degli organi; solo tardi li serra e li strozza non esiste un solo risultato positivo 1c be incoraggi a · seguirne ·il metodo. nelle sue retrazioni cicatriziali. ' 5°) Le deformàzioni e le mutilazioni àtroLa n~uroplastic:a p er .-sdoppiamento, che consiste 'nel colmare la perdita di sostanza .con lo fiche delle pieghe peritoneali - colpite· possono dar ìuogo a gr~vi complican~. s.d oppiatnento di 11no di entrambi i capi del ·nervo sezionato, è stata quasi ·uriiversalmente t. p. condannata. · . La 1ieuroplastica per anastomosi, che consiste , CHIRURGIA. · ' ne~l'anastomizzar~ • i.1. capo ·inferiore del nervo reciso later:a1mente col\ un nervo· vicino o il L'innesto eterologo morto nel trattamento capo s'u periore del nervo tagliato lateralmente delle ferite dei nervi. con un nervo &ano vicino, manca ancora di con• sacrazione . clinica e -non riposa su alcuna espe(L. SENCERT. La Priesse Medicale, 23 dic< 1918). rienza istol9gicam~11te controllata. ·L' in:riesto mervo.so costlturiisce il m etodo. di .Ulorchè · un nervo periferico completamente ' sezionato da un proiettile, è ~bbandonato a sè scelta, e a seconda della provenienza di, esso, si stesso, l'evoluzione normale della ferita nervosa . diice che si tratta d·i cum .irunesto autoplastico o autoinnesto se preso dallo stesso s~ggetto, di P<?rta alla forma~one di un ne'Vroma i1n corrispondenza della superficie .di sezione superiore ·un innesto omeoplastico s·e preso da u\J. soggetto • e d'un glioma sulla superficie di sezione infe- di specie differente . L'innesto autop lastico può essere prelevato da~. rior.e, dovuti il primo rulla proliferazione delle nervo ferito (per sdoppiamento del capo infefibre nervose e il secondo. alla proliferazione riore) o da un altro nervo, sensitivo o misto, delle guaine di Schwann. Per mez1Jo del neuro• vicino o lontano. glioma intermediario il nervo può rip.ararsi, an. . • ·L'innesto orrieoplastico può iessere fresco o che se esiste un piccolo intervallo fra i due capi; ma se l'intervallo è_ considerevole, la potenza conservato (nella v.ase1ina bionda e. a freddo, se1prio1iferaitrice del 1?-euroma ·n on basta .Più a !fl8.1"1o condo il metodo di Carrel). L'i1inesto ete.1oplastico superare dalle fibre 11ervose neoformate, e si . consiste. nel prendere in prestito da un animale, im!{lediatamente prifomna 'lllna. ciioatrirce 1iS'ol1ata dei due rapi oon iinterposiziiOD.e id i 1\1'.D. tessu1:lo fibroso denso, ostat:Q.a . del1l'operazionè, un segmento di nervo che ·colo invfncibile a1la , riparazione. Per ottenere si trapianta d'e1n,~lée tra i due capi del nervo la riparazione del nervo così viziosamente cica-, reciso. Recentemente M. Nageotte ha avuto la · trizzato, bisogna : 1° resecare tutto il tessuto idea d'impiegare innesti eteroplast1ci morti· per .. fibroso interposto fra i due capi; 2° resec~r~ il colmare le perdite di. sostanza nervosa. Partendo nevroma e il glioma prima di ravvicinare i capi dal co:q.cetto che la sostanza connettiva ftell'orgatP-smo vivente non· è · altro che un coag·ulo nervosii.. n ùleeessarilO mostrairsi molto gener~ 11ella resezione delle ,e streinità -nervose da suinerte sorto a contatto d~gl~ elementi cellulari e .serv:enbe ad .eS:si d'habitat) se s~ .tratta un f:riami.turare, sopratutto dell'estremità -superiore, se si v.uole cave.re uin. capo su·p eriore capaice di rimento.. di tessuto o d'organo con. l'alcool, si uc. generazione e un capo inferiore p·ermeabile ai cidono gli et.eme)iti cellulari, ma non si modi• fascicQli r~generati. fica. l'apperecchio connettivale; se ,si trapianta Come si . può riparare questa perdita di soin un · altro organismo questo . in_n esto morto, stanza? la sua sostanza connettiva . si fa aderente a ' qualche caso e per certi nervi, con l'estesa quella in cui è innestato ; poi i , :fibroblasti proIn n1ob:li1izza.zi'Ol1e llJe!iViOSa coon1birrtalta con attituldd.ni. venienti dalle parti viventi vicine invadono l'in- ' aippropriart:e dei segimenti de1l'~bo, si tPUÒ ottenesto e lo ripopolano stabilendosi negrli spazi la- ' 1nere senz'.alrt:ro 1a 1tJuruione ca'Po a ~; ma . sci3iti vuoti dall1a .&eomp;arr:sa deg.11 antichi a1bitaqites.to è ·U.'11 metod'O 1tron (X)llSig.liabile~. toni. _.\.11'4fn,nestio .si rlomamdra ì\.llnicarrnente di poore La sutura a distanza mezzo di fili di catgut sul tragitto delle giovani fibre ·nervose uscite è stata poco impiegata, ·e non. esiste neppure dal nevroma superiore, 'una sostanza. solida c~e una osservazione· che permetta di raccoman- sia loro peti!lleabile e che, nello stesso tempo, darla. n~n permetta al tessuto fibroso d 'i!llstallarsi al Lo stesso si può dire della sutura tubulare di loro posto. · 1·an Lair. Qualunque sia •stato il mezzo adopeNageotte e l!A. hanno ripetuto più · \·alite la • rato (tUJbi di 1caoutchouc o di .m arg·n esio, !trachee seguente esperienza con risultati sempre codi (picoo1·i .ainiima1i o IM"terie i'nrl·UJriite. nel fJortQ.oÌo), ' stninti:

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Su un cane si mette a llUdo lo sciatico destro, se ne isola un segmento di 2 cm. con dtie incisioni tlasversali e si ristabilisce immediata. mente la continuità del nervo con una doppia. sutura nevrilemmatica. Si è fatto così un autoinnes to ideale. Sullo sciatico sinistro si. fa la medesima operazione, ma si toglie il segmento nervoso isolato e si rimpiazza ~on. un ~gmento di sciatico di vitelld ucciso nell'alcool. Si è fatto cosi un etero-innesto morto. Orà, le turbe sensitive, paralitiche . e troficbe ,sono più Inarcate • e duraino di più dal lato dell'auto-innesto che da quello dell'innesto morto. Se, parecchi mesi appress·o, si sacrifica"'- I 'animale, si 11constata che il peso dei muscoli è · più elevato dal lato dell'innesto morto che da quello dell'au~o-innesto, e ohe J 'innestQ morlìo .non si riconosce, per rosi dire, più, t anto fa 1parte d ·el nervo rigenerato. Infine l'esame istologico dimostra che l'innesto morto è di gran 1unga migliore de11' innesto vivente. L 'A . ha trasportato questo metodo sperimentale in chirurgia uma.n a ed ·ha pratièato finora 15 innesti nel"vosi mor.t.1 nell' uom:o. ·G J' innesti di cui si è servito sono dei pezzi d~ nervi sciatici di vitelli nati-morti, di 60. cm. di lunghezza. Questi pezzi di nervi sono stati prelev~ti asetticamente~ immersì nell'alcool a 70°, poi conser. vati in picroli tubi di vetro riempiti d'alcool a . -50° e chiusi alla lampada. 'Durante l'intervento operativo, se si trattava di ferite recenti, la ·preparazi~ne ·del n.ervo consiste·va nel semplice avvivamento del capo superiore ·e di qu~llo · infe! riore, fra cui interponeva e su.turava un segmen-. to di nervo s~iatico di vitello di lunghezza proporzionale alla perdita di .sostanza. In caso di ferite antiche, con sezione completa del nervo, l 'A. ha resecato da principio tutto il tessuto :fibroso intermediario fra il nevroma . e ~l glioma; poi· ha tagliato trasversalmente il capo superiore immediatamen.te al disopra del nevroma. Quando il capo superiore era considerato come buono, avvivava il capo inferiore fino a che fosse permeabile. Se il nervo non era "stato completamente reciso, resecava soltanto, come se si trattasse di un nervo tòtale, il tratto fibroso, il nevroma e iJ glioma, risparmiando i fascicoli nervosi intatti. Tra i due capi interponeva l'innesto JChe fissava con due punti·.per parte, e termiaiarvia. rioosbi1tuendo a1 <liiisqpm il nevrilemma inciso. Riunione della ferita senza , drenaggio. Poichè il pri1no intervento operativo rimonta al 14 marzo 1918, ~ ancora troppo presto per poter giudicare dei risultati funzionali di questo n1 etodo. Tuttai,·ia l '_o\. ipossiede già per tre degli

operati documenti d~ordine anatomico e clinico d,e l :più ia:lito intèresse. Per l '·l llllO, si tir.atta. di una riparazione morfologica del nervo mediano all'estremo distale dell'avambraccio operatoriamente constatata; . per i due altri, si tratta di un .iiniz:io idi restaiurnione funziona.le ·cJ.i'IllÌiea,men~ COll'Stata!OO.

L'A. pensa che un pt"ossimo avvenire ci renderà 1die:finiitivaµiienite edotti del · vaJare de1l'eteroi·nnesto nervoso mo!to in chirurgia umana. _ B.

MASCI .

NE·U ROLOGlA. '

I distar.bi nervosi e mentali • nel. gozzo esoftalmieoe . (L. F. BÀRKER. ]ourn. Am.

Med~

Ass. 1918, 3 ag.)

La sintomatologia del ·gozzo esoftalmico è la espressione di alterazioni ft1nzionali del sistema nervoso centrale e più specialmente del sistema nervoso veget3:tivo o autoneuio. Questo· ultimo sistema, come è ben noto, ·attraverso i suoi neu. roni mesencefalici, bulbat:i e midollari, che sono in ~elazione ' con elementi perifericamente :.,ituati n~i . gaingli s impatici e :negli stessi i\Tiscer.ì, ÌOlnerva tutti i muscoli lisci dell'organismo, il mu; scolo cardiaco e tutte le glandole. Perciò ogni sintoma caratterizzato da disturbata · contrazi0ne di muscoli lisci o del cuore,. o da disturbi d~lla • secrezione glandolare d~ve essere attribuito ad alterazione del sistema .nervoso vegetativo. Nel gozzo esoftalmico sono · molto numerosi i sintomi di questa categoria. Cosi alla it esta ed al collo si ha : 1° Segino di Grate ; 2° Segno di iDal.rymple ; 3° .Protusione dei 1b ulbi oculari·;· 4° Epifora o secchezk degli occhi; 5° Fe nomeno di I~oewi; 6° Eccesso o difetto di salivazione. Nel sistema respiratorio si ha: 1° Accessi asmatici; 2° ·nispnea o tachipnea. - Nel sistema circola torio: 1° Tachicardia; 2° Polso irregolate respiratorio; j 0 Angina vasomotoria; 4° Cardiopal~o; 5° Modificazioni transitorie · della pressione vasale; 6° Sintomi vasomotort, specialmente eritema tempor-aneo e dermografismo. Nel sistem~ dio-estivo si ha: 1° Gastrospasmo e pilorospasmo; o . 2° - o ipoacidità gastrica; 3° ' Costipazione spastica ; 4° Diarree liquide·, indolori e vomiti ~ Nel sistema uriogenitale si 11.a: 1° P o11akiuria , p~liuria ed oliguria; 2° Disturbi della mestruazione e della. lattazione; 3° Disturbi del senso e della potenza sessuale. Nel sistema glandolare c:ntaneo si ha: 1° Sudori profusi. Se a tutti questi sintomi si agg-i u·ngono le alterazioni del sangue e del ricambio materiale si può apprezzare la preponderanza del si stema ner0

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SEZIONE PRATICA

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autonomo . nel1a si11tomatologia del gozzo oculo-motori ed il facciale. Interessante è· la paesoftalmico. ralisi. associata di parecchi nervi cranici, la quale Naturalmente non tutti i . detti sintomi sono assume il quadro clinico della paralisi bulbare presenti nello stesso paziente, anzi ve ne sono 8iCuta, sub-acuta o cronica. 1'alvolta riesce molto • di quelli., come l'epifora e la secchezza. congiun- 9.ifficile distinguer~ se si tratta di u11a paralisi tiv~le, la scialor~·ea e la xerostomia, la stipsi e bulbare con lesioni anaton1iche o se si tratta inla diarrea, la cui prese11za si esclude vic~ndevolvece di u,na miastenia gravis che non r <J.ramente 1nente. E ·ciò in rapporto al fatto che il si~tema . accompagna il gozzo esoftalmico. Ulteriori studi r1erv.~o autop.o~o consta ·d i due·. parti funzionalassoderanno l'importanza ·della disfunzione ti: mente .antagoniste: ciascuno elemento dei mumica in queste forme : Comunnque è certo c.h e nel scoli involontari e delle glandule .secretorie sta gozzo esoftalmico, salvo .rar~ casi, i disturbi fun-· .sotto il controllo <li due specie di ineuroni i cui 'efzionaii del sistema nei·voso vegetati\'(} sono semfetti . si bilanciano reciprocamente. Cosi stimopre presenti ed Q.a11no una· importanza spiccata,, lando una specie di :fibra si ha un rallentamento mentre i disturbi funzionali a carico . . dei· n er vi della frequenza dei - battiti cardia~i, stimolando periferici 'Cerebrp-spinali hanno se111pre una im.1 . ": le altre si ha un acceleramento; stimolando alportanza secondaria q uaudo, c·ome è il caso più cune fibre si ha scialorrea, · stimolando altre si comune, non manca.110 affatto. ha xerostomia. Ordinariam·e nte i due sistemi si Cosi non si pos.sono certo attribuire a cause bilanciano, ma si tratta di un equilibrio instia- 'tireotossiche. le grossolane lesioni organiche del bile che può essere spositato ad ogni momento. cer~ello e del midollo che t·alvolta si sono ' riD'altra parte in individui costituzionalmente inscontrate in individui affetti da gozzo esoftalferiori ci può essere uno sbilancio perma·nente~ · mico. Così si devono con siderare accidentali con. . . ' · cioè una prevale1iza duratura, · una sensibilità cotn.itanze le l~sioni t abetiche, .m ielitiche, arospeciale agli stimoli di 11no dei que sistemi. La . plettiche o neoplastiche che. qualche -volta si sono concezione appu•n·t o della vp.gotonia e d-e lla sim- "· osservate. Analoga1liente .si-. p6ssono ritenete pacot.•o nia poggia su questo postulato. E cosi ci coinci~enze ac~identali 1'a corea e l'epilessia, pe:r sono stimoli capaci di eccitare specificamentè quanto· alcuni autori non escludono che si i)ossa uno dei 'due sistemi : l'adrenalina eccita il simavere una epilessia . ,tireotossica. p trèmore caratpati<:o·l la .p ilooairpinà ~eccita e l ':atropi.na pairalizza teristico del gozzo ~sqftalmico è certament e di il va•g o, e le stesse s ostanze .i.n grai;idi dosi fin.i- . origine cer~brale, ma nulla ancora . di preciso si • scono .per par~lizzare le s tesse n:b_!e eh e Ì·n picconosce sulla patogenesi di . questo sintomo. cole <losi sono capaci di .ecci.tare-. ' Molto più interessanti -so110 i disturbi neuroNel gozzo esoftalmico si in~ontrano dei :Latti tici o psicotici che sp esso prese11tano ,i . pazienti di gozzo e·s oftalmico. 'La frequenza degli stati veramente particolari, ih, quanto che ' nello stesso • neurastenici, ansiosi,. fobici ed· ossessionali è ben paziente ·si po~sopo trovare sintomi riferibili ad nota, e ·spesso sono i' primi a . richiamare l'atten- · ec-citazione içl.el s impatico (tachic~rdia, . protusiozone del soggetto e dei f an1iliari. · ne dei' .bulobi oculari) e d ialtri 1tiferibi1i ,ad ecciNon . sono • rare vere forme mentali maniache, t-azione del vago (sudorazione prefµ·sa, diarrea) . m·a linconiche, paranoidi, spec~e in soggetti con Talora tali falle di Grigine . diversa, sono cambi• eredità psicopatica. Anche nei casi non gravi . nate nello stesso pazie11te in proporzioni prepso molto f.reqttentemente si ha ner vosità; irritabiche ug.u.ali, ma ·.si può laJllche rver.i:fica:re che i sitlllità, incapacità ·di concentrare l'attenzione, ce- ' tomi a carico del simpatico predominano su falea, insonnia, dolore agli occhi, senso di presquelli a carico del vago e viceversa, per m~do st.anchezza, disp11ea, apoche si p'tj:ò avere un gozzo esoftalmico. a tipo sione alla testa, facile . . ress1a e nausea. simpaticotonico ed uno a tipo vag~tonico. Il contegno d~l paziente è sempre più o meno ·· I processi degenerativi' a carico delle fibre ner• anormale: • sono caratteristiche la sua irrequievoce -periferiche del~ 'asse cerebro-spfnale, ~ia motezza e la precipitazione dei st1oi mo,rimenti . torie che· sensi~ive, ,ra~amente assumono una importanza tale da richiamare 'I 'attenzione dei cli- ·. Pàre cb,e il meccanismo fondamentale 'della personalità f.unziotù abno~memente: dei suoi tre nici. Diller ha rpubblica.t o u·b. caso di polineurite componenti (conoscenza, sen sazione e ·volontà) a carattere acuto 'e ra ipdamente prog·ressivo in un individuo ·a fietto da gozzo .esoftalmico .: ma pare sia più compromesso il processo conoscitivol.volitivo. · , la coincidenza delle due malattie non permette In riguardo ai disturbi emotivo-sentiment·ali per sè sola di stabilire tra loro un rapporto . di soi:ge la quistione se tali disturbi sono in ra p ''èausalità. Non raramente ·si verificano paralisi porto a disturbi della innervazione v,iscerale e . dei nervi cerebrali e più specialmente · i. nervi \'OSO

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, IL POLICLINICO •

vasale, i quali, come è noto, sono pur parte della sindrome del gozzo esoftal1nico. In appare~ la teoria sullé origini delle. ·emozioni, di J,ames Lange, potrebbe in questa malattia trovare una conferma. Ma è più verisimile che i disturbi emotivi di tali pazie~ti abbiano la loro origine in una intossicazione diretta dei centri cerebrali. ' DR. •

DERMATOLOGIA. · ..

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(THIBIERGE. So cieté 1nédicale des H òpitaux de

Paris, 20 decembre 1918 e Presse ' m édicale 1919, n. 4,. pag. 34). .. .._ • Gil

L'autore ha osservato con notevole freque11:ta l'jnsorgere nei malati d'influenza, da 55 a 70 giorni ùopo 1'inizio dei feno1neni generali della malattia, un'alopecia che in alcuni casi av.eva nel modo più spiccato !~aspetto di . quelle che sono così frequenti nel periodo secondia'.rio della sifilide. Quest'alopecia . è specialntente evidente dopo le forme gravi con note·vole aumento della temperatura e complicazioni pulmonari o intestinali. Si può peraltro osservare anche nelle forme leggere e di breve durata in quei soggetti cJ;ie hahno presentato uno stato di astenia più· o meno notevole o che, ne! corso - della convalescenza, andarono incontro a forte di1nagramento. Questa alopecia post-influenzale, ·cl;ie è per lo più di durata non ìunga, sembra, ·possa par·agon n.rsi a quella che tien dietro all'erèsipela del cuoio capelluto e non dovrebbe las~iare una calvizie definitiva se non nei soggetti ereditariamente predisposti. La cura è basata, oltre che sull'applicazione dei consueti stimolanti locali, s ull'uso interno di preparati ricostituenti come l'arsenico ed il fosforo (1). V. MoNTESANo. (1) Alopecie post-influenzali sono state osser-

,·ate anche da noi ~ · la loro origine può riferirsi tanto allo stato di debolezza generale che l 'infl uenza porta con sè, quanto anche a veri fatti infi.a~atorii follicolari e perifollicolari che forse si ,·erificano nel decorso della l!lalattia (in cui non è del tutto rara la comparsa ~ erit-€mi cutanei) e che si ripercuotono sulla nutrizione dei peli In t1n caso da me osservato, e di cui mi propongo di pubblicare la storia clinica completa appena mi sarà possibile, residuano ora dopo alct1ni mesi chiazze di varia grandezza, sparse <i ua e là sul cuoio capelluto, nelle quali non solo i capelli non si sono riprodotti, ma si ha già un accenno di atrofia cutanea: si ha cioè 1 •

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FASC ..

V. M .

C)heratoder'mia blenorragica. (

(LEVY-FRANK~L. · A nnales

des maladies vén érie1i-• nes. toni. XIII n. 7, 1918, pag. 385-388 : rifer. in Presse m l dicale .1919, n. 6, p. 56). ·

L'autore descrive un caso di cheratodermia blenorragiéa :in po' diverso dal tipo classico (localizzazione all'estremità o ipercheratosi planlare, un'integrità. 'téompleta o quasi delle altre regioni), ed in cui si ~ra fatta di:agp.osi · di sifiliderma secondario. Le ·1esioni erano russeminate sulla verga, sulle membra inferiori e s·ulle piante dei piedi. Sulla verga si osservava ~a chiàzza rotondeggiante eh.e ricordava un'ulcera crostosa con margini sporgenti e con il centro ricoperto da una crosta spessa, .grigio-verdastra: sulle. membra inferiori le lesioni a·ve·v ano alcune l'aspetto di una ruipa, altre di callosità coniche circondate da un collaretto biancastro e sormontate da una cresta che si poteva allontanare in toto a ~o' di ùn cono regolare, cavo all'interno. Sulla pianta dei piedi infine esistev~ una chiazza ipercheratosioa che ricordava · nell'aspetto le cheratodermie arsenicali•. Il soggetto aveva contratto blenorragia un mese addietro e le urine contenevano ancora filamenti. Secondo 7 1'autore, in questa forma . di cheratodermia &i doveva pensare ad un distu~b9 trofico per. la dispòsizione simmetrica degli elementi eruttivi e soprattuttò per l'esistenza di una leggiera linfocitosi del liquido cefalo-rachidiano la quale poteva far supporre l'intervento di un'alterazione delle radici o dei loro involucri nell'insorgere o per lo meno nel] a disposizione delle alterazioni cutanee. La cura col vacci110 N1coLL1t-BLAIZOT ftt efficace perchè alla vra iniezione le creste si distaccarono spontaneamente e dopo un mese tutti i fenomeni cutanei si erano dileguati.

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MoNTESMllO.

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l'inizio probabile di un quadro analogo alla • pseudo-area del Brocq. Con ogni verqsimiglianza si tratta di una d~rmatite atrofizzante, insorta in soggetto predisposto forse per sp~ciali condizioni nervose d~po un eri tenia tossi-infettivo in:fluenuale op~ -pure anche dopo soli fatti infi.ammatorii follicolari della stessa natura. Com 'è risaputo, dermatiti atrofizza.nti delle re- . gioni coperte di 12eli (tipo pseudo-area BROCQ) possono sopravverure in seguito a malattie infettive quali la sifilide ed anche, icome in un caso da me descritto, il tifo.

Alopecie oonseeotlve all' infloenu. •

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S~I~

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FASC.

SOCIALE.

La tobereoloSi si es&ende. .

questa la dolorosa constatazione del momento storico. che· attraversiamo: la tubercolosi si estende. ' Non si parlerà mai abbastanm di -questp :Ba. gell~ e · della necessità socia,Je di co~bat~erlo : tenacemente e .con fede. _ Diciamo «con fede» pe1·cl1~ una .l otta ben con, dotta · contro la malattia riesce se1npre a diminuirntf la estensione e forse anche l'intensità. Nella storia della tuberieolosi, malattia veramente uni, ersale che ha serp.pr1 accompagnato il genere umano; si notano . due fatti: che essa ha delle località predisposte ·alla ·s lta diffusione è che ha delle epoche,, del pari predisposte, in confronto ad altre relativamente immuni. Non vogliamo oggi occuparci delle ~redispo­ siziohi - diremo così - geografiche; ci occuperemo soltanto delle predisposizioni ·s toriche, se ' ' così possiamo permetterai di chiamar le per il fàtto che son collegate alla· storia ~i un .da~o paese in un 'epoca determirnata. Lo studio di questa specie di predisposizioni .ci porta ad affermare che la · diffusione ·della tubercolosi jn un paes~ è in stretto rapporto con le sue vicende stori~he,, (siano esse di natura politica, economica o culturale) in qua1ito queste vicende implicano o una diminuzione dei mezzi necessarii di vi.ta, rappresentati in prima linea dalla alimentazione; oppure un aumento di fat~che, di ansie, di dolori, di emozioni; quale . . . puo aversi, per e~en1p10, . . in una· guerra. Ma altre cause di ditiusione della tubercolosi, at1ch~esse dì c.arattere storico, possono esser date dalla trasformazione della civiltà agricola in civiltà industriale; da cattive ·q.ot~rine mediche; da massin1e errate di assistenza ·e di igiene pubblica; da t1egligenze individuali e collettive nell'applicazione della profilassi e della cura. È

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' l.\(J:EDICINA. •

PRATICA

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rende familiare · al pubbli~o l'idea della malattia e le toglie quel carattere cli pauroso e vergognoso mistero che era - ed è fqrse ancora ...:_ il maggiore ostacolo alla sua profilassi. · , Nessun ottimismo . dunque nel ·senso di credere che la tubercolosi sia una: malattia non mo~to fr~quente; ottimismo soltànto nel pensare che essa può facilmente essere prevenuta e. curata. Questo ~econdo ottim~spio è altrettanto utile· quanto il primo è dannoso. . Se il pr_imo dei due ottimismi è dannoso negli individui singoli, tanto più lo è nelle collettività; futio Stat~, ad esempio, che disconosca la freqJenza vera della tubercolosi e non lotti con mezzi adeg~ati contro questo flagello, man.ca ad una delle sue funzioni più importanti e più doverose. • Per un gran pezzo si è continuato a dire dagli uo:nini politici di fedç burocratica che le funzioni di assistenza sono• •funzioni sociali, ma • non statali. Ora fortunatamente non si pensa più così e dalla burocrazia medica sono ventlte delle buone . . · lezioni al mondo politico italiano. Lez~oni . che daranno buon frutto .anche nella lotta antitubercolare, la quale comincia finalmente ad esser fatta sul serio, in base ad un'esatta valutazio~e clel danno . .e del pericolo so~iale che· la tubercolosi rappresenta. E si sta anche diffondendo nel pubblico una idea più chiara del problema dèlla t~bercolosi, • che è meglio conosciuta e .m eno temuta di pr.ima, benchè se ne sappia assai Jnaggiore la frequenza ~ .pi t?-- grave d.i •q uello che prima .D.01~. ·si crede s:-;è il pericolo ·d i conrbr.ar}a. Per ciò .che riguarda << le negligenze ·indi"Vid.u ali e collettive nell' applicaziorie .della profilassi e della cura del 11iorbo » siamo dunque ora, in Italia, in Ùn periodo piuttosto favorevole alla lotta. Il terreno è ben preparato. Non era così qualché anno fa, quando cominciammo a lottare .

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2) Allora, parlo di ·v enti anni or sono, v,e~ano 11ella nostra rapida trattazione del tema, sono inoltre molte « massi11ie e·rrate i1i fatto di asspecialmente dovute ad un. ottimismo sbalordi- sistenza e di ig·-iene pu,bblica » che oggi stanno , tivo di fronte ad una malattia che il genio di per fortp.na disparendo. Tutta la profilassi e"r a orientata ,,erso la di' con la denomi. Gu100 '.BACCEL-I,I definì così bene struzio"n.e o la disordinata e cieca ca~cia dei gernazione" di e: fillossera dèl genere umano ». . . in.i contenuti negli sputi; ma nòn tanto nella Ri~ordìamoci'. dunqu{e dell'affermazione . del immediata del tisico, nella sùa abitaDUCLA ux ~ « ciàsci1,-rio d1. noi o è tubercoloso o· ~icinanza , . zione, entro il raggio . della sua atmosfer~ perlo è stat o o Lo sarà! ». · Térribi}e' sentenza? No. c·o.1ijorta·nte anzi, poi- sonale quanto nell'ambie~te in generale : la .strada più che la casa era presa di mira ed era un cl1è significa che la tubercolosi è malattia più . , . facile 'a guarirsi di quello che non s1 creda ; . errore. • quasi L'altro errore era 11el dare l'assistenza utile poi per .Ja propaganda an.tituberco~ perchè ~

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1) Queste ultime, ·che saran:µo le prime

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IL P.OLICLINICO

I . soltanto al tubercoloso conclamato, mentre si las•ava110 per incuria diventar t,a li quelli che ora si cominciano a curare fin dall'inizio del male, prima .ancora che la malattia· sia palese. Si era evidentemnte an~he per· questo per una • strada s bagliata. · Ora sl che siamo invece s ulla buona strada con gli accerta~enti diagnostici fatti per tempo in tutti gli individui più esposti al còntagio tubercolare, nei deperiti, nei depressi, in tutti coloro c)le hanno aspetto di predisposti alla tisi, di poco resistenti all'azione parassitaria dèl ger1ne tubercolare. · · In un bel lavoro s u questo argomento pubblicato nel n. 36 dello scorso anno in questo giornale, , il prof. G·. BRECCIA, dell'Università .di Genova, l1a richi_a mato giustamente l'attenzione sugli insegnamenti <.lel DE G IOVANNÌ e del MARAGLIANO, i quali, per il lato morfologico il primo e per quello biolog·ico il secondo; hanno dimostrato nella peµsonalità firsica d~l1 soggetto un. coefficiente di primo , ordine per' I 'attecchimento del germe tubercolare. . Su tutti questi sogg.e_tti, o gravemente predisposti o già tubercolizzati o con forme incipienti di tubercolosi facilmente gt1aribili) più che . n~i tisici conclamati, si dé,·e riversare a pieno ca• n àle l'opera di assistenza e di profilassi, orga11izmta dai pubblici poterj. I tisici a\1anzati in vece possono anche es~ere affidati alla pubblica be'neficenza, ess.endo divenuti inguaribili ed essendo più che altro og-. • getto . dell'altrui pietà e carità. Essi sono già entrati 11el dominio della morte, come i ·cancerosi, i paralitici progressi vi ed altri disgraziati per i quali la più favore\7 01~ soluzione è una sollecita' fine eutanasica. ·~isogna pur laStCiare qualche co~a alla beneficenza ed ai sentimenti pietosi che ne sono il movente ! ' Ma i predisposti, i tisici incipienti e guaribili · no : essi .banno tutti i diritti alla vità, . possono essere s alvati e lo debbono essere. Per essi è l'opera Uell'assist enza sociale, organizzata finaln1ente dallo Stato. Con un'assidua , tenace, fidente opera di pre, ·enzione e di cttra questi valori umani devono essere ripristinati. Nulla de,resi risparmiare di crò che è necessario i)er rinforzare questi deboli . org anismi, per impedire potendolo la penetr.~­ zione del germe ed ~l suo attecchimento· nei loro tessuti, per aiutare la r.;is naturae 1nedicatrix, che in poche malattie è come in questa evidente e che è quasi sempre efficace quando non ne sia ' troppo turbata la benefica azione dalle cattive condizioni dell'ambiente e quando non sia troppo abbondante e perenne la sorgente infettiva. •

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XXVI,

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Queste 1lltime considerazioni ci portano a parlare di un terzo errore, di natura politica questo, eh~ acc~nna anch'esso a - dissiparsi, benchè praticamente pocò si sia ancora ottenuto. E lo errore è quello di affidare ancora alla benficenza, al ~ussidio, alla prestazion~ ampia e gi::a~ tuita dell'opera medica il miglioramento delle . ' condiz~oni di vita dei tisici guaribili, dei pre- . disposti, dei d~boli in gene-re; mentre invece solo l'organizzazione sociale e politica, affidata ad uomini tecnici di riconosciuta competenza, muniti di pieni J.?Oteri· e di mez~ adeguati, potrebbe i-ealizzare nelle case di questi individui e p.elle instituzioni s11ssidiar1e an?-esse ·a •queste case, popolari, le condizioni necessarie per la loro guarigio~e. È tutto un ·vasto problema che non .è .stato .ancora ·studiato espressamente. Il problema della casa, della vita del P<?vero .è stato studiato. frazionatan1ente, senza un piano d'in. ' ..sielJ:!.e per questi studii. È indispensabile per la lotta contro la tubercolosi correggere ques.t o erì·ore fondamentale e fare per gli uomini quell'o che si :fia. per le viti. La cultura della v~gna è oggi impiantata ~ecni­ camente ed èconomiéamente sulla base della necessaria · protezione delle piante ·dalla mala;ttia che è loro specifica. Non è · chieder molto che si faccia altrettanto per le piante umane, non meno importanti di quelle. La tutela dello Stato è indispensabile per le classi1 lavoratrici le qttali non possono essere abbandonate a loro stesse. Anche dopo una elevazione · qei salari~, anche dopo ·una completa assegnazione di__ tutto il frutto del loro lavoro ai lavoratori, se questi non : sono assistiti non pensano al risanamento delle loro condizioni di , . vita. ' Io · ho ianzi vi.s to peggiorare queste condizioni · in Liguria con l'elevarsi d.ei salarii che largamente contribuirono più alla òjffusione dell'alcoolismo --. altra grave concausa della ~uber­ colosi - di quello che al benessere famigliare degli operai. La verità innanzi tutto. ~

3) Anche « cattive dottri11e tnediche », abbia1no detto, possono essere causa di un aggravarsi

del cont agio tubercolare. È sperabile che il fatto non si ripeta, ma ci-O fu vero specialmente pri:ma della scoperta di Koch, durante un secolo circa: un 'secolo di cecità. inesplicabile, che trascorse nella piena, voluta, trascuranza di ogni regola di igiene a prevenzione del contagio tubercolare. Mentre nei secoli precedenti e fin nell'oscuro medioevo, almeno quei pochi tisici che si pote•


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SEZIONE

PRATICA

. . vano diagnosticare tali anche dai profani, eran~ consid.erati pericolosi ed av\.·ici11ati con cautela ed i loro ·indumenti., le tappezzerie delle loro camere, i loro letti gettàti al1e fiamme; iri: quello , che il bacillo tubercolare potrebbe chiamare il ,suo secolo d'oro, per l'influenza -nefasta delle dottrine di BRous&AI~ e dei suoi seguaci non si presero più precau,zioni di sorta. E il contagio tubercolare si estese . Forse· però vi contribuirono, ·allora come .ade:;sò, i dlsagi e le pri\ razioni delle guerre napoleoniche e degli scon·volgimenti politici in genere ai quali fu in preda in quei tempi l'Europa . . Ripresa. la lotta aJltitqbercolare, sebb~ne con . . deboli forze, dopo il 1nitabiJe sviluppo della scienza batteriologi~cr, le cose miglioraroho, ma assai lentatnelllte. La pratic~ ·non .seg.uì da viciip.o la teoria. Soltanto ora, da circa un ventennio~ si p~ò parlare di un'azione veramente grandiosa cke ogni giorno più si intensifica e si estende, anche in Italia, . sulla guida di un ottimo corpo di dottri~a mediça sull'argomento. ~

4) La

*** « trasforniazione della

in ci'Viltà industriale

ci'Viltà agricola

Ecco senza dubbio un importantissimo fattore . della ·estensione del flagello rtu·b erco4re. La viUl dei campi all' airia aperta e :Sa1na lè molto più ~avorevole ailla ~lute de1 corpo, alla sua robustezza,alla sua resisten, za orgalÌ.ica di fronte -alle infezioni e speci~l~ mente alla tubercolosi, di que1lo che .norr sia la , ·ita di lavoro nel cl1iuso ambiente dell'officina spesso in~uinata. A questo f~tto si deve .la maggior diffusione della tubercolosi nei centri manifatturieri para·g onata a 1qtt:el.l a ·d ei centri ia>gricol1i ~ Jia comparsa del1a tu;b·er.colosi in località rrurali che erano immllll1i e che, dopo :il .songere in esse di opifici industriali, specialmente con impiego di donne e di fanciulli, furono letteralmente d'evastate dalla tubercolo.s i. N ulLa: è infatti P.iù micidiale . del diffondersi del contagio tubercolare in ~na ' localjtà immu·n e. Ciò dii>ende molto probabilmente da inesperienza autodifensiva degli orga- · nismi che potrebbero d1rsi biologicamente ignari • dell'esistenia del 1baci11l> di .Koch. Ma su .questi ar·g omenti ci .sono bellissimi studi di MARAGLIANO e di SANARELL.Y, id i altri ' molti. Conseguènza ·pratica ? -La necessità di speciali forme di- lott'a contro la tubercolosi, tenendo conto di tutto ciò cbe si è potuto imparare su .. questo ·capitolo. Sopratutto .1'igiene più accu.. 1·ata degli :ambienti di lavoro e .delle case ope.. raiè .da u·n Jaito e sòrveglia11za attiva, instarnc.abi:l e sui 'PO_SSlib~li candidati della tu,b eroolosi, iniziata • nella prim.a ~nfanz~à clall 'altro. R'èaJizzazione i.n ol».

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5) Ma le ·vicende storiche pil). importanti . non ~ono quelle che, più· strettamente, costituiscono la storia della m.edicina dell)igiene e dell) assistenza pubblica: sono invece proprio quelle ~ltre che ,formano la storia politica delle · aia• • uoru. · Non sono certamente semplici coincidenze quel~e che· fanno au1nent~re l'intensità e la diffusione 4el contagio tubercolare in rrappont'o can

le guerre.

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Pur non tenendo conto della ben nota ed antirc a c~noscenza popolare' cl1e le guerre si trascinano dietro, inè1i visibili ccmpagne, le carestie e ·le pestilrtnze, non v'è dubbio èhe per la · tubercolosi la nefasta influ~nza della guerra è provata ·dai fatti con l'esattezza .dimostrativa di un esperimento scientifico. · Abbiamo · accennato a.t le,- dù.e. ip.aniere principali 1nel.le ,qiuali la guerra i00ncor.r e a11l' agg.r avamento del contagio tubercolare : i) alla ~efi­ ciente· • aLimentazio'n,e, fatto frequente nella po-. · • polazione civile, ma dolorosi~ima realtà in qÙ.es~ .g,uerr.à, iper ~ nostri .p rigionieri i·n GertruLn.ia ed i·n Austrja: ' 2) aJ1è. condizioni di 'Vita agitata, faticosa, emozionante in mezw agli brr.ori ed .ai dolori della ·g.u.erm .pei combatte nti. Sarebbe superfluo .insistere sui danp.i della cc ali1ne,n tazione insufficìe·n.te. », poichè lo · studio della tubercolosi ha messo in prima linea questo fattore di predisposizione alla malattia. Le · restrizion'i che tutto il , paese· ha dov\tto subire per effett~. delle, disposizioni ·- legislative sui consumi· e quelle altre ancom più gravi che nacquerQ dal «taro 'VÌ'veri » hanno senza dubbio determinato, ~pecialment~ n~i bambini, condizioni assai gravi che lasciano prevedere un peggioranrento pro-porzionale delle statistiche n~i pros· , simi an~i. La tubercolosi presa in questi anni di >carestia si rivelerà infatti negli anni de~lia. p.r osper.ità, che 'no:n saranno molto 16ntaini. Questa previsione rende più preciso ·e più urgente il nostro·. dovere di provvedere alla pronta ·Scoperta dei . tubercolizzati ~d alla loro rapida cura. ,L'.~giene s-colasttica déve essere studia ta da questo punto di vista e indirizzata a questo scopo spt=;ciale di preve11zio11~ e ·di ,cura. Ritor.. ' neremo su 9.uesto iargomiento. Riguardo alle «fatiche, q.lle_sofferenze ed alle emozioni della gue·rra » è più difficile stabilire qual parte veramente . abbiano esse potuto avere nel 8.ar luogo alla diffusione della tubercolosi nell'esercito. . . Certo è che la tubercolosi nel.l'esercito è straordi'n,aria1nente aumentata. Ciò non

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trie delle m.ig.l iori condizioni _d i vita ~nto degli oper..ai 1quanto,· e sopratutto, ,d.e lle loro fa~igli1e.

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IL POLICLINICO •

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t già avvenuto, come potreobe supporsi, per trascuranza dell' igiene in aJJoggiamenti militari troppo affollati e n1ale adatti allo scopo. _i\nche nelle trincee furono sempre prese tutte le mi .. sure necessarie di disinfezione, fu sempre bene applicata, dai medici militari, l'igiene castrense. È più logko il cr~dere ad una · sfavorevole azione psichica che i~ molti individui~ deboli già per natura, ha portato a stati dépressivi qualche vo1ta impress~onanti anche per lo psichiatra. Molte forme di neurastenia, di psicastemia furono osservate in militairi combattenti dagli specialisti delle malattie nervose e mentali ed i malati di queste malattie medesime sono aumentati anch'essi straordinariamente. Non è fuor di proposito istituire· un rapporto fra queste due forme di Ìit11Va1idi,tà. nei combattenti, le quali hanno avuto nella guerra e per la guerra un così straordinario sviluppo. . dei J.n oltre deve aver contri.b uito all'aumento . tub€rco1osi il cambiametlltlo 1b rusco di ambiente dei ,p redisposti. 10ome, nel passaggio· da11a vita di campagna a 1q111e1Jia di città g•rande · è là fa.ci• aità di co ntrar.re la tUJber~olosi, deve essere arnche di molto aumentata J.a ifacilità ~i esplodere delle • tubercolosi la.tenitli quando si passa dalla vita. ciittadi;iia alla. rade vita del campo ed agli iinevitabili strapazzi dìsici della. vita · militare. L'attìvjtà muscolare esagerata è una delle cause p~ù gravi · per no s viluppo della tubercolosi. . l\1a di questo e di altri '.Pro.blemi militari e civili a-elaitivi alla tubercolosi parleremo iin altri articoli.

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ROSSI-DORIA. •

OSSERVAZIONI Cl.:INICHE. , C1ora dei fratturati con gli appareechi Péebarmant . presso le forze lraneeBi In Italia · · per il dott.

UGO DARETTI,

capitano medico.

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Fra le formazioni ·&anitarie mobilitate le forze frahcesi in Italia possiedono un bellissimo ospe~ dale chirurgico specializzato di 320 letti (ambul anza d'Armata N. 227) , riservato alla cura dei fratturati (Centre des Fractures d' Armée) presso c11i sono degni del più grande interesse o-li apparecchi del capitano medico dott. Jean Pécharmant che dirige uno dei due quartieri chirurgici e dà a quell'o~edale 1' indirizzo di cura . Gli apparecchi J>écharmant sono in parte ori~inali, e in parte rappresentano un ingegnoso adattainento di vecchi apparecchi regolamentari . 1 prin1i, nel loro modello attuale, sono il frutto di una "erie di lunghi studi e il dott. Péchar•

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m_ant è arrivato alla costruzione di essi dopo vari tentativi e modifiche di cui i modelli'. precèdenti rappresentano, per così dire, la storia. Essi sono stati ormai largamente sperimentati e i risultati lusinghieri ottenuti ne incorraggiano l'uso. 1°. Apparecchi per l'arto inferiore/. - Sono stati costruiti pel trasporto e per la cura dei fratturati e rispondono ai seguenti fini : a) per il trasporto: ad assicurare con l'ap_plicazione di un apparecchio solido, semplice, 'e adattabile all'arto destro o sinisit.ro, una buona co.ntenzione efficace in tutti i piani. b) per la cura: ad as~icurare e mantenere, senza far forza per 1~intermediario delle ·articolazioni, le riduzioni difficili fino a quando è possibile applicare l'apparecchio che permette la deambulazione e , a rendere facile, . nelle fratture esposte, la :n1edicatura delle f~rite. . I primi tentativi rimontano all'aprile del 1917. .L'apparecchio definitivo e tipico, che risponde al fine di ottenere una b11ona contenzione in tutti i piani, .è fondato sulla estensione operata sull'arto fratturato e sulla controestensione fatta sull'ischio-pube, mentre l'arto posa su una doccia poste1-iore che ID.e iassicura a' imrn10.bi1lità e lo protegge, poggiando s ulla barel.l a, ·durante il trasporto. . Si darà solo una sommaria descrizione dell'apparecchio Pécharmant per cui occorrerebbe allegare sch~mi e f otogra:fìe : notando dej resto che per rçndersi esatto conto del funzionamento è necessario vederne i modelli applicati sul ferito : cosa agevole per quei chirurgi della zona di guerra che vorranno visitare l'ambulanza 227 ove saranno cortesemente accolti dai colleghi francesi. L'apparecchio tipico dunque, che è quanto mai semplice, consta di un anello elittico di metallo a cm sono fis~ate due lunghe aste di ferro ()he 's i ..uriiscono, a guisa di staffa, alla altra estremità. ' Fra le aste ' è situata una. doccia di legno robusto, fissata ad esse con raccordi metallici fa_cilmente svitabili e in modo da permetterne l'applicazione tanto all'arto destro che al sinistro. Pécharmant, nemico delle stecche pJantari che a suo parere non assicurano la :fissazione del pie<k e l'estensione dell'arto, le ha bandite dal s uo apparecchio. . a) p er trasportare il ferito l'anello che è disposto in un piano obbliquo all'asse delle aste, vien~ 1aperto e, fortemente ovattato, richiuso attorno alla radice della coscia poggiando all'esterno sulla regione della cresta iliaca e al1'interho sul perineo. L'arto, possibilmente Yestito (si raccomanda sopratutto di lasciare ...]a scarpa) posto fra le due a ste, riposa sulla doccia

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SEZIONE PRATICA

alia quale viene fissato da fasciatur~. Sulla scarpa del gomito e della · spalla. Quando si pensa· ai si passano, p~r stabilire la trazione sul piede, pes~nti apparecchi gessati che immobilizzano, . due robusti lacci di tela disposti a staffa · (cli- / nelle frattur~ del . bracçio, tutti i segmenti d~l- . .spositivo a trazione .di .Delbet) che vengo:n o fis- l'arto, si apprezzano facilmente gli enormi -vansati alla estremità inferiore dell'apparecchio. taggi .dell'apparecchio Pécharmant che imp~disce In questo modo, esso, ràpidamènte applicato, CO?Ì lo stabilirsi delle atrofie muscolari e delle per·mette, come l'esperienza dimostra, U1D. ot.ilimo anchilo$i; _conseguenza inevitabile di una lunga trasporto del ferito dalle linee avanzate a forimmobilizzazione. · mazioni ospÌtaliere ~riche lontane. . ' Anche. questo .apparecchio è quanto mai semb) analoga app11cazione si ·usa per la curia. plice e può essere usato per l'arto ·destro o '· Nella cura delle -fratture della coscia non si fa sinistrò. Di forma rettangolare_, è composto . di trazione sull'arto per l'intermediario della ar- un'asta metallica piegata. a forma di U : dalle tico1azione del ginòcchio, ma la trazione è fatta · branche dell "Q di;scendono ialtre due aste, la s~lla parte inferi<:>re della 1 coscia con liste di e@posterio.re più lunga, l'anteriore più brt:·ve : a rott• . adesivo, permettendo così, se si vuole, i queste due aste .è fissato anteriormente in basso movimenti della gamba e del piede mediante un girande anello elittico. l'applicazio11e di una doccia articolata al ginocLa branca ad U, bene ovattata, vie.ne··applichio. . cata ·sotto l 'as~ella, le· aste rettangolari seguono La struttura dell'apparecchio e la possibilità anteriormenté e posteriormente l'asse del bracdi all,1>ntanare la doccia, rendono agevoli lé me- cio mentre l'avambraccio ad angolq retto sul dicature nelle !fratture esposte; .all'occorrenza braccio I1nfuediatamente . s'introduce nell'anello. , . il . ferito può essere per le medicature o per, la sotto il focolaio d~ frattura si applica con fascie • • pulizia facilmente sollevato del tutto e sospes0 e liste di cerotto , iadesi vo . la· trazione, che viene ad un telaio posto sopra il letto. . regolata sull'estremità inferiore dell'apparecchio Per le fratture della gamba -I 'estensione viene mediante una vite graduabile e, volendo, mefatta sul piede mediante liste ~i cerotto adesivo cliante una molla elastica~ È bene, quando ·è fissate all'apparecchio e la controestensione con possibile, fissare seinpre le fascie di trazione sulle · lo stesso metodo, sulla parte superiore del\a . ·faccie esterna .ed interna del · braccio. Con -l'apgamba evitando sempre l'intermediario dell'arpatecchid così apI?licato il iferito può presto ticolazione del ginocchio. compie.r e lievi movimenti. passivi ed attivi della È ·sistema di Pécha rmant di lasciare il ferito spalla e del gomito. Un fratturatò poteva, al ., ne11J'apparecch~o il temp~ strettam~n'te n.eces- . dodicesimo giorno, u~p.re· · il suo arto per mansario e più breve possibile. Appena ·lo stato , giare. Regola ndò nei giorni · successivi all 'applidelle ossa lo permette, o appena la frattura cazione la trazione mediante la vite, si ottiene esposta viene mediante_ sut1tte trasformata in r~pidamé]Jte un'ottima riduzione. ·Le aste me: frattura chiusa, si applica sia per la gamba. che tall~che longitudinali posson·o s~rvire come p1111to per la coscia Ull . apparecchio gessato Delbet che cl '~ppoggio. per corr~ggere ~on cusci'netti e ·fapermette la deambulazione. ·sciature gli spostamenti dei monconi e dei framPer l' immobilizzazione ed il trasporto nelle menti. b) Per le frattrrre dell'avambraccio Pécharmant fratture della gamba e del piede il dott. Pécharmant usa talvolta l'applicazione di una ~teèca ha .c9struito nel ·~917 un altro ottimo apparecmunita di plantare, in·· modo di' assicurare una chiq fondato sul P.r incipio dell'estensione continua che può essere esercitata, volendo, in modo buona contenzione. • • • speciale su ciascuna delle due ossa dell'a,·am2°. A ppqrecchi- per l'arto superiore. Anche ' ,. più interessanti sono ~li _ apparecch~ Pécharmant braccio .. • I È un· :r;ettangolo qi asfe metalliche fra' le quali per"là cura delle lesioni dell'arto st1periore, men• è racchiusa unà doccia leggera di . alluminio tre per il ·t rasporto basta una doccia di rete meJ . dove riposa .l 'avambraccio. U11'al.tra doccia )eg-· tallica bene applicata. a) Degno del massimo .interesse è l'apparec- gera può essere applicata sopra 1'ava.mbraocio, su11.Ja faccia atÌtenore. ·L.a combinazione frequente c~io Pécharmant, veramente geniale,. per le· fratture . dell'omero; La sua costruzione rimonta delle fratture dell'avambraccio "con ql:lelle ··del al gennaio 1917. È fondato sul principio del- braccio ha dato luogo alla costruzionè, per tali 1' .estensione èohtin.'u a- con :trazione in· direzione casi, di un appa~ecchio combinato con que11o già ' · dell'asse dell'omero lasciando la lesione facil- descritto per .le lesioni dell'omero. L ;avambraccio · Jn posizione di supinazione. mente accessibile'.. alle med_icàture nelle fratture esposte ; e censer"uando i mo-uimenti articolari viene adagiato nella doccia ; e la tràziQne Yien 1

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POLIC1'INICO

[ANNO XXVI, FASC. 8]

fatta posterjormente con fascie e liste dj ce8 aprile 1918. Intervento operativo. Eteron.arcosi - Incisione - Scopértura della testa rotto adesivo fissate al goinito e anteriormente dell'o~ero c~e ~ppare impegnat~ sotto l'apofisi co11 le medesime fissate ai liati del pug,n o o sulla cotaco1de; riduzione della lussaz1one con l'aiuto mano. Il grado dell'estensione si regolà. con una della pinza di Farabeuf mentre un assistente ' ·ite. A ristabilirè e mantenere la larghezza nor-: opera la controestensione sull' aviambraccin. m ale dello spazio interosseo prov,~ede nelle frat- · Svuotamento dell'ematoma raccoltosi nel focolaio di frat~ura . E~ostasi accurata. Suture con catgut ture chiuse una leggera fas.c iatura gessata su a punti stacé.at1 ; sutura della c11te con seta. cui si modella una depressione in corrispondenza · :Applica.zione dell'apparecchio Pécharmant per del detto spazio, e nell~ fratture, esp<;>ste l 'appli- frattura dell'omero. · · cazione di un cusc.inetto elastico verticale. 16 aprile 1918. Si tolgono i punti - Cicatrizzazione per prima intenzione. · u .na buona' applicazione. dell'apparecchio del Durante La cura mobilizzazione attiva e pas{3iva resto provvede aa sè stessa alla cons.e rvazione dell'arto. · del normale spazio in.terosseo e protegge l'in- - . 8 niaggio 1918. Si toglie 1'apparec;:chio. Cons6tegrità della funzione di supinaziòne e di prolidazione completa constatata con la . radiografia~ con ottima posizione degli estremi di frattura . • nazione .cosi minacciata dalle· fratt11re dell'ava~:. 28 maggio. Il ferito esce g-uarito dall 'ospe·d ale braccio. Praticamente a questo · proposito. jl presente .apparecchio 11a._dato, per iunga esperienza . . con un mese di convalescenza .. Tutti i ·movimeniti attivi e passivi della spalla e del · gomito sono ottimi risultati. . .. conserv,ati : i muscoli dell'arto, compreso il del- · La libertà dei ..movimenti del gomito e delle toi~e, sono ben nutriti e si presentano di volume uguale a quelli dell'arto sano. L 'ufficiale si prodita è consentita da esso. pone di raggiungere il corpo prima della fine e) Infine per il tr'asporto dei feriti gtavi del· . . ·della sua licenza. , . · 1 'arto superiore e per la cura nei casi di tese-· . . . . zt<?ne della spalla e del gomi~o e di gravi- frat- ~ ·II. - Frattu·ra esopsta dell'es tremo inferiore ture dell'avambraccio ·è del braccio Pécharmant · del femore. . .' ha costruito un ingegnoso ~pparecchio detto X... ~ ·Soldato austriaco prig·ioniero. « 1' aéroplane » utilizzando il materiale dii ap15 giugno 1918. Entra all'<;>spedale per ferita da . parecchi regolamentari d'uso poco , frequente pallottola di mitragliatrice riportata mello stesso giorno. Presenta f~rita d'arma da fuoco all'arto (doccie di Hennequin e di Delorne). • • Esso è una doccia di rete metallica che si ap- ihferio're destro con foro d'ingresso due dita. circa sopra il margine d~lla rotµla e foro d'egresso alla pog gia al torace : all'armatura di essa s'innesta faccia postero-esterna della gamba. All'es ame cliGç>n t1n angolo regolabile a' volontà una doccia nico e · radiografico si fa diagnosi di frattura «a df metallo leggero che accoglie con la sua forma beccq di flauto ». d,ell 'estremità inferiore del femore immediatamente sopra i condili articolari. Applitutto l'arto flesso ad angolo retto· in corrisponcazione dell'apparecchio Pécharmant per la code11za del gomito.. scia. Sutura per prima della ferita lacera prodotta dall'uscita del proiettile. OSSEVAZIONI CLINICHE. 4 agosto. Consolidazione completa constatata ' con la, radiografia. Si toglie l'apparecchio a tra• zione : i movimenti atti vi e passivi della coscia . H o , ·isitato più volte l'ambulanza· 227 e bo e. dell~ gaµiba sono bene conservati. Non si nota pott1to · esaminare molti ca:si interessanti di fratipotrofia muscolare dell'arto leso. ture .dell'arto superiore e inferiore in via di 6. ~gosto. Applicazione dell'apparecchio · gestrattamento e di guarigio,ne. . sato Delbet per la aeambulazione. Il ferito è anRiassttmo brevemente tre storie cliniche che cora in -cura all'ospedale. • tni sembrano meglio degrte· di ·nota e che debbo III. - Frattura completa espos ta. deLLa gam-ba. all a cortesia del capitano i:nedico dott. Hornus . • P ... E ... Soldato d'artiglieria francese. I . - Lu,ssazione della spalla destra e . frattura · 14 luglio 1918. En~ra all'ospeclale per ttaunta riportato alla gamba destra cadendo da una scala. dell-' omero. ' · .Presenta una larga ferita lacera alla faecia inG ... A .•. , d>anni 24, ufficiale d>artiglieria fran- . terna della gamba destra da cui fuoriesce ] ':~stre­ mità superiore della tibia fratturata. All ' esam(: · cese. clinico, completato dalla radioscopia, si fa dia · 6 apcile 1918 , entra all 'ospedale per traUllla riportato alla spalla destt\i in seg·uito a caduta gnosi di frattura completa esposta della J!:l1l1 ba da cavallo. All'esame clinico e radiografico si al con:fì'ne del 3° medio co~ terzo inferi~re. 11 pefa diagnosi di lussazione sottocoracoidea · della: rone appare alla radioscopia fratturato senza spo· spalla destra con frattura dell>omefo all'unione stamenti. Intervento operativo. Disinfezione della ferita. del t erzo medio col terzo s uperiore. I monconi Estrazione di piccole scheggie e 1curettage> delle fanno fra loro un angolo ottuso che guarda l'asse mediano del corpo. I tentativi di riduzione rie- ossa fratturate. Legatura della safena interna recisa dal -trauma. Sutura dei piani e completa suscono infruttuosi. ..

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FASC . .8]

SEZIONE PRATICA

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tura cutanea. immobilizzazione dell'arto ·con un apparecchio. · , . 23 luglia. ~i tolgono i punti di sutura: guarigione per pnma della ferita cutanea. . 29 luglio. Applicazione di un apparecchio gessato ailla Delbet.. · · • 30 luglio. n ferito col suo apparecchio cammina bene ed è già in grado di salire e discendere le scale. È attualmehte aticora in cura all'ospedale.

. C0Ncius10N1.

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ACCADEMIE, _SOCIETÀ -ED~CHE, CONGRESSI (NOSTRI RESOCONTI F ART!COLARI). •

ltl~dlco-«Jbirorgica di Modena. . . ,'3e~uta del 29· .novembre 1918. · ·

Società

Sopra l'isolamento del prineipio attivo · antlcoa~u.. . . Jante del~'« Hlru~o medieinalis ». ·

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D.a quanto si. è esi)osto e dai ricchi risultati P,rof. R. ' LuzzATTo. Dopo aver premesso che ottenuti .i.n lunghi mesi di esperienza (solo nella egli si è preoccupato . della nece~sità di prépa~mbulanza 227, in -Italia, sorto stati curati più . r~re allo stato di pure.zza il principio attiv.o an· dt 300 fratturati) appaiono evidenti l '.a lta impore tlcoagulante della sanguisuga per rioerche intanza chirurgica e l'ottimo impiego terapeuti~o torno alle sue azioni farmacologiche, evitando i degli apparecchi Pécharmant. f~n~~eni secondaJti che ?i manif~stano quando · Essi sono leggeri, non ing·ombranti, di noco .s i iniettano estratti delle teste, ricorda che i · costo, di facile costruzione e ~ semp1ice applimeto4i di iisolaruento consigliati da Franz e da cazione' pratica, ,~ _. ci.as:cu'll modello ipuò essere ap-· Hayaski eac., non gli b.anno dato buò11i ~isulplicato rapidamente all'arto destro 0 sinistro~ Postati. Perciò egli dopo alcJni tentativi è arrivato ad isolare detto prilllCipio attivo seguendo sono essere facilmente puliti e disinfettati .e lasciano al chirurgo ogni liber:tà .di mainovra per il una via un po' dive~sa da quella scelta dagli ~attamento delle ferite nelle fratture esposte. Ri- AA. che lo prèce.detter~. E precisame11te aÌlonspondono al :fine di ottenere una buona contentanò dapprima la mucina denaturandola e fazione in ttitti i piani e al fine di evitare il più . cendole perdere la sua solubilifà mèdiante dispossibile le atrofi~ muscolari e le anchilosi perseccamento ripetuto in.'un ·essiccatore. a pressio- · mettendo, specie gli apparecchi ·d ell'arto· supene assai ftdott a. Qt1indi dal liquido privato delle riore, la massima libe1~tà di movimenti. Esercisostanze muciniche, allon·ta11ò con .calo·r1e a 700 e_· tano una trazione sempre graduale, facilmente cau~ aggi.u nta di soluzione aoetic.a ,diluita, l'al- · regolabi1e e che evita l'intermediario delle atti- ·bum1na precipitabile. Il liquido centrifuo-ato e colazioni. Sono· bene permeabili ai raggi e per- . dealbuminizzato, seccato nel vt1oto s11 ;otassa mettono di segui_re radiologicamente i . progressi ca~s~ica, diede un residuq biancastro, privo . a~della ·guarigione e ·sulla guida dell'esame radiosolntamente di a~bumina e · di s·a li, la cui atlogiço spesso ripetuto, .permettono dii provvedere tività anticoagulante era identica a quella degli estratti da cui era partito. L'A. si riserva volta per yolta a correggere, ·con opp_orluni ripieg~i, _le cattive posizioni dei. moncooi e dei in una.·prossima memoria di riferire intorno alla fram~enti nel corso della. cura. Sono utilissimi . · riatura chimi~ dd tale pt;incipio soilevan.do qual1 per 11 trasporto dei feriti dalle prime 'linee alle · ~he dubbio 'su ·quanto hanno affermato altri auforma~ioni s~nitari~ ~~che lontane e li proteg- tori, secondo · i quali i.si tratta di corpo appa~teg-on? 1l meglio poss1b1le durante le straqe lunghe nente alla classe del1le deuteroaLbu.mose. ~ · e disagevoli . Sori0 utilissimi per la tura inforRleerche ·intorno all'antagonismo fra irudina· mata al principio ·di lasciare il meno possibile . 1'arto immobilizzato, e di applicat<e al .p iù presto, ·' . e adrenalina. per 1'arto inferiore, secÒndo l'indicazione del caso ?rof ._ R .. LuzzATTo. ·Con il principio isolat~ singolo, gli apparecèhi gessati Delbet per- la ·dell'A: delle teste della sanguisuga; . vennero eseguite ricerche allo scopo di st11diare qual~ deambula,zipne. In . casi favorevoli si fainno camminare alcuni sia 11 .meccanismo .~ol <!J.Uale 1'iru<lina inibisce la fratturati ,anche tre 0 quattro giorni dopo il trauglicosuria. adrenalinica. Non si tratta di antama e i'}\.mbulanza è piena di firaitturati .-che cam- gonismo generale, giacchè in animali irudinizmina1~0, a1cu·ni 'Cosi bene, ,d a .stupire l'osserva- zati per via endovenosa, l'adrenalina determina 1tore. a~l;Il·ento dell~ pressione arter.iosa, icome ani" . Infine gli apparecchi Pécharmant son0 . benismali normali. Non si tratta · di aument~ta glis1mo sopportati dagli infermi e sono poco 0 nulla co1isi, determinata daJl 'irudina, giacchè la glidolor~si; e i militari feriti che ne conoscono per cosuria da iperglicemia per iniezione ipodern:i.ica fama 11 val0re, s~ prestano· volentieri alla loro ap- o endovenosa di glucosio, ha luogp nella ~tessa plicazione. · , misura sia che 1;animale sia irudinizzato o no. ' Del res~o anche ricerche preliminari 1intorfi.o alle Zona di guerra, agosto 1918. mod1ficazioni della formttl.a leucocitaria per' 0-

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' IL POLIQLIN ICO

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pera dell 'ir~dina, tendcno ad escludere questa interpretazione. Si tratta invece di diminuita mobilizzazione degli idrati . di caribonio del fegato, rome fa fede ·anche il fatto che la iperglicemia da adrenalina è di gran lunga .m inore· nell'artimale . . . irudinizzato che in quello normale. Quindi l 'antagonismo tra ·i rùdina e' adrenalin a, si riferisc~ soltanto ad una delle azioni dell'adrenalina, alla sua ~aDacità di· mobilizzar.e gli idrati di carb011io. Le ricerche sono in corso di conti11uazione. S. R.

L' imdurian.en.to, il Testr.i.ng-imenito e J"oblcite• ·razione delle arterie che riforniscono il rene, determinano la produzione di isole degenerative, con distruzione del p'a renchima: dunque non si è .in· •p resenza dli un processo flogistico, mai di un processo degenerati1Jo, che a torto viene con·fuso con la nefrite e designato còme t ale. · Il carattere clinico essenziale è dato dall'iperte1IBiollle oon .tutti· i ISIU-Oi pericoli. e da.1l'ipetitrofia cardiaca. Manca la ritenzione azotata. .Su çirc.a 11 i o-15 % 1dri .questi oasi, i.n. serondo tempo s'innestano i sintomi della nefrite, come vedremo . • 3_. GLOI\IIERU:LONEFRITE DIFFUSA (111ef.r tte ,rera). È .un processo :flogistico g·enuino. ·come la. maggior parte dei processi :flogistici, è legato proba# •• bilmente ad un'infeziÒne microbica : secondo · CASISTICA. Barker :l '.aigente taJhiitUJaJle .de.11 'affez_ione è J,o sta-~p­ tococ.c:o, ,inentre ··l e ttlclrritti · ~utie sono deternnà.Tipi clinici di nefropatie croniche. nate da agenti svariati. . Istologicam·e tite si osservano lesioni infiamTask•etr How.ard {New York . M edical l ournal, · 1natòrie, che h.a nno 1e sit0 nella. distruzion.e dei 24 agosto 1918) desc;rive alcuni tipi clinici di glomeruli. nefropatie secondo la classificazione ;di Volhard . All'ipertensjone ed all'ipertrofia cardiaca, che e F:ahr, ed illustra il'~izione con 68 e.asi dia c aratterizzano clinicamente anche la forma prelui diligentemente studiati. cedente , si aggiungono in ·questa la ritenzione ' L 'A. si ferma sulle forme seguenti : az.iotata e l'1ur.emiia. Il rene elinni,na bene 1'acqlll.a, 1. NEFROSI PD~. È relativamente rara: vi apcon difficoltà i sali (cloruri) ed i cristalloidi partengono solo 5 casi dell 'A. È caratt~rizzata azotati. Per questi ultimi la difficoltà ,.a crfAanatomicamente da degenerazione dei tubuli e scendo nel corso della malattia: dapprima è da edema renale. Clinicamente è quasi muita: . , ?itenuto in preval~nza l'acido urico ; poi. lo è l '~ostenuria si man•iifesta solo con po.l•i1uriia i1nl'urea; finalmente lo è la creatinina. termittente: L.a ritenzione azotata manca pd è • Col progredire della ritenzione si accentuano aypena apprezzabile, quindi manca l'uremia; . . i sintomi: anoressia, débolezza, .prurito generale, mainca.110 .l' i1pertensione .airte.riosa e l' ipertrofia sonnolenza,. coma, mo1:te. Gli edemi non si ren• cardiaca . . dono manif~s~ti fino a che il .cuore si mantiene Secondµriamente pt1ò prodursi il rene grinzo, valido .. Man • mano che 1cresce la difficoltà per oou m eiopra~a .r enale persistente. L' .affezione il rene di erimitiare j prodotti del ricambio, si • passa allora in uno stadio . di poliuria cronica, svil,u p1pa J..a poliuria compensattice : viene elrlimicon albuminuria lieve od anche moderata ; ma nata una maggiore quantità di urina ad un consente ancora n;Lolti arn·n i d.i , ·ita. peso specifico basso, in altri termini si ha ipoLa J1efrosi pura si riconosce anche ex adju• st enuria ti.pica; caraitteris tica è anche la n1icturia . -ua·n.tibus, in quanto che essa g uarisce facilmente La capacità funzionale del rene può, generale com·p letamente, almeno nei casi comuni, non mentè, 'essere apprezzata in base a questi soli in,·eterati : la cura idon;J. consist e in un riposo sintom~, senza ricorrere a saggi speciali. relati,·o, in una dieta .relati vamente ricca di proAlle volte l'urina co11tiene sangue. t eine e nel limitare l 'ingestione di liquidi. La retinite albuminurica si ha solo in casi Nelle Jorme a,·anzate Epstei n avrebbe di1110. . di questo tipo o del tipo nusto di cui parleremo . strato l't1tilità della trasfusione di sangue. · 4· FORME DI· PASSAGGIO dal tipo 1° al tipo 3°. 2 . IPERTONIA SEMPLICF. (essenziale, benigna) . s; trovainQ .spesso oome ·stadio iniiiiale della g.loNon è affatto una malattia renale, ma è una merulonefrite; la malattia presenta allora ca. malattia generale con interessamento dei reni. ratteri di acuzie cui subentrerà poi l'andamento .~ natomicament e si tratta di un re·n e arterio• • sclerotico, ma l'arteriosclerosi interessa altri t er- cronico ora 'deoorittD. 5. FORME COMBINATE del tipo 2° e del tipo 3°. ritori dell'organismo o è difft1sa a buana parte La glomerulonefrite s'innesta, allora, sn di un clell 'organismò stesso.

APPUNTI DI MEDICINA PRATICA.

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[i\.NNO XXVI, FASC. 8]

SEZIONE PRATICA

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rene arteriosclerotico, ecì imprime caratteri di malignità alla malattia ·primitiva. . La _g iovinezza relativa depone per la nefrite piutrt:osto che per !~arteriosclerosi; ma l'ipertensione semplice è stata osser~ata anche~ 20 anni. ·Tutti i casi caduti sotto l'osse'rvazione dell' A. a.-ien:traino in fU!D:a 1die.J.le 10iU1qùe ~ategm.i1e sqp.ra definite; epperò. 1'A. non si occupa di altre fortne. Egli bJa J1rutto i?Jll!O !Sltudio di11igeut·e dei sué>i. casi. N.e diamo ,q.u i i risultati princi1p ali. Pressione arteriosa. La pressione sistolica massima tu.: nella nefro~i di 80-120; nell'arteriosclerosi di Ì13-201; nella nefrite di 119-20·2 ; nelle forme combinate o misbe (di 116-i87. Mo1ti pazienti si trovavano nello stadio iniziale ·della malattia, il che tendeva ad abbassare il valore della pressione. Si ammette che la pressione diastolica alta , deponga per la nefrite; ma 1'A. ha trovato pressioni diastoliche di 130, 140 e persino 1s.o in pazienti coti semplice ipertonia. Saggio . della fe'nolftaleina. Entro due ore· si ebbe il 43 % di elimi1n0!7Jone inella 111efrosi; fil 2 5 % ncll' 'Ìjp&tel1lSÌlone beni.g.n a ; l' I r .5.% .nella glomerulo:oofrite; il 24 % 111.elle forme _o ombìnaite. P eso specifico. L' A. attribuisce molta importanza · diagnostica alla dèterminazione del ·peso specifico di campioni ottenuti ogni ·2 ore od .ogni 4 ore, giorno e notte, per stabilire l'insufficienza · • renale o ipostenuria e la nicturia: · Chimica del 'sangue. ·un certo grado di riten. ' zione azotata si. eh~ in tutti i ~asi di nefrite. Come s~ è già detto, interessava dapprima il solo · acido urico, . poi anche l'urea; infine ·vi si ag- · · giungeva la creatinina. La ritenzione di acido urico · si aveva anche nell'arteriosclerosi. L'azoto ~rico fu di 3-8.2 milligrammi. L'azoto · ueico in ,sette casi ~etali di uremia fu di · 32.2, 51.6, 82, 97.4; 156.8,, 174.9, . 239; me!ltre nella ne- . . frosi pura si ebbe in media 12.8. L'azoto creati- , nin1ico in ciin que easi di uremiia fu di 1.1, 2.5, 3.3, 5.0, 8.o. Reti'Jiite albuminuri.ca. Si ebbe in .15 casi di nefrite e di forme miste ed in nessun'altra con. dizione. Dieci nefritici mostrarono em'orragie retiniche e dieci papilla da st~si. , T<JJSso eni0rglobindco. 1,n 25 mef.ritici, comprese Je .f011111e ·mils.be, f.u illl .~edia 'di 71 % ; in 7 arte·rios-c.l:enotici di 74 %. • • Con'Vulsioni. Si presentarono in 7 nefritici, compreso uno che iporl di o/'emia e che presentò il 174·9 d:l azoto· ureico; in un arteriosclerotico; in un soggetto con nefrpsi. · Esiti. Dei 58 1pa.ziienti rtlle moricro110 _22, dei quali

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15 con ·mef.flite e 5 oon am~iiosclerosi,

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con altre

.forme . .

Reperti autoptici: St.1 9 casi studiati, 6 mostrarono glo~erulonefrite1 con;iprese le forme co.n;i.binate; 2 arteriosclerosi genuina.; in · 1 si aveva sempli~e congestion·e passiva del irene.

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Valore prognostico dell'azotemia. ~ed

i suoi colla:boratori 1.t. \.. W eill e P. . ~lery-Radot insistono .ancora (La Presse. Nl ~­ ~le, x.xv, ?7) s ul val or·e .p rog1nosti<:o che, nelle malatt-ile. cron.i che dei reni, dev·e assegnarsi alla proporzione . di urea nel sang·ue. . Il contenuto di urea può variare· in breve tempo, ma un aumento improvviso a 2-3 gramnii per litro di s angt1°e preann_l!n7.ia sempre un esito letale entrò poche settimane o P<?C~~ mesi. Quando il contenuto_ di urea raggiunge 1-2 gm. per lit~o, il paziente ·vive di rado più di un anno. Infine, un contenuto di 0.5 ecl l gm: dev~ destare I 'allarme: il content1to cli urea va saggiato allora ogni mese o due. 'l'ufte le volte cl1e si determina un aumento . brusco, la prognosi si oscurà. . . . l. La costante di Ambard non gettd alcuna luc~ sulla pro.gnosi. ·Gli: _-\...~ . me11zionano alct1ni esemp.i dl soggetti con costante di An1bard elevati,ssiJlllél per quattro an,n.1 e ·più, e c~e pure :non mostra,-ano alcu11 conten1\to anormale di' urea ne) sangue . La· c. A. può mantenersi alta p er ann.i, e po{ cadere al normale ; · essa denota unicàmente uno stato anormale nella escrezione renale del1'urea, ma non ci fa sapere se !~organismo riesca a liberarsi dell'urea ritenuta, impedendo che si accumuli. Nel · sàggiare 11 contenuto di urea del sangue, conviene mantenere per parecchi giorni il p'aziente ad -una dieta ipoelorurata, perchè in questo modo si 'riesce a ri'1·elare- un!azotemia anche .. 4niziale, che altrimenti pOtrebbe sfuggire; d'altra parte però iconviene _tener presente. che sol<? quan· do l 'azotemia è progressiva - e in specie rapidamente progressiva dobbiamp . temerla. ·

F. Vlid.al

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L. V.

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SE:rdEIOTICA; I

··Riflesso oculo-cardiaco paradossale. Cantelli Oreste (Riforma 1Wedica, 11 . . 18, del s maggio . l.917), in una nota preventiva, , riporta alcune osservazioni ch'egli ha avuto occasione di fare nell'Ospedale da Guerra n. 35 della C. R. ,I .' su una special~ modalità del - ~.ibasso oculo-

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1L POLICLINICO

[ANNO

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cardiaco, eh 'egli ha chiamato : « Riflesso oculomento dello stoniaco, lia trovato inutili le for. cardiaco paradossale ]) . . mole seguenti: a) ·bicarbonato di sodio gr. 2: Mentre il iriflesso oculo-éardia.co normale (Dar . cloruro d.i sòdio e cloruro di magnesio ana gnini) consiste nella dimintlzione del numero gr. 2 1 /2: acqua distillata r iitro; b) solfato di dei battiti cardiaci che si verifica durante la sodio gr·. 3-5 : cloruro di sodio e cloruro di macompressione eseguita su uno od ambedue i bulbi gnesio anà gr. 2 i /2: acqua distillata :r litro. oculari ed il riflesso invertito· nell'aumento inI pazienti. con atonia gastro-intestinale sono vece del loro nu·m ero, l'Autore ha dato taJie .nome . generalmente dpopeptici, con atrofia' ghiandolare • ad una manife~tazione speciale del reflesso, per più o meno ·avanzata, molti soffrono altresi di cui il numero dei battiti cardiaci non solo aiu- atonia intestinale.; per questi la prima formola menta durante la còmpressione dei ibwbf oculari; sar~ conyeniente ; . si: adotterà poi la seconda se ma rimam.e anche, cessata la co·m pressioue, su la costip~zione non, cessa con la p~ima. riore :alla :norma per .u,n tempo più ò meno lung • Il cloruro di mag·nesio a~rrebbe un'azione efda I 1 a 61 , sia che il 'loro ritorno avvénga ad f,etti·v a sulla mus.colare del. tubo di°gerente, pro-' un tratto o che_ s i .a·Y·V·e ri solo . gradatame11te. vocandoite e regolarizzandone, le costruzioni . La spiegazione del fenomeno potrebbe essere FIL. I riconosci1:1ta in un alterato equilibrio delle terminazioni nervose vagali. e simpatiche nei nodi . La prevenzione del me~orlsmo ·postoperativo. ' di Keith. e Flack ed in una ipereccitabilità della • È abitudi·ne generale di preparare accurata-. fibra miocardica. niente il · p~ziente, che déve subire una operaTale fatto riscontrato. dall 'ossei-vatòre in amzione, con una buona purga e la. dieta. Contre> ·. malati con un numero di · battiti cardiaci e :fisiologici, e superiori alla norma ed inferiori a 1 que's ta pratica, che risal1e ai tempi della pat'olog·ia. umorale, si sono elevate delle voci isolate , questa, tanto da supporre che si avesse a che • di protesta, che sono state però generalmente far~ alcuna volta con dei vagotonici, acrominascoltate. La nessUina necessità di essa è din1-0pagnato anche da altrd segni (esagerato aumen. strat~ dalle molte operazioni d'urgenza (parte> to delle pulsazioni nella stazione retta, durante cesareo, appendicite, ecc.) eseguite senza che a . i movimenti del cor.p o, ecc.), è segno d'insuffitale mancanza si possa comunque attribuire cenz~ del vago (mancata reazione dopo la cessaqualche' distUl1bo; 111on solo, ma spesso gli inteZlione dello stimolo) piuttosto · '.c he l'ipertonia stini, precedentemente purgati, sono ripieni di clel simpa tico, sia· es&f •transitor.ia o perma'llente, • sia anatomica o funzionale, in modo da consiglia- gas e fuoriescono con m aggiore facil~.tà daJ.l a ferita ,addominale. · re 1'allonwnamento del soldato dalle prime :file. ' Quanto al meteorismo postoperativo, esso è Per l'Autore poi tale riflesso sta dn rapporto molto . più frequente nei casi precedentemente con una etiologià coµJpless·a non beJ?. 'precisabile, . preparati, che negii . altri. essendo esso piutto?to raro e non speciale di una L . A. Emge 1(/ourn. A°'nieric. l\1edic. Associaqualsiasi malattia. , . • tion 14 sett·. 1918) ritiene che dalle osservazioni I11:fine 1'Autore osserva che dl riflesso oculo~ cliniche e dagli esperimenti sugli animali, risulti cardiaco non è solo un riflesso oculo-trigeminoeh~ là purgagione· pr~perati.va sia un fattore simpatico-vagale e che si esplica con un numero . di battiti cardiaci maggiore o minore della norimportante nella produzione del meteoris mo. . . Durante l'operazione l ~i11testino che prececle11tema a sec9nda che l'uno o l'altro nervo ha la pre• mente ha subìto l'azione di un Jorte purgante, "·alenza tantochè la differenza dal numero nor. è più diif!icile a t~a?ttare che u iutestìno inon male , delle pulsazioni starebbé a raJ?presentare purgato, perchè congesto e disteso. Per libela parte eccedente di tonicità dell'uno sull'altro, rare l 'inte'stino dalle sostanze fecali è sufficiente sia che si tratti d'ipertonicità di uno dei nervi un enteroclisma: gli ind1vidui cosi trattati sono cardiaci, sia che amb~dué non si riscontrino in relativamente esenti da meteorismo. condizioni normali di tono. A. S . • • •

FASC.

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i1ii.

TERAPIA.

Il earbone animale.

Soluzioni saline nell'atonia ·gastro-Intestinale. I·Ia)·e1n (J ourti de Ai! éd. et de CJiir. prat., IO luglio 1918), nei casi di gastrectasia dovuta a

. mio"tenia, ~on o· senza atrofia muscolare, quando 11on ~i ~1 al~ttna causa meccanica allo svuota-

Sono note le proprietà assorbenti del carbone :finemente diviso. Si è tentato di utiliizzarle in terapia, m~ con medioci:e successo. Ordinariamente si ricorre al carbone ·vegetale (di legni leggeri come il tiglio od il pioppo) ; se

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non che, · le partic.élle di' caroone vege~ale,: anche ·I sintomi di tossieinia si emendano rapidase minutissime, presentano spigoli e . angoli t·a- mente. Il vomito si arresta. L a convalescenza è glienti, che led~no m~canicamei{te, sia pure in breYe ed è pern1esso un rapido ri•t prno alla dieta grado .molto Jieve, la mucosa gastro-intestinale: normale. Unico inconveniente: si ·ebbe un lie,,e • • quest'azione. è pa-ragonabile a quella della pol- aumento nel nu~11ero dei casi complicati da sto.: . . v,e re di v etro, sra1v.o IC!he è mitissima. Essa . ·ma tite. I • • limita l'uso del · carbone vegetale, il quale può : In diietto . di carbone anima.le, con,ri,e ne .r ic01·.. essere ingerito solo 1.n quantità moderate, di · rere a quello vegetare i.n 1d-0sj .m inori e per·ta:nto pochi gram~; in queste dosi ridotte esso non m eno ,efficaci. è in grado di ... esplicare un 'azio~e assorbente L. V .. . . . . .. · utile. • • • Il cai:bone ani~ale noµ, presenta do stesso inBoldo e glicerina come colagoghi. conveniente, in quanto che .è costituito da partiFelle amorfe; nia per , solito è impuro, carico di Sp. Fos-Iie d.i boldo . . . . . . . . gr. 2 p. l C. o prqdotti minerali (carbonati, fosfati, ecc.) ed em• • ' da fare una t~za di infuso. piieutnatici di \ 1 aria natura, che ne sconsiglia.n o agg. :_ .Glicerina pura .- . l éucchiai110 S. Da prenderne una sihlile~gni sera prin1a l'uso. di coricarsi. Questi in.con ve~ienti sono stati rimossi con la ' (Castaigne: Livre du- l\tléà,ecin). • • p.r.eparazione di 1uin car.b,o ne animale purissim·o· , G. S. (ottenuto: per esempio, ca1rboniz7..ando il sat1'gue e poi trattandolo con aiidi minerali che lo depu• rano), perfettamente impalpabile epperò dotato POSTA DEGLI ABBONA TI. ., di un potere assorbente elev;atisSitt?-O·. Questo carb~11e può ingerirsi ad alte d'o si senza , (103z) Esiti di 1orchiepididin:ite bleno1~rag·ica. · alcun inc.onveruente : si comporta come U!Ia po1~ - All'A'.bb. n. 8335 : Quando ~ avvenuta· neovere del tutto inerte. · formazione fibros~ nella coda di . ambedue gl°i ' O. W. Rowe (Arc 1i. of- P edia.lries, lug . 1918) epididi1ni, l'azoospermi a pttò _persistere ançhe ne• decanta i risultati nelle gastro-ent.eri.ti in: .per sempre. Finger co11~igli a .1'uso di joduro ùi fantili. Egli insiste su di alcuni particolari che · potassio per. bocoa e l' appliciione locale di po~ " cons idera della massima ~mportànza · per il suc- m.ata jodo-jod~r.ata secondo la formttla ·seguente: . -. cesso terapeutico. Joduro di potassio . . . . . g·r. _ 2 _ Impor1ta rilevare eh.e fi.100 .al m-0m.e11to ·d ell'.u s\o, J odio puro. . · . . . . ..._ . ·ct g:r. 20 · il ca1:bone va te.n uto entro reci·p ienti a penf·etta Lanolina . . . . . . . gr. 18 .telliu•t a d'aria: altrimienti a ssorbe i gàs e i vaOlio di olivo • . . .• . . . gr. 2 pori dell 'ari·a , ciò che ne riduce i.1 ipotere· assòrSeÙOndo il suo parere, nodt1li anche molto anbente. S i dev·e , somID:.i1n istr.arlo ·in dosi .alte , .a tic~i , datànti da anni, risolvono cii solito, alme. ' . c~cchi:aiate, stempera:nd-0110 n ell 'a:c qua, .o vvero, se . no parzialme11te . Sospendere l'uso della pom.a ta s'incontrano diiflfico1tà da parte 1d el paz.i~nte, in- ai prithi segni di' una derpiatite reàtti va (roiì· c~rporandolo a! semolino o ad altri. cibi', non è . sore, prurito, . eoc.)~ , .. • · però consig.liab-ile di aggregarlo alla. gelatina. V. MONTESANO. • • La somministrazione va ripetuta ogni quattro ore. (1038) All'·abb. n. 8056: 'Salvo nei . casi che giungevano alla cli~ca in R isposi a una simile domanda nel Policlinico, stato comatoso, a'alimentazione veniva ripresa • • dopo 24-48 ore; essa consisteva in latte a1 seno, fa~ciicolo 12 dell'anno 1917, pag. 397· Nessun .altro trattato in1port ante è stato ·pubIàtte vaccino più o meno .m odificato, z'tppa di malto ; .n ei baimbini griaindioe111 1Si rtonnarva· presto ~ blicato dopo 'd i aliora in ling ua italiana o fra11cese. Ili lingua. inglese ia letteratura òdontoad un'a 1i'm.enibatzÌJ<mJe mii.Sta' ~e. La diatt-ea ·scon;iparve nel 74 % dei casi. entro iatrica ·.è immensa. Moderniss1mi sono i trattati 5 giorni ; oolo llllel 14 ~b .p erSi:stette oltre 6 gdonnd. d~lla Casa · Libraria C. V. l\!Iosby ·co., Pttblishers Il ritorno delle feci formate- non denota che St. · Louis , (S. U ... i\ .) : Ne sono. stati pubblicati in_ .tutti i rami . dell 'odontologi•a . · il ·pr~esso mo~bòso è inte!1aimente gll!arllf:.0, iepp1e rò una veùti:aa, I Se poi desidera ancora altri trattati, potrà _ la cura· dev'essere OOUJti1~ia~ t8/l1 cora ·per qrua!1Johe.. gi_o rno . . Alle volte le prittle .feci formate si ac- scrivere per avere · il « Catalogo di lib1'i di ()oompagna'IlJO. a mUJOO . ed a s-aingiue, .01Uorohè -~. dontoiatria » alla Casa·: The S. S . White Den. ma.iato l'ultimo :tratto del tubo digerente, ma tàl Mfg. C. Philadelphia Pa. U. S. A . Pongo in . rilievo la pubblicazio_iie di trattati questi :flatti sOOnwaiono iS1UJbtirto. • 1

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IL POLICLINICO . •

nei vart rami dell'odontologia,. per divulgare tra i medici 1'importanza di una ·scienza che ancora nella mentalità di alcuni si compendia nell'estrazione del dente eh€ duole, convinti che si possa impararla in otto giorni o con la lettura di un trattato. . A .• CHIAVARO.

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çon ·viv.a curiosità= si prende·· tra le mani t1r1 volume come que1lo ooncepito da A. Rendle Short, po1chè grave e pie!lO di pericoli è al compito di· chi assume l'obblig·o verso il medico di cl1iarire con esso la scienza della « prognosi », anche ·se i compilatori dei vari capitoli sono uomini noti e competenti; specializzati in campi (1039) Al Dott. G, O. M. da B. : Un trattato particolari della patologia, come Rogers, Rolcompleto di « Chi_rurgia dei ba.tµbini » Italiano · leston,. Poynton, Stewarth etc. Il libro è un indice àlfabetico, la lettura 11on e tradotto in Italiano no11 vi è; Il trattato di Calot « L' ortop'édie indispensable », tradotto in può che essere frammentaria: si può affermare Italiano (éditore Vallardi), _riguarda solamente che ogni voce svolta ri.ell'« Index » ferma l'attenzione e fa pensare. · · . la chirurgia ortopedica. Un trattato completo di • 1 La «prognosi» è f9rtu11at an1ente intesa dagli Chirurg·ia d~i bambini è quello . di BROCA: ·Chi. ' AA .. con larghezza di vedute e di vedute 1no1·urgie Infantile; ma non vi è traduzipne itali~na. derne; ·" tutti i capisaldi generali, sui quali le -FERRARESI. ' linee di' prognosi generale devono .correre so·n o • .. . prospettati nella loro impo~tanza con rapida sin(1040) Al dott. Q. D. B. · da F. . tesi i tutte le cognizioni moderne di tempia sono Tutte le enciclopedie .mediche h~:n,no :fi,nora dato selezionate s pesso con sano acume. Così leg·ca ttiva prova: ;per · la l,e ntezza nella pubblica- gendo le « chronic valvular disease of heart » le ... zione la vecohiaia· colpisce .l'opera prima che cirrhosis of Liver, il capito.l o Aneufysm, anae. ' essa g~u.nga a lla fine. stetics, etc. (ne scelgo . alcuni a caso) si ' 'ede · A questo si aggiungano i' moiteplici difetti CXJ- subito - che la· minier1 è "ricca di notizie etiolomuni alle ·opere mosaico. Non sapremm~ consi- giiche, di giusto criterio nelle divisioni, di ,-egliargliené nessuna. dute esatte s ul valore terapeutico di metodi e .. ' t. p. ' di ~~~t. In qualche pagina capitoli in,teri di p atologia sono rin1aneggiati e si11tetizzati per• . .ch_è una linea diTettiva nel giudizio pronostico ne possa u scir fuori. Chi legge impara sempre CENNI BIBLIOQRAFICI. qualche cosa di nuq\10, o si mette rapidamente (Nonsi.recen.siscono che i libri Peruenutiindono alla'Redazione). al corrente di molti problemi, forse assume ed An index of Prog·n osis and end-results o/ tre- • utilizza nozioni che lo t erranno oculato acca11to al letto dell'infermo e lo spingeranno a chi eatmen.t . 2a ediz. Bristol. J. :Wrigt e F. ed. dere sempre nuovi elementi alJ'inesauribile fonte Prezzo 30 se. 1918. 1 dell'uomo malato ; ma chi credesse di trovare Nessun compito, quanto quello della prognosi nel · libro il mezzo utile per impàrare a far la J1ei malati, è legato alla esperienza del medico, prognosi del malatp, nel caso particolare, non che u sufruisce della ·personale ~ pratica per . ap- si avvicini al libro; lo lascerebbe deluso! plicare insegnamenti scolastici. Predire il deL'index of prognosis, che è :finora l'unico licorso o la fine della 1nalattia presuppone non bro del genère, · che io ne conosca; merita d1 solo una diagnosi esatta, ma il rilievo di. finì esser riscontrato· e meditato.; forse il 1nedico sfumature, che nel quadro morboso impartisce ~perimentato tr.overà 1nigliore e maggior copta l 'indi\'idualità del malato: se le malattie, anche di prodotti utilizzabìle, che non il medico n,oYii1elle loro classiche forme . e varietà, , avesser.o zio, o lo studioso alle prime. armi. • decorso e fine uniforme il capitolo delle prognosi t . f). • scomparirebbe, . e ia predizio11e sarebbe una naturale conseguenza della diagnosi. L. BARD. Précis des examens de. laborato i re. Ogni medico sa inv·ece quanto per esempio 3.me éditio11. !\.1asson e C. Edit. Paris. Fr. 14. s ia difficile dinanzi ad una banale polmonitico 1918 pronunziarsi dal lato pronostico~ nè vale a riMol.ti medici italiani conoscono il volume in sol t'ere i dubbi e le ansie del niedico la stati- · stica globale delle morti per polmonite a se- cui. il Bard, con la collahorazione di Humbert e Ma11et, espone in maniera sintetica la tecnica conda delle varie età, del sesso etc. : il suo mad egli esami !li Jaboratorio, usati in clinica.; sanlato diviene il libro, sul quale deve leggere, e no che il libro è rivolto ac.l e~sere una utile gui1la quante nozioni e quale abilità sono necessarie ai medici, agli assistenti ospedalieri, agli stttper leggere s u un libro simile! (14)

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aeniti degli ultimi anni come ai medici, i qu:aJi PUBBLICAZIONI PERVENU.fEt'I. ' domandano alla iri'Cerca di la:botatorio UJl1 utile ' F~RRARINI GUIDO : Di una ·n on f1requente l1 es.ione complemento .per la pratica. traru.nmitioa .del g.iinooahio : · 1a così detta f1raitIl libro, n~fla nuo,,a edizione, mantiene gli tru.ra. tipica de11 'iep.i'OOl:irli1o femoralè inter.no se.. scopi per i quali era stato ideato; l'interesse oondo Sitieda. - NaipOlli, 1918. clinico domina nella scelta .dei metodi, nella diMARFORI PIO : ,S ,u1la tem:pia 1delle mioaardi1ti Cl10,·isione e nel raggruppa1nento dellà materia; di 1 niche e 1 d ell airteriosclte rosi. - Na'Poli , 1918. tutte quelle aggiunte rese necessarie dalle nuove conoscenze, del perfezionamento nella materia, . JANNI RAFFAELE : La iresezd.one d.Jeil nervo aUJJ.1ico1oitempora1e ed fil JS!llo effie tto s ulla secrezion e 'paesposta nelle prece·denti ediz1orii, si è arricchito · \rotic1ea. Contr.ib.u:to ial.1a c·u ra delle .fi:stoJe paroil ·libro. tid-ee. - Napoli, 1918. ! _i\ malgrado delle c.l ifficoltà i1otevolf, di pen' 1l ALFI~RI EMILIO : La piroteziooe d1 e lle madri 1ed i clenit i dallo stato di guerra, la ·veste ti<pografica problema del 1rijpopol0.l111enìt o 1nel éLop.o guerra. è buona, nitido il t est o, din1ostrati-ve l e figure. (Lezioni). - ·Oagliani, 1918. . Il libro di Bard trot·erà sempre ppsto degno AMALFITANO G. : :ml mOIIibo nnw.vo O'Vvero 1'ia:nlbiica tra i ,-olun1i di . uso corrente 11el]a pratica de1 mailaittia. - Catanzaro,, 19118. medico . . t. p. CARPI UMBERTO : P,er l'ii nd:irizzo del~1a pr1ofilrass.i ailllti1tu.b.er.aolia.J"e ne.11' Es~rcito ·e mel Paese duL. ::\lARTINOTTI. Sie1·0,d iagnosi della sifilide . Tecrante la g1u.er1ra e nel dopo guerra. - Rom:a, nica e 'Valore semejolog·ico. Cappel·l i, BoJ,o g;na. 1918. L. 5. i918. G.IORDANO 1D . : Ovie la c-0.Slidetta << ohicru111gàa di Note di te<:nica esposte co11 precisione e con g~rra » illle11a chi1F1 u11gi:a quatidia.n1a s'i canc:l1iarezza, utili a chi ·vog·lia re11dersi contò di f1011idie. - iNapohl; 1918. ; tutti i tentativi coi quali si è cercato di modi, ficare il metodo originario di vVasserma11n, e a . . elfi ' Toglia av~re una buona guida per eseguir.lo VARIA. _ ·nella sua integrità. Sul valore semejologicò sarebbe st ata desideII vetro infrangibile. - .Sta di,·entando di rabile una ampiezza maggiore nello svolg i1nento uso assai comune in I11g hilterra ~ln vetro, detto e nella critica ; la reazione di W assermann, come « Triplex Safety Glass » (triplice vetro di siculà sifilide, con tutte Je sue conseguenze lontane, rezza), costituito dà due lastre sottili di vetro troppo sp~sso in verità dalla spec~ali tà passano ord.lnario attaccate alle due si1perfìcì di una alle mani del medico e del n1edico pratico; non lastra di xilonite,- che, 1co111e è noto, è una vam8;ncano lavori sparsi italiani sull'argomento; / rietà di celluloide molto trasparente, ma facil- · ma il medico pratico sarà certo grato all 'A., se mente rigabile: Perciò l'uso dei due vetri per in u11a futura ristampa della_m_o nogiafìa l a parte proteggerla dalle rigature . . riguàrda11te il valore sepiejologico diagnostico L 'àttacco de.i vetri alla x ilonite ·è fatto ·a e pronostico avrà un conveniente sviluppo. n1ezzo di una vernice molto trasparente, anat. P.. loga a quell.a del balsarno del Canadà, con cui • si iàttacoa·no anche l e lenti dei ça•n1n occhiali. REGAUD. L eçoris de chiritrgie de guerre . Prezzo Questo vetro 11on si distingue affatto da quello L. 9. - Editori _I\.. Masson e Cie, Pa~igi. ordinario, tanta è la sua trasparenza, 1na ha ' . Il ·R,e gaud !ha rraccolto in questo volume 1.e le- però il vantaggio di non rompersi, o almeno zioni dettate da valent i chirurg i mili tari nel di non- produrre scheggie pericolose in caso di Centro rmedico-militare di • studi e di i11segm.a- urti; si può crinare, fendere, ma non rompere, g·razie ·all'armatura ,d i xilonite cui sono .attacme nti di Bou1euse. Nel 1ti1b ro qui 11di si trovano • ampiamente trattati t11tti g.li a rgomenti della cate le due lastre di \•etro. È molto u sato per gli occhiali degli automopatologia e de1!19- rtecnioa chirurgica che la g.werra ha ohìam ato c0'n tanta tragicità a lla disc,u ssion.e. bi.l isti, per .finestre çli n avi, v.e trine per oggetti da museo, paraventi di at1tomobilì e simiJi veSoùo corufere nze dette $ot to il g1randinarè dei proiettili, ma iLa .loro chia·r ezza, la copia delie tri soggetti ad urti e pei quali occorre che non cognizioni in e.s se contenuJte è tale da ta·r ere~ avvengano proiezioni di pezzetti di . _vetro. Con _. dere· 10he s iano state ·p,ensaite e ripetute nelle questo «vetro di si.curezza » è e'·itato ogni pe, silenziose corsi·e di .u•na: 1Cli11ica civil,e o nelle rico]o. tranquille aule unò.,rersitarie. (Dagli ccAnnali d'Ing·eg·neria e d'Architettua. a. ra », 16 genn. 1919). • (25) .. • I

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NELLA VITA PROFESSIONALE. ~vventizi

di guerra.

di equità e di giustizia, lede ogni patto di solidarietà, ed offende i sentimenti di ricono~enza Lo scorso anno qualche mese prima che con che tutti dobbiamo av-ere verso coloro _che per l a vittoria italiana si chiudesse la guerra, il proil paese hanno tanto sacrificato. __,. • f essor Frugbni avanzav.a alcune proposte che Non è m·e cessario dir molte parole ··p er spiegare tendevano, ad integrare le pro:vvidenze intese a che nella qu estione che ora si V•Uol fat" sorgere. rialzare i ,l tono morale dei combattenti. Si protra medici prov·visori ed amministrazione ferroponeva che, a pace conclusa, nell'assegnazione yiiaria ci sono. da tutèlatie diritti di gran lunga dei posti di, pubbliche amminiStrazioni si dosttperiori, i· diritti dei colleghi · che da anni ed vesse tener conto delle prestazioni militari dei anni sono lontani per servir~ il paese. concorrenti durante la guerra e che in og·ni càso I medici che ora reclamano la sistemazione • I 'ammissione al concorso di coloro che non ave- . ebbero senza concorso ied in via provvisoria l'dnvano prestaJto servizio alle armi per Taigionii di carico di sostituire i titolari richiamati ·alle salute dovesse essere subor<linata ad 'UJn accer- armi o di coprire i posti vacanti fino a quando tamento sanitario da parte di un collegio mesi fosse potl!lto provvedere a mezzo cli concorso. . dico all'uopo isti.tuito. · Per procedere quindi alla sistemazione in Tali proposte 9e çla una ·parte potevano sempianta stabile di tali medici si dovrebbe nel pr.ibrare dettate da criterì di opportunità politic~ mo caso dare , . il ben servito al. titolare del redel mome11to, rispondevano, come rispondono parto e dichiarargli che per il fatto di essere· ' tuttora, a saini concetti di morialità. · · stato a11a. g.u erra, di essere .stato sotstO tutti. i riEd allora .n oi·commmen.tando le proposte s~e guardi danineg·giat-0 iper il richiamo al1e armi, aggiungemmo: «La ressa di coloro che, sottrat- . . egl i si . e meritato di e&sere sollevato dal posto iisi, alle armi per qualche malattia o imperfevinto per concorse,. e ciò pe!'Chè questo posto è stato occupato da un collega che, rimasto atzione fisica, tendono di accaparrarsi un po~to proprio focolare per un esonero, per . _'ll·el1e pubbliche amministrazioni, si fa già sen- taccato riforma, per età o altro, fu pregato di àccettare tire. E non creare ingiuste illusioni al riguardo provvisoriamente un incarico che per mancanza è buona profilassi politita. Se giusta provvidi a1trii medici non si poteva affidare ad altri denza è stata quella di sospendere per tutto il che a lui. È vero che nell'ordine del ._g-iorno ,·operiodo della guerra i concorsi; altrettanto giu. tato a Reggio Calabria è aggiunto :. setiza lesta sa11à quella - · e noi dobbiamo solleci.t arla insistent emente - che pirescriva che il periodo di sione dei diritti . dei titolari, ma per non far torto al~a ·intelligenza dei votanti dobbiamo qualifiservizio prestato in via provvisoria durante 1a care · l'aggiunta semplicemente dpocrita. guerra so~to nessun riguardo e per riesFun tiNè meno strana ed ingiusta è la pretensione tolo può esser preso in considerazione nell'asdei medict provvisoti delle linee ferroviarie casegnazione definitiva; dei posti »-. • I11:tuimmo i l pericolo, ma inverità non sospetta- labresi nel caso che essi ·si trovanv a coprire reparti vacanti per il fatto che le vigenti disposi-v·amo che esso si facesse sentir,e con tanta sol• zioni non hanno consentita la nomina di un tileci tudi ne. tola.re per concorso. Essi, i .medici provvisori, I colleghi avranno preso notizia di un ordine desiderano eludere le prescrizioni tassative del del giorno votato a I-leggio Calabria dai medici cl1e ha vietato e vieta durante la gtterra di rreparto provvisori delle F«rovie dello Stato, clecreto • • • ogni pubblico concorso. Non è necessano spieil quale è stato pubblicato nel precedente nugare lo spirito di questo decreto, che a suo mero di questo periodico. Essi desiderano che tempo fu appreso con soddisfazione di tutti, - in riconoscimento dell'opera per van anni come non è necessario spendere parole per diprestata - si provveda. alla loro sistemazione mostrare che l'ordine del giorno di Reggio Ca· in pianta stabile ed hanno dato mandato ad un labria domanda la violazione della lettera e gran numero di persone perchè si rechino subito dello spirito del decreto stesso. a Roma per esporre i loro desideri alle compeVorrebbero, i medici provvisori, il privilegio tenti autorità. Non sa·p piamo che <:osa pensino tutti i .Pre- di essere esonera ti da ogni concorso ed essere nominati stabili ~·n oonsider.azione delle loro presta~identi di iOrdiru, di Federazioni e di Associa• • zioni durante la g uerra. Ma noi non possiamo zioni del mandato loro commesso dai colleghi fare il torto agli egregi colleghi di Reggio Ca· calabre i; per ora sappiamo che il desiderio di tabria , di ritenere che essi non abbiano compreso qtte ti ultimi è in con:trasto ron ogni principio •

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SEZIONE PRATICA •

che soddisfacendo la Joro richiesta si toglierebbe dato il dJritto a concorrere a coloro éhe hanno ' alla patsri:a ed alla causa della umaniità anini di e·s istenza, che ha11no sofferto i pi~ · duri sacrificì, che so~o stati colpiti durame11te nei loro . interessi. Sarebbe davv~ro i.n iquo che i medici ritornati dalle trincee, dalle Sezio1ti di Sanità, dagli o~pedal~ da campo trovassero oltre che la clientela svanita, i posti pubblici occupati· dai colleghi eh~ alla guerr3:, persona.Imente, nulla hanno dato o che 1eventuaimente dalla: guerra hanno avuto una maggidre clientela, e ·Ja c•ccupazione, sia pure temporanea, di posti in ptt~>­ bliche e private amministrazioni. Noi abbi.a1no fiducia ·che il sentimt:11t0 ùe11a giustizia e· della gratitudine prevJ.r.r!\, che i c:o11egh1 calabresi riconosceranno la opportunità di non insistere e che le isti.t uzioni alle quali hanno ~hiesto appoggio non si presteranno a sostenere una causa che danneggia colleghi che si sono ac-quistate per· la guerra vere benemerenze. Se essi scmo' assen.t i, non per questo meritano di essere trascùrati. Comunque non dubitiamo che i dirigenti il servizio sapra~no resistere e rispettare la legge e con questa i 'diritti ,di tutt1. Pangloss.

una ~ederazione degli . '-\:ssistenti . che poteva tu.telare i nostri interessi, oggi chi ci tutelerà? Ella che prende a cuore gli interessi di noi medici, se legittimi, prenderà, spero, anche a cuore quelli di questi salariati e non stipendiati dello Stato. · · Con le mie scuse ed i nrlelringraziamenti Dev.mo: N. N. Aiuto di clinica. · .... •

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Per .gli uHieiali medici della ~roce Rossa in servizio presso l'esercito. . .

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1(1cev10.mo : « Il Policlinico » ha pubblicato una lettera · sulla promozione degli Ufficiali medici· ceduti dalla Croce Rossa Italiana alla Sanità militare. .Per la giusta valutazione e per la conseguente soluzione del problema mi sembra importante porre nei giusti termini una pregiudiziale che ne è il pernio. · ' · Cosa sono i Medici ceduti ·dalla C. R. I. alla Sanità militare? Essi rapprese11tano una forma ibrida, qualcosa di peggio del classico serv-o cli due padroni. La Sanità ha accolti questii elementi come fìgii legittimi trattandoli per quanto le .c ompete alla stessa stregua degli altri. La C. R. I. cedendoli ha ,roluto n1antènere sopra di essi. il proprio dominio .m a non li considera come figli emigrati per .il compimento del lcro dovere .; es~a non ignora che la maggior parte di costoro hanno volenterosamente dise:i;tato per darsi in braccio alla Sanità verso la qual.e essa \ non nutre i più cordiali sentimenti, qu.i ndi li considera come figli dege1ieri immeritevoli della _santa protezione materna. Di fronfe a questi medici la Sanità de·ye limitarsi a proposte e ' nulla più in fatto di a'1anzache è dovttto esclusiva111entè alla Croce • Leggo in un gior11ale le · disposizioni precise . n1ento, Rossa Italiana. Non ,oserei affermare che i titofi che regolauo l'i·ndennità di congedamento degli acquisiti presso la Sanità costituistano presso a 11fficial~, ultima edizione. Dall'indennità· sono dirigenti della Associazione un 'merito. esclusi, dato il fatto che essi sono considerati Già nel 1916 cc Il Policlinico » levò la 'oce a impiegati dello Stato, tùtti gli ufficiali in atto consiiderazioni che si credettero destinate ad apassistenti ed aiuti universitarii. · portare· frutti c1i non lieve · importanza ·per gli Ora ciò è erroneo e deve ·essere corretto per . ascritti! (parlo di medie.i) alla C . R. I., pubblidiverse ragioni. L'aiuto od assistente (stipendio cando opportunissimi articoli in uno dei q11ali · da L. 1500 a 2000) non è un in1piegato d'orgaera esposto· un nobile ,programma. Salvia;no, si nico, ma egli sta a quel posto solo pro tempore scriveva, i m edici dallo snobisni o aristocratico e con uno stipendio che non può certo mante- _incompetente che si è impad·ronit.o della tl .,soci.anerlo ~n vita. · zione jrustr.andone i nobili $Copi. Molti di essi souo professionisti ed · è con i La· Censura provv·jda .intervenl).e, R_uasi l'atgoproventi della profes's ione di medico, che essi mento minacciasse la sicurezza dello Stato; il sbarcano il lunario. Questi . tali professionisti, deplorato s11obismo fu salvo, non cosl il decoro . qualche volta ben av·<. i.ati, sono statj sbalestrati, e<l: il prestigio dei medici i qt1ali rimasero alla anche se erano ·di classe · anziana . (1870-71, ecc.) mercè dei magnati drella C . ~· il cui motto fu per parecchi anni al Jront è o per lo meno lo,ned è sic volo sic jubeq, stat. pro ratione ~JvliinI . tani dal loro centro di attività professionale e .. t as .... si sono ridotti a viver.e con la famiglia lontana, È da augurarsi che « Il Policlinico» riprenda solo con lo stipendio di <,tssistente e con Ja .diffela ·interrotta questione ed abbia a collaboratori renza dello stipendio del grado che avevano nelquanti son9 . in grado di esporre elementi 11er la ·I 'esercito. Essi, evide11temente, durante il ~oro rivendièazione di sacri diritti ing~ustamente calservizio hanno perduto non solo i proventi propestati dà coloro che durante la guerra ·poco o fessionali ·ma ancora una ·cliientela, e per riacnulla dettero per tutto rioevere. quistarla occorrerà qualche anno. . Frattanto i medici iceduti dalla Croce Rossa Ora, data la legge, che li equipara agli impiealla .,Sanità debbono per il conseguimento dei. gati dello Stato con stipendio da 3500 a 6000 o loro diritti chiedere il '!>assaggio reale e completo più, essi saranno costretti a vivere per parecchi alla Sanità militare alla quale appartengono di diritto poichè tutti o quasi sono man mano vemesil' con le 1500-2000, che loro passa lo Stato. nt1ti a co11trarre quegli ofiblighi di leva che priÈ ciò logico ed... umano.? Una volta esisteva ~

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.. IL POLICLINICO ••

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1.na non ave·v ano onde uon è git1sto siano .lasciati .1n balia della Croce Rossa dopo avere compiuto· 11 loro dovere nelle file dell'Esercito. Solo attra,·erso a tale pro·vvedi1nento essi pQtranno conseg uire legittime aspirazioni. _ Dottor L .. 1

. Cronaca del m'ovime~to professionale. l 'e derazion c d eg li Ordi1ii d ei !Vledici. -

La ' . l)res1<lenza federale ha 'dira111:ato ·1e seguenti due circolari ai Preside11ti degli Orclini : Eo-ree:io o <...>

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('olleo·a ~

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. . Ro1na, 3 febbraio 1919 . Egregio Collega, L'insuperabile atto di eroico valore compiuto dal dott. Raffaele Paolucci, medico della R. 1V1arina, atto di valore che ha richiamato su di lui l 'an1mi_razioi:e del mondo,. il.o n de·ve, nè può essere dimenticato· dalla· classe sanitaria italiana. Se l'azione ieo111pìuta dal Paolucci è di natura 111ilita~e. ed esula dai confini nei quali si esplica la attività nostra, essa, tuttavia, rivela in lui · o~tre che il co.raggid insuperabile di chi offre l~ vita per la grandezza e per il tri~nfo della Patria, la genialità di nostra gente, 1'audacia cosci.e nte dei forti; ed ·una categoria . di cittadini che degnamente onora chi le appartiene, ooora sè stessa. · Il Consiglio Fedèrale degli Ordi11i dei Medici, da 1ne interroga~o p~r re/ere1idi1,.m, l1a stabilito di rendere onorànza al valoroso collega. E perchè i~ .nome di lui rimang·a nel tempo, benedetto, ammirato ed amato, ha deciso che il miglior modo, pe-rchè I{a:ffaele Paolucci sappia che il· suo 11on1e, circonfuso dalt'aureola della gloria, non sarà mai dimenticato dai medici italiani, sia la fondazione di un posto in convitto, e una borsa di studio da concedersi annualmente dal Collegio di Perugia ad un orfano di medico. A tale scopo ·occorre una precisa somma non interiore a 8.ooo lire per la · borsa di studio, e a . 20.000 per il posto .i n Convitto. Ed io mi rivolgo a lei, sig .. Presidente, perehè voglia promuovere fra i col]eghi del su-0 Ordine una apposita sottoscrizione ~ui saranno ben lieti cli partecip9yre i medici. 1scritti 11ell 'albo a qt1alsiasi categoria appartengano (medici ospitalieri, liberi professionisti, medici condotti, ineèlici militari, 1hedici -ferroviari). · · Il fine che si è proposto il Consiglio feqerale è cosi altainente nobile ect un1ano che io non du,bi to affatto della riuscita di questa ·sottoscrizione. E le somme che supetassero il preventivo saranno versate alla sottoscrizione pei danni sofferti dai Colleghi e dalle loro famiglie a causa della guerra ; che anzi le nuove offerte non 4e.: vono pregiudicare i1è compromettere le precedenti. · Ed io ·pienamente :fiducioso nello zel-0 e nella attività della S. V. lll.ma mentre anticipo i più vivi ringraziamenti a nome dei Consiglio federale, spero di poter rendere conto della compiuta sottoscrizione nella prossima assemblea fedei-ale, per la quale si è già spedita apposit~ ·lettera in data 30 gennaio. · Con distinti saluti I! vice-presidente Dr. BALLERINI. Le offerte devono inviarsi allo seri ve11te : Roma, Foro Traiano, r - Ordine dei Medici.

Nella lettera circolare n. 2278. c}1e ebbi l'onore <.li spedirl': i.n data 6 novembre i918, mi riserva, ·o dru:le not1z1a del refer·e1id'U.1t1. che era stato incl~t~o ~al Co11siglio - ~ederale, .circa la opportunita d1 u11a con·vocaz1oue dell'Assemblea Federale. · I risultati che si isono ottenuti furono i seguenti : 24 Ordini si sono proni1nciati contro la con,rocazione immediata dell'Assemblea; 2r furono favorevoli .. Per il convegno r1e gionale 3~ furono fa \rorevol1 e 3 contrari. · · Non risposero· 23 Ordini". !re ~oli (Livo~no,. Pisa e Siéna) si sono dicb1arat1 favorevoli ad t111 convegno di Preside11ti. . ~lla osserverà, senza dubbio, che queste no- , ti.zie l~ pote,~a~o e?sere comunicate a.11che prin1a d1 oggi; ma io desidero darle ragione del ritardo · frapposto. · ~ra intendin1ento dell'Ufficio di presidenza di c~1am~re ad un c~n vegno ami~hevole i sigg. Pre~ si denti, onde verure ad una intesa circa le migliori provvidenze per far funzionare la Feder~zion~ ;. sebb.© Ie non mi nascondessi che, per d~sp?s1z1011e dello Statuto Fed.erale, una siffatta r1uruone non a\reva poteri per deliberare. ~Ia le gravi 1coudizioni della . salute pubblica mi hanno $E'mpre sconsigliato dal promuo\rere tale co:h'~egno a Roma o ili qualsiasi altro luoo-o. Il dis trarre i Medie~ cl'alle loro occupazioni iii u~1 moi1tento cosi delicato, ci s arebbe parsa colpa e noi 11on abbiamo \1oluto co111metterla, pensando che q_t1alche settima.n a .o, sia pure, qualche mese di~ ritardo, no11 avrebbe potuto nuocere alle nostre decisioni. Piuttosto, ora che le condizioni sanitarie del Paese sono g·randemente migliorate, ed è cessato lo stato cli g tterra, sebbene la 1)ace non sia ancora conclusa, riteuia1no opport11na, senza ulte1-iori i11dl;lgi, la con vocazio11e dell 'assen1blea feclerale. Gli Orcli11i che hanno tenuto iii questo i11ese re ]oro ·riunioni ordinarie, potran110, così, recar~ 1'eco delle discussioni a''Ye1111te, e portare 1 . ~oro s tttc.li s u tutti quegli argon1e11tr che, 11elle ~111gole riunioni , sono ap1)àrsi di ma<Yo·iore Appello alla pietà· delle 'famiglie dei medici. . 00 1111portanza 11el momento prese11te. · S~ttoscri zione per UJ?.a gio,·anetta orfana di un 1...a prego, quindi, sig. Presidente, di ,~oJermi medico: J~r tener~ non. più tardi del 15 febbraio· pro~­ . L. 25 . , imo, quei temi che cotesto Ordine intende por• • • « Policli nic-0 » . tare in discussione, affinchè io, in tempo opporLavinia Coluzzi •Bantoccioni (Ramazz.a no) ]) 25 20 • t11110 (art. 8 dello Statuto), possa darne con1uniCorinna BaJ.delli (Ra.mazza.no) 50 cazione agli Ordini. Maria ~!archetti 1(Città d.i Castello) . IO Signora Minciotti (Foligno) Con riserva di precisarle i giorni dell 'assem• Tenente G . Fucci {Foligno) blea, che si terrà nella seconda metà. dei ven5 " "' IO D-0tt. a _ \,un~ Za non (Roma) • > turo marzo, La prego gradire i sensi della mia • co11:-,iclerazione. Il ,·ice-presiàente L. 145 Dr. BAT.T#ERI~l.

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SEZIONE PRATICA .

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.S ERVIZI · SANITA~I. Assistooza ospedaliera.

· c.:aro

« Policlinico »,

l\ el numero 3, Se:G. pratica, legg·o un articolo c1i un abbonato che riguarda la « ritorma del-

lavorano da anni coi1 un personale molto discutibile ed· ostacolano lo svilupparsi delle Scuolt: Infermiere che ha11no tentato u11a ri:for1na, tanto che alcitne hanno dovuto chiudersi (es . Napoli); come potran110 qt?-esti Di1;ettori P.ropugnare serenamente una vera riforina ? Se 11 personale attualmente adibito al servizio d'immediata Assistenza lascia molto a desiderare, non è tutta colpa sua, fu errato il reclutamento, furono. poche le esigenze. Come dunque ottenere ad un tratto che i Direttori s'u11iformino ad un'evoluzione che conduca a radicali ·Cambian1e11ti? L'abbonato stesso vie11e · ragiona11do con questo criterio nella seconàa par~e· del suo articolo~ qua11do cioè scr~vè della di~colt~ che incontrano le Infermiere d1ploinate « di cui poch ~ s~no te: nute in considerazione da Amm. Osp1tal1ere d1 tànte Oper:e Pie presso le quali si. ~res~ntar<;>~o~ sia pet diffidenza, sia per reco11cl1ti fini polit11c1 o confessionali >>. ' Il lavorò dei Direttori ·verrà· poi, per ~nev_itaqili n~essità di adattame11ti locali; n1a. ora ·si lasci alla Com~issione di ~roporr~, in' mo~o che Re: Oran, ecc., siano ugt1al1 oo-o lamenti , Prorrramnu, o per tutta Italia. _ . La riforma dovrà essere necessariame nte g·ra<luale per ragioni di,1erse ~ · 1 ° Perchè e doveroso tener ro11to del personale esistente che ha dato per ta11ti ~uini il pro: prio lavoro, e 1ch.e _ha il_ ~iri~to di _ottenere tutti i benefici amn'lin1strat1v1 che gli- provengono da questo lavoro. 20 Peichè P.ure essendoYi pareccl1ie .s.cuole! ed anche impiantandone altre nel centro dt ogni reo-ione non si potrà lnai sopperire in breve ' te~po '~lla nece~sità ~i ogni ~spedale Italia110. La fine dell'art1colo l l l que~t1oµe co11corcla per: fettamente colle mie idee : solo mi permetto dl obbiettare che la « nobile art.e di Florence N io-liti1ig·ale » no11 cleve essere seguita perchè 0 dà « una profession e per vivere ~>, ma deve essere seguìta perchè dà effettuaz1one ad. un 11atural e desiderio, il qt1ale de,·e .a11aar~ 11.nito. (non in precedenza però) a quello ~1 una 1nd1pendenza ecoi1omica. Ogni lavoro comp1ut~ de,1e ~ss~re retrib11ito · cessi una buona volta 1n Italia 11 preo-iudizio' di ritenere servile la don11a che basta ~ sè col suo lavoro; ma la donna che si f.a. infer: miera deve farsi tale perchè il s uo sp1r1to ~i carità di resistenza e di amorosità non può 1n ·altri ~ampi svolgersi come in questo. E per concludere.: si s~ab~lisca pure .un decre: to, una legg~ per 1 cot}.cors1; ma çhe 1 concors: · siano fatti · coll 'appo~gio della S~u<;>l~ che formo l'infermiera per ovviare fin dall iruz10 un rec11:- _ tame11to di infermiere diploma~e, che doJ?o 11 tirocinio èd il diploma non corr1sposer~ P?I co~ lodevole conteo-no e si allontainarono 1nd1scutibilmente dalla~ linea che la riforma si prefigge.

l'as::;istenza osp1\aliera » ed in calce, nel breve commento, l'invito a .discutere il vasto problema. Prendo atto da cjò per inforinare anzitutto che la Scuola che vive a Roma col non:ie « Reo:ina Elena », vive ·a f.~irenz..e cdl nome « Regin~ d'Italia )) , vive a Milano col nome « J:>rincipess~ J olanda » \.'.'. tutte, s~bbene auto1:io: me fra loro, s1 propongono un uruco scopo; c1oe di dare un elemento capace coadiuvatore del }\)ledico ,' amorevole e dis111teressato 11ell assistenza . del malato. . Di questa questio11e ùi alta importa_11z_a sociale, si è g·ià occupato e sta occupandosi 11 Governo. N.e:l maggio 19l8 il ì\1inis~ero d'I . ~· e C. iniziò in Firenze un corso sperimentale di propaganda; poi venne nominata la Comn1issione R~ale che si propose di studiare a fo_ud? la qu~stione t di visitare minµtame11te gli Osp~dali e le Scuole esistenti p,e r poi gi u11gere ad una relazione esatta che definisse un· indirizzo da pre11dersi. . Ritornando all 'ar&icolo su citato, leggo che l'abbonato c-h iede <e· un;adunanza generale, fra tutti i Direttori lVIedici dei. piccoli e grandi 0speclali d'Italia, affinc11è d~..11 'esposiz,ione e ,discussione dì tutte le questioni pro e contro 1 at~al_e sistema d'assistenza sorgesse un ptog·etto di riforma da indirizzare alla Comn1issio11e ... .. » per il timore che una tt riforma ve11ga eseguita senza il modestissimo parere di quei t~c nici che_ so~o preposti alla _Direzione dei tanti Ospedali_ dis: seriiinati in tutta l'Italia e che forse, meglio d1 tutti, conoscono i pregi ~d ·i dif·etti dei. loro di· pendçnti e dei .ser:vizi_ ». . . . 1 Se non sbaglio, 1 Ditettorf degli Ospedali -'~an110 più valte intavolata e disct1ssa la questio·ile senza venire a nessun risultato; . perchè si Yor: rebbe attendere ora a delle riunioni, dopo quasi un anno che la Commissione ha iiuziato i suoi lavori, lavori che a quest'ora saranno già inoltrati? Nuove discussioni prolungl1E.rebbexo uno stato di cose che immediate decisioni de,1ono modificare. A parer mio, la Commissio~e. presieduta da un eminente uomo l '011. Bertol1i11, 11a nella s ua compagine il rappresent.ante di .ogni r~mo d~ • Direttori in · esimie autorità mediche (D1rettor1 della Sanità pubblica, .civile ~ ID:ilitare ~el Regno, Dir.ettori dell'Ospedale di l\~1~ano, Dir~tto~·~ della CliniJca Med. di Roma) e di impareggi~b1li Amm. ~1 grandi Ospedal~ e potrà e. saprà nsolUn altro abbonato. versi con un concetto dt bene nazionale, men- • tre urn accordo fra i Direttori di tutti gli OsJ.?eda1i oltre ad essere impossibile, può .esse~e animato , NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE:. da particolari interessi che t?-rb1no. 1~ c<;>ncetto • o-enerale non •esclusi dannosi favor1t1sm1. Solo Il ·prof. :B~ra~ces~o .Paolo -~gob~o è promosso ~na Co~missione simile può to~liere . i .mezzi al o·rado di ord1nar10 In Rad1olog1a ed ~lettrote­ termini e proporre per tutta .Italia una ·rifornia rapia· presso la R. Ui1i,·ersità di Napoli. che modifichi, con una sola 1-m pronta, l'attuale Il dott. Aucrt1sto Ciaconi da Fabriano (.t\ncopersonale di assistenza. na) è nominato cavalie1!e nell'ordine della Cot<'l·· Tale obbiezione si basa su un fatto molto sem~ lla d'Italia. · . plice : qt1asi ttttte · lie Direzioni deg·lf Ospedalt 1

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IL POLICLINICO

RISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE~ (7616) Co1ig·edanie1ito Ufficiali medici - R etri-

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(7621) Su'f!J?lenza - 4cquisto della stabJ.1ità. -

Dott. A. B. ·c. Non può acquistare ~a stabilità nel posto che ora .occupa provvisoriamente giac~hè per esso Ella è un semplice interino e gli interini non . acquistano mai la stabilità anche per.chè manca la· nomina regolare in basé a con• corso. Oltre a ciò il posto che ora .occupa è tenuto da a1trò collega presentemente· in servizio presso la Croc.~ Rossa è, ammettendo la tesi dia Lei sostenuta, si potrebbe, con l'eventuale ritorno' del titolare, avere l'assurdo di due medici condotti stabili nello stesso posto . Doctor JusTITIA.

buzione. - Dott. G. L. da S. Essendo stata collocata in cong·edo il 27 settembre 1918, Le competono, oltre le indennità pre·viste . dallÒ articolo 1° del D. L. 14 novembre 1915, n. 1613,• e; cioè, due mesi di stipendio per il primo anno di servizio ed ' un mese per ognuno degli anni successivi, anche le lire 250 di indennità vestiasono a oorico della Amminirio. T ali indennità • strazione della Guerra. Dal 1° ottobre in poi, data in cui ha ripreso il servizio di medico condotto, lia diritto allo intero stipeJ?.dio ·c omunale a carico, si intende, del Co1nune . . . (7618) _P ensioni - . C 011iputo di se·r vizii riscat- • SBrvizio medie.o-militare. - All'abb. n. 8212: Al.Ja questione si è più volte risposto: Ai tabili . - Dott. G. ·A. R. da A. D. R. Avendo ' medici militari co1nia.11dati in servizio ~iv.ile Ella .aderito alta· Cassa di Previdenza prima spettano tutti gli assegni che competono al ridella promulgazione della legge del 2 dicembre spettivo grado, compresa l'imdennnt.à caro-vi1909 può far valere g·li anni di servizio pre. ven. stati c9n nomina regolare dal 1890 al 1903 e dal A1ll'abb. n. 842: · 1896 al 1898 incluso, cioè, sette. Questi sette . Gli articoli del Decreto che Ella ha letto fananni, cttmulati con gli altri rr prestati dal 1907 . no testo, e la loro interpretazione non è favoad oggi, formano in suo attivo un servizio valutabile di anni i 8. E poichè per liquidai-e la . revole al suo caso. pensione occorrono 24 anni 6 mesi ed un giorno . • All 'abb. n. 7180 : di serviJ:io, deve rin1anere in carica ·altri sei ' L'indennità dì L. 25 al giorno corrisposta dal Ministero dell'Interno agli ufficiali! medici che anni e pochi mesi. Liquiderà · in quella epoca vennero comandati in servizio c.i vile per 1'inl'annua pensione di lire 1232. fi1lle?Za è st~ta assegnata soltanto a quei m~dici (7619) Pensionati - Indennità caro 'Viveri. ~­ militari che. furono sottratti al servizio al quale Dott. E . B. dia B. Nessun Decreto Luogotenenerano precedentemente addetti e passarono a ziale accorda indennità caro-viveri ai pensionati disposizio·n.e ~el Mi1i_istero d ell'Interno per vecomunali, nè t ampoco l'aumento di stipendio concesso agli impiegati in attività di serv1zio · • nire dmpiegati laddov~ più Wfìeriva !''epidemia. AJl'~bb. n·. 5600: . dal D. L . del 10 febbraio r9r8. ~ bene çhe, per evitare equiYoci, E lla si pre(7620) Medico condotto - . c·a·ualcatura - Dijsenti al Distretto :rviiliitar-e dal quale dipende jerenza di stipendìe. - Dott. D. M. da l~. Nello notificando la sua posizione. s tabilire la differenza dello stipendio ch e dev·e All 1abb. n. 9823 : essere corrispost a dai Comune si tien co11to clella indennità di cavalcatura, sempre che essa sia · Vedi risposta all!abb. 9749 nel precedente nuprevista a parte e non sia cu.ruulata n ello sti- mero. pendio, facendone parte integrale. Se i l meA.ll'abb. n. 4387 : • Non essendo :fino a tutt'oggi avvenuta la smodico condotto ha per capitolato l'obbligo di prov' da sè, mediante adegu ato compenso, alla ,-ed~re bilit azione della' ciasse del 1880 · sarà bene che cavalcatura, non può, rientrando in condotta do- l 'Am rn .ne Comunale faccia le pratiche per il suo congedamento. Essendo Ella st ato esonerato po aver disimpegnato il servizio militare, riuon le compete I 'indennità. fiutarsi a continuarlo o rifiutare il compens o preAl dott. L. C. da P. : stabilito. Se questo fosse di molto inferiore alla 11 suo quesito 11on è chiaro. Occorre che Ella spesa al! •uopo occorrente, potrà rivolgere dospecifichi a quale effetto intenda il computo dei manda a l Consiglio comunale per equo aumento. due servizi. Che se il · Comune rispondesse negativamente, Al dott. M. P. da F.: poichè il di più da spendere per il mantenimento Evidentemente il collega Pangloss non intendella cavalcatura si risolverebbe in una indiretta diminuzione dello stipendio, potrebbe, per tale deva parlare dei medici militari comandati in ragione, chiedere alla G. P. A. un .aumento cli servizio di condotta, ma di quelli che furono ufficio di questo, ai sensi. dello articolo 26 della messi a disposizione del Ministero del! 'Interno per la lotta contro l'influenza. M. G. ,·igente legge sanitaria. •

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SEZIONE PRATICA •

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EUGENIO

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ROSSO N-1 , .

Serenamente, quasi silenziosamente, com'era ' :issuto, si è spento, 1a m.attina del 15 febbraio , il Prof. EUGENIO ROSSON~, ordinario di Patologia speciale medica nella R. Università ·di Roma. Aveva 71 anni. e la sua morte ha destato universale r.i~pianto e dolore sincero ovunque, poichè Eugenio Rossoni non contava che amici. Ciò detto, si potrebbe non aggiungere altro, essendo bastevole la profonda semplicità di un così breve annuncio per rendere degno ed appropriato omaggio alla memoria ·d el Maestro scomparso. È d'altronde cosa ardu.a tracciare la figura di · insigni uomini,. che furo110 anche, e sopratutto, semplici e buoni; ed il ·Prof. Rossoni fu tipicamente v.no di questi. ·Nacque povero, a Ponzano Romano~ nel 1848, e conobbe da-vvici'no privazioni e stenti. Suo padre, modesto medico condotto dell'Agro romano, sotto i papi, 11on guadag·nava che pochi ((scudi )~ al mese, coi quali ·n.or1 rlusciv~ a sfamare i figli; e ad Eu<Yenio a il dilemb , che chiede1·a libri, pone1T

di comperar questi o una buona coperta, con ,<'ui riparare il !ettuccio tormentato dal vento insinuante.si per la finestra senza 1retri. Divenuto un giorno ricco, col suo intenso onesto lavoro, il Prof. Rossoni ebbe c0me uno dei maggiori rim• pianti il non aver più s110 padre, per ri.pa~arlo cogli agj delle sofferenze patite. . Così; fra sacrifici personali, il Prof. Rossoni studiò dapprima veterinaria, ma rapidamente virò verso studi, che g.li permettevano un migliore. apostolato, e si lat1reò in medicina. Col suo fine intuito Guido · Baccelli lo giudicò subito nel suo reale valore e lo nominò assistente, e più tardi aiuto; e · per molt± anni il Prof. Rosso.ni sostituì il suo grande Maestro nel-. I 'insegnamento ·della Clinica; ·e d.i Baccelli ebbe anche l'amicizia affezionata. Il Prof·. Rossoni non lascia ricca. messe di lavori e .. di scritti scienti:fi.ci : ma lascia una schiera innumere dì medici, sulla cui anima, durante decenni, ha. scritto le .sué più. belle pagine . Egli eduiè'ò di suoi allievi all'amore della scitenza, . ~l culto della verità senza pregiudizi, al rispetto ed . all'affetto per l'ammala\o. ' Della scuola egli visse; . la lezion~ fu semprtper lui ùna celebrazione semplice e solenne, pr~­ fondamente umana, che rispecchiava 11 suo spirito di uomo colto e studioso, p.itì ,che non mostrasse, profondo intuito al letto dell'inf·ermo, sicuro dei suoi sensi e <lei suoi esami, inattesamente ardiit o quandG era convinto, critico sovente eccessivo fino ad essere schiavo del dubbio, amante del nuovo e· :fiducioso nell'avvenire della medi>cina. Il gran pubblico di l{oma amava sinceramentè e rispettava quella caratteristica figura aitante> dalla t esta arruffata e ricciuta, dai grigi occhi pe- . netranti dietro le lenti d'oro; gli alli~v! di tante generazioni gli·· era110 rim':lsti doppiamente legati, e da qttel tenace :filo spirituale, che unisce mae_stro e scolaro, e da un .p iù to1~te stimolo di affettò sentito e di bontà attinta. Così visse ii.I Prof. Rossoni, senza volere rttmori od onori : · la modestia infatti era ~diventata il suo abituale attributo. E nella morte ha co11ser·v ato la medesima :impronta della sua 11ita. Un breve annuncio, e dietro alla sua sal~a si è raccolto il più :fitto stuolo di colleghi, di medi'ci, ·d~ ' stuclenti, di amici .. M~ tutti ugualmente e davvero addolorati. E fra es~1 Ùna ·sola bandiera, abbrunata: quella dell'Università, ·che. fu la famiglia e la vita dell'uomo e dell'insegnante. G. SAB. 111a

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IL POLICLINICO

lfOTIZIE DIVERSE.

[ANNO

XX\tI,

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Congresso sanitario aUeaio dell'aviazione.

Il 15 corr., in un 'aula della Università di Roma, venne inaugurato il Congresso sanitario Luendì, 17 corr., ha11no av·uto luogo i funerali interalleate dell'aviazione. del Prof. Rossoni, ordi11ario di Patologia medica .La Fran~ia era rappresentata dai proff. Guildimostrativa nella R. lJniversità di Roma. la1n, Lema1re, Garsattx, Ambard e dai tenenti Sono riusciti assai itnponenti : ·purtroppo lo ~umont e Ca.p iomonit; J~Imghilterra dai proff. spazio non ci permette di ricordare i1eanche i più H~nry f_Iead, Dre}·er, Flak, Birley; l'America aut ore,·oli fra g li intervenuti. Riproduciamo solo dai prof!. Boggs, vVilner, Ro\vntree; il Belo-io ,.-le ~bre,ri parole, che il Preside della Faco·l tà medai proff. Wonckin e Brohee; l'Italia clai ~e~ dica, $enatore· Durante, ha dette al inomento nerali ~edici. Della \ i alle e Bt"essanin, dai prgff. dello scioglimento del corteo, perchè rappresenGra~e~g~, 1spettor~ ~ei .centri psicofisiologici tano una ine ritat a e altazione clell' illustre dell av1az1one, Galeotti ed H-erlistka dal teEstinto. nente ing. Galanti. ' V 'intervennero il sen. Marcl1iafa ,~a il diret. « Sig11ori, « In 11ome (lella Facoltà 1\:Iedica e della .-\.ccade- • tore di Sanità. del Corpo d)..~rID:ata' di Roma prof. Mennella, il direttore dei servizi sanitari 111ia l\1e<lica di Roma, porgo l't1ltimo addio al dell'aviazione dott. Di Nola, i proff. Casarini compianto ed amato collega Prof. Rossoni, 2he Bilancioni, FoLchi, I~euzzi, Samorini, Mattioli: virtù cittadine e patriottiche fecero sit imatissimo Romagna, Rasp'oni e molti altri. a tt1tti coloro ch·e ebbero la ' rentura di conoscerlo. Presero la parola il ge11erale lVIÒrris, direttore ~ella sua prima · giov·i nezza s i diede agli studi generai~ della Aeronautica, il generale Della , ·eterinari ; ma non andò molto che egli ricoValle, 11 g~nerale . Bressanin, il sen. lVIarchianobbe ne.lle movenze clell'1a nin10 sub l •i1np11lso fa ·va e ' 'ari membri delle deleo-azioni straniere. agllÌ! studi che più si addicevano ai suoi -sentiI congressisti hanno tenuto ~,arie sedute. n1enti umanitari: per esplicare meglio i suoi • gentili affetti s i diede allo studio delle (liscipline inediche, che egli .ap_prese con ·entusiasmo, onde Una Scuola di Erboristeria nell'Università di Parma ftt stimato ed amato da{ StlOi colleghi e dai SllOÌ maestri . Su relazione del Prof. Adriano Valenti di cc i\.ppena la ureato, seg11ì con assiduità iraparegmateria medica a Parma, la Scuola di farmacia . g iabile le ricerche cli11iche presso qu·e l som1no e •l a Facoltà di scienze di quella Universitl, . hanno proposto al Ministro della P. I. d.i aprire maestro che fu il compianto Guido Baccelli, il quale lo volle tra i suoi aiuti e lo guidò fino alla i11 via dv esperimento per quest'anno, una Scuol~ cattedra, dalla quale i1 Rossoni insegnò con di erboristeria, aggregata alla Scuola di far• m~1a. grande profitto dei gio,·ani, che lo seguirono con devozione fi1irale, fino a questo funesto gi0rno, L 'On. Berenini ha accolto la proposta, e bene auguriamo alla Scuola, che sorge con intendiin cui Ja morte lo ha strappato alla s~ie11za ed all'insegnamento. . menti pratici di pubblico bene per l'interessa« Et1genio Rossoni' ftt un ver9 galantuo1no, nell.? mento di chi dà prova di saper i11tendere i nuovi do,reri . più ai11pia portata della parola. Ogni per1si ~ro di male fu estraneo alla st1a mente. Consacrò t11tta · Una delle maggiori difficoltà per lo sviluppo la s ua ' ita a solle,rare le sofferenze dei sttoi madel commercio delle piante medicinali in Italia lati, cl1e ·segui,ra con grande interesse e 11i(Jdi era data dal;la mancanza di tecnici capaci di cogentili ; perciò si r·ende,ra caro e desiderato. noscere tali piante, e di sapere q11ali sono l~ « È da augurarsi che la sua nlemoria sia g·uida parti officinali, quando debbano essere raccolte a tutti coloro che si consactano all'esercizio dPlla e come preparate. Creando ora dei competenti, assillante professione medica, l a quale di\'iPne questi avranno cura di sfruttare ia diploma professionale; le grandi ditte potranno. con fiducia tt 11 ~:ero sacerdozio sociale quando si . c:o1111)ie con (:~e11 •intendimento e que11a fede < he mai ie:--re:o rivolgersi ad essi, per procurarsi le piante che ò~iE->tto nell'anima sua bella, sce\~· i r1 i 'nnità e cresconc spontanee in Italia o che v1 potranno rli malsane ambizioni », essere coltivate.

I funerali del prof. Rossoni.

• I

1

Indioe alfabetico per materie. _.\iuti e assistenti t111i,·ersitari smobilitati (per g li) . . . . . . . pag. 251 i\.lopecie consecutive a11 'infi11enza . )) 236 Assistenza ospedaliera . . . . . . ~ 253 _\to11ia gastro-i11t estinal e: u so di sol11zioni sali ne . . . . . )) 246 _\ ,.,-entizi di guerra . . . . . )) 250 _..\zot en1ia : \Talore prog11ostico » 245 ,, 246 Carbone animale : 11so . . Cheratodermia blenorragica . )) 23.6 Colagop;hi : prescrizione . . . ,. 247 Fratturati : c11ra co11 gli apparecchi Pécharmant . . . . . . c;o/1.0 ec;oft.altnico: di~t11rbi ner\osi e me11tali . . . . . . . . . }) 234 T11fl11e11za : prohlema eziologico )) 225 Roma,

(32) •

191Q

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Tip.

~oz.

Innesto eterologo morto nelle .ferite dei nervi . . . . . . . Irt1cli11a: isolamento; antagonismo con l 'ad.renalina . . . . . . . . l\1eteorismo postoperati,ro : pre,·en• z1one . . . . . . . . . . Nefropatie .croniche: tipi clinici . . Orchiepididimite blenorragica : esiti Peritonite sifilitica, causa frequente del'ascite nelle cirrosi del fegato . . 1'ascite nelle cirrosi del fegato . Ri:fie$SO oculo-cardiaco paradossale . Rossoni E . . . . . . . . . Tubercolosi (La) si estende. . . . lT ffi ciali medici della Croce Roc;sa in • ser,·izio presso l 'F.sercito (Per g li).

Bertero di G. Guadagnjni & C.

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233

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POZZI,

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A:nno

Roma, 2 marzo 1919

XXVI

Fase. 9

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,

fondato dai professori:

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO· DURANTE

SEZIONE P.RA.TIOA . REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI '

I

SOMMARIO. .Lavori originali: prof. F. Micheli e dott. G. Satta : Sul problema eziologico dell'odierna pandemia dell'influenza. (Continuazione e fine).

.Rivtste sintetiche: L. Manginelli: Ricerche sulla fisiopatolog'!a dell'aviatore. Sunti e Rassegne: - OIAGNOSTÌCA: w . Fich 'Cheney: La diagnosi dell'appendicite cronica. - CHIRURGIA : S. ludd : I diverticoli esofagei. - PEDIATRIA: Sulla tubercolosi latente nel poppante. -Osservazioni Cliniche : A. Tomaselli: Un caso d'influenza a sindrome nervosa. , Note e contributi: V. E. Ovazza: Sull'im1nunità e su certi provvedimenti profilattici per l'influenza. - S. Avignina : Digitale e bronco polmonite grippale. -Oommenti: L. Alasino : « Defluvium capillitii » nell'infiuenza. Appunti di Medicina Pratica : CASISTICA : La polinevrite acuta febbrile. - La polinevrite difterica. - Le polinevriti diabetiche. - TERAPIA: I preparati di oppio nelle malattie cardio-vascolari. - MEDICINA SCIENTIFICA : La patogenesi della gotta. '

Note di tecnica: La ricerca dei bacilli tubercolari nell'urina. L'arricchimento dei bacilli tubercolari nello sputo. Posta degli abbonati . Cenni bibliografici . Nella vita professionale: Per il dopo-guerra del Corpo sanitario militare. - Cronaca del movimento professionale. Atti parlamentari: P er la coltura scientifica. - Sulla questione degli infortuni in agricoltura. ' Risposte a quesiti e a domande. Nomine, • promozioni, onorificenze. Condotte e concorsi. Medicina sociale: A. Lutrario: Per l'assistenza ai tuberco!otici di guerra. . Notizie diverse. Rassegna della stampa medica. Indice alfabetico per materie. ~

ABBONAMENTI PER IL 1919. IT.ALIA

Alla sezione pratica . . . · . . . . Alle sezioni medica e pratica . . . . . All~ sezioni chirurgica e pratica . . . Alle sezioni medico-chirutgica e pratica

. ' .

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L. 20 » 25 » 25 » 30

ESTERO

Fr. 25 >> 35 » 35 » 40

in oro

Al ftlTAftD.ATAftl • MLrMrftTO .L

aareme. enti agli aaoclatf che non hanno ancora spedito P Importo del loro ubonamento di affretllrne l'Invio po11lbHm1nte non piii tar•I della tlne del corrente mtte. 016 taclliteri molto n lavoro ammlnllbatiwo ed ••ltwt ritardi nella spedizione del tuclcoll. , .

Rammentiamo che·za Cartolina-Vaglia dovrà essere ìndiri11ala nominativament1 a& prof. ENRICO MORELf-I, oia Sistina, 14,.Roma, e che . " 1Màenma (nel posto 'iseroato al bollo "dell' Ufficio Postale paga,ore) deve essere munita della fwescritta marca da boUo ,da s cellle$imi. Clsi ti trova sp1ovvis'o dèlla. marca pud aurescere detti s centesimi all' im(Jorlo della Cartolina· Vaglia stessa. 1 I/ AMUINISTRAZIONB.

Diritti di proprietà riservati. tli essi

s~n1a

cila,ne la fonte .

È vietata la 'i1>fodu1ione ài lflvori pubblicati nel

LAVORI ORI GIN ALI. CLINICA MEDICA DELLA R. UNIVERSI'l'À DI TORINO diretta dal Sen. ::erof. BOZZOLO. 0SP.EDALE MILITARE PRINCIPALE DI TORINO (diretta dal Col. Dr. A. GURGO).

Sul

proble~a

eziologieo dell'odierna pandemia dell' lnfloenm

per i prof. F. MICHEL·I T. Col . lYiedico e dott. G. SATTA, aiuto della Clinica.

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1

(Continuazione e fine).

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Favorita dalla stessa i1ns111fficienza e contraddittorietà dei responsi 1b.at:teriologici, suggerita dal ,n uovo orientamento delle ricerche causali, che, sulla direttiva dei v.i.r us :filtranti, ha con;

'

dotto alla determijnazi.0J1e della ·eziologia, finora misteriosa, di t ante infezioni u·mane ed animali, aYvalor.ata da i·nclubbi.e analogie epidemiologiche e· c liniohe , .la concezione che anche i1 vi.rus del1>]tUfl.t1enza ap.p arjt enga alla cat-egoria dei virus . ultramicroscopici (afanozoi di Kruse) si è impost a, qUJasi naturalmente all' atte11zione di molti studios~ anche prima di essere sanzionata da rigorose ricerche sperimentali. Ed anche oggi, se consideriamo .u n ,p·o ' da ,,ici n-0 i p.oohi co11tri1buti sn :cui la i11uova ·d ottrina .si fonda , 11on ~mp.re ·. ' d·el resto riferiti o ieitiati c,o n e?attezza, essa apparisce i1n realtà più presunta ch e defini.t a·, più largaanente. le ' 'olenterosamente accettata come un 'ipotesi chia:rificatrice che i 11eccepibilmente documentata. Le indagini sperimentali finora .note sulla 111a- . tura u1.t ramicrospica del ·virus dell'i'nflue.n za posJ

L infiue1iza è soste-nuta da ·u ·n -virus filtrabile? •

POLIOLINICO o la pubblicai-ione di sullli

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1

(t)


IL POLICLINICO

sono essere ditvise in due gruppi distinti, il primo dei quali comprende le ricerche intese a dimostrar.n e la presenza nel s~ngue e il seco.ndo quelle miramti a dimostra1"lo ·nel cavo naso-.fa.r i·n geo o nelle secrezioni :tracheo...bronchiali degli ammalati. Il pr.imo .g ruppo di ricerche. che, i•n ordine di tempo, ·rappresentano, p er q.u anto i.nfr.u ttuose, j primi tentativi di dimostrazione d-ella :filtrabi.lità del virus influenzale, fu Ì•nizi.ato da !ll?i, fllella 1Cli,nJca e per consiglio 1d el nostro illustre Maestro .prof. Cami11o Bozzolo, :fi,n dàl giugno u. s. , ·quando domiin:ava a T?ri•no, come i•n altre parti d'•Ita.lia e di Europa, URa forma epidemica assai vicirna clinicamente alla febbre dei tre giorni, forma epidemica og·g i pressochè concordemente considerata, per •l e ragio.n i già esposte, fra cui non ultima l'esito negati·vo dell~ nostre esperienze di trasmissione sperimentale (1) come la prima e più benig·na espressione, in altre parole come la prima fase dell'odierna pandemìa. Nel precedente .Javoro abbiamo già riferito i cr:is ultati di 1queste indagi1ni e di alcune a ltre compiute col sangue di ammalati di influenza .n ella seconda e più ,grave ripresa epidemica .(agosto). L'esito negativo delle prime es·p erienz.e a:vendo creato i·n ooi e nell 'a·m biente della Climica la persu·a sione della perfetta imnocui tà dell'iniezione di sang.ue :filtrato di influenzati, è stato assai facile 1:ro. vaire ed accettare soggetti dis.posti ad ulteriori esperienze, anche in un periodo in c ui 1'influenza ave,·a perdu·to la s ua ·p rimitiva be0n igniità. • 1

Riassumendo nel loro complesso le 11ostre ricerche , diremo c he dal .giug•no a tutt'oggi i soggetti i 011ocula ti sotto c.u.te con sie.r o :filtrato attraverso candele Berk.efel,d sommaino a 12. Si bratt:a di soggetti giovar.li, n;iai contaigiati d'iinfl.uenza, mantenuti in osservazione per un periodo di oltre 15 ·g iorni in reparti immuni, per qua11to è possibile ·o ttenere i·n tem•p i di .pa11demia. La dose di siero ha oscillato fra l re 2 eme . (per lo più 2), vale 0 dire fra 2 e 4 eme. del miscuglio a parti eguali di siero e di soluzione :fisiologica, dìl•trato per mezzo di una pompa ad acqua attraverso a candele Berkefeld Nordtmeyer ed esente da germi visibili e coltivabili. Il siero ch e ha servito a queste esperienze ifu prelevato nelle prime 16-20 ore dall'i,nizio dell'affezione da 5 casi tipici e conclamati d'influenza, due dei quali a·p partenenti alla fase epidemica del giug·no u. s. , due . arl la ripresa della seconda metà di agosto ed una al periodo epidemico di ottobre , e ven'De inoculato a lflOD ol•t:re 1,2-16 ore dal salasso. L'esito fu costantement e lo stesso in tu.tti i 12 soggetti sottoposti alla ·p rova; nei 15 gior.ni successivi all 'i.niezione ed oltr·e nessun sintomo d'i·nfluenza, nessun rialw febbrile. Un 'altra serie di ricerche fu compiuta di recente con i11tenti di vacci•n azione preventiYa ino-

[ANNO

LXVI,

FASC.

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culando sotto cute sei altri individui con 1-.2 eme. di sangue semplicemente dafibriinato -e non :filtrato (Wassermamn megativa) tolto il giorno prima da un paziente colpito da non oltre 6 o 7 ore da U'D. atta~o influenzale 1(•temperat. 40° .3), provocato sper1me.n talmente, com.e -;vedremo, mercè 1' .imocuJazione di u na sospensione filtTata di escreato. Il ris ultato fu ugualmente nullo. 1

Quest~ nostre esperienze esigono, prin1a di pro-

cedere oltre, due parole di .c ommento. Esse dimostrano anzitutto che il \'Ìrus dell'influenza non è presente, o per lo meno non i: facilmente dimostrabile, alla stregua delle · co11suete prove di trasmissione sperimentale e nei limiti delle dosi da noi adoperate, nel siero di sangue :filtrato dei colpiti in primo stadio dalla. malattia. · .D'altra parte, l'esito eg~almente negativo del·l'ultima serie di ricerche sembra escludere la eventualità che il ,·irus i11ftuenzale, pur essendo presente in circolo e pur appartenendo alla categoria dei ' :filtrabili, non possa· .e ssere trasmessò col siero :filtrato d p ercl1è strettamente aderente ilglit elementi corpuscolati o perchè contenuto nel sang11e sotto una forma non :filtrabile. In queste contingenze, la trasmissione . sperimentale dell'infezione, negativa col siero filtrato, dovrebbe, evidentemente, riuscire positi ~-a col sangue intero, così come aV\riene, com'è noto, per ci..l virus della febbre delle trincee, la cui natura :filtrante, non d~mostrabile nel sangue, sembra accertata dalle 11ltime e interessantissime ricerche dei componenti la con1missione an1eri. . ' c.ap.a presieduta da R. P: Strong· (1), che sono riusciti· a riprod'u rre nell'uomo la caratteristica ' sindrome morbosa mercè l'iniezione di filtrati attraverso Chamberland delle orip.e e dell'escreato di ammalati e delle feci di pidocchi infetti. Il virus dell'iirufiuenza 11on pare duinque con•tenuto .i n quantità apprezzabile 1 nel sangue, ciò che, tra l'altro, conser,·a tutto i.l suo valore alle pro'\·e di "trasmissioue compiute nell 'dntento di separare la febbre dei tre g iorni da alcune forme -influenzali clinicamente molto affini, per quanto epidemiologicam ente affatto distinte." È nota difatti la facilità con cui riesce la trasmi ssione sperimentale della malattia anche con piccoliss.i me dosi di ·siero :filtrato di febbre òei tre giorni, purchè prele,·ato an periodo precoce: nelle nostre assai numerose ricerche al riguardo, riferite nel precede11te lavoro, il siero di ogni caso di febbre da pappataci si addimostrò infettante nella metà circa dei soggetti inoculati. La conclusione che il virus influenzale non sia

(1) Rit1scite soltanto nel luglio in un tipico,

(1) Trench Fever Report of Comm. Med. Re-

circoscritto focolaio di febbre dei 3 giorni, da qualche anno presente a Torino. (2)

search Committee Am. Red Cross. Oxford Un .. Press, 1918.

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[-ANNO

XXVI,

FASC.

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SEZIONE PRATICA

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presente in quantità facilmente apprezzabili nel coltivabili, vienè nebttlizzata mediante t111 .c omu- ' sangue contrasta in realtà con ·le affermaz~oni ne i·nalait-0re e respira.ta p er pochi secondi dallo stesso Selter e da una sua assistente. di alcuni autori, che sulla guida di H. Violle (1) dànno senz'altro come stabilito che il virus grìpL'indom~ni, dopo i1n periodo di 1ncub~zione pale sia ùn ·vir11s filtrante e circoli 9.urante il ·.inferiore a 24 ore, il Selter ha prese,n tato uil primo periodo l}el sangue· dei colpiti. Ma donde po' di corizza e di cefalea dissipatisi la. sera stesil Violle ·e gli altri abbiano tratto questa convin- sa, .mentre l'assistente ha a·vuto s1J:?.tomi un po' zione noi non sapremmo dire. Un'uni'c a recente più spiccati, stanchezza, dolori muscolari e nella , esperienza .in questo senso di Dujarric de la notte sensazione di ()rividi e sudori. . . Rivière '(2} •che, essendosi jnoculato sotto cute, I risultati, i'll ver~tà, assai modesti, ricl1iamano • in pieno periodo e~idemico, 4 eme. di s~ngue all~ men~e,_J>er la brev·ità del periodo di incttbainfluenzale defibrinato e filtrato attra,1erso Cham- zioile assai più corto che in al tre esperienze sue• • berland, presentò i? IV _g iornata una Jj~ve sin- c.essive e · per la natura stessa delle manifestadrome grippale, nç>n può infirmare, ci sembra, i zioni morbose, quelli .ottenuti da Kruse (1), da , risultati ·costanteme11te 11egati~i delle nostre asG. B. Forster (2) e da al~ri sulla fì.ltral:ilità del sai più numerose esperienze, che del resto hànno ·virus contenuto nelle sefrezioni nasali dei com uni raffreddori. ·· trovato piena conferma nelle "ricérche di Ch. NiE .sono, soprat11tto, i.11 aperto contrasto con i . colle e Lebailly (3). risultati raiec.olti poço dopo <la Keega.n e RoseSe !in queste u1time ricerche, come vedremo, si riassume o quasi tutta la odiern~ documenta- nau (3) con esperienze condotte con larghezza · zione della natura filtrabile de virus dcll 'influen- ·di mezzi e rigore tecnica in una base na,rale americana. Il prodotto della filtrazione attraYerza, da esse è risutato ugualmente che l'inoculazione nell'uomo (2, casi) del, filtrato di espe~to­ so candelB Mandler dell'acqua di lavatt1ra del cavo naso-faringeo e dell'escreato di due casi rato di influenzati non è sèguita da alcuna matipici e , recenti d.'.i nfluenza, trasportato rapidaruifestazione morbosa, che la stessa sorte è tocn1e11te in località immune, venne instillato dagli cata all'iniezione endovenosa nell'uomo (f caso) çiutori, a meno cli 4 ore di distanza dalla raccolta cli tre eme. di sangue intero di un paziente affetto da du.e 1g iorni da ;tt.na forma clasSica di gri ppe '- del materiale, nelle ca,1ità nasali di no·ve volonin ·~egu·ito alcun e che, infì.rle, il sangue delle scimmie sperimen-· tari, -che non . presentarono . . fenomenp morboso. ' talmente infettate, inoculato setto cute nell'uoSeguono affatto indipendenti, ma di que.s te pi'Ù mo, è parimenti senza effetto. fortunate, le note esperienze di Ch. Nicolle e La mancata constatazione del virus nel sangue ' non importa, comunque, co1ne necessaria conse- .Lebailly. Si tratta essenzial me11te di due serie disti nte guenza 1'esclusione ·della natura ultran1icros-co• di indagini. Nella prima una s·o spensione 1n s?pica del virus influenzale, di c.ui si potrebbe supluzione fisiologica di ese!"eato bronchi~le di casi porre, come . succedé del resto· per altri virus recenti d'influenza, deca-ntata dopo una br.eve filtranti strettamente aderenti a determinati pr9èentrifugazion·e, ma non filtrata, viene inocttlata dotti morbosi o a detèrm1nati tessuti, ·che si loper vi:a . .sottooon giuntiivale e i·nstil1ata per. via calizzi precocemente ed· essenzialmente negli epi'. teli delle mucose delle prime vie aeree o che .nasale i1n l{!}ue sèimmie inferiori 1(Macacus sì,lji~-' cus e Macacus cynemologu s) icon esito .cli una dalle propriètà ,·irulicide del s·angue sia $eso ra. sindrome febbrile iniziatasi al Vl giorno dopo pidamente inattivo. ' ~ in realtà .indubbiamente pjù fruttif.ere, per . l'iniezione e dissip.a tasi dopo 3 giorni. Nella ·se· quanto discordi e 11on incontestabil1nente conclµ - conda, con lo stesso tipo di materiàle, ma . questa si,·e, sembrano lei esperienze del· seèondo grup- ·voltà filtrato per Cha1nberla111d ~ 2, ' ;engono i110culati per vda sottoc11ta11ea due t101nini, in ttno po, intese, come dicemmo, a dimostrare il virus influenzale nelle• secrezioni delle m~cose delle dei quali si manifesta, egualmente in \ 7! giornata, un~ sinqrome défi11ita senz'altro come grip- . pr.ime vie 'aeree: La serie è , stata aperta, com'è pàle classica, nell'altro, dopo uno s.tesso periodo noto, da H. Selter (4), direttore dell'Istituto d'inct1bazio11e, ttna sindronie lie\re. La defici~nza d'Ig.~ene di Konisberg. I,'aèqua di la·vatura .del della prima serie dell 'esperienze di Nicolle, incavo naso-faringeo di cinque malati d'influenza, filtrata attraverso Berkefeld ed esente da batteri sita ·so,r1-atutto.. nello a,~er , inoculato una sospen• . . (1) Citato da Lenz in « Corrisp. · - Blatt fiir (1) «Presse Médicale », n. 57, ..... 1918. (2) « Presse Médicale », p. 579, 11 no·vembre Schw. Aerzte », n. 38, 1918. . (2) « Journ. · of inf. ~iseases >}, vol. 31, ~· ~, ,1918 . . (3) « Presse Médicale », n. 58, 17 ott. 1918. 19r7. (3) Loc. cit., 28 sett. 1918. (4) « Deut. med. Woch. », n. 34, 1918. 1

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IL POLICLINICO

sione no11 filtrata, l1a tro\·ato it1 certo qual modo· riparazione in recentissime ricerche di Gibson, Bowman e Connor (1), che 11an:q~ ottenuto in due scimmie inferiori (ìVIacacus Rhesus) inoculate per via sottocutanea ed instillate per via nasale con le stesse modalità, ma con materiale (ìltrato :attraverso 1Chamber1aind L r bis , U'lla sindrome morbosa assai lieve in un c~so (VII giornata) e un po' più accentuata (VIII 'giornata) net.l'altro. Accanto a questi duè s uccessi gli autori ingles i registrano due insuc~essi operando ~'nelle stesse éondizioni, ma con escreato influenzale menQ re.cente (VI g~ornata di malattia). Questi, per quanto noi sappiamo, i documenti sperimentali finora cono~ciuti s ulla natura filtra.bile del virus iniluenzale. · " Poichè le ricerche di I(eegan hanno sortito sempre esito negativo - e si tratta in realtà di vicerché che riprodµco!lo assài più da vieino delle altre le condizioni naturali del icontagib i11flue1100ile - 1a dottrina in questione,- s u•l terrie no speri1mentale, poggia ·adunque soltanto su alcuni risultati positivi di trasmissione, cui per altro, per quanto scarsi e non del tutto esenti da obbiezioni. facilmente iinmaginabili, non si può nan riconoscere un certo valore: suggestivo e dimostrativo insieme: che è rafforzato, ci sembrà , dalla seguente nostra esp erienza :.

1ungo del perioùo d'i11cubazione dell 'infezio11e naturale, si sovrappone esattamente a quello ris ultante dalle esperienze di ~icolle . La stessa sindrome morbosa si differenzia nettamente dalle forme spontanee d'influenza abituali nella nostra città alla ste~a epoca (dicembre), · mentre riproduce molto da vicino .il quadro delle infi.uenze sperimentali e quello della fomna epidemica del maggio-giugno.· D'altra parte, il valore su ggestivo e probativo di, qu~ste risultanzé sperimentali - necessaria, mente limitate per ragioni facili a comprendersi • e, a rigore1 lo ripetiamo, 11on assolutamente j nec- · cepibi.li ~ è senza dubbio accresciuto da una serie di argomenti ind.iretti di v.a rio ordine e d.i non scarsa·. sig . nificazione. Abbiamo già accennato .alla insufficienza delle ricerche bat_teriologiche. Ricord.iiamo ancora una volta le affj.nità epidemiologkhe- ~cliniche che l 'infiuenw. presenta con altre qffezioni sostenute da vi·r us filtrabili o.presunte t ali e in primo l~ogo con il morbillo, con il qual~ ha in comune il carattere della 'e strema diffusibilità, alcuni sintomi clinici, il tipo delle complicazioni bronco-pùeumonicbe, lo stesso reperto del bacillo id i Pfei.ffer, il quadro ematòlogico, lo stesso stabilirsi di uno s tato transi.torio di aner.g ia e infine il residuare di 11110 stato di immunitò. relati,·a, 8e non assoluta, quale è oggi, attra\·erso le rece11ti , ·ice11de epiclea.11iolog ich e, pressocl1è concorcle1nente riconosci ttto anche all 'inUna piccola quantità di escreato mucoso e • leggermente emorragico emesso in seconda gior- ' fl11enza. l\!ofti altri criteri cli · analogia e molti alt ri t"i· nata di m alattia (temperatura 40,5°) da un an1malato di una classica forma influenzale Yiene liev.i assai interessanti potrebbero esser desunti addiztonato con 8-10 volumi di s oluzione :fisiolo- dalla patologi a comparata, ciò che ha fatto del gica, sbattuto per qualche minuto con perline di vetro e quiJndi :filtrato alla pompa attraverso resto in q11esti ultimi gior11i e in maniera assai brillante e suggestiva _L\. Lanfranchi \ 1) , illucandela Berkefeld·Nordtmeyer . Il filtrato, perfettamente limpido e sterile, vie11e inoculato sott o- strando in special modo la nat11ra filtrabile del cute .il gioi:no dopo alla dose di 2 eme. in due ,·irus de11 'inflttenza del ca,·allo, che ha tanti punti giovani soggetti, volonterosam ente prestatisi e -ricoverati in ambiente immune da i nfluen7.a. 111 di cont atto epidemiologi<:i, clinici e batteriolouno di essi nessuna conseguenza. Nell'altro s 'ini- g ici, se 11on t1na vera e propria identità eziologizia in VI giornata un~ sindrome febbrile che si ca, con l'influenza umana, e rnolte altre co11sides volge e si esaurisce, coine appate dalla grafica , razioni potremmo svolgere, se i lilmiti concessi a nello spazio di 3 giorni', senz'altri disturbi aU'i11- quest a nostra relazione lo consentissero, ÌJ:1. fafuor.i di ttn po' di cefalea e di qt1alcl1e dolore Yore del concetto su esposto. retimatoi<lc, senza tosse,, senza 1nanìfestazioni catarrali di sorta, sen za con seguenze. Obiett1,·aCi limitiamo ·à d una sola ecl è la concorcle conmente : null'altro all'infuori di un 'accenno alla statazione it1 quest a come in altre .Pandemie (Bozmaschera influenzale e una lieve ipere1nia della mucosa delle fauci e degli occhi; polso relati,·a- zolo) che le ·prime fasi del ciclp-epidemico sono mente raro in confronto della temperatura e Rempre ed in ogni l11ogo co11trassegnate da una leggertnente bradicardico nel la còn,·~l escenza . speciale benignità e soprat11tto da una speciale semplicità e 11niformità del q11adro morboso, ciò Il dt1bbio d i 1111 reperto accidentale ci pare che. meglio che c;on og11i altra ipotesi si accorda c~clt1so dalle se.gttenti co11$iderazioni . !\ello st ec;so I eri<><.lo di te111ipo 11es~t1u altro ca.c:;o di infiuen· <:on 1'idea che in un primo tempo 1'influenza za. ftt segnalato nell'nmbiente delle nostre ricer- col suo qttadro ess~nLialmente febbrile e mo110sintomatico cosi ' 'icino a quello delle forme gpec11e. La si11drome morbosa si è iniziata dopo 11n rimentali - sia sostenuto in maniera quasi escl11periodo di i11cubazione, che per quanto assaii l)ÌÙ . J,

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(t) e Brit. 111ed. (4\

Jot1r11. •,

14 Dee. 1918, p. 645.

(1) « . nnali d'Igiene•, 11. 11, 1918. •


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XXVI, FASC. 9]

SEZIONE PRATICA

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siva dall 'invisi·b ile virus :filtrante o per lo nleno N.el 1'1ie f ourrial of t lie A >f'ie-~icati }\1ledìcal As. da un virus ig·nQto e che l'ulteriore polimorfi- sociation .,,engono sinteticamente e ad opera dj smo e l'µlteriore molteplicità e gravità delle ·v ari AA. (Henderson, Seibert, Schneider, Whitsue manifestazioni sieho in g-ran parte legate allo ney, Dunlap, Lewis, Paton), riportate numerose intervento di svariate infezioni secÒndarie. Alla rioerche eseguite sull'argomento nel M edical Re. stregua di .qt1esta concezione, il .bacillo di Pfeif-- s earcli LaboratoryJ air ser'ViceJ U. S. Ar·1ny. Quefer e gli altri germi bante volte ri11venuti 11ei sto Labotatorf~ si c0Jnpo11e di varie sezioni : car· prodotti morbosi dèll'influenza verrebbero ad es- dialogica, fisiologica, p sicologica, oculistica, otosere relegati nel ruolo di ageuti socondari mo- · log'ica, psichiatrica e -J1e11rologica. Furono studiaventesi nell'orbita del ' 'irus primitivo, così come te principalmente le varie influenze che · si esersono indubb.i amente tali il bacillo suipesti- citano sull'uomo :in volo . e, tra esse, in modo fer e . il suisepticus, che intervengono quasi particolare, le variazioni dèlla pressione atmo· costantemente nella e·voluzio11e dell~ peste sui- ~ferica._ · na, oggi sicuramente accertata di origine afa'fra i vari problemi' che g·li .:\..A. si sono pronozoica, lo streptococco nei rapporti della scarposti, s u r~i , uno so.pratutto essi fermano l_a lore lattina e, per citare a?cora u11 esen1pio, il pro- . attenzione: sulle c1ause, Llirette . o indirette, che ' teux x 19 di Felix e \\Teil, che si .accompag:na ind·eterrrp.nano una possibile defaillanice dell 'avia- , . dissolubilmente all 'iguoto 'rirus del tifo esantetare in volo. , -• matico, siccome dimostra la costante presenza E s.s i avvicinano i Q.ist11rbi del \rolo .al male di di ag·glutini11e specifiche per questo ger1ue nel 111ontagni, almeno per la causa generica che li 1 sangue dei pazienti della gra, e affezione. provoca entrambi, cat1sa non- di natura mecca- • 1Queste le idee che .si sono ve nute ma turando nica, s ibbene di 11atura chintica; .e ricordano le nella coscienza de i . medici e de i patologi attraclassich_~ ,ricerche di Paul Bert cl1e fa dipendere verso le ·v içende.e le ricerche ·d i q.u es t'ul:tima pani éiisturbi del mal. di 111ontag·na . da deficénza di demia. E ad esse a·nc·h e 1noi cr.edia·m o, concluossige110: anossiemia. N'at11ralmente non sono· dendo, di potere aderire, pur ~o1le risefiV·e che .s i nemmeno ricordati gli studi altrettanto classici, impon1g ono in nn a ngomento twttora così oscuro fo11dati su esperienze rigotosamente condòtte e in cui l'attività sperimentale è illa.turalmente tanto 1n alta mo11tagna quanto $Otto la can1pana limitata dalle i11sidie dell'esperimento. · La messe d' osservazi.orii raccolta ~n oltre 125 pneun1atica, .~el nostro Mosso e dei! suoi, allievi, . i quali tendono a dare un •i inportanza, se non suanni di studi e di ricerche I1on è tutta~ria per, periorè , almel:J.O uguale, alla contemporanea ,deduta, perchè, anche sul terreno delle nuove <.'Ondell'acido t arbdnico : acapnia. Se però la cezioni, il bacillo di Pfeiffer, il pneumococco, e fi.cenza ' lo streptococco, i germi cioè in etti pareva rias- · causa generica è uguà:le (anossiemia, alla quale sumersi tutta l'etiologia · dell 'inflttenza conser- 11oi aggiung·iamo l 'acapnia), differente ne ~ il modo di agire: ne1l'aviatore mag·giori· sono le alva.no, come abbiamo visto, tutta la loro triste titudini raggiungibili, immensamente maggiore importanza. è la rapidità di ascesa e di discesa, minor.e è il E v.e rso i germi visibili della etiologia spesso tempo co1nplessivo durante il quale egli è sottocomplessa d·e ll'influenza, oltre che al germe inposto a tali variazioni, e mentre nell'alpinista si visibile o sconosciuto, clebbono mirare le nostre può parlare di una v~ra acclin1atizzauone, nel·misure profilattiche e le nostre prov,ridenze tel'aviatore è discutibile se queste brevi ma riperape11tiche. • tute permanenze in ambiente povero di ossigeno Tor,i no, 5 gennaio 1919. e di acido carbonico provochino una specie di effetto patologico cum11lati,10, come vogliono gli / AA., o non piuttosto u11a specie di allenamento dei vari adattamenti o meccanismi di compenso·, come io sarei portato ad ammettere sulla scorta . di numerosi esami praticati su piloti. · Ric~rche sulla fisiopatologia dell'aviiatore . Gli A/\. parlano anche di improvvise perdite per il prof. LUIGI MANGIN~~LI di coscienza che si avrebbero al contrario, verso degli Ospedali di Roma. terJ;a, dopo ·rapide discese è che rit~ngono provocate 1Jd alla brusca ed eccessiva somministra·Sono og·gi· di attualità le questioni attine11ti zione di ossigeno, analogamente a quanto ·avviene allo studio della fisiopatologia dell'aviatore, stunella malattia dei cassoni, nei pompieri, nei sotdio al quale anche I 'Italia, e non fra le ultime, tomarini di vecchio modello, e, come noi ricorha· recato un ricco-c~ntributo col lavoro dei suoi Uffici Psicofisiolog.ic1 di Aviazione ~ilita1'e. . d.i'amo di avere personalmente notato più cli una 1

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RIVISTE SINTETICHE.

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IL POLICLINICO

volta in occasione del terren1oto calabro-siculo I . ln individui i quali, rimasti più giorrii sepolti sotto le macerie, vennero bruscamente portati al1'ar.iJa libera.

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Pur non essendo le prime a manifestarsi, al contrario di ciò c-he avviene negli alpi11i sti, le modificazio>ii respiratori~ sono della massin1a importan.la. Per sopperire alla rarefazione dell'aria, l'organismo reagisçe aument ando il 11un1ero e la profondità degli atti respiratori. Tali reazioni, lievi all 'inizio, aumentano gradualme11te ad . una . rarefazione corrispondente ad una altitudine di 2000-3000 m., per poi crescere più bruscamente quando ci si porti ai 4500-5000 m. Una reazione respiratoria che abbia i caratteri detti· e per la quale gli a tti respiratòri si accre·sc?no di numero .non più di 2-5 al minuto con un a11mento massimo di 5-6 litri è considerata da Scl111eider come una0 buona reazione respiratori.a. ·

Le esperie11ze ft1ro110 condotte studiando il comport~n1e11to di \ 'arie funzioni quando Yenga più o n1eno r,apidamente e pitì o meno ~ intensamente ridotta la tensione parziale dell :ossigeno, e c\ò t anto sotto la campa11a p11eu1natica, quanto più· particolarmente coll 'appà.recchio di llenderson. In q11esto appareccl1io l'individuo respira con un doppio tubo, uno dei quali, munito di una val-vola i11spiratoria, prov·~ene da un serbatoio della eapacità di 120 litri, ripieno cli aria norruale ed Ì11 COn111nicazio11e a sua ·v olta COll ll~O spirometro connesso ad una leva seri vente su un cilindro • affutnicato. L'altro tupo, munito di una , ·alvola ' , I espiratoria , dopo aYere attra\rersato Un cilindro riipeno di soda o di potassa, ·destinata a tratten:er~ }'acido carboDJico dell'aria èspirata, ritoi:na al reBen più iinportanti che non i fenomeni respi- . , ci pi ente principale. L 'indiv·iduo, respirando, as- ratori sono le -varia:.ioni circola torie, che si masume l'aria clal serbatoio, ne assorbe l'ossigeno nifes t ano principalmente come. -variazioni di free per mezzo del tubò espiratorio rinianda al ser- q ~1,enza del polso (tachicardia), e cO!l11e -variazioni batoio l'aria espirata, ri1nasta priva dell'ossigeno della pres-siqne sang14'i-g·1ia. Quanto più grande è il dislivello tra la tensione dell'ossigeno del sancons umato ·e dell'acido carbonico trattenuto dalg t1e e quella dell 'ossig·eno dei tessuti tanto piìt l'a lcali. In tal modo gradualmente e progressi1 dell 0 dell'ossiemo,·a1nente viene a · diminuire la tensione par~iale · rapida sarà ra dissociazione • globina. Se la tensione del1 '0 ùel sangue te11de ~ell 'ossig·eno nel · serbatoio principale è quindi a d abbassarsi,. come avviene appunto durante la l 'i11di vidt10 ·v iene a reBpirare un'aria nella quale 1'oss·igeno· viene ad -essere co11tenuto in una qua.11- , respirazione in .aria rarefatta, 1'.o rg·anismo ripara a umentando il numero delle s11e pulsazioni, in tit à proporzionale sempre più scar sa. Esaminando 1nodo che venga invi ata ai tess11ti 11na maggiore in q11alunque mome11to l >aria del serbatoio sd · può, p artendo dal grado di tensione p arziale del-· qu~ntità di sangu~ nell'unità di t empo. La tachicardia -va· ·dunque con.siderata co tJie i tn -vero l'ossigeno, calcolare il g·rado equivalente di · defatto di conipenso .. La freqt1enza clel polso copressione atmosferica e quindi la corrispo11dente · mincia ad aumentare tra i 2 e i 3000 ln.; aualtitudi11e . · · • menta dapprima lentamente poi più rapidamente, Si è v isto cosi come esistano resisten,ze indivifinchè, continuando a rarefarsi l 'ossigeno, giunge dttali \'ariabilissime, legate afla lor volta ad t1na un momento i:n cui il polso comincia a rallenpote11~a mag·giore o minore delle varie azioni au.t arsi : è questo il limite di tollera11za massima.· t o111qticl1e di a dattamento trespiro, cuore, YariaUn accrescime11to totale da r5 a 40 battute al mizioni p sicologiche , eec.), chè così debbono \ 7enire nuto con un rallentamento verso i 7-6,50 % Lii interpret at e le diverse variazioni funzionali che O. (pari acl un'altitudine di circa 9000 m.) è.. consi risco11trano a carico dei vari: apparati. siderat~ come una buona reazione.. Un aumento . • Si è notato inoltre come mentre per alcuni il • di battiti - ~uperiore a 50 al minuto deve co11sidelimite tnassimo di tolleranza si pote·va portare' rarsi come una reazione eccessi,ra . Tanto nel caso • • :fi.110 ad una tensione parziale di O del 6 %, corri... di reazioni povere co111e n~l caso cli reazioni ecspondente ad una altitudine di circa 10,000 m., cessi\ re i . voli ad _altitudini elevate debbono esi n altri questo limite era considerevolmente più sere scon sigliati. b asso ; e si potè determinare il limite medio di Come già la tachiicardia, così pure le variazion1 della pressione sanguigna stanno ad indicare altitudine al quale è poss ibile alla n1aggior P,arte come il ct1ore debba la,1 orare contro a11mentate di salire se11za pericolo. Questi limiti sono considerevol111ente abbassati da condizioni temporanee resistenze. Da numerose ricerche, sempre eseguite coll'apclel soggetto : stanchezza fisica, raffreddori, l'aver parecchrio di Henderson, lo Schneider sarebbe n1augiato eccessivaniente o dormito poco, ecc .

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S~ZIONE

PRATICA

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gi11nto a distinguere tre ti pj, a seconda delle differenti variazioni della pr~ssione sanguigna. . Nel primo 'tipo, che egli defirtisce come ottimo, la · frequenza del polso è moderatamente accelerata ; la pressione sistolica ·rimane invariata fino ' ad una tensione dell'ossigeno del 14-9 % (corrispondente ad uµ'altitudine di circa 2000-7000 m .) dopo di che la pressione sistolica gradualmente si eleva; tale innalzameuto non supera in genere i 20 mm. di Hg. Occasionalmente può avvenire un aumento della pressione sistolica al principio . dell'esperienza. In· -alcuni individui '.si è osser\1ato anche una lieve diminuzione della pressione si~tolica che si è nia11tenuta per tutta l 'espe- · rienza. La pressione diastolica è !invariata o di poco aumentata; giu· .. n ti a forti riduzion1 essa tende a diminuire, ma di poco. Un secondo tipo, molto freq11ente e che ~ ànche considerato come buo110, è quello nel quale la frequenza del polso è 111oderatamente.. accelerata. . La pr~ssione sistòlica aumenta gradualmente e , lentamente, mentre la' pressione diastolica tende.. a diminuire, anch'essa gradual.mente e. lentame11te; con ciò vietiè "ad~ essere "aument~ta . la pressione del polso. Di questo tipo sono appunto ' · le variazioni che io ho riscontr~to su me stesso nelle numerose esperienze praticate in aeroplano durante il volo. Lo Schneirler ammette chè si tratti di fenomeni di vasodilatazione prodottasi a1lo scop·o di din1inuire il la\1oro del cuore aumentato in seguito al 'in11alzam.ento della pressio11e sistolica ; io ammetto al contrari<? che si . tratti di una vasodilatazjone primaria, il C'UÌ esponente è la diminuzione (lella pressione• diastolica, ma il cui _effetto è l'aumento della pressione sistolica : non dunque_, seconcl.o me, diminuzione derla pressione minin1a in consegùenza dell 'aumento della pression·e massima, sibbene aumento della massima in conseguenza della diminuzione della minfrma. Il terzo tipo, reazione cattiva, è caratterizzato da una rapida e brusca caduta della pres~ione · diastolici!. cui segue, subito dopo, ·cadut8: altrettaato brusca della pressione sistolièa e bradicardia. Queste variazioni precedono di poco dei fatti dj lipotimia: è prudente quando si verificano queste brusche diminuzioni di pressione interrompere subito l'esperienza e somministrare aria pura all'individuo. Mentre in questi soggetti che male.-'sopportano altezze. elevate, i disturbi deila coscienza seguono immediatamente alla deficenza circolatoria., in quelli del primo e secondo tipo essi• non sono seèondari a fatti di insuf;ficenza Oircolatoria, ma dìpe~dono direttamente dalla eccessiva diminuzione ·della tensione di ossigeno _del sangtte che irro1:'a la corticalità; 11ei primi· il ri-

torno allo stato quo è lento a s tabilirsi, nei secondi, appena tornano a respirare aria sufficientemente .ossigenata, la coscienza le condizioni generali t01·nan~ normali ; i primi . infine tollerano male le altitudini ele,rate, inentre tra i secondi1 ,-e ll:e ha' di quelli che possono ragg'iung·ere rarefazioni massime pari ad altitudini eh~ si aggira110 intorno ai 10,000 m . • V~nnero pratilc~te ancl1e ~sperienze nella cameta p11eumatica o coll 'apparecçhio di Henderson allo scopo di studiare le e,·entuali ·variazio1ii dell'emoglobina; f}i usato l'emoglobiaiometrG di G9w·er1..Haldtine e venne prel~vato il ·sangue dal dito, dal lobulo dell'orecchio e dalle vene dei braccio. Nel i5 % degli indi'!idui fu trovato un aumento della Hb . verso i 6-7000 m.; era necessaria t1na permanenza cli 20' e · più perchè il fenomeno si rendesse e'ridente. Anche questa si · cleve considerare come un'azione di compenso . . analoga a qu~lla che si ha 11elle persone che sogg·iornano a lungo in alit a montagna. Interessanti sono · le pro,re fatte . in cardiopazjenti . In qhes ti, coll'apparecc.hio di He11derson, nell'evenienza di vizi val velari, i rumori si fanno più intensi tanto da ·rendere talora evidente un vizio che sarebbe p~ssato inosservato; inoltre anche in ca,si di individui in perfetto stato di compenso intervengono non raramente fatti ·di scon1penso. In casi di lesioni de11e arterie si ha forte ipertensione periferie~. Anche la te11denza alle aritn1ie si fa 1m aggjormente manifesta; anzi negli individui con deficiente conduzione si può a ddirittura determinare l'insorgere di uno .stato di fibrillazione. Con tale metodo in A:tneriea fu eliminato ancora il 5 % d1e gli indiviçlui gja sc~lti; simili risultati! concordano con quelli ottenuti con ugu?-le metodo in Ing·hilterra. . , Queste esperienze dimostrano , di quale i?nportanza sia per l' a-viatore il possedere un ?'Yl,iocardio perfettamente sano con una ottima circolazione del sistema coronario e · la possibilità di un'azione -vasom otaria perifer·ica prorita ed efficace . -~ffer­ ma Whitney che l'età optimu1n per il serv·izio in aviazione sia dei 20 anni, dopo dei quali ogni I· anno che passa determina co11dizioni meno fa·vorevol'i1: questa affermazione è forse alquanto· eccessiva, ma. parte da ttna visione, , seco11do me, moito giusta della questione".

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Riguarclo alle in,d,agi1ii psicolo,g iclie' Knight Dunlap fa notare co!l}.e le esperienze compiute rappresentano solò le coudi~ioni di un volo breve, 1na non 'si riferiscono a lunghe permanenze ad a1titt1dini elevate. Naturalme1:1te coll'apparecchio it1 parola possono solo essere stu.diate le varia(7)

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IL POLICLINICO

. zioni apportate sulle varie attività psichiche dalla rarefazione dell'aria. l\i!entre la memoria ' rimar- .. rebbe jntegra, i disturbi maggiori si• avrebber0 nella coordinazione sensomotoria e nell' atten~ione. Furono usati i comuni 1netodi di iindagin1, in pru.·te si'mili a quelli da t1oi u sati nei nostri TJffici Ps icofisiologici di "'\ viazione Militare:. metodo di Bourdon-Kraepeli11; tempi di reazione semplice,. tempi di scelta ecc. L .A. fa notare come il quadro dell'asfissia, per ciò che ·riguarda il punto di vista p&icologico, si.a simile a quello che si ha nell'intossicazione alcoolica acuta, e che, come in questa, si noti110 dei periodi di lucidità mentale assoluta., talora· anzi superiore a quella dello stesso individuo in stato norn1ale. Le deternunazioni f~tte non so~o complete data la dif:ficpltà anzi l'impossibilità di poter sagg·iare esattamente e replicatamente le varie attività psichiche nel breve tempo concesso dal metoclo della espetienza. È i·nteressante 1' osservazione . . fatta dall'Autore della coincidenza ,_dell~· preoccupazione con un innalzamento dellq. pressione sistolica, innalzamento che diviene notev9lmente persistente quando l'apprensione si tramuti. i~ vera · pàura. Come fa notare 1 A. · qùesti esperimenti oltreèl1è un'importa)lza pratica per ,] a scelta de- · gli av~atori, hanno forse una maggiore impo1·tanza per· gli studi ge11eralr d1 psicologia sperimentale. · • Le ricerche di psicologia sperimentale sono oggi un po' di moda nel campo aviatorio ed esse, forse per la novità che presentavano per la maggior parte dei· medici e per il reale profondo interesse che suscitano sé'mpre dei metodi i quali tentano di rendere percepibili ',e materialmente misurabili_tutte le più svariate attività della psiche umana, hann.o forse un po' preso la mano, rµi si passi la frase, 11ella ricer-ca di quel -complesso di condizioni ·anatomiche, :fisiologiche e p sichiche cui dev·e corrispondere I 'aviatore-tipo. La · questione a me pare che vada rimessa nei suoi veri termini. Il profilo psichico dell 'a·viatoretipo non si discosta che di poco da qu.ello di altre numerose classi che io considero del tutto affini: chauffeurs, macchinisti ferroviari, conducenti di tramway elettrici ecc., ed esso pertanto non offre alcunchè di specifico. Le emozioni, le difficoltà di manovra, la prontezza ed esattezza delle decisioni sono quasi ugualmente necessarie nei casi enUllllerati, forse anzi minori nell'aviatore in confro11to degli altri. Basta pensare per un mon1ento alla tensione nervosa di un ma ccl1inista che conduca la macchina di un direttissimo in una notte 11ebbiosa , coll'occhio s empre vigile ai seg nali che Ri i ntr avedono appen a , mentre il treno corre a cento chilometri di velocità , od allo ch auffet1r che j

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piloti una rapida automobile nel trambusto , ·orticòso di una grande metropoli: in questi ·}'attenzione deve essere.co11tinuamente vigile, la manovra continuamente e scrupolosamente esatta, mentre l'i11cognita di un peri~olo è sempre conti11uamente i1n agguato. Nell'a·viatore invece che piloti una macchi'tla sicura e non si abbandoni a g·iuochi di acrobazia, ii momenti veramente gravi 'sono rappresentati da'l decollaggio e. dall 'atterraggio, momenti certamente r.i'cchi di pericoli . e che richiledono al suo sistema nervoso la massima • con1C~1itrazione di tutté le qualità psichiche; ma durante .iil volo la manovra appare facile e sicura ed errori lievi di essa raramente apportano gravi conseguenze, Ì'attenzione non è coµtinuamente incatenata all'apparecchio, l'eventualità dell' incidente è minima_, Io per mio conto, confrontando le prime lezioni di pilotaggio ·dell'automobile con quelle d~ll'areoplano, eonfesso di a\1ere pro\·ato emozioni ~ preoccupazioni ben maggiori nelle prime che noD: nelle seconde. Naturalmente ciò si riferisce a v9li pacifici come quelli che, per fortuna, ·\Tanno ora ad .intraprendere gli uomini per .il loro piacere e per il loro ~nteresse, e non ai voli :di gu~rra pieni delle più svariate. e frequenti emozioni, e che necessitavano pertanto s+stemi nervosi che avessero J.e più svariate attitudini. E perchè io noJl venga .frainteso in un argomento. che gi~stamente appassiona tutti coloro che -si sono occupati di aviazione, mi preme· di ribadire il mio concetto: eseguire pure· te ricerche psicologiche, .ma dando ad esse il loro gi'u sto p~sto :in rapporto alle altre ricerche, ed estendendole. anche ai candidati affini : macchi' nisti, chauffeurs, ecc., in modo che non rimanga un -ingiusto privilegiio che _p ossa far sorgere od · accreditare la leggend·a che solo per fare l 'a,•iatòre necessiti posseder~ una psiche normale O• peggio una psiche ad hoc. . . •

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* * Per ciò. che riguarda ]e ricerche sulla f u,nzi on e 1

acustica e visiva poco di particolare ci offrono le conclusioni di Wilmer Berens e di Lewis. Quanto alla vista, mentre l'a~utezza visi, a, la visione dei colori, il potere d'accomodazione, la tens ione intraoculare, la f11nzione muscolare non subiscono variazioni degne di nota, al contrario ii1 molti casi diminuisce il campo di sguardo e si restringe il campo visivo, il che è considerato dagli AA. come un segno cattivo. Che tali dis turbi derivino da de.ficenza di ossigeno sarebbe dimostrato dal fatto che essi scompaiono con somministrazione di aria normale o di ossigeno. Per ciò che concerne I 'apparecchio uditivo non si ebbe a notare alcuna modificazione attribuib11e 1


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SEZIONE PRATICA

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a gt1asto degli elementi percettivi ; modificazioni · che diastotièa, lo ·studi·o delle ·v aria2ioni di essa e del numero d~l1e pulsazioni in varie condizioni, .si hanno solo in rapporto alle alterazioni generali dell'org~nismo altrove notate. Naturalmente di riposo, di lavoro, i'n posizione eretta od orizciò non ha nulla a vedere colle alterazioni anazontale è quanto noi sistematicàmente pratich1~­ tomiche fperforazione della :{llembrana, .emorra- mo: con t ali metodi io ed il collega Silvestri ab-· gie ..ecc.)_, che sono dipendenti dal semplice fatto biamo pot17to el~minare su· 3204 candidati il ~1 ,05 meccanik::o della decompressione e ricompressio- per oento.per de:fi.cenza cardiovascolare e 1'11,40 % per a ltre ma.lattie o deficel]Ze, contro uno scarto ne atmosferica. . . . del 14,44 °b per deficenza visiva e cecità de~ co/C _ . lori, dell'r,5q o/o per labilità vestibolare, dell'1,74 Quale valor~· d.0bbiamo dare alle ricerche ri- p.er cento per lesioni' dell;orecchio, riaso e golà, ferite? Certamente molte condi.zion~ alle quali è dell '1.,07 % ~er tempi di reazione troppo lunghi, sottoposto l'organismo dell'uomo in volo non del 0, 15 % per emozionabilità eccessiva (complesvengono affatto realizzate ~oll'apparecchio di sivamente il 46,10 % 4i scarto), e su 346 individui Henderson: cosi l'azione puramente meccanica esaminati per visite di controllo, con uno scarto d"ella depressione atmosferica .. che' ha ad es. indi- complessivo del 51,27 %, abbiamo eliminato temscu~ioili effetti s.u ll'organo c;!ell'udito, 1'azione del poraneamente ? de:finitiva1nente . il I5,l2 % per vento, l'a~ione dei oombi~menti di temperatura, cleficenza cardiovascolare ed il 16,60 % per altre , que\la del rumore talvolta assordante, l'azione ~n- maJattie ? deficenze, contro uno scarto del 3,86 % fine degli elementi di indole psichica, quali le per deficenza visiva e cecità· d'e~ color.f, d'el 2,8 % preoccupazioni di manovra e le possibili emo- per )abilità ' )estibolare, dell 'I ,87 % per lesioni zioni. l\!Ia l'appareccpio di I-Ie~derson realizza le d"e ll'orecchio naso e gola, dell'1 % per tempi di condizioni che. ~ noi ·appaiono della ma.ssima im- reazione troppo · lunghi, del o % per emozionabiportanza, quali quelle della ridu~ione dell'essi- lità ecces·s iva. , · geno e dell'acido carbonico; pertanto, pur .colle Ma per essere m grado dri. poter meglio giudi.dovµte riserve, le ricerche in parola vanno tenute care sopratutto degli speciali .adattamenti 'd i comr in giusto conto. penso è indispensabile insistere sulla proposta Basandoci su di esse e· sopratutto sull' espe- g1ià fatta dai nostri ttffi.ci di eseguire· ricerche sui rienza da noi .acqui~tata nel nostro servizio presso carididati sotto la. ·ca·nipagna pnéumatica è, cosà l'Ufficio Psicofisiologico di Aviazione 1"1ilitare di ancora P.iù inJ:porta1ite; durante · ii 'VOLO: dòpo · • Roma, noi ci schieriamo risolutamente con _co:- uno o due voli di allenamento, allo scopo di eliloro i quali attribujsrono· la niassima . i1nportan,- • · minare :il fattor e emotivo delle prime impressioni za, per la scelta dei candidati al.l'a'Viazione, a.lle il ·' cui apprezzamento non può. a.v~re alcun peso · ottime condizioni anatomiche e funzionali dti sulla determinazione qelle attitudini · future del ~ari apparati, e primo tra essi, dell'appa'Yato carcandidato·, si procederà ad un volo fin v~rso .i dio'Vascolare; è il éuore infatti che deve compiere . 5000 m., esam~nando il contegno generale delun superlavoro -per sopperire durante le brusche l'~ndividuo e le variazioni del polso e delle presvariazioni. dii tensione dell'ossigeno e .dell'acìdo sione .s1a sistolica che diastolica, così prima; "co. . . carbonico (dovute alle ugualmente, brusche · va- me durante· e dopo i11' volo; la sal i1ta, dovrebbe esriazioni di pr:èssione atmosferi~a) alle deficienti . sere rapida, poi andrebbe mantenuta la linea di condizioni di l)Utrir,j_one dei tessuti, è ai vasi in- volo per un ·p o' di . te1npo, p~r eseguire infine :fine che spetta, secondo noi, il compito cli deter- una discesa anch'essa rapida e possibilmente a . mi·nare ,i meno solleciti ma più duraturi feno- spirali Stl;'ette, col che si avrebbe anche il. vanmeni di adattamento e dii compenso, che tendono .taggio d·~ poter saggiare praticamente la funzioad àlleggerire .il cuo;el del suo· lavoro eccessivo. ne vestil:5olare . . N~turalmente . tali indagini verQuando tale funzione cardiovascolare si manfen- rebbero migliora~e quando fossero trovati altri ga buona, e gli scambi nutritivi vengano .ad es- metodi di ricerca che offrissero garanzie di ·esatsere normalmente assicurati, 'non vi è alieuna ra- tezz~ e di! praticità in volo. . \ gione perchè .i vari centri nervosi e gli altri L'aver noi tanto insistito sull'importarµa delorgani n,on funzionipo anch'essi con og;ni rego- l'esame gen~ralè, compreso naturalmente il silarità . ." .. • sterna nèrvo~o, e -degli org·ani interni,. non esclude I metodi da noi adoperati, nei nostri Uffici, per l'ìmportanza degli altri es.ami,, specie della junlo studìo della funzionalità ~ardiovascolare sono zione . 'Vestibolare, della ..funzion e 'ViSi'Va, della ' . quelli· di uso corrente: un accurato esame ohfu,nzione · uditi'Va e nasale, e dell'esame psichico. biettivo integrato se del caso da un esan1e radioQuanto a quest'ultima· ci riportiamo a quanto logico, la ricerca della pressione. sia sistoli'Ca si è detto più ~opra: c·4 e non s1 perda cioè il '

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punto di vista dello speciale problen1a che ci non trascurare una terapia chirurgica i cui t.eoccupa, dèll 'idoneità al pilotaggio, evitando la 11efici effetti 'in casa di appendicite non possono ingiustificata tendenza di imporre tale · predomi- essere dt1bbt. nio alla parte psicologica da tra~formare quasi 1° L'anamnesi individuale ha un certo ,·agli Istituti deputati all'accertamento dell'idoneità lore per la diagnosi dell'appendicite cronica. Per all'aviazione in centri di studi di psf,oJogia spequel che riguarda i disturbi gastrici accusati dai ri1m entale. -pazienti bisogna osservare che sfortunatamente Due uìtime parole su una i1npor-tante questio- essi non sono sempre i 1nedesinù. L 'A. li conne attinente all'aviazione, sulla cosidetta malat- statò ·nel 43 % dei casi. ~1olte volte . per la loro ' . tia degli aviqtori. Per mio conto ritengo non esi- croni~ità e periodicità ra$somigliano a quelli delsta affatto ·alcuna nialaltia o sindro1ne tJropria 1'ulcera gastrica : · 1e coliche g~striche durano per . . degli a'Viatorj : ciò che io ho potuto o.sser':are in settimane e mesi seg~ite da giotni, settimane e essi sono state solo sindromi· banali di qeperimesi dii remissione o anche da scomparsa <li mento generale -o di esau.l j.men·t o nervoso. L 'avia- og~ s intomo. Si ti:atta di up dolore brucia11te zione, arma nuova nella guerra attuale, seguendo all'epigastrio o all'ipocondrio destro o sinistro, le liete sorti di ultima nata è stata forse alquanto il quale si manifesta da una a quattro ore:. dopo e enfa.nte gatée , tra le armi sorelle; -ciò è stato. i pasti ed è accompagnato da eruttazioni, rigur• un bene per la 'nostra guetra, nè dobbiamo la- giti e nausea. Questi fatti sono dovuti ad una gnarcene; ma oggi che la guerra è finita possia- ipèrcloridria riflessa. In un gruppo più piccolo mo dire con tutta coscienza che se si fossero . di .casi si ha una sintomatologia analoga a quella esaminati 1 con uguale ricchezza di mezzi e mol- della g~strite con un senso di pena subito dopo teplicità di indagini· tutte le infinite categorie i pasti, un senso di pienezza e di distensione 11·1a dei combattenti, avremnio forse trovato con mag- , non un dolore, eruttazioni, rigurg'iti di alimentil. gior facili una malattia od una sindrome pro.. In questi . casi si ha ipoacidità, ma molte volte pria del mitragliere, del fantaccino, dell'ardito, deve esser prèsente un pilorospasmo riflesso. del medico d~ battaglione, magari ancbe dell 'uf- Quando i detti disturbi .g·astrici sono accusati ficiale addetto alle carte dei Coma11di, che non il sospetto ~i appendicite cronica è già giusti· dell'aviatore . ficato,' ma una diagnosi esatta non può essere formulata prima di avere ricercato altri sintomi. E 1a_maggiore difficoltà diagnostica sta in ciò che le lamentele dei pazienti circa i disturbi ga, 's trici sono tanto insistenti che l'attenzione del DIAGNOSTICA. •. 'medico è tutta rivolta sullo stpmaco. • , ·su '. 71 casi .esaminati l'A. trovò presenti i do.La diagnosi dell'appendlelte cronica. lori addominali in 25 casi. Talvolta il dolore (W. FICH CHENEY. A~ner. f ourn. Med. ·Sciences. era nettamente lòcalizzato al quadrante inferiore Ottobre 1918). destro, c·o stante o ad accessi; talvolta era dif• La diagnosi dell'appendicite cronica presenta fuso a tutto l'addome. Può essere un senso di molte difficoltà perchè. mentre da. 't1na parte le peso, di distensio~e, di vaga dolenzia aumentata sue manifestazioni sono molto varie, dall,altra dai sobbalzi o dagli scuotimenti come nel cavalessa ha una sintomatologia analoga ad altre af- care o nell'andate in automobile. Può dar .mofezioni. Semplici sofferenze .riferite come disturbi lestia per molti giorni, può anche scomparire gastrici, indigestione o dolori addominali posso- per molto tempo. Talvolta i sintomi dell'appendicite cronica si no essere 1'esponente di un'append1cite cronica, che d'altra parte può manifestarsi anche ed esclu- manifestano in parti del corpo lontane dall'apsivamente con cefalee ricorrenti, con deperi- pendice. Cosi in sette casi l 'A. tro"·ò come unico mento generale, con sintomi ' persistenti molto sintomo -soggettivo la cefalea ed in altri tre una vaghi, come difetto di energia, incapacità. al , notevole astenia. Molto probabilmente questi felavoro, :fatti che scompaiono con I 'appendice- n0meni sono in rapporto ad aut9-intossicazione ctomia. Oltre a 'ciò è bene ricordare che sin- .determinata da stipsi a sua volta provocata da tomi analoghi· a quelli dell'appendicite cro- aderenze. Comunque è certo che i fatti erano in "" nica possano esser dati da affezioni dell!i ci- relazione col processo appendicol~re perchè scomst efellea, delle ovaie, delle trombe e, dei reni. parvero in seguito all'appendicectomia. La stipsi è un disturbo troppo comune perchè Le difficoltà diagnostiche adunque sono molte possa avere un significato diagnostico per l 'ape notevoli: tutta'\.~ia un accertamento esatto t sempre necessario da una parte per non ricor- pendicite cronica. Le due condizioni sono spesso rere ~d inutili inten-enti curativi, dall'altra per associate ed è difficile stabilire il loro rapporte>

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S.EZIONJ PRATICA I

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di causa ed effetto, per quanto non è escluso che possano al,Ilbedtte essere seco11dar'ie · ad ·un prolasso del cieco e del colon con ristagno del loro contenuto. La stipsi cronka può essere doyuta a difficoltà meccanicl1e opposte da aderenze prodotte dal proce~so infiammatorio appendicolare, ma può anche essere dovuta, e ciò accade più 'spesso, agli stes~i fattori che hanno alterata l 'aippendice. In ogni storia di affezioni dell'apparato digerente ha una importa1l.za notevol~ conoscere sè precedentemente vi sono stati accessi dolorosi • nell'addome, che possono essere dovuti ad una , infiammazione acuta delliappendice. Questi . aclontani, tanto cessi possono essere unici e molto • che son~ anche diµienticati dagli infermi, o possono essersi ripetuti in forfua leggera ·. di. tanto in tanto in rapporto ad esacerbazioni sub acute del procèsso app~ndicolare : G"éneralmente tali fatti sono interpretati come dovuti ad avvele, namenti alimentari, ad infiammazione degli intestini, a coliche intestinali banali e non sono ·messi in rapporto con i conseguenti o con.comi- · tal;lti disturbi cronici della digestione. Nella . stor.ia dei pazienti esaminati dal~'autore precedenti attacchi appendicolari acuti· o subacuti fu- . rono registrati in 3i casi; mentre gli altri 34 infermi non avevano avute 1nanifestazioni acute. Il sigftlficato di questo fatto sta in c~ò che I 'appendicite cronica pJò esser.e cronica fin dal prin• cipio e che una manifestaziQne acuta non è sufficiente a stabilire la diagnosi, nel senso _c]J.e essa può costituire la riacutizzazione di un p·r o:', ' • cesso croruco. In generale i dati anamnestici ed i disturbi soggetti,~i non hanno mai un significato decisivo, perchè noti sono èaratteristici ed hanno grande variabilità. 2° ! ,segni fisici neppure possono da soli con, durre a conclusioni decisive. L'esame fisico niet- . te in. evidenza fatti imp·o rtanti per la diagnosi . più frequentemènte cli quel che non fac_c ia l'anamnesi, ma spesso i fatti obbiettivi e quelli soggetti vi non concordano o non sono s~fficienti per una diagnosi certa. Il reperto· della palpazione addominale ptlò essere più o .m eno definito. Si ·può trovare nel.__ 1'area appendic0lare una massa palpabile varia· 1 per volume e per consistenza, simile ad un pugno, o ad una salsiccia, più . ad un uovo di pollo . o m~no sensiqile alla pressione. Ma l 'esperlen~a insegnil che questi sintomi sono molto variabili. Cosi può accadere che alla palpazione non sii tro'% nessuna massa ed :intanto jl ' paziente accusa dolori intensi quando si .esercita una pressione sull'area dove trov~si abitualme.n te l'app~ndice; i

' la e ~o spasmo dei mus~oli addominali sul quadrante inferiore destro può essere in gra·. do talè da imp~clire la palpa~ione di qualsiasi massa sottostante ; può darsi anche . il caso che atl momento dell'esame non ci sia nè massa nè dolore, che -possono invece e~sere prèsenti ~n al· · t-ri momenti·. È a.nch~ ben noto che. il 1dolore può essere iocalizzato $Ul colon ascendente in alto 1 in modo ' 1da far sospie ttare un'affezione della cistifellea, . o . in basso nella regione inguinale in . ruodo da far c~ncludere, qualora· si tratti di donna, per un'affezione pelvica. Su 71 pazienti 6z . , presentarono segni fisici definiti ncll'area app~ndicolare, 1na in 9 non c'era akll;n fatto 'che facesse pensar~ aci un pròcesso jnfiammatorio cronico. Su ·6 di quest~ ·p azienti all'intervento chirur~co ·ed in ·uno all'autopsia &j potette ·dimostrare la .esiste.n za di un'appendicite cronica; gli altri due non ·si feeeto operare e sono ancora • in vita. Per spi:egare questi reperti semeiologi.ci ne~a­ tivi bisogn~ considerare quanto appi:,esso -: 1° quando ! 'appendice è situata dietro il cieco. stabilmente legato ad essa- pèr aderenze, si dovrebbe paiparla attraverso la P•rete addo- . ' minale ed il cieco, ·e ciò di regola è impossibile; , ' 2° .una delle" forme . di appendicite cronica .. èhe dia più disttubi riflessi è il tipo atrofie© ed ...... obliterante, ed .in essa l'appendice è raggrinzata e nascosta fra le aderenze, per modo che tiQn E>siste ·nessu11a massa palpabile; • .3° la ..infiammazione appendi,colçtre . al momento dell'esame può essere quiescente e quiridi non può ·dare alcun segno fisico,, ~entre i sintomi riflessi localizzati allo stomaco ed · altr~·e persistono ,e sono molto molesti; ma più o 1ueno · presto può vèrificarsi ~na esacerbazione eil a_llora i segni locali diventano perfettamente definiti'; 4° nei casi nei quali sj hanno sintomi a ca- "' rico dello stomaco un sussidio dia&=nostico ddl un ~ certo valore è dato da11 'esame · del succo, gastri- ·. · co. Non c'è un reperto car~tteri'stic? dell'appen• dicite cronica, ma in questa malattia. è molto co• mune . la ipercloridria. Per modo çhe questa può .. avere valore per la'" d.iagnQsi d·~ appendicite, solo quanao coésistano altri s~gni di questa . affe- .. . ' . z1one; · .. 50 jl valore del1'esame .."1'adiologico per l'ac- . certamento cliµico dell'appendicite cronica . non è oo-eneralmente riconos·c iuto. · Tuttavia sembra . . certo che esso è un buon sussidio di agnost1c~· che in molti casi non pùò essere trascurato. A parte il fatto che l'esame radiologico può esclu- . dére la esistenza di altre affezioni ·simulanti la appendicite (ulcera gastrica e duodenale, ecc.), da esso sii po'"SI§ono avere anche reperti positivi, ~ssia 1

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mettere in evidenza a.derenze, irreg6larità del come .s i ha nella deglutizione _ si faccia ri.seni lume del . cieco, allui1gamento o iµspessimento tire su questo ·punto che è unà zona di n1inore dell 'appendiieite, ècc. resistenza. Infatti, qui vi, a il 'unione del ·faringe Lo .scopo cli ogni diagnosi ' è ' un trrattamento " toll 'èsofago, esiste une: f ossett~ detta appuntp .razionale e questo, quando la diag11osi di ap- · cc fossetta esofagea». r pli.mi sintQllli elle si a\.-P1~ndicite croni~a è _s icur_a non .puè ess:ere ·che , vertono sono ·una sensazione come di ç~rpo estral 111~ervento chirurgico. ~a olti:e Ja sicurezza neò e di costriZiione, nausea e difficoltà a dedella diagnosi ocèorre avere la certezza che i' di· ' ·glutire. A . questi sintomti. segue più tar<li il risturbi ' aicèusati siano' tutt~ o 1in parte in rap.potto - gurg1to · -' a~ .m~co e cli cibi indigeriti. T'J.tfi quecon l'iaffezrone dell'appendicite, e che la rimoziosti dis~ur.bf conduco·n o i.n _generale i ,malati p-rone ~i quest3: dia 'la salute_. ~l pazìei1te. gre~&ivament~ a · uno stato . di denùtrizione, che .. \. • DR·. nei 35 casi del It1dd raggiuns~ una perdita di · p~s.o media. di 9 kg. ~'età media alla qual.e eo. . . minciano . ·questi clist~rbi è cli · 35 anni. La diaCHIRURGIA. '. , ' gnosi1 si fa bas·e all'èsame coi raggi X e col• I diverticoli· esofagei. ' l'·esofagos·cop±o. Talvolta, in ,caso di grossi· di(S. Iunn . .S?ttg·ery·, Ginecology a.'Yid Obstetrics . vert icoli, si può nettamente p.a lpare sul collo la · . · tumefazione. L' A. · .insiste s ulla necessità . cli riagosto. Igr8). mett~re ' i malati rin condl.ziojli generali buone dii intervenire. Non crede ne'cèssaria la. oo-a. . . . . . . L 'A. fa anzitutto una · distinzio11e fra dilata- pri:ma strostomia . Basta in generale alimentarli con zioni e divert icoli dell'eso~ago. Nelle pri1ne· sonq interessate .tutte le' tonache dell 1esÒ'fago, nei di- . .una sond_a g~strica d rettale e con ipodrermoclisi . ~e l~ sacca del diver,ticol'o è piccola,, e comuniica v·erticoli invece sono la mucosa e la sottomucòsa chè farino erJÌia· attraverso la liiUS<!olare. I dive,r- ' _coll'esofago p€r mezzo 'di una ampia apertura, .. delle dhlatazioni con grosse sonde saranno per · t.i coli si pòssono dividere etiologicam~nte in ·di"~erticoli : · da trazione e da · pres.s5.one. ·Le cause. lo più sufficienti ad a ll.eviare le sqffer~nze dei pazienti. In .c~o dì diverticoli ·"più grossi, il . ~iù com·~n! dei. diverti~o~ da t~a75ione _ son?: le linfoademt1 penbron~htal1 (specJ.almente a sini- trattamento salvo speciali ·controindicaz.{oni è chirurgico. . , .str.a) . e le affezioni della pleura~ ·del polmone, • Bevan ha desçritto recentemente un s uo medella ti'i:oide, del mediastino e- delle verteb~. In todo che consiiste ~el chiuder.e il saçco per lnezzo tutti q\les~ti .c asi si possono formare delle aderenze, .. che eserci'tando. una trazione S U uno o ?-i una serie · ~i suture a bqrsa., e di spingerlo • · _par~cchi punti della parete ,esofa~ea , danno \uo- nel lume· dell'esofago dove si atrofizza e cade. g·o a uno o 1p arecchi diverticoli'. Brosch osservò , .-Q.uesta- operazione ha il vantaggio di eliminare· qualsiasi pericolo di i·n fezione, non aprend9 cl1e l'esofago è circ9Iidato da ogni parte .da foresofagea . .·E~cid,ndo. il· sacco- anche se mazioni· resistenti, eccetto che in cortispo ndenza la· mucesa: . . . . \ . non s~ riesce a non 1nqu1nare 1 ,1 campo operac1i ttn piccolo spazio situato fra\ l'aorta e il brontorio, 1con gran facilità, nei· mo,1im1enti di degluco sinistro (ca. vo J:>ron.co aortico), e pensò che si . ' tizione, si producono delle soluzioni cli contipotesse formare,. in quel punto, una estra:fiessione • della parete dell'esofago, a .causa della mi11ore · nuò fra u~ . punto di .sutura e l 1altro; specialresistenza che la sostiene. Le Cbunt ha osservato 1D.ente a causa della laceràbil).tà dei tessuti ' che • tre casi che· si poetebbero includere in questa formano la parete dell'esofago. L 'infìezione propagandosi naturamente al mecategoria_. Il diverticolo da ti;azione in generale diàstino è una eventualità molit o grave. In casi , .non dà alcuna sintomatologia, perchè tròvandosi " quindi di sacche ~on eccessivamente grandi, 11 per lo più il fondo più in alto dell 'orificio di inIudd ritiene 11operazione alla Be1·an l'inter,·ento g resso, , -1ene in1peè.ito qualsiasiaccumulo di cibo • di elezione. Ma' qua]ora si abbia a che fare con e di muco. • • • Raramente accade che per l'ubicazione del sacco diverticoli che discendono fino nella caYità toracica, 1' A. consiglia l'operazione in dt1e tempi c1ttesto .accumulo .possa avvenire.' In questi casi, al fattore trazione, si aggiunge anche un certç secondo il metodo di 1'1urphy o quello di C. H. Mayo. grado di pressione dall'interno dell'esofago. Quest'ultimo consiste nel disseccare il sacco e I di,1erticoli da pressione sono molto più Irenel portarlo fuori dalla ca,•ità toracica se11za qt1enti e la loro patogenesi è ancora oscura. Riesciderlo, e qttindi nel s uturare i bordi dell •incitro\""a ndosi tutti J1ella regione cer,·icale al lato sione cutanea al c9llo <1el diverticolo, lasciando opp osto della cartilag1 11e cricoicle, è probabile q11esto fttori. Dopo dieci o dodici gior1ù si puc) èlte un aume11to dello. pressio11e en(lo esofag-ea . 1

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SEZIO~

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PRATICA

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Spolvefini, della Clinica P·edi~ttica dr Roma e direttore delle consultazio~i niuni.cipali dei lattanti, mettendo a profi~to un abbonda:ate material~ di studio, ha v.oluto studiare su 900 piccoli sogg·etti il modo di compo~tarsi della ·tubei-coldsi lat~nte ed in Tubercol.osi, fascicoli IX e X I918, porta il contributo delie su.e inda<Jini ese. o gutte con rigoro$ità di metodo ·,~ con fine criterio scirentifico. . '· Per la ricerca diagnostica lo Spolverini si è servito in .prima linea della prova bioloò-·i ca . . • , e poi di quella radiologica · oltrechè dello ~~a­ ' me obif!ttivo': la cutirreazio·n.e veniva eseg11ita PEDIATRIA. di r~gola in tutti i lattanti dai 3 aii 12 m esi e' che · fossero in condizioni soddisfacenti di sa Sulla tubercolosi .lateQ,te nel poppante. • I lute, e se era posi ti va veni·va ee;eguito anchie La tu?ercolosi · nel pop~ante nei tempi pasl'esame radiolog:ico del torace pi · studiare la ' . sati era ritenuta assai rara e se1npre di diffici1ocaliz~azione della affezione. , lissima di·a gnosi 'data la defiaiènza dei si11tom-i I"'~ r~azioni biologiche . su · 900 lattanti · furono · fisici rilevabili iche ab1tualmente l 'ac·compa<TÌla0 positi·ve in 63 casi, vale a dire con t1na· percenno: comunque p.ressochè impossibile a dia<Tno. b _tuale del 7% : ·di questi 63 lattanti, 8 erano dai stiearsi_ la forma detta laterite. 1. recenti pro- · 3 ai 4 mesi, .22 dai 4 ai 6, 33 dai 6 ai 12. gressi della radiologia e pi t't ancora éLella bioLe indagini anamnestiche e cliniche . pure e~e­ logia hanno fornìto nuovi e s icuri elementi per g~ite non solo su i genitori n1a ~tti collaterali in , allargare considerevol1nè11te il campo delle con quasi la m assin;ia parte d.ii çasi 4auuo di mo- . così lo ~tudio statazioni cliniche, per1nette~doci \ . strato che nello ambi~nte fajpiliare dov~ viveva non so1o . delle lesioni iniziali e 1dellè lesioni il lattante · esisteva un focolaio di tubercolosi · leggere m a anche clelle forme lat~nt'i, prima e che l;i maggior parte. delle fa111ig·lie ·dei bamappena sospéttabili ed .i nvece tànto importanti. bini studiati viveva in unica. camera éLi abita- . Le recenti numerose ricerche eseguite n.el zi'o ne .(in cui talune ·volte si mangi.a,ra e cucipr1imo triennio di vita dai vai! autori con i nava), priva di aria. e di luce e sovente s~orc:a I mezzi di indagine anche più fini ha11no con· é· lurida . corde.m ente dimostrato che le localizzazioni cliLe madri di questi latta 11ti .con i~eazione po.- , · niche più fneqt1enti, anche nel lattarite, del ba:. · sitiva in quasi la m et à dei casi ave·vano una cillo di Koch, a differenza di quello che avetà· dai 20 ai 30 anni, i11 un terzo <lei casi dai viene negli adulti, so110 le glandole · tracheo30. ai 35 t7d in un quartci dai 3§ ai 40; 11ella . e peri-bronchiali in pr11na l.inea e poi le m~se11 .. met à dei casi erano plu1'iparre. . ' tericJ:e ~ da questa localizzaz)one primiti~Ja il In quanto al sèsso del lattantè lo Spolverini,, bacillo può diffondersi, .anzi spesso si diffonde, pur facendo presente' come durante il primo ma può anche restare latente. ~lll).O .le condizioni di vita sono identicì1e nei A nessuno pl,tò sfug·gire 1'interessè grandismaschi e nelle femmine, ha potuto notar~ una simo che hanno il medico e l'igienista di poter gi_u ngere précocemente alla diagnosi di tuberco- · certa predisposizione · del sesso mas.chile (2 / 3} ed in quanto al. g·e1iere . di ailattamento ha conlosi nel iattante per varie ·ragioni e tra cui due statato che circa il doppio . appartengono a quelli prevale~tì : .una individuale potendo la forma • allattati con allattan1ento misto a confronto ai locali~za.ta gua1"ire anche col semplice tratta:. qu.elli '· ad .allattamento naturale .. mento .igienico; 1'altra socia'ie, poichè oggi la • • In 21. lattanti nonostante sicuramente tubertubercolosi si può dire una 1:llalattia emi11entecolizzati l'accrescimento si è · Ìnant·e nuto . fìsiomente pediatrica, in qua,nto ,iche la tuberèolosi , ' logico ed insieme anche lo · stato generale si è · dell'adulto nella 91assin;ia parte dei casi non è altrç> che l'effetto di una' autoreinfezione in se- .m ostrato btiono (la ,m età ·di . que~ti . bimbi stava ad allattan1.e:Q.to misto) degli altri 42 con ~cere-· ... . guito a cont~gio contratto sino dall '1nfanzia. . sc~mento deficiente s olo ro er~no allevati .con L~ diagnosi precoce nel poppante nel quale, .... . • allattamento misto e 6 con l 'artificiale . gli altri elementi dii giudizio sono infidi e spes so ' ' L'indagine radiologica del torace h a dimostramancanti 'come è lnancante l'esame · batte riologico si può ·fare con le ricer~he biologdiclie coa- ,to l'esistenza della' lesione ,delle ghiandole, in i specie qt1elle ilari, n on diagnosticabile obiettidiuvate <lalle radiologiche. çi.sportare il sacco e ripiegare i margini nell 'eso,, fago. Per compiere questo secondo tempo non vi è bisogno di anestèsia. · , Il Iu~d nei suoi 35 pazienti. ebbe dué moi;ti. Si .trattava in ambedue i casi di individui vecchi e in condizto.ni' generali molto scidute: In due altri ebbè una recidiva·. Egli ritiene· che pratica. mente coll'operazione alla Beva11 o alla' Mayo la mortalità sia . nulla. • M . A. , .

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IL POLÌCLINICO

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,-amente, con una per~ntt1ale. sup~rante la metà fermo diceva di 'stare be11issimo mentre non sapeva identificare le persone che gli sta,-ano atdei ' bambini osservati ed ha · fatto constatare torno ; alla fine · della terza giornata appari ,-ano conie le più colpite l~ ghiandole 1~ari d.i destra, delle ide~ delir8:nti ed al quarto giorno l 'ammeno quelle di sinistra nel qual caso 1'affezione malato entrava 1n coma. era bilaterale. · Notevoli erano i dis turbi della mobilità · con- • ' ,Da queste constatazioni · lo Spolverini conclu- / trazioni ·tonico-cloniche d~ll 'arto superior~ des~ro, si osservavano sin dal terzo giorno e conde per:· una energica profilassi antitubercolare . terupota·n eaillente si aveva emissione . involonta- · individuale e sociale nel primo anno di vita . ria di feci e di urina. Al quarto giomo .invece I allo scopo non solo di evitare nella maggior il ventre _diventava fortemente meteorico, l'avo parte dei c_a si .il contagio . ma anche, una volta· era elliuso,· si avevano tutti i si!lltomi di ritenzione fecale '.. qa paresi · intestinale. . questo avvenuto, di in1pedire - sia l'intervento di ~ra anche evidente- una paresi della véscica nuòve infezioni che il generalizzarsi di quelle la quale si palpa\'.~ abbastanza tesa e ripiena esistenti' allo sfato latente. . di liquido. · .· · L}orina · estratta col catetere era di aspetto L'attu.azione dei niezzi più adatti p~-r difentorbido·, .rosso-arancio e conten,e va albumina in dere il lattante dalla ttfbercolosi è uno dei pro· notevole .quantità. blemi più difficili ed è il più inter~ssante per Non fu pos~ibile per ·mancanza di mezzi di la lotta antitubercolare che per . lo Spolverini praticare · altre indagini. \ _. All'esame dell'addome prima che il meteori- · deve basarsi · sui ·~eguenti ben noti principi: smo fosse dì alto. grado si riusciva a palpare r) Il bambino non nas~e tubercoloso; invece l 'estremita inferiore della milza la quaJe appatale può diventare perchè contagiato d'o po la · riva di consistenza molle, elastica. Il fegato era • nascita. nei limiti normali. N ulla a carico del sistema rèspiratorio. 2) Il .contagio è sopratutto familiare, qùindi Circa l'apparato circolatorio notavasi un lieve I ~ la tubercolosi di esso è éV..itabile a .... condizione aumento dei diametro trasv ersale del cuore,; i di allontànarlo dall'ambiente .infètto. toni erano un po" dèboli. 11 polso alla radiale • 3) IJa percentuale dei baJ:Ilbini tuber~olosi era frequente, piccolo, compressibile. aumenta con -l'età : dunque l'iallontaname1ito, Tutti questi fenomeni si mantenevano costanti fino al sesto giorno Jn cui avveniva un improv·. perch,è riesca efficace, . de\r~ es;;ere effettuato . il viso e benefico cambiamento del quadro clinico. pi\1 presto possibile. La t~mperatura si abbassava di qualche deci4) Bisog~a organizzar~ la ricerca. nelìa città mo, r1iappariva la coscienza. ·L'ammalato pareva si .svegliasse da un lungo dei lattanti nati in ambiente infetto. sonno; non r.icerda\1 a nulla ~i quanto si erà 5) Occorre realizzare il ricovero ed il sogsvolto in lui ed attorno a lui, accusava un senso giorno dei medesimi' in pouponnières istituite · , di g;rande prostrazione generale di . forze. i.n aperta · campagna s~leggiata ·con sorveglian..Za Le funzioni intestinali ridiventavano normali; medie~ icost:a,nte' e con la garenzia .d i UJ11 buon si avverava ·emissione di notevole quantità di 1 allattamènto naturaie. ) . feci. L'orina· veniva emessa volontariamente, conte.. g. g. neva a;icorà albumina ma in minor quantità. ,, ' Nei giorni · "Successivi·· la temperatura andava • progressivamente e rapidamente abbas.saindosi. Tutte le alterazioni organklie scomparivano ' ·OSSERVAZIONI' ·C LINICHE. residuando solo, una notevole depressione organica , la · quale lentam~nte dileguavasi.. I

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Un caso

d~nfluenza

a sindrome nervosa. .

per il prof.. ANDREA TOMASELLI docente di patolog·ia 1ned. nella Un~v. d i Catania. •

Fra i numerosi casi d'influenza da me os.ser\"a ti uno ha presentato una sintomatologia • non comune. Si trattava di un e-iov·ane di ann.i 20. Nulla di notevole nel gentilizio e nell'anamnesi personale. '-'

L'ammalat-0 veniva bruscamente colpit9 da febbre elevata . . (40-41°C) preceduta da lievi brividi di freddo j nessun disturb.o soggetti, 0. Circa 48 ote dopo l'inizio della elevazione termica comincia,~ano ad apparire alterazioni del sistema nervoso, alquanto gravi. Lo stato della coscienza era anormale ; l 'in1

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Il caso <la me riferito a·v eva dato. ·luogo ad errori diagnostici specialmente verso il quarto g·iorno di malattia, quando l'infermo aveva assunto lo stato tifoso. Tutta,1 ia il modo d'insorgere, l'analisi dei singoli sio.1tomi face\t·ano esclu-dere • la inf[ezione tifoidea . Più difficile era. la diagnosi differenziale con una febbre 1nalarica ad andamento pernicioso, t anto più c'he l'infermo dimora ..:a iin luogo malàrico ed i 1nezzi per la 1icerca del parassita 11el sangue ci1-;colante manca,rano. Tuttavia agli ' effetti della cura trattandosi di un malato con g ra\ e alterazione renale, l'aècertamento diagnostico merita,·a l'esame più coscienzioso. r~ 'assenza di altre febbri sofferte precedente1nente e sopratutto la consistenza molle ~ella (

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pur' con sintomi rilevanti, non ,.i fu .complicamilza la ·quale era anche poco ingrossata, renzioUie alièuna. • devano poco sicura la d·i agnosi di infezione pa'lustre. Allora ne rdsulterebbe: immttnità assoluta no, relativa certamente t . propriio pa.ragonabile a Restava infine a considerare se l'alterazione .. . renale non fosse stata la lesione \alla quale biquella che dà la vaccinazione an~ivaiolosa, per sogna·v a subordinare tutti i sintomi'. Però la la . quale, come ·p er ogni altra, sicura nei suoi scopi, non 'possiam9 però 'ancora fissarne scienrebbre .elevatissima, la qttantità giornaliera quasi normale . dell'orina non .giustificavano pienamen-· tificamente, nemmen9 con approssimazione, un termine. A'nche ·per l'influenza sarebbe :Solo aste tale ipotesi. La d·i agnosi di influenza pareva la più ac.oetsddato una minor facilità ad ammala~ne ed una tabile, talchè il malato yeniva curato senza ..alprognosi fausta · per quella .minoranza, che ne è .çun uso di sali .di' chinino e la malattia in circa colpita per la seconda volta. dieci giorni perdeva tutta 1~, gravità permetten. Come icorollario si dedu.ce quindi · eh~ pure per do all'infermo di riàcquistare la piena salute gli immunizzati di influenza devono valere tutte dopo altri pochi giorni. · . le precauzioni consigliate e diffuse con molta Ho creduto non priva di interesse l'esposiopportunità durante la r-ecente .epidemia: pre. zione · di questo reaso clin:ico perchè nell'attuale cauzioni e misure i_g ieniche che i popoli evoluti -epidemia influenzale la forma -nervosa è ·~tata dovranno eseguire non solo nell~ occasioni ecrara mentre è apparsa molto frequente quella re- . cezionali, ma correntemente. spira~oria e lieve quella · digerente. ' Fra le precauzioni annovero quella dell'-e scluDicembre 1918. sione degli estranei· dagli Ospedali per la prima volta realizzata ìn maniera così pre.cisa e pronta, si può dire, in tutto il mondo. Fu invero un °fatto notevole: è da augurarsi _eh~ le Autor}tà San~ta­ rie vi con~inuino a dar mano per qualunque al• larme di qualsiasi g·enere e dt qualsiasi entità. Sull'immunità e su eerti provvedimenti pròfilatticl I fantlli1ari vanno in , certo qttal mod.o forzatamente persuasi che l'Ospedale non è il lu9go per l'influenza, dove ..... si muore. D'altra p arte tutti color~ ~he • per il dott. V. E. OvAZZA hanno•fatto· vita d 10spedale sanno quanto pochi medico municipale di .Roma. scrupoli i visitatori abbia~o mettendosi a contatto Il copioso contributo, portato da osservatori --· per malintesa pietà - con gli ammalati e con ' di tutto il mondo sull'immunità i·nfluen~le, ha qualunque arredo e) tanto per .citare un altro dei dato risultati notevo)i sia perchè molti furono t anti i11co~venienti, .a quale abbon.dante .distriparte . od osservatori dell'altra grande epidemia· buzione di purganti si debba ricorrere n~l giorno 1889-90 ; sia perchè facili furono le considerazioni successivo a quello della visit~ dei parenti. · in quella dell'anno decors o, ch'ebbe dtte periodi , . Fra qualche . diecina d'anni gli Ospedali sa' il loro numero ranno enormemente migliorati, divisi co11 nettezza. non comune. '· _I\. mio parere ' Pe.r ò , si è insistito trqppo s ul sarà aumentato an.che· 11ei piccoli centri, ~d essi ' termine immu:nità, quasi si creda e la s i debba sdi dovrà ricorrere per qualu11que bisog1?-o, e s~nza le attuali difficoltà, nelle. epidem.i:e, tcon enor- . =eredere assoluta. Nessun dubbio che è seducente me risparmio finanziario globale e a beneficio e suadente l'ipotesi' immunitaria: per spiegare come furono risparmiati quasi dn modo speci-· dell'igiene e della salute ìn generale. Diffondian10 i 'i de.a che per un malato l 'Ospefi~o moltissime persone, specie le anziane e tadale sostituisce in tutto e meglio l'ambiente rate, altra volt.a col.p ite da inflttenza. , famiÌiare e che un malato pel proprdo egoi1Smo Io · porto però un contributo· di pareccchi casi, non ~eve pretendere alla visita di parenti e dea ·cominciare da ~e stesso, osservati in zona di ,guerra, elle già ~ avevano sofferto la ma~.attia nel1 gli amici, ..f~ile causa di diffusione di malattie. Un altro provvedimento, a C'lli s1 è ricorso secolo passato, nonchè di altri - come del-resto soverchia disti11zione - e lo trovo più difu da altti pubblicato - -che nel periodo autun- senza • • nale del 19r8° ebbero un~ ·vera i:einfezione e con scutitile - fu la chiusura delle .scuole. · Non mi soffermo sulla peculiare diffusione rasintomi non dubbi dell 'infiuenza sofferta in p.ri'm.avera. Soggiung·erò subito cbe inentre non piid a dell'influenza, per cui vi si provvede sempre tardivamente; ma mi sembra che la tnisura può potei stabilire se ad una ·forma grave <Succede servilre appena per le grandi città, in cui 1 bam- , . una attent1ata o vibeversa, proprio tra essi non bini escl~si da scuola restano nelle proprie abitaverifica~ forme letalì•, anzi, fra i miei almeno, •

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NOTE E CONTRIBUTI. I

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POLIC~INICO

zioni o hanno solo li.m itati contatti nei pubblìci passeggi. Nei sobborghi invece, specie con grandi nucleii operai, e nei piccoli Comuni (insomma per i più)' impedendo le lezioni, cioè q\lel po' di cosi necessaria istruzione, rimandiamo à. ragazzi i1ej cortili e per le strade tanto, come e .quanto nelle ·s~uole. Non si sa anzi che spesso· è solo per presentarli a scuola che le m adri puliscono i bambini ed è solo in essa che st annq composti e sorvegliati ? Qui cito che nella mia zona oltre du~ Scuole Comunali, che in o~·sequio alle disposizioni emanate rimasero .chiuse, vi è una scuola pri·v ata. . ' Un int«ill1gente proprietario (che, rara eccezione per la Campagna romana!) istruisce a su.e spese • • una cinquantina di barµ binai dei suoi coloni•; alla sera i più adulti - pure in congruo numero - · ,.i riicevono un compimento di studi. Ebbene , tale scuola fu aperta nel ·colmo dell 'epi.demia, 11aturalmente sotto . una n1ia sp ecialie vigilanza (' lnalgrado io fossi pronto a coD:sigli0:rne là c1:iiusura. Non ebbi· da usaYe un ta~ rimedio e pure perdurava l'influenza . nell'abitato attig·uo . . I In Roma in un privat.o educatorio fuori Mura, ove· delle benefattrici d'un popolare Rione adtinano in ogni pomerigg io una ventina di bambini per rice,·ervii un supplemento di -\1itto, di cure e ' cli .... : pulizia, assunsi la stessa respon.~_abilità, feci l a medesima sorveglianza, ma. non fu netessario di chiudere I 'educatorio. • ' Quasi come controprova mi r isultò ii.n quella, con1e in quest a scuola, il fatto ·cl1e dopo un certo tempo du.e bambini in ognuna si ammalarono per influenza (eh e già a ·v e,•a co1pi to · 'i rispetti vi fami liari), essi guarirouo, furono rìammes;:;i nelle scuole e non rile,·ai in queste altra diffusione . . Contro l'opinione comune. io ritengo 1nvece che, se pel timore dello spargersi dell'epidemia si deve ricorrere alla chiu~ura delle scttole, non lo si può fare prima di aver proibito pure tutti i pubblici spettacoli, i pubblici ritrovi, gli as~embramenti religiosi, à. pubblici trasporti, ecc. Almeno questi non sono essenziali o si possono sostituire, al contrario non so come si fanno riacquistare due o tre dei pochi mesi di sçuola nei • pochissimi anni cl1e vi dedicano i nostri operai ed· i nostri contadini. · ,• '

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Dlgltale e bronco-polmonite grippale.

Dott . .s. •\V.\<;:-:I~ A. Durante l 'epiden1ia cli i11flue11za tra 2000 e più casi che io, come m edico militare e ci·vile , ho a\·ut'o occasione di ,-edere , ho con st at ato (coiµe 11anno constatato e pttbblicato moltissimi altri 111edici) che in quasi tutti i malati di itrfiuen za, e da qt1asi tt1tti gli affetti dalla forma broncopolmo11are, era,; ~picca ~'l bradicardi;:t. Pttò rite(r6)

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ners1• che l'influenza, secondo i moderni concetti • della Scuola Viennese, sia una malattia v~goto. nica. · In tutti i casi di bronco-polmonite grippale caduti sotto la mia osservazione sempre hò constatato una bradicardia che spesso arriva,ra a 50-60 p. al m., e éhe talora si faceva più spicca.t a a , mano · a ' mano che l'~mmalato peggiora,.,q. Io ricordo molti e molti àmmalati con bronco-polmonite diffusa, bilaterale, con disp11ea intensa, cianosi, temperatura molto alta, i quali presenta\.-ano una bràdicardia spìccatissima, più spiccata di quella · che troviamo generalmente nel · tifoaddominale. Quindi, prendendo in ·considerazione ·questo sintomo l>radicqràia, pensando che 1'i~fluenza è spiccatame.nte malattìa vag·otonica, fa~ciamo çosa utile ~oi medici a ttsare, cott~e t.tsiamo -quasi tutti nella bronco-polmonite, la digitale ad alte &~]

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Io ho visto ammalati con bronco-polmonite • grippale, con polso molto raro, i quali si assor. . bivano quotidianamente il loro bravo infuso al 2 %' e 1:°'icevevano almeno 2 iniezioni al giorno di digalèn. All'idea della polmonite noi associamo· sel}l . pre l'idea della digitale, ma se la digitale · è u.n rimedio ~ovrano nelle con1uni polmo11iti da Frankel, . nelle bronco-polmoniti grippaJi, bradicardiche, vagotoniche, è inutile se non da11nosa. Quindi io c:e~o -~i potere con_~iglia~e ~]~ bronco-polmon1t1 da influenza un p1u savio e moderato uso di digitale, e in certi casi la· proscrizione assoluta.

COMMENTI.

« Deflnviuot capillltii » nell'influenza. Ci siamo occupati. di questo argomento 11ei fase .. del 9 e del 23 febbraio u. s . R~eviamo i11 propo~ito:

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Che la intluenva tra le altre conseguenze certan1ente la minore in.. g~ravità - apporti la ca·duta dei capelli, è un fatto incontestabile. Qui dove la malattia ha infierito, molte donne, guarite dalla influenza, sono. rimaste con le teste che sembrano tanti n1aschietti, per l'abbondante caduta dei capelli. Forse il fatto non è stato 11o~to da coloro che della importante e grave pa11dem~a han dato dell.e 'descriz1011i, non percl1è no11 abbiano. osservato 11 . fenomeno, ma perchè tra tai1te gravi consegue~- · ze della malattia, han trascurato questa, relat1' 'amente di poca importanza. • De 11iinitnis 1io1L cu1at pra etor, ecco seco11do tnè p er quale ragione il fatto, piuttostò frequent e, non ha fermato l 'attenzio11e di coloro eh~ . della malattia hanno rile,·ato i fatti più salienti . " graVl. . e p1u Girgenti, 13 febbraio 19r9. • Dott. I.1 . .\1a~1 110 .

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SEZIO~

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non pu~ soffiare, nè :fi.schiiare. Si ha insomma paralisi facciale bilaterale. L'articol~zione . della , parola è dif:ficil.e a causa della paraÌi~i . delle , labbr-a, ed i liquidi scolano .p er· gii angoli dellar. • . ?o~ca .. I mo\ri~entì del~a .\i11gua sono. seln:pr~ .. . La ·polinevrit~ acuta febbrile. 1ntegr1. Qualche volta s1 ha un po' di paralisi . • del. velopendolo ·e· passaggio 'di liq11idi per il Durante la , guerra Gordon · Holmes ( B1itis1i naso. La difficoltà di ingoiare · ~ costante. Là Medical fpurnal, N. 2950) ha osservato 1ru1nefonazione non è mai alterata. Talora si ha derqsi casi di polinevrite che per il loro decorso ·bolezza, dei nluscoli masti~atori. ~e pupille soµ~ acuto e per la elevazione tern1ica che le · acugualii e n;iobili. In .tre casi almeno l'autore ha ·Compagna -al! 'inizio vanno designate col nbrue • • constatato paralisi oculari. . 1 cli polinevriti acute. febbrili. • I rifie?si te!ldimei sono aboliti. I creìnasterici ' L'inizio è rapido: gli i'llfermi avvertono un • e gli a~dominali sono presenti, ma i plantari senso di malessere senza ma11ifestazioni . definite sono semrpe as.senti quando la. paralisi agli arti e locali.; parecQhi casi vennero dalle unità cui inferiori è accentuata. . appartenevano con la diagnosi di piressia di I ·sintomi sensitivi sono sempre mepo evi- _. origine Ìgnota ; un caso si · era manifestato in denti. Alcuni ihfermi atcusano dolori ai piedi r seguito ad una febb~e da trincea, un altro ad ed -alle. gambe, che si accentuano nei movimenti un attacco di diarrea con vomito. Si ha· febbre attivi e passivi. I muscÒli delle gambe , e meno· . • ma non si può affermare fino• a qual grado • q?"elli dell~ pracéia, sono· sensibili alla presperchè Ja piressia è di breve · durata e non sem- s1one. . pre fu p9ssibile ~ontrollarla. ' Dolorosa è pure la compressione dello sciaVerso il terzo- giorno si hanno tlolori alle ti,co. ' gambe .ed alle .re1:Ji, . i . quali persistono· pe~ paLa sensibilità· superficiale rin1ane perfetta,. recchio. In seguito il paziente ·avverte debolezza tr.a nne a livello dei piedi, dove .è un po' ottusa~ . alle ~ambe, non è in gradÒ di fàre . che pochi passi. ·Questa paresi si accentua e si diffonde' La sensibilità termica e dolorifica è integra. Il s~nso delle attitudini e la sensibilità vibratoria alle braccia. Il viso sembra stirato ed intirizso~o diminuiti .ai pied.i ed 'alle . mani. zito. Già a questQ periodo inìziale si può avere Quasi costanti so110 i disturbi degli sfinteri. qualche difficoltà di parlare . è aisturbi della . " Da minzione ·è incompleta e lenta. L' incontideglutizione. . _ nenza .vescicale è raxa; una sola volta si el;>beNel periodo di stato i sintomi sono caratteriincontinenza rettale . .stici. Le ·gambe -sono ambedtt·e mol~o par~li~zate ' Non si hanno disturbi . trofici e vasomotori. · e molto uniformemente in rapporto ai van .. ·La· mentalit.à è integra. . .. gruppi. _muscolari. La flaccidità è completa, ma non v'è , atrofia. Le coscie si muovono ancora, Il decorso dell 'afi~ziotie è rapido. ma mqlto debolmente. La paralisi aegli arti sµ.- . . . _ In capo ad una settimana t~tti i . sintomi ragperiori è meno grave ed anèhe qui · si estende giungono il massimo di intensità. ;E dopo una. uniformemente a tutti i muscoli. La paralisi settimana ·ancora, . comincia la . retrocessione: di diffonde al tronco i11 modo meno accentuato : prima scompaiono i distuJ:bi sfinterici e clella.· ~a la debolezza dei muscoli interc~stali ed àddo- èl~glutizione, più a lungo. resiste la paresi fac, . . minali n<?n è dubl1ia. Nei dt1e casi nei quaii ciale. si è .avuta morte per comp'lièazioni pulmonari, . Due pazienti di Gordon Holmes sono morti,.. la paresi dei muscoli respiratori hà contribuito 1'uno di bronchit~, l'altro di bronco-polmonite~ . ·all'-e sito fatale. Il· diaframma )lOn è mai com- .L'esame istologico dei nervi ha confermata la prom~S?O· . diagnosi . -di pÒlinevrite; comunque 1,ia proporFino a questo punto il quadro sintomatico. zione :delle fibre . degenerate è molto bassa, sono·non differisce da quello dellè comuni pol1ne- sopratutto le fi~re sottili quelle che s9no più ' . \•riti che per la ttniformità delle pafa1.isi, che diffusamente le.se. so.no ugu~lmente intense ~lle parti prossimali La . diagnosi differenziale della polinevritee di~mli degli arti. Ma quando .si passa all 'e~ acu~a fe~brile · non~ presen~ difficoltà. La rapi' same dei t,erritor!i. tributari dei ner,zi cranici si dità . con la quale · i sintomi si s·viluppano, la 11anno fatti nuovi. Il viso è alterato fin dall'ini- paralisi :flaccida degli atti, 1~ dilpegia facciale· zio : le ;-ughe sono spianat~, ·e 1~ gu.ancie àp- ed · eventualmente le paralisi oculari, i disturbi piattite, gli occhi incompJ.;etan1ente chiusi nel deita deglutizione e_ degli sfinteri so~o C'arattesonno. L'infermo. no11 può corrttgare· ]a fronte, ristici. Come caratteristica è ]a s·c arsezza dei d~-

APPUNTI DI MEDìCINA :PRATICA.

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sturbi sensitivi. D'altra parte è notevole la rapidità del .m'iglioran1ento; la polinevrite alcoolica, saturnina ed arsenicale hanno un decorso più lento. La diagnosi differenziale con le forme mielitiche è facile. Il trattamento è schiettamente sintomatico : il riposo ed il caldo sono sufficienti; iit qualche caso hannò giovato la diaforesi e la diuresi. Oc-corre sorvegli.are le eventuali complicazioni respiratorie. ' DR. •

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polinevrite difterica.

Le conseguenze nerv·ose della difterite sono costituite da paralisi iniziali del palato, da disturbi <lelr'accomodazione ed infine da polinevrite. Per il modo di s,·iluppo, per la topografia dei disturbi nervosi postdifterici, generalmente si crede .che essi siano .d ipendenti · da ~n'azione 11 elettiva della tossina difterica su certi nervi ·cranici· e sui loro nuclei; che siano cioè in rapporto ad una tossiemia del sistema nervoso. Ma i fatti, . . clinici , -come i dati sperimentali (negli animali da laboratorio in rapporto al modo ed alla sede ai inoculiazione del virus più che paralisi delle fauci e <lei 111ervi cranici si ha polinevrite midollare e cranica) dimostrano che le paralisi sono prevalentemente prossime al fc>colaio d'infezione. ·Si tratterebbe come per il tetano di ttn processo neuritico ascendente o come per la rabbia di una diffusione del virus attraverso i tronchi nervosi. \i\Talshe (Lancet, i.918, · 24 agosto) ha osservato 11elle truppe di ·un çorpo di operazione ·inglese 11umerosi casi di polinevrite in individui con ferité ~sposte. In nessuno dei pazienti ,,i· erano preced·entll di intossicazioni alcooliche, arsei1icali, di beri-beri • () di altri fattori che giustificassero le . manifesta. zioni poline,rritiche. Siccome nel campo si er3;nO anche avuti casi di difterite delle fa11ci, l' A. fu indotto a fare l'esame batteriologico del secreto clelle ferite, ed infatti in tutti gli individui con -disturbi nevritici trovò che il secreto stesso era ricco di bacilli difterici. Il caso più tipico fu ~uello di ,un ufficiale medico, il quale nel praticare la tracheotomia ad un soldato affetto da clifterite l aringea si ferl al pollice· destro. Si formò una piccola ulcera, dalla quale si potette isolare il bacillo di Loffier. Poco dopo il p azie nte a y\·erti un senso di i11torpidi1nento e parestesie nl pollice ferit o, debolezza dei movimenti della ' i11a110 e erompi nei muscoli della mano e del1'aYambraccio corrispondente; ben presto si S\,.i1uppò una vera polinevrite. Non c'era paralisi <lelle fauci, nè disturbi dell'oculon1ozio11e. Co-

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munque negli altri casi di polinevrite non dipentj.ente da difterite delle !auci, l 'A. osservò la .paralisi de11 'accomodazione. ' I fatti sopra esposti confermano 1a già accennata analogia con la infezione tetanica. Come ci sono forine locali, specifiche e generalizmte di tetano, così nella difterite ci sono fotim.e locali (pa.i:alisi delle fauci), specificl1e (disturbi . ocùloruotori) e generalizzati (polinevrite). Mentre la teori~ della intossicazione elettiva ematogena .può spiegare i .sintomi oculari e generalizzati nelle paralisi postdifterlche, essa è l'altra parte insufficiente a dar ragione dei fen.o meni paralitici locali nella difterite delle fauci ~ nella difterite localizrata in altre parti del corpo. Si deve quindi ritenere cl1e la parali~i iniziale .loca1e è la conseguenza di una intossicazione linfogena del sistema nervoso : la tossina partendo , dal focolaio infettivo raggi unge i centri cranici o spina~i attrav~rso i linfatici perineurali. I sin- • tomi specifici locali (oct1lari) o gep.eralizzati (polinevrite) non possono .interpretarsi nello stesso modo : per essi è necessar:io ammettere che i rispettivi centri o tronchi siano lesi da tossine circolanti nel sangue. r~ la par~lisi dell 'accomodazione può essere considerata come la manifes tazione di una vera affir1iità elettiva, mentre la polinevrite è la espressione dell 'av--velenamento generale del sistema ner\ oso. DR. • 1

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Le polinevriti diabetiche,

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Le polinevriti (~iabetiche han110, una localiz. zazione. ed una diffusione n1olto -diversa nei vari casi. Talora si ha djplegia facciale o d~plegia brachiale con integi-ità degli arti inferiori; tal 'altra si ha paraplegia degli arti inferiori non completa, ossia non impotenza assoluta di tutti i muscoli delle coscie e delle gambe, ma paraplegia parziale rig·uardante esclusi,·amente o prevalentemente i muscoli della regione antere-esterna de~la gamba imner,rata dallo . sciatico polpliteo esterno (plesso sacrale), o i muscoli della regione antero-interna innervati dall'otturatore e dal cru• rale (plesso lombare). Pitres e Marchand (Prog1'ès ì\llédical, n. 30) hanno esaminato un soldato entrato all'ospedale con ·ectima, eruzioni localizzate agli arti inferiori, infiammazioni delle gengive, formicolii agli arti. Si constatò glicosuria. Si sviluppò quindi 11na poline·v rite che inigliorò prog·ressivamente col trattamento a11tidiabetico che fece scomparire lo zucchero nelle urine. I disturbi nervosi del• l'infermo non potevatio essere attribuiti ad altra causa che al diabete. L'ectin1a e la gengivite fu-

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incidenti 11on spettantigli sarà utile ricordare quanto ha messo in. evidènza il Pouchet: la morfina non è un anesteti-co, . . anzi essa esalta la eccitabilità sensitiva; mà abolisce la percezione subbiettiva ~el dolore, deprim:endo i relativi centr.i -corticali. Così intesa l'azione della morfina, balza evide11te come tutte le reazioni organicl:ì.e . .riflesse continuano a svolgersi · indi_sturbate dopo la somministrazione di tale farmaco: esso per ciò non turba equilibri o cor• relazioni . dell'orga.nismo, e non può chiamarsi ' . . responsaQiìe qualora ii1sorga110 turbamenti di tal . genere.. . . Delle ~alattie \ 7ascolari una di quelle che più " si gio,~a della terapia oppiacea è l'angina pectoris, qualunque siai.10 le patogenesi: essa si ~ocompagna con tale . dolore; che pèr sè .stes~o è pericoloso di vita: allora un'ini'ezione di morfjna riporta la calma. Vi sori.o· dei casi nei quali la sindrome angiinosa è così fulminea, che la morfina è controin~icata, solo perchè non sufficientemente sollecita; allora bisogna _ricorrere al nitrito d'amile o alla trinitrina . • Invece nello stato anginoso ·('accessi ravvicinati o subentranti) la morfina .dà' risultati magnifici. , Un_'ailtra malattia ove l'oppio ha ia · sua precisa indic~zione, secondo Vaquez, è l'edenia • . . ' acuto pol?tio· n ,are. La concezione a prima v\sta ' TERA.PIA. urta nei concetti• còmuni ·ed appare .rivolrtzioI I preparati di dpplo nelle malattie oardio-vascolari. naria. Eppure Vaquez ~a pQtuto aff~rn;are che', • nella impressionante si11tomatologia dell'edema ' Sovente anche nei consig·li dei più ri~omati acuto de}; polmone, ttn'iniezione . di _morfina è cultori della cardiologia si nota uh non velato spesso il supremo rimedio. Ed egli giustifica timore, cla cui sGatur.iscono 11orme restrittive e d.imostra questa pratica sancita . dall'espe. -e circospette, circa 1'u so dell'oppio. e dei. suoi nenza. Qualunque ne sia l'origine ~renale od aortideri·vati . nella cura delle m~l,a ttie cardiache e vascolari. Eppure · nie11te di piu ingiustificato . ca), quali. cl?-e siano i fattori determinanti (ch~­ mici, ò meccanici) l'edema -polmonare, risulta da .da queste riserve terçi.peutiche : ! 'oppio è in siftina rapidissima vasodilatazione polmonare coinfatte malattie assai' spesso i 11d,ispensabile, quasi cidente còn una crisi. vasocostritti va della cute .sempre utile e solo · di rado pericoloso. A riabilitare una così preziosçt, e · spesso unica e dei visceri .. Da ques~o improvviso squilibrio · riisorsa medica, hanno recentemente contribuito"' l'abbondante secrezione polmonare, che sovente conduce a morte. Una medicina che ca1mi que· -varii .cardiologi: fra q~esti in prima linb il sto tumulto vasomotore e secretivo, agendo sui Vaquez, le cui idee, confortate dall'esperienza, \ . . relativi centri, può· salvare d'infermo: e tale _sono ampiamente riferite da J~aubry ed Esmein in un lavoro apparso sul Paris . niédical del r9 è la morfina, il cui uso non /es'clude le altre risdrse terapeutiche, auali salasso, eccitanti, ecc: <>ttobr.e scorso. . Le osservazioni che da Laubry ed Esmein sono Ris~rvandosi di .riportare 'più .sotto f ormole i:accomandate, esa1nini'amo breve1µente le con, · riportate riescono dimostrative. ' NeL1a ipertensione parossi stica, dove .. l'eletingenz~ cliniché nelle quali la terapia oppiavarsi brtlsco della tensione producè incidenti ceéea. s'impone, sopratutt.o sotto la forma deJ suo rebrali, renali, polmonari, il rimedio logico è ·capitale alcaloide~ la morfina. . q11ello che frena i centri vasomotori ·e .smorra Per ben comprendere il suo meccanismo di la sensibilità, specie la polmonare : e desso è azione· - l'ignoranza del quale ha fatto sorgere le· prevenzioni contr<? il rimedio, incolpato di "' an!cora la morfina.

rono le prime manifestazioni della inalatt:iia. Negli .antecedenti del paziente non c'eran~ iiJ.fezioni acute o sifilitiche, nè intossicazione alcoolica, nè .altro di importante. Il parallelismo tra la scomparsa dei sintomi diabetici.._ ed il regresso dei di.sturoi nervosi fi:n-0 alla guarigione, mostra il rap• porto cli C3;USa ed effetto tra il diabete e la polinevrite. / I sintpmi ftirono qu~lli · d~lla polinevrite tossiinfettiva. La paralisi anche all'acme dellà ma-. lattia non fu mai completa,· ma era diffusa a tutti e quattro gli arti e specialmente agli inferiori. Questa forma quadraplegica comùne nèlle · • paralisi difteriche è in verità r~ra nel diabete. • Agli arli inferiori erano paralizzat~ i muscoli in• nervati dal crurale e dallo. sciatico; agli arti1 s~periori gli estensori erano _mol.t o più paralizzati dei flessori. Come in tutte le polinevriti dia~e­ tiche erano particolarmente accentuate le iperestesie con crisi dolorose agli arti• inferiori, • La prognosi di questa fo1ma morbosa ~ generalmente favorevole, ed è in gran parte subordinata' al decorso della malattia . fondamentale, il diabete. È evidente che in questa affezione i prodotti tossici del ricambio agiscono. sui nervi per1feriti come le tossine nelle infezioni. · \ DR.

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Nelle 1pcrte1isio1ii cro 1rii lie questo rimeaio va serbato solo per vincere la dispnea· e l'insonnia ribe11~ : diversamente è prudente lasciarlo da parte. Fra le affezioni cardiache si giova della mor.fi na 1~ tachicardia parossistica, la cui crisi angosciosa merita Je stesse considerazioni dell 'angina di petto. L'asistolia gra"Je, con stasi viscerali diffuse, migliora con l'uso dell'oppio (Vaquez). · · . La p e'Yicardite secla, dove le' soffere.B2e sono do·v ute al dolore e alla dispnea, migliora coll'oppio. Tutti i vizi valvolari si sedano con questo ri• medio quando assumono andan1ento penoso e grave. L'e1nbolict pol~o1iare trova nell'uso a.egli oppiacei il suo più ragionato trattamento : si calmano infatti il ,dol_ore e la dispnea, che rendono così impressionante il quadro, si 1.imita conseguentemente la congestione / intorno all'infarto, e si sco11giurano nuovi squilib'ri cireolatori. Ecco du.nque nell'oppio . un'ar~1~ potente ed una 'risorsa qua_si .sempre efficace, ed. it1nocua. La scelta del preparato da somministrare varia secondo i bisogni. Quando si abbia da fare con inferntl forniti di un buon apparecchio digerent.e , si può ricorrere direttamente all'oppio, e soJ.nminstrarlo come polvere del Dower : 30-60 èentigrammi pro die. In qu~sto preparato vi sono anche sostanze diuretiche, utili al rene. Predominando il sintoma dolore~• una buona formola è la seguente, .che all'oppio ·a ssocia degli antinevralgici : • . · Solfato di chinino . ì An'tipiri11a (o salipirina) . ~ ana ctgr. 20 . Caffeina. . • ... . • • l Polvere d'oppio . . . ~ ana etgr. 2 p. I carta. Da somministrarne una ogni 3 ore, anche per alcuni giorni di seg·uito.

(per es. : polvere del Do\ver centigr. 20, polvere di digitale centigr. 10), oppure, se si usa · la morfina per uso ipodermico, farla precedere da iniezioni di canfora, spart~ina e~. . G. SABATINI •

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MEDICINA .SCIENTIFICA. . \

La patogenesi dttlla gotta.

Nel suo recente ma già notissimq trattato E le1nents of the Science o/ Nutrition (1917), Lusk termjnava uno studio . sul ricambio • materiale · dei gottosi cop :le parple : <e le dottrine . attuali •• concernenti 'il metabo~ismo .della gotta potranno,. dii qui a poco, essere , del tutto sorpassate, gra• zi1e a nuove e più comprensive ricerçhe ». Questa previsione' è sul punto ~ .:rvverarsi. · La gotta era sempre .stata considerata come una malattia del ricambio. Il mistero che avvol- · gev.a la malattia parve elucidato, quando si poterono seguire da·vvicino · 1e trasfbtm, a zioni dei • • corpi puriniici e dei loro precursori nell'organi, smo. In ,,questo campo ricordiamo le. recenti scoperte di Levene e Jacobs, i quali ci banno fatto -conosceré alcuni stadi nuovi del ricambio purinico (polil e mononucleotidi e nucleosidi), nonch è . ii fermenti relativi (nucleinasi, nucleotidasi,. • nucleosidasi). . · P,e r gradi si giullge\1a cosi sino. agli urati; [Il cui compito patogeno appari\ra b:ianifesto: accumulo nel .sangue, deposizione occasionale 11ei tessuti e produzione· dei tofì. specific~, s tato :flogistico correlati,ro. Si er{l andati anche oltre nell'a- • • naliizare, alla 1uce delia .chimica generale, i . fatti morb~si, differenziando nell'organismo i due tipi dii acido utico. La tautomeria di ques.to prodotto (~aktim, laktam),. già scoperta dal Fiischer, venne difatti àpplicata brillantemente dal Gudzent al] 'equilibrio fisico-chimico dell'urato acido di sodio nell''organismo. • Volendo, si può ricorrere agli alcaloidi. Se Si_ éra perfino presunto ·di poter localizzare la • esiste tosse è preri·b ile l a dionina. sede del perv~rtiimento . Una quindicina di anni Dionina . . . . . . ctgr. 20 or sono Minkowski (2° volume dell'HandbucJ1. Acqua di l auro ceraso . . . gr. IO der Erniihrungsthtrapie di von Leyden, 19o6) ' IO .gocce, 2-3 volte. così $i esprimeva al riguardo: «In ultima anaNell'ansia respiratoria cardica è utile lo sci- lisi, il c~mportamento anomalo dell'acido urico roppo di codeina, 2-3 cucchiaini da caffè nella nella gotta è probabilmente da ricondurre ·al giornafa (ognuno contiene 0 .02 di çodei11a). metabolismo deviato e'litro i nuclei cell:ulari, do,·eNelle crisi, si possono associare ·aa morfina o 1'acido nucleini~o è il mezzo di produzione e • la eroina a rapidi medicamenti vasodilatatori: di solubilizzazione non solo delle basi puriniche,. Cloridrato cli morfina (o eroina) ctgr. 6 ma anche dell'acido urico >. . \ oluzione alcool di trinitrina Le intossicazioni endogene ed esogene, le inal rentesimo . . . . . gocce 6o fezioni, le· malattie renali, i traumatismi ecc., 1-\cqua di la uro-ceraso . . gr. . 20 . Acqua distillata . . . . . gr. 100 si facevano infervenire come fattori , predispoTemendosi fondatamente che l'oppio deprima- nenti della diatesi urjca o come fattori occasionali del] 'accesso. il c11ore, si pttò associare con cardiocinetici (20)

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sussidiia!i·e erano: l'affinità di alcuni può duii.que' essere il risultato' di una depressiot essuti (caii:ilagin.i) per. l'acido urico, la presen - · ne µel poter~ funzionale dei reni. za o 1a 1nancanza di fermenti specifici, ecc. Ricerc~e ulteriori di IIowàrd, ~a tj.oi già riasTutto consid.erato, la gotta sembrava una delle sunte, provano che nei ,più gravi processi cromalattie meglio conosciute nel suo dinamismo nici d~i reni si . dichiara s~mpre ritenzione. di patog-enetico. acido urico ; solo il,1 · secondolfempo all 'ui·i~emia , . segue l'uremia ; da Ùltimo si rende manifesta la creaitininemia. \ . Qu,est~ · fàtti notevoli rdimostrano ch1e . 1?acct1' Quasi contemporaneamente al Minkowski. una mulo ·dii açi'do urico nel sa11g~è ·dei gottosi, con. ve.d uta in tutto dissimile da quella dominaJ:lte siderato fin ora come dipendente da un perver. veniva espressaJ :in Inghilterra, da A. ·E . Garrod timento del metabolismo nucleinico, . può spie., (The chemical Pathology of. Gout, in Brit·is h M ed. garsi inv.ece come risultante di un'insufficienza · .! ourn., 1904, vol. 2°, p. 741). ' · renale; ·che, d'altra parte, le teorie. le quali fa• Il Garrod era · stato colpito dalla ftequente cevano derivare la gotta da alterato metabolicoincidenza della . gotta· con la nefrite, particos.m o debtono cons.i derarsi come semplici ipo~esi, larmente col rene g rin.zo. Questo i.atto aveva destituite di ogID: base scientifica . . · _già suggerito la possibilità che ·il ristagno di · Incidentalmente osservi.amo ancora che. da ~em­ acido urico fosse da mettei:si in conto dei · reni. pq si par-I~va di « rene g~ttoso », ma come di un · Il medico inglese formulò n ettamente la nuova fatto secondario, dipenclente dalla, deposizione di .concezione : « Se . il difetto ·sta nel rene - egli tofi nei reni. La nuo,ra concezione portà ~'Uve.ce . ' diceva in modo inci~ivo - ._la g;ott a dev'essere aa ammettere un (( rene dei gottosi )) , il .quale • rimossa una volta per s·e mpre dalle malattie . d~l. condizi'ona l.'accutnulo secondario dell'acido uri-·· ·• ricambio e annoverata ~ra le sequele dell'insuffi- co nell'organismo-. .. . • ' cienza renale~ almeno per quanto concerne i fe•• •• nomeni we11enti alla ritentione di acido urico ». '• • L a coesistenza dei fatti nèfritici in molti maÈ giocoforza confessar·e - co1ne fa con tutta lati , di gotta indusse Ebstein ad ammt:ttere una · franchezza ·Mc Clurie - che l'insufficienza renale , . dualità patogenetica di questa malattia: egli non basta a spiegarè « la gotta ». Essa çi fa ' difatti distiiise una forma artritica ed una formp, soltanto .intendér~ .inoite delle anomaJie 'che .si yenale della gotta. , presentano nell ~escrezione del! 'acido urico e di La gotta renale venne poi definita meglio dalle altre sostanze azotate nei gottosi. .· r icerche di Luff e· di Levinsohn, di Brugsch e La natura ultima della inalatfia, niore..solito, di Schittenhelm, i quali ultimi vi aggiunsero c~ sfugge. Resta a: spiégare ~l perchè .della louna varietà litia.sica. . calizzazione dei depositi e il perchè dell'p.ltera-· Ma nell'insieme la· nu0,ra concezioRe patogezione dei reni . Noti è da escludere neppure la • J • . netica no11 eboe fortuna. -' . · poS$ibilità di . un · perverti1:11ent~ ·del • 1:11etaboliOnde riescono Òggi quasi · una ri;velazione .le smo, quale s ub's trato della rildotta funzionalità· ·ricerche compiute da l\i(c Clure nella.i Clinica Merenale e delle lesioni ·intime dei reni. _ I .dica . dell'·Osp~dale Bringham a Boston (A.rch. Si viene . però, comunque, a spostare 11 punto intern. ·Med ., nov. 1917, p. 641 e ] ourn. Amer. ili partenza della nost.ra concezione patogenétiéa Med. Assoc., 1g18,. I, p. 4T) . Esse proiettano una della malattia. ' . ·luce nuova ed inattesa sul proble1na. L . VERNEY. Il Mc Clu re ha studiato la funzionalità renale , dei gottosi conclamati (con tofif, nci quali non -era stata posta diag11osi' di nefri~e od era dubbia. • • Egli ha messo a profitto . le nuove risorse t ecni• -ch~ eh~ p ermettono . di accertarè anche gli stadi La ricerca dei bacilli tubercolari nell'urina. , j1ncipienti dell'±n$ufficie11ia renale: aumento an- · san·che lievissimo delì>azoto non proteico nel· Molti sono i metodi pro,p osti per la riçerca • g ue, tasso ·, dell'èscrezion~ ureica , saggio della 'd·éi baic il.Ìi tti1J:?ercolici ne11 'tt.ri100, che in comfenolsttlfoneftaleina, ecc. · plesso consistono tutti nell'esame del sedimento • Dal s uo studio, assai diligen~emente cortdotto, (·otte~·uto co.n. 1a . sedimentazion.e o con· la centriemerge con chiarezza che il rene ·dei . gottosi è fugazi?he) fatto o direttamente, 10 d0:po il ~rat­ molto spesso tun,z ionalmente de:ficie~te . L'elimitamento 1 con 1'a·ntiformina.· naziòne imperfetta dell >acido urico en dogeno ed E . -M. Wat:son {A'nierican. ]ournal for. the ·esogeno e " di altre sostanze azotate nei gottosi 11iedical S ciences no\'embre i918) ritiene .che sia

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essenziale .r accogliere notevoli quanit ità .di 1urlrua, L'arrloehlmento dei bacilli tubereolarl nello spato. in modo che la ricerca ab)Jia maggiori- probabiK. Brauer (Deutsc he 1nedizi'nisclie Wochenlità ~i successo. Il metodo da lui consigliato ,è schrift, marzo· 1918) cousiiglia il metodo s~-. il seguente : . 1) Irrigazione • del glande. e dell'uretra con ocruente: ~ , Diluire lo sputo con egtm'.le quantità di acaoqua ster.ile {precauzione per elimina.re il baqua, ed aggiungervi alcune goccie di ammoniaca. cillo dello s megma); Tenere in b~ncrmaria a 50° circa per 15-20. 2) Raccolta dell'urina Ì·tt tre bicchieri; l'ulminuti : aggiiungere eme. <?·5 di soluzione di timo deve avere ,la capacità cli 250 eme.,, è solfato d'allume al 10 % per· ogni 10 e~. di necessario ottenere ailmeno 200 eme. circa di u· rina ; specialmente per le donne è consigliabile 1\quido, e poi alctµie goccie di una miscela a . ' parti uguali di cloroformio ed alcool, agitando. un catetere ; Con la successiva centrifugazione si . formano · 3) Centrifugazione per cinque minuti a bassa: velocità, di tutti i 200 eme. ! del terzo bkchiere tre strati: si preleva quelJo di mezzo, a forma • di anello, colo.randolo su porta-ogg·etti con i so(quando dal ,p aziente non si .p~ ottenere in u:na sol volta .t ale qua ntità, lo si ifarà urinar.e an- liti metodi. cora) ; ·se il sedimento è abbondante, si a·g giun- • Nel caso che non si abbia a . disposizio~e una gono 5 eme. di antiformdJ1!3-, é si .r imescola bene· centrifuga, ,si può riscaldare a fiamma diretta con bacchetta di vetro sterile ; se invece è scarsò la diluizione· dello sputo più l'ammoniaca: si • non s i aggiunge aintiformina, in. quainto che la aggiunge poi la soluzione di solfatò d'allume'presenza di u·n sedi:µiento macroscopico agisce e si porta ad ebollizione. Si :filtra, portando poi da .. :fissativo e iaçilita al microS<:opio 1a ricerca . sul. porta-òggetti il precipitato che rimane sul filtr0. · · · dei microrganismi ; 4) 1Cen~r.iifugazione ad alta velocità per 30I bacilli. tubercolari così mordenzati dal sol45 millluti ; • fato d'allume sono b~n colorati in rosso. . . .. 5) Decantazione delJ'.urina soprastante; racL'arricchimento< si ha poi~hè il precipitato,. solta del sedimento, che si ~triscia su tre porta- che si forma per la reazione fra l'ammoniaca oggetti, si lascia .seccare all'aria e si fissa s u ed il solfàto d'allume,. trascina -con sè i bacilli,. fia·m ma Bunsen; i q11ali poi, con l'aggiunta dell'alcool e del clo6) Se Jo strisciamento è di ttna certa gr0$roformio, rimangono, isolati dal riman~nte pre· , sezza, si immerge il porta-ogg~tti per 5 minu~i ·cipitato, nello strato centrale. in soluz,ionoQ alcoolica di HCl al 5 % : ciò ha - Le prove di confronto fatte con lo striscial'effetto di sciog1iere ,i sa.li dell'1urina; mento diretto dello sputo, col metodo all'anti7) Color~he in fucsina carbol~a calda per formina e con quello dell'A. banno dato risul10 minu.t i (immergendo il ,porta-og.g etti lll.ella tati ·positivi. rispettivamente nel 10 %' 16 't'o soluzione che sì scalda fino a sviluppo di vapor~). e 1 %. Lavatura co.n acqua corren.te ; immersione ia::i FII~. • soluzione alcoolica d'acido al 2 %, fino a decolo- . razione, colorazione •di contrasto con blu di me. tilene. POSTA DEGLI ABBONATI. Nel caso in cui si sospetti ·Una tubercolosi ive• (1041) Virus pestoso e 'Vaccino antipestoso. soirale e l'esame fatto 1t1esca .negativo, si può provocare una leggiera irritazione vescicale per _.\.Ì dott. L. P. da Lesina .: Il vaccino antipestoso mezzo di una i-rrigazione moderata, e.samittando . è preparato con germi· uccisi a 65° C . .e non può· quindi essere infettante. Solo per· u11 eccesso di poi il Jiquido di lavatura. precauzione l'Istituto sieroterapico milaneseSi p11ò anche i·noou.1are il sedime.nto in cavde : invece di attendere le soli.t e sei settimane, si consiglia di distruggere il residuo e la fialetta. La · resistenza del bac. pestoso nell'ambienteirritano da.pprima le ghiandole li11faitiche della regione inguina.le e· si inietta poi un eme. di esterno può essere notevole, ma è assai scarsa di fronte a.JllYessiccamento. · Alcune esperienze urina: in casi positivi si possono in tal modo raccQgliere i risultati in 9-11 giorni; anoora più provano che nella polvere delle camere_, dei matrapidamente (8-10 gionni) si banno i risultaitli. se toni, nell'humus, esso non sopravvive oltre 1-S. giorni, se interviene un moderato e~sicca.mento. la regione inocwlata viene esposta ai raggi X. Il periodo .di incubazione della ihfezione p.ePerò anche la prvva sulla cavia non è in:fal• stosa è assai breve, i1on superancfo di solito 2-3 libile e talora è stata negativa pur essendo po• • g1orn1 . sitiva la ricerca microscopica. .. G. SAMPIB'l'ROFIL . • • "22) • \

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(1942) .Sulla cura degli etnpienii col 1netodo

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CENNI BIBLJOORAFICJ'!

Al dott. A; A. da F. :

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·(Nonsirecensiscono che i libri Pervenutiindono alla Redazione )-

La soluzione Dakin, come abbiamo riferito ·altre ,volte, viene cosi .composta : . gr. 140 di carbonato sodico anidro (oppure gr. 400 di carbonato sodico idrato, in cristalli), si sciolgono in . - 10 litri d'acqua; si aggiungono 200 gr. d'ipoclorito calcico e si agita; ,si lascià depo1:re per mezz 'ora, poi si deca11ta il soluto e lo si :filtra attraverso cotone; si aggiungono 40 gi. di acido borico. Si ottiene così una sol11zioue al 2 . 15 % (praticamente al 2 %). · . Quanto alla cura degli einpiemi, Stewart (Med. Record, 23 aig. 11918) mei casi iciziali insti11a 30-60 cmè. di soluzione al 0.2 ~~ ogni due ore, per 24 ore; se non si hanno controindic.azioni, passa poi alla soluzione 0.5 % , ed infine alla· s9luzioue madre. Nei casi a\ anzati fa durare il passaggio del liqui'd o giorno e notte, portando il volume oo~p1essivo del l~quido a 80.,100 eme. ogni 2 ore. Babchck, come si è riferito (fase. 51 del 1918), i•D1D.esta i t11bi 1Carrel senza resecare le coste, a meno che l'essudato sia denso, cotennoso, con: camerate. Stewart preferisce di :resecare ~pre J '8a. e ga costola, sull'ascellare . poster.iore, per essere certo di vuotare tutte le sacche; applica 3-5 tubi Carre~ in modo da essere e:erto di penetrare in tutta la. cavità·, ~e controlla Ìa buona sistemazione sotto d. raggi X ; li collega a due grossi tubi per I 'afflusso e .}'efflusso della solµzione; applica sulla pelle, protetta da unguento di ossido di zinco, compresse in11.m,]di~ con soluzione. . Nel 70 % dei casi questo A. ha ayuto la ch1u. . , sura sp0ntanea per prima~ entr~ 3-7 sett1.maine ; negli altri casi attuò la sutura secondaria quando riconobbe che . il .liquido era divenuto sterile. Qualche morte con tubercolosi miliare, ulcerazionj intestinali, .adeniti cervicali, pericardite, mediastinite, peritonite. R. B. 1

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aa

• Oscillometro del Pachon. - All'abb. n. 96o5 : In ogni trattato d. cardiologia troverà una descrizione del1l'apparecéhio del' Pacho\].; esso si può acquistare da Boulitte a Parigi; insieme con a,apparecchio . si riceve una esatta istruzione su11 'uso. ,. t. p. (1043)

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Il cQ!.po di calore. Un vol. in-40.. di circa 300 pag. - Officina tipografi.ca V _ Giannotfa, Catania. Prezzo L. 8.

SALVATORE GANGI.

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Si ritiene in generale che tutto sia noto sul-I 'argomento trattato dall'A., iµentre invece ,;aste lacune r1imang0no tutto1:a da colmare .sulla_ patoge?-esi, sulla profilassi, sulla terapia," messe: in -luce dagli studi recenti . sullà. regolazione te1-. mica, sul comportamento ·d ei muscoli lisci di fronte al .•calore, ecc . Per l'importanza poi del sistema nervoso si~pat~o e (legli org;ani da esso dipendenti, ·nella_ . genesi del colpo di calore, J 'A. si è occupato lar. . . ' gamente dello studio :fìs1olog1co ed anatomo-patològico · delle ghiandole endocr~ne, l~influenza. delle quali si è dimostrata intimamente c~nnessa con quella del simpatico, pur non trascuranp<P • lo studio anatomo-patologico del cuore e del pplmon~

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· L'A., · dopo avere dimostrato 'l'impbssibilità ~~i ., fare distinzione fra colpo di calore èd insola- . zione , accenna all'importanza'. della' costituzione· I geologica' del s·u olo nella genesi del colpo di . calore. Nel meccanismo patoge11etico di questa forma" morbosa, uno degli elementi più importanti_ sarebbe 1'asfissia. Il libro si · chiude co11 una larga trattazionesintomato1ogica ed una buona descrizione dei più imp~rtanti ·presidi terapeutici. I

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FIL.

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DuFo-UR .PAUL. L' ostéite ch.ronique cqn.s cutive-

aux jraç,tùres par project'iles de gue?'re . Un vol. ·ii.n-8° di pag. 87. - Vigot ~rères, éd.~ Pa--.. .._ r1g1. ~ _ . . Con questo studio, basato essenziialm~nte su:. osservazioni personali, 1'tl.. rièonosce che l 'osleite c·r onica è una complicazione flf~uente, setbene di infezione attenuata, delle fratture aperte da proiettili di guerra. Essa si present.a. sotto.due forme principali: l'osteite con :fìstolà e· quella senza :fistola. . I a cura deve . essere radicàle, non un semplice raschiament9, .ma un'ablazidne 1arga d:l fçcòlaio osseo e della sua :fistola, fino ad arri• vare àl tessuto sano. ~

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(1044) Al dott. A. F. da N. : Sulle malattie ·

de11 'addome per la parte medica potrà., consultare ii volumi 16-17-18-19-20 del Trattato di medicina · e tempia· di Gilbert e Thoino~, oppure il Mohr e . Stahelin, entrambi tradotti in italiano. Per la parte chirurgica il Le Dentre e Delbet. •

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ini.

===========.========== .

·Pubblicheremo prossiman1ente: U. CAMERA. · Sopra un ·metodo sen-iplice e pra: tico per proce~ere allg. corr~zione delle anchilos'lfibrose an.g olan àel g1nocchio . . A. PÉNNISI. Sulla terapia del .!tozzo. (23)


• ..280 •

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[ ..\~:xo XX\1 !, FASC. 9 l

l L POLICLINICO

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NELLA Vl·TA PROFESSIONAL·E. •

Per il dopo-guerra del Corpo sanitario militare! .

· Su quest)i1nportante problema u;i 1iostro collaboratore straordinario lia esposto una svl·zizionè • radicale ben meditata. Come al solito, a noi apriamo -volentieri una libera discussione in t'roposilo. L.a R ed.

L 'articolo pub'blioa~o n·e l fascicolo 4 g·ennaio -O.ella Sezione pratica del Policlinico : · <e Per il dopo guerra del Corpo sanitario militare », .a parte la prematurità della. discussione, se può .. approvarsi peF il fine che si propo~e, lascia ·du• bitare che i mezzi formulati siano ti più atti . · 'al conseguimento del fine stesso. Che cosa si: desidera infatti? la creazione di .un ~~rpo saniit:ario ·militare di capacità tecnica indiscussa? · Ebbe11e, per i bisog-ni del tempo · di pace basterebbe che tut~i; o almeno là massima parte ·degli ufficiali medici, ~ non soltanto t1na piccola frazione di essi, .come finora purtroppo è avvenuto, Iossero comandati indistintamente a frequentare una del~è ·clinich1e universitarie, secondo - le propri~ inclinazioni, per un biennio almeno, e che 1e promozioni ai gradi .superiori fossero f:atte per con,corso tenendo un • certo conto dell'anzianità. Basterebbe inoltre, che i:ion si obbligasse sol' tanto una certa categoria cli ufficiali a rimanere ' _per tutta la carriera .10~1tano iiai centrci. di' culr tura a vantaggio di .coloro che, più fortunati,_. ti.e scono a · conseguire quasi tutti i gradi della gjerartjhia nella Aede stessà, in 'quella prefe.rita. N on si dimentichi poi, che 11 "-ero .compito ..del medico militare è principalmente di organizzazione, · medico-legale, ~mn1inistr~tivo, più ~he tecnico. Sotto le armi arri vano individui • _gi à selezionati attràvèrs o tre visite: presso i Consig li di leva, 1 ·pistretti, i Corpi, i11 età g:io-vane e sani . Poche sono le fornne patologich~ eh 'essi offrono a lla cura , e per le stesse non s i rich iedo110 gra11di competenze tecn~che . N è si obbietti -che il Corpo sanitario militare più che per il tempo di pace deYe esser prepar ato per la g t1erra , perchè~ come s 'è visto nella terrib11e conflagrazione europea, l'opera dei medici nlil it ari se è stata lodevolissima ed eneo- • 11liabilc , si è del p aTi dimostrat a numericamente inaùcguat a a i bis og ni enormi c he un esercito cli 1nilioui di combatte11ti e la }tinga durata e la ter1 ibile cruenza della lotta 11anno creato. e11za l'opera di q11asi tutti i medici ci Yili ri~l1i ..1111ati alle armi, I 'organ ico del Corpo s ani( 24) I

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1

tario militare. non aYrebbe potuto proy vedere che in parte trascurabilissima .ai reali bisogni . E ciò ~h 'è avvenuto in questa guerra si ripeterà -inesorabilmente nelle guerre fu~ure. Sarà sempre sui medici civili che si dovrà contare, e fra essi non mancano certo speçiali competenze . sufficienti ai bisogni: Occorrerebbe solo opportunamente impiegar.le perchè rendessero i migJiori ser.v igi.. Agli ufficiali medici effettivi dovreqbe essere affidato il compito,. in generale, di organizzazione, .di amministrazione e medi~o­ legale. . . Col migliorare la cultura scientifica e pratica di tutti gli ufficiali .medici non solo non vi sarebbe bisogno di creare la ~ategoria: dei niedici osp edalieri · con ruo{o a sè, ma si potrebbero · • abolire molti ospwali· nii1itari·, potendo bastare per la 'cura .della maggior parte degli ammalati i medici · stessi addetti ai corpi. .' ' . Il ruolo degli ufficiali medici ospedabieri, poi, non f~rebbe che creare una categoria di pri-ui• legiati, che, oltre ai vantaggi del1a inamov~bilità dalla sede preferita, a·v rebbe quelli di poter occupare quasi la totalità. dei1 posti relativi ai gradi superiori. · . · Dovendo tali posti infatti, conseguirsil per concorso ad esami e per titoli, gli ufficiali ospe_d alieri avrebbero un enorme vantaggio su quelli addetti ai Corpi .d i truppa, cui la lontananza dai veri centri di cultura e la eccessiva n1obilità della ~ede hanno impedito l'acquisto ·di quei titoli stessi che si richiedono nei concorsi per i g·radi super·i pri. È facile intuire' pèr conseguenza, come nel Corpo s anitario militare ven·ebbe a cr~arsi una specie di Corpo di stato maggiore sanitario, che acquisterebbe i1 s.apore di una casta chiusa e chi usa bene. · Ed in verità non si potrebbe approvare un simiile provvedimento cl1'e aggraverebbe il malcontento, già notevole oggi, di numerosi ufficiali entrati in carriera con eguali titoli e che sono stati lu~gamente tènuti nella impossibilità di portare la loro cultura professionale ad • • un livello desiderato, non per colpa propria, ma per r agioni non sempre confessabili. E non basta affermare che ii concorsi permet t erebbero .a.i medici addetti ai Corpi di passare nel ruolo ospedalie ro, potendo p erfezionarsi con la freqt1enza periodica presso i centri ospedalieri, perch è a t11tti è " ota la difficoltà di t enere con\-enientemente dietro ai progressi della scieuza se no11 si h a n1odo di poter proficua. \ r. mente stt1diare.


[ANNO XXVI, FASC. 9] ·

SEZIONE PRATICA

Cronaca del movimento professionale.

Ordine dei medici di Po'fto M au'fizio L'Ordine dei medici di Port9 Maurizio ha tenuto a Sanremo un'assemblea straordinaria indetta dal Commissario Prefettizio dott. Fischetti. Questi commemorò all'inizio, con elèvate parole, i soci defunti dottori Tebaudì, Tamagni e Orengo, e i·llustrò il Resoconto morale, che venne approvato all 'unanimiità. L'assemblea, dopo an1pia discussione sull.'attmento della tariffa mi1ù1na, deliberò di raddoppiare tutte le tariffe per prestazioni mediehe. Trattandosi poi del « M1ni1n·o di stipendio per i medici condotti. » il Commissario Prefettizio dichiarò che, date le condizioni eccezionalissime . .degli stipendi miseri dei medici della Pro·v incia di Porto aMurizio, si è creduto in do,·ere di · 1nettere questo capitolo ali 'ordine del giorno, invadendo forse il campo di azione dell '}\.ssociazione Nazionale M. C. Ciò ha egli fatto sicuro di ottenere l'assenso .,del presidente, ed anche pei-chè si augura che la Sezione Provinciale dei medici Condotti abbia a ricostituir!-d, onde otte11er1~ ai benemeriti medici condotti della .P rovincia quelle soddisfazioni: cu~ hanno diritto. Dopo discussione furono approvati i s~gue11ti : • I. - L'Assemblea ecc ... «Considerato che pér legge non debbono niai • esistere condotte piene, in,·i1ta il Con1missario Prefettfz.io a far pratiche presso ìe ~t\utorità onde trasformarle al più presto possibile in co11dotte residenziali; « Fa voti perchè lo stipendio minimo di condotta residenziale sia fissato a non :tneno delle quattro e cinque mila lire annue, oltre le indennità di cavalcatura, di alloggio, ecc. per le condotte che hanno frazioni distanziate ; e ciò perchè colui al quale nella. Terza Italia è affi. data la vigiianza di ciò che al mondo viJ è di più prezioso, venga tolto "dalla attuale sua misera condizione ed ele"Vato a quella che di diritto gli spetta come primo cittadino del Paese nel quale esercita la più nobile delle missioni ; . « E fa voti acchè le ·condotte mediche passino alle dipend~nze dellà Provincia o meglio dello Stato, come i maestri comunali »• II. - «L'Assemblea, ecc ... e Considerato quanto sopm si è. votato, sia per l'aumento delle tariffe, sia pei medici co11dotti, tenuto presente che a.nche gli sitipendii degli addetti alle Opere P.i1e non .sono corrisopndenti ai critici momenti attuali., delibera cl1e g·li stipendi dei Medie.i delle · Opere Pie s iano . raddopiati :fìssan~o un minimun di stipe11dio in lire 5000 per i d.irettori deglj . Ospedali, dì lire 4000 per gli aiuti e di lire 3000 per gli assistenti ». . •

ATTI PARLAMENTARI. c-

Per la coltura scientifit.a. Il senatore Righi ha presentato alla Presidenza del $enato un 'interrogazione aJ Ministro della pubblica istruzione « P.e r sapere, se crede opportuno ed urgente il prendere radicali provvedimenti atti a rimuovere gli ostacol~ che rendono spesso impossibile,. sempre difficile e penoso, .i!l dedicarsi a11a Sèie11za pura, da parte di coloro che per ·1nd·o1e od .attitudini speciali. vi sarebber9 chiamati, con e'1idente progressivo abl:assamento dell'alta coltura, e conseguente danno delle stesse sciienze applicate nonchè della prosperità na~ionale ». .

Sulla

gesti~ne ~egli · in ''ortoni

in agriooltura.

L'on. Dugoni ha presentato al i\ Ii11is'tro dell.a industria, i!l commercio e il ]ayoroi 1~ seguente interpe~lanza : « Chiedo interpellare il Ministro dell'i11dustr~ commercio. e la,roro sui criteri che intende seguire ii.I Governo nella reonc:essione dell'autorizzazione alle lVIutue i\.ssicuratrici1 per gl:iJ infortuni agricoli, preesistenti al 111arzo 1917, data la , scomparsa nel regol~mento. 21 nove1ubre x918, n. 1889 ·p er 1'applicq_zione ·d èl Decreto Legg·e 23 Agosto 1917, n. 1450, sul 'assicurazione obbligatoria in agricoltura, di ogni . norma che fissi i limiti! dell'esercizio precedente delle Mutue stssse ·e 1a prevalenza delle . t\ssicurazioni . agricole facoltative ». ~ 1

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. RISPOSTE A QUESITI E A DO~IANDE.

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(7622) Di1nissioni dal posto di medico con-

dotto e di Ùfficiale sani.tario - Pensioni . ...-· l_?ott. A. L. da· S. - Dalla 1carica di tnedico . condotto si può sempre din1ettere osservando }e t1orme all'uopo eventualme11te inserite 11el ·capitolato o nel~ regolament~ int~mo di ser vizio. Però non potrà lasciare di fatto il servizio se prima il Consiglio Con1unale non si sarà pronunziàto' ·in merito delle dimissioni . Non è obbligatorio ·dimettersi contemporaneamente dalla carica di medico condotto e da qttella di ufficiale san.iltario> potendosi rifiutare la prima e mantener l1a seconda. Da solo uffiicale sanitario si può continuare la iscrizione alla Cassa di prev~denza liquidando la pensione in ide11tica misura. G li anni di servizio di' -inedico a scavalco non sono • valutati 11ella pensionç perch è per questa val- · gono i soli anni fatti a seguito di nomina regolare ed il 1m edico a saavalco ·non ha nomina re:golare perchè n.on ba sostent1to concor so. (7623) M edico 1->iilitare conia1idato in se~·viz·io civile. - Dott. _I\. C. da ~.\ . Noi · crediamo che

obbligo -esclt1siY9 · del medico a'•vicendato sia quello di prestar~ ser,-izio comunale nella stessa (25)

..


IL POLICLINICO

gt1isa che lo prestava prima della chiamata alle ' armi . A tale servizio corrispo11de lo stipendio che riscuote ·dalla .t\mministrazione militare che è, a sua ,~olta, ri,·aluta da qttella municipale. Or se, oltre il servizio obbligatorio, pr1esta ancl1e servizio facoltatiYo, . come i1el caso presso gli abbienti, nòn vi ha ragione per cui non debba ·da questi percepire il relati,·o onòrario. Diy·ersamente operando, ,-i sarebbe una gratuita elargizione di servizio medico a coloro ·che non sono poveri e che 11on ha11110 'alcun titolo per -non 'pagare il m edico.

I

· (7624) J>e1ision. e. - Dott. C. S. cla C . di C. Co11 56 anni di età e 30 di serYizio liquiderà la ai1n11a pensione di lire .r3i4. Per otte11ere la pensio11e deve rivolgere cio111and.a in ,carta da bollo .allo Ufficio provinciale sanitario e de,·e u11ire alla domanda l'atto di 11ascita, l'orig inale laurea o copia notarile cli essa, uno stato di servizio .-co111pilato s u modulo a stampa fornito ,-dalla Di~·ezione g·.en.erale degli Istit11ti di previdenza, gli atti di nomi11a, di aspettativa, di lic~nzia­ mento o di dimissioni ed un certificato . .del Sindaco compro·vante i periodi di prestazione del servizio con a t ergo l'elenco degl~ stipendi an11t1i percepiti .

[ •.\NNO

XX\71, FASC. 9]

manda al Corpo presso il quaiJe ha prestato ser-

. . VlZlO.

_t\l dott. V. V. da P. : L e spettano i du-e mesi di s tipendio e le a ltre indenni.tà a11nesse, -ed ella dovrà fare la sua doma:nda al Corpo pressò il quale ha prestato ser,·1z10. '.i- -\.ll'abq: n. 7952 : Occorre che il suo esonero venga richiesto a1 Ministero per m;ezzo del1'autori•t à prefettizia . Ella qui,ndi 1no11! <le\-e personalmente fare alcuna pratica, ma è il Comune al oui servizio ella s i :trova che deve riivolge.r e a lla P.rie fettu.r a la domanda del s uo esonero. ..\11 'abb. n. 276 : L'ottenuto ,e sonero non i,nfi.~ 'il s uo diritto ·a percepire l'indennità per i qu.a.rainit:a .m esi passati . 1n serv1z10. Ella deve farne d·oma~da ,espon-end-0 iJ suo stato di servizio pel tramite del Distretto al quale appartiene. ...t\ll 'abb. tll . 6976 : • Legga la risposta data a ll'abb. n . 276. M. G. '

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• I

Appello alla pietà delle famiglie dei medici.

Sottoscrizione per una g iovanetta orfa11a di un· (7626) Pensioni Co11ip1.~to deL. periodo ·utile , 1nedico: per co·nse.guirla. - Dott. G. B. cla S. ~ · ~el comRiporto (co1ne clal precede11te fase. 8) L . 145 )) ·p11to del periodo utile per l a pensio11e 11on pos- . Prof. Vittorio .-\scoli (Roma) . . . . 25 )) Prof. Ettore ~Iarchiafa \;a (Roma) . 25 sono essere inclusi i due at1ni di ser\•izio mili.. )) IO Plilb.io de Gi11li ( . t\.sigliano . Vere.) tare obb]igatorio prestati n el 1894 perchè essi Dott. Sign01~a lVI'atilde de (;iuli (Id. id .) . . . » 10 f 11ro110 prima. deJ..da. istit11zione de]la C<rssa di Dot.t. Carlo Succi (Mombercelli d' ,..\.sti). » ro Pre,·idenza. Per la stessa ragione 11011 possono ~ignora Car~- Succi (Id . id.) . . . . . » 10 ·essere calcolati i dieci mesi di interinato. Ella Dalla 1nadre clel dott. Michele Bianchi, morto per la grandezza della patria può, qttindi, fare \'alere i 21 anno e 4 mesi di t:O (Caste lcan1pagnano) . . . . . co11dotta ed i 9 mesi e 10 giorni di servizio mi- Signora Giuseppi:i1a De Don1inicis (Cara)) IO litare prestati ora, ma qt1esti ttltimi solo ed in 1nanico) . . . . 5 q11anto ·valgano ad abbreviare il termine sta- Da uua ~ ocia d~lla Croce Rossa (Id.) . . » Dina Pangr...'lzio Frass1 (Palazzolo bilito per acquis tare il diritto, tranne se nel Signora sull 'Oglio) . . . . . . . · . . ,. 5 frattempo non abbiia s~guitato a pagare il 1Con- Signora Teresina Cl1i1ninello (Id.). . . >> 2 tribt1to prescritto. _.\d ogni 111odo o_ra ayrebbe Dalla Direzione di Sanità del Comando VIII Corpo d'armata (Zo1i.a di Guerra) » 10 1111 periodo di servizio di 22 ati_ni ed un mese.. Per liquidare la pensione .occorre prestare ser,·i- Sig11ora Ines ~ lVIontanari (Milano) . . · . » 10 Signora Celia Accolti Gil (Colle Val zio ancora pe.r due a1111i e cinque mesi. La pend 'El~a . . . . . . · · » 5 sio11e cl1e ]iqttiderà t di annue lire 799. Signora F,1nilia Cataldi (i\llumiere) . . » 5 Sig11ora M:aria l\Ieriggio GarrE:sio (M<>11lDoclor JUSTJTIA . do,·ì Piazza) . . . . . . . . . . » 5 Si1gnora Carolina Del <iuerra '(S . Maria a S er'Viz1o 1nedico- niilitarc. Al dott. _..\... S. Monte) . . . . . . . . . . . · · » 5 da c.: f)ott. Nicola \" acci110 {Stropp1ana) . . 5 "· !"'indennità speciale di arnia le co1npete, come Dott. \~ittorio Ricci t Castell 'Ottieri) . . » 5 Signora Franceschina Bia11chi in Maddale $pettano tutti gli altri a:-:segni . lena (l 'ettorazza) . . . . 5 Se le ''iene nega.ta, Ella può a,·anzare regol'ott. Elio-io Pasino (Mirabella Mon[er.-. lare reclamo per ·v ia gerarch\ca. 5 rato) . . . . · · · · · · • Dott. Lorenzo \ rerne;· (Roma) . . . . ,. 5 .\ll'abb. 111 . 842: • • 5 Se ella ha prestato cun1u1ati,·amente un au110 Dott. Giuseppe Mortari (Milano) Dott. Matteo Barbera (Oneglia) . . 3 • cl i' -;erYizio nou ,.i è ra.gi011e che le \•engauo a.1e. I~. 340 ~ate le competen~e ct1i ha diritto. Xe ri·volga do_.\ riportare . •

))

(26)

\


f-~NNO

XXVI, FASC. 9]

'

SEZIONE PRATICA

. NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE.

lW:~DICINA

SOCIALE. .

..

NELLE

UNIVERs'rrA.

.

Per l'asststenia ai tubercolofiei di guerra. ' •

_.\.d unanimità assoluta la Facoltà . medica di Riceviàmo ora la relazione che il comm. A. J~u.Roma ha chiamato il prof. Augusto Ducrey," dell'Università ·di Genova, a coprire la cattedra di tr~rio, direttore generale della Sanità P11bblicà, clinica dermosi.filopatj ca . lasciata· vacante . dalla pr~sentò nel . luglio 1918 su questo tema al Conmorte del compianto prof. Campana.. Dell'illustre clinico e scienziato parleremo in siglio amministrativo dell'01)era Nazionale per un prossimo num:ero. · la protezione e l 'assiste11za degli invalidi ·della Sono promossi ordinari i proff. Citellt .Salvada un D. L. in data . tore di otorinolaringoiatria a Catania ; Ghilarduc-· ' guerra. Essa .venne. motivata ci FrahoeSQO, Mar:.iglia·tlO Mario Vittorio e s ·g ob.4 aprile r9t8, il quale :ebbe ad includere la tu• bo Francesco Paolo, di elettrote1~api1a e radiologia bercolosi tra le çause d'invalidità di guerra. medica rispettivamente a Ron1a, Genova e N ap@li; Putti V.1.ttorio di clinica òrtopedica a BoRiportiamo . molta parte della documet1tata e . logna; Rossi Baldo di clinica traumatologica a pregevolissi1na relazione, edita a cura dell 'Opet•a ì\filano; Ruffini Angelo d.i i~tologia e fisiologia generale a Bologna. r Nazionale. Sono abilitati alla libera docer1za i dottori: C•a.. .. t;ialini Giuseppe in patoiog'i a medica a Bologna ; L'Italia era un paese dei n1èllo vulnerati dal Cassioli Cassio in -clinica ~hir11rgica a Siena; · mal sottile. Non seconda 1c he al Belgio, trovavasi Delfino · Emai:iuele Alberto di patologia chiruralla pari . dell'Inghilterr~, del Paese ·d i Galles e gica a Genova; Or.t ona Cesare in patologia tnedell'Olanda, . ed in èondi;iioni migliori di tutti , dica a ltoma; Scarapell1ni _>\.ndrea in batteriologli Stati della Confederazione Germanica, deiia gia a Napoli . · Scozia, dell'Irlanda, della Francia - di tutte .. . le altre · Nazioni d~ 1~;ui-opà ''in una parola - e sovratutto dell'Austria e dell'Ungheria, la quale Il prof. comm. Eugenio Cassini, chirùrgo .priultima ha un quoziente di morbilità quasi triplo mario ·nell'Ospedale S . Giacomo iii Rom·a , è di quello dell'Italia. stato insignito della Croce dei SS. Maurizio e Non· solo, ma il .fenomeno mostrava una non Lazzàro,, per I 'opera intellig·e11te e . proficua da dubbia tendenza a diminuire. Dal 1887 al 1914 lui prest.qta come coJ1sulent.e dell'Istituto Na- • l'anno in ' cui ebbe inizio il co1i:flitto delle Na. zionale delle Assicurazioni. Rallegramenti. zioni - eriasi avuta una diminuzione complessiva dél 32 per cento ·nella mortalità per tubercolosi in tutte le sue forme ; - e dèl. 24 per oento CONDO.T TE E CONCORSI. nella mortalità per sola tubeFcolosi pùlmonare: la forma più g~ave, quella che più . i~teressa nei SASSOCORVARO (Pesaro-Urbino). - Cercansi dt1e riguardi della difesa sociale. medici-chirurgi interini che ' 'errebbero r etri· Diminuzione,_ questa, che assume uno specia~e bui~i' con lo .sti)?e11dio annuo netto di li:re 6000 rilievo quando si tenga conto dei progressi reaciascuno, oltre lire 1500 per indennità di caval-· lizzati dalla diagn6si; progressi che negli ultimi catura equina obbligatoria. Ri·volgersi al sinanni della serie hanno esencitato una decisiva daco. influenza suTI 'aÙ111ento della cifr•a comp1.e ssiva dei morti, eliminando la fonte di dispersione di ZAFFERANA-ETNEA (Oatania). Il Comune di materiale statistico, che si aveva da principio, , Zafferana-Etnea (Cata11ia) con popolazi9ne 6000 quandò una no~ piccola parte dei morti per tuabitanti, sito ridentissimo, . vicino Catania, con bercolosi passava, anzi ·veniva ·d issimulata, sotto la quale " é in comunicazione n1edi·ante servizio la denominazione di « pulmonite cronica», di automobilistico, offre interinato per tt'll periodo . di almeno sei mesi, e per lire 300 al mese, oltre « affezioni della pleura ». Ma il modo di essere . del ' fenoméno acquista, caro-vi veve, per servizio cond_otta fnediica~ l"linei riguardi epidemiologici, una sig11ificazione volgersi a.i R. Commissario straordinario. più profonda, per poco che lo' si metta a rafMILANO. R. Ìstitutp Lonibardo di Scie1ize e fronto con taluni fattori della vita soéiale, quali : l'i1iurbcimento più accentuato nel nostro Lettere. -· Sono bandìti i seguenti concorsi a Paiese che nelle altre Nazioni di Europa; premio: · l'emigrazio'f?e, inesausta sorgente 9-i contaFondazione ;Fossati. Tema: ·Illustrare con ricerche personali qualche fatto di anatomia ma- gio tubercolare. Uno studio del Ronzoni ci rivela che i nostri emigranti nel periodo ~03-908 cro o microscopi'c a. del sistema t1ervoso degli tornavano dall'America del Nord infetti nella animall superiori.. · proporzione del ·3.94 per mille; Scadenza 1° aprile 1919, ore 15. Pren1io I~. 2coo. l'alcoolisnio, che ha c:ome una affinità simFondazione Sècco-Comneno. Tema : Sulle mo- . biotica con la tuberc0losi ; : 1 dificazione indotte dal pneumotorace nel pòlmone l 'affiusso di infernii slra1iieri accorrenti nell~ normale e n6l tisico. . n0stre stazioni climatich.e ; Sca9-enza la. aprile 1919, ore 15.' Premio lire 864~ lo sviluppo ind11.striale1 che, con le nuove cospicue fonti di rjccheiza, ha/ creato anche nuove sorgenti di pericolo per la salute collettiva. Ora, questo insieme di fattori non solo non ·Fase. 8, pag. 24G, destra, linea 15a, leg'gere: era valso ad elevare la forza espansiva del f eCOD~Jaaioni. ~ • (a~) '• I

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IL l'OLICLINICO

L.l\NNo

nomeno, n1a nen11neno ad i11tercettare la fase discendente. Il che dimostra alla evidenza che v·i sono stati compensi contrq.pposti e preYalenti sulle cause di aumento. •

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Tale fortunata cli cose, .oltre che alle condizioni di privilegio del · nostro clima, tene·va al complesso delle leggi soci'ali del no~ stro Paese, e sovrf.ltutto alla legislazione sui risanamenti . _ La tuberco_losi oggi pi iì che i11ai Yiene considerata una 1nia.lattia legata alla casa ; e l 'attenzione dei Governi, più forse che in pas~ato, si volge ai risanamenti. · Presso tutti i paesi, lna sovratutto in Inghilterra ed in _;\merica, si è determinato un forte movimento della pubhlica opi11ione in questo senso. , ' . Noi eravamo isulla buona via. •

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FAsc. 9 1

so ,,ero della espressione. Essi sono, invece, 11na aliquota dello st\1010 di intermi preesistenti, taluni dei quali, persi110 senza nea11che soggiacere a cause speciali di debilitan1ento dovuto al ser\"izio, e, dopo aver scontato uno o più periodi di osservazione, dopo a:\·er sogg·iornato in uno. o più ospedali, dopo av·er fruito di uno o più per-iodi di con,ralescenza, finiscono per essere riformati. . . L'aumento. per questa parte è apparente. ì! la tubercolosi del paese che, tratta dall'ombr~, si palesa aila luce per effetto della guerra. Viene ultima la prigionià di guerra. La qu~le ha agito: . pel fatto che l'Austria è uno dei paesi più dttramente' pro,·ati dalla infezione _; per l 'a.ffollan1ento nei campi di concentramento·, . per pr~fon do difetto alimientare ; per la penuria di presidi medici; per la insufficieuz.a çli assistenza medica ; per le dùre co11ùizioui <li la\:oro, congiunte ai maltrattamenti.

• 'l' ale .era la iortu11ata · co11clizio11e del nostro . . Paese n el 1914 - auno di bassissima mortalità . ·__ quando l'Eu~opa fu sconvolta dall'immane Questi, i fattori del rit1no più vasto d ella tuconflitto.. , bercolosi uel periodo di guerra. La guerra 11a agito per di,·erse ,·ie. Qua11ta parte spetti a ciascuno i1on possia1110 . I disagi, i pateini, .le ansie, ·1e vicissitudini dire, poichè il materiale statistico ancora grezzo ambientali, le' fatiche, le condiziop..i dei ricoveri. , eO: incompleto non ci consente questa discriminece~sari:a1nente. non se~precidonei, do\1e·v ano. ei1az~on1e che i11 modo assai imperfetto. serc1tare una 1neluttab1l'e influenza depressiva Fino a pochi mesi ·or sono 11on si ·a·v evano che su molti organis1ni, fiacca11done i poteri di rerari frammenti statistici. s istien za. La trincea è un 'Taglio ch e rinSa!da i Ora; però, dopò la c0stit11zioJ1e a1 centro di forti, ma · ::>pessq traYolge i deboli. un .. ufficio s tatistico pre:ssò il Ministero della Una fon.te assai cospicua, che alimenta gl·an Guerra~ e dopo la .prov\·ida istituzion~ delie staparte• delJa tubercolosi tra i nùlitari, è d:ata dalle zioni di accertamento diagnostico alla periferia, forme latenti dell'infezione all 'atto dell!arruo- si comincia_ a diradare la tenebr~ e noi abbiamo · lamento. la possibilità di u11 qualche ori~ntaip.ento. · Gli i:nfern1i precipita110 -v~rso le fasi più gravi I~a ricetèa s ul nu1nero dei riformati,) come indel male. dice rivelatore del grado di diffusione della maSottratti al loro a1nbièute famil1are, sottopo.lattia nell'esercìto, fu tolto. a base. della ill'\'estisti al regime della guarnigio11e, 11on se1npre bene gazioue. · accasermati, assoggettati anchs: tal\1olta a lungl1i Pel 1915 sono registrate 1224 riforme per mae pesanti ser vizi , esposti alle inten1perie, questi lattie in g~nere dell'albero respiratorio. poveri esseri pieg-ano ben presto, sotto il peso Pel 191,6 , ne sono reg·istrate, invece, 3639. di condizioni di vita so,·erchianti, la loro . esigua , Nel 1917 - terzo ant.io -della serie - i dati e11ergia fisica. I poteri di resistenza cedono, lo cominciano ad essere più i11diicativi. scompenso fisiologico non t arda a manifestàrsi, In luogo della , ,. oce generica di « malattie delle -barriere che argina110 il male cadono, e' la inl'apparato re~iratorio » si hanno due Yoci : tufezione .:._ fino ad allora latente - irrompe spesbercolosi pulmo11are e · broncoalveolite. so co11 violenza impressionante. La tubercolosi . Per la prima si ebbero in detto anno 6671 richiusa guaribile., si trasforn1a ben presto in tu- forme; me.nlre per la seco11da se ne ebbero 2677; bercolosi aperta, il più delle ,·olte inguaribile. . con un totale di 9348 per le due forme insieme Questa condizione già di per sè grave, è stata calcolate. resa più grav·.e ancora dai criteri sempre più seNei riguardi della broncoalveolite, è proba''eri nelle riforme; criteri adottati sotto l'assillo bile che la maggior parte dei riformati per quedella pubblica opi11io11e in1pressionata dalle \'Oci s ta malattia rientri i1el no,~ero della tubercolosi, dì imboscamenti. ma non tutto il contingente si può immedesiPer effetto . di tale inasprin1ento -- e, per un mare col processo tubercolare. certo tempo, in difetto pure di organi adeguati Vi è quindi uR errore in eccesso nel calcolo. di accerta1nento - I 'afflusso dei tubercolosi .1'1a, il materiale .più sicuro è dato dalle riforme anche all'infuori delle forme latenti - è stato che .. dal maggio 1917 in poi - -·cioè dalla crea111aggiore che d'ordinario. zione dei centri diagnostic:i - s.o no passate atCiò era ben naturale, nella co11siderazione che tra\Terso il \"aglio degli organi di ·accertamento. le \'entisei class i chiamate alle armi - dal 1874 Le rii.orme per tubercolosi da quella data, al 1900 - traggono dai gruppi di età maggior- sono in numero di 6155 sino al 31 dicen1bre niente vuluerati daJla malattia. 1917. _l\nche per ques to gruppo si può obbiettare di l\Ia questa non è la tubercolosi di guerra. r: ~ si non sono i bless ts d e la ittberc ulose 11el sen- a\Ter considerato - in blocco - tutte le forme

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SEZIONE PRt\TICA '

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. tubercolari, aJtche quelle chirurgiche o di or.gani dì versi dal pulmone. · · Comunque, il gru.p po, desta un interesse n1ag:~ _giore che non il precede11te materiale statistic©. Sul ·tq,tale di 6155, si 11anno i889 iscritti di le,1a., e 4266 .militari già incorporati nell'esercito_. ,Una terza part~, cioè, di tutto il contingente è <.osti-· &uito da individui che non hanno prestato .servizio militare: proporzione q11esta che si accresce fino a raggiungere e sorpassare la 1r1età di tutto il contingente, se si consiclerano anèhe i • soggetti riformati poco dopo l'arruolamento j quali assai ·vero~imiln1ente a ve vano la malattia in atto, al momento d,ella chiamat~ alle armi. Essi non costituiscono la nuov·a ,falange dei tubercolosi ; ma .sono i11fermi preesistenti nel paese, i quali sono venuti i11 luce solo p:er effetto della chiall)ata ,alle ar1ni. Essi, quindi~ costituiscono ltn ·gruppo non ge:neticamente connesso alla guerra. ... Quanto al ritmo con cui è avvenuta la eliminazione dei tubercolosi dal! 'esercito, dopo i primi quattro mesi di fu11zionamento (maggiò-agosto 19r7) la ·vicenda di eliminazione 11on. ostante la maggiore efficienza funzio~ale dei vari istituti - comincia a divenirè più lenta. Tolti gli iscritti di Je,ra, si v.e de .cJ1e il numero dei militari già incorporati e successivamente elin1inati dinùuuiscé di un terzo. ·, ,.,,. Agosto . . 619 Dicembre . . . . . · 442 F~tto, questo, confortevole) co:tµiesso con tutta probabilità <'On la funzione stess a dei centri diagnostici, i quali avrebbero agito come da (< .sfioratori >>, . cioè come org~ni di epurazione, ·elimìtIJando dall'esercito il conting·ente tuhercolare.oo<'umulatosi, per difetto di organi di accettamento nei mesi precedent~. , . I riformati per · tuber.ç:olosi durante i primi due mesi del I.918 furono 726· nel mese di gen~aio ie 962 nel mese di ·febbrai.o . Ma tale aumento sembra in grran parte appare11te, in quanto sarebbe dovute alla chiamata a,lle ·armi ed assegnazione de~le 'reclute. prov.eriie'riti dai · già riformati e rivedibili ·di t1J.tte le class·i chiam.ate alle ar1:ii dal 1874 al 1899, itiiziatasi · nel m ese di g entiaio. Rimane compreso, perciò, nelle _cifre sopraci- · tate un contingente di persone visitate e giudicate in preced1e nza e che avrebbero avuto, nel- · i 'ultima visita di ·revisione, 'l a conferma definitiva della malattia, che aveva già det~rminato il giudizio di riforma. "' · Il numero degli iscritti' ·di leva, 11on incorporati nell'e~1~cito per effetto di tubercolosi, tende a crescere. Mentre nei primi mesi il ..J.o!O nu1neto, si · è .m antenuto al dis0tt9 di roo, nei mesi successi vi aumenta considerevolmente raggiungendo Ja [cifra d± : 427 . . . . . in ottobre · ~69 . - . . . . . in novembre • • 393 . • •• in dicembre Altro fatto confortevole, il quale sta a dimdstrare l'alto valore funzionale degli istituti di accertamento, • i quali non solo hanno funzionato come ·organi di epurazione, ma anch.e come organi ..inibitori, limitando; non ostante l'accennato rigore nei criteri di riforma, l 'afilusso dei tu·· bercolosi nell'esercito. r-

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Queste consiaerazioni non ha11.no cl1e un va- · lore di setl}plice _o rientamento . ,

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Il campo, p~rò, nel q11ale regn~ la maggiore oscurità . .statis.t ica è tuttora quel1o della prigio- nia nemt.ca. , N.o i sappiamo che hanno diritto ad essere considenati invalidi quéi militari. tubercolosi ì . quali abbiano contratto la malattia in zona · di guerra, nella qu.ale anche l~, cause occasionali - ,c òm.e si è detto - hanno per legge dignità di causa determinante. Si · intende per zona di guerra anche il territ0rio di prigionia nemica. · Pei: conoscere quanti sono, basterebbe poter sceverare i tubercolosi che hanno ·çontratto la malattia in zona territoriale da coloro che l'abbiano- contratta ip. zona di guerra, e· che abbiano, · di . conseguenza, ottunuto la . dichiarazione di i11validità. Questa selezione, per ora, rio11 è possibile di fare . I dati, ic·h è sono in 11ostro possesso, non ci consentonò che questa sola generica illazione: il nu1nero di coloro che apparteng·ono· alla categoria. degli invalidi de11e essere .elevato.

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** :te; Dati, sçID:pre più esatti, ·va raccogli.endo l'uf'" ficio statistico pre$So il Ministero de lla G·uerra · e ce ne daranno l'Opera Nazionale, i· Comitati provinciali antitubercolari, l'Associaziol'.le degli invalidi, ecc. Comunque, abbi1a mo , la sensazione della gravità della situazione. A fronteggiare la. qtJ.ale _occorre indagare .quale sia la reale efficienza dei nostri apprestamenti ( . Un ordi11~ di dati .anzitutto e sovratt1tto inter~ssa in questo momènto: co·u.oscere la potenzialità ·d,i ricovero dei cong·egni : - su quanti letti si . può contare nelle formazioni di tipo sanatoriale. per le forme lievi, · curabili ; su CiJ.Uantì letti si può contare nelle formazioni tli tipo osepdaliero (tubel1co.losari) per le forme gravi . •

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Prima· della guerra il Paese disponie·v a di poco· più che 4.000 letti, distribuiti in : · ' Io sanatori 7 · tub'e rcolosari • 54 sezioni ospèdaliere. I~a guerra 1 c i h~ portato' via u11a parte di questa disponibilità, eh.e ha a viita altra destin.azione. E lo strumento, congenitamente impari ·a l bisogno, era divenuto più cl1e mai inadeguato, per le necessità cresciute. . · L'urgenza di una_forma direttà. e più decisa di intervento statale ·si palesa va· ineluttabile. Venne il Decreto-legge .26 luglio 1917, n. 123r, il quale contiene d11e ordini di prov·,v idenze. . Il primo riflette essenzialn1ente le forme ambti.latorie di assistenza e di p_re·venzione sociale. .Capo~a1do del sistema: il dispensario antitubercolare, e 'la stazione per la diagnosi i)recoce della malattia. . ' ' 'Il secondo ordine rigu~rda i luoghi di ricovero ospedaliero, ·ai q~aii precipuamente si volge il pensiero del legis1atore. ., \

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A questo fine, . mette\·a a <lisposizione Yentitrè mili~ni, eleYabili a trenta per effetto della legge 25 giugno r9t1, n . 586. Questo atto del Go\·erno. ebbe lllel paesé una larga eco di plauso e di consenso. ~la 11011 n1a ncarono voci isolate di dissenso. Le quali voci pro,·eniva110 so\·ratutto da una incompleta comprensione della intima essenza dell'atto legislativo. Il quale va interpretato non soltanto in sè e pèr sè : ma I1elle sue co11nessioni logiche e giuridiche con le pregresse disposizion·i, di cui nella cennata legge 25 giug·no 1911, n. 586, nel1'altro Decreto Luogotenenziale 28 gennaio 1917, n . 190. . Questa disanrina cli correlazione Ira le varie disposizioni regolatrici della materia ci mostra di quante forme si sia arricch.J.ta l 'azi9ne sovventiva dello Stato, adattandosi a tutte le gradazioni di opere, defiuiti, e, come pro,·,·isorie_; cli nuovo impianto; come di sen1plice adattan1ento; in piccoli centri come i11 grandi centri; di. pic:cola mole come anclie cli un~ certa mole , purchè contenute nei co.nfini mod.esti di una grande austera semplicità, secoi1do la inderogabile idea · , che informa la essenza delle varie disposizioni . Queste forme sovvei1tive possono materiarsi : nel mutuo ,senza interessi di lire 200,000, elevabile a lire 240,000 col mutuo s uppletivo; nel mutuo ad interesse ridot to del 2 per cenf-0, di lire 100,000, eleva.bile a lire 120,000; nel sussidio di impianto una volta tanto, di cui all'articolo 8 del Decreto Luogqtenenziale 1° agosto 1915, n. i188, uslrlruendo in modo ~s­ sai ingegnoso di tutti i residui atti,·i derivanti dalla maggior parte dei capitoli dei mutui, non completamente inariditi durante l'esercizio ; e :finalmente nel sussidio in natura con unità o~pedaliere mobili - arredamenti, S}lppellettile tecnica, congegpi di disinfezione, ccc. . Non solo - n1a la più larga applicazione dei benefici domina il sistema - nel senso di consentire la sovrapposìzione delle qua~tro categorie di benefici stessi, per modo che, in singoli casi, le diverse forme so,1 ventive sommandosi insieme' . possano raggiungere un limite abbastanza elevato di aiuto. , Ciò che permette anche una possibilità completa di graduare il contributo, adattandolo alla estesa gamma .dei bisogni locali, più o lneuo int ensi, più o meno di,~ersi, per loro natl1ra~ 1

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lL POLICLINICO

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formazioni ospedaliere, che ne erano state di'... stolte per parare ad a ltre necessità; . 2° ordinare nuo,·e sezioni ospedaliere con adattamenti semplici di ·pronta attuazione· 3° nunire 1n u n fascio i congegni militari e civili affinchè tutti serYissero alla lotta contro la insidia della malattia ; 4° · 1:1t:ilizzare ~n . questo campo e nella f)iù largla nusura poss1b.ile l'armamento della Sa11ità p ubblica, opportun amente rinforzato da ntioye ~nità . ' (Con,tinua). •

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JYOTIZIE DIVERSE.

Un congresso mondiale della Croce Rossa. . La confe~eriza dei présidenti della Croce Rossa

deg~i St~ti Uniti, ~ella Francia, dell'In~h~lterra!

dell I.tali~ e .del G1.app.one; tenuta. a ·~arlg~ negli scorsi giorni; ha decJSO la costituzione di un comitat? a·ella Croce Rossa il quale · dovrà elaborare 11 progra1nma di una più larga attività. Il programma c.on1pilato dal comitato sarà sottopqsto a lla rapp1·ovazione del Co11gresso mondiale clella Croce Rossa. Esso riguarderà le questioni dell'igiene generale, della t ubercolosi, e del be11-essere e dell'igiene di fanciulli. A 'G inevra avrà sede µn ufficio permanente il quale ·trasmetterà alle società nazionali della Crpce Rossa il prog·ramma generale di azione. La riealizzazione del progetto che Davidson ha esposto ii1 un t~nchetto offerto alla tampa alleata, favorirebbe la fratellanza dei popoli e sen·irebbe alla causa della Lega delle ~azioni. Durante iJ banchetto, Davidson ha letto lettere di Clemenceau, Lloyd George e Sonnino. • •

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La Croce Ro~sa americana dal Re: Il 22 .cort., anniversario di Washington, giorno sacro per l'America, la Coinmissione della Croce Rossa Americana in Italia , .formata dei maggiori Fuller, l!ereford, Aldrich, Seeville, Bartlette e Reth, è stata ricevuta dal Re, :il quale ,esaltò con parole di viva ammirazione e profonda gratitudine l'opera efficace e multiforme svolta dalla Croce l~ossa Americana durante la g·uerra. . I rappresentanti della Croce Rossa America11a offrirono al sovrano un magnifico a lbum legato in pelle ed oro con le fotografie prese in varie località do,1e la loro attività si era svolta. Pro11unciò un breve discorso il maggiore Fuller.

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l\lalgrado ciò, le L1i11icoltà dell'ora .:;o,·erchiarono I 'attesa, tutto che ·vig·ile e<l -operosis ima, del Governo. Le provvide iniziati,·e s'infrange,·a110 co11tr? difficoltà insormontabili di materiali, di trasporti, di mano d'opera. La spesa di giorno in giorno sali,·a co11 vicenda geometrica, raggiunge11do limiti inaccessibili alle risorse, pure armate della più oculata prudenza, del più alacre buon ' olere. Intanto, l 'inoalzare degli eventi suggeri,·a 11lio\.C provvidenze, .in parte effettuate con intese fra le varie amministrazioni; in parte deri~anti da un nuo, 0 atto di carattere legislati,-o. Il nuo'\·o programma si sostanzia,·a 11ei seguenti punti : 1° restituire alla loro primiti,·a funzione le (30) 1

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Per la riforma dell'assistenza infermiera. Volendo procedere alla riforma clell' ii11portantte servizio de11 assiste11za jnfermiera i11 Italia, il Ministero dell 'lnterno, d'accordo col Consiglio dei ministri, ha nominato una Co1nmissione per visi tare i centri d 'Ospedali più importanti, e riferire 1n una relazio11e da r·resentare al ~Iinistero, sugg·ere11do le opportu11e proposte. . . . ." Ques ta Commissione ha visitato finora 1 }i t1ncipali ospedali di )filano, Tori110, Geno,·a, Rotna, Firenze, Pistoia, Catania e Palermo. . Delle relazioni il Ministero riell'I11terno s1 gioverà per regolare con ll~co. si~te?la di,. arruolan1cnto, c~i . paga111e11to e dl d1sc1pl1na, 1 importante sery1z10. •

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[ANNO XXVI, FAS C.

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SEZIONE PRATICA

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n contributo obbligatorio pel Collegio degli orfani a Perugia. È stato pubt>licato un D. L. n. 1724 che eleva

da sei a dieci lire il conttibu.to annùo dei sanitari per il Collegio Con·vitto pe-i loro orfani, che ha sede :i·n Perugia.

le provincie del Regno, in ragione della popolazione e dei -vari patronat i cl1e vi funzionano,, con · particolare riguardo per q uelle che non beueficiano della legg;e sul Mezzogiorno· e le isole ....

Onoranze al Pl'.Of. Monti. La città di Voghera ha fatto u na grande manifèstazione in onore del prof. Achille· J\1011ti, che in qualità, clii ten . colonnello medico ha di-. retto quel g-ruppo di Ospedali , forte di 3500 letti. dal . principio alla . fine della guerra. Un comitato composto di tutte le aut orità cittadine e delle dame della Croce Rossa ha offerto al prof. lVIonti una grande medaglia d'oro con lo. ' stemma della città ed u na pergamena artisticamente miniata ; il sindaco gli ha conferito la cittadinanza onoraria,,· manifestandogli la gratitudine della città non solo per 1'opera data agli Ospedali1 mi1litari(, ma anche . per \l'assistenza .c ontinu ata alle famiglie . · · I

La Cassa Nazionale Infortuni a Trento. rNel provvedere al riorclinan1ento an1ministrativo nel Trentino, il .S eg.retariato Gener<l!le _t\..fiari Civili, pose in prima linea d-1 funzionamento de1le Assicurazioni Sociali ; onde con Ordinanza del 23 dicembre 1918 de1 ·Comando Supr€mo fu aifdìdato, in regime di esclusività, alla · Cassa Nazio_: tllale Lnfortuni, ·l'esercizio dell'assicurazione contro 1g li infortuni sul _Lqvoro ·n elle terre redente. La Cassa Nazionale I1n for.tu·ni ha quindi istituì to a. T.rento la sede di un Com'Partimento di assicurazione ·per .il Tre ntino e 11J\.lto _.\dige.

Per le opere antitubercolari. Il Comitato Regionale di lVIobilitazione Industriale p er il Piemont e, comunica un primo elenco di offerte ad esso pervenute a favore clei tubercolosi della Croce Rossa Italiana, con un totale di L. 210,000. La Banca Commerciale, il Credito Italiano e la Banca Italiana di Sco11to hanno 'rersa,to al Comitato Regionale di lVIilano la so_m ma di L . 100,000 _ciascuno, per il. Sanatorio di Cuasso al Monte. La famiglia Toselli di Malnate ha inviato all'Istituto climatico della C. R. 1. cli Cuasso al .lYionte 14. 25,,000 per onorare la memoria di u • parente caduto sul campo della gloria . Il totale delle offerte pervenute tal Comitato della C. R. I . di Viggiù per il Sanat0rio di Cuasso ol Mcmte e di L . 14,18I .39·. Per l'assistenza ai militari tubercolosi e per la lotta antitubercolare sono state raccolte dal Comitato della C. R. I. di Vero11a L. 14,J-05.60 ; dal Comitato di Ancona J4. 27,849.75; c.lal Comitato di Bari L. 22, 730. 16. -

Un saluto del prof. Ruggi agli aspiranti medici di.

ritorno dal fr.onte. ll 10 u . s., prima di cominciare la sua lezione di clinica chirurgica, il prO.f. comm. 1Ruggi .ri,·o1se agli .studenti di medicina e chirurgia. della lfaco1tà di. iBolog.n a, reduci dalla ifronte, 1110bili aprole. Cosl egli concluse : , In alto i cuori, J2erchè i1l momento in cui viviamo è .solenne· e Voi giovani carissimi, dovete sentirvi felici di vivere appunto in questo periodo fortunato della storia nostra. Sappiate tra~ne profitto per il bene della· Patria che t anto attende do Voi. Viva l'Italia! · R.ispose all'illustre Clinico lo studente Guido Bergamo, capitano degli alpini. Presenziavano alla ceriimonia - il prof. Poggi, Preside della Facoltà, il Colonnello Darra, Direttore di Sanità del .VI Corpo d'Armata, il Colonnello Ghini, Direttore 1dell'Ospedai1e Mrilitare Principale, e molti professori. •

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Pèr le refezioni scolastiche. È scomparso repentinamente, in piena attività, Il Ministero dell'Interno ha ottenuto da 1.1uello il prof . R i\..PHAEL BLANCHARD, in età di del Tesoro dieci n1ilioni che sono staJti messi 62 anni . , · · ·a disposizio.ne dei prefetti, per venir.e in 'aiuto dei Laureatosi prima; in medicina e poi in scieni;e ~muni e degli a1tiri enti, •patronati, asili, ecc. n aturali, si dette allo s tudio della parassitolbgia che hanno istituito o iintendano i stitui.r.e la refe- lnedica, e per quara11ta anni compì un lavoro• zione soo1astica. . ingentissimo e fruttuoso in questb campo. Come .n.e1l'amno s~-orso, i provveditori a;va11Il suo Traité de Zoologie Médicale' è classico zano le proposte al Ministero dell'Istruzione, in tutti ·i paesi. Lascia anche u11a pr,egevole H i· i.l qua.le Je trasmette a .q uel·l o dell'Interno che, stoire naturelle et 1nédicale des 1\tl oiistiques. Con sentiti i prefetti, delibera la con~essione e ne Paul Bert, pubblicò gli Elé1nents de Zoologie. ifìssa Ja misura. Dirigeva gli A rch,i'"Jes de Parasitologie . Fondò . la Socié·t é Zoologique de Fra·nce . Le «vigilatrici scolastiche » a · Milano. Con Milne Edw.ards organizzò· i Congressi :in. ternazionali di zoologia, c.h e dettarono le norme Il dott, Albertl!ni informa_, ne (( L 1Igieue della della nomenclatura zoologica, accolte poi dai1boScuola », sull'ottima prova fatta da 50 ' ;igilatrici tanici, dai batteriologi, ecc. · scolastiche, istituite- dal Comur1e di lVIilàno al .Coltivò anche, con passione, l'antropologia e principio del 1918. la storia della medicina. Era stato fatto a,grégé alla facoltà medica di Assegnazioni per l'assistenza scolastica. Parirri nel 1883 e professore titolare nel ·1897. Il fondo comune stanziato nel bilancio della Era da 7 anni segretario dell '_t\..ccademia di meIst ruzione dell'esercizio corrente per l 'assistendicina di Parigi. za scolastica, nell 'ultii;na adunanza della ComFu un lavoratore instanoafJ:>ile , un maestrc>missl!one m.ini'steri:a le presieduta dal sotto-seeminente. gretariò di Stato, ou. Roth, è stato ripartito fra ... (31) 0

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IL POLICLINICO

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.Rassegna della stampa medica. l'er deficienza d i sp~zio : >iamo st :iti . costretti, Ù~l''ante. la g uerra , ~ interrompere la. . . pubblicazion e di questa rubrica, la quale era stata favorevolmente accolta e Yeni va seguìta con interesse da molti dei nostrii lettori. Riprendialmo ora la pubblicazione omette11do i numeri di periodici che recano un~ data anteriore· al 1919. 1'he ,

Practitio ner gen11.-Iebb.

N umeri

Boll. !11al. ~e l l'O r..eccliio ecc. , genn . BoooNE : Il naso e 1 orecchio nell •attuale epidetnia d 'influenza. Brit . M ~d . I ourn., 25 genn. Ro'v : Le misure pul;>bl1che · per la prevenzione della tubercolosi. Gaz. d. Hop., 23 genn. BRELET: Il cuore e l'ap"parato respiratorio nella scarlattina. A rch . . of ~adio~O$Y ~cc. , g·enn. NISBET : I reperti rad1olog1ci dei monconi d'amputazione. Surg·., Gy.1i . . a. Obst., genn. l\l!AYO W. J: I~ perforaz1on1 acute dei · vis~eri addomin ali . -TURN~R: . Gli stadi remoti delle ferite del to~ race dia arma da fuoco. Pathologica, r ge11i1. SEGALE : Ricerche batteriolog iche · nella pandemia 1918 . Journal A. M. A ., 4 genn. ALVAREZ: L a o-enesi dei sintomi della così detta « autoint~ssica­ 'Z ione ». - ;KINGHORN : Rist1ltati comparati vi sul trattamento dl;!]}a tubercolosi polmonare. Boston . M . a. S. ] 011-rn ., 2 genn. MILLER: La p~ess1one del san g 11e nella prognosi chu·ur-

sull 'in-

flue nza. Paris .11éd., 4 genn. K umero s ulle inalattie della infanzia. La JJresse 1Vléd., 2 gen11. DENiCKAU : Le freno-i1evrosi : il ventre grosso di guerra. La Rif. 1-Yl ed. , 4 genn. CARDARELLI: Pericardite a~e~i,Ta tubercolare. l 'EDESCHI . L'epidemia ~influenza ,ne1l'eleu1ento operaio. Brit. ·1v1 ed. I ourn., 3 genn. STETTON : I risultati remoti del1e operazionii s ullo s tomaco. · La Pediatr., gei1n. DI CRIS'f iNA e PAsTonÉ: Ricerche di immuno-profìlassi nella febbre scarlattinosa. · B ri t. ! ou,rJ t. of Surg ery, g,enn. POWER : Il cancro della ling ua. - ~CRILE: Tratta1nento delle fratt11re del femore. . A rch. d. 1Vl.al. d e l' l1 pp. Digestij ecc ., g·enn . BARD : Diag·nosi dei tun1ori sifilitici dello st omaco e dell'intes tino. .Quader1ii di JJsich:iatr., geu11.-febb. ISOLA : Sindrome dolorosa lotnbare. SALMON : Rapporti tra ,,-fenomeni ist erici e fisiopatici, p articolarment e d 'ord i i1e vasomotorio . Gazz . d . Osped. , I2 genn. LAMONICA: · L a cura

della

.

~m.

qµzz. d . Osped.,

19 ~;enn. NIZZOLI:

La deterru.i~azione della pressione arteriosa in pediatria. Riforma .7\/Ied., 25 genn. LIVIERATO: .L\.zotemia e suo s ig nifica t o diagnostico e prognostico. · VANGHE'fTI : La protesi cinematica. Rivista di Patol. n erv . e m ent., 27 genn. RocCA~ILLA: Xa?tocro111ia e coagulazio11è del liquido cer.-sp1n. - PIGHINI : Morte improvvisa in , sindromi 11ervose da. trauma psichico. Giorn. !tal. d. Mal. T' ener. ecc,, 27 ge11n. MoRINI : Cutireazione 11ella diagnosi dell 'infezio·n e gonococcica. -·- R ADAET.r: Piccola epidemia di i11egaloerite1na infetti,,o o quinta malattia. Il Morgag ni (.t\r ch. ) , .) I gennaio. COSTA: La compressione della ,,en a mesenterica s ul duode110 nella riduzione rapida del ,,olume de11'ad. 'dome. Presse M éd. , 27 genn. TESTUl' e MARCHANJ>: Parali.si totai1e del\ ti'?igemino da me ning ite cerebro-s pinale. - MATHIS e I~ABOUpLE : La reazione di 13ordet-W assern;iann secondo la tecnica di Calmette e Massol. Pen siero Med ., 19 genn. CARDARELLI : 1\iliaste• n1a grave.

~al aria.

.Giorn. di Nl ed. l\tlilit .,. genn. N umero consacrato alle ricerche biolog·iche .degli Uffici psico-fisiologici di aviazione militare. · Paris Jléd., II ge·n11. I~ERÉllOULLET: Quanto dura il contag io della pertosse . . Bull. de l' A c. d e M éd ., I4 genn. Ron1N : I giene quotidiana della bocca : s ua importanza p er la profilassi delle epide mie. La Rif. ,\!J ed., I I genn . DESOGUS : Terapia dei m11tismì e delle afonie funzionali. S ILVAN: Effetti dei ga:.s tossici di guerra. i8 genn . -: BoNARDI : 11 -filacogeno pneumonico di Sch af.er-'\Vright nella cura della pulmonite. ,ORT~ANDO : Il fe11olo nell'influenza .

lndice alfabetico per materie .

_\ppc11dicite c ro11ica : diag11osi pag. 2t>6 .\.tti parla111entarj . . » 281 )) 261 .-\.via tori : fisiopatologia . . . . . Bacilli tubercolari : arricchin1e11to iiello sputo . . . . . . . . . . » z78 )) Baci ll~ tubercolari : ricerca 11ell 'urina. 277 )) Digitale e bronco-poln1onite gTippale . 272 )) Diverticoli esofagei . . . . . . . ::?bS l)opo- 00uerra del ·Corpo anitario miliD t are (Per il) . . . . . . . . 280 » Ei11piemi : ct1ra col m eloclo Daki11. 279 » .C}otta : patogenesi . . . . . . . . 276 ,,-o ) I nfl.11enza a sindrome nerYosa .

Influenza : defluvium capillitii . . Influenza: immunità e proy,·edimenti profilattici . . . . . . . Influe11za : problema eziologico . . . Oppio : prepar~ti nelle malattie cardiovascolari . . . . . . . Polinevrite acuta febbrile . Poline\•rite difterica . . . . . . Poline,·ri ti diateticl1e . . . . • Tubercolos i latente 11el poppante Tt1bercolotici di guerra (Per i •assistenza ai) . . . . . . . . . . . ,.irus pestoso e ,-acc1110 ai1tipe~toso .

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Roma, 1919 -

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Tlp. Naz. Bcrtero di G. Guadagnini &

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Roma, 9 marzo 1919

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Fase. 10

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fondato dai professori:

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FRANCES·CO DU'R .ANTE

GUIDO BACCELLI

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SEZIONE P.RATICA -. \ I

REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI.

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SOMMARIO. I

Appunti di Medicina Pratica : CASISTICA: I postumi della meningite cerebro spinale epidemica. - ' Febbre intermittente da setticemia meningococcica. - Stati meningei nella mal~ria. - Le forme cliniche del tetano localizzato. - Imversensibilità costituzionale e asma nervosa. - TERAPIA : Sul trattamento della scabbia. __; Trattamento del sudore fetido. · - DIAGNOSTICA: Tabelle per diagnosi differenziali. - MEDICINA SCIENTIFICA : Funzioni della tiroide e terapia tiroidea. Posta degli abbon~ti. Cenni bibliografici. Nella vita professionale: Cronaca del movimento profèssio nale. , Servizi Sanitari: Assistenza ospedaliera. Risposte a quesiti e a domande. Medicina sociale : A. Lutrario: Per l'assistenza ai tuberco. !otici di guerra. (Continuazione ~ fine). Legislazione sanitaria: ll progetto di legge contro la tubercolosi. Condotte e concorsi. Nomine, PFOmozio:pi, onorificenze. ... Notizie diverse. \ Indice alfabetico per materie.

Note preventive: Mario Segale: Azione dei filtrati di « Str. pandemicus )) in rapporto alla dottrina della filtrabilità del virus grippale. Lavori originali.: Ugo Camera: Sopra un metodo semplice e pratico per procedere aUa correzione delle anchilosi fi~rose angolari del ginocchio. .Sunti e Rassegne: - DIAGNOSTICA: G. E. Br.own: La diagnosi precoce dell' aortite sifilitica. - MEDICINA: H. Bathe Rawling: L'edema cerebrale. - CHIRURGIA : Richard Lewisohn: li valore dell'esclusione pilorica nel trattamento delle ulceri piloriche e duodenali. • Osservazioni Cliniche : Alessandro Pennisi: Sulla terapia del gozzo. Note e contributi : Contro l'abuso dei preparati iodici come topici della gola. . .Accadei;nie, Società Mediche, Congressi: Regia Acca·' demia 'dei Fisiocritici di Siena. - Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed arte. -Commenti: Altro contribute alla profilassi chininica nell' influenza. - Nel « Defluvium capillitii » post-influenzale.

ll(M(ftJO Al ftJJAftDRJAftl Jll H •

Saremo grati agli associati che non hanno ancora spedito P Importo del loro abbonamento di affrettarne l'Invio possl~llmente non m;iu tar•I della Une del corrente mese. ç16 faciliterà. molto li lavoro ammtniatratiwo ed ewlterà ritardi nella spedizione del tascicoll. .

Rammentiamo che la Cartolina-V agtia dovrà essere in4iri11ata nomi~aiivamente al prof. ENRICO MORELLI, uia Sistina, 14, Roma, 1 è'he .lo medesima (nel posto riservato al bollo ·dell' Ufficio Postale pagatore) dev~ esself.e munita della prescritta marca da bollo da 5 cenlesimi. Chi si trovtl sprovvisto della marca put) accre~cere detti 5 centesim• ali' import'? della Cartolina· Vaglia stessa. ·:r/ AMMINlSTRAZlONB.

Diritti di proprietà riservati. di essi senza citarne la fonte.

È viétata ·za riprodu1ione di lavori p1wblicati nel POLICLINICO o la pubblùa1i<me di suttti \

·

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PREVE·NTIVE. NOTE • .Azione dei filtrati di « Str. pandemicus » in rapporto alla dottrina deIJa tlltrabilità del virus grippale, ,

per ~l ·prof. l\1ARIO SEC,ALE, direttore dei laboratori Scientifici l\1ilitari di Ga[liera (Genova).

Le letteratura medica internazio11ale che l1a di

già accolta come pa1cifica la asst1rda ipotesi delle .infezioni secondarie per spiegare l a gravità delle s:llndromi -grippali in pe1=.iodo ~vanzato di epidemia, si è andata poco a poco acconciando alla idea ch·e l'agente patogeno it.~iziale .sia un virus filtrabile, facend~ a fidanza su esperienze singole di autori di grido i quali riproducono sindromi Jebtrili od anche 1ocalizzazioni at1atomopatolo-

giche a tipo èroncopneumonico in soggetti ino-culati con :filtrati di materiale gripposo . La let~eratura rece~te è troppo nota p erchè io mi dilunghi: tralasciando anzi completamente tutte le esperienze che dalLa inoculazione dei filtrati ottennero sindrom.it febbrili in quanto manca in ·esse la ·dimostrazione della . trasmissione • in serie, e non tenendo co11to 1degli esiti negativi i11 quanto poco valore .essi J1anno di fronrte ad un esito positivo accertato e r.iprodotto, ricorderò solo che Gibson e CoÌlnor ( Brit. M ed. f ourn,., 14 dicembre 1918) i·11oculando · a una scimmia [l fil• trato di espettorato d.i. gri pposo ottennero essudato emorragico nei lobi polmonari superiori e più recentemente Bradford, Bashford e Wilson ·(Lancet .5' 1919) ..col 1ìltrato dii sangue o di liquiid o di empilema ottennero P<?lmonite lobulare con emorragie e le deduzioni che esplicitamente o implicitamente id-etti AA. traggono dalle loro espe-

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IL POLICLINICO

[ANNO

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FASC. 10]

.. rienze essere cioè accertato cl1e le sindromi grip- per u11 'ora presenta s indrome identica e. muore pali sono in rapporto con virus filtrabili perdono in 65 ore. quasi :totalmente il loro suggestivo valore quanSe noi vogliamo , analizzare queste ~sperienze do si considerino in rapporto ai fatti che breve- dobbiamo ammettere che il :filtrato fosse realmente espongo. mente steril1e e privo di agenti ,,.ivi filtrabili i~ quanto repérto identico si ebbe dal :filtrato sol(). In una nota precedente (Patliologica 243 , 1919) o dal :filtrato trattato con etere e con un modeho d~ritto e definito batteriologicamente un rato calore. germe (Str. pande niic·us) che crédo 11uo.v o e che Esorbita dallo scopo della· nota la discussioi:einoculato sulla mucosa nasale di animali. sani se si tratti ai tossina .o di endotossina in quante> recettivi riproduce costa11temente svariate sin- essa tende a mostrare che i filtrati di cultura dromi a tipo grippale. del Pandemicus, germe isolato con grande freRiferisco ora trevemente qualche riisultato ot- quenza da casi di grippe, perfettamente identitenuto dallo studio deiJ filtrati di culture pt1re ficato e in cultura, sicuramente pura riprodu' di tale germe. cono stati congestizi ed essudazìoni emorragi~he­ Una cultura di Str. pande11iicus in brodo glu- endoolveolari polmonari analoghe a quelle che cosato vecchia di tre giorni cont e11ente ancora gli AA . sopra citati hanno ottenuto dai :filtrati vivo il germe è :filtrata traverso Chamberland e di. espettorato e di liquido di empiema, nei •1uali risulta a tutte le prove di controllo perfettamente . filtrati è a presumersi esista la stessa sostanza sterile. · tossica usata da me in quanto : La cavia 105 inoculata sotto cute con 0,25 cc. 1. nel caso Gibson e Connor gli AA. osserm11ore in 6 giorni dopo presentaiti ripetuti .. col- vano nell'espettorato morfologie bacteriche iden-lassi nella curva termica e · f.atti. umidi a carico tiche. al Pandemicus ; dell 'iapparato respiratorio . _t\Jla · autopsia si ri2. nel caso Bradford, Bashford e Wilson il scon,t ra congestione tracheale evidente , polmoni liquido dell 'empi~ma è a presumersi contenesse iperemici con zone di infarto, eccl;iimos.i sotto lo .stesso germe in qt1anto su oltre settanta empleuriche, emorragia nella surr.e nale D . piemi st~diati solo cinque volte non sono riu-· Istologicamente si uota al polmone forte con- sci.t i a mettere in evidenza tale forma, e la letgestione dei setti alveolari, essu dazioni emorra- teratura internazionale ammette forme streptogiche en·doalveolari contigue a zone enfisematose, cocciche nell'empiema qu~si costanti. Io non intendo con questa nota forzare la diffiinfarti marginali, forte congestione epatica, mar• cata ,-congestio11e glomerulare renale con qualche dente opinione medica in; favore del significato zona di rig·on:fi.amento . . torbido dell'apparato tu- specifico dello Str. pandemicus : ho fatto a suo tempo doverose riserve e le confermo qui; tengo bulare. solo ad affermare che le esperienze più brillanti Un'altra cavia inoculata sµlla mucosa nasale , ,i \Te ; una terza ca,·ia inoculata con cultura non finora note sull'argomento dei virus filtrabili per- . filtrata muore in dieci giorni con s indromè e lo- dono · del loro significato quando si valutino in calizzazione anatomopatologica simile, con evi- rapporto ai fatti che ho esposto e che è facile controllare a chi isoli (e colle indicazioni che ho denti fatti di peribronchite. • dato non è difficile) il germe che ha sollevato In una seconda serie di esperienze una cultura di 20 gior11i di Str. pa1tdettiic·u~ non contenente tante discussioni e ta11te appassionate ricerclie. più ger1ui vivi. filtrata come sopra e controlla23-2-919. , tane la sterilità è inoculata sottocute a tre cavie in dose o. i5 cc. ; esse lnuoiono in 48, 58, 72 ore presentando tutte essudato emorragico endoperit.011eale, en1orrag·ie dissemi11atJe a vari parenchimi t;pecie all~ s ttrrenali, 111arcatissima congestione Istituto di patologia chirurgica della I. Onivenità di Torin1 • diletto dal prof. D. BAJAllDI• dell'apparato respiratorio. _'\Il 'esame inicroscopico si osser,-a forte conge- Sopra un metodo semplice e praiieo P*'' proeestione dei setti, essttdato en1orragico i11iz1antesi dere alla correzione delle anchilosi fibrose ani11 alcuni alveoli, zone atelectasicl1e alternate golari del ginocchio. . co11 zone enfisematose. · per il prof. UGO CAl\IERA \ltre tre ca\·ie s ono ii1oculate con 11guali dosi f. f. aiuto e docente in patologia chirurgica. cli filtrato trattato con etere e i11t1oiono 11ello stesScopo di questa n1ia uoticina è di illustrare so periodo co11 eguale quadro a11ato1no-pato1o. bre\..emente un espedie11te molto semplice e pragico. • tico da me usato per ridt1rre le flessioni angot1a caYta lt\\ltat cl co11 lì ltr1to :;c.1lclato a 55°

LAVORI ORIGINALI.

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XXVI,

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SEZIONE PRATICA

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lari del ginoccl1io, non dipendenti da anchilosi ricoloso, per la possibilità eh.e esso possa riaossee. . Ctl.tizzare un ;Process~ attenuato o quasi spento. Ebbi occasiène di ricorrervi varie volte jd Quando poi, ottenuto il raddrizzamento, .~i questi ultimi tempi per corr·e ggere una tale po- deye immobilizzare. nella nuova pos1z1one l'arto sizione viziosa, insorta, in<lipendentemente da · col bendaggio ge~sato (mezzo di ,immobilizza- . zione generalmente usato) bisogna necessari3.alcuna lesion.e :flogistiéa o traumatica ~rticolare, in pazienti, per cattiva posizione da essi manmente alternar.e la mano che ha esercitato ia tenuta per un periodo di degenza non indiffepressione riduttrice, · sicch è il ginocchio, 11on rente a letto. più obbligato da questa ·press1one, ten<la i-·1ù Per9 questo espediente trova la sua speciale o· meno a ritornare nella posizione p~imitiva . e maggiore applicazione per·1 il raddrizzamento ' Il meto.do da me usato cerca appunto di . 1·i~ e l'immobilizzazione in posizione corretta, di mediare a ques.ti it).convenienti, col fornire in quei ginocchi affetti da artrite tubercolare, fisuna ·sola seduta o tutt'al più in due o tre se• satisi poi in posizione angolare per deficienza dute, una forza riduttri1ce lenta, ·costante, gra- , di un trattamento oppor.tutto; ed è appunto per duabile e quindi pochissimo trautnatizzante, c~e casi del genere, che venne da me usato parec- si possa mantenere, una volta ottenuta la corI

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rezion·e, per tutto il t'empo ìn cui clura "' l 'imchie volte in chirurgia civile fin da otto anni fa . Non avevo mai pensato che meritasse la pena · mobilizzazione dell'a,rto nella nuova posizione, senza che veng·a ostacolata ·o.d intralcia ta l a di farlo conoscere; ma esse11do1ni persuaso, sopratutto nell'esperienza professionale· di, questa confezione del bendaggio gessa~o. Presenta inoltre il ' Tantaggio tli una g rande guerra,. che i sussidi più sen1plici possono essemplicità e praticità, essendo alla portata di sere praticamente . utiliss~mi, mi sono inqotto a farlo ora; tutti, e potendosi praticare in qualsiasi luogo. Ec.co · il modo di procedere : La correzione della posizione viziosa in paDopo aver imbottito con un rivestimento orola è ·ricercata generalmente o colla :trazione • vattato l'arto an1malato dal piede alla radice continua a pesi, ' o col raddrizzamento manuale ·de] la coscia o al baicino (secondo l'estensione cl1e sotto narcosi. . . si vuol dare al bendaggio gessato) il paziente La trazione. continua a p.e si è una cura lunga, viene adagiato in ·decubito dorsale col tro11co noiosa, che obbliga all'\mmobilità dei pazie~ti, e col bacino sopra un ta\ 010. r due arti decorche per la natura della loro affezione, avrebbero invece bisogno di una vita igiènica, all'aperto, rono nel vuoto e prendono punto d'appoggio· alla luce ed al sole, piutto~to che quella debi- colla faccia posteriore del calcagno sul bordo di un altro tavolo situato alJ.a dovuta distanza litante di una prolùngata degenza a letto. da] primo. , Il raddrizzamento manuale è un mezzo ~ru­ Il tallone dell'arto ammalato deve essere tale; la sua forza correttrice no11 può essere do. , situato in un piano leggermente più elevato risata, ma viene inevitabilmente ad essere esa• spetto q quello SU cui posa il bacino, i~ che S l gerata, determinandosi ieosi nella regione les~ ottiene interponendo tra. la sua regione achil]ea un traumatismo non indifferente e sempre pe1

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IL PO·L ICLINICO

[ .t\NNO

XXVI, FASC. IO]

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ed il .t avolo· un s ostegno qualsiasi (v. figUJ:a) ; il piede viene flesso· e 111arttenuto ad angolo retto, • • e tutto l'arto ori·e ntato secondo l~ sua direzione DIAGNOSTiICA. 11ormale. Una r.obusta fascia di telc;i. piegata · ad :ansa La diagnosi piecoce dell'aortite sifilitica. viene fatta passare a cavalcioni, del ginocchio, (G. E.' BROWN. A1'tl>eric. f ournal Meq. Sciences, in modo qa abbracciare colla s ua curva le rer9r9, n. I)· gioni anteriore e laterali di esso. ·Ai du.e capi delLa diag·n osi. dell'aortite incipien.te ha una iml'ansa, annodati fra · loro ad una certa distanza - portanza notev?le in. quanto · che la cul(cl di quedal prop1ite, sii sospende un secchiello ·di co- sta affiezioµe può dare risultati soddisfac'enti ·solo fnuni. dimensioni. In questo secchiei10 ~ienè quando le alterazior1i della parete ,rasale ·non g·radual:t?'ente versata dell'acqtta, e si ottiene ~oSÌ"' siano molt© progredite. · un aument? icontinuo e graduale di un peso, I dati statistici sulla frequenza dell'aortit~ lueche per la:· sua applicazione si trasforma in una . tica sono scarsi, tutitavia p~~e assodatÒ che queforza graduale, continua, senza·) scosse, che ten- · sto tipo cli malattia dell'aorta è diagnostica plù. de a , raddrìzzare il gin,ocçhio. f~ilmente al t?-volo anato1nico anzichè all'esame Dalla modalità con çui questo peso viene au- clinic.o. mentato, si comprende come esso potrebbe ve-' Una idea della frequenza dell 'aortite sifilitica · nire dosato, ·nella sua azione riduttrice, sino al è data dalle statistiic he di Gruber'"' che in 6000 . grammo. ~utopsie la trovò nel 4 '}~. · l\farchau~ all'autopsia Generalmente si può cominciare la correzio11e di 256 sifilitici la . trovò 11ell '8.~ X;; la stessa p er-· · e proseguirla p er qualch·e ~empo a paziehte sve- centuale dà Stadler. Ol)endorfer in 1436 autopsie glio; ma poi è Iconsigliabile rico'rrere alla nar- . · di indiv.i dui adulti trovò che l'aortite sifilitica .cosi, sia· perchè dopo qualcl1e tempo questa .tra - era ·presente nel ·7 % e la diagnosi era stata fatta lione riesce a:lquanto dolorosa, sìa p erchè ·la al t avolo anatomico in ben 40 çasi. È ben nota risoluzione muscolare facilita e rid~ce la durata 1'·associazione. d.e ll' a.or.ti te .sifilirtìaa con la tabe della correzione. e la . paralisi ·progressiva : Goldscheider ed altri Quand<? il ginocchio h a ·r aggiunto quel grado autori l.a trovaron~ presente nel 30-40 % de~ ca;i <li estensione da noi voluto, si proéede alla di parasi:6Jide ner vosa. sua immobi li~zazione, n1ediantè un bendaggi~ , A diffèren7~ dell'ateroma, c he è u·n .pr·o oesso. di gessato est endentesi ·dai m alleoli alla radice degenerazione, l'arterite s ifilitica è caratterizzata della coscia, e che· comprende n ei suoi giri anda un processo infiammatorio icon fenomeni reatche l'ansa applicat a sul · ginocchio. t ivi di riparazione -i Sono attaccate tutte e tre 1~ Una volta c he il gesso è indurito, si' allontan~ tuliliich,e , prima l'a,rventizia, poi la m1edia ed in. ·il secchiello - e si annodano le branche dell'ansa fine l'interna . Maéroscopicamente· sull'interna s ul bentj.aggio gessato in corrispondenza çtel pro- si lrovaµo · pligh·e increspate, plaicche perlacee, plite: Si ultima ~n seguito l'apparecchio for- traslucide spesso di colore giallastro. • La distin- · -nendo il piede dì una · scarpa g·essat a, che lo zione. tra·. depositi ateromatosi ed alterazioni l11emanitenga in buona posizione. tiche . sta nel fatto cl1e in ques~e ultime · man• Non sempre è possibile ottenere 0 consiglia- cano i depos~ti di grasso e di soli calcarei. .bile rièercare. u·n a compl~ta correzione in una ·· I .,a sifilÌde di solito attacca l'aorta ii1 prossisqla · seduta, e •qu·e sto -quando .si ti:a~ta di flc·s-. mità del suo orifici~ per modo che s?110 dannegsioni molto pronunciate, cli vecchi8: data, µe1 l t· ' giate le. valvole e le coronariiie con eff etti disa~ quali si devono vincere tenaci a derenze e fo1 ti s trosi sul cuore. Tutte le porzioni dell'.ao·r ta toretrazior1i7 fibrose e muscolari. In questi casi si .· racica possooo esser11e colpité, ma rar~mente .e ripete la ·maD:ovra sopraindic·a ta ne~le sedute no11 se ne co1nprende la ragi?ne, è colpita l'aorta successive, avendo cura ogni ·_volta, prima di ?ddominale. N·e gli sta,d ii ava11z..ati possono aversi . togliere il blindaggio gessato; di riattaccare 11 · aneurismi "più o m.eno piccoli. secchiello con un certo q~antitativo ; di · acqua · Lfl: sifilide dell'aoi:ta· può assumere parecchi alle due .b ranche dell'ansa, . peti non p·e rdere tipi..e diverse localizzazioni. Dieul-afoy distingue.: n ulla · della correzione ottenuta nella seduta pr,e- a) l 'aortite ·s.uprasigmo,ide~ nella qua.l e l'affezione cedel1 te. è limitata . alla prima porzione del1 '.a.0rfa; b) la sifilide .delle valvoie aortiche còn insufficienza ; . . ·La riproduzione fotografica a nnessa indi..~a chiarament e la posiziope che · deve ave!e il p a- e) re forme anel,lrismatic~e; d) l'ocçlusione dei vasi coro11ari. Tra t11tie queste forme la meno dell'ansa e del secchiello. ziente e l a disposizione • • • conosciuta e di p iù difficile diag nosi è la priZona di guerra. ma, mentre d ~ltra parte è tra tutte quella che

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più rise:Jl'te •g li effet:ti ,b enefici di 11n;a opportuna terapia. Tale forma è quella che merita quindi. ora una maggiore considerazione. I sintomi dell'aortite &ifilirt.ica 11el primo s t?-dio quando cioè non si sonò ancora prodotte lesioni \ al volari o aneurismi sono quanto mai vaghi, nè .s ono imponenti al punto da allarmare il paziente, che il più delle volte, e per tal fatto consulta il me:qko, li attribuisce malàttie pulmonari. Il sintoma più ~arutteristico e più frequente · ' è il dolore. È un senso ·di costri~ione e di compressione spesso leggero, · tal,·olta gra,·e fino a somigliare a quello dell'ahgina pectoris. È localizzato sotto 1o sterno nella parte più alta e si irradia al plesso Jtrachiale con il caratteristico dolore al braccio sinistro, raramente al braccio destro e 'più raìame11te a~cora ad an1bo le braccia. È dovuto alla infiammazio11e ed irritazione ~ella tunica av\1eiitizia, nel cui connettivo da Dogrel sono state dimostrate speciali termin·a . . z1oru nervose. . Altri sintomi • subbietti,·i sono l'astenia fisica e mentale con disturbi della men1oria e cefalea; la disp1iea più o meno gra·,,e, dovuta, quando 1to11 è accompagn~ta da fenomeni di _compressione, alla ins11ffic-ienza cardiaca ; la raùcedi1ie dovuta a pressione sul ricorrente; la febbre, che è un sintomo meno freqttente ed è molto irregolare; la tosse senza espettorati: la cianosi do~ v11ta a compressione della ,-ena icava superiore. .. Questi disturbi possono essere presenti in t11tti od in parte e con varia intensità nelle for1ne inizia~i di aortite sifilittica. Di soli·t o non .s ono molto accentuati. Ed è spiegabile se essi siano tal volta attribuiti ad una tubercolosi pulmonare iniziale. Infatti sono s jntomi anche di questa affezione il deperimento, la febbre irregolare, i · :dolori tor~i~i, la r~ uceid~ne, 1a tosse secca. I segni fisici dell 'ao1tite hanno un note,role valore diagnostico. L'aorta .normal1e di individuo adulto nel s uo diametro trasverso misura 5-7 cm., all'età di 50 anni 8 cm. pi.u ttosto meno nella donna. · Nell'aortit~ ambo i •·diametri delI 'aorta sono .aumentati e qaesto ingrossamento' può esser,e rilevato alla percussion·e del secondo e terzo spazio intercostale. ·l\1a ci sond casi in cui la percussione dà risultati negati,~i ed allora bisogna ricorrere all'esame r adiologica, che nel1'aortite può dare jJ seguente reperto : 1 ° In.grandimento dell'ombra ~ortica ~ destra: è que- · sta di solito . la dimostrabile, . prima alterazione . perchè il processo sifilitico colpisce per primo questo tratto dell'aorta . ~ 0 I11grandimento a si- . nistra. 3° Ingranclim.ento a destra eù a sinistra con maggiore densità dell'o1nbra e riduzione della pulsazione aortica. . Seg11i di minor ,-alore sono la p alpazione del1

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l'aorta tUella fossetta giugulare, lo spostamento · in alto della succlavia, l'anQrmale mobilità della . . punta dovuta· all'allungamento dell'aorta, le a l' . terazioni de1 secondo tono aortico. ) La pressione del sangue di regola 'non è elevata ·o solo di poco, il che costituisce un . crjterio differenzi.a te per la diagnosi de1la dilatazion~ aortica in rapporto ad. ipertension~. Per la diagnosi dèll 'aortite sifilitica ha n atur almente importanza anche il risultato alla reazione di Wassermann, che è · stata positiva néll '85 % dei casi. Anzi negli individui cl1e hanno la :eazione cli Wassern1ann positiva dovrebbe essere fatto sempre l'esame dell'aorta, anche èJ.1,lando manchino manifestazioni d·ella sifilide. Al riguardo bisogna ricordare ·che W arthin ha dimostrato che .lo ~piroctlete .può trovar~ nel cuore, nell '~rta , nel pancr·ea.s ed in .altri 011gani anche quando non ,-i. sia alct1n iSegno clinico della s11a • prresenza. · Un altro criterio diag·nostico è quello terapeuticò, i disturbi dell'aorti~e incipienti, quando la lesione è luetica, s,c ompaiono con una cura iodiomercuriale ò e\1e11tualme11te arse11o~benzolica. " DR.

MEDICINA. I

L'edema .cerebrale.

(H . . BATHE

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British 11iedical Joit1'nal, 4 mag·gio 19r8).

RAWLìNG.

L'edema. cerebrale è· essen zialmente determi11ato da un aumento quantitativo del liquido cefalo-racl1idiano e consegue11te.mente da un aumento della sua pressione. Non è dubbio çhe esiste una relazione di causalità ben netta tra l'aumento della pressione intracranica del liquor e l'a11mento della pressione venosa intracra11ica e ciò per i segu enti; fatti. : 1. È oramai ammesso che il liquido cefalorachidiano è prodotto o da una secrezione atti va del plesso coro~deo dei ,-entri.coli lateraJi e del terzo e quarto ventricolo o da un processo di filtrazione attraverso i càpillari coroidei. ' 2. La maggior 1)arte clel li.qt1or passa dagli spaz1 \rentricolari attra\·ers o i fori della ' 101ta clel q11arto ,\'entricolo 11eg·Ji spazi subaracnoidei. 3. Lq pressione· ,-enosa intracranica è per lo 111e110 eguale, quando non è leggermente superiore alla pressione del liquor. . 4. In condiziqni norn1ali il liquor è riassorlJito a ttraverso i ,·asi \ieu.osi cerebrali e più specialmente dal seno long itl1din.ale superiore. Allo stato delle nostre conoscenze no11 si può con si-· curezza dire se 'si tratti di un processo di assorbi1nento purame11te n1eccanico o di un'azione ' selettiYa della parete , ·ascolare. (5) •

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' ' Comunque è certo che questo riassorbimento . La cefalea è il sintonia iniziale dell •accesso , è deve dipendere dalle condizioru della parete dei sempre grave al prinéipio, si attenua col' tempo vasi ·venosi cerebrali e dalla pressione venosa in- ma di solito diventa cronica. Quando i pazienti tracranica. Quindi se per una ragione qualsiasi, osservati da.ll'autorc entrarono all 'ospeclal~ er.lper malattia o per· trauma, la capacità di assorno svogliati, accusavano più o meno per!:>istc11te bimento delle vene è alterata, il riassortimento dolore tdi testa ord11nariamente frontale e che si· non si ' rerifica affatto o non si · veri.flca con la esacerbava specialmente fra le ore 17 e 20. Dudovuta intensità per modo che il liquido cefalo- rante le esacerbazioni del c;lolore i pazienti cerrachidiano ristagna tin eccesso· nel sistema ara- ca vano di appartarsi', ·s fuggivano la lu<'e eJ i .c11oide, nei ventric;oli, sulla superficie . del cerrUJmori, cacciavano la testa sotto i g ua11cia}i ed vello, negli s·p1a zii subd uriali proqucendo il qua- erano irritabili e scoraggiati. Le solite medidro tipico dell ,edema cerebrale. Per effetto di un cine analgesiche no~ procurarono che un sollievo <:olpo di calore, ad esempio, pos?ono essere al- passeggero. · . t~rat~ temporaneamente o permanentemente l e Il vomito si ebbe solo nei casi più è>o-t avJ e di . • :pareti de.Ile , -ene e dei seni cerebr ali per modo che solito solo dura11te Je :esacerbazioni della cefalea. pt1ò aversi coD:temporaneainente un aumen.t o dell~ La n ausea invece era costante. ~ :filtrazione del liquor attraverso il plesso coroideo La ptosi· era un disturbo molto comune speed un impedimento al riassorbimento del liquido. . <'ie nelle ore più calde del giorno. Non fu mai stesso attraverso i seni venosi. ~onstatato . un vero papilledema. n•attra parte l ' aun1ento b~usco della~ presDurante l e esacerbazioni della cefalea la fresione intracranica per effetto di u110 stravaso quenza del polso sce11deva a 50-60 battute al m', sang·uigno produce t1na dimin uzione del ,-olume mentre la pression.e sistolica sal.i va a 140-150 disponibile per il liquor, ed il nor1nale riassorbimm. H g . n1e11to :n on può ristabilire l•equilibrio, donde la I riliessi profondi e superficiali furono trovati - produzione di ·edema cerebrale. 01 tre a ciò non si può escludere che la funzione ,sempre esagerati. Oltre. a ciò si notarono tremori alle mani, ai· muscoli periorali, cra1111>1 e del plesso coroideo nella produzione del liquor possa essere alterata da agenti tossici e.si sa che tremiti generali. La temperatura di solito era· l 'ianidrj,de carbo11ic'a , gli anestetici volatili, le ~nie­ leggermente febbrile, le elevazioni maggiori. si zioni di estratti di cervello e di plesso coroideo avevano sempre durante le ·e sacerbazioni della . cefalea. ·producono l'edema cerebrale. · Non ra ramente si hanno accessi convulsivi a Nei primi stadi dell'edema cerebrale l'eccesso ' di liquor può sfuggire nei freque11ti modi : u11a tipo · epilettico, generalizzati o non, con perdita piccola quantità può passare nel rachide, ed in di . coscienza più o meno compl.e ta. ~ disturbi sopra accennati hanno la loro causa t ali casi' l'aumento della pressio.n e i11tracranica può essere ridotto inediante la puntura lombare; nell'edema cerebral~. 'Tale interpretazione appare una più piccola qua11_.tità ancora può essere rias - tanto più giu~tificata quaD:do si cpnsideri che media~te la decompress.i one si ha una· riduzione sorbita dalle vene extracraniche attraverso i vari emissari della base del cranio. Ma quando o addirittura la scompar6a dei disturbi stessi. La decompressione dell'edema cerebrale si il liquor aumenta ancora questi mezzi a tti a ripuò ottenere rinnovando la quantità di liquor stabilir~ l'equilibrio divent ano inadeguati ; il liquido si !élccumula dappri~a liiE:gli sapzi subal"nc- contenuto nella scatola cranica e cioè mediante noidei, ,raggiunge· la superficie àel cervello e fi- la puntura lom·b are o il drenaggio . subtemponalmente · essuda attraverso · l'aracnoide negli rale: La prima anche quando sia ripetuta più volte s pazi subdurali. L'A. ha avuto occasion·e durante l'esercizio mi- non ha 'che un ·effetto palliativo e tran.s1torio. Per otte~ere risultati sicuri e permanenti. biso· 1itare , di Òsservare numerbsi casi di edemi ~erebrali ed ha potuto notar~ ~he essi · offrono una g na ricorrere alla decompressione subtempomle. sintomatologia molto ttuiforme. Si trattava per Tale operazione è indicata nei casi gravi e ril!a maggior parte di malati provenienti dalla Me- belli ad ogni trattamento di cefalea, con o senza sopotamia, dove insieme alla frequenza cli colpi di convulsioni', dovuta a colpo di . calore o a trzucalore si ha permanentemente epidemia di tifo e ma cefalico ed anche ne.i casi di céfalea. da madi malaria, donde la difficoltà della diagnosi difie- laria. E gli effetti sono tanto più sicuri quanto renzi?ale. f...d ogni modo l a diagnosi di colpo di ca- più precocemente si interviene. Per la de.compressione si fa la trapana2ionc lore fu in ogni caso accertata. oltre che per i sttoi sintomi caratteristici ~nche · perchè riuscirono della regione temporale, perchè questa offre mi' negati,r.i tutt~ gli esami serologici e microscopici. • nori rischi e maggiori vàntaggi: l'operazione 9i •

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enteros.tomizzati due fistole, u11a s'ul du0deno fa sopra 11n'area silenziosa del cervel)o, .il dree l'altra sul digiuno, distalntetÌte all 'anastomòsi . naggio s i fa nella patte più bassa dèll 'encefalo. ' quindi iniettò 250 eme. di acqua. colorata con o sinistro· corri.Si può scegliere il lato destro . b1leu di metilene, ne!lo stomaco, e ne ottenne spon~entemente alla localizza2io11e della cefalea, 235 dalla fistola duodenale, ed appena 11 dalla µia qua11do non c'è loca1izz.azione è preferibile fistola digiunale : ne concluse che l'occlusione ::operare a destra per n.011 disturbare eventualdel piloro offre la sola garanzia per l'efficienza mente i centri de! ling·uaggio. La trapanazion~ della gastro-enterostonia. deve essere fatta più in basso che sia possibile, In seguito la rontgenscopia e la ro11tgeno-raimmediatamente al di sopra dell'orecchio, nelfia. ?ffrirono un ottimo mezzo per lo ~tudi; di l'angolo formato tra le branche anteriore e potali questioni n egli esperirue11ti su a nimali e steriore della meningea media. La breccia quindi nel corpo umano. L a ~etteratura su questo ars i allarga in direzione anteriore e posteri·ore ed gome!lto è cresciuta così rapidamente nell'ultima -in basso verso la base della. fossa cerebrale. Le decade, che sarebbe impossibile rif~rirla al comdimensio11i dell'apert111~ devono esser~ proporzionate · alla gravità della pres$ione :ia1tracranica. , pleto. L'A . cita il parere di alcuni a utori . Risulta Si .incidè quindi la · dura e con precauzione perche, salvo poche eccezioni , tutti rit engono che, chè la pressione interna essendo positiva s i posa nche in presenza di Uilla an asto1nosi pervia, una sano avere emorrag~e dai vasi oerebrali. I ·paconsiderevole .quantità di ' cibo passa attra,1er so ·zienti dopo l'operazione devono essere n1essi sui1. .p iloro, se qt1est o non fu occluso. U11 tale . òito a letto e mantenuti in assoluto riposo. Nei stato di cose non è certo desiderabile : l a g uaJ>rimi due o t re giorni si può sommi1tlstrare rigione deill 'ulcera ,·errà certo note·volme11te af-. morfina e successiva1nente bromuro. L a degenza frettata se il eibo; aln1eno per un certo tempo, in · osped~ deve durare fino a completa guarisi:a. completamente e sicuran1ente deviato . • gione. L 'A. non crede di doversi diffondere sui vari • a. a. tipi di esclt1sione proposti dai diversi autori: egli del resto ne ha fatto oggetto di st11dio in un • CHIRURGIA. . precedente articolo (1) . Crecle ·di St1ggerire come • i migli1ori i metodi di Eiselsberg, <.li Bio11di moli valore dell'.eselusione pilorièa.,. nel tratta mento · dificato, e di Berg. delle nleere piloriche e duodenali. · Egli sj propone· di riferire qui su alcuni espe(RrcHARD l,EWISOHN> A 'n:n.. of. Surg:, magg· . 1918). rimenti, condotti per dilucidare lo st esso argoIll grande valore della gastroenterostomia nel mento sopraccenn~to : la opport11niità o meglio la .trattamento della stenosi , pilorica, sia essa solo necessità di unire alla gastroenterostomia l' esclusione pilorica, nella cur a delle ulceri pilodi benefizio temporaneo, come nelle o's truzioni di carattere maligno, sia essa l a cura. definitiva., riche e d11odenali benig.ne. Non crede che ila radiografia in questo can1po · risponcla bene allo come nelle forme da ttlcera benig11.a del piloro o scopo, almeno finora : essa può · cogliere solo ·del duodemo, è un fatto ·. fuori discussione. brevi fasi e non può seguire l'intero ciclo del In quest'ultimo caso il benefizio è assai magpassaggio del cibo nello stomaco: forse ciò sarà .giore nelle fornre di ostruzione, nellé quali esso possibile in avvenire, qua11do i progressi della è dovuto. a fattori puramente meccanici , costitecnica ci permetteranno. di fa1~e della cinema~ tuendo ll:na semplice operazione di drenaggio. toradiografia . .Ma la grande maggioranza delle ulceri piloEsiste del resto un nletodo assai più sempl~ce riche e duodenali non . si. accompagnano a ste. . . . .. "' per dimostrare il passag·gio del cibo, rispetti· nos1 ; 1 sintomi non den vano ck-t un restringivam ente attra,rerso il piloro € lo stomaco! mento dell'efflusso gastrico, ma dal passaggio quello d·elle sostanze' coloranti . Però va subito del cibo sulla zona ulcera~. Stando cosi le cose, l'intervento 'non può cousiderarsi ideale, se per àvvertito che la scelta di queste è assai limitata , esso il cibo non viene in modo assoluto e w· poichè, la mucosa essendo coperta da muco, occotre un colore ch e per il muco · abbia una affimodo permanente deviato. nità speciJìca, altrimenti la sostan za colorante Ora, s·e prima si riteneva che questo ;scopo veriesce con Je feci, seuza .aver •tinto la mucosa, nisse raggiunto con la semplice gastro-enterostomia, dei lavori ulteriori hanno dimo'Strato che com e avviene per ese1upio per il bleu di metilene. Adatta :allo scopo è la tionina bleu e di' essa ·-q_µella ipotesi era erronea .. si è se·r vito l' A . nei s11oi espei:imenti, u sando Fin dal 19qo Kelling fece d·e gli ampi studi su ciuesto argomento. Egli praticò su cani gast.r o(1) Surg. Gyn. a.ud Obstet. 1916, XXII, 37~ ' (7J • ' I

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dapprima 11n prodotto tedesco, e quindi, chiuso che probabilmente è dovuta la d~arrea, che così quel mercato a causa della g11erra, 11n prodotto frequéntemente si riscontra. , americano, che · corrispose 11gualme11te, con la L'esclusione non aumenta affatto il pericolo sola differenza di colÒrate ia mucosa i'n un bleu dell 'inter\'ento. ·~Ori venne mai citato un ac·v erdastro invece che in bleu scuro. cidente cl1e s~guisse ad essa. La sua esecuzione corretta non richiede che 'qualche secondo. E cer... Gli espetimenti vennero condott'.i nel modo se • guente: in cani a?estetizzati venne praticata tamente aumen~ le probabilità di una rapida scomparsa dei si11tomi propri deJ,Je ulceri ga~ su alcuni ùa sempl~ce - gastro-e~terostomia, su strica e duodenale . altri la gastro-enterostomia più . esclusione pilorica; due giorni clopo vennero introdotti nel ~ SEBASTIANI. loro stomaco, per mezzo ·di ttn ·t_ubo, 300 eme. di • una soluzione 2 %· di -tionina; e il giorno . seOSSERVAZIONI CLINICHE. guente vennero, sotto narcosi cloroformica, uccisi. • La differenza fra i casi con esclusione e q u~llì Soli.a terapia del gozzo senza esclusione fu' evidente. N·e i primi la mu· per il dott. _i.\LESSANVRO PE~NISI. cosa gastrica e digiunale (dis.t almente allo stomaco) era di un colore verde .scuro, mentre quella Durante il mio servizio di guerra in Carnia: duodenale mostrava solo una lieve traccia di ho avuto l'opportunità di osservare numerosi colore : dunque, pratican1entè tutta la soluzione · casi di gozzo ·: ivi esso è énd.emico, per quanto \ era passata attraverso 1'anastomosi. La lieve non molto diffuso. Accanto ai gozzi semplici si traccia di tionina nel dttodeno è spiegata dal ,,,ootevano osser,·are dei Basedoviani o Basedowiafatto che l'esclusione a forma di ·borsa di ta-· nizzati e anche tutte le tnanifestazioni morbose . bacco del piloro lascia passare alcune goccie di d·ell'alterato eqttilibrio tiroideo: cretinismo, naliquido: del resto essa impedisce assol~tamente . nismo, mixoedema: ma i111vero non frequenti. il .passaggio di cibi solidi. Per lo più itrattavasi di donne. Non essendo posNell'altra serie d! casi, in cui l'esclusione non sibile pensare ad un'operazione, in quelle circovenne praticata, il duodeno e il digiuno · pr·esen- stanze, volli tèntare se mi fosse riuscito di gio• tavano una colorazi'one verde-scuro della ilessa ,·.aie a qu,elle infelici con la cura medicamentosa,. intensità : e·videntemente, la soluzione era pasmercè iniezioni locali e generali di soluzione iosata ugualmente attra·v erso ·il piloro ( attradìo-iodurata consigliata dal Durante, come la verso 1Janasl:omosi. .. meno ir.i:itante e la più' efficàce. Non ripeterò cose già note, come sarebbe l'elenco di tutte le Questi esperimenti studia110 solo i risultati meccanici che seguono alla ·g astro-entcrostomia, sostanze che sono, state indicate allo scopo dai vari autori e la critica fatta a ciascuna di esse (1). e non le modificazioni' che dopo di LS9a si producono nella chimica gastrica. È . ·ben noto che Mi fermerò solo su alcuni punti. lVIolti hanno dopo la gastroenteroston1ia la bile e il succo condannato le iniezioni intraglJandolari di soluzioni medicamentose perch~ capaci ~ provocare: pancreatico refluiscono attraverso lo stoma nello ) sto~co, P-iminuendone cosi considerevolmente · 1) Dispnea per aumen~o di volume del gozzo in l'iperacidità. Queste modificazioni chimiche' · seguito a reazione . . 2) Emorragie interstiziali. • 3) La possibilità di im.iettare il liquido .e ntro un . . presentano una grande importanza. Difatti l 'i\... lume vasale. 4) . Suppurazione. 5) Aderenze agli crede ch e i migliç>ramenti nelle condizioni. cliorgani vicini, compreso il ricorrente, con susseniche dopo la gastro-enterostomia senza esclu'guenti' paresi e paralisi delle corde vocali. 6) Insione, sono 'basati special1nente sopra le moditolleranza. Tali osser,·azioni hanno il loro peso-: .. ficazionì della chimica gastrica. Ma di gran La prima pérò non è. tale da .impensierire, per lunga migli'ore è l 'aggiull;ta della esclusion~, quanto riguarda la soluzione iodio-iodttrata : la. · perchè ail beneficio suddetto, che si presenta reazione che essa · pro\ oca · non va oltr.e, se mai, egualmente, aggiu.n ge l'altro, importantissimo, . ad µna liev~ tur.gesceuza· della glandol~, eh~ si di proteggere l'ulcera da impulsi meccanici. accompagna a molestia dolorosa specie nel de1 L'esclusione pilorica non è perrrÌ.anente: ma glutire. In ogni modo tale pericolo potrebbe solo. essa dura abbastap.za da provocare la rapida ' avverarsi se si trattasse di un gozzo volttminoso guarigione dell'ulcera. Anzi que!'ta temporaneità dell'esclusione è af5sai giovevole, poichè è pr9(1) BERGMANN. Trattato di ch_irurgia, V: II .. DURANTE. Trattato di ptttoìogiii e terapia chivato che l'acido cloridrico, passando attraverso rurgica, v. III. · l'anastomosi, invece che per la. via del duodeno LE DENTU et DELBHT. 1'raité de chir'U:rgie, V~ ,·iene neutraliziJato assai meno efficacemente : al xx, 1908. 1

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retrosternale ch e già per sè stesso pr9,1ocasse accessi cli dispnea. In questo caso la cura sar~bbe controindicata. La 2"' osservazione è' quella che fa restii la maggior parte dei medici e certo questo periicolo esiste realmente. Ad e:vitarlo occorre : ritenere controindicata la iniezione " in ogni caso cli gozzo telangettasico; usare aghi dei .Più fini nei casi di gozzo parenchimatoso; agire dnoltre_con sveltezza per evitare mo'Vimenti · di deglutizione. d·e ll'infermo durante l'iniezione. _-\Ila 3a. osservazione si -:può rispondere che l 'incidente è evitabile se si segue una tecnka accu• rata quale è quella di introdurre l 'ago (d± cui è stata assicurata la pervietà) da solo, siJ;lo in fondo, e dopo avere accertato che non fuoriesce alcuna goccia di sangue, innestare la siringa spingendo lentamente 'il liquido e ritirando a poco a poco l'ago, cessando però l 'i11iezione tostochè.. esso è per abbandonare la capsula glandulare. L'iniezione del li'q uido in vari 's ensi, cosi come il Durante consiglia per il testicolo nella tubercolosi, sarebbe certo più efficace., 'm a mi ~embra che potrebbe .divenire dannosa, ·m ancando il controllo nei vari movi~enti dell'ago in seno alla glan. dola. ' In quanto alla 4a. osservazione ess a farebbe . parte di ogni appunto che si può fare ad ogni intervento chirurgico. È sottinteso che la cute deve essere disinfettata con tintura d~ iodio e che le mani del chirurgo devono essere ben· pulite e meglio ancora calzate di guanti bolliti e che ago e siringa, cli vetro (meglio quella Record con alette) devono essere bollati. Insomma. r'asepsi deve essere ben curata, anche nella preparazione della soluzione iodica per quanto essa sia antisettica per sè stesSa.. Per quanto riguarda le aderenze tra la glandula e i tessuti vicW.i, esse si evitano se l 'iniez.i 0ne vien fatta dentro il tessuto glandolare e non a~ di fuori della capsula; se insomma si segue una tecnica accurata. Per essere sicuri che l'ago sta dentro la glandola, basta fare app ena deglutire l'infermo: l'ago segue i movimenti della _tiroide. Ma ,chi. è pratico delle iniezioni parenchimatose .a·vve!"te il momento nel- quale l'ago penetra· nella glandola: è · come per la rachicentesi ; e non 11a bisogno - di ricorrere alla prova suddetta che è meglio .e vitare per la ragione più su a~ennata. Certamente 1'evitare le ·aderenze è importante, non solo per i danni che possono da esse derivare, ma anche per evitare difficoltà in un futùro atto operativo, qualora la cura medicamentosa non a\1esse esito soddisfacente. Infine vi è l'osservazione riguardo alla tolleranza. Per quanto sembrami .che vi sia stata dell'esagerazione su ciò, pure è vero che vi sono dei soggetti (per lo più si tratta cli donne) 1

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elle possono presentarè delle reàzioni allarmanti di natura riflessa (lipotimie, 'Q'e_rtigini, pallore, impiccolimento del polso e aumento di frequenza). Nei soggetti nevropatfci .è bene astenersi . . dalla cura locale. ijd è bene pro,1are la· tolleranza introducendo l'ag'o lentamente, sostando ttn po' dopo aver sorpassato la cute ed iniettando rion più di I/2 eme. di soluzione la prima' volta. ;Il soggetto deve stare in decubito• orizzontale con • il tronco leggermente sollevato ed il capo, ben poggiato, rovesçiato all'indietro; la màno sin.i:.. stra fissa bene la tiroide facendo fare prominenza alla tume:fiazione nel punto nel quale dovrà essere infisso l'ago; un assi$tente- aiuta ad innestare la siringa nell'ago già dntrodotto. Da qualche A. si è parlato pure del pericolo cli pungere la trachea con la ~ossibilità cli ti:n1ettan1i il liquido, _p11ovocando gravi fenomeni cli asfissia. . Non credo che con . una buona tecnica si possa incorrere in quest'incidente. In ogni modo è da riconoscere che la pratica è delicata, richiede vi- ' gile attenzione e pazienza da parte del medico e dell'infermo, e non è da tuttii. .· Però_la mag·gior parte degli ~nconvenìenti 1 notati si sono avttti• con l'uso di sostanze oltremodo irritanti (alcool, , etere io<loformico, soluzione alcoolica di iodio, acidi ecc.). I.l Durante, come dicevo, consiglia invece la sua soluzione· acquos·a . iocU.o-iodurata· all '1 e 2 % ed è cli questa \ che io mi sono servito. Essa non è affatto 4rr1tante ed ho visto che è ben tollerat~. e non provoca notevoli reazioni. Qual'è il meccanismo di azione del medicamento ? Tutta la serie di sostanze , tentate, come anche il prooesso elettrolitico, lo · è stata a scopo sclerogeno, per provocare una necrosi parenchimatosa ed una. proliferaziQ!le · connettivale. Ma per l'ioclio è ormai generalmente . ' ammessa un'azione specifica. La soluzione ioclioiodurata, dunque, agirebbe in ambedue i modi : ma l'aziop.e sclerogena non è violenta ma gra• duale e non provoca notevoli reazioni. Le forme cli gozzo che più risentono dell'azione locale della •soluzione iodi~a son.o le gelatinose: . lnfatti .il · Durante nega che ne risentine beneficio l1e cistiche e le colloidi: in queste forme il miglioramento sa11ebbe insignifi'C'ante e tl'a!J-sitorio (a parte poi i tumori quialche volta confusi col gozzo): Ho voluto, ciò non ostante, tentarla nel gozzo. o:i:stico ed il risultato mi' è stato favorevole. La scompàrsa delle cisti deve av·venire per necrosi degli epiteliJ qi rivestime11to, collabiz]one e Saldamento delle pareti, aiutata ,dall'azione sclerogena nelle zone peri'c istiche. Le iniezioni venivano praticate secondo la tecnica già indi. c~ta e con le modalità .c he saranno dette. lì rendere più intensa l'azione speèifica dell'iodio veI

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nivano prescritte iniezioni generali quotidiane sigliiato di ripetere un'altra serie di 1niezioni io· · di I eme.' della stessa soluzione 1 %· Le inferme . eliche generali. restavano nel loro ambiente ed alla loro occupaOSSER\'.:AZIONE IJ.. ·Gozzo parenchi1natoso. C ... , M ... , anni IJ contadina, sorella della prezione quotidiana : solo si· proibi \ ria loro l'uso cedente. Porta la ger1a dall'età di Io anni. Non della gerla. I casi trattati con la cura locale e apcora mestruata.· Intelligenza scadente; sVilupgenerale sono stati' 4, due di gozzo cisti{!o e due po fisico _normale. Ha bevuto · sempre acqua deldi parenchimatoso. Dò per bre.v ità in succinto 1'unico pozzo del paese. Nulla d'importante nell'an. p.è all'es. obb. generale. Da un anno ci'r ca . le storie. si è accprta della tumefazione al collq. La tiroide si palpa aumentata dii volume, della grandezza OSSERVAZIONE I. Gozzo . cistico del lobo dedi un uovo. ' -· stro. C ... L ... , a.nni r8, contadina, portatrice di gerla dall'età di Io anni. Il .padre fu. sano e mori Cur_a: ~~ndo le n?rme "su esposte .si pratiper ernia strozzata. La madre è affetta da modico cano in1ez1otu: parench1matose, alternati'vamente gozzo da vari' anni: essa ha avuto 6 aborti', I nei due lobbi della tiroide, colla soluzione iomorto appena nato e 6 figli (4 f. e 2 m.) viventi. dica. La prima in. stt: pratica di I/ 2 eme. le sucDi essi 2 figlie 4anuo il g·ozzo : la 2a. (che è la cessive di 1 eme. ed alla distanza cli 3-4 giorni. C. L.) e la 4a. Dei! parenti nessuno ha il gozzo; In tutto n. rr iniezioni. In. gen. nelle regd_oni dei paesani relativamente pochi. La C. L. è stata glutee di un eme. della stessa soluzione, giiornalsempre bene eccetto una lieve anemia e ripetute mente, per due mesi, eccetto nei giorni della in. tonsillit~. Non si è mai allontanata dal suo paelocale. Esse vengono incominciate pr.i ma della se. Mestruata a 13 anni; ha avuto una bambina cura locale e continuate dopo sospesa questa. La sana 3 mesi fa."' Si è accorta della tumefazione riduzione della tumefazione si' cominciò a constaal collo circa 5 anni fa: questa crebbe lentamente tare dalla 5a. in. Dopo l'ultima il collo si presino a raggi ungere ia grandezza di una noce e senta normale e nessu11a tumefazione è più a·p poi rimase quasi stazi'Onaria. Da circa 5 mesi, pariscente. La glandola si palpa ridotta quasi al durante gli ultimi mesi della gravidanza, la t. suo volume . normale e aumentata di! consistenza. , ~umentò di volume sino ia raggiungere quello di Rivista dopo un antio la guatigione si manteun'arancia. Attribùisce il gozzo all'uso della gerla · neva. Le fu consigliato dii ripetere le inezioni · ed all'a'c qua dell'unico pozzo del paese. Non ha generali. preso medicin'a li ma, desiderosa di togliersi la Tanto questa inferma che la sorella tollerainfermità; ha· fatto qualche applicazione esterna rono benissimo la cura : non accusarono alcun che ·n on sa precisare. . .\t 11 'esame obietti,·o si· condolore nè durante nè dopo l'iniezione e se ne stata nel lobo destro della tilroide una tt1mefazione ritornavano a pi'e di alta loro abitazione, distante del volum~ di un'arancia, :fiuttuat).te, liscia, a circa un'ora di strada in montagna. L'in. non forma sferoide. Nulla negli organiii _interni. Intelprovocò.. turgescenza della glandola. · ligenza discreta, sviluppo fisico regolare. OSSERVAZIONE III. Gozzo cistico e gelatiCitra : Con un ago da calomelano, .introdotto noso del lobbo sin. M ... T ... , anni 26. Donna di casa. Risiede nell'attuale paese da 4 anni. Nulla nella .ciste, si fa gocciolare un po' del liqui·d o cid'importante nell'anamnesi. Circa tre anni e stiico che è di colorito brunastro: . poscia s'inmez.zo fa, mentre · era incinta, cominciò la notai:e trodùce un eme·. della soluzione di iodio ctgr. 1, gonfiore al lato sinistro del collo, che in ques,till ioduro potassico ctgr. 2' ed acqua distillata eme 1. ultimi/ .mesdl si è accentuato. Ha preso· goccie e Dopo 2 giorni si aspira gran parte del liquido cistico (circa eme. I20) e si iniettano 2 eme. della messo pomate che non sa precisare; ma senza soluzionè. Tale pratica fu seguitata ogni 3-4 alcun effetto. A11 'esame obiettivo il lobo , sinistro della tiroide si palpa della grandezza di uµ man~i orni ed ogni volta v.eni va aspirato 'il contedarino, di consistenza ineguale, molle-elastica., 1ttl . nuto della ciste ed iniettata, in' dose progress'Ìvà qualche punto fluttuante. Anche il lobo destro si sino a crnc. 5, la soluzione. La quantità di lipatpa lievemente ingrossato. quido cistico che poteva~i estrarre er:a variab~le Una sorella di anni 23 venuta 'ad abitare a~ ma non superò quella della 2.a seduta. _A. comrnsieme a le~ da sei mesi, ha notato i_n questi ulciare dalla II.a s'iniziò visibilmente la decrescenza della tum•e fazione, alla I4::i. se 11e constatò timi tempi un aumento di volume del collo. Infatti! vi s~ riscon1ra un'dncipiente go~zo. · la scomparsa e l'iniezione cli I omc. venne praticata con agq sottile e · nello spessore de1 paren- ~ Cura: in. iodiche dapprima generali, poi pachima glaudolare. Il liquido man mano che sce· renchimatose nel lobo sini1stro. Allorchè 1'ago mava di quantità diveniva di colqrito più chiaro penetrava in una piccola ciste si vuotavano q~ei e più fluido: · in ultimo sembrava un l±quido pochi· .gramntir cli· liquido e si inietta·va la soluascitico. Oltre. alla cura locale _furono praticate zione iodica. In complesso furono praticate, a gi'ornalmente per circa 2 mesi in. generali nelle distanza di 3 a 8 giorni,. 6 iniezioni glandolari regioni glutee di un eme. della stessa soluzione: di cui 2 parenchim~tose e 4 dentro èavità di cis.t:i. esse. però furono esegui te prima e dopo della L'inferma era di temperamento eccitabile ·e non cura locale e ciò allo. scopo di non introdurre nel- · era possibile ottenere che stesse fernia. Asseriva· l'organismo una quantità eccessiva di iodio, teche per 1-2 giorni dopo l'iniezione avvertiva donUJto conto che ne venivano inietta.te nella ciste ' lore alla glandola che effettivamente subiva una fino a ctgr. 5. 'A guarigione ottenuta ~J collo ap- modica turgescenza. Scomparsa questa, il volupariva normale; alla· palpazione si avvertiva nel me di essa si apprezzava diminuito rispetto a luogo dove aveva ·avuto sede la ciste, un piccolo . quello che aveva prima dell'iniezione; dopo la nodulo di consistenza maggiore che il restante sesta era ridotta ia.lla metà. Non ho creduto di parenchima glançlolar.e. Rivista 1' inferma dopo continuare la cura dato il modo di reagire delun anno la guarigione si manteneva. Le fu con- l'inferma, sia coi suoi fenomeni generali di na-

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tura nervosa, sia coi fatti locali ·e data la natura del gozzo. La cura d 'iùiezioni iodiche generali, iniziata prima di quella locale, non fu seguitata dalla paziente. Alla distanza di 6 mesi! essa divenne incinta. ed il gozzo riprese il suo primitivo volume. OSSERVAZIONE IV. - N ... N ... Cretino, girovago di anni 21. Gozzo cistico del lobo sinistro, in parte retrosternale, della grandezza ddJ un'arancia. Fu praticata dàl tenentè · dott. Zappalà 1a cura locale come nell'osservazione I,. a distanza di 4-8 giorni. Nessuna reazione e nessun i11cidente. La ·cura generale non fu potuta .e9eguire. Man mano il liquido diminuì di quantità e si mocli:firo e la tumefazione si r:ldusse alla grandezza di una nocciola dopo la 7a iniezione. Nei moviìtnenti respiratori non provocava pi'ù impaccio alla respirazione e questa. aveva ·p erduto fil carattere :fischiante che aveva allorchè l'infermo venne alla nostra osservazione. Non ho potuto più rivederlo. · ·

cessi; nella terza, oltre al gozzo, dimagramento notevole, agitazione, fenomeni vasomotori ed accessil di palpitazione ed .aritmia cardiaca con o senza tachi'.cardia (.c uore clin.ièamente organkatlJ.ente sano). In queste ultime due il gozzo era antece~ente da gran ·ite1npo ai '5intomi Basedo:.. wianj. Conoscendo cne l'iodio viene gei1eral• mente ·considerato come controindicato nel gozzo esoftalntico, fui dapprima restio ad usarlo, ma · avendone constatato ·il favor~vole risultato nel gozzo semplice ne volli tentare l'uso sotto una stretta fS'.orveglila nza R_uoti'diia.na. 'AsSi.eme allla cura iodica veniva· prescritta l'antitiroidina (dell'Istituto Sieroterapico Milanese) ed a .p eripdi secondo i casi i[ Digalen o Kinetolo ed anche bromur.ii ;iJn picco1e dosi. In un secondo periodo le iniezioni di «odio veni vano alternate con altre di ferro e arsenico. L 'iodid. è stato ben· tollerato e non • ha dato disturti : le pazienti ne sono state not~voln:ìiente migliorate e il gozzo si è ridotto di volum~ (in una della metà). -E videntemente a·I sintomi Basedowi0:nj ha lllliglioramento degli altri . contribuito l'azione esplicata dagli altri , medicinali e più dall'an:titiroidina c~e ha m9strato una ' azione, non dubbia. Non. ,ho la p·r etesa, nè l'intenzion'e, di trattare della cura del morbo di' Flaiiani: ho voluto sqltanto fermare l'attenziion~ sulla questione della controindicazione . dell' iodio -e far noto il risultato di qualche osservazione, che può essere. utile in pratica. E me ne permetto un'ultima che riguarda i disturbi Basedowiani cardiaci. In genere si tròva descritta 1a tachicardia accessionale, l?la non la aritmia con dntermittenza : però questa può osservarsi, accompagnata o no a tachicardia, sotto forma di accessi improvvisi della durafa di qual- " che ora e meno, o di una giornata, a distat1Za di giorni o di mesi, e per un periodo d~ parecchi anni (con icuore clinicamente e organicamente sano). Seguo da circa 8 anni un 'inferma .aff~tta da forma frusta di morbo di: Flaiani-Basedow nella quale si hanno accessi di tachicardia modica CO!ll intermittenza o di so1a intermittenza. La natura Basedowiana· dir tali sintomi: è stata confermata ,da distinti medici.• Finisco queste brevi note con due parole sull'etiolog·i a. Di~e ché il gozzo in quelle regionli è : ereditario è co~e nulla dire. Il prof. Arcàngeli crede possibile che l'affezione, che sarebbe dii" natura parassitaria, possa trasmettere a mezzo delle cimi'ci. Ho voluto inquisire su tal punto, ma posso assicurare che tale parassita è rarissimo, se non sconosciuto, nelle abitazioni in quei monti. Se sli chiede ai gozzuti a che cosa .attribuiscono il loro male, invariabilmente rispondono : all 'acqua ed all>.aria e le contadine vii aggiungono l'uso della geria. Certa~ente quest'ultimo non è 1

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RIEPILOGANDO: Il). un caso di gozzo cistico si è avuta la guarigione; in ~n 2° questa si può considerare come quasi completa. In un caso di gozzo parenchimatoso si è pure ottenuta la guarigione; ittl un 2° si è dovuto . sospendere la cura ritenendola controindicàta, ed il gozzo, dap-• • prima ridotto, ha ripreso il suo decorso specialn1ente sotto l 'infiusso ben noto della gravidanza. Ma credo che ancl11e seguitando la cura, in questo caso il ri.sultato probabilment-e sarebbe venuto a manc~re, giaechè non sarebbe stato possibile portare la soluzione in ognuna delle pic·. cole cisti. Accanto a queste osservazioni ve ne sono altre 6 nelle quali si tratta di donne, fra c~ tre sorelle, nelle quali si notava "Un modico aumento di volume in toto della tiroide, tale da fai. dire alle pazienti di av~re :il collo gr~so, cosa tanto temuta fra le ragazze di quelle regioni . . Ora in tutti questi casi fa .c ura con le iniezioni! generali di soluzione ·iodica ,p er un p~riodo di! circa 2-3 mesi: ha prodotto una notevolissimà ri-. duzione del volume clella glandola con grande soddisfazione dell~ pazienti. E quasi certamente le osservazioni potrebbero sorpassare il ·numero indicato, perchè ·so di: molte che si son fatte · praticare le ittiezioni generali dalla levatrice ·o da altre donne del apese, avendo visto i risultati ottenuti nelle altre. Ciò viene a confe~re il valore terapeutico dell'iod.io nei gozzo e ta~to più per quanto l'af• fezione trovasi all'inizio. Fra i casi curati con la cura generale ve ne sono altrii tre nei quali trattavasi di morbo di Basedow in forma frusta. In ,un'inferma . si: aveva un gozzo appena accènnato e un modico esoftalmo, tremori ed agitazioni; ·in un'altra, oltre al gozzo, tremori1, agitazioni~ insonnia,- fenomeni va$omotori, palpitazioni e tachicardia ad ac-

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da disprezzarsl.: per convincersene basta guaranche se le .s.offere11ze che inducono .il malato dare ! '·enorme tensione dei muscoli del collo e la a tale . terapia reèla1navano altro rimedio , consestasi venosa che vi si produce, allorchè queste g.u enze gravi ; ma quando - . come ora special- . disgraziate, gravate del loro carico rehe va fino mente succede, per il timore dell'epidemia i11ai 40 kg., si arrampicano su per .le strade di fluenzale ~ si veggono soggetti éh~, a scopo di montagna. Nelle due sorelle · di cui è p arola nel- profi~assi e di disin;ezione oro-faringea, ogni l'Oss: IIIa., iJ. gozzo si è sviluppato dopo la -loro gio~no si passano dei pennelli ruvidi e intrisi ' permanenza nel paese dove esso è endemico. In di solu~ioni alcooliche iodicl1e, produce11do leun solo dei soldati 11.0Stri, dopo u11 a nno circa sioni chimiche del.l a mucosa faringea, al)biamo di soggiorno, si è s.viluppato un piccolo gozzo ciil · dovere di riichiamare i med1ici su questo ristico. Per quanto riguarda l 'in:fluenza dell'am- , schioso modo di agire. biente, è convinz~one che l~sciandolo appena Nell'armadio farmaceutico di ogni famiglia compare il temuto ingrossan1ento del collo ed esi:ste la . soluzione in discorso e al più pie~olo emigrando nelle città, si evita il danno: · ed in- disturbo naso-faringeo, si ricorre, senza discu,fatti questa è una delle cause dell'emigrazione tére, senza prescrizione, ad· essa, anche se in,·ecdelle ragazze che se ne vanno anche prima che çhiata e alterata dal tempo; e nella nostra praspunti il gozzo. tica incontriamo indi viduÌ che si bo-uastano la . Roma, gennaio 1919. gola con crudeltà , mentre non hanno bisogno di alcun rimedio, oppure dovrebbero usare degli al, calini e dei modici calmanti. Dai bambini portatori di tonsille ipertrofiche, c9n accensioni :flogistiche, as-li adulti oon f-0rme catarrali croniche dipendenti da '.lesioni nasali, si usano pennellaContro l'abuso dei preparati Iodici tùre sfarzose di iodio senza li mi ti di alcun o<Yecome topici della gola. nere; e dopo avere t,anto insistito, peggiorano e , v·era un tale che s~ affrettav~ a pr~nde.re una debbono ricorrere al lar.i ngologo, con la gola ar~ medicina << fin che faceva bene >) , alludéndo alla ~ossata, "tumida, a mucosa disepitelizzata, erosa, con pseudo-pilastri di color.ito tosso-vinoso volubilità nella moda anche in fatto dir terapia; oggi - co~e un tempo il subli1nato corrosivo e · soyente sanguinanti, con le tonsille palatine. -- è in gran voga _lo iodio, special1nen~ sotto procidenti', a superfice inegualè e fungosa. A queste lesioni provocate ad arte corrJ.spon4J:>no forma di tintura e di soluzione gliceri~a . Le ben note virtù curative 0.ello iodio giusti- qualche volta imponenti ·disturbi subbiettivi e ficano sino a un certo punto questo ' largo ma- funzionali. Ricordo un giovinetto, il quale percJ1è affetto neggio: sono infinite le applicazioni topiche da una lieve faringite consensuale a una classica .~ella. tintura in disc.orso a . scopo rubefacente, . rivulslivo, coagulante, antiparassitario, per modifi- rinite ipertrofica, ve'n iva sottoposto sell:za risparcare e disinfettare superfici cutanee e mucose in- mi~ · a pennellature di tintura di iodi'<Y ~n faringe dall'illlferm.ire re del convitto in cui siJ trovava, e fiamm~te e suppuranti; e sovente con buon risultato, dat? ch·e, oltre alla proprietà steriliz- ~he ne ebbe un grave risentimento di tutte le zante or~ai sancita dal metodo di Gr0ssiich, il stazioni glandolari cervicali e sottomascellar~ : Bier nel suo libro . sulla I pere·mia da stasi, asse- quando lo es·a minai presentava un tipico . « collo risce ché 1tapplicazione della tintur( in super- proconsolare ». J Questi! effetti non debbono sorprendere. quando fice modifica la circolazione profonda delle parti. Ma la complessa azione farmacologica dello si consideri che l'azione ossidante e distruttiva dello iodio è tanto energica. Si pensi c-he basta iodio - sulla quale naturalmente io sorvolo non .scagiona l'uso continuo, il più spesso senza \i.na soluzione r :sooo per · arrestare lo sviluppo alcuna indicazione e sovente inopportuno e con- dei germi della putref~zione e del bacillo .del troindicato che i pazienti, non autòrizza.ti dal carbonchio. • medico ·o anche da questi non a sufficienza edotti . Dal nostro punto di vis·t~ ha11no grande intedei pericoli a cui .si' espongono, fanno della tin- resse l·e ricerche sperimentali di M. e V·l . Lewis tura d~ iodio e della soluzione glicerica nella sull'azione che lo iodio esplica su~la struttura del protoplasma delle cellule coltivate in vitro. gola.. Essi sottoposero le colture 1artific.iali ·di tessuti Quando . . un indi vi duo si dipinge ferocemente, all!azione· di 'vapori di' iodio, collocando inferiorsino a · procurarsi · .delle ustioni della cute, _un ginocchio o una trietà del torace, ciò non ha, mente ~1 - copri-oggetti al quale aderisce la col-

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• SEZIOQ PRATICA •

• tura, un cristallino di ~odio; notarono così che i mitoc?ndr.iJ vengono :fiss~ti in forma di :filamenti SOCIE~À e di g·m.nuli di· un rossq-scuro. In tal caso la cel(NOSTRI RESOCONTI I'ARTICOLARI). · ~ul~ veniva immediataniente uccisa dai, vapori di iodio .. Cervello e Levi, in riieerche analoghe, ·viRegia 4ce8demia dei Flsiocritid Ji Siena. d&o invece, con meraviglia, che la presenza di Adunanm del 31 gennaio 1919. · quantità rilevanti di iodio è compatibile con· la Presidenza: Prof. dott. D. BARnuzz1, pr.es. 'vita e l'~ccresc~inento delle cellule ·coltivate: pur ammett~ndo che esistano notevoli differenze naia Sulla pandemia attuale influenzale. I composizione chimica dei. varii protoplasmdi, si Il Pres_idente ha .giudicato suo dovere di richiaè portati ad ammettere che la loro capacità di asn:a:e ~'atténzione. deg·li accademici su~la opportusumere iodio. fil arresti ad uD.. certo . limite ' QOmn1ta di prendere 1n esame l 'attuale p·a ndemia inpatibile con la vita degli elementi anatomici·, olfluenzale, portandovi ciascuno il proprio contritrepassato jJ_ quale lo · iodio non combinato rimanga inattivo nel m,ezzo ambiente. Ad ogni buto, perchè è oramai evidente che esistono an-· modo sono ricerche che richiedono nuovi con- cora molte lacune, sia tiella etiologia, come nella nosologia, ed anche nella terapia di eiuesto mortrolli. Ora, Jo iodio sulle mucose - specie del pri~o bo che oramai ha invaso tutto il mondo. L'O. che studiò l a panden1ia del 1889 e 1890, tratto respiratorio e digerente· - ha delle virtù osserva cP,e clinicamente I 'attuale ba presentato terapeutiche che vanno applicate caso per caso, e presenta dei quadri clinici. assai diversi, e che precisandole e individualiz~andole. Potrà. 11sarsi è necessario di· stabilirne non solo il vero elenelle tonsilliti cronicl1e come risolvente, in forma mento patogeno, ma eziandio le forme cliJniche di gargarismi, oppure nelle faringiti atrofiche, molto varie, come il loro andamento ed i postucome avvivante e stimolante del torpore dei tesmi, éd :in parti!coLare le complicanze da simbiosi suti. N eumann raccomandò nell'angina difteri.ra ba~teriche. dei tratti di pennello con .. Rispetto poi alla ~empia crede sia indispensaIodio metallico . . . . . cgr. 40 b:ile di fissare dei criteri più razionali e piiiù esatti • Alcool assoluto. . . .. • gr. 20 essendo fino ·ad or~ prevalso u11 ~mpirismo veOloroformio . . . . . . cgr. 20 · ;5tito di scienza, anche COJ;l la .c ura dei! vaccini, Loeri oppose alle faringo-tonsilliti reridi,·anti dei: sieri, come delle iniezioni endovenose di fel'uso metodico del gargardsmo compo~>to di :. nolo e dii -chinino. Iodio metallico . . . . . cgr. 20 . • • Rivista sintetica sull'etiologia .dell'Influenza. . Tannino. . . . . .· l 2 Ioduro di potassio . j ana gr. F. NERI. - Rilevato J'accordo quasif completo Acqua . . . . . . . . gr. · loo · ciriea la natura influenzafe dell 'a.t tuale pandemia, . Ma non dobbiamo dimenticare ~.h é' l'azione tos- passa rap:idla.mente in rassegna la più rècent e , sica dello iodio sui tessuti del nostro organis1no bibl~ografia relativa alla epid.e111iologia e alla . . · dipenéi1e r-- come quella degli altri alogeni, hrolno etiologia. e cloro' - dalla sua grande affinità i:>er l'idro- · Le. difficile riproduzione ~peri.mentale dell'i:ngeno, nell'impadroni'rsi del quale decompone ]a .fluenza rende straordinariamente · arduo lo studio molecola organica e forma a:cido iodidrico che, del problema ~tiologico di questa infezione. Non a sua volta, dispiega effetti di caustico e di irri- può quilndi recare sorpresa se i risultati ottenuti tante . in questo . c·ampo non sono ancora pienamente E appunto quella forma di cui più si abusa, · esaurienti•. Nel problema eti'olog.ico dell'influenza, l'• esicioè la soluzione glicerdca, è stata suggerita per stenza dii un virus filtrabile rappresenta però esaltare l'efficacia medicamentosa locale dello . ormai un ter'm ine essenziale. ' iodio, ·1 mpedendone 11 rapido svaporarsi con unirCompito delie ·ulteriori ricerche sarà di ··allai:lo alla glicerina. gare il controllo della :filtrabilità, di studiare la Strana antinofuia quella p,e r cttr si debba, dopo oltre venti .secollJ richiamare il fallace raziocinio proprietà del nuovo virus, e d~· meglio defèrm~­ umano alla applicazione dell'ippocratico p'Yimuni nare1 l'importanza e. l'estensione delle· associazi'o ni batteriche. non nocerei , \ ' Roma, gennaio r919. .Sulla disinfezione ehimlea degli sputi (Nota 1).

A.çOIDEMIB,

MEDICHE, CONGRESSI

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GUGLIELMO BILANCIONI.

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F. NERI. - I buo1ri risultati ottenuti da Ottolenghi e Londin:i (r9r3) impiegando il sul:limato (13)

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IL ..POLICLINICO

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come mezzo pratiç.o di distruzione del virus t11bercolare negli ambienti, 1 hanno . ind9tto l 'A. a studiare la disinfezione degli sputi tubercolari umidi con soiuzioni di sublimato. Da una lunga serie di saggi risulta che le soluzioni di sublimato al 5, al lo, e perfino al 20 ~fo, capaci di disinfettare singoli nummuli in circa ' efficaci, quando agiscono in · 6 ore, nòn sono· più doppio ·v olume, sopra una massa muco-purulenta di circa 50 eme. Per riprodurre le condizioni della pratica, l 'A. ha evitato di agitare energica1nente la misoela, limitandosi a sommergere completamente la massa dello sputo con la soluzione disinfettante. Questi risultati sono in opposizione còn quelli. ottenuti anche· ·recentemente da altri autori. L' A. conclude affermando che il sublimato non può in pratica essere impiegato per la disinfezione degli sputi tubercolar.1•1• L 'A. icon esperienze in corso si è messo alla ricerca di· altre soluzioni disinfettanti di uso pratico.

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XXVI, FA;SC·

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sia aiccon1pagnata da quella di un rapido disseccamento. Tanto è vero che iinpedendo 1'essicca, mento delle goacie, mediante l'oppo~tuna aggiunta di nuove goccie di liquido sterile, si hà una notevole differe~za, e l:a mort~ dei germi avviene rispetti,·amente in ·35 1-601 , • 601-75' , ir5' -125" . In altre esperienze fatte con diversi tessuti e con pezzetti di pelle di vitello infettati con le solite emulsioni baci.Ilari, l'A . ha osservato, che la ~terilizzazione per azione della luce solare, avviene in un periodo di tempo variabile che . nelle emulsioni ~n acqua va da 50'-60' per la lana; 40' -50 1· per la seta ; 70' - roo' per il lino ed il cGtone ; 1001-130' :eer la pelle. · \ Nelle ·emuls'ioni 111 orina e più a.11cora in quelle in brodo 1:a sterilizzazione r1chiede maggior tempo in tutti i tessuti. ,Nelle prove alla luce diffusa la morte dei germi avviene con m'o lto ritardo. Nella seta, e.d es.', che nelle emulsi~ni batteriche in ~qua è quella che richiede meno tempo, s~ ,:richiedono 3-5 giorni: al buio 9-11 giorni. •

Sulla resistenza del bac ilio di .Eberth ali' azione della luce solare ed a quella dell'essiccamento.

Sulla disinfezione dell'acqua delle vasche da bagno dei tifosi.

Dott. A. CARTBONl. - Ha fatto numerose serie Dott. A. CARBONI. - Premesso che la _disil!fedi esperienze con stipiti dirv·ersi di tifobacillo zione dell'acqua delle \Tasche da bagno dei tifosi emulsionati -i'n vari mezzi nutriti vi . · generalmente nòn viene praticata neppure negli Essendo molteplici.le condizioni di esperimento :ospedali, 1 'A. fa rile\·are il grave e continuo pe1.. ed essendo molti; dei risultati ottenuti dall'A. non ricolo che può deri ,·arne per al personale infertroppo dissimili da quelli o~tenuti da altri stumiere e p er i malati .che · in seguito c;levono fare . diosi, basterà rile\'are quanto segue: il tagno ne11e stesse vasche infette, e che_inoltre L' A. in una serie, adopera provette conte- vi è la possibi:lità, in certi casi, id~ inquinare il nenti IO cc. d11 acqua· di condotta, urina, brodo, suolo e le acque .sotter1'Qnee· o superficiali. in cui emulsiona r ansata di agarcoltura di 24 h. Da molti è· stato consigliato 1'uso del fenolo Alcune, .p rovette · sono esposte alla luce ~olare · al 5 %· diretta (T· 46° - 49°;5 C); altre _alla luce diffusa , L 'i}... preconizz.a. di portare 1'acqua .a 80°-90° C.· ed altre al buio (T. ambiente 8° - 30° C). Può valere all'uopo una presa di· vapore. Può Nelle 1prime i. germi, restano uOcisi: in meno di pure usarsi uno scaldabagno. I"' A : ha trovato I20' (acqua) ; in meno di 180' (urina); in meno di molto. utile uno specia~e scaldabagno, il quale, 330' (brodo). · sia nella pratica privata che in queila ospedaliera, Nelle provette alla 1uce diffus·a , la morte dei può essere adoperato · molto facilmente. È costibacilli avviene rispettivamente in meno di 46, ttiito di 'un semplitce secchio, mun1to di griglia 73, 170 giorni : ed in quelle ·al buio di ,64, 87. Nel interna d.~ un tubo · di tiraggio e di un cercine , ' brodo i germi sono ancora vivi. dopo i90 giorni .. alla base, in modo ·da permettergli di galleggiare La resistenza del tifobacillo nelle medesime &'enza rovesciarsi. Per portare l'acqua della va· · emulsioni risulta di .molto inferiore quando si sca alla temperatura di 80° C. e più, basta im-' sperimenta con ·p iccole · quantità di' liqu1kio, in mergere l'appà.recchlo ripieno di carbone acceso, sottilissimo strato. Infatti stendendo delle goecie nell'acqua del bagno. Per ogni disinfezione. sono èH liquido.. infetto s.opra i vetri~i copri-oggetti, ed sufficienti 2-3 kg. cl.ii cartone vegetale. esponendole alla 1uce diretta del sole ed all 'essicIn questo modo si ottiene, con una m.ini':11a camento all'aria,._., si ottiene la sterilizzazione ii1 spesa, la disinfezione nei casi di tifo, di parat1:fi, ' 4'-6' nelle emulsioni in acqua; in 15 1-20' in quelle di c'o lera, di dissenteria. in orina ed in 20'-25' in quelle in b~odo. L'amone B. . .della luce pare quindi molto più energica quando 1

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[ANNO XXVI, FASC.

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PRATICA

S~ZIONE

Reale IstitutG Veneto di scleme; lettere

ed arte.·

APPµNTI DI JEDIGINA PRATICA~

1Adun0111za ordl!naria del 15 dicembre 1918.

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CASISTICA.

Alessandro Massaria (1524-1598) e ~a . dottrina Veneta dei contagi.

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· R. MASSALONGO. _._ Scopo di questa Lettura del compianto prof. Massalongo fu quello di· illustrare la vita e 1'opera di una delle più . splendide figure dell' A.rchigiinnJQ.Sio Padovano nel luminoso per.iodo della Rin:àscenza, di iA.lessa1'lr dro Mas$a·ria, . questi, Alessandro ~enetti e GiL rolamo Fraoastoro, sono .i veri fondatori, su fondamenta scientifiche, della Dottrina dei con1 tagi. ..

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I postumi della meningite cerebro spinale epidemica. ì. Rosanoff (lournal A1nerica11, 1Y.ledical Asso-

ciation, 1918, 2 novembre), ha avuto occasione cli osservare numerosi casi di meningite. cerebrospinale e di studiarne• a lungo i postumi. Una buon~ percentuale di individui eh~ hanno sofferto tale malattia presentano per un tempo più o meno lungo dei disturbi, dì cui i più comuni ed i più importanti sono i seg11enti ! a) limitazione della :flessione della colonna · vèrtebrale ,· Misure e proporzioni del eorpo umano. . al dorso alle G. FAVARO. - L~A. comunica uno studio sulle b) abnorme esauribilità.; e) dolori . ' gambe ed al capo ; d) tendenza alle vertigini ed misure e proporzioni del corpo · umano Stabilite ai deliqui; -e) astenia; · f) tendenza all'ambliopia da Leonardo da Vinci. ed alla fotofobia ; g) diminuzione dell'appetito A. DIAN. ed insonnia accomapgnate da uno stato di denutrizione. • La limitazione della flessione della colonna • ve~tebrale è . sopratutto accentuata alla regione A·l&ro contributo sulla profilasSi ehiolnlea cervicale: molte volte non si è in grado di :fletnell'inOoenm. La nota del tenente lnedico dott. G. Betti com- tere il capo sul tronco fino a · raggiungere lo parsa riel n. 6 dell'ottimo « PoJiclinico », mi dà sterno, come avviene normalmente. L'abnorme esauribilità è ·presente in tutti i occasione di confern1ate- anche per quanto riguarda I >Ospedale specializzato per l\1alarici di • casi, benchè in grado diverso: ad ogni sforzo, Brunate (Como) l'osservazione ben constatata talvolta anche minimo, si ·h a àffanno, · palpitadella immunità 'dei dege_n ti per l ! epide~ia d' in- 1Jone, trem~re, se11so di stanchezza, dolore ai fluenza. Mentre in paese infuriava il morbo con ~l;llbi .ed àlle gambe. molti' esiti 'letali, degli oltre 400 malarici (.di cui · Anche i . dolori al dorso, alle gambe ed alla molti gravi) sottoposti alle rjgorose cure chini- testa sono presenti quasi sempre. Questi dolori niche non si ebbe a \ erificare alcun caso d.,in- possono essere costanti anche durante il riposo, ma per. lo più si ·v erificano in .determinate .Po." fiuenza.' Solo si notarono cinque casi leggeri6simi • • • SlZ10ll1. fra i cinquanta soldati di Sanità. che naturalmente Il dolore pt1ò essere pro·v ocato o esacerbato ' non erano chininizzati. ,, . Il Dirett. deli/Osp. Mil. di Riser'Va di Brunate : dalla pressione su alcuni · punti come il ·vertic.e del capo, le apofisi spinose, il coccige, i popliti. MASCIARDI dott. GIUSEPPE. ' La tendenza alle vertig~ni ed ai deliqui è preNel « 'deOovluin capillitii fJ post-lnfiuenzale. senté nella maggior parte dei casi. Un improvIl dott: UMBERTO SCALFl, . d~ Varenna, dopo viso J?OVim~nto può causare una vertigine, uno avere accennato a questa non. rara evenienza, ag- sforzo eccessivo un ~eliquio con improvvisa ca. ' duta e perdita di coscienza. In qn.alcl1e caso ~i giunge: Ho potuto . stabilii-e che il deftu'Viiim capillitii ha un vero accesso epilettico. La cefalea, le vertigini, i deliqui e la perdita si è. verificato in quei casi in cui l 'in:fluenza ave·v a avuto carattere dii gravità e quindi . lunga di coscienza si" manifestano sopra .tu~to in sedurata., e a preferenza ip persone gibvani di guito a sforzi, incurvamento della persona, movimenti i·m provvisi o esposizione al sole: per sesso femminile. • tali fatti la sindrome postmeningitica è simile Devo aggiungere che io ebb~ molto a lodarmi alla si·ndrome atopica consecutiva ai gravi traudella seguente ricetta : .. Ac~do ' tannico. . . . . .. gr. I mi c~falici. · L'ambliopia si manifesta durante la lettura Tintura di cantaride . . . . » 5 specialmente quando i ca~atteri tipografici so'n o Trintura di chi.n a. . . . . . » 15 • piccoli. n disturbo pare dovuto ad una deboSpirito di lavanda . . . ,. . » 30 ' . lezza dei muscoli oculari, senza però eh~ i moAcqua di rose q. b. per fare. » 100 ,,ime~ti del bulbo siano compromessi. Nei casi s: Per frizioni· sul cuc)io capelluto. I

COMMEN.TI.

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IL POLICLINICO

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• nei quali l'ambliopia è molto marcata c'è anche ft>tofobia. La diminuzione dell'appetito e la insonnia sono fenomeni secondari allo stato· infettivo generale o · anche alla persisteuza dei dolori. La sindrome_ postmeningitica - finora non è stata giustamente riconosciuta, e solo i casi più gravi si imponevano all'attenzione del medico. Certo è che sotto questo riguardo tutti i convalescenti di meningite cerebro-spinale dovrebbero essere convenientemente esaminati e curati. La cura più appropriata è il riposo, il ritorno. all'attività normale in modo gradualmente progressivo, una buona nutrizione ed un trattamento .ricostituente. •

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DR.

Febbre intermittente da setticemia meningococclea.

.quando se· ne fa . la· ricerca accurata, si trovano gli'. accessi tipici : · altre volte infine fenomeni meningei e fenomeni 'malarici vanno di conser' va, .e · quelli hanno "l'intermittenza dii questi. Il liquido cefalo-rachidiano può essere nor, male o presentare tutte le alterazioni possibili : quando esso è torbido, con molti polinucleati, si può pensare ad una genttina infezione da 1neningococco : questo però non è mai stato trovato. Manca, ad ogni m.odo, di solito, un parallelismo fra le manifestazioni cliniche e le :reazioni del ·l iquido cefalo-rachidiano. È caratteristica inoltre la brevità del ciclo rlegli stati meningei e la loro evoluzione · generalmente · fàvorevole, come pure la loro comparsa quasi esclus~va in soggetti giovani. In presenza di una reazione meningea in un malarico o in un individuo che ha ~bitato o vilaggiato ;in paesi malarièi,. bisogna dunque pensare ad una manifestazione localizzata del~a malattia ; l'esame microscopico del sangue deve essere il complemento indispensab.ile della pun, -tura lombare e dell'analisi dei aiquido cefalo• rachidiano. La terapia 1in tali casi deve essere energica e consistere nell'iniezione ·endovenosa di alte dosi di ~liinino-uretano. · I . P.

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La febbre intermittente di setticemia menin/1 gococcica è un'evenienza rara, ta.n to che Netter, • il quale si occupa del caso, che riportiamo, l'ha osservata in tutto 8 "\rolte.J)u 458 maXati (Presse méd., settembre 1918, n. 5Ò). Nel caso in questione si tratta di un ragazzo quindicenne, il quale per un mese presentò ac. cessi di febbre a tipo quotidiano, più raramente termnario, con insorgenza mattutina o pomeridiana, e 'con tutti i caratteri dell'accesso malarico (brivido, sudore, splénomegalia). La diagnosi non f.t.t fatta cl.?-e quando insorsero i sin' ·. Le forme cliniche del tetano localizzato. tomi meningei, ed allora si istituì il trattamento . specifico, che portò a guarigione. Cumston (New York. Medical four1ial, 1918, Netter stesso riconosce la difficoltà della dia• pag. 505) fa un'ampia esposizione delle forme gt,losi, quando ·ogni manifestazione meningea cliniche del tetano localizzato. È noto che il temanca ; l'unico seg~o eh~ può metter su la via tano sperimentale con1incia ~mpre con la conè la comparsa di un esantema eritematoso, con trattura dei mucoli prossin1i al punto di ino, rare petecchie. Allora l 'emocoltura, · l'iniezione culazione e se la dose è sufficiente; la contrattura nella cavia, la siero-;eazione e la prfcipito-reasi diffonde poi a tutti i muscoli. Nell'uomo inzione possòno chiarire il concetto diagnostico, · vece il tetano~ comincia quasi sempre ai muscoli \.... con il grandissimo va·ntsi-ggio di fare istiiture la della mascella e non' manifesta alcuna predilectira serica, mercè la quale ii1 genere si ottiene zione per i muscoli prossimi alla parte infetta. la ·guarigione. Anzi spesso le · contratture appaio110 e riman' G. SABATINI. gono stabilmente localizzate alla regione oppo- · \ sta a quella della ferita. · Stati meningei nella malaria. Nell'uomo il tetano si presenta localizzato Le reazioni mening-ee nella malaria sono state solo eccezionalmente: ma durante la guerra, forse in rapporto ali 'uso profilattico del siero, notate da pare~hi· autori, fra i quali Laveran, Barrwtlon, Alliot, Appel, de :\fouzon (Paris 1nédi- le forme locali sono diventate più frequenti. Una delle form~ più interessanti di teta~o locaL 28 sett. 1918), hanno osservato in un ·ospedale dell'Africa settentri!Onale u11a decina di oasi, che cale è quella splancnioa-: consiste nella éo11avevano fatto pensare dapprima ad ·una èpidemiQ trattura dei muscqli .clella deglutizione ~ della respirazione seguita 4.a parossismi di soffocadi meningite da meningococchi . R.isulta dallle osservazioni che talvolta la zione con spas~o. glottideo. Può aggiungersi scena è dominata completan1ente dait fatti me- ~risma e. rigiçlità ~UC!J.le. Il tetano splancnico è dovuto ad inoculazioni viscerali - intestinale, ningei (febbre, rigidità della nuca, Kernig), rettale, vaginale, uterina - ed è tra le più gravi senm che si1 pensi alla malari·a . Altre volte, 1

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SEZIONE PRATICA

forme peréhè conduce a morte in meno di 48 ore Il tetano paraplegi co .degli arti iuferiori è più per as:fiss~a o sincope. • . eomun~ : il J?iede è -i n equinismo ; le gambe sono Le altre forme · di tetano localizzato differì-, in forzata estensione sulle coscie, e queste sulla scono notevolmente dalla precedente, perchè p~lvi. ·c'è· anche d i so.lito un certo grado di con... sono a decorso molto lungo. La incubazione è trattura dei muscoli addominali. Il trism a e la , lurnga ed in molti casi, non sempre, il .processo r.igidità nuca le ordinariam~nte m an-cano. si sviluppa nella regione infetta. DR. Si hanno quattro forme di tetano cefalico. La prima è caratterizzata da trisma e talvolta da . Ipersensibilità costituzional~ e asma nervosa, , ' una certa difficoltà di deglutizione. C'è anche De Besoh e (:ri:fi~r. i1n 1Vledical R ecord, 31 agorigidità nucale e. contrattura t non maréata dei . · muscoli fàcciali. Nella seconda forma c'è parasto 1918) ha ~er1tato, ci..n . 13 casi cli taiSlruL s1t1 3•1 , ' lisi facciale: la ferita è sempre a(la· faccia e più ·'che ;gli 1aJoaes.tSci vie nivano 1P1r·orvioie:atii da f).rodotti • comunemente alla regione orb1tò-na~ale. C'è seinsii1bil~z.zan.ti .di origine iain-imalie o vegetailie : a.n trisma e disfagia e talvolta così do1oro.si da as1-I da ·eqniri.ni,. iin 1 ,da g.aitti 1 ed iin 1 da p0il.1iin'e presumi.b il.m ente 1dii ~alllO ; 1rreg.1i ai}Jtri 18 CéllSi • sumere un tipo idrofobico. Il fenom eno più rilevante. di questa forma è la paralisi· del facciale, 1 A. 1non. potè soqprir·e a~-c.un a1g ente senisibiàiiz.a1111te oaigaiUiioo. per lo più limitata ad u111a delle b~anche del nervo, e localizzata allo stesso lato della ferita. Nè11 'a.sm.a ci.:p,pageno il. siog·getti mosti-aro.o llllt1a . Come in tutti i casi di tetano locale il decorso a:eazione ~-0n1g i u1ntri. v.ai1e s•pecifiJca :· sie co1 po\p.a:~ lento e la morte, che si ·verifica nel 60 % dei sitre·11o 1si 1t!Qoca -1claippriima Wa. iculbe di 1u.n 1Qaiv1a11ilio e • casi, è dovuta a paralisi bulbare . Nella terza poi ~l •bulib.o omilare del oog.g etto, •oomtpa<iono ia:nform~ c 'è paralisi oculare con strabismo e ptosi tpJediaita:rµente :rossore, 11aie.ri'IDaziio11•e e l;i•eve ed1epiù o meno marcati. Nella quarta c'è paralisi ma ipal;peb:r a[e. dell'ipoglosso accompagnata sempre da trisma ln 5 casi s i ,ot1:en11,e a:trohe 111lla reazione pt1e rigidità nucale. tanea : :una g.oeòita 1d!i :siero di ieavaili1o . deipo.Siba . La forma unilaterale di tetano è caratterizzata . su di una scarificazione, provoca,·a la produzione da contratture in un sol lato del corpo che indi lllllla 1b1~lQa. vadono progressivamente la parte opposta. · Im n.111 caso di iasma ~ ppogeoo 1'iniez.1ohe di Il tetano locale degli arti pu<? colpire le estre2 1 c mc. di si•ero ianbi.diifter.~oo .d.d. caiva:J.ilo pro·dius.se . rmità superiori o inferiori. Dopo 1' ~ncubazione U/110 s tato is.omig1 lii13111te .ai1lo sh ock iaioo.:filattioo dèllia aibitualmente lunga ci sono. tre fasi. La prima cavia. Dopo g uarigi'o ne .il sog·getto rimase· liberò • fase o pretetanica è di solito breve, dura da uno da1gli att~bi d'asm.a iper ~quattro mie.5i; u>otevia a tre giorni, ed è caratterizzata da dolori vio- strigliare ·un ca\1 allo ed• entrare impunemente iin lenti all'arto senza rigidità muscolari. Nella se- ' u.n1a .&talllia od i1n 111.ni circo; quia~ah.e vdl'ta però 1':aff~i-Ollle .aoceinnò ,a riicomiparire. conda fase ci sono cot1tratture con parossismi L'iiiniez.ionre nel pierirtoneo .di rUm.a cav.iia di 5 cmtc. dolorosi ai più piccoli movimenti:· i muscoli di siero jprovenierute 1da Uin oofferente di asme. sono tesi al massim10. limite, rigidi ed in ipereipipico ìbraisportò !f)as&ivaittrenJte n:e11ia cav·i a l'iiper~ stensione. Ali' arto superiore c'è flessione, als·en1si1bi.li tià ;alle ·p1;oteiine Id i 1ca1V0J11o. l'arto inferiore estensione. Se· non compaiono :_.\1ouni di q111esti tSoggiet:st.i i gin.oracvauo oomipl:e~Itri fatti la prognosi n<?n è cattiva; non c'è iperbaimen.te 1'avii0ne patogena 1eserci1taita SIU di ie515i • termia, ma talvolta si ha trisma e. rigidità nudal cavallo : in tali casi la reazione cutanea e cale in grado leggero. Questa fase n on dura mai ' quie]la oon:g.i unrt~v.ai11e s i ldim ostrair10D10 di S\I).eicia:le più di una quindicina di giorni. Segue la terza fase o post-tetanica, caratterizzata d a contrattura valor.e. i.\.ltrl icqnJQSIClevano siln da1:1'in:Lainziia i traa>- .. p.o rti de11a J.ioro ·~·liattia oon ci. ca.vail·l i; aùtr~ ·~nfi11re permanente ma 's enza parossis~ dolorosi : l'arto • sapevano che la loro ipersensibilità specifica p er colpito è immobilizz8:to in un attitudine :fissa che dura un _mese ed anche più. Seg uono defor- i cavalli si era manifestata solo ad un certo momento de'lla loro vita: mità, retrazioni atrofie, di sturbi ·v asomotorr per 1L'ia$ma .i{P.p~enio per sè lllJQU è m a11attia farnJmodo che la convalescenza è lunga. Le varie forme cliniche di tetano degli arti liare ; ma può presentarsi iln più membr.i: di • ~na stes~ fa miglia con t endenza a:ll 'asma bron- , . possono essere divise in t~tano paraplegico de~li chrlia le ed alla febbre da :fieno. , arti ·· superiori ed it1feriori ed in tetano . mo· Iil11 a:Lcuni ~.asi ,cli aJS1111:a ill?!POgenio 1'iaaceSISo iv,enoplegico. Nel tet~no p~raplegico degli arti suniiva 1provo.oato ,u;n,i~nnienite dal mvailil.o ; in allttri periori, ·que.st~ sono a c_?ntatto col torace~ l'ap.o teva iessertlo ainche d:ai1ila. rpreseinza di a1ltri 01nivambraccio flesso sul braccio, la mano sul J?Olso. mali, •OOllle 100viini, \Pecone, CO!ll1igli, cani, eC'C.; . Gli s.p asmi dolorosi accentuano la contrattura. (17) ' 1

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POLICLINICO

.. [ANNO

XXVI,

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allC'UJlli ier.amo .sqggetti anche

.aJ,Ja febbre da· rfieno;

rm ipaziiernte presenitava ~i di rais!11ia att1JChe d~ iavrer ·lllJM?-giia.i·o diel.J.re. fraigole. In 111DJ lC!aJSO Q1'asnna era. taeccitnpagiruarto da l~ oolka ·e di:rurirea; .iin un a:Ltr~ dia vomito e da Ckùor.i addJomiinaJri. ; imifime"run ~rti indivildnti queste mamifes~ioni oomhraivano es.sere non com!P!Lim... z.1011~, · mia equiJvai1eruti de11.':aslllia : oiallli•festaizioni . . v.kariiantd. . . Nel cq.so dell'asma da gatto 'si ottenne tanto la reazione congiuntivale quanto 'q uella cutanea. . Irn generie ISi lpatllai 1d4 sensi1hiiliiità alle proteine a.ncittna:li; m~ ìl;a oostamza sensiibiliz72IU1te llllOll. di 100Jtura. proteica, poiiahiè è v-olati.l e ; pu.ò essere presente an~he nellia !forfora ie :ne1 sudore. È ·n;io.Lt>o ·iperiool~ ù'iiinierzioo.e di siero anrt:ii. dd.f.tearioo di mviallilJo rlin 50.ggetti con asma i1Ppogeno; ma 1non [presenta ;µesswn perioo1o ~11'as:ma. di a1tr1a niartmira~ oome pure melJai .febbre da !fieno, 0.11 ~ie ise Ile rearzioni IQU.ibaniea e oftaJm.iica sono

la superficie cutanea, con . speciale attenzione alle mani ed ai piedi., ·trala.sciando sol<? la faccia ed· il cranio~ si •devono impiegare . in . tale bis~ gn_a dai 15 ai 20 minuti. L'applicazione si farà ·preferibilmente la sera; dopo di essa ii paziente calzerà dei guanti e delle calze spalmate di unguento all'interno e si metterà a letto con biancheria pulita. Al ma~tino seguente prenderà un oagno e ri pete1·à il trattamento al terzo ed al quinto giorno, rinnovando l'ultima volta la biancheria, in quanto che le femmine del sarcoptes possono vivere arlche 24 ore al di fuori del corpo umano. La susseguente irritazione cutanea potrà calmarsi con bagni amidati e con applicazioni di unguenti all'ossido di zinco od al catrame . . .

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state 1regatiive.

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FASC. 10] ,

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L. V.

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~rattamento

del sudore fetido.

L'iperidrosi dei pie~ e delle ascelle è molto molesta, perchè il sudore si corrompe facilmente .' e determina un fetore sgradevolitssimo e perchè · macera la p~lle e dà origine a piaghe. Non è facile averne ragione. Oltre alle cure igieniche (frequenti lavaggi coti acqua fresca, preferibilmente non usare le sottl>ascèlle imp.ermeabili, p9rtare scarpe di tela, ecc.) sono stati preconizzati molti rimedi. Uno dei più recenti e .dei più efficaci è ili clo• • • ruro d'alluminio, proposto dal medico amer1-. cano Stillians; si usàno soluzioni al 5 % in acqua distillata, con le quali s~ umetta leggermente la parte, ogni due o tre giorni; poi si las~ia secca.re. Tre applic.azioni bastano quasi sempre per ottenere un miglioramento notevolissimo. · Se il d.i stu.rbo si ripete; si rinnuova~o 1e appli- . . caz1oru. - Alle volte la glicerina pura spennellata s ui piied.i basta a far sparire il fetòre. Anche le soluzioni di perm.a nganato .potassico al 5 %o so110 state trovate efficaci, per Ì.1 la~ vaggio dei piedi. Un vecchio rimedio è la formalina.; si può usarla diluita :al - 2 % per le ascelle e al IO % per i pie.d i, dei quali 'conviene umetta~e la sola · pi~nta (tra le dita protrebbero prodursi escoriaioni e piaghe) ; l'uso ne ' ra protratto per alcune settimane. . . , Più attiye, e perciò ~a usare crui . maggiore prudenza, sovrat11tto alle ascelle, sono le s.o lu.zioni di acido cromico, come: R. : Triossido cromico gm. o eme.. 2.5 Acqua. .' . . . 11 » 50.S. : Per pen11ellazionr, una volta alla settimana . \

TERAPIA.

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'i'V'L.

Sul trattamento della scabbia.

1· casiJ di scabbia s i osservano ora con una certa· freq\lenza, non s~lo fra le tr:upp·e ma anche nella popolazione. civile, ed è bene coho~cerne i metodi razionali e più semplici dii cura. Questi consistono (Dubreuil, Journ. de IYI éd. de B;rdeaux, luglio 1918) nel ragno caldo ·n elle strofinazioni della pelle con spazzola e sapone molle è nell'applicazione dell' ~guento. Le due ppme pratiche, per quanto utili, h'anno in certo modo ·,,delle limitazioni; 'c osi p. e. certe par.ti delicate, come le mammelle, il p.e ne, la palma della mano, la pÌantia del piede non possono subire dure strofinazio1ii, menfre poi gli spazi interdigitali, le pieghe non possono ,,enire raggiunti con la spazzola. · , Il ~apone molle è irrita11te, mentre una prolttngata léipplicazione dell'unguento può ~ provocare utlla vera eruzione medicamentosa. Come acaricida, 1' A. consig·lia : N attolo · fJ p · 10 : balsamo del Perù, solfo precipitato, sapone -molle ana p. 20 ;_ sugna p. 200; tàle quantità ser,·e per tre applicazioni, a giorni alterni. ~'essenziale però è il ·modo cii ~ppliieazione, che è il più spesso etrato, perchè si 'traSCU(Jano le part~, in cui maggiormente si annidano i pa~ ' rassiti; accade çosì che la maggior parte det casi ostinati e dellé recidive è dovuta al fatto . .che le palme delle ma.in.i non vengono trattate · convenientemente. I~'applicazione dell'unguento ·va fatta strofinandolo ·accuratamente ..... . su lutt01 . (18~ •

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{ANNO XXVI, FAsc.

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SEZIONE PRATICA

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Meno attiva,_ma più accetta, è la miscela : R. Acido tannico . • •. ~o-m . o eme. 5 Alcool . . · . • • » • » IOO Acqua . . . • . » » 200 S. : Per l~vaggi, due volte al giorno. Varie polveri disseccanti e antisettiche sono st~te pure proposte, come: R. Acide borico . . . gm. o eme. 10 'J;alco · purificato 100 . .. R. Acido salicilico. . . gm. o eme. 5 Sotto.nit. di bism. » » 40 • Stearato di zinco. » » 20 R. _t.\.cido salicilico. gin. Q eme: 2 • • . )) Sottonit. di bism. 20 Atnido • » » 20 •

DIAGNOSTICA.

Tabelle per diagnosi dlfl~renziall. / .. EMATEMESI.

EMO'r'tISI.

Anamnesi di malattia gastrica, epatica, spleni-

Anamnesi . di disturbi polmonari,

ca.

Il sangue è vomitato.

Il sangue è espttlso

con la tosse. Sangue scuro e non Sàngue schi11moso e ~chiumoso, che ·può esrutilante, che può essesere commisto a cibo re commisto a sputi. Preceduta da vertigi- · Preceduta da vellichìo ni o da debolezza. alla · gola. Nausea e peso all'~pi· · Dispnea . e dolore ·al gas trio. petto. Seguita 'spesso da me· Non' seg11ìta di solito lena. · da melena. '

)}

È stata anche p1~econizzata

recentemente in Germania la tintura di iodio, da .Gerdeck. E bene di far precedere ogni applicazione ·da un pediluvio. Non v~rranno tralasciati gli spa.zi in. terdigitali, le pieghe, gli orli u~gneali, ecc.; soltanto l'arco della pianta potrà essere risparmiato, perc.h è più disposto alla dermatite. Anche dopo lunghe ma1·cie, a epidermide macerata, si tollerano 2-3 spennellature di tintura of~cinale; solo per gli spazi interdigitali, piùi delicati, è preferibile di cominciare con una soluzione diluita al 5 % (mediante alcool); poi si · passa alla . soluzione satura. Si ripetono le applicazioni tutti i giorni ; quando l'iperidrosi è totàlmente s~omparsa, basta ttna spennellatura quotidiana al 5 %, fino a che la cute non sia indurita. • Se dopo qualche settimana di attesa l'iperidrosi si riproduce, si ripete la cura. Le ·soluzioni di cloruro d"allwninio, di formalina, di triossido cromico e la tintura ·di iodio, ' alle \olte' cagionano una dermatite che s uole essere accomP.agnata da prurito. Si riesce a emendarla proteggendo la parte contro lo strofinìo degli iridum~ti .e ~ercè applicazioni lievemente antisettiche e astringenti, come la vaselina borie-a . al 12 %,,. la pomata all'ossido di zinco, la lo:z1one americana al carbonato· di zinco (calamina). Si pttò incorporarvi 1111 po' di :fenolp (0.5 %) · o un:iettate prima la parte con fenolo (4 %), quando v'è prurito. Nei casi più ril;>elli d'iperidrosi,. i raggi .X 1*.tnno ragione dell'affezione. Si tratta di u'lla cura costosa e d'eccezione, che va affidata a per-sona sperimentata, per evitare che determini una radiodermite molto molesta .. (J,o urnal Amerìc. Med. A ssoc., 1918; Deutsche 11iedic. Wochens ., 1918). L. V.

GLAUCOMA.

·

Età: oltre i 40 anni. Tensione: aumentata. Congestione : generale specialmente sclerale. Cornea : annebbiata ed appannata. Pupilla dilatata, ovale. :polore grave e continuo. Vis us molto ridotto.

IRITE.

Qualtmque. . Normale. Generale, speciàlmen· te circumcorneale. Annebbiata. Contratta con sine· . chie. Specialmente nottur · no. . Talvolta ridotto . .

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ERISIPE~A .

·ECZEl\1A ERITEMAToSO.

Inizio subitaneo con • brividi e sintomi generali marcati. Eruzione nettamente marginata. Superficie liscia, come verniciata; notevole eaema. Colore violaceo. Dolore cocente.

Mancanza di sintomi generali.

., Presenza di piccole vescicole o bolle. Diffusione progressiva periferica. Decorso acuto. Contagioso.

Striscie circonda~e da pelle sana. . S~perficie opaca, squa. mosa: lieve infiltrazione. Colore rosso. · Più marcato il senso . di prurito. · Le vescicole si notano a chiazze. Diffusione irregolare. Decorso cronico. Non contagioso. I. P.

. . {Da M edical Record, 7 dicembre 1918)•

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IL POLICLINICO

[AN,NO

XXVI, FAsc. r,o] ·

. . sere accertata nessun 'azione elettiva sull'urea, MEDICINA SCIENTIFICA.. ' . . sul~.!ammonie e su11a creatinina; soltanto 1'el~ · Funzioni della tiroide e terapia tiroidea. minazion~ dei corpi pu:tiin ici. sembro ·depressa nell 'ipot1roidismo, esaltata nell'ipertiroidismo.· Ma . Sappiamo co~ tutta certezza che le gJandole ' a scic~ezione interna assumono 1;1na parte note molto più nuovi ed inattesi sono :it risultati avutisi in una. serie speciale di ricerche eseo-uite da vole ·ne1 metaJbo1ismo. T1utta'Via se noi tent:ia:\Jlo o di precisaire Je fUJUzioni'"1ii questi organi, ci in- Janney (Ibidem, agosto 1918, p. 187) sul ~ilan: giar.b u·g 1iamo !ben i>resto iin iUtt1 gin,e praìo· d'ipo- cio azo~ato: contrai:iameJ?..te all'ass·ù nto g.e netal• tesi 1in conflitto tra loro, alcune delle q11a1i non mente ~mtnesso, do~i terapeutiche . di pr~paratii resistono mieppur,e ad u·n a critica ._superficiale. 'La tiroidei provocarono .. a_u mento delle riserve az.o.. . desi~azione, 1Un 1b·e l po' prosuntuosa, di « endo- · tate· dell'organismo: so1o dosi tossiche determi• cr,i nologia », si rirf erisce in (1."ea1tà ad una .r accolta "narono perdita di azoto e diminuzione delle prodi congettur1e, 1quia e Jà ascu1rait1e ~~L1a -casistica teine del corpo. U·n fatto d' dmiportanza eccezianàle v.err.e bbe, ,c1i.nlÌm. \ cosi, ad essere acquisito a.fu terapia: 1a perdita L'opoterapia, che deriva à,a c.<;>g.nizioni cosi incerte, è .quanto mai mails~ieUira . Le ,sue -migliori. di .azoto consecutiva alla medioazione tiroidea sarebbe una manifestazione· tossica, ·un indi~e di doapplicazioni. - com: l'uso dell~ pituitrìna · sono em,pirichie.' ~reb1be indispensabile di ira.eco~ saggfu eccessivo, un segno di ipertiroidism0. Jaoo~y avv:aJ.ora questo nuovo ass·u11to rilevain·g liere llluovd e1eme11 ti anoontrover.ti.bi.li · IS·u lla :fisiod-0 cl;ie Ja soppressione d~1la fu J:?.Zione tiroidea :in logia e su11a .p atologia die1le g.landole a sect•e zione interna, pe:rchè l'opoterapia .p otesse .p oggiaire su età giovMJ..ile d-etlerniina un ra11entam.ento dello sviluppo, fatto proprio del cretinism.o , mentre b.a si un po' meno malferme. . ... ' ~dottando una ·medicazione tiroidea idonea, lo A -dir~e il v·ero, q·ualche contri1buto so.stanziale . i·n· ltla:l senso è .stato' portato rnegli 111timissimi. svilu-p po viene · ripreso : dunque l'azione ·terapeutica della tiroide si accompagna a guadagno, tempi. Vediamone un esempio. • .. Ricerche ri,gorosa~en.te condotte sopra iain.imali n.o n a perdita, di· peso. Seoon.do Janney, aa deficiente eliminazione di tiroidectomizzati, in ·cuì sono state prese le pre- · • azoto illel c.r etiinism·o è secondaria a deficiien,t e cauzioni :necessarie ip·er non asportare e non lerip:aramone, a rallentamento dei processi di S'\!idere .1e iparaitiroidi, h,a;nno di,m ostr.ato a N . W. ' ill!pipo, ~che s.t:a.n!ll.o sotto il oontrollo della tiroide ~ Jia:n.n ey e V. , I. 1Is.aacson (Arch. l'!f,t. Med., .ago$to i processi oostruttivi iSi ·1tal1enrtano, quindi viene 1918, p. 160) che ~ii determi~a in essi una ipoassimi1lato ed :uitili.zzato · .poc-0 alimento• e si Q.e- • glicèmia non dubbia e che, al te_m po stesso, viene f>tt"}1~e anche 1'escriezione dii azotò. Il ;rallen.taritardata l'·elimi1nazione del glucosio dal san.g.u e. ·m tento del .metalbolism~ awtat-0 ·n on andrebbe con· Oi1 si spiéga dt1nque lo scarso tasso di glucosio sidef'a,t o affat.t:o come secondario ·a distu11bi . digecircolante nel mixede1na .e nel cretini~l.1\o. · Si.cootne .1 'i pogilicemia è stata .r isc.ontrata anche · renti. ·Q·u anto a11'adi.p osità, che a volte . si os.SeDva nel creti·nismo, es.sa oorebbè legata .al pernel morbò di Addiso.n·, nei disordi1ni della ipofisi , ed in a lt·ri stati ~docrin.i mal definiti, come J:a · tur,ba:mento de.I rica;m ,b ilo idroc.airbonato~ · Sotto qiu esti nuovi. pmnti d~ visrta, il problema . distrofia muscolare .p rogriessiv:a (/ O'J,tr1 i. tA mer. · Me'd .. Assoc., I I mag. 1918, ·p. 1376), già era stata \t erapeutico 1e .:LI dosaggio ,dei preparati di tiiroide possono considerarsi · com.e iavìViati ver.so u•na ·SOava.nzata J 'ipo.t:esi che · quèsto ·s~ntoma xi veli f\1J11a . ipoifunzione de11·e g.J.aindo.1e a secrezione ~nterna, "luzione concreta, , se non definitiva. (/ournal Amer. Medie. Assoc., 30 nov: 1918, p. ~826). di cuil la tiroide può esser presa o.r a come para·L . V. digma (Cfr. L. Mamman e I. I. I-Iirschmann . . . ' Arch. Intern. • Med., nov. 1917). Ad og:n i modo, risultai evide~ una relazione ' . . POSTA DEOL·I ABBONATI. intima ,t ra Ja tiroide ed il .m eta.b.Olis·m o idrocarbonato.. ' . (1046) Sifilide vaccinale. - All'abb. n. 10216: . A.Jncora più inter·e ssanti .so,n o 'i fatti eme.r si nei Là .sifilide vacci'nale sii manifesta in principio riguardi: del metabolismo azòtato. Era noto da con url sifilOma ·:il1liz1a1e, ·o ,sifilostjlerosi•, n~l ' • tempo . che ila oomrministraz..ione d~ ,pireparati di punto in cui., c:on l 'inn~sto' del vaccino, fu inotiroi~e p.u ò stimolare .Ja disiin;teg:razione ·dei tesculiato il virus sifilitico: ciò può accadere tanto suti. ·rn UJTh Jten~tirvo fatto per cliiàrire questo n_el · caso che l'esito . della vàccinazi<:>ne riesca comportamèntlo,. Janney e IsaacsQn.. (loco citato, ·p ositivo quanto' nel · caso contrario. .. n sifiloma, che assµme per lo più la forma agosto 1918, 'P· ,174) hainino s~udiato J'elitninazione si presenta, al , pari dell'azoto ur:in9-fi9 i·ni animali con i:potiroidismo papulosa o ulcero-crostosa, • e con ipertfuroidismo sperimentali. Non potè esdegli ialtri sifilomi, dopo 3 o 4 settiman~ dal~

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[ANNO

XXVI,

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SEZIÒ~ PRATICA

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l'avvenuto contagio. Ii pÌocesso dr ' cic~trice suole· ~~'ziarsi Ìn generale, e quando non interv~nga 1'11 teI!lpo una cura;· p.datta, dopo 4 o 6 settimane. (Cfr. FOURNIER :. Leço1i~ sur l(l .syphiljs vaccinale, raccolte dal Dr. PoRTAI,IER). . V. MONTESANC>. .. . .

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(1047) Pleurite essudàtiva. -

All 'abb. n. 6574 :

Le attuali condizioni della pleura rappresentano un processo di guarigione. Lo stato mio-lio, • . . b rera con . 11 tempo, . con la comune ginnastica re· spira~oria, che è lègata a razionale esercìzio :fì. s1co, . con 1\alimentazione· e . cura di aria (preferi~~lmente mar.in~), con l'uso di ricostituenti specialmente arsenicali. Non possediamo mezzi diretti ad elirµinare · la minorata funzione polmonare in breve tempo; le cu.r e antitubercolari (anche quelle sulle quali si ha ancora qtralche fede) .possono essere diirette OOJntro altri focolai , nofll . contro l~esito cicatriziale d'un processo acuto ' ormai sp·e nto. ~

. t. p.

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(~048)

All'abb. n: 3432 consigliamo: Maladit;s des V eines et dBs Synipathique del.l a collezione BROUARDEL e GILBERT (Baillière et fils - Paris) o la traèiuzione italiana 'e dita ·dall'Uniòne Tipogra.: fico Eclitrice Torinese. 1

t. p.

çENNI BIBLJOORAFICI~

di sci·enz1·ato. °'" . . . di· clinico A. Murri ha voluto es .. . se11e maestro, maestro ed educatore. La medici'ot. legale, ·. specie in materia d'infortunistic~ da che è diventata mestiere di procaccianti si 'è allontanata da ogni sano criterio, no.n diciamo di scienza, ma di serdletà e di sincerità. · . ~W. ha pratica di quest_o can1po dell'attivìtà professional~ inedic:ia sa .come s~ sia deviato dal · retto e. dal giusto: si cerca ùi, deformare , acconciare la scj.enza agli interessi· più o meno ille?1ttimi degl.i individui. A . .Murri porta anche 11n questo oscuro e fa11goso dttattersi dli appetiti_ Ul;l raggio {.d i luce, luce di verità e di. moralità. Egli con le sue perizie ins.e gna a dare ai sintomi il loro giusto valore, a concatenarli nei loro ver~ rapporti di. .c ausa ad effetto; inSe' g?-a ad osservare ed. a . ragionare. A. Murri scrive per giuristi e ·p·e r medici ; epp}lre ha m1irabilmente risoluto i~ prob~ma di riuscire chiaro e suasivo per i profani senza stuc,care i competenti. . , Dalla natura del componilllento trascinato alla pol~mica volgare, egli vi,, resiste nobilmente : di~cute, contraddice, corregge se~za 'pr€terizioni, senza offese. · . Le perizie del Murri in.fine costituiscono modelli pr~gevoli di arte del içiir,e; ·in esse, l'insi1g ne ~linic? di ' Bologna, conferma' La sua fama d'essere tra 1 migliori prosatori italiani. G. DRAGOTTI.

Pochi u9JD.ini pos~\>no, qu_a ndo il ciclo della lùro vita scientifica ufficiale è chiuso, avere il v.anto di · godere ·la stima e l'ammirazione dei contemporanei ancora e talvolta più per quel che sono Ghe per quel che furono. Augusto Murr1r è tra questi. Le perizie medico-legali,. la cui conoscenza dobbiamo al prof. Gnudi, che. ne ha sollecitata e curata la pubblicazione, sono state scrit· te a: distanza di anni l'u:ç.a dall'altra: 1~ prdma sµlla pneumonite contusiva nel 1887, l'ultima • • · su una pretésa neurastenia traumatica nel 1918. Epp'ure · in tutte, ne~l'ulti~a come nella prima, si rileva immutato il patrimonio dottrinario, i1?J.. mu~~.to· il vigore intellettuale, immµtata la forma : lettéraria. Le periz~e n:iedico-legali sono tutte· capi.lavori d_i scienza -e "di arte.· Varie d'argomento p_resenta.no tutte lo ste?so .rigorismo scient;i.fico, _ la stessa potenza diaret~ica, lo stesso stile chiaro, preciso, convincente. • Ed anche in questa ·J;Uanifestazion€ del suo pensi~ro che par scostarsi dalki. sua abituale attiviità •

Il cocainismo, purtroppo, .b.a raggiunto una grande diffusione .s pecialmente nei grandi centri popolosi ed in certi .ambienti, nei quali alle altre cqrruzioni 1ed agli altri pervertimenti, si è aggiunta ianche questa i,n tossicazione· :volontaria, cli.e rode· e falcidia le • giov~ni esistenze. • Giunge quindi in buon punto quest9 lièro, in cui gli AA. studiano la questione dal · punto di vista dell'igiene'. social1e e della medicina legale. Vivaci e piccanti ~ono le descrizioni degli àinbienti in .cui La « COCO)) ha i suoi proseliti' de1t trucchi e d~lle astuzie ~:esse in opera p1e r lo . . . smercio. .. Ampia è la trattazione .d egli. effetti :fisio-patologici . della droga, della sintomatologia, della cura," ecc. Un'ultima . parte riguarda le considerazioni' legali ; giustamente però gli AA. osservano che ).e leggi possono soltiantò mirare alla repressione, mentre v~rso la profilassi debbono appuntarsi gli sforzi dell 'edùcazwne e dell 'igienè. FIL. • ~

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e R. GIROUX. La cocaine . • Un vol. · in-16, di · 228 pag. Masson ··e C.ie . ed. . Parigi. Prezzo L. 4.

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COURTOIS:-SUFFIT

A. MURRI.. Saggio di periz·ie niedié,o-legali. Prezzo L. ro. Editorè ·N. Zanichellil. .·Bologna.

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(Nonsirecensiscono c.he i libri .P ervenutiindono aila'Redazione).

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IL POLICLINICO •

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Il fosforo rosso e la s~a azione, .sull'organis1no animale. - Un vol. :i.n..8, di oltre 150 pag., con tavole separate. Estratto

FERRANNINI prof. LUIGI. \

dalla • Rassegna di Assicurazioni e previdenze sociali. È noto che per ovviare ai gravi danni, che il

fosforo ~rodu.ce nella salute di coloro che · 19 maneggiano, si è venuto ad imporre la sostituzione del fosfòro b:ianc;o con il fosforo rosso. Ma, secondo l'A., tale sostituzione è stata fatta alla leggiiera, paghi di poche e gross~lane ricerche, di superficiali ossérvazioni, secondo le quali il fosforo rosso sarebbe perfettamente inocuo. L' A. con una setie di mrj[nuziose ricercl1e, 'condotte per lungo tempo su animali d'esperimento, ba dimostrato che il fosforo rosso è una sòstanza sicuramente tossica, che esige quindi delle precauzioni nel maneggiarlo. Il pericolo maggiore per il fosforo rosso :è costituito dalla penetraz1ione per / via gastrioa. . . ,

FIL.

Dott. IGNAZIO DI PACE. La crisi della carne. Il 'Va. lore alimentare e la ~igeribilità delle carni congelate per mezzo del freddo. - Istituto di Batteriologia della R. Scuola superiorè di agri.._ coltura in Portici. •

L'A., dopo aver esposte le cause ·dell'attuale crisi della carne e aver proposto l'uso delle carni , congelate e refrigerate, pe~ riparare in pa1ie a quella crisi, espone il principio ·empirico della conservazione delle carni per mezzo del freddo e la base scientifica di· detta conservazione, dimostrando come le basse temperature impediscano lo sviluppo dei microrganismi; e rallentino i processi chimiciJ che si sviluppano nella . cellula dell'animale morto. Poscia descrive le modificazioni · macro- e microscopiche che avvengono nelle carni conservate per mezzo del freddo ; e ce:rca di interpretare e spiegare il lavorìo endocelltilare della fro11atura. In fine, in base ad esperimenti chimici e a prove culinarJe, conclude che la ~arne congelata e refrigerata ha lo stesso valoré nutritivo del.l a carne fresca e · che si digerisce bene al pari. di questa. ~

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P.UBBLIJCAZIONI PERVENUTECI. GALLI G'IOVANNI : 11 1·cuore

1t1el.1'1esercito. UaJ. bienr n.iio di cairdiopat.oliog.ia 1111iliitare. - .Rio.n$., Ì9·:r;8. RONCHETTI VITTORIO : . iContributo a~la oosistd.ca

de1Jia :sponJd~lite sidìli'.td~ai. Co~derazi.cxni cirrca 1'impor.bainm dhlnica deJ,Jia reazione di BordetW:iaissemnamm. ~ M.i~.amò, 11917. ROLLESTON J. D.: Loo1laJted OJJaSal diphtlheria. Lioo.ckm, 1917. (22)

[ANNO XXVl, FASC. 10] •

VENE MA T. A. ; Ueber Aiggltutiination hypaggllll-

ti•nabl:er TypbiuisibazJJlein: - Miii~her, 1917. QUARENGHr F. M. : 1Contr~buto ai11o studio della rosi detta Malattia di· Mladtelrtl.'Ilg. - Mila110,. • 19.18. .SAMAJA N.I·NO: lPlotipona ~rragioa dla pj.coolte ·dosi Idi ciii1nina. - Mrillano, ·1918 .. Losro LIVIO : Per .Jia rutiJizzazione de'lr1a cartilagùneq;>:iJfìsarrfra del petQD.e 1ne11a :sos t~t11zione peron.ooti!h.iialle. - Paiv1a, 1918. RUHL 1CARLO : 'Sui sJrfi]IQlDri d!niziali e.x.trageni·taJ~ . •e ·.sulla sirfi.1irllé di ori.gime eXJtra:s.essualie. __:_ Millamo, 1918. PUSATERI SANTI: Nella ·ViÌlba mdJ.i,taire. S:tmdio medioo llegale sul .s.imulliatore 00. autolesioniista del• ;i 'orecc~k>, oon l'i1 g1Ulatt'do alla sua ;figiur.a aintir0po;p.51icolog.ica. - Pia1enmo, 1918. Di;; Do~INICIS NICOLA : rl 1nlbor..no alla: ohiruirgia del 1pancreas, ai1le rorirrelia.ziorui · .:f,u nzionali de1i anedies~mo 1e reliatilve SU'P!Plenze. - Napoli, 1917. GIORDANO .D. : Insailiaitla Uaiti na.. Ove si ~nciattro oreooh.i (J?enforati, ['iaJOeto dii ,Ainniibale, e lie ~ di Malbtoo de 1Gttiadi. - ·Siena, ·1918 .. MINGAZZINI GrovAN·NI: Oonitribufu allo studio olli111Ìoo dieg.li tspaismi .furozionlaJli della li111g1u.~.. Ftirenze, 1918. SCARNATI FRANCESCO: Mlen~gi!te c.erebro-spillliale ejpidemiaa.. - tO osemm, 1918. LAUREATI F. : Sindrome dai .iinis1Uffilciene..a · titrec>ipairaitir-oidiea fiannil!iiaJre. - N iaipoli, l 9 I 6. PICCININI PRASSIT~E : Malattie e .$timmarte degli scqpai. - Mi.llaDJo, l9Ì~ .. VIDONI GIUSEPPE: 11 riflesso .gJ:u.teo nelJ.ia sciatica. - · ,~ba:naa, .19;r8. · ScissARo CESARE :- Per ~ '5-tatizmzione d:ell 'ind uis'tlr.ia fao:maoewtioa. ,___ Milano~ 11917. LEVI ETTORE: J.,' as.sist,en7.a dégli invali1d i cli gltletra per m1a113:ttia. Orgiainizzaziooe e f,unzio-. ' · roiaanenrto idei 1Com-Ltiati P..a:riviinciianli a11ti-tubercoJ.ari. - Roma, 1918. CftRDON GrusEP·PE : Moote improv1 vii:sa per jp:a:raJitSi icaitdiaca. da iin.suffilciènza aortdca, i:n coincidenza ·id i Ì1aivoro. (Relaziione· -periMca) . - Roma, l9t8. FI?-fIZIA ·.PLACIDO : Entelf"ocoli.'tie m\lKX)Sa ·colllJUJJle. - Miillalllo, 1918. • FOCHERINI ATTILIO: P.agi'lle dà. storia del diritto ti11iternaz1oniale. - .Cattipi (Emiilia), 1918. GR~SSI ERNESTO: .B refotrofio Pro!V!iru::ia.1e di iMilaitro. Re1azdone iglellera.le per l'amno 1917. Milamo, 1918. · PALOMBI ERMANNO : Pasta iaili.menta..re collJlPleta tper ·iiJ .vet~g;lilrumienrt.o deL1e it4°U:ppe '.ÌÌn giu.er.ra. - 1Compob01SSO, •1918. SANTORO EMANUELE: Suillie ife.rite del seno l.ongi:tuiclinale suiperiore. · - Bblogna, 1918. ' PUTELLI F.: Sordità, msu:tità·e sortlomutità istero' . tmumaitdche. - Biel11a, .1917.

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[ANNO XXVI,.

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. SEZIONE PRATICA

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NELLA VITA· PROFESSIONALE~ · . .

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La-voro di propaganda. -

Cronaca del movimento professionale. . I

Nell'Associazione Nazionale del medici condotti• •

Si 1'conferma la sud• d!visione del lav,oro di propaganda nel senso clue: Vaccino attenda .specialmente alla 1:iorganizzazione del Piemonte e della Liguria; Marti.;. nelli per la Lomtara1a e Veneto; · Biscioni per l'Emilia, Toscana, Romagna ; Malusard.i per l'Italia Centrç1.le .e Sardegna; Grandoni pec 1;Italia Meridionaie e Sicil~a. Secchieri dà notizie del lav·oro iniziato da lui . Percaccini e Zambl•er per la organizzazione .dei; inedici delle terre redente. Domande di sussidi. - ' I1 -segretario Pel~egrini ( presenta cinque d,òma:nde di sus,sidi, pervenute alla Presid~nza. Il Consiglio è spiacente di non poterle accogliere perchè fu già esaurito il fondo disponible·. Cassa pensioni. - Riconosciuta .la necessità d.ri ~are pressione sul Governo per ottenere la tanto invocata ri.forma sulla Cassa I·ensioni, 11 ' Consiglio delibera di presentare immediata do.:. manda per l'accettazione delle rjchieste pfù urgenti e già diefinitivamente concr~tate · dall' Associazione e dà ma11dato· ad una commissione composta dai - dott: Martinell:i1, Cingolani, · Sec-. ~hieri., Biscioni, BelÌi · e Percaccini per studiare tutte quelle altre proposte che dovranno poi essere discusse e· delibe'r ate dal prossimo Congresso. Sm·obilitazione. --· Il C9nsiglio ad unani~ità delibera l'invio del seguente telegramma al Minis~ro della guerra, Direzione Generale Sanità Mili tare : · ' · « Consiglio Presi~enza Asso~i~zione Nazionale ~ Medici Condotti invoca sollecito congedo me«,dici coµdotti neéessari ,assistenza p~polazione. · « civ.file e regolarità servillio sanitario ». .. Auiwento stipendio. - Con voto unanime si delibera di i~viare al Ministto dell'Interno il seguente telegramma: (Consiglio Presidenza Associazione l\'.fedici u: Condotti, riaffermando imprescindibile neces- • « sità rendere obbligatorio aumento stipendi im« piegati Enti 1Òcali:, segnala grave malcontento « medièi condotti per vana attesa provvedio:mento ». , , Si dà mandato al vice-presidente dott. Malus~rdi· di spendere la sua opera p·e rsonale presso i gue Ministeri, per ·far accçglier~ le domand~ dei medicit condotti. •

Il -9 febtmio si adunò :in Milano, presso l'Ordtine de~ Medici il Consiglio 'd i Presidenza. Erano presentj : . Vd.l la, pres·id~1·i.ie ,· Biscioni, Martinelli e Vaccino, 'Vice-presidenti; Pellegrini e Secchie• ri, segretari; Carobbio, esono~n<>.;cassiere. Scusò • l'assenza il 'Vice-pres. -Malusardi., indisposto. Sede del Còngresso. ~ Il dott. Villa comunica che la sede del Consigljo è definitivamente stabilita presso l'Ordine dei l.\iedici della proviaicia di Milano, per cortese ad~siotiie del commissario prefettizio prof. Clivio. . Crisi di preside1iza. - Il dott. Villa fa presente l 'in1possibilità in cui trovasi di l:imanere nella carica, per inc9mpatibilità di indole mo• rale, rilevatasi nei riguardi della sua · posiz~one di funzionar io . delle Ferrovie · dello Stato. · . Dopo discussione, si vota ad unanimità il se~·uentle ordine ~~l giorno : «Il Consiglio di Presidenza, avuta comunicazione delle dJifficoltà che là Direzione delle Ferrovie oppone alla accettazione per parte del dottor Villa della carica di presidente generale ; · nel mentre espri·m e tutto il suo rincrescim~nto nel doversi privare del nome caro e stimato di chi fu il primo. e lll0.ssiimo organizzatore dei medici· condotti d'Italia, e sul quale contava anche oggi1 per ~chiamare alle nuove battaglie tutti -i componenti la nostra ·grande . famiglia; prende atto delle dimissio11i del dott. E. Villa .O.alla carica di presidente generale e anche nella considerazione che, essendo la sede del1'Associazione in Milano, il pres~dente deve risiedere non troppo lungi da questo centro, chiama ad assumere 1'interi1n della Presidenza dl · vice-presidente dott. Alfredo Martinelli, già noto ai soci per la sua· intelligenza ed · attirvità e che rappresenta così degnamente 1a classe nella Commissione per la · compilazione della legge sulle Assicurazioni contro .le malattie. &ipete inoltre la dichiarazione già fatta al Congresso dii! Firenze che « jnteJ?.de limitat;:t Ja « sua opera, oltre che al disbrigo delle pratiche e di orclinatifa amministrazione, alla riorganizzar zione della Associaz·i one, attualmente in istato «di gràve deperimento, ed allo studio dei più . ·• urgenti problem~ da presentarsi al _Con~resso « che si terrà neJ prossimo settembre' a Tneste ; .«_dopo cli che si dovrà procedere alla completa « rinnovazione delle cari'CQ.e ». · o: IL Medico Condotto ». Il presidente dà co. municamone 1del contratto stipulato per la pub- · Federazione degli Ordini del medlcL blicazione del Bollettino della• Associazione. Per NeiJ ·giorni 29, 30 e 31 marzo, avrà luogo in i primì due mes~ dell'anno questo continuerà ad essere spedito a tutti i 7oço soci non;linativi: in Roma il IV Congreso della Federazione degli Ordini dei Medici . seg.u ito lo sarà ai soli. soci. paganti. · (23) ' . , 1

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IL POLICLINICO

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[ANNO

XXVI,

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Molti ed interessanti sono gli argomenti posti La relazione fu approvata all 'unanianità. La all'ordine del o-iorno. Oi riservtiamo di darne a , ' quota per il 19r9 fu stabilita in lire 15. Furono s tempo ill:> programma. ' . \ qui?J-di apro".ati. vari ~rdini del giorn~: per la uo ' assistenza aJI nformati per tubercolosi ; per la · smobilitazione <lel n1eclici; per l'aumento delle Ordine dei medici della Provincia di Boma. '· • tariffe; sui limiti d'età nei concorsi; per un . t\lbo . d'onore dei caduti; per gli ~tudenti di medicina . . Il Consiglio Amministrativo, nella , sua ultima ID.fine venne aperta una sottoscrizione per onoseduta, ha approvato il seguente or.dine del rare il collega Paolucci, . . • giorno: t . « Il Consiglio dell'Ordine dei.I Medici della ProPer gll aiu_tl e gli assistenti universitari sm9bilitatL vincia di Roma, preoccupato della assoluta defìRice·v iamo : cenza del servizio sanitari.o in molti Comuni della Provincia, ed essendo in possesso di elementi Pavia, 27 febbraio 1919. dai ·quali risulta che varie Amministrazioni Co• Illustre Signor Direttore1 munali hannò dovuto corrispondere - in momenti di gravità e di urgenza - somme ingenti Mi consenta un l:reve èhiariimento alla let~era per prestazioni· mediche ·saltuarie ed incomplete, del collega « N. N. - aiuto di clinica» pttbblicata . con grave danno della , salute e degli interessi · nel fascicolo 8 del Policlinico . · · pubblici, fa voti perc}\è le competenti autorità si L'Associazione Nazioriale fra gli Assiste1iti inducano a riconoscere la assoluta necessità di Uni-versitarii esiste tuttora, ed ha ripreso, in un pronto rimedio a tale stato cli· cose, e, di questo mese, la propria attività, -che, con la tuconseguenza, i provvedimenti_di smobili1:azi011e tela dei legittimi interessi degli assistenti, si annunciati per gli ufficiali dell'Eserci·t o siano prefigge il conseguimento di un migliore assetto al più presto emanati per gli ufficiali medici tidegli studi superiori. Se tale attività ora solatolari o icomunque disimpeg·nanti il servie;io dii• mente l'Associazione nostra ha potuto riprencondotte sanitarie nei Comuni del •Regno». . dete, la ragione ne è -chiara, poichè dall'inizio della guerra fino a pochi giorni or ,sono, il magIl Consiglio si sta altresl attivamente oécugior numero di noi,. e c~sì il ~otto~c~tto, f~­ pando affinchè aii iVIedici Assimilati, che tra trerono lontani dalle rispettive un.1.v ers1ta, per il ve saranno dispensati dal servizio, di altri doverJ. . . · venga corri- compimento Con la ripresa della vita 11ni·vérsitari:a, abb'lasposta I 'indennità di cong~damento, concessa mo rip:eso il nost~o posto, e. ci si~1!1-o .anche ~ agli · ufficiali di complemento !n proporzione deoccupati della questione .della 1ndenrut~ di .s~o­ gli anni di · servizio prestato. . . bilitazione, negata a noi, -co~e a tutti g:li 1m·piegiati di Stato : e, delle risposte che -11. ~a­ Ordine dei medici della Provincia di Firenze. verno darà a questa eè. alle altre. nostre r1ch1este, i . colleghi saran'llo informat11 non appena L'assemblè~ dell'Ordine deii medici ha approsarà possibile. . . . vato il seguente ordine del giorno: Ma poichè una organ1zzazione deriva la pro~ «L'ordine dei Medici· della Provi111cia di Fipria forza sovratutto dal consenso ~ostan!e d·1 renze, nell'assemblea del 23 febbraio r9Ìg, consitutti coloro che ne dovtebqero far parte, e nederato ·che la classe medica ha ii dovere sociale cessario che i non pochi colleghi che della nodi affrettare l'approvazione delle leggi a tutela stra si sono in. passato disinteressati, non facdella salute pubblica e di affermare in essa l'iniciano altrettanto ora, quando il problem~, dJelziativa propri:a, delibera di affidare ad una .com1'Assistentato ha assunto una tale grav1 ta, da missione la t·edazione di un programma d11 pominacciare di rendere illU$ori i benefici affetti litica sa1iitaria da presentarsi ai. candidati nelle di un•a qualsiasi generale riforma ~niv~rs~taria, ·prossime elezioni. genenali e di appoggiare quei qualora alle conrl1zioni attuali dell 'Ass1strentato candidati -che si i~pegneranno a propug·n are stesso non vengano posti urgenti e -verarJient~ · 1'a:pprovazione delle leggi con.formi a -quel pro- . adeguati ripari. . gramma. · Del che in altro momento, spero che Ella, il« Delibera dà. prendere accordi colla Presidenza lustre signor Di.rettore, ~1 - .c~nsentii·à di scridelJa Federazione degli ordini dei Medici per vere più' ~ lu~go ne~ « Pol1cliruc? ». stabiliJ."e le modalità delle onoranze da rendersi Con ringraz1ament1 ed ossequi , ai Colleghii caduti per la Patria ·». Dev.1110 A. PATTA Pres. Ass. Naz. Assistenti Universitari._ Ordine del medici della Provincia di Padova. ,

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Sotto la. presidenia del dott. Adelchi Zambler; assistito dal segretario dott. Girolamo Pavari, ebbe luogo una assemblea dell'Ordine dei medici. . I , Il presidente lesse una pat.rio,ttic?- .rela~i.one: : Rilevò le benemerenze dei 1ned1.ci mil1tar1 e civili. Accennò al movimento degli iscritti, molto limitato. Ricordò . i morti:. dottori Meneghesso . l.evand.ro, Piccoli Giulio, Sarcinelli, Zancan, Adelch1 e Marchi Attilio. Prospettò i nfì.n.e la futura azione dell 'Ordi!Ile nello studio e nel ttisolvimento de~ problemi ~:el dopo guerra. (24) •

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s·ERVIZI · SANl·TARI.

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.lssistenza ospedaliera. . l

A proposito della lettera pubblioo.ta sotto questo titolo nel h. 8, pag. 253, il prof. Edoardo Ligorio, direttore dell'Os.p edale civile di \ ienezia, ci scrive·: · I direttori d'Ospedale, in d-ue dei loro congressi hanno studiato insieme la questione dell'assi•

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[1\NNo XXVI, FAsc. lo]

SEZIONE PRAl'ICA

stenza· ospedaliera, hanno rilevato lo stato di fatto insostenibile 1in ~ui ci si trova, ed h anno prospettato la necessità di istituire delle scuole professional~, da cui trai:re il perso11ale di assi:stenza immediata. Il tema forma l'oggetto pàrticolare di un · ordine· del giorno votato nel l9ro e forma parte di altro ordine del· giorno votato nel 1911 e che riguarda·v a varie r.ifotme della ass~stenza ospedaliera. · Un congresso non poteva nè doveva fare di più e detti ordimi del giorno f urollo, colle debite. dilucidazioni, mandati a~le competenti autorità centrali che non disconobbero miai la necessità di provvedere e mantengono ·oggi gli affidam,enti dat i in allora, del che dobbiamo tutti saper loro buon grado. · I direttori di . ospedale hanno per primi ritonosci uto la necessità a ch,e l'importante proble- • ma fosse, nel_La sua soluzione, sottratto ad ogni influenza loca1e e particolaristica. Siamo perciò pienal,llente d. 'accordo che si debba continuare nella via ' intrapresa, che è la sola buona. Ripeto: una· proposta concreta d~ riforma non. poteva essere emanazio~e di una associazione o dL un f.iurr1eroso consésso, cui spetta mostrare gli inconvenienti e dare 1e 'linee gene• rali per rimediarvi; doveva invece essere l'opera di un numero di persol:le limitato, pu.r chè scrupolosa.niente soelto. · . Ora i frutti non potranno mancare.

continuarlo per ragioni di salute . I~'ammontare­ di · t ale indennità , giusta l'articolo ?.I della legges ulle pe?sioni, consiste in u11a somma per ~na volta, ragguagliata ai due terzi del valore capitale della pensione teorica ottenuta mediante1 'appli~ç,i.zione . delle t abelle regol~mentari. Pe1poter farle conoscere l'entità effettiva di essa 'è. ' necessario che ci faccia conoscere la sua età. Le dimissioni si po~sono ' presentare sempre chesi vogliono, PJ:a , però, t1on si può lasciai·~ il ·posto se prima non vengono aiccettate dal Consiglio Comunale, tranne cp e la nomina non sia a termine, nel. qual 'caso alla scadenza di (1uest0> si è liberi ~ . . .di andare altrove.

" (7629) Supplente - Confer1na in carica. ' ' Dott. N. P . da T. La sua prima nomina non poteva aver valore dì sorta dal momento che· ~Ila la rifiutò, indicando modalità diverse cui dovea essere sottoposta . . Il posto . di supplente· deve, quindi, ritenersi nuovamente acquisito dal giorno in cui il Co1nune, accettandp 1e propqste · modalità, Le notifi.ca,)a la relativa delibera. zione consiliare. Del resto la n·u·o va deliberazione con cui si stabiliscono 1e predetté nuovemodalità . virtualmeute ·annulla la . precedente. (7630) Aumento di stip€:ndio - Supplenzà·. Dott_. C. R. da M . C. Per la supp,enza del collega chiamato sotto le ,armi E lla noh 1-iceve stip~ndio ma un sempl1çe compenso od indennità, eh~ non è suscettibile dello attmentò stabilito. dal D. L. 4el ro febbraio 1918 appunto perchè RISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE. non è stipendio. D'altro1;1de l 'articolo ·8 del pre(7625) Farmacie - Nuniero - Ubicazione . detto Decreto esclude~ dallo aumento quei san'iDott. A . C.' da S . A . .Secondo la vigente. legge tarii che coprono . t emporaneamente posti i cui' . sulle farmacie nei Comuni co11 numero di ahi- . titolari si tro-\i·ino sotto l~ armi. tanti inferiore a .5000 possono assere piazzate le (7631) l)aga1nento della ricchezza 1nobile. aziende farmaceutiche non . solo con c:riguardo Dott . N. F. da Z. çli G. Ella ha ragione.. Il Coalle necessità della assistenza farmaiceutica ma mune i1on può ritenersi la imposta ~- R. M. · anche in rapporto alle condizioni topog·rafiche e sullo . intero stipendio _ma bensì solo su quella di viabilità, con che, però, ogni farmacia sia parte di esso che effetti·vamente Le corrisponde, • lontana l'una dall'a;ltra a1meno 500 metri. Il cioè, sulla diffe~enza fra quello lnilitare e quellq. nu111ero di esse deve 1esse1~e, per'tanto, sub.ordicivile. Altrimenti Ella, su parte dello stipendio,. , ·errebbe a pagare due volte la detta imposta. nato a tali condizioni e può essere tale quale il Fàccia domanda al Siudaco per il rimborso qel bisogno il richieda. di più pagato eçl in caso di esito infruttuoso, sì (7628) Regolamento ge1ierale sanitario - ,.Sessennii . : Pensioni. - I)ott. G. R. d a C.. 11 r1egori·volg~ al Prefetto della Provincia . . (7632) Medico condott.o. - 'l~assa di esercizii . Iamento generale sanitario porta la data del Dott. C. T. da R. : Il medico condotto non è , co19 luglio 1906. Esso 11on reca l'obbligatorietà me ta1'7, soggetto alla· tassa e sercizii p erchè è della concessione del sessennio ma ne dà solo un impiegato comunale e, quindi,. esente pel ·tasfiacoltà ai Comuni infe1-.endo nei risp~ttivi capitolati analoghe disposizioni. Di guisa che il me- ·Sativo disposto dell'articolo 3, n . I del regola- · mento approvato con Tt. decreto del 23 m0rzo dico condotto può pretendere l'aume11to sessen1902, :n. 113 . Ella, però, che esercita anche libenale sol quando ·n el relati vo capitolato ne è s~ato ramente la professione, è soggetto alla tassa liricono·sciuto il diritto . Lasciando il servizio dopo mitatamente al reddito che tale ièSercizio Le prodieci anni si ha diritto alla indennità qttando cura. si dimostri che :siasi. reso· il sa11itario inabile a •

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IL POLICLINICO

[ i \.NNO

Per il disimpegno della seconda condotta va par.i.menti compreso nèlla tassa perchè per tale e~cizio Ella assume, quant11nq11e in linea prov,·isoria, la veste cli i'mp~egato municipale. <L;ontro l a matricola compilatà dalla Giunta comunale s i può ricorrere entro 15 - giorni dalla notificazio. rie alla Commissione· di a0certamento comunale .e poscia; in grado di appello, all a G ... . .P. A. che decide previo p?-rere dell a Camera e.li ç?mmercio <lella Provincia. · • (7633) Aumento di st1.p e1idi6;. - Dott,. E. V. d a C. : per la supplenza ohe Ella ed il cÒ]lega esercita nella c'ondofta ' 'acante, non ric~ve sti. pendio tpa, eome .è detto anche nel ~uesitò, un • assegno m ensile. E ~oichè 1'0 .umento riguarda g li stipendi e non gli assegni, non è dovuto qu questo aumento ·di sorta. Quando la sostituzione di medici condotti sotto le armi è fatta non medici militari ma da liberi esercenti, pqss ono costoro chie dere i1l compe11so che credono e quo, si a esso anche s uperiore a quello ' c~e il Comune corrispondeva al s anitario assent e. Non , ~ obbligatorio per un m edi:co condotto Sttpplire 1111 collega assente e, p erciò, egli può ben rifiu' ' asi richiest~ di s.upplenza.. · . I tarsi a qual~i_ (7634) Ind en.1iità di co1igedamento per g li ufficiali 'Yliedici. - Dott. O. C. da 1\1. 11:. : Tanto il D. L. del 14 novembre 1915, 11. 1613, quanto l'altro del 16. gennaio ulti.1no, p arlano di ufficiali <:he sono Iicollocati i n cong·edo e non riformati. Poich è .Ella ·fu riformato nel luglio 1918, po· trebbe non competerle il tratta1T!ento economico i n detti Decreti .stabilito. Crediamo, però, che non sia fuor di luogo chiedere àlle competenti autorità militari •e ciuè al pro1)rio Distretto le predette indennit~ pel caso ~he al testo dei precit~tit decreti sia . eventualmente data una più 1arga .interpretazione. ed applicazione. Durante jl ten1po passàto ' sotto le armi h a diritto· ~i ri·cevere id al Comune la differenza fra lo st1pendio di ufficiale medico del R . Esercito e quello di m edico condotto. Dal giorno della riforma , in cui -è rimasto libero da ·ogni vincolo verso il servizio militarè, il Comune deve corrisponderle l'intèro s tirpendio. (763·5) Congedo :rion i;,.su.jruito. - CorJJ,pe1iso . Dott. G . P . da 1\1. : ~essun compenso può jl Comune accordarle per i non usufruiti congedi -durante g li anni in cui ha prestato serviz1o mi}jit:are, sia perchè <}el congedo non u sufruiro110 del\ ... pari i colleghi rim·a sti ne.i loro posti, sia perchè l :il mancato godimento di esso dipese · da eattsa -di forza mag·g iore e di interesse generale. , (7637) Tassa esercizii. - Medico condotto. Dott .. E. M. da ì\.1. : Che i medici condotti per i poveri non sieno come tali sottoposti alla tassa ~sercizii ris ulta chiaramente dallo articolo 3, n. I 1

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del regolamento approvato con R. Decreto del 23 marzo 1902,. n. 113. (7638) Modifica del capitolato . - Ambulatorio m edic_o-chirurgico. - Dott. G. G. da Il. : L'articolo aggiuntivo del cap1tòlato è formu.l~to in motlo molto. la rgo in modo cl;ie non si può dire che l'obbligo del medico condotto di ·prestare la sua . opera gratuita in tutti gli ambtilatorii che ~l Còmune credesse impiantare, sia ]i.m itato a.i: soli povieri. Ella n9n ha, quindi, mgione di escludere dalMt cura qualsiasi persona, ma deve prestare la propria opera a tutti quelli che ~presen­ tano e chiedono presidio mediico-chirurgi-co. Nè può trincemrsi die tro l'ign9ranza. della innovazione introdotta nei capitolato perchè questo si presume noto nella sua integrità dal momento èhe Ella h a per molti anni riscosso lo stipendio nella maggiore misura da esso stabilita.Essendo .ormai trascorsi ro anni non v1 è più modo di .. ricorrere. Qualora l 'opera ch e presta nello ambulatonio, nei modi crune la intende il Comune, sila di ril~­ \1ante entità e t ale da 11on· essere, unitamente al lavoro della condotta, s uffic.iente1nente compen.: sata con lo s tipendio che rioeve, può chiedere cong ruo aumento di ufficio alla .<.-;. P. A. ai sensi dello rarticolo 26 della vigente legge sanitaria . Doctor Jusr1TL~.

Servizio medico-militare. - . i\l . dott. A. d'A. da V. S. M. : In base alla legge d)a'Vanzan1e1ito Ella può ·chiedere :il pjtssaggio dalla riserv_a alla milizia territoriale se non ha oltrepassato i 52 anni di età e se conserva l 'idoneità :fisica prescritta. Al ·dott. ·v. B. da 1\1. : ·' Per ora non s on stati messi n:èi quadri di ava.11zamento i tenenti medici effettivi con anzianità 1 marzÒ 1917. La promozione per essi' qttindi non ·è ancora molto vicina. All'abb. n. 9471 : Come già più volte si è .detto, l'ottenuto esonero non infirma il s uo diritto a percepire 1'indennità dei due mesi cli stipendio, eoc. Si ci. . . volga qu~ndi al Distretto del ~uo terr1tortG. ·AI dqtt. V. C. da V.: . . ·Nuove disposizioni· sono frattanto sopravvenute, ·secondo le quali ~ congedamenti dei medici avvengono per classi di leva. Essendosi però il èongedan1ento i1:1iziato d alle · · classi più anziane non .può ant ora riguardare la s ua classe (83). ~ . All'abb. n. 3308 : . • · Nessun dubbio che, iru:115ra~o la riform~ . 1~ spettino i. due me~i st11(e?d~o e le menstl1tà per q~ant1 furono 1 ~uo1 anru di ca~pagna. Si nvolga al Comitato centrale della C. tt. il .

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SEZIONE PRATICA

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Al dott. E. B. da S. : ,. l'\.'IEDICINA SOCIALE. Per gli ufficiali ·assimilati non · risulta fino a Per 1:~sistenza ,ai tubercolotici di guerra. tutt'oggi sia stato stabilito, all'atto del congedametito, alcun tompenso o iindennità. (Continuazione e fi~). All'abb. n. 2273: Questo programma offri,Ta indiscutibili vanL'indennità di L. 5 6 dovuta agli ufficiali delle taggi: classi '70-75, che furono richiamati di autorità. . prontezza degli api: resta111enti, riducendo al • Ella non essendo stato richiamato di autorità minimo le cause ritardatrici di difficoltà costruttiye; ·· non può percepire l 'i!ldennità in questione. llllélntenere alla periferia il centro di gravità Circa poi il suo congedamento, data l'anziaclel sistema di assistenza, aggittngendo i -rincalzi n:ità della sua clas$e (68), se Ella ne farà domandi uuove attività operanti {Lroce Rossa, . Comida, non le verrà certamente negato. tati, eoc.), ma senza spostare il csiposal'do della -All'abb. n. 5682: : · difesa, che si impernia . sugli enti locali; . t~g·liere Le vecchie barriere separatrici fra È già stato risposto çhe 1nialgrado l'ottenuto . esonero le spetta la corresponsione dell '.indennità istituti militari ed istituti civili, facend<;> sì che gli uni e gli alt1i -- fatte salve le inevitabili esipari à due mes~ di stipendio e le ulteriori men- genze di servAio - potessero indifferentemente silità commisurate al periodo del senr1z10 pre- servir.e a militahi ed ex-militari, a tutti, indistintamente, i cittadini della patria che dalla guerra stato. · hanno tratto i~ germe, od una più forte virulenza Al dott. E . P. da P. s . O.: . del germe. Gli assegni del nuovo grado le decorron~ dalla Tutti gli istituti, riunite in un fascio le loro <lata che ·è segnata nel ,b olJettino di nomina. energie, e riconsacrato nella- sua forma più espres- · L'aver prima adempiuto a fun~ioni del grado siva il principio della solidarietà, devono darsi, ora, la mano nell'ade1nip1nento di questo dovere .d,i capitano,· senza esserlo effettivamente, non le sociale ; · -conferisce dir'itto a retroattività di assegni . . da ultimo - affidare l'amplificazione dei Al dott. P. C. da G.: . congegni . anche e sovralutto ad unità mobili, di Ai primi suoi due quesiti la risposta è nega- idouea fattu·r a, della Direzio11e generale della Sanità publ?lica, le quali presentano incommensutiva. · rabili vantaggi ; e propriamente / di potersi avere Circa · poi il fare ammettere come dipendente con prontezza : di potersi montare e smontare con da servizio l'influenza contratta nella cura dei fucili tà ; di potersi , spostare da 11n punto ove il due carabini1eri, ritengo sia cosa difficile, data la bisogno è meno grave ad un altro punto ove i1 grande diffusione ~he ebbe il morto in questione. bisogno è più grave. È come un esercito di manovra che si porta ove la necessità si fa-più s~n­ All'abb. n. 9602: . Si è già risposto che non esiste alcuna dispo- tire . • s izionè per cui l'indennità dei due mesi di sti' pend~o, ecc., sia data anche ai medici assimilati. Ma occorreva, s ia pure per espedienti di ocèasione, riparare alla cong~nita insuffi.cjneza degli 1\11 'tabb. n. 6940: apprestamenti civili. Nulla è stàto disposto in tale senso. Era necessario che gli enti ospedalie~·i .civili Eguale essendo stato ria servizio, :nessuna ra- intervenissero senza altro iµdugio e più larga~one vi sarebb~ che div~rsa fosse l'indennità. mente a lenire le gravi iatture create dalla tuberAl ~ott. ,. F. F. da A. : colosi di guerra, SU.lJerando le diJfi.coltà e gli imElla ha prestato servizio dal luglio 1915 al- pedimenti che vieti pr1egit1dizi ed anttc~e no~-me statutarie ancora frappongono a questa· 1mper1osa l'aprile 1918, epoc.a in cui venne esonerato. esigenza d~ll 'igiene ed assistenza sociale. ,.. Le spettano quindi tutte le indennità stabiljte Onde, senza .Pregiudizio alcuno del progra~ma. per gll. anni di servi.zio prestato ed Ella de\re organico di previdenza e di .c ura, che fu tracc1ats col Decreto 26 luglio r.917, n. 1~31, ed anzi allo rivolgerne domanda al Distretto dal quale discopb di preparare meglio e di affrettarne ~a bepende. nefica applicazione, si pensò a renderne più efAll 'abb. n. 2797 : ficaci le norme regolatrici, sanztonandone il oa• • Come già si è più volte ripetuto, le indennità ra.ttere di obbligatorietà. . . stabil_ite dal decreto ministeriale del luglio i918 - Fu così determinato 1'obbligo nelle Istituziont pubbliche di beneficenza di accogliere e curare le competono, commisurate al periodo di effet70 ed assoluto che i tubercolosi: obbligo tassatt\ tivo servizio prestato. q . non deve trovare alcuua limitazione, se non nella Ne rivolga domanda al Distretto mili,t.0.re dal ·impossibilità materiale, opportul?-amen~e c:ontrolquale di pende. lata, . di adattare o crear~ d.ppos1te sez10111 ospe; • .daliere. . . . . All'abb. n. 8201: Non si potranno pertantç> ~ddurr~ cl1spos1z1on~ Data la permanenza tj.ella inatilità il suo ricontrarie di tavole di fondazione, di reg-olamentt colloé:lamento in congedo non può· certo cons~e­ interni ed altro. Di fro:ate all'impellente nec~»­ rarsi come provvedi1nento provvisorio. ·M. G. sità di ricoverare e curare i malati del genere,

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• IL POLICLINICO

[ i\NNO

d.i .fronte all~ CO?Siderazi?nÌ cli 01:cline morale, poli.~ico e san1tano, qualsiasi pregiudiziale di ordine f orn1ale deve cadere. · Ad :assic~1rare l'adempimento di tale ·obblio·o si son . date ai Prefetti facoltà e mezzi per pr;vvedere. 1 Il 1:ref~~to, _infatti, J>revi g·li ·accertamenti nec~1ssar1, di ordine, te~nico, igienico e amministrativo, ha la facolta di ordinare di ufficio 1'allesti~ento di reparti speciali, promuovendo dal l\1inist~ro. d~ll'Interno la concessione degli aiuti previsti dal D. L. 26 luglio 1917, n. r23r .

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mezzo a diffì.colta di ogni maniera. l'Amminist1~azione della Sanità pubblica, auspice il Capo del G?~er110,. I?e!segue, in pieno accordo con le ~mministrazion1 .sorelle della Guerra e della }tfar1~, e con la Croce Rossa, .Italianà . . Que~to il pia110, che, .insie~e ad altre cospicue .provviden,ze, delle qua~i non e luogo qui di var~ lare, trovo la sua sanzione nel Decreto L11ogotenenzi~le .del 4. april~ u~timo scorso, n. 483, e nelle recentissime 1struz1on1 per l'applicazione del f)ecreto, emanate . dal .Caop del Governo di con.. certo coi Ministri ùella Guerra, della Mari11a e dell'Assistenza militare e. delle peusioni di g11erra. · in

*• * ·=-,!,.

opportt1no accennare a l rendimento rrià dato, o che si .p revede possa certamente dare fra b!~ve, il nuovo programma già in y.ia di a~tuaz1one~ · Occorre qui distin.g uere i congegni. di pèrtinenza della « Guerra » ; quelli della Croce Ross3: ; quelli del campo civile propriamente detto. È

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. A) Padig1.i oni Diicker:

. I~e più .an~i<:he unità, in numero- di. 73; ·capaci d?- 20 ~etti ~ ciascu:ia. · co_n una effì.cien;z..a co:rµpless1va di 14bo posl1. ....

B) Baracche Cay, di etern-it. ·

In numero ·di cinque, capaèi di . 22· letti ciascuna; . complessivamente, r10 letti. J

_Ve ne ha. di più varieta : Silvi e ·cavalieri di Roma_; Spada di Usmate; Brambilla di Milano; A~1cò-Bellucci ?-i Napoli. · Sono . lJ?- ~umero di 11 ~ , della capacità da ~°' a 5? letti ciascuna; effic1e11za complessiva 2414 klli. . D) Tende-baracca Moretti.

79,

In numero cli· capaci di '20 letti ciast:ui1a ~ efficienza complessiva 15So letti. . T~tto questo materiale è già in -parte cor::truito; 1n p arte in via di costruzione. Ess? ~i darà una efficie11za totale cli 5564 letti,. che s1 ridùce, .~uanto a disponibilità, .a 2900, essendo state gia concesse in uso od assegnate . 134 unità, con una potenzialità di 2664 pos.ti. Parallelamente a ques to materiale destinato. gl ricov.ero di adulti, si appresta un'altra serie. di elementi per bambini, sov ratutto fìrrli di mil0 1itari ed ex-militari tubercolosi, serie costituita da 200 formazioni, con· una efficienza comples-· siva di 3600 posti. La Sanità Pubblica, adunq11e, concorre, ip. totale generate, con. 4q9 unità e 9r64 posti-letto. ;

- ;or;

* * formazioni

Vi sono poi le ci\rili propriamente: dette; preesistenti, o nuove (allestite, in '·iia di _.\.M MINISTRAZIONE l\!ILITARE. allestimento, od irr progetto). Cito l1e principaii : ·' Gli istituti, a seconrla della loro varia funzio1V1ilano.· E Ìn corso la -costruzione di un Ospene, sono stati sttddivisi in: · · dale per tubercolosi a Garbagnate, della capacità centri di accertamento diagnostico; di circa 800 letti (Comune .di Milano). centri di smistamento ; .' Torino. Ospedale di S. Luigi Gonzaga. Aveva .centri sanatoriali, stazioni cl~matiche, colo200 letti. Si è ingrandito· di altri 348, dei quali nie campestri ; r6o occupati dai malati dell'ùspedale urbano di • • • sez1on1 p~r gravi. . Santa Chiara. Restano loc:ali per .r88 letti nuovi. Vi è poi una disponibilità in via di allestì~ Verona Sanatorio antitubercol..e -di Po11ton,. mento. '-da poco inaugurato . . . _ Vi è, infìi1e, L1Aa drisponibilità solo in progetto. Genova. È in preparazione un reparto per tuSommando le tre categorie di istituti; si avrebbe bercolosi nel nuovo Ospedale di S. Mru_:tino p er una potenzialità cori1plessiva di 12,998 letti, di . 90 posti. · . cui solo 1675 in progetto, mentre l'altra parte, Spezia. Ospedale civile. Ing randimento della pari a i1,323 letti, può considerarsi come acquiSezione per tubercolosi con l 'i.n1pianto di due basìta o di \•icina acqµisizione. . racche capaci di 40 posti: (in corso). Livorno. Mutuo di 200,000 lire agli Ospedali CROCE ROSSA . Riuniti per l'amplia1nento ùel locale sanatorio Umberto ·I. Ampliam·ento che intanto sar~. assìLa Croce Rossa ha già in funzione p.a recchie curato con .l'assegnazione cli parecchie baracche. · · formazioni con u11a efficienz~ complessiva di 1391 ~isa. Sanatorio di ·cisanello. Concesse due te11letti, già in via di attmento a 2r66 tetti. Tratde-baracca per l'ampliamento. · basi per lo più di istituti per fornie çurabili. Altre saranno concesse in seguito, secondo il Vi sono, però, numerosi altri progetti · per la bisogno. creazione cli nuo,·i istituti in varie parti d'Italia; Napoli. Progettata l'esecuzione di 11n padiglio~rogetti, i qt1ali hanno già un principio di at~ua­ ne popolare per tubercolosi : Assegnato un st1szione.

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Ques~o, sinte{icamente, il pian~ che in uno ?forzo 1perteD;sivo cl! p~us·ie~o e "di vol~ntà, pure

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AM1\1:INISTRAZIONE DELLA SANITÀ PUBBLICA.

. . C) Baracche di legno .

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XXVI, FAsc.

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SEZIONE PRATICA

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sidio di lire 50,000, iù aggiunta ai cospicui fondi già raccolti. . Bari. l\tlesso a disposizione ui1 padio-lione Doo ~ k er e due tende-baracca per costituirvi una se-. .zione per tubercolosi. . Alfartina Franca (Lecee) . In corso di esame il progetto per un sanatorio di 200 letti. Palernio. 9anatorio · antitubercolare Cer,rello. _l\.umen.to .da 15? a, 300 letti. -~ati aiuti .allo sc.opo. e agliari. È in prog·etto la costruzione di u,n Os pedale per tubercolosi. I fondi .so110 già in gran parte raccolti. .~a~sari. L'Ammin~$trazione dell'Ospedale ha ,g1a in corso le pratiche per un mutuo dì lire l?o,ooo all.o scopo di costruire p adiglioni capaci d~ 28 posti:. ~.ro~v·ederà frattanto; con l'impianto di due padiglioni Docker concessi dalla Direzione generale della Sanità pubblica. Vi è intenzione, anche, di far sqrgere a :fianco .a questi due, altri due padiglioni per ·forme tubercolari :iniziali, e di co~tituire Colonie agri~ele a questo scopo nei vari circondari della pro·v intia, con almeno 25 posti ciascuna. Ovunque si palesarono iniziati ve, spont aneamente od eccitate da impulsi del centro, intervenne sempre ed in larga misura l'aiuto dello s~~.

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Vi sono, da ultimo, le sezioni ospe.cialiere, che devono istituirsi a sensi del decreto I-1uocrotenen. 1e 4 apri·1e scorso. · o zia . Qui il cammino' si ~ intrica e riesce difficile <>rientarlo anche e sovratutto perchè trattasi di materia la cui attuazione è solo in parte, anzi in piccola parte avviata. Comung_ue - anche an11nesso rche si - restasse su quello che vi è, e vi sarà nella :imminenza del tempo - noi ·avremmo sempre una disponibilità - generale - tutto compreso -- cli 17 ,ooo 1etti e fof'se più. (La disponibilità effettiva di oggi è di ro,qoo letti). · •

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mis ura, costituisce la salvaguardia vera, a nche nell 'intimo del focolare domestico. ~

* * questa disponibilità,

. Quanta parte di presente e futttra, potrà essere riser·vata ao-li invalidi? Essi han110 diritto allo aacogli~ento in tutti gli . I~tituti, civi,li e n;iilitari, à~la pari dei mili.tari 1n ·atto. Norme p@r la esecuzione del De. c~et~ Luogotenenz.i ale 4 aprile 191~, n. 483·, art1col1 2 e se·g uenti, e sovratutto articolo 8. .n diritto allo accoglim~11to è uguale per tut- . t~: ma .P?sson10, pe1~ ogni. categ·oria, . variare le 1!1-0~alita, ~Ila stessa guisa che varia per .. ogni .categoria la competenza passi va ·della spesa, modalità che ciascuna Amministrazione . r egolerà secondo i propri. criteri, p er quanto, ·a nche per qu,esba parte, sia sommamente utile e desiderabile una intesa fra le Amministrazioni interessate. Un ultinio accenno a riguardo del Comitato provinciale antitubercolare. · Le Norme sopraèitate dicono dell1a sua costi-: · tuzione. Nel Comitato b·a seggio di diritto anche un··. . r appresentante dell'Opera Nazionale. '\ Il Governo . si è preoccu·p atp della o,p p9rtuJ1ità . di dar·e a quest 'org·ano la necessaria agilità, incompatibile con un numero piuttosto elevato çii componenti. Donde , la facoltà di trar.r.e, dal seno del C0mitato, dei piccoli· Sottocomi- .. t ati, ai quali affidare singole mansioni. , Così si raggiunge l a duplice :finalità: quella di dare al Comitato provinciale la scioltezza, atta ad 1assicurargli la prontezza dell'azione ; e quella di assicurargli anche l'autorità e la competenza necessarie p er l'esercizio di attribuzioni così vaste e complesse. 1

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\ Questi i ~alienti del prog·ramn1a, avuto rjguardo specialm·ente all'as~istenza dei tubercolosi invalidi. '

Quale rend·i mento di ricovero può darci qu.e~ s to insieme di letti ? Calcolando sopra una degenza medi1a into~·no a tre 1nesi, si potrebb,ero accogliere annualmente 1 LEGISLAZIONE SANITARIA. fino a 68,ooo malati .. Potenziale, questo, non disprezzabile, se si cons idera: n progetto di legge contro la tubercolosi. . 1° la vicenda di eli1ninazione, molto acce- lerata di questi malati ; È stato presentato alla Can1er-a un pr~getto 2° la circostanza che molti non andrani10 per la conversi9ne in legge del D. L. 6 luglio negli ospedali, o peichè lo ·stadio ·della malattia u. s. , portante provvedime11ti per combattere la non lo richiede; o perchè preteris,cono frarsi cutubercolosi. rare ambulatoriament,e od a casa loro ; Ne è relatore l'on. lVIaffi. \ 3° la spérànza che ci arride che una parte La r.elazio11e pone in particolare r.ilievo tutto potrà g.uarire, speranza ~limentata dalla esp e- un piano di assistenza e di cura~ che deve avere . rienza, sovratutto degli ;inf;e.rmi reduci ùal)a · per tasi da una parte, l ~lslituto di cura a tipo sanatoriale 01d osp-italiero-san atoriale, dall'altra il· prigionia nemica. D1spen~ai-1o con complesse funzioni di :inqagin~,~ Va inteso che co11 questo numero dì letti noi di controllo, di e ducazìo11e, di pre"\"'enz1one antinon pretendiamo cli iso)are coattiva111ente i tutubercolare insomma , ,a :vantaggio del .malatò e bercolosi - :finalità, questa, ~ etti non mira, non del suo ambiente e della collettività. può mirare .la profilassi, che h a un contenltto Fra. queste due Jstituzioni fondamentali vienfondamentalmente liberale, da noi. - Ma vogono raif:fi.guratte Istituzioni intennedie a vario gliamo, invece, con l'ausilio di altri C'ongegni, e di .tutte le attività singole e collettive, acco- tipo rrichieste d·a lle varietà de1•l a forma morbosa. gliere quelli soltanto che ·meritano ricovero, in- ·e 1d ell.e .cil'"costainze d'ambiente. Il diseg·mo d i legge appare improntato a larfondendo a tutti un sufficiente grado di educazione igienica, la quale, più che qualunque altra ghezza ed a senso pratico, soprattutto per ciò (29) •


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IL POLICLINICO

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che riguarda la costituzione dei Consorzi e l'aiuto comunal·e potrà accordargli la venia dell'età che all.e Istituzioni già esistenti, e Ja ravvisata neòes- dovrà essere esp·r essamente chiesta all'att~ del sità di formare un Corpo di meéiici e di personale concorso ; , · . , ausilmrio, istituendo.si a ciò un apposito assegno • b) diploma di laurea :im medicina; . . jn bilancio. · e)· certificati comprovanti servizi eventualI mutui senza interesse oono iproposti nella cimente già prestati in pubblici Ospedali o presso. f.ra complessiva di 45 milioni, con. la cifra massiimportanti stabilimenti di cura; ma di ciascun mutuo sino a 800 mila liire. · d) eventuali pubblicazioni dimostranti una ·Si aggi.ungono.: un ·p rimo st1Ssidio di due mi- coltu~a spec_iale i~ fa~to di igiene ospitaliera, d1 lioqi per istituzione di Dispensari circondariali ; amrmns~aZlone di aziende nosocomiali e relative ~ue milioni ogµi anno per sussidi al fu'llzionaall'organizzazione delle stesse. mento dei Dispensari stessi·; due milioni e een.t o N eJle istanze dovrà essere accennato all 'emila l.ire ogini an:rio per riroveri · di tubercolosi, ventuale consanguitie(iità .e d affini.t à esistente pet separazione di fanciulli da ambiente infetto, con altri funzionari del Comune. e per altre esigenze di -0u.r a e prevenzi~ne; cen. ~er altre informazioni rivolgersi , al M11nitomila .lire per preparazione di personale m edico c1pto. ed ausiliario. TRIESTE. Municipio. A tutto 20 marzo p. v.,. 11 diseg·n o conti-ene ·l 'impegno per presentazione di altri disegni oomplemen.~ri a breve sca. . · è aperto il concorso al posto di protofisico della · città di Trieste. denza. Il posto di protofisico è sistemato nella III La Relazione ha a'"uto 1'approvazione unanime d~lla Commissione parlamentare, presie- classe di rango degli impiegati comunali COll: lo duta dall 'on. L·. Bianchi, segretario l'onorevole stipendio cli annue corone b400, col s ussidio di alloggio di annue corone 1500, e con l'indennità Caron. di vettura di annue corone 800, con diritto a due quinquenni da corone 800 ciascuno. Gli aspiranti dovranno comprovare di ave1/ riportato il grado accademico di dottore in · uniCONDOTTE E CONCORSI. · v·e rsa medicina, produrre l'attestato del subito. esame qi fisi.Cato e fornire la prova di essere TRIESTE. Mitnicipio. -- A tutto marzo 1919 è versati praticamente nei moderni metodi d 'inaperto il concorso al posto di direttore dello vestig·azione nel campo dell'igiene . Ospedale civico, la cui nomina spetta al Consi... Le istanze corredate d ei documenti comproglio comunale . vanti l'età, la condotta morale, la sana costiQuesto funzionario, con qualifica di medko, tuzione fisica , nonchè le preaccennate speciali è preposto a tutta l'azienda ospedaliera, tanto qualifiche, dovranno .essere presentate dai consanitaria qqanto amministrativa; a Jui è suborcorrenti, direttame11te all 'uffidio dii, 1pre·s entadinato il èorpo medico ed ammrinistrativo e zione del Municipio e, quando fossero addetti tutto .il p er sonale addetto ai servizi generali · a qualche ufficio comunale o dello Stato, per '1.ello s tati limento. . il tramite dell 'auto,rità loro preposta. Iµdicher anno pure nell 'ista.n za se ed in quale I p articolari delle sue attribuzionii, già stabiliti dal Consiglio comunale e da lla Giunta grado di . consanguineita o di affinità si trovino · · municipale, e le norme che reg·olano i suoi rap- eventualmente con qualc~no degli impiegati del porti. ·col direttore dell'Ospitale della Madda- Comu·n e. lena (amministrativamente annesso all'Ospitale ·. TREVI $UL LAZIO (Ro·nia). Cercasi .medie<> civico) e col Colleg-io medico; sono· ostensibili in.Iterino servizio generalità. Con1periso dalle alla sezione magistratuale II. , L. 6000 alle 7000. Aria e acqua eccellenti, staIl direttore è -in1piegato comunale fuori rango zione ferroviaria vicinali Piglio. Rivolgersi teco~ l'o~orario di anttne corone 15,000, due aulegraficamente al Sinda~o. menti quinquennali da _corO'll~ 1500 l 'uno, l 'alloggio in natura nello stabilimento, compresa l'illuminaz!ione e la calefazione gratuita. Per NOMINE, ·PROMOZIONI, ONORIFICENZE. ~l comp,uto nella .pensione l 'alloggio è valutato in coro11e 2000. · · Ne)l 'Università di Genov~ il prof. C:atterin~ Egli è obbligato ad abitare nell'alloggio, as1\.ttilio · è stato incaricato dell'insegnan;ie11to ~ segnatogli nello st abilimento. clinica chi rurg1ica durante la permanenza di Il direttore viene nominato in via cli p1 ova S . E. Roth al Ministero della P. I.; il prof. Saper la durata m assima · di tr-e semestri, scorsi i pelli Agostino è stato i~cari~to de~l 'insegnaquali, se avrà corrisposto, seguirà la sua nomina in via definiti,1 a ottenendo così il carattere •mento della clinica ostetr1co-ginecolog1ca. di impiegaito st abile del Comune. In tal caso Il Governo deila Repubblica francese ha con-" i:il tempo della prova g li verrà comptttato per la ferito la croce di .cavaliere della Legion d'onòre . ' pensione. . ·· . al gr. uff. "prof. 9iovanni;. Miran~a, direttore Non potrà èsercitare l a pratica medica nepdella clinica ostetrica e ginecologica _della R ~ pure consulti,·a. Unive·rs ità di Napoli. · Le istan ze di conl{'orso, da prodt1rsi all'ufficio di presentazione del l\1agi&t.rato ci vico, dovranCROCE DI GUERRA. . no essere corredate dei seguenti documenti: Cividali dott. Ai1gelo, capitano medico, a l~oa) certificat o comprovant e l 'età del petente. logna. .. Dove il petent e non appartenesse al corp>o degli Pio-hini dott. prof. Giacomo, t enente colonnello impiegati comun ali o dello Stato ed a' esse una medico,. a Reggio Emilia. et à superiore ~ti 40 anni c~mpii1ti, il Consiglio 1

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[AN.No

XX~/I,

FAsc .· Io]

SEZIONE PRATICA •

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A.ppello alla pietà delle famiglie _del medid. ·

·JYOTIZJE DIVERSE.

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Sottoscrizione per una giovanetta orfana di un ·medico; Riporto (come dal precedente fase . 9). L. 3IO Prof. Luigi Simonetta (Mila~o) . . . » 25 Dott. Luigi Bertone (Forno Rivara) . .. » 5 ' Dott. Augusto Cassuto (Roma). . . . » IO Signòra l{ita Mazzoleni (Cremeno) . . » IO Dott. Gaetano Tasso (Preganziol » • • » 15 Signora l\1aria Falorni (Tava1 nuzze) . . » ' 5 . Dott. Luigi Marussig (Caldine) . . . » 5 Dott. Francesco Donalisio (Verona) . ~ . » IO Dott. Fausto Fag·gioli '( Spoleto) '. r• ~ » • 5 Signora Elvira Gotti (Fus.i~na~o) . . . » IO Famiglia dott. Leone Sest1111 (Spezia) • » Io Signora Teresa Capecchi Del Corso (La Rotta) . . . . . . . . . . » 5 Dottor Dario Sca;-digli (Castello di Firenze) . . . . . . . . . . . . >, 5 Dott. C. Gallucci (Castellaoote) . . . » 5 Signora del dottor G. Imbriani · (Pavia) . >, 5 Dottor Enrico Ferrara (Bitonto) . . . » IO Dottor Giuseppe Dallamano (Cadè dii Rieggio Emilia). . . . . . .. . . » 5 Signora Antonietta Nalli Brizzi (Zitello) » 5 Signora Nima. Bussi coiacino (Polia) . . >> IO Signora Maria Redoglia (Pontestura) . » ·s Dottor Ercolano Cappi (Castelverde). . » 3 Dottor Giovanni De N uccio (Riardo) . . » 5 Signora Pia Toschi (Viareggio). . . . » 5 Signora Irma l\1:archeselli (Berceto) . . » 5 Dottor Anto~io ~ili (Z<?na 9-1. gt1erra) . » 5 Signora 1v!ana Nicora Casu.cc1 (Besozzo) » 5 · Signora 1v!a~anna Denti (Ro~nal . . · ' >) I0Signora. MaD;lna Lanz3: ~orell1 ~Capua) . » 5 Signora Savina Carniti Dent1, (Romanengo). . . . . . . . . . · . . » 5 Prof. Gerolamo Piccardi (Torino) . . . » IO • Signora Eleonora Cerami cola (Frass~ nelle) . . . . . . . . . . . .. . » · IO Prof. Ernesto Papai:cone (Fire11ze) . . » IO Dal· signor ma~g. n;ie,dl Carl: o~e per la 51a Sezione di Saruta (Zona di Gu~rra) » 50 5-. Dottor Senni (Mode11a) · . . . . . . » Signora C. O. (Pav'ia) . : . .. . . . » 5 Sigtiora Giuseppina Salazai Talierc10 ' (Chiaiano ed Uniti) . . . . · » IO )) 5 Dottor Adolfo Tafuri (Cosenza) . . Sio-nora Teresa Marchesi (Ziano) . . . » • IO 5 Signora Maria Berlese (Fire.nze) : . . )) Signora Bian~a Panza Schiavoni (Ca, s telnovosotto) . . . . . . . . . » I0 Offerte per'Venuteci a mezzo della si' gnora La'Vinia Coluzzi : / Dottor Nicola. Petruèci (Toro) . . . . l> 20 Signora Luisa Gentile (Napoli) . . . . » . 5 IO Dottor Angelo Santini (Piccione) . . Sig.a Gelsina ~ibotto ·vine~s (Sal11z~0) » I4 Sig.a Margherita . ~1osche~ti .(Perugia) » IO Si o-nora Ada Boll1 l Perugia) . . · » IO )) IO Sign()ra ~ma. U~eJli (~· e!-ll&ia) ... )) Signora Lodovica B1scarllll1 · tPerugia) 5 Signora tJlderica Severi. . . . . : · » 5 Signora Augusta Faviello (Perugia). . » 5 2. Dottor Bianconi. (Perugia) . : . · » I Sig. Origene Moschetti (Perug·ia) . . . » ))

A riporta.re . .· . L.

750

I

Società Italiana di chirurgia. Un referendum indetto fra i soci sulla prop<;>_§ta dii r.i1unire a 'T_ries~e la 26:i aduna'D:z.a ordinaria, ha raccolto -il pieno consenso dei componenti ' la Società. In conseguenza di tale deliberaz!one il Comitato Esec~tivo ha nominato ;la Pr~sidenza del Comitato ordinatore del prossimo Co11g·resso. nelle persone dell'avv. Valeiio, Sindaco di 'frie- . ste, quale presidente onorario, del d?tt. Giorgio Nicolich (di Trieste)', . quale pres1dente ef~­ fettivo, coadiuvati dai · dottori Rostirolla (di Trento) ,e Grossisch (di Fiume), quali vice-pre:· sidenti. . Essi hanno accettato 1'incarico ed hanno desio-nato altri Colleghi triestini, che, pur nòn an~ora membri della nostra Societa, saranno invitati a completare il ~omitato ordi~atore' :. i .. dottori Escher, lVIassopust, .J)e Dolcetti, Comisso, l)e Grisogono, D'Este, . qliflni, Ra vasini. La riu:nione avv.errà poss1'.b 1lmente entro la . . ventura pnmavera; ma non puo' ancora .esserne stabilita con precisione }a d~ta. I soci verranno inforrp.ati · dell 'org·an1zz1~z1one d~l Condirettama1te dal Co1nitato ordinatore. 0o·resso La Presidenza· della Società, avendo .rilevato· che numerosi soci, fuori, sede per ragioni di mobilitazione, non hanno ricevuta la circolare con la. quale ' renivano avvertiti che il ~XVI . Cono-resso si t~rrà a ,.l 'rieste, prega quei soci che °non avessero ·r icevuto a'invito :individuale, a ·voler . notificare subito. la loro eventuale partecipazione .al ~ongr·esso,. al Presidente e~ett~"\1 0· di quel Comitato ord1natore, dott. Nlcolich Giorgiq (Ospedale Civile, Trieste).

Il Consiglio Superiore di

' t

S~nità.

si è ad.unato negli sc-0rsi ·gior.ni. Pubbliche~emo pr.ossima111e11te il ·resoconto del .la·v·o ro comp1uto,

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Corsi di clinica oftalmica. Il prof. F. de Lapérs9nn;, ~iretto~e. de113: Clinica oftalmica della fac.olta d1 .in~cl1e1na d1 Parig·a assistito dal proI. Tertieu, agrégé, e ~al dott~ \ ielter, capo di laboratorio, te~r~ a p artire d~l 6 maggio 19I9 un corso. ai f? cTJe~101iam~rz:to> con esami . clinici, lavori prat1c1 di me_dicina . operatoria e 1nanipolaz.ioni. d~ la~~rato~10._ . , I medici e b·li studenti in 1ned1c1na 1taliam che · desiderass~ro di seg·uire questo corso d~­ vr,auno iscriversi presso la Segreteria della facoltà. Ll numero degli ttditori è li111itato a jo. Di;ìtto fisso di .ftanclii IOO. _.\lla fine nel CO!SO si rilascerà un certificato. . . L' I I corr. il prof. De· Laperso11ne Ìnizia 1:1~ corso di chi1·uro-ia orbito-ocillare) con es~rci~i operat9ri ~ Lo ~onti.n~erà .ne~ gio.rni. pari; corso sarà con1plet~ 1n 1d1.eci le~1?ni. Esso t:; p articolarmente . desti n at<;> a1 med1:e1. e stt~den~i dei paesi alleati e n.eutr1. ~l ~u.me~o ~ egli ud1tori è lin1itato a 30. Le iscr1z1oni s1 rlce.von_o presso la segr.eteria deìla Facoltà . .Ta~sa d~~scn­ zione fr . 50. _.\lla fine del corso si r1lasce1 a ttn. certificato .

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[ANNO XX\71, FAsc.

IL POLICLINICO .

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Borse di perfezionamento per giovani medici presso la 'clinica del lavoro· di Milano. ·

aveva rìsparmiato amiprissimi ·e ben m erità.ti · plausi, aveva iniziato re comrpiuto ricerche sui • lobi ottici d~i v.ertebraii, classiche a.n che. ora, Per onorare la me1noria della .s ignora Mangiacome trenta anni or sono. L'opera e l'indirizzo _galli sono istituite _presso la Clinica del lavoro di quel grande mor.fologo trovaraino rnello Sterzi di Milano due borse di perfezionamento dalla J 'entusiasm·9 e ,1a mente del1o appassionato tj·ditta Wassermann ed una dal sen. Mangiagalli. <:>ercatore. Allievò di ·q uello Studio Pisano, che Le domande di inscrizione alle tre borse unitaha dato•da secoli val·entissimi a:niatom.i ci, lo Sterzi mente a:l 1o ertificato di conseguita laurea in mecomprese che se ai neuropatologi è dato risol-Oicina e chirùrg·ia e dei voti riportati nella: carvere difficili problemi sul deoor~o dei f.asci, fariera scolastica universitaria, debbono dirigèrsi . cendo t esoro dei pezzi patologici, gli a natomie.ii alla Segreteria dei RR. Istituti criruci di perfe- . debbono· coadiuvarli mediante lo studio della fi.. :zionamentò in via Commenda, 12, :JYiilano. logenesi ; i.n cui ,l a natuu-a rjspeo~hia il concetto I medici che saranno dall'apposita Commisdidattico, çaro a Platone : dal facile ascendere al sione préscelti (verranno . particolarmente censidiffioile, dal sem·p lice al composto re all'int.ri~to . . derati ~ . servizi prestati in gtterra) riceveranno Le irnda,g i·n i t~tte d~llo Sterzi J?Orf:ano .que-?ta tm~ singolarmente lire 500 . per il quadrimestre .di pronta: i suoi lavor1 S·u ll e meru.ngi_. sopra 1 plessi studio, cui fa obbligo la borsa, ossia dal 1° ,apnle coroidei sui 1Uuclei dei nervi cerebrali seguono .al _31 luglio 1919. . " o-·radata~ente .l o · sviluppo e le modificazionì di Le insorizioni si accettano :fi.110 al 1,5 marzo questi or·g ani dai ptù bassi verte.~rati fi.ino ai più 1919 eLevati maimniiferi. Ma lo Sterzi non V<?lle rna· · . . . 1 Cl ' . o· t Le tr.e borse 1nst1tuite pfesso a truca s e- .scondere, come talvolta è nostro poco lodevole tritéo-ginecologica aj medesimo oggetto, ve~ero cos,t um·e d risultati delle sue indagi.n i. in Atti ' o in giornali scienti.fici guasi _1nac. assegnate iai dottori. ...i\.nnunzia~o Caratozzolo, accademici Gaetano Dossena e P1etr:o Pagam. • . ces.sibili. Coordinando le oper•e degli eltr1 con quelle propi:ie, volrl e volgarizzare _in .l~brj_, scritt~ Una ripresa dell'influenza in Inghilterra. con toscana chiarezza, quanto di p1u sJ.Curo si . conosce intorno ailla anaJtomia del sistema cen• Il Britis1i ·Medicai Journal del 22 febbr. 1919 .trale nervoso degli animali. Fu egli per l'Ltia~ia i·nrforma ch1e una terza ondata epidemica va iab- .q111ello che Ludwig Edinger p.er la Germa rua . .· battendosi st1ll'InghiJterra. Dall'inizio dell 'epide- E s e la morte non l'av.esse così immaturamente mia il min·i mo ·d i mortalità a Londra era stato rapito, lo s tudio delle ~iscipl!né a 1ui care ~vrebb~ raggi un.t o •nella. s.etJman:ia terminata. il 25 gennaio rioevuto dal suo paz1 ente 1n,gegu10 un 1mpvlso u. s., con 33 esiti letali. Nelle settimane succes- dav•vero meraviglioso . . . 'sive il nttmero è salito a 58, a loo, a 273. Spirito indipendente, cercò i1l .lum~ ~a,gli al_tn 1.1 ·g iornale prevede ~he que$1ta ripres~ non !ag: ma si o-uardò b.ene dal trasformars1 1n vol.g are ctiu1J1igerà J , a.l tezza di· quella. prec~dente, ·po1c~e idolatra~ Ed .i o ·lo udii nel1l'ultimo Con.g resso dei l'incremento di morta:lità · nelle prime tre setti- N·e urop·a tologi Lt~lia.ini tenutosi a ~ir~n~e .nella mane risulta meno notevole. primavera del 19.4, muove.re cortesi cr1t1che alla • divisione del Cerebellum 11n neo e 1palaieon, vagheggiata da 1qu·el.l'Edi·1?.ge~, che ·~·er . ~ui ebbe • • ·seinpre una. vera ammirazione. L Italia 12er~e .. PROF. GIUSEPPE STERZI così 111n a l.t to ,morf9logo del -<)ervell?,. propri~ i~ questa ora, in cui sc<?mpai0!1o tutti 1 centur10~ Il cultore instancà.bile della Anaitomia Cornpa-rata d·el sistema centrale :nervoso, della qua~e della f~lang~, in alt.t:1 tempi così :numerosa, dei . .aveva f.atto si può dire scopo d:i. tutte le stie 1:i- veri apostoli della scienza . -0erche si è spento p ,o co più che quaran~~ne l·n Prof. G. MINGAZZIN:E. I ipochi 'giorni. Prima di lui, ·.solo .i11 I~lta 11 bo• , • lognese Bellorici, al quale Ludwi·g Edtn·g er .non • 1

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Indice alfabetico per materie~

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Acqua delle vasche da bagno per ti. . . . pag. fosi : disinfezione . . Anchilosi · fibrose angolari del ginocchio : . metodo semplice e pratico di Qorrez1one . . . . . . . . . » Aortite sifilitica : diagnosi p1~ecoce. . » Assistenza ospedalierà · . . . . . » Associazione Nazionale dei m edici condotti : nell' . . . . . . . .» Bacillo di Eberth: resistenza alla luc.e solare· ed a11 'essiccamento . . ·· » D iagnosi differenziali . . . . . Edema cerebrale . . . . . . . »Febbre intermittente da setticemia . )) m en1ngococo1ca . . . . . . . . » Gozzo.: te!'apia . . . . . . . . . · · Influenza: azione dei filtrati di Slre» ptococcus pa1ide'Y1iicus . . · . . ,. • )) Influenza: defiuvium capillitii ~ . . )) lnfiuenza : etiologia . . . . . . • .\ ))

Roma, 1919 -

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·302

3r l

3oz 307 293 3o4

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289 303 301

Tip. Naz. Bertero di G. Guadagnjni

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J nfi uenza : p·r ofilassi chininica . . . . . Iodici ·(preparati) : contro l 'abuso dei - come topjci della ~ola . . . · . lpersensibiJità costituzionale e · asma nervoso . . . . . . . . ·· · Malaria : stati ·meningei neila . · Menino-ite cèrebto-$pinale: postumi . ' b . . Ordini di medici . . . . · · · Scabbia: trattamento . . . · · · Sifilide vaccinale . . . . . : :- · · · Sputi : disinfezione chimica . · . . . . Storia della , medicina . . . : · · Sudore fetido : · trattamento · . . · · Tetano localizzato : forme cliniche . . Ti1"oidi: .funzioni e terapia tiroidea. . . · Tubercolotici di guerra : Per l 'ass1stenza ru.• •• • • • • • • • • • Ulcere piloriche e duodenali: valore dell'esclusione pilorica . . • • • '

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L. Pozzi, resp.


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Roma, 16 marzo 1919

Anno XXVI

Fase. ll

fonda.t o dai prOfessori:

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GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE '

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sgzxoNE PRATICA._ .. •

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VITTORIO ASCOLI •

REDATTORE CAPO: PROF.

SOMMARIO. · Note di tecnica: ·E~ Giordano: Sulla tecnica della toracentesi .• e pneumotorace artificiale nelle ferite del pulmone. Sunti e Rassegne: M.EDICINA ~ C. ·Lian: Il piccolo basedowismo. - NEUROLOGIA: G. Mingazzini e F. Giannuli: ·osservazioni cliniche ed anatomopatotogiche sulle aplasie cerebellari. - CH~RUROIA: C. U. Collins: Una ,nuova operazione per prolasso dell: utero. - DERMATOLOGIA: Perrin e Brac: Lepra indigena. Medicina sociale: T. Rossi-Doria: Per la difesa della maternità e dell'infanzia. Osseeyazioni Cliniche : V. Salvo: Contributo alla chirurgia cranica. 1 •

Accademie, Società Mediche, di Parma.

Congressi~

Società medica

Appunti di Medlcin~ Pratica: CASISTICA: ·Sulle infezioni renali. __..: Il rene poJicistico nell'adulto. - La funzioneiepale nell'ipertensione. - TERAPIA: (a tecniça delle irrigazioni nasali. - Il gargarismo faringo-nasale. Posta ·degli abbonati. Cenni bibliografici. Varia. . ~ella vita "professionale: Il premio di smobilitazione per gli ufficiali mediti della 'Croce Rossa. -. Cronaca . del movimento professionale. , · · Risposte a quesiti e · a doma'1de. . Coltura superiore : Le proposte per la rifor~a universjtaria .. Condotte. e concorsi. • Nomine, promozioni, onorificenze. Medaglioni: Augusto Ducrey. Notizie' diverse.

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8atemo grati agli associati che non hanno ancora spedito lImporto del . loro at>bonamento di atfrettarne MEMEnTO Al RITARDATARI • l'Invio· P.O&albl~mente non- ii;ù tarGI della Une del corrente mese• .Cl6 taciliterà molto 11 laworo aminlnlstratito ed ewlterà ritardi nella 1pecU11one del tasclcoll. . · ,

Ram'!'entiamo che la. Cartolina-Vaglia d?vrà e~sere intliri11ala nominqtivRmente ar pro/. ENRICO MORELLI, oia Sistina, 14, Roma, e che '" medesima (nel posto riservato al bollo dell U/fic10 Postale t>agatore) dew esstf'e munita della presctdta marca da bollo da s centesimi. Cht , 1$ trova sprovmsto della marca pub acC1"escere detti s centesimi alt importo della Car#olina- Vaglia st.essa. . I/ AMMINIST.RAZIONB. '

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È vietata la r$produ1ione di lavori pubblicati nel. POLICLI1'1CO o la f>ubblica1ione di \"''

Diritti di proprietà riservati. ài essi senza citarne la /onte.

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sitesse pubblka.1liionì ·: « ~er.enze di . mediciina e _ ch:in:urgtia di guer-ra. sivo1te' tUel: 1° trimestre del. l'anuo· 1917 », Roma 19r7 e La Riforrn.a 1n1'3 d1.ca,

. NOTE DI TECNICA. I

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. OSPEDALETTO DA CAMPO t

75

1917.

per il' dJo1:itor

ENRICO GIORDANO

a.i bero doeente di chi•! U!lgia nre~1a rR. U. di Napoli cl:iiirurg-0 ord. 'llJell '·Os'P. det Peù1egri.'llli. .

.

A,,11o .scopo kli .IJ?irodiurre ci.1 .p neumotorace airti:fi.c~l·e 1nielle foorte del pu1anon1e , eseguerudò oont1em1PQ;ran1~aimente ia v•u abamento dell' emoto-naoe, il :Niore11rl. ha ildeaito . 1UJ11 istrumento .s p.eci1a le per toracentesi la 'c ui descrizione, :aoco-mpag.n ata dJa

quialch·e dettaglio di 1

ilooruica, .furaiscri~o dalle

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S1Uie

(1) .'Peir- cirOOstanj .for.tluiite p.resen.te Nota ':enne cons-egnata al gkITTLai1e 15 mesi dqpo es.sere .stata .redia.tba. Iil Morelli il1Jon ia)Vevia arn oora puib hlioa.to ii.1 larvor.o : La cura delle ferite toraco-putmonari, .Bo]Jqg.n~, ,1 918, 111Jel 1qUJa.1e, d':alitTa parte, .inUJlla ·è modidìmto 1sul1l'acr:gomen.to i111 1questione. 1

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maigigiore •medk.o .direttore

da :u·nia,. bottigl1a d ella capaicità dii il'.ì:tro. Ad ~' per mezzo di t:L1l 1 taPÌ>o da. gmnma a doppio .t oro, sono ins.e ri:ti du,e tUJbi di vietro : uno s·ellljplioemenite 1piiegiat10 0d taJn1giolip iretto si !OODJtri.illltta~ c.W rtubo idi g1om.ma ani:t.ato del . gros.so ago da toracentesi; J'a.ltro è. che una bnainc:a di un 1rubilnetto a tr.e . v.i1e. La seconda . b.raniça .laiteraJ1e ipor.ta una si.r ing.a a tenuta. asso[ u ~la!mente (llenftetta della caipacità di almen~) lOO cmie . 1La rberzia via, 1ruf.e riore, è m1Utniita di fi:libr-0. I due .t ubi di vetro si :aJPPrOfomkuno di poco ~e1La: b.ottiig-:lri.a. .aj>prrureochiato ·l 'istmmeµto, dopo iaiv.er 'fatta una puin~Uira ~ploraJti.va!, s'1intro• • dUJOe il ,g.r o.s so iago ,n[e l ver.sal111ento ed, essendo a:per'ita Ja via 1tlria siringia e ·b ottiglia, si fu um primo a.ssio tbimento. Si 1p.11odu11.1!à una ira.refazione arella bottit>o-1ia . 1ed il Ji1q u;ido v1errà :fluendo ci.·n essa ad occupaa:·e iJ posto dell'iairia. Quiando il flrussQ « È ,oomposto

teenica della toracentesi e pneumotorace Sulla , • artificiale nelle fer.ite del polmone (1) • •

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322

. IL

PO~ICLINICO

[Lt\.NNO

XXVI, FAsc.

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tig.lia •(·B) ["l1piena rd!el ~q·uido di ,] ava1g gio e ohi.u sa con 1un itap"po di 1g omnna ia due fori lllei quali jpassa.n o due itu:b i di vetro, uno· c-Ot11to UJnito ad i\lJna · d1opipia .p alla RicthaoridsQn e i 'altr.o luing0 tanto fondo della· bottiglia che, . da 'Pese.aire 1nel . per mezro di lllln tub.o idi gomma, vien~ ad iUJ11Jir.si a1da t·erza via diel r1ubiinett10 ..... Finita la to-racen: .tesi, .m.entre .u n assistente 0011 Ja doppia q>4l1a s pi1n1g e dell'aria :nelJa 1b.otti.gl1a B p ·e r a um.entairvi . la ·p ress ione, l 'qperatore gi;r.a, .il rubine~to 2 in modo . di .aiprire la via Jll"a essa bo~tiglia B e la \l)J.eura e chiiud·eil"e Ja. v.i'a oon la bottiglia A ..... Qu01ndo sono ,:fi.u iti 100 o più eme. di liquido, glirando ·~1 ml'bi1niet1tio 2 s i .ri~pre la via fra la · pleu.r a e la bottiglia A e b~à un'asipirazione diella s i.ri.nga [perc hè i 1 1iq uido di lavaggio sia ob~ltgaito a pia.is sare dialJ:a 1P1leura nre lla b1o t·t iglia A. Qwando 1è ,u scito com.p 1eta.m enite' ~ e questo si ' oompl!'end:erà dal!a lettur~ del volume .n elle diue bottig1·i e o pp•lll!'e dal f:atto chie dal tre qUJall.1t~ si· 'iniziai a.Stpjnazione di 1g as 1C1Jn.z.ichè di liquid~ - si rig.iira il .rubittlletto 2 i·n 1moc:lo da ~ere rnuova. .. . 1ne nte .immettere ,nel e.avo 'Pleu.r i.c o p~e del li• • • • • • • • • • • • • . . « per a vere l a certezza m a tematica <li guido •d,i .1aivag.gio e 1Si iripete i l riass orbimento .. non .p rodiur1re emboli,e oon siglio idi usa:r1e , 11nrvece Na tuml1mente ,d ev'.e ssere 111-0dificato il gwiooo delJa dell'ago , UJn dìn·e t re quarti come q u e11.o de1 Posi1ring·a . Me n1tlre 1I1ie1àa .t oracèn:tesi prim.i tiva ~1 litain ». quidro flue lllte dalla iplieurà s i s ostit.u iva con alr ' triettaonto .g ais , e lJ?erciò 1,0J!'ia d·e ll,a sir~111ga si S!pin• • • • • • • • • • • • • • • • • << L'.is trum.e nt·o !Per la it oca ceinte si si 1p uò iin,p'.l"o·vge,1a .nella b ottig 1ia. _t\., mcl •l a:vaig:io, inivece, J.ias-ci:a nido .i nrtegro il ,p neu•m otorace f:0i:mato, si attua ' 'isare con· un as pimtorQ. Potain . purchè s i le\i la • gom,m a p ·e scanite nie1 Jiquido e si so.stituisc·a a ll a il 1"iaarmb.io ìfria. .li1quicùo e ,] i1quido e IPerc iò il gas, po~pa 1 a sipiiraintre 'Uina g rossa s iritllg a da lOO cnu: . ». anzi0hè eooere .iimm1e rso n ella •b ottiiglia A, deve . A .tale a,p iparecchio il Mor1el1'i ·h a a ppo,r tata, su.eesser.e dalla sùri,n .g a m'allldafto ial1 'estie rno per la oessi1vame nte, un·a ·modifioazi.one (Il Policlin ico, via 3 del .r:ubinetto l ». S eziau;e 1pr.ati.c.a, ·1917) diiretta ad eseguire il' [aL.\ q ues.ti dettaigJi id i iboonica .b isogna .aigìgi'll.lllgere vaggi10 1del1l~a c.aivit.à 11_).].e u·rica d lo po a v.etr so.s.tilbuito qu1e11.i .rel.aitifvi à11ie •gairienzie 1cli .aJSe!Psi. 1'emotoiratce· co.l pneu,mo toraoe : lava g1gio che eg11i « L' iappar·eooh~o iè ·fa.c:il.ment·e 'di'Sri.nf:ettabile o propone di esegu.i re non s olo nei casi in cui il co~ l'eb.o l1liziÒne o <Xn1 li1q uidi disiinrfe tbanti. Io v·er,sa;mento oo.n1~uigi.no si mooibr.i, batteriosoòpica- · normalmente te11go la bottiglia e la ~tringa rimientle, i1nqui·riato, ma .in tutti i casi di iemotoraoe piene di liic;.ruidi dis i.nroettanti, steri11zzo con 1a JPe:r Jeri:ta_ pu1mon1aire ,, ,dia.ta Ja f.acilità rdle1,J'a!tto ebollizione ·1e 1g r0mme 1e il tr.e quarti . Al momento opierativo 1ed in conisiderazione che «se l'emotode11 'us o l\""eTSO .i.l liquido de11a bott1.g Jia [asciain(J:'a ce è s t erile .non aip;p.o riterà da:n·n o alcuno, se Ì•llr c1cme un ·p o' me] ifpm:lro che servi(['à 1?er. la steri,qui1nato cpo.ttrà dair.e u,til·e ,gra.1 1dissimo·)) . lit.Zzazione de1J1'ar.ia chiusa ,rieJ.,I a bottiglia : basta Ecco, 1su ·p er giù, rom'egli <llescifive ·l'iaipparecfare 1lJl1a 1viiva agitazione per u11 po' di tempo. L'.esperi~u rmi dice essere questo mezzo StU.ffi.ohio e Ja tecnica : . . ' 1 cienJt1e. 1Chii 1V01es•s e eroedere rnegli sorrupoli po« È lo stesso isti·umento, nel q-qale al tubo porta .t re 1qua•r.ti è rSo~ti·tuilto Ù.n 1·.u bi.n1etrto a tre trebbe disiniettaire ool calore oppure filibrMe vii~. Quiaindo ·questo è disp.o sto '"J.n . modo .cfb.e la 1'aria ».. \ Nel corso delle applic.azionì del pneumatocaiviità 1pl.ell.Lric a rotn'll!nica con la bott~g1ia delrace terapeutico fatte da me mi avvenne di do1'as pitratore 1{A ) si tha l 'aippa·r ecchi o sitiesoo di tomandarmi se 1'agitazìone del liq~do disinfet'r acen:t:esi con ]JQ stesso .funziOlllam~. E l '.aitto tante contenuto nella bottigl ia fosse effettivao.peraiti vo iniziale è a1p1pu:nrto lo s.yuoba:m en:tio icoa:nmente sufficiente a •rendere l'aria pura. Essa q>leto d e l li•quido. , certot per sè, non · offre pericolo, _ma si·c~ome « Attuata la tomoenrtesi ·Si deve 1procede.re a.J1 la contiene del pulviscolo, e in quantità tanto magJa ,·atura <lie1la ipleura e perciò ho -sootituitbo a~ giore quanto più movimento vi è nell'ambiente, semplice tubo il 1:'Qlb1netto ia 1ttre ·v ie 2. Ulllia bot-

èomiincerà .a dimi111ui111e 1o osterà v.u otare ·l a 1s.i·ri1UJga .p erclJè ·rr 'a.r ia in essa prima .asso11bita tri'P.ass ( mialila. bottig.l ia e, 1r:itrovand.10 .il 1pr.qprio 1po·s to' o.ccl.llpa:to / . da .J.i,qui<lo, 'lP~ .l a stessa •\'la, s~rà o·h bligatia ad enit rare llllella !P.leura.... . Oessa.t o .i l 1g.org-0glio s i falI'à Uina m~ov.a 1a51Pi·r azion·e dri. -1i1q u·i·dio e ;poi u .u a n.uovai :i n1S1uffiazi-Oll1Je di airia ». \ Il M,o relli \l)TOdtWe cosi il ·pnreumotioroce con un vol1Um:e di a ria pierfettamenite egu~rle a que11o 1deil s•a ngiue estratto. · « -Ll rubinetto a tre v:ie .s erve .pe.r ìl caso ehre, estriatbo ·· pooo liqui·do, sii , ,oglia imm,rette~e 111el cavo ·pleurico, gias 1ru quantità ma.g giore del itiqui.d o 1~Stt1rattto . Gira1n:d o i.I a.~~birnett'O i111 mddo d a aipri-re 1a via :bra tfi.l:tro e s ir·i nga, si as pira i11 .. •essa quella quaint1.tà id.i. gas dall'ester.no ohe s i ·vuol.e immetter1e per 1.a .stessa vi.a ne1·la p1ewra . E s erve p 1ure 1n1ei i0aisi irn c.ui. s i vuole immettere gas i·n 1qua:ntiità .m .i nore 1a iel [iquido estra.itto: ba.: .sita, dQpo .l 'a.spiTazione, m aind.a!re il gas da11la s ifliillJga vers o 1'est1erno ianzio~ in1ttnetter1'0 in.ella bottigliià. , .. 0

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SEZIONE PRATICA

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'uò diventare ·veicolo dei gerrm esistenti . fiel nuandolo per lungo tempo, 1si possa raggi11npul,1iscolo . ste~so. A ptim~ vista l'agitazione gere 1'intento, ma siccome è un mezzo . che' sfugùel liquido ..dovrebb€\ bastare. Esso, venendo a ge al rigore scientifico, in seguito pr_e ferii << ec·contatto col pulviscolo sospeso, lo raccoglie e ~edere negJi scrupoli )) : tanto più che vi era • l'iaria ne .res.1:@. _priva . lo però, all'esper1enza del da guadagnare e non dia perdere. ' .ì\'.lo•relli, ,·plli aggiungere la ·prova ed· ecco coP er l~ sterilizzazione còl c~lore bisognerebbe ' me ho proceduto. chiudere in aurt:oclJa~e per lo im eno lçt boftiglia Ho tenuta per alcune ore uRa }?ottiglia, pieÙà col tappo per estrarla al monisintò dell'uso." Safino all'orlo di soluzione' di. sublimato. Al mo- rebbe ideale, ma ~ reJdtivamente poco pratica . men~ della prdva, vuot~tala in· parte, h·o chitf.tenendo presente che, q·uanqo v1 ·fosse ~ffluè~zi sa l'apertura c9n un tappo di gomma a due tu- di feriti, l'iapp~recchio può servire più volte • bulature angolari di ".retro . di cui una comuni- nello stesso gJorno, che la sterilizzazione in aù.. • cante con un· irr·i gatore, mentre all'altra ·era toclave ·ampio, tlol' sttccess:i.vo raffreddamento I .. , . applicato · u~ tubo di gom~a: il ~tt~ accura- · 1 ichiede più di ·un'ora è .che· g1i Ospedali ·da tamente sterilizzato . .;.i\gitata per qualche tempo Campo sono forniti appunto . di botti Gianoli ' • la bottiglia, all'estremità qel tubo innestavo un o di autoclavi troppo grandi perchè' ·valga la ago cann11la ~terile 111ngo e sottile, la cui punta· pena di metterli in funzione, al qisog110., per andava a pescare" riel fondo di ttna provetta di un istrttmento. di di1nensioni cosi modeste. brodo ntttriti\':'O, te:Auta in 'forte inclinazione e · . D'altra par.t e, poichè l'inquinament.o del1l'aria · protetta al l'imboccatura da· un molteplice strato è da' addebitarsi al pulvisçolo,'. mi parve che la . I • , d~ giarza sterile contro accidentali inquinamenti. :filt11azione con cotone dovesse .bastare. RiJ?etettì Le pro,·ette di brodo mi ve11nero cortesemente la prova sperimentale i u una seconda serie di ' . ' fornite dal prof. Scaffidi, direttore del 1abora- . 'due gruppi ·cotile i precedenti, con la sola mo- ' ~ · torio batteriologico dell'XI Corpo d'Armata. Fadificazio'n e nel dispositivo .che il tubo di gomma "rendo oadere lenta~~nte dall'irrigatore del li- a valle delJa bottigl,ia era costit11ito ·di due pezzi quido nella bottiglia, l'aria spostat~ era costret- intram.ezmti d a u11 filtro di cotoné. Le ·prove · t a, passando pel tubo e per l'ago, a tra~rsare ' ri11sciro110 tutte negative, càsi the venne ' ribail brodo nutritivo. dito . il presupposto di garenzia data dalla fii.. . , In una prima serie ec.i in un primo gruppo traz1qne. · ' È quindi·, nelle s11c.cessi\re applicazioni del ' · ilo eseguite quattro pro'.v e: due in cam~a di niédicazione e due. in sala comune, ricordando , . pneumotraice, curai di sostit~:i.re il liquido di• che il Morelli stesso, quando venne cortese- sinfettante con ai-ia filtrata, chiudendo il rubi' nliente ad .assistermi nella, mia prima applica- netto a .t re vi1e in niodo .<la escludere la siringa zione dì pneum.otorace in u;n ufficiale, mi sug- e lasoiare . aperta. la comunicazione tra l.'ària · gerì di lasciare ii ferito nel suo letto. In que- esterna e la' bottiglia a· trav.erso il filtro, ed insto gruppo di pro,·e presi però delle .precau- ·' clinando la · bottiglia così da permettere l'uscit~ • zioni non rispondenti all<r condizioni abitttali del liquido dal! tubo portago · mentr l 'tiria 'che · n·e· di ambiente. Esse ~ennero eseguite in gior- rpende,·a il posto venira fì1trata . . · nata di calttla, alla fine del riposo del. pomerig-qe non che in ·seg·uito . lni ·si pres.entò alla · gio, qu~ndo la pulizia · delle camere ei:a stata. . me11te un modo ·cli se1nplificare tutta la tecnifatta da molte ore, in istato quindi di movi- ca adoperando, e-on una piccola modificazione, .. mento minimo. Le pro,~e furono tutte nega- o meglio con. un'agg·iunta insignifìéante~ l'ap- , tive. · , . ' parecchio tipico del· Potaih . • In un secondo gruppo mi posi it1~.ece n.elle · Che, usando quésto istrumento con _la tecnicondizioni 0rdinarie di ambiebte, ossia nelle ca del ·Morelli,. si clebba tog·liere la gomma peore di m~ggiore mòvimento ~ in camere di me-. scante nel liquido è oV-Vio perchè la bottigli·çi dicazione tra una medicatura e l'altra, in corsia ·serve da serbatoio aspitante e. premente: in ., durante la scambio dei .feriti ·~edicati con questo 1caso 1'ar1a ··destinata ad essere imme~sa qùelli da medicarsi. nTl torace premerebbe. sul s·a ngue ~spirp.to e lo Delle quattro prètve due furono negati,re.' D~e respingerebbe nella pleura. Ma qu~lla gomma tubi, tenuti alla . temperatura ambiente (P.tima è uù accessorio dell'istrumento, assolutlamente agosto) al terzo giorno erano intorbi- •, SUperfiUO quando questo \Tiene USatO per SOla deoad•e dati .e contenevano un deposito che non çurai aspirazi~ne. Nel.la tor.acentesi io, e credo la g edi esaminare poÌ'Chè, al mio scopo, ba-s.ta:va la nerailità dei chirurgi: non l'ho mai adoperata. Essa occorre invece nella manovna opposta constatazione dell'inquinamento. Ciò dimostra che lo sbatti1nento non dà gaq11ando ,cio~ l'appar·e~cnao, or.amai eccezionalranzia assoluta . Non escludo elle forse, cònti- mente, viene usato per iniezione, verificandosi I

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IL POLICLI.i.~ICO

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XXVI,

FASC. :II]

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allora il - mecc..anjsmo-· indicato, icon ' l'applica' . zio!!-e al tubo a morite della bottiglia .del~ 'estre1no della pompa che corrisponde alla , .aùvola premente, mentre quèilo della valvola aspirante resta lib,ero nell'ambiente ùa cui ritira l'aria per immetterla ne~la . bottig'lia. Con la tec'n ica che l.ndicherò quella gomma può 1 1essere. indifferentemente lasçiata, o · tolta perchè la bottiglia ser'v~ solo . da serb'atoio a• • s1)ir9;~te. . . rfoich è il Morelli spinge· l '.aria nella pleura e traverso la bottigli~ è_·natur<.\.le cb.e egli indichi di sostituire alla pompa d.e l Potain una siringa comu11e. Quella p9mp-8: . -è 1 doppia corrente e . l'aria aspirata, premendo lo stantuffò, è destinata non ·a rientrare nella bottiglia, ma a venire al 'esterno per la vaJvola pi:emente. In;veee,. per raggiungere lo scopo nel modo c:he indicl1erò, .· occQrre proprio· indis pensabi1•

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[IANNO

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lume di sangue proveniente dalla pleura. Spiif gendo lo stantuffo l'aria, per la val\:ola premente g) passa nel tubo e d e ~' ': filtrata è ~­ messa nella pleura a sostituii:,e il sangue. _..E cosi viene attuato il precetto d~l Morelli di ottenere uno scambio esattamente· eguale in. ·volume di sangue con aria. ·se, « estratto poco liquido, . si vog~ia . impiéttere nel cavo pleuriico gas in quantità maggiore _del liquido estratto la , bottiglia . », si esclude .. . con la chiusura una volta tanto· del rubinetto · • ·i. ie, ·staccando il raccordo j, I 'estremo corri. spop.dente alla valvola · aspiran.t e resta libéro e ritira dall&esterno aria clie• va ad immettersi nella pleU.m. · .... «Nei casi in cui si vuole immettere _gas in ·quantità · minore del liquido estratto » si . pro• cede in s~nso inverso: si chjude una volta tanto ' il rubinetto e e ...J3Ì asporta l'intero t11ho cdc •

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n1enté· l'•a·pparecèhio , ~ipico, sia con la pompa a doppia ~orre11t€ che con la can11ula del tre . quarti a dùppìo inne$.to. . Il dispositi vO: è chiaramente indicato dallia annessa figurà. I pezzi di° 'a ggiunta sono: ùue · ' raccordi uno ·maschio a 'e d uno femmina b e due tubi di go111ma e, e intramezzati da t1n filt,:o d. · : . Montato l'apparecchio come p er una comune toracentesi, introdotto il. tre quarti in cavità ed . estrattolo con le solite . norme l asciando · a p osto lia s ola. cannula, si . adatta 'il racc~rdo a all 'i11nesto f. e il raccor~<? b all'estremo della .. pon1pa g · corrisponcl~nte . alla valvola preme~te, J e l 'iappare~chio è ·prqnto~ . . a ft1nzionare. · Si comprende · facilmente c~e, facendo agirè la pompa dopo avere ap~r.to il rubinetto\ e . . si stabilisce un·- vero e propr~o circolo yiziò?o. . Ritirando il pistot1e l'aria dalla bottiglia, per , la Yai1vola aspirante li: penetra n.ella pon1pa ' ed il s uo posto è occ:ttpato da altrettanto vo1

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coi ra-ccordi a:. e· b. Così l 'appareccl1i'o · funziona da solo aspiratore. . , .E . quim~ si verificano anche le, altre - dtte condizioni . volttte dal l\ti orelli e·vitando •il poco divertente giuoco del ruhi11etto ad ·~gni ·moviIDf:!·n to impresso a l pistone. E l'apparechio ser,re an-c\le pel Ja,·aggio. 'F atta la to.racent~si e costituì to il pneumotorace, si chi ude il rubinettq i e si · fa preventivamente il ·vuoto nella bottiglia sia per comodità sia perchè la camera. del]a po11tpa non raggiunge il volume d_i roÒ cc. ·Asportato il tubo cdc col raccordo b, ial Jia.Cc91do à s·1innesta 'l'estremo del tubo di go1nma della bottiglia . contenente il liquido di l:a vaggio e _q_uesto viene e~eguito t.on l'alternat a apertura e chiµsura dei · rubinetti e ed i . Il vuoto. preve11tiva?Tientt:t fatto l}ella bottiglia permette 1all 'op_e ratore di ~gite da solo senza bisogno di assis~ente. È chitaro che ·un tale dispositivo al vantagg;io della . semplicità u11isce quello .' dell'economia, I

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SEZIONE PRATICA f

poichè il costo di due raccordi· è' insignificante e,' siceome non esiste Osp~dale che non sia fornito dell'aspiratore Potain, si risparmia Ja sp'e-" sa . ~i un altro appareçch~o. • Con la descrizione cli questa tecnica non en• tro assolutamente in ~nerito circa il valore del · • pne11mo~ora6e 'n ella èura delle ferite del pul• mone, cosa .che mi . riserbo pel momento in cui . .Pubblicherò i çasi · in cui 1 'ho praticato"'. ,

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[ANNO XXVI, FASC. II]

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· Ques~i ·disturbi possono verificarsi apche {iuando manca l'esoftalmo. In effetti i segni di Grafe e ·di Stellwag . non sonò deter'llli11ati dalla pro- ,. trusione çlel gloto ocularè, come g.eneralm~nte si crede, ma sono l 'espr-es~ione d\ un certo g·r.a do di t·e trazione spasm.odiGa cl~Jle palpebre ·s uperiori. · .. . In conseguenza 'in ogni caso di tachicardia cli .dubbia origine bisogna ricercare i piccoli segni • oculari çl.èl. basedowismo .anche quando manca lo .. esoftalmo e l 'ingross~mento del corpo ·tiroideo. Zona di ~erra, Ottobre r9I7. .La esistenza di tali segni, nell'ass~nza anche d~i sintomi più grçssoi.ani, è su:fficie:o te ·per. ·fare la diagnosi di basedowismo. • • • • 1Ji1 altr,o segno '.che può dare una es:atta inter - ' ' pretazione della tachicardia è quello niella iperestèsia liella regione tiroidea. •Si tratta di una zo• MEDICINA. na di 1perestesia che ha la localizzazione e la ' . . forma della ti:roide, che si ril~va palpando d toc·n piccolo basedòwismo. \ cando cop. la punta. di uno spiJlo ' là." faccia ante- · · (C. LIAN. Llt Presse !VI édicaleJ IQJ:8, n. 72). ilore e laterale çlel collo. Il fenomeno è evidehte Si osservano nella praticà medica spesso casi sopra tutto quando· si striscia la punta dello sp~llo • di tachicardia permanente · (da 100 , a I6o bat- sui tegutp'ellti,, del ~ollo : il pazi·ente. avverte nella titi al m.), nei quali riesce difficile S\relare la regione tirqidea un vivo dolore, un senso di brtt• .causa del disturbo cardia-co. In queste forme,, . ci ore e di·_J?Untura profohda. 'Per ben precisare ' nelle quali . l'çsame pjù accurato può fare esc.lu- i contorni <iflla zofia iperestesica è bene strisciai·e .. der'e ogni affezion~ organic~ e funzionale capaée i.1 dito o la spilla dalle regioni vicin~ verso quella . di accelerare j,l rit1no cardiaco, con·v~ene pensare tiroidea. ' ' . . Nei casii più ·tipici la zona di ~perestesia. coralla esistenza di for111e . di base~ovvis1no frusto· risponde esattamente all~ forma del corpo tiroide. o d1! piccolo basedo"·ismo. · '' E ciò anche quando insien1e ai sintomi carat- · 1\1~ in a~ tri casi meno sc~ematici e~sa b:a i, mede- . teristici del ·goz.z o esoftalnnco mancano q-µ.egli al- simi , li~iti, superiore e laterali dalla ·tiroide, lna tri segni (tachicardia ·pre·valentemente 1nattutina, in basso .il iin1ite i'!1fenor~ quasi orizzohtal,e ·1·ag- · ipertensione atteriosa, dilatazione .. aortica rile- g.i1ttnge il bordo sup1e riore dello sterno e dèlle · , ·' vabile all'esame radiologico, ecc.), che si riten-. clavicole. In ql;la!ctie caso ocèupa tutta: la regio11e , . gono la ·espressione 'dell'ipertiroidismo, ma che anteriore ie lé laterali del collo con accentt1azio11e per la loro incostanza 11on si posso110 ri tie11ere. in corri.spondenza della tiroiJCle. . Qualche. volta infine il fenomeno è appena at1· sintomi patognonomicr. at'bastari.za per affermare la Nella magior parte dçi tachicardici, anche quan- bozzato, . ma evidente • do si è inclini a sospettare il basedowismo, 11on esistenza di unà .malattia tiroidea. La zona ipereda una striscia trasversale sosi rile,·ano e"~identi la ipertrofia .tiroidea e l'eso- stesica è costituita \ • vrap,posta all'istmo diella tiroide ~ continuaptesi ftalmo . ìVla pure ·quando quest'ultimo è assente '..si poss0no rile·vare piccoli seg·1ii QC'ulari caratteri- · latef.flmente con due ri.ngonfiamenti corrìspondenti alla p~rte inferiore pei ~ue lobì, o anch_e stici , ed infine _un sintomo che Lian ritiene ancora prolungantesi. da 11n solo.A,ato 1n modo .4a corr1piu ca~atteristico, la iperestesia della regione tiroidea. , , · spond€re 'a lla forma ·di Ùn loto laterale. In qual• che caso nel qtJ.ale era presente ariche la iper_..I . principali sintomi oculari 'd el basedo\vismo 1 trofia.· tiro' i dea la 1 p· e nti i:oidea . corris1p'.ondeva ' ' sono·: . 1'4llargametito della 'l'i nia. palp ebrale, la . alla parte della glandttla ingrossata. raritcì . ·dell'a1n,11iicca11ien,f o, i Ì seg1io di Grate, esattamente • , • (quando gl~ occh-i si \"olgono in l:a~so, .la palpebra In tutte le trattazioni classicl\e : del gozzo esosuperiore· non segue i movimenti · dei bulbi),. il ftalmico è 'affermato che Ìl gozzo non è clok>roso. . segrio di :VI obius (quat}.do lo sguardo idopo aver Jn effetti Lian ha potu.to -confermare questo dato , fissato un punto lonta110 cerca fissare un ·r,uuto dì fatto .. Ma · CJ.Uesta ap~areute co11traddizione ~i. vii1cino gli occhi non coµ·v.ergono ugualmente ed può spieg:are tenendo prese11te 'che i · fe11omeni dolorosi ~Qno detèrminati dalla disensione della u110 dei due. dopo esserRi rivolto in dentro 11on • p11ò conser,·are q11esta posizione e si rivolge illl . capsula Ja quale si verifica qwand<? la tiroide co- · 1ninci.a a ingtan'diisi ossia negli stadi'i iniziali avanti o in fuori), il segiio di St.el~wag (c;hiusura • , • dell 'aff.ezione. Ladd9·ve invee~ la resistepza ·della • incompleta degli occhi). 1

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IL POLICLINICO

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capsula è già vj nta eG. essa non oppone alcm1a morfologia cra'n ica esteriore meno importanti di re.sistenza all'ipertrofia tiroidea, cioè quando il· quelli delle .forme _cranicbe interne, ed in base a •• • gozzo è ben sviluppato, sì ha l'assenza del dolore detto stuçlio enunciarono princiipi di ordine gene- . tiroideo. rale circa le _leggi che -regolaÌib i rapporti di mor. . I segni sopra indicati adunque· ·permettono di fologia cranica e cerebrale, ed invero se il Tede- . attribuire al basedowismo numerose forme .tachi-· schf, in base -a · pazieµti ed esattissime ricerche, . cardiche, che di solito sòno raggruppate·. caotica- afferma,·a che a11a legge di .eòmpensazione di svimente · (cuore irri~abile; . cuore cla soldato~ 11evrosi .l uppo del cranio corrispondono sì, .ma non ~n tachicardica, ecc.) . · ·~ · rapporto ·di dipénde11za reci·p roca, leggi di .com: , . Infatti tUitte qt~este tachica1~die che ti.on .s ono .pe~sazione de11'encefalo, gli autori in base allò :f11 rapporto a lesioni organiche ben deiì.nite posstudi~Jnorfologi1co del cranio si .sentirono autoriz' sono a.vere · una . varia origine:. Si può trattare di' . zati ad enunciare cl1e 11on. sempre a disttirbi di di.sturb,i circolatori costituzionali', idi piccole for- S\-iluppo a.i determinale parti çlell'encefa]o corri, me cardìache nelle .quali il miòcardio è stato leso SpQndono, in rapporto di dipendenza reciproca, .alda u~a tossi'- infezion!e, di nevralgie nelle quali terazio111i ai1alogh.e nelle parti corrispondenti della · i disturbi çardi~ci sono riflessi, di grandi nerrocalqtt-a. E ssi descrissero inoltre un tipo anomalo • patie nelle quali la tacp:icardia e un epifenomeno, raro di _osso occipitale i11 relazione all'aplasia di forme endocrine nelle ctuali la palpi.t azione è emi cerebellare. . . . . • legata a di~funsione c1eÌÌa tirodie o delle s·u rre'Prima dii procedere alla illustrazione .del mi• • • nal~, 'ecc. , · . r . • nuto repert<à> delle sezioni cerebrali, gli autori si Non è dubbio· che il baseMowi.smo tienie un po- sono f<:!rfuati s11lla patogenesi delle emiplas1e ce, sto importa:nte. nelle tachicardie apparenteme11te rebellari e nel discuteFe. questo -tema ha11no fatto • e finora ritenute nevropat iche. una dettagliata 1esposizione e minuta critica delle Se si ti.en conto della~ importanza delle emozioni varie classificazioni proposte per coordinare·le vanella etiologia del gozzo esoftaJmico l non si do-· rie lesioni croni~he .del· cer:velletto. . . vrà respingere il concettò che.Ire tachicardie, note . Le classificazioni prese in esam~ sono quella • • altrimenti come cuore da· ~oldato o cuore di guer- di Holmes, quella di Lejonne-Lhernlitte, ,quella . ra, possono essere attriè:uite anche esse al base- ~i Oppenlìeim, quella d~ Briey, qu~lla dj i\t~ingazdovismo. zini. D'altra parte è ben noto che la sindrome di BaRispetto alla patogenesi dopo a,·er preso in sedow può essere la conseguenza ' immediata o esame i1 concetto di Dej eri ne che ammette essere · lontana di ?na tiroidit~ consecuti,·a ad una tossi- . le maUormazioni cerebellari dipen.denti da proi1lfiezione acttt:a. o ..croni~a (sifilide ereditaria o· cessi parencliirnatosi a. carattere sisterriico e la acquisita, r·e uniatismo acttto, tifo, ecc:) '. Non r.iteoria di Vogt-Ast,vazaturo\v, V. Mou.akow, Brou• • pugna quind~ credere che tra 1 sofferenti di di- 1W.e r, ,. Ai1ton-Zingerle, Obersteiner, secondo. la sturbii cardia:ci legg~rà. conse.cutivi ·a tossi~fe-.. qu,ale àléuni processi morbosi dei cervelletto conzioni al lato dei pi.tcoli cardiaci bisogna fare_, 11n . genitil sono u1ia specie di... malat fia sisteniatica in posto a1 piccoli basedowiani. .. senso filogénetico, essi, in base al proptiè> reperto • ·nr. ed all'esame critico dei casi pubbl.Lcati, si mo' .. .strano fa ·vore,·oli alle teorie p.atogenetiche . di • l\larburg., il quale riconosce a queste aplasie ·ceNEUROLOGIA. . . . retellari . una g~nesi ,·asco]are di origine ·tossica · Osservazioni cliniche ed anatomo_patologiche · od .i nfetti va. , ' Nel lavoro, oggetto çli speci1a]i .considerazioni sulle · apl~ie cerebellarL • · è s t ato il diecorso dei tre pedu· n coli èerebellari, • (G. lV[INGAZ~INI e F.. ti-IANNULI, 1918) . inferiore, tue.dio e superiore. Inco~inciahdo dalle .. Sulle questioni nu1~erosè e coni plesse e· ii1tor.no .formazio11i spinali: :e ssi, in base al loro reperto, • l~ funzioni ied · i rap·p 0rti auatol}lici. c~elle ·varie .hanno ri·b adito il concetto in armonia . con' Ai1ton. 1 . parti ' del cervelletto gittano \7 ~,·a luce i difetti . Zingerle, Becl1tere\v e Cafal) ch;t una pàrte del . ·.· jascicul;us ·spi'rio'-ceJ:.e.belLaris d ois,ua Lì's · (fasci_? di cerebellari congeniti. "B~çco pe"rch.è gli- autori pre• sero in esànie 'tttttq J'asse cerebro-spinale di un . Hechtig) deri·vi dal v1er~1e ''.entrale oi;no, e conpaziente, il quale, dopo essere stato studiato in trolaterale e forse anche dall'emisfero (cerebella- , ,.,ita, preseut.ò all'autopsia la mancanza quasi to- re) per termrina~e intorno a11è cellule ~di Clatke; e che perciò ·t1n conti11gente delle ce~lt1~e nen·?se tale dell'emis'fero cerebellare sinistro. Ess i' dapprima hanno illt1strato pG,trecchie ano- della colonna stia sotto l '.infittenza. trofica esclu- · sj.,ra del cervelletto. J11 base alle loro osseryazioni 1{1alie morfo]o.g iche del cra11io _9..el paziente, dallo . stt1di.o delle qua1_i declussero es.. ere i \·al ori della gli autori deduco11o ·essere piuttosto t lobltli del~a , I 1

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faccia ·ventrale del ,·er1ne, e ·non quelli della dor--· " dai rapporti delle medesin1e col/ cerYelletto, rapsale, in rapporto col fascio in p arola. porti che indicano uno stretto concorso a qualcuQuanto al fas ciculus sp·i:nocerebella1:is '1Je1itralis na élielle molteplici e 11on semplicr funzioni de(di Gowers) inclinano gli ~utori a ritenere che,. ·rolute a questo organo. ' per lo meno la porzione laterale e distale dell'.eN·el b'ulto ~ono stati inoltre con-(ermati 1. rapmisfero e la porzione ventrale del .\erme possie~rti fra .le cellule del segmento pross.imale del dano uh contingente (dal lato omolaterale più che nucleus lateralis col restiforme omolaterale per in quello controlaterale) assai n1od.estq çlel. fascio mezzo delle fibrae arcifor11ies exter1iae '1Je1itrales, di Go\.vers. . , e dappoichè :iil nucleo rosso .controlaterale (destro) Un altro punto iCOntroverso presb in consi- alla lesibne; il . 11t1cleo di ' Deitets ed il fascio di derazione si riferisce ai r apporti del cer\ elletto Gowers de1lo stesso iato (sinistro) erano aplasici, con il fascio che, lungo il midollo .spinale, percor- rimane coniermata l'ipot esi di una connessione re il margine ventrolaterale' del cordone anteriore fra q ueste formazioni ed una p arte delle cellule all'esterno delle radici anteriori. L'esist enza di del nucleus iateralis . detto fascio viene conf1e rmata e con esso viene s ul mo. Speciale interesse offro.n o le conclusioni . riconosciuta 1'1esistenza di una via discendente do di comportarsi d.elle fibrae arcifornies 1del bulbo lungo il niarg~ne ·ventrale del cordone anteriore; ed i 11uclei aventi rapporti più..-o meno diretti. con il cui punto ·di origine de·ve r~oercarsi tanto Rel esse ; sono le segue~ti : 1) ie retro ed i'l'itr.atrigecervelletto, quanto nel 1i11cleo dii Deit ers, vJa que- 11iinales concorrono in parte .a formare il contin. ' sta cerebello-vestib11lo-spinale che conduce sit imoli gent:e delle cereb ello ·oli ..,.:ares e quindi per mezzo motori alle cellule 11eryose delle corna a nteriori delle retropyraniidales, il p ed·unciilits oli'Vae i1iomolater.ali del midollo. f erioris e 1e perianiicitlares de~ lato opposto per _ Int~ressanti sono le alterazioni riscontrate e · term,inare come fin,ibrid,tae nelle cellule dell'oliva descritte in varie formazionii del b·u.lbo. Innanzi stessa ; 2) un contiug·ente delle iritra e re.trotrig·e- • tutto degne di essere notate sono qt1elle che illu- ,n1i1iales s i porta, in~rociandosi- nel raphe , a costistrdno i rapporti fra il .c erYelletto e le oli,·e i)ltuire il segm ento \·entro1nedi ale delle p'eripyr.a-niiferiori. È or,m ai ind'iscutiQile che 1'oli\·a inferiore dcil es, e quindi. concedeJildO anche :fibre alla pitra: atbia rapporti con ill cerY elletto del ·lat o opposto mide (f. endopyr ami<lal es ), all'arciformis cç>ntro(Bechterew) ; si discute sulle modalità di qt1esti lateral1e (stratum ventra le) ; 3) lé fibre prooedenti rapporti. Dallo studiio in parola, rimanendo im- dal 1iucleus arcualits (str'atull?- d?rsale) dopo avepregiud!cata la questione, se una pçi.rte (mediale)" te formato un contingente delle perioli·vares e dei · festoni dorsali dell'oli·va inferiore sia éosti- peria11iicitlares, si porta110 al restiforme omolatetuita da cellule in,·ianti fibre a direzione cerebelrale; del pari dal iiucleus arcitatus di un lato sii lipeta (olivo-cerebellares) , viene ribadito l'antico originano fìbte che passando ·ad arco od a ponte concetto sostenuto dal Kolliiker et dal M:ingazzini, entro la fìss. long . anter. si portano cotp.e bici1:ed ora saldamente co11fer1nato d~ Schaeffer., e cioè cu11ipyraniidales e p crioliva.res lungo il margine che il continge11te cospicuo delle fibre colleganti dorsolaterale del bulbo al r.estiforme del lato opr • • I ' il restifotme con l'oliva inferiore del lato opposto posto; se queste ultime decorrano. in direzione ìnsia costituito da :fibre (cerebello-olivares) a dire- ,·ersa· è difficile giudicare ; 4) un cop.ti111gente delle • zione cérebello-fugale. Non sono stati,inoltre con- f . 1lntratrigeminales provenienti dai nuclei del fermate quelle.connessioni dirette fra l 'oli,1a in- . cordone posteriore decorrono come f. arei/. int. feriore ed il cer,·elletto ammesse da .Bruns "e da e poi, . come retropyra1nidales e perioli'l)ares, s~ Brouver ; ...~è sono stati conval~dati i rapportil fra porta110 alle cellule del 11ucleo del cordone lateoliva infe~iore e corna anteriori del 1nid-0llo der- rale clel lato opposto (segmento distale) ; n1entre ' 1icale mediante il fascio d1 Helweg, rapporti q.m- · un altro contingènte, oriigin:ando dal corpiis 1-estij ornie, si ·porta a id etern1inati gruppi oell ulari del 1nessil da Bechtere\\7. Circa i rappocti delle oli-ve accessorie col. cer- nucleo del cordone lat erale omolaterale (al seg·velletto, dal~o studio ii1 parola ' 'iene pro,·ato che mento prossimale) . • Fra le ,formazioni del t ulbo, le quali1a.. sinistra ~n rapporto .indubbio esiste fra le due olive ac- • cessorie di un lato· col èervelletto del lato oppo- a,·eya110 subìto una alterazione manifest a , er avi il è d11bbio però se 11ucl•eo del Deiters . Nesst1110 ·ormai dubita dei rap-: sto e vero~imilme11te col \·erme; .. porti .d.i1 questo n11cleo col 'cerebe·llu1n; sono inol·questi legami siano itientici ov,·ero sia110 di·v ersi per l'una .e per l'altra oli,·a; gli autori tendono lre co11férn1ati nel laYoro i rapporti fra il 11ucleo di Deiters ed il t rapezo ides del medesi).llo lato. ad accettare quest a seconda ipotesi , perchè in Il cor·p o restifor1ne era rimpicciolito nella sua tutti i reperti le parti atrofiche delle cl11e paraop9rzioue prossi1nale ed a sinistra ; da1 reperto gli ljl\·e erano per estensio11e se111pre di\1erse. Il' signiau.tori 11on ebbero gli. ele1ne1?-ti per poter giudi-: ncato fisiol9gico d·elle olive nell 't10TI1.0 è i llustrato , ~

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care qua.li parti del rest i.forme sie~o o m.en6 in · 4a. Categoria. Fibre che terminano intorno rapporto con le divers~ zone cerebellari; potettero alle cellule nervose. (contingente tegmentale) del· solo &tabili.re che la aplasia .del restiforme doveva . l'area parainediana ,del lato opposto : dalle quali . essere in rapporto con "la porzione latero-.distale originano · fibre che si portan-0, ascendendo µel 4ell 'emisfero cerebellare sinistro ie con la 'p orzione ·raplie (controlaterale) al nucletls retk. e alla ventrale del· verme ; con t ali porzioni era anche form . reticul. . \ in rapporto il corpus iiixtarestjfprnie che fu riQuanto all'ulteriore décorso delle fibre ascénscontrato moi to assottigliato . • denti nél raphe, è opportuno ricordare come esse, / Quanto al fasciculus centralis teg1J.ienti, che per la 4imostrazione ottenutasi nel détto reperto, g.li . autori riscontrarono degenerato, lo mettono termini·n o nen nucleus reticulq.ris tegme1iti pon~n relazione con l'oli\.·a inferiore, ed i11vier9 fu ri 7 tis· (propria~ente in .·quello controlaterale) . scontrato degenerato dal • medesiimo l Iato della ~entre adunque non rimane, più alcun dubbio oliva aplasica; ciò fa pensare che una parte al- intorno alla esis tenza di vie cerebellofugali (nelmeno del fa?cicolo centrale del tegme'nto ndn è 1'uomo ed iiin alcuni ani~ali) l1e quali si mettono una via dis~endentE: come opina Frey. · in ria.porto con determi11a1ti gruppi cellulari della • . Alle formazioni del Bulbo appartiene il tractus s ul: s. grisea pontis e del t egmento_; altrettanto olivo-spinaiis (fascio di Hel\veg) ; questo fascio non s~ può riip etei;e per la esistenza dei fasci, non sembra in rapporto con le oli ve inf~riorii, co- 'che, origina?do dai detti gruppi, salgon0 incrome si1 opina dai pii:Ì; piu accettabile riconoscono cia:ndosi, lungo circoscritti fasci ctei pes, fino al glri autori essere l'opinione di quelli, i · qu~li ritalamo o all 'emisfero del lato opposto. Mingaztengono che parte delle ·fibre del tractus olivozini ha sostenuito, già da molti anni, che èsistono spinal~s ~scenda per terminare l)ella forniatio reanche ~ell'uomo .vie cerebellocerebrali (tractus tic11,1,laris del l ato opposto. cerebello-pontini e P~":to-cerebrali), le quali dopo Passànclo alle questioni rel ative al decorso delle aver sublto un'.iinterru.zione nelle cellule del grigio pontino, decorron9 in gruppi di fibr~ del sistema p.br.e dei peduncoli niedii, glÌ autori trattano a mpiramidale del ponte e poi del pes peduncoli del piamente la vexata quaestio dei rapporti fra cernel caso in· parola , alla ' ;elletto e ·ponte . S econdo essi esistono nel bra- lato opposto. E p0Ìcl1è, . . c11'iurn, pontis 'f ibre cerebeilo.,,fuga!i .formate. da 4 .> scomparsa dé1 gruppi Vientromedia1i e .dorsolate' categorie (cat ene) di .ne11rdni .. • rali de.il fasci piramidali del pons a sinistra, ave. . 1a Categoria. Neuròni costituenti fibre_ cl1e v:a tenuto diétro una riduzione, abbastanza spiesi mettono in rapporto colle cellule del · g ruppo cata a destra e prossimalmente, dei fasretti mediaparalaterale. omolaterale ~ da esse originano parte· li e laterali, dei fasti stessi, com~ pur~ delle fibre delLe :fibre dello s.tratu1;z, profii1idu11i continuan- del quinto mediale e (l.ieve) del qui11to laterale • def pes di destra, gli autori opinano che in cortesi co1le fibre del gruppo dorsolatè r.ale dei fasci piramid.aJ.i•; queste, alla loro \'Olta, incrotia11dosi , rispondenza dell'estremità prossimale del po1is, i due gruppi di fibre del pqnte test è nomj.nati si · si ;portano al quinto m edjale de~ pes ~ontrola­ i ncrocin9 per continuarsi ri.sipettivamente ne~le ,t~rale . 2a çategoria. ~euroni costituenti fibre dello . aree estreme (laterale e... m ediale) del pes del lato opposto ; -di queste ·solo le mediali si portano ·n el stratu1n superficial~ (pars corticalis e s ubpyran+i, • dalis) che si sfioccano intorno alle cellule nervose segmento ant~iore della capsula int~rna finò alla del gruppo . ve~trale ~,1nolaterale; da .queste ori- cor~eccia del lobo frontalè . Nel brachi·u1n pontis ~ detratti anche dalla g'i'n ano n etUoni che danno òrigine ai g ruppi ·ven- per una serie di argomenti . ' • troµiediali; dei fasci p iramidali, i q~ali incrocian- anàtomia comparata, ammettono gli a utori esidosi., nella linea mediana, si portano come :fibre 1 stere dunq11e vie cerehello-fugali ·(cerel:ello-pontine e ponto-c.e reorali) che tern1ina noJ nella cortecdello stratii?n supe· . . rficiaLe del lato opposto e p oi cia cer1e brale; .'quivi. le loro 'estremità si mettono al qu~nto laterale dèl ·Pes peditnci1,li .. in ·r appotto (diretto o indiretto) coi neuroni cere3a Categoria. - Neuroni· costituenti fibre della pars corticalis~ che, dopo aver · preso parte alla bello-petali decorrenti . nei due' quinti (·stremi· . • , . costituzione del gruppo \·entromediale déi1 fasci . del pes. • Non meno importanti delle precedenti sono le pira mida li., p~ssano trayerso. l 'estremità ventrale ~lte1;azi~ni sublte daJ peduncolo ceie bel.iare s-ur dèl rap1ie (decitssati o 'Ven_tralis) , per sfioccarsi intor:no alle cellule ·dell'area praemedi~11a del Jato periore. Da alcuni s i opina decorrere nel brachi·u.ni coopposto: .da questo originano fibre che con ~e­ corso. obliquo dal 1: asso all'alto si portano alle 1~j'ltJicti-vum fibre cerebello-petali provenienti (Dejerine-l\ial1aim) o dal i1ucleo rosso, o (MingazulllÌ) fibre dello strat"u11 t pr0Ju1id.uni controlaterale pridal Thalamus, € fil:re cerebello-fugali provenienti ma e poi al quinto laterale del pes. · I

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o dal de1itatus o dalla cor,t eccia cerebellare. Cirea bellari, e ciò facendo illustrano ampiamente la , quest'ultimo il repe.rto parla in favore della loro fi sio-patologl:a cerebellare. provenienza dalla corteccia cerebellare. Nel cervelletto umano gli autori riconoscono E ormai da tutti ammesso che un contingente . un organo assa~ 'c omplesso, che ricevendo gli sti-· · <li :fibre ·d el brachium co·n ju1ictivurn, termina nel ·moli percettivi degli arti per mez~o dei fasci spinuQleo tosso; queste, secondo g li, autori, passano nocerebellari e del vestibularis, ora determina aunella .zona ventrale, ~n p arte in quella· mediale, t omaticamente 1 movimenti corrispondenti dei ed in parte minima nell_a lat erale (sopratutto nella medesimi, ora trasporta alla corteccia cerebrale le metà candale) della capsula midollare del nucleo impressi:oni in sè elaborate. Q"ll:esta, per mezzo di rosso; del~e cellule di detto .nucleo sono in rap- speciali sistemi , di .fasci, trasmette, · a · traverso porto con il contingente cerebellare, le .cellule il cervelletto, gli impulsi corrispondenti alle celnervose periferiche, specie quelle situate distal ~ lul1e delle co~na anteriori del midollo atti a remente e quelle centrali situate prossimalmente golare e conser vare il if:ono delle articolazion.i: {o _ del nucleo rosso controlaterale alla ipop}asia del isolate o fra loro· funzionalmente associate) degli brachium. Un contingente di :fibre cerebello-fugal\i arti e della colonna vertebrale. è rappresentato nella commessura di W erneckiuk, Il cervelletto deve concepirsi quiµdi (in alcuni nel segmento dorsale' e medio di . essa; il contin- anitD;ali) .come tin organo èomplicato di senso .e di gente delle (supposte) fibre cerebello:.petali di- moto, .la. cui iÌ!ntegrità è necessaria per regolare .SC'enderebbe quasi tutto nella porzione ventrale. i movimenti deputati al mantenimento dell'equilIn seguito al,l 'aplasi'a del brachiuro di sinistra librio. ' si ebbe inoltre riduzione di :fibre nell'incrociaNei tagli seriali \del cervelletto spiccava una mento 'Ventrale di F orel del tractus rubrospivera e prQI>ria malformazione dei gangli centrali ?talis. del verme ; eiò ha indotto gli autori ad entrare . . . Gliii autori hanno anche cercato di determinare nella ddscussione della genes~ delle eterotopie; • Ja provenienza anatomica cerebellare dei pedunessi non si sono fermati alla rigida .descrizione ·coli: il rettiforme proviene, in massima parte, d!el quadro istologico, m ia µe hanno presa occadalla porione mediale e prossi·m ale dell 'emisfesione per entrare a discutere l'argomento e pet !.O cerebellare; i ·peduncoli cerebf;llari supeiiiore .deciders i contro l 'opi.nione di coloro che negano e medio p:rovengono, in massima parte, dalla alla et:erotopia qualsiasi 'significato ·di regressio/ · porzione laterale e distale dell'emisfero cerebel- · ne atavica.' s. lare e dia parte del verme (ventrale) . • Gli autori hanno ~noltre messo in evidenza la • jpertrofia di alcune for~azioni anatomiche del CHIRURGIA. cervello in relazione all'aplasia e~oce'r ebellare-si­ n-istra. Essi infatti hanno segnalato l'ingrossaUna nuova oper~zione per prolasso dell'utero. • mento del p es lemniscus profutid'us, del nucleus ( CLIFF'.ERD u . COCLINS. Surg., G ynec. and. Obst.,.. juniculi cuneati, del n -u.cleo sensiti-vo e motorio ' setten1hre 1918). " . d·ei V; nel talamo di sinistra eravi ipertrofia spitcata dei nuclei · disseminati e specie di quelli siL'operazione è i11dicata per i cia~i di prolasso tuati 'latera lmente, i quali erano talmell:te grossi completo in cui i legamenti uterini ha nno pere riivestiti in uno stratum zonale così cospisuo da duto la loro elasticità, tome è dimostrato dalla ., ·r assomigliare al nucle1is anterior; i nuc1ei ven- p ermane11za dell'utero ·fuori del piccolo bacino, -trali erano anche più estesi del normale ; ~l gan- iSenza regresso quando la paziente è coricata. Di soli to in quésti casi "\'ie:q.e praticata l'operaglion hab e11.ulae ave,ra anche r aggiunto un'es~en­ -Sione considerevole. E ra molto ing rossato da que- zione· di Kochér o queìla di Murphy. Se . esiste un cistocele cosi' pronunziato da non sto lato il 1iucleus caudatus. A .destra si notarono ·altre formazioni ipertrofi- ridursi quando l'utero e il collo sono spinti in che : · il Lemniscits . m edialis . e principalis; il . alto ·n~lla pelvi, è meglio far precedere u?a collenuciscus profundus; lo strato inter-olivare ; la porrafia ai1teriore, che · ristabilisca il p~ano pelo li~ua irz,feriore ; il dentatus ; il n'ltcl.c·zis 1;1 t:din lis , _vico anteriore. Si tratta di solito di pazienti ben avanti negli a e b (Thalami) ed i nuclei ven,traLi. Gli autori -trattano ampiamente ed. esaurientemente dei prin,- anni, cl1e p.er lungo tempo. hanno sofferto dei • • disturbi concomitanti da parte 4ella funzione ~i1pii gienerali che rego1ano qp.est1. cotp penst e ne svelario gli intimi meccanismi vuoi dal pttnto di vescicale: quindi sog·g:eUti deteriorati, e con non buone probabilità chirurgiche. Dovrebbero esser vista anatomico che fu.n zionale, specie in • quelli determinantisir in consegu enza di aplasie emicere- t en11te in oss~rvaiione per uri cert<? tempo · pri1

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ma dell 'intèrvento, così da porle nelle migliori condizioni possibili. Poichè probabilmente la malata per lungo tempo i+on è stta in grado di vuotare completamente la vescica, deve nècessariame.n te esservi stata una pressione retrograda sui' reni. Dopo l'operazione, la paziente ' sarà capace di drenare la \iescica a.d ogni minzione, ed immedialamente quella pressione sarà abolita. ' Allo scopo di conoscere se i reni sono ·in grado di. risentire l'immediato allont.a namento di questa pressione r.eirograda, ·è bene di spingere e· main tenere alto l'utero nella pelvi con un tampone di . garza, e porre una siringa di •Peyer a permap.enza nella ' rescica, per alcuni giorni precedenti all'operazione. Se · con ' • qu-esto drenaggio continuo il suddetto sollievo ~on a:vviene, il tamp one e il catetere possono esser tolti, e la paziente tenuta sotto osservazione ·e trattamento an,cora per un po' di tempo · s~no a che non si rinnovi la prova. · Si avrà cura di completare tutti i de~tagli · preli.m.inari, prima di\ cominèiarie l 'anesìtesia, al fì_ne di non indugi~e nell'operazione, la quale deve .essere espletata il più rapidamente possi• bile. Una incisiop.e trasversale ai Pfannenstie1 è condotta sopra la pel\ i. Dopo, · si pratica un taglio trasversale attraver.so l'aponevrosi o parete anteriore della guaina dei r.e tti, ed un altro, pure tras\;ersale, lungo circa 7 cm., parallelamente • al pri1no e 1 cm 1 /2 al disopra. La striscia di aponevrosi così delin1itata ha il suo attacco naturale ad ogrii estremità, ed è con1posta di tessuto çhe non si lac.e.ra. I retti sono allontanati . l'uno dall'altro, e il "peritoneo . inciso longitt1d.~naln1ente. Si' fa ora l'isterectomia ·s opravaginale, asportando un tratto di collo uterino a forma dii V, e lasciando quindi di esso un lembo anteriore e· uno pqsteriore. ,. I legan1ehti larghi possono di 1Solito esse!e. legati in massa, ' poichè qttete pazienti1 sono .generalmente anziane · di età, e più o meno vi è . atro~a dei tessuti pelvici. Mentre i due lembi cervicali sono stirati i1! avanti, i monconi dei legamenti larghi sono s utt1rati . alla superficie posteriore del collo e 1'uno all'altro. I lembi c~rvicali sono ora tenuti divaricati, e la striscia di aponevr-osi è fra loro insin~ata; quindi -. vengono insieme suturati sopra d.i essa. Sutura del peritoneo, e dei retti tutt.' attorno al collo .ttterino; · e quindi dell'aponevrosi che laf3cia ·una ·sua l~starella p·rofondam~nte in1pe• gnata nella cern"'ilca. Con la sutura dello strato sottocutaneo e de!la pell~, l'operazione è ter1ninata.

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Il collo i11 tal modo è sicuramente mantenwto talla parete addominale dalla briglia aponevrotica, eh~ non si lacera e non si libera dalle sue i~serzioni, che sono naturali. Il tessuto cervicale di solito è rigido e denso, e quando i due lembi sono ben ri'uniti non è fa~ile c·h e ceda. Sembra all'A. che questa operazione sia superiore a quella di Kocher, in quanto non lascia nella parete addominale, fra lo stato muscolare· ed aponevrotico, dei tratti relativatnen'te grossi di. tessuto 11terino. Il potere sospensivo della operazione di Kocher dipende dal saìdamento di tessuti dissimili (~tero con muscoli . ed apone,·rosi), mentre in quelli descritti è affidato a una striscia di aponevrosi che conserva i suoi attacchi normali, e all'unione di tessuti della stessa cos't i tuz~one · (i lembi anteriore e . poste·-· riore del collo uterino). Va notato che il icanale cervicale è frequente• mente sorgente di infezione, a meno che non• si prendano le adeguate misure pre·ventive. L' i\ . ha provato la tinttrra di iodio, l'acido fenico seguito da alcool, e il cauterio di Percy nel canale . cervi.cale : l'acido ·fenico e l'alcool sembra gli abbiano dato i migliori ·risultati. SEBASTIANI.

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DERMATOLOGIA. •

Lepra indigena. .

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BRAC.

Presse 1'1édicale, 1919,"n. 9, p. 77)-·

Nella città di Marsiglia si osser·v ano non di rado .m ala ti di lepra : ciò s ia· per la situaz.ione geografica ed il .p orto a cui a·pprodano navi da ogni parte del ·mondo (lepra importata) , sia per· la vicinanza di antichi focplai leprosi disseminati su tn;tto il ~ttor.ale 1imitrofo·, infestato dalla lepra fin dai .p iù antichi tempi (lepra autoctona). Durante la guerra poi Marsiglia è diventata. un .luogo di concentramento per i 1eprosi venuti dalle colonie con le milizie e gli operai di quei paesi,. malgrado le visite medich·e sublte, prima d~ml:arcarsi•, nei rispettivi c~ntri di'. reclutamento, le quali non hanno impedito che dei malati con forme fruste o latenti abbiano potuto partire· ed essere riconosci:ttti come affetti da lepra soltanto dopo il lor? .arrivo in Francia. Ed è perciò che p.er prevenire il diffondersi di questa malattia, tutti 1J .componenti delle milizie . coloniali1, senza . ecc_ezione, sono sottomessi subito dopo al loro arrivo a l\tiarsiglia ad un esame minuzioso :n ello scopo di riconoscere coloro che ~no• ' ~,re'.ut1ual±nente affetti.· da 1epra. Questa ricerca .

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SEZIONR PRATICA

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spesso è assai difficile per il carattere attenuato, frusto, talvolta mono-sintomatico delle lesioni, ohe • possono a volta essere 11niche, isolate, ta, lora anche assai piccole, oppure disseminate in • maéchie multipl1e sui tegumenti, così da pas. sare inosservate senza il co.ncorso sintomatico dei disturbi della sensibilità ai quali soltanto è dovuta la soluzione dei casi di.fficili. Motti fra questi sogg,etti non si presentano già come amma.l:a.ti : il lor-0 as·p etto è quello d'individui robusti, qualche ,-olta dii veri colossi. Queste forme che s'iniziano con macchie eritematose od eritemato-acromiche, · le quali per lungo tempo possono costituire l'unico segno dell'infezione, sono suscettitili, quando. se ne può , ' seguire il decorso, di riprodurre .tutti i modi di reazione cu.tainea, dalla ·f 9rma eritematosa semplice a quella psoriasi!orme presentando alla periferia, od ial centro, delle papule e dei noduli squammosi, crostosi od ulcerati. Il tipo acromico può presentarsi da solo, oppure a•sociato ad altre specie eruttive eritèma tose o nodulari. Vi ha chi presenta un v~sto le·p roma del ,·olto · 1,n sietne con macchie acromiche disseminate .sul tr.o·n co O' sulle membra : altri invece presentano sul fianco, e sul fianco soltainto, una larga chiazza depigmentata, circoscritta da un orlo eritematoso semplice o composto di pitccoli noduli miliari dello spessore di .qualche millimetro appena.· Cos.i in. ~ltri .soggetti la unica localizzazione ct1tanea consiste· in zone discromiche, , talvolta _ s?ltanto i!} macchie i·p erpi1g mentate, · diffìcj.li a . . riconoscere ne1le razze ne.re, più facili i ruvece ad essere distinte negli Asiaitilci; oppure in mac• ch~e acromiche della etti dilsposizione e del cui aspetto non è possibile dare u·na descrizione esat, ta. In qualche i'nfer1110 non si· osserva,·ano che 2 o 3 chiazze più o meno nettamente circoscritte e .scoperte per .caso nel çorso di un esame · completo : in qualche altro la pelle presenta quasi . ' in og.ni :regione ·d elle zone acromiche di . fofma irregolare, spesso· simmetriche nella disposizione e tali da ricor~re la pelle di zebra. , Un tipo che si osserva di .frequente è quello in cui la l1e pra s 'inizia su di un segmento periferico su.p eriore o i·niferiore, sia sulla su·p erficie delle membua, sia sul .semento terminale di queste, pei; esempi·o sul collo del piede, -a pJe• ferenza sulla ·~egione mall1eo1are esterna, o a livello del pugn~. . / . Nel primo oaso le manifestazioni si estendono a poco a .poco sulle dita dei piedi e s ulla regione inferiore delle gambe che · ricopro110 a mo' di gambale ; nell'altro si diffondono per un verso sulla superficie dorsale delle mani oltrepassando , . . / di rado lçi. radice delle dita, a mo' di mezzo 1

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guanto, e dall'altro risalgono più o meno, in alto verso 1'a,rambraecio. • Facile è la dia·g nosi di .tutte queste. manifestazioni per la superficie abitualmente rosea ,o decolorata al centrp; per i .noduli alla periferia · i quali forma.no una s·p ecie di orlo conti.n uo e ta.lvolta migrano, ·p1er così · dire, a l di fu·o ri della .chiazza; come clementi isolati in u11a zona più o meno discromica. Vf hanno per altro dei casi nei quali non si constata che qualc~e g.r uppo· di nod·u li: ri1uniti i n figure circolari in una zona eritematosa, di dimensioni· variabili, talvolta non superiori a quefle di una mon.et!a da due lire: si comprende come allora la. di~gnosi diff,e renziale con 1a sifilide. e con la .t uberçolosi .sia un po' . ardua. È super.fluo il dire che, in ogni caso, bisogna ricercare J 'in·g ros.samento del ,n ervo cubi.t ale e i disturbi della sensibilità, per quanto questi ultimi possano non di !ado essere discordanti·, contr~ddittori da un 'soggetto all 'altr-0 o anche nèllo st'esso .in.f ermo. Se è vero infatti che lie chiazze discromiche sono anestesiche, l 'insensibil~tà può non essere costante. Vi ha talvolta anestesia totale, a ' Tolt e u•na dissociazione. della sensi.b ilità con la scomparsa del tatto e della sensibilità. dolorifica, a · , -olte s°'lta.nto una diminùzio_ne d'e lla sensibilità in genere, a vòlte infì.ne una stessa chiazza può e~ser~ successivaménte ipere.stesìca, anestesica, e ricuperare più tardi la sensi·b ilità .. normale. Tutte le volte che era possibile, 1',esame cli:- , ni1C-O è stato C·O mplefato con le .ric·e rche batteriologiche e sier~logiche , per quanto i leprologi ... da lungo "tempo sono d'accordo nel.l'ammettere che non si· deb.b a escludere .la di.aJgnosi di le~ra per w:il solo . fatto del mancato r,e pert? Q.el bacillo, potendo la bi0psila essere negativa in qualche leproso inc-0ntestaibile; e d'altra parte i metodi di .fìssazion·e , non av,en.d o nulla di cost1a.1nte, non potr.eb.ber~ essere invocati come elemento di-agnostico essenzia..Je di questa malattia. Gli autori concludono che ·n on sono rari i ,casi di l:epra acromica, senza altre manifestazioni cutanee ed i·n cui la diagnosi vienè sta.b ilita o cçnfermata dalla rompar-sa di gravi disturbi nervosi che ripro9-ucono la sin~ome abituale della Iepra· anéstesica. · In un caso un malato, giunto al periodo di èachessia, non presentava sui tegumenti che delle larghe chiazze acromiche su di un fondo dal colore bronzo-chiaro, le quali avevano preso spe·c ialmente' la superficie dorsale degli avambracci, ·le :na·t iche e -le e stremità inf,e riori e su cui si òsserva:vano dei veri araibeschi : si constatava però un ino-rossamento manifesto dei nervi cu1bitali, o • • dei sintomi di nevrite sulle membra super1on, 0

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con u•n atrofia muscolar·e evid·ente s·pecie al iato o dell'aborto red .i n tutte le malattie della gradestro, ~n parte del· tipo Duchenne-Erb, tÌlt1 parte vidanza e del puerperio. . ' del tipo Aran-Dt1chenne, e ·con gangrena del . Ma può bastar questo. si doma~da, per provpiede siinistro. ., vedere al! 'assistenza materna con quella pieo.i.t re qu,este form·e, naturalmente, sono state nezza di mezzi ch,e sarebbe necessaria non sol. . o's servate quelle del tipo classico ben noto e che tanto per la difesa della madre, ma anche per non present!avano nulla di nuovo. Gli autori ·p er quella del suo bambino? ;al:tb."~ · sci. S·o n·o ~voluti ~ntrattenere . su11e forme Non esito a dire,' per mio conto, eh.e il sus. ' giovani della J.epr.a, contratta in quei pa;esi 111ei sidio di malattia, dato per la maternità - e quali ~ i nfez.io11e è endemica e eh~ non. si è svinon potrebbe 1essere altrimenti - in misura uluppata se non successivamente all'arrivo di quegualè a quella di tutte le malattie, alle ·quali sti indigeni ~n , Fra·ncia, ,a propo.si1to delle qua.li la mater11ità viene equiparata, non può assolt1è bene non dimenticai:·e che si tra~ta sempre di ' tamente ·bastare. malati .a venti bacilli :nel muco del naso e che ~~r le donne salariate non può andare cl1e a possono per,c iò di!\7enta'!e agenti id i trasmissione co·tnp enso p~rzia:le del salario . perduto; per le . della ma.la ttia, onde 1a •necessità di_ far .la diaaltre può appena rappresentare il valor.e del lag·nosi al più presto e ·p r.e µdere sollecita.m ente voro che la donna non .. può fare o nell~ sua le necessarie misure profilattiche. casa o in quella azienda qualsiasi o·ve essa la- . V. MoNTESANo. vora e dove .a l suo lavoro 'deve sostituirsi l 'altrui, quasi Eempre, in un 1\1odo o nell'altro, .ricompensato. .. · · lU:EDICI~.JA. SOCIALE. Che cosa resta dt1nque per l'assistenza ma. ' terna ed infantile se il sussidio di malattia ·viene· Per la 'difesa della maternità e dell'infanzia. così assorbito ? • Anche ·su questo giornale si è fatta nobile In qual modo si può provvedere alla difésa opera di propaganda in favore delle assicurada tutti i mali ~d i pericoli che .minacciano zioni sociqli. la donna ed il bambino ? ... Chi scrive è un convinto fautore, ·e da tempo · Gravidanze, parti, puerperii, allattamenti. 11on non brev1e, della necessità della assicurazione sono condizioni e funzioni 'della donna eh.e pos'· obbligat0ria contro le malattie, per trarne 1 sano essere lasciate senza vigilanza e 'senza cura. .. .. . . mezzi di una efficace assiste11za sanitaria, estesa. E tutta . l'opera preventiva e curativa della quale ha bisogno ogni madre per sè stessa e per la a tu.t ti e presta~ nelle forme più .m oderne. e propria creatur~ , n<?n può essere in alcun modo più utili, t~nto curati·v.e quanto preventive. sostituita da un sussidio in dei1aro, fosse pure .. I tempi sono maturi per l'in·voc:ata riforma. . - e non puo' essere - cospicuo. È perciò assai confortante sapere che si sta effettivamente preparando u.na legge per la qu~le Bisogna du.nque organizzare per la difesa della. I 'assicurazione contro le malattie sarà eptesa madr.e e del bambino un 1assistenza ·adeguata, non soltanto a tutti i lavoratori, così ·d ell'inspecializzata, nec~ssariam-ente dispendiosa: e resta a vedere se si può far qt1esto con la sola dustria come dell'agricoltura, ma a tutta la po. ' ' polazi'one itali:a na dei due sessi, dall'età di I:? assicurazi9pe_ contro le malattit:;. . . .anni 1n su. Che sia ~ecessario farlo non v'ha dubbio. Kon solo ragio11i "di um~n.ità. ma ariche, ·e sopratutto, N9n è ancora possibile cop.oscere, nemaneno più alte e 'pratiche ragioni, che hanno il caratnelle sue grandi linee, il progetto che si. sta tere vero e .proprio di ragioni di Stato,' richieelé!-borando dai competenti per queste as9kurado110 ciò. Proteggendo infatti la donna gravida, zioni sociali. Ed a11ch~ conoscendole, non le la partor.iente, la nutri~e cbsì da permetterle· esporrei. Ma mi sembra do~/eroso parlare in tempo utile di un gravissimo problema che dubito intera l 'esplicazion~ del sub cò~\pito materno si fa opera eugenica indispensabile, si provvede possa esser risoI to per inezzo delle assicura~ioni al ·miglioram.ento delÌa razza o per lo meno alla sociali : alludo al probl.ema della difesa · della ?1iaternità e dell)infa·nzia.. sua. co11servazione sottraen0.ql,a ~Ile ~irfluenze • È noto a molti -· e se ne è parlato anche in sempre più gravi che la civiltà esercita pur recenti congressi - che per dare all~ donna la troppo dannosai:pente sulla razza stessa. Guai iiecessaria assistenza nelle sue funz1oni materne se la fun?ione conse:i;:vatrice della femmina umasarà nel progetto delle assicurazioni considerata na non fosse in ogni modo aiutata in que~to g rave 'pericolo da çhi ha il dovere delle necescome una malattia la inaternità e v.errà dato il sussidio ad ogni d:On'na nell'occasione del parto sarie pro\·,ride.n ze .so~i.ali.' I

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E questo dovere è utt dovere fondamentale ·d ello «Stata » in quantò è. esso O.i solo rapprerentante_ legittimo d:e lla « socie"tà » ,e ne deve quindi esercitare tutte le funzioni . Su questo punto siamo ormai tutti d'accordo. ·.

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Ma i sostenitori delle assicurazioni sociali dicono - e l'ho a.e tto aneli 'io - che queste assic1rr.azioni essepdo ol>bligatorie, a·vendo perciò una larghissi.m a base, dispongono anche di grandissimi mezzi :fìnanziarii chè possono essere· molto utiam.ente adoperati nel moltiplicare i mezzi di: assistenza sanitaria e nel creare tutte . quelle nuove istituzioni dii assistenza che la' scienza moderna ha ideato. Ma essi dicon ancora - e qui• non posso seguirli - che con questi mezzi si potrà dunque • provvedere alla parte tecnica dell 'assistenz~ ma-· terna ed infantile con larghezza mai veduta. Si farà . cio~ per questo grande probl~ma di assistenza ciò che è stato fatto in Germania per un altro grande pro~lema: quello della tubeìco· lòsi. I sanatoria, ai quali fu in Germania preval:entemente affidata la lotta antitubercolalie, hanno potuto esser fondati e funzionare in grazia appunto dei mezzi :fìnanziarfi raccolti con le assicurazioni, perchè ·J.e Ca?se assicuratrici hanno trovato . maggiore• utilità nell'organizzazione di questa specie di ·assistenza che nella distribuzione pura e semplice dei socc~rsi di malattia. Non nego che la cosa sia in parte vera. per la lotta contro la tubercolosi (dove il sanatorio ha però rappresentato un insuccesso) ma. n~go che vi ·sia analogia fra l'assistenza dei tisici e quella delle madri, dal punto di vista economico-sociale e rispetto alle assicurazioni . · Le as'Sicuraztlo11Ì- hanno d~)m<$trato la loro utilità nella lotta antitubercolare . - perchè hanno permesso .la trasformazione dell'assistenza al tisico da finanziaria in sanitaria. In luogo di danari si sono date cure ad~guate ai malati e si è cercato di guarirli in. speciali istituti o di mantenerli in altri . -fi.110 alla morte, perchè queI

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sto metodo era ecoriù11iica·mente conveniente. I malati potevanò prendere più presto il .lavoro, costavano meno. Si trovò 'poi che era anche conveniente dim1nuire ·:il numerò di questi malati cronici - i più costosi per le casse di assicura{lione _..:._ ed allora . la pre'V_enzio ne della tubercolosi segul la cura, che aveva anch'essa, dal canto suo, dimostrato una certa efficacia preventiva in grazia dello isolamento (\ei tisici ospedalizmti. C'è da aspettare qualche cosa di simile dalle assicurazioni sociali per l'assistenza materna?

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No di .certo, penchè qui manca la conven~en­ za eco1io1nica di sostituire l'assistenza sanitarja . . ·all!l fin~nziaria. Questa è molto più semp1ice e meno dispendiosa. Un'istituzione di natura economica e spec~al1nente a tipo assicurativo, che ha il dovere' di bene a1nministrare' il patrimonio comun.e qegli associati, non può dunque lar~ gheggi(lre a favore dli . alcuni ed a scapito d~ altril. Non si può• dunque orgapizzare per la madre ed il bambino un'assistenza sanitaria che al solo patto di avern€ della e-conomia nella distribuzione dei sussid1i, come è accaduto in Ger. ' mania ' per l'assistenza ai tubércolos.i, di.m'.inuiti di numero e più presto guariti dopo l'organizzazione di questa · assistenza . . Ma una buona assistenza sanitaria non d11ninuirebqe di certo la durata qelle gravidanze ed dl numero di queste e - dei parti e dei puerperii corrispondenti ~ Per, aspettare un res;ul~ato attalogo a qu~llo · ottenuto in Germani~ .per la tubercolosi, le assicur~z1ioni dovrebbero poter fare assegnamento · sulla diminuzione delle nasèite ed orientare l'assistenza materna verso un · malthusiarusmo di Stato. ~ invece · prevedibile l'opposto p:erchè una buona assistenza :alla madr.e avrebbe anche fra i suoi resultati più utili un aumento della fecondità femminile. · Il confronto ~unque ~on regge e porta a conclusion~ paradossali, che hanno sapore di satira. Diciamo dunqùe chiara1D1ente che non è pos,, sibile attendersi dalle assic.u razioni sociali, per la 'sQla azione del fattore economico, una trasformazione della assistenza, la quale dovrà rimanere puramente finanziaria .• La dorina sarà sussidiata. ma non· sarà assistita. Ltassicurazione contro le malattie estesa alla maternità sarà dunqùe utilissima, ma non risolverà davvero il problema dell'assistenza materna ed infantil.e che è tanto più complesso e più grave 'd i quello ché comunemente si p~nsa ed esige, ad ogni costo, il pronto ed energico interv ento dell'azione ·statale. 1

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V'è poi un'altra gravissima considerazione da fare ed è questa : che çon le assicurazi'oni: sociali in preparazione J.?.On si provvede all 'infanzia. I bambini restano esclusi dall'assistenza perchè il beneficio della assicurazione comincerebbe, per quanto si· dice, a 12 anni. È mai possibile cio? Se v'è utile assistenza sociale è quella che ha di mira il fanciullo, perchè il 1 fancittllo ha una .1 nortalità assai elevata, specialmente nci primi tre anni perchè . , • , (r3) 1 ,

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dal fanciullo si forma l'uomo e se il fanciullo dall'Istituto per le assicurazioni co11tro le malatnon nasce sano e robusto, tale non potrà essere tie ed in parte direttamente dallÒ Stato, mentre l'uomo. · · per un'alt'r a parte a ncora potrebbero essete utiNecessità prima e massima per Qgni S tato è l izzate le risorse dell 'attuale beneficenza, opdunque qu.ella di curare l'infanzia perch·è la naportuna;mente trasformat a, come i mut~ti t empi r.ichiedono. zione non si spopoli e sia forte e sana la stirpe . . Ben vengano dunque le assicurazioni sociali T. ROSSI-D ORIA. t ma non si chieda lor<:> più di quel.lo che possono . dare. OSSERVAZIONI CLINICHE. i·\ .lla tiifesa della 1uat ernjtà e dell 'infanzia esse • non possono provvedere effic3.~~mente se11za fare OSPEDALE MILITARE DI RISERVA - SUCCURS. TRAPANI. della cattiva amministrazione. • Su questo punto io ·mi trovo .p erfettamente d'acReparto di iehirurgia di;r etto cordo con l'on. Bertolini ( 1) il qual·e nella Nuodal dott. VITO SAr.vo, capitano medico. 'Va Antologia ha scritto ·un notevole· "à rticolo diContribbto alla chirurgia cranica. mostrando che le Assi·curazioui non bastano e . che occorrono 11Jrovvidenze sociali direttamente\ Nelle ferite del cranio con frattura e perclita applicate dallo Stato per molte specie di asdi sostan za os~ea i risultati. che si ·o ttengono col sistenza. . processo di ri·p arazione e di copertura deJ le brecL'assistenza materna ed infantile richiedereb- , ce craniche, ·.colla plastica ostea-periostea, sono be, ~ parer m io, piuttosto quest~- prov'VidenzL: eccellenti, e pe'r quanto potretbe sembrare sotstatali cli.e. l'assicurazione contro . le ma.f attie,. tile lo s trato osseo, a spese solo del tavolato esterma dal mom~nto che a queste assicurazioni si no, che si sovrappone, pure pel processo di Gst.eo:vuole oggi affidare tutta lai soluzione ·del comgenesi , si viene a sviluppare una protezione tale plesso problema dell'assistenza p.t1bblica , risoldel contenuto .endocranico, che alla palpa_z ione -V.e ndo con esse anche. la questione ospedaliera la resiistenza di ess~ .è uguale ai t essuti ·circo.e le altre minori questioni collaterali, bisog11a stanti; anche• .colla radiografia si nota una conpure che qualcu·no alzi una voçe per dire che tiguità di tessuto osseo, sul pu11to della breccia . • la maternità e l'infanzia non deboono pjù a lunricoperta, quasi ugual·e ia.1 norn1ale. , • go restare indif.ese. ~ A tal uopo mi permetto esporre le storie cliniPensi dunque lo Stato : 1° a preparare diretcl1e di due feriti dèll 'attuale guerra:. tamente le prov~idenze sociali necessarie per Soldato, A ... S ... , ... fanteria, ricoverato il 22 questa assistenza, i'n dipendente1nentq dalla . as- . agosto 1917. · sicurazione contro le ·m alattie (perchè la dontui Viene trasferito .dall 'Ospedf!le militare di Goz• in quanto è malata ha anch'essa di~i tto di par- zano ed ent ra per ferita da scheggia di granata tecipare ai _benefici delle assicurazioni e in quan- a lla regio11e front o-pariellale sinistra con lesione ie perdita del tavolato osseo e con ernia cereto è m:àdre ha diritto per sè e per i figli ad altri brale. .. aiuti) ; oppure 2° p erme.t ta alle assicurazioni la Riférisce .che il 4 novembre ~gr6 fu ferito a organiizzazione della assis tenza~ speciale alla . . Castagnevizza, · ebbe le prime cure al posto di nladre · ed al bambino in luogo de1la sempl.ice· medicazione, ove fu a.ntitJet anizzato ; !'f portat~ poscia all 'osped . .d·~ campo 1?-· 1<?6, .ditn_orando'?distribuzione di su ssidii, integ1'ando l'opera di cinque mesi e d1c1assette gtorru, posc1a ipasso questo grande is titutò di previdenza con l'opera all 'ospedale di Cre1nona, dal quale, dop.o ' otto o-iorni ftt trasferito all'ospedale l Jgulatt1 della propria di assisten~a ed i relat ivi mezzi fina11• •• ~tessa' città, dimorandovi un mese; indi fu t raziant. sferito all'ospedale militare di Gozzan? ~al quale Se dovesse scegliersi questa seconda goluzioproviene, dietro r~chiesta della famiglia, dopo ne (alla quale _nel recente Congresso di ostetri- circa due mesi di degenza. . Dalla storia clinica che lo occompagna ricia sociale ho dovuto adattarmi per vedere apsulta _che presentava numeroSe ferite , oltre quelprovata l'idea di u11 ente · autonomo. per 1'assila de1la . reg ione· frontale più grav.e , altre alla stenza ma~erna ed infantile) sarebbe necessaria reo-ione occipitale destr.a, .alla .r·eg1one frontale la creazione. di· un organo tecnice per l 'assist e11- de~tra, e alla regione paro~idea ~estr.a . con leza materna ed infantile, costituito con ·1a fecon- - s i'o ne del facciale· che s ubì un primo intervento chirurgico il 6 agosto ·e fu prati1cata . una ~nona da co~labor~zione degli ostetrici e dei pedia~r1i breccia, 1nediiante sc.alpellaiµentò,, dell~ dimene :finanziato in parte - quella ~he le s petta sioni della moneta dt un soldo, st noto aument ata la tensione della dura tnadre e a) dìs~to (r) BERTOLINI prof. PIETRO. Assicurazioni ope- si constatò un emato111a. P er estrarre . due pieincuneate nella dura, si •dovette ò'=> • • rai~ o pro'V'Videnze sociali. Nuova antologia 1° e . cole scheo-o-e ampliare ancora la breccia sino a raggiungere 16 marzo 1918. • I

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un diametro di tre centimetri che si incise la menin~e dando esito ç. ui1a r~col~a oonguign~ frammista a sostanza cerebrale. · Dopo varie alternative di febbre e fenomeni .di una certa gravità, il 14 ao-osto si constatava .eh~ incominciava ~ stabilirsi un'ernia dell'encefalo con pulsazi?ne i11olto superfici.ale. Dopo qualche giorno dalla lesione incomincia una fuoriuscitra. dii pus con1misto a liqttido sieI<?SO e i fatti generali migliorarono; però I 'ernia cerebrale rimase stazionaria. . Questi fatt i si vrolungarono per pare~hi mesi,, fi·no a tutto dicemtre, ·incominciiando a migliorare jn gennaio, riducendosi un pof il volume della sostanza cerebrale erniata e in queste condizioni v·enne dimesso dall'ospedale dove ebbe , il primo ·intervento chirurgico. ' · All'atto della ricezione in questo riparto presentava: ial centro della fronte una cicatrice che va .all 'jndietro e _a sinistra verso il parietale des~r1:rendo ·.una .linea curva . che ~i ste?de per <l1ec1 cent1metr1 fino alla l.inea roland1ca · nel ~ezzo di essa. il . tessuto cic~tr_iziale si aliarga in forma q~asi circolare e s1 y-ede . I.a pulsazio-· ne ~ndoc.ran1ca; n~l, lato post~r1ore di questa cicatrice circolare v1 e un seno fistoloso dal quale f11oriesoe del pus. Alla palpazione si sente la mancanza dello scheletro. in form,a :i rregolalill1ente circolar.e e per l'estensione d'una moneta di di·eci centesimi. . Nel t~amite fistoloso lo specillo si affonda per un centimetro apprezzando una cavità, ma non percependo superfice ossea. · Alla regione occipitale vi è un tessuto cicatrilziale quasi rettilineo. Gli iarti inferiore e su~e1:1<>re d~ ~estra sono in ~o stato di paresi, v1 e paralisi dell'alluce destro e del facciale destro, vi è ancora disartria della parola . L'esame del sistema nervoso fa rilevare an.C<?ra normali i riflessi pupillari con lievissimo nistagmo. A destra si ha esag·erazioni del riflesso rotuleo · e qualche · accenno al Babinski non Y.i è c~ono dell~ rotule, .. vi è clono del piede: I rifieSSl! cutanei addominale e cremasterico sono assenti. Vi è paralisi del facciale di clestra per lesione periferica. · In questo riparto si constatano convulsioni jacsoniane che si succed.0110 continuamente, tanto da obbligare due p.iJantolli a guardarlo per non farlo ieadere dal letto, si ha tremore continuato e l 'infern110 deperisce. A richiesta de1la famiglia e col consenso del direttore dell'ospedale si procedette a consulto coll'allora capitiano F. Purpura, ,professore di patologia chirurgka nell'Università di Palermo, e si stabilì, per co1ue avevo io manifestato, che dopo la estinzione del processo suppurativo si sarebbe intervenuto, tanto per togliere quanto disturbasse le funzioni nervose cerebrali, qua1;to per colmare la vasta perdi.t a di sostanza ossea. Il 24 novembre, cireatrizzata completamente la lesione dei tegum·enti, sotto la narcosi morfi.nocloroformica, si procede, con' un lafgo lembo a ferro di cavallo e a l:ase inferiore, alla escisione di tutta Jia .sostanza sc1~rotica cicatrir.;iale, resid.110 dell'ernia cerebrale. , Nell'angolò, posteriore della breccia ossea s1 ·constata una briglia sclerotilda e aderente tra la dum e · il cranio, si distacca e con essa anche altre piccole aderenze verso il pordo. inferiore· rendendo Gompletamente 1ibera in tutta la circo11ferenza la breccia ossea dalla dura madre. 1

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Fatta l~ toilette di ~utta la cavità, si procede a~la plastica o.steo-p·er~ostea con lembo pigliato dal .lato posteriore e rivoltato a ieerniera di 18o(). Si sutura <luesto . lembo al pericranio corrispondente e si applica sopra di esso il lembo • cutaneo. , . Decorso post-operativo lodevole 1 cessano d 'in.. canto le convulsioni jacson.itane ed il tumore la temperatura oscilla per cinque giorni fino ~ 3~ 0 , e all'o.tt?-vo giorno, tolti i punti di sutura, s1 ha guarigione per prima1n,. La ellliparesi dii destra si modifi.ca sensibilmente ~d a poco a poco, anche aiutata dalle cure .elettriche, va scomparendo; porta l'arto superiore destro in posizione del saluto militare,, l'iarto _inferio_i-e destro r'iacquista la sua funzione da cammi.nare senza bastone solo rimane una paralisi dell'alluce destro.' Petsiste la paresi del facciale ia destra · da non poter a~ba~sare con:ipletarnente la palpetra superiore. R imane nel nparto per completare le cure elettriche fino al 3r geuniaio r9r8. La consis~za della superficie cranica nel punto ove fu praticata la plastica è uo-uale ai · tessuti circostanti; non si sono ripetuti in tutto jl temP.o ~ell1c;i. degenza, dopo l'atto operativo, convulsioni di nessuna natura. . Il soldato F... V .. :, del . .. fanteria · rjcoverato il 7 dilcembre 1917, trasferito dal R~soli110 Pilo d·i Palermo per . p<;>st~mi di ~cheggi1a. di . granata all1a testa, c1 r1fer1sce che il 12 agosto r917 f1:1 ferito da scheggia di granata alla testa, venne r~covera~o dall'ospe~al~tto d~ campo di cui 110n ri.corda il num_ero, .i~di l?asso a~l ~ospedale di Bologna .standov1 15 giorni, poscia a S. Maria di Capuia, indi a Napoli e dopo ro giorni all'ospedale militare di Palermo. In corrispondenza dei parietali, più ,.f"..r.s o des~ra, si ri~contra una perdita di sostanza ossea • d1 forma 1rrego1are, quanto una moneta di due centesimi; nel mezzo di essa vi: è un tramite 'fistoloso con poca secrezio.ne sierosa. L'infermo - asserendo notevoli sofferenze, come cefalea vertigine, · confusione mentale - reclama 11n in: ter,rento ed il 21 febbraio, sotto la narcosi rr"otfino-cloroformica,. si: pratica un lembo, sovrastante la breccia ossea, a ferro d.i cavallo e a base inferiore destra. · Sdll·evato lil il embo e fatta ia ~mqstasi, si nota una breocia sul parietale :d estro, vicino alla linea mediana, di forma qu·a si circolare, • del di:ametro di un centiinetro e mezzo; si· asportano i tessuti cicatriziali di nuo,·a form-:izione e si scopre tutto il tessuto osseo, che è 1a forn1a . ,. di imbuto,_ nel cui ,culmine inferiore un tramite lascia passare appena •uno specillo che si affonda nella sola Stla estremità; s i allarga questa pi'ccolia breccia ·colla sgorbia e col martello · fino a portar.la al livello della superfì.cie superiore, trasformando la forma di imtuto i11 sezione di cono. La durra madre 1 si presenta senza alcuna pulsazione ed è' d'una durezza c1uasi ossea. Si staccano dal bordo del tavolato iinterno delle aderenze colla dura, e, data Ja resistenza di essa . e la mancata pulsazione, ci · ierec.iiiamo autorizzati ad aprirla : fuori,esce subito liquido cefalo-rachidiano limpido e si ristabilisce la pulsazio11e. S i asporta tt1tta quella superficie di dura 111adre sclerosata, si fa la toilette della ca·v ità e si pratica un lembo osteo-periosteo che si ri·vol·t a

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IL POLICLINICO

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~.AiNNO

XXVI, FASC. IIJ

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a cerniera, che. ~riene ~ coprire completaanente a lembo periosteo osseo a .lamina ossea unica la btecc1:a. c~an1.ca, e s1 fissa con up. J)unto di applicata a ·cerniera sulla breccia con rovescias11tur~. Si rivolta su di esso il lemho· <'ntaneo 0 , mento di · I8o c?me pure · il processo di Garrè che si sutura e si medica asetticamente. · Deco_rso post-operatorio normale ; guarigione a l~mbo peri~ste-0-osseo a lamina unica appliper P:i1nam. Sono scomparsi i feno1neni . di eomcato per torsione come l'autopl~stica tegumen:. press1?ne cerebrale, verti~·ini', cef~lea intensa, taria all '~ndia~a, · si possooo adottare per picma1~ssere gen~rale e _stato ipo.co11dnaco. · cole per.dite di sostanza osséa percl1è. di versaL'infermo .r1.torna u.1are ed dn ist.ato di benessere. La c9ns~~tenza ossea sul punto ove esi111ente, la ourvatura dellJa nuova calotta os.sea st~v~ la . breccia è ug·uale ai. tessuti· circosta11ti. non corri.spenderebbe a quella perd.u ta, mi sono Viei1~ ~ifn:es~o il 22 marzo corrente ·a11110, con: ~ttenuto al proce~s.o del Righetti a lemto p~ri­ t~e m~s1. di licenza di con:v.alescenza, perchè non osteo osseo a la?It:;ie 0ssee multiple . applicato s1 puo invocare nessun articolo dell'elenco per sottop0rlo a rassegna. · per rovesciamento a· cer11iern, r.icolm.a lido la breè., . La prima sto1d1a cli~ica .:fà luogo . principal- .c1a craruca con un lembo periosteo osseo scol· inente a consider?zioni riguardanti la_teoria delle pito sul ln:argine posteriore ~ulla breccia stes's a 0 come nel processo e rovesciato su .quesito a I8o localizzazioni èerebr~li, e tutte è due ad illustra- ·• di von Hacher e. con la differenza , 1che il lembo zion~ di recenti processi di, medicina operativa. Nel ' primo .easo le alter3:zioni nervose perife- invece d;ì! up.a lJamina unica, con ti,ene 'parecchie la~j1nette ossee; esso viene so_llevato come nella riche corrispqndono con prècisione a guasti con, sezione ossea tangenziale discontinua della sesecutivi al t,rauma dei c'entri n~rvosi. . zione cranica. alla Durante. ~a lesione. è localizzata proprio sulla scissura consiglia,' come ho fatto, di arroverolandica e si . estende in alto . alle due circòn- · . Righetti . ' ~ciare su se stesso i1 lembo man mano che lo voluzjoi1i. centrale anteriore e centro.1~ postesi forma, p~r poi distenderlb sulla 'breccia. . riore fin' o al lobulo pana-centrale o di Bertz ed . . . , gue?to metodo è pi.ù facile, riproduce la cur1n tasso le aderenze si estendevano fino al terzo yatura del cranio al naturale F>er la sua adatinferiore · d~lle. circonyoluzioni pararolanà.iche, tabilità, ed è p.iù utile per brecce più ampie . ove ;riel piede della terza frontale è il nucleo d~lLa resistenza . tegumentaria del cranio, dopo 1':ipoglosso. Cosi 'uniformemente. ai ritrovati di due mesi dell'intervento è uguale alla circostan.:.. Charc:ot e Pitres prima ·e di Nothnagel, Munch, I.uciani, Tamburini, Horsley, Bianchi, Beevor, , te e dalla radiografia si rileva una . piccolissima. ' Schaefer dopo, le lesioni su c1ueste regioni" danno · differenza di assorbimento di luce.

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alterazioni di motilità dall'altro lato .del · corpo ;

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•,CCADEuJE., s·ocIETÀ MEDICHE, CON.GRESSI

, e precisame11.te la ~esio11e dell'arto dnferipre· corrisponde al _ suo centro nerv..oso nel terzo su- . a lll .(NOSTRI RESOCONTI FA~TTCOLARI). per.iore delle · circ~nvoluzioni piararolandiche uni• tamente al lobulo pita-centrale; · la paralisi re-; ~oci~tà Medica di Par~a. · siduale dell'alluce è dovuta alla perdita di .sostanResoconit o sedute del· 2I febbraio zia cere}?rale erniata ed escisa, perchè ·impigliata in tessuto cicatrizi·à le per ;tanto ten1po tinvas.o da Coptributo. alla. conoscenza della tabe giovanile.. processo suppuratico. La paresi del .b raccio, :il cui centro nervpso è nel terzo medio della scisD.o tt. G . BIA~CHI. - Allo scqpo di p·ol)tare un ' sura, e corrisponde · al margine ap.teriore della ·mod,esto ~-011trib1J,·to al'1Q studi 0 ed alla letteratura frontJale ascendente dove si . anastomizza . cql pie- delle forme tli tate giov~nìle; l 'A. riferisce un. de della seconda fr<?ntale, eliminate le aderenze, caso cl1e egli; ha potuto osservare varii anni fa. si è ristabilita ..completamente. d~· una am.malata, venuta di nuovo quest'anno I clisturb1 della fa~ella erano dovuti'. ad ·ad,ealla ·consultazione. ' renze 'verso il · p1'e de della terza ·frontale ove è . Si tratta di u'lia -r8igazza il di cui :paare è morto· il . nucleo dell'ipoglosso• che innerva. la! ingua in ll't;l mani~m~? di pa:r~lisi ·p rogressiva e c:he . e il faringe, difatti ~on vi er~ abol,izione idea- ' , d:1raìnte 1~ ·vita arveva ~re:entaito ainche .qu~ilche tiva della parola, ma di.ffiGoltà nello sviluppo sin.t omo dt tabe. La -storia e 1a seguente: dei movimenti periferici per la produzione 'di . · B ... A .. . , di amni 23, nubil e. La madre è tutessa. tora v,ivente e sana : li.a avuto II gravidanze di. Il processo di riparazion; e p·rotezion~ della cui 1quasi 111essu-na ·giu\llse·a :termine e varii aborti. . ,· La paziente .siin dai .p riim:i giorni da1la mscita perdita di sostanza ·cranica si è effettuato apha presenta.t-0 segni ·i .nduib1b i di un. pemfi.g-0 ~ifili-· pr9fittando del metodo Durante per la sezione _tico e cosi pure ahl'età dii 4 .anni ebbe ma.nii:festa- ' osse~ tangenziale dils éonti1J1ua lembo cutaneo zioni sifi.l itiche ialla •g ola. All'età di 15· annd, col- _• periosteo osseo per le aperture del cranio; e, l'iniziar.si .c klte mestruazioni, comparvero accessi convulsivi, iacoompag.ll0!ti da gràve dimiinuzione , poi, considerando che 11 processo di von ·Hacher, de1la vista, vertiig ini, crisi .oefalal>giche gravi. (16) . I

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[ANNO

XXVI,

FASC. ~I]

SEZIONE -PRATICA ..

Ob1bi~ttivamen.te l'iam·ma1ata. presen•t ava .:nume-

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~'reb1bero chiamare di Stato. $i trattereb·b e

di a.Jlarga re ed integl!are .la sfera .d 'azione · d1e ll'opera altamente b.e neficà degli a.f tùali dispensarii per lattainti, ·1a .q.uale ora vi·e ne eserci.t ata in ~isura _sempr.e :assai J.imit:ata, e .soltan.t o · i·n . a.l·cUin•i d·ei · ' nostri .gra1}Jdi ·centri. ·N.o n· sarebbe al e.e rto .solo a11a profilassi del ·trachitismo cui tali medie-i ~arebbero df;legati, ma il loro .CÒmpi1tq C·OÌU'Volgerebbe tutta l'opera complessa •e ~1tifurtne d.e ll'a.ssistenza . igie·ni~o-san.i­ taria della .p rimissillìfl i;if:ainzia. La mobil:i;tazion.e di q.u~ti m1e dici-pediatti di Stato 1d ovrebbe cominciare ad.e sso eh-e, colla oessazione d·e1lo stato di ..guerra e col prog.r essivo • decresc.e re .del1~ esigenze del· .Servizio me.d ico-mili- " , tare 1 ocoorre pr·ovivedere i.nv.e ce sèrianìente ed urgentemente ;alle Sttpretpe .necessità eugenetiche delle future ·g enerazio.ni, la tl.µ ova milizia di domani, uno dei còmpi.ti 1questi più sa.cri e più dov·e:rosi ·d el · d~po-g·tl.,erra . . ,

rose stigmate eriedo-siìfìlitiche. Nel campo della m<?til~tà n?tava:si .leggero Romb.e rg, la ma·ncairn dei cr:-1fless1 rrotu1e.i ed achillei la disuguacYlianza pupillare, la presenza del fe~omeno di ArgyllRober.ston. , '. Nel campo de1le tfunzioni· di senso si notàvano cefal~lgie, ~imi~uzio~e d~1'l;a sei;sibilità profonda, . dolori lan.c1.nan.t1 agli ar.t i 1;rufer1ori", senso di ci!llil'ura all'ad dome, tt10tevole .d.imi.tiuzione del ·iVisus e grave atrofia dè.i 111ervi· ottici. NelJ.è funzioni 011ganiche .si :nota.rv a ipotònia, reazione di W aSJSermann 'llel sa:ngue :positiva, crisi urinarie. L'ammalata .presen.ta':"a i·n oltre da:l lato psichico sopratutto •U·~ 3:r~~sto d~ll 'i·Tute~·li·ge.nza, m·e moria debole, d~I?~~s1v.ita, apaitia. ~o.po. aver esclusa. la possi1b1lrtà che potesse . .trattarsi di •Un caso di mo.nbo di .Friedreich', di sclerosi a .p lacche, di lµe cerebrosp1naJ.e, .di eredo-atassia cerebellare di P. Marie di :n evrite, J' A . -8mmette- .t rattarsi nel suo caso 1 una forma .d i tabe e dimostra che esso si deve considerare come una tabe giovanile Je•gata cioè · alla sifì.lide ereditari.a. ' 1 . • I·l caso i•llustrato si differenzia dai casi sinora descritti p·e rchè ~cc:anto ~i sintbn:1i tab1c! si ~a: la CQ!lcmru.tain~ di scosse _1mprovrv1se, rapide, diiffuse ai musco1i d·el capo, del collo ie del tronco, C~ntributo sperimen tal~ alla. conos<.'.ehza del signlnonchè accessi convulsivi che si presentano · c~lle fleato ftsio1ogico dell'inosite. • caratteristiche della forma epilettic'a. Que~te pro·Prof. A ..·VALEN~I. - L'inosì.t e pr~parata il.a prifonde alterazioni qella motilità, con caTattere di ma v.o lta .d allo Scherer niel 1850, tra.endo1a dalle eocitamento~ haµno iin 1lJlla massima parte. ceduto al tratta·m ento specifico mercuriale. Accanto poi aoq ue madri proveni.enti dia11' ·es.trrazione del1la oreatii:ia dai muscoli {donde il nome da rç, lvoç .= ai 'siln.tomi nevi;ologici. sta.n no pur~ alcune · alteramuscolo), fu riten.u ta !Per i · .d:ati analitici e per zioni psiohichè degne di rilievo e cioè : ia~esto un isomero die1 ·glucosio: Il dell'iillitelli•g enza, ireaziond. ·p .sico-motrici .t ai;de, apa- , il sap.o re dol.ciastro . . tia, tono ·emotivo .mela:nc.onico, m•e moria d~bole,. il.\iLaque.~e p~rò qu:a:lche ain•no dopo .dimostrò che notevolmente da volontà :fiacca, iiin co.tp.p1esso esi,ste 1l!11a :gJ0ib.ale .de- ' 1a. struttura chitnica differiva ' \ ficlenza delle dive.r se attività psichiche, di grado quella degli zucc~eri a 6 ato~ di carb.cJ.ni-0, essendo costituita da. una . catlena chiusa d eriva:nte .p iuttosto iri.levant~. d~l cicloesano. ' . . Profilassi s.oeiale ciel rachitismo. .1Y!a · .sopra,t utto .d iv·e nne notevQle l' interess·e .Prof. ·O . . Coz.zOLINO~ - L'O. dichiara che una scientillco d.i qµesta soSitaJ?.za q·u ando ~1 Winterstein iebb·e a stabilire éhe [!nosite s i poteva _ott:eprofilassi socia;le non ·utopis·tica del .rachitismo, perchè vi si potrebbe gi•Uin·g~re ·con una spesa nere come .p rodotto di ooissione da un composto relatirva.m~nte n,pn. in·g .e nte, dov·r eb1be proporsi lo , or·g anioo fosf.0rato~ che primo 1rl Pteffer ·nel :r87r2 sc0ipo, oltre .c he della massima diffusione ·possi- ~ veva. riscontrato ttJ:ei g.l o,b oidi i.nelusi .n ei granuli di ·:aleurone sotfo for·m a' .d i sa1e doppio di magnebile dell 'allat.tamento .n atµt.ale sop:rattutU;> ar &en10 Sl·O e di cale.io. ma,terno, ,di sor.v eg;liare durante · il prjnio, e m~• ~oster.nack nel 1903, perifeziona.t o i•l metodo di glio ancor.a fino a .tutto il second·é> anno di vita, · estrazione ' .di ques:t'o acido . fosforganico riei vetutti i bambini indistin.t a·m.ente medianie una vi. . sita quindicinale wraticata da · m~dici ad ho c) che" getali, lo chiamò acido anidto ossi-metilen-di-fo-" s.f oric·o , a-iteniendo eh.e 1'inosite non si trovasse sappiano cioè riconoscere .1e prim.e stigmate schepreformaita .nei veg.e tali, .ma si_formasse . dur~nte letriche del mDliho e quindi in ·g rado di fa1·e u.na d'i ag:nosi precoce. . .. · l'idrolisi d·e11 'acido stesso. · . . Il rachitismo ha, cq.m '·è inoto, una tendenza alla Le esp.er.ienz~ ulteriori pairticolarmen.te dre l noguari1g ione spontanea., .e questa·. p,uò es.sere ·ag.estro Con.tardi hanno però in ..modo indubtio di• volata, forse a.n0he ·açceletata, impedendo a1tresì ·mostrato essere qu est!'aciQ..q fos:for·g anico un etere . . ' il più .p ossibi1mente le deformità ossee più grayi ,., esafo&forico .d ell '.inosite. e persino opponendosi aHe ·graiv:i e spesso letali N umerosissiina è oramai la serie dei veg~tali complicanze consooutive) mercè taile '5or-veg1ianz.a in cui è stata ritrovata i·n osiit e, ed è .n otevole che assidua a mezzo di medici-p·e diatrf, che si po- essa è conitenuta 1qua.si esclusivamente nelle parti . 1

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POLICLINICO

UANNo XXVI, FAsc. r1-]

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verd·i e .ci~ nell e ifoglie e neì frutti pri111a della Sulle incompatibilità chimiche dell'adrenalina: il .maturazi·one. .. diverso eomporfamento dell' adrenalina pura in . . . Anche megli organ1smi .aJnima.li oramai si è eon~ormità ·ali' estratto completo delle capsule. . •' .t:rovata -diffusissima, e si ~: per.sino inti.tola~ a1iDott. P. PrccrNINI. - L'O. in considerazione l 'in0si·t·é un . nuovo cap.iitolo del.la patologia della impor.tlan.za sempre maiggiore ché la adre- · .·1'inosuria. , n.alina va assumendo .nella terapia, anche nelNu11a però si coniosce del suo ufficio .ll?iologico l'associazione con altri farmaci, ha volutò ri.e ·de1l<l s ua origine. . . .. prendere. uno studio del Va:leri, che a v.e va staPosternack nei · vegetal i ammette clie l 'i,n osi,t e bilito un'incompatibiluità chimica tra adrenalina • . .deriv1e rehbe dalla , polimerizzazioi:.e 1die.11'.al4eide e sali di i:ferro 1e di ars~nico. Avendo però nel fmmica durante 11- periodo di masslma ~,nsola- · " . cor:so d·elle ricerche fatto un 'osservazione che g1'i ·· .zione della pianta~ qua~do cioè i t:fosfati rtrasem.b r:a im!p ortante \fiferisc.e ~ppu.nto in.t ornò a ..scinati dalla corr'e\n.te ascensiionaJ.e sono in quanqu·e~ta .esperiene.a. . tità defi<Cien.t e J>·e r 1éterifica.re .t utta 1'aldeide for- ' . ' · Egli avr.e bbe f.o ndamenrtalmente cop.1.f.e rmata ·. mica·, formatasi per .1'attività cloi:o:fìllia.na. · l'osservazione del Valeri, pér qu.a·nto ha irigua.r· Meno felice è l'interpretazione ie4e eg.li dà p·e r do all'associaz~one die1l1'a<lrenali!n a puira con i _gli org.an,i smi a·n imali, in c.u i .1 'inosiite rappresensali in·org.anici di f~rro ·e di iairsenico, ma avreb. tereb,b e il prodotto •·d i u.n'i,n comp1eta ossi·dazione b.e ·p otuto .stabilire i.n rqoQ.o pr-eciso che .nessuna ·dell_a ·s ostanza organica .. Ma il- fatto dii ritrovarla .i.n~o1n.patibilità si manifes~ ·più quando in 1uog.o in .or.g ani n·o rma1is.simi, 1e di av•erla nel ·pu.lcino del.I 'a·d renalina pura si associa ai detti sali 1'.e, a.pper+a !nato, ·m entre inos i.t;e 1 .n on si · trova .n elle stratto completo delle s urr enali'. uova non c·ovate, in on r.~de aooetta.b il.e tale i·poQu,es:tie iri·Qer<Che .{11rono !fatte sull'oochio di . -tesi. rana e suf circoJo del cane. _Ma,-scaì-tata l'ipotesi di Posternack, nulla si sa L'A. accen·na alle varie ipotesi che potrebbero di preciso . _elevarsi. a s piegare questo diverso meccanismo, .Non si ·f orma gliro.gte no dopo somministrazioma·. si riserba di ritornare s ul! 'argomento ·che ne di inosi•t e, rllOn au·m enta 1'ex tra. glu_c.o sio ·nei apre .senza du.b.b io_ un ·capi~~lo di nuove e inte· ,cani· digiunanti ·resi diabetici per :florizina, non r.e ssainti iricer.c he ~ul.le .g landole endocrine. -au·~entia il gl.ucòsi.o nei 1diab1e tici, · n:o n s i modiA. VAL. :tica il tq uoziente respiratori,o, non s i modidìca il -ricambìo <le11 'az9to, ·d~l fosforo, .diei-1 'aciqo urico, l dell'ammoniaca: solo parreqp_e ·aume11tare l'eli-, -mi1nazione d·ella cr.eatinina (Anderson). . Si sa, ·d i ~erto soltan.t o -che l 'i·n·o site .sommi:ni- · CASISTICA. I .. :Stra.t:a per bocca alla dose di gr. 0.5 per chilo, Sùlle infezioni renali. provoca diarrea, e che m~ntre iniettata si ritrova -.i111 grande ·quantità nell'urina; · irivece per os non Non è ben noto quale via seguano le infezioni si· ritrova . che in .piccole quàntità) ·perchè pMper aggredire il rene, se cioè la sanguig·na, la riebbe :tr.a sformarsi ·:per 1.tazi.one .d ella :flora inté- linfatica o quella dell'uretere. È certo, ad ogni Siti.nale. modo cÌie vi sono dei fattori predispònenti, c'o. . ._L'O; .h a .cer·o ato ·d i :~tu1di.a1·e il problema s·o tto . me p. e, il tatto che tr-atti~i di un rèn~ià ma·un altro punto ·di vis.tla. ·Basandosi stilla c-0no-. lato, oppu~e anche che l'individuo sia in preda. s·c enza ch e i' fosfati inoriganici ·se son0 tfacilm·ente a cerbe malattie (forunculosi, infezioni delle veassor.b iti .non sono utilizza.t i dagli· or·g anismi a:niscicole seminali, della prostata, disturbi gastro-rhali ha ·v.olt1to vedere se eventttalni,e nte .f osse in:intestinali, ecc.). i'rece poss~bile un'assimilazione; somtnihista:a<!ldo Spe~s·o queste infezioni non vengono ricon.o·contemp.o raneam1ente f.osf.a..ti inorg: . ., aJnici e1d inosit~ . sciute ed d. sintomi da esse provocati sono attri- , buiti ad altre m~lattie, provocando anche erronei Il risulitato 1degli esp erimenti dimostra eh,~ d.n atti · operativi, p. e. sull'appendice, sulle ovaie, eftetti una parte di :anidr·i·d e f.osforic~ 1è in. queste condizi.oni o, il eh.e fa.., cilSti·f elleà ecc. · • . .tratteniu ta dall'organism· ' rebbe s uporre ch·e possa forma.rsi ·così ne11'.o rga· Gli AA., basandosi sopra IT6 casi d~ infezioni • • nismo per ,,-ia - sintetica un fosfotò org1an1co as- renal~ non •t ubercolari e non chirurgiche passano s imila.bile. appunto a ·stabilirne la sintomatologia e la dia. , gnosi. L 'O si riserba di conlinu.a re le ric.e rche s pePer quanto rig·narda l'eziologia, s i v.ota la pre. -cialmente con .1dt circolazione artificiale n·e gli or. valenza nel sesso femmi.i1ile, e nelle malattie del _ gan1. 1

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APPUNTI DI MEDICINA PRATICA.

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SEZIONE PRATICA

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relativo apparato genitale (puerper.io, grav~danza -e salpingite, oltre a ·quelle dell'apparato orinario propriamente detto l stenosi uretrale, rene n1obile, reduplicazione dell ;uretere. ' Frequente è la .concomitanza di cost~pazione e cli infezioni della bocca.

. menzando

eme: . di ager-sangue co11 5 goccìe . di urine estratta ~on catetere uteterale. I germi riscontratii sono stati in preyalenza il B. coli (85 %) e lo ~tapilococco ·( r6 %) · in coltura· pura od associati; altri reperti pit). rari sono stati il bacillo del tifo, il piocianeo, difterico . I,a diagno..si si fa talvolta sopra i soli sinto])Ton è poi esatta l>a,_ftermazioue che ·1a lesione mi, e richied~ talaltra lo studio micros~opico e sia sempre bilaterale, salvo i casi di infarto : batteriolog~co dell'urina raccolta col cateterismo nell~ statistica degli AA. , ciò si è verificato nel .s8 % dei casi. Nel rima11en.te un solo rene era . dell 'urètere·. Può . essere utile conoscere con quali diagnos.i infetto con una leggera prevalenza nel lato desono s tati in".iati agli A:..<\.. i 116 casi da essi osstro . • servati, poicliè ciò dà un'idea delle malattie che I sinto,m i cardinali dell 'iniezio11e renale sono possono essere simulate dalle infezioni renali. i brividi e la febbre, il dolore alla schiena e la Vi sono, oltre a cistite e pielite, 8 diagnosi di . minzione frequente e dolorosa. polmonite, 7 d,i salpingite, 6 di tifoide . e di apVii sono però dei casi di. infezione renale, in pendicite, 3 di pleurite, di aborto, ~i lacerazione · cui tali,- sintomi nlancano e se ~ne trovano invece del perineo, di sciatica, 2 di colecistite, di istealtri, come costipazione, cefalea, vomito, dolori rismo_, di bronchite ac11ta, di influenza, altre 1dj · all'addome, alla vescica, alle gambe, al collo, la retroflessione uterina-, di malaria, ecc . ema.turia, la eprdita di peso, la ritenzione o l'inTrattamento. Gli AA. ritengono come indizio ·continenza di orina, ecc. · di guarigione due colture successivan:;iente negaIl dolore · alla schiena, varia di tipo, di intentive dell'urina, fatte a 5-7 giorni di intervallo. .sità e puo essere sorcio od acuto, limitato ad uri Nelle infezioni da coli, si' somministra l 'esasolo lato della regione lombare, o·d esteso a tutta .questa. Talvolta i dolori si irradiano e vengono . m~tilentetramina a dosi medie per una settimana, alternando con somministrazione di alcali riferiti alle ossa pelviche, alla coscia, simulando (citrato o bicarbonato di sodio) per un'altra, .s etanche una colica u-r etrale, nelle f9rme più acute timana. Quando è in causa lo stafilococco, s i u se-vi si associa un angos"Cioso dolore addominale, rà 1'esametilenamina continuamente, prescriv~ndo -che ·talvolta è il solo dolore accusato. In tali . anche casi è necessario un vero a~u~e diagnostico per . fosfato di sodio o acido benzoico·. Localmente si faranno irrig<;i.zioni nella pelvi non attribuire al contenuto addominale la causa e calici renali con ~trato d'argento (r-3 %), ogni dei• dolori e non procedere ad una inutile laparatomia, che in qualche circostanza è stata pra- cinque giorni.: la guarigione si può avere dopo 3-5 irrigazioni: . talvolta però ne•è necessario un ticata.~ . maggrior numero. La temperatura è variabile quanto gli altri Talvolta il semp1ice cat~terismo ureterale .prosintomi : più alta nelle forme acute, talora non due un notev?le miglioramento o anche la scomfeb.b rile in quelle -croniche, tende -sempre ad asparsa dei sintomi. sumere un andamento intermittente. I riis ultati ,migliori si hanno nelle infezioni da I leucociti nel sangue tendono a percentuali B. coli, mentre Jn qttelle da stafilococco si ot·elevate ~elle forme acute (fino a 40 .000 per · eme.) tiene talora solo un miglioramento. (H. Cal,rer, -e sono a un dipresso normali in quelle croniche. R. D~ Herrqld e F. l\t1. Phifer. four1i. of. Amer. L'urina vescicale contiene generalmente leu• ~ niéd. ·A ssociation, r8 mag·gio x918). ·cociti1, che qualche rarà volta possono e,ssere asFIL. ' ·sentil in qualche esame ; tale assenza non deve I I •quindi deporre contro l'infezione renale. • Il rene policistico nell'adulto. Cistoscopia. Nel 32 % degli ammalati osser·vatii dagli AA. la cist<?sc0pi·a era · negativa...: nel L'inizio di questa· f.orma. ·è ·assai ·v aria·o ile e~ ~ 51 % si. oss·e rvava iperemia attorno- al trigono, primi fenomeni possono essere c1uelli di una nema nessuna modificazione agli sbocchi ureterali. frite, di u.n n·e oplasma, il dolore, l'e111aturia, cosl .Nel r7 % invece, si notava iperemia ·geD;et:aliz- pur·e è assai vari·a bile l '1e \roluzione. ·z ata, talvolta associata ad edema e deposito di Al•b arran J.mbert hanno descritto tre forme muco-pus sulle pareti; in ta11 casi era di:fficiie cliniehe di questo processo morboso : la prima caria tterizzata da . U·U improyviso ,,erifi.carsi di fela distinzione da un processo tubercolare e solamente dopo un trattamento locale si potè sconomeni uremici in un soggetto apparen.tem~nte -prire la causa primaria deil 'infezione vescicale.' sano, che viene a mori.re in 8-ro g.iorni. E.ame òatterwlogico. S .stato praticato inseLa forma brig htica ha evoluzione lenta e pre10

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U~NNO

IL POLICLINIC9

XXVI, FASC. II]

senta il .quadro classico della nefrite cronica, tertieni.osa :mol·t o e1evatia. (s.i:stoliica di 170 e oìLtre, minando più o meno rapidam~te in uremia. diasboliica. di 100· e ialtre), si .ebbe . l\.ltt1a peroonLa forma renale è caratterizzata da dolore add:u;a!le· aliquan~o miiinoce. dominale o lombare ed ematuria. IJ. 28 % ~ei sagg-etlti rpr-esenta.vaJ11J0 c0111tempoQuest'ultima forma f: stata consid érata da inàinea:mente I6 mgm. di azoto uireico o !J?iù ed Pousso.n come· il til>O' c~irurgico del processo; Utll'escrezione dell'anilina di 40 % o meno. qu.esto A. oppone al v.ero :rene polic~sti~o (affeIl 90 % dei iCaJS.i ~on 16 .m gm. di a~otò !Ureico o più avevano un'escrezione di 40 % o meno. zione bilat·e rale di · ori·g ine ignotfa) il 1 pseudo 'rene polìcistic-0, che h1a origine nefri.t ica, JitiàIù 24 % :ar\revan-0 1piress1:orue ,srurr>erii.ore :a 160 .man ., s ica, idfonefrotica, .t ubercolafe e che è spesso u·nd.azoto ureico inferi:o re a 15 mgm. ed escrezione laterale. di fita;1ei.na '5u~er.ii0re a 50. ,In vero all'autopsia 1'unilateralità del .procesQu'e:Slti da.ti 1dim.ostrl(1Jll() iehe 1a pressiofiìe el1e~o non sembra frequente, essendosi ·trovata $Olo V?lba dell iSamigu:e mon coiincide ne0elSScai11Ìaltnelllte in un caso su dodici. con 1UJna fllltlZÌiooolità ltOOlale depressa e ohe- 1J1on Anche 4a1 punto di vista sintomatologico esso [a Wasc-ia pir.evieldere, .ailnnen9' oomie oon~eg1uenza differisce poco dal vero rene policistico. Si hannç · inev.iitabile e prossima; che, però, la coesistenza sintomi di nefrite éronica, .tumore, dol.o re, ema- è ifreqUJerute; 1qru11nld1. llieod.li 1pertesi la !D:efnite, se turia, ed i•n oltre si•ntomi di Jitiasi , mentre la non ~siste, può sopra·vven1,re con faci·l ità relarad'i1o grafìa rivela La presenza di, calcoli renali. La tiva. • comple.ssi.t à e variabilità dei s intomi spiegaino i L' A. · sol·le<va iainc.h•e Ja .questione se .la IP.ression.e faci1i errori dia,g nostici. Il cateterismo ureterale arle.ràosa è tCOlllS't:\,oUieniza 1diella 1insuffici·enza' :r•e nal1e. e la radiografia sarain..no id.i 'llotevple :aiuto, questa ~ Egjli tend1e iaid 1esldlooer1o? ,dal momeinléo ohe 1a ultima ·eliniitlla:ndo la litiasi ·re11a:1e 1 mentre i1 · pr·im.a può !esister·e indiipen1den.temellltie ,daJ1àa sieprimo potrà event}la1mente staib ilire la dia·g.n osi conda. È tp'.t"ocli1ve ip1uttostò aid .aim nnettere che di tu·b etcolosi. , . l'alta pressiòne finisca; prima o poi1~ .~ol turbare. N·e l carcinoma 1:°enale, il rene può essere iµotela funzione e ledere I 'integrità dei reni. . .. ,,olmente ingrossato e provocare ematur.ia, op· L. v~ pure iinvece dare u.n'urina. affatto normale. Anche l'idronefrosi può essere diagnosticata co1 caTERAPIA. teterismo ureterale. L 'interven.t-0 chirurgico è solo indicato ncl I.a teeniea delle irrigazioni nasali. . caso di complica.ziom, •quali su.p pur.azione, ema•• tuTia, a'lluria. Occorre però prima accertare la Gradenigo (R ifornw, 1nedica 1918, n. 31) ind~ca fu.n zionalità dell'altro rene, sùpposto , sano e, se le norme essenziali per la tecnica delle irriga• q1testa è insufficiente, limitarsi a lla , a::i.~frotomia. ziohi 'nasali. Le irrigazioni si fanno con ,,~rie · Nelle form.e -nef.riti:Ch·e ·ea. ,uremich:e, a'u.n ica cura oolilzioni niedi0ate, non irrita·l}ti, ,p r.eferibi.lmente co11siste ·n elle s~lite i.ndi.èazioni p er la ' nefrj,t e intepide; molto utili possono ri'.ttscire 'le soluzioni terstiziale. semplicir di cloruro di1 sodio o sale di ct:tcina . . ·1,1ii. ·... (Medic~l R ecord, 30 ;nosv. 1918). nella proporzione · di cir_c a dieci grammi, di sale per · iitro tli acq11a. Tal.i irrigazioni servono ad La funzione renale nell'ipertensione. allonanare da1'le cavità nasali e iretronasali il W. C. Rair>p1eye (Boston· Med. a. Surg~ Jour- aatarro troppo abl:ondante o :tenace, talora :ì:1appreso 1m croste, oppure soltanto di esercit;lre 1ial, 3 10tt. 1918) ha faitto Ja dietermittllazione dcl•l 'azoto 11'fe-ioo con·teinutio 111el s·a ngue, del1l'eli-m:i- un'azioné medicamentosa sulla mucosa. l\. que111azione di feniolsulfunieftalleiina e il'a:naliisi UttlÌIIlla- st'ùltimo scopo bastano 100 a 150 grammi cli liquido. Poichè le predette · cavità sono in com11·ria: in lOO Q)azJiienti Ja cui ip.resstio.ne . . . airteriiosa si- nicazione con altra cavità della faccia e coll'osto·l1iioo. ;&11fpe:raiva 150-155 mm. di Hg. · recchio, si corre peritolo collle irrigazioni, o·ve Eocettiua~i' 4-5 iS.Qglgettd, ,~mino tutti d.in !butOtUe conldiizionrl. .l:>o-1enerailii iarppar.enti idi sal.u!te ed in J+on si segùano alc-t1ne cautele, di diffoùd~r~ a • quest~ ulti.~e le malattie eventua1~nte esi· pienà' .att~v1tà; 1nessuno . P!esentaiva eiCUecrnii, dilsstenti nel 11aso : i 1l pericolo è maggiore per l 'o:n b1 ea f ebba-e o ailt· r i distitl!Ì.1b~ m:ailll, f esta. !t' , \ recchio : infatti, non è raro il ca~;°o di otiti, anche Ecco i principali risultati di questo situdio. grayi,~ dete~minate da lavac.r r nasal,i. . . . L'ia~Olbo ureico era s;uipemiore a 16 mgm. per La ·pressione dell 'acqura non sa-:ra ma1 supeI 00 QlllC . llllel 3O % \dei IC.a!Si • . riore a quella rapprese11tata da 6 a 20 centimetri L'e1iminaz1one delll.'amiil.iaia if·u susperiore al 40 n el 66 % dci .cas.i , fru. di ·140 me1 16 o/o ed iiinfuriore Q.i. altezza tra il livello dell'acqua nel , ,.a§..o e a 40 nel 18 %. N eiì soggetti con pressione ar- l'apertura nasale. •• 1

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La é1Jit1ez.i:one da dars1 ru._ g~tto ·~eil'acqua sarà ori'zzùnitale, dall "avan'ti . all'indietro, maiJ .. . v-e rso l'atto 'e _Ja frontle. Durante il ·passag.g io. ~ell'acqu:ai la testa sarà mantenuta leggermente ' ìncl.filiata ·all'avanti. L'acqua di l~vacro deve entrare liberamente, _ da 'una narice ed uscire · dall '·a ltra ovvero· scenidere in go.la: a tale scopf il soggetto p,u ò; a seconda che gli torna piu facilè, o t~attener~ iil respiro, oppure continuare a respi·r are, tranqtiillarò.ente dalla bocca, oppure. ancora emettere continuamente un suono vocale eee, arre' staond-0. i1 deflusso P,~l :liquido n.e lla ispirazione, ciascuna volta. Deve astenersi dal compiere atti di deglutizione .. Quando 1u•n a delle due cavi.tà :11~ali è molto ' più rdistretta che · l'altra - di ciò il soggetto stesso può rendersi 'c onto prima della irrigazione coli :far .p assare l'aria ·separ.atamente dai due I r lat1 -. l 'acqu.a .d.eve' penetrare· dal•l a parte della . . cavità più stretta. Se l'acqua non passa faciln1ente~ il soggetto-. non ne sfo~~zi il passaggio, ma rimettar il lava~ro ad altra seduta. , Durante la irrigazione iil soggetto . deve non parlare, nè ridere, nè sbadigliare, nÈY inghiottire, ma prestare ttnicàmente attenzione all'atto che sta compiendo. Nel caso l'acqua vada di tra,-erso 'i n g·ol~, o S?pravve11gano sternuti o coJpi dj 1tosse, iJ. passaggio d~l, l~quÌdo sarà subi'to in- . terrotto. • , • ' Dopo l'irrigazione il sqggetto, inclinando ancora più la testa all'avanti, lascerà gocciolare per un pàio di minuti l'acqua aalle cavità'. nasali ;~ chiudende poi· col ·dito indice una narice per. vÒlta, soffi.~rà fuori legg·ermente l'acqua re• sidua. In. segu,ito, per ben prosciugare l~ cavità na-· _sali, dovi;à respir~re ampiamente atfnaverso il naso 4 bocca chiusa, e, se d'inverno, evitare per . qualche tempo di uscire all'aperto. · · A ca~sa del pericolo della penetrafrione di acqua negli! oreechi attraverso la tromba, il soggetto non si soffi età il naso . dopo 1~irrigazione· ·almeno per un quarto d'ora. E sarà b1e ne che s i abitui sempre a soffiarsi il ·naso ~on ~~l . modo consueto, ma chi~dendo soltanto 'tna delle narici per volta, soffiando attraverso 1l'altra nel fazzoletto. • - Quando, malgrado le indicazioni sopra dette, Te jrrigazio.n i nasalio sono ·acco1ripagpate. o s~­ guite da . dolori alla fronte .o a:g·li orecchi o da àumen·t ato e persistente senso . di cl1iusura del · naso, vuol dire .che esse ·sono -mal tollerate € devono venire abbandonate. \_ a.- a. •

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11 ,g~rgarismo faringo-nasale. .

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La disinfezione della bocca e del rd,no-faringe assume ogni giorno maggiore importanza nella cura delle ·m alattie infettive, per la profilassi in·div~fdua:le ed anche per il ~ttattamento dei casi detti portatori. di gerlll!Ì, di infezipne che si loca- . •' lizzàno. nelle vie respitaitorie superior~ o si contraggono attrave~so queste. Al r~guardOI sono ·indicati :i: gargaristiri!, lè ir-ri- · gazioni · nasali · co'm e ·_ l.'applicazione di polveri e di pomate. Valzer (f ou.rn.al des praticiens) trov.a pi~ efficace· il gargarism0 faringo-na·s ale che può essere 1 praticato sia come ·profilattico;' sia come curativò . . Il gargarismo fa:ringo-riasale si · pratica • nel seguente modo. Innanzi tutto ·si pi=atica accurata.mente il lavaggio dcl.la bocca e quindi il. gargarisru.o Cl;bituale; qùindi si ripete il gar,gari:, smo fariµgeo ~on una buon.a· quantit~ di liquido tenendo ii capo Ìnclinato 'indietro. Ad un dato momento si solleva la base della lingua e si dirige l'atto espiratorio non più verso • il cavo orale, ma verso !i1 n~sp, cosicchè il liquirlo passi al di.sopra del vero-pendol?. -Dopo s'inchina Ja testa in avanti, e il liquido allora·· fuoriesce per le narici, il ohe ·rende poss,ibi1e lavare le cav~tà • nasali da djetro in a-vanti come consigliano vari. a utortli. -· . Ma per ben ·praticare il gargarismo faringo. n~~ale importa prolungare la,·espirazione pel naso dolcemente, i:n modo tale ~da far gorgogliane il li.· quido quantol più è possibile,. senza farlo passare nella porzione anteriòre nasale. Quando si sente di non poter. pit't so~tene're l 'esp·i['azione per la via drl naso; .si esp._ira per la v~a della bocca, così- da d.ar terntine alla opin-azio11e col ·garg·ari~mo faritngeo, caccìando i~ .liquido g·argarizzato: Insomma il ·gargarismo faringo-11asale è p1·eceduto e termina col gargarismo farjng·eo classicd. Non.è dubbio che le prime prove·possono fa.cilmente essere accompagnate da spasmo e da penetrazione del liquido nella 'latinge,_;· ~a si· trat.t a di un inconvenilente, che via: scomparendo man · mano . còn la educazio1ie del faringe; e non deve far .rinunziare ad un metodo di disinfezione così efficace. . . Il gorgoglìo ,d ell'aria e dèl liquido .nel èayo faringeo è s.p ec-ialmente ·v a·utag·gioso per rammollire. e staccare le mucosità facendo penetrare il liqu11dò 11elle anfraltuosità. La penetrazione d,el liq11'ià.o nella tromba cli Eustach.io non si avretbe mai. I..,e soluzi~ni le più raccomandate sono -que11e di bicarbonat& di soda, o di borato di $9da. al 20 per rooo, o di cloruro d'i sodio al IO per rooo, o di clorato di potassa, o di acido b.orico al 20 per Iooo. :si può anche ~sare il gargarismo all'acqua ossigenata, _ovvero col liquore di Labarraque ponendone un cucch~aino in un bicchiere di acqua , .(21) ;

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IL llOLICLINICO

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XXVI,

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tiepida. Il permanganato di potassa agisce benissimo, ma si deve usare a dosi tenuissime. Si posso·no anche consigli are soluzioni 1di acido tannico, ac~do salicidico, aciclo fenico, ecç. I deboli ant·~ settici con·v engono p er la profilassi; gli antisettici più forti per la disinfezione ciel cavo nasofaringeo già sede di processi infiammativi .. Le solt1z·i oni devono essere sempre dosate 1n guisa .tale che ingoiandole -non produ:cano incqnvenienti di sorta. Dopo l'~so di queste varie solùzioni , bisogna fare leggieri ·espirazioni col naso senza punto soffiarsì, e· ciò a scopo che la s oluzione antisettica rimaµg a per qualche tempo .in contatto delil t mucose. Generalmente al gargarismo faringe-nasale seg·ue un senso di calma e di. benessere nelle parti :ammalate.· Questa specie di gargarismo dà eccellenti ri.sultati. nella cura del catarro ' . rino-faringeo cronico; lj•b era la mucosa .staccando le mucosità aderenti che si producono facilmente in questa _penosa aff.ezio~e. • a. a.

(1050) Sulla trasfusione di sa'n,gue. - Al dot.t or Luigi D'Or~io, Villalago (Aq~ila): I. comup.i apparecchi. da ipod,ermoclisi possono servire a · far.e trasfusioni di san,g ue .addizionato. . e.o n citrato sodico. A un _litro di ·f?·o luzione fisiologica si aggiungono sei ~rammi di citrato sodico: il l~quido anticoagula..ntie è .p reparato. · U n·a porzion•e di esso . si versa 1nell 'apparecçhio. da ipodermqclfsi nel q.uale si :raccoglie il san·g ue del 'donatore. Non vi sarà pericolo ~he il sangue . coag·u li fino a ohe .esso no.n supererà il vol.umedel 11quido. Prima di fare 1'iniezionie .n ell·e v·e ne del ·rioe·verrte, agitare il miscuglio. / Nelle s-et~icemie la trasfusione di sa.ngue pu&. • essere un rimedio .sintomatico da tentare. '

(105i) Sul va.lore del neosalvarsan: - All'abbn. 1517 : Al neo-sal varsan si ~ttribuiscono sopratutto POSTA / DEGLI ABBONATI. proprietà ripa'ratrici e cicatrizzanti, onde il suo ( 1049) Anestesia. locale · nella circoncisio1ie . -. uso è maggiormente indicato 'nelle forme cuta' .i\11 'abb. n . . lo,~56, Lesina ():foggia) : ne~ e mucose a tipo erosivo -od ulcerato. Esso Nellie .pl~stiche, i·n genera.le, 1e·d in tutte quelle però non preserva da reci<li,·e. operazioni! chirurgiche, che ricl1iedono special_e deMolti· l'adoperano all ~inizio dell'infezione allo licatezza, non è consigliabile l'anestesia locale, scopo di attenuare il decorso del1a malattia: pebasata sul perfrigeramento dei te?suti, comunraltro la cura con i preparati mercuriali e jodici ,. que ottenuto. L'evaporazione del cloruro d'econ i sistemi attualmente j 111 uso è in ogni caso tile, cui El1a sii rife~i1sce, corne tutte le sostanze. indispensabile. ,. analoghe, produce u·na rapida e violenta ischeQruando i reni s9na sani e non vi siano lesioni 1nia doella cute sulla quale, contemporaneamendel cuore e del sistema nervoso, oppure alterate, si deposi.t a .uno straterello più o meno denso zioni oculari ed auricoiari, si può adoperarlo sendi ghiaccio. La pelle, in queste condizioni, nelle za tema d'inconvenienti gravi, salvo qualche' acquali soltanto si ha l 'ffnalgesia, di viene cosi cidente locale (flebiti ecc.). Un solo ciclo d'iniedura e coriacea, che non è facile guida·f vi il tazioni endov·e nose non basta ed è opportuno rtirpegliente, con quella precisione è delicatezza, c·h e terle di tempo itÌ tempo tenendo conto della grasono indispensabili. . vità della malattia e della toller.a nza del malato~ , • • Per ia sezione o resezione del prepuzio, l'uso V. MoNTESANO. delle iniezioni locali, an·estetiche, è da prefer.i.r si: se la puntura sarà fatta con un ago sotti(1052) L)olio canforato .al oa-uaiacolo nell)inlissimo, dopo le prime goccie, l 'operazione élifluenza. - Al dott. G . D. H. da A. C., abbonato ,·errà assolutamente indolore . La lieve imbibin . 5421 : zione .dei tessuti non turba la prec1 sione del1e Le d-0si di olio can·f orato al guaiacolo, usate e incisioni e dell:a sutura. !... 'anestetico, al quale, proposte çlsil dott. Basso~i nella cura della inoggi, .suol darsi la preferenz~, è la soluziop.e di fiu.e nza se~plice e complicata .s ono (vedi Sez . .I:rastovaina l-2 %, in l~quido fì~'iologico, .con la tica del « Policlinico », n. 6) : aggiunta dii qualche goccia di adr~nalina, al 2 Pr. Olio oliva . . . . eme. milllesiimo. Ca·nf.or.a rasa . • • cgr. 20 ... La sutura deve esser se1npre fa.t ta e con esatGuaiacolo puro . . )> ro tezza, per evitare cicatrici retratte, fastidiose. e • Filtra : Per l :fi?la ·sterile per iniezioni i poderpericolose. È ugualme11te 11ecessario ieS·eg·t11re miche. . l'emostasi, per la quale spesso basta la sola suTali f . n. . .. X. tura; è · 1: uona norma non fidarsi mai di emo' . Da usarn.e d u.e al giorno : uoo nel mattino, verso statici più o .meno fallaci, qualunque sia la loro le ore 9-10; l '~ltra nel pomeriggio ' verso le ore marca di :fablSnica . 16-17. T. FERRETTI. (22)

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G. EGIDI.

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11\':NNO

XVI, FASC.

II]

S'JtZIONE PRATICA

Desiderando la soluzione in flacone si scri'Ve : Pr. Olio oliìVa . . . . • gr. 30 Canfora rasa . . • • » 3 Guaiacolo puro . . . » I 1/ 2 Filtra - .D à illl boccetta a collo largo per iniezioni_ipodermiche. Di questa soluzion@ si iniettano: 2 cm·c. ~ mattino e 2 eme. 11el poi;nerig·g io. ~er i bam·b ini s i usa la metà delle dosi indicate per adulti e quindi 1 / 2 · fiala una o due volte al . giorno, oppure I eme. di soluzione 111na o due volte a) giorno. Per errore di stampa, sfuggito alla correzione: su·lla relazione venne scritto n ell' ultima parte delle conclusioni~ « Le iniezioni di olio ·canforato al ro % (2 eme.) con soli Io eme. di .guaiacolo ». · Si doveva invece stampar~: «Le ìniezioni di olio ca~foJ'.ato al ro % (2 eme.) con soli IO cgr. di guaiacolo » • • La soluzione s i sterilizza t·e nendola p:e r 20 mi,. B. nutj primi in acqua a roo0 •

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CENNI BIÈJLIOORAFICJ. . .

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(Nonsirecensiscono che i libri Pervenuti in dono alla'Redazion·e) •.

PIGNATfI }\.UGUSTO. S~udio

sull'enteroanastomosi .. - Un vol. in-8, di oltre 250 pagine con 8 ta-· vole e figure. Stab. Tip. Emiliano, Bologna. '

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L'A. non attribuisce ·all'enteroaoostomosi il significato puro e semJ?Jice di un'apertura fra due anse, ma la considera in senso assai più lato, in rapporto ai vari e molteplici procedim.enti, che· miria.no a ristabilire il ciircolo intestinale, sia n_e lla continuità che nelle • interruzioni del tubo ente-• neo. / ' In tal mod<;>, lo studio viene aliargatq corri·spondentemente alla. vastità del campo di · applicazione delle anastomosiì, a cui · s~ ricollegano· gran parte degli interventi, che si eseguiscono sull '·i ntestino·. • Il perno del problema ·però consiste .n el modo di riunione d~lle ferite intestinali, e nei proeessi di riparazione delle ferite stesse. A t ale studio, è dediicata la pt;ima parte del lavoro, mentre la seconda rigµ~da l 'a:µastomosi propri:an1ente detta, sia nella continuità dell ~ilntestino, sia nelle • interraiioni della continuità, sia nelle esclusioni intestinali.· \ . Alle considerazioni critiche di ogni capitolo • seguono numerose ricerche personal~, che illustrano e sviocerano la questione nei suoi punti principali.

{Io53) Per favorire lo s>viluppo delle· ghiandole 'n iammari.e. ~ Al dott. C. ·da C. : Riteniamo che l'unico mezzo che a bbia probabilità di s uccesso sia l'opoterapia. Si potrebbe usare la ghiandola mammaria, che secondo alcurni darebb·e ottimi risultati, ovvero i diversi preparati derivanti ·d all' O\ra ja , in co11si,d erazione dei rapporti s trettissimi che intercorrono fra ovaja e • • 1:ni_· . . ghiandola ma mmaria. Sperimentalmente ·si è ot. perineale. - Un vol . in-8·,, tenuto proliferazione di ,q.uest'ultima con l 'estratto AvoN I ALDO. Sull'ernia . ' di circa 80 p ag. Stabilim-enti Tipografici Riuovarico, mentre sarebbe inattivo l'estratto di: corniti Bologna. Prezzo L. 4. po luteo. I risultati \rariano però secondo la specie animale; ad ogni modo, ii t entativi ·di applica- > Di questa varietà di ernia , tanto rara che in zione alla donna, sono inoffensivi e possono, se un periodo ili duecep.to anni, i casi.· veramente ac-· .continuati abbastanza a lungo, di.venire efficaci. certati superano dii poco la cinquantina, l'A ., do-. , I. p. ' po i necessari ricordi anatomici, descri vie la sin' toma tologià e la terapia. Riporta poi la casistica All 'abl:. n. (IOJ4) Nevrastenia sessuale. fin qui nota, a cu i aggiunge un'osservazione per9901. sonale", fatta nella ·S-ezione <!'.hiirurgica diretta dal È nostra norm.a dare parere solo su quistioni generiche. Il qu·esi.to da 1ei proposto riguarda un prof. Monari. ·

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caso clini~o panticolare ed un giudizio al rig1uardo non ·potrebbe darsi senza l'esame del paziente. ' Comunque è probabile che il suo ma lato potrà avere vantaggio da ·una cura ticost itu·e nte e da abitudini sessuali regolari,. DR. ( 1055) 1\.l Dott. I~, P . da ·I~ . : Il vaccino-stilo

adoperato per un individuo sifiJitico, anche senza manifes,tazioni in atto, può trasmettere la sifilide ad un individuo sano. · L'alcool denaturato è un discreto disinfettante: ma non offre le gar.anzie assol11te della sterilizzazione a mezzo· del calore .(bollitura) . V. M.

ini.

ORTALI ORESTE. Chiritrgia di guerra. Un vol _ in-8, di · I79 pag. con fig ure. Tip. editr. Degli 01imi. Scansano. L' A . ha esplicato _il suo lavoro in unità sanitarie avanzate, dapprima in ospedaletti da can;ipo, poii in un'ambulanza chirurgica . diretta dal , prof. Giannettasio. Questa su~ pregev·ole putblicazione, in cui illustra le ferite delle diverse r egioni, è frutto della pratica diuturna, intensament e continuata per lungo t empo, "e le consider azioni di indole g.enerale, ch e i-recedono ogni capitolo, sono fondat e ed avvalorate dalla nume-

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IL POLICLINI CO

U.-l\NN? XXVI, F ASC. 11] ·

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rosa oasistica, che vien~ ,riportat a e :c he com p rende quasi . 300 os·sexva~ioni cli niche. . . · '

I . P.

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L e,s plaies de guerre .et leurs complications immédiates . -- Un vol. in-8, di 20 0 p ag. con 58 fig . .l\1asson ·· e c:1 ed. Par, igi. Prezzo L. 8. .

H ARTMANN H.

In qu es te dic iotto lezioµi, fatte all 'H ot el-Dleu, 1 'A; _ci dà . un 'idea. cb i ara' di ciò ch e è oggi la c hirurgia di guetr~. ,·vi sono riiassunte J,e opinioni e m esse d ura nte le dl scus~_i oni n elle p rin cipali societ à scientifi.Gl+e fran cési. I divers.i capitoli ~pe.ctilali rig~rdano, oltre . alle. j_n fezioni, allo s h o·ck ) agli -appa re cchi, le ferite delle ·o ssa delle .articolazioni', . delle 'di~erse r egioni, l~ co~ela-

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B oNOLA \F. : Le vert.i1g i11i v,oltai0h e negld e p i.ltet·ti.ci.

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Fir·e.ncre, 1917. .· . · CANTIERI COLLATINO : . Si.ntomi e 1di:aignosi di em.or'!'a:gia oetiebe.JJ.aire. - Napolli, :rgr7. . Lo ·M ONAéo D.: 1L'1a zio.ne .1éLegli zuccheTi is.ulla · seierezJi.one 1b110\DJCh..iiall·e. ~ Roma, 1918 . SOL-ARI EM I LIO F. : ·l»ràmer raso de m ioetoma o '* p~e de Mia.durra 1ob&ervooo ;en IRioS!airio de Sarrutn Fè. - Buenos Airr.e.s, 1917. GRAZZI V ITTORIO : .Lmp10ititanza d e·1le CU'te iinailaoori1e 1nellre :mailicuttie del le v:i•e del r·espd.ro OÒ.lll [e 0i0qu.e d i MmIJt eca.tiini. - Pistoia, ·1917. ·Ai cortesi associati del « Policlinico » rammen- . tiamo che con )'·aggiunta di sole 10. Lire s~ •per l'Italia .o Franchi ,15 se per l'Estero, possono otte· nere ltabbonamento pel 1919 alla· ~ostra interes1an· . tissima Rivista mensile 1

'~ le malattfedel. tnore .e~ei va~i ,., \

VARIA.

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diretta dal Prof. ·F ILIBERTO MARIAN'I della R. Università di Genova. '

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l' unica Rivista Italiana che mediante lavori Biologia amena. - Nella ri v is ta « E ugenica » orig.i nali, rassegne, e indic~zioni di . terapia tenga .si legge ch e per commemor are l 'anni viersar~o della i lettori al giorno dei progressi che si raggiungono ' m ort e di . Gal t on, la Societ à Eugenica i ri. una delle nel campo d.e lla cardiologia. · s u e ultiim e sedute h a discu sso qu~sto argo<11enfo :_ I fascicoli di Gennaio, F ebbra.io e · Marzo di q~esto ·« •Soldati e m arinai m u tiìa ti e 1'avvenire della \ anno, oltre a numerose. rassegne, contengono un' in· R azza» . ·nato che i soldat i sopravyissut~ alla -teressantissimo lavoro del prof. G. DAGNINI di Bologna: Sulla genesi del doppio tono crurale nella g u erra; ~ sovra tutto i mut ilati, devono p ossedere insufficienzt1 delle valvole aortiche e in altre caT• delle qualità i nnate sup eriori,. all a media , qualit à ' . diopatie. Il doppio impulso ileo crurale, ed un altro c h e p ossono essere t rasm esse p er e_redi tà alle gedel prof. G. GHEDINI di Gènova: sulla Situazione . J;ler azioni futur e, ·ta Società E u g·enica ·decide d~ endocr·i na e variabilità delle reazioni cardiovaacoin.iziar e un 'azion e di prop agan da per chè lo St ato lai i ai prodotti endocrini. :offr a con aiuti fiìn a n zaari, ai n;i.u t ilat i e. a i vet eI success:vi fasci coli conterranno: rani della -- g~rra , ch è non abtiano lesioni n egli Prof. A. CECONI di Torino: Commentario clinico • -0rgani ·vi.tali, l~ p ossibilità ·di cr eél:re fQm iglie nudi cardiologia di guerra • • mer ose. (Dalla R as_segTta delle Scienze Biologi- . Dott. E. PELLEGRINI di Genova: Funzionalità in· , . testina/e in cardiopat~ci. -c.he J 1919, n. 2-}. ' Pròf. A . SBROCCHI: Brevi ricordi di semeiotica .e clinica cardiaca. Prof. C.· ·GENNARI di Pallanza: Le çardiopatie .. PUBBLICA ZI10NI PERVENUTOCI. • come causa di invalidità . di guèr:ra. PERONDI G I ULIANO : A .ptrqp95ito d1elJ.a ' morte imaProf. L. FORNACA di Torino: Un aneurisma aor· • .spie ttata ne11e .gu"léllvide ra l!b,u 1m iÌ1nnu-ii1cihe. - Mntico diagnosticato colla positività del po~so nasale. ù.ia'Tho, rg r 8. .1 , Dottz.. PARAMYTHIÒTTIS FILOCY.IMON di Genova: . ' . Contributo clinico allo studio della sindrome se· p ARCELLI RODOLFO : \ Di Utll CaJS:O di ll•eivr.as.terrida. . . ,e.es:suale Q.a Ù.1Qcai1izzazi0in.i g1on.o cocci0h e .l aitetttii. . ' meiologica éhe svela l'ipotonia del miocardio. de11'1uit"etna p.~srber.i, are. · Nap10li, 19117. · · Il suddetto prezzo di favore, è concesso soltanto . . Roussy G., Borss~Au J. 1~b D'OELSNITZ M .: Les a coloro ·che ci rimetteranno I' imporle;>, mediante cartolina , vaglia, entro il corrente mese. Al ricevi.aoro-.e-0llltr~ctu111es; Jies iacro-p.ainal)71Siies. ;L·ellll" i111amento dell'importo verranno immediatamente in· 'tlUJ!1e, 1l1e ur :tmiteme'1JJt. Mai~ :figées et jpi ed boits viati i 3 fascicoli pubblicati. vail1u~ rp.syoh1001évros·1qruoo. Leuir, nartmire, :leiuir rt:irad.t:iem.e nt. -L • &ri1s, r9.r7 . . · ' . . I prezzi ordinari di abb0namento alle MALATTit SALMON ALBERTO : P:a.na1ld si id i .La!Dlcky a furma po,. 1.it>mi1elliti1oa i1n .$0g.gie;tto s ifi.1lfticq. Firenre, DEL CUORE sono; Per l'Italia L. 12; per L' e· stero Fr. 20. I918 .Q . r

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[iANNO XXVI,

F ASC . II]

SEZIONE PRATICA

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NELLA _· VITA PROFESSI-ONALE~ ,

.a·vviata e. dovranno 9ia rifarsi daccapo, ma tutD premio di smobllitazione · -t'al più ha cercato di- fornire i mezzi per far per gli ufficiali iqedi~i della 4)rocé .Rossa. fronte alle immediàte esigenze d€lla vita, tanto · più gra,·i per chi <;tve.n do famiglia non ha certq La Presidenza della Croce Rossa ha ltnviato . r ealizzato economie n~l periodo dli lTIOb_ilita-' ai Comtia~i regionali- la seguente circolare': • ri.one,. si può agevolmente 1mmaginare. con quali « Ad evitare . soll~citazion,i da parte deg'li inespressioni. qi riconoscenza "venga accolta dagli teressanti, le qua'Ii si risolvon.o in · perdita di ii1teressati questa oculata interpretazione data tempo per eo~ispondenze supei-flu~, prego lr dalla C. :R. allo S1Pirito del pro:vvedirrnento goS. V. compiacersi di informar<; gli ufficiali in vernativo. congedo, che presentano do1nanda per ottenere Presc.indendo dai' fatto ~he per semplicità la 1~indennità pe~r terl,lline• di servizio, che la att- lodata disposizione , ,ie11e ·p rovvisoriamente ap;torizzaZÀ.One pel pagamento di essa non. potrà plicata anche ·ad uffiCÌali che non si s?~o 1uai essere data se prima non silano statil rotti i netrova:ti nel caso di assumere le· deprecate recessari accertamenti, specie p er coloro che sponsabilità r e persino a questi !ufficiali che la hanno avuto , funzioni direttive .ed amministra- C. R. ha sin ~a principio ,della gµerra ceduto tive per st~bi1lire se detti ~ciali hanno o meno alla Sanità lYiilit ate: cl1e perçiò · non ha.imo avudebiti verso ,l'Associazione. to r.a pporti d1 sorta con la C. R'. r è evidente che « Poichè tale ~ccertamento richiede un'accu- · anche· ,p er co1oro che hanno · a·vuto' l'onore non ' rata revisione della .contabilità degli stabilii- ' sollecitato di queste · responsabilità, • per c~i ménti ove .sono, stati tln· forza i singoli ufficiali, so110 ora dei giuc.licabili, i1 provvedim~ntb, nonne çonsegue un lieve in~vitabile ritardo nella chè poco· paterno, appare ..anche arbitrario !""e liquidazione della. indennità di c_u i tratta.si». poco fondato. in-. diritto: se ha valore infatti il Tale dispos~zione ha solJevàto nuiµerose pro-. criterio d 'a11alogia fra. materia contrattuale ed teste da parte degli inter~ssati. Abbiamo rii.ce- ·amministrativa; non si sa· con1e ·ammettere . guevuto numerose letter~. da parte di colleghi che sta' s p ecie di .seqt1estro conser\·ativo praticato ". reclàmano l'interess.amento della stampa perio- dalla C. R . ·su up ~ompenso . fissato per l~gge, dica e delle associazioni professionali p erchè sia quindi liquido ed esigibile, per garantirsi un prontamente' a trogata una disposizione vessa- credito ipotetico. e materia 1:li contestazione. . . · toria, con. la quqle si contravvien e a · tassative Non vqglìam·o farci eco di tutte le parole di disp_o sizioni di legge: risentimento più o meno vf·r àci che i mecllci' È davvero strano che una asso.c iazione di soccolpiti dall'ingiusta disposj.zone adoperano· p er · corso, tolga ai suoi djpeTI:denti "l'aiuto che opiesprimere lta . loto indignazÌol).e, ma non posnione pubblica. e Governo unaÌri~i han~o vota- siamo fare a m.eno di .t rovai-:e. giuste ~e loro late> a favore di chi dal servizio di guerra td~na a .. menteie, e di -unire la nost ra. \Toce alla loro raccogliere penosamente i fili d1spersi della p erchè jl prov·vèdin1ento ·sia al pi~ ptesto. rev.o -. propria posizione professionale ; è ~tranò che cato'. ere.d iamo. anzi èhe ia ·Governo, cbè non è • si sia potuto emanare un 'ordin~nza, la· quale è estraneo al finanziamento della Croce Rossa., . · nello stesso tem.po un atto antifoo-1uridico, un .sopossa e debba inter vèni!e ~iImponendo il rispet. l • . prusò a danno. di centinaia di medici ; è invero.- t o della legge. Non t lecito che .una assoc1a~1 0/ simile che si sia potuto così legermente com- ne; la quale in tempo_ qd. guerra h a il?pos.to ai ' r piere ~n atta aperto di' rivolta contro lo spitito sttoi dipendel}ti g·li stessi · obblighi fatti agli / e la lettera di una provvida legge. altri militari1, possa per uµ malirites~ spirito, di Chl. ha pratica dell_e lentezze bt1rocratiche, iÌ!n- fiscalismo sottrarsi alla legge comune .. Non poconvenie-nte cui' 'purtroppo la Croce Rossa non · trebbe infatti spiegarsi c9tne e perchè gli uf\ si sOttrae, può prevedere quando saranno ulti'- ' · fici~li i medi~i della Croce Rossa_, che p er tanti mati i1~ livori di revisione, epperò quando gli · effetti si sono tro,·ati iin . condizioni qi il;l.ferioufficia.li medici in quistjone potra n:µo esjgere · rtà di fronte ai loro - colleghi della Sanità a.nilile indennità, che dovrebbero essere. loro corri- · :tare, debbano anche a ll.:atto della smobilit~z~o­ , sposte per far fronte agli immediçtti bisogni . ne essere trattati different emente . .I"e cond1z10 .... deri~anti dal ritorno alla' vita: ci\rile: 'se si pensa ni che hanno st1ggerito al (~ovetno l'equo pro,,che il Governo con. l'indennità dii, congedo non. ,·edime~to de1' premio . ~i sm~bi~jtazio~~' non \ha certo inteso . risarcire il danno sofferto da . :J;ussistonq ancl1e per gl~ ufficiali ~ed1c 1 d~l~~ professionisti, che con l'assenza di anni . hanno Croce Rossa ? ,Sono stati forse essi dura~te · perduto il frutto d·i una carriera faticosamente . aer,'1-izio compensati in· mqdo eh~ · possano fare (25) f . 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IL PO.LICLINICO

Q..\NNO

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FASC. II]

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e ] 'affiatamento conti11110 nei gra11di e nei piccoli a meno clell'aiuto che è stato rico11osciuto 11e, ce11tri deYe essere stabilito in modo o~ganico e. ce~sario per gli altri? : Voglian1ò esprimere ancora. la .fiducia che .la fatti,-o . dis posizione sia revoéat~ ;· si farà così gi ustizìa 4° Ri~orma uni,·ersitaria nel senso che si introe si elirhi neranno alcune delle oause di rancore . ducano çlélle. modificazioni o si stabiliscano <le11e che la· maggit;>ranza degli , ufficiali medici, co- .aggiunte nell'insegnan1ento agli studenti; per ' stretti a prestare serviz.io pres&o la Croce Rossa, • èui del giovane si faccia non solo il medico tecni·di1no's tra di _a,'ere 'r~~so la I)irezio11e d1i c1uesta ca1nente co111pet~11te , 111a at1.cl1~ ~' fo_rse sopra, . • tu~to, il più clevoto cit.tadi110 agli interessi pub..A ssoci azio11~ • b1ici ·e l '11omo di speccbjata 111oralità pttbblica e pri,rata: Inoltre, affermazione co11 esempii pra Cronaoa del ·mov-imento professionale. tici conti1111ati,·ì. nelle Uni,·ersità dell'importanza \ ' . . clella ·~toria della me<liicina per la fomnazrone Ordine dei medici della Provincia di Ron1a. della nuo,·a e più alta coscie11z•a del . medico ita. ..• liano. ~ : · Il Coµs iglio amministrati\·o dell'Ordine nella 5° Opera per una 'Tasta azione contro le ma. s ua ultin1a sedt1ta hfl ,-otato il .seguente ordine lattie sociali (tttbercolosi, tracon1a , m alaria, sidel g iorno: fi lide, -alcoolisn101 ecc.), contro le malattie pro- • << Il Consiglio, i)reocupato nell.'interesse della pubblica salute, dello s1nerciP di una quantità di fessionali, per l'al\mentazio11e e l 'abitazione delle specifici che. quotidianamente -- anche çla me- classi la,·oratrici, p er la tutela dell 'ìnfanzia opediai. - ve11gono accredit ati ~i giorrtal~ politicii raia, per l a tutela dell a •1nat ernità e dell'infante ·come atti 1a guarire og11i specie .di infezion€ è l'opera s pecia1r1nente decantati per la cura d'e lla tuber=- i11 g.e nere, ecc. Vasto can1po 11el quale • nostra .si n1etterà a co11tatto con indirizzi. e tencolosi, della si.fili de, tlell 'in:fiu-enza: e di al tre in, fetmi tà, si ritie11e i n dov·e re di mettere in guar- d·enze 1anche politici ai quali 11oi potremo dare il dia·1il pubblico contrò quésti metodi che lran110 potente ausilio della nostra sanzione (otto o:re di . .. solamente ttno scopo com1nerciale poco scrupoloso e di richiamare sul grave abuso la atten- l a,·oro~ sabàt o inglese , ecc.). ~ 0 Incitamento all 'appog·gio cli tutte le inizi1o ne ed i provvedimenti delle autorità sanitarie ziati,-e ehe ha11no per iscopo 1'affermazione della ' .c ompetenti, affinchè sia rigorosamente vietata ,1a r éclanie e la 'rendita d·i quei1 rimedi ohe non italianità. Esempio : la «Dante .L\lighie. abbiano avuto un serio ·controllo clinico e sperir1 » , ecc. · -mentale ». • · 7° Metter~i in relazioni per fini professionali, Facc_iamo pjl an so · alla cb.r aggiosa ini11iati,~a · c:oltura1i e nazionali coi medici esercenti tra vasti del1l'Ordine dei medici di Ro1ua e ci · r1ser·via• gruppi di italiani resid~uti all'estero (New York, mo di. tor11are s~ll 'importante argqmento. . . ..!\le,ssandria d'Egitto, Bt1enos _i\yres, S . Paolo del . . • . Brasil~, ecc.) . ' · Unione Nazionale del Medici ·Italiani.· 8(l Pro1nuovere e fa·vorire tutte quelle inizia. . tive che n.;ùrano all 'irrobustimento •della razza, I l Co11siglio clella Sezione 1ru.Janese1. h.a p11hrlituttì gJi sp·orts ii1 ge11e~r~. · Fare 11òs~ra la divisa • • ·cato una .c.i rcolare che tiassumian10: deo1i· ·uoeini milanesi (unione operaia escurs10o . « l 'nt_e.rpellianio i Col.Le.~tii . 11isti) : « per il monte e contro 1'alcool » e, agg1uncrianio noi contro la por11ografia e le malattie ve• « Dalle numerose èorrispo11denz~ cli . colleghi . ~ ' clell 'Unione finoi'a rice,-ute, rist1lta ch e i laYori neree. , più t1rge11ti, ehe i 111edici italiani dell 'lTnione ·do9o Collaborare cogli Enti di cultura popolare '"rebbero · pors i daYant i, sarelJt?ero i "segt1ent1 : ·e promuo,7er11e la costituzione (tipo Univiersità r 0 Incitame1:1to .all 'appogg1o d·ella produzio11e Popolare) sop.r atutto 11ei picc~li centri . na~ional~ ·11e1· camp·o dei medica1nenti e di tutti roo Propaganda ed incitamento pei: le inii su ssidi te~-a~euti~i. dei quali si poss~:mo 'affer:. \ -.iative ~avorevOU d~l punto di: vist~ _igieni:o ed mare la ser1eta e l 'efficac1a. . ~conom1co a lla N az1011e : c11ltur9; agricola 1nten• • • • 1 2° ·I ncit.an1ento alJ.o stt1di'o e all'appoggio del siva, ~tJte· ·medicinalj , rimb0scl11ment1, p1sc 11ostro· ' 'af'to patrin1onio 1drob·a lneologico e cli- .coltura, eac.~"' 11elle quali il consiglio e l'opera del mat9logico con ~peciale rigùardo a quello pre- medÌ~o co~dotto,. sopi:atutto, pttò riuscire efficacissima. . . . . . ziosissimo ·qei paesi redenti . 3° Come già nel periodo c1el aurant~ gt1erra, ~Noi incitiamo i colleghi a voler _e sam1nare queora p er ,-ieppiù con solida\._e i ' rincoli di co11abo- . ~ti punti, esporre in nlerito 'l e lOl!Q vedute circa 1·azione col corpo magistrale ai fini dell'educala ' ria da tenere per la soluzione pratica, aggiunzione e dell 'ele,-azione delle 1niasse, la collabora- . gere _altri indirizzi rispondenti agli scopi çhe . • z io11e del n1eclico e del Jnae tro, 1'aiuto reciproco guidano l'Unione » . __,,

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SEZIONE PRATICA •

RISPOSTE A QIJESITI E A. DOMANDE. • . · · (7639) iVledico ;riilitare in ser,.uizio ci'Vile. •

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un altra , non si perdono i· diritti iequisiti p~ la pensione, ma si perde. solamente il peri<?-do di tempo che è durata l·a sospensione. (7645) Ufficiale 1nedico co>ria1idato in . ser'Vizio ci'Vile. - I)ott . .P . L. ' da O. : L'uffì:ciale medico che è inv:iaito in servizio. ~vile ha l'obbligò di disimpegna~e la ~condotta pei soli poveri. se così l~ esercitava il suo· predeces~or:e inviato sotto le armi. ·lVIa se la condotta era est esa alla generalii.tà degli abitanti. eguale obbligo 'g li incombe, . senza poter richiedere speciale compenso dagli 'lbbie11ti.

Dott. Z. Z. : De·ve eserc~tare quella condotta o . . parte di essa che esercitava il collega quando ' . andò sotto le armi . Stando a quanto dice nel quesito non si tmtta ·di conged0 Ìna bensi di av·ricendamento, 1e, perciò, seg·uita sempre,. an·c he ~sercitando il ·servizio civile, _alla dipendenza della autorità militare. Per. la medesima ragione non può chÌedere· aume11.to di stipendio perchè questo è ora comanisuriato a ••quello militare çon l 'au(7646) Pe~sioni - Inferniità co1~t ratta. i1t ser'Vf1nento, se è dovuta, d_e lla differenzà a carico del zio od a causa del• 1'tiedesi,f1io. - Dòtt. L . T. da Comune, fra lo stipe1tdio. civile e quello militare. S. : Per dimostrare che la ii1fermità fu contratta _.\ Lei compete la indennità ·di congedamento in seryizio od· e. causa del me<lesin10 agli effetti ~ommisurata al graao che riveste all 'at.to del lid~Jla pensione, ·occorre esibire, oltre ad altri· do. cenziamento da sotto le armi. Si rivolga, per otcumenti di rito, un certi4ìcatò medico da ri] a1 . tenerla al Distretto miUitare da cui dipende. · . sciarsi a su'è spese· s u richiesta del} 'uffici~ sani- . \ I Se p~r capitolato l1a l 'obbligo della ca,·alcatura, tardo pro~i.nciale in segùito a visita, collegilale deve tenerla non essendo possibil~, a rigar~ di presieduta dial medi<Yo provi11ciale con l 'in.tervefito termini, amn1ettere che si i:>.o ssa di\rersamente di clue medièi militar.i. in attività di servizio. In provvedere al . servizio. . tale certificato deve essere descritta speci:fi.cata(764-t>) Cassa di pre'Vide ;~za dei medici condotti. 1nente l 'i11dol1~ della malatti~ le dause che la pro- ,, - Dott. · C. ·A. G. da P. P . .&tI. ·: Se Ella ha ade- dt:ssero e 1e conseguenze che ne der~vàrono; e • ' .. rito alla Cassa di pre"id~nza ·anteriormente al deve ~sservi1 esplicitamente •dicQ.iarato se a loro ~ dic~mbre 1909 può ri&cattare quindici anni di sergiudizio, . in consegue11Za di tale infer111ità, il s~­ ·" izio purchè prestati anteriormente al 1 ° gen- nitario sia o meno .d ivenuto inabile 3: prestare · 11aio 1899. ..~Itri anni 'd i servizio non so110 am- ulteriore servizio. Dal Comune non può preten- · messi' a riscatto. ' ~ere nè pensione nè_ inp.enn1.zzo, p.e rchè, nie~ cas·' ~ ' · #Jsse la 1nal<tttia riconosciuta· com.e contratta in (7641) Pe1isio1'ii. - Dott. D. C. da A. P.: Tutti servizio, può ottenere le peusio~~ privilegiata .gli d.i servizio prestati, sì riallacciano agli dalla Cassa · di · previdre nza pei medici condotti, . effetti della pensione, quando anche fra di loro cu:i certa1nente ~ sarà ~nscritto . • vi sia ii1terruzione. • •. . (7647) Medici assimilati. - Dott. A: . T: da S. : (7642) Lice·riza .di co'Yl.'Valescenza. ·- :E>ott. S. D. Il ' medico assimilato' cl1e r.\plane ne:lla propria , ' • P . da C.: Durante la licenza di convalescenza residenza . può contiJJuare l'esercizio della connon si hanno assegni militari e perciò crediamò dotta di cui è titoJare sernpre che ~iò sia com. . . che nulla .si oppo~1ga a che E.I la, nel · fràttemp'\ patibile con gli i:tn.Pegni che h~ assunto verso· • e compatibilmente alle $Ue conclizioni di salute, l'amministrazione. mili.tare. Se i due servizii sono disimpegni s.er,·izio n€lla propria condotta. . conciliabili nulla osta che percepisca entrambi • i prestat11iti compensi . Se, p'e rò, per effetto del (7644) Tratta1tiento e.con,01nico dei medici conàotti chia1nati sotto le arnii. - Dimissioni . - Pen- servizio mi·l itarè ·non possa completamente accusioni. - Dott. B. G . .da . M . · (1878) : Ai medici dire alla con~otta, spetta alla ainmi1ù.str.azione con1unale sopperire• alla dencienia corrispondencondotti chiamati sotto le ar~i competono due mesi di. stipendio intero ai ·teri;nini dello articolo · èlo in propo!zione, mi.nere stipendio al stto di• ~ 1 del D. I~ . 31 agosto 1915, ri, ·14.2·0 che richiama • pendente. ' .· I 'articolo 20 del testo unico 22 · no,1embre 1908, (764'8) A ume1ito ~i stipendiq . · Di1iiego di appro7Jazione da parte ,.della G. P. A. - :pott. D. µ. 693 . .. -~.1lorchè 11el capitolato no11 •è prestal::jlit a speG. da A:· : Il ~uo rag-.ionamentò è gittstissimo. I.-a · <;. P. A. non ·avrel)be pot11to respingere se11zia • ieiale modalità idi termini .per la presentazione delle dimissioni dalla oarica çli medico condotto, approva_ziOne la ~eliberazione consil~are solam:nquesté si possono presep.tare unicamente a1la scate perchè .si aumentava lo stipendio ~l medico .. condotto e non agli altri !Ìtilpieg·a ti. La Giunta denza della convenzione in corsd; od anche pr1ma con la· acquiescenza del Comu·ne il quale deve P. A: non può sostituirsi al Coniune nei ~elibe­ nati sottoposti al suo. esame n è prendere provvepronunziarsi in nlérito ed ac.cettarle. Lasciando di mienti diversi da quelli ,·otati dal Comune, ma . l1~1a condotta per esercitarne, dopo una certa in•• , . . (27)

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deve li.m itare il suo esatue a · ciò che è staJq apDirezione dell 'Os peda.le Militare dipendente dalla provato dal Consiglio con1µnale. Direzione dì Sanità ~he .10 ha mobil,taJto. • Per.ò ieo1ltro. le . decisi0ni della G. P. A. adotM. G. . fate, come ' quel~a in esa.mé, ip. sed_e di tutela, Al dott. P. R. da M.: l'interessato n0-n ha diritto a ric9rrere, ma bensì Gli esa.mj per medici di . bordo "mon sono sta.ti ' solo il C~nsiglio còmun:ale od il Prèfetto a1 terripristinati: Per informazioni al riO' ·uacrdo' a.ncora mini· dello art11colo 222 della legge comunale ap.. I , . o com~ per .p rogrammi, occorre rivolgersi a l Mipro~ata con R. Decreto del 4 iebbraio ~9I5, µ. 148. nistero dell'Interno (Dir;ezi01I1ie G~ner.ale della SaPer tale 'ricorso ; 11o:p. è prestabi:tit~ alcun termine . • nità Pub1b li,ca) . ' r. \ (7649) · il.'ume1ito di stip endio .. - I·iidennità ca-valcatura. - Caro -vi'"'i;eri. - Dott. C. 'B. d a C. : / · A.ppello alla pietà delle famiglie dei medici. L'i ... . ndennità di .cavalcatura: è soggettQ. alla tassa . di R. 1\1., così comie lo stipendio. La detta ~lnSo.ttoscrizione .per u11a g iovanetta ·orfana di u11 ·dennità non· deve •essere calcolata per stabilire il medico: màssimo di stipe,ndio clie dà diritto alla ìncien- . .Riporto (come "dal precedente fase. Io) L . 750 Dotlt. N. N . (Castellammare di Stabi.a) . )) 5 . . nità caro-viveri .. E ciò perc4 è e~sa · non è ·st1penSignora :Anita Cristini 11arèer (San Vend~o: n è si ~ongloba èon qµ.e_sto, ma bensì una ~n• . dem~ano) . . . . . . . . . . » •• 5 dennità che s i corrisponde per un determinato . . . Sigg. Mariuccia e Luisa Trovati (Ctir:a ) mezzo onde meglio adempiere al ser,izio dei po)) Carpi.g uano) . ·. . . : . . .10 • ·veri. Potrebl:e ott~nere lo au mento anche pet· ser)) Dottor Luigi '1-odesco (Gen.o va) . • 5 )) Dott. l\tl. P. (Monte:fi.ore dell 'Aso) . y.iizio della seconda condotta sempre qua ndo essa 20 1 Dott. Pib l\tiolci..nari l Brescia) . . .. . . » 5 sia pri,~a di titolare ·e ~10µ g·ià ~e 'questi trovasi Do~tox C'a rlo Gal~ssi (Paviia) . . . . » 5 · temp0raneament~ assente percliè sotto le arm,11, Sigg.e Pierina e Teresi~a R-isi (SG.rofiano) » . 10 e sempré quando Le sia st ato ass~gn~to d al Co- Sigg .e W alda e Ades Migliorati (Iseo) » IO ·mune. per tale servizio un vero e proprio sti- ,D_ott. -~ndrea Q-aito (PraJf:o di Toscana) » 5 S1gnora Valeria Grosso (Genova) . . · . >> pendio e non una sempl~ce indennità . . 5 Signora Giul~ Arbore (Pitigliano) . . » ::> · (765.0) Pe'risioni .. .: Medici anziani. - Dott. I. Signorina Camilina Bezzio (Sizzano). . » 5' F. da ~-. : ·Ella può profittare della legge sulle Signora . Adalg isa Ambrosi Pasqualini • pensioni dei medici an ziani e; cioè, d1ell'art1colo (Savign<;>). ' . . . . . . . . . · . ~ » 5 1 • 4'2 del vig·ente t esto unico sulle pensioni . Dovrà - Signora Sofia _ Tio1i1 Ì\.foç1ena (Mirandola) » ''10 Signora Caterina Fonti Ca·valiere ~(CitI · rimanere ~ns~ritto alla cassa almeno un qui&. t anova) . . . . . . . . . . » 15 quep.nio e pagare in t ale periodo cli tem po, oltre Dott.ssa Clelia Lo111ni (I{oma) . . . » 5 il cont~ibuto consueto, il capita!~ corrispondente · Ddtt. Francesco Scioli .(ì\1onteroduni) . >> 5 ai compl essivi contributi di cui agli a.~ticoli 5 e . &ignora. E lettra Donati (Roma) ". " . ,. » IO 6 19.ella stessa leggé , oltre le quote mutue ed i , .Signora Clelia Zilioli (Ganèliri~) . - . . » ro Signora Anna Coccia (Tr,e vi çl'Umbria) . >» 5 relativ i interessiJ con1posti ,' cioè una somma 'ch e • ··Signora Caterina Gallina (Montecilfone). ·n 5 ·sii· aggira · fiìa le 4 9 s mila lir.e.' In' tal caso 1ìi- Dott. 'Vincenzo Rugg ieri (Montecompatri) ~ s~catta 15 anni· di servizio anteriormente prestato, · Dott. Giiusepp~ _.\gnese (Bormida) . . » .. liquidando in total~ l a pensione di annue I.,. 1055 . . Prof. Mariano Rispoli (r\.nacapri). . . » .. \ Poctor .J USTITIA. • Dal prof. _.\lberto Rovighi di Bologna (in f

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>> .I5 · S ervizio 'Yl'"tedico· niil.itare. . - _1\11'abb. 13 71. : Per gli ufficiali assiJnilati non è ancora stapa ., . , A nportare . .. . L .. 965 statilita, all'atto del congedamento, , alcuna in· . :OaJla so1Jell~ della beneficata ìiceviamo la se, .dennità o cotl?-penso. guente l ettera : . .. Il su o servizio, pur essendo militare, non può considerarsi ;Un ser:vizio· di guerra : ~ tale ra. «La generosità· con cui -tanti medici rispondono all'appello, aumènta _11ell'animo nostro il sentigione probabilmente rion sar à st at o esentato dal mento di gratitudine ve.rso la benemerita classe contrìbuto di guerra. · dei sanitari, che fin da bambine, è venuta in 110... . _t\ll'abb. n. ... 8999: . stro aiitto, facen Gloci sentire meno crUde1mente Ella ha diritto a tuttie le co_n 1petenze clel $·raclo . la nostra tremenda sventt1ra ; oggi che nuovi doe quindi anche al caro-\;i\·eri . . lori' tj colpisconq attin.g iamo f?rza per sopJ?ortarli, da questa nuo,·a pro,·a di . fr~ter.na soJ1daSe ciò gli vien.e contestato, presenti reclamo rietà ch e ci 'Tien~ offerta e .cl1e mat dimentiche· a 1 Ministero della guerra. remo . . ' _i\.1 dott. V .. V. ·da P.: Con anin10 commosso e con profonda sti1na, .. A 11orma delle · i1ltime disposizion~ pubblicate ossequio. s11l Giornale Militare Ella de\~ .rivolgere la do Gioiélla, 8 marzo · 1919. · , · Dev.ma : A lb ertini A lbertinrr . m anda .delle inde~nità che Le .spettano; alla •

niemoria dell)illustre e carissimo amico '· ·prof. E1tgenio. Rossdni ». . .1. . • , • •

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re la Facoltà in una vera e propria Scuola 'd i ~ . ; applièazione m~dico-chirmgica-igienioa. Le propo~te per la Riforma Universitaria . Me?i~nte . Jal t~asformazione. dei , corsi ··prepa-• · ratort :in · ~ns·egnamenti speciali.· µndirizzatri: ai · Il Consiglio Superipre ' della . Pubblica Istru::---nni · della Facò~tà, si prop.o ne di ridurr~ ;, cin• • zione ha riconosciuto molto opportunò d.l proque gli anni.i di corso per I~ . iaurea in medicina . . • posito dèl Ministro di affrontar~ l~ questione Le .disci~line indispensabili sarebtero Ìe se( I della ,riforma u~versitaria a gr~di e pe~ partj.,,, guent1: ,\ . I perche solo con tale metodo si può sperare di I ANNO. ~ Fisica speciale pet medici. portar~ in p0rto qualche riforma. , ' Chimica speciale per 'me~ci. . ' ' Le proposte ' delib~rate dal ConsiglioJ nella Botanica medica , ' un semestre; Zooloo-ia · meo s ua, rece.n te tornata, delle quali siamo in grado dica, un sem~stre, ·con speciale l"iguardo alla <li off!ire notizia d'ottima fonte, rispondonò ad parassitologia. · · altrettanti quesiti posti dal Ministero: riassu- , , An~tomia umana compresa Istologia ed Em-· · miamo i punti principali comuni e quelli p~rbrologia. . , . ~ ,, , ticolarmente riguardanti la m . edicina'. · Fisiologii.à . · · ' ' \ . I . . . Ritenuto che non ~bbia. più· ragio11 d'essere II i\NNo. - A:t;i.atomia. Fisiologia. · r • · la distinzioné tra i ruoli delle materie fonda· mentali' e delle materie complementari, si pro'Chimìca' biologiioa, da affidarsi per inçarico ad pone un ruolo µnico ·: solo pér la promozione · un docente in chimica. ch'e àbbia anche una lattdi professori di materie facolt~ti ve, devesi dare , rea in medicina o i~ scienze biologiche·. ~·igore all 'aÌt. 23 del '"festo Unico della legge Farm~cologia co~pr~a la _Tossicol<?gia. _. Patologia generale con1presa la . Par'assitologia · sull 'istruzi0n·e .superiore, 'ponendo il probl'ema se ·si ttatt1 di cattedra ~mportante e se meriti e là Sierologia., " · · ' di essere coperta con un ordinario a preferenza III ANNO. · i\natomia topografica.. di altre. · Medicina operatotia .. • Visto il grande nu111ero di · cattedre ·v acanti e Propedeutica e· Semeiotic.a medica. • l'op'portunità ili . evitare il sovetchio frazionaProt>edeutica· e Semeiotica- chirurgica. ·mento · délle cattedre,' si propòne 'di ridurre il Anatomia ed · Istologtia · pato)ogica compresa 11umero çiei posti di ordina:rio e straordinario, · la tecni~a delle ~utopsie. . dividendoli in tanti' ruoli un±ci quante sono le . . IV ANNO. - .•i\.natòmia ed Istologia patolofacoltà : ruolo di medicina, di. giurisprudenza, gica compresa la diag·nost1ca1 8:natomo-patolodi lettere, di scienze, di ingegneria. giic a. · ~ • Non si fanno distinzioni ~ra università di Igiene e Sanid:à pubblica compresa la Bacte- ' primo e di secondo ordine; anZd.', ad impedire riològiia è la Bromatologia applicata all'Igiene. , · che le università minori siatiò troppo facil.m ente ·Clinica medi·c a. orbate di titolari, s~ stabilisce che og11i facoltà Clinica ·chirurgica . • • ' , • abbia sempre non meno di dieci posti coperti Clinica dermosifilopatica. •. • dai tito1a.ri. Clinica oèulistica.' Clillica .delle malattie nervose e m.entali. s~ rendono obbligatorie le e·s ercitazioni pra- , V. ANNO. - Clinica medica. , ' tiche per tutte le materie e si fi ssa un comCLinica chirurgica·. penso per dette esercitazioni. • Clinica 6stetrico gine~ologica. A facilitare . tale nuovo compito ricl1iedesi che · . ' .. • • Clinica . pediatrica. .. · I sia assict1rato un buon . p·ersonale assristelltte·, • Med~cina legale. · cui debbono esséte fatte condizioni di vita m:eno . essere cooirdina;ti'• -indecorose dellé attu3:li. Sulla questione t1rgenJte : Tutti questi · gprsi · devono • neii loro programmi, sempre .istituzionali, ed in dei .m~glioramenti da concedèrsi in via ianme· nessun .caso monogr.afi'ci. diata agli assistenti, il Consriglio ha ·v otato ùn particolare ordine del giorno. Per .la laurea · si sopprime la dissertazione P~r gli assistenti anziani di materi·e scienti,scritta e si sostituisce con. discu ssione su. temi . fìèhe, che non sempre pos.sono arri vara alla cat~ . pratici e S(peri:dientali.' ' · · . 1 iedra universitaria, si propone di is tituire . la Per d , già laureati cl1e vogliono dìventare spe, . nuova figura di professore qggiit1ito, che s acialisti in un dato ramo di carattere · professiorebbe un iitncaricato di m?-teria complementare nale, chirurghi generali· o speciali, ostetrici, con diritto •a pensione . ginecologt,. peri ti igienici, pe,riti mèdico·-legali, , Iia. . particolar~ per la me~cina, Ìl Consiglio ,ortopedici!, ·9dontojatri, ecc. si prt>pone un corso ha fatto delle proposte cl1e mirano a trasformabiennale di specializazzione pratica che con.' ..

COLTURA :SUPERIORE.

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durrà ad tma, ~urea .superiore con çliploma dii 1":EDAQ~IONI. · specialista. Nei · cors~ speciali di perfeziona• I . mento anche gli insegnanti di materie fondaAUGU.STO DUCRÈY. mentali pot.rebtero ·fare degli1 insegnamenti mo• nografici ai :fini d.e lla speci:ali,t à, per dare a Il voto ·u na nime ton •Cui la Facoltà medica .di questa una base scientifica. ·per il consegui' R~ma n~· chi-amato cil p.rof. A . Ducrey a11.a S•U Cmento di questa seconda laurea, ritiensi -neces- . cessione d·é l compianto proo. Ciam•p ana n·e lla Catsaria una dis.sert azione scritta. Detti1 corsi di .t edra ·d i_Clinic.a 1D1ermosi.fi.lq)ati9a, n,on è soltainto speciialità con programmi ' proposti d~lle Fa• un 01nag·gio reso al merito dell' inslign~ sçiencoltà ed a,.pprovati . dal Consiglio · Superiore, ziato, il ·cui .11ome è C·o n·g iu·n to .ad una delle &coavranno luogo in quelle . Uni\Tersità dove i mezzi per.tie più importan.ti che siano state ,fatte mel cli studio spec~ale. posso~o essere meglio assicampo , r.enereologico da molti a·n ni ·a questa p:a r• curati. · · . J te, ma rispo111d,e altresi ad una designazione che · si ·p uò ·dire oorreva sulla bocca di .tutti coloro i quali, da n1oi, .s'interess~no al prog.r esso degli COND0.1 TE . E CONCORSI. , s tudi .m edie.i . CUSANO lV!UTRI ·(Benevento). Ufficio Sanitario. L'opera scientifica di A. Duc1:"ey s'iniziò così - Cercasi urgentemen.t e in'erino per condotta come molti amerebbero finire la propri~. Il suo medico-chirurgica, gratuita per ~oli .poveri, retribuito con lir.e 4400, oltr.e il provento della cura clas.si.co la·yoro <lal ti.t<?lo : Ricerclie sper.i11ie:1ita Li • degli abbi·ent:i e probabilità incarico definitivo . • sitlla 1iatura irnti'nia de~ co 1ita,g~o -venereo ·e sulla Diriger:e domande ·e ,r ichiesta. .i.nformazioni alpatog·enesi del. bi~ bon,e ~Jenereo ( 1889). no11 era, se l'Ufficio Municipale. · · non sbaglio, che u11a tesi di l:lter:a d·oc,enza; epM,e dico foresti.ero attualm·e nte occupato in dipure in es~o, co11- la scoperta del lSacillo dell'ulrezi·o ne di :una casa di' sal.ute, cerca i111.t.èri11~to . èera molle, 11011 'solo si , rib8:dì ±n thodo. definitiYo. Rivolg·er.si a Emilio Beer, Napoli, via Giuseppe \ .Rie.cardi, 23. l 'infondatézza di qttell'un-icis1no m.odificato che . ,,,. Med~co ostetrico . ce1•ca interinato oppure conaveva fatto per ·taµto ten1po confondere l'ulcera . dotta ben retribriihà. Scrivere condizioni detta,-enerea con la sifilide, in.a si .:;tabili su tasi ·gragliate al «, Dott. S. »~ Trieste, fermo. iin posta. . · , niiti1cl1e la , speèifici tà· ~ell ~ulcera molle in para~ Medico-chirurgo-odontoiatrico. cerca· situaziogone di tutte le altre f1lceràzioni banali cui pos., \ ne 1in un Gabinetto ·odontoiatrico: associazione, sono ç.ndare incontro i geni tali esterni di ambo aiuto o altro. Scrivere: Ferro.ni, fermo posta, i sessi : concetto questo al qttale si sono _do,ruti Bellinzona, ·Svizzera. · infine piega.re> per la incoercibile forza del , . ero, qnche .colo.re c11e sino a ieri erano i pil.\ tenaci • NOMINE, F(ROMOZIONI, O NORIFICENZE . sostenitori della tesi . contraria. • ORDINE DELL~ Cç>RONA D"!TALJA. Boco im1)ortà se i tecleschi, per 1lll va.cuo 111'a. ' zio~lis1no ~cientidìco, ·des1.g1narnd .abitua1mente il Ufficiale: Dott . .F1·ancesco· Pimpinelli, da Col1C'pep1e (Peru·gi:a.). baéillo ctell'ulcera 1noll,e .ano4'e col no1ne id i u11 Ca-valiere: Prof: Gi.acoll!o Pighini, .d a ;Reg.g io loro ieonrla~i· ona1e, il qt1·al,e ·nll'Ìla agiiunse di 1110Emilia; dott. Giulio Baroni, da. Firehre; do:tt. Ilernardio Barbieri, da Nov·e llaia (Reggio Emilia). tevo1e aig·l i .studi 1 ·dèl Dt1crey : .tutto .ciò~ se mai, dimostra quale fu l~importanz.a. scientifica di quel , primo la,;oro co11 cui sj da'\·a la rigorosa· dimò• strazibne sperim~ntale dii. una ,-erità e.l1e la cli\ nica a,-e,·a gi·à i11tra,·ecluta da _qualche tempo,. ENCOl\iIIO SOLE~NE. , L Dott. Zanotti ..l\:.chllle, . 'tenente medico nel 3° reg- . e spiega, se non giustifìca, il tentati,·o . di togl1ere . allo sci·enziato italiano, alm~o in parte,. ·r'l:).imento alpini, batt. Val Belli.ce. . Per la calma, .il coragio, l'assidmtà instan-· il merito della scoperta. e.abile <:on cui ha onrato i ieri.t i sotto il fuoco 111eA coloro che professano a preferenza gJi studi ·m ico, S·p1ecialmen.t e d:i :arti.glieria di grosso ca.der matologici non è necessal1Ìo rammentare quallibro. Zel1onkofel , 29. ·g iugno :r.9J6. · •• • cuno fra i più 11ot.i1 lavori del Ducrey~ quali so. MEDAGLIA'- DI BRÒNZO. . no, ·in ordine\ cli te1npo : Te1itati"Qi ·di c,ultitra Dott. Zanotti Achille, ten . .med. nel- 3° riegg. al.co1i · esito' positi:;o del bàcillo lepros.o ~ ~882) pini, batt. ·val Pellice. · · · · SuUa· 'VOltttçt CO }Lta,gios.ità della psoriasi (1887) ·spre;tz~n'.te del per-ic9lo in· zona battuta da vioSulL"erit:ras1na (1893) - Acariasi da grano, ·in lento fuoco d'artiglìeri~ .. con intelligenza e con sufo;nia tpide11iica, dQ~uta al J:elticitèoides -1.1e1itrit lin1e spirito di ~arifà prodigava· tutto se stesso nella cura dei feriti, incoraggiando i' soldati ed cosus (I909). - Tr~coniicosi pal~n.elli1ia ed il suo incitando!\ alla lotta. Bell 'esempio di sangue fredparasita (1911-r912); e gli altri in coll~boraziqne do e di lermezza <i 'animo. Monte Vodice 19-25 • e.on lo Stanziale: Su, alcitn1~ .affezioni delle regio1nagg10 1917. o I

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ALBO D'ORO.

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FASC. II]

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SEZIONE PRATICA

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pelose c~n esito in [ttrofi,a. (r892) ; col Reale : tà. Il presidente comunicò' q-Ù.indi che in prima· ·S,u,lle tric~flzie _umane; col Respighi.: Sull-'~per­ vera si ter.r à a Trieste la 26a ad unan.za de.ila Socheratosi- Jigura.ta centrifuga atrofizzante impro- . ci.età italiana di' iehir.urgia. · • Il do.t.t . J ellersitz .Jcommemorò il pro.t'.ofisico - pri~mente cfiiamata poroclier<ttosi (1898), ecc. do~t. Costantin±, tracciandone' l~ biografi.a . . In tu:t ti ·quest1· }avori risaltan.ò .la. p.adrofiall\za. Il dott. Brunner· fece poi una breve descrizi'bne ~ assoluta icLella DJ.ateria, .La \rasta e prof.onda cu..J·d ell'odier.na . epidemia- che si disti.no-ue· per parecchi fenomeni ~a quella del 1889-9~. Citò fatti .t ura, la chiarezza rd ell'·esp.osizione, Ja .S·o liUità c1ell.e conclusioni, on.d·e i più .d i essi meritan,o di essere· clinici dia lui osservati i·n molti casi e destirisse ·ì vari · metodi dì cura, .soffermandosi sulla · pro• con:sidera.ti come ~ond.am·enitlali contributi al pTo- · filassi coi s i·eri ed ·i vaccini. gresso ·della dertn?to logd.ia, ·~lla novità 1e d im'P.Or. taJnz.a ,dJei quali .n u.l la possono togliér.e il vo].g ere P~r l'Assicurazione statale contro le malattie. I \ - . del tempo e gli .stµ.di ulrt eriori. . L'Unione nazionale dei medici i taliahi, Sezione • Ne è~estieri ric~t·dare il mi:nistero ~d '.in~nantle di Mi1ano 1 i n segui.to ~lla relazione del prof. Deche è pel D·u crey tamta par:te della v~~ opero.s a : -v.oto su.i dis·~g·no di l•é gge per l 'Assic'urazionie oble ;n:ttmerose ·g en·e razioni di srt11d~nti .che ~·n Pisa bliga loria contro 1'in:va1itlità e la v·e(;chiiaia. pre- - · prima, e poscia in Genova, seguirono oÌi suoi corsi sellltata dal ministrò Ciuffèlli alla C-aµi.era, e dopo . discussione, ha votato il .seguep:te orcline der. ha.nino spa.ir.sa ?ramai ·dov~Illque 1.a fama del Mae- larga 21orno: · ò . stro, )a quale 11Qn è inferiore ·a quella del c1.iinioo «<I. Medici Milia.nesl., dopo aver · udito la rela- · , . ' a .cui si rivo1g·o no fidenti i mala.ti 1d a ' ogni· . angòlo zione del prof. Deyoto, ed. a seg1.1ito della discus~ sione sopra il progetto di legg·e' sull 'assicurazipne • d'Italia. l , obbligatori.a contro l'invalidità e la vecchiaiq, Non è duniq\1·e .Ja · ripetizione di u•n.a fra.s e di preso atto con viva compiacenza. della decisione cui si a!busà, il ,a ire ·c he la v·enuta' c1el · prpf. Du~­ del G<?verno di portar~ iri pratik:'.a il prinei pio precrey rappresenta u 111 'V~ro a·crquistq per rl a nostra \ videnziale dri fronte alla Invalidi,t à e la Vecchiaia ; fan·no presente l'assol1ita ~lf'eeessit~ che' i1 ·g rande Facoltà medi.c:a che e-On .ta:nta sp0;nta:neità di voti problema .socìale · del.la previdenza poggi · princi-· e con' tam.ta. ·unanimità ·d i oonsensi .lo vol.l e in . . palpiente sull' AsoociazioD;e malattie, legge fonm·ezzo .ai s·u-01. / . damentale, alla-qJlale si ·d~bbono coo~dinarie l·e alPer chi poi conosce l 'um110,_ c.ui .·di~mo .aailJ.e co.t re ttJJel ·camp(~ ,d ella previdenza.; •e s~ ·at1gur~no cliie il 1G over,n o sulla ·b ase degli stu.d i già esperiti dalla lonne del .cc Poli<:lin~co » il più cordiale b:envenuto, .. ;non vi ha dub1b io cl1e il .suo a·vvento a lla . Clinica apposita: Commissione, . applichi al più presto "la . legg·e di Assicurazione cGntro le malattie, .legge dermosifilopatica di Roma non è già soltanto il che da · pit). luSitri .è in ·vigore nelle provincie 11ta. coronamento di ùna g1011Ìiosa carriera accademica, . 11àJie r-edente, e eh~ torneràldi grande sollievo così agli assicurati! chè ai Comuni, àlle Pro\·incie, alle ma segna altresì l'inizio di una nuov~ èra di fecondo iavoro e ·di importa11ti cotrquiste l1el campo .., Opere pie ed-. al Paese. E dov~ lé . Assicurazioni globiali non 'potesserQ essere subito discusse ed ap.. ·scjenti:fico. ./ · · provate .dal Parlamento, \rengano attuate ç'o n de- · V. M. creto da . trasformarsi· in legge » . _ii1

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Associazione nazionale ·tra infermiere . . .

~·9n. atte:> .no~rilè .si_ è ~ostituit:a . a Ròn:ia l'.a:s: s oc1az1one· tllaZt·o n.ale 1ital1.ana fra, 1nferm1ere, 1

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cui abbia.mo già da to. ·ootizia~ Ne è,~ -presi d·e'nfe .}a ' ~ontess:a T·e rni De 1Gregori ·e segretaria Alina Ca- -. . . Il Consiglio Direttivo della Socie~à si è aclu- · valieri~ . nato a · Roma il 9 corr.· · . La C1·oce rossa americ·ana ha· dato il suo· preHa. preso provvedimenti d'indole int~rna. zioso e-0ntriibuto, specia:lmen:te ·p er m·ezzo della Ha stabilito che la pross·ima adttnanza della collab.òrazi,one ai . Miss Mary Gardner' direttrice Società abbia luogo verso la · ll;tet~ del mese di · delle infiermi,er·e ·.che ·costituiscono la missione . ottobre, pòss).bi1lmente a 1'rieste. Nel caso · ~he .anti-tubercol~re e~ ex presidente dell'associa-· difficoltà materiali non lo permettessero, la ri11zione !naziQnia le dell.e i·n.f·e rmiere a n1eri.cane, la nione avrebbe luogo in l{.oma, fatta la riser\ra di quale e.o nta 80 , 000 spciè. . . . . convocare ~n'adunanza prossima a 'frieste. In,oltr,e ' coadiuva·t a dalla Sezione cl'Ig1e n·e Q-el . . ' Infine il Consigl io ha fissato i temi delle re- . C'o1isio·lio Naziona.Le· delle don1ie l tal1.ane e per 0 mezzo di. ttn Comitato esecutivo di cui è presi~ lazi:oni è c.lesignato i -relatori. · • • , dente la marchesa Mariianna Denti, la C. R .. A .,: _h~ orga'nJ.?z~o - u~a scuola per 1as~ist.~n;i ~i s~­ Ali'Associazion~ niedica dl Tri~stJ. n11tà affinche s1; diffonda anche tra no~ 1 ut1le si-· Il 10 fetoraio 1'Associazione t enne rtna adtt-· ste~a delle infermiere visitatrici professionali, ' - 1nanza. scientifica: Il presidente rivolse un cor- che. in j\me~ice.. già da a.n:ni prestano un .attivisdiale salu,t o a·g li intervenuti. Rispos·e il g1ei:erale . simo servi zio in ogni ran10 . del1 'assistenzà a dom~Gil1.o e della prop~ganda igienica. .. medico. Santucci, assicura:n1d o che og·nun-0 s1 seµ· Anche a Milano ~pi è costituita una Sezione te . come ami-ç.o ia Trieste, che ha ·sapuito sempre dell ';rssociaz,iope nazionale tra 'infermi.~re, ·e al.tre tener accesa• fà fia.ccola ·d ella liher.t à e dell'i,deali( , "'·, . (31) •

Soeietà Italiana di M·ediciil.a .Interna.\

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. IL POLICLINICO

[IANNO

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XXVI,

FASC. II]

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·certa.m·entte se · n·e città · d'Italia. L'~s·socia2iiione

orga:niz~ranno

nelle Viarie ,

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fia. vorirà r·eLazioni .i nteriiazio-

lllali QOn organizzazioni .stra.n iere dello stesso carattere, stabilirà çordiali rapporti fra i·nfermiere . volontarie . e profe&sioniste, ç.ercherà i·n:fìne ogin i mezzo per svìl u ppare ma'ggiormen.t~ la coscien!la igienica .nel popolo i!talia.nq. .

dal colénnello medico prof. Cesare. Baduel, ha . presentato a ~· ~- la Regina d'Inghilterra la Croce al merito, 1n nome del presidente della Croce Rossa Italiana. , La duchessa . d'Aosta ha pure presentato la ·Cr·oce a l lVIerito alla Regina A1essandra.

Il prof.' Roth.

Per I' lgfene scolastica e l'educazione igienica.

.

In nome della .famiglia sanit aria 1ta'1iana, di cui ci rendiamo interpreti, mandiamo all'illustre clinico e parlamentare. un caldo augurio che ab-bia preito a rimettersi completamente dalla malattia t he lo ha colp.ito. · · e · .

. I rappresentanti dell'Associazione Italiana per. l'Igiene della Scuola, cònven~ti il 1° marzo corr. dalle principali città del Reg.nò a Bologna, per discutere sull'azione . da svolgers.i, a tutela della gioventù ·scolastica· e per la educazione igienica delle y:ia.sse,. dopo ayer iespresso gratitudine alla Croce \'Rossa Alllericatla per la spont anea e generosa coqperazione offerta dalla stess.a al rag giungimento di queste finalità, hanno concretato .) · un vasto pr~gramma, dg tradursi sollec~tamente :in effetto, ed hanno rich.iamato anche 1 'attenzione di tutte le org~nizzazioni mediche d 'Italia sulla. importanza ,d ell,Igiene ,s colastica e sulla opportunità (li includerla nei progrqmmi amministra. ti:vi e politici. . ·

La commemorazione di Giulio Ascoli.

Il .13 u. s., a Milano, nella sede dell'Associa:z;io.ne Sanita.ci~, ebbero l uogo !le onoranze~ a lla memoria di GiuliQ Ascoli, libero docente cli. clinica me.d ica- nella 1Ri. Università di Pavia e diret- · oore del1'.0spedale Maggiore di Trieste. La CQlllmemorazione riuscì sol'ffilltle per il .lar.g o concorso di insegna.nfi universitari e di medJ.ci tl)onchè di ;ncymerose ·p ersonalità della colonia triestinà. Il prof. Veratti illustrò ,l 'opera scie.ntifica d,e1l '.estìnrto. I1 dott. ~.t\.rturo Castiglioni di · Trieste disse poi .della più grande opera civile e patriottica. Il discorso dell'oratore assurse ad una vera e solenD;e ,ce.l~brazione quaindo egli, cori. voce vibrante e commossa, descrisse le persecuziov~ sttbìte .dia 1Giulio Ascoli, il suo allontlana.rttento d.a _Trieste, la ,sua _e roica resistenza .p er non servir.e. nell'esercito .austriaco, :il suo esilio duriss imo, la .t ra·g ica morte di questo nobilissimo sol·d.ato dell'ideale _e dell'ull10!nità.

Congresso · sanitario interalleàto d'aeronautica. I

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Questo co~1:gresso, di cui .abbi:amo già dato 110tizia, ha ch~uso ii suoi lavori con l 'apptovazione di un voto per la costituzione di una società interalleata fra i cultori degli studi sanitari d'aero' nautica:

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. Sovranè decorate dalla C. :R. italiana. •

, La ,.d uchessa d"Aosta, acco1npag·11at.a <la don·na Lidia Tosio, dal mar-chese Carlo Torrigiani e

·(

Il fascicolo 8° (15 m'arzo 1919) della nos-tra SEZIONE CH.I~ç~GICA. contiene i ~e~uenti lavori:

· Il fascicolo 3° (1o marzo 1919) .della nostra SE!ZIONE MEDICA contiene i seguenti lavori: . I·: Prof. C. ·Moreschi: Sulla filtrab'ilità del virus in-

I.

I. Scalone : Sulle indicazipni opeyato1ie nei casi di permanenza di proiettiii net cuore. Pro~.

fiuenzate. . · . . . , II. Prof. G. Tizzoni -e P. Perrucci·{ S ulla determiII. Dott. C. Oliva: l nfiuenza delt' anestesia eterea e nazione del potere immùnizzante deZ siero antite• . cloroformica ripetuta sutte variazioni numeriéhe tanico a ·mezzo· della stricnina. dei globuli bianchi. III. Dott. G. Quarelli: Un caso d.i chiluria in;ter. III. Dott. P. Am()rosi: Emorragie secondarie. mittente da ma.taria. • . • I .'

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.IlidiQe alfabetico per materie .

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Inosit e : si.g nificato fisiO'logico . . )) Ipert en sione : la f.ùnzi one 'renale ùell' )l Irrigazioni nasali : tecnica . . : . )) • Lepra indigena . . . . . . . . . )) Maternità e infanzia : difesa . . . . 'I> . ' Neosalvarsan : valore . . . . . . . )) Prolàsso dell'utero: nuova operazione' )) Rachitiismo : profilassi ·sociale. . . . )) Rene policistico nell'adulto . . . . )) Rifotma '1niversitaria: proposte p~r la )) )) Tabè giovanile . . . . . . . Ufficiali medici della Croce Rossa: Il premio di' smobilitazione per gli : . ))

Adrenailina: incompatibilità chimich·e -fag . 338 Aplasie cerebraJi . .. . .. . . » · .326 Basedo,vismo. Il piccolo. . . , . » 325 · Chirurgia ·cranica . . . . ·. . » 334 Circoncisione : anestesia locale . . . » 342 .. Ducrey A . . . . . . . . . , . . » 350 Ferite del polmone : tecnica clella tora.centesi · e del .pneun1otora'.ce artificiale » 321 Gargar:istno • faringo-11asale . . .. . » 341 Ghiandole mammarie : per favor1rne lo· sviluppo . . . . . . .. . >> 343· Iniezioni renali . . . . . . .. » 338 Influenza : u so di olio 0011forato al gttaiacolo . . . . .1 • • •• • • • • » 342 Roma, 1919 -

(32) .

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Tìp. Nai.. Bertero di G . .Guadagnini & ~ •

• •

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POZ-ZI,

337 340 340 330 332 342 329 337 3~9

351 336 345 resp.

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4nno XXVI

Roma, 23 marzo 1919

Fase. ·12

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fondato dai professori:

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GUIDO -BACCELLI

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FRANCÉSCO DURANTE

SEZIO~E

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PRA.TIOA

v.ITTORIO ASCOLI

REDATTORE CAPO: PRoP.

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SOMMAR.IO. \

Lavori originali: F. Durand: L'albuminoreazione dell'espet-

Appunti di Medicina Pratica: CASISTICA : Le dispepsie

ribelli. - La costipazione abituale nei bambini. .- Sindrome torato. Suo ·valore diagnostrco e prognostico nella tubercòlosi . addominale dolorosa nell'entente cronica degli amebici. ·polmonare. TER~PIA : La chirurgia nei diabetici. - Contro la tosse nella Conferenze: H. Head: Alcuni principi di neurolQgia. influenza. - Per la cura della laringite acuta. - Contro le fermentazioni gastriche. - Iniezioni guaiacol-jodoformiche Sunti e Rassegne: MEDICINA: Kolle e Schlossberger: Sulper bambini. . l'efficacia terapeutica del siero antidifterico. - ·CHIRURGIA: Posta degli abbonati. , • V. Pauch~t': I tumori 'del grosso intestino. - ç>TOLOOIA: La Cenni bibliografici. . vertigine ' Che ridà l'udito: angiospasmo labirintico. Varia. Nella vita professionale: Un monito necessario. - CroOsservazioni Cliniche: A. Roto•o: Un caso di ascariosi naca del movimento professionale. \ con sintoma~ologia rara. - R. Bellantoni : Un caso di ascaAmministrazione sani,aria. ridi lombricoidi fuoriusciti dall'ombelico. Risposte a quesiti e a domande. Commenti: A. Camerano: Ancora la profilassi chininica nelCondotte e concorsi. r influenza. Nomine, promozioni, onorificenze. Accademie, Società Mediche, Congressi: Società meNotizie diverse • . dico-Chirurgica di Modena. Indice alfabetico per materie . .

Al ftlJAROAJAft( S.emo arati agli UIOClall cllt non han10 ancon spedito I' Importo del loro . a»onamento di alrrettarn• MtM(ftJO L • I' lnYlo po11lbllm.,nte non ;lii tlrtl della llne del corrente mese• .Cl6 taclllterà molto R laworo ammlnlstratiwo td nlteri ritardi nella 1pedl1tone del tasclcoll. · , .

Ramme11liamo che la Cartolina-Vaglia dovrà essere ffulirs11ala Mmi1111tivament1 al prof. ENRiço MORELLI, "'" Sistina, I-4, Roma, e clii l• nu4uima (nel posto riservato al bollo àell' Ufficio Postale pagalore) dne essere munita della P,escritt'a marca ,àa boUo da 5 cenJuimi. Chi" ri trooa sprovvisto della. marca put) aurescere detti 5 centesimi alr imf>otlo deUa Cartolina-Vaglia stessa. I/ AMUJNISTRAZIONB. .

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Diritti di proprietà riservati. 4i essi senM ctlarne la fonu.

È oie#Ma la rifwotlt11ion1 di -lavori f>tlbblicati nel I

I

POLIOLINICO o la pubblica1ion1 \

di ·suflli

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· . caso per caso hanno messo in luce lo scarso valore semejologicò che ha la ricerca dell' alb11mina nello • espettorato dei' tubercolosi. OSPEDALI MILITARI SPECIALIZZATI - GRUPPO N. 8 Ecco intaJJ,to la t,ecnica .seguìta per l'indagine; Direttore prof. G. B. R.AMomo, maggiore medico. Una discreta quantità di espettorato che ·non contenga sangue e per qu;into è possibile non sia L'albominoreazlone dell'espettorato. commisto a saliva, viene raccolta .in una provetta . Suo valore diagnostico e prognostico nella ' da saggio. tubercolosi polmonare L'espettorato deve essere emesso di recente, per il dott. FELICE DURAND., tenente mediço, di- perchè a1trimenti per f'azione dei germi inerenti, rettore del Laboratorio di Batteriologia e di la mucina può venire elaborata con produzione di albumina e per contro l'albumina può essere Chimica clinica. "; , in parte trasformata in albumose. È stata attribuita a questa reazione., spec.ie. 'In_ogni tubo viene aggiunta dell'acqua in quan<la·g li autori fran'Cesi, un grande valore per la dia- tità uguale all'espettorato che vi è raccolto, e un ' -gnosi ~ella tubercolosi polmonare. . po' di lana di v~tro che facilita di molto la trituraTra gli altri mezzi di indagine che ho esperito zionè delle masse consistenti . dell'espettorato. in questo Laboratorio specializzato per le ricerche Si aggiunge quindi qualçhe goccia di acido ib.erenti alla tubercolosi, ho usato anche l' alb11mi.. , acetico per coagulare la mucina, agitando anéora • il liquido colla bacchetta di vetro che servì per . noreazione. I risultati ottenuti da esami fatti su vasta scala, la macerazione. · il confronto con i reperti conseguenti ad altre in.. Po~. attraverso filtro a pieghe si raccoglie in -dagini, ed in.fin.e il rapporto colla diagnosi clinica u~ altro tubo il liquido e per es~ere certi che tutta . ( .{)

LAVORI ORIGINALI.

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rr~

'POLICLINICO

' la mucina è stata coagulata prima della filtrazione, si lasciano cadere nel filtrato due goccie di acido acetico che non dovrebbero produrre intorbidamento. " In caso · contrario si ripete l'operazione per sbarazzare il liquip.o '<iella mucina. Sul filtrato si deve · praticare la rice~ca dell'alb1~mina per mezzo del,. calore. Ora sicc~me l' albumina non precipita in un mezzo troppo acido. si neutralizza il liquido in esame con t~nte . gocce di liscivia di soda fino a che con una cartina di tornasole n.o n si metta in evidenza una reazione• assai poco acida. Si aggiungono quindi alcuni cristalli. di cloruro di sodio e si procede poi, scaldando, alla ricerca dell'alb11mina. È degna di nota l'avvertenza èi protrarre l'osservazione anche dopo un certo tempo p'oichè quando l' alb11mina trovasi in piccole quantità la separazione a m~zzo dell'ebollizione avviene con ritardo. \:

[ANNO'

12}

pa dato dei risultati che, espressi secondo una media, . vengono esposti nella seguente tab~lla. Non· tubercolosi. •

~Quantità

di albumina I

Catarro rinofaringeo cronico . . . . gr. Bronchite semplice acuta . . . . . . )) Bronchite semplice croniça . . . . . )) Co~g~tione polmonare acuta . . . . )) Congestione . polmonare passiva (ne. fritici) . . . . . . . . . . . . . . » Congestione polmonare passiva (cardiopatici) . . . · . . . . . . . . .. . » Polmonite ~obare (10 stadio) . . . . . » » » ( 20 stadio) . . . . . » » » (3° stadio) . . . . . )> Broncopolmonite acutà . . . . . . . »· B~oncopolmoni~e cronica . . . . . . t »

O.O!%

% 0.02 o/()

0.04

0.08%

0.02% •

0.03% 0.073

0.15%

o/() 0.12 o/() 0.01

0.05%

Tubercolosi.

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Quantità dell'albumina

I

XXVI, FA°sc.

Ho praticato l'alb11minoreazi0ne su individui Bronchiolite • • • • • • • • • . . gr. 0.01% che l'esame clinico dava imm11ni da tubercolosi , Broncoalveolite . • • • • • • • . . )) O.OI5% • e per i quali le varie ricerche diagnostiche di labo- Broncopolmonite » · O.I% • • • • • • • • • ratorio erano pur negative (cutireazione, iniezione, )) cavernosa . . . . )) 0.16.% • dì tubercolina, sieroreazio.ni). In r5 soggetti affetti da catarro nasofaringeo Qµesta analisi quantitativa fatta col dosaggi<> proveniente da stenosi na&ali _(deviazione del setto, ponderale è assai lunga, complicata (Wanner, ipertrofia dei turbinati), la ricerca dell'a:lbumjna e Deut. Arch . .f. Rlin. M ed. .vol.. 75 »). nell'espettorato diede risultato positivo (reazione Può meglio supplire ~n via approssimativa ed assai più rapida, il dosaggio volumetrico col tubo debole). ' In alc11ni di questi individui si associava alla ed il reattivo di Esbach. . rinite e alla faringite cronica anche una laringo I risultati che più interessano sono quelli che tracheite subacuta o .cronica in apparente con- " cQncernono i soggetti affetti da forme polmonari nessione con le lesioni organiche sopracitate. tali da poter simulare un'affezione tubercolare. · In 8 casi di polmop.ite lobare, in IO di broncoOra dai reperti ottenuti appare che l' albuminopolmonite, in 4 di ~ongestione polmonare acuta, reazione non ha ·v alore diagnostico. in IO di congestione polmonare passiva secondaria Infatti oltre che trovarsi l'albumina presentè a cardiopatie, l' alb11mjnoreazione fu sempre posi- nell'espettor~to in affezioni polmonari acute o tiva e più o meno abbondante. croniche non tubercolari, il confronto dei relativi Degno di nota è il fatto che anche solo la saliva reperti qu.antitàtivi con quelli ottenuti prendendo trattata col procedimento sopraesposto rivela delle in esame l'espettorato di soggetti affetti da lesioni " tracce di qlbumina . . polmonari di -_ natura tubercolare, l}.on ha avuto· • ~o eseguito la ricerca sull'e:;pettorato di 90 significato diagnostico differenziale. · La reazione positiva in un soggetto tubercolose> s0ggetti affetti da bronchiolite apicale. !l reperto fu positiyo ed in misura discreta. Talora un esito sta solo ad inq.icare l'attività del processo polntonegativo veniva corretto con un ris~tato positivo nare, mentre la quantità di albumina rappresenta . un ordine dell'estensione e della profondità della ad un susseguente esame. In I .20 ammalati con lesioni tubercolari 4e1· lesione. L'indagine ha qwndi un reale valore prognopolmone P.i ù diffuse e più profonde l'albuminorea.. ' stico, e può rappresentare un mezzo per seguire zio.ne fu sempre evidente ed" abbondante. Il dosaggio dell'albumina eseguito in questi l'evoluzione della tubercolosi polmonare. Infàtti l'albumina diminuisce man mano che soggetti, alcuni affetti da tubercolosi polmonare nei vari stadi, al~ri non tubercolosi ma soff~enti si attenua l'attività dei · focolai :fino a ridursi a di affezioni o polmonari o delle prime vie aeree, tracce minime nei casi di guarigione; per contro (2)

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XXVI,

FASC. 12]

SEZIONE PRATICA .

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a11merita coll'aggravarsi delle lesion\ broncopol• monar1. . Le osservazioni fatte si possono riassumere schematicamente nelle seguenti proposizioni: r) L'alb11minoreazione dell'espettorato non ha nessun valore diagnostico speciale per,_la t ubercolosi polmonare. 2) L'analisi quantitativa col metodo· ponderale, di poca attuabilità pratica per la tecnica (fi°f: fìcile, o con il metodo vol11metri~o (Estach), non ha al.cun valore diagnos-bico difie,renziale.J 3) L'alb11minorea.zione quantitativa ha un reale v~ore prognostico, essendo le variazioni quantitative proporzionali all'attività, alla estensione e alla profondità della lesione polmonare.

sviluppare un meccanismo capace di integrare e coordinare le forz*e fisiologiche iin relauione col mondo esterno. E col progi:edire dell'animale nella scala dcll,evoluzione le funzioni richieste divennero sempre più.. complesse e con le parti anatomic~e dell 'organisl!!-o s1 sviluppò parallelamente un meccanisn10 capace di eserciltare queste più alte attività . Solo ~osi era possibile coordinare i grossolani processi fisiologici eccitati dagli stimol.i1 esterni o prodotti in risposta ad azioni dii forze interne. Una puntura determina una tendenza ad 'allontanare cl.alla sti.m olazione la parte colpita: si ·può anch~ determinare un movimento più complesso, come un rifl.esso di grattamento, 1 capace di rimuovere l'ogget.t o molesto. Ma tali riflessi sono preordinati e non sono l'esponente ,-di . una scelta. Diventa perciò necessario .di s·v iluppare un meccanismo di oontrollo che permetta al~'él!nima1e o di ·aggredire lo . stimolo localmente oppure di evitarlo mediante la fuga. Ma queste A.lc'!ni principi di ne urologia. azioni .incoscienti cedono col tempo il pos~o a<l atti definiti di: discriminazione: con lo ulteriore (H. HEAD. Proceedi11gs of the Royal Society of S\Tiluppo cerebrale si acquista il potere della liM edicitie. Decembre 19~8). bera scelta. · Questo adattamento ad uno scopo cniaramente Durante gli ultitni anni la ueurologia non ha determinato richiede molteplicità di aggiustagran che progredito. I""e nostre conoscenze non si menti, un processo di integrazio11e e coordinasono arricchite, e molti fatti sono tuttora avvolti nell'oscurità. La tendenza: dei cultori della zione che è funzione specifica • del sistema nerneurologia pare si sia svolta piuttosto nella rri.- voso cerebrale. Esso p'uò verificarsi utilizzando in forma mocerca di piccoli sintomi, senza però penetrarne il sign'ific_a to. È un lavoro di analisi che non dificata le funzioni originariamente sviluppatesi pare guidato da larghi c11iteri diretti\ i, e che per altri scopi. ' Cosi il movimento di ritirata che costitui1Sce la reazione alla puntura ~della ~iantà non risolve alcun problema fondamentale. E noi del piede, è controllato dai cen,tri superiori del non conosciamo anc.:ora precisame~te le leggi generali della funzione del siste111a nervoso: più cewello medio ed assume la fornia dalla parte -che. perdersi qui'ndi in dettagli converrebbe af- flessoria del movimento del cammino. Ma quando questa influenza superiore è rimosfrontare problemi p'iù sostanziali. La scuola inglese nello studio del sistema ner- sa, come ad esempio nella sezione tobale del :mimani,·oso ha sempre seguito · un indirizzo :fisiologico, dollo spinale, il riflesso inferiore di·v enta • festo nella sua forma p~imitiva come ~n puro ma spetta ~Indubbiamente a Jakson di avere magmovimento èli ritirata accompagnato da e·vacuagiormente insistito al riguardo. Mentre i suoi zione della vescica e del retto. contemporanei s'ingolfarono senza uscita in ri. Dii alcune funzioni! cadute in· disuso rimancerche anatollliche, egli studiava e risolveva brillantemente importanti .problemi :fisiologici del . gqno i centri anato111ici pi·ù o meno modificati. Molte funzioni sono state tr~sferite in centri di sistema nervoso. Appartenente ad una scuola di fisiologi, profondamente imbev·uto della dottrina origine più recente, mentre altre conservano la della evoluzione 1101i. solo anatomica ma anche loro loc.alizzazione, con forma più perfezionata, funzionale' egli concepi la gerarchia funzionale del passando sotto il .controllb di centri più alti nella scala della evoluzione. Ma nulla conserva la vecsistema nervoso nel senso ehe ciascuna forma ch;ia forma a meno che le necessità dell'organidi attività è dominata da un'altra più progredilta nella scala ·dell'evoluzio-ne. Tale concezione spie- smo in determi•nate circostanze non lo rich~e­ dano. ga. sufficientemente . fenomeni delle m.a lattie net. Cosi gli imp11lsi afferenti provenienti dai vivose che prima rimanevano inesplicabili. sceri non raggiungono la coscienza. L'eupeptico La teoria stessa dà ragione del fatto che iJ sistema nervoso centrale deve la sua. esis~nza alla all'infuori di .un dolce e vago senso dr .benessere necessità di produrre azioni concordanti in un or- ·nulla avverte dei processi della digestione. Ma in determinate condizioni le impressioni afferenti ganismo plurisegmentale. La natura fu sp1nta a 13)

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CONFERENZE.

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degli organi interni sono capaci di determinare molestie e dolori. Quando ciò _si verifica ques.til disturbi sensit1vi sono riferiti alla superficie cutanea dell'area oorrispondente alla formazione segmentaria del sistema nervoso centrale. Non si ~ratta di una «iperestesia» ma di una tendenza a reagire più energicamente ad ogni · sti- . molo. capaoe di produrre dolore. La s oglia della s~~sibilità non è abbassata, ma è aumentata la violenza della risposta agli stimoli1. Ora questa iper-reazione è associata a rifles$i che conservano ancora il loro antico carattér~ difensivo. In· risposta al dolore viscerale il ant1s.c-0li addominali si contraggono tonicamente e le cosce si a\Tvicinano alla ·parte do}ente. Il paziente è costretto a raggomitar.l i, a nascond.ere la parte affetta e · ciò fino alla morte. o alla guarigione. Ogni capacità di muoversi liberamente è abolita, le reazioniJ 'dell'organo leso. dominano l'attività di tutta l'organj.smo. I riflessi viiscerali di quedei movimenti gesta specie sono antagonisti • 11erali, e ciò si manifesta non solo con la "immobilità muscolare, ma cou lo speciale atteggia1nento mentale che accompagna i çlolori visce·rali. . Il dolore è la più antica reazione drifensiva e potenzialnient~ gli. sti.m oli doloròsi sono la .base èli tutti i riflessi primitivi. Sarebte quindi· ne. cessario per un più c.:onveùiente sviluppo dell'orga1usmo che questi impulsi fo's sero resi- meno attivi · e sostituiti jla impres·s ioni che determinano reazioni più discrim.i11ative. Ma benchè tali impulsi siano controllati ed anche aboliti, il meccanismo della produzione del dolore deve rima11ere nella sua completa attività ·fi.siolog:i,oa, pronto ad entrare. in · giuoco per 1difendere i•l corpo" da. it1fl.uenze 11ocive. · · . ' Le funzioni del siste1na nervoso non sono un pali·~sesto, non si tratta di un, nuovo testo scritto su un precedente manoscritto i41. parte ca,ncellato. I~e attività p11imitive ,sono state profondamente modificate non annullate dall'avvento dei nuovi centti, che invece utilizzano qualcuna delle facoltà originarie del vecchio meccanismo. I~ alcuni casi anzi no!?- potrebbero esplicarsi senza ,la esistenza dei poteri più bassi, ·che dominano e controllà110. Quando perciò l'azione del meccanismo supe' Tiore è sosp.e sa le funzioni dei centri inferiori s ono lit.eri di funzionare senza freno. Jakson ins iste ,s ul concetto che i' fenomeni dovuti ad una • lesione del sistema nervoso centrale devono essere distinti in negativi e positivi. Una lesione <lel sistema piramidale si manifesta negativa111ente c-0n la scomparsa dei mov.imenti volontari: ma l'attività dei centri inferiori libera da ogni controllo si manifesta con la rigiìdità spa(4)

(ANNO XXVI, FASC. 12]

IL roLICLINICO -

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stica delle partil paralizrate. ~.\nalogamente la soppressione del controllo normalmente esercitato dalla corteccia sull'at~ività del talamo si traduce ·con una sindrome nota sotto il nome di i perreazione talamica; così tutti g.li stimoli capaci di rievo.care dolori o anche determinare piace\'oli ~mozioni provocano una risposta esag•e rata nella metà del corpo affetta. Ciò non ·è dovuto ad irritazione del talamo, ma alla mancanza di fre110 o di ·controllo da parte della corteccia. Queste che sorto quindi manifestazioni pos~­ tive della en·e rgi a nervosa sono · state attribu1te ' ad una. ipotetica « irritazion~ ». Alla stessa causa sono stati attribuiti g·li spasm1 flessori, l'iperidros-i! consecutivi: ad una lesione' del midollo spinale. In realtà essi sono la espressione di una risposta diffusa e massiva a stimoli applicati nelle parti al di sotto del live~lo della lesione ; essi sono manitfestaziloni ili un modo primitivo di reazione dovuto al1a cessazione del controllo superiore. _.I mo.Vtimenti involontari nella emiplegia, gli attil automatici .che seguono l'accesso epilettico, .. la pronunzia di' parole inell 'afasia in st:guito ad em·o zioni sono tutti . esempi.· del m·edesimo fenomeno. Una lesione della corteccia· cerebrale provoca • disordini dei movimenti, n011 paralisi dei muscoLi.. E per quel che 11.g·uarda la sensibilità le lesioni .corticali determinano disturbi dell~apprez­ ~amento delle relazioni spaziali, del potei-é di rispondere adeguatamente alle differenti· intensità di stimoli, della capacità di riconoscere le so-. mi'gl1ianze e le di!fferenze degli oggetti venuti a contatto col corpo : i centri corticali non hanno nulla· a che fare con l'ap.p rezzamento grossolano del tatto, del dolore, del caldo e del freddo . I principi fisio-patologici che . regolano· le ma:nifestazionl cliniche del sistem'a nervoso sono i seguent1: · ' 1° Le funziori.i più complesse e quelle di ap~ .p ari'z ione ' più recente sono quelle the_ soffro110 prima e p~ù intensamente nelle lesioni delle varie stratificazioni funzionali del sistema ner,roso. Così nelle lesioni della zona. sensitiva corti-. , cale la discriminazione delle relazioni spaziali di uno stimolo esterno è più co~promessa della semplice localizzazion·e di un punto S;timola~o. 2° Le manifes·t azioni negative di una• lesione 1Sono i1n rapporto unicamente alla funzione specifi.ca &lla zona colpita. 3° Una le.s ione negati,1a produce effetti positivi lasciando libere. atti,ri'tà, ohe erano sotto. il controllo fu'nxiona.le della zona lesa. 4° Le funzioni del sistema nervoso centrale si sono sviluppate cop. un ·l ento proces~o evolutivo.""' Il modo con curi. questo progresso graduale si è verificato così che dalle più basse si è giunto 1

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SEZIONE PRATICA

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alle più a lte manifestazioni è ancora ma11ifesto pulsi indotti dagli stimoli :fisici sugli organi ternell'attiv:i.tà normale del si.sterna nervoso..· . minali, ed i prodotti finali della coscienza. 5° La integrazione funzionale nel! 'interno del Tra _llimpulso dello stimolo fisico sulla supersistema nervoso . è la espression~ di una lotta fra ficie del ·corpo ed il movimento o la sensazion e molte attivita fis~ologiche di differente potenche esso determi•na ci sono inn.u mer·e,1 oli reazioni , fisiologiche . , ziale. L'applicazione sul1a cute di una provetta conten ente acqua a 45° provoca normalmtente E ,la f-0rma della risposta della coscienza è già " tina sensazione piacevole di caldo. lVIa è facile preparata in un grado finora insospettato. Molt€ dim~strare che questa stessa temperatura in dedelle' impression·~ prodo'tte da uno stimolo esterno sono compatibili con altre e pareccl1ie di esse termin~te condjizioni può stimolare le terminasooo co11trastanti. Ma il .risultato della lotta non zion1 nervose per la sensibilità del freddo ed allora appare fredda. Se invece ambo gli otgani ·è :fisso nè preordinato: esso ·può essere eondiz1011ato da precedenti contingenze che hanno modi- ''. terminali per la ricezione del freddo e del caldo ficato la qi's pos·iziione del sistema nervoso censono ·a?senti si ha dolore. Così la stessa temperatura è capace di dare sensazioni dri. calore, di trale. La forma .assu11ta Lia un riflesso può e~sere determinata dal carattere · del movim~nto prece- · freddo e di dolore. Evidentemente n·ei ,diversit casi l'uno o l'altro degli impulsi dovuti alla sti- dente, come i fenomeni di adattamento sen sitivosensoria1e dipendono çlal1a influenza atti-va clel molazione de1le varie terminazioni. nervose non passato sugli eyenti attttali. ·· possono raggiungere la ooscienz·a . Si .ha cioè \ln Perciò la . resistenza generale 'del. sistema nerprocesso di integrazione delle impres:sioni affevoso centrale .per certi cimpulsi varja a. seconda renttii .che sii ,rerifica nelle varie sezioni del sistema nèrvoso centrale, Le impressio11i . a potenziale i tempi e secondo le persone. Ciò è particolar<iualitativamente uguali si ra_ggruppano alla pe- ' mente evidente per quel che riguarda il dolore. ri ferì~ ; quelle a ·p otenziale disuguale si separano Noi tùtti siam.o sogg·etti ad innumerevoli imprese s~ aggruppano nel midollo spi'rnale, mentre nei .sioni dolorose che in conElj,zioni normali no11 ·ràg·giungono la coscienza; ma se l.e resistenze locali centri superiori si· ha una lotta p.er il predominiq o generali sono diminuite que:sti impuls i possono finale· per modo che un solo gruppo di stimo![ diventare. sen1Sazioni defin.itiVre di dolore. E' 1a raggiunge la coscienza. legge della relatività e dell 'aqattamento che doQuesta integrazione si verifica a mezzo dri tre mina Ila vita . processi. Dappr.iana sono raggrttppati tutti gli stimoli a potenziale qualitativamente uguale. . ============;::::=======:;:::== D=r=.= • In secondo tempo tutti gli impulsi caipaci di de. . terlillÌnare sensazioui differenti sono respinti dai r.i1cettori' di ciascun li,vello funz1onale. Il terzo processo si manif·e sta con il fenomeno dell 'adat• MEDICINA. tamento. L'acqua a· 30 .gradi in condizioni esterne convenienti non è .çi.p_prezzata co~ne calda nè come Soll'effi~ia terapeutica del siero antidifterico. fredda. lVIa quando la mano è stata :innmersa pre(l~OLLE E SCHLOSSBERGER . Med'iziriische J(lin,i /(, . . oedentemente per qualche tempo in acqua a 45° ·o 5-26. gennaio i919, n. l-4) . · a 15° la temperatura di 30° può sem,b rare fr.e dda e reciprocamente calda. Questo potere di adatAlla scopert'a di Beri]1g sulla terapia antitostamento alle condizioni di ambiente ed il conse- sica della difterite umana, Bpecia1mente quando guente spostamento del punto neutro costitt1isce · P . Ehrlich !Introdusse il metodo per determinare uno dei più importanti fattori nel meccanismo il v1a lore deglil anticorpi, seguirono conferme di integrazione. Nessuno stimolo :il quale agisca clìriiiche da ogni parte in Germania ed in tutte per qualche tempo può riimanere allo stesso li- le altre nazioni. Non solo i medici pratici ed i vello di efficienza ; esso conduce ad uno st.a to pro- clinici entrarono nella convi11zione di possedere . gressivamente favorevole ailla fase di attività op- un vero rimedio contro la difit:erite, che lp.ieteva posta. Questa è la . condizione essenziale che sta 11umerose vittime llell'età infantile, ma rapidaalla base della tendenza ·alla reazione bifasica mente le statistiche 1n pochi ianni dimostrarono caratteristica del .sistema nervoso centràle. che, con l'i·n troduiione del . siero antidifterico, 1a • Questi tre processi, accoglimento degli sti~oli mort!llità :era n(\tevolmente dimi.n~1ita. Jochmann simili, reiezione degli stimoli differenti e disposi- ricorda che a Trieste, con la cura del siero, stt zione bifas;ica for1nano i caratteri essetr.liali delle· 236 malati moriirono il 22 °;~ ; esaurita la scorta " di sìero, senza che si potesse subito . provvedere funzioni del sistema nervoso . . . .Essi sono interposti tra le conseguenze vital~, prodotte dag·li im- al rifornimento, la mortalità aumentò fino al 503.

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SUNTI E RASSEGNE.

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IL POI,ICLIN'ICO

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Tra i contr.i buti clinic.i del passato specialmente Accanto agli scettici esiste un'altra c-a tegoria convincent~ sono quelli d11 Korte, di Schop.hoizer di avversari i qual~ no11 gjungono a negare l'efe di Siegert~ Korte riporta· una mortalità clel 77% ficacia del siero, ma ·i11ip1tg·nanò la specificità (iel nei tracheòtomizzati prima dell'uso d el siero e ri1nedio, sestenendo che egitali buoni resultati una mortalità del 52 % dopo l'jntroduzione ~ si ottengono con l'uso del siero di cavallo; essi l'uso del siero terapeutico. Schonholzer dà cifre quind~ attribuiscono i vantati resuJtatil al siero .d~l 66,r6 ~~ e del 32,54 % prima e dopo l'uso del in sè e non al componente antitossico. Bingel siero. Sile gert, .su r7.499 bambini 1curati prima del ultimamente si è n1ostrato fautore dii qu·esto siero., avev;a una m-0rtaliità. del 60,38 % e su 12.970 modo di vedere e fonda la suia convinzione su turati! col siero, la mortalità scese . al 36,32 %. · cifre personali: di 937 malati di difterite una Ma iaccanto a tanto ottimismo, specialmente metà fu curata c<;>l · siero , ~plice di cavallo e in occasion~ di gravi epidemie di diftet1te, sor- l'altra -metà reon siero antidifterico; ·nessuna difse un certo scetticisrno in alcuni medici per ferenza si pdtè rilevare nei resultJati. • fatti particolari raccolti' in alcune .cliniche, dai Dà.nanzi a ·tal'i1 documenti e allo scetticismo quali fesultava che· ìl ~iero poca efficacia o nessu- invadente in alcune categorie di medici, gli AA. , ' ' na aveva dimostrato su am1nalati gravi di difte- si sono ancora ·a /fidati all' espe-ri1nento su anirite. Ta:nto che, . special~ente in America, si· co- mali per controllare il val.ore te1:apeutico · del minciò ad usar.e 111 sie'ro in_quantità magg1bri non siero e per illuyninare alcuni fatti . i1iesplicabiti solo, ma a somministrarlo per yie che dessero una che la clinica presen~a nell'osservazione dei mag·aranzi·a maggiore e di più rapido assorbimento la.ti. Essi pensano che tale mezzo è ingiusta(intramuscolare -.e d endovenosq). · mente da alcuni dtspr·e zzato· e che deva essere A chi voglia indagare le ragioni dell'insucancora utilizzato per risolvere problemi1di simile cesso in casi particolarmente gravi, numerose natura. si presentano le ipotesi: là coesistenza di evenUn. pri·'"?-o gruppo di esperienze sulle cavie ri-tual~ malattie generali o di particolari organi guarda il potere di difesa, .del ·si·ero specifico con(stato timo-linfatico, malattie dei reni o del ·cuot'to il veleno difterico prodotto <dal ba.c illo, col-re, delle ·g landule, ecc.), il sovrapporsi. alla ma- tivato in terreni d~ cultura, ayendo però I 'avverlattia speèi:ftca delle infez~oni miste come da. tenza èii saggiare il po!ere difensivo non contro . streptococco, ecc. l\i1a accanto a queste. e ad altre un solo stipi te di bacilli ma contro numerosi continge~ze ·Cliniche, che SOllO di , Spettanza mestipiti scelti tra di p~ù v~1ru:1enti in occasione di dica, l'esperimento di laboratorio oe ne ha in- · epidemie gravi (come stipiti amer~canil, ·ecc.). E · dièata una, che potr:ebbe a·vere un .grande ,,a- perchè le espèrienze fossero più dimostrative la lore ·per ·dci.lucidare quei casi particolar~nte az'ione del si.ero protetti vo è stato ciililentato congravi, i quali ricorrono nel1e epidemie e sui quali tro tossine di bacilli omologhi, ctoè stipiti prola sieroterapia ,può · riuscire inefficace. I sin~oli V?catori dello stesso siero antitossico, e stipiti stipiti di b. difterico sono c~sì d'.ijterenti per vi- eterologhi, i 1nvi·ati da vari istituti. E non solo I·u lenza e per capacità di for1nare velet)i nel cor:- le infezioni sperimentali negli animali furono po, che talora, quando il siero interviene, anche provocate . ~on_ i veleni dei bacilli coltivati, ma se precocemente, resta inefficace, poichè di già coi bacilli 'Stessi viventi, per approssi:tn?-rs~ per la dose letale o più ,che. letale è stata dall'organi- quanto era possibile alle infezioni umane. smo · infetto riassorbita. Nel saggiare 1a virulenza dei vari stipiti reMa altre ot biezioni si sono al!. 'utilità del sultarono delle dìfferenze tal~ente notevoli sulla . . fatte /. · siero antidifterico : vero è che la mortal~.tà in ' capacità .di Viiulenza, che la dose mortale potè terp.pi ordinari ·s'i mostra diminuita, ma quap_do variare, per aiiimali d~ eguale peso, da I/ 20000 una epidemiia sopl.'avviene, la mortalità si rialza ad 1/5 di ansa. Con og·ni verosimiglianza anche e raggi ung~ cifre quali si trovano notate nel pe- negli uomdni avvengono delle variazioni de11a riodo che precedeva l'introdùzione ·del siero in . virulenza dei bacilli egualmente grandi. Nelle terapia : così durante le epidemie del 1910 e 1~r2 · culture molto virul·enti basta 1~i11iezione di, poin Germania ed 1n Svizzera. , . che centi:naia di germi per condurre alla morte La mortalità dittninuita invece; secondo alcun1, degli animali'. Produzione di veleni in coltura non sarebbe altro ~he un artificioso prodotto sta- e virulenza delle culture viv·e inoculate, no11 tistico, poichè con la diffusione /acquistata dal- presentano sempre un parallelismo quantitativo, 1'esame bacteriologico, molte angine, . che prima si che verrebbe :fiatto di sospettare che l'effetto pass~ iJHllO nel novero delle angine comuni cb_e dei batteri in vivo non si fonda sulla produzione d:i tossine quale · ayvien€ nell·e çulture, ma a::he per sè guarivano, ora sono riconoscittte c~Jtne specifiche, e attribuite per la guarigione all'effi- le . tossiin e "prodotte il,1 vivo siano differenti da qt1elle che si prodttcono in vivo. càcia della si•eroterapia. 1

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S~ZIOl\~

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PRATICA

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· Col veleno difterico furono inoculati 196 por- somministrato il siero semplice • di .cavallo da 2 cellini d'India: la somministrazione de1 siero a s cc.: 28 animali guarirono (21 %) 109 moridi cavallo. semplice, ·o del siero antitossico fu rono. 128 animali di controllo morirono futti dufatta a varia distanza di tempo : 48 animali con- · .rante il primo giorno ·d ell'infezione. trollo inoculati .e non curati morkono tutti; di Lo studio d·e ll'andamento delle esperienze, iia 53 curati con siero di ~avallo normale, 2 sopravcui il siero antitossifo fu proporzionato all'entità vissero -e 51 morirono a causa, dell 'infeuone; di e all~ data dell'infezione, ha dimostrato agli hu· 95 curati col ·siero an~idifterico 51 g~arirono e t~ri che il siero specifico antitossico fallisce · So44 morirono. pratutto quando l'intervento curativo è tardivo, Oltre ai resultati statistici, l'osservazione di- ma che non si nota differenza. alcuna nell'e.ffetto ·retta degli ·animali da esperimento ha dimostrato utile sia che esso sia diretto contro la tossina · tutta la verità con'tenuta nelle esperienze di preparata ~n vitro sia contro l'infezione spetiBehring, di Ehrlich, cli Dònitz, ecc. Il siero a1i- mentale pro·v ocata con .culture viventi ~i bacilli. titossico costituisce u,-n vero ri'niedio preve1itivo E l'effetto curativo è nia1iifestò s·ia con stipiti e curativo contro l'a'V-ueletiame1ito dell"'animale . omologhi di bacilli come con stipiti eterologhi. per mezzo del veleno difterico : tanto più facile .t-\nche in queste prove il siero 1ior·male di cae sicura è la cura quanto minore è il tenipo . tra- -vallo ha rivelato una certa.. azione sul decorso . scorso tra l~inoculazion.e del vele}'to e del siero : dell'infezione nel confronto coii controlli tenuti dopo ·un certo tempo qualunque quantità ·di siero senza siéro. Usando culture poco virulen~ e dosi non vale a scongiurare la ·m orte, mentre tra piccole di "culture virulente, si potè ottenere ~on qtt.esti limiti. estremi esistono gradi diversi per solo un rallentamento della n1alattia, ma · ta' scarsa percentuale, la guarigione, i quali, l'aumento delle quanti~à di' siero pttò lora, in una evitare i pericoli della morte. Tali conclusioni specialmente u sando grandi quantità di siero. - si sono verificate anche quando l'intossicazione Tale benefico effettò mancava però costantemendegli animali è determinata .con ·veleni ·di stipiti te, se la quantità .di bacteri superava la d~se virulentissimi ed eterologhi ; così con ' elenii promortale e se ~l ritàrdo nel tentativo curativo dotti da stipiti americani virulentissimi. oltrepassava le 10 ore dall'avvenuta infezione, • Col siero di cavallo semplice invece, se da u~a mentre col siero antitossico si riuscì a salvare · parte si vede un certo resultato, pokhè di fronte degli a~imali ~'ntervenendo anche . .dopo i8 ore, ai controlli il suo uso vale a prolungare la ma- ed in alcune prove anche dopo 24, perfino dopo 1attia, non elimina i'l fatale tern1inare çlell 'intosh 30 . . . sicazione. Da notare che anche l 'um:ile resultato Il siero antitoss.ico adunq 1~e 1iell' es perime·n to di un ri~ardo aella morte si ottiene con grandis- negli. animali non solo è effi.ca~ contro l'avvesime quantità di siero, rispetto al peso · dell'anilenamento con ·tossina prodotta in "Vitro, ma a11-.. • male, sì . da far negare qitalsiasi valore specifico che contro l'in,fez-ione determ·i nata con culture di • curativo al siero stesso. • bacilli viventi, sia che le tossi1ie e gli stipiti ' Provata l'azione del siero antitossico sulla masiano di unica come di niultipla provenienz~ sia lattia pr0vocata negli a11imali con la' tossina p~oche gli stipiti siario oni.o loghi od eter~loghi .. dotta da differenti stipiti omologhi ed eterologhi· Lo scetticismo di coloro ì quali cr~dono che gli 4A. si sono messi nelle condizioni sperimen- , i• veleni ba.eterici prodotti in vivo siano essentali più vicine alla malattia umana, tentando zialmente differenti da quelli prodotti in vitro ·cioè l'azione del siero contro le infezioni con ba, 11on tro·và conforto nelle ricerche sperimentali, cilli vivi tanto più iche le esperienze di simil ge. dif le quali anzi danno una 1uminosa prova che nere sono scarse nella letteratura. ferenze ao-.l i scopi di una terapia specifica seFurono: usati bacilli ·viventi della difterite, ot' o I rica, non esistono. Il fallimento sperimentale del tenuti in cultura ~u siero di Loflìer, e scelti su stipiti virulentissi mi che uccidevano in due giorni siero semplice di cavallo, cli fronte al siero spe-, una cavia nella dose di 1/20.000 di ansa ~ome sti- cifìco negli esp€rimenti sugli animali, dice che I piti meno virul.e nti (dose mortale l / 5 di ansa). non è giustificato applicare com~ cura della difVie d'introduzione la sottocutanea e la via cut:a- terite un !tale mezzo, almeno nelle dosi usate riea (frizione su11'a cute, depilata con idro-sol- per il siero specifico. Il siero di cava}lo, perchè fato di , calcio). Il siero curativo antitossico fu una certa efficacia si possa ottenere, dovrebbe esinoculato per via sottocutanea, intraperitoneale, sere impiegato a dosi enormi, corrispondenti alendovenosa. I.n tutto 64 seri,e di prove con 481 meno a parecchi centimetri cubici per ogni ch1animali · 216 furono c~rati .èol siero antidifte- loo:rammo di pe.s o del malato. Quando questo rico: ~;2 (7o %) guanroD:o, 64 morirono coi sees~erimento si i~traprendesse sulf'uomo si do~ ' -gni di malattia acuta o ritardata: A 137 cavie fu vrebbero contEtmporaneamente. aumentare le -dosi 7

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[ANNO XXVI, FAsc.

IL POLICLINICO

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di siero specifico per poter ·paragonare i resul- · · t ati. . Un .uitimo rù1ev·o for111seono le prove sperin1enta1i ed è èlell 'au111ento. notevole delle dosi di sier~ curati,To necessario · per .otte·n ere un resul- .· ta·t~ apprezzabile, qua11ta miaggiore è la distan~a . dall'av venuta infezione. N.e i . malati di difterite, c~e ,,engono i_ n viati all'ospedale, per tale ragio·.n e, . con·viene usare dosi. ·curati·ve maggior.ii, d1 quelle finora usate, troppo piccole a dosi di 500 0 rdooo U . i . invece di I500,. 3000 U ., I. ,

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colon ascendente tìella prima parte d~l colon ti~asverso sii può a_vere ~nche anemia per emorragie occulte. La radioscopia . dà ai1clie. eJementi diagnostici importanti. Prima ~ell 'esame è necessatio . un pasto ed 11n clistere .di bismuto. Se v'è ostr11zione l'accumulo ·del bis1riuto dietro 11 restrin• . gimento si presenta ~ot~o 'f<.:>rìna. di omora . netta. Se il neoplasma ha sede nel cieco e nel colon il bismuto anche con un forte restri.~g~mento 1 _passa su,bito l'ostacolo a cau.s a della dilatazione. t. p. e della ipertrofia del .cieco e del tenue. S<;>pra ., · I tutto nel colon discendente il clistere di bismutò ~à raggu~g1i precisi· s11ll a sede del tumore . . CHIRURGIA. . . Per apprezzare le con~razioni del colon lottante e.antro l'ostacolo .è necessario praticare un mesI tumori del grosso intesiino. ,. ' sag,g io leggiero sul ventre : si sentiranno cos] (V. PAUCHET~ ,Presse Médicale, 1918, j]• 59) . le anse intestinali in contrazione e gorgoglia.n ti. · ' I t~mQri . dell 'intèstino grosso sono costit11itj Il · cieco può subire un 'ampia distensio!}.e anche dal ~ancro, d~ processi infiammatori,, dalla tu- quatldo il cancro ha sede nel sigma. La; incontinenza della valvola fle<.?-cecale produce il ~ ri~ bercolosi. . . distensione La diagnosi precoce del cancro del colon, del .fiUS$O. de1 contenuto ceco-colico e la . cieco e ciel sigma, è ~ecessaria perc4è un i11ter- dell'ileo che diviene ric911oscibile alla p~pa'\1ento ia tempo opportuno ~ .b en condotto dà la zione.. Le contrazioni intestinali dell'ileo si ' 'eguarigione. · . dono nettamente ·sotto la pell~ in forma di onLa palpazi'one del'. tun1ore ·addominale in ca&o d ulazion:l ; il colon_ mon1e11taneamentè · contratto. . . . di cancro riesce per lo più negativa: quandd si è grosso, tesp, spesso, e si çontorce come 'tl.n , . uterù in travaglio. palpa up: tumore si tratta di una massa .tuber. . . La ·endoscopia retto-colica permette. di esplocolare .i~eo-cecale, di 11na infiammazione pericolica, d'un accumulo di materie fecali trattet?-ute rare l'intestino per 25-30 c1n. e quindi può· dare· ~ da una · stenosi,'. raramente cli una . . ma~sa. lJ..€'0- utili indicazioni. I sintomi precedenti si presentano per lo più plastica. isblatB.mente, raramente · raggruppati. ·Spesso· Il cancro del oolon destro dà (i,iarrea, quelh) quindi ia sintomotologia è insufficiente per una d~l colon sinistro ·stipsi. Se il ne0plasma si • f òrma ~el ciecq o nel colon ascendente · .si forma_ diagnosi precisa, d'onde la necessità di una launa stenosi e la contrazione difensiva della 1)a: paratomia esplorativa. L''anestesia locale bast~- ' dell'addome, occori:ete intestinale .dietro il tumore espelle più ra- per l'apertura.. e ,la chiusura . . pidaniente .i liqrtidi donde la diarrea. Se. al con- rendo si può completare . con la narcosi. ., trario il neoplasma si svi]11ppfi 'n ella seconcla ' l • . metà del colon si .ha n1aggiore r.istagno,, . mag- · giore assbrbimento di liquido e quindi stipsi. Nel grosso intestino si fan·n o talora d~lle ernie Il . punto dove si forma il tumore è sede di mucose che attraversano lo strato musèolare ·e· ' dolore ~ la tunica muscolare lotta cohtro l'osta- producof\.o sotto la sierosa piccole sporgenze def colo, donde c.oliche accompagnate da gorgoglio. ' ;olume ~i un pisello o qi una . noce a'zellana: Più che un vero dolore è .un senso di ·molestiaJ si formano così i di'Verticoli: In questi si accu• mulano materie, eh~ quandò sono sterili formano· Spesso l'infermo stesso si• ·r ende conto della sede • . ' della lesione :. avverte il punto .,.nel quale il pas- piccoli ~alc9li fecali i11nocui e qùando sono insaggio di liquicll e di gas produce un · sen,so di~ fette producono accidenti analoghi a quelli del-· ' sqllievo. · .. I 'appendicite: perforazione, p~ritonite, ascessi o tu.mori infiammatori. Questi ultin1i simulano i!. I tumori del colon sono spesso accompagnati • da emorrag i e e da secrezioni mucose . Il sangue . cancro: .] 'intestino diventa d11ro, · cartonaceo, • i pertro:fico. si presenta ·sotto forme di ·grumi o di :fìla1+J.enti aderenti allè feti 9 s-ospesi tlel muco. Nelle di- . Le diverticoliti si localizzano sppratutto ner verticoliti l'emorragia è rara .. Praticamente si sigma e ' possono quindi produrre ascessi p~eri­ puo dire che .J 'emorragia coli e~ sta al cal).cro coli ci, tùmori. infiammatorz o ~s eu_do-ncof;l.c.s ;ni,,. dell 'i:~1testino grosso co~e J'emate~esi: al cancro fistol e i1iterne p esterne, de.gen erazi pni can redello stomaco. In ca:so di tumori del cieco, del rose. 1

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