Il policlinico sezione pratica anno 1918 parte 1 ocr parte3

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SEZIONf: PftATICA I

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e le leggi cl;le la governano. Su questo interes.. In casi di eccezionale urgenza, è preferibile sempre sel.9Virsi delle fial1e da 1 eme. di solu- . sante argomento ·1 A. si sofferma in una delle zion~ chinina-uretano, che .nelle nostre mani, ' conferenze, sviluppando le varie teorie per cui se si ecéettuin·o · i fenomeni immediati 't ossici, ora è possibile concepire · il prodursi e il tra.. se pure impre ss-ion anti non 1paur1st, non s m ettersi a distanza di uno stim olo nervoso. ' hanno d2.t o mai inconvenienti seri : ' l'iniezione Un ultimo capitolo della bell a monografia · Ta fatta però molto lentamente. t. p. raccog~ie , dai dati già esposti ~ da a ltri nuovi tratti ancor essi dalla chimica e chimica-fisica, (970) Al dott. L. B.; Zona di guerra: argomenti per addentrarsi 1n un campo· an- ,) • Prof. OLIMPIO COZZOLINO. Jrl ayiuale pratico di cora molto · inesplorato della fi siologià det si11 ediatria. Ideìson ed., Napoli. P rezzo L. 20. stema ner,voso: q:ueilo della narcosi e del ~on- • R1n31~0. F'or1nulario t er apeutico. Fr. Vallar. no, ét cui si collega pur·e quello degli scambi ài, Milano. Prezzo r.. 20. lNDEX. gazosi .. del ·sistema nervoso centra le. · • • Questi rapidi cenni possonq. Yalete a . din;iostrare di quanto interesse siano, e p er 1:1 fisio~ · cENNI'BIBLIOGRAFICL i ogia e per la patolo·g ia, i fatti raccol ti ed espo(Non s' rt1etmti.$cono c'M. i iibYi pert}enuti in dono alla Redcizionf') ' sti dall'A., e a{i indicare quanto sia giusto ed G. PIGHINT. La biocJiirriica ;.' el cervello. (Cinqpportutio l 'indit:iz'zo ch e egli addita agli stuque conferenze tenute agli I stitl1ti clinici di d.iosi ~i .neurologia e di psichiatria. Il libro perfezionamento di Milano), con prefazione d el Pighini è di piccola m ol e, ma denso di di G. ' CIAMICIAN. - R osenberg & Sellier, Toidee, e la ricch ezza delle citazioni bibliografirino, 1916. - L. 5. ch e n on impedisce alla form a di m\antenere . q11ella nobile semplici tà che d~ve distinguer'e, L'A. rileva anzitt1tto come l'ordinaria i.sto' . gittsta le nostre migli ori tradizioni, il limpido logia, essenzialmente morfologica, abbia dato stile italiano. . D. CARBONE . una solida base di osservazione .agli studi di .. • fisiopatologia dei cen tri nervosi. E .· LEREDDE. Trai te1ilient dµ tab es. - - / Editori Una promettente via di ricerca è data oggi A. Maloine et fils, · p~rigi. - Prezzo, L. 14. èa lla chimica, chimica-fisica, istochimica de l cervello e della sostanza n er vosa in genere. I I~ voluminoso libro t estè pubblicato d·al Lenon pochi la.vori comp.i uti dai vari AA. sulredde costituisce l a ricapitolazione e la con·clusi one di tutti i lavori da· lui precedentemente l'argomento, già hanno ·p osto lln certo ordine nel mare magnum della · chimica del cervello, pubblicati .sul medesin10 argomento. , L'azione curativa · del trattamento antisifilicosi da perm~tter~, sia pure grosso modo e tico· nei tabetici è•. evidente, ma solo quando sopratutto per grandi gn1ppi, una analisi chi. questo trattamento è -condotto co~ r egole premica quali- e ~uantitativa, basata in ispecie . • sul frazi onamento delle sostanze, costituenti, a c1se. Può -ess~re impiegatò il ~er:curio, ma gli arm~zz o di solvénti e di preaipitanti opportuna. ' enersenobenzoli costituiscono un'arnia p1u m ente ordina ti. ·T anto i metodi macrochimici gica, più sicura, più rapida. quanto - se bene impiegati - quelli istochiGli arsenobenzoli d evon o essere adoperati a mici e istofisici {esame microscopico a luce po\ dosi forti (salvo al principio della cura), in larizzata) hanno coric@rso, e più l o promettono 'per l'avvenire,· a dare u;t più solido contenuto · modo continu o (i periodi di r11)oso non devono alle nostr·e nozioni sulla patologia del cervello. 'essere più lunghi di tre. settimane) fino · alla • scomparsa della reazione di W assermann nel Ma ben :pochi son.o -finora . i lavori in tal senso, sangue e tl·elle altre modificazioni del liquido e tra questi tengono un ottimo posto quelli ' cefalo-rachidiano. A parità· di condizioni l'affedell'A. e dei suoi allievi e ·collabora tori sulla zione è tanto più curabile quanto più ptécoce paralisi progressiva. è l 'intervento. Talvolta al trattamento segue Altro .campo fertile 1per la chimica cerebrale un'esagerazione dei disturbi, ma si tratta di è quello dei rapporti fra la sost anza nervosa e t a tti r e attivi che a poco a· poco scompaiono. vari veleni che la precì'i ligono (tossine, narco' . Il trattam·e11to agisce sulla infezion e generale tici, eccitanti, ecc.), su cui l'A: m olto si sofe conduce normalmente alla scomparsa graferma. duale dei sintomi· cl,inici ed al miglioram ento Come la c himica s occorre essenzialmente dello stato generale. nello studio d ella sostanza nervosa, così soIl l avorò è ricco di indicazioni tecniche e si pratutto la fisica giova a indagare - nei li- -... chiude con un'abbondante doct1mentazione camiti, ancora ristretti, delle odierne possibilità ' sistica. DR. - la n atura della cosiddetta energia nervosa \

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Atlas d'anatomie pour l 'é lectro-diagnostic et la physiothérapie. • - Editori .J.. fl. B a ill}ère et fil s, Parigi. - -

MIRAl\IOND DE

LA

ROQUETTE.

Prezzo L. 10. In questo atlante-manuale sono presentati in modo da po~r essere rilevati a colpo d'occhio i d ati anatomici normali necessari per I.a elettrodiagnostica e per indjrizzare il trattamento :fisioterapico. Ai dati anatomici sono aggi •unte le tavole dei coefficienti normali dell'eccitabilità elettrica dei nerv'i e dei muscoli e numerose nitide figure che dimostrano le inserzionJ'l i rapporti reciproci , la funzione, la innervazione dei singoli muscoli, non che il . meccanismo anatomo~ft1nzionale di ciasct1na a rti colazione. Se si con sideL'a che i m etod·i fisioterapici, che oramai non fanno più parte dell'empirismo, richiedono, per ottenere rendimenti utili, applicazioni esatte che non possono· praticarsi senza 11na precisa conoscenza degli organi sottoposti a cur~, si comprende tutta la importanza iti questo volume che ha scopi clerisamente pratici e che al rigt1ardo ha col1n ato una lac11na. . DR.

I.e sithcon scien t 'n ormai. - Editore F. Alcan, Parigi,. - Pl'ezzo L. 7.50. L'autore ha studiato sperimentalmente 11na serie di problemi relativi alla psicologia dei confronti e del riconosciment o, e sopra tutto l'importanza della memoria -in questi processi . Una delle concl11sioni più importanti ' cui è giunto l'Abr.amowski si è ch e la sub co&;ienza normale, la cui origine si trova nell'oblio delle cose coscienti e nelle .im1)ressioni incoscienti, è ·c ostituita da stati affettivi cal' atte1i sti c~ ch e l'A. chiama sentimeriti generali. L 'A. tra l'altro form11la anche una nt1ova teoria della memoria in conformità delle esperienze che hanno dimostrato la sopravvivenza psichica dell'oblio, una teoria che abbraccia tutto il dominio dei fatti mnemonici, la memoria attiva e la mem oria p.a:ssiva latente. E.

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ABRAMo-vv·sKI.

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IMPORTANTE PUBBLICAZIONE

lftTUBAZl~ftE DELLA LARlftfiE E TRACHEOTOMIA Pratica. ed importante pubblicazione del pro.t essore Fra1icesco Egiài, Docente di JJaringologia nella R. Università di Roma. · Elegante volume in carta di lusso di oltre 300 pagine con 46 figure. In comrqercio L. 3.50 più le spese di spedizione. Pei nostri Abbona ti, franco d1 porto e raccomandato L. 2.50. Inviare cart:olina-vaglia direttamente al ;f>rof. ENRICO MORELLI, Vi'.a Sistina, 14 - Roma. •

VARIA.

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Statistiche chirurgiche di guerra. Il prof. Tuffier in una con1unicazione a11' AccadE>m1a cli medicina di Parigi esponeva alcune statistiche chirurgiche riguardanti l'otfensiva tedescn ài a lcuni me i addietro sull' Aisne. Esse dimostrano i progre si otteneuti mercè la migliore organizzazione dei servizi SètDitarii, e specialmente con l'a istituzione degli osr.>edali chirt1rgicJ mobili, che aftluiscono con facilità sul luogo di una importante azione. Su 100 ferite, 67 int~ressa vano gli a rti, 16 la testa, 1~ il torace e 4 l'addou1e. La mortalità generale fu del fl.13 per cento; quella per ferite de11·aaclon1 ~ raggiunse il 61 per cento, e quella pet· ferite del torace il 20 per cento; invece ln mortalità per gangrena si ridusse al 3 pel' mille, e q11~lJa per tetano· al 5 per diecimila. Dopo 4:1 giorni da Il 'azione, rimaneva i1egli ospedali l'l.4P, per eento dei feriti. L. P. Gll allarmisti studiati da uno S<'ienziato. Ail; Accademia lii medicina di Parigi \I dott. Valon comt1nicava, or non è molto, un suo studio 11~clico-legale Rugli allarmisti, che egli ha diviso iu tre categorie : 1a criminali, 1n~ritevoli delle sa11zioni penali; 2a coloro che ce-<lono a una crisi clel carattere, P sono vanitosi c·htl Yogliono semhtare più info1·n1ati della massa. o ipocondriaci e più . oventi di ·peptici; la· loro responsabilità è li1uita ta; 3a deliranti, che ritraggono gli elementi <lel loro delirio dalle circostanze ambienti e che sono affatto irrespon~abili~ I.J . P. PUBBLICAZIONI PERVENUTEOI.

GIUSEPPE. Per una riforma nell'assistenzn clegli ammalati cli mente. - Rou1n, 1917 . <-t1LBERTI P. Rendiconto clinico-statistico di _452..f operazion,i coll'aggiunta di brevi considerazionj sulla cranio-resezione, 1909-1917. - C~lusone, 1917 JlAPARCONE ERNESTO. C-0Ìlgiuntiviti provocate con nitratò di biorubo. Contributo clinico, istopatologico e sperimentale.· - Pavia , 1917. 1•uTELr.1 F. L'otorinolaringologia, e le infermitit esirnenti dal servizio militare. - Biella, 1917. GARRONI AUGUSTO. NtlOVO indirizzo profilattico nelle 1nalattie infettive. - Perugia, 1917. A1.aJ:hiro L. Il tracoma, la gue1·ra e il dovere del Governo. - Girgenti, 1918 . GuELMI C. A. A proposito di conta-pannilini .. --Piacenza, 1918. -:\:IARGOTTA CESARE. IJa guarigione rapida della scarlattina con l' « antiscarlattinoso Alecce ». - Ro. ma, .1918. I'osTEMPSKI PAOLO. La campagna antimalarica compiuta dalla Croce Rossa Italiana nell'Agro Ro. mano , nelle Paludi Pontine e nella Maremma • nel 1917. -- Roma, 1918. f;EONE SALVATORE. La lotta contro il tra.coma nella provincia di Siracusa. ~III relazio11e (1917-1918). Un primo esperimento dL_profila ~si visivn : - Si. racusa, 1917. ' r100NI

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SEZI ONE PRATICA

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'N'ELLA VITA. . .

. DISSERV.~10 POSTALE. . A

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E. l'on. Luigi Fera, Mini.stro delle Poste.

1nod i) S'i'no al pimto di farci subire l'odiosa .:assa di lire venti al quintale sul p-rezzo della oa1"ta, a favo re dei giornaU politici J· Veda d'UIYIJque J Eccelle·nza J se almeno f osse • possibile assicura1·ci un s.erq;izio postale me- . 1io disast1·oso . A . Lei 1ion ma11ica modo di scoprire la cau..::a dcl lamentato sconcio al quale J fors eJ non sa1·à est1"anca. la man<> degli incetta,to1·i di. cartaccia; co'sì potrà 1)r@vvedere energicamente a c}ie ·11,on '. ab- , biano pi1l a ripetersi i t11~oppo frequenti .. .. ùi~guid i. posta li . . . Col 11iassimo ossequio E. l\foREI.,LI, editore. .. 1

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Permetta, Eccellenza, --clie io m i ' t'i1iolga direttame1ite a Lei) nella spera1iza di 1/ed6re uria buona q;·olta eliminàto un. gra'l/e scon• cio che tu'rb(}) il' buo'ft; wndarrnento di ques~a - nostra impresa) in momernti così gra vi e d.ifficil'i. . Alludo alla irregolare e spesso !1'la1icata consegna dei , fas&<Jolli de~ nost1·0 giorna,le agli abbonati. fiJ questo 1tno stato d,i fatto clie perdu-1·a da t·1·oppo tempo J 1nalg rado ,i rtpetut i 'l'"eàlami inoltrati all?a11im-inistrazione de lle poste. ' • Ogn·i giorno piovo'l'io al no"ltro ufficio dieI medici prov~nciali e l'esercizio professionale. cin·e di P'roteste di -abbonati cllP 1ion rice,,;o- " . 1 no i fascicoli da no-i pwrituaimente specliti) Riceviamo : ' la qual cosa ci mette i1i gràve imbarazz·o, Caro !'arigloss, poiclii: no1i semp1·e possiamo sostituire ·i ' . fascicoli dispersi) in quanto il costo favoloso Lascio alla tua brillante penna ed al caldO' de~lla carta non ci permette d·i tene~ 'Ulna -interessamento che tu poni in, tutte le cause • fortP sc<Yrta. E spesso,) p.er 11on lasciare in- - giuste della nostra _yita professionale, di occucomplete le colleziom degli a,bbonati) siamo parti di un argomento che intetessa tutta la éostretti a proaedere a costosissime 1·istarm,- classe medica, inquantochè riguarda una bepe, alie aggravano sempre pì11 la già triste riemerita classe di funzìonari~ medici, che tanta condizio11.e dellia 1iostra industria J la quale })arte hanno nelle direttive della vita mediça non gode dei sop rap1·ofitti di ,querra.. nazionale. Intendo parlare della classe dei meFJJla 11,011 pruò imlf!"aginare quali e qua;nt·i dici provinciali. . .~ac-rifici bisogna ·aff'r ontare per· . tenere in In questi momenti di rinnovellamento, di repiedi wna. impresa alie prwr rende qualclie visione e di scarto del vecchio ciarpame bti.'le1vvig io alla Patria in q1'1esta ora storica. r ocratico, sarà un grande merito del PolicliAl corpo san-i tario J ohe 1/'i r·e a fia,nco dei nico se vorrà ,farsi il portabandiera di un' aginost1~i valorosi soldati e ne ti.itela la, salute· e tazione in favore d·ei medici ·p·rovinciali. 11,e 01M"a efficacemente le 'sofferp,nze fis,iche, La figll'ra del medico provinciale deve essereT 1ion può) non deve maAncare il sitssidio della a n1io parere, quella· di un valente professio.scie11-z a. Questa) nell)attuale sterminato ram· nista, rotto ed educato alle difficoltà dell 'eserpo di ossertpaz ioni) compie p1--ogr·essi rapidis- cizio professionale. Tu ben sai come u11a delle tante incombenze 8Z.rnA,) che i sanita1·i) speci.e se in zona di guerra, non sono i?i g1·ado di seguire cori ·rapi.d-ità clei medièi provin ciali è quella delle visite fiP sio1' rezza . Il nostr'"O periodico J sostenendo scali, nelle quali essi sono obbligati spesso a 8forzi ina1!,diti, 1J1~om;e de a tale bi;sogno J cd è rivedere e controllare il giudizio diagnostico e r.eramente dolo1--oso il '&edere frustrato dal prog11ostico anche di eminenti clinici. Non è sen1plicemente esilarante il pretendere dis:se.1·vizio pQstal e l'at·monico conco,rso di tf!JJrnto &uon 'ùYJlere J · spont(JIJ'beo .e disinteres- 11na funzione così delicata à.a un profession'i8ato J dit~e tto ci. scopo cosi. n.obile e patriot- sta al ·quale si sono tarpate le ali .dell'in'tel. tico da p'a1·te di tutti ooloro che collabo,ra- . l~tto ~ della .cultura clini~a col vietar\i l'eser·1io a questa 1iost1·a difficile opPra diittwr1ia. cizio· profess1onal.e? ::.\1a che rosa vuoi che ne sappia l)ii1 di cliDel compito bene fico che spetta alla stanipa rn,edica mentre dura ta giterra, il' Gove·rrio 11ica, dÌ malattie e di inal ati un povero diaitaliano non si. è reso almin conto, e irvt<>cc volo, anche valoroso , dopo 5, 10, 2@ anni che di fn.vori1~la) come sarebbe sito do'l/iere e co- n.9n può vedere un ammalatq e che perciò non me avveduta;mente fanno alt1~p. na~oni belli- si coltiva ~iù, .ma che invece è stato costretto ge1·anti) si adopera ad ost.acolaria in, ti,.tti i ad i11quinare e ad atrofizzare i.-1 suo. cervello con 1

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statistiche, bollettini e colle solite emargina.te pratiche? Per carità di patria non yoglio per ora mettere a nudo tutta l a piaga, ma mi limito a due soli interrogativi. Il medico provinci ale deve essere e rimanere un valoroso medico, oppure dev'essere trasformato in un modestissimo pas.. sacarte? · Il medico provinciale dev'essere un tecnico nell arte sua. Ed allora. perchè inibirgli la pa- · lestra, nella quale può raffinarsi e perfezio11arsi? Ma risponderà la burocrazia miope e tarda: « Ep1i è un impiegato ed anche per _ lui deve restare in vigore l a legge sullo stato giuridi co degli impiegati » . Benedetta mentalità burocratica! L 'agente delle tasse, il delegato di pubblica sicurezza, I 'u ffici ale postale, il verificatore è.i pesi e misure, il medico provinciale, sono tutti impiegati : dunqu.e per tutti devono valere l e stesse leggi. Chi scrive h a molta fiducia nèll 'illuminat0 serino dell'illustre uomo, , che regge le sorti del.... ~ lq, Sanità pubblica; egli indubbiamente farà sentire la sua autorevole voce p ei'ch è nella nuova riforma burocratica sia fatta ai medici provinciali quell'elevata posiziene ' economica, mora~e e spprattutto pr0-fessionale, alla quale han diritto e che,.. è ·COndizione essenziale Der il l oro prestigio e perçhè possanG éompiere opera fat, t iva, v~ramente efficace e competepte. 1

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occur:>are un posto impartantP in una pubblica -amministrazione e di essere .sta t:o continuatamente I>er circa tre anni, non in zona di guerra, ma in 7.0na di operazioni, a ricuo1>rire uffici di grande fiducia? , l\1a già, esiste il famoso regolamento per le promozioni, che dice che dobbiamo aspettare il turno degli ufficiali effettivi. Ma gli attuali capitani effettivi, quando noi ~ravamo già. medici rispettati eù eravamo entrati con molto decoro · nella vita professionale, erano ancora imberbi e discoli scola retti, ed ora chi sono costoro? Alcuni sono laùreati da pochissimi anni. 'Ed a costoro dobbiamo noi essere posposti? ~la in forza di un regolamento, che attuallnente non ha più ragion di essere, si deve proprio irride~~e ' ai nostri diritti J si deve menomare ed offendere la nostra dignità , professionale? Ammesso pure, per dannata ipotesi, che si .vo- · •glia e si' creda necessario accordare un privilegio agli effettivi, ci ~i metta pure al1a coda di coloro che furono nostri ultimi colleghi di Firenze e sin logicamente ed equamente computatu per noi quell'anzinniti1 di nomina ad ufficiale e non • l 'anzi~nità. dell'ultimo grado di eapitano. ~ Per rendere gi11stizin. a chi la merita ed a chi ha specialmente dato prova in pace ed in guerra ' del suo valore r)rofessionale si può ben modificare un articolo di regolamento ! . Un veoohio abbonato .

A proposito del casu Bossi. Noi ' abbiamo :). suo tempo informato i lettori delJa deliberazione del Con~iglio Suveriore della P. Istrl1zione sul i)rof. Bossi, a.ttenen{loci alla for. mola qt1asi stereotipa con cui la notizia v·eniva daUn vecc hio abbonato. ta dai giornali 1>olitici di vario colore. Il prof. Bossi trae motivo da que.Jla semplice e . J'. Sempre- per le promozioni orma! vecchia notizia di cronaca l:>er inviarci una • degli ufficiali medici di complemento. sua lettera e altre inf-0rmnzioni, invitandoci a. pubblicar le . l{ iceviamo : Noi non vogliamo defraudare ai lettori lo spa· Oaro Pangloss, zio, da necessità. di guerra già ridotto~ per diffòndere cose già pubblicate; ma non vogliamo nem-Spesso nelle. nostre rivendicazioni siamo costretti ad armarci .d i pazienza evan~elica ed a ricordarci meno ritrarci dall'espo.rre il nostro avviso sulla questione della procedura con .cui il Consiglio del m-0tto biblico: « Pt1lsate et aperi~tur vobis ». .ID quindi continuiamo a battere nella speranza che superiore della Pubblica Istruzione , ha sospeso ,ver ' a lla fine . arrivererp.o a rompere il sonno dei d-0rdue anni dall'ufficio il prof. B ossi, e sul propo• mienti. , sito che questi ha annuµciato di dare querela all 'Avanti ! onde emergesse in pt1bblico d.i bntti· I ntendo qui . unire anche la mia v-0ce di protesta mento la falsità delle accuse e la propria inno~r la· grande ingiustizia degli avanzamenti e -voglio esporre un dato di · fatto. cenza. Il nostro av.vi$O lo esporremo in brevi lip.ee. • , Fui alla sc11ola di applicazione di Sanità mili1 I procedimenti disciplinari d'indole ammip.istratare di Firenze nell'anno 1904-1905; a lla fine del corso ri11scii fra i primi s11 circa 209 colleghi. Eb- .tiva che si s~olgono davanti al Consiglio superior:e bene, pareccht {ii costoro che allora furono classi- d'Istruzione pubblica ·seguono una procedura che il • prof. Bossi e h suoi amici qualificano medioevale. ficati fra gli ultimi, percbè molto zoppicant i, sono Non presumiamo alc;una competenza in materia. giij. da un pezzo maggiori, mentre io sono ancora Ma sta di fatto che la procedura è antica e che semplice capitano. Forse . non mer;t:o di . avere· il presuppon~va un Consiglio a ltrimenti costituito, grado concesso a costoro, perchè essi non banno a ltro titolo che la lat1rea, mentre io ho avuto l'o- · di come non sia dopo la riforma Gi-0litti. Bossi e i suoi difensori scaglino _contro essa tutti no re di appartenere agli os~dali di Roma,. di ~u­ gli attacchi che possono. Le falle aperte servir~ 11perare il concorso di chirurgo primario in un no utilmente a convincere della n~ssità di moospedale di '11na ci'ttà capol11ogo di provincia, di 1

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SEZION• PMTICA

un ~ltro di salme umane o ca.;daveri. Pel' queste, <?CCO.r re 1speciale ·permesso .d~l Prefetto ed il pagamento di una tassa prestabilita. . Però lo scbelet~o umano, o parte .d i esso rteScbi·o), 'non costit uisce la sa)ma od .i l cada vere, in quanto ·che questo, a differenza di quello, è un complesso di polpa e di ossa, costituente un tutto organico destinato .a scomporsi. Perciò le disposizioni in vigore che vieta.no il trasporto ,delle salme non Possono a~ plicarsi alle sempli~i ossa, agli scheletri ·od a parte ~ di essi, già dissec~ate e che nqn p;resentano pericolo per !'. igiene e Ila pubblica salute. Gli scbe• letri possono essere ragguagliati a lle Céneri derivanti dalla crem~zio11e e, ·ql1'indi, al pari ~l i queste, possono essere trasportate .senza a utorizzazione (li sor.ta. Tale parere espresse anche il Con siglio ... di Stato mn dal 23 sett~mbre 1896. E ciò indipendentemente dall'uso cui debbono servire gli scheletri, sia per insegnamento o studio o per altro. . Essendo i teschi destinati ad un I stituto ,s cientiRISPOSTf A QUESffi A,DOÀUllE~ :firo dello Stato non erano Wi soggetti ·nel trasporto a pagamento di tassa, giusta quanto n1 stabilito · (7398) Servizio veterinario. ·_ Profughi. - Oon-con riso1uzione minJrsteriale d.e l 23 ma.rz.o 1899, gP<lo. - Dott. abb. 4998. -- Dal mon1ento ·che il n. 23840. Non è a l .ctl>SO applicabile il disposto delposto di veterinario è legalmente vacante, l'ufl'art. 14..J: del Codice penale giacchè con l'invio dei ficiale sanitario che eseglJe la visita çielle çarni . .t eschi a ll'Istituto {li ,.antror>ol4.}gia criniilk'lle non ma cella te non ba diritto a speciale com penso si è vilipeso un cadavere um•ano nè in quB lsiasi rientrando tale visita nell'orbita delle sue ordimodo violato un'urna o sepolcro, nè per iìne di na.rie mansioni a norma · dell'art. 8 del regolaingiuric'l nè per altl'o illecito scopo. · mento · d~ vjgilanza igienica. '(7402) Debiti v(3rso i medioi - Presorizione. I profughi poveri <le\ono aYere l'assisten.Za Dott. G. A . R. da A: della R. - La ~isposizione m~ca e sanitaria completamente gratuita , come contenuta nel D. L. citato è di indole generale si ptatica pei po,·eri .de l Comune , ed i medici dee si applica anche ai debiti che le famiglie dei v~no prestare 1'01Jera loro senza pretendere da militari abbi:ano verso i medici. Non vi è, quindi, essi onorarii. Tutta via i prefetti possono corria temere della prescrizione nè occorrono. atti inspondere ai rispettivi sanita rtii gra ti:ficazioni () tertuttivi. Occorre, però, che il debito sia certo', micompensi, ma non a periodi • determinati nè in • liquido, ed esigibile. ' . Eil1ra fissa, ma be~si nel momento clie sembri op(7403) Aurne·n,ro sessennale - Aumento d l st·kpen~rtuno ed in relazione al maggior lavoro effetdio. - Dott. G. Il . da V. -. · L'aument<> sessennale ' tiYamente derivato ai · sanitarii medesinii. decorre dal giorno in cui si è ottenutc'l la nomina È ancorn. in vigore, pe,r ragioni di Sl1pi,·emo ina titolare della condotta, e, cioè, cln.l 5 settembre teresse sociale, la disposizione che sospend~ la concessione del congedo ai medici condotti. P er' 1912. Poieh è l 'ia s$egno per la ca1\ica di ufficiale sani tarlo è compreso nello stipep.dio, l'aumento sesil m aggior la v.oro che essi sostengono n~n è amsennale deve ess~re df ·L . 400 e • n on °di L . 380. messo a lcun compenso trattandosi di prestazione Sempre quanùo il .Consiglio corounal~ lo . dèliberi, imposta da ragione di ordine pubblico e generale. pl10 · ottenere l'aumento di stipendi·o portato ·dal (7400) Tratta1nento eco1iomico dei ·m0dioi miliD . Ii. d·el 10 febbraio ultimo non ostante abbia ,. tari destinati a servizi-i civili. - · Dott: F. P. da P. conseguito o contemporanea.mente conseguisca iÌ - In base all'art. s· della circolare del Minis.tero • ..sessennio. della guérra del 10 settembre 1917 . e dello interno . (740:1) Aumento di stipendio. - Dott. E. Z. da L. i medici militari in servizio civile ba'nno obbligo • -::- Al medico con~otto sotto le armi pu9 anche di prestc'lre servizio, oltre che nella condotta del durante il servizio milit:Jare essel'e aumentato da.Ila Co1nl1ne in cui il titolare venp~ chiftimato a lle armi, amminiis trazione da cui -dipend~ lo stipenwo in anche, come interini, nelle .condotte dei Comuni conformità del disposto dal D. L. del 10 febbraio ' viciniori nei qua li il titolare prestava pL1re serviultimo. Al medico supplente, il ·ctù posto sia oomzio. Negli .altri Comuni, ove dj simpegna ,le fun" compete ~gualmentè preso nella pianta organica, zioni del predece~sore gli .sarà corrisposta ·tutta l'aumento dello stipendio che fosse disposto dalla o quota della paga, a seconda di speciali conV(•nzioni, che prima si . corrispondeva a'l mèdico .an;iminLstrazione comulk'lle. All'interino .detto aumento ricopre un posto il cui civile richL:'lmato. . non compete quando . titolare trovtsi sotto le armi o sia, per altra causa, (7401) Trasporto d·i ossa uma.ne a · scopo di intemporanea.mente .assente. ' segnarn ento e di studio. - Dott. L. · A. da C. • (71'05) Destinazione di serv izio . - Dott. P. 1\1. T. • La legge sanitaria ed il regolamento di polizia da B. - Spetta alla Giunta municipale e per essa mortua ria vietano il trasporto da :un Comune ad • difica rla, problema già affacciato in un ·recente congresso dei profèssori universitari. E intlùtiv;.> però che la questione deve es:sere risoluta con ogni libertà. e fuori di qualsiasi pressione di ca~i singoli se vuol raggiungere quella ser ena contempla.zione del giusto che ogni riforma del diritto esige in modo assoluto. Circa la · querela che il Bossi· intende sporgere contro i'·À.vahti!; . se pure a quest'ora non è già fatto corr1piuto, noi auguriamo che alla luce df>lla libera cl' scussione e al !=' iudizio dei iua~istra ti e · del grande pubblico risulti 1a inconsistenza delle accuse e la correttezza della condotta del profes: sore di ostetricia dell'Università di Genova. .Gocle . i· ~nimo nel constatare. che al mondo c'è un . uomo· al1etero di più e c'è sempre da rallegrarsi che nel . pi·oprio. p'nese la strada della g-iustizia sia a tutti . aperta e sicura. · 1

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IL POLICLINICO

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al sindaco di stabilil'e• il luogo ove il m~ico I deve, • nell'ambito del territorio della città, eseguire la prestazione professionc1le di condo~ta. Però se Ella fu inviata nel 'om une con 1'espresso inc~t ric:o . di sostituire il collega di eittà chiam1a to sotto le armi, contro la diversa destinazione i11dicatale dalla amministrazione munici~1le J)UÒ ricorrere o alle i1utorit.à che. lo in\'iarono sul posto o al Consiglio coDoctor JusTITIA. munale.

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a,·ven11tc. I ricqrsi ver ottenere tale promozione pbssono essel'e fatti a 1 Ministero della guerra per 'iH ger,lrchic.:a. All'abb. n. 9818 : A ven(lO

fJlla pre. ·ta t o serv 1z10 in zona di guerra vu<> essel'e i>romo~so quando git1ngerù il suo turno, ·e ic1011eo all'a vanzan1ento, e<l il tempo tra~corso in co11gedo è utile agli effetti dell'anzianità . . Alla I>res icle nza dell'Ordine dei medici cli Cagliari : , Oecorre distinguere: per -la promozione a ' mag..:'erri~· io n1cdico nlilitare. ,All'abb. n. 15 5 : -~io re i li1uiti so110 tuttor<l fisRi al 14 gennaio 1915. Il limite di etil stn bi lito per la nomina. dei soti)er essere iscritto ~nl quadro di avanzamento a • toteIÌenti •di comple1nento a tenenti effettivi cort1ttto il corrente a11110 i limiti sono vei cap.itani fisrisponde al tre11taduesimo anno di età: Nominato sa ti all'anzianitit ·del 1:l maf!;gio 1915 . . E'ridentetenente effettiYO, :F~lla non può, durante la guer- . mente nella ris1Josta all'abb. n. 2507 è incorso u11 ra, dimetter~i da tale grado. errore, poichè clo,·era leg·ger~i 1915 e non 1916. ' Al dott. l .1 . ~l . da F. : All'abb. n. 8912: In seguito alle nnoYe dispo izioni tutti gli esoElla non è n1ai stato trasferito nel col'po sanineri concessi sono sta.ti ora revocati. Le Prefettario militare, 1un vi ha sohln1ente })restato ser• ture debbono, J1ei ca si come il suo, ripetere tutta Yizio. Non potrebbe in nlcun modo convenirle far la pratica per ottenere dal i\li11i estero la concéssio- · effettivo passaggio alla Sanità militare, percbè D(-) di un nuovo esonero. · rierderebbe con ta le pa~saggio o~ni anzianità <1 i • All' n b b. n. 11-~3 : grado. La petern1inazio11<:: ·o,·rana Iler la nomina a 1\ll'a bb. 11. 272 : Cit , ·a liere rigual'cla soltanto gli ufficiali del R. EserSe Ella Yerrit co n1andato a prestar servizio com~ cito. Circa i diritti cd i doYeri no11 si può dil'e medico condotto, le spetterà solo lo stipendio e le ·che siano iclei1tici i>er gli t1fficiali superiori della indennità relatiYe ttl grado. Se invece verrà esoCroce Rossa rispetto a quelli del R. ES('.\rcito. • 1icrato per un serYizio ciYile quale eRso sia, Le , All'abb. n. 3-t t cessera11no gli assegni militari e le spetterà lo Occorre disti11guere se Ellar è ·ta to semplicemente sti1>endio del Com11ne. Può, 8e esonerato, provare ritirato dalla zo11a di guerra e co n1a nclalo ad t1n n cl1iedere il cambio cli Rer,·izi~, :sem11re col conservizio civile, J1el qual caso nò n le spettano eh~ sen"' o de Ila Prefett11ra. gli assegni e le indennità del g1~Q.o militare, opAll'abb. n. 1774: p11re ~e è sta-to esonerato per un servizio ci,·ile. I capitani medici con a1izinnità ottobre 1909 soIn questo ultimo caso le spetta il coruUI1e stipencUo 110 già stati 'tutti proruo~si maggiori .. I Distretti che compen~a. ordinariamente il servizio, civile da cloYrebbero comtìni<.:are le l>l'Olllozioni agli ufficiali • , lei compi11to. • in congedo, ma dato il gra11 laYoro attuale dei .A..ll'abb., · Il. 469:): . èomandi di Distretto, pnò dar i che a ,~yenga q11alLa circolare 397 del G. l\I. del 1917 stabilisce cbe che omissione. ( tutti gli assegni in gene1'e e non il solo stivendio Al dott. G. G. da R . : . . vengano dati +:lnche se · nrr·°)trati in base al bolletSecoiido i vigenti regola m<.. 11ti la Sna anzianiti't tino di nomina . nel grndo di capitano sarà quella (iel d eo·r eto d·i · All'abb. n. 4392: 1ion1 ina, senza tener conto <.lell'anzianità e del gra Dei capitani medici cli :.\I. 'l'. e RiserYa sono do di qt1elli cl1e fl1rono un tempo suoi colleghi del stati promossi primi ca1>itè1 ni quelli con anzianitit cor so cli Fitenze. Infatti ~a sua nomina è\ V\errù anteriore al 14 gennaio 1915. ver titoli, con procedura q11i11di.. diversa ~a quella Al dott. R. I>., Zona di guerra : per la quale si è eif=ettua ta la loro promozione, cl1e Non solo n0n v11ò, u1n quei militare commette un ft1 l)er anzianìtà. a tto· contro la cl iscipli11n . All'abb. n. 952(1: • .Al dott. U. S. da R.: Se Ella fa parte del personale militare addetto Compiuto u11 ~nno di servizio dall~epoca del s11-0 al servizio del ca i11po dei prigionieri, è OYYio che i·ichiamo in RerYizio, FJlla p11ò esser promosso Le. spetti lo stesso trattamento circa indennità, ecc., n1aggior-e. (Art. 2, circolare 752, G. 1\I. 1916). che compete agli altri 11fficiali-. • Al dott. F. B. da O. T. :, · Al dott. U . F., ~ona di gt1errn : Quando Ella a bl>ia com1>it1ti 4 mesi in, zoiia d ~ Se gravi 'ragio11i di SPrvizio lo impongono, l'a11operazioni, potri1 venjr con~pilato , clal.le autorità to1·ità milìtare dalla quale Ella _dipende pu? t~at­ da cui cli1H-~11cle, il suo specchio di a-ranzamento al te11erla 'i11 servizio fino a che non ,·enga 1nv1ato gl'ado ai capitano, poicbè, cla ta lçt s11a anziani.tà altro llfficiale a sostituirla: ' di gratlo, Ella ne a Yril i1ieno diritto. (Art. 1, ci.rAll'abb. n. 4387: · , . colare· 752 del G. l\I. 1916). I.;e promo7'ioni per gli ufficiali superiori dell~ Al dott. R. C. da G. : • Croce Rossa a\Ye11gono con norme speciali che diT.ie pron1ozio11i per anzinliit~1 clei trne11ti medici. di l\I. T. nun1inn ti a t11tto il 30 fll)l'ile 191() ec~n 1 ' Yer~ificano da qt1elle n òottn te · 11er gli nfficin li medici del R. E~ercito. · mesi di seryir,io ne11·E ~~rcito opernnte ~ono gii1 1

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8~ZIONE

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P RATICA

-' AI dott. R. R . da Q. A. : • Diritto no, perchè a rigor di termini la concessione· dei dt1e 1nesi di stipendio, dopo l '~vvenuta mobilitazione, è sancita per· gli i1npiegati dello Stato. Molti co111uni però si sono uniformati a tale n~rma a beneficio del proprio medico condotto. ì All'abb. n. 3308 : .. Chieda di essere. sottoposto a visita colleO'iale o ond_e la SUlà inabilità assoluta ~t qualsiasi servizio venga comprovata. Al dott. S. O. cla.. ]., . .: I provved!menti economici a cui E lla accenna riguardano i militari .fil\ t ruppa, e non gli ufficia li. Circa la protesta" che sussegue non la ritengo pu b· blicabile. All'abb. n. 6127 : I j!uesiti da lei fatti escono da lla competenza sa nitaTia militare della rt1brica : .sono delle questioni an1miniRtrative che inolto agevolmente potrar1no essere dilu.cida:te dall'11fficiale di a mministrazione del suo ·reggimento. . M. G . 1

NOTIZIE -DI·V ERSE '

Il colera in Europa. • Là R ussi.a è ·S empre più gravemente colpiba.; iii parla di 500 mo'rti al ~iorno a Pietrogrado, di oltte 200 a ìVIosca, di migliaia di casi a Saratow, ecc. · \ Il morbo è diffuso da tempo anche in Turchiia. Attl'averso. la Russia e ,la Turchia è penetrat• .. i~ Austria, dalla qualè giungono notizie allarmanti. Comincia ad infiltrarsi in Germania. Si è i,a.p idamente diffuso in Finlandia. Caisi di colera sono avvenuti a bordo di varie navi che facevanò scalo nei porti scandinavi. Severe misure profilattiche &>no .state adottate dai governi norvegese, svedese e finno-germ)lnie<> . Per fortuna l'estate, in Clli l'epidemiia suole raggiungere il massimo di vi-0lenza, è prossima a passare. Queste notizie so11-0 desunte dn l « Lancet >) e dal « Medica I Record. ».,

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IA «febbre spagnola » in Svizzera• NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. Il « Lancet )> del 3 agosto reca che negli ultimi due mesi si è avuta· unia. intensa e1)idemia della La. direzione della Sanità Militàre del Corpo così detta. « grippe )> spagn,ola in tutt~ la Svizzera. · d'armata di Roma è stata assunta· dal colonnello 4-i primi di luglio la. gravità degli attacchi aumedico Arcangelo l\ilenneila. mentò repentinamente; veniva.no segnalati vari Ben noto nell'ambiente medico romano, ove egli casi letali specialm~nte nei Cantoni di Berna, Ba~.si era fatto apprezzare per il valore professionale silea, Lucerna e Zurigo. A Berna venne colpito t1n e per la vasta coltura, r itorna a nqi dalla ~na quinto della popolazione. e\ più. Nella gl1arnigione d i .guerra, ove . ha r.ivelato .rare qualità di orgadi Chateau d'Oex, fino al 15 luglio' .si erano avuti n izzatore ed una operosità fattiva . che ora ven11,000 casi, eon 305 mofti; e fra 230 soldati inglesi gono IPeritamente ·sanzionate internati, si erano avl1ti 6 morti. Gli' diamo· un cordiale benevenuto. La Croce !{ossa Americana. ha stanziato la somma Il dott. prof. Giovanni :Nla. nata, maggiore me<li mezzo.- milione per provvedere all'assistenza dei dico di complemento, è stato promosso con D. IJ. militari malati e convaleS<!enti. 11 luglio ll. s. - a scelta - a l grado di tenente Nel Cantone di Vaud è stata resa obbligatoria colonnello medico, continuando nell'attuale sua la denunzia, sono stati proibiti gli assembramenti carica di direttore degli ospedali militari di ri- \ e sospese le . visite delle persone di famiglia ai ri• serva di Stradella.. coverati negli ospedali. La classe medica non è certamente ~fuggita alla malattia: tra gli altri' casi letali, è da registrare CONDO~TE . E CON CORSI. • quello del dott. Steiger, prin10 assistente a lla CliMedico-chirurgo laul'eato nella R .. Università di nica medica di Zu1~igo, diretta dnl i1rofessore Eichhorst. Roma, con ottima pratica ·Condotta, di Ospeda li e Le lliOrti SOnÒ . dovute in preva}('.\nr,a à polrnoniti Clinica, con diploma ufficiale sanitario, eccellenti requisiti, esonerato servizio milital'e, cerca buo11 secondarie. interinato. R ivolgersi all'avvocato Remo Pozzi, via Un'epidemia misteriosa.. 1 . Fedérico Cesi, 44, Roma. A partire dal 1890 erano stati segnala ti,. in ' 'a Dentista medico-chitt1rgo, allievo della Scuola '1; rie regioni d'Europa, casi sporadici di una ma(~j11()Y~a e Basilea, orrresi come clirettore di gabilattia gravissi1na, caratteriz'zata da profonda sonnetto. dentistico, oppure insegnerebbe l'odontoiatria nole11za : se ne erano avuti anche in Italia. 1\ila acl aJtro collega desideroso di darsi alla svechtquesta forma morbosa i·i~hia mò solo fugacemente lità, purchè que~ti gli desse alloggio ammobiglia to l'<;l ttc11zio11e d~i n1eclici: si finì col varlarne~ come gratis llC'r la ò.t1rata della g·nerra in un centro cli ttna legg~nda. in1portante . Scrjv-ere èll dottor Bo<l rillo. Piazza Orn la runla tti<1 11<.1 acqt1istato u11a discreta clifNt1ova, 2, Bi·el.la . fusione in Francia, dove è desig11~ita come encefalite let<1rgiC<'l epidemicn, nome òatole da Netter. Chirurgo priiuario d 'ospedale civile di citti1 i11che ne ha descritti 15 casi e 11a rn ccolto notizia di V::lsa, docente, 46enne, e8ente obbligl1i militari. asaltri 56 casi. La malattia si manif~$t:-1 con cef<llea . sumerebbe servizio chil'ttrgico interjnale .per lt1ngo prostrazione, sonnolenza; questa 11ei ca~i lf'tali ~i ~riodo. Rivolgersi: ]Vf; ·Cantatt1tti, viale Belfiore 1. trasforma in com<1 ; sono sempre pre-senti sjntomi Firenze. '

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IL POLICLINICO

oculari: ptosi .palpebrale, strabismo, nistagno, pa' rosi del riflesso pupillare; il decorso può protrarsi per varie set t imane; la mortalità è d el 50 %. La malattia è stata descritta anche nell'InghilterraJ ove però ·dominano i l quadro .i sintomi oculeri, onde il nome. di mesence.talite epidemica. In _ principio si e ra pensato a botulismo. Qualche medico l'hc~ · detta « mala.ttitl X» . Si tend~ òggi ad ammettere <'he si tratti di una forn1a "anorr1ala di poliomielite anteriore acuba, (lalla quale però si differenzia sotto molti riguardi : tra l '~tltro. colpisce di preferenza gli adulti . (Dagli « Archi,·es médicales belges » e dal e Medica I Record>)).

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Congrtsso della So('ietà Italiana per iJ progresso delle Scienze. · · stato indetto a nche per quest'anno. La sede pr~..scelt.a è Pisa. Fra i rel.'ltori f gura no i prof~Roori Bottazzi, Di Vestea, Ranelletti, ecc. Tema princip.n le s:1rà il ~guf\.nte : « Risor~e naturali d'Italia >). È

Esposizione d~i prodotti sc.ientiftci britannici. Si è Ape1ta a Lon<~1·a tm'esposizione dei IJrodotti ~cientifici britannici. • . Il presidente h a richiamato l'attenzione degli in'tervenuti all'inaugurazione sui grandi progressi ottenuti dagli industriali inglèsi dal pr1ncipio d~lla guerra. La potassa pt1ra, che è necessaria per <.'€rte spec:ie di vetro, è ottenuta ora per mezzo <li 11n nuoYo processo elettrolitico .. I Ja Gran Bretagna. non dovrà piiL rivolgersi alla Germania ~r questo JJrodotto o per il vetro · stesso. , Le industrie chimiche inglesi bastano oggi a tutte le richieste di prodotti, sintetici, organici, coloranti, fotog:r:afìci, ~Rtrattivi , di cui la Germania aveva praticamente il monopolio. •

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Una colonia marina io provincia di Siracusa.

stata inaugurata a d Agnone Bagni la colonia me1ina «Giovanni Riso», e-On ~:uola all'apeFto, per 2G b.;imbini, dovt1ta a ll'iniziativa, alla volontà tenace ed .al buon cuore del· òott. Piazz.a di Lentini . Assistevnno alla cerimonia il nrefetto C<>mm. Ma· È

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sino, il medico ·p rovinciale comm. Muuceri, le m:tr presentanze dei Comuni di Lentini, Francofonte e Carlentini e molte autorità. Parlarono il dottor Piazza, il comm. M:asino per il governo e l'aTT<>cato Sgalambro per i Comunt. Perve nne ro numer ose adesioni.

,Controllo sulle pa1te minute• • glutinate. Un decreto del Ministro degli a-pprorng1onan1enti e consumi in data i9 agosto disciplina· J:l produzione . e la vendita della pasta minuta e glutinata; vieta la pro9uzione <li pastina min11ta secca preparata con uova ; stabilisce il contingentamento per provincia; fissa i prezzi di vendita al minuto (IJ. 6 a l kg. a 1 massimo per· 1~ pastine glutinate e· L. 2.~0 per le altre), ·ecc. Per la nomina a coadiutori nei laboratori della' Sanità pubblica. • Un D. L. stabi lisce che durante la guerrtt 1e nomine ai posti di condlutore nei la bora tort della Sanità pubblica, che sono o s i rendessero vacanti, saranno confe r iti agli assiste11ti di laboratorio che ·abbiano ~i anni di servjzio e che ne siano r iconosciuti inerite"\'oli, nei modi e nella t orma degli' art. 1 e seg. del D. L. 3 dicembre 191&. . ( •

Vlttime del dovere. Di un'infezione ·contratta in servizi<>, è morto a Tripoli, ove dirigeva la Stazione Sa nit.:'lria Maritt ima, il dott. ca.v. Ferdina.ndo Sayarese, da Napoli. Era stato assisten te alla Clinica medica diretta dal pro!. Rummo ed ~ssistente agli Ospedali• Rit1· Diti di Napoli. •

Per infezione contratta nell'adempimento della st1a missione, è morta nell:ospedale militare cont1:Jmaciale di Reg~io Emilia la dama della Croce Rossa Anna Dianese, di origine friulJ.n~, gin freginta della medaglia d'oro per l'assistenza assidua, nffett11osa e intelligflnte prodigata ai nostri soldati fin dallo scoppio della nostra guerra.

Al Ministero della Salute pubblica In Au'- kia è stato cl1ia111n to I 'on. Horboezewskj, giit m inistro senza • portafoglio.

Indlee allabetlco per materie. •

s~gilo

delltt vetro-pressione : diagnosi. differenziale ·t,.ra tubercolosi e sifilide cutanea . . . . . . . . . . . . Pau. Sifilide : diagnosi delle lesioni contagiose. col metodo Fontana-Tribondeau . » Tifo: crepitio xitoideo · . . . . . . . » Tl1bercolosi nei reduci dalla zona di operazioni . . . . . . . . Ufficiali/ medici di complemento : per le .• . . . . . promozio11i_ uodenale: trattaUlcera gastric;a e . . . mento Vaçcinazione · ~ntitifica: fenomeni sur1~nali . . . . . . . .. ~

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L. POZZI, 7.ll'A'. I

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Roma, 1918 · Tip. Cartiere Ceatrali.

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Assicurazioni sulla vita: insidie nell~ viPag. site mediche e sim1.1lazioni . . . Bacilli feri~ trattamento con iniezioni di latte . . . . . •. .. )) )) · · Caso Bossi : A proposito del - . )) Chinina : iniezioni endovenose . Dissenteria bacillare : vaccinoterapia spe)} cifica . . . . . . . )) .. . Disservizio postale . · . )) . Eclampsia: tr.attamento ,. I )) Epilessia sifilitica . . . . . ,. . . Medici provinciali : esercizio protessio)) n ale . . . . . . . . . • /. )) Meningi te si fili t ica acuta • •

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XXV,

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Roma, 8 settembre I9L8

Anno XXV.

Fa:!c. 36.

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fon·d ato dai. professori : ' ,G UIDO BACC E L L I FRA N CESCO DURANTE .

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SEZIONE PRATICA

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VITTORIO ASCOLI

R EDAT T OR E CAPO : P ROF.

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·LAVORI ORIGl. NALI~

Le concause della tubercolos~ po~monare .e la loro importanza clinica e profilattica per il prof. dott. GIOACCHINa BRECCIA della R. U11iversità di Genova. Avevo divisato di n on toccare per il inomento il problema clinico e profilattico d ella tubercolosi })O)m onare ·(1), ·e non l'avr ei fatto, se provveclimen ti di tato e lodevole· zelo dei (1) BRECCIA. .Le 1n olatt iC' 'tuberco lari del- pol1nonP nelle truppe .111 f!Uerra. ·-- RiYista ospeda . . lif>r a . n. 2, 1918.

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----delle scienze

oultori medico-sociali non avesser o anticipato sul J)Tevedibile il tempo d,,ell'azione. Il program1na clinico e profilattico çlella lotta a:11titubercolai~e h a infiniti p11nti di vista, tutti cl'impoi'tanza. i·ilevantissj.ma, la ct1i ampiezza esor])ita la co1nprensione dì una nota. Con questa io non farò. per ora ch e acc·en11ai·e ad alct1ne per ·q11anto cognlte facce d el prisn1a molteplice, cl1e non .mi sembra oppor. tu110 .nè utile lasciar affondare n el mare delle proposte e delle clistu sio11i. Esisto110 delle concause, cr1e cooperano in n1 odo atroce1nente efficace alla clifft1si6ne d ella infezio11e t11heJ.~colare, la ct1i orn1a1 ann osa• •

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mente invocata remozione, per qt1anto indiCosiccl1è il p assaggio da portatore più .o · spensabile, ,c ome starei per dire la distr11zione meno d urattiro di bacilli tubercolari a portadel contagio vivo, implica disgraziatamente tore di f oc ola{ tvbercolari ed infine a portanon soltanto ·uno sforzò cli buona \•olontà, o tore di una malattia tubercolare attiva si fa un ammirevole apostolato d ella più perfetta attravefso ad altrettanti periodi ,o tappe di organizzaz,i on.e di soc~orso. insufficienza delle difese organiche, salvo la Anzitt1tto bisogna porre, come non più di- complic.ità di pal'ticolari disposizioni morfoscutibile; che il bacillo . di Koch, contro cui si logico-strt1tturali (De-Giovanni). appuntano· tutte le offensive dei clinici e dei Queste probabilmente sono esse stess·e l'espo--- ' profilattici e che a:tt.acca, spesso, second o i do- nente fisico di t1na in capacità difensiva, intesa cumenti a natomici, con esito inane, i buoni in modÒ èomplessivo e molteplice, o ·per lcr ·tre qua rti della umanità, n on è tutto il perimeno ristretta nell'ambito cliel modo <li essere colo, n-0n è il solo pericolo. locale e •territoriale. Conseguenza pratica clinico-profilattica: Questa enunciazion€ è così pacifica e così a ntica, che oramai • ne arrassiscono le carte • È neéessaria una bonifica umana debitamoderne. Certo, assente il contagio è assen te mente ,·alt1tata 11el campo della lotta antitu~ il ne1ni co. l\fa la penet1·a~ione del bacillo nelbercolare. Tale bonifica deve essere rivolta a valorizl'organismo um ano non è ancora la tt1bercolosi. zare il s ubstrato a11atomo...fisiologico (De-Giovanni), la r eattività isto-t1morale (MaragliaGià da molti anni il De-Giovanni morfologicamente e il l\Iaragliano no), ed infine e in generale il «complesso del. . biologicamente hanno inseg·nato ch e la personalità del .soggetto è un l'habi tat vegetatìvo », ch e si apparecchia al còefficierite cli primissimo ordine, perchè la contagio tubercolare, qu ella volta che avvenga. malattia ~ubercolare del polmone, o di qualOra è possibile, secondo il pe-Giovanni, mo, siasi altro organo, a\·venga ; s ia, quale essa è, dificare il tip o morfologico, che offre maggiore . . o non sia minimamente. La difesa, che l' orattecchibilità tubercolare, in uno di.. minore o . ganismo al contagio oppone con la sua costi- di n egativa attecchibilità; così che il più o meno transitorio l)Ortatore di bacilli non adtuzi.one mor fologico-strutturale e la op po izione, che ~sso mette in atto con reazioni isto- divenga , un portatore di focolai tubercolari, e logico-umorali, d'ordine così genere..le che lo- questo no11 giunga ad essere un tuberçoioso cale, sono entita di fatto, che non richiedo~o, in evolt1zione. 'per es~ere comprese, che la semplice denomiÈ possibile, secondo il l\Ial': i.gli ano, conferire nazione: all' organismo t1mano le virti1 difensive contro Anche questo enunciato è già così · antico, la ev·oluzione della infezion1 ~ t11bercolare, così che ormai val la pena di riafferma rlo I!lOder- che Ia· scala anz1idetta non sia scesa· fatalnamente, perchè n<:>n vada trascurato. m ente ·fino alla evoluzione inar,g inabile dei .___., Ma nel caso della lotta antitubercolare è processo morboso. ' caratteristico il fattç>, che le J,:1iù .vecchie ed ovÈ possibile, infin~, seconclo i r~~11ltati -.clasvie constatazioni non possano tro~are efficace sici di tutti gli igie11isti, eliminar·e le concause · provvedimento é cl1e il nuovo sia ~pess o la occasionali, ad ai1oné generale e locale, della . ripresentazione tat1tologica del vecchio e già evoluzione t ubercolare, e c orregge1~e in senso noto ·' bastino come .esempio l e denon1inazioni fav orevole le reshste11ze orgafliche trofo-vegedi predispos ti, pretitbercol osi e portatori di fo- tative a beneficio poi ancl1e, al di là dell'aro - · colai tub ercolari. bito tisioprofilattico, dello, svilt1ppo e. dell'inÈ di nec·essaria evidenza, dunque, ammet -. cremènto d~lla razza. • ter e che, fissò rimanendo il ·· tipo mor fologico · Ora è bene ricordare cl1e valorizzare la razza del soggetto, di pari passo ·con la presenza ·_vale val orizz~re il primo, l'unico ·ed essendel con.tagio vivo, si d ebba associare la disfatta zial.e ;patrimonio n.az io:qale (1) ; cosicchè poi d elle difese locali e generali, apparten enti en- ch iun,qtle ed iri qualsìa,si modo fa opera di mitr.ambe alla categoria d·elle r eaz.io.ni istologiche glioramento sociale, fa p er ciò stesso un mied umorali (n ote od ignote, accertabili o me- glioramento igienico e automaticamente tisio- • no), perch è si abbia prima la formazione di un profìlattico. focolaio tubercolare più q m eno localizzato e Io appa.r tengo alla .categoria di chi ritien€ per ch è (ciò è ben altra co~a) da esso si crei poi ch e, fìntàntochè la ?onifìca umana n on riesca una 'malatti'a tubercolare, .val quanto dire: I

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una l ocali::a:ione efficiente, sia anatomica- · ?nente, s1a biologicamente. ~

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(1) BRECCIA. Concetto .e sool)i della m ed.foin,a, social e. - · l\Iedicina socin le , Napoli, 1913.

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. .a sopprimere 1e cagioni, che perpetuano la esianatomi·oi partieolarmen.te compromettenti · (1) . . .. stenza dei rriinorati della raz.z a e non si giunga È infine ·nell'infanzia . che si iniziano le deviadi questa a rigenerar.e la stoffa organica; le · zioni morfologiche somatiche, che determinano il tipo recettivo e le ipocàpacità apicali ·di cui concause d·ella diffusione tubercolare non permetteranno al clinico e al .p1·ofilattico che di aJtrove. . / mitigare i danni del fatto compit1to e c0n moQuesti accenni .fugacissimi servano ad indide sto vantaggio nella n1igliore ipotesi. · care, fino da quand9 occorra iniziare la bonifica, fin .d?- _quando sia ~ecessario di orientare , C:ome in tutte le infezioni, che ~i trasmettono rettamente gli accertam.enti con probabilità di da uomo a uomo, la estinzìon.e del contagiò riuscita, quale importanza assuma la igiene· e morboso non si ha cihe distruggendo il germe, avanti che si diffonda, Q sopprimendo la pos~ la « <mlt.u ra » del bambino e del fan ciullo agli sibilità che vi siano in alcun modo disseminascopi tisio.pro.filattici. . \ tori dei germi patogeni. Quest'ultimo compito Ora la ponifica umana, io diceva., non è sol€ evidentemente il più· radicale. Nel caso della tanto quistione di organizzazione e d,i zelo; è tubercolosi, non si effettùa altrimenti tale posùn·'op-era altrettanto complessa e spinosa, • si.bilità, .che diminuendo con la bonifica itmana quanta: indispensabile, se la lot~~ . antitube~co~ il nt1mero di coloro che possano addivenire dei lare debba' ridursi .a curar'e i m'a lati, hon . non . malati .evolutivi .e per ciò stesso in(ettanti; in diversamente da quanto si fa trad~zionalmente · • con mpdesto suc~esso nella pratica comune. o altre parole, dei disseminatori di germi. in osp·edale. Fino a tanto ché non sia possibile conoscere La bonifica umana morfologica sarà, per -0 isolare tutti i disseminatori di contagio, è di essenzi.a le necessità rivolgersi ai portatori ese111pio, il « trenaggio » ,degl'individui con « 'e r- . . di focolai tubercolari di qualunqu.e entità ed t·ori di evoluzione s.cheletrica », sarà la gin"'.' in qualsiasi sede, ed esperire in essi la cc bonastica fisiologica e . l'educazione respiratoria,, ' n~i.fica » morfologica, specifica o generale. I la vita alliaria aperta, per i soggetti con ipof oqolai capacità--toracica, sarà la elezione del mestiere . . tubercolari p er quanto antichi sono sempre un P,ericolo p ei portatori (1) ; la ·loro nei tipi cc disvoluti morfologicamente », secondo J • • attivabilità rion è ;,,ai 'Prevedibile, è · sempre i voti del De-Giovanni. Sarà fatta a base della immine1ite e difficilmente conti·ollabile. profilassi immun.i taria · specifica, cer cando di · ' . . ' :": cl·eterm~nare nel soggetto reazior1i d~ · difesa Recentemente h o udito da t1no dei p'iù eminenti pediatri d 'Italia una proposizione, che · contro !'. invasione del g·erme specifico, secondo ' gl'insegnamenti del Maragliano. iVIa . la boniha a qt1esto sc~po u·na importanza st1·aordina. ria: « La · tubercolosi è una m,alattia emine1J,- , 'fi,ca umana deve ancora essere · etnica e sociale, vale a dire evolutiva e preservativa della temente pediatrica » . collettività umana di fronte a ogni fattore etioJnf atti n·ei primi periodi della vita le rea. . ' . zioni di se:r:i.sibi~ttà tubercolinica sono · assenti logico; con ciò si ottiene l,a rivalorizzazione della ·razza. Ma questa bonific'a· in-elude dei pro, nel · bambino; evidentemente la comparsa' di blemi igienico-economici, -che costano più di . queste sta ~ ap indicare . l'avvenuta formazione di' di un focolaio tubercolare, di cui nessuno p o- un sanatorio, che toc-cano maggior numero . in teressi, che un dispensario antituberçolare trà mai dire, se sia . d·estinato a perpetu.a quieed avanti tutto . non na la virtù di creare bescenza·. Inoltre . le forme di 'broncopolmonite . della inf(lnzia prediligono, come è noto, l'a- n em erenze. D.a tempo immemorabi1e ormai si convien:e p~ce (il d·estro), la~ciando ·cori una certa fre·quenza e per un temp o indeterminatamente · tutti nel p.en,siero che . la ' tubercolosi è l'espo·lungo quelle diminuzioni dell'ampiezza e della nente della miseria · economi-ca e morale della J)Opolaz,i o11e e il castigo degli errori e delle .sonorità, in g·enerale della capacità api~ale, che i pediatri con.statane ordinariamente e imprevidenze igieniche e sociali . . · Quindi la bonifica umana si fonda sul conche i meclici sono inclini .ad attribuire sempre a focÒlai tubercolari. Tuttavia. anche · <J.Ueste cetto : << ~t1ttt i minorati, se non sono già, riminoraz.ioni nelra str11ttura dell'apice, mentre schiano gr~ndeme.i1te di cl'ivenire portatori di occorre non confondere con lo calizzazioni'• atfocolai tubercolari; e, se sono, minacciano di • tl1ali specifich e, sono senza dubbio dei s ubstrati (1) BR~CCJA. La di111in11zio1u~ d ell~1 capncità re•

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(1) BRECCIA. Il Prie11 ntoforaoe a rt·i ficiale nella tubercolosi pol1nona.re. Giri.d,a teorioQ-pra,tica, f .çf url.I ori9inali. R o~mberg Sellier, Torin·o.

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spira tori o, apicale sen ~a esp fJrl('Jl I i di loca 7i.~za­ ::t ion.e tubPrcolare. - 'Gazr.. Inter11. di ruèd .. cl1ir.

e ig., n ..-8, 30 aprile '1918.

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trasformars i in tt1bercolosi attivi e inargina- · bili, non appena il deficit organico superi lln ce1·to n1assimo, imprecisabile da caso a caso, o anche senza causa apprezzabile » . Questa ent1nciazi one, p er essere di volgare co11oscen-: . za, Ya come tale perdendo ogni efficacia s t1ggestiva. Tutta l'igiene sociale rientra,• come ben s'in, tende, e n è ·fa lJarte · in tegrante, nella ])onifica ' anti t11bercol a r•e. · 1° L'igiene eugenetica. - . I 'cleboli gen eran o i deboli e .i cleboli so110 facile pl'eda d elle malattie tt1bel'colari. Se11za entrare• n ella dottrina d ella eredità d ella infezione n cl ella pred is11 0sizi on e, si })llò parl are in ll.n ce1·to senso di tubercolosi f nrn iliare . 2° L ' igiene ali11ie11icL1:e. -

I d en11triti e gli ·a11tofagi son o clei minorati gravi e con1 e tali esposti a lla t11bercolosi -in. int>d o partjc ol ll:re : l a t1lb erco losi .d ei d enutriti .. . 3° L'iu iene ellili:.ia. - L e improprie .a})ita zioni agevolro10 i contagi, e pri111 0 fra tt1tti il contag io . tubercolare, come qt1ello cl1 e è jl pii1 genera)me11te diffuso : la titbercolosi da 1nalsan i a ecl il i::. i a . ·

s un'altra forma morbosa, che Ja frequenza della tubercol osi varia di pari al variare di esse e che, senza rimuov~rle, impo"Ssibile addiviene l1na efficace lotta a ntit11bercolare, mentre la loro eliminazione, senz'altro provve dimento, attenua od elimina la diffusione d el morbo . • Concludendo: esi stono concause tubercolari cl'ordin·e: et) a natom o-morfol ogico; b) d'ordine bi ologi co-specifi co; e) etnico-sociale (familiare ' a limentare, e~lilizio, da lav·or o e di regi~) . · T a li concat1se, pu l'e essendo cli conoscenza llniYersale ed a11ticl1issima, hanno l1na importa n1 za p1·atica ca1>itale, per chè frl1 strano qualunqt1e azione, ben cliretta, ricca cli mezzi e d'e 11ergia, nella lotta contro 1'11nica, forse, en(le1nia universal e, la tt1bercolos i. · " \

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* ** J.,a qt1ale lotta a11titub el'col are d eve natural-

mente escere combattrtta, no11 soltanto n elle c·at1se favorienti, occasio11ali, o cl ~terminanti, n1a anch e negli effetti, con1e si fa e si farà ancora eg·regiam e11te in avvenire, se si dis1)iegl1er à almeno 11na parte di q11elle e11ergie, èhe altroYe, all'estero, ven go110 in1piegate e co11 . 4° L'igien e del lctvo1·0. - I sovraffaticati e bt1on esito. Con1e di olito, l e Yoci, sorte a suggli adcletti a lavori tossici, J)Olverosi, nlalsani, gerire, a biasima 1·e, o a celeb r are, sono molte, }Jenosi, m a l i·egol ati, sono e ~ 1)osti, p er cal1se at1toreYoli o n o; i11a q11esta ni 11 è la i11ia strada . .fa\orie11ti locali o gen erali, a gl'avi infezi on i tl1bercolari: la tubercolosi da la vo ro. Cr ecl o 1)erò 11tile es1)rimer111i sinceramente 5° L 'igie 1i.e etica. - L 'al coolis1110 e i contagi Stl certi pt1nti, Slli quali \'Ortei cl1e « l 'orga11ica >> d ell a l otta a11titubercolare si incardi\'e11ereo-luetici, p. e ., sono c.ause cl1e minorano 11a.s se, se11za l)regiudizio de gli a ltri molti ed g r a n demeJ)te la resistenza orga11ica e co11 ciò interessanti , forse più in vista . . tesso agevol a n o 1'i11fezione 't11bel'col are; così l 0 Un 'azi one fatti va a11titt11.>er cola re dovrebsi dica cli. tl1tt i i dj ordini della condotta o del • l111ità di concetto, unità r egime. be aYere, a mio creclere, cli inetodica , eql1abile clistrib11zion e di \ ~11ezzi Nè si o·bbietti ch e queste, anzicl1è con cau se • lJroiJorzionati al bisogno, r egol a1·ità, costanza d el la tl1lJercolos i, sono con ca~se cli ql1 al si asi a ltra i11fermità; })Oi ch è, se cjò è vero teorica-. e clisci1)lina cl i .1)rati ca esect1zione. In l1na parola, essa· i1011 pllÒ che esser fatta cla un ente n1ent e, .st a p er a ltro· in fatto cl1 e, }J11re potendo tali cagioni fayorire og1ti st ato inorhoso, esi- ' unico nazional e, d vr>11 te effl cie n :.a esecutiva. • sto110 dell e, clire c1l1asi, endemie tul)ercol a ri, 2° L a lotta a ntitl1bercolare, oltte es.sere un l1r1icam ent e ft1voreggiate cla simili antecedenti, soccorso e una i·i1) arazione, aYreb.be una buona i q11ali nel fatto assl1mono l ::l (li gnità cli con-1 volt a e generosame11te a d essere ' 11na profilassi ca11se· s1)eci.fich·e. e lln a bonifica : oltre il m alato, gt1ardare il J)Of-· Senza dil1111garn1i, in certi ceti l1mani e in tat ore cli fo cola i; oltre l 'adulto, il l)a111bino nella ' ce rti luoghi, esistono dei ve i4. cc i1idi » d'i11fe- sua gestazio11e i1el s110 a llevame11to e syilt11)po; zione t11bercola re, l111ican1ente favorita, o da · oltre? inson1ma, l'effetto, la cat1sa e in modo seg·e11erazj 011i inin ora~e, o\tver o· da ryisr1·ia à lignalatissi,ino la concal1sa· e l a ·te'r a])ia di. es.:Sa, men tare, . opi:)t1re. da orrib ili condizioni d elle · la te bonifica antitl1bercola1'e (111orfologica, bioabi. Ìi:1.zion i. logica e gènerale) » i11 t11tti i mon1en ti de~l a Esis tor10 i va1·i grtlp])i. di gravissime forme vit a. t11be1·cola ri da lav oro e \ ' Ì sono numerose seri e i\. qt1esto llltin10 effetto sgrazìa tamente gli cli casi ben q11alifìcati di n1alatti e tl1bercolari enti antitub erco lari non potra11no mai forse clov11te ad alcoolisnio 0 a debosci a . È _indiSClldare altro cont1'ibt1to che morale; purtroppo la tibile cl1e q11este co11.cau se non })ro ducono nella bonifìea l1m ana. è q11istione economica, è quif attis1Jecie cl1e la tubercolosi polmç>nare, nesstione di riforn1a della vita i1 azionale. "!

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3° La lotta antitt1ber.colare deve tenere p·re- · ran!i essenziali,' sezione gratuita, sezion·e a sente il ·concetto eh.e la tubercolosi è cc una ma- diaria minima. 1P er gr.an parte 'del ceto salalattia pediatrica » e che è .t1na forma morbosa ri.ate, che ~rovasi nelle copdizio~i, i.gjeniche e I ' tanto più, come è noto; debellabile, quanto più d1 profilassi del povero, sar·ebbe 1nd1spensabile questa seconda-sezione, q11ando non possa aveprest? è . .d~ ~g~o~ti cat~. J Q111ndt .s or1g~ a la necessità dell'accertare ricovero nella prima. Ogr;ti Comune ·che forn1ento metodico, non soltanto delle forme atnisce un st1fficiente nt1mero di tubercolosi do' ti ve, evolutive o infettanti, ma anche dei porvrebb.e in1piantare il suo sanatorio popolare, tatori dei tocolai tl1bercolari al più presto_ pos- ecl i Com11ni che non ne avessero abbastanza sibile: fra i bambini abbanàonati, negli asili, da giustificare l'erezione di t1n ·1uogo di cur~, nei ricoveri, nella scuola primaria, per quel potrebbero riunirsi in consorzio per possederne uno i.n comune. che rigt1arda il ·.p rimo concetto, ie poi· nei luo• Il san.atorio e p,e r me l't1nico lazzaretto che ghi di soggiorno collettivo (specie di lavoro), dovrebbe funiionare a permanenza; e pensare al pari di q11anto si fa nei rigt1ardi di tutte le . 1nalattie diffusibili ambitlaforie, e tantq_ più che in alct111t paesi lo si riguard.a ·con diffidenza, q11asi come fomite di contagio! i"igorosamente, in qi1anto per q11esta occorre un 111ngo lavoro di bonifica ad eliminare il pe- . Non .mi è possibile toccare qt1anto si è detto stilla controversa qui ione dei sanatori. ricolo prov·eniente .dai portatori sani, sia pt1re . 6° .L·e condizioni presenti e la mia posizione · attt1almente innocui, di focolai attivabi!i. attl1ale non mi permettono d'entrare nel conCerto, la pratica di accertamento dei portadifesa statale e della previdenza tori di focolai è la parte più difficile del com- 'cetto della . statale nei riguardi della tubercolosi. pito profilattico· (1). ' Se ·esiste il bisogno. di legg·i sociali comlinali 4° La lotta antit11bercolare, come la lotta e di Stat~, e se tali enti hanno il compito della contro tt1tte le malattie diffusibili, occultabili difesa del paese contro le nlalattie di diffusione o misèonoscibili, che non ostac.olano per buon tratto del 111nghissimo decorso le com11ni ocr11- collettiva, la tubercolosi è t1na di quel1e che . esigono i l)iì1 accorti provvedime11ti e, ·sempre pazro11i e il lavoro, no11 sa1·à efficace., se i1on si . seguendo il mio concetto, non ~oltanto nei ririesca ad ottenere la tanto in,·ocata coscienza • igienica popolare. ~ · necessario, ànzichè terro- gu ardi del fatto compiuto, ma sopratutt:o per ciò che concerne le causa e massimamente le rizzare le masse coll'ignoto o col mal noto, • istrt1irl·e, nella scuola, nella officiua, ip_ confe- concause. Q11e~te, com·e vedemmo, hientre gravitano pesa:ntemente sull.a mòrbilità tubercorenze popolari nelle citlà e n:ezze cam.pagne. Occorre, indicando i pericoli, far valutare lare, esorbitano dall'ambito· circoscritto di una determinata profilassi clinica o igienica, ma tutta la efficacia dei provvedimenti necessari rientrano nel vasto campo della rigenerazione ie ben·~ intesi. La lotta antitt1berèolare è forse social·e. 11 tipo delle campagne sanitarie, che ·si fonda in ' . . 7° E l)Oichè la· lotta antitubercolare si fa massima parte sulla cooperazione individuale anche con la te-rapia~ due sole cose mi piace di .e collettiva degli interessati, infermi, minac' segnalare della mc sima importanza e della . -eia.ti o sani. massima l)erfettamente tra:scl1rata notor\ietà: 5° Anch'io sono con coloro che cr.eçlono fera) Occorre jnterdire il libero corso ai sedi:. mamente che il tubercoloso attivo i'nfe~ttante centi trattamenti specifici e .ai sedicenti spedeoba essere curato in speciali stabilimenti. Sé cialisti, com11n.q11e dilaghino pel mondo, senza si pt1ò fare eccezion.e p·er il malato abbiente, lri debita garanzia scientifica. Essi cagionano -non è concesso mai derogare dalla regola col il cloppio male, anzit11tto di far perdere un tem·malato povero, che non pt1ò pròvv'edere a sè.j . po prezioso al .malato, ·che abbisogna di pre-e soprat11tto evitare per gli altri il pericolo co ce. e razionale terapia,. qlland'anche non con. del contagio. So le opinioni contrarie e Il,.On è feriscano a rovinarlo il_'reparabilmente; in seq11esto il luogo di analizzare le ragioni -ch·e mi condo lt1og·o sottraggono lln individuo contalasciano nel concetto ,e• s1)resso. Occorre c11ra gioso alla vigilanz a e.. ai provvedimenti, che razionale ed isolamento: ·q11indi opportuni sono i11dispensabili all'interesse st10 e della co1sti t11 ti. . mt1nità e che dovrebbero ?-vere attuazione imLa lotta rantìt11bercolare n.o n credo possa fare mèdiata. '.c'l meno del ,cc sanatorio popolar·e » nei suoi d11e b) Occorre rendere di nozione comune fra I • i pratici, qt1ando si ritiene erroneamente per(1) BRECCIA, p1, alcui1i accertamen.ti. d~idoriei.tli tinenza di rami specializzati della medicina. 1a "'ervi..zf. cli, g11e rra . Poli<'linico (Sezione .prasoltanto. Tt1tt:i i mecJ:.ici ·dovrebbero essere in trie~1 \. il~J..7 . , (5) • •

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JL POLICLINICO

grado d'i111piegare i veri · e inèontroversi rimedi specifi ci con retta indi cazione e con consapevole sorveglianza, e i Iin1edi tradizionali, ~econdo quanto le esperienze nuove hanno di mostrato in modo inco~trastabile. Anche i vecchi trattamenti clàssici possono essere dannosi! E a . tale riguard o non sarebbero mai abba. stan,za lod ati dei corsi di perfezionamento diagnostici, cli11ici, terapeuttci, che diffondesser o i1 l)iù largarr1ente possibile nel ceto medico le. novissime vedute scientifiche. Molte forme infatti nel per~odo iniziale di manifestazione possono sft1 ggire, ben chè. diagn 08ticabili con i mezzi inodern'i; in questo periodo esse sarebbero in gran parte curabili~sime. Molte di tali forme invece, pure ess~do dall a solerzia del pratico in ten1po ricon08ciute, per essere trattate in m odo ·improprio per le conoscenze attuali, sono destinate ad aggravare, spesso ir, repar abilmente.

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Della co111plessa lotta ·antit11bercolare volevo. richiama re solo po.chissimi punti di comunissima n ozione, perchè parvemi che avessero o u na importanza superiore a quello che si è soli ti di accordar loro, o una attuab il~tà che, per qu anto en1bl'i e sia assai difficile, è tuttavia estremam ente ui~gente e di n ecessità improro, gabile. Credo più utile in questo campo dir cose vere che nuove. · Io penso infatti ch e tutte le negligenze di questi desiderata, per lo più ritenuti me!lo essenziali od irraggiungibili, siano , vere e proprie conc·a u se della diffusibne allarmante della tuEercolosi. Vere e proprie concause efficienti e dirette deJla diffusione tubercolare, nel senso ·Clinico e nel senso igienico della parola, cr-edo .addivengano, sia l~ mancata igiene d·el lavoro, delle abitazi oni, del vitto, sia ogni proroga alla rhsoluz.ion e del problema sanatoriale, sia infine I'a m ancata divulgazione delle nuove conoscenze di patologia, -clinica e terapia tubercolare. . Il richia mo parzial;e di alcun.e. più trasct1rate f più importanti concause tt1bercolari ritengo possa esser~e utile a sviluppare razionalmente . il piarJo d'azione della lotta urgentissima contro la ttl))er colosi, la ·quale a mio giudizio avrebbe esito pressochè 11ullo, se no11 fosse ~oll abo­ rata da tutto un risorgimento delle condizioni di vita dei ceti più -esposti e da un conveniente u niversale miglioramento del substrato igienjc'o e biologico umano, poich è la t ubercolosi è l'esito naturale, ìà risu1tante in evitabile -di tutti gli errori igienici e delle miserie umane. Zona di ~u~rra, 18 maggio 1918.

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Q ~ PEDALE DA CAì\iPO N.

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ZONA DI GlJERRA .. •

La trazione continua nei• monconi di amputazione .. , Prof. GIUSEPPE-LUIGI FIORI, . capitano medi e ~, capo-re~arto .

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Non è molto F erraresi lJUbblicò la proposta di applicare la trazione continua mediante pesi alle parti molli dei n1onconi di amputazJone non suturati, a dducend0 a suo sostegno i buoni risultati già ottenuti in un caso di sua a pplicazione. Nel caso citato si trattav~ di un ~mputato al 3° inferio:r.e della coscia nel quale la sutura aveva d ovuto essere tolta n ei }.ll'imissimi giorni per sep si della ferita: e i lemLi, tolta la sutura,. s i erario notevolmente r etratti fin o a lasciai--e scoperti 5 cm. di femore. La tr:azione, .sebbene applicata · dopo 16 giorni, li ti portò qua si alla lunghezza primitiva, tanto ch e i muscoli si saldaron-0 al da.v anti dell'osso e si formò una piccola cicatrice terminale çtder€nte ch e dopo 3o giorni era qt1asi co·n11>letamente epitelizzata. Io h o, applicato il sistema d·~ lla trazione con tinua, co1ne ha s11ggerito F erraresi, in un an1putato .alla coscia ch e IJl'esentava per il riavvicinamento e la riunione dei lembi cutaneo-muscolari condizioni an.ch e più sfavorèvoli ché non il caso descritto da questo A. Infatti in questo i lembi erano, inizialmente alpleno, sufficienti ed era stata prati·c ata la s utur.a; nel' niio erano invece in st1fficienti. E tuttavia ne ho· ottenuto un' risultat'o co'sì buono che è in·d icata éhe io lo renda noto. ·

D ... s·.. ., sol.d ato del .... . f.anteri~, è ammessa il 18 di·cembre· 1916 ·per ferite multiple da scheggie di granata 111. tr9nco e agli ~J;"ti, la maggiorparte delle quaJi vengono. su~ito es~ratte. , La: mattina seguente, alla medicazione, si ~onstata .. la .com·p arsa di un'infezione gassosa a tipo g~n­ <Yrenoso ·coh pt1n to di partenza da una ferita ~1 terzo superiore della ~.amba destr~ .. I ml1scoli antero-laterali sono n ecro~ic1 (~sp.et­ to di carne lessa). Pratico prof o:r:id1 sbrigliam enti ahteriormente e posteriormente ma il processo n on si arresta, · e ~dopo . qt;tal?he ora quasi tutti i ;musicoli .a nche i . Po.steno~i h ann.o· assunto as1Jetto n~rastro quasi p1~eo. ~ll ora ricorro all'·amp.utaz1one ·della 1cosc1a. L. amputa-. zione è · eseguita al 3P inferiore col metodo a sezione pian.a (metod,o P a,u ~het · ~econda ma: i1i era). P er ta l mod o devo ri11un,c1a r e, come e· mio inte·n dimento, alla ·sut11ra d~l mo~-con.e per la qi1ale ì l en1b ~ non sarebb~ro suffic1.e1!ti. T11tfav ia per impedire t1nà retrazione ecc.essiva delle parti molli, ap}:>li co ·. q11att~o. punti pro-fondi cutan eo-muscolari d1 ravv1c1namento. ~ Il decorso postoperatorio f1:1 so~ disfacente: sr avverò solo nei primj 10 g1orn1 11na leggera

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suppurazione superfi.ciale. I punti potetono essere lasciati in sito 15 giorni. Al 15° giorno resid u ava una })iaga c11 tanea çlovunque bene granµleggiante di figur.a ovale, con un diametro trasversale di cm. 9 pari al diametro dell'arto e uno antero-posteriore di cm. 6 "(yedi . figura). Tolti

Riconosco che in parte l'-a llungamento dei tegu·m enti è stato solo apparente e dovuto al fatto che 'in seguito atll'ip·ertrofia muscolare e.rasi a.ssottigliato il mopcone . da rivestire, ma ciò non basta .a spiegare e, lo sappiamo dall'esperieuza, a _produrre da solo il- risultato. } Da questo sian10 autorizzati a co.n clu·dere che la trazione con'tinua su i lembi insufficienti dei monconi di amputazion,e pt1ò da.re ·dei vantaggi. · · Non voglio con ciò concludere a tesi affer, mando che questo espediente debba sempre sal... I • vare la situazio·n e rim·e di.ando anche a i c,a si p~ù clisperati. Nel fatto si ~vrà una gradazione di • ris11ltati . a .seconda del punto tli partenza. E ·cioè si potrà 11elle condizioni più. favor:evoli ot.. . ter1ere u.n moncone ali>bastanza puono per l'uso '• immediato, oppt1re in caso contrario semplicei punti cominciai la trazione .a pesi (gr. 500-650) mente guada.gnare stoffa per la su.ccessiva ren1ediante due strisci~ di cerotto appli-cate a forgolarizzazio~e. operatori.a del moncone' -ed al ma di ansa, incrociate al davanti e a una cèrta · distanza dell 'estr~n1 0 del moncone. · Sul punto . tempo stesso abbTeviare il periodo della cica, ·di incrocio .àppli çavo la trazione e facendo av- i.rizzazione di esso. venire l'incrocio più o meho e ccentricamente \ Il ·C·aso mio e queflo di F·eri·aresi poSBono focrper· rispetto all'asse del moncone, ottenevo di ni1·e qualche norma di• gi11dizio e di previsione far agire la trazione ora più su un lato di esso a qt1esto riguardo. ora. l)iù su ll' a ltro a seconda del bisogno. In Ri·conosco che 'sarebbe stato più convincente q11esta guisa ebbi 'ti.n rapido ravvicinamento dei len1bi cutanei e dei muscoli che accelerò molto acldl1rre a prova di queste affermazioni l'espela guarigione tanto che dopo 35 giorni il mon"' rienza di un maggior num~ro di casi: ma il cone era completamente cicatrizzato. La c~ca­ mio scritto non ha perciò la pretesa di ·r iferire tric~ risultG> Jnolto l11 eno estesa della piaga cu conclusioni definitive e si propone invece dr iitanea iniziale, mis11rava trasYersalmente 9 cn1. nel senso anterò-posterjor e cn1. 1-1.5, era aderente: chi aniare I '.attenzione su questo metodo della Inoltre tanto i m11scoli quanto la pelle e:rano trazione continua, mentne culminano le circo• esuberanti così da potere essere portati a con-' stanze r1elle quàli e.sso può ess ere maggio·r men:. tatto. Perciò per migliorare le condizioni escisi te utile. Difatti è appunto ora mentre dura l a la cicatrice e climint1iti i bordi cutaneo-muscolari ne feci l a sutura. i\ppena praticata la opeguerra, che per le condizio,n i d1 ressa operatoraziç>ne doyettì ta~ciare l'ospedale per un mese. ria ,e di· diffi,c oltate precauzioni asettiche n•elle Al mio ritorno il paziente era stato ttasferito. qua.li spesso si de\·e agire che si Ya incontro I medici succacll1timi nella c11ra mi hànno informato che la s11tura ha ten11to e · che fl1 tolta· più facilmente a con1pli,canze infettive c-h-e obal 9° giorno. lçi, sutura . o .bligano a . togliere precocemente . . Nel ·caso descritto pertanto risulta questo fat- anche a . ·!111unciare a tt1tta prima alla sua ese~ to· notevole che sebbene l'amputazione sia stata cuzione come mis-q1·a profilattica cqntro le in~seguita ·con 11n n~etodo che non poteva d.are e fezioni, ~ addiritt11ra a _P.rati·care amputazioni non ·av·eva: dato l e111bi s11fficienti a rivestire il ·in cl1i ila stessa fo1·mazione . dei lembi è con inn1oncone" applicando la trazione con~inua le tenzione .trascurat a (amp11tazio11e a sauciss~n) condizioni d~ ql1esto punto çli vista migliora- P<:,r la stessa cau sa. rono molto ~e cois] si avverò dap•p rjma rapida- \ I,n tl1tti qu esti rasi tende ad avv·erarsi uria mente la gl1arigjone con t1na cicatri ce · più ri- 11otevole t·etrazione delle_ P.?-l'ti molli, e ciò destretta della piaga i11iziale e secondariamente· termi11a insieme con lln ritard.o nella guarigiosi potè con 11na operazi on,e d.i plastica escisa l1 e 11na. èlassica conicità del moncone. la ·cicatr:i·ce, l)OI'tare a ' rriutl10 contatto lo strato P otrebbe qualcuno.'Obbjettare a questo plinto m11scolare e l a pelle. · ch e meglio sarebbe non espor8i alla. necessità 11 l'isultato descritto appare tanto più soddi- · di ricorrere a questo ri111edio t~alasciando di . sfacente ~. e · si tiene c·onto che inizialmente i , Jpratic,a rie quei metocli di amputazion~ irrego• muscoli· appena potevano essere riavvicinati nel 1ari che non danno len1bi sufficienti. È questa i1na questione la c11i discussione porterebbe l orb piano più prof orido e la pelle era assol11fn ori a rgomento. Sta di fatto. che tale metodo tame11 te insl1fficiente a . coprire· il moncone e q11e.st.e condizfoni, senza I1int::iryepto della tra- ·viene usato ( P~uc l1et, Quén11 !\Iorestin, ecc. ), e jo stesso ho troYato t1tile l'a\·erlo adottato zione, sa1~ el) bero andate peggio1·ando.

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01)erando in ambienti e circostanze meno favo- • BIBLIOGRAFIA. /' revoli. ::\li rif er1 sco alle particolari condizioni FERRARESI. Ri v. Osp . 1 1916, n. 21, n . 10-15. che si verificarono al principio clella nostra PAUCHET. .Journ. de Clin., 1914, tom. XIII, p. 404. guerra. ~la .a11rhe a prescindere da questa speIo. J ourn. de Clin., 1915, tom . . XIII, pag. 553. QUÉNU. Boll. Soc. de Clin., 1915, tom. XLI, n. 1, ciale indicazione resterebbe per la trazione conr;ag. 43. · ti~ua un cai:npo di appltcazione in quei casi l\iORESTil\. Ibidem. r nei quali la st1tt1ra ha dovuto essere praticata Zona cli guerra, 2 marzo 1917. so]o parzialmente oppure preicoc·em~nte tolta. Il sistema deiJ.la trazione continua si r·accomanda r> er l a sua semp.licità; 1)er attuarlo ba, ' stano p o·che stris.c ie cti ce1·otto, ll·na funicella e .. t1n ielispositivo a pul eggia come per la cura J\'lEDICINA. delle frattl1re alla Volkman11. Agli ospedali da r:ampo è dato in dotazione un modello comoSulla diagnosi e sul trattamento del tifo. clissjmo cla adattarsi ai letti sistema Sarzotto. (F. LO:i\li\IEL. n!ii1ithener 11zed. "\tJloche.n,-schrift, ~ 011 occorrono forti trazio.ni: un peso di vol. 61J n. 38). ( . Ih kg. o lJOco più è sufficie-Pte e del resto la .. La copiosa letterat11ra sul tifo dimostra iL esperienza scoprirà se si pos a vav.taggiosagra11de interesse che tale inalattia clesta semme11te va1·iare qt1esto i)eso. l)l'e nel ceto meclico: i11 realt~t p~rò, o\.·e se ne Infine, ciò che è prati camente molto cqmodo, e ccettuin o le \·ac(·,nazioni, non si può dire che la .trazione riesèe efficace anche se applicata re- . recenten1ente sia stato })Ortato qqalcl1e contrilati va.mente "'tardi (dopo 16 giorni) cioè qt1ando' ht1to fo11da.m entalrl1e11te 1111ovu su11·argomento . . . è presumibilmente clominata l'infezione della Art og·ni modo dal gra11 i1111nero d i osser\•azioni ferita e l'apr>licarla non complica che l)Oco il è ris11l tato qualcl1e i1un\·o co11cetto e q11alch~ l avo.ro, perchè 1e medicazioni sono più semplicl ecl 11zio11 e che è 01)port11no i11ettere in rilievu. • ci e distanziate. Inoltre si p11ò anche sospende' . DI..\G~OSI. re senza clanno, almeno ad intervalli, q11ando i bordi ·della piaga hann0 già i1reso aderenza. P e 1 q11anto rig1iarfl~t la pal11nzio11e della milDevesi rileYare a fayore di ql1esto sistema zn: f_i\. consiglia cli sostituire al solito metoclo che esso si basa sopra un princi1)io logico e cJ1e s i I>l'atica c011 le dita l)iegate sotto l'tpoconsopra fatti nat11rali sempli·ci e non controversi. clrio sinistro, la pal1)azi:t1ne bin1anl1ale fatta teNoi sappiamo' infatti che .la pell~ e i ml1scoli 11e11 :losi dal lato dest1 o clelra~nmalato. La perscontin~1ati si retraggono pePchè \'iene a manc11s ione, J)Oi, i1on offre dati sic11ri ft va ripetuta care ad essi l a contenzione delle connessioni • s pesso. Del resto ; l'ingrossarnento della milza . . naturali, se sostituiamo ql1.esta con t1na trazionon ap1)artiene .certamente •ai. J1rimi si11t0Ìni e ne artificiale la retrazione resterà impedita e si osserva d·opo t1na settimana e piti. tanto più 'ql1.anto più perfetto sa.rà il sistema Le roseole sono s11esso poco 1'ico11oscibili negli api:>licato. Sappiamo ancora che nella graviindi,·ic111i a pelle colorata: nei soldati l)Ossono danza e nei t11m.ori maligni superfici ali a l ento confonder$i con 11t111ture rla in~etti; queste però svil11ppQ i teg11rnenti si di stendono e diventano si ric o no~cono1' anche qu <.1 ndo no11 è ben \·isibile • sufficienti a rivestire parti molto a11mentate in la })t1nt~1ra al centro, per Jln leggero .· alo~e anevolt1me e che inizialmente. non avrebbero pomico che .Je circo11da. tuto ricoprire. Così che si può anche spera.re Il rallenta1n·e11to relativo clel polso può far che producendo con la trazione continua artii)ro1)enclere la cliag11osi per il tifo: n on è però ficiale un'azione paragonabile a qt1ella d isten- . cla ritenersi che t1n at1n1ento ·cli freq11enza de• siva . delle parti in a:·ccrescimento s i ri.esca non 11onga contro tale cliag·nosi. Onanto alla diazos9lo a imp.edire lq. .retr.azione n1a anch e a otte1·eazione, l'A. 1-a ritiene pit'1 sensibile con l a vecnere 11D ·certo g·raclo di distensione delle pa~ti chi a formola di Ehrlich, ch e con . la modificamolli, come. nel ·caso mio })are si sia verific.ato. zione di \\Teiss ,al p,ern1a ngan ato di . potassio. Detto ciò ·Ci si p11ò qu·asi meravigliare .che \ l ariabile è l a complicazione di }lronchiti n el 1 questo espediente ·cosi semplice non fosse già tifo; talvolta così freql1ente da far ritenere eh~ apJJlicato e non facesse ancora parte delle rroogni br~ncliite graYe s ja ~li origine tifosa, ta_l'alstre qbit11ali risorse tera;peuti·che come ,a ltri etra in ,·ece rarissima. Il tifo può, del. resto, anche decorrere sotto forma di bronco-pnet1)n011ispedienti clel genere = q11ali l'l1so di avvicinar~ te, ed essere ritenuto coine influenza. i margini delle piaghe cutanee estese' mediante L 'eccitazione del yago·, sia 'li origine iossica, . st)·iscie di cerotto adesivo, metodo di cui il primo rappresenta un sensibile perfe·z i onamento . . si a do-Yt1ta a r iflessi da parte dell'a1Jparato inI

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testinale, pr.ovoca non ~olo il rallentamento. del rapia diretta .cbntro la caus:a, ch,e fosse jn gra• polso e talora anche la .stitichezza iniziale, ma , do di salvare almeno il io % d·egli ia1dividui in · anche · una aritmia cardiaca di ' origirie i~éspi-· .cui .pon si verifica la guarigione .spontanea. rato ria. J acob ha comunicato n·el 1915 i buoni risult-ati Anche l'azione del tifo sul c·er:.vello è molto da lui ottenuti ·con il salvarsan. L'A. ha tenv.aria: . solo ql!.ando è grave e prolungato il ' tato questo metodo in sette casi gravi con tem- · così detto stato ·tìfoso può servire per la dia- perature alte, ini,e ttando · gr. 0.3 di neosalvar• . . gnosi e per la p:r'ogn'o si: abbastanza fre·q uenti san nel1e vene, una o · par·ecchie voi te. Non ha sono i fenomeni cerebrali, che gi11stifica.no. la mai oss·e~ato · fénomeni spiacevoli. ~ difiìcile denon1inazion-e di meningisffi:0 ti!oso i rarissiperò dire:· ip una malattia così polimorfa e mu. ' - ma invee~ è una vera meningite tifosa, co.n retevole con1e il tif.o, se si siano ottenuti dei rea- . perto positivo dei bacilli nel liquido cefalo- li vantaggi; irt complesso, però, l'A. non è con. . rachidiano. E·ssa si nota peli .abbia un'azione Speci. .. Jo più come feno- vinto ·Che. il salvar.san . meno · terminale ed ' è stata. osservata dall'A . fica sul ,baci\lo del tì!o o sul decorso ·della ma:• Solamente una volt.a SU parecchie C·~ntinaia, di lattià. Si' no·t a invero, dopo l)ini·ezione, ·un .aboasi. . •. · bassamento . di tempe·r.a tura P dopo 2-4 giorni · La dragnosi di tifo · rirrrc-..ne sempre molto dif-. l'apiress.i a durevole: tale fatto 'non è raro ad ficile .senza il soccorso dell~ colture ' e deile · osservarsi, Ìn·entre poi altre · volte il salv,a rsan · azione sulla febbre .. .. · siero-reazioni, che sono necessarie pe.r ricono- non ha affatto • scer.e i frequenti cast atipici o non bene sviSulla v.accinoterapia del tifo vi sono numeluppati. L'A. JlOn trattà l'intri-cata qt1estione rosissimi lavori, 'in gran par:te contraddittori; ' d ei rapporti fra ~i·~ro~r·eazionè e vaccinazione, alcuni .AA. .hanno ottent1to addjrittura in 1cinqu.e ... e consid,e ra invece · i ris1:1ltati forniti dall'eme· ·giorni l'apiressia nei .d ue terzi degli ammacoltura. Questa però no11 è da considerars.i colati; alcuni consigliano l'iniezione sottocutame ·assolutamente sicl11r a, . poièhè anche p-rati~ nea, che prefertscono alla ·endovenosa, J.a qua• ' cata con i migliori metodi (miscela con bile) e le sarebbe. causa di collasso, di nefriti emorradai più sperimentati batteriologi ii.esce talora giche e di emorra.g ie intestinali; altri invece ri• ., negativa· in éasi sic11ramente l)Ositivi. Fatta tengo~o che l'iniezione .sottocutanea no'n abnella ;p rima settiman~ dà il 36.3 %l di risulta.ti bia alcun effetto ·e le .prefe1riscono quella . en· · l)Ositivi' ed il 26.3 % nella seconda s ettima:qa. dovenosa. I?el :rresto !'.azione specific·a viene conLa diagnosi batteriologi<:!a ( col~t1ra delle feci, traddetta ·d.al fatto che gli . stessi effetti sulla del sangue, siero-reazioni) dà soltanto il 61 % · temperatura si possono ottenere con un -coli• • d~ ·ri~tati positivi. . . v.accino, con il siero. di cavallo, co·n la stess·a Per l'emocoltl1ra ~'A. consiglia di dilui,r.e il soluzione fisiologica. sa.ng11e raccolto clalJ.a vena (2-3 cm.c.) nella L'A. ha .s p erimentato in 54 ·casi t1n vaccino . , q11antità -doppia d'acqua; distillata. t~nendo poi contenent& per eme. 1000 milioni di , bacilli uc/ in termostato, e f<+~~ticlo déi prepar.ati · in goc- cisi con.· l~etere, ini·etta~done ~-1 eme. per :trie · cia pend·ente dopo 1-2-3 giotTni; in pres·enza di volte al massitnol Egli non ritiene che si possa bacilli 'mobilissimi· si proced·e alla id'entificasènz'altro u ·s are t~le vaccino ~e.i casi gravi, poizione, con l'a.gglutinazione; i bacilli poco mo- chè non ·offre le necessarie garanzie di inn~­ bili che .eventualmente si possono trovare si cl1ità, mentre nei m~lati leggteri se ne può far distingl1ono ,facilmente . dal tifo. Quando ,s i ri- 'Sen'za; e;sso . può inv·ece ·essere t1tile nello sta'dio ceva, il san;gue . co~g1:1lat9, ~ò si suddrvid-e fina- in cui la f èbhre ·.sta p-ér f).nir·e. mente, in acqua sterile, tenendo P·Oi in termo.. . L'A . .ha tentato anch·e la 'Sieroterapi.a, con il stato per 24-48 ore per alJ.estirne ulteriormente siero di ·C0n.va1esce.nti, in 9 ~asi; tre di questi delle piastre in terreno di Drig,alski. morirono indipendentemente dal siero; negli · Anche lavor.ando con tale metodo pe1~ò, l'A. , altri sei, ·il siero. mostrò un'azione ·decisamente è riltscito ad ottenere emoc·oit11re positive solo fa vorev·ole. Essa pe.rò .non può considerarsil •• neI1'89 % dei casi ·Che clin1caniente avev.ano il moito notevole, 'nè .specifica, e. potrebbe p:r:obad·ecorso , del . tifo. I ris11ltati sono stati positivi bilmente ottenersi anche con .siero noim·ale. in parecchi .c asi di malattie febbtili a breve duCURA SINTOMATICA. ·1 rata, con o senza sintomi intestinali, che era- . L'A. no11 è affatto favorevole all'uso sistemano ritenute -come tifi abortivi; solo la prova. tico clel piramidone, che abbassa si la tempebatteriologica ha potuto in. tali casi dare l a ratura, ma può dete.r minare stati di collasso; · · certezza, .ç~e non poteva ottenersi altrimenti. ora, nei casi gravi, la dose terapeutica è affat'fRATTAMENTO. to vicina ·a quella tois sica, mentre poi, nei çasi . Oltre alle note prescrizioni d'igiene ·per l'am- legg·i.e-ri, la ~omministr?-zion~ de'l piramidone 111alato, sarebbe necessario possedere una te- non è necessaria. • •

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Il decubito non deve impressionare, quando grammi dieci per le dosi singo]e e di cgr. trennon sia110 in giuoco dei processi m] elitici; esso ta pro die; esso ..... . del resto ha una notevole aziopuò esS<ere preven11tb con l'accuJ;ata assistenza, ne astringente nelle ostinate· diarree dei tisi.c i: ma ad ogni m,o do la cura an.che di ulcerazio- è qt1indi consigliabile il s110 uso anche nel tifo. ni estese e profonde è abbastanza rapida co11 . .. :A. FILIPPINI. l'uso di una cbrrente d'a.ria calda. Si volta il l .1)aziente da un lato e si soffia a·ell'aria calda CHIRURGIA.· . • • con un apparecchiò elettrico - per lina mezL'asportazione sottoperiostea larga dei tram· z'ora, ripetendo il tràttamento l)_ìù volte a;l menti ossei in primo tempo nel trattamento giorno. t'aria non deve essere troppo calda , ·in m odo da disseccare -i tess11ti. delle fratture da proiettili di artiglieria. J:,'importante ·qu estione dell'alimentazione (RENÉ LERICHE. La Presse Médicale). • non è stata da tutti - risolta in modo l1niforme . L'A. nota come gli interventi praticati nelle ·gli a,u tori: alcuni tendono a somministrare · - un.a notevole quantità di cibo (fino a 4000-5500 l111ità sanitarie pitt avanzate non sdeno ancora ··calorie) 'nel timore ·che i'alimerìtazione insuffi- g·en·eralme.nte ·cosi •Completi come· sa,rebhe desi' ciente r enda l'ammalato m eno resistente. Al- derabile; cosicchè sebbene si sia oss·ervato un tri osserva.no che con tale sistema la percen- gr andissimo miglio·r amento nelle condizioni in t11ale delle morti. è normale, 1na è notevolmen- c11i. arrivano. agli ospedali delle retrovie i frat- · · sottoposti sistematicamente. . te alta· la percentt1alé d~lle enterorragie (12 ·0 1n) , t11ra1i che furono • • a d lln intervento in primo tempo, è dato ancora e · si ac.c ontentano di sommi';nistrare con i1na osRE1irvare dei feriti con lesioni in app arenza dieta liquida 1750-2000 calori é, portan.d ole a 2600-3000 q11ando la febbre dimin11isre. S11lla bene gran11lanti ma :oei q11ali in sostanza pel'Siscelta dei ril)i re ~·11 ano ancora molti pregi11- ste 11na inf Pzi 0ne atten11ata che non dovrebbe dizi; gli innocenti biscotti p, e. _ v·engono asso- più esservi. Il mantenersi di que ste supp11ralutam·e nte proibiti fin dopo lo sfebbramento, zioni è indice di una no11 ·~11fB ciente toileftP • perchè sono considerati come · un aliment-0 so- Rrimitiva e dell:t presenza di sequestri ossei, di lido, ·e non si ·comprende perchè t1n cibo, che elemPnti organici in dissol11zione rimasti anè liq1.1ido nella tazza, debba considerarsi di- cora in Sito; è indi.ce insomm·a di un a ope1razione eseguita in modo in1completo. versamente da un altro che è tale nella bocca ' . Il i~isultat.o ideale che si deve perseguire in o nello stomaco. Anche la proibizione della chirurgia di guerra non è già quello di · otteoarne non 'lla ragion.e di. . esistere: l'A: non ha • .. riscontrato differenza nel decorso di tifosi ali- nere Ia consolidazionP asettica fra i due 'estremi di frat.t11ra cerrando soltanto di salvare mentati con carne, da quelli tep11ti se~za. l'arto sotto lo specioso pretesto di las~iare .ai · L'im.p ortante in fondò è di fornire clegli ali .. chirurgi ·degli ospiedaJi te:rritO'I'ia1i il comp~to menti con poche s corie; in. modo ·che le f eci d1 salvare la f11nzionalità; ma quello ·di cercar ne siano il più povere possibile. P er la die- di reali~zare d'emblée tutte quelle rondizioni ' tetica non de.ve tainto valere l~ diagnosi di tifo che, scongi11rando il pericolo anche di infez.iqni qd ·anch·e la curva febbrile, ma bensì lo stato atten11ate, .assicurino al ferito il più r.egolare difll'intestino. La p aralisi irit~stinal e con me- andamento post-operatorio. · . teorismo, ogni sintomo di irritaziqne peri'toIl contatto prol11ngato degli estremi ossei <li .. n.eale e sopratutto di ulcerazioni intestinali, frattura e· dei muse.oli che li circondano. con devono far trattar e . l'argomento dell'alimenta• .-il pus, non può condurre eh.e alla formazione di zione con grande cir.cospezione. un callo patologico di cui .s i deve molto1temere; :E ovvio che ;nelle ·em.o rragie inte stinali deve perchè il processo di osteomielite ·croni.ca che si valere il principio di lasciar tranquillo l'inte- stab1lisce lentamente, la presenza di ~.equestri, stin o : il mezzo però di ottenere tale scopo no.n . l ~ irregolare pro,d~zi·one ossea da parte del peè agevole. Godé ora la voga l'oppio ed i s11oi l'jostio malato, qt1and'o non c01I1du1cano alla prepar,ati: un'iniezione . è p·r esto fatta e• non, p.se11doartrosi,. ,.determinano la fo.rrriazione ·di • solo l'intestiru. ma l'amm· a lato stesso si mette un ca1lo esubera~te, qua.si sempre doloroso, ch·e , tranquillo. Per rintestino però n.9n è solo transerv·e di ,a sse ad un arto inutilizz.abile, con mt1quillità è anche par.ali si; e ne viene quindi . scoli sclerois ati e rigidi, pelle' vioiacea, Iu c.e:nte, fav orito il m-e teorismo. tesa, crivellata .fil incisioni in parte già cica-. r I vecchi medici usavano il piombo, sotto fortrizzate, in parte ancora suppuranti ·cosi_.. .,da ma di acetato neutro, o.ra ca.duto in disl).sq; le far essere ·d11bhiosi ·se non .sfarebb e stata prerecenti ricerche del Siccardi tendono a rimet- f e·r ibile una · nt1ona amputazione p riroitiva alla . · terlo in onore: le cl osi 1nassime sono di centi- cattiva conservazione di un arto; . . • I

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[ANNO ·XXV, FASC. 36]

SEZIONE PRATrCA

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Una frB:-ttura precocemente e correttamente operata .deve d ecorrere ~sett.ic~ente ,5 011 0 per qu.esto . . primo intervent6 .e cohsolidarsi .senza incidenti in· un ~eriodo di tempo normale. Ma per l'aggiunger.e tale .risultato o·ccorii'e ·c he l"intervento sia -completq, che vengian()i ,aJlo.n tanati tutti i t~ssuti moirtifì.cati, in. via .d i ,gf3.1celo o destinati alla necrosi; bordi cutanei contusi, muscoli Sitrappati o stritolati; framme:n ti ossei staccati o frantumati: non si deve lBJsciar nul- la da e1irbipare ma as·p o-r tare abbon:dantem.ente a .cielo aperto anche tutti i f·r ammenti o,sise'.i. a.derenti di ct1i sarebbe comprom.essa la · vitalità da una · successi\'a suppux'az ione e quelli che potessero eventualmente imp-edil'e un buon dre11ag.gio. . , Se la suppurazione si stabilìsèe e pe~siste è segno ev'1 dente. ,che qualche frammento rimase in posto; ed allora occorre farne riGeTca con la radioscopia ed asporta~·lo per assi c11rar~ il d·e• corso <.l:5ettico desiderabile. Nonostante queste cons1derazd.oni molti chi-: . r11rgi si astengono da un intervento, r.azfon.ale p~r il sacro ·rispetto .d·el ·Classi·co ·do·gma ·Che fa rit~nere i frammenti aderenti al p1 eiriostio eom·e ce1c.amente vitali, e per il timore delle pseudoartrosi. Queste, secondo l'A., debbono. di solito riferirsi ad una inssufilìciente asiponazione · . di fr.ammenti ohe .p e rmi1se lo stabili,r si ·dell'in• fezione e la morte degli elementi locali dell'o. . steogenesi; oppure ad una tecnica difettosa anzichè a.d un 1ntervento èccessivame•n.te gene1

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f ra.tnmenti la cii.stanza ·di 5, 6 ed anche 7

1,;entimetri .e vedere anohe le fratture le più ~ gravi dec·o rrer·e con un minimum di sup1p ura. zion.e, co:a.·s olidarsi in tempo brevi.ssimo e· 1COII1 un callo ·co.s tituito , da elemein ti .sanissimi ohe non · in·c ludono .alcun corpo e&traneo da eliminarsi s1i.ccessivame·n te, nè alcun g·erme d'infezione secondaria. - L'.A. d,a vèntitrè m esi· pratica in as.s,ai gran .numero l a più larga asportazione p1r.i mitiv,a sottoperi6stea dei f.rammenti senza aver mai dovuto..dolersi di essere stato troppo geneiro1s o neìl'i.ntett·vento, mentre ha d·ovuto in qualche caso pezj.tirsi del co·n tra:rio· ·ed inteirv·e.nire secondariamente pe·r allontanare frammenti che avev.a ritenuti capaci .di vivere e che invece ,si erano 11ecrosati. Su 230 casi operati e seguiti fino a ·guarigion•e Ron ha mai ve1du.to manic arè . . . la consoli·dazione, che si è effettuata in. un mai~ simo di quaran ta.ino·v e giorni di tem.p o (estesa fll"attura di entrambe l·e o.s sa della gamba); mentre ha dovuto upe·r are tr e .casi di pis eu·doartrosi ·dell'omero certam einte riferibili a p1roll1ngata s11pP,urazione; e due casi di osteite I sp ongiosa del terzo s11periore della tibia, consecutivi ad interventi eseguiti in niodo in·completo. . L. GUIDI. 1

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Sul trattamento delle fratture del gomito da • proiettili di guerra nella chiruFgia dei po•

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stL av~nzati.

L'emiresezione 01nerale dalla via laterale esterna•

P er aspol'tazione larga dei frammenti non va inteso che si d-ebb,a no, ~enza alcuna ·cognizi.o ne fisiologica, strappare i framme1rti cl1e va11no allontanati., ·asportando ·con -essi gli elementi « • fertili ·dell'osso ·che debbbU10· as.si.cur1are la formazione dii _'Un callo regolrure. "Questi e1em:enti trov.an,s i fra lo strato .fip"ros10 1de.l pelri·ostio ed il , ci·l indro diafisario; e però occorre dop 0; .s barazzata ben.è la ferita d'all€ lacinie mvsçolari, dai corpi /e·s trapei, d~i frammenti ossei 11.i.b,eir:i 'che la ingombrano, fissare quelli ancorà aderenti co~ una pinza senza fare eccessive trazioni od a mezzo dello sta~ca-perio.stio tagliemte lib erarli non solo per pbterne r·e nder possibile l'~spor­ tazion.e ma per istaccarne l'involucro periosteo • che d.eve essere lasciato in posto. Occor1·e resistere ~alla tentazione naturalissima di- .s trappare con trazioni brusche o per Yio- . lenta torsione, per evitare che pure rimanendo in sito· la lamina fibrosa del periostio ne venga asportata . insieme all'o.sso la parte ooteog~ne­ tiça che è nece5sario invee.e .distaccare pazientemente e ·m.e todicamente 1aall'o,sso con lo· tStru: mento di Ollier. . '\. . Solo a tale condizione è possibilie ·l asciare fra 1

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1 (l\1loN.PROFIT e Lours ,

n. 15, 1917).

CouRTY. Paris ·M éc]ical, '

Il trattan1e11to delle ferite penetranti del gorni.to, cl1e in chirurgia. di 'guerr.a sono apsai' frequenti, l)er essere razionale d1eve basarsi su la, natura e la qu.antità delle lesioni ossee; e sti l progn0stico quoad 'l'itam e quoa'ff functioI

nem. .

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In più della ·m età dei casi la fr:att11ra interessa soltanto l'estremo inferiore dell'omero: con lesione unicondiloidea, oppl1re, il che è pit1 freq11e11te, co11 lesione a T. Il c11bito rest"a intatto ..nella i11nggi or p~.rtP dei casi; di g·11isa che l'inserzion~ del tricipite · brachiale · su I'olecl'ano viene manten.uta. La fratt11ra della epitroclea è di solito extrarticolare .ma · si a c- . co1npagna spesso a lesione del n . cubitale. Nella fratt11ra .a T si osservano quaisi costante, mente nt1n1erosi frammenti ossei più o meno ·"·olnminosi ; cosicchè possono riscontrarsi infinite varietà : dalla semplice presenza di un 11nico fram mer1to intercalare nell'unione delle l>rancl1e del T, ad tma vera polverizzazione del condilo interno ·. od esterno o di entrambi. Re· 1

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IANN~ xx·v,

IT~ POLICLINICO

stàno tuttavia notevoli due , f.atti: 1° la .fre-· • quenza straordinaria della frattur.a unica omerale, con predominanza 'd ella varietà a T; 2° la frequente integrità dell'oleorano con il relativo attacco del trtcipite. La prqgriosi delle lesioni ·del gomito è favorevole quoad vitarn; ma non .altrettanto può dirsi per i risultati .fl1nzionali. Dalle cifre di '"fuffier .e N ové-J ossera'n d risu1ta .che su 410 re. se~ionl del garni to ·Si ebbero in 201 casi (49 p1~r ·100) articola?ioni solide e ·mobili di cui più della metà con mobilità assai estesa; in 127 casi (30 per 100) ai-ti-colaziqni ciondolanti, per le quali fu necessario ricorrere ad un apparecchio pe1' ottenere t1na funzione utile; in ~:2 casi anchilosi ConJrontando i risultati della. res~zioné -immediata con quelli delle r. seconda1·ie si avre·b be il 70~6 di insuccessi nella prima ed il 30 ~o nelle seconde. (Juesti risultati che sar·e·b berò cagione di un certo stup0re, di fatto sono tali solo perchè sotto il non1e di resezione d·el gomito nelle statistiche delle for111azioni ~a,.nitarie avanzate vanno di · solito . con1p1·ese gravi ..asportazioni di schegg·e ossee 01)erate da.1 proiettile più che dal chiru1·go; etl è perciò naturale che i risultati sieno poco brillanti. Occorre tuttavta confortarsi con il fatto che ~ continui pi:ogressi dell'ortopedia · rendono e renderanno _s empre più utili gli arti che si saranno conservati; <::osic,c hè i.a relativa benignità dei traumi del gomito autorizza alle • operazior1i conservatr'ici; mentr1e i.a parte percentuale di gomiti inutilizzabili in seguito u resez1one r~nde r1ecessario . rico~rer,e ad ·.intervel'1ti poco cLemolitori. · 11 trattaniento Ilei posti avanzati deve ispii~a.r.si al priuc1pio generale della lotta contro · l 'inf.ezione per mezzo di uri buon drena_ggio. Come òccorre i:>rima di avviarli nelle retrovie, sbrigli~·e, allontanare j frarhn1enti ossei, drenare le lesioni diafisarie dei fratt11rati; così è

necessario regolarsi per 1e lesio11i epifis·a1:ie, le qu.qli sono tanto più gravi e . periè?lose per la vita dei feriti. Tutte le f~rite da scoppi· di. granate sono fatalm~nte votate all'infezione .e . p erciò l'intervento non è facoltativo ma necessal:'io ·ed l.lrgente; poi·.c hè anc~e al giorno d'oggi, . come al tempo di Larrey, ' la precocità dell'op1erazione resta la piì1 .si.cura garanzia di sue_. cesso. Evidentemente questo principio generale no11 esclude . per certi casi . dubbi, come ad esem·pio nelle ferite a setone da proiettili di ft1cile, l 'a:spettativa armata, qu.an<lo si ha la speranza in un decorso più o meno a-s ettico della lesione. 1\lla la logica, conf.ermata dall'esperienza clinica, condtice a praticare. prècocemente un in(12) 1

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FAsc. 36J.

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tervento più effi.cace e drenare .la lesione ·arti- • colare. · ,È sufficiente a ciò l'asportazione ·. semplic,e ò ei fi·a111menti? Gli .t\A. rispondono a questa domand~ in modo affermativo solo per qualche caso;· e constatato come la rr1aggior parte r · dei chirurg}1j, per evitare l'anchilosi ·che ad ogni n1odo segtte .a ql11esto semplice intervento, sieno i;rivece favorevolj ,a praticare la resezio11e o tipica 'e . sistematica oppl11·e atipica, lin1jtatamente cjoè alle lesioni e1)jfi~ariè, evitando così l 'onchi1osi e riuscendo a 1>raticare un })uon " . drenag~g10; esprimono·. la loro predilezione per -..il metodo pr9posto da Algla\'e per reseca1·e l epifisi on1erale l1ei casi cll anchilqsi. L 'ai·ticolazione vien e aggI'edita dalla ·via laterale• esterna seg i1endo i 1 bordo esterno del tricipite brachiale lungo il terzo inferiore dell'Òmero e poi n,ella doccia esterna del V della piega del »cubito, .passando• al davanti e presso l'epicondilo. .se la testa del radio è fratt11-rata. la si reseca con grande facilità; altrimenti, rico11oscjl1.tq e J)rotefto opportl'.1namente il racliale ·Si ~ette all'apie rto f articolazione, Il più del!e vo.l te si trova llna fratt11ra a T del1·es tre1n<;> o.merale: si ttsporta no J!l1no dopo l'altro i dl1e fl' a n1me11ti avendo cura di stac.. c.arli esattamente dal l)eriostio ecl infine si regolarizza la diafisi · omeralé con la. sega di Gi:gli. Se la. frattl1ra è t1nicondiloidea esterna, asportato il frammento fratt11rato, si reseca con sega di Gigli l'restrerno inferiore dell'omero; se i11vece la fraftl1ra ha dists.ccato il solo condilo ' ifterno si procede nel modo inverso; si rese1ea cioè prima l'estremo ome.r ale e poi si ·a.sporta il fran11nento condiloideo. Ciò fatto si drena l'articolazione .e si i'mmobilizza rarto in flessione. Gli A ..t\. ha no praticato sempre la. en1ires.ezi o·ne i11 ca si i1ei ql1ali._l'olecrano era intatto, ma r i tengono che gl1 stessi ott.imi rist1l tati ·s i ot. te1·rebbero _forfi e, li1nit~ln closi n tale atto opera_ti vo, a llche se vi fo "'se frattura dell'olecrano ;.--et." tenendosi ugt1al1Lente lln drenaggio su~ficien­ te. Se le lesioni dellie }al't~ rpolli lo rendessero 1 più opportuno si può anche ;aggredire, util- , , mente l'articolazioile ·dalla via · 1ater.al~ interna, avend:o cur?.,. be:n si corrip.reilde, di ricercar~ e proteg·gere · il n. c'l ibitale; ma lo scopo . che i'oi:>e~·àtGre . si deve proporre è qtlello di _conservare l'o·lecr.ano re l,inserzione del tricipite che rapp_resentano la salvezza del movimento di .' es te11.sicine. La re-sezione atipica cosi pratica~a dà dei risnltati immediati e lontani assai superiori alla ,~·e~ezi~11e tipica, el1e làscia ·'tr.opp.o spesso dei gomiti .ciondolanti' e degli arti inutilizzabili. . . · · L. ~UIDI. •

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SEZ IONE PRATICA I

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~ACCADEMIE, SOCIETA MEDICHE, CON6RESS!. (NOSTR:l RESOCONTI PARTICOT,ARI).

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Società Medica Chirurgica. di BoJ.ogna. .

A du,nan,,za· sc·ie1itific.a del 26 aprile 1918. . Segni o)>biéttivi della sciatica. V1:\<:l'.:N~o NEftl. ltic.hi<trna l'a ttenzio.ne , s u . '

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ct1ni segni obbiettivi di .sci«l ti ca.

1) L,ab'oliz io'n e u l<r. d lln in ,u zione clel ri/f.<'8so bicipitale.

La percussione cle l tendine del bicipite al n1n1'ginf) esterno del \pol)lite, o ineglio · della metà inferi<>1·p clel cnYo stesso, i>roYoca di norma llD sollPY•llllPpto <lell•l l)<.1rte 1ne<lia della eo. ·eia, dov11to n 11;1,itutt,) Hilc'l contràzione della lunga IJ01·zione del bici1>it<.•. Nellcri scuttiea è freqt1ente constatarsi la din1inuzione o I'aoolizione clel riflesso bicipita.le. Quest'alterazi-0ne del riflesso bicipit<1le li.a t:tntò iu.1ggiol'e importan~a i1L quanto può pres~11t<.1rsi isola t.1. Oo::;i l' A. ll<l Jl'Otut-0 constà~r11e l'àbo.Jizione, ru~ntte il riflesso ae;l1illeo er<:l élel tuttò integro. Questa, clissociazione viene spiepa d.all '~. coi~ la diverisa innervazione radicolare che so1·tegge i clue riflessi. •

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Il riflesso acl1illeo s i syolge l>el t1·a111i te del 1° ·segmento_ :-:aé:1·ule ;· il riflesso bi(·ipit<t le pel 2° 8eg-

· mento sacr<lle. 2) L'esaltaz iotie ·c1 el~'eccita.bilifà nzecoanica 111 uscolare nell'ambito dell'inne'rvazione dello ~ei~1ti ..o. È anzitutto nei' muscoli del pol1Jac:cio cl1e questo segno è manifesto. Un pizzico alla parte rueclia11a eù interna del polpacci.o anz1chè uc.c·o1uvùgnatsi · <..:orue di solito aù ullà. c:o11trazione idio-lll11:..;<:ol.ure .... -ra{Jida e transitoria, s'accol.J).pagna n<l u11a (·ontraz.ione lenta e duratura. Qt1estu esnltnzion~ clell"t co11trazione idio-mu.scokl re è n1olt1) vrobn bi'lwen te. ·(lovuta ad t1n òisturbo cli nl:1tri7.ione e .:-1cl t\n concomitante aumento '<l'·itritnbili~à cle lln fibta n1uS'Colare e va di pari pasfio con u11a diminuzi1o11e del'

. l'eccitabilità elettrica.

3) Alterazio'l1 e della fo1·n1a d cl pi<: <le <' della po.<ii.~i·O·Jw d el piede durante il . cun1-h1~11u. · Di regola LÌ l)iede nel~.a sciatie~1 è C:•1 Y<) _per ~1 tl'oiia dei lllUSC-Oli '<lella l)ianta, di l ) ÌÙ i lll<l rgini il1tel'I10 ed estel'no sono magg·ior1uente int<1 v~1 ti pel'

.ab:f.·;fita rispettivamente clell~abdt1ttore

't lel·l'<tlluce

del ' a.b duttore del mignolo. • .Jl Tnetodo delle irnprorite ci dice c:l.1e ~pesso IH?llu sciatica. il cammino sj. effettua sul1n. l)nnta (:) l-Hll bordo estern,o dei piede . ·Quan,d-0 la · ·scin ticu 1(-l<.le il mu.scolo tensore della ·ra scia ln ta, ili JJiede è rn<i• tat.o in f u-0 ri.

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Adunanza scienti'{ìca deL 24 maagio 1918. '

La cura della febbre tifoide infanti.e col) le iniezic.n i -

endovenose di oro colloidale.

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OERYO~E. -

Comunica con una cert.:-l ampiezza . ' otto casi di tifo in bambini l'icovern ti nella ~ · Cliniea ·pedin trir~1 b ~logn(lse clLrett<l éh11 l)l'Of . ltra11•

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c:ioni. I.A'.) iniezioni sono Rù.1te i 11 numero a~1 '> al l.Uassirno -l, l"">el' ogni n1aL<l to, a gio1·ni u ltPrni, • i1}comincia nc10 d ·a· <lo.si l)iccole, iuezzo <:ruc., fino • ~l raggiunge r e• la dose di 1 <:mc. ·La reaz]one non è ·s~ta og·nora eguale. Si os~er::­ Yaro110 011,:ido intenso, rap,icla ipertermia con successiva e r>iù 1i?t.11ida i1Jiote1·lllut a11che sotto ht n or.111a, st1tlori p1·oft1si, nume~1t9 ùella. diuresi di 15Q-~OO <..:mc. nelle 2J o_re. Spesso mancò la reuzi<>U~ termiea · ne'tta ul i11•il:JlO inte1:,:ento, m~11t1·eel1è · pi'ì:1 • ~Yicl('an.ti ·s o110 i fatti rea ttiYi 1-;e l 'i11ieziQne ~ f-n ttu • .n Jl'inizio ·del periodo cli d e fervf'scenza . Ad ogni modo· il com.p lesso dei fatti teattivi 11on hù :m..aj raggiu·n to gnavità ~·i sorta e il metodo curattvo si è nJostrato eompn.tibile con stn ti di noteyol~ d€. pressione . E cl inYero gli otto c·n.·i scelti r1~1· h1 cara pre8e11t·Hv.ano tutti tlll<l sindro.1n<1 g 1·aYe, c:owe in g(luere è I ' infezione tifo.·a d<.'i ·f>a1ubi11i ne l Ilolog·nese ; ùue poi er.a110 gra vissiuii. ,l\fa tt1tti guarii·ono 111 un pério<lo ·più breYe ~tssa i cli quello di alti' i easi 'simili c:nra ti coi n1ezzl soli.ti, e i11 ness1111 ca~,iJ :stl1tliato si ebbe rj c.<1clut<l. Il soc:i10 ·òJ:dini1rio r>rof. ~~HAN010N1 1 <.lirettol'e dell<l 1. clinica, in .a,g·giuhta J'.'llln c:omunicazio11e cle'l ·CerY·Òne, rirer isre :;:opr.a alcu11e ricel'çhe che h.a f~tt-0 eseguire clnl .C'erv·one stesso, assist€11te s n-0, 'O'nd'(l (· :1 i·11·i 1·0 il iuee;cn11i~n10 <.li nzi-011e d~lle 'i11ieziorii di 01·0 collo1dia:le. Potert(lOHi ~u11porre, . ill ba se , all'osSf)1'Yazio 11e dei n1odo rli cou1vortnrsi dell'ol'ganir.;n10 di fronte alla inie7'ion(l, cl1e qneèta fu~zioni sti111olando la prò.duzio11e di antic:or15i specifici; ha fatto ricercare se: praticando l'iniezione stessa i11 oog-getti (uomo ed animali da esperiment.o) n ei • quali fosse sta tò i11iet tn to a>reee<.lentemente. del ::)!ero eterogeneo, Si Yerificn:-ise un.a più pront~ ~ pro.. . clur.ione di esa11ten1i <.la siero e, risnettiv.amentè, <li , a11ticorpi .s pecifici ver&o il siero stesso . (precipitine). Ta li ricer che -.fi11·q· ad or.a riou li.ann.o dato un , . . re~ultato positivo,, quipdi ctede . cli P·Oter rit~·nere ch é' l 'azione .. . .cur<ttiva eser citntn . dalla coll61doter~1. pia possa. essere d·ovut'.l. ·a· qualche a ltro meccanismo ancor~ n on be-n chiarito. quale, p. ~s .. l' ::t tti,·azi-One . , . di mezzi dif<?IlSiY~ Jli.l turali 11011 SlleC'ffì('i , C rede non .a ppJ·op1·h1 to il tern1ine <li tera pia. 1.}i?·ogen,etioa l)roposto clii Qualcuno per design~1re que-sta form1a. di . ternvi.n, no n . ritene ndo che Pl"O-\ , ]Il' io JA febbre cl i p·er se ~tC'ff,"l l. l p111·C':--en ti i 1 f~l tt or e curativo. (~-0nsid(\1«t11 tlo c:h e ciò cb ~ Yi è <li pi~1 ca r~ tte1·istìco nel qnaclro i11·ocl-0tt o .òillln ~niezj<>n0 . ct! 01'Ò colloidnl0 ::;in il l'atto c·ll<' il n1e<:l1c·n mento t enc!le a p1;od-.1 1·t e ·un:i l' i ~o 1i1~ionf• r api d:1 <le Ila 1u.;1 la ttia pr0Ynt.t11d·O la ('on11r.1 ri-"a f11 1111·~1 · crii:ii snlutnre ill CH~i nei quali il lll:tle 8l>0 1ltaneR lll ent~ tend Prebbe .sc1· u11;1 risol ur.i ~> ne lentin e · l)l'Otrattn, ritiene 'più O:tJ·p brtnu.o desi~·11n l"fl (l nesta for111a d i te1,1 vla cjl n-0n1e. f f ·r apia r i.svi11tira. Con tale ~pec·f 'ì (· n i~otrebbero co~11rendersi v~1 ri interyenti cu• r ;:i t ' Y'i. 0on1€ le vaccina zio~i 0'terolo~be .· iniezioni di &ost:1nze proteiche, di ln tte, cli peptoni, ecc., ~ ciò ~-en7.:l . pregit1di0nre in a lc-un 111 o c10 la interpretnziont) (:he in UYYe nire si l){)trit clare cire<:1 il loro iueccanismo di azione. Dott. G . ~l. Prco1:m-'r.

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P· RATICA~ . I

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H11o·hlings J acl{son; ora i fenomeni irritativi e o ~ • pa:ralitìci non possono essere cat1sati dallo stesEmiplegia transitoria. so processo morboso, nello stesso te~po, e si vorrebbe invece invocare lo spasmo arterioso H.' A. l\llills comunica in Lan cet (3 agosto per spiega~e ambedue le serie di sintomi. 1918) , al riguardo, una st1a osservazione, ch e l Jna terza _causa possibile di emiplegia tran. . .. offre l'occasiÙne di un cqmmen to e<ljtoriale -delsitoria è l'esat1rimento cellulare dopo una· sca' . , lo stesso giornale. Si trattava di una donna di rica epilettic~ corticale. Una quarta condizio28 anni,' la quale ·ebbe un attacco di emiplegia ne è associata con stati infettivi, come . rnorsinistra apparentemente completa, che durò billo, in cui si può osservare una paresi transiuna o due ore, si ripetè ·poi nello stesso giorno toria. per scomparire la .sera d11rante la visita m el Tna paralisi transitoria d ella dt1rata d1 dica, e ritornò poi nella n otte, du,rando un ( qualche ora può seguire t1n ict1!-s non associato quarto d'ora. Circa 10 m esi prima, ia r>azien te n. perdita di cos€ienza, q11ale si oss~l'va .nel co:::;ì av:eva accusato ·for·n1icoliò, torp ore e pesantezdetto stato lacunare di P. i\larie e ·della sua ... za agli· arti di · sinistra, per la durata. di tr~ SCllOla - vaginalite Sllbacuta. delle gt1aiJle dei giorni. Reazione di \r\' assermann negativa nel piccoli vasi cerebrali. sangt1€, non ~fatta per il liqt1ido cerebro-spiUn'altra possibilità va poi considerata, cioè 11ale. · tli una sclerosi disseminata, che pu.ò cominL'emiplegia transitoria è una - condizion~ n·e11- ciare con upa v·arietà emi1Jlegica, se11za. alcun0r oloO'ica non molto rara; e può. ·essere dov11tu ·a ùei sintomi classtci. A tale riguardo, la p.are. o cli erse cause. Anzitutto, si è affermato ch e stesia unilaterale precede11temente osservata1 essa sia d a attrib11irsi ad isch emia temporan ea nella paziente potrebbe a\'ere lln 110tevole signiin qualche area cerebrale, per llno spas m o lo- fic"ato. La paresi trar1sitoria è spesso lo sfondo cale arterioso . Qµesto ordine di idee è .stato dei· quadro clinico nella sclerosi disseminata . . largQmente accettato, m a non è chiaro se proIl fatto della reazion.e cli VvTassermann negaprio si possa verificare nei yasi cerebrali un a tiva è certamente importante: la ricerc,a nel claudi.cazione, simile a quella d ei vasi perife- liqt1ido -cerebro-spina le p erò avrebbe potuto rici. La cla11dioazione intermittente del midollo l)Ortare ·qualch·e luce; di fatto in q11alche caso spinale, di Dejerine, rim a n e t11ttora una ipo- . di meningite circoscritta sierosa vi è stato- 11r1 tesi. W . Osler a mmette che lo spasmo arteattacco subitaneo di · paralisi, scomparso con ~ioso cerebrale possa verificar!'i solo in casi di la puntura l ombare. i.p ~rpi·esi o di arter,io.-sclero~i ·cerebrale be.n Un altro punto di minore jnteresse nel caso marcata· nel caso dell 1A. però non si aveva dell'A. è che la paziente - erniplegica a sf11i. ' accenno a tali condizioni. Del resto, secòndo . stra - aveva un certo . impaccio nel lingt1ag.: \Villiamson, lo spasm o cerebrale . può aversi gio, e non poteva esiprimeTe.ciò che voleva; non anche senza le condizioni suddette$ come si è noto se la paziente fosse· mancina, ciò che può des11mere dai fenomeni che si osservano sarebbe '.stato bene accertare, poichè l'afasia nell'emicrania. Rigu.ardo a çi 1 esta vi può és- crociata è di tale .rarita che ogni caso merita ~,ere una qualche inèertezza : è n~to invero cpe special.e investigazione.. , ·F 1L. •• • una debolezza m.otrice locale può accom.p~gnare un attacco di emicrania; tale fenom·eno pe·r a' ' Paraplègie organi che, senza lesione della dura madre, dura solo pochi min11ti e passa in seconda linelle ferite del r~chide da pro ?ettili . n ea., davanti ài fenomèrii della serisipilità, cl1e Guillain e Barré stu_d.i ano quindici casi di sono pre.valenti e costa:nti. Ora la paziente oslesione midollare, ~enza lesione della dura servata dali'A. n.0n aveva i so1iti 'fenomeni senmadre nei quali il controllo çlell'a11topsia ha sori della emicrania mentre l a -paralisi e1·a \ . . ' ' J ,i. . t 'l 1)otuto .net~amente ~imostrare c· h e il l:"to1et 1e pÌù assolt1ta che q11ella ch e si os.se-rva n e11a pur ledendo il rachide r1on .a.veva avu:o -ra1>detta neurG>si. . porti di contatto con la clura madre'. ne a~vey ~ v ·i sono poi d~lle obiez.ioni alla te-0ria chiala formazione di schegg1e .compriramente espr~ssa ·da Gowers su~l'origin~ della determiriato ... . tnent1. . emicrània da spasmo locale arterioso· o da L'anklisi dei casi (An.nales de' M~decine, marcambiamenti locali vasomotori. Si deve ramzo-apnf.e 1918) ha r ivel ato o una ~ratt'?-r~ · delle m enta re che fra i fenomeni della emicrania ve apofisi spi11ose o delle ' l amine vertebrali, alla n·e .sono di positivi e di 1iegativi, nel senso di

CASISTICA.

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IL POLICLINICO

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SEZ LONE PRATICA

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loro base, o la t unnelizzazione del corpo ver. tebrale. . Lesione domir1ante i1er mjdollo l ematumielia, in quattro .casi l'en1orragia extramiclo\lare., i11 ltn easo emorragie sottoaJ."àcnoidee: La sindròme clinica era o ql1ella rti sezione , totale del n1idollo, o di lesione a foc olaio. La progn osi semp1e sfavorevole, nei casi in ' cni la sezione era trasversa f' completa; nel le • . ·11lirorr1i a' focolaio si 11ctevano avere dei rni- · gl ran1E!,nti . · R~SIJètto alla patogenesi S'li AA., sebbene non ·s i possano p~onun c~are a favo~·e di u11a_ i1)ote&i di1nostrata, p,ensano <'he la stt cc es~i0ne estreman1ente rapida cli due forti var·iazio11i, e i.11 sens0 i :1verso, della pressione intrarachidea, deve dare _ la spieg<:1ZÌL)11e nella inagg·ior °' .. i)arte dei casi di ruttt1.1·a dei "f ··agili va~i~ 11~ic.tollari. Co11lri1Jl1isce per il ùa.11t10 l'esister1ztt J ' t111· ·ca11ale a ):.tretc! ussea e del liquido cefa lo-racl1id eo, e l1c (leve tras1nettere integ·raln1en le alte· s·o1e pa.rti eo1n lJress ibili o di I atabili Je ,.EU ia, zioni di })tessione i1rocl otte e gli sliock Yib1·ator ì. . t. p. 1

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di aidei:·enz~, 1e ·quali lo,calizzano l'fnfezio11e. L'appendi,ce è qliasi .semrore gangieno.sa e perI forat.a. Qu·est.i C'.aiSi ven.gono inviati in qt1artadecima gior11ata. -. La rnassima mortalità è data dalla seconda categoria. , Su 221 e.asi · da · lt1i osservati, l'autore. ha . . av11to una mortalità d1el 5.88 %.. Egli 'ritie11e che ~ in con•siderazione ·dei ·per~coli che si. hann10 .nel dilazio·n are roperazione e delrinnocuità clell'intc:-ve11to precoce, il prcltico che noii 1·àcconia11\....

trc1,tta11ie n,to ,operativo; o, almeno, 'IJ;f!ll,. ' co·1isiglio àél cliirurgo, si assunir ricli·iede il uncl respons_aù'ilitcì gra7> e. Dall'esame dei suoi casi e•g'li c.onc1tllde !che nei 13 morti, solo in cinque 1 operazione si' di'tr101stTò impotente a

(l ·t . it ·

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vincere l'infezione peritoneale e c'he gli altri otto Ri sarebbePo ,s alva.ti ·se l '.interv-e.nto . ~osse stato più ·&olleciito. Q11a11to all'opera·zione per sè stessa, una voll'ad . ta a1:>erto . dom1e, il deoòr.so ulteriore vari.a .. sco11do lo is tato déll' aip.p endice. N1ei casi pre.coci, • basta asporta~la e , .tu tto è finito in pochi mi-nuti: l' ad.dome vie11e .Chi t1 so di 1solito. · ·Compl1e~ tamente, .salvo i casi in cui si prest1me vi , • posis a e:sser.e inifezion1e: in tal oa.so ~i laiscin, • TERAPIA. nn d1"enaggio di tubi d\. go.m ma p~r 48 ore. • Q'1a11do si tratta d-ei bus-i. della secon1d2. caIl t.-attaniento dell'appendicite acuta. tegoria, l 'appendice Via levata inaltrattando il . . me~o possibile · la regione C'jrcostan\e, non toDal punto d.i vista del trattamento, i casi rli gli.ert•d10 le aderenze 1e facendo 11na bt1gna toa:ppen~i'c ite acuta pos1so110 suddividersi come letta. d·el .ne segue, secondo\'' · Q. \Vood (Edi11bu rg lt nied·i cal - r·ito11eo, 1con compresse di gau.a, J our;ial, ll1glio 1918) : senza per9 a111d.are all'eoce.sso .. Se ~i è diffi1° Casi Jtrecoci, i11. cui. l'ap.pe11c.lice è i11 .coltà ,nel trov:are 1 ruppen1d ice, può ;servire · di t1110 s_tato di infìa1n.m az.ione catarrale: la mem- g nirla la tenia coli del cieco. Ql1a11do l)Oi l~ap­ brane. mu1coE.a è rigonfiata e con1gesta, la t11- pendice è ·co.perta. 1da. a1desior1i; J' A. consiglia di • divider:e la base· fra 1e pinze e•m o,s tati·che e di n iic.a muscola;re i.n.spessita ed infiltrata, il periclisseca r e ca11tamente col dito, J..'lsando delle toneo che copre l'aptp·endice è di solito aiquanto cong.esto, talvolta~ •Con t1n d epo1sito di fibrin a . pinze per. . ten,dere l' ap1peruiice stessa. N e'l ·Caso di infezione p,eritoneale .si lìl"OVV·e alla superficie. La cavità 1!)eri'toneaJ..e può coricl el'à per il drenag.gi-0 con tubi lunghi 15-18 .cm., - te11ere poco ltqu.iido sieroso, senza ·p erò che l 'i11clel di.a.m etro di ·p ·o co più id i un cénti.m etro, con fre zione si e:ste[lida. ~l peritoneo. N.ella ma.ggior part e is i, tratta di ·casi c1l1e v.engono 0~1erati. en- . t1na scariale.tura verticale iun·ga cii.ca 3 cm.; tl'o 24-36 ore dall'inizio. ( all',estremo. ·inf·eriore. L 'A. usa .tubi di vet ro che • • 2° Casi in c·ui l'irif ezione si' è diff 1.t sa al pe. 'sostit1lisce ·do.p o 48 ore ton quelli idi gom-m a, che v.en1gono p,oi mian mano raiocorciati. · ritorieo ·a t taverso· la na1·.ete 1cle'll'aii:ruendice. La .. ' -Q11ando . v.i sia l'a:scei~ .aippendicolare, è esperitonite, ch·e ne ri1sulta, può e.ssere . rel ativainente loic a.lizz?-ta, in. merito ali.e a derenze fì- senziale i·mpe1dir~e la ·diffusione dell 'inf.ezione· a l peritio neo, ciò che .si ottiene delimitando la cabri.no~.e, ma in parecchi casi può .trovarsi un::t vità .con pannold.n i di garza, aprendo poi l'ar acioolta di pus n iel cavo del Doug-las, con tensées1so ·deli·catarnente con l.e dita, assorbendone deniie alila diffusione de1l·l 'inf€zio·n e, 1si·cchè neil -n·u s con c,omnr.esse bene la ca~:li sta1di ava.n zat.i si rouò avere ne1itonite dif- 1 e 'DUlendone viià. L ap:p endi1c.e vi ene aisiportata se libera, alfusa. L'a;ppendice è .di soiito i~ ga.n giena e trim•enti, se ha contra..tto aderenz#e, viene laspesso perforat:.Q.. Questi. casi vengono inviati sciata con~· opportuno drenaggio . Richiqso - poi al'l'ospedàLe in quinta-.sesta giornata . . 3°. Casi con. ascesso localizzato, in cùi l'i11- il periton~o, l'A. consiglia la lavatura, nei casi . fezione si è diffu,s a .a tra.ver~o la parete del'l'ap- inf.ettivi, co11 u11'a soluzione a'l·coolicn. contenent e bijo1duro di mercurio. pen,dice; in un'area ohe si è chit11sa per m·ezzo

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lL POLICLINICO

Finita l 'operazio11e, il pazi~nte p·u ò essere tenuto o n ella. posizione di Fo,:v ler, o con la tE\- · . stata ielel letto .elevata oer mezzo di blocchi: quest'ultim a p osizion e è l a più accetta dal pa- · ziente. Quando Ilasce$So a·p,p endicola re è retro1ce~al~, senza ' infez.ion.e della~ pelvi, il pa-· ziente può giacere supino. . .. Gli enter.oclis·m i vengono som!ll11i11ist:rati ·solo ne1i e.asi gravj: l a. fl1nzione intestin,a le si man· . tiene con oli o di ricino, o con piccole dosi a·i • • cal omelano. . • • Come compli·cazioni post-operative, 1'A. cita , l'ostrtizione intest:i.na:le acuta, d ovuta in un ca. so (segt1ito da m orte) a paresi tossica, ed in a ltni tre cr si ·ad aderenze post-ope'r ato1·ie: n el , . tra.ttam ento di queste l 'A. ha trovato u.t ile di l asc;iare nel peritoneo una certa ql1antità di \ olio di va~elina, .dopo la sepanazio.n e, d·elle adere11ze . ini.

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In tal modo si eliminano con le lavature i microrganismi coliformi, si liberano p oi le cel- .... lule di pus .e con le sterilizzazioni successive d ell ansa si ottengono come trr diluiz.io.ni . Dopo 18-24 ore a 37°, si pescano le colonie per l 'identifioazione, scartando quelle che hanno f erm·entato il l attosio . Si fa un passaggio in ~equa pepton~ta con l,attos10-la.ccamuffa per eliminare .ancora i germi fermentanti , .il latto• si.o; si fanno poi colt11i·e su ag.a r· in.cliri.~to e su a cq11a l)eptonata con manni te-1acreamuffa. . . " . Quando n ou . si h9' cambiamento nel terreno alla mannite, se i.I bacillo è m. obile si ·può irat. ·tare di B. · fa,ecalis ctlcallgenP s- o· Bac. M organ • ri. 1; se è immobile si fa la prova dell'agglutinazione (positiva, B. dissenterico Shiga; neg·a t iva, Bac. f aecalis alcaligenes immobile o bac~ S'h iga. ·inaggluttnabile). • Se il terreno alla mannite è acido ed il bacillo mobile, non si tratta di dissenteria; se è . TECNICA. , • immobile si fa il saggio per lragglutinazione · per il F1exner e l 'Y; se è negativo si fanno altrè L'isolamento dei bacilli dìssènterici dalle feci. ricerqhe (altri zuccheri, \ndolo, latte) per vea.,ere eh.e non si .tratti di qualche dissenterico . Le fe c( vanno pr·elevate durante il periodo atipico . . , acuto, e _possibilmente n ei primi giorni; q11elle Per lm saggio rapido di agglutinazione, che tipiche sono . compo.ste ·di mur·o e p11s e.on qt1al-che stria di san9ue : -se vi ·sono mescolate so- si può fare direttamente dalla piastra, si mescola sul porta-oggetti un'ansa _ti.i emulsj.one . stanze fecali, si s'Ceglie il rr 11co-pt1s. Non vi della coltura con un'ansa de1la' diluizione del deve essere m escolati urina.· , · L e fe ci (.J. kir kpetrick. Lancet , 3 agosto 1918)' siero 1 : 100, ottenendosi cosi una diluizione di • 1 : 200, applicando poi un cop-rioggetti; si- de' e • vanno sempre esaminate al microscopio, sia otten·ere l'im1n cdiata _a gg1 utinazione. Occorre per la ric-erca di protozoi, si a per ~vere dal p oi confermare la diagnosi con gli altri metodi. loro aspetto una g11ida per le ricerche. . . FIL. N·ei casi .acuti s i nota n C? molte ce1lt1l'e;: di pllS, . epiteliali, emazi e, macrofa,gi; se non. si notano I MED:CINA el·e.rb.enti cèll11lari , })Ul" essendovi muco, si !)UÒ quasi certamente esclude:r:e 1:1 pr.esenza di baL'effetto del freddo Sili. parassiti malarici: cilli, a m eno ch e non si trattf di pol'tatori. • L'esame va fatto s11 ·campione il più fresco ~ J{ing (T lie J our1ial of the e_x per'imenlal niepossibile, o conservato in ghiaccio. dicine, vol. XXV) prub,b lica i risu~tati delle espeL 'A. rac.comanda l 't1.s ò . del t erreno di Mac rienze da· lui istituite sulla resistenza · al fredConkey, con dose doppia rii rosso· neutro . do del plasmodium vivax i;e del plasmodium (em e. · 0.5 di .una so1uzione 1 % si aggit1ngono f alciparu'm nel corpo· degli an·o feli. ~ qui,s tio· a 100 eme. di' aga'r ). · ne è imporfa.n te· perchè interessa ~a sop~avvi­ Allestinienlo -d elle piaS,tre. t-- Pescal'.e con l 'anvenza dell\inf ezione palustre ne'l le zanzare do. sa di platin.o una piccÒla · 1)orzione di m11co-- }) O la iberna zione o dopo l'esposiziione alle: pus :- lav.arln, in s·ol11ziop.e fisiolo·gièa s·t erile a lbasse t.emperature in · condizion! naturali. Le .lon-tanando st1bito qu-esta _c on l 'appogg.i are_l_'annostre 1conosQenze al tiguaroo f aoev·a:µo· ritesa lpngo l ~ pareti interne del tubo. In ltn pt1nne.r e finor à iche' lo ·sviJlurprpo déi para;ssiti nia.to dc.c entri·co qe'll à piaS:tra disten.dere il mncòl a ri,ci ·si - .a:'rre~ta aid una te1p:peratura di :B3° e . . . pus così lavato: poi, sterilizzata l'ansa; trac- che temp.e rature _pili basse ne provocano · la ' ciare sul terreno da tale· punto una linea C'l}e morte. tagli diamet:r:almente' Ia piastra e, sterilizzata· Ln un·a serie .di · esperienze fatte nella Nuova nu,ovamente l'an sa, fare degli stris·c i a zig-zag Orlea.I is, .Kin·g ha trovato che le due sp·ecte più in direzione verticale .al primo, partendo dal com11n.i di_ p.lasrnodt: quelli sopra indicati, ·pos• punto in cui s i è d1steso Il pu8, senza sollevare sono sopravvivere a temp.erature inferiori a mai l' ansa dal terreno. 33<' in diversi stadi dello sv1 l'l11ppo nel corpo

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FASC.

SEZIONE PRATI CA

d ell'anopJteles quadrimaculatus anche quando

l'azione di queste temp·erature si sia protratta per pa.recchi giorni. La prova della resistenza dei plasmodi è .data dallo sviluppo ulteriore d.egli oociti e ·dalla , ,~italità degli -sporozoiti dopo eh.e le zànzare infette siano state mantenute in ambienti a temperatura variante tra 33° e -1°.6. Le esperienze stesse harino dimostrato che il par~assita della terzana lieve P·UÒ sopravvivere -nelle zanzare anche dopo che queste siano state mantenute .ad una temperatura di - 1° per due giorni, ad una temperatura di -0°.40 I per ql1attro· giorni ed infine ad una temperatlrra n1edia dj 7° per diciassette giorni. In un nt1mero di es1Jerienze più ristrette si son viste le spore dei parassiti estivo-autunnali resistere , -a temperatt1re di 1° per ventiquatt1=0 ore. a. a.

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neamente, quale è il mecca11ismo dell':azio11e curativa dei prodotti biologici e chimici, q11ali potrebb~ro essere le direttive generali nella ricerca di. metodi cura.tivi nuovi. L'A. affronta lo studio dei • fenomeni comlJlessi r elativi ·all'immunità ed a1l'anafilassì e vi p orta un contributo nuovo di ricerche per~on.ali. Egli riconduce molta parte . della patologia delle infezioni alla reçi,zione a nafilattica, ·ed illtlstra le sue vèdute applicandole ad alcune malattie prodotte da germi <:be elaborano tossine anafilattizzanti (tubercolosi,; tifo, colera.) e da germi che non ne producono (difterite) .. Penetra., infine, nel meccanismo della reazione anafi1attica, · alla luce delie nostre conosc~nz.3 .. sulla .fisico-chi.mica. colloidale. Il breve lavoro è denso d'idee suggestive. R. B.

H. L e traite1nent d~ la syphilis en ' . clientèle. Un vol. in-16° di oltre 600 pag. ·con POSTA DEGLI ABBONATI. . . · 51 tavole. - A. Maioine et fi1s, Parigi. • Prezzo fr. 18. (971) Azione delle c.u re iodicJie sui cleriti. . · La· cono::;cenza a mpia e prof onda su tutto Al dott. N. ì\1. da . N.; . Le cure 'iodiche intense o .su soggetti partiquanto riguarda la sifilide è indispensabile àl colari possono determinare azioni moleste sulmedico pratico, il quale, ancor più che lo spele mucose e sulla pelle : congit1ntivite, corizza, cialista Si trova nell'oc.c asi one di scovare questa proteiforme· m·a1.attia, dove 'm eno sarebbe fa.rìngite, laringite, eritemi, ·papl,lle, pustole. • Sono state descritte come rarità parotiti. T ali d a sospettarsi. L 'inverosimile .è vero,. in m amanifestazioni sono qa ri9ortare alle vie · di teria di sifilide, e si pensa alla g·rande frequenza di essa ed all'alta percentuale delle ·eli111inazi one della iodio, alle combinazioni acide dei preparati iodici e all'eventuale sviluppo sifi}idi ignorate (fino al 18 % nelle donne), si di acido iodico. comprende la i1ecessità che ogni medico posN on è segnalz..ta neppure· n ei trattati più mosegga su di essa dellé cognizioni sicure. derni '' un'azione ·1esiva sull'annarato dentaA ciò serve ben;e q11esto grosso voltlme · del -· rio )) , nè risulta dalla ·Cpml1ne e quotidiana · Gougerot, che tratta la q1lestion-e da un punto espeJ.'ienza. , · t. p . di vista essenzialmente pratico. La descrizion·e delle lesioni è chiara ed ac. ' (7'92) Al. dott. .c. D. M. dia 'R . : compa.gnata da belle tavole a colori. La diaNon è assolutamente il caso di c11rare ! a gnosi è trattata non solo n ei capitoli d elle for• 11soriasi con n eosalvarsan. · G. l\10NTESANO. m e primaria, sec6ndaria, ecc., ma altresì in un capitolo speciale di diagnosi regionale, in cui , (793) Agùi abb. n . 8630 e 2394: ·, si descrivono le principali .affezioni, che possoSuggeriamo il trattato del Ga:-glio o quello no simular:e la s ifilide. del ì.VIarfori, da noi recensiti. L. P. Il trz..ttàmento è stt1diato con ct1ra minuziosa nelle sué indicazioni e controindicazioni, , • negli inconvenienti, che può provocarè, e suJ - CENNI BIBLIOGRAFI CI . modo di prevenirli o atten11arli, ecc. (Non .tl r~cemi3cono CM i U.bri pervenuti in dono alla Redazione) Seconido l'A., il trattamento fondamentale J. DANYSZ. Principes de l'Svoiution de>'\ Mala - d ella sifilide rimane sempre que1lo me.r curi.ale, dies infectieuses.' Un t-oJ. i:o.-18·-> di pag. 170. associato o non agli arse11icali deboli ed agli P arigi, J.-B. Baillière et fi.Is, 1918. - Prez- ioduri; il 606 e simili non vanno· t1sati che in zo fr. 5. casi speciali. · L'A..si è proposto di rispondere ad una seAnche le questioni deontologiche, Je quali asrie di quesiti che concernono la patologia e I.a s11n1u110 t1na grande importanza nella sifilide, tera.pia delle malattie infettive; cioè : come si sono svol te .ampiamente, con grande senso pradiviene mal~ti , in ch e consiste la malattia, co- tico. Un capitolo a parte è destinato alla diame un organismo infetto -può guarire spanta.- g11os1 batteriologica. • ini. •

GouGEROT

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IL POLICLINlCO'

(ANNO XXV, FASC. 36)

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N-ELLA V I T· A. P ·ROFESSION ALE . . Cronaca del

~ovimento

Federazione degli

~rdini

professionale.

dei Medici in Bologna.

I/TJfficio di segreteria ·d ella Feclerazione ila diramato la . seguen~e circo'laré ai preside11ti rlegli Ordini·: I

del Congresso al quale sarà den1andato naturalmente ogni giudizio definitivo su tutta l'azione svolta dal Con·si~io Federale; • 4° di lasciare al consigliere urof. Silvagni, cl1e generosamente lo accetta, l'inèarioo del~a raccolta e cuis todia delle somme ve1·~te .alla sottoscrizione !Jromossa dall.a Federazione a fn vore dei medici e • ael.le famiglie ruaggiormen~ dnnneggtiate d:alla g·uerra., e ciò sia per ragioni di ~egale e regolare gestione conta bi-le, sia per ht certezza che egli prosegu irà a da1'e alla ~ottoSC'rizione ste~sn. l'impulso vigoroso datole finorn.

· Bologna, 2~ agosto 1918. Il Consiglio . di questa ~.,edei·azione riunitosi in Roma nei giorni 19-20. del mese corr. ha ~otat9 l'Ordine del giorno che ho l'onore ai trasmetterle, prevenendo V. S. che . al più presto po.ssibile le N.R. - J.n seguito a queste deliberazioni, finchè verrà pure mandata copia del processo verbale della g]j. Ordini non a\ranuo c·omunh~azioni della nuova predetta ftduna!Il.Za e ciò in conformità al delibeGiunta E ecutivi1, 1:1 • ecle dell<-1 Federazione resta rato dello stesso è<>nsiglio Federale. <1 Bologna;· la firrun degli atti uffieiali vien~ deleIl Consiglio Federa:le degli Ordini dei 1\ledici riuga ta nl segretario dott. Secchie1i e per cose urnito in Roma il 19 agooto :J-918: ~enti ·a 1 vice-segrteario dott. Domenichini. Vttgliate con ampia discussi-one le ragioni per cui r1 ,-.-segr. cJ.ott. Grl1 r.ro Do~rENICHINI . il Presidénte e la Giunta Esecutiva hanno rasse/ gnato le loro dimissioni, e pt~sa visione di v·ari a1~­ ticoli pubblicati in merito, ad esse dalla stampa U1i' Assoc:Jazione 111/odioa Ital·i,ana negli , St:<tfi 1 professionale, nonchè delle lettere inviate dai Con( nf,ti. «La P<ll'Ol<l del Meùico »-di New Yo1·k siglieri Federali assenti (Ballerini, Bocca.sso, Dal clà notizia che i medici italin11i ·di Cl1ic:ag-0 si ·sono • Prato, Forlanini e Deplano). Riu. ·cite \Une le più ndunati in sodal1zio. vive insistenze fatte ai e<>lleghi l)er il l'itiro delle I/associazione si propone di : dimissioni ; , 1. Riunire in un ~ol ffl sei o i me<lici itali.ani e . riaffermando innanzi tutto che la candidatura italo-americ-'lni, cf1e e~ercita no la professione nèlla del Plresidente prof. Silvag1lli .a rappresentante < olonia Italiana; degli Ordini al Consiglio Superiore di Sanità fu 2. Promuovei~ lo Sl)irito di fratellanza e di • spontaneamente proposta da·i 00nvenuti al Consi- · rispetto reciproco ; • glio di Firenze del 1° maggio u s. con dichiarato 3. I\liglio1·Rre le C'onclizio11i etico-morali, sciene sincero carattere di conciliazione e non fu contifiche, 1)1·ofessio11ali ed ef'onon1i c·he dei soci, quali trapposta ad alcun altro norp.e, ma. deliberata dal i nuovi tempi richiedono.; C<msiglio ed accettata d·a:l prof. s11,~a.gni soltanto 4·. Compiere oper~1 di e<lnca_zione eivile e igi~nica dopo che da tutti gli_ intervenuti furonQ f~ tte pro11ella c~lonia. italiana; messe impegnative del ritiro di tutte le altre can5. Acql1iiSta.re cos1 <1 1h-1 prof~~sione m<?dica. itn .- didature presentate; lian~ ed italo-amerieann, tanto nc•lla. colonia. quanto ~ dichiarando che il Consiglio 13,ederale si sarebbe nell'elemento, ameriei1no e di altre naziQnalità, quel' reso 1solidale coi dimissionlri col presentare a sua la g·iusta consi?e1·<~z ion~ che le /\ a_òYùta l)er merito . volta; le sue dimi·Sfioni solo che avesse avuto fon- . ~cientifico, etico, . sociale; . . data speranza di mdire a .b reve scadenza il Con6. E infine estendère la sun azione e cooperagresso Nazionale; 7.ione a. tutti i medici itnli<l ni clf'gli ~ta ti TTniti, per Delibera: gli ·scopi su detti. 1° .di prendere atto con vivo ram1parico delle • dimi sioni del Presidente e della ·Giunta Esecutiva, dolente che venga a mancare alla Federazione la loro opera intelligente e feèon,d a-; Il servi.~io sanitario n ellf' ca,.,c;errne . • , 2° di pregare i dimissionari prof. Silvagni, I/oì1. Dore. ha interl!ogatD il Jlinistro della guer. prof. Oapipelletti, dott. Dal Prato e dott. Ruzzini . . a · mantenere la· carica di Consiglieri. e di rivolgere . ra «per .sapere se n001 cr~le di dovér di~porre che , si:;t miglior.a to .il ~ervizio ,sn ni tfl l'io delle' caserme1 llguale J)reghiera, ai oolleg·hi dott. Forlanini e Coni1nponen,d o nei Corpi d'.n~·matu .t1trritori<1li una cura t uzzi che pure si sono dimessi per ragioni perpiù a·s sidl1•a . e IJ<iù affett11osn dei solò a ti e uun magsonali; sulle non buo n<' co11dizioni dei lo3° di nominareI una nl1ova Gil1nta E,s ecutiva · ~ "o·iore vio-ilanza e . . • ca•li e della alime.ntazio1ie; si<1110 clesti11a_te al1n 7,ona . nelle persone del dott. Enrico Ballerini, vice-p'retli ,·gl1erra parecchie commiRsioni &'l,nitnrie di con1i::-ident~; del dott. Arturo Secchieri. 1 segr etario;1 trollo, non esSE'ndo ' concepibile c-hf\, n1e11tre per i del dott. Braccio Braccini. eassiere-economo ; col . ervizi della 7JOUa territoriale orrorrono dieci compreciso ma nçlato· di indire nel più bre·ve tempo 1nissioni, ' po~sa b..'lstitre unn . ola pf\r le esigenze po~sib1 1 e un refere'nrl111n, fra i pre.~denti degli Orindubbiamente str;1or<li11nrie d~ìl.1 ribnn di guerra; dini cirea l'op1)()rt11nità e la d<1ta di convocazione 1

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ATTI PARLAMENTARI.

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... (ANNO

X:\V, FASC. 136)

SEZIONE PRATICA

. sia data una completa unità di indirizrA.l c-1i servizi Sanitari militari pon~ndoli ti,itti .sotto la Dil'ezione generale provvidamente istitui.t.a. pi.'e~oo il l\i~ini­ stero della guerra, essendo .a-ssurdo ) cl1e si" faccia ancora l 'antic-a distinzione illogica t1-.:1 servizi territoriali e servizi di zona di guerra, e si mantengano qt1esti ·u ltimi sotto, la dipençlenza di ufficiali delle truppe com ba tte11ti })rivi c1i C'{)1111w.teuza e di <1 utoritì't ». Si"i problerna dèlla ntalaria.

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I/on. Uore 11a prese11ta to un'interrogazione a l • Pre&iclente del Consiglio .= «per sa.p ere se sia a cono~cenza delle alte cifre di ammalati di malaria che ·ha dato il recente uso nei lavori <li mietitura {lei sol da ti, specialmente fra le gi<>v.ani reclut~ clel 1900; «e se questa nuova in:ipressìonaute (limootrazione dei sacrifizi dolorosi, in mezzo ai quali ·si d-eve svol~ere la colt ura dei campi, non debba indurre il Gover110 ad una n1aggiore estimazione del contrihuto c·he '\iene a i)porta to dalla poYera cla~ dei (·ont<1 dini così al t1·ionfo <lelle ar1pi co1ue a l conHoli<l·n.m ento. dell'e-conomw nazioru1le, e non debba .. . in1p-0rre una più S<>llecita e radicale .soluzione di questo problema della malaria, cl1e costituisce l'attuale maggiore ostacolo alla re<:lenzione igienica E3cl economica delle nostre •te1·re ». •

La deficienza della ·carnP.

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Il volumetto C<YllSta di .quattr:o parti, contenenti: · la prima, le disposizi<>ni speciali , ·1:ecentemente em~1nate in m~teria, corre<late ed accompagnate da • i1ote i}luis trative che ne spiegano e commentano la ti11..c'1lità e la portata; · la seconda, le disposizioni relative ·agli inva- . . . lidi della guerra, che si ric'{)rn;iettono con le precedenti; la te'rza, le disposizioni vorta11ti <lgevolazioni \ • })er la esecuzione oi opere igienicl1e, alle qu,ali quelle speciali per }a. p1·ofilassi della tube1:colosi fanno . es1>licito J'ichiamo. -e cou le quali le disposizioni · ~te .. se furono ·create in stretta, intima connessione; 1<1 qqarta, infine, le -Ois1}()sizioni• relative alla as egnazione del soccor o g·iol'naliero alle famiglie bLsognose dei militari di truppa 131le armi, • soccor·so che, come è notQ, le più recenti delle norme speciali i}er la difesa cQntro la tubercolooi . vogliDuo corrirs posto a lle famiglie -Oei militari stessi tiformati per tubercolosi durante il periodo di clegenza negli specia li luoghi di cura. Ai Prefetti del Regno è. stata dirama.t.a una ciroola.re l:>er richiamarne l'attenzione sulla pubblìcazione; della quale è stato invia t.o loro un certo numero di esemp1n ri, · per uso della Prefettura edel Comitato provinciale antit~bercolare. Sono a di po. izione dei Prefetti altre .tl()pie per gli uffici~ gli enti . le associazioni che neJla ris.pettiva Provincia attendano ·all'azione antitubercolare.

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I/on. Scalori ha jnterpellato i :\lini~tri (lei con, sutni, di ·agri<:oltura e dell~ · guerra per sapere se <li fro·rite alla necessaria ric111zione del consumo tlelle carni bovi11e, intesa .a ~a lvag·11arda1·e il pa,trin1onio zootecnico naziona·1e, a bbi<.1no fatto opera attiva ed efficace perchè fos~e inten~ifìcata la pro.• <luzione <lei succedanei delle carni ma tre. favo~ rendo la coniglicoltura, L1 pollicoltu1-.1, J'ei:;e1:cizio d€'lla pesca e della caccia. ' I

IJ ì\iiin:Lstro per gli approv v ' gio~1àme.nti ~a dato le Reguenti assicurazio·n i nll'ou. Re lotti : « ... Il consum<> della èarne bovina nQn l1Uò e~~ ere ulteriorn1ente .ridotto, . enza nocl1rnento per la pubbliea alimentazione. Per quanto cdnc:e1·11e la importazi<>Ìle della carne congelat~1, è in continuo aumento. I.R quantità ora importa te so;z10 tali da rendere J>OSSibile UJila forti•SSiID~ diu1l11uzio11e dei . oovini iueett:ati per l'approvvigi·onn1nf\nto dell'esercito)).

RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE. 17-l06) Pensi.uni. - Dott. G. A. da C. - Tenuto conto del maggior contributo pagato' 1per dieci ;111ni, e, cioè, fino a l 1909, oon 25 a 11ni di servizio e :57 ._di età, liquiderà l'annua pe11~ione di lire

· 13 -l.G(l. Il maggiore co11tribl1to pagato dal 1909 ad oggi, cioè, per altri 10 anni in lire 600, dà un annno supplemento di pen1sio11e di- lire ,59.04. Sicchè. Ella percepirà complessivrunente la somma dì 1ite 14-43. 64. (7407) Jledici condotti, zn·ufughi - Oon1peten,z.e, -

Dott. F: B. dia. :\1. - Effetti,amflnte l'art. 11 del D. f ;. 1ctel 20 gennaio 1918, n. ~o .. ~on ~a _distinzione frH iIDI)iega ti sta bili ed impiega ti inter1n1, ma parla tli im1)iegati in genere, cioe, di tt1tti\ coloro. che si tr0 ,~a vano a prestare comunque un servizio alla dipendenza di un Comune inv::t 'O. Si potrebbe, • quindi. sost~nere la tesi a nche dinanzi alla a ut-0-; , AMMINISTRAZIONE SANITARIA. rità giudiziaria. unica cui si dovrebbe ricorrere . a seguito dell<o1 ri~po$ta nf\g~1ti\a rice,-uta dal PreDisposizioni per la dif~sa sociale contro la tubercolosi. fett<1 e confermà t<1 dal ~1 inistero. (7-!0 ) Dinii. sio11 i - Non accetta';:ionP. - Dott. ab- ' Nell'intento di renderne più facili .la co~plet.a bonnto 4798. - f.Ja Giunta pro-vincin le <tmministraconoscenza e la consultaziòne a col<>ro che sono tiva · non votev<1 rimandare Renza <1l)fl·r-0vazione chiamati ad ap1}lica rle, il ì\tiinistero <lell 'Interno l'<ttto con cui r..,e ~i concede\<1 l·al1me11to dello i::,1:i(Direzione generale della &1nitil. pubblicà - Ufficio •lffari generali) ha riunite in un opuscolo le re- . J)e11clio, i~rchè f{) , se est~oo agli a.Itri impiega ti. Poitbè l '<1tto delibera ti'ro era }Jer sè stesS<> legale <.:enti disposizioni per l<t dife .. n ~oci<1 le c:ont~:o la hlb<'1·0-0Josi e quelle che a·a e"se s i riconnettono, . e conforme 1._:t , legge, doveva essel'e approvato .dalla H tl tori tà tu tori a,. la q un l<? eol su~1 c.1g-i re ha adottato f<>t·1u.c1Ì1tlb COI) e~se il con1p1esoo org·<tnico dellfl noruna <lectsio)le neg;ativa, che lta pregiudicata la 111~ :-dno1·<1 E>m<-1na te a .disciplina d<?lh1 :izione difenco11dir,ione economic·a dell'i1111liegHto cn i l'atto si l"iY.:1 <lirf'tta contr() 1<1 · n1alattia .

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IL POLICLINICO

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riferiYa. Noi credi•:truo c~1e i !)O sa, con fo11c1Hguerra., Ella potrebbe ottenere l'esonero purcbè tezzù, im1)ug11are J)re.sso il Go,~erno del R e la defosse c:on,·enienteme11te ell esaurientemente climo<:;isione <lll'uor)o aclottata dalla G. P. A. In corso strato press<;> l_a Comini, sione i>1·ovinciale, presie<li c-011tra.tto non i può .co tring·ere l' a rurui11i~tra­ cluta dal Prefetto, che il terzo posto di uiedico conzione municipale ad a~cettare le dimissioni preclotto è indis1:>en abile per il normale andamento e11ta te dal sanit<:i.rio, giacchè i eontr<1tti, legttldel ervizio civile. Xon p<.tre i>o:::!'a. invocarsi l'avn1ente conclusi, co,s tituiscono leg§?:e fra le parti e • vicendamento perchè clei n1edici ehe attt1almente 11011 si 1)() ·ono sciog·liere o n1odifi<:are el1e co1 con: prestano servizio nessuno si trova in condizione senso di entra1nbi i contr<1e11ti e i1011 di uno ·olo di dover })<.'ll'tire r>ercl1è l'uno è. u nziano e l'.altro ridi essi. formato . Sè, però, i1on J)l1Ò andare nel s~ paese (7410) Oongedo provvisorio - Oo·m pefen,ze - ResiJ)otrebbe, per a ltro, ottenere altra destinazione àe·n.zci. - Dott. abbonato 5139. - Avendo Ella in cliYer::;o Con1u11e clel Regno, oYe ,si dia il caso lasciato completamente il ser,·izio militare, sarà che il meclico n ttnn le debba andn re sotto le 1a rmi. ~mministrato per tutto il tem1)0 dui'ante il qu1 a le 4.\ncbe per l 'n vYìcencl<l mento Ella si trova di pospresterà serYizio cirtle dal clistretto militare nella sedere le qualiti't ricl1ieste. cui giurisdizione i troV<l il Comune in cui !)resta (7-ilof Sessennii. - Dott. D. V. da S. - Essendo. ·i servizio. Riceverà dalla amministrazione militare · ma turato il e!=\.'e11nio prin1a dello aumento delilo sti11endio del proprio graclo, l'indennità cli serberato dal Consiglio comunale il suo ammonttl re vizio 'peciale . e ne ha cliritto. l'inclennità giorn•a si deve calco1'l r e 8ullo sti!)endio iniziale. cioè, su • liera cli lire 5 di ct1i al D . ~l . 26 giugno 1916, e I.i. 25fl0. Con1e ··e._ en11io Ella do"Vri1, quindi, avere quella tabilita per gli .ufficiali ricl1iamati dal con ann11t1lmente lorde I J. 250 e nette L. 228.3 . Pei gedo fuori della. loro residenza , di C·ui al D. L. q11n ttro mesi e yen ti giorni del 1~18 Le competono, ·10 agosto l!llG. È esclusa la conce~sione di qt1alsinsi econdo i calcoli fatti, I.J. 89.12. Trattandosi di ' . ialtra indennità. Ciò è stabilito clalla .<:ire:olal'e clellieye differenza fra questn, somma e qt1ella liqui1'8 giugno 1917. Dal n1omento che ft1 e 011erato dal da tnle dal Corut1ne, ritenian10 the non sia il ·ca. o ·serYizio nlilitare es1)ressamente per codesta condi produrre ricorso. m.a di trattare bonariamente, dottn è naturale che non può, di ~ua autoritit, C'arufacendo rile,·are l'errore. bi.a l'e 1·e ~clenza e recar si i1el f'on1une ove vrece(7417) Oa»o-rirelf'i - J u1nento di stipe1idio. (1e11temente prestava l'opera sua. Dott. G. C. du nI. - r erc:e11enùo nel suo Comune (7411) .Jl ecl l ei n1 ilita ri in sr.rri~· io cirile. - D ott. uno stipendio annuo i11feriore alle L . 4500, ha 7 "\ • I). cla S. i\I. I medici n1ilitari . che . .·ono destidiritto all'a indennità cato-YiYeri nella misura di nati a se1~izio civile, ono ammini trati, per tutto L. 2-1 men ili dal 1° lng-lio 1917 giusta quanto diil ten1po in etti pre teranno il servizio n1ede .. imo; .. pone il D. I.i. rlel 2H luglio <letto a uno, n . 1181 . . (lnl Distretto :.\Iilit<1re nella cuì circo~crizione si - T.:ile indennità dnreri1 fino nll<l fine della guerra. trova il Comt1ne in cui pr~Rtano., ervizio. Per tale Se il Consiglio eomt~nale orc1ineril ra uruento cli ragione è c"Ul ritenere che i detti s...9. nit<lri non postipencljo a no rrnn del .D . f;. del 1O febbna_io .u ltimo, sano u s11fr11ire di cong~do che a seguito di :1nnloga potrà consegt1irlo. Es ·o è, però, sempre calcolato <l11torizzazione del Distretto n1ilitare cla cui di1)en.·ullo stipendio lordo. I 11,nccia analoga domand<l ul clo110 ~1runinistra tiva men te. Sindn co del Com11ne. ( 7412) 111edici n1ilitari in, .se1·i"i.:io cirile - Oon1pe( 7418) Concorsi - Esan1e <lei titoli. - Dott.. P. U. . . t è1i.ze. - Dott. D. da l\i. - · I n1~clici militari da n:I. - ..t\.llorchè l'•tYViHo di concorso parla d1 clurante il tetnpo in cui J)resta110 serYizio presso le precedente servizio non .d eve nè può eccepirsi nulla .amministrazioni ciYili. ricevono dallc-1 n mmini~trri­ in cont1»a.rio se un cone;orre11te, pfir ottenere la zione militare lo stipendio del loro gr~1c10 e 1€' nltre pre... tabjlita dispen~9. ·dal limite di età, dimostri a 11ne&se indennità. di aver prest<1to serYizio iuterinnlf\ e nòn d~finitivo. La ragione è e1·idente i n qunnto che la finalità per (7413) Esonero - Proroga - Forn1alità. - Dott. cui cl1iedesi in chi cle·v e esercitnre una pubblic<.1 V. V. dn P. - Prima che l'eRonero scada si deYe a cura ·d el Comune ripet~re l'intera procedura fatta · funzione una ùeteru1inata. etit si ritiene raggiunt:1 a11che d<1 chi que-llà pl1bblica funzione ha già eser1<1 pri!l)Ja: volta. per ottenerlo ec1 esporre chiaracitata · ma non con nomi1u1 $tabile. La modali!:<\ mente ed esaurientemente le ragioni cl1e militano della. nomina non influisce sull'(l-sercizio professioper la. proroga. Se l'esonero sa.r à revocato o, menale in 1t1 tto, se esso ft1, sotto ogni rapporto, lo~Iio, no11 sarà prorog·ato, èlovi·i1 .-1 tte11dere l'invito devole. del D:Lstretto militare, cl1e ne sn rit n vvertito dalle (7419) A11m.adio ja1·n1acc>ut ioo ·_ So1;pressione· <l11torità com})etent~, per presentar i ~tto le «1rmi Con.àotta vie.na - '11ra.~to,r1naz·ione. - Dott. abbo.: ed intraprendere il sflrvizio i11ilit.:1r<:>. · nato 2500. - La.· so1111ressio,n e dello armadio far(7414) Ounyedo - 0 U'm.11io. - Dott. 1\1. P. da I. maceutico non l)UÒ a \ve-11ire se, anche trascor~o d.i S. - I congedi annuali rlei medici condotti soil periodo quiuquennnle stabilito dalla legge sulle spesi per la guerra e per tutta l;:i snn durata, non farma cie, no11 ' sia stato n~sicurato nel Comune un verr~1nno cl,o po accun1ulati e conce ~I tutti in una ' regolare servizio farru~l ceutico . Tale constatazione_ jroJta. . (7-1:15) Esonero~ Avv icendarnento. - ·Dott. A. A. · deve es~re fattn dal Prefetto, il quale, appeIL:'l in p~ssesso dei dia ti rileYn ti. ordinerà con deçreto da I della S. - Ten11to conto delle condizioni di la chitts11ra. e:1;1 s ·e di leYa e di sernzio rlre ·t~fto in zona di ;

FASC-

(20) •

'

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[_.\N1'0

XXV,

FASC.

36]

SEZIONE P RATICA

865

La so})pressione della condotta piena e la con8eguente riduz io11e <Ll puro obbligo d i legge non vuò essel'e chiesta (1<11 niedico nel suo prfva to in, teresse, giace:hè essa è di orcline pubb~ico e generc:i le cl1e :::i··u t u tto vreY<"lle. Può, verò, essere inYocata da qu<1 lsfa18i c:ontribne11te del C-01uune sempre quan<Jo per SO "ten e re la relatiYa ~pesa sinsi dovuto eccedere il lin1ite no1·rnale dell11 :-;ovraimpo~i:Hl e venga <:on stata to dalla cornpete11te l3 l1torità 1'él niti1tin ch e i posst\ addiYenir e a lln. oppre~sdo ne senza i11taccH r e il normale andan1entc <lel s~rvi zio d i ~u1·,;.1 e di •1~si ste nza .. a nitariR l)ei poye1·i . (7.J.'>O) A.(lpettativa ver ragioni di salute - Oon1 pPtcn~·e. Dott. G.....\. R . da ....\. della R. - D i solito i Comuni corri~pondono ai loro di11e11denti c0lloc~1 ti· in n svett.:'l ti va ller ragioni di salute un tr<l tt.1111ento iden.tic-0 a quello che lo Stato fR ai pr-011ri im1liega ti, e, cioè, t1n te1·w dello stipendio per e-o loro e:l1e non l1anno colll11i t1to clieci an11i di servizio e h1 metil ag·li altri. <7421) OlJVli[llii di prcsta.:·iu11 c. - Dott. G. L. d~1 A. - ~ei C<.l"'i urg·ent'i e quando è l'unico eserC'f:'nte n€l C'omun<~ il medico non lJUò rifiutar si di ·aderirf\ ~1lle cl1ia1na te qualora sia in condizioni fi~ic·hE' tn1i cla JJo ter e:oru1>iere 1-a r>re tazione i1rofe. ~io11.ale. .(7-J.:!:!l i'-'u 11plen~a gratuitrJ in ca. o <li infernlità. - Dott. G .. ( d~1 1). - ·11 medico condott-0 inte• rino che fa ~-ervizio a ca,·alc:o C"<>n ·il1dénnitif gior11aliera non l1n diritto a ~upplenz.a gra tuitn in ca so I

1

1

~li m~1lattia.

(7-t~:1)

Dott. G . D' .A.~ "fl:1 e. ~e il po~to di eonclott<l e:l1e Ella OC:C:Ul)<l e com11reso nella iiianta org-apir<1 ~a è i1riY-0 di ti tol1·11·e. r1nò con:':egn ire J «1 u.1:llento cli s tipe ndio Jlnrt.1to d<1l D. IJ. deJ 10 febbraio t1ltimo, tos to che ~.aril delil)t'rn to dn l Conr.;ig·lio co1nun.1le. (742±) .4un1en to di s~ijJl>11clio. - Dott. R. S. da P. ~ Lo ·~ti ve11dio clel terzo meclico in::inca11te temp<>ra1~au1e11te lJèrchè c·i1ia1ua to sott o . le ar1ni n-011 in1ò e&. ere •1nu1e11ta to .a fnvore degli- Rltri Uue che ~ost]tni~"3cono, gìace:hè g·li interini . 11~1nno dititto all'aume11to Jklrtato ·dal D . . I"'. del 10 febbraio ulti1n·o. ::;ol qu<lndo ]l' titolare ~ia mi1nc-<1nte e non •111cl1e iJn~111<10 eg·li si<1 :1 ~:--ente .. Oltre <l <:iò, e ~ i 11ercepi:;:c:<1no ctnella SOllllDa non e:orne sti11endi<) ma co1ne in<lt>nnitil i1el rn.a!:!;~ri<..1r laYnro cl1e :-:on{l co· ~tretti <l sostenere gior11n ln1~nte . .... (742.'J) r1u111r>nto di s-tipPndio. -~ott. Ii. T.1. :>4~ :L - I/a uruf\11to di ' ti pendio non ...,i ealcola ~u lJa in<1en11i til <:he Ella. riceYe come nffici•1le ~<l nitario. T~() ~te~~o è }ler la indenniti1 caro-viveri. Dov1·it. qui11 <li, ri C€\Tere L. 3(i0 ann"Qe i1el primo tit<.> lo, e 1~1 .·oru1n~1 lllensile <li L. 30 pel seco11ò<l . 174:2()) _4.1n1>u7atorii meàivi. Dott. D. B. da R . ...-\. - I /a rt. 85 (lel R €1.g olttnieT\to _genèrale Ranitnrio cllJ1 :~ fehbr;1j.o 1$101.' n. 415. diçl1inra che . ono t <n1si<ler;1 ti co111e istitl1ti di eura g·Ii .nmbnl<ltorii '1111ie":..;i ·11le f<1rn1.nc:ie. ('<>me L'lli. 11an110, quindi. bi:-: >gnn tli <l11t11rizz<1zionè dfll Prefe t to d<1 rilasci<ll».::i .n :-;p~uito di i~p~zione e di Yi~ita ~nl po~to e~egl1iì<l <1:1 l :~l''-011<1 teL·niC"<'l. (7-127) J11rl11111ità c-aro-Pireri - Au111ctrto di stipendio . Dott ...r . R. da .)..I. - Sl1lla indennit:à che rie:e ,·e come ufficiale :-::.anit<1ri-0 non 11a diritto •

.1u111< 11 f(} di stfp('nà ia. 'I

nè al! 'a urnent-0 portato da1 D. r.·. del 10 f ebb1;aio ultimo, nè a lla indennità caro-viveri. S ullo stipendi0 di lire 2200, 11a diritto a ll'11110 ed ali'a itro. Il !>l'imo i11 lire Gl5 annue ed il see:o11do in lire 24 men' . ' l·1·1.

"'r·

( 7-12~) ·Aun1 e11tu di stipendio. -· Dott. R . da z. di G. - .A\ r ebbé d iritto all-0 <lup1en to dello stipendio por tato clal D . L . del 10 febbraio ultimo · semp re ch e il' C-0n·s~g:rt-0 comt1nale n€ a Yesse disposta la concession e. S-e 11 Comu ne l1n deliber ato, I.a dif- • I I . feren za dello stipen d io ~~1 tà un tul'nlmente maggiore · . ~ la rnag·gior e .corr esponsi<;>ne decorrerà dalla d .a ta della. relativa de~iberazi-one consilin re o da quell'altra c'h e in es"'a, sia pure c-011 effetto retroattivo, sar à stabilita. D octor .J uSTITr~.

Servi..zio n1eàico 111ilitarb. - •.\ll'nbb. 11. 8336 : Sono trasferiti nel ruolo di corn1)le111ento solo quegli llfficiali 1uedici _ c:l1e 11n11i10 diritto ad un graclo "'.Ul)eriore i:>er titoli. .A.ltrimenti non è am111esso il lJas~aggio da u na categoria a l! 'a ltra . ' Al clott: G. s~, Zona di guerl'<l : . rer ora le l)rolllozioni degli ufficia li meclic~ effE:>ttivi c:on graclo cli cél1)ita110 80110 s taziona r ie. al~ ' ' l'auzia11itil del 1-f ~e1u1nio 1Hl:>. E lla non l)UÒ qt1intli ver ora esser })romps::)o. · i~ll'a bb. n. 992 : . ~essun ca1Jitano ·meclic:o lli coJ111>le n1ento nè effettiYo nè con anzianitù 1~1() è st:1 to r)er <'ra IU"'-01110~~0. i11fa tti gli t1lti1ni · cn1>ita11i vro11108si Il}<1g·giori nYeYano l'anzianità d el 14 gen11aio 1913. -~..l dott~ E. d. 1,.. cla F. : . I • I l ~+inistero concede realn1ente il ~rado cli cal>itano medico cli co1nvlen1euto a ·qt1e i ·m eclici che po. sono ·l>l'OYare cli n Yel' co1111,iuto 10 ~1nni cli eser- · cizio l)l'Ofes~ionale. Elln c1e ,·e qui11<li r>resentar do. manda al ::\li11iste1·0. a lleg-111tclo i titoli <:l1e compro-. vino i . uoi lo ~ n11i <.li ~c-\1 \·1~io n1ec1ie:o. , All ';l bb. n. Gl72: Ella non vnò otter1ere l 'nY<l11zaU1ento acl anzia11ità quando non ve11ga 1)rovo~to da lle ~11tori tà co1n1)etenti. A vendo i1e1·ò Ella co111viu ti oltre 5 an.n i lli esercizio p1·ofef.>~io11ale, llOtr ebbe cl1iedere al .... 1\lini._tero la nomina n tene11te di con11Jlemento p er • titoli. Rig. F. D. da S. : Oc:c:orre far pervenire l111 r0golc.1r~ reclamò al :Vlinis tero da parte de11·al1toritù c.:ivile interessata. 1\1;1 I 'esone-0 er~ ta to r eal111e11te concesso? ~11 · n bb . t:· 9~..., .."l. I1 . O ù •.> .• Occorre p1·esentar <lo111.~1 11da al~ ~lini. tero. t ~essato il periodo {li inclil::l11onibiliti1 (lo,~1to a l1·e-~ionero·, se i l medie-0 ricl1ii1 l.lla t,o trov~1si ad .aver rngg·iunto il titolo (~ei 001upiu t i 15 anni d i esercizio p r of essiona.lé, ha (liritto <tllu 11olllina ~ l grado di cn1}ib1110. ·La condiziont1 t.1 ic1011eità fisica. non ·n~tacola per ~olito t.-1 1 gener0 <li i1-0mi11e. • .l"t l dott. F. L . da ~.,. : · Xon vi è diRtinr.ion e c:il'C<l i diritti alla })romozion-e tra i capitani medici di c·om11lemento provenienti d.<1 l c:orso di Fire11ze e quelli nomi11a ti capit;111i per titoli. Il clecreto 26 maggio 191l.: . n . 792, e:he riguarda tali 111·omozi-011i. spedfic;a che esse pu .. ~ono essere fatte I

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866

e..

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IL POLICLINICO

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per gli ufficia li meçlici di eorilpletnento di qzltalsiasi

Ilo ·Cesare, lVlazzolani Domenico, l\1~ssi Gustavo,

prover1;ien.za .

Palomba Giov~nni, fazzi · Ermanno, Pecori Gi111seppe,, .Pez~t1llo Angelo, Pir.a,g Lt1ig;i , ~imondi. I gnazio, Restivo prof. Empedoele, Romanelli IJ:1rio, Salmi J-'uigi , Senni Giuliano, Susc-a Vito, T ~,;~e Nicola, Tons ini Ciro, Var~·al'o Qjo. Batti~t:'l, ~o<' coletti Riccardo; . ATTESTAZIONE DI Bf..XE~IEREfZA. Angeletti Niizza1eno, Bar.t-Olome} Roberto, Belli Eduardo C~ rlo, Bonf..anti LiuareRi Corrado, ' Butticè Giuseppe, De Angelis Giova1111i, Dentico Agostino, Garneri l~à l'• tolo, Ingr.a1ralle Alfredo, Krau Amedeo, J..,appo1Ji • Guido, Licat·a: ,.in~nzo, Ltsria Adolfo, Maffei Carlo, Mai l\Iarco, • ì\1ansuino Alfredo, ~Iarin Innocente, Ma·soni prof. Antonio , ~lassa.glia· Aldo, Pagliaro Giuseppe, Polizzi ~Iichelungelo, R<1ndac.-eio Vitt-Orio, Ricci Antonio, RinalcTi Giuseppe, Rossini I.J~igi , Rt1be rti-F.iori E~·nest-0. Ta llarico Pasq1tnle, Tirelli Elio .

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All'abb. n. 8756: Da ta la sua cla·s se ancor giovane (1883) Ella. non può aspil'are a ll'avvicendamento in wna territol'iale . Circa il ~1mbio di servizio da zona di prima linea a. r etrovie provvedono le autorità mobilitate, • eompatibilmente con le esigenze del servizio. Per solit-0 si fa nno dei t urni di sei mesi: tra:tta.s i di disposizioni i·n te rne e non vi è a:l cuna ci1·c-0la1'€ sul giornale militare che tratti di tali a1·vlcendamen ti locali. Ella non può far passaggio da 11n c.roce Rossa rd Ja Sanità militin re. , Al dott. E. P. da P. d'A.: Il Suo esone r o può essere prorogato e lo sarit aurtomatic.amente se peì'd.urerunno le c-ondizio11'ii <:he, I 'hanno fatta d ichiara re esonerando préèed enteme nte. All'abb. n. 9 56 : La Sezione di sanità vu e:on ' iclera ta come formazione sanit.-'l r ia di prima linea. L'a vvic-endamento dallà prima linea a zone più arretrate per le ragioni da Lei esposte non è am.:rnesoo. M. G. 1

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(ANNO XX\r, FA:ic: 36]

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• N. B. Avvertiamo ché: Non si risponde ad anonimi; Non si risponde a quesiti che riguardano terzi; Non si 'risponde a quesiti d'indole esclusivamente personale; Non si ri.sponde privatamente.

Il prof. comm. Francesco Denti, p1imari-O oculi~ta dell'Ospedale ~laggiore, è nominat<> Grande Ufficiale delln Corona d'Italia, per l'opera am1nirevo~mente filnntropica cfi'egli v:1 svolgendo a fa vo rE:! · dei ciechi di guerra. Congrn tn lazioni. Il prof. Adorn,o ì\iassimi è stato promosso tenente colonnello iuedico eon Decr~to L11ogotenenziale 14 luglio u. s_ . FJ stato fntto eava liere maurizinno con diploma 20 g: ugno 191 ·. · , Rallegramenti . {

I

NOMINE, PROMOZIONI ED· ONORIFICENZE.. \

BENE:àIEBITI DELLA SAL UTE rUBBLI CA.

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ALBO D''ORO.

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Con Deci·. Luog. 21 aprile' 1918, sono "' tate eonferlte le seguenti onorificenze :l. medici benemeriti , della salute pubblica: • MEDAGLIA D' ORO . Druetti Giu eppe. ~1EDAGLIA DI AR\rENTO. Boralevi Emilio, BrnndoI;ni NicolfB.·, Nioolais Alessio, \ Atwni , Giuseppe. Bandi IY-0, Barba-l\1orrihy Camillo, Bartolotti Cesar e, Bianchi prof. Leonardo. Bracchini Ettore, • Brezzi Giuseppe. Bucciante b..lfredo, Bufalini An, gelo, De llo Strologo Dario, Di Giovanni Ignazio. Li.castro Massim iliano , Lutrario A~olfo, Mangiavillani Giusep1 . :>e. Pavone Angelo, R 11ssitano Er11cst-0, Scioli Gennaro, Zaccaria Alessio. ~IEDAGLIA DI BRONZO. Barile F~lice, Cirmeni Ar-. Càngelo, Grado Paolo. ~1azzotto ..:\.ntonio, ~les::sineo Giuseppe, Sica Carlo, Ar1>a ' ' ittorio, Bianchi p r of . Vincen zo," .Brigida- P,nol-0, C.airo G~1etpno. Calamida Enrico, C·anessa G it11 s~1)pe , Carboni . S<llvatore Ang~lo, C·a ro OruiZio, Cicca~·e-ll:i Filil)Po, . Colosi mo Vittorio, C'ostantini Giuseppe. C11rcio Quintino, De Bo11is Vittorio. D<:l Bello FranceS<:·o, Delli ·Santi :.\I,1ri<1uo. D~ Pnoli.:-; Pl'Of. I,11i.gj. p, . Ro..;si 8 c:ipione. Di Napoli . T.iuigi, x'ron.g-ia Er111..-.n ~·­ gildo, Fusco. ~Illlill'O. Germino • .t-\1.fredo, Gianno·n(• Alfonso, Gr.a7.indei Vale-1ìtino , . Grixon i Giov!111ni. L.'lbra.p.<:a A11tonio, Lenzi Armando, Leone Aurelio. T.rone Sa l\·n tore, Jjua 1di 'Ric·ett rllo, ì\iTurano Nie:ol:ì . l\lu:cttelli Gnglieh.110, ì\1.a. i l\li<-llt'\le, :Nla tteini Gin-

0

nft.:DAGLIA D A RGE~TO .

àott. ANTONIO, di Pieve cli Cento (Ferrara), • del .. . alpini .. - Acoorreva volo11tariarn~nw in u·11 punto esposto all'intenso fuoco nemico. Me ntre sotto il Yiolento fuoco di .artiglieri~ medicav~ un collega, rimane.va .ferito. ~fonte Cornone, 10 febbraio 1918. SAYJXO PIETRO, du Gravina in Puglia. (Ba ri); tenente medico cli con1pleme nto. ·--Adidetto all'ufficio di Sanità d'un Comando di Divisione, con ins ta11ca.bile attività ~d e ne1·gia , con zelo. e corag·gio ammitev-ole, clirigeva p~rsona lmente le o~r azio11i pel ,risa11amento di una zona tlSpr a e dif= ficile, ·sistemn11do conYenientemente i posti di medicazione in linea, cledica ndosi con 'e ntusiasmo nl sno nobile ed. uma nitario còmpito, ed esponendosi yolontariamente al tiro dell'artiglieria e della fl1Cilel'ifl nemica per rict1perare le salme clei caduti e rier meglio assolvere ! ~incarico affìr dn togli. Sober-Nl arna-Vertojba, maggio-giuRovERSI

g110

1917: l\lEDK°GI.IA DI BROr\ZO .

clot t. MARCO, da l\Iaissana (Genova), 'sott;otene11te n1ecli00, t eggimento fanterin . « P er socco!' re re I)r ontnrnen te i combattenti, colloca va il post-0 di n1eò.icnzio.11~ nella immediata Yici nn11zn della prin1a linea, in località bnttntH

RoL.\:" DELLI .

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· (22)

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[ANNO

XXV,

FASC.

36)

867 .

SEZ LONE PRATICA

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dall'artiglieria nemica, di·s impegnando."il suo pietoso ufficio con · calma ed attività esemplari -=Carso, 11-12 ottobre 1916 ». La Cassa Nazionale Infortuni per le asssicurazioni MAGXELLA l\1AR10, da Napoli, asph·~nt~ tlfficiale medel lavoro agricoJo. dico comp}ewe11to reggimento bersagljeri. - In Il comitato esecutivo della Cassa Nazionale Innn terre110 n1ontano e difficile, ragg·iunti i reticola ti a vvel'sa ri. vi i Jnan teneva saldo col st10 fortuni, composto del presidente senatore Ferrero cli. Cambiano, del vic~presidente comm. Novella e , · 1)lotnne per 18 o l'è, nonostante il viole11to fuoco dei suoi membri Argentina Altobelli, comm. Manemico di fucileria , mitragliatrici e artiglieria ed il lancio c1ì 'bon1b~ ~ n1auo e sassi. Ferito pitl galdi, ibg: Pontiggia e comm. Ciamarra, e aceompagna t~ dal . direttòre generale comm . Bargoni, .è 1' volte leg·germente a lle gtln1be, · ricl1s~va df allonst.ato i·1~evuto ,da s.. E. il ministro del1'indust1~ia tanarsi per farsi n1editure e riJ)iegRva poi col suo protone, dopo averne ricevuto i1ordine. :_ C1t1ffelli, al quale h a fatto present.e come la Cassa Nazionale I~ortuni a.bbia ' predisposta · la sua Piccolo Oo,lb1·icon, 4-5 ag·oRto 1916. organizzazione, già vasta e complessa, per la: n·uoSALA GIUSEPPE, da 1\lila110, . tenente medico comYa ge~ti~ne, a lla quale dediche rà ogni µiiglior cu- · plemento, reggimento al pini. - Tenente. medico rd e 11 frutto della esperienza derivante da tren·di un battaglione che doYeva entrare in azione. tacinque anni d i .esercizio delle assict1razioni degli benchè fosse am1nalato e rico'\t~rato in luogo di infol'tuni sul lavoro. cura, volle spontaneamente :ritornare ::. r propr'io Il ministro Ciuffelli ha preso atto con ' molto - reparto per prestare .l'opera sua nel combatticompiacimento della preparazione già compiuta mento e, co11 intellige11za, calma ed. abnegaziodalla Cassa, la qt1ale potrà imprimere uniformità ne, noncurante dell'evidente pericolo, · adempì lodi indirizzo e unità di pr~ncipt nelfa pratica ap- · ùevol}nente ·al p'rovrio compito, durante tutto• lo lJlicazione per. tutto il R eg110 _di questa nuova Pi ovsvolgimc11to lleJl'azjone. - C1ostone · Lor~1 (l'a Rll'" idenza soc1~le . bio), 10 settembre 1916. · Ri . ritieue che entro il corrent~ m-ese potrà .aversi SANTORO cav. GIUSEPPE, d~ Cllieti, colonnello mèdi· la l)t1bblicazione del regolamento a l dec~·eto,-legge · co direttore sanitit cor1>0 a1·mata. ·.· Co::;ta11te sugli infortuni .i n agricoltura, poichè lo stesso · h a P-sempio di 'Ol'ag·gio nel re<'arsi ad ispeziona i·~ rin.orta to l 'approvazione del C0nsiglio di St.ato trincee avan za te, jn u11u s1)€ciale circostanza,. au: 1·11 luglio scorso, e che· quindi col 1? gennaio 1919 rante un'azio11e offensiva, si r eèava ad una SE?I)Qtrù rea)tzzarsi , l'antica e git1sta aspirazione dei , _zione sanitaria dipentlen.te. <.Jon~tatato l'ingente lavora tori della terra. · · • numero ili malati e feriti che afHt1iYano alla se• • zione, ·vi pte. tò l'opera sua, qando op11ortune cli- . Ca88a medica di guerra. \ . sposizior.i :e d lmo~trando Merenità di fronte ;.ll La ottoscrizione promo;::;sa dalla ·presidenza delpericolo. - Zngora -I'la 'a, 9-16 n2'o~to 19i6. la Federazione degli Ordini dei .medici per un · F ondo di soccorso contro i più gravi danni della ' CROCE DI GUERRA. guer1·n patiti dai medici e loro famiglie (a dispoIl mag·giore medico aott. GHERARDI, capo ufficio di Hizione del. futt1ro Congresso Federale perchè ne Sanità della \ TI Divisione, è stato insignito, dal stabilisca la erogazione e a termini della circolare Comando del XIV Corpo d' A1'mata, . della Croce n. () -. prot. n. 451 - 18 agosto 1915), ha raggiun\o al merito di guerra, l)el' la bella condotta sema ft1tto il 31 luglio, col trentt1nesin10 elen co delle pre t~Dtlta in numel'OS~ COUtinge~e guerrescl1e, offerte, la somma €li L. 147,660.86. sul Carso e sugli ·altipiani.

NOTIZIE DIVERSB

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~

Così pt1re la Croce di guerrèl è sta .. ta assegnata con n. 1308 dal Comando del XIV. Cor1)0 d'Armata al capitano medico di complemento dott. FRABETI ANTO"NIO, di Ferrara, per aYer dimostrato spirito di sacrifieio ~abnegazione in vari fatti d'arme a cui dovette i>a rtecipare in oltre tre anni di guerra traHco·r~d sempre al frQnte . •

ERRATU}.f. - N ell'artieol-0 .4. provosito del caso Bossi l)Ubblic<tto s ul fascicolo scor so, a pag. R~0-8-11, per err-0te d 'interpretazione del manoscJ:itto, fu stamp.a to nell~1 terz'ultinJa. riga, ~austero>~ invece di «onesto». ' · . ' Fu .;inoltre ò1nesso il pci·ioilo tht' clliudev<.1 l'articolo: « Re &L1·.a11'no evidenti le in<.·ongTt1enzP o g·li el'rori della proe:ednl'<l e se ri::;ulterh il lii_ ba tH la condotta del prof. !~ossi, que~ti avrà bene il diritto di es~·ere rin1e$~O con .onore nell<i t~ittedrn e nelfn ' ~ti1na pi·ù completa òi tl1 ttf >>. 1

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I

Oblazioiti alla, c.

I. ~a Repubblica Cubana. a mezzo del .sen. Cosme . de la Torriente, presidente della O>mmissione Nazionale Cubana, ha. ver·&'lto a lla Croce Rossa Italiana L. 360,351.35 per essere devolute a · beneficio , ùelle famiglie dei morti in g11erra e degli invaltidi cli guerra . P~r l'Or>era della Croce Roosa Italian<.1, . la Societ~t Vittorio Emanuele III di Curytiba (Bra•sile) ha 'invi<i'to la somma di J.J. 37,500, ric<o1vato di una ~o~toscrizione speciale. Il <!omm. lVlartinelli, re~i<.lente ~. Rio de .Janeiro, ha fatto .dono a lla Cr-0ce Rossa Itali·a.na di cento111iln lire. I ' fratelli Luigi, Gi11seppe e Lor-enzo De Ber11n rclis, residenti a Lima. (Perù) a mezzo d.el fratello loro ig. G. B . De llern.ardis, oonno inviato all~ C. R. ·I. la c<>Sl)ic:u;t ' son1illa di L . 11,000. In precedenti ot>Jnzioni i fra teJli De Derna rdis •nve\:trlo i11\iato a lh1 <. 1·oe;e Ro.·.·a Italiana altre 27. 000 lire. •

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IL POLl CLI NICO •

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Gli erecli del corn111. Armando Raggio d i Gen9va J1anno . • -ver sn to DIla Croce. Rossa I bn li~1na l<-:1 son1111u di Jj . 10,000. Per onora re la memoria clel co1npinnto com men · datore Luigi Parodi Ja famiglia e la Società ...>\..110ni1ua Angelo rar<X1i cli Genova hanno e1'<1 rgito n l l<1 C. R . I. la somma di l.J. 10,000. ,

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La C. R. A. per un sanatorio antitubercolare. I.ra Cr·o ce Rossa Americana, pet inezz.o del ig1101· Roberto r'erl~in ·, tenente , . e:olonnello e Commi8St1rio in IL_tlia della gtanc1ios<1 e benemerita istitn• 7.ione, ha inYiato L. G0,000 in fu\ore d~l Sanatorio Hntitl1bereol<1re cli Ariccia , J)romo . . so clal « Giorn<1le d'Italia » ver ·i fa11ciulli tubercolotici figli cli con1battenti. . La C. R . .t\ . ave-va gi~t e l<l'rgito <1 llo stesso scopo TJ. 57,000. Con qne~to Ul.1ovo e:ontribl1to la Rottoscrizione 11e1· l 'I stit11to tli Atic:cia sale .i\ I.J. 2,lRG,124.53. 1

Auto-ambulanze americane: Il Con1it;1to dei i1oeti d i X()W 1'"ork h<1 deRtin;iro \ al, I1ost1·0 fronte altre due n uto-nn1b11 lanze ro11111lete, intitola te ni 110111i di due ~<1 l<>ro i nmeri<'a ni caclu ti 111 guerra:. il· lllHg·giore l\ilatcbel e Queutin Roosev~lt. '

Per le Opere antitubercolari. sotto ·c:rizion~ pel Sa11<1 torio del la ' Cr~ce Ro~~1 cl el ' olllitato Ileg;io11ale cli Torino, ·~11' « ErPlllO di I .1anzo ». l1a rngp;innto . l<.1 8oil1111a cli lire 1:.>:3.!>9:J.:33. I1ll

nell'esercizio 101:3-14 a 823 ~nilioni nel l'esercizio 1917-18, ossia da nna medi<l ò i L. 2.64 a 11na <li L. G.27 a l mese a testa IJer la povoIHzion é maschi1~· s t1veriore a 15 a11ni . •

La malaria in Inghilterra. :Nell'estate e i1ell'autunno ·dell'anno scor so sono sta ti os etva ti in Inghilterra 178 ca.'i a u toct-On i cli ·m alaria, nelle con tee del sud-egt. J...a · f orµ1a è i:;ta tc'l di terzark'l benigna sen za alcuna morte. I col1Ji ti <ll)lla rtenevnno à 11'e se rei to (13()), a lfa n1al'in<1 (19), alla po11olazi-0ne civile (.2:)). Solo in d ue distretti Ri voteYa varlare di vreY<1 1enza locale. Cì11esto fatto mette in ]Jensie110 le a u torità inglesi, rifle ttendo al f;1 tto elle antiean1eute la malaria el'a freq11ente e . ~i aveYano in c:e1:ti anni delle grn Yi eviden1ie. Gli anofeli :i ol':-;ervano p r il tica111ente i11 tutta l' Ingl1il ter rri e, te1111to conto <lei .. nnmerosi . oldn ti c:he r impatria no malarici , p-0ssono cliffonde1·e notevoln 1cnte l 'infez1011e. ( l1a ncet, :J a:ro. to) .

Contro l'influenza estiva della Svizzera. D ato 1'<1llarru<t11te .svil111JPO e la grnYit~t dell'epi(lelllia cl 'intlnenzf\ estiva 11ella ~~vizzel'a, i governi ... clella Ger1uo11i<l e dell'Aust1·ia l1~nno chiuso le fròntiere R.:1nitarie con queRt<t ~nzione . e pare che . 1os1z . 1one . t'ia q,er e~RMle presa7 d n1e 1 I~1 . · l a t essa . l'Italia.

Scambio di prigionieri austro-serbi.

D l11 2 rn.nggio al ·1° giuguo è :-:t<l t<l .tenuta tri1 i deleg.a ti au~i:ro-u11g~tric:i e serlli n11a confere11za per Beneficenza. trattare le que:-;tiuni . rel<ttiYe nlle vittime clelL-'l • L'i11g. RenJo f ,nnfrnncl1i, J)e1· onorè.tl'e la me111ol'h.1 guerra. La c:o11fereuzn 11a av.nto ri.' nltati soddisfatlel figlio Giè1 nfr<.1nco, cad11 to ill ~,ra u.cita , ha ela r- • <:enti. :fil r.:;tato tirn1<1to t1n àc:corclo relativo, Stlecialgito al ('0111une di Cremona la son1u1<'1 di L. 1:30,000. mente, al riruva trio clei J>l'igioniel'i cli guerrà in<la di ·tribuir~i tr<' varie i~titnzioni cli benefìc-enzn. Y<.llidi ed allo ::-ca ru bio dei J1rigio11ieri cli guerra validi . Il sig... Doni i1ieo Villa, cli ~Ionza, 11a 1€gato, lilOreru.l o, cil'Ctl :;oo.ooo lire cli b0neficen7.a,. a f:1Yo1·c Per -Onorare la memoria dcl Conte della Somaglia. tli v.ari istituti vii.. 1•ei.' onorare La meruo1:i:1 del conte della Soma glia,

:Per la coltivazione delle piante medicinali.

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Il ::\lini~tro c1i Agricolt11ra 11a t1isposto che alcuni -suoi fn11zionarii idonei ~tuclino <.:-On sollecitucline i 111ezzi 11iù adatti vér la C"?lti\i\Zione inte11siva di <t lc:1111e erbe medicinali c:he si svi~uppano sp-0ntt1nea1u.e11te in molte locn litit mont11-0se del ln Cal~1bria .

Il consumo di tabacchi in Italia. I

Da T11ie~i. in J>l'{)Vincia cli S :1. sa ri. viene seg11ala ta u11'inYn.·i<>llt' c1i ratti. 1

Neo-li l1lti1ni e ercizi :finnnziari· il con st1mo di- t<l- · ~ ' b accl1i è c:re. ci11to dn 330.. Jnili-0ni cli lire annue •

<·l1e tanto ,·n·s to c:-01111Jianto 11~a ~n:-;.c·it.1 to nella g·run<le fnmiglia clelln C'roc:e Rossa, :Uo111enico Buongior110, clel Con1it<1to C'entrale. si è fntto i11iziato1·e cl'u11~1 sottoscrizio11e limitata a quelli che furono Più vi, cini al conte del la Solllngli•a . Il dn,naro raccolto è ~ta to Yer~1 to a bel,l.efìcio dei Sana tori per tuberc=olosi. . .

Un paese infestato dai· topi•

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Indice allabetleo per· materie. I

Pil ra1Jlegie ol'ganithe .s ep.za lesione della dura madre ..11elle ferite del racl1ide da Appenclicite ac11ta : tra ttame11to . Pag. 858 vroi~ttili . . )) 857 Atti parlnn1entari Rciatica : ~'€gni obbiettivi . ()0 feci . )) )) 852 Uae:illi clis .. enterici : isolamento dalle , Tifo : cli<tguo ·i e tra tu.mento )) ( fil )) 857 ùenti : azione delle cure iodich e . Tifo iµfantilP : cura con oro colloidale • )) 5-. .' T1·nzi o11e- co11ti11ua i1ei monconi di ampuEmiplegia trnusitoria . )) 850' . . 834, 855 • • • tazi<>ne . Fr•l ttu r e cla l)l'Oiettili : . tl'ntta mento Tubercolosi ifoln1on.are : eo.n cause; loro 1\1\Laria : effetto del frecldo .. ·11i i1arnssiti )) 845 )) in11101:t<1Ji-z< 1 c:li11ic:n. e _p1·ofilattica . '. negli anofeli ~~~~~~~~~~~--''---~~~-;--~~~~~~--:.~~~ - L. P OZZI , resp. Amminist1«1~io11e Sc'l·n itaria

Pag. 8{)')•J )) 859 8()2 ))

Roma. 1918 . Tip. Cartiere Centrali.

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Roma, IS settembre I9I8

Anno XXV.

Fa~c.

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tòndato dai professori :

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GUIDO BACCELLI ..

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.FRANC·ESCO . . DURANTE

SEZIONE PRATICA

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R EDATTORE CAPO: PROF.

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VITTORIO ASCOLI l

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SOMMA . RIO~

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Lavori orlglnaU: G.: Egidi: Sulle plastiche cinematiche. - Apparecchi e sttument1 nuovi: G. B. Fazzari: L 'irrigatore portaspugn a. N_u ovo mezzo di cur a dell'uretrite cronica. - Sunti e Rassegne: PEDIATRIA: H . B. Sheffield: I medica menti nej b ambini. - NEUROLOGI A: Miille'r: Sui rusturbi nervosi della vescica in. guer ra. - Accademie, So~Letà medi che, Congressi: Societ~ . Medico-Chirur gica di Modena. . Appunti ·di medicina pratica: C ASI STICA: Nuove spirochetosi. TERAPIA: La cura dell'artrite gonococcica col vaccino go6ococ-

oico sensibilizzato. - La sieroterapia en,domuscolare nella

me-

ningi~e

eerebro-spinale. - MEDlÒIN~ SCIENTIFICA: S ull a sifilide, antenatale. - IGIBNE: At t razione di alimenti e prodotti. di fer mentazicne verso Je mosche. - Posta ~egl1 abbonati.~ Cenni

l

bi bilo grafici. Nell~ vita professional e! P a.ogloss: Per una quistione di moralità

e .aj opportunita politica. - Cronaca del movimento professionale. - Atti parlamentari. - .Risposte a quesiti e a .domande. - Condot~e e concorsi • ....:. Nomine, promozlo~i. ed onorificenze. - Albo d'oro. - Notl zle di verse - l'ndke alfabetlco per -materie. •

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l ·NTERESSANTE PUBBLICAZIONE:

Prof. &ilv. GIAUINTO OUBRTA, libero docente neUil R. Universita di Romil , . ' . VIDEIE[UM DELll lnJERrflERA ·IH [Ili E n.Efill OIPEDALI -,

con speciale riguardo alla cura dei malati e

f~riti

.in guerra.

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Seconda edizione accuratamente riveduta ed ampllata - Un volume di circa 300 p8iJln~ riccamente Illustrato P rezzo Lir e 5. - Per gli a bbonati al " Policlinico ,, sole Lire _ a,, 5 (franco di por to e r accom andato) \ .. . · Questo man uale con stile chiaro, s.e mpllce e conciso, e con s1D&'Olare perizia_compilato, contiene quanto è neces. a&rl o alla d-0nna ru sapere per adempiere etncacemente 11 pietoso ufficio d'infermiera. a l letto del ferito e dell'infermo. Le numerose 1llustraziont sono, d1 grande . aus111o all'intendi mento del test-O e agevolano in modo sieuro l 'opera della lettrice tn ogn! contingenza del suo nobile umc10. . . ' , Per mettere 1 nostri cortesi abbonati in grado d1 diffondere 11 man uale stesil,O pre~so te signore d1 loro con(\· mcenza, abbiamo dellberato rti spedire in porto franco ,le copie che cl venissero richieste col l<>ro tramite al 1010 • •r-•110 di 001to 1 e cioè a L. 3,'f 5 ciascuna. ~

In viarecartolina.-vaglia, direttamente, al prof. E NRICO MOR ELI,..I - Via Sistina, n. 14, ROMA.

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•Mli di 'roprle&à rlserva&l. - E vietata la riproduzione di lavori pubblioati nel POUCJLINIOO o. la PU:bblicazion e di sun ti 1 di essi senza citarne la font!e. ,

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' Atteso che

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ia p~1·te mUtscoJare o tendin ea del giunto è di facile -costrt1zione, n1entte è molto delicata la preparazione del1a guarnitt1ra cu2a. Al\fBllLANZA CHIR URGICA n'AR1\.1ATA • tanea, a me . è parso che si dovesse prin1a di diretta dal ten. eol. med . prof. R. A LESS,i\NDRI . tutt.o costruir questa e assièurarsi· ch,e fosse in condizioni vitali e poi ad e.:.;sa adattare la parte Sulle plasticlie cinematiche.. muscolare. . . Capitano medico GUIDO · EGIDI. I l ·più sem'p lice tipo di gi11nto si avrebpe nel Il, problema di ·utilizzare ~ energia dei mu- seguente• modp. Praticato 11n tagli n trasve1·-::dle s11 lln ventre scoli restatì nei monconi di an1putazione per muovere volontariamente le pro~e.si richied' 1n11scol~.re dj 11n moncone, poBs1an10 .introdurre • su un giunto tra i. motori vitali rappresentati dai\ nel ta·glio un lembo epidern1ico arrotolato • una bacchetta alq11anto più 111nga del taglio ml1scoli e gli ap~are cchi meccar;iici di trasmise ticucire· poi il m11scolo e la. pelle. ~.\llora le sione. ~

LAVORI O.R·IG.I NALI.

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[ANNO XXV, FASC. 37]

IL POLICLINICO ,

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trazioni ·esercitate sulla bacchetta si trasmetLa torsione che i m~rgini della stris~ia suter8.nno al muscolo e vìceve1:sa le trazfoni ~el . btscono 'è mi-nima. muscolo si trasmetteranno ·alla bacchetta. Lo spostamento ·del canale dalla superficie Quest~ può essere un ·Cilindro di pochi rnilli- . alla profondità obbliga le parti che lo costimetri di diametro. M~ttiamo che sia di 1 · cen- tuiscono a compiere, tra i .due estremi che re• timetro.; fa circonferenza sarà di cm: 3.14. Met- stano fissi,. un percorso rettilineo• • invece di • tiamo che la l unghez.z a de~ taglio sia di cen- t1no arcuato; perciò la ~ensione in esse, invece timetri 5-6. La snperfi~ie del lembo epider- di aumentare, dimint1i1sèe. . . un . rettangolo di ce.n timico dovrebbe ess·ere La nutrizione dei tessuti spostati avviene ai.. . metri 6 x 3.5 al massimo. traverso le connessioni laterali che restano in.:. • · Ma sé vogliamo che l'i.mpellamei:ito sia una tatte· ·e attraverso quelle· profonde le quali pos• guarnitura I"esi-stente, occorrerà che sia fatto sono hon venir toccate affatto o solo. in piccola . con· una striscia di' pelle provvista dì sottocu- parte. E per ricordare con una immagine quetaneo. . Essa dovrà avér la stessa superficie dil . ste earatteri&tiche che io parlerò d'ora· \nnanzi . lembo epidermico. Sarà raro ~he il moncone di plastica· ottenuta con un istmo di tessuti, stesso non pòssa fornirla. Se ciò. fosse, l'incon- anzich~ con un lembo a ponte. veniente non avr~bbe importanza, perchè lo Il muscolo o i muscoli coi quali si vuol far.e scheletro ·del moncone potrebbe essere accor- 'il giunto "·anno scelti tra q11elli che possiedano ciato; imporfiante sarà invece che la· pélle venga pr.esa e spostata in modo che resti vitale. A me sembra che debba ·venir pre~a nel segt1ente modo. In direzione normale alle fibre • , • I

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èonsiderevole energia e che, per effetto della contrazione, subiscano spostamenti ampli. Il l l giunto poi va fatto su un tratto .di muscolo ,.... . • • • ' ' . . I situato perifericamente al punto. dal, quale pe' netrano i rami nervosi motori. Per queste ra' corti o i monconi corti di mum.t1scolari, ciò che ordi11ariainente significa in g·ioni i muscoli sen.so tr~asversale rispetto all'arto, si praticano scoli Ìunghi sono poco adatti. 2 incisioni parallele lung~e quanto 1è lt1nga: la · · l.f pa~ienté deve aver la sensazione · mt1scos.triscia di' pelle della quale si ha . bi'sogn~ e lare dello sfo!z.o che compie . e qu.esto · deve . . .. distanti un'a dall1altra. tanto quanto la' striscia essèr volontario. Perciò è bene che con.corraz:io ·a muove~e il giunto muscoli che q.·siologicadeve esser larga.· Una bacchett'a si dispone sul. abb1~no ~funz1one anal0ga ·e. che sià.no la pelle delimitata dalle incisioni, si avvolge m.ente "' . .. in· essa e vi si mantiene suturando uno .~!l'al­ abitl1almente sinergici con quelli dei quali vantro . i . m.al'gini della striscia. Si forma così un no a sostìtuir la· funzione. I f•.essori déll'avamcanale ·cutaneo che viene poi portato in ~ezzo brac·cio) del carpo .e delle dita, per es., sono .. ai mt1scoli come il canale e.pidermico del ·caso utilizz,a bili ~per i movimenti di flessione della mano protetica molto· meglio che non gli estenprecedente. ' . . (2) • I

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SEZIONE PRATICA

sori e viceversa. Sé si commettessero· dì.sordini specialmente nei so,g getti grassi, è bene abirispetto all'aggruppamento fisiologico della col- tuare . la parte che dovrà fornire il' canale .ad ' , . • • laborazione muscolare, iJI paziente avrebbe i assumere quel.l a posizione che le sarà poi asmezz-i motori .per il · lavoro, segnata· definitivame:µte. P er otten.ere questo • . ma l'uso <ll. essi sarebbe incep,pato dagli errori di comand,o scopo, nel · tratto .s tabilito , per 1a fo.r mazione 1 • inevitabili fino a · che non si fossero ricosti- dell'istmo si · applica una baccl1etta di vetro tuite vie psichiche nuove p·er mezzo di una i'ie- e al qi sopra e al di softo si formano· due I . du<!azione lunga .e di esito dubbio. p~eghe cutanee che la nascondanò. La posiVi son 0 dellè prove pratiche che d·ebbono zione dellè · pieghe ':iene fissata con cerotti," e \ essere istituite ' prima di fare u·n g-iunto .. In- mantenuta per. alcuni _giorni" Qt1esto _piccolo . ' vi tari do un mutilato a compiere lln determinato artificio darà risultati ·non trascvrabili, · che a • moviménto, si puè;> , stabilir.e quali dei muscoli .m e paiono · e·quivalenti all'é ~ t erberazioni nel • • del moncone siano ancora c.apaci di contrarsi trattamento .preliminare alle plastiche ·col me-· e quali .' sian·o i piit ,adatti per la funzio~e che· todo incliano. Anche esse i)otranno essere utilmente impiegate. · · si vuole ristabilire. . . La sede nella· quale è -da porre il giunto va ·La riuscita ·dell'intervento dipenderà in gran .scelta rispetto fl. consider.aziorii puramente pra- parte dal suo decorso asettico. .$arà dunque · · importante, anc.h e per questo riguardo, unà , tiche. Se si tratta di. un n1ortcone di arto inferiore, esatta preparazione d·ella pelle. lo preferisco , va rispettata prima d"i tutt6 la sua grav·ab~-:· t.rattare la pelle, dopo ton. ura acc~rata ed estelità, perciò i giunti ·non saranno mai terminali sa, con '.una soluzione fo1·te di cloruro di calce • rispetto al moncone; nell'°art9 superiore il re- secondo un processo che, per mi~ esp.erie_n za, quisito · d·e1la gli'avabilità hJ>n e.siste, perciò ab- ha efficacia antisettica, non . irrita la pelle, )a deterge e la . ~paglia deg i 'strati cornei più biamo maggiore libertà. Se il giunto può esser· fatto su tendini, il superfìeiali. P er queste r agioni mi pare moltq punto .p iù adat_to è quello .nel ql1ale i tendini r ~ccomanda:bil e in tutte le r:Jastiche e - · sia detto incidentalmente - nei trapianti epiderpassano ne Ifa carne mlIS·colarE. . Quivi essi hann o già raccolto tutta la forza del ~uscolo; fa- - mici. cilmente possono essere ridotti a quella forma ' La sutur~ dell'istmo· per formare il canale. l aminare che è utile a qistribuire la pressione cutaneo richiede grande èura nell'affronté!-- . . su una estesa superficie d ella ·guarnitt1ra cu- mento dei margini. L'itnp~ ego cli un m ateria}e ta nea; .hanno consist·e nza adatta a sostenere la di sutl1ra molto sottile rni sembra necessa:rio .. • Praferisco• la suiura ·i ntl'a dern1ic·a clon seta st1tura. Non è necessario che il giunto sìa fatto sullo n . O o n. 00. Dopo il primo piano di sutura, ' • alcuni piccolissimi punti aumenteranno la suste~so segmento di ,arto stil qtiale è avvenuta tra: il tessuto sottol a m11tilazion e. ~e quest~ ha lasciato un seg- perfi·cie di affrontamento . . . ' mento ~ olto .corto, il giu.n to si pt1ò fare 11·el . cutaneo rimasto à derente ai rn_argini• ritorti dell'istmo. . , .segm ~nto· immediatamente prossimale. Si tro' . compro. Affinchè la i1ut1·izione i10.n ne _ resti veranno in questo molto favorevolì co11dizioni . . s ia rispetto . alla forz.a muscolare, sia rispetto m·essa, l'istmo ·11on verrà per alcuna .r a:gione a lla cutè. · Anche la mt1tìlazi?ne 1compl1 ~ta del- scollato dall'aponeurosi. ·Due 1ncision~ paral- .I . . l' arto st1pe.rior e non è a :r1io parere circostan- lele a quelle cutanee ver1·é111110 . fatte nell'apoza tale da escludere la possi)?ilità di una pla-· . n e11ròsi e, attraverso di esse, s~ ope~er~ la stica cin ematica su i n1l1scoli estrinseci. co11g·i11 nzione clelle poteilze mus'c. olari alla . P er formare la g-qarnitura: cl1tahea cl.él gil1n- g:u.arnitt1ra ct1ta11ea. S·e q11est::t corr<?Sse rischio to occorre sottrar.re al rivestim ento cutaneo tlel ài ·:restar compressa, si dovrebbe . crèarle spamo11coI).e una ·certa qua11tità di pellfe. Se , il zio a spese dei muscoli, . clei quali una parte ' pot1·ebbe venir escissa . . mo~cone non ne possedesse• abbastanza, prima r cas.i . ch e. possono pl'·esentarsi sono i sedi ricorrere all'·accollciam ento dello · sch eletro . :· si deve tentare l'alllingamento della cute· per .· gt1enti: · · a) Il n1onco11e .possiecle più m l1scoli. Al-. · m.ezzo della trazione c~n · cerotti e 'co11 pesi. La trazion e esercitata per alct1ni . giorni dà ef- lora alcuni saranno più 11tilizzabili, altri meno. dei pian i lJrofondi sono i fetti considerevoli, ed è giovevole a:r:che per il - In genere i muscoli • • • fatto ,cl1e, mentre il · manicotto cutaneo .s i .al- più brevi e h anno l'inserzior!e prossin1ale più lunga, Ìl- pannicolo adiposo .s i assottiglia e vicina all'estremo d·el m on cone che non quelJi ' dei piani. superficiali. P erci.1 i monconi mupermette che la pelle diventi più pieghevole. scolari profondi • claranno escursioni lim1tate Per a11mentare la piegheYolezza della I?elle, '. . . (3} . • ' .. ' • ~

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.e poco utilj; la loro... escissione non recherà dan-· e in' uno supe1·ficiale, tutte le co11nessiorii sotto. nQ senSi~ile . al l'energia del moncone. ~i poaponeurotiche dell'istmo vanno perdute. L'et'.r anno anche e$cidere quei muscoli nei quali speri_enza dirà se · ciò po~sa racchiuder·e pe• l'amputazione .sia caduta sopra .al punto di · ricoli. ' jngresso dei _nervi motori · 0 che perciò •saTutte le connessioni possono esser .conser\·ate ranno inerti. L'escissione verrà praticata -atse si procede riel . seguente modo. Le due in- · . traverso l'incisione aponeurotica distale oppor- cisioni Ch e delimitano la striscia Clltanea Yeiltuna(Irlente · divartcata è: verrà. estesa fino a gono 'approfonclate fino all'apo;net1rosi e, oltre ottenere il voluto assottig]i amento. . questa, interess?no i dtt·e terzi circa della· mas- . sa muscolare. Agendo prima attraverso l'una In tal modo le connessio1ii dell'aponeurosi ' attraverso l'altra ,incisione, volta a volta e poi coi mu·scoli immediatamente sottostanti \non opportunamente diva1·icate, si può asportare in vengono toccate. corrisponder1za dell'istn10 11n tratto della soSe il moncone, pur p ossedendo più mt1scoli, stanza muscolare profortda S ì 1ffìciente a crea1·e tJi avesse tµtti in tm solo pian o e tutti utilizzail voluto assottigliamento, sPnzra privare la bili, s"i inne~teran11~ al di sopra del .giunto, tutti i. ventri mu.sc.olàri ·sll a1c,1ni; si otterrà facc-ia profonda ctell'a1Jonet1r1Jsi delle ·s ue conpo·i }'.assottigliamento escidendo t11tte ql1ell~ 11essioni co11 i muscoli: Questi alla . loro volta • • conseJ.V'ano le c,onnessioni n11txitizie con le. porzioni ' di m11scoli che, dop9 la formaz_io11é porzioni · laterali del ml1scol0 restate intatte. dei vett~ri, no;n sono più neces arie. ...\llora l'istmo cutaneo v·ìene affondato e al Se il m on cone, rìel tratto clel giunto, posse• desse dei tendini, i11vece che dei ven.tri mu- di sopra vengo11 rict1~iti t n1 argi11i delle inciscolari,. l'assottigliamento. potrebbe ancora es- sioni n1uscolari. In tal caso il. git1rtto dovrebbe es ser fatto Yicino, m.a i1on all'lestremo del ser · necessario. Prima di far l'escissione . di al.cuni ___di essi, occorrerebbe anr l1e in questo caso muscolo . • ..~llac ciati i n1t1s.coli i11torno alla g11arnitura div~icare l incisione apo11eu1·oticrt prossimale ·e innestare ai tendini da conservare i ml1scoli c'1tanea, il ·gil111to è co1npleto e i n1argini delle dei tendini da escidere. Potch 1~ in genere i ten- ferite restate st1lla cute, dopo l,affondamento de~l'istmo, \'eng-0no ri11niti. è\ini non :q.anno connessi oni cL n le apone11rosi, norì co1Tiam o rischio· di dirr11 t1,1ire l'irro1·azi o-'"' . Tra lt< ct1re postoperatorie mi pare impor• tante lasciare l'arto elevatò e in atteggiamento ne sa.ngl1i1gna dell'istm o. • cli flessione se il giunto 'è ftessorìo, di estenPer fare la congi11nzion e. dei mt1scoli in-i sione se j} gi11nto è estensoria..,. e sono· stati torno alla guarnitura. ·cutanea basterà che 11è 1?rendian10 un o e, dop °i averlo fa tt.o passare fatti conten1poraneamente dt1c giunti, l ,atteggiarnento satà intern1edio. · attraverso l'incisi one apon elll'otica prossi·mal~, :Yli pare infine .in1porta11te sorvegliare spe~­ lo portiamo sopra al1'ist~o e 1nftne, attraverso $ 0 lo· stato delle ferite e poter diminuire la J'i.ricisio11·e a.po11ourotica distale, lo .cu cirono ai muscoli restati sotto e oppor't11nam.ente m o- te11sione dei tessuti, se ·a pparisse necessario farlo .. Ciò è :facile se, entro jJ canale cutan·eo, bilizzati. , s1 lascia lln fascio di fili di seta o di cotone ·11 ~uscolo da spòstar.e .. a r à scelto tra quelli che verranno perciò sitt1ati ~ prima della su·che hanno una sitl1a.zione laterale · rispetto albeante il . ,· l'i·stmo· p~r - la rag~on.e che i st1oi rapporti con tura dell'ist1no. Essi manterranno ltJIDe de-1 canale, alla forn1a ·e alla direzione l'apone11rosi verranno· interrotti in un tratto .. . . . :nel quale sono m·eno im·p ortariti pe~ ~a n11tri- . clel gu ale la loro n1ateria $i adatterà sema . ·esercì tare ·compressioni . e senza stirare la suzione ._ dell'istmo cutan·eo. tura." Nei giorni successivi, se vi. fosse bis-o- • b) Il moncone possiede t1n · solo m11scolo . ' gno di diinint1ir la t~nsione, alc11ni potrebbero . In questo caso tanto l~assottigliamento0 q11anto essere ~stratti . Volendo· sem1)licemente camla congiunzione vanno operati a spese del mubiare i fili, cl1e iaranno anche da màteriale di s colo. disponibile. I dt1e atti. pos.so~o essere ·.c ompit1ti come nei /casi .precedenti se, operando medicatura, qt1elii nt1ovt si legh~ranno a un estrémo .di q11elli · vecchi e, tirando sull'altro .attra.v·erso incisioni apanet1roti.ch e, il· muscol ò . estremo, la sostitt1zione sarà agevo.le. · vien-e P..rima diviso in, 2 grt1ppi di fasci dei . Ì movin1enti ,ml1scolari attivi non v•erranno · q11ali uno viene spostato. Se il mùscolo è co11cessi che a g.u arigione operatori3:_ comstato çliv1so in 1m fa.scio mediale e ·in uno lapi11ta. . . terale, . la metà delle connes;sioni tra i muscoli e la ·faccia· pr·ofonda dell'a.p onéurosi, in corriB.'.. _A.. :, soldato fanteria; fe_rito il 30 giugno 1~1 8 .cla sieo.p pio di mina. La mano destra sp.ondenza d-ell'istmo, restan o conservate. Se . , è .rin1asta asportata quasi co1n1)letamente. Leil mu.sc-olo è. st.ato.1 divis.o in un faseio ' profondo 1

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. SEZIONE PRATICA •

sion:i. delle parti m0lli al . polso e all'estremo in·feriore· dell'avambraccio destro. 30 giugno. Amputazione circolare dell'avambraccio destro all'unione del 3° inferiore col 3° medio. Suturà dei tendini dorsali ai tendini ventrali. Sutura completa. della pelle. ·Guarigione di 1a intenzione. ~ ~ · 10 agosto. Moncone compl~tamerite cicatrizzato, non d0lente .alla pressione. ·sull'apice d-el moncone aderenza della · ci catric.e cu tan~a a ·quella tel)..din·e a. Le contrazioni dei flessori e degli estensori della mano determinano un sensibj1e irrigidimento dei ventri muscolari e ·uno spostamento della cicatrice terminale esteso 2-~ ~m. La pelle dell'avambraccio p·u ò .essere sollevata. in Pliche come quella di un avarpbraccio normalé. Cloronarcosi. Due incisioni rettilinee dirette trasv·ersalmente, estese 5 cm., distanti una dall'altra · cm. 2.5, vengono praticate nella facci.a ' ventrale d·elimoncone a c1r-ca 4 cm. dall'estremo .del moncone. Le incisioni interessa110 la cute, il sottocùta:neo e l'aponeuros;. L.e incisioni aponeure>ti-che sono meno estese d-i quelle cutanee. I margini .dell'istmo cutaneo così delimitato, cominciando - é terminando a circa 1 ·Cm. · dagli estremi laterali, vengono cuciti llno all'altro Gon ··su tura intradermica in ·seta. Resta formato ·un canale entro il quale, prima della sutura era stato situato un fascio --di fili di grossa seta. Divaricata l'incisione distare, si isola il teD:dine del m. grand,e palmare ~ del lungo fl essore dell'indice, ch·e vengono segu1ti fino alla cicatrice d·el mon·c one dalla ·q11ale si separano. In corrispondenza d~ll 'istmo ·vengono separati dalle .conn·eSsioni sottp-aponet1rotiche e, attraverso l'incisior1e prossimale, v;engono fatti passare avanti al canale ct1taneo .. La porzione periferica del flessore . dell'indice viene ~ècisa e il moncone centrale viene inserito sul tendine d~l m. grand·e palmare. L'es'trem9 di ql1eeto, dopo aver mobilizzato e distftccato dalla .cicatrice i monconi degli altri fte ss-qri, viene c11cito ad essi attraverso l'incisione apon_et1rotica ·distale . . I margini ct1tanei sopl'astante e .sottostante. all'iistmo vengono riuniti tra loro. · Decorso· post-operatori 0 r egolal'e. Gt1arigione di 1a. -intenzione. ,.

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dei n. · radiaie e ·medi3tllo. Regolàriziazione del-· Ia ferita, e-s cissione dei tessuti contusi, · estrazione di scheggie. Sutura dei nervi recisi e legatura dei vasi lesi. Sutura parziale. Nei giorni seguenti si manifesta gangrena dell'.a rto fino _ alla sede della lesione . - 27 giugno. Amputazione circdfare nel 3° superiore. Al di sopra della linea ·di sezione ·delle parti. molìj., nella parte interna,· resta un'incisione lunga circa 5 cm. ·dovuta al precedente i11tervento. Tamponamento. · ' Decorso apirettico dop o l'am.putazione. Nei . primi ·· giorni eliminazione di tessuti ne·cro-tìci, · poi . supp11razione, infine decor$o regolare della piaga.· 10 agosto. l\!Ioncone quasi completamente gt1ai:ito. ~ull ' apice del m,o nc9ne resta una pi.aga / lunga cm . 4, larga cm._1, di' buon aspetto. · Non si .riesce a provocare contrazioni sensibili nei monconi d€i ·muscoli tricipite e bici·- , pite, .i quali sono a.trofici. Lieve. atrofia del m. d·eltoide. M. grande pettorale ben sviluppatò, {!apace di produrre energiche contrazioni. · . Cloronarcosi. Due in~isioni lunghe cm. 5, distanti una ·dall'altra iE' cu1~, in corrispondenza della piega tra regione pettorale .e brac~io , profon·de fi~o all'aponeurosi, ~ttraverso l'i.pci'. sione inferiore, seguendo il margin.e del mu:..scolo pettorale, si giunge s ull'omero ,e da que·s to se ne r ecide il tendin.e. P oi .:nellp 'spessore del capo interno del m. bicipite si sc0lpisce un lernbo a base s11p.eriore, Jungo circa 3 cm. ·Sutura a canale dell'istmo di tegum.enti. L 'estremo distàle del · m. pettora le si fa passare avànti al canale e lo si cu ce al lembo prep~rato dal m. bicipite. Infìne la pelle viene ri cucita coniplètamen te. . Il distacco del tendine del m. pettora le dall' ome r.o ha. portato ad operar~ nelle imn\ediate ,•fcinanze della cicatrice e della pia.ga non ancora guarita. Nei giorni successivi si ha elevazione termica e formazi one di un ase.es"so situato, perifericamente a~la -p lastica, in corri- · · · spondenza del tratt o nel quale si era isolato il . tendine : del m. pettorale. L'ascesso viene inciso e dopo ciò il decorso p ost-opératorio è diyenuto completamente r egolare. Malgrado il processo Sl1pp11rativo ch e si è ~v olto nelle imm.ediate vicinanz e della· plastica, qu esta non n e h a sensibilmente sofferto . L'istmo cutaneo 'è rimasto vitàle e la s11tt1r.a del ·c anale solo per alci1ni giorni ha dato · t1n a limitatissima $eérezione. . '~ ~ L'incicl.ente pe rò ha imposta 11n ritarçlo negli eser cizi cinem·atici.

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Al 10° gio rn o si sostituisce Ilel ca nale cuta11eo il fascio cli fili . con 1111a bacch etta rigida e si cùminci~no gli eser cizi· cin em atici. G.. . E .. ., sergente fai1teria·, ferito il 24 giug110 1918 da sch eggia di gr anata. Frattura con1min11ta dell'omero d~stro nel 3° 1nedio. Le'3ione flell' a . omerale, clell' a. omerale p1·òfonda,

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Le due storie clini che breveme11te· riassunte non sono state riferite per illu·strare casi* di.. • cine.m atizzazion e comple,tamente ·riuscita. Quan.. t1lr1que nel p1:im o ·caso si sia già av\1to qualche ' . r ist1ltato rion del tt1tto trasct1rabile, lln giudizio definitivo sar.ebbe ancora premat11ro. Per. ciò deliberataµ1e11te non nli occupo del ren.d~- ' .. m ento in lavoro. _Ris.petto a ,I esso, ql1ar1to è stato osservato ha :messo in evidenza pregi e · difetti dei qu ali solo, l'l1lterio1·e esperienza po- I ~ trà far a ccertare le condizioni detern:iinanti. La ragione che mi ha spinto. a far questa '

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.. " . breve nota· è che nei 2 casi fir1Òra or:>erati ,si .è r1eurosi, ·circoscriviat-:Q.O un 'isola cli pelle, que-· potùto formare·, secondo il piano prestabilito, .. s.ta res't:;i; :vitale. Le c·onnessioni profon·de dunun . canale' -cutaneo che serve di . guarnitura vi• que bas~an0 da sole Dl;ltrir .l a pelle; sarà tale. a .ur;i. organo di congiunzione cori gli appaperciò· u~ile con.s ervarle. ·recchi meqcanici ai quali tra~mette I '.energia Co,m e ii p,roces.s.o di plas"tica cutanea secondo. dei mu.sèolj che vi so;no stati insertti. La cute Saù,e rbru-ch ·d eriva da quello di Rochet per • i·m pieg·afa è stata poéa é dalla prova risùlta l'·ur~tra (,P ellegrini), qt1ello eseguito da m·e e, a. • che la sua vitaTità non è stata in a1cun modo mia insap·uta, proposto qualche tempo prima comp, r.omessa; così cli.e alm·eno il. problema del- dal Peilegtìni deriva d<;tl ben noto processb di . . la p lasti.ca cutanea mi sembra. risolto. I• pro- Duplay per l'epispadia. .. · "' . blemi 1che tuttora possqno presentarsi mi semNon ho dunque alcuna ragione cli prendere brano ora con1e·· sem.p l.ificati, poichè, dato il appiglio per pretese di orig·inalità n è annett 0i ' problema òri1ginale posto da Vanghetti di trasim portanza alla priorità in ap.plicazioni di · . . m·et~ere all'·es~erno . l ~en_yr,gia clei ml11scoli restati questo. genere. . l\1i. è parsq importante solo. in• nei monconi, possedia.t.çt6 un 'inserzione mobile dicare, anche nei. pa~·ticdlari, il complesso degU dalla -qualB raccoglierl_a . Il prÒblema perciò si · artifici tecnici cl1e· aila prova abbia110 dato qualchè .s u:Céesso. · riduce a ·quqlch e cosa di simile a quello dei .• , tra1:>ianti te11di.nei o mlÌscolari: N. B. - Durante. la lJUbblicazione -di qt1esta notru I ·C'r iteri inforni~to,ri e i particolari di questo · tentativo · di .plastiqa eiriem.a tica ·erano stati tlil terS?;o- caso è stato 01)e1:a to dal prof. Alessandri . · con lo stesso processo, i11 un ,amputato di avam. esposti .a l prof. Alessan.drl fin dal giugno e, braccio, colla formazione di / dt1e gitrnti, uno flesin su·a presenza, el'ano state' eseguite· delle pro- sorio ed uno e~tensorio. .. . • • ve su cad~vere. Essendo. queste .riuscite per• suasive, ,fu stabilito di eseguir-e il piano opera, - torio che ora, dopo la sanzi0ne pratica, viene· ~APPA. RECCHI NUOVÌ." . ..., . . ; E. STRUMENTI . .. comuni,c atò. • . . Tanto lo .s tudio preliminare come le opera. . ' L' irrigàtore ~ porta-spugna. zioni futono eseguiti senza conosc-ere èhe 11 • . ' ~uovo mezzo di cura dell;uretrite cronica · Pellegrini, tra. diveTsi metodi proposti, ne indica uno (A rch. med. · B el{J es, 1918J pag. 675) , pel dott. G. B. FAZZARI. . ' • molto .·simile a . quello attuato da me. • • Tan~ .il .· Pellegrini qtia:eto · io siamo . . stàti . · Le .gravi difficoltà ch e ·s 'in,c òntr.ano nella cu ' n1ossi dal -desiderio di re11dere più sicuro l'edell ~uretri t.e cr·o mca: .si . ·devòn-0 alle specia.li . $Ìto.1 di quel tipo di plastica alla quale Sauerco11diz:fani a:11atomo~,patdlogiche del c~na1e urebrùch ha dato r~pt1tazione . .Il lembo ti.sato da trale. · . . ... ·Saùerbru·ch 'p er formare il canale cutan·eo .po- · È noto ·i nfatti per le osservazioni di Nee1sen,. teva sembrare poco vitale : · esso era nutrito da Fing,er, v\' assermann ed Hallè, . che nei caisi .Ùn · solo · peduncolo. Il Pellegrini e io glie ne molto i:o.veterruti ·di uretrite l'epitelio del o.anale· • abbiamo dati due: Il Pellegrini rion sconJsiglia uretrale si è trasformato c'l·a cilindrico in pà. /•• · di ·s collare il sottocutaneo-dàll;aponeurosi e gli. · v~n1entoso, è. indurit,o, cheratinizzatò, ·mel)tre i ' è .indifferente · form.are il ·lembo con. incisioni g·o11o:co echi .so·n o annidati nel t,e ssunto . . sub-epi. • . . arcuate o rettilinee., . formare un solo . JembG teltal.e, tra le pli ~he d'e lla inucosa nei f oramina a porite ·o due piccoli lembi . eguali che, con- e ·f orami?iula e sp0sso n.elLè gla~dole. , giunti. pèr l'estré.z:io · libero, forn1ano un ponte. È evi.dente .1a? _difficoltà' d'attaccare quivi la. •• ... · Ciò ; che io avevo stabilito· e hd eseguito .è --ca U1Sa del morbo~ COD i ·COUlllni mezzi Ch e. n o~ . ·-.·divèrso: Il · sottocutan·eo non ; viene · consentono .un :tratta~.ento abbastanza diretto" .. ~alqua11t6 . . scollato dall'apon~\lf0$i sottoe prolungato. . . . . e le connessioni . . . · aponeproti:che; per .iquanto ." è p ossibile, ·vengon.o ~artend.o . da ~llesto ç>on·~etto il Motz di Pa- . , . . rispettate. Lieve differenza. l\1a poichè 1nolto ri.g i prec·o nizzava nel 1903 . il m~toqo che ·,co~si. . . • • fi~qu,entemente le .plastiche cinematichè .s'o no , steva nel rien1pi;re intaramènt~ l'uretra d'un· fi~ite .con la gangrena dei .lP.mbi ' cutan.ei, bQ. ' li:qui·do ' mòdifrcatote e runtisettfco, ·d i pr.eferenza: ·p.osto bgni s~udio nell'evilare . ogni ~·g ione cii ·l'ossic!ant1rò di mercurio all'l . per duemila, cl1e egli '. tra.t teneva da uria a tre ore, ·occlugangrena 1 nella plasti:ic~: ~orsioni, .s tiramenti, · con cotone iP.rofilo : compr-essioni ·e sottrazione ·delle sorgenti nutri- . dendo ,.i l meato uretrale . . . . ' a•s.s icurato -d.a Ìegatvra ~ttorno_ al gland€i . tizie prql-onde . .Q~este non .mi semJ::>r~n9 · trascu ­ .. · È perciò aincora ·· c he il' Tommasoli se0C1te la; _r.apili. Infatti, 1s'e ·e.on · un -taglio. circolare ,, od __..... . ovoidale. o rettaJ?.golar.e profòndo fino all'apo-. · necessità d idèare il suo iniettore metalli c0, ed.

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. altri ricorron·o ~lle can~elette ~edicate, ed .altri an;cora all'im'Piego dei gas anti'Setti,ci, come / l' anidrid-e solforosa, 'Jreconizzata recentemente · dal prof. V. l\ilontesano, ·per lat loro· ,p roprietà di espandersi fra le plièhe della mucosa e negli sbocchi gl~ndolari. ' Partendo dallo stesoo.- ·conic~tto "io i1deai da varf anni e adoperai con p.r ofitto n·ella mia clinica privata \]no strumento che perl'pette di portare il rimedio ad immediato . c-0ntatto della parete uretralé affetta e di trattenerlo 'per tempo quanto si :voglia lungo: ~ · Eè·cone la descrizione: ' S<>migliant~· ad un èatetere meta~lfco, ipresenta Ull estremo curvo (fi•g. {\.-1) ed una .p arte . . •

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za di -i ,ce11timetri, 6 pi,ccoli fori comunicanti col canale centrale. B qui che si trova -situato un ·cilin·dr.etto di spugna finiissi:ma (fig. B-5), lungç> · 4 oentimetri e grosso il doppio éiello strumento, trattent1to in sito 1da du e nodi di seta pass~mti p~i forellini estremi.. , L'irrigatore porta-spu.gna, si adopera nel mo- · do: seguente: . . . l · Da un pezzo ·di spugna. di qualita molto fine, sterilizzat~. ·e .tuttora morbida, si ~agli~ un cilindretto delle _dimensioni anzidette, che perfor.ato nell'russe 1ongitudiJ!lale, s'infila per la .. estremità anteriore della· cannula, diminuita dall'estremo imbutiiforme, e si •a ssicura coi ·n odi di seta. Si 5.ituano poscia i semì~canali, in 1

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retta lunga .22 centimetri (fì-iit. A.-2). Il diametro. varia dal n. 20 al 24 Charriere. . l... a parte, retta, svitando un ·an ello (fig. · B-1), . sito a due centimetl'i dall'estremo anteriore ' a.eJol'is~u1nento , si scompone in due semi-canali (fig. B-2 e 3) che .sono trattent1ti dall'.anello ·a nzidetto, e dalla loro · estremità posteriore, alquanto .asso~ti·glia.ta ed ·introdotta in un lieve solco del ma rgine leggermente · ~musso dell'estremo c11rvo, ed in una cannula (fig. B-4), la cuj · estrèmi tà anteriore è, .smontabiJeJ· . e ter~ · mina con llna dilatazione imbutif~rme. Questa cannula, che ha un diam,e tro per metà quello della parte curva; in vi-cinanza di essa pre, senta intox·no ·alla sua parete, e per la lunghez•

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modo che· dej lembi di ·s pug,na non sporgano tra ' . i loro.·margini. Cosi ·monta.to lo strum.ento, si sterilizza nell'aoqua bolle·n te, e poscia: untone ·l'estremo posteriore con uno dei soliti unguenti adoperati per l'e son.de metalli~he, s'introduce,· com e ur comune catetere n1etallico, nell'uretra . pfec.edentemente irrigata co.n llna soluzione di per-mangana to di pot3Jssa1all'1 per duemila. Pe' ' ' netrato lo strl1me. n to in· veséi ca, si svita l'a, nello, e, .. m entr~ con una ma.po si tii'·ano llno dopo l'ail1 ro i se;mi-è,ana1i, .con I '.altra si trattiene in sito il r.esto dello strumento. Non resta che iniettare la ·s ostanza 'medica-· • mento,s a . ne1l canale çlell'irrigatore, che rimane nell'uretra <la l1na ·a. tre ore, a seconda della .. (1) 1

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. O C uT U RL . ( I .ez1one . d e l prof. l\'IoTz) . . (?.) tolleranza d ell'ammalato e dell'e·sigenza del ~ FILIPP P oliclinico , Sezione pratica, anno 1903, paca·so. I rim.edì da adoperarsi con l'irrigatore iporgina 629. · ' . . (3) Prof. V. MONTESANO. P oliclinico, Sezione ta-spugna p ossono essere tutti quelli del.le orpratica, a nno 1915, pag. 1150. dina.1rie irrigazioni e medi cature llretrali. · . Io mi avvalsi tanto del protargolo all' l-2 %, (4) Prof. V. l\iloNTESANO. Po1iclinico, Sezione che dell ' ossicianuro di mercurio a·11'1 per d11eI?ratica, anno 1918, pag. 639. Tl1ilà e cleg"li unguenti m edicati. • • Ritengo ·Si possa.no .a..d operare con profitto anche i liqt1i·d i emananti ga;s; f!lle•s to dalla sptl.. -gnz, s insin\1a più facilmente fra le pliche e nei dotti glandolari. . · PEDIATRlA. , Le m·edicature sì ripetono ogni 3-4 , gio&i o I medicamenti nei bambini. a periodi pitt lunghi, a secon~a della tolleranza dell ' ammalato; ricambiando la Rpugna per ( HERMAN B. SHE1''FIE{.D. Meclical Record, 22 giuognuna di esse. • · gno 1918). ~ • Le manovre d el tre ttamento, benchè meno • Nella pratica della medicina, al contrario dofci delle semplici irrigazioni e dell'applicadella chirurgi a, ogni medic0 . passa per tre zione delle ca~elette medicate e d g l'i11iettor\, stadl psicologici• diversi . All'inizio 1della carso.no gener.almente ben tollerate dagli ammariera, animato da un vero entusiasmo per l'inlati. Il b r11 cio1"e e ta tora un po' di ·tenesmo sono limitati a ll a minzione SllCCeesiva a.·ll a medica - fa llibilità d·ei medicamenti, di cui si è convinto per le dimostrazioni del professore di materia tura. meclica, egli è persuaso ' di poter. vincere ogni : Dei ca.si d a m e trattati con quest-o mezzo, in tt1tto 22, ebl)f a nqtare due soli insuccessi, do- fase della malattia ed attende ansiosam·e nte il ·vl1ti ad inros tanza. degli amn1alati, che abba.n- m omento di dimostrare la s ua abilità e di raccoglierne i benefi ci. l\1a incon1in cia poi a sodonarono precocemen.te la cura. · . Le app.Jicaziopì non . superarono il n1unero spettar e che gl i effetti raggit1nti s iano dovt1ti invece realmente ad e.venti 1laturali od accidi 15-20; in a le11ni, casi bastarono 4-5. dentali: bçtsati spesso sopr a erronee premesse, I vant21ggi che realizza l'irrigator€ , portasopra false diagnosi. sp~1gna, sono, ad11nque, i seguenti: Succede quindi all'iperottimismo, un ipe1·1° norta il rimedio ad immediato contatto pessim ismo, che conduce molti dei m·edici, resi della parete t1retrale a~etta, ch e dilata per così sc~ tttci, nel campo della chirurgia. Altri, mezzo della sp11gna imb·e vuta -di medica mento : pure continu~ndo. nella rJratica medica, sono 2° tr2'.t tiene per t-empo q.uanto si v-ogiia lunsempr~ . fluttl1anti nell'onda .del .d ubbio, prego 11n a~bie.nte modifica ore ed ~ntisetti co nel sc ri"·ono tutt'al .più delle medicine ad uso di . tra tto dell't1retra da c11rare; panacee, .oppure solo per acconte11tare il. clien3° la sp11gna, attrave~sand o l,11retra da ·te, o ca'dono nell a pania ·delle specialità ele, dietro in avanti, vi prati ca a·nicora un benefico gantj, o div·entano fautori dell'u ltima scoperta, massaggio della .m11cosa, e sprem e gli otricoli $e1npre però meccanici scrittol'i di ricette con: gland olar-i del loro contenuto sp esso infetto. su nte. · · l\1i a11guro che l 'esperienza ~i chi, meglio qi .Per fortuna, 11na bu ona parte di noi hon è n1e, vorrà adoperare l'lstrumento in un n11mero ~così fuorviata dal retto sentiero .del dovere e esteso d i casi , riconoscerà i v3Jntaggi d'un mecontint1.a à prodigarsi agli a mmalati, tentando todo ch e per lo m eno rid11ce di molto il numer o cli p erfezi~nare l a propria col 11ta ·con i prodegli in.s1i.cc-e:.ssi. nella c11ra.1 d 'una malattia di g·i·essi della medicina, pienamente consci . delle . . ( notevole ~mp~\tanza per la famiglia e peir l a. limitazioni della scienza medica, :ma confi' P atria, a ~ ~rui ·}ie.tr.imento si devono ascrivere danti altresì n~lla propria capacità di alleviarie · t utti quei fattori che ri,ducono aniehe di .poco "le sofferenze, .d i prevenite le malattie, .di .pro• le . file d egl i uomini p erfett a m ente . valid L ·. . lungare la vita. · An ton i'mj1l.a . (R eggio Cal. J, 111 arzo 19 lR . L'.A.. sc·ampato allB vicissitt1din1 che osc~1rano l' orizzonte\ del giovane· medi èo·, ritiene - utile . •. BIBLIOGRAFIA. dare alct1ni consigli per la scelt~ • dei medica(1) P . TOM MASOLI. Tratta to di pa toloaia· e te- . ·1nenti più efficaci ·da propinare ai bambini. rapia· medica Contani e "!i1 aragli ano, vol. I , Di solito negli a dt1lti in 11n modo o n·ell'altro si riesce a renclere almeno accettabili le me- .. parte III, pag. 138. 1

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SUNT.I E RASSEGNE.·

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SEZIONE PRATICA •

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dicine .disgt1stose; il bambino invece è costretto ad ingoiarle senz'altro; più resiste, anzi, peggio è, poichè viene assoggettato ad ogni sorta di costrjzione ed · anche a pene corporali, talvolta tutt'altro .c he lievi. Non è :i: aro, di "t'attt>, trovare dei piccoli ,bambini ammalati. di cuore o di polmoni, in tino stato q11asi di soffocazione per la prolungata cornpressione delle r1arici, QlJPU re con il naso o le gen g ive sanguinanti e magari un dente stra1) pato,, ne lla lotta co11 la madre troppo zelante, clie gli vt1ole a forza fare ingoiare un decotto qualsiasi, prescritto forse tanto per ordinare qua1che cosa. Non vi è alct1na scusa per una simile crudeltà, tanto più che oggi l a maggior parte dei medicamenti può essere prescrit~a in forma conc·entrata e bene accetta. Eupeptic·i. Occupano generalmente poco posto nella prattca' pediatrica. Q.ocasionalmente è indicata la pancreatina per la digestione degli an1ilacei, o in polvere con bicarbonato di sodio,, o come diasta,si con o senza piccole quantità . di latte cli magnesia. Qt1èst'ultima . combinazione, m~s colata con glicerina ed acqt1a _ di fin occhio può essere lttile n ella coli ca. · Toriici. -- Gli amari puri ~o no di un'azione insignifica.nte ; l!A. ritien e ct1e . la tintura d i g·c11z1ia11a, di · q1t~tssia, ed anch e di c·hinn , ag"i:5c.:a110 11CJ' l'alC~O Ì Ch·e Couten go no. fl loro llSO 11on è rac con1andal1ile nei banibini , nei q11a.li eYentl1aln1ente si .p uò invece ricorrel'e a piccole dosi di noce von1i ca . . , Fra gli amari a r om ati ci, l'u11ico degno di menzion e è l 'eucali1)tol , che, a d 0si di una o due goccie ben m escolato con m.iel e, glicerinn. e mu cjllaggine, è ulil~ n ell ' a.sma S'}flRm odico t~ rl ella laringite, co rri.e pure, 11elle stesse a ffezio11i; per in a, lazioni co n com 1)os1i cli be11zoino. Il cl1ini11 0 ,·iene erl'o11 eam ente n·1esso fra gli c.tmari; oltrechè nell a t11ala ri:J,, esso è rim eù io sovrano 11ella pertosse (6-'12 cg. ogni 2-4 ore), n ell a P.n e11n1o·n ite ·Con risol11zione ritardata, i1ell'ir1ftuen za irregolare o c ~·n11ica. Nei ban1bini ·si t1rta p~rò contro la: grH n cle difficoltà rlel sapore : i' cliste ri, 11tili i11 osp Pdal-e, i1 011 8o n o· a ltretta.h to efficac i Jl ell:1 p rnitica. 11ri va ta. Il ·bisolfa to, di sci ofio in · acqll ~l r> uò ve11ir r eso ' nrrettahil e r on l'aggi 11nta cii estratto ·di liquirizia e di sc irop})u cl'ct·racia; J) e r L pii1 g rHndjrelli van110 h·ene i ciocrolati ui: . Nei .<'?-S i g r f-lvi di i11alHria. si l>t1ù ri correre ét llc· iuieifu11i. Qu·antq alle prep a razioni di ferr9, l'A . pre. • scrive solamente la. tintt1ra di clort1ro di ferro , • il permanga nato di f.er:ro, lo scil1oppo .di j o duro. di f·erro, ed il 'Solfato secco. Il ferro ·è sempre lltile nei I:rarn.bini sp·e ci~lnié11te ·in quelli alimen.tati con 'solo làtt e, ch·e "è·'· assai povero n;_ , 0

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ferro: la . soluzione di pretmanganato di ferro è a ssai utile in tali casi, come pure nelle ane- · mie semplici infantili. L&. tintura di cloruro ~ di ferro a dose di una-due goc.cie, con ti~tur.a di mirra, glicerina e clor~to d.i potassio è utile · nelle affezioni tonsillari, in quanto che tale n1iscela aderis{:e ben.e alle tonsìlle e dispens::t . da gargarismi e da ap.p licaiioni locali. L_o , sciroppo di j od uro di ferro '~ un tonico e-m opoietico ideale specialmente nelle an·e mie secondarie che complicano le rnalattie infettive, l a r.achitide, gli . ingrossamenti ghiandolari. Esso, sp·ecial1nente 'se asso.ciato all'olio di mer• luzzo, agi.sce quasi ·come specifico nelle così dette affezioni scrofolose, e nelle vegetazioni · adenoidi può talora sostitt1ire l'uso degli strumenti, molto consigliabile anc!'he come cura postoperatoria. Per evitare il cattivo effetto· s11i denti è consigliabile anche di som,i;ninistrare il ferro in forma di pclver·e, mescolato • con zucchero. Diffi.cile è sempre il problema di trovare · lll) a pteparazione di fosf òro gradevole, qµindi -1'u so n ei bambini ne è limitato; nella rachi-t icl e è utile lo sc~roppo di ipofosfiti di -calcio e di sodi o, associati o non co11 lo sciroppo di jodnro di fe1·ro e . l'ol~ o cli lnerluzzo. .\.cicli rriinerali. - 1...'~ cido c]oridrico .diluito è util e ne1l'a nacidità, ir1 molte febbri prolu~gate ( tifo i cl~, tubeJ'colosi), n.ell ' anore~sia (associato con p ep sina e con noce vomica), nei così detti att ;1ct ·l1i bili a ri (associato all'aicillo nitl'icu, a ' dos i di cinque goccie molto diluite) caratter-izzati da vomito r i corrente, cefalea ed itterizia catarrale. L o sciroppo di acido j odidTico . è as::ia i t1tile nelle a ff·ezioni croniche bronchi8li, . 11 el Ja p11 e11111on i te pPolt111gata e iie ll'n.s111a. .\ l t er rrnti. -- L ' arseni co si u sa quasi solan1e11te l)er la co tea (non i)er ò nella fol'ma retl· m atica. od infettiva) · e p er le m alattie croniçh e del san g1J e (associato col ferro, come arse11i a to. cli fe1·ro- a ·dosi di m g . 12-cg. _6). Nel tipo n e111 otico di c.;or ea si può dare in for·m a di scir or>r n rl el Fowler, tenendo presente la possibilità, dj irrité:lzione r enale. P e r la, sorr1n1inistrazio'J1e degli jodt1ri si pref;eris~e lo scirop.p o cli j od uro di ferro o l'acido j odidrico agli ·j od uri d i potassio o di sodio ecl'ett.o elle llCl raso tli Rifìlicl e, rSSi l)OSSODO ren cl e t·sj gracle\·oli con arq1ta di n1e11ta o di fiori d 'a rn11 cic1 e sciroppn o. cori estratto di Sé.i.lsa1) ariglia . Il m er.curio nella sifilide va dato per frizioni ed i11ternamente come protojoduro: 30-60 cg: di l1ngu erito. m,e rct1riale all a lanolina al .50 ~lo .·Jreì' . frfzioni una' vcil ta al gioPno e 'circa 65 n1g~ di protojodùro ~i merc11ri o tre volte · argiorno da· (9)

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[ANNO XXV, FASC. 3o/]

IL POLIGLINICO ~

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ranno buoni risultati. All'inizio è bene somministrare dell'elisir paregotico per evitare la irritaz.i one intestin·ale. Antipiretici ed antireuniatici. - L'acqua, sia all'interno che all'esterno, è il migliore degli antipireti.ci; n·el casq di febbri di breve durata (indigestione, tonsiilite e simili) . rispondono bene le spugnature e gli impacchi freddi~ quandò,' invece, la febbre è continua ed ostinata, sono indicati i bagni caldi. NeI. barn, . bini molto nervosi si potranno dare fenacetina, antipirina, ecc., a picicole dosi, che sono innocenti e vengono rese gradevoli se sciolte in • sciropp,o di acacia od in acqua di fino cchio . • Una dose moderata di questi medicamenti può arrestare bene t1n attacco convuls~vo, mentre piccole dosi specialmenté di piramidone fanno cessare spesso .dei movimenti .coreici, ribelli ad altri trattamenti. L'effetto specifico dei ·salicilati nelle • affezioni ret1m atiche è trop,po i1oto; essi vengo~o toJler~ti a dosi 'r elativamente più grandi che nell'adulto, e non hanno effetti depressivi se vengono somministrati con bérizoato di sodio e caffeina o strofanto. L'A. ha osservato altresì. Lln'azione abortiva dèl salicilatQ di sodio sulla l)Oliomiel i te; esso sarebbe. a11cl1e più attivo del siero. Ipnotici, a1iocli1ii ed antispas1nodici. ' , Vanno somministrati co11 grande cautela per i pc ricoli cl1e p resen tan9 i1ell 'infanzia. L '.i\. cita il caso di lln neonato da lt1i ·visitatp, ch e se1nbrava affetto da atelettas~a poln1on~r e, i11 stato di ·profondo stupore, con I.e· pup-i lle 1niotiche, 10-12 resp-iri, e 40-50 pulsaziion~, appena percettibili, per minuto; il medico ·curante rife~i che 'g li aveva sommin~strato, per un raffreddor·e con tosse, t1na pozione conten.r! nte 3/10 di cm.c. di elisir p~regorico. ogni dose da somministrarsi ogni due ore. Si trattava evidentemente di avvelenamento cla oppio. La dose sicùra di elisir paregorico è di una goccia per ogni anno .di età e pel' la ti11tura e.li oppio 11n decimo di dose. Nelle uffezio1.1i intestinal i, gli oppiacei sì pre.scri vono sotto forma cl i ,'.})Olvere del D()-ver (u m g: per ogni- anno cli età,). T11 casi in r11i si deside·r a · un 'azio~-e pronta, co111e, p, e., nel ·colera infantile .icon· vomiti e c.lia. rrea, si rico1·re alle ii1 i,ezioni ìpode.1·nlicl1e di morfina tun n1g. ) (1111 decimo di mg .). ed atro1:>ina . . Tali iniezioni sono altresì molto efficaci in ca.si di conv11lsioni uremicl1e (p. e. da nef1·ite postscarlattinosa) associate b non .alla puntura ldmb·are. Nel.le affezioni dell'app.aratbJ respiratorio è I più intlicata la c·otteina; questa, associata. a.1 ' . (1 o) '··~ . . . . ·. . .·.. • '

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. bromuri, è assai utile anche "'come ipnotico, meglio che i derivati del catrame. . • L'uso degli antispasn1odici è) limitato ne1 bambini; un tempo si usava la belladonna nella pertosse; questa invece è assai utile nei comuni .catarri delle v·ie respiratorie con profusa secrezione, nelle riniti dei poppanti. In unione con la .codeina /è assai ·effic ace, in forma di suppositori n.ella vescica irritahile, stranguria e tenesmo; nella disllria della cistite può sostituirvisi vantaggiosamente il solfato di iosciamina (otto centesimi di milligrammo per ogni anno di età, disciolto in sciroppo · di altea ed acqua). J · . Stimolanti. .,..... Sono quasi tutti di pessimo sapore, ·Che va corretto con l'aggit1nta di gli~e rina e di elisir digestivo composto. Stricnina e $trofanto sono indicati in quasi tutte le malattie infettive e vanno som.ministrati a comin. clare dai primi stadi. L' A. consiglia, p. e., néll;1 pneumonite, di dar.e stricnina e ·carbon.ato di ammonio (o liquore anisato) nei primi tre giorni, stricnina e strofanto nei 2-3 giorni seguenti e digitale con stimolanti alcoolici agli ultimi giorni. In casi d'urgenza si p11ò ricorrere alla caffeina ed all'ad1·enalina. Si devono tener , 11ronti q11esti medi ca1nenti, in modo che l'infermiera possa C\Ubito son11ninistrarli durante · t1na crisi. Tutto ciò val meglio del solito olio canforato, . st1 · ct1i l'A. ripon.e scarsa fiducia~ Nelle malattie cardiach e occorre rammentare che, se la digitale è inclispcnsabile nel caso di i·ottura di · scompenso, è più o meno dannosa r1elle n1alattLe cardiache acute .a ~compen-so in• tatto, in cui basta u·na v.escica di ghiaccio sui precordfi, con pioçole dosi di .codeina · e sali.ci. ' _lati. Come sedati vi cardiaci, si possono· dare pi.ccolissime do.si di morfina o derivati, . od • anche, secondo , l 'A., dei derivati del .cattame, .come p. 'e . il piramiclone. L'aconito è. una medi·cinaJ peric.olosa nelle mani degli inesperti; \a vera indicazione di esso è nelle febbri ste- · niche: però si deve co11sidel'are che· nessun _bambino può essere troppo vigoroso dt1rante . la malattia. ' . Enietici. - Non c'è gran necessità di ir1aschierarn e il gusto: è prefe-ribile il vino di ipecact1ana allo sciroppo; . i11 casi. di t1rgenza si· })UÒ fare un'iniezione ipodermica ·d i apomor• fina (4-5 mg.). ~ da. at1gt1rarsi che l'u$o degli emetic1 .' ritorni in onore, ess~ndo molto l!ltili, . . 1). e.., nelle irt'"digestioni acute. Le dosi moderate cli ipecacuana riescono 1nolto u~ili nella per: tosse con parossismi di soffocazione. · Espettoran:ti. - I.a loro son1ministrazi'?ne richiede un c:erto criterio di sc-elta; è inutile, se n o·n anrihe dannòsd, prescrivere degli espet-

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SEZIONÈ PflATlCA

t oranti stimolanti, comé il carbonato. d'arnm·o: • nio, nella tosse stizzosa da irritazione . nasofaringea1 o lari11gea. In tal caso si deve fare una cura locale (instillazioni nasali di argirol a 2-5 %) ..e idatei internamente\ carbonato di. · creosoto eon codeina. ben nieicolati· con glicerina, n1l1cillaggine ed a_rq11a. Nella tosse della bronchtte e polmonite ·Con . espettorato scarso · aderente e tenace dà' ottimi effetti• un espetto• rante stimolante, con o senza vino di ipecacuana o scir'9ppo composto di scilla. Nell(l • bronchiti croniche e polmoniti lungh e a risolversi, si dà lo jod11ro d'ammonio (3-5 cg. · per ogni anno di età ogni tre-quattro ore) o lo scirop.p o di acido j od-idrico, o di j oduro di ferro. Gli joduri sono anche molto utili nelle tdssi esaurienti ·delle malattie cardiach e n on compensate, ,. .cq,mbinati con digitale, ed ev.ent11almente llna· piccolissima dose .di morfina. Diure!ici e dia[ o retici. - L'acqua, in q11antità abbondante, è il diuretico più efficacie nelle • • affezioni .ves_9--cali; s©mministrata calda e raddolcita con zt1c.chero è an che tm buon diafo-· retico, preferibile ad altri ch e possono esser e . ' dannosi. L'acetato ·ed il c itr~to di potassio, lo spirito dolce di nitro servop.o bene come diaforetic~ e dit1retici; il citrato di potassio, anzi,, e:on l'esametilantitramina, sarebbe addirittura specifico per la pielocistite: ad ogni modo pee quest'ultima sostanza occorre una certa caut ~la, potendo essa provocare ematuria. Il benzoato di sodio poi è ad un tempo. diuretico, 1 diafò»etic,o ed espettorante. · I diuretici sono dannosi .nelle nefriti act1te in cui è necessaria una attiva diaforesi con impacchi e bagrii caldi, associata con · pur.ganti. Nelle nefriti sub acute .e cr onich e, con ten~enza ·a ll'idropisia, iLmigliore diuretico è il liquorè di acetato di ferro ed ammonio, associato o n on con digitale, strofanto, diuretina o teocina. Un'altra indicazione P'~r la diuresi è la pleurite con versamento. L assativi e purganti. - L'uso della fenolfta1,e~na, · ~al omelano, ecc., è troppo noto per ve ... nire discusso: un consiglio dà l 'A., di n on prescrivere cioè il ·calomelano a dosi r efratte: ogni bambino tollera be11e cinque-sei cg. di ca· lqmelan·o e non v'è bisogno di annoiarlo con troppo frequenti somministrazioni. 11 citrato di magnesia non è indicato nei c·asi di vomito, essendogli preferibile il latte di magnesia, I purganti e idragoghi da prescr~versi nelle nefriti hanno un pessimÒ sapore : l'A. • consiglia di. mascherare q11ello dei sali òi) Epsom e ·di Rochelle aggiungendo . .alla solu zione sa.tura un terzo di glicerina ,e q11alche goccia di snirito d'ammonio: se ne dà tm cu-ochiaio da tè . ogni tanto. L'inft1so di senna composto ~

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può essere util ~, m a deve esser'e prepa_rato di fresco. • Nel trattamento della costipazione cronica più che .altro si baderà a regolare la dieta e le abitudini; n·e lla n1aggior parte .dei casi si potrà dare l'estratto d,.i Ìnaito ·con olio d.i oliva; l'efficacia d·ell'olio di vaselina. è - stata ,e sager ata, almeno per i bambini. . Astringenti i1itestinali~ - Date le nost~e attuali conoscenze s ulle cau se delie diarrée estiv·e, non è più tanto il caso di riborrere orar alle preparazioni · astringenti, di cui si faceva un tempo largo uso. Di e.sse l'A. con.s igli.a il bismuto con la cale~, preferendo il sottocar~ bonato aJ ·sottonit:r,ato di bismuto ~ se ne prescrivono 50 cg.-1 gr. dopo ogni evacu azion e. Nella ·colite ed ·affezioni simila'r i si darà l'oppio con l'ipecacuana, rendendo gradevole lp. p olvere del Dove·r con polv.ere aromati ca: I preparati di ·tannino si daranno nelle a ffezioni croni che, in cui però val meglio la cura locale (irrigazioni giornaliere con nitrato d'argel}to a 1/ 4 - 1 / 3 %) e la di.eta. Nelle diarree p er aci dosi da . . indigestion e· di grassi è 11tile il bi.carbonato di sodio pier bocca e per vi a rettale. . Sedativi gastrici.. - Sono di notevole impor tanza per .impedire l'esaurimento delle · forze . del bambino: generalm·ente può b,a stare una buona dos:e di bicarbonato di sodio (1-3 gr.) in. acqua, seguita da .p iccole quantità di sotto. carbonato di bismuto e calomelano. Buoni ris11ltati s.i ottengono anche con l'àcqua di calce, · di menta, · di mandorle amare, con ghiaccio p e-· sto, o con tintt1ra di jodio (1/ 20 di goccia, diluito, in. a cqua). In casi, gl.:avi, si ricorrerà all'iniezione ipodermica di morfi.ha. In tutti i ..casi'.. di vomito ostinato, però, si porrà· a ttenzri one al!' appendice od al cervello. Nel somministrar.e le medicine a i ba.rubini è talora utile suddividere la dose in tante piccole, dandori.·e m agari goc.cia. .a goccia fino · a eh.e tutta la . dose è stata .s omministrata. , L'A. conc,lude quindi con l.e seguenti regole generali: • 1° Non si prescriva mai una , medicina a meno ch e non _si sia Don vinti della sua necessìtà; se si dà p·'er ·compi acenza, si aggiungano dei correttivi che la ·rendo110 piacevole; · 2° Non si pr.escriva una preparazi-0ne in grande . quantità,, qt1ando ;ne è st1ffi. ciente una piccola ,d·ello stesso me<!1icaànento o di un a ltro . . ad azione analoga; 3° Non si prescriva mai un procedimento te~·apeuti.co doloroso od una miscela nauseabonda .qu-ando il piccolo paziente possa fare lo stesso - e forse anch,e meglio - senza tali procedimenti n on necessari. •

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FILIPPINI.

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lL -p.Of.TCLINICù

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NEUROLOGIA. ·

sturbi della vesci·ca prov.e nienti dalla guerr.a .e -ehe si osservano· in ·sroggietti che mai hanno ·sofSui disturbi nervosi della vesuica in guerra. ferto di perdita di urina. Q·u·esti malati tutti 1riportaJ"10 la causa dii queLa g.u erra ha dato occasione di osservare di- sti 1d'isturbi al fred1d 0: er.ano 1stati sempre sasturbi urinari in UJna, grand1e quantità e con ni, dopo il fr.eddo soffe·rto hann,o c.omin,c iato ad tale va:ni·eta di in.anif e·s tazione ..:cne nella pra- av.vertir.e il bisogno di urinare ogni mezz'ora e tica ieivile no.n ~c,.era dato osservare. Genera.1,- perfino ogni quarto d'ora: è un bisogno impelmente la vl.t-a. ·d ei m alati con questi disturbi è lente, deve essere subito soddisfatto; se , ciò non spesso compassionevol·e: essi sono· dai loro .è possibile, l'urina vie11e fuori ·da sè. Dopo un çompagni sfuggiti e d.erisi, ·spesfao dai loro su- certo tempo i mala.ti sono presi 1da q·u esto di. ·1>eriori puniti, ed il medico anche vede ·s pesso sturbo anche la ·notte e durante il sonno 1'11in loro degli esseri nia111cant.i di energi.a che ri11.a vie.n e fuori <la s~, senza che se ne accol'1>otrebbero domina:rsi ed essere 11Jl.1 puliti sol11 gan.o. se n.e avessero ferma voltntà. 11 me·dico inv.ece Se que sta ,g.ente continua ad -e ssere e.s posta i1on dovrebb,e • essere gu•W ato da precom.cetti di al ,f reddo avvi,e ne ·che an.che durante il giorno fronte a que~ti infelici: eglj deve studiare mi- perde 1'11•ri11a senza; che se ne ruocorga. · • • n11tamente i pr.ecedenti, ·s ottoporli arl un ac eu S ttl!di.ando i precedenti di qu.esti malati si rato esan1e, e spesso v.edre•b be come dietro al- vede Cihe non :si tratta di gente deficiente nè l'incontir1enza si niruscondono altrie malattie di fisic.amente nè i11tellettt1almente. L'urina ap' diff ere11te .eti·ologia. par.e normale, la .pròistaia è normate, nulla di lVfi.iller (M.unchener _ medizirti.f)che Wochens., notevÒle rivela l'esaime cisto&co.pico. . l:i1gtlio 1918) s11 120 ma1lati .con, disturbi nervosi La denomà.nazione cc debolezza di vescica» è • della ve,sciica da lui is tudiati negli ulti:t__ni mesi giu sta per i i11alat.i dl cui 1C_i 0 ocupiamo nor1 l1a- iro.v ato che il 30 ~lo aveva incoi:ltinenza essendo essi n ella pos~ibilità di tr.atte11er.e vofin dalla fan·ciul·lezz.a. Qu-esti mahati con enu- lontariamente l'unna. In verità però non ·Si " resi inf an.tile perrrianente presentano deficientratta di debolezza, ma. di -qna ipertonia con . za: psichica e fisi·ca : espr.essione inìantile, pri- un, alta eccitabilità riflessa. va di intelligenza, lin·eamenti ·s enza tra;c cia. d.l In una .pi acola percentuaJ.e di casi, fortunavirilità~ spesso n.ell1 a · f ami gli.a vi · sòno fratelli ta1nente molto piccola (due o tre per centò) e so·relle ohe soffrono idi incontinenza; l'esame non si rtesoe a gua~ire que.s ti ma.ùati neppure somatico ·dim·o.stra s.e gni evtdenti di deg-en·e ra- · co11 il riposo più assoluto e il caldo, € div.:mziorie. Durante· il giorno la maggior patrte di gono incontinenti c.ontinuati sia di giorno che qu·esti malati 1si man.tengono puliti, però de- 1 d i notte. vÒno affrettarsi quando sentono il bi·sog·n o di S~nza dubbio n_elì'etiologia del disturbi di uri.nate, .altri però a·n che dt1rante il ·g iorno ba- gt1erra deJ1a vescica l'influenza del freddo è di . guano i loro v.estiti. ~ ì grançle importanza. Questi disturbi, infatti, sJ . ' Per questi malati affetti di enuresi infantile presentano raremente n;ell'est~te. Anche., i mape'tmariente è inutile ogni n11trizi0n.e asciutta, lati affetti da Bnuresi infantile i·n terrnittente ogni trattamento far~mruC'eJlttéo, ·ed ,è anC'he in11- durante l '~state generalmente non perdono l 'utile lo svegliarli , cinqu e .o sei v:olte nella nott8 rin.a: è ,all'avviciriar.si diella. stag1ione fre·dda che ' per farli urinare: la mattina si trovanb sem- ri'comin cia .ìl loro disturbo. . pre in un letto b.agnato. · . In alcu11i ce1si l'inoontine·n za orinaria_si svi. , . · · Vi sonio ·crusi 1 in 1cui si tratta di· malati che :,. lùppa d.11rante o subito do·p o malattie da infezione. Oltre il freddo e le malattie infettive, hanno perdutQ> l'uri:rra tutte 'le notti fino a 10, 12, 14 anni, ~ poi sono g·u ariti di questo di- ·bitSò1gna con1si derare· nell'etiologia· di questi disturb10, e nei ,q ua[i' durante la .guerra, in se- ·st11r1vi .an1Ghe · t ·g ravi traumi psiichici. Vi ·sono glliito .a forte ·f reddo :soff.erto a causa dell.e .nott-i 1ca&j_ in· cui :disturbi urin.ari si sono sviluppati' passate all'aria ape•rta, si è ripr.esentata l'an- ·.dopo eh~ i mc.ù-ati- erano st~ti sottop·oisti a motica sofferenza (enuresi infantile recidiva). J.n . menti dii ·gr:anrde paura, /di .viva,c i e;mozioni i.n ~ qu.esti so·gg·etti l'e·sarn·e •somattco solo r.aram~n­ segiuito alla vita di gu.erra. Fra quesJi malati la simulazfone è molto mete mostr.a segni -e sterni d1egenerativi, i caratteri sesisiuali secondard. sono·.be;n e lviluppati~ , d_a~ no di qu,anto si presume: vi sono però i casi puntq di vista psichico si tratti per lo plU rl1 in Clli i malati, "sebbene ,g uariti, segIDtC.fJlÒ la loro a.bitudine :per sottrarsi il più lungamente gen~ nervose>, / di ide·b1ode__ volontà. · · Di fronte a 'questi çasi ·d i _enur.e~i infantile, . possibile ·a:gli strapazzi e à i peri~oli a.el!a guersia permanente 'ch e recidiva, v.i .s0:no però di- ra. ·Vi sono ,però casi in cu·i questi ~isturbi com- .. (12) \

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SEZIONE PRA'N CA

paiono in seguito a cadute, . . traumi, com.mozione cerebrale e spdnale. • (NOSTRl R .ESOOONTl PARTICOI..1ARl).· I l trattamento di ql1esti di,s'turbl. nervosi deil·a . v·esci ca e il giudizio sulla l oro curabilità diSocietà Medico-Chirurgica di Modena. pen.d e .secontd ò la oau·s a e il grado dei disturbi.· Sono inguaribili tutti i casi di disturbi di ve· Seàitta 20 aprile 1918. scica che durano dall 'in-fanzia. Medi ante ri: Pre~ie9-~ . .il presidente prof. G. SPI!:RINO . · poso a l etto, caldo, co1npress€ ca1de Slilla re-, . gion e p-q.bica, bagni ca1d~ssimi, lavande vesci.- . · Essend-0 indetta l 'adunu11~a per disct1tere i11torno cali calde, si possono guarire i disturbi prove- ni «problemi attt1ali sulla dissenteria)), sono internienti da raiffreddamento : qual ora i malati non ,.e?uti, -Oltre i ~oci, medici condottj e uffiriali me.. si siano trascurati troppo a lungo ordinaria- ~lici fra i quali _il colonnelTo "\Tirg~1llita, direttore mente gl1ari.s-cono presto. Occorre anche . -µna d~ll'ospeclale n1ilitare.

ACtllDEMIE, SOCIETA MEDICHE, tON6RESS1• •

Della diagnosi batteriologica della dissenteria . . 1\.1:>COLI prof. ALBEHTO. -. L'O abbozza })er sommi <..:lll)i le varie toppe del problema eziologico nell·t (lissenteria ed ,illustra nelle sue li11ee fondamenta li lo Stato attuale.- POC-0 Confortante delle' nostre CO- , noscenze ben 1011tane dal concetto unitario che è presupposto indispen abile l)er ogni profilassi specifica razi-0nale. rass·a di poi- ad esP-Orre gli .;argon1enti che milita110 in favore di ltn agente ca t1sale unico e le difficoltil' di o~dine batteriQl-0gico che 8i oppongono alla sua accettazione, a vviandoci invece }Jer os. al pluralismo èzj.ologico P-Oggiante sui Ya·ri ti1Ji dì ' Ar1 cr1.e i dist1Jrbi della viesciea .che di1pendono l>~"eudo, iiara · e n1eta dissenterici. . Egli si tifil1tn ùi considerarli come· altrettanti da malz..ttie infettive o da j,raumi psichici guariscono · mediante .assoluto riposo in letto e ap- agenti eziol<;>gici quando il trasformismo del ger~e, (limostrato dalla Y~riabilità di tanti suoi caratteri, plicazioni ·calde. L'obbligo .d i restar.e a letto ha molta influen- gil1stifica il . dl1bbjo c1le si tratti. di trucca tt1re assu11te da un ger1ne unico. J./O. tra e il st10 cònvinza. sui malati senza febbre, .e'p~r liberarsi da ' ciruento da tre ordirii di esperienze ed osservazioni ql1esta noliai im.p iega·n o tutta la loro forza di vo- i:)ersonali dalle q11\!i risulta : . . 1ontà è la ·l oro energia. 1° la fallacità dell'agglutinazione come criterio Se la perdita <lJi urina malgrado le c11re dura cli differenziazione dei dissenterici; • settimane e mesi, allora bisogna rilasciare i 2° la graduale trasformazione e la riducibilità dei dissenterigeni in un tipo fondamentale; malati come ingua1•ibili. · 3° la possitii.lità ili gettare dèi l)Onti tra specie Anche i ·m etodi meoca.niici di terapia u·s ati da q11alouno nell'·enuresii. infantiJ.e non danno gio- e specie fino a l punto da· riallacciare in seri-e al di sse11 terico classico le var.ietà che l1anno ca ra.ttert va1nento nei disturbi nervosi della vescica che comuni con altri batteri dell'intesti110. insorgono da cause idi guerra. , N1zzoLI domanda schiarimenti sul trattamento Ad ogni modo questi disturbi hanno la loro terapeutico, poichè in una ~pidemia da lt1i stubase su cause divense e non è giusto come ac(iiata dovuta ad u11 b. coli, non si ottennero van- · cade ·spesso · di osservar.e questi malati sotto un taggi curativi col siero spe1~ific-0 per i dissenterici . punto di vistfr. .etrio10 gico unilater.ale . Noi quir1AscOLI risponde che i l ~·eperto batteriologico di di dobbiamo .stabili1re che con , la espreissiont~ un bacteri l.hrr1' Òoli rende· difficile la discllssione inEnuresi o P ollachisuria o Iscuria intendi.amo totno all'efficacia di un siero antidissenterico spesigrii·f icare solo dei sintomi e .che è còmpito d el cifico, la quale è complicata dal reperto constatato· mediico di ricer,care l'or1gi-ne di questi sintomi recentemente di tossine speciali non neutralizzabili con comune siero antidissenterico nei psel1doe pos.sibilmente ·curarli. SILVESTRI. aissen terici. I..10DI, nella sua qualità di medico. condotto di La ressa dei lavori che c~ _vengono offerti ·per la pubblicazione e la penuria delJo spazio, i~· campagna, rileva le difficoltà, per i sanitari lonpostaci con provvedimento governativo, ci indu- tani dai centri abitati, delle denuncie riguardo ai cono a sollecitare i Rostri benevoli collaboratori casi molto dubbi, e domanda scl1iarimenti su.Ile aftlnchè condensino i loro ·contribut i ~ ntro l più modalità da seguire. ristretti limiti compatibili coµ la chiarezza e cnn ASCOLI .Rnnuncia di avere compilato llD ordine l'efficacia dell'esposizione; li sfrondino delle documentazioni ingombranti, delle introduzioni (lel gior110, cJ1t- leggerà all'asse1nblea a termine della discussione, ove propone l'iRtituzione di nu~toriche, delle citazioni; si attengano pr~valen­ • merosi centri antidissenterici allo scopo di facilitemente ai rilievi di interesse pratico.

alimentazione .asciutta con restrizione di liquidi. Vi è_ però tendenza a r icadute e a v,olte, p11r essenid o ·stati r ilas-ciati gu3Jriti, ri·cadono, o con il ri0ominciare del freddo , .se esposti à lavorare a l freddo, .sia ·p ure lln giorno. La ·somministrazione di preparati di op·pia1cei o di bromU1ro non dà buoni risultati e così pure Muller non ha avuto buoni risultati, con le iniezipni 1di .cathelin nel ' canale sacrale. Ri.esca utile l 'atropina in d.ose di uno. o due mgr. 1

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POLICLINICO

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tare il' compito dei medici nella· diagnO'si €' assicurare l'applicazione delle misure profilà ttiche. RocCAVILLA, riferendosi a proprie indagini clinicl1e, ba t~riolog·iche e serologiche eseguite .al fronte - ne.Ile regioni pedemontane del Bellunese, del Trevigiano e del Vicentino, c1rca la dissenteria, enden1ica in quei lt1oghi e riact1tizzata per le attuali condizioni di guerra, pur doYencio riconoscere che qualche ca.so di dissenteria è dovuto a germi i·adicalruente diversi dal classico dissenteric1>, ritiene che la graocle maggioranza sià. dovuta ·al b. di Shig·n, il qt1ale però solo di rado si lascia cogliere in qt1ell'a ttitt1dine biologica: con cui siamo soliti l1i <:onsiderarlo. S1">esso si tratta di allotipie biologi c:l1e e cultu1:ali, le qt1ali ·s i l)àlesnno per a nalogie di Yita e di reazioni orga11icl1e c:ol classico Sbigo, o per e fficienze dissenterig·ene specifìc.he , o, infine, per le reazioni immunitarie cl1e un esame si~rodia ­ gnostico sistematico degli individui non lascia di n1ettere in evidenza. È · di })arere che la difficoltà .del quesito diagnostico della dissenteria epidemica sia imputa bile meno §llla copia di mezzi tecnici a 11ostra disposizione che non alla variabi'lità morfologicf}, tiiologica e morbigena del gern1e, il qua le esige uno studio minuto ed esteso, e a lla sua mo1·,. fobiologia i'n vitro e a lle r eazio11i ~pidemiologicl1e , cliniche ed immunitarie che è c:apace di sost enere n~l l 't10:1110 e nell'animale . 'E.~'l'ANNI.

crede necessario che, se si vuole sta-bilire l'unità eziologièa della dissenteria, o.ccorre basarla su un carattere f onda mentale fisso e sicu ra1nente de terminabile. Questo carattere non può ' ~~sere .il Qlladro clinico, perch è è noto che 'è proprietà comune delle endotossine di promu0Ye1·e ir' . ritazioni gastroentericl1e anche per inie zioni sotto-. · cutanee. E se si vuole con siderare la malattia ql1ale' effetto di una reazione an afilattica• continuata . ciu che . l'O. ritiene. accettabile solo parzialme11te, una de lle manifestazioni di tali reazioni in alcuni animali, p . e . n el c~ne, è appunt J, nella forma più intensa, l'enterite e1norragica dissenteriforme. Sarà necess·a rio affidarsi a lle reazioni imm unitarie lP più sensibili, e visto che l'agglutinazione è poco .fedele, vedere se esiste una tossina unica non caratterizzabile per la gastroenterite dissep.teriforme com.une a diverse tossine, ma neutralizzabile · per rrspettivi antieorpi. L'O. h a avt1to largo campo di fa re esami. di dissente rici ed h a trovato solo nelli:l minor parte i germi caratteristici, mancando essi a11che. nei casi clinicamente pii1 ~onunciati. · Ascor.1 \'ileva che nei conigli ha importanza specia lmente la paraplegia determinata dalla tossina clfssenterica, la quale par~plkgia alle volté è posteriore, s'pe$so è anteriore e posteriore . . Nesslln altro s9cio ~omandando la parola, AsCOLI legge il seguente ordine · del giorno : «La Società Medico-Chirurgica di Modena; riu11ita in adt1nan2à pubblica per trattare dei pro-. . . bl~mi attuali sulla· dissenteria bacilla re; udite le comunicazioni e la discussione seguitane, dalle quali emerge la tendenza a riten~rc cl1e tale infe zione sia rifieribile ad un agente unico, il dissenterico Shiga; ma varia bile finò ad a,~e1· caratteri comuni con altri bacteri dell'intesti110,

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e che essa sia suscettibile perciò di una profilassi e di una cura specifica (1) ; . impressionata· della cliffusione c:he la dissenteria baçillare 11a -astiunto nei vaesi nemici; ad e vitare che una simile iattt1ra qbbia ad · abbattersi s ul ·nostr o paese; . . . richiama l'attenzione delle autorità competenti su tale pericolo incombente sopr atutto per lo spostamento di grandi masse, sia militari che profughe, dn regioni d-0Ye esistono focolai endemici e le invita id a ttt1are, a mezzo di appositi ~entri a~tidlssentetiéi, u11a pronta ed ener~ica coordinazione dell'opera di<tgnostica e profilu\tica (svoltn fino a<.l ora tr o1>po s'altnarin111ente ed occi1sionalmente); a estende1·e l'obbliga torietit cl ella denuncia in tutto il Regno, a nche ai casi semplicemente sospetti, provveclendo a sopralnoghi dal centro antidissenterico Iliù vicino; ad agevolar~e il non sempre facile accerta n1ento, addestrando tec11ici compe;tenti e specializza ti i1ei rig·11ardi clinici, e1)ide n1iologic:i e ·bn tt~­ riologici; nd a dot tare ruis"t-1 re vrofil<l ttiche generali e $l)eciali nelle zone infette ed .un se,·ero controllo sul1'efticacin dei vaccini e' sieri ct1ra ti vi a11tidissenterici ». l/as en1blea approva all'urianimitit. · Jl~:s, rilevato il grande interesse delle i:icercl1é d el pr of. Ascoli rivolte ad un i>roblema di r>artirolarissima in1Pori:.:'lnza, lJropone che l'otùine d el • giorno sia divulgato a lle Società d'igiene e alle a utorità sanitarie . VIRGALLITA raccomancla l'invio dell'ordine del giprno anche alle a utorità snnitarie militari chi~ si occupnpo dell'argomento con speciale attenzione. J;e J)ropost~ sono app1·ovate all'unanimità . Il Segretar io : C. GAzZ~TTI. ' (1) Se vure sia accettato it concetto 'ltnitario per la dissenteria bacillare, ocoor·re. ten,Pre ben disfi,nta <la qnesta la dissenteria an1ebica . I due t ivi d i • dissenteria portano l es·i.oni an<itom~he int estitnal i be.ne distinte e oom1> l icazioni d iverse. La dissenteria ameb'ica è éliffitsa fra noi: più cli'ff'u sa ohe non si creda. (Nota della R edaz. ). 1

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Prof. G. FERRERI

Dir ettor e della R. Clinica Otorinolaringoiatrica di Roma Colonnello medico ispettqr e della Cr oce Rossa Italia na

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SEZIONE

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PR~TICA

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APPUNTi DI MEDICINA

PRATICA~

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CASISTICA . .

tiva in siero di cavallo al nucleinato di sodio,. • chiarificato ..con una corrente di ani1dride carNuòve spirochetosi .. bonica. L e esnerienz.e in a nima le h a nno rive• (11 sodoku e la febbre· dellr ~incee): l a.to . la forma-zione di anti corpi litici; s~ può Il capitolo delle sipiro1cheto1si allarga i suoi . ·sperimenta:lme·n te infettare la cavia, il topo, il e.on.fini e ricerch·e nuove n·e mettono ogni gtor- · ~atto, la scimm.i a. • • ' no in evid-en~a l'importa n z,a a prop.osito di a:lSimi'le al, sod1oku p er manifestazioni cliniche cune mal·a:ttie di etti l 'etiolo.gia er.a rimasta ftè 19: f ebbre qi1,int an.a o febbre delle tri:ncçe : la nora o•s,cur a. .simi gli.anza d eÙa ·curva febbrile, i dolori muI l sod6ku, malattia diff u·sa. nel .Giappone, miscolari e a rticol a ri, l a relativa benignità della ' n11tamente doocritt~ ,e identificata come 'form11 ~alattia a utorizzano il .c onfronto. morbosa an;Che neH.e varie regioni d'Euro.p a, I recenti la.v o1i mostrano ch e la ·f ebbre de:ll e av-eva subìto finQII'a tutte le vicende delle nu.0trinooe deve essere clàssificata. tra le spirocheve malattie, poichè molti para.issiti (tel.ospor1di , tosi. Rìemer è riuscito ad 4Ìsql are è a col tivare diplococchi, streptotrix, emosporidio) erano l o rs pirochete agen'te della malatti~. Couvy e stati descritti e presentati come agenti speciDujarr1ic d e la Rivière (C. R . Soc. de Biol., fi ci della sindrome. morbosa. . 12 ,ge.nn. 918) ' sono anich e essi riusciti a m·ettere . Il reperto d ' uno spiroche\e (sp i r ochaeta 'morin evtdenza .uno spi·r och ete, aJ q:iale -hanno ·dasus muris ) è ·dov·u to alùe indagini di studiosi to il nonl.e di Spir. gall'ica . Ari.ch e .queito spigiapponesi comparse d a l 1916 al 1917 sul Jourroch.ete presenta due form e, una corta, che si11.al of exp. niedic. · trova n1el .sa>ngue, · una lunga,• che si trova n ei ...J Fin dal 1915 F'utaki, Takaki, 'f aniguchi e pr·eparati degLi ·o rg;ani ·d egli animali , inoculati. Osuni co1r1unicarono. a lla Società ' m edica di 11!1 questi (cal\Tie), ino·cuilati co.I sangue di ma.T okio di aver trovato uno spi!·ochete nel. sanlati., prel ev_a to dura nte il periodo . febbrile, la gue di m a:lati affetti' da so.doku. Ricerehe ultecut'va termica è paragonabil e a quella dell'uoriot'i conferm arono il r eperto é descrissero anm o co1pi to d a febbre delle trincee. zi ·due forme di sip.ir.och-ete, l1na 11m ga 9 a 10 Aniche p er rr1ettere· in evidenza gli spiroch eti _ mi1cron ohe si rii.scontra n ei .gangli linfatici, ed negli animali è pref.eri.bile sacrifiiearli in u11a u11a corta da 2 a 6 i11f r r on che .. i rintraccia 1J CJ (l::isée febb ril e, p oichè c;olo u11 ie1;zo degli anir.elle ferite da mo rso del t opo o i1el sangu 0 • . rn c-~·li inoclù.ati peris,ce. · degli anima.li siperime11talmente i11fettati. J_,'i P er la 11u ce .c ompleta sono necessarie ultenocltlazione n.egli ani:mali h a dimo·s trato· tr at- l"iori ricer,ch.e, ma la via è oramai aperta e lutar.si di una 1s1o la s1»e1~ie di spiro•chete che mi1ta miri.o sa. t. p. dimensioni e un po' anche forma .a seconicla d-ell m·e zz10 nel q·ua!le si svilu1p1p·a. Nel .sangue· ,I TERAPIA. d ell'uomo m a.Iato bisoig na r.i•cer.care. l o iSpitol ch ete .durante gli aoceissi febb'rd.li; nelle cavie .. La cura dell'artrite gonococcica ìnoieulate ii parassita si .r itrov,a solo negli i1l col vaccino gonococcico sensibilizzato. timi periodi della mal atti a. • • T su ccessi otte11uti in nltl' e jnfezioni col meNell'uomo .si tl'ova ·o• rima a liv è1lo cl<' ll'e rncl esin10 sistema .di cura hanno indotto Gordon zione n.el p.u nto d'inocl1lazione, i1el su cco ga11gliton~re e "P<Ù s2.ngue veltfrICO . Nel sang11e p e- ( nrilish ~J e dical J o11,r1i.al, 1917) n. sp erimentate riferi co lo spiroch ete è r el.'l.fivame11tc corto. e l'azio11e d ei \'a cci11i go11 ococGici sensibi'ltzzati n ell e artriti blenol'!étgic:l1e, cli e, corpè . è noto~ spesso, l·c forme piccole (d.à 1 a 3 micro· n ) pre. . o rlominano ; pii1 lup,ghe sono l e ferme ·che si l'i - sor10 affez.io11i pi11ttosto ost inate . . Il vaccin ' v·enne r>re11arato nel m ~H l o seg1 1ente. S.i est t·as.se t l'Oya.n o. ·n,ei g·tll1 gl.i linf ati1ci; Il elle C.Ultu r e eSSP poS•SOll10 rà,ggittngere la grandezza di 12-19 mi- d a un fo colaio di go11a1'trite g·onococcica del plll'ttle11to . . Si . . C'l'O'Il : in 1 g e11er"a1e ,1)er gr al)dezza 1o spiro che~e liquido, 1cl1e era schiettamente e poi sull' agar- · rnorsus m,11,ris sta tra l a spiro chaeta p a llida e ottenn ero .da1)prima . Sllll'.agar . sangue clelle c11ltl1re })tlre· di. go11ococco e da 1:·1 spiroc liaeta della fel) bre ricorrente. qt1este ultilne si ·p reparò un'err111l$ione in 15 11 numero delle spire varia da #2 a 6; i:;i veeme. di soluzione fisiologica, as1)ortando da d-0no in g.enera1e diue· fi agelJi., uno a ·Ciasc11n a • estr.erriità; ha movimenti spa;smo.dici, visto ·a l- ciascuna provetta di ag.ar un'ansa di cl1l tura l'ultramicrosco!Jfo; si coloTa. lfacilmente coi co- f e a gitando fortemente ' n ella soluzione ·. sal~11a. 1 P o·sèia si notava ù g·r a dc:l' 'd i. infornidamento e l éri pr~toz·oari (Giemsa, R oman o\v ski)ff si col.

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si faceva un calcolo approssimativo del numero dei gonococchi sospesi; si aggiungevano quindi 15 eme. di siero antigonococcico del commercio è s1 agitava fortemente per assic11rare una ·buona mescola11za fr.a siero ed emulsione batterica. La · miscel a poi veniva manten11ta per 2.1 ore a 37°. Si poneva quindi il tubetto in un fissaprovetta di legno e messo. così in t1n refrigeratore. 1 gon ococchi si deposita;vano al ' fondo ed il li.q11ido sovrastante veniva rimosso .con la pipetta e sostituito con. 15 cinc. ·di solu.z ion.e fisiologica : là mescolanza così ottent1ta veniva agitata fortemente e riposta nel refrigeratore per oltre 24 ore. Si ripeteva quindi la stessa operaz1ope: asportazione del liquido soprastante al deposito -e sostituzione con 15 eme. di siero fisiologico, ecc., e cosi .a nche per la terza volta dopo di che insieme alla soluzione salina si aggiungeva. 1 eme. di acido fenico al 10 °~ . Il · t11bo veni v.a bene agitato e posto nel refrigeratore . per 3-4 giorni, durante • i qt1ali il liquido veniva scosso fortemente d11e · volte nelle 24 ore. .D opo aver .controllata la stérilità dell'emt1lsione batterica questa era pronta per 1'11so. Poi.chè era stato calcolato il n11mero dei gonococchi contenuti nella prima em11lsione, bastava cliYidere qt1el n11mero per 16 per otte11rre la forza, clel vaccino iu 1uilio11i cli germi i}er ogni c1n~. Il vaccino sensibilizzato h a su quello orclinario il vantaggio che le ·dosi possono esser~ elevate senza pericol o di · reazioni generali o locali degne di nota. Tutt'ai più dt1rante le p"rim.e ore dopo l~ iniezione -;i ha nelle articolazioni affette un aumento cella dolorabilità all a pressione. Le iniezi9ni f ec QrO cti regol ai l· 1 1°' 2° , 3° , ·5° , '7° ' 19° ...... , 1~ . 0 ' 18°' 22° , 26° e 30° g·ior110, incominciando con 25 mili oni di gel'mi ed a11me11tando di . altrettanto ad ogni iniezione successiva, così fino a lia trèntesima; dopo . qu·est'ultima l e iniezioni si praticarono ogni ci11que giorni a11mentando ogni volta la dose • cli 50 milioni . I risultati furono n1igliori quando si adoper a rono gonococchi raccolti di recente. Adopera·ndo questo sistema di c11ra in 17 casi di artrite gonococciea il Gordon ha otten11to sempre la gu.arigione completa. a. a.

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La sieroterapia e~doml1scolare nella meningi te cerebro· &pinale.

F. Fanciulli (Gazz. Osp. e Cliniclie, 4 ott. 1917) osserva che ne ssun siero ·può fare miracoli e che i casi fulm1ìn-am.ti finiscono .senz'altro f ~:t~~nte: iP; ..alt~ . é~~ld.iz~i,-. ,,PfJP,:: s i pu~ sp·erare un ben.eficìo della s1~'f oterap:ia. Egli. 0

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riiporta i particolari di 11 érusi d i m.eningtite c. s. in bambini, nei quali ha iniettato 10 eme. di siero mattÌIIla e sera fino a1d un totale di 30-40, osservando I'iaipicLi miglioramenti., salvo iri un caso i.n cui Vi era. febb1r e intermittente, brividi, • tumore di milz_a, I bambi,nrl. sono .stati trattati tutti in famigl.i a, senza isolamento o disinfezìoni, salvo la . bo1llituf!a delle bi8A11Jcherie da letto; nelle famiglie stesse non si osservarono ca$ s11c·cessivi di. me•n jngite. L 'A. inietta il siero per vi.a endomt11scolare. I. P. 0

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MEDlCINA SCIENTIFICA. Sulla siftlid*' antenatale. •

La sifilide è forse la causa più importante dell'aborto e delle nascite prem.ature. Poichè l a scoperta della spirocheta e della reazione di 'Vassermann ci ha dato l a possibilità di riconoscere realmente lo stato d'inf.ezione di un I organismo, gli oscuri problemi che riguardano i rapporti fra madre e feto, p~r quanto rig11arda la sifilide ne ricevono una nuova luce. ·An1a11d J. Roui.h rlja1Lr.et. 12 genn .) viene apl)t1nto considerando le questioni seguenti: 1° perch è vi. sono delle donne gravide, cou figlio sifilitico, cl1e danno reazione negativa dnrc1nte la gravirla11zé1- e qualche tempo dopo il i) arto? Tale fatto i1011 era sospettato prima che si conoscesse la reazione di \ Vassermann. 2° un bambino con sifilide congenita - nato da madre sifilitica - spesso dà reazione ne• gativa alla nascita e per qualche settimana o mese dopo; t alora i sintomi clinici della sifilide congenita non si sviluppano ,che alla pu1>0 rtà; 3° percltè le spirorl1ete sq110 sempre ~ssen ­ U nei tesst1ti ù egli abo1·ti, · nncl1e quando ·tali aborti si verificgno prima di' parti di feti morti in don11e si ct1 ra1nrnte si.fili ti che, mentre si trovano nei feti inorti. 1.0 la legge cli Colle~ . _ L'A. riferisce alcuni fatti del ciclo biologico ·a.ella spirocheta, che possono avere una certa importanza in proposito. E stato riconoscil1tn che esis'te 11na cl-ifferen?a biologica fra le spirorhete dèlla dernr11zn. pn.rnlitira . e della tabe, e quelle della sifiljde pritnaria-:- si ignora però dove e come si verifichino tali mt1tamenti. Lo st.act.io poi ·di s11irochctaj 11on sarebbe il solo nella vita di tale ·microrganismo; es.sa 'fncoroincerebbe con delle vere spore. Molti osservatori hanno i11oltre descritto dei g·ranuli~ come prodotto del disfacimento delle spirali, granuli cl1e pdssono iu :~'tetermi'nate coDodizio;µ1. , r'iprod urre la sp.ir.ochéta m:atura., e che ra·ppresente- , 1

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rebbero 11no stadio latente o inattivo biologicamente. Gli .arsenobenzoli, forse alti·i medica .. menti, le tossine, gli anticorpi ·a~rebb~r91 appunto l'effetto di disgregare la ·spir.ocheta in granuli, che possono rìmc.nete per un certo tempo latenti, ,e poi svilupparsi in s pirochete matt1re, ' a me:ç.o che non vengano completa-· mente distrutti dagli agenti curativi. Ora . si può ammettere .c he i fermenti del corion. o sinciziali (i qt1ali si ·trovano al punto d? interdigitazione delle porzioni materna e fetale della placenta) possono esercitare tale azione dì disgregamento s1~Jle spirochete, ch e si trovano nei tess11 ti intervillosi, in stretto· rapporto con le cell11l~ sinciziali dei villi, che prod11cono i fermenti. L'azione continua dei fermenti sincizfali pt1ò r~ndere .i ,gr çinu li spirochetali inqttivi biologitamente ed anche,· in pochi casi, distrt1ggerli. Q11ando però non soD:o distrt1tti, tali granuli' ·possono svilupp arsi in s pirochete mat11re, dopo· la gravidanza, a llorchè i . ferm·e nti sir1ciziali cessano di essere presenti nei tes~11ti 01aterni · e fetali. L'azione protettiva di tàlj fermenti d ipenderà dalla vir11le11za de11 'infezione e dall a sor· gente di questa; sarà srarsa q11ando ·si tratta di vera infezion e materna, ed avrà invece maggiori probabilità di successo qt1ando si tra.tta di sola infezione paterna. L'assenza "della reazion e di ' Vassermann n·elle ·condizioni .esposte nelle citate questioni sarebbe app11nto · in dipendenza dello stadio granul are e quindi biol og·icam ente inattivo, dell~ spir.:ichete. FIL. •

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Attrazione di alimenti e prodotti di fermentazione verso Je mosche.

POSTA Dl;GLI ABBONA TI. · (974) Insuf'fi,cienza alimentare cronica. l'abb. n. 1082: .

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L'insufficienza. alimentare cronica ha dato origine, · durante questa guerra, ad una sin: • drome ·morbosa che inizia con qeperimento general e e paresi muscolare agli arti inferiori e p~i si svolg'e cGn edemi., i quali dagli arti infe riori si q.iffondon o a tutto 11 corpo, con di• sturbi gastTo-intestinali,. c·o n d olenzie' con ane. mia e profonda deb olezza. È la « malatti3i della faro.e>~ o ' <<' ed.ema di gu.erra )} . Si tende ad attribuirla in specie a penuria di ·grassi. Freq11entissima. tra i prigionieri fatti dagli lmperi centrali rome p11re· tra gii abitanti delle regioni inva!:ìe dalla Germania, si è prodotta anche . in Boemia, in Russia, nella Sc.andjnavia, nell'America Centr~l e, ecc.; persino .l 'opima rnghil terra non ne venne risparmiata durante i ·primi tempi della campagna sotto• m arina. Non c'è .da sorprendersi che oggi •Se ,ne risco ntri qualche caso frusto i11 Ita:lia - nell'alto B ergamasco a quanto risulterebb e dal d·i Lei scritto - in r apporto con il rincaro esorbitante del vitto.' , I l .t l'attamento consiste n el migliòrare la vit- · ti tazio_ne.: se la malattia .è ai pri~i ~tadl, segu8 una guarigione rapidissima. . Con verrebbe con's igliare d 'inte11 si fica re i piccoli allevamenti domestici (di a nima li da· cortile, di mairili, di capre, ecc.) così da provvedere l_e proteine e il grasso ai:1imale. Non c i sembr_a il caso di ricorrere a lle frizioni .di olio essenziale di trerr.entina alle gambe, cui Ella accenna: non inirano alla.. .causa • • e 11osson o p r egit1dicare l 'integrità renale, che sembra ave r parte nella \ patogenesi. . . ' • 1... VERNEY.

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Da esperienze di C. H. Ricl1ardson · (r'if. in (975) D1t1·a ta della g ra 1,i(tan::.a. · Al do tR_il'. d' l yiPne, .1° 111glio 1918) ris11lta che lo zuctor· Delta, · ZoI).a di gt1erra: chero, il gl t1cosio, il fr11ttosio, i L maltosio, il l atLa durata della gravidanz,a va· computata, tosio, l'amido, la destrina, llOn posseggono non dal giorno della coabitazione ma dal primo g·ré1ncte . pot~re attrattivo. J. . 'alrool .. amilico al giorno dell'ultima mestruazione, che può aver 4 o~ è più attratti vo ch·e al 1.0 °" eq agisce mep receduto. anche di una quindicina di giorni glio che l'alcool etilico o l'nrido aceticn aila (come risulta dalle os. ervazioni c,ompiute in !Stessa concentrnzione. I Cr errr1ania da Siegel e da: Pryll s'ui concep iL<t soluz.i on e al i % di z11cche1·0 e cl i de strina menti ch e avvengono d11ra11te le brevi l icenze ir1 alcool amilico, etili co ed arido aretico eserGit9no lln'azione attratti va maggiore. rhe l e cor:. militari; cfr. Munch. merli~. Wn chens., 7 no,·err1bre 1916, rif. in Clin,. ,<)stPtr.,_·15 febb. 1917) . · rispondenti sol11zioni ' a cq11ose. Il gl11 ti ne delle La cl11rata clella gra,;itlànza co ·ì computata farine ed il b11rro sono ser1za azio':n e, mentre il t>LIÒ essere a lqu a nt o inferiore a 280 giorni casei11oge110 d.el lj:ttte è attivo . l ì sa~g11e d i por co sarebbe la sostanza cl1e attira meglio di ogni · i11 citca, p11r ,venendo alla ln ce un ~eto coi ca~ r atteri della maturità. altra. Si può ottenere ltn veleno molt o àtti,\'O ed I .caratteri del feto a termine sono descritti attrattivo m~scolando farina, melassa, alcool n ei trattati (11nghie oltre9assanti le punte delamilico ed a r senito di sodio. A. F.

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POLICLINICO

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le dita, capelli lungl1ì 3-4 cm., 'lanugine quasi- le idee ·s ui fattori accessori (vitam.ine), ecc. scomp.arsa o solo in tracce E'lle spalle, suture l\riolti pregiudizi erronei vengono sfatati, molti • del •Capo bene. unite, pelle più biane~ ·che nei ' isaggi consigli vengono dati, non soJ.o nei riprematuri, forme tondeggianti; nei mas-chi te- guai.:di dell'igieJ;le e della fisiologia, ma a1tr.esi • s.tiicoli discesi com,p letamente nello scroto; nelle in quelli economici. L'e sposizione .piana, le idee femmine grandi labbra ricoprenti. ie piccole; chiare e semplici rendò:q.o il libro di f~cile e ' lunghezza, peso, ecc.). . .Pia.cevole lettt1ra. . INDEX. La •.manc.a nz·a di questi Garatteri - ossia la A. TRUELLE. L'utilisation ménagère des fruitsnaiscita di, un feto prematur-0 - comporta, na. . • · sans · sucre. Un vol. in-16° di un centinaio di t.l1ralmente, una gravidanza più o meno abpagine, ·con fig11re . Nlasson e C.ie ed., Parigi. breviata. Prezzo L. 2. · Aggiungiamo che il computo può esser fatto da.J. 1° giorno della prima mestruazione. manUtile , libretto che dà molti consigli di gran. cata, anzichè dell'ultima avvenpta; ma. non si de pr~ticità per ~la fabbricazione di conserve di , tratta ..che di t1na variante. V. . fru-ttàt-l't1tilizzazione ·razionale di questo alin1ento 11on è solo . . una necessità in questi tempi (976) . C'u rq della nefrile acuta. -· All'abbodi str~~.tta economia dei cop.sumi, ~a rispo.nd.e nàto n. 3211: a nch·e ai bisogni e1d ai pr·ecetti di ·una bene Non p·ossediamo medicamenti che abbiano intesa igiene alimentare. una a'Zione diretta sul processò morboso; solo L 'A. i11dica il modo più raz!onale e più semle eomplicanze o le diFette conseguenze del}'inplice per allestire ta1i· conserve, ciò che un tem, tossicazione possono es~ere passibili di medi- ·po co·s tituiva uno dei lavori ,f avori ti dal~·e nocamenti, i' quali _caso p~r caso v~nno direttastre massaie, le quaili p1re,f eri1scono invece ora ... mente scelti dal rriedico.. · acquista.re i prodotti che fornisce il comm.ercio, Il ·vitto natl1ralmente, dopo il primo pe~iodo Sipesso eleganti, ma setnp~e costosi e .talvolta acuto, dipende dal tipo della nefrite (uremi- · anche non gen11ini. Col seguire i consigli delgena, idropigena, mista). S'intende però che in l'A. si potranno ottenere dei buoni risultati da ogni caso gli. eccess~vi rigori ali·m entari sono chiunque ci si metta con lln po' di pazienza e a lungo .andare perico~osi: bisogna saggiare 'di bt1ona volontà. ' INDEX,. là tolleranza dei vàri malati e · usl1fruire di I~AM.ARE-PICQUOT . . N os ancie'Yls à Corfou. Soualimentazioni possib~lmente comp1ete. venirs publiés par H. PERNOT. Uri vol. in-18°, La rtduzione o l'abolizione del lavoro, i badi pag. 256. P.aris, Félix Aléan, 1918. Prez, gni · tiepidi, il m·assaggio, le ct1re climatiche zo fr. 4.55. roiti possono completare la terapia. · . t. p. ' I . Un t1fficiale medico dell'esercito di · Napo.. . leone I, il a·o tt. Lamare Piçquot, aveva ra.cCENNI BIBLIOGRAFICI. · colto in t1n diario le impressioni da lui ripor(Non si r~cemi.!cono oM i lib,.ipervenuti in ttono a.llà Redazione) tate in Italia e nelle Isole J oniche, ov'egl~ ·a • veva pi·estato servizio. w. M. BAYLISS. The physiology of foòd and Ora il prof: H. Pernot ha estratto da quelle economy in diet. Un vol. in-16° di oltre 100 ìneroorie inedite le pagine più interessanti, re. pag. rilegato. Longm·ans, Greeri and Co., ~d lative . ID piccola parte all'Italia, in massima Londra. Prezzo 2 se·e llini. · parte alle Isole j oniche; vi si trovano ]e descri' ' I problemf d·e ll'alimentazione interessano vi- .. zioni dei pàesi e· dei costumi veduti, nonchè vamente o·ggi sia i medici che il pubb1ico :· mol- numerose· informazioni sul cor'p o di spedizione francese. 'Un'appendice è consacrata ad un'A-c- . ti con,c-etti sono andati modifi1c.andosi ed è spec ade~ia fondata a Corfù dai francesi, i quali r~ile· che, q.uan~o le co.n dizioni id ei mercati saevide:ri.temente s'intressavano a miglior~re non . . . ranno ritornate .. normali, si evtteirà. l'inutile solo materialmente, ma. anche intellettualmensperpero ·di un tempo, ·d annoso peF la bQrsa, come per la saJ.ute. l te i ·p aesi ocGupat1. Il voiume Si ·scorre volentieri .. Tuttavia: si Frattanto, ogni libro .che, come il presente, dfffonda le . nuove correnti di idee sull'alimen- stenta a comprendere l'utilità di pubblicazioni . ' del genere in questo mom'ento, mentre l'i~du­ tazione, compie un'opera di grande utilità. L'A.. riassume qui le conferenze tenute alla stria editoriale . si dibatte tra tante angustie e • Università di Londra, .esponendo i pr:i.n-c ipii di mentre premono problemi molto pjù urgenti fisiologi.a, che régolanò l'alimentazione, il si- ' che non il dilettantismo· dell'ert1,d izione storiea. R. B. · ( • , gnificato ~elle calorie, del minim11In azotato, • •

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·.NELLA ·VITA. PRO F E·S SI O N A I~ E.

Per una q~istione di moralità e di opportunità polit~ca. . ' Il ·prof. ·c. Frugoni, il valente e ~aloroso col-

zione . della precederite inabilità di guerra; e che in tal caso i nuovi accertamenti s~ano fatti da un Collegio medico nel quale sia debitamen/ lega, che tante benemerenze si è acquistate nel-. te rappresentato l'ente interessato». la pratica. civile e militare, ha avuta la corteLa proposta del prof. FrugQni ·a noi pare sia di richiamare la nostra attenzio.ne su a1- non solo d~gna della maggiore considérazion·e . cune proposte da· luj . sugge~ite e già· Ìrubbli.- ma tale da essere senza indugio tradotta in cate in un giornale politico, proposte che mèri-\ disposizione legislativa. · tano di essere conq_sciute e disçusse dai medic1, Essa può trovar posto tra quelle ottiif:te prov-perchè si tratta di quistioni prevalentèmeilte videnze e previdenze che ha11no notevolmente . sanitarie. ' · rialzato il tòno morale del: nostro soldato, riat: · Il prof. Frugoni propone· : · tivandogli quello spirito di sacrificio e di ab!le.-· 1° Sia f~tto Òbbl~go p~t legge· che in tutti gazione che si è ; radotto in tant~ az~oni vittoj pubblici concorsi, sia esposto _e documentato riose. . lo· s~ato di servizio dei concorrentt nella granNulla più, infatti, avvelena. lo -spirito del so1- .. de guerra, con l'indicazione che a parità di .d ato e ne paralizza ogni entusiasmo quanto la.' · condizioni le benemerenze civili- e militari deb- coscienza clel mancato riconoscimento del pro- · bano .o· possano costit~ire ra.gione di preferen- prio- sacrificio. Un'offe$a agli interecssi dei con1za.. È opportun~ il rilievo che agli eff e.tti. pra- ~attenti, che nel' caso particolar.e si confonde tici altro è il ritenere -la propòsta già nello con ·la offesa :<;lei più elementari principii di spirito pubblico' e altro il v.e derla sancita ·p er equi_tà e di giustizia, c.o stitui.sçe un veleno più l~gge. .insidioso di ogni propaganda disfattista. Oc. . 2° In tutti i pubblici concorsi è richiesta corre· q-qindi che con ogni m'ezzo sia fatto con·o~ « sana e robusta costituzione » e dati gli oneri . scere al soldato che al suo ritorno .al focolare che lo S.tato e le Am~inìstrazioni .in genere si domestico egli troverà non solo tin ambiente di assumono di fronte a chi entra in. organico simpatia e di gratitudine, ma troverà: la equa non è chi non ved~ l'importanza di una seria ricon~scenza della Nazione, opportunamente ed one~ta applicazione della condizione voluta. . codificata. Chi pertanto per tutta la durata della oauerra Il soldato fin .da ora deve sapere che al ter\ . mai o quasi. mai ha avuto abilità ai servizi di .1i1ine delle sue f~tiche, dei suoi disagi, dei . suoi guerra (salvo alcune eccezioni specie di natura sacrifici ·non si troverà in una condizione di chirurgica e che saranno specificate, ad e,sem- inferiorità in . confronto di quelli che sono ri~ pio esiti di frattu~~' eèc. ), non è nè sano, rÌè i11asti att~ccati al ·proprio fo colar~ continuando tanto meno robusto; e data la durata ·della nel loro mestiere, nella loro arte, nella loro proguerra, non è a presumersi rapidamente mo- fessi on e, nei' loro studi, perfezion.andosi in ·essi . diftcabile uno stato di cose. che tale inabilità e sfruttando. in ogni modo la deficienza di · con-. . . ha per _sì lungo tempo provocata e mantenuta. correnti e di competitori. - · , · . Ma è · anche facilmente prevedibile invece eh.e Ciò naturalmente vale per ogni categoria di non appena cessato lo stato di guerra ·e ri~7 • cittadini richiamati alle arn1i, ma ha 'so:pra · perti i concorsi tutti costoro, inagicamehte gua- tutto -valore per quelli che aspirano a posti ì·iti, produrranno certificati di sana e robusta dipendenti da pubbliche amministrazioni. · • costituzione. Nell'intento allora: La ressa _di coloro che, sottrattisi. alle armi o di impedire che lo Stato e le pubbliçhe per qualche malattia o imperfezione fisica, tenamministrazioni vengano froda~e con cert.in.- dono di accap.a rrarsi un posto nelle pubbliche cati inesatti,. .. · · amministrazioni si fa già sentire. E non c-reare 1 o di smascherare coloro la cui inabilità. j:ngfuste illusioni al riguardo è buona profi· fosse, stata d.o vuta a . colpevoli compiacenze o lassi p.olitica. a si.m ulazione, , · , Se giustà provvi.denza è stata quella ·di soe di tutelare · coloro che nel frattempo fosS'?endeTe -p.er tutto il periodo 9-ella guerra r sero realmente gt1ariti, concorsi, altretta~to giuista sarà quella - 'e noi e infine di far giustamente pesa.rè, a vandobbia~no sollecitarla insistentemente - che pretaggio dell'interessato, una inabilità per esem- scriva che il_ periodo di servizio prestato . in pio per ferita di guerra, vja provvisoria durante la g11er.ra nelle . an1si propone che « in tutti i pubblici concorsi ministrazioni pubbliche sotto nessun .. riguar, · sia fatto obbligo di à.ocum'entare la motivado e pèr nessun titolo può essere preso in con(19) .. , \

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siderazione nell 'assegnazione 51efinitiva dei p osti. Ma oltre a ciò occorre che ·anche lo stato di salute fisica degli aspiranti a pubblici impieghi sia giustamente vagliato per modo, ·poichè se esso ha costituito un elemento in favore duranté la guerra non continui ad esserlo dui:ante la pace. · . CQ.i non ha potuto servir ~ in alcun mòc}o la patria in guerra, chi. non ha potuto fare il soldato anche . per servizi che non richiedoflo speciali ed eccessive fatiche, non può essere co nsiderato idoneo a nessun ufficio pubblico. , · Una . eccezione a tale regola, bene inteso, può e deve essere fatta solo per coloro che hanno · minorata la loro capacità fisic~ a cau.s a della I

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dici addestrati. a svelare le dissimu lazionL per- · chè non è · •dubbio ,che un giorno i termini al riguardo avranno un completo capovolgimento. I certifi_ c ati d_i medici privati non potrann0 avere alcun val-0re, con1e non ne hann·o ora, come non ne hanno mai avuto tanto è l'abuso che se ne è fatto. Ed i medici non si sono ancora reso abbastanza conto del danno e dell' offesa che hann-o fatto ag·li interessi ed al de·coro della classe con tale abuso. 1Ciò .premesso ci riserviamo di riesaminare anco ra la prima parte delle proposte del prof. Frugoni, riguardante la valutazione delle benemerenze civili e militari, di cui già altra ·yolia ci siamo occupati. PANGLoss.

guerra. . Non :si deve andflr lontano dal nostro campo professional€ per trovare e emplificazioni ~ questa tesi la cui giustezza peraltro è di per sf> · t u1·t·iva. N on· s1· po t re bb e in . f a tt'i d ecen- / s t essa in . . ~ . ' . · temente g1ust1ficare che un medico il quale sia s tato dichiarato per con.dizioni fisi che inid9neo a prestar servizio in un ospedale mi lita re, in un deposito reggimentale o in uno dei tanti uffici della Sanità militare, possa poi fare :1 . medico o il chirurgo in t1n o pedale civile o attendere alle fatiche di un a condotta· comunale. A tutti i medici inabili a qu,alsias~ servizio militare dovrehbe a rigo.re· di logica, se non di giustizia. essere inibita qualsiasi carriera pubblica.

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[ ANNO

l\!Ia la logica spesso in confronto dei fatti subisce deyiazioni. E se opportune provvidenze legislative n on fi sseranno l a ~ ogica e 1a equità in ter.I:Qini pre cisi, noi potremmo UU giorno COllstatare con più indignazione ch e· meraviglia, , . . i deboli e 1niti colleghi del tempo di guerra trasformarsi in furti e feroci concorrenti. E saranno con correnti ·tanto più robusti ed .a udaci perchè durante il periodo bellico hanno p otuto attender e agli stl1di w all' atti v1tà professi"onale,' mer1tre gli. al~ri har1n o fossilizzato • la loro intelligenz·a n@lla, spesso uniforme e monotona_pratica di g·ue1;rR e n ella lor1ta!!anza dai centri di studì. · ., E tutto ciò che abbiamo detto dei medici 1n utatis mutclndis -p uò dirsi delle altre cp.tegorie ~ di cittadini.. · · Giusta ed opportuna 'è quir11ii la proposta de1 ptof. Frugoni e~ anch e nelle su e' modalità. . · La motivazi one · della . precedente inabilità al ~ ci rvizio inilitare, in ogni caso di concorso a pubblici uffict, ~eve essere e an1inata è 'vagliata da una ~ peciale commi. ... sione medica, la quale deve es e.re n ei st1oi. · giudizi ri~orosa al, trettanto q11anto lo ~11 o avrebbe dovuto esserla in ten1.p o cl i g 11el'ra, una comm~ssione di me-

Cronaca del moVlmento professionale. Corresponsioni volontarie di eereali al medici. · . . . . . . . , Il l\I1n1 ·te1'0 per gJ1 a1)pro''Y10·1onamenti e i e:on. . . . .. sum1 al1mentu r1, ('<>Il circolare numero 92, protocollo n . .i.i.i 000 tia emanato le l-iCO'uenti istruzioni; 0 «Alcune ~ate~rie di piiofessioni sti ... (medici, ve-. -t;erina·r i, ecc.), fanno presente cl1e in ru-0lti (Jomuni, ver inveterata consuetudine, i pr.oprietari ed i c:oIoni soddisfano- ài loro obblighi per i>restazio11i rlcevute, mediante 1a ces8ione di una certa quantitù di frumento; e e:hiedono che 8Ì<l eonsentita une:l1e l'.>el' quest'anno tale form<t ~ pagnmento in Mturù. « Ugll}3le ricl1iesta ha11n.o futto le fnbbricerie, i • l)arroci ... «Il prin<:ipio informatore delle di~posizioui iu materi.a è quell<:> sancito da11 ·~1 rt. B del clecreto -..... ~uogotenenziule 19 rnaggi<> 191~. n . 67-l. elle st.abilisc:e il qivieto cli vendere, <:edere, ~olllrninii:;tr<11't' fr11rnento, seg·tlkl e 01'00... . « r_rnle prinélL)ÌI(,> ·d eve rillla11et ferlllo <:owe regola ge11er~le ... 1•e1·ò q uei:;to 1\ilin:Lste•·o non 8i n<1Bc:ondt<:he ragi-011i di 01>1>or1mnitit e .il ri spetto clovuto 8 C<)11sl1etudini ' cl1e riso.Ig·on,o in C'erte IlroYin~ie, a tempo im1nelllo1«1bile. c:onsigli.;tuo qu<1lc:l1e ec:tezione ... «A U\le oc-ovo il l)refetto, al quale :i.1110 rtYolte istanze da I>t"l rte di oa tegorie di pr<>fe 8 sioni~ti ... iiotrit a.utorizzare ... il t>o-g.ame·n to in natura clelle vrestn iÙoiii. .. quiand-0 r1Sll lti u11a chiara -é non intetrotta. eonsuetudi11e i11 questo ~eniSo, tale a~1 · far 1

1

pre~umere éh<:> t111 .(liYerso ordìn:JnH~nto recherebbe

clisagio ia l.Je ste ·i:;e l>O!)Olazi<Hli.

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« I/autorizzazione deve essel'P in og-i1i C'nso ~ub.ordinata <1 qt1este <:ondizioni: ' 1 o .. Jve Commi,ssioni di requ i sizi·one. forni1«t niio t,ti l)l'Ofess1onisti... i)er ,i quali SiH oon,~ntito il · P<lg~<l n1e11to in u a tura ... un bollett;:l i·io ·a dOl)})i.a scheda (madre e fìg·Ji,a), ·Sl1l qua le do,·r~11111<> esse1·é seg:11ate yolta a ,rolta le qu-.tntitit cli fruinento i·icè,llt-O. con iitdieazi,o ne del nome. oognome e r~8idenza de11 '<>f1 fe-r ente : •l q 11 esti ."'·,1ri1 rilas(·iat.a una delle .scl1ede, elle dov·rit esRe1·e · ~sibita au,, Con11ui~sione di r e- ._ q11isizi-0ne, .a giustifiet1zion~ <leJla qn.n ntitn .di ee1

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XXV,

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lxi disposizione per ra qua le è conoosso agli U. ~I. di complemento giungere per anzianità al , . grado di ten~nte colonnello, ·è un buon atto <li giu:::-tiz1a : ne d~ ta ampia lode anche al Pollcli,n ioo che 11a eombattuto per tale OY€l'<l riparatrice. Giu• sta.mente osservo però che questo è solo un primo pàSSO. Il subordinare l'avanzamento degli lJ . ~f. di c.-omr>Iemenw· a _quello degli effettivi, consideranla sproporzione numerica ~ra questi e qt1elli, . mi sembra _riduca a ben poco il .b eneficio accordato. Non i Potrebbe, per esempio, provvedere rapidamente all'avanza1nento di una categoria di capit;111i metlici c:he hHUDQ tre àDlli <li g l'<1l10, due ia nni di. zon<1 ·e che ric'IOprono <la olt1·e un a nno 11uflìcio di direttori di osped.n li da càm110? J~ proposta n1i p~rrebbe t-qua e votendo rimànere i , neoprpn1ossi al loro uftìci<J non creerebbero c:ertame11te ~lcun inco nveniente. E su di .un altro fatto mi viaée rich.iam.aré l'attenzione. • I colleg·hi• delle c:la sRi ' 70-'7fi hanno l'indennità giornalier<l di L.. 5. P e rC'h è no11 estende~ questo beneficio· ai volontaii <lelle classi anteriori? Sono <:osì !)()Ch·i che <la·vverQ ~arebbe logi<'.o ~ogliere t1na .·peréqunzione la QUit lle - volere ·O volare - SUOÌla })'remi.o per chi si è fatto tirare 11el bave1·0, e scherno per chi ~'-On entusia9n10 ha ·dflto volonterooo l'opera sua ~qpes~o con · .suo grave danno .. . Se il dott. Pa,nglro.r;. ~rede gJu,ste -queste consi(letazioni le' fac:ci~t .st1e, e le 'faccia trionfare in nome della giustiz1a ... • On, cap ;tan o miedioo.

C-On ·s tima ed •1ffetto, . en11)re tuoi affezion.a t issimi lettoii ed ammita tori. .4. òb. - 8G42 .cd aitri co lleghi.

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.ATTI P ARL.A.MENTARI...

I/on. Dentice d 'Accaclia ha . jnterrogcl to il n1inistro della guerra « I)er conoscer~ .quali vrovvecli. menti intenda adottare a favore degli ufficiali m~flici delle clas. i 1876-77 e 78, i qt1ali pt1re d1ichin Ì'ati idonei a tutti i ser,rfzi della Commissione Oen .. • trale di Firen7..e, per <1ver t1perato il -10° a11no di età e per essere a capo di numero a fa ml:iJia non Jlossono essere trattati alla stregua dei wedici · gioYani e debbo110· perciò essere adibiti in zona territoriale ocl i11 ().,peda1c da Cé1 n1po; _t;1nto viù che gli 11ffieinli n1edic i <licbiarati idonei ai serYizi tertito· riali , 0110 stn ti i11vi.a ti a dispo 'izione. clei rispettivi Corpi (li aru1:a ta )).

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Per gl i .'j·tu<lcnti di n1edicina dcl 11 ~ e ir anno. '

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Serra ha interrogato il minist1'0 deJJ.a guerrà «per conoscere se non c.reda giu sto che con Jll.'OVVetlimento sollecito .$i ponga finalme:qte terI.Uine alia' co·nd.izione sotto ogni pu11to (li v~,sta disagtlata ed 11miliante di tu tti quei studenti di meclicina di IV. e V <1nn-0, i q11~l li furQnt) nel novem.tle 1916 ~'nvia ti a freqt1entar~ 11n cor:=;o ucce~e­ ra.t o di s tudi a Pado,ra ; qt1inrli ~urono spediti .a prest.ar ,gerviz.i o negli 0 "'1Jedaletti da campo di fantèria in prima linea; e da tall-0ra la1s0iìil ti .senzH. definitiva ·sistemazione in co11diz.io n e cli eterni a pi. - O<tro Panglo.·s, ranti, senz<1 pr-OID()Zio~, senza facilita~ioni, l)er poter dare gli altri e~.ami, senza nepf)ure i} solliev~ A te che quando cer chi ti·ovi e quanto» chiedi dell'avvicenda~ento, n()n fo .se .cbe per re~taTe n~1 \ \ ottiElni (perchè difendd sem11re cause giuste), un grandi osp~1l1 .delle retrov1e 11 tempo necessario grup po di ('Olle~l1i ricbian1~1ti .i n ~i;vizio percl1è so, per allena1~si inte-lletttu_ 1 lmente e inten.siflcare la } stituiti (o non c·onfe'r ru.ati esonerati) domanda: Non J1-r.a tic~1 clinica, , renden<l·osi Cth_aj_ me~Jio valorizza ti sembr(:}rebbe giusto c.-hiedere che siano ridotti bili nella ·r ipresa del er,izio. a <lieci . (a nzicliè tenuti a q·u·iJndi<:l) gli' ~11ni di ~Rer<."iInterroga J)iù speeific-umente lo ·tesso ministro , zio professionale, onde ottenere la nomiillè:l cli capita• del11 gt1err.a per ·oopere se non ç;ia ùiSJ)OSto almeno medico'? Se 1a ~po izione è ,, t<1h1 giu.s ta jn principio delll}l . gl1errc-1, ~rchè il g·ril do di capitano ve- · no 1aò accordare ai St1accen11ati . tt1denti cli medi. <>ina n piranti uffictali medici oppol'tune licenze p€r niv:a dato solo a pocl1i medici <tnzi.anj di età, non è l)it1 be11 adottato oggi che t11tti 1 giovani medici ,la pro .. "'i ma .sie. sione di esa1ni auh1nnali ». (21). t

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.Per !Tli uffici.ali >n cdici di clasr.;c

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. . rivestono tale griado, per le seguenti ragioni : 1° per ' un fatoo morale; 2° per un fatto economico . I . medici dall'81. al •'76 h-;1nno d.ai 38 42 anni,. ecl h~nno d.ai 10 ai 14 a.uni di l<111te.<1 per lo più. N.on è bello ·vedere questi C(!)n i e:npeJli biancl1i ri• vestire jJ grado di tenente e sottostare .a giovanotti loro c-O_lleghi. Questi medici anziani sono in buo_n a parte oberati-da nt1merosa famiglia . Con qua1i mezzi JlOtranno s11-ssidiarla se lo stipendio di tenente ai tempi <::Ile corrono, '.l stent-0 bais ta a sè 8tesso,? Se .tu vuoi. 11atrocinare ja. oou·sa di far i·i -' durTe a 19 anni di professione jJ limite per la nomirut a ca1)ita~o, f<1rai coSà gr<td ita a · molti .colJeghi e risolverai una qnistio ne mornle ()d eéo110-

·A proposito di avanzamenti .

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SEZIONE PRATICA

. 2° Ì bolletta1:i, man ml() no c:be sia.no e ...a uri ti. do''rnnno e-ssere consegnati ·.alle ( 1ommissioni di re• quisizione, le q.uali proceder<1nno alla requisizione, I>resso i singoli possessori, del c:ere~1le indicato nei bolletta ri stessi. 3° ~otrà essere consentito ai J)rofeBsioni.sti ... di trattenere, sul cereale racco.l to, la quotia crorrisr>0ndént~ al .consumo per l'alime11ta zione }()l'O e (lelle famiglie, la quale quotn sarà al massimo eguale a qt1ella fissata per 1<1 popoJ,azione sprovvi.sta » .

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I riforrria·tl per. t1tberoòlosi.

All'abb. n. 193: Per passare nel rl!.olo di oomplemell!to Ella dol'Vlaffi ha interrogato. il ministro della guervrebbe Possedere !i titoli per ottenere la nom ins ra «per sapere se possa ritenersi attendibile ·la . ' nel ruolo di complemento, al grado superiore a quelvoce d'imminente · chiamata a nuova visita dei rilo che attualmente ricopré nel ruolp di riserva. formati per tubercolosi - voce messa. in cire:olaAI ·do tt. G. e. da e. : , ' '. , zioné, con tut.t a. probabilità;. per suppo~ta analogii.1· ESiste un più volte citato decreto luogotenencolla ;recente chiamata a nuov'a visita dei riformati ziale ~2. novembre 1916, del n. 15~, che vieta che per epilessia; se invece - nel saggio intento di non <lgg·ravure, co~1 abilitazioni ba8ate su mal fondati . .tuitti gµ ufficiali mroiai_ delle classi 1884 e più giova1ni, Possano es9ere ritiua.ti dalla zona di guerra. · g·it1dizi''di pretesa guarigione, la già sp,aventosa e:iAl do~. G. R., ~nu di guerra: frn. del'la tubercolosi 'di guer.ra - non c11eda il ll:li'La circ<0lare è chiara : ai mediei. che· diventa.no . i1istro di dover mantenere in pieno vigore le dis1><>effettivi eon il grado di tenente non SPetta l'indensizio11i contenute nella circola,r·e n, 573 del 4 setJ • nitil di pri!Ilè,l nomina. Quando il primo gràdo . t~mbre 1917 all'att. 12, "lettera a), n. 3, per le quali (lella carriera m.1ld.tare et'u ànche per i medici quelsono esenti da nt1ova visita <(i riformati pe·r tuber: lQ. di ottot~nente anche essi Ilerl-epivano. infa·tti colosi polmGnare, di qualsiasi forma O(l entità, pol'indennità in ·questione. . steriormente ·al 1912 » estendendo anzi le disp6si.... All 'abb. n. 370 : ' z ioni ste se anche alla tubercolosi di altri organi I c..ap.it:ani medici effettivi dell.u. sua anmanit:à (;on particolare menzione alla tubercolosi dellai plen'ra ». · (l uglio 1915) non ono ancora stati promossi mag.· • giori, nè primi capitan~. In eon~eguenoo Ella non · Pllò ottenere l'a vai;izatnento -.1 cui acc:enna. • ltlSPO~TE .QUESl~I All 'abb. n. 9106: , A norma òei rego1<11uenti vigenti Nlla non ha ' Ser·vi~io medico-milita/re. - Al dott. B. · S. da R. : btsogno di ·fa re il eorso ·<li ~1 lliévo ·11ffieiale, il che · Se ·StlO fratello presenta fenomeni che lo fanno sarebbe un non sen$}0, Ù•t to i l f<1tto che ha già i·itenere fo11da.;f1avr_ne·n te ·sospetto di infeziQne tuberrivestito il gnado e la funz,ione d~ liffieiale. col~1re, ~~condo il prescri·tto della circolare da lei Però oon può far [}r<'ls&1ggi-0 in sanità se i;ion ciL.1ta pu.ò ·p rovare a chiedere di essere visitato con il gr~1do di aspirante. Allorchè abbia subito gli nuoviàme nte onde véng.a -annullata o per lo meno esami che_ le restarlo potrit provare di essere rel'iveduta la dichiarazione di . . idoneità pronunziata golarmente inscritto al V nnno di medicina. d~11 distretto. M. G. Occorre però tener preseillte che 1a. circolare st1ddettà vieta di pronunziare diagnosi di tl1ber.colosi basandosi stt di 1tn solo _ordine di. reperti. CONDOTTE ·E CONC.ORSI. Al dott. V.. R . {là P·. : . ASCOLI PICEXO. Ospedale Oivile. _· Oerèa.si assiEll.a può re~lamare al diretbore di ..Sanitit di Arstente m'€dic'O-chirurgo e ente servir.io militare_ Per lllì3 ta .o nde yenir tra sferito per qualche tempo in trn~titive rivolger ·i a1la Direzione dell'ospedale ~n •se.rvizio di seconda li-nea, facendo presente il stesso. · suo- ininterrotto t8erviizio ' in prima linea e l'itrnana • • necessittt d!i avere un po' di . , riposo. Meclico-chirurgo laureato nella R. l l11iversità di , . Al dott. L: D. F ., Zona di guerra.: Roma, con ottima pratica condotta, di Ospedali ~ \ Lasciare la zona di guerl'a ·~ .sempre una cosa . CÌiniche, con diplòma ufficiale sanitario, eccellenti alqua!llto· diflicile: nel •SUO caso occorre che il Mirequisiti, esonerato servizio militare, cerca buon ntstero, dopo 1aver concesso l'esonero, provveda anintèrinato. R.i volgersi all'avvoc:ito Retno Po.Zzi, via chB a so~titt1;irlo con altro ufficiale, · perchè altriFederico Cesi, 44. Roma. menti è . Jlrobabile che le autorJtà mobilitaté, .. da cui IDll.a dipende, s1 opPongano alla . sua partenza·. . NO.MINE, PROMOZION I ED ONORIFICENZE. All'<tbb. n. 5891: , ~ I inedici delle classi 18 4 e più giovani, non posIl nostro a11preizatp collaboratore dott. Angelo. sono l.asoiate il ·s ervizio in zonia di g11erra. (DeC'hi'lssèri ni ha conseguito per titoli la libera docreto luog·otenenzu1le clel 12 n~verubre 1916, nt1c~nza _ in· 1)3 tologia cl1irurgica speciale dirno~trati·va. mero 1529). • • Rallegramenti cordiali. All'abb. 11. 5010 : • I Diritto no, perchè l'avv.icendamento i·n ZOM .ter1:itori>Gtle è èondiziortn.to- ii.Ile esigenze <li. servizio. ALBO D'ORO. Come E lla prevede tl~:ll 1SlHl. domanda per villl • g~r.archicn potrebbe essere postillata ·sfta vorevol• . - ... MEDAOT.IA DI BRONZO . · mente dalle superioTi aurt oritù, ma se le ragioni , TO.Mi\l!ASI ALBERTO da Cori (Roma), tenente medico.. che Ell.a a<lduce .sono d.eg·ne di eonsideraz-ione, non - « Dirigénte il posto di mroi~ione di un bs.ttaè detoo che il J\1in~.stero non p0ssa ·decidere in sen. , gllone durante un'iazior1e contt·offensiva, 'p restava so .a Lei fu vore,·ole. l 'opera su~ con .an1rnirevole ca.Ima ea· attività. Ag. Prov.i q11indi .a i)resentare regolaré domanda _girato dal. nemico e fatto segno ad intenso fuooo al :\lini~tero i1er "Lu gerarcqié-a.

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. SEZIONE PRATICA

di mitragliatrict nemiche, eontinuavu imperturbabile le sue mansioni dando prov'l di elev·a ta c-oncezione del dover.e e di . esemplare spirito di sacriti. cio ». (19 giugno 1918). Ci congratuliamo col nostro amico dott. Pussarini ~r la bella onorificenza meritata dal ;i10 figli.astro, ò ott. Tommaisi. l\i!EDIOI

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OHE HASNO DATO FIGLI

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glio g·enera~e ·dell'Opeua, che l'ha approvata. a voti ùnanimi, una relazione sùl Decreto Luogotenenziale • 20 IJ.1.aggio 1917, che stabilisce le categorie di inferµiitù Pél' i Ill\lti.lati o invalicli a cat1sa della guerra o di altri· eventi di ser~izio . Su proposta del Levi, la Federazione Nazionale aveva giit nominato una Commissione apposita, nelle persone ·ael prof. Deldel · la Vedova, ordinario di ortopedia a .Roma, . v1·of. Perrando, ordinario di medicina. legale a Gen.o va, e dèl. p1:of. Bernaccl1i, specialista i.n. infor• tuni stica, .o.ra deceduto. La Corn . - n1issione non si ~ ancora r.a.dunata; intanto. i'l prof. I...evi ha COÌH}c'•tto a termine il la Yoro .

PATRIA.

Il prof. dott. ANTONIO BE~TIYEG N A., maggiore me<lico di complemento e direttore dell'Ospedale mili. . tare Rosolino Pilo di Palermo, · perdette sul Carso -contrastato l'unico fi!tlio. M. I.

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' Al Brefotr~flo provineial• di Roma • NOTIZIE DIVERSE Il · Consiglio provin:oiale di Roma, dopo unà diSCUS$ione alla quale hanno partecipato i con·siglieUna missione della Croce B.ossa Giapponese in Italia. ri Fabi, Rem-Pieci e Parisotti rela t-0re, ha .apÈ venuta ~ Roma una missione della Croce Ros a • pro'~~1to una modificaZliorie a llo Stx'ltuto del Br.efoGiapponese_. presieduta dal principe Y0Rl1il1icle Totrofio. seco.ado 1a . quale il }Jeriodo di accéttazione kugawa. degli esposti viene limitato al 4° mese . (cioè a doErano a riceverla alla Stazione il pre8ideute de lla 1>0 compiuto il 3° mese cfi allattamento). Con ciò Croce Rossa Italiana sen. C"-Onte Frascara, il vice--. ·~i han·no di mi.ra. vantaggi mor.ali, igienici ed eco-· pr.ésidente sen. l\Iarchilafava, l'u mba·sciatore giapno miei. • pi0nese Jjnin, ecc. . I risparmi ottenuti, preventivati in - L. 50,000, A una colazione offerta dal c·ò nte F1:ascara ai si. {lev_olveranno precipuamen.te a su ssidiare od a componenti la missione, sono intervenuti. il presifar sorgere istitt1zion°i , che si p:refìggano l<l s.copo dente del Consiglio, il ministro '<lella .g11erta . il miCli kl iutar~ le ma dri nubili eostrettè ad allattare ·i ni.~1"0 qella n1arina, l'ambasciatol'e del Giappone propri bambini. e molte .altre spiccate Autorità . .E urono p1·o nunziati I • . .. di·scorsi dRl presidente del Con.sigli-O, dil 1 sen. b,ra- Convalescenziario· Clrincione~ • . . soara e d·a ll'ambasciatore. Velllie rileva tH l'OPilOl'Il prof. GiuseJ)l)e Cirincione, avendo saputo che tunità di avvincere sempre di più i due Pae-~i alil IX ornitato i\lilitare Sanitario rìcercava un loleati . le cui relazioni sono istate ~~m1)1·e Rn1ich~\Oli. cale adatto per istituirvi un convalescenzifl,rio per Il .convegno assunse· imPortanza politica. ufficiali mal~rici , ha messo a disposizione, gratuiLa missione ha visitato vari ospedali e il Cer~tl'o tam'ente, la villa · çhe egli l)OSsiede nei pressi, di fisioterapico di Roma. D<:tg·beri-a · (l)l'ÒY., di r ,a ler1110_}, qhe ·~i presta a Il' alto È stata rice,ruta da S. A. R. 11 rJuogotenente clel ~e-Opò. Re, dia.I {>residente del C-0n,siglio. fl~1f n1ini~tro degli e~eri, ecC'. . • Si è recata sul fronte. Il gior110 25 .agosto u. ~" si ·S~egneva in Roma

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Il Congresso francese di chirurgia. Il XXVII Uougresso francese di cl1irurgiu avriL lu9go a Parigi dal 7 al 1'0 ottobr:e 1918. T/orcli11e del giorno contiene i s~guenti temi di chiru rgia ·cli guerra: estrazione clei proiettili intratoracici: -ct1ra (l risultati lontani dellP lesioni dei nervi da l)roiettili di guerra; asportazione rli sçheggiè e ripnrazione: del le perdi te di so:::;ta nza ossea.

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Le condizioni sanitarie al nostro fronte. Il ·sen. prof. liustig. che dal principio della guel'r'l è addetto, col grado di 'colonnel.Io medico, agli· speciali seryizi igienico-sanitarii ·della zona di opel'azioni, ha dichiarato cl1e le condizioni sa nitarie al nostro frÒnte ·sono ovunqt1e veran1entf' ottime. e 'l.1 fortDia febbrile, a tipo influenza le, che è apparsa in Europa da alcuni mesi. ebbe un deoot~o moJto l i~Y f' e Y{\nn~ rnpidamente domata , · .

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Per la revisione delle categorie d'infermita negl'iovalidi di guerra. . Il prof. Ettore T;.eYi, rappresentante provj11cia le in Firenze dell'Opera- Naaonale degli in,·ali<li di guerra. ha. testè completata e presentata al Consi-

il comm. · dott: FRANCESCO .INGtIILLERI, llll3)to tl iYLonreale il 5 rnagg·io 1866. Laureatosi in meclieinn e chirurgi<.\ nella R. Uni' 'e1·sità dii Roma il 1-1 lugldo 1891 , fu ia ssunto nel i8~2 in qualità di medico à1 ssiste11t~ al laboratorio oatterioJog·ioo d·e lla Sanità pubblie<t ca rica che abbandonò nel 189(), in ~gndto <ti l)l'OVVediÌrn~nti di radloale modiflen dell'an1n1inistl'az.ione sanitarti.a go-rerna tiv.a centl'ale, a,·ven11ti in quell 'flnnO. Nominato nel 189-l <liuto · volontario, e nel 1896 aiuto effettivo a lla c:Ii11.i c:n medica di n oma, vi at' tese fino èÙ 1899 allo .·tnclio delle me(l'ic:he cli.scipline, cled,içando i in ~ec:ial modo a lla ba tte1"iologia e nll'igtieiìe, consegt1en· do 11e~ l l 9J l'i,do11eitit a pe• rito mell ieo-ig·iè1tista. Nel 1899 rientrò nell'an111vinis tr<1zione della SanftiL pnbblic.a., e da q11c1JH d<i t.a p11ò d1r-si v~ramen­ . te si .sia. inizi.et ta 1<1 bri ll<è1nte on rrier<t del medico valoroso, cl~ll'intege·i:.rin10 funzionàrio da poco >SCO mpar.so. • La vittoria nel con<:orso a medico provinCii.1le, da lni ri1)ortata nel febbrni-0-marzo d:.i quell'anno'. fu infatti il pass-0 inizia le sulla via che doYeva con• •

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IL POLICLINICO

rdurl-0 ad occupate una delle_ più alte carjehe de1-J'ammini·s tl'ilzione sanitaria del nostro Paese. Incaricato nel 1901 delle funzioni di coaddutore .al 1aboTatorio di· mii.cTografia e batteriol<?gia della Direzione della Sanità pubblica cui era: stato in r.agl.ione .. della . ua competenza specifica chiamato dopo qualcl1e tempo di servizio l)resso la Prefèttura di Sinactl&l, fu nominato in seguito a con0()rS<> nell'ottobre 1905 segretario medico del ConSiglio , uperiore di sanità; e fu, s uc.cessivamente, 1sp-ettore me<lico G'Omparti1nenta.Je nel 1912, iS}Jettore generale · n1edieo .nel 1914'. 'Di lui; a te9tin1oni del lavoro indefesso, ri111ilngono p11bblic:azioni cli · valore cientifico e pratico, ' nel· campo delL:1 ba tteriologià e della patologi~. Stroppato imma tur<tm~nte. dH tormentosa, imJ)lacabile malattia, a ll'affet~o della sua famiglia c-ome a quello non meno viYo da cui era circon(lato nell'amminitstr:.izioné della Sanità pubblic{l, 111 ~"Ci<l jn questa .un Yuotò sensibile. Di lui 11on può dirsi più llegnan1'ente el1e rir1E'tendo le comn1os e parole c·on I~ quali il direttore generale della Sanità pubbli<>a c·omm. 1,utr<1rio, din.an~i- ai numerosi ehe .acéomvngnarono la sa lmA ·d el V{llor-oso sanih1110· all'estrema dimora, aggiunse, al ·~l'uto JlOrtatogli .a nome della cittù natia ci.all;on. Bal.wno, quello suo e dell'amn1inhc:;trnzi~ne tbtta della Sà ni1tù pubblica : <e Con ani1no affranto porgo l'c~tremo saluto alla salma lacrimatn del nostro amico e collega. coS'l imm.aturamente rapito al no t!·o affetto, così immaturamente rapito all'Ammin1·~trazione. Quando ci 111,sing~rva.mo che 'le riso'l~tSe ·dellit sei~nza ave. ~ro <l,1 uto ~·agion~ d~lla lt1ng;a. pro.fonda in·sidi~, elle !H:reva minat~1 la ·sna salute, jl fa to inesor~1bile gi è compiuto. · L 'amm111i strazio.ne perde in Francesco Ingl1illerj un collaborato re fJJrte e coscienzioso; un ingegno pront.-0 ect alac>re; u~a • c-0tnpetenz:a non con11111e:' un carattere au.s tero e .diritto. . ·Egli nello stt1flio ·d elle quf\stioni po1·tu.v,a il con-• tributo. dd. un.a 1argn. esperienza, jl contrib11to del sui& acuto ~irito di QSServazione: e Sovratt1tto Un \ alto senso di equtuì e di gi11 $tizia. L'ammin.i.. trazione J)Oteva riposn re _tranquillamente sul1~1 Sll•l . operosa attività. Ii deside1'i-0, (l nzi~ di colla bora re era più fortP della sua re si.stenza fisica. . · Egli p.~ n 1C}.1ni anni era . <>fffrente : · molto sof0

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lANNO XX,',

FASC.

37}

ferente . .E1)pure mai mancava all'a1)pello del dn-' • ,·ere al quale non -~i rifiuta va mai; non solo, m'l. non cercava nemmeno ùi ritardarne l'adempiment<> per dar tregua ai suoi" dolori . Egli ena lì, pronto com~ un· soldato, per attendere compiutamente, <lilìgentemente, stoi<:amente al suo mandato. I...a malattia lo lia çolto, nella fase terminale, n1entre eria sulla breccia. E quando l'atto operatiyo· mi.se in evidenza tutta la i:iua m·a lattìa, I>arve persino n1eraviglioso e fuori della realti1, che egli avess{l potuto resistere c.:osì a lungo, 001Jportando con animo così invitro la doloro"sa via. crucis ne lla quale la sofferenza, c:ompàgna iu~r>arabile. aveva trasformato la sua t--sistenza. :\la egli no:n fu solo un lavoratore : fu anche, <·ome ho detto, un carattere. Un cnria ttere ~he ebbe tina impronta speciale; ·1a. lé"tll tà; la fe<leltit àlla ammjnist~zione; un alto ~~rit.-0 di corpo. Questa 'virtù clel suo carattere lo spingeva <1 raddoppiare le Rue energie lavora tiYe: perchè .a lui .non bastav~ compiere il dovere: egli sentiva l 'irresi. che ne . s tibile bi. ·ogno ·di compiec·lo in modo . venissero lu tro e decoro alla a.mministruzio:n e, che t?gJj amava di infinito amore. An1-0re che egli traduceva in sentiment.-0 di dedizione complet.<1 ai superiori. . .-\.ddio, cari. 8in10 amico, ·a ddio <:<iris imo eon1• I><igno. Possa . l'eco clel nostro Renti1uE>11to di iangosci.a , . raggiungere il tuo spirito. 'l'u ci lasci; ma a Te sopr;t1vvive la memoria. I.J<l. memori<1 che .accomuna nello stess·o palpito di af• fetto le figure di tt1tti i compagni scomparsi : nlemoria che <.trde come una finccole votiva, fìam1na ideale che non consuma>). 1

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La Sanità 1>ubblica ha svl>ìto un'altra grave· perdita nel prof. comm. ~1A URO .J ...i\'rTA, ispettore génetale batteriologo. Ne daremo :a1n}lia notfzia nel J)l'O~~imo numero.

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.•AJ no~tro an1ico prof. 'l'ullio Ro.·si-Doria, che ha

J)erd11tÒ in tarda età il paclre 1niam-0 il no~tro cordoglio. •

e<!>IDm.

Giovanni, espri-

· · hidlee allabetleo p~r materie. •

Pag. Alime11tazione : insufficienza cronica . Artrite gonococcica : ·c11r.a con YàC~ino sento .. . . .. . )> - ·Sibilizza . .Atti parlame11W.ri . . ·>) Bambini : medica menti nei - · . >) Dissenteria : di~1gnosi ba tteriol o!.?;ica e problema eziologico . » Gravidanza : durnta >) Jn.a bilith di guerrti e J)ubblici concor-si . ' » , . Irrigatore 11-0rt.1-~pngn.a. e cura dell'uretrite cro11iea . . . . .. »

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88~

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881 885

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87 •

:\lenìngite cerebro-spinale: terapià endomuscolare . Pag. Mosche: attrazione esercitata da '3limenti e prodotti di ferìnenta~iohe . . ' >) Nefrite acuita : c.ura . » Plastiche cinematiche » Sifilide antenatale '» Spirochetosi nuo·ve: sod.6ku e febbre delle trincree . . . . . . .. » Vescioa : disturbi ne·rvosi in guerra · · . »'

874 '

Roma,

191~

L.

- Tip. Cartiere Centra.li.

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POZZI,

resp.

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Anno

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Roma, aa settembre L9I8

XXV.

Fase. 88.

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r fondato dai professori : ~ GUIDO BACCÉLLI FRANCESCO

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DURANTE

SEZIONE PRATICA . REDATTORE

c ·APo: PRoF.

VITTORIO ASCOLI

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SOMMARIO.

La·•orl orlgln~li: G. A1nantea~ Su un nuovo metodo di cura

Appunti per il medico pratfto: M ALATTIE DEL S ISTEMA' DIGE-

deJle lesioni da solfuro di etile bicl9rurato (o yprite). - Ap~ R ENTE: Come comincia e come fi nisce l' aerofagia:- La dispeparecchi .e strumenti nuovi: E . Ourti: Apparecchio per utilizpsia. degli sdentati. - TERAPIA: . Gli ipnotici. - NOTE DI MEzare i ' azoto dell 'aria per pneumotorace. - Note e contributi : DICINA SCIENTIFICA: La conservazione delle emazie vivent i. .L..' E . .Bussa·Lay: Anomalie sèl1eletriche e lesioni traumatiché. Posta degli abbonati. - Cenni bibliografici. ' Sunti e Rassegne: M ALA'l'TIE Dl'!L SANGUE: A. Bloomtleld: I ri- , - Nella vita professionale: Cronaca del movimento professionale. sultati nel trattamento dell'anemia perniciosa. - CHIRURGIA: Atti parlamentari. - Amministrazione sanitaria: ~rocedure meO. Kalb: 11 tr8:ttamento opera tiv.o della epilessia. - · Accadedico-legali militari. - Condotte e concorsi. - Albo d'oro. mie, Società mediche, Congressi: R. A.::cademia medico- chiMedicina .sociale: L. Dori: Assicurazioni operaie o Provvidenze r\lTgica di Napoli. sociali ? - Notizie ,ftlverse - Indice alfabetico per materie.

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. . .. ._..

INTERESSANTE PUBBLICAZIONE:

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Prof. tuv.- 61RtINTO OURRTR, libero docente neIID R. Dniversita di Romu.

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· :·VADEME[UM ·DElll lftfEKM.IERA . lft [l!A ·E UE.fili O!PEDALI con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra. •

Seconda ed~one accuratamente riveduta ed ampliata - ( Un voi.urne di circa 300 pagine rlccame'}te Illustrato Prezzo Lire o. - Per gli abbonati al "Policlinico ,, sole Lire 3,1'5 (franco di porto e raccomandato) • • . • · Questo manuale con stile chiaro, semplice e conciso, e con singolar~ perizia. compilato, contiene quanto è neceS1arto alla donna di sapyi:e. per actampiere em.cacemente 11 pietoso ufficio d'infermiera al letto del ferito e dell'infermo. Le numerose illustrazioni sono d1 grande ausilio all'intendimento del testo e agevolano in modo sicuro l'opera deJJa lettrice in ogni contingenza del suo nobile ufficio. · f · . · · Per l,Ilettere 1 nostri cortesi p.bbonati in grado d1 diffondere il manuale stesso presso le signore tl1 loro cono· 1cenza, abbiamo deliberato <11 ~nedtre in porto franco la copie che et venissero richieste col loro tramite al 1010 •r•110 .di 001to 1 e ctòè a L. 3,-Zo ciascana. •

;

Inviarecartolinar-vaglia, direttamente, a.l prof. ENRICO MORELLI - Via Sistina, n. 14, DiriUi di proprieté riservati. -

E vietata la riproduzione di .tavori pubbUcati nel '

'

di essi senza citarne la fonte.

.LA V O R I .O ·RI G I N AL I. •

ZONA DI ~; r ~E RRA.

ROlvIA~.

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POLICLINICO o la pubblicazione di sunti

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meritevoli di con sid·e razione, i1onchè di pr.ati ca appli cazione 11el soccorso ·ai colpiti dalla sudùetta sostanza tossica impiegata a scopo di ·guer1a. Pre1neitto ·èh e le ricercl1e furono inizifl te e condotte co1 prop osito di jndag·are, da ~n punto di vista gen erale, l'azione dell'yprite sulla serie degli -esseri viventi, dai vegetali· ai mammiferi. Ho però conte1np ora11eame11te sperimentato anch e sull'uomo (st1 me stesso), pure av€ndo dovl1to qui ljr,riitare le osservazioni agli effetti de'l· solfuro di etile biclorurato sulla cute. I risultati del primo grup]]o dì ricerch e sar:ann o esposti dettagliatamente altrov.e, mentre 1

·Stt un nuovo metodo di cura nelle lesioni da solfuro . di. etile biclorurato (o yprite ). . Dott: I

GIUSEPPE A MANTEA, '

assistente n ell'I sti t11to Fisiologico,di R oma -e libero docente, cap. inecl. di complemento" . . Avendo p·o tuto eseguire "una serie di ricerche sperimentali. sugli effetti del solfuro di etile biclorurato (gas vescicator io o yprite), intendo riferire su alct1ni risultati, ch e mi sembrano

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'.891.

IL POLICLINICO

(ANNO

XX\-, FASC. 38]

nella p1·esente nota riass11n1ei-ò soltanto quelli Avendo infatti i-ile\·ato ·che il nitrato éli ar,,.. ' ottenuti sperin1entando s11 me ste's so, e che pregento in solu·zione acquosa' i·eagisce col solfuro cisaQiente si rif·eriscono a un nuovo rnetodo ct1-. · dt · . ~tilf!. bic.lorurato, · ~ta-ccan don e i1 'cloro, che ratri. vo delle lesioni da yprite, c11i son perve. . p1.,ectpit~ sotto form.a di cloruro · d·i argento • nuto. / per una rea.zii9ne che i1on ho ancora potuto ber1 Criteri irofor1naliì' i e d'iretlivi delle iit:erc h e. precisa:i.·e n·ella sua risultante, ma che senza ·- . Sperim·entando sull'11omo, j I problema che ~ dttbbio modifica chimican1ente 1·yprite, la quame logicamente e so1)ra tl1tti s i imponeva (allo le perde così le stie · caratteristiche tossiche · stesso modo che cleve essersi itnposto a chiunho volut? provare se, i r1 base a tale proprietà, ·qué si sia finora occtrpato. d ell'argomento)° era · esro fosse an-che capace di agg t'edite la sostanquello di ricercare - dopo a 1ere attentamente za applicata sulfa cute o già· fiiSsata ai prirni ·B minutamente es1)l.o raio nelle più ·delicate matessuti epidermico-dermici. . nifestazioni il .meccauismo rlel processo vesciI 1·is.ultati han110 corrisposto alle }Jrevisioni )· c ato1·io da yprite - sè fosse possibile trovare favorevoli , trattandosi anche cl i eomposto chi, un espediente o t1na sostanza capace di limitare rpico ad azione caustica e no:p li111itantesi, co• o annullare i Sltoi effetti tossici. n1e per altri st1ccede, alla sola s 1t1>er.ficie. ' E l'attenta e rninuta an.a lisf del mec·ca11isn10 Umettando 'Con yprite la cute, e ifumediata~ di azione dell'yprite :r:ni pe1·mi e di . accertar~ r11ente do1)0 spennellando sulla r eg·ione trattata . " agevolmente che essa, .sia cl1 e agisca s11lla cute una soluzione acqt1oc:;a d.i -~g NO:i al 3-5 ~~ , che · allo stato di gas, sia cbe colla Cllte \·enga a co11- può essere anche applicata mercè t1l1 batuffolo tatto come liqui<lo, rimane fissata e trattenuta di oyatta, e che conviene fal' agire almeno 1 dai primi . . tess11ti che incontra, con relativa })er ' 5 -10' , il risultato . · che 110 ot~ent1to è .stato prontezz.a, e. in gr:àdo variabile a secon~a d·ellu· alle v.olte così co1n1lleto, .da a\ er visto persino qt1antità e della d111·ata dell'azione. ·solò st1cma ne a.re ogni traccia di fenome11i reç1fti vi . • cesSiÌvamente, e in coinciqenza col grad11ale proQnanclo poi ho t1mettato la Cltte con ·yp.r ite; e: gresso in profonclità, s'i1tizia110 i fenomeni Yeho trattato allo stesso medo colla sol11zione d·e l scicatori. sale cli argento dopo qualch e minuto - ..tempo È chiaro, cll111ql1e, che q11esti 11ltimi sono con11ece sario a \'ede1·e scomparil'e la sostanza ve- · . r icatoria, ·in parte per evaporazione, in parte nessi ,é olla quantità di sostanza .fissata per pri• ' ma dai tessuti epid-ermico-de rmici. per fi·ssazione ai .tessuti - il risult~to è stato pari1J.,)e11t.i positivo, 1Jerc.l1e Tutte le misure e le prati.che terapet1ticl1e fi..-r . no11 ho veduto in . sen ora consigliate mirano ad allontanare. l'ecces- grl-it0 olle,·arsi ftitte.qa ulla parte, che ~talora so di sosta11za, n-eutralizzan,dola anche fino 1 al 11a solo presentato 111? leggero stato flogistico reatti\'o. possibile. Esse però lasciano inalterata ed a t· Fncr;nclL) :agii·e il' .:\.g N03 per 10' -20' a inteftiva quella già fissata dai tessu,.ti; e nessuno, valli v.ari, cioè do1Jo 1-9 o;re ' dall'yp1·i tizzazione pe·r quanto mi risulta, ha ·consigliato un .mezzo • della cute - se1111Jre pratiçata umettando una ·atto \a 1..aggiungerla, alm~no att1·averso gli stra. cleterminata ~lrea c11ta11ea e se11za ripren.der·e ti cutanei più ·superficiali, e a reagire anche l 'eccesso delia . osta11za - ·110 ottenuto },arresto qui' con essa, limitandone o ,addirittura annulctella ··fiog:.o...: i reatti\'a (se già si era iniziata), e landone gli effetti ulteriori. li1nitazio11e fi110 a scomparsa del se;i1so subietUna sostanza, dunque, opportuna da impie• tivo di p1·n riio; la flittena o non si è aifatto pregare a tale scopo avrebbeI dòvuto posseder.e due caratter~s.tiche fondamentali· la capacità di , se11tata, o è rimasta limitata ·a un semplice a-ccen 110; la g·t1arigio11e è lJl'Oced n ta regolarm·e n.t e, · · · reagir-e -éol solfuro· di etile bicJ on1rato in modo n1entr.e i1elle lesioni da Ylll:ite, a.ncl1e se curate. da annullarne le p·r oprietà tossiche, e la capaco11 i metodi consiglia.ti, è per solito torpida. cità di fissarsi anch'essa ai tess11ti in maniera ) da rendere ancora possibile nell'intimQ loro la Tutti, uoi .. .. i 1netodì di c11ra fì1101·a consigliati. l)fOVati Ìl} co11fro11to GOn quelio -suesposto, mi . suddetta reazione, elidendo -e non aggravando hann0 dato risultati .9-i gra.n ll1nga inferiori. l'az~ne dell'yprite, da poter trov~ré . utile aprl vve rterv:e ed espedienti iitili. ..--- A.J.lo scopo plicazione terapeutica. ·1 • di -a llontanare l'eccesso di yprite d.ai tessuti che Rice1:che personali. - Guidato. appùnto da i1e- siano cosparsi, è .da s,con·sigliare l'uso dell'etali co;nside·raziòni, per una con·catenazione .lotere solforico del cloroformio o dell'alcool, che, gica e fortunata di osservazioni ed esperimenti, ' ' . pure risultandomi tutti buoni solventi, esponsu cui . ·è inutile insistere, sono riuscito ~ trovare nel nitrato di argento (A'g N03 ) . una so- gono al pericolo di una mag·gfor diffusione . . i1f st1perncie . e in profondità: stanza aclatta, secondo le su accennate p-re. • • · ~ molto ptatico invece riprendere l'eccesso messe. 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SEZlO~E

PRATICA

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della sostanza \·escicatoria servendosi di un bacon essa, sia alla superficie ct1tanea, sia, nell'intuffolo di ovatta imbevuto della.. timo dei -primi tessuti che l'hanno fissata; . stessa solt1zione di _l\.g N0 3 , e. correndo con esso a più r± 3° .Dato il lento ma ind1tbbio· e continuo proprese ·sulla regione ypritizzata, in senso raggre~so dell'~·p~ite in profondità nei tessuti, l 'apgia:to e mo vendo dalla periferia al centro. In seplicazione del nitrato di argento Ya proporziocondo te·m1)0 si s1Je11nella poi l a soluzione, o si n ata, nella cli1ì·ata e nella q1iantità: finchè è applica rnercè altro batuffolo, come sopra· si è possibile, al tempo rhe ha avtitb l a sostanza detto . ves.c ieatbria di agire; il risultato del1a c11ra: è ' i n a l cun1 casi, essendo cl ecorsa qualche ora tanto· pii.1 completo, qtlan.to più immediato è . dall'ypritizzazionè dell a .cute, ed essendosi jnil'i n te·r v ento; zi ata già l a flogosi reattiva in grado pi.l.1 o meno 4° La· cura col nitrato cli argento t1·ova lltile r ilevante, è possibile apprezzare, in corrisponim·piego anche nelle lesioni oculari da yprite; -_ d·enza della l)Orzione centrale della superfi'cie 5° Nelle lesio'ni ct1tanee si p ossono l1sare so-" , il>eremica, ~n'area biancastra, che corrisponde luz.ioni acquose al 3-5 %, per pepnellazioni o al tratto di cu te per prima leso. S11 tale area applicazione inercè batuffoli rh e n e siauo im~ • biancastra bisogna in simili casi far agire.. spebe,-uti; nelle lesioni oculari j può ricorrere a cia.lmente il nitrafo di a.rgento; ar1~i basta apinstillazioni di un collirio all'l %' o a t.ratta. p licare qui\'i soltanto un batuffolo imbevuto m ento più generoso con soluzione .a 0.25 %; nel. . I della soluzione, ma in maniera. che ricopra l 'ale ferite si può pure l1Sare quest'u ltima, previo • , . rea accennata in tt1tta l'estensione, e dopo ayere l a vaggio con arqt1a sterile, oyve_ro si può ricori·ip1~es.o l'eccesso di sostanza, come si è consirere a 11n làvaggio diretto con 1111a soll1zione .gliato. · / all'l %o, con le ne c~'s.sari e eat1tele pei ·casi di · È ovvia regola generale che nella ·cura col nfferite va~te · p.er le ferite penetranti c·onverrà trato di argento non devono precedere tratta- .limita r S:i al semplice ti·attamento :dei ·margini. menti. co.n ·composti clorurati. ' Cura delle lesioni ocul'ari. - - Un vantaggio APPARECCHI · E ST., RUMENTI . NUOVI . .. non trascurabile dell a Cl1ra col Ag N0 3 mi sem~ • bra cons-istei;e nel .fatto che essa permette di · Apparecchio per utilizzare t:.azòto dell'aria essere· ·este'sa anche alle lesioni oculari. per pneumotoracè Si può a tal uopo ricorrere a un collirio a11'1 %, o ad una solt1zione a P..25 %, da adopeper il dott. Et-GEN IO CURTI. • . l'are più generosamente. l\Ti è . a! cadu to, date le cireostanze eceezioI n animali cui · - forzando l'espe!imento. nali del momento attuale, di rim.anere priv.o av~vo instillato nel~' occhio l'yprite liquida àssoluta, procedendo poco dopo · al trattamentQ di azotq per i n1iei malati, ai quali p·ratico la -col Ag N0 3 , ho o5servato solo una reazione ben cura deJ pneumotorace terapeutico Forlanini, I avendo pensat_ o di separarlo dall'aria ased dominabile; mentre n ei controlli questa, già sorbendo l'ossigeno mediante t1no. dei, reattivi violentissima dopo . qual ch e ora, non rese possi· e cbn po.c hissima sp esa, c 1~edo bene . riferire 'bil e di salvare l'occhi o. perchè la cosa, può tornare utile ai colleghi, Cura delle ferite. - Nei casi di ferite imbratnon Bolo ora, ma anche in avvenfre, specie tate da yprite, si può far preced·ere l'azione soper colòro che trovansi lontani dai grandi cèn, pra tutto meccanica di un abbondante lava.gtri dove sono l e fabbriche r l1e forniscono queg:io con acq11a sterile, e quindi iicorrere a llna • to gas . .o:;;oluzione di Ag N0 3 a 0.25 ~lo; ovvero si può È noto ch e se si .a .. orbe l'ossigeno di un solo ricorrere a lavaggi ,c on una soluzione di rlato volume di aria, rin1ane come residuo un 1 Ag N0 all' 1 %0. 3 dato v-0lume di azoto mescolato a 'piccole quanBisognerà tuttavia. procedere co.n le debite tità di altri gas. · Ql1indi l 'azoto può determicautele per le ferite troppo vaste; e copvenrà li - . ' narsi per differenza. d.a 100, come. si vedrà pii1 mitarsi al s~mplice . trattamento dei margini nei 1 avanti. · · .casi di fer ite p·enetranti. · ' L,azoto ~è pochissin1e solt1bil e nell'acqua. ) . : ,I Riassumendo: ,. . 1. . 1° Il nitrato di argento in soluzione acquosa Coefficienti. d'assorbimento tlell'a':.oto per l'acqua s.~co1ido L. llr~. Winkler: reagisce coll'yprite, modifi·y andola chimicamen0.02348 . Tem·1)eratl11·a oo . . • . • te e annt1lla.ndone l'azione tossica ; 1:,0 0.016 2 . . 2° Quàndo l'ypiite viene d. contatto con la 950 . • • . .. 0.01432 .... . • ('Ute fissandos i ai primi. tesst1ti ep'idermico-der30l) • 0.01340 • • mici, il nitrato di ar~ento è capace di reagire .' 4

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JL POLICLCNICO

L 'a1ia è costit11ita essenzialn1ente da un misc·u glio di azoto e ossigeno: in volu111e .è on'tie11e 78 % di azoto e 24· ~b di OS·Sigeno. Inoltre essa contiene piccole quantità di ~7 apor d 'acqua, acido ·carbonico e gas vari (ai:go, elio_, cripto, xeno, ecc.) variabili a seconda delle condizion.i atmosferiche.

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' sare una corrente d'aria sopra composti avidi di ossigeno, come pirogallolo, cloruro ramo~o, • fosforo, ecc., tutto l'ossigeno ·si fissa e rimane • azoto,,.· libero. L'azoto così ott.e1111to non è chimicamente puro, ma contiene pi ccole quantità di gas nobili, che ...,sono praticamente indeterzninabili ·e che non ha·n flo azione sull'orga. l11SIDO. Il mezzo· asso1·bente dell'òssige110 che si pre,. T .. T, sta b·e ne è il ·p irogallolo, che Chevreul già nel 1820 conosceva come tal e. j ' La concentrazione della soluzion·e alcalina • di pirogallolo, meglio rispondente .allo scopo, è così form.ata: 1 volum e di una soluzione acquosa al 25 ~{, di acid~ pirogallico, mescolata con 6· volumi di soluzione di i:>otassa ca11stica a 3<r.> Beaun1é circa. • In pratica a tale intento ser\'e benissimo l'appare cchio Orsat, al quale h o creduto opp o,rtuno aggiung·ere ; un'altra. buretta . gradua• ta, onde evitare cl1e il .pirogall olo fosse a contatto coll'aria esterna, com e si ,·edrà in se• gt1ito. • Modo di usare l'appa.recchio. - Come si vede • d.a ll'unita figura, l'appareccl)io consta i1elle1 in m odo elle tl1tto i·appa.recchio sia interna• st1e parti ~ principali di due tubi graduati e di m ente tutto comunicante e n cn abbia comunidl1e bolle éomunicanti tra lo:ro. · cazion€1 col-l'esterno. I due tubi (T 1 T 2 ) sono a ll'estremità infe..\lzanclo B 2 spingo 100 cn1c. di aria a gorriore, rispettivame11te in comu_nicazione con gogliar.e, attraverso il pirogallolo in Ti· due bottiglie d 'acqt1a {B 1 B2). Co111inojo s11b~to col ·con statare che una .parte Denomino inoltre co11 P 1 P 2 i due recipienti '. di ossigeno , -.circa 10 eme., viene subito assor(av·enti il v~lum e di 20~ eme . circa. -cia~cun~_) bita dal IJiro;;allolo · d11rante il passaggio; incontenenti pirogallolo, co;n R 1 R 2 R 3 i ru,b1nett1, fatti i11 T·1 l'acqu a i1ivece di scendere a O, scen-dei · quali t1r10 - R 3 - _è a tre v,ie per poter metde solo a 10-12. tere in comunicazione il ti.1bo T 2 con P i, opLasciando a sè l'appareccl1io, o· meglio facipure coll'esterno. litando) l'assorbimento alzando ocl abbassand0 L 'apparecchio, che. è a tenuta pel'fetta- d'aria, per fl1r110 B 1 e B 2 , tutt~ l'ossig·eno viene assorè dispost o in n1odo che da B 2 , per mezzo di bito d a l })irogallolo. Si ha la prova cli.e ciò è appositi tubi .cli gom111a , si passi a T 2 , a P 1 , avYenuto non solo in T 1 , ma anche in T 2 , nel .. a · P 2 , e da qt1esto al tubo trasversale superiore, ' segti:ente modo: indi a T 1 ecl a ~1· i\..lzando B 2 , cior. portando l'acqua in T 2 fino Le bottiglie B 1 B 2 sòn o piene di acqua : P 1 P2 a 100, si v~de .che l,acqua in T 1 scende solo contengono (per poc o· meno della metà del loro fino .a 30 circa, .e Yiceversa, alzando B1 fino a ,~olume) pirogallolo. spinger e l'a.cqt1a a .100, in T 2 l'acqua scende · All'inizio dell'operazione, alzando 1a battifino 30 CI11C. circa (1): • .• gli.a B 1 e tenendo ape1ii i r l1binetti R 1 R 2 spingo l'acqu.a n·el tubo T 1 fin o-..a 100, poi ·chiudo il (1) Si 110 una discesa di 30 eme. invece di 21, · r11binetto R 1: . perchè l'fstrume11to segna anche i·ossigeno assorbito dall'aria c-0ntenuta nei tubi di ct>municazione. Dall'altra pa1·te i:iempio di aria T 2 stabilendo

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la comunicazione per mezzo del rubin~tto a · tre vie R 3 coll'aria esterna. Metto in comunièazione P 1 con T 2 e alzando la bottiglia..B 2 spingo per J!lezzo dell'aria tutto il pirogallolo in P 2 e chiudo R 2 • Sempre col rubinetto a tre . vie R 3 torno a riempire T 2 di aria e ·chi11do tutti i rubinetti>

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Separcl::;ione dell'a::.oto dall'ossigeno per as• sorbinierito di q·u est'ult'imo. - Facendo pas-

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SEZIONE , PRATICA

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L'azoto è allora pronto per essere raccolto in' una borsa di gomma o· direttamente • nell'apparecchio Forlanini, come faccio io. Si op.er.a co.s ì : Fatta salire l'acqua in· T 1 finp a 100, sf chiude R 1 : l'azo~o viene P·è rciò tutto a raccogli~rsi in T 2 -e in P Si stabilis~e allora la- cornun:i'.cazione . (per mezzo d.el rubinetto a tte vie R~) ·di T 2 col recipiente che si . vt1ol riempire di azoto, e inalzando B 2 vi . si· spinge t11tto il gas contenuto' in T2. Ciò f,a tto, per rac cogliere l'azotO" di P 2 metto in comunicaz.ione P., col recipiente raccogli.. tore attrav.erso R 2 • Riempio d'aria T 2 , poi metto in comunica'Zione T 2 con P 1 , e alzando ·B 2 mando nel recipiente tutto l'azoto di .J> 2 , cacciando tutto il pi. rogallolo in P 2 • Rièmp.i o q,llora nuovament~ T 2 d'aria m·e ttendo in comunicazione T 2 coll'esterno e r.icomincio l'ope~azione. Logicamente,. quanto maggiore è il volume dell'apparecchio, tanto maggiore è la quantità di azoto prodotto. · Praticamente s.i può ripetere l 'operazione( Qltre ~00 \'Olte, senza cambiare il pirogallolo;. si compr.e nde facilmente I.a prati.cità, anche dal lato economico, dell'apparecchio, che spero potrà arrecare utile ai colleghi. Brescia, ..-1918. . ~ • ?·

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NOTE E CONTRIBUTI.

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Anomalie scheletriche e lesioJii ·tra11matiche pel dott .• ENRICO BUSSA-LAY, . cliirurgo assistente all'ospedale civ. di Venezia.

tato ad esaminare il bambino L·u igi .di an.p.i 10 che asseriva essere stato oggetto di maltrattam.en.t i nella SCllola, dur.ante il p9meriggio del giorno precedente. Richiesto .di specificar meglio, il• ba.mbino soggiÙnse: cc il maestro mi· rivolse varie dom~nde, non seppi rispondere ed allora prese a percuotermi .fino a ·cacciarmi con un pugno sul dorso · sotto il banco. Ritornai a casa senz.a avvertire il menomo disturbo e stamane sono ·s tato assalito da un forte dolo re al petto » . Dall'esame· obbiettivo .·praticato sul pic<colo paziente potei rilevar.e la misera costituzione scheletrica, il pallore della 1cute, la iscarsa nutriziol)e. Egli giaceva preferibilme,nte in posizione su·p ina la quale gli r.e11deva più tollerabile una certa dolentia in corrispondenza del manubrio dello sterno. ' Non lesioni m~n:Lfeste esternamente, sul lato ante·r iore del torace, nè .apparente · ripercussione sugli oi'ga,ni inte1·ni: Assenza comI?leta della febbre . .Da.:I l.ato . su·bbiettivo il solo do)ore accennato che si acuiva quando il paziente era n1esso a seder.e sul letto. Data la scarsezza '·dei sintomi rilevati, per non peccare di trop.p a severità nei miei giudizi o di sovercl1ia moderazione so.p rassedett i di qu.a1che. giorno nel redigere il reperto sper.ando poter raccogliere irt seguito .qualche · altro elemento di diagnosi che mi ·p ermettesse dare un gtudizio completo ed eqt1anime. E di fatti nelle visite ·s u•ccessive mì persuasi di trovarmi di fronte ad un bambino ipersensibile, facilmente impr.e.ssionabile (sudava fred do ogni volta che .µii vedeva .apparire· accanto al suo letto) ·a d un .bambino cwpace di. apprezzare in- . volontariaii1ente il dolore in modo anormale. . .Co.sì pure potei osservar.e che do·po tre giorni di cura il dolore er,a quasi ·scom parso potendo il bambino mettersi a sedere sul letto ed intrattenersi con alcuni condisce_poli in qualche insignificante sollazzo infantile. · Al .qt1arto giorno (14-2) il p aziente si levò dal letto. Al 7° giorno mi recai a casa •sua e nòn lo ti,ovai = aveva lasciato l a casa p'e r andarsene a giocare sl.1lla via. Al 9° giorno poteva dirsi completamente r istabilito.

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precetto elementare di medicina legale che • il perito te?ga ·c onto dei possibili. vizi organici nella valutazione 1delle lesioni e n·on attribuisca ad esclusivo effetto del trauma il modo anor• male d.i. essere d 'un <lato · orfano che ha .subito un traumatismo. Tutte le volte che per troppo zelo fiscale o ,Per ·compiacente d~bolezz,a o per leggerezza di apprezzame11to si trascuri questo c a,po saldo si va a rischio di incorrere in. errori -che sì traducono in una falsa valutazione dei danni. in una incongrua liqui1dazione delle indennità od in. un'e~I'o11ea . aJPPlicazione della pena. / Il segu·~nte caso medico legale pt1ò chiarire meglio . il mio concetto e rendere alla presente nota l'importanza .che si merita. ..... La mattina del 10 febbrai o 1912 ft1i rhiamrto a C.,, nella casa di certo :\I ... A... ~d invi-

In :seguito ad i•s tanza del procuratore· del Re, provocata da denunzia d ' un avversario del m a estro, il . ban1bino il 18-2-912 ft1 trasportato al vi.ciino comune di .s... , dove 1111 altro perito . riscontrò man car1za dell'apofitSi ensiforme e ne inferì. che doveva esser,-i stata frattura; rilevò b11ono stato di nutrizione e normale sviluppo se he le trico. NeIlo s ctobic1tl u1n corclis si palpa va (5} ,

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l'itto ca1-0i aco. Quanto .a pTogno.si, gil1dizio di ,... guaril1ilità in 20 giorni. C-0n r efertG> del ·20-2-912 io i·ico11fermavo quan• to avevo di'chiarato nella precedente relazione , cioè guarigione entro 10 giorni. .Di etro do111a11.d a del giudice istruttore io l'itenni :plausibile l 'ipoteis.i che 'il bambino aves. se eseguito, sotto t1na .com!»'essione ... ul dor·so, . 11n . brusco mo·vime11to di ·f lessione .del busto, ed , . in questo movimento la placca,·sternale Si f o.s\ se curva ta, me,, poi cessata la compressione, I. obbedendo •all'elasticità di cui è dotata, . spe·cialme11te nei ba1nbiniJ avesse ripreso la dire- · zione e la forma i1ormale lasci.ando come co11:-· seg11enza il dolore. Quanto ad etiologia data l'ipotesi (do cume11tata da d.eposizio11e di t~sti­ • moni) c~e il bambi110 si fosse trattenuto a giocare alla cavallina coi compagni, dopo llscito da lla scuola, la sera del · 9 febbraio, non esclusi r.he l 'i11fermità poteva esser stata cat1 ~ata da detto giuoco·. · • ,· Secondo'.' l'ipotesi del · secondo perit.o . il maest1·0 doveva scagionarsi dell'imputazione cui ... i ·accenna nell'art. 372 del codice , .. -nenale. 2° capoverso, cioè d'aver provoca to . malattia di ' mente o di COI"PO durata 20 o più giorni e peregual tempo l 'incapacità di attendere a~e ordinarie occupazioni; malattia che importa in chi la determina la pena della reclusione da l a .3 anni, mentre se la ntalattia o l'i11capacità • di attendere all-e. ordinarie -occupazioni non duri ·p iù di 10 giorni' non si procede ch e a q11erela di parte e la . pena è della ' . reclusi-0ne fino a 3 mesi e della multa da lire 50 a 1000. ~..\1 ·dibattimento fui chiamato come teste pe- · rit0. P .e.r dignità P.rofessionale, per sentimen, to di rettitudine e di giustizia mi impegnai di far luce completa sui fatti. • In un primo appello (maggio 1912) ·il dibattimento tenl1to in una città di provin cia d'una delle nostre maggiori . isole fu soSipeso a n1età per difetto di !)rocedura. Il dibatti1nento in seco11do appello si svolse nel novembr.e su·ccessivo, nalla stessa sede e fu ·portato a termine senza incidenti di sorta. :N·ei dt1e appelli il per ito avversario rii11ase asse11te per · motivi di sa.lute. "' · · Dopo qual.che sommaria interrogazione il ' • Tribt1n~le. voleva cong:edarini essendo pag-0 del · • mio referto e delle altre deposizioni scritte. Ma gli avvocati difensori, anzitutto,. ed io, in ' se\ condo luogo ,chiesi id i poter parlare e fui secondato. Sono venuto di lontano, osservaiJ ho affrontato i disagi di. un lungo viaggio per mare; la. ciate che io parli, per ristabilire un principio di gil1stizia, lasci·at-e ch,e io difenda la mia .

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dig11ità offesa di professionista onesto e co• . . sc1enz1oso. r .Perchè il perito avver.sario ha pronunziato t111 giudizio cosi severo che è un'accusa di con11ivenza od una patente d'in·ca:pacità ·per me?' 11 bambin-0 ha pr e$entato sintomi di frattura: in ge:p.e1:e ed in corrispondenza dell apofisi mucropata iiI? ispecie? No. Egli l1a accu·sato dolore, h a presentato1 · una certa - dolo:rabilità ·alla pr.essione tra il corpo ed il manl1brio d e~lo sterno. In corri,s pondenza dell ',a;pofisi o meglio tra il corpo ~ ·detta. a.pofisi mai alcun dolore. / ' Questo dal lato subbiettivo, e dal lato obbiettivo nessun sintomo che si -uotesse mettere in relazione con una . frattura : mobilità .anor,' male, deformazione, crepitazione, ecc., tanto· in corrispondenza del corpo che in quella del- . )' apqfisi Xifoide. I Un esame ra.dio,g rafico o quanto meno un esame r a.dioscopico fatti a tempo avrebbero s~mplificato --:ta questione.. . :\la qt1esti furono omessi anzitutto per le condizioni di luogò (lontananza da 1centri forniti di apparecchi), poi dal carattere dell'infermità: . rapido ristabili:vsi del ba1nbi.no. Il bambino guarì senza cl1re speciali, col sern})lice riposo in tre giorni. Il · perito avversario pron1inziò un giudizio di guaribilità in 20 giorni, ma colpa sua se dovendo pronun·c iare un gi udizio decisivo contrario al mio non ha -chiesto il sussidio radiograiìco. La discussione rimane con ciò, n ecessariamente nel ·cami:po clinicD. E stando , i11 ql1esto ,campo può aver tor:to, davanti 1aid t1n sospetto di frattura, tanto chi ·giu,d.rea n·egativamente (!Ome ,chi dà un· .g.i udizio -affern1ativo. • 'La conformazione dello sterno è ta:le che si. presta beni~simo, nella ricerca tar.diva tli una pregressa frattura, ad 11n facile el'rore di dia~ gI)osi ql1ando i1bn vi siano· fatti clinie.i evidenti che eli1nini110 ogni dubbio. Consideriamo lo sterno embriologieamente. Esso è .p rin1itiva1nente. formato da due striscie . ' cartilagù11ee in connessione colle estremità ventrali delle ·p~1me .sette ·coste, striscie . che piìt tar,d{ si i'ncontramo e si saldano sulla lin,e a m.e-· . ' ~ha .i n rn'o do da f.ormare 1.ln '•unica .stris~i~ carti1agi11ea. In que.sta al' 5° od ,al 6° mese di vd.ta fetale appare prima un ·centro òssifìcativo (talora doppio) che formerà il manubrio poi dei cer;itri ossificativi pel cor.po: questi possono .essere in numero di 8 di1sposti due a due per _ ogni spazio intercostale. ·Congiuingendosi quelli ·che sono a llo st~sso livello si formano quatt1·0 pezzi o stern·ebri che poi si saldano fra loro 1

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SEZIO?\E PRATICA ,••

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l)er fol'1nare il corpo. U11 solo "centro ossifi·ca• tivo appare p,e l i:>rocess·o xif oiéleo. Pri1nitiv.ame11Le a:clunqll:e l o sterno risu'lta fo1·1nato di sei pezzi: uno ·p el".manubrio, quattro pel corpo ed t1no per l'apòfi•s i ensiforme. _Q11esti tpezzi. in seg.uitò si riducono a .tr.e: ma.nubrio, ;c:~Ol"PO , apofisi ensiforme f he solo nell'età avanzata finiiscono per saldaPSi insieme. Ma, intanto, nelle sue fac1c1e anteriore e p·ostle1·ior.e, lo sterno (corpo) è attr.aversato da creste trasversali (sitllate a liv·ello degli attac. ohi delle ·cartilag1ni co'sta:li) le quali accennano all'.aYve11t1ta si11ostosi fra ì -segmenti che primitivamente lo çostitl1ivano. Ol'a, data la co.n form.azione dello sterno, niente· .cli ' più facj Je, p1"esupposta- u11a fratt11ra:J che :Si poss~1 sca1nl5iare (aid u11 semplice esame fisi•co) unn ' ·di qt1este cre~te trasversali con · t1na linea di consolidazione di frattt11'\a, specie · se questo esame venga •prati·cato molii giorni .dopo la presente frattura. . I\.Ja vediamo come •Si può produr l'e, secondo IJej ards, Forg11e, B·erg·man, ,11na fr att1)ra del' • lo sterno. Anzitutto l a· sede abituale è _tra il primo ~d il second10 pezzo. l\1a perchè avvenga è necessario uri colpo diretto: passaggi-0 d'una ruota · sul ·petto; oppure infli retto: caduta ~ul fianco. In entrambi i casi · si ha una sintomatolo gia • · <' lan1orosa. Nel ' nostro caso q11esta. non s.'è v·erificata. LTn urto sul dorso prod-otto da ·11n pu.g no p11 ò .p1·nd11rte la frattura dello sterno? No. La frattura per ·contraccolpo si pllò ammettere pel cranio. Qui una violenza app.licata su un dato ·i:>u nto può d eterminare· t1na· rima di frattura . {n un puntb 01)posto per l~ .p ropagazione delle vibrazioni' del liquido cef'alo'-ra.chidiano conte11uto in une· cavità a pareti solide. Pel tqrace qt1esto meccanismo ·non è ammissibile senza contare che u11 u1·to s11l dorso avrebbe qui ."la, sciato segni ·c ontuisivi e se il ipetto avesse urtato. contro qualc·h e res:hstenza 'vr avremmo scontrato rfatti cont1lsivi; m a nè in qt)esta: nè nell'altra , re2·ione a1cuna: a lterazione obbiet..., tiv·a. . Era po sibi·l e una fra.ttura per inflessione? ~ No. Come è possibile l1na .f :r:attura per imflesft e.ss ione d·el bt1sto J',avofisi va. sjo.n e ·s e. n,ella . . . aid urtare con tro i vi1sceri del e.avo ad1domina·le . che ·sono ced.evolissimi e non offrono alc11n:i resistenza? Se questa ipotesi fosse ammissilJ ile nelle pa- . lestre ginnastich e dove si' fanno , tutti i giorni, d.ei brt1schi movimein ti di ft.essìone del . .b11stò dovrebbe verificarsi spesso que ~to a0ridente ... tra1rrbatico. '

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E1·1a..du.nque verosimile che un(\. pressione esercita.t~ sul .dor~o a~esse fatto piegaTe 11 bambi110 1s u sè stes so e·d· aves se prodotto un in1Cl;l rvarne11to della placoa ste~nale la quale cessata l'azione compressivà ,avesse ripreso !a djrezione· normai.e. :vra poteva anche ammettersi che il bambino .si fosse inct1rvato bruscamente a 1soopo difensiv·o ed ~n qu·eis to brusco inovim.ieinto 1ave·~se dato· luogo ·alJ'in·cu1·vamento. Ma e poi rr1·ai possibile. che· ciò che è stato diag11osticato come frattura · po.ssa, guarire in tr.e giorni? Il decoriso, la durata · d 'una inferrr1ità han110 pure una importanza nel layorio d.i i11tesi ·Che pUÒ I'ÌlCOndurci ra d 11na diagnosi retroStpettiva. · ·Come giustificare l'ats.senza d ell'apofisi ensiforme? Essa trova una spiegazione i1elle anoma)ie di. conformazioin .e del torace ed i11 quelle d€1l'.a.p ofisi-. . I . In semeiotica inedica si distinguono v.ari tipìi di tor~ce ': tor:~ce a b·o tte, carenato, da> calzola:io, imbutiforme, cilindrico G> ·piatto o paralitiico (con s~apoie alate, apofisi acromi·a1i éd ang-010 rd el L·o11is sporgente, ·coste sottili e ravvi ci.nate in bas~9 ) . · · · , Per mancata saldatura dei d11e emisterni, ' ' cll1rainte. la vita embri1onale, si può avere dopo la i1ascita la fessura dello sterno. ' · I.J, q,pofìsi , ens,i formè può e ssere co11for1na:ta in V;J.rio modo : a pu11ta, . perfoTata, bifida, tozza, . bitorzoluta, biper·foràta. Può anche mancare, come a me è avvenuto riscontrare s11 due bambini della· stessa famiglia. Il Ferranini ass.erisce d'·a\ter trovato assente o bipaTtita l'ap- , n·elle .cardiopatie congenite ·pendi·ce ·ensi.f,o rme. ' od eredo-fa.m igliari. Il tipo · di torace posseduto·• .dal bambino i11 -esa-me no n , ostante il lu singJ1iero certificato f<ttto dall'a•ltr·o perito è qt1ello paralitico ... L'a}JOfisi n1u1cronata in esso n!aÌ1ca, per vizio con- . geni io, come J11·anca nei fr.atelli S·c ... , . di ct1i • l)O~seggo Ja fotogr.afia e I '-esame obbiettivo. E9 infine .se q11e sta apofisi foss e . stata fratt11r a:ta, dove SQ.rebbe andata ad an11idarsi? È facile argomentare che anche fnori di posto ~1 . sarebbe dovt1ta. trovare al~a palpazione. Quant9 alla trasmi.ssione dei battiti cardiaci aittraversb il diafram·m a ~ le pareti toraci·che ' è cosa J1ota lippis et tonsoribus tnnto è cornun e. ) .I a com e lJOi è st:i:ta alterata la ·1ocu• lizz ozio11e del dolore al1'esame del secondo peritd? È fa cj.le cl1e il bambin-0 sia stato interrogato in qtiest o m odo: - DqYe hai a v11to dolore? , - NPlla (< ·b occa dello stomaco». . J..J a bocca dello . ston1aco. è p er. il volgo tutta . la paret~ aJ1terfore d el torace. P er l'ultro .pe.rito 1

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E RASSE.GNE. •

MALATTIE DEL SANGUE. I risultati · .• nel t~attamento dell'anemia perniciosa. 1

FAsc;. 381 ~

lo scrobicoìo. .. Dunque il perito collegando la mancanza del pro cessus xifoideus (vizio organico) col· dolore sofferto ,d a l paziente, ma eri'oneamente localizzat-0;.ha con:cluso p-ei· una frattt11 a dell'apo·fisi ·e nsiforme! l\fa questa, ripeto, anche fuori. posto si .sarebbe c.l()vuta tr0varè. • Ritorna.n do all'ipotesi dell'i.n·cur,yame11to, da qua:le .a.genie i:>uò ,e ssere stata .esercitata la comp~e,ssione .sul- dorso del . . bamDino? · Sta1:ido alìa 'confessione del bambino ·s arebbe . , stata esertc itata da. un pug.n o rd·e l maestro. Questa spie.gazion.e autorizza maggiormente ad escfude.re l'ipotesi ·d ella: fr.attura. · . Ma poìchè l 'i'strutto' ria mise in r'il.ievo --e la testimonianza a·c<:reditò la v·ersiò•n e secon do la · qua1e il ·bambino .11 s·cito dalla scuola sia ah. ' dato .a giocare ,a lla ·cavallina ooi com.p agni ·non è fuor· di luogo ammettere che prest,andosi, a turno, ad appoggiar.e la testa al ~ur-o e la. sciàndo •c he dl1e, tre od anche più dei suo.i compag ni montassero s.ul suo· gracile corpicino seg-q:iJsse:ro gli e.f letti morb.osi descritti: ·. . • Il Tribl1n1ale ten11e conto dei due elementi : inst1&·s istenza. della frattt1ra, assenza dell'apofisi muc1·onata p er vizio congenito, circoscrisse il r·eato in una lesione g11aribile in meno <ii dieci ·g iorni e condannò a quaJ.che me.se di dete1nzione il maestro, col benefì.1cio d~1 pe~dono. La Corte d'ap,p ello modificò ia sentenzia ·con ~iudizio ~ssolt1torio per mancq,nza di prove.

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È questo forse i~ cri terio migliore, però non

semipre utilizzabile ·p erchè non si, 1p uò in tutti i casi stabilir.e . con pr.eici·s ione l'imiZlio; inoltre vi ' 1oasi a de:orso rapi.do, altri inveo'e co:a sono soste e reimi· SJStQni. Spesiso r'-OOi l'ammalato vie, ne osservato solo durante le ricatdute ed è difficile . ai medici 9spedtalieni di poterlo .se·g uire nena vita; privata. . R_apidità con c;ui si stabilisce la remissiorie. - E criterio assai dubbio poich$ spesso. si hanno remiss·i ohi .spont.anee, specialmente nei primi stadì~ mentre arriva poi un l)&iodo in cui la malattia p.rog·redisce in·esorabilmente. LU:n,ghez·za dei periodo · di remiss·i one. - È difficile da;. stabiJ.i1re: 1Juò variare ·s pontanea• mente, e ,d ipende talvolta dalla condotta di vita 1del paziente quando è abbandonato 1a 1sè. · Effetti di unct data forma di terapia sui 'sin-. ' ' to"!'Li spec~ali. - Vi 1sono sintomi (febbre, distu1~bi..gastro-intestinali, ecc.), che tèndono a miglior~'re col migliorare d.ehl-0 stato del sangu.e; altri ~nvec·e, come quèlli ·d erivanti dal mi·dolfo .s pinale, ab.e sono ·PO'CO a ·p unto influenzati da ogni forma ili. terapia. An·che !':aumento di peso no.n ha ·sem·p re un decoJ'lso · pa,ralielo a·l migli·o ramento d,e l is1a;ngue e delle con1dizioni gene1,ali. Ad ogni. modo il graJdo di remisisione rfi.f,erito al miglioramento del sangue può fornire un buoo criterio. La 1riortalità ptiò avere lin certo valore; ta:. 19ra però il pra ziente viene all'ospeld ale negli ultimi s_tadi, ribelli ad ogni trattamento~ Il car,a ttere del reperto emlt.t ologico. - ARcJ1.e qu.esto non è un criterio sicu:ro, tanto me-_ no · poi n_el caso della tre.:sfusione o della , splene.ctomia, tn cui Vi'·può eis sere sùbito rispettivam.e.n te una leu•c ocitosi od una sfJimolazione del midollo osseo. · I

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•' TRATTAMENTO ABITUALE. , Bulle tiri of the . J ohns H opkins H ospitçtl; maggio 1918). È stiato pr.aticato in 28 casi, come eontr«~llo; da. Il trçtttamento dell'a:hemia pe.ri1i1ciosa, se- i ·r isultati, ·n aturalmrente, .non differiseon-0· .. quellì noti: l'unica roiisura, g.ioguitQ g.enera1rnente ò.n •que·s ti l1ltimi anni, co-:ç.~ . . ohe ha porta:to · siste. in un regim.e in rc:Ui il ri·po~o, la di.eta . vamento, è :stato ii riposo assoluto .in letto, per un lungo pemi.o·do di · tempo. L'ar,s eni co ·(liquore speciale e l~ sommini1strazione di areenico ,so.n o del F1owler, cacodilati, salvarsan) e l'acido clole inrinci· n ali icaratteristd:che. Più 1·ecentemente - . ridrico sembram.o aff.atto inutili, a meno c·h e si s.0 110 f1atte stJrada delle ·m±sur.e radicali, con_s istenti spe·cialmente nella trasfusione dj sian- .l'ammalato m.-Òn stii.a in ri·p oso, poicl1è si h~nno tosto ri1caidute .q uandò il paz~ente ri.p rende la gue, 1splenectomia ed dp~:ç-~zioni per J'elimir:.~ vita attiva-: Poiehè vi era quasi .sernpr-e zion.e dii, focolai infettivi. ' · . . . aclo-. ridria, venne sommi1n i,strato prima. e dopo , L'A. esamilila. in -narti·colar.e 57 casi di ane. pa•sti Ì'aicido cloridrico, che; ·alm~no in ap.p amia (I)erntciosa, dal .Plinto di vista del v.alore comparativo di tali meta.d i di .t rattamento I . . · renza, :Ln. qùa1ch~ caso portò u11 mi_g Jiorarnento nei 1sintomi gastrÙ".°liJntèstinali, ·specialm-e.nte pazienti rs ono ·s tati tutti studiati nell'ois pedale diarrea, migliol'aihento che però negli altri cai- ~ J ohns H opkins. I criteri ·s tabiliti p er 'il giudizio si si ebbe spop.tan·eamente~ col prog:vedi:re della . Sll.l tra ttam·ento sono i se.gl1enti : ' . . • rem11ss1one. ·Effetto sul llct dilrctta· total e della ma la ttia.

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TRASFT)SIONE .

SEZIONE .PRATICA

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In 26 ,pazienti v~nnero fatte trasfusioni di sangue, in nume-ro .Via:niàbile da 1 a 17: l a qu.a-qtità totale iniettata viariò da 300 · a · 8700 eme·. , quella si'Ilgola 1da 300 a 900 eme. Venne di solito }usato il metodo a'l citr.at~. · Cpme misura d'urgenza la trasfusione no11 .a vr6bbe ailcun effetto: la mortalità immediata • n~n va.ria con taJe trattamento. I 58 indivtdrui con anemia ·pern:iiciosa morti. nelle sal e di guar• dia ·dell'o,s pedale .J ohns · H opkins erano stati • trattati parte con la triasfusioine (19 %) , parte n r>r.n (16- %). La mortalità deì -casi 3tudiati ·dall'A. è stana del 2~ % di quelli trattati con tra. sfusion.e e del 22.7 % degli altri. . L'effetto immediato di ·una trasfusione abbondante (500 eme. () più) è l'aum e11to delle emazie (cir ca 1,000,000) e dell'emoglobina (1!1 %).; di solito peirò •Si V·eriifi oa in segt1ito una. diminuzd-0ne. È is tato n·otato ailtresì lln miglioramento subiettivo, for.se 1d'origi1n e psi~hica. P .er .q uanto - riguarda lo stabilit3i della remissione, l'A. copsiider,a il miglioramento genér·a le e sintomatico notevole, aiocom·pagnato d a ll'aumento di 1,000,000 1di emazie ,e del 20 % di emogilobina. Fra . i p.azienti senza t_ra.sfusione t ali fatti si otennerro nella misura del · 28.5 ~(, , fra que}li ,con triasfu sioine del 51 %. I giorni tr~§tOI'!iÌ, 1~no ad avere il · mrussimo numero di · emazie, .sono 1stati 43 per ambedu.e le serie. I risultati dellf!. num~razio,ne deille ·em.azi.e ·Sono qui espo.sti. ' . 1

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.Qua nto ai sinto1n;i. generaii, è un fatto che · .q uelli riferibiJi all.a stessa anemia ·(dispnea, • palpitazioni, v.ertigini, d·ebolezza) migli-0r;ano .co·l mtigliorare ·del sangue : ·c osì pure la febbte va scolc lparendo. Affatto iineffiic ace ?i dimost1·a i·n~e-ce.. l a tras.ft1sione sui .sinto·m i nervosi.

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8PLENECTOl\1IA . .

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Venne . ipraticata in 8 cçvsi, uno dei q11ali rr1.)1:ì 19 giorni dopo l'oiperazione per embolismo polmonare; meno-:: ùno, c:t:ie è tùttor:,à in vit:-1, gli altra moriroino dop o un . te·m.!)O variabile cln. .sei me1si · a , quattro anni e· m ezz-0. In nessl1n . caso però può dir si iche· la ·v.i ta sia &tata p-ro- · · lung~ta, o ché ie remfssioni siano state pf-Lt ,l un ghe o ~irù miarc.at.e; .eh-e le traisfu.sioni ab-~ . biamo avuto migliore .effetto, o che Vi sia ·• stato qualche mig.Iioram·en to di sin tomi dopo la ·~ple- , neictomia. • 1

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ELIMINAZIONE .DEI .FOCOLAI INFETTIVI.

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Doipo i lavori di \}\1d.lliam Hunter vi è ·s tata l a tendeo.1za di as-crivere il qua·dr:o· d E,:i ll'1anemi a perniciosa a ql1alch·e f·orolaio i11fettivo; tale dottrina ha gÒd'uto . moJto favore, specialmente dopo gli .studi di Bilb.i.ng·s . .e dei ·st1Di coll aborntori. Sembra ad ognir rrio do ohe 1si debba ·a nd ar • • cauti prima ·di aipJmette:rie una relazione ezio .. • logica fra,. un qua.idro clinico così chiars e ti.p iico; qua1e è ..quello ·delll'anemii a 1p·ernicio:S'a, .fl lesioni tanto freat1enti, 'c ome aiS'cessi periiapi,cali, tonsille imfette ed altri simili , focolai .i n• f ettivii. Le an.em~e dovute a.id i1Ilfezri.one, qui@l i Pazienti . non P a.zienti si osse•rvano- neiLle malattie settiche, son-O del trasfusi (S) Numero massimo di emazie trasfusi (19) tiipo n ettamente ,s econdario. , e svani,s cono con 1 (12.5 %) . l:a guari1gione d ella mal.attia ;primaria. Può 4 (21 %) 4,000,000 ed oltre 9· (47 %)· 2 (25.0 %) da 3,000,000 la 4,000,000 darsi tterò ' •Che n·e l 1COt'So 1della ffira lattia ' certi . 6 (32·%) ,3 (62~0 %) fo col ai inJettti.vi .. ssercdtin.o degli effetti ·d ~nino si da 2,000,000 a 3,000,000 m·eno definiti, senza 1però aJcuna l'elazione cai1Aumento delle emazie saile. , 1 (12.5 %) 4 (21 %) 8,000,000 ·ed oltrè In 12 · casi dell'A. vennero. trHita ti e g ua riti 1 (12.5 <J~) 6. (32 %) da 2,~00,000 a 3,000,000 de~ focolai i111Jf.ettivi al naso, gola, seni, denf i, 6 (75.0 %) , arp pairato gaistro-intestlinal1e ed urinario. In· ql1e9 (47 %) da 1,000,000 •a 2,000,000 . . . In complesso, sembra che in ,ammalati che st.i ammalati però la malattia non .ebbe de oornon Sii trovano negli ultimi stadi, l a: re~ssio­ so diver so d1agli altri, n è p er la dt1rata délla ne 1si ·verifi·ohi più 1srpe sso .con la tra;sfusio11e. vita, nè (!)er l'estensio1J.1e od il grooo delle r e• " . . 4 'a11mento nella quantità di sangue va, a . ·lln ffil1SISlOn1. dipresso, parallel amente alla quantità di sanA·d ogni mo<l o però , ,· pure ritenen.do ehe tali gù.e tra1s'f11sa. Ad ogni modo, se l~ ammalato rifocolai possano c.omunql1e essere la ca:usa delr sponde al tra ttamento, bisogna essere .p re pal'anem·i a perniciosa, è b·el!le e1limimarli p·e r i r.a ti' a;d o!)erare più volte la trasfusiune:· una. ' pos1sibi li effetti be11eifi1ci: . ' ~ sola i1on porta aAcun miglioramento. L e conclusiont '0}1e l'A. trae da un p11nto di La dttrarta del periodo di remissione non è vista !)Uramente obiettivo soin o l e se·guenti : sensibilmente aument!:lt.n dalle:\ trasf1lsione, n è 1° Non vi è nulla che dimo stri che la · trasfusione, la spleneçtomia o l'eliminazione dei sta in rapporto con lq. quantità di san gue iniettata. Nemmeno s• i PlIÒ rilevare t1na ma.gg1 or foc0Qa1 infettivi prolung}?.tllo l a vita dei par.i enti di anemia perniciosa. d~1rat a .d ella vita. (9) 2

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IL POLICLINICO

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ea ~mipJegi.e, le quali regrediscono p1er .10 pjù in 11n tempo più o meno lungo, ma in · parecchi casi rim.asero anch e p1emnian.enti. Per.ciò l'autore ritiene giustificata la -descrizione di un suo metodò, col qua.le riuscì ad interrompetre g.11 attacchi di epilessia •eorti-cale, seinza che re~ sid uasse.ro poi g·li aocennati rd isturbi del movi:nento. Si tr.attava di U'Tha ragazza di 14 alflli, il non.n o della q·u ale · S'O~rì di epiil·essia. N1el pri,mq anno idi vita ebbe p1aralisi cerebrale 1rnif·antile. Da allo1·a paresi. spastic~ ed emii_p otrofia della m 1et?i de,s tra del corpo : n.eooun. disturbo p sichico. Dall'età di 10 anni si n1anifestaroiio • I • • attacchi iepi.~ettici, sempre più frequ1e nti, e la bambina, che prima .eta ubbidiernte e studiosa, ielivenne ribe lle, iraconda e pigra. Ne.gli ultimi mesi si ananif1estaro110 anche gravi stati di' è:gid crania. · All'e,s ame· fisico si tJ'lo·vò urna p1aziente l>·en svil11p1p a ta, .di medioc·r e :hntellige.tnza, I di memoria un ..p·o' al di sotto della norma. L·a, m.età de·stra 'del corpo . è in istato spastico CHIRURGI-A . • pa.retico, e present a fenomteni di. atassia. Gli· • a rti di destr.a SO:nlO em.tramb-i 2 cm. plÌÙ CO·r ti, Il trattan1~n to operativo · della epilessia. èli qu·elli ai '$1nistra: la circonferieuza deg;li (O. 'KALB. Deutsche med. Woch., 41. 5, 1917). 1ari .d i .circa 2 cm. di meno arti idi :destra è del p ' . ' ' . Accanto a · fautori entusiastici della terapia di quella deg1i arti di sinistra. Non sti. rilevano ch~ru.rgica, q-a1ali il Ko.èh€.T 1e•à ·.altri, vr sòno disturbi 'd ella sensibilità obiettiva. I riflessi ten. .. a11tori, come l'O·p penheiril, i ...quali .sì f a n·n o so- , dinei del1a metà destra deil. -c orpo sono· tutti m oftd: a11me!1ltatf :· da questo I.ato, ·esiste il ~in-· ~ ste.n itow di t11tt'altro principio. T al1 disaccordi torna di Babinski. Appena inter.esgato è il fariguardano unicamente la epilessia. essenzi ale~ èiale inferi ore destro: non esisto1no1 notevofi pe'1'chè in -easi 'di epfilessi.a ' tra-umatic.a, o ridi sturbi d~l ling11aggio, · .:nè dei movimenti flessa, l' aòcord·o è completo -. sruJ . trattamento ' della lingua~ nè della · oculom.ozione. Gli chirUJrgico. -' attacchi 1cominciano p er lo p iù con un gr.iL a forma rifte:ssa può essie!'e ·d1eterminata da ci catrici, cisti, o da _qualsit asi altra alterazione do, poi si m,ami-festamo quasi co-n temp·o rraneap.at9Iogica, che al)bia sp·eci.aJm·e nte l\a sua .seid e m.ente neg li a rti di -destra vinle.nte c•ontrazioni 1 nell a 7-iona corticale motrice. ·Da essa pal'te 10 to.n iche, le quali,. dopo p,oco, p a ssran 0 .aj ,muscoli. . della faccia, bilateralmente, e.d agli arti di stimolq, delrattaicco conv11lis'.ivo, che poi si . n!i. cloni che pr'o·p1ag\t 1p1èt condurre a movim1enti convul1sivi .sinistr.a,. S é.gu.ono p oi l e .convulsio1 generali, tonici - e. clonici. La .. riprov.a cb.e 11 at- · gem1erraU, e l 'intero attacco te.r mdnla con un so-. tacco .e pilettico . sii.a .d a rfcerca1:si lfl\ell.a z•ona cor- ~ potre, che .s;i 1p-rotrae per alc·u n,e ore. Sin dalticale motoria ft1 '·s p erime.ntalmoote .data .d a l'inizio ·de1l'acc;e sso la coscienza-e · completa· , Fritsch , Hitzig ed altri, i qua:li, ·estirp a ndo .al- mente a ss,en te,. .. Essendo rib,ell.i gli ,a ttacchi convulsivi alle cune zone cortic.QJi, fecero scompariv· e· i mò:vi, . ' cur·e m ediche is1tituite e te.i1endQ _p resenti le · menti ".conv11lsivi. Per la origine· corti,cale· di . ' . 1 alt E{ra~i o11i ·Psichicl1e di già ·esiste:ntj. ed. il lorò qiloo~e e·pile.~ste tdep.one anc.he il.\ fatto. ·Ch~, ·d~­ termtD:an:do•s1 una J.rnterruz1one completa · 1deJJ.e po.ssib.iLe p e ggi.orament7, per .de,s i d-erio dei gèco. P ire- ' v~e m ·o,tJr+ici; p.er e:s1~mpio n1~a ca.pS!Uia interna, . nitori Kalb 1decise l'in·,t ervento " chi.rurgi . 1em· via aneste· s ia looal·e e la fo· n mazione di u· 1 1 J · si so,ttra~ a l movimento ·CO·n vulsd.vo la metà ti.co·, gria1n de · qù anta tlna p al.ma ·del co-rpo para,lizzata (esempio di vecchia epi- bo ostéo-plasi .lessia s-comp.arsa dopo l lil colpo a por)le.ttico)'. · di m a no, - mise allo sicoy&r.to l a zona. motmce Ques ti . f.atti costituirono· l a . bas!3 p er g~i in- di sl.n.i stra. Null·a si riscontrò all'esame della dura., chè fu iilllci sa. Ess a ,n on 1era ,adyrent~·; ma terv.enti chirurgici .ed indu·ss1er 1q ;il Kra11se. ad JSl'ijlla .sùp,~rfic·ie diel cervehlo, .e .specialmente a,.mm.ettere I.a.. esistenza :di un ~e1ntl'!o oonvulsi. vo primari o ~1d a raocdm.an•dar·n ·e la estirpa- verso il · mez~o e la base de1J~ fro1n tale e pa- . z.i one_. In .seguito pe:rò alla esitirp.az·ionie .di un i~tetale ascend·e,n te,• s,i sc·orgevapo.. e·srtesè :a.itera:. buon tratto di corteccia· residuano en1ip·are si. zioni della ·cb;:rtecc.i,a cerebrale ,_ che app~riva :

2° L.a tra1s,ft1~io1ne,. praticata nel tempo in ·cu-i ~·a m,alattia non è'. a119 stato refrattario, port:q, alla remtsisiome nella metà dei casi e fa s~lire i·l numero d:elfle emazie ad. un liv.ella più · a.lto che· nei _ca.si ·non trattati. · 3° Tali 1pletor.e _ a rtificiali non aume.ntano la durata .della i:emisision·e , .,sebbene i pazi,enti accusino up. ~eniso di benes1s ere finchè le e.rp:a • zie sono· nun1erose. 4°. Talvolta 'inv.e.ce i pazi.e11ti sono refratta'rt · al·1e tra1&fusi0ii, tC1o·m e ,ai). . ogni altro m·e to,do ' di trattamento. . 5° I siin tomi dipendenti dal ·sistema neTVoso ·ce·n trale risentono .po·co. peneficio dalla tra,sfusione/ ~ d.alla 1s:plen1ectomia, c on1e dagli_ a1.: _. tri rp.etodi ~di ,J,eraipta. . . .6° La -p onssrvazione DL ;·l orga.n ismo del sangu e. trasfpso non vi ene infl11en'za.ta dalla sple. : A. FILIPPINI. . . l) ecton1i a.

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SEZIONE PRATieA

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infiltrata di numerosi punti . bruno-rossicci, grandi· quanto una lenticchi.a, :p1~rte dei quali conte\IlJelV·a no picco1lissime. 'Cisti. Poichè l'estiravupaz.ione totale d·ella zona .alterata avrebbe: . to come certa conseg~uenza. t1na p aralis1 com. pleta e duratura degli arti dì destra, si decise di esti.rp.are d·elle parti alterate ciir ca 12 isole, • d.e.lla grandezza di un pisello, fino ,alJa -profon .. • dità di 5 mm.; esse costituivar10 circa i 2/3 delle· parti alterate della s ositanza grigia. Le 1a:... cune risultanti d.ajla estirpazione sii. ridusser9 subitQ di volum1e e l'emorragia fu insig~ificante. La dura fu · chiusa con punti di sutura a bottone, senza dtenaggio: 5i riapplicò• il lembo cutan·eo-p1erio.s teo .e si ·suturò di nuovo la .cute. Durante l'intervento la mGi.latn: dava risp:oste chi ar1e e mt1oveva, se richiesta, gli .arti di destra: durante I.a SJt1 tura della dt11"a l'infeiTITia cadde però in istato soporoso, dal qu·ale si riebbe ben presto. Si notò allor~ notevolissima l'amipa..resi destra, .ed un grave disturbo d·el lin• guaiggio : la maJata cornp1rendeva le parole • parLate, o scr.i.t te, ma n•o,ri poteva ri:pre terle, nè dilrle spontaneamente; ·Così pure era incapa1.;e a denominare gli oggetti presentati', che per-O riconosceva ed adoperava bene. Nei primi gior• • ni, dopo l'intervento, la temperat11ra salì_, fino a 38°.2; la guarigione chii..-r u•rgica p·erò avvenne quasi del tutto re,g olarm.ernte. Dopo la prima settimana migliorarono no• • tevoJ.mente i disturrbi del lingu·aggi.o e l'emipar-esi destra : dopo quattro settimane l'inferma poteva cammi11are .col· sem·plic~ aiuto di un bastone; solo persistev'a l'atassia; qu·a:lch~ difficoltà incontrava nella formazione di frasi lunghe e complicate. A distanz.a di 1 anno e m.ezzo, d·all'operaz.io·n•e chirurgica no,n si -sono p'iì1 manifestati gli accessi; non è più irritabile e l'intelligernza è migli't)rata; scomparso è ogni dist11rbo del . linguaggio, e l'emd.p·a resi si è ce.r ta.inoote !Ii.dotta in confronto· di quella, che preesis~eva. aJ.l'atto ' operativo·; p1u ò la p1azientet .c.amminare .senza. bastone, portando anchè dei i»es.i. BetÌl.chè il tempo trascorso (1 arino e n1ezzo) n·o11· si debbia riterie.r.e sufficiiénte per risolvere il quesito della guarigione definitiva di questi epilettici, tuttavia le probabilità sono molto grandi e tali da .incoraggiare il tratta:rnento cl1irurgico • in casi consimili. . . Relativamente all.a. tecnica ope1ratoria molto importante è adoperare: an.che nell'.e.tà giovanile la narcosi locale, ·p otendosi a rrischiare l'oper.azion.e anche in t1n solo temp,o. Il lemb·o ct1tan·eo-perioste·o non deve -esrse1re trop•po p·iccolo, p1er r ende.re possibile t1na visione l·arga, sp ecie quando non fu p·ossibile ·una localizzazione cer.e6ral1e molto esatta. 1

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Particolarmente in'lip,o rtante è però fare in qu~l'?ti casi, nei qt1ali esiste già una 1emi p.a resi, una estirpazione q11a.11to· piiù è pos,s ibile .eèonomic·a e solo in f 0rma dii isole. delle parti della corteccia alterate, anche se capiti di dover 1asciare qualche isola di cortetcia malata ilil sito. La diminuzione qu.am.titativa d.ella somma dei singoli p:u.n ti di pia.rte.nza degli stimoli della corte ccia è causa. deilla SO·J)pre.s.sionie d.e.g li a:ttac-(\hi e della g·uarigiorie d.~lla epilessia, senza fare ulteriorm ente peggio:r;:?ire la p·a:resi degli a rti, detenninata dalJ.a me·n in.g o-encefalite tnfaa1tile . P. C. .

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attRDEMIE, sotIETA MEDIUHE, tON6REss1. , (NOSTRI RESOCONTI PARTICOT...\Rl)

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Ili. Accademia me~ico-chirnrgica di .Napoli. ~clitnanz·a ordilfia ria (lel 2-1 ~11arzo 1918.,1

f>resfede il

l)l'esi~nte

prof.

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VINCENZO DE GIAXA .

L'iID:PO~ta~za

della malaria per l'~gricoltura e gli studi sul terreno malarico: · •

. . l)ott. G. Ros~a. - Do1><>. un esame delle i·ùgioni .l)€r le quali s1>esso 1a n1àlftria rapprese11ta uu ostacolo all'occupazio11e permanente del suolo, · non solo in Africa od America, ma. anche i11 Europa, mette in riiievo le illt1siobi, derivate dalla conoscenza che il parassita protozoo compie .u na evoluzione a . . ciclo chit1so fra .l'anofele e l'uomo, di vincere facilmente, mediante- la bonifica. umana. e la prote- ' zione meccanica, il flagello malarico, clie fu ere• clt1to . un colosso dai l)iedi .di creta .. . .. l\lligliore risultato 11on si ottenne dalla lòtta. di. l'etta e da quella biologica contro l'a11ofele .. La '.scoperta poi d~ll'anofelismo e paludlsmo se'11za malaria, e l'altra che l 'anafelismo è · piuttosto la regola anzie:hè l'eceezi·one, di-mostrarono che l'equazione : « uon10 ·+ anofele = malaria» era incon11>leta, sicchè dovetté essere supplita da quella: • 1 «uomo + anofele + x = malaria ». Ontle una nuo'\'"a formola è stata suggerdta dal Rossi, e cioè : ove è, · ii1alaria qt1i"i è l'n11ofele ·che la ttasmette. Che_noµ ,fosse però il · caso cli disperare di ogni progresso, i·i~nlta d•a ile seguenti consta:tazio11i : . 1o È realmente possioile vivere n~i luoghi ma·· lnrici per mezzo della profilassi moderna in ge. r1ere e chini11ica in ispecie, llsando appena un po' di buona volo11tlL. 20 T..ia bonifica .iclrattlica Clli tenga dietro la bo- . ; uilica agraria, eioè la coltivazio11e. int~n:sa del suolo già malarico. risana le regioi;ii mnla riche . , r.>o .. dopo :a' rer ricordato g·li ,·tndi ogg·ettivi ~ r;:;istematici cl1e hanno condotto a tali conclusionL • cita i principali co11tribnti porta ti in questo senso (ln lln. Sta7.ione agl'icolu-nnti1ualaricè1 di Portici; cl1e <..>.gli clirige, e Yien«? allP. seg11enti concl11siQni: 1o Esiste cerb·l 1uent(\ 11n nesso posi tiYo fra colti'vn.zione intensn del suolo e din1i1111zione ecl anche scompn rsa della i1uila.ria, senza c~e qt1esto fatto i•ossa sempre n1ette1·si in rapporto con U!la dimi~ . (11) 1

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(ANNQ xx~, _FAiC. 31.]

Il POLICLINICO

i1nzione delle <t<;<]11e sur1~rtici1-1 li, ca1Jaci di a lberSe si l'iCol'dano gli esE:mpi di bonifica. umana, di g:11·c lnrY0 (li· n11ol'eli. bonifica idric~ e gli esempi di bonifica ottenuti colla ' 2° Nè l:t gl'ttvith n,n1netica della malaria ,_ (ossia distruzione ~elle zanzal'e, · :si dovrà conyeru'r e che il ~o(\ffici~nt0 <11 111orhilitil) n<~ la gl'avità delle iu11pn· si può ogg·i con una 1ormnla ristretta abbracfE·zioni (ossia il coefficiente di perniciosità) sono ciare il vusti'ssimo problema della p;l'ofilassi antimalarica. · affatto in rela~ione col numero degli anofeli di un tcrri torio. Allorchè tra noi, in Italia, si parla di malaria . ' B0 Nes..;1111a ùiffere117ia si è potuta ancora troa1 nostro i>ensiero memore e riconoscente ricorre il 'nre tra gli a110feli innocui di una' zona risa11ata riome "di Guido Baccelli. Fu infatti questo clinico e P a~10.fele tel'r i bile. «ielle' zo11e pestifere. , geniale elle nei momenti di maggiore entt1siasmo • • 4° Nella f1rnggi0r ·q t1antith dei casi si è potuto per la teoria. n nofelica sostenne nei congresei e s~ può uetta11i~nte vedere ·che il retro-cedere spondalla . c'atteùra che nella patogenesi della malaria, taneo cJ~Ila malaria è stato contefill)Oraneo all'a-oltre all'uomo ed al parassita, esiste un altro ele• Yanzarsi clelltl j11tensiticazione della cultUl·a (ossia mento che tuttora ci, sft1gge. Io aggiungo come dodc·l riuianeg-giaroento del st1olo), e non già. dell'inveroso . ricordo ' che il Baccelli, nel cui animo io• tel'o · térti torio (in lUOdO da ftll' SU!Jl>Orre che Ciò minavarro egualmente l'amore alla scienza ed alla • i10R~a essere dato .(la una din1inuz1011e delle acq11e . patria, fu il 1>rimo a promt1lgare da · Roma una 8l1T>erficinli), ma bL·nsì ai quella· sola parte che resapiente e benefica legge per il ~·isauamento nQl\ sht,·a liberata ·dalle ucque e I:>érciò suscettibile di 1'Ag~o R omano. Noi medici, che conosciamo tl!tta • <.:u1tura . l 'importanu dell'o1">era del Baccelli, dobbiamo ri• c9rdarla con a1rìrÒirazione .ed entusiiasmo! 11a scie1izu. · deYe . anc:ora Sl)iega rei il misterioso le. . ' ' gn me. clJe passa tra. l<l 111al.1 ria ed il tel'reno. Le ipo·Il prof. DEL GA1zo osserva cl1e il monito riferito tt'l::d che iu 1n·o11osito })ossqno concepirsi; le più gedal dott. Rossi, circa il doversi armonizzare la mo- . • . , lliali clelle qu~1li :so110 citate (Iail'O:, sono moltissiderna e l'antica sapienza, Novi veterib·us non òp111e. Pertanto 1-0 stu·d io dev 'csser<? J:iYolto al terreno, 'PO'nendi, sed quood /ier i potest, perpetu,o iL'1gendi •' fi11ora. tra::;curato. · foedere, non essere del Lancisi, ma del Baglivi: l~'O. -te1·1niua a1Jpunto, a ccennando ·ai metodi con lo insegnè> questi nella sua De pra.ri rnedioa. i quali tale 8tnclio cley ·essere condotto eci es1)one A vèndo, però, il clott. Rossi reso il rjcordo ~to­ <1uPlli sègniti <Ltll<l Stazio11e ·èla 1ui diretta rico della 'con1pleta restaurazione igienica di a1et1ne . ' che or111ni (la J7 nuni ~i. occupa dei l'èt}.ij_>o1·ti f1•a malaria terre clell'antioo Stato })Ontificio, come la provinei:t Pd agricoltui;a. di ~lae€ràta, già vrecedentemènte malarica, il prof. .. l)rof. E. D~~ RENZI. -- ·Io approvo pienamente · Del Gaizo invita · il dott. Rossi perchè nei suoi . ' . tentativi di restaurazione a base agraria teng;.) J'i111fwrtu11tiAsin1a relazio11e letta all'Accademia dnl . . ·1)resente quel capolavoro di dottrina che fu elaboci>llega (lott. llossi, ma per n1io conto, pur riconorato dal IA1ncisi per la reintegra~ione dell'Agi·o Ro~c~11(lo Ja grhnde efficacia , de1h1 bo11ifica agra rin, mano, De noiri'is pà1tld.ana efftuviis : nel Lancis1 <'<>Sì \al,iclè1111ent0 sosteut1ta tlal clott. Rossi, credo prevalev·a il concetto di t1na reintegrazione a base i,nùispensabjle, 1~110 stato attu<tle . della scienza, di • idraulica, ma egli non trascur~va lo studio dell'e.fdar ' yulore a lle ùltre bonificl1e essenzialmente di' :ficacio. dèlle piante, specie il problema dell.a consel'-, Yerse dall'ag1:nria . . • 1 vazione dei ·boschi. Di una restaurazione a base ' La P3:toge11e~i della malaria è n1olto complessa e • agraria aggiunge il prof. Del Gaizo 'essersi fatto, .è i1on può essere intieramente risoluta, ammette11• ineno di _mezzo secolo, . pron1otore in Italia il b~-· tlosi esclnsiYèllllente i due fattori Uomo e Zanzara. 11emerito yeneto senatore Luigi Torelli, consiglianr•erò colla bo11ifica detta i11na»ia, che consiste non do, su _la rg3. scala, le piantagioni di euoa lyptits: nel1a. pi·-0filassi antimalaric~, nè' nel1a €ura medica· <1ell'infezio11e gi~t svilltppnta, ma nello sterilizzare · in quel tempo era in voga l'efficacia dell'ozono sull~andament-0 n-01·male della viLr.t umana, ed all'eu• • completame11te e distrugg~l'e t11tti i germi esistenti oa,l/yptus . attribuiv2·si pure potere ozoriogenico. r 11el ~orpo umano, si può senza dubbio far diminui- . Essendosi· il òott. Rossi fern1ato su regioni malare i1otevolmente ecl anGl?-e far scomparire la J?lalat- · tia in t1na cla ta regione. · Ricordo il tempo . cbe dil'i- · riche in· latitudini t1g11ali a qtlelle in cui è com, presa. l'Italia, gli·, si rivolge il cons-iglio .d i tener µ;~Yo la cam1)ag1~a antimalarica in provinci& di Ca1 • • conto ancl1e di regioni nordicl1e, tra cui alcuni ~e rta : inviai nt>lle localith viù affette i migliori as. . paesit littornli d~ll'Olanda, i . qntlli però . sono stati sistenti <1~11~1 u1i.1 clinica (dottol'i Polito ~ ~1.aren· . . . òel tutto risanati, come ne rif~rì il Ce~li in uno 1lnzzi) ;1 questi, co11 • laYoro i>e11os?, co11tinuò, accu, dei suoi volt1mi sulla malarra. · l'<l tissimo, riuscirono a far sco111 ourire · in a lct1ne lo• Al ~n. De Renzi ·il Rossr ri1sponde che degli studi,. çn litil i11terainente le fe.b bri verniciose, e poi ir1 e delle op.inioni del BaccelJi ha tenuto conto; da lui r gran l)arte o<.l a.11che del tt1tto .le febbri comuni. . .apprese il detto : « La malaria la calpestiamo coi 1\ \rico I 1nntH110, ad esempio, la bonifica umana umana, produsse be11efici mera,,igliosi. Nèllo stesso tempo . piedi». Conviene nel valore dèlla· bo11iifica • • ma è impossibile dare 13.,· tale mezzo in pratica • u1 ·a~\idi delle difficoltà enormi di tale cura. , .l'~stensione che dovrebbe avere, come accade di quaJ1a bonificà id1ì{ca, in a lcune lòcalità ha di,strutto ' lunq11e altro me torlo di lotta. Termip.a: ri~nferma~- _ Li lll<1lt:1i·in. I/efficacia .clellcl bonifica idrica per noi clo la propria opinione, che òccorr~ volgersi allo 11:111ole tani si è mostl'a ta fi110 a ll'evidenza dal . Ri• • studio di qu'el meccanismo pei· cui la. natura ri8ana . ,'{0•11fl 1nen.tu <li Ag?tari,o e .da una ~pecie di boni:fic;..l n volantà regioni mal3:riche, studio e risanam•1'o jclri<>a na t111·n le n vvent1ta negli anni decorsi a Oiindubbiamente legati col terreno. I'. ' virrulO'\'H •. l'he 01·c.1 il i>nese l)iù· i1~ferto dell« Puglie. I

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APPUNTI JlE.R IL MEDICO PRATIC0 ..

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MALATTIE DEL SISTEMA

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DIOERENT~.

Bicarbonato di sodi-0 • • gr . 40 40 . Fosfato dii sodio secco • • · Come com.incia e come finisce l'aerofagia. Cloruro di sodio • 10 • • • • • L'aerofagia è stata studiata sotto 1diver.si punSolfato di 1sodio • • .• • ))° ' 10 , ti di ·vista~, ma. n.on1dimen:o, 1sercondo Lyon, essa un 1cuc1chi.aino in acqua. tiepida, c. s. . rimane una sindrome unica; _l'aero•f agtfò è un . Esiistein1do ·ipere1s tesia gastrica nervosa, ricordisp.eptico 1Ch1e ing'lhiott'iJsce aria _in ,quantità e rere agli analgesici: .codeina, . bromuri, · vale-. e.on frequenza .anormali. .Quest'·~normalità ·è le- rianati, acquà clorioformica (.a cucchiai, in acgata a due cause 1pri'ncipali~ Prima>: il dispe.p- qua dopo i pasti), belladonn·a (6~8 g0ciee di tintico ing1hiotte aria poichè tSente una s-ensazioJ tura prima d~i pasti) o solfato di ,atropina : . ·' • ne ~olorosa epigastrtca, .che -c erca di. far·e scomSoJfato neutro d'atrovina 1oentigr. 1 parire mediante profonde i:rus2ir.azioni, che doAc·q ua distillata . . .. . . gr. 10 · vrebbero allegg·erirgli lo stomaco : con queste .5 goece pri.ma dei pa>sti. , -· inspira1zi.on.i manda aria nell'eso.fago, e quindi ov.e la dispepsia sia leg·a ta alla prese~a di nello stomruco. Riuscendo a pTocaicciarsi con un'uloera, che da.I la ,~iJsten·si.one aierof agi.ca vie.tal mezzo. un certo sollievo, egli lo ripete fino ne resa · più. dolorosa e più facilmente sanguia: sistematizzarlo. S,e conda: in alcuni casi il nante, si istituirà la 1cura dell'ulcera. In tal dispeptico i·I Ìgoia maggior . quantità di saliv~ casQ si dia, fra l'altro, la preic edenza al bismuto e con e1ssa abnormj quantità di a·ria. .(1carbo.na.to o· sottonitrato, .5 gr . .al · giorn0) o per dive:q.ire a;ero1fagi, esse- alla ·magn,e;iia bii.1smutata: Oac,o rre ·d unque, , • ' re di.speptici, sia con atonia g,a strica, per cui Carbonato di bismuto . ~ · gr. 2-3 . . . , lo stomaico si lascia .facilln-ente distejn dere, ,dan· Magnesia - . . . . . » 1 do la sens·azione di peso do1oroso, sia con · ipe:- p. 1 cachet, 3 al ,giorno, 2 o 3 dopo i pasti. restesia1 . gastrica, per ·cui anche pi1C·cole quanIl i·ipo,so a Jetto può es·s ere satto molti punti tità di gas ec·citano la ·- mucois a sto.m acale; sia di ·vista raie.comandato. i11fine con 1scialotrea, abitua~ente legata ad Si curi aidattatam,e nte lo stato neurasteni_co, iperclortdria. . con m·edicamenti, psicoterapia, i·solamento (ne:. A ciò aggit1ngasi un fattore comune, l a. pre- gli isterici), ecc. • . disposizi·o ne neuropat1ca, 1~he crea "l'ossessione , Si è cercato di combattere la sclalofagia d·el ti c aerof agico. ·· con · mezzi meocani.cì (tenendo il bo.echino o Messe le .cose sotto quest'angolo di lu ce, 'il un . tappo fra i d·entf, iegando un nastro sotto ' Lyon (Pr es&e méd., ·n. 66, novembre 1~17) trac- la tir,»ide) ~ ma con esito, scarso. cia la 1cura deÌl'aerofagia. , . Nei lattanti l'aerofagia. 1si cura regollando le . • Bi.sogna anzitutto .curare la gastropatia, che po1ppate, faic.enidoJ.e f.are le.n tamente, staccando è il ·fo11,d amento spesso dell'aggravlfl.rsi d el sub- spesso il })ambino dal s.enp; · massa;ggio ·e . comstrato nervo,so. presse càlde sullo ·stomaC•O; pic1Co1e dosi di fo· L'atonia' gastr1ica, quando esiste, va corn1b at- sfato id i sodio (0.2!!> gr.) E) di solfato di sodio • tuta con i ma&saggì, l'idrotera;pia.J la • ginna- (0. 10 gr.), in acque aromati. c he o latte. stica visceralé, l'uso d·i · una cintura elastica. G. $ABATINI. L'alimentazione deve es-s ere appro 1priata~ e fatta di regim·e misto; .s i rac.com an·di di mastiLa dispepsia degli sdentati. care 'lentamente·' si ri1dru1cano. al .m inimo le be. A. Mollière (Arch. des maladies de l ' app. divande durante i pa:sti, con1cedelildole invece moderatamente .e ·c alde a· distanza <li 2-3 ore da gest.if et de 1.a ri.u trition, 1917, n. 6) esamina lo ql1esti.- Bisogna t en·e r presente .c he molti 1dispep- stato drispeptico degli pidentati, srpeicialmente 1dal tic.i · si aJ.ime.ntano' in.suf.fiJci1entèmente, agg-ra: p;L1nto di vi.sta della me•d i·cina milr.i.ta:rie'; le sue , van,d o 9il .J oro stato neuraistenico. , intereis santi o·sse'rvazioni. si p ossono pe!f.ò esteD:dere· a'Illche alla ·prati.ca ciVile. D~i medtcamenti vanno irì prima line.a r·acI so:Ldati ·sdentati ·posso.no diviide·nsd in due comandati. i dialitici od eccitosecretori : il Lyon • • grandi categori e: quelli .che lo erano J?rima insi·s te su queste formule : , I della gr. 5 Fosfato di sodio . • • . guerra e quelli ~he lo sono in seguito· . !3 . a questa_. · •· Cloruro di sodio ,' . . . )) .. Apparterig_ o no alla pri1na: a) i contaidini che A.equa distillata; . . . . )) 1000 un biochiare, tiepida, il mattino a digiuno e hann.o perduto i deinti in causa di acque oatti- • ve o per c01I1sumo eccessivo dì pane o di ·si dro la 8era prima di pranzo. ))

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. (Normandia, Beauce). Essi alle loro case, mangiando l enta.mente e ieon un'alimentazione ve-· gei.ariana., no:r1 avev·oo.o sofierenze : iJ regiine d elle carni e d elle conserve è invece fatale per essi, si ha ram·molliimento ·d·edle gengive) carie, ascessi, denutrizione e infezioni gas.t rÙ-thtestinaJ.i; b) altri individui, in minor numero, · che da bo1rgheSii, man•g ia.ndo poco·, ,scegld.endo i io·r o ~cibi, e .eon l 'us·o di dentiere, non ave·v ano sof.fere,n z·e•. Amiche p·e r qu·esti yierò· il nuovo· vitto o l'impossibilità di. rim~tte.re a nuovo l e dentiere p·ortano con1e conseguenza uno .Sitiato· di S1peptico e un d,ecadiimento della nutriziione. Gli sdent ati diveniiti tali in seguito alla guerra, oltre a quelli ·di ipura ,spetta1nza ·chirur.g1ca, P.,®borno La loro infermità ,a -carie mult~ple in conseguenza del flreddo, dii azione demineralizz<atrice, od a caduta dei dentì idi o·rigin-e trofica; talvolta è in causa una counmozione cerebrale, • una !ferita dei &ern..i, .una malattia p regressa. Dal punto di v ista cl·i nico i dispeptici per cattiva 1de.ntizi9!!le si divido~o n~d. se1guenti gru ppi-: 1. Tavfflf agi. - Di: .so1ito forti mangd.ato.ri a ' ' cui l 'ali.m entazionè non .sov·rabb9'I1Jdante del soldato è .abbiastanza favorevole mentre la minore ingestione di liqutdi aiuta loro la di·gestione; ' . gen·era1rnen te hanno ripugnanza 1p·er i grassi . • QuaIDJdo.vengono eva·cuati in seguito a ferita o·d .a ma:lattia, · ridivemigono di:spepti ci . • 2. Gli ipoaLimentati. - Sono gli sdentati che soffrono per denti ·cariati, .gengive .dolenti ch e si ulcerano. Lo sd·e ntato eh~ mangia poco p erch è soffre m·angi'a.ndo1 aJITiva p·r esto all'.am.or èssia ed alla perdita· delle forze: , esso forniS·Ce il più forte · co·n tingente a;lle if·e bb1r i tifoiidi e. p .a Jratif oidi, p1er la sua dill}inu'ita resjstenz.a alle infezioni, tanto· p·iù ·esgendo ·di solito uno stitico~ · • 3. GLi infetti. - Questi,• al com.trario, non si la m ent.ano. Sono .gen·e ralment.e .indiv·i dui traacuria ti che non soffÌ'9no per i mozziconi nera:stri di dente, ·e delle periodontiti. Spesso, i~vece, si ammalano .p er angine, e soprattutto per co~ li che e diarree: L'estrazione dei d·enti, dei gar- , garismi all'acqua ossigenata, danno mi.glio ri risultati - che l 'o.p .p1io, . il bismuto .od i fermenti . ' latti·oi. Que·$ti individu·i masticano· di solito· lentamie nte, e di- rado si lam·eJ!tano del l oro s.ton1aco ; s1p es1~ invece vanno ·s.o ggetti ad enteriti febbrili, clì all~inizio si pre.s entan·o p iutto s.to g·ravi, sebb·ene poi guariscano ,abbaistanza rap1dan1ente. · , Evidentemente cp1esta ·classificazione è s.c?em attca, poichè un inrd ivi·duo ·p uò appartetnere a lipi .diversi, simltltaneamente o su.cc·esivamente P er il tnattamento l 'A. .consiglia le misure se• guenti: 1

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[ANNO ){XV,

POLICLINICO

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S8]

1. L',ammalato non deve soffl':iJre mangian- , do, quindi gaJ'lgarismi con acqu,a ossig€:nata debole o .con p·erborato di sodio. Nel ca:so di.gengive ulcerate o tropf)O sensib:i li, sipenncllatu·re con à;cado cromico 1/500 prima di ogtni paisto od ev~ntùalmente con nitrato d 'argento. 2. L ammal1ato n oni d ev,e perdere l'ahitudi? e di, masti.car e; 'SO.no quindi da a.boJ1re i pasticci e le purées : i cibi clebbono .esser:e ben ,c otti, ma conservare (p. es. i le·gium1i) la loro f·oir ma prim-itiva in . modo • • ,da p nrmette•r e la mastiioa'zione. · 3. Lo sdentato, munito del •s uo ap.p arecchio, potrà. poi ritornare al fronte, n on. deve qUindi perdere l 'abit11dine del r egime ca1ne•o; si condiranno i ·cibi con sl1c.co di carne e si provvecleirà il 11ia.sticatore (uno per 100 uomini è suffici ente), con Clli si potI"an.no utilizzare le ipa·r • ti di carne e di verdura, che , altrimenti verrebbero gettate. , 4~ In causa della cattiva m ·a sticazio,n e vi è an.che una insuffi1ci·e11te salivazione : questa deve quindi venire aiutata con aromi (sale; pepe, tirr10, cip·oll·e, e:oé.) in qu.antità non ecces~iva: per ·ev.i tare p oi una · dispepsia d?- aromi. Il regime .scipito p11 ò essere utile in tempo di ·piace; nelle condizioni attuali non è invece co1I1si1gliabile. . . Per il trattamento .con medicin.a1i sarà ·suffi.ciente .p oca co·s a : agli :Ln1dividui che :si lamentano di pi·rO·s.j, la p olvere ·di rabarbar-0 composta (rabarbaro e bismuto ana gr. 30; btcarbo• n~to .di soid~o gr. 150); un 0ucchiain.o da caffè prima dei pasti; n ei casi ·di dia.r reia l'op1p io, il calomelano~ il solfato di sodio a pi1ocole q.osi, dell'addotllile. Una volta s.e.con•do le . co:rtdizi.oJ1i , ·poi fornito .d i .apparecchio lo sdenta:to che l'adopera a dove.re cessa di eissere un dis-peptieo. 1

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TERAPIA. Gl' ipnotici.

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S ULFONAL. - Dieti lsulfondimetilmetan·o. Cri• s tallL bianchi ·difficilmente solùbili in acg11a, con scarso sapore. Si u sa come sonnifero in" parecchie circostanze, ancl1e in p si chiatri.a ; i1 so·n no incomincia· .d op·o Ih ora-2 ore e dt1ra .il-8. ore. Il medicam·ento · ya sci olto ~n acqua· calda, o~pure si devè bere d opo di esso molta acqua; in tal mo- · do si pr_o vochera:òno più raramente le azioni accessorie. Do si : nell'uomo gr. 1-1.5; n ella donna gr. 1; nei bp.rnbini gr. · 0.1-0.5. Dosi mass,i me : gr. 2 p er volta e gr. 4 per • _ giorno .

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SEZIONE PRÀTl CA •

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Azioni accessorie. -

Fenomeni da parte del Az·i.o1ii accessorie. - Di11resi aumentata, nau, sistema nerv~so e_ digerente, . irritazione delle ... see, er11ttaziohi, vomiti, cefalee. Gli alcali de.vie orinarie (albuminuria, meta.emoglobinuria, com1)ongQ.no il preparato.· • ematoporfirinuria): talvolta, in. seguito a lungo VERONAL. , _ Acido dietilbarbiturico, dietilma- . u so si ha azione cumt1lativ!1, che può anch e lo.nil11rea. Cristalli bianchi leggermente amari condurre a morte. , I poco solubili in acqua fredda (1 : 145) più facilIORATO D'AMILENE. Alcool amilico terzia;rio: mente nella G.alda. (1 : 12); f,aci_lmente solubili in / dinieti1'etilcarbinolo. Liquid 0 incolore, che si · mezzi alcalini (succo intestinale). Il sal·e sodico · ' mescola con acql1a, di odore speciale, di sap.ore (Medinal) è facilm_e nte solt1bi.le in acqua e con. piccante. Si usa cerrne sedativo ed ipnotico; agitiea1e il 90 % di veronal. sce abbasian·z a ra1)idam·ente _ed in n1odo fi~ato . Usato con1e ipnotico, sia. n~lla semplice inE raccomaJ4dato specialm e11te nello stato epi- sonnia dei neurastenici, come negli stati di .. \ lettico. er,citamento degli psicopatici; raramente inatPosolo(fia. - Dosi singole· come sedativo t~:»o, possiede, a dosi terapeutiche, azion~ acgr. 1, come ipnotico ·gr. 2-3; cl osi n1assime: cessorie non pericolose. gr. 4 per volta e gr. 8 per giorno; in ~oluzi~ne Raccon1andato come sedativo anche nel mal in birra o in vino, oppt1re anche per enterodi · mare, hy,,pere1nesis ara oidaru11i, pertosse, · clisma : 2 gl'. di idrato di .arrrilene corris.p on- epilessia. Sommi.nistrato 1-2 ore pl'ima della dono a ~irca 1 gr. di cloralio idrato. operazione, può dimin11ire le azioni dannose Az.i oni accessorie. - Fenon1eni da parte d el • del clorofo1mio . sistem·a nervoso, nausee, vomito . Somministrato ben disciolto , provoca entro Prescrizioni. - Idrato di amilene gr. 3, acqua n1,ezz'ora un sonno che d11ra fino ad 8 ore. Pie- · distillata gr. 70, m11cillaggine q. b. per 100, p·er cole dosi vengono rapidamente elimina~e con lln enteroclisma; oppure: . idrato di amilene l'urina. gr. 5, arqua di stillata gr. 70, scirop1)0 di corPosologia. - D·osi singole gr. 0.3-0.5 (~assiteccia d'ara11cio q. p. per 100, da 'prenderne la · mo 0.75), per giorno,' massimo gr. 1.5; nei bam.1netà alla sera. bini gr. 0.02-01 per volta. Da somministrarsi in • TRIONAL. - 7\letilsul{onal, dietilsulfonmetiletilacqua calda o the. Negli stati di-eccitamento si n1etano. Cristalli ·1)ianchi · difficilmente solubili possono dare dosi più alte. Jl sale sodico, più in acqua fredda. facilm ent'é' solubile, può somministrarsi anche In questo composto, ·per l'aggi11nta ·di lln a l• per iniezioni o per enteroclisma, tro gruppo metilico al sulfonale, viene aumentlziorii -accessorie. - ~'-\. ~osi terapeutiche non · tato il potere i1)notico.: qt1ando si prenda, disi h a nno ge.n eralmente disturbi del cuore,_ resciolto ii1 s1ifficiente q11a11tità di acqua calda, spiro· o sistema uropoietico. Gli eventuali fenosubentra i11 lh-l ora il so11n6 assai simile al m eni tossici sono dati da i11alessère, sonnolen-· fisiologi co,. che clura i)e1· 6-8 ~re ; l'azione può za eccessiv~, . coma, incesso ])arcollante, v·ertiver1ire a,umenta,ta nggiungendc. Yi la pa-raJ.deide, . . gini, a1nnesia, parola balbettante, perdita d'ap- · (2 gr. + 1 gr.. 'd i trional). p etito, vomi_ti, polso debole ecl irregolare, irri~ Posologia. - - Dosi singole, ?r.. 1;_dosi massi- · tazio11e renale, ·eclèn1i, prurit.o, eruzioni ' cuta· rne, gr. 2 per volta e gr. 4 lper giorno; nei ba1nnee. Nelle intossicazioni cro11iche si-hanno grabini dai 3 ai 12 anni, da gr. 0.1 a 0.5. vi fenomeni nervosi e marasn1a. L'intossica.4.zio1ii accessorie. - Come per il solfonal, pe- zione acuta si rivela coì q11adro di coma grave : 1·ò men o i11tense e frequenti; sono state osser- al principio i.l polso ed il respiro sono abbavate a11che intossicazioni cronicpe. stanza buoni. Dose n1ortale circa 5 gr. Contro • URÉTANt>. Etìluretano: etere etilico dell'a- l'avvelenamento si useranno, come per .ra morcido carbaminico. Cristalli incolori, fa cilmente fina, le lavatur.e di stomaco e gli analettici. solubili in acqt1a, di sapore "'salato. Non provoL'azione del veronal })UÒ essere, at1mentata cano danni, h a11.no altresl scars~ aziope se- · m·escolando1o alla morfi11a o ad altri sedativi; dativa (gr. 1) o ip11otica (g·r . .2·4); nella· pratira così, p·e·r esempio: ·v eronal gr. 0.3, .cl?ridrato infantile, a dosi più picc.ole per ente..roc~ismn,di morfina gr1 0.01, cla prenrdersi disciolta in - È orn1ai quas i in dis\1so. ·· a cq.;ua calda; oppt1re: veronal soclico gr. 1.5, EnoNAL. Metilp repilcnrbinol11retano. Polve- · acqua d1stillata gr. 75, .acqt1a di valer~ana,. gr. 20, -sciroppo ,di altea q. b. per 120. Ogni due re difficilmente ~ol11bile in acqua, con sapore di ore un cl1cchiaio da the (nella pertosse). menta. A dosi di gr. 1-3 (in ostia) pro_v oca tln O rdi n nn<i o l'aci rt o rli etilha rhit11riro , si realizll\OJ1 no trR n q11i l lo. ·

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POLICLINICO

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za una economia, n on trat.:andosi di nome brevettato, come il ~eronal. •

DrAL.' - Acido diallilbarbiturico. Scaglie. cris.talline bianche, difficilmente solubili in acqt1a, facilmente solub ili in alc?-li. Si usa come ipnotico e cal1nante, a qosi molto più pie.cole che il veronal (gr. 0.1, nei casi più ·_gra~i gr. 0.2-0.3; come sedativo bastano 5 cent.igr.). Si somministra un'or.a' prima del sonno, in the caldo. Non vennero oss·ervate azioni accessorie.

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NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA .. La conservazione

delle~

emazie viventi

Per mezzo di .e sperimenti di trasfusione, praticati su dei · conigli, in cui una gran· parte di • • • sang-qe veniva sost1t"µita con a ltra, opportunamente conservata, I>eyton Ro11s e J. R. Tum.er (J ourn. of experim. medicin.e, 1916, pag. 247} l1a.nno dimost:rétto quanto seg~~ · Le emazie conservate in .miscele di sangue. • citrato di sodio, saccarosio etl acqua per 14 LUTh1INAL. Feniletilmalonilurea. Cristalli · giorni, quando vengono reiniettate, rimanbianchi appena ~olt1bili in acqua, facilmente sogono in circolazione e .l'animale non mostra allt1bili in alcali. Si usa come il veronal, di cùi ct1n dist11rbo; la numerazione dei corpuscoli però è più attivo; è stato ultimamente racco·~anguigni, il dosamento ·dell'emoglobi~a e la mandat.o per calmare gli acces~i convulsivi tep,ercentu~le delle emazie reticolate, rimangono tanici. · irrrmutate. I~e emazie conservate per un pe- , Posologia. - Gr. 0.2-0.4 per volta (dòsi mi- • riodo più lt1ngo, ·sono apparentemente ' intatte, nori' nelle do,nne e bambini); cnme calmante ba- ma ql1ando vengono usate per la trasfusioné, · , stano dosi .di gr. 0.1-02. Le dosi di gr. 0.4 vànno· sono rapidamente sottratte dalla circolazione; usate 9on. pr~denza e solo nei psicopatici. gli animali P.e rò non ne risentono aJ.c un distur- ... Azioni accessorie. -. ~ome per il. veronal, speNel dissanguabo salvo un'anemia prpgressiva. • I ciale prudenza nelle a~tera.zi.oni .del cuore e ·dei . rnento spinto all"estremo, il sangue perduto vasi nonchè nella' nefrite. ptlò venire sostituito anche con tali emazie È usato il sale sodico del Luminal an·c he per c9nserva_te a lungo. Questi fatti potrebbero veiniezioni, che vann0 fatte molto profonde, per ·I1ire .anche 8ppli cati all'uomo. · evi• tare necro~i. Secondo gli AA., la soluzi·one di Locke proPARALDEIDE. ·_ Liquido incoloro, dall'oqore al- ·voca emolisi; essi hanno trovato conveniente di 3 .p·arti di sangué-con due çli solu, deidi1co, dal sapore un p,o' bruciante, che .si me- la miscela: . scola b,ene con acç:ua. Si usa come ipnotico e z.ione isotonica (3.8 %) . di citrato di sodio € 5 calmante specialmente · negli stati qi eccitamen- di soluzione Ìsotonica (5.4 %) di .saccarosio.. Le emazie umane rimangono intatte per 4 to dei psicopatici. Ha il vantaggio di influire poco sugli organi circ.olatori e· di agire re.pida- settimane, mescolando tre parti di sangue· co.i1 due di· soluzione isotonica di citrato di sodio e mente ed in modo sicuro. Gli svantaggi consf. , FIL. stono invece Rell'odore ripugnante emanato ~ 5 di soluzione isotonica di dèstrosid. nell'espirazione, e nella irritazione delle, mucose quando non è s11fficientemente diluito; proPOSTA DEGLI ABBONATI. voca inoltr~ stato di ebbrezza, · come l'.alcool; è facile l'abitudine al rimedio . Si sommi.nistra a dosi di 3 g~" . (ma·ssimo g'r. 5 (977) La guari{fione della sifilide. - ...\.ll 'ab bo-. per volta e .10 per giorno) unitamente· a qualche nato n. 4367: · La sifilide è gi1a1·ibile: lo r.;rovano i casi di correttivo. È poco ·usato, meno che nella pratica ps:i:chiatrica. Si dà diluito in acqua, in ragione una s·econda i:q.fezio11~, bene ac~ertati, per qua:np. es. di .1Q gr. ·. di parald.eide'· per 150 di liquido., , to rari. . Non si può mai ·e~cludere la possibilità che còn sciroppo ai' cort~ccia ·cl' arancio, succo di liinsorgano· fatti terziarii in 111etici, anch·e se mone, ecc. · ben curati e che da moltissimo tempo non 'abCANAPÀ IN,DIANA. - Haschisch-. Estratto dalla biano 'più manifestazioni. Cannabis sati1,a var. indica. I preparati gaLa \Vassermann positiva, ~.:e esegùita c~n il · lenici sono: · dovuto rigpre di tecnica., si pt1ò .considerare • Estratto in polvere · o pillole: cinque-dieci . come 'decisiva p11rcl1è ·si possano escludere al• centigrammi. cl1n~ infezioni che sogliono d<1re anche esse lri stessa reazione (lebbra, malaria, scarlatti· Tint·u ra 15-20 gocce, p·i ù volte al giorno. , . .' Spesso le pre1')arazio11i di cana1Ja indiana si na, ecc.) . I Nessuno può escludere dai soli . fatti obbiettrovano in specialità farmscel1ti~he ad azio1:é . • • tivi i''esistenza di . una !ues: l'ana.mnesi negan arcotica. i rii. . . . • ..• , '

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tiva, la R . v\-. negativa, 1'3.ssen·z a di altera.zioni di nodi linfatici, di leucoplasi e della mucosa boccale, di alterazioni Gssee,· di cicatrici con i particolari èaratteri di quelle dei sifilidermi, ecc., possono peraltro permettere di escfudere con molta probabilità l'esistenza della infezione. Il luetico, anche in · condizjoni ottime di .s alute e dopo lungo tempo da che non si ebbero più manifestazioni, può contagi-are direttçi,mente · la moglie. A parte il caso dellçt sifilide concezionale (da molti negata) semb1·a prov.ato che i prodotti delle secrezioni .fisiologiche (sperma, p. e.), al contrario di quanto si credeva un tempo, possono trasmettere la l'ues anche in . assenza di manifestazioni in atto . . . Il ca1omelano è sempre il rimedio preferibile. · Nei casi con manifestazioni r.utanee o mucose d.i una· certa gravità,' specie se ribelli al mercurio, il neo-salvavsa.n rispond,e benissimo come CÌl(}atrizzante. Così pure è consigliabile nei primi stadit dell'infezione· per attenuarne; il de·corso . .. Crediamo però sempre. indisipensabile anche là cl1ra merct1riale. ·

Poscia, asciugata la testa, si bagnino i capelli con aceto di vino e si pettinino con un pettine fitto imbibito dello stesso aceto, il quale ha la proprietà di climinuire l'adesione delle uova ai capelli. / Infine .si può risciacquare la capigliatura con acqua tepida, asciugandola poscia · accuratamente. • .. G. A. '

CENNI BIBLIOGRAFICI.

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(Non '' recem Ì$cllno c"M ' Ubrj per-Venutj in dono alla Redazione)

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La Patologia della cc .s." Iliaca ». Ti- • ~ugr. Ferragl.1 ti, ::\1odena, 1917. "- 1 ALZOKA.

L·A. col suo lavoro si è pr0posto di dare la '

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visione, il ·p iù poE6ibile ·comp1eta, cteJla patologia del €1ign'1a colico, limitando per altro il s1:1o s t.udio alle ·affezioni ad esso e~·c1u.siv·e, ed escludendo percio qu·e1l1e che, O·l tre colpire il sigma, contemporan!eamente si estencfon10 ad altre por- ' zio rii del :cra.~so . Pt1r così limitato ~o is tvdio aplJ,are ·snbit.o eisteso notevolmente e r~cco id i ricerche bibliografi,ch{ e di. osservazioni proprie. \ T. ~IONTESANO. ' • :\Iolfo opportun~mente l 'A. 11a iniziato i.} lavoro (978) S·utl·a cura dP.ll'uretritP aonocciiu a.rucon i rico1·c1i emb1ìiol ogici ed anatomici, ai quali ta. - All'abb. n. 2476: / • f ?- ~egtllire lo stuclip delle funzioni fisiologiche Non è possibile riassumere. un argomento così della S iliaca. Tratta quindi del1.a semeiol·ogia va.sto e -complesso nella cc Posta n. Ci basterà, di questa parte dell'intestino e delle sue varietà l'accennare che nelle uretriti blenorragiche di forma e dà. posizionie, dei 1dtiverticoli, della ula-cute, specie se complicate (epididimi te, ecc.) cera semplice, delle sigmoiditi, ·delle occlusioni, è coD:sigliabile l'uso di sieri o di vaccini antidei t11mori, delle affezioni del mesosigma, delle gonococcici, e che ne'lle ..forme' cròn~che le inalterazioni d eri. ·v.asd. deis tinati a lla i1utrizione dicazioni terapelltiche risuftano essenzialmente della S iiiaca, .ed infine de11le nevr,osti. diel si1gdalla presenza od assenza del go11ococco nelma: Lo 1&tu1di.o è com1Jil1eto· in -0g.11i .sua p·arte' e l'essu1dato t1retrale, dalle loc-alizzazion·i del proi1otevo.Ii coiiltributi 'pe1rsona1i .sono speaiaJmern te cesso (uretra posteriore, prostata, ecc. ) e dalla portati aj ·cap1it1olli dèl rr1acros1ign1a., ·del m~ga' o mino.re diffusione in p.rofon- 0Sign1a, delle sigmoiditi acl1te e ri_correnti \e ·dei sua maggiore di tà. .tt1mori. Nel1le su·e osservazioni I1At1to~e ha po• • ~ ,r_MoNTESANO. t11to valersi di tt1tti i mezzi di indagine, di c11i è ottimamenite p1rovvista la clinica mediiea Mo(9'79) Al dott. V. B., Zona di guerra : denese, 2.nche dei · più moderni. Fra questi, Il metodo per la cura della blenorragia con le ricerche radioJ.ogiche, consacrate in ben riul'anidride solforosa, è stato an1piamente riassci.te, nitide, d1imostrative radiogi~afi~, annesse· sunto da un... articolo della Pre_sse 1nédìeale. al lavoro, meritano Un.o speciale ricordo. ~'1olto del 3 gènnaio 1918, nella Sezione pratica di e$tesa è la ricerca bibliografica, che si presenquesto g.iornale, 1918, faseicolo V, ~g. 116. tava .p art.tcola.r mente diifficil~, mancando fino \~ . MONTESANO. ad ora un lavo·r:o di insi.eme, 11no .stuicl1o qùanto . . I più possibiJie C'Omp1eto e riélJssurn.tivo. (080) Al dott. A.~· abb. 1l" 1Z56: I SegnélJÌand10 quindi il volume agli studiosi, Un mezzo facile e spedito per togliere dai siamo certi di comp~ere . opera. ad esSli. utile e capelli le uova (lendini) dei pidocchi dopo guagrata, fornendo in tal guisa la maniera ·di _fa. rita la pediculosi è il segt1ente. Si la\i·i d~1;prima cilnPente orizzontarsd. ancl1e in questi capitoli, assai bene la testa con acqua saponata o con che la moderna patologia l1a arri.ochito dri. sindecozioni di corteccia di Panama (Qu'itla.ià satomi propri, di proces i curativi ~ii im.dubbia ponaria ) o di radici di Saponaria (Saponaria effic,acia. P. C. offìcinalis) al 25-30 per mille. •

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JL POLICLINICO ·

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Cronaca del movimento professionale.

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di sanitit e ospeùaletti), non vresso ba ttag1ioni • dl prima linea . I loro predecessori del, 1912, studenti onamai fuori Per gli studenti del Vii anno di medicina. coPso, si vedono ragg~unti nel grado e nell'al1torit.à I giovan'i Inscritti al L0 anno 1Jl medicina nell'auda questi compagni più giovani, vedono i con1pagni tunno d~l 19] 2 sa ranno ~el prosRi1no anno scolastico · di liceo raggiungere in altre armi gradi super·i ori, • • studenti del settiuro anno, studenti fuori corso. vedono p1:omossi al grado ~i. tenente e J)\ersino coI1a loro ~ituaziune merita l'int~ressa mento dei mimandanti di compagnia gli ·a.spiranti di fant~rin nistri delhl guerr.1 ·e clella pubblic-a istruzione tanto arriva:ti al fronte lo soorso anno, anche · quelli rh~ 11an.rio si e no la licenza tecnica. · per il mig·li9ramento del e1~izio i11edico militare oome _per altre i·agioni di equità e di dignità proSi vedono raggiunti e sorpassati da t a nti e tanti fessionale. e pensano che la maggiore istruzionè e l'utile opera })restata dovrebbero a vere il loro peso. Ql1e-sti studenti 11a11nJ freque11tato i'egolarmente, ... in tempi norn1ali, i p~·imi tre cor si .univer. ita1·i e Equità e dignità vorrebbero che fosse migliora ~'l ne hanno ~uperH to gli esami, dimostrando cosi <li la posizio11e morale dir questi studenti del ' ' Il anno • • • .fl ver a eq ui. ta to la _ preparazione teorica fondamendi medicina. Nulla impedisce ·cl1e :vengano 4istNtitti dalla zona di guerra e· siano congedati per qualche tale, nece~sa ria per degnamente 1>roseguire gli studi d(?gli l1ltirni C"Or~i e 1.>er apr>lic-ar. ·i c:on profitt<.> alla tempo affinchè possano ultimare i loro studi presso le proprie Università, come ve11ne C'OÌlcesso nel pratica n1edic~. ·Nel })rimo •lllJl~) di guerra. clestinati. alle Yarie. 1915-1916 agli studenti inscrittisi. alla Facoltà di medicina nel 1910. · compag1tie ùi sanità, rima,sero a conut tto di ~r vizi sanitari. Nel $\L ~f>gu ente anno sc:olastic'<) 1916-1917 1 • .\. la urea• \.'Onseguita lo .stesso servizio medico mi• frequetarono il <:o r~o accelerat-0 di Padova e fffibito. litare· sarà migliore, i neo-lal1reati godranno la maggiore fiducia -dei soldati e, fo1·ti del loro sapere dopo, i1omina~i a~p1ra nti medici, vennero chiamati e ùella ben meritata nuova a lTtoritit, continueranno fl prestar ~e rvizio. preF;so i battaglioni in prima . a J)r 0<liga rsi per la Patria. danclo ·a fe riti e ammalinea. lati tutta l'entusiastica loro ove1·c:t umanitaria (*) . Da allora t'ungouo ùa medici senza esserlo, comDott. NICOLA GARf)SOI. piono validamente e ~rupol osamen te il loro dovere ed hanno. a yuto .1n<:h'essi i loro gloriosi morti .e ·1 · feriti. Pe1· la specialità idrologtea. f..1a lor o overft ba. dimostrato el1<> non e~;i stono . L' .Associazione. medica. -italia11a d'Idrologia, l liJ}iù ragion] tec·nic'<)-professiona. li. le qua li impedi- 1uatologia e Tera.~ia fisica ha dil'etto ni medjci it!scano di tra . formarli in ootto-teneuti ruedici •lttra liani una. c·irc:olare in cui richi'a1Uèl l'attenzione ul verso un ultimo C.'<)rso accelerato. Ora1nai si puiJ ·fa tto che i·,1zienàa goYernativa dei Bagni di Salso• dire eon ~icurezza che essi dan110 vieno.affidamento 1uaggiore, nell ' inviar-e ogni a11no ai medici un fol'di poter c-0n~g1Jil'e _degnamente ln l::\urea in medimulario col quale vengono pl'escritte le Yarie cure. cin.a. e chirurg·ia. · ' concede assolutù. libertà di prescrizioni. . , . I • Ma ·anche ragioni di equit~ vo'rrebbero cl1e 1·autoQuesto sistema viene. usato anche in quulcbe st~t -ritù militat-e pren{le.sse pro,:vedi1nenti in loro fa - zione balnearia estera, ma è condannato dai com' e dando ai vore. assec-0ndandone l' in ~gnan1 ento petenti. Non ttntt! i n1edici possono avere le nozioni merite·voli la Jl.O. sibilità di far sc:o1nparire la dis~­ e.·atte e JJrecise necessari~ per 11na prescrizione ra- · rità <l i eon<lizione )oro fa tt.a da una sperequazione 7.ionale. E ciò tapto pii1 jn una stazione come quellil • di trattamento fra. gli stessi st~illenti di mediciru1 , <li Salsomaggiore, ver la quale non basta avere co' che varie t·ire:ostunze bannò contriti,iito a creare. gnizioni generiche' ',sull'acqua mi11erale, ma questa l 1n rapido esa1ne è più e:l1e ffi1flìciente · per dimocle~e ess~re esattan1énte · e. scientific;i.mente conostria re l<l. veritit di questo.. a sserto, la necessità cli . ~<:luta · anche per qunnto ha rapporto a lla .sua denpr-O\'Vedere. · · sità, alla clurata e modalità delle sue applicazioni, ' ai ~noi vari effetti nelfe diverse malattie. Ql1alch·e Gli ·tu denti in~critti al 1° anno di medicillicl n~l ,·oJta gli àm1nalati non risentou'? dRlle applièazioni 1911, gra·zie '"1 <lue corsi accele rati, si sono laureati nell'aprile cleJ 1917 <"'<)Il tin a11ticiPo di qualchè mese prescritte il beneficio che d a llI1a cura metodica (' ~cruriolosa 111e11te SOt"vegliat.a pòtrebbero ottenere, ed ·ora sono qu;:1 si tutti tenenti IJ?.edic.i. ... I lor<) C'<)lilJ)Hg;ni de ll'anno suecessivo (i meno fa- ·con danno personnle e· con . discredito della st_a zione. J->ur. trof)po nèlle nostre Università, fatta qualche voriti dai provvedirnenti presi a f:avore 'Clegli s tueccezione non si hanno corsi 11è ·liberi i1è ufficiali denti di metJicina) pur avendo acquistato. ip tre ' • d 'idrologia, per cui i medici che non S\i occl1pano oorsi norma li la stessa prepara.zione teorica fon. cli proriosito .e Yolontariamente di questa branca. d:11nenta le. sono tuttora aspiranti, sono laureandi non possono avere cle11e nostre ncque e delle nostre e , se un equo provvedimento non ~inter\enisse, ririsorse fi sicl1e te rapeutiche. idee tanto esatte e prernia rrebbe1·o ta li fino ~1 pac-e conclusa. Rono a.spiranti anche gli stt1de11ti in seri tti a I .1° 81111-0 di n1e<licina ii-el 1913 e lo sono pure quelli del. (*) Sullo ste.$so a·rg'Omento l'on . Lo Piano ha pre' accelerati eò se11ta to al ~!in istero della gue~·ra un 'interrogazione 1914. cbe J1.aru10 goduto di due C'-Orsi da:.n,,oi riportata alla pagina -sego.ente. (N. d . R ed.). ora prestano S€rvizio in unità di seconda linea (se.

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cise d~1 essere coscie11ziosan1ente autotizzati a prescrizioni tassa ti Ye. Nell'intere~se clell'idt'Ologia 11azionale e degli amu1alati l'A. ~i. 1. · d·r. C'. e T. F . si riYolg~ ai medici italia11i e r;\u1n1ènta loro la maggiore prudenza. A 8al. omag~·iore fùnzion~1 un I 'tit.uto medico, del quale fanno parte sanital'i e p11ofessi-011isti che hanno 'dedicata la loro Yita ;1 Ilo studio · razionale dj qrielle acque ed hau110 acquistatn t)mt Yera ed n~soluta c:ompete11za. ..i\ questi e:olleg-!1i stimati e studiosi 1·ie:orrano i medici itt'Ji,1ni Jler i loro cljen. ti, affi.dnn<.losi alla 101·0 rieono~ciutn Reriet~t. In ' t;-1 l modo a vran110 con1pi11to il loro do,·ere <li 111eclici intellige11ti e C'OS('ienzio8t ~<1 a Yranno indirettamente contribnito a ma11tenere alto e riHpettato il valore di lllla (lelle llOStJ·e n1n~:giori ~tnzjoui balnearie. I.Ja circolar<? rec:n le tir1ue d 1 vresid<:'11te generait> (~-. S. ' Tinnj 't' clel segretè'lrio g·enera.J~ Cesar e Rnc1uel. ' I

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scie11tij;ci e l e bene·111eren.z< 1 d ella ·r1 1terinaria ha·nnrJ

fatto giustizia. Su.ll e bra·n che sanilariP p esano JJttr troppo le ini· qzl'ità dPlÌa t ·r a.di.z·iQ•ll &. Dobbia111 o t 11tt i ooirico•r dP• 111ente adopera1·oi oun ogni JJte.z.zo ([, bandire non, solo i pregiitdi.~i, nia an ch e le frasi, ond e l'ègnora11.::f1, e il n{·al•vezzo (tnoora le gratijicc1,1io. Jfi1~gra.~ian10 la sorte. clie l1a la sciato 118cire dallfJ, J) enna inconsulta del 'nostro abùonato e ch e lla la ' sC'i ato t rasçor1'ere ina ·vve·r titanle'nte sul 1iostro ' gio1·'nale le parole rilerate dallri energica protesta: ci ha offerto il de L·fro di svez.~·a. re una lanci·a in fa.vorc clella. estir11ci.zion.'e, ·i n ·no·i altissin1a, della,· ve• • t <' ri11 n ria 111 ode rna, nei suoi f a.nd anien 1; scienti jìcr. <' 11P71<' .~uP lar9lle e ben eficllP npplioa~ioni. I

Arrr1 p ARLAMENTARI. . \

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. \.1?ser1na;-io11 e rl-i _qrad.i ai ·>n<'àiai 1nilitari.

A proposito di una. aftermazione banale. Il ieevin 1no :

Ad una i11te rrognziona d ell'on. Big.nami la Djrezione Genel'<l le della Sanitit milita·r e ha così ri- /· 8J;JOStO : « I medici rifor1nn ti ai J~''a che l)l'ima del mag.. g-io lHJ t> fecero· do1na11da cl i presta re servizio milita re e ottennero nel luglio .. , uc:.c essivo la nomina ad qffici°<tle , e cbe. n)lln Yisita del inarzo scorso fi1ron r ricono~cit1ti idonei 'ni ser,·izi mobilitati, i1-0ssono· chiedere con· regolùre domanda clocumentata ·i I grado cli capita110 se. l1a11no 15 anni di ininteFrotto eserc.:izio J}l'ofessionale. Gli a iuti dei grandi ospedali pos. 0110 otte11ere a <lon1ancl:1 la nomina a capita no .. seID])l'eCllè Siano <l in ti dr O pedali di note~ole. i111porta11za, giudica ti t<tli da lht , C'om111issio11e, e . pi.1 rel1è abbia110 c:onf.;eg11ito tale 11osto per pubblico conc:otso lo a bbiH no . rieoperto J)er almeno due· a1u1i ' ' . di ininterrotto servizio, abbiano ·no11 meno di 10 an ... 11i ·<li <:'Se rcizio profe~sionale e Riano riconosciuti · ido11ef :t coprire ft1nzjoni meclico-lililitari inè renti nl ' grèldo n git1dizio dè ll<l C'on1mi!S . . ione >> .

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)lilano, H ~ettembre J 01 •. .. <.."11iari~simo ·.·ig. pl'of. \''"ittorio Asc-oli_, · retlattore C'nvo clcl Policlinir·o (Rez. pratica) · Ro111n.

Nel Il. 29 del 2J luglio tl. s. ùel . no ])Criodico, col ~itolo «A 1n·o1)0 ·ito cli ~qpjpHrnzione dcl corpo medico alle armi combattenti», è . tata pubblicata t111a lettera di certo rlott. Giovanni l\lla Iacrida ,_ che· non l!obbiamo lasciar passare inosservata. De,tto signore, nel racc-ontare di u11 g-iova11e cliYe11uto in bi·eye' ten1po capit.c-1no 111edieo <:>ffettiYo co11 i soli titc>li di lllla laure a cli g-u~rra e tli lln lungo s~ryizio in c1n<t litit di i11edjco di battaglione, lJel' Yalntare cf uesto ~<::ontlo titolo, si v e r111ette d i aggit1ngere «'che<' corne elli dicesse qualche 008((, fra · il reterinario . f ' inferu1iere e lo .~ingaro ». Rileva la la banale ·v olga riti1. i1011 lJO:-)Siaruo fc-t l'P a meno di inaniff' . tare il no!-:tro doloroso stuporè l.>el' il fatto cl1e llD giornale .che è il JJOrtavoce del 1,)er gli aspiranf·i 1ne<lici la11rea·n di. n1ovimento scieutitì.co e p 1·0.fe8sionale della medi. cina italiana e C-lle 11-0il ignota }'attiYit}t SCientifiC!"l L'on. J...-0 I>ia no ba inYia to .<l 1 ministel'-O de lla gue1·f\ elida ttiC'a del1e 8Cno1e di ' ?ete rinaria e come e ra un 'i11te1·rogazione . « per :-ia11ere se non c reda 'Juanto e~se contribui~cnno al progresso ò~~·Ji stt1di · 01}1>ortun-0 mettere gli aspiranti u1e(lici laure~ncli, • • biologici. abbia aerolt:-1 e divnlg;ata la in~il1rio~a i. qn.ali nello scorso <1nno S<:ol~1$tico, contra ri~tme11te­ a ffermniione. fr11 ttò di tristi pregiuclizi. a l]UHllt-0 feee i J>er quelli del terzo e QU<-ll'tO alll.10 , Faccia1110 11J'egt1iera n Ila ~. \ : . ehia rfs:::;ima di nnb,"'enne1·? escl tlSi da 1 peneficio Lli. d<l re _gli esarlli. i.11 b li <:a re i 11 te~:r~1lruen te la prese11 t e e <:011 osseqtL i o ci c:ond1 zi<>ne di consegnire 1R lau rea, tenuto vresen te• <.li<·11ia rin mo ' a e-votissi mi tlle <:l l'-OStituirli nei '"<ll'Ì !:>Cl'Yizi ·possono ]ler QU(~Prof. N. IJ·L z11,T,OTTr B UON"kANTJ, clella .'tO ;,t nn·n essere .aclib·i ti g·li .a 8pirnnti di', recente no. • R. Scuola !':lllT}eriore cli n1edici11a veJll ill<.l t i )) . . . terinaria di :\Iila.t;io - Prof. D. REH' .~ AHDINI, della Scuola. veterinari~ ' della R. Università cli Pa1·1na ·_ I/on. Dor(l ll<l i11te1·rog.1to il n1ini. tro <le ll::i gue1·Jlrof. P. ~ 'l'.\ZZI, della R. Seuola su ... ra « l)e r sapere se t~1rnto conto della I)()Sizio11e .geoperiore di 111edic i11a Yeterinari a di grafica · della Sa1·degl1èl e ctelln e8trema rliffic:olti1 .l\ 1ilano. cte lle . ue con1unicazioni C'ol <.:ontine nte - per cui l~ fu clat<1 un'organizz<:1zio11e ~anitilria pressochè a11,'\ia1no br'11 lieti cli accogliere qu e.~ta prot esta . Chi ha scritto la frase ir1.(J1·i111f.~1ata 11a. ceduto cv i<len:letonqlllèl - riou cre<la opportuno cli s tabilirvi un ar>; JllC'n.te, se>12·a i-alutazione delle parole, <id u11n vol1 osito eentro cli acc€rtn1ne1~to diagnostico e un istituto cli C-11 1'~1 ~;111atori ;1 l f\ veri rnilit:1J"i t uber('olos i ». gare consuetudine di linguaggio, db oui i progre.s."J·i 1

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912

lL POLICLINICO

AMMINISTRAZIONE SANITARIA. Procedure medico-legali militari.

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[ANNO XX\-, FASC.

avuto le ferì te di guerra del sistéma nervoso centrale e perife1·ic~ per i progressi delle cognizioni su11·a11atomia fisiologica del sistema nervoso»: lire 2000: scadenza 10 aprile 1920. 110

La Gazzetta Uffi&iale pubblica un decreto luoVENEZIA. R. I stituto Veneto di Scie?ize. « Corgorenenziale che fra l'altro dispone; relazioni funzionali delle ghiandole a secrezione È costit~ito presso ogni Ospedale militare prininterna » (premio lVIinich) ; lire 5000; scadenza 31 cipale per l'Esercito e per la Marina un Collegio di~embre · 1918. «Per i migliori apparecchi di medico alla diretta dipendènza .rispettivamente del protesi artificiali)) (premio Gottereto): lire 10,000; Ministero della G11erra .e dt=l.Ia J\1ari~a, per gli acsca denza · 31 qicembre 1919. «ertamenti medico-legali relativi a tutti i personaJi civili e militari, effettivi, assimilati e aggregati in · serviiio dell'esercito e. della marina ·n ei casi in cui. ALBO D'ORO. cla lle vigenti disPosizioni, è prescritta la visita collegiale,· ferme restando le disposizioni in materia C ROCE AL 'l-!ERITO or GU EHnA E irEDAGLIA o'ARGE:NTO <li rassegna. È fatta facoltà al Ministero (!ella guerAL . \ ..\LORE. • ra e della marina cli istituire, occorrendo, simiJi <JruEPPE· l\1ASERA, capitano medico. Comandante Collegi ip.edici anche presso altri Ospedali militari. di Sezione di ·s anitil, durante tutto il tempo Tali Collegi saranno comPosti di un ufficiale sudell'offens1Ya nemica ~ prodigò sempre instanIJeriore medico, possibilmente in servizio attivo percabile nel percorrere di giorno e cli notte il termanente, quale presidente, e di due altri 'ufficiali reno del combattimento, es1)0nendosi a tutti i medici, 1'11no e gli altri designati rispettivamente pericoli per sorvegliare personalmente lo sgom. dal Ministe~·o d~lla guerrà e da quello della mabero dei ferj.ti e per prestare l'opera sua di chirina. \ rt1rgo là dove essa era J)iù necessaria. Durante È istituita in ognuna delle città capoluogo di Provi11cia, sede di Collegi m~qicJ di cui, sopra, una , l'intenso tiro nemico accorse sem1lre prontamen- , te nei posti di medicazione ptù avanzati~ dove Commissione sanitaria di appellp pe1· l'esame degli più intensa ferveva la lotta, cla11clo fulgido ·e sematti sa11itari dei Collegi anzidetti, nei casi previsti pio a tutti i suoi dipendenti di sereno sprezzo <lugli" articoli seguenti. del pericolo, di coraggio, del pii1 elevato sentìPer le pénsioni priYilegiate di gue1;ra, le dette 1nento nulitare e di patriotti~mo. - Piave, 15-22 ('omois ioni di appello avranno sede presso gli giugno 1918. T·ffici l)l'OVinciali per le pensioni di guerra. I.1€ Commissioni sanitarie di appello emetteranno, l\lEDAGLIA o'ARGEXTO. di regola, il loro giudizio in base al solo esame C:aIMENTI ACHILLE, da Cosenza. tenente medico di degli atti, che potranno rimandare al ç<>llegio mebattaglione. - Durante l'attacco, non ostante il dico, perchè prOVYeda ad altre indagini Cliniche; violento fuoco cli artiglieria ne.mica e benchè c.'Olma potranno anche chi.a mare a visita diretta gli · ' pito da gas asfissianti, continnaYa con calma ~d interessa ti . ammirevole coraggio nella. pro1)ria opera di assiNei casi in èui le Q011clusioni,. siano pe{· la assestenza ai nume1~si feriti. Esempio di alta· virtù gnazione di una pensione privilegiata di guerra, le e spirito ·di abnegazione nel compimènto del doC~ommissioni sanitarie di appello., appena si saranvere. - Bosco cli Co11rton, lt1glio 1918. no pr-0nunziate, redigera nno apposito , rerbale definitii;To che, assi.eme .a q11ello del Collegio medico ecl àgli altri atti relativi, faranno trasmettere, a c11ra . MEDICINA SOCIALE. della segreteria dell'Ufficio provinciale per le pen$ioni di guerra, al 1\Iinistero Q.ell'assistenza mili Assicurazioni operaie o Provvidenze sociali.? tare e pe11sioni di guerra, ìnformandone anche i ,. 1\lini teri della g.uerra e della marina secondo le Nella Nuova "Antologia del 1° e 16 marzo è pub' rispettive competenze. blicato 1mo studio dell'on. Bertolini dal titolo « AsQt1alora le dette Commis~ioni di appello siansi , sicurazioni operaie o provvidenze socie.li? )) . su cui pronunciate per a ltri provvedimenti, i verbali e docredo si debba richiamare l'attenzione clei medie! c11menti in parola sarannp trasmessi rispettivamene, sebl1ene lentano dalla madre Patria - perchè te al Comandante del ·corpo d'armata o del Dìpar- - . ora in Egitto -, me ne assumo volentieri l'incarico giudicando ·quasi 11n dovere far ciò a chi delle timent-0 marittimo, al l\llinistero della guerra <> al assicurazioni sociali si: QCCt1pò frequenteine;ute nei Mini.stero· .d ella marina a seconda dei ca si. nostri g jorna li e nelle nostre associazioni ed anch~ . . con lavoro non br~ve C*r, eh.e.• ·p er quanto inoom·• CONDOTTE E CONCORSI. pleto in causa della gner1·u. la stampa medica benlILANO. R. I st-ituto Lornbardo di Scien.~e (' nei;roln1eJ?.te volle accogliere. . Lettere. «Cause della pellagra e natura dei mia. (*) L. DORI. L'assisten~·a ospitaliera della provilnsmi e co11tagi » : lire 2500; scadenza 31 dicembre cia di Pa.via 1906-1913 r l'assicurri~·ione obbliga/toJ 918. - « Modificazioni indotte çlal pneumotorace ' ria contro la 1nalattia . - Tipografia Ponzio, Pa11el ])oln1011e n-0ru1ale e patologico>>: lire 864; scayia, 1916. <1Pnza 1° a 1)rile 1919. - «Q11a le importanza abbia•

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(ANNO xxv~, FASC.

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·Non reputo però nè 01)portuno qui ed ora un .esa1ne minuto dello stuùio del Bertolini, i1è d'altronde me ne seato l'at1torità J)er t1na critica :·. solo alcune note ed un riassunto allo scopo unico di invito ai ('OJieghi di leggere l 'èll'ticolo del Bert.o lini, in~res­ sante anche perchè in pocl1e pagine .p rospetta al lettore in modo completo le leggi e lo stato _delle assicurazioni obbliga torie, con1e for<:;e così bene, ed in n1odo così com1)leto. non è prospettato neppure in pubblicazio11i be11 più vaste sull'argomento. Premessa la di111-0.~trùzio11e dell'organica instrffi«ienza del ~istema facoltati,·o J:>el _c onseguimento degli n l tissimi scopi a vt1 ti in mina. dalle assicura~ioni operaie, climostra ta ùa noi dal co111pleto tnsueeesso della Cassa nazionale Jìer' g·li infortuni finchè fu facQ11:atiYa, nonchè della Cassa nazionale per l'invalidità e la veèchL:1Ja degli oper~i, e cosi; per tacere di altre nqzioni, 1 dal Bélgio co11 la Oa·i.sse n.ation.ale· de p réi:oyanc·e pour ·z'in va,lidité et lai. vieillcsse des ouvrier.~ 0 dalln Francia con la sua Oaisse des retrait.ç: pou r 7a rieillesse _; viene a parlare della forma obbligatoria, dimostrandone i risultati nelle rarie nazioni e<.l i tipi diversi. · Ricorda come lla una classica statistica tedesca ri~11Jta eh~ .1)iù della metà delle perso11e cadute in 1niseriu sono state colpite da essa o per malattie o ' l'er iuYalidità. o i:>er Yecchiaia e c0me per l'attuale guer1·a più doveroso ·sia i1el nostro paese provYedere alle classi povere un ·socco:vso nelle loro jatture e fa notare ,..c ome le prestazioni delle assicurazioni obbligatorie abbiano lasciato adito a lle critiche per l'insuffici~11za di esse, critiche sostenute ' princjpalmente ùal fatto che in Germania dopo la costitt1zione delle nssicurazioni obbligatorie la spes:i media per abitt111te dell'assistenza dei poveri anzirhè scemare era. andata crescen{lo, sovratutto nelle grandi città, mentre una grande diminuzione si era riscontrata soltanto ed in parte i1elle cain}Jagne, per quanto JJer moltepliçi cause (urbanesimo, progresso, scienze med~che ed igiene sociale). Dopo dt1nq11e· una tapi'da ras~egna dei vari sistemi di assicurazione obbligatçria, su cui _sorvolò co1npletameJ?,te, l'.c~. entra nella parte che meri fa 11iù attenta lettura e maggior considerazione. Ricordato dunque come una maggior parte degli Rtati eh~ si sono preoccupati cli· ve'!J_ire còn apposite ii-:tituzioni in aiuto alle classi pcpolari nelle sofferenze e più - come dice - nelle angustie derivanti dalle ·malattie, invalidità e vecchiai1a , hnnno adottato il sistema dell'assicurazione obbligatoria, vie, i1e 1'A . a considerare le ragioni Qhe si possono riassu_me1:e col dire c\1~ le assicurazioni operaie furono un atto di oppo'l·tunis1110 ten1perato, determinato dalla pressio11e de Ile organizzazioni sindacali e dal1,1 potenza politica clel proleta-riat<> nonchè da corri8ponùe11ti obbiettiY\ di parifiçazione sociale a tut('la dell'ordinamento ·statale ecl economico esis~n~. ' tt1rale conseguenza di questi scopi circoscritti a Ile classi la Yora trici : il sistema dell'assicurazione c:he riposa sulla st1dcli yisio:ne del rischio per un grosso numero <.li individui, e dato l'insuccesso della . ' forma fa colta tiv<t, ovvia conseguenza 1\ forma. obbligatoria. I

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913

SEZIONE PRATICA

Inevitabile, seeondo l' A., per la guerra sarà però 1111a modificazione profonda dello stato preesistente delle cosè, anche rispetto a.I sod<lisfacimento · dei bisogni cui i11tendono !)ro\·vedere · le assicu\azioni operaie, .insufficienti a sollevare le sofferenze e , le miserie determi.n,ate da malattie, invialidità e vecchiaia per tutt.a la popolazione in condizioni disagiate, tanto più . che dato lo scopo . piuttosto politico che di pura giustizia. .sociale eh~ è mira delle assi. cutazioni ·o peraie obb~igatorie 1 si può dire che <tSBe in fin dei conti han provvedl1to solo a coloro che ne avevano ininor bisogno. ' È ip erciò che l' A. l'iconosce la .soluzione del problema ardua e soYratutto manchevole ed incompleta se non si adotteranno provvidenze che abbraccino tutta la popolazione dfsagiata quando è • colpita di malattia· o invalidità. · _ Siccome per ovvie ragioni ai proletari non salariati non si potrebbe in corrispettivo impori'e alcun contributo, ne viene · di conseguenza impedita • l'estensione delle assicurazioni obbligatorie . , che d'altro lato, per conseguenza, non 11otrebbe:ro essere mantenute i:>er i soli lavoratori. Volendo qu.ib.di tale estensio~1e le accennate pro,·v idenw dovrebber~ perciò, sia per i sa la ria ti con1e per i non -salariati, form,ate oggetto qi pubblici servi~i a carico· dello Stato, comè è per l 'ist1:uzion·~ primaria, per la sa11ità pl1bblica, ecc. ... Seguire a questo punto l' A. per riassumere bre\ementè qt1anto egli scrive non è più · facile, comunque a larghi tratti vediamoi le idee cb.c esprime. Premesso che le prestazioni proprie delle proyvidenze sociali come di qu:e11e delle assicurazioni ob. bligatorie · dovrebl>ero mantenersi en.tro i limiti di ciò che è ragionevolmente nec-e~sario e che pe1·ciò lascerepro largo campo alle previdenze indtvidlia1i nonchè all'assistenza e beneficenza 'pubblica per u11 compj to esclusivamente sussidiario, tanto ' . pi1ì che, come si è detto, a non J>ocl1i, che pur ne avrebbero anche• più bisogno ù~gli operai non potrebf>e estendersi e che in non pocl1i cusi ai;iche· gli assicurati ne abb~sognano quando no11 sia matt1ratQ il loro diritto alle prestazioni o ne sia avYenuta la decadenza, l 'A. passa a sostenere le proprie idee col prevedere e rispondere alle obbier/,ioni che gli si potrebbero muovere. La ·p rima obbiezione è di carattere finanziario, deri·vante dallà. rinuncia. dei contrib1:1ti rlei beneficati, e l' A. fa a questo punto osservare come snrebbe plù ·ostico per i nostri lavoratori imporre, dopo lt1nga ed aspr:_a guerra, contributi pei-· assicurazioni per , ql1anto l'imposizione dei ·contributi non ubbia altro <.:he t1na importanza transitoria verchè in -via nor111ale non· vi corrisponderebbe · nn effettivo permanente sacrificio sostenuto da lavoratori e da imprenditori; in fatto tale onere riversandosi tutto sul· consumatore. • . Con~iderata.. poi la i1ecessità a fine gt1erra di imposte che gra,eranuo ·iu misn1:a assai notevole, sopratl1tto w· via indiretta, anche sulle classi poYere, nota come. le provndenze sociali costituirebbero t1n compenso equi ta tivo del larghissimo contribl1 to delle masse proletarie ai pt1bblici bisogni. Da_ ciò la- vera preoccupazio11e fi·nanziaria non sta- .. I

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IL POLICLINICù

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.. NOTIZIE DIVERSE

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Il Comitato ese<:utivo p·e r le onoranze al . s.e natore IJrof. Camillo Gdlgi, ordinario di patologia geue1·al~ neil:lrru . versità cli . PaYin , cl1e .lascia in questo .a_n.n o la .~att.edra per limiti di' età - . costit11ito dal prof·. Oli'vio, preside della Facoltà ùi · medicina di . . .qt1ella B nive rsità e reggente l'Ordine.. dei me dici .della provincia di lVIilano, dal dott. Cornelli, pre.sid~nte .dell'Ordine clei m~dic:i del~a provi'.ncia di Pavia, e dal prof. Fusal'i, · p~1· gli allievi - ha clirama to una circ:ola re con la quale annt11izia · di n Yer <:l elibera to di celebrate la ricorrenza col dar vita .ad t1na fOll(J.azione benefica . destinata a conferire a11nua Imente un assegno di stt1dio ad un orfano cli . ' medico ~taliano, che intenda if'criversi a lla 11,a·coltil di m~dicina de lla R. U11iversità di P~via, dando la 11referenza. a qtiegli che abbia percluto il padre · • n ella presente g11erra. Auguriamoci che la somma. raccolta P?ssa costitt1ire t1n fondo st1fficiente per l 'istn1zi~ne medica ·~omple~a degli ·orfani di gue rra. •

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·11 iunque voglia concorJ'ere con offe1:te in clana ro a qnesta oenefica in i zia ti\·a, che riuscirà certamente 1n~sc.ii cara <tJ sen. })J'-Of. Golgi, IJ11ò inviarle ~l t~so~ 1·H~ re de 1J'Ol'<li11e <lei 1n edi<:i del111 J)roTinc~a {li Jlavia

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Contro la tubercolosi negli stabilimenti industriali militari.

\'"n diYenta11do se1npre pit1 juqnieta11te la diff11sio11~

<lella tuberc.o lo~i fra gli 01)erui e le operaie degli stabilimenti àt1~iliari a<lcletti a lle laYorazi-0ni lJU rticolai:ruente insalubri, e <:he si i::;volgono in' staùi li1uenti improvvi ati duran ti.:' la guerra. • ~ull 'a1·gomeuto l'on . Cabri11i 11a richic1ruata l'attR}1zio11e {lel Òom'itato Centra IP di 'I\iobilitazione Indn~triale, invocando lJto\·ye<.l i111entj i quali yadano c.)Jtre alla ~mpli ce a zione igie1lico-.sanitaria, affro11tundo e ri8olvendo jl prolJlt>ma (le l i·isarcimento PC011omico ùi que~ti, el1e ~ouo ·\·eri e p~·oprii infortuni s ul la Yoro. Il Rottogretario d ell~ <lr1ui <l inltn.izioni, pre8iden- · tt• del C~m ita to Centrn le, 11re1-ie J··i~J wg-uo di nomi'llare s ulJito .l lllh l 01111uJssio11e 11e r concertate pronti i1rovvedimenti .. 1

Per gl'invalldi di guerra alienati. • L ·Opera nazionale per la lJl'O tezione ed · assistenza degli i11,·{llidi clella guerra ha diretto una <:i rcolare ai J)refetti del Regno chiedendo di far per,.E1n ire · all'011era nazionale un elenco degli. invalidi ' vrei:;enteme11te r'icoverati in manicomi, completato da ·omma rie indicazioni sulle condizioni sanitarie f' mentali di ciascuno di essi. ' J)egli i11validi giit dimessi e ritornati in famiglia si cl1iede lli conoscere l'attuale residenza. Con ciò l '.01)era rul zionale si pro1)()ne di segui rt:\ con i)a rticolnre . c11r,1 le so;l'ti degli in\alidi che, ·per :01)raggiu11tn infermitit mentale. furo110 ricoveratl • in I tituti manicomiali, n oncl1è di studiare quali fotn1e qi assistenza convenga p1:estare a quelli che, dimessi dagli Istitl1ti ll)~desimi per ottenuta gua1·igione, abbiano fatto ritorno alle 1-01·0 case.

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'. Il dott. Zanon (l~l Bo, ùirettore ùel ~Ianicomio

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38]

Per gli alienati dei territori invasi .

. -Onoranze al prof. Golg'i.

FASC.

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r elJbe l)iù in ciò cl~ gli i11teressati diretti o indi1·etJ:i non contribuirebbero, ma. nel dubbio che la ric• -che~za nazionale non sia in grado di sostenere le provvidenze auspicate dall'A., poichè le provvidenze sqciali doYrebbero costituire servizi di Stato e sarebbero da conside r a rsi come la condizione più ~vol11ta. di tale p1·oblema, 11na tappa .Più avanzata d elle assicurazioni operaie 'o bbligatorie che, sec.on(10 l'A., sarebbero da rigt1ardarsi oggi quale una fase ormai sorpassata dal l)l'Dgresso sociale. I}.A.. comprende come occo1~ ra naturalmente stu<Iiare a fondo l'arduo e compl~sso. disegno / delle, provvidenze sociali e come J)erciò occorreranno anni vari, i11,·ita quindi sin fl'ora gli studiosi all'esame di esso, e i1oi; che f>Ul'e ci siamo prefìissi · di aste. nerci da ogni critica, notiamò, terminando, ·que~ta • ultima considerazione per <.loman'da.re se proprio ' l'Italia, cbe dopo In gt1erra per lunghi anni inevitabilmente ùovrà ' sentirne le conseguenze e necessi:i s itare di una politica finanziaria, coraggiosa, , Ill1re su fatto anche di par'Simonia ed 'economia e -che per· la gl1ei'ra avrà. vivo bisogno di solleciti ' i>1·0,-v-eclimenti n va ptaggio di cl1i• reduce dalle fntic:l1e militari ayrà l'(°?rganismo più fio ccato e più , facile a malattie; se proprio l'Italia, dicevo. debba essere la prima i1azioue che senza passar e per l'as' si<:t1razione obbligatoria si lanci in una risoluzione ~ompletame11te nt1ova dell'ardt1a questione sociale cl1~ senza i1egare abbia a suo favor e tt1tte le attrattive delle · cose teorican1ente troppq perfette, non può presentare r>e:r:ciò app11nto · difficoltit non lieYi ·e inolteplici. Formulo la doma11da, dole11te che le attt1ali con• • dizioni. di 19ntano esule dalla patria e le mie forze non 1ni pe1·me ttano (l'entra1·e sulla• eleYa ta discus-

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provinciale di Tréviso, 11u org~luizzato a. Meqola, . . in lJl'OYinc~\a di Sòl-0gna. un ospedale psichiatrico militare lJer i soldati Tre,·igia ni colt_i da pazzia; ~s:::;o però nccoglierù' n11cl1e aliena ti di ttitto l'oltre PiaYe. 'Un nuovo dispensario· antitubercolare in Roma. .' An1spice le:.t <.:ontessina Mar'ia Elena TorricelJi e ' c;ou l 'dusilio cli un comjtato di dame presieduto dn lù1 signora Zena Clarke, è ~ta. to a~rto al pubblico, 'in vià Savoia, un nuoYo dispensario antitubercolare gratuito per malati r1overi dei rioni Lu·clovi.si, Salarlo e Nomentano. Il · dispen $.ario « Komentano » sarà assistito dal i1r-0f. Sf-0rza.

L'ospedale militare italiano di Grenobl~. Quest'o spedale è la formazione ·s anitaria P.i ù im- .... l)Ortante per: le nostre truppe in Francia. Grazie -alla munificenza del comm. Albf>rto Marone di To- ..

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[ANNO xxv~, FASC.

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SE~IONE

PRATICA

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915

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i·i11(l ed a l ge11tile éonco1·so (lei ca,:. E . Balzarini di l\1Ilano, vi è stato installato lllti1na1nente uno is1Jl~nclido gabinetto radiologic<t col ti110 })i ù I.>erfetto di generatore Corbino-Trabacchi. . ~

Fascio medico in· Franci~. . parlamentare .

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glio al 16 oottembré l!Jlf), ;3102 casi di di. senteria I <.-on 249 decessi. , In Germania dal 1° gennaio ·al 30 aprile· 1918 furono notificati 68 ca,'i di ,·aiolo. di cui 43 in Litl1ania (paesi occupati) : dal 10 gennaio ,al 29 feb. br.aio 1915, 189 casi <li tifo esantem~1tico; dal 1° gennaio al '\31 marzo nella sola Prussia. 130(). casi di dissenteria, con 149 decessi; sono ineltre segnalati 783 .casi di tifo ricorrente .

I dc1Jutati e senatol'i medici francesi (in i1nlllero <li 34) I1anno <leciso di organizzarsi; tenere dellt> adt1nanze mensili e attivare stretti contatti con la. professione medica. Si è .stabilito c:lte il .presidente • ~ il segl'etario i11tervérranno alle più importanti ·. Vittima del dovere. . . sedute dei corpi r>er la t utela degli interessi pro- · Di un'infezione C'-011tratta nell 'eserci~i-o professio• fessiona li e<l in svecie · dei sindacati. (J 011r1?,al nale si è spenta, di · Verona, la . . nell'Ospedale Civile . .4.. JJ. .4. .·• :~ ag. l 918). dottoressa contessina l\Ja rh1 Augùsta Barbasetti, ('he rlYeYa consacrato la ~ua fiotenté giovinezza ad1 Fascio sanita1·io parlamentare nellà Spagna. un ideale di abnegazione e di un1anità. I depu t<t ti iuedici e farmaci s~i della Spagna si Morti ultra-centenari. 8ono riuniti ib un fascio, per lo studio dei problen1i eoncernenti le professioni sanitarie e la salute pub. È mo1:to nell'ospedale delle <::ir<:eri di Sebenico bliça. 11 ~.,;1scio è pl'esieduto dal dott. R. Rodriguez; lln Y~g-liardo dalmata , ) l\1artini da Cattaro, in età . i1e è ~et'ret.1 rio il dott. Villa)obos. di 106 anni, poco doi>o es ·ere stato condannato da ! ~enatc>ri 111edici della Spagna. hànno costitu'ito cit1el tr-ibunale di gt1erra all'ergastolo per alto trallD (.,on1itato di tre membri - i dottori Cortezo, Cidirne nto commesso a . fa,·ore dell'Italia. Secondo 'nìen.o e 1>11lido - per cooperare col Fascio .s~nitario l' ufficio <;li statistica austriaca, era l't1omo più v~­ (lellèl l~étn1era ba~~H. (Journa.i A. 1.f. A., 10 lug.1918). el1io della duplice Monarchia. • • . ' . ' A Roma, nell'Ospedale di Santo ·SPil'ito, è de~ Il chini no di Stato nel Brasile. ceduta tale Anna Fioretta, da Spoleto, all'età . di· Il presiùe11te cl.ella RèJ)ubblica del BrHsiJe lia til'\ 1on anni. . 1uato un ùe<.:reto cl1e i:;tanzia la somma di 400,0HO ruilrei8 ver l 'organizzazione· di « llll ,seryizio ufiic:ia · ( le del cl1inino », ~timato «necessario per il risanaA pochi giorni di distanza dalla perdita del• n1ento del Brn.sile » e pro\·yede all 'orga11izzazion1.. c:omm. Inghilleri, un nuoYo, gra vis, ·imo lutto ha di Comitati sanitari per ii1ìziare il se1"\izio profilatç;olpito l'Amministrazione della Sanità pubblica,' . tieo i1e'i distretti r11rali. (Brazil 1liecl~co). con la irreparabile scomparsa del comm. prof. f Sciopero di studenti universitari a Cordoba. ~:I ..\URO .JA.TTA, morto a Ruvo di Puglia il 1° set1 / • tembre corrente. , Gli 8tl1clenti . dell' l T11i,ersità· cli Cordoba (Argen. Nato ~ Ruvo di Puglia il 23 novembre 1867, compi tina settentrional~) hanno ·scioperato a, causa di i: suoi ~tudi a Napoli. laureandosi in m~dicina .e u1t c:onflitto con le al1toritit universitarie. È stato chirurgia in quell'Università nell'anno 189'2. nominH to t1n arbitro, nel dott. l\tlatienzo, ch'e ha Già durante gli anni anteriori, egli el'asi dedi-. . presentato la sua relazione al Governo,. al quale cato in modo speciale a lla istologia e, particolarspetta lc.1 <lecisione. ftTournai A . Af. A.., 17 luinente, .alla· istologia ·patologica e alla tecnica batglio 1918). teriologica, frequ~ntando ·negli ultimi tre anni del Navi-ospedale silurate dai - tedé$ehi dall'inizio della corso di medicina è chi~-urgia 1880-1892 !~Istituto guerra. anatomo-patoiogic:o dell'Ospedale degli Incurabili, Le uavi-ospedaie silurate fin'oggi dai tedeschi sodiretto dal compianto prof°. L. Armanni. Nell'Istituto del prof. Armanni restò anche tre no otto : . anni dopo aYer preso la laurea, per completare le ~< Tirit;.tn11iC: » (21 noyerubre 1916): « Asturi'as » 12:J u1a rzo 1917) : « Donegal >> e « Lenfranc » (17 sue cognizioni in an9-tomia .patologica. C.onsigliato dal prof .•~rmanni nel 189() si recò a a 1>ril{> 1Hl 7 ) : « R ewa » (4 gennaio 1918) ; « Glena rt Castl~ » (28 febbraio 1918); « Konigin Regenl'a-\'ia attrattovi dal nome del prof. Golgi, per completare la sua educazione scientifica. è ottenuto te » e « Lla11do"·ery Castle » (giugno 1918); « Waun posto di lavoro nell'Istituto · di ·patologia generalcla >> (3 agosto 1918): · ' 1ale ed ·istologia della R. Università di Pavia di' Le malattie infettive tr(' i· nemici. tett<> dall'illt1.s tre scienziato. vi restò dall'anno· I l noi:;tro Bollettino dell~ malattie infetti·Yc a 1- 1896 all'a1mo 1901, as~ntandosene solq per lln a:p- ., l'estero l'il>Ol'tn le ~eguenti notizie, perYellltte a · r10. q11an,<lo nei. 1899 .. desiderbso di perfezionare le sue ,conoscenze in b11 tterio-logi<t e c:onsit.?;lia to dallo tl1tto iJ 30 apl'lle -e, ce1ta.me11te. incomplete: ·Stesso prof. G-Olgi, si recò in Germania. 111 AnstriH-t. . ngheria dal 1° gennaio al 2.3 febColà. do.PO a'?er visitati . i più importanti labobraio 191 ~ · fltro110 .registrati 309 casi di vaiolo, di. . ratori tedesehi, frequentò per 10 mesi l'Istituto cui 144 in Boe111ia e 61 in l\rioJìa vi~ ; dal 1° gennaio d'igiene della l Tniversità. di Bonn. ove sotto la a l 29 febQrt1io. 1271 casi di tifo esantematico, di c1irezione del prof. W . Kru~e studiò sistematicacui 125:J i11 Au tria e 2;J in Ungheria; dal U lu-

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TL POLICLINICO

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mente la batteriologia , rompie11do anéhe una ricerca originale ; e ritornò, nell'estate del 1901, 1->er freq11entare l'Istituto di ·cohtrvllo anneEiso all'lstit11to ~i tera1Jia sperimentale <lell'Urliversità di Francoforte sul l\leno diretto dal prof. Ehrlicl1. Frattanto, aveva nel 1900 conseguita la libera docenza pe1• titoli in ~atologìa generale nella Regia UniYersità di Pavia; libera docenza che nel 1902 era al1torizza t o a trasferire all'lTniver sità di Roma. ::---..... . Incaricato, 11~1 1901, delle funzioni di ·coadiutore medico nell'Istituto dr controllo annesso ai ·Jabo~ ratori scientifici della Direi;ione generale della ~ a­ ' nità pubblic<l , veni.va, nel 1903, in seguito a co11corso per titoli , nominato coadiutore medico effettivo, per esser quindi pron10. so, nel 1912, ispettor<,) ' generale batterioiogo. Alla attività sua scientitlc:a. ra1J1>re~e11t~ta da nt1merose pregevoli pubblicazioni che documentano la larga coltura del prof. .Ja tta €' la sua partecipa ~ione a1)passionata allo studio dei vari problerui della medici na e dell'igiene, ~i <lCcoi;npa.gnò la se111pre più intensa sua applicazione al disimpegno de• gli importanti. delicati incarichi di azione politi<:osanitaria cbe i11 ragion<? del no ufficio gli venivanò • affidati. .. . Forma, questa, di attivjtil che se soverchiò quasi totalmente quella in tutto.. i·ultimo decennio. toru pletamente ne nssorbì enPrgia ed operosità negli a11ni ultimi. ~ Entusiastice as. ertore della nobiltà e della necessit.1. della nostra guei·ra , egli , che era stato vigile, attivo, zelante organizz:1tore dei servizi sa. nitari nella l\ilarsica devastata dal terremoto, accolse cen animo lieto il pl1r grave mandato, che gl.i veniva commesso, di concorrere alla organi~za­ zione dei servizi ig-ienico-profila ttici presso i ·esercito combattente. E tale ma ndato egii assolse con la fe rmezza di volere e la ene rgia cli carattere che erano pari. in lui, alla p~ofondità del sapere, a lla lealtà dell'indole, alla bontà df'l cuore. Chè: quaìe c:omp-0nente della Commission~. di vigilanza J:>er la I>l'ofila ssi nella zona di pri.mo sgom- . bro. pl'ima. della Commissione is}Jettiva per la profilassi delle malattie infettjye, }JOi. Egli fu uno degli elemen"ti l)iù fn tti\i di qt1ella µiìrabile òrganizr zazione difensiva: <·ui esercito combattenté e paese debbono la vittoria ri1Jortata sulla minacciosa insidia i11u~sa ~ Ila potenzt1 bellica del primo, a l~a I

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attitudine alla resistenza dell'altro, dall'epidemia (·olerica propagata dall'esercito nemico. Mentre, appunto, attende;a . ullo adempimento di una missio11e. cui Egli si era dedicato con il fervore dell'apostolo, la sua forte fibra ebbe i primi , af--salti del male che doveva così presto spezzarla. Egli non J,Jiegò. Più che la Yoc~ del Suo intel'eRse PE!rsonale, Egli, che agli studi e all'ammjnistrazi·on.e . i era da t_ o: senza lo stimolo di alcun bisogno, da ogni necessità .mettendolo al coperto il _largo censo .di c:ui era fornito, sentiva ed ascol- ' ta va quella del uo do__vere: vers0 la Patria, alla 1111ale voleva dare e daYa tutto. sè.. stesso. per corrispondere nel modo migliore e più efficace allo ' :-;forzo eroico elle per essa com1Jiono i suoi figli comùa ttenti: verso la ammini trn7.ione, alla qua~ a p11arteneva e della .q uale eru. vanto. Rimase. <1uindi, sulla breccia, a l suo posto di . . combattimento, non Tis1)a rmiandosi i.ti alcun modo. ~acrificando.~i. (;OD illuminata abnegazione, alle \ ide.alità che. ne illuminarono e ispirarono la vita. fi110 a quando il rapido aggraYarsi della sua infer111ità non lo co. tringeva ad ~derire o Ila ingiunzione . della scienza, che lo invit::tYa a l più assoluto r iP<>so. Questo Egli chjese a l st10 pae~e natale, che aveva raggiunto da l•Ochi . giorni allor<·hè un ultimo accesso del male· invincibile che lo aveva colpito lo spegneva pér sen1pl'e, !)€r sempre struv1)andolo alla eompagna adorata, alla amministrazione della Sa1iità. pt1bblica.. a lla scienza. Egli la scià .un vuoto non colmabile in quanti ne •.:onobberro le doti superiori di roe11te e di cu·o re, ~ in essi lascia parimenti incancé Ila bile un ricordo n1ateriato insieme di stima e di affetto. \

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Nelle acque di A11zio ha . incontrato tragica mente la inort'e il prof. I-'IETRO DE 'V'ESCOVI, libero doc'€nte tl '~1na tomi.a e fisiologia comparata nell'Bniwrsità di R·o ma. . •

Il 11rof. I•ie1'0 fi.iacosa. l'insigne farmacologo del-·

...

la Facoltà rue,lic-a di' Tori110, l1a i>erduto· la madre l 'aola. quasi noYantenne . Ella era };tata 1Jrecedl1ta nella tomba dal figlio Giuseppe, che fu una gloria d'Italia quale drammaturgo e romanziere. · Al .prof. Piero mandiamo. le nostre vive condo. gJianze. I •

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Indie~ allabe~leo

per materie.

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Aerof agia : come cominci.a € come fiillsce Pag ., 905 Ane1nièl vernici osa : risulta ti del trattamento ·. . . ,. » 900 Anoma lie sc11eletriche e lesioni trauma)) 897 tiche. . . )) A~~icurazio1ti operaie o previdenze sociali'! .912 Atti ,parla mentari . _. . . )) 911 )) 905 Dispepsia degli sclentati . )), 908 ' E1nazie vi,·enti: con servazione • )) ~02 Epilessia : · tra tta1nento operativo • )) 906 I pnotici . . . . I

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L . POZZI . resp.

Roma , 1918 . Tip. Cartiere Centrali.

Malaria. : impotta11za per l'agricoltura e studi del terreno malarico . . : Pag. 903 .ì\1edici11a lega le milital'e : . proced·u re . . )) 912 I>ne11motora<'~: a1)pa recchio per utilizzare l'azoto dell'aria ., . ~ . .. . )) 895 ..! I )) 908 • . ~itllide: guarigione )) 910 S}Jecialità idrologica : Per la -· . )) 910 Studenti di medicina del VII an~o . )) 909 Uretrite gonococcica acuta : cura . Yprite (solfuro di etile _biclorurato): nuo)) 893 vo metodo di cura delle lesioni da -

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Anno XXV.

Roma, 29. settembre I9I8

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fond3to dai p(ofess9ri :

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Fase.

GUIDO BACCELLI

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FRANCESCO DURANTE

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SEZIONE . PRATICA ..

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. . REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI I i

SO MM A R ·1 O.

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Prof: tav.

tano, R. Maggiora, G. Alessandrini: Per l'attua.le epidemia di influenza.: Nella vita professionale! Pangloss: \ L a voce degli altri. - Atti .

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parlament!lri. - .Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi. - Nomine, promozioni ed onorlficenzé. :._ Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie. '

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PU·BBLICAZION~:

6I~&INTO

OUllRTJl, libero docente nella R. 'Universita di Roma ~

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T. PontanQ: Note cliniche, epidemiologiche ed etiologiche sullà attuale t-pidemia di iuftu..enza. - R. Ciauri: Bacillo bipÒlare diplomorfo emosettico di una setticemia a tipo ·influenzale. G.- Morelli: Osser"·azioni .cliniche ed epidemiologiche sopra l 'attuale epidemia depta febbre da ~a~pataci o influenza ostivà. - C. M. Pavesi: Epfdemja di influenza. - T. Pon-

INTERESSANTE

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. VIDEME[UM DEllA IUf._ERMlERA lcft IA!'A' .E ftE6ll.. O!PEDAll-~. cQn speciale riguardo

~lla

cura dei malati e feriti in guerra. , .

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Diritti di proprieta riservati. - E vietata la riproduz~one dli lfllVori'pubbUca!i nel POLICLINICO o la pubblioa~ione di sunti di es.'Ji Renza citarne lct fpnte. · ·

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. da occidente ·(Spa~na), verso oriente, una ID?--· lattia epidemica, che ha suscitato .discussioni DELLA REGIA UNIVERSITÀ DI ROMA .. e preocçupa non poco le popolazioni di molte - dfretto dal •prof.. •V. ASCOLI. • . .. ' ' . I naz1on1 • • .S ' ebbene l'ùltima · parola, specialm·ente pe~ . Note cliniche, épidemiologiche ed 'etiologiche quel che riguarda l'ettologia non· è ancdra det- i sulla attuale epidemia di influenza. ta, e le ricerche continuano alacri e discordi, • 1 Prof. l'OIVIMASo PONTANO, è. opportuno, allo stato attuale delle cose, fis• docente di patologia medica. sare le noie clini'che ·ed epidemiologiche, quali resultano dall'osservazione personale cli numeNOTE CLINICHE. rosissirp.i casi e di ·epidem}e in vari centri, e accennare al resultato delle indagini di labo· Prima _col nome di cc febbre da pappataci », p'Oi con quello di ·«influenza spagnuola», at- ratorio e ai problemi che esse hann9 suscitato, tu.almente col nome di cc inft11enza estiva» o di. · · Quadro generale. - La forma clinica. presen- · ' «influenza· vera», sta attraversando l'Europa, ta tale uniformità di note, di decorso, di comISTITUTO DI CLINICA MEDICA

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[ANNO X){\t,

IL fOLICLI.t\IC:O

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• plicanze, cll! riesc_e · faci.le darne un quadro . affar;lno, .la tosse di viene più insistente durante •• sintetico. · il giorno e durante la notte, tanto da disturNella maggior parte dei casi osservati la ma- bare gravemente il sonno, l'espettora:to diviene ' lattia non è pre~eduta da uno stato prodro- ematico, lo stato ge:qerale sj aggrava, il senso mico sensibile; i~arament-e un giornò prima il c}.i prostrazione di , viene impressionante : insonpaziente ha avvertito un senso di vago males- nia, disappetenza, astenia pro·fonda, talora vosere,· disappetenza, modico s~nso di bruciore mito infrenabile, oliguria. In tale stato qual• . . . in gola. che malato perisce, la , maggior parte lenta:,,, • In generale essa esploda in l)ie110 benessere mente volge. a guarigione~ la febbre ca-de per l ' • ·con: la febbre: , fino 1al giqrno i)rima: i m alati lisi, persistono 1'8:ffanno e la tos-&e insistente, ' l1anno compiuto l'ordinario la:voro, senza il con espettorato abbondante purulento. Dur~ , • menomo ·Segno ' di stanchezza, La tebbre i~ara­ 't ale stato qualche volta per molti giorni, e ' mente insorge con brivido, d'ordinario a caldo, quando i malati posson0 muovere i primi pase \:r;aggiunge gradi piuttosto elevati (39°-40°) , ta- si, essi sono anc-ora tossicolosi e si lamentano lora vomito . .Il .volto è c-ongesto i:q questo primo · · di· debolezza profonda. I l)eriodo, iperemia congiuntivale, b'ruciore al ( Ho voluto ri3:ssumere Ìn p_oche parol.e· le note faringe, qualche colpo di tosse secca. generali, quali, dalle storie raccolte e dalla vi. I..'a mmalato accusa senso cli stanchezza pro- sione dei m'a lati in tutti gli stadi e dai convafonda, indolenzimento delle, regioni lombari, lescenti, è a me resultata: la storia dei malati ' qualche volta dolori nucali e modica cefalea: presenta tale uniformità di caratteri, che, dose si eccettui . qualche caso (soggetti ipersen- po averne raccolte uha diecina, sembra nelle ' sibili), manca lo stato di forti dolqri alle estre- altre di .sentire sempre, con lievi sfumature per· mità' e al dorso come sono desèritti in ,alcl1ne · sona~i, un • ritmo di lé\ffiento stereotipato. An· ep,i demie da influenza o proposito di malattie che la ttniformità dei resultati ottenuti con . ' . acute .f ebbrili «~ ome la febbre ,d a pappataci. La l'esame obbi~ttivo permette ·non solo di fis.s are . . ' febbre si n1antiene piuttosto elevata, rimette il quadro della malattia ·nei suoi van' stadi, al matti:o.o, non Q.iviene rnai ~ntermittente, seb- ma di stabilire una gradazion~ n·e1~~ gravità bene sudorazioni profuse sopravvengano fin delle forme e un tipo di complicanze che . si dai primi giorni. ' pç>tre~b ero dire le unil he, più che .l e più freLa · maggior parte dei malati 'ricorda l'epi- quenti. , · 1 stassi, d'ordinar.io modica per quantità, qual\ · Forma aborti va. P er . i criter~ epidemiolo• che 'volta abbondante da rendere necessario il gici, di, cui dirò in seguito, e per alcune note tamponamento o da determi11are delle fals~ ga- cliniche comuni alle altre foi:me.,. che descri• strorragie; nelìe · donne spesso si verificano del.. verò, e sulla n atura delle qual.i n:on verté dub~ . I le meti:orragie. · bio1 . penso che si deva e ~i possa parla.re · di L'al~o d'ordinario è stitico: i pazienti .ricor~ , una forma abortiva. In es.sa. predo.m inano i .' . dano sempre un primo, un secondo pu~gante . fatti subbietttvi: senso di maless~rie, cefalea 'senso di stanchezza, rino-faringite con m9dic~, somministrato d.al medico, spesso anche dei cli. .steri. La tosse, sul principio · secca, sì accom- qualche starnµto e senso di, bruciore- di gola. pagna verso il terzo o ·quarto g,iorno a scarso In generale i pazienti continuano, sebben.e di . espettorato mucoso prima, muc6-purulento mala voglia, il loro lavoro, sopportano tçi,li sofferenze s~:r;i.za neppure ricorr~re ai medico, ma dopo. .· Al secondo, al terzo •giorno tutta 'la sindrome dopo i~ raffreddore, cosi essi lo chiamano, si morbosa può interr,oinpersi per crisi: cade la trascìna-no per parecchi- giorni, fin per µna ·settimana, accusando senso di prostraziope. ~ebbre con sudore, .. cessa il brl1ciore di gola, • • permangono 11n senso invincibile di stanchezzà, · Forma lieve. - È la più comune. · Insorge in di sfinirnento e talor.a.. la voce llD po' disf ona, pieno :qenessere, ha breve dùrat.31 (fino ad u~a settimana), I fin~sce per crisi: · lascia come poq~alche colpo di tosse. • Può tutta ·la· sindrome +norbDsa svanire in· stumi una ).prostrazione; che può prolungarsi ' . . · rtn.o o in . due giorni e }',a mmalato riprende il py-1~ di~ci, quindici giorn~. . · All'inizio della mala.t tia l'esame o:Obiettivo fa suo lavoro, ma l~ ma1attia può prolungarsi . ver 5-6~7 giorni -senza che nessuna sqff.erenza notare : stato df abbattimento, pros·trazione del- r. n uova, al di fuori delle notate, abb'ia . a 'verifi- . le forze, decubito ·indifferente. La lingua è car&i. P er lo •più invece, quando la febbre si patinosa, il. fari,nge arrossato, le congiuntive mantiene alta e la malattia si prolunga oltre sono ip.eremiche. La pressione dei globi ocuJari • la prima settimana, è segno che. una compli- è indolore, rato I'erpe3 labialis, non esantemi canza è" intervenuta : I'.ammalato si lamenta di cut.anei. La temperatura intorno ai 39°-48°. , .. • (2) •

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SEZIONE

A carico del torace si nota una· disp11ea, corrispondente ·all'altezza della temperatu.ra; l'e.. same dei polmoni è negativo. Il cuore normale, tachicardia notevole; il polso fin dall'inizio mostra un carattere deciso, che accompagna tutto il clecorso della malattia, che si accen.tua se insorgo110 com1Jlicanze: esso · è freque11te, piccolo, molle, a. pressione bassa. Anche l'esame dell'addome e clegli organi ipocondriaci è negat~vo . Ap·p arato gl,andolare, normale . .La temper;atura, rimette al m attinò, di poco; crisi su. dorali compaiono durante il giorno, sì da costringere i malati rinnovare più yolte la biancheria e cla determinare la'.,comparsa di sudamina alba o rubia. Verso il terzo, ' quarto . giorno suole comparire epistassi, o nelle don.no spesso metrorragia. In .tale periodo l'esame ùel torace ia spesso rilevare· qualcl1e r.antoio secco, qualche sibilo. La pression.e del polso ·sempre bassa: alle misl1razioni col Riva-Rocci, la pressione non ha • superato mai i 100-120 . L'alvo· sempre stitico. Cade la febbre pe.r crisi : rari soggetti c.liçono di sentirsi bene, la maggior parte non IJUÒ abbandonare il letto, a causa della pro.f onda stanchezza. La dn.rata di questa "form.a mite è variabilissima, da due a sette, otto giorni; sarebbe artificioso volere stabilire u:qa ·media di • • dt1rata. Fornia grave. - Eccezionalmente la forma per sè si inizia con caratteri di estrema. gravità: si tratta di bambini, di vecchi· o di sog-· \ getti tarati per ·malattie croriicl1e, di convalescenti di altre malattie, di ricadute : d'ordi11a• • rio invece il car,a ttere ·di gravità è dato dalle '

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co1nplir;.anze polmonari.

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Nelle· fo;rme gravi per · s·è ~all'inizio, predomina come segno . pericolpso l' adinarrii·a co rdis .: • , _poìso piccolo, freq~entei, vuoto, pressJone1 bassi.ssima. L'aroma-lato può p~rir.e nello spazio di _una settimana o _poco più coi segni di grave tossiemia con insufficienza renale o con insufficienza acuta del cuore; son questi casi ver.amente eccezionali. D'ordinario ~e forme che assumono decorso grave anche in soggetti gi_ovani e robusti cominciano . coi . caratteri descritti per le forme miti, ma verso il quarto, quìnto giorno, talorà più tardi~ la febbre non cede, sopl'.aggiunge dispnea inténsa non dolorosa~ insol'g·e tosse c,on espettorato mucoso-ematico al principio e sçarso. L'esame ~el polmone rivela in taii soggetti' • il primo segno d·ella localizzazione polmonare: rantoli ' _a piccole e 'medie boll~, alle basi po1monari o ad una base sola; più fr&quentemente colpita è la destra. Qualche volta l'esame del

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torace è .n1uto. La Ieb1Jre rimette cli un g1:ado o anche meno al n1attino, ma la ser9- .raggiu11ge i 39°-39°.5. L,espettorato, scarso, mucoso- ' ematico, che si elimina co11 difficoltà al principio, diviene muco-purulento abbondante, e • l'ammalato lp ei11ette . f'llcilmente con i ·colpi .ii tosse, tanto Jre'ql1enti da rendere il paziente irrequieto. Spesso a cal1sa della tosse insistente i malati si lamentano cli dolore, che essi rife- • • riscono ant.eri©rmente all'epigastrip o. agli ipo~ ,concl:ri (dor,,ore diaframn1atico). • . L'andarµento ·clella comp licanza poln1onn.re, ' ' • quando non sopravvenga l'esito letale, ha carattere di 18.lltezza esasperante. I ranto~i a :giccole, a medi.e bolle diven,gono più .numerosi, invadono . non·_r aramente l e fosse sottoclavicolari, la li:qgula; con la p e1·cussione è possibile in molti casi tilevare una netta riduzione del suono polinonarè, sì cla far porre ·1a diagnosi di broncopolmonite confil1.ente. In , casi anche ' più gràvi l'esame dei torace dà la ·sintomatolo gia · obbiettiva di una polmonite loba'"re, con ottusità e soffio bl'onchiale, broncofonia. I precec.lenti del malato, l'avere assistito alla conflue11za ·e.lei _ nocli di broncopolmonite; l'as-· •' ' senza <li dolore pleurico, che· ho trovato mancante i11 t11tti i. casi a. malgrado delle più . diligenti ricerche, la qualità dèll'espettorato fanno diag11osticare una broncopolmonite co11- · fl11ente o l)Olmonite pseuc1olobare anche in tali . casi. Quando la te1npera tu1·a non cec.l e, la bro11copolmonite non· tentle in generale .,a ,risoluzione o ' nuovi noduli si costituiscono. L'espettorato . muco-1)11rulento diviene di nuovo ematico di ' . color giallo-matto:i;ie. be co11di2ioni de~ cuore peggiorano,, Ì'çtmmalato è perduto, e perisoe rapldameD:t~ 'per aèuta insuffic'ienzi· cardiaca: il più delle volte però questo periodo febbrile si ..... prolunga i)er un pa~o di settimane; l'espettorato ass11me allora 11n aspetto che ha caratte• • ristiche proprie : è bianco-giallastro, aclerente; • • ;raccolto in un bicchiere lo si vede dividersi in tre.. strati n~ttamente separati: uno inferiore liquido, torbido, di as1)etto albuminoso, con minutissimi fiocchetti bià'ncastri sòspesi; uno mediq purulento, diviso in blocchi c.h e ricordano l'aspetto nummulare e che rrieg l: o si potrebbero qualificare à pallottola, , di colorito bianco-giallastro; uno in.fin e superiore schi11moso, c·on schium·a persistente; .adesiva~ all f3 par~ti de.l recipiente; _l'espettorato è in'odore. · Già verso la fine della s'ettimana è pos.s ibile. palpare la milza, nelle forme di media .gravità . e · gravi; essa deborda nelle profonde inspirazioni, molle, indolente. Con rirercl1e sistematiche ~i ·può dire che il tt1more di milza piccolo,

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inolle, è costante, e comincia a palparsi verso il qt1.arto, · quinto giorno di malattia; ne~le fq:r:m e lievi suole mancare. Quando la fe.bbre· cGmincia a qeclinare e si 1·icluce a i)ochi decimi alla ser a, le condizionì obbie'ttive dei l)Olmone non si modificano colla stessa ·r a1)idità, ma con grande lentezza. Ho • • potuto vedere convalescenti che erano in piedi perfino da un paio di settimane, nei quali l'obbiett ività della broncopolmonite era immutata, espettorato ·compreso; solo lo stato generale discreto e. la manca11za della febbre erano i doc11menti della prossima, completa guarigione: questa esas1Jerante le11~ezza e_ la bassa pressione del polso, ,c he si mantiene -anche essa per q11alche tempo, sono le caratteristiche importanti clella convalescenza, ch e, associate al sen• so di prqlu'ngu,ta prostrazione, nettamente contra-stano col tuml1ltuario .andamento della maJn.ttia, ·e ch e, a11cl1~ dur,ant~ la con valescenza, lasciano distinguere q11 esta dalle affezioni · morbose simili. · Con1plicanze .ple11rjche! obbiettivamente dimostrabili, n9n ho •riscontrato n ei casi da me o s.s e~rvati: anch-e là dove l'ottusità tore.cica, senza soffi o bron cl1iale, faceva sospettare là • lJ ~trteci:pazione della .. ple-ura·, la puntl1ra esploJ·ativa h a ·eliminato qualsiasi .dubbio. Non· ho .riscontrato c o mpl~ca.nze endocardiche, n'on com. . plicapze meningee: in due casi nei quali furono lsosp~ttate d10.i ~edici cur.anti complicanze meningitiche, si trattava di si11to~atologie nervose gravi, nel decorso avanzato della malattia, con sopore, ,e pisodi di agitazione, ma senza segni obbiettivi della meningite. t • Invece n on è raro, nei -casi a gtave decorso, il risen timènto meningeo sotto forma 1di meningismo: ,dolorabilità nucale, violenta cefalea, .. non Kernig: la stndrome può dileguarsi dopo qu.alche g'lorno. . . Volendo• riassumere in poche p,a role il concetto clinico della malattia, essa si manifesta co11 i sintomi di ltna malattia generale tossicosettica, con localizz.a zioni o complicanze verso la fine della prima settimana nell'albero respi:r a torio, setto form,a dt broncopolmon.ite n?dulare, o cii broncopolmonite confluente. Per es, sere .. corqpletì ricorderò di aver veduto nel de, corso della m alattia una g_rave complicanza 9e:- r ebrale (ençefalite) con emiplegia, ma la malat fia si era. iniziata con i comuni sintomi sen'c he nulla lasciasse prev·~dere la grave complicanza cerebrale. . . Se·n z·a negare che la malattia, come qualunque malattia da infezione, possa dare. localizzazioni. in altri organi od ap,p arati; devo con. fessare che n ella nostra esperienza la sindronie (4). •

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sare cb.e le altre cqmplicanze s1ano per lo meno ·rare. , . • ...

*** A carico della cute, oltre alla sudamina accennata, non ho potuto rilevare manifestazio, i1i s peciali od esantemi : se si eccettui in un caso una· r oseola emorragica verso l'-11° giorno di mal attia ( emocultur:a e sierodiagnosi negative · per il tifo. e paratifi) . L'ap.p arato ga stro-intestinale non ha mai dato segni di una particolare localizzazione della -• • m alattia :, la -1inglla è saburrale ·co'me in molte infezioni febbrili, qualche volta nell~a,.cme febbrile sopravviene n ausea invincibile e vomito, l'.alvo è costaritepiente stitico. In qualcuno dei centri epiidemici coesisteva con l'epidemia una forma · dissenterica, a torto secondo me attribuita dai medici locali alla stessa infezione: il mio giudizio era principalmente ~ondato sul1'aspetto clinico d·ei malati e sulla mancanza di note comtlni alle due manifestazioni. Ho pottlto avvalorare tale con cetto cnn il controllo in altri centri epidemici, n ei quali non esisteva la forma dissenterica·: la m aggior parte dei medici ctir,a nti sanno, e lo ripetono con raro • açcordo, ·ch e nelle forme classiche l'am;rnalato è stitico, e che anche dopo la somministrazion e di uno o di due purgànti, f: dopo -clisteri ripetuti, l'alvo riprende ii suo- fai:atter~ di alvo · ' · . · . chiuso. . L'apparato 1·espiratorio è il più frequentem ente ·e· gravemente colpito. 'S'inizia la malattia con br.ucioré di gola e spesso voce disfona, sintomi ai quali -corrisponde un arrossa.mento ciel faringe, con lieve · turgore dei pilastri e . . delle tonsille, talora un po' di muco è sul fo.ndo del fa ringe. In 3°-4° giorno di. malattia si ha nel 75 % dei casi epistassi, il più delle volte l·i eve, tanto. che i malati· non'. ·ricç:rdano l'aocidente che dopo .·ripetute insistenze: in pochi easi invece l'epistassi assume entità tale da impressionar e i parenti: è necess~io il tamponamento anteriore e posteriore, e ih a lcuni_ bambini ho vedute false ematemesi, dovute aldel sangue · nasale. All'.angina • · la deglutiiione • eritematosa segµe spesso Ul}a .:trçi,ch7ite, a cui corrispondono i primi colpi di tosse secca o con· scarso espettorato; la malattia può scendere n ei bronchi e dare la sintomatologia di ~1na bronchite diffusa dei grossi e :µiedi bronchi, può colpire il parenchima p_plmonare e determinare la formazione di noduli di broncopolmonite i.solati, diffusi, confluenti~ a tal punto da simulare la forma lobare. . DaÌle . m,a nifestazioni che _ la compl~canza polmon.are offre nel suo decor-

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so si deve classificare tra le polmoniti catarno il 25-34 %; nelle modiél1e leu cocitosi, duran. . ral~ e broncopolmoniti lobulari·: vedremo che .te le .complicanze prevalgono i polinucleari n·e:u' l · l'anatt3mia patologica conferma i. dati clinici. . trofili \ (fino al 7Ò-75 %) . ' \ • il parenchi:rna polmonare è notevolmente dan- . . L 'apparato glandulare è normale~ neggi.ato dalla affezione; molto l entçi,mente le Ricerénc an.atomo-patologiche. -. Ho av11tu condizioni del polmone si ripristinano. Non ho occaisione tli praticar~e poche .autopsie soltanto osservato ~om:J?licanze a carico · della · pleur-a e parziali : a carico dei polmoni ho riscontraclinicamente diagnosticabili. ·. to noduli ,di bronco:polmonite emorragi.ca, ~pes­ so confluenti fino al quadro della polmonite 1-.. ' appttrato cardio-vasc?lare presenta una delpseudolopar~; nel polmone con polmonite pseule note più carattéristiche e pericolose della 1nalattia,: segni di adinamia cordis con. polso . d olobare . forti • adefìenze pleuriche · leg.av ano j} polmone alla parete. A c~rico .del cl1ore: perii1)oteso. Non ho mai vedu~o endocarditi, pericàr~it e adesiva con ader~nze recenJi, senza licàrditi essudative, flebiti o altre localizzazioni: quiclo nel' pericardio: le glaildole dell'ilo tumeprobabilmente le condizioni dell'çipparato carfatte. Il fegato in deg·enera~ione grassa, il r1e- dio-v.1tscolare sono in 'rapporto con l'azione delne con segni di nefrite acuta; tumore di milza l'agente: morboso o dei suoi 'prodotti s11l sistem.a · i1èrvoso. molle, di madica g1·andezza. l\1i riservo di ri.. ~istema nervoso . Così come · pel ouore, a tornare sull 'argome11to e di parlare , diffusacarico' del sistema nervoso si osserv anu segni · rr1ente delle no tè microscopicl1e offertJ cl agli rli d~pre ssione: stanchezza generale, prostraorgani. zione, apatia. Tutte.- le funziop.i . si mostrano deDiagnosi. - L'insorgere i·apido ·della maiat1>resse: le funzioni centrali, col senso:rjo un po' tia c6n febbre alta, bruciore alla gola, senso di torpido, la forza muscolare con un senso grave ·l)rostrazione, l·epistassi, il tumor di milza, le \ . di stanchezza. Sui centri nervosi, oltre a tali facili complicanze bronco-polmonari sono i sin. danni generali, l'infezione non mostra speciale, to:rni sui quali si basa la dfagno·si della malatpredjlezione, e non si può davvero parlare di tia, tanto più 'facile in quanto essa decorre in . ' llna forma nervosa; durante la -m alattifa esso maniera epid·emica. può essere però gravemente colpito da localizNon offre difficoltà la cliagnosi differenzia lC' zazioni ce rebrali~ .'s otto fol'ma di encefalit·e. con la febb 're da_ pappatac·i o febbre d~i .trr <l-r;:uta. · gior'n i, quando l a malattia si presenti con tutte • • Le meningi non so110 neppure esse speciale le note car:atteristiche e con una certa gravità; . sede qi pr.eclilezjone dell'agente m orboso: fr~ma la confusiope può ayvenire q11ando la maq11ente nei casi gravi è il risentimento· toss ico lattia decorrain 'moéTo m1te e scob1paia nella . ' dj esse (meningismo) . Non ho osservatò nevriti spazio di tre giorni. In g~nerale si può dire pc'riferiche. . · · che n ella febbre dei tre giorni 1nancano il tuSistema uro-aenitale. - N on con1plica11ze a mor di milza,· _le complicanze btoncopol1nonari carico dei _genitali. Nelle forme- lÌevi la funzioe b:ronchiali, non si notano nè le epistass~; nè ne r enale è normale, per ql1antità e per qualità le sudorl1zi on.i. profuse, qt1ali ·a bbiamo vedute <lelle urine; in molti casi di media gravità .ap- . freqt1enti e caratteristiche i1ella nostra malatpare albumin~ria., senza elementi renali nel setia. Cl1i ha veduto o ha _c ome me sofferto la dimento; ne1Ie forme gravissirp.e e sopratutt9 febb!e dei tre giorni ricord a che in essa i donel1e complicanze broncopolmonari) l'esame dellori difft1si, i lombari, la cefalea sono yerale urine con sicura costanza dà ol tre .a ll'a1bu-:, mente intollerabili. minuria, la quale può raggiungere · 1'1-2 % 0 , Non si l)UÒ parlare infine di unà clurata spepresenza di cilindri ialini e granulosi, rare ciale della m.alattia, poichè anche le forme lievi . emazie e qualche leucocito. T.ale partecipaziopossono guarire in uno,. in dl1e giorni , fino ad ' ne del rene alla mal attia aggrava il decorso, e· una settimana; sarebbe un veli\) a1"tifizio vogli ammalati periscono fortemente oligurici; si 'lerne stabilire , una durata media, per dedurne dilegu.a cog}i altri sintomi rapidamente nei casi l Ln carattere della malattia. che volgono·a guarigione: Inutile parlare · di un derig11,e anohe mediterL'esame del sangue nulla rjvela a carico deJ;"aneo, (poichè ma,nca .costr-ntei?ente l'esantema gli eritrociti; i leucociti possono essere normacutaneo caratteristico .. 11 o v'è leucopenia n ·ei primi giorni cI.:ella ma~ La malattia con la quale una diagnosi diffe. ' lattia : compare una 1netta leucocitosi polinu.: renziale è impossibile è l'influe11:za, poichè la c~eare con lo stabilirsi delle complicanze polmalattia d a noi os~ervata I) e presenta tutte le monari. Nei casi recenti con leucopenia _i mo- . Jl.ote cliniche, .s alvo alcune varianti cl1e mettenonucleari (specialmente i linfociti) 1·agg·j11ngorò ·in evide~za. Prescindo cla "ragioni epidemia•

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logiche, come la stagione, ecc.; ma, nella forma ordinaria e più comune, l'inso~gere brusco della malattia, lo stato di prostrazione, i frequen, ti accidenti catarrali e. la lentezza nella conva, lescenza; la co11tagiosità e il rapido conseguent e dilagare dell,ipfezione sono note cliniche rico11osciute come caratteristiche dell'influenza e che noi 'abbiamo ri·scontr.ate costanti nell'.at• t1iale epidemia. l.. a f01ma lieve non è diffe.renziale da quella che gli autori sogliono denominare febbre influ enza,le; a malattia più inoltrata, o nelle for1ne di l1na cert~ gravità, predominano nella farina attuale le -epistàssi osservate solo da qualct1no (Litten) nell'epidemi a di influenza, le crisi di sudorazione prof11sa , che non sono statP. descritte, l'espettorato nelle complicanze non ha preciso il carattere descrftto da Pf eiffer. nell 'inflt1 enza di colorito cioè gia,Jlo·-verdasti'o. Il tt1mo1·e di milza nell'influenza è fatto contrastato e dato come raro e a1Jpannaggio di ca si com-plicati e. mortali; nei nòstri ri1alati è quasi costante n elle f orme complicat e e' in quelle pure. Nell'i11ft11ehza non sono state òsservate modificazioni della leucocitosi, a differenza della no' n ell&. quale.- alla le11cop enia con linstra for111a • for i tosi seg11e la le11cocitosj delle còmplicanze. In c111 est a' epidemia il quadro morboso è uniforme, come 11niforme è la complicanza, mentre la classica influenza è dèscritta come malattia a netto poli morfismo. (formà intestinale, forma n erv osa, forma polqionai:~ , fehbre infi11enzale). ·_.\ n1 algrnc1o di qlteste sfnmature clifferenziali, per la fig111·a d èi mal~to e per ~I carattere _dell'e]>idemia noi 11on sa1)remmo classificare la p·r e~e n te in a latti.a che nel .quadr_o clinico ·delle in.ft11.enze : cli essa ha il decorso, . l'andamento, epi.demico, le note principali del q-q.~dro clini-cot Senon ch è _dopo la -scoperta di Pfeiffer, secondo alc1111i ..!\.A. non esiste più una influenza clipi ~a, m a 11na inalattia ben· definita etiologicamente, data cioè dal bacillo .di Pfeiffer. Il problem a del n om e quindi sarebbe subordinato alla presenza nell'espettorato o n el muco faringeo del, f agente specifico, il bac. di Pfeiffer. Dirò de·l le \_ nostre ricerche etiolo.giche e vedremo · quali resultati hanno clato le ricerche ~tiologiche · in Italia e fuori e quariti problemi nuovi si pon-

ze decorroD;o in maniera grave e pqs~ono, ·an- , che più ·che la polrQ.onite crupale, compromettere l'esistenza: dei giovani più robusti. 'Cura. - La terapia non può che essere sintomatic~, e rivolta specialmente a sollevare il tono del sistema nervoso e a sostenere le forze del ·cuore. Un 0>ttimo ausilio terapeutico può ·essere dato dal bagno leggermente raffreddato, _ a~l o scopo di rialzare il tono del sistema· nervoso, di migliorare· le condizioni della .circolazione, di , prevenire le complicanze broncopolmonari o ~iutarne lo svolgersi favorevole . Oltre ad una dieta leggera e corroborallte, piccole quantità di alcool possòno .a volte in casi parti. colari essere di sollievo, e contro le tempera:ture elevate e il senso di sfinimento risponde bene la chinina a piccole dosi associ~ta alla fenacetina e all'.antipirina e alla canfora. Naturalmente durante le complicanze polmonari, m·e~tre è _consigliabile la canfora, la caffeina per iniezioni, l'eroina durante la notte per evitare che l'ammalato jnsonne si affatichi eccessivamente, convengono dosi quoti- . diane di terpina,. di solfoguaiacolato di potassio associ?-to alla pozione di eroina. Non credo . utili e consigliabili gli espettoranti e per la · loro dubbia azione, e ·perchè l'espettorazione è facile per sè e per non dap.neggiare · 1e co.ndizio·ni gastriche con l'uso prolungato della po~igala e dell'ipecacuana. La terapia si p11ò riassumere in precetti. che . mita.no a sostenere le forze del c\}ore, a rialzare il tono del siste. 'ma nervoso, a modificare le condizioni dell'ambiente polmonare quando le c_o mplicanze minaccino o .siano g·i.à sopravv~nt1te .

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. EPIDEMIOLOGIA (1).

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L'iri sorgere, l'a1idamento\ ep'ideniico 'f_ella malattia è staio studiato in varie zone colpite:

Rasarne, -Palmi, Cittanova, Cinquefrondi, Gio• j.a Tauro, Anoia, Giffoni, Polistenà, in provincia di Reggio; Nico tera, in provincia , di:.. Catahzaro; S. Felice e ,S. Maria, in p.rovincia di Caserta: Còsi come la malattia ha ,.un ~adro IJer sintomi, a~damento, compl~cazioni molto uniforme, la epid-emiologia, salvo le piccole modificazioni dovute alle condizioni · locali, ha un tipo. -di una rara uniformìtà e decorso. '

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e quan·ti vecc hi proble.mi hanno bisogrvo di 1lna accurata revisione. Prognosi. - La sca,rsa mortalità . (2-3 %), La

(1) Le zone ·colpite alle quali mi riferiscQ sono state daÌ me visitate ins ieme oon. i prof. AlessnJ:l-

drini G. 'e Maggiora :R. per. incarico del direttore di S·a nità pubblica oo;mm. prof. Lutrario; il quale mentre . provvedeva agli urgenti bisogni delle IJOpolazioni colpite con larghezza. di vedute, mettevn a nostra disposizione ogni mezzo, perchè le inda gini scientifiche riuscissero proficue. Del resultato "di esse. che ancor.a .sono in corso, .s arà pubblicata ampia e documentata rel4zione.

pe rcentuale relatiyamente scarsa del!~ .complicanze ~ delle forme per sè gravi rendono in ge- ' r1 e rale la prognosi de~la malattia, favorevole. Certo le rompli.canze polmonari, anche nei ·gio- · Ya n i 1·òl)11sti, inettono sempre una .nota di riser,-a i1ella p rogn osi: in generale le complicane6)

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I primi casi· della malattia passano in ge- per il terremoto o per la guerra, »ad esempio, nera;le inosservati: sp esso i malati della for- !'.epidemia colpì presso che tutti i ricoverati, • . ma più lieye non chiamano nemmeno il me- ma le forme gravi man·c arono completam.ènte-. • Nei ce'ntri raccolti I~ dU;rata dell'epidemia d~co, o . ambulatoriamente . semim.ano l infezio• ne. ·si ·c ostitujscono ·dei focolai, da cui · dilaga è relativamente b1eve i:q. rapporto alla rapi• poi rapidamente l'infezione fino a <!Olpire in- dissima diffusione: d'ordinario i1oi abbiam~ ·tieri paesi : i parenti, gli amici divengono i potuto constatare che dopo 20-30 giorni dall'Lqinaturali infermieri dei malati; si ammalano zio della epid·em'ia i casi· nuovi cominciavano anche essi; tn o~rti momenti del corso epide-· a dfminuire e dopo un mese e mezzo si può mico, in a1è·uni oentri,. non sl trov.ano che per- dire che dell'épidemia l'lon ~:rimanevano ·che gli , sone a l'etto, <!onvalescenti e rari· indi vi<ilui prei. stras0ichi sotto forma · di malati .gravi o di servati dall'affezione. · ·· tard.e convalescenze. , . · Anzi abbi.amo .veduto la popolazione d'ordi:Noi siamo stati i~ . qual.che paesetto,. · con nario im·p ressionata · quando i Jl}alati erano abitazioni~ che lasciavano molto .,.a desiderare, nei quali, camminando per le vie, dalle porte moltissimi, ma l'epidem~a per sè era sul desemiaperte si intravedeva;no dei. letti stipati ielinare. ài. malati, fin sei [n uno stesso letto! La ftllmi- ' , Nessuna età è· rispettata: si ammalano bam, . nea r,a pidità di propagaz~onè 1 si accompagna b1n~, giovani, adulti, vecchi; però S'e un con• alla comparsa dj forme gravi e di cqmplicanze fronto si deve Jare, ten,e ndo conto anche della J polmonari, tanto più impressionanti in quanto mortalità, si vede che l'età. meno colpita è la che non risparmiano i giovani e robusti e non età avaniata.· S~ è lecito usufruire delle proraramente tra di essi mietono delle vittime. · prie impressioni, ?enza la . po.ssibilità di por• • Mentre nei primi momenti si potev.a seguire tare . delle 1cifte, dir~ pure che no'n ho vist·o ' il prqpagarsi dell'infezione, in generale dai che raramente t1~a i vecchi' forme di una <(}erta quartieri più poveri e defici,e nti in .fatto di gravità. Forse non è ~strane6 al fatto la posabitazioni, in secondo tempo la malattic:L è ·a sibilità di una eve11tua:le immun\zzazione da , tal punto generalizzata, che si può dire non altre ep~demie i)receden,ti. I sessi sono egualin... questo momenv1 è ang<'.>lo di paese che non dia il suo con- - mente colpiti: naturalmente . ta, data la scarsezza degli uomini, pagava. il ~ · tributo. . · . ' Nelle abitazioni nelle .quali ''i è .affollamento m·a ggior contributo alla malq,ttia il sesso fem- . . minil e: il numero' m~ggiore dei r:norti ~ppartie- \ e comt1nità di letto nessuno è risparmiato: , talora si ammala! il padr·e, a cui seguono la . ne pur.e ,a l ~esso femminile. L·a malattia non, riabbienti: noI). è possibile fare madre e i figli; talora è il ba.nù?ino c?he pro- s11armia le classi • paga la malattia ai genitori. In questi alveari una percentuale, e le <!i·f re assolute non hanno · . . valore, perchè in un p.aese agricolo il nume-ro cii inalati si trovano sempre i casi J)ÌÙ gravi~ uno della famiglia.· paga il fio della mancanza dei veri abbienti è tanto ·scarso~ che non ci m eravigli eremo se . le ·Cifre assolute •• · di ogni più el.e mentaré igiene dell'abitazione. . di morta-' Si potrebbe affermare 'che l'agente morboso . lità dei ricchi, rispetto 1a . quèlle dei poveri, gran~,lu11ga . inferiori. Posso però risi virulenti nei rapidi passaggi da individuo siano di • • · ad indivfduo, così come· noi sperimentalmente cardare che in un p_aesetto, una serie di vit- · tirn~, a breve .distanza di tempo una dall'alsogliamo ·rare negli animali di laboratorio, t11tta allà classe quando vogliamo aumenta~e . la virulenza di tra, appa1rteneva . . più abbiente • del paese . un germe. Come ,ho già accenn\lt.o, la .causa. àella 1lior• Nel confronto che noi possiamo fare fia i vati centri stu.liati, ci .è dato di affermare che talità è data quasi• sempr~ dall·e complicanze .\ .. tanto più rapidamente !~epidemia si è : diffusa broncopolmonari: il . rilievo, o1tre che \ frutte personali, ~ evidente qµando e tanto maggiore è stato il numero delle cQm- di ,constatazioni ' . plicanze e quindi dei CC!>si gravi e dei decessJ si paragonino le varie, annate d,ei registri . di ba es&i i11 maniera incontestabile qt1anto più era evidents 'o l'affollamento degli mortalità. ' • e con un accorda, non smentitosi in nessun . abitanti nella . ca.s a o meglio ne1l'unica stanza. che serviva come angusto dormitorio comune-. . paese; · risulta che . da\le broncopolmoniti· è • çlato l'a~ento del i1um.ero dei morti: si trat' In llno stesso paese si poteva· fare il confronto, non per numero ~a per gravità 9.i forme, non ta di paesi in cui la mortalità annuale è scarsa; in essi quindi spicca il rapido aumento solo tra i vari rioni ma tra i vari ambienti, in cui le abitudini di vita erano completamente in pochi giorni ed è facilmente rilevabile la · · trasformàte d,a raziç>nali regole di igiene': in malattia che è la causa di tale aùmento. Rit1na colonia di ])ambini e di giovinetti orfani co.rdo ch e in alcuni centri la mortalità del .. (7) . . . ' .. . • • ~

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dJ. 111glio o di agosto raggiungeva buon c9ntributo allo studro ·dell'etiologia , di la metà d,ella mortalità totale annuale: in cçtesta infezione, soi:io consegnati nella pre:; . tutti poi la . mortalità. del primo semestre· ave- . sente nota pr,e ventiva; altre esperienze sono • v·a d'ordinario ~uper.ato la mortalità degli altri in corso, ehe sp.ero verranno presto comunicate anni dal g.ennaio al dicembre, quandÒ non in una seconda nota. ' , aveva di già raggiuntò il doppio. T\lttavi~ la Il materiale sui cui ho instituito le ricerche . percentuale. di mor~alità, dato il numero enor- è stato l'espettorato ed il SéLngue. me di .malati, è stata• in tutti i centr.i scçi.rsa. Nell'espettorato il germe talvolta· si 'l'isconEssa ha raggiunto cifre non Sllperiori al 2- tra allo ·stato di assoluta purezza; nel sangue 3 %· La ragione è !lel fa~to che_,,le complicanze ·esso è l'unico e costante . microrganismo che . . . broncopofmoiaftri ,non sono molto frequenti; in s1 r1nv1en.e . • ' realtà la mortalità tra di espe è piuttosto eleNei preparati per strisciamento , col.orata del · vata (40-50 %) . • sangue il microrganismo si rinviene frequenSul peri9do di incubazione della malattia ·temente. si p,u ò affermare .con sicurezza cha esso è Col materiale (specialmente col _sangue ca..... preve :_ in qualche caso pare 1non debba supe- vato da una delle vene del f\raccio degli am-. . r rare uno o. due , giorni, nei casi ·che si presta- malati).. ho ~s.eguito inseme11zan;:ienti in ter.. vano ad utili conclusioni il periodo medio di rer1i vari · di coltura ed inoculazione alle cavie (1). incubazione ·si p·oteva calcolare a 48 ore. • Per le inoculazioni son ricorso tanto alle I dati €pidemiologici, poichè ogni .certezza stropicciamento di inaterial~ batterifero (espetdell'agent~ .etiologico manca, depongono per nna tras1}iissione • per le \'ie aeree superiori . torato, . sangue, colture) sulla cute addomi11ale • Probabilmente le bollicine che si emettono · . rasa di fresco, quanto· al!a inoculazio:he sotto' cutanea di ùn'ansa .di . coltura in agar emuldagli ammalati _con i .frequenti .colpi di ·tosse • sion'a ta in 'eme. 1 • di siero fisiologico . S'o no i ve.icoli pi~ adq,tti al trasporto da am, Con la via percutanea le cavie non hann• . malati a sàni dell'agente della malattia . • risentito a lcuna conseguen:la nè hanno presen(Conti'l1ua ) . - .,...._.-, " . • tato nulla di n otevole batteriologicall.lente. ' . Con le inoculazioni sottocutanee le cavie no• STAZIONE SANlTARIA l\1ARlTT1llA 01 COTRONE. hanno perduto l'appetito e la loro vivacità, nè presentato alcun disordine all'infuori · di un Baetllò bipolare ' diplo.mo1·fo emosettico , . abbassamento costante ' da l"-l 1i2 grado della di una settice~ia ,a tipo in:O.t1en.zalo. te1nperatura rettale. · . .,. · Fin ·dal 3° giornò dalla inoculazione sottorjota preventiva del . prof. R: CIAURI, cutanea, le cavie presen!..ano una setticemia , maggiore medico, · dirett•ore. I . costituita da 11n germ e ché. sarà appresso cie~ ' • . , Nel luglio ..scorso, per incarico della R. Pre- scritto.' .i\.ll'autopsia . di tali '-animali, uccisi col clefe,ttura di Catanzaro,_ ·e bbi occasione di esa.. tninate "il sangue e l'espettorato di dUe •indivi- roformio, n on si è 'rinvenuto nulla di impordui della ·stessa famiglia, marito .e moglie, da tante all'esame macroscoP,ico ·dei vari organi Limbadi, deceduti in seguito ad una infezione e sisteÌnj e nulla nel sito d'inoculazione. . ' a. tipo influenzale COJ?.tratta in un paese dove · Il sangue, prelevato asetticamente dal cuOJ'e, ed il succo splenico presentano, nei preparati la malattia regp..ava in modo epidemico. per 'st'.risci~ento e C'Olorati, ' il germe anzi .. Comunica~, il 23 lugli0 u. s., i risulta.ti delle prime ricerche batter1oiogiche, le quali esclu- detto, il quale si è riprodotto costantemente ·ed devano· l~infiu~nza . ·da bacillo di Pfeiffer; se- esclusivamente nei terreni di coltura adoperati. 1° Morfologia. - Il microrganismo si pregnalai· allora l'esistenza . di un germe che mi ,,. senta sempre sotto dt1e aspetti morfologici che · apparve affatto nuov.o n-ella, patologia umana. Lo studio cfell'argomento veri.ne rProseguitp su determineremo, per comodità di studio, for_;· qu.el materiale e su altro proveniente da ma- ma o. e forma -~ . . La 'forma o. ; è costituita aa bacilli lunghi lati sbarcati nella mia Stazione Sanitaria il µ 1_.6-2.5, larghi ·µ. o.7, isolati· o, raramente, . 23 agosto scorso e deceduti in seguito ·ad una come dip,lo-bacilli; la for.m a ~ è uostituita da setticemia a ti-po influenzale con gravi deterbatteri ovoidali lunghi µ, 1-1.6, larghi ~ 0.5. · . minazi0ni' pulmonari, ed infine anche su ll\at~rial1e proveniente da· casi osservati tra mi. . . . (1) Sono in corso esperieÌ.17..e sui conitli e sulle litari d·el Presidio di Cotrone. , cavie variando · 1a quantità de~ materiale batteri· I primi risultati, perchè mi sembrano un fero da ihJettare. :.,/

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Entrambe le forme sembra si sviluppino nelle colonie in proporzione uguale. Nei successivi passaggi in agar le due forme, pur conserv1ando sempre le stes.se qualità tintoriali, assumono le ste-ss~ dimensioni . ed a~petto ·dell~ forma ~· ' In w1 solo caso abbiamo trovato, accanto· alle due forme antecedenti, dei filamenti lunghissimi, i11differenziati, gram-positivi. Nei prep.a rati a. goccia pendente .entrambe le forme si dimostrano animate da vivacissimo movimento browniàno e da limitato movimento di traslazione. 2° Colorazione. Le due forme offrono .. differenti caratteristiche tintorial1. La forma a si color.a nettamente con tutte le diluizioni di ·Colori di anilina, e· pr·esenta nettissimo il .fei+omeno della colorazione bipolare. La forma ~ in,rece offre notevole resistenza alle differenti colorazioni e si tinge in maniera estre1namente limitata; essa appare come una ombra in ·cui però è nettamente distinguibile la sua struttura ovoidale e la sua più inten sa colorazione bipolare; tale forma si colora abbastanza bene col Giemsa-. ' I\1entre la forma a è decisamente gram-positiv~, la forma p è decisamente gram-nega:tiva, e nelle colorazioni di contrasto e-on vesuvina o fucsina asst1me ottimamente la colorazione gialla o i;-ossa. .. 3° Colture. - E caratteristica essenziale ·e di assoluta ·costanza che nella colonia entrambe le forme si trovino associale, tanto nelle prime 24 ore che nelle colture vecchie. Nel brodo, nelle 24 ore, a 37° e, si ha un lieve intorbidamento generale che quin1di scompare i n seguito alla formazi(!)ne di una pellicola superficiale, resistente, "un po' simile ma più spessa di quella del colera; in prosieguo, persistendo la pellicola, il liquido si rischiara e si 1forma un deposito di piccoli grumi nel fondo della provetta. Eguale comportamento si ha nell'acqua peptonizzata, ·dove però la pellicola' è più spessa e di più difficil·e disgregazione. Nel brodo insemenzato ·secon.do Haffkine non si ha alcuno sviluppo. I.a prova dell'indolo, eseguita nel brodo e nell'acqua peptonizzata, è negativa. Nell'agar semplice, in piastre; si ha, entro le 24 ore, s_vilt1ppo di colonie picGole e basse, a contorno poco on·dulato, . ·c on margine chiaro indifferenziato e parte centrale uniformemente e finemente .granulosa come per sabbia giallastra. Nell'agar a becco di clarino si ha:, ·e ntro le 24 ore, sviluppo di un?- patina poco .spessa, biancastra, brillante, mucoide, ·che, presa con 1

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l'ansa, mostra u11 aspetto fìlar·1entoso come di ccioiilchouc .

Nell'agar semplice per infis:3ione .si ha sviluppo di una patina sottile in corrispondenza del punto d'ingresso .dell'ago. , • Nell'agar glucosato non si h a sviluppo di gas; in tale terreno tanto la fc>rma a che la ~ perdono la facoltà cli colorarsi. bi-polarmente. Sviluppo altrettanto rigoglioso si ha nell'agàr Drigalsk}; il color~ azzurro 1lel terreno non 1 • yj ene modifìc.ato, e le colonie, piccole, hanno contorno sinuoso e policiclico, c0n superficie avente l'aspetto .collinoso comn di carta geografica in rilievo . Nelle piastre di gelatina .seminata per diluizione si ha solo sviluppo di colonie superfic~ali giallastre a contorno irr·egolar.e, a ·contenuto uniformemente granuloso. Nelln, gelatina per infissione si l1a sviluppo in su1lerfìcie e lieve fluidifi cazione a coppa. · Aspetto simile hanno le colcnie nell'aga:r Dieudonné. , Nessuno sviluppo si ha nell'ag ..ir Endo. .. Il latte non viene modific·ato. . 4° Reazioni sierologiche . - Le ·e sperienz·e finora non hanno dato luogo a risultati concludenti. • La sieroreazione per la pe~te è negativa. Conclusioni. Le presenti ricerclie non possono avere un v.àlore conclusivo se non in un punto solo, che, cioè, :ò.ell'attual·e p 1 ande:ni~L" ' influenzale ' accanto a forme febbrili a tipo che assolvono il loro decorso in pochi giorni sènza dar luogo a localizzazioni vi'scerali ed a germe ign oto (cosiddetta febbre da pappataci, f.ebbri da trinc-ea, ·ecc.), accanto .a forme clinicamen1e • e batteriologicamente pfeifferian e, ·esiste una forma con appannaggio influenza-simile di pal'... ticolare gravità, la quale, a differenza dell'influenza specifica, ch·e lo è eccezionalmente, è essenzialmente una setticem1a dovuta all'at• tività di un germe, il quale per i suoi caratteri morfologici e biologici potrebbe definirsi ·come bacillo bipolare diplomorf o emosettico. . 1Presentemente è impossibile stabilire alcun '

rilievo tassinomico atto a permetterne la sua classificazione tra i patogeni della clinica umana. Per moJti punti il parallelismo tra esso ed il gruppo dei germi della setticemia emorragica degli animali s'impone a consider,az'ione : Dove p_erò le analogie ·c·essano, è quando &:i pen.s a che, à ll'infuori della peste, nulla si è finora constatato sull'esistenza di forme cliniçhe umane mantenute da germi simili a quelli descritti nelle setticemie emorragiche di varie specie di animali. La divergenza con i germi anzidetti diviene 1

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cliniche ed epidemiologiche sopra l'attuale epidemia detta febbre da pappataci . ·o influenza estiva. • '

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Dott. GIOVANNI MORELLI, capitano medico, direttore dell'infermeria.

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tere atipico con nresenz~ nell'escrea.to di varie forme ·coociche ed ' in isp ecie dP1. diplococco . capsulato, e di otiti medie suppi;irate con mastoiditi ed .ascessi secondari del collo. La malattia non predilesse una località in confronto d'altre ;' · i primi casi si ebbero nel . . ... ·reggimento ca.v all eggeri . ,. il quale non occup.a v'a lin'unic·a sede, m a era spar.s o in vari ·accantonam.enti della città e del for·ese. Nella caserma RR. CC . sopra cinquantad~e militari furono costretti ,a l letto, dal 1° giugno al 10, venttcinque carabinieri, • e gli .altri ~bbe;ro forme lievissime, ambulatorie. Negli osped~li la malattia venne qai ricov~­ rati trasmessa a 'non molti individui degentt nelle stesse ,s ale per .altri processi, mentre .il personale sanita·r io ne rimase rapidamente colpito. _ Nell'osp·edale Me:rlini, dbpo tre giorni dal ricovero di due infermi p~r la forma in discorso, s'·amm.alarono simultaneamente ed in modo .acutissimo tutti gli infermieri; così accadde nell'inf.ermeria ed in maniera ·a ttenuata nell'o• sp edale· Buon Paistore. '. Nello stabilimento Fornace si oebbe la sviluppo della malattia in tutti i militari. ' I primi colpiti lo furono in modo lteve, sì da poter continuare il lavoro, gli ultimi in numero · di dieci furono in uno stesso giorno co· stretti a mettersi in letto con sindrome grave. Nello stesso tempo la malattia. diffon~evasi n·elle altre caserme e nella popolazione ci·vile ' . ·Cbn .c arattere · di relativa beni_gnità. In· qu.esto periodo di tempo si ebl:lero not-evoli squilibri di temp·e:ratura per ·a bbondanti · p1 ogge con passaggi bruschi dal caldo afoso.. {tl freddo u~do. CARATTERI CLINICI GE.NERALI. - Nella · sua forma no rm.ale la m·alattia ebbe una sintomatologia generale costantemente uguale in tutti. i casi. Prodromi insignificanti-, . ·esordiÒ .acuto, feb bre eleva.t a, cefalea frontale, doldri muscolari ed O·SS1ei diffusi, qu·a lche. volta ~achialgia; .ros. sore eritematoso del viso, del tronco·, degli · arti; iperemia congiuntivale, .arrossamento ·Caratteri·stico del palato molle - t~le sintoma che .è p.a tognomoniico ·d ella malattia ,s arà più ampiam,e nte d escTitto inn~nzi -;. fatti catarrali · defte prime vie respiratorie nella maggioranza dei c·a si, lingua biancastra o bi.anca-sporca accompagnata. o no da disturbi gastrointestinali. fy.Iilza e fegato quasi mai interessa.t i. Nul1a di . notevole all'apparecchio u.r opoietico, al sistema • linfatico; all'apparato circolatorio nessun sin. tomo di lesia funzionalità, in qualche caso bradicairdia n1odi-0a. La m·alattia ebbe una dur.ata variabile da ·

più assoluta quando se ne- consideri la sua duplicità . morfologica. · Tale duplicità non è accidentale, ma costituisce .un fenomeno simbioti co obbligatorio di tanta costanza ·c he m erita un.. approfondimento di studio. ' Il p·roblema è esteso tra questi due termini: o• si tratta di due germi distintivi, associati simbioticamente, o ~·ello stesso microrganismo in 1differente stato evolutivo. L'importanza del quesito .non m enoma 1però quella dei rapporti tra: il g~rme da noi trovato e la malattia in riguardo alla legge di causa• lità; ond'è che, in attesa di ulte.riori risultanze, la pres ente nota non si propone altro scopo che richiamare l 'attenzione sullo .argomento nuovo. Per le ·,c onoscenze · cliniche, microbiologiche . ' . ed epidemiologiche mi sembra clfe, nell'attuale forma m o:vbosa, 1 a setticemia cois.tituisca i~ fatto primitivo e le ' determinazioni viscerali ' . . .. siano localizzazioni secondarie, -extra-ematic~e dell'in·fezi one; le quali, sp e·cie per quanto concerne le bronco-polmonari, debbono avere gran- . · de importanza nella disseminazione ·d el contagio. Sento infine gradito il dovere di ringraziare . . , i ·dottori Ignaccolo e Militano, batteriologi di questa Stazione, per l'aiuto prestatomi in quelto ·studio. ' , Cotro:r:ie, 9 settembre 1918. 1

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'H.o potuto osserva;rie e .seguire dal' ·suo inizio lo sviluppo del1a presente mala.ttia epidemica nelle truppe di qt1esto presidio. · · Il m ateriale di' ·s tudio venne ra;ocolto cLai v.a~i ospedali militari, ·d·all'infermeria, dalle caserme ..e dagli stabilimenti m1ilitarizz~.ti. · Di molti .casi furono prooi 1a ccur.atamente i tracciati termici, in parecc~i furono ·fatte ri.cer·che batteriologiche. ~PIDEMIOLOGIA . · La malattia -eomparve verao la fine di aprile ed il: numero degli indivi· 1 dui 1colpiti 1aumentò ·progressiv.amente sino raggiunger.e il massimo fra l'ultima settimana di ma ggio .e la p·r ima .di giugno, per d·ecrescere poi sino qua:si 1a scomparire in questo mese. L'epidemia fu -precieduta nel marzo e nell',a . pnle d1allò svilq.ppo fra I.e truppe di molt.i c~si di ' broncopneumoniti e di pneumoniti a -carat(10)

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a cinque giorni nei casi • normali; 1a feb. . bre raggiun.s e . alla .fine del p.rimo giorno la sua massima .altezza e cadde manten.endosi remitt.ente per lisi, n1eno spesso per crisi, verso il quinto .e sesto giorno; qualche volta ritalzo febbrile in terza giornata. Aste11ia notevole ma non gravissima nella .convales'Cenza. •

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La sindrome sopra descritta caratterizia la forma norma.le Q.ella malattia; però le· sue sva~ / riate m.anif.estazioni nel ·Complesso dei casi mi ~ permisero di distingu1ere in essa tre gruppi, i . quali 1corrispond.ono a varie gradazioni dello . • ~ , stesso processo mor})o.so, mantenendo ciascuno di essi una propri·a fisonomia . ' 1° gruppo. - E costituito da forme lievis-. sime, ambulatorie, direi quasi .abortive. Molto -~ n11m.eroso con. · s intomatologia manifestatasi I--.&--""-"-+-..;.;; . ' esclusivamente ·-coll'esantema, coll'enantema e . ~ ~1--1--+--+--+l--,I ' con lievissimi f.atti 'generali, malavoglia, debo~ ·lezza, peso al capo, fugacissimi ria1zi termici <1 ·a~~~~ non super.anti i 37° 8. ~ ~l---!~~ 2° .gruppo. - Rappresenta il tipo normale . ~ ~ della malattia già descritto. 0 ~ ·3<> gruppo. - Co.mpren·de it ca·s i grav.i ·per ~ :''t--1~~..:JI ~ • · o «)~ la lo..calizz·azione dell'infezione in altri organi, • • • ..... con una casi.s tie.a n :; r1 troppo scarsa. Il più e><"'C' ..... colpito ·fu l'apparecchio respiratorio con forme congestizie, ~roncopolmonari a fa.colai successivi, a carattere lobare, con polmoniti lob·a ri e con escreato..quasi se.(npre giallo-verctastro vi~ 1-~+-+-T-::""'1 • schioso,,,. spesso striato di sangue, spesso rug. . ~ g1noso. , . 1-1...!-.r--+-t-t---t tp La sindrome gastrointestinale non assunse ~1--1...-..+... quasi· :mai tale g:riavità da poteir preval.e re nel J--.1--: quadro del1a malattia. po.e:: 1-t-:~~ ~ In aJ.c uni- ·casi si ebbe vomito di sostanze ~ 1--6--H verdastre, meteoti·smo, diarrea. ~ Il sistema nervoso parte·cipò al1a · malattia • con ieefa.1ea, dolori agli .arti, al tronco, con conr ~ vulsioni in alcuni casi al! 'inizio del proieesso . morboso, .con lipotimie in altri .pochi, èon .con.. ~ tratture degli arti .s uperiori ed iBferiori in all· . cuni altri m·a1ati; in . due .caisi si notò rigidità ' ·~ "' () • , della nuca ed .~ècellJl:o al kèrnig; il delirio iu -s= ' I osservato nelle forme polmonari. . a-, I rifles•i vasomotorf sempre aiccentuatissimi C)C ~ • ~ I - . linea :::ossa ~ dermografismo. . ~ . ~ \g Febbre e curve termiche. - · Dalla m"isuraIi . -~ ~ zione della febbre si è r.iscontrato, • ·come sopra , . ~ )1 ~~ si disse, un ciclo termico · tipico il qu.ale •c arat~ ~ ) z_ terizzò la. forma normale della malattia. ·N • ~ J N·elle manifestazioni ·del primo gruppo la ,V 7 febbr1e o mancò, o fu lievissim.a e fugace.. ' -. ~ ... 'lJ" • L ,a temperatura nelle fo:r:me del terzo gruppo se·g ui più o men.o rego1armJnte la curva feb' bri!~ propria delle ·l esioni .con comitanti. RiportG> alcuni tracciati. •

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ESANTEMA ED ENANTEMA.

. Esantema. - Costitud.sc'e il sintomo più caratteristico <li questa infezi,one. Si trovò presente in quasi tutti i casi osservati. , • Fu il segno rive1'ator.e dell'infezione ·quandb mancavan<> ancora od E!rano p·oco evid•e nti gli al~ri sintomi, così ·da dare parvenza al processo morboso di malattia esantematiiea. F.u sempre precoce. L'esantema fu polimorfo, non in uno stesso individl1Ò, m~ nei v.ari individui. Prevalse la forrr1a -eritematosa diffusa a fine punteggiatur,a di •Colore dal rosso vivo al roseo pallido, all'e volte appena risaltante sulla pelle, all.e volte rilev,a ta, spesso poco visib.ile, ed allora si rendeva manifesta stris.ciando il dito sulla pelle. Esso fu localizza.te .al viso, al tronco, agli • arti. superiori, quasi mai alle mani, meno sp esso agli rarti inferiori. Frequentemente l'e:santema ave.v a tutti i carn.tteri dell',e santema morbilloso, senza però presentare desquamazione alcuna ,e senza ri. • sp·a rmiare le ,pa~rti che comunemente non ·vengono colpite .d a quello della scarlattina e del morbillo. .. In numerosi casi l'esantema dava alla . «~ute ' }'.aspetto di pelle marmorata e tale. manifesta. zione fu notata .s pecialmente nei c8tsi. li evis, simi, afebbrili. In qualche ·Caso venne osser-· vato un'esantema oseoliform·e. Cosi nel soldato Rizzi Alessandro l'esantema diffuso al toraice e al dorso era costituito da roseole sollevate, rotondeggianti, che sqomparivano alla .. ' · pressione, per lo più isolate, con gruppetti .d i roseole -èunfluenti. Il malato ebbe fel)bre per tre giorni non ·s uperiore a 37°:8, •c on 66 pulsazioni i.n Ìnedia, 21 respirazioni al minùt@, cefalea, ·dolori muscolari e rachialgia. Nel .~oldato Lusuard·i Filippo si ebb,e esantema a carattere nodoso. Ii malato presentava arross.amento delle fauci, e l'esantema era lo,c alizzato alla frc;nte, ·agli arti superiori ·nella regi on e estensoria dell ',a rticolazione del gomito e del polso; era simmetrico ·e costituito da p1c-, coli nodi rotondeggianti, isolati, rilev,ati di varia grandezza da un grano di miglio ad un • cece, ·di colore rosso-vinoso n.on a . carattere emorragico, in ni1mero di trenta ·cir.ca ·per arto. Nel soldato Fanti Alberto. si ebbe m anifestazione . erpetica bilaterale alla faccia, ~a numerose vescicole a contenuto giallastro diffuse alle pinne . nasal~ ed alle l abbra, le quali erano edematose. Nel soldato Giavarrini Paride si ebbe orticaria a placche rilevate e localizza~e 1alle ascel~ . 1

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39]

le, agli inguini, . agli ipocondri, e con forme nummulari isolate e scàrse. Nel soldato Cesari Ambrogio le manifestazioni cutanee ebbero . l'aspetto di rash circoscritto e somigliante ai ra'Sh localizzati del vaiolo. L!esantema, ·di color:e1 rosso-cupo, uniforme, non rilevato, scomparente alla pressione, era looalizzato in maniera simmetric·a alle ascelle agli ipocondri, attorno agli organi · genitali,' alle regioni poplitee e s'i.r radiava a ventaglio nelle p·a rti limitrofe. . . . Si presentò all'inizio della ma1'attla e do_po circa dodici ore ' scomparve completamente. La temp,e ratura al momento dello svilup.po dell'esantema ·e ra di 39°.5, le pulsazioni 105, le res pirazioni 40. Il m alato no.n av.eva ·cefalea inten.sçi., nè dolori notevoli. Potè • recars·i ·d·a lla caserma all'inf.ermeria a piedi, senza soffe, rer1ze. Venne isolato ·p er misure i.gieniche. Do.po due giorni dall'inizio del processo morbo·so si presentaronb fatti bron.copolmonari · con escr·eato • m11co-purµlento sangu.igno.

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1

Temperatura: •

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~Iattina

Giorno

-.

2Ò giugno 21' » 22 » » 23 I» . 24

25 26

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27

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Sera

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38° 38° 6 38° 4 37° 8 apiretico

39° 5 39° 38° 4 40° 3

.. ,

37°7

-.

In alcuni n1,a lati l'esaiitema era costituito da ma.echi.e .staie·cate, isolate, · nade, irregol.ari, non ril>evate, di colore rosso vivo, di grandezza variabile d.a una moneta d a cinqy,e lire a quel1a d'un centesimo, frammischiate a forme lineari •a llungate 1sottil1ssime, scomparenti alla pressione; alcune volte J'ee·a.ntema era 51.ato da un 'unica macchia eritematosa, irregolare, buttata sul tronco ·come .u na spruzziata di pennello. · Enantema. - Fu. riscontrato in 'tutti i casi, . sì da :riuscire sintoma patognomonico. Si presen~ò prim1a dello ·Sviluppo degli altrii sintomi . sotto' forma di rossore eritematoso i1niforme, qualch.e volta •a ccompagnato da pi·ccole · • punteggi.atu.re rossastre, e da principio localiz_zato al p·a lato molle - all'ugola, ai pilastri -.:. e ·delimitato da una linea trasve.rsale tir.ata alla base' .d ell'ugola stessa. Tale linea di demarcazione. scompariva dopo pochi giorni per difft1sion.e del rossor.e al palato duro ed anclie al faringe. Le ton.sille non si presentarono qua.si mai -t11mefatte. L'enantema: non diede luogo a sensazioni 1

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xx_v,

[ANNO

39]

FASC.

soggettive, tanto Che i malati ignoràvano il più de~le volte la presenza della le~one. Esso perdurò 1anche dopo la guarigione. Solam.ente in qu.alche caso diede disturbi nelÌa deglutizione. Con notevole frequenza, in· due terzi dei c~si osservati, si ebbe anche iperemia cong·i untivale accompagnata a dolorabilità del bulbi oculari. 1

i

1

INTORNO

.

AD ALCUNI CASI

DEL TERZO

-

GRUPPO .

1. Abboni Armando, . . . artiglieria. Entra all'ospedale il 15 maggio, proveniente dalla licenza ordinaria non .an,c ora ·scaduta. Al suo ingresso ha. 39°.1 d·i temperatura. Racconta di essersi ammalato tre giorni fa con forte cefalea, dolori ai bulbi oculari, dolori :inusco1ari diftusi e con febbre elevata p·receduta da modico brivido, quindi .con tosse e catarro ·d elle prime vie respiratorie. 16 maggio. - E individuo di saJ;ia e robusta costituzione, in buone .condizioni di nutrizione. . Ha la laccia totaln1ente e intensamente ar- , rossata, qu.asi congesta, ·con congiuntive oculari fortemente iperemiche. Il ros·s ore del viso si estende· al collo· ·ed alla schiena, sì da ·dare l'impression·e di ùn èsan.' tema 1s carlattiniforme.1 · · · · Alle fan.c i notasi iperemia simile a quella osserv ata alle .congiuntive, limitata. all'ugola, ai pilastri ed an-che al fa:ringe; il palato duro è di colore giallastro, presenta p erò piccoli ma scarsi punti rotondeggianti rosei. Nulla di notevole all'apparecchio oardiovascolare. Il cuor.e è valido, regolare nelle suie 'c ontrazioni, ,, che sono 78 al minuto, ·con temperatur,a di 38~.3 e 34 ia tti r.espiratort. Apparecchio digerente. - Lingua biancastra, alito e.attivo, ventre meteorico dolente, stipsi. Milza ingrossata col margine superiore lungo l'ascellar.e p..osteriore sul settimo ·s p'a zio .e palpabile sotto, 1'1arco costale. Il malato però ha avuto . P·arec·c~ mesi fa infiezione malarica in Ma.eed oni a . · . Apparecchio respiratorio. - Presenta di8}1nea. Alla per,c ussione nessuna modificazione del suono; •all'ascoltazione numerosi rruitoli piccoli inspiratori nel1a regione soapolare sinistra; nella regione tora-cica anteriore sinistra fra la terza e la .s ettima costola numerosis.! simi rantoli di va.riia gr,a ndezza, in pr.evalenz.a a pi ccole e medie bolle. Espettorato muco-purulento giallo-verdastro, non .sang11igno, non rugginoso, abbondante. Urine chiare, abbon.danti, non .a lbuminuriche. Dal 1i al 19 maggio -condizioni immodificate; permaJl,e ·sempre la -colorazione rosso-cupa del viso, l'iperemia. delle .congiuntive e delle fauci. In seguito a pur.gante ha, .avuto scariche alvine abbond·an.ti; ·il ventre non è più meteorico. . Polso· sempre viali do·, regolare, tendente al raro. Ha avuto ·epistassi. "Diario. del 20 e del 21 'magg·io. _ .. Si -è ripet11ta J'epi§tassi. I fatti broncopolmonari si sono diffusi a d·estra in corrispondenza della base toracica posteriore. Si è notata dispnea espiratoria con ron·c hi numerosi. · Dal ~ al 30 m.aggio si ha progressivo miB'liioramento del malato; 1séomp.arsa dell'~r1

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SEZIONE PRATICA

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rossament.o del volto e delle rp.ucose; cade la febb~e P'.e r ic risi il 22 maggio per ricomp arire modica il 25, accentuandosi il 2i stazionaria il 28 CO? iea~uta il 3~ maggio. Dal' 31 al 10 giugno ap1ress1a. I fatti broncopolmonari però si m antengono presenti ben.chè attenuàti. L'11 giugno ·Si ha riaccension.e della febbre ·con 38°.? ·al ma~tino ·e 40<>. l~ sera e con presenza d1 :rantoli numeros1ss1mi al lobo inferiore sinistro e destro . ~~ 12 (Si:t1gno temper. 37°. 7; sono palesi rantoli ag11 ap1c1, · l Dal 13 Cl:l .17 giugno 1apiressia, pure peraisten-, do rumori bronco,a lv.eolari diffusissimi. Convalescenza lunga., per la tenacità dei fatti polmonari, ! quali po~ ·Si dileguano completamente. .Tracciato termico. - Soldato Abboni Armando, . . . . artiglieria, classe 1889. • Temp~!atura: . 1

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Giorno

Mattino --

17 18

19 20 21 22 23 24

25

26 27 28 2~

·30 1

2 3

39° 3 39° 38°5 38°3 39° 6 38°2 36°6 36°6 37° 1 38°2 38° 3 39° 38° 38° 37°7 36° 3

» » » »

» » » » » » » »

» , » giugno » »

7

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36° 4 36°8

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37° 37°2 38° 6 37°7 36°8

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36° 5 36°8

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Sera

39°

15 magg10 16 »

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2. Rq ssi Fr.an-cesco, . ._ . .cavalleggeri, .elas1

se 1893. . .' Entra all'ospedale Buon Pa~tor.e il 21 maggio .con di,a gnosi di febbre gastroreumatica e con temperatura di 39°.6. . Riferisce rChe ritornato al corpo dalla licenza invernale, dopo sei giorni, e precisamente il 20 maggio,. fu ,c olpito da febbr.e improvvisa, eleva.ta, da c•efialea intensa, da dolori diffusi muscolar.i ·ed ossei. Esamé obiettivo. - Non ebbe mai malattie degne di nota. Individuo di ·c ostituzione scheletri.e.a regolare in buone cohdizioni di nutri-· zione e di sanguifi,c azione. Si nota al viso lln colorito rosso diffuso, iperemia delle .congiuntive oculari, del velopendolo, del faringe. · . Il malato non ha alcun di.s turbo alle fauci. Apparecchio digerente. - Lingua bianca., alito cattivo, addome alquia nto tumef.atto, do0

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lANNO XXV, FASC. 39)

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lorabilità lieve nella fossa ileocecale, milza non Discussione clinica. - Per la; sua sintomato• ingrandita. · " logia, pel suo decorso, ' questa malattia· deve . Nulla di apprezzabile aJl'.app·areochio card'iovascolare; cuorie valido con 96 pulsazioni essere compresa nel gruppo delle febbri di breve .dur:ata, di natura ·e p·i d emica, al quale grupal minuto e 39°.5 di temperatur.a. Apparecchio respiratorio . - Fatti catarr.aJi po. oggi, · nell'incertezza dei dati :batteriologici, delle prime vie; respirazione alqu~nto .as.p ra vengono ascritte ma1attie di diverso .nome, ma • nell'emitorace destro posteriormente. · Escreato forse etiologicamente molto affini fra loro, le scarso mu·c o-puru1ento. , Diario del 23 maggio. - Alla: base dell'emi- quali furono· dette·: f.ebbri gastro-reumatiche, ·tot:ac,e destro ,s uono smorzato alla pe:vcussione; · febbri e:st4ve, febbre da pappataci, dengue, feb' rantoli a piccole e medie bolle .all'ascoltazione. bre da trincea, influenza estiv•a. Temp. 38°. Puls. 85. Respir. 29. Al dengue, m~lattia infettiva def. tropici, è 24 maggio: - I rantoli si diffondono aJla regione sottosoapola.re e sottospinosà destra ·dove stata avvi·cinata la presente epidemia. la percus·s ione 1dà i·p ofonesi. · •' Trasmessa all~omo per mezzo del culex fatiAnteriormente .e lateralmente in corrispon- gans e di alcune stegomye si iniz·i a ·pur quella denz·a della regione mamma.ria ed ascellare cefale~, con do lor.i tor ad·e.stra suono polmon·are alto, · aumento del fre- èon forte febbre, con . cici, lombari, degli arti; la febbre cade in terza mito vocale .tattile, diminuzione del mbrmorio, " . riantoli a pi.e.cole bolle inspiratori, numerosi . giornata per 1 crisi, per ricomparire dopo due : Escreato muco-purulento non sanguigno. giorni e con lo svil·uppo in questo secondo pe25-26 maggio. - Ha av1~to notevore eptstassi. Temp. 38°.6. Respir. 30. Puls. 101. Temp. 38°. riodo di un'eruzione che si inizia alle mani e Diario . del 27 Il)aggio. - Permane l'arros- si diffonde alle b?·accia, al tronco, alle gambe, ' sa.mento .d el viso, d:elle mu.cose. a tipo morbillif orme o scarlattiniforme. E presente arrossam.ento diffuso uniforme Caratter1i questi e modalità di sviluppo ben della cute del .d·orso, la pelle al tor.ace ante-. dive~si . da quelli osservati nell'epidemia atriore ed all'addome è marmorata . • tuale. I fatti broncopolmonari si ·accentuati.o a de, s.t ra. Stamane sono comp.arsi rantoli a medie Febbre estiva, f~ bbre da pappqtaci, infiuenza bolle subcrepitanti neila .regione sottoscapolp,re estiva. - Il prof. De Napoli, ten:ente colonnello sinistra. Temper. mattina 38°, sera 37°.8. Diario del 28 maggio. - Nella regione ascel- medi·CO (Policlinico, Sezione .p ratica, 1918, nulàre ·destra, .nella . regione sottospinosa destra mero 26)' ritiene ch·e la febbre estiva, la febbre soffio bron.chiale a e.a.ratte.re · tubarico; sulla ·da pappataci·, l'influenza esti~a, ·non r.appresenrimanente aia polmonare destra rantoli a tino che un'uni·c a .entità morbosa. medie bolle inspira:to1~1 ed · esp:t..ratort diffusissimi.· Egli, in base ai is uoi ·.s tudii, . dà una descriResp.i:r.azione· superficiçl,le ma no.p. dis·p noica. , zione d~ll~ malattia che, meno poche eccezioni, Escr.eato muco-purulento sanguigno. Polso re- collima :eon quella fattme dalla Direzione gegolare per ritmo. • nerale di sanità in una recente cia-.col!a.re e pub100 .p uls. al minutd ·con temp. 330.5. Terìl.- , . blicata anche nel Policlinico. . peraturia serale _38°.2. 29 maggio. - Ha p.a ss,a to una cattiva notte N~l compl esso la febbre ·da pappatac·i· ha mol<:on .di·s pnea delirio, agitazione. , tissima somiglianza con JJa, ·malattia in diTemper.attlra mattino 37°.7. Respir. 40. Pul- scorso. sazioni 104. Eocl'eato muco-purulento ruggiIn quella però i bronchi non partecipano al~ no so. Si so·n o ·ac·centuati i fa,tti broncopolmonari ·z'inf ezione catarrale de.l le prime vie aeree, menanche a. sinistra, dove alla base toraicica p'o ste- tre in questa l'apparecchio respiratorio è stato riore si ha alla per.cussione suono ottuso, al- quasi sempre colpito. · l'ascoltazione soffio bronchiale che si diffonde in alto sotto l'iasoella, con aumento del fremito . In quella costante la bradicia rdia, in questa vocale tattile. · pre.s ente .in .p o.chi casi. , 30-31 maggio. - Temper. mattino 38°.5, sera I·n quella alìerazioni frequenti e intense del380.2. Respir. . 48. ·Puls. 108. Condizioni im- l'appareoch-io ·d igestivo, in qu:esta prese'nti ' ma mutate: • 1° giugno. - Risoluzione del pro.cesso mor- di poca entità. boso ·con caduta della febbre, sudorazione ed La febbr·e da papp~taici non è mai contagiosa aumento delle .orine. Temp. 37°. Puls. 89. Redirettamente dall'individuo malato al sano, !I>iraz. ·42. mentre· -da quanto è is tato da me osserv·a.to, Per altri cinque giorni, pur essendo il ID:ala1 il conto· s.enza febbre, si ebbe . escreato muco-purulen: nella presente epidemia non è esc uso to rugginoso ed immodificati si presentarono i 'tagio di:r:etto. • !egni broncopolmonari. . E ciò p-ei seguenti fatti. . Il 7 giugno ha lieve rtalz;o febbrile: 37°.8. . Gran parte del personale sanitario il ·quale Il 9 giugno si incide un ascesso alla faccia non dorme nelle •o amerate dei ·m alati .ma che esterna del br.accio sinistro. Il 12 giugn0 il malato è completamente gua- ha un intimo ·Contatto <:on essi, c·a.dde rapidamente e simultaneamente ammalato d ell'inn'to. • 1

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fezion.e, mentre gli individui pure degenti nelle Dall'esame batteriologico eseguito sopra l'e_m edesime sale, ed in ispecip i. degenti per ma- screato ed ·il seére~o bucco-faringeo di alcuni lattie chirurgiche che non potevano avere un malati di questa infezione, esame fatto nel,... diretto contatto coi primi, non ne furono coll'Istituto · battèriologico militare diretto · a.al pi-ti che in n11m.ero esigui.ssimo. · ·J hiarissimo capitano medico dott. Calandra, :isultò la presenza in essi di gruppi di cocchi, Le siale degli. ospedali trovansi p er lo piiù ~te dal suolo. · ii forme diplococciche,. DI GRUPPETTI . DI FORME :occoBACILLARI estremamente piccole - coccoIl flebotomo non è ·s tato riscontrato e ~li .inJacilli• del Pf·eiffer? dfividuiì caduti malati .dell'infezione, benchè I11 attesa che la batteriologia ci offra buona messi sull'avviso, non notarono la puntura dell'insetto, puntura ·che per mia vecchia espe- lt1ce, noi ,d ovremo. sempre ricorrere al _v.ecchio e sano criterio clintco ·con affetto , con fiducia. , rienza h1a. un -caratte~e · tutto speoialè. . Chi è 'stato punto da pappata.ci :o.on dimen- qùand.o vorr.emo imp.eçiire iÌ disorientamento tiioa mai _quella puntura, la quale è diversa .da della nostra mente nella diagnosi delle ma, quella deUa comune zanzara,. dalla punttira lattie. Foirlì, 8 luglio 1918. delle zanzare malarigehe e degli altri insetti domesti.ci, diversa specialmente per la qu.alità • I del .dolore ·da ·e ssa priovocato e pe1 prurito spe- . OSPEDALETTO DA C'1-1VIPO N. 54. ciale ·che. lascia. . • . . . • Dia to inoltre ii rapidissimo. sviluppo nel temEpidemia di influenza~ . po e nello spazio della presente epi.d~mia, riesoe poco cònvJ.ncente ·Che· il p1appataci possa \ l)ott. CARLO MARIO. PAVESI, capitano medico. essere l'uni.ca tr.asmettitor€ di ..es-sa· senza ammettel'e un'enorme invasione .d i flebot0 m,i, inNella primavera inE>ltr.ata dì quest'anno, en- .... • Ya:sion.e che non ~mb.ra essere stata osservata. demie di infil1enza si verificarono in varii re-: · ·La ,febbre di trincea rappresenta ancora un parti di truppa con una morbilità anche d·el insiem.e caotico di p.rocessi morbosi di diversa 90 %, çosì da pr.eoccupare, sia pur p.er breve natura, di diversa sintomatologla e di d1iversa n1omento, le a utorità militari: una stessa forinterpr~tazione, .sì che non può essere tenuta m.a morbosa ha ·c olpito· la popolazion~ borghese in considerazio~e nel nostro· caso. ~ di diverse provincie, impressionando, a quanto Può .d arsi ·che la pres,e nte -epid·em~a si svi- ha riferito la cronac·a dei giornali quotidiani, luppi anche nelle trincee, ma ciò non dà alla le a utorità san·i tarie -civili. ' febbre id i trincea un valore ·s peciale. Il contçigio è stato chia:mato febbre tridua., Ed ora ci domaì1diamo: febbre .a carattere • reumatico, febbre spagnola Perchè La presente epidiemiia non chiamasi ed anche ,f ebbre da pappataci, dengue: non ci semplicemente i~fluenza? Siamo f0trse troppo si· è accontentati del v·ecehio . nome italiano di amanti del nuoyo per dimenticare tutto quanto influenza per cercare e ·creare del nuovo, proè stato_oss·e rvato e de~critto intorno alle grandi . curando aosi inutili preoccupazioni alle aut9epidemie ·d'influ,e nza? ri tà, le quali in guesti in omenti devono preocQuando o,sserv.aJi. i pr.imi oasi di questa epicuP..arsi di altri numerosi ed . importanti prodemia corsi ·Col pen·siero a quelle manifesta- blemi, e facendo sorg·ere un po' di panico tra zioni morbo·s e simili vedute in maniera ende- · la folla ·che ha .seguito a_nsiosa il momentaneo mica, sporadica spesso, modicamente epideaumento di morbilità. mtca nel ~orso di pareoch.i ,anni, in regioni diChi conosce la psicologia della fo~la .apI verse d'Italia, manifestazioni- che chiamavan.si ~ prezzerà quanto sia import~nte qtiie sto piccolo f.orme da influenza; quando oggi rileggo nei • pa rticolare e converrà con ·m e che in o·g ni motrattati e nelle pubblicazioni la ,s intomatologia mento ci.ella vita nazionale, ma . specialmente dell'influenzia a tipo normale rimango colp'i to .ora, è necessario e doveroso sostenere con tutti . dalla Slla somiglianza estl'ema con ques.t a di i mezzi il morale. della popolazione, accrescerne cui parlitamo. · la forza di resistenza e togliere quindi tutto In ambedue: p,r Òdromi, esordio, curva terciò ·phe può rius·c ire nltovo. Non credo intanto mica, esantem1a, enantema, le~ioni d~ll'appa- inutile ricordare brevemente l'endemia ·di inrecchiò ;respiratorio, ,d1ell'apparec-chio dige- fiuenza che ho osservato fra la truppa da me ' rente, .compltcia.zioni, . con\Tlalescenz.a copcor- dìpendènte ed in r·eparti viciniori : non intendo dano esattamente; e bisognerebbe non dare dire cose nuove ma rinfrescare, tutto al più, più valòre alla sintomatologia~ clinica se si vo- J,e idee in proposito a . qualche collega n'eolaulesse. oggi negare che questa epidemia hon fa · reato: che se poi le ·,m ie osservaz·i oni e la dia- • parte .dell'influenza. gnosi furono errate o se altrove furono real1

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mente osservate febbri da pappataci o dengue a carattere endemico, io sarò ben lieto di pro. . vocare scritti i quali mi serviranno di insegnamento per la pr.atica del domani. Premetto che, trovandorlii con truppe mobilitate in ~ontinuo spostamento, .ho dovuto per n·ecessità limitarmi ad -un èsame dei pazienti quale può esser·e fatto '.d a un medico pratico, tralasciando tqtte quelle ricerche di laboratorio che, pur ne·cessarie ed importanti per•una diagnosi, sono però di competenza dello studioso il quale dispone dei necessarii mezzi di ricerca

nèss11no degli abitanti ne fu immune e le statistiche diedero un aumento del 30-40 % nella• mQrtalità normale. La pratica ha dimostrato che non vi sono persone refrattarie alla infezione: essa colpisce persone sane e robuste, ma più specialmente coloro ch e sono indeboliti, convalescenti: i vec~hi si amm,a lano più facilmente dei bambini e l'avere contratta la malattia non .conf~, risce immunità. Nei molti casi osservati in quest'ultima epidemia il ·carattere clinico essenziale è stata la ad hoc. ·· violenza con la . quale l'influenza ha èsordito: Un riliev.o mio, confermatomi dal m aggiore l'individuo, · ch e si trovava nelle migliori conmedico signor dott. ~ilvestri, è che l'influenz a dizioni di salute era colto da brivido 'se~to ebbe una predilezione ·speciale in alcune zone da calore generale con dolori intensi al capo, ' (varie località attorno_a Padova) -p er i militari. alle articolazioni, ai lombi~ malessere generale, . Come nelle epidemie passate, l'infezione si dif- stanchezza, anoressia, tendenza alla lipotimia, fuse a zone, . come un ·ci"clone, seguendo però dolori ai bulbi oculari. il cammino percorso dalle truppe in marcia, Ho visitato ammalati con la speciale f acies ed è lun go gli · itinerarii d~ spostamentò dei da influenzato .caratterizzata da corizz.a lacrivarii reparti che i medici con51otti ebbero for' mazione e congestione degli occhi. . me influenzali: piccoli focol~i di infezione s.i. Ho potuto osservare in quattro casi leggero verificarono lontano da questi percorsi, ma la tumore di milza ·con dolorabilità alla palpazio-' causa si deve ricercare e si ritrova in militari ne: presso che sempre uril1e diminuite, p~ù ammal-ati, i quali furono là degenti per un ·dense e abbastanza .di frequente presenza di temp.o più o meno lungo. urobilina. Ho accennatq .a tale fatto pe:r:chè ·mi pare Questa la sintomatologia che ho rilevato nella degno di rilievo, connettendosi al problema del forma comu11e o reumatoide di influenza ·che modo di diffusione della infezione e più preci. presentava inoltre febbre a 38°-39°, risolven~amente dei portatori di bacilli, problema ch e . , dosi rapidamente in 36-48 ore con profusi super quanto è a mia conoscenza, non è ancora dori, senza che residuassero postt1mi degni di' ~tato completamente sviscer.ato. Io non ho ele.. menti per illustrare a fondo questo fatto od nota. Successivamente a questa forma od anche anche per discuterne: lo riporto perchè alcuno, leggendomi, possa interessarsene ed even- indipendentemente da essa, ho potuto osservare una distinta forma clini•c.a respiratoria, tualment~ intrapr.endere le , ricerche del caso. • L'influenza, , anche questa volta, è insorta una ·digerente ed una nervosa, a seconda ehe violentemente ~d ha subitamente dilagato, per· si avevano manifestazioni predominanti a capassare ancora più presto: la morbilità in al- rico d_e ll'app.araj,o respiratorio, gastro-irttesticuni reparti è stata grandissima, impressio- nale o del sistéma nervoso. • Da qualche a.utore è ricordata una form a nante: tra il personale dell'ospedaletto da cam. adinamica a me non occorsa, nella qu·a le i sinpo n. 54 fu del 40 %. L'.çi.gente patogeno della malattia fu scoperto tomi cardiovascolari, che hanno pur sempre n el corso della malattia, nel 1892 contemporaneamente da Bruschettini " grande importanza ' assumono tale prevalenza da costituire una . e •Pf·eiff er: è un microrganismo che si trova nelle mu,c osità del naso e deil.' espettorato bron- forma a sè: in tali casi la g·ravità della ma- chiale, si presenta a forma di bastoncino, st lattia ·è data dallo stato del cuore, e si può sviluppa nell'agar e si ·c olora con il liqu.ido di arrivare a gravi forme di lipotimi€, sin-copi, accessi anginoidi, fenomeni di iposistolia, BGC. Ziehl. · Le complieazioni più frequenti e più gravi ,. Dai <;Lati ·che abbiaml> dagli storici della Mesonb quelle ·dell'a:pp·arato r·espidicina. l'origine de~le epidemie m·edioevali di dell'influenza • ratorio: in un buon numero di .so1'dati ho avuinfluenz• a si deve - ricercar.e nell'Oriente e si vuole che l'epidemia del 1890 sia dovuta a certi to corizza, angina, laringite e .con facilità bronta11peti venuti dal Turkestan e messi in ven- chiti e broncop-olmoniti. Si può poi anche arridita a P arigi, di dove i germi morb osi dilaga- vare a polmonoiti .a focolai confluenti, a· pleu• riti le quali si caratterizzano per il decorso • rono per l'Europa. Il contagio) allora, si· di.ffuse caratteristicamente a zone, nelle quali lungo e t'orpido, che prepara il paziente ad in1

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PRATICA

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fezioni secondar~e, quali la tubercolosi, gli ascessi polmonari, la gangrena. . A. · carico del sistema nervoso osservai cefa.lea, dolori, fatti di. depressione alternati a fatti di eccitazione, nevralgie, iperestesie, insonnia: qualche autore ricorda casi con fen 0m eni di n:ieningismo, con vere e concl.amate meningiti: _come postumi dell'infezione si ricordano disordini psichici, fenomeni bulbari e midollari ' . . . altera~ioni degli organi dei sensi, nevrosi varie. La form~ digerente o g?-stro-intestinale l'ho avuta in parecchi militari con manifestazioni

rispettando invece altre c,Q.e ~ i esponevano co11- , . tinuamente agli sbalzi- della temperatuxa. E certo ·ahe pr:ecauzioni si debbono consigliare a ·Coloro · che hannq già lesioni organiche, che vannp facilmente soggetti ad infiammazionì delle mucose, · che sono di costitTone debole, perchè 1).011 solo è facile che Ja malattia attec:chisca, ma in essi assume una speciale gravità. • Compar~i i primi casi di influenza ho subito dispostp per.· la piu grande pulizia dégli acoan-tonamenti con latte di calce, per il rinnova.. , ·, mento della paglia, per l'esposizione al sole

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dirnostrato che ·riescono utili -sia per le loro \·irtà analgesiche . e diaf oretiehe, sia per la -loro azimfe tonica che· antisettica . generale. Non sorio partito dal pi:econcetto della maggiore o minore efficacia di lln farmaè.o, ma. mi . sono regol~tQ. a seconda dell?- forma che ta malattia assumeva e della sintomatologia .dei singoli casi. • In og·ni ammalato ho combattuto la tendenza alla lipotimia con ·sornministrazion l di caff~, n1arsala, cognac ed alcuna \'Olta. con iniezioni t1i olio éanforato, cafiei11H. ,

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tare p.o ssibìli complicanze a carico del sistemar cardiovascolare-nervoso. In ·Jln soldato colpito da forma nerv.o sa (cefalea, notevole abpattimento, nevralgia dello sciatico· sin~stro, i·n sonnia) ho avuto una cu·roVa . te.r mica. (vedi li' g·r-afica) con un acme che ricorda .abbastanza la tipica curva termica del tifo addominale, delle febbrj da infezione chiamate e-ffimere; la curva termica di un ammalato di forma reumatoide (vedi 2a grafica) fa pensare a quella da febbre intermittente . • In lln ammalato di forma intestinale (ente-

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giora.nza d~i casi, in 24-48 ore: si sono ossersp~ cifico: buoni risultati si ottengono con le \ vati anzi casi nei quali la febbre mancò del somministrazioni di prepar.ati salicilici alter' tutto e la sintomatologia. si· limitò ad t1n forte nati co·n ·sali di . chinina, ed è buona norma, al raffreddore con una · insistentè irritazione di fine dì ·~itare recidive, di continuare qualch.e gola. · giorno dopo l'apparente guari gione. , . 111 q11alche caso si sono a,~t1te frequenti verr. .~ comP._li.cazioni" che 'possono- comparir.e si . . "tigini dovute probabilmente ad una esalta_zionè combattono di volta in volta con gli ordinarii d ella infiammazione delle fosse n àsali, le quali m etodi terapeuti~i. · sono in diretta comunicazione con l'orE!cchio. P er- la convalesoenza è stato, da va.rii a11-. Ho potuto oss,e rvare che 1'infeziorie da b·a ci llb · tori, · co11sigliato · un . cambiamento d'aria: nel • lli Bruschettini-Pfeiffer :uon dà un tipo di -curva· caso _presente è sufficiente tenere gli ammalati te'l.'n1ica pressochè eguale, ma: si possono avere i)er qua~che gior_n o a "ripoP') e curarne in modo fe t·11rve le più varie e. dispara,te: in ogni caso speciale il rancio. .

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l1ru séo innalzo della temperatura dopo il brivido. Ogni an1!9 alato presenta 1Jna decisa t en clenza a.Ila lip oti1nia ed è -conv·eniente aumentarne la ·resistenza dell'organismo con somministra- i zio11i preve11ti ve di tonici-eccitanti. La profilassi che ho attuato (sali ·di chinina giornalmente, acct1rata. igiene personale e d€gli ac·c antonamenti, é11re s.pe~iali con ?-ntisettici - gar garismi e pomat_~ - ·alle prime vie respiratorie, pronto isolamento dei .col1)iti. ·e . flei sospetti) mi ha ·dato bt10ni rist1ltatì, i)er- 1 · cl1è, pur tròvandosi il miò 0spedaletto i~ zona ì11fetta floYe altri reparti . ebbero una lJefcen. tnale di colpiti del · 90 %, io ebbi solo il 40 % di ammalati con manifestazioni relativ8mente henigne . . Contro J'inft11enza n·on si ha aìcun ri1nedio 1111

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IL POLICLINICO I

Per l'attuale epidemia di influenza.

· I' p areri scientificì e le cc dicerie popola.1-i sono così nati: la f ebqre spagnuola, l 'influenza )I

Demmo a suo tempo la notizia che la Direzione generale di Sanità pubblica aveva nominato una Commissione con l'incarico di stu,,. "(1.iare dal punto di vista scientifi,co l 'attuale epidemia e di segnalare provvidenzé che , du. r ante i sopraluoghi, aves'Se ritenuto di proporre. Abbiamo invitato la Commissione suddetta a darci per i nos'tri lettori brevi note sùi resultati detle loro osservazioni, ed autorizzati dalla Direzione" di Sanità, riportiamo questo interes , sante documento. $arebbe desiderabìle che le nozioni 6 gli apprezzamenti in ' ,esso c'ontenuti trovassero larga via tra il pubblico; varrebbero a snebbiare pregiudizi, diradare allarmi ingiustifi,cati, elimina,re dicerie fcintastiche.

estiva, l 'inftuenza 'Vera,, lçt f eb bre dei tre· giorni o da pappataci, il dengue, uria nuova eritità ~no.rbosa, ·sono · i pareri' scientifici;. la· peste, il colera, la difterite b1onchiale, sono le dicerie popolari. .. .

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Nessuna me.r aviglia quindi, se, anche in Italia, a chi recavasi a Rosarnt> per studiare l'epid emi a,- in treno ed in· gran seo-reto un t:> ' ·v iaggiatore .affermava: sapete, a. Rosarno i11fierisce il colera! m·a a Rosarno fortunatamente i mq.lati e_rano tanto stitici da aver bisogno di purganti e di clisteri! Dopo tante. opinioni e tante dic~rie è op1)ortuno che le cose siano messe nei loro veri confini e . che i medici, che ancora _non hanno veduto la formà m orbosa, sappiano di elle cosa si tratta e dell'entità dell epidemia. Senza· entr~re· nel problema non risolute dell'agente etiologico, noi p ossiamo affermare

Le discussioni m edi che hanno oltrepassato gli argini dei giornali scientifici, hanno dilagato d~lle açcademie; il' pubbli·co si è impadronito • dell'argomento e gli ha ·conferito un sapore di fantast~ca esagerazione e di strano polimorfismo! Dalla Spagna è giunto ql;lalche .mese fa l'eco delle discuss· oni,_ alle quali appassio11atamente hanno preso parte anche i giornali politici; la (( m alattia spagnola )) ha .acqt1istato dignità proprta. La preoccupazione della: f olia si è rapidamente propagata e, n on ap1)ana i primi casi della malattia epidemica si sono'·presentati • - n elle altre nazioni, una serie di notizie fantastiche ed allarrmanti si è diffusa, ,più ·rapidamente dell'ep 1demia stessa. Nei crocicçhi, i m.eglio informati hanno ~arl ato di difterite grave epidemica, di tifo esantematico, di colira, di peste polmonare, di una miste,r.iosa malattia infine che si nascondeva so~to 1o strano e nuovo velo di cc malattia spagnola! »: La classe medi~a non ha po·co contribuito a confondere le già ·confuse idee de:t pubblico, poi.\ chè in ogni paese, in cui ha fatto capolino l'epidemia, si è sentito il bisogno di pu~bliche interviste_, nelle quali le opinioni .erano discretamente disparate, di .riunioni di acc.ademie, convocate d'urgenza, nelle quali le div~r.genze era-· no la regola, di referendum, p~rffno, nei quali i più vari colori ·dell'itide sci~ntifico eràno rap- · presentati. . Cosi in Ispagna si è riunita. per lo scopo la R cale Accademia di Med:lcina; a. P.arigi vi sono state relazioni, fortunatamente concordi, · della Accademia di Medicina e della Società degli Os_pedali; in , Ing}).ilterta vi è stata una ' insolita rifioritura di recensioni e di nu.ovi pareri; in Germania, oltre alla ·riu~ione medica di Monaco, un giornale ha fatto ll~ refer endum c~e è una magnifica raccolta· di pareri aiscordanti : nella stessa colonna delle Autorità indiscusse in bacteriologia, affermano e negano.

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cJte• per i caratteri epidemiologici é clinici ltJ malattia attuale · si presenta co·me epiderhi.4 d'influenza; dìremo di più che essa riprocluce i n gran parte· i caratteri epidemici e clinici dell'epidemia dell'89-90: inizio della n1alattia

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brusco cori temperatura elevata, cefalea, ' deb.,lezza, l'rostrazione, dolori più o m eno diffusi agli ?irti, al dorso; bruciore alla gola, scarsi f.atti catarrali al principio della via aerea ~u- · periori, spesso epistassi. In generale la malattia gu.arisce in 2; 3~ 4 giorni, talora in lllla settimana, lasciando un senso di stanchezza invincibile per una settimana o poco più. No• sempre la malattia decorre così bebignamente: in una certa percentuale di ·casi fortunatame:nte non alta si-determinano in quarta, quinta g·io.r- 1 nata, delle complicanze polmonari (broncp-poln1onite nodulare o confluente) che n1ettono in. _g rave pericol? là vita anche ài giovani sani ·e robusti.ssimi. Le .altre c.orpplicazioni sogliono m ancare o sono rarissime. La mortalità ~n

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risultati .delle . ricerch e · etiol ogiche, se mette di nuovo sul tappeto in generale l'etiologia ~Pll'influenza o meglio· l'un~tà o la pÌuralità tielle cau se dell'influenza, non impugn:a la di.a~nosi clinica. :---..L'influenza . attu ale è la stessa malattia ch e in forma epidemica attraversò l'Europa nell'89-~0. D'altra parte, se il bac. di Pfeiffer aveva trovato · concordi .sul principio quasi tutti i bacteriologi, già dopo pochi anni ~ aveva subìto tutti gli attacchi di :r:icercatori 1 come Kruse e J ochmann ·in· Germania, e la stta. sr>ecificità era nettamente negata dagli ' autori francesi : nessun d anno quindi se _n el-· l'orcasrone utile la questione è !iPr,esa 'e sere'Ua1nenle risolutà. Ma mentre i :ricercatori indagano, è necessario evitare ch e la clinica della malattia .ca:da in aberrazioni: « l'epideI

mia ali~lalr. corrisponde ad una ripresa di virt{Jen~:.a epìde'f)'iica dell'infezione infiuenzale: • la denominazione è clinica P ·non pregiudica i r isultati eventuali d elle ricerche etiolog-iche·». I

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In I talia Pepidemia h a dato i primi segni . nella primo;vera scorsa, qua fl là, in vari centri della })enisola. " }la la m a nifestazione asst1I1se proporzioni IJiù rilevan t i in taluni Com.u ni del circondario di Palini, e successiva mente li~ Comu11e di Monteleon e;. poi comparvero nuovi centri: P ar• m a, Sulmona,· Caserta. ··Se le notizie· circa la gravità delle m alattie sono iutt'altro che allarma11ti (guarigione nella maggior parte dei in ~ lati, scarso numero di complicanze, mortal ità t otale 2-3 %) , d altra parte ie misure· fino. ra prese devono far dileguare ogni preoccupazione non giustifi.c ata. Seguiamo dappresso 1'01)era d elle nostre Autorità sanitarie e poli:Uche! · L' op er~ della Direzione Generale della Sanità P ubblica non poteva essere più alacre e completa: era n ecessario conoscere ·esattamente i limiti d ell'epidéni.i a e l~ note cliniche ·e p ossibilm.ente etiologiche .della m alattia che tante discordie" all'estero avevano suscitato; era n ecessario provvedere intanto ai bisogni più. • urgenti deJle popolazioni colpite, m entre nei limiti del possibile. si dov·evano prendere le misure per circoscrivere l'infezion e o rendere meno gravi gli eventuali d anni. Allo scopo il Direttore general e della Sanità pubblica, comm endatore Lutr ar:i.d, nominava un a Commissione di studio 'composta d al prof. G. ·Alessandrini di parassitologia della R. Univers~tà, del prof. T. ' P onta:no, aiuto della Clinica· medica di Roma, del prof. R. Maggiora del Lab oratorio bactenologico di Stato, e forniva tutti i m ezzi per uno studio largo ed accurato, sia dal punto di vista clinico che etiologico, sia 1

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. p·er ind'a gare della eyentua.le importanza di vettori alati, tr.asmettitori d ella malattià. . Tale Commission e, d'accordo con le Autoh a potuto r endersi .rità sanitarie prov,inciali, , conto anche dei _bisogni, e alle ~ue proposte la Direzione generale id i Sanità ha dato rapida • e sicura esecUilione. Alle Autorità· sanitarie . . ·d i tutto il Regno fUi dira m ata una circolare che imponeva la de.nunzia dei focolai epidem ici, percP,è l'opera di p·r onto soccorso in nessuno venisse .a mancare. Per u:oa malattia sif- · • fatta ·non si trattava di d:enunziare i sin goli casi, data la diffusione p~r vi a aerea dell'infezione, ma di conoscere i focolai per rendere . ' sicu:ra llope;ra di .assistenza, a nche nelle attuali difficili corudizionì, che tre a nni di guerra h anno creato. Era intanto attivat_a 'la funz-i one ispettiva coll'invio sui luoghi di Isp ettori centrali sq.• nitari, ,i quali dovevano, con la visione diretta dell'epidemia, informare le Autorità centrali del~a reale entità e dei pericoli dell infezicue, m entre poteva no provvedere con provvedimenti rapidi af bisogni più urgenti. Nei centri colpiti p:(i vi di og,n i assistenza ospedaliera, con · i regolamenti in vigore del · razipn amento, diffiçile si rendeva la cura e 1a , assistenza d;e{ malati, nonchè la possibilità di una conveniente dieta. È facile intendere che specialmente l'assistenz.a sanitaria sar ebbe venuta a mancare, data l a diffusione· quasi fu lminea dell'infez i n 11e e l'immobilizzazione d i • tutta una p opolazi ori. e, e per il fatto ch e i medici non erano risparmiati da.Il a malattia. Uno -dei problemi · più g ravi erà l'assistenza sa nitaria dopo le .numerose chiamate alle armi dei medici. Ma ad esis a si provvide p·er gli ~c- · cordi subito iritervénuti fra la· Direzione gener ale ·ctella Sani tà pubblica e quella di Sanità militare, ' la quale . concorse con• ogni buon vol ere compatibilmente a lle esigenze di or,dine b·el. l1~o . Fu concesso uh primo gruppo di medici, e poi ~ltri su ccessivi~ ·dislocandoli ove maggiore .era il bisogno. Non -solo, ma a, rendere più spe/ dita l oper.a di integrazione furono costitµiti p:resso ciascun Corpo di armata nuclei .di · ri- serva di medici. · Sappiamo ·che nuovi nuclei si .vanno costituendo. Tra i medici provfnciali si è stabilito un .coll egamento '.Per r enid ere l'azione sinergica e perch è le èn ergie di difesa n on siano sprecate m a utilmente adop erate. · . Per completare l 'opera di assistenza n~tu- • r almente -non erano sufficienti i. m edici, ed , allora si è provvedutq con l'invi o d~i militi • d ella Croce Rossa in alcuni centri colpiti per

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f'Ol~lCLINICO

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[ANNO

X\\", 1•':\~C. 39] .

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coadiuvare i · med.ici nei 111oltepliçi bisogni dell'assistenza _e delle misure p.r ofilattiche . . Nelle zone colpit~ rapidamente si -esaurivano le riserve loéali ·di medicinali, che in qualche paese o venivano a manc~re• o raggiungevano tprezzi esorbitanti: q. cura 1della Direzione generale di Sanità pubblica sono state confezionate· ,centinaie di casse di medicinali fo.rnite dei medicaJ:Ilenti riconosciuti utili o n ecess81~i p·er la cura ·della m alattia e delle sue compl~canze :· tali provviste di medicinali sono state inviate alla prima,,- richiesta, e, per la - loro distribuzione quasi ' esclusivamente desti. nate .ai più ·bisognosi, sono stati inviati . Slli luoghi fatmacfsti militari. ~ . Sebbene le 'disinfezioni con uno scopo spe. cifico a11tiepidemico fin dal J;>Tincipio -sia110 ·s tate riconosciute. poco effica-ci, tuttavia si è ere~ .duto opportuno \ in un ·periodo tanto eccezionale, anche ad evitare concomitanze epidemi• che, di. rinvigorire ·i depositi, di creare ~ el'le squad·re di 10- disinfettori ciascuna, ottenuti ·· dal .comando Supremo. Altre squadve di riserva, una per Corpo d'armata, sono state • • costituite composte di 10 llQmini ciascuna, guidati da un sergente, studente di medicina e proveniente in maggior parte dalla scuola di Firenze. Per l'assistenza alimentare, .. che poteva costituire una seria preoccupazione nei piccoli I

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centri, sp,e cialmente : dove la risèrve speciali \. di zucchero, , riso, pasta, carne, · si esaurivano rapidamente, il l\tlinistero dei cons11mi interes. . sato ha preso .a cuore l'impo1·t ante ·ql1'e stione ' ed- ha con generosità provveduto carne, farina~ riso, pasta, latte condensat'o, zucchero. L 'Autorità . politica ~ntarfto h a· vivamente interessato i Prefetti del problema, dan·d o istru- ~ zioni precise circa i m ezzi .da adottare sia clal :punto· di vista profilat~ico, sia per l'assistenza sanitaria, sia per la vigilanza annonaria, sia I per 1:assistenza m edica e fa.rmaceutica, sì da ~ssicurare le provviste dei m edicinali anche per i poveri. Anche questa volta le Àµtori tà politiche.i e sanitarie si sono trOllate non solo preparate, ma pari a tutte 1e ·evenienze, a11che quando problemi, piccoli in altre occasioni, ~su m ono ora importanza speo-iale e pres·entano· serie 'dif- • 'n coltà : il nostro amor proprio ricl1iede in; ql1est9 momento che le Autorità siano da ogni classe di persone secoridat·e, e mentre l 'opera degli' studiosi continua tra difficoltà n on lievi ' p1 e~.. ro:r;npere il velo di mistero che ancora copre l'àgente morbdso d'ella malattia, la popòlazione tranquilla deve affroritare con sicl1ra coscienza la forma epidemica senza · la$ciarsi devia re da false voci o da allarmi ingiustificélb\J.i. ~ '

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PONTANO

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T. - l\1AGGIORA' R ~ - ALESSANDRINI G·.

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voce degli altri

Finora CÌel~e condizioni d')nf~riorità . morale e materiale fatte ai medici delle organizzazioni sanitarie m.ilitari si era occup ata s9lo la .s.t ampa professionale. L a stampa politico-quotidiana, pur avendo p'iù volte rico:i:iosciuti ed apprezzati i meriti d·el 'Corpo sanitario militare, • non aveva mai fatto ,eco alle giuste lagnanze ·· ed alle reiterate e modeste 'rièhieste atte a .. sanare uno stato di cose che non costituisce davvero la ricompensa ~deguata e ·tanto meno il premio di tante prestazior1i. e sacrifici . . Oggi possiamo contare· sulla . cooperazione de)la stampa politica. Il Me ssaggero di Roma n ella prima colonna nel numero del 23 settem'bre pubblfcava il seguent~ atticolo. editori'ale: « V'è ancora chi ama discutere - nelle. supreme Slfere_ militari e ·ci vili - intorno all'àtmilitari e militarizzati in tem, • tività dei medici po di guerra : è, anzitutto, può e deve essere compreso il ·c orpo sanitario fra i corpi combat• tenti? I più sono id i parère contrario. l\ia qua·.

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ranta mesi di gu·err~ hanno dimostrato che l a classe deì sani tari · ha d~to · un largo contributo ai lutti gloriosi della santa lotta contro l"eterno nemico, mentre gran numero di essi soffre le pe11e della prigionia, mentre una falange assai più- numerosa e più fortunata l;ta potuto · fregiare ·il braccio ·del nastrin·o dei feriti . Noi abbiamo in zo:ria di guerra 5600 medici' oltre a 3000 aspiranti; e altri ·5000 sono impiegati h'ei servizi territori.ali. · Ebbene, finora i1 corpo militare sanitario conta ci"rca 350 ·m orti e un numero triplo di feriti. I prigionieri sono più che 400. · . E pure i nostri ufficial~·medici richiamati in ·Servizio militare, mentre hanno 'dovuto abbandonare all'improvviso clientele faticosamente . guadagnate e interessi cvspicui, fol'se radical- . m ente distrutti, lasciando spesso le famiglie i~ condizioni assai tristf e preparandosi uri clopo-guerr a tutt'altro che lieto, godono, nei riguardi d~gli 'altri ufficiali c~iamati a servire la patria, un trattamento di assolut-o sfavore. Le loro :promozioni sono di. una lentezza des•. • ,.. • -. I

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(~i\.N:NO XXV, ,F ASC. 39) '

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SFZIONE PRATICA

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lànté. E mentre un ufficiale combattel}te, ten ent~ colonnello al principio della guerra, è già comandante di armata· <) ·di corpo ·di armata, un tenente colonnello medico di carriera (della classe del ' 61) è ancora ... te11ente colonnello. Mentre vediam·o fra gli ufficiali ·delle armi coJ;Pb~ttenti maggiori a 25 o a 30 anni, nel corpo militare sanitariò si è ;nia:ggiori ancora a ... cin. ·çr11anta anni e capitani a quaranta e così via. Le promozioni straordin~rie sono rarissime, mentI'e sono tutt'altro <:he rare 'le prov·e di eroismo e di abnegazione. . . . Per ·quanto si riferisce ai prigionieri vi è ancora un'altra curiosa disparità' di trattamento. Gli ufficiali prigìonieri rimpatriati non po·ssono tornare e non tornano al fronte : possono prestal' serv'izio soltanto fuori dQlla zona ·di guerr.a. Gli ufficiali medici prigionieri se hanno -taiJuona ventura· di essete restituiti - sia pure 'per cattiva salute - alla patria, possono essere richiamati in .s ervizto anche in prima linea. Conclusione: nèll'ora in cui si IJ'.' iconoscono• le benemerenze di tutti coloro che servono C(!)n onore, con coraggio, con z.elo .la . Patria, apprezziamo al suo giusto valore l'opera dei medici, di quelli in ispecie che sono sullp. linea ael fuoco, . e facciamo che non. sia ·più stridente la loro situazione in ra·p porto a · quella degli ufficiali cosidtletti combattenti . .E fra gli ·eroi non dimentichiamo coloro che al fronte o nelle retrovie, negli ospedali mìlitari . o civili, combattono con nemici pili insidiosi e più pericolosi dei fanti ~e delle artiglie!·ie a11f)tro-tedesche: . ' negli ospedali ~'isolamento per gravi malattie infett,ive, dove la morte .imp, ~rver~a con ferocia cieca ·e brutale. Anche in qu·este « zone grigie ,, si 1c0mbatte , . e si muore. Si combatte . con. serenità, con religione, con entusiasmo; ~ si muo·-· re, spesso, silenzi0samente, senz?-. u,n g:r:ido d'i protesta e senza il conforto · di · uÌ). alloro! Sanità militare, Croce Bossa e.·Sanità civile hanno dato, di recente,. e continuano a dare nomi ·e nomi all'albo c.t egli eroi. i1Bgletti s< "\:ittime del dovere ». Ad essi tutta la nostra commossa ammirazione! Alle autorità competenti il dovere di v'aiutar meglio e meglio compensare\ l'opera· nob1ili~si­ ma ·,dei medici d'Italia)>. Noi che da tre anni orqiai andiamo sostenendo .la hecéssità che al personale medico mi'litare -sia fatto un più equo trattamento, sentiamo tutta la soddisfazione di. questo consenso ·del diffuso giornale politico. E davvéro non potevamo pretendere che la,difesa della nostra ·causa fosse fatta con maggiore calore e mag·giore efficacia. · \

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L a condizione d'inferiorità del corpo. sanita·r io

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PARLAMENT~I.

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P er l'unificazione dei se r vizi san,ita.ril.

L"on. Dore M presentato interrog~zione a l · Pre·Sidente del Consiglio per ch'i~ere. se tenendo cont. 'che il '.serv.izio. sanitario deve esse1·e esplicato cog)i.., stessi critert ·d i_profilassi e dÌ cura· cosi nella · por><r l~zione civile' còme llell'esercito, non creda necessa.: rio di dargli tma assoluta unità di indirizzo riunendo l)resso un sottosegretariato al l\tlinistero degli Intei-ni le <lne direzioni di Sanità civile e militare.

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l'ei niilitari cu lpiti da 1nalaria.

L'on. Gio-va.nni Amici ha pr~sentato la seguente interrogazione a l ministro della guerra: «Se abbia. notizia che milita-ri colpiti da malaria . sieno' stati destinati a pa~sare la convalescenza ' loro concessa. a Oriolo Romano, ove Yengono accampa ti sotto le tende 'contr~ ogni più elementare norma di igiene ».

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QJSPOSTE .A QUESITI E ADOM.ANDE.

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Dott. P .. z. • soli poveri, sia a cura pie~, come impiegato comunale, non è tenuto .a pagare la tassa esercizii. Il libero esercente ,-i è obbligato in proporzione del retratto che riceve dalla ·p~estazione professionale. · (1430) Pensione: - :Oott. F. Z . .da P. - Tenut$ , conto dell"etit e degli anni cli servizio che avrà all'epoca der coll-0cnmento a riposo, liquiderà l'an· nna pensione di lire 922. · (7-131) Oet:tijìcati medici. -- I)ott. P. R. 7876 da A-1. • - Non e.sist-0no raccolte in unico volume le norme • per jl rilascio di certifica ti medici ai pazienti che hanno bisogno di vitto carneo nei prescritti gio.r ni di magro. Il medico nel suo CP.~ificato, che sarà. 'redatto nella forma comune per ogni certificato ed in carta libera, indicherà il numero dei giorni du• rante i quali la ·somministrazione deve aver luogo. I (7 .f~H) 'l. 1a.ssa" eserci.zi i e rive·n dite. ·_ da I{ . - Il medicQ condotto, sja per i

(7432) FJlenco dei. po1,eri

atnn1P.~si

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a curq, gra-

tuita. - Dott. G. I. rln T . - IJC' formalità che occorrono per la redazione dello elénco ~no le stes~e •

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militare .1diventa col prolungarsi della guerra · , sempre più apparente. Mentre le promozioni nelle armi seguono un ritmo sempre""più , accelerato, nella sanità militare lo stato. gerarchice costituitosi con lo scoppiar.e della guerra è ri· masto pressò eh~- inalterato. Molto si potrebbe. aggiungere a qu'antd ha scritto -il Messaggero. Del resto .non mette -conto di insistere su fatti ch·e noi abb~amo ripetuto fino alla noia. Ora dobb~iamo esp-rimel"e ~olo la speranza ' che se non fu sempre ascoltat~ la voee della classe; . che poteva sembrare . interessata e non era, si_ano presi in considerazione j rilievi fatti dalla stf!mpa politica ....e siano adottate adegqate de· . terminazioni. Pangloss.

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IL POLICLINICO

(ANNO

XXV, FASC. 39) • ,

che sono prescritte per . le · ordinarie deliberazioni d.i Giunta. F1 pr~scritto l 'intervento alia seduta à.el medico . CO·n dotto, ma non a pena di nll;llità. Costui, però, sia neL .c.aso che il Oomune trascuri Ja rèdazione dell'elenco, sia che lo abbj.a fatto . senza l'intervento del sanitari'O in modo esagerata. mente ~steso, ha diritto di protestare in via legale • · per chiedere o !!adempimento dell'obbligo di legge nel primò caso, od un cengruo aumento di stipen- · dio a i sensi dello articolo 26 della legge sanitaria nel ,s econdo, I l detto elenco deve essere rivedutO 4gni anno ed ogni variazione durante tale periodo di tempo deve essere fatta con le medesime forma.. lità usa te nella prima compilazione. I proietti vanno considerati come parte della :famiglia in cui convivono~fino ?- quando vi convivono. Cosi parim,enti le persone di servizio. Ii medico, quando non ne , sia ...obbligato ·per capitolato e quando nel Comune esista altro· colle~a, p-uò, nei casi non urgenti, declinare la chiamata. Il ·s indaco sotto. la 'sua personale responsabilità può rifiutare la fuma ~ Ile ricette che non crede confacenti o costose, te' • nuto c-Orito dei fondi stanziati in bilancio per· la somministrazione dei medicinali ai poveri. I certifica t i di vaccinazione sono rilasciati gratuitamente a cur~ del Municipio. . . . Dootor J usTITIA .

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m edico milit<ire. - AÌl'abb. n. 3110 : . 10 quesito. - Nessuna circolare nei senso da Lei accennata .esiste sul Giorrtale Militare. Può darsi si tra. tti di t1na ,norma di massima impartita d nl - Comando Supremo, m,a nulla è st.3;tO pubJ5l'{cato in proposi~. . · . . 2ç qu esito. - Per av:ere il libretto ferrovillr10 ·occorre :hllla ·ne faccia d6manda per vi.a gerarchica al i\Iinistero della guerra (Direzione generale Servizii logistici ed amministrativi - Divisi~ne tras11orti) allegando · la sua fotografi.a., ~e dovrà venir inserita nel li~retto. . . All'abb. n. 1G98 : , , EJlia può chiedef~e· di venir· promosso al grado di capitano m.edioo di oomplernento pe.r titoli; allegando quello di aver compiuto oltre 15 anni di est-rcizio p1'0fessionale. . M. G. f Servizio

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CONDOTTE E CONCOR.SI.

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Mroieo-chirt1rgo la ure,a to nella. R. Univer~ità · di R{)m:'\. con ottim~ pra tic.a condotta, di ospedali e cìiniche, mnnit-0 diploma ufficiale sapit'lrio, eccellc•nti requi~iti, eso?erato ~ervizio militare, cerca bnon int~rinnto . Rivolg~r~i all'avv. Remo Pozzi, via Federico Cesi, 44, RJ)ma. _

NOMINE, PROMOZIONI .ED ONORIFICENZE.

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L'Associazione della. Croce Rossa Italiana ha conf~rito le seguenti ricompense per meritt acquisiti dutahte la guerra: ' MEDAGLIA o'oao al tenente generale medico Claudio Sforza ed al maggiore generale medico Francesco' Della VaJle ; • ' . ìVlEDAGLIA D'ARGENTO ai colonnelli medici Francesco MoriiJ.,o ed Efisio Sulliotti.

NOTIZIE DIVER-S E

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Per combattere• l'epidemia inftuenzale.

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dn.l primo manifestarsi della malattia in forma epidemica, ,la Direzione genera le delìa Sanità .' pubblica ha attuato una serie di misure, le ·quali . si so:uo dimostrate pratic.amente efficaci. I lettori ne tro\·eranno . una ci·r consta nziata notizia ne lla . relazio11e che riportiamo a pag.- 936 e segg. >

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NeUa città di Roma sono sta ti adottati. alcuni PJ.-x>~edimenti elle meritano di fissare l'atteilJione. ~ ·aut<>rità ospedaliere hanno fatto sg<>mbrare alcune corsie, per accogliervi i malaft d'i~uenza; hanno sospeso le visite ai malati e feriti degenti negli ospeda.Jj da parte delle persone di famiglia, ecc. Il Comune. ha fornito 50 letti ali' Amministrazione degli os·p edali. L'Uffici{> d'igiene .ha diramato un comunicato ai giornali cittadinl,, in cui rocco manda a lcune norme preca uzionalj r~lative oovratutto a ll'igiene generale.

Il colera a Pietrogrado. Secondo ·i1 Fremdenblatt di A'm burgo, l'estate di quest'anno il colera ha ~atto Pietrogr.àdo : fino a l 3 agosto vi si eran,o 20 1000 casi con 1100 decessi.

durante • strage a · verificati ,

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Per finir~..

Il J·o11rnal Amerio. Med. A.~soo., c!1e di solito è bene informato anche sulle cose i t;aliane, reca, nel numero· del 17 agos~o u. s., la notizia che in Ro·m a, a causa del prevalere dell'influenza spagnola, il ì\1unicipio ha fatto .chiudere i teatri, i cinema~o­ grafì etl altri luqghi di t~attenimento ed ha :1et atò, fino a nuovo ordirie, le riunioni n~Ile chiese ed i pt1bblici concerti e éhe ha . comminato la ~ulta di lire 5000 o tre mesi di prigione per le intra·ziQni. Co~l

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At ti parla mèntari . . . . . . . . fag . 939 Epidemia <:li influenza : clinica, epidemio. . . . Pag. 917, 926, 931 Rn cillo diplomorfo. emosettico di una set• logia, etiologia t icemia a tipo influenzale . . . . . . » 926 • Voce degli a ltri (La) : i medici milit:ari . » 938

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Roma, 1918 . Tip. Carti~re Centrali.

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Roma, 6, ottobre I9I8

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faic. 46.

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.. . . fòndato dai professori : ' GUIDO BACCELLI FRANC.E·S CO DURANTE ••

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SEZIONE PRATICA \

REDATTORE

CAPO:

PROF. J

VITTORIO ASCOLI . .

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SOMMARIO.

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Lawort originai .' T. Pontano: Note cliniche, epidemiologiche ed etiologiche sulla attuale epidemia di in1luenza. - Riviste sintetiche : G. Dragotti: La encefalite letargica epidemica - Analisi e commenti : M. Levi della Vida: A proposito di una forma ~tterica descritta col nome di « B. diplomorfo bipolare emo· · settico> rinvenuta in'malati di influenza. - Sunti e Rassegne: MsnICINA: Vaquez e Donzelot: L 'attitudine funziona:le cardiaca. del soldato. - CHIRURGIA: Cl. U. Collis e G. H. Weber: Chi1~ugia. della cistifellea.

Appunti di medicina pratica: CASISTI CA: Le neuraigie professionaJi. - TERAPIA: Aspirinismo cronico. - L'azione d,ella canfora sul cuore. - Antagonismo fra. l'atropina e certi emetici. Posta degli abbonati. - Cenni bibliografici. - Varia. Nella vita professionale: Amministrazione sanitaria: L'opera della sanità mili tar~ contro l 'attuale epidemia. - Atti parlamentari. - Risposte a quesiti e a dòmande. - Condotte e concorsi. - Nomine, promozioni ed onorificenze. - Medicina sociale: Per la lotta contro la. malaria. - Notizie diverse . Indice alfabetico per materie.

' INTERESSANTE PUBBLICAZIONE: •

Prof. Cav. GIACINTO QUARTA, libero docente di patologia speciale medica nella R. Università di Roma •

IADEME[UI DELLA lftf ERMlf RA lft [AIA E ftf 6ll O!PEDALI

con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra. Seconda edliaione accuratamente riveduta ed ampliata - Un volume di circa 300 pagine riccamente \llustrato Prezzo Lire li. - Per gli abbonati al "Policlinico"· sole Lire 3,'f5 (franco di porto e raccomandato) Que:1to manuale con stile cbtaro, semplice e conclso~ e con stn1rolare perizia compilato, tontlene quanto è neces. ··rfo alla donna di sapere per adempiere emcacemente 11 pietoso umc10-d'lnfermler& al letto del ferito 'e dell'infermo. l1lè numerose 1llustraztonl sono d.1 grande aus.1110 &ll'lntendtmento del testo e agevolan:o in modo sicuro .l'opera della Je&trlce 1n ogni contingenza del suo nobile umcio. ·· Per mettere i nostri cortesi abbonati in grado d1 dltfondere 11 manuale stesso presso le signore d.1 loro cono· 1aen1&, abbiamo deliberato di ~nedire in porto franco le copie che cl venissero ·ricbteste col loro tramite al 101• -.zio di 001to1 e cioè a L. 3,75 c.iascuna. ;

lnviarecartolina-vaglia, direttamente, al prof. E_NRJCO MOREL~I - Via Sistina, n.. 14, ROMA.

•, 'UI di proprlet6 riservati.. - E' vietata la riproduzione di ùwori pubbUcati nel POLICUNIOO o la pubblicazione iU sunfA ài essi senza citarne la fonre. .

.LAVORI ORIGINALI. I STITUTO DI CLINICA MEDICA ' DELLA REGIA UNIVERSITÀ DI RO~IA . . diretto dal prof. V. ASCOLI.

Iote cliniche, epidemiologiche ed etiologiche sulla attuale epidemia di influenza. Prof. TOMMASO PONTANO, . docente ·di patologia medica. (Oontinuazfone e "{ìne . 'Ved i fasci.colo p rrceden te) .

BICERCHE ETIOLOGICHE. Le nostre ricer-che si ·sono rivolte, gt1idate dagli el ementi raccolti dall'esame clini·c·o e dalle conoscenz.e ·dei r.e sultati ottent1ti Q.a altri in passat.o e nell'attuale malattia , alla ricer-

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ca del bacillo di Pfeiffer, alle ri-cerche del content1to bacterico del sangue, d·el muc'o faringeo, dell'espettorato delle complicanze polmo-. . nari, alla possibilità di protozoi n el sangt1e circolante, all a trasmissibilità . della n1alattia negli a11imali di laboratorio per m ezzo del sangue e dei prodotti patologici, a lla ricerca di germi negli organi dei cadaveri, sezionati dopo poche ore clalla moi·te . La ricerca del Bac. di Pfeiffer i'i)el' n1ezzo delle e?1i oculture ha dato sempre 1·est1ltato n egativo. La rice,r ca del Bar. di P fei ffer n ell'espettorato o nel muco faringeo di numerosi casi f11eschi ·della m.alattia , su stri sci, colora ti a lungo, con fucsina feni ca, solo in p ochi casi ha rilevato delle forme cocco-ba cilla ri d el• t u tto

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[ANNO

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simili al bac. di Pfeiffer e non in grande abfere11te da quello da noi descritto n·elle sue linee ·bon·d anza. Gli altri _germi erano rapprese11g·ener?ili. Malattia .in generale leggera, di breve tati presso chy _per qualità e ,q1lantità. dai tipi durata, sul -principio, tant0 cl1e· da quaicuno fu che sog'liamo vedere nelJe comuni affezioni, attribuita alla !ebbre' dei tre giorni (Pires de delle vie rE}spirator ie al di fuori dell'epidemia Lima), da altri i'ipor-t~ta al tipo del dengue di influenza. (Pittaluga), ha mo'3trato durante l 'acme epideLe cult11re su piastre del muco faringeo e mico una gravità ma:ggiorè. Ha quasi costanti dell;espettorato in terreni speciali (.agaar-sani sintomi c~tarrali delle vie aeree superiori, gue, agaar-sie1,o,. agaar-emoglobina), hanno come 1complioanza predominante la. broncòpermesso · in u11 solo cas0 (bron.copo~monite p·oln1on.ite. Basta dare una occhiata alle s.taticonflu'ente) di ·isolare il bacillo di Pfeiffe1~; esso sttlche di mortalità di ~adrid del mese di lllnon_ è stato riscontrato nel materi.ale preleglio, per rilevare che la pe,r centuale massima, vato clal ifari11ge dei malati recentissimi (1°-2° al di fuori dei casi denunzi ati come influenza, I giorno di inalattia), seminato, dopo accurato , è dovuta a malattie polmonari, Qualcuno però· lavaggio in brodo o in soluzione fisiologic a descrive anche fprme ipotermiche (F. Sans), • dei fiocchetti m11cosj. · qualcuno parla di forme gastrointe~inali e nerl_Je emoctllft1,,1·e so11~ rimaste .s terili, ad . ecvose (I. Frigaray), sebbene la freqtienza e la cezione di lln caso in • cui si è isolato in culgravità delle complicanze spetti anche per tali tura })Ura lln cocco Gram-resistente. A conautori alle broncopolmoniti. J. M. Bàrajas d ·e trollo di tale re1Jerto. so110 state successivaVilches ricorda compl1can~e pol.inevritiche, pa~ meD:te praticate 16 emoculture Sll malati di ralisi del velopendolo. Grinde tuttavia nota con • 1ln giorno o di 36 ore e i terreni sono restati insistenza che la sindrome è talmente unif or·sterili: da notare• che le emocultur~ sono state I!le, da costituire quasi una nota differenziale · prati·cate ·con q.u antità piccole (2-3 -cm-e) di tra la presente epid·emia e tutta quelle conosangue, come con quantità cospicue (fino a sciute finora · come influenza. Tri vino, ~1·a i sin10 eme.). tomi da parte del polmone, nota frequenti emot. ' Le inoculazioni sotto cute, nel peritoneo, , . nelti'si. la cavità pleurica, intrapolmonari, di sangue , ·La çommissjone .militare i1ominata per lo di malati si sono mostrate ineffi-caci sia a destu·dio del} '.epidemia, composta dai dottori Motermj nare uno stato di malattia negli ·ànimali, rales, Santalò, Noguera,. in diversi .materiali come a dete:roninare la morte. Solo i conigli provenienti dagli infermi -e dai convalescenti, sono morti di setticoemia diplococ·cica dopo. . ha isolato il bac. di Pfeiffer. le inoculazioni di sputo 1avato. Coca trova il micrococcu.s catarralis ed ecceI prelevamenti pet culture dai cadaveri (do.· po 5-6 ore dalla morte) sono state fatte dalla zionalmente il bac. di Pfeiffer. J o.rge. e de Aceyedo in Portogallo .sostengono milza notevoÌmente ti1mefatta: (tt1mo. r e setti-, ' . che l~ malattia è dovuta al bac. di ·Pfeiffer. · • co): esse ' sono rimaste assolutamente .s teriJi. Le Nellà riunione dell'Accademia di Medicina di nostre ricerche adunque sond finora negat'ive ' e .vedremo, çl.al <!Onfropto con le altre esegùite - ìVIadrid, l' opi:p.ione prevale·n te dei clinici è che al di fuori .del resultato delle ricerche bacterioin Italia e fuori, che esse non sono prive di logi.che, la forma clinica deve essere consid-eimportanza pet dilu·c idare lo scabroso prorata come infiu.e11za leg-gera per sè, grave ·quanblema etiologtco. , do si complichi a bron~copolmonite. QUAIJRO DELLA MALATTIA IN EUROPA. Nel1a S·vizzera la forma clinica ha assunto . . . t1n ·carattere certrunente .Più grave che non nefHo vol'l;lto, in rapido quadro sintetico, riçtssu1nere le note cliniche ·ed epidemiolog.iche della le altre nazioni col"pite, tanto da provocare misure g-e nerali cla parte del Governo ,(chiusura inalattia quale ai nostri· occhi è apparsa; ho di scuole, ecc.f e' misur.e di difesa da parte di accennato all' esito de·lle n.ostre ricerche. etiolqaltre nazioni (chiusura di frontier.e). Però angiche. È opportuno r~portare brevemente t c&.che qui, Gialla 1·elazione che il dott.. Renault fa ratteri clinici, epidemiologici ed i resu1tati ··delalla Accademia di Medièina di Pa:r.igi, la male indagini etiologiche ottenuti fuori d'Italia e lattia non si differenzia da queilà ·da noi stutra di noi, per cercare le identità e le differenze, diata in Italia. L 'A1 accenna a n1anifestazioni , e per vedere se u:aa conclusione d'indole clicutanee (macchie di porpora, esantema scarlat11ica ed et~ologica è possibile ricavare allo stato tiniforme), ma l'infezione decorre, nella massin.ttuale delle cos~. ma parte dei casi, come una febbre ,influenzale, Quadro d elllt 1nalattia. - In Spagna il ~u~­ tlJ o g~nerale della malattia non· è gran che dif- . con· emorra:gie nasali od uterine eid ha la com•

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plicanza più grave e più frequente locaBergmann, Selter,. ecc., le relazion~ alla Accalizzazioni broncopolmonari. demia medica ·di Monaco sono di una rara In_F'rancia Joltrain, Banfte, 'f·rémolières de_,, uniformità nel riportare i carattBri 'clinici della scrivono con· le st~sse note la malattia e par- malattia. · • ~ano clinicamente d.i infiuen~a; anche Chauffard Identica adunque la forma morbosa che per• ~i pronunzia clinicamente per u.na forma incorre l' Eur9pa con l.a velocità di ii1i treno, · ed llt1enzale. il giudizio d.ei piu converge in una-conclusione Le descrizioni che ci vengono ·dall'.lp,gliillerra clinicct presso che unanime: si tratta di inBono in gen~rale concordi nelle linee generali fiuenza. della malattia e delle complicanze, ma qualche In Italia le notizie· raccolte persona1mente autore aggiunge dei particola1·i non notati fino- . coincidono con quelle da me ricavate dall'osi·a. ·da nesst1n osservatore nelle altre nazioni. -servazione. dei malati; Sofrè trova che le com, J. Burnford nota una linfoade·n ite costa11te nel plicanze polmonari si limitano a pronchiti più decorso della malattia pura e complicata, pii1 che a broncopolmoniti, che non sono rare le, intestinali, che spesso l'esito letale qpiccata nelle stazioni cervicali, ascellari, in- complicanze . . . . guiflali, tanto da sentire il bisogno. di una ·dia- ·dell'ammalato è determinato· da gravi lesi~ni gnosi differenziale con la febbre glandul~re. renali. Poichè le mie ri,cerche clinich€ proven. Holliday però contradice i re•p erti di Burnfor•d, gon 0 ·i n g·ran parte dalla stessa zona,- nelle e afferma ch:e su 1000 casi non ha trovato in- quali si è svolta l'attività dell'A., devo dire che grossamento delle glan·dule che in un modestis,, le lesioni renali nelle fortne gravi esistono e simo numero di casi. F orse a causa della beni- contribuiscono, come in ogni n1alattia settica, gnità ·del deco.ris o c\ella malattia, \ViTgmann de- ad aggravarne il ·decorso; che le complicanze ~crive la maggior "Parte dei casi come un tipo sono. Je broncopolmonitì e non le brònchiti; alla febbrfle ·di tre giorni, senza coll)plicanze. Anche sintomatologia ~oracica, innumerevoli volte conLittle, Garofalo, Williams, del primo laborato- ·statata, h.a corrisposto il reperto delle autopsie, rio mobile canadese,•. parlano di un decorso di di cui'' ·darò relazione in un prossimo rappQrto; · breve durata, senza ricadute e senza c·o mpli-' dirò infine che ho cercato ·con insistenza le for- . can~, di 1·apida convalescenza. Essi stessi, a me intestinali e non sono ri'uscito a trovare che malgrado della differente gravità della malat- ba11ali diarree, o sindromi dissenteriche, di cui, tia, parlano di 'i·d·e ntità con la forma . epidemica ç.ll'infuori ·dBlla presente epidemia, abbonda du· ' . ehe in questo mom~nto sta attraversan·do l'Eu- .rante l'estate tutta la zona osservata, ma . che ropa. . nessuna nota pr·esentavano in comune col- tipo In Germania ed in Aust·tia gli autori si pFeoc- classico ·della malattia. . cupano sopratuttò della ricerca dell'agente morMentre, nei primi passi dell'epidemia, qual• boso, molti accennano per sommi capi ai sin- cuno dinanzi. alla mitezza ·delle forme . si Bra tomi della n1alattia e alla frequenza dell€ com- ,.pronunziato. per una epidem'ia di febbre dei tre plicanz,e; forse dalla lettura delle relazioni si giorni (Ga]?bi, Montéfusco), quando le note del. ha l'impressione 'che le compliçanze e la mor- le complicanze gravi ·s i sono aggiunte e il detalità .s iano più frequenti ·che tr.a noi. In corso della malattia non ha .più avuto una breée.nerale frequentissime sono Je forme catarrali, ve durata di ·due · o tre giorni, an~lie in Italia. rar~ le reumatiehe,.rarissime le forme ce,rebrali l'opinione della maggioranza 1ia conclitso per -e le gastrointestinali (Hesse). A11che Brasch. uria forma clinica d'infiuen-;a. trova frequeh~issime le manifestazioni del tratI.;a parte epidemiologica nelle altre nazioni to respiratorio, e complicanze più comuni la d'Europa ha un caratter·e unico: la _g.r an·de, -polmonite catarrale e cruposa, e 1e forme gravi fulminea rap,i dità di propagazione. ·L'e·p idemia, di pne1rmon-tte, in gente giovane e robusta: che rapidamente si diffonde, pure rapidamente Ac'Ce!lna a dolori pleurici violenti, che noi si esaurisce: in Svizze.r a in poco tempQ 11,000 non abbiamo quasi mai osservato, tanto che casi tra i soldati con 305 morti (3.8 %), in Ger·.. abbiamo parlato di una dispne·a indolora, € a mania si è .diffusa rapidamente a Monaco, a frequenti essu:dati con tendenza al. riassorbi- Nor_imberga, a Berlino, a Hessen, ma già dopo mento, che .nelle epidemie da !?e studiate non un mese nelle oittà colpite !',e pidemia si atte~rano mai constatabili. I .fenomeni i.ntestinali nuava, mentre compariva negli altri centri ed sonq stati dall'autore osseTvati solo n~l 5-6 %; invadeva tutta la nazionB. Del decorso in Francia, dagli scarsissimj rapu.nche egli accenna a manifestazioni cutanee, come esantema scarlattiniform.e. La durata me- porti finora 'c omparsi sui g·iornali, possiamo di.dia è di otto ·giorni, la malattia non recidiva, re che la malattia conservando la rapida diffuIa convalescenza è lunga. Ki sskalt, Simmon·ds, sibilità, si presenta in generale lieve nella· mag•

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gior .arte delle fo1~me pure, ecc~zionalmen~e grave nelle co1nplica11ze broncopolmonari · (Antoi..: ne). In Irigh.ilter1·a dalla relazione di Ave1111,J oungh e Griffiths s11 una epidemia in un accampam·e nto milita re rileviamo eh.e · SU 1439 'casi, avveratisi nello spazio di 19 giorni, si 'ebbero a verificare 16 complicanze broncopolmonari, con 7 morti: tale rilievo è in perfetto accordo con quanto noi già avevamo avuto occasione di . rilevare in Italia nei vari centri .epidemici. Nella Spagna sebbene manchino ancora statis•iche ed un l~voro d'assiemt, i caratteri traspafiscono identici dalle pub~licazioni pervenute. Si può aggiung~re che è stato osservato che la malattia e specialmente le complicazioni colpiscono i giovani sotto i 30 'a nni, quasi che la gente adulta conservass~ una relativa immunità, frutto di epidemie precede11ti (riunione di Monaco). Ricerche etiologiche. - Una coincidenza inte' ressante: l 'epidemia attuale ha i caratteri élinici ' e l'andame11to epidemico dell'influenza dell'89-90;. quello che, noi troviamo nei resultati etiologici dei vari autori, riportano alle precise condizioni di ventotto anni fa la batteriologia attuale; i reperti sono . arricchiti solo dalla discordia, sempre pili viva, eh~ suscita la presenza o il valore deì• bacillo di Pfeiffer. Sull'inizio dello scoppio epidemico il Laboratorio municipale di Madrid comunicava che negli esami del secreto faringeo é bronchiale 1·ar·e volte si ritrovava il bac. di Pfeiffer, che invece con grande frequenza si riscontravano-di• plococchi Gram-negativi e micrococchi catar, . ra~i. Salazar, in base al i·esultato delle ricerche, pensava che p otesse trattarsi di germj ospiti abituali virulentati. Frigaray, Codine, Huertos, • Maranon n on trovano che ecce·z ionalrnente il bacillo de1l,influenza, ed invece tutti trovano cocchi d,elle specie ")iù svariate . In Inghilterra le indagini si moltiplicano : Little, Garofalo, Williams ricercano il bac. di Pfeiff.er ma non lo trovano in nessun caso, trovano invece sempre un diplococc9 Gram-resistente, le emocultu~e rie.s cono negative. J. Burnford non è riuscito ad iBolare germi specifici dal faringe e ' da~ sangue; Averill, Young, Griffiths in numerosi esami del muco naso-faringeo non hanno mai trovato il bacillo di Pfeiffer, invece in grande abbondan~a un diplococco Gram-resistente; il sa.ngue sterile; gli stessi resultati ha otte n1,t o Holliday. Gotch e Wfiittingham hanno trovato il bacillo ··dell'influenza nell'8 % dei ·.. · casi, ed invece costantèmente hanno potuto isolare un micrococco Gram-negativo, cheJ inoI

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.carato nelle n1embrane del naso-faringe, in due persone sane produsse la malattia nella sua forma tipica ·tanto che 1 A. conclude : « sen1bra quindi chè il micrococco sia probabilmente' il microrganìsmo specifico o solo o in unio11e col bacillo dell 'ipfluenza ». Matthews, infine, co11 un sp.ò n1etodo di cultura speciale (sangue di- . gerito con tripsina) trova frequentemente il bac. di Pfeiffer ]n cultu-ra pura, a differenza di tutti i bacteriologi che si sono contentati, nellét ricel'ca del bacillo, di seg·11ire i metodi ·dello scopritore. . . , G.. {: Martin, che ha studiatp l'epidemia in Fran-cia, trova i seguenti resultati ~ nello sputo di 29.. pazienti di recer1te ammalati i1on rinvie11e i bacilli simiglianti a quello dell'influe·11za. Nel muco tracheale di 8 pazienti in 2a_3a g·iornata di malattia trova bac. Gi;am-negati vi con i caratteri morfologici dei bacilli dell 'inft uenza> in tre di questi ca~i detti bacilli sono nl1mel'o&i. Nellb s1)uto purulento aumentane> i bacilli simili a quelli dell'influenza (fatto . che contra- · sta notevolmente con i classici resultati di Pf eì f1

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In agar-isangue in 14 pazi·e nti coJtiva 11 ~b·a.­ cillo che 11a tutti i caratteri di quello di Pfeiffe,r. Trova anche poteri agglutinanti del siero dei .p.azienti verso i bacilli isolati nel..Ia proporzione 1 : 40. ì\1a · l'identità del bacillo isol~to, poichè non .esiste una prova specifica, non ha potuto essere ·stabilita dall'A: La letteratura tedesca ed austriaca di questi ultimi mesi ci (lffre un impressionante esempio di resultati di laboratorio assolutamente discordi. Una serie di autori tr.ovano rara1n ente o eccezional1nente il bac. di Pfeiff er; co.s ì Gotschlich su 23 ca:si riesce ad isolarlo solo 3~ volte; Uhlenhuth trova raramente il bacillo specifico e I confessa che l'etiologia non è chiara; nell',Unio- . ' i1e medica di Monaco si conclude che eccezior1à.lm·e11te si trova il bac. ·dell'influenza; Ifueppe, sebbene trovi anche egli raramente il bac. di Pfeiffer, è per l'influenza. Pfeiffer stesso con, una sua oorriuriicazione preventivà resta· in du11bio per i resultati divergenti: spesso non riesce / più a trovare il suo bacillo e riserva ancora la sua finale opinione.

Accanto a questi una categoria di ottimisti • • rinviene semure il bac. di Pfeiffer, e .non espri1ne neppur~ ~n senso doveroso diineraviglia di trovarsi in d.i saccordo collo scopritòre del ger·m e specifico. S·c hurmann su 4 casi in tre trova i bacilli che egli ritenne dell'influenza, nel quarto positivo microscopicamente mancò la cultura; molti altri casi con resultato negativo. Simm onds riferisce i resultati positivi ottenuti nel I

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. suo Istituto, in n1olti caisi, sia nel secreto farin geo che bronchiale •d ei malati e dei cadaveri. Bergmann ha fatto rtcer·care a Bonhoff iJ ba• .cillo dell'influenza, e lo ha trovàto i11 9 casi su dieci; in un pleuritico, positivo per il bac. nello sputo, la rice,rca died e resultato negativo nel pus ·clell'empiema.. Dall'Università di Buda-Pest infine si telegrafa, co11 una ,sict1rèzza unica, ch e in circa duecento caisi serizct discitssione esisteva i.1 bacillo dell'influenza! Una terza categoria di studiosi non trova mai jl bac. dell'influenza, tanto ch e neg·a senz 'altro chè questa epiden\ia J)ossa esser~ determinata dal J·ac. di Pfeiffer. Così :vrandelbaum, dall 'ana. lisi di. molti espettorati non è riuscito a ved.e re nè a coltivare n ei te1·reni aqatti il bac. dell'infil1ep.za; eguale rest1ltato 11egativo ha avuto dall'esame d~l secreto bronchiale nei ·cadaveri; egli ' i·itiene ch e il bac. di Pfeiffer non è l'agente del1~attuale epiidemia e.li influenza com e non lo fu ,Qell4e·p idemia de11'89-90; l'agente finora è sconosci\1to. Kroner non ha trovato mai il bacillo del1'inflt1enza :nelle sue i11dagini e sogg·iunge che un reperto scarso cl i J)aci,lli di Pfeiffer non .avrebbe un valore di1n ostrativo, perchè esso vivè e si trova n·ello stato saprofitico. Kolle ri• porta il st10 «fallimento» nello sco1)rire il bacillo di Pfeiffer n ei casi che egli ha esaminato; H.esse 11on trova il bac. di Pfeiffer· ma uno s treptococco emolitic0 in 8 casi -e due volte -riesce ad isolarlo dal sangue, da~essu1 dato pleu. · iico, accanto allo .stafilococco. Selter infine ha eseguit 9 minute e complete inclag~ni sull'espetto11atu, sul sangue, sul pu•s cle~l'empiema, .s ugli organi (+ei cadaveri n elle migliori condizioni di espe1imento. « N~ culturalmente n è micro-, scopicament.é 110 trovato il ·b acillo dell' in~uen­ w >> egli conclude. Ha con la sua assistente. Frida Rhan, fatte esperienìe con filtrato di sosp en sioni di secreto fa.l'ingeo, filtrato per can;clela, e con ia polverizzazione di tale liquido filtrato Sl,ll·l e IDU·COSe rino-farir1gee sarebbe riugcito a trasmettere su di sè e sulla sua assi- . ste11te una forma leggera d ella tipica malattia €pidemica. . Tutti gli a utori hanno trovato i cocchi più svariatj sia nelle Recr ezioni , faring ee che bronchiali., talora dalle cu1ture, dal sangue; unanimen1ente attribuiscono· a tali 1·eperti il valore di germi compagn·i compli c an~i l'azione dell'agente R'?ecifico deJ Ja n1alattia. Jn Francia Antoine ed Orticoni isolano co11 emocultura un ba cillo, identificato nell'Istituto Pa~teur per bacillo di Pfeiffer; tale bacillo in associazione bacterica con diplococco~ capsulato tròvano nei liquidi pleurici, mentre non riescono a vedere mi·croscopìcamenfe nello sputo, nè

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di isolarlo in terreni adatti, dallo stesso materi.al.e. In Italia Balduino dice che non ' è stato. osservatq il bacillo dell' influe~za nell'escreato degli · ammalati dal prof. Sesti·ni; Saccone non trova · il bac. dell 'intluenza, ma isola in numerosi casi recenti con l'emocultura; .un cocco ch·e per i caratteri morfo logici egli chiama un paratetrageno, e lo stesso tfèrme Gram-resistente trova nei prodotti patologici (liqu id·o pleurico, liquido cefal o-rachidian ò); l'A. dà al g,er1ne i-solato il valore di agente .patogeno -d ella malattia. Da t1na comunicazione del prof. Segale ricordo che anche egli ha isolato un cocco dal sangue dei malati, agglutinabile col siero d~i m alati ~tessi ; delle prove di agglutinazione da me istitt1ite a Roma con siero di convalescenti, mi risulta che col detto germe la reazione di. agglutinazione è negativa anche 1 : 75. Salvioli e Savini hanno isolato in brodo-bile, dal sangue dei malati, dei cocchi piccolissimi, mobili, ·Gram-negativi, aggluti.n abili col siero dei pazienti 1 : 100, germe patogeno p er le c avi~, a differenza del germe isolato dal Saccone, che si mostra innocuo per gli animali . com uni di laboratorio . Nei casi da noi esaminati, nessilna rice·rca, per quanto condotta con scrupoio e la·r gamente rip etuta, ha condotto ad un apprez~abile resul-· tato, utile praticame'nte: così eccezion~lmente abbiamo isolato il bacillo deU'in'ff,ueriza dall' espettorato, per quanto i terreni selezionati corrispond~ssero ai dettami delle ultin1 e ricerche; le emocultu,re sono state riegctti.ve, se s·i ec. cettui un caso in cui si è .isolato un germ,e del tipo descritt o dal Saccone. In uii malato di broncopolmonite in'ff,1tenzale recentemente io sono · riilscito ·ad isolctre in, g iqrni consecùtivi sempre uno streptococco emolitico; le ttlti1ne ricerche sul muco faringeo, in malati veduti a , .Ro·ma sono state negfil.tive~· tutti i tenta.tivi di riproduzione· della malattia iri animali sono rirn.asti senza re s-itltaf.o. .. .,

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ATTUALE E QUELLA DE:I!J

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lVIentre i dati clinici ed epideniiolog ici, q·u ali si posson o ricostruire clalle notizie finora perver1ute sui gior11ali di ~utte le nazioni, sono in accordo p erfetto, i dati bacteriologici e di laboratorio sono ·i11 stridente contrasto. Ho ricercato i documenti del te111po per i?taÌ>ilire l'identità della malattia epidemica, che perconse !'.E uropa' nell'89-91, con l'attuale ; seb}1ene la testimonianza degli autori ·che la ri corda·no depong~no unanimemente per l' identità. Fortunatamente i:ion è n eces ·a rio ricorrere a fonti esotic11e, poi ch è della forma epidemica che (5)


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IL POLICLINICO

percorse l'Italia i1el 1890, abbiamo docum.enti ' italiani particolareggiati e attendibili. Basterà ricordare la magnifica e lucida relazione d-el prof. Maragliano all"Accademia medicre di Genova, e per le epiden1ie in centri militari la relazione del dott. A. ·Pasqual-e sull'epidemia di influ·e nza nel 2° Dipartimento · marittimo. Anche ' ' allora la malattia dimostrò una -contagiosità eccezion.ale, anche allora le prime forme furono interpretate .con nomi strani com.e quello di febbre da bacino » (l' epi·demi a · era scoppiata, secondo quanto ci dice il Visalli, s~llJ1 R. nave '

. Il i\faragliano,. ·d opo larga osser,razio11e sµl·l a

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r ongi11ntive, non esantemi. Compagne -c·ostanti · della malattia la corizza, il catarro laringo-tracheale, • la milza secon·do l'A. mancava n-ella ma~gi-0r parte dei -casi osservati. Distingue I' A. tre gruppi di malati, per gravità: cc Non ho potuto segu.i fe, egli 1dice, l'ordinaria distinzione in tre forrn,e: cat.a1·rale, gastrica e nervosa ... I fatti g~h'ici .Per ~è stessi più difficilmente ·si riliev·ano nelle loro più lievi fo~me; ad ogni modo quando si pronunzi.ano, non acq11istano mai maggiore importanza sugli altri sintomi, anzi sono spiegabili .p er il fatto stesso della febbre. I disturbi nervosi poi non mancano inai, e ciò si spiega . perchè r sono quelli che più affliggono l'infermo, i primi ad es&ere accusati; non e

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Piemonte).

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popolazione civile, distingueva una forma acu• ta ed una forma lenta o cronica. Della f orn~ìa quindi il caso fli stabilire per essi. uria vera e acuta facevano· narte una forma comune catar- propria forma nervosa». Complicanza quasi , .• :r:ale, febbrjle, con sintomi a cétrico del sistema esclu,s iva, la complicanza polmonare. nerV0.30, . COil caduta della febbre per c:fìsi in S-e noi eliminiamo piccole differenze, dovute . . 3°-5° giorno di ma'lattia, con la guarigione incon ogni verosimiglianza a'l materi~e . osservato torno al 10° giorno di malattia; una forma to(po pÒlazion·e civile in ospedale da una parte. ' racica con fatti catarrali accentuati fin dai pri- inilitari dall'altra), noi (roviamo nellq, dfscri1nL giorni della malattia, a cui spesso seguivaz·i one degli autori, fatta nel 1890, la descrizione no fatti , ·co11gestizi, o ad·dirittura una broncodella malattia epidem~ca attuale, quale ai no~ . polmonite, che l'A. era propeniso ,a mettere in stri occhi, da parte ogni idea preconcetta sulla rapporto con la ·111alattia s\essa, pur dando la 111alattia, è apparsa. Nelle nost:rie forme, che si sua parte alle complicanze, e di cui trovava avvi·cinano nel ràggruppamento alla distinzione ' delle 11ote differenziali tali con le altre flogosi del .Pasquale, troviamo pe1·ò' tutte le note, nesacute del polmone, da giustifica.re il suo modo suna esclusa, messe in evidenza nielle forme del cli veder-e. 1De11~ · forma intestinale alla quale lVIaragliano: anche la rar·i tà delle fotme inteaccenna, il lVlaraglìa·n o « ne ha vedt1to pochisstin.ali e za· frequenza e la. gravità delle complisimi esempi » e ricorda ·cl1e .essa era stata decanze polmonari era~o allora una delle note . scritta come frequente nella Russia. Di-stingue predo1ninanti dell'infezione. Clinicamente adunla f?rm·a nfrvosa con iperest~sie, neuralgie, que si può . eoncludere, senza temà di errare~ . mialgie, .crampi, spasmi, par~lisi, la forma tiche l,epillen~ia attuale .si presenta colle stesse foidea, che present.àva note comuni di astenia note epideniiologiche e cliniche dell'in'{luenza e di d.ecorso col tifo, infine la forma emorragica. · del 1890. Potrei portare dei documenti per idenNiel grupipo ·delle forme croniche egli pon-eva tificare l'attuale con epidemie del . 1895, e -con · sia. le f orine ch·e seguiva110 con· lentissima. g·uarecenti ·e.pidemite d.escrittè in America nel 1915, rigio11e ·alle forme acute, sia quelle che, con 1916, a proposito de~lat quale il Mathers così si sint9mi d '01·dinario non spiccati, si pro- ·esprime: (<nel corso ·dell'inverno· 1915-16 una gr.ave epidemia infettiva, ohe ricorda in tutti i lungavano anche per qualche mese. Il Marapunti qu1ella del 1890, ha infierito su tutto il glìano almeno i1el 50 % dei casi riscontravà tumore di: milza molle V·~rso il 3°-4° giorno di · territorio degli Stati Uniti »; rna andrei anche malattia, .non vedeva mai recidive, nia riacu'tiz- più in là (iegli · sr,opi che io mi propongo . Nè, contro i decisi caratteri clinici ed epid€zar.ioni piuttosto frequenti . .L\.nche l'epidemia • descritta Clal Pasquale di p oco si allo11tana da mi.ologici, · pt1ò portarsi, ragio11e di una certa quella descritta dal Maragliano. Egli non può importanza, il criterio ·della stagione, il qualie ha. solo una importanz·a relativa in epidemiaparlar~ di . un vero periodo prodrol{lico che è \ ' sèmpre mancato, la malattia si iniziava con logia. Tra le epiden1te· d·escritte o identificate • febbre alta, talora con vomito, talora si avecome influenza in passato, anche prima che il • vano epistassi; la febbre cadeva in 1-3-5'-7 giorni, ])acillo di Pfeiffer Jo.sse scoperto. più d'una è se la malatt1a decorreva senza complicanze, la , insorta dura.nte la stagione calda in altre regioni. convalescenza stentata. Si notava quasi costanDalla tabella dell 'Hirsch, nella quale sono ritemente depressio·n e de·l sensorio, stato ·Soporo- · portate tt1tte ,1e · e·p idemie di influenza dal 180Q so, n on delirio, non coma,' cefalea, dolori lomi11 poi figurano epidemie in prima'vera (1807-, bari, muscolari, arrossamento del viso e delle . \

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· Stati ctella Nuov.a In·ghilterra). in n1aggio (1810, . Germania), in niaggio, giugno, luglio (1831, Germania,• Inghilterra, Svizz·era), in 1naggio, g.iu- giw, lttglio., setterribre del 1833 negli stessi paesi e . nella Francia, nell'estate çlel 1843 in t'utta l'Am·erica del No1~d, ecc. L'epidemia adl1nqu.e, se pure con preclilezione in Itali.a ha avl1to in passato Ja massima 1diffusione dltrante i mesi autunnaJi _ed invernali, n oo è certaimente legata a: qu.alch.e condiz1 one com e· lo è la malaria, ad es., che determi11i 11n rigido corso epi- • llemico di stagio11e. La I stessa clinica clie Jiel '90, n el '95, nel '905

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IL BACILLO DI PFEIFFER.

Il hacìllo descritto da Pfeiffer era ur1 bacillo che l'A. affermava trovarsi . solo nel secreto fa. • ringeo, tracheale, bronchiaile, specialmente n-ei 'malati fre.s chi di influenza; mentr.e non si ri- · scontrava nei ,prodotti m-01·bosi degli altri • . . malati di malàttie polmonari. .si presentava come un bacillo piccolissimo, non resistente al Gran1, c&ltivabile so~o in terrie~ speciaJi (agar co11 aggiunta. di sangue di pi·ocione), bacillo ~dunque em oglobinofil~, che nolf si ~viluppava nei comuni terreni ·di cultura: per la colol'azione era 11eoessario usare a · lt1ngo liquidi m ordenzanti affermava di essere di fronte ad u1ia epidemia come la fu·csina -c ar:Oolica diluita. N ell ' espetto, · 4'i in;{tuenza, oggi p er bocca dei più competenti · r a to dei malati fre schi si presentava a schi-e1~e fa la stessa diagno si d ell'epidemia attuale. . .. . sul .decorso de~ filaI1fenti mdcosi, t1 0 11 si riuI .. a bacteriologia durante l' epid~mia dell' 89-90, sciva a coltivare da l s~ngue dei m alati, talor a prima ·della sco-pel'ta del Pfeiffe~, inostra un~ si t_rovava niei prodotti morbosi delle l ocalizzaperfetta identità coi i·eperti ch e. da ogni parte zioni de·l la malattia, r·a rarrl'ente in cultura pura, • affluiscono a propo·sito dell' a t t uale. Così Jolles d 'ordinario associato ai cocchi patogeni. Le coe Gill nel '90 trovano l111 diplococco Gram-negal onie in agar-sangue piccole, tras1)are11ti, qua tivo al qu~le attribuiscono il valore di agente ' si come goc~e di a~qua. specifico; Ribbel trova uno streptococco; Chan- · Inoculato negli animali da esp el'imento non temesse e Y1dal trova11 0 le em oculturé n egative; , riusciva n è ad uccidere n è a prov-0care n1alatL a vera n, Vaillard e Vincfnt isolanp uno streptia o .determinati àlterazioni m ol'bose. Nelle • to~o cco dal sangue e d a i p t1s dell'empiema; N~t­ prime esp erienze di Pfeiffer, -parve eh-e le scimter trova uno strepto-diplococco ca1lsulat<? ed il mie si ·111ostra ssero recettiv'8 alla m a lattia, p er ò pneumbbacillo di Friedlander ; Sée e Bor,d.a s di essa è t11tt'altro cl1e cbn vin-• la desc r•izione , l1anno l o stesso repe1·to bacter iolog ico; Jaccoud e ente. e Menetrier ·metto11l> in evidenza u11 pReumoLa specificità dèl i1uovo b a cillo er a fo11da ta , coc-co; Babes t rova dei n1ic t·ococcl1i; W eich sel.' Ul criterio della presenza c~stant e e i11 quanbaum ha le emocultuJ'€ sterili , nello sputo trova, tità g r a nde 11ei JnnJat i di· inftt1enza e su.ll'assenn1icrococchi e stafi·l ococchi e l o stesso reperto za i1·egli altri malati: mancavano le prove di h a nel pus degli ascessi; Klel)s crede- di vedere in ocu'lazio11e, m a n cava anche ~1n i11ezzo sicuro una ino·na.de flagella ta (Rhizomastign1a); Fi11per p oterlo esattamente identifical'e. Le confe rkler trova a 11che egli strepto-, stafilo- e diplome a Jla scoperta venn er o quasi un a11imi e i1ucoochi: res ultatì simili .ebber o Newmann, Frie- m erose, anzi le conferm1e oltrepassar ono ·p erdrich. Da noi l e ricer che di Castellino, Lucafin o l' a ttesa dello scopri tor e, percl'}è n on l)Ocl1i tello, Pescarolo, De Renzi, P asquale in collabolo isola r on o dal sangn.e, ricerca ·che er a 8e~pre ·r Q.zione con Kruse e P a n sin i, approdal'ono a i riuscita negativa nelle mahi dello stesso Pf~if­ ' .rnedesimi r esulta ti. .fer. Le discrep a nze, per i crite1:i i n~ uf.fici,e:nti· di • An·che Pruden, 'l'eissie r, R oux e P~ tti on , l)Ubidentificazione, sorsero fi11 dall' ann o 1892 stesso, 'quando l 'A. ebbe a 1contra:dire. lo Ch~11te111esse, l1licarono nel '90-91 r eip ulta ti <.\on simili. No11 a jl Babes, il Bruschettini, perfino il Kitasato, so- · torto, quindi, io dicevo cl1e ·la bacteriologia, a stenendo ch e tali AA .. «non a veva110 m ai a vuto proposito . d ell' attu a le ep id e1)1ia, h a fa tto u11 ' per le mani il tip1co b ac. dell 'inftl1 e11za n . Poco passo indietro n el qu ad'r a11te della sto11.a; i re\ do':':>o Pfeiffer stesso .dovette cl'eare il nom e di sultati sorio i . 1n eclesimi otteriuti 28 anni fa. psè·udoin'{tuenzàle per un bacillo i t n p o' piit Venne nel '92 la scòp erta. <lel bacillo dell 'i11gro sso d el t ipico, ma che present ava · i medefluenz a per oper<t di R. P fr iffer : la, scoperta simi . caratteri . culturali ; •esso er a stato trovato ·u sciva dall'Istituto cli R. Koch, e1·a stata fa,tta. • da.ll'A. stesso n1elle ca vern e clei t u·b er colosi. da uno degli . ~.!li evi l)re diletti, era st n.ta telewientre da l1na parte i ricerra t ori ~i n.ffan n agl'afata a tutti i gi ornali scientifici, era diveva110 a svel a re il bac. di Pf.eif.fer fin nelle to11nuta dominio dei g iornali politici, colpiva il sille e i1ell.e appendici escisse dei malati di apir1ondo dei bacteriologi in u11 periodo di stanpe~cli cite, .comincia,ra in Germa nia e specialchezza, d opo t a nte delusi oni sulle numero-se n1en.t e i11 Fra r1-cia la den1olizione clell' unico cripseudo-scoperte cl ell ' a gente dell 'infiue11za.

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lL POLICI.INICO

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terio dato da Pfèifier con1e specifico. .J ehle lo trova nel sangue del cadavere dello scarlattrinoso; Paltauf, J ochmann, L einer l o trovano in focolai di broncop olmonite, in bronchite, eh.e 11Ulla clini came11t ~ aveva a che fare coll 'inftuenza, sulle tonRille di malati a ffe tti éJ.a banali to11silliti; . una co11cll1si o11e derivava n eita d a queste con-statazioni, che cioè « il bacillo dell'in-

fluenz a poteva vii'ere co11ie saprofi,tct, e eh.e esso 1ion e·l'a, assolutarn ente specifi co dell'i1ifi·u.eriza »;

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Il problema d ell'eti ologia del! 'influenza, che sembrò risoluto fin dal '92, si risolleva in tutta la sua importanza., e si risolleva il problema delle compli canze della malattia, sulle qua.li neppur.e la scoperta. cli Pfeiffer aveva detto l'nl• tima parola.

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VALORE DEI REPERTI BACTl.1.lllOLOGICI

N;ELL'INFLURNZA E NEI.LE COM PLICANZE. •

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L a figura clinica. dell.' inftuenza aveva p:erduto della sua importn.i1zu dal momento, che si riftt trovato in molt e i11alatti e infettive ac ute cotenne scoperto l' agente specifico: nella convin1ne g·erm e i11n ocu o o fc,·se ço n1e ager1te di co1nu11i forme catarJ a.li de Ile vie del respiro, co- . zione chre n on vi !ossie malato, in cui non fosse facile la dimostrazione n1icrosegpica del bacillo 1ne gli pneumo- e gli ~tre1Jtococ chi; Davis P..01 specifi co, la diagnosi doveiia esse re legata allo 11a rinvenuto nella })ert os~e con una frequenl'esame di laboratorio. T a le·m odo di vedére traza e in quantità d avv ero impressionante, tanto montava, quando si vide ch·e il bacillo poteva da ritenerlo responsabile clegli attaccl1i di peravere vita saprofiti ca n on solo, ma che. ancl1e tosse. Ma oltr.e che nelle malattie acute il ban1alati cr9nici ed ac ut i del·l e vie r espiratorie ed cillo diell'influenza fu ri sco11t1·ato i1elle malattie croni che come nella t11l)ercolosi da Pfeiffer stes- infettivi potevano portare il bacillo cau•s à o non 4elle svariate affezio11i. so, da Ortne1·, da I< e1,scl1en steiner , da Kl'etz; ' ·L'influ enza aveva cioè di riuovo bisogno de~la , nel~a b1·onchite cronica cl a Ortner; nell1e b1·01}figitr ci clinica per esse r~e com e' tale diagnostichi·ecta sie da J ocl1m D.n 11. 1e1· esempio, riscontrare nelcata; non bastava, p , Tali ricercl1e scosseTo la fede pritniti~ a i1ella - specifici_tà d el gerrr1 ~' rite11u to com.e l 'agente lo .s puto d! un bronchitico il bacillo di Pfeiffer, i:>er qu~.lific~rlo con1e influenzale. La difficoltà dell'inftt1enza; n1 a nella. m·e11te dei clinici e dei non lieve nelle forn1 e sporadiche, di ve11i va anbactei·iolog~ esso tè1111e il can1po fino a ll.e nuove che più grave nelle poussées epidemiche della ~pid em i e cl ella i11alattia, i11 cui tutti si a ffaccenmalattia: forme, eg·u a li cli11i camente e facent\, darono per la i·icerca del bacillo. Nell'epidemia parte di una ste&sa di~f usissima epidemifi., podel 1905 cominciaro110 le delusioni ed i dissensi: • tevano forse ritenersi come causate da agenti mentre in qualche pi ccola epidemia }:>recedente . diversi, per il solo fatto ch e in pochi si poteva si era concluso « c1ie· il bac. di Pf eiff er si ritrodim~strare il bacillo e n ella n1aggior parte tale vavri solo in una, cr rto · p.erceritual e cli casi, e • dimostrazione non riusciva ? Bisognava forse no?J., co,c;tante·m ente >1 carne l'A . .aveva afferm a attenersi alla proposta, di Kra u se di d arie il no-· to, « diLrctnte gl/ anni 1905-906 1nolti af{ermaroi11e di influenza ai ·casi con bacillo clii11ostrabile • ' . 1io c1ie il bac. di Pf ej,fter era assente rie1: niaLat'i .e di riunire nella clenominazione di grippe tutti di influenza. » (Bezancon .e I srael de J on:g, ecc.); gli altri casi clin ic:a1nen te ·simili, ma bacterioe1t1 alcu110 ancora lo trovò nel 50 % dei ca<Ri e logicamente niegativi? giunse alla ·conclusi one (Ruhem a nn) che cc si N°ella difficile in1presa 1di risolvere adeguata• • avevcl il dir.itto di p(trla:re di influènza · ~olo mente il problem a, J ochmann sente la necesquarillo il bac. di Pf eiff er si tro'ua1'ct riel/o spusità di stabilire C<"iincl iriflueriza clinica, ad etio- • • to ». Di ~grazi atan1en t e la -possibilità di rinvelogia multipla » d i ct1i quella d eterminata ·dal 11ire il bacillo si fec e sempre pi tl incrésciosa bac. di Pfeiffer costituirebbe solo un gruppo. per i bacteriologi e nell'epidemia del 1915, in Altri com ,e . il J{ruse ritengono ch e I'influenza è :\merica, iVIathers confessa di .i1on essere .riu· stata p~r qualche tempo accompagnata dalla ~cito in nessun caso ad isola1·e i1ei inolti esami pF-esenza del bac. di Pfeiffer, ma che questo- non ... fatti, sia su i prodotti rriorl)osi in vivo, sia sul n e è l'age~te patoge!lo e ·c}\e essa anzi deve essa n gue e su gli e.>rg·ani d el cada ve1··e il bacil)o di sere classificata ·tra le affezio11i causate da ttn Pf eiffer. ,, virus filtrabile. .. Nell'cttt1tale epide1nia il · disse11so- è· tanto vi.;:. * '*'" vu.ce, ch e in tutte le i1azioni, per un momento , L~ attuale epidemia ha dato occa sionie a m asi è cljscusso se v.eramente s i trattava di innifestaziol'1i pro .e contro la specificità del baflt1enzf1, p ercl1è i11entre le note clini ehe rispo11• cillo di Pfeiffer; precisamente, mentre coloro, · d cvano a l classico quadro, gli esa1ni baicterioloch e lo trovano in grçi,ndi perce ntua li, ed anche , gici davano J'esultati contradittori, sopratutto alc11ni, ·cl1e l o rinvengono solo eccezio11almente, per la scarsa percentuale o l'assenza addirit« ritengo'ffro che l' atttla!,ç epideniia è d et (T1"1ni- .. tt1ra d~l bacillo di Pfeiffer. 1

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SEZIONE PRATICl I

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nata dal bacillo di Pfeiffer »; altri come Selter,

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le cul~ure, in a cqua peptonata, nega tive per il !\1andelbaum, ecc., esprimono l'opinione ·più ra:. vibrione di Kocl1. J\fa un appunto si è. fatto a dicale, che e< nè l'attuale nè le al~re epiderriie coloro che non s ono riusciti ad isolare ed idenhanno mai avuto nulla a che f are col bac~llo tificare il bacillo di Pfeiffer nell'attuale epi/de~ dell'infiuenza e. che l' agenté morboso re sia ·a hmia, un appunto di tecnica. Senza negare le cora da scoprire» . difficoltà inerenti alla 'r icerca culturale del baForse però le ricerche sull'attuale epidemia, cillo di Pfeiffer1 a me pare che l 'appunto non se non hanno ancora portato nulla di veramenvenga a proposito quando è rivolto a bacteri ote ·decisivo, p ermettono un orientam~nto utile l ogi di professione, ,i quali hanno · 1avorato con e per proseguire le ricerche e per dare un equù 'tecnica quale lo scopritore ha dettatù, e quangiudizio su1 valore del bac. di Pfeiffer cornP do questi bacteriologi si 'chiamano Kolle, S~lagente specifico ·della malattj a ter, ecc. Anzi credo che i troppo facili scopriIl problema a noi pare debba essere nettatori. del bacillo di Pfeiffer a bbiano dovuto promente distin.to 'P'e r quel che riguarda il quadro vare un certo disappunto, quando a loro sono della malattia pura e per quello che r iguarda state. note tutte le riserve .di celebrati bacteriole complicanze: . logi e dello scopritore perfino dèl bacill.o! E poi La malattia clinicamente è infiueriza: tutte resterebbe da spiegare perchè nell'attuale epile not~ dell'apamnesi, dell'esame obbiettivo, del demia in presenza di tanti espettora.t i positivi · decorso dell~ malattia, tutte le qualità epidemicroscopicamente, solo in uno scarso numero miche rispondono ai dettami della patologia di casilil bacillo nasca nei terreni propri. de11 'influenza. Un'altra difficoltà è senza dubbio :pell 'identiEsist ono disc9rd·ie sui reperti bacterjologici : fi,cazione esatta .del germe anche quando sia una prima ragione .da considerare potrebbe esottenuto ti.n cultura; ma chi ha assolto tutte le . . sere una questio.ne tecnica. È noto che il reprove culturali e gli . esp erimenti in animali per perto microscopico del bacillo dell 'inftuenza ha a ssicurarsi dell'innocuità per gli animali di I poche caratteristiche, se si pensi specialmente laboratorio, ha jl dirit t o di p a rlare. di bacillo al suo non infrequente polimorfismo e a lla predi Pfeiffer. Dalla letteratura raccolta b.en pochi senza dei bacilli simil-influenzali. però hanno pubblicato di avere assolto tutte le ricerche: per mia ·esperienza posso ricordare Resterebbe unico paso nelle\ abitudini mentali che un bacllo, tipico mo1iologicamente, non · dei bacteriologi se si volesse identificare un ' r esistente al Gram, si sarebbe potuto ritenere bacillo, dalla forma e dal sol o/ fatto che esso non prendf3 il Gr.a m. Pfeiffer stessq ci dice ·che ii" bacillo dell'influenza, tanto più ç!he 1e colonie in agar-sangue erano tipi che ed era st.0.to isoi bacilli siniil-inftuenzali sono un poco più grandi e che non prendono neppure essi il Gram. lato da un malato di influenza; ma il bacillo si Nessun valore probativo può essere dato ai la·svilupp~va ottimamente nel comune agar e . vori di coloro che in base all'esame microsco-: uccideva le cavie in pochi giorni; ·esso non era pico dell? espettora~o hanno qualificato la preil bacillo dell 'inflùenza. Se queste annotazioni po8sono dare la spie' sente epidemia come di infiuenza. Che una. tale conclusione non sia eccessiva lo gazione di una parte dei dissensi dei ricerca· prova. il disaccordo fra coloro che han!\O ossertori, c~rca l'esistenza o non dei ba~illi di Pfeifvatò preparati di espettorati: vi è .chi lo trova · ·fer nell'attuale e-pide~ia, noR sono argomenti •• nel 100 % dei casi, vi è chi non lo ve.de in nessufficienti per giurare circa l'etiologia classica sun caso! evidentemente molta gente ha- dimendella presente epidemia o che ancora bisogna • ticato ì quadri che l' espettorato ·presenta al di senza eccezione credere al verbo. dello scoprifuori delle epid-emie di influenza, p,e r diagnotor,el sticar~, .in pres~enza di gruppi di piccol~ ba~illi, Un ~atto fondamentale esiste: .i l bacillo del~ ... senz'altro l 1inftuenzal l'influenza è stato ritenuto come tale perchè si • Ricordiamo in9ltre che non po.c hi ricercatori trov av a 1iei malati dell' ~pidemia e non negli ltanno vedùto ·microscopicamente numerqsi ba:- I altri; tale criterio non è più utilizzabile per la rllli simili a quello di Pfeiffer e che non sono diagnosi bacteriologica: di anno in anno il bariusciti a coltivarli nei terreni ·speciftci; non è. . cjllo di Pfeiffer è divenuto sempre più raro, fino a n on riscontrarsi più o in pochi casi solinesplicabile il fatto édtlche -per chi ha nozioni tanto. Vediamo quale valore probativo ha il rielementari di bacteriologia poichè i -vibrioni scontrare solo in pochi casi o, almeno in una contenuti nelle feci sj comportano in ·modo ana\ scarsa percentuale, nelle mani dei più celebrati logo di fronte ai terreni speciali, per cui non bacteriologi il bacillo'. di Pfeiffer. raramente si trova un netto contrasto tra i Purtroppo si è affermato all'inizio dell' epireperti microscopici, pieni ·di banali vibrioni, e

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IL POLICLINICO

demia da chi av eva trovato il bacillo dell'influenza. in pochi casi che 1 epidemia è influenza vera determinata dal bacillo di Pfeiffer! Trovaré il bacillo di Pfeiff er ,in un certo· numero di malati, affetti da malattie polmonari, è fatto constatato ai di fuori ·delle ·epidemie di influen. za, anzi abbiamo veduto che proprio tale reperto ha sollevato dubbi in Germania ed in Franci~ sulla specificità del baç,illo ·stesso tanto da far ritenere che il bacillo 1di Pfeiffer ha vita saprofitica e · forse è causa di comuni affezioni delle vie bro~chiali e polmonari, al di fuori dell'influenza, il bacillo di Pf eiff er non è cioè 1

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specifi,co strettamente per l'in"{tuenza.

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Tale affermazione, che non è recente, può es-· sere la- spiegazione del reperto dell'attuale epidemia. Il bacillo di Pfeiffer si trova in uno scarso numero di casi come si è trovato nelle ricerche sulle bronchiti croniche, nei difterici, negli scarlattinosi. La conclusione quitldi che le percentuali trovate bastino a· far concludere che l'epid!3mia è la conseguenza della causa .. morbo·s a specifica è per lo meno esagerata. Esistono però i fatti comunicati da Pfeiffer, e da tutti allora confermati, che · nell'epidemia del 1892, nei malati di influenza il germe si trovava nel prodotto catarrale non solo, ma spesso nel pus delle complicanze sia della pleura, sia dei seni, sia del cervello, ecc. Se l'argomento ha un certo peso, esso non basta ad affermare che anche nel '1890 il bacillo di Pfeiffer .. sia stato l' ag·ente morboso vero dell'influenza epidemica. 11 criterio delJ a frequenza sia nella malattia ' i>ura, sia nelle , con1plic:1nze ebbe grande sue• cesso, perchè il germe era fino allora sconosciuto nelle sue proprietà, ma che cosa di diverso esso rappresentava n·e1le ricerche sulla malattia epidemie~, dei co~i germi complicanti, i cocchi, che tutti avevano trovato cor1 1 rara costanza nell'espettorato, dei malati, nei prodotti morbosi., negli organi dei cadaveri, in cultu:ra pura. nel sangue, nel pus degli empie- · i11i, delle sinusiiti, ecc.? Serenamènte affrontando il problema e mettendo n•el bilancio le ragioni in pro e contro l 'in1portanza degli altri germi patogeni bisogna dire che il bacillo di Pfeiffer era stato ammesso agli onori di germ·e spe cificò per ·l a novità della cosa e per l'autorità dello scoprito~e, ma ragioni soli.de, quali la bacteriol ogi~ h a fissate, a uspice R. Koch, non militavano a favore della specificità del germe. I .l bacillo di Pfeiff er ha sicuramente accompagnato l'in'ff,uenza del 1890, 1

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nia siamo lungi dall'avere una dimostrazione c1ie esso ne sia stato l'agente mor~oso; esso si riesce a trovare rlt,ramente nell'epidemia attuale e tutto fa ritenere sia ad essa estraneo. (10)

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Lo studio delle complicanze della malattia, sulle quali in Italia richiamò giustamente l'attenzione d~gli studiosi. nel' 1890 il Mara()"liano o ' aeve ancora og·gi ·ç,tti rare la nostra attenzione. Se vogliamo considerare l'argomento, seguendo ' i suggerime11ti della clinica, non possiamo trascurare due fatti importanti.:• 1° lq, frequenza della complicanza dell'albero respiratorio; 2° i particolari caratteri che la complicanza presenta. In quasi tutte le epi·demie il tessuto polmonare ·è stato la sede delle complicanze gravi dell'influenza e sempre sotto forma di bronchite, fatti congestizi, broncop'o lmonite. In tutte le epidemie di influenza le bFoncopolmoniti nodulari o confluenti hanno mostrato un notevole ritardo nel ripristino delle condizioni. anatomiche del polmone; in tutte, la .bacteriologia ha mostrato germi patogeni, che sono considerati come i pitL atti a dare complicanzé nelle ·m alattie ·infettive, che nulla con essi hanno a che farè' (cosi i1el morbillo). Evidentemente esiste un fatto re proprio alla malattia in sè, che determina la faJcilità della localizzazione ed imprime i caratteri alla forma morbosa, un altro fattore comune a tutte Ie complica'f4ze, che è dato· dall'azione dei germi patogeni (piogeni, diplococco, ecc.). È noto, anche ai sostenitori della specificità del ,bacillo di Pfeiffer, che esso 'J.ìUÒ trovarsi nei focolai di broncopolmonite .e clie 'f!UÒ essere assente, che può trovarsi solo negli empiemi, come associato agli altri dgenti • della stlppurazione, così come questi ultimi

possono trovarsi associati ed in cultura pura.

Il trovare un pus con bacillo di Pfeiffer vuol dire con tutta verosimiglianza che il pus è stato prodotto dal bacillo stesso, ma non è una garanzia che esso sia la causa ·della prima malattia sulla quale l'ascesso è sorto Ragioni egt1ali ,di •f requenza starebbero anch·e a favore .d egli streptococchi, i quali troppe volte sono tati. incriminati• come agenti di malattie nelle. quali non davano che complicanze. Ne anche i 1

reperti delle corriplicanze. adunque autorizzano , a conferire al bacillo "di Pfeiff er un valore di ger1ne specifico, esse. solo fanno concludere che il bacillo di Pf eiffer può essere causa di complicanze com,e gli altri germi pa_ t ogeni da tempo conosciuti. L'osservazione dei fatti, dei reperti bacteriologici, i nostri compresi, invece, 'porta a pensare cll,e l'ancora sconosciuto agente , dell'influenza mentre deter1niria la caratteristica malattia epide1nica per sè, modifìca ed altera gli organi, specialmente i pol11ioni 1 sì ch'e su di essi numerosi agenti possono spiegare •la loro azione morbosa, tra questi ultimi deve essere compreso il bacillo di Pf eiff e1·.

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SIZIONI PRATICA

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Il lusso di ricerche, eseguite nel .~corso d~ parecchie epi·cl en1ie e dell'attuale, sembrerebbe a taluno quasi inçonclusivo : si pensi che molte ricerche scientifiche mentre chiudono alcune porte ne spalanca110 altre fecond·e .. Evidentemente, per l'agente dell'influenza, hanno fallito quelle .che sono le vie maestre della bacterio• logia: potrà il fatto meravigliare i profani, non i medici che condscono le più tiuiche ma· " . lattie da infezione e contagiose (morbillo, scar· la.ttina, vaiuolo.) ·C·elate nel mistero della causa inotbosa. Probabilmente l'agente. dell'influenza è un

:VlATHERS G. The Jol1rn. of the Amer. med. Association, 1917, n. 9. 'J'RrvrNo G. Espan. m ecl., 1918, p. 269. SANS F. l1d. id. . . . SALAZAR l\tI. R. Ac cad. Spagn. med., 28. giugno. FRIGARAY. Esp. in ecl., 20 luglio 1918. . J. M. BARAJAS DE Vo tCiiES. l d. i d. KRONER K .. Berl. kl. Woch., 1918, n. 27. PFEIFFER, FRIED~fANN, KOLLE. Deut. med. Woch., 1918, n: 28-29. . BRASCI;I W. Munch. med. Woch., 1918, n. 30. · · ì\1ANDELBA UIVI lVI. Id. id. · HESSE \V. Id. id. . . . Deutsch~ mediz. \Vochenschr. Clinica di Budapest (telegramma), 1918, n. 31. -1-1 UEPPE. Deut. med. Woch., 1918, n. 32. SrMlVIONDS· M. IVI unch. med. V\" och., 1918, n . 32. microrganismo non coltivabile, ·p otrà essere un SELTER H. Deut. med. Wocµ. , 1918, n. 34. virus filtrabile. L'idea già sorride a qualche BERGMANN (v.) G. Id. id. ricercatore, e Selter ricorda/l'opinione di Kruse H1RSCHBRUCH. Id. id. « l'infeziòne è del grupp0 dei virus .filtrabili». SCH!\l ORL. G. I d. i d. GOTSCHILICH. Id., 1918, n. 30. Le prime esperienze di Selter su sè stesso e sulla l{ISSKALT. lrd. id. sua assistente Frida Rhan, se pure non conSCHURMANN. ] d. id. vincenti, sono però un iricoraggiamento a conUHLENHUTH. Mediz. klin., 1918, n. 32. tinuare. SACCONE G. Annali med. ·nav. e col., 1918, p. 391. BALDUINO. Id. id. Il problema dell'etiologia dell 'inftuenza, in GABBI U. Riforma medica, 1918, n. 27. virtù delle der.ise contraddizioni, .che pure t~nti lVIONTEFUSCO. Id., 1918, n. 28. benefizi hanno portato alla verità scientifica, si SALVIOLI I. e SAV~NI ~I. Gaz. degli Osp. e delle riapre e gli errori del passato sono un utile inClin., 1918, n. 54. DELOG u. Ann. med. nav. e col., 1918, giugno. segnamento per la via da seguire. SOFRÉ. Riforma medica, 1918, n . 36. \ JoLTRAIN, BAUFLE et TRÉl\ifOLIÈRES. Soc. méd. de~ BIBUI10GRAFIA. H òp. RENAULT J . Bull. 'Ac. de méd. , 6 agosto 1918. ' PFEIFFER R. Deuts. mediz. Woch., 1892, n. 2. PFEIFFER und BECK. Deuts. mediz. Woch .., 1892, · CHAUFFARD. Sç>c. méèi. des H òp., 17 maggio 1918. ANTOINE et ORTICONI. Bul. de l'Ac. de méd., 10 n. 21. settembre 1918. · PFEIFFER R. Zeitsch.T. fiir Hygiene, 1893, t. 3°. l{ITASATO S. Deut. merl. \Voch., 1892, n. 2. · B URNDORF J. Brit. med. J ourn., 1918, 20 luglio. GoTCH O. and E. \tVHITTINGHAl\if. Brit. med. JourCANON P. I·d., 1802, n. 2-3. nal, 27 luglio 1918. • \VEICHSELBAUM. Wien. klin. Woch., 1890, n. 6-10. AVERILL G., ?ouNG G. , GRIFFITHS J. Id., 3 ag.bJoLLES M. \Vien. med. Blatter, 1890, n. 4. sto 1-918. • RIBBEL. Deut. m_ed. ~r och., 1890, n . 5. L1TTLE R., GAROFALO J ., ' ì'.71LLIAMS A. The LanbABÈS. Wien. klin. vVo ch., 1890, n . 9. ' cet, 13 luglio 1918. · Io. Centr. f. Bak. u. Parasit., 1890, n. 8, 16, 17, MATTHE\'YS J. Id., 27 luglio 1918. 18, 19. fioLLIDAY G. Brit. med. J ourn., 17 agosto 1918. KLEBS. Id., 1890, n. 12. WIRGMANN. The Lancet, 7 settembre 1918. FINKLER. Deut. med. \Voch., 1890, n . 5. i\1ARTIN C. J . Brit. meù. Journ., 14 sett. 1918. HIRSCH. Handbuch der historisch geographixen • Pathologie Stuttgart, 1881. . VAILt.ARD. Sem. m éd., 1890, n. 7. . JQ • INTERESSANTE PUB~LICAZIONE VAILLARD et VINCENT. Soc. méd. des Hòp., 1890. SAèQUEPÉE. Arch. de méd.. expér., XIII. PJ'of . G. FERRERI LAVERAN et CHANTEMESSE. Soc. méd. des Hòp., Direttore della R. Clinica Otorinolaringoiatrica di Roma 23 genn. 18!JO. ·Colonnello medico ispettore della Croce Rossa Italiana SÉE et BoRoAs. Comp. R. S. B., 1890. LEr~HTENSTERN. A etiologie de1~ Inff,uenza in Spec1elle Pathol. lilld Ther. Nothnagel, 1896. MARA GLIA NO E. Gazzetta d·egli o spi tali, 1890, . n. 51, 52, 53. · . dell'orecchio, delle prime vie respiratorie PASQUALE A. Giornale inedico del R. E sercito e e loro complicazioni in't racraniche. della R. Marina, ' 1890. 1 \ .. Un volume tn-ta•, nttidameutestampato, d1 392 pa.aine VrSALLI. Gaz. d. ospedali, 1890, 6 lug·lio. con 1~ figure intercalate nel testo PRUDEN. Medical R ecord, febbraio 1890. Prezzo lire &S. TEISSIER, Ro11x, PITTION. Acad. des Scien ces, 21 rri a.rzo 1892. . Per gli.associati al« PolicliniC?o »sole lire 3.75 NETTER. Gripp e in Brouardel et Gilb ert, vol. IX, franco di porto. 1913. Inviare cartolina -vaglia direttamente al prof. ENP. KRAUSE. lnflu eriza in ~1ohr e Staehlin·, vol. I, aroo MORELLI, Via Sistina, 14 - Roma. 1913. 1

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CHIRURGIA DI GUERRA

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l'argomento di una discussione nella locale ·'Società di .Psi chiatri~. Von Economo (Wiener , klinisc he Wochenschrif t, 10 maggio 1917 riferì Il nona o encefalite letargica epidemica. la storia di sette malati, nei quali éonstatò sonDurante la guerra la patoJogia umana ha nolenza e' disturl;li motori degli occhi con . avuto modo di estrinsecarsi in tutta la sua i11tegrità del liquido cefalo-rachidiano. Oltre multiforme a:ttività. Le malattie che già afflig- questi casi l'A. aveva ois servato un notevole . g1evano l'umanità hanno . avuto incremento, numero di indivjdt.Li presentatisi all'a:mbulanuove malattie o per lo meno nuovi aspetti di torio .dal gennaio .al . marzo per paralisi oculari - esse s~ sono manif,estati,' •forme morbose che· aècompagnate da monop,legte o diplegie facper la nostl''a generazione av.e vano so'lo una cia!~, ,debolezz,a, tremori, atassia e qualche . importanza storiGa so:z;i.o ricomparse acca.mvolta, da cl.i:~turbi . della sensibilità. Schlesinger: pando i loro ·diritti in tanta. ,c oncorrenza di di- e Redlick (Wiener .kliriische Wochenschrift, struzione e di morte. Tra qùeste ultime sindro- 27 nov·embre 1917) , hanno osservato di tali casi mi va annover,a ta I.a così detta encefalite' le- in n11mero ancora .p iù considerevole con sintargica epidemica che al principio di quest'anno tomatologia molto varia, ma la sonnol~nz.a . s 'è ·contemporaneamente manifestata in Franesisteva in tutti gli infermi e scompariva dopo cia ed in Inghilterra~ qualche giqrno o appariva tardivamente. Von I s.intoioi cardinali di questa· malattia, che . Wie.sner (Wiener kli'T}ische Wochenschrift, . ' per i suoi car atteri clinici deve considetarsi 26 11).glio 1917) ha fatto anche gli studi battedovuta ad una infezione, sono : sonnolenza, riologici su. tale affezione ed avrebbe isolato .r febbre, i1aral1si id i alcuni nervi cranici. un cocco, che .egli ritiene specifico. Il numero idei ,c asi finora accertati non se.mlJna ~pidemia impo'rtante della stessa natur~ è stata studiata da Breiul (Medical Jou1·bra dover dar motivo di soverchie preoccupazioni. Inf.atti fino al maggio si erano raccolte 105 ., nal of Australia, marzo 1918) nel 1917 in Austraosservazioni in Inghilterra e 7.1 in Francia. Co- lia, Queensland e Nu9va Galle'S del ·Sud. La recente epidemia è stata studiata in Inmunque bisogna tener GOnto ,che non tutti i ghilterra ·da Harris e da Hal·l (Lancet, 20 apricasi sono forse identificati e denunziati tratle 1918) ed in Francia da Saint-Martin e Lhertandosi · dì un'affezione che può, essere facilmitte ·che hanno dato • .all'affezione il nome di mente scambiata . con altre malattie similari. La mala ttia n on è nuova. Nella primavera p oliorriesocefalite primitiv a con narcolessia, e da N etter che le ha dato il nome più accettato del 1890, quan~o andava spe gnendosi la pandi encefalite letargica epiderriica . demia ·di ·influenza, si ebbero in Italia, e specie . nel Mantovano, vari casi di un'affezione letarìC· *-X· gica, cui fu ·d ato il nome ·di nona. Contempo• ' Il ·complesso ,s intomatico . ·del.I.a ,ence,f alite leraneamente si ebbero manifestazion1 identich·e targica epidemi·ca· offre molte varietà in rapin Ungheria, in Bulgaria, in Danimarc~, in Germania, . in Svizzera, in Inghilterr.a e negli porto alla gravità ed alla ·durata de:i .s_ingoli sintomi e :s opratutto alla ~ comp.artecip-azione Stati Uniti., do.ve Youn~ diede alla sindron1e il dei vari · nervi cranici. Cornunque fondamenn ome di 'c atalessia grippale. L'.aff.ezione si. presentava con uno stato letargico o delirante 'se- talmente l'affezione ha caratteri propri che per fatti positivi e negativi la distinguono da guìto generalmente da morte ed accompagnato • altre affezioni e la rendono una particolare enda paralisi nucleari . 'lei nervi oculo-motori tità .morbosa. Netter (Paris M édical, 1918, n. 31) (Grand1nont, Uihoff). Bozzolo. nel' 1900 descrisse due casi di una forma simile alla malattia del e Sainton ·(~iesse Médicale, 1918, n. 53) che -coJ;ne una. po- h a nno · fatto al rjguardo un'esposizione ben sonno dei negri, che consiaeTÒ . dettagliata degli i;tudj di altri autori e dei lioncefalite acuta da influenza . • Del resto precedentemente Camerarius os- propri casi così desc rivo110 la sintomatologia servò nel~l 712 a Tubing.a una malattia cui egli di questa malattia. · L'encefalitè, letargica si inizia· spesso con C:iede il nome di malattia del .sonno. (Schlarsintomi molto . vaghi che indicano una leggera krankheit) che per la sua sintomatolo.gia (sonaffezione dell.e mucose respiratorie o digestive nolenza, ptosi.)' Ebstetn e Long~et cr~~· et~ero · simile a qu·ella éhe suole constatarsi nella ii;iidentica alla nopa . '· flu,enza. ·Il sintoma capitale però è la sonno- ' Pili recentemente nell'inverno del 1916 venn·e osservata a Vienna una idemia con tutte · [enza che s'accompagna al principio con cefalea e vomiti: l'infermo è preso come da un le caratteristiche di quell . m ànif.estatasi in senso di abbandono, le palpebre gli si appeFrancia ed in Ingliilterra, 10. quale costituì '

RIV18TE SINTETfCllE.

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SZZIONI PRATICA . •

santiscono, è invaso da un torpore irresistibile ~ non sa resistere .al sonno. L'infermo è ancdra in grado di rispoI1dere alle domande e di eseguire movim·enti comandati, ma quando cessano le sollecitazioni si rimette a dormire. Successivamente i~ soggetto giace inerte nel letto incapace di eseguire qualsiasi movimento; ogni due o tre giorni si sve• glia p.e r mangiare e gua:lche volta si è ·costretti aid alimentarlo, ,méntr.e do.r me ancora, con il poppatoio. T.alvolta il s·onno si trasforma in un vero stato 'Cqimatoso, ·che può durare settimane e mesi accompagnato da tj.elirio della parola o ·di azioni, da -convulsioni, da parali-si d1egli sfinteri e decubiti. .. · Quasi costante come i'l sonno è la paralisi • dei muscoli esterni dell'occhio, che si manifesta con ptosi bilaterale o unilaterale, strabismo, diplopia ed imm·obilità del globo ocuiar.e: si t.r attd di una oftalmoplegia 6sterna di origine nucleare. Meno frequente è la paralisi interna con scomparsa dei rifl·essi .accomodatori e lu• minosi. Il nistagmo· è con1une. La pa~alisi si può diffondere ai musco-li ilnnervati del facciale, al •\1~lopendolo, alla lingua, alla ·f aringe ed alla laringe. Queste paralisi conferiscono al malato rin aspetto speciale simile alla faccia del miopatico quan•dp predo~in ano nella patte supertore e a quella del pseudo..ib ulbare quando sono limitate alla parte inferiore. Negli arti la paralisi ~ rar.a, più frequente però la ~atatonia, la inca.ordinazione, i tremori, eccezionali il clono e 1e contratture. L'afasia e la paralisi .q.egli sfinteri sono state oonstatate qualche v.olta. Mancano generalmente o sono molto legg.e ri i disturbi della tSensibilità. La ,febbre ·di breve d11rata all inizio o al principio ·della . malattia, . o ·anche· persistente ed elev.ata senza remissione è costante in tutti gli ammalati. ' ì\1ancano o sono poco marcati la rigidità nucale,, il segno di Kernig e ·1a bradicardia, sintomi caratteristici delle affezioni meningee. La puntura lombare dà un liquido limpido, con tensione normale, con contenuto norma.le di albumina e glucosio: manca la linfocitosi o è poco marcata. Questi caratteri normali del liquido cefalo-rachidiano hanno una grande imp_ortanza diagnostica. Comunq11e i .si~to.rpi sopira. enunciati non sono sempre presenti e · non presentano sempre la stess·a intensità. La forma più comune è quella earatterizzata dall'associazione della sonnolenza con manifestazioni paralitiche dei nervi cranici. E non mancano per altro sindromi epilettiformi·, apoplettiformi catatonich.e '

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e vesaniche che non potrebbero essere identificate. senza tener conto del criterio epidemiologico. -La durata 1della malattia è i11olto varia. Può durare qualche giorno ed in ta:l caso terminare con la gua::-igione completa o anche con.- la .morte preceduta da par.alisi bulbare. Ma più sp esso la ,malattia '.si prolunga per settimane e mesi. La crisi favorevole di regola si ha bru·scarnente, ma i disturbi psichici e somatic'i persist9no lungamente: incap·acità al lavoro mentale e fisico, sonnolenza, disturbi .dell'accomodazione. La mortalita secon·do i dati dei varii autori oscilla tra il 25 e il 55 %. Anatomo-patologica.mente si ·constatano congestioni ed emorragie puntiformi, infiltrazioni cellulari sopratutto attornQ ai vasi: - lesioni che . colpiscono prevalentemente le formazioni grigie ·v icine al .terzo ed al qu.arto ventricdlo ed· ai ventricoli lat~rali. P. Marie ha trovato il massimo .delle lesioni_a livello del locus niger. Le alterazioni am.atomiche constatate' indicano ui+a encefaiJ.ite inters~iziale diffusa il cui age·nte . ancora s·conosciuto segu.e verisimilmente la via sanguigna. Si tratta di alter·azi9ni analo.ghe a .quelle della poliomielite, della rabbia e della ma1lattia del sonno. · Alcuni autori hanno 'pensato che !;encefalite letargica sia una for·m a particolare della poliomielite. Contro questa ipotesi stanno parecchi fatti: la prima affezione si_ha sopratutto in inverno ·e declina in primaver.a, mentre . . . le epidemie della seconda. raggiungono i l .loro acme . . in estate ed autunno; la encefalite letargica è più frequente n.egli adulti, la poliomielite più f:r.,eq-µente nei bambini; le alter.azioni del liquido cefaJlo-raC'hi diano sono -più marcate, nella poliomie·l ite; la mortalità è più aJta nella en,cefalite letargica, yiceversa le · atrofie e le paralisi persistenti sono più c~muni nella po- , liomielite. ' Da1la meningite cerebro--spinale la encefalite letargica si distingue per l'assenza ·ai fenomeni . schiettamente meningei e per il reperto del li· qt1ido cefalo-rachidiano. • . Harris (loc . c'it.) ha attribuito l'affezione ad una . intossicazione alimentare prodotta d.al! bacill'lfs botulinus. Ma N·etter ritiene èhe si p1ossa es~lu.d.ere trattar3i .di botu~ismo tanto • rìei cas~ francesi che in.glesi. Le mani.festazioni più car.atte'r jstiche .del botulismo: dilatazi'lne estrema ·della _pupilla, secchezza della bocca e de·JAa gola, non sono .s tati segnalati nei malat~ delila .recente 'epidemia, mentre la sonnolenza, sintoma essenziale .e precoce della encefalite letargica, manca nel botulismo. I casi di botulismo, come tutte le illltossicazioni intestinali, • •

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IL POLICLINICO

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si verificano in più soggetti che ,h anno consu ANA~ISI E COMMENTI. .. mato l'alimento inc1"iminato : i casi di encefa• lite sono rimasti sempre isolati in una famiglia. A proposito di una for ma batterica descritta Si è anche tentati di pensare ad una localizcol nome ·di '' B. diplomorfo bipolare emozazione nei centri nervosi della infezione influenzale. Netter n ega una tale pcJsibilità fon- . set tico ,, rinvenuta in malati di infl,uenza. I dandosi s11l fatto che giammai ·è stato isol ato Nota d·el prof. iVI. LEVI DELLA VIDA, ,docente di dall'infermo l'agente sp~ecifico della influenza . batteriologia e incaricato di igiene applicata Una tale considera.zione non ha gran valore all 'ing.egneria. ·, '< quando si pensa che i ~ubbi snlla specificità de] , bacillo di Pfeiffer prendoi:io sempre maggiore Il prof. R. Ciauri riferisce, nell'ultimo numero con si stenza. P ér altro l;>isogna rilevare che Netdel Policlinico, di avere riscontrato e is.olato, ter· non ha· preso in esame la c ircostanza che in alcuni casi di m alattia a tipo infiuènzale, • 1· 1 r"oria che certamente, si identifica con la un ger.me che egli de.scrive accuratamente, e ' ~ encefalite letargica, coincise con la pandemia denomina « B . diplomorfo bi po.i.are emosettico ». di influenza· del 1889-1890 e che l'.a ttuale epiIl reperto può certamente, qualora si ripeta demia di encefalite coincide cQn la pandemia con una certa costa11za, e in maniera ineccedi i11fluenza che ancora infierisce in Europa. ·. J.>ibile, tanto ·d a potersi escludere la ip,otesi id i ~ · Una tale osserv::i.zio11e assume maggiore imuna accidentalità o di un eventuale inquinaportanza quando si consider~ che negli indimento, .avere i1on poca importanza; e su ciò vidui affetti da encefalite letargica si hanno non è' il caso di sollevare alcuna obbiezione o fenomeni catarrali del rino-faringe simili a di muovere alcuna critica. lVIa ciò che, a mio quell)i 1dell )influenza , che il modo di inizio' è modo di vedere·, si presta . a qualche dubbio, · clinicamente uguale a quello dell'infi11enza e si è la interpretazione ch e l'A. ha dato .al germe ' che ' come n ell 'influenza, alla encefalite segue da lui così dettagliata.mente e con tanta pr.eci. un lungo periodo di. astenia. Comun·q ue la quisione descritto; ·per cui egli ritiene di aver a stione va ancora stu.diata segùendo :naturalohe fare co-µ una forma batterica ·diversa da mente ·criteri epidemiologici e clinici più che quelle già note. Ora mi sembra cl1e l a descriquelli _ batteriol og~ci, che per il caso in quezione, ~ppunto perchè accurata e precisa, per\ stione hanno una base poco sicura. La epidemia mette di fare, sulla scorta delle conoscenze di che è ora in pieno sviluppo in Italia con freba,,tteriologia, una diagnosi, se non esatta". p~r ·quenti manifestazié'ni nervo se p9trebbe costilo ,meno approssimativa, della forma batterica tuire al r i guardo t1n ottimo materiale per gli, descritta dal pròf. Ciauti, e di dare una interstudiosi . G. DRAGOTTI. pretazione molto più SEfmplice a ciò che egli ha· veduto nei suoi prep.arati. Cre do che il ' ' Ciauri · abbia avu to sotto la sua osservazione . ' INTERESSANTE PUBBLICAZIONE. t1n germ,e sporige.n o, , del quale la forma che , . • egli chiama a. :r:i.on è altro che la. forma vegeProf. F. MARIANI tativa (con inclusa la s.p ora, , in uno stadio maggiore o minore di evòluzione) e la forma che l'A. chi a ma ~ corris~on1de alle spore l ibere. Vol u rne di ci rca 300 pagin e con figu re, edi- In questo modo, tanto s e:inplice, si spiegano tutte le particolarità .rp orfolo ~iche descritte, il zi one 1918, del la Casa Edi tri ce Fratelli Treves. comp-0rtamento alle colorazioni in genere e al G1.,,am, e il fatto di non riuscire mai, n elle colture ad ottertere una 1delle forme isolata dalagli ' . l'altra. Ritengo anche che, cosi interpretata secondo i nuovi studi e le moderne ricerche la descrizione del' germe rinvenuto dal Ciat1ri, non dov·rà rit1scire ,d ifficile, tenendo conto dei • • car,atteri colturali (e s1)ecialmente osservando Prezzo: L• S le caratteristiche dello sviluppo su patata o • in gelatina, di cui finora l'A. non parla), di ascrivere detto gern1e a una "delle specie. di Agli abbonati ai periodici Il Policlinico o Le bacilli' sporigeni già descritti nei trattati di malattie del cuore si spedisce per sole L. ~· batteriologia; ·o, se non identificar l o, per lo meInviare cartolina-vaglia da L. 5 al Prof. Enrico More lii - Via no avvicinarlo a una di tali ·specie ben note. Sistina, 14 - ROMA . 1

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LA CURA DEL CUORE

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Consigli pratici ai medici e

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SEz'iONE PRATICA •

tra i diversi tipi di res11ltati e 1 attitu.dine funzionale del cuore. · Circa il valore delle variazioni della tensione • MEDICINA . . arteriosa, essi premettono e.be noi. possiamo • misurare la pressione radiale .od omera:le, non L'attitudine funzionale cardiaca del soldato. l'aortica; e quindi i n ostri resultati subiscono ( VAQ UEZ e DONZELOT. . Annciles de Médecine, le cause d'errore dovute alle modificazioni lo; IV, luglio-agosto) . cali d·elle r esistenze per iferiche. Con l apparecI due autori studiano in un lavoro analitico · chio Riva-Rocci e col Pach on h anno esaminato il valore--dei mezzi d'jndagin e atti a valutare molti soggetti ed h anno trovato che: la ca11acità funzionale del n iiocardio. 1° Esistono normalmente, per unò sforzo Uno degli espedienti comunemente usati è determjnato, ·delle variazioni di pressione masquello di ricercare le m odi"fì.cazioni del polso sima e n1inima molto differenti' ie talora in con lo sforzo. Essi notano che l'acceler azione senso contrario n on solo in differenti ·i ndividui, del p olso d ~p o uno sforzo non è un fatto sem- ma nello stesso individuo d~ un giorno all'altro. plice in rapporto con una e1:istante proprietà 2° Non v'è un Tapporto fi~so tra là form a del mi o~ardi o . Norm~lmente t1 tachicardia può di certe curve di pressione da sforzo e la diessere in r apporto: · minuzione di for za di riserva -del cuo!'e. 1° Con l'eccitazione del sistema nervoso 3° È possibile, in certi cas~ , in cui la forza acceleratore, centrale o -periferico, in.tra o 'extra- attuale del·• cuore è colp.ita, d'osservare l1na cardiaco. diminuzi one :çietta della pressione differen2iale. 2° Con la dimin11zione dellé resistenze peri- In alcune contingen ze -l'abbàssam ento della feriche, e facilità consecutiva dell' evac~azi one - pressione differenziale fa parte di tutto un as- / dell'onda sa nguigna. .sieme sintomatico d'ins11fficienza cardiaca, che .3° Con Je difficoltà della diastole e quindi toglie al rilievo ogni significato. diagnostico, con difetto di replezione dei ventricoli. lasciandogliene forse solo uno pronostico. Ma 4:° Cùn diffìicoltà della sistole, deterrhin ata la pressi<?n e ·differ·en ziale non diminuisqe netda un indeholimento qell'ene.rgia ventricolare. tamente ch e .nei casi d'insufficienza •del ventriSoltanto ql1est'11ltimo fattore è in rapporto colo sinistro; nelle prove, basate sulle variazioni immediato con l'energia del miocardio; e in- della pression,e ~rterio sa, non si trova nessuna v•ece lln'acrelér azione del polso può dipendere i.Ifdicazione che petmette di apprezzare la. cada uno dei tre fattori isolati, o, come più di pacità f11nzionale del ventricolo destro. frequente, da tt1tti i fattori variamente com"L'esa1ne clinico minuzioso e completo con binati. ~ impossibil e in tali condizioni valu- dati 'gra'(ici, manometrici e radioscopici è il • tare dal res ultato del sempli"e esperimento s·e solo metodo utile per giudicare del valore funl'accelerazione de~ poiso è dovuta alla difficol- zionale 'd'un miocardìo. · tà della sistole e q~indi alla forza miocardica. Nella pratica poi gli AA. hanno trov.ato c?·e * ** in soggetti sani l' accelerazione ottenuta co. n . . ' . . Secon.do gli AA. difficile è apprezzar e nelle una me~esima prova è variabili:Ssima per gra'do e durata, in relazione an che col dinamismo lesio1-ii valvolari il grado di compenso. Ricornervoso individ11ale e col grado differ·ente di dare sempFe ch e le stenosi sono più gravi delle allenamento fisico; e già Merklen aveva con- insuffici enze e l'esenzione è dovuta ai primi. Insufficienze a:ortich é e m·itralicbe sono ben cluso che .q uesto espeçliente ren.d·e ragione più . dél grado di eccitabilità del miocardio ch e non sopportate, ma possono presentare ·episodi di insufficienza acuta, e quindi i . portatori di esse della capacità funzionale . Ma i resultati sono variabili anche sullo stes- vanno destinati ai servizi ausiliari. Se l'ortoso individ110, se ·esaminato prima o dopo i pa- diagrafia mostra un notevole aumento del volt1me del cuore, è opportuno dare l'esenzfon e. sti. ecc. La sin'(isi pericardica è cau sa. di esenzione, Gli AA. ·a proposito dell'a.ccelerazione del polso da. sforzo, isolata.µie:rite considerato, con- così la miocçzrdite cronica dzffusa car att@rizzata da extrasistoli, da ins11fficie11za rel ativa della clti·do.no: mitrale, da lin aumento del volume del cuore; a) I r es11ltati son o molto differenti a secon da I'aortite cronica, t1n~ pressione arteriosa noteòell'individt10 e dei vari momenti di esame. . volmente e permanentemente. elevata." b) Si trovano con tradizioni tra i resu.ltati Negli en'(isematosi badar.e al secondo tono di qt1esto esam·e e i sintomi clinici più .evidenti. polmonare, e ai diametri della cavità del cuore, e) E impossibile stabiliI'e un rapporto fisso

SUNTI E RASSEGNE.

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con · l'esame radioscopico, per giudicare sulla stesso ·livello di quella cutanea del foglietto po·P.ventuale insufficienza del c;uore destro. sterìore della guaina e del peritoneo. ' L'aritmia r espiratoria è senza valore alcuno; C. e W. riconoscono che la tec11ica, da essi di' importa ' la riforma l'aritmia completa. L'arit,·isata,. 'era già stata. descritt~l. pl'ima da altri. mia extrasistolica pura d ei giovani obbliga a U11a piccola incisione obliqµa, analoga. a sorveglianza .rnedica e ad un allenamento pro- quella di Colliins, può esse,r e usata, quando si gressivo; le extrasistoli 'd·egli uomin,i dopo la voglia fare una colecistostomia; essa ha il vanqua·r antina obbligano ai servizi sedentanei o taig,g io di permette.r e, coone l'incisione di Mc alla riforma a seconda, del' grado di raumento . Burney per l'appendice, una ri·costituzi~ne vadel volume del cuore. • ~ 'li1da ,d ella pare,te aidd9minale; essa è 'Sopratutto I tachicardici devonoutile quando un'altra ill.'Cisione sia stata fatta , essere distinti in .dt1e categorie: · per qualche lesione addominale·, . e si trovin-0 1a Quelli che con· tJ.·e o quattro giorni di ri- alteraziorii della cistifellea che, o per sè, <> per . . poso migliorano rapidamentP.'. Essi siano per lo stato del paziente indi.chino una colecistopoco tempo trattenuti all'ospedale e poi inviati stom1a. ai depositi, dove devono essere assoggetta ti, Gli AA. consigliano di procedere alla rimo-. • sotto la sorveglianza -medical .all'allenamento zione d·ella cistifellea cominciando dal basso; . . progressivo. Sono d·ei sogge11ti con c11ore lrr1in tal modC\ il dotto e l'arteria ci.s tica · sono tabile, non dei basedoviani. messi bene iiD. vista, e quest'ultima può essere ' 2a Que)li sui qu àli poco effetto utile ha il subito àllaeiciata, mentre si evita con maggi'o, ripe.so. essi certo la capacità funzionale del re facilità di · ìnclu,der.e nell'allacciat11r.a del ciè diminùitq, tempòraneamente o de~ni­ cuore • I st.ico l'ep:tico o il c.oledoco. . tiv.amente. La<miglior ·;r-is.oluzione è quella di i~viarli in 'licenza, e, a seci)nda dei resultat-~ ' ' Per ricoprire bene la supe:rficie crttf3nta ris11l, ottenuti, dOJ?O ·3 O 4 mesi di riposo, prendere tante dalla coleic'iste·ctomia C. e Vi/. di,ssecano un leJnbo rettangolare di peritoneo siulla p arte d·ecisioni definftive. t .. p. più vicina al cistico della cistifellea e sul ci. stico stesso. Questo lembo è poi ·r ibia ttuto e su• CHIRURGIA • tuFato. La dissezi9ne di questo lembo rende anche più facile di trov.are ed isolar€ il. dotto çhtrurgia della cistifellea. f e •l 'àrteria .cistica. (CL. U. CoLLINS e G. H. \VEDER. Ann. of .S1trger{1, La ferita delle pareti ~ di solito richiusa per luglio · 1916). primam; si drena, se occo~r.e, traverso una pic. cola incisione .laterale, -come consiglia Ruth. Le incisioni di M.ayo-Rob1son ·e · ·di :Bev-an, A . . CHIAS.S ERINI. molto ooate in America nella chirurgia delle vie biliari, hanno, p1er C. e W., fra .gli ·altri, • .l'inconvenieiD.te di disturl:>?'re l'i!lJilervazionie- del .( INTERESSANTE PUBBLICAZIONE. mttscolo retto di destra. · . Prof. F. VA LAGUSSA c.oJlin.s pe·n s.ò di raggiungere la cistifellea con un'in·cisione ·diago.n ale (!), che, aveva i .se- Llb·ero ci'oeerite di Cltn. Pediatrica nella R. Università "Medìco Pr1ma.rio neil'Osp. Bambin Gesù in Roma guenti tre vanrtaggi: no.n sezionava sulla .stes. sa lin,ea i v.a ri strati ·della parete. a·ddominale, donde una ricostituzio:r;ie ·più forte di questa; É nòn modificava la vàscolari~zazione nè l'inillet• cCon speciale riguardo a lle malattie infettiveJ v.azione del m. retto; interessava un tratto di c2a ediz. ·accuratamente rjveduta e ampliata) p,arete r esistente, perchè fatta da muscolo e Ii prof. · F . Valagussa, partendo dalle osservazioni fatte da aponevrosi. . un triennio di primariato nell'Ospedale tntantlle deJ Poichè · però questa incisione .n on ·p oteva es- tu Bambin Gesù, ha sintetizzato, pèr· un gruppo òt. malattie. sere tro'P'P·O pro1lungata .in .al~o ·e in ba~so; ·essa la sua esperienza clinica, spe(lallera e professionale, ofè stata trasformata da C. e W. in longitudi~ale frendo ai medici rtelle consultazioni utili ne11·1~tricat:t cura dei bam· rettilinea. Ecco cofle esSli. procedono·: incisi?n·e esplicazione dell'esercizio dell'esàme e della ..... . longitudinale della cute; sottoeutaneo e pagina bini. ElegantB vol. ~ n-16°, di pag. XII-398, nitidamente stampato ·anteriore d1ella guaina del retto q circa m·e tà con 23 figure intercalate nel testo distanza fra i margini di tale muscolo. Per via Prezzo Lire 5 - Agli abbonati al « Policlinico •• sl spedisce ottusa la metà interna del muscolo è separata per sole L. S.76 franco d1 porto . dalla guaina e il muscolo stess9 spostato all'eInviare Cart.olJna-Vaglta a.l prof. ENRICO MORELLI. Via i1 sterno con un div8Jricatoxe. InctsiO!Ile, sullo stina, n . 14 - Roma. l

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Le neuralgie professionali . l\11. Tempini (Il Morgagni, 1917, n. 30) os-

serva che accanto alle m-eiopragie, a lle discinesie legate esclusivarnente a certi movimenti coordinati particqlari à ciasc11n mestiere esistono delle forme nevl'algiche il cui cal'attere etiologico professionale è spesso misconosciuto, perchè vengo110 erroneamente attribuite a cause . reumatizzauti. Non esiste di certo una forma nevralgica con caratteri particolari per . ciascun mestiere: si tratta di solito di semplici algie locali a carico di uno o più n ervi di una data regione sottoposta a speciale aff atic.amento. Così si può avere la ip.edesima fol'ma nevralgica in individui che esercitano professioni diverse, ma che richiedono l'uso continl10 fino aJl,a.ffaticamento di llna sezione del sistema nel1ro-muscolare. Le nevralgie professionali -una volta concla• mate non -si manifestano soltanto durante il lavoro, ovvero nell'atto di assumere uno speciale atteggiamento come !)recede nei crampi pl'ofes.sionali, .ma anche fuori del lavoro q11anclo si cimenti in qualche modo la parte dolente. Un al.atteggiamento eome sucoode nei crampi profes'Sionali si è che esse non cedono facilmente ai comuni rimedi sedativi ed antinevral gici, ma solamente col riposo più o meno prolt1ngato. Di solito le nevralgie del circonflesso, d-el mediano, del radiale .e del cubitale occorrono. più nelle stiratrici, cucitrici, piegatrici di gior~ali, sigl'l1·aie, lavandaie, e nei fabb:ri, falegn.arr1i, ere., mentre le nevralgie cl~l' arto inferior.e occorro110 più frequentemente n-ei sarti, nelle cucitrici a macchina,· negli arrotini, nei facrhini, ecc. Per altr-0 pare assodato che le nev1·algi-e nel ca.n1po del pl-esso bra-chiale sono più frequenti nelle donne -eh~ negli .uomini, e ciò in rapporto al fatto che le donne sono in genere nddette a mestieri che richiedono dalle bra<Ccci n. un lavoro forse non faticoso nè pesante ma cl1e per durata ed intensità è assillante per dati distretti ne11ro-muscolari. · Nell'arto superiore oltre a ciò predominano le nevralgi~ del mediano, e ciò in rapporto al fatto c:t1e qu9sto nervo si distribuisce alla maggior parte dei muscoli della mano; vengo110 po.,i q11èlle del cireonflesso, del radiale e dell't1lnare. Talvolta si hanno forme associate. È da ricordare che anche 1a nota nevralgia occipitale, che colpisce spesso chi porta pesi sulle spalle, appartiene alle nevralgie . professionali. In q"Q.anto alla patogenesi di queste forme nevralgiche bisogna tener· presente g·1i effetti ~

SEZIONE PRATICA

che la fatica e J') strapazzo fisic o possono produrre sui tronchi nervosi ehe presiedono al· movimento d.elle parti sottoposte ad un lavoro continuo, inte·n so; i prodotti· del ricambio circo- · .. scritto ed esag-erato, gli elementi di consl1mo e di scomposizione verso i quali la· ~ostania nervosa è 1}articolarmente sensibile; il ,, forte dispendio di materiali è di forza tensiya senza a(leguati ripari, r)er deficienza di riposo du-· rante il qual-e ·s i r)ossa verifi{?are la completa elin1inazione à.e1le sosta11ze di rifiuto e l'assunzione di nuovo materiale nutritivo, finiscol)o con l'indurr·e nei n ervi uno stato di distrofia ' crohica più cl1e sufficiente per produ1·re l}~lgia . Tuttavia non bisog·na trascl1rare altre cat1se ·coadit1vanti o predisponenti, c1uali un·a speciale " Vl1lnerabilità individl1ale del sistema nervoso e le intossicazioni endogene (uricemia, intossicazioni intestinali, glico~l1ria, ecc.), o esogene (piombo, a1coo1, tabacco, ecc.): Nei casi però osservati dall'A'. il fattore profe$sionale rimane- . , va.. sem~re il pif1 importante se non escl~sivo. Le neuralgie professionali quanto al mùdo di presentar$i ed ai sintomi non differiscono gran .ch e dalle coml1ni neuralgie : possono presentare 11n, <Carattere accessuale period'ico, ma ord.inariam.ente, ·e questo può essere anche lln criterio differenziale, i11sorgono durante il Iavoro e dopo qualche tempo che il lavoro è stato intrapreso; spesso nelle giornate di riposo l'accesso non si presenta per ricomparire non appena l'operaio riprende il lavoro;. esistono i p-unti di ' 'alleix sul diecorso dei nervi inter.es·s ati; di più si hanno talora in altri punti d-0lori circo.scritti sulle masse muscol.ari, il che fa pensare alla compartecipazione dei muscoli. Un altro carattere di queste neuralgie è , la loro lt1nga durata e talvolta il loro progressivo ag·gravamento e ciò in. r~pporto ·con la persistenzà del fattore etiologico. Nelle i1evralgie da occupazione non si notano lesio"Qi anaton1iche apprezzabili, nè alterazioni trofiche dei mustoli ·come si osserva nelle nevriti e i1e~le miopatie professionali. La import.anza pratica d·ella conosc-enza di , qt1este forme nevralgiche sta nella possibilità , di scoprire le e' e.11tllali simulazioni e <li poterle. g11arire con 11n adeguato indirizzo terapeutico. Il rimedio fondamentale è certamente t1n con- • -g·r110 periodo di riposo tanto più efficace quando è coadil1vato dal massaggio, dai bagni caldi locali ed eventualmente da altri rimedi suggeriti dall'esa11)e clinico in rapporto allo stato gene1~ale. Quando si ha motivo di ritenere che esista una forte ritenzione di materiali tossi.ci da fatica i11.1ò riuscire lltilissima la dja.fo~esi gene1

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TERAPIA.

Questa osservazione interessa in quanto cpe comprova la grandissima· tolleranza dèll'orga11ismo peF l'uso protratto dell'aspirina ed in quanio che -ci fa conoscere una rara forma d 'intossiciazione medicamentosa. g. s. I

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. Asp~inismo· cronica.

'L'azione della canfora sol cuore .

H. E. Sigerist (Corrispondenzblatt f. SchweiStiell ( Prac~itiorier, 1917, vol. 99, pag. 293) descrive un interéssante e.aso di aspir.inismo zer Aerzte, 22 dicembre 1918)" ~iferisce che la son:iministrazione prolung.a ta di ·canfora ai . cocronico. nigli non sembra diminuire in alcun modo il ·si tratta di up individuo di 50 an11i, il quale, p~r lenire le sofferenze ca11sategli da un'artrite . funzionamento e la ·S truttura dei cuore, m a reumatica, ave·v a contratto l'abitudine di pi- piuttosto aumentare la sua capacità funzionale. Tale somministraeione però non · rende il cuore gli~re due volte al gio1..no 65 ctg1~. di aspirina. all intossicazior1e per fosforo od Questo trattamento .. durava da sette anni e l)iÙ . resistente , e non lo aiuta ad ovper i primi sei anni il medicamento venne tol- alla tossina difterica, , lerato perfettan1·e nte senza alcun disturbo e · viare agli .effetti di entrambe. T. ·za\1gger (Ibidem) trova che piccole dosi senza che mai si presentassero segni di irritazione gastro-intestinal·e e di depressione car- 4i canfora 1sono utili.s sime per rialz.are il tono diaca o ment:ìle che sono i f.atti più salienti del -cuore con miocardite cronica. Durante · 1a fase acuta sono necessari la digitale od .altri dell'avvéleriamento da aspirina. _ Ma al settimo ~nno si manifestò ·il primo sìn- tonici, ma quando l'affezione ha preso un. de·toma . di. intoll.e ranza sotto forma di una con-' cor~o cr~nico, .10 o 15 goccie al giorf\o del solito giuntivite semplice· che dava al p.aztente l'iin- alcool canforato continuato per due o tre mesi pressione di avere della ~abbia ne.gli , occhi e sono molto giovevoli per rialzare il tono del che obiettiv.amente. •s i manifestava con una cuore: Egli ha tr:attato in tal modo oltre 100 pa. iperemia delle congiuntive palpebral.e e .bl1lbare. zienti di ·cui r>iù di 65 con miocardite éronica . Una settimana d-0po comparvero' le prime L'A. ' consiglia di dare l'alcool canforato sullo . FIL. manifestaz.ioni di un'orticaria che non trovava zucchero o ~in ac,.qt1a. alcun giovamento nelle cure dietetiche e. nelle _Antagonismo fra l'atropina e certi emetici. cure locali e general_i. In pochi giorni l'orticaria si gene1·alizzò a Vi sono emetici che esercd.tano la loro azion.'.:), tutto il curpo assumeruto in parte i caratteri stimolando, direttamente qualche ' porzion·e d€l . di un edema acuto . circo~critto, in parte il tipo sistema nervoso centrale; s ono fra essi i se- . di ttna grave orticaria bollosa. gtienti: pQ.locar1:>ina, ntcotin a, mor:ina, a pomo rIl pa~fente venn·e irr bteve tempo riqott9 in fi~a, emetina, aconitina e onabaina. .: ' Dalle ricerche di Carry Eggleston (Cortt'l',ll. gravi condizioni, torm·entato dall.a insonnia.i, da distt1rbi gastro-intestinali, vomito e diar- University med. bull., -0ttobre 1917) risulta cl1e rea, da · disfagia per tumefazione ,e,d ematosa ""l'atropillla o la josciam'ina somministrate conclella lingua e delle fauci. Anche le palpebre si temporarteam.e nte, o st1bito. dopo, àl.l a piloca1·presentavano e dematose al punto da impedire pina od alla nicotjna, inibiscono l'effetto emetico di queste 11Itime; ta.le· fatto però non si ve·la funzi onalità dell'occhio. L'urina trattata con soluzion~ di percloruro rifica con gli altri emetici . . L'inibizione poi è di ferro dava un'intensa colorazione violetta, 1im·i tata al.l' eff,e tto em.etico, non alle altre azioma la qt1antità di a cido salic,.i lico in essa con- n1i eser.citate dalle stesse sostanze, come, p. e .. la stimolazione delle gl1iandole s.ebacce •e Qr.011tenuto non venne calcolata. · , Dopo avere stabilita diagnosi di aspirinismo chiali da parte d.e lla pilocarpina. L'azione ini- • cronico si soppres~e rigoro$am·e nte l'uso· ulte- bitrice non€ di natu.r a chin1iea, ma bèn sì fìsi o1'iore del medicinale. Si' iniziò un trattamento lo·gica ·e si' espiica sul centro. Qu.este o,s servazioni indicano che i centri ecurativo a 'base d.i ittiol0, di liquore ·arsenicale, di ti11tura di bellaidonna e di lattato df calcio; metici 1sono Còplplessi e com1)r.e ndono -almeno di n o t~e s i die·:ier:o. bromuri a dose generosa. dtle differ enti p11nti d'azione o ricettori per gli· stimoli chimici. L'l1no .. viene eccitato dalla ·p1A capo di · 7 settimane ogni traccia di. orticalocarpina e nicotina e . µrepresso dall'atropina, 1ia era scomparsa e l'urina ritornata normale. l'altro ~ sti1nolato dalla morfina, · apomorfi- È interessante l'osservazione che durante l'ac• oesso di orticaria rimaser o in silenzio i feno- na, ecc., n1a non viene depressQ dall'atropina . La uozi on P. di q11 est a in compatibilità f}siolo· meni artriti di, sebbene fosse completamente · ·ini. gica può essere · t1tile i11 terapia. sospeso l'uso dei preparati salicili ci. . 1

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rale o locaie, · per ottenel'e la quale é preferibile u.~re la pomata di · Daniele Mollière (vasellina gr. 100, nitrato di pilocarpina 5-10 cgr. : per frizioni). a. a.

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SEZIO~E

PRATICA

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POSTA DEGLI ABBONATI. (981) Tubercolosi pulmonare consècutiva e trauma. - All'abb. n. 1169 · La quistione della relazione· fra trauma e tubercolosi pulmonare è stata molto dibattuta. Allo stato dei fatti pare assodato· -che i traumi

toracici possano svelare un focolaio tubercolare latente o aggrav.are una tubercolosi già manifesta pe1.. s-egni fisici e disturbi locali e -gene-_ rali. La quistione · è più o n·1eno 3Jmpiamente trattata in tutti i libri di infortunistica. DR.

Le" numerose osservazioni . e c6nsiderazioni che l'A. fa in questo libro, riccò di dati di fatto, indicano un'altra via tutf'.altro che trascuràbile per la profilassi ~ per il trattam~nto diella tubercolosi. Da' ultjmo l 'A. svolge alcune consi:clerazioni sui rapp?rti fra tub~rcolo.si e paz.zia, pr0blema di una certa gravità quando si pensi cl1e il 93 ~{, · d·egli idioti mong-0loidi soccombe alla tubercolosi. FIL.

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. ' R. GILLESPIE. rl rational method of using

tubercoli1i in tlie treat1nent of pul1nonary tube1·culosis (Uso razionale.. della tubercolina

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nel trattamento· della tubercolosi polmonare). Un volumetto tn-16° di t1n.a quarantina· di In • nessuno dei comuni trattati di Medicina pagine. - Graham ·e Hesfiip, ed., Belfast. Legale, vi è . uno schema di perizia medico-le. Prezzo ,scellini 2/6. , gale. Nè può esservi. tanti e co$1 diversi pos. I pareri dei medici pratici sùll,efficacia della sono esse1~e i casi che si presentano. Un accenno tubercolina ·sono assai discordi; .p er vedere al modo come condurre l1na IJerizia, specie per Ghjaro nella questio11e è dunqu1e necessario le autopsie giudiziarie, lo ~i può trovare nel ])rocedere .ad uno studio sistematico. L'A. esàtratt~o di Medicina Legale dello Strassmann tradotto dal Carrara (TJn. Tip.-Ed. Torinese) 1nina dapprirna le reazioni locali, generali, a ' . . e nel mio con1pendio di ~edicina Legale (pres- focolaio, susseguenti l'iniezione di tubercolina, so l'Amministr?zione del Policlinico ). ed· i fattori da considerarsi per la somministraUna raccolta di perizie medico-Ìegali, da cui · zione razionale di questa. Importantissimo è 1,abbonato l)otrà ritr.arre utili insegnamei:iti è il giusto dosamento. in quanto ch e dosi troppo . « Clinica di' Medicina_Legale del prof. ~I\. Raf- alte o troppo piccole provocano intolleranza iaele (Napoli, Tipogr. Jovene e C.). A. A. od ipersensibilità. ·· ·· L,A: fornisce quindi le indicazioni necessarie(983) Al- dott. P. ì\i1.' da C. : 1)er la terapia t:µbercolinica, le dosi iniz.i ali, LEM;OINS: Traité d'Hygiène 1n.ilitaire; 1911: quelle successive, da 'somministrarsi a distrunza Parigi, Masson editore. ~ BROUARDEL et i\fOSNY: di tempo, ed in qnan~ità variabili, secondo le Trraité d'Hygiène, ''ol. 9q. ~ arigi, B~illière et J'eazioni dell'i11dividuo, il trattamento dietetico fils, editori. • M. G. ed igienico da seguirsi, di cui fanno parte gli • esercizi gradl1ati. Seguono i risult~ti ottenuti con le cure. FIL. · CENNI BIBLIOGRAF'ICI. (982) Atl'abb. n. 147:

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C. RIVERS. Three clinic.al studies in· tube1'culous predisposition (Tre studi clinici sulla predisposizione alla tubercolosi). Un vol. in-8°. Conseguenze della ·guerra stilla nuzialità e la natalità. di pag. 271, con· fotografie, rilegato. - G. Al_ Il numero dei matrimoni i11 Inghilterra è in conlen e Unwin; ed.itorj, Lo11dl'a. - Prezzo scel- . tinuo aumento Jualgrado la diminuzione degli no.. li11i 12/6. miJ1i validi. Si sostiene cl1e dall'agosto 1914 al giu" . L'A., · mette.n dosi· da un p11nto di vista pt1ra- gno 1917 si sono avt1ti aln1eno 200,000 matrimoni. che set1za la guerj:a i1on si sarebbero fatti~ mente clinico, d·escrive tre anormalità fisiche, !11 Germania il numero dei matrimoni è sceso def che si trovano con relativa frequenza nei tuberi i1u1nerosi matrimoni di colotici : sono ·iesse lo strabismo, l'ittiosi e le 10 ~~ in n1edia, malg-rado . . deformità nàsali. Le ctue prime si trovano· com- g11er1:a . I....e dimint1zioni r>i ù forti si hanno a Brema : ' ples.sivamente nel 2r6 % dei tubercolotici e nel · 8~.6 %, Amburgo ~4.5 %. Berlino 21,6 %· 0.6 % dei non tubercoloti-ci; e si. può dunque Secondo il presidente della Royal Stntisticul Soc.,. presumere che esse predisppn gano alla tuber- qi1esta diversità. è doY11ta a ch e in Inghilterra il macolosi nella mis11ra del 2 %· 1 difetti na·s ali si trimonio è favorito da as~ni forti alle mogli dei • trovano nel 68 % dei tubercolotici e i1el 86 % sol da ti e dalle pei:1sioni. · ' . dei no11 tubercolotici, C·i ò che indica che ·esse Le 11ascite sono di1ninuite dappertutto. Si calco... costituiscono una .causa predisponente nel 32 % la no 500,000 nascite in meno in Inghilterra, 3,600,000 dei . casi. in Germil11ia, 1.!it.lo,000 in _i\u:striR. I(Da.i' Pat ll ologioa) _ .

VARl·A . ·

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lANNO XXV,

l L POLICLINICO

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l4\ASC.

NELLA VITA. PROFESSION AI~E. -AMMINISTRAZIONE SANITARIA• ATTI PARLAMENTARI. •

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Il opera della sanità militare contro l'attuale epidemia.

Si'1ll'a.tti1,ale epf4emia.

Il Minist.e1~0 della guerra (Direzione generale di I/on. Pietravalle ha presentato a lla Camera la Sanih\ militare, divis. I: :Qersoruili sa11itn.ri) ha seg·uente in~erroga(lione : i~vinto oi Comandi di corpo . d'armata . territoriale « I nterrogo 'il .presidepte <lel Consiglio, ministro la seguente ciroolare: de1l'i11te1'1lO : , ' . «Per fro11teg·gtare l'epicle1niu influenzale cl1e h.o • 1° -Sllllo ·~1ato i:;anitario del 1>~1ese, affinchè la • acco1n t111ato sotto la stessa mina'c cia la popol~tz.io11e - Yerità. detta clal Cc'll)() del GoYcrno dinanzi al Parmilitare e q11ella civile, e nello stesso fervore di lamento, vaJg:a a presto ca lnuire preoccupazioni provvidell7~ 1c"l &9.n·i tà .Pubblica e quella dell'esere s mentire e sag·e1:azioni, cl1c-• turbano la magnifica <_.i to, gl.à u11 rilevante numero di t1fficial~ medici . .resistenZc'l · niorale e la . dlsc·iplina del multiforme -è impegnato neTie co11dotte c:omunnli, in ·s ostitulavoro della nazione in guerra : zione di Juedici civili., , 2° sulle misure ordina te e cla energicamente • Lo sfor7,o compit1to, cui c.-on prontezz<.1 qoncors~ orclinarsi, e-on ogni l.arghezzu di mezzi ed eceezi-0largame11te il Coma11d<?_. Supremo, non si addimdnalitit di provvidenze, per migliorare e garentire stra ancora pari alla necessità ed è l)ertanto indile condizioni igieni.che generali degli abitati e spe8Pen$:Ubile cl1e i signori diretto1i di sanità terric·ialmente di talt1ni grandi e inedi centri l1rbani; tol'ùtli si tengano pronti ad altre richieste ' esoo·p er vietare 1 nt1tili riunioni od affollamenti, e li, m irt:;ire le abitazioni collettive civili e milita1i. per .gitand~ solleciti espedienti per una migliore t1tiliz"l.az1011e del .personaae . medico che sono at1tori . zzati proteggere con ogni· rigore la trasa11clata sali1britil del la pubblica alimentuzio11e; lJ(~.r ripristin.ure ed .a trarre .a·11cl1e d·ag·li 11fficiali medici ricolloca ti in .assict1rare ogni servizio \S}l·ni tal'io, quello medico-cong'ed·o, di grado non .superiore a maggiore, e chirt1rgico speciialmente, così gra veu1ente eompro<lalla categoria deg.li assimilati, non però solo per messo {Ùl incessanti oottra?.io11i cli sanitari aJ1•asfar numero, ma q11an~o ·sieno sicuri di ottenere sistenza ç1e1la popolazion~ ciYlle per ordini deldai .singoli u11 efficnce contribt1to cli cnpncit<\ e cli buon volere . 1·autorità militare )>. , ~ direzio1li di ~nuità. si terl'anno c.'Ollegate cogli ' ufficiali medici r:ispettivamente comandati .:t servizio civile e a tale iScopo a ciascuno di e ssi sarà fatto obblig·o cli seg1ialare giorno per g·iorno, anche • (7433) Certifioati medici - ObbUglii pel ril,ascio · eon cartolin.a J)()stale, lù propria re~idenza alla cla parte• del m,edioo condotto. - Dott. a ·b b. 4521. .rli:rezione di sanità cl.a cui fu messo a clisposizione Il m~ico <lell'aut.orità civile. .. condotto a cnra piena è obbligato a l riOgni ufficiale ' me{Jico, inoltre, deve , i-e<ligere il lascio gratuito di tt1ttl . i certificati ' meclici a qual unque scopo essi ·Si.eno· chiesti l' c1a q11alsiasi per~liario giornaliel'o del proprlQ servizio e ogni desona. PoichèJ l a cura medica eompre11de anche l'as<!llde i1e tr<l&metterà copia, corrediatc'l di opportune s1sten7,.a &'l1litarL:'l . e poichè della ass'i.stenz.a sani- , osserv.a~ioni, .ul1 l a di1~z.ione (li sanità la quale ne • icurerà i~ sollecito in'7,io 1\iinistero della g-l1erra ·· ta1·ia fa parte il rila.scio <lei certifica ti, è !}Vvio elle (direzione generale di sanità milttare). · il medioo rondotto deve rilasciore i certificati a tutti e ·per qualsiasi SCODO. I sig11ori direttori di &1rìiuì seg&'lle1'<tnno inoltre Per i poveri del Comune può rila.scinrsi in carta ~l questo :à1i11istero l'azione di q11ei ~anitari cl1e libera il certificato quanclo ad esso ·sin unito il .siano l)artioolarmente encomiabili "t>er ·s pirito di certificato {li povertit del .sind11co -0 quando debbo provvida i11iziativa., per fervore cli pres~'lzione della servire per sussidio <> per ammissi-0ne ~ratuita 111 -propria 01)era, per oolleèitt1dine verso gli infermi, un istituto di beneficenza. Pel sa nttnri-0 c>hP rilaJt0ichè, corne d'il1tesa col Ministero dell 'interno • scia il eertificato bast.a ·~1gli effetti del bollo che -0ltre UM s1>ec:iale indèlmitù g'ior1ialiera che verrà dichiari 111 fi11e che esso ·Si stende in carta libera .;J tutti assegn.ntn, infenclo premiare qu~lli che con v e1· gli usi ou·11 sentiti dalla legge. '\'a11no rilasclati I •iù slancio ed efficn.<!ia a ·b binno 1 iSJ)O~to a Ila Yoce in cartalibera i certifièa ti cl1e debbono servire per <li solidarietà per la ·Pt1.bbli<!a. salute. - . 1a leva rrillita re . Ed og11i ufficiale medico tenga presente cl1e kt · ·(7434) T'ratta?ne?ito eoo11,6mioo dei .1nedi-Oi clvia~ nit opera n pro delle citfu(l ina11ze. colpite è in pari 1n.ati sotto le a rn1i - ( aro-vi1> eri - .Auniento ài stitempo azione emi nentemente militare, a~ione cioè pendi.o . - Dott. G. C. da C. - Nel compu to della i>rofilattjca contro l·u1teriore propagazione del·l·indifferen7..a di stipen{lio fra quello m ilitare e quello fezione 11elle truppe e tendente ·a m.antenere la civile che Le eompete, non è calcotata la indennità 't'Ontlnuitit <lel reclutamento e del l'~cnpero. in{lin1ensile d i lire 250 che riceve per la supplenza ool -spensa bi1i alla vitaJità dell'esercito. collega chiamato sotto le armi. Rullo stipendio d·i Opera ~dunque, oltrechè &'lnitaria, altamente nalire 3600 che percepisce come titolare della condotta monale è commessa agli ufficiali medici che, . sebha diritto alla indennità caro-viveri in lire 2-.t bene silenziosamente, ri.sponder~m10 ad essa. col · dello !1umento òi mensili . Può :inC'h ~ u~n f rn1re ~ ( ·o nSt1~to magl!ifico slancio morn Jp >) • • 1

RISPOSTE A.QUESITI E ADOMANDE. I

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[A~NO XXV, FASC. 40]

SEZIONE PRATICA

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stipendio stabilito dal D. L . del 10 febbraio ulti1Ìlo, sempre che sia stato deliberato dal ()onsiglio comunale e debitamente ·a pprovato. Durante ii n1esi in cui è stc1ta obbligata al riposo per infern1ità non. può percepire la inde nnità di lire 250 }>er la s npp.Jenzu, salvo che non i11tervenga spe- ' ria I~ deliberazione · del Consiglio, che pr-0vveda ·a lla relativa -.C3upplenza .a proprle J spese e deliberi ùL corrisponsione dello assegno ~l. di Lei favore. 0

zionale, Ella può proya re u far domanda al Ministero, motivando le rag·ioni" per le quali non pot& presenmre i titoli i11 tempo utile. All'abb.

n. 3427:

1 Al primo quesito f u già Tisp<>sto. , Se Ella è oomwndato al servizio civile, nessuno all'infuori del l\{fnistero della guerra può concer derle un permesso di interruzione <.l i servizio. · Circa il secondo quesito si 0sserva che la ciroo• (7-135) '1;' 1rattamie11.to eoon01n·i oo dei "1nedioi oo·nla.re ministeriale sabilisce che p.e r essere a vvicen- . . dotti eh ia 1nati sotto l e ar1ni. - Dott. R . G. da G. dati occorre di aver 00111,piu to l -IO a11ni di età. - Del tl'a ttaUJento · economico stabilito a favore Ella quindi a rig·ore dovrebbe' .attendere <'l f~r la ùei medici condotti titolari non })OSSOno u s ufruire domanda di a"'icendn inento <I i trova r8j in tale i 111fldi<'i ro1Hlotti• interini, pei · quali l~l cl1iarnatn condizione . • ' ~otto 'le :-1 tn1 i ro u1pe ogtli 'rap1mrto di impiego. All 'abo. ri. 9200: ' (1-taG> 1'Js()11ero dal servizio 1n.ilitare. - 4~bbonato Trattasi di proYvedimenti che r igua ròa no i min . 1l17. i•ri1ua che scada l'esonero in corso litari di truppa · e non gli uffioin l i. sc.1r<'l>be opportnno che il Co1nune riproò.11éesse al ef - All'a.b b. n . 57J3. .. I 'r~fpttJo. i•rflsi<l~nte dell<l c-0mmissione nrovinOccorre cl1e Ella · faccia pervenire a1 Ministero t:ia l('. Jn clon1:11Hln per il nt1ovo e. onero e ponendo della guerra un reclamo, onde dare adi't-9 al 1\-Iie~au 1·i~nten1eute le ragioni per cui J?o})era s ua è 11iistero stesso à i interve11~re, poichè la promoritRn11f:.èl. inRostitnibile ed Jndispe11sabile nell'inte, ~ione Le spetta di diritto. Circa il cambio di serresi;:<' deJ ·s<.> r v i ~io <li <Lssisteuza sat1itaria pei poveri. vizio Ella può pure fu.rn~ <lo1nancla a I nfinistero (7..J::7) In<len n ilà oa ro-·vi ve1i . - Dott. N. P. da A. alleg·ando i motivi. J,1t ( -0n1111i~:-;io11e centrale eh~ esc1 1u.in;.1 le <leliAl d'Ott. A. J) . da S. d' A.. : . ber:izioni tl<'i .l omu11i col1)iti dal terre1noto 11a f?Ell.n deve cl1iedere dii ve nil' i1o'minato c:~tpitano c.:o.lti'1 <li ri<1111·r~ Hnel1e le spese obbligatorie, co1ne medico di complemento p e r titoli. . t> qn(\ll~t cl('l c·nro-,·iveri stabilita dal D. L. del Ne ha pieno d iritto, date le vigen ti disposizioni. ~n luµ:lio 1n17, n. 1181. Non sarebbe consigliabile Lé compete a nche la ìn<.le1111itù clelle cl.assi a111~1-t.1 nto •l lenn ri <'or~ per legittimità a lla .J.a. Se• z1ane. r.ionf' <lf'l C 011Riglio cli ~tato. D~tor .JusTITIA. All'abb. n . 7660: • P er aver la pr-0mozione da sottotenente a tenent.e, Ser1:iz io ·n1c<lioo-n1ilitare. - Al dott. G . G., o. 25 avendo El·l a già 18 mesi òd permaneuza ne l grado l~. M. V. : inferiore (art. 2 circolai---e 752 del G. M. 1916) bal n1Pòiei esu11erati, destinati a compiere t1na sosta ehe compia 4 mesi di servizio in zona di guerra. ' stitu~ i on{' in. servir.io crivile dietro richiest:a nomiLa propos,ta deve esser fnttn d.nl Coma ndo di 1 1u1 Je delln l)reff\ttura, non hanno diritto :a percegruppo al quaJe ~ppartiene. M. G. pire <l Itr<> che· lo stipendio corrisposto dall'ammi, nistr:1 ~ione c-iv~l e JJ r~sso la quale ·a,ssumono il ser• ' CONDOTTE E CONCORSI. vizio. . • DivPrso è il caso del : medico militare ootnanMedico-chirurgo quara ntc'lsettenue, ottimi titoli, àato .id n11 ~f\rv izio oivile, il quale percepi·see l'aspratica osl>f'dalé, lung.a cn rrie1·a <.:011~ott.fl, aseinse<Yno 1nili ta 1 ·e .a meno che l'.assegno del comune ~ ' 1nerebbe inierinat-0 èlurar1te guerra. Rivolgere of('UÌ è d<':sli11:1 to d'autorità ·s uperi quello militare, ferte : r~uigi Ri~zi, via G11azzat<,io. 17. R eggi<> nel qnnl enso 0g;li opta per lo s tipendio civil~. Emilia. ~t\l <1-0tt. :Nl. D. A. da R. : I./ n fll<'ia le j n questione I>Uò chiedere di venir n<>rn ina to C'la p.itano medico di complemento per NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. •

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· titoli.

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In f:1 tti <'~l i hn il titolo richle~t6 t:>er tale nomina nv<' ndo ctHnpin to oltre 1!5 a nni di esercizio proff\s~ion:1 le.

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non inepndiY.J.onatament~ . abile non {)~·ta c oln tn lfl nomina. ..,o\l dott. G. :!\.f., Zo11a di ·guerra : ' D;t t:i ht pn<'-:1 .::t u~i.aniti1 della sua classe di leva t1R81) 1'<1 vvic·f'1Hln n1ento pt1ro e semplice non Le Il r:1l.1·0 <l, i

Pl-;::;p1·e

vp1·rf)1>b0 l'<)nresoo.

l-01 In potrebbe però cercare di farsi assegnare, · il i<"frn r ic·ùi p, tn . ad un qualche servizio civile. • A 1r .1 b b. n . 71 -i:1 :

I t1·•1RfPrin1e11ti òalla fa11teria alla saniti1 non ~<>no :i tt un ln1eut<' <11nmessi; comunque, in Yin ecce-

Il colonnello medico Stefi1110 Santucci, direttore di Sanità della 3a. Ar1nata, con r ecente bollettino · del Comando Supre1uo è stato promosso generale brignd~er~ pà inerito. di 'g t1erra . Il contributo potente da lui portato per tre anni continui,' nella w11a di guerra, a lla organizzazione dei sèrvizi sanitari, alla qt1ale dedicò tutta la sua attività si sanziona degnamente con tale premio. Ii Co;po sa11ita.'rio milita t e e più specialmente il personale m edico de11~1 3a Armata, che lo ha veduto infaticabi le \e conosee la vastità del s uo sforzo nella risoluzione di gravissimi pr-0blemi, ha appreso con · a lto compiaci1nento e · vero entu siasmo la meritata promozione. .. (21)

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IL POLICLINICO

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Per la lotta contro la malaria. ·

·R iPortiamo J:arg.a pa1•t€ di un pregev~lissi.mo articolo cl1e il •dott. G. Fabbri, capo del servizio sanitario delle Ferrovie dello Stato, pubblica su questo argomento nel «Giornale d'Italia Agricolo»: Guido ~ccelli, oon uno di quei ,Sl1oi geniali afo' r~.smi, dei quali tanto si compiaceva, era solit.o . ' ripetere : « La malària si vince con l'ia.1-a tro >> • ed è proprio cosi . .Dove alla estènsiva si è potuto '-sostituire ~'l C?ltur?- i.ntensiva, la malaria. è scomparsa:. Ma, se una volt.a ral passaggio dall'una all'altra coltura doveva precedere una lt1nga preparazione 1 del terre~o, poichè a guardia del deserto .stava l'ombra squallida della morte, d'ora inna11zi, senza sacrificio di vite UllLc'llle, potrà essere .al de.serto rapidamente eonsentita la giocondità delle messi-. E questo, perchè con assolt11:.c:'l certezza. ora si sa che· ·1a mal:ariia non deriy~1 da ari.ai cattiva o oor' rotta da esalazioni mefitiche, ma viene inòculat:a diret?mente all'uomo colla puntura delle a'lfl,ofeli, • .,., in precedenza infettatesi per avere succhiato il sangue d1 un uomo malarico· . , cosi che se ancora

per autumnos nooontem corporibus met11,c.mu,s austrurri, più for~~ti di Orazio, ne conosciamo l<t causa. Svelato il mistero, è. facile ai·gomentar-ne che, co~ difendere l'uomo dalle punture delle anofeli Io si &.Llva anche dalla .malaria. A . pena annun7jata. la nuova dottrina, le Ferro• vie italiane, tra il ·Chiudersi d~l vecchio e lo schiudersi del nuovo secolo, senza preoccuparsi nè di difficoltà nè di spese, voNero farne la prova. Fu . pertanto esclusivo ·m erito delle Ferrovie .it:aliane se potè essere sperimènt:almente dimo.stTato · non I • ' ' solo che, is ottraendòsi l'uomo alla pun tl1ra dèlle · _Miofeli., lo si sottraeva a.J pericolo di <-1-0ntrarre le febbri, ma che la difesa, ~ell'uoi;no dalle puntt1re del micidiale insetto nottt1rno era pienamente, éon un piccolissimo ~for7.-o di bt1on.a volontà, concilia.bile, 1a ncbe nei più umili 1a,•orato1·i, colle ordin<1rie abitudini della vit.<1. Ad una· tale dimostrn7Jone· tutti ·g li ani1u.i Si ape1.,sero alle più liete spernn7.e: . . e ne a vevi1 no ragione. . Anc~e il Parlamento itftliano si scos}.:e e Yotò ulli:1 legge ec~ffente, la quale anche cl<l.g"li <1ltri Stati afifitti dalla malaria, fu• presa a n1odello. Si • era er1trati i1ella 'ia della Yittoria, qt1ando · 1a Ge1·rnani<l ci arrestò nel can1rui110. La K11:lt11/r tedesca . . , che era sta.ta inter.amente e. tranen. <1lle i1uove scopert:e, non volle rassegnar~i .alla. sua 11miliazione e, no11 I1'lte11c.lo ·nltro, si pro1)ose di relegarle ·tra quelle che si dicono di lll.boratorio, ·~Tchè nella pratica inàpJ)lie~1bili. Koch, lo scopritore del bacillo tubercolare, con grande sict1~era professionale si assunse il malenco compito. ' Venne la legge •che rendeYa · obbligatoria la profilassi chininica. ~'l questa . legge se rese notevoli . · benefici i11ettendo a dis1}()sizione dei malarici larghe. ptovviste di chini110, facilitandone la cura, pa, ralizzò strun1enti più sicuri di lotta attiva e feconda contro il flagello . Fortunatamente per il Paese e per la '·eritil. le 1

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MEDICINA SOCIALE. '

[ANNO XXV, FASC. 40)

Ferrovie italiane nè prestarono l'orecchio alla vooe falsament: luSlnghev.o le che veniva d'oltre Alpe, nè .(pur rispettando 1a legge ,s ulla distribuzione del chinino P,reventivo, inutilmente -così gravosa ai bilanci), si pieg~r<>no. ai te11t.a:tivi cli coercizione morale che venivano dall'int:er110. . . Per ,·ero è oolo in virtù del lt1ngo e pra. tico esJ.>er~ento eompiuto dalle Ferrovie italiane, che ma-i rmnegarono i prineipt della dott.rina anofelica clie ora è d.ato, in piena tranquillità, di affermar~· che s1.può vivere ~11tto l'anno ~-enz.:'l timore delle feb-· bri, anche nelle terre .Più i11te11saruente malariche. · ~la quelle eh~ le Ferrovie itali.an~ di ~inno in anno sost:en·n ero .erano campagne puramente difensiv~. ' In It:alia ·pt1r tropp<) no11 fu, come negli St:Itti Uniti d'America, subordinata la concessione di costruire linee ferroviarie all'obbligo di bÒnifi.care le regioni <l(tserticbe che doveva.no .a. ttr.a vérsa re J.\ifu quello cl1e· non ·fu fatto :fin qui, può esseré f.atto da qui innanzi : e anche questo dovrà entrare nel programma del dopo guerra. Per intanU:> oono addpssate alle nostre linee circa dt1emila ca,·e di prestit.o, che servono da fomiti ine&Lt1ribili di zanzare, dii cui .appena c:inquecento fan parte del demanio ferroviario.· Le Fei·ro1ie avrebbero Yoluto colmare o canalizzare almeno le cave di prestito di l-O'r-0 proprietà, ma lo ha i·m pedito la inter:pretazione a~c~ra incerta dell'art. 3 della legge 7 lt1glio ).902, n. 333, che, i11 tn11ta :farrag'ine di disposizioni 1egis1ative (privileg"io questo non invidiabile della gente latina) è il solo che dovrebbe provve· dere alla colmatura o alla c<11ializzazione delle cave di prestito_. Per ora si petrolizzano. M:a. il "W!11taggio che da ciò ~e deriva è circoscritt,o piccolissimi tratti e a·n che i11 questi assaf limitato; percbè negli stessi luoghi le anofeU h~~no a loro· disposizione, per moltiplicarsi .all'infinito, altri ristagni ~i aequa e, tra essi, le stesse cave di prestito di Pl!Ol}rietà. p11va ta, che i1on si permette alla fer· roTiH. nè })ure a proprie spe~, òi petrolizzare, ser'7e11do di° .abbeveratoi al beetlame. M:a. a punto la difficoltà dell'ambiente, in cui periodicamente da 20 anni si svolge, accresce il val011-e dell'esperimento •ferr{)viario, basato fondame11talme11 t:e sulla diretta. difesa peusonale. E così a11cor di più si _conferma il quasi nessun pericolo l:>er 1'agrioo1tore, che, pur senia Iavo1·i preliminari d'i risanam~nto, fosse ehiamato a vivere in perm.a• n..enza 's11 un terreno sus<;ettibile di passare dall'attu~tle st.ato desertic:o àd t1no st.ato.<1i coltura intensiva e r.azion.aJe . . SJ)€Zza_to per tc'll mod-0 una buona volta col ferro t1agliente dell'aratro quel cerchio che, non solo pel' le leg·gi della logica, .d 6veva dirsi vizioso, e. che fino ad ora si er.a. mostrato infrangibile, la. lotta contro la malaria. non dovrà più limit:ar.si ad essere ùna lotta di trincea, PU}"amente difen~va, ma .si trasforn1erà .ip. offensiva, e riuscirà vittoriosa, affidata alle più ~o bili armi del lavoro: la vanga ed il vomere. ·AJ penoso e va110 lavoro di Sisifo succederà un l.aY0ro ,giocondo e libera.tore, per poco che l'ingegneria sanitftria, nel c11i campo da quello medico

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SEZIONE PRATICA

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l)er intero passata, si v-0glia occupare della'. questione. Non permettere alle ainofeZi di pungere l'uomo : ecqo il problema che <.<Olla .sua riSòluzio~ permette~à . all'11omo di distrug:gere le zanzare. E le difficoltà per ri·s olverlo non sono. così gravi come alcuno vorrebbe far credere. Sono le stesse ç:he già anche per le Ferrovie si diceva.no insuperabili e che sono state invece con grande facilità -superate. La malaria &-eom.pa1'irù iallorchè con tennissinw canone enfiteutico, che ne consenta in perpetuità il diritto di fruizione, unic,.;'l n;:iente .subordinato al1,obbligo del miglioramen·t o, ·sira concessa la tèrro mala:Pica a chi possa essere in grado di ooltivarla secondo che 1'~1rte dell'agricoltirra richiede. Come ba ~ritto tino dei più profondi f> sereni cultori tli <1uesta mate-ria di diritt<? civile : «Ne.i vari tempi i». c11i la enfiteusi è compar~, essa riepilogò dei grandi fatti pol~tici (e quale più grande di quello ebe ora .si ·sta svolgendo?) sotto l'aspetto pacifico . di provvedimento e. di rimedio )) Dire gli iIÌ.calcolàbili vantaggi sanitari ed economici che certo deriveranno all,Italia dallo scomparire della malaria è veramente impossibile; .sia solo consentito di rjcordare che tutti i più gravi ed angoSCi<}si proble.ml. · del Mezzogiorno e delle nostre Isole .filàggiorf .sono per la loro soluzione strettamente connessi .alla sol11zione del problema malarico. E : a persuadei-si di quali inesauribili beni possano essere feconde le n<>&(re terre meritlionali e insµlari si leggano i brevi magnifici lavori dell'lTlpi;1 ni, i11 cui i::;e1bbr<1 ripalpiti tuttq l'anima georx-it-ct di Virgilio. • Del tempo sventt1ratamente se ue è per{lt1t0- an«he troppo. I ca1>itali sono già p1·-0nti ed ansiosi <li riversarsi sulla terra. Lo Stato elimini gli in<:iampi che Ì'egoismo dei privati non n1<1ncberà di far -sorge re. · Mer.a,'iglia11dosi un giorno un fuuzio11~1rio delle • }'~1·rovie, ona 111erita1nente senatore df\l Regno.., che lino di-· <:o$toro assistesse ·i ndifferente, in .11ha pi-ct.'Qla stazione (lelle · Ca·labri~, a lla r>nrtenza per I'..llne1-ic<1 <li una to1·111a di suoi colonit ..si sentì ,~inicarueutc risi>onclere <;he a lui frutta va ltiù un }s:1io di giovenche cl1e tutta quella marmaglia. I.ie si1e terre era110 cosi estese che, q11ando g·li rende"\·~1n6 ~<e11za brighe anche 8olo il n1ez7A'> per o·~ruto, egli ne aYevR Ri n troppo per ';ivere da signore <1 , Parigi, ·d ove ~1.su.a Yolta C'migr~rva rwr la maggior. i>a1·te dell'<tn110. Sarà. meglio c}\e i11 seguito emigri stabilmente a. Berlino o a Costantinopoli. Non è di codesti baroni, 1na di agri~oltori che l1a bisogno l'Italia. Sono que~i <:he non dev9110 più emigrare. ~r IJer<:hè ciò sia, l>r,o,~ved.n lo Stato, sPn za tro11pi rigu:nrc1i per nessuno. L'impulso ai nuovi e ormai improrog~bili proT"vedimenti è assieme 'dovere e diritto del Ministero dell'agricoltura. Questo che fu per troppo tempo i1 più umile tra i m.aggi.ori dicaste1i dello Stato, prenda l'alto posto che, in un Paese essenzialment:e agricolo come il nostro, assolutamente gli spetta. Era naturale ·che le prime leggi contro 1a malaria, rivolte ~Ila. tutela delltuomo e di carattere prevalentemente sanitario, facessero capo 81 Mini.stero si pttò ritene.re ormfii

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clell 'interuo. Sarà logico ehe a·l le opere della gi:ande . boni·f ica idraulica, diretta anehe a provvedere ·q-p elle energie di cui l'industna italiana, avrà presto bisogno, provveda il Ministero dei iavori pubblici. al ri~na.mento delle terre malariche e alla loro 's ollecita e feconda ·1rtilizmzione non pu<>, non <.leve a:ttendere che il Ministero di agricoltura. Il còmpito non potrebbe essere più bello e più seducente. • Sappia i1 Ministro di .agricoltura approfittare del buon momento. Non si lasci distrarre dalle piccole c1ifficoltà in questa magnifica impresa. "L'on. ~:Iiliani ancor giova~ssimo seppe paralizzare possenti interessi, quando preparò per 'il Mini·stro del'1'a.grioo1.tura del tempo, 'c ontro il pascolo a.l>usivo delle capre in alta montagna, una provvida legge, alla quale il nome del Berti restò legato per atto di riconoscenza nazionale. Cerchi ora <li legare il st10 nome alla legge che potrà liberare l 'Italia dalla malaria. Già egli conosce .i ter- · mini del problema. Applichi quello che già la .acquisita dottrina suggerisce, e fin di ora. istituisoa campi sperimentali. di profila·s~i ant.imalarjca.· e d;i coltura raziona·le, adatta .alle varie r~gioni d'Jtalia. Allonbani gli irresoluti apche se 1sa.pientissim1. A rendere più facile . e sicuro l'esperimento, si valg:a di chi poSsa. portare allil benefica impresa il éontributo di una già lung-~1 esperienza e sovra tutto l'indon1abile energ·i<t <lella l'ecle. J / où. )lili<111i ~on <lime1~.tichi che per Yirtù degli esverilllentf ferroT"i:uri ft1ronro i>romulg.a te le prime lep;gi tutelatri(·i dei lavora.tori in zone malariche. :ro cérto le . ]i'er1 1o·vie . italiane dovTebbero sentirsi . a.s·s ai Ju,singa te se al pr~n10 titolo di merito potessero .a g·giungerne: t1n seco11do e maggiore, coll'e sere ~~se ~hiamn te a rreal'e il n110Yo fatto speri1nentale • ~ul q11n1e r>oi i::ii bnsnsse ln legg-e d€'finitivamente <l(lbe11<1tl'iee clell<-1 innlaria. I.e' I•~f\r·rovie. che l1a11no tutti i mezzj pc1· ·eomlli(\tln, s111·nn110 le prin1e R' ri e11til'e i v~n~~tggi .della magnific:..1 impresa. E qt1,e lle piccole solitatie sta7-io11i. clo,·e, c:on1e scrisse un gentile poeta, or.a forte itarratore di co~ belliche: « I treni diretti • - pn:::;sa1Lo senza fer1uarsi - tra un oncleg·giar di ehi{)111e - ai e11caliptì riar.si - e sul muro hanno ]1} llOIUe d'un i,g noto paese - che 110n Si vede)); <1t1este piccole ::;tn~ioni solitn.r ie, rncc'Olti· dintorno i p1·in1i lflvoratori intenti -n clÒmnre col von1ere la. terrfl ribelle. (liverra11n<> b~n presto c:e11tri opel'OSi di i1uova vita civi·le. R. B . ·

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,. IL POLICLINICO

' Il eblntno di Stato.

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_NOTIZIB DIVERSB ..

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Un comu11ica to ufficiale del Ministero delle Finanze rileva che il chinino dello Stato si fa bbric.1 nèlla misura necessaria e st1fficiente 'pei nor1uali bisogni. Tenuto conto di ciò e delle maggiori quantità assorbite da lle nostre truppe specie dni çontingenti disloca ti i11 Albania e in Macedonia, è evidente che le scorte orainarie del prezioso fa1·maco n·On• potevano essere Sltfficienti a soddisfa!'(> le richieste notevolme11te ed imprevedibilmente accresciu~ per il largo u so cl1e si fa del rimedio nell 'attuale infezio11e influenzalé . ' Non sarebbe l)Ossibile eliminare ir1 breve woruento la lan1entata deficienza giaccbè la materia prima proviene dalle Indie Olandesi e precisainente dall'Isola di Giava e gravissime difficoltà si incontrano per n1>provvigionarsi cli sostanze originarie dei paesi d'oltre inare e specialmente di quelle che, eome appunto il solfato di chinina, so110 razionate fra i var i Governi alleati. Nonostante t..'lli •difficoltà la Direzione genera le dei monopoli nu)la ha trascurato per essere in grado. di aumentare q11anto prima la produzione (}el chinino di Stato (*).

potranno, con decreto del Prefetto, essere chiuse temporaneamente e, in caso di recidiva, definitivn.mente, ove ciò non sia dam1oso al buon funzionn.IJ1ento dell'assistenz:\ far1nnceutica locale. Per la ricchezza Idrologica d'Italia.

Il ~Iinistro delle fì:pa nze 118 costitl1ito una Comdi Stato mi·saione presieduta f <l<tl Sottosegretario • e composta .degli onorevoli 1.Vlagg-ioril10 Ferrs.ris, Rava, Sana1·elli; Litndµ cci, Belotti, del comm. Basile e Lutrilr~o, dei professori F-Jora, Rt1at.a, Vinaj, Nazari e ~Itri, atticlàndole il colllJ)ito di riferire « sulJa consistenza e sulle condizioni -del patrimonio idrologiCQ e. termale in Italia e sui provvedimenti atti a metterlo in Ynlor~ ed a crescer11e l'efficienza nell'interesse coRì della Rttll1te pubblica che della economia 11azionale ». Il Mini.stro ha esposto e preci&'l1:Q i st1oi propositi nell'atto costitutivo della Commissione, rilevando che la ricchezza idrologica e termale d'Italia è indubbiamente l1no dei pa trimonii più importanti del Paese, consiclerato dal dupl.:ice punto di vista. della salu te pubblica e clell'increniento eoononiico n.a21ionale . È però giu<lizio diffuso cl1e l'Italia non abbia finora saputo sfruttare un tale patrilnonio. Sa rà opportuno che presso la «Direzione gene(*) Giova ammonire che l 'uso p rofilattico tlella ~·ale del ·Demanio». l~ Jnateria venga fatta oggetto chinina nell'influenza non è ra cco1nandabile, sia di nuovi e più ninpi studi, anche in vi$ta della percbè 11on ne è dimostrata in alcun modo l'efficapartecipazione çl1e l'Italia dovrà prendere ai Concia, sia perchè può a~i riu scire dannoso. gressi di Monaco già indetti co1ne tlna delle pri~ bepe, adt1nque, che i medici si <1ste11gano cla l me riprese cli operosità civile interna~ionale apseconda re e dall'incoraggiar~ la ,·oga oggi i11-vn lsa pena sia chiu~~a la guerra in corso, ma è intendi usare la chinina per difenderci dall'influenza. dimentJ del i\fu.listro che al la,roro prelimjn.a.re e .Essa porta acl un. considerevole sciupio e diradamento del rimedio, la ct1i penuria i>er a ltro po- , più precisamente a lla determinazione di un programma organico d'azione, alla ricognizione ed tr~bbe costituire un se.i:io sva.u taggio per la 1otta all'esame dei Yari problemi connessivi, alla formuoontro la malaria.. N. d. l ledaz. 1.azi~ne cl). eventua li proposte per riforme tecniche, Contro l'eccessivo prezzo dei. medicinali., amministrative e legislative, intervengano il con. composiglio e l<l colln borazion~ dei volenterosi Allo ~covo ùi ovviare ai gr~1Yi (tanni derivati dai .. ne11ti la C5ommissione, .di::;posti a recare il contriprezzi eccesstvan1ente eleva ti dei 111eùiciuali e di buto · della loro con1petRnza o della loro esperienza determinà·re la giusta misura '\in1posta dalle eccenelle diYerse discipline od attività pratiche merizionali condiz1oni del momento, con decreto lt1ogotevoli" di essere tenute in considerazione per lo stutenenziale è stat<.l. data facoltà qi Prefetti di :fissare dio dell'al'gomento. nelle rispettive provincie i pJ·ezzi massimi ùei n1e• dicinali di ma_ggior uso, t1dito il Consiglio proYin·Per la .oett;ezza delle strade• • ciale di ~anit~1. ' . . . Per i contravventori sono comminate severe peIl ::\funic:ipio di R on1a bà pubblicato un manifesto che prescri,·e nt10,·e i1or111e per la nettezza delle nalità. cioè la multa fino a lire mille e per i recidivi la reclusio'.le fino ad un anno: le loro fa rmacie strade. • ,.

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C ul>1·~ :

a ttitudine funzionale nel soldato Pag . ~ l<Jncefalite letargica epidemica . . . . » 95~ EpideII\ia di influenza : clinica, epidemio. . . . ., » 941 logia ed etiologia . Néuralgie professionali . . . . . » 951. . Tuberc-0losi pol1nonare consecl1tiva a )) 959 traumi ·. .. . . L POZZI,

Roma, 1918 · Tip. Cartiere Centrali.

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Indice allabetleo. per materie.

. Pa.g. 960 Amn1i1li.straziol'l.e sanitaria n+ilitare . " .. . . . . .. .~ 958 ..a..sp1r1n1smo cronico • , ,,. )) )) . 960 Atti parlamentari . , . . Atropina : antagouis1no con certi emetici. )) 958 Bacillo diplomorfo bipolare emosettico i11 )} 954 malati di influenza . . . . )) 958 Canf'lra nelle miocarditi croniche )) . 956 ('i tifellea : chirurgia . . : . •

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Roma, I3 ottobre i9I8

Anno XXV.

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fondato dai professQri : GUIDO BACCELL1· - . FRANCESCO ~EZIONE

DURANTE ...

PRATICA

REDATTORE CAPO: PROF.

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VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO .• l.avorl originati: G . GalJi : Un metod o per facilitare il giudizio sull,a capacitil. dinamica del cuorP. - - Note di tecnl ta: G. Egidi: La tecnica della tras fu sioni di s an g ue. - G. l\1assitni: P er la tecnic 3: delle iniezioni endo,e nose. - · Commenti : R . Terzag bi:

In merito all'azione de l s a ccarosio nella cura delle uretriti. Sunti e Rassegne: NEUROLOGI A: P. Marie e Ch. Foix : Le afasie· di guel'ra. - CH)RURGIA: S. Baird , Roy TJ.. S cott e R. Spencer: Il trapianto degli ureteri sull'intestino. - Accademie, ~ocletà mecJ:iche, Congressi: Accademia nieqico-chirurgh;a di. Napoli .. Appunti di medicina pratica: CASIBTieA E TEBAPIA: Diagnosi ra-

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pida della- scabbia. - U n nuovo metodo di eu11a rapida della s cabbia e della pedj cuJosi del' puLe e dei ·vestiti. - }_..'uso del -· l 'iUiolo nelle malattie ,nasali. - Nuovo tratta 1nento della foruncolosi. - Posta degli abbonati. - Cenni bibliografici. Varia : Il problema della popolazione. - Ppbblicazlorti pervenuteci. Nella vita professionale: Risposte a quesiti e a. domande. Condotte e concorsi. - Ho mine, promozioni ed onorificenze. • # Albo d'oro. - Cronaca epidemioiogica. - Notizie diverse . Indice alfabetico t:rer materie •

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Prof. Cav. GIACINTO QUARTA, .libero docente di patolog'ia speciale medica nella R. Università di ,Roma •

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m ente della capacità dina;ni ca del c11or e, sono numerose e variabili, in r appo1t o . ,colla costi' tuzion·e' generale, coll'età, colla t onicità del siOSPEDALE MILITARE S. MARTA IN R01VlA • sterna muscolare e dei sistema n ervoso, con. DEL SOVRANO lV!ILITARF. 0RDCNE DI MALTA. lo stato di salute generale, con l'an1bietrte in . Un metodp per facilitare il giudizio cui vive o.g nuno ·di n·oi e con l a dieteticc.l sesulla capacità dinamica del ·cuore ( 1) guita, l)er non citare altre cause, ch e m odificn.11~ assai il rendim ento d·el ·cuore. per il prÒf. G IOVANNI GALLI Sarebbe desiderabile di p otere st abilire la direttore del reparto pér cardiaci. capacità dinan1icq, dell' app arecchi o della cir. ... . Giudicar·e esattamente jl grado di resi- colazior1e, come _s i fa per u11 motore eletttico, stenza del cuore non è sempre un compito fao per una n1acchina a vapor~ , e cioè con nu• elle; l e 'gradazioni della resistenza, rispettiva- m eri. Ma molti degli elem enti che compongon o la circolazione sanguigna non appaiono suscet(!) Da una serie .di conferenze di ca.rdiopa tolotibili di misura materiale; basti pensare al~, tenute ai medici milit.art della R. MariDa. e «el R. Esercito in Napoli. in Taranto ed in Genova. - l'elem·ento psichico. · Solamente per alc11ni si è

LAVORI ORIGINALI:

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potuto otte11eré una misurazione abba:stanza ~a un massimo rendimento, .cioè di ~O, ad lit• pre.cisa 1con .cifre,- per es.~ per la pr.essione, per minimo, cioè di 1, com~ nello s'com_pense la ~iscosità del san·gu.e e iper la grandé~za dei . agonico. , . cuore. Abitualmente quindi, allorchè si tratta Io ho reercato di risolv·ere il difficile problema, di giudi.care la f'unzion.e circolat0ria qi un in- procedendo col metodo a dottato dall'insegnan~, dividuo, usiamo aggettivi cJ ·sostantivi di va- chiamato a giudiçare · del valore in tellettuale • lore ,g enerico, come. ·normale} buono, cattivo, d'uno .stuqente; lo scibile è diviso in ·diverse mediocre; d·isc?'eto, sitf'fìciente stato- di com- branche, le quali vengono dall'esaminante gi11pen.so, sub-compenw, scompenso e così· via dicate 'un.a per una, per giungere poi ad uJl ' . ,.) ., . ' .Anche nella medicina militare è in' u so la stessa g·i·u dizìo riassuntivo sulla capacità cerebrale e· • termiri.o logia, vaga ed indeterminata, . con1e l a sulla cultura dello studente. chiama appunto l'Elenco medico mil,i tare. Tale Il metodo di esame cardiologico proposto, olindeterminatezza del gi~dizio cardiologico pre- tre ·c he rendere plù sicuro e preciso il giudi.senta qualche inconveniente, specialmente nel- zio definitivo sulla capacità dinami.ca. car-Oiac~, . • . . Questo è composto di vari servizi, i J'esercito presenta il vantaggio pratico, che con un colpo , . . .quali richiedon o uno aforzo cartliaco vario, da d'occhio noi conosciamo, osservando lo schema, . un- massimo àd un 1i1iniìno, per cui sarebbe dove st~ il pun1lp debole d·ell~apparecchio , cirdesiderabile 1dall'una parte una classificazione colator~o,_ il che ha un valor~ prognostico e cudi questi servizi dal punto di vista cardiolorativo non trascurab"ile. ~ -. . gico, e dall'altra u11'esatta grad·uazione della , Ecco intanto lo sohema: capacità dinamica cardiaca dei militari, per età • .voter immettere ognuno di questt nel posto .a mestiere c·ondizioni economiche lui adatto. ~ . 1. A mbient~ . • • • • • ». igieniche Pe:r la prima parte l'Elenco medico militare • alcool non stabilisce che due possibilità d'assegnatabacco- \ · • zion-e ai s~rvizi militari, e cioè : a) alle fatiche • ' reumatis.mo ...di guerra; b) ai .servizi sedentari. E ovvio però lues (cure fatte ) 2. Maiatti~ prer1resse . . Come queste due sempli Ci c.atego~e SODO tropP.,O altre malattie ampie, .perchè ci.ascll!Ila comprende servizi di. ereditarietà imipegno car.diaco ben diverso. Vi sono fatiche scheletro . .. ' \ di guerra enormi, e relativamente piccole; cito, statura per es., le faticl1e d_i guerTa dei .drappelli di 3. èostituzione gene·i ·al~ peri~etro toraci~o peso del corpo assalto e degli . automobilisti; . lo stesso vale sistema linfatico per i servizi sedentari, per cui appare evidente • tessuto adip.oso • maggiore l a necessità di stabilire un numero • I volume e tono dei~.muB~oli di classt nei servizi militari. • . .. Per la seconda parte io cerco ·con, questo la- 4. Funzione '1Jiuscolare callosità alle mani dinamometro ... voro di far uscire il giudi-zio cardiologico dalla • i:nde~ernµn.atezza attuale, fornendogli basi :più t ampie, più sicure e più razionali .. Io ho divis0 pericardio lo s tudio dell'apparecchio cardio-vascolare :fùnmiocardio ·zionante, come risuita dallo schema più setto· endocardio G. Lesioni ca?·dio-i·ctsco-- val role del cuore ' esp~to, in 10 elementi, scelti così da ten~r.e in ~ri • a.orta equa considerazione sia la parte anatomica éhe vasi ' la ·p arte funzionale, poichè se . è eccessivo il ' . . . • .concetto antico <li dare.-unic.a importanz~ al ; pos1~1one orazeatale fattore a11atomic·o, non i ineno errato il -crite- • pQsÌzione vertirio. di trascurare lo stato anatomico tl~ll'ap­ cale parecchio della cir colazione per annettere unico freq u e.nza del • dopo una prova polso valore al criterio funziona1e, come .attualmente ,• .I muscolare si va facendo. Questi elementi vengono s~u• • • pos1z1one m-1zgad iati singolarmente e valutati ·con una cifra 7. Funzione tale circo làtoria da io a 1, secondo che 1'€53.me dà un risultato fatti vaso-motori vis a tergo , ottimo o appena compatibile colla- vita. Fa~ edema cendo l a media di qu-esti singoli .giudizi si può pressione sanguigna • arrivar e ad un giudiz~o terminale, ria.-ssuntiv~, freouenza del polso durante il seue .. cl1e stabilisce l a capacità dina.inira .cardiaca · aritmie .. ' • pare&tesie dell individn o st11diato a cl n11· n1teziz a Ya1·iantr· .. ' , •• /

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SEZIONE P1'ATl C.\ •

. nel 8onno . nel riposo ·· atti res.piràtori ·. -. dopo una prova .' m--0.scolar~ . . pneumatometro prova dell'apnea. .

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goccia)) o aumentàto i?i toto, o nelle singole sue parti. Quanto l)ÌÙ la grandezza e la forma ·i . Funzione del cuore deviano dalla. norma, tanto più ri. respirato1 ·1a serv,a to sarà il giudizio sulla capacità dina• mica cardiaca. ' . Nel sesto. 'elemento sono comprese le · ~es · o11i . anatomiche cardio-vascolari, le quali si , ilestato dei visceri .n R .., ..... ,_ ~ sistema nervoso vano coll'indagin~ semiotica e . mocliffcano i l .,. epe1 ,,o gen~, aw:; . ' sg,~gue giuclizio secondo la loro entità ~ natt1ra. . , . urina . .. Il settim~- elemento l"igl1arda la funzione cir.. • colatdria, che è -la 'risultante di ~ari fattori, . . carattere .. in parte definibili con ·cifre, per es., la frevolontà 1O. Psiche . • • • •• • quenza d·el polso e la pressione sanguigna. resistenza alle emo21ioni sonno Per la frequenza del pol.s o si deve notare com e qt1esta va ·p resa per quarti di minuto., e per Come si ve:de, lo schema è composto di d·i eci alcuni minuti di seguito, i?oltre stan clo l'~n­ , elementi fondamentali, i ..quali vengono valutati dividuo da J)liroa in · posizione orizZtontal'e, poi ' diversamenté secondo la risultanza dei fattori, in· posizione v,e rti·cale, poi dopo ·a vere assog-. che costituiscono a lor volta questi singoli gettato l'individuo ad· una fatica muscolare, ~lementi. ed infine ancora in posizione orizzo11tale. La • Il pr.imo elemento riguarda l'a1nbierite, C'he conta del polsp a qu,e sto mod o ci . dà t1n,idea sta in relazione con l'età, col mestiere clell'inprecisa, ·come . si .s volge il ritmo circolatorio · . di vid uo esaminato,· con le sue condizioni eco'•In1r)ortal).te è nelle varie ·attività del cuore. • nomiche ec.l igieniche, ·e con gli ev·entuali abusi .. l1gualmente a questo 1p roiposito, s1Jccialmente di alcool e di tabacco. A condizioni :pari di le~ nelle nevrosi cardiache, studia1·e la fl' eql1enza sio ne cardiacc.l, è ovvio come, per es., una di'del polso anchy durante il sonno. • versa età e un dive:r:so . mestiere, l'abuso delSono noti i rapporti intimi fra. polmone e l'alcool, le cattive condizioni igieniche possono cuore, la f.acile dispnea negli stati di s ub-comrendere il giudizio definitivo più riservato. penso e di ,scompenso Gardiaco, i1 er cui anche Il secondo elern>ento rigual'da l·e malattie pre- l'el,e mento. ottavo, che riguar·d a lns f'11,n::.ione regresse, e fra queste hanno specìaJ,e importanza spiratorilt, ha la .s ua importat1za nel gilldizio i1 reum t.ttismo e 'l a lues, che sono causa così definitivo cardiologico. Come controllo abba· frequente . di vasoe cardiopatie. . . stanza esatto dèlla funzione l'espirato·r ia ven· Il tel'zo el~mento riguarda In. costituzione gegono ne.llc sqhema elet1cate d11e -prov:e: qt1ella / nera/e, tla uon. dimenticarsi mai nell'esa.me car- dell'apnea, -che consiste ' /nello st~l)ili-r·e per • diologi~o. Questo elemento è · la risultaJJcte. ·,d i quanti secon·d i l'individuo può resi are- in apnea d iversi fattori, fra cui eccelle l'ere~itarietà, r.ompleta! ritenendo come norma la d11rata di porta:o.do noi daTla nascita · un tipo special·e di circa 30", nei· soggetti di giova11e età. Colla organisrno e di_ apparecchio circolatorio·· più o seconda prova, o dello pneurnat on1etro, si os· meno resistenti. Altri fattori sono la statw. ..a, serva per qua nti secondi, ed a q11ale altezza, il perimetro toracico, il peso del corpo, le cui può un~ .colonna di merc11 rio esse re spinta ' pro,porziori.i sorio in·dice importante, come è no- dall&. pressio~e ·e spiratoria. to, della resis~enza g~nera1e di un individuo. · TI nono elemento prencle jr_ con siller.azi'one Il qt1arto elemento è dato dalla funzione mu- · lo stato dei visceri, escltùSo il c·uore, esaminato 4(\colclre. Noi éou osciamo il :rapporto ché esistè negli elem~nti precedenti; inoltre lo stat,o del fra sistema ml1 scolare e dina.m ismo ·cardiaco, ·sistema ner_voso, le event11ali modifi cazioni dél per ct1i è note\·ole l'importanza anche di questo sang11e e dell!urina. . quarto elemento. Col dinamometro si stabilirà In.fine, come ultimo elemento, vien e elencato t1n ér:it~rio approssimativo in cifre della. capa- lo .stu,dio della psiche, la qt1ale nei suoi di versi cità i11 uscolarè; può essere poi opportuno nei ·con1ponen.ti ha un'imvortanza tt1tt'altro · che, militari notare le eventuali ·callosità all-e man:i. tra~cu1~ab'ile, ~er ,la capa.cità dinamica d·el 1Il ql1into elem ento, della grandezza e fo'r m,a CU01'e. "lel cuore si constata' con i noti mezzi di seCome si vede dall'·elenco di t11 ttj qu esti ele' miotica ·e possibilmente con l'ortodiagrafia. menti, il gi·u dizio cardiologicq abbracc i a tutto Esso dà un'idea di quanto è avvenuto nella l'o·r ganismo; la. specializzazion e nell o st11dio · massa del ~uor·e, il cui volum·e può essere midi un organo non esclude· lo studio degli altri , . no re della n0rn1a (com~ nel così ·detto ·Cuore a organi, anzi il., vero specialista i1 on i111ò, p.è

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. IL POLICLINICO.

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d;e.v e fare a meno dell'esame di . tutto !'organi- · Queste parole · gettano luce anche sugli insmo ·e della stessa psiche. · · conven·i enti notati e po.ss1bili in altri servizi Qualche dubb~o può· sussitare nell'ani~o dei - con ìndividui nòn a ·q ue"sti bene appropriati~ eolleghi militari il soprastante sohema. ·A priUn generale n1edico, buon conoscitore della ma vista sembra difficile e richiedente un lungo psiche milita_r.e,, ~a scritto che bastano pochì lìempo l'esame ·di un individuo .seeondo lo·sche- individui ·inetti ·e inadatti per .g~'ttare lo scom- .. ma proposto; questo sarebbe quindi da scar-· pigli~ ·e la .. depressione- in repa:r-ti interi <;li tare, perchè· mancante di praticità. Fosse però truppa. , · , anche vera l'o~bie,zione, non~ dobbiamo dimenAnche da ,~~st.o · punto di vis.t a il m~dico è · ticare ·Che -il far presto. non è .semp~e sinonimo un grande coefficiente di vittoria, per -cui pa- ' di . far bene, e che il fa_r presto, a conti fatti, t rafr~sando una frase celebre, si può affermare si risolve spesso nell'impiego di maggior temp9. che vin e~ :quell'eset-cito ii quale ha i. medici mi.:. Lo schema prop0sto invece fac~lita, re nde più gliori. ·~ breve l'esame cat1diolo.gico,. perchè il lavoro Se in~e :noi teniamo presente il conslìmo di' à uniformato e sisten;iatizzato; al posto di lunene~Ja, la pe11dita di tempo in visite affrettate ghe .s torie: scritte con criteri diversi e spesso e Sl+pèrfì-ciali, se' noi consideriamo il numero di lacunari, noi a'b biamo 1s·o tto gli o·cc.h i, per mezzo visite., di rivi'sit~ e controvisite, le' lunghe de-~ello .schema; ~hiara e giudicata la situazione g·en21e ·negl~ o~pedali di militari assegnati a oardiaca .di un in.dividuo, sia 'da l punto ana- servizi inadatti, non potremo giudicare sentomic9 · che funzionale. z'altro non pratìco ed ìnutile che il problema. • ' . · Un'altra obbiezione può ·essere quella ~he il v·eng.a affrontato in maniera radicale, a§sog" giudizio dei singoli èlementi sta alla mercè getta·n do gli inscritti, nell'e-sercito e nella ma.: ' ~ del ·c riterio subiettivo di ogni medico. Ma ·Ciò rìnat ·ad uria 'Visi~a 11ietodica e sulla guida di vale per tutta · la medicina; il metodo proposto uno :;,ch erna che reridq, ·f giudizi c·o mpleti e con' tende appunto a corregg·er-e que.s to lato debole, fronta bili f1~a loro. scindendo in numerosi, .siN.goli giudizi il giuPer consegui!e qualunque .risultato nel temp~. • dizio terminale, per cui è po.s sibile che, per es., l)iù rapido ·p ossibil·e e con minor dispendio , ' ll concetto restrittivo nel giudicare un elem·entQ di en~I'gia, nòn vale tanto la quantità dei veng·a corretto dal concetto p'iù lato nel giu- mezzi a doperati, quQ11.to •la loro qualità, e che dtca·r e 1~n . altro elemento, avvicinandoci cosj qt1esti n1~zzi siano ad~tti ·e · corrisponde.nti ~llomaggiormente alla verità. ·D'altra parte, è scopo. Una gra.n.cle massa ·può essere vinta, •. chiàro come sia: meno facile l'errore quando si anzi di solito vie.n e vinta da una.massa minore, ' giudtcan,o . J.e sin.gole rparti, una per una; di un m·eglio proporzionata e .Più scelta. La storia ce sistema, che tutto il sistema in u:r;:a.a: volta sola. . .ne offre nurperosi esempi! C"qn 16 schema propostq_ noi abbiam.o davanti I .s ervizi dell' esercito .si sono man mano specializzati; basti pensare .al còrpo degli avia- agli oochi in mani:era chiara e s·emplice i pregi • tori, al personale ·d ei sotto.m arini, ai drap·p elli e i .d ifettt organici 4i un indivi·d uo, espressi i:ò ~celti di resistenza sulle Alpj, ai reparti per maniera la più e$atta .possibile, ci9è sotto l 'assalto, ai grup1p i av,a nz.a ti 1dì vedetta, e. ~osì . forma .di cifre. Col num·e ro 10 noi sappiamovia, per .arrivare .atla -conclusione che anche -la_, che un solclato p.µò darè il mfl.8simo rend1mento medictna deve intensificare. e . perfezionare · i ~ e _può quindi venire aclibito ai 'servizi di massuoi metodi 'd i ricerçhe, per sqegliere e collo- simo sforzo ·e di massima responsabilità. ·scen· care .gl'individui adatti al po?to a:datto. Inoltr.e dendo agli altri 11umeri, s'intende che la ca~ non bisogna dimenticare che gruppi . intieri di pacità . dinami-ca e-d il r e?-'ldimento .di un indimalattie :potrebbero-c'osi venire- evitati, p·er es., vi·d uo sono m~nori, ed infine le ultime gradale perfrigerazioni qi .orig1n·e vas.ale, q1lando il zioni di 4, 3, 2, 1, ~ndicano p,e rsone. co.n una · sistema della· .circolazione sanguigna venisse capacità lavo:i;àtìva deficiente, o appena com-' preventivamente- ed attentamente esaminato. · patibile còn la vita. · · . . Nella relazione dell'ufficio psico-fisiologico - I rendimenti" da. 5 a 10 sonò utilizzabili per per l'àviazione in ,Napoli ·io leggev-0 queste ·giU:- , il .s ervizio militare, per cui con lo schema pro~ .stissim·e .p arole, opportune per la ·mia tesi ,: . . posto il meqico presenta ·al comandq,nte 6. ca-· « L 'esper,ienza ha dimostrato ch e, qtlaJnto più è te g·orie d·' individui, grf1;d1:J-ati, second~ la lor<> accurato l'esame preventivo, tan to -minori p·o i capacità "{tsica .e psichica. Come completamentoso11.o i disastri nei campi di aviazione ed il pratico dello Sèhetna, si renderebbe. n eceSt'ario ri11 v'i o per incapacità di persor1e già per .vari·i · che· tutti i servizi. mjlitari venissero classificati esi ·i struite )) . in sei categorie, da l1n.a massima .richie~ta dj 111 1

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f. i.\.NNO . XXV,

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SEZIONE PRATICA

lavoro .fisico e psichico ad una mm1ma, ·per potervi opportunamen.te collocare i militari scelti con i ·criteri medici dello stesso schema. Lo schema proposto segna quindi un pro.. gresso non · disiprezzab.i ie stii metodi attuali. No.n basta, infatti, .afferma~€ che un individuo ~ affetto da un vizio valvolare, per ·es·empio da una insltfficienza aortica. Con ciò si è ' detto t~oppo poco. È necessario stabilire il grado di questa insufficienz~ , la Slla etiologia, gli effetti che ha determinato sulla massa miocardica, il modo "con cui_ f11nziona il circolo »a~gu:i.gno; inoltre, è importantissjmo tenere preoente l'età de1l'ind.ividuo, la "Slla resistenza costitl1zionale, l'ambiente, le sue abitudini, ed . infine importa anche avere un'idea della sua -psiche~ Lo stesso si dica per le forme neurotiche dell'apparecchio cardio-vascolare. 11na . Senza questi dati non sono possibili nè . diagnosi completa e_ soddisfacente, nè un prognostico esatto ed un trattamento efficace, nè, militarmente parlando, l'assegnazione apprc. priata ·e· rapida, senza perditempo e· col rq.inimu di in·convenienti, del militare al pois to adeguato . .. . . \

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FASC.

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si intercala nel tubo che viene dal recipiente della fleboclisi e .lo si dispone con !'estreme . sottile volto verso il ricevente. L'ago clie attm- . gei'à dal donatore si infigge subito sotto. · La pipetta determina un vortice che rimescola il sangue; il grado della mescolanza avve- ' '

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CHtRl1RGICA

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ALESSANDRI.

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La tecnica delle trasfusioni di sangue.

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Capitano medico Gutoo EGrn1. Se versian10 .il sangue otten11to con un salasso nel tubo di gomm'a attraverso il quale avviene 11na· fleb oclisi, questa clivent'a anche ll:Pa tra, s.fusione di sangue . Per ottener ciò basta un ago-~annula appuntito ai aue estremi, preparato- togliendo il padiglione a un ago da puntura lombare e arro• tondan·do l'estremo non tagliente. Basta che l ago sia •111n·go 4-5 cm.; da ·t1n ordinario ago per puntura lombare si possono perciò ottenere 2 aghi da trasfusione. . Iniziata la fleboclisi, lln estremo dell'ago si i1lfigge nel tt1bo di gomma, poi l 'altro estremo si infigge nella vena del donat:r~. Allora il sang·ue .di questi giunge~à nelle venie del ricevente i.ttsieme col liquid.o della fleboclisi. Se questo è una soluzione contenente citrato sodico, il sangue non può· coagular·e. E prudente che. il liqui.dO conteng·a <lel citrato sodicÒ, ma, operando nel modo anzidetto, non è asso. ll1tamente necessario. Il sangue dill1it.o -e in mo,·imento coagula difficilmente. Per sicurezza, un ·tubetto ·Ji vetro a pipetta

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D'ARMATA

(liretta dal ten. colonn. lj>rOf. R.

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AMBULANZA

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. NOTE DI TECNICA .

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nuta si p_uò osserva-re intercalando nel tubuche va al ricevente un altro tub,e tto di vet~ro.· Il ricevente deve e~ser situato 40-50 cm. più in basso d·el donatore. Questo dislivello determina un'azione aspirante. Ad essa si aggiungono quella della corrente liquida (modificabile ~levando o apbassando il recipie:o.te . della fleboclisi) e la ·favorevole co11diz-ione determinata dalla presenza del tubo di vetro a pipetta. Se si aonsidera infatti la ·sua situazione rispetto a quella dell'ago che attinge il sangu~ dal donatore, si trova che il dispositivo è identico a quello delle pompe aspjranti idrauliche: Se . la diluizione del sangue, controllata dal colore visibile attrav·e rso il secondo · tubetto, apparirà troppa 0 troppo poca, non abbiamo da far a.ltro .che comprimere un po' .p iù o uR po' meno il ti1bo chè viene dal r ecipiente della fleboclisi. , In qUesto modo Ja trasfusione di s~gue è sp·edita come una flebocl.i si comune. V'è un inconveniente però; ed è che la quantità di sangue trasfusa non può essere misurata. A me non pare -che qi1esto sia un jnconveniente di ~

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Per la tecnica delle iniezioni endoTenose. ~

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La . tec11ica delle. iniezioni endovenose nei suoi .tem p i fJ rin ci1)a]f .1)uò çosì riassumersi: 1° .ì\lesso il inalato in ·p osizione .orizzontale, si fan110 rig·o11fiare le. vene alla piega 'del gomito (di soìito prescelte per le iniezioni .endoven ose)· 1Jassa11q o lln J.a ccio ela~tico all'a: metà del lJra c.;eio. I l la ccio va stretto in modo da non osta-colétl'e il fiusso ar terioso, ma solo il ritornq venoso. . 26 Scelta u na. delle ·vene più g·rosse, -l a si .Perfol'a attraverso la pelle con un comune ago da i niezio11e n . 12 e . si p.ccerta la franca fuoruscita cl el sangue. Può essere utile for~re prim a ·s olo la pelle e dopo\ entrare nella vena. 3'. 'l 'olta la pinza di a~lac-ciaturà che stringe il la.ecin elastico, m en tre la vena va sgonfiandosi, si irlnesta all'ago un tubo di raccordo che fa ca1)0 alla siringa e si immette n·e lla vena il liqu ido c11e. si vuole iniettare. . Nella J11aggior parte dei' casi, e specialmente qua.J1do le \·ene sono in evidenza, con le do. vu te preca1 tzioni si è sicuri della riuscita, m~ ,in , soggetti o giovani od obesi, o ipotesi con vene poèo a1J11ariscenti~ p11ò accadere che p.er accidentalità il li,q uido inve-ce d 'imboccare nella ven a: s'in.flJtri n el tessuto •ci reo stante facendo bozza .sotto la p elle, obbligandoei ' . così a tei:itare la prov'a sull' altr9 braccio. Ciò può ~ccadere o J)erchè ·la ven a è stata trasfossa, o perchè . il liquido r ifl u isce dal foro fatto n ella vena, o percl1è l'ago si · è sp ostato, o per àltre cause che

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. .. • g·li insuccessi, non danno completo. affidamento. Mette perciò cqnto riportare un espediente eh• dà sicuri risultati. Dovendo fare un'iniezione e11doveno·s a di neoarsenob~hzolo, si. preparà 'i l braccio sec·ondo .I• regole ab.itué.Ii e si 'punge la" ven,a . Avuta I.a, franca fuoruscita del sangue si unisce all'ago un tubo di raccordo inne$tato ad una siringa contenent~e ·siero fisiologico. Fatta la prova che la sol~ion e· pa;ssa bene n.ella vena, e ci-bè non fa alcuna bozza ~sotto la pelle, si sostistuisce (alla pa~t e perif.e rica del tubo di raccordo) l~ siring.a contenente siP.rO fisiologico .con l'altra (:ontene11te la · soluziòn~ d1 !J.rsenobenzolo. $e invece il liquido n'o n entra nella vena, ma fa bozza n ella pelle, si ténta l'iniezione all'altr• braccio. , Fare l~ prova della. regolare immissio~e del liquido nella vena con la 'soluzione di arsèr10, benzolo, smettendo come ci a ccorgiamo del formarsi della bozza sotto ·p elle, non è pratico~ ' . perchè bastano, poclie goc c~ della soluzione per dare tali dolori da decidere il malato a no• ' rischiare un'altra puntura , . r.tentre il fastidioi prodotto dall'infiltrazione di ·siero fisiologie@ ., nei tes~uti è qua-si nullo. Si ·c omprende cl).e per la· sostituzione dell a siringa è necessario stri11gere .il tubo di ra.c. c ardo e con una pinza • d'allacciatura n ella sua • parte più periferica, m entre. l'assistente fa il ca:c;nbio delle siringhe. La coadiuv azione dell'assistente e un onere, ma pie.colo in confr.onto ai fastidi che procura tanto al cliente che al ' n1edico la fuort1 ~ita della sol11zione · di arsenobenzolo fra i tessuti della piega del gomito. i: superfluo ricordare che ago, t-Qbo di raccordo e siringhe debbono av·er e· funzionalità perfetta. Roma, luglio 1918. :pott. G. MASSIMI • .. ' ~======================

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. ' pratica i1111)ortan za; ma ~~ : : :. ' -"..:,~esse. misurare. l e.. q?~u..:.i~i.La. Cli sangue da trasfondere, baste• . r·ebbe i·accogliere in un sec.:>ndo recipiente il miscuglio, n1is . urarlo e poi infettarne nelle v.ene la ·qua n tità voluta. 111 questo modo i vantaggi si limiterebbero .. a lla sem plicità e alla efficien za del salasso in ' l1u on e conciizioni di asepsi. Se i i11ed~c i ch e hann9 frequentemente oc-· casioue cli far sala ssi ter apeutici ci assicur~s• • sero cl1 e il sangu e così prelevato, p·er i soli ef:fetti d ella diluizione e del movimento, non • coag ulc.t, noi potremmo .di regola, nel fare le tl'asf 11s io11L l'inunciar·e' anche al ·citrato sddico.

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IL POLICLINICO

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XXV, F .A.Sc:. 1·1]

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SEZIONE PRATICA •

COMMENTI. '

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In merito all'azione del saccar0$io nella cura delle uretriti. •

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del saccarosio nèlle uretriti, per la s~1a azione vasocostrittrice e germicida!, .C ome si può ac- . çettare 'la proposta fatta dal Saladini, di [)Oter «~seguire st1l malato le iniezioni 9.i sacc~roeio anche nella fase iniziale del processo blenorra- · gico, quando questo· è accompag11ato da ~atti infiammatori pii.1 o ·meno ,,.i olenti, e cioè nella prima settimana dell.a malattia, senza .che si abbia a notare néss11na accentuazione di detti fatti ». . · L'A. afferma cl1e il sàccarosio, per l'azione • vasocostrittrice; può spiegare azio.ne fav,orevo1,e contro ulteriori processi infiammatori,- o· limitare la f qrmazione del restn :n g!m enti cicatri, z\ali · post11mi. , Tralascio di es·a,1 ninare' la prima ~ queste due ' affermazioni, che a prima vista non appare · molto esatta, essendo risultato che il ' saccarosio non h a pot~r~ spectfico si.11 gonor.ocç,o, nè · -antisetticò per ll'uretra a.mÌnalata: mi'· l~ .. mito .a rilevare cl1e la formazione dei ·restri11g'imenti . . avviene o -per la lunghjssima durata della infezio11e nell'tl.1'8tra i:>1'ofonda, o r)er tratta.m enti ·terrupeutici viol enti ·e intempestivi che oggigiorno sono banditi da chi abbia conoscenza dell.a patoge11esi clella blenorragia uretrale e della cura; razionale di essa. • . L'A. si riser·va di studiare in, 1;itro l'azione .. del saccarosio sull'attività biologica del go1~0cocco. Essendo in.fi11itamente diverse le condi. zion'i di vita del g'o nococco n~i terreni di . coltura, da · quelle che. presenta nei tessuti del corpo umano, clov.e !'es.p erimento di c11ra fatto . col saccarosio ha ·d ato un risUltato neppure' ·in' parte favorevole, non credo presumere trdppo n .el ritenere che i risultati sperimentali poco . ·p.otra.nno ii:l.fluire·· su «quelli che si sono avuti · · l ' con la p_rov.a clinica. Prof. R. TERZAGHI. 1

1dott. Ratf,aele· Saladini ha pubblicato nel vol'u~e X.c\'.:V d~ll'Arcnivio di Farmacologi.a Spermentale una breve memcria su_; L'azione d~ sc.ccarosio nelle uretriti. Egli riferisce le storie cliniche di .sette cas.i ·ai bl-enorragia t1retrale, da lui sottoposti al• l'azione qel sa.ccarosio, e sono indotto a rite.n.e,r.e, per; l'intestazione fatta al ~avoro, sebbene • l'A. non Lo .affermi in modo esplicito, che si tratti di sette amn1alati ricov,e rati nel reparto •~me <d iretto, nell'ospedale militare Umberto I, é-da me messi a disposizione del· collega, ' per le- sue esperienze. Le conclusipni a ct1i è ventito il S'a ladini i1el Sllo lavoro son o sostanzialmente ·diverse da ~~elle da m~ const~ta}e e fatte constatare, e sento perciò il ·d ov.ere di porre in chiara alcu11i fa.:.tti, a riguardo. Ciò potrebbe. essere an·c he superfluo, poiiehè a Moditìcare quasi 'del tutto le conclusi0ni sudàette può bastare la di-chiarazione dell'A. fatt.a a,, pagina 12: . «In nessun caso 110 n otato la sc.e>mparsa del gonococco, sia nell'esst1dato, sia nel se~imento - e da questo risultato si dovrebbe presumere ohe il saccarosio non · abbia_ azione gonococcicida - ». ·Non ho nulla da obbiettare a ' questa affermazione ·e su .q1J,esto ,punto sono cl'accordo con l'A. I \• . La diversità di apprezz.am ento tra quanto io_ebbi ad osservare Rei malati ·cteg·enti nel m:io ' reparto, s.o ttopostj dal Saladini. alla cura d·el saccarosio, e le conclusiqni a ct1 i è Yen11to l'A. !ono le seguenti: • Egli- afferro.a, a pagina 10 dell'estratto,· ·Che : (( <turante la cura in n essun malato si sono vmai Il fascicolo 11 ... 10 (1° ottobre 1918) dell a nostra · verificati . .f enomeni r eattivi locali o generali, -.. · SEZIONE MEDICA contiene: . sj.a soggettivi, sia obbiettivi. L~ iniez.ioni sono sempre state tollerate nenissiJno. Non futono , I. Prof. P. PONT!NO: La cura me-dica dell'asc~sso epatico diss~nterieo. mai somministrati balsamici per bocca». Io ho constatato che, se non vi furono fenoII. Prof. A. BORGHERINl: FortJle cliniche dì 1n,tfl-. \ meni reattivi locali per effetto del .medicamento, laria. g-ià. il terzo o il quarto giorn o cominciò., in tu·t ti • i .casi, un aumento intenso di essudat.o; all'e.., La ressa d~i lavori che ei vengono offerti per s.ame microscopico si trov:ò sviluppo enorme di • la pubblicazione e la penuria dello · spazio, lm· . gonococchi, e cominciando ili parecchi m~ati , postaci con provvedimento governativo, ci ind11· 5intomi ·di diffusione profonda del processo bl·e- · cono a sollecitare I nostri benevoli collahoratorì llorragico, feci sospendere ogni ultE}riore pro- amnchè condensino i loro contributi entro I ptà . . ristretti limiti compatibili. con la chtare;iza e eoa seguimento di tale cura. · l'emcacla dell'esposizione; li sfrondino delle Non posso quindi condividere l'opinione d~l­ docum~:Dtazioni ingombranti, delle introduioni l'A. che, d-0po av.ete ammessa la mancata aziostoriche, delle citazioni; si attengano prevaleatemente ai rilleTi di interesse i-ratieo. . gonococcicida, insiste nel consigliare l'us'O 0

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IL POLICLINICO

[ANNO

SUNTI E RASSEGNE. •

NEUROLOGIA.• '.

Le afasie -di guerra.

(P. MARIE e CH. Fo1x. n. 2-3).

Re1.l~e

neilrologique, 1917, ·

. . l distu.r bi del lir1g·\1agg·ìo .d i -origine trauma, ti.c a si :v·erificano i1'el e.orso dell a guerra attuai@ con una notevole f:r~que11z.a t.:li.e corrisponde a lla gran quantità di ferit e · del cranio. Queste .ferite, più raramente m ortali di quel che si sar ebbe pot11to pt~esumere, determin~no nella inaggiora11zu dei casi focola1 cl j contùsione cerebrale, . siaw. per· l azion e diretta del proiettile sulla sostanza cer ebr ale, ~ia per mezzo delle schegge ossee. Qt1esti focolai alla loro volta provocano ·delle sindro1ni pel' deficit spesso notevolmente ·l imitate e 11ette, e tra queste i clisturbi·.- del li11guaggio occupano l1J1 posto im})ortante. . . . J11 li11ea g·ener·ale questi disturbi consistono ' in. sindromi afasi ché ed anartri.che dovute a ' ferite del cer vello si-:µistro., m a bisogna pur , tener <!Onto .che: 1° Ogni ferita d~l crani o può prov.ocare disturbi della parola in rapporto a i fenom eni di ~tupore che si ha11no di regola nei giorrii seguenti al tra11nìa; 2° Che in alcuni feriti al cranio si }.)Ossono verif\ca r e di sturbi ·del ling11aggio cl1e nulla han110 a .cl1e far e co11 l'afasia e l'a11art1·ia pro-· priame11te ..tette; 3° C11e S}.)esso si ha11·n o nei feriti stessi quasi ' sempre allo stato di associazione fen_om~ni che , • sembrano d i1 natura funzjonale; I · . 4° Che in alcuni ~::idivid1.ri .feri1i al cervello , d·e stro, benc.hè eccezionalmente, s i possono os- . servare disturbi della })arala sémpre molt-=o- leggeri, ma che rLcordano in qu::i,lche modo ql1elli dipendenti .da lesioni del ·cerv.ello sinistro. P er ttitte qu~ste considerazioni lo studio dei distur})i del lingllaggio va distinto in tre parti, che hanno un lìmportanza molto ineguale: 1° Sindromi afasiche ed ,an artriche co11se-cutive a ferite del ·cervello sinistro; 2<> Altri disturbi della })arala osservati nei • cranio-tr.a11matizzati; 3° Disturbi ·della parola d : origine traumatica, ma senza ferita ·da proiettile. 1

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* ** I disturbi del linguaggio dlpendenti da ferite del cervello sinistro, qualunque possa es• ere il tipo -c he. successivamente essi assumano) lianno un inizio pressochè costantemente ugua-

le e solo col tempo si purificano per prendere una caratteristica propria. , Si possono perciò distinguere nell'evoluzione . di questi disturbi due peri.odi: 1~ Un periodo di inizio costituito da • un complesso sintomatico comune alle diverse varietà .d'afasia da proiettile di guerra; · 2° Un p.eriodo di stato nel quale queste varietà si presentano con la loro individualità . pro pria e r>ossono ·qt1indi esser.e sep.a rate ·nosog·rafi camente le une 1dalle altre. . Il pertiodo d linizio, la •Clli d11ra.tadi•pende dalla i11tensità e ~alla profondità della lesipne, pre·_sent~ un insiemé sintomatico che pl1ò ·essere variabile per ciò che conce.rne i sintomi asso-' cfati, ma ch e è relativ~mente costante per i disturbi del linguaggio. Si tratta in ogni -caso di disturbi .c\e*la parola propriamente de_tti, di ~intomi della commozione cerebra le generalizzata, e di sintomi della- lesione cerebrale locàlizzata. · I disturbi òella paro.la che si. manifestano non appe11a il paziente è u scito dallo. statò di coma post-trauma,tico sono. ql1elli di llil .afa:sia globale ·con anartria q11asi assoluta (incapacità di trovare le parole e cli pron1111ziarle, o difficoltà di p:r-0nunziar le parole, tendeil2a a pronun- . ziarle ·deformat e, imp ossibilità di leggere e di scriver'!, in capac.ità o difficoltà a comprendere il senso delle parole). Ma già in questo periodo si nota tra ferito e ferito quaJ.·che differenza ch e. più tardi poi si accentua per assumere il ca.rattere ,d i l1na s1)eciale forma cli .a fasia. Iflt alcuni la "Compre11sione dell a. parola è più·-pro< fonldament ~ compromessa : i pazienti sono in•Crupaci di eseguire gli or•dini più semcplici, mentre posso11to in ,q ualche inodo rinetere . esattamentè q11alche. !1arola che loro s i di ce; in.o ltre la lcomnre11s.ion.e è rela.tivamente -conservata, mentre -e siste inc a'P aicità di dire qualsiasi parola; o .quanto n1eno e' è tendenza a pronunziarle 1deformate e -c on grandi sforzi: I primi si avvia110 all'afasia propriamente detta i secondi all anartria. Accanto a questi due ' ve n 'ha ancora un terzo che comprende i tipi feriti sempre emiplegici, m entre nelle altre du e ~ varietà l'emiplegia rrta.n ca di. solito. In questi feriti è ·coonprom~ssa insieme 1:-t comprensione e l'artlcolaziope della parola, e$si . si avviano all afasia giobale. I sintomi d·ella comrnozion8 cerebrale generalizzata, 1che··11el peri.odo ai i~izio si as~ociano e copr.ono anche i d~stt1rbi ·del linguaggio, sono lo stucpore, l'obnubilazione, l'amnesia, la con-. fusione mentale o stato delirante, . fenomeni. molto variabili in rapporto alla estensione, alla i:q.tensità ed alla profonàità del tratrma, nonchè 1

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!EZIONE PRATICA

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alle reazioni infiammatorie ed alle eventua1 i infezioni. La lòcalizzazione della lesione non . ha forse grande importanza nel determinismo " degli accidenti precoci, ma è certo che la persistenza di questi accidenti dipende· in gran parte dalla localizzaziqne, in quanto che sembra· che le lesioni profonde della regione frontale .e . sopra tutto quelle delle regi~ni parietotemporale determinano disturb1. intellettuali profo;ndi e ,d urevoli. Lo stupore, l'ob~ubila­ zione, ·l'amnesia in questi casi rendono difficile . • L'accertamento del ·disturbo del linguaggio, la cui reale portata non si potrà rilevare che in secondo tempo, quando i fatti commotivi siano svaniti cr attenuati. ' I sintomi dipendenti da lesione cerebrale localizzata costituisçono un elemento molto va. riabile per natura e d11rata. Tra i più importanti sono l'emiplegia, l'emianestesia, le monoplegie motrici o sensìtive, l'emianopsia completa o parziale, l'apraxia. Questi sintomi sono per lo più persistenti, ma possono anche essere trn.nsitorii e dipendono allol'a in gran parte ' dallo shock iniziale. Con l'andar del tempo, in capo a qualche g'iorno o anche a parecchie settimane, nella grande maggioranza dei casi, all'afasia global,e ' totale dell'inizio si sostituiscono le sindromi parziali che cairatterizzano'il periodo di stato. Alcuni feriti presentano allora sopra . tutto di·sturbi dell'articol'azione della pa~ola, altri pre,.. sentano dist11rbi che rigt1ardano l'insieme della funzione del linguaggio pur essendo più o meno tis~ettata l'articolazione, altri infine presentano co'.rnprome.ssa insieme la comprensione e larticolazione della p.arola. Si hapno cosi le sin·dromi ana·r triche, afasiche propria1nen1.e det- . te e le afasiche giobali.

le pq.role. Ma qui si tratta di un fenomeno frequente ·nelle lesioni frontali d f~ proiettile di guerra anche quando non è colpita la zona del linguaggio, ed anche quando la lesione trovasi nel cervello destro . . b) Relitti dtsartrici marcati accompagnati talvolta ;da sintomi af as.ici molt1 leg.geri corrispondenti alle. le·s ioni più posteriori. e) Parola lenta' e scandita con disturbi della ideazione corrispondente alle lesi ')Ili più a lte e precisamente verso la parte postel'iore della seconda frontale. . Le dt1e ultime si11dromi possont essere accompagnate da emiplegia o da monc plegia brachiale, che l~sciano tracce più o m0no persistenti, e ·da disturbi mot or~ della faccidi, la. cui ricerca è molto delicata, perchè specie a ll'inizio in alcuni soggetti si ha\ un leggerç> sp<tsmo dei muscoli par.etici che dissimula l' asimfnetri a ristabilendo l'equilibrio. • I

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disturbi ·della par.o la costituenti l'afasia prop1·iamente detta sono caratterizzati inn-anzi tt1tto dalla estrema ri,d uzione del patrimonio dei vocaboli. Il paziente non può pronunziare ch e poche parole; le più frequenti sono: sì ·e no. La lettura, la scrittura, la denominazione degli , oggetti è imp ossibile. Mentre nell'anartrico con l'a11dare del .tempo ìl vocabolario ritorna ra,pidamente e la :pronuncia resta difficile, n eÌl'afasico inv la prinuncia è relativamente facile ed il vocabo ario non ritorna. Il disturbo più caratteristico in ogni caso è la difficoltà di trovare le parole, la imp ossibilità di denominare gli oggetti. Nello stesso tempo chè la si11tomatologia si precisa e l'afasia propriamente eletta si separa d·all'anartria, si determina anch~ una differenziazione di diverse forme di . afasia, · e ciò in rapportQ sempre ,a lla localizza* ** La zona, la cui lesione determina le sin·dromi · zione della lesione. La zoha, la 1cui lesione. ·p rovoca l'afasia, è anartriche, corrisponcle superficialmente al, terzo inferiate della circonvoluzione fro11tale apiprossimativamente limitata cosi: in alto dal ascendente ed invade leggermente l'estremità s-olco interparietale; in avanti, al disopra ·della rola11t>osteri0r.e ·della seconda .e ·d ella terza circonvo- scissura di S.ilvio, 1dalle cinconvoluzioni , diche, e al disotto della sciss11ra di Silvio, da:l ll13ione frontale; più profondamente ricopre l'inst1la ed il ·nucleo lenticolare. È impassibile terzo posteriore del lobo temporale; indietro dal dire se abbiano t1na maggiore importanza le c11neo; in basso dal bordo inferiore del cervello. In \tutta questa z.ona le lesioni delle diverse lesioni superficiali o quelle profond.e. È certo però che le sindromi· anartriche sono tanto più parti non sono affatto .equivalenti nella produzio11e dei disturbi afasici e bisogna distinmarcate quanto più posteriore .. è la lesione. Al riguardo bisogna nota1~e che ·s i distinguono guere, pe ~" questo gruppo di sintomi dipendenti da lesione della faccia esterna del cervello, i parecchi tipi speciali di sindromi anartriche : quattro tipi ·s eguenti: sindrome della regione a) . .q.uarigione completa o sensibilme11te completa corrisponde11te alle . lesioni più ar1te- temporale,, sindrome della regione del gynts riori. In questi casi il paziente--trova .ancora supramarginalis, sindrome della regione ·della qualche impaccio a cercare ed a pronunziare plica curva, piccole sindromi afasiche da leI

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l'e.q uilibrio, dell'emotività e alterazioni del linsione marginale o 1St1perfi1ciale 1d,ella zona del • . gt1aggiq COI\Sistenti nella temporanea mancanlin·g uaggio. ' La sindro1ne della regiorie temporale è la più za delle parole o n ella difficoltà di pronunziare • • pura: l 'anartri~ manca · o quasi; . l'afasia rialcune parole nel corso della conversazione . • b) I disturbi associati ·non afasici del linguarda sopra tutto l a den9minazione degli oggetti (1p eooita del ,vocabolario); la comp!ensione guaggio sono il m11tismo, l'afonia, la voce esplodelle parole, la lettura, la scrittura, il calcolo siva, la balb~zie. Si tratta di f àtti funzi~nalf • ' ~ · sono egualmente compromessi; l'intelligenza è ma assoGiàti ad una eff~ttiva difficoltà della dirninuita, l'emiplegia ' assen te, l'emianopsia di parola, di cui aumentano considerevolmente solito a quadranti molto frequente. l'alteraziòne. ~ · La sindrome del gyrus suprama1·ginalis è coc) In qualche -soggetto fe rito al cervello destro e propriam~nte nella regioneÌsimmetrica stituita da un'afasia ·globale nella quale l'àfadell~ zona posteriore del Jingtlaggio sono stàti ~ia ~ l'ana.rtria sono associate. Tutti gli ele, . mentì della parola sono pr.es~'a poco colpiti · osservati disturbi · leggeri e transitori della parola rigu.a~danti sopratutto l'articolazione e l~ pr-0iporzionalmente. Si ha di regola monoplegia braGhiale, .pe1.. lo niù leggera: si ha sempre denominazion e degli oggetti . . 1 Gli a ùtori con.cl11dono il l oro lavoro affer-'emianestesia,. qual~he volta limitata- a.ll'arto m a~do che lo ·studio delle afasie di guerra con:!uperiore; in qualc·h .e caso .si ha apraxia bilaterale con prevalenza a destr11; non si ha &Ìniaferma in linea generale .le ipotesi preceden• • • . te.m ente avanzate da P. Marie sulla clinica ~ nopsia. · ' sull dell'afas~a. • , La ·Sindrome · della regione della pli ca curva . 'anatom o-fisiologia . J)R. si verifica nelle lesioni della regione della plica -. curva e .della parte posteriore delle due prime ' • CHIRURGIA. temporali. È iearatterizzata dalla grande preva• • • lenza dell'a.lessia che è. quasi asisoruta; la seri t- · .Il trapianto degli ureteri sull'intestino. tura ,tnvece è relativamente quasi integra; la • comprei:isione della pBJrola, il 1calcolo, la deno. . BAIRD, RoY L . .scoTT a.n1d R. SPENCER. (Surgery, minaz.i one d,égli oggetti sonp più colpiti; l'anare unecology and Ostetrics, aiprile 1917). tria manca quasi del tutto; non· v'è emiplegia, . n è emi anestesia; l'emianopsia . completa o · a · Negii ultimi · a.inni il probl·e mà d el trapi·anto quadranti .è .costante. di uno o ambedue gli ur.ete·r i nell'intestino è . Le piccole sindromi afasiche per lesioni marstato ripetutamente oigigetto di discus.'sd. oni teo'- ginali o super"fìciali• ·consistono in sindromi ri1che e di esperimenti ·p rati·ci. Vari rtsultati I . molto legger.e e che si possono .rilevare solo soo.o ·stati ottenuti riguardo alla possibi~tà e • • con· un esame mofio minuziosfJ. I pazient~ · sem- · all'mdic.a.zione del.l'inte!I'vento . • brano guariti dei .disturbi grossolani, m a l'eIli pri·mo a tentarlo· fu Simorn che lo praticò same poi mette in 'evidenza alterazioni della nel 1851 peT etstir~fia della ve.s ci.ca;' e p1e!l' l e i. deaziorie e ·d.eJ. ra.gionamento dipendenti ir1 stesisle condiz;io,n i Tl1'.:l'm as Smi th . nel 1879 im• l>t1ona parte dalla ft1nzione ,~iel lingt1aggio. pi~ntò aIDbedue gli ureteiri. suJ colon, extra:Oltre a queste quattro sindromi vi lia quella periton·e almente: Q11e1sti due, .e un terzo caso dell'afasia globale (afasia + anartria) in relaope~ato · da Kuester, furono ,setgiuiti da mo~te. La prim.a ·operazioTue .di qu:eis to .g enere sezione a lesi on~ profonde della regione anartrica_ • g·uita 'da st1ccesso fu fatta da Chapll t nel 1892 e della regione 1afa,s i-ca ·p ropriamente dette . I (fistol a uretéro-vaiginale: 'im1pianto ·dell'11retere • sul 1retto): la pa~. morì doipo 1S anni _per ca11~· ** , ' * ' s·a · indipendente. Segutro.no 1p oi molti altri in1\eeanto ai di~turbi della fav~lla dipendenti ter.venti e lavori 1sperim.entaJi: ma i risultati ·d.alla lesione ·dei centri propri del linguaggio, mancano .di quel.la uniformità, .che permetta con le sono sopra indi~ti, si po~so~o avere · di. tma progno·s i favo revole iJn un'alta perce11stu1·bi della parola in rapporto a ferite della \ regione frontale anteriore, dist"l!rbi asso.c iati tuale. Le' indioeazroni ~no piuttosto rare. Le prin non af asi.c.i neyro.p atict. o non nevropatici, dicipali. so.n o: turbt della parola in l1apporto a ferite del cer~) L esi or:ie dell'ure.tere,_ tal.e che questo non vellc1 destro. 1 possa · essère . s11tu;rato o i-n11)1antato sull a. v~cl) È noto che le if-erite del lobo prefrontàle . SGl-Ca. sono ben tollerate, ave.re dei disturbi netti ' .. e per . 2) Ftstola uiretel'ica. o~orrono vaste distruzioni·· cerebrali . .Pure in · ~) Cist,1te dolor~il - (Tre1ldelenb11rg·) . molt.i. · oaii 'li poisono 'eoD.,itatare disturbi dal- · . . .. • 1

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SEZJ~NE

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4) C'1ste.ctomia totale per tumore malii'no I

n infezjone cronica.

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5) j~: st~ofia cl·ella ,,e:scica. .,'\ggredendo . il problema, le tre dif:ficeltà ,che si i1npo11gono sono: la p eritonite gené·r ale, J,a inf.ezione· n.sce1.1 dente dei reni, e la re.trazione cic~triziale dèlr aipe rtura i11té.s.ti11ale attra,·ers·o a. cui deve passare· l'uretere. Di e·sse la. p lù . i1nportante è la secon·dra e d.e ve essere accurata.n1ente p1ieve.r1l1ta, . se si v1'1ole ave.re qualche spera.n za di succestSo. Proprio~ 611 qt1e·sto pt1.n to hanno rivolto l at- · ' tenzione gli autori . Tre possono essere Je vi~ patogene : . il lume ul:·eterale, i vasi sangt1igni ' · è, se qt1esti esistono, i -Iirifatici periureteri·ci. Il lavorò •di 1S1weet e Stewart del 1914 (1) sembra dimostri co11cll1sivame.nte un esteso intreccio di v,a,s i e lacune linfatiche nella mucosa, sottom·u cosa e tuniche esterne della ves cica e urete1·i, e nell'intiero ~èsst1to ren.ale. I.a. rete linfatica. QII'eterica si ra nastomizza a1npiamente com. i li11fatici della ve.scica da un~ · p•arte, ·Co·n quelJi del re:n1e drull'altra. I citati AA. avrebbero inoltre stabilito che l'infezione . ascer1d·e solo peir queste · vie linfati che, e non pe·r i' vasi sanguigni O peT il lum.e dell'uretere: i !}rimi si esc:l ud.ono perchè .le v~ne · deJ1~ vescica e dell'uretere si ,sv11otano in massima parte riel . circolo veib.oeo gen.e(raJe~ e non n .el siste1na ve. noso renale; il seoondo per.chè non si sono mai. . trovate traccie de l process o infettivo nella m 1l1co&a, ma ·ri ei dotti linfatici; e, se questi rion si continna.ssero jn alto , l'infezione n-0n potreb ~ be essere ,affatto asce1nidente. Ancorra, .si è dimo.strato che se il b a.cinetto r~nale vien.e connesso direttamente all,intesti:no noo si produce l 'ir1f ezione genera le, caratteri sti~a dècll'infezione as.cendente . • Se co sì stanno le cose, è inutil e tentare arti' l'in'f.ezione fizi · di valvole eoc. p er im·p ·e dire che risalga per i] iume ureterico : biso1gn1a èercaire che questa infeziom.e no n ·Si produ·ca affatto. 0.1~a ·tutte l·e volte" che, p er trap·i antare i·ur,etere nell'intestino, si f~ in questo' llna ferita, ~i C l'e ~t 11n 11101go di elezione pe·r i germi abitatori ciel viscere, sicchè im. breve te'impo· il capo ·u ret r· iico viern e a 'trovar.si in m:ezzo a un ascesso. Per evita re ciò gli l\A. hanno pensato di servirs i n er · in trod11rre l'uretere · i1ell 'intestino, ' r~n11 di 11na ferita, ma ,dj t1na ap,e.r tura natu1raJe ùPlL'l p a rPte intestinale, e, precis amente, di uno clei d ott'i p an•creati ci, gia cchè il .cane,. diversa! nein Le dall'uoin10, h a du e di tali · dotti, ognuno dei c111ali è capaae di condurre nel duodeno l'intiera · secrezione pan·CJ:"eatica. 1

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(1) Surg., (;yriec. and Obst .. 1914, XVIII , 450. •

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d·el n1etodo è la ,segue·n te: !nei- · sio:n e · ad·dominale mediana, id.efntifi.cazione ciell't1reteire destro, . suo i·solame.nto per gran parte del .cteco·nso, e •resezio?e appena sopra alla vescica. Si passa ,allora un punto di .sutura suJl '.es tJ'eµnità litbe.ra dell'u:retere. Poi, identi~ ficato, isolato, le.g ato un dotto pan·cr.eatico e tagli_atolo fra la il€1gatura e. l'intestino, si pas- , sa, attraver~o · la rpar te dtstaùe di questo dotto, nell'intestino Ulil aig o cui .si~ stato raocomamclato Util rCapo della SU~rUf3' uireterica, e igJi si fa attta vensrure La parete int.estinal.e opposta ·al1).iimbocco del ootto; J.o SteSISO s.i fa ·COiil. l'altro capo della sutura, f aoendolo uscire a circa 1 ·cm. :dal precedente; poi si fa trazione sui due fili e l}uretere viene così. guidato nel lume intestinale, attraverso il 1meato del dotto .pan.crea- · tico, e mantenuto in posto anno,dand.o sulla s11 perfi·cie intestinale i d11e. capi- della sutura. Sen. za aJtre manovre si chiu,d e 1'.ir'l.'cisione laparoto- . • • mica. Gli AA. p1~esentano cinque oasi trattati in questo modo: l'arutopsia praticata i-1i ~tti­ mane dopo no~ rivelò alcun segno macro- o micr'oscopico di in f eziO'n.e ren.1ale. . Qu.eisto lavoro ·.se.mbra dUJilque confermare le ' concloo:ioni ottein·u te con diff·erenti metodi da ~ altri, che cioè, quando i linfatici pe,riureterirei non vengono a con·t atto oon un focolaio viro~ · i.e nto, l'infezione ascendente del · rene non ~a luogo: è .apipu·n to q.nesto focolaio, che si im* pi•anta f acilm·e nte su una ape.r tura rano.rrmale~ che gli AA. ha.nno eliminato, face~·do p~ssare l'uretere per un' aperturo niaiturale. , Tolto così il pericolo dlell'inf,ez.ione asioew.,.. d.e.nte, sorge la questione se il rene, 'il oui ureter·e è stato tr'apiantato, è· runcora in .g.r.ado di fuiilziooare, e :se SM'abbe posrsil:tile effettuare il trapianto biJJatemle, -c.0t11vogliçmdo l'intiera se· c1·ezione urin,a ria nell'intestin.o. ·S appiamo che .. negli u·ocelli e .in certi maro·mjf1€Ti Ìllllferiori la clo1àca, che f·u ·n ge da recettaco·l o co~u.o:1e pecr nrine ~ feci, ,p rima dell'espulsione di que~ti 01scl"eii dal -eol'J)-0, è una. eondizione no.rmftle: si.urebbe. poS5iliil.e provo.è a re uno stato di coee a1ialogo n.ei mammiferi auperio1·i? Pe·r rispondere a queste domrunde eoc0 ·eom~ . l1anno pr:oc.e<It1to gli AA. Sono stati fatti e~* 1·1m·enti in ·cani che avevano già 1avuto il tra, l)iarut o sop,r a d.escritto dell,urete1r.e destro: aper• lo l 'a;ddome e identifiaato e isolato l ,uretere sinistro, fµ introidotto in questo un cat etere. Poi, sezi001ato l'uretere destro, pa-oprio vicino al suo · ingret&:)o ne1 duodeno, fu anche a questo applicato ..un catetere. Nei successivi 45 minuti il rene destro sega'egò 15 cm•c. ·di liquido e il sinist·ro 20, ma il cloruro di ~io e l 'az.oto to1

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IL POLTCL;INICO

[ANNO

XXV, F ASC. 41]

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• tale· risultò eguale dai du·é lati. Do·p o l 'iniezione -.

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dGçRDEMIE, SO~IETA MEDIGBE, CONfiHESS!.

intravenosa di 1 eme. di solfofenolftal.eina, que(NOSTRl RES.OCONTJ P ARTlCOLA.Rl ). ~ta ·comp·arve 1 m' 20 m'' più presto dal reine • sintstro, ma la .titolazionie . dimostrò lo stesso ~- Accademia medico-chirurgica di Napoli. per cento ·n ,e l susseguente periodo di raccolta. . • Adunan,za ordinaria del 24 ·n iarzo .1918. C:iò p.rova eh.e, funzionalmente, il rene destro i•resiede· il presidente prof. VINCENZO DE GIAXA. ~i compo,rtava u·guaLrriente b·Me ch·e il s!nistro. In un'altra serie di ·Cfu""li-, con uretere destro L'anestesia generale da cloruro di etile in chirurgia trapiantàto, fu _eis eguita, 4-6 settimane dopo, di guerra. • una nefrectomia ·Sinistra: entro 48 ore insorIl prof. Lu101 CA~'ORIO .riferisce sui. risultati otdi etile quale anesero segni di nausea, vomito, perdita graduale tenuti dall'impiego del clorul'o . .. di app etite, em1aciame1I1to rapido: il cane rima- stetico generale, in chirurgia di gt1erra. Attesa la neva giacente e diveni va gradualmente stu- rapidità con cui la narcosi elo1·oetilica si deteTmina e In. fugacità di azione di essa, attes-a l'assenza . noroso, e finalmente mo"iva in stato coma toso, completa di vomiti, di vertigini, di cèfalea e di in 7a_l2" gi.or11ata. L'autop.sia di questi animali ogni altro inconveniente post-anegtesico, ,egli, sulla non dim·oistrò lesioni macros.co·p iche c:ui si p·o- scort:a di 500 os'serv.nzioni perso~1itli, asserisce che tesse imp~tare la moTte. Inoltre uU1a leggera l'anestesia generale da clornro di etile può render, p·re·ssione nel bacinetto renale e su l'uretere era preziosi servizi nelle piccole operazioni che si ~ • sufficiente a esprimere l'u1ina nel duodeno: costretti ad eseguire in gran numero e con grande sYeltezza, specie nelle formazioni sanitarie avan~esti fatti .ci poriano a lla conc1usio~e che • questo rene s egregava normalmente e che za te del fronte. • - l'urina 1aveva. accesso ne.i duodeno. Sembra Discute sugli appunti mossi al cloruro di etile • . e dimostra che la presunta azione nociva di esso semplice concluderei che le sostanz,e urinose sul fegato, sul rene e sul cuore non è da tenersi che, se ritenutè, dànno i sintomi t1remici, pos- i11 considerazione, gincchè i rischi che si corr-0no sono essere assorbite 1 dall'intestino.~ · con questo anestetico sono in <?gni caso inferiori <1 . . Qualunque ~ia qu·esta ·sostanza uremigena, queili che si corrono con l'etere ·e col cloroformi-O. semb-ra di con·side·revole interesse notare che Presenta infine un suo appareccQ.io da inalaziruie, nella comune maschera di Esmarch opessa può essere assorbita nel sangt1e ·dal t'.b.bo consistente . ' intestinale, senza .subire modificazioni nel suo portunamente n1odificata: La modifica consiste nel . fatto che sulla gabbia di Esma,rch, ·in luogo di ap.. passaggio attraveirso alla mucosa. ,_ plicare una flanella, egli applica un rettangolo ùi te' la -imperme~bile, nel mezzo del quale. è prati ca to CONCLUSIONI. un foro delle dimensioni dì una moneta da uu 1. L'infez.io:nè asce:ndente per gli ureteri segue soldo. Nel for-0 si introduce t1n batt1ffolo di garza la via dei liinfia tici, e può esser p.r eve.n uta tra- nel q·u ale, prima (I.ella narcosi, si versa il contepiantando l'uretere attraver.so un'apertura nor- nuto di una mezza fiala di cloruro di etile. Appli• cando in questo momento la maschera sul viso del male ,d elfintestino, in mo~o da impe·dire la paziente e continuando a far pervenire il sottile f.ormazione di un foc.o laio infettivo. 2. Il r.em..e co:n l 111rete.r e così trapiantato con- g·etto di anestetico sul batuffolo di garza, la nal'• cosi piena si raggiunge in pochi secondi e si pu<> tinua a funzioriaré nQrmalmen te-. prolt1ngare indefinitamente. Tolta la maschera, no11 3. Un'azion.e di valvola allo .sbocco urete.r ico 'J)assano che 10-20 secondi r perchè si determini j J artificiale 1Ì°'n è nie cessaria. risveglio, senza che il paziente nvverta alcun ma• 4. · L 'intiera escrezione urin.aria non può es- lessere e alcuna molestia consect1ti\a. Questo apser drenata n·el tubo intestinale, e il 1s uo .-a.ssor- parecchio può essere iropro,·visnto da per tutto e bin1ento dà sintomi tossici. che portano ·d i ) so- pr~senta sulle altre rriascliere, :fin oggi proposte, il vantaggio di es~e.re semplice, economico e pratico. lit.n a morte entr0 12 p;io1rni. SEBASTIANI. iiai l'O . osservò a lcun incidente spiacevole e . ' mai ìa narcosi ·fu incomplet:a o parziale. Il metodo _... IMPORTANTE PUBBLICAZIONE quindi pnò essere adottato oltre che in chirurgi·1 di guel'ra an~he in pratica civile, nelle l)iC<'(}le f' Dott. G. MENDES . dolorose operaz,ioni da ambulatorio. Capitano Medico 'Cl'el 2° Reggimento Granatieri 1

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aiuto uegli Ospedali di .R;oma.

Le appendici piloriche nef teleostei.

Manuale di mèdi[ina e· [birurgia . di -guerra ElegantisSÌll].O volu1ne tascabile di circa 250 pagine, con 20 figure intercalate nel testo e l tavola a colori.

Prezzo :lire

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(Per gli associati al POLICLINICO sole L. 3, franco di portò). · lllvia re cartolina-\'flglL1 di rettn mente al prof. EN · Rioo MORELLI, Via Sistinn. l-1 - Roma . . t ?) .

Il prof . ..:lNTO:\ìIXO ANILE, in seguito alle sue ricerche, giunge .q Ila conclusione che queste ap pendici no11 han110 alct1no speciale significato gh.iandolare, n1a sono formazioni destinate ad aumentare la su]Jerficie digestiYa a ssorbente della mucosa intestina le in animiali che, come i pesci .-0ssej. bann-0 breve il tubo digeren t~. . r s. 1

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SE7.IQNE :PRATlCA

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APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. •

. osserva l1na mac.chietta rilevata, 1d'un aspetto biancastro, analoga a qt1ella prodotta caccia11Diagnosi rapida della scabbia. · .do un ago sotto la .cute, · senza farla sanguinare. La .p resenza di tale ·lesione stabilisce P er tale sèopo, R. Sabourand (Presse méd. 21 giugno) r accomanda di tener conto sop•rat- senz'altro ·1a diagnosi · di scabbia, .ciò ie~e. però tutto dell'anamnesi e della 1distribuzione re- p11ò .farsi con j criteri più sopra accennati. , • • gionale. ini. La scabbia è una malattia chè si contrae quaUn nuovo metodo di cura rapida della scabbia si unica.mente in ìetto, sia standovi con uno . e della pediculosl del 1Jube' e dei vestiti. scabbioso, sia andanid ovi dopo che uno s•cabI l prof. Fer.dinando De Napoli, tenente colonb.ioso vi è stato e le le·nzuo1a n on sono 1state cambiate; i •contatti abituali nelle scuole, ne- nello n1edico (Giornale di 1r1,edicina militare · , ' 1918, f a sci·colo IV) scrive che, nell'intento di glJ t1ffici, ecc., non sono da co11siderarsi comr 1 sor.genti , di infezione. ottenere un m etodo di .cura di t api1da efficacia . Il prim9 elemento per la diagnosi è dunque di poc.o costo, di facile preP,arazione ·ed 01pplica~ l'aver avut.o un .compa.gno ·di letto con la stels- zione- ·contro la scabbia e la pediculosi così . ' sa .affezione. Di fatto le malattie cutan•ee tra- · fr eq uenti specialmente fra 1e trupye in ieamsmt~afb ili eid accompag.n ate da pr11rito sono Ia pagna, ha ideato di .u tilizzare l'anidride. solfoscabbia ed i · pidocchi: ora i pido ochi del pube rosa, o~tenuta per com~ustione ed applicata affettano le re.gioni provviste idi peli e sono fa- sotto for1n a di bagni a gas. Come l o stesso autore avverte in aiP:posita nota, 11n analog.o .pro cilmente visibili; quelli dei vestiti sono ·aoccxtn• pagnati d a lesioni più grandi che n ella scab- cedimento è già in uso press9 lé trt1ppe inglesi (Bru ce. Th e 13r~tis~ Journal of I)ermat. and ' bia localizzate specialmente al collo e reigioni scrupolari, dove sono -cara~teriast1che l e linee pa- S Y.Plì., IV, VI, 1917) : peraltro,,,fin dai primi delrallele .di grattamento. In mancanz.a di questi · l'ottobre 191'7 tre g·randi osp.e·dali di uni:), nostr.a armata avevano r icevuto dall'A., consulente di caratteri, e dato ch e vi sia un compagno di letto, che ha gli stessi s in to~i , si può presurni- armata, le necessa1""ie istr1'zioni -ner la ·costruzione ed il funzionamento ·d·egli ~parecchi reb1lmente aff er1nare che si tr:atta dì scabbia . • Questa ha delle lo·calizzazioni regionali ca- lativi che r ealizzano la Cllra ranida .d ella scabratteristiche1 le quali variano con l'età e col hia senza bagni ad imm er sione .e senza U·SO di .sesso. La faccia ed il collo sono esclu si mentre ni:g·uenti e di altl'i pre~arati di alto prezzo. Gli ap.p arecchi consistono in casse .di legno, le l esioni principali si trovano all(;} ascelle in simili a qt1e1ie ch e si adoperano per i bagni di . . forma di macchiette leggermente· pro1~inenti, r osse, sulle pieghe toraco-asce·llari, con· l'as- luce, tipo botti di Modica: la loro . forma può essere· ·cilindri c~, poligonale, a botte, ecc.; sono se maggiore n ella direzione d·i dette piegh·e. Caratteristi•che sono .anch e le ,lesioni alla re- alte m. 1.20-1.30 ·e larghe m. 1, in modo eh~ u~ gione glutea, simili a pioooli f01rU111coli, e _quel- · uon10 possa agevolmente -entrarvi e rimanervi le cha s~ rform.ano .siulla superft~ie palmare .comoda1nente seduto, con la sola testa lib era. del pugno, n elle pieghe di fle1~sione; meno co- Le casse debbo.n o potersi ch iudere ermetica-· · inénte stanti sono quelle .deg.l i sp.azi interdi•gitali. ·con. s·toppa o mastice, seco1J do i sistemi ..... Tipi1che .sono nell'uomo le lesi-o·n i sul .p ene, ch e adoperano i bottai. • • La base è costituita da un doppio fon.clo, <li Sip ecialune1I1ts sul I>re·p uzio, dall'apparenza di punti _ ro·s si, leggermente prominenti; nella ' r· ni il piano inferiore rappresenta la faè cia it)feriore ·della caissa, mentre il superiore è più clonna invece si trovano sulle mammelle, con lesioni di gratta mento .$11ll'areola e su11:intera sollevato di circa 1fJ.-20 cm. e cnn siste in un piamammel1a,. L'eczema dell'.a1 eo1la de;ve suggeri- no m obile in legno od in larniera, in tutto od , re ride.a d ella scabbia : le Je cioiili devono es- ... in pa,rte forato, così da lasciar passare l 'anid1·isere ri.cereate all'esterno della r egione ecze·m a- de. solrforosa che si sviluni . - -n a dall a combu sti-011e in lln recipiente che si tosa. Nei bambini sulle :piante dei pie1di si dello zolfo conten11to • trovano piccole pustole ed i .solchi c.aratteristi- ' col~o c a nello ·Spazio vuoto ùel doppio fondo. ci. Q11esti pèrò non sono sempre facili a sco- (~ nesto r ecipiente p11 ò an·che essere stacca.to prirsi ; si trattà. di una. screpolatura sinuo s;;i. dalla ca ss a ed in comunicazion e con ,l'interno n ell'epitelio, che si ve de più f aci]mente nelle di essa a m ezzo di un tubo m etallico: in tal rnani sporche. Esso .si r ende anch e visibile co11 caso il . cl oppi9 fondo è inutile. l' qippli cf~ione di inchiostro di China, o della Prima ch e lo scabbioso sia~ introdotto in qu-etint11ra di jodio. Quando il so~o è vuoto, ·i i sta ·cae~a lo zolfo viene acceso (t~nendo chiu sa

CASISTICA E TERAPIA.

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J'apertt1ra della parete superiore attraverso la L'uso dell'ittiolo nelle malittie nasali. . . j quale de,·e passa1·e la testa del paziente) e si . ' i attrib11iscono all'itti olo div~rse proprietà: lasci'a sviluppare t111 di S·C'r·eto volum~ di ani- . cli eliminare le co11gestioni l ocali, 'c ontraendo cl ride solforosa, in mod o che la propqrzione di · , i va.. i capillari, di diminuire l a q11antità delle questa con l'aria raggit1n ga il 2 ~~ circa. Il ma~ecrez i oni !)l"Ofll e, migliorandone aJtresì lfu · lato quin,di, . n11çlo, . è i11trodotto nel reci- ~1ua~~tà, e cli agire come disinfettante e deodopierite con la ·s ola t esta al di fuori dell"apert1lra rante . In consiélerazione cli tali. effetti, ::.\1. ·Grosscircolare, che viene convenientemente tG\ppata. mann (il1erl. Klini k 9 dicen1bre 191~) lo llSa 1 per. impedire ' l a sf11ggita del gas . c;nn su cc~sso da val'ì anni nelle malattie nasali. Lo scab.bioso siede su e.li'' un seggiolino ' fo. Nei ca si gl'avj 'di ozena , si àllontanano anzil 'él to, così che le r~gio11i .glutee, p erineale ed i l11tto con acqua ti epida le Cl'oste e. le secrezioni genitali . r·imanga110 esposti all'azion e del , gas i n dt1rite, IJOj si i1·rorano le cavità nasali con solfo r oso. Le b"ra·ccia saranrio · tenute ·discoste due' o tre grossi sch iziètti d.i s.oluzione di ittiolo dal tronco · media11t e due bracciali fissati al . a l 5 % (in acq11a) ; con 1111 t<tmpone di ov atta , coperchio e pe11d enti nell'inferno dellà cassa : i1nbèvl1 to nella ~te sa sol nziune, si spennellano il malato inoltre terrà le clita· div a ricate e, p e.i: le cavità .nasali ecl il cavo faringeo-nas:;i.le_. Dà quanto .è. P.OSsihile, le ga.n1be in esten.s ion e. In . ultimo si introclt1 ce il1 e11tl'ambe le cavità natal mo.do le sedi ~ predjl ette delJ'acaro non sf11g":-,ali un tampone di oYatta i1r1pregnato con so- · g irann.o all'azion·e parassiticida cl ell 'an irl1·i çle l11zione acquosa di ittiolo :il . 20·-30 %, che si solforosa. . lascia per due ·o tre ore. In principio del trat~ P~ima d ' int~odutre lo sca.bbioso nel recipj en- . -lamento si ripetono tali n1 a nov1·e dué volte al te, lo si ~vvolgerà in -cop erte di lana, possibilgior no . ·· m ente r isealclate, per un'ora,' a lmeno: indi verIn tal n1odo. . .. viene d)minnita la · formazione ' r à lavato ed insaponato, spocie nelle r egioni di croste, il secreto si fa più. fluido , scompare • preferite ' .dal sarcoptes, ed infme spazzolat o gradatamente il fetore . Dopo .quattro · q cinque energicamente ip. . queste sed i; t11tto ciò a llo · settimane~ la :µiucosa dapp1·ima sec~a, -èd esco, scopo di richiamare a lla st1perficie ct1tanea 'gli rìata, diventa liscia ed umi rla. Quando tali _ ('ondizioni sono raggiunte . \e tal volta ciò si acari, di sg·r a ssare e r endere pit1 peTn1eah1l e J'epide r mid.e, infi11e id i rompère e nlettere a llo . ottiene anch . e dopo qualche i11 ese) i l tratta~ento . . scoperto· i cu11icoli. Queste operaz.i oni prelin1i- . si ri pet e ogi1i duè giorni eèl a i1 rhe a periodi . nari dura.no un'ora. e mezzo cjr-ca, dopo più lunghi. L' a mmalato però a e\'8 °Yenire ab"i, di che l'infermo vien·e .rinchiuso nella cas. a per llll'alt11ato a farsi cla sè le irrigazioni con la solutra .'o ra ad una temperatura di. 30° circa: lo zio"De a l 5 %, in · qu~11to che 14 gl1arigio11e pt1ò . ' sperarsi solo nei casi più l eggeri, mentre negli · si fa quindi u scire e lo si avvolge in copel'te di lana lasciandovelo per alcune ore, possibil1nente altl'i occo r1'erà con tin11are in tali irrigazioni ller • evi taTe ' le ricadute. . tutta la·notte s-e la cura si ·f a cl.i ser a, il ch e è . da preferirsi, date le . note abitùclini notturne _L'ittiolo ser ve . a nche bene per ·il · ràffreddore acu to ' introdl1cendo in ogni . cavità nasale un dell'acaro. • L'infermo prima di essere dimesso sarà in-, tampone cli cotone imbevuto con la solt1zione . , aoc1t1 osa Etl 2.0-25 °~ : ne segue 11n a forte 'eccifine l avato, sia pure con sole abluzioni di acqt1a tazione r1asale, ch e cessa levando .momentaneae sapone qt1ando non si disponga di bag11i atd immersione, e rivestito . con .i st1 oi 3:biti steri - mente il tamp on e, cl1e viene poi rimesso e te- _ nuto i)er t1r1a o d11 e or.e . Si ripe~e il trattamento lizzati. ' una volta a l gio1·no, ottenendosi cor:rie ris11lpagli esa1ni" clinici e microsco1)i{;i eseguiti tato -la ra,i)ida . comparsa dell'iì1tasamento e ''-~. conclude cl1e bas ti , nei casj non gravi· e della cef a.le a . L 'A. ha trovato utile l'ittiolo ansenza derrr1atosi second.ari,e, un solo b agno_ a gas di anidride solforosa pér dare la guari- ~he· nelle operazi0;ni sul naso> sia che si tratti cli t1na concot"omin, dell'asportazione di neogio11e, e che con qltésto i'net òd ~ i1on si han110 for1nazioni o ciel rascl1iamento rl i nlcere da in convenienti consec11tivi n è a 1 cari co della i : >e llr . f ll1p11s. ' i·ni. 11 P di .alt r i organi. . · . Il n1etoclo h a il •yai1tag·gio del.l a ra1)idità, 110Nuovo trattamento della foruncolosi. tevole s·oprattutto per le trl1ppP jn can1pagnt1, Il trattamento generale della foruncolosi condel poco costo e .della facilità ' dell'impianto. · si ste tuttora n ella somministrazione di solfl1ri Esso può essere pure aèioperato ne1le fti~iasi (di litio. ' di çalcio), di lievito di birra, eèc. -~ d~i Yestitì e del l)Ube, e risponde bene a n cl1e . _per liberare d a i .para,ssiti ~li abiti', l ~ bianche- .questa. terapia si è venuta aggiungendò negli lll1imi QDni la vaccinoterapia, ·Gha tosti.t11i~'le ri e, e cc:. V. NI. 1

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tANNO XX \ r, FASc. t 1J

SEZIONE PHATJ\ '.\

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in realtà il m~todo ·di scelta, l)Ur.chè si usi un V8_1c cino a utogeno. R. Bt1 r11ier (Prrsse m<'rlicale, 2 maggio 1918) prescrive 11n rimedjo sk1npli- · ce, che consiste nella somm inistrazion·e i)er ' uso· interno della radice di. bardana (Lappa offi ci, , nalis) : l'att!vità· del medica111ento è ' massim<'I. quando cres ~ono le foglie e la radice · è caric,1 di succo: · è ·essenziale inoltre che .la radice si'a fresca, altrimenti è i11attiva. . Quando si sottoponga però la . ra:dice, appe-, ·~a colta, ~d un processo di stabilizzaii.o ne, distruggendo . le ossidasi, la radice c.l is~eccata ha lo stesso valore terapeutico di c1uella fresca. Si proocri'l.e sotto forma di estratto molle (pillole di cgr. 60) tre volte al giorn o : si continua il trattamento., fino a cicatrizzazione completa dei foru.n còli, ciò che richied~ . cinqt1e o sei • • g1or111. . · Ciroa 24-~ ore dopo 1a son1mìnistrazione, scornpare il dolore, si attenua l'infiammazione: al terzo, quarto giorno la r accolta l)l1rulenta si evacu·a spontaneamente. , Ciò accade per i . foruncoli avanzati, gli altri si app~ssiscono e vengono ri~ssorbiti r·apiclamente. · · . La baI'tdana non ·esercita alcuna azi one sulle follicoli ti òd altre .stafìlococcie su pet.ficiaJ i della pelle. - In ta 1i casi val megJj o ri cor:r~ere allo stagno puro (in l)Olvere o colloidale) od ai . ali di stag110, è:he avrebbero azione specifica ~1lllo stafilococco. ini. ================--================~==========;::::·, .

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POSTA DEGLI

A B BQN~TI. Al (lott . .l rgo

(981) S'illla citra deyli ussiu.ri.

Vtl lesi da Poyegliano ' 'eronese: . . La' c11ra degli ossiuridi cleve- av·ere di mi1·a dtle .scot)f: quello cli. uccide1·e i giovani che 11ell'e i1rime settimane rii' l oro \' ita risiedono . nel tenue, e quello cli aggredire ed t1ccidei:e quelli cl1e giungono o vivono n el . . cieco e nel rettq .,, Si raggi t1r1gerà i 1 primo scopo col somministrare un vèrmicida, pèr via boccale, il S·econdo - . propinandone un altro per via r ettale. · Ji.,ra· i v.ermicidi- i più ir1 clicati so110: la santoni11a ed il cloroformio da llsar si per via bocc·ale, m entre per via anale ~ono con sigliabili gli e11teroclismi di acq11a salata (10 %), acqua acid11lata. con aceto puro di. vino (15-20 %), a.cq11a saponata (3 x 200), infuso di Ra1~tonin a (1 x 300), .olio , cloroformico (1-2 x I00), · olio mentolato (4 x· 100) od anche soll1zio11e di nitrato- d'argento (2x100), faicendo 1)r ecedel'e q11e- · ato lavaggio da 11na irrigazione evact1atrice, lasciando il nitrat o d'argento i11 sito non pili di cinque minuti , dopo i quali è necessario praticare un'abbondante irriiazio11e rettaJ~ di

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I migliori' resultat1 si ebbero dalle seguenti

due cul'e praticate in questo· modo: 1° Cu1~a alla santonina. · - Il• gi orrio i11n anzi della somministrazior1e del . Yermicida si tenga il malato a dieta lattea e la s~ra si pra- · t1chi un enteroclisma di acqua salata o di a'cqua acidulata, avendo l'avvertenza di llsare, inv.ece dj una cannula comune, un catetere Nélaton molle, che deve essere spinto piuttosto in alto, tenendo il paziente i11 letto, cori cato s11 l lato de,strQ. La sera stessa, due ·ore qopo, si dia una carta cli santonina (5-10 ctg.) e la inattina seguente a d igiuno un purgante oleoso. La cl1ra va. 'ripetu ta tre Yolte con l'intervallo di due o tre giorni. Gli enteroclismi però ~i ' pratichetanno' ogni sera e per tutta la durata dell a c11ra. · . 2° Guru al. cloroformio. ·_ Do1)0 aver l)l'el)arato ii malato con la dieta lattea, si 1>raticl1erà la sera un enteroclisma di olio cl oro- · formico (1~2 %) nella qt1antita di 150-200 gram1n i. La mattina aptpresso ,.a d~gil1Ilo, llna purJa cli olio'. di ricino con l'aggit1nti di cloroformio (1-.2 gr. per i bam})ini da tre ~. sette anni, 2-4 gr. da sette anni in }'.>Oi). · Gli en teroclismi debbo110 ripetersi per due o tre volte con l'int·ervallo di due · giorni uno dall'altr o'. G. ALESSANDRINI . (985) . Tubetc,olo,.~i ,,, calcio. - All'ab~ . n . 5037: JJa letteratura .s ull'uso del calcio n~lla _tuber. colosj è sca;rsa e spar sa qua e . là . Può consultare: 13RAHL e Bue., B·utle ti:n I1i°' stilttt 'Pasteur, 1913, pag. · 592. - J. WINKLER, ('('nfrn.l blatt f. Bakte1·iologie; v·o1. 60, pag. · 643. -

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ROBJN, Les princip e.~ de la réminéralisation

' nrg,a1i,iqtte, in Bulleti1i g éné_ral .de thérapeu- · Liqur>, 1910, pag . 82. - E!:\11viE~ICH e LOEWE, La, cleflcien':.ct del crilcio 'nell'ali1nentazio11,e uma~a,_ i11 ZPitschrift f. Hygiene, vol. 77 tt904). RU· BINO

'

Afinerali;.;za~ione

deìl'o rganismo

il polnioriar P, · co1i

cloruro di calcio nella · tubercolosi .in Ga.zze tta Ospedali e Cliniche, 2 gi11 gno 1918

}

(in <,Jtlest'iultimo lavoro sorio ann e. ::-se altr e 11otizie bibliografiche in proposito). . ·A. FTLIPPINI. I

(986).:' AJl'abb. n. 8400: P. l~ ELBET: Méthode de traitenief1l rtes frqctit- ·

res. - Parigi, .A lcan 191~. ·.

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T. F.

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(98'7) All'abb. n. 1995: Co11sulti il lib1; 0 1del CASTELLIN·o e PENDE: P·a-. tdlogia dei si?npatico, •ohe è ancl1e ri cco di i11dicazioni bibliografiche. t. #· . 0

(988) Al dott. L. T. : Indi chfàmo il lavoro di Bing e Gerbay.da noi i·ias .. un tu nel f ttsr. 35, p. i34-81ij. a. a.

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980

IL

P~LTCLTNICO

(Non 3t·recem1·scono clu ~ l1"brt pervenuti in · dono alla Redaziom )

~ · L E MOIGNIE e A. SltZARr. N o·uve lle 11iétliode de. va ccina~ion a?itityplioidique. Un vol. ill-160

di 77 pag., rilegato; collezi.011e « Actualités m·6.. dicales » . - . J. B. Baillière, e,d., P .a rigi. ·P ì,ezzo D. 2.

La vaccinazion~ antitifica si è ormai diff~·sa superando tutte le ostilità cl1e erano sorte da principio; essa presenta però tuttora degli inconvenienti doyllti alla .tos,s icità dél preparato ed alla molteplicità delle iniezioni necessarie. p ,er <i>Vviar.e a tali inconvenienti, gli AA. hanno ideato di sospendere i germi in una' miscela oleosa anz~chè n ell'acqua; a tale scopo, r accolta la patina. culfllrale, la privano dell a'cqua per mezzo della centrif11gazione, e dopo una , esatta pesata, 1a sospendono nell,a miscela oleosa, ·che viene convenientemente sterilizzata. J.'eccipiente oléoso attenua, nello ·stesso tempo che prolunga '1 azio.n e farmacodinamica: si ha cosi un vaccin·o che non prç>voca più fen o. m eni tossici e che' è effic·a ce ·con un a sola iniezione, come è dimostrato con prove umorali ed epidemiologiche; esso è inoltre più conservabile, mantenendo la propria efficacia,' oltre ,. un anno . . Gli AA. in questo loro libro descrivono chiaramente i m·etodi u sati ed i risultati ottent1ti che potr.anno. in segui to estend er si anch e ad altri . vaccini, ·rendendone cosi l'11so più ageFIL. v.ole e meno -pericoloso. 1

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. . . . s1ci all'aria aperta, fornendo altresì degli schemi per l'applicazione pratica di questi metodi. ~1 .lav~ro. ~ corredato di numerose fotografie . or1ginal1 n1t1de e br11cianti di s0le. FIL. ..

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dott. PAUL, La cure de soleil et d'exerciçès chez l es enfants. Un vo1. in-8° di altre 100 pag. con 60 'fìg . .- A .. l\1aloine et :fils, Parigi. ' La nostra vita antigienica,- complicata, an. tinaturale, immorale e malsana, c.onduce, secondo l'A. , direttamente alla degenerazione della razza ed allo spopolamento. Nè vi possono portare rimedio t1na nutrizione ptù abbondante e, tanto m en o, le medel e dei farmacisti, i sieri od i vaccini. Una sola quest1on,e domina tutta la me~]cina ed è quella q.el ter1~eno organico e della su31 resistenza. Noi dobbiamo rifare una razza. sana e for te ed us11fruire per ciò di tutti . gli ager{ti naturali di vita e di g·uarigione. È specialme11te ai bambini, all'essere in via di sviluppo,. ,ch e vanno applicati questi princip1, di cui 1 aria ed il ~.o le costituiscono il fonda1nento principale. L 'A. nella prima parte espone la tecnica della elibterapia, che, per evitare danni ed insuc... cessi, va applicata a dovere; accenna agli inconvenienti che posso.no sorgere ed , al modo di evitarli. Descrive poi la cura di esercizi :fiCARTON

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bibliografico . italiano delle sci~nze medich e ed affini. A cm.ra · della ·Bibliotera

del Labor{ttotio batteriologico della Direzione generale di Sanità pubblica . .Anno I, 1916 (Supple1nento). - Un vol . in-16° ,di oltrie 120 pag. Tip. Società delle Cartiere Centrali Roma. • ' Abbiamo già data notizia della bella iniziativa presa dal prof. Go si o, di fornire agli studiosi la p ib.Jiogra:fia dei lavori i taliani di m edicina, Al primo volu,me, riguardante il 1916, viene o,ra aggiunto qt1esto supplemento, che .lo integra nelle parti rimaste incomplete p er la inancanza dei periodici, non pervenuti con la voluta esattezza allo spoglio bibliogr afico. A questa utile pubblicazione non può mancare il favore di chi si interessa negli studi, che si . :1.u gura di ved,e rla continuare e di vederla comparire con minore ritardo. . . INDEX. •

VARIA. Il problema della popolazione. Riportiamo largamente 1dal Giornal e del Mattino di B'ologna un artiicolo del prof. G. Angelici sopr a questo interessante problema. Già' prima della gl}.erra 1e originarie concezioni teoriche l\1:althus erano· state gravemente inta·0crute. 1 Cont1·0 le pr.atiche .così dette malthusiane, ' tendenti a limita re il numero dei figli, si e,r;1no ' 1-e·vate voci autorevol~ssime di sociologi e di uomini politici in Europa, specialmente ;n · .Francia ed _anche in America, dove la dimin11zio11e d'e lla natalità e•r a stata qualificata. (( 1suicl1dio 1della razza)). . Contro i gr·avi peri coli· eco11omi,ci e politi~i d'e rivanti d.alla dimin11zione delle nascite jn Francia, il Bertillon dette l'alla rme inv a n o fin dal 1897, con questa frase che ora, in t~mpo di gu erra, suonerà 'a mara r a mpogna nel cuore dei patriotti france si: « Ogni due a.nni la Germania guadagna una nuova Alsazia.Lorena! ». E1d è del n ostro Gini l ammonimento: « I popoli che si propongono una guerra di rivcn. . · dica·z ione non pos~ono, non devono veder Ji_. minuire la loro ·natalità... ». T alli severi mòp.iti erano , scat11riti dall 'esan1e di m olte cifre. • 1

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SEZJONE PRATICA \

Così l'increrr1e11to medio - a11nuo del gruppo mografìco, e quindi economico e politico, ~no dei maschi _in età da 20 a 44 anni compiu~i, davvero rosee -per noi, ma a due condizioni: :nell'intefvallo fra i due censimenti intorno al ·che si riesca almeno per i primi anni dopo 1900 e al 1910, risultava di circa 19 per mi1le la g.u erra a frenare l'emigrazione, onde , riin· Francia, una inezta di fronte alla bellezza. mangano in ·patria i procreatori e lavoratori • .di 168 per ;mille i11 Germania. necessari; che si ponga mente da parte delle Di modo che verso la fin.e del 1914 il numero nostre .sfere di~igenti e un poco da tutti aldei ma1s·chj da 20 a 39 anni compiuti ' (uomi11i l'irnportanz.a della qualità, oltre eh~ del nu- . , ~tti alle arn1i) era in Francia di circa milio- mero dei lavoratori, ossia che si curi mag• ni 5-6; mentl'e in Gerrnania -era .di circa il dop- giormente la istruzione . generale, quella tecnica e professionale della nostra pòpolazione. pio, os~ia 10-'L2. , L. P. ,. Non.· si risp·e.ccl1ia, jn queste ciire relative ~l'accrescimento naturale dc·lla · popolazione, . un fattore primi~in10 dell'efficienza belli ca ·delPUBBLICAZIONI . PlllRVENUTECI. ' . la Germania? , ~JCCARDI I>. D. e BoMP.IAJ.""I G. ~pii:ochetosi itteroInolt1 e, se sj riflette alla . legge storica unieÌnorragica con sindrome di peliosi reumatoide versale ·c he ogni Stato per mantenersi deve a recrudescenze febbrili. - Roma, 1917. espandere la ])ropria vita oltre sè stesso, si è · i·usATERI SA~TI. Lo stato attuale delle nostre conoportati necessariamente a studiare anzitutto..., scenze sulle simulazioni ed autolesioni, riguarin seno ad ogni Stato, il problema della podanti l'organo acustico (Con contribt1to perso- , polazione. · nale). - Palermo, 1918. . Ciò prernesso, si c01nprende a priori perchè ì\1ANCIOLI To~rMAso.' U~ anno di sel'vizio ·oto-rino-laringo'iatrico I1€ll'ospedale militare principale dl e quanto il r)roblema demografì.co abbia ·0 1 ri • Roma. - Ro~a, 1918. ~·ichia.rnato, e pitt dopo là gt1erra reclamerà, S11L:à-10.N ALBERTO . .Sind.ron1e oculo-cerebellare ed emi_l'attenzione dei sociologi e dei Governi: . t>aresi alterna da tumore probabilmente gommos6 In quali condizioni demografiche si troverà d i u11a eminenza quadrigemina posteriore. - Fi! l'ltalia rispetto ad ·olt1 i Stati? renze, 1917. .' Anche gl'Italiani sono peccatori per quanto l )t.: ' .rECCHIS" BEXIA~UNO. Le malattie della bocca coconcerne la. diminuzione del1 a natalità nel me- focolaio di a ffezioni metastatiche. - Napoli, tempo di pac e precedente alla guerra. ·frutta- , 1918, ..\ 00sTr~1 CESARE. Sulla utilizzazione degli epilettici " via, un uomo di scienza e di governo, Nitti, • in zo11a ùi g uerra. -. 1->erugia, 1918. ha r,ffer111ato ·che, tenendo .conto del num·ero CA~TIESI CoLLATINO. Infezio11e menin~ococcica sel!Za degl Italiani rimpatriati e dell'emigrazione solocalizzazioni e meningite tardiva. _:_ Firenze, spesa l)er effetto della .g uerra, avremo in Ita1917. ' li ti ltn'enorI)'le -e.crede nza di mano d'opera, la l>oRCELLI l{oootl<'O. Di llll caso di nevrastenia sessuaquale Barà in rapporto col· fatto innegab'ile le , da localizzazioni gonococciche latenti dell 'ure:. .t ra posteriore. ((~ontribt1to alla conoscenza · delle del vantagigio 1 demografico derivante dalla ces\ prostatiti l)ri1nitive). Napoli, 1917 . sazione della em.igra zione; vantaggio che nei .. primi tre ann i, 191-1., 1915, 1916, ammonta alla GALATI G. Primi ·risultati di un nuovo metodo di cura nel tifo. - Roma, 1917. bellezza di circa un .milione e mezzo di abjALLEGRI NATALE. Le acque sulfu ree di Ti,-oli. Bagni tanti, quasi tt1tti della migliore ,e tà. • di Cesare Augusto. - Roma, 1917. Questo fattore uo1rio potrà costituire un·a ·DE SILVESTRI E NRICO. Di una reazione delle orine ricchezza (capib:tle vivente), una forza di . tale ' dei t ifosi: - Biella, 1917. utilità e rarità, da esserci invidiato e riehte- RABITTI AuausTO. llelazione sul funzionamento d~­ l 'Ordine dei medici della Provincia di ~1antova sto, per non dire conteso, sott_o forma di im• durante il 1917. - MantoYa, 1918. migrazio11i a·gevolate ·dagli altri Stati, nei quali ONANO GrovANNI. Sulla .condotta.. del chirurgo nella mancanza dri mano d'opera sarà, per non l'eseguire amputazioni di arti gru vemente · trau})Ochi anni dopo la guerra, grave e assillante. . ., . matizzati. - lVIilano, 1918. In base a i dati statistici di anzi ricordati RONCHETTI VITTORIO. '1'ifo esa11te matico. - Milano, snll'incremen to della popolazione, . la . Franeia · 1917. . si trovera in condizioni molto peggiori della rnoSPERI GINO. Sull'utilizzazio11e l)rofessionale degli invalidi del braccio. - · Firenze, 1911. Germania . " OHIADINI l\lf. ·Contributo all'anatomia patologica delTutti gli 'autori f l'a n.c esi concordano già ·sulla l'ittero infettiv'o epidemico. - Genovn, 1917. necessità di favorire l'immigrazione in Francia dei l avoratori stranieri. Situazione anale, Nel fase. ~é-or ·o, .a Jk<tg. 95~, col. destra , riga sa, ga si verificherà nel Belgiò e altrove. Adunque, le previsioni su questo terreno de- leggere : 22 dicembre 1917. (

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QISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE.

.a riguardo.,. di una partoriente non ha diritto a

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penso, rientrando tale prestazione nell'orbita delle (7439) Trasferi1nentù di 1nedi-Oo 001"uivtto interino . sue normali attribuzioni cli· cul·a ed assistenza sa~ .tla ima fraziorie aà atfra. - Dott. R. C. da F. nitaria. Se, però, assiste ~I pa1·~0 n9r.m ale in lu~ Se per contratto .fu fissata la resideI;l.za del medico è vece della levatrice, hH. diritto .a compenso a . ' . condotto interino, qu'esti hu il dovere di non muo- · carioo tlel com:une ,che, per le :famiglie inscritte verm dalla medesì~a; così rome il Municipio h~, nell'el~nco .fiei poveri, ha l'obbligo della assistenm ' l'obbligìO di farvelo rimanere . L'ordine di tra.S'feri- 0$tetrica .. . mento che Intende em~ttere ' codesto ·R:. Oommissa(7445) Trattarn,ento eoono?'l'tioo àei 'itbedici oondotti 1 rio sarebbe, pertanto, iliega.I e e p<)trebbe dar luog'O . oliiamati sotto le at·mi. - Dott. B. F. da P . - ' A .risarc~mento di. danni. · . Il ,medico ·condotto titolare che è chi.amato sott• (7440) Indénnità ()(111'0-v-iveri. -. Dott. R. V . tla T. le armi, durante il servizio militare conserYa il , - _ Sem1)re che il compenso che Ella ·m ensilmente posto _e, se ufficiale, ha diritto .alla differenza fra riceve come medfc~ di controllo provvl,,sorio presso lo stipendio . civile, che prima pe~piva dal Owmune, e ql1ello militnre, che percepisce d:allà .Am- • la Cass..'l Naz.ionn le ~nfortnni rappresenti l1n vero ministrazione della guerra.. ~ proprio stipendio, giusta l'a~ e la partecipa(7446) Pe nsioni. - Dott. L. B. da · C. '.{'. - I• zione di nomirl.à e non semplicemente- lina indenbase alla età e<:l ag·lì anni •cli servizio · indicati., nità. stàbilita à forfait per il servizio che presta, ha diritto alla indennità caro-viveri, purchè nel · Ella liquiderà !a pensione (li annue lire 2106. • (7448) Oontriòuto oen.tesimo ài giterra. - Dott. co-mplesso il compenso stesso non ·.sn11eri le annue lire 450Q. / B. F. da V. - Sullo stipendio di lire 22oò lortie ricade. un contrfbuto ce:..1tesin10 <li g11err.a (li ~ li- · Il decreto· Luogo.tenèhziale i11 baih-..e ~11 quale a vrebbe .11 diritto è del 2G luglio 1917, rt. 1181. Se lo sti- ' re 8.25.. - · (7449) Ce rtificati - Oo'l'npe11;so. Dott. \ r . P .· poendio non supera le . lire 1500 avrebbe diritto .a lire 3Q men,s ili, ~ non ·s upera l~ lire 4500 avrebbe · da · S-. I . - P~i certific~1ti , inditèlti si ha diritt. a compenso. se richiesti da per~ne non comprese diritto a ·lite 24 mensili. Avrebbe diritto a riS<!110tere gli arretrati dal 1° luglio 1917. . , nell'~lenco dei poveri• non a venti, per ciò, diritt•.,, ' allia ·cura ed assistenza sanitaria gratuita . (7441) Oura gratuita - Donn,a niarita.ta . - Dott. ....... (7450) El.eneo dei poveri - Compilazione. - · Dott. .A. G. da L. C. - TJna donna che da nubil(! è comG. G. da P. - Per la redazi-0ne dell'elenoo dei presa nell'elenco dei poveTi 1a rigtia.rdo d ella c11ra . ed as.s1stenza sanitaria, non ·con ser va tale inscri- pbveri ammessi a· cu1--a gratuita non si p.osson. qare criterii aprioristici ~ di massima; gia.cchè il zione se sposa- 11n benesU!'nt€, giaccl1è la donna giudizio sullo stato di miserabilità rela.tiva, çhe è maritata per tutti g·li effetti gi11ridici segue la. condizione del mar~to . . richiesto per usufruire del Qene:ficio dèlla . cura ed (~442) In.den.nità ca·r o-vive'f''i, - D·i1~itto di abita3-ssistenza isanitaria gratuita, varia da luogo • zione . - Dott. G. B. da T. - Poichè .ID11a perce- luogo é da famiglia a famiglia 1 a . ·$eOOnda deli. p{sce, tutto ,, sommato, uno stipendio. cl1e non .s u- , ~en~ità ·d ella. po·p olazione, della distribùmone della . 1 ricchezz.a e della c-0mposi,zione deJle . famiglie steapera le lire 4500, ha dirttto alla indennità caro-vise. ·O:udinaria·m ente si tien conto della inscriziou.~ Teri ·nella misura di lire 24 mensili dal 10 li.1nel ru-0-10 della tassa. foca. tioo ; ma anch.e tale ci'liglio 1'917, g·iusta. il D. L. <,lel 26 luglio detto anno, teri<:> non è · sempre sicuro, perchè i limiti -minimi n : 1181. !11 vista dell'ostinato sirenzio del Comune . a rispo11llere od a provvedere sulle sue g·it1ste ri- di esclusione dal pagame'n to di tale tassa :variJJ.n• da Comune .'l. , Comune nella medesima Provineia. chieste, può rivolgere· rie-Orso alla G. P. · A. Jl€rchè . Qualora, però, il numero delle famiglie incluse deliberi di uflìeio la concessione della ·s omma dodei poveri ·si.a talmente alto da 1·app1-e-Yu tale. La legge recent.e ·s ulle abitazioni stabilisce nell'elenco . senta re ·un onere gravosoJ per. l'esercizio della. oo•che l'inqu,Uino deve lasciare l'alloggio allorchè dolta e non oonYenientemente rimunerato, ·si p11• esso è richiesto dal propriet'.ario per u so proprio. avanzare do-man<la per aumento di stipendio ali• E poichè tale ~ la iPotes'i che si verifica ne1 caso G. P. A. ai sensi dell'art. 26 della. legge sanitaria. da Lei esposto, Ella · non può opporsi A lasciare la (7451) Tratta1nerito eoonomioo àei medioì O{)f'l,ca.sa. Nè per lo intempestivo ~rasferimento può dotti ohi<JÀna,ti sotto le armi. - Dott.. s. D. :5. chiedere inde nnizz·o di da nni a l Oom1Jn~,. pere~<~ dà Z. di G. -·. Alla consei:vazione del posto e« questi n€l fatto n-0n ha alcuna oolpa, obbedend·o, come ne ha l'obbligo_, a tassati1ra disposizi-0n·e 1'e- .alla ' differenza'. di stipendio durante ~l tempo eh.e .si passa ootto ·1e arn1i 11.a.I)no diritto solamente i ;islativa. medici · titolari delle· condotte e • non gli interini. (7443) Oongeào. - Dott. ia bbona.to 3865. -1 In (7452) D i111ii.'JSioni d_a.lla oai·ioa di 1n~àioo oonàott•. caso eccezionale ed urgente si può accordare al ' medico condotto un breve congedo, tuttochè egli . - Dott. G . . ì\I. da P. di S. - Se il capitolato ia vigore permette di rassegnare le djmjssioni ooi fJi.a un esonerato, no~ facendo t.ale qualità ostacolo semplice .pr~vvi~ di due mesi prima; nulla lfi alla concessione, se fatta per .gravi motivi. oppone . a che Ella vi adempia. (7444) Servizio ostetrico. - Dott. A. R. C. da F • • (7458) Sessennio. - Dott. A. Z. da C.. 0&1.- Il medico condotto che procede ad operazione : 1

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l'ottenuto auruentp di stipendio nel 1913 si è interrotto il periodo sessennale in corso che da quelln d~ ~ è ricominciato. Ella, quindi, compirà il nuovo sessenn;-0 nel giUg!}O 1919 e sarà liquidato sullo stipendio aumentato di lire 3000. (7455) A.u~ettto sessennale. - Dott. :m. P. da G. -- I due periodi sessennali, giust:st quanto disponB l'art, 30 del regolamento costà in vigore, dec<>r· rono dal 1907, epoca in cui fu à.ppr-0vato il reg'<>laruento ,s tesso. Il primo dt es.Si si è, quindi, compiuto ·col 1913 e l'altro si cqmpirà nel 1919. La tilsposi~ione transiror~ non va intesa che come una anticipata. concessione · di aumento di stipendio, indipendente affatro dal decoroo dei periodi ses-· sennali, e ciò deducesi naturalmente non solamente 9al fat ~o che in essa · non· parlasi di sessenni, ma. a nch'e ùella .s.:'tlvezza in essa contenuta.'<léi diritti acquisiti, che sarebbero - co~tituìti, appunto, dai . Qelibera ti se~sennli. .A. nostro avviso Ella, oltre l'aumento di stipendio ottenuto dal 1913, avrà di-1·itto nel 1919 a9. ottenere il sessennio. (7457) Sesser11ni. - Dott. O. R. da E. d'E). Avendo ottenntò ·nel J914 u n aumento di stipendio 1 sia pure, co~ e diee il deliberato, ad pe1~sonam, il perioùo sessennale è rimastò interrotto, ricomin<ilHndo a decorre~'"e n'uovame~te dal ' 1914. Ella potrà, quindi. Picevere l'aurpento di lire 550 nel 1~21. Doctor J usTITIA. •

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.

o nelle truppe combattenti dal L0 ge·n na•io 1918 .in ~Joi, potranno ottenere le p-0lizrie, inviandone d-0-

manda, pel tramite del Comando od uffic1o territoriale tla cui presentem~nte dipendono, al Comando del Reparto cui apparte.i1evano nell'atto d i parteeipare a lle azioni di giierra. · , , · Tutti gli a ltri .n e SOilO esclusi. • · .A.ll'abb. 11. 2513: r' È già sta.t o risposto ... .. All'abb. n·. 6218 : , Data .la sua classe,di leva (1882> l 'avvicei1damei1to ,l)Uro e sem·p lice non può esserle concesso. Ella potrebbe pèrò _-v enir <!oro.andato .a qualche servizio civile dietro richiesta della com•p etente a utorità . Al 1dott. G. C., Zona di gue1·ra : , Le nomine per tiroli .al grado di maggiore sono sempre subordinate alla comprovata , idoneità fisica incondizionata . • . All ~abb: n. 5481: Com~ /già si è . più YoC>lte ripet\1to, le promozioni <lei .tenenti · medict effettivi sono ferme al 10 m~g·­ gio 1916. . . I tenent?. di com.plement-0 con a nzianità 10 giuguo 1916 no11 possòno q11indi essere promossi. Al dott. A. A. di I. 9. S ., abb. n. 4~24: . La <3f3Ssa.z.ione del - pagamento O.elle 5 'lite <li inclennità dopo il richiamo delle classi · '74 e '75 lJei meaici che già erano in ·servizio ed appartenevano -<1 lle 1 suddette due classi è regolare. L'indennità con- ~ ' t i11ua a d esser pagata. ai medici òe.lle classi anteServ1z1o n1edioo 1nititare. - All'abb. n. 4376: ' cedenti. .. 1° L.1. cir<:olare cui -Ella accenna specifica cl1e Al dott. •O. G . da F.: . .. l'esoneto deve essere dato soltanto a l figlio super. Nessuna dfsposizione può autoriz~rlo à. fare (10f.:;tite di una famiglia ché ha avuto altri figli nio rti ' • mande del genere da Lei accennato, éssendo Ella in combattimento. Ed il caso di suo fratello e suo, per quanto pie- 'i doneo a d incondizionato se1'Tizi-o. Al dott. A. D. L. ga P.: . toso, non è a rig.or di termini quello previsto .dalla La visita. di <:ontr<.fl.lo ·p uò seu1pre avvenire. circola re : :Elkl ..potrebbe cfò nondimeno fare u.nai C-Omunque, dùta la diag·nosi, Ella deve ritenel'si domunda in proposito itl . l\i!inistero. . ' libero da qualsiasi obbligo di servizio. 20 Occòrre che Ella attenda la promoziòne d ei Al . dott. C .. C.• Zona di g11erra: tenenti inediei effettivi della sua ·stessa anzia nJtà : . . Ella u'rrit diritto ad essere p1·oposto all'a)'riaJ1za- r le loro promozioni son 'f erme al 1° m.a.g gio 1916. ) inento, a.llorchè av.rù 'co111piuto q11~ttro mesi ·cli• ' All'abb. n. 1 200: ·. servizio nella zona ove attualmente si trova. Trattasi di provvedimenti che r~.guardano i miAll'abb. n . 742: litari di ·trup1>a e non gli ufficiali. • E lla è già entrato nel quadro di avan~ament-0. Al dott. J,. D. V ., Zona 'd i guerra: P erò ·per ciò che concerne l'attu~one della proSolo gli aiuti el!f3ttlvi 1ri organioo delle clinieh~ • ni<>zione non è I}ossibile fa.re· congetture. hanno diritto S\l grado di ca.p itano dopo <lue a nni i \1 dott. P. R . da M. : cli servi7.io 1ujli tare ininterrotto e non meno di • · Gli effettivi ·con anzianità pa1·i alla Sua non son~ 10 anni di esercizio professi.on.al~. • t sta.ti.anéora promossi nè .a d anzianità, nè a scelta. A.I dott. U. ~1 . , Zona <:l i guerra : Occorre quindi attendere ancora. Non , ha tutti i to'rti : però la distribuzione parAll'.abb. n. 9185: ·• tie-0-Jnreggi~1 tn dei medici nelle varie· zone e sotto I La cosa n-0n è . cosi semplice come Ella cre<l~. zon~ 1n cui ·si diYide il territo.rio di ~erra a seAnzitutto occorre conoscere quale sia la sua classe conda dell'età lor<>, e ténendo con to di diffe1·enze di leva, perchè i ·med ici d·e lle classi giovani nol'l ' lninime di essa, non è pratica , · nè possibile per possono essere ritirati dlB lla Zona di guerra. quanto giusta in teoria. • I•n .seoondo luogo la don1anda non deve. esser ratta Non è poi il caso di chiamar~ medici di cl~ sse da Lei, ma . dall'autorità civile che ha interesse .acl anziana quelli del '79~'80- '81. . ,, ·ottenere il suo im.piego"in un dato servizio. ~ un'anzia nità... relativa . . . All'abb. n. 4724; • A.I dott. F. S., Zona di guerra: , ' · Non avendo raggil1nti i 40 anni d'età prescritti per . Gli ufficiali che attualmente sono lontani dalle l'avvicendamento ordinario, non sa·p rei cit.arle alUnità o dai· Reparti combattenti o che si trovano cuna djsposizione che a utorizzi r ri~enere possibile nell'interno del Paese, ma ehe hanno maturato il quanto Ella ..accenna. 4:iritto all'a.ssicurazione, essendo stati combattenti •

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All'a•bb. li. 2687: Non può far domanda di revoca di esonero, es~-endo tale pratica d i eomipetenza dell'autorità civile dia. cui Ella dipende. · Unico mez1...o per ottenere lo scopo sarebbe di dir mettersi dalla condotta : ma Le conviene? All'abb: n . ()172: Iµ generale il Ministel'o pqssa so1Yra alla idoneità condizio~'lt<l llel fare le l)rom·ozioni da sottotenente a tenente, ma alcuni Con1andi <: Corpi, evide11teI' mep.te più reali.sti del Re, nòn i11·oltra.no le dom·a nde dei condizionatamente idonei. ' Circa il 3° quesitf>. ritengo cì1e ~a solt1zi'l>ne di esso possa ·dal'gliela soltanto la llirezionc di Sani:tà di •Bari. Le nomine son fatte in ba.se all 1epoca in cui venne pre~ntata la domanda che è stata })l'esa in considerazione e non possono .aver efietto retroattivo. All'abb. n. 8280: ' Nulla di vero. per gli studenti di 5° an110~ Ì)uò darsi che il corso ve.n ga 'fatto per ~quelli di 6°. All'ia.bb. n. 8396 : . l Sono , effettivi ;ai ùeposito del C.JO.r po l)resso il ~ <1uale i}restano servizio,-- per tuéto c:iò che si riferi~~e .alla compilazlone (lel librètto, note ·caratteristiche, ecc. ., All'abb. n ..6417 : Gli ultimi tenenti medici di c0n1-rJJe1ne11to promossi capitani hanno l'all7_janità : 30· a1)rile 1916. · · ~er quelli con anzianità del , 1° settembre 1916 -0e;oorre ancora del tem·po. , ...t\ll'ia.bb. n,. 9550 : ~ probablle che il C-Omando Sl1preruo d 'accordo oon il Ministero conèordino qualche, ·p rovvedimento, ma snrit certo commisurato ai 'grandi bisogni che òi ~rsonale sanitari? ha continuamente l'Esercito ed ora anche il Paese. ' Al <lott. A. P. d;i C. : Da.ti 1 suoi titoli, Ell:a. può es8€'re nominato oapir

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tano medi oo. '

,; fL POLICLINICO

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[ANNO XXV, FASC. 41]

e quindi non spetta loro l'iudennità cl'arma che spetta a.gli ufficiali medici del .Corpo sanitario militare. La polizza cli a.ssicurazione spetta a tutti quelli che si trovino con truppe di prima linea, qualu1~­ que ne .sia il grado e la. posizione n1ilitùre. ' Al dott. A. B: da R . : Non -..i. è 11essl1na circolal'e nel .senso indi"ca.to. È una i1orrua di m~·smma che :Segué il Ministero specialmente pei medici di classe anziana. La Direzione di sani.tà 1poi non ha a lcun diritto di respingerle <Xl arrestare 'la sna domanda, ma deve inoJtrarla nl 1\1-i'nistero, ·s ia pure annotandola sfavorevolment.e. • · Al.J'abb. n. 4426 : éome già · più volte sì è détto, i due m~si di _ stipendio sono un diritto per i soli impiegat·i dello Stato, e tali a rigore non possono e.sser considerati i medici condotti. . ,, ~ modalità poi del pagamento di tali assegni sonò fissate per gl,i inipie_ga•ti dnl decreto Luogo.tenenziale 16 gil1g110 1915 ( ci1·cola~i 477 e 478 del G . M . 1915). M. G. 0

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·CONDOTTE E CONCO.ASI.

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· Il Còn1une· di ::Vla<!erat.<tfeltria (Pesaro) cerca i11te.yi.no <1 t~rmlne guerra per co11dotta sanitaria del contado a eura piena . Sti·p endio, compresa indennità caro-viveri, annue J;. 4538. Popolazione cir.ca 2008 abitanti in territorio in eol1ina con discreta viabi- · lità. Distanz.a Dl1nti estremi km. 10. - Per trattative rivolgersi al Sindaco. · Medieo-qhirurgo, giovane, buona pratica condotta, esen~ servizio militare, eccellenti requisiti di stu dio, cerca buon interinato'. Rivolgersi al dott. Vici l!,rancesco, C~ngoli (Macero.ta). . :iiedico ·trentaduenne, pratico ~spedali condotte, disponibile offresi preferibilmente dir;ezione ospedale. - Scrivere: Antoniej;ta Sera.fini, via d~i Volsci, 1.0, !tomia..

Occorre flPtò che risulti· la · s nn idoneità incondi• zioni:ttu. La i)ro1nozione a maggiore poi ... non si può definire quando Le verrà .assegnata. ma probabilmente ' ( <lopo compiuti 15 anni dalla. data. delln laurea. NOMINE . -- , PRòMOZION.1 ED ONORIFICEN21E~ . Al dott. E. B. da S. L . ~N. : • Gli eso11~ri fUtono revoca.ti per tutti i medici, ed A capo dei servi2i sanitari militari americani è -0ra si stanno · riesaminando ·i easi che n1érim110 stato chiamato il generale Gorgas, che ha organizriconferma. : 7'a to la profilassi della febbre gialla, della malaria In genru:e se 'riSl1lta che le 00ndizioni di in,S<>sti· e d~ll.a pnel1monite settica dei bovini nella zona .. tulbilità ·p ersistOno immutate, l'esonero 'vi<=>n~· autodel canale di 1Panama, ad Avana. e nel Sud-Africa. matican1ente ridato., , rt1)ortando magnifici risultati. All'abb. 11. 3322: / Il. dott. Giovanni Perllli, 1nagg·iore medtco, àttaSe persi$tono le condizioni eh~ hanno deciso il · • ' .Ministero a. d.arle. l'esonero, ql1esto Le. 'r(;)rrà rinclié al Consolato g·ener<l le italiano a Nizza, ha ri,, cevuto la Croce òelr()rdine dl S<tn Saba di Ser bia, J.l)vato aµtomatic.amente. · i~ riconoscimento delle' ben~>merenze aquistafu duAl dott. D . B., Z&na di guerra: \ rante la sua prigionia in Austria, oV"e egli fu no. Non si tratta di quesito · 'medico-milita1·e. · min.a to direttore della s~zione inyalidi e tubercoloSi riv·olg·a all'uffiroo di amministrazione del Ditici serbi; egli prodigò le sue eccellenti cure ai strett-0 dal quale dipende, ma la risposta non sarà prigionieri, di cui molti. :restituiti all'Intesa, atche negativa. tu.alment:e si trovano a Nizza, insieme a.I loro beneAl ~ott. ~. A., Zona di guerra : .a ma to sanitario. Gli aspiranti dentisti ·:rormano un corpo a sè

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985

SEZIONE PRATICI\

ALBO D'OR.O.

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CRONACA EPIDEMIOLOGICA.

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Misure· contro l'inHuenza.

1\1.l<;D:\OJ,IA D'ARGENTO. '

Il prefetto di Torino, su 0011f.orme unanime pada 1"l<>ntù' Beccnr:ia (l'a vi1a.), cal'ere del C-Onsiglio sanitari<> pTovinciaJe, allo scopo .pita no rnedi'co eompletnento, n:redico di sezione di iadottare misure più rigorose per la difesa della del :\Ianicomio di San Clemente (Venezia). J)Opòlazione dall)i11 ti uen.za, .qa di sposto : D11ra11té il bombardamento,_ mentre sch~ggie di. Che a datare d<1l 5 ottobre corrente, sia. sospeso granata av\ersarie colpivano ricoverati e portal'esercizio di tutti i teatri, ,caffè~oncerto e cinemafet~it1, i1ui· essendo stato egli stesso ferito al tografi nella città e pr-0vincia; .braccio destro, rimaneva con mirabile fermezza Che sieno sos))€si • gli a<!compagnamenti funeal proprio posto, concorrendo a far passare gli bri in forma solenne e con cortei numerosi· altr~ c91piti in luogo più sicuro ed a conservare ' Che) sieno abbreviati, a datare dal 6 ott<>bre eorin tutti, col proprio fermo. contegno, la calmri , rcn1te, gli orari dei pubblici esercizi; ed il sa ngt1e fredd(). - Passo Stretto (lVIonte UrCl1e sia modifìeato l'attuale orario delle farmatigara), 21-25 gil1gno 1917. cie in riguardo all'ora di <:hi11sura ...serale ed ai . tur11i di riposo giornaliero e fe-stivo. lVIEDAGLIA DI BRONZO. Si è pure provvedt1t-0, d'accordo co11 le ' autorità Asp. medico GROSSO ANGEL9, da Sa·V()llii. - Addetto ecrlesiastiche, per la sospensione' nelle chiese delle ad un battaglione bersaglieri, <lisimpegnò il serfu11zioni non , nec€ssa rie a l ct1lto p ubblico. I vizio con abnegaz,ione, fermezr..a e sprezzo àel pericolo, dimo.strandosi instancabile e t)()rtando le ** * sue amorevoli cure ai bersaglieri che si trovavano Nella. città <li l\fili1no è stata resa. obbligatoria- la in prima line8. Ferito alla testa non abbandonò denu~zia dei malati d'influe~. Sono stàti sospesi gli spettacoli cinematogr.afic1 e §ono Rtate attuate 11 suo post.o, ma continuò strenuamente nella sua altre· mist1re profila tticbe. .. benefica opera. - M. Se1nmer-alti!l)iano Bainsizza, • 18-25 agosto 1917. ... .... .v.

· GATTI G1ov.\~ì'\I,

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CROCE DI

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· Dott. EsRICO Dr POGGIO, t-enente medico. - Essendo c·o11 il t1ersonale ùell'Ospedaletto esvosto 'il tiro delle batterie ne•niohe, si rifi11tò all'ordine l·icevnto di a rretra1~i in 7.,ona. più RiC\1ra, rima11endo ~t com1>iere l'opera ' sua. Git1gno-lt1glio "1917. . GoNZALER dott. ALFREDO, capitano u1e ico. In molte· •l zio11i a con t.:i tto col nt>n1 ivo f n degno di pubblico enc-0mio. I

MEDICI CHE HANNO DATO FIGLI ALLA PATRIA,

Il dott. 'l~o},r~:tASO BAl~TOLO'l'TA, uffieiale sa11itario ed esercente cùl pi\). che 40 .anni in ì\1istretta (-prov. di Messina ), lln . perduto il figlio ;ANTONINO, di anni 34, a vYoca to e consig·Iier~ cli Prefettt1ra a Perugia. I/avv. Antonino è caduto sul monte Val Bella il 19 clello scorso giugn<>, mentre incoraggia.va i fanti dell'eroica brigata «Regina» à respingere il nemico. Il fra tell 0, dott. Ercole Bartol-0tta. ·è primario nell'ospedale civile di Tripoli. 1

INTERESSANTE PUBBLICAZIONE. '

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lftTOBAZIOftE DELLA · LARlftfiE 'E TRACHEOTOMIA ' .

Pratica ed import.ante pubblicazione del professore Fraiicesco Egidi, Docente di Laringologia nella R. Università di Roma. Elegante volume in ca.r ta di lusso di oltre 300 pagine èon 46 figure. In oommercio L. 3.50 più le s~ se di spedizione. Pei nostri Abbonati, franco di porto e .r accomanda t<> L. ~. 7 &~ · Inviare cart.ollna-vaglia. direttamente al prof. lDNRioo MORELLI, Via Sistina, 14 - Romo.

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di vigilanza per accertare che i locali cinematografici e gli .altri di pubblici spettacoli vengano quotidianamente e scruvolosa~ente pt1liti e disinfett1 ti, eon 111i.n accla dj ehi usura per quelli che non otten11Jerano ·a questa dispo.s izio11è. Per meglio as-• . sielil'n l'e tale servizio, il Prefetto ha nominato una C'Ollllllission~ di tre SlUlitarì, eon .l'inr-arico di pro<..iedere <l d ispezioni. •

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** * delh-1 città.

L'Ufficio d'lgi~ne cii Torino ha .fatto affigge re un manifest.o contenente le- s-egnenti « Nòrme d'igiene individuale (ja osservarRi d11l'~nte l'epidemia <li influenzn ».• I.e riportian10 a tit9lo di. saggio. . l o Non derogare d<tl J..>roprio tenore di vita. Inutili le :pratiche per premit,nirs·i in.goiando rimedi, pastiglie, od altre sostanze. Inutile (se non dannooo) il tenersi purga ti se il corpo funziona regola rmente. Non intraprendere1 Sf\nza necessità, ·1ung11i viaggi in ferrovia. · 20 Tener pulita la persona. Lav.arsi sovente le n1ani e prend€r bagni, senza ri(:o1·rere a disinfettflnti; il saip one e l'acqua. sono i ··migliori deter·s ivi '

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Il i\linistero della 'Pubbliça istrl1zione 11a ~ ut-0rizzuto i pl'efetti a disporr·e la proroga della tia..p ertnra delle sct1ole •medie• della., rispettiva. gi'llrisdi• zione i1el caso che le condizioni sà11iturie consigliassero il ' provvedin1ento. · , · In ('Onformitit <1 questa autorizzazione, è sta~ prol'oga ta, con ll iSI}OSizi-0ni pre.tPttizie, la rià·p erturn clelle sct1ole primarie e medie in 8 lcune pro:v incie o comuni. In R-on1a la ·proroga è stata effettuata al :4 nove1nbre, salvo t1lteriori disposizioni .

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4 .Prefettura di Roma. ha ·ai::rµost.o un servizio

GUERRA.

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986

lL POLJCtINICO

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[ANNO

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XXV, FASt. 41)

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della pelle. P-0rta re unghie corte. 41 varsi la. bocc._'l ventilata per alcuni gi<>rni anche (lurante la notte. freg·ando collo ~pazzolino i de11ti' ·mattina e sera, e Nei casi grav.i, e se in casa non v'è comodità di . . r 1s<:1acquu rla con acqua, meglio se ossigenata. P-0Assistenza, si ricorra ..1gli os1:>e<lali, dove si curano tendo, non portare in casa gli abit.i del lavoro. La tanto i ricchi quanto i poveri. 1ann e la biancheria . a contatto . dell~ pe11e siano I..1.Bfficio d'Igiene è ra disposiii-011~ per eventuali l'icnmbiate di .sovente. istruzioni. Per ·soccorsi d'urge11r.a ùiurni e notturni · . B° Cural'e. la nettezza dell'alloggio, te11~tl-O venrivolgersi alla .Gua1·dia· medica municipale· tilato. !11 cas..'l non si {leve avvertire alcun odote. rivolgerisi ialla Guardia medica muni<::ipaJe .. I-'~ cucina e la. latrina ~no i l-0cali più •p uliti. ScoL'Uff. san. : .ABBA. · Il l~indaoo : S. Jf.ROLA. . ' . pare e spolverare a ·umido. ·Nettarsi le scarpe pri. La Prefettu1~. · di Catanzar-0, .ad iniziativa del ma di entrare in casa. Sbattere· e spolvera.r e i panni dQtt. Ama.nticano, ha ·diram~to. ai sindaci ed ai sot-· v-erso i.I cortile e nelle ore consentite .{lai regola- , toprefetti della provincia una serie di norme deft- · menti. nite e pratiche. · · · 4° l\11.f1ngiar cibi, per gua.nt9 ~ IlOSsibile, sem' plici e <:otti. l!\l r bQllil'e il latte. La vai:e ae:<.:urat.aNU.TlZIE .mente la fruttn e la verdura . Evitare eccessi nel mangiare e nel bere. I ~vito1·i resistGno poeo alle malattie infettive. Per l'igiene sociale nel dopo-guerra. · .. 5° Astenersi, se rio~ per 11 ~cessiti{, dal visitare Riportian10 l'Elenco d~i temi fissati 11elle sedute / malati, convalescenti o morti. Eviture gli agglodel 6 e 7 agost.-0 191,8 dalla Sezione IJer l'Igiene som~rame11ti delle p~rsone, · per le sti·uùe, sui veicoli ciale, presiédutn clàl sen. },_ Dur~1nte, che f~ parte e nei loca li chiusi, per n-0'n trova1·si a: contatto con · della Commissione pel' il d<>1>0-gu~rra. 1 oonvalescenti i quali, p·a~lando, t-0ssendo .0 . storI GRUPPO - Provvedùnien,ti p(jr la difesa san·i ta·ria. 1 nutando, v-0sso110 diffonàeTe i germ1 dell'in.tt11enza. Presiden te: P1··~f. V. Ascoli. ( 6° Evitu:re di espol'Si a correnti <l'•tria .(:ol corp-0 1. Malaria\ : · , s~dato. Noi;i tenere il <:olio· soyerchinrnèntP avv-0lt-0, a) Prof. E. ~{erutrelli ·e l)rof. G. 'l'rop~l~o: nè coprirsi oltre il necesSilrio (anchf' •l letto), ft·. : Pro,1 v.edj~entl generali contro la . mal~ria. ' scopo di precauz·lone. ò) Sen. Prof. E. l\Jlarchiafava ..: Legisl~ziorie an.70 . Nelle officine, nei labotatori, negli 11 .dc.:i, PC'C., timnJarica. · ciascuno concor,ra aJ mantenimento clellit nettezza e) Prof. V. Ascoli : Smo.b ilitazione dei malarici. e dèlla ventilazione di tutti ~ locali, speciàlment(l 2. Tubef·oolosi: · ' degli spogliatoi, dei refettori e ~ delle · latrine. Non a) Sen. Prof. P . Foà: L'istruzione nélla lotta fil sputi sui pavimenti, ;nelle scale, ecc. Chi dirige nntituber<:'Olare, con .speciale riguardo alle sorvegli sull'igiene int:erna. e metta a disposizione ::>cuole all'apert.-0. · , -0.ei dipendenti vestaglie, soope,. seg·a t11ra llmida, b) Prof. L . Sim-0nettn : Orgunizzazi-0ne provin.s putacchiere, màschere, ecc. . · · . • ciale dèi servfzi antitu bercolal'i. . 8° N-0n si scit1pi il d~.riar-0 :QelJ'acqt1isto di dio) .P rof. . A .. Sclavo: In:fluenza della smobilita;is infett.anti, .spe,cia.l mente di quelli che emanano zione sulla tubel'colosi nel Paese. -0dote ·(ipoclorito, solfo·, (!reo1ine, lisoformi e si-à) Prof. A . Laufranchi: UtilizzaZione .(l,e Jle .carni cli .animali t11~rool<>tici. ·mili). Dovendo disinfettare locali troppo affollati (sàle d'a E;p~tto, sporte)Ji . d'ufficio, spO'gliatoi, l'efet- . . .3·. Trii.coma : Prof. E. Bertarelli. , tori, ambttlncri, ecc.) s~ lavino lè pareti, gli assiti, 4. Malattie- veneree: llrof. A. Ducrey. ~e panche, i pavimenti ·.c on soluzione di sublimato 5. M.alattie di guerra (itteri, dissen,t eria, ecc.) : • al cinque· per nùlle,• ricorda·n do ehe il sublimato è Prof. v;. Ascoli é l">rof. ..'\.. Lanfran<::hi. un potente· velen.o e che. quindi deve esserè affidat-0 6. Nevrosi: On. I>r-0f. I.. Bianchi. .. . a. per$6na che dia affidamento di se1·ietà nell'uso. 7. Provvedimènti. ver i lavoratori nelle industrie 9° Chi a'rverte ~al di capo, mal di gola, dolori . di guerra : Prof. L. Devoto. ·.articolari, malessere generale, brivido di fred8. l\'Ialattìe i11fettive del bestiame, con s.neciaJe • do, ecc., non per.sista · a lavorare, · ma si corichi · e tiguardQ alle WrQnosi : Prof. A . Lanfra·ncbi. ·ehiegga tosto il medioo. Chi è· ·guarito . non abbia . 9. P~rsonale e materiale per ·J a profilassi delle fretta di aìz.arsi o di uscire di casa., potenùo ricamalattie ,infettive: Prof. A . Sclavo e Dott. dere, oon gravi oon~guenze. E . Sant.angelo . • . 10? Durante la ma1attia si tenga la camera II GRUPPO - Pr-ov veài1nenti 'f)_er la preparaz·ione ventilnta giorno e notte. Le bianchei-ie .p eroonali i gien:ioa d.el Paese. · ' e ;da letto l1S~.te siano ~mmerse in un .mastello oofi. Presiòent:e : :Prof. L. Pagliani. teJ1ente sublimato al due per .mille, da tenerei nella 1.· Ed11cazione igienica : Prof. A. SclaYo. . stessa stanza del 1malato: quivi sia pul'e un catin<> 2. Educs.zione fisiea scola~tica: Prof. I.1. P<1µ:liani. con sublimat-0 a·ll'uno ,p er miÌle per lavarsi le mani i. Organizzazione profilattica cli mare e di monìl m'edico e le persone di assistenzit; quest.e ultime 1.agna: Prof. r.J. Devotò. si:ano limitate al puro n,ecessario e · indossino una ~~: Protezione dello. maternità : ~~n. l'rof. L. Testaglia. No·n ammettere' parenti o a.miei n visiMang.iaga.lli. tare , sen7,a plausibile ragione, , gli infermi'. A ma~ · Protezione dell'infan?.W..: i~rof. G. Tropean9 . lattia finita, coperte-, materassi, &n1anciali. ~c . , 6. Lavoro delle donne e dei f<1ncinlli: l'rof. IJ. Devoto. siaito esposti •ttll'aria ljber.a e I.a stc-1nza nmpi~m~nte \

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4.1]

SEZIONE PRATICA

' 1. Igiene del lavoro : Prof. L. Devot-0. ~. P:1:'0vvedimenti per l'igiene dell'a•bitato : Prof: ~. SimQnetta. !. Ricostrl1zione igienica. deg·li abitati demoliti in guerra : Prof. L. Pugliani e Prof. E. BerJ. tarelli. I1JI GRUPPO - Provvedlnte1it i d'i ordine igienico econ-o·mioo e di assisteriza sanita;ria .soclc1,le. Presidente : Sen.. Prof. ],rancesco Durante. 1 . .1.\ssicurazionr oociali: Sen. Prof. ' .· Pio . Foà.. .2. Assistenzia ospedaliel'a : Sen. · Prof. Pio Foà e On. N. ~dlaloni. .3: Igiene della casa: On . .A. Pavw. 4. Case popolari: Prof. L. Devot-0. 5. Alimentazione (malattie da carenza): Prof. G. Loriga.. '· Legislazione igienica del lavoro : Prof. O . · Loriga. / t 7. Regolamentazione dèllè opere edilizie igieniche: Prof. A. Lutrario e .Dott. A. Santangelo. .A questi temi.ialtri ne vèrranno aggiunti nelle-seàute ulteriori. ,

-

Il ministro delle pensioni, on. Bìssolati, d'accordo coi ministI'i della gue1~ra. e della . marina, ·ha .

(

1

• • 1·

emanato una serie di disposizioni dirette a se;mplificare ln. proèeùtrra degli accertamenti sanitarii in confronto· dei mutilati e invalldi di guerra, pel r1• conoscimento' o meno· dell'infermità. da caU;sa di servizio, e per l'assegnazione di categoria agli- effetti della. co'"1cessione della pensione · privilegiata di guerra. • Mentre. secondo le norme vigenti. l'accertamento ' s'indugiava 7 normalmente, attraverso le valutazioni di tre aurorità sanitarie - il Collegio medico, la Direzione di Sanjtà1 e l'Ispettorato di Sani,tà - seC"Ondo le nuo,Te disposizioni esso procederà più spedito attraverso, ul massimo, due sole varutazioni: • - quella del Collegio medico e qu~lla della Commis• si-0ne proviilcinle di appello, in. caso di ricorso del-. . l'invalido contro le conclusioni d.el Collegio medico. I Collegi medici risiedono presso oglli ospedale militare principale, per l'Esercito. e per · 1, Armata; le loro conclusioni diventano definitive, se sono accettate dagli interessati. Gli inte~essati banno sette giorni di tempo, per ac:cettare o. meno dette conclu- .. sioni. ru>n lè accettano, essi hanno altri .sette giorni di tempo' per ricorrere alle Commissioni pro' vinciali di appello, che risiedono in ognuna dellP città capoluogo. di provincia, sede dei COllegi me• dici sopra indica ti. Infine, per documentare la dipendenza 1della ·1esione ·aa causa di servizio, invece del ve1·bale. de1'. , C-0nsiglio di àmmi{i.istrazione dei 'corsi, ~sterà . d'ora innanzi una dichiarazione del ~mandan~ <li Corpo o di 'Repàrto o del Direttore dell'ospedale. I..e .Cc>mmissioni provinciali di appe)l-0 pel'dono il . . carnttere escl11sivamente militare, ·assumendo quello di un organismo mist:o, militare -e civile. Infatti oltre· i tre medici milita1i, fanno parte di dettk ' Commissioni anche due mediçi civili, designati dal . Ministero delle' pensioni. , ,. Le (Jommissioni di appello ha.uno sede presso gli I.' TJffi<:i I'rovinciall . per le pensioni di guerra, della cui assistenza medico-legale potrà a·vvalersi l'interessato in caso di r .icorso. ··

Un corso per ~nitari specialisti nti campi di aviazione. Il commissario gen·e rule per l'aeronautica, ono-· Y'>le Chiesà h.a sta bili to <.1 'Jnii ia re prossimamente '

'.

:iter gli accertamenii sanitari ai mutilati. •

La Società It~liana di Os\etrieia e Ginecologia è stata convocata· per una riunione struordinaria, @he avrà luogo nei primi giorni del prossimo. no-vembre nei loca.li della R. Cli.Jiica Ostetrico-Gine-eologica al Policlinico Umberto J ìn Roma. Non saranno discussi argomenti scientifici o pratici della specialità, ma, solo Tenii prestabiliti à·i Ostetricia sociale, allo scopo precipuo di appre~tare gli elementi per quei futuri 1>rovvedimenti legislativi che, dopo la guerra. vit,toriosar dovranRO assicurare alle risotgenti energie del Pa·e~ una Viù vigorosa tutela della maternità ed t1n progres~ivo miglioramento ·a elle nuove generazioni. Alla riunione saranno pure invitati quei colleghi -e quelle alt1~e perso11a.lità, che - pur fuori dell' As1Sociazlone - notoriame1,1te dettero studi ed atti'Yità per la risoluzione d~i problemi C?nìpre~i negli indicati temi ·di discussione. · · · I -colleghi che c"r edessero cli st1gge1·~1·e 1111ovi temi, votranno fàrne parte alla Presidenza, cbè delibeTerà. sulla iscrizione di essi all'ordine del giprno. Intorniazìoni e delucidaziQni possono esser èbie· '11te al segretario, prof. Cesare Mieheli (Yin Venti · ~ttembre, 68, ~:orna). , Riportiamo l'elenco dei temi prestn bili ti per la· ., 'fli~cusslone : I. L'assistenza alle gravide tubercolose e la prevenzione t,ntitubercola~ i~tantile .. ~ II. L'òper.a " dell'ostetrico nellia. profilassi della s1fil1de. - III. La protezio11è ·della gravida legitt:ma. IV. La 1 protezione della gr..a vida illegitt~ma. - V . L'assist~11za alla prole illegittirpa. Proposte per i11frenare ·la sempr~ crescente frequenza dell'aborto , criminoso e delle pratiche di 11eomalthusiahl- . ~<>. VII. Diffusione n~l pubblico di norme di igie11e ostetrica a vantaggio della inadre e del naecituro. - VITI. Mortalità. e natalità in rapporto , alla guerra. ·

''l.

.

. in Rom:a. un co»SO speciale per ufticiali med1ci press0 il gabinetto ;psico,-fisiologico, al comando della scuolà • aviatori, all9 soopo di preparare dei sanitari specialisti per viSita:re nei! vari campi di scuole di avi.azione gli' allievi piloti, prima Che essi· partano pe,r i grandi raids. · avrà -la du1·a to. di un mese ed è ri~ervat{') . Il corso . . .a ·soli quaranta. ufficiali.

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Per la rieducazione funzionale e professionale degli Invalidi per. lesioni dell'udit~. . Su questQ argomento i.I Minister-0 della 1 ~uer:t9. (Direzionè generale dellà Sanità militare) ba emanato nna circ--0lare n. 174: J)Ubblicata nella dispeDBa n. 20 del Gioriiale Ufjicfwle Mi.L-i.ta're : ne riportiamo la m-0tjvazione ~ l;a. ~~rte ,dis110sitiva: « . . . Alci1rne Direzioni di Sanità hanno posto il quesito se agli invalidi .p er lesi-0ni de.l l'udito possa venir concesso il periodo di rieducazion~ p1'-0fesm-0. . (23)' l

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988

n.ale, <'lnche quando abbiano · giit frl1i.to ùel IJeriodo di rieducazione f.unzionale. (2ue~t-o' l\.ii.riistero dispone jn senso po8itivo, <!hia.rendo che non è u confondersi la rieducazi-0ne labiale . od aeustica (funzi.onale) co11 quella proressionale. . «La prima: è, infatti; da e-0nsiderarsi come necessario e doveroso co~pletamento di. cura, cl1e non può confondersi affatto col diritto per gli invalidi di · guerra. alla· rieducazione 11rofessionale, nei casi in cui questa .appa1a utile o n~cessaria. ». ·

.. •

IL POLICLINICO ·

'

[ANNO

XXV,

411..

FASC.

. . le v·a rie provvidenze intese a ron~guil'e il +iobilisSirno · scop.o che il G<>vern-0 si è ·p refisso. St1i pl'imi di novembr~. il Comitato terrà un~t nuova riunione per discutere le proposte eh~ sara•no st'ate formu1'lt:e. ·

La Stazione elioterapica. della

Direzione a~ner3Ie della

~ · ~ già in funzione la gran(le Stazione Eliotera pica. della Direz.ione· generale della Sani ti\ pubblica., . installata· in llna delle zone più ridenti dell'Istituto « J)€r i bambini d.'It.alia » a Napoli. Sviluppo delle operazioni della Cassa Nazionale In· Tale Stazione ·- i cui quattro pa<liglioni (tipo fortuui. Moretti) ed il ct~i arredamento oono stati generoLa Cassa Nazionale d'Assicurazi-0ne ·per gli in• samente offerti dall'illustre romnl. L11trari~ che fortuni degli opera·i su,l . lavoro, con · sede-· centrale con alti.s·Simo intelletto d~I'ige le so1ti della Sanità in Roma, ha, nei primi sette mesi del cortente \ pubblica del Regno - è la prima c-he funzioni i• anno - col tramite delle. sne nt1merose sedi comItalia con indirizw schiettamente moderno edl partimentali, secondarie ed agenzie di~ribuite per tutto il Regno - emesse 22,193 nuoYe polizze assi- emi11entemente scientifico. Essa. è ca1)ace dl oentO le tti. Ha nt1merosi locali pel disimpegno dei sercuranti .altri 422,158 .operai; ha inoltre ricevut.e vizi, 11a S<llia di pre11ar.azione ed operazione ed ~ 60,160 de11uneie d'inforfunio e pagate L. 8,993,364.40 t1na galleria d_i ct11·a di oltre 40 metri q. coperm d'inqennità p~.r 60,116 ca1si d'infortunio, di cui • da una magnifica veranda di v:etri. 1-Ia infine t1n<> 254 ·di morte- e 4550 4'inabi1ità permanente. -spiazz.ale prospiciente sul golfo dal clolce pendìo della collina incantevol~, di oltre 2000 metri q. AJComitato provinciale antitubercolare. ' 1 imµi.anto ed ·a ll'organizzazione di questo e-0sl imIl prefetto di Ron1a ha costituito il Comitato anJ}Ortante centro di assiste11ui. ha c-1tteso con spe~itubercolare per RoIQ.a e. provincia., chia m·a ndo a ciale ·cura il Commissario direttore dell'Istituto farne pa·t te : il l)l~sidente dellA .Deput<1zione. proi>rof'. .Giuseppe Tropeano, il qoole_ jde.ando questa vinciale, il sindaco, il presiùente della .()011greguzione1 di carità, il dirett-0re dell'IstitutO d'igiene,. sup~l'b.a $btzione ElioteraJltca, ha donato all'Istion. ptof. Giuseppe Sanarelli, il medico provinciale . tuto · « per i bambini d'Italia)), a N~J><>li, alla Naprof. comù1. Giuseppe Badètl-0ni, l'ufficiale sanita- .zione, un'opera jnvidiabile di scien7~ e di 'civiltà~ rio d~l Comune prof. Tito Gualdi, il dott. Edoardo Per l~igiene del lavoro d'élle tiamviere. Corbi, direttore dell'ospec1ale principul@ del Celio , . Il sottosegretJa.r io per l' in(lnstria e il ùtv-01·0. , il prof. Ga.·e tano· Mazzoni, col. medièo della Croce on. M;orpurgo, h.a diram·a to. <li Prefetti ·una 'CircoRossa Italia11a, il dott. Achille V·illa, delegato del1.a.,r_e cl1e prf\Scri,re alcune disposizioni i1er la tutela l'Ufficio r)r·oyin<.:iale per le pensio11i di guerra, l 'on. · igienica ·d e l lavoro delle tramviere. prof. ~rancesco Dt1rante, senu tore del Regno, pre' sidente dell'Opera nazionale per gl'invalidi di gt1er- Una cattedrp. .di batterjologla· a Parigi. Si è creato ·a Parigi un insegnamento ufficiale di ra., l'on. è}.V\· . 1\Ionti-Guar11ieri Sta11islao, deputato bntteriologin ,• affidando la cattedra a Fernand Beal ParJamento, presidente della 1~ega nazionale per i prigionieri di gt1erra, l'avY. Roberto Roberti, l'ing. comm. ·Filil)PO Galassi, il prof. Vittorio Asco. li, direttore della R. Clinica medica · dell'UniverL<t soon11}<1rsa .re.pentin~ ed inattesa clel dottor~ sità di Roma, il prof. A.lfon~ o Torti, .d irettore delAUGUSTO SRARIGIA J<1scia il rimpianto nella l'ospedal~ Po1icli11ico Umberto :F, il clott. Vince11zo cla.sse me<.li~a romana. Era ben v-Olqto. dalla sua • Magal<:li, Yice-1)rcside11te della Lega nazionale conèlien~ela del .p opolare quartiere Ti~urtino. •• tro la tubercolosi, "il prof. A.ugnsto Tambl1rini, preÈ cadt1to vittimn. dell'i.n:tluenza, la quale, come in sidente del Comito to romano delln Lega• stessa. precedenti epidemie, colpisce un g1'Unde numero cli • medici. Sotto la presidenza del prefetto, il Comitato hla .. ' ~ Alla famig:lita desolata ~sprimiamo i~ nostro ramtenuto la sua prima adunanza. \ R. B. marico. Furono nominate tre Commissioni con l'incarico • di studiare e pror>orre, entro il corrente ottobr<>,

Sanità pubblica. -

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p~r

Indice alfabetico

I

Afasie di guerra . . . Cuore : metodo per il giud'izio sulla capacità dinamica. . Fqrunoolosi : 11uo,?o tr·a ttamento • \ Iniezioni endovenose : tecnica. • • Ittiolo nelle malattie nasali . Ossiuri : cura . •

Pag~

)) )) )) )) ))

materie.

Popolazi0ne: Il problema dfllla ,., Scabbia : cura rapida . . Scabbia.: dia.gnosi taipida . . . ~rrasfusioni di sangue : tecnic.a Ureteri : tra.pianto sull'intestino Uretritì: cura. con saccarosio . .....

972

965 978 970 978 97q I

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L . POZZI, re8f}.

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Roma, •IQ18 • Tip. Cartièr• Ceatr~li .

(24)

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Pag. 98() )) 97T

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974.971 '

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Roma,

Anno XXV.

20

I

ottobr:e I9I8,

Fase. 4!.

' •

tondato dai professori ·:·

GDID.O B.ACCEL.LI

I

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SEZIONE PRATICA ,

I

CAPO:

REDATTORE #

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PROF.

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VIT:rORIO ASCOLI

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FRANCESCO DURANTE

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SOM?tlARIO.

I

Lavori originali: F. Micheli e G. Satta: Sull'attuale epidemia. Osservazioni cllnlche: G. Bilancioni: Le inastoiditi consecutive a fenomeni da scoppio. - Note di tecnica: E. Pittarelli: Sull 'ac• certamento chimico degl 'itteri picrici. - Commenti: C. Riihl: A proposito di enteriti da Lamblia intestinalis. - Sunti e Rassegne: CHIRURGIA; Zapelloni: La riunione per prima delle fe-

rite 41.i guerra. - SIFILOGRAFIA: Werther: La contagiosità della lue congenita. - Accademie, Società mediche, Congressi: Accademia Medico-Chirurgica di Modena. · • Àppuntl dl medicina pratica: CA..St.STICA: Il significato diagnostico

.

/

.

dell'en1ottisi. - T E RAPIA: Sul trattamento della malaria. Come somministrare la chinina nella malaria. - IGIENE: Le · misure da adottarsi io_ un 'epidemia difterica. - Posta degli abbonati. - Cenni bibllograficl. ' Nella vita professlonal~: Atti parlamentari. - Risposte a quesiti e a domand~. - Condotte e concorsi. - Nomine, promozioni ed onorificenze. - Al.bo d'oro. - Medicina sociale: L'organizzazione medica pPr la guerra agli Stati Uniti. - Cronaca epidemiologica. - Notizie di.v erse. - Indice alfabetico per materie.

'· Diritti di proprieta riservati. - E' vietata ia riproduzione di ia.vcwi pubbUoati nel POLICLINlf}O o la pubblicazione di su1iti di essi senza oita/rne la fon te . · · . '

.

) I

LAVORI ORIGI NAL,. •

Sull'attuale epidemia.

' Proff._.'f. 1IICHELI, ten. col. medico 1 e G. S ATTA , aiuto nella R . Clia1_ica Medica di Torino. Dallè boz::;e di 'lln lavoro dei proff. F. Micheli e G. Satta (1), in cui sono riferite l e 1~ioltep lici ricerche dag li autori co11ipiute in alcuni foc_olai · di febbre dei tre giorni studiati a T ori'no durante le stagioni estive de l 1916, 17 e 18, ·r iprodttcicim'o l'ultima, parte del Lavoro, la .qitale . si riferisce all 'odie1·na pandemia.

Esclusa la febbre deng11e, la febbre delle trincee, ·ecc., eq essenclo poco p.r obàbil.e l'evep.tualità ' di una inf,ezi•one nuova o, quanto meno, n·on ançQra definita etiologicamente, l'att11a:le epidemia ·si potrebbe i:J.portare o all'].nfluenza, intesa in senso clinico, ,s enz,a pregi11·dizio ·della qlie stione batteriologica, o a lla febb1·e dei· tre giorni. Oggi, la soluzion e dell 'i 'nteressante probl en1a t è in 1 ealtà facilitata de.Ila recente entrata in scen'a in varie parti d'Italia é in special modo, per quan.to noi sappì~mo, nel Piemonte (1) F. MrCHELI . e G. SATTA: Osservazioni e Ricerche sull e epideniie ili febbre dei tre giorni a Torino del 1916-17-18, e sull'attuale epiderrii a di in'{f.uenza, in « Arc.hi vi.o per .le Scienze

l\lediche

»,

vol. 42°, .fase . . 1-2, 1918. · .

.

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1

...

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(1) Riforma l\1ec1ica, gennaio 1890. (1)

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• •

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di un'epidemia fe:t>bril~, le cui cia ratteristiche ' . clinich e, anatomo-1)atol ogich e·· ed epiclemiologiche si s-ovrap·pong·o,n o completamente a quene d.ell'ìnfluenza epidemica. . . L'epidemia odierna i1on sembra difatti che un · :risveglio, ,d opo ,u n brev·e l)eriodo di ·tregua, di quella dei m·e si di m aggi o e di giugno, un di ~ quei ritorni offensivi ch e non sono ~uovi nella stori a delle epidemie ·d'influenza e che C. Bozzolo· (1), illt1strava a cutamente molti· anni or sòno, a proposito della famosa pandemia influenzale del 1889-90. . E d al~ a fin ~ di luglio, -p.er quanto ri.sulta dalle nostr,e indagini, che n el Piemonte, ove l'epid emia febbrile, assai piÙ. mite e m eno diffusa de. tnaggio-giu.gno pareva estinta e non rimane" . ' , vano che a1cuni circoscritti nuclei epidemici di ·febbre id ei · 3 giorni, ,si son o venuti costituendo alcuni ,focolai. di una forma influen zale, che ' . h.a assunto p.r ogre.ssivamente una grande esten• sion e, diffondendosi . dappl"ima J?iù l argamente· fra le coll·ettività rpiu affollate (opifici, caserm e) ·e poi anche nelle famiglie ed assumendo q11a e . l à un certo èaratte.re ·di gravità, che h a allarmato, non . senza ragioni, le a utorità sanitarie ·e le popolazioni. , . • Noi ci proponiamo di fissr~rn·e brevemente lr principali note epidemiol ogiche, cliniche e ana·

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1


. •.

900

IL POLICLINICO

tomo1)atologiche, quali risultano dalle nostre osservazioni personali, e di riassumere i risultati d·elle. indagini batteriologi che e biologiche da noi co:rppiute finora, ciò che, in un col con. fronto delle osservazioni raccolte in Italia ·e a_ltrove · da .altre parti, ci perm~tterà di preoisarne Ìa natura e di risalire con un.a e.erta ve• rosiniiglianza all'iden~ificazione dell'epidemia di maggio e giugno. Epidemiologicamente, le note fondamentali • clell'odierna epidemia, rappr·esentata · dalla grande e rapida diffusibilità e dalla manifesta • contagiosità da persona a persona, corrisporrdono app unto alle note classiche déll'influenza epid-emica. Il periodo d'incubazione, che ci fU J)Ossibile stabilire co11 molta .aI ppr0ssimazione in alcuni centri epidemici .all'inizio, è assai breve, oscillando ;fra i 2 .e i 3 giorni al massimo. E clinicamente, è l'esatta riproduzione delle ' mul~iformi sindromi dell'influenza epidemica. Chi rilégga, oggi, i lavori relativi alla ultima famos.a pandemia cl 'influenza del 1889-90 (1), vi })UÒ ritrovare una notevole ccrrispondenza ·d i . . forme cliniche di decorso, di st1ccessioni e . di complicazioni morbòse. Anche oggi, c-o me allo·· ra, .s i sono viste tutte le gradazioni d'intensità, dai casi abortivi o rudin1entali ai - e a.mbulatori . più gravi ed anche mortali e tutte le forme cliniche, in cui un po' sch.ematica·m ente, a seconda del1a prevalenz.a di questo o di quel gruppo di ' sintomi, si è suddiviso il qu3<dro polimorfo della i11fluenza: la forma ·essenzialmeT).te f·ebbrile la f oi-·ma nervosa, piuttosto rara finora (non abbia-.. n10 riscontrato fin qui vèri casi di encefalite o di i11eningite da influenza, ma solo delle sindromi meningee più o m·eno spiccate con liquido cefalo-rachidiano sterile e indifferente); la forma gastro-intestinale che ,a bbiamo osservato solt anto in alcuni .c ircoscritti focolai ·epidemici, i11 cui l'or.dinaria sindrome morbosa .s i accompagna1'a fin dall'inizio - . a sintomi gastro-enterici manifiesti (lingt1a saburrale, vomito, dolori epigastrici e addominali, meteorismo, 4iarrea, talvolta sanguinolenta), ed in.fine la classica forma catarrale. ' Questa .di gran lunga la più comune, caratterizzata, nei ca~i di media gravità, da una feb - · ))re più o meno elevata (d'ordinario tra i 1 3Q0 -40°), che ingredis~e di solito bruscamente, ~enza prodromi, preceduta da brividi di fre ddo Ò da senso di perfrigerazi~ne, per poi cada.re (p.arliamo delle form€ i1on complicate) clopo . avere presentato più o meno spiccate oscilla'zioni in vario senso, per crisi o per lisi rapida . (1) Cfr . C. EozzoLo. E. ::\IARAGLL\NO,. ecc., ece. \

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[ANNO

FASC.

42]

dopo 2-3-4-5 giorni ·e, accanto alla febbre, tutto t1n corteo- di sintbmi -subbiettivi abbastanza caratteristico : ce.fa1ea piuttosto violenta, dolori lombari, dolori in corrispondenz.a dei bulbi degli occhi, dolori articolari e muscolari, bruciori o dolori idi gol~, tosse più o meno .s tizzosa, che si stabilisce in prima o seconda giornata . Obbiettivamente: faccia congesta e suffusa, e .assai spesso un vero caratter istico rossore eritem.atoso uniforme esteso,' oltre che alla faècia, al ·collo e alla parte superiore del torace anteriore, assai· vicino a quello descritto da c .astellani nella febbre dei 3 giorni balcanica, più di raido veri esantemi roseoliformi o scarlattiniformi, tendenza ai sudori, sensorio abitualmente integro, iniezione congiuntivale, ·epistassi frequenti e talvolta profqse (nelle donne menorragie abbondanti e facile ritorno del flusso mestruale), i·p eremia del velo p.en1dulo e delle f.auci associata spesso ad arrossamento e tumefazione delle tonsille con risentimento 1delle ghiandole cervicali incostante, lingua patinosa, n·ei J)iù polso relativamente raro in confronto della temperatura (sempre jn casi non complicati), con diminuzione della tensione arteriosa e • • frequente dicrotismo, sintomi di corizza e, assai più c'ost~nti, di .laringite (voce rauca) e di tracheo-bronchite con espettorato in terza-qua;rta giornata piuttosto' copioso, a caratter.e m-µ.copurulento, talyolta picchiettato Q.i sangue, talvolta emorragico, cui non fanno riscontro di solito, all'esame dell'apparato respiratorio, che un respiro aspro accompagnato in. alcuni casi • da rumori bronchiali secchi diffusi o prevalenti da un Iato, più di rado da rantoli umidii milza solitame:çite impalpabile, orine urobiliniche, contenenti n·ei casi più gravi tracce •d 'albumina. Sotto }'.aspetto ematologico, la malattia, che anche clinicamente del re&to presenta una in· dubbia affinità colla. febbre dei 3 giorni, salvo i fenomeni catarral.i, è caratterizzata, per quanto abbiamo visto finora in molti casi non complicati (nelle comp1licazioni compare Jeuoocitosi con polinucleosi neutrofila), durante i prilni ~ o 3 giorni, cla un quadro stretta.men.te analogo a • quello della. febbre aei 3 giorni : li·eve diminuzio. ne ··dell'emoglobina· e dei globuli rossi, leuc()f)enia più o meno acce.ntuata, diminuzione e più spesso scomparsa dei polinucleati eosinofili, diminuzione ~ssol\1ta ,e relativa dei polinuc,eati neutro.fili~ aumento dei linfociti piccoli e medi, a11riìento assolt1to· e relativo dei monociti; pia· strine in numero normale. Col cadere della febbre si stabilisce la convalescenza per solito assai protratta e penosa i)er la pr<'fonda astenia nervosa, muscolare e carclio-vascolare che permane per qualche tem. .

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XXV,

I


lANNO XX\',

l1"'ASC.

42]

'

SEZIONE PRATICA

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I

po · e 1p ·er la persistenza della 'tosse, conv.ale-"· I

I

991

'

E difficiJe valuta1·e anche solo a·p pTossimati-

scenza qualche volta interrotta da piccole riac- vamente il numero dei casi mortali, la cui re, censioni febbrili senza speciale significato. lativa. frequenza, n on solo fra i yecchi e gìi La rel,ativa gravità dell'odierna epidemia è avariati, ma questa volta, e con una eer ta presostenuta ·essen. z ialmente .dalle successioni e . ciJlezione-; fra i giov~i "dai 17 ai 4(i) anni, è • c~mplicazioni morbose, che sono del resto le sogg·etta, come è noto, a· variazioni. notevoli solite proprie dell'influenza epidemica ·e, in · anche irl una stessa località, in rapp orto crolle primissimo luogo, dalle complicazioni polm.o- Vra rie fasi dell'>eplde~ a, ·8 SÌ sottrae nei gra11di nari (polmonite e bronco-pn èl1monite), le quali centri ad ogni cal'colo, n on esse11do . -obbligato~ . si manirfestano con una frequenza assai varia :ria ·'la denuncia dei colpiti. . ~ • nei d~versi focolai e che in ·maniel'a m olto apLa mort aJità è tuttavia, in confronto d ella prossimativa noi crediamo di poter valutare diÌfusissima 1norb.i dità, senza dubbio ·abbastan- · in ,q uesto momento a circa il 10-15 % .dei casi. za lieve, certo infinitamente più1 lieve ..,della mo~ . Essen~o . più rara la ve-ra p.n eu1nonite cru- talità desu.nta ~dall e. statisticl1.e degli . ospeda!i, pal.e, la successione morbosa di gran lunga più ove non so:qo l'accqlti fra 1a popolazione. ~ivile comune è rappresentata dalla pronco-polmonite che i ca~i più gravi e dove in genere gli amma• a piccoli fo colai, spesso mu'.l:t ipli e migranti, con. lati arrivano in condizioni già precarie. A D~modoss ola, ad esempio, che riappresenta spi~cata tendenza alla confluenz,a , la quale 1 si. stabilisce qualche volta l)recocement~ in· terza . unp dei primi centri epid_emici del Piemonte giornata, riattaccandosi senza interruzione alla e ove ci fu possibile raccogliere dati precisi . . • malattia. fG>ndamentale, ptù spesso, un po ' più anche sulla morbidità della popolazion,e civile, . la .p ercentuale dei casi mortali in un_, periodo • ta:ndi, 1dopo 1-2 giorni o anche solo dopo alcuné ore di apiressia o, semplicemente, di re- • abb·a stanza severo ciell'epidemiQ., dal 20 luglio· missioni termica (sui 38°); preannunciata di al 20 ·agostp, era del 5 .% . E a Torino, attual-. solito dalla riaccen sione e dall'accentu azione mente, essà è certo •al di so~to. • _, ,, della temperatura, senza o più spesso con bri·Comunque, ai casi mortali. corrisponde, pel' . ,· idi (abbastanza frequente l'erp·e te labiaie), 1quanto. ,a bbiamo visto fin qui, un quadro anas i svolge con un quadro che si sqttrae ad tomo-patologico· uniforme, le cui· npte. -Silienti ogni descrizione, tanto· esso è vario d a caso a sono . essenzialmente q~este: intensa iperemia caso, in rapporto colla diversa gravità dei fedelle meningi, della sostanza bianca e grigia • . nomeni , generali, colla v.ariaJ)ilissima quanti- ·della m,a ssa cerebrale; t alora emorragie ~d , tà, estensione, diffusi one e "durata idei focolai, edema 'del mediasthl.10 anteriore; miocal'dio colla varia -facilità di risoluzione, coll'esistenza torbido; scarso versamento di varia natura nel- . , o meno di manifestazioni pleuritiche, assai fre- l'uno o nell'altro cavo ple-urico; tr.acheo-bronquenti del r esto ·e . spesso precoci, secche o ac- chite acutissima a . caratter e ip~Temico-eIQ.or­ comp.agnate da un più 6 meno abbondante .es- ragico; focolai di bronco-pneumonite acuta consudato sieroso oppure opalescen te, più a i rado fluente di· varia gra.11dez~a, sit uati prevalentemente nei lol>i infel'ior i> talo:r;a estesi anche agli purulento e talvolta emorragico. ' altri Ioni e presel.ltanti di frequente delle zone Tutte le gradazioni sono possibili fra i I casi emorragiche; . assai spesso forte edem a acuto i>lì1 lievi, in c11i un unico circoscritto focolaio ' lir on cyo-pneumonico co11fluente è ben presto se- del p ar en chima circosta;n.re e) quasi sempre, i1n .. guìto dalla caduta c1·itia,a della temperat11.ra e velo di essudato fìbr~noso stilla pleura viscerale che li r iveste; .nìilza àlquànto aumentata · clall_a .Più o ·meno pronta retrogradazione µei di volume, !icca di polpa; intensa qongestione · fenomeni locali. a quelli in cui nuovi focolai di e degenera,zione torbida dei reni e del fegato; continuo si 1accendono, m entre la risolt1zion e dei • co~gestione delle capsule surrenali. focolai primitivi è lenta e la temperatura si t1:aIstologicamente : forte congestione dei capilscina p er 10-15 giorni, di solito con forti remislari interal"veolarl, tal~ra con emorragie inter~ioni o vere intermittenze, fino ai oasi gràvissin1i e più o m eno rapidamente_m ortali; i quali o.f- st~ziali e, parenchin1a~ose, abbond.ante desquafrono spesso un ,q uadro ass.ai caratteristico e'd mazione degli ·ep.i teli alveolari cùn ri.ceo · essudato · leucocitario e.a, i11 vario grado, fibrinoso," i mpressionan.te, di cui ·sono i principali eletalvolta piocoli foéolai necrotici. Altre complim enti l'aspetto tifoso -settic~mico, l'intensa e cliffusa cian osi, l'alto grado di dispnea, la grave cazioni (otite n1edi.a, ecc.) sembrano per 01~a . . i11sufficienz-a cardiaca e va&Colare, l'olig\lria e piuttosto rar-e. , Fra le manifestazioni. meno abit1:Jali r icorl'albumir111ria più o l]l eno ·spiccata con reperto ili cellule renali, di cilindri i alini-granulosi e di diamo l'i ttero, che ~bbiamd Yi~o in gt1ali'lle cas• non solo· i• eorso di polmonite o di broncoglobuli r ossi . 1 1

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pneumonite, ma anche all' inizio della forma tar-d.ivi (per ·lo più vers.o la fine del petj.odo morbosa, la parotite, la · pericardi~e fìbrinosa, lfebbri~e o in piena convalescenza) i fenomeni piuttosto eccezionale, e in \lari casi una vera catarrali d elle .prime vie a~ree (tosse, traceheite). glomerulo-nefrite (streptococco). , Abbiamo visto come anche ematologicamenInfluenza adunque e infiuer1za epidBmica. te -ql1esta forma non si distingµa dalla febbre Cbi confronti i documenti, finora d'.altronde dei tre giorni~ .~ • : non molto nume.rosi, .relativj alla ,forma epiNon sono mancati tuttavia fin dal maggio• d·etr,iil'!a che iniziatas·! dap.prima., ·per quanto sì g~ugno focolai epi1demici, per es:, fra i mari·dice, in Spagna fin 1dall'april~ ~1 . s. (d·'ond~ .nai .d ella nostr.a squad.r a e. nella _piazza fil(ìrit.. ' · il nome di febbre .o.. di grippe sp'agnoLa), ha tima di Taranto, ·:in. cui · la forma morl>osa as. . ~ .. ;poi invaso con ritmo straordinariamente velo'sunse i caratteri ·comuni dell'influenza [G_. S'àcce p·ressochè tutta I~·Europa, vi può ritrovare , eone (1), U. Delogu (2), C. . Bald.u.ino (3)] e · tutti i tratti ,f ondamentali dell'epidemia o- · ove furono_ notate, accantò ad una prepop.derante maggioranza di forme lievi e lievissime, di-erna. .. • Accan.to. alle caratteristiche epidemiologiche forme gravi caratterizzate dall'insorgenza di della rapida diffusibilità e de'lla gran de. contapneumoniti lobu!.ari e· di pleuriti, e .forme gra~ · giosità, la forma morbosa ha pre~entato o- . , vissime e mortali (G. Saccone) . vunqu·e un quadro · sostanzialmente id~ntico, E fin d~allora del resto, apche là ·dove · l'epipur con n.11me:rose vari_a zioni .d'intens~tà e . un.a demìa , , fu contrassegnata dalla sua grande ·beninotevolmente varia frequenz~ di coµiplicazio- gnità, er:ano riconoscibili J.e impronte dell'in·ni, quali _'d el resto l'influenza pandemica offre . fluenza attraverso sopratutto alte ·sue Il'a rticolaabitualIÌlente in rapporto coi vari ,centr~ epi-. · rità epidemiologiche e ·ad alcune ·s ue note . d. emici e s'o pr.atù tto. .colTe varie fasi tJ:el suo · cliniche, ,q uali l~ presenza assai frequentè di . .. . ' ciclo. . . .. più o meno lievi fenomeni ·di tr.ach~ite, sempre • Assai beriig·na in S.p.agna,. ove h·a l)Ur avuto · estranei al 1quadro a.ella febb.r·é dei 3 giorni, • una larghissfma diffl1sione, egl1almente beni- e qua e ·là, p~r ,q uanto piuttosto rare e abi-· · gna, almeno , durante i mesi di maggio e di t't1almente a decctrso favorevole, · successioni gil1gno in Francia ~d in ·Inghilterra, l'epidemia bronco-pneumoniche o altre complicazioni dì .... ha ass~nto un carattere ·d i assai maggior ma- stampo influenzale (otite fll~dia, nevralgie, ecc.) . lignit~, per q11anto è dato sape:re~ in Germ'ania ' Ed è ap.p unto sulla gu~da di questi dati epidemiolp.gici e clinici che uno di noi (4), · fì~ ·. e n~i vari Cantoni della Sv~zzera. . Quivi: per qlianto è noto fin qui . (1), la dai primi di f" 1gno, ·rigettando l'id'e a dj ' • ·fqrma morbo$'a, a.s sai mite nei mesi di mag- febbre dei 3 giorni, dichiarava: trattarsi . -' gio e di giugno, si b diffusa larghissimamente fluenza, e come influenza, ·del resto; fu definita, nei mesi di luglio e, agosto fra la. popolazione sulla .s tess.a base, la forma, epidemica Q.omi-, militare e civile co~ caratteri ·d i particolare nante in Italia ,nella p1rimavera scorsa · da par ••' ' gravità, dovuti essenzialmente; come risulta da recchi-. aµtori, da Iapp~elli e if?ecori, ·da y.. Scioc- , alcun.e· recentissim.e r.elazioni di I. Renault (2) ca (5), ·da Fazio (6), da A. Monti, ecc. · E poi intervenuta ·qua e là come abbiamo vi-: ·e di Besançon (3), a:lla frequenza ed a·lla · se• v·erità clelle comp~i~Q.zionj p Òlmònari e pleuri- sto, dopo una · tregua di · circa lln mese, l'atche. Ed è notd, quanto è avvenuto in Italia. tuale epidemia a sl1ffragare il concetto dell'i-L'epidemia si è iniziata quasi contempora, . . dentità fondamentale dell'epidemia prima:v~µe amente in molte parti d'Itaiia culminando, rile e di qu·el-la odierna, che -dalla prima non come diffusione, ·fra la fine · di maggio e i pri- differisce in .fonc\o che per la p~evalenza . del le mi di g]11gno, con note in generale di splcoa~a farnie catarrali su quelle essenzialmente fe))1 benignità e .con un .q11adro 'm orboso sensibil- brili e in .generè P.er una maggiore violenza e m ente l1nifor1ne e assai vicino ,a qtle)lo della varietà di manifestazioni, coll'inflµenza . panfebbre dei 3 gìor.ni, con lln qt1.a.dro cio~ cor- den;ticà:. . . rispondente a quella forma clinica .che nel E da ag·git1nger~ inoltre che. a deri~ere ogni nosografismo .dell'influenza è nota sot.to il no-· . \ n1e forma febbrile, in cui la scena è-:clominata (1) Annali di · J\·J.edicina Navale e Coloniale, ·dalla febbre', deli'a dl1rata di 2-3 gjorni· col so- f. 5-6, 1918. · lito corteo di sintomi sribbiettivi, mancando , o (2 ) Id. ; id .. {3) Id., id. . . . . . meglio essendo appena ·aècennati e d'ordinario (4) AGCad .. Medico-F1s1ca .fiorentina, 6 ~111gno 1918. (Rivista Critica di Clinica ~Ied1ca, · (1) Cfr. The Lancet, 3 · agosto f918. , n . 24, p. 285, 1918). (2) Acad. de l\léd. de Paris, 6 agosto 1918. (5') 'Policli:rtico, Sez .. pratica,_ n. 28, 1918. (3) Id ., 13 agosto 1918. · (6) Rivista Sanitaria, n. 8, 1918. 1

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dubbio, -nella Clinica del senatore Bozzolo fu- nici di forme m orbose diverse (morbillo, rono· da noi praticate fin dai primi d1 giugno difterite, pertos~e, ecc.), il suo incostante o . . clelle ricerche di trasmissione sperimentale del- mancato reperto in forme sporadiche od · an• l'infezione dai malati ai sani mercè l'iniezione che endemiche-epiden1iche d'influenza, già ridi 1 cn1c. e oltre di sìero filtrato .attraverso levato in .q uesti ultimi anni da v.arie parti, in • . Berkefeld, prelevato in, prima giornata di ma- Francia .·come in Germantà1 la .~ua ·m ancanza lattia da 2 pazienti affetti dalla forma febbr1le di poter-e patog·~no per. . i comuni animali ·di , . .a llora dominante a Torino e che, pur pre-sen- 'l aboratorio, all'inft1ori che per la scimmia, la tando molte aftin~tà colla febbre dei 3~ g\o,rnij completa assenza di reàzioni biologi.che sp,ecifise ne disti~gueva ap,p unto per un po' di tosse che nel ·s iero di ,sang'Ue i<Iegli ammalàtt o dei . ' . " stizzosa residuante per vari giorni alratt~cco convalesc·enti, 'rapJ>resentàno i principali fattori • · · f ~bbrile . , · ' ch6 hanno n1esso in dubbio da un lato l'\ffiità L'esito fu negativo in tutti i 5 soggetti ino- ez.iologica. dell'influenza (1) e dall',a ltro, addiritculati, cosi come sono riuscite costanterriehte tura, il signifiéat~ patol'ogicò del bacilÌo della n~g.ative ·altre ricerche da n oi eseguite di reinfluenza (Sacquepée, ecc.) . · cente, 'colle stesse modalità, col siero çlell'atE• le ~cerche eseguite finora, • in occasiG>ne tuale epidemia. • • dell'odierna pandemia, non hanno certo con-. Solo aduLlque l'indubbia e talora impressio- tribuito ·a chiarire l'interessante problema. In nante analogia d el quadro clinico d·elle due in- complesso, la dimostraz.ione d·el b_acillo di Pfeiffezioni .e la coesistenza · in alcune regioni di fer è riuscita assai .raramente, sia in Spagna, • Italia, .attestata da me dici valentis~~i ·e, come • ove, .a;ccanto ad alcuni reperti positivi (Maraabbiamo vist<;>, indubbiam.ente aocertata, _d1 fo:- non) prevalgono i neg.ativi e si ' tende a dai·e colai epid·emici d'influénza e di febbre dei tre · importanza aid un diplococco gram-negativ~ • giorni - questi ultimi certo più num,erosi . e.d del tipo .d·el ·m icrococco ~atarrale, riscontrato estesi che negli anni scor.si per risveglia di vec- di .freqÙente. nell'escreato, od unà varietà cli . chi nuclei epidemici o per ·costituzione. di nuovi par·ameningococco, sia in· InghilterTa, ·ove il , d 'importazion.e forse ·albanese ·e balcanica bacillo dell'influenza i1on fu rinvenuto (Little, p11ò avere indotto nel ·concetto che le forme feb- Garofalo, Williams (2); I. Bur:nford (3)) o solo • hrili dominanti in Italia nella primavera scorsa in una pie-cola perce11tuale di casi (H. Gotoh .. fossero riconducibili• ad unà insolitamente esteed E. 'Vitting;hans (4)) e l'esame batteriologicq ~a. epidemia di f~bbre dei 3 giorni, m-entre .J1 1!1 ha messo in rilievo ·dei diplococchi gram-resierano in realtà che un episodio dell.a panpemi '1 sterrti e dei ·cocchi .gram-negativi, di cui è difd ·influenza eutopea ed una prin1a fase · della più ficile ·apprezzare il va'lo1·e cat1.Sale, sia in Fra:nfacilmente riconoscibile fdrma odi·erna, che .a . ' quella si riattacca atti·averso .ad. 11na sottile éia, ip Ital1 a e. altI1ove. roronq, di casi singoli, ch;e, ·per quanto p ri- " · In Italia stanno df fronte· ad a lcuni risultati positivi . di Marcantonio , .a Venezia e di De . s~1lta, non sono mai cessati interamente. ... Bla·s i a Romà (5), cli A. Monti a Voghera 'e di ·qt1alche altro autore i risultati a~sai più * * * Ci resta a t9ccare brevemente il ,Jato batte- freque11teménte negativi i·accolti da altre parti, per. es., nella già .. ricordata epidemia svilupriologico della questione. · Se ormai non .s ussistono dubbi sull'identità patasi fra i marina~ della nostra .squadra ie · •

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clinica ed epidemiologica della dominante pan(1) Onde la distinzione corrent~ nei moderni demia coll'influenza epidemica, la grande magtrattati di malattie infettive (G. Jochmann, gioranza degli autori, fuori ,\l'Italia ed anche P '. Krause, ecc.) di i11f:lue~za p·andemica da b~­ in Italia, barino assegnato al con cGtto d'influencillo pi Pfeiffer, d'infl:u,eriz·a sporadi-ca. e endemica da bacillo di Pfeiff er e di infli.1enza spoza un· significato essenzialmente nosogr.afico, circoridan,do di n on. poche riserve il pr:oblerria- radica e endemica· di origin€ sconosciuta (pseudo-influenza) attribuita da molti at1tori a y.adella sua ez~ologia'. . • rie specie di ~o.ccl1i, sole ·o associate (diplococco Il dogma d·ell ~ speci'.fìcità de.J bacillo SC(.)]:>erto. di Fraenkel, streptococco, 1niorooocous oatar:halis, tpara1n.enìngococchi (Friese e Muller), ·diplo da Pifeijier (1892) in. ocèasio11eI della famo&a cocc~s 111:ucosus. (R. ,S tefan) 1 ecc. p~ndemia del 1889-90, che i)at eva, t1n tempo, illjattaiccabile, è stato pb·sto, <1ifatti~ e· non da • ' (2) The Lanc€t,. 13 lt1glio 1918. · ' (3) Brit. Med. J ourn., 20 l11glio 1918. ora .s oltanto, in discussione. (4) Id., 27 luglio 1918.· Il riscontro del bacillo di ·pfeiffer nel secreto (5) Ri-cordato in cc Annali di' :Niedicina Na. naso-f a1·ingeo o nei focolai bronco-pneumoYale e Coloniale», fase. 5 e 6, 1918. •

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.. • ' nella p·i azza marittimà di Taranto (G. Sacco- cui virus esaltà i germi del cavo naso-faringeo ne, C. Balduino). . e ne f.a vorisce la mobilizzazione. Ed è noto che, ap.p unto in quest'ultima epi- . Abbiamo riscontrato invece con assai frequen• demia;·, G. ,S accone ha isolato ì'n una forte per- za :hl classico bacillo di Pfeiffer, con tutte le sue ' centuale "di casi dal sangue, dàl'l'escreato, l.d a- proprietà. morfologiche ·e culturali, nell'escreato, gl:ir; essud.ati pleurici-pericardici e meningei, specie .avendo cura di còltivare nelle pìastre di dai noq.i bronco-pneirrnon'ici ecc. uno speciale agar-s~ngue i· primi escreati emessi dagli ammicrococcus . tetragenus g~·am-1·esistente, '\ di ,malati (in quelli più tp,rdivi lo ·$ viluppo d~} b.a·grandezza variabile, dispo~to a due o a . quat- cillo. può essere ~opraffaito <la varie specie di tro e~ementi (mic1·ococcus crassus?), eh~ · eg.l i coc.chì), ottenendç> talvolta un~ vera prevalepza ritiene la çausa efficiente della malattia. delle caratteristiche, minutissime e strettamenIn un altre> centro · epidemico per . contro, Sal- te emqfile, coloni.e influenza.i~ sulle colo.p.ie semvioli .e Sa.vini (1) hanno coltivato dal sangue pre presenti di altri germi, per solito di coc(brodo,..bile) un cocco . assai minuto, 1 gr~-ne.chi ·d i varìa specle (diploéocco , di Fraenkel, gativo, disposto a coppie e a catenelle, patog·eno streptococco emolitico, microeocchi · gram-neper la cavia. . • gativi). . Non abb~amo notizie dirette .sugli studi reE con maggior frequenza ancora, in. oltre il centi compiuti in Germania, ove del resto la ' 50 pièr oento. dei _ casi, abbiam0 ~oltivato il questione · eziologica dell'influenza è stata di- ~ bacillo di Pfeiffer dal suc-co polmonare 1 e in scussa in questi ultimi anni in vario senso, specie dai focolai bronco-pneumonici di cadanè sui risultati raccolti i11 occasione dell'odierveri. freschissimi di aléuni prigionieri di guerna epidemia· svizzera. . .. , ra, _s empre associ.a,to ad _altri gerrtu, fra cui Solo, in occasiorr~ di u11a sua missi on~ i~ , costante il diplococco d1 · Fraen.kel, .assaì viruSvi~z'3ra, I. Renault rifer~sce che .l'esame batlento pel topo.lino, molto frequente ·uno streptoteriologico ·delle secrezioni bronchfali ·ha messo' cocco emolitieo e rel,ativament~ più .raro lo stain evidenza in alcuni casi il bacillo di Pfeiffer, filococco albo o aureo. .. che nbn fu riscontrato invece nelle ·compliIn alcuni essudati pleurici, opalescenti o nèt- ,. cazioni pol1nonari (diplococco, streptococco). tamente purulenti, assenza di ·ba;cilli di Pfeif. Nen1m.eno la r ecente pandemia_. ha adunque fer, presenza di pneù.mococco e di streptococco. rialzato le azioni del bacillo di. Pfeiffer, ·e semAbbiamo o'i à accennato alle ricerche di trasbra diffusa la tendenza sia a mettere in gioco missione 'SP~~imentale della mfalatt.ia. In comaltri germi, · per lo pÌù .micrococchi di v~ria . plesso, i ·dati principali che·. sc~turisccino dalle specie, sia a ricondurre la forma 'm orbosa ad ricerche da noi .compiute finora possono riasun agente tuttora sconosciuto. sumersi così: ... · Abbiamo fat;,o an·che noi assai numerose : ri-. • 1o Trasmission.e sp·erimentale dell'infezione ' cerche irr vario senso, i cui .risultati sono in · pe:r mezzo · di siero filtrato attr.aversò Berke.. realtà un po' in contr.asto colla maggior ·parte feldJ negativa. di ql1e11i riferiti finora. Li ricordiamo- obbiet2o Negativa l'emocoltura nel periodq initivam.ente. ziale delia malattia. L',e mocoltura eseguita in prima ~ seconda: 3o Riscontro .assai f;re~ente del ba;cill'o . di giornata 1d·i. :ma:lattia in parecchi .c asi non cdm- Pfeiffer nell'escreato di casi recenti e nei foplicati scelti fra i pitl conclaµiati; .in v.ari J)1ezcolai bron•co-p\}eumonici, associato al diplozi (ag·ar-sangue, ~gar-sie1·0, prod?, bi.le) h a .da~o cocco di Fraenkel e ad altre speci€ di coccfu, sempre risultato negativ o. tra cui assai spesso allo str~ptococco. Un reperto di coçèl1i di varia specie fu ot-.1 Essi sono, come si vede, i- reperti abitua;li di te11uto, . per quanto ·assai incostantemente, in altre forme d'influenza epid·emica e, senza preperiodo più tardivo e in casi complic.a ti, ma giudizio della ~estione del v~ore patogeno del l'incostanza del reperto, la varietà stessa dei " bacillo di~ Pfeiffe;r, ·contribtiiscono ap.p unto, asger·m i coltivati (per lo _p1iù diplococco o streptosieme ai dati clinici ~d epid·emiologici, ad i·dencocco) sembra toglière ad essi ogni significato tificar~ l'odierna forma morbosa colla influendi agenti , specifici dell'infezione, non rapp:reh 1, za .ewdemica. .. . smt ando, con og~i , ve1·osimiglianza, c ~ eEd è sulla guida ·di' questi reperti che noi., . spressione di . c~mplicazioni . o d'infezioni .semalgra;do tt1tto, ci manteniamo fedeli, fino a cori·darie 0 associate, dssai ben conoscitlte del tt o eziolo- __ rova contraria, al classico conc· e resto nel campo batterfologico dell'infl11enza, il P .. gico dell'influenza. ' _(_1_)_G_a-zzetta degli Os1)eclali, n. 51-, 1918. Torino, 5 settembre 1918. •

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OSSERVAZIONI .

227 - ZONA DI GUERRA. ten. cplonn. L U IGI BERN1\RDI.

OSPEDALE DA CAMPO

0.ir~ttore

Le mastoiditi oonseeutive a . fenomeni da scoppio. .

dello stato rgenierale, che appare sofferente e \ depresso, si h~ sordità grave, talora assoluta dal lato leso, .spesso si hanno fenomeni labìrin• tici imponenti. All'inizio v'.è quasi sempre .feb. · ·b.r,e (38°.5-399), continua remittente, pfù c;li rado

intermitt~nte.

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:Prof. GUGLIE~~IO BILANCIONI, maggiore medico, . capo-reparto oto·- rino-laringoiatra. Durante questa guerra ho avuto occasione di osservare ntrmerosissime lesioni auricolari da scoppio: riserban1domi di raccogliere in altro 1 mo~ento più · propizio tutte queste osservazioni con Je deduzioni relative in ordine alle lesioni dell'orecchio medio e interno, desidero ora di intrattenermi brevemente - perchè di fu.teres&e più gene1~a1e e anche p,e r suscitare ·il consenso o merio dei colleghi che pos'Sono avere incontrato forme _analoghe - sulle caratteristiche propri-e alle complicanze mastoidee successive a fenomeni çla scoppjo. • Questi si hanno per lo sparo di grosse artiglierie o ·delle bombarde, per lo sc0ppio di gelatina esplodente, o di bombe d aeroplani, o infine ·delle mine, fatte cc brillare » •p er lavori su rocçia (éamminamenti, gallerie, strade, ecc.), oppure a scopo offep.sivo verso le trinc~e nemiche. ·S pecialmentè nella guerra ·d i montagna, in Cadore, ove mi trovavo 'a prestare ser• vizio, i feriti da· mine agli o~hi e .alle orecchie erano frequentissimi, p evchè - dato l'uso quo,tidia.n9) di tali mezzi ' - i soldati avevan? acquistato una imprudente e fallace familiarità con le mine stesse ,e non sì proteggevano • a suffictenza con trò i loro deleteri effetti. Da un punto id i vista pratico - senza ora entrare in particola.ii. · - distinguo le l esioni auricolari in discorso, in quelle che decorrono per tutta la loro ~ur_ata in modo asettico e quelle rc he sono acco?npagnaie da suppu,ra-... zione. Nelle prime si hanno lacerazioni più o m·eno ampie &ella membrana timpanica, 34 lembo- o a stampo, con margini netti, i~ qua. dranti della miringe incon.s ueti nelle ~omuni otiti medie purulente, accom·p agnati ,d a ecchimosi, da raccolte emorrr.agiche e, infine, da più o meno transitori fenomeni d'irritazione labirintica. Nelle secon1d•e la suppurazione inierviene precoce, ed essa è - iniSisto su questo particolare . da me ben.e accertato e che non credo accennato da altri :- abbondantissima, ostinata, · anche per settimane, con emissione di pus cremoso lurid0, con vasta lesione della membrana ·e con · inter~ssamento quasi costante delle cavit~ • mastoidee. Si llnisce t1n\ profonda alterazione •

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Ora, iri queste forme di rpastoidite consecutiva a o~ite media purulenta successiva a fe~ nomeni da scoppio, all'atto operativo si tTova una este·s issima partecipazione dell'osso alla suppurazione; ma ciò che è caratteristi~o si è una mortificazione delle trabecol-e ossee che f9rmano il contenuto del processo mammillare, sequestrate [ra. il pus denso re non lodevole, ' donde la peculia:re fisionomia di queste mastoiditi di guerra, éhe non s.i veggono in tempi normali e che potremmo, sotto questo punto di vista, ,d irsi mastoiditi necrotiche. Il rip.e ter.s i ·di questo reperto quando ·e sisteva nell'anamnesj l'azione dello scoppto mi indusse a osservare se ·carresse - e in realtà si avverava - 'Un rapporto costante tra il fattor~ etiogenetico e l'as~etto clinico della. lesione; ,e in ,c irca 3·00 interventi sul temporale, da me eseguiti nel servizio al f1·onte, ne hQ potuti raccogliere l1ria diecina di casi. ,. • N~ r iferisco alcuni : C... G: . ., ,sergente del . . . reggimento fanteia. Il 4 agosto 1917 prendeva in consegna una piazzuola per mitragliatrici, quando avvenne lo scoppio di una cassetta di g·elatina esplosiva, che distrusse la caverna, ucctd,e ndo al'cuni uom.i ni e feren·done pa-1rec,ctii altri. Il paziente fu gettato' violentemente a terra, perdette i sensi e fu a ccolto in questo stato nell'ospedale più vicino, dal .quale il 10 agosto fu inviato nell'ospedale di tap•p a di ... , nelle seguenti condizioni: · · . Stato generale depre_sso, deambulazione incerta, h a! .febbre, lingua impatinata, ustioni di 1° e 2° grado' alla metà ·destra del ,c apo e del eolio, ·ecchimosi della congiuntiva bt1lbare de- ., stna,. Orecchio \destro : ferita lacero-contusa, dell'elice. Condotto uditivo esterno con par"eti legge1mente ·d·esq11amate, bagnato da notevole quantità di pus cremoso. Membrana timpanica con ampia perfoTazione nel quadrante antere-inferiore~ da cui fuoriesee il •p us pulsante sotto pressione. · La regione mastoidea è tumef.atta, a cu te tesa, arrossata, . dolente specie in corrispondenza dell'antro e della punta. Nei giorni segt1enti il paziente è febbricitante ha ,s ensorio de1)resso, ha inappetenza; continuano ,i dolori alla r.e·gione mastoidea.. _La te~peratura ·s terotina raggiunge spe·sso 39°.. · Questo stato contint1a per altri quattro giorni. · Il sensorio a1)pare sempre depresso, come storidito; il paziente è costretto al letto e a ccu.s a forti dolori nevralgici a carico clella metà destra del volto e del capo, specie attorno al .. l'occhio e all'orec chio di destra . È anche dolente t11tta la cute dello zigomo 1

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e della fTÒnte sino al vertice; prova anche qualche difficoltà nella masticazione. Durante lu na lavanda del condotto acustico di destra, per liberarlo da detriti ep~dermici e da secreto concreto, si notano vertigini e scosse di ni·s tàgmo nell'estrema abduzione ve~.so sinistra. Non nausee, nè vomito. · . A •d·estra la voce conversata non è affatto percepita, anche ad concham. · 1 diapason non sono percepiti per v.ia aerea, percepiti invece •d'ambo i lati per via ossea. IJ vVie~er è lateralizzato .a destra. Il Rinne. è positivo a sinistra, negativo a destra. Romberg presente. L'in·f ermo ha vertigini; specie nei mutamenti rwpidi della posizione del corpo. Dato il persistere dei fenomeni generaJ1 e · · 1ocali, con tendenza del pr'ocesso SUJ>'purativo della mastoide a 1diffondersi alla regione laterale del collo, il paziente •s i deci·d e in fine ad ' accettare' l'intervento. Narcosi morfio-cloroformica. Taglio di V\Tilde, prolungato legg·ermente in basso. Scoperta la corticaJe, que.s ta si vede alterata, cianotica: e molto vasc.0J.arizza:ta. La sua éon.sistenza è · molto diminuita per notevole rammollimento estesa' dell'osso . Ai primi· ·colpt id i sgorbia t11tta la paTete cede come se man.c31s.se il so. stegno p rofondo; .a'J. ·tempo stesso si ha fueriuscita di notevole ·quantità di p·u s lurido. Sco-. perchtata la cortica1é si cade su un tessuto fungoso che occupa tutta la cavità mastoidea: le granulazioni m.iste a ;pus sono grigio-rossastre, friabili, lardacee: esse raggiungono in dietro il seno., il quale vien.e scoperto per una discreta ampiezza. Le sue pareti sono soltanto ispessite e .ricoperte di essudato. In basso, ver so ·Ja p11nta, si ha una :scissura che spiega la diff11sione del processo .al ·collo. La punta .stess'a viene totalmente demolita, così che allontapata tutta la corticale, si osservano i muscoli digastrici come lessati. No11 . si osserva in cor'111.•s pondenza c!l. q11èsti' tessuti ,'l'~sistenza d]J pus. Si a 11re . l'antro, che è ptof onido e altissi. mo, p.i11ttosto piccolo. · " Fatta .la to:l~tta della cavità e regolarizzata la ferita, si zaffa con garza ,iodofol'mica. n .e. corso post-operatorio ..otti1no; gt1arigione. 1

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G... G ... , so1dato del ... B . M. T. Alla fine di luglio 1917, lavorando a dei trince:tamenti sul ì\1onte Piana, p~r scoppio di una granata in vicinanza, riportò lesioni auricolari bilaterali e ferite multiiple, da proiettili secondari (schegge di sasso specialmente) sul volto. Ebbe otorragia, più grave a ·destra, lato in cui si stabilì l1n'otite med·ia p:qrulenta, ben presto seguita da dolori e tumefazion·e in corri&pon·denza della mastoi.'de dello stesso lat'o. Entra nell'ospedale di ... il 9 .settembre. Sog~etto. in condizioni gener.a.li scrud•e nti, aspetto sofferente, con 38°.2 di temperatura. Ha il volto rie tu r p0 tn rl a 11 nmer0se cicatrtci r.ecenti e da l1igmentazi 0·1 -. ·0 ,. , 11 ·1 r ute, con ·persistenz,a nel sottocutaneo di p ic~oli . frammenti di schegge• • l 1t e tall1cl1c. Dall'orecchio di .destra si ha emissione di i1otevole · quantità· di pus giallo-grigiastro cre' noso denso, misto a granuli nerastri. La M. T. è ampiamente perforata nel quadrante anteroinferiore.

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La regione masto1dea è notevolmente tume~ fatte~., ·~ cute infiltrata e arrossata, livida, dolent1ss1ma alla p~essione sull antro, alla punta e lungo la doccia del seno. La tl1•m efazione dall~ punta si prolunga alquanto anche suJ collo. · Si deci1de per un Ta•p ido intervento, che . viene accettato. Il ~O settembr.e 1917, in narcosi morfio-clorofoT·~1ca_, apro la mastoide, la quale _è ampia e _diplo1ca. · La ·Corticale, i p1er.emica e assottigliata, !acchiudeva una enorm.e quantità di pus, l~ri•do, ~i un colo·r ito tendente al Iattecaffie, in mezzo al quale ·era irrJmerso· un blocco ?i os~o .s pugnoso' n.ecrobi.otico; con faèilità si ~ po~uto 3:llontanare questa massa spugnosa, in dietro a. contatto quasi con le pareti del seno, che risultò sano, e che in alto si continua':a con 1qu1elle 1dell'antro. Aperto questo ampiamente e detersa la cavità della mastoide la. czy._ale erp. quasi in t·oto occupata dalla fo·r : mazione ossea trabecolare, supp·u rante e morta si ottenne rapidamente la guarigione. ·· ' 1

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~· · · M ... G ... , ~ol;I3:to del ... re~gimento fa:r:i-

tena. Per scoppio ·di granata, mentre era in trincea a Castanievizza, il 23 maggio 1917 si .era iniziata l'otite media purulent~ 'Che _pevdura tuttora. Sin dall'inizio l.' otite è stata accompagnata ·da dolori alla · region·e mastoidea, che, con qualche periodo di tregua e di esacerbaz1ione, si è presentata sempre dolente e tumefatta. ~i frequente ha pure vertigini. All'E. O.. si nota: condotto uditivo esterno di sinistra bagnato da notevole quantità di pus giallo-cremoso. l\tfembrana timpanica ispessita, perforata ampiamente nel quadrante antero-inferiore; dalla soluzione di continuo esc·e pus sotto pressione. · La regione ·mastoicfl.ea sinistra è tumefatta, arrossata, •dolente sia spontaneamente, e più · alla pressio11e; l'infiltrazione e la tumefazione si 1diffon·dono verso il coilo, lungo. lo sternomastot.deo . · · . ' Persistendo ii dolore ret-roat1rìcolare, la s11ppurazione copio.sa e la tumefazione e l'arross11· mento della mastoide e dell'inserzione dello stetrno-m.astoideo, si propone . l'intervento al paziente, ch·e lo accetta. 12 dicembre 1917: Opei·azione. Narcosi morfio-:-cloroiformi ca. Disinfezione alla Grossich. Taglio · di Wilde. Corticale molto spessa, snpeFata la quale si cade in una cavità fortemente suppurante, da c11i fuoriesce pus. sotto note· vole : pr.e ssione. Tutta la mastoide, ecc-etto le paretf ispessite ed eburnee, era ri·dotta a l1na unica cavità che non ha nessuno sbocco, ec~ ·cetto l'antro in alto e·d un'ampia scissura di· gastrica, da ··cui il pus veniva a insinuarsi in corrispondienza ·d.ei mu.scoli cervicali, che erano infiamm.ati e infiltrati alla loro inserzione. .Si demolisce tutta la p.u n ta e si regolarizZ'a • l'ampia breccia in modo da scoprire per un tratto ~di circa 3 cm. la parete della doccia del seno trasverso, a cui contatto era tessuto osteomielitico fortemente supouran,te, onde le pareti del seno avevano in. gran P.a rte perduto _ il loTo colorito grigio-ac ciaio ecl erano ricoperte da ess11dato fi~·inoso ade1·ente. Il SC'no era pi.eno di sangue e non trombizzato. 1

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Si apre quindi l'antro, che è alto, p rofondo e ~onte~ente pus; fatta la toletta dell'ampia ferita s1 zaffa con garza allo iodoformio: Decorso. post-operatorio buono; guarigione. 1

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G ... L ... , solqato del ... bersaglieri.

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Il 21 mar-

zo 1918 fu ferito ~ul Cornone, ~a .schegge dJ. bombe _a !fiano du,rant-e un attacco, agli arti ·e al I,>ad1gl1one dell orecchio destro. Non' aveva mai sofferto di malattie auricolari · Al momento ìn cui fu ferito cadde. a terra e rimase ·Come privo di sensi circa un'ora; notò di poi notevole fuoriuscita di sangue dal condotto di .s inistra, i:b. seguito dal medesimo. oreccl1io ebbe scolo purulento: per 7-8 giorni · · . ebbe febbre. L'8 ap.rile 1918 entra nel rep.arto dell'ospedale · da campo 227:. ha suppurazione copiosa dall'or. sinistro e dolori alla metà omonima del capo. Individuo deperito, pallido, in con_dizioni generali molto dep.resse. · A destra: padiglione dell'orecchio con ferita suppurante e granuleggiante sul margine convesso dell'elice. ivI. T. retratta con piccolo· punto emorragico nella pars fiaccida. · A sinistra : condotfo pieno di pus. M. T. vivamente 1arrossata con piccola perforazione a-ntero-inferiore. Dolente e · tum,e fatta la regio_14e rpastoi dea, dolente la compressione in dietro, a circa 3 cm. dal meato. Temperatura 38°.3. • . . · . · Si decide subito l'intervento, che viene eseguito il 9. Narcosi morfio-cloroformica. Taglio di \ì\Tilde, al quale si aggiunge poi una incisione trasversale, data l'ampiezza delle lesioni. Corticale iortemenìe iperemica, assottigliata· in largo tratto. Demolita, fuoriesce pus lurido, abbondantissimo, ·dalle numerose . cellule che compongono la vasta mastoide. Un grosso: blocco di tessuto ·dip·l oico osteomielitico appare come isolato e nuotante nel pus. Doccia del seno non prominente, attorniata da numerose cellule suppuranti, sino in alto. A;ntro ampio, fortemente suppurante, che viene aperto e drenato. Detersa la cavità, scoperto il seno a co ntatto delle cui par.eti ·s i ha pure del pus luri.do; si regolarizzano i margini e si ta:mpona con garza iodoformica. Decorso post-operatorio ottimo; guarigione . .

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Vediamo .ora .di rende1ci ragione di · questo speciale aspetto della mastoi·d ite susseguente a fatti di scoppiio : non bastano a spiegarla le • cattive . condizioni ig'ieniche della vita ·d i trincea, ,c he posson-0 influire sinistramente sull'orecchio. Ritengo che debba intervenire nella. patogc· nesi di q11esta f·orma. la · forte contusione dei tessttti ap,p ortata dallo scoppio : uno degli insegnamenti, nel campo' medico, della guerra . attuale è appunto il ·riconosciménto ancor più consapevole dell'ufficio che i tessuti ed organi brutalisés (come dicono i francesi) hanno nello . svolg·ersi di accidenti settici. E ·1a percossa e il malgoverno dei tessuti può ave·rsi per 11 . solo fatto dello scoppio: come •

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risulta dalla cono~scenza dei fenomeni che avvengono nel raggio di esso. Ne1la loro traiettoria i proiettili ·provocano dietro di sè uno spa:zio imbutiforme d~ depre~siòrie atmosferica, che può esser cagione ,d i nocumento ai viventi che s1 vengano a trovare in quello spazio, .ai 1ati ~ i·m mediati della parabola: e ciò. quanto maggior.e è il calibro ·· e la velocità del grave. Si citano casi di versamenti emorragici i:p.terni e di suffu.sioni congiuntivali indotte app·unto dallo sfiorare ~ senza lesione diretta - dei proiettili. In molti traumatiz~ati da scoppio di granata si riscontrarono danni a · carico dei · vasi dei visceri e del sistema' nervoso centrale : emorragie meningee e èapillari· del cervello e del midollo, a,d onde sindromi multi.f ormi con en1i e paraplegie, con turbe sensitivo-sensoriali (emianopsia, ecc.), con disturbi motori e sensitivi da patimento ' della coda equina. .Ravaut ha ' bene studiato queste cc ferite indi. , · rette del sistema nervoso determinate dal vento dell'esplosiVOJ> e le emorragie interne prodotte • dallo schianto, lo choc vibratoìre dell'esplosivo stesso. Altri ·c asi .,furono descritti da ·Arnaux, da Babinski, da Marie e Cl1atelin, da Guillain• e Bqrré, da H arz})acker, da Heitz, ,d a Pighini. Il violento spostamento eccentrico dell'aria - vent de l'obus - e la relativa 1depressi9ne atmos ferica nel cono di scoppio sono poi ·notevolissimi al punto ove il proiettile esplode : tale brusca diminuzione di pressione può raggiungere i 300 mm.Hg "{ler i 'proiettili dei grossi calibri e ad essa si debbono ,a ttribuire le lesioni osservate in molti soldati sorpresi nella zona di ·scoppio ed èsenti da indizi di trauma diretto. Pighini in un fante co~nvolt~. nell'aro~ bito dello scoppio di una granata vide prodursi u~ ematoma sottodur_:ale· per l e~ione della meningea media di sinistra. La causa della commozione , traumatica che l'organismo subisce nell'urto esplosivo sta dunque nell'impeto dello spostamento d'aria indotto dalla spinta eccentrica . all'istante dello scoppio ·e dalla spinta c(')ncentrica reattiva. Considerando tali funesti effetti, Sollier e Chartier ammettono eh~ la: ipintp d'aria nella zona ·di proiezione dei gas di una granata può essere tanto forte da agire• sull'organismo come un solido, l~~ciato a veloc.ità grande. L'effetto contun·dente dello scoppio in vici.nanza, quando . il soggetto :pon presenta lesioni superficiali valutabili e mostra segni di interne, come avviene per bomJ:)e ad alto esplosivo, si deve ' ascrivere sopratutto a tale « s·p inta » . Questa pat~genesi ci è stata confermata dalla osservazione ,d i un soldato, in cui maricò la sepsi, ma si ebbero segnt evid-e nti di v,e rI

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~am~nto

ematico · da contusione dell'apparato

acustico :

avremmo dovuto ispirarci (fig. 1) . Il casco adottato dai tedeschi, discendendo ·e svasandosi verso la nuca, è una derivazione antiestetièa, gros-

Il soldato D... Q... G... , appartenente al 2° .. . ' reparto z.àppatori del .. . · fanteria, entra · 1i-el miò reparto il 18 gennaio u. s. Si riscontra per .. forazione della membrana timpanica da fenomeni da scoppio -e prob abile frattura del condotto uditi.vo esterno e della mastoide di . destra. , Narra che il 14 gennaio · sul l\1onte Asolane per scoppio di granata - lo · scop.pio ·avvenne a due metri circa dal paziente - è rimasto come tramortito. Ebbe abbondante otorragia a destra. Accusa ancora dolore e modica ipoacus.ia · da questo lato; dolore che si diffonde alla regione mastoi.dea, specie in corrispond·enza della doccia ·del seno. E". O. Cqndotto uditivo di destra pieno di ' grumi sanguigni, allonta11ati i quali si osservano le sue pareti escoriate oltre il terzo medi o; la pa-r:ete, antera-inferiore è· t11mefatta e sollevata, così che è ridottissimo il campo di visibilità della membrana, tuttavia si scorge che essa nel tratto su1J.er.iore è lesa e sanguina~. La regio-ne mastoidea è un po' tumida, . la sua cute è ecchimotica, ecchimosi di varia intensità, ma che dimostrano un versamento 1cospict10 .di· . sang·ue; esse sono estese d,all8do ccia del seno al solco retro-auricolare, '.in basso oltrepassano la punta. Tutta la regione è :rpodi·camente dolente, ma p.remendo con, Fig. 1. - Riproduzione della sta.tua· del Colleoni, per mostrare l'asticciuola di un la pis non si riesce a rinla protezione data dall'elmo del ca}>i tano di ventura italiano. tracciare l'esistenza di una linea di frattura. La radiografia mostra op'a cam·ento diffuso della mastoi.de. solana e pesante di un tale m·oi'ione e così vie• > ne a coprire gran parte della regione . çi.uricolare e ;mastoidea; ma miglior consiglio - una * ** Il quadro delle mastoiditi acute dà ·fenomeni da scoppio ha dunque per caratteristiche cois tanti: la complicanza auricolare si accompagna con· stato gener,a le grave, con depressione d·elle forze, con febbre quasi sempre continua e • alta, con dolori violenti, talor .:t a carattere emicranico e nevralgico, _c on facile diffusione del processo .a l collo, con sup1'.)urazione copiosissima lurida dal condotto, con sordità assòluta .o quasi dal lato affetto, con sintomi d'irritazione labirintica. All'atto operativo si trovano lesioni est·esissime, con invasione suppurativa • di tutto il sistema trabecoJh.re dell'apofisi m am, millare e sovente• con• isolamento o sequestro necrobiotico ·dello schele.tro del labirinto cellulare della• mastoide . Tale forma, che, operata . . ampiamente e presto, ha esito buono, dipende dalla violenta com- Fig. 2 - Èfrnn delle nostre truppe_ con il protettore oculo-auri~ colare . per l'avvenuto mozione dell'apparato auricolare • scoppio. . • volta accolt0, come abbiamo fatto, il tipo 'fi:;anUna conclusione d'ordine pr>atico consiglia , cese dell' Adrian -- sareboe quello di 11sare un l'adozione di un elmetto che protegga meglio dai proiettili d'infilata e dagli scoppi laterali protetto-re, applicabile al nostro elmetto, a tual capo e a lla faccia. Corrispoi.tde a tutti questi tela dell'apparato acustico e visiv-0. Un modello l.ngegnoso e che si raccomanda ' requisiti il bellissimo elmo della statua di Bartolomeo Colleoni del Verrocchio, al quale- m olto è q11ello ideato dal mn :sgiore merlicr. \

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PRATICA

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F. Putelli f1) , di cui si è· già i)arlatt# in c1uesto periodico: , una figura es1)rèssiva val meglio ·di qualsia&i descrizio,11e c~el p:çot.ettore (fi g. 2). E poirhè la; g·uerra, a giudica.re da molti indizi~ ~i prolu11gl1er.à · oltre il pl'evedibile, ogni provvidenza ~ atta a tli-01in1 i ire i peri coli e le sofferenze dei 11os tri co111battenti deve· essere b\en~

accetta.

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di essi ci si serva ciel in etodo al hle11 + cloroformio. Solo nel caso che il lJ.leu i)l'O(luca u11 pr~cipita to, si. potreb])'esse1"e a uto1·izzati a: dare . l)er probabile i 'esistenza cli co1nposti · picrici , tntt allora la reazione è in11ti.le, perchè, i)er ar- . ri v are aJla lJrecìpj tazi.oné, do.vrebbe l'ori11a contenere di .essi pTOJ) or·z ioni tali, d·a svelarsi' age-· Yolmente coi 1netocl i classici ben noti . La g·rancle serpplicità e lf.l, grancl e senp,ibilità >. clelln reazione ~ a l · bl~t1 + cloroformio n1i hanrio però .spinto allo studio · delle co11clizioni più oi:)JJortune della s11a a1)plicabili tà . ai liquidi. organici; e sono arrivato· alla concl1tsione che essa, clisadatta, alla ricerca diretta dei du e acidi , si l p1·esta i'nvece m erltvigliosamente ad • PS l ra?·li dall'ori1ia, << per id e 1iti(icarli poscia con •

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(1) F. P'l}TÈLL~ ~ ll pro tettore delta vista dei combattenti. . Giornale di '.n edicina militare, 1918, f. 2. =z:s:s========r=====::;~~======= . ' .

NOTE DJ T-ECNICA·: GABINE11'0 DI CHfl\iICA E !vr'ICROSCOPJ A •

sur·cessit'e òperaziorii ».

DELL'OSPEDALE MILITARE PRINCIPALE DI CHIETI .

diretto dal · Colonnello E. •

LANZA.

Sull'accertamento chimico .degl'itteri .picrici. '

Nota del

. qott. E l\IIILIO PrTTARELLI.

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Il difficile ·accertan1ento degl'itteri picrici · . ' .compiutq un po' dap1,ertutto, ci ha pro c11l'ato una rivista critica del prof. Scala, nel n. 12 (24 marzo) di qt1esto P olir,li~ico . I medici militari sopra.tutto devo11 0 essern e sod~isfatti perrhè in essa trovano. t1na guida metodica e cri1ica per la ricerca degli acidi picrj co e picr:tmico nei liquidi organici e pe1· la giusta va 111tazione de1le reazioni. . . I · Siccome però lo S cala dà valore non picc"'l J al m ·etodo di ricerc.a d ei eietti · acidi con bleu cli metilene e cloroformio, il qu~le , secondo quanto mi risulta, è assol t1ta1riente erro11'eo · e fallace principalmente nell'orina, mi sem bra urgente . mettere in guardia i collegl1i clal servirsen·e, specie nel campo medir o.-legale, . ch e è il càso più frequente-. Sta in fatto ch e .t1itte se1tza eccezione le orine dàn110 col bleu· di metilene un composto il quale, 'al pari Q.i quello {'.he.. il medesi1no ble11 forma con gli acidi. picrico e p icramico, si scioglie in 'Pe rde nel cloroformio. Questo fa.tto, ben verifi cat o ·nei i1ostro Gabinetto dal coll.e ga Intinis, sc alz~ iI metodo dalle radici. Ed è ·a nche cl a escludere che il metodo anzidetto poss~ 1itili.zzarsi sull'orina ·a epur.ata: · la dep11razione, eseg11ita come si suole col n ero animal e o .c.oi sali di piombo, ò i r·ame o d i m err.i'1rio, eli.m ina bensì · 11n . . pigmento giallo eh~ si sciog li,e in giallo nel cloroformio .ed, 11nito q,l ' ble11, in verde ; m,a non elimina l1n'altra singolar e proprietà che I'orina impartisce 'ad essd bJ.e1~, quella · di rendèrlo solubil e nel \ cloroformio, nel quale esso è, invece, n ormaln1eote insolul;>ile. V'ha dunque nell'ori11a t1na condizione che p11ò simulare .e lln 'alt1·a che pt1ò ~issiml1l are -la pre- · sen 'l cl i C'O rnposti l)icrici, quand o per la ricerca 1

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Sono note le ·di ftìcoltà ch e si opp ong·on.o alla estrazione deiracidq l)icri co. d ~lle soluzioni . acq11ose meclian:te solvent1 ch e n·on si mescolano · all'acqua : per q11anto ripetute. sian o ·l e estra7. ioni, l ' acq11a resta sernpl'e gialletta; .anzi, . ' s-e .Bi agita· con a,cqua l1na. sol11zione, per eseJ?1l}j o, di acido picr~ co in be11zina,· l' acqua s·i. colora_ essa i1i giallo; vale a dire, s'invertono le i)arti, ed è l'act111a cl1 e est ra e l'.acido p·i crico cl a llEt benzina (legge cli ..distrieuz'ione) . Inv-ece, ~l cloroformio e n1egl io a n co ra. l'alcool a milico estraggono d.a i liq11icli acquosi le più piccole tracce .de~ composti cl1e gli acidi picrico e pir amico forman o col ble11 cli metil ene. Qu esti co1npost1 - che lJer co111odità di ling11agg io. chiamerò « ]1icro-l)le11 » ..:._ appena forrqati sono gelati11 o<::i, · n1a col ri1)oso diveh~ono i1etta1ne.nte · cristallirti , · e lasci.ano se1:>arare facilme11te l'a cq1L.a in cui si so110 pr.odotti. Quello d ell a ric19 pi ci-ico si. sci ogli.e n elle proporzioni cqrrisponclenti a 1 pal'te di a-c~ clo in 75,000 dj a cq t'tà; il co1nposto dell 'acicl o i:>i cr é.t mi co è cir ca 10 .volte pill solubile; gli acidi, fortj . o d'eboli, nb11 infi11iscono s ulla solubilità. P er q11anto )'insolt1bilità cl el com posto picrico paia e sia in sè stess.a noteYolissima, n ondimeno n on è utilizzabile anali.tiçamente•nef liq11idi or gani ci, p c r ch è le proporzioni di acid o picrico ch e possono in contral'si in essi n on sono m a i tali da a rrivar e al proclotto cl i soll1bjli.tà. Il cloroformi o e l'alco ol a1nili co sciol g ono i composti nell e proporzio11i corri'sp.onde11ti a 5 pa rti cl~ acido . ])icriro 1Je1· 100 cli solvente; essi son o solubili anGhe, m a in proporzì oni n10lto minori > n el! l'alcool ,etìlièo e n ell'eter e a cetico; insol11bili., \ invece, nella benzina, nel benzolo; nel toluolo, .iellc xjlolo, n ell'eter e etilico e n ell'eter e di · peti.~oli o. Tutti i d etti liq11idi·, rlal ·cloroformio all'etere di , petrolio , sciol gon o così gli a cidi pi.cri ro e picramiro lib eri , con1e la b ase li.ber.a d el hle11 ; non ~ci ol gon o, invece, nè il blel1 nè i ,lli(11)

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e rati o picrninati inet a llic i. I co1nposti picrouna soluzione al ci1ìq.uantamillesin10, val.e a blett ve11gonn deco1nposti dagli alcali, lentadire in una· proporzioTle in cui le reazioni pirnente a. f1·ecldo, rapidamente Cl caldo.: gli acidi criche sono sic11!'e. Volendo una ulteriore èon• si _combin a110 all'alcali, ·e la base del bleu, messa centraz1one, si ripongono i solventi nell'imi11 libertà, p1: ò mettersi in evi'clenza con uno dei buto,.--:-: vi st· aggiungono circa 10 eme. di soda . . detti solv enti orgarlici, nei quali essa si scio- . caustica al 5. %, e si dibatte moderatam eri te 1na · 5lie in vi 0letto. rip·etu.tamente. Con sruesta operazion~ jl picroLe soluzioni acq11ose sature dei composti pi- bleu vi·ene decompojto; . la base del bleu, liber.ro-bleu. sono n ett~mente colorate in. verde, rata, resta in soluzione. nel ~olvente organico e la colorazio11e è pc ~rcettibile anche diluendole a cui impartirà una colorazione violetta ·' I ocrli al decimo (composto · picri co) e al centesimo - a cidi picrico -e pi cran1ico, combinati all'alca.li (composto J.>icramico) : la · colorazipne verde è e resi sotto tale forrna iBsolubili nel solvente du11que s·ensibiJ.e ttitche / nelle diluzioni di organi co, . p,a ssano in soluzion~ nell'acqua. P ·er 1: 1,000,000. Dil11zio11i inaggiori non · sono pertoglierne qualsiasi particella . di bleu ' eh-e dist11rberebb e da ult,imo la reazione del triamido- · cettibjli allh vistét, m:t. possono svelarsi agitandole con uno dei detti solventi organici, e più ' ·fenolo, si agita questa sol1lzioJ1e due o· tre volte • con . piccole porzioni d-ello stesso solvente. specialm ente coJ cl orofor:i.i:io 0 con l'alcool .ami. 1ico: questi si coloru.no net.tamente iri v·erdie Avremo così un estratto acquoso, in ct1i i persino ·con dilùzioni corr;spo11denti a 1 pa.rte -composti picrici si trovano circa 50 volte più di acido picrico in 2,000;000 di acqua. ·Qu esta concentrati che non fossero nell'o-rina. Questo ' straordinaria sensibilità ricorda !TUell a: delestra~to si presta ora a tutte le reazioni picrich e ; gli estratti cloroformico' od amilico non l'iodio ne? li stessi soJvienti. si prestan·o. a lla reazion& del triamidofenolo) Utilizz.ando tutte le desrri.tte prop1< ~ta dei ma benissimo a quelle dei• · solfuri/alcalini e composti c11·e il blc11 di metilene forma 1.. .1n gli del tartrato ferroso , · senza che il bleu p.:oosente .acidi picrico e picramico, si. può costruii ·. ' lln (esso si .scolora). Circa rn etodo di ricerca, di cui ·e.e co le linee foi• ·da- le turbi menomamente_ . la v.iani€ra di eseguite le reazioni, mi rimetto ' mentali. • Si prenda t1na notevolè quantit'à d'<Jrina, al- alla nota citata d·el prof. Scala. m eno mezzo litro, si acidifichi. con acido cloriAlle reazioni. indiçate. dal i:>rof . . Scala ne ag- . drico o solforico e si · scaldi sjno ai .primÌ hol... giungerò una nuova, estremamente semsibile; lori; si aggfunga del bleu di metile:ie fino a che ed è opportuno a ltresì ricordarne un'altra moli! .color verde, ch·e si manifesta al][! ppmè go.eto vecchia, ma sensibilissima anch'essa, e perye, venga totalmente ma$cherato ila un azzt1r- fettam~nte caratteristica, dell'acido picrico e ro intenso. Si lasci raffreddare e si proceda al-= dei S}!Oi ·dierivati che contengano almeno un . l'estrazione dell'eventuale picro-bleu, se~ondo gruppo nitriro. Tale è la reazione clella clole regole comuni, con plcco1e .- ripett1te po'rzjoni ropi-crin.a .e della brom0picrina, dall'odore or, ' di solvente , servendosi dell'in)buto • s·eparatore. ribile, ributtante , penetrantissimo e persistenÈ Lene t1sare 0.01 v-01. di solvente per ,roJ t.a, e ·tissi.mo, la qt1ale si otti'ene nella mani·era più ripetere l'op erazion e fino . a che il solven'te più ' semplice col cloruro ,.di calce (cloropicrina) o non si colora in verde : in genere, l>astano con la lisciva di bromo (hrollnopicrina) usata 5 estrazioni. Quanto alla sc:·lta ·del solvente, il ~ nell'ureometria: . il i cloruro' ti~ cal ce richiede cloformio prodt1cé ernulsion :. difficili a distrt1gtin leggìero rlscaldamento, 1'1 lisciva bromicn gcrsi, ma ha il .vantaggio cl i prestar.si, p·e r via agisce ~ freddo. Per qn'.e sta C'pera.z.io!)..e è pardPlla st1a facile evà1)or abilità, a t1na ultr·riore ticolarmente adatto il picro-bleu secco, che si <'Oncentrazione degli. estratti orinarii; . I'nlcool ottiene evaporan·do arl a~ia libera l'estratto omili'co .ha i·l vantà·.·.gio di ·e~sere q·t1asi df·I tutto r loroformi co; il bl.e11, che si decolo·r a, non ostainsol11bile nell'acq·, a e . di em t1lsionarsi c.: '.fficil- · cola la reazione. ' · d e 1·La r .nz1·one nuova consiste fu una intensa . . men t e. M a, Inson: ma, Cl· SI· p,10' S~rv1re : 1'11no o dell'a;ltro: piì1 comor"' il cloroformio, colorazion e g~iallo-verde, che s] ottiene aggi11n1erchè cade in fo ·1do. ' del.. o(Tendo dell'acido persol·f ociaiiico ai ·prodotti~ . l Si ,.; ·niscono l e varie porzioni di solvente, e l'estrema rid11zione dei composti picrici, e posenza la 1··J.rle si procede st1 di esse alla ricerca scia alcalinizzando: invece dell'acido persolfocianico, non facil~ ad Aversi sotto mano, si . dei co nlp<,··ti picrici. t1seranno il solf ocia.nt1ro d'ammonio e il perAbbiamo 'OSì t1na soluziorie an1ilica 0 r losolf ato d'ammonio in sol11zioPR acida. L'opera- _ roforn1i ca cli picro-bl·eu circa 20 volte pj ìt con- · zione va condotta come segue: centr::tta. ch e 11on fosse· 11ell'ori11a; s11pponendo Il saggio, cbe pl1ò essere ne11tro oçl anche rhe in q11e~t a non ~i trovi ni1ì <li 1: 1,000,000 di le~germente acido od alrAJin '1 , si a liòizion a di nci(l n pirì~ico · > pi r ramiro , ora avremo èli essi •

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8EZtONE PRATICA

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t1n pizzico di cloruro ammoriieo e di un pizzico di polvere di zinco. Qi1,esto è il 1nezzo più ra-

pido per ridurre all1eslremo i compesti pic1·ici. A proposito di enter~ti da Lamblia ~ testi Aaps. ·i a.gita qrialche 111inuto ~ si filtra . In tina i1ota di commento, che fa seguito i11 Se il fìltxato è colorato in bleu-violaceo (ciò ' questo periodico (Policli1iico, Sez. l)l"at., 1918, che avviene solo se le propo1·zioni pi.eriche era-i1. 34) ad una recensio11e di un l avoro di Goiffon no almeno .di ·1 : 50,0ÒO) , non occorre procedère e R oux, si legge: acl altre reazioni : qitella cotoraziqne caratte«Sebbene non possa n egarsi' t1n qualche v.ari::.za i composti picrici) seco11do la nota rea, l ore patogeno q.lla p·rese11za di' la111blie nell 'inzione di R odillon ·ricordata dallo Scala. , . testino, · specialmente' nelle .ep'idemie cli dissenSe invece sarà incoloro, o ~ il colore è pQco teria dei climi subtropicali, nelle · q11a lj si trova r1etto · si acidifica con acido cloridrico o sol' . nel .100 % dei ca~i, _ci sembra .a ncora. lit·ematuro fotico; e ·vi ·si agginngon o a.lct1ne gocc·e di solo al111er10 non st1ffic'ientemente climn·~ trato ·,affociarluro e di petsolfato, e si attende 4-5 mifermare che delle sìndromi morbose ! iti-estinali nuti (perchè .i.e reazioni a questo punto non sonò abbj ano l a loro unic·a r agione i1el pr\ itozoo flaistantanee). Il misct1glio se era bleu-viola, per~ ~ gellato n. · de ogni sfumatura bluastra. ed aocen.tua il Farmi non ifuo1i di lt1ogo ricorda ;·2 che a concol or viol a; se era incoloro, . non offi·e nes~un clusioni perfettamente opposte giu :_ge in recenti feno1neno a lla vista. pubblicazioni up nostro va.lente ~,.a.tt'-Briologo, il .. Si ag·giunga ora'. dell1amnioniaca, o un altr o S a ng·iorgi. · alcali ql_\alunqu·e, e perfino le d~boli basi orQuesto autore, cl1e già i1\el ~ 016 a Yeva l)Ubbliga11iche (anilina, ecc.) o' gli ossidi e i carbonati cato (Pathologica, 1916, ' n. 161) 11n caso di disì11sol ubili : nel momento in cl1i ogni traccia di sente1·ja sostenut.a . dalla j ,u,mblia intc.-. tinalis , ' acido , viene neutralizzata, il miscuglio, se il ect .ebbe occasion·e di osf· ~ rvarne più tardi fra. , saggio conterieva co1nposti picrici, assume una i n1ilitari ospedalizzati a \i~ o 2zi-a. al~ 1·i 5 casi, interisa· colorazione giallo-ve1·de, la quale, una ritornando in una s1ta recente l)llbblicazione volta pl'odottasi, non · vi·ene "alterata nè da ~e.i~ (Pcitliologica, 1918, i1. ·231) Sllll' arg·omento, ·d i, nè da alcali, nè d·a ossidanti; . non precipiscr1 ve: tata .da met.alli pesanti~ non estratta dai noti « Dello dissenterie d a flagellati la !ambliqs i solventi organi.ci; i ridl1ttori la distruggono . è la meglio accertata. A prescindere dai casi. Invece del persolfato può usarsi qualunque alcitati nella letterat11ra· di coesistenza di e11ta- • tro ossidante; nean che qui il l•Jel1 di metilene è :- mebe dissenteriche e di. lamblie i1e11: feci . cli _ . di ostacolo alla reaz1on e. · individui -d issenterici, casi in ct1i il valore pàQuesta coloraziorir> è 11etta ancora con le so- togeno delle lamblie _passava, a ragio11e, molto ltt:::ioni all'1 : 500, 000. jn sott'ordine dinanz i a c111ello più fo11dato delle PÒichè la reazione di Rodillon, come n0ta · 'er1ta:mebe, si con oscono. oggidì osservaziqni l e lo Scala, è la più caratteristj ca dei composti q11a li d·e r)ongono pel fa}t o ~ncon~estabile ·che I.a picrici, ma ha il difetto di essere poco sensiLamblia i12testirialis può d a sola soste11ere il bile (1 : 50,000, come ho detto), la mia· ag·giunquadro ·cli una vera cli sse11te1·ia (R oden"va1dt, la, cl1é ne esalta dieci volte la sensibilità, si Fairise· e Jacquot, SchiJlilig,. Pro,vazek e lVIert.er, riYendica per ciò., solo una di$creta importa nz.a 1Iathis, l{ennedy e no e\Yarne, F antharn e• t111ali ti ca. 1 P orter, Orticoni e Ner>1-.et1x, \\,,.c11yon e O'Conor, Conchi11do col rilevare la i1lt1tilità, in queCattherice Val1ardi). E si sa oramai ch e la s le i-icerche, e.li distinguel'e l'a cido i1icrico dal lan1bliosi ~on è fra le più i·ar~ delle forme cl-i spicramico: l'uno e l'altro hanno il· i11edesi.Iho sentèrich-e. Così K ennedy e Rosevvarne l'hanno !:lignificato, anzt l 'acido picr-i ~;o ingerito si eliconstatata 12 ·v olte in 136 casi di dissenteria 111ina rar.amente immutato, e r1ormalmente apoccors'i fra le truppe inglesi operanti a Gal~­ l)unto sotto forma' di acido 1dcramico. Ai fini poli~ ed a ncora in soldati inglesi l'!ta11no segn ainedi<!o-legali sono clunqu·e sufficienti le reaIat~ \\,,.anyon e O'C onor nel 5 o/o, Fantham e zioni ·comuni all'ùno e .all'~tltro. i\I a quand9 P orter nel 14. o/o dei casi ». vogliasi distinguerli, si ricor1·a. oppor~~na·m~n-­ , Torino, 1 ottobre 1918. te e coplodamente al difeniie11da11ilo.d11dr?t1?aC. ROHL. zolo, che pre.cipita ogni tracc·i ~ di acido p1cr1co . t ed e, 1· natt1·vo sul picramico, piuttostochè alle Pubblicheremo pt.oss1mamen e : troppo circostanziate e insicl11·e r_eazioni P~,ollrie a.ll'ttno D all'~ltro (reazione isopurp11.r1ca ,1. 11".\sA~o. i. 11ll'intert:c11to ollirur{lico 11P11r fe.ri/P dei nere/, rl<i. p •r oiettiU di gue?·1·a; l1 er il l)icrico, diazo1·eazio11e i)e l' il l)icrn1111cu). • '1 .\~ZJ' r · 111 id l/tÌ, <' l)Prjrigera.ZifJ>le. e: llieti, aprile-agosto 1918. • I

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' mi ri,rilas tiv~, sj ha· s·pera~za di ott~nere i)resto e bene la guarigione della fe1iita stessa. . . Ed 8}cco gli- sbrigliamentj sistematici ·e pre. ' 'CHIRURGIA. ·, . ... coci, con exeresi d·e i tess11ti cont11si, lacerati, La riuniòne per prima delle ferite di guerra. ."ft10rtifi,c ati, con · as~ortazion e clei .proiettili e ,. . dei còrpi estranei ·d'altro g·e11ere eventt1almente Un qt1esito cli tera1)ia cl1ii'urgica. cl1e la g·11er- incll1si e con emostàsi a ccurata, seg·uiti da tratr a· ha messo in pri:Ina li11ea e eh.e tuttora è altan1.e11to asettico o aintis·ettico ~ CarTel, Wright, l'ordine ç_lel gi_o rno, ~ quello d'e lla .cura in · ge_, . Delbet, e~c. ~ . ' , . . ' nere .delle, ierit·e. N.essun altro, forse,· al P?-ri di Si ottennero così rapict·amierite ferite granulanesso ha t:c0vato n·ei vari pe·l'iodi dell 'att'u ale con- ti, prive di· secrezione p\1rulenta, ·di detriti, di · ftitto- n1oncliare s.olllZioni sì ·p1:0fo114a,mente dìcen,ci. N a'turale venne l )idea di tentare . un~ ' ver se. . _ ri t1nione per prima secon·daria di tali ferite o ' • In ~Ln a ~rec ente pubolicazione l'Alessap.dri C91ll ·Cel'.otti adesivi riunienti i margini o, ad·,. ('Gior1~ale di 'n iedicirici rni litare, fas.c. 8°, 1918) dirittura, con ·p unti éli -sùtura. ta prudenzà ~ ed t1·atta .. questo argon1.ento !sulla base dei · fatti ' ·il cri.tel'io ~sc ientifico che ' aveva110 guidato il tratperso11almen~e oss ~rvati ·dal principio ·dellà tamento Jmposei·o dapprima una s~rie di es·ami carnpag'l1a ·a i uio1nento pr·es.e nte, e i1ota appq.nto patterioscopici : sòlo quando l'esame mic1·o~co­ a,11zit11tto come da un .pr•imo i)"erio-do di p.ura · 1)fco degli strisci es~gtiiti -col .Secreto delle fe- · t~rapia asetti-ea aspettante, b~sp:ta sul concetto rite' dt\.v.a assenti o scarsi i gèr~i, si tenta.vfl, la ... . . ·a llora 1dominante che. le f.erite d'arma ·da fuoco . .rit1nion e secondària su·ddetta. Ma presto si vide .. i1011 fossero, in g·enerè, inf:ette e ch e .oocorres·se, e h~ il ·criterio cliriico dell'aspetto delle ferite quin.di, solo protegger!~ da . eventuali i~qùinast.esse era· sufficient_e e a11che il laborat·orio coli~1 enti tsogeni, si sia a i11ano a m aino passati fe.rm ò innoc11i i pochi ger;m i e,v entualmente re-·· pé1· un ·p eriod o cli antisepsi, ricco dei più sva- siduati :nelle ferite così trattatè. · • ri ati §11ssiclii ·chimi ci e fisici,"' ·e p oi i)er un pe- · Un~'uiteriore evoluzione ..di..... questa terapia del. . • riodo, ch e di.r emo ope,r atorio, timido ·s ul prin- l~ f~rite 1di 1 guerr·a è la direttd. e integrale ap- • cipio e solQ in·dirizzato a permett.ez;e la più s~- plicazione dei dati forniti dal laboratoriò. Se, c'ura ~ profonda Ltzione ·degli antisettici; n1a poi nelle prim·e ore. dal trauma, i . g•el"mi si tì·ovano ·. . . , a -, poco .a p oco semr}~~e più ardito e sempre più uni1cament~ , lungo ··il tramite ·percorso d~l pro. ìn rapp orto c9n i dati ~he lo studio b iologico ' ie ttile~ deve essere pos·s ìbile, esqldendo e dieterq'e lle ferite di. g·u.erra veniva fornendo . . · gen·d·o i tessutt che con il"p roiettile hanno avuto Di que~ti dati particolarmen'te fecondo · di ra1)1p orto ed aspor.t an·do tutti i -corpi. estranei, utili apr>licazioni cliniche fu quello de·llo stato tr~sformarE} la ferita anfrattuosa e ~mbrattata , inattivo in ct1i i1ell~ prim~ ore del trauma si .ip. una ferita netta e a marg·inì fa-cilm.ente e . trovano i g·etmi · p ortati dall'ag.e nte feritore · ill'.1=mediatamen\e a:pponibili. Alla riunione per ne1ia · compage dei tessuti (periodo . di sidera- prima. secon daria' venne. così a sostituirsi la ziorie, periodo . cli infe.zione in ·p otenza). Alt!·a. vera r'iun1 on e primitiva delle ferite di . guer1·a. l · nozione importante fu q:ues.ta, c'.he la du-rata Si . ,d iscute in F·ra:11cia sulla p~·iorità di, tale . del p er,io.p.o ·dÌ siderazione e la intensit~ -dei idea e di tale l)ratica e si fanno i nomi d·el Gaufatti .settici, uì:na volta ce.ssato tale p ~rtodo, sono · dier · ~ del Leinai.tre, ·dello Chaput, dèll'Abadie in ft1nzione non soltanto del n·um·ero dei' germi e' del. pep,age. B·en fa l'A~essandri · a ricordare ir1 ·c ausa e ·delle specie batteriche e delle va- come · 'if no~tro Durante, molto l}fim lt dell'atrietà id i a ssÒ·ciazi oni n1~ crobichè e · ·d ella vir\1"' ·tuale gl1~rra, n'el suo Ttattato di Patolog'ia chi lenza conting·entè ai ,singoli ce1yPi batt~~i èi pre- rii1''gicaJ aceennasse chi·ar~mente a pratica senti tnella 1férita , ma pure, eiri grado notevole·, ll gUale . appunto a pr.oposito della CllTa delle delle c©ndizioni proprie .alla ferita stessa : · i)de- ferite ·d'arm~t da· ft1oco : ((Dopo aver · .ti1nosso senza o· meno cli tessuti mortific~ti, di altera- il f.rammento ·di bomb.a o di graJ1.ata) che pll Ò . ' zìoni circ.o latori e; di lesionl nervose, di inclu-· . trovarsi an cora in mezzo aj tessuti, si rego~a­ sione \ di COI'l)i estra11ei, e ·COSÌ. via. rizz ano i m~rgj ni escide11do l tess11ti disfatti La ·c on segue11za logi·ca di ql1esti d~ti fu anzi-' e si rit1ni·scB, poten.~olo, per prima irrtenzione >~ . tutto la r1ecessità di i1ntervenlre pr-ecocemente . Si -comprende .con1e la ril1nione primitiva delle in t11tte le ferit e che presen~in o ,c ond izioni p·r o- ferite :di gl.ierra tichied~ particolari di tecnica p.izie alla '1JUlll1laz1one dei getmi. Solo interve:- diffe1..enti se·èondo, le differenti lesioni . e la cli, .. nendo p·r ima che la se1Jsi si~si sv.iluppata e ve1·sa localizzazione delle lesioni stesse. P1·e- _ mettendo la fel'ita , cl1'è allo1·::i. imbra ttata, m a . &cinclendo dalle ferite ·craniiel1 1• , toraciche e ad11on settica, i11 . istato di. pòtersi facilmente cli- domi11ali che hanno esigenze tutte partlcoJari, fendere cl a l lll . e~entt1aJe svil11ppo cle1 p ·OChi gel'- S~llO }.e f~rite COSÌ ctètte delle })a r ti n 101Jf € _qnelJe '

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S.EZì ON E PRATT CA

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d·el sistema s·c bele.tri co (ossa e. articolazioni); . ' . . quelle in cul più fre:quente1neJ.1te la riunione ' ' p·r imitiva può eseguirsi. Tenendo ar1zi pr·esentè, come ved.r.emo, che tale riunione t~pp:resenta .la ",cura ide-ale delle ferite ·di gu.erra, dovrebbe ·dirsi ch'es&·a· non, può, · ma (lev.e eseguirsi ogni ·qtialvolta. convergono le condi~Loni f.avor-evolf alla s~1a 11'.)eatica appli. . cazio11e. E rfra tali co11dizioni non sono soltanto . . 1, qLte~l·e pro11rìe del.l e lesioni, ma pt1re qt1elle nelle quali ha avuto luogo _il ti"as1Jorto d~l ferito e qt1e~le ir1erenti all'9rganizza4ione d.ell(\ unità sanitaria in èui . il ferito e accolto. . ' ' È noces.s ario, infatti, che ·questi :raggit1n'ga · ' . p'resto, . nell~ prime 6~12-24 ore al :çnassimo, una i1nità sar1itaria in cui possa a\~ere tl soccorso cl1irurgico completo ed ~ necessario che 1a, unità sanit~1·ia sia organizzata in modo .eh.e per capacità di personale, i)er pro·pri.età ·di ·ambiente, per ricchezza di materiale sia .ca1)ace di esegl1ire l 'ir1te1·vento delicato e preciso -sopra accennato e possa ten·ere a lung·o i11 osservazion~ i pazienti cosi operati. ·È raro infatti ché le fèrite cosi trattate seg11ano una evoluzione assolutamente asettica: ordi11aria111ente vi so:mo fro1omeni iocalJ ... di liev.e reazio11.e, spes~o elevazioni febbrili · modiche: . poi in· genere ql1esti fatti regr'.edisco110 e la g·ùa, rigione avviene .s e11z'altra ·c omplicanz.a. wia · ~à.1- , volta occorre ri.mu0vere un pu11to. o qualche ' punto di sutt~ra, in qualcl1e caso tutta la sutt1ra, insorgendo evidenti se·gni di infezione locale . . An·che in ·quest'11ltimo caso. nulla si è, in realtà, perduto in confronto dei metodi ordina1·f di cura d~lle . ferìte, venendo$i a trovare la lesione nelle . stess'e condizioni come· .se~ . dùpo l'intervento, fosse stata lasciata ap,e rta e, tam~tata s\1turata. Altrò '.11', ' . . ponata, anzichè fosse yece .sarebbe se• il feritb, t1na volta operato, fcsse stato traslocato altrove, ~ottopos.to a tras.porti s1)esso ·disagiati e s ottratto alla vigila11z -1 ·. di·' chi· l'ha· operato. '' · . Interessante, ma nat11ral:e, il fàtto, rl1e que·~ti in1cidenti di · se1)si in felj'ité trattate col .piet-)ll) cJ elia riunione per prirriam "d iminuiscono di nu-. mero· a mar10 .a mano che l'operator-€ eleva a sistema il 'metodo stess·o e ne açqu-ista ipti(}ra1

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t er1 sono· già stà plliti e pre:Ci-si, col Cll\ per13opale si~110 già. affiat.ati l)er la migliore l1tilizzazio'i1e / . I . .• delle farz. e. · e ì J>it1 vantaggiosi tis11ltati ». ' ·· . ··A dimostrazio11e 'di q1lesta possibilità .d i t1sare il meto·do· pL)r 11ei perio(li .d i offer1siva,_l'~les;;an - , ·dri riporta alcuni c,asi di fruiture cl-' arma da , , · . fu ocò cleg"li arti trattàti con. l~ riunione '!.)rim'iti- · ' ,. v·f} nell~ sua A1nbulanza éhirurg'ica. Le frq,ttute. i es1Joste sono vèran1ente la pi.etra di para·g 0ne· ·della bontà di l'in mètodo di cura, essendo pur• • troiwo nota la fa cilità .; rapidità;· con cui i11 esse 'atter.cl1isce l 1il;}fezione, noncl1è. lre g·ra vità . 1..l elle ,c omplicànze che soglion0· allo1·a seguire. ' . ' Ebbene, un caso di frattura cort1n1inl1ta da . • pallottola ·di. .shra1)nell délla .tibia clestra; con . ' . . i·ite11+ione del pr(}iettiJe,- si pl'esentav.a gli_,ar'ito •· p er prirn,!t11"t al 9° giorno e gli1arito completamerite dopo Uil mese n1ezzo; i.m altro con ·fra tt"ur,a d·elle due· tibie ~ con ferite d.eli.e· due cosc:i:e, dellò s.croto, : {fel ·caJ.cag·no- clestro e dell'allt1ce sinistr o, trattato con, la, rit1ni0ne pe~· p1..i1riarri ... . di ' tutte ·queste lèsioni, i1e gt1a;riva per'fettam.ente e completamente '.in nreve; un terzo con fratt11ta ' obliqn a, .d a( scheggia e.li granata, de"l femore de• stro, poteva vooire trasferito, co11 piena si\ct1rezza;, in 12a. giornata. · .-, . ' ~1ia i:>iù che qu~~ti singoli casi, vale consta- • . t~zio11e ·degli ottimi tisultati che l1Alessandri pote ottenel'~e con tale met0do siste111aticame11te usandolo in t1tl. reparto. di frqtt11tati- al i1ost1·0 fronte .. Riis11ltati così · evidenti che co11vinsero · • chir11rgi 1di ospeidali vici11i .a far l1ro11'rio il me. •

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. Interessante inoltre la constatazione che .tA-1!! metodo di cura (lelle ferite à i guerra l)UÒ èSsere applicato non soltanto nei :geriodi di relé~ . tiv·a ·tra11quillità, ma pttr nelle · epoche d·i forte pel1tici e riduzione del1~ degenze; re~upero peì' l'eseI'Cito di molti e per la società di +noltissimi afflusso' di feriti. È 'tl1tta qt1estione di ,organiz. '.lazione preventiva . dèll'ambiente cl1irurgi.eo . fèriiti g:r a vi a1:tic.olari ed 9ssei ;, riduzione del i1~mero,· se1npr.e ie eoessivo, degli storpi e m11ti- · così che il n1Btoc1o fin dal _ten1po di calma sia aeq11isi to .al .tecnicismo di ·tu-tti . i chir,1rgi del- · lati: con· la" na:turale ripercussio11e sul bilan cio dello Stato ·e sul rnorale clella società, e,ec., ecc. l 't1nità sanitatia. << Q11aQ.clo ·ci si sia fatta la . ' . Pi11ttosto è bene :· i~ orcla1·e, come fa l'Alessnn n1a110, con;ie suol dir·st afferma -1'Al·e_ssandri (15) . \

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- "JlOil ,è difficile anche in mon1~nti di intellSO ~a voro,. ·disponendo di pers·o nale s:l1rflcj e11 te e o~·g·a.nizzan.do oppo·r tunamente i turni ·per non stancare ecc~ssivamente :i sanitari, continuare · " ·,nei sistema . abitt1ale, .çui si è g·ià assuefatti ... Anche si,pt1ò at1mentare, .p er quei periodi tran sitori, il pe1·sonale, co.m e si è I.} raticato coi così ' I eletti grllppi Cl!-1ru,rgi Ci: ·OCGOI'.l'e pe1·ò. cne anche q11esti siano ,f ormati di c.l1ir11rgi ·che abbiano già ' a cquist.ato esp·e l'ienza neJ lai .clua delle ferite di". · , g11erra i11 prirno · tempo, e che ' va<.lano n on a costituire unità at1tonoine, ma a rinfoi"zat·e . .~ q'1elle g"ià stabilitè, e in cui ·l'indirizzo. e "i crL. .

diffusione ·del .metodo s_tesso a tutte le unità sanitarie e a tutti{ i casi appropri.ati: rec11pero t:~pid.o per ,l'esercito ·di ql1asi tritti · i fer'iti leg~ >g·eri con la relativa ec0nomia. clei sussfdi tera-

.r11ente la l)ratica.

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(...tl:t-!NÒ XXV,

lL P0LTGLlNIC'{)

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dri, quanta IJar·te abbìa uelia . possibilità di .a.pco11diz~oni umili, nelle quali il per~colo è reso . plicare il metodo l 'or.g31nizzazìone del servizio\ ancora -più .grave .dalla vita ir1 comu.oe . . entro · sanitariG di prima linea. In vicinanza aelle li- ambienti "ristretti e d.all'abi,tudine di. dare in nee non , dovrebbero esservi che ·repa1;ti chirurcustodia i bambini l.&ttanti a ' vecchi cadenti . g'i·ci specializzati per la cura dei fer-iti i quali (nonni) od a ragazzi naturalmente ignari di non: i)otrebber.o, senz.a clanno, soppor,tare un tutto. lungo trasporto .(addominali, crani-ci, toracici, Anche fra i medici pe_raltro ·l a possibilità del . alcuni .fraitturati, ecc.).' Tali si prestano bene , p-ericolo è tenuta , in 'scarso' -conto, pet quanto ad essere lé ambulanze chirurgiche ·e gli os·p enessuno di essi . d.ovrebbe ignorare quanto · ,sia daletti, p.u rchè ,dotati -·di personale chirurgico facile la presenza delle sr>iroeheti sulla superfi.1 . \ ' esperto, di ar~1 . .1nentario sufficiente~ di autoc·i e delle pap.u1e sifiliti·che é i1el content1to delle cla·v e e àppar·ecchio raaiografìco. Di queste uni- ' bolle ·di pernfigo specifico. L'A. si riferisce ~n p,r opositìo ad un l.avoro del tà sanitarie u.na ne dovrebbe star.e presso ogni · corpo d'armata o, ' anche, ogni. divisione, con ' Pfaun,dler (li11uenc1i. niediz. Wo'cl1esch1·., 1917., . · un'aliquota ·distaccata presso , la relativa sen. 17 e 18) in cui è de.tto press'a l)OCO che in zione di- sanità per i soccorsi di t1rgenza ai fei·ealtà anche i più esperti pediatri di r ado abfiti assolutàme11te. non traspor.tabili (emorragie bia110 occasione di constatar.e nella loro pratica gravi, asfi9'sie, alcuni a;ddo.minali, alcuni tora1a cbntagiosità , ciylla sifilide conge~ita, · e soci ci, - fratturati gravi con shock, a~putazioni stiene invec·e che, 'Specte in quelle' città ov.e non I . tr.alrmatiche estese, e>Cc.). · . . esistano. i stituti appositi per il ricover9 e la .. . ~ r , La n1assirr1G p,a rte dei fratturati (articolari cura clei bambini · eredo-luetici, casi del~ gene1·e · si verificl1ino assai più spesso di quanto coco·n ipresi), .opportunamente sistemati con. apmunemente non si creda: parecé:P.iJ.mmobilizza.n ti ·(ottirr1e in proposito ,le A_ p·rova· d-e l suo asserto egli riporta 10 ossersteéche ·d el 1"hom.as) eatutti i feriti delle parti · vazioni personali .di alcune delle quaJ.i diamo molli ,Clovi:ebbero .. essere trasportati con auto' • • lettighe .in .cen{ri ospe-dalieri di : gran d.e ~apaun somn1ario ~nno . di 76 anni con sifiliderma maculo,.pa-. cità ~· 30-40 o pfù chilqmetri dalle · 1in-e e, così . Donna ' l)uloso, angina,. sp·ecifì:ca. Ulc-eraziohe (.sclerosi ·da 11011 -i ngon1brare la zona clèlle oper,azioni ed . Pa- ... iniz1a le) al dito mec1io ·d ella mano destra. ·evitare l'attt1ale conti11uo ttasborà.o di un ferito I , .. da un ospeclale all'altro , spess'o .a .b reve distani1adenor>atia. ~isulta ·che la paziepte aveva t~nuto _in custodia neì mesi precedenti una bam- ~ za ·d al primo; senza cernita tra feriti · e f.eriti, bina morta all'età · <li tr-e ·mesi per eredo-lt1e . così che i leggeri sono cli ostacolo alla esatta .Bambin8.ia di 73 anni con sifiliderma macucura dei gravi . .Si avrebbe' così .un grande risp·arrnio di· personale, di medicatura e d.i mare- · loso confluente, papule er·osive vulvari~ ecc. Aveva avi.1to in custodia un bambino con pa.-. · riale,' e una ~en'ìplifièazione immen.sa dei servizi ,. pule umide i1erianali e R. \ V. positiva. Ig·nota e dei .trasporti. ZAPELLONI. . . \ la via di trasmissioD:e: for-Se la mucosa della • , bocca o del paJato. "SIFILOGRAFIA.. .. Lava.ndaia di 50 . anni. Da tre· mesi sifiloma . \ . Là coiltagiosii;It della lue congenita. • . I all!-indice clella:mano destra, da 2 mesi esante: '_ ma gen.erale. Risuita che aveva. avuto ìn cust9' (\\ ERTHER~ Muericlt èrie r ·nied·iz'il_ lisclie °o/ ocliens., . dia t1na nii:>-0tina, nata in- una sala di n1.<.1ter15 genn . 1918, p. ·11, e P .FAUNDLEil, Mtlencherier nit à, eh-e era sta~a c11rata per ered9-lue e che, 1netiizini·s clie Woch.enscJi rift ; 5 febbraio 1918, 913servata l)i~ tardi d.all'A., i)resentava na~o a • p. 161). l ' s~lla, aù.en.opatia, morbo di Pùt>r·ot, reazion e \i\!assermann positiv,a . . · La co11tagiosità della liies co11geni~a vien:e a Seg11on.o a ltre storie clinicl1é di cui_ l'ultima • torto considel'ata come t1na questione secondamerita .di essere r~ferita più in -e steso. ria nellà lotta contro . le, così dette malattie lle. Signora - B.,· qoniugata,. trèntanove~e, mette , · ' l1eree _in genere. al mondo il 29 aprile 1913 un bambino sano. ì\llentr·e .da un la.to' i g~nitori obli,ano troppo Questi il 14 luglio st1ccessivo viene affidato ad spesso la loro infezione, ed in' ece di prevenire u11a bali a nella quale t1na R. v\r . pratic'a ta o ce.rcare di evita1--e il ·pericolo a~ten·don:o per ' pochi gio_rni prima era riuscita nega~iva e _che ' così dire gli ' e~enti, la possibilità del. c9ntagio · porta seco il proprio figli11olo. Q11esto bamb.1~ 0, , viene dall'altro ca11.to aun1entata dalla mancannato il 21 ·· giugno 1913, nell'agosto successivo za di cure· per i neonati e clalla ignoranza che ptesenta corizza ed uU:er1.lzione palmar-e e planin generale •SU questo argomento sogliono av~r~ tar·e, riconosciuta di natura. specifica . dal mele persone cui si affidano i bambini. Ciò si vedico di ' famiilia, il ql1ale iit1dica che. si tratti rifica tanto più facilmente Il elle - fn1niilie di , I

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di ereçlo-lue ex patre e rl1e la n1atlre sia sfug..- molto esig·u a in paragone di Llllella d-i t <:l11t.e altro gita al éontagio. Co11 ~utto ciò pro\'vede ad al- malattie infet tive dell' i.rifanzia e eh e il pericolo lontanare il bambi110 dalla mad.r a, ma non ad · cl~l contagiò· può essere evitatò assai più facil• , in1p·e dire che la sig11ora B. io pol'ti al proprio · mente che non nella maggior parte delle maseno per un paio di volte. Nel settembre sue- lattie inJettive dei bambi11i (morbillo, tosse cori: .. . ..cessi v o la signora B. p1·esenta un sifiloma del vnlsa, ecc. ). V. M ONTESANO. capezzolo·, non riconosciuto in sulle })l'Un~, e più. • ta-rdi esantema specifico. L~ baJia, malg'rado la R. \\r . negativ_a, praA r ticata 14 g·jorni <lopo il !)arto, era, come si ve(NOST Rl RESOCON'J'J ·P ARTI COLAR! ). \ • drà, già sifilitica, e per questo nlotiYo non aveSocietà Medico-Chirurgica di Modena. va }Jott1to contrarre essa pure un sifiloma del capezzolo dal proprio figli11 olo. Il bambino deJ.la ,~ecluta 11 'lnaggio 1918. ' sig11ora B., nato sa110, presentò i~fatti una r1-e:-rt~c.le il pl'esiùente p-rof. G. SPERINO. R. \V. posjtiva nel febbraio 1914, evid.entemente })er l·u~s contratta a mezzo ·della balia, la qu ale L'atrofia dei tumori per mezzo , della dieta ablastinica. QgX'l'.\ XXr E. - I/O. i:>a.ssa in rivista. i metodi tennel dicembre 1913 ebbe una -recidiva .e presentò 1:.t.1 ti in questi .ultimi anni per Ja cu1·n dei tumori an ch'essa R. W. positiva. col processo atrofizzante per via generale, e cioè : Questo caso merita alcune considerazioni. l 'iuununizzante, il l'ftdio.logico il chemiotera1>ico e Tutte q11este persone fl1r ono sotto l'osservazione , J'opQterapico, yenendo alla conclt1sione che nessuno clel medico di famiglia , il qù ale risulta an~i- · è rie:::,-cito a portare a risu ltati decisivi. I/alimentutto eh-e no-n .riconobbe la manifestazione pri- tc11·e, ap1)licato• come sempli ce inanizione, h.a dato • maria sul capezz'olo della signora B. e ravvisò esso i>nue effetri iucompleti. . · la sifilide solo quando apparve l'esantema. · Egli .\1 truttnrueuto cbe1nioterapico l'O. ha coutribt1ito nre1>a1\.'1ndo composti me.tallo-i~dolici, in seguito_ poi non si preoccupò. della possibilità che ·il hambino della bali a, da lui effettivamente~ ri- alla dimostrazione avuta che l 'indolo, come- à ltri prodotti della serie uro ma. ti ca , era capace di azione ad con oscit1to . come eredo-l11etico, t rasmettesse . altri la prop1ia infezione, e m entre lo aveva eceitc1n te sul tumore, e quindi poteva servire da 'r~ ttore nella cell11la neopùtstica d~un complesso allontanato dalla mad.l·e, n on impedì che vep1·ostesico · tossico. Ha otten11to parimentl effetti 11isse attaitato .al seno di ttn'altra d.onnçi.. La •parziali. , · · , balia infin e fu riten11ta sana, perchè il m1e dico In riguardo a~ trattamento ~.liruentare, 1·0: si gi11dicò di trattarsi di t1n'infezione ex pat~·e è occupa to cli applicare una sottra Z'ione unila teralizalla quale la madre sarebbe sfuggita, e ritenne ...za ta diretta ad elin1inare solo lé blastine, cioè i principi ché l1<1nno ufficio specifico di regolare g·li quindi che questa (la balia) 'potesse impune·mente nt1trire t1n altro bambino, sano, a lei · accrescimenti. J/O. comu11ica i rlsnltati delle 93 serie di prove, affidato. .. v rnticate sopri1 l'a cle11ocarcinoma del topo, risultati · · P11rtroppo la R. ,..,.,, , neg.ati va presentata dalla ' eo.·ta nti , che si e le,rn110 n quanto.. di l)iù . decis_o l1a balia nei primi g]orni del puerperio trasse in eonqnistato l 'oncologia sperimentale mode rn ·1. inganno il medico il q11ale, al pa.ri di molti alQu;:1nto alla possibilità cli estenderli ad a ltri t11tri, .pensò evidentemente che R. ' '' · negativa n1 01i i;;perin1ent..'lli t> ai tumori dell'uomo, dovranno pronn nqiar~;i le esrwrienze dirette da istituirsi. voglia sempre dire assenza di sifilide. 1~ a11no os&-erva~ioui I JUZZA'I'T9, GAZZE'l."l'I e CoL'insieme di tutti questi cas~ fa pensare a!l'A. I.OMBI ~ I. che n.o.n sia vero qt1a nto aff~rinà il Pf at1ndler, · cl1e la trasmission e della 111e <la parte dei bam- La mlttilailone nella cellula degli stomlti blastono, . miei come causa dei tumori. bilti. eredo-s.ifilitici sia un fatto raro. I A questo .articolo, il q11ale in verità non dice ('i..;NrfANNI E. Data l'oscurità completa ch e ff'g-11;1 sulla ca n sa dei tumoTi , e come si sieno n10nu11a di nuovo ed in è11i anzi sarebbe .s tato desiderabile, a proposito ,clel caso della signo- stl'<t te tutte caduche le teorie fi11ora avnnznte, l "O. ra B. e della sua balia - caso ch e a ciò si nel pcrioclo <li te1111:>0 (1908) da cl1e stu<lin speri- · 1uentn ln1e11te sni t 11 111<>1·i, h.i-1 J>Otnto e laborn re una !)testava - qualch e ronsiderazi.one sulla legge roncezioi1e ' ch·e si rn ccoglie i11 ques ta. fo rmol.a : . di Colles e sulla i1retesa immt1nità delle_ madri « ln c<'11ula J1eopJasti c<.1 non è che la cellnln nor -. di hambini erede-sifilitici ex patr<', le quali · n1n le inntilatn degli stomi ti bia.stonon1ici )), cioè siano (o sembrin o) sf11ggite all'infezione, riche ha ~rdn to i fis.~ tori dei principi cl~ 1 ricambio sponde lo stesso Pfaundler ntlla ltf1~n.c h. med. cl1e pre. iedono nell'o rgauismo alla roo1'clin n7.'io11f' 1Voch. del 5 febbrai o st1ccessivo. Egli dice in e all'equilibrio cleg·li accrescimenti. T.'0. i llnstrn l.n sun concezione. sostanza di aver vol11to soltanto aff.ei:mare che O. G.\ z7ii.;·1"r1 . ln conta,gios1tà òella eredo-lue s·embr.a essere

.ftCCRDEMIE, SOCIET ·MEDIGHÉ, CON6RESS!. I

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CASISTICA.

I~ significato diagnostico ~ell'emottlsi.. . ./ ~

E qua.si u11ani1ne il consenso degli scritto1·i '.

sul si·gnificato dell'err1:ottisi ere, escluse altre g·rav.i lesioni evidenti, starebbe sempre aid indtcare la tt1bercolosi ; altr~ pe1·ò sugge1iscono che pr~1n.a di ammettere l'origine tubercolare si· elevano escluderé le altre non i11frequenti cal1se. Le più i·m pbrtanti fra queste (Edw. G. . Glover. Tlie Practitioner, agosto 1918) s-Ono :" seguenti: · 1° Dalle vie _. aeree superiori. -. ll sa11gu.e è d! solito in pic-coliss.in1a ·q1Ìa11tità: i1e son.o cause più :frequenti le varici alla base della l~ngua, faring·iti, congestioni· laringe.e e tracheali; qualche volta il sang11e è abbondante , ' come nel polipo p ost-nasale. · Altre condizioni sono : ulce.r e del palato r.oJ 1 .". membrane mucose nasali, gengi v~, la piorrea sat11rnina o jodica, scorbuto: irri_tazioni della ~tngua e della gola, ·catar'.r'o naso-faringeo, ecc. 2° Dalle 1;ie aeree più piccole e dai polmoni. - Nella tubercolosi, la !Causa più frequ·ente ~i emottisi, oltre le alterazioni vasali l~ali; è 1 iperemia ..attiva. Così. lo sonb anche le altre ·ca11se che provocano ·conit1nque .congesti01ne polmonave o della mucosa bronèhi?-le. Vi può· essere una forma dov11ta a s.forzi oppure t1na , forn1a ricorrentè di o1~igine .angioneti'rotica.· A q11este forme si possono a·sctivere lé emottisi che si osservano dopo violenti esercjzi fisici, · corsa, danza, uso di stri1menti a fiato tosse ' (pertosse) : ·i n questi casi però, specialmente se la cau provocante . è stata ·1e.~;gera, \trattasi . spesso di forme d'origin~ tubercolal..;e. Lo sputo striato . di sangue, poi, pt1ò riscon, trarsi anche in alcune varietà di bronchiti ' 11e1, . ' . l'enfisema, ecc. Me1)0 importanza hanno Je gra11di lesion·i polmo:pari in cui l~ diagnosi ..... rion offre difficoltà; inveoe.. notevole può essere il significato dell'emottisi come sintoma ini• ziale4 p: es., nella broniehietta~ia, nella sifilide· · . . polmonare, nei tumori maligni del .P olmone, 11ella cirrosi polmon.are, nell'aspergillosi, nella J>le11ri . te interlobare. . 3° In. corisegit èn':.a ~cli 11ialclllie e.tt1·apol1no11ari, le _qt1ali 1::>rovo·chin o .co11gestion e passiva del polmone. La cau sa pii1 com1111e è data da viz.ì cardiacil spe~jalmente. della stenosi mitralica: in tali casi, sov1·at11 tto ql1anclo la congestione ~ l.in1i'tata acl un ar,1ce, con rantoli 1

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fissi cTeJlit~nti e smorz.a1ner1to alla 11erc11s!5io11c, la, cliag11o:si offL· e i1otevoli difficoltà . . A11cl1e l'inf·arto .e1norl'ag·ico e l,anenrisma posso110 pro-. · vç>cara · e·m ottisi ·che ricorron o in&istentemente~ c~n granqi va1·iazioni nella quantità. Altre , cause sono l'edema })Olmo,nare (s·p uto striato d.i ~a11g11e), il in orbo di Bright, la '.cJrrosi epa, .t1caJ r .a n emià grave, la le11cefnia, la porpora. Sono descritte da Os1er delle emottisi .che si. verificano sulla mezza età ed oltre che h a nno • telazione· ·con il tipo artriti-ca. 4° Da isl~rismo, rn.es-truazion.e .e cau$ e sco-

Rientran o in questo g1 uppo le for1ne non tubercolari, che non si possono ascrive1~e ai pre c.edent i. È più gra_nde la difficoltà cli pot:er escl11d.ere la: t11berGolosi, s1)ecialmente . nel ca.so della mestrt1azio111.e vi.cariante. È nota nella pratica sanatòriale la frequente congestione con picco1e emottisi nei periodi pre~estruali e , mestruali: non è improbabile che, 111 consegl1enza di . tale congestione, si. possano n."'.ere cl elle sti·i.a ture di san gi1e anche nelle n 011-tl1ber coloti-che. 111 ·con1plesso si p11ò rite~ere che tutte le can·se ,accennate si notino con una certa frequenza e non è certamente giust,\ficàta l'opi. ' n1one : di . coloro che, in P.r esenza di . ogni striatt11·a di sa ng·n e 11ello sp11to, diagnosticano senza altro la tubercolosi ed ordi·n ano n1agari 1'a cl1ra sanatoriale. ' . J)el l'es~o, ancl1e se i). 90 % delle emottisi fosse cli origine tl{b ~rcp lare, ciò non starebbe ancora a 1)rovare cl1e in u11 esame succéssivo •s i debban-o ·. tJ·ovare. sicura~nente i segni di una malattia atti va . Vi so11·0 f orine a guarigione rapida, co11 l)Orl1i sintomi e segni fisici, che g11ariscono i)ern1anentemente in 4-12 settimane. In queste tt1bel'colosi ab.o rtive ,è aii)punto freq11ent.e , l'emottisi, di e11i Piery descriv·e . tre .ti.p i: uno detto f'ln.ottisi d'allarrrie, senza che s1 .verifiçhino altri: sintomi o ~egnii; l1n altro con sintomi e segni fìsi·ci definiti in cu1 si . nota per pocl1i giorni • 11na lieve en1ottisi (da q11al che st1~iatnra a pochi ~11·cchiai) , ed . un terzo con erriottisi ricorrent'i ad. intervalli durante diversi anni senza altre i11anifestàzjoni ·di malattia. Si può clLlnque ritenere in complesso cl\c fe l'emottisi lieve è'. una .delle forme più comn11i 11el'la · tubercolosi polr11n11are, ar1cl1e le forme i11)n t11bel'colari ono g·enel'n l 1ne11te lie,·i. Spesso ·PO i a11che le e1n otti s i t11bercola1·i g·u a1·isco110 .cq11 i1otev0le ra1)iclità. FrL. n.osciut e. -

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. TERAPIA.

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Sul trattamento . .della malaria. I n una conferenza ten11ta alla Società di me• .dicina' tropicaié di Lo~dra, sir R. ·Ross h a fissato i seguenti punti per il trattamento della m.alaria. Esso va classificato in: 1° profìlas si chininica antirecidivarite destinata a prevenire le recidive senza tentare di ottenere una cur a assoluta breve, . ed immediata; 2° sterilizzazione . che tenta dì ottenere una <:ura assoluta con .trattamenti · C'Qntinuati solo per pochi giorni; .3° sterilizza::. io rie lung·a, .che ha l'intento di curare radicalmente in un tempo pi_ù lungo ; -4° tratta11ie1ito 1nisto e ctlre con medicinali diversi dalla chinina. . Il criterio per il s11ccesso tt>rapeutico è dato ..tj.alla sc<\_mparsa delle rec,i dive p.urante i periodi cli osservazione, cl1e in tutti i casi di malaria (di , solito terzana lieve) furono . di note,. . . 'Vole durata. Il, trattamento comprendav;t diff·erenti pr epa.rati di chinina, somministrati per bocca, per ~ iniezioni sottocutanee, endom11scolari, endove·nose, a dosi e periodi differenti. Il ris11ltato complessivo di tutti i trattar11·enti chininici è dato dal 27 % di recidive su 2500 pazienti. Il -controllo ·è stato fornito da ·192 uomini lasciati affatto ~enza chinina: fra que~ti si ebbero 89 re,cjdive entro 26 giorni, mentre per a ltri 76 non~ si giudicò prudente continuare a lasciarli ' . senza ·chinina. La conclusione è che un trattamento breve ·ed intensivo con forti dosi d] .chinina (grani 180 = grammi 10. 9 di -solfato o cloridrato di chinina in tre giorni) accòmp.agnato da ri-poso, stimolanti ed un bu'on trattamento suc--cessivo, è ben sopportato e dl una buona i1ercentuale di guarigioni. Lo st~sso può dirsi per le cure lunghe in -cui vennero s_o mministrati 1000 grani (grammi '64.00) in quattro settimane, con grandi dosi per via endomuscolare nei primi giorp.i. Ad ogni modo,• però, la pr:>babilità di r ecid ive non è minore n egli individui trattati ~on simili dosi èroiche che in quelli della prima categoria, a cui si davano solamente 60 gr ani (gr. ·3.-84) per settimana: dosi che .davano buoni • risultati sia nel prevenire l·e recidiv·e ch e· per guanto riguarda il benessere del pazienté. Ad .ogni modo, però, la quantità giornali·era n on deve ·essere inferi ore a 10 gràni (gr. 0.64) . Nessun vantaggio partic ol~re si ebbe in alcuno dei tre metodi di somministrazione : orale, ien domu scolare, en·d ovenosa. Le .analisi chimiper l'escrezione che dimostrano una tendenza , nella chinina, in qualunque dose sia essa data,

in modo da raggiungete una concentrazione di 7-11 grani per quarto di urina (gr. 0.43-0.744 per litro) e mostra ch e il · medicamento ~ non è eliminato più rapidamente , se d.ato per bocca che qu'ando viene sommi~istrato per altrie vie .

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30 marzo 1 ~1 8) . . F I L. . Come somministrate la chinina nella malaria. ..

A. C. MacGilcl1rist (In.dian Med. Gazette, rif. in Medical Rev i ew, giugno 1918) mette.in guardia contro J.'azione. irrita:Q.te della ·chinina sulla mucosa gastrica : se il rimedio è concentrato, può persino dimostrarsi caustico. Quest'azione diviene specia)mente m~rcata quando esiste una ga st:r:opatia . È invalso l 'u so di son1'ministrare la chinina sotto forma di co1npresse 6 tabloidi. I tabloidi ingeriti a digiuno, cioè qu?-ndo lo stomaco non contiene traccia di · acidi, possono resta-re indisciolti ancl1e se costituiti da un sale molto solubile, come il bicloridrato. C~ò accade in specie nelle gastrop a tie accon1pagn ate da. produzione abbondante di muco. Una volta varcato il piloro, è b.en difficile che vengano disciolti· nell'inte stino: il rimedio r esta inutilizzato. La di'ssoluzione nello stomaco ~ più facile · quapdo quest'organo è in piena attività. Quindi conviene ingerire i tabloidi durante il pasto, o subito dol)o. In tal modo si otti~ne an che il vantagg}o che la chinina si diffonde e si diluì- . sce in tutto ·il contenuto gastrico: quindi ·s e ne attenua l'azione irritante. Alle volte in1porta ·di Jiidurre al minim'l!-m qu·est'azione, nei soggetti gastrop azienti. In tali casi conviene abbandonare del tutto i tabloidi, perchè, giup..gendo a contatto della mucosa gastrica e dissolvendovisi lentamente, determinano in situ una concentrazione massima del rimedio, sicura.m ente dannosa. Val m eglio di ri·C·orrere · alle ·soluzioni diluite, le qu.ali possono essere propinate senza incon venienti a"!lche a digiuno. L, assorbin1é11to cl ella 'cb).nina comincia nello stomaco; ma ivi è minimo, dov,uto · solo ' a lla diffusibilit à del rimedio. Se questo è somminist1·ato in solt1zi.one od in tabloidi costituiti da sali m olto solubili, passa quasi jmmediatament e n el sang·ue e dopo 20 minuti si ritrova già nell 'urina: ma solo jn scarse tracce. I sali di chinina, d·u n·que, passano rq uasi integralmente dallo stomaco n ell'intestino. Qui la base precipita. Essa è. in·s.o1ubile in acqua, ma è so\ubile n ella bile: ciò spiega, ~con do l'A., l 'utilità dei colagoghi nella cura della malaria. L,efflcacia della ti11tura di Warpurg - efficacia riconosciuta da moltissimi m edici - si do-

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vrebbe appunto al fatto che essa· contiene due L'igiene generale costituisce al tempo stesse> o tre colagoghi; si ccome quest1 ~ono purgativi, a11che urt 'ottima. risorsa profilattiça. è molto ·opportuna l'aggiunta déll'oppio, come La profilassi chininica, imposta a tutto un àstringente: l'oppi'o contrasta l'azion.e ·purgatireggimento, comporta sciupio ,di tempo, di de. va e co·s ì impedisce che la. ·chinina venga ~li­ n a ro e di lavoro, se fatta quatldo pon si osserminata prima che si sia avuta la possibilj.tà vano nuove infezioni; quando queste si mani-fe-· stano, vai meglio curare i colpiti, volta per · dj un assorbime11to completo (*). .. L'A. caldeggia n1olto l'uso . . . di ·questa tintura, volta, seèondo il piano sopra esposto, e profilasche ha fatto le sue prove nelle Indie, i1ell' I n- sarè con· la çhinina ·solo i soggetti deboli, righilterra, negli Stati Uniti.· correndo alle somministrazi.oni disçontinue di L' assorbin1ent0 della cl1inina attraverso_ l 'in- dosi . alte '(1. gran1mo due volte al giorno -per· testin o è lentissimo: se som1ninistrata in soludue giorni co.nsecutivi ognj settimàna). zj one ed a stomar:o vl1oto, la · concentrazione nel Secondo l !\., si· avrebbero però delle prov.e sangue raggiunge il mass imo dalla 3a. ~Ila 7a. che dopo s,e i mesi incirca di somministrazione: ora; &e somminis.trata col ci.bo, in genere il . si determinan o dist11rbi funzionali e anemia _ L . V. massimo è, raggiur1to più tardi, dalla 6a. alla , 12a. ora. L.'eliminazione urinaria è an cora più ì lenta: 24 ore dopo la sommini strazione di una · IGIENE. j . \ singola dose, si ritrovano ancora tracce ap·p rez' . Le misute da adottarsi in un'epidemia difterica. zabili dell'alcaloide· nel sangue . . Oa queste nozio·ni l'A. de~uce ·che, per manppecial~iente quando l'epi.demiEt si è sviluptenere .un 'alt.a carica di chinina nel sangue, pata in una scuola, diversi m etodi sono, seconconviene .di ripetere la somministrazione del do Fran·c is H. Kelly-_ (The practitioner, agDrimedio, per bo cca, ogni 8 ore. sto 1918), a disposizione dell'igienista: , La ,nat.ura del sale importa p oco, allorchè la 1° La c-liiiisurci del·la sciiola. - Evidente-: somminis trazion~ ha lt1ogo durante i pasti o mente questa · misura , che è una confessione . subito dopo. I11fatt~ la chinina trova sempre d'impotenza, è i·ultima da prendersi: -vi sono , nello stomac°' l'acido cloridr'ico che la .s olubi- àvverse le autbrità scò1a$tièhe, le famiglie he . . lizza' {ove si eccettuino i casi di · anacldridria). sono spavent ate, e p,o i non è a dire 9h·e sia - .Stando così Ie cose, val meglio di ricorrere al 'c ertamente effi·cace; poi·chè l'epi·demiar puòsolfato., che è .il pilì economi·co dei .sali di chi- l10-ualmente. diffondersi. Essa non deve venire C> • . r1ina. È -anche il meno · d·annoso per lo stomaco, adottata che qt1ando si s i ~ convinti che il si· perche si dissolvè len tarrient.e. · stema sanitario della scuola è veramente diL 'A. preferisce la via· orale, più semplice e .fettoso. cl1e darebbe i migliori · risultati. . 2° [,'iniezion e.. profìlatlica <li . a n titossina· Dal punto di vista pratico egli ha emanato fatta s11 larghissima scala. A tale sistema l'A. le segt1enti · istruzioni agli ufficiali .n1edici del- , è contrario per diverse ragior1i. Anzitutto. l'imle truppe indiane: munità così prodotta d11ra al massimo tre setNeo-li attacchi ac11ti di malaria . sommini- ·timane, mentre· poi non ha effetto alcuno, sui c:> • strare tre ' dosi a.l giorno di 0.6-1.0 grammi portatori. Quando poi, pass,a to il periodo del-· (10-15- grani); poi continuare con dpsi di 0.3 l'immunità si presenti il bisogno ·di fare una 'grammi (5 gra11i), mattina e sera, per vari .n uova iniezione ·di antitos.sina, perchè si è svi-· giorni. . lu'P·p ata la difterite nel sogg8tto., si presenta Le ricadute sono rare .nei soggetti irr buone altresì il periçolo di anafilassi. Inoltre dovencondizioni generali e con forti poteri difensivi; do fare le iniezioni ad un consiaerevole numer0> viceversa, gli strap~zi, la cattiva ·salute- genera- di persone, non è improbabile che in quaJ.cuna · le, ecc.: provocano facilmente l ~ ricadute. Quinsi sviluppi la malatt.; a. da siero, di cui viene di gli .. ex-malarici .dovranno attenersi, ad una poi più o mena incolpato il medicro. Da ultimo buona igiene ~enerale. . la ·s'Oesa a cui si v.a incontro è tutt'altro che - I lieve. (*) La .tintura nnti1)eriodica di ~ar?urg è molto 3° L'esame batteriologico del~a gola e del" complessa (cfr. Britislt Pli ar1nace1{tioal Codex, 19ll, nas_o di tutta la comunità: di solito questo viep . 1396) ; ma gener~lmente si l)repara in !orm9: semne limitato agli indivi·dui del q1iartiere in cui plificata, per · es. : aloe, radice cli .angelica, rizoma di zenzeJ'O ana 4: ·zafferano, canfora ana 0.3; ra- · .abita lo S'colaro· infetto. Tale misura, sebbene barbaro 2; spirito diluito 100; si fa macerare pe~ teori·camente sedl1ce11te, non risponde bene in alcuni giorrp, alla colatura si aggiunge solfato di prati.ca. cl1ininn 2 (cfr. •Real-JiJnz11l~loplidie der ges. PharIl bacillo difterico esige ' 16-20 ore di.coltura per 111acie, v.ol. XlI, p. 217 e 588). 1

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venire identificato : si aggiunga il tempo ne(990) Sulla cura precoce della sifi,~ide. cessario per l'esame batteriologico, tutt'altro Il dott. Augusto Gano'ni, abb . n. 5964, scrive! .che indifferente quando si tratta di molti casi, Nel n. 37 dell~ B ert. klin. Woch., 1904, l 'Hut~ · eQ. il te-?lpo che trascorre per mandare i tamchinson consiglia di son11ninistrare il mercvrio poni al laboratorio·, e si vedrà che debbono pas-, appena accertata la diagnosi del sifilo'ma ini• saire 36-48 ore prima df ~ere il responso. ,I n ziale, in ff)rrha di pill ole ed in piccole dòsi, e .. ·qu esto f1·attempo i portatori panno infettato di seguitare la somministrazione per circa due altr i portatori, come si pr.ova con 'i .SU•<}Oessiv.i anni senza interru~ione . Cosl proceden do, egli , esami e l'·epi.demia si diffon·de, ·m entre poi si dice ' ch e in dieci anni di· ·prati.ca i .su oi ·m alati cleve procedére all'isola m ento ·di ·m olti indivinon sifiiide ch·e il solo · . h,a nnò pr.e sentato dèlla . dui che, pur senten·dosi bene in salute riman- fenomeno inizia le: l'ulcera. gon o portatori •p er parecchie settimane. Ora io. ch é non p0sseggo il numero di tale · L'A. 1)e1-- ciò si op·p one fermamente a questo giornale, e che non conosco il tedesco, deside• sist:ema, a cui si potrebbe ricorrer~ solo quandç> rerei con·o·sce're la 1orm·u la precisa di tali pillole. .. si potesse praticarlo su ogl).i indiv.iduo per quatIn gener.e si ·usa il protojoduro di H g (1-5 tro giorni successivi, con una somma spavenci1tigr. pro d!e; a periodi di 30-60 giorni attosa di lavoro e. di spèsa. 4° L 'A. propon e quindi di r inunciaFe a tutti ternati a periodi di r iposo), che rispon de .assai bene ed è preferibile al sublimato corrosivo, , questi metodi ed adottare solamente dei rimedi anch'esso a,doperato talvolta sotto forma pil ~ locali p·er la g.ola e per il na:so . I:p: . tal modo lol a)"e (1 centigr.). · M. egli ·p otè debellare una e.p,i demia di difterite . • J • sviluppatasi in una scuola di 200 ragazz.i, -con (991) .t}gli abbonati 11. 9595 e 9858: m olti :p'ortatori mescola~i a casi f18'C~nti di difte~ Trattazi oni recenti, i.n lingua italiana o fran~ .. r ite·. L'uso dei rimedi locali è sufficiente, salvo cese, di ostetricia e ginecologia son o : for se..in pochissimi casi,' per ii:npedi1~e lo sviE. BUMM: T rattat o èorn,ple.to di Ostetricia., luppo dell'infezione. Tali rimedi consistono n~l traduz.,. I II ediz.· - l\/Iilano, Soc. Editr. Lib.r ., gaI'lgarizzarsi due' volte al giorno con ~lorato 1915. L. 30 . . . . di ·p otassio (1 : 40) e nel fare do cci e i1asali èon F. LA.BADIE, LAGRAVE et F. LEG UEU : Traité mébicarbona'to di sodio ~ borace (.ana 1 : 200). Ogni dico-c liirurgical de Gynécoloyie, IV ediz. indjviduo appartenente alla scuola (scolaro, • insegnante, inserviente) deve assoggettarsi a , Parigi, F. Alcan, 1914. Fr. 30. E . FORGUE · et G. MASSABAU: . Traité de Gyné. tali misure .che danno poco disturb0, richiedono I cologie. - Parigi, J .-B. Ballière et fils, 1916. ~ pocà spesa e sono realmente efffcaci . Fr. 27. . ·Ad ogni modo jl resultato negativo dell'esam~ T. Rossr:-DORIA : Qstei1'icia rrioderna . ....L P resso d~l tampone ,d•e ve esigersi prima della r.iarpl'ammipistrazione del « Poli.çlinico », 1917, L . 7. mi s$ione alla scuol a, per ogn1 in· d ivi·duo ·che • R. CINA GLI A : Conipe1idio idi Gin.ecologia ~~o - . ·sia stato ammal ato. FIL. · derna. - Ibidem, 1913. L. 7. '· . G. CRISTAL LI: Ma1iuaie ·di Ostetricia. - NapoI POSTA DEGLI ABBONATI.• , li, Casa Editrice Sebezia, 1915. L. 12. C. CASSIOLI : L ' Ostetrico pratico. · - Roma, E . (989) ·s ·u lle piodermiti. - .Al dott. A. Gioia, Arma:ni, 1917. L.. 15. , R . B. , . Zona di guerra : Sotto la denominazione di piodermiti si com(992) Al do.tt. P. P., Zona di guerra: prendon~ le lesioni infiammator~e. della pelle l Jn o~timo cc formulario terapeutico» che ri~") dovute ai microbi a.bi'tuali dell a suppurazione, . sponde, ai desiderati da lei espressi è qu-ello di str eptococchi e stafilococchi. A. RUBINO,' sesta edizione.. Esse possono essere secondarie, sovrapporsi. l\feno . volu.m inoso- ma anch·e meno completo • cioè a lesioni cutanee preesistenti; come acçad•e è . quello del GOGGIA. t. p. per le supp1u razioni che complicano l'eczema, • • l'acn:e, la · prurigine, il pemf"lgò, la tri·cofi1 quesiti peJ « D~ctor .Justitia » e le dema~de pèr la « Posta zia, ecç., oppur.e son o 'primitive, cioè insorgono degli ·abbonati » non debbono essere scri'tti mai ..cumulativa· priplitivamente sulla cut~ sana (ectima, impemente o con altre richieste, ma au distinti e separati fogliet ti. Tanto gli uni quanto le altre debbono portare sempre per tigo, follicoliti, ·ecc.). · · Si consulti l'articolo di F . TRÉl\iIOLIÈRES, « P yo- esteso la firma dell'abbonato. Seltanto sul giorna ~e, potranno essere, su richiesta, contraddistinte cen le iniziali o con pseudodermites », nella Pra{ique. dermatologique, vo- •imi oppure -col numero del proprio abbonamento, il quale però lume IV, pag. 1.73. M.asson et C., éd., P aris. dovrà essere sempre indicato giustamente. I

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V: M ONTESANO.

Le domande anonime saranno cestinate. •

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CENNI BIBLIOGRAFICI.

Da queste

esperienze storiche si possono trar(Non 11 r1cemi$cono che i nbrt pervenuti in don-0 alla Redazione) re i sugg.e rimen ti per una 1-0tta efficace contro ' le infezioni _celtic;he. / BERTEIN P . e Nrl\iIIER A. Les· premjères heures L'A. sostiene ohe una ·condiz.i one di successo dtt blessé d f!, guerre. Un voi: in-16° di .p ag. 144 è la bilateralità, o.s.sia l'applicazione delia .p ro• co~1 .fJ.gure (Collection Horizon)l. - Masso~ filassi ad ambo i s·e ssi. La res,p onsabilità, eh.e et C.ie. ed., Parigi. Prezzo L. 4. · Ya di pari ipasso cori la bilateralità e la libertà Sul tratta·m ento . delle ferite di oo·uerra s'è appare come l'unico fondamento per un vero' scl'itta ormai una intera biblioteca . Scarsi ,p erò si5tem.a di protezione reciproca. L'insegnamensono i consig·Ji forniti sulle primissime cure to morale ed in dtfetto ·di questo la legge peda pte·s tarsi .presso la stessa linea d·el fuoco, n ale deve ·colpire colui o 'c olei che vien meno al suo dove·r e pubbli·co e privato. u llo stesso campo di battaglia, sul trà·sporto d ei fel'iti an che dl1rante l'attacco, sl1T funziona- . Il libro termina con un progetto di legge n1ento dei posti di soccorso. i\fentre inve·ce è ovconcernente .la prostituzione è la profilassi .. via l'importa nza di l aJi nozioni, poichè spesso delle malattie veneree. _ a. a. • cl.al modo con cui è fatta la prima assistenza .4i·pende l'av.venire ·d el ferito. • GANDY e RICA U D. Petil e guide f orniulaire du m éGli M. 1danno in que&to lib~o t1tile ed inte. decin mobilisé. - Editore A. l\1aloiné et .fiJs, ressante il frutto de·l la ipropria esperienza visParigi. suta ~ 111ngo nelle t rin,c ee al posto di SO{}Corso; Gli autori hanno condensato in piccolo voil f11nzionamento del s~rvizio sanitario reggilume e ·senza lusso di erudizione t utte le .n on1entale, il trasporto d·e l ferito, le prime cure ' . (m e.dicazione, J)rovvedimen~i contro le e·m orr.a- zioni terwpeutiehe indispensabili p,e r l'ufficiale medtco che presta servizio al fronte. gie, lo shock,- ecc.) vi sono studiati èon vero La pra~i·ca affatto nuova della guerra attuale sen so cli praticità. . ha me,sso in eviden.za nuove·· forme morbose, Gli AA. propongono delle modifì-oaz.ioni al·comuni lesioni :r;5rima assolutamente l o l'ga.n izzazione esistente, nel senso dellà div1- 'h a reso • • rar' e fuori dell' esperienza di molti medici. Da sio-r:ie clei servizi m edici propriamente ,detti da ciò la n·ecessità di nuovi prooedim.enti teraqu elli chirurgici; i primi dovrebbero far paTte peutic.i, che in questo manuale sono sobria' integr~nte 1del corpo di trup·p a e p osson o essere m olto ridotti. I servizi chir~rgici invece dovreb- mente 1descritti insieme ai veochi. È un libro I che 1divl1lgando le nuove conoscenze :r.ende il . I bel'O dipendere direttamente dal Settore c e d espliI , med~co ·c.apacé di. fronteggiare le nuove esicarsi in posti chirurgici avanzati, in cui dogenze della gi1erra. · _,,. a. a. v1·ebbe essere assicurata la medi cazione aset. ' tica di t11tte le ferite, l'imµiobilizzazione delle . , SAINT-PAUL. Le r6le m ondial du médecin milifra tt;ure, il ri.ppso d·egli amm.a lati con shock, . taire. - Editore F. Alcan, 'Parigi. Prezzo l'arresto operatorjo d·el.Ja emorragia (nessun ' . . Ft. 3.50. . f.erito dovrebne 11scire da taJe posto ·Con un lac- · cio. costrittore), ed ogni inter\rento che offra Dopo aver definite · le •f unz.i oni del medico mì- . ' 1 carattere cli . assol11ta llrgenza. / I. , P. litare · ed avern•e rilevata la .uh.p ortanza a i fini ' ·bellici l A. indica per il corpo sanita;rio d.elL. FIA·U x. L 'ct?"1née et la pol·ice ·des mmu.rs, .bio- l'esército nuove vi~· di attività pien·e di prolo-gie sexuelle dil soldat, essai moral et sta- messe molto fruttuose. Stu·diando molto accutistiqtle. - Edftore F. Alcan , Parigi. Prezzo rataim,e nte i caratteri etnologici, ecinomi~ • Fr. 6. politici e sociàli delle varie colonie francesi, il I Saint-Paul dimostra che il me1di co per la su.a L'A. tratta co11 molta larghezza e ricchezza stessa cultura è . il pioniere coloniale per e~el­ di dati le quistioni "Sociali che sono in rapporto alla profilassi. delle malattie veneree, che ricelenza, tanto ehe nelle colonie bisognerebbe de1 vono dalle g11erre tanto in·cremento. · medico fare l 'amministratore, il diplomatico, • In l1na prim,a parte l'A. fa la storia della il capo ed eventualmente anche il commerciandiffu sione delle m alattie veriere.e negli eserciti t~ e l'industriale. L'A. e§pone tutto ciò con tale e i1.ella ·popolazione civile durante i periodi nei <thiarezza, . 1con ta:le forza di arg0menti e con q.11ali gli eserciti erano pr,e valentemente m·e r- tale ·sp,i rito . di convinzione, che convince e per- . Sl1aide: tanto ch e anche chi si accinge a legce11ari. In t111a secon.da ·p arte espqne quale beneficio sia deriv.ato alla polizia dei costumi e gere il libro con una éerta diffidenza per la _ pret·enziosità del titolo, finisce per riconossere quindi anche alla profila,s~ . antivenerea dall a che il Saint-l>al1l ha ragione. a. a. i~titt1zi o11 e rl egli e~erciti nazionali. 1

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come Ella Qsserva, tale nom1·na ·· non daI''°'bbe ~ ma1· diritto all~ ·s tabilità .

ATTI PARLAMENTARI.

. (7463) Aumento .di stipendio. " Indennità 1

f>er i ·m edioùnali.

oavaZca -

- Dott. A. D. L~ da P. ·_ Se la j<>ndott:i · L ·on. Cilsolini 11a i;nterrogàto il 1ninistro c1ell 'Ine:he Ella temporaneamente esercita è priva di titoterno « pel' Ct>noscere come si pr~vvederà a ll'im- la re, e non già se questi sia· assente o sotto le a1·pre~siona11te scomparsa del chinino di Stato e allo rui, può ottenere l'aumento di stipenqio portato e11orine, ingit1stificato rincaro dei médicina.li più dal D. I.J. del 10· 'febb\aio ultimo. Occorre, però, . co:rnuni ». · a_naloga· deliterazione d~l Consiglio comunale. Il ,. ~ • L'on. Carboni ha interrog~to il ministro dell'In- , ~l1.ccitato Decreto Luogotenenziale non ptevede au• terno «se non creda opportl1no T"igilare sulla fabu1enti delle indennità di cavalcatura. Però esso può bricàzione di alcuni medicinali, i qt1a1i risultano· ess'ere ugualmente concesso dal Coo:isiglio comunale sforniti di . qt1a~nque efficacia n1edicamentosa, e in vista del.Io ac~resciuto) prezzo delle' ~aterie che non sono e e t1n illecito mezzo di lucro a danno .. 0ccorrono per adempiere adegua ta:n1ente agli obbli. ' dei sofferenti». · ghi assunti circa ]'esercizio della condotta. Per ottenere l'uno e l'altro 'migliorau1énto, bisogna pl'eSu ll ' epideniia in,ff,ir e>i .z:a l'e. ~enta1· domanda al Sindaco pei proV\"edimènti àel I/on. :Nla.tli 11.a inte~rogato il mjn:Lstl'o è.1e11·interno Consiglio comunale. • .. , «per sapere qual~ provvedimenti di natt1ra ·ocin l~ · (7464) lnde1inità cavalca.tura.. - Dott. T. A. G. intende il Governo adottare contro l'este11dersi e <la 8. ì\II. a 1'1:. - L'indennità di calvalcat~ra non l'aggravarsi dell'àttuale endemia e se in concreto è stipendio e però c~ssa . col cessare del se:rvizio per ,er salvaguardare quelle resistenze individuaii che cui \è ·corrisposta. Poichè. durante i tre mesi di c0nsono minate dd! ' sopralavdro non crede di d0Ye1· gedo per infermitil, .. Ella i10~ farà uso della· cavn1: oospendere ogni forma di lavoro nottur:ri-0, fino ~1 e:atura nelÌÒ interesse del Cbn1nne, non ha diritto cbe non siano migliora te le condizioni genera Ii S<l alla eorrisponsioné della .som111~l st!;lbilita per mannitar1e; e se, parimenti, non riteng-.1 necessario a tenerla. €on i dati esposti li(It1ìderà la pensione ricostituiTe, per quanro è possibile, la igien~ clome., nnnua 'di lire "1410. stica, attuare tutti i provvedimenti capaci di resti(7465) Consult·i nieclloi - O f)bl'éghl dei condottati. tuire al normale . andamento famigliare l'elernt>nto -- Dott. A. F. da '.r. E. -· Il meéliéo condotto non femm~le largamente oottratto alla famlgli<1 ». l lUò rifiutaFsi dal i) render parte ai consu lti medici . . \ichiesti dalla faruiglia dello infermo. In caso di . • gran la,·oro professionale l)UÒ egli mettere condi• A A zione·circa il g~orno e l'ora del ,convegno, allo scopo • · dJ... regolare le proprie C<>se· e non venir meno all'at7459) Jilan,ten,iniento clella oa'valcat'ltra. - Dott. del proprio dovere ,·ersi gli altri. Erv: R. d~. p: O. - Dal momento che il capito.Jàto, dempimento r oneamente Ella crede che la partecipazione a i dia I~i tacita1nentf\ accettato pone a.carico del ineconsulti esorbita dalle ordinarie funzioni di un clico con<lotto. ii ruantenin1ento della cavalcatura, medico condotto, la. Pe~· ovviare allo inconveniente , mediante €1eterminato a1111u 0 é,o mpenso, Ella non - . mentato del~o ecces~iYo lav:0ro per· soverchio cou-' , può esimersi da tale obbligo. In vi t il dell'eleYato densamento dello elenco dei r~overi, in caso di oonr>rezzo de'i foraggi. che J.k l'elldono quasi imr>0ssidottà residenzial~ non vi è altro mezzo che chie• . ~b~le di com·p iere adegua tamenté il dovere che si è dere congruo aumento di stipendio di llfficio ai ter.. ~.sst:nto. può ch~edere con ap.posita istanza a l Conmini 0ell'aft. 26 della legge B._anita:ria. Credi*1q s'1glio eomunale un oon.gl'110 aumento. che ;.1llo stesso mezzo possa ricorrersi• pel medesimo • t74{10) Sup]Jlenza in oa.r.:o d'i ittiferrni,tà - Obbligo 1 sCOllO in caso di condQtta piena. <li so.~fene'rne la spesa. - Dott. N. V. dia A. - . In Doctor J usTITIA . caso di infermità,. spetta la supplenza! gratuita solo a chi è titolare della ~nd<>.tta ma non a chi è un . ' Se•r v'izio medico-milita/re. - All'abb. n. 2352: em.plice in~rino. A nostro .avviso 00. legalmente • · Ella avrà diri~to alla nomina a capitano allorchè a.git0:' il Comune concedendo a I.Jei, infermo. lia. avrà compi~to i. 15 anni di esercizio •professionale, supplenza gratuita per la condotta in cui è titolare e c.ioè dopo il 1° dicembr.e di quest'anno< e face:p.dosi ri~borisare della relativa spesa in ·quella Trasco~sa tale tiatn, può quindi .avanzare do..: in cui è sem.p licemente · int~rino. ' 1uancla al 1\ilinistero c1ella · guerl'n. (7461) Pension,i.. - . Dott. U. F -da M. _!__ Il ser.All'abb. n. 6534 ·: vizio interinale vale unica.mente per ia.cquistare il , Il regplamento del ser'r izio ·anitario in guerra (liritto alla pensione, ma non è computatO nel caltratteggia a grandi linee quale deve essere il funl'Olo deila pensione stessa. Il• servizio interinale di medicq condotto 1pi;esta to prima della entr,fl ta in .zionamento dei posti cli inedica~ione reggimentali vigore della legg-e sulle 1)ensioni, non viene calC<>- · ju. ge11ere. Circa poi i pll rticola1?. cni accenna il collega essi la t-0 nella liquidazione della medesima. Il Comune Yeìlgen10 discivlin.,1 ti da 1 dirett-ore del servizio saben Pllò n-0minai:e llll interino per un solo anno e 11itario reggiment:'ìle, a seco11da delle varie circo11011 p~r In i11tera dt1ra ta1 della gue).'ra.. gincchè, (23) t I! ra.

RISPOSTE

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QUESITI E DOMANDE.

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e Lazzaro.

lT.flìciali :· Fu.s nri pr,pf. Ro~eo, Torinò.• c:avalie1~i: 'Bottazzi prof. · Filippo ~Napolis Giaoosa prof. Pietro,. rJ.i<>rino; I,ugaro prof. Ern~sto 1 rr'o:tirio ~ Monti . prof. Acl1ille, Pavia ; Sacchi dott. Gi11~ppe, ToI;ino. . 1

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Una (\i.rcola'r e dell'Inte11denza., più volte citata, .. .. ' ·. raccomanda alle Djrezioni di Sanità delle grandi · · Ordine:· dell~ Coròna d'Italia. , ' unità di curare l'avvicendarr1ento ·di sei in· sei me-si Gra:Qd'Ufficiali : Lustig prof . .A.l~ssandro, Fjl'endel1. peTsonaJe -sanitario di prin1a ·linea con ·quello ze; Roth prof. An:gelo, Napoli. -'delle Fetrovie. ' ' " Naturalmente tale .avvicendam~nto è subordinato , Commendatori: J:'..les;sandri i)rof. Roberto, Ròma; · !l lle e~igenze . di servizio ; q ueste potranno psfacoAngelini prof. Aehille) Roma ;, l.1..scoli P,1'-0f. Vittol n re peT . qualche tem.po il suo e.f fettu-arsi; ma non ):io, Roma; Baittrdi .. prof. Danìele, Torino; B)<:ln· \ impedirlo in via ~ssoluta.. M. G. eh} 'prof. Vi-nce'nzo, Napo.li; Binaghi prof: rRobel'to, =.: .= ====:::;:::::::::===============.=;= (."':agliari ; Cassini: prof. 1Duge;1i<l, *btira; "Clivi~ prof_ ... Innocenzo, ~avia1 ; Dev-o to J)r·of .. l.Ju'igi, .Milano . ' . CONDOTTE E CONCORSI. •· =. Ufficiali: Oo"Iombini prof. · Pi~, Mod:e na; Galleran,i p11Qf. Giovanru.·, Camerino; . Gemelli p'l'of. Agostino, " Concorsi a ·premio. ,. . ' ' Pa,ria; Kobylinsk.v pr9f. n1.oisè, Genova; 'Marche• , . . , 31 dic. -1918. - Istituto Lombardo. - Càuse ·della sini prof. Rinaldo, Roma; Novi .f)rof. Iv.o, Bolog·na; . D~llagra e , n~fura dei mia~mi e contt1:gi' (L. 2500). Sg·obbo prof. Francesco, Nar>oli: Tanzi prof. Euge- R . !stituto.. ven~tò... di Scienze. 11io. Firen1~; Vicarelli prof. Gi~sepfH~ -Torino. . 31 d1c. 1918. I. • ' _Premi<> Minich •(I'.t. '5000). Oorrelazioni funzionali c~1 valieri : AlJarla prof. ·Giovanni Ba t:~,.)l.a, Tod<·lle ghiandole a sec~ez1o~e ·i:pterna~ · rhio; ~ocçasso doft, Giov. Battista·, Torii;io ;, Boe- · aprile-.1919. _ I stituto ·L~mbardo . __ Modifica· ·\ ri pr?f. Gio:yanni, Cagliari; Boselli.ni prof. Pier Lo1 i ioni · indotte clal , pnetl.n :iotorace nel polmone nor- . dovico, Sassari ; Ca ttari11a, prof. Attilio, Genova:; n ~ale e pat<>logico (IJ. 864).' C::tvallaro prof. Giuseppe, Firenze; De Blasì prof. ~ ' · ·· 1;t1igi, Palermo; · Férrata prof. i\dQlfo; Napoli; Ra~ ' ..31 q·ic. 1919. -~ R. Jstitute Veneto di Scienze. - · da-elli prof: Fraaç:ése<>, Cagliai:i : .stad.eriùi prof. r~re~io .OotteTeto (.L. 10,000). Per ~ migliori ap:qa:. Rtltiljo, Catania. /· . · ;recchi di ·prot~si àrtiJìciali . . . . \ .. • · 10 aprile ·1920. -· Istitùto ·Lombardo. _ .. Quale '' importanza abbiano avuto le feTite di guerra del , ALBO . D' OR.O. · ' I (sistema nervoso e.entrale e ~riferico per . i progressi delle cognizioni sull''anatomia fisiologica .del siAl d9tt. FERDJ;NANDO ·CIPOLLONE, tei:iente medico, • stemma · nervoso (L. ~000). cM · ·:Uanc:iari'P, sono 'st;a~ . conferite due o:Q.orifièenze . • al -valorè mili tare: .. . . ' Ne nportiamo le ' ·motiva~ioni : . - . NOMINE, ·PROMOZIONI I;D ONORl~ICENZE, Meaaglia di bronzo, ~ul oam,po per i· fatti ·d i Capo · · • . ' • . · Sile nel maggio iScorso : «Ufficiale I}lèqic6 d-i un · , OnÒrifi.cenze conferite'· . .. • battng·lione bersaglieri, sen1pre in p~ima linea, sem~ ai membri délla · Croce Ross.a: britannica• . pi-e p,rimo fr.a i p1'imi per il su·o ent11ìsiasmo, pe~ .Alla seae della Ò1·oce Rossa' britannica. in R<>· llla il ·su9 sJ;>re.zw déi pericolo : ea:lmo, Sèreno nel di. ' • • il senatore ' Giuse1Jpe Frascara, . . presidente de-Jla si~pegnare .il suo . pre.ziosissin10 servi~i? ~n~ta:·iò, . Ctoce Rossa itàlfana, ac-còmpagnato dal maggiore sebbene ·pres~oSse l'opera -sua s-0tro "VJ.ulent~ssimo g~nerale medico comm. qott. Giuséppe Bi·ezzi, dibqmbardam~nto µemico, durato parecchie ore)). . .. t ettore generale, e. du l e<>lonnelf<> medico comm-. . Me-daglia d'argento~ s11l éampo JJef Ia resistenza. vrof. Cesarè Baduel, ispettore. .i)rincipale, 11a conri · Sul Piave déJ giug~o scoroo : «T~nente medico di. , segnato . IJersonaJmente -al col9n.11e1lo Sir C?urtaulçl ba tt,a;g)io.ne, dieqe pr-0va di grande coraggio e di .' l'homson, comrui~sari·o generale per ·l'Italia e pe-r alto sent'i.menU:> del dov.ere, presL'l11do l'<>peFa sua l'Oriente della Cr.oce R-Ossa britannica, la medaglia 1 s<>tt~ violento ··fu<>co di artiglieri3: e· di mitraglia<l'~r-0 al merito della C1·oce Rossa italian~, ed ha. trici ne~iche .. Nei momenti in .cui la sua opera di ronferito· all'onorevole Sir Artbur · Stanley, capo sanitario ·non necessità.va, fu mirabllé combattente, • • commissario. . della C1:oce ' .R ossa . britannica,. l'~lta offrendòsi volontariamente anche , portare, nella . ' Jn<>rificenza . della Ctoce ·al 1ner:ito della Groce Roslihea ordini e munizi9n1J. ·>> . .. sa. italiana. Medaglie a ·argento al merito del4t CI(Oce Rossa · Il l\ilinistro della guerr<l fran~ese . -in nome del • italiana furono 'Conferite ai signori .G. ~1. TrePresidente d~Jla ·Repubblica ha conferito : un divelyan, C. B. ·E.) con1andante dell'Unità ·n. 1: ploma d'onòre C0Il medaglia di 1Yro11zo 1aJ dott. ~ T.oB, . W". Sargant, comahdanw ·dell'Unità numero 2; . GLIANI · còsTAN)'INO, . capitano medico, in congedo tem_, l{. Cookson, comandante dell'Upità numero 3; ·dott poraneo. J)er l'assistenza· prestata ni fe~it1 e ~l~lati < ~ . S. Brook, già comandante del-l'ospedale di Villa '{ranc(~Si ql1alé ;capo,.ripa1·to ùell'O~p<.~<l~le m 1lita:re 'J~rento; G. Young, ufficiale dell'Unità n. ~· francese di v·erona. '

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nerica.' Se il comandante di battagli·o ne ordina co$a che l'ufficiale m.edic~ subalternQ creda no,n giu~ta, egli potrà, dopv aver eseguito ·i , ordine., reclan1àre a l comapdo del reggim_ento . . , .. ...

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IL· POLICLINICO

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M·E DICINA SOCIALE. . . •

L'organizzazione ·medica per Ia-. guerra agli Stati Uniti. - In un diScOl'·s b tenut-0 al!' A19sociazione ·~ooica

don·o da 25,000 a 40,000 infermiere (riurses), éhe · non è possibile distoglieré :d a quel'le già in servizio ci'\rile, · nè attend~re le nuove dipl-O·m ate, ~r cui: oecotrono, ·in tempi normali, tre anni' di studio. , ' L'.A.: propon~ quindi che, come si pratica per gli ufficiali delle àrmi combattenti dei . corsi di · istruzione accelerati cti tre mesi, altrettanto si faccia per le infermiere. Vi sono migli;:thi di g·iovani donne bene èducate. e capaci,Jh~ sono ansiose di offrire • i loro servigi a lla. patri : un corso intensivo di tre · mesi può renderl~ benissimo i.u grado di prestar si ,, C-OD ri-O~vole utilità. . Altri problemi da affrontare sono quelli della ' .salute pubb)ica civile, della rico~truzione e rieducàzione dei mutilati, ·e quello dei m~ieàmenti, per cui l'A. si augura che, per mezzo cli uno sviluppo industriale e di' dazt protettivi, gli. Stati. Uniti si .~ ·.renda110 indipende:ç.ti so.tto tale riguardo, e possano costituire il centro produttore per le dt1e ;Americhe.

americana (un'àssociazione.. che comprende 81,000 • dei 145,00Q medici degli Stati Uniti), il. pre.sid~nte . Arthur Dean Bevia:n ha fatto presente 1a grande neeessità• <li medici nell'Esercito americano. Già la class7 medica aveva risposto, iri m-0do più largo e· ·· p~ù pronto di ogni altra 1n.'Oifessione, all~ ·p rime richieste, I)er cui 25,000 medici circa sono già arruolati: sono neeessart però per quest~anno altri medici, in m<>;do da -a.rrivar~ a . ~irca 30,000, ossia al 22 % de1ia• totalità dei med~ci stessi. C:tli Stati UD\ti so110. 1>er · pra, il pii1 . grande ;;;erba toio di medici, ciò cl1e si .comprende pensando all-0 stato in cui si tr'-Ovano · gli altri ' . belligeranti, .a-ru.t-0 r1gt1ardo specialmente al.l'irregol;lrità ed alla in~uffi~ienza dei corsi untversitari in questi anni di gn(>rr.i. Ivi per ora gli studenti degli ultimi anni ** • . , * continue.ranno senza interruzione i lo.r o c-0rsi, e a.ii Nell'Qrganizzazione della professione medica per p~·1 anziani si .daranno degli insegnamenti speciali, la g1Jerra. · deve essere assicuràta una condizione . . in chirurgi~ militare. Se poi, in seguito, si ·verifi- · fondamentale sine qua no·n ;· noi, dice l'A., dobc!3:.sse un bisogn-0 .assol11to di medici, si aJ(rotterà. bi3:ll1-0 entrare in questa guerra, non ·solo ._capaci · il sistema dell'insegnamento contin-q~to, arrivando professionalmente, ma col 100 % di l~ltà. «Noi . a dip,lom.are l'inddvidu-0 in . tre anni . . siam.o in guerra C-0'11 un·' àutocrazia bàrbara e . br11Il problema cli tMiSform.are i medici civili in' mitale. Il popolo americano non voleva la guerra : , lit:'l.1i è stato dapprima risolt.o con la creaziòne. di è solo dopo che il' governo tedesco ha ucciso lia notre campi s:Peciali 'in eui vengon-0 impartite le ~tra gente, ha distrutto 1a nostra proprietà ed 11a istruzjoni speciali di ·chirurgia · milit:are e per il <;lisprezzato le nostre pr·o teste che ci siamo prep~­ -servi~io q.elle. unità d'a!nbt1lanza ~ d'ospedale. Ora rati a c1ifenderci ·c ontro la Germania, come l'indiYiinvece tùtto il personiale di sanità (ufficiali e solda- ,. ' d110 si :cl1ifende contro l'a.ssa.ssino, .contro il p:r'edon~ ti) è · concentrato. in una s.ola grande università, e contro il ladro. I tedeschi e gli .austriaci, cbe hann-0 sct'\lto come soggiorn-0 gli Stati Uniti, del;>bono capace di 40,000 · uomini, dove i soldati ricevono l'istruzione necessaria per il servizio· del1e grandi optare per la patria di nascita o quella di adoz.ione; pàrecctii hanno già fatto la I-0ro srelta e· e piccole unità, gli nttìciali ricevono l'istruzione sono sta ti accetta ti come leali americani; gli altri , 1nilitare e quella professionale sp~ciale per i loro nuo·vi clover!.l.. · debbo·no essere ri~rcati ed internati ed è dovere . . I dt ogn·i medico e di ogni àssociazione medica ·di L'organizzazi-0ne è ,stata diretta dal generale medico Gorgas, éoacli11vato clall'ammiraglio · Braisted, 1 .uiu tare in qt1esto i_l ,fOV'erno &)meno per q"Qa:nto rie clal generale ·Bll1e . per il S€rvizi,o della Sanità guarda i mem.b ri d.eila professione. Le società me. , ciYile. , .) diche tedesche vanno senz'altro .d isciolte: non · ·si • de·ve permettere nè ora nè ver il futl.1ro la propaImportante. e-ra anzitutto il mantenere buona' la pubblica ·sal11te durante una m·obilitazione che ha ' ganda tedesca.; il mondo ne ha avuto abbastanza improvvisato un e~rcito di 5 milioni. r risultati di questa cosa mostruosa. . . ,, · • . non l)Oteviai110 essel'e migliori .: . mentre nella mobi- ·. Esist..e invero UI).a grande fr.a tell~nza interniazioljtazione giappo11ese, che si cita come modello, si nnle . del1a scienza; ·a parte. éhe migliaia di medici' el)be il 21 %o• cli inortalità, .in . qt1ella americana d<:'g·li Stati Uniti hanno ricevuto la loro educazione • • ~soo è stata minore del 10 %o . Vi ,sono state bensì professionale in Fr~ncra, Inghilterra, Ckrmania-, epidemie di morbillo, di orecchioni, di meningite, Italia, Svizzera, nell'ammirazione per i grandi spiJ iti <l llimatori della scienza, per un Pasteur, un però c-0n 11na.mortalità minima, inferior-e a quella .Jenn~r. un Koch, non si rioonoscono confini. Altro che si os&-erva nella vita. civile. • però è il contegno dle si deve avere verso la classe Anche il proble1na venereo è stato affrontato, éomt'diec'ì. tedesca . . Noi ho;n potre.rqo mai tendere la. r.aggiosan1ente, e, pare, con .succ:esso, gia.·c chè fa frequenza delle sai·ebbe ·,circa . la iClestro. di colleghi fin<> n che il popolq tedesco con. malattie ·veneree . meti1 cli gt1ella · cl1e si o·s serva fra la popolazione tin11i a sei;-vire il ·suo governo brutale, •b arbaro ed . I . . . civile d~ll.n stéssa età. · au•tocratico. Ko11 ,-'è alet1n dubbio cbe sulia: Germania ricada Speciali sforzi ricl1i,e<.1e la lotta contro .-le bevande ' alcooliche e per Qt1eSto l'Associazione chiama a racla responsabilità. della guerra, ma per quanti sofi• colt.:'1 i m-edici tutti. i quali debbono cooperare iri- · smi essa1, .adduca in proposito, nessuno può .avere il mini·m-0 wore per· l'America: solo dopo ri:Petuti tensamente· contro l'insidiooo nemico che è l'alcool. Un'. 1aJtro 11roblem.u '.serio, posto dalla guerra, è oltrng·gi., .questa ·~i è convin1:4 di trovarsi di fro;hte ' quello d<:'ll~nssistenzn nll'inf-ermo, per cui si ' t•ichie~ nd un'autocraz'ia -0rga;nizzata che non conosce altra •

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legge _che quella della jungla,' 12 d un'autocrazia e I1a scrupolosa pul~zia della bocca e i gargarismi ad un p<>polo che,,·vogliono derubare i loro vicim cletergenti e disinfettanti (corqe l'acqua ossigenata , , ·dei campi, delle officine, delle minierè, che unisc'-Ono e : diluita o poche goçce ~ tintura di jodio in un la moralità \!egli Unni 'con 1.a sc)enza del ventesibicchiere d.i acqua) devono entrare nella pratica co1no secolo, che sono poss~dtiti · dall'insano egotismo mune: . · .. . • ·di essere scelti da Dio come strumenti per incivilire Si eviti l)e1·altro di fare lavandé eccesslve delle con la Kult~r~ non .pè]! mez-zo, dell'educazione e vie nasali çon sft egamento della mucosa, potendosi <lella scién~, ma col pugno di ferro e con lra. Spada. - · avere un effetto cont~·ario, cioè; il più facile a ttecL 'inimjcizia che il tedesco ·S'i è così· creata ·non è chimento del germe. · · di un giorno : essa non tei·piinerà con la pace, ma. Le disinfezioni 11elle case, ·nei laboratori, negli . sarà duratura e ~ignificherà per Ja Germania l'iso: i-;tabilimenti industriaÌi, nelle stationi, nelle sale la.mento da ogni . relazione 00<:ifale e commerciale, (l'aspetto, i1ellc scuole, ècc., devoJ;J.o essere fatte la-' • Ya11,clo be11e i pavi:rn·e nti con soluzione .di soda o pocon tutti gli nlleati, fino a çhe e·~sa $i sia pdI·gata ·del suo àelitto e dorua~(li umilmente µn · posto frà tH-8~a o calce a seconda della natura dei pavimenti, le nazioni rette dal popolo. . , limitando l'l1so di disinfettanti irritanti e pericoQu~sto è il , mess:J,g·gio c:l1e ~ n1edici americani los1. come il c~eosoto, l'acido fenico, la formalina, . mandan-0 a quelli tedeschi. il sublimato ai sdli qasi indicat) dai medici; poiAi colleghi ~el Belgio, dell<.1 Francia, Inghilterra, cl1è L:-1.li ~ostanze irritanti delle_ vie respiratorie, Italia, RusSia, /ecc., n ·tutte le . nazioni, che in ri~e non ado1:>erate in modo conveniente, pos~ono . . sposta agli oltraggi clella ~rmania si sono unit€ i11v·ece che prevenire, facilitare l'atteccbimentò del • in guerra contro di essa, i medici americani ingerme della malattia. Il semplice sprt1zzameiito di ' . viano il messaggio di tener d uro e di a·vere cora:g·- .liquidi, anche disinfettanti, sui pavimentt e negli gio. L'America col1a sua popolazione di un ~ntialllbienti è assolt1tamente inutile, talora molesto ~ naio di milioni di individui liberi, si è organizzata dannoso come in ·altri tempi i s11ffumigi ili cl9ro ' iu una g_ran macchina militare, e d,à tùtte le sue cl1e ~i pratica van<? · ·nelle .stazioni fel·1·oviarie durisor se per questa guerra. Essa ·viene con chiara rante le epidemie di colera. · • cosci-enz~, con 11na sana mentalih\ ],lazionale, con Si raccomanèla la disinfezione delle biancherie un cuore ~Ido,, con un braeGo forte, per vincere ,' dei ma lati con bucato (ti liscivia bollen~. Gli amqt1esta guerra malati sputino .sempre in un recipiente contenente . . in... pro della . civiltà e dell'umanità. . {Dal .J.our1ial of t ll.e A:mer. med .. Assoc.) . , t1na so1t1zione disinfettante e anche di calçe. L'abiFIL. tudiue· di Sl)l1ta~·e sul i>avimento è sen1pre da evi======================= tarsi. ma molto più nella influenza perchè è un . n1ezzo di <liffondere la maìattia . 1 CRONACA EPIDEMIOLOGICA . .• lVIentre si può l)arlar.e di unn. e.t1ra igienica della ,. I • • • i11flu,anza non è a ltrettanto di llna cura, medicinale, Sull'epidemia d'inflt1enza. . . J)er~hè q11esta '\;aria · seco~do i casi, second-0 le forme clinicl1e, secondo le condizioni individuali. Il Riportiamo larga pazy,e~ di un comunicato all'Uffarlo può ~sf:.eré più di danno cl1e di utflità. . ficio d'Igiene del Comune di Roma : Il ma1ato febbricitante deYe mettersi fu letta Poichè si tratta .della · malattia la più diffusibile, sic11rò cJ1e il pro11to necessario riguardo ha grande morbus omnium m,aximé epidemicus, per la sua aU aùb1·eviare il corso della malattia e . a grande contagiosità anche nelle forme leggere e ·etn.cacia . . })reveo.ire le c'omplicazioni del1tt i11ftuenza. la quale quasi latenti, per Ja facile propagazione del germe nella grandissima mag;gioranz::i. dei casi ~ha <le.' nel~'atmosfera e rapidamente invadente le popolacorso breve e benig·no. · zioni per la breve incubazione e la grande su scet...~ncl1e nella c1ua della. ~nfl11enza si presta feéle tibilità a prendere la infezione, si coIQprende che . da molti . a lla .utiJ·\tà di ge11erose qua11tità Q.i vino le misure profilattiche no11 sono riuscite in tutte le ' nazio:qi, in tutte ~le città, a .circosç:rivere, a soffocare e di cognac. ]} questo· uno ·sbaglio pe1·11icioso, perchè l'alcool aumenta 'il ,dolor di testa, l'ambascia e la epidemia ; come si riesce pér altri mali contagiole altre sofferenze ed ag·evola l'insorgenza delle sj, quali il vai11olo, il colera , la pe~te, ecc., e come complicazioni polm~na ri e ·ne1·,·ose. Piccol~ dosi· di P\l.Ò otte_p.ersi €Ziandio nella s.tessa influenza, quanvino genei·oso possono t1tilmente somministrarsi codo ·si pratichi 'l 'isola1nento completo, per esempio . me rimedio eccitante negli ·$t;1ti di -g1·av·è debolezza nei conventi, nell~ ~rigioni , nelle case di campag11a. Girc61atoria, che talvoita si man°ifeatano in alcune Evitare la vicinanza deg·li arumalati di influenza, co111plicazioni . a $tenersi dal frequentare lu ogh\ affoilati · e special.• L'assi. t~nza sa11itaria si è intensi:fic:ata per quan.mente chiusi, la nettezza della persona,, degli abiti , • • delle case, degli oggetti. In sobrietà in tutto, spe- · t•> è stato possibile, assumendo in Servizio ' tutti i · • <:ialmen te nelle be\·~111de alcooliche, le èlisinfezioui- medici <lisponibili, facendo funzionare ~li ambulatori ancl1e i11 alcune ore del pomeriggio,. fornendo bene eseguite, son.o i me;r,zi preciJ2tli per la difesa i sanitari di lllezzi di trasporto e dando loro in dalla infezione. Si continuj la \ita <.lbitn-<tle nel lavor-0 mOderato · riil1to infermieri ed illfermiere; senonchè anche i n1edici, e })urtroppo non pochi, sono sta ti colpi ti 0·,·iti\ndo gli· str apazzi. (la lla influenza e non ~on e~i:·te un rilne<lio sr>ecifico dell'infl11enza, nè . · è facile poterli sostituir.e 11ro11tamente. per la profil a r.;~d nè per la c11ra.

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SEZIONE PRATICA

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L'influenza e fU:fDcio del lavoro ~I Comune di RQma. L'assessol'e per l' Utlìcio del lavo1~0 del Comune di Roma, comm. Le-Onardd, preocct1pato, nell'attùale periodo epidemico. delle condizio1~i di molti laboratori ed epifici spesso non rispondenti alle norme ~tabilite .nei regolamenti, come è stato rilevato an<·ì1e dall'Ufficio d'igiene; ha disposto, d'accordo con gli assessori di questo. Ufficio, prof. Marchiafava e Pediconi, che i sanjtari addetti aJl'lspettorato medico ,del lavoro; proceda110 ad un rigoroso accer. tamento delle condizioni igieniche di tl1tti ~ laboratori in cui· si esercitano industrie.

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costanze diver~ da quelle considetate clalle norme che disciplinano ·il conferime~to delle . ricompense ai benemeriti" della salute pubblica. La medaglia, <lel diametro . di mm. 30, porterà da llDa 1Jarte l'effigie di S11a ~Iaestà il Re, dall'altra il bastone d'Esculapio entro unà corona di quercia, circondata dalla leggenda «Al merito della sanità. pubblica>). Verrà portatqi alla parte ,sinistra del petto, appesa acl un nastro in . s~ta, della larghezza di trentasei · millimetri a undici righe "Vel'ticali cli uguale larghezza alternate di colore cilest,r o e ne'r o. .e,\, seconda dei gradi di merito sarà d'oro, d'arPel servizio sanitario nella Provincia di Roma.· gento e di b1·onzo. Per provvede.re ad l1rgenti esigenze sanitarie in Sal'ù conferita cla l Re ~11 proposta del J11ini.str& . . molti Comuni della provincia dove, i;>er richiamo dell'interno, s€'ntita ~a c101nn1issione istitt1i~'l co• 80tto le armi o per malattia, sono assenti o impeil Reg·io decreto f)" n~tr~() 1~14, n. 184. · 1liti j medici titolari, fa Prefettt1rR hn rivolto. calda IJD. nnoYa rjco1nvet1sa costituirà come un segn• preghiera a medici, ·farmacisti, infel'111ièri che fos801.eune di pubblicn rieonosceoza a coloto, l)1ivati sero liberi e disposti a prestare l'opera loro, di preo!l enti·, che be11e 11anno m~ri ta to del . progr~ss• sentarsi nen'ufficio del medico 11I'OVÌll<:iaJe. igienic~-saPitario del {Jae:;;e, con forme di attività e in occasio11i · .diverse da quelle tà.ssativamente Notizie sulla pandemia influenzale. stabilite per le ric-01npense preesistenti. L'influenza si è diffusa negli Stati U11iti e :r;iella Per essa non so110 posti limiti di tempo nè di · Colonia del Capo. È segnalata una ripresa d~ll 'epiluogo. ~aemia nella Spagn..'1.. (Meà. R ee., 21 sett. 1918). . Roltanto è .dewr111i11ato che si tratti . e rich.i€sto . . Sull'eziologia dell'iofluenza. · di seITigi lJreclari e che interessino, sotto qualsiI giornali poli tici recano che C'h~t1:1es Nic-olle, divoglia punto di vista, le finalità· alle quali ~ rirettore dell'Istituto l'asteur ili Tunisi, a vtelJbe convolge la compJessa e m·u ltiforme attivita dell"Am· ministrazione della sanitit pubblica. fermato la filtrabilità del viTus dell'influenza, già ammessa dal dott. H. Selter, di Konigsberg. · La ricompensa J)()tr~, pertanto, esser conferita così alla p.u bblica Amministrazione, all'ente;· al ., ( corpo, all'ufficio che ~' bbiano atteso, con partico· lare a.ttività "d i a~ione e Ct>n speciale utilità di ri· \ NOTIZIE DIVERSE • ' , ~t1ltuti, a co1npitl comunque int~ressanti la igiene Comitato interalleato per gl'inv a.lidi di guerra. e. lu i:;anità pubblica; come al sanitario che si -è ~l'g11alato IJer la diuturnità, la co~plessitit o il E' stato ora costituito a Parigi .; è formato da ra.p}Jn rticolare valore dell'opera personale data ai serpresentanti nominati , e accreditati dai Governi delvizi di assistenza o di vigilanza igienico-sanitaria~ l'Intesa (l'Italia manca finora del proprio rappre. ::11 filantropo· che a _finalità igienico-sanitarie ha · Rentante). <lato fervore cli ·iniziative, disinteresse di o_pera, Ha lo scopo di forinulare ·i princiI>i g·enerali per aiuto cospicuo di rue'zzi finanziari; al pubblièo aml'assisten.za agli invalidi, di ?-ccentrare i · documenti miuii:;tratore che ispirandoSi, nell'esercizio del st1• relativi, di tesorizzal'e le esperienze compiute nei 11fficio, ad éleYata concezione della· importanza clevari paesi, di 'ait1tare con tutti i mezzi i mutilati . gli interessi igienico-sanitari del paese, con Ja geHa proceduto alla fondazione di un Istituto cennialitit del consiglio, con la fe.r mezza del volere, trale per ricerche scientifiche, di un Museo e di co11 la costanza dell'opera, con la: incitatrice inuna Biblioteca. Infine, allo scopo di diffondere le: flne11za dell'esempio animatore, ha contribuito ad sua. azione, il ·Comitato pr.ovvede anche all:a1 pubt1na migliore organizzazione di servizi, . alla migli~­ blicazione di una rivista,_ diretta ·aal pro.f. J ean re soclaisfazione dei bisogni igienico-sanitari, alla . . 08..mus. · (·reazionf ~ alla perfezi-0ne di opere notevoli inteIl Comitato ha sede nella Rue d11 Bnc, 102. • iess;111ti l'assistenza ~a11itaria come il be11essere La coordinazione degli_sforzi permetterà a tutti igie11ico della popolazione. i po-poli allea ti di beneficiare q.ei i)erfezionamenti :i;icompen ·a compiuti da ci~~cuno di essi nel eampo dell'assi- . . Esula dalla fisonomia della nuova • • og11i parvenza di segno puramente co1111nemorativo sten?Ja ai m11tilnti e Hg-li invaljdi di gt1erra. è deve invece e~serle riconosciuta la qt1alità .es~ell­ .... lltdaglie al merito sanità. pubblica. zi2le di vero e proprio pren1io a meriti specitili. .. . della . • Un decreto. Luogotenenziale in data 7 luglio 1918,. Per la difesa . sanitaria della. Colonia LlJ>ica. n. 1048, pubblicato nel n. 1gg della Gazzetta UffiNella. relazione sullo stato delle nostre Colofile ciale del 3 agosto u. s., i~it11isee una medaglia il ministro Colosimo aveva esposto tt1tto un piano «al merito .della sanitc't pubblica)) d~stinata a premiare le persone, gli enti, i corpi., gli llffiCi che ab- ·Qrganico di difesa sanitaria ·in Libia, che aveva incontrato l'a.p provazione di .tutti i c.-om11€tenti in biano resi, con cospictw elargizioni o con prestt.i.. r.ioni, segnalati sérvigi nel .campo delle opere clie 'rna.teria di assistenza: e di profilassi. Ora, con recentissimo pronedimento,' il· Governo iut:eressan-0 la i"iene e la sanità pubblica, in •ir•

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ha stabilito di d~dicare all'esecuzione del1;accenna• ' to piano sanitario la so1nma di lire 650 mi~, di A Zurigo si .è sJ)ento il prof. OSGAR WYSS di' cui 550 mila per spese ai v.ari servizi sanitari e rettore di quell'Istituto d'Igiene. Egli ha insegna100 mila per profil~ssi contro le malattie infettive. to, di volta ~ in volta, n~merose materie: .tossicoSecondo quianto si dichiara, il Governo Si ·p ropone, ' logia, pediatria. f·atologia medica, Glinica medica, . a mezz-0 di ·&peci.ali -0rga·n i, cli c-ombattere i focolari igiene. È stitt-0 pi1ì volte. decano e rettore dell'Unicli infezione nelle loro più l-0ntane ori&ini ~ versità. · •

Per la lotta àntitubercelare ed antialooolica.

Il prof. Adrtano Valenti, ·d ella R . .Università di , ·rn rnla, proJ)One nel M ed'ioo ItaUan,o del 29 sett. ·u. s:, tli p1"'ò fittare dell'enormé quantità e varietà di ~Òmini che passano in quest'-01~a. .att~raverso gli ospeò~tli .. mtlitari, feriti o malati, .•p er compiere una , intesa prop.agandla. nazionale contro 'l a tuber. col-0si e l'alcoolismo. Sono uomini dai 18,. ai 45 ·an, n1. l'età· in cui ·p iù si apprezza è si .accoglie l'istru zione e l 'educazione : sono di ogni paese d'Itc'llia; . S<1no di Ya ria c:'on~izioné .ociale, e wssono perf!iò portare in ogni più luminoso -0d <>Scuro me'l;Jd l'•J della nostra vita civile il ricordo della par-01a 1 a scoltata . . / . Ognuno sa ora.mai quantò beneficio abbia arrecat·) all<1. cnusa della resistenza in questa guerra la pr 0 . paganda 1nol'ale che ~lo in questo ultimo ann·'> in ~tan~bilmente m. va facend-0 fra le · truppe oom' tn1tten,ti. Nessuno può dubitare del bene soéiale che ' potrebbe d~riv.ai!e al nostro i>OPO~<>, a coscienza igienica ancora la tente, con una propaganda _b en c-ondotta. di igiene sociale, specialmente in rapporto alla l-0tta antitubercolare e a ntialco<;:>lica. I · nostri medici militari si presterebbero tutti v-0lentieri: c-omunqu~ le Direzioni Sanit.arie dell'Eser• / cito potrebl;>ero scegliere i più adatti per ciascun e-entro ospitalièro ~ tenendo in qu.aiche modo conto . cli questa opera . degna. •,

L'Universitil di Snrag·oz-Za ha i>erduto due dci st1-0i più reputati insegnanti : HIPOJ.;!TO FAIREK. · decano della FaC-Olt:à, considerato il fondatore del- . ' la moderna Unìversitit di Sàragozzn,' e JUAN · · IR~ZO, ,profe~sore · di clinica medi'Ca ;. questi nel 1909 era stato eletto alca.de; ha avuto molta parte in n1 1 mero-se rifotme sanitarie e civiche della Spagna. · R. B. .~ Vittima ,del l)roprio dovere, prodig~ndosi, nonostante i siilt-0mi_ del male che già lo insidiava, nell'assiste:çe i militari affidati alle sue cure," colpito .dal cn1dele morbo che combatteva, spègnevasì cristian.an;tent~ il 28 settembre , jn un ospedn.lG di ta~ I pa· ·della Zona di guerra,, il .dott. ENRiçJO marchese L~UR.EATI, capitano mediço. di cavalleria, decorn.to d~ . medaglia. al valore. , Per sette anni fu assistente nella cliriica chit urgica di ..Pisa .dopo essere stato proassistente per du,e anni nella clinica medica del l\tlaragliapo. ' Ha la sciato nel dolore più pr-0fond·d la madre vènera~da _ m archesa Caterina, la moglie ed i figliuoli 01·mai ~gio\inetti , compresi della sventura irrepa- .. rabile che li ha colpiti. _ Sempt e con entl1siusmo e fede nella grandezza <.lell~ 'Patria, av~va p:i:es~to l'opera sua volontaria fJer dl1e anni in Libia -ed ora sin dall'inizio dell'., ~tuale cam11a~n~ (·ontiÌluamente iI?- reparti di ~ ~ linea, rifititnntlo ogni arretrata destinazioire. a poco .~più di ~Iarant'anni . . · L. P.

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morto ..i! prof. · SAPE TALl\11.A, il clinico medico • · olandese-. Ha co11sa.crato ·40 anni a ll'inseg;namento. Aveva òa11111·ima coltivato la fisiolog·ia; poi si consacl'ò nlla l)Utologia generale; nel 1876 fu nominato, a l trecht, professore di anatomia patologica; sol-0 di recente gli e1·a stata assegnata la cattedra di medicina clinica . l;fl ben nota operazione di Talma, da lui ideata per la cura della cirrosi epatica, ha. fatto . crede re che .egli fosse anche up. éhirurgo. Egli ha co1Je rto molte ·ca:i:iche pubbliche estranee a Ila p.rofessioue. '

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' c:òn secntive a fenomeni da f>ag. 9nf) scoppio . . . . . . . Orga nizz<1zlo11.C in cdi ca ~r la guerr:_i agli » lOJ 3 ~ 1:<1ti TI n i ti . . )) . 1009 . . . Piodermiti . . . . . . >) lOC!l Sifilicle : cura precoce , . '!'umori : a trofia per mezzo della dieta >> lOO:J a blastii;iica . . )) 1005 . . . . T t1mo1i : ezioJogia

~~a::; toicliti

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Roma, 1918 · Tip. Cartiere. Centrali .

L. POZZI,

resp.

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Indice alfabetico p_er materie.

Atti parlamentari . ., . . . Pag . 1011 En1ottisi : signitìcutò diagnostico )) 1006 1.1Juteritr da JJamblia intestinalis )) 1001 Hpideìnia attuale _ . . . . 989, 1014 • • Epidemia difte rlca : mi~ure da adottarsi )) 1008 F e rite di guerra: riuni-0ne i:>er prima . )) 1002 It teti pjcri~i: accertamento chimico )) 999 r,ue congenita : contagiosità ... )) 1004 :i\ilala ria : tra ttamento . . . . )) 1007

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ansie e dalle lot~e di quaranta mesi di fronte, è morto ,a 25 anni !~aspirante m~icò GINO . STRAZZA, abbattuto mentre in un qspedaletto da campo com1>iva il suo dovel'e. Ave.va dato molte prove di fulgide "Virtù militari e civili. Era stat<> •decorato delli:,t medaglia di bronzo al valore, proposto pe! la m~aglia d'argento ed insignito della Croce di guerra·. Alla salma compianta dell'eroe sono state tributate onoranze solenni. B. A.

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DOP-O breve malattia, logorato d,ai disagi, dalle

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Roma,

Anno .XXV.

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ottobrè I9I8

Fase. 43. •

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fondato dai professori : GUIDO BACCE L LI - . FRA N CE S CO DURANTE

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SEZ'IONE PRATICk · R EDATTORE CAPO: P ROF.

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VITTORIO A·SCOLI

SOMMARIO. Lavori originai! : V. Mazzi: Umidità e perfrigerazioni. - Note di tecnica: G. Egidi: L 'oso del cloruro di calce per la sterilizzazione della pelle. - Sunti e Rassegne : - MEDICINA:

G. R. Satterlee: La diagnosi e il trattamento dell'ulcera duodenale. - "Baisch: Sul tetano cronico. - Acçademi e, Società mediche, Congressi: Società Medico-Chirurgica di Modena.

senziaJ"e notturna in guerra. - .L a glicosurja nei feriti di guerra. - Frequenz~ dell'urinazione nella donna. - Posta degll abbonati. - Cenni bibllograficl. - Pubblicazioni pervenuteci. Nella vita professionale: Amministrazione sanitaria: Relazione

Appunti di medicina pratica : CASISTICA E TERAPIA: Le forme

del comm. 4itrario sull'attuale pandemia influenzale: - Mi-sure della Direzione generale di Sanità rnilitàre contro l'influenza. - Invio di militari presso manicomi ~ivili . - Atti

cliniche dell'uremia . - La costante ureo-secretoria in chirur• gia. - Anuria da calcolosi trattata con la decapsulazione del rene e col drenaggio della pelvi renale. - L'enuresi es~

parlamentari. - Risposte a quesiti e a do mande. - Nomine, promozioni ed onorificenze. Albo d' oro. - Notizie diver se. - Indice alfabetico per mat er ie.

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E' vietata la riproduzione dli lavori pubbUcati nel POLiaINIOO o la pubblicazione dli sun ti senza C'lttarne la fonte.

OlriUi .di pr!>prletA rise~ati. -

di

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LAVORI I

ORIGINALI ~

OSPEDALE DA CAMPO

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Zo~A DI GUERRA.

Umidità e perfrigerazione.

chiamano piede da trincea (1), e1 che in 'Italia; nell a pratica comune,. vanno ~otto la terminologia gen~rica di conge&izione dei piedi. Già gli autori di ogni nazione si sono l ar gamente occupati e dell 'etiogen esi, e della patogenesi, .e della sinto matologi a·; .e della cu r a & di que ta lesione; nè io i:otendo qui soffermar• mlici ulteriorm•e nte. Sò[o piacemi ricorrda r e che è merito di un it~liano, il prof. Tizzoni, attualmente ufficiale medico, l)avevr dimostrato in un suo recente studio sintetico poggiato su diligenti ricerche anatomo-{>atologiche in collaborazione col dott. De Angelts, come questa lesione è 1s econdaria a primftiv,e alterazioni che il fredqo umido causa nelle pareti delle arterie (endo artrite deformante). ._ È adesso m io proposito stabilire qui con prè- · cisione i rapporti etiog,e netici che passano tra congelazione ,e .co,n dizioni atmqsferiche dell'ambiente, poggiandomi sull'osse.rvazione ; . . di oltre 2500 C'a·si, stati in cura in 10 mesi in questo ospedale da campo. E cio allo scopo di stabilire qua~le tra ·QJUeste ieon1d.izioni abbia maggiore influenza, come çaiusa determinante , nella produzione di quelle primitive alterazioni vasali acc~rtate dal prof. Tizzoni, indi-, pendentem,e nte da tutte le .altre c a·u se secon1

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Studio clinico-statistico ' . del. dott.

' 'INCENZO MAZZI,

ten. medico.

I danni cl1e le tru1)tJe in gu-e rra possono l'isentire (IRl freddo, espletante la sua azione solo stt parti del cor1)0, sono noti da oltre un secolo: dall'epoca della spedizione in Russia di Napoleone I (1812) all'ultima lotta balca.nica ' (1913). In tutte le guerre - .spedizione di Crimea, fr~nco-prussiana e '.russo-turca sono stati osservati ca.si, talora abbastanza numerosi, di congelamento, molti ·dei qu ali segt1iti da morte; solo -però .l'attuale periodo di guerra, con i numerosissimì casi osservatisi, h a 1d,a.to un ind1ijrizzo veramente scientifico allo stu~io di qu.esta lesione. I congelament1 ch e oggigiorno però capitano a centinaia alla comune osservazione non son.o più i classici casi descritti dal barone D. Larrey, generale m edico ispettor.e della. Grande Armata; m a . per otto decimi lesio.ni interessanti pressochè sempre· bilateralmente le estremità in feriori d ei sol dati in trincea e in vedetta, e che i Francesi e gli I nglesi, primi a descriverle, '

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(1) Pieds

des tranèliées, mai· des .. ., pieds gelés des ... froidi"res des ... , gelures des ... J

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IL POLICLINICO

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darie e predisponenti, che costituendo un fatSPECCHIO N~ 2. tura individuale vengono ad avere un ben diP~rc e ntuale merisile dei vari gradi verso, e ,articolare valor.e in ogni singolo indidi congelamento. viduo. RicoveI Mesi rati 1° grado 2° grado 3° grado . A qt1.esto osp"8dale da ca·m po .affluiscono i soldati delle vallate del. Cismon, del Vanoi e , .----------=--;-----,;_----~-=--------. circonvicine mi11ori ; ed in 10 inesi, su 17,995 85' • Set.teinbre 1916 . . . . . 378 9 6 ricoverati, · si sono avt1ti in cura ben 2511 conOttohre » 72 19.5 306 8.5 • • • • gelati, pressochè tutti con ccgelt1res ' aux piedsn . . 327 56 27.5 16 .5 o cc froidures cles tranchées ))' èo1me ricavasi Novero bre · » Dicembre » 449 48 d Ftll' annesso specchietto IÌ . . 1. 28 24 (

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SPECCHIO N .

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Totale • ricoverati

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Ciò visto, quali rapporti p assano tra queste · • • due percentu·aJi dì congelati e di gradf /Ii con• \-378 . , 2378 16 Sett.em bre » gelamento, e le condizioni atmosferiche del » '306 18 2371 Ottobre l',ambiente? ' Riporto nello .sp ecchio i1. 3 i dati · atmo ~f e.327 1313 Novembre » ~ • • • • ' !ici (t{tmperatura massima -e minima (.1) ~ gior._ 29.4 1540 Dicembre » 449 • • natè di pioggia e · n e.ve, qu·aa1titativo di piog310 19 Gennaio 19.17 . . . . 1648 gia .e nev.e c.aiduta) d.ella zona ove ha sede 25Q 15 .... 1706 Febbraio » quest'ospedale da campo, prend·endo questi » 1522 257 17 Marzo .... come· dati-b•a,s e medi di tutto it settore, non essendo possibile per . il genere stesso della 1223· 10 123 Aprile > • gu erra moderna aver.e i singoli dati delle ,-a2511 17995 Totali rie loçalità ové si trovano dislocate le truppe; ma che . per quanto proporzionatamente a Dalla lettura di esso rilevasi subito con1e la · monte diversi, no11 possono esserlo stati tanto percentuale mensile dei congelati, 1ninima n el da influire sensibilmente nella varia:Zione di • ll1glio e nell'agosto 1916, sa:lì r.apidam-ente nel q11esti r·apporti tra loro, e qu,i ndi delle concl11 .. settembre· al 16, raggiunse il &t10 m assiino nel sio11i di questo mio . studio. .. n ove1nbre e dicembre (25-29.4) e, ·decrescendo I SPECCHIO N. ·3; pr·ogressivamente, si ridu sse al 10 n.ell'aprile. Giorni TeinlJeratura Rispetto a lla gravità d ell.e lesio.n i dirò su-~~--- Pio{lgia diNeve Mesi 1 massi(mm.) piobrrgia · (cm.) bito . eh.e i casi riscontr.~tisi n el. luglio ed a1gominima ma e nne sto furono tutti di assai liev e entità, vere e P.roprie for1ne iniz~ali di congela1nento di 10 13.4 168 1916. . . 26 .4 Luglio 1:> grado cc pieds. d-es tranchées n . Fu solo nel 8 13.3 216 . 25.3 » • . .settembre che la sintomatologia obiettiva in- A gosto • 8.0 236 • 13 Settembre » . . . 19 .3 cominciò ·a:. rendersi più m.anifesta e si osser6 varono eden1i un po' più spicca.ti, perdita di Ottohre 80 6.2 » . .. 13 .-4 sensibilità, difetto di circolo, vescicole (2°. gr a- Nç1vembre » • 14 a 1.8 328 7.0 do), zone limitate di gangr~na (3° ~i·~do). La ' 11 18 2 .0 334 4.3 Dicembre » frequenza dei casi di congelamento ai 2° e 3~ Gennaio 1917. 1.7 6. 2 115 11 87.5 g1·a,do, ·com e rilevasi dall'unito .sp.e cchio 11. 2, 1. 9 - 10.2 9.3 I 3· 3 a11dò da que·st 'iepoca a umenta.rido progr.essi- Febbraio » va,mente a scapito delle fç>rm.e più lievi, fino Marzo » . 8.6 2.6 121 13 Il ad a versi nel gen11aio .e febbraio il 28 % di .Aprile » • • • 13 .6 2.5 106' l~ 1.5 conge~a:zi oni di 3·.> grado, il 28-31 %· di qt1elle. di. 2° grado, ed il 41-44 %· ·di ql1ell,e .d i l~·grado. M.ettendo a 1·affronto i tre specchietti, espor· Dal marzo tornaro110 notevolmente ·e progres- r ò prima di tutto per ogni singolo mese i rap .. sivamente a din1inuire le congelazioni · di I • (1) Misurata col term·o metro centigrado Cel.,. 3 > gr ado, ed aum entarono, al cont_ra.rio, quelSlUS. le di 2° e 1°. ., Agosto

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SEZJONE PRATI CA

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porti esistenti tra congelati ·e g1·adi di congelazione, temperatura, pioggia e. neve, 1)er poter poi meglfo dal loro studio d'insieme veni re all'esposizione dei rapporti g~neralj ed alle co11clu~ioni finali di questo lavoro. Luglio 1916. -. Con un·a: temperatura estiva. . oscill.a11te tra lln 1nassimo medio di ·26. 7.. ed un minimo id i 114, s i sono avute 10 giornate di pioggia; la quantità di ac.q ua· m.ensile ·caduta è staita di mm. 168; , la perce11tu.ale dei con·gela ti è stata del O. 7 e , tutte forme lievi di 1-> gra.do. ~-4.uo~to: -. . Pur essend o rin1asta pres ochè i11variata, rispetto al mese precedente, la temperatura è ·aihmentata .di quasi un terzo la qua11tità della piogg~a, raggiungendo in otto giorni l'altezza di mm. 216; sono stati in lieve aume·n 'o i casi di congelan1e11to (3.3 %) ma. sempr.e assai lievi. ' •• · . · Settembre. - La ten1pe1·a.tur.a i11edia è oscillata tra un m·a,ssimo di 19.3 · ed · un minimo 1 di 8, sce11dendo verso la, fine del n1ese nella n:otte e n·e lle prime ore d~l n1attino a 2-3; si e veramente in a11tunno, poiéhè speci.e .nella seconda metà 1del 1nese -Si sono fatti sentire i • primi freddi, che,. perchè 'taili, sono parsi a11che maggiori. In ·13 giornate di piogg1 a questa ha :r.aggiunto l'altezza di i111n. 236, il d01)pio preciso che nel mese di luglio; la percentuale dei congelati è notevolmente aumentata (16), e non tutti hanno presentatò forme , lievi, come nei · m esi precedenti, m a un sesto forme di 2° ed ancl1e .di 3·J gr.adq. Ottobre. - La t~mperatura si è a:bbassata a11cora, ln, quantità di pioggia c~duta è fs tata, vjceversa, due t erzi meno che .nel settembre; è d·i1ninl1j ta..• la 'Perce;ntuale d,e-i congelamenti (13), ' I ma viceversa sono · a:umentate se~sibiln1ente le forme di 2> gl'ad.o a scapito di· quelle d~ 1°. NotJenibre. - La temperatura è· ·andata , . ..ancora df1ninuendo; spesso il termometro è se~- · se a - 3° e - 5° in alcune or~; è stat'o però questo, ìn sieme col succéssiv.o, il mese più umido, a Yendosi avt~te 14 giornate di pioggia,, che raggi11nse ben 326 mm. di altezza. I casi di cong.e,Lainento sono saliti a l 25 <y~ , sono di'min~ite le forme più l.eggier.e e sono a11mentate a11corç.: quelle di 2° ·e ~·J gr.ado. Dicern.bre. - La temperatura è scesa ancor n : la pioggia caduta in 18 g~or11i ha· r.aggiunto b·en 334 mm. di l tezza € p'er !di lJi-çi sono caduti 11 '.cm. di ne l . l casi di ' C9.ngelame·n to sono saliti .al 29.4 ~"'' eLl ancora più frequenti sono state 1e forme -idi 2° e 3° grado. Gennaio 1917. - :R stato, -co1 successivo, il mese più freddo dell'anno, aiv endo la tempe,·atura oscillato tra un massimo medio di 1.7G r

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ed u11 mi11in10 di - 6.21) ed esse1l do ' ri111asto per .. i1lolte o.r e della gio1·1lata . . otto 0° il livello del 1!1ercurio; poca è stata., rispetto ai mesi pre- • ced.enti, la quantità di pioggia caduta; abbondantiss_ima, invece, la nev1 (87.5 cm. nel m .ese), che gelò pressochè tt1tta· subito ; tra· p~og. gia ·e 11eve fusa per il ·disgelo n,elle ore pìù calde d.ella giornata l a qu.antità totale ·d i ac~ ' . qua 'Caduta fu pDtuta • val11tar.e. a 115 mm. I ' congelél:menti sono scesi al -19 ~~' )1la di essi il · 41 % furon6 lesioni di 1° grado, il 31 % di 2° grado, -ed 'il 28 % di. 3·J g·rado. · Febbraio. ~ Ifa temperatura ha ra1ggiD;nto . in questo mese . il massimo di rigidità, essenclosi .mantenuta qua. i CO$tantern1-ente sotto 0° per avere osc~lato. tra ·un massimo di 1.9 ed · u:i minim.o di - 10.2°, ed a_vendo spesso raggiunto nelle.. seconda metà della notte ·e nelle p1 in1ç or . e del mattino anche i - 20°. e - 27°! , 7vlin ore cl1e in tutti gli altri mesi è stata · . la qua ntità di \Pioggia, scarsi&Sima la· nev.e: . quella preced.entemente .ic·a.d11ta, tutta ghiacciata, l1à co.stituitQ ov11nque lln can.di-do man, ·tellp di ghiaccio di qt1asi un metro di altezza. La pe1·centua1e tot:?le dei ·c ong·elati è diminuita ..ancora r~sp.etto al gennaio - 15 % - put ,, mantenendosi pressochè inv~·i .ata rispetto al genn·2.io la perce!?-tua.le tr:a loro ·dei vari gradi. A1 a r::,o. - La temperatura 110!1 è stata più •così rigi.de.< si sono avute nella seconda metà1 delle giornate vera.mente primaverili ed il te~r­ .m ometro ha in in edia oscillato tra 7.3° e - 4.5° la quantità di n.e v.e caduta è ·stata1 ben poca: i11 tl1tto, tra pioggi,a .e n.éve fusa, l a crt:tantità di acqua ·è sta,ta calcol ata di 120.7 mni., qua11- ) press'a poco nel m.e se di grennaio. [.casi cli . ·c ongel.amepto sono stati, rispetto al ·febbrai o, ìn lievissimo aun1ento -· 17 % - , . ma in prevalenz{'21 .i casi OSS~Y'VC:1tisii.1 .So'no stati di 2° · grado: · · , . Aprile . .- ~a ten1pe1·atura è to1,nata primaveril·e, la quantità di pioggia• caduta ha raggiunto ?-ppena 106 mm.; la percentuale d.ei ' congelati è : scesa al 10 e pr6porzionatamente sono diminuite le forme più gravi di 3° grado, • e, vi ceversa, au1ne11tate qu elle di 1Q e di 2° • graido. Non può 1sorprenderci il caso che , r1ei ;mesi . . ' t.:stivi pi1ì cal.di - luglio ed ·a1g osto --- Si siano · avuti ·S U circa 4300 ricoverati, 'lln centinaio di · congelati (2.3 %) , · poichè casi di oongela.n 1ento ai . pi.edi nell'estate erano già. stati .osserva ti nella ca1npagna di Russia in soldati cl1e dovettero star.e a lungo i1e11'a:equa .ad una ten\.peratura inferiore ad ~ 0 • Del resto, osservazioni simili erano state fatte anche dur.ante la guerr·a1 Cli Crim.e a, in cui ft1rono ved11ti casi di •

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congelazione con temperatt1re relativamente nori p·e r quante di più grave ll}.·o mento. Intemiti, quando .ad es.se veniva ad accoppiarsi I"BSSafi:te è poi il fatto eh.e tali congelazioni all 'umidi.tà dell'ambiente. Più .recentemente sin- le e~tremit~ inferiori pr·essochè mai sono state goli casi e·r ano stati . pure osservati da1 Wei~ osservate, _oltrecbè nei so·l d a1ti che ben calzati ti~g (1913) e dal Pag.e (1914) nella guerra dei hanno potuto avere il modo di difendere le Balcani del 1913; ed anche ne'll 'inverno ·1914- pro·p rie .estremità dall'umidità ~d anche d.alla 1915 nelle truppe cCombattenti in Fiandra dal- . . . imIQ.obilità, nei conducenti, nei soldati addet- · lo Smith, ehe per primo studiò con seren·a ti ai rifornimenti, alle· salmerie, a·i treni in base scientifica, sull'appoggio di dati statisti- g.enere che seguono le truppe combattenti, ne, ci, la p.atologia del freddo da trincea. gli artiglieri, hei cavalleggeri, negli uomini di Ma, rip.eto, a quest!ai lesion.e, che . sì alta im- sanità, ecc_., ed in tutti gli altri che, comun- , portanza è venuta a p1"endere negli eserciti qµe, ' non sono stati obbligati .all'immobile sercombattenti per le conseguenze pratiche che vizio .di tr,ihce·a:. · ne ·d.erivano in rapporto al. servizio (pur esÈ invece nel soldato ·di fanteria combatter1sendo ammesso d•aii più che essa sia la con- . te, il quale n.ella durata dei turni di' servizio s egu.enza per via ·in.diretta dell'azione ·lo·cale è obblig.ato a rimanerè pressochè immobile, qel fre.ddo umido), mancav.à fino ad oggi uno ritto od aceova,c ciato, in trincea o al. posto di studio etiogenetico~ poggiato su dati sta.t istiéi osservazione o· in vedetta, c0n i piedi immer- . numerose e precisi, che stabilisse con esattez- si o pell'acqua o nella neve, od in quella fanza qual parte il freddo .e l'umido separata-· ghiglia del fon do delle trin·cee . stesse o del • m ente consideratl abbiano_ n ella sua produ- f.ossatello o della buca, >che gli serve da. osser. . . zione,- e se non sia il portato più dell'uno che vatorio e da riparo; con ~e scarpe, gli stivali, dell'altro, ed il r,a.pporto in cui qu.esti fattori le calze, le mollettjer.e, le estremità inf.e riori stanno con essa·. tutte, in _una p~rol·a, b•a:gnate;- senza av_ere Gli studi esistenti in proposito sono pog- a.gio di potersi muovere per riscaldarsi e p.er e di cambiarsi; sempre con l"'ocgiati st1 oss.e rvazio ni isolate e sca.rse, e qu.elli sgranchirsi , . ' ' cbio e l'attenzione rivolti alle antista·nti trinstessi clello Smith e del ~latronola (i più ricchi e corr1pleti) si basano reciprocan1en te ?ull' os- cee nemiche, d'onde può da un momento ,al, seJv.azione di soli 51 e 79 casi ·di congelamen- l'altro .Partire l'offesa: è in questi che ho videgli altri, insor~ere la. conto! Ho· creduto p~rclò oltremodo interessante " sto, ·a preferenza , sfruttare la f0rtuna che ho avuto di poter os- gel·a.zio11e. È in questi che compaiono quasi ~Jlp re inavvertiti i pr_ i mi sintomi dell'affeservarne oltre 2500 casi, per stu.diare in senso ~ ul1 e, 1a quale inter.essa pressochè sempre e dettagliato e preciso quale delle vari.e ·condic:ontemporaneamente i due piedi. Lesione che, _ zioni .atmosferiche d'ambiente maggiorment~ v.enga ad a1vere inflt1enza nella orodt1zione per il fatto stesso di ·stabilirsi lentamente per singolo mom.ento del pec.lella co11g?.lazio11e ii1 questione, quale causa via indiretta in ogni . . ' riodo di tempo nel quale il militare è venuto à etermi11ante. a trovar~i nell.e suesposte condizioni, oppl1re In bàse ,a qt1anto più sop:ra ho ·esposto per ogni sin gol0 mese, . a1p pare chiaro lo stretto per il ripeterai an~he per più . breve tempo di rapporto dire.tto che passa tra i casi di conge- qu.este stesse condizioni lesive in giorni· si.tclam:ento e~ il qua:µtitativo di pioggia caduta, . ce·s sivi, ha lungo decorso e oh-e assai diversifica, sia per . la ·patogenesi che per la sinto- ~ quindi di l1midità d.el terreno e dell'ambiene . . te, a. preferenza che col fred.do. Infatti, la per- matologia, per -le lesioni anche . che apporta ' e per gli esiti, dFt quelle congelazioni .s ta te oscentuale i~iù alta dei casi (25-29.4) si è avu..ta, • come le seguenti grafiche dimostrano .....chiara- servate e -nelle mani e nelle o-recchie e r1 eJ mente, non nei mesi più freddi, bensì nei m~si naso ed in altre parti del corpo - per lo più dovute direttamente alle basse in cui maggio_re è stata la quantità ·d i pioggia scoperte caduta e. per conseg11enza maggiore l'umidità temperature o congelanti; le quali causano di del terreno. Viceversa, nei due mesi pili freddi per sè necrosi dei tessuti interessanti per coadi tutto l'anno, in cui la t em-peratura si può gulazione del protoplasma. Come infatti ho già accennato, quando In considerare eh.e sia stata, pressochè sempresotto 0°, ma in cui scarsa è stata la quantità temperat1.1r·a ·dell'a,mbiente è scesa sotto 0° ed di pioggia e l'abbondante n.eve appena ca- ha · trasformato quella fanghiglia delle trincee, dutJa, per la bassa temper.atl1ra si è subito tra- l'acqua in essa 'contenuta, l'a neve caduta ed sformata in uno spesso stato di ghiaccio, ·ed il terreno umido all'intorno in un compatto anch e il terreno bagnato è stato geI.ato, i casi blocco di ghiaccio venendo così a fare scom- di tal forma di congeraim ento sono stati mi- \larire qu.asi l'umidità, è diminuita la.i percen-

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SEZIONE PRATIC \

tinua a vanzata : i i1ostri solda ti str a ppano a ·palmo a p·a·lmo ir suolo d Italia al nemico, e o'g ni p a lmo di te1·reno conquistato è costato e ~costa 'l1-na lo tta. accanita di 9re, di .g·ior:ni, di settiman e te.lora. In questo frattem110 il i10 stro sold.ato d eve st a rsene nascosto i1ell.e improvvis a t e t1·jn·cee rql1ando h a avuto il tempo di ap1>ro11tarle) a ltri111e11ti disteso a fer1·a, die-

t1zale dei congelati: lJ lll' avendosi avt1ti i casi ·di i1iagg·'i ore ientità e abba;stan~a, fr,eqt1·ente r alti·.a forma di cong.elamepto prodotta .dalla azi one d'trett•a delle basse temr>erature. Tale . , il n1otivo per cui negli alpinisti e nei viaggiatori pola:r;i, che secondo N ansen hanno dovuto sopportar~ anche temperature di - 45°, mai si sono verificati i « pieds gelés », .-che •

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G.RA8'1CHE ES,PR-11\l"EN'l'I 1 RAPl~OR'J'l

Ei'RA CONGEl.iAZ IONI, 'l'EMPERA'l'URA, PIOGGIA E NEVE .

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tro ' 11n sasso, in t1n avvall.amenoo d el terreno, in una buca scavata1 da un, proietti1e, con i trincea odierne; e ch e molto numerosi a:nch.e pi~di sempre in mezzo a l fango ed alla neve , sulla i1ostra_ fronte, più lcr sono stati tra i. a pochi passi dal 'nemico, nell'impossibilità (ii c:o1nbattenti nella v.alle dell'I sonzo (dov e il termuover.si, per non esser,e veduto ·e scoperto, n101n etro oscilla quasi sempre soi:rra a 0° e dodi potersi carbbi a.ir:e gli u~idi calzari, di pove l'aria è ricca di umidità a cau sa della natersi riscaldare, talora anch e senza vitto p er tu l'a i:: rgillosa d.el t erreno e delle condizioni tutto il giorno. I ricoveri, i 1(araccamenti, le t opografi'che e idrografiche deUa regione), ch e stabili trincee in cerne11to berl- fognate e b eì1 s11llo alpestre Tre~ino, 0 \ e_p er ò si sono avuti r·ip a.rate dal, freàdo .e dalla pioggi.a, spesso i rasi più gravi e da azione diretta delle basse an che riscalda te, sono dietro alle sue spalle t en.1 pera·ture. Il nostro è un esercito conquistatore, in con- . p er le truppe a riposo. T11tto a ssorto nel suo 1

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còm1)ito, cor1 ro·c chio · vigile davanti a sè, con frigeraziarti le altre tutte, che vanrio daà setr1• l'orecchio teso ad ogni piccolo rumore, di plice pied-e da trincea fino alle g:ç.avi colliqua• giorno e di notte, non si accorge c1el1'a· lesione ·zioni ga.ngren,o se consecutive. cl1e va adagio adagio, . in .ogni singolo moUmidità, immobilità e fr eddo, ecco adunq\1e 1 111ento stabilendosi nei suoi piedi, rinchiusi eù in base al1'a. ..im1Jortanza loro nella scala etioi1111nobili entro gli umidi calzari. Dopo il prigenetica i tr-e fattori principali e d.etertninanti , delle pe1·fri'gerazioni alle estremità · inferio1·i, ino mome11to non avverte neppl.ll'e più quel , qt1a.:li sq:qo venuti a r:isultarmi dG}.ll"ampio stusenso di tl'~ddo che lo ha molestato in· primo dio statistico poggiato-sull'osservazione di oltre t~mpo: Il l)itt · spesso col silenzio dei sinton1i ' 2500 casi: · , R11bietti.vi ed ol)iettivi quando deye al termine ..... . . del st10 tt1 rno di .ser:vizio· far· ritotno al ricoDall'Ospedale .da carnpo 064, maggio 1917. v~ro, ai c~mpag·ni, al paraccamento, in.comin'c ia .allora ad ·a.vver.tir.e, . ai primi . passi, tal-.· • ), • BIBLIOGRAFIA. • volta formicolii e prurito)'· talora dolori spon, tanei, tala)tra, di.sturbi nella · ·de•a.mbùlazionè: LARREY. De se i·izi') Ji e degli effetti del freddo nelche possono andare ·dalla semplice claudica: la ca.nipagna di Russia di Napoleone (1812). zi one all'a.ssenza ·completa della. deambulazioClinica Chirt1rg. qel B . D. Larrey, tone stessa: Qu.and'anche non ., si accorge, dopo mo IJI. Gabon edit., nov. 1829. · totn.ato ai baraccam,enti e levandosi ie' scarBE,NNDORF. Archiv. d. Heilkun.rle, VI,_ 1865, •

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I pe, o aclclirittura al mattino .successivo, di , SA1:~~L~ Virchow's Archiv., XLIII, 1868, pa1111 certo grado çli tumefazione e di cianosi ginà 552. . d·ell·e estremità, ostacolo alla mobilità "Cl.elle COHNHEilVI. Neue Untersucliunghen ueber die dita, anestesi·a. · Sintomi. t1Ltti comp1~0 vanti. l}\· ·Entzilndung . ........... B,e rlin, 1873, p'a.g. ·52. 1 · à i · 1·at lesi · KRASKE. F. Chirurgie, n . 12, 1879. 1 gi· niz ' e: on.e. . P1crrET. Arcllives cles sciences· phys. et naturelles, 3e séri-e, 1883, XXX, 2, pag. 93'. . Con cl ud en1do, dun'<1ue, .l'itengo che vera causa · deter111i11a.nte principale dei' ,cosi detti l{RIÈGE-: Virchow's Archiv. f. Path. Anat., 1884, , « pieds gelés » o. « froidures des "tranch ées » 0 CXVII·, pag.· 64. . · « gelnres a 11 x pi.eds » debt>a cdnsidei~ar.si l'·urrtiUscHINSKY.' Ziegler's Beitr. z. P ath. Anat. u. z. ·t , d ll' l · t f d. l · · allg. Path., XII, 1893, pag. 445. dz a e a1n Jter: e a . pre erenz·~ i qtLa s1as1 MENAfIETh'l HonARi\. ì\lonatsheft. f. prakt. Der~af!:ltra 1 ~ondizi_?uè atmosferica. Il seco11do potologie. 18f>5, X~VIII, 1900. st9 nella scala etiogenetica devesi dare all'irn.VoLK~IANN. Ziegler's .Beitr. z. path. Anat. u. z. · mobilità per c1u 2:nto ho già detto; il terzo al allg. Path., XII, 1899, pag. 272 .. fr eil çlo. Qne. to a sua volta, allol·chè. s i ag- - RISCHPLER. Ziegler's ~eitr. z. Path. _.t\ n at. u. z. . allg. P ath .. XXVIII, 1900. . giu11ge a lle ·prirne dlle / cause, - pu\ò avere inMARCH.\ND .. Der Pr oz.ess der lV.ilndh~ìlung. ft11enza g·1·.ande s\1lla rapidità o meno dello De11 L Chir. v . Bergmapn. Rr11ns, Lief 16, stabilirsi. ctefla lesio11e · è s ulla sua gravità, 1901. , ma deve ·sernnre riten.ersi d'imnortanza etio. ZoEGE ·v. l\tIANTElJFET. Zentralbl f. ,, Chirur~le, · 1

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g.enetica di gr~n 11111ga inféri<>r;; e, rjpeto, ce 1o 1 prov,a a s_ 11fficier1za ancl1e l'esperienza de'i v iag·gla tori polari. Il .f reddo invece, .di per sè constderato, assume - l a ma?sima importa.nza, · qt1ale u11ica causa determina.nte; qt1ando agendo direttamente cond11ce_.a necrosi le pa:rti colpite; bastando · i11 qrresto caso, da solo a. distruggere la vitalità cellulare dei tessuti col 1 · d 1 t 1 1 d pro urre a coag11 a z1one . e l)fO op asn1a. ·Anche sotto, questo punto di vis.t·ei perci ò . sempre p}ù fii vado ~armando l a convinzion.e che dèbbansi le lesioni prodotte da qt1,esti due diver!=;i n10111ent.1 etiologici. - fr ecido da solo, 'd ·t , d ll 1. · ndo pu d e um,i i- a, e a e qua i cor:r1spo no re ·diversa si~1tomatologia, _dive1:sa pa.tog.en~si. e diversi .esiti - considerare b-en di~tinte tra loro nella pratica comune (come già nel marzo tl. s. in t1na ri11nione castren;;e di colleghi

·

ebbi oc.:cr;sione di accennare e mi propongo di dimostrare in un più dettagliato ~tt1d1<>) ; e cl1e di co11seguenza pi11 pr-0priamente ronve1:1ga ·cl1i~t111 a re le i) r i111e r r~ rP conqela:..ioni, e per-

9

~~H~, -J. ~~-ARCHAND.

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pìeds dans les tran-

..

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, •

.

\

PARISOT

et

Les gelures consécutives prolongé dans· les tranchées. -

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·

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I•

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u·u séjour

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Sui congelamenti degli arti. -

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GanJJJena dei piedi da- congelazio-

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Norme pra;tiche di chirurgia di guerra.

Mila no, 1916, pag. 217.

Considerazioni $U 79 casi di congelazioni di . diverso grado. La Clinica

MATRONOLA.

Chin;tr~, XXIV, n. 5, 31 m aggio 1916. TIZZONI e DE ANGELIS. R iéerche mic1·oscopicli e sui conge~ati. Giorn. di Med. Militare, 1917, fa.se. 1°, pag~ 1. ' )

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Dott. G.

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L'uso del cloruro di calce • per la sterilizzazione della pelle I

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La chirurgia di guerra ha stimolato ila ricerca ·di metodi capaci di far scom·p a rfre i ger.mi patogeni presenti n.elle ferite giungendo a risultati che sono sembl'ati notevoli. A me pare però ch e i migliorainènti ottenuti siano dipesi , più dalla appli cazione più severa e più .corretta di metodi 11preesiste11ti · che non dai medicam enti usati. Tutta.via nel , trattame11to delle ferite o per meg}io dire dei feriti v'è una parte non trasc11rabile nella quale l 'inipiego &li medicamenti· • ha veramente utilità pratica: è il trattamento della alla ferita. Le ferite 1 è . .p elle circostante . ancor l)iù le- pi aghe ha11no ,poteri difensivi ca' pa>Ci' ·di opporsi all 'azione dei gernii e, nei casi favore\'.Oli, di farli scomparir~; ma non è noto eh.e altrettanto possa avvenire per i germi annidati nella pelle. P11re essi possono seconda: • riamente infettare 11na piaga divenuta sterile e debbono essere perci'ò distrutti con cu.ra si- . mile, se non eguale, a quella usata prima di èseg11ire una operazio11e. asettica. · Contro i ·germi. della i1elle . i mezzi biologici .non trovano applicaz· one. Tra i n1ezzi .fisici, i lavaggi e lo S'Pazzola111e~to hanno certo un'azione efficace; ma per il fatto che debbono es. sere p!jolt1ngq.ti, incontrano nelruso pratico difficoltà ch e. in . guerra spesso non sono supera- • . bili. È per: questa ragione che si preferisce ottenere più sollecitamente l'effetto con mezzi ·~hi­ • mici. Non è n1io intendimento intrattenermi partitamente .su ciascl1no di essi ·e stabilire confro11ti; ma solo richiamare l'attenzione sull'efficacia -che, per questo sc,opo, ha il cloru·ro di calce. "Da molto tempo io lo usavo di quando in quando. D·al niese c~i aprile ultinio 1o u so siste1naticamente e cli quest'ultima esperienza, che pi'l1 si curamente posso ricordare, riferii sco or.a. · Il mite prezzo del c1br11ro ii cal ce, a parità di .c ondizio:r;i.i, m1 f a1·ebbe lJreierire questo an' . . tisettico. • iVIa esso offre a11co1·a altri \'antaggi. Il suo .. impiego non controindi ca l 't1s9 del sapone per la to11s11ra preventiva. Il cloruro di calce non resta inattivato (come, a vviei;ie pe1~ 11 sub limato e per la tintura di •

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per il 9.ott. GUIDO EG1nr, capitano medico.

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II AMBULANZA ' CHIRURGICA D'ARMATA . dil'etta dal ten. colonn. prof. R. ALESS~NDRI.

DR.~GOTTI. Le . congelazioni dei soldati e la l or o

PEREZ.

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NOTE o(.• TECNICA .

..t\.c. de Se., 20 settembre 1915.

GA::VIBERINI .

cect. --- The Lancet. 1915, vol. II, n .. 11. DRASTE et MouTIER. Troubles de la circul'ation art~ie Ue résultants de f aits de guarre. -

CHERUBINI.

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SEZIONE PRATICA

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IL POLICLINICO

[ANNO

XXV,

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Lodio) dal contatto con le albumine del sangue Il lavaggio con carbonato ~cdicÒ veniva ese· che geme dalle ferite. guito sia iper allontanare dalla pelle l'antiset. Esercita un'azione ·detersiva molto potente. tico ed evi tare cpsì che la sua presenza potesse ~ nqto come il cloruro di .calce serva nelle inostacolare nelle colture lo sviluppo dei germi, dustrie alla sbianca delle. materie tessili; anche sia per provocare la seguente reaz.ione: la pelle ne resta smacchiata. · Ca Cl 2 O .+ Na2 C0 3 = Na 2 Cl2 O + Ca C0 3 I grassi presenti sulla pelle, dall'eccesso di Per effetto di ·essa la poltiglia cambia im· alcali presenti negli ipocioriti, vengono saponi- mediatamente ·d'aspetto: diviene più bianca per ficati; .p ossono poi venir allontanati o come La fbrmazione di un precipitato finissimo di saponi ·solubili . (alcalini) o . ç9me precipitato di polvere di ·m armo (Ca G0 3 ) . Qt1esto, formandosi saponi insolubili (terrosi)~ in tutte le parti della pelle bagnate, veni va a . . ,,,Gli strati epidermici più superficiali vengono trovarsi in tutti i solchi e in tutte le pieghe; / attaccati chimicamente e resi asportabili, covenendo poi aspo:r;tato, a mio parere, favoriva r . st.cchè l'epidermide _si spoglia di tutte quelle la detersione meccanica in modo .analogo, ma parti non ·vitali che sono p.r onte 1per la desqu.a - più ·delicato,. di quello ch e fanno le sabbie in. maz1one. corporate nei s,a poni. . Malgrado queste intense attività, il cloruro n ~ altra parte la sostituzione nell'ipoclorito .cli calce no11 irrita la pelle. Non ho· mai osser- d.e lla base calcica con quella sodica, avvenendo vato effetti clannosi sulla pelle trattata con ·direttamente sulla pelle, e~poneva questa alcloruro di cal~ in poltiglia ({ in soluzione sa- t 'atti vità .dei gruppi di valenze dissociate du· tura, nè hann"tr' n1ai sofferto le mani di coloro rante la reazione e perciò - suppone~o" - a (infermieri, medici) .che lo hanno a l'ungo e 11rra più intensa ·efficacia chimic.a. , Malgrado l'apparente razionalità delle preripetutamente us·ato. A queste proprietà il cloruro di calce - come messe teoriche ·e i risultati inéoraggianti delfe prove di laboratorio, ;mi pare che queste siano è noto - unisce quella di un· potentissimo an... state ·così poche àa non poter trarre da esse tisettico. Però, .p rima di consigliarlo in sostituzione sole conclusioni . . Ho perciò istituito delle nuove ricerche di ladi altri _c he sono in uso per la st~rili:Zzazione della pelle occorreva dare ·la prova della sua boratorio, che solo ora h o avuto opportunità efficacia nello speciale impiego. Questa poteva di praticare per le ·difficoltà evidenti in zona esser data o con esperienze di lab oratorio o di guerra: esse sono in corso·, e ne darò i risultati a tempo op.p ortuno. ·con l'esperienza clinica. Suc.cessivamente però' ho usato il cloruro di Sulla fine dell'anno 1916 nel laboratorio batteriologico dell'XI Corpo d'Armata, dir·etto dal calce nel trattamento preliminare a numerosi s\g. prof. 'Se affidi, iniziai delle ricerche. Queste, 'interv·e nti cosicchè ora dispongo di una suffisecondo il ~rogra1nn::ia del prof. S·caffidi, al qua- ciente esp·erienza clLµica. Per un certo tempo le mi è grato rivolgere un pensiero di ricono- ho usato il trattamento già descritto, P·Oi, a scopo ·di sem1p licità, sostituii al lavaggio con ~enza, dov.. evano consistere i1ell'escidere dalla . , stessa regione due pezzi eguali .d i pelle, uno carbonato sodico quello con le comuni soluzioni prin12., l'altro dopo il trattamento. Coi due cam- di ipoclorito sodico a di ,acido_ ipocloroso (dalle pioni, dilacerati_in soluzione fisiologie.a, si do- quali, per la ·p resenza di · carbonati alcalini o vevano far. colture sia in brodo, · sia, per poter . di ossidrili carboniche acide, sj hanno le stesse reazioni); infine, invece di usar la poltiglia di contare le colonié, in agar. · P er circostanzé indipendenti dalla sua vo- cloruro di calce, usai la soluzione satura. Il trattamento fatto subire alla pelle ha conlontà, le ri cercl1e fatte fùrono solamente due. Una volta · la pelle trattata si mostrò q'uasi sistito in un lavaggio eseguito con batuffoli itiassolutamente sterile, _Jnentre il eontrollo dette . trìsi di soluzion·e satura di cloruro di calce e origine a una ricca flora batterica. Ne~ secondo prolungato fino a che la pelle divenga complecaso ambed11e i cam·p idni dettero origine a ,, tamente pulita. Occorrono dai 30 ai 60 secondi e si deve evitare che l'·eccessb di liquido ricada svilup1po di germi_; però in quello di pelle1 • sulle biAn·cherie le quali subirebber9 un certo trattata il numero ·delle colonie fu molto mi..: nore. In qu~to .caso i campioni furono escissi grado di corrosione. Po'i si lava rapidamente da u11 tr&.tto di pelle cosparsa di comedoni e con una soluzione di ipoclorito sodico e infine acneica. Il trattamento era ·consistito nello si asciuga. Vi sono alcune regioni in alcuni in·dividui, ' sfregar la pelle per 5 secondi con pol tigli-a di cloruro di calce e nel lavarla p oi con carbonato nelle quali i detriti, la polvere e le impurità sono così tenace111ente aderenti che il n orn1ale sodico. • 1

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SEZIONE PRATICA

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eolorito della pelle non ricompare fac\lmente. · sterilizzazione radic.a le della pelle circostante . ,. In tali casi, b.enchè l'impiego del cloruro di ·eseguita di tanto in tanto, riduce la. secrezione •alce abbrevi molto il lavoro necessario, oc- a così ppca qua!ltità che la medic3:tur.a può . • orre bagnare con esso la parte da trattare (si restare in .po&to p1u lita per molti giorni. • tratta di solito delle estremità) e lasciarla ba- . 2.~ Ferite recenti. Intendo parlare di gnata per alcuni minuti; la pelle. subiscè una quelle ferite, inquinate o non, nelle· quali era · specfe di lisciviatura, iri seguito · alla qua.le da presu.me:ne che_i germi no'n avessero ancora una lieve fregagione permette ,di allont.anare attecchito. E dico presumere p·er lasciar intenuna poltiglia fatta di detriti. epidermicl e di de re l'inceFt~zza della c:osa. ..L\..lla pelle circoimpurità. 1 stante a queste ferite veniva di reg0la appli. I.'oper.azione non ha alcun effetto causti co e, · cato un trattamento antisettico con cloruro di al termine di essa, risciacquata la pelle si può calce. PÒi se, per la natura del proiettile e per iniziare l'atto chirurgico. 'Le , mucose soppor- i caratteri d-egli orifici, si presumeva che il tratano abbastanz~ bene il contatto. con soluzioni . gittQ non fQSS~ inquinato, dopo averne supocconcentrate di cloruro di calce; mi pare però ·ficialmente escisso i margini contusi, si faceva che, per le più delicate di esse, sarebb~ oppor- llna ihedicazione occlusiva. .~.Jtritnenti, escìssi tuno non usa1 e ch·e sqluzioni diluite. i margini delle ferite ct1tan·ee, si ing:z:a11diva il Il sangue in cor1tatto al cloruro di .calce ac- tramite e se ne escideva la ·superficie P·i ù o meno quista un colore intensan1ente bruno, quasi abbondantemente, .·secondo i casi. Infine, se l'e- . . • nero; ld stesso avviene i1ei tessuti cruenti'. In scjssione era parsa completa . e se era possibile questi ·il mutamento . di. colore raggiunge la colmare tutti gli spazi vuoti ed ~seguirè una profondità di 1 mm . .circa. 5e non si vogl~ono esatta ~mestasi, la f~rita veniva suturata,.comcausticare i ·tessuti cruenti, 0ccorre proteggerli; plet~mente, altrimenti parzialruente o non suma ciò nel .trattan1ento dell-e ferite da arma da turata affatto. · fuoco avrà utilità solo qua11d·o siano scoperti La massima parte di que.s ti feriti nulla 'p ro'\ organi di alta importanza fisiologica (nervi, vano poichè hbn è _possibile distinguere quanta ·vasi, ecc.); negli altri casi chi abbia la · con- · paTt-e abbia avuto nel successo il ·tratt'amento · ~ a11ti~ettico .é' qua.n ta quello chirurgico; · però vi suetudine di escidere i te.s,suti ·che, ·essendo stati • toccati ·dai proiettili, hanno probabilità di . es- sono alcuni feriti dal decorso dei quali qual· sere ~nqui~at~, troverà nella colorazione che che deduzione $i può trarre. Per es., su 4 feriti con lesioni QSteo-articolari · essi ..acquistano w;i.a -indicazione d·esidyrabile. Io la ;tio deliberatamente p.rocurata in a}cuni casi· (2 gomiti, 2 .ginocchi) nelle quali fu fatta una• nei quali le ferite. erano talmente 1-rregol~ri sutura GOmpleta dopo escissioD:e dei .tramiti, che, senza tale artificio, sa:rebbe stato estrema- si ebb~ro 4 guarigioni del tutto asettiche. Eg11almente guarirpno 2 amputazioni di comente dìfficile esciderne tutta la ·superficie. Divido in g~·uppi le osservazioni clini·c he' fatte. -scia, 2 di gamba, 2 di a vambracbio·, ·1 amputa\ . Alcuni di es~i rri.ale si p_restano a giudizi seve- zione osteoplastica secondo Gritti e 2 secondo • rament~ obbiettivi; tuttavia ne rife1~isco perchè Pirogof:f che , . furono ·cucite completamente. , il giudizio che posso darne, sebbene subbiettivo, Lo stesso dicasi di 3 ferite cranio-cerebrali 'e • • è fondato su una molto larga esperienza. ·di 5 con lesioni craniche a dura madre integra. 1. Piaghe. - Alcune soluzioni di _continuità , Tra le ferite dell'addome, la massima parte aperte, -almeno che volgono a guarigione, p1·esentando granu- furono lasèiate parzialmente .. si lazioni di bu.on aspetto, scd.rsa secrezione e . negli strati superficiali; perciò da esse norr " possono trarre conclusiohi. P · e rò 6 ·laparotomie scarso numero di germJ all' èsam·e batterioscopic ), {nutano talora improvvisamente' ~?aspet­ .esplorative guarirono completamente di 1a. into, secregano molto pus e pr·esenta.rio infiniti tenzione; inoltre 4 laparotorl1ie trans-pleuro- . ' di afram1natiche guarirono s~nza alcun segno germi. S~ .non ·esistono ristagni o complicazioni • , estrinseche alla piaga, ordinariamente una più di flogosi pleurica: . 3. Operazioni asettiche. - In que.sto gruppo frequente medicatura in poco tempo ha ,ragione ' della recr11descen"za settica. In tali casi .a me è sono comprese anCl1·e alcune ope:r~zioni ese• parso che un trattamento con clorurg di e.alce, guite s.u borghesi in un periodo durante il esteso pei:: notevole tratto alla pelle ci:ricostante .quale si dovette' assumere anche l'assistenza ' la piaga,• senza · interessare 1 la piaga stessa, della popolazione civile. abbia giovato molto. Io suppongo che s~ ·tratti Compl~ssivamente sono stati operati: · .. di inf·ezioni secondarie .p rovocate dai germi· Escissioni di · ganglio sinoviale di polso 1, 'd i • cicatrice dolorosa c-utaneo-aponeurotica 1, di I.ella pelle. • Nelle piagbe che decorrono normalmente una tumoretto fibrl9so • cutaneo 1, plastiche per ~ab1

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POLICLINIC~

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, brì leporini 2, legature (lontap.o dallé fet·ite che Disturbi digestivi. - Si notano talvolta ad inle richiesero) di carotide 1, di a. linguale 1, termit1en~e naus.ea e vomito durante gli accessi ernie strozzat·e 2, occlusione intestinale 1, istedolorosi; quando l'ulcera è attiv.9.mente sanguir ectomie a ddominali 2, _colecistectomia 1, pla- . t1ante, si ha ·ematemesi ~ melena, spesso oc,. stiche cinematiche di mon.coni di amputazio- culta. Quasi costante .è la flatulenza, mentre è ne 2. variabile la costipazione .. Spesso si h a nno anTutti qt1esti intervBnti guarirono di 1a inten- che i sintomi ~ di appendicite cronica . • zione -eccettuati 2, e precisamente : una iste·Tos siemia. ~ Sembra carçt.tteristica dell'ul-- - • • rectomia p er cancro del collo dell'utero diffuso cera 1duodenale e~ è di.ffer ente da quella -comune • al ~orpo e alla vagina (si ebbe una suppura- · nelle lesioni del colon. È p1·ob &bilmente dovuta - zione extraperitoneale); ed una plastica '.cin·e- a.id assbrbimento, a traverso i linfatici, di pro-· matica di ·:moncone di braccio (si ebbe un asc·es- dotti settici ·dall'essu,d ato infiammatorio alla so lon1ano dalla plastica c.t1tanea nel punto base dell'ulcera, ed ai prodott{ biochimici del' ove si era disinserito il tendine del m . grande 1' epitelio duodenale. I sintomi risultanti sono pettorale situato :g.elle immediate vicinanze del- lievi sensazionì di brivido·, leggere elevazioni l'estremo d-el moncone n0n an_cora compl·eta- di temperatura e depressione mentale. Piecola mente ·cicatrizzato) . In ambedue i ·casi le com- lesioni nel duodeno, ·che è molto sensibile, pos' plicazioni non compromisero il risultato defi_sono ·p rovocare gravi disturbi generali, come si , • nitivo degli interventi. E questi non possono può notare negli eventuali maltrattamenti du• essere considerati come compiuti in territori rante atti ope~rativi. asettici; ·così ·che a rigore dovrebbero essere Quando l'ulcera è prossima al piloro ~e può esclusi da questo gru:ppo. · - risultare stenosi pilorica, -c<?n il solito corteo dei Conclu.dendo a me pare che il cloruro di sintomi. Trattasi sempre di condizioni che du.calce p·er la sua innocuità, per il suo potere de- rano a lungo, iniziandosi con i sintomi .d ell'ultersivo, per il suo mite prezzo e principalcera .duodenale, mentre compaiono in seg11ito mente per le sue qualità antisett~che possa esqµe~li 1 della gastrectasia. Spesso non vi sono sere . utilmente impieg~to· nella sterilizzazione sintomi gastrici imponenti, ma l'emaciazione è della pelle. . . progressiva. Nei -e.asi gravi invece il paziente accusa malessere e dolore dell'epigastrio, flatulenza, 1dolore da fame, vomito di grande quan, ~ tità di cibo, accumulatosi nello stomaco, èmac~azione e; · di solito, c9stipazione. Molti però MEDICINA. • non consultano il medico che ad un periodo molto tardivo della malattia. ta diagnosi e- il tr.1 ttamento L'esame fìsic.o dei pazienti mostra di solito • deJl'ulcerà duodenale . I degli in,dividut.ben nutriti, senza segni evidenti (G. REESE SAITEJjLEE. l.11 edical Rec,ord, 1'Z ago«Ii dilatazione gastrica. Generalmente si nota sto 1918) .· s~nsibilità all'ipocon"tlrio· destrol sopra jl duo• Il sintoma più costç.nte in questa malattia è deno; i punti dolorosi si trovano lùngo i nervi 11 dolore; generalmente localizzato .all'ipocon- intercostali inferiori, con un'area dolorosa localizzata al decimo spazio inter.costale, a de. d rio destro, ·con irrad1azioni all'epigastrio ed stra della colonna _ verte~ale: nell'ulcera gaalla regione intercostale; insorge da ·due à sei ore dopo i p_a sti, di ·&.Qlito con una certa rego- strica invece tale area si trova a sinistra, senza però che detta regola sia costante. La camparlarità nello stesso in.diviidu6. Spesso è intermit•• tecipazione ·de.i . n ervi intercostali può spiegarsi tente, durando, p. es., un mese e cessando poi con le loro connessioni col plesso ...celiaco del p er poche settimane. simpatico : più spesso però va attribuita all'ef. Il cl.olore ha carattere acuto e .s pasmodico, quando l'ulcera .si trova presso al piloro; negli fetto 1della tossiemia generale <::'he invade tutto · intervalli vi è una certa dolenzia sor'd.a nella il ststema nervoso. • Affatto ,caratteristica è l'espressione del viso, r egione duodenale, il paziente ha <::ome la sensazione che vi sia qualche c_osa di anormale in che, come risllltat0 ·del ·dolore e del malessere continuati, si fa ansiosa, con i tratti stirati, i detta r egione. Freqt1ente è anche il dolore di schiena: ed è abituale una certa sensibilità lo- solchi naso-labiali approfonditi, le occhi_?-ie procalizzata all'ipocondrio. Il dolore ·s i calma con fonde ed oscure, la pelle abbronzata. La linpiccole quar1tità di ci.bo o di alcali ed aumenta gua può essere :3•J]0 pc> ~o irnp;l.fi:é:!:a, a meno che _ 1nveçe con gli acidi, !a carr_e, i pasti abbon- i1on vi sia cont-emporaneamènte gastrite e tossiemia intestinale. • ' danti. 1

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RA·SSEGNE. ~·

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fANNO XXVJ FASC. 43)

SEZIONE PRAT! ': :.

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Spesso Ja diagnosi non può acçertarsi che con positiva e la pr~senza di tubercolosi non esclui raggi X; ~ reperti caratteristici sono: man- · . dono l'atto· operativo. canza di riempimento con,lçt pappa di bismuto, I punti ·es,s,e nziali nel trattamento sono: a) la · ' linee 1rregolari, residu.i nel duo deno, spasmo dieta; b) il ri'poso; e) i medicinali; d) il trattadel piloro. Quest'ultimo va a-ccuratamente "dii- 'm ento locale. La dieta speciale va combinata ferenziato 1 d~i riflessi ·dovuti a lesioni in altre -col rJposo in letto;. sono state ·fatte diverse tp.oparti del tratto · •gastro-intestinale. T.alvolta i djfìcaz.ioni alla: nota [dieta .di Lenhartz, ma la reperti ai raggi X forniscono indicazioni più formala ,deve ·essere elastica per seguire le vaprecise ·dell'ispezione, 'durante la latparotomia. riazioni in_divtduali. Nei p·rimi .d.i eci ·giorni è Co:rtribuiscono molto alla diagnosi l'aumento necessario seguire una dieta rigida ·di 1atte,di perfstalsi dello stomaco e del duodeno. In- uova, o albl1m~ ·d'uovo .con frequenti ·p asti; in seguito si g,umenta gradatamente, adottando vece i risul°tati forniti dal pasto di prova hanno .• p oco valore: spesso si nota iper cloridria, ma .una lista di cibi ben soppo1·tati dal paziente. .... . anche acidità n ormale o subnorma~e. , In generale i cibi ben digeribili e non irritanti Notevole aiuto nella. d:iagnosi può fornire il so110: latte, naiurale o fermentato: albume ti1bo duod~nale,_ sia per l'estrazione ·del conte- -d'uovo, frutta non acide, p·a ne raffermo o abnuto duodenale, p. es., pus e . sangue, sia per bru~tolito, burro, panna, vegetali .cotti ,special. . un aiuto nei rendere visibile il dt1odeno. In mente verdi, · cereali, specialmente farina d'aqualche c~so, quando la rapidità del passaggio ' vena. Gli alimenti generalmente coptroindicati del bismuto o del bario non permette un.a vi- so110 tutte le specie di carni e di pesce, frutta sione netta, le irregolarità possono venir di- acide e crude, aceto, spezie, gr.andi quantità di mostrate .col t11bo in p.osto, riempito .con 'bario. zucchero, vegetali ·p esanti , e. ricchi ·di amido, , . . Si deve ./8'n.che rammentare che vi posso·n o es- .come le patate; non sqno co11troindicati i cibi sere 'delle ·defor~ità apparenti alla sommità del , con grande quantità ·di cellulosa e di. crusca, duodeno .durante i primi minuti dall'ingestione iehe sono poi molto utili ·contro la costipazione.. \ M edicamenti. - Molto utili sono gli .alcalini, della pappa di bismuto, in .conseguenza del primo passaggio lento ed imperfetto del conten11to anzi . apparentemente n ecessa~ii in molti casi; gastrico nel duodeno. Questo errore può venire migliore è il bicarbonato di sodio; viene poi la rettificato .continuando bene l' o~servazi qne per magnesia. Irr parecchi casi danno un miglil>venti minuti. Così vanno interpretate con dp- r·a mento terrip.o r.aneo il sottopitrato' di bismuto portuna cautela le· r a diografie prese nei primi ieon carbonato di ·m agneSia pesante. È anèhe venti minut i, che presentano tale carattere. molto utile l'acqua calda o·d il .latte -con bicarTalvolta ha un certo v·alore la prova del filo banato . di soda. Questi .alcalini vanno sommiche , nistrati da due a quattro ore dopo il pasto e che è assai semplice, ma fornisce risultati • poss.ono talvolta fuorviare, poichè la presenza durante la not~e: ·essi non vanno però consi.dedi san'gue non permette sem-pre di coneludere rati come curativi ma .solo come palliativi. per, ~)l'ulcerazj one. Negli ,a ccessi dolorosi sono nec~sari alcuni • preparati di oppio, fra cuf"la tintura q'oppio e la tintura d'oppio ·canforata. La morfina, per *** Per un trattamen,to efficace è necessario te- iniezioni ipodermiche può usarsi quando è trop-~ nere in considerazione tutti i punti diagno.s tici po grande l.' irritabilità gastri·ca, ma non· dà risultati soddisfacenti, quanto i preparati di -e la localizzazi.one delle lesioni; fortunata:µiente le lesioni duo·de;nali sono raramente maligne. ·· oppio. L'ortofotmio dà m·i gliori r~sultati nelie Il trattamento può essere palliativo e cura- ulcere gastriche che nelle' duodenali in cui è tivo; il primo può anche portare .a guarigione •talvolta di dubbia efficacia. L'A. ha usato il benzoato di benzile per ~el­ radicale, sebbene in fondo tutti questi pazienti debbano venir .considerati come pericoli chi- mare il pilorospasmo ed il dolore CQ!lSe•gU.3'1: ~; r11rgici. La medicina e la -chirurgia hanno di il. paziente in 1h-1 ora ne sente un benéficio fronte ad .e ssi la stessa responsabilità: quelli notevole seguito da un sonno ristora:tore; in che sostengono che la maggior parte delle seguito p,erò, ·dopo · un 111ngo uso, i buoni risululcere può venir curata con ~ezzi medici hanno t~ti si ottengono solo con ·dosi alte. Altri ha ottenuto buoni effetti con l'adrenalina per via probabilmente avuto un buon numero di casi fortunati, ma una tale dottrina è perniciosa. ipodermica (1 eme. della soluzione a 1 %0), che, l)'altra parte anche l'operazione può fallire. per l~ sua azione sui m11scoli lisci, avrebbe la Le ulcere sifilitiche possono rispon~ere al stessa azione del benzoato di benzile per caltrattamento; però una rea,zione di W.assJrman n mare lo spasmo.

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IL POLICLINICO

[ANNO

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Di qualche valore sono le applicazioni locali iel caldo o del freddo all'addome. Circa l'uso del tubo duodenale, lo si lascia nello stomaco per tutta la notte, dando even• tualmente del benzoato di benzile se si osserva pilorospasrpo; il mattino seguente,. a stomacc vuoto, si lava il duodeno con acqua· mediocremente ·c alda o con soluzione di• soda. Si fanno poi, segl1ire instillazioni- di nitrato d'argento (100 ·eme. della soluzione·~ · 1/20,Q00~1/1000) o ' di argirol a 20 %· Si ottiene con ciò un miglio. ' i·amento dei sintomi; si dev~ però impedire di lasciare la soluziohe di nit.rato ·d'arg,e nto nello stomaco, di .cui' bisogna aspirare il contenuto prìma di levare la sonda. Questo trattamento può continuarsi anch~ ~ c~a del paziente stesso: In qualche individuo in cui l'acido clori•• drico è insufficiente, ha dato buoni risultati la somministrazione di aci·do cloridrico, ciò che dimostra che il d~lore non è sempre causato dagli acidi. D"alt;ra parte grandi quantità di alcal~ possono ostaoolar~ la ·digestione. . L'enteroptosi, 1~ , . 1costìpazi~ne e la stasi .intestinale vannò curate a · dovere: molti di tali casi sono . presi erroneamènte per uJcerre duodenali, in quanto che la.- sintomatolo,g ia della stasi gastrica è affatto simile a quella dell'ulcera. ·•L'ulcera duodenale va sempre considel"a!a come una condizi.one seria, per il pericolo della perforazione, in cui un ritardo nell'operazione può .e ssere fat~le. I sintomi della perf orazione consistono in un dolore improvviso, acuto all'epigastrio, acc-ompagnato da svenimento o anche da coilasso; l'~ddome è retratto, ' . estremam·ente sensibile al toccamento. All'inizio, il v·omito può esservi o anche mancare : è il vomito sanguigno : in · affatto eécez.ionale • tali condizioni si impone l'atto op.e rativo, con o . senza gn.stroe~erost~mia. · Per q11anto riguarda il trattamento dei casi cronici, le opinioni so.n o estremamente variaper il tratbili; di solito, i medici propendono . tamento medico, i . chirurghi per il chirurgico, ciò che, in. fond0, è naturale in quanto che ognuno consiglia ciò che conosce meglio. Ad ogni modo il parere del medico internista deve sempre venire richiesto. Molti degli in~n1ccessJ, di cui ·si inic olpa il t rati (l?neri to eh.i rtL rgico, vannç> attribuiti sia al fatto ch,e !,operazione non -e·r a indi cata, oppure si doveva ricorrere .ad altri atti operativi (per esempio, resezione del colon destro), oppure la ' tecnica seguita era difettosa. , In una statistica ·di S. \V. Duper riguardante 13 casi, 3 di essi, registrati come· insuccessi, appartenevano a tali categorie: gli altri dieci ~

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diedero tutj,i buoni risultati. Notevole è 11 numero di casi in cui vi era concomitante appendisite (9 su ~O) : 5 di essi erano stati ,sottoposti ad app~ndicotomia un anno prima d~lla gastroenterostomia. In un caso, con sintomi che sembrav~no deporre 'per carcinoma, si dovette procedere a quattro atti- operativi prima di otténere la guarigio·n e . Sec?ndo Ì'A. va seguito. il consiglio ·di Hart-· mann, ~di aprir'e lo stoma, .più che s ia possibile presso a1 piloro, nel punto in cui' . si incon- ·. trano la grande e la pi.ccola C\lrvat.u.ra. .. . Conclus·i on.i . ,___ 1° Nell'ulcera duodenale vi è la necessità di un'esatta diagnosi differenziale dall'ulcera gastrica, in quanto che la prognosi ~d il trattamento differiscono essenzialmente. 2° Il trattamento dell'ulcera duodenale è abitualmente m,e·Q.ico e chirurgico; ness11no di ·questi va trascurato. . 3° Nel trattamento medico si ricorre al r\pos.o, 1.avatura. e ·m e dicazione duodenale. 4° L'operazione è ind'icata. nei casi gravi. 5° La gastro-ent.ero,~tomia può . esser{3 inu- tile se non sono . rirriosse le condizioni patolo- ' &iche · n el1a, fossa iliaca déstra. , 6° In tutte le operazioni per appendicite cronica, bisogna ispezionare accuratamente l'ipocondrio destro,..alla ricerca di una eventùale · ulcera duodenale, che spesso l'accompagna. 7° U;na bu.ona radiografia, con fluoroscopia della regione gastrica e duodenale, sono ..di grande i~portanza e talvolta lianno maggior valore eh~ . la semplice ispezione, durante l'operazione. . ..:. FILIPPINI. ) '•

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Sul tetano ' cronico: (Dott1

BAISCH. M 1:i.nch. med. W oc h.,

n. 5, 1918).

La straordinaria frequenza dei casi di tetano nei primi· mesi della guerra suscitò llna viva discussione sulle diverse possibil~tà di cure, che non riuscì però a determinare un metod<> assoluta.mente sicuro; rimase solo stabilito che .,. la iniezione antitossinica profilattica fosse l'llnico m~zzo per impedire o, per lo meno, attenuare la malattia,· e le inoculazioni resero ef, fettivamente più rari i casi. Consecutivamente vennero scoprendosi nuovi fatti interess.anti ed ~ importanti su).la nia t.ura del tetano stesso. Generalmente si riteneva il.. tetano nell'uom~ come una malattia tipica acuta che, insorgendo dopo un 1perio1do· di incubai~one. di 20 giorni al massimo, coi noti fenomeni, conduceva nei casi gravi alla morte, nei leggeri ad una lenta guarigione. Le esiperienze fatte d11rante J.a guerra dimostrarono intanto che il tetano potei;a com,

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SE·ZIONE PRATICA •

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:_.a1·il'e dopo un tempo lunghissimo, dopo 3 a 6 cessazione dell'immunità. Nel caso riferito le inesi· od anche un an:no dalla ferita. Tali casi iniezioni di 10-15 cm'C. di soluzione all'l % di ' / di tetano· tardivo sono stati ultim.amente de- n ovocaina provocarono sempre, nel ca.rnpo del~crittit da Lossen (6 mesi),. Be-ccher (3 mesi) la loro azione, una completa risoluzione della. e Strater (13 mesi) e fùrono anche constatati contrattura. t nell esercito francese parecchie yolte, secondo ·Conformemente ai casi descritt.i da Meyer la comunìc·azione di Bazy all'Açcaidemia di Pa- e \~ eiler, anche ·in quello riferito qall 'A. per , ' rigi. Ess.i ordiiiru:iam.e nte ·s tanno in rapporto. m~~zo ,d é1ll 1anestesia lombare con 0.04 , di stocon un processa infiammatorio della vecchia vain1a, che determinava una completa anelg·esia ferita (irritazione artificiale del callo od ope- del perineo è dei piedi con aumento della moti, razione di un'ernia cicatriziale). Come spiega- lità· ed ipoalgesia soltanto della coscia, le con• zione d~l f at~ è da riten~re che le spore teta- tratture diminuivano, ma non cessavano com, •iche latenti nella ferita si -rendano attive per pleta.rneute. . . ' un nuovo trauma sebbene anche insignificante. L lA. crede che una p.r ov1a fondamentale della In taluni ca~i in cui era &tata già praticata la origine ganglionare d·ella contrattura muscoiniezione preventiva questa ha potuto impedire lare sia data dal fatto che le ripetute iniezioni una infezione primitiv.a, ma ha perduto do·p o di antitossina nelle dir.amazioni nervose, una un certo temp'o la s1~a potenza immunizzante. volta intraneurale e due volte intralombari, E notevole un caso riferito nel quale, dopò ~O ' ebbero una manifesta influe11za, diminuende mesi dalla avvenuta ferita, opie randosi 1 estr.a- la contrattura· stessa. zione di alcune schegge di granata,· fu accerConcludendo·: que 116 riferito dall'A. è ~ tata mediante cultura la presenza di bacilll caso tipico di tetano cronico recidivante, costi' del· tetano. · · · ~ tuito tl~ contrattur~ muscolarie · ~i natur~ ganIl decorso cronico ·del tet·a no dimostrò in u.n glioniare determinata ·da 1ma ·duratura altera- : gruppo di casi il fatto che esso non presentava zio:q.e de1la funzione del midollo S,Pin~le . Quei noti, g.r avi fenomeni generali, ma si limitava sta deve ·consistere in un'h.umentata eccitabilità ad ·unél: parte · d~l corpo, ordinariaci.ente all'e- dello stimolo tattile per cui norì è più normale stremità lesa e .al~ sue vi.cinanze; in altri casi, il ritorno del muscolo al suo stato di riposo. • parecchio tempo dopo la scomparsa e la guaDE CHIARA. . rigione apparente del tetane, sopraggiungev.a un nuovo accesso; cioè una recidiva, seguita ...-. IMPORTANTE PUBBLICAZIONE • . poi talora da altre, e questi ·c~si sono stati de-. scritti con sem·pre maggior frequenza . PROF. GIUSEPPE SABATINI • I casi id i tetan.o locali si .p. ossono spiegare Docente di Patologi~ Medica nella R. Universilà . e Medico degli Ospedali Riuniti di Roma~. ' ammettendo' eh.e la i.niézione profìlatti.ca non • ' ' previene l. inf ezione, ma !_le arresta il cammino • • ed impedisce così la malattia generale; nei non r vaccina ti · il corpo. d,eve aver la. capacità di for• mare rapidamente le antitossine attive;. la cessazione della immunizzazione spiega le reci' La tubercolosi nei vecchi rappresenta uno dei capifoli dive, ciò ch e è una prova d'e lla breve durata - più fìnportanti della ·medicina, sul quale le conoscenze di ql1esta immunizzazion.e. Questi casi di tetano erano fino ad oggi molto imprecise e velate da pregiudizi. L'Infezione tubercolare non è purtroppo un triste privicronico localizzati ci offrono la possibilità di legio dell'età giovane ed adulta: i vecchi muoiono di tu3t11diare la diffusione e 1.azione tossica del· bercolosi con enorme frequenza. Ma In .essi la malattia st ' svolge spessissimo con un complesso slutomatologlco e virus tetanico nell'uom.o ·p erfettamente. come si clinico ln tutto diverso da quello noto per le età giovani, ed allora passa insospettata dall'Infermo e dalla famiglia, era abituati finora a fare solo negÌi esperimenti non diagnosticata dal medico e non curata, dando quindi luogo, oltre U resto, ad un'impressionante .' sorgente 41 sl1gli animali. , cont~gio, che è forse, davvero responsabile di molti .In. L'A. riferisce il. caso dì un riservista, ferito successi della lotta antitubercolare. L'opera del Prof. SABATINI ()riglnale, completa, nuoi11 febbr.aio 1916 da una scheggia di granata vissima, fatta con criterio essen~ialmente clinico, assumb un interesse di prim'ordine; essa è sta~ lodata fn. n·ella cosci.a e nella gamba· destra, nel quale si quindi maniera non comune, slcchè abbiamo creduto far caso manifestarono i primi fenomeni locali di te- g1adita ai. nostri lettori accaparrare per essi tutte le cotano do,p o 3 mesi, e dopo 7 més'i un nuovo at- pie stampate. Un volume in-8°, di paginé 2.86, in elegante e nitida tacco tipico. Come si è a_c cennato, deve ritener.s i ,edizione tipografica, L. 8. Per gli associati al "Policliesistesse g~à una infezione latente <:?1 più pro- nico,, sole L~ 6,75 franco di porto e raccomandato. babilmente, . che l'iniez,ione profilattica avesse Per riceverlo prontamente lnllare eartolfn.a -vqlla dlrettameah impedito l'insorgere della malattia, dovuta alla al ,ro!. ·ENRIOO MORELLI • V!a Sis&lna 14 •. ROM.1.

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La tubePcolosi \

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IL POLJCLINTCÒ

[ANNO

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BCCllDEMIL SOCIETA MEDICHE, CON6RESS!. (NOSTlU RESOCONTJ PARTICOLARI).

Società Medico-Chirurgica .di Modena. .

Seduta 11 maggio 1918. \ .

Sulla tossicità del liquidi parassitari. :gAVENNA E. - J./O. ~i proponeva di ricercare se riuscisse ·S :@rimentalmente la dimostrazi<>ne della genesi tossica di accessi convulsivi. E ricorse a tal uopo alla iniezione sottodurale di liquido sterile di cisti dia1 echinococco e di liquido della cavi tà celomatica degli· ascaridi. Per il liquido di cisti da echinococco venne alle conclusioni che esso non è t:ossico pe~ i comuni anima li di 1aborat:or:io : come pure giunse .a negare una anafilassi attiva provocata da iniezioni ripe- ' tu te, colle norme indica te, qel liquido medesimo negli animali più adatti I primi tentativi di introduzione sottodurale di ~iquido di ascaridi gli diedero talv<>)ta dei risultati di gravissimj -Oisturbi, Seguiti o non da morte, o rn pidi.ssima o a breve scaden7.a. , I , primi reperti indussero . , 1'0. ad estendere le ricérche con tale liquidi> parassitario, che provò r'.icorr~ndo a svariate vie di introduzione ~n equini, cani, conigli, C-a;vTe e topolini bianchi. I fenomeni tossici più gravi inoorsero in · equini e in cani : si ùimostrarono insensibili i ronigli e i topolini bianchi, delle cavie parvero .sen.sibili di preferenza le più giovani L'O. ·pensa a un nesso probabile tra varle infezioni intestina li e i z.oop.arassiti. Fanno osservazioni BIANCH:ERI e BosOHETTI. .. 1

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Stùdi intorno ai mezzi di lotta contro i ratti delle trincee. Risultati ottenuti in pratica. • GAZZETTI C. - Come è noto, il problema della distruzione dei :ratti non è soltanto una . questione di igiene estetica' ·n µt interessa assai da viçino la .Pubblica ·s alute ~ · l'ee<>nomia. Infatti la diffusione di molte malattie infettive può essere a·nment.ata pe! causa dei 't:opi (colera, . tifo, dissenteria, ,ecc.), mentre a ltri m<>rbi contagiosi trovano nei sozzi animali la ver.a causa del loro propaga rsi (peste, ittero-emorragico, ookòdu). Si aggiungano i diannj econom.i ci per il consumo di derrate alimentari. EJ noto 'inoltre che le truppe combattenti vivono in for7.ata comunanza coi topi, i quali ·in alcuni settori del nostro fronte iavèvano raggiunte pro, porzioni numeriche impressionanti. Dagli t11cli compiuti per incarico del Comando Supremo . l'O. si convinse che, per ottenere effetti reali ed evitare inconvenienti, era necessario 'istituire un apposito 1servizio creando squadre addestra te alla caccia dei topi coll'uso dei veleni e dei mezzi meccanici più adatti. Non credette che fossero .a dotta.bili i mez~i biologici (microrganismi) per~hè pericolosi e di sca rso risultato. Scelse in-

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~ece com.e agenti cllimici il fosfuro dì zìnco · e ii

succo di ·SCilla preparato da una varietà di -s cilla marittima attivissima, unica riscontràta frai i campioni di tutta la bassa Italia e della Sicilia·, e ' fra i numerosi mezzi meccanici, · trovò convenient~ssime le trappole a nassa e j } vischio; quest'ultimo specialmente per il topolinb domestico (m·u i' m usoulus) . Le proposte dell'O. furono a~cetta te e chiedono 1

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Presiede il presidente prof. G. SPERINO. -

XXV,

spiegazione LEVI e CENTANNI.

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Sull'Ol'ig~e

delle- piastrine del sangue.

GAZZETTr C. - L'O. rie<>raa che nel 1906 11 Wrigbt, in ba.se ad osservazioni sul midollo delle ossa, enunciò l 'ipotesi che le piastrine . del sangue dei ~mmiferi derivassero dai me~acariociti. La nuova concezione fu .appoggiat.a dall'Oga'ta, ed in Italia dal F ·o à e dal Cesaris-Demel, con minuziose i·icerche sul midollo osseo e sulla milza. Durante gli studi compiuti intorno a lla · lotta oont;ro i ratti delle trincee, 1'0. apfJrofittò della facile cattura di numerose femmine gravide di mus decumanus, che è provvist:o di piastrine a lquanto grosse, per eseguire osservazioni sul fegato di embrioni a differente sviluppo. Le sue inçlagini gli dimostrarono come ~ffettivamente 1a sostanza granulosa del protoplasma dei megacariociti appaia dapprima raccogliersi in a reole, ·le quali si indivi.: dualizzano -sempre più fino a rimanere · bene isolate le une dalle a ltre per parte di uno stra terello di sostanza ialina, . e com~ da u1tilno, tutto il protoplasma si divida in corpicciuoli simili alle piastrine circolanti. i preparuti fatti dall~O. wr stri• scio e colorati e<>l lVlay-Giemsa. risultavano quanto mai dimostrativi perchè in essi si osservavano dei mega.cariociti, che si potrebbero chiamare immaturi, nei quali la sostanza granulosa era ·11niformemente distribuita nel cit:opla-sma, ed a ncora tutte le modificazioni ·s opradescritte fino alla suàdivisione completa del protoplasma. cellulare. ll reperto dei preparati a secco appariva contermat:o dall'os-servazione a frese<> con colorazione vitale al Bril1a1n t-Kresylb1au e Sudan III secondo Cesaris-Demel, e a questa osservazione J'O. attribuisce speciale import.anza, perchè, .quando venga eseguita con buona tecnica ed entro i limiti di temPo voluti, rassicura. assai di più che le particolarità. rilevate non ·si:ano da attribuirsi ad alterazioni. c. GAZZE'ITI.

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INTERESSANTE PUBBLÌCAZIONE.

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SEZ JONE, PRAJIC.\

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AP· PUNT'~

D.I MEDIQIN A PRATICA. '

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çASISTICA E T E RAPIA.

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Le forme cliniche dell' uremia. F . Heim e J . Tihertkoff (Revue rriédicale de Za Suisse riormande, gennaio 1918) fanno rile-

vare la differenza .del quadro. clinico fra l'uremia dovuta a ritenzione di clort1ri o di \irea e ·~a pseudo-uremia per ·d isturbi cardiovascolari; irt quest;ulti1no caso essa è il risultato di un dist11rbo ..cireolatorio nei •c entri nervosi me·n tre l'arteriosclerosi renale è solo t1na· manlfestazio. ne local e d·ell'arteriosiclerosi generale. Il primo tipo, con tendenza aile convu1sioni ~ alla clorure.m ia, si osse~và· spér.ialmente · n~i giovani, la ''era uremia - da ritenzione di urea - - si osserva invece a tutte le ·età, la pseudo-u1·emia cli soli.to dopo i 40 ar1ni. Nel primo tipo i distu1 bi sono. essenzialmente di natura mecGanica da ritènz.ione d i sale e di acqua; nel secondo tipo so:qo invece di natura tossica ·dovuti sp ecialm·ente all'urea ed all'indicano.' Il t~rzo 1ip_o co111 pl'ende sintomi che rassomigliano alla vera llrernia, ina che risultano invece da . ' d1st11rbi circoiator1. L a \rera u remia si d·iagnostica special1nente con la ricerca~ dell'indicano n·el sangue. Nel primo tipo si ha di solito la guarigione: la morte è inevitabile nella vera uremia, mentre la pseudo-uremia permette di sopravvivere tt lqngo. · Il trattamento del primo tipo consiste nella· restrizione d i sali e_ di acqua, nel secondo di alime11ti alblrminoidi e di sali; nella pseudo-u'remia occorre. limitare a.lquanto i liq-uidi, concedere ri1J'oso fisico e menta1e, 'e somministrare sventualmente dei tonici e stimol anti cardiaci. . . 1

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La costante ureo-secretoria in chirurg!a. •

Legneu e Chabanier (Paris Médical, 1917' . n . 42) affermano ch e 'Pr-ima di qualsiasi operazione 1sarebbe utile esplorare il valore funzion,a1e dei reni. Il co·n siglio può sembrar.e ecces~ivo, ma alcune osservazioni isolate, come gli !tudi metodici fatti ·s ui p rostatici, dimostrano eh.e molti degli incidenti che s i verificanO" in ' ) . ~eguito a;d un'operazione ·Si devono att,ribujre &d un'.i nsufficienza renale. ~ P~ fenomeni importar1ti si producono qu.asi !empre in · segu ito· ad un intervento chirurgico : ...la diminuzione della diuresi acquosa e ' l'aumento della disassimil az~one azotata, Qu e·sti iue fattori, la cui esagerazione può avere talV'olta gravi conseguenze, si osservano per · Io Jneno in grado leggero in seguito anche a gli • .. 1

ii;ite~enti

più semplici, più facili, ed anche ·quando i fatti locali decorrono ,felicemente senza alcuna complicanza.. Da questi fatti risulta come conseguenza .immediata l'aumento della concentrazione 'dell'urea nell'urina e nello stess,) u n'azotemia acuta, la quale deve tanto più temersi quanto più la funzione renale è alte-·,# .. rata. La costante vreo-secretoria dà una misura pre-cisa ·del valor e funz.ionale ·dei rèni· la cui conosce;nza è necessaria al chirurgo~ La costante in1dica lo sforzo di cui J.l rene è capace. La durata .dell'inte1·vento cl1e deve effettuarsi, il . grado della infezion.e che ordinaria.m ente seg11e ad ·es$ò, lo stai.o ,·g enerale del malato, sono· altrettanti elementi che il chiru1..go dovrà vaglia.ce. ~n riguardo alla natura dell 'ope~azio­ ne, ad esempio, il grado dell'alterazione della fi1nzion e renale dovra aver.e una importanza : diversa a seconda 1 ch~ si tratti di una semplice a:p1J•e11dicectomta o .di l1n'isterectomia. L'insufficienz a delle nostre conos·c~enze in riguardo all'azione delle intossicazioni e delle infezioni sull'i·dratazione def t8!ssuti ed in linea ·generale s1ùla secrezione acquos.a non ·consente di essere m olto precisi in tali giudizi : in ogni ca,.so il. chirurgo, oltre che agli -e•s ami di laboratorio, dovrà fare semnre appello al 1suo senso clinico. In og11i modo l 'i.mpoFtanza _della e.ostante t1reo-secretoria in 1chirurg·ia generale sta nel fatto cfie essa i'n.dica in ·modo p.r.e cis.o il funzio-· no.mento di t1n orga~o sensibi1e alle intossicazioni po9t-op eratorie e che :avverte del pericolo, che sarà. tanto più grav.e . q11anto più essa è elevata. · Q11ando in t1n so~getto si troverà una costan- · te. ur.eo-se·cr etoria elevata .si sarà indotti a vaglia L'e con più attenzione gli elementi p·r ognostici forniti dall'esamé clinico, a metter~ l'infermo nelle ~ migliori -condizioni possibili; ossia a diminuire l·e .cause ,di infezioni già esistenti, a migliorare la ·cap.a cità ·di eliminazione acquosa con una dieta appropriata ed infine a preferire l'anestesia regionale o locale ,a quella a. a. gen·erale. 1

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Anuria da calcolo~i trattata con la decapsulaz~òne del rene e col drenaggio della pelvi renale. ·

H. Bronnu·m (Edinburgh . rriedical Journàl, lugl!_9 1918) ri porta il caso di tm soldato con una lunga· ·s toria clini ca, in cui predofr\ina tl fatto di unar.f erita al triangolo di Scarpa destro da scheggia ·di shrapnel, ch·e passando dalla base 1del pene, finì alla coscia siniistra. Ne residuò una fistola ur.e tr.ale. ' Ebbe in seg11ito periodi di febbri, con e1imi1

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IL POLICLINJCe

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L'~nuresi essenziale notturna ìn .guerra.

:n~zio~e d~ pu:s 'nell'orin a, poi oliguria con eli-

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.• . m1.na~ione di calcoli; dopo un altro periodo di .La in-contine~za delle ur,fne essenziale not\febbn, aiccompa.gnato da ·cefalea e da dolore turna rappresenta un 'affezione ancora abban~lla parte s1~p'eriore d·ell'addorirè .a .destra, ve·n·stanz.a . frèquente, t ra i soldati. Essa costituisce ~'e asportato il rene destro, ridotto a d 'u na un d1stur~o molesto non solo per il paziente sacca di pus, con piccoli calcòli nel1a pelvi. m~ anche per coloro c he devono convivere co~ Dopo un periodo di apiressia; . ricpminciarono lui, co~e .è il. caso ide~ soldati. Se non si ·corle. febbri, aecomp~gnate· çla. dolore al rene sires~e il rischio di dar~ in·cr.emento alla simu .. .nisrtro~ e. da el~minazio~e di p~s -e di picco·l i laz1on,e, sarebbe il ,oaso di riformare senz'altro ,c alcoli ·d i fosfati per l'orina; con il cateterismo . tutti qu·elli che sof-fi:o,no· ·d i enuresi. Ma è ~vvi• dell 'uretére 1sinistro si ebbe · il l'e·peit~ del pe.nsa:e ; Cfl. e ·con questo sistema sarebbero eliB. coli. . 1 mi~ati dall'esercito più simulatori ,c he indivit Dopo un -certo tempo, . si Verificò assoluta dui realmente sofferenti. Uteau, Schwab .e Ra.a:rit1ria: .col · cateterismo non si- ottenne ch e tou (Paris Médical, 1917, ·n. 42) p ensano percirca·3o "eme. d'i pus; i1 paziente accusava un ciò che bisogne~ebbe trovare .dei mezzi per r dolore sordo al I"ene sinistro, senza però avere documentare Qbb1ettivamente la ·esistenza della. d~ll1 e ·coli.ch e. <?li impacchi ,c aldi, i Q.i\lretici, i incontin ènz~ t1rinuria. A tale niguardo essi. draf?reti·Gi r.imaisero · senz.a effetto; il pazienté rtanno fatto !legli studi sistematici sullo stato era lD ·Coma, con· spt ccato odore di acetone nelfunzionale dei · reni, sulla composizione delle .. 1 alito. , urine prodotte, sul funzJona.rnento dell'organ') V·enne ~eciso l'interv.ento operativo. All'in~sp~1.l~or~ dell'urina e sullo stato mentale deglt ~ cisione lombate, si n'o tò n otevole edema del indi v~dui çhe ne sono affetti. I risultati ,d i queconnettivo · periren.ale: .il rene era grosso é. ste : 1cerche aanno dimostr.ato ·che qu·e sti sogteso, ma la .p·e'lvi non 1e ra distesa:; non vi erano gett1, ~algraido la toro apparenza · 1Tobusta; ~alcoli nell'uretere. Venne d,eca;p,s ulato il rene sono d~i deboli.· · . facendo poi u~'incisione nel 1parenchi!na fin~ Essi presentapo un . leggero grado di deboalla pelvi: ne sfuggì del pus e dell.'u.rina. Co11 lezza renale che sì t radu ce con qual1che di~l dito si ,palpò un calcolo rugoso (di fosfati?) stur:bo della eliminazione, con 11na tende'uza in uno dei cali·ci; non ne venne praticata l'e- alla diminuzione dell,àcidità e dei fosfati che 1 strazione per non fare ulte;riori mutilazioni. · si h~ di notte, e sopratutto in quelle notti nelle , . Attraverso la .s ostanza renale si intro,d ussero q11ali si h a l'enur·esi. Questi fatti 'autoriz~a1lo due tubi di gomma, fino all'a pelvi, méttendo a rarvvicinare l'incontinenza di urina ad, una , poi della g.a rza all'eusol attorno al drenaggio s1Je-cie di crisi di « nevrosi renale » .e suturando parzialmen'te Ja ferita . . L'apip•a rato m·u sco1are (·come ·è dimostrat~ Due giorni dopo L'operazione, vsnne elimi. . . dalle prov·e manometriche e con uno speciale n~ta una grande quantità di urina a traverso ap',;)arecchi:o registratore dell'ora della minzioil drienaggio, le con·d izioni generalì mlgliora- ne) tanto v·escicale che sfiiiterico è notevolmenrono assai : ciriqt1e giorni dopo v'e nne elimina:ta te indebolito. l'urina per le vie naturali, e· più tardi un pie- .· · La C'erebralità infine degli incontinenti è . .colo calcolo . anch~ e$Sa molto debole, ed è forse questa deDopo ·s ei settimane il paziente si potè al- bolezza m entale qtlella ·che domina tutte le zare, -con la ferita guarita: eliminava orina in .. aJtr'é. s~ hanno fenomeni di insufficìenza delquantità 'normale; iessa ip er9 conteneva sempre l'inibizione, che è pure u~a delle caratteristi- • del l)US . · . ' ·che dei de g·enerati. 1 Dopo · 15 giorni si ebbe un altro .attacco di ~'inc:ontin·enza ndttùrna n on è quindi u:a . aJ1uria con vomito, sintomi generali di ure- sitomo isolato, ma costit.uisoo un elemeD:to di n1ia. Con una nuova operazione, a traverso la un.'entità morbosa, o meglio di una sindrome • ' vecchia cicatrice si arriv:ò al rene, appticando clinica aifatto speciale. Con siffatto criterie lln a ltr-0 ·drenaggio: dopo dl;le giorni ricominriesce p ossibile ·.differenziare l' incontinenza ciò la sec1,.,e zione orinaria e nella notte deJ ter- ' r eale .µ a· ,quella. che è. simulata. E sopratutto zo giorno si ebbe . a traverso . le vie naturali per questo fatto che -1'em1ssione notturna di l'eliminazione .di oltre 1800 eme. di urina. An- urina si ha nelle forme non simulate in or.• èhe le ·concfiz.i0i1i generali .migliorarono; in s1)eciali, le pri•m e della ·notte. . ' seguito però il polso divenne diebole ed irregoConvieµe dunque dal punto di vista militare lare, il cuore non rispondeva agli stimolanti, far esam inare gli incontinenti in formaziO"ni fin chè il .p aziente mori,- 15 giorni do-po la se- sanitarie speciali. In ' ogni .modo, qualora i \ conda operazione. ·ini . . 1

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SEZIONE PRATICA

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fenomeni concomitanti dimostrasserò la reale il pTol'a sso r enale, il prolasso uterino, i J!aesiste11za de} distt1rbo, per ovvie -rag~oni di dipillomi della vescica, le aderenze della ve• sciplina e di igiene conviene allontan~re dalscica', .le caruncole ur.e trali, il rene policistico, l'esercito gli in.div1dui .aff·etti d,a enuresi not- : J.l cancro 'della vescic~,_ le alterazioni ·dell'utl1rna. · a. a. rina. Il dott. I. S. Koll richiamò l'attenzione sull'import-anza çhe assume !:eccessiva acidità . La glicosuria nei feriti di' guerra. dell'urina nel determinare la frequente ori.riaz1one; essa . spiegherebbe ·malti casi di così Rathery (Pàris 'JYiédical, 1917, n . 42) ha. -stu• detta ne11rosi della vescica. Anche il dottor diato in un ospedale dell'es,ercito francese la , Bt1gbee convenne st1 qt1està interpretazione. ,frequenza ed i cal'atteti clinici della gliicosuria • . • R. B. nei feriti dJ guerra. •

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In base a .tali studi l'A. può affermare che la glicos11ria traumatica non è molto frequ·ente, avendola constatata solo nel 4.24 % di feriti. La. gli·cosuria JlOD sembra sopravvenire elettivamente nei traumi cranio-cerebrali: è stata constatata' -sopratutto nelle 1erite. degli arti , inferiori e superiori, e, specialmiente negli individui con ferite · multiple; pare .. che es·s a non sia in rapporto con la ·gravità d·ella .ferita. La gliCDsuria nei feriti di guerra rarament-e passa i 20 granlffii nelle · quattro ore, di solito oscilla fra 3 e 4 grf1111mi. È spesso intermittente e scompare rapidamente:. i du·e casi più lunghi· sono· stati uno ·di 24 giorni in un individuo f.erito .gtavemente all'arto inferiore , e l 'alt!_'o in sei mesi a tipo intermittent.e. , La glicosuria trauruatic.a, sembra inftu er1zata, · almeno in parte; dall'alimentazion e. . ' .Negli indiv;idui s e·g uiti lringamente l'A. non ·ha mai ' osservato ·casi di diabete cons e cutivo.· Tutto sommato, pare che n~i feriti di guerra non si ·abbia mai come effetto del traumatismo lln diabete vero e p1"oprio, la glicosuria: è ~ empr.e transitoria. a. a. '

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Frequenza dell'urinazione nella donna. Questo argomento è s ta.to o_g getto di una elaborata relazione di 11. G. Bugbee nella 'sezio11e per ~e malattie genito-ur i:. . arie del penultim.o Congresso tenuto da ll'Associ azione inedie a Americana. E~so ha p,rovoca to un a lunga discussione. ·, · E risultato che la pollacuria nella donna tico11osce inoltepli.ci cau se · organi che, tra cui più frequente è l 'uretrite con trigonite, prim!tive ovvero ·coesistenti con altre lesioni delle • vie urinarie; tra queste sarebbe n on rara la stenosi uretrale, generalmente ritenuta ecèezionale nella donna; possono essere anche pr~­ senti pielonefriti, la stfilide renale, la tu,b·ercol osi ren.ale, ecc.; spetta U·n a .c erta importanza alla compressione della vescica dovuta a gravidanza, a tumefazioni, ad asce~i pelvici, .a · fibromi e spostam.enti dell'utero, e·cc.; menzio~ n~a1no ancora i ca lcoli lung·o l e vie urinarie; .

. POfTA DE~ll ABBONATI. . . (993) Sull' epilazione. - All)abb. n. 9390 : No!! è consigliabile l'e);>ilazio'ne meccanica all&. qua le in genere suol succed.ere la rinascita di p eli più gro s~i e più _spessi. Sconsigliamo pure . l 'u so d elle cosidette paste- epilatorie. Il miglior m ezz0 è sempre l'epilazJ.o~·e elettroliti ca pur.chè eseguita 1da·persona esperta e con le n ecessarie . . . cautele. V. MONTESANO 1

(9~4)

Al dott. L. P: cla L. d. R. : , • Non possediamo ltn trattato moderno di catdiologia completo; consigliamo: · MACKENZJE: • . ' a) Malattie di cuore, e b ) Principii ·di diagnosi e ·cura delle malattie clel cuore. - WENCKEBACR: L e aritmie · e i l loro v alore . (1) . -" VAQUEZ: f,e.t; aritm,ies. "-' MOHR c1 STAEH1-J:NL!N? vol. II; parte II: Mcllattie degl·i organi circolatorf di Killh.s. · Per la chimica. fisiologica .volumi . sintetici e moàerni .·sono:, LAMBLING: Précis de bioc hi11iie. - ARTHUS: . Pr.écis de chiniie pliisiologique, entrambi· editi da Masson di Parigi. Per l a patologia del simpatico: CASTELLINO e PENDE: Pà.tologia· del ' Simpatico, edito tta • . Vnllaréli . . ' t. p . I

(995) All ,abb. Il. 8357: Ot·orN .e ZIMM ARN : Radioth.érapie, Roritgenth é rapie; · Plio tothérapie. J. Baillière, Parigi. I ... 14. - RdATTA: L 'elioterctpia n ella pratica medi e.ci e ne lreduca zione. H oepli. L. 4. - P . CAR1 TO.N. L a cil re de soleil et d' ex·e1·cices chez les e n,f n:nts . .t\.. l\faloine, editor è. FIL. Klinisoke B edeittùng.

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1 quesiti pel « Doctor Justitia » e le domande per la « Posta degli abbonati » non debbono essere scrit~i mai cumulativa'"· . mente o con altre richieste, ma su distinti e separati f-0glietti. Tanto gli uni qu,?nto le altre · debbqno portare sempre per esteso la firma delPabbonato. Soltanto sul giornale, potranno essere, su rictriesta, contraddistinte con le iniziali o con pseudo•imi oppure col numero del proprio abbonamento, il quale però dovrà essere sempre indicato giustamente. 1.e s1omande anonime saranno cestinat.e.

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(1) Die u,nregelniiissige H erztii.tiglceit · und ihre

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semb~a ottimamente riuscito sotto qu~sto punto (Non~- rece~i,~cono CM' libripe,-,,enut• in dono alla Redazione . cli vista, poi eh è dà una esposizione lucida e · piana dello scibile Il\e·dico, dai ·p rimi albori C. \V. MALCHOW. _T~e sexital . life (La vita ses- . ..orientali, da quello già 'avanzato posse~tito dai suale). Un vol. in-~ 0 , di cìrca 300 pagine, Greci sino al secolò xv11'r. V . ediz.ioné.-_ - C. V. Mos_b y ·cornpany ·ed. · Anch~ per là stbria della m~dicina, come per St-Lol11s. c1uella più generale de·gli eventi umani, sono La i1ostra civiltà ha ci1·condato il problema· stati seguiti due metodi: m~ntre · a lcuni ragsessvale ·con tale mistero, che lo ha str.ana- . gruppano tutto il dottrinale intorno a déi (( fuomente • d·ef armato , riducen•do ad 'una cos~ ipo..'"' chi ;> central.i, dati' , da eroi nel senso carlylecritamente v~ognosa quell'impulso animatore iano, arbitri del corso. stÒrico dei fatti', a ltri 'di tutta la vita organica che è l'istinto sèssuale. tessono la narra.zione in guisa che gli individui Riesce q.u in.di assai difficile parlarne con la, non hanno tanto predominio. Il Buck si è tetran·ca chiarezza necessaria, evit~·do che si nuto nel giusto mezzo, c0s\ che· la sùa storia possa da qual che inalevolo dare un'inter.pTeta- non è una raiccolta di biografie di sommi, ma ziol)e quasi pornografie~ .a còncetti pl1ramente questi operano nel loro ambiente, ove anèhe i , scientifici. · minori hanno il loro ·debito posto . . un sin1ile scoglio Degni di menzione sono in questo libro alQuesto libro ·dell'A. ·evita , ed affronta il problema con una simpatica at- Cllni capitoli sintetici su particolari argom,e nti, titu<:Iine verso la donna, di cui è consider~ta. ., che lumeggiano speciali periodi: così -quello . . ' con equanimità la vita sesst1ale, co·m e i·mp11lso sul significato ·d el serpente nelle statue e nei e soddisfazione. 1 voti dei templi di Esculapio, o l'altro sull'in, . Con . uno stupido e brutale egojsll\}.o, l'ù'Omo flu·e.nza del cristianesimo sulla evoll1zione della. h a ri·cacciato in u.n canto la donna ·çonsideran- medicina, opp ure quello sugli osped~li e i modo per essa vergogna. ciò che è per lui occa- nasteri nel medio evo. · sione di orgoglio. Eppure, di·ce giustamente Ed ora, prima di chiudere questa recensione l'A., non si ·.è ancora· compreso .abb,astanza phe trop1p o brev,e· per riuscire adeguata, un rilievo vi sono nobili donn~ -che hanno fo.rti passioni ch e ha quasi carattere personale : il B1:'J.ck, cosessuali e soffrono g~.andemente per la loro me appare dal sottotitolo, è Formerly Clinical sop.pr·e~sione. Non si può impunemente ~far Professor of the Sear, Colu1nbia . . of Diseases tacere la voce .della natura e io spirito ed il University; Co11.sulting· Aura~ S1..l-rgeon, ecc. L'es• corpo se ne risentono g1·avemente. Nè si con- sere dunque, come l'autore, un preclaro citologo siderano abba.s tan,za gli effetti fi~ici della fun- non costituisce una antinomia stridente per zione sessuale. e J)emmeno le imperfeziQni -che coltivar.e con grande suc~ésso la storia della debbono attribuirsi alla privazione di essa, spè- medicina. G. BILANCIONI. cialmente riconoscibili nelle donne sotto forma di frigidità e di disturbi nervosi dt vario gePUBBLICAZIONI PERVENUTECI. I nere, più o meno gravi . Sotto questo pl1nto di' VÉ~TURI ANTONIO. Ospedale Civ.ile di Urbino,. Seziovista, il libro .dell'A. è llna buona battaglia ' ne chirt1rgica. R endicon to clinico-statistico 1° genvinta, e ne è· consigliabile la lettura a quanti naio 1911-31 d icembre 1915. - Url}ino, 1916. si interessan·o di questo a rgomento vitale. COLONIE MARINE E MONTANE. PER I FIGLI DEI NOSTRI SOL-

CENNI BIBXIOGRAFICI.

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!NDEX.

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Relazione morale-finanzia'.l'ia-medica del 1916 . Pre,·entivo del 1917. - Roma, 1917. CEPPELLINI PARINIO. L'e ducazione fisica n e lla scuo' la . - Genova, 1917. SAMAJA NINO. Paralisi del ricorrente sinistro per ferita d'arma da fuoco nel torace. - Milano. 1917. OANTELLI ORESTE. Di una varietà del riflesso oculocardiaco. (Riflesso oculo-cardiaco pàradossale). Napoli, 1917. ROSSI GIACOMO CALENDOLI ENRICO. Ricerch e morfo' logicl1e, sistema ti che e cliniche Slll « Gtt~ppo , del Bacterium coli )) . 1'Iemoria 1a.. - Portici, 1916. EscUDER NuNEz P. I.1a paralisis peri6dica familiar. - l\llontevideo, 1917 . T.1ANZILLO:r'XI BuoNSANTI N. Giovanni Paladino . Milano, 1017. I1EOI\~ SALVATORE. Il tracoma nella provincia di Si15.c11sa. XII re lazione (1916-17). - Siracusa, 1917. DATI.

A. H. BucK: Th.è Growth of Jf edièine from the • earliest times to about 1800 - New Haven, Yale University Press, 1917, di pag. xv1r1-582, con .figure. Price $ 5. 00 ,netti. , Ecco un libro che in Italia ci manta : l1na storia compendiosa, sintetica, ma documentata e sic:ura .d~llo svolgimento e dell'i'I).cremento delle scj.enze mediche dalle origini ai giorni nostri, o a quelli ch e di poco li hanno preceduti. ~crive-re un tal libro di1 dattico non .è opera fa• cile, perchè si rischia o -:'d i eccedere ~ di rendere ipertrofici alcuni secoli,. ponendo d'altro canto in ombra immeti.tata figure e fa:tti importanti. Ora il lavoro di Albert H. ~uck mi

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AMMINISTRAZIONE SANITARIA.

Notizie più sicure si 11anno delle numerose pa1l, demie verificatesi dopo l'èra volgare, da . quell~1 - ayventlta n~l 1173 all'ultima del 1889-90, che racConsiglio Superiore Sanità. ,, colse in Italia ed altrove un a lto tributo alla morPubblichiamo per intero l'inte ressante relazioiffe taliu\. Tributo, dovuto in minima parte alla in- · " SULL'ATTUALE PANDEMIA INFLUENZALE fluenza . come tale (per sè stante non è malattia · l etta· il 1·1 corr. dal Direttore generale della Sagrave: viene perciò chiamata il mal gentile!) : nltà, prof. odmm. A. LUTRARIO, in seno aZ Oonsiglio é per la più gran part~, invece,. dovuto ad infe- · ,.~uperiore di Sariità ad1t·n ato in sessionè- pleriar1-a zioni · seconfutrie, .so·v r.atutto a carico dell'apparato ~traordinaria: res1>irat()rio. 1 • Mta,Igrado che 1a f-0rma élin'ioa 110n, lasciasse fonLA PANDEMlA. - La for1na tnfettiva che ha in• Taso gran parte d'Italia e che tanti1 commozione .date duobiezze. sulla natura d~lla malattia, pure a deviare il g·iudizio ha concorso - fra l'altro .- ha destato ·nel Paese, non è cl1e un e1)isodio dell~ il fatto della ricorrenza estiva della infezione. Ma :rande manifestazione epi(le1uica che <.!On fulminea a ricondurre il giudizio sulla retta via ci socrapidità ha invaso le Nazioni di Eul'opa. Negli ultimi due anni aveva clominato iii Alu \>- co:r re la stbria di pregresse pandemie.. Delle quali l.2b fra quelle meglio studiate sono cosi distinte rica in forma molto grave, accompàgnandosi ad una • per .stagione: 52 1si •sono > Sviluppate d'inverno (masintensa epwemia di poliomielite .anteriore acuta, Simo numero), 35 -d i primavera' 24 di autunno e 17 che av~va determinato un'alta mortalità infantile. ' d'estate. Come si vede, là m.an ifestaz'ione epideOra è la volta della vecchia Europa, dove si è propagata con.' .infrenabile violenza .a tutti i paesi - mica non risparmia la stagione estiva, per ql1anto vi sia mei10 freq11ente che nelle altre stagioni tlel4ell'ovest e negli imperi centrali. , • l'anno . La malattia 11a guadagnato anche la costa. del' l"Africa., bagnat.a dal Méditerranoo, e l'Asia . Dil!'FUSIONE F. DISTR1u1rz1pNE GEOGnAJ.fICA. La :qia~ Mancano notizie precise delle Nazioni orientali : lattia ha fatto la sua comparsa in Xtalia fin dalla ma de,·e esservi 111olto (liffusa, per q11anto è dato scorsa prima vera . .. • • giudicarne dalle frnn1n1entarie in formazio~ che Già alla fine del mese di aprile e nei mesi di ancora ci giu11go110. maggio e di giug110 si manifestarono quà e là nel E' 111ia pandemia non dissimile dJh quella . del Reg·no numerosi casi di forma influenzale, che J889-90, che molti in Itali.a ricordano. mantennero semprè un carattere mite e passarono ~ una pandemia no11 ùissimfle da quelle altr(l quasi inosservati. " 11iolte pregresse, che la storia della medicina ci. Parecchi episodi speciali furono a llora segna... ( l1n tramandato. la ti ; se ne cJ ta -qualcuno : .. / Ora, come prima, mostrà una forza espansiv<.i. nell'ap,1ile molti casi si ebbe!o nel Collegio gr:lndissima; forza resa più intensa dalle circo- Principe di Napoli di Assisi ; stanze dell'ora che volge. Baisti. considerare le delnel maggio si verificò una rapida diffusione . ,, . . . lLece~sità della ~uerra, che han messo a contatto, la malattia tra le maestranze delle Acc1a1er1e e con vicenda sempre più accelerata, le popolaz.ioni degli altri stabilimenti industriali di Terni: quasj dei puntl più lontani della terra; per dare il loro tutti gli operai furono attaccati: la forma si dibraccio all'immaner conflitto. mostrò di car~tteré ·b enigno con mortaliu\ trascuNoi sbarram1no la yia n tanti contagi, nono.. rabile ed in poco tempo si estinse; • •tante che l'Italia fosse il tramit€ obbligato di altre manifestazioni si ebbero a Domodossola paissa.ggio a.d intense correnti di uomini, di 1anispecialmènte nelle carceri giudifilarie; a Spezia tra. . mali di I cose pr0venienti dalle plaghe più diverse il personale dell 'Ar~0nH 1~ e fra le truppe; nelle ' ( ' . del µiondo . , provincie di l\iode11u, di- Piacenza, di Verona, di Ma non era lJQSsibile sbarrare la via alla odie1·Pisa; . ' :o.a forma morbÒsa. La potenza diffusiva del virus nel giugno si diffusé in quasi tutti i Comuni '= tale che nessuna diga avrebbe potuto tratte- della provincia di Bari, a Taranto~ :aerla. , si diffuse anche tra le truppe. operanti allft. È t1n - tributo fataJe .a cui ,nessuna Nazi~ne si fronte di battaglia dando · luogo a numerosissimi aottrae. casi. , Il tribt1to, ove è più grave, o''.e è meno grave. .Òvunwe la manifestazione fu mi te e non e~be Noi, fortunatiamente, siamo fra i · pae-si ,meno vul- !!hè una lieviss_ima ripercussione sulla mortalità.. nera ti tuttocl1è la malattia abbia percorso com< Questa la prlma fase. •na sinlstr.a folata fiorenti zone <Jel PaeSe. · ' ....

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CENNo STORICO. - T,a forma morboSc'1, che oggi tiene ii campo della patologia, è oonosciuta ~ antichissimo tempo. La malattia a vrebbè dominato in Roma persi11e -48$ anni a. Crist.o. •

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M.à a i primi de1 mese di luglio l'influenza irrompeva nella Oala bria, in una forma che dimo&trava magg~ore diffusibilità e maggioré gravezza. Era. l'inizio della ~nda fase. . (19)·

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[ANNO XX,', FASC. 13] .

IL POLICLINICe •

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Si manifestò pl'irn.a a Rosarnq, in provincia di ' gno, .anehe nei punti più gravemente oolP,iti, no• Reggio Calabria, e si estese con rapidità a quasi 'ha . sorpassato l'uno od il due, raramente il 3 per tutti i Comuni del clrcotidario di · Palmi ed in secenro al ma~mo; può dirsi con sicura cosci.e~, guito anche a quelli dei rircondari di R eggio e anzi. che, data la gra.11de1 diffusione délla mala tGera ce. , tia, che ha c·olpito gran numero di pe'r sone, e, di Passò poi nella , provincia di Catanz'a ro (attacoonseguenza, la quantit4 innumerevole di casi lieT'i . , <:ando; per primo, il circondario di Monteleone) che passano inosservati, perchè si risolvono ill ed 'in qutilla di Messina dove incominciò nel Copochissimi giorni senza necessità di cure ,. s, peciali, 1nt1ne che · og·gi si · ha ad incolpare al. di Caronia, ·colpendo gran parte .della po- data 'la 1Rnde11za . . l >Olazi9n.e. l'inflt1enza anche i decessi che avvengono per altr~ · . Passò, quindi, ad altre- p'.eovincie. : · AquiJa,. Parcau's e, la· mortalità nel suo complesso, . in rapPGrt• 111a, Cosenza, Caserta, Chieti, Torino ed Alessanal nn.mero degli attaccati, n~n h a forse neppure . . ' c.lria, nella Liguria. e a Palermo. l'aggiunto ~ saly,0 ··- ri1)eto eccezion~ dovut;e ft ' Nel settembre la malattia. aisSU:Q.·s e uDJa. diffucause locali, la percentuale sopra ricordata .. 'Sione anche più larga éd una severità anche magAl. principio dell'epidemia quasi tutti i mallllti giore di forme, dilagando in quasi tutte le prosogliono guarire. Così a V'-enne nella. pa_n demia .' , vincie d-el RegnQ. / • del 1889-90, durante la qt1ale molti ricor-davano l• Episodi degni ,di nota sono :· definizione che Broussais aveva data della influen. , quello .. della provincia di Parma, dove si ina7.ll : <<invenzione della gente senza quattrini e ., nifestò con una certa g1·avità nel campo militare dei !lledici senza clienti che: non avendo altro da ' di ' Calestano, passando poi à lla città caf)oluogo fare, han110 infe11tato , questo · gingil~<> )). do,1e colpì gran parté della . truppa quindi la n{a . dopo qualche tempo l'agente infettivo, eo• J>OP<>la zione civile, e diffondendosi poi n egli altri successivi passaggi,, acqu~sta. una miaggiore virulen1 , ( .'omt1ni; za, e le èorp.plicazioni ,polmonari diveDgono più hequellt verificatisi . in Lig'l!ria e specialmente ft • quenti .e più g ravi. Qome allora, questo fatto. si è • Savona, i11 provineia, €li Genova, ed a Ta~gia e verift<!ato .anche' nell'odierna manifestizione, e la Bordighefra, in provinGia di Portol Maurizio, dove mortalità: quasi nulla all'inizio del~a. pandemia., si . la maiattia raggiunse un.a grande estensio~e; la è andata accentua~dp su ccessivan;iente per l'a.ufia.mmat<.t _però , declina, volge anzi verso la C'-Om- · ment$.ta ·viruJe1 iza clel germe, donde pii frequenti i)leta estinzione. complicazioni bronc.o -polmonari (1). ·

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EPIDEML\ IKFLUENZALE.

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~OTE CLINICHE.

forma clinica assunta da.Il' epidemia · in Italia è dato il maggior pressochè uguale in t11tte le regioni, del Regno che · tributo è l'Italia .meridionale e la Sicilia. · 1 t•~ sono sta te colpite poicl1è dovunque la malattia Ha JJl'e~o , come ho detto, le mosse dalle Cala- · si presenta c:oi medesimi caratteri, se. pure in albri(\, si è diffl1s.'l poi nella ·Campania· attaccando cune lucalitit questi prendafiO un decorso !Più in modo notevole le provincie di Caserta, di Nagrave. . ])oli e cli Àv(\llino ; meno gravemente quelle ·di - Qualche volta vi sono sintomi . prodromici, i• Benevento è di •Salerì10, ed è passata in Sicilia, 1 \ I dove si è est0sa a tutte le pro~incie dando· ovun(1) A riguardo del fenomeno della ..,mortalità conque znr.nife..;tazioni che hanno il carattere d·i grande viene, ~~ · altro, rilev·al'..e che se il numero dei znordiffusibilità, B ·specialmènte nelle provincie' di Catania, cli Ca ltaniss.etta, di Trapani ".r aggiungendo ' .·ti ·raffro·n tati a quello dei casi' appati~ce, cotne .si è detto, molto esiguo, non p11ò dirsi altret~t. l 'acme i1ellt~ ,p1·ov·inciF1 di Palermo e specifilmente se il numero. stesso venga considerato iti sè e per 11el CnJ1-0ll1ogo. . . , Più tnrdi la_ n1ala ttia si è propagata 11elle P~­ ·sè, nel suo valore assoluto. Noi vediamo, ad , esempio, a Palermo - OTe la glie con 'maggiore gra\ità nelle provincie di FJ}ggia mortalità giotnaliera si , aggira intorno a 20-30 dee di Bari, mentre in forma meno Igrave e, forse, cessi - il numero dei morti aumentare sino a ra:meno d·i ffusa, ha serpegg1ato fin"oggi nella . Basiligiungere 1a. cifra di 177 il 25 settembre. cata. Médesimamente in àltre citt-à, come: In q11esto 1noinento, nell'Italia meridionale ed - Napoli (media giornaliera dei decessi: 40-at): i11 Sicilia si Jnanifesta ed ac.c entua la fasè digra, 23G morti il !'{ col'rente ; · <laute del fenomeno. · · - iioma (1nedin : 40-45) : 19U morti il 15 eorMentre in Italia centrale e settentrioDJaJe si inanifestn .ed a un1enta la fase nscendente, più gra- 1·ente ;· - Milffno (inedia : 38) ~ 171 il 10 corrente; ve dell'infezione: ìsopratutto nel ~zio,, · Abruz• . - Tor.ino (inedia: 20-25) : 126 il 15 corrente; zo , Piemonte e Lombardia; meno in Liguria e - Foggia (media : 7-10) : 71 il 7 corrente; nell'Emilia ; meno ancol.'a in Toscana e nelle Mar- Brescia (7-10: iri media): 75 il 13 corre•che; mantiene · ùn car attere quasi sporadico ' nel • te : ecc. • Venet-0; lieve in Liguria. ~ • Per buona fortuna , si · tratta. di . vampa re, elle presto ·si attenuano : ma ciò non toglie eh~ sien~ · ,ESAGERAZlQNJ E REALTÀ. Molt-0, però, si è esaimpr~oDJ8.nti nel momento del lor~ maSSim• li:erato sulla gravità nella mala tti.a. "Vido bagliore! • .. IJa mortalità, lievissima in molta p-arte del Re• (20) • '

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SEZIONE PRATJ \.t\

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. -uanto che il gi'Or110 l)rim~ dell'inizio ùelln febcorre l'Europa tutta con la velocità di un treno,. sre si sente mancanza d'i ·appetito, IDalessere gesi presenta, malgrado la .differente gravità nei sinnerale e - svogliatezza ~l lavoro, dolore e bruciore goli · casi, con una evidente uniformità. alla gula ~ dolore di testa. ~iù e-0ml1nemente la Ma v'ha di più : Nelle · maggio1i acca,demie me.tepbre cotnpare mentre si è _in piena salute con un diche dei vari Stati di E11ropu che ne furono collieve brivido di freddo o anche senJJa di questo, piti (Madrid.' Parigi, Monaco) venne agitata la eonterupor!lnea.mente gli ammalati si lamentano di questione se nella malattia epiden1ica in esame si iolore alla gola e senso di sofferrnza al n~so ed dovesse parlate . di influenza, OYf ero, di altre for• ~gli occhi come per l'inizio ili u'.n raffreddore. La 1ne morbose infetti.ve giil note' o con earatteri prima sera .la febbre gjà raggiunge i 39° Q_;, di- ... llllOVi. · minuisce k1quanto la mattina segu~nte e l;l ,se1•a · E l'opinione preval ente - e d . ora quasi uniconsecl1tiva tocca spesso i .W0, O. Si accomDagnano versale· ~ dei clinici _fu cl1e, al di fuori del risul' perdita d~lle forze e grande abbattimento, · man ~ 'ta to delle indagini bu tterjologiche,. la forma cli.. • «:1nza nsRoluta di appetito, d0lore di testa e dolori nica (tanto uniformi ne sono i caratteri con quelli talvolt<.1 molestissimi alle spa lle ·' ed ai lombi; sen- rilevati in p..recedenti epidemie) ùeve essere con-· 1 • suzione cli n riùità e ,secehe~za alla gola e-0n voc~ siderata come in/f, uenzaJ·, hè più, i1è n1eno che in- , alterata e tosse secca molesta; màncanza di .rifluenza. IJOso nottur110 o sonni inquieti éd agitati. Questo Nella Svizzera. st~ssa, ove la forma clinica h~ · stat-0 ~lura tre-quattro giorni con, alternative di , indubbiamente. assunto una gravità maggiore che miglioramf'nto e peggioramento,. talvolta· -compaio- J1on nelle altre Nazioni ,. colpite, la malattia non si ùifferenzia _da quella studiata in Italia. A queno durante il giorno grandi sudori e la ~bbre se~· • ma alqua uto .per risalir~ la ser a; talvolta ·si hanno sto proposito posso .aggiungere che il Capo del . ' emorragie dal naso. Al quarto o quinto giorno la Laboratorio Batteriologico della Sanità Pub?lica, temperatl1ra coroi11cia a discendere più o meno inviato espressamente dal Governo in Svizzera, ha rapidan1ente JJer riùursi al normale mentre •se~ c6mt1nìcato _non cader dubbio si sia trattato di r • ., , . • inano alquanto i dolori al~e spalle ed ai lombi (\ influenza, rìèl decorso della quale, la maggior gral'espettorato div.iene più àbbonqante. Ma gli am- vi til è dovl1t.a.·_alle fac-ili i11fezioni miste secondia.. . ruala ti in generùle rimangono deboli, tossi colo.si e · tie da cui i1 polmone è colpito, e che- i carat~ri sofferenti ancl1e Jlarecchi giorni dopo che la febbre sono appunto .Quelli della ·pandemia del 1889-189Q. è scornpa rsa. · Tn Italia, mentre ·nei primi passi del'l'epidem_ia . . -t , ) ·' ' Ti sono forme lèggere, in cui la febbre cessa al il pensiero dei _medici era stato assai discord~, ' • seC'()ndo o terzo giorno, · sebbene continui ancora ora, inY~ce , quanùo }e note ùelle compÌicanze grail malessere co~1 gli a~tri sintomi. In a lcune per- · vi si sono aggiunte, e il decorso dell<l ·m alattia sone anzi le sofferenze sono così leggiere, che esse non ha avuto più h.t breve· durata di due o tre continuano ' aù atten(lere alle loro occupazioni or· giorni, l'opinione della ma~gjoranza l1a concluso èjnarie. pPr 'Una farnia cli·nica di infl/nenza. . \ Vi so11ò . però anche forme .gravi, in c11i al 5° o fio La lJarte epidemi?logica ha anch'essa una g·ran-· giorno lf.t febb:r;~ non cala, ma persiste co11 10(·~1de importanza nella definiziòne della natura della liz~azioni pulmonali, cl1e talvolta hanno esito mormalattia. Ovunque è f.;tata notata la grande, f\}l• tt\le, J>-iù spesso guariscono, n\a con 1nolta lentezza ' 1riinea _:rapidità di difful::liqne, che i1e i·iporta i ca' e la scia11do dietro dì.sè t1n prolungato malessere. tatteri tt1tti a quelli della epidemia dell'i;nfluenza ' In alcune lo<.:ali.tà si sono avute f-0rme gravi a del 1889-1890; e· l'ep_idemia che rapidamente si difd€e-0rso più rapid-0, 'pò~chè la localizzazione pul- fonde, rapida~ente ·si psaurisce .. In Sviz~èi'a in po~ monale è co1nparsa fin da i primi giorni, la febbre co temP-O 11,000 casi fra i soldati con 305 morti ~ divent1ta subito assai alta e si è ·mantenùta tat~.18 %) ; in Germani'.3: si è diffusa rapidamente a le, l'abbattimento grandissinio con gr3;Ve debol\tlonaco, a Norin1berga, a Berlino, a Hessen ~ ma .1ezza nel funzionamento del cuore. · già . dopo un mese nelle città colpite l'epidemia .si Fortunatamente <111este forme- non sono state n ttenlia va. ~ mentre compariva negli altri centri ea molto freq11enti, ed .i1nnno condotto ~ìap~damente invadeva tutta la Nazione. Sebbene poco s} conoa<l un esito letale, sol0 quando sono capita te in sca del ùecorso nella Francia e nell'Inghilterra e ecchi, o individui debilitati per altre mala tt1c per la Spagna manchino ancora statistiche ed un (alcoolisti. tubercolosi, malarici). lavoro d'assieme, i ca~·ntteri · dalle pubblicazioni Più rare sono state le localizzazioni dell'appafatte. tra spariscon0 ide11tici . • l'ato i11testiil.ale coi mQdesimi sintomi generali ,. ' gii1 detti: febbre) abbattLµ1e.n~o, dolori, ecc: Non sono in"ece compaJ·se 11elle nostre popolar.Gioni le forn1e gra vissìme con localizza.zior.ii al siSe i pareri sono concordi nell'affermare che la •tema nervoso e eon .e sito ·r.apidissi~,amente mor- epidemia attt1ale ha i caratteri clinici e l'a:ndakle, ehe .s i sono avute invece numérosissime in mento epidemico dell'i11tluenza ùel 1889-J 890, ~i· è altri Stati di Éuropa, specialmente negli Imperi qualche discordia circa la i1resenza ed il valore del ('entrali. bacillo di Pfeiffer, ritenuto l'agente 11utogeno del. NATURA E 'r·ATOOENESI DELLA MALATTIA. Le OS1'1nfluenza. . ·Gli osservatqri si possono ~videre in tre campi : ~rvazioni dei clinici così italia1'i come stranieri quelli <'he, ~algrado le più f\Ccurate indagini, non 1ono generalmente concordi nel - 1porre in rilievo riuscirono mai a rintraccia re . nei prodotti mor\:hf:" il quadro clinico della forma morbosa che per. / (21) . ' • ,

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bo·s i il germe ritenuto specifico: quelli che lo tro-varono sempre : e quelli infine che lo trovarono in .. l1na Jfeve percentuale di casi. In Italia il bacillo di Pfeiffer è stato isolato dal prof. Di Vestea dell'Università di Pisa, dal professor Canalis dell'Università di Genova, dal prof. De Gia~a dell'Univen&ità di Napoli; a Palermo, la. Rtessa Commissione scientificatr all'uopo nominàta dal Mil]istero dell'Interno, lo ha potuto isolare in qt1alche oa.so. Vi è di più. A. P1sa si sono tenta.te, con successo, ·inte.ressanti prove sierologiche, destinate a diffondere una luce non dubbia sulla patogenesi. , Comunque, la discordia di opinioni pone in riJie-vo quanto • l'argomento della ricerca dell'agénte patogeno sia meri tevole di studio : ma in,tanto 'nessun cl1tbb·io cade sitlla 'natu,ra , della malattia. Oertezza avvalorata dalla indi'$cussa uniformità dei reperti Clinici. · ,r Nè deve mera-vig·liare. questa snecie di disaccordo \ fra quadro clinico e reperto batteriologico. • . Basta pensare alle non poche malattie infettive r>er le qt1ali l'agente patogeno è sconosciuto, mentre la chiarezza e la uniformità. dei sintomi, il decorso della malat~ia, i caratteri epi~emiologici consentono di porre con tutta sicurezza la diagnos~ della forma morbòsa. Ora, se le di.sqt1isi7.ioni .che si svolgono sull'agente patogeno deJ.l'epidemia hanno un valore scien. tifico, non toccano punto if criterio clinico sulla natura della entità morbosa. • <~ni:1d ! , r1e~sun n i11a la ttin 11t10\a : ni~nte di pi ii , . I e d-i diverso dall'influenza.; non solo, ma niun dubbio 11eppure lontano di manifestazi-0ne· esptica. Noi Possiamo a gran' ,,, voce. proclamare che il Pae.se è . assolutamente immune da qualsiasi accenno di malattia esotica, - non ostante le non infrequenti . importazioni di infezioni della più diversa natura · per effetto de} traffico intensissimo colle- , , , . \ gato alla guerra: E p·ossiamo ànche proclamare che, a .l l'infuori dell'infiùenza e di una certa recrudescenza della rualaria, legata a cause molto complesse in sq:etta dir>endenza della guerra. tutte le altre malattie in, fettive a bituall sono contenuté in limiti assai ristretti, malgraclo l'azione di profonde cause pertur_, ba t·rici dei servizi sanitari. Nessun accenno nepJ>ur lontar10 di peste o èholera, come ta1u!b si ostina ancora a su-surrare ·ed insinuare!

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IL POLICLINICO

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tati che si raggiungono contro altre infezioni, non_ deve rryndurre a1la conseguenz<l che contro il mal~· non si possa e non si· debba lottare con tutte le forze utili,z zando tutte lB altre risorse della profilassi, volte a modificare le c-0ndizioni nelle quàli la malattia maggiorment.e ·si diffonde. La infooione mb.stra una non dubbia disposizio. ne di luogo ed una non. dubbia. disposizione di persona. · Quanto ai luo.ghj , si vedono di ·preferenza colpite ll\cali'tà <r~~e maggiormente' è transandata la pubblica igiene; colpite maggiormente le case ove è • ,negletta la pulizia. . Quanto alle persone, !a malattia predilige le col· lettività ingombre ed .affollate; le persone meno curanti dell'igiene individt1ale e che più direttarue:Q.te e<f intensamente si espongono al contagio"\ Queste 11ozjoni eptdefniologiche con,forta te dalla esperienza devono esserci lume e guida nelia profilassi.\ · A. correggere la disposizione' di .luogo valgono le IllisU'.r e di igiene generale : lJa, puMzia stradale, 1D spazzamento in forma un1ida, la scrupolosa nettezza della casa. . Speciali cu.r e vanno rivolte aJ luoghi di pubblico convegno (cinematografi, teatri) e alla vettt1re pubbliche (sopratutto framviarie; ai treni). Quanto alle collettività si raccomanda il diradamento accompagnato d-all'osservanza aelle pià severe norme di igiene. · / Ma più forse delle accennate misure possono Je caute}e di igit>ne individµale: la pulizia delle maµi, della bocca, della' c:ryità. .nasale; evitare .i contatti. non strettamertte necessari cogli ihfermi; e sovratutto difendersi dalla proiezione di goccioline di saliva che sogliono accompagnare i colpi di tosse e gli starnuti. Sempre, ma mai com~ ora, dovrebbe essere os:. servato il precetto civi)è ed igienico di non sputare per t~i;ra. .. , A questi concetti fondamentali si inspira la circolare telegrafica del Presidente del Consiglio emanata nell'agosto scorso, e l'altra recentissima, di questi giorni. A questi medesimi c~pcetti si inspirano le di1sposi7.Jonì emanate per l'Esercito in seguito ad una conferenza avuta tra i ·rappresentanti della Direzione generale della· Sanità pubblica e quelli 'd ella · Sanità militare' e del Comando supremo.

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LA PROFILASSI . - Contro questa malattia la pubLE DIFFICOLTÀ D~JJL'ORA. - È .inutile dissimularlo, blica profilassi non è armata degli stessi poteri la pandentia ha colto i vari paesi dopo un lungo che ha contro altre infeziO'Ili. Qui vengon meno periodo di lotta quando tutti ·i servizi. pubbliéi le. misure fonqp.mentali intese a sterilizzare la sorche maggiormente avrebbero dovuto ,e potuto gente di infezione e intercettarne i tramiti di difco,ncorrere al raggiungimento dei fini di profilassi fusione. I mezzi dì profilassi diretta non· possono erano spossati e fortemente assottigliati, non sodominare compiutamente il fenomeno. E se pure lo per effetto della perturbazione- generale legata si volessero adoperare nella più larga misura posalla guerra, ma anche e 1Sovratutto perchè la sil>ilè, l'inimane sforzo c.p.e sarebbe rt~iesto non gue~ra ha ri<;hiamato a sè le energie migliori di corrisponderebbe alla esigt1ità dei risultati rag- .P€rsonale di congegni di mezzi in . difesa di integiunti. ressi superiori. Questa fatale condizione di cose se non ci con- . I servizi pubblici quindi non potevano agevol- ~ente di agire colla en~gia e la potenza di mezzi, · n1ente adeguarsi alle nuove necessità, anche pel" e sovrat11tto con la prontezza .e sicurezza di risul-- la fulmineità dell'appe.rizione in punti diversi

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X.XV, F ASC. 43]

SEZTONE PRAT1CA

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territorio nazionale e per la vastità della . a11co1·a una yolta prova di quel sentimento solida.le, u1anifestazione; donde il bisogno di uµa larga azioche avvince ormai ·le due all:}mipistTazioni e che è ne integratrice da part~ dello Stato. la condizione prima e più sicura di successo nel La quale azioné si è manifestata ,in tutti i .camcampo <lella sanità pubblica. pi ove maggiori erano le deficienze. Anche la benemerita A-ssociazione della Croce Rossa ha concorso, \ con ogni buon :volere e sino ....\TTIVITA ISPETTIVA. - Fi11 dalle prillle inanifestazioni della malattia gli organi Yigili dell'am- al limite del possibile anche ron sa~ri.ficio della ministrazione. sanitaria intervennero prontamente sua missiio·n e di a~ststenza :all'esercito combattenovunq.u e se ne m.nnifèstò il bisogno per accertare te. alla opera .altamente 11m.ana e ci-vile di portar · le eve11tuali ·deficie117te e n10inchevolezze dei ser- soccorso .alle poPolazioni peroos~ dalla epidemia. All.a metà di settembre i medici militari in ser, . Tizi e procuraFe di eliminarle. vizio erono poco più di cento. F.ssi furono portati ~li uffici oo.nita.ri provinciali delle loe<tlità eol• i·a1Jida;mente a 400. Ora sono oltre mille. pite i·affo1·zuti, sempre quando fu. possibi1·e in relaMa · per quanto pronta1nente ed insistentemente z_ione.. con lè .attuali condi~ioni numeriche d~l person-n.le disponibile, di .altri funzionari medici ov- fossero fu tte le rièhieste e date le dlsposiiioni, non vero dl ufficiali meù'.ici a <'1i sposizione, spiegar0110 di rado iacca·d eva che il medico militare non fosse in gnado di ·r aggiungere la destinazione con quel~ al riguardo la più intelllsa efficace azion(}. , la rapidità che il Ca.so richiedeva. A favore degli uffici isté'sm, attese l e (·ondizioni E })erò fu reputato necessaria la costituzione di attUJa.l i dei trasporti e in relazione con le 0011clizi-0ni ·speciali di , .alcune p·rovincie, proYvedevasi 11uclei di riserva in Appo siti punti (li concentracon tutt.a urgenza a mettere a disposizione mezzl mento, allo scopo di ·.avvicinare .p er quanto più rapidi di. trasporto con. il nole.gg·io, e, ove fosse possibile i medict al oo.mpo di azione, ed accorciar<~ cosi i ritArdi. I neeessario, con l'acquitsto di ·qualche vettura a11Ma l'improvviso manifest&.rsi <1~ nuoYe e sempre tomobile. , I)iù va:ste esigenze esa.u rì ben presto anche queste Contemporaneameute gll Ispettori medici <'.!ella • amministrazione sanitaria ·portava.no al massimo risorse ·p alésand-0 1a urg'e.llza di ricostituirlè al la. loro attività nelle regioni coJpite per orientare più presto; ciò ·che .s i va facendo con quella maggiore alacrità che è consentita dalle complesse cire coordinare le mi$:ure profilattiche, per stimolare, costanze dell'ora. integrare, -seguire e assicurare il maggiore e più D'accordo col Comando Supremo, col Miniswro sicuro ren.di1nento di . tutte le energie. della Guerria1 e con la Croce Rossa si è già r rediI NUCLEI ISPETTIVI. - ~t\.zioue questa che integrai.Sposta in due centri di smtstamento l'adunata di va.si a.ltresi con quella de.i d11e i.s pettori farma- quel mag·gior numero di medici della Croce Rossa, cisti della Banità pubblica, di due ispéttori arnmi- che fosse possibile, per essere immediatamente dinitstrativi n·o nchè di due i•s pettori degli approvvisloc~ti nelle provincie più bisognevoli di aiuto. r ' gi-0namenti e consumi all'uopo richiesti e ottenuti DISINFETTANTI. - DISil\TFETTATORI. Grandissime • dal Ministero competente., i quali, costituiti in due e11ano le soorte di disi,nfe,_ttanti non .s olo nei vari nuçlef, composti ogn)lno delle varie ~mpeteilze e magazzini di deposito della Sanità· pubblica, ma :aggregandosi per ciascuna: oona l'ispettore medico anche presso le singole Prefettt1re, si che la epiche vi è destinato, dianoo opera .a rilevare in • dernia, per quanto ha tratto alle disiµfezionl, P<>tè · modo rompleto e -0rganico i bisogni del mom...n to, essere combattuta col mass~mo vigore. Per far nei vari aspetti· che ·s i manifestano. fronte alle continue richieste pervenute dà molte

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.ASSISTENZA SANIT~R~. - Questa deve considerarsi il vero tallooe di ì\.chille dellJ. 1situazione. Tutti .sanno •la grande na.r efazione operatasi .n ei medici per effetto delle numerose chiamate alle armi. Tale. rarefazione è sovratutto ·sentit.a nei OomunJ. di <:!alXÌpagna. ~ ' A questa ca.usai di perturbaztone dell'.assistell2a. · ~nit.aria .a.1le popolazioni ·s i aggiu11ge l'altra determinatasi per effetto dell'1a.l ta proporzione di ma• lati verificatasi nei medici civ'ili. • Il Ministero a fronteggiare la sitWlzi·one ha· agito per due vie: 1° hai rivo·ltQ un caldo appello ~i medi-ei ·:Qe·r chè diano tutto il fervore del loro sentimento e della loro opera. in questo momento di pubblioa necessità e non si dubita che l'apwllo avrà una larga eco di oonsensi nella benemerita cla~ dei medici ; 20 ha provveduto alla integrazione del servizio a inezzo di medici militari richiesti alla Direzione · ge11erale <li sanità militare, la quale ha corrisposto u ll'aJ)pelio con ogni premura e sollecitudine; dando .

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Prefetture si so.no fatte da~ vari m~gazzini importanti spedizioni di disinfettanti di varia natura, curando in ogni caso che alle richieste ve, njsse dato corso con la massima celerità. Largo ft1 .ed è l'impiego \Ìel tS ublimato corros]Fo e dell'acido fenico, dei quali disinfettanti sono ora in co~·so · ragguardevoli rifornimenti: si sta provvef\endo ' in qu<:!.s tl g'iorni alla distribuzione di ,sensibili quantità di sapone <·. ~n- fine, i Prefetti 'furono autorizzati ad acquistar dire~tamente sul posto Je quantità di calce viva, ev-entt1almente oc~orrenti. Queste distribuzioni di diSinfettanti han consentito di rifornire i piccoli comuni ron ragionevole larghezza ; m.a anche all€ grandi città non furono negate le maggiori possibili .agevolezze. Se deficienze si sono v~rifioa te per que~ parte, esse oo:ra s-0no assolutamente imputabili alla amministrazione, le cui grandi scorte, preordina te da tempo, han consentito di non It-(:gare di~nfettanti a nessuno. Per il Lazio, ad esempio, fu me~ a disposizione del Prefetto . il magazzino -centrale (23) ..

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IL POLICLl~ICO

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del }\{~ntstero, c(H1 facoltà di ~ tti11gervi liberamente a sec-0nda .del bi~gn-0. . Non solo, - ma a far si c:he questo materiale potesse essere rapidamente trasportato sui luogl\i - a J))a.r te l;Utso sempre conse.rltito di autoveicoli, ' fu ,chiest-0 ed _o ttenuto: ò1al ~1inist~ro dei Tras~l'ti il consenso a far Yiaggi::ir~ tl materiale di soccorso (disinfettanti, medicinali, alimenti, e<:c.) con treni diretti, come bagaglio.. ... ' · E n-0n paga di ciò, la Dil'ezi-0ne genera~e dèlla · Sanità ha curato che le .singole spedizioni, pel loro pili &curo recàpito, fossero sco:r:tat~ nella grande maggioranza dei ca si dà un agente di P. S. incaricato della oonsegna del rua teriale. Inoltre, -· siccome in talÙne provincie e 1~rt 1Nlrtic-0larme.nte I;.isentita la 111c'lnc.anza ili personale s"[3€cializzato per le a1sinft>zioni, ' renner.o richieste, e si ottennerof dal Ministero delln Gl1erra venti. , squadre idi ' disinfettafuri ·militari- che ~restano con ogni abnegìazlo11e l'ubile opera ..Joro oViUnque essa è stata ed: è inclisl)€niSa bil€. Altre dieci squadre oono .in al~estimento. Cia~cuna squadra ·è composta di dieci disinfettatoti al c-0manò,o 'cli un sergent,a di. -san.ità, studente · del V anno 1d i medicina. • Non è irrilev~:nte il ricordare cl1e questi disinfetta tori provengono dàlla .scuola cli disipfezione di E irenze, istituita a cur~ della Direzione generale della Sanità p11bblica. • e clèlla Direzione gene< , . rnJe di San]tà militare. · _ Ciò • natu1~a lmente S€nza co11tare le numerose . • squadr€ di disinfetta.tori, rostituitesi nelle varie lo-

~1ll'lta.lia,

va quindi considerata corne un fén-0men& i11 stretta c.orrelazione con lo stato di guerra. Il . \Ij~stero . dell'Interno, con...~io della gravità deg·li inconvenienti ai quali avrebbe potuto-"' ~1· .·luogo ~le _penurja, non ha mancato :fin d.al 1915 di promuovere e facilitare, d'.a.cc-0rdo col Ministero clell'Industria e del commercio l'importazione dall'ester-0 .di prodotti farmacel1tici e cti' materie prime occorrenti ia.l la fabbricazione dei prodotti -stessi, men tre,' d'intesa coJ Mipisterò delle Finanze ' . . si sorvegliava il movimento di esportazione a fine cli i1npedire che sotto forme diverse uscissero dal , Regno materie necessai:ie · all'indu.s,trin farmnc-euticà. . Con tuito ciò, per le· condizi.oni. e~~zionali della... produ~ione e ·del mercato, !!On è · stato PoSSibile E?''{itare in alcune località sensibili deficienze di pro1otti farmacei1tici; ma, ove tali deficienze si sono d.imostr.ate più gravi ~ è provveduto con lo immediato in,·i~ di cajssette dei 1ne(li, inali più i:O uso e qi .cui maggiormente si sentiva il bi$ogno. Di t.ali cassette_.sòno state distribuite' gratuita1 mente e sono ,in Yia di allestimento parecchie centinaia . I medici,nn.li in ·-esse contenuti rispondono ad un. elenco stabilito d'accordo con la Clinica m~dica di Roma . ~ 1

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calità .

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. Il richiam, o. alle ,

~ssisTEN ZA FAHM~\CEUTIOA. · -

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mi di 1Jn . raggu<:1rdevole numero di fftrmacisti ha Portato indubbiamente come inevitabile oeonse' gu~nza inconvenienti nella i3•SSiste11M farma ceutica in ispecie nei piccoli e-0muni. > Il J\i!inistero ~on h~ J)erò tra scurat·o di ricorrere ai p-0ssibili i·ipari, pl'<?ifilllovendo cl.alle competenti ·Autorità militari esoneri e licen7.e a fa·v ore di quei fun_zionati che e1·an-0 sta ti seg1ialati come indiSl)ensabrli d a.i singoli Prefetti nelle località ove • .,, esercita va110 la I oro J)J.'ofessi-0ne. E per le nume. rose· con-cessioni fatte dalle predette autorità fililit.ari co11 compiacimento si deve constat.are che lt: deficienze clel personale farmaeeutico si sono limita te nel ni1 i1umero verame11te e'Siguo e ~I-o nei più piccoli centri cli p·011-0 :1~ion<'. • .

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seguente allo stato di gt1erra è· stata la penuri.:<t \lei medicinali. ìV!oJ te d elle materie ehe IJer lo inna11zi si ad-0peravano nella industria farmaceutica. occorrono oggi alla fabbricazione del materiale di guerra. E ciò a prescindere anche dalla diminuzione della mano d'opera impiegata ne}la fa 'Qbricazione · dei rued~cinali e a prescindeFe' nnche dalla diminuita • in1porba.zione di non pocbe materie prime nei mere.a ti di Eu1 opa. • La penuria. di medic'inali, non .limit.a ta soltanto

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l'}REZZQ ELEVè TO DEI ID..;DJCIN ALI. -

La rarefazione •

(lei prodotti medicinali -e il fenomeno del .rlnèar1>. cli o·g ni g~:µere conis eguente al~0: stato di ·guerrà, sr>esse V'Olta ina.spirito' da eccessive · e riprovevoli . • 11retese di .avidi speculatori, blanno in molti casi, -specie in questi ultimi tempi, elevato i prezzi dei • medicinali in mistlJ;.a oo renderne troppo oneroso l 'a.cqujsto con perièolo e danll\> per la salute pubblica. . Allo .scopo pertanto di eliminare la. possìbilità di così gravi inconvenienti, speciB:lmente nelle circ·-0stanze attuali, è stato emanato· un D. L. dii:ettQ a disciplina.re i prezzi di vendita .al pubblico dei medicinali di maggior t1so, assegoondo la facoltà . . 'ai Prefetti di stabilirne per le rispettive provincie i limiti :qia.ssinli. • Con tale prov,;edimento verrà posto certa n1ente , . un energico freno ad ogni tentativo ai artificioso . ' · a uruento di quei medicinali che per il loro largo 1100 devono essere messi aJla. portata di tutti . • ·Per assicurare l'osservanza del proV-Vedimento, vengono con esso sanciti vari ordini di penalità. che 1 1peraltr-0, ho pieno convincimento non, dovranno~ · trovare che rare applicazioni, ben potendosi contare sul {latriotti$irno della classe, cui il De• creto si riferisce. Ad assicur.aJ.'e, per altro, là maggiore possibile uniformità di criterii nella rednzione della tariffia, ·SOn·o state emanate norme ,s ul• v-Oto conforme della Commissione ministeriale · delle tariffe, ~11' uopo wnvocata . •

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PROVVISTA DI CHININO . -

La penuria dei . prep,a -

rati di chinino ha oostituito una delle più gravi i)reoccupazioni del momento presente. Il fenomeno · è stato avvertito in tutti i paesi per effetto dello stato di .gUe1Ta. È stata una vera cri& internazio•

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(ANNO XXV,

43]

FASC.

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SEZIONE PRATICA

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nale determina.ta.si vuoi a ciu-sa tiella irÌ1portazione enormemente (ijm.inuita della corteccia di chi.oo dai luoghi qi. produzione, vuoi a ca.usa dell'enoirme consumo di chinino, da· parte degli• Eserciti belliger~nti operanti in regioni. fo1·temente infest:a te da malaria, come la Macedonia, l'Albania, l'Asia minore e, da noi, l'Isonzo, prima,_ il Piave, dopo. Nei riguardi del nostro Paese è poi da agg·iungere l'accentuata recrudescenza dell'ende mia 01iaJ;a.rica. nel Regno; recrudescenza ' legata ad un: complesso di cause i\Jcu~ inerenti al ritmo ep1idemioo della maliattia, ed alrtre, le più i.rniportanti, inerenti a speciali oondizioni create d~llo stato dli guerra, quali ad esempio : r.aJlenta m~nto dei 1.avo1i di bonifica; mancata manu.tenzione dei ca.nia.Ii di scolo· produzione di nuovi focolai .a nofelic1; importazione' · continua e rilevante di infeziQne ùa lQcalità di malaQa g·ravissima; maggiore recettività · d€11a popolazione adibita .a lavori nelle zone malariche, ecc. .. Ciò ha natur.almente }}()l'tato ad uru.1 · intengificazione dei mezzi di lotta e ad un più forte con, sumo di ehi11ino, che ha in gran parte esa U;rite le ' ingenti scorte di preparati china:cei, cui aveva in JJrecedenz.a provveduto l'azienda statale. In previsione di ciò, questo Ministero ha àa molto ' tempo rivoltè le più alacri cure pei· 2!Ssi,cu1·are il riforn.imento. di nuove .scorte di chinino ' mentre oon lia ciroo1are 26 giugno 1918 dav~ isttuzioni J~er un più oculato buon governo del farmaco e llel' . l·uso più parsimon·i oso di es~ evitan{l'° ogni inutile sp1_·~o del prezioso rimedio. ' Ma. io devo 13. tal riguardo dichiarare come l'opèra della Direzione generale della Sanità no11 si sia limitata. a parare alle necessità. del momento. Anche prima del conflitto internazionale, tl'.acc-01'do col ~1inistero delle Fina:nze, erano stati l)l'e- • ordinati studii e provv.idenze derstinati a mettère il µaese al ripa.r-0 dell'alea incertlr'°del mercllto internazion3ile dominato da I trust tedesco!.olandese. ...., Vi ~ anzi a tal riguardo una onorevolissin1a. ed ampia - ·do<..--umentazione che costituisce un titolo non ultimo di be'nemerenza per l 'Ammi11istra . . • 1

Z10ne.

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ASSISTENZA ALIME.\°1'1J'ARE. - • È 1Stata data J_)artjc--01a.re importa~a ial migli~ramento dell'alimenta.: . zione nelle provincie c-0lpite dalla epidemia .. Proeedendo di pieno acc-0rd-0 tra i due Ministeri Cnlinistero dell'In~rno e Ministero degli approvvi.gionamenti e conrnì alimentari) si è provvedu'ti) ad a uruentare il contingentamento della 1p.àsta, del~ la carne, del riso, ecc. E .segnatamente per la carne in molte proyincie sono sta te tolte le restrizioni vigenti così da iassicurare alla popolazione ·un mnggiol'e quantitativ<> dello essenziiale a.limenro. ' Sempre d'acc-O:r do col ~Iinistero degli a.p pro,r'vig-ionamenti e consumi si è, fatta provvista e di·S tribuzione g·ratuita _d i alimenti ai po·veri. A questo rigua.1:clo è oppo·r tuno menzionare che per gli arnm·a lati pove1·i 1son&' stati distribuiti con ~a. magg·ior possibile larghezza gli ' alimenti (fa!·jne· di leguminose, riso,, ecc.) che vengono confezionati e preparati per l'ali1nent.azio11e dei bambini a èura di quel Ministero. Ancl1e del latte, di cui è notoria la defìcie11za sui Yari mercati, si è cercato di · acquistare la maggiore possibile qu1 al!ltitit pei· farla ;pervenire • rapidamente nelle. localitit nelle quali era segna.Lato più urgente il bi-sogno. Per infrena.re le frodi e le adi11Iterazi9ni nel eomJ merc·io a 1in1eJ.jltare che le pa rtioolari con tingen7~ del J)eriodo che &i a.ttraver&1. h1a nno reso più - facili e più, redd.itizie, si è ritenuto ind~spensa bile a t1mentare le sanzioni· ·p enali ogg·i stabilite dalle vigenti òi·sposizioni di legg·è i~r colpire le frodi stesse. e·d a questo pro11osi to provvede un Decreto Iuogotenen7.iale. che sta per e~sere sottoposto alla sanzione sovrana :

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Iu alcuni lt1og·Jìi per }'accresciuta mortalità detern1inat.a dallc'l pandemia di infiuenza non ~mpre si è d.nta sepoltura ai cadaveri nei pl'escritti termini del .i;egolamento di peliziu rn o rtuaria . • . ìV1-0lti si ·&~no ruar.avigliati cli questo fatto doloroso :s ì, ma non insolito, nelle epidemie di influenza. Siui.ili ritardi .Si verificarono nelle passate pandemie, compresa q11ella del 1889-90, pet.sino nelle più .g·ra11di oopit:'lli 'di Europa, come Parigj, Berlino. E dire eh~ allora iSt ~ !ra in te.mpo di pare! '. . Comunque, a rimuovere con tutta ·u rgenza questi inconveilienti, che colpiscono oF più intimo sen o di llmanità, .~sono state date aergiche dispesizioni ai Prefetti autorizmndoli a · oovvenire la necessaria mano d'opera e ricorrere anche, in casi cli assoluto · bisogno, all'opera di militari. Facilitazioni furono concesse anche per il legname. , • (25) POLIZA

Il presidente ,del Consiglio si è interessato versonalmente all'importante questione ed 11a C<(}n~or­ so non pooo oon azione pronta, enerwica, ~vveduta, ad abbattere gli osta<!oli :Per una sollecita Roluzioo.e dellia crisi internazionale. In .seguito alle it~rate premt1re del i1ostt o Governo, la Commissione interalleata per la pro,·vista e 1ai .tipartiz1one del fa.rmaeo, ci ~·ssegnava lC> mila kg., da oonseg.nia.1~si subito, e 75 mi1a kg .. a~­ nuali, da 1suddivi9.ersi in dodicesimi a J)ri11ctpiarè cl.al .settembre u . s . \ Le prime '.l;>ar.tite .sono già arriva.te a Torino, ove • con febb~ile lavoro, dd. giorno e di notte, si .attende 1a.11a trasformazione del farmaco. Se ne producono 300 chilogrammi al giorno; complessivi. Le accennate circostanze danno ampic'l ragione della. natura ·e della entità delle varie difficolt:à, rese più assil1anti dalla manifestazione e diffusio•

ne dell'influenza, che ha moltiplicato, oltre ad ogni credibile misura, le richieste del farmaco. l\fu il periQdo, che abbta.mo attraversato, ripeto, è stato grave: · - penoso per noi, penoso per tutti gli alt1i Paesi che. hanno come noi sentita la grave crisi del farmaco. Ii va.reo più difficile è ormai oorpaissa.to e ci arride, più che la sper anza, la :fiducia di a vere eònven1ientemente assicurato .p er l'avvenire la nects-sa.ria provvista., per m9dO da metterci al ripa·r o da sorprese: ·

MORTUARI.\. -

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IL .POLICLINICO

SUSSIDI .-'.I COM l TNI ".PER

SERVIZI DI· PROFILASSI.

l)er ag·ev-01.are, affrettar~ e integrarè l'-0pera de.i comuni più 'Qiisognosi in relazione con le ,attuali tjtraordin:a1ie esigenze dei servizi di profila1s si n-0n si è maru:ia to di ayer pTesente la uecessità. di ve• nire in loro ail1to con la eoncessione d·i . a111ti .. fi• 1:1..<1 nzia ri . E pe-r mettere in grad-0 le Prefetture di p-r-0vve~lere a ·l rigu.a·rdo, e:ome alle .altre eventuali spese C'011seguenti ai s~1·yizi sanitari del momento, sono s1:ia.t e fatte ad al<:11ni frefetti anti<:ip~zioni · .app.osite per l'ammontare com•p lessi''O di ·lire 388 m ila .fino al 30 settembre 1918. Nl1ove anticipazioni si. concedono a misura dei . •u<>vi bisogni seg·nala.ti. . Al giorno d'oggi, Là ~mma erogata in anticipazioni ·si inoa.m mina pel milione, in denaro, .s enm, •atu.ra1ment:e, C'Qntare la lar~ 1aZione •sov'ventiwi in personale, di,s infettanti, medicinali, materiale _,rofilattioo. ·li-

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Da te le difficoltit, le. resiRtenze , .. le complicazioni <l~ll'or-a;

lANNO

XXV,

FASC.

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Misure della Direziòne generale di Sanità militare contro l'Influenza. ' · Il Ailiniste.1·0 .della ·g11erra (Direzione ~enerale Sa- ' nità militare, Pivis. ~loteriale sanitario) ha diraruat-0 ll!\a circ9lare alle· Direzioni di Sanità di Cor- • po d ' armata territoriali per consigliare l~ààozion,e , di 'lnaschere protettive da tenere dai medici e dagli infermierj tll1ra.ntR; .l a lor-0 J)ermanenza nelle corsie degli . ammal\tti ù ·influenza. Circa il tlpo di mascl1ere da prescegliere, la l)irE:'ZÌOilé llOll ritiene nec~ssari-0 · I>rtescrÌvere per tt1tti indistintan1ente un uni<:o mod~llo, ·1.ascianòo facoltà · agli llffictali medici .dei reparti ed ai direttori di ospedale (li adottare quel tipo che riterra11no più specialruent;e adatto allo scopo, facendo prese11te che la maschera .meglio rispondente è quell:.t r;he, S€nza ostacolare il respiro, r iesce a trattenere ·pt\l efficacemente dur.ante l'ispirazione il pulti,scolo ab~1osferico e le particelle llIDide proiettate dagli infermi con la tosse. • .A..d ogni modo, per comodità di. coloro che si tro. Yassero ,eyent11al1nente imbarazzati i1elù1 sc-elta del ti1>0, e~sa ha in-v iato a lc11ni e:Sem1)lari d.). un modello, semplice nell'applicazione, di facile e rapi<lo allestimento, che si ritiene possa essere usato .COll reale '"antaggio. L'impiego di detta maschera non richi&le, çlaf:è.1 la ·sua semplicità, alcuna dettagliata illus'trazi~ne. Il filo di ferro cotto cucito in uno dei . bcirlli, essendo facilmente pieghevole, Il tiò ada tarHi esattamente 'alla <:l1rva del naS-O; i -ru-1-stri Yan o legati dietro la nuca dopo av~rli fatti passare i ·spet- · tivame11te sor)ra e sotto l'orecchio: la faldella di cotone interr>osta 4 ·può essere cambiata o~ni · qunlYolta lo si i:itenga necessario, ed es&'l Pllò essere n1~dicata con q11alche goccia di alcool ca11forato o timolato. · ~

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- data. La fulminea, ' )"a!st.a e contempor.anea ma•ifesta Zione di b.Lsogni ;, • • - non era possibile - Sc'trebbe .stato fuori della re.:'lltà - , che qualche inconveniente, q11a lch~ i1~ rdo non si foss<:> malli festa to : • - ma si persuada il Consiglio che tl1tt0t q11anto • el'a _possibile ftl .r e, è stato fa tt'O. Ho · dedicato . a q11esto gr~nde bisogno tutte le energie, tutto il fervore · del1a mia volontà ; mi oono prodigato lavorand-0 ·senza tregua, compreso ' · èella gr:.aovissima re.alta e · respon·s abilità •·dell'ora, seguito con entusi<1iSmo e eon lena infatic.ata dai .. • miei compagni di )avor<>, aj quali mando un oom- . . ... , * lll<>SS-0 saluto di riconosceI17,.a ~ cli pla11so. * * 1 1 n '_;-llt1·~l cirC\)lty·e della Pire~ioue generalé di SaGiammai l'{lmlDinistrazione visse attimo più, alto 11i.ta .mili ~al'<" l1i1 J)er oggetto. il Ricott'f}'1'0 ·e l'assie vibrante di attività. . . ten.rç a, <lei 1uala,t1 ,d/i ·,ln:ff, ueri::;a. " Se il nostro · sforzo ipertentsivo non h~ ·vial·so .a R i..~11ltn. e;lle 11011 sen1vre "Viene ottemperato alla stroncare il :passo a questo genio · màllgpo nel suo p1·escrizione del pa ragr~1 fo :5 tlella Circolare 405891, fa tale andare attna.v erso il vecchio mondo, abbiamo ri~er,·ando Ospedali specjnli, o speciali. Reparti nela coscienza· di '!1-0ll avér nulla traLa-sciato per gli stabilimenti sn.nitari, per il ricovero esclusivo portar sollievo e oonrort.o ~Jle popolazioni flagel<.lei militari colpiti da influenza: ma tali malati la te cl.ali/a. malattia. -vengon-0 inv·ece accolti 11elle corsie comuni, renden( -K· * . (lo così il l)ropagarsi della. infezione fra gli. . facil~ . altri infermi, e l'insorgere in questi; già dèbilitati Attendo, or10, d1al Con&iglio I.a Slla èllta e .ee1·ena pel' affezioni diversf', di forme cliniche assai gravi . parola affi.nchè . vog·lia : Si inYitano r>erta11to le Direzioni di Sanità a voler 1° (1ire se alla s tregua clellta· eo1n11nicazione fatta dis11orre percl1è sia ·rigorosamc91.te s~nlt-0 l'indirizritenga .sì tratti. di influenza e togliere di mezzo zo. di 1nantenere isolati tutti i C'olpiti d·a influenza, 118.· diceria 'd i non o q11ale misteri-0&1 malattia; e si gradii·à a vere assicurazione in prqposito. 2<> confo~re. ro·n la Stl8. griande autorità l'attiCon l'occasione yiene rac:pomandato che, fra i vità !IlOOtr.a, volenterosa; Yati amm'ala ti di forrue influenzali, siano àistf,nt i :3° darci ql1egli l1lteriori lumi che val~ano a ren~ quelli olle prese11.tano r,;on1plica·n ze bro1ico-polmona<lere- più sict1ro il nostro cammfno in questo arduo, 'ri, e che 0ssi , -eng:l·n o accolti in corsie, o padiglioni, <lifficile momento. • I . epa1·at i dr1r17i altri. Non si può infatti escludere, in Roma, 17 ptto~te· 1918 . u1odo ~ie11ro (· eo11 rigore scientifico. che tali oom• A. r..L"TRARro. J'licanz~ ( c·he .·0110 l)Oi quelle che Jnd11cono di solito 1·esito letale) 11on siano <1eteru1i1iate cla associazio~~el pro8.sin10 r111n1rrG darerno i.1 rP-8ocon to della ni mierobi0l1e. l~ C}t1nli aggit1ng·ono l'aziorle loro à '' i.1.tc uss ion.e . ~

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[A~NO

xxv) FA.se.

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1043.

SEZIONE PRATICA (

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qu~lla dell'agente clell;1 affezione in.tl'uenzale;

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ATTI PARLAMENTARI.

esse non siano C'apaci, ver pa1;te loro. di propagarsi, co1ne tali, a.gli altri mfllati ·in cui la influenza deco1·r~ in modo benigno. e di aun1ental'e, J)el' tal modo, lèl gra.vità della .e11i~lemia e la letalità fra i col-

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fontro le adulterazioni del latte. A.~l uu.·iuterl'ogazio11e, .chiedente risposta scritta, !)~·esentata dal .senatore IJustig, circ..:a le adulterazjoni ·di alcuni alim~Iiti e particolarme11te dèl latte,

i PI. t.l. . Infine ri(!l1iamandosi ~ llà Circolare 15247 (di cui in 11recede1iza) sarà opportuno che le Direzioni di

il ministro .dell'i11ter110, on. Orlancl'Q,· ha dato una Sanità dia110 precise istrn7.ioni agli ufficiali medici esa11riente· risposta, qa_ cui $tralciamo il seguente o '"11 pei'oonale di assiste11za, atfi~chè èssi ·u,niscano bl'f\llO: , all'alto spi_rito di abnegazione e di sacrificio lln ben ~ e~ Dispasizioni di massin1a: 'sono state ripetuta. I netto senso della respo11sn bilith di ttitelare la promente lmpartitè dal '.M.i11istero, pel' ottenere l'ese,r, pri<t salute; e si giovino q11indi di ogni ' i~~~o pro- 1cìzio, d a parte degli organi loca li c9:rupete:µti, deltetti,70, atto a diminuire ln proba1'i1ità di COJ;ttrar- . la più attiva ed oculatti vigilaw;a igienico-~anita­ re la mala ttin nell'adem11imento del loro. ria sugli ·alimenti in gen~re e ~111 latte in partico-· , ' lare·; azione che, saivo s:piegabili· ecc~ioni e ·a ~rio- · risticamente non evitabili deficienze singole, risulInvio di militari presso m~niçom~ civili.. • ta realmènte ·spiegata dagli uffici locali d'igiene e, ' Jl .Jll11istel'v ùell'iut~rno tDirezione genel'ale delin genere, dagli ufficiali sanitari e dal personale 1'~..\.mlllinistrazione ciYile) ha in proposito diretto I f dipendente. . ai· .~ignori prefetti la seguente circolare: Prova di tàle azione, che trova e cloYrebbe tro«Consta àl Ministero cl1e q'llil.lche manicomio civare maggiore a~uto indis~nisabile nella cooperavilè ··si è rifiutato d'accogliere nella sezione psizione del · pubblico direttamente intere~sato, è il chiatrica ad esso annessa, s~nza il· preventivo asnumero · notevolissimo di· contravvenzioni levat,e al 8e11~0 dell'autorità git1diziaria, a. termini della leg'r iguardo, di denuncie formulate all'autorità giuge 14 f~bbra:iio 1904 e del regolamento {relativo, i diziaria e di conda;nne da part~ di qt1esta. 1nilitnri presunti alienati .. colà iytvia ti in osservar"'a quale risu~ta av,ere a.p plicatè con ~'igore. le zione clalla · oompetente ..a lttorit_à militar~. ~n.nzi·oni penali C:Ommin.a't;e _ per chiunque contr~ Y• ~ facile comprendere che, se gli ostacoli del geve11ga al divieto di :mettere in vendita latte ad111nere cl~1 })arte clei manicomi ciyili dovessero estenterato sancit..o dall'art. 14 del regolamento generale· der~i. ue verrebbe grav·emente compromesso l'an8anitario e dell~al't. 114 dèl testo unico delle leggi ·_ ùaruento tlel serY·~zio . psichiatrico dell'esercito, sia sanitarie; e cioè, la multa da.. lire 10 a· lire 100 .. nella wnn territorjale che nella zona cli guerra. ~ltre la confisca della n1erce e, se del caso, le mag· Pt'·r oYYia re a tale inconYeniente si pregano pergiori· IIBlle degli artiéoli 820, e 322 del Codice pe~ tanto le ~~. J"'I-': cli J)Qrtare a conoscenza delle Di;na~. . 1 rezioni di ma11i(·omi ci,·il'i di codesta pro,rincia• che, Sono, iinfatti, queste le sole sanzioni attualmenI•er aécor<li interceduti tra il l\1inistel'o .della guerte ap1>licabili, tali n0n essendo ritent1te e non rit<?: ra, quello della g;l'azia ~ giustizia e lo -scriYente, ' nendosi, per le diverse, speciali loro esclusive finn.è stata l'ic:o11osciuta all'autorità militare la facollità.1 q11elle del titolo V tlel . de.creto luogotenen' tà (l!inviare 1n o.sse1~vazione per s11pposta alienaziale 6 maggio 1917, n. 740; zione mentale, sotto la sua . responsabilità e senza - Q11este non ha~o , peralt1·0, conseguito ·. l'effettq . • autnrizz;;17.iio11e git1diziaria, irÌdivid.u i ' fa.centi anclesiderato, • L'inconveniente hru , ~erdurato .e .p~r~1:­ ·'... , cora })arte dell'ese1·citp. Tale facoltà · è consentitn ra in ispregio di azioni amministrative d1 attiv1t<t • ' all'a11toriti1 1nilitare. sia che l'osservazione dei • punitrice. , dementi debba avvenire in l'eparti d'ospedali miliun ·doppio ordine ·di p1'E>VV<:}di1uenti sembra po~tari. ~ia in sezioni. p~i~hiatriche militari annesse sibile adottare a combatterlo. ai ll1nni(·<>mi provinciali o civili in genere. Il primo ·si attiene· ad una speciale disci~lina del Resta ii1teR0 cl1e tale potere '\'iene· riconosciuto commercio e del consumo del latte. all'autoritit luillt:1re solò per i presimti alienati , . Il secondo riguarda la passibilit:à. e la convenienche abbi<~no al momet1to d~ll'invio in OS$ervazione, za di un rincrudimento delle san7'io11~ l)enali in vi- .. e conserYino d1ira11te la st.essa; qualità di militari; .g·ore,.' sì che ~l ,rigòre délle pe!le comminate ed ir~ e rl1e oc:cprre ·i11vece l'a11torizzaziòne giudiziaria, rog·ate ai contravventoi.i -Oelle disposizioni_:igent1 nelle forme di legge, per coloro che, in seg11i~o a non sia. come purtroppo ora appare, considerato riforma, non ar)pn.rtengano più all'esercito». / dai contravventori stessi come 11nn trascurabìle passività dell'esercizio, compensuta dnl guadagno Il f<l RC'i<'olo N,. 10 (1. fi ottobre) c1ella nostra SE- , conseguito e ~ssicurato col mez~o Rtesso della co11travvenzione. Zl<YNE CHTRlJRGICA contiene: Relati~amente al nrimo ordine di' provTedimenI. Jl.rof. D. 1\<f.\HAOLI.\~O. Il valo,re olini,oo à53ll'opera.ti si sono avviati studi di con~erto con il Ministezi<Jll<, d; A 77Je<' 11rl n1 orbo d·i. Pott. - II. Prof. r~ per gli approvvigtoi;iainenti e i consumi alim~­ (i. ::\lAsH.\ . C'orpu e:strr111Po dell'esofago, con, perfotari nella cui competenza più vecialmente e d1ra;:i<JJ1P di un'arteria 11lf'd)iastin·i oa alla sua O'rirett;mente rientrerebbero .i proYYedimenti medeftinc dall'arC'o dell'ao1·ta. - III. Prof. L. FIORARimi . ' "' '\'TI. (1on tri.l>-uto (l ll'f'.fiolog i.a dèll'1.nfez io11,e puQ 11anto alla m·odifica del regime repressivo ln trida fJ<t.~sosa e 11(>11 ,qasRo.-a rlelle ff'.rite di guerra. • (27) .. 1

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1944

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lL POLICLINICO

[ANNO

XX\ -, FASC. 43)

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c.)nf1·011to (lei con ~l'a YYentol'i, q\lesto :Nlinistero h a J1reso i11 esame. e considerel'à la\ possibilità e' 1'0P11~rtu11ità di addivenirYi, sia contemporaneamente nlle ntIO\è clisposi7-ioni che si do\TesS€ro concordare . '. ')Il il i\Iinis.tero l)er gli approvvigiona1uenti e i ' . consumi alime11tai'i, sia a11che, se del caso, antici1:a tamente a d essi e · indipendeiitemen~ da essi. .IDsso studia. il . l)i'Oblema del quale si occupa la lntel'rogazi~ne con tutto l'interessamento e;l1e merita >).

clelibera to Ùè.l codesto. Consiglio co1nt1nale nel 1913 l1a avuto · la decorrenza dal 1° gennaio 1912. Da quell'epoca, quindi, cioè dal 1912, comjncia a decor:rer~ il relativo periodo sessennale . . t (7472) Compenso per oons ulti. ~ Dott . F . B . da I). di C. - Se u n medLco condotto è inv.itato ,dal • ct1ra nte ad intervenire ad un consulto richiesto <lalla famiglia, ha diritto a speciale compenso percl1è tale prestazione esorbita dalle ordinarie sue• mansioni, a.ppartenend0 l'infermo ad altra condot• ta. Ma il medie~ cu.rante che è pregato di assistere ad· un consulto non hu diritto a compenso, rite- , ·nendosi tale intervento come una delle visite che egli è obbligato a fare, e ciò, trattandosi di cura piena, anche a persone agiate. 1

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·.RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE.

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O u1 1a degli intern.a,ti - Pen,sione . •

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Dott.

La c11ra degli internati poveri CQJU1>ete al mecli~o condott~ gratuitamente. Per liquidure la pensione su 20 anni di servizio de-ve !)restarne altri due di interinato. Con 20 anni di,. ser- · Yizio f' 52 . di età liquiderà la pensione cli annue lire 585. _, (7467) P eris ioni. - Dott. E . R: da JVl. M. - I l medico di consol'zìo è obbligato a pagare -µn sol contributo alla Cassa di. previdenza e può, per conseguenza, Jiquiclare una sola pensione e non i1iù. · Crediamo, quincLi, che •Ella non possa percel>il'e che una sola l)ensione non ostante abbia erroneamente pagato. sinora doppio contributo. Con .. 2t) anni di ser,rizio n on si può liquidare alcuna pensione. Occoi·rono 2-1 anni, sei mesi ed u11 giorno. • Uon tale clu1·ata cli servizio e con la denunziata etil . I · di anni -18, potrà liqt1idare lél vensione cli lire 764. t74GbJ C·ura di inferrni 1ie1, 1iosoooniio . . - Dott. prof. G. z. cln C. - I l)OYe1·i cui Ella accenna nel .quesito non sono. previsti i1ell 'artiçolo 3 <lel i·egolamento interno clell'osr>ednle . Ella pt1ò, quindi, rifiutarsi alla prestazjone cli.fficla11do. co1t npPosito ' atto legale, l' .t~mministrazione ospedaliera cli no·n essere di$post-0 a ct1ra1·e i uddetti in<liYidui se . . 11on dietro co11gruo H t1ìnento di stipendio. Se gli individui ricoYel'a ti <1ov1·an1110 pag·are; è l 'Amministrazi~ne del i1osocollliò cht: deve l)atrocinare e sostenere le pro1)rie rag·fòni di fronte agli enti od , individui cl1e risulterannp in obbligo di sostener.e • la relati'\a SJ)esa. Ella.,· es~ndo stipendill to, non na altro diritto cl1è quello di opporsi alla cura o, non opponenclosi, a.i essere numentato lo stipendio, nélla cui originaria· fissazio11e neJn fu contemplato · l'onere, che ora tacitame11te I...e si è imposto. '(7469) Aunzen.to d,i stipendio. -. Dott. G. \ ,.. çla • G. V. - Dal :talOine11t°" che Ella ocoupa co.rué Interino una condotta che è privn. del titolare. ha diritt~ allo aumento di st~ndio sempré qnnuclo esso fosse deliberato ed appl'ovato dalle com1)etenti autorttà. Per ùeterminare in concreto l'entità d'el- · l'aumento bisognerà stabilire la retrib11zione che Hnnualmente })ercepisce in base alla diaria giorna• liera di lire 12. (7470) Au,nl ento di ·stipe,n rlio - Sessenn io - ~ig. abbonato 8624. - I/aumento l1i stipendio accorclato a seguito del D. T.J. del 10 febbraio ultimo non interrompe la decorrenza del sess~nnio, il quale, anzi, quando è compiuto, dà diritto ad <1Ulllento in b~. e al nuovo tipendio. I/alimento di stipendio •

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(7473) Cpnoorso a posti di 1hffioiaZe sanita1"io J,iniite di età. - Dott. G. B. da C. E. - L'art. 113 del regolamento generale &initario del 19 luglio 1906, n. 466, fa ~olo la. seguente eccezione r>er il ~

limite di età riQhiesto per prender patte al con• <·01-iso Qel' il posto di ufficiale sa.i1it::lrio: «Non sarà 1·ichiesto alcun ]jn1ite di età, ai sensi del n .. 2 ael1·art. 75 lJer ottenere l'ammissione ai concorsi ai posti dj ufficia!~ sanitario per quei medici-chirt1rgi <'he dimostreram10 di a v ere, nel periodo fra l'anelata ]n vigore della legge 22 dic:embre 1888, nun1ero 5849, e la pubblicazione del IJresente regola1nento .esercitato in forza· cli ·non1il1a prefettizia e I >e_r la durata di almeno tre anni, le ·f unzioni di tifficiale sanitario . Al co1npt1to del t1·iennio sarà apr>licabile la disposi~ione del · 2° com1na del prece<lente articolo 112 >> . Nessuna altrn eccezione è l)l'eYista ed è, quindi, possibile . (7474) M edioo milita1·e in servi.zio oivil e. - Dott. t\J. ?. da P. - I l medico militnre comandato in ·Hervizio civile. deve I>resta re. il se1·vizio di condotta legalmente istituito nel Comt1ne e che esercita.,·n i l inedico assente. Se, quindi, la condotta è pei soli vo,·eri deve curare gratuitamente sola-mente coloro cl1e sono iscritti nel reln tiYo elenco, l)Otendo chie. tlel'e compenso per le pre:::;tazioni '<·he compie Yerso · gli agiati. -

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(7475) Gavolcat ura - Co11geclo v er 'Ìlnferrriità. Dott. F. C. da V.'- Il medico che gode di t1n con1

gedb per malattia o per nltra .causa non è obbligato a cedere gratu~tu.rne11te a ll'interino che lo so8tituisce la propria cavnlcatu~·a, 11erch.è ciò costitu-irebbe· un aggravio e ql1esti so110 espi:es5:n1uente vietati dall'art. 29 del l'egola ruento generale Hnnita rio del 19 luglfo ;1:906. (7477) M eàiòo 'f11'il itare i·n ser i;i..~ io cl 1.: il e. - Dott. U. ·G . da M. - I l -medico militar<> in s#ryizio. . ci\ile •à.eV'e adem~iere agli obblighi c:o11tra t~uali che a vea i l medico condotto che egli ~ostitl1isce. Di tal cl1e dagli abbienti può farsi paga re essendo ver lUi obbligatoria la sola prestazione ,·er so coloro cbe ~ono' inclusi nello elenco dei poveti. I l l'omu11e non è obbligato a fornir le I 'allogo-io, 111a deYe 8on1n1inistl'arle ~la somma stanziata in bila11cio per i mczzt di trasporto al medico con(lotto. Per il CilRO cli infermità deve reo·olare la l>l'Ol)l'i<l J)O~izione riYOl· o . {'!'endosi al Distretto n1ilital'e· 11elln eui giurisdizio~e tro~'asi l'Amministrazione <:iYile cln cu i Ella di11ende. / 1

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lANN°' XXV, .F .\SC. 43] ,

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1045

SEZIONE PRATICA

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. (7479) Sanit.ario co1nunale - Aut>iento. di stipendio. - Dott. S. R. da G. --=- Il sanitario comunale

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Servi.zio 1nedico-tnilitare. - All'a·bb. n. 8526: Data Ja s11a classe (1880) Ella non ha diritto !11-

l'a vvice11clan1ento. La }Jropostù alla medaglia clel benemeriti della sal11te l)Ubblica deYe esRer fatta o dall'autorità mi- litare d~ ci1i il medico dipende se la benemerenza fu . acquistata in servizio milì tare, o dalla Prefettura se si tratti di benemereD..ze acquistate in ser-· vizio civile. Al dott. D. P., Zonn' di guerra: Le promoz;ioni d(?i tenenti n1edici con anzianità 1° maggio 1P16 no11 sono ancora incominciate, nè potranno cominciare tnnto presto. Al clott. D. R., %ona di guerra : ·11 collega es1)Qne il suo stato di servizio da qt1and:o è . tato n1obilitH to, 111a non foTmuia alcun quesito. Cl1e cosa precisan1e11te clesiclera sapere?? ... .. Al dott. F. c1 ·•.:\.. da G.: Ella non l)llÒ esser no1uina to tener\ te data la sua indisponibiliti1. Al dott. R. F . da @. ::~r.: IJa circolare n . 210 del G. Nl . .1915, Decreto Reale del 28 nln rzo 1915, n. ;339, sancisce le norme per le nomine a primo capitano. . JDslstono però dei car>jtani effetti,ri con anzianità di grado .1.~ gennaio 1915 che non so1io primi oa1Yitani: quindi pel'chè 1111 t1fficiale medico di comple• nolllinato primo capitanp occormento poR::ia esser re che, oltre i 20 an11i cli spijlline, abbia un'anzianità antecedf3 nte al 14 gennaio 1915. Al clott. G. D. IJ . da M.: Se EllR IlOll è stato esonerato, ma semplicemente a1:vicenclato , e co1ne medico militare comandato a gostitt1ire il cbir11rgo, è chiè'lro che ha diritto a percepire gli assegni militari . , I All'abb. n. 5964: . Per essere .destinato alle trL1ppe coloniali occorre far cloma'nda, impeg11a11dosi per tre anni. " Non esiste però per tali ufficiali alcun diritto a pensio11e che cliversifiC'l1ì cla q~1anto è disposto per gli altri llfficiu li di cou11>lemento. M. G. 1

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NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE.

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facoltà di fare affiggere un manifesto al pub~lico a riguardo della concorrente epidemia. Il Co11siglio comunale è facultato ID~ non 0°b bligato :1 • concedere J'at1mento fli stipendio portato dal D. I J. del 10 febbraio 1917. Di guisa che a vvèrso le tergi- ' versaz.ioni dell ,A111n1ini·s trazione comt1nale non si h a diritto cli ricoJ:rert? ad alcuna autorità. Sarebbe però sen.?-pre bene che del fatto fosse informato minutame11te il Prefetto della rroW.ncla per le occorre~ti necessarie sollecitazioni. . Doctor JusTITIA. non

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UN1VERSIT..\.

Ordi1iariati.

· . Sono promossi al grado di ordinario i proff. : · Bertino. _\..lessal'dto, di clinica ostetrica e ginecologica a Siena; Dalla Vedova Riccardo, di ortopedia e traumatologia a Roma; Foà Carlo, di "fisiologia a l ~arma,;. Ottol~nghì_ Donato, .di igiene a Cagliari; J:?erronc1to Aldo, di patologia generale a Cagliar.i~ Scnffidi Vittorio, di patologia. generale a Palernio: '

Libere dooonze. Sòno ·abilitati alla libera docenza i dottori: Bucciant_e .AJfredo in clinica oculistica a Roma : Carbò111e ~ome~iço in igi~ne e polizia medfca a Bologna; , ~ om1nelli Alfredo, in terapia clinica a Napoli; Cu- neo Gerola1uo. in ·chimiCèl tisiologica a Pa'\"'ia; Dur~nte Luigi in patologia chirurgica a Pavia· Fasiani Gian ì\lario in patologia chirurgica a T~rino ._ Francllini Achille in medÌcina operatoria a logna ; Fummi 4J!tonini in traumatologia a Roma· Mafrici Bruno in sem-eiotia medica a Napoli.' lVIaiocèhi GiuSèppe in. ~edicina legale a Pavi;; , i1ailllelli l\1atteo jn patologia chirurgica a Napoli; · Mayr:ione Bartolòmeo in batteriologia a Bologna i Mess1neo Gi11seppe in parassitologia a Torino; Nuc~ ci ~rturo i11 traumatologia a Napoli ,· Olia~i . Fran-. rei:ico in cl1imica bromatolo"gica a Parma; PiccinÌni Pra~$itele in mate ria medica e farmacologia a Parn1a; Ponzio Mario i11 elettroterapia e radiologia medica a Torino; Rolando Silvio in clinica chirurgi~'a <lelle vJe urinarie a Ge11ova; Rossi Emilio in clinica ostetrica e ginecologica a Napoli ; S~maia Nino jn patologia rùedjca a Bologna; Santangelo Belisario in clinica pediatrica a Roma ; Tallarico Gil1seppe in chimica :fisiologica a Roma·'· Trocelio FJ11rico in clinica delle rnala tti~ nervose a Roma ; . 1TrRo J,,11igi in medicina legale a Catania · Viale Guetnno in fisiologia a Torino; VolpeJc~rlo' in èlinicn ostet~·ica e ginecologica a Napoli; Zapelloni· T.iorenzo in patologia chirurt;ica a Roma. _Sono autorizzati a trasferire la libera doçenza i <lottori: "Fasano Mario, in medici11a opèratoria, da 'Bologna a Pavia ; Gasbarrini il.ntonio, in patologia chinu·gica, da Parma a Pavin ; Montreschi Pietro ' in patologia medica, da Napoli a Pisa; Silvestrini-. Luigi, in patologia chirurgica, da Genova a ~10cle11a. · · • , \

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f Jn Fa<:oltà medica di Bologna ha conferito l'in-

carieo dell'i11segnamento di clinica medica per l'an1to 1!>1 S-19 i1u-0vame11te al prof. Pietro Albertoni. ' .

ALBO D'ORO• f

MEDAGLIA DI BRONZO.

GIOVANNI, da San Pietro Avellana (Cam i)obasso), capitano medico del 2° reggimento granatieri. - Avuta notizia che presso i reticolati nen1ici era Fimasto un nostro militare ferito, vo(29)

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N. B. Avvertiamo che: Non si risponde ad anonimi; Non si risponde a quesiti che riguardano terzi; Non si risponde a quesiti d'indole esclusivamente personale; Non si risponde privatamente. /

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lf. POI.ICLINlCO

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[ANNO XXV, FASC. 43]

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lontariamente, di notte, cou ·due gl'auatiel'i si NOTIZIE DIVER~';E reca va a ricercarlo,. per traspol'tal'lo al pòsto di . medicazione. Riuscito .vano il tenta:tivo, a ll'alba Provvedimenti contro l'epidemia'influenzale Roma. · tornava ai reticolati, riuscendo· nel suo:-inte nto, . Con provvedime~to l)refettizio sono stati chiusi ùei;tchè dolora11e per coutusioni · alla gamba, al. lJraccio· ed al .fianco, l'ipotti1te per una <:aduta a·c- . tutti i cinem~~ografì, i teatri di va1·ietà ed i luoghi di trattenitn~nto n'bn c:la.ssifi<·ati come teatri ed ì! cidentale durante· la precedente' ricerca ·n ottutna. 8tato disposto che nei teatri non venga data· più cli l{icuperato il ferito, si muniva della bandiera di tipa rappresentazione a l giorno. neutralità e torna va di nuovo . s11l medesimo posto Il preside11te della Commi&si-0n~ ammi11istrativa . l'er raccogliervi ·1e salme di ~lcuni · granatieri. degli Ospedali di Ron1a, comn1. f1l1signoli, ha dis1}Gl>er av~r prot:estato perchè. gli .avversari in tal<.! sto che medici, infermieri e <.:onvalescenti usino le circostanza asportavano le armi de i ~aduti, Yen1aschere di. g·arza ~1· i>reserv<t1·si e preservare dalniva fatto da questi l)l'igioniero. - (l\llonfalcone, . 1'epidemia> come già 8i è fntto in Svizzera· ed i n 2-3 luglio 1915) . . \ '· ..ci.mer1ca. · ·. · t•eclrazzi Atrigo, da 'l'raYo I)iaçe11za); capit.ttno Con pròvvedimento i)refettizio è .stata dispoota medico comIJlemento . r eggimento alpirii.· - Durante vati giorni di success.i\i eombattimentl, la chiusura ùel cin~ite1•0 nei gior11i consacrati alla provvide infaticabilmente alla. è·u ra e allo sgom-~ co1nmemora7.ione· òej defunti. ' brd- di 1l.un1erosi fe1iti. Fatto segno' il suo })osto · d i medicàzioue ad i.1n intenso ed aggi\1stato fuo- . Pe1· l'alimentazione degli ammalati. c;o1di artiglieria a vversa,ria anche di gi·o~o caliPer ag·evolare l'nlimentazio11e deg·Ji ammalati di bro, co_ntinuò, per delle ore, a _p1~stare ~'opera i11:Ht1e nza il l\l~nistero per g·li approvvigionamenti ·na 11manitària con granùe spirito di abnegazioe per. i · consumi ha ·acco11se11tito che la vehdita ne ed esemplare calma, :µonos.tante che; neilo ùei gel\eri destìnèl ti all 'a ~iu)entazi-0ne infantile listesso posto, cadessero colpiti portaferiti e 1nili-· initata·m ente però alle farine aìimentari am.idotari ivi ri~coverati. - ~!onte Cauriol, 27 ugo- ·· dia stasata , farina di <:ereali, farina ·d i .legumisto 1916. · · · n ose e. semolino di riso, ~ièl estesa ai detti amSpelta Giulio1 da Pa, ia, ca.vitauo medico ~om 1Jle: malati ùie tro consegna di certificati medici indintento <?ontandante .r eparFo someggiato sezione · canti le .:iualifà· dei geneti ro il nt1;mero di pac_: ~anità divisione. Jn, co?~21n'Utazio·ne à e7l'enc.oc·l1etti da ritirare. , · niio soù"ti·n,e oo'licessogli col clecreto iuogotert-e·>~Il prezzo rimane stabilito in c:ent. 85 .pe1· i>àcziale 13 febbraio 19lp: _:._ Quale coma1ida~te di cl1etto di 250 gra1nmi di .fatfina alimentare e 'd i leguminose e di èent. 75 per pacchetto "di 250 gram. . un r~pàrto somèg·giato cl.ella,. s~zione cli . sa·nit~t, ·diede · co11ti11uo e bell'esemfliO di ·col'aggio P se., ' mi. d.i farina di cereali .e semolino di riso. · rcnità, prestando . la s ua 01)e1ié a numerosi feriti, · I detti- prodotti possono acquistarsi presso le in posizioni ~intel)samente battt1te, anche dopo ·pasticcerie autorizzate alla vendita pei ·'bambini ~ssere ~ta.to contuso dallo i:;coppi9 di t1na gratli 1J~lstil1c ·n lirnentari e cli bisc:0tti maltiz7-ati. · nàta rlemica. - I>Ja' ra, 23-27 giugno 19l5. Il prezzo dei medicinali. Stilon Ettbre, da Stefanaconi (Catanzaro),· s~tto• tenent,~ inedico milizia.. terri~oiiale, reggin1ento L::,t «·Gazzetta Ufficiale» i)ubblica il seguente Defantaria. - Ave11do 'lln proietto nen1ico di groscteto Luog<>tenenziale: !!IO ca.libro investito e demolito parte del .f~ bbr'i· È data facoltà ai prefetti, sentfto il Consiglio eato ove era installa to il }.)osto di medicazione. proyinci~le di sanilit, ç, in· caso d'urgenza., la Giunf;1cend0Yi anche delle vittin1e, si apJ>restò. st1bjtu (lel Consiglio prov\nciale di sanità, cli fissare to a soc<:orrere i colpiti, d tl udo belJ'esem1iio dl ' nelle rispettive Provincie i prezzi massimi di vt>nc-ora2'.gio e di alto seriti1nento del do,~ere. - jBo"""dita a l pubblico ùei medicinali di maggior uso. netti,. 15 agosto 1!-\16. ' . . Chit1nqu~ venda . medicinali a. prezzi Sllperiori a quelli fissati. a norma del i)re~nte dec:reto è punito E N"f.'01'•1 10 BOI.~~NE. con 1a mu1ta da L. 500 a 1000, e con decreto del [~o zzolo Ca1·lo~ da- llol'g:olavez~ano (Novara), aspiprefetto pt1ò essere ordinata la . chiusura fino a tre l'ante llffiçìale m<?dico corpplemento fanteria . mesi ··dell'esercizio <)ve è avve11uta . la vendita. Nella sua qualità ~li ufficiale 1nedico, da~El: l)roYa · In èaso <li recidiYa alla multa si aggiunge la recli co1·sggio e "cli spl'ezzo clel pericolo, .e a tte·nclus ione da un niese ad un anno ed il titOlare de lla <leva con serena e grande atti"vità alla cura dei farmacia -0ve è avYenuta la vendita può, con deferiti. - N~1d r.Jogem , 15-J 6 agosto J 916. I creto d~l prefetto, essere dichiarato decaduto dal1. C ROCE DI GUEHHA. 1' autorizzazione all' eoorcizio di essa . Contro i fJrovvedimenti emana.tì dal prefetto in Il clott. A~Toi-.J:o Qu1R1co, tettente . ?Iedico (figlio virtù del presente decreto non è ammesso ricorso <lel comm. Grov:u~NI, medico di S. 1\1. il Re)', che n~ in s~(l e giudi7-ial'ia nè in ~~de amrninistratiYn. • tl'OVaSi al fl:OUte in ospedaletti da campo da Cir• ca due anni , è stato insignito della Croce di guerPer il latte ai malati. ra da S. A il Duca d'Aosta, comandante della· . Date le attuali co~dizioni ~anitarie e l'impor- -. IU Arma~'l, per il con~egno da lui tenuto dutanza~ essenziale dell'alirrientazione lattea, il Mi11i- • l'èlnte un bombardamento a eil'ospedaletto in cui tro degli approvvigion'Rmeu.ti e consumi ha autor1resta va seryizio.

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[ANN'o XXV, Ji~A8C. ~·3]

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SEZIONE PRATICA

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rizzato i prefetti ad adottare temP-Ol'aneamente provvedimenti eccezionali per assicurare i quanti"" indispensabili di latte. tativi All'uopo i prefetti potranno imporre. ai procl.t1ttori_ di latte, agli industriali dei l)rodotti caseari, l'obbligo di destinare a l consumo diretto determinati quaI?-titativi di latte e integrazione di quelli . ehe già pervengono ai centri di eons11m·o, sospe:q.dendo in conSéguenza la parziale produzione dei for-~ggi indipendentemente da quRlunque con/ , tratto. · . · ~er le provincie nelle quali. data la sca r sH J) l'Oquzione totale di latte, il provvedimento s11ddetto non possa 8= vt'r e sufficiente efficacia, il .:.\linistro degli approvvigionamenti provvede a ll'invio òi latte' ·condensato nei limiti più larghi consentiti dall'i0=1portazione. Il ministro (}respi ha anche a utorizzato i prefetti a SÒSpéndere 1a' fabbricazione di fOJ;IDaggi <li Clli ha iniziato l'in1portazione dall'America allo scopo cli lasciare tii sponibile 11nn. Dl<lggiore q11antità di latte.

.(Jontro le frodi nella ve11dita del ·cbin.ino. I•n virtù di un D . L. il rivenditore d i gener:i di monopoli che esiga ·e ri{:eV{l per smercio di chinino di Stat<> UJ:l prezzo supel'iore a.. quello di tariffa . &1rà punito colld destitl1Z'ione, senza pregiudizio di ogni altra eventliale azione a · normn delle leggi e dèi ·r egolamenti i·n vigore. \ ' Della destituz~o11e Sc11·à pure pas~ibile i l rivenditore che, contrariame~1te a l vero, si dichiari sprov~iBto di chinino di Stato, e non ne faccia a l i>ub. bllco la 001nm ·ni ~trazione.

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patologiéa dell'Università di Roma, l'on . ayv. L11igi ~,ederzo11i, p,.eside:qte del COmitato per gli invalidi ùi guerra e rappresentante clell'Oi>era~ Nazionale per. gli i~~a~idi e l'avv. cav~ Luigi Battaglia, J)resi de~te del' Con1ttat-0 a11titubercolnre tli Viterbo. 4

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Il diritto di voto .dei p~ofessori emeriti. I Una circolare 111inistériale del 13 Juglio u. s . in ' . i:isposta ·ai quesiti di Rettori universitari stabili--: sae quanto -seg·ue : «.°È stato chiesto da a lcuni Rettol'i e11t~o quali limiti deve oon1p1·e11dersi il · d.i1·itto ~ di \'oto nelle sedu,te delle ris1)etti\re Facoltà clei r>ro- · fessori emeriti, di cui .Hlla legge 1° <:tprile 1H17 . u . 557 ....i\..d evitare diversità di interpretazioni. dewe• tenersi presente che il diritto di -Yoto sopra ricor~ cla to è ammesso in tutti q11 ~i casi i ll cùi dispr>~izioni di legge e di regola1ue11to non 1-0 Iimiti11t; esplicitamente ai nrofessori ordinari e straord~ i1a ri. \ Togli8 uO. le SS . r~ T•. c1al'e di ciò comunic;1.zio ne ai Presidi dt Fa coltil e a i Di rettori di Scn-01~. - .Per i 1 ini11istro : F1J,I PPI )) .

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. D DUOVO COllValeseenziario ..riiannico pe1• i nostri soldati. ·

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Un · ospedale per « feriti da g·as » in Francia. Il Paris jJJéP,ica.l riferisce cl1e i è i nn qg·nra tn a Pa1igi, con l'intee,re11to del sottosegretari~> cli St,t to 1>el seryizio sanitario 1\110'\lrier, di altre a11torità e dei delegati 'degli esere;iti a lleRti, l.1'Ila clinica .speciale per i f eriti dà gas . · • • Quest'ospedale, cl1e è i>osto sotto la dil'ezione sci·entìfioo. a·e l prof .. Achard, membro dell'A.cca(l~-. inia di lVIedicina, darà agli ammala ti il benefizio dèlle c11re di medici specializza ti, e sarà ~n centr() di inseg11amento e ·di espericu.za per i medici militari e borg11esi, ove tl1tti i' me todi di cura up11li• • eabili a quest-a cH.tegoria (li èl n1rualati saJ.·anno esaminati ed applicati .. / All'istituzione è annesso 11n ~abor~torio di ricer$e . I

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Sulla fondazione , Rockefeller. • La fondazione Rockefeller <li New York deYe l·esistenza e il mantenimento a John D. Rockefeller. Mentre alla fine . del 1917 il bilancio di cassa e1·a di . 21 milioni di clollnri, nel 1918 wr precedenti n.vn.11zi e per 11n a ltro clono del Rockef~ller, è · salito n. 23,325,809 dolla ri. Alla fondazione Rockefeller si ' debbono alcuni dei più COSl)icui progressi scienti,fici compiuti di recente : sui trapianti degli ,organi e sulle coltt1re artificiali <lei tesst1ti, da parte di Carrel, sulla fecondazione a rtifìciale, da. pa,rte di Loeb, suJl'insufH:lzione intratracb·e ale, da parte di l\IelappartQllenti all'isti-. zer. Durante il 1917 nei terreni , tt1to fu eretto un ospedale o,·e J">er la prima T"-Olta s1 - è sperimentat<) il metodo Carrel-Dakin per la sterJlizzazione delle ferite. La fondazione ha intraprefio (31) ' • •I

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stato i-ecenteil1eùte ç-01Ì::;eg11a t-0 a ll€ 11ostl'e :i\.n-. . ' tol'ità sanit<1rie lll1litari l1r1 i1uovo coi1va lescenziario, capace di molti posti e ~--0rreda to di tt1tto il più" mode11no matei:iale, sorto a cura della 'Croce dei più .PittoRossn Brita1111ica, snllt riYe di uno , reschì laghi· lombhrdj.

' D. I~. <.Ji~l)Oile quanto segue: Un altro I farpiacisti ec1 i rivencJito;·i di generi di priva-; tiva debitamente autorizzati ad e~rcitare lo spacc.:io al pubbli>bo dei preparati chinacei dello Stato, debbono venderli~ nelle precise ·, co:r'ldizionr di con: 1 fezionamento in cui li r icevono dal Ministero delle finanze. Essi non possono ~cquistarne a ltre quantità presso ~pacci al minuto.· I contravventori saranno puniti con l'ammenda sino a lire 500 e, se · reoj.divi, con l'ammenda da lire 500 a lire 3000. L'intendente di .F'i11anza può inoltre dichia, • . rarli decaduti clal diritto di spaccio al pubblico dei preparati suddetti. . Chiunque, senza esse1·vi autorizzato, venda, ritenga per vendere o somministri, in qt1alsiasi modo, a scoì'O di lucro. preparati chinacei di Stato, incorre n~lJ a. vena ·pecuniaria da lire 500 a lire 1000. In cai:;o ài' recidiva, OYYero · se i. p1'6parati siano stati coonunque inodificatf nella , lo.ro forma, la pena è dell;arresto cl~t 3 a 5 mesi. I prodotti .. ,, f.ìequestl'ati saranno co 1i ~ati.

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Comitato provinciale an ..i tubercolare di Roma. Il Prefetto di Roma. in esecuzi<?ne al D. L. 4. aprile 1918, ha chiamato a fa;r parte del Comitato, del qua le demmo già notizia nel· fase. 41, anche il prof. sen, Ettore Marchiafava, assessore comunale d'igiene, direttore del R. Istituto di anatomia

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IL POLICLINICO

[ANNO

XXV.,

FASC.

43]

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la produzione di sieri e la distribuzione alle amministrazioni degli ospedali, ~ ha messa a disPosizio11e rilevanti fondi J)€r la cu:ra delle mal<:).ttie nerYose e mentali clovute alla guerra. La fonda~ione present.eme11te devolve gran IJarte delle sue risorse a i bisogni della gÙet'r a, 1nettendosi a disposizione cl~Ila Croçe Rossa ~inericaua, che porta ,i suoi soccorsi nelle retrovie alleate e nella· popolazione ci, . vile delle .terre invase. IJa sola opera che la fondazione amministra clirettnmente in Et1ropa è la cam11ag-11a antitubercolare in F1·ancia. Ai cam1Ji di con:. ceut1·ameuto la fonclazione ha donato finora nove. ce11tomila doll:i.ri per i 'trattenimenti sociali, 'pe!-' . le istituzioni educative e per il progresso morale delle trnpve. Prima de?la dichiarazione di guerra alla Germania, la fon11azio11e aveva svolto anche un progra1nma verso l'Oriente ; os11edali in Cina; università mediche e la bora tor! scientifici a Shan.. gllai.

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Per l'Ospedale italiano a New York. '

Il 29 giugno; ad iniziativa de ~a Parola del Medi.co, pel'ioclicò di medicina in lingt1a italianf!. pubblicato a New York, si tenne in questa città il « i1rimo giorno .dell'Ospedale I taliano» consistente ~1nn l)ass.eggiata di béne:ficenza. L'organizzazio11e ' Tenne ~urata da llD numeroso Comitato ge• nel6ale, costit11ito in- t1n comizio tenutosi a Brook. lyn; venne anche formato t1n Sotto-comitato fem~ minile. ~. I/incasso raggiunse molte migliaia di rlollari.

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fllturo Congresso Federàle perchè ne stabilisca la erogazione e a termini della Circolare n . 6, protocollo n. ·+51, 18 agosto 1915) ha raggii1nto, a tutto il 30 settembre 1918, il totale generale di lire 156,Gll .96.

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(.'on l'animo ang·Qsciato apprendiamo la perdita del sen. })rof. FRANCESCO TODARO, una dell-e maggiori illustrazion~ dell'Ateneo romu110. Del \enerato l\:Iaestro diremo in un i>rossimo nu, mero . I

' Col1>ito 1J:l a .i nfluenza contratta nel prestar:e le sue cure ai militari ricoverati nell'Ospedale Tiburtino in Roma, si è spento a soli 33 anni il capitano medico clott. r AOJ.,O l\10RALDI. Alla memoria della compia11tè1 vittima del dovere Tada 11n commosso saluto.

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morto d'intruenza anche il prof. dott. ENRI CQ D'ANNA, di Roma. Dj una mult~forme attività, professò con valentia l'arte chirurgicà; poi coltivò ' la !)i:l tologia del lavoro ; in questi ultimi anni si era consacrato alle istituzioni per la redenzione igienica e sanitaria dell'infanzia. Fu un apprezzato collabo, ' ratore del nostro periodico. È

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morto il dott. {' ARLO COLOMBO, notissimo La sede d ell'Unione Universitaria americana in Italia. ~ negli ambjen~i medici e sportivi della capitale. Ave' va ~ i 1 to il· grandioso Istituto kinesiterapico e il I/Unione delle 11ntversità americane a T"eva crea, C no dei giovani esplol'atorL Fu un ardente fauto cl<l teru1)0 un l1fficio di rappresentanza in Frant0 1 e della ~rapia fisica e della cultura fisica . cia e in• Inghilterra ~rchè i d.ocenti -e gli ·Scolari americani l)Otessero tro,·arYi, nei lOIIQ viaggi in E uI I ''O}ia, assistenza ai loro studi. Ora, l 'Un]one stessa • • Il duca sen. IJEOPOLDO TORLONIA, spentosi ha st<lbilito un ltfficio in Italia e precisament.e a i11 questi gior11i, ha dedicato non lJoca parte della Ro1nn, affidandolo cll l)rof. Kenneth Mackenzie, sua a ttività al Comitato regionale romano <1ella. de ll 'UniY~rsità clell 'Illinois. ·• Croce Ros èì.,' di cui era presidente. Ha_ dato il suo .. • uome e la sua 01)era anche alla campagna· antituCassa medica di guerra. bercolare. L'insigne patrizio romano era univerI1a sottoscrizio11e promossa dalla Presidenza della salmente amato e la sua J)€rdita desta un profondo Fetlerazioue degli C>rdini dei rnedici per il Fondo · cordoglio. . I di s:occorso contro i più gra Yi danni della guerra patiti dai 111edici e loro f~miglie .(a disposizione del È

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Indice ·alf ~betico per materie. '

Anuria <la calcolo i : tra tta1nento chirur- · . . . . . . Pag. g·ico ~\ tti ])èl rlament<lri. (Contro le adl11t.erazioni d~l latte) . . . . . . » tousiglio ~upel'iore di Sanità : l'nttua'le )) . pi111demia influe1izale . . )) Co-stante ureo~secretoria in chir11rgia· )) EnuTesi essenziale nottt1rha in guerra )) E1)ilazione . . . . )) Glico uria nei. feriti (li guerra . . . )) Infil1enza: misure per combatterla

1031 r 1043 1035 '1031 1032 1033 1033 1042

.........

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Liq11idi parassitari: tossicità . Pag. 1030 )) 10:;1> Piastrn1e ùel snngue : origine • )) 10:10 Ratti delle trincee : lotta . . .- .. Sterilizzazione della pelle con cloruro d'etile . . . . . . . . . . . )) 1023 )) 1029 Tetano cronicò · . . , . . . . Ulcera d11odenale : diagnosi · e tratta)) 102f) . . mentò . . . • . . . . )) . • 1017 Umidità e perfrigerazione . )) 1031 . '. Uremia : forme cliniche . . ' )) 1033 Urinazione : freq nenza nella donna L.

Roma, 1918 . Tip. Cartiere Centrali. (~) •

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POZZI,

resp .

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Anno

XXV ~

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Roma, 3 .nove1nbre I9I8

Fa~c.

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. fondato dai pr~fessori : . . GUIDO BACCELLI : FRANCESCO DURANTE

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.S EZIONE

PRATICA

REDATTORE CAPO : PROF. 1

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VITTORIO ASCOLI '

SOMMA R'. I O.

Osserva~lonf

cliniche: f\-1. Fasano: Sull'intervento chirurgico nelle ferite dei nervi da proie.tt1fi di guerra. 1 Note preven-

La diagno::ii clinica di alcuni c~si rari di aneuris ma. aorti r o. - L 'o bli terazione tive: L. Meitle: U4 nuovo. metodo di cura nell 'attuale epidedella vena cava superioré. - TERA.PIA: L ;azione dell'adrena· mia di «influenza spagnuola» o « febbt·e ·a ti po influenzale », • ljna ~ugli apparati cardi o-vascolare e gastro-intes~inale. Note di tecnici\: V. Stenico:. Gli schizzi radioscopici. - Me· L 'anestesia spinale in ginecologia. - Cenni bibliografici. dlclna sociale: - E. San.ti: In tema di aborto criminoso. - , · Posta degll abbonati. • "' • . I Commenti: ...._ G. Viale: Tra~tamento d~lle lesioni cutanee da ,,- Nella vfta professtonale: Pangloss: I/epidemia di iujluenza: e Ja. • • yprite con nit:ato d'argento. - Sunti e Rass-egne: MEoiCroce Rossa. - Cronaca del movitnento professionale. - AmCINA: R.. Striso\Yer: Contributo clinico e spèrimentale sull a mlnlstrazlone sanitaria: Consiglio Su periore di Sanità. - Homine, ptiomozloiii ed onorificenze. - Francesco Todaro. . febbre <juintana. - OTOLO'GIA : ~J. lJermoyez: La diagnosi dell'otorrea tubercolare. · Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie . Appunti di medicina pratica:

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CASISTICA:

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DlrlW di propriet• riservat.j. - È vietata la riprodluzione di '{;avoripubblioati nel POLIWNICO o la pubblicazione-di sunti di essi senza cit<vrne 7,a, .fonte. . . . .

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Qu esti ammalati, lascia ti per lungo te·m po :1 ' se o inviati ·-e l"imandat::i. da un ospedale al • 1·a1tro, senza chè sii v·e·rific,h i ~1.cun mi.g lioraOSPEDALE :!\ 1lLlTARE DI RISERVA DI ASTI . 1ne11to .n eµe loro lesioni, .diventano sfiduciiati cli retto dal col. cav. dott. O. Rosso. e quando finalmente capitano sotto l 'os'3'eTvaSull'intervento chirurgico nelle ferite dei nervi zio11e di un medico, il qt1ale riconosca l 'entità. del lioro n1aJe· o è tropp10 · tar·di I)intervenire, d_a proiettili di guerra. • per la . scarsa probabilità di .l'ist1ltato, data P.rof . . doit. lVIARIO ~ ASANO. l 'rutrofia mlLscolare, La .rigi<lità ar:ati1ciolare, o • .L e lesioni dei . nervi nelle ferite in .g·uerrn. !:intervento proposto vjene rifit1tato per Ia diffidenza, j,n prurt~ giustitfìca.ta, degùi arnmaso110 di u.na ·dis·ç r:e.t.a freqt1enza. Talvolta pos• lati' stes~. In tal modo wldati, i quali in tempo 5'ùno ·essere. la conseguenza di gl'avi traumal'elativaunente b'rev-e avrebbero potuto ricup.etismi interessanti ampiamen~ · le p,arti moJ~i • r!3.re la loro fl1n:zJ011e e 1"itornaireJ va.1idi ed e le ossa con sezione 1 con1pleta de~ ne'I'V.o o • l1tiU.i1, · ve.ngorn 0 ~"e.sa inabili p.ermamentemente schiacci a.m ento dcl tronco 'nervos o fra i mo n• coni di f r.att11ra, hl. più sovente sog.l iooo se- ..con g-r.avi ccm,segue·11ze, 11on solamente 1sociaJri, guire a .sèmplici ferite transfi~se, feirlit e ins.i- rn n. anche economiche, dovendo lo Stato' li~ · gnd.fi·caJI1ti, guarite . rapidam1ente per pril;na in- qui.d ar-e g'.li ·indennizzi.i ai f&ritd. in propiorzion c a l clanno 1rip·o.rtatQ., iJ. qual e avrebbe poit uto tenzion·e. e sere nt1llo· o certasm•e11te i-nfe:riOTe, se i feriti Sono queste lie l esi:oni c.he il più dehle v0lte , non vengono sufficientemente esan1iriate e stu- fosse ro stati assoggettati ad un c~nvenient c• diate perchè consi clei·ate a priori di liev e e11- ·tr.att amento . Ciò è dovuto al .fatto che in n1i0·lti O~·pedali tità. non i procede coin,.. .suffi ci-ente sc.r11po1'0 e d·i·l iI fen~meni · di p a reste15ia o di r)lfl,ralisi, frequentemente associati, che ne conse.g·uopo ven- · genza a.Ll'erSam·e ·ed a.11a ·cura deJ.le lesioni i1e1rvos e, sen1plicemente .perc.ihè mam:cam.o i mediiei g<IDO rif-e.rit.i ad una ·semplice aJte.ra.ziane funzioi1aJe 'Thon av·ente. al.cuna. base ana.t omo-pa- ,s1:>eciatfzzati. .Cred'o con questa mia .asserzione t0logica, ca.p ace di migµio~are·, e ·~ 1t-c:-0'1versi cli '!l '1iI~ offendere i.. colleghi non specializzati, spontan.eam•e nte o tu•t to ·al ptiù 'co·n qualche ap- qt1ando si co:nside.r i. eh-e la int-erpretazion.e di molte lrt:;ioni dei nel'vi riesce difficile e t.a.lora 11li ca.zion e e?ett1·ica o n1eccanoterapica. , { 1l ,,

OSSERVAZIONI CLINICHE.

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11t11>c'5Sib ile allo · stes·S!O neuropu.toJogo, per la r·et.titicare ir1L\.!.1 'pretàzioni erriate o per Jo men) moltep1i.oità di . fenomeni, di S1i11tomi talvoJta u~o1ppo generiche. dtspa.r~ti e contraddittori, ch1e sii .sovrapponDa . ciò la ·neices.siità di .w1a .più giusta e più· gono 11.ello stesso :Ln<lfi.vi<luo pe1· la stes.sa le- pratiea collab.orn.zione fr.a ohi'rt:lrghi e nievro·sicme. E non basta il rileva.r e esattamente i l ogi. Questo venn1e aff€rmato da moltj. chi:ru.rs intomi, Il()(Il è . suffi.cie:nte La l oro di1igente ed ghi ed ultimamente dal J3obbio in un suo aratte11ta valutaziane, m.a qt1eJ eh.e è eorpra tutto ticolo comparso nel fascicolo 16 delJa Sezione nece tS·ario è .ta loru, p~er qtllaJ.1to posislibile, es~t­ pTati.ca del ' Policlinico del 1916. ta rliagino,si a;n~tomJca-; ·che spesso riesce diffiFinalmente il Bobbio rr1ette in rilievo questa ctle ··ed indaginosa aucl1e p·er lo .s.peaiaJ13ta ad- ll efi oicnza, la, qullile non è tanto da at~buirsi d estrato e famd..gliarizzato eon queste formre. all'iTh3ufficie112a dell' organizzazion-e ospitalieLa chi1urgia di gl1e.r ra ci h a dimostrato che . ra, ql1.a n to alla defirc ienza d1e'Ì. rap1)orti <li CO'rmolte le.sioil1i, cl1e t1n tempo :nori eravamo abirispondenza scientifica e pratica fi·a chirurghi tuati ad interpretare spec i,aJmente in base ,a e s1Jecialis.ti. Dice iJ Bobbio : te ii·c-0n-0is.ciam.oJ.o siThtorhi di alterazi.oni m.oto:rti.e, fr-equ,enterrne.n.t e f l' a11càmeinte, regna ain.cora fra noi molta diffisogli ono ·maù1if~starsi con s.imto·m i di. aJteira- denza· in tutto ciò che. n.on entÌ"a prop1r io nel zio11i se·n.sorie. A qu,esto Iii.guardo ri~6·rdo che n-01s tro carppo: così accad.e che clinici medicri p er con.sen so cl1i .mo.lti rneu.ropia tologi, che si s.0- v·OT1rebbero costanten1.ent.e ail loro servizo i chi- · 110 -occupati di leiSi·oni · di :nervi p.rod.otte da fe- rUJ'ghi, soJo al titolo di obbed1ienti tagliatori, rite in .g ueJrra, le J.eJsiond. died m.edi,ano, ad ,e sem- i chirurgihi, a nche tnsigni, !Il.0'11. ve·dono che là pio, si mianif e.stano speciaJi:m·ente oon si'I1tomrl. verità e 1a sa.lv.azza neJ..le loro 11).ani, dispresen c:.ori, con nlteraziO!Il:i ne.11.a f"iensibild.ià, p1are- giando speSSiO tutto .ciò che sa di trop1p o ~~iste.s.ia, t anto ·Cl1e ·Ver.LI1ero da alcuni p1a:ragonatd. . co n; ed io a ggiungo di troppo sci.en.tifi·co, pera i s inton1i della ischia.1gia mentre le , altera ch è inolte volt,e .si confondonL) <lai 'C'hi·n 1r.gbi, z.ion i del c11bitale _si ma11ife~tan o specialmente i1011 dico insigni, oon teoria le cognizioni sciencon sinion1i \raso-motori ·e quelle del Tad!ial.e tificl1e fo11da1n.em.tali, basate su precetti dt pura • • con s.into,m i motori. Così dicasi per e-erti :ri- pat ol ogi~, e qt1.esta è s-c.ienza, è dogma e nvn lievi d'i.agno,s tic·i , che sinora eran-0 siati . conteo1·i~l, poi·chè senza di e.s~ non è ·p ossibile siderati quasi patoginomoi'U·ci. L'-ele.ttrodiia'..gno.: es.eréitane la chirurgia con scienza, .e .queJ che . si, che i>er , il passato ve.nmie sempoo considerata . i1iù .i mp·orta, .oom ' coscienza-. come un elem-ento· di capitale importamza nella E ' ~ iwce.ssarib che tutto questo· finisca, che vaJutaziione delle lesioni dei nervi, attualmente il chirurgo si crei un alleato nel 111europatolo. . • pare abbia perso, almeno in quaJ.che caso, gram go, non m an.d i a lui sol~ente i casacci, come parte -del .suo valore. C·osì asse:r:i.Sc-0·n o autori bene osserva il Robbia; solamente da que.s ta competenti, q·u ali il Témoiin ed il .. av,ariaud, i ·gi11sta e cordiale coll1aboir~i-0ne .s ca_tuniramno quali dubitano ·che l'esam·e .eJ,e ttri.co possa dare gli ele.m·e!IiLti neceSS!ari per llna eisiatta interp.r.e1·agguagli pre pisi S'ltlle lesrLoni dei neil'Vi. tazi>()l!1e drl.a.gnostica ~ da questa teoria ·ne ve!'- . Il Savarial;Ld ".c ita, ad esempio, un caso di r a nno benefizi inèstimab1ili i1er il e appJ.:i cazioni l)n,ralisi d ei ne1rvi ·d-ell'avambraocd.o, consecuti- puat:iche dieÌla chiru_rgia, la qua1e non si deve va a fra ttura delJ· omero, ch e presein.tav.a ,rèa- limita.re allo scorp<J di ottenere la sola guarigii,one anato1ni ca del ferito, n1 a dii ottenere ·u na zione ele.ttrica degeinern,tiv,a e che g u.arì perfe tt amen te e r a1'.)i.dam1erite seinza tratt31men.to g·t1 a1'"iiio1n e fu.nz1 on.al e per qn n,.n to1 è possibile p.erf etta. , chirurgioo. ' . ~ Stabilito qiuest.o aocor.do, questa collabL>raCom.e si vede, M1Ghe :neli'interp·r etazione diazione fra chirurghi e nevrop atologi, ne verrà gn 0sti ca delle les.ionii n ervose non si hanrno '.)er corlseg.u enza 11na direttiva unica anche clat i di assoluta certezza, n on è p ossibile, com e s i preteindeva un tempo: ~chematizz.rure esatta- nello stabilir.e le indi.oaziO'lli o meno ad un in1nen te e chiaramente · una dieterminat:a sindro- tervento, argom·Emto questo .an.c ora allo stato d'i p·PobJ.ema, r:~1l qu·ale reg11a. ancora m1oita in.,..,, i11e corri sp ondente ad u·n a })8-rticolare lesion e certezza e },e op.i nio.ni .si ·dimostrano molto didi un nervo. Il reperto ·c11e si basa sltll'ie.sa.m e della varia Bensibilità, suJù'e.s:une ·el ettri·co, sui scordi. Qui n-011 ,si tratta inM.tt.i di stabilir-e .so- . intorni di pa.r esi, ·di paralisi, <là spaB'ID 0 , di Lam en te l'indicazione operatoria, ma il momento preciso in cui deve resseTe praticato lG l)areste sie dei n1uscoli.- o gru11pi muscolari 1.."I regio11 i co1 ri c:: p·011dei1 ti .al ternito.r io di :innei!'Va- intervento, se precoce _o tardivo, questione, cozion e di' un dat o n ervo, no,n è s11ffìc1ernte e tal- me si. vede, abbastanza complessa e sulla quale volta falla.re . Il r ep eTto amatomo-r).a.t oJ-0gii-co ser- difficilm ent.e il solo c·h~rurgn p11ò dire l'ultima lJ·a roJ a: Così, mentre ailc.u11i vorrebbero sempre \' l 1·ù in alr1111i ·rasi a coJ m ar·e certe l aèl1n e, a. 1

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J'interve11.t o il 11<iù pos.sfb·t le precie>-ce .a diminud.l'e i1otevole importanza. In- cetti casi il nervo ·è . iJ . peri-col-0 ·gelle atrofie muscolari, delle rigidi- intatto ìn. m-ezzo 1ad. una ganga di tef?suto fibrotà, delle .a.ncl1il-0isi, a:ltii vo-rTebbeI'O inveçe ri- so,. in alt,r i esso presenta alla .superJìcie , . ooduJ.i servato l "i11terv ento • aJ momer1to in cui si sia di v·olrune vari..abrile ·da quelle dii wna lenticchia avuta ur1a g·uarigione p erfetta della l~Sioln!e .ad a qu·e1lo di ·Ulil fa;giuol-0, in tutti qUJeSti ·o asi oon€liminare il pericolo .della sepsi operato.ria e comitantem-ente aj fatti p1aralilioi, più o meno qt1in·di det11 'i.nsucoosso. Come si vede, gli uni accentuati, e&i.Stton·o ~1pre fenomeni di intene gli al tir i po:ssono ·aver rag.i'òne. Si tratta quin- sa neurite, . i quali si àocentuano maggiormen~i di .s aper vagliare, distinguere, basand-OS'i su te .allorqt1ando il 'l1!elrVO, in:veoe di €1&$ere1 inminuziose osserv.a.zd.oni ed apprezzam-enti, ciò guainato, presenta un notevole ri,g"'-Onfì.amento che non è .Siemp·r.e f,aci.l e senza l'aiuto di mo-1- ·nod.u1are ii1 un pu·n to d-el 1SQ10 percorso, con · · tecplici elementi, c~e possono esseTe fornii.ti dal- neuroma doloroso. \ . lo speciàlista. . . In mez~o a questa produzio.11-.e di tessuto di ... L'indicazione operatoria: se . è una qu-estione r1eof ormazione 9i osservan o solu zioni di contid ella pd.ù •g-.rap·de imp•o.r t.anza i11 tu.tte le bran- n·Uìità nel~e fibre nervos:e, .che talvolta possòn:o che ·deilla chirurgia, l·o è i11aggiorm-e!1te in que- esseir e -complete, di model che il nervo è intersta, eh.e si riferisce _,a lla t·erapta ·dclJe lesioni· r otto in que5to punio e sostituito .c~etameJil'­ nervose. t.e dal tessuto :di IIleoforrµazd~·ne, che "costi·tuisc~ Bisogna, pèr ven.ire ad un aggruppamento il n.eruroma. Accanto ·a queste altera.z.i.oni an.~­ ordinato su.il quale b!asare l'indi•caz.ion.e, stabi- tomichci, •Che ,si ri.f el'iscono d.ir~ttamen,t.e al nerlire ani.Z.itutto, come già hanno fatto -alcuni au- v-0 'ed alla ·sua superficie, ' ne abbiam.o altre ·di tori_, u.na cJassifì.cazione sin~oma~logica di que- 1nin ore imp ortanza: c ompress~one da scheggi-e ossee, da stravaSli sainguigni, da se.c reti pUru.ste lesion·i. Le for:me di qu.~te le.siom.~,,. cbe gùungono or- 1enti, m.a che pur tuttçi.via acqt1iistano Slempre dinal'iaimente negli ospedali, ,Slf possono di·M.i·n - un notevole signifi1cato p.èr la patogeJnesi delle_ neuriti, che ne conseguono. · · g l1ere 1n tre grandi ca·tegorie: forme----..dolorose I , senza paral·i si motrice, forme dolorose con paE' ovvio come dinanzi a questi fatti, a,;q.~to1,aJi1si motriiee più o men·o pronuncia't.a, forme miC aJl?~te ~on~tatati, il chiir.tìcr.glO non pos&a non dolo•rose e.on sola paralisi.' cli senso e di I'imanere inattivo ·e ·,oome ·l a semipli.oe parte ·dii spettatore drinanzi al dolore,. de'bb,a eissere COJlm.oto. Fra queste trè oategori1e esriSt001'o numerose siderata ·colpe,vole da chi ha il dovere n_on solo, ma anche la poss ibilità di lenirlo. E divine forme di passaggio, . 1e .quali tutte pe.rò si possedare il dolore, dice un vecch'io ~dagio, lo è sono riferire .aa. una d. e lle ·ca tegorie suaocen• nate. Da questa ·e1ementrure classificaziionie s'i maiggiiormen·t e quando ,assiem·e , alla soppres' sione d:e1l ~olore si ·p uò ottenere il riprri.stino può suhito desumere ....che, mentre nelle f-0rme , con sola p analisi p uò essere d~cusso , $8 non della f11nzio.11e.....e midare . n.o n alla vita un invalid·o, ma alla società un uomo lltile e capace. , l'interven~, la data di questo, netlle forinie do.com.e, sebbene la 1.e.tteraloròse al contrari.~ l'iln:terv.ento si im·p.one e d-0- . . .Ho già élJCoe.Il..Iliato . ' , vrà es.siere n ecessariamente prec oce . . A :Spiega- tura non ·SiLa ·I"iioea dii esperìenze Ìill. riguardo . 1·e q·u·esta iudioazion-e, •che pot:riebbe a prio1:i ~sistano già num.e rose o.siserva.ztioni nieIJe quali I 'intervento h a p ott"1to avere un esito immediaesse.re considerata troppo russoluta, basta rife, rir_si alla pato·geile&i di queste f:orme ~i ne.u - to·; giudtco . quindi ,, opp()II'tt1no riiassum-ere brevero.ente a .solo scopo cldn:ico dj.m ostrativo qualri ti ed ai ·ri.sultati, che veimero ottenuti daJle .. ., operazioni preicoci. Senza poter drispo:nre. ·d1. una ch·e mi~ ;o~serv.azdOIJl~ . pe.rs0111~e. l'icea letter atura • in riguardo esistoino nUJIDeI. - . L ... P ... , soldatò ... ,fant~·ria ; entra i11 rooe osSierv,azion i dalle. quali viene· dim•o strato o~p-é dale i~ 20 giu·g no 1915. · .: :praticamente in modo indri.scutibiJe come l'inSi. ri:si0001.tr a llna ferita tra:nsfoss a da proi~t­ ' terv ento subd·t o. praticato abbia - .per .ri.s:ull·t ato tile di fucile · con · foro d'entr:ata çt.lla regione la cessaz.i o.n e ·i:nm1ediata dci aolori . ed il pro- sbttoclavicolare sinistra e foro d'uscita alla: g.ressivo ripri.stino graduale, talvolta jmmedia- regione laterale del · collo· dall~ stesso lato. Si nota pM'alisi fl a-ccida .c ompleta di moto e· di to, dei fil:Ovime.nti,. n e.i crasi ip. oui .si avevçi. pa- se11so di tutto l'arto superiore corrispon·dente. '!"a.lisi nel .temtorio di <ldstribuzio•n e idel ne:rtvo All' e1Sam~ etett.rico i nervi n orr' si mostrano eccitabili n~ alla còrrente galvaini ca, / nè alla l eso~ E vediamo q·u1ali siano le alterazioni anq... tomiche su C'UJi si basa Ja patogenesi «iti. . qu.este f.a.r ad.iica. Il paziente accu!::a dolo·r i ·n evralgici inte111si ne11riti= Anche con u~a. ferita appar'.ente.mente per tutto il braccio, dol oiri chei non subiscono insig.nìfi,cainte • si possono avere lesionii. .an ato- n1 ~' i al-c1u1a so.sta e ch e lo n,rivçl;no del beneficio d El son110. Nepp11re la mo1:-fin~ in-iettata a d9si. m~che ne:11rtti,c he ed an.ch e p€rineuriti.che di

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elevate p·u ò .attenua.r e i fenomenÌ dolorifi·ci, i1nterr110 e foro d 'uscita ·a.Ila re_gione cervicale tanto cl1e il p-azie·11te è notevoJ.mente depe.r ito_ posteriore . nello stato g:e.n erale e dom·andà con insistemza ·· L'ammalato accusa doJoiri continui la1lciche lo 5Ì liberi ·dai dolori. !tanti a tutt'J l':trto superiore di clestra. Tutte le reure mediche aipprestate : applica- · All'esame sJ riscontra: Leg~er.a fles·si011e d.el zioni .calde, riv11ls.ivi, · IDé\JS~i~ggi, .applicazioni gomito, dell'articolazione r,adio-carpea e ·delle etettri·che, non hanno ·alcun ~ffetto, p·e.r <Bui isd. . dita. Impossibili i movimenti data la contratdecide, di intervenire. tura spastica in cui si trova l'arto . .Iperestesia , Il 28 git1gno in narcosi. ·eterea si procede me- accentuatissima, tanto da rendere im";)ossibiiì diante un'ampia .i ncisione, interessante sulla gli esami relativi (\-Ila sea1sibilità ed alla rea. li:n·ea media;na il cavo ·ascel1'are all'lsolam,ent.o . zione ·elet.tti"ca. · , ed alla dissezione del plesso brachiale fino in Per~si&tendo, · .anzi accE.mtt1aiido·Si le pareste.si.e ' cor.f:i.spondenza del pum to di smer~nza delle 'dolOTose e per ri-du1·re la fr.attu1 a scom1Josta · d11e radici ·del nervo m ediano. Nulla si riscbn- deJ.la clav,i coJa ci &i decide per l 'interve.n.t o. t ra alJ'eSiaìne diretto del n·eirvo medj.ano, m ·U- · lJn etero-anestesia il 22, luglio •&.i p.ratica t1n s1colo-cutane0, cubìtale, cutaneo tnterno . e ra- lembo a convessità ·i n· ialto, com;pre.nd~cnte l'o1'i, · dice p rofo11da .ciel radiale. Esaminan,P.o però le fiz.io di pemietrazj001e del i}roietit1e; con base a. radici del mediano si osserva la r·adice interna livello della miet:\ i11te.rnn. de!lla c1av jcola. inglobata . i.n un coagulo· sanguigno di :colorito Abbas.samd.o .il l1e mb o .si isola · l'artic·oJazione , rosso •SCl1ro, il quale infiltra leggerm.einte il teiscoraco-clavicolare e si sco.p re la clavicola fratsuto cellulare circostante. turata in minute scheggie in corrispo·nd~rnza Si aspoy·ta. deJi1catamente il t:oagulo e sii dis- deJ punto d 'attacco dei legamento. ornon;imo. I-so.iato ·d iligentemte·n te il focolaio di fratt11r a · s1ecca' a.ccuratame.nte la radi<>e del · ·nervo, la . · quale si mostra alquanto ,contusa, d;i. col,o·r e si e·stràggoin10 l,e sch.e1gg7ie l.ibe·rç, u:nia ·d:eJ.ile qùali · rosso scuro; infiltr.ata dàl salil~·ue, che la ·Cir- si percepisce . all'esrplor.azione 1Jir0fonda infissa condava·. Si prepara miediante dissezione di ui1 ne11e p.a.11.i molli sottostrun,ti. Mediante pinza . l e111betto . 8ip·oneurotico un i.etto conveniente n 1el- vi.eri fatto di poterla affe11'are ed estrarre. lo S trato muscoJ.are sottosta.n te sul qu.à.J.e sri E.S1sa ·:Sii prei<.3J~n,ta di forma allungata (3 crtl'. I adagia· il i.r onico ·n·ervq•s o, ·che si ,ricopre .con il. di lmghezz.a) .con estremità tag.lient:i ed acCL1piçoolo lembo, suturaJ~·dolo - ai margini d eJll'in- rpinate. Rimos·s a la scheggia dalla cavità fUO cisione aponeurotica. Ravvi-c inam-ento me.dian- l·esc,e sarrlgtle pi ceo, yen.o.so; frammisto a grt1te qualche p·u:q.to d el Cellulare d·eJ cavo ais~- . ini. Si . ha }J.r'e;sto, ·ragio,b.-e della abbondan·te e-· lare, sutura cutanea "lasai:a.n<l:ovi un p·i-ccolo rnorr:tgia a nappo medi.ante itampoo·am·ento. , . d:ve1i1aggio capillare, che viene rim·osso dopo Si s11tt1:nano i dt1e monconi o~sei reSlidui, ald.u e giorni. · ' ·. · quan.to' aissottigliati poichè la f1·attura era av.. Gua.rigione per prima. . ve1111ta .sp-Ecia.lmente a spe~·e de~l~ fa,cc.i.a posteAppena risv~g·li.a1o il ,. pazie.n te. mota eon. so1d- rio re della cl avìcJQLa.. S'i snt·urçt i] lembo cuta• • • d.isfaziane la soom;f)'arsà c-o mpleta dei dolori. ·r1eo {.ncompletan1iente p•e r lasciare sipa.zio liNella stessa no-tt.e d·all'operaz.ione p11ò dormir.e ber'o al tampone. . di un son110 pTOf·o,n do·, tanto che alla mattina D9p·o tre gio,r ni si 1•iip,u ove il ta.m .p one, dopo ' ~ su.coeissiva, duraJnte . la ·vi&ta me.~fica s.i è ob- 1 ot'to si levano 'i uuUlti; gna1:igione. bligati a svegli arlo per .p oterlo esaminare, ciò · L'ammala.io appena ridestatosi dopo l'opeche nCYn eira mali tSUcc·esso durante il tempo razione non a .CCUSÒ 'u•iÙ alcun d clore ed in po- . che era rimq.s.to in ospe.d.ale precede11temente .' chi gio1:ni s~ ri1:Yr_is~in~o _.comp·l~t.amente i mo- . all'operazi-one. ' . · · · vim·e:nti .dell'arto. . . . N~ssillla .alter.azione· nella .seuvsibilitài, rèaI ·do.lori non si sono pii.1 ripi1'odotti, Ja moti.. lità ,e sensibJlità inveoe tard-à.n-0 a riapparire. zioo.i elettriche normali . All'esame praticato ìi 'giorno! prima della Esce il 5 agosto 191~ perf,e ttamente guarito. sua usc.ita Ci' al ri.pqr~ si ha: ·, J • • t Insensibilità ·compLeta su tutto l'arto, 1 eccetIII: - O... B ... , S. tenent~ ... · fanteria, .en -ra tuato nella regtone radiale dell'avamhra'.ccio nel reparto ufficiali il.31 agosto 1915. , ed in tutta la st1a s-u.p erficie a·n teriore, !~ cui si Vengo . richiesto iJn consulto dal Capo Re. f ' · • ::i...b t 'b ·1 t t partò. d ott . L.e vi iJ 20 settembre: d ~o·Sj~ra p1er.cez~one a.u ,a;s anza se.:1s11. .1 e . a I/an1,m ;~, ato pi"e.sen.ta. u. ITT:à piccola ferita g.ia \ tile e .d1olo1·ifica, come p.ur·e alla reg110.n.e votare ·i _., della mano. Pcer ciò che ri'g uarda la· mobilità cicatrizzata, prodotta . da . scheggia. di .granat~, sono p{)ssibili lègg&i movillnre.nti di estensione sulla linea me<lJ.a.n.a d·el polpaccio, in cornd-etl gomito; d.t3'lla manio e delLe d1ta. sponde.pza ·dell'union.e del .terzo sup.eriore ·col All'eisamre e1ett1i1co i nervi nom si mo.s.t rano terzo medio della: gamba. · eccitabili nè alla cor.rente g.alvaùljca,, -n è alla· Ac-c11sa dol.ori 11ncìnanti per t~tta la gan:ba faradica · i ffillSColi riis pondon{} alla -corrente SÌ11i"stra spooia:lme-nte posterionnem.it e CO!Il 'lpe'· te J i·.estesia ,cutainea aooentuatiss-ima, taIDto che . · . gailva.n ica e. quell~ dell'.eminenz~ na:J'.'8' e tde -\ i1011 si pt1ò toccare anche leggermente, la .su1' a vambracCJ..o p•res-e·ruta.I10 reaz;iOlnte d1 d:eg.eine- . perficie dell'arto OOn.za .esacerbare il. dolore . Il razione. ·· I il t tt Queste sono le con~izioni' nelle quali l 'am- inalato · non può neppure tolle.raTe con a 0 • · ·1 ~ I i· 1915 de1le lenzuola. · · . malato viene- dimesso i . "'o ug 10 • · . , J)_atJe le èondizie-~i in cui si trova il :paziente II. _:_ C... C ... , soldato ,.. fa~teria, ·entra è impossibile ·un esam.e .accurat-0 dell arto .af- J fetto. , . in 051pedale i-1 20 giugllG 1915. · Il 24 .settembre in anestesia eter~a S1 pra.S i riscontra una ferita tr.ane;fossa ~a palla di fucile alla r.egiiom.è clavicoJ.ar.e .destra C'On tica un incisione l-0ngitudinale mediana postefrattura con1filin,a.tiva .della clavicola al terzo riare, eo.mprendente la ·cicatr-ice della ferita, 1

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rli fibre nervose. ·. Stabilita dalla bilQ·p&i.a operatoria ·la sco11ti11t1ità de,llP. fibre nervose nel tessuto d.el 11e . vroma lo si esicide, s 2zionando trasversalmen- te il n.ervo sopra e sotto. Per l'irn.po.s silii1ità di ,accostare i due 111011coni (il" tratto~ d.i nervo esciso niisura la lungh~zza di un èe111.ti1netr J ) c:;i flette l a. ga..mb.a .&ulla cosci a e sri su1t11rano i due estremi deil tr.onco nervot·o m~ 1ii:1r 11.8 una ansa di 0atgut di. r avvic1na rn2nto a tutto sp.es::.ore e d11P di aff rontain~nto late·r ali. limitate 1

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Inciso :il n evroma· l ongà.tu d~nalm.ente 1Si di.n'10st1·à· costituito da t essnto biaTI_co grigiastro, dttr·o; ne->n havvi aic1t11 ac~ce-nn.o, ,alla pres~n.1.a

I~ endag~i.o

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SÉZIONE P.RATICA

che a.Ila palpazione &i .di111ostra di consistenza di.1ra, di forn11a cili11,d roide e·d apiprofo.ndan1tesi · riell'inte·r stizio dei n1uscoli gemelli. Pro-cedendo a stra.ti .s i i1siola il n-ervo tib.i ale, il quale -'è .oom: preso n ella cicatij·ce suaocennatia, ravvoltò da tassuto cicatriziale, di consistenza du.r a ca.irti-· lag;inea, stride11te al taglio. In qu es;to te881uto ·si rinviene qualche grrunu.l o metallico '(m·i nul tissini.e .sch eggie di proi ettile). · Pre:p.a rato accurat:t.men-te il J•ilrvo so·p ra e sotto la cicatrice; escide11do a tratti il tessuto fibroso, ·Clh·e lo ravvolge, si jsola ·un verp nevroma; co1np1·eso lìello . spessore del nervo.

al solo per.inrrvi0.

.

_q uenti, d ete~rmi1'13,ti' dalle più lievi .èause : ·luce ·tropipo viva, rum.ori; eec. Il :soJo atto .di .fin.g el'e di toccargli l a: pianta dei pri·edi d etermina 1l'Il'a fortie sco&Sa in tutta la 1perso11a, un semplice colp o di tosse è causa dell ~esacerbazio n e dei dolori, ·acoompag-nati .dalle ·contrattuTe sua ccen·n a te-. . r . L à tempeil'aturia non è molto elevata, ragg·1 unge i J8-38.5 aJ massimo. · Dato qu·esto stato che v.a-1S1empre maggiormente ag·gr3:-vandosi, 'nonostante le. numerose . cure tentate, . ci s.i decide p·e.T l'intervento. · I l 10 agosto in etero-anestesia cii sbrigli.ano ,ampiamente in se11so l ongitudinale il foro d 'entrata ed il foro df· uscita del •proiettile.' ·Si ha ft1or11scita cli . cliscreta quantità di pus denso, di ·COlo·r.Uto· g.ial.lrustro in corr:i~oind.enza ·del forq di entrata. del prori~ttil·e (fruc.cia laterointer11a del braccio;. Pr:osciugato il campo oper ativo si prose·g-ue aJ.la .ricer cia del. mediano. che vi~ne · completamente isolato !)er il tratto di 10 cm. carca. Il tron·oo nervos10 '.si p~e.se1nt8 infiltrato ed 1nspe5sito, di 1 C Olll~ilstenza dur.a, di volti.me ·niotevolrrnente .al1.m1entato. co·mip.1etamente avvolto. per il 'qù.a·r to inferiore· del suo decorso al braccio da una ganga. «:lii te ssuto di neo f orm.aziotnJe. · S.i disseca completam,e nte il nervo da questo tesst1t0 e si r ii.n.v iene ir1 u n puntq corr1spon. dente quas:i alla piega.t11ra del gomito un · rig1on1fiam1énto ovalare d~lla lt1~n~th~z,a di urn oentrm~tro. · Si oreuara nei tess'l1:ti muscoi.ari-a1J1 0n·su:rotici sottostam.ti un a do.e.ei a oolla quale si ad·ag-i a i.l n.ervb, che viene 1a .sila voiltia ric1op ert0 da lembi .ffill ~cala:r i- airponeuroti1 ci opportun:a.. r~1ente -r;>reparAti. Sutura degli strati muiscolari · e della pielle . lascif\ndo un ptccç>.1o dreTuaggio cap~l1a.re aJl'R-ngolo ipf.eriO'Ue d·ella _ferita.. . .. Nel pomeriggio. dello stesso giorno in cui f11

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zienp · fleSSfL dèll'arto. ' , Subito dopo !'·operazion e ces-ano i d olo1"'i . Rin1osso il bendagg:i.0 ·d.opo 20 ·g~iorni, si ini-ziano movimenti attivi -e pa~sivi, massaggi ecc. Il pa-zi·ente· non ebbe piiù. aq a1cc.t11S1a_re al co.n .. • dolor e. Dopo Q.ue mesi d.all'o,p-e·r azione poteva. camminare discretamente . be-ne, S()}amente non poteva reggieirsi p er lu·n.go tempo sull,arto affetto senza .che ?i flettesse im1)rovviisamente quasi a scatto "l'articola.zio.ne del ginocchio. • , ..\ll'e;s.ame praticato 1p.rim·a della st1a . uscita • da.lf ospedal·e nor1 ..s11 no tu..alcuna al tera.zion e CfS e·g·111ito l'atto operativ.o ces,sano com11'Jert'Mnen11l\ di ln·oto, iiè di senoo, ec.csttuata ufla pii.Oc-Ola te i d olori al bra·cci·o e· l'iper.e·stesda gelllle1raie, 2011 a .c1i anestesia al bo1·J·o interino ·del pi ede. tam.to che 'è possib1ile to·cic.ar e' il paziente non E sce d all'ospedale il ·3 f1~bi'~i o 1916. ' so~·o ail,arto c·olnfto, ma .a:.n-chè i·n -qi_1à1unque 1 IV. - A ... V... , 1soldato ... . bersag·lieri, entra ~.rtra parte d el co!'po . senza determinare i~ mti.n1m o . dolore~ . , 1n ospedale 4 2 agosto 1915. · Invit~to rr113.Ziiente a farP rT11alche movi.m,e n Preisen.ta una fe·rita tran sfossa da I>ìl'.'Oiettil e • 1 cli ft1 cile all 1unione del terzo medi o con il tei·zu ' to riisuàta sl1bito l'imp ossibilità di esegt1ire a cun movimento di fl e~€done, eccettuato il .goi11feriore della faccia interna del braccio sinim.ito, .ch·e può ess·e111€ legg·ermen tie. fle:siRo .ad àn stro. L 'arto trovasi tn posiziorn.e d;i la,ggera fles, . . · sione del ·gon1ito, inca1)tace d i qualu-:µque movi- goU,o retto. Tale stato 8i rrrotrae per q11 alche gioril)o n~ento. . IJ. fe1rito çi,ccusa dolori urenti, trafiggienti., rlo-po che rda:rmaiorno nu·ovamernte i dolori Rl 11on solo all'arto coll).ito, ma a tutte le estre- brac·cio, i qua li vanno ~.em pr.e maggiormiente n1ità. !l .dolore Dag.g·iurng·e il masSiimo di inten- aum1entando conc 01nitanterm.ernite all'iperestesja ' . · ...ità al nalroo ·etl al dorso d'ella . mano corrispon- oO'ene·rale. La ferita _operatoria g11arisce di prima in- . <l ente, Lwl q~t aJ.e è i11'Ca.1)ace di. qualu·nque m ovitenztone trann·e un legu·ero ge.r:r1izio siero-p11- · • n1 ento. ' . rulento a l1' orifi7.io del d renag-gio: · È impossibile eseguire 11n esame della sernP.erd.11rand o lo stato doloroiso .anzi esaceT- · ~ib ilità p.oicrb è q11 a Jt1n([11 e to·rcamento., an1 eh e " leggero, sµp.e rfìcia1e, in quialt1n·q u e !)arte del hancl Q:si. vienniù ·. mag·gi 01~men t e di giorno 111 giorno ci si d eci d e p-er ~ln àltro j.n tervehto che · corpo, p•rovo1~a )una: .. crisi spastica dolo.rosa · con coin tra.tture to11iche ge.neralizz.ate1. ·.Si r.i- · ·viern e eseg1Jit o il ·23 agcvi.:t.o. Previa re tero-anestesifl si sbrigli.a la linea cì'i 1111nzia ,per sino a tastare il polso al l"laziente inicisi.an.e d.ell'op,erEtzjon.e p reced.entemente pr~­ ad evitargl i tali r·1~ i si d olorose, ch e lo riduticata. Giunti sul trr.nro nsrvoso ·Si mota che cono i11 uno stato co·mipq.ssionevole . 1

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Qu.e.sto iStato cl:i i~;>, erestes,ia dol o-ro~ia . no·:µ, su1ii sce alcun a sosta. anch e .durante ·la ·notte il l)azj.e.nte è continuamente toirment.até> d ai . do1ori. i quiali vanno .sempre m aggionnent-e ac(·entuan<losi con pa-ross.ismi sempre più fre-

è ci~cond.ato da lln tessiuto ·c:Lc.atriziaJe a dèrentiissim o al p,e1r:im.ervio · e con num·eroise fibrille nen·et.r·a.nte ·nel~ oompagme dello stesse nervo: isolatolo accuratamente si!l1o ·a t-ne cen- : timetri oltre la piega d el gomito, Sii 11ota a lic>ASO

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vello cli questa .un ingrossame11to clavifo1·me 4el volume di una noceiuola in corrispondenZa. ciel quale s.p-ecialmen.te, il teBsuto cicatriziale si stipa tt1 tto all ~ i ntorno, particolarmente .al d:i:sotto com. ader-enze fittissime, cootiituite ·da u·n vero tral:i.ccio di tessuto cicatriztale a numerose ramifìcazio·n i .p enetranti IIlel tratto d'efdrmato der ne-rvo. Liberq,to 1e ,dissecato aoc1Jratan1emte questo tratto di nerv.o S1 -es:amrina 1a .s11;a superfici e, che si presenta spoglia oom~ pleta.imente di p1erine·r vio,,. ac·a bro, trregolare. Sezionatolo longitudinialmeJ11te 1 breve t:ratto ed in :su·pen-ft:cie .ino11 si diJn o&tra a1'oona 't:r.aoClia di ' fìb.1·e neryose, ma ~i oos~irva un te.S1Sl1to bianco, madr1ap&la.ceo, ompgeneo, s:tridiei:n.te al tagli·o. . Si p rr ati ca un incisione l ongiitud.imale a. tutto sp1 e~ $O·r e p1er tutto il t ratto derformiato del n-ervo e. s.ri atti.e.n e lo $1:.eS!SQ ,reperto. Allora si escide il tratto d.ef0irrne,, equivalente ad- un '!1evroma dci amputazione e dopa .aver f1esso liJ. g irr1ito, fin.o a . poter affrontar-e i due mom.coni, questi vengano sutura.ti p.er . inniesto, avend_o .cruentato ed ·afft1&0.La.to a cono il tratto· inferiore ed inciso longitudi11almente per b.r-eve ' spazio ~l moncone centrale per modo da i:>otervi incu•. n.ear,e il ·m oncone p.erj.ferico. Sutura .cori tre p11.1.urut,i di ca.tgn.rt in direZione longitudinaJ.e . .Si i.niei~e · Lo strato mu&c~J.la.re sòtto1Sitante per p.1~e- ' parar'e um.a nuov.a ·doc~ niella qua1e si acl.agia il l)..e:rvo. S:i sutura d·et~o &tr.at_o md·i il ; piaIlO m11 S C Ol O~apOl1'8UT'OtiCO soprastante e }a peJle. Si fissa media11te bendaggjo g-essato il braccio co1l gomito µiegato 1ad angolo re.t to. Subito dopo l'operaz1onte iecessap.o com.p.letam.ente i dolori 'e l'ipereste•sia per non. µ.iù ripetersi: Invitato ·i.I }Jtaziente · a f1ettere J.e dita della n1ano lo può fare -con disr.re.ta facilità, riesice solé.J.nen1te 0 staoo-Lato il movim·ent.o di ·opposizione del pollic-e. . . Alresam.e praticato d.o po 15 giorni 1dall'in. te.rvento 11.on si nota al cuna ialterazio1nie ,di sensibilità Jilel ten·;i.Jtori.o ·di distribuzi.one dèl m-e- ~ tiiano, eic oettqata una l.eiggieta ip1erestesia ,a lla parte ,centrale ·c:Ml .p almo de11a mano . · Anche il movimento di opposizione de·l pollice pll.lò ie~ise1ie eseguito ,ct n ,roin·ore diificolià. lia f1essioJile d el gomlito vàene ooegu.i:ta sino. hll'a;llgolo i·etto. , N·essun·a ,re.azione deg·eneratli.va ,aJl'esame elettrico. · Esce 1'8 ottobre 1915 potendo .comrp iere qualunqu.e 111ovim.ento della ~mano e del bl'accio, s1ebbene il rnovimento di fle.s&ioo.1e delle dita non si p o.ssa ancorà fare con, forza normale per la l egger,a atrofia da inaittività muscolare.

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V. - B... G... , ,caporale . . . faì!ltertia, emtra in ospedale il 1° maggio 1916. L' a. p1rovien.e d.a ·un aJ.tro ;reparto n.el quailie ~ e·r.a rimasto degente ·d a. otto mesi. · Pr.eeenta una ferita , da s-cl1eg·gia di gTan1ata1 in corrisp1o•n de.n za della f aicJ.a p0steirior1e della .CO $Cia destra al 3° infe.r iore. La fruita è completamente tj.catrizzata e 1a cicatri ce si i11o;:;tra retratta, dura, sclerosata. Essa è situata precisamente -a.:ll'angolo suipe.riore del l osanga popliteo ed è · ader.ente a1 tendini dei muscoli bicipite, semitend1noso e semimembranoso, rha specialmente sopra .ad 1

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(.L\.NNO XX, '\ F_>i.st. 14J

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IL POLICLINICO

una .p iù vrus.ta SIUperficie ,diel primo. Il movimento di flessio·ne del.la gamba ·sulla coscia ·si CQ-mpie perf.ettament.e, q11ello d1 estensione al .contl"atio non s.i può icompiere com.pletamente, pe:rchcl la gamiba è atrTestata n el suo t11ov.i!l1ento dal tèf'suto cic'ltriziale sopradettn Il 'ferito racoonta, che dal mo~ento stesso in cm fu colp1ito accusò dqlore int.e.nsor iolg·orante, ,estendentesi ·da;ùa ferita ,s.tess·a ,a tutto il piede,- ma ·Speciailim.e11te ac~emtuato su tutta la s1~1)'érfi'.cie pl~tare d.el piede e.id a.11a f1a.c-cta esterna della ga1n:ba. Detto dolor.e ha idei periodi di 1e·sàcerbazione spci-ritanei· ed è sistematicamente a.coe:nt11at·o d:a qualsiasi :C'ontatt.o della ·cute ·della ·g·an'lba edel piede e persino dai r·11mori, che vengono prodottì i11 vicinam.za del ferito. Egli gia.ce pre.feribilm ente in d1ec11bito laterale .con la gamba ferita · in. fle~isionie moltopronunciata. Il piede è in .accentu.ato equi.niismo. Le n11asse muscolari d-e.l la faccia postBriore deùl',arto sono flostc.i e e u11 pò atro.fiche,. lT1aggiore atro'fìa presentan'o i n1uscoli della · faccia anteriore. ·L a cute è ·di colorrito normalle, non si .notano edemi od alterazioni trofiche. · All'esame del·la motilità si nota ich'e '" la funzione. dei inu~coli g;emelli è salva, come pure quella .del· fles·sote d·e1le ·dita non è abolita rnea c1uanto molt1.• 1·ido1.t~, ,CO$Ì pure la · fu11zi<ì'nè del m1l'scolo tibia.le poste-riore, che è di:s,crf,;ta. La funz.i onie ·,dJei mtusciélli ~tlla fafc1cia anteriore della gamib,a è molto più rid·Otta, ,c he .n on que1la -O:ei muis coli della faccia posteriore, però non è 11 eanch'e~isa •completamBnte abolita ed al com ai1 do ;j.l ferito :P:t1ò compi er.e leggerissimi mov·i1n enti di flessione dorRale d·e.l piede e delle dita. . L'e:= ame ele ttrico ,1iesce impoosibil-e 1)€il'chè l'i1).e.reiStesia elettricà è tale da provocare vi-yissimi m·oyime.nti di reazio111e da l)arte del feTitO, pri ma che ìa corrente Ria g,i unta .ad un'in~en: sità .suffioi:8ll1.t.e a determinare le cont1·az1on1 . n1.uscolari. La sensibilità tattile ha car,a.t tere d''i.p·erestes1ia ~ill t11tta la ~t1p.e;rficie .et.ella . ga~­ oa· e .. del pi.eid e, ·· m~ Ff)e c1almente ·alla fa:c~1a dorsale del t>i e{1e e delle dita Dtìl campo' cii 1nnervazione ·de.I ,n erv.o ln.uscolo ...cutan.eo e .s~feno e.sterno, oome p11 re s11 t11tta lft s.11perfic1e della . regione l?J.antare. . La sensibilità dolorifica, i1ormale in corrisp_o.n denza . della fa cria interna ·n el dis,tret~o Gioè del saJent> i111terno è esagerata. alla taccia -esteirna èd esageratisl8ima olla regione dorsale e i)lantar.e. · La se11sibilità termica, nor1n.ale a11a fa ccia irite1~na .d.elJa gamba, rs1i present.a• così ' all~ faccia 1dorsale e plaintnre. alte·ra.t.a n~l senso d1 · una· ·parestesia do1orifica. All,eisia.1r1e infatti co ~ urrua provetta ri·empitn. di .acqua a 50 gradi ctrca, il· p·azient.e può b ensì disting~~~ se si tratta di acqua fred·d a o -cald a, ina 11 contatto ( dell'a;cqua 1c:aJ1da pirovoca S'Q1P1ratt1t.to lllla s-ens aziane dol01rosa. . ' Con lo scopo di allevia:rr i dolori ~ll 9;n1n1a1ato dolori che si potevano ben r1fer1re a,d una' costrizione del nervo, in1pigliato nel tes·S uto cicatrizial-e dcl1a f-erita, -ci si p.ecide per l'int~rven.to che viene esegui~o il 4 .marzo ,~91~. Previa a.n.estesia eterea Sll pratica un 1nc1sione ll1ngitudinale di 20 cm. nel cavo del po- · 1

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.(ANKO XXV, FASC. 41.J

S EZIONE P RATICA

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NOTE PREVENTIVE.

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in corrisponden za della cicatrice preesiste;nte (linea media;na) . , · E scision e di tutto il tessuto cicatrizi al e ravv olgente il i1ervo, di.ssetio~e acccur ata del nervo p er 15 ·cm. circa da 5 cm . aJ diiso•p ra d e:lJ,a biforcazione in avanti. Sul pun to di bifol'Cftz io11e a l l a t o .i11terno e posterior e del nervo si i so.la u n a sinerchia, la, qual e dall' ~p one·u rosi. profo11da del çavo del poi;>l ife si p.orta sino a con tatto del n ervo facendo corpo con il p eri• ervio in filtrato ~d inspessito. Alla palpazione delle b ranche ' del nervo al disotto di qu esta formazion e si percepisce il tronco nervoso popliteo esterno leggermente indurito p.er contronto . a d a n aloga palpazion~ eseguita al diso--;>Ta della formazj one cicatriziale SUl tronco com11ne. Si escide la sinecchla fra due lacci e si aSf-Olì'ta il perinervio 1a d essa· co.rrispondente :Lndl1r.i to ed infiltrato. P revia .Prespara.z1iorrie d .i u.n o strato m'l1soolqaponeu rotico superfi.ci a le si -affonda· il nervo e si pratica. l a sutura dri qu·esto strato, s11tura del.l a pelle, dren1aiggio capill are. · Si applica la ti·az.ion e a pesi pe r tenere l 'arto in estensi one. . Dopo due g i101nnd. dall'operazione si rinunzia a 1 drenaggio, dopo otto si levano i punti, gt1a1'igi.on e. . S11biito dopo D.'01peraz~one 1cessano i do!OT.i precedentemente 1accusaJ.L L'aro.malato :si lamienta solarrnente d i qual-che dolore ,aJ. pi~de, ciò però nbn gli impediisc·e di alzarsi} di scendere e sali.r e le scal.e per r ecairsi .in cortile d ove passa la maggior parte de\lla giornata. I l 1° giugno si pratica un ' iniezione alcoolica en d o11eurale · alla Schlossel rlopo la quale a11ea e i dolori al oieJe cesga i i o con1pleta.men te. Il 12 giugn o fascia il reparto per trasfer·imento in altro o~pedlale . , . 1

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( Contiriua) •

IMPORTANTE PUBBLICAZIONE.

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Prof~

LUIGI MANGI NELLI Docente di Patnlogia 1\Ied. e Aiuto MEc'd. negli Osp. di Roma

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La diagnosi \ delle malattie· dello •

~tomaco

e dell' in·testino ai raggi X. I

È una interessante pubblicazione . della massin1a utilità per tutti coloro che desiderano avere un esatto concetto di queoto mode rno metodo di esame che ha dato cosi nuovo orienta1nento a tutta la patologia del tubo digerente : La radiodiagnostica. non va oggi considerata quale segreto pat1·imoni,o, gelosamente custodito da pochi iniziati : essa è una importante branca della sem~iotica generale~ e quindi della clinica, e de:ve essere conosciuta da ogni medico colto, giaccbè, se spetta più particolarmen te al radiologo la tecnica della ricerca, è al medico che speda la. sintesi di essa e l'apprezza.mento del suo ~iusto valor e. L'argomento è espo~to dall'A. in modo piano ed originale : esso non è un' a rida e pedante enumerazione di sintomi, ma un a trattazione ordinata e sintetica, nella · quale il valore del segn o è costantemente analizzato e discusso in merito alle più moderne vedute di fisiologia e di patologia, mentre è abilmente sfr utta to per t utto quello che esso può renderci nel ca mpo della pa togenesi e della diagnostica. · ...... Un vol ume in VIII grande, di pag. X I II-254, ricco di 121 illustra?.ioni e di na contpleta. bibliografia, in commercio L. 8; per ' a ostri associati I!.. 6, 75 franco di porto .

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·.OSPEDALE

or

Gl.1 ERRA .

N. 42 C. R. I. \.

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nuovo metodo di cura nell'attuale epidemia di .,, inftueµza spagnuol.a ,, o ''febbre .a tipo influenzale ,, .

::>er il ten·. medico

LùI GI }lEILLE, capo

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riparto.

~OTA PRE\"ENTIVA. _

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Il desiderio di arrecare a.llo studio della f o!'n1a inorbosa. infettiva ed epitlemica osservata. in qt1esti u l timi n1esj in Eu1·opa e tutt'ora in pièno sviluppo il contributo pratico di u11 sussidio tera"?euti·Cù se.rrrplice ed· efficace, l asci ando ad altri più competenti e maggiormente p1·ovvisti di mezzi di indagjne adeguati cli risolvere il grave p 1·oble111a della sua patog·ene i, i .success i ottenuti i11 1111• n11mer0 non indifferente di casi di varia entità, la sen1plicità d el 111e todo :1pplicabi I e da. q11alsiasi m eclico <:tncl1e in c~ie11t e la privata, ini 11an110 iRdotto a comu-• nicare- i prirr1i risultati ottenu ii coll' autosieroterapia negli infermi di febbre a tipo inftue11zale ricoverati nel mio · ripai::to questo osp eclaletto della zona di gi1errq. La tecni'Cc-l seguita è sempli.cissin1a : · Disipfettuta la .pieg«.1 del gon1ito con alcoul . . ecl applica.td al clis0pra di ~ssa .u11 laccio elastic0 mantenuto co11 uria. p inza di Klem111c1-, ii1 n1oclo da · rendere t11rgPs centi le- vene so-tt ocuta.r1ee di questn. l'eg·io11e (mediana basilica u 1nedian a cefalica), i11trodu c;o ne lla vena, ca teterizzandola, un ago co.m une c1a iniezioni, sterilizzato, di' medi o ca.libro ect innestato meclia11. te u11 raccordo n1etallico s11 11na siringa di \'et1:0 a stantuffo .calato, acct1ratamente bollita e . lasciatR. l'affredda.1·e, 'C.lella capacità di.' 10 crr1c. Il sangue, pe11etra11do nella siringa, resping:e ln ~tantl1ff o e risale l1el corpo della s iringa slle.s ·a ·: 11e_ ·estr<:l ~go j11 tal guisa, distaccancld lèt s.irir1ga dall'ago, cl1e lascio in, situ, ogni qt1alvolta 1' piena., da 20 a 30 c111c., che introd11 co in lln~i provetta da. sagg· io sterilizzata, cl1e chi.uc1o co11 ta~_)l)O .cl i cotor1e guarnit o di g·i.1tlaperca J ctrr1 ln ata i:tset ti zzata ~eJl' alcool. . ciolgo il lacc10 elastico togliendo la pi11 zn, 1·itiro l'ago dalla ve11::t e occlud o l'orifizio co11 ' . 11.n a -goccia cli collodjo · rla~tico . · l) opo 12 ore, lascia11d o sjerare il sa11g·ue nella l)rovetta in posizione inclinata, aspiro .co11 11na siri11ga di Luer di 2 é1nc. bollita il siero separatosi dal còagulo e l 'i11ietto i1el cellulare sottocutaneo deìla coscia. lì ella q11antità. ~oluta. L'estrazione .d el sangue praticata in tal gt1isa no11 i11ìpressio11a 1'ammalato e, pure poten-

in

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IL POLICLINICO

. (ANNO XXV, FASC. 44) .'

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do ve111re effettuata in q11alsiasi ambiente, o.fL ' autosieroterapia non ha mai dimostrato , fre tutte le g·aranzie di a$epSi desiderabili; jnvece tfn''a zi0ne ~pecificamente efficace s ulle l' i11iezione. di siero .poi no11 dà nessuna reacomplicazioni di cui non 11a modificato il dezion·e locale dolorifica· nè flogistica. corso se non migliorando le condizioni generali • . ' l)opo qualche tem'?o dall'iniezione di siero di salute dell'infermo. .· (3-4 ore èirca) si nota talora tUna reazione febAd integrar-e la terapia antitossica intraprebrile che poi $C01npitre. senza las·c iar ·traccie. sa. col si ero dell ' an1malato mi son o giòvato puNon si sono osserv::tti mai accidenti da siero. re. in molti. casi g·ravi di febbrè i11fettiva .di ipoll sangue vf en.e .1Jrelevato ·per lo pi11 3 o 4. · dermo·c lisi (rara.mente precedute da salassi ab- , giorni ·Clo1)0 il presunto , inizio d0lla malattia . bondar;.ti che l'es".>erie·n za mi ha dimostrati , . Le dos i 1 di s.i ero i11iett'ate sotto cute variano dannosi nei . casi di « adinamia , . cordis », abbada ur10 a clue c1nc. a seconda della quantità di .stanza ti:equenti in questa tossiemia, ·e sen1pre siero· di cui si .c.lispor1e, della intensità della com inciando d a do·si piccole di 40-50 eme. di Il1alattia e d ell a costituzio11e dell'ammalato. soluzione fisiol ogica pel' gil_1ngere in ·seguito L ' azione del siero di sang·ue introùotto nelfino a 250 eme: al ~iorno ) , senza chè le condil 'o1·g·anisn10 i i11a11ifesta rapidamente con un zioni del cuore nè quelle clel rene, che si ·pre. 111igli ora1nento 11el tlecorsO' dèlla forma morsenta nelle forme gravi quasi sempre affetto • bosa. l.. ' a.J.n111alato 11on avverte nessl1n disturda glornerulon efrite acu ta (come potei constabo og·g·ett i vo n è. locale 11è g·e nerale. Le con cli- . tare in due necroscopie eseguite e da numerosi zioni di sal11te inigliorano i111me·diatamente, i l reperti chimici e microscopici di esami di uri.l)Olso diventa 11iù valido, la cia11osi gradatarie) avP.ssero. a ri sentirne effetti dannosi. Dope mente scom11are, din1inuisce l a cefalea, sottenqualcl1e tempo dp,Jl'i1'.)oder1T~ùcl isi invece i1 cu'ti• tra uno stato di eufo-l'ia e i~ amm alato g·uatisce re regolarizzava e >rinvigoriva l e sue pu~sazict­ in tem";)o assai ·1ni11or€ cli quelli non trattati n i, ·1a quantità d'orina. €messa nelle ventiquatcol proprio si ero e q'uasi sempre senz a presentr'or e> talora assai riclotta, aumentava, e ·si no- · tare complicazioni. tav'i ~J.ersino u.n.a s11dorazione percutanea .cii.e La . cul'va fèJ)l>1".'iie ch e già dop o l' estraz.ione poteva essere considerata co111e \ln ottimo coe·f• fiçiente di disintosRicazione organica. clel sang11 e di.n1ostra 11n accenno talora noteP·er questa triplice azione ipertonizzante, #divole alla re111i ssione, n1a che nei giorni successivi tisale ~e la inalattia . è lasciata a sè anche sintossicante e diuretica l'ipodermoclisi, adeperata con cautela, costituisce llDO dei pili vaadope1·ando i con1uni sussidi terapeutici, si · abli cli aiuti nella· cura <lell'att11ale forma .mor' bassa gra d a ta1nente e rapidamente invece · prabosa i11fettiva. · ti cando . l'aµtosierotel' a pia e djv ~nt~1' 11ormale . . Concludendo, nell' attaale febbre n t i p J ina nche asten.e ndosi dal so1n111inistrare rimedi. fl11enz ale e· secondo o~se rv azioni ·che sto· comL 'autosierotera pia della attuale febbre a tipo ..... .' pletando cori ulteriori ricer che, · coll' auto.sierctinf1uenzale :)rese11terebbè il varrtaggio di intro:. terapi a; si ottiene una diminuzio,ne di intensità cl rirl'e nell ' organi.smo un siero non eterogen eo r di dur•ata della malattia stessa, un a ument• ch e pres11n1ibilmente co11tiene gli anticorpi o antitossine dell'antigene o tossina· che deter- .delle 0-ifese naturali dell'organismo ed UDa conseguente ·n otevole riduzi<>ne de1le proba~i111inò la 1l1a.lattia e che, 9ltrechè per le sue in• lità e del l.a gravità di complicazioni che. sono trinseche viriii antitossiche, agirebbe anche c.oq11elle cl1e. maggiormente p r eorc11pano iJ meme produttore di nuo\Te arttit<>ssin e. Se questo . dico pet la prognosi ir1 q11esta forma di n1a, 111etoùo non d8ilucida per ora la que stione. del• lat1ja tossico-settica. i· eziol ogia del in orbo, nè p e rn1ette di stabilirn e Zona c;li guerrR, 17 ottob1·e 1918. la n a t11ra, · rapprese11ta tutta via un trattamento di in11nunizzazione. Ra~si\1 a combinata che nell ' attuale circ ostar1za ha costantemente diIMPORTANTE PUBBLICAZIONE m ostrato d elle proprietà èurati\1 e molto e:viden• Dott. G. M ENDEs ti ,e si è manifestato realme11te efficace in un Capitano Medico del 2° 'Reggimento Granatieri Già aiuto negli Ospedali di RGma. numero rag·g1tardevole di casi che formeranno . • ·1'oggetto di un l avoro successiyo. 11 l! Otere disporre di l1na quantità note'(ole Elegantissimo volume tascabile di circa 250 pagine, . <i i si e 1·0 da. animali i111mu11izzati o da individui ' con ~O figure intercalate nel testo e 1 tavola a colori. ·re rl a 111ente imm11ni da altri processi morbosi Prezzo 1:1.re e;. l)ern1ct te1·ebbe . non solo di applicaré più .diffu- (Per gli associati al POLICLINICO sole L. 3, franco di porto). a111 e nt e il i11et orlo in esame. ma di assaggiarne· Inviare cartolina-vaglia .direttamente· al prof. EN· · RICO MORELLI, Via Sistina, 14 - Roma. a ncli e l 'eve11t11 ale valore p~·ofilattico. 1

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Manuale di .medi[ina · e chirurgia di guerra

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NOTE DI T.ECNICA. ·

e f.atta,. da.I vet.r:o Dopo un minuto la copia . se ne può ottenere· una seconda, e · se l'inchioLABOR. RADIOG~FICO DET.L'OSP. lVIIL. CHIRURGICO stro copiativo (è buono anch-e una terza con PELLA BAGGlNA IN MILANO. tutte le . annotazioni vol'Ùte. : . '• \ Non è chf non v~da la praticìtà di tale p;roGli scWzi ra·dioscopi,ci;· c·edi~eh.to semplicissimo: ·economia di temp,o, . Nota del dott. VITToruo· STENICO; di lastre,. di reaftivi, esattezza assolu t?- più capitano medico di co~pleinento . anco.rq. che in- disegni alla camera lucida -e s~­ ' . Quanto sto p.er esporre non è l~ovo di Co- v-rattutto fà"c ilità .dj mettere in palè<Se e.vid~nza 16>mbo. T;rattasi di una picèo1a cosa la q·u ale m,olte minuzie che ai meno provetti sfuggo,n o per il mom-e nto in c-ùi versiamo assume llna svi· negativi, o tali Ghe non sempre si • riesce a r:hprodurre con distinta ·c hiarezza éon i .. pròdiscreta importanza. • . ' . . Per i chirurghi è di grande interesse la lo: , cessi di fotografia positiva.. ·Delle copie una o due passano in a:r:chivio,, calizzazione . di corpi estranei, la determina. zione di lesioni ossee ed art1co1ari: per i medici una si ·allega alla cartella , èlini.ca e - lo ered~.no i colleghi ....- questi schizzi radioscdIJ~Ci la ··esatta descrfzi.one di fatti patologici Ìi~èon­ trati nell'esame radiologico dei visceri cavitar.ì. - riescono più · utili che certi strafalcioni di ran o -ac.cogliere per def,etali_nozioni diografie che si. debbo, , .E non· sempre il chirurgo possiede . ~çti radiologia da rilevare con tutta f.acilità sui renz1a ,a chi le invia, e che pratic.amente a 11ulla . . nggativi radiografici d·elle ombreggiafure mi- servono.• E non 'c,è bisogno di essere art{sti. ·nime, ~elle sfumatu.r e; delle chi.azzature, che a tutta prima sembrano trascur.abil!~ nè sempre si può pratendexe ahbia l'occhio addestrato MEDICINA SOCIALE. a simili ricerche. • Nè il radiologo riesce sempre in un succinto In tema di aborto criminoso. . referte ' ad esporr:e con 4la esattezza volt1t~ e do. ' vuta i risultati d·el suo esan1e. Il numero degli aborti negli ultin1i decenni Oggidì ll! guerra ci impone per ragioni di è andato aumentando, in grado i)iù .. o meno . ' ' tempo e ' di economia delle lin1itazioni nel .11u- · sensibile, ma sen1pre rilevante ·in ·tutte le namero· d_ei n-egativi. zioni; . nè l'Italja . fu immune di questo_ guaio. Perchè sprecare lastr.e e cartoncini e reat- ·Ce lo ·dicono in modo chiarissimo le statistiche tivi invece di fissare -su carta semplice i risulaccur.atamente raccolte negli anni che precetati degli esami radioSGo~ici? · L·e· sil]J,ouettes detter.o la_, guerra. Chi volesse av·e re maggiori Splacnolo1g iche non sempre si prestano : occor- dettagli a questo proposito . legga il capitolo . } r·erebbe averrl:e ·un museò, e nop. sempre . la r.elativo agli abofti nella pulil;>licazione. cc La memoria ri,e sce a far ritrarre con esattezz.a le profilass.i ginecologic.a » del prof. Al:(ìeri. Scopin1pressioni delle cos~ ' osservate. piata· poi la guerra, la frequenz·a degli' aborti Partendo Q.a questi 1con·c etti io pensai d.i r:i- ha r~ggtunto· cifre invero impressionanti. Nella produrre direttamente dallo. schermo fluor.e- Maternità di Arezzo in quest i due ultim·i annl, seent~ le immagini radioscopiche; e proce_ d·o in per es.,~ . il nu~ero 1dei .parti a~ortivi fu dr poco tal modo: colloco una "lastra di vetro pulitis- - iniferior:e ,a .quello dei parti a termin.e . È quello che si è veri,f icato ad Arezzo' non è· accidentale, ~imo sul vetro antix dello schermo rs:Ldioscopico ' od un fatto isolato, ma .p l'ess'a ..poco ripete e seguo -··- disegnandoli co~ la penna e con • inchiostro eop).ativo -:.. i ·contorni della lesione, qlianto ~i è ,verificato e si verifica nelle Cliniche o degli ·organi ·a.a osservare, fissandone più spe- e Mate·r nità delle altre ctttà. · · Le ·donn,e che abortiscono ' ci àdducono le riaLmente quella ·porzione che, per chi richiede . . l'esame, puè· av.e re la mag·g·iore importai,nza. scu·se più stra.ne. M.a ogn~no che a_d·dentri un ·Poi traspqrto il disegno su carta, velina come . po' il suo acufil.e ·critieo in tale · argo~ento, . . cop · un comune COP.ialettere. ·Cioè lascio asciu- .dovrà convincersi facilmente che· non è tanto gare l'incniostro, rettifico o rivedo· i piccolf.sgor- al maless-e re cre·ato dalla guerra, all' aum·e nto bietti .ed i pentim·e ?ti del tracciato (cb·e sono del lav6ro, ai tr,a umi psichici, che si. debba atinevitabili dovendo essere fatto con una luce . trib.11ire qu.esto fatto, ma piuttosto alla · ille1di moltè gravidanze. Troppe sono le donminima), distenào sùl vetro un foglietto d.i car.: , galità . ta da copialettere inl1midita con un tampone di he che rimangono gravide avendo il marito ovatta, lo ricopro con ùn cartoncino e lo metto assente, o ragazze che vedo·n,o allontanarsi •e . ' sotto_pressa c.tin · un~altra lastra di vetro su cui scomparire il più o .meno serio fidanzato. ~ la colloco un . sacchetto di sabbia. sanatoria, la11regolarizzazi9ne della loro posiI

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zione, la trovano in persone 'accond'iscen,denti che generosamente provocano loro l'aborto. È facile constatarlo e d.alle confessiop.i- delle pa- ' zienti e dall'ognor crescente numero di donne che talvolta sfacciatam.ente . richiedono di es, sere liberate dall'ingombrant.e peso. Ed al cittadino lo dirà la cronaca dei l)rocessi giudiziari per p:r:oW>cati aborti ogni dì inv,e ro più, fréquenti. _Questa evenienza è certo .uno di quei tanti ,e ffetti che porta· e p ortò sempre con sè la guerra, dovuti ad un abbassamento del senso morale della popolazione. Cessata ·1a, guerra, è Vero, il numero degli aborti tornerà I a scemare; m.a .e gualm.ente si m~nterrà, ~ n on si provvede, in limiti più alti di quelli che . avèv~ raggiunto J>rima -della guerra. Il miglioramento della tecnica nella prov ocazione dell'aborto ha concorso non poco all'aumento della frequenza di questi de'litti. Da t11tte le parti, da• medici, da sociològi 1 ·da onesti cittadini .si sente g;ridare. contro .questa piaga che' tende ognor più a ,diffol).dersi .ed a fa:r risentire ognor più le sue gravi conseguenze. L'al)orto, oltre che sopprimere tante esistenze, la 'cui necessità sarà più che mai sentita·dopo guerra, se an.che non è sempre molto pericoloso per l.a: , vita della donna che lo ·sopporta,· l~ scia troppo frequentemente in essa .lesioni durature che oltre limitar.e o sopprimere la sua .f econdità, l~ rendono spesso utia infel ice ~he è d'intoppo allo svolge:rsi di una prospera e tranquilla vita· ·fami• gliar.e . . L'aborto provocato, l'aborto criminoso che tende da noi oggi a:d estendersi t~nto da avvicinarsi a.Ile cifre spaventose della Francia, ove fu constatato che un terzo dei . prodotti del concepimento sond sopp.r essi dall'ab orto (e fra ,questi dal 50 all'80 % sono ·.aborti criminosi), dev·e esser.e combattuto con tutti i mezzi non solo .da ogni coscienzioso sanitario, ma è ne·cessario che interve·ng·,a anèhe il sociologo, i~ legislato:i:e. È ben vero che già da un pezzo la .. · l,egge presso . di noi considera l'aborto provocato, senza giusta indica~ione medica, come un delitto e commina gravi pene sia a -chi lo procura, come a chi se lo fa procurare; ma è certo che .bisogna dedurre che la legge è insufficiente se l'abG>rto tende ognora a farsi più frequente. ... Le pene sancite dalla le·g ge sono per lo me~o poco temute se tante persone, cosi a cuor leggero, varino loro incontro. Inutilmente io credo che il legislatore potrebbe stabilire pene maggiori. ~ ben noto che l'aborto criminoso tende sen~ · pre più a diffondersi, perchè nelle circo<5td.llle attuali è un delitto fra i più difficili ad esse i·2 svelato, nel essere perseillito. F c~ rto, la prirr. n ~

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éosa che è da ricÌl.iedere si è che· chi è preposto alla salute ed alla rnoralità pubblicc. eserciti in questo campo t1na maggior vig~­ lanzà d-i quello che oggi non sia fatto, e preci . samente è necessario che essa sia tanto pi1'1 int.esa quanto maggiori so• le , difficoltà eh~ si oppon.gono a mettere in luce questi delitti. ' Ma dove a parer mio il rimedio potrà trovare maggiore efficienza sarà nel rendere tal·e male più facilmente svelabile. Ogni ostetrico ben sa, })er confessioni che certo non gli sono mancate,· . ' che vi sono purtrop.p o anche d-ei medici che .. non tanto raramente si p_restano e .speculano su questo gener:e di manovre. Per quella pr.atica che mi viene dall'avere esercitato in varie Yraternità di grantli, di pi ccole e medie città d'Italia, mi 'Sembr erebbe però di poter affermare, senza timore di errare, che, fortunatamente il numero· di aborti criminosi provocati da medici in Italia sia di molto inferiore a .., quello del 10-15 % -dàto dal Bar per Parigi. È invee.e in~ubbio che la grandissima parte ·degli aborti criminosi è op.era ·della l~v atrice. Chi non sa che vi sono perfino ci che evi. levatri . parti norn1ali IJer dedicarsi . tano di assistere all'opera meno faticosa e più timun-erativa della provocazione dell'abo!to? Ora, se· si_vuole portare un sentito rimedio a1 male, cr~do sia necessario rivolgere 1e nostre cure alla levatrice, al suo op'e rato. Certamente si potrà ottenere -qualche cosa elevando il ·grado di coltura e di moralità 1della levatrice con· una mfgliore e più rigorosa selezione -fra le' allieve . . che si iscrivono ai ·corsi d'ostetricia, con una ·più accurata sorveglianza su lla loro condotta durante gli anni ·di studio, e con il facili.tare la p ossibilità di eliminare quelle che eventua'lmente eludendo il rigore nella iscrizione, avessero già iniziata la frequenza nef corsi (e tutto questo è tanto più op1)ortu110 ricordarlo oggi che da noi per incarico di S. E . il Ministro d·ell~ p.ubblica istruzi6ne si stanno facendo studi e proposte su questo argomento), con il migliorare oltre che le ce>n~izidni morali anche le· 1naterial~ della levatrice (la quale molte volte, oltre che per. primitiva de·f iciente moralità, diviene provocatrice di aborti perchè questo è il solb m odo che le resta per guaida~nare quel tanto da campar,e la vita) elevando quin?i gli stipendi, e limitando, spécie nei centri maggiori, il numero delle levatrici che esercitano. Mireremo così a;d evi tare assurde concorrenze. Sta di fatto che l·e provocatri ci di aborti non si trovano fra le levatrici che hanno una buona clientela e buoni e onesti guàdagni, · ma fra quelle che hanno una clientela molto limitata ' .' . od eqt1iYoca. ìVIa certo nlolto di p1u ancora s1 1

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otterrà rendendo più facile la sorveglianza le disposizioni sancite dalla leggé, riguardo al sulle · operate, sull'esercizio della levatrice. E segreto professionale, contro quello ché d~ alc11ni si vuol ritenere lin sacro diritto di ogni 1 questo credo non. sia difficile ottenere anche .. senza aum·entar.e di molto il lavoro e gli incittadino ·di essere ·curato dei ·suoi m.ali senza toppi burocratici di chi a questo uffierio è preche da ciò dranno alcuno gli derivi, seni a esposto. Recentemente il prof. Calderini a questo . sere ·esposto alle persecuzioni della legge. ~1a proposito faceva voti perchè maggio·r mente a queste proteste molto è d·a opporre. Prima fosse' estesa la sorveglianza s11ll'opera delle ledi tutto questo con cetto così rigidamente iriv.atrici da parte del medico provinciale, dal . teso d~l segreto , professjònale in tesi ·general.~, coll1evolv·er§i dell'edu,c azione e della vita· dei Consiglio sanitario; invocava la riomina di speciali ispettori ostetrici. Certo, a qual-che cosa popoli ha subìto e va ·subendo delle modifira. tutto questo potr-ebbe portare; ma, francamente, zioni, delle restrizioni fino a che, credo·, si a_!non ho molta fidt1 cia che •il miglior.amento rie- • riverà, se non alla completa scomparsa, certo sca ·assai sensibile. E più oltre gi11sta1nente racoo una aiccentuata restrizione df -esso. Q11ando si tratta di facilitare eh.e un delift,) comandava l'osservanza dell'obbligo, da parte delle J.evatri-ci che tengono pensioni di gestanti, sia messo in luce, non .vi deve essere Regrato professionale . che tenga. Questa istituzione· 1e! pen·s ioni che trop1)0 spes~o sono veri centri di s·egreto prqfessiouale mi pare abbìa molto èi delitti, della regolare denuncia del nome delle frequ·entatrici o pensionanti. l\lia molto più si si·m ile a quellC>- che nn tempo ·ebbe vita : «i.I dovrebbe. ottenere coll'esten.dere· l'obbligò della diritto di asilo». Io credo che a poco a poco, come fu di quello, anch·e questo sia destinato denuncià a tutte Indistintamente le levatrici su tutta l'opera loro. La levatrice dovr·ebbe esa sparire. Da qui ad un secolo forse parlare del segl'eto professio·n ale rigidamente inteso sere obbligata a tenere un registro che dovreb·b·e settimanalmente presentare ad ltn pubblico ufsarà un anaJcronismo, come sarebbe or.a il ·parficiale a ' ciò comandato, il quale dovrebbe in- lare d.el diritto di asilo. Quel « se11za giusto vigilal'e con molto maggiore accuratezza e. motivo» .dell'articolo di legge deve essere ~en chiarito e li.m itate. Non può essere logico eh.e rigore di quello che non sial. fatto oggt sul famoso registro di parti, che, quasi sempre dorme ·il comodo, i~ ·diritto di uno possa esser·e di in~ tralcio ad un beneficio di m olti, e quindi già fin da lunghi anni in fondo aid· 11n cassetto · della d'oria. si vede netta la necessità della sco·m.p arsa levatr1oe. Irregol arità nella tenuta di questo registro • di questa istituzi.one, massimamente quando dovrebbero essere severamente punite. Su qu.13- essa possa essere in contra;sto con disposizioni che tendono all'elevamento del bene sociale. $tO registro, che la levatrice avrebbe obbligo di conservare nel m odo più seg-reto, dovrebl)e Salus populi ~uprema l ex esto.- Ma quand'anche una limitazione del s·egreto professionàle. essere segnato ind isti.ntamente. il nome di tutte ]e cli·enti a cui· la 1evatrice presta l'oper.a st1a, -fosse giuridicamente una cosa grave, l10n pel' senza segnare la r agione peT cui queste clienti _ questo 1dovremmo trattenerci dal prop·u gnarla ' quando il male eh.e essa limitaz.ione è chiamata ricorrçtno alla lév atrice, od inv~ce semp.l ic8a correggere è pure grave. Il ri~edio deve 'esmente contrassegnare con numero le malate a sere proporzionato alla ·grav.i tà · del male, e cui la levatrice ha prodigato le sue cure; ma in ' t'estendersi della pratica dell'aborto criminoso questo caso accanto a ciascun nume· r o tlbvrebbe .... essere segnato il motivo per cui quella malata n on è un inal e che può essere curato, come suol ·dirsi, con p, annic-ell~ caldi. D'altra parte, contrassegnata col tal numero h a ricorso al1'op.e ra .della levatrice . .In simil .m odo una ac- • ved~amo già oggi che praticamente il seirét" professionale è venu~o subendo limitazioni ed curata sorvegli,a nza sull'o·p era della levat1·ice eccezioni nl1merose. Così, per eserr1pio, è ben . . non dovreb be esse.ré difficile. Le mancate d.e::. noto che di qualunqu·~ lesione che abbia i canuncie ,in tal m odo sarebbero rilevate abba, ratteri di violenza in chi è .riGoverato in luoghi stanza facilmet1te, - e, se rilevate, dovrebber•.) essere sempre severamente p11nite . Ql1esto per punblici, è fatta ·denuncia regolare .all'autorità chi vol-es,s.é che ancor.a il segreto professionale di pubbli·ca sicur·ezza. E chi mai si sognerebbe fosse osservato n el modo pii1 scrupoloso e ri- di protestare contro :tm tal mo·do di agire? E se questo lo fa, e ~e questo è concesso, per gido. Io, per parte mia, per le ragioni cl1'e r1on dire obbligato, a farlo il medico ospitalieesporrò st1bito, vorrei che su tale registro fosse • ro, non si comp· r ende il perchè non sia fatto invece segnato e il n ome della. cliente ed il perdal medico privato. Ed inoltr·e, p·er· esempio, chè dell'opera della levatrice. Certamente COI}.è infrazione o soppressione del segreto protro questa proposta non mancheranno , di -es- non • fessionale l'imporre alla levatrice che presenta sere ~.Jllevate alte proteste, percbè urta contro I

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un infante al bref o~:r:ofio di denunciare anche è incoim petente. La lev.atrice che, se niai, assisterà la donna che abortiscè, Io dovrà fate con . il nome e perfino l 'abitazione della m.adr e? E questo' si . fa comuneme,n te. N ~n è. restrizioue , il con.s enso, ·con 1 là sorveglianza clel medico . . al con.cètto . del segr·eto professionale l'obblig.o .. Ma rest,a inteso ·eh~ la visita ,d a ~parte del me. Gh·e si ifa alla gr:avi1d?- illegittima di denunziare · ·dico dovrà precedei:e q11ella della levatrice e, in· le; sue ge·n eralità al momento dell'·amm·tssi0rie · rigu.ardo al p,u nto che stiamo t1·attan.do in quenei rep.arti di .Matèrnità? 's .e tutto .q uesto costi- · · sto. céi:so la denuncia <!ella .c"liente pot;à e~seì·e tuisce eccezioni .al segreto poc-of.e-ssionale, ·ecce- modifi,cata nella forma~ ; iiqni che hanno· già . avuto la loro sa.Ìlzione · Si potrà. stabÌlire che. la l~vatricei -in casi in pratica, non mer1aviglierà -c he à queste :se n.e cui presta l ?o·p·era .s ua sotto la guida o col c.onaggiunga una nuova: ché molto più .delle. alsenso 1del medico, possa essere ·dispensata di 'tre è giustificata': quella dell' obbiigo alla l~vasegnare ·ac-eanto al nome della cliente la causa trice di denunztare tutto il proprio operato. per cui fu ne.c essaria la su~ p•r.esenza, cioè il Ch·e sé. inv~ne ~i volesse c onside.rare quei fàtti fatto 1pato~ogico; mà allor.a accanto al nome p:rima enunciati non v.eri stl;appi o ·violazioni della cli:erite segne;rà il nome . del. medico ché. \ al ~di:vitto . tlel segr-eto professionale, m"a ·s emplic·i permise l'op·era.. della i.e·v atrice. Al metli-co poi · atti interni o amministrativi ch_e non sòno }n sararin9 ri chieste eventua;li spieg·a zioni. ·Cosic. .contrasto col .diritto del segreto, non ·altrimenti chè, in fatto d'a?orto, 1qualora esso si.a· •C'rimi.dov~à essere considerato . l'obbligo che fossie noso, non sarà p-iù necessarfo l'assentimento fatto alla... levatrice di denunziar·e al ·p ubblico e . I?intérvento di una ·sola persona, ma di due, uffi.1oiale il suo operato. Del resto qvesta v.iodì oo~ una per il suo grado . di · istruzione, di . lazione del segreto prof.~ssionale sar~· ptù àpelevaziòne morale, d·eve ·e·s sere ben conscia di parente che r.e,al_~~ Una volta che la legge irÌl- tu~ta l'entità e della import~za dei suoi .a tti. ponga quest'obbligo alla levatrice, la cliente Q~esta nèce.s sità della connivenia di due an. . ·sarà con.scfa e già disp.6sta a q~es.ta denuncia. zichè di una . persona sola renderà certo m.eno Verrà . implicitàmente a c·aderé da sè quella facile il crimine. Il fatto stesso che nonostante sp ecie · di contratto eh~ lega. ia lev.atrice alla il pre·ci.s o ·divieto la levatrice presti c\a. sola le cliente ·! 'i.guardante a questo pro.p osito il se- suè -c ure i.n· càsi . patologiçi, · e che La p.aziente greto ·professionale. Nè si potrà dire che i d·i ritti nonostante eh.e sappia che l~. legge cer.chi di della cliente s·a r.anno per quesfo lesi. L'a10ma- impe1dire ·dL ricory-ere . alla levatrice, ad €·s sa vi lata non si troverà n·ella circostanza tli essere ricorrè .eg-&almente anzichè ricorrere al medi-co, costretta a n.on farsi curare· per poter s.aJva- sarà indice -che vi sono ragioni di tal·e ·entità, guardar~ il segreto del pro·p rio ~t~o, perchè ragioni ·ché si ha bisogno di nascondere, per l·e resterà sempre il mèdico .a . cui p·ot~r ricor- ' c~i ·scientemente·, a costo di incorrere in pene, : r·ere. Altra ·consi,derazione che si impone è la· si viola· la legge ... , seguente: le evènienze· in cui la lévatriice da Ma ,Poi vi sono i casi .d i. gr.avi:dapza o parto sola . p1uò p·r estar.e l'opera sua ai clienti dev·ano no:rmale che pur· po•trann<Yessere .assistiti dalla essere limitate. Alla levatrice (e questo · è som- sola levatri c·e e richiedono tutto- il rispetto del marriente necessario che trovi p.iu es·p licite e , segreto, . segr-eto che anzi, con1e dirò in seguito, chiare sanzii.dni nei regolamenti che dispongono è bene che sia più ourato, più facilitato. In e limitano l'opera ·d élla levatrice) deve essere que'Sti <:a.si, , senz.a essere in contraddizion·e. con riservata i :assistenza. della gravidanza, p.arto quanto p·r ima proponevo, · si potranno trovare e puerperio normale1. Di qualqn1(lu·e fatt0 pato- forme tall per cui il segreto venga conservato. logico ;Q.urante e fuori della gravidanz.a , e pre-. Così, p .' es., alla levatrice· che assist.e un ·parto, ' ci.s amente e specialmènte l'ab·orto, eveni·enza sia es·so legittimo o ·illegittimo, potrà essere che è l'ar gomento di que.sto scTitto, il trattaconcesso, anzichè di segnare nel suo libro di mento, la ·cura esorbita d alle· mansioni d-el~.a denu?c~e il nome, di limitarsi a segnare questa levatrice. Pur trop·p o ·è una p·erntciosa accon- prestazione con un. segno qualsiasi, ma a 'comdiscendenza che si è andata diffOJ!.den'do· quella prova del SUO onesto operato. aggiungerà la di permettere alla l1ev.atr~ce di prodigare, da · p:r ova o indièazione delia · denuncia . del nato sola, lé ·srue· cure ad una donna-..che sta ab orfatta al1'uffici.ale dello stato c!vile. tendo, accondisO'endenza ~he fu Ia causa del. rvia dopo tutto' qu·esto mi par di sentirmi l'inizio e della diffusione delle pratiche· abortive obfettar·e: ma perchè questo privilegio della • criminose d·a parte dell'ostetrica, Questi e tutti èsenzione della denuncia deve essere fattQ al gli altri :casi di patolo.gia debbono assoluta- m edico in .opposizione alla levatrice? Il perchè mente esulare dalle mansioni della levatrice, di qu·esto privilegio è insito nelle constatazioni perchè, per · tl ·grado della sua istruzione, es~a clei fatti, pelle premesse di queste mie censi- , 1

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èerazi.o ni e l)roposte. Il medico in tesi geneit1ente fissato -che sarà suffioi·ente l'assicur-azione rale 11a -dimostratò dì possedere un sen·so modi chi ha .assistito ar pa.rto riguardo allo stato , 1·ale · Slll)eriore a qt1ello del~a .lev.atrice, una civile della madre, nè l a ·gesuitka SCllSa che. Si istrl1zio11e che g·li ))e.t·n1ette meglio ch·e alle le- . invqèa da, m0lte amministrazioni di brefotrofi, · ) ,;atl'ici (li rendersi -conto della importanza e sulla. necessità ,di conoscere la madre per premuni.r si di ·eventuali cor1tagi, può aver valore. della. e11tità dei S'lloi atti; è quin:di naturale che ad esso s! a riserbato cli usare ·di q~eato priviBen altti mezzi e più sicuri abbiamo oggi per • legio ·cli fronte1 alla le.vatrice, la quale per il il'~ constatazion e ·di co11ge11ite i11.fezioni. Non ' dico, certo, di r itornare alla infamia della minore e s1)esso deficiente gr.ado d'i·struzione l ruota1 rn~ non è giusto di ~ottoporrè l a il le-i1011 pllÒ compre11cle~~·e tutto il valore del se' gittima a vergognose confessioni, per evitare greto i:>rofessionale e s1)ésso lo tradisce o ~e 1e quali,. n9n infreql1 en temente, ella preferi;rà l!& ~èrve p~r n?J&Conde1·~ le sue manovre clelitùi farsi provocare l 'aborto. Sarà molto p iù pretl1ose. Il richiedere che -.dàlla levatrice in geferibile llD ~llegittimo di più ad un crimine. • nere sia compreso bene tutto il valore, tutta I Prof. E . SANTI l'entità, tutta la, santità, d_iremo così, del secli.rettore della Scuola .d'ostetricia di A1·ezzo. greto pro~essionale di cui or3, .a d essa è_· conA i.\.Tezzo, agosto 1918. ressò dj usaTe, ini pare sia. come affidare la n1ai1utenzione di un delicatissimo • appareocbio • • .. di fisica, p. es., alle Cl1re di un contadin? le cui .COMMENTI. • l'OZZ•e mani fino é\- ieri non hannQ fatto che J11aneggiare la marra. ,...111 tal modo io quindi T.rattamento .delle lesioni c11tanee da yprite proporrei di invigilar.e l'op e.rato delle l·evatrict, ·.· ·· con nitrato d'argento. · ' ·f le qtiali sape11dosi così sorvegliate, ~a pendo .di Capitan-0 Jn·edico GAETANO . VIALE •• esser ·me sse ,11ella condizione ·p .er cui ogni loro libero doce11te di fisiologia ir1;egolare cond'o tta })UÒ ,·enire facilmente sco- " pl'esso la ' R. . Università di Torino. perta, dovranno di necessità limitare nei git1sti termin l l'ese1·cizio .della propria professione, Il capitano n1edico G. Am'ari.tea ha proposto, • e i casi cli esercizio l)rofessionale in contrasto nel ll. 38 del Policlinico· 1918, di curare le lecon la legge ed i regolamenti saranno riddtti sio11i c1ltanee da yprite con soluzioni di nia proporzio11i minime. Non si 1 pretenderà certo trato di argento. Il ·trattamento co11 una~ solu- • . cli. vede 1"e co11 ciò scom1)arire- gli aborti cri- zione al ·3,5 °lo i1npedirebbe la co1n-parsa delle • 111 i11osi, ma certo Ri assisterà ad una grande vescicole caraitteristiche se applicato precoce ~ 'r icll1zio11e d.i essi. Altri provvedimep.ti tendenti ntente, liiniterel1l)e i fenorl):-nj vescicatori, e ~ sco1)i al).che più elevati- cqncorreranno c-erto 1)8 abbrevi~rebbe il decorsg · s~pplicato 2-8 a portare miglio.ramen~i in <JUesto stato di cose, ore dopo il contatto dell'yprite con la cute. e prima di ogni altro la tanto invocat11 leg.ge Ho eselguito · espe~i111enti di controll'o unica• .. ... sl1lla rice1·ca della .paternità. La don:qa che n1enté su uomir1i, perc4è la pelle di animali · pot~~à confidare che il nato av~à· un padr·e, sarà ( r~1n p,, }'oniglio ) _pr:ese~ta troppe divergenze _ c•èrto 1ne11 0 i1roclive ad abo.rtire di quella che istochi1niehe e·d istologiche da quell a u1nana, vedrà nel suo fallo, oltre al danno n1-orale,, uno in n1o clo da n·on permettere confronti ed industato di. cose materia~e che concorrerà a r·e nzioni terapeutiche. Si deponeva110 perciò goccioline di yprite su due parti' a naloghe dello ~e1·Ie più penosa la vita. stesso individuo: si aveva110 così eg·uali conE a raggiungere l 'intento eh.e ci proponiamo, dizioni di sensibilità e di irrorazione sa11g·ui' atà da invocare anche che la gravidanza ilcon nitrato - legittima sia più protetta di quello che attuale0·11a nella -pàrte che veniva curata . d 'arger1to e nella parte che serviva di eontroimente non sia. La gravi.da illegittima deve • lo; e si veniva così anche ad e.scludere il fattrovare più faci·l mente ricov,ero tn appositi isti. tuti, in qualsiasi epoca d·ella gravidanza, senza tore della reazione individua~e. Nel ,corso degli es1)erimenti m"i sono però Jtassare attraverso a mille ostaco1i burocratici, convinto che l 'evoluzione e l'aspertto delle le0he per gretto co11cetto ari1mini,s trat-ivo ed ecosioni da yprite sono così caratteristici · e si nomico delle ,amn1ini:strazioni di .luoghi pii e riproclucono in ffi:Odo così · ,s tereotipo nelle va~ comunal{ sono · rnessi davauti alla donna, che, rie pe1·sone da poter astrarre dal fattore invergognosa del suo stato, implora pietà ed ~iu­ · · to. · Dovremo pure propugnare che sia_ resa più , divid11ale. . Nei numerosi .esperimenti fatti su di n1-e e facile l'ammissione nei brefotrofi degli illegittimi senza che la donna sia obbligata a de- st1 soldati vole11terosi h o i·ilevato quanto s egue: Rl111ciare il st10 nome. Deve ~ssere esplicita(

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Si co·nsiglia in ql:lesto caso di. aspir.are ~on • denaturata dal nitratò d'argento, con là. preuna siringa di Pravaz il liquido· contenuto nel. cipitazione · di clor11ro d 1argento. Però la real t bolla ed iniettare quindi nella bolla la soziÒne avviene l!lolto ·1èntàmente. .' Una m:le-cel 1 . l uzione ·di nitrato d ~ arg·ent.o. ·· di ypri~e e di un eccesso di nitrato di argento, Anche i ted.eschi usano come cura delle pia• , applicata st1lla cute, ·d etermina, dopo al cu·n e ghe da yprite. una pomata al nitrato d'ar- · ·. ore, una intensa reazione .vescicatoria; 1solg·ento. tanto se }l contatto in vitr"O dell'yprite col .sale 5° Il liquido contenuto i1elle bolle non si .. <;li argento è stato . abbastanza lungo (30'-40') è· dimostrato in- genere lesivo applicato su la Teazione si attenua; e infine si limita alla })art.e di cute sana. In qualche c~.so ·però, spe'· Jor:rn azione di una . piccola chiazza erit~macialm:tente se estratto molto precocemente, · ha tosa qhe :perdura qu.~lche giorno. ' Per~hè il :fil'determinato nei luog·hi di applicazione la· comtrato della miscela yprite -e · nitrato d'argento parsa di · macchie brune, di pigmento, che -per, ha ancòra questo potere rubefacente, le ras istono a lungo. Ne deriva il consiglio pratic-., gio;ni possono essere duplici: o i prodotti (an-, J.i estrarre precocemente il liquido .delle flitcora ignoti) della reazione finale tra sale d'artene~ _.e.vitando che si spanda nelle circostanti gento e solfuro di .etile biclorurato n@n ,. so·n o parti della pell~. •· del tutto innoc~1i,. o-ppur-e non sono tali tntf.e Il ' significu to di . queste ipercromie, che s~ • le altre _numerose s·ostanze che come.I impu- cond0 Lustig1 dipendono da. acc11muli dei ·cromatofor.i mobil·i· del derma o da neoforma: ,, rità imp.artisqono · 10 ·speciale e-o lore ·b runo al prodotto grezzo industriale detto yprite eh~ zioni di melanine dal pigmento sanguigno, e : si adopera in guerra; · · inolto probabil~ente proiettivo;. infatt~ iµ ·u n . 2° ·Due lesioni da yprite, identiche per ·du~ so.It!a:to molto biondo (quasi àlbino) le lesioni .. · rata di ·azione e -per regioni di .applicaZìone, _ da yprite decorsero con , un p~rticolare car-at. · decorrono in m.odo poco diverso. · Se una viene .. , tere di gravità e · di persistenza.. . trattata dOpo 1'-15'-2 ore 'con impacchi o freIn conclusione; qu·enti pennellatur~I (li nitrato di argento e Il trattamento precoce col nitrato d'argen, l'altra viene .lasciata~ a ·1 Dopo una o due· to uon si è. dimostrato favorevole nell'impediore, compare una . chiazza eritematosa contem- · re' 0 limitare le lesioni da yprite; si è invece poraneamente n elle due parti; così pure condimostrato . t1tile nella cura delle piaghe da · iemporanea è la compars·a .·di una zona .cen- yi-;>r-ite, acéelerandone il prùces~o di gua-ritrale leggermente 1 rilevata, pallida, edeµiatosa, • giÒne,. . . ., che corrisponde al luogo di applicazione dell~ La diverg~nza tra il risultamento delle pregoccia di ypr!i.te . . ,Dopo 10-14 ore attorno ai senti indagini . e quelle· del capitan~ Amante3 bordi. di qt1esta zo11a nell'alone eritematoso si va fors~ . . .attribuita ai diversi soggetti da espeforma una serie di bollicine disposte,a corona, rimento: e'gli ha ' . . eseguito ricerche prevalente.. . tendenti a conftuire ·in un cerci11e unico· ~he mente sulla pelle di animali, io sulla pelle dà alla lesione l'asp etto di una vescicola om- dell;uorno, dove sono particolari modalità di belicata. Ma la , f ormy.zione di qu~ste ve~ci- innervazione e di ci~co·lazione .che sòno le dec6le è -più precoce, più estesa, .p iù numerosa terminanti ..deì fenomeni eritematosi e vesc1nel lato trattato con· nitrato d'argento; çosì pu- catori. , .re eia questa parte ,, le bolle confluiscònò pi1ì .\ * p·r esto a forn:iare una grossa flittena piena ~i * * • liquido ci trino ..-Come es'empio della peculiare azione del( 30 Se due identiche lesioni ·da yprite ven1'ypr~te ricorderò quanto è intervenuto a me· gono simultaneàmente ,trattate l'un.a con pen- stesso. Comparsa sull'avambrar.cio dop9 l'ap• ' nellazioni di r1itrato d'~rgento al 3 % e l'al- plicazione di una goc c.ioli11a minutis~ima d'i ·di forma triantra con per1nanganato .di potassio al 3 %, il :rprite una zona eritema.tosa: ., <leèorso. è press'·a poco identico~ col, ·perman- golare; ho - creduto oppor~~~o ben~arla per ganato la lesione ha un andamento un poco evitare lo strofinio degli abiti. Sfasci~ndo, do' po alcune ore, ho v.eduto al _lato del!a .lesione pi.1\ torpido e guarisce più tardivamenté. ' primitiva una seconda . lesione triangolare 4° Aperta la v-escicola· e determinatasi una eguale per grar1dezza alla prima. Che cosa · piaghetta a fondo grigiastro, l ' ap-pli·èazione di nitrato d'argento accelera il processo. di gua- era s11cces$0? La garza SOIVrastante . a~la chiazrigione. In questo caso, come in tutte le ul- za eriten1atosa si era spostata lateralmente; ed era bastato il co11tatto di questa garza, su cere, il sale d'arge11to agirebbe contro la torcui si era ~ondensata una quantità certamenpidità aella piaga. • • 1° .Effettiyamente ir>, vitro l'yprite viene

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I . .. , · 1 ~ irr1pondera.bile cli vapori di yprite ·emanati continuano i dolori ài ginocchi. L 'esame delle ,Jalla zona lesa. per determìnaTe la comp arsa u i:tne dà notevole indacanuria. Al quinto giorrii u11a nubva lesione. , n o nuovo · attacco febbrile c0n i medesimi caÈ b ene perciò non· fasciare in primo tempo , ratteri, e ad esso1 segu e una breve convale\ .l~.. chiazze eritema tose per non ostacola·r e la scenz~. . .1 • ·~. l iber~ evaporazione· dell'yprite 1dai tessu ti al.: In un seco11do soggetto iniezi.one di '7 eme. ·1h ) l'aria. di s,a ngue,. prelevati da un ' mal.a to durante .' . • l'attacco. Modica febbre (37 \5) al .1° giorn o, poi · a-pir essia : fin o al . 43° giorno dall 'iniezi6n-e, * ** . giorno in cui i,nsor.g.e lln pritno· t~pico acc,esso, J)Ol)O il compimento' delle presenti ricerc~1e che al quinto gil)rn o è seguito da un secondo . }10 saputo dal capitano prof. Amantea che per ' ttenere J)11on1 res11lta.ti è utile lisare con~en­ pure esso tipièo. Questo seco~do accesso· scom• trazioni di nitrato d"argento più elevate di pare lentamente, e per tre settimane la temf.ft1elle da prima consigliate in soluzioni al . peratura ·p_re~enta sç>lo lievi . rialzi irregolari, 10-15 % e in casi particolari anche · 20 %. J>ersiston o_ dolori re·u matoidi e dopo· 4 .SettimaSarò ben felice se p otrò confermare in ultetiori ricerche i buoni res1tlta.ti da lui ottenuti. 11e la guàrigione è completa. Tale quadro del• Zon a di guerra, settembre 1918. ,, la . rr1aJ <:).ttia sp~rim entalmente provocata, cfi..e • devia dal tipo ordinario, ha il suo· -corrisponden te iii n@n pochi casi di malattia naturale. . Di altri quattro soggetti n ei quali l'esperimen• to è s tato ripet11to, due .furono perduti dj MEDICINA. vjsta dall'A., dop o du-e mesi; in, ~no la pr·o va I fu . negçi.tiva; nel cr11ar-t o .si manifestò il primo Contribu~o clinico .e sperimentale accesso febbrile dopo 23 g iorni, ma· non fu se- , . . èuJia febbre qt1intana. gt1ito da altri accessi e dopo una settimana . I Ja g uarigione era completa. In totale sui quat,Dott. R. STRISOWER, Wlilnch. M ediz. Woch.., tro casi nei quali l' 0sservazione fu prolunga- · n. 18, pag. 476, 1918). ta, in due si ri11scì a trasmettere tipi .camente · Rip1·oduzio·rie s1J,lf'uorn.o co11 inie::.iorie di sa1i• la malà:t~ia, in uno il risultato fu dubbio, {Jlle l ii malato. Sono note precedenti ricerche di \\Te rner, .Benzler, \V_iese (Munch. M ed. W oc li .,· 111 uno fallì completamente. Assicurata la possibilità. di trasmettere la 1916, Pag. 1369) e di Jungm ann (De.ut. Med. malattia per m ezzo· delle inoculazioni di sari'° Woch., 1917, pag. 362) sulla tr~smi'ssione della :febbre quintana peP m ezzo d~ 'iniezione .di san- · g ue, l 'A. riiiéne vero·simile la. ttasmissfone pèr gue da malàti a sani. L 'A., addetto a <j un ospe-' rnezzo cl.i in setti ematofagi. Per là stagione (invernÒj. d11rante la qt1ale la.. .mala:tt1a era clale per ma1attie infet tive, h a · avuto l 'occasio. stat'aI osservata, si potevano escludere alcuni ne d i osservare venti ~casi di febbre quintaha e insetti che dura;nte l'inverno non vivono i(zan la possibilità di sperirnentare sulla trasmissibi• lità della· malattia sia .con inoculazioni di ~an-? zare), e, data ancl'1e l'abbondanza di pidocchi · tra i soldati, 11 sospetto elle essi potessero es_ ,:gue, sia per mezzo di , pid9cchi, su persone cis·ere · gli o.genti vettori della malattia era più • vili, che spontaneament e si soho offer te allo t he giustificato. esperimen tq. · ' L,es-perienza fu così orga11izzata: 10-20 piUn gruppo di esperienze riguarda la tra• docchi, di provenienza non pregiudicata, sono ~n1issione della malattia per mezzo d·i inocu. affamati per un·a giornata• e poi, per mezzo di lazione di s~ngue çli malato: un primo soggabbie tipo ~ikora, sono laseiati sul corpo· di getto è. "iJ}oculat.o .con iniezione nelle regiqmalati di quintana:. Dopo 12-48 ore furono ap.. ni glutee. di 7 . eme. di sangue di inalato di pli.cati ·st1 .soggetti, che sp ontanean1ente, si ofq uintana, prelevato .a'l pri11cipio dell' acce~so · .· . · febbrile. . Dopo . dieci giorni dall . .'in-o·culazione, , frirono 'alla ·prova. . . : ."i ha m·odica e transitoria elevazione della In u_n primo soggetto, .dopo ~.4 giorn~ dalla iemperàtura (38°) 1 ch e l 'A. attribuisce all'inap-plicazione dei pidocchi insorge un tipico trodt1zione di siero estraneo. :Oopo 62 gi orni attacco, con la coorte dei sintoin:i, la tempe- . c;orsero sintomi che appartengono al quadr() l'atura ha• poi li evi o~cillazionj e si rialza in della forma clinica quintana: febbre alta (39°) u11 secondo ìi:(>ico attacco al quintò . giorno; im,rovvisa, cefalea, deb olezzà ·g enerale, dolourine e leucocitosi i·elativa polinucle.a re con1·i alle gambe, leucocitosi relativa (80 %· di fermano il concetto diagnostico. • p~linucleari neutrofili). Si abbassa tempe'In l.1n seconclo caso l 'inèubazione è di soli 16 · 1·atura a 37°.5 d11rant~ l a notte senza sudore, giOr11i e la malattia si i11izia con una angina • •

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~rpetica, fatto b on r a r o osservato n ei· ina lati /. ,. . tt· anche da Buelbjnder. . l·-t> se in1ane però d' ordinario ~ i11alati pos. . so110 essere ·dimessi clall'ospedale. Durata pi1ì Due altri t e11tafivi di t ra s1nissi.011 e s1)etilunga ha n aturalmente la co11valesèenza in _ i11ental e riu sciron.o n egativi. . , · quei casi in cui la 111 alattia n oll. si linlita a Dalle esp erienze il p eriodo di incubazio,n e pochi èlassi ~i a cc~ssi, ma è ricca cli ricacl tif e della ma lattia risulta va:1'iabile da un i11aS.. .spesso. atipich~. . s1.I?o di oo· gi.Q1~ ni a d u11 n1inin10 di 2 settimaSecondo l'A. i l'eperti. dei' sangue · e delle uri- ne. \Verner con la i11 oculazion e cli sangue tro- lle p ossono essere di a::iuto nella clia gno.si dei un p eri ocfo di ·20 giorni, e con la trasmi~ca si a tipici: m odica leucoc itosi durante l ' a c, s1one per m ezzo dei J)idocchi 60 giorni; Fungcesso, e m odificazione della. for 111ula leucocirr1 ann trovò.· una in ~1:1 bazione cl~ ~7 gior:p.i. t a ria, con !)fe\ alenza di p oli'nucleari (fì n 0 Tras 1riiss~o1ie agli a1iinta li d ella f ebòre quirt- a l 90 ~~ ) . . tana. - AlJe inoculazioni di sang.ue di n1 a-. Nel periodo i11tervallare t alor à: persiste 11 u a lat i si n1ostra110 p oco r ecettivi sia i conigli 1L 1oclica le11 cocitosi, m a la formula si n1odifica che le cavie : qualch e. vol! a réa giscon°' co 11 ~t vanta gg·io d~glì elen1e11ti mo1100:u cleari e • febbre. R ecettività squisita mostranò invece i · ~pec ia.l111e11t~~ déi lin foc iti .(fin o a l 50 %). Si 1 iscontra t ra. i llJÒnon11cleari u11 a un1ent o dei gatti e i topi bian chi . Di 6 .gatti inoculati 5 moriro110, e la sinto111atol ogi~ ·è se111pl"e qua~ g·1··a ndi nlon o1111clea.ri, ' con1 e si verifi ca nella .·i u gu a le e caratteristica. i11fezio11e 111alari ca . Se la febbre diviene irreDopo u na incub azione di 7-1 4·-'1-3 gioi'Jli con1gol a1·e ·predo1ni11a 1\ c a1·atteri sti ~ a delle mopare disai:>p etenza e quin di sopravve11~·01 1 o llonu cleosi. - - · · convulsio·n i che di _glorno i11 gio1·~o s i a gg·r aNei. pr~11~i a tta ccl1i. n~~ è raf o . trovare nel _ vano. Il . t i'?O delle convu1f'i0)1i' è dato clallo a.n gl1e dei m ega ca-r1oc1t1, co:rn é testimoni di spasn10 . tetanico ; la t en1p era.tura è elev ata . il l l!l EH.:çitan1e11to del midollo osseo. , treno p osteri·or e è colpito da paralisi e qui~d i Nelle urine n on st i:>uò con stata1'e-n1ai quan- ·· ~'1pravvìen e ip otermi.a e i11or te, clell'animale, t.i tà n otevole d.i. Ul'Obilina (al contrarfo di dop o un J) r eve p ériodo di 111al'.ìttia (3-5 gioriii). quanto è dato vecler e nella malari-a)., nè comLa màlattia è tras missibile_ oltre che da 110.:. pare mai albumin uria. L'esan1e rivel a i11vece i110 i11alato ad animale sano, da anima le a 111_· notevole quapt~tà di inda cano clurante l l 'at1nala to aù animale sano. Sia nel prinlo cas;. i tacço e spesso c111~lche g·iorno dopo. · che nel secondo l'anin1aJe l)UÒ rj stabili.r si ·dopo · Ogni tentativ o di cultttrtt del gangt1e è f <Ll una m alatti a della du1·a ta di' una settimana. · li t.o. Infì.11e se g·atti 'sani con vi vono n ella stessa I tentativj te rapèu tici co11 rimedi con1e la ' gabbia con g·atti inoculati, posson o contra rre · .c hinina, ·l'ar~enico, i~ salvarsa11 1 s o~o ri111asti la- m alatti a, i11a l 'A. 11011 analizza i inezzi dì senza risultatò; gli a ccessi febbrili e i dolori t rasm ission e. furono traittati · risp ettivamente con gli antipiAnch e :nei topi bia1ic.h i si .,.può tràsn1ett er e retici e ·c3 n l'a.ri.é_t cal--la. . t. r>. .. • la malatt.1a, seb})ene con minore costanza: il • p elo si arruffa , i n1b.vin1enti divengono torpidi . OTOLOGIA. con1-pare J?H,ralisi del .tr eno posteriore.

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La diagnosi dell'otorrea tubercolare.

Clini ca dr lla f e1Jbre qtliri tana. La dia~no si · in genere (i.ella f eJ:>bre quintq.na no:o

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offre diffi coltà ';,1er il èaratteristicn p eriodo di tregu a. eh~ inter corre' t'ra un-·accesso e l'altro fel;>brile. L'accesso fel1br.ile. si accompagna a dolori in corrisp t>nde11za delle re~i oni tibiali; ma se è fa cile ric on oscer e i casi tipici, diffi cile riesce identificare quelli con clecoi:so atipico. 1·a1ora ad es. la ma.l attia co1nincia con qualohe tipico accesso febbrile, poi la febbre divien e irregolare, il dolore tibiale si estendo alle a rticolazioni e a.11~ ossa, assume carat- · 'iere di • dolore · vagante. In tali casi la trasmis• sior1e e la riproduzione della forma clinica ne~li animali (gatto, topo bia11co), può essere un · criterio discÌ'iminativo. La convalescenza su ole es!ere ·stentata ; depo

. 1.ERlVIOYEZ.

La Presse

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11.~éd·icale,'

1917,

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La tubercolosi dell'orecchio medio de-ve essere più frequente di quanto non appàia, . 'sp esso è , misconosciuta. L'}\.. vuole bene assodate queste d11e l)l'Op9siziòni: . · ' a) ogni tisiço non ha 'd i necessità un'otorrea, tt1bereqlare; almeno il 40 % delle otorree nei tubercolosi polm onari non sono da B. di N oc h ~ , b) ogni otorrea tubercolare non evo1ve rt i necessità in un tisico, ma p11ò aversi, con l'aspetto di una b anal·e otorrea osteomielitica , illi un· indivtduo di ottimo habitus. Può anche gt1a- rire e non essere n~ppt1re sospettata. Certo son o el oqt1enti le cifre delle statisticàe. I

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[ANNO }.}XV, FASC. 44]

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SEZIONE PRATICA

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le qu.ali (escludendo i casi di otorrea preagonica dei tisici) mostrano: 1° la proporzione di 10 otor):·ee tubercolari contro 90 otorree osteomiel~tiche; 2° la bilateralità delle lesioni nel 20 % delle otorrie e tubercolari;. 3° la frequenza dell'otorrea tubercolare nel1'infanzia (3/4 de~ casi); . 4° la prevalenza nell'adulto di questa forma nell'11omo, colpito quattro volte più spesso della donna. La guerra,. che ha intensificat~ lo svol~ gimento ·de!la malattia, certo aumenterà i cas~ di Jorme auricolari specifi ehe. ' L'orecchio medio si infetta secondariamente ad altri organi. per diverso tra.mite: ma quasi senza importanza pratica sono la via sanguigna e la via· cutanea (lupus de1 p·adiglione), mentre quella ·d'ordinario battuta è la via tubarica. Quando si trovano simultaneq.mente delle lesioni tubercolari nell'orecchio e nel naso, si può afferro.are che l'inizio si ebbe nel secondo. • L'ampiezza abnorme della tuha nei tisici, in cui il dimagra~ento ha sopp.r esso il .c uscinetto adiposo che attornia il padiglione della tuba, f.acilita l'ingresso ai bacilli mediante la tosse. Talora il padiglio·n e stesso è o.s truito da . . veget~zioni adenoidi tubercolari. Nella maggior parte dei 1casi il processo della tubercolosi ascendente t'ubaria si riduce al meccanismo ,. della: propagazione rper continuità mucosa e sottomucosa. . All'inizio la tub. auricolare è sempre aperta, poichè la tuba mantiene la ·comuriicazione del focolaio otitico con gli spazi aerei; tuttavia e~sa si aggrava quando la memb.r ana timpaniic a si perfora, pep.etrando' n~lla cassa ·nuo;vi germi piogeni banali, che ·p otr.anno ·dare com· plicanze settiche intracrani che. ) Clinicamente queste i~fezio11i .aggiun'te possono .dare un'evoluzione galolp pante (come un . ' . morbillo rende rapidissimo lo svolgersi di una forma tubercolare lenta), un'evoluzione parossistica, a tappe, per l'esaltarsi e• attenuarsi della virulenza dei piogeni, un'evoluzione totpida, . progressiva, che porta, come fatto termi.nale, a una meningite purulen~a (1è raro che la tub . dell'orec·chio dia · tuberc-olosi delle meningi). La tubercolo·s i della rocc.a . può assumere di' versi tipi clinici: una forma latente che appare talora bruscamente, come una mastoidite a·cuta, che. richiede la stessa ~ura; la forma patente, che si manifesta · con l'otorrea profusa degli ultimi stadi dèlla tisi; una forma frusta, che talora si diagnostica dopo ~na operazione ra~icale, che non volge mai guarigione.. .. Per la cl)agnosi abbiamo dei segni d·i probaI

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bilità ed altri · di certezza. Fr.a i primi ricor- . diamo l'inizio insidioso, senza alcuna ireazione, quasi subdola.mente si ha l'otorrea· la sordità paradossale, chè sovente il disturbo' subiettivo · ·

è molto più gr.a've ·delle lesioni apparenti all'otoscopio, talora la sordità ·varia d'intensità ; so vente si. ha paraJisi del facciale; le fungosità pallide della · ca~.~a, · grigiastre, .dure,, ch·e resis.tono .alJa pressione ·dello specillo; questo le ' esplora senza - .provo~are dolore, ma non. raggiunge. il p,i ano osseo; la carie bianca, necrosi profonda e grave dell'osso, seguita •da una fistola discreta e dall'emissione .d1 un sequestro, talora da porzione del labirinto· non acustico. Fra i sintomi di certezza abbiamo. delle ricerc..he di làbor.atorio.- La ricerca del B. di Koch nel pus dell'otorrea è un proGes~o di .,diagnosi rapida, .ma inie_çlele. Un .esito nègativo non permette di escludere la tubercolosi; d'altro canto biso·g na dìf?fidare dei germi acido-resistenti, abbondanti nel pus delle vecchie otorr·~e · osteomielitiche. . ' La . biopsia perm~tte una . d.iagnosi rapida e -sicura, sottopo·n endo ad esame> una di quelle vegetazioni dure ·e pallide, che fanno sospettar.e · l'oto.r rea tuberc·olare ; in tal caso non dobbiamo fermarci alla c&nstatazione delle cellule gig.anti, cl1e app'aiono sovente n ei processi cronici aurico~ari, per s~ipioli molteplici. In qualche caso è bene esarp.1nare le sc~egge d'osso morto, in cui troveremo delle erosioni lacunari, co·ntenenti delle cellule gig,anti ·attorniate da elementi epitelioidi. 1

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L'inoculazione di frammenti .nel peritoneo della cavia ha l'inconveniente di dover. atten-

·de.re la risp·o sta èir.c.a d'u e mesi. Si può, per af. . frettarla, usare un ·m étodo p1"oposto per i sedimenti. urinari: co.ntundere i gangli inguinali della ca_via, iniettare la posa delle' secrezioni aurico,l ari centrifugate sotto Ja ·ct1 te del territo- · • rio linfatico afferente; estirp are qt1esti gangli • dopò 3 settima.ne~ ricercare le loro lesioni c~1.seose. Per sollecitare si può anche, verso il 9° giorno, iniettare nell'animale 3 millesimi di mmgr. di tubercolina, don.de t1n gonfiore caratteristico dei gangli tubercolizzati. • Non abbiamo finora accennato alla reazio.ne alla tubercolina; perchè la prova indiretta, con la cut'ireazio.n e usuale non ha che scarsissimo valore; e quella diretta, me diante l'iniezione sottocutane~, provoca una reazione locale (aumento della secrezior1e purulenta;, congestione della cassa e d é1 condo.tto, essudato fibrìnoide sul promontorio), pericolosa per le complicanze g·I'avi a cui può portare, con1e p.1 r&lisi del facciale, fatti labi-rintic1, inen ingi+e. G. BILANCIONI . . \

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lt POLICLINICO

(ANNO XX'\7, FASC. 44)

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APPUNTI DI MEDICINA . .PRATICA~ .

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CASISTICA. . La diagnosi clinica di alcuni casi rari di aneurisma aortico.

zione eventuale di liquid.o. Pensare in questi casi ad un aneurisma o ad un tumore. La toracentesi, da es eguirsi solo se imposta dai .d isturbi funzionali, va preceduta da punf'u ra esplorativa con ago sottilissimo e deve essere assai parca: possibilmente farla seguire · da insufflazione ·endople~ica di gas. Questa, come anche il liquido, tiene a freno la saccocci'a aneurismatlca. • Risalendo ancora, 1 A. ricorda gli aneurismi deli'aorta a scendente apertisi nella vena; ca:va. Ancor essi, oltre che rari, so·no spesso oscuri; ma, ove a.lla loro possibilità si pensi, non riescono d'i troppo difficile .diagnosi. Avvenuta bruscamente la perforazione dell' aort~ nella cava superiore, si arrés_ta quasi di botto la circolazione del sangue venoso nella metà supe- Tioré del .corpo, donde una rapida cianosi in• tensa, compagna di forte edema e di turgore n otevolissimi delle ve ne fino all'altezza dell' ombelico. Il ·.disturbo circolatorio vi.ene sopratutto ri oontito dal cervello, .dove si po,s sono mani.festare turbe cosi gr.a vi encefalo-bulbari, da aver·Si alcun ~ volte, in poche ore, la morte. Per il vietato scarico dell 'azigos compare un rapido versamento pleurico destro. Fra i segni diretti vanno ricordati il fr~mito sistolico e il rirmore rude ascoltàtorio sul focolaio di r ottura, e la pulsazione .sist6lica d~lle vene .del collo, Ja quale può mancare o per trombosi delle ·sovrastanti sezioni della cava . ,0 dei suoi rami affluenti, o per la forte ten~1one int ravenosa nel ·collo, da rendere intrasmissi- bile il ·risalire de-11' onda sistolica, e dalla ~rop, -po debole forza cardiaca. G. SABATINI.

La diagnosi clinica degli aneurismi dell'aorta addominale spesso è più difficile finchè la saccoccia aneurismatica è chiusa, che non quando s i è rotta. Allora può seguire la morte immediata, ma spesso i pazie.nti possono soA pravvivere alla rottura alcuni giprni, pep la difficoltà che il sangu e trova nell'a'Prirsi un varco pei tess-qti retrpperitoneali, e per la formazione di false pareti vasali. Prendendo le mosse da tre osservaiioni orig·inali, in cui i. paz~en ti ha11no so.pravis.suto alla rottura da 11 a 20 giorni, Di Pietro (Riv. criti<;a di Clin. 1n ed., ri. 22, 1918) richiama l 'attenzione J su queste forme. · La raccolta sanguig·na retroperitoneale ri·corda spesso e m olto davvicino quella de~l'idro­ nefrosi, da cui si può .differenziare con un poco di sagace attenzione: 1° per i caratteri del d.olore, che esplod~ con ·e sacerbazione acutissima, accqmpaguato con senso di laC"erazione locale, e che ·assume andamento diffusivo, guadagnando tutto l'arto infe1iore; 2° per -tutti i sintomi ' . . . generali di un fo,:rte versamento emorragico inte,r no, e p er la suffusione emorragica cutar1ea locale, più viva d ove, attraverso interstizi muscolari o canali fi si ologici, il sangue ·meglio affiora (tri a ngo1lo del P etit, sbocco del canale inguinale);· 3° i •S egni aneurismatici .diretti, spesso la· pulsazione l ombare e1 addominale, che però p osson o scomparire quando il vaso, r ottosi, si circonda di altri coaguli; 4° i segni aAeurismatici irtdiretti, quali presenza di altri aneurismi aortici dimostrabili.. e ritardo del L'obliterazione della vena cava superiore. polso femor ale s ul ràdiale. . . / L 'A. ha studiato anche gli aneurismi . delR. Favre (Rev1t e· '!t! édic. de la Suisse Roman1' aorta tor.acica discendente, ch e p ossono . con- . de, fèhbr. 1918) riporta quattro casi d'obliterase rvare un'indefinita l atenza clinica, anche se zione della vena cava superiore per trombodi g1.,.a nde volume. fl ebite d'origine sifilitica. 'L'infìammaz.ione ero- · Una lesiòn e utile pe1· il depistag e, ad esR1 nica del vaso, che porta alla trombo.si, può essere primitiva della vena, o propag.ata da concomitante, è la pleurite, subdola nell'inizio, una lesione d·elle ossa vicine. L'esistenza d'una accompagnantesi oon m olt i mesi di dolore, le11affezione primitiva della vena può affermarsi ti·ssim a, quasi sempre afebbrile, a ssoctq.ta arl uno spiccato ""corn.age e a d un decubito obbli-. solo dopo avere escluso la presenza d'una. lesione ossea specifica. O'ato sul lato malato. Questa pleurite r eattiva ~econà.aria a'd a neuris1na aortic9 ha segni fisici · L'A. trova dell e analogie e ·delle differenze tra i suoi resultati e la d escrizione dei reperti peculia-ri abbastanza. La grande estensione delistologici deli'Hoffmann a proposito della sifi1' ottusità non con corda colla piccola raccolt :l. lide secondaria delle vene periferiche. Le celliquida nè col mancato spostame~to del cuore o colla quasi integrità dello spazio di Traube, lule giganti nei reperti dell'A. sono state rin~ venute solo in una gom~a. perivenosa; ma s1 nè si modifica proporzionalmente alla estra1

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(ANNO XXV,

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SEZ16NE PH:\TJ C \

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sa ch·e le cellule gig.anti non sono assoll1tamente patognomonich.e del processo sifilitico. . La sintomatologia clinica è l'espressione dei ·disturbi circolatori dovuti · aì Ja chiusura dell'importante tronco venoso: stasi venosa nella mètà superiore ·del corpo, con tutte ~e sue con- · seguenze, e circolo collaterale di compenso più o meno manifesto. Dallo stabilirsi o meno del • ·Circolo collater ale anzi dipend.e rra prognosi ' più o meno favorevole. La cura specifica energica deve essere subito istituita in ogni caso ,,.di ·media.stinite sifilitica con sint?matologia dell a chiusl1ra ·della cava superiore. Naturalmente a conferma qeJla diagnosi sono • da utilizz.a re, oltre atl'esame fisico, l'esame radiologico e le reazioni serologiche del · sangu·e e .del liquor. . t. p. I

nel trattame110 delle ematemesi') delle emorragie intestinali degli attacchi em-0rroidari. Però, se la quantità di sangue affluente dall'arteria. diminuisce sotto l'azione dell' adrenali n~, "aun1enta pure con siderevolmente la tensione ar- · teriosa, ciò che può, in certi casi, divenire una causa importante cl1e favorisce l' emorragia. :\nche sullo stomaco l 'adrenalina esercita la sua azione, eccitando la secrezione g«istrica ed aumenta11do la quantità di acido cloridrico lihero. lVla sq.pratutto importante è. l'azione. del1' adrenàlina sul tulJo p;n.stro-intestinale; anche qui si ripete .il fatto osservato per l'apparato çar·dio-vascolare, che: cioè, a dose molto debole • provoca l'inibizione delle eontrazioni, mentre a dose più forte esercita un 'azione àinamica. Fatto interessante, poi, è che ~l tubo gastro-int estinale è sensibile a dosi insuffìcier1ti per moclificare la pressione arteriosa. La via d'introduzion e dell'adrenalina è tutt altro che, indifferente : questa non è alterata nè dalla pe:psina, i1è dalla tri'psina, nè .d al pas:. saggio a trav·er.so i capillari intestinali. È invece il fegato .che l'arresta, diminuendo la sua azione sfigmogenica, sicchè e.s sa perde la sua tossicità quando ' viène ingerita; lo dimostra · anche il fatto di un recente tentativo di suicidi o con 35 grammi della soluzione all'1 %0, rin1asto senza risultato. lnv ~ce per via rettale l'adrenalina riJ;Uane tossica a dÒsi affatto si· inili a quelle che sono mortali per iniezione ipodermica : ciò probabilmente per le ricche a.11ast(}mosi delle vene èmorroidarie, per .cui . l adrenalina può arrivare ·direttamente a l sisten1a della cava. (BINET. ?resse 11iédicaLe, 1917, n. 19, e 1918, n. 44). FIL. 1

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L"azione dell'adrenalina sugli apparati card.io-vascolare e gastro-intestinale. I

E noto che l'adrenalina determina forte costrizione vasale, che diminuisce il calibr o di tutti i vasi, specialmente dei capillari, a11mentando consi·d erevolmente la ,pressione arteriosa. Questa proprietà ipertensiva non è · specifica dell'adrenalina, ma è posseduta anche da alcuni alcaloidi, sebbene in grado molto minore. Alle proprietà iperten sive 4elle capsule surrenali si contra·ppongono però anche azioni diametraJmente opp.oste de~le stesse. .Q uesti fatti apparentemente contraddittori. sono stati spiegati annettendo u11a grande i1nportanza alla questione della dose. L' adrénalina, cioè, .. sarebbe vasodilatatrice a dose molto debole; a L'anestesia spinale in ginecologia. ' dose molto forte essa rallenta in grado con' siderevole la circolazio.rie sanguigna polmonaNaguib Mahfouz (Larice t, 3 agosto 1918) rire, per · forte costrizione dei rispettivi vasi. porta le sue osservazioni s11 1891 operazioni Le capsule surrenali p,ossono avere anche ginecologiche, d.i · cui 473 ad~c,minali, eseguite una· ripercussion e sulle· funzioni dell'apparato con la rachistorrainizzazione. La durata dell'agastro-intestinal~. Sono anzitutto noti i distur- nestesia è stata sl1fficiente pPr tutte le opera. bi digestivi nell'in'sufficienza svrrenale, la for- zioni che abbisognavano meno di 90 n1inuti; mazione di ulce~e gastriche nella surrenalecto- solamente in casi di carcinoma è stato talora mia sperimentale; è l>tata inoltre richiamata ~ecessario il cloroformio per terminare l'opel 'atteinzione sopra un · varietà di dispe,psia, in razione. raupor.to con l'insufficienza surrenale, càratted · L'analgesia si considerava co111pleta quan o rizzata da manifestazjoni di ordine atonico e i ~l1scoli addominali erano r.ompfetamente ri. coprostatiéo, che cedono all8t inedicazione adTelasciati, e la paziente asseriva di non avvertire nalinica. . • L'adrenalina deter111ina nei vasi dell 'appa- _più alcun dolore . rato digerente, come in quelli di altri visceri, · J_,'A. nota che in 3 ·casi nor1 f11 })OSsib~le raguna vasocostrizione manifesta, fatta eccezione giun3ere il canale, i~ 20 no!'l si eb]:>e affatto 'per quelli delle labbra, le quali arrossano sotto analgesia, P!Obab.ilmente per dif~tto del pre1'influenza dell'adrenalina. Si comprendonc;>, parato, in 15 casi si ebbe solo analgesia parqtiindi, i .bltoni effetti ottenuti con adrènalina ziale, che fu poi con1pletata C·Jn poche goc~e di 1

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IL POLlCLJNJCe

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cloroforn1io. ;..J"on 'fu osse rvato. alct1n

morte.

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Le sen sazioni .. perinealj sono abolite immediatamente dopo l'inie~ione; dopo 3-5 minuti (rarame!l~e dopo 8-10) l'ari estesia si estende alla regione ombelicale se l''iniezion·e è stata fatta al quarto spazio lombare, ed all'append1·ce ensiforme se è stata fatta al te.rio. In qualche oaso ·è rima. sta per un po' ·ai tempo l a .sensibilità a l calore, dopo lo stabilirsi dell'analgesia . Sintomi concomitanti. - La nausea si è verificata nel 2 %; il vo1nito nel 3 ~{:,, durato però n on più di un minuto. In pochi casi rilasciamento' delio .sfintere con incontinenza . fecale. " Raram~nte· segni · di depressione, come pallore del viso, traspirazione, _gene-ralmente non· impressionanti. Il polso è ·stato i.n parec chi c~si più forte alla fine dell'operazione .che a ll'iniz.io. Sintomi postoperatori. - N ell '1 % circa . una modica .cefalea, che cedeva fa.cilmènte a l trat, tamento; aumento di temp·eratura .(1° o 2°) al .I ' s·econdo o terzo giorno dall'operaz1one. Assente ' sen1pre il vomito postoperatorio, ed· i fenomeni paralitici, permanenti o transitorii. Tecnica. -'È stata usata la\ stovaina, in fial ette -contenenti 2 ·eme. circa della -seguente soluzione: bor.ato di epirenina gr. 0.00013, stovaina O.Oi4, cloruro di so·dio 0.0022, acqua ,distillata q. b . per 1 eme. ' · . Veniva iniettata tutta la dose -sia per le µi 1 ~• cole che per le grandi operazioni. L'iniezione ' di solo 3/4 della fialetta non era sufficiente, sal \'1) forse per la colporrafia, in cui una mezza dose può bastare. L'A. ha usato anche la formala · seg11ente: cli'· ruro di sodìo gr. 0.0011, stovaina 0.04, acq11;1 clistillata ·eme. 1. Si discioglie i: cloruro di s.orl: .l nell'acqua e si passa la soluzione in ·auto cl q,;..e per 15 min11ti, lasciando poi raffreddare. Si disciÒglie la stovaina, ·filtrando a trav'erso un filtro steri.lizzato. Si scalda p·o i a bagnomaria a 80°-9~ per 10 Il:l1nuti, chiitdendo· in fialette già sterilizzate. Tutto il processo va compiuto in condizioni ·di antisepsi, poichè la stovaina,. non sopporta la sterilizzazione~ T.,a puntura v.a fatta ad altezze· differenti, se:condo l'operazione da eseguirsi: per quelle addominali si scèglie il terzo od eventualmente il secondo spazio lombare; fJer la dilatazione del collo, il terzo; mentre, per le op erazioni va- · ginali o perine?li, basta il quarto spazio. La paziente rivece riniezione in ~osizione sed11ta ron il dorso curv.9, poi si fa coricare supin.a con le spalle ria~ate da un cuscino. Uno scherrno <"'ollocato all 1appendice ensiforme impedis·re H.1la paziente d · se~uire l'atto operatoriq. I. P . . And,amento dell'a·n,algesia. -

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CENNI BIBLIOGRAFICL · (Non~' rt1ct1mi.3cono

CM i libri pervenuti in dono alla Reda~iorte)

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di

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POLICARD A ! L 'évolution de la plaie de guerre.

Un vol. in-16Q di pag. 191 con figure e tavole f11ori testo. - Masson C.ie, ed., Parigi. Prezzo L. 4.

et

Questo libr o è il risultato di ricer·che scien• ... fic.he continuate 'l)ler oltr:e due anni, in vicI, nanza delle prime linee. Es·so . studia l'evol11zion.e biologica della ferita di gu·erra nelle parti · molli, del meccanismo traumatizzante , alla ci-c~trizz~zion'e. L'importanza dei microLganismi, le funzioni dei leucociti, il 1decors-o del processo no.~male e.on cui si chiude, la ferita, e del procésso gangrenos.o ·s ono m·essi in .p iena luce. !;>oche coniiqerazioni teoriche, punte citazioni bibli ografi.che, ma molti ..fatti .osservati, disposti in oridine lo·g i co, ver . c:ni dal libro balz.ano spontanee 'le idee direttrici. Nè l'importanza di queste osservazioni è da ritenersi téorica, è proprio da essa che il. chirurgo , ·aeve tr~rre le· sue -c on cl11sioni p·er il trattamento delle fe·rite di guerra. Basti pensare alla sutur~; secondaria di queste, cbe, in·stit~i~a dall'A. stesso, .con una tecnica raz.i opale, .realizza la ricostituzione anatomica dei tegumenti e dei piani , • • tni . sottostanti. •

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F.

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Comm.ozione cere~ro-spinale. Manuale Hoepli. - Prezzo L. 3.50... PEDRAZZINI.

In questo manu.ale è trattata la p·atogenesi delle lesioni traumatiche indiretta o commozionali ·del . cervello ·e r~el midollo .sulle basi delJe leggi fisi·che .e d~la costituzione 8inatomica dell 'involu·c ro osteo ..cranio-rac~i.dico e del suo contenuto. . È uno studio anatom;ico, clinico, e s·p e-rimentale molto chiaro di un argomento che oggi interessa la quasi generalità. dei medici.

a. a.

POSTA ·oEGLI ABBONATI .. . .

(996) Al dott. I. N. da B. :

A. MURRI : Lezioni di clinica medica. Mila- ...

/ no, 1908. ·· G. B. QU~IROLO: . Lezioni di clinica medica. Pisa,. 1916. . R. C.IBOT: Diag1iosi differenziale sulla base d1 385 casi morbosi. Milano, 1916. R. B. (997) . t\l . d ott. C. S. P11ò prendere due pia clinica, il DAoor: eh e tli11ich e, opp11re

da O. :

ottimi ljbri di microsro'A!lanuale pratico di ricer- ..

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Srf.vESTRINT.

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SEZIONE PRATICA

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V I 'Ji A ·,PROFESSI ON A J.J É ., L'epidemia di infiuenza e• ·1a 'éroce Rossa.

lol'e, tan to che ~pesso .s ceglieva i suoi ·gener.ali . noh tra i più intelligenti ma tra i più fortlt• .-\d og·ni tappa de llçt dolorosa e lunga via c1·unati. E la fortuna, do bbiamo riconoscerlo, pu v • cis della g·uerra abbiamo reg·istrata con soddi..: molto , a nche in m.ateria di profil assi pubblica. sfazione ed a n ch e con orgoglio la nos tra inL '.Ita lia Bi è va lidamente ed effi caceme11:te d i- 1 vincibilità i"D fatto di epidemie. I nsidiati da· fesa cla terribili e'Jidemie durante' tu tta la , ' ' 0~11i p 1l't~ ed ,in tu tti· i ino·di, _ab:pia'.rno sq.p~ l·1 • • guerr.a) . ~,d infine, insieme alle a ltre n~zi oni; è : , e 9otuto o~po1: re alla i1Tvasione dei inorbi, che stata col 1'Jita insospettatamente da un flagello, costituiscono quc.tsi l ' a ppànnaggi o fatale della cont1·0' il quale og ni difesa è vana, e non . è detguel'ra, 1111a soliJa barriera.. Non è dubbio che to cllé clom ar1i possa esser " preda di altri mali, la fo rt una ci• ha. assistiti, ma non possiamo ne\ ·011tt:o i qu a li . son o. p11r:anco in att.o ' poderosi ga1·e ct1e i inezzi im1)iegati · per la profilassi strun 1enti di difesa. delle inalt1ttie in fetti,re Ro110 stati tanti e tali Occ orre qt1in cli essere pront i e · preparati · < da n or1 la~ciare ale11n dt1bbio sulla loro effiadesso com:e per event.uali a ltri mali P.erchè • cacia. I "assistenza · sanitq.ria non man r hi e sia bene T11 ttavi a dop o quattro anni di gue1·ra, e menpredisp-0sta. tre. l ' 01·izzonte · con1incia va a · ting·ersi di tinte Dalle colo11ne .di q.u esto · g·iornale è ~tato par osee pr~cor1·itr:ici di un o splendido m eriggio, • récchie volt.é dato il g rido ·di 'all arme per· 1a de- · , il i11011do intero è stato colpito da una pand e• fìc ienza de11;assistenza · sar1itaria civile~ d'e teri11ia, p er la qua.l e og11 i n1e.zzo di profil'a ssi p11bn1inata dal ·T ichian1b all'e ·armi di quasi tutti ·i blica è vano e p er ftn o ogni difesa personale ap- . medici". Non è l~n segreto per nessun.o che · gli pare inutile. Una e:) ide111ia di tal fatta, che non t,ORJ?edali civilJ difetta vano di medici, che Co-.. . . pare diretta111ente l eg·ata d !i ~l'apporti causali · munì '9i cc9li e ,grossi son o rimasti per .mesi e ·· • · · con la guerra tanto ch e si inanifestò dapprin1a mesi p1iyi di medici, e.d ancora senza medico · ' rlei paesi. n e utra li, e r a ~quella che mer10 ci p o· erano fino a .Poc'an zi quanclo gia la morts bus- tevamo attendere e cl1e anche lJr~vista· i1on sa va con pass.o a ffr ettato di p orta . in porta. ,. . . . p otevamo preven1re p el'chè in1pote11ti a difen, Per a~sicurare l '' a~sìs tenza c~vile già primà eterei da essa. ch e scoppias ~e J~ ·epidemia ~urono adottati una _.\ffer 111are quindi ch e il lJaese non è stato serie di pro vvedimen ti; cl1e p er~, per ragioni ' ' be11 di feso clalla invasio11e di questo male è· c:l1e non è qll i il caso rli. esan1inare, non-dettero · stoltezza. , tt1tti q~ei . fr11tti che si speravano e che erano. . . • Tuttavia non si · pt1 ò fa1 "e a 1 meno di ri cononece.ssan. • • scer~ che i11 fatto di .ass istenza sanitaria in c~­ Sotto' l'assillo clell è necessità ur.genti sono · • so di epidemì€, noi si an10 male o· non s~am o. stati p resi nuovi prbvvedimenti che provano .. affatto pre1Jatati. L 'influ enza h a con. la triste eh~ la DSrezton~ g·enerale di Sahità ·rnilita~·e ha • es1Jeriei:za cl ei fatti in sègnato c~e esistono maunh esatta · compre11sione dell a situazione e lattie diffusive contr:o ct1i son. vane le misure di clA.nno un·a l)ella prova del~a elasticità dell'orprofil assi. l\!Ia anche }')er quelle di cui noi co- . ganisn10 sanitaTio i11ili tare. Dalla zona di guer- \. . n oseiamo l'etiolog·ia, la lJ ~togen esi, ~ mezzi di ra :ono stati di ... loèati nel p aes.e circa un .tni• profila esi effi'caci e g·ià sperimentati rion posgJ i ai o di 11 ffi ci ali rr\edici, e sono state -. date si an10 cullarci in una sic11rezza ed in un otti- i tl'uzioni perchè l 'opera ·l oro sia conveniente- · n1ente sfruttata per~hè dia il massimo r endiJnj i110 che l) Ot rebbero rie~ci1·e ·. f~tali : Le di sil1n.ento inunendoli di. mezzi di trasporto abbo11lu Bioni cl1e abbian10 <..11bìte i11 fatto di malaria , . d anti e ._r ap.icli. ci cl~vn11 0 fare gual'cl ir,ig hi e prudenti. Per esCome qgn·u n. ve d~ si tratta di un provvedi~·e1 ·e a po5to chi dirig·e la sanità pub'blica d~·v e ' me11to dettato ria · neces,.sità u·rgenti, ma noA tener conto anche di un elemento cl1e sfugge a • ' tutte le co11statazioni ecl a tutte le previsioni: sc·ey1·0 cli in~ o11verii.enti in un momento nel 1 Il bu o11 generale a11cìle Qfllando è sicuro della . quale anche ·il froute richiede l' opera .di me. vittoria pel' 1a· st.1perio1·ità delle p osizi oni, delle dici. armi e d ei soldati è ~emp re ~:> reoccupato, pe1·ch è Dai d anni e. dagli inconve11ie11ti di -Oggi dobl 'esitu di una battag·Iia oltre ch e d a t~tt.i i fatbia m o trarre gli ·opportunì insegnamenti per • tori c~rti e prevedibili è d,~terminato da quall t11a. regolare sistemazione d.ell'.assistenz a sacl1è ,cosa di indèfinibil e, eh-e è ahiamata la for- nitaria civile p er. la e, ·entualità di nuovi flatu11a. A .guesta ~apoleone attribuiva grnn vagel li. . ~

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IL POLICLINICO

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proposito òel recente richiamo del perS< ·ItUlt- sa1ùtario deg-li o~perlali d! guerra pei· i biso~n i d e l seryizio civile, c·i -~i p~ru1~tta far 11otare c lH\ 11011 ~ sta t<l .. fatta al(·\111a llistiuzione fr.i-t me, .(i i c i e -c11irurgi pro1>riamente detti. Così che in' que$ti gior11i s i s:ono veduti ò.Pi c11ir"urgi - docenti, Hiuti di cli11ic~, ai11ti di o:-ipe<lal(l - inviati in l)ròv·i ncia a <:11rare la grif 'Pe. . · ~ulla ci sar~bb~ <la riclirf'. se .i b.isogni de11 ·a.s~i tenz;H civile imponesser o Ye1·an1ente qi1esta mis11 ra. No11 sia 1no però a rri,-a ti <1 t:Rl plinto; t..'l11to è Yero cl1~ n1olti n ostri eollegll·i. cli<'inmo così. geuerici , hari.110 pre:-;o il 11o~to dei t:hir11rgi, inYi<l ti a cnrare l'influenza. e cl1e i.11 Ql1e-sti ruo1uenti a YrebbE-ro t111 ])Osto. assai più in(lieato al fronte. ·Oseren1n10 ::-;J>eta1:e cl1(l a questo I>toeesso ing·itL,_ ~t iticato cli sdifferen2ia7.i o11e lfl eon111etenti a11torità vo rtns~ero il rin1eclio i\da tto. i · n abbonato. 1

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AMM ,NISTRAZiONE SANITARIA. • Consiglio Superiore di Sanità. . Il giorno 17 ottobre ~i ,,.i·iu11i ,.a ·in l{ on1a jl ( 0.nsiglio ~uveriore ili . Knnitil, ·co11yocato in Sessione lllenarj<l ·traor<linariD. I)resie<.léYf\ il Yiee-1)te~i<le11te senatore prof. )lar. cl1Lafava. Il' Direttore ge11erale 1ie lln Sct'r1itù pnbblica riferì Bl ' LL'AT'l'O .\ T,.EJ .PA.'.\T))E~llA DO~Il~AX'l'E :\'EL PAERE. Egli lesse al rig11arùo l 'am11ia e <lo«u111pntil ta relazione <la noi r ipor tatn int~grulluentt!' 1:1el fafìci c.:olo sé01·so. ~e "'e guì un'aru1)ia ùi~én~sione a1 1~1 quale !)resero ]lii rtc> il preside11t t ed i c.-onsiglie ri ft_en. Rho. pro- . i'esso1:i i~~où. Riniouetl:a. Ciua ldl1<:c.1, P<ì t~rnò, l1~\11frn1'lel1i. I~è:lclaloui. e e:l1e b1 riassl1nta nel seguent e . · or<.lin~ <le 1 g ior110 del ibera to d;1l Cn1L ·iglio : 1

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ndit;_l la relazionf> dPl D irettore 'gener a le della S<111ith vnbhlica: ,., • .. esàmi11ati .gli e lementi (:·01npleti offerti a l i>roINTERESSANTE PUBBLICAZIONE. · vrio gitldiziO intorno alla (;Olll}J<ll'Sèl, cl lla diffUSione, alla e11 ti tit della w:-t la ttin nelle Ya rie sue forme, Prof. , GUGLIELM-0 BILANCIONI ' nlle ricercli~ scic>nrificlH-' comvinte e<l a quelle t u tAssistente nella · Regia Clinica Otorinolaringoiatrica 1 e aiutp Medico negli Ospedali di Roma tora in <.:or"·o sulle eau~o.e <lel la 1ne<lesi1na; · .. , dopo a 1npia cl i~c:ni:;sione: · I affcr111n che / ' attuale for111r1 r•pirÌ'en1iç'(1 altro nun è cllP inft , uenza . itl~11tic:n n qu~ll<.1 eh~ giit infierì. P . . . ftl feli(;emet1te su1:>era t:1. negli tt nni 1889-90. ancl1e ad uso dei Medici pratici e degli Studenti · oggi come a llora diffu .·a in ')unsi tntte le e:o11tr.1cle del n1ondo: nes~nn n1oti'o q11inc1i <li particolare Un volumE> tascabi le ric~amente t~ust rato di 928 pagine. co n 100 figure intercalate nel tes to ed eleganfemente rile- · preoccn1 >a7'ione a\re.l>l>e oggi rn~ione <li P~h:;tere più éhe allorn i1on fosse; gato i o tela con is1,,rizione in ·or o. n1)prova l'indirizzo i).rofil<l ttic.:o tra c-ci<l to 11elle Prezzo I ire 8 circolari 22 agosto 1918. n. 2612i3. e l:J ottobre 191~. n. :\3fX 7, del :Vlin·jstro <lell'Jnterno ;li Prefetti del' Ag-11 abbonati del «Policlinico n st spe1tlsce per sole Regno; L . 6.76 (franco di porto). • pr:ende atto ~1elln Y<.lSt<l azione integratrice Inviare Cartolina-Va.glia al J)rof. ENRICO MORELLI, Via ~1 · e:-q>licata dal GoYerno IH~l c-u1i1po ùell'assistenza &tina, n . 1~ - .Roma

MAn UAlE or OIO· R·1nO-lARlftfiOIATRIA" '

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S·ttìZa desti1ia'Z'ione d·i uffiaiali rnedici al servizi•

PAN:-; r.n' 13.

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FASC.

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XXV,

(ANNO

Cronaca del movimento profess~onale.

Il nostro i;iaese deve p o1ter disp9rre dì una 01·ganizzazione sanitaria .sulla quale poter fare assegp.amento in. ogni n10mento, sia in· casi di epidemia con1e in casi di di'sa fri pubbli ci. l\ questi bisog11i ~traol'dinq.ri, imprqvvisi e, ~urtroppo non raramente, gra11di@si, sarebbe • opportThllo fosser·o esonel'ati dal i)rovv:ed.ere la Direzione di Sanità p11bblica e la Direzione di Sanità militare. · La Croce Ros's a è la istituzion·e c'he · P"er le sue stess€. finalità, per la sùa organizzazione, per i mezzi di cui .dispone, qua11.do. questi siario s t1fficientemente i11cre11lentati, può assolvere questa. complessa funzione. . E ssa dov.:rà tenére pron.t i i10.n solo medici, ma le medicin.e e i farn1ac istì cl1e le_preparino, 'gli infermieri c.h e assist.a no g'li . .ammàlati e -lisimpegnino in paT·te i medici. Insomma l a Croce Rossa col ,s uo personale cliscipli11ato t'Ù istruito, con tutti i mezzi· di c11i dispone, P 11ò, . . fare un s,ervizio organi co, sist-ematioamer1tP, uniformemente, con enorme. rispQ.rmio di energie .e di ·'m ateriale e -con i~isultati vèramente notevoli. , , ·. La Cr'oce Rossa dev·e assunì.e1·s~ questo compito fin d'ora Anche senza c;ull'arsi ne1 sog~ 1q i-ella pace universa_le ed eter11a, è cer· 0 r J1 e di ;nuove · ~uerre non si parlerà'. per · rn , ~ l ~t)= ' . tempo. La Croce Rossa .ç.lovr_à c1ui11di indirizzarsi ad O';)ere · di pace. Essa cl eve~, es ere una i stituzion e atta. a ft·on1eg·~iare le eventu?-li neces~dtà in casi di disastri e di ~l)iden~ie, (· cl1e 1Jl1rtroppo fune;tj,a110 f1'eq11enten1ente il nostro . pae .. c. Comi11c:iare fi11 da ora i1on sarebbe i-r1ale : ta.lJto pi tt che ai bisogni di g u erra può ora suffi cient.e111eJ1te · p l'Ov~1 ed el·e la Sanità militare. • ..I a·u1)licati no11 so11ù · sen1p1·e neces~al'1, nort sono- certo uti.li quando c 'è da far e pel' tutti in campi diversi. • · ~

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(ANNO

XX'\!, FASC. 4·4)

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scelti fra l~ persone cl1e a giudiriio della Direzione ~enerale <l~lla Sanità. pubbli~a 1sara11no ·r itenute ijonee; . rileva con soddisfazione il èo11teg110 calmo e ~e1'eno del popoJo . italia~10. nJ11·ora i>re~e11te e l 'opera .ispjrn ta nd a lto sentin1ento . del dovere è piena cl'abnegar,io ne ùel -corpo sanita1·io ita lia110, dalln Direzio11~ gene rale d ella S::ini tà pub}::>liea ~ d n quella fli ~unità u'lilitare, da Ila Croce -Rossa, ai funzionari· della ~anità. a tutti· i medici italiani civili e mil\ta ri. a lc11ni .dei quali s.uggelln i·ono cdl sacrificio della Yita il C'OlllDin1ento della l)l'Opria m'issione

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meclit;a , far111~tc:eutict1 , a li1ne11ta1·e e nelle "v:1rie altre for1n~ pi l)l'Ofiln ssi ; affer1na l'opporh1nitil t;l1e là oYe difetta il peroonale sanitario s i dia n o coadiuto1i ai medièi,

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SEZ IONE PRATIC.\ ·

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bio n quella for111(1 n1ot'bo~a elle <:- conosciuta sòtto • I ili n ome di inftu.eriz:a la ruanifei?t:1;1,ione pandemica . del neriorlo attn:iie . . (~uest0 Iianno <'{)Deluso g li <.:ienzia ti più illt1stri, questo llèlilll:> ricor1osciH.to e pr o<.:1<11Ilt'\.td . i Corpi scien.tifìcj e tecr1ici più acc1·ed ! tn ti cl e i Paesi al- · lenti, 11eutrali e ne1nlci, nei finnli p r in1n, e con ' c:oi· nmggi<> r gravi~?.t che <.ln i1of. ·il verturba:qiento ' . délle con clizioni della pl1bl:Hica snlnte .iP'.lpose il pro, blema della ricer ca <le1Je · s1ie cn11se e òei mezzi per

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i na rn I'\'i. Qu~sto 11n1111-0 0onfet111a to,· ·1Jer ']u:1nto pguarda In propagg:i11e dell~ m auifestnzio11e eHtesnsi- ,a l no-~tro Paese, i nos tri medici più. i11 f nrua , e viene ora 1·ipetuto dal ·Consiglio SnJJeriore di 8anitit.

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11 Yoto di q u e::;to Co11st\'sso, si;\ occasione alle · qDlHllèl ; ~R. JJI.. . ver llna ~fficace HZi<>ne in te.·a a mettere · e~prl111e il Yoto che il i\Iinistero dell'intérno voti11almente· termin e alle Yoci dn ~sso discordi che glia 11nhhlicare e la r gan1ente diffondere, per i pre<lll(;Ol'è1 Si SU..-Sllfl'HDO.. YO<:i <.:lle Ìllllll'eSSÌODaDO Sinizio~i ele111f\11ti dL g i11dizio e g li · ammaestramenti stra 1ue11te le popolazioni, ne sc:uotono la r esistenza . . che co11tie11e, la r elazione comunicata al Con siglio morale e fis~~a, .u e di so1·i€'11ta i10 l'attitudine, ~ r e11Sl11>eriore da 1 J)irett1\ re generale della Sauiti1 )) . dono, infij1e, più difficj 1i e 11,1~11 ò f\ffica ci i provve' <l i1 nen ti fl i :::11gg~rime11ti (lelle a uto1·itit -<·011lpet~nti, .- . l l~1 le qun li f.1itlJriI1t1i Rco110 i11,giu 8tn1u~11te )a fiducia con • (,J 11 P~t'c H·<1 j1H.\ dl:11 gio rr10 è 8ti:1 t 0 portato n con o-, c·1·iti<:l\e ~·tf\rili· qnn11to iufo1i<Lè1 te: e. a 11che ·e con' . ~('<-'11.r.tt <10i J•l'efetti ò~l Re-2,'110 <:<)11 l11':ia eircola1·e del ten111orane,1111enJé. sh1 <>c·c,1s1one J1el' la inaggioré e :\linb:;tro· (1ell'intP.r110, on. Orla1H1o, cl1e fa seguire . j)iù n utorf\YoJe· <.1i1ifusione di q11ei p rincipii • fonclalcL con1n11icazione cla llf' ~gn~nti l )tl i·ole : 1ne11tal~ di ̧!:Ì(•I:J.e g~D<? l 'èl le. CO]l<?ttiY\l f\ i.rldiYìdt1ale, «A.Ile R.S. I-'JJ. no n puù ::.n1~gire la in1portan za s11i q u ali giù l>iù vol te h o ri('J1i:1 n) Hta l 'atteJ:lzio:ne ...... . di que~to ordine del giorn o . . cl~l le SS. T,T_,. c:ome sui . n1ezrii ai. quali son:atutto f 1on ~sso, il nostro supre1no ( 0J1 ~sso tec:nico in d<=''' e cl1ieders i la· · cl ife~a contto il clilagrtl'e del n1a tP1·h1 cli igiPne ~ sa11ità. ha Yoluto sopratt1tto male. ' «:\ ]11 Ji11ea prin('ipèlle rias~un1ere 1e tradurr e in una, E a questa· azio11e. vogliano le ~~. r..rJ. inYocare" . . affern1 11zionf' recisa· ~ . ol ~nne. c:l1e ·a.Ila . ua forza il C'O ncorso Y1..>lonteToso della stan11n1 pol1t1ca e proso~tanziale ng-gi n ng(-> (Jl1ella ~·l1e le ·~riva dall'aufe~:-;ion,n le :' dè'l Co11)0 R:111itn rio clelln ill'OYincia , antoritit <lPl C'o1;1H> <1<1 c·ui proYi~ne, il i·?svonso · una<'l1e èl n1~z7,() <1egli Ol'dini Sèl Hitn 1·i ; (le i ·C'omita~i di . . niine cl10 tutti i <·ou11>etenti i1011 hanno esitato a organizzn7'ipne ciYile e <l Pg'li, Hltri <11ti di 1Jropa(la r"P eirc:a la n<1 tu r n <le ll'epidemia rl1e a.ttualmente ga1Hh1 ·~ueiale e pa triotti<'a : cle.J c·lero. di t11tti ' tTa\·aglia il nostro coni.e tutti g li a ltri Pa:esi di qpantj , insonìn1a, pel' l'ag-ioui· cli ufficio o di proE\11·01')a e 1\0 11 òellu sola E111·0JJt( fesRione C' ·ni1e per c1oYel'e <·iyic;o libern1u€'nte e vo, . E q,uesta n ff~1·111a zio1t.e il 0011sigljo S·npei·iore ha 101iterosn n~ente ~assu11to, 11n1111<r oc·c·:1 1-ii0ne, modo e d ~·splicit'l lll(-\J ~t~ inteRo ·di op11orre alle voci soute e · ,·)))})Ol'tn11iti1 di espliCà l'~ '1111'01>e1'U prntica di peròiffnse ft.110 dal prin1") ~1cc.~11no .c1 l111a più larg·a ecl 81lHSioi1e . cli C'oui:::ìg lio cli inc1iri r,zo, <li eonfol'to. i11te~sa n1n nife~tazione della forma morbosa evi-· ~eRsn110. io i1e ·Sono c·oi}Yinto, si rifi n terit a ll'ap, d emica ;\pparsa ila i1oi nella p rim avera decorsH. pello ehe Y~uga loro riY olto. à . sollieYo e soste~no ~i· pa 1'lù i11fatti fino da ·allora di una '111alattia cl~ll' animo eroico cle l po1)olo i1ostr<> di f r onte alla terl'ibile n1isterios11 , igi1otn n e lle sue cat1se e invinin10Yn proYa cJ1e 11a d0Yl1to ::;ubi r e proprio mentre c ibile Il<'i Hnoi pffPtti: cl1(?, di fr0nte a Qualch e caso gli appnre la 1neta raclioRa dei lunghi si1oi sacri, eccezionaie di e:ornplic:anzf' l)olmoi1ari J)artic;_olarfìei )). · I 1uente grnYi ' rinscite rapid~1111ente ad esito letale ' ~ ' . e:on sintomi 1111prÙYYisi di a ~fissi a, ~i è ·v oluto poi • id~ntifica ·re in peste polmontt l'e. così com e in ·altri ( 'reclic11no l1tile i·iproclnrre le dn0 circol<i l'i telel'aesi provn ti i)rima clel i1ostro, . i era IJarlato, per grafiche alle qùali fa r iferin1ento .I 'ordine del gior- · nnalogl1e 1 circosr;l nr.e, di pPste cinese o cli 'l\1an..! 110 del Con:-;iglio Superiore di Snniti'1, ~oncbè .al~ra c·i11rla, é, per le complicanze , intestinnli, con ' To('<)l l la · quale il l\ilinistro dell' i11ter1Jo nveYa rivolt<.l rnito e diarttl.n, nlle quali talor~· ba da ~o 111·o go, ~j al ( orpo sanitario de l pnese un fel"'ido appell•.

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@ra, si t r nttn tla noi, con1e si è trattato presso g li nltri Jlne8i, cli ,~uci n1~bitrarie, assurde, frutto di i11eo111pete1\zn e di fa.11ta~tjca sopraéccitazione. I~ osl\erYazioni clinicl1e èon1e le indagini di laborfl torio 11anno esclus'> ecl escludono in modo a~­ ~o1utamente indubbio la origin(! esotjca de lla m alattin : e attribui~cono in morlò a ltrettanto indub. ..

'

per la i1iù volenterosa collnbor;1zio11e 11elI' ('.)11~ra di ù !'iSistenza reclamata cla~ln x119rn1n litn delle condi•%ioni s anitarie del momento. ·

. . 1. - Circola re 22 ago.~to 191, , 1~. '>fiJ 2;:>. • C'JOmP. è noto alle. SS. r. .r. .. fin ditllè.1 scorsa primaYera co1n1)arYè in molti paesi di E uropa una for1u a ·epidemic::t . analoga c.1 qt1ella Yel'ificatasi negli (23)

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1072

·1L POLTCLlNICO

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l • <t J1ui 1SR9 .e 1 ~90 e ch e. a11cl1e orR rico1iobbesi ttatdi ~alattie co1nuni, onde predisporre .adozione di t;JI'Si di i11!lue11ztr 0011 c=om.i)lic:n11ze ge11ei·almente' ogni poss.ibile n1is11ra pl'eventi"\'a . • • • . consecl1ti\~e i11ct1ria p'rimi a t t.1cctli n1orho ~i. · Settiano. - Oc00rre infensifical'e più i;>ossibilr> ·rèlle. ipnlattia h<l fatto anche 111' Itali1a sua appa."igilanza an11onarin, sp~·cialmente nei riguardi frutta e ùt tte. · 1·izione. Essa. c'o lpisce vre;feribil1ne11te vie respil'a' • torie, tendenLlo loca lizzarsi pòl1n-o ni. tl11tta·Yia n on . Ott<tvo . .- Occorre, infine, predisporre in te1111n;1ncano casi "e-on sinto1nntologia JX > assistenza 1neòica e farmaceutica, assicurando - . ;1bnorme~' J>~·ovYi ~ta medicinali anche per i poveri. · l\ile'ntre neg·asi ogi1J gi11stificazio11e nllnrrni doYuti 9uarì1p SOJ1l'il Si fa presente alle SS. r.Jr.J . in. via <li' a fa11t<1.sie. esnltil te, re p11to .ovpott11no richiamare r . massima onde orientare profilassi della forma epiattenzione SS. J,I;, · sn :t1e11pi .1n1nti fonda mentHli clem iea i nfiI u e11,7A°i l e. l'.H ccomand ando1 in og'· ni caso ' utili J 1~~r (lffettna re · l'<l zionH le' vrofila ssi. I Tra tta11llosi cli contagio rapida 111e11te diffusivo an- .. <li trariquillizz111·0 llOI>olè-i zione; e Yit:'lndo allarmi . i11g-il1stifica ti e éh e non 11anno ragione n lcl111a ; di sn ~­ ~he pel' tta rriit(t port<:~ tori n on riGOnoscibili, emerge~ ~istere. iuo1>l)Ot , . -t uniti1 mi ure conh1ma c-ia li o di i solamento Ministro 0RLA:X o o . .., (llia li si adottùllO 11er n Itri mol'bi epidemici; consi• <1'(\ranno invece 11atnra rnite 1na l ;1ttia elle ben ~:nt­ 2. - C ircola re~ 15 ottob1:e 1918, n . 88687. tH t·a 116n riYe st~ cttrn ttere lilivl ig-B~). consigliansi Con la èirèolare f2. agosto u. s., n. · 26125, il 1\lli' .11rOYY~dimeuti ge11ertLli ,· che tlebbono ispirarsi eo1 11.istero ha rich.iamata l'attenzione delle / S"S. LI, : no~c:en~e f~pidemiologiel1e dimost;·il nti c11é lll<l teria-, :-;nll-a pande1nia influenzale, che aveva i11v·asi i ' vati lt)' infetti-vo si eli111.i na ·~ · ~i cliffon<lf\ <ltt1·a,e1·so Yie .' . pnesi lli Enrop~1 non risparrni.and-0 l'Italia . 1·csvirn torie, f\ che la bilitit ge1'1nc vròYa che Yia .....\.ç<:enft1a tosi ed estesosi il ff>nomeno nel settempiC1 o,--via contagio' i:i sierl~ nei c:onta tti cliretti nel bre, specialm~nte ne'lla terza deca(le di detto mese. f\Sl)l osione colpi t-0sse. , IP ~S ." LI-'. fl1 1·9110 sollecitate a J)l'ov-redère sulln • ·C'iò ])Ten1esso, profilaRsi (loYrPbbe e:·set e b<~~ntn g-uid,a delle condizioni e. delle esigenze locali. Rov1·a 'seg11enti · C<ll)isalc1i : pai p:co-vvedin1enti presi e che si •Yanno tuttora ' · Prirno. ~ Identjfica zio11~' e ·ra picln tlen1111zia del;1dottan{lo, il l\1iniRterb ri'levn il fervore dell'opern la· eYent1~a le co1upur Sla cli foc,ol<ti. e s~ n e compiaC'e. inu a dai:.€ ogni maggio1'e impt1lso Sr>condo . ~ Evitare r)ossibiln1entE:> contatti oa lla l)rofilassi e acl assicura re. entro convenienti 1 i::petti. . !·imiti, la 11),aggiqre t1niforniità di criteri p.el campo richinn1a l 'attenzion e delle SS. I 1I.1. ~a1i T.e1·zo. ~ Dtsiufettare lll11eu~é <'Hteru e atta CC<l te· c:-secuti1·0, ' . \ segt1enti l)Unti ~Rseuzia li : ·• o 11ni:hacci:1 t è · d a proce~so infettiYo, i1o:pcl1è· punti 1. -1 Sor~ente· tl'infPzi<>pè è l'uomo infe rmo. Per pi ll ésp1)Sti <.:O~l Lll lù.in·al':i où i SOS1 J(\ttq. . . es~o n~11 sono a~p plic·..a bili - 11e1· ·il fu tto del pre d0Q na rtrJ. .._ ~peci a le Yigilanza ret:lamano coll(1innr'e· i en s i ~ie\·~ e li~,,· issimi e d ella rapidissima l'<·tti \T-i_tit pa rtic-ol arn1ente vre<lisvost e, ql1ali case~·diffl1sione, -., nè la denlu1cia singola dei casi nè 1ue, c:>IJYitti, ~cuo le, te-a tri, c:ine n l<\tografi, eéc .. l' isola1uento c:l~\ ::;sic:o tlei ~ala ti in u::;o IJer Je alt1:t:' n11o scopo di <:'Yita re ec.:c:essiYi è1ffollnmenti ed otinfez.ioni, / ll-'la d e.Ye, ciò ·nonosta nte, esse1·e scopo tPi1ete tigorosa in1lizia. I>l'eci1)uÒ dell•l. clifcsa· i~ìen.i ca il proeul'al'e di ...avviQui·n to. -...... Buone r>taticl1e preYe11tiYe sono di<·in;t~·si, 1)er qna11to è possibile, alla adozione di tali ~ in fezi Oll€ b O('Q(;l, 11.:'lSO e pltlni; <li Yieto çli sput~\l'e • iu~zzi, c:bn la ~igilnnza sa uitaria assidua nei sinin. terr<1 11u1ssin1e in· aml7>ie.nti C'lli11~i: ' e pulizia e • ' se non i ·ca.si, ql1anto tli infe,doue- ·~ist€matica r>g gf'tti e l>llllti 111aggio~·- .goli Comnni per accertate, • • ine110. e rapi<lame11te, i focolai, e per procurare cllt:' , r11ente. esposti Hg li inq11in,1111enti boccali e nasali. ln profilassi COllettiY<l. è quella individuale S!'àll• qnali fHzzoletti, np1Jarecc:lli telefonici, ecc:." -~ . . !-'empre rivolte <l diminuire .e ridt1rre al minimo ." {r·sto . l~o1nvn renclo f-0eoli11o ep~de1nico, aru•• })OSSibile i contatti, sorgenti di infezione. 11u1lflti Yn11110 ttabtati con 8f)€Ciè1 li pl'eca11zioni n elCos~, . nelle collettiY~tà sin àssicura to il mezzo di Pi11tere8~e loro e di Chi nssiste. lnfel'mieri e mea vpartare in quulu11q11e momento i colpiti e·, n~l g·-0lliei de bbo11cr ,indoss~ l'e ':est~tglin, non o.mettél'e cli• Yerno tlegli ospe<1~1li, si eviti la disseminazione d€i ·infezion e viso € n1ani e iuunirsi ançhe .d i opporinalati nelle corsiP. iua s{ raccolgano a seconda delt11ni scher111i filtra11ti pe1· 11roteggel'si c.'Ontro inal•1le diS}"o11ibilitit i11 n flJlOsiti locali ' , -0 in sezioni. r~· • zione })lllYiscolo infetto qn,111c10 S}"leciali eircost;.1 1111a rti -O sàle s~pa 1«1 te: e sia ovn11que tolto nel mag:t.e lo con sigìino. l'>a r ime11ti de bbon o l)l'OYYe<lere d 1gior grado possibile il ,contatto c.-olla popolazione. s infeziòne. in1n1etlia ta s11nti. fazzoletti, paYimènti , ' . • • c·Yitàntlosi le viAite clel~ubblico in n1odo rigorose. snle dege11zc.t. a ttiYandone ,.~,11tilazione . • 7 \ iste fn<"ili J'(:lc·i<liYe e .(·omplicH r- io11i ·spesso ·.Jllo1·- ' N~11 ·an1oiente <lomes;tiC'o, doYe sono malati;' e dovt• i1011 può·r)ai:ln1·si <li .c l'e::il'e n1nbienti appartati, si t~1li <.:ni es1 :oup;ono tr~1~eura te7.ze. o<:<:orre cbe in. . / HORtitnjsca al IJl'~eetto aell' isolon1ento del malate. f~.rmi an~l\e l~g·~ieri 1·imangar10 lPtto. osse1"Y"~1n<lo c·l~ è pl'atican1ente ina t tna bile , quello dell'i'solo c-01tsigli m edico. tino· tC'l;IUin~ s1~C- in le co11Yalescen- · inento clai· st1oi ptodotti patologici infettanti, ckE» r.n: e con~i d e1 ..111clo ~1 :i ,·itù <1S8nnt;1 u1orbo 11egli i11- • rappre:sent.a la forma più razionnle e d eyolqta del fe1·11.ii altre n1;1 lu ttie è c:o11si.g l iè\ bile. ·i11 t en1po epib n o11 go\erno i~ie11ico <lei malati n ell'ambito fami tlemh1, limit<l r~ a cnsi pstren1i Yi i t e del r)ubplico gliare. . • itegli ospellal i co1uu11i. , 2. - .~l eonc~tto di te11d(-)l'e a di1nìnnire i con A11clle rigu,ll'do inft")rn1i in c-ase vrivate, inedici tatti con inala ti o ron i1er~n11e iri g-rado di contad~bbC>lH> e8.-;e1·l\ c·onsci. pèricolo «he corl'ono i11fer1ui •

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• SEZ IONE PRATIC·A

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giare, ùebbon1J le autorità l)Orgei·e efficace aiuto di presenti cfrcoRtanze UJ'.Ul a ttiYitit adeguata alle ne- . . . . ' carattere generale riduc:endo al min\iino necessat'io cess1tà della. pubb1i~ salute. le pub~liche riu11ioni , specie in ambienti chiusi~ e Preg'-0 ss. LL. diffondej·e COJ10~(·(-'11Za p1·esente cu·sopprimendo q11elle cl1e U'''Yenissexo in locali igieco'lal'e · recan4~1a a · direttn notizia cotlesta Presinicamente i11ido11ei, sovra tutto teatri · e cinematod~uza degli Ordini st.ni t~1 ri. e n~siC-lLl'il 11(lorne11e. " gtafi, od ambienti nei quali, per quan~o idonei, non '• ~lin istro OBLANDO. si praticassero frequenti, si~tenfatiche .Pulizie e di: I sinfezioni, fatte lene a. rti~ sotto bi.101ia gl1ida tee• . NOMINE, n1ca. EÒ . • . ' . . • •• • • B. - 1\.lla eseetlZionè del tracciato ~piano profi\ NELLE UNIVERSITÀ. . , lattico de, 0Ùo ù<>lle autotjtà concorrere · sovratu'tto So'no abilitati · aiZa Libe·r a Dooe'n za per titòli: i medici; <:'oll'<>Pera coll'o1)p~rtuno èonsiglio, -così • .A.zl'.i Azzo'., ~P Pat?l9gia generale, a Napoli; Blasi i1egli ospedali e negli Istituti collettivi ad èssi affi• Jf rance&!o, in Tera.pia fisica, a ·N4poli; B-Onave:i;i ~a ti J:>er l 'assiste11Za, come nelle case priva te. tnr+1~ Ento, in Psioologia, .a FireD7.e; Bu.s ctano Vito E sicco1ne uno dei mezzi per isol.arSi àa·i prodotti l\IIaria, il]. Clinica delle ina.Iattìe nervose e mentali, I•atolog·ici ed infettant'.i dei màlatj - basé della . "_Camer~ Ugio, in Patologia: spec. chirura Firenze; profilassi - consiste· nel proteggersi colle sistema. tiche disi11fezioni, colla l,iù scrupolosa igiene perio-· gie.a di~., a Torino; Carr.aJ·o Nioola, in Urologia; · riale, con la protezione delle \ie respiratorie mea Bologna; "<J iampolini Arnolfo, in l\IIed:icina. . lega-le, .a. Siena; De An_gells Giovanni, in Patologia dian~ 01)portnni schermi, cosi i medici, apostoli ·ed generale, - ~ .Bològna; De Lisi T.1ionello, J.n. Clinica ' ascoltati eonsig·lier·i, çol pr:eflcrive;:e ·e vìgflare le 11orme igieniche da parte dei prppri clienti e ·so- · <le Ile inala ttie nervooo e mentali, . a Oagl4tri; ForYratutto col dare a11 qt1esta contihgenza l'esempio uero Arturo, in Clinica ost.etrica e ginecologica, a dell 'a.d ozione con. vinta di quéste difese, contribui,1 •4rma; · ~ornt..Gi-q~ppe, in Anato;mia e Istolog_ia . ranno in larga ·m it:1Ul'a a dimint1i re la propagazione p~tològièa,~ a Bologna:; Moriabi Giu$eppe, in Me, clel male e ne affrette1·anno fine ~ riconducendo la· tlicinà l~gale, a ~n<>v.a.i; Pentimalli Franreesoo, in ' 1. r•.atologL:1 .generale, a .Napoli; Rocca.v,illa. . Andrea, trnnqniJlità tra le popolazioni colpite. ' I Pel Mi11is.tro : Boxrct:LLI. in f•atologia spec. ·medica dim., a Modena; Ronca '\Tittorio) in ratologia genera.l e e Anatomia pato:L - · ('ircolare 28 seitP1nb1'-C 1918, 11. 30740. logica ; a 1\.1-0dena.; Rossi-.Marcelli · .And·r ea, in Ot-0· • ' ('011dizioni ~<:c:eziona li sa)ute J)'\.lbblica, J)e1• cui è rin olarln~iatria. a Nap.oli; Rubino Cosimo, . in Pa' <><.:corso ii1tegrare in talune p1·0Yincie, nei lim iti tol-0.gia n1ediç.a delle malattie professionali, a Geclisponibilità conséntita da <\sig~ze mil}t:.11:i, ordinov,:1. :- Scotti Gii0v.anni B.attiè~a, in Patologia e naria assistenza sanit:lria con 11ersonale u1edico < l i11ic~ ruedica· Yeterinaria in Parma; Spa.gnoli0 R. Ese1:cito e Croce Rosia, illlpong·ono .. '\·alor)zza1·é, Gin!:1epl)e, in PaÌologia esotica,._ a ~Roma; · 7;orzi Pie... . e portn re a l 1nassimo rendime11to tutte proYYiden:..-:e tro, in Fisiologia·, a P.:.trma: . per esa111f,,; .Abba t~ e Tisorse loça1i. · A11tonio, in Clinica pedLa triea., a P~ rma; Capri<Jl5 ' Rivolgo l)eltanto ferYi<lu nvpell() allo Sl)Ìl'ito di ~i<:oln in r~1tologia :~pec. chirµ r giea dim., a N.aabnegazione e• patriotti~n16 · ··beneu)erito perso11ale poli: Consoli Gi11~ep.pe, in Farmacolog·ia e Tossicomedici civili, che nella .g~nei·µ.litit <le.i casi, anchP log-L1. n Ca4Jni~; ,. Dominici ~1'aria11<!>, in Patologia. a ttuali1 conti11ge117~, dùn110 cos1Jicue pro,·e· lol'O YilSP<'CL:ì 1€' ch.ir11 rgic:i clim.. a Palerm.o; Falsetti Le0· · , , . lcn·e, e li esorto a peJ'sevel'are·.nel fa t'icoso compito. nol<l-0, i11 Clinica., ost~trica e ginecol~giec.'l., a Parnla; • onde opern loro Ala ere e frt1 ttuosa l)OSsa, frontegFrnse.c1 CJ8 rlo. . i11 Patologia g-enerale, il Palermo;. giare Ln• ogni cir1tostanza difficoltà situazioi1e, conT,iC'Ci Poliçloro, . in Patologia speciale iuecljca ruµio!-\entendo òj rLon i11tacc:1re .· s0Yerchiame11te riso1·st' $tratiY~ . n P.arrufl: .l\1ac0Òne I.;nigi, in Clil1ica pe-· fo;tt·aortlintir·ie, da risel'Yèlrsi assolutamente ·nlle e::.;iclia trica. n Geno,~n . ; ù:faggiore lr ,nigi, jn .Cljniea ge11ze delh1 guerra.. , ocl1 listicn, a R-Oma ;· P.ellacani Gi11Reppè, in Clinica • • IcJo stesso dicasi circa app1·oyvigionamenti alimendetle maL'lttie nervose e mentali, a Bologna; Pens:t Gennn.I'-0, in C'linira~ chirurgica ~ M€dicina operatari. GoYerno esa.1ninerc\ con benevolo Sl)iri to conciliazione eve11tua1i richieste di maggior conting·entoria, a Par1na,: 11.relli Bérnardioo. in Patologia spPc. chi1'l1rgica <'lim . , a Na·p oli: Ricci11ti Giuseppe, tamentò, ma occorre eh~ dn tutti, e specialÌuente eta bene1nerita classe metiica, c11e per 11ecessi tit mo-·· ' 111 l\iferlicina operatoria, a Napoli: Romano Angelo~ n1ehto troyasi in più ùire.tto e assi'dt10 contatto 0011 in Igie11e e Polizi.a medic..'l. n Pn lerm,o ; Scaroni ogni strato 11opolazione ci1·ile, sia·. fatta efficace •1''ei·1'11ccio in .Clinica I)ediat11C"a: Spudo1ipi Igin~) , . • propaganda cnde impongasi n1inor sacrificio poss~­ t.n Fisiologia, Fire11ze·; · Tardncci . i\.rma.ndo, . in 1 a . . bile a .località finora rispa:rmiate da epide1nia, i11 0 linica 'oculi·stica, a, Firenze. ·· ' ~ confronto di quelle che, a ca:us~ di essa, sentono F~ on o a'll;torizzati a t1·asfe'1'·ire le LD . i dottori : \ bi~gno di m,aggiori assegnazioni. · Dflr io Cesare: da Parma a Firen.ze, la LD. i·n Oste~ono certo- che mio appello sarà. compit1tamente tricia e Ginec-01-0. g ia: Gazzara Pas~uale, da Paler• ascoltato. e che, .Qt!l' quanto ha tratto all'assistenza mo fl l\1e$$lina, 1a. LD. in Anatomia. cbir. e Corso sanitaria, la classe m~dica, pienamente compresa · .op.;· Palermo Carlo, da Roma a Messina, la LD. Ìll tiegli alti doveri dt sacrificio e di abnegazione ché Clinica oct1list1ca : Polli<> Gi<>rgio, da P avia a 'P&impone l'ora phe volge, saprà spiegare a.nc,he nelle •rino la LD. in ,Clinica d~rmosifìl<>pa tica.

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IL POLICLINICO

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~ali a 1)mirse ai ricercatoti d'altri tempi. Todaro,

in.t nendo, primo in Italia, che la con.ferma delle nuo,.e dottrine dovea sèattirire dalJo· studio dei ba &si I . ' : Yerteb1:a ti a~zi dai loro progenitori, le Ascidie, cat>ì • r FRANCESCO T-ODARO qu-anto l)"Fez1oso matei;io.le atto a risolvere i problen1i \ • en1brjologi ci g~iac~sse :n el golfo del mare· messinest• . I a cui riYi-t .cv~·enne allora conY.egno di quanti, iii Il maestro sceso or ol'a nellst tomba, avea edu, En1101)a ed 11~ Amei=ièa, ·si dedicavano a ricerche C'ato all'anatomi3: molte generazioni. di, studenti. . ~01:~ol?gi.che. I~ tale aeropago. si ~volse la gioventù 1 déll infa t1cabile natura Ii·~ta. Ognuno comprende pe 1·' ctò, C<?me, restituita. Roma a libertà, tentennasse.:. . , egli nel JasciJtl'e la Sl1a diletta lVfessina, t6sse pl11·~ di~n.z~ all'in,·ito i:ipetuto del Governo eh~ gli offt1va la cattedra ·d i ano to:rµia nell'Università della I I • eittà f\!etna. Qt1e~ta cattedra aT"eYa l1dito la voce . cli Ene}l · r ictolomini, di l'olio, di Giovahni Maria J Jal1<'iRi f\ cl~l maestro dei maestr1 Galeno. Ana • tòn1 en in, teni plo pac·is Ga.lcr1,,us pubiice exeroens erH . scritto P fi~n1·Hto Hnlle pareti dell'anfiteatro di Santn Spirjt~. ·cl1P l'i11Nipien?:a cosci~nte dei tem11i nn(')\i ha Oì' ora glorioRamente de1nolito. Pt1r ti'oppo era v~ai110 -allora nel 1870 - le discipline bio}ogiche. p~rfin-0 quelle di mè<:Ucin~1 pratica, erano in Rom.:1. sotto lt1 ~s~ttoAA vigilanza della C11ria, appenn tollera re. Todnro, cl1e non Vi trovò ' neanche un croscopio, eon111rese con1e .fosse necessaria una ve1·:1 i;n.sta u.·r at·io ah i ·m ls fv,indarriervtis. Ma sotto il firm~1 rnento <li Roma - sia all'oriente che all'occidente la nebbia è perfida ;. ~ l'~rdito ricercatore che pol't..'1 va Qon sè l'entusiasmo e la tenacia granitiea dei fig·li della ~la isola, dovè, · lottando -contro l'indo- \ lenza dei misoneisti, difendersi dal sarcasmo dei miopi, <li1nentichi ohe nella repubblica delle scienz(~ vi sono l>ltre gli a rtstocra tci. Essi mal comprende.: ·vano I.e telirzio!l,.i fI'R l 'autopsia del cadavere .umano ' e l'on togenesi dei pi:-evertebrati. - ' -· • Anche a traverso . g·Ii. t111i delle dòttri'.D.e"' meccani· che la dottrina dell'evollliione g·li fu di faro nelle .. , Patriou1. fervente' prima. entusiasta del sapere sue ric-erche; le quali rivelarono che la lotta per poi, egli · volle rledicarsi c·on calore tutto sieil'e.i;.;isten~a dùl ba'thy·b ius all'uomo, segue sempre la . . liano alle discipline anatomiche; e nello 'studio stessa rotta; e che la vittoria , s.ia delle IJ.c'lrti si3 fiore11tino voll_e a guida llmnssimo fra i fisiologi, degli in(li,1.. idui lotfunti fra loro, è sempre del più M. Scl1iff, che a YèYa c;ompreso essere lo studio delforte. Aiuta tb da uomini che· rispo11devano ai nomi la architettura del corpo inseparabile. da quell~ di Cù1mizzal'o e di To1nmasi-Orl.1deli, proc~è dirit- • delle ftmzioni degli organi. Sotto tali auspici, il to lungo la sua via; e a ·1a to di una mo(lesta chiesa giov.an~ assistent~ tSCriveva della st1:uttura del cuodì Pa11isperru:t , nella 'q.u ale ·s i innalzavano al Creare,. in inodo cosi magistrale cl1e-.. .g li ,ra lse la ca.ttetore profumi d'ince111so, sorgeva - mir.abile segnadra di anatornia nell;i r ·nivert;itit di lVIessina. colo éli tollerari.za - per opera sua, il tempio . dei L'èra inat1g·u rata da C. Dar~·in Yolgea pro1)izia 11.cereatori della. natur.a. La seò1aresca roma·n a di n l nuo\·o indirizzo degli i:;tudi biologici; che, inte- , quel perlod-€> èni fortunata-mente io a1)partenni, rigra t o d.a Ernest Haechel e da C. Gegenbal11', ' non . cordèrà che proprio pell'umid·a :sacresllil della. cont'€pi,,a l)iù l'anatomia .come uno s terile campo cl1iesa tli Bant'Antonio, Pranz Boll chiamato·dalla clliuso, desti1lc'lto a lJa descrizione stere-otipa di partl Prussia a far parte, per insi:stenZfl di Todaro, dell~t • g:rossolane o microscoJ;li.c)le. La dottrina evoluzioF.acoltà medica di R1omn, ripagava con la meraYini ta av~ e levato a dignità di scienza quella che gliosà scoperta de~la porpora visiv.::. . l 'ospitaliti~ prima mèritata appena il tinrido nom-e d ' ipotesi. (ahi, q11antò bre1·e1) clt>l paese a ll1i ca r o : (:l chE> · Il co11cetto eh.e le .specie ani111ali disrendessero -. Jacopò Moleschott ina.t1gurava quei' l-0cn li n p1Jen<1 I ruomo co1upreso - l'urul da11·11 ltra, si completa.Ya portati a termine, difendendo dottriné ehe 11 inoltr. con l'altro ancl1e più meravigli o~'.0 : cl1e ogni e~sere noti al Iìl'aterialista convinto, l}fll'Yero nnd·1 ci. nel. m10 svolgimento embrionale ricorda, per breve.. Fu qt1elJa (! 1)€'1' qualc-he lustro a11co1';t ·nn·e1)jf;l . . Yolger di temi}(), i suoi antenati. Cosi la s toria dello nia per 1·rta lia: ·nn i.>eriodo d' ol'o. <·0111f feli<·e1uent(l ~vilupJ)O clell'individuo e clel }J'h ylon; ontogoni~1 e filo cl1i<'!-mù J _po1iardo llin nrh'i. 11 1nnestro. 11ella sun log·oni..'l, l'i~chh1l'<l Yano, sorelle ùel1·.a11ntomia, floridezza i11telle ttual{\. cl :t\n 01 (:lrn e in111nl80 fl.!rli , quante •'l n-0n1alie stranf\ - cu rio.~a naturae ernno e-0me stn<.li della e111hrinll)e;i;1 t·on1p<1rnta. fo1Hl<11H1o in •

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SEZIONE PRATICA

a e1101·111i ùitlì<..:oltà ' fiuauziarie u11 giornale ~NOTIZIE DIVERSE • ~l1e accogliesse i la voti della sua scl1oill · ' mentre . ' . ~ indagatori felici al pari di lui, come J.J()mbrooo, Mosso e Giacomini a Torfno. Roniiti in Tosc:allà, Pro~vedimenti . igienico-sanitari nel dopo-guerra. ' Bellonci a Bologn..a, Luciani a Fi1·énze, inc.i tavano Rotto la. presidenza d~l 'senatore Durante si ·è g li allievi allo ·s tudio della gros.~ e minuta strutad u11a ta il_l Roma la . Sezio11e .d ·Igiene Sociale della . <~ommissi one pel do po-gl1e1·1·a. . · tura degli organi degli anim.ali, considera.ti in tutte Ié fasi del loro &"Viluppo. Chè se·, ric:ordiam-0. All•ì . riunione hanno part~<:ivnto i commissari pr:o(.'€1-0 bene, sulle rive del golf-0 di Na;!oli ha fiorito fessol'1 . _\.sC'oli e · Pagliani · vice-pi-esidenti_, Murri,. ., fino allo scop1)iar della guerra la Stazione Zoolol)uC'1·e,r,, seu. Foà. on. Badaloni, g·~r1~ medico Della . gica, oon:e vero e proprio cenn.c-olo ca ttolioo (uni, r.a1J.e, 01i. Bianehj, Sc1avo, Burci, Loriga, pn. Do-versale) di quanti coltivava~o scienze, dobbia1no . re, gener ale meclico Ferrero ùi Cavallerleone , oo-el'ieonoscere cl1e Todaro non~ RoJ.o i1e ebbe il concetto 11erale medico Rl10, Si1nonetta, I janfr-anchi Bor- . ' n1n ('be, insieme a ll'i11diYisibile e fedele amico su'' cl~ni-Uftr~duzzi, De Napoli e ,il dott. Santangelo è1Ssistiti dal segretario dott.' Ve rne:r• . .Antonio Dol1rn la volle - u1inistro Rug~ero &nghi I jn Rezione ha ~tudia to })revalenternente il ,pro- <l traverso i lividi 11101~si dell'invidia, felrcemente ble111a della ' smobilitaziooe, i11. quanto possa pre- .• <:"Ompiutn. Jler l'ni e con lui, il suo sogno ,si tramusen tn re il pericolo di peggiora re le condizioni sànitay~1 in rea.ltiì, e I' Aquariu111 di\·enta \a primo fra tarie del P aese, facendo ri1·ornare nelle varie regli Istituti del inondo. ove il materiale taccolt-0 co11 gioni \un forte .!111meto di contagiosi, divenuti o ri- • S<l}iiente organizz~zione e llli11uzi0samente prepa,.e la tisi tali sotto le armi. rato pe rllletteYc'l insperate r i$0 l nzioni dei · più diffi• Il prof . ...i\scoli ha affr9nta t<.S il pi'oblema dei ma<:·~li problen1'i biologici . . Le ricerche sulle Snlpe, la ti('j l)resentan<lo p1·oposte cònc;rete cli- provvediinizlate da Cllaruisso, uomo ?:eniale di lettere d di menti · scien7...<l, ii torna vano oosì sotto nlb'-0 yello, a nuova . . 111 seg11ito ad am1>i<1 diseus~io110. , è stato appro"'rita, per opera di Todaro, che iflfH tica bile, a nchc ,.a to un o'rdi.ne del giorno cl1e espone in sintesi .le COD mezzi tecnitj du 111i ide'a ti, . SCO]J l'ÌVU nuove idee e le proposte a va1ìza te . form, è ) di Tuni~ti 00.ttezzate, 11on in Italin ma in • Ne i i·iguard j d~lla tubet<:blo~i, la Sezione ha de<i1tri pà~si, t"<>l nome suo. . • ciso. sn relazione Sclavo ~ in segt1ito a discussione, • • ~oa ~r quindi, my-raviglia che Francesco Crispi di sollecitar~ il Governo ad irupri1nere incremento lo credesse degno del · laticlavio, elle Re Umberto . n lla cost1'11zio11e di sanatori e cli ospizi per tubern n1ic-p ed am111ira tore dell 'l1oin0, lo insig-nis$e de lcolotici. <1llo scopo di accoglierYi il maggior nt11·ordine civile di &ivoia, che i Lincei ed i- XT. lo 1nè\:o t11 ex-mili~ri colpiti da forme specifiche e Yolessero loro: e che le Accademie cli Russia. cli di curarli. l."'11a parte delle uensioni loro · assegnate Germania e di Francia ascrivessero a grande onore « l*l' inala ttia 0011tratta iil.. Aei·yizio >) andrebbe de- . . averlo fra i aoct carissimo. Noi lo volemmo preside 'yolt1t<i alle r ette di · de-genzn. Jì'u inoltre espresso il perpetuo della. nostra Facoltà· fino alla morte. Ed ,-oto che lo Stato conceda c\011 maggiore· liber.alità · -erano tante onorificenze unico suo e ben n:i~rita to i .fo11cli per. la cost1~uzio:Qe dei sanntori, rendendo . . -0rgog;lio fm~rocel1è ben di rado faeoltà ·spiritùali viù age,~01e la stipt1lazione dei i11t1ti1i di fa:'i·ore alle ~i 'r~ggono ' C'ORi ar1nonicamente associa te. con1e lo -. ( >1 >el'e Pie. . , f11ro110 i11 Toètaro. . . 1•er i militari affetti ·da n,1a1n:tt1e venei'ee si proEbbe egli forza str1101·cli11è1ria di voJontà , che pose, i1i. segt1ito a relazione Dùcr~ e a discussione, rinvigori,~a le ali dell~inte'lletto. Nè cono•SC€va 1~1 eh-e, a l momento di conge<1arli, la scheda: sanitaria sazietà e l'indiff~~enza, prodottn dalJ..a fatica cere-in<ljyidna le \e11ga i11\ia ta .al sindaco del Comune brale. e a cui sono talvolta in éline,~oJi i pop•li del di cl~stinazio ne. affiIH:l1è quelli l)Ossano ottenerfl :\Jezzogiorno. Il ri1icroscòpio lo ,·Jde ore. giornate e gra tnitan1ente tl1tte le cure di cui n bbisognassero. nerfìno ._ me te~timone - lunghe notti, tutto inIn base a· i·~lazio11i di 41\.s<.:oli e 1Ja.nfranchi. si è tento a scrutare il d~corso cli lln nervo o In strut• i11sistito perc:l1è i1ella Sillobilizznzione restino attivi, tura fli l1Il:1 eellula. O:::;serva Yèl e riflette\a. secondo . ' a 11zi :;;ie110 rafforza ti, i cougeg11i sanitari che ha nno i dettami di. v. Baèr; e rifuf?:gendo dal celebrato ~iil fatto buona pro,·a i1e1r iu1petlire la ~penetrazione aforisma di Haller. i:;eguivn i1 t·o11~tto di Woffancl i n1a la ttie ii1fettiYe d<llla zona <1 i operazion e nel ~q: C'ioè. C'he in 11ntura la ~e~1·r,a n on può dividersi • territorio. Si è ·proposto tli fa r e il controllo rigo• <lal nocciuolo. . . roso <l~j cU~s~u tt>riC'i a mPbici. e la st1ccessiv-a ségna- . Oggi , gli allie,,i, che da lui p1·otetti, come qa pa.: l a7'io11e alle 1:111toritil sanitarie locali. Per la pre- • (}re, ebbero per lt1i acceso il fuoco cli Vesta del Yeni11.n1e (lell~ infezioni cli origi11e intestinale, si sapere scientifìoo, pia11g·<>no J~ i~rdi,ta irr~p}lril bile ò l)rocl11111t1 ti1 la ~rn1un iruporta11za fii promuovere <.li ehi , in~urando i11 I~1li< t l' a11.nton1ì<1 m-0rfolo• • n ei c·entri nbìtati un regolare sn1alti1nento dei n1agica i11tesa ne l sc11'~'0 più 0mei~i) della pnrola, Se.ppe • t~ri1.1 li (li rifiuto. .. infonde re il co11c€tto - ùl1i~uè. a desso disgraziataI~n Com1uissione ha proposto i11oltre che Io Stato • ment~ ~b 1b a nd o11ato -- che rnacl icina~ f'Und_a1nent1i,1n l n·o,..,,·el1H : i1<?ll'irnu1roii1 to do1)0-guc•rra, n l1n a dattaè, come lo fu n el seoolo di GaJ.eno, lo s tudio prn tico . 1u"ento igie11i c:o rli t11tti i J)t1bblic:i locali e alla condella fabbri<.:a clel <-or po clPll'non10 e· c1egli nltri gl'nn fìUCC'f\S i,-a 111anl1tP11zione. animali. . Entra rono in disçussione ancl1p a l tri argomen~i, ·Q. ~IIXG .\ZZ IXI . • co111e : la J)roprigandR igienica ( ~claYo). l'.educazione fi sicn (Pagliani~. l'istituzione di nuo'ri laboratori I

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POLICLI~ICO

.. <liagno~tici (Sclavo), le scuol~ all'apertò (foà), la mi~liore utilizzazione delle. Cc'lrni di animali tubercolotici (I.Janfranchi), ecc., e furono sò1levati alcuni proble1ni genera.li, c9me le assicurazioni statali <!on-' tro le · inala ttie. · I Ya1·ì oròi.11i clel giorno verranno portati <l l Go,·p1·11 n 11er le 01)po1tu11e provvidenze. · J.Jn Nozio11e tornerà ~l J:iunirsi prossi innmentfl. ' . ,

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Nel fn scicolo 42 (20 ottobre 1918) del Policl'i'YI icq, Sezioil.e pra tiC'a, a bbiarno com unica ta, fra le no bi-'

zié c.Jiverse, la costrt11zione in ra rigi clel Comitato inter.alleato per gli invalfd\ di guerra. ~.\.,-eyamo desunto la notizia dalla Presse .J.féÀlcal e del .7 ottobre u. ~· Il periodico frn11cese da'~\.a. • • i 11otn.i dei rappresenL'tnti çlj Yarie Nazioni; tra essi non fig-nra va, quello jtaliano. Ond'è che noi abbiamo notato la. n1ancanza di un ra1)vresentante dell'Italia nel ÒOmitat.o. . • Siamo peti di poter oggi r ettificare che della organizzazione su· menzionata, .g ià da tempo funzio·· nante, fa par.te regolare una numerosa ed ele tW.· delegazione italiana, presieduta dal f 1:of . comm. ·En.rico Bt1rci, ispettoTe straordinario pei sei:vizi militari di assistenza' agli inyalidi di guer1·a del R egno.• Il profe~sore st~sso è vice-p1..~sidente del Comi-· ta to interalleato~ e In un pross~mo null!-ero preciseremo l'elenco èol)lJileto dei componenti la delegaz.ione italiana, e speriamo a ltresì di poter dare nofizie precisè su una conferenz,l. interalleata ed una esposizione di protesi cl1e saranno probabilmente tenute a Roma nel • 11rossin10 mese di maggio 1919. ""

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Nuovo sanatorio della Croce Rossa• Il 26 settembre u. s., alla presenza del Ptesidente .

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,·nsm fattoria 'model-lo. Il nuovo grandt'.\ Istituto serYil·i1 ol'a ver i militari; PQi per j ci Yil i. E sso i111 cq u~ 'mercè le ofre1'te la r glie. e generose della città e r>ro,·incia di ì\lilano: anche ·nel gi-0rno. della ce1·in1onla f urono . versa te 500 mila lire ·e sottoscritte più del doppio dagli in<ll1strial i della Socie tit J\ . i\l. P. E . .. ... · Il merito dell'·i nizin ti·va SJ)ett~l <tll'n t tiv<issin10 Co- , n1itn_to Croce RoR~n <li ~{ili1110 presi.ec111to d <ll comm. . . Cng:noni. Direttore del nuovo· Istitl1to dnl 1° luglio 1:1· s. ~ il m5lggiore medico prof. Arturo" ·campani, ùiret. . t0re degli OSJ)edali .Ci1-ili <li Brescia. '

Comitato intetalleato per gli invalidi di guerra. • 1

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lJ€1' la tlisinfeziÒ11e e ln In Y<\11cleria etl un i.mcliglioneino per l''i::>bla1nento : Yi Rnrù annessa ùna

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In memotia di ;Gaetano Rummo. «La ·Riforma ì\iiedica >> clt>clica u11 1111m$·0 s1)e• ciale a l la memoria del clipico cl1e la fondò c.:on coraggiose e l.arghe ·ye~ute e che la diresse con esen1plare diligenza . Il fascicolo contiene 1ma serie d1 articoli dovuti u Cardarelli, lVIarè1gliano e. Fè,rrannini, ' continua . . . tori clella sua opera gi01:~llistica, Aìevoli, Meyer, lVIolinari, Moscati, Romanelli, ecc .. , quasi tu·t ti allievi entusiasti ' e clevoti clei compianto :à>Iaestr o • • • e riporta br.ani cli clisc'or si coru1nernoJ:atiYi. È riccamente illustrato. · Viteressa .non poco seg11ire le vicende della a ttivissima 1·ita di clinico,. cli sc~enziato, di insegnante, di giornalista, di uon10 d"azione clel Rummo. · . Esse sono mtim~mente legut~ a quelle della sua « Riforma)>. La simIJatica · m::inìfe8tazione ci .trova associati nel rimpianto'. •

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I periodici italiani · negli Stati nemici-.

• g.enerale della Croce R.ossa italiana , sen. Frascara, 29 marzo .1918, ha tolto . di n1olte altre 0yutorità civ~ii e militari , ebbe ltìo- · . I.J' Austria, con decreto il• di,·ieto assoluto • alla importazione di pe1;iodici go la post\ della p~ima · pietra. d~l nuovo Snna tdrio · cli .. Stati .11ernici· ammetten do alla circolazione dedella Croce ,Rossçi. a Cuasoo al l\1onte C'T.èl l'~Se) . terminate i:iviste indiGate in appoeiti elenchi. Nel · ! .. 'Istituto funziona già per cirça 200 letti, in parprimo , gruppo sono corupresE- le rn~ggiori . nostre te nei .vecchi locali esisteJÌti; bep riadatta ti. IJer il riviste di ingegneria, di elettri~itil, di finanza. Nel nuovq t1so, in parte nelle baracch·e concesse all~uo, ·gruppo medico figura110 gli A1inali cl i fa rrnaoognoPo dnl Ministero dell'interno. · , sia, il Bollettino ohin-1lco-fQ/J·11taceutico, il Giurnale . Il Sanatorio definitivo comprenderà tre padigliodella R . Soc. J tal. d'Igiene. (Dai Pa.thologiea). 11i cflpaci ognuno di circa 150 letti, u11 padiglione

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Indice alfabetico per materie. Pag. 1057 · .Aborto cri1ninoso (In' tenia ài) Aclre1111lintl : 11 zione sugli a Pl)<l l'<l ti ca r)) 1067 dio-vascolare e gastl'o-intestinn lt> )) 1067 Anestesia spinale in ginecòl~gia • .A11euris111a aortico : {liagn.osi cliiui ca di )) 1066 cn Si l'èl ri .. . . ( rinsiglio superiore di Snnità : snll'at)) ., 1070 . tnale l)anderuia inft11enz;-1le · Febbre quintnna : contribu to clinico e .» 10G3 . perimentale

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Roma. 1918 · Tip. Cartiere Ce11trali. •

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F erite dei nervi da proiettili di guè'rra : . . Pag . 1049 . intervento chirurgico I.nfluènza (JJ'epi.ffemia cli) e la Croce )) 1069 R ossa )) 1055 I11flqen7.a : nuò·v o met()do di rnra )) 1064 Otorrea tubercol<l r~: diagnosi : )) 1037 R a di oscopia : $Cllizzi )) 1014 T OD.\80 F. ' '· )) 10()6 ' rena caY:l s111)erior~: obliterazione . Yprite: trattamento ~elle lesioni cu t~ i1ée con nitrato cl· à rgen to . » • l OGl L . POZZI . resp

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Anno XXV. ·

Roma,

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IO

novembre

I9I8 .

Fa ~c.

4-0.

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fondat.o dai professori :

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GUIDO BAC-C ELLI

FR AN CES CO DURANTE •

SEZIONE PRATICA •

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R EDATlfORE

CAPO: PROF. VITTORIO ASCOLI

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SOMMARIO.

Osservazioni cliniche : !\I. Fasano: Sull 'intèrvento chirurgico nelle ferite dei nervi da proiettili di guerra. - Note preventive: R . Ci a uri: Sul batterio bipolare dell 'influeuza (febbre spagnuola). - Note cl iniche : E. Vecchia e i\1 . Segre: L 'attivazione striènica dell'accesso ma larico. - Note di t ecnici\ : G. Egidi: La saldatura dei fili metalli~i nella. osteo-sintesi. - G. Egidi:

La prognosi deEe infezio ni della cistifellea . - T ERAPI A: Il tra ttamento deila scarlattina col siero immune. - Sul tratta1nepto della rachitide. Celle calde per feriti gravi. - Posta degli abbonati. - Cenni

Appunti · di medicina pratica:

bi bllograficl. -

CASISTICA:

Varia.

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Hetla vita professionale: V,ittoria. - L'epidemia di influenza e la Croce Rossa. - Medicina sociale: Provvedimenti igienico-sociali nel dopo-guerra. - La sistem a zione dell'insegn a menio di odontoiatria e prostesi ~entaria nel prossi mo dopo.-guerra. -

Le resistenze liquide e la praticità del l oro i mpiego per la cistoscopia.. - Servizi sanitari: F. Brunetti: I mutilati del 'Viso ed i rinologi. - Sunti e Rassegne: CHI RURGIA: II. Groves: Alcuni principii e problemi riguardo al trattamento delle frat:- turè da arma da fuoco. - DERMATOLOGIA: Bu1•ni er: J_,a simula~ione ··n dermato-venereologia. STORIA DELLA MEDICI NA= G. Bil ioni: ?\1arzia~e e la medicin a . . .;

Risposte a quesiti e a domande: - Condotte e concorsi. Nomine, promozlo"i ed onorificenze. - Albo d' oro. - Notizie diverse . - Indice alfabetico per materie •

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Plrltti di proprie(' riservati. - E vietata la riproduzione di lavori pubbUcati nel POLICLINl~O o la pubblicazione di sun ti r.t i essi senza citarne la f onte. · 1

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q11ali ·ai d·ovemm•o a.cconte•n ta.re della semplice OSSERVAZIO.N I CLINICHE. ])io1Jsi.a operator:La. Scopo di ql1e.sta mia n •ota si è dii. far rilevare OSPEDALE 1\IILl TARE DI RISERVA DI ASTI la. i11drrome s.p.ec.ialie. di qu1este l esioni nieir vose, di1·etto cl al col. cav. dott. O. Rosso. e11e i1resenta no particolairi.tà cliirui.che, che difSull'intervento chirurgico nelle ferite dei nervi fLci lmente hanno riscontro niella pratica chil'tLrgiic.a ordi1Il1aria.·. da proiettili -di guerra~ Avrei p.otuto .rico.r:dare p·a:r.ecchi ·cais.i inte·P.rof. dott: lYI ARIO FASANO. ' chir1urg:ia del 1sistema ne1rvosv· pere,~san.ti di ./ (Cont1>nua:.io·n e e fine. vedi. fascicolo preceden,te). 11iferico, ',e p1er citarne <rU·aiLC l1no, t1n .caso ..dd. ·se.. zti.·one 1comp·~eta deil radiale con pa~ali.sti totale lio volltto rifel'1re qr1es.te osservazio11.i i11teressa11ti sotto .iJ pu11to di vista ·clin1i co p.er aù· n'el ter.ri.torio di distribuzione dri ql1esto ner vo," d.ov·t1ta .ad una frattura commd.nativa d·ell'.estred111·re t1na din1ostrazione pratica l)el'G0 r1nle a . q11elle non rl1olto i1111ne1·ose riportiate cl!l a.I tri mità tnferiore deJl'omer-0.. I mon1co·n i del ner· vo, defotrmati a .e.lava, ·erano a11on.tanati di at1to1·j. 1: centimetri l't1J10 dall'a1tro e si d1UJrò fatica a ~Ii sòno limité1tu nella mia esposizione ria,.:i'i11tra.cciare il moncone inferiore impii.gli.ato in s1111tiva ùei ca,)i nlla sola pa.r te clin~cai tralascia.ndo tt1tto C·iò che avrebbe potuto a.v ere ur1 n11ezzo ai numerosi fram.m enti ossei e.d .al tess11to fibroso cii neofo.r mazione. Aisportate le e- . lnteresse Sl).eCiale Ìll tiguardo all,a l}atologia . . stremrità deformate d·el nervo, veri ffiO\n. COn i di pro1:r ita11rent·e tj_etta e ciò 1)€1' ragio.n ,i ,·arie. amplt.t.azio•n .e, e r,i:dotta la frattura, venmero . .t\ nz1tt1tto · la tm1)ossibilità ·dri potere eseg-nlil'e st1i miel Cél!si ltn esame compJeto ,dal lato n·et1- sutt1rate l e estremità ·del nervo ·e .sr:i otte nne urn ris.t1ltat o ppenativo disc.r eto pòichè dopo1 qual~01)n.to log:ico i>ie.1· I.o stato..dii ipereisitesd,a do1ori. fica. ii1) cui s.i trovavano gli aroma.lati, come ri- che settimana incom.iinc.iavan10• già ad aicce& snlta da.Ile s.to·r ie riferite; in ·second·o luogo per ·n 1arsi leggeri mo•v im·enti di. eStte·n&ioine · deiJJ.e dita. I ~ m~n ca11za .de.i n1ezzi e del tempo neic.essario, Così ·di caisi di 11n altro 1caso di sezion.e com· data l'e11orme quantità di fe1rii:ti ille ··cure dei . . plieta dell'ulnare, .che v.en.ne parimenti sutur~ qt1ali dobbiam·o gio1·n alrnente pro\fvedere. to con buon esito e di altri ancora derl. quali Le tesse co11~id erazioni valgono per il n1an. peirò non fl1 potl1to segt1ire l't1lteriore decorso. cato reperto i~tologico de.i pezzi asportati, pei 1

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(ANNO XXV, FASC. 45)

IL POLICLINICO -

L e necessità impellenti deJ.Ja gue1T.a ci obsezione, 1subito seguita dta .s utura, prati.c ata bl.i.gavano a ·sfolla.re i n astri reparti p e1r far po- per eiScidere il neuroma. sto ad ,a Jtri feriti b~sogm.evoLi più 1:J.r·g.entemente _.\ questo riguardo è necessario riass11mere di curè, e que&ti ammalati dov.ettero ·essere sa- brevemente qualche considerazib!ne _:1n..,1rapporcrifi·cati ad un s uip€.r iore interesse unn310.ìitario to aàl.a: fisiop-atoJogia dei nervi periferici. ed essere r~nviati in altri r epaJ"ti , dai quaàii Noi sappiamo che 18.ono t!'ie le teorie ab.e si non ci fu poosibilie avere eh~ frammentarie e con te1TI.dono il .c~am.po nello ,s ta.bliriire la m-0d.a1ità del .r"ipiristino di funzione dei tronchi . nervosi c101n fuoo irnf 0rmazioni. D'altra parte que sti . caisi, di gr.anèLe iim1p;or- • sezion a ti. . .. tanza 1chd.rurgi·ca ·:i;1ella pir.atitca 1Co1trente1, rie!IlSi p ensò ·d app.r ima alla rigem1erazti.one <iel trano nel dominio· ._d ella p1atologia m oncone periferi co .del nie rvo diviso per aè:c.re· . . d1rdinaria del tempo di p ace non prysentando nulla di scimen to in seinso centrifugo .detl cilindrassiJe ?articolare; al contrario .nelle osservazioni, che del n1oncone cent:nale e per la graduale sosti. ci occorrono in cl1i rurgia di guerra, acca11to a i tuzio11_e n~l monoo!Ile perifer.iéo d1eJle fìbrre neo· casi comun1i di lesioni, di sezioni .complete od foir mate ,a quelle degeneJ'late . Quiesta teori.a, ba· • incom.p,1ete di nierv.i, .abbiamo ca·s i sp.ecia1i, e ' sata . specialmente 1sopra le esperienze e gli sono i più f11equenti ,e d i ·P·i ù numenosà, i quali stuòi fisiologici drl. R anvier, rispondeva a molte presen tan._o sindromi dà.vers~ in ·Cui p1redomina esigenze ~ per molto tempo tenne il campo come .san.tomo pa~ognomoniico il ·dol'Ore, srin·dro- senza discu ss?one. 1Qra, .amrr~J~sso . che. le fibre ini che hannp per baise ,a natomica J,eso.oni spe- ne-rvooe nOIIl soJJJo altro cllJe · prolungamenti .d el· ciali, ch·e non acicad.e di oss:erva:rè .CO·ri~entemen- · Je celluJ e ganglia'Iti. o d eille cellule deJ1e corna te ~ella comuillle pratica chirurgi1eia. g'rigi.r.e 3Jllterio1ri ~ · che i proLungamen~i 1c elluNe fanno fede i oasi_ surriferiti e sp éeialtnen- lari, · una volta separati d·alile c~uJe, ~1 • ne te il 3° ..ed il 4°, nei qua1i il .s into•m o d.oJ..ore s i costituiscono ·il ·oe.n tTlo trorfì.1co, debb,om.o gen.e· rare nel triat.to .situato oltre 1a ·sezione, si dosovl'appoil!eva ad ogni altro sinto·m ·o oggettivo. veva llllecessari.ame'n..te .ammettel'e J'ipotési 1cb_e Ciò .era particolarmente evide11te nel caso 4°, nel quale, oltre ,al dol ore nel brac1cio .colpito, il r:Lpristino della funz.ion~ dripendesse .da rigiesri aveva un vero eiretàsmo nella sensibilità generaZli:one _delle fibre stesse. i'ller.a.le dolorifica sott9 for:na di acoeEGi con I11 altre parol1e veniva stabilito che J.a p or· contrazioni t0i1.1ico-c.).oi!licl1e., qIUasri. iepilettifor- zione superiore del nervo sezionato si ·a ssume· ml, diffuse Q, tutto il corpo. va l'i:n0ari co della neoformazione d·elJ.e fibre Il pazi·ente stava raggomitolato i1el letto ~ nei!'vose, eh.e dovev,alno provved ere. all'innerva· uno stato di ansia, di spasmo doloroso, che si zione di tutto il . territori·o di diistribuzi.oiflie del acce·n tuava e si es.tendeva .a tutte l e estren1iità nie r,ro ste.s,so e che la porzione. inferio~e servi• per Ja m inima causa : lu•c1e troppo viva, pati- ,va da 1c.ondl1ttor:e d'eJle fibre . néoformate. SJaggio dJi qualche p1ea."sona atto1no àJ. 1etto, . Questa tea.ria deJla rige:nerazio:ne d.e lle fibll:e p1assaggio di un v1eicolo nella strada. Non si ' del mo11con.e "perif1eri1co. 1d all'aocrescerisi ··e molpoteva toccaill'lo ainch e l eggermente .i n qua1u1).- · . tiplric.arsi d·ei cilindrossilrl. .del moncone ,•c·entrale qt1e par_te del corpo, sp eciialme;nte alla p~ànta ha trovato. im. se guito · numerosi opposi:i.toir i: de.i piedi,. no.i1 .srf .p oteva t.astairgli il poiLso, an- B.ungner, Ga1eo.tti e LeV'l, Ziegler, K.ennedy, che dal 1ato sano, .s enza provocare que.s.ta vera Wiettng ed altri amcora. Secondo qu:esti autori scarica dolo.r psa, che rendeva l'a.mn1alato· in si d ovrebb e ammettwe che le fib.re ni'ervose non .uno stato comp ass.ioflievole. sian o da considera~Sli. come semplici prolunSe le pareste~ie localizzate poteya110 spiegar- ga.rpeinJi delle cell11le gangliari, ma che abbiasi come una sindro·m e di ne·u rite, 1a stessa pa- no un'origine pluricellular--e. La porzion~ degetog;elll.esi no·n si sarebbe potuta invocaire p er nerata del.le fibre nervose deriverebbe dagli e· spiegare la si.11tomatologia do:1!01·ifica ge•nerale. leme11i::i ciel.la guai,n a di S1ch van11. Con ciò si E ' questo, seco11do· me, il punto inteir essante veniva a stab~li.re .che la rige11~razi o·ne dovesse nel qt1adto sintomatico· pre1sei1ta to daJl'ammla- ' avvenite conte.m poraneamein:te 11el moncone l.ato e che n o1{ trQIVa riscQi!1tro in a1curn cas.o c.ea.1.t1'1ale ed in quelJo . p eriferi•CO. A qtte:ste d 11e analog'o occ or somti., n è nelle rioe.rcl1e da ine t eorie infine se ne venne açt a ggiungere una fatte nel.l a letteratura s·lllll'.ar.gomento. t erza, che merita sp,e ciale .cDr1siderazione da Un altro fatto nop. meno interessru11te posto parte dei chirurghi. Mareiilghi, riferendosi ad in rilievo n el n ostr o paziente neJ decorso p ost- 11na 111nga serie di esperienze accurate, riporo1)erativo è iÌ ricupe.ro r apido dei a'iovimenti tò la convinzione che cc il ristabilirsi della funin dipendenza de l territoriq di dist.ribuzio11e zione moto1ia non è indissolubilmente legato del neTVo mediaiÌo nonostante la stia completa ad .una rige11erazi one delle fibire 11e:rvose, ma 1

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SEZIONE"' PRAT.lCA •

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la f1J.n.z ione di u·n territorio sii può ripristin1are suturate, rito.n1i rapjdi di sen sibiliità. Per spieper vie nervose collaterali» . ·Ciò cb,e era amgare ques'to fatto si è dovuto ricorrere ad una messo possibile per la f1rnzione· .ser1sitiva, lò è i1)otesi. .Si è ammooso, cioè, che sii. tr,attasse di divenuto. invece, seoondo ì\1arengh1, per la mo- conduzione attrçi,verso vie collateral•i, i oui CeIIltorju. ·· ,. tri innanzi l~atto operativo erano sottoposti aJIl rista.1?i1irsi della motilità ID.el territorio deJ ~ J'tnibizion.e prodotta dal n.eu.rom~ . o da 1altre n ervo· '.le,s o era p rima dato come una p·r ova as- .cau!se, ch e ralte.rava110 l'estrernità deJ' moncone soluta, 1che il n.e.rvo aveva r.iacquiistato la pir o- centrale del nerv'o·. AJ. to·g liere della causa ·P'etrprietà di 1COndu,r re, glri Sti:rnJOli e eh.e qu.ind!L ·e•:ria- ,. m ane11te di .inibi.Ziio ne i centri l1!e·rvO•S1i ·av,~enb-é- . si r igeme•rato. i\r1are.nghi · i11vece ha .constatato ro ·riacquistata la; loll'o· funzrio·n e e la 1s e.n:siibilità che neli. C?asi nei quali la motilità erasi ristabi- · si ,sarebbe .così ripriStinatà. .' lita, nella C!iicatrice n-tm eststevarto ni,ai fibre 5)µesti f enomepi di d.nìb·iziione e di ritorno dii nervose, che nessun fatto piarlava in favore di funzJon.e còl toglie.re la .cau.s1a di quella, che una rigeneirazione o di una neoforo.naziione 1I1el un tempo venivano_ammesisi p,er la . sola seinsimoncone centrale o periferico e cl1e 1-è fibre neu..._ bilità, attualmante,,. c:On .gld. s,t udi del ìVIarenghi vengono .arpmessi parimenti p er _la motilità. vo6e, 1che negli esami istologici si osiserv·ar10· a distanza dalla cicatr.ice, deriva~ano da un'i.mLe esperienze del ::.vra~enghi dimostrann evin1issione di fibll'le da .aJt:r:e fo.nti. A stabilir.e poi dent~mente che· pure la motilità può ritornare d on d~ tSi or.iginasr·ero ql1esti. fasci ·.nerv·osi, 1ohe per vie collater.a.li, irn. tal ca.so ~01n etSli.ste diffis~ immettevan10 nel mon co.n e p1e1'ii.ferii co, M a- - caltà . alcu11a pen.sftre, ch e qti.a11do, dqp.o l:l'n " re11gl1i, in un oane rn1el qu,a1e dopo sezi·o ne1com- atto op1erativo .s opra. un n ei:yo si ha ii:mmiedtapl el.a , dello . scia.ti·C·O era.sj otter1u ta guaniglone to e r apido rito.r no della fnnz~one1 moto.rifu, CO·P,. ri1)1]'.'istino fu:p.zio;n·~ ·d·e.lla motd.lfità, eezrioquesto avvenga con lo stes,s10 me,ocanisnio, Che n ò il crurruJ.e e con·st atò s1rblto do11u evid entesi .er.a già 1amm1es1so p·e,r il rito1mio ·della ·se.n simente la sùn d:rome caratteristica di p·àraJ.isi bilità. · • per seziom e de11lo sciatico. Stal)ilito quindli sp erimental·m·etnte e·· clin.ica. L'Autore c9nclUBe · eh~ le .fibre, le qu1ali av.e- meri.te, che l a funzione dopo Ja ne u.rotomia vano 11"i.pristi11ato la fui1Zione m otori.a i1ei m upuò :ritoirnare ne.I te·r witorio diipetnidente 1dal seoli innérvati dalJo sci atiço, proveinivan.o dal nervo diviso, lungo vie co.llate1·aJi, è d'uo1)0 crt1rale. runm ettere èbe il rap.i do .riBtabi1i·r si dellp, fun' Il ìvlare11ghi inoltue co11 resame istologico os- ·z1one del . nea\To sezionato iilel· nostro iaJnmalato s ru·vù co t<.1nte111ente cl1e ainclie i1ei casi in cui r" debba r.iferirsri appt111to a qr1esta moda~ità di si i-i pristina va la funzione motoria, lè fibre ner- ripristino funzionale. . · · vose de] rnoncone centrale si arrestavano al R.i assum.endo· il1 base alJ.e no·s1:.t e òssiervad:i.sopra della Oi1catrice, elle fibr1e ne,rvose 'Il.Olfz,t oni, J.nçoragg.i ati • d.ai ri·S1.1ltati d.e1le prim~. O• maili si trovano nel monicQne p erife ri co e ,che p·er,az,ion·i e d edotti d.a ll'e-samic di.i~~tto d·e lle · le- · infine s1a l e une che .1e .aJtre .n on dimoistraJno .s1ioni os.ser'vate dt1rante interventi, · , . i nostri ' . alcun r.app.oiX'to di continuità, .cli~ che . veniva dob·biamo ~i1sis.tere sulla n ecessità ·d i attiraire p11re din1ostrato daJil'es1:>erienza. ' .fìsd:ologica, : l'attenzior1e deì 1n edic~· e dei chir11r-ghi. su que' poichè .esse alla prova dell'eccitabilità elettrica ste para.Iisii d.010.r ose, .accioccl1è t11tti i fell:itj, dimnstravar10 assoiuta m.ain.c·anz.a di conduzio- . che l1e ~0110 aff etti sia11 0 sottoposti a diligente n e fra moncon~ cen~raJe e mo11co11~ di.stale at- esame ed o-s.se.rvat.i Jl più prèsto po·s sibiJe. travlYrso il nervo. · Quai1do la paralisi esistQ Bola, senia dolori, • Ko•n è sc;opo di questa mia breve inemoria di è ovvio con1e sia discutibile se segt1ire la revoler prendere . in ~onsiderazione l'trqa pi11tto- gola cl.assica ed attendere che la c.icatrizza_sto che l/.altra di que:ste teorie, m.a yolendomi zion,e della pia~a sia· comp,I etame.nte giunta l'iferire a quello 1che mi veiI1lle_t datq di rilevare a ter1ni11e·· i:>er op€rare in campo asettico, op- · · n el ca.~o occor,somi,. mi p a.r·e ovvio cl1e ..il mi- pt1Pe intervenire in. terripo utile ad imp€ilire .. . glioramento ed il .rapido ripristi110 de.1la moti- .l e ,a,trofie mu,s-colaird., . l e' rigidf1tà., le an·chiJ·otsi. litù.," rhe ho avl1t0 1o·ccasio11e di riscontrare ne~- Ma quando eisri.stono dolori intens. . i l'inteirvento la m·ia o.sservazi,o ne, · ·dop·o l 'esttrp1a.zio1n e del pl'.'lecoce, senza attendere· la cicat.1izzazicm·e, è r1et1rorna, 11011 lJrova nulla per la conduzione ·g,i11stifiooto daJll'imposs·ibrrlità di leini111e al-tm- \ attravei·so le fibre .ner:vos'e, che haJ1no ·s·u bJto m·enti dolo]:'i ·c9sì pen,o si e dal p·e ricolo d:i. lal'i111J eGto. . sciare sviluppare lesioni sempre 'P'i ù gravi d el Sove1:ite infatti si sono ·osservati, dopo la re- nervo, sotto l'influenza delLa progres.s!iv.a coarcentazione delle estre·m ità ue.r vose sezionate e tazione della cicatrice .

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Ed ora ecco a lr un e J'eg·l> I e general i, ch e de~ vo110 costiit·ujre la baSte foJ1d ~ me11tale deLla tec1 11 ic J. j·n q11elsti jnte.1·vem..'ti. l{ esevi.on e l~ rga di tutta la cicatrice Cl1tai1ea C'{> ~t la m n.S ~·a di ind11rimento · sottostante, d-issezion,e del tro•n co n e rvoso rrie.sso a l'1o scoperto al di op·l'él ed a l di sotto della regrione ci cat1·iziaJe, tem1) 0 q11esto che richiede molta dili. . g·e1l za e1·p1a.zi enza , i>ie rch è frequer1 tem .ente molto laborioso. Durant e que,s to terr1po e per il deGOl'So l1lterio1re d ell'o1)erazione è lltile irrorare contin11.a'm,en te il nervo· con lin getto di s iero fì~i ologico tiepido. · . E ne ce~ s a ri10 n1ettere in iSeg.u ito il n ervo al 1·i1)al'o d] qt1alu nqu e r etr azi one ci è.:itriziale P p e~· quie.s.to, non lasciarlo · ~n mezzo .ai tessl1ti c r11 enti ed .ancor a infiltrati della brec-cia op·eratoria, tba affond1arlo e riic oprirlo con tessuti . ·ani (mu s c01li, apo11e11 ro.s i ctiroos tanti). In. fine -.~e · i borq1 de.I.La b r ecci a r e s idtia ,all 1e.stirpazion e della ci,catrioe c11tanea n on si posso110 .av~ ieinare , eon sem plice sutura, ma bi:S.ogna so·t, ' top orli' a sti1uamento, è neces.siario sc·o.Jpire un l embo cu taneò d ell·a ciciatrice con i.I qt1ale verr à. ricolma ta l a ,perdita . di .sÒSltanza della e11te. ~

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NOT -E PREVENTIVE. 1'.-\Z lONs SAN ITARTA 1\lA.RITT l l\I A 01

2a >J ota cl el i:>rof. R.

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C rAt ' Rl , 111agg-. in edico, do-

• ce nte cli patolog·ia medica, e del dott . .'\-. • J I coLo, te11en~e medi co. , .

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COTRONE.

Sul batterio bipolare dell'inflttenza 1 ·(febbre spagn11ola).

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!GNAC-

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Nella precedente r\ota preventiva, da. un o cli n oi pubblicata (1), veniva segnalat~ a ll 'attenzio11e cl el pubblico la pre.senza :nel sangue e nell'espettorato d eg·li arr1malati (milita:ri• e civili) dell'attuale · infezio·n e 1Jan1demica, di 11n ge.r11'le ch e per l e s11e p r oprietà morfologi-che e patogenich e -poteva definirsi come batterio bip ala re diplo11iorf o erriosett ico.

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il;oome gli stu di son o . stati continua ti s u va t o n1ateriçì.l e ed indirizzati all,a soluzion e di al cuni problemi rig11arçtanti la biolog·ia di tale bA:-tteri o i11 rapporto a lle infezioni sperimentali .ed alla e}J j de1ni ol ogia, cr-edi amo convenient e far conoscere gli ulteriori ris11lt ati delle differenti ~·e rie di esp erienze instituite. 1° ~1 orf ologia e coltur P. - Inter e~s a inn an~i 1 utt o far conoscere c11e g·l i i11Ren1e11zamenti del .

( 1) P olirlini co, ~. 39. ?9 $e.tt en1hre 1918.

FASC.

45] •

~angt1e ,

l)relevatu da l1na vena del braccio del1· arnmalato, n on sen1p!'e dànn o risultato n elle prirn e v erit iqua 1.tTo ore e che talvolta bisogna a tte11de:re con }JaZiflnia fin o al <-t11into giorno pE.r . avGre i11l risultato uositivo. l n ql1esto fatto, i11 attesa che si l)O.ssa utilizzar e un t er reno di c11If11ra più adatto di quelli o l'Clina ri, il micro-cg·an'ismo dimostr a u11a ce rta r esi stenza aJJ o . sv.iluppo ·11ei ter1'eni a rtifi cj~li ordinari. Quando il germe Ri è svil11ppato, esso di1no• • s tra pe~ò 1lna 1Jarticolare adattabilità ai terr-e ni ordinari dov e i t ra")ianti successivi dà l'lno " . buono e ito entro lG ventiqt1attro ore. ' Un f_enomeno degno di rilievo è costituito ~lal fa.tto c ~ è n e i sucC E>$~rivi trapianti può .perdersi p arzia l1n r,n{e l 'asprtto di germe a col orazi one bipolare; tale) fat to, in assenza di dati s p erirn entali lì Ositiv i dal punto di vista d elle ino c11' lazioni agli animali, ·non è per or a risolvibjle; pe~~ occhè nelle inoculazioni a lle cav1 ie, ai· t·o11igli ed ai -::>olli n on si è djmostrata una qualsia'li rnod.ifica.zione di vir'L1lenza. .A. Ltro plrnto importante è costituito dal pu.rticolare metacroroa tismo che offre qua lche volt a tale ·germe; n er es. capita che, col orando co n le sol11zioni diluite di fucsin a, l a forma a del ge'rme si colori d ecisamente in v ioletto n1e11 tre la forma ~. si col or i in rosso . 1

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·" [ANNO XXV,

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POLidtINICO

2° (?ic erca d el g_erme nell'tlrintt. -

I11 seme1lzando l e urinE} degli ammal at~ durante il p eriodo d i s tato della malattia e durante i pri1ni gi o rn1 della conv al esoenz~ si riesce ad i sola r e o a d aver e in coltu ra pura nel prim o in sem en ,zament o il germ-e bipol ~re. . L o svil u 1~)po si h a un p o' tardiva rnef!te, a l clì ' • l à delle' i8 oré. 3° Rie e rea del ge r11ie- n ell' cl riel d ej colpi di tosse.. - E spo nendo delle scatole di agar a distan za variabile d ai ~5 ai 40 cm. dalla bocca dell' ammalato ch e __.c..:;i invita a t ossire, si 11a, , tra le 24 o 48 ore, 101 sviluppo talvolta in i stato Cli purezza , ciel ge.rme b ip olare. Nell 'espett orato déi c0nvalesce11ti s i 1·iscon• tra p er alcuni giorni il m edesi1:11o ge rme. 4° T11 f ezione sperinientcile. - Fin ' oggi, n on a ve11do mezzi per ootere esperimentare in altri ' a nin1ali, le l·i cer ch e son o state estese alle cavie, a1i co11ig·li ed ai nolli. Nessuno degli animali è ) moir to spontaneamente, anch e 15 o 20 gior11i clopo ave r e inoculato patJne integ· rali di colture in ag·ar a becco di clar.ino. Tranne l 'ipote rn1ia n elle cavie e leggieri sbalzi di temperat11ra nei conigl~ nulla si è rinvenl1to di note,·oJe n1acroscopicamen te al sito di inocl1lazione e i1ei viseer i. Si ,·erifica . freq11entement e llna set-

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(ANNO XXV, FASC. 45]

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SEZIONE PRATIC:\

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ticeroia l& quale se11lbra compatibile co11 la lunga sopravvivenza degli animali. 5° Co1nporlcl'niento clel batterio bipolare di front e agli age1iti fisici · e clii1n.ici. - A 55° occorro110 5 òre per annullare ogni proprietà vegeta tiva. · Col calorl'e· u1nid o a 100° (pentola di Koch) d o-::> o un , ora non· si 11a P'i ù àlcun sviluppo. Col calore secco çi 80°· dopo ·u11 ora oo·li ini ' sen1e11za 1nen ti riescono positivi. .i\. 0° e nella miscela frigori·fera' di g·hiacci o e sale, a11cl1e d opo p 9re, il batteri o dà ultel'iore sv i lupp o~ . ~es&u11 potel'e dimostrano le soluzio-ni di sublin1ato all ' 1 : 200000 ed a ll '1 : 100000 rispetti va111ente clopo 15' e 3'. • 1

a .. iste11ti; a. tale u opo è co nsigliabile c:l1e tale ~ersonale s ia m1111ito cli inaschere i1aso-boccali c-0J1 materia1e filt1·ante, ..·en1plice od i1nbevuto di olii essenziali (mentol o, eu cali1)tolo, -ecc.). b) Dato che le urinè contengon o il germ e, , sia nel peri ocl q di stato clte du1:ante la co11val éscenza, occoì·1'e, per le ra&·io11i accennaJe i1el pre cedente para.grafo, considerare p ericolost per l a diffusione del co11tag1o , pure i convalescenti di tale n1alattia. . J11 r elazione alla nat11ra :etticemica d ell 'affe- . zio11e, . n ell'attuale cleficie11za. . cli una in1111u11 it erqipia, . arebbe da tentn 1·si la terapia eJJ.doven osa (sttblin1ato corTosiv o, i11etal li colloida li}. Cotrone, :! 0 ottobre 1018. 1

Co1zcl Lt:>ioni. -

Ancora u11a volta bisoo·na I O co11c-ludere cl1e il controllo della infezione negli · ani111ali e lo studio delle reazio11i iin111unitarie, so110 finora r1iu·sciti negativi. . Però, fermo r esta·n do il concetto che l'attuale epidemia sia clini ca.1nente la cl assica influenza • d restando impregiudicata la questione d·e ll 'int e rpretazio11e della forma a Gran1-positirva .; dell a forma B Gram-negativa l a qua.le ultin1·a potrebbe forse . esc::;ere ritenuta come for111a di c011servazione clel germe bipolare, no11 posse• dend osi a n cora oggi elementi suffi cienti per • stabilire categoricam e11te . la siiSten1azione ' di tale batterio, ci sen1l1l'a cl1e }e nuove ricerçhe f;Ìù110 n1nlto concludenti in riguardo alla epidemiologi a e con~eg uente1nent e alle profilassi di ql1e-,ta infezione. Co111e un o cli noi aveva già enl111ciato .in i11anie1;a ipotetica nella i1ota preventiva su çitata, l e· eR1:>erie11ze. di laboratori o hanno dìmostrato i11 n1 ocl o i11discu tibile che l'aria cl1e circonda gli ain1rlalati di taie infezione, qua11do esi.stono con1pli cazioni di qualsiasi entità respiratori.e, - è inquinata dal g·errne bipolar€. ·Altre ri cerch e l1an11 0 1111re dimostrato che anche l ' uri11a dei malati e dei con,ralescenti co11 ti e11e lo ste --so g·ermE!: ciò · convalida a n cora di più il co11 cetu) che l 'influenza 11011 sia in fondo che u11a vera e propria setti cen1ia. Corollal'ii :.:>rofilattici, a parte le nlisure co- .. muni a tutte le a ffezion'i co·11tagiose, delle pre. ' ce~e11ti co11cJ.u sioni sea:nbra110 i segue11ti: a ) Essendo l'.e·spettorato ·il veicolo principale di dis ·eminazione .o.c corre tivolg·er e 't utta 1 attenzion1e a lla disinfezione di esso. Ma~ dato che il p ericolo del contagio, i1nn1ediato sta sopratutto i1ell aria delle camere dei malati, si in1p one: 1° che l'aria. circo.li libera1ne11te con tutta la sua azio11e ossige11atrice i1elle inferm erje; 2° cl1a siano rigorosame11te protetti contro la i11n l azio11e dei gern1i tutti i i11edici e gli I

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NOTE

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CLINICHE~ •

lNFER:VIERT.\ . DI CORPO •OT...

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.L'attivazione stricnjca. dell'accesso malàrico .. . .

p ottori

ENn1ço V ECCI-IIA e .;\LARIO SEG RE,

ten. n1ed.

No11 s i pu ò rni1ì ormai clu bita re d ella diretta importanza che hanno talvolta n elle l'eCidiYe .... rr1alc.tl'ich e certi fattori, nettan1ente 'co1111essi aJ1' es~)l odere clell' accesso fe1)bt ile, quali i traun1i. · l e perfrigerazioni, lievi f 01·n1e n1orb ose co1 •co rnitai1ti, per quanto sia, a11cora 111iste1·iosu il loro m ecca.nis1no d 'azio11e, cl1e l)are m11 0\-ere preci1J11amente da una djn1jn11zione della resi- • stenza organica. " "' Un'attìvaz'ion-e inte11sa e r a pida di tutte· le f11n zio11i fisiche non se1nbr<:t a~ere . u11 Jivei~o . cor.nportaxsl ·nei '.r iguardi della pt'O(l11zione dell'accesso malarico, e. c1·ed i amo ai clo~e r ségnalar·e le i1 ostife osservazion i in lJl'Oposi to, petchè dalla semplice constatazione clel fatto può na- • scere 11n problerka- cli terapia s1)eci ale di assai • maggiore importanza. / Ci colpì, così, i1~lla n ostr a i1on breve camp a gna malru:ica in Albania, il or&e1·e, si :..t in1mediatamente sia con piccola. su ccession e cli t~m­ po, dei ti1)ici accessi febbrili dopo la ommirtistrazion~ di p1·eparàti stric11ici a lJazienti i quali .soffrivan o di forn1e c1·oniche latenti e che inagari da molto, "Compiendo insie1ne la c11ra chinini c~1 no11 aveva110 })ÌÙ nv11to l'eci.diva. Anzi abbiamo potuto rilev a l' e accessi-febbrili di nat11ra indubbiame11te n1al<1 1·ica in individui che,:"per .certo, si110 allora mai avevano avt1to ma11ifestazioni cllJ1iche .cli pal11clis1110, e l)e L' i qua li, date l e condiziu11i di ll1 ogo e di ten1po, risalire a cliYersi mesi . l'infezione doveva • L a cura stric11ica per questi . ammalati era stata · iI1trapresa per fro11teggiare fatti mòrI

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1082

IL POLICLlNic·o

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[-ANNO XXV, FASC. 45]

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. 'b osi, che l)arevano assolutamente · esulare d·a L 'accesso che si desta l)UÒ verisimili:nente ogni sindrome malaricçt. . .imputars~ ad una partenogenesi di qt1esti eleL,acces~Q cl assico appariva improvviso e raTDenti· messi in c1rco1o. pido nei suoi tre stadi: qualcosa, insomn1a, ooDa queste brevi constatazioni viene . logico 401~1e una reazione Viva.c·e ad uno stimolo intens0, mandarsi se, associ~ndo a:d una cura specifica· Prùnieramente abbiamo r1ott1to osservare chininica un contemporaneo trattamento stricquesti f.atti ih una serie di recidive malar.iche· a nico, non sj renda anche itl certo modo :giù Yulsin~rome netta.mente astenica, cosa, del resto, nerabile all'azione del medicamento specifico il assai freqliEtnte .nella regione. I p.azienti accl1- par~ssita, e qt1esto . specialmente in quelle forsa:va~o . nei postumi, anche lontani, una· prome croniche a tipo ir.regolare, in ·cui pare che straziane ostinatà, che neppure il riposo a letto il plasmodio sia divenuto chinino-resistente, • J11igliorava, senso d.i stanchezza muscolare alle qualunque sia la ma:r;iiera di somministrazione fatiche più lievi; esisteva ìp.o tensione arteriosa ·del •rimedib. • e~. talvolta, ipoterm~a. St1hito appare l'importanz ·l , di . una sin1jle , . Orbene, intervenendo co11 una te.rapi.a strie-·.·· evenJe_nza nella terapia della malaria, _di q11e, nic·a a dosi pj utf.usto elevate, si riusciva a ' dosta formai morbosa "che, ~ bt1on diritto, si··i)11ò minare il qt1adro a;steri1co gen·erale, ma fatalchiamare la più recidirvànte fra le malattie promente com1)ariva, dopo ire o quattro giorni in tozoarie,' e che continua a .sottrarre ta.n ti vaìidi m ·edia, una nuoya recidiva febbrile caratterisoldati alla Patria. stica, .quanto, naturalmente, ,sem}JTe si iosse Insieme alla ct1ra chininìca, severa e a dosi insien:.ie continuata la cor:rsueta, sever.a. ct1ra chima$sive e discontinu·e, si dovrebbe unire il tratn1nica. La milza par.t~·éi~ava ne~t amente al tamènto stricnico per e~sere sict1ri di avere ad q~1a-d!o rr10.1~boso ingra·n dita e dolente. ogni modo esacerbato e. tratto if par.assita . d~i 1 Ventu11 casi tutti mala1·ici, ai ql1ali dopo pr:ofondi sn oi ree.essi.I Il ciclo torpido e nasco• I ~ u11 cBrto n1ome11to si era asso.ciata alla normale sto sarebbe fina~ente abolito; l 'ammalato ri-, terapia chinini ca t1na cura stricnica atl alte portato a salute cert?- senza l'attuale dolorosa dosi - riuscirono p arti colarme11te i11teressanti appendice di mille recidive do1)0 c11re sopra cure n ella lorù evo luzione di tempo : ~~ediatamene lunghe ospeda.li'zzazion{. • te cOO:~parve , il ·cfa.ssico ace.esso febbriJe. ·Anzi, per maggior .sicure~za, si amo persuasi ' U·guale esito si ebbe t1n soldato mala1-1co che, ad ogni mé).larico da 'dimettersi da 111ogo · Cl'Onic·o e da· mesi · senzà' crisi febbrili, della· di- CUl'a, ritlSCirebbe molto llti!.e ·praticare siste... batteria, affetto d_a ·ipotonia dello ~fintere maticamente per qt1alch e gi:orno iniezioni di v·escicale, . per la quale si era dovt1to ~intraprenstricnina a<l alte dosi, come reazione probativa • dei·e una cura i1eu.rotonica. a -b ase stricnica. di 'sicura e d.efinitiva gt1arigione . . ' .Questi fenoµ1e.n i, ripetl1tisi in moclo così evi, ===================== dente, han11'0 fatto si che agniqu.alvolta clinica: .r --NOTE DI TECNl'CA. mente. si satebbe dovuto stabilire s~nsibili cure stricniche in individui malarici,. o dq, ll1ngo I I AlVIBULANZA CHIR1:JRGICA D,ARMATA . • tempo i11 queste 1·egioni. e qui11di .fatalmente in• diretta dal ten. colonn. prof. R. ALESSAf\DRl. . fetti 'àncl1e se non avevano a\rl1to manifesta.· La saldatura dei fili metallici • zio11i esterio1·i, da noi non si osc} più ~ ri.çorrere _r nella osteo-sintesr. . .a questo rin1edjo, data la c~rtezza qt1asi assoJ l11ta {leli,ès1)loclel'e d·el tipico accesso febbrile. Capitarlo medico GUI DO E GIDI . • . .. . Pure no11 inYocando un'azione specifica di. R~go la. rra rte meccanica vorrebbe che i meretta della stric11ina sui p~asmodì della n1alaria, talli venissero liniti -c on . saldat11re. ' Invece in è e-erto che v'l1a llil nesso fra. le st1e fervide prochirurgia i fili e i nastri metallici, coi quali si prietà stimolatric:i ed il vi ci110 prodursi delt1niscono le ossa, vengono annoaati o torti in 1,.accesso febbrile. Sappiamo qt1anto agisca Sll un modo. .che sembra semplice, ina ·rn. realtà ·tutte le ft1nzioni orgàni che, e, sp,eci.a~ente ad .. alte dosi, s11lle ghip.ndolé a secrezione inte1·na, non è nè faci le per il chirur~o nè vantaggioso per lo scopo. . . Sltl sistema emopoieti-co, Slli ml1scoli a fibre Le roit1 ire 'sia d11rante l'operazione, sia_ J)iù li ce. Così i . gameti, che profondamente s'annitardi av,·e11gono quasi sempre in corrispondenza . d (lno negli organi interni, cagionando poi a dei nodi. Essi sono spesso voluminosi e lacl istanza la recidiva, e· cl1e sovente non 3i riesciano irl'egolarità di s1fperficie che, in alc11ne scouo a mettere i11 evidenza i1el sangut peri: ' regioni (nella boera per es. ) , so11c0 cagione di fel'i co, sono coll'attivazione stl'icnica sospinti, • dist11rbi. svelati . .. I

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[A~NO

XXV,

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~EZIONE

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PRATICA

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Una saldatl1ra permette una riunione liscia, · resistentissin1a e anche di facile esecuzione. .. ' .. . Quasi tutti i metalli che si usano in chirt1rgia possono esser saldati con. lo stagno. Co1ne saldatore lJUò servire il termo-caute.r io di Paquelin, ma è preferibile q11ello con1l1nen1.e nte usato dagli stagnai. Supponiamo di voler saldare un filo cl'ar, ·g ento .col qt1ale abbiamo riunito d11e ft·amm·en't i ossei. Nel punto ove i fili vengono a contatto a~ciughiamo il sangue e tocchiamo i fili con 1· 1 1 batuffoli•n o appena inumidito con un mordente fatto da cloruro di zinco. Vi poniamo so"'.>ra lln tru.ciol~ di stagno. (ricavato col coltello ' cla un a n1assa più grar1de) e. vi avviciniamo la • punt~ del Paquelin. Im1uediatamente l o stagno si fo11de e forma una gocciolina che raffreddandosi salda i fili. Gli estr emi che non servono p iù SÌ tagliano e, se restano d elle }:>Unte, SÌ , nascondono amch'esse ·soito 1:in'altra goccia di stagno. Co11 mezz.i ineno imp-rovvisa ti si può procedere più s1)edit31m·ente. Un piccol9 saldatore, costituito da un blocchetto cun.eifoone di ran1e viene scalm ontato s u un 'asticina. metallica, . dato alla lampada fin o a che la fiamn1a acquista un colore verdastro. Allora la parte s9ttile • del cuneo vi.e11e sfregata su un blocco di cloi·uro d' an11nonio e poi con essa si tocca la massa dello stagno. Questo liquefatt o bagna il saldatore e, l)er mezzo di esso, viene portato sui metalli da sald·are preventivamente n1ordenzat i. L'op erazione è compiuta in un istante. Io• trovo "lche i1ell'.armam.ent arjo chi1"l1rgico non so110 i11utile ingornbro un sa'1rlatore e i pocl1i' i11g.r edienti necessari . i)er u sarlo. Oltre che dare la -soddisfazione di fate de1lle eleganti..saldatu r e . invece che dei brutti nodi, mi pare ch e vi siano · dei casi nei quali l1na tecnica più esatta permetta vantaggi n61n indiffe:renti. Per es., t1n semplice filo metallico passalo attrav erso due fra1nmenti e m11riito clj boll ,,o!1i ha lo stesso eff Ptto di u11a leg'at nra co1n1)licata o di llna Yite con dado. Casi n ei quali la tecnica s·p eciale .è proprio indispe.nsabile sono qu.e lli ~·el L~ frattl1re man.di- , bolari. Queste o:r:a tendono a pas.sare alle ct1re degli odontoiatri; ma non è invader e i.l ca1r11)0 della specialità se ci muniremo dei mezzi adatti a riclurre, a .èonteneTe e a fnrnire di prote~i provvisoria· q11ei feriti che, per altre' lesi_orii, non possono esser e inviati all'odontoiatl'a e per i quali la collab orazione delì'odon toiatra non è· disponibile. Per essi esistoll;o numerosi tipi di protesi provvisorie, ma i o no11 li bo n1ai ,·isti usare •

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nelle 11nità sanitarie avanzate e· quelli dei qual i 110 nozio.n e mi -se1nbrano .così complicati che forse per questo· coloro che r1on sonG speciali·sii non li u sano. Ora a tne pare che in questi casi le saldature posQ_a110 re11der lltili ~ervigi e che l 't1so di esse p ermetta .ftnche ai non specialisti l'apprestamento di elementari protesi l)fO\'Visorie.

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II AMBlJI.. ANZA CHIR URGJCA D AR1VIATA. Direttqre ten. col. p ròf. 11. ALESSANDRI. y

Lo resistenze liquide ·e la praticità del loro impiego per la eistQscopia •

})er il ca1). med.

GlTIDO EGIDI .

Se dt1e . reofori vengon o im1nersi neJl'acqua, la corre11te elettri ca incont 1·erà la resistenza dello ·strato liq11ido i11tel'posto. ~ 7 In l~n conduttore la resistenza R ==· r -

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r è lfl. resistenza s1)ecifica del bànduttore, la ql~ale, p.er 11.acqu a è molto più c1evata di quella clei metal.li cqn i q11ali si costi 11iscono i comuni r eostati.' Noi non possia1110 mo·dificarl.a .ch e mé>clifica11done la com1)osizione cl1imica; ma ciò non ha interasse per l o SCOJ) O. l è la lungh ezza. Alloi:itanando o avvicin a ndo t1n'o a ll'altro i d11e reofori, a1~m entiamo o dimi-

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nuiamo la 111nghezza del condt1ttore liq11.ido e IJerciò a n çhe la sua resi·stenza . · s è l a sezione. Qltesta sarà ir1ag·giore o minor.e, secon·do ch e i reo!ori sara11110 }JitL o meno immersi. .La 14esistenza varierà in se11so inverso. . ' Con un b icchier d'acql1a e 2 fili metallici si pt1ò fabbric a r e u11 reostato. Dei serrafili appli' . cati su t1n pezzo di legno ne renderan110 agevole l a gradl1azione e Ì'uso co11 qualtLnque corrente . · 1

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lL POLICLINICO

[ANNO

XXV,

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FASC.

Per erogare da una li11ea a 100-120 volts la potenza occorrente a una coml1ne lampada da ) cistoscopia (senza correre riscl1io di fulminarla) bastano 2 fili di ,ferro del diametro ·di 1\ mm. distanti uno clall'altro 3-4 cm. e immersi nel: I'a cqua 11er 4-5 Cpl. I

viso per la sua cura completa e per i f futuro ma11tenimento e__perf e'zionaniento di essa, abbis?g~e.rà nel clopo guerra di varie e dive1~se spec1al1ta ed assistenze chir11rgiche e pr.otesiche riunite . ,ar1nonicamente attorno allo scempio del suo volto e 1io 1i pttò quindi costituire soltctnl_o _oggetto di c'u.re sto1riatologiche, o come ancrie, co:p. n11ove lJarole,. si volle dire, di c11re S E R V I Z I . SA N I T AìR 1·. b11 rco-mas.cellari ». . · · · • . • Le . cl1iate, logiche, ampie vedute clel · i\fao-• t:> I ·mutilati 4e1 viso ed i rinologi. g10:11 se trov~·o~o subito larghissimo ~ppoggio ~cl incoraggiadnto nell'.opi11ion-e pubblica, non Nei numeri 23 e 24 (30 111gllo e 10 agosto 1918) incontr.arono invece agevolme11te fra gli agLl~l' .4. vveriire Sanitario, il dott. Villa, ir1 due g r111)pamenti tecnici ql!el J)l'Or1to, unanime·, feri11te~·essanti articoli, tratta cl·el problema dei Yido · consenso che era gi11sto attend-e rsi data la 111utilati del \'iso e , delle co111plesse nume1·ose })raticità .del programma, la nobiltà d'inte.nti a c1uesti 011i attinenti all'importante argomento. cui era ispirato, l'interesse s11periore del 1erito 1,ra ql1e ~e il Villa ricorda l'utilità dell'opera cl1e era posto clirettame11te i11 causa . . ' I"inòìatl'ica nell'assistenza per il dopd guerra Nel campo stomatoiatrico si agitaro110 talora di qt1esti sventurati glo:vl.osi ssimi nostri feriti e deplor.a 1'assenteismo dimostrato finora in pro- , correnti contrarie con te11de11za a rim;picciolire posito dai rinolo·g i . Data l a paipitai1te dolor·osa e·d a cleforJnq,re il i)robl en1a,. a f.ar prevalere la attualità 1del problema e data Ja sua importa~z. a })iù ristretta fig11r~ clell'invalid o « buocaJe », d~ fro.11te a q11ella più comp.I eta e più vasta tra.J; .. futura, ;mi sembra -qti.iJ.e, di richiamare l'atteilteg~giata dal lVIag.gio11i. Scarsissime i)er non zione d·ei colleghi specialisti sull'appunto, · ,a dire nulle furono, per quanto a i11e consta le . mio a\rviso git1stis's imo, mossoci dal Villa, con ripercussioni avute dall'iniziativa d·el ~1aggioni la speranza cl1e questo n1io scritto valrra a sut:> fra gli_ oculisti ed i ri11ologi, pur chia111ati di~citare nel no$tro campo un fecondo interesse rettamente in ·causa; tra noi in modo particointorno all'argome11to ed a stimolare utili e11erlare panni che l'argomento sia passato del t11tto gie fatti,·e. inosservato e che l'?-ppello del Maggioni alla Chi si4no i m11tilati del viso, quali le carat« cooperazione specialistica», mi .si passi la teristiche, .q1lali i criteri scientifici e pratici che frà~e, non abbia av11to eco alcuna. , f)?rtar~~o ~Ila ~~divi~u~lizzazi~ne ·di q:uesto ~e­ Il ì\Iaggioni tt1tta\1ia., · profondamente con· c1.ale g1 lll)PO d1 inval1d1, da chi_ e con quali novinto ·della bontà della ca11sa, continuò con bili intendimenti ·esso sia patrocinato, è tro1)PO tenace fede di apostolo· a propl1gnarla ed a' volnoto ed a me basterà r'iassumere brevemente i gariz.z arla, ottenendo una !)rima vittoria col })rinripali termini della questione. i riconoscim.e11to, consacrato nel progetto di legÈ al i\f ag'gioni, all orchè ,egli pr·esie·deva la Fege per 'gl'invalidi di .g11erra, della i)arità di di· de razione Stomatol0gi ca Italiana, che si deve ' ritti fta i mutilati clèl volto e quelli degli arti. la prima 'idea .ed il primo in1pulso in merito. Preoccupato dalla ,freql1e11za ed impo1'ta11z~ , Sl1ccessivamente nel gennai0 1917, sorgeva a 11ilano il cc Comitato Lo1nbardo per i mutilati delle ferite alla faccia, dalle atroci soffere11ze del viso», primo nucleo fattivo cl.ella futura imn1ediate e dalla p1·ofonda de1Jressione cl1e organizzazio11e, il quale dava sl1bito opera atesse arrecano ed in previsione clelle donseguentivissima di assi~tenza e di propaganda, rac· ·ze morali, sociali, econo111iche che possono procogliendo in breve un cospiè110 ·fondo per la dnrl'e, eg·li pdneva il problema fin dal luglio realizzazione del progetto. Q11esto, 11ell 'idea del 1016, sèrivendo in 1111 me1noriale al Ministro d egli interni ed a S. E. Luzzatti, rispettiva- :\Iaggioni, contemi;>l a il sorgere cli Istituti che riunisc.ano in vera e non apparente comunione n1ente per la Commissione centrale e la Comassi•dua di l avoro, in intimo costante ing~a­ 1111ssi one l)arlamentare per ·gl'invalidi della nagg'io assiste11ze stomatoiatriche, rinoiatriche, guertra : (( lL 1ri1ctilato della facçia non costiofta~moiatriche, chii-11rgiche e protesiche, cont11isce soltanto un individuo dive11uto brutto, v·ergenti al conseg11imento di q11ello optimum 111 n per Je profoncle lesio11i d el naso, degli ocdi c11re che lo straziato del volto dovrà avere cl1i e clell'orbita, della bocca, clel~e g11a11ce, ecc., o.-tacolanti e compromettenti quasi tl1tte le sue ~ ed av1~à dopo la guerra. Le idee così tenacen1ente pro1)ugnate dal Mag- f1111zioni vitali, non può egli certo considerarsi gioni f11rono oggetto di largo dibattito nel Con11 n « valore sociale » s11periore al m11tilato della gresso della Federazione stomatologica italiana . 11raccia e clelle ga111be. Cosicchè il n111tilato del 1

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tenutosi a ì\ililano 11el giugno u. s.; i concetti Sll espostì l'accolsero plausi -e consensi, non ostante le inevitabili . divergen~e di opinioni e di ,·eclute di alcuni !)Ochi soci. . , Di fronte però _a questi dati, dirò così positivi, del problema, :µe sussistono altri e non pochi di negativi. L'attua~ìone d'el programma del Maggioni t1rta t11ttor.a ' - e. non certo per cause imputabilj al programma stesso ·- contro ostacoli e difficoltà di varia natura è di diversa origine. Così, .itd esempiÒ, 8{ic<!esse,· ed il Vill~- lo f.a malinconicamente ' rileva{e in ".lno J . dei due articoli su citati, che in occasione del Convegpo nazionale per l'assistenza degli in,·a1icli di guerra, che doveva tenersi nel no,~embre 1917, i mutilatl del viso 11on esistevano! E non solo non esistevano comQ tali nella loro figura. com1)leta, ma nemmeno si potevano -ric.ostr11ire fondendo le di,rerse «,figure » - d'invalidità segnate nel Convegno, non fosse_ altro perchè mancava interamente una• sezione otorJno-laring·ci atrica, « con che, scr.ive il Villa, si creava un la~rgo.:. squarci.o nella ·c omplet'a im-magine e comprensione del volto» . L a deficìenza lamentata dal Villa, come ·dicevo in principio di questo mio articolo, parmi .non debba essere lasciata inavvertita, ma ·d ebba anzi e\ssere conosciuta e. discussa .nel nostro campo, alld scopo di provyedere in tE-n1po a riparare alle manchevolezze del pa ssato (come finalrnente sembray si stia per fare) ed a impedire che ·esse si ripetano nell'avvenire. Che il concetto ·di << mutilato d-ella faccia >> debba ess.ere difeso e sostenuto da noi rinologi, \_ mi sembra certo. Si tratta invero ·di una COI\cezione larga, ce>-m1)lessa, sanzionata . da ottime ' l'àgioni scientifiche e-pratiche e da motivi e·tici cl'indole altissima. Esùla dal .Programma qualsiasi part,icolare interesse dell~1.1na o ·d·e ll 'altra specialità, di una oq altra scuola: -si propugna solo la ft1sione delle specialttà del capo su d.i tm piede cy ·p erfetta eguaglianza, in un sal~o. organico fascio, in un vero a~ratellam ento, in t1na reale cooperazione diretta .a beneficare chi l1a dato la propria opera -ed _il proprio sangue per. la Patria. Una volta rioonosci11ti i pregi e la necessità della pro·p osta istjtt1zione, è intuitivo c4e la nostra collaborazione non . debba mancare. Le ferite del naso e dei seni della faocia non sono · ,affatto infrequenti; le conseg11enze imm·ediate e remote sono tutt'altro che trascurabili ed il•· c~po aperto alla no·s tra attività è vastissimo e promettente. . Basta pensar.e solo al semp,r e dibattuto e vasto problema delle plastiche! · · Del resto per dimostrar.e la raiionevolezza I

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della pr0posta del l\iaggioni è sufficiente ramn1entare di quali fecondi rà.sultati sia sta~a ricca l'opera &_Volta dai riparti specializzati in zona ·di guerra e la tendenza ·s pontaneamente manifestatasi in tutte le· Armate a riup.i:r;e in un unico centro, ·e spesso in un unico ospedale, i detti ri·parti. Ciò ·corri~pondeva. ad un bisogno sentitissimo ovun·que, appunto perchè in . uno ' . stesso feri_to necessitano .ad un tempo l'opera e le risorse -tecniche sp·ecializzate di più ·colleghi. ·Se la cooperazione specialistica tra le specialità ·clel capo sorse e s'impose già durante la guerra con ottimi esit1, a fo1:tiori essa dovrà essere mantenuta e perfezionata nel ,d opo guerra, quaJldo si ·dovranno completare· cure iniziate, provvedere a . protesi ·definitive, ·a riedu.cazione di fl1nzioni, a miglioramento di ris ultati precede·n ten1ente ottenuti, e con ideazioni sempre n11ove e sempre n1'\ove ricerche di mezzi, di apparecchi, di metodi tef a:peutici si dovranno rendere meno sensibili per il malatò e meno danno·s e · per la società le corfseguenze ·delle mùtilazioni esistenti. La bontà del prog1~amm~ del lYiaggioni i11i p~re pertanto in~i- . s cut_ìJ)ile, ,ed indiscutibile qui11di la necessità· ; di unire la nostra VOCe ed I Ì nostri Sforzi per la realizzazione -integrale del progetto. Così face11do noi non solo salvaguarderemo i diri.tti ' della nostra specia.Jità, ma fàremo altresì opera p1'ofondamente pat:riottica ed umanitaria. Quanto ai mezii pratici per il conseguimento del fine .proposto, ritengo· che, oltre alla parola autorevole •d ei nostri Maestri potrebbe _riuscire lltile u·n ' azione1 sv.olta dalla nostra Socie~ italiana di Laringologia, Rinologia" ~d . Otologia. Di q1~ ésto pe..rò non è il caso ch·e io par~i .ora: a me :basta per il momento di .aver prospettato la q11estione e -d i averne additata .l'impoJ\tanza pratica e la nobile idealità che la ani.ma. Bal'i, settembre 1918. Prof. dott. F. BRU~ETTI.

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SUNTI E ·RASSEGNE.

.. coscia la posizione ideale per il drenaggio sta fra tl vasto esterno e il liicipite e, con una incif • .. • sione trasversa P.arziale di 'ambedue .questi muçHIRUROIA . • • scoli, si costitl1isce una ferita che, per la ten• Alcuni principii e pròblemi riguardo al trat- denza a esser maptenl1ta. aperta per le ·c ontta- · • • • tamentio delle · frattti:r:e da arma da fuoco. zion,i muscolari-, gode' di un auto-drenaggio. Il ' mezzo di med.tcatura · mtgliore è costituito da · • .. . (HEY QROVES. B'rìtish rnèdicai Jourrial). zaf:q. di garza poco· densi, con l'aggiunta eve11• . ., . . tt1a1e·, cl-i tavolette di sale, e, se necessario, di ' Il trattamento· delle gravi ferite da armi · da ' . . . tubi per irrigazione. Di verticali · o scollamenti .f11oco è nelle condi~ioni attuali un problema debbono s' e mpre · è subito essere aperti, a meno. nuovo, ·aa risolvere con nuo.vi metodi. ·Non che che cif) non sia possibile per le condizioni anatali fr.atil~re siano una novità, ma, nella odiectomiche, come a l lato interno _.della cosciq,, per n~ g·r ande guerra europea, noì àbbiamo a nola presenza di grossi vasi ·e nervi. In tale caso s~ra di.sposizione i mezzi della chirurgia asettisi porrà la massima cl1ra all'applicazione di ca e il grande ail!to d~lla radiografia. E, .con le un buon drenaggio. moclerne · acquisi~ioni sci~ntifiche, non possiaL'A. non si p·ronunzia sui vantagg·i relativi 1no fralaisèiar~ ~lcun -te11taiivo, non solo 1)e1' dei varii antisettici o medicamenti linfagoghi, salvare l'arto, ·ma per· preservarne la forma r perchè la sua esperienza rigt1arda casi di data la f1lnzione. -· - posteriore aj fO -giorni : e in ql1esto periodo egÌi ritiene privo· di speranza q11alsiasi trattamento I PROBL8MI DE'.L TRATTAMENTO DELLA FERITA. • • • disinfettan ~e ecl l1nici el~~enti · importa~ti il • F11 detto assai bene che ogni caso grave di clre.nagg~q meccanico e il lavaggio;, per mezzo ' ' frattura per arma" d.a fuoco p1·esenta due stadii: _dei q11ali i tésst1ti possono disinfettarsi da sè nel primo si tratta di 11na ferita complicata <.la stessi. . . llna frattura, nel seco_n do . .di una ·frattura comLa questione rlell'a'n iputazione. - All'inizio plicata da una ferita;. la ferita .i nfetta richi:i.- della campagna attuale la naturale tendenza - ina dapprima l'attenzione e fin.chè non sia rJ.- di tutti i chirurgi era conservativa; ma l'espe..: • • condotta in buone condizioni è ,inutile' comple- rienza ha dimostrato attraverso a molti errori, tare la restituzione della · continuità .òssea. da cui non si dichiara immune lo stesso Au. l\fa anzitutto l~ pri~a ~osa è UIJ.a buo:r:ia ~r11 - tore, . che essa non deve essere assolt1ta; e tenmobilizzazione che permetta in primo tempo la tando di salv~re .degJj arti frantumati si son0 . . medic~tura frequente senza movimenti e senz'l. ·perdute delle vite che potevano esser-e salvate muta4te la posizione . r elativa aei frarnmeht·i, da un'amputazionè ese.g11ita a tempo.' Natural- · I • ct1e garantisca.' in secondo terri11·0 il, con.s~ljd ~l.- ments l'es~,erienza è~ stata maertra. mento corretto della 1 frattt1ra. Posto c.iò, pa's". \ Escltl!diamò apzitutt.o i casj disperati per la si'amo ·al trattamento della ferita pe1~ sè. gravità ·della ferita e per l'intensità ·dell'infe• Nel prjmo perio1do (48 ~) , l'ideale ·sarebbe ' di- zione; .in. qt'!;èsti l'amputare o no è perfetta• sinfettare ogni fer.ìta con l'esGissione e 'la r:im·) ~ n1ente lo stesso; sono votati alla morte. Dei ri- • zione dei corpi estranei; a 7-10 giorni d alla le7 1na.n enti quelli in, cui 11n'amputazione a. Sllç> ~ ~ione la disinfezione della ferita · non può fai' tempo avrebb,e impedjtò la m orte, rient.r ano in sperare nulla e occorr~ adottare un metodo dt1e categorie anatom~che, le fratture del feelettivo, lascjando a sè quelle .in cui l'infezione more e dell'omero, e in qt1attro circostanze par1011 è comparsa, e aprendo qµelle in cui es3.-., tologiche: infezione con comitante dell'articolasi è màni!estata. Tuttavia, 1se nei casi estrer{'.i ~ zione del ginocchi o; emorragia secondaria; fe- ' ed evidenti è àssai semplice- seguire cftiest.e mas-· ' rite della èoscia grave mente aperte; perdita di ' s ime, esiste una lu:nga serie intermedia n ei un~ vasta porzione del femore, associato ad inquali il d11bbio si ,impone; una gran · parte di ·fezione g,rave. L'errore jn tutti · qt1esti casi sta ql1esti casi decorrono · assai bene .senza inqi- i1ell'tdea che si possà sempre impunemente atsio~e. alcu11a, . Ìna talvolta un disastro è la con- tend~re un .ultimo momento .per intervenirè con segtlenza di un metodo aspettante. L'unica; ·re- ..ia· ~emolizione. ' . . gola sicura sembra sia di a:f)rire in tutti i casi Ness11na nota partièolare va fatta st1lle due prime categorie: diciamo qualche cosa sulle al, i·Tl c11i. si ha qt1alche dubbio. Tiig11ardo al metod o di operazione si può dire tre due. soltanto che nl1lla è in realtà sodd i sfacent~ , Esistono talvolta delle ferite · della coscia la- : sal\'O il lasciare aperto l'inter.o tragitto .sino al- rPre ed assai infette che attraversano cofl?ple• l'osso, sì da lasciare t1n largo deflusso. Nella tamente la sezione dell'arto, mentre i grossi I

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vasi sono i~eraviglios<tmente Sétlvi. In tali -cn.si messi allo scoperto sia i monconi di frattura . l.a f ~rita pt1ò essere am1)ia1nente a.perta sùlù tasia dei framnae.nti ossei liberi: qu~sti vanno gliando tlI tti i -n1uscoli deJla faccia inte1·p_a s1 trattati con.l a massima cura e non r:im.o ssi mai, da rno,11te11ere. la.' çui1ti n11ità dell'art.Ò, solo per . a rn.eno ·eh~ non_sia eyide11te la perdita cli vitamezzo dei tess11ti i11olli della faccia esterna. Ciò lità, polchè ogni frammento osseo costituisce • p11ò eostit11ire ai1pur1to il p1·inio stactio di 11n'amin l)Otenza l a sorgente' di · ~iuov,o o.s so, purchè p11tazione i11 due te1npi-: il cr1e l1a il vantaggio · abbia s uffièiente nutrimento vasoillare. Per ciò · di dominare i o shoè.k e la. sepsi cl1é compli chese si ha a che fare .c{:>n lln frarrim ento perfetta-· rebbe,1·0 l'operazione eseg11ita in un tempo solo. mente libero da t11tte le parti mollj, "in 11na feC'è poi sempre llna clebole speranza ·che, escissi tita settica, è rneglio rimuoverlo. · . i tessl1ti infetti, si possa avviare l a guarigione; Il caso è differente per le estr,ftmità ossee acti1 altrirner1ti ·si procederà all'atto demolitivo. · colari, poi·chè nelle articolazioni il n'.ostro sco- · . L'ultima· categoria. è q11ella in cui sia andata po deve tendere a ristabilire la mob.i'!ità. Anche . -11erdt1ta \Ina gra11 parte del fernore. Debbono. nelle OSSé.l lunghe dobbiamo 1JÌ'eocct1parci sol o esser· terlute presenti, prima di clecidere l'amp11- cli r11a.ntenere la lungl1ezza dell'osso : · quindi i tazio11e, varie circostanze. Se sono perduti frammenti vanno rimossi.' Nel ·ginocchio il pro10-12 cm, dell'osso è :ancrJ.e più; se le estre1niLà- blem.a ,è .p iù , co~plesso -p~r;chè sono necessarie dell'osso residuale sono .setti che o clévita lizzate; sia l a lungl1ezza che la mobilità; ma il, disc11se \'i sono seghi manifesti di assorbimento set- tc1·11e esorhita cl ai limiti di questo articolo. : tico; allora è eerta,mente }>t'eferibile rirnuovere . . ·tornando ai 'man .coni ossei diafisari, spess( ' l'arto senza indngiù, poichè nella migliore ipo- qnesti prese11ta110 dei tratti scoperti p(}l'fettatesi 11on si potrà· avere che 11n'a.rto assai più' 1nente n11di anche di JJe1~iostio; "in tali casi l'A. corto ('a hreno cl1e i1o·n siano pratjèabili degli cor1siglia ttn metodo da, lui ·ideato e da uui• h a in11esti ossei ). D'altro lato, se una tale lesione ottenU~O llOtevoli SUCc'.essi: cioè. di praticare CO l1 è <Segliita da t1na rapiùa. gHarigione della ferita . 11n lJiccolo trapano dei fori. m.ultipl·i , arrestan. e il paziente si mantiene in buone condizioni dosi qt1ando comincia il gemizio sanguigno; do·gene.rali, è semp1:e meglio attend-ere per un fu- · IJO u110 o du e giorni si vedrà che ognt1n9 di q11esti fori di viene la sede d.i un picc.olo bottt1ro ti·apia11to osseo. ' tone di granulazioni, e, in' seguita, l'intera zon:l ~ Il trattarn.ento. dei co·r pi . es tra nei. L'A. i·idi osso a1)pal'entemente ._D}orto è sostituita da cl1iama .quì · rattenzione su due tipi di e·r rori étiè stanno agli est remi opposti. Il primo con- ies:S11to osseo di g·rann_lazione o P.ro-callo. , siste nella l'icerca affatto in11tile dì proiettili . RAPPORTO F RA IL TRATTAl\IIENTO · DELLA FERITA inoffensivi solo perchè so110 stati v~sti su u11a. E IL TRATTAMENTO DELLA FRATIURA . . radiogr.a_fin.: I.Ja rimozidne dj t1na pallottola de· L'A. lra trovato che alla sua primitiva idea VP considel'ar si con1c una parte . della toletta di 11na ferita jnfétt_a, e n o n .pi11ttosto sott o l'aspet- ch, e il trattamento .della ferita e quéllo " ..della - to clella prese11za di un corp o estraneo. frattura debbar10 .sempre esser condotti -di pari L 'nltro errore è assai })it1 serio: ed ~ il 1)0- pass-o vanno fatte delle eccezioni; e ,ciò nei .casi Sl)Ol'l'e 1a rimozione ·ai frammer1ti di scheggia di fratture complicate da fe1·ite infette assai t1ncJ1è non ne · sia stata precisata la sede coi estes.e e gravi; in tp.li casi l'unica cl1ra della ' frattura è l'irnmobilizzazione ·con t111a estensioraggi Roentgen. Se l'A . . non lo avesse visto ri1)etl1te volte non si spiegh erebbe ·come il p~­ - ne sufficiente," fino a che la fe1:ita iia avviata ziente ~ia traslocato attraverso a varii .ospe-· a gt1arigione. Se la deviazione dei frammenti dali mentre ,p11ò. insorgere una set~icemia gene- avviene. in modo da portarli vic1no· al·la .su1Jerrale spesso fatale, crl1a11do basta sempli.cemente ficìe della ferita tale condizione può essere allargare la ferita di entrata e introdl1r1·e jl ·1na11tent1ta o anche accentl1ata })ercliè facilita dito per trovare per es. 11n frammento di gra- la (leters·i one .cl ella ferita , e permette l'eventuale !1ata 'che è quello che mantiene. in l1na .ferita ·1 · t1·af oro elci fram1nenti apparentemente nec1·-0fondo cieco l'infezione. La ra.diog·rafia deY·e es- tici . militano a favore .di qt1esto ' sete la · nostra serva e •11on la . nostra padr6na . l)ue altri- .fatti . nel trattamento clelle ferite da arma da fuoco. · modo di vedere. inentre llnO gli è contrario. Delle ferite da. sclieggia infe·t te dovrebbero es- Primo: -l'estens~one inclt1de la tensione; e meno , sere aperte s~nza indugio e se esiston o dei fram- tensione y 'è nei tessl1ti più facile ne è il drementi metalliei come imp ortanti f~ttori di sepsi 11aggio e migliore la resistenza naturale delle - parti molli contro l 'infiammazione. Inoltre dev e:! possono essere facilmente rintracciati. an1mettersi che un'estension·e c·ompleta e adeIl trattaniento dei framrn.enfi -0ssei: - Nell'oc, casione di controaperture e clrenaggÌ vengono · gl1ata può mantenersi applicata ad un arto pet • ( 11)

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un te~po relativamente limitato;. è bene dun- ria (lel . fen1ore, dobbiamo eseguirla nel n).OclJ que f ~rne uso quando ! 'unione o~sea ~tia in via più completo ed accurato possibile, conoscelllLO .di attuazione. . · che il irsultato finale . è sempre suscettibile Ji Contro questo metodo di ritardare l'applica- essere meno perfetto che l'iniziale. , zione·.di un'estensione completa può ad_d ursi che Il principio dell'estensione ~ecorido l'asse. durante questo peri\Jdo possa~o avvenire gran- Esso è così generalmente . arr1messo che non è . di retrazioni dei muspoli e del tessuto fibroso, .necess~rio addurre çtegli argomenti a f~ore. che re:q~ano assai · difficil·e più tardi la ridu- L'unica divergenza di opinion.i consiste nel mezione: della frattura. ~i tratta di un argomento todo con il quale l'estensione deve es.Sere ~ppli­ assai ,importante e può esser' Ìnesso da parte cata e mantenuta. solo per dùe considerazioni: che non è ,necessaPer porre la questione nel modo più semplice • rio di attendere uria guarigione completa della possibile p~ò essere stabilito che vf sono Q.ue di visia: secondo l'uno ferita, e,~ dura~te il periodo dell'infiammazio- principali pt1nti ' . , che h<1 • ne acuta assai poco è il tess.uto fibroso che si dominato la pratica per lt1ngo tempo erà solo . ' ricostituisce;· che abbiamo a nostra disposizione necessa.r io di tirare in giù i'arto fino a che rag(specie con la trasfissione) dei mezzi di esten- giungef?se la sua intera lunghezza, e manteners~~ne graduale· e conti~~}che sono 'in gra<:Io di . lo cosi per mezzo . di una stecca·• o di un appavincere qualt1p.que res1stel'l.za, purchè natural- recchio contentivo, finchè il saldamento fosse . ' co·mpleto. Secon,do l'altro punto di vista, che mente .n on si -sia già stabilita ,l'unione ossea. deve l'attuale favore alla dimostrazione che dei Il problern a dello spostamento secondario. Se si lascia che un osso rotto si ·r iunisca sotto suoi !isultati ha dato la- radiografia, la riduun cyrto angolo o accavallamento o sposta,tnen- ~ione si ottiene con l'azione costante e grato late,rale, questa. unione si .effettua per mezzo duale tj.i un peso, che agisce lungo l'asse del- · -di un ponte .di ·callo, e per u~ lungo . period0 l'arto, e che va · mantenuta fino a saldameJlto dopo la sùa formazione '·t1n. tal ecallo è osseifì- completo. Riguardo all'ùso dì. fer11le speciali l'A. si fercato assai debolmente, come può esser dimo• ' . ma solo a considerare quella di Thomas, çtssai strato dall'on1bra assai pa)lida che se ne ottiein Inghilterra., e che rappresenta già ne alla radiografia. in qualunque momento du- . diffusa. . .(ante questo periodo l'osso così saldato, se sot- t1n grande progresso ri~petto alle vecchie fe. / toposto . a forte· trazione muscolare o al· p,eso 1·11le di leg.no laterali e posteriori. ·cqnsiste in 11n vero e proprio apparecchio che si applica e lo spostamento originale del corpo. si inclina_ • . dopo aver eseg·t1ito la ridu,ione della fr,a ttufa di~iene assai J)iù pronunziato. Questo spostamènto secondariò è comune solo sotto natco~i; la contro-estensione è affidata coscia tt,d . un ·anello che abbraccia la rad.ice· della conel caso del femore, perchè è. solo nella . che f)i riscontrano le forze necessarie a pro- scia, mentre l'estensione si effettua bendando ,. d l1rlq; e costituisc~ un fenomeno di importanza i I piede a una. stecca plantare connessa rigiassai notevole che non è sufficientepiente rico- damente con l'anello suddetto. Ora l'A. si dinosciuto. Tale importanza risiede nel fatto cl1e chiar·a contrario a questo sistema per varie raogni restituzione di forma del femore che non gioni; anzitutto è assai ·difficile riporre l'osso sia perfetta diviene più tar'd i fonte di defor~ità nella s11a . posizione corretta per mezzo di una gravi. Si legge e si' ode spesso di femori frattt1- trai.ione '_ sul piede; in_ secondo luogo d'a i risul- .. .. . rati così bét1 'ris.tttbiliti çla risultarne un accor- tati pratici, ·s econdo 'l'esperienza dell'A:, non ciamento di meno che due centimetri. Nella sonò mai stati buoni; si aggi11nga che t11tto1·it gran maggioranza talP. accorciamento non è do- ~a pareecbi vengono ,proposti dei miglioran1e11vuto a t1na perdita re?-le di osso ma. al fatto ti, il che· significa çhe il metodo no11 soddisfa; che la sovrapposizione dei frammenti no11 ~'­ infine evidente1.ne:hte tale - apparecchio non si stata completamente ridotta; e si pu~ prev~­ J't'€Sta bene alle ripet11te medicatt1re che sono • àere éon llna certa sicurezza ·che questo errt,re l~ichio ste da una fratt11ra espos~a s1ippurante ' iniziale si ac centt1erà assai più tardi, per ·t111n. ed è assai suscettibile a insudiciarsi dei ~ecreti sovrapposizione· ulteriore o per una dispo.sizin- rlella ferita e delle fe ci del paziente. 11e ad angolo. Ciò si ..riferisce specialmente alle ' È sempre stato ammesso eh~ il fattore prinfratt11re settiche, poichè il callo che in essè 3i cip ale dellq spostamento dei fra1nmenti ossei produce, .sebbene, vinta l'infezione, sia es11ba- risiede nell'azione muscolare, che, piuttosto che ra11te, rist1lta debole e assai cedevole alle forze riflessa o volontaria, deve considerarsi, in base n. ciò che .s1 vede sotto l'anestesia generale. çodi spostamento. La ded11zione pratica di queste considerazioni stante ed elastica.; ora come è possibile vincere qt1esta tensione elastica se non con una trazioè che, quando pratichiamo -la riduzione pr~m :i• I

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:ne costa;nte lu·n go l'asse osseo? Applicando u11 ~ ;;oli .ce'rotti adesivi è capace di ridurra e conteestensione cos1.an~e a p eso a un femore .frattu- neTe• ogni spe ci e . . di fr?-ttura; ma tale metodo. rato <li recente, sì da tirare efficaceµnente sul ri c.hiede una discreta esperienza ed implica ' frammento inferiore, si trova che in 24 ore la spe~so 1'11so di p esi considerevoli, chè pròvo~·esistenza mt1scolare .è sopraffatta, e ' l'osso ri. ~'ano dolor.e notevole; e frequentemente sono nepristinato alla sua intera Jt1nghezza o quasi. :··rssari dei rac cordi laterali ~l1 e com'?lican o il Non si dice con ciò che questo significbi per be nda t;gio. Se, i11vece,. (limita nd o le nostre con- . og11i caso una gùarigione perfètta, ma ne è evi- sid erazioÌli alla frattl1ra del femore) la trazione dentemente un buon passo. Si aggiunga che. un .dir~tta è esercitata su un · chiodo conficcato sul . tale apparecchio ·pt1ò es~el' manten11to per tre· frammento distale cadono tutte le obiezioni sud• n1esi senza' disturbi. . dette. È dimostrato dall'esperienza che il me. Non è il caso di entrare in. dettagli: si tratta. todo non . solo è assai . - pfù preciso n.ei suoi riin fondo dello stesso sistema patrocinato da sultati m·a è meno doloroso 'p er il paziente e ' fiodgen, Bartdenl1eur, Codivilla, Stei11mal, per produce meno facilmente alt~razioni della. pernon citare che' i maggiori. le; inoltre lascia granqe libertà per il n1as&ag. . Ql1ali le obiezioni? Si è detto ch e ogni m 0Yi- ~·\o . dell'arto ·e l' esercizi o d·elle articolazioni. 111ento del paziente altera la tensione, che di- . Ma in molti casi è assai m.e glio usare e il ceviene, quindi, i1on costante ma intermittente; rotto e la trasfissione -alternativam~te, e cic\ ma ciò non accade se l'arto è. ben sospeso e se perchè spesso accade che occorra un lungo peil peso è affidato a. una fune che gi11oca corret- riodo per ottenere Ia consol idazione. Così, tamente irito·rn~ a una })lll eggi.a. La contro- ql1ando - esiste u.n a grave irtfezipÌle iniziale, ~ est~nsione è effettuata non sol o dal peso del meglio cominciare col cerotto, perchè la. traefiscorpq, ma da llna fasciatura bene imbottita ~p­ sione implicherebbe il pericolo di l1na diffusio~ plicata alla coscia ~ana e fissata alla testa del ne dell'infezione; q11anrlo questa sia vinta si letto; il che ha il vantaggio non solo di impe- applicherà la trasfissi9ne con un peso prima dire che il paziente venga trascinato verso i forte poi più deJ)ole; da ultimo, se l'unione è ancora .nn11 salda,. si tof·nerà a l cerotto. l)iedi del letto, ·ma anche di tenere la pelvi un po' inclinata verso il lato malato sì da assiculTna delle modificazioni più importar1ti' co11sirare l a abtj.11zione rlel femore fratt~irato, -ciò che . ste nell'infigg.ere il chiodo non nel framm ent.o è di capitale importanza q11andQ l a frattura è distale dell'osso fràtturato, ma n ell'osso sottoalta. • ·· , stante. Ciò è specialmente consigliabile quando ' La differenza esse11ziale f1·a i d Lle· sistemi della la frattura risiede nella p arte. distale dell'osso. .. riduzione manuale e fissazione in un apparec- L'obiezione che in tal modo si immobilizza chio e la ester1si'o ne continua sta nella possibi- l'articolazione interm·e dia e se ne stirano i lelità di vincere la tensione mt1scolare, ciò che è gamenti è più che ~ompensata dal fatto che il impossibile ad ott enersi con un singolo atto mo- tratto tra&fisso viene ad essere salvato dall'infezi one; tanto più che trattand osi, nel caso più 111entaneo. • E. stato ancl1e detto che l'estensione costante frequente, della tibia, questa, a liv~llo delle sue implica costante dolore; ciò non è vero; basta t11ber0sità, ~ è ri·cOP.erta da scarsi8simi tessuti sul principio 11na dose cli morfina e dopo 44 ore, molli, assai reattivi all'inìezione .. P er la tra·s fissioné non .. vuole ·intendersi semse. lìene applicato, l 'apparecchio a trazione ~ , ' pre l'a.pplicazione di un chiodo; pµò usarsi anbenissimo tollerato. . Infine due p11nti cla con siderare a favore di. · ch e t1na specie di ferro di cavallo, che con duè ' questo m etodo s ono: che · l'arto è manten11to in viti ai due estremi venga fissato da ambedue i • posizione di semiftessione e qui11di. Yicino alléJ lati d ell' osso; _ma ciò non è préferibile al chiodo condizioae nat1rrale .del ri1)oso fisiologico; e eh~ (che i1on presenta alcun pericol o) salvo casi tutte le articolaz1or1i (anca, ginocchio, collo del speciali; quali le fratture a T del femore .e delpiede) sono lib ere dalla f asci.atl1ra e quindi l'omero nella\ loro ·e stremità ·articolare distale; • . possono esser.e martten11te in· lln discreto .eser-- il ferro allora viene a pren1ère tino contro l'al• • tro i · condli separati daila frattt1ra, e, n ello· ClZlO . Tras fìs sione. · - Nella disct1ssione :grecedentP. 5tesso tempo, è applicato su un punto fisso sul qual~ PllÒ éssere esercitata la trazione. non si è fatto · ·cenno della trasfissione come di . lln elemento .essenziale per l'estensione cont'iOPERAZIONE PER LA FISSAZIONE DELLE FRATTURE nua. Esso tuttavia in alcl.!ni casi è assai consj• • DA ARMA DA FUOCO. : ·. gliabile, e ciò nella grande maggioranza delle Sl1ll'inopportt1nità di intervenire Relle frat'fratture del femore e in a lcune fratture basse della gamba. Ba~denheuer e la slla sc1101a di- ture esposte settiche non è il caso di insistere. Se l'infezione è assente ed ?:! st-a ta vinta :- i. si most.rarono già da tempo che nn 'esten$ione con

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Ql1ando l à radiografia ;:;tYrà e i11atti\·o. P1·01Jl'io co.me negli innesti Yegetali, dimosti·ato che la sovrap!Yèisizione è )·iclotta, sa\. • il tra1)ianto osseo ct·e,·e essere salcltlmente fissato rà assai l)iù semplice eseguire lllla . e\·entuale in tessuto atti,ro, çli str11tt11ra simile, alb·imenti opera.zione c1·l1enta. Qtiesta· -sarà assai facilitata ' non si ve1'ifica nè l'attecchime11to nè la neoforse in ])l'imo temr)o ye 11ga a1Jl)~icato 11n clo1>JJio mazione. Il n.on conoscer~ q11esto fatto ha pora 1J1Jarecchiu di. trétsfissiorre; ambeduer · i framtato, a t1na ll11fga s~:r!ie_ cli• ris11ltat.i spiac~voli r11e11ti r>ossono ·così ess·ere salclamente conten11ti nei ti·apiant~ ossei intrarnidolla:ri per fratt11re; e se i1e ~ ·iil· caso corretta · la. loro posizione resi i)1·~nde u11 })e:tzo di osso e si i)o11e li11e1·0 nellr lati'" tl. ca\'ità. .miclollare dej cl11e framme11tì ossei sehza . ' Un secondo .Pt1nto importante rig11arda la ne .. t1na acleg11ata salcla fissa:?ione; l'effetto. è u11 cessità di recental'e le estremità ·ossee. A tale • m ovime11to rnsta11te dell'osso 1·otto e 11n insuc· scopo non. è i11di.cato il tagliar via le parti scle- cesso rlel trapianto. Ciò· è e'1icle11te clel i·esto a11t'Otiche perc11è s1Jesso. il tess11to retrostantè. è · cl1e n prio1'i quando si pensi alla str11tt11ra delancora de1rso' e r1on v·ascolarizza to; -e i1emmer10 l ' o~ o e a lla i1ecessità d el salcln <·011tatto i:>ercl1è i.1na 1 ampia escissione percl1è• accorcerebbe l'ar.- i vasi sàng11igni r.Ì1e co11cl11c.0110 g1i eleme11ti to. U11 mezzq assai migl1ore consiste nel praosteog-enici passi1111 d nll'11110 all' nl tro osso. · ticn.1·e in . og·n11110 llei d11e . monc'oni dei 'pertugi Per aYere ,l ri migliore l)l'Obal)ilità· di atteccl1icul t.ra1)a1).o o clei tratti r1i sega; \·engono così mPnto saldo e rapirlo occorre che il trapianto • rnessi .allo scoperto gl.i stl'ati di attiYa osteosia fissato 11e.r , 1111a estensione Ynsta e in tina • ge11esi. / . · zona r.icçan1ente Yascolarizzata..A q11esto ... copL1 I~ 't1ltima conside1·azio11e l'ig11a1·cla 1'11so del filo O"C'('Orre asportare tlal lrtto del tra1)ianto il tes- : · .. ' n1etallico, il qt1ale, clnpo l'introdt1zio11e . del.le s11tn rli rica trir e r rl è 01)1)01·t11110 l)l'aticare dej pluccJ1e l)lll'e metallicl1e è cad11to i~ disc~·.edito. tratti cli · segà .._ .. l't1ttn: 'in., ~e cli bl1011a 1.rualità, se bene a.pr)lica.to, L\.11tnri J'Pre11ti l1n11no esrl11so og11i fissazior1e mPtfllljra ecl t1sano solo legat11re a11imali; n1a . , costii11isre il miglior J11ezz9 di suti.rra i1l° alcli11i • ~asi, e cioè ix1 c1uel1:i in c11i la frp.ttura è assai ciò 1)11ò ri11scire di pregiudizio alla 1nassirna obliqua. Q11an to alle placcl1e ,n1etallic 11e esse ,nei rl1e il {rauiantb deve essere salcla111e11te fisRato: -~asi recenti e nei ,·~cc l1i cò titl1isco110 nè ·piu. nè 11è n1ai l '_..\. 11n t t'OV~l to cl1e tali n1etodi ili fi~Ra­ · 111euo cl1e ~111a stecca 'interna, il cui scopo .è di zio1).e nl)bin.n r, 1)roclotto clisturbo alrt1)10. Delle ~ t 1·i sGie di aYOl'iO 111ante11gOllO . alrla l'llTil011€ .. e n1antenere l~o so in J)uona posi:zio11e fin.ché s~a f. ono cl a 111 ti1nò ns~orl)i te e l)ot ra l1n o a ,.el'j llUa effett11ata la nat11rale riparazione. Q11esta nelle p:l'ar1 1le a1)plic·1zione. · Yerchie frattl1re è assai- lenta mentre le forze SERASTT.\:\ T. nat11r·a1i che tcnò(1no {lllo ~posta mento $0110 ~s- · ì , I

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i1 0 co110 clalla loro for111:.1 aUu11gatn, pal'a.llelu . alle arcéìte dentarie, e clalle l)iccole striat11re La simulazione in de~mato-venereologia. <lOYl1t e alle st1fftl.Sio1Ìi sa11g11 ig11e (Daccò). :.\Ia11BL·R~ I ER. Presse 111t:dicnle, n. 53, 23 sette111ca110 i1aturalinente il l)e11 r1uto a.:petto e 1'01)aJ)l'e 1Ul8, p. -1~l:1 ) . " le ce11za. delle ve re p la.cch e J11u co ... e. ' In altri rasi la s~11111lazione clelle l)laccl1e . L'a11tore })~·en<.le oc:cu ione cl u:i i1tLn1e1·osi la.: i.n l: cose ulle labbra, s11ll a li11 g uu e .petsi110 \''c) ri su]l' a rgo111e11tu co1nparsi negli ulti111i temsullo scrl)to ::;;i ottierie tt J11ez40. <.li. 11~1a ·1)iccola :P~ '_)er 1.)~serval"e rl1e 1a si1nula,zione i11 de1n1atu. t1st1là ne eon il sigar o o meglio con la sigaretta. ,·e11e1·eo'lo$ia non ra1)presenta. t111a 11ovità: · e-~e1n1)ii clel g·ene1·e · ~i llftnno fi11 cl~i tempi cle·i .111 . gene r a1e, q11ando si tratta della · boèca è l<-ic1le i· i conos~ere l"i11ganno: 11lc~razio11i Sll<_;reci e dei l:'{on1ani, nella storia delle. c1·ociate _1Je1·ficiali, to11cleggiantL a fon clo liscio, t1n po'" €, per.Yenire ·ttll'epoca moderJ1a, in qt1ella delle gia llastre, aventi. .-se<.le st1lla faccia interna del ' g11e rre na1Joleo11ic:l1e. Le p et1do-e1Jiclernie cli labb1·0 i11feri ore o st1lla 111Jerficie i11ter11a. della J1PtHfigo Ctls lren se, 1). e., osservate dal 1~l1ierrv' • glta11c:ia, ... empre al lato si11i tro l)er ragioni di fra le inilizi~ cl1e oct:U})R. va.i10 P rag·a. l'asso111iòon1octif: le 101·0 clin1e11 sio11i ~ 0110 egl1ali o· leg2:lian.o 111olto n certe èLUtolesioni osse1·\·atP e ger1r1e11te inferiori a l clia111et1·0 cli l111a s igaretta. Jesct·itte 11clla guerra attuale. La U\flllifestazion e, c1ua11clo 0 lo·c alizzata al labl~l enorrayirt. - I.a · ble110.rt<1gia: }JllÒ e ere Ul' O, troyasi quaisì .sem1J1'e a i-f:. cn1., al iriassi--~11111 la tn 1)el' inezzn di sosta11ze cl1i.1niclle di111 0, dal n:1argine labiale, • \'ale. a clire la lu11\·e1· e (ernulsion i di c·o~·1)i. g1·assi, C[tn delette di ghezza di 1ina sigaretta m e110 lo s1)esso1·e. J~ll e 'n pone i I! t l' odut te 11 ell' ll i·et1·a C011 ffiHSS !:1 o·o· jo dita c11e la tengo110 . . ~nccessi\·,_, ) , ,Jl1Jhtre. co11 i11iezf.oni ttc.1 alte (losi · Le afte e11e soglio110 a1)p~t 1·t re s1)011tuneltme11 te t1i ineclican1~·nti ct1n11.111eme11te tisati c·o11tro ln I • • i n seg11i to a di~i i1rlJ i dig esti vi sono eg11 almente ga11orrea.. ~ei <'dSi sospetti la l ice1·ctt del g·o110. ' att1·ib11ite dai sifilltici allp. lo t·o n11tic·a ]11.fezfone. cocco s'im1- rone al medico. rl'11tte CJlteste lesioni sono . d'orcl in ari o facilmente • Spesso d'altro canto si u.._:;érva i1ei" 111ainti cli rico11 oscibili e in og11i caso 1111 cs~11110 all'ultra< J1le11or1Jlgia acl1ta. 1tn · ra1)1icl :> mig1iorai11ento ;:;utto l'i11ftuenza della. ct1ra; n1a i10i1 <tp}Jena l'i11- 1nic1·osc:o1Jico eliminerà ogni (l t1hbio. Ulcera 111olle. - PllÒ esse re si1nnla1a inerc~ fern1ò sa ehe clpv1·à presto l'lscire clall'os1Jecla.le J: ) l'essu clato ricum1)are i11· al>bo11 cla11z.a: l'esame l'· t1so (li so_.tanze ca11sticl1e o cli 1111 fi a n1n1ife1·1) . . ... . acce o o cli 1111 sigaro, ~C('. 111 t a l caso la lesione 1111cro5c111)1Co d1n1ostra allo1·~1 la p1·esenza di i111l)l'e ei1tç'rà.11n alo11e inf (an11nuto1·io he11 netto ' 1nerosi . g 011oc:uc.:c:11i int1·ued ex t 1u-l:ellula1·i c:ii1 . ~ un'escara secca e, ])1·nnn c: lle 1·iC' O}lre il fo11ao che pro\' a nett<.1n1ente .l111a riatti\·azi o11e clel lJl'Oc~ ·s6 blenor1·,, gi cu, probabilmente r)ercl1è il ma- ' p11ì·11lcnlo clell'11lce1·nzio11e: la ~nu en111}) éll'Sèl i1on coi11c:i de se1np1 e CL)lt In c.l8ta clcl coito jnlnt o l1a sos1>eso la tt.<-t. cltl'a o s i è clnto a l)l'é:\.c~.riri1inato . La . gual'igio11e è 1·a11icln e ln. l'icerca t icl1e inast1trbatu'l.'ie. • ' 1\ lt re ,·olle l'esun1e b~ltte riologico n1ostl'n l'à s-. cle i'ln s t t·e1)tobacillo de] 11i1°c t·ey lì ega tiv a . Sf'al1l1ia. ~ ~..\.~c11.11j s irn11ln tnl' i si ])1u1gono · g·Ii ~e11:t.n cor)1 11le ta o qua.' i cli go1Jocuecl1i nel l.)ll · : spazì i11terdigit4li co11 i111 ·ag;o e l)Oi vi strofi-· ln· c111esto Cétso eri de1lten1ente lo, scopo è otte11tlto n a i1 0 su1)ra clèl s ale rnn 1i110. L'nsse11za di altL"e 1netcè l'i11_iezio11 e di i11edicamenti in closi p,i~t lorn,lizzazio11i ti1)i cl1e (usta, a C'ella.) e la xicerc ;i • eleY<:tte di c.111e11e lJrescri tte. Altri malati ab11• • 1nf1·t1tt11osa c1egili. acal'i l)a ~ttlno a far escluderP '-H11 0 a belln 1>o~tcl .di heYn11de <-llcoolicl1e: cer. , la scabbia. • ti1ni inYecr ·i e..;1>011 go110 \·u lontariame111e al • n ertuatusi 1J1'0t'OCClie. - I .. n drr?natiie lJHStOco11 rag·io e se111b ra cr1e e.erte du1111e, sa1)e11do di [ (JS({ artificiule si 'o,s .. erv~1 C{lli 1:--i se111pre s11lle ec:~e1·e ·i 11 f et t.e. ·1 addo111)in llù la ta~.'iff a alJi ti1t'1 e gua,11cie . o i1elle l'egio11j della ·1 ,nrba .sin1t1la11do, i11 <:·a11lbio clellu 111étlt1ttia cl1e sanno cli tl'asrn etn ... ec o11da ·<lei . casi> le 1Jioderrr1iti, le icosi, l'i111 tele. Si!J!irlt.:. - Più frecruente è la siu1uln iio11\,è cli 1)etig·i11e. Tal -olta si o~ . el'va intor110 alle ore~,c hie, fL)1-se })€l'cltè il sirç11lato re J1a. vo111to. far lesJ011i attr)bttite 1cla,g"li antichi 111~tici all a loro infezio11 e. I cll st111·l)i 1Jii'1 . co1111111eme11te acéusati · c1·e d e1·e açl llllrt lesione i)e1· otorren. Nrlle me111}) t'n i11ferio : i ln le sione Ji l'O \ ' OL·atn si osse_ r,·a s0110 i dol ori ossej, ina ir1 cruesto caso è 1·e1nti• \'Ull1e11te fnc.ile SC:01)1'ire l'i11g~llDO face;ndo r>1·e- 11 e r l n pi i 1 cl cl · t 111 l nt o s o1o , il si r1 i s t r o , n e l la ~ 111) e rfi c ie a 11 tero-esterr1a d ella gn tn11a o della coCÌSal'r µl Tn.nlato il carattel'e ·dei clolori ncc11sc ì <.l : f e 1·11zio11e è <.li forn1a .o bl1111g<l 11el Sel1SD sati, la loro sede, eC'c ., o i:ic orr e11do <1lla s icl\)• della ll1ngl1ezza. clell'allto. le vesci c0-')t1stole sono cl• iag11 osi. p er solito 11l1n1e1·ose e C' Ol'l'i .. po11clo110 in generale Eg11nln1r11t e co1111111e è la irnt1laziune cli pluc:,agli oriflcii foliicolari, 11u1111u ln lli111e11 sio11e cli "~ie n1n roc::e deJlt- ln1Jl)t'H per· Ir1ezzo qi piccole i1na te ~ ta di, spillo o e.li lln ~·l a110 di 111iglio e 1uorsi1· \t111·e l'ipr t11te e cl1 e i11 generale si l'l°CO\

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si presentano tutte nello s.t ess0 grado di evo·l uzione, al contrario di ciò che si osserva nelle pioder1niti o n elle folli coliti banali che evolvono • a gittate successi ve. • Per provocare' tali éruzioni si adoperan o l' olio di croton, l a thapsia, .oppure· olii minerali contenenti m i scele a base cli euforbiacee o di ra11unc11lacee. • J... a der1ria.ti te ec;,e1ncttifo r 'nie· provocata, ·c he suole per lo più insorgere i.n modo s11bitaneo, è caratterizzata da up e1·itema difft1so ac"Com ' ...__,,' pagnato tal\·olta da edema: sulla pelle arrossi-ta .sono disseminate vescicole o papulo-vesci·.cole miliariformi, ~e:r..tiicola1·i o anche più g.r andi per a . fusio·n e di vesciéole vicine fr a di loro, . conten11to sieroso od opaco e con legge·r o alo11e 111fia111matori o. 1 margini del focolaio erùttivo sono· a volte n etti, a volte n o, ~ se.conda ch e l'eruz'ione fu ottenuta per frizione o per semplice sovrapposizion e della sost anza irritante. Q11este lesioni i11 genere g11ariscono rapidamente in pochi gi orni senza c ure specié;ili o con i~ sempli-ce 11so di . con1pressie b orica te. Sul volt o q11Jste eruzion i prendo·n o talora un aisp etto eresipelatoide, m a l 'assenz a di febbre , la disseminazione delle vescico-pustole miliari • gia llastre, la mal?.canza: del rilievo periferico, o di tumefazione d-ei gang·li sotto1nascellari, di dolor-e alla pressione della chiazza, ecc., chia, riranno la diagnosi. I 1simlùatori SJlesso tentano di provocare un e~zema acuto intertriginos·o dello scroto : in generalè la lesione è allora circoscritta alla re. gi one antero-inferi or-e scrotale ~ la plica inguino-scrotale è hspettata. Le sostanze .ado1rerate per provocar.e tali· derm a titi sçno innumerevoli (jodofo1--n1io; trementina, petrolio, sol f11ro di ' soda e di ·p otassio, • acidi diluiti, ecc.) . Freque11ti a·d osservarsi sono le cl er11i atiti bollos e per l o più agli arti. inferiori, s11perfìcie anteriore esterna, al <Clorso del piede, èoc. Negli arti ·s11periori si osservano per lo pii.1 Stlll'avambraccio sinistr o ed il margine c11bitale cli solito è rispettato. 1 procedimenti a dotta ti possono essere fisici o chimi1ci. L e lesioni bollose prod otte p-e r l'a i':ione d el calore possono somigliare assolutamente ad una scottat11ra acciderA.al-e di secondo grado e talvolta la diag·nosi può' farsi solta11to in base ad elementi estranei alla m edici11a: p. e., l 'imn1inenza di lI:O'offensiYa o il ritorno dalla licenza p ossono far nascere il sospetto di lesione provocata. Più frequente è l'uso di so• stanze chi.miche, a l caline (soda , potassa, an1moniaca) o acid e- (a.oido nitrico, aceti co, fenico, ecc.). l 1a disposizione delle 1èsio11i, l a pro:pagazione delle bolle yerso le parti declivi e,

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per l'acido riitrico, la . colora zione gialla della c11te, faranno evitare gli errori. I .. e sost anze peraltl'o più . coml1nemente imp~egate sono le r adici e le foglie di ,alc11ne piante, i11 inodo spe1ciale certe ranun ct1lacee (ranuncul1ls acris, bulb osus, sce l efatus; ftellebor'US' viridis, cl eniatis vitalba) o certe crocifere. II r anunculus acris è fr a le p.lante più adoperate a qu1esti scopi. L~ di agnos! delle dermatiti. bol-

1o.sè J>ro,,v ocate n on è difficile s pecie .q uando si J>ossa esc~llf.:lere fa cilmente il ..p emfi~ o e le lesio11i pemfigoid_i ·di origine m e,: J.icamentosa (chinina, antipir.Jna, ·.i od uro di K). L e lesioni bollo~e pro-· v oc~te gu.arisco110 rapidam e11te •Gon ·sempli·ci loz-ioni o i·m paochi llmidi o con polve.r i e pomate cicatrizzanti. Se l 'agente ve>::cicatoriò d·ette lu ogo a necrosi profonde -dei tessuti la ri'Paràzione è n a t11ra l_rriente p ji1 le"1t;1 : ma ·se la gt1arigio"'le r ita.réla, b isog·n ri se.mp1·e s11p·p orr·c rh e il mal ato ost acol i 18. cicatrizzazio11e 'lelle Sll C lesioni. • I'>e r1n,r1 liti p oliniorj e. - T alYol ta le:sio11i elen1entari "di tipo diverso fra 1oro trovansi 1'i11nite in un l1ni·co tratto di ··cute circoscritto (bol1e tip.icl1e con chi azze e,r itematose, soluzioni · di con tinuo torpide o vegetan t i o ectimato-ulcero • se, ere . Queste lesioni sono per lo più localizzate negli a tti ' inferi ori, r egioni antero-ester11e. e · sono d ovute in gie nere a lle. stesse sost.a n ze n•enzio11ate pi1ì sopra, m a a pp·l icate ripetuta.mente s11ll0 stesso tratto di c11te prima ·che la lesione precede11te s ia gt1arita. , , S-p,esso la driagnosi è .ard11a in confronto di (·3rte e1)idermiti o 11iodenniti ·cronicl1e o -di an........ - tichi ·eczemi od ectima, nè la c11ra è sempre f a,cile e talvolta è d '11op o ri-correre all'elio- o (D.a.ccò). a lla radioterapia . D e1·1n a ti ti 1Llce ro:nec ras anti. -. Le false rtlre:re d,ell e gambe, così spesso ossei:vate in q ue. sti ltltin1i tempi, sono in g-enerale rotonde ocl ellitti~h e, a contorni r-egolari . e non infiltrati . profonde da 4 a 5 .lll!Il·, con margini tag.J ia ~i· ::i. ipi•cco, con fon.do liscio o coperto .di materiale • cotennoso o di uno strato puru1en·t o giallo-Yer-dastro . L a l or o guarigione è lenta: spesso si o-::~ erva l'in ~or,~rere dj a ltre ·ulcel'azioni il Cl.li ' !" i' ir1izio . può taJv0l ta. rivelare 1 ag·ente cal,lsale , (flittena per t1so di sostanze vescicatorie, escara da ,caustici che è secca e grigiastra se dovuta a nitrato di ar.gento, gialla e secca per acide nitrico, nera e secca p er acido solforico, grigiogiallastra per acido ·cloridrico, molle e cotennos·a:: per soda o potassa, s"ecca e g rigiastra per miscela d.i acqua, acido ossalico e acido ~olfo­ rico: così detta acqt1a di rame, ecc. ). Q11,e ste lesi oni pos.s0n o es'Sere in focolai ltni~·i OJlp·u re multipli e agminati. Cappelli h a osser- vato ìn un caso u n a serie di t1lcerazioni roto111deggiany dell'avambraccio , eon m arP!ini ril eI

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vati · e necrosi ce:ptrale, -provocate m ·ereCè la La Gura di queste diverse auto-les,i oni cutanee · combustione di fiori di solfo. varia a seconda dei casi: a l c11ne gl1a.riscono r a • . È chiaro che quando n on ~i assista all'inizio pitla mente con semplici impacchi umidi; altre • ftictenulare od escarotico della lesione la dia- , sono fi sse e persist~nti ed allo1·a l'unico mezzo gnosr può essere difficile e può nascere' co11fue l'occlusion.e, gra-duata a seconda della ' tena• sione con le go1nme ulcerate~ con le ulcerazio,n i cia, dell'.astuzia del simulatore, e dei mezzi o ectimatose, con le ul cere vari cose, ecc. dei complici di cu.i egli si s~rve" e perfino l 'isoAscessi, - ~ossono .essere provocati mercè l~mento sottò custodia ~i· gu a rdia'n i sicuri ed introduzione sotto cut.e di filo, cr"ini di oavalin corruttibili. V. MONTESANO. .-. · lo,. eec., o per iniezioni di trementina, petrolio, • • . a lcool, formaldeide, ecc. STORIA DELLA MEDICINA. ·' Quando si tratti di ascessi asettici la diagnosi • Marziale e la medicina. può essel'e fac ilitata· dalla sede agli arti i nfe\ riori, ,dalla· direzione in alto dell'asse de11·ascesGli epigrammi di Marziale rispecchiano ·1a 1 so, dall'odore caratteristico della-sostanza inietvita çl.i Roma imperi ale a lla fl.ne del I secolo • • tata, ecc. Laval aveva proposto come reattivo d. C.; le alll,J sior1i all a i11edicin a non sono nudell'ascesso da lJetrolio l'acqua di bromo, che 1nerose, ma significative e su di esse· richiama \ si decolorerebbe in presenza dell'essudato. L 'ac- . l'attenzione R. Crawfurd in una lettura alla • qua di bromo. però può decoJ.orarsi anche in R . Society of Medicirte di Londra. presenza di altri .~sst1~dati o di sangue p11tre' Si può dire che a qu.e l tempo non ·esistesse in , f a-tto (Ì3ianchi, Ca vina) .. Roma una vera professione m~di·c a, beneChè, c·o- . , . • .Possono os.sc:rvarsi,. oltre gli ascessi, dei veri me mostrano gli epigrammi, gli empi1ri,c i .vi fl.en1m onì talvolta per.sino con ~ito letale. Pifo.s·sero anche troppo numero1s i. Quantunque s ani ha i·iferito 15 casi clf au.tolesjoni ftem.:tn o- G. Cè$are abbia fatto qualcosa per ele·v are l o 11os·e provocate merrè l'i11o·culazione sotto la statQ della medicina, accordando diritti civi1 i c11te cli tartaro dentario. La sede abituale di ai medici immigrati' e Augusto ,e i successivi • qt1esti fl emmoni era il dorso della man o siimperatori abhl.ano dimostrato grande ben~vo­ nistra. . len'Za ai loro medici personali, la professione ' m edica era· ancora tro.p po ignobile per essere· Fle1n1noni gravi possono essere p1~ovocati adottata dai Romani colti - ad onta delle ricmercè iniezione sottOClltanea di CallStici veri ·e . ch ezze accumulate ·da alcu11 di quelli - ed era , proprii. Essi son o r iconoscibili qL1ando peysiste quasi esclusivamente nelle mani d~gli stranieri, la trac cia del pass.:lggio dell'ago e, soprattutto · · per i rontorni molto irreg6lari dell'escara. dei Greci, o -della men o lodevole plebaglia locale. · Ed e11ii. - Sono 1Jro\·ocat1 meI"CB 1'11so di leUomini corne questi, i gno~anti, avidi di' _da:gacci a largo spessor e percl1è più f a·cilment e tollerati di qt1elli ]Jiù stretti: la loro na1t11ra naro, cfa:lla c~arlataneria chiassosa, offrono . h11on b ersaglio àlle fre·cce ·d ella satira. E ra il pt1ò essere fac'iJmente ricon osciuta• dall'impronta del legac cio ado11erato, per quanto in ce.rti regno del lib'to proprio; r1essun corso di studi, " n essun diploma, nessun c onsiglio medico, nescasi l'edema da costrizione p·eTsista anche q11an: s11na barriera sentimentale per la salute pubd o la causa provocatri ce è soppressa. bJi ca limitava l'a.b11so profe~ sionale. Ignoranza P-iù diffi cile è la d iagnosi di certi edemi moTii e sfrontatezza erano viatJci sufficenti alle più con cute tesa, lucen te, talvolta con lieve suffu• alte cari che mediche; e huon per i poveri m a . si on e sangui gJ1a o con colorazione cianotica I lati quando i medica$tri si limitavano agli esercentrale. Questi edemi, che riproducono nettaciz. i fisici, ai bagni, al .fr11tto delle migliori ven-· . mente l'impronta del ditG verso la base del . ' . 2° o 3° n1etacarpo (1na ch e- pòssono osserv,arsi de.m mi e! Bencbè non vi foss e 11n r egol are ror.so di stu. p11re al lJiede, · al .ginocchio, all'olecrano, al di, . si doveva tentare l1na spe.cie di insegna· g ra-i1d e trocan tere) non sono~ChB delle celJulomento · clinico lib ero; ma .se fi1 di qualche vanèlermiti nut o-contu~"ive provo cate mere.è pictaggio per l o studente, non riuscì cl.t conforto al toli colpi ri1)e{uti a . più :riprese col mezzo di paziente: . .: t1n -corpo roto11qo e liscio: battigl i~, c ucchiai, Languebcim: sed tu comitatus protinus ad me OP.f>Ul'e col pugno della mano, ècc. (Mori, Bianvenisti lcentum, Symmaclie, discipulis. , cl1ini, Sécrétan). 'Centum me t etig ere manus aquilone gelatae, Così p111·e con osciamo delle ps~udo-artriti. 11.on habui febrem,. Syrnmache, nunc hab eo. t raumati ch e (g in oechio, gomito) provocate con .. '(Epigr. V, 9) . ripet11te contt1sioni s11ll'articolaziòne._ e che deL o specialismo può essere la misura del pro• vono es~ere distinte dalle IJ-Seudo-artriti da i11i cgresso dell~ medicina , ma può anche essere il ziuni cli \'ase1ina o di olio di vaselìn.a . cor1trario. Al tèmpo <li l\.Ia1·zia le era di certo la ' . . . - (17) •

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IL POLICLINICe •

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L'11 gola edem.'atosa ha pres~ntato dunque la. stessa irrèsistibile tentazione a l l a ringol ogo no·~ i z i o; p11ò · ~arsi che Fa11nius -usasse il cautefi o ch é\..I ginio · ll sò nell a ·c11ra dell'entropiop.~ P 'àltronde il' « tollit » . pl1 ò semplicemente indicar e q11alche astringente ·ch e .solleva la cactente l1gola; conforta ti in ci ò dal fatto .che Celso r accom anda. l'applicazi on.e del topico astringente a p.referenza clel ·coltell o, in qualche èa;so di con gestione acuta. · '· Marziale n on è solo a cl enl1n.ciare i.I danno clel preteso ,SJ:)eci ali sm o p revalente a l suò tempo - . ·.d entisti, oc11llst:i', larin golo.gi, derm atologi e sp~r4_alisti pei· l'er11i a - e no.i tr9viaino Scrjbonio L argo, n1edi.ro di Cla11dio,. inv-eir é contr; coloro · qhe intraprendon o l a c1tra 'di m alattie isolate, camp o _ dell' att!vità .di ogni sa nitario es"Pe rLo. ·Mol~i epigramn1i deridono l a co·m:(> etenza e il carattere di questi ern1)i·r ici: çzinicus H erodes · tr·u llam su.bduxerat aegro:

. [ANNO XXV, FASC. 45)

Potor nobilis, Aule, lumine uno lus~u:; P li ryx e_rat alte r oque l·i ppus . ltuic H era.s m-edicu s cc Bibas cave to: . 1 i?tum s~ bibetis 1 nihil vid ebis » . 8i.de'ns. '/(!i~yx oc.ul.o « Valebis » inquit niisceri si bi protinus deunces · s~.d cr;e bro iubet. Exitum requiris? i inurn, Phr11x, - or.:11,Zos bibit venrnum. ' (Ep. VI, 78) . •

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Gli occh i al'tificiali fig11ravano n..ell~ scienza .· .oftalmica dei tempi di Marzia le: · l)én tib:i~s atque l·o1nis - 11.Pc te pt1 cl et - uteri.; [emptis

fJ'lliti fari.es oc11,zo: La elia? non. emitur.

. . (Ep. XII,' 23). Senza dubbio il rtp1J gnn.nte spettacolo dell' orbi~a vu ota, al . terrip'o 'in Clll ·le Illal attie d egli occhi ' si svìlupp ava11b non frena:te dai pifl sempli ci .r i!!lecli d eYe essere i:;!.ato fr e.q uente in R oITJ.l~: E d çr\'e n oi ()ra l1 8Jamo calmanti, .la pratica d'allpi·a l1sava- irri tanti e forti astr'ipgenti: A.s11iris· lt'lt'nc. uno con t ent1i1n. Zu1nin e, cujus l1,ppa s1t h arltri t a fron_te lf1 runa pat~t. (Ep. VIII, 59).

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d entisti h a nno gr,an' pàrtç negli epigr-ammi di ~l arziale. Cèrto i rime.di domèstic~ per i cle11ti o~esi e per q.ltri sempl_ici · distÙrBi dentari r :e,n),ran~ nel cam1>0 clel m~dico generi~o: Celso d_edica molto .spazio a l.Lna legione di rimedi ... pe r solle\lar e dal .mal di denti; tali applicazi oni · $" Ono raccomandate per il dolore prodotto 4alla carie, ·ma egli non dice nl1lla circa l a c11ra d ella . d epren s?t s d!.'rit.: « S'tvlte . quid erg o bibi.s? » · cari.e. dentaria senza dolore. L'estrazione è la (Ep. IX, 96). . Cliiruraus .f7terat iiu.nc est ·vi-sp illo Diaulus S"ll a risorsa ·qua ndo· i topici non riescono com e . ' ' ' coepi l qtto pote·rat clinicils esse modo. calmanti ; la dentistica conservatrice era l a. (Ep. I, 30). sciata ·néll e m ani del ciarlatano. Plinio dice di . ' . La distinzio.n e tra il m~dico (clinico) e il chi• costoro ehe ca11terizzavaI10 i denti cariati con . . \ rt1rgo operante è c_osì chia ramente a mmeS\Sa; g11sci di noce in fl10-c ati; Scribonio menziona il il termi·n e « 1nedic11 s » è di più vas.t a applica- r aschlamertto d ella cavità cariosa, che Andro' zi on e chC' i1011 « clinicu s », '1 1 prin10 poteva es-· maca inyece riempiva di teri aca, la famosa pase-1 e un sempli.ce apoticario, praticante medi- · · nacea da. 11~i inventata. Se · q.l1ef'ta era la cura c"inc.t, rn:1 il su o stato in ·gP1lerale inf.eriore al _g, erti ....-'\.nctron1aco sbttoponeva il s110 imperiale « clini ru~ ». · · . · ·1 signore; .ciò fornis<'e qua lche spi egazione: ,a Gli . oculisti er1t r ano soYente riélla sati ra di qnei fl1ril>si .scoppi i11aniaci' cne osc't1rarono la · Marziale ; com e Diaulo erano incli11i a discen- Y i t~ di Nerone. Sembra in,'ero ch e i dentisti dere nella. scal a sociale: . , ;;ìnno riusciti n1eglio a distrt1gger e i denti ch e O'plomaclius nunc es, fuera s ophihai1nicus arite: 11011 il d ol ore, poichè. Plinio cita il caso di un · fecisti 1nedicus quod- facis 01Jlo1nac hus. tale che si g·ettò _'cln ll' alto di l1n a casa,. dop o (Ep. VIII, 74) . . cl1e la caYi :à d el dente gli er a stata otturata P er m a n canza di i1ostri eqni\'alenti è imposcon s11go di silfiò e pece; e . aggiunge com e sibil€ riproèlurl'e il giuoco s11lfe parole oplonia- · cnmm e:pt o:. « Q·u:ippe f (l?lr os i11ff arnmat narib1ts •

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r lt'tlS f\ ophtl~alniicus. ·

Ecco 11no cherzo sl1ll'abilità d egli ocl1listi: . .olt"f r e ri odrarite111 n.11,p er Libi, Quinte: vo l eba i l ipptls .Hul as, Z.usciLs v ult dare dimidium . rl ccipe q uam primum: b·1:e?>is es t occasio 111,cri: si f11.erit cal cus,' nil tibi sol'Pe f Hyla s. (Ep. VIII, 9).

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,san~taria;

T otis, Galle, iubes tibi me · servire diebus e~ pe1· Aventinum ter quater· ire tuum. J?ximit · aut r_eficit . dente1r1: Cascellium aegrum, i1ifestos oculis uris, H yyine, pilos: · N ori se-cat et tollit stillantem Faunius u v a1n tri~tia se1'ro1·um stigni a ta tlelet E 1·os. ' · ' En!e~·oce larurri f ertur Podatiri1.1,s H erm es: qui sanet ruptos dic mihi, Galle, quis est. . j,. (E.p . X, 1 56).

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. misura qella degradazione. dell'arte il poeta: enumera ·: / •

In co11trasto con ql1esto è p !acevole incontrare 11n oculista pronto a de.n11nciare le grossolane abitl1clini del s110 ·paziente a lcoolista : (18)

i "litis ... » . (N. H. XXII ).

..\ qnei ten1ni vi~ita a l de11tista n on era - 11na . c o ~ àa ,·eni re i11trapresa leggermente, poichè ( econ d o P lin io) «si h a beneficio dall'introd11rre ifella càvi.tù l a cenere di st5r co di topo o del f eg·ato secco di l 11certola ». -~ gj11di·cnr~ dalle · a 1 l11~ioni di :\Iarziale, sem bra cl1e i denti artificiali fossero portati per la · cosm esi pi\1 che p er a i,1tare l q, masticazione: '

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[ANNO

x.xy,

FASC.

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45]

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~EZTONE

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, 1'1iais habet nigros, niveos Laecania dentes: quae 1'atio . est? Emptos liaec hab et' illa 'suos.

(Ep . V, 43). Altri versi <lescriYon o la composizione di qt1e" s ~i denti falsi :

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(Ep. I, 72).

et tres sunt tibi, M aximina, d,entes, sed plane

pice~qu.,e

buxeique.

·(E'p . · II, 41) . Gli archeologi h a nno mo.s trato ch e questi denti di avorio, d 'osso e di b osso erano fissati con l egatura agli a cli acenti sòlidi. S.e mbra che . i I{orna ni imparassero tal processo dagli Etruscl1i, e r1on clai Greci immigrati: invero l a leg a tt1ra in or o· si trova· menzionata .nella legge( delle XII Ta,·ole cc:>m1)osta dai Decemviri i11 R on1a ( 4-50 a. C. ), me11tre l in1lu~ so çlei ,medici Greci ,.i c·ominciò alla fine del sec. III a . .C. -~Iai-zial e clà indizio di èft1alcosa .di .simile a tina d entattira artificia le (Ep. IX, 37.) :·

Mullorilnt leporumqu.e èt suminis exitu's hic est, sulpliureusque· color carnifìcesque pedes. \

Un altro epigramma (V, 76) accenna ai fenom en.i di t olleranza acq11isita, che secondo !,antica tl'adizion e era i'mpersonata da Mitrictate ·

. Profecit poto Mithridates saepe veneno toxica ne possent saeva nocere tibi ...

Pruria peregrinae car.ie rugosa senectae sitnie: ..11oìe'n t dttri solvere ventris 01ius.. .·

(Ep. XIII, .29) . Le lo.ttughe god·~.tero grande voga nella rrierlicina ?omana. Si. disse cne Antonio Musa' sal~ . vasse l à vita di Augusto media:..1te una dieta di lattughe -e ne riceves,~e in -compenso un . . en ()rme. onorario', un anj3llo d'oro e una statua adiacente · a .quella ai. Esculapio: . .

· Nec oliter dentes qua1n .. sericam no'C te ·repdnds . Denti, ch e al 111 omento di coricarsi si depon..gono come a biti, n on possono e-ssere fis~ati con l egatura, ma in form·a di dentatt1ra mobile. I topic.r...e i dentifrici ass11mevano una spe. , ciale imp ortanza e mostran o. con1e i Romani app1·ezzassero l,cstetica dei denti: l a materia fa.vorita er a il legno di leptisco, -che s i ritene\' a, esplicasse u,na fn,·or e,·ole azione farmacologica. Galeno i·accom and a 'di t enere in boèca òl1 o . r a ldo cli Ieri ti se o pe'l' mitj gare il dolor e- l)rod otto dalle m a lat tie cl elle gen give: Le ntisc1t11t nielius: s.ecl si t'ibi fronda cuspi·s

clef iieri't, dentes pinna levare po test.

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Altrove si parla delle ct1re purgative, res€ ' necessarie :dagli eccessi della tavola :

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La crapula era diff11sa; e la gotta - un· tem• p o, a. testimonianza di Plinio, estremamente rara - era divenuta molto comune, a caus~ dell'eccessiva ind11lgenza pei 1·ic·c hi cibi e per il vino, in luogo della frugale· semplicità dei , primi tempi, In lino ·dei s11oi epigrammi (XII, 48) Marziale sembra -alludere all'imçort~nza dei composti p'u rinici nella etiologia; ciel-· \ ' la gotta. : · , .. .

.. . sic d&1itatrt sibi videtur .A egle erriptis ossibus Indicoque co.1 ~·nu I I

1095

PRATICA

Ut ere lactucis et 1nollibus utere malvis: ì1r!111 / d ·ie1:·1 r71rr1rrn, Ph oelJe> cacantis lia1J 1~ "

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(Ep. III, '89) .. m a n canq gli acce-q.ni agli · effetti dell'al-,. cool . Già Plinio aveva descritto il tipo .del .beo· ne: « Dal vino viene quella tinta pallida, quelle palpebre cadenti, qt1egli occhi tristi, quelle mani tremuie, inali>ili a sosten·e te con fermezza· il cali.ce ... .. >>. In parecchi epigrammi l\1arziale tratta degli sforzi · dell'alcoo1izzato per masche-rare l 'odore dell'alito, mediJnte profumi o fo. glie di alloro : .

· Nè

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"lEp. XIV, ·22). Da ~cribonio apprendian10 che il corn o di cervo .calcinato era tino degli ingredienti 'della polvere cl a denti 11sa ta cl a M-e sisalina, così che· i costit11e11ti calcarei delle · moclerne p ò1veri · 'F' etere 1n1llto Myrtale .folet vino, • ~ecl fallat ut, nos , f olia devorat lauri hanno lln, ar1tica genealogia. In genere per ·11ir~ r1?11 ,·c1 u r- r u'ufrt fr on rl e, non aqua, 1niscet ... · (Ep. V, 14). 1\1arziale il d entificio , . . è un a.rticolo del rep erto~ r io dello sp ecialista i)e1" la bellezza: - In altre poesie. l\1arziale parla della simulazione della malattia e la condanna al ridicolo; Quid 'niecu1n, est libi? me puella surnat: • · e1nptos non soleo polire den,tes. i simulatori sperano di eccitare la simpatia e . . I (Ep. XIV, 56). il compianto 'degli amici e di ottenere dei doni · Il inassaggio fioriva in Roma e, allora come ·gratulato.ri p er la ricuperata guarigione: • oggi, aveva attrattive oltre i.l SUO le~ittimo U·SO, 1l e,;.rr1.l r: ~ il 1io cl ecies aut ~aepius a?i1io, praticato .cta 11omini .e cla dopne. Seneca qice · ?1er tibi sert nobis hoc, Polycharm,e, nocet: I , ' • • t che vorrebbe pit1ttost o spingere la ~ua m ano · ·1iani qùotiens surgis, soteria poscis amicos, sit p·udor: ' aegrota iam, Polycharme , semel. s11l fuoco; che sottoporla alle- manipolazioni di _. . (Ep. XII, 56) . · \ ltn rn,ass eur d ell,i.1no o dell,altro sesso. Un epi, . . Come -si vede, . dai v(ersì di Marziale si ha un gran1ma allude a l m a.ssagg10 come accessorio 1 q11adro a bbastanza interessante, vivace e fredel lusso della t a vola ... sco dello st.at0 della ·m edicina in Roma, nelpercur rit agili corpus arte tractatrix l 'epoca sua. manumqu.e doctam spargit 01nnibus merribrìs. . G. BILANCIONI . .· (Ep. III, i2). ,

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IL :pòL lCLINTCO

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. (~NNO XXV, F ASC. 45J

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.APPUNTI DI MEDICIN A '··PRA.TIOA~ -

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CASISTICA. • La pr-0gnosi. delle infezioni della• cistifellea. .

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e non è_ nemmeno c ~ttiva ·quando si . ·è stab ilita la gangrena, purchè non vi siano / fatti di angiocolite; essa poi è affatto 'f av orevole se l'ostruzione al deflusso della bile è semplicementè dovuta ad un calcolo, che può venire alnel .dotto · comun e. · lontan ato con l 'incisione . Se dunque il p aziente presenta sintomi certi , . di infez1one della cistifelle a, non si de.ve posporre 'l'operazione sino ad una nuova esacerbaz.i one : d'altra ' parte l'operazione, anche nei. casi avan zati e trascurati ·è sempre nettamente favorevole. L.' itterizia dovuta a calcoli nel dotto -comu• ne, sen za sintomi di sepsi n0'n 1è necessariamente un .sintomo grav e se si procede presto <+11' op er azione. L'alta .m orta.li tà p o~t-op e ratori a si riscontr~ nei cas.i di sintomi inveterati di colecistite con esacerbazioni acute dell'infezione ed i11 casi .di tumo'r e malig~o della cistifelle·a e .'el ".)ancrea s. Quanto poi ai 'peri}coli di '3morragia ~ovuta a d itterizia di lunga. durat.a, · ve11g0r1c prontamente eliminati con l 'u so de·l siero di ca.vallo; la r ecidiva poi di calcolosi dopo·· una operazione ben condotta è estrem.amente rara. L 'A. basa le ue con clusio11i sòpra l'osservazipne di 200 casi da .lui operati. FIL.

J. H. G1BBON (A:1nerican J ou rnal of medical scie n ces, maggi o 1918) · ·rammenta 1' aforisma di f:3e.rk8le1: l\foyhì111 in1, che · ognl calcolo bilia r1e è t1n 1n on 1rq..iento · eretto. alla sempiterna .ine111Pria dei ger1ni ·che vi sono seppelliti. ·Del 1·psto ogni affezion e m a ligna dell:;t cistifellea, c111ancto è prin1ari a:, tro.va sempre la · sua cau ~a. determina11te in· calcoli, che sono essi pure il risultato dj infezioni. Non v ha quindi dub.hi o che tutte le malattie delle vie biliari per le quali ii interviene cl1irurgicamente han·n o . 11 l or o punto di p-a_r teriza in un 'infezione. Il tipo del mi cr organisn1ò p er ò -h a poca importan za per l a prognosi, salvo il caso di infezioni acute : vi si trovan o, in ordine di frequenza, il coli.bacillo, il 'bacillo del' tif0, lo stafi.. lococco e lo •stre~tococco. · · La colecistite acuta èhe sopravvie.n e n·el ·decorso, o pocc clopo, la tifoidé scompa~e, col trattamento opportur10, senza intervento ope1·ativo ch e, secondo l'A., cleve però farsi quanclo i s1~tomi- non dlleg11anci in un paio di g·ior11i. Invece l~ colecistite acuta, . wrecedu;a • da un a storia di sin~on1i da par.te della cisti., fclleà esige l 'op e·r azione. duTante o dt>p o ·1 ,~c• • •. . TERAPIA.. cesso : in tal caso la. prognosi è grave se l 'in- · · \ I tervento è ritardato ' ment re vi sono notevoli Il trattamento ·della scarlattina col siero immune. e peTsistrn ti sinto1ni di se:psi -e specialmente G. H. Weaver (Jo·urnal o/ infectious lliseas.es, itterizia.. In tali casi la cistifellea si comporta I m·arzo 1918) ·ha trattato n11mecosi , casi di scarcome l 'appe11dice, salvo una minore ten denza lattina con siero p.rel.e\.·ato da convalescen ti di nJla perito11ite da perforaziòne. In genera le la infezione primaria · della ci- sc arlattina ··d al 200 al 28° giorno. Vennero scelti stifellea n on ~i J11anifesta con sintomi di cole- ammalati senza c<;>mplicazioni settiche, senza ' . sospetto tli tubercolosi e con \Vassermann n ecistite. a cu ta, 1na l 'infezio11.e • decorre insidio-. sa.m ente, m entre i si11ton1i di quella che si ri- gativa. I sieri di diversi pazienti vennero me/ scolati, s~ggiati per la sterilità e tenuti in - · tiene acuta son o piuttosto. l'esacerbazion e -.di ghiacciaia fi·n o all'uso. una infezione acuta, con l 'intercorrenza delv .s nnieiro ·iniettati da 25 a · HO eme. (di' solito 10 sforzo da pa rt~ della cistifellea per libe60 ·c mc.) nei muscoli esterni della coscia," metà rarsi di un cal colo. I ca.si di colecistite acuta, el1e non hanno ten- per parte; eventualmente . è stata ripetuta la • dose - dopo qualch e tempo. I 'iniezione non è denza a cessare e che pas ·ano rapidamente stata seguita da disturbi locafi o generali. Gli . i11 ga11g rena e peritonite .sono quelli dovuti effetti sono i s~guenti: quasi costantemente ia allo stafil ococco od allo s trepto coéco, ·oppure temperàtura, due ore dopo l'iniezione, incomin.a completa occlusion e del dotto cistico· per un cia ad abbassarsi e continua fino a raggiung~re ca lcolo. In questi casi si riscontrano ben n etti i sintomi di un'infezione gr ave, - e se non si la n ormale in .,12-24 ore; nei casi puramente tossici, la. temp eratura dopo essere· giunta presr icorre pre to al drenaggio della -ci stifellea, so. la normale, presenta poca tendenza a risai>ri1na eh~ il processo si estenda ai dotti biliar i ed al fegato, la progn osi è molto seria; lire ancora. In un caso con complicazioRi setla l) resenza di i tterizi·a, ch e in<tAa il blocco tiche si ebbe un abbassamento iniziaJe con def dotto comune · per l 'edema, aggiunge · an- miglioramen1~0 generale, ma poi il decor so .ru cora alla gravità. Invece la prognosi è bu ona quello solito dei casi settici. Più notevole ahe l'abba.ss,amento di temperaquando si possa stabilire presto il drenaigio, 1

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[ANN·o XXV, FASC. 45]

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SEZIONE PRATICA •

tura è stato il miglioramento i1elle co11dizioni generali, più pront1nciato nei casi puramente' tossici; cessò il delirio, il polso divenne · meno frequente e lliù sostenuto, scomparve l a eia, nosi ed i11 12-21 ore dei pazienti che semb.r avano quaisi disperati, a pparivano sulla via della guarigione. I casi. settioi, trattati ta-ndivam~J11te, non risentono giovam.ento dalla cura. / Da una statistica riportata da C. Kling e G. Widfelt (llyyiea, rif. ·in Journal oj Americari mer ical Association, 30 marzo 1918) risulta che • in una grave epidemia di . sc a rlattina a Stocolma, co11 una mort alità del 70 ~f , n.ei 237 paz.ienti trattàti con si ero, si ebbe la m ortalità solo del 17.7 %, di c11i il 10.5 % soccon:.bettero all,inizio del trattamento e 7.2 % più tardi p er complicazioni so1)raggiunte. Il buon effetto del 'Siero è sorprendente i1el miglioramento delle condizioni. . . generali (delirio,. stupore, ecc.) ' FIL.

Sul trattamento èlella rachitide S"econdo Pritch a rd (B1·itisl1, J o·u rncil of CiiiLdren Diseases ) l a richitide non- è una malattia da defi cienza, ma risulta in tutti i casi da un ·eccesso di cibo, per cui ~ntrano in giuoco certi meccaRismi - protettoTi, i quali portano ad un corto circuito dei processi di ossidazione e ' quindi alla produzio11e di acidosi. Per i bambi11i tenuti in cam ere molto calde, coperti con molte vesti, tappati in casa senza ' ooca•sion}e di fare degli eser cizì a.11uscolar.i, qualu11que dieta, anche ridotta, fi11isce per es.. sere eccessiva. In tali condizioni, il bambino acc11m1tla 1del glicogene & •del grasso e diventa obeso; si hanno copiosi sudori, dilataz~one dei capillari della -faccia e ,d1 a ltre parti ·esposte, thlora anche dist11rbi dei centri termo-règol atori, ossidazioni irrcomplete con sintomi di acidosi, l,ingr.o ssan1ento d elle epifisi e demineralizzazione delle ossa : .finalmente iperpnea senza cianosi, con · gravi m a nifestazioni ner• vose. · Secondo tale co11cezione, l'acido~i va trattata cori larga somministrazione di alcali, !,anemia con del carbonato di ferro. Si darà poi dell'olio di fegato di merluzzo fosforato; la dieta d eve • essere lattea e in quantità scarsa. Si attiveranno l e c ombustioni organich e con massaggio, esercizi di resi stenza, doccie tredde, e se l e circostanze lo permettano, il t r at• tarnento all'aria libera. I. P. •

Celle calde per feriti gravi. •

H~ F euillade e G.

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Blechmann (Paris méd., l i luglio) prOIJ)ongono l'usQ di una pi ccolissima camera operatori.a, che p •u ò venire 1anm.e.ssa al-· l a tenda Be sonneau n. 2. Essa •può venire r i•

scaldata rap.i.da m·e-nte e m a nte.n uta calda a lùngo; può conten.e re q11 att1·0 feriti, con il grande vantaggio di abbreviare di inolto il periorlo · di shock. ~- e·s perienz a degli AJ\.. è stata tanto soddisfaicente. . che la loro lJl'O!posta v e!'rà pr"babilmente adottata l)el' t11tti 1 p oBti · chirurgi,ci ' àvan.z ati. ini. • 1

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PO.STA DEGLI ABB0NATI. ·. (998) Sulla terapia dell' cc l n y'i na peet ori s », ·- · All' abb. n . 2337 : La terapia- di un angi11oso i11 gen erale I1on può non tener conto delle l)a rticolari condizioni del! 'individuo e dell ' o rg·a ~10 centrale della ciYcolazione in ispecie, de1lo stato dei reni. P er u11a risposta sulla << J>Ost a degli abbonati » il con1pito . di esaminare i)artitamente le event11ali tà sing-o le sarebbe tro1)po ·v asto . . In linea generale si pt1ò dire che n elle angine da sclerosi delle co ronarie, scar sa utilità dàn110 e il n itrito ·d' an1i le e la trinitrina; tln ottim o ausilio invece suol~ ri11scire .la clionina, ' ~ i1 egl~ a ccessi ripetuti il c~o ralio. 1 Per la l)revenzione degli a cress1 si bttengono buoni risultati con .la t eobtomina e l a diuretina . a cure intermitte11ti, con la igie11e dell ' alimentazion e e del m11vi111ento convenie11te111e11te ret. p .. gola tè. .

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(999) All'abb. n. 2394: St1ggeriamo : J. M I NDES, I1icompatibilità medicam entose e. ·pres.è1:izion,i i, 1·raziondli . di far?nac~a. Trad. ital. Milano, Società Editrice f ... i-. br,a.ri a . - F. UMBER, M alait.ie del ?'icanib·io. 'frad. ital., T.orin 9, U. 1"'. E. 1· R. B .

CENNI BIBLIOGRAFICL (Non 8i recem iscon o che i libri pervenuti in dono alla Redazione)

:\Iot · RE, LlÉBAU LT et CANUYT. I>lith olog ie d~ giler. re du laryn .r et de la tl'a c,.iée; pag. 370. -

Paris, Félix Alcan, 1918. Prix 26 fr. 50. •

iVIentre 11~lle gt1erre del l)assato, . a11che recente, scarso era- il m ate rial e laringol og·ico -· s u 50,000 feriti d-el 1870-71 se n e contano soltanto 60·colpiti alla lariI1ge - i1ell,at tual e~cor1fiitto la percentuale• dei fe l'iti della laringe e: di n1ol to. a umentata, $pecia lm e·n te dai disturbi funzionali. ì\1ai u on1i11i con1bat ter1ti h a11no d o~ vuto subì.re traumati sn1i co·n irn ili; la potenza cleg·li esplosivi è .cresciuta a. di ... n1isura, mentre la l'e istenza della nostra fibra è rimasta invaria ta. La guerra ·ci h a dat0 l1ume.rosi miltilali della parola, sen za lesioni. apparenti: qt1e...

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' II] POLICLINICD

s ti afoni, questi muti rientrar10 nella vasta categ oria dei cc funzionali». Siamo lieti nel vedere che anche il 1\Ioure, il quale. dedica il prin1n capitolo a qt1este lesioni, pensa - ·come abbiamo espressG in una nostra nota obliata de 1 1917 - che n o·n. tutte -sian ~ i steriche, ma n1olte leg·ate ·a ll a sindrome com1notivo:ero'o tiva. Eg li • affern1a .che t\1tti g'li àfoni sinceri debb ono gua1 1·i 1:e e sono atti a riprendere il serviziq del.le armi. · J_.e lesioni · estrinsech e dell a laringe, ~e si ecçettuano gli otgani vicinj dél tubo laringo-trachea le, interessano molt o sp esso i nervi larin~ \ gei, sia jsolati, sia .c9mbinati con quelle di va ri n ervi cra11i ci : ne risultan o le paralisi laringe e asso ciate, tipo Long·hi -Avellis, .J ack son, Sc~midl e Tapia. ~ • La terza parte tratta delle ferit e ciel cond otto . laring o-tracheale, aella l oi·o sintornatolog·ia ' e ' d elle complicanze. Re ~enti, queste ferite soll€- . cìtalia sopratutto i diverE?i m éto·di moderni di scopert a, d·i .lcicnJizzazio11e e di . estrazion e dei corpi e·stran ei ;• anti che, ;nettano a dura prova la pertinacia .d el laringologo, i1n')onendogli . la cura delle sten osi cicatriziali ·a:ntich e: r:p.olta parte di questa opera è dedicata a ·questo fui ci·o d ella· l aring·ologi a· di g11 erra. • Co11 g l'ande cl1iareiza on o quindi posti i principii e preci sata la tecni ca 'Clei p1·in cipal~ i\nterve11ti della chin1rgia estern a· della Jaringe e della trach ea·: tracheotomia, tirotomia, lai:ingo to1nia. A quest'ultima sp ecialmente, ch e è inver o il ti'attamento chirurgico n1oder110 delle· l ai ingoste110 i ci catriziali · d\ g·uerra, ~ ono des tinate pag~ne e i·llus ~razioni effi,~aci, per de... ·scrivet'ne la tecnica operafiva, il m od o di_ottenerti.e la dilatazioD:e graduale ·~ infi11e l a lor1.1 guarigione con l'auto-plastica iaringo-tracheale. L'opera è ricca e a ttTaen te anche d al lattì tipografico. Noi; con l 'abituale franchezza, ci p ermettiamo· una osservazio1.1e : da varie parti · viene anticip ata col deside·rio . una più in~ima intesa in te~J e ttuale fra i pa esi l atini e fra questi e gli a n glo-sassoni. Ebb en e, incominciamo a praticarla, senza ricorrere a convegni e a lu11 gh e disco 1 e. Ce1·chiamo cli conosce1·ci meglio· e ric·o1108ciflrno con animo aperto quanto ope rammo. . . In questo lavo ro n on figura il. no1ne c~i un ~111t o r e ita li a.. 11 ò, n1entre basta riflettere ch e la laringos toniia è dovt1ta al Ruggì di B ol ogna - e in ·FI1a11cia n o·n si deve ignorar!o, poichè il llostro ,.t\.. !)Ubblicò un articolo nella 'S emaine . n~<) r/icrcl (' , li90D, pag. 77 e molte delle modifi ca zioni cl1e l'l1anno resa di uratica utilità f:p et ta110 a lla. ~c11 ol a laringoiatrica di J1oma. G. BILANCIO){!. J '

[ANNO XXV, FASC. 45]

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(22) • I

BOYE

et J. L .

Roi:.;x -BERGER.

Gli i\A. trattano in questo libro le indicazioni terapeutiche · d elle emorragie, consi'derando .preva lentemente il l.r to m edico _della questione, anzichè il chirurgico., Dopo uno studio sul meccan'ismo dell 'emorragia é del~ '-emostasi, viene _pass.ato in :rivist a l'arsenaìe terapeu tiéo antiemorragico, trattando cun cura p articol are i medi camenti più a ttivi, e soffermandosi sui .Prodotti .opoterapici p1 ù effi caci. Seguono poi le indicazioni terapeutiche speciali- per ogni emorragia (epistassi, ell(Ottisi, en1a t em esi, emorragi e degli organi orinari, genitali, . ecc.), i l trattamento de1l'Bmofilia, delle anemie secondarie. Un capitolo speciale è dedicato alle · indicazioni ed alla tef"'nica della tra• • sfusione di sangue. ini. I

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Notazione O.siologica delle armon.ie.

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o:

Le traitemen t des liémorr agies. Un vol. in-8° di pag. 315 con fig. Vigot Frères, éd., Parigi. Pr e~ZD L . 6. -

f-'. E. }rVErL,

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Secondo i dati forniti dalla f!siol ogia: lçi. l o.calizzazion e sensoriale d·ei suon i neila chiocciol q ·procede _dalla base verso il ve rti ~è; cominciando d-agli ac11ti, terminando con i più gravi. ...L\.l ri' st1on a re di un accordo musi cale., i singoli suoni che lo compo~gon-0 si localizzano a diverse altezze del percorso cocleare. Ora, S. S. Salag·hi (.Bullettt1to delle S cienze • '117-edi c h ~-, 1~16, · 507), che aveva già offerto altri •• con trib11ti alla fisiologia dell'e rgan o dell'udito, col s11ssidj.o di procedim enti g·rafici e analitico-g~om~trici, ·h a n1esso gli accordi mustca:li sotto una forma dalla qllale traspare la relaz1one che hanno con le l ocalizzazioni sensoriali n.ell'apiparecchio coclea r e. Così i livelli a cui .giunge a farsi sentire lo stimolo vibratorio, lun .. go la ·chioc·ciola, hanno so1niglianz a cori le altezze ·dei suoni inscritte nelle costrp.zioni grafich e dell'A. L'ordìne delle ottave è invertito, ma le proporzioni rirnangon o. L'inscrizione deÌ1€ . altezze dei suoni fu la pa-rte sostanzi ale del procedimento di analisi gl ometrica : dal . loro confronto potè stab~ire una g·.r a-Ouazione della dissonanza n ei diversi a ccordi e per\1en n e a comporre una notazione abbre·viata, :rispon·dente alle qualità a rmoniche degli accordi medesimi. Questa notazione delle a rmonie f11 chiamata app11nto <<fisiologica » dal Salaghi, data la somiglianza fra le localizzazioni sen..soriali degli ' accordi e la loro rap1Jresentazione grafica. G. E. 1

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I [ANNO

XX, ' ,

FASC.

45] ,

SEZIONE PRATI CA

1099 '

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VI·TA . .

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P R O F E S S I O N A I_j E. fratelli dei generosi che cof loro sacrificio hanno condotto al trionfo della· umanità. " Nel mondo nuovo, nel ql1ale l a grandezza dei popoli non sarà. più mist1rata dalla potenza mili tare ma dal grado di civiltà e di cultura, n_oi dovremo e·ssere clegrr?-i delle n ostre tradizioni e del n o~tro .sicuro avve11ire. ·

Vittoria.

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. La n1èta è rag·giunta. Dop o quattro anni di gu·e.rra 111nga e aspra, ·&enza conforti e senza sodd·isfazioni, noi possiamo finalment·e esultare. •. La contrazi one tetanica ,che ci attanagliava lo spirito si è rilasciata: dopo la p.assi one ed il sacrificio, la gioia ed il trionfo. I

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Ed è g·ioia pura e trionfo legittimo. Noi non siamo i vincitori che stringono l~ gola o 's chiacciano col calcagno la cervi.oe dei vinti, noi siamo i Yi11citori che con la nostra vittoria portia.i110 la libeTtà e la vita ai popoli che fino a ieri erano costretti a combatterci.

L'epidemia di nie (\VÌàIDO

nostri sac1·ifici. S~amo fieri di non aver·e mai disp erato , ·SORte.n11ti e confortati dalla fede nella libertà, nella giustizia, n·el i1rogresso civile. Fieri di n on aver mai. dis·p erato i)er q11attl'o lunghi e tlc;ilorosi anni ·d'i guerra, d11rante i q11alf in ogni avvenim ento pareva la fort11na volesse aiutare solo il nemico. Abbiamo sostenuto con animo impaviclo le più tristi _e gravi contra rietà: sconfitte militari e defezioni di alleati . l\1ai una. luce di soddisfazione assoluta • ed inebriante: ogni .giorn o ·Ci portava clel11sioni, pericoli, sacrifici più gravi. _ Eppt1re ab. . biamo resistito e vinto. Il travaglio è stato lungo, 1dolo.:ros-o, SlJaJsimant.e, ·ma il risultato ci con-

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1

Dopo la lotta, dopo il tripudio, ritorneremo . . . . . e.I lav oro civile più puri, più ·èntusiasti, più fattivi. Tutti noi ,s entiamo di dovere essere m.igliori, di dover fare di più . per essere degni . della gra~d-ezza della nazione, per essere degni

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e pubbliC: hiam-O:

Ho letto e-On piacete . c:ome sempre, l'ultimo dei tuoi brilla.nti a1~ticoli .sul Pol iolirllico us~t-0 oggi, clal titolo IJ'epideuii.a, di i11,fi11 enza e la 01·oce Rossa, e v·o1·rai consentirmi una brevissima replica. Tu pa;rli ·de-l1a oonvènienza cli destina.ire quest;a, Asso-. ci:a.zione precipuamen.te ai servizi civili nelle non rare coDJtingenze in etti i~ Paese hu bi.sogni straordinaTi, improvVtsi e grandi, come nel presente momento; ma certa.mente ignori come la Croce Rossa :1bbia già datb da tempo ai servizi civili non meno di 18.5 medici, numei·ose infermiere Yolontarie ed infermieri ed abbia .aperto 8 dei s uoi ospedali territoriali ai ma.la.ti d'influenza; che con un provvedimento da. poc-o attuato è istata suecessivamente richiamata dalla fronte la maggior parte · della C. R. I. a llo stesso ~opo e 130 medici e 1600 infermieri hanno lasciato 3."5 osped·a li da g11erra, che ' d.a ·p iù di 3 anni dav.ano un noDJ trascurabile con- , tributo a l .s ervizio sa.n itario. Per ct1i, come vedi, quanoo tu .p ropop.i è g·ià \1n fatto .c ompiuto .e p~oi · oggi considera.r e .lJa, nostra Croce Rossa impi~gaita ·a i ser,rizi civili più· che .a quelli di guerra. I l tuo articol9 quindi ha. oggi' una );>0$tuma relazione con i ·accaduto, per quanto con ciò oon perda. per n<>i _ d'interesse. Cosi per le opere di pac-e,. pur duranre . . la gl1erra, la C. R. I. è gih in ean1mino con un vasoo •p rogramma sanitario sociale e te11de più lungi, forte dell'aumentato numero dei soci e dei nuovi e mag·giori oontributi che le vengo110 d.a llo Sa-t o e 1 <.la.ila 1pubblica. benefieen~a, i1ote, olmente acc:re• sciuti in questi anni di guerra. . Se fosse questo il mome nto propizio alle osser,·a zi oni . e aJle· criticlle si potrebbe in tesi genera.Le oose.1.\.-iaa.·e clle la ·C . R. è n.a,ta d3Jla guerra e per la. gii1erra e che deve quindi trovare anch'essa il su-0 posto, ·qualunque esso sia, v-icino al eombattente· e, circa il suo improvvi·so ed ioo.t teso rintio in territorio, .se sarebbe stata cosa miglio.re, giudicando con crit eri di maggiore praticità e ~nza prevenzioni, di ricorrere ad ·a ltri esp~clienti per fornire l">ersonale- sanitario .p er i bi1sogni , civili, piuttosto che distruggere una .organizzazione, che, do ve er.a, dare un rendimento più opportuno e più pote\a \ . (23)

Trento e Triest·e sono un sin1bol o: la sostan,. . za clella lotta e della vittoria è più grande. E noi siarno fieri di · aver portato il pi·ù for"" midabile colpo, di avere dato il colpo d·i grazia all'albagia fet1 dal e. Siam o fieri cl.i tt1tti i nostri dolori, di t11 tti i

..

e la Croce Rossa.

(•oro Pan glo ss .

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e Cli compei:sa di tutto.

influenz~

! ll(>Ye mbre 1918.

La nostr a m èta era, come è, oltre il })ossesso di qllaléhe nost1·a provincia ancora se1)arata• dalla loro nazione. Noi tendevan10 ad abbattere quanto ancora di in•e 110 c ivil~, di m e 110 u1nano . ·sopravviveva nella. libera Et1ropa: il feudali.. smo oppressore, il milita:rj·smo rapinatore . •

f~rt a

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11()1

LL POLICLINICO

•utile. r. .a

C. 1-t. I. nssoli!se seu1pl'e ti n tlal vrinc.:w10 <l<3l·l a g'uer1·a il c-ompito affidatole: da es&t il'rad!iò un sano spirito di emulazione ~e giovò al ~rYizi-0 Rtl nitari-0 : nt1lla çhie.se, tutto dette, e ... nèll ·a·ttual~ storico ruome11 to, ·a.11'in, i zia1~l;;i della gran<l~ <1 ~ione vittoriosa, pote·y a a buon dritto ::;;1:>erare di ri111anere • in Piena efficien~à viciI10 ai/ soldati d'Italia, che con pe1·iziia, a111ore ed abneg·~zione, .avev<1, i11 lung.J.ie e dure 11r0Ye, assistiti. Aspirazione lèg·ittim<l questa, che e-ra compat~bile c0tn le esigenze cle11~e.. · J>i<.lemia in eor·so . ricon0rsc1rnentò èlel buo·n ~ervi7-io prestato, incitamento <1 far i1iù e meglio, ora e poi! C2uesto 1sia detto al' solo ·SCOJ)O di ri~t:1 bili1·e la verità <li fatti cl1e a1>l)<~ion-0 ig·nor ati e , J>el' llll SOlllu1;1rl-0 con1nH?nto, mentre e ·ula dalla. · mia inten• zione og11i id~a di i,nopportuD!a. e stel'ile rec:rimiIl.ilzio11e. N-011•è questo il mo1llento davvero! Og~i I \tnimo è l)ie110 di u na granlle e pura g"ioi1a, clic JX'rvade cliiunque senta .alto vibra.r e il se11timen to • • <lell.a r.atr.i:a Yi ttoriosa e g-rande per <>.pera ·di tutti i ffilOi figli, iuentre si reali7.za il sogno dei i10$tri r1a-<iri, dei nostri fu.attiri, d ei nostri eroi. Questi son g·io1·ni di festa _e nulla de·ve turba111e la subli1ne grandezza! V~rrà il giorno in cui d1seuteremo liberamente di q'Ùanto fu necessarjo ta:cere e ques to e tanti altri e1:>isodi della nostra vita ~n nita .rin <li guerra tro,1 eranno una opportu11a ill11s tritzione. • nl)n Jper provoca l'e biasimi {) locli, con sen si -0 risen' ..,c.opo : quello di diYetin1enti, ma }}e1· 1ln 1vi1ì nobile nire mig-liori e con .noi le no8tre opeire e r e 11{lerei (]f)~·n-i di una I tn lia rinu0Yel1 l.ata. I Uti '}')/('dico della r . R. I.

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·MEDICINA SOClALE. .

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Provvedimenti igienico-sociali nel dopo-guerra.

Tm. Sezione i>e1· l'Igiene 1'0Ciale <lella ( 0111 n1 i .·. . sione pel dovo -gu.e,rra, 11ella sua ulti1ua <l<ln .n<tn:t.n cli cui a bbiamo g;ià dato notizia, ha ap1n·oyn to a1<:uni ordini del gior110 ehe ~i11tetizza no la 1uaggiol' parte de.r lavoro comr»uto. 1

Li r1portian10

iJ?.t~gralmerite.

Per . la Sniob,i litaz·i one dei n1ilitari 111.a,l(trici <re!azione V. A1scoli). «La Sezione i1er l ' I giene sociale : ~ rilevando il grave fn tto c·l1e la :.ru eTr a ha d()t<.-'l'lllina to fr;t i militari t1n gran i1uruero cli i1lfezioni inHlariche ; ricono:::;eendo ].l p~ricolo che i milita l'i mala-

rici, ritorna11<lo clo1)0 la g·l1erru alle lol'o

<.·n~e,

V<.1-

ùàno · n<l <lggravare l 'endemin malarica cloYe esi1-\te e so1n·atutto creiuo foeolari inalarici in regioni i1nmuni ma .111,lf~JjeJ1e; · tenute !)l'esenti r}e rò le gràYi <.lifficoltil <li ordi-

ne politico e inilitare , (·b~ ~i 0?11orrebbero n tratt<.'11ere ùOJ_)O ln sn1<>bi litazio11(\ i malarici nei rf\11nrti . vecializzati, fino a t:l1e non sin.no cliYenuti i1111ocui: afferma11<1<> . t·h~ è obbligo dell<J Stèlto i11terè~­ &1 rsi a lla guarigione di tali a1un1'i1 lnti. l)er do,ere di giustizia e ))('l' cou~i<.lerazioui cli vubblico beue;

(24)

[ANNO

ra cconh1 11<hl :.ll UoYerno :1° di i11tensitieare. in tutti i modi, finchè la guerra dura, la eura e la bonific<l dei n1alarici sott o le n~mi, tl'att€nendo n eg·li os1.>eda1i Hncl1e dovo la :u1obilitazion e i so,gg·ett.i maln l'ici, finchè da

un

mese non abbiano presentato recidive febbrili; 2° di mantenere i11 funzione ancl1e do1>0 guerra nl<.;uni reparti o con,ra lesceniiari ora ac1ibiti }>et m a larici, s1)ecie ò oYe difettano con\enienti ll1oghi <li° c:ura · :3° che nella ;11n111issione ùeg-li operai a i ln,Yori pt1bblici da esèguire in lnoglli imin.u ni da iunlnrià, si dia. la pi·eferenza agli ex-militati mali1riei, i11·ovvedendo conte tlll)Oraneamente illla istituzio11e d ei servizi ca1)a('i di H8~icurare la eura l'azionale e la bonificn dei d etti malarici; 4° cl1e si i·ico11osca agli ex-militari il <!iritto ad, aYere gratuit<1111entt-' i i·iruPcli, l'a ssistenza n1edica eù og11i alt..ro soccorso per risana1·si clall'infezio11e malarica, i11 conforruità ùi qua11to è stato · • ricono ·ci t1to i~r gli inYal]tli di guerra ; 5° che vengano a l più p r esto perfezionat(') e attuate le l)I'O\Viùenze di Stato co11tro la· malari,a , in consicle;:uzione anebe dell'nggr~,-an1ento po1tatò clt1 lla gt1e 11:a a ll~l rualR l'Ì•l del Paese; , 69 cl1e r uut•)1·ità n1ilitate tlll'ntto del congedètlllento . egnali n i !-.dnclél<:i i n1nloarici, t1'asmetten• d o lor o la spccialP scheda lJersonale sanitaria 1>er i conseguenti Pl'OYVediJll(-lllti cli <l SSi~te11za e di cura ». J><ir ia s nio b•ilitaz'io·n e clei 1n ili.fari ven.ere.i (re la zio11e Ducre ~1) . « I Ja ~ezione XXIV deILa. Commissione l)er il dovo g'u erra, riser,•undosi .di trattare viù (_ diffusan1e11te ln questione <lella profilnssi co11tro le ma1 .l attie Yeneree e là sifilide. i>ro1> )ne iier quanto •.ha . l'tl})l)Ort-0 con la srno·b ilitazione : a) che ~i conti11t1ino M<l <'l.I>pli.<:;,-1 r e rigoro ·amente lP vig·enti norme profil~1ttiC'he e e:ura tive a tutti i 111ilitari ;1ffetti da malattie ,·~·llflree e da sifili1de, sia110 es~i rie-0Yerati in 0~1)e<lali , siano in ser,izio presso i corpi; lJ) cl1~ le ~tes!:.ie no1·111<:' Y(:lllµ;a no <.:un egual nù~111 ·a ed intensit:1 ap})liC<l te ngli ov~r;1 i 1uilitnrizz.n ti, 1mpiegati ~11 fronte, nelle retroYie e i1egli ~ln bilimenti ;1 usili-ari: / o) che veng·ano trattenuti in servi'Zio, finç> a scom1)arsa delle mn11ifestazioni i11 atto, tutti i militari che l)resenti110 affezi9n1 ye11eree o s ifilitic:he; . d) <:he all'atto <;Iel c:ongedamento· Jler ogni militare. sifilitico Ye nga trasmessa alle a utorità t:Omu11rali, alla cui disc•r ezione resta èlilidnta, lè't scheda speciale, regolamep.tare, per l'ult('ri-0re ' ?igilanza san ita tia e }lel' l 'eye11tualf' 11l'O ·eguin1ento della cura; e) <!l1e a tale sco1)0 ' 'engano perfezionati e t1.U111e11tn ti i dispen~;-1 rii eel tie:i. asseg1141 n<loYi n1e<lici Yern1nente ~pe<'.iali~zati. E nei c()ntri cloYe <1utlsti clis1>~nsnrii 11on po~~ono stn bi liri:;i, a11n logo c.:011gegno venga applicato i!'titue11do delle ai1tonn1buIanze dermosifilori..1 ticl1e a ffi<1a te a inedie-i s1.eciali~za ti. con fi11e Jn·op<\g·a11<listico· f' <·n rati YO: f) la (,01UIDis:ione a co1u1llen1ento inùi"'pe11sabilc dei I>l'OYYe<liu1enti so1 1rae~]losti fa \Oti atfin-

.

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XXV, FASC. 45)


;

SEZ CONE PRATICA

1101

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cllè il 1·tlg-olt11nc->11to cli

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JJO)i~i;t

f:t~11i taria

yenga al T•iù -l>l'Psto «>l'l'Ptto lll'·l sen~o di' ·oxtit11ire <ll Illf\d ieo 1icl tH.: inrio clellE> J>roHti~nte· 1111 medico speein.l i!'ta (1in fuuzlo1H.' sta t:t le ».

Per lrt ,·11101Jilita::io11c· dei 1nilitari lu7Jer('o7otici {1·elnzin1H.) ~ <· 1 :1 Yl >). (( T..ia ~èZÌO'J.ll' pèr • r Igie11p .'OCi.ale : tril>nt<llHl<> :1 ltn lo<l.• <l l 111ini.'-5tro del·l 'Inter110. il q.u~tlP ('01 i le<·l'l'to 20 lnglio 1H17, n. 12;~1. i:ig11nrtli:i. n te j }ll'(li-;titi <li fil1Y<>l'~ <ln · n<·eordnrsi da 11<> ~t fl to, pe 1· O}JPl'(' ;t lltitnbPl'(·Olil l'i 1 ]la !>OI'tn to ] 'f17iiOl H' ~oYt'.\rnati,·a ·1 tl1H~' l liYdll n c-he (>.l'n · necesH<ll'io 1}€'1' ·a_ffern)ctre ('l1e lo ~ta to ~ente t utto l'obbllgo ('hl" gli è in11>nsto dnl ~l';\YP i 1roble1u:1 cli n11a lott·1 più C?1fiL"n c·p (·nutf'1> la tu ber(:o losi: eo11~id~1·n1Hlo è-lH-' le t·tJ111pJp_·se cir<:ostanz~ c1(~1l 1 !!'llf' l' l'<l hn 11110 a<·<·J«.>sc·j11to enorn1ement~ i vrel'.zi cle.1;~ c·.>:--;trul'.ìoni ~<-'llz;r c·l1e ti :-:;ia s1~ra11za di :..;o1lt:'(·ito 1·iba. Ro,/ t' <'llP ln ri~oluzione del 1:1 to fi11;l llzìc'11 ic) <1~1 problPllln rjr:11n rtln ;.111c-l1e a1l'obll1igo t'he 11:1 lo ~t:t to . tl(:1ri111n1e<lia tn a ~sistC'11zn os}lt'<l;1 licrfl llPi ll?i1i1nri tnbc1 1 · c:ol(i~i :

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1:ct Yoti:

<i i:..;pon i bili - SiellO l l Ot<.'YO] lll Plltf' (ll1tl'e11t;1tP. <" c·he Ju <..·011e-<:'~~ione · clt'i tributi f.\tn tali ~in f·t tt11 c·ù11 .t:1 l<· la l'p;l1ezza t1~1 · I't'nclere i>ossil-i 1e :1llt> :1n1n1inistr:,r,io11 i cli i:;;o.1111ort<11·11e p:li oneri l>.

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f'('r la tlifr·... a <·111/1'0 l<' 111alalfiP di guerra 1f111a11e (rel11zjone ~.\s<·nli 1. ' r~a 8ezioue j J(' l' l' Igiene sociale, in Yist;t <1t-1i peticoli <:be potr(-'l)Ù(;' ii <ll11'1'P ll'<l la j)OpOl<l7'i011(l civile del Regi.10 il lNl~~<lf.!g-io di ·1H>rt~1tori <1i gern1i

((

delle n1;1h1 ttiP inf<'tti ,.e <li gnPl'l'<1 nel verinclo cl~l• ltr :::,"lnolJilitazione, fa Yotj : 1° the :..;iC'110 <·.n1i-:~l' Y<lti, ;1nzi rafforzati, q11ei • .eongegui :-:;1 nit;tl'i µ; ii't in fllll7Jione vel' ilnve<li re il I~lxRaggjo cli n1ilitari juf~rn1i o co11yale~centi dt 111ala tti<-' i11f~tti \"(' <ln lla zona di gnetra e dal l.f' guHrnighn1i H<•ll' a 111l>iP11te tiYile : 2° ('l1 l a l f11nrii on <l n1cuto di eletti eon g0gn1 l)l'f>~ic-•dano u11ic-.1111Pnte lP n ntoritit compet0i1tj Ranitn rie; 3° <'h<-' 1;1 xo1·,·eg·lia11r,;1 si eserciti svecinlruent<.• i1er i <·;tsi di cli •·'HPntC>ri?l an1ebica, segna1~111àoli Hlle {lutoritil sn 11jt;1rit• c1n1111nnli all' atto del <.:-0nge<lc.1 1nento ecl i110Jtt·l' si ;1bbia rignnrclo e.li co11Yalesèen• ti cli tifoi<lP c·he pnr-:i:-;ono el-'~ere a lu11go vorta tori tl i g-e r1u i. J;n Sezjont• cl'Igie11e sociale si preoccu1,a iuolt1·n rlellc.1 f1~~<JU(.l1l7'il t oit c·11i le ·i11fezioni i11te ·tinali clo1ui11ano in l t;1 l i;1 f> llella 11~eE'~sitil di con1ba ttere ' ..a111t'11t<_) le <.:il nse del,1 e ep-iclen1ie. Per la vro(•nergic flla Rf-;i gfl11er;1 l e l>l'o.p or1e : a) che in <«lN<> <li epidewi.t> tificl1e s ia re~n obhlig-utori<I n<-'llP c·olletti,Titi't L1 Yacc:i11azio11e l>l'eYe11tiYa: _ b) <·Il(' nella. Sottocon1mi1'E:io11e del dopo-gHer1·a ~i c·osti tn i:-:(·;1 1111 C'o1nita to <li n1ern bri delle dne St-zioni <l'l gienf' 8ot"i.ale e delle Opere l>Ubbliche per c1efi111re i_ 1110z~i pratici cli ingegneria sanitaria e l<' ri~orse fiH;tuziarie e rel;1tiYe modalità nn1n1i1

n istrntiYe che 1>0 ·sono J>ortare ad una pronta e completa eliminazione dei 1nnteriali cli rifiuto casnlinghi e l1rbani >) .

Per la difesa contru l e rnalattie contagiose del bcstia>nr' dena zuna <l'opera:~ioni (relar,ione L an-

franchi) . .

Sezione xxr:v ( lf,?;ien~ sociale) della Com- . i;iii~~i one per lo istudiO'i cl€i :vvovvedime11ti -0ceorrenti pe l V•<1SS<lggio <.l. aJlo f'tnto di guerra 1u quello di p.n ee: ne] l'ig uardi · delle n1alattie i11fettiv~ del be~tia 1ue, tenuto in - ~peci<Il 1nodo c-onto de lle zoon osi · . ' i·itie11e e;onvenga f a r e un ceusi1uento delle forrue infctti\e e infestiYe che si verificano negli ani1nn li in zo11a di _oper<1 zioni ; ~i debba, nel pn~aggio c1<111o ~t<1to d i guerra <l q11el lo cli !)aC:e, vrendere . tutte le J)reCttllZioni per ' in111eclire c11c col rientral'é èli tali n11iDlali in tèr- . ritorio, J>ossano diffondersi forme che 11on vi sono ntni <'Sistite, o altre che nttnnlmer1te non si ,-et ifi<.:a i10 : . ' :1 tale scopo, per i'isolnuH?nto <1<..'gli animali sic·nra111e11te colpiti, ner quelli sos1letti, fino a cbe 11·011 ~i<l no r)resi i pr o,·veclimenti del caso, pot:ra,nn-0 . aclibi1~i s1)eci ali b :1r nccilmenti scelti fl'a quelli eh-e • l'ani111inis trazione mil ita re 11<1 cost l'niti nella· zona (( IiH

· <l,elle operazioni ·>) .

'

f>erso11ale e 1n al e.·r iale vrr la 7Jrofil a s.t{i d elle malo/ti<' infettive (relazio11e Sclavo). · « La Sezio11e per 1'Igiene sociale: r consiclerau<lo t1nanto sono ùiYe11tnti , uecessa·ri i

hLlJorntori microg.ranci per In diagnosi delle malatti<-' infettiye : • eo11vi11tc.1 cl1e i)el' tali laboratori occorre · l1li.. l 1erH011nle m edico e non 1ue<l ico be11e es1)erto nelle r ict'rc:he cl~1 esg11 ir~i : riten endo pn re ehe a Ile n n tori tit sn 11i tarie go·1·er11a ti ve faccia sen1vre iiiù. bisog110 :t111 personale· • ~ub;-1lter110 cavace di Hegnire l'>e11e 011erazi oni ma. 11uali i)rotili1ttich~: espri1ue il voto : 1° che si adibi scano, fi11 doye :i votrà, spe·inli laboratori universitar· per le _indag·ini dia-

/

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g11osticlle : 2° ehe , si J)L'Ollll1o"a vrudente1ne11t~ la fonduzio11e (li · nuo,·i i stituti ruic:rografici, oYe ·i manifesti lln reale bisog110, in1poue11clo <lll'occorrenza

dei consorzi; :~o che sj aprano le uniYe1·sitit alle licenziate delle ::;c:~1ole norn1ali, affinchè esse l)Ossano consegl1ir,'i speciali diplomi, co11 l'abilitnzi()lle ad art i \ 'Hl'e n Yarii llffici ig·jeni(·o-sanitari, tra cui quell o cli <lare l'opera tecnici1 nei l nborntori micrografici: 4° ch e s~ fornii urr r911>0 d i vigili sani tari, b e11e jstr11i'ti, i1on1i11a ti in seguito <:lCl esame, e da stare nlla dirett;\ dipendenza d ei m erlici provinciali:

guerra :fi.nit<l uulln ·ia \encluto del materiale ancora utilizzabile per i eryizi igie nicoS::b11ita ri del r•aese e si provveda con discel'nimento all<l di~trib1izione di tale mn teria1e in relazione u (25) [>o c l1e a

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1102

' IL POLTCL!NTCO

òisog.u.i, acqllistanùone all 'oc-correnza anc:l1e fra quello iniglio1·0, imPortato' in Italia d<llla trupI.>e allea te ». Assistenza sa1ii I aria, e assicurazioni soolal i

45]

25,0oo - n1edioi-éll,ilrurgi U'ltc1, proporzio1ie ohe non è raggituri.t a da nesst'1na altra speo-ial ità medico-cliiru,r_gi ca . .Infatti. i11 alcune altre nazioni, d'()\e I' insegna mento della Odontoiatria è reg<>lato da leggi speciali ed ~sso ha p0tutq quindi J,a rgamente svilupparsi, il~ numel'o effettivo cleg·Ii , . eser.centi l'Odontoi~1 trta

compresi gli abusivi sta al numero totale dei meclici-chirt1rgi çome ci1·ca 1 a .-!, 11\entre il.. nu111ero a.egli esercenti riconosciuti dalle leggi sta ai medici-chirn.rgj come circa '1 a 6; dunql.{e i i1ostri .1 200 , odontoiàtri per la · igiene dentaria e 1 1)er la cura de'i sofferenti di maJa ttie dèntali del uost1:0 paese sono destinati ad essere aumentati almeno sino ·a circa 4000. Di questo aumento si sente vivo il bisogno non solo nella PoPolazion.e ciYilf' de1 Regno e delle Colonie, :ma anche nell'Esercito e nella n!a·r ina, J)Oichè « l'insegnaniento del-

Ri.assumenùo, si è . })1·01Josto cli trattenete sotto l~ armi d'()1.>.o la smobilitazione i malarici' ospedalizm ti, per un mese dopo g·li ultin1i a<:ce_ssi febbrili; di trattenere i militari r=enerei (luetici e blenol'1'aPer queRte. ragioni la sisten1:17.iione dell 'insegnagici) c-0n manifestazioni morbo~e. in atto; di fa·r mepto della nostra speci.a litù i1on solo è im1)ora coom~1gn.are i maJaTici e ~ .venerei le cui manifeta11te per creùl'e e, mantenere- il ·nume1=0 necessastazioni morbose 1s iano SOl)ite, da una scheda sanirio <legli esercenti l'Odontoin tria e per la cult11ra taria . 1a qt1ale 0011féris(;tl 1oD<} il diritto alle cure scientifica, · ma anche per le attuali Sl1€Ciuli condied all'assistenza. sanitari'a, g-rat11ite; .di mantenere · zioni di guerra, dl1rante la ql1ale l'Odontoiatria ' in· funzione e. di rafforzare i congegni '8anitari che ha dimostrato cli essere a i uto ind.ispen,.~abile alla durante la guerta son01 ,~.alsi ad arrestare fuori del Chirurgia nella cura delle ferite mascellari e facterritorio le ma1a ttie eootie:he·: d 'lmperpi.are la ciali, e St)e(!ialmente per il dopo-gue,rra q~ndo . difesa. sociale contro là tubei:colosi nei mnatori; l'Odontoiatria dovrà ocCUJ)arsi oltl'e che della cura di aumentare d.l numero. e l'efficienza dei laboràtori anche d-el mantenimento degli ap-pareccl1i di Pro• , ba tteriologict e di provvedere a ù al tre risorse J)ro- . stesi n1ascellare e tacciale dei feriti di gu~rra . . fik'lttiche; di 1prov\~edere a11:i~olamento ed ~ll'ac­ Il nostro saggio ed energico ì\linistro della Pubce·r tamento di~1gtnostic<> i,legJi a1li1nali affetti da blica Istruzione coadiuvato dagli a ttl1alL ottimi forme contagiose; ·di }Jrom.uovere le assicurazioni co'm1)onenti la Sezi.o ne medico-chirurgica del Conr statali contro le malattie. siglio Sllperiore di. Pubblica Istr11zione ed •il nostro g·rn:nde ·Ministro dell'Int:erno e per Lui il bep.eme- . • rito DiTettore Generale della S.anitù. Pt1bblica del · La sistemazione dell'insegnamento di odontoiatria • ·Regno si occuperanno certa mente della sinora die prostesi dentaria ·nel prossimo dopo-guerra. . menticata sistema·zione dell'insegnamento dell'odonI.I prof. A. Chi.avaro ci ha rimesso in bo~ze t111 toiatria. Essi sicl1rament<.\ vorranno apprez~are al pregevole artioolo de.~ to ag·li Annali di Odon- . suo 'gi.t1sto valore il fatto cl1e la soluzione ~ qùe~· tologia. · • . · s-t o . problen1a del nostro d«>JJO-yue1•rfb ha g·r:andisRin~iamo cordiaiifte11te l ·insigme od-0ntolog-01 sima ~portanza nazionale .non solo scientifica e della deferenza µsa.taci e be11 volentieri ospjtiamo 8anitaria, ma anche commerciale. J)Oichè per molti · .,, il suo scritto. · 1ùilioni di li.re siamo ancora tt·ibut..'trii dell'estero ' • ver il rifornin1ento ~egli strumenti e materiali co• 'fJ noto che Ìa r>e1~el1tuale delle malattie cli denti in tutte le età oséilla ordinariamente fra il 50' stosissimi occorrenti quoticliannmente ed in gran copia all'esercizio de11~oaontoiatria e Prostesi dened il 90 1)er cento e che molte città italiane, an. A~GELO CHI.\VARO t aria. C'he di 50~000 abitanti, u1uncano dello Specialista. . in O<l o·n t oia tria, inentl'e 8l)P:-:so i meélici con<lotti <:he èsercitù110 i11 tali cittil 11011 si trovano in IMPORTANTE Pueal1cAZIONE . gTnc.lo cli ::ia11ere <ll)J)l'e~tar0 i1em1neno le prime Dott. G. MENDES \ cure ai nu111cro~i sofferenti di u1alattie dentali, che . Capitano Medico del ~o Reggi~ei;ito Granatieri" Gii aiuto uegh Ospedali d1 Roma. vengono invièl ti tuttora ~lll'~~(->l',1:ente nbusivo, ecl in manca&x'l di qnesoo. al fùbbro-ferraio od al b<ll'biere ! Elegantissimo voi urne tasca.bile di circa 250 pagine, . ll nume~·o C-on1ples~i,·o ùegli esercenti l' Od.011con 20 figure intercalate nel testo e l tavola a ~olor1. toiatria in Italia è (li circa 1200, com1)resi gli odonPrezzo J.i.re s. t<)ia tri ùell 'E~rcito, della ì\Iarina e gli e~ercenti (Per gli associati al POLICLINICO sole L. 3, franco di porto). abusivi, ill-e a11tncntano ogni giorno. Tçzle nu111ei·o Inviare cartolina-vaglia direttamente al prof. ENRIOO :tnoRELLI. Via Sistina, 14 - Roma. è scarsissimo n1algrarlo rappresenti sui no.·tri •

~

FASC.

la Odontoia.t.ria e Prostesi dentaria. cotnprende anche la Prostesi ·1 ilascellare P faccicile e L<J, oost ruz·ion e ed applioazio1ie dei n1l'.~:;::f, d·i ridu.zione -e di {tssaz·iotie pèr le fra,tt ure delle ossa rna scellari e ja cOiq li ». 1

1

(re-

lazione 'ch_ 1y·o). . «La Sezione 1Jer .l'Igiene Soci!l.le, rilevando l'assoluta urgenza di provvedere alla soluzione 'della complessa questione ospe-c1alierH. con particolar ri, . guardo ar ricovero e ~)la · assister;iza. dEfi tubercolos j, .il che c-0stìtuisce un iD?-prorogabile problema sociale' jntorno a cui convergono tt1tti gli altri problemi di assi~ten:6a sanitn r.ia; • · fa vòto: che sia sollec.:italllente aclottato il servizio delle 'a!:>sicurazioni obblig·atorie contro la inYalidità e contro· le malattie >>.

XX,',

r~ali

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( Manuale di medi[ina e chirurgia di .ou~rra

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(26)

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[ANNO

XXV,

45]

FASC.

COND.O TTE E CO~CORSI. ~·-

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. (7480) Aunz~nto cli stipen,dio - Sesseti1iii. _

Dolt. T. S. da C. - Nell'a11mento çli stipendio concesso dal Comune ai sensi del D. L. del 10 febbraio ultimo i1on può essere calcolato quello acèorda t:ole per sessennio da l 1° gennaio 1918, in quanto che. il sessennio non è una concessione fatt.:'t ad Zibitum del Comune ma il tassati'Vo adempimento di .un d.~­ vere contrattuale verso l 'im1)iegato. Occor1:e osservare el1e l'art. 8 di detto decr~to dice che bisogna tener calcolo dei m~glio1:.:'1menti con cessi dopo ,il mese di. nlaggio 1915, ma non soggiunge, come er• • • l·oneamente e ~sposto nel quesito. sutto qualsiasi titolo. Per gli impiegati govetnatiYi n on y'ha, poi, dubbio eh~ l'aumento in Pilrola· non int~rrompe il sessennio e cbe se questo fl1 giit ma turato, l'aumento Si calcola sul nuoYo stiJ)endio. Uertijìoat i

cli

eseguita

paccin,a.;· ione.

CASTEL DEL PIANO . (Grò .."eto). - Ricer<.:~lsi un medico condotto per il servizio i11teri11ale dì Seggiano. J-'a condotta è piena (a tutta curu gratuita) ed ab braccia una l'Opolazione di circn ~400 r>ersone, di cui 1netà in paese e metà spa r$a per la campagna circo,stante. · Località saluberri.mn. L'onorario offerto dia.I Comune è di I 1. 25 <11 giorno nette da ognt riteni1ta. Rtvolgiensi flJ R . Oommtssario. 4

R.\~ J.,0RFNZ1J N11ovo

(IloUla). sopra.· il Lago di

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NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICE NZE. '

-

Il maggiore \medico di \ complemento Giµseppe Ronseu(ùt, docente cli neuropatologia iIJresso la R. {Tni,'ersità di Torino, Jl ~uale dall'agosto delle ~corso anno è in zo11a di g-uerra, e· dall'a1>rile d i <iuest'anno ha la c~rica di co11sulente neuro-psichiat1·0 deJia III armub:l, fu non1inatò cou unq degli tll tinl.i bollettini Ca' raliere d<;)Ila Corona d ·Italia. ./

ALBO D'ORO.,

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i..\-lEDAGT.IA DI

BRONZO.

<. 'ENTROXE

G1usEPPE, da Casabona -(Ca tanzar0), , ·ottotenente medico reggimento fa nteria. - Sotto il Yiolento t iro dell'artiglieria nemica di ogni oalibro; nonc~rante del pericolo, continuaYa coraggiosa1uente fl prestare le i>roprie ct1rc ai feriti ed à .P ro,'-vedere ron energia al loro sgombero, anche QU<lll,d.o. per l'inten~o fuoco clell'artiglieria ne1ni- ' c:a, ven.iv~'tno ·a·bbatt11ti diversi rif:overi acliacenti 1 al posto di medicazio11ie. , . __:__ Do sso Faitj, 14..16 maggio J nl7. . I

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NO.T IZIE DIVERSE

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I medici .di Roma in onore dell'eroico collega Paolucci. II· Con siglio dell' Associa~ione fra i meilici-chi1·n r~:J1i liberi eserce11ti n ell:1 Pr0Yi11cia di Roma, tinnito 1<1 sera del . .2. noven1brc. orgo~lio so cl1e tTn n1erlieo ,cli R oma - il tlott. Pnolnc"{'. i - nbbi~ :1g-gi-n.nto n11o"Va fl1lgitlisi~i1na gli0riil nlla cJas~e. giit tn11to be11emerita. sui can1pi di bn ttng·Iia oon1e negli , OHl>P<l·a'lL erl aff.e•rma t 0 an<:Ol'D., c:oin e.pica g~sta i-I t1';l1cli%io1iale Y1al-0re italico, delib€rò òi f.aTsi iniziiato1'€ di 1&olenni onoranze all'eroico colleg·a, invitando ;:i :parteeip1n rvi il prjmo 1nagistrato di Roma e ln presiclenza dell'Ordine. Il Poli-elinico espTime il st10 fervido con enso a questa e~a ltazione <lelreroe at1cla<:issimo, che h-.1 scritto 1111<1- pagina cli fnlgi<ln g·Joria e al q11~Je va il p1'luso rieonoseente della Patria. 1

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Bolsena. - Cercasi medico· interi110 pe1: il mese di 1licen1bre 1918. Epidemia j11ft.ne11znle eRaurita. Pe'r tr';:i tta ·,~ ri'ì-olgersi al doti~ IDrn('Sto Denedetti.

Dott. P . ~- da F. - I certificati clj sub1ta vacci-· nazione occorre11ti IH~l' l'amrni~sione nlle scuole si rilasciano gratuit:11nent~ a tutti, ed i11 carta libera. (7482) Traft(l,rn erito eoo·no1nioo dei 1necl'iCi condotti chiarnat i 80tto l e armi. - Dott. P. T . .da G. - Il med_ico conclotto rhinmato 'Sotto le a~·mi ha d'.iritto a llo stipendio ma ggiore o civile o . D;lilitare. Però se · lo stipendio od aRsegno militare è inferiore il quello ciYiJe n carico dei Comun~, al . quale appartiene, rimane S;Olo la cliffere11za fra lo stipendio civile e quello militare. Se lo stipendio .od assegno militare è su11eriore ~1 Qltello civile l'Amministrazione civile no11 dovrà sostenére alct1na spesa a pror1rio C:J.rico. Ciò ft1 stabilito dal D. L._ def15 aprile 1917, n. 727. P er ottenere ii pagamento da parte dell 'AmministJ.·a zio11e mili tc'tre dovrà rilasciare apTlOsita dichin razione circa la sua posizione econom.i ca di -frqnte al Corp.t111~ i richiesta clel Comand~nte clel Cor110 cui a1>1)a rtien~ . (7484) Con,g (i(lO - Loca.li d'i isolarne·n to . - Dott. r_). V. ' da M. - Ne i tre mesi di congedo stra-ordinario 'a se111vre con1pres9 qt1ello del pongedo ordina..• rio. Non si.. può obbligare un medico a riu1anere costante~1flnt~ lont.1no claÌla propria famiglia ed a dimoraie. nel loca le di isolamento, ta:r;to più .c he taLe misura non è più ritenuta. necessaria se i l sanitario preposto alla direzione di un lazzaretto o di un locale di i-solamente, pr.lma. di u scirne, adoJJera tutte le precauzioni e le disinfezioni, che la Rcienza oggi abbonclantemente su.ggerisce. (7485) Pensioni . . - Dott'. T. C. da T. - COn i dati esposti E1la, all'epoca indicata. liquiderà. la pensione di annue lire 1280. (7487) Ufficna:te sanitario. - I ndennità oa1·0-viveri. ' - Dott. G. G. ·da M. - L'l1flicia.le sanitario non è impiegato gove,·11attv-0. Ad esso, qi.1i~di, non com-. pete la maggiore i11c1Pnl1lità caro-viveri deliberA t.a • nel settembre scor . so a fa"t"ore degli. im1)ieg.ati dello Stato, .(7488) Indennitii oa,iro-viveri. - Dott. A. S. da A. - Tenuto conto dei dati esposti Ella ha diritto a lla indennità caro-viYeri di lire 24 mensili. Tutto sommato non giunge EJlla, infa tti, allo stipendio • cli lire 4500. ) Doctor . Ju s TITIA . ,

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1103

" .. -

RISPOSTE A QUESITI E ADOMANDE.

(7481)

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SEZIONE PRATI CA

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1104.

(ANNO XXV ~ FASC. 45]

IL POLICLINICO •

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Missione della Croce Rossa di Ginevra in Italia. l~11a

iui ·sio11e del çomita to internazion a.Je della roc:e Ro. ~a di Ginevra ha visitato in Roma vari 08t>ecla li de lla C. R. 1I., l 'l1"fficio della Commissione c-e11trale })er i prigionieri di g·uerra, l'ospedale ·m ilita re <.lel Celio, il centro diagnostico per i tuber<.:olosi, il centro fisiotera1)ico. I 1a Commissione s·viz7.era si 1-eca i11 Grecia : farit ritorno fra 11oi frn qualche ~ettimann e Yisitel'il ·n I tre or gani zzazioni sani tn rie. 1

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Un lutto del senato1·e Lustig. . ·

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salario, noncl1è s ull 'ornrio protratto. di dieci ore giornaliere continua tiYe, in1posto alle operaie stesse nell'ospedale militare principale di R oma. Il 1n il1istro Zupelli 11a risposto che è allo studio I>resso il ~1inistero della guerra, un prÒYYed.imento' inteso a mig-liorare le condizioni economiche delle <lonne ndclette al servizio di ospeclali militari. Neli.· ospetl~1 1é cli Ron\a l'Ol'a rio di se1:vizio di c11i ~opra' è st a to ridotto cli mezz'ora .

Il 23 ;settembre, , in seguito ad i11flue nza:, spegnevasi serenamente in Catania il (lott. CAR::.v.t:ELO Il .~eu . }Jrof. Alessanclro I.Justig è stato J)l'OYato FERI1ITO, libe1·0 dQcente di medièina operatoria, <la una g1,ave sc.iJa.g11r<:t : a l s.uo <lffe ttQ è s~'l to ootmag·giore medico clella Ctoce R ossn . tratto il figlio amatissimo Giuse1)pe, tenent4 di arDi animo straordi11ariamente bl1ono, di ca ra ttere tigli e rin, .1·ecluç:e dal fronte, sventosi i11 un ospedale • retto e· lenle, fu cittadino ottimo, professionista <li R oma do110 btevi~ illla malattia. eip.erito ed affettu oso J)adre di famiglia. Dotato di All'insigne· scienZ:int o triestino, che dia ll 'inizio una solida cultt1ra scjentifica, .accoppiata ad una <lt~l la gt1e1·ra prodiga attivitit e sapere nell'esplica·pro tica indefessa i1er lunghi anni nella CUinica chizi<:>ne di . un a 1to ma i1da to i:i-er ln tu tel~ sii.ni tari.a rurgica dell'ospedale S'a n ta IVIarta, diretta dal Cle<lPJl'Ei;;erci.to, rnnnclinn10 dal Cl1orè le nostre conclomenti, divenne abile ·chirurgo e per precisione di· gliè1nze. tecnica e i:i-er finèzza diagnostica. I/influenza in America. · .J ;;:1vorn to~·e coscienzioso ed instancabile, la su~ molteplice a tti-vitù , divisa tra l'ospedale Santa MarI l 11P<l•lcal J?ecorcl a11nl1'11zit1, .1 nei su oi 1Jltfrni 11u, tat l'ospedale territoriale della Croce Rossa e ~ 1 lllflri pe1·venutici, L"h 0 l'attua le 1)<111clemi<.t febbrilE.~ Carcel'e gi11dizial'io, di cui er a sanita rio, trovava . s i è diffu,s a ·i n tutti gli Stati Uniti, assrt1111•1'ld<) C<'l n1argine per l'esercizio libero della profe~sione 1 chè ratt.ere cli gra vitù. / praticò sempre co,n spirito cava lleresco e disinteSi . ono emana te va rie misu1·e profilattich€ di ressato, e per la p11bblicazione di numerose monor1gore : <1 ::\fe"· Yorl~ si è d~ciso (li r endere obbligrafie cJi indole scientifica e pratica. Rapit-0 nel ~·atoria la clen1.1n~in ,clei casi cl 'in fll1enza e di J)OJpieno \igore d~lla vitalità e del la voro, lascia un n~oni te e di procede1·e a l .!,'ico\ero çoa tto negli 0R11evuoto J)l'Ofondo nella scu<>Ja, nella. società, tra i <1·1 li <lei n1a ln ti g·ra -vi / le c11i condiziQni fan1ili.a ri colleghi. fra gli amici. Alla vedova e a lla figlia d~ n·on co11 ·ent,1110 l1n·u Ristenz<1 . soddisfacente ; R solate sia cli confo r to la stima e l'affetto che lo (~hic~1g:o i •1)roc~c1e .,a ll'arresto cli ehiunque n on otcircol1.(1aron? in vita e il rimpian_to una nime che telll~ri Hl <li, ieto di sput<1r e c-0me pure di cJ1innl'a~comp.agna dopo estinto. qut~ è ·~C?l'lirego ~1el l 'atto di tossire o di siternutare . F. MA1\'W:~O. , e1ize:t far 1.l!~o del fazzoletto~ ne 11a Columbia s0n·o st.a te chiuse le .scuole e t u tti i lt1oghi di dtvel'ti}J mort.o eroicamente, colpito da . una granata aumento ; n Ro,s ton sono sta t e escog·itn te ,·.a tie ro j ~111·€ ' striaca nel ptimo giorno della nostra tlltima Qffeni)el' l'i<lurre la congestiQne (1J1 t~:affic.o; ecc . siva, il ~4 ottobre, il tenente inedico EUGENIO Per le donne degli ospedali militari. HEUSCH, decorato <li medaglia d'argento a l va, lore e proposto pe1· ur1'altra medaglia 'd'argento ; JJ'on . Vina j h a .interrogato i ministri clella guerra contava 27 anni . .fl <lel tesoro ull'e~clt1sione delle operaie addette !ll gunrdal'oba de~li osped a li mili ta1~i, dall'aumento d i .

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Indice aHabetico per materie. I

. . I'a g. 1097 ..A.11gi141 11eetoris : terapia )) 1098 ....\1111onie : n-0tc1ziQne fi";Ologica )) 1096 f'b:;tifelle~l : })rognosi dell.e infezioni . )) 108~ istosc:opi<.l.; tecni<:a D n;10-gi.H?r1·u : i11 fg11an1ei1to de ll'odonto)), 1102 iatria. <\ Q)t'{)gtesi d:entaria D<>Jl<1,..g11t>-1·1«1 : pro,~Yed:imenti ig-.ienico-so)) 1100 . ti.n li . Ji'"'erite tlei ner,'i cla p1'Qietti li cli g11erra : )) 1077 . i i1terve11to ehi rl1rgico )) 1097 F~1·iti ~r~1Yi : celle cal<i,e J)e-r . Fratture dn1 arma· d~1 fuoeo• : tra ttament-0 )) 1086 Jntlueuza (febbre spngnuQla) : b:ltterio bi)) 10 o 1>01are • 1

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Roma. 1918 · T ip. Cartiere Centrali.

~28)

Influell7..<1 (I.'epidemia di) e I.a Croce R ossa . . . .. . . Pag. 1009 :àlalaria : attivazione stricnica de11·~1cees~ » 10 1 ~Iu til.a ti del vt&o (I) ed i rinologi . >> 1084 O,steo-sintesi : •saldaturia1 dei fili me tallici » J 082 l{<1chitide : trattamento . >> 1097 Sca r la ttiJ.1 a : trn tta mento con siero im» J 09G inune . . .• )) J.091 Simulaz4>ne in · dermato-vene.i~lQgia . Storia c1~lla medicina : l\ilnrr.iale e la me)) 1093 dieina \ )) 1099 . rVitto1'ia

L.

POZZI ,

resv .

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Roma, I7 novembre L9I8

Anno XXV.

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' dai professori :

fond~to

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GUIDO BACCELLI

DURANTE

FRANCESCO

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SEZIONE PRAT.ICA REDATTORE CAPO: PROF.

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VITTORIO ASCOLI

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SOMMARIO. '

Lavori orlglnalJ: E. Brignone: Contributo .alia sieroterapia dell a meningi te cerebro-spinale epidemica. - Osservazioni cllnlche:

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C. Guarini: Contributo allo studio sull 'ostacolo che può offrire il pericardio al cammino dei proiettili à'arma da fuoco (con~•atazione r adiologica),. - Note e contributi : F. Dur and: An•iformina. Sua a zione sulla morfologia e biologia del bacillo di Koch. - Servizi ·sanitari: G. Ruggi: Per la formazione del f11iuro corpo sanitario · di complemento. - Sunti e Rassegne: C.e;1RURGIA: Walters, Rollinson, Jordan, Banks, Bowlby: 500 operazioni d' urgenza per feri~e addominali. - MEDICINA: Casper: La nefrite dolorosa . Appunti di medicina pratica: CA.SISTIC~: Le paralisi laringee •

,

a ssociate. - SEMEIOLOGI>.: L 'adrenalina nel saggio dello state e della funzionalita dell 'apparato cardio-vascolare. - TERAPIA: La purgazione per via ipodermica il suo valore clinico. NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA: Se I ' ablazione del nerTO n•i trapjanti di tiroide ne comprometta la secrezione interna. Varia : L'edema .da farne. - Posta degll abbonati. - Cenni·

ha

I

bi bliog raficl. Nella vita professionale: Cronaca del movimento 'professionale. - Rlspos1e a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi. Albo d'oro. - Medicina sociale: Provvidenze sociali pos._belliche. - Medaglioni: Giacomo Filippo Novaro . - Notizie diverse. - .Indice alfabetico per materie. '

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. - ·A.g\i abb·onati che si trovano ili zona di guerra

. .

L' Amministrazi~ne prega vivamente i signqri abbonati che si trovano in zona di gùerra di notificare subito i loro evehtuali mutamenti d' indirizzo, • , ciò per evitare dispersione di fascicoli che l'Amministrazione non sarebbe in gtado di rifornire ·in quanto .eh~, dato il rincaro della carta, la tilJ.'atura del giorn~le è limitata allo stretto necessario. E' vietata la riproduzione dli, lavori pubbUcati nel POLIC}LINJC'O o la pubblicazione di sunf' di essi senza citarne la fonte. ,.

DlrlUI di profrietA risenatl. -

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·ningite cer ebro-spinale epidemica era pura1nente sintomatica: oppio, rivulsivi, si1enz.i e, , calma, oscurità, bagni caldi. In seguito si tenT 0SPEDAL~ DI . RISERVA DI CASALE MONFERRATO. tò l ' u~o dell'argen to colloidale per via sottoREPARTO L AZZARETTO . • cutanea o endovenosa; infine si cercò di incontributo alla sieroterapia fluire sllf microbi n ello stesso liquido cefal-0della meningite cerebro-spinale epidemie~ . r achidiano con iniezioni intrarach idee ·d i elet·trargolo, col sublimato, con la' piocianasi, co• • pel dott. E M ILIANO BRIGNONE. l'iodi·o, ·Col lysol. lVIa appena fu stabilita con sicu rezza l 'id:nL'importanza che h a preso la meningi te cerebro-s";)inale -epidemica in questi anni di g1f er- portanza del meningococco di ·w eichselbaum, ra r ende opportuna l 'insiste·n za a dimostrare come caus~ determinante della meningite ce• l'effi cacia imrr1 ensa della sieroterapia specifi- r ebro-spinale epi·demica e le sue proprietà bioaa causale, a fine di poter c-0mb attere con mag- logiche, subito· si inventarono quasi contemgior fede e con miglior su ccesso ~ale m orbo. p oraneamente in Francia, in Germania ed i• Fortunatam ente è lontano ii tempo in cui America dei sieri ·per la cura specifica di queDupré dicBva che· p bche malattie sfuggono in stci male. . E con 1:introduzion e- del siero antimeninmodo così completo, come le meningiti a cute, gococcico la l otta contro la meningite cerebroall'azione terapeu tica. Fino a pochi anni fa la cura contro la m e- spinale epidemica cambia aspetto : e se per le

LAVORI ORIGINALI.

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. IL POLICLINICO

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[ANNO ·xxv, FASC .• 4.6]

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:r.>assato 11oi er avam0 qua...:i .i mpotenti contro l a veridicità tlella diagnosi. Uno solo, man4{uesta malattia, ora po s·s~clian10 un'arma efdato come sospetto, fu i·ico11osciuto immune . Icacissin1a. e quindi rilasciato . . Le statistiche, anche le i)1·i111e, i)arlà110 1n Gli ammalati da rc1e c:utati l)er meningite .moclo el oquente. 1\-Ientr~ prima })er questa afce1"ebro-spinale epiclemiea furono 13, tutti afezione l a percentuale clella mo1·talità variadulti: dodici militari e lino borghese . . va dal 90. al ·70 °;~, dopo ]'introduzione del sieEccoli per ordine di data con cui .vennero ro specifico andò abb,assa11dosi in modo mera- accettati nel riparto: 1° l\f ... L ... ,' soldato ... vig·lioso. Difatti F}exner col Sllo s iero ebbe 'una art. •p.es·. 1camp., entr.ato il 28 febbraio, guarite; 1 . mortalità 1del 29.6 %; J(rohne, . I .. ewy, Hahn, 2° B.:. E ... , caporale ... att. 1p es. 1camp:, e,n trato • TQbben col siero · Kolle e \'' a~serma11.n Q.el ir 10 marzo, .g u1arito; 3° D ... Q ... , "caporale ... ge .. • 18.35; S cl1_9ne col sier,o , Jochma:nn del 25;- Linio·, entrato 1'11 m arzo, gt1arito; 4° B ... L ... , vierato e Con,teal del 10.57. Il ·Rizzi J)Oi riferiso1dato .. . genio, entrato il 14 marzo, guarite; !oee di aY.erli i suoi ammalati avuti tu~ti gua5~ L ... L .. ., sol·dfl,to ... ge11io, entrato il 21 mat·riti; e altrettanto dice il Randone. • zo, ·guarito; 6° B... G.. ., soldato . .. a:çt. pes . Con tutto ciò moltissimi non sono ancora camp., entrato il 21 m .al'zo, guarito; 7° ·G... R ... , 4i.'aoco1..do st1ll'efficacia de.Ila sieroterapia nelsold1ato ·... genio, e11trato il 7 aprile, gu.arit0; la n1eningite cerebro-spinale, e parecchi van-. 8° L . .. A ... , borghese, contad~na, èntrata il ~O •o affermando ·di non avere ottenuti quei aprile, morta dopo 9 giorni; 96 B.. . G .. . , solbrillanti. risultati che dai più vengono van- ' d~to ... art. pes . . èamp., entrato il 1° màggie , tati. . guarito; 10° S ... G ... , so1d.ato ... .sanità, entrato Tale div.er:sità di giuqizio credo dipe11da i'l 3 giugno, guarito; 11° M ......'\ ... , soldatb ~.. è.alla disamina di statistiche nelle quali fugenio, entr~to il 29 ·git1gno, gu•ai·ito; 12° T .. . ·S ... , rono confusi casi curati con metodi o sjstemi soldato ... genio, ~ntrato . il 21 noye.mbre, morto diversi; OPJ?Ure, forse più che da altro, dalla dopo poche ore; 13° O ... P ... , soldàto. ... genio, dose, ,s pesso insufficie11te, del siero inietta•to, entr~to, il .12 dicernhre, guarito. • dal momento in cui la ct1ra sieroterapica Qualct1no, come il ct1. 5 e 7, m~ venne pol',·enne inizia ta, o dalla modalità dell_a cura to in condizioni ancora bucine, e.on cefaléa • • anche dalla qualità del siero, che se m ono- violenta, v·omito bilio.so, stiti chez.za, irrequievalente si dimostra inutile nei casi., tutt'altezza, ,insonnia, fotofobia, addolentiment<!t tro che frequenti, nei quàli la malattia è cat1profondo del'- tronco, dolorabilità dei onovi. sata da un ·agente diverso dal meni·n gococco, menti del ,capo, rigidità incipiente dei mu,come .ad es. dal parameningococco, dal pneu~ scoli <\ella nl1ca e dèl dorso, ma senza, o qua• mococco, ecc. .si sen.za, febbre e con se11sorio ancora cornEssendo io stato nell'anno 1917 testè decorso plet~mente ·libero: i11 una parola, all'inizio del. la m·aJiattia e nel lllOTtlénto incaricato del servizio sanitatio clell'ospedale . pl'oprio faV.ç)revol . r L·azzaretto di Casalm.onferratd della cura. .e . avendo i1el ciclo di molti m'esi àvl1to occasione cli e11rare La. .m aggio1· ~a,rte i11,·ece (n. 1, 2, ~' :. 4, 9, pareccl1i infér1ni di :me11ingite cereJ) 1·0-spinale ·10, 11 e 13) entrò i11 st ato 1nolto grave, esselll• \iepìcle1ni ca t11tti pa sati a gua1·igio11e, ad ecd o il male già in i)e riodo abbastanza inoltré1~ cezT011e di clne, ~1ei q1\,ali la 111alat.t ia si el'ét to. Essi i1resenta Ya r10 , e i oè, irasctbilità, ecper 11rlo n1anifesiata oon lill clecorso · fuln1icltabi·l ità . e aiSÌlll'bi della coscienza; cefaled a ante, e _per l 'altro interveriùlo tto o tardi fortissin1a; i·acl1ialg·ia; im1)ossibilitata flessi~­ perchè portato in , fin di Yita, credo cosa non ne e rotazione clel car>o; t11tti i si.n tomi di co• inutile dare ora relazione del l avoro cornpi11- . lrattura; Ker11ig sed uto e s11pino; segno delto e del metodo da me ~egl1ito, per venire l)Oi . l'.alh1ce e della totazion e clel })acino; sintoillo a dedi1zioni concrete e precise., s ia per p or- ·,de1la nuca; Brndzinski: Babinski; irpete latar.e il mio modesto ·~ontrib11to alla cura di biale; sti•psi; vomito bi] i are; rifl~ssi tendinei, tale· terribile n1alatfia, e sia anche per dimo- ,· creìnasterici e c·t1ta11ei esagera ti; posizione i.11st1·are llna volta più che .l a sieroterapia anti - ·. cootdinata dei })t1lbi oc11.Jari; ineguaglianza e ine11ingococcica non mancl1erà di~ ·clare risulrigidità e miosi 1)1ll)il1are; dermografis1110; ve•tati · assai buor1i quando ye11ga conYenientetre ~ barca . Inson1ma, con q11ad\o clinico ì4pi co completo. mente applicata ed .es~guita. Tre poi (il n . 6, 8 e 12) in condizioni graviiPre111etto che i miei tutti. batte, am1r1alati, . sime e pressochè disperate. Con:gesti, agitaa, riologicamente controllati dal Laboratorio di delira11ti, urla11ti, incoscienti; con · opistoto• • -"lessandria, i1on lasciano ùubbio alcuno sul. 1

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SEZ CONE PRATICA

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piccatissi1110 e tutti i sintomi prece.denti esalo s1Jeco vertebrale 30 eme. di siero antirr1eningerat1; tremiti fÌbr.illari, trtsma e incontinenza gococci co, v~le a dire una quari.titjt ·di .p oco indetle orine e f'eci. . ' / feriore al liquido estratto per mo·do dà, im1)eIl / liql1ido cef.a.lo-ràchid1·c.·no ottenuto .colla dire o ridt11·1·e . al minimo l'oscillazione della pti11t11ra lombare si manifestò per tl1tti to:rpressione i11tracr c.·niica e la consec11tiya i1)erebi(io, co11 forte ·1) 1·ession e e colle cEt1~atteristi che mia mer\i11gea, e, 1:11edicato con collodione l ' a1ndcll<l .maluttia. In d11e (11. · 8 e 12) f11 ad·diritt11r~ mnlato, lo r·iponevo qtrincli a letto a t esta bossa pu1·11le11to. Il res11n11~0 batteriologico ha dato, e col ba cino lieveine11te rialzato . -l) Cl? , favorire · · come g·ià (lissi piiL so~ra, ,conferma positiva·. pi'Lt facilmente la d1ffusione del si ero verso il 111 tutti c1uesti casi ,a ]la cu1~a sintomati~a [lo cerveDo. · sen1pre associata la p·u nt11ra lomb are unita. In ness·un 6as.o ebbi da notare accidenti od mente all'iniezione inti·arachidi~·11a di si ero an- inconvenienti ' verificati da talt1no, percl1è be timenin gococciico nello spazio s.ottoaracnoideo; s~mpre avuto l'.avverte1i.za. di inictta reJ· conve- · e posso dire di av~r ottenuto ris'l1ltati invero nìenteme11te TiSCal1dato a 37°, i l siero molto lensp1e11didi, ·p erchè Sll 12 ammalati ebbi undici ta1nente ed in q11a11tità, come dissi tèstèJ al- ~uarigioni e u:q. isolo decesso, non tenendo calquanto n1inore del liqltido estratto, pe.r evitare colo del T .. . S ... (n. 12) portatomi gravissimo sia i br·uschii. aumenti di pre.s sione; sia qt1ei die morto Sltbito dopo poch e ore, pel qùale l'in- sturbi, tra11sitorì ma pur sempre noiosi, che tervento ter'2•peutico giungeva troppo tardi. son0 i d olori irradia·n tisi agli arti inferiori, lo Vediamo ora q11al e fu il meto,do da sestordim e11to, l'aumento della ,ceifalea e persino guito . · il deliquio. ...... • Per la c11ra sintomatica 110 ricorso alla veFra i partigiani d elle 1dosi m assiccie di sie-· scica di ghia-ccio sulJa te.sta ed .a lla nuca, che ro ed . i timidi che si limjtano ad iniettarne è stata:· ))en tollerata dalla n1aggiol' parte aegli l)OChi cn1c., io tenni adunqt1e la vi a di mezz~, ammalati ed ha atrecato beneficio specialmen- vale a dire .dai 30 ai 50 eme., i spirandomi alla te contro la persi sten.t e ed inte11sa cefalea. regola che a l letto dell'amma ìato l'indicazione • dev e v·enir d a l ma,lato stes.so, senza apl'iorismi Me).to bene 11-anno giovato ancl1e le ' inieziqni e senza timidezza. "otocuta11ee di morfi11 à ed il brornuro di sodio, specjal111ente le i)rime , che, mjt iga·ndo i dolori, .S l; l'indi cazione d eve venire dal compl esso sinto111tttico in rapporto. all'an clamen~o della ltanno sovente i)rocura to c111fete e ·sonno agli i11fermi a g jtatf o deliranti. Nei pochi çasi in malattia e dall'esaµie m acroscopico del liqui· ~ ·11i la temperatl1ra sj elevavh, i preparati di do cerebro-spinale estr.at-to . <·l1i11ino co rri sposero e;g regia mente allo sco po · :\Ia.i dosi irrisorie 1 però, nè isolate, chè sa• abl)'E.'."lSanclola, e, oltre .. ch e toglie.re un a ltro rebh(:ro assoluta1nepte ins11ffi.cienti. fai.tare pericoloso pel' l ' e~ i st e11z a d el paziente , T enni pure Ja via .di m ezzo fra il inetodo '.di · ~ ltanno , ancl1e .svolta 11na ])e1ieficn azione s ul ' quegli .autori ch e, quali Kolle, Con1by., H a lt, cuore. , Ko plil<, Was ser~n,tnn, fanno una s.olu iniezione ~Ia il m et-odo ch e m eglio h a corrisposto alla e non la ripetono più che nei casi n ei quali la . h a ·. ditto alct1n iniglior a mento, e il mia asp ettativa è st:a•ta la puntura Jomba~~e s11s- l)rima non • ~i~te111a' di que g·li altri ch e, co1ne Netter, f) o~segt1ita •Cl n.11'iniezj011e e11cloracl1idea di siero an. iter, i111ettano sisterr1aticame11te p er due, tre, . , time11ingococc'ico. / q11attro giorni co11secl1tj vi l a q11antità conve<Jue ·ta v eniva eseguita co11 lln rn})115io ago <la l)ll11t11ra 101nl>nr e alla .. Q11i11 <'J{c su11·i11djvi- ' 11ie11t e di siero, anche se la pl'ima , l1a l)rovocato sensibile i11i·gliorame11to. I ò !) r(:ticai semd110 preferipilme11te l)Osto s eduto d i tra·verso . sullét S!)Onda d èl letto,' col tro11co forten1ente · l)fe la prima i1u ezi o11 e endorachid ea s11])ito dopo la prima vi.sita d ell 'ammalato, vale a (lire inclinatg jn avanti .e la testa b assnJ 11el solito appe11a e n trato a.ll ospe·d ale, ~ fe ci lJoscio $11sluo.go d·e1ezio11e · (vale a direJ· sulla linea del segl1ire le alt1:e ge11eralm'ente ii. giol'ni alterr1i , ra cl1ìde n el punto d'incontro di un.a linea; orizfino a decis o mig]ioname11to riscontrato . zontale cl1è unisce le du e creste 'iliache sqtto E la guirla pit1 sicl1ra p er l"a·1)ice de~l'apofi s.i della IV verteJ)ra· lombare) , . . t1n 11 novo inte rprevia sterilizzazione ed anestesj n, d ella p elle · ve11to n1i f'll sem 1)re offerta dall' e~a 111e metodico del liquido cefalo-r a·cl1ideo: nncorcl1è i {'On tintura di i odi o e cl oretile. .a ttenuati, q11a11do il liquid o Fatta la pl1ntura, l asc.:iavo d e.fluire sp onta- . si11tomi si fossero . p erman eva torbj do, praticavo l111a ·o })~rercl1ie neamente, senza a lcuna as11ire.·zio11e, ·g en . eral, a ltre iniezioni, che tra lasciavo solo qt1ando esmente 35-10 eme. circa di liqnido cefalo-racl1idiano; poscia immediatan1e11te, co11 u1ia sirinso era ritornato normale. Nella n1aggior parte dei miei nmm é\la ti baga già; in precedenza 1'f8parata, iniett•R\VO nelI

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·IL POLICLINICO

XXV,

FASC.

eme.,

(ANNO

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stal'ono 3-4 iniezioni di 30 e furono geDifatti, se per Fanciulli, Federici ed altri auneralmepte s~fficie~t-i dai 90 ai 120 cm.c. di sietori queste · iniezioni riuscirono efficaci e costiro; in qualc11no però se ne richiesero quantità tuirono da sole un sistema eccellente di cura ' \ mag·giori, con mag.g ior numero di iniezioni. Al della meningi te cerebro ...spinale epidemi.ca, per B ... L ... (n. '5) ne occor·s ero sei con un complesquanto men.o pronto e meno energico di quelle sivo di 180 eme. di siero; e il B ... G ... (n. 6) endora~hidiane, dimostrandosi il siero antinon manifestò U·n deciso ÌnigljoraII)ento .$e, non meningococ-cico usato per via ·sottocutanea dopo ben nove.. iniezioni, con dosi sempr.e cre- egt1almente specifico, reputai .conveniente spef scenti da 30 a 40 a 50 cm·c. e ·con un consumo .· rimentarlo in unione all'altro metodo nella di circa 400 Cm·C. di siero antimeningoc.occico. persuasio~e che ùn qualche v·anta;ggio avrebbe Dunque la dose 1da inietta.re varia da 30-50 portato al mi-o ammalat~. E partivo dal coneme. ne1g li. adulti, d.a 20-30 nei ragazzi e da ·Cetto che la meningite cerebro-spinale ep-id-e10-20 ne-i" bambini; ·e può essere ripetuta suc- mica è un'in_tezione quasi sempre più o meno cessivamente a secon.d a del ·decorso delJ.a ma- generalizzata anche quando l'emocoltura non lattia e della gravità 1del ca.so. Dobbiamo però riv.elar la presenza di m.eningococchi nel sanricordare rc he un'iniezi.one unica non basta mai: gue e .c he perciò, iniettando io sottocute ·s iero per·chè ·s embr.a che il segreto ·d ella ·cura. •c onsi- specifico, facevo assimilare dall'organismo una sta appunto nel fare un vero lavaggio dello . quantità di siero che avrebbe attenuata questa . sp€co verteQ.rale per attenuare la -v.irt1lenza ·del · irif ezione. , liquido rachidiano. E ricordiamo anche ·.che Dall'uso di tali iniezioni non riscontrai mai mentre una do~e tl'Òppo piccola p·u ò riu·s cir.e i11conv.enienti di •s orta, e s·o n d'avviso che po!!inefficac~, una dose piuttosto· generosa non Tiesono essere di qualche vantag.gio, tanto p.i ù sC"e m.ai 1dann.o sa.. che ven·n er,o preconizzat,e come mezzo di cur·a l1n genere già dopo la prima iniezione si ri- profilattica della m eningi te cerebro-spinale epill:sate a tale scopo con mane .s tu!oiti nel 1constatare •come i sintòmi si demica . e già vengono . slano ·consi·d·erevolmente attenuati: .alle volte . notevoli risultati. Nel caso estremamente grave del G... B ... (n. 6), della ·cui guarigione già quasi irrµnediatamente. Que sto rapid·o ~iglio­ ramento è del tutto parag.onabile._ a quello che .diisp·eravo, mi sono infatti con esse trovato assai soddis.f atto e la sua salvezz.a isi devè probabilsi ottiene nella <l:ifterite con il siero specifico. La maigigior P8:rte dei · sintomi nervosi miglio- mente attribuire all'asso·ciazione di questi due rarono: il: coma, la cetfalea, il delirio, l'inson- metò.di. nia furono, .i primi a ·cessare. ' Nel medesimo Quindi nei casi gravissimi riten·go che e.i tempo la temperatura si era ablrassata note- potrebbero benissimo, come· cur.a coadiuvante volmente, tanto ,d.a' preis entar.s i nei giç>rnt suc- e .. Più ·compJ.eta, _a lle inie~ioni endorachtdee ascessivi normale, oppure l 'abbaSisarnento avve- sociare quelle sottocutanee o endomuscolari, niva per -lisi, im!)ieig.ando tre -0 quattro giqrni le qual.i, - se a.giscono come le antidifteri che, le • . ' per scomparire in modo completo. La rigidità antitifiche, le anticarb-0nchiose, le antit~tanidella nuca e le contratture furono ·semnre le che, non mancheranno di influire rn modo oeulti·me a isvanire. Il liquido ,cefalo-rachidiano nevolo sull'andamento della malattia. · • er.a ridiventato normale: non... era più torbido, Di tutti i menin1gitici avuti in cura già d.i ssi nè lattiginoso, m a lim1p.i do ie microsco,p icé\mente che due soli vennero .a soccombere. Uno, il subito st notava I.a rapi1d.a regr·e ssione .. della T.. . S... (n . 12), mi venne po.rtato morente e 1orma leucocitaria, in.dice .de_lla lesione menin- l'intervento troppo . tardivq, non ebbe più ·nessu:n ge.•a.. potere ad attivare alcuna scintilla della vita; Nel caso già ·s urricord.ato del B ... G ... (n. ~), morì difatti poco dopo. L'altra (si trattava d~ che fu un·o dei più g.r avi ammalati di menin- una robusta contadina .di 19 anni, certa gite ·cerebro-spin,a le epidemica avuti da me in A ... L ... , n. 8), per l'in·dugio di qualche giorne • frappòsto a mandare pel medico, ven°n e defraucura e che per .circa tre settimane rimase fra data del tempo maggiormente utile e più adatt• l a vita e I.a morte senza segnare ;nai migli oramento . alcuno, ho creduto be.n e alle iniezio- per una piÙ. probabile, per non dire più ·s icura, ni ·s ieroterapich e. endora·chidiane associare an- guarigione; 'perchè è ormai dimostr.ato che nella meningite cerebro-spinale epidemica quanto che quell.e sottocutanee di detto siero, alla dose più presto viene praticata la S·i eroterapia, tanài 20 eme., che praticavo a giorni alterni, to più aumentano le probabilità di guarire. quando. cioè non faceva la puntura lombare, pensanid o di coél>diuvare in tal ·m odo I.a cura Quando essa venne portata al Lazzaretto e ri- _ covera.ta' nell'apposita sezi0ine dei borghesi si tipica e d.i renderla, per così dire, più ·comtrovava in condizioni mc9to gravi. Sebbene l'inpleta. ~ 1

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tervento giungesse un po' tardivo, non trala- . un buon elem.ento di giudizio, in quanto che .sei.ai però · di trattarla .subit~ e.nerg.i camente la sola apparenza del liquido cef alo-raèfiìdiano con generose iniezioni endorachidee di · si.ero. è uno 1dei criteri fondamentali per l a. 1diagnosi La letteratura me.d1ca accenna a guarigioni della n1alattia. Oltre ~ ciò, la puntura riesce ~omplé te avvenute anche a: peri0 do .avanzato sempre utile per la d·ecom1pre•s sione che eserdella malattia, ed io già .an1davo lusin·gandomi: cita ·nel éanale intraraichtdiano; quindi una a~endo in essa riscontrato un leggiero' miglionuova ragione per vieppiù prediligerla. ramento. Il liquido cefalo-rachideo difatti si In tutti i miei guariti non ebbi poi a consta-• era già .a1quanto rischiarato, il sensorio fatto tare nessuna di quelle .disastrose complicanze più libero e la febbre scem.ata, quand'ecco in(cecità, paràlisi, ecc. ), che sogliono verificarsi s;òr.g.ere tlitto ad llh tratto una forte recrude- ne,.,-li indiviaui non sottoposti alla cura, o sotscenza di tutti i 1sinto1ni, la mala ttia a ssumere t9po·sti .a cura insufficiente. In uno solo, nel · un decorso fulminante, e, ·c ol liquido ritornato n: 1, residuò bensì una discreta sordità bilatetorbi·dissimo, manifestarsi trisma, convulsioni ra ! ~ che col tempo an1dò però sensibilmente migliorando, e questo fu. ap.p unto l'unico ammaseguite da coma mortale . • Questi due e.asi sono assai tipici ed is~ruttivi. lato ch e, per ci ricosta:nze speciali, ebbe una cuCertamente la sierotera:pia non gua risce sem- ra saltuaria ed irregolare . itre tutti i casi di meningite epidemica. Anche La gua rigione dei -miei meniingitici fu ad11nfie è .applicata ·con tutte le indicazioni più raque quasi s ern1pre completa, vale a dire senza zionali si dimostra impotente quando il male complicanze (10 1su 11 ) ,~ e si rpuò perciò con tt1tassume un andamento fulmineo. o ha una for- ta sicurezza affermare. che la sieroterapia anma .setticemica ed ipertossica, o manifesta un timeningo cocrcica oltre che .qare con maggio- / decorso cronico causato da un'infezione b a cil- r é probabilità la g.u ari gione, abbrevia: altresì • la.re. la durata della malattia e lascia gli ,ammalati I o però ho riscontrato che ogniq11alvolta po- senza reliquati . e ·p erfettamente sani. Uha riaaduta, dopo un buon ,peri.odo di mi-tet intervenir.e presto, proprio a ll 'inizi o, vale ac dire in seconda giorna ta , com e m i acc adde glioramento pro.g r essivo, l' elJbi per ò n·el B ... L ... Rei due ammalati 5 e 7, la malattia fu facil(n. 4); . ma con altre due iniezioni la malattia in breve temno rnente arrestata e sempre - e con riprese. il suo ..,d ee.orso normale e si avviò poi ~ splendidi risulta ti g11a rita. Quan·do invece mi a decisa e 1completa ,guari gione. · Per la: cura ricorsi al .si.ero antimeningococcapitò, e fu sove11tissimo, di intervenire fra ii terzo, qt1arto e quint.o giorno, il male si di- cico preparato presso il La boratorio batteriomostrò · più ostin.ato ed il miglioramento più logico della ' ,S ànità pubblica, .d iretto dal prolent0. Ebbi p-o1 esiti non sempre positivi e ri- fessor B. Gosio, e sempre ho avuto a lodarsultati alcune volte assai contrastati doroo una mene, essendosi ognora addimostrato in modo lotta as·s ai tenace, qua ndo la ·cura :venn.e, co- indub,b io idi effi•. cacia sicura e costa nte. È .esso siero di sa ng.u e di cavallo i·perimmunizzato me nei nn. 6, 8 e 12; di molto ritardata. contr o m olteplici stipiti virulenti del germe ·speNell'intraprend.ere la ·cura sieroterapica della meningite cerebro-spinale epidemi1ca il m_e- cifìco, ·p oliv.alente e al te·mpo stesso antitossico e batteriolitico. dico deve perciò procurare ven.ga sempre apConviene ·dare sempre la ·p referenza al siero plicata al più presto possibile. Anche nei . casi antimeningocooc1co polivalente, perchè, oltre dubbi, anziche .aspettare i risultati dell'esame batteriologico, convi~ne ricorrere all'u so del a idimo.s trarsi efficace ·contro i vari bacilli, rensiero, che non nuoce mai anche quando, invece d·e pure inutile l'accertamento della natura delò-el meningoicocco del \Veichselbaum, ·si trovas- la malattia, se è cioè dovuta ai meningococchi oP.Pure ai · ·p ara mening.qcocre hi. • se il pneumococco o il bacillo di Koch;. mentre • Ed {)fa, da,cchè ci siamo, anche due parole un ritardo anche lieve può compromettere l'ansulla profilassi, che riassl1merò in pochi pod~mento della malattia e riuscire spesso fatale. Swppiamo di forme · fruste, c.h e possono stulati. . La trasmissione diretta ·d el meningococco da farsi gravi e anc·h e fulminanti. Il ra.p ido dia.gno stico è ir1dubbiamente sem- 'un in1dividuo all'.altro essendo la causa precipua dell 'inf.ezione, converrà qujndi: pre legato .all'3. -niù stcl1ra guari1gione; si fac1° i·sÒlare l' a mmalato aie certato o so.spetto -eia adunque 1semipre, anche nel dubbio, la pun• • • tura lombare e si intervenga sempre col siero e inviarlo pre1feribilmente nel luogo ada.J.to d1 .' . . anche· quanid o non si h a nno ancora gli ele- cura plU v1c1no ; 2° isolare le persone ad dette alla di lt1i a smenti per una diagnosi precoce. D'altronde la sistenza; pl1ntura precoce è anche, e già per · sè stessa, •• 1

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3° disinf.ettare la: camera, adoperando p er I le pareti il latte di calce, · pel pavimento una. soluzione calda di soda al 10 %, per la biancheria e gli og·getti letterecci l'autoclave o l a lisciviazione; 4° -considerar e come portatori ·di gérmi · quatUti ebbero contatto :coll'ammalato ed usare \7er so di essi .p er· 1due-tre settimane ·debite precauzioni, come sarebb,e : tenerli #isola.ii, s-0t, trarli dalla 1ibera circolazione, farli -dormire e maa1giare fn locale separato; cu1~arne la stret. . · ta 1 p roprietà person.ale degli oggetti d'uso che 1 possano V•enire a· ·contatto -con la; bqcca e con la faccia; .lavarne e disinfettarn~ gli oggetti d'uso a partè ·con soluzione bollente di soda per i piatti e le posate , fj colla liscivi.azione pe1· le bianch,e rie; vièitarli tutti i giorni specialm ente alla gola e alle narici; sterilizzal'ne 11 nas0 ·e le fauci ricorrendo a p ennellazioni con glicerin a iodata al 3·, % 1delle ami gdttle, a · gargarismi .antisettici, ·a lavaiggi l1as a1i co11 solt1• • zio,n ,e diluita di acqua iedata o ·d i pe1'111ang'f:t.. nato di pot~ssio,. .a1d a;pipli,cazioni e11 donasali di pomata mentolata. • Questo ..di' sterilizzare il naso-fal'inge è lln lo• devole atto di buona prevenz.ion e, cl1e io ho adottato a11ch e per i miei ammalati e del qual e sono Rempre stato soddisfatto, ta rito ch e lo c:on si gli o cal1damente a tutti . ~1a, affin ch è la profilassi possa essel'e lJl'uprio ben fatta e possa dal'e. tt1tte le ga,ranzie fli • in.colt1mità e ren1d ere og·nora n1inore il numer o delle vittirne , della m eni11gite ce1·.ebro-spinale e·p ide.(ni1ca·, che tanta importanza har per .Ja popolazione civile ·e, specialmente in questo momento, anche militare, converrà che i co-. munì metodi profilattiei finor a adope:rati ve·ngano coadit1vati da .altri mezzi di lotta più moderni e più efficaci.· Quindi i solia.m o pure il meningitico, isoli a. mo quando è possibile i portatori di germi; combattiamo -I umido, il freddo, .le fa: ··che, gli strapazzi, le preoccU1pazi_oni; pratichiamo pure la di.sin·fezione del n.a-so e della gola degli am• malati e dei p ortatori di germi; di sinfetti·amo la biancheria , glf oggetti che hanno av11to 1contatto ·con loro, .gli ambienti che li h a.in no ri·covera'ti; ma ricorriamo èJtresi all'.arma che -tanta r;iuscita h a .av11to nella profìlas.si d-i altre nt1metose mala ttie infeìtiv·e, ·c.ioè alla siero-profilassi o alla \'8 cci nazione preventiva . La siero-profilassi, fatta con siero antimeningoéoccico per via sottocu tanea alla dose di 20 cipc., l1a sempre m a gnificàm ente · corri'spoto allo scopo og11iqualvolta in tempo di epidemia di m e.T\ingite cerebro-spinale venne espeI

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:riment.ata nelle persone più e&poste al contagio. Altr.etta1tto dicasi della vaccino-profilassi con vaocino polivalente., lea. qµale, secondo i recenti .stt1di di Black e Sophian, conferis-ce un'fÌ.mmunità solida e duratura. F .a cciamo a.dunque. ·tesoro delle esperienze .altr·ui e $aippiamo a,ipplicarle nei mon1enti opi:)oY . I l . . . , t Un . . E1 chi-udiamo. .d ora . Dal é0molessa .delle mie osservazioni e da ' ql1anto son venuto finora· es.p onendo risulta adt1nque chiaramente che la mening·ite cerebro. spinale epidemica i1on è allo stato attuale delle ca.se a temersi piì1 che q11alsiasi alt1'a m alattia speçifica, quan.do si interviene a tempo co11 rip etute e .generose dosi. di siero, -cosiccbè ogr1i med.ico può, anche n.elle più llmili borgate, trovarsi in grado <;li lotta re e di vi11cere con .Cel'tezza' . il morbo, che, in tempo an . cor a no11 ' lonta, no, era, cau sa di git1stificato terror,e . univers ale~ Tetranov·a ~onf ~rrato, ·april e 1918. ' 1

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OSSERVAZIONI CLINICHE.

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dire.tto clal cap. med.

COLESCHI

LORENZO.

o~rire il per~ardio àl cammino dei proiet-

tili d'arma da fuoco (constatazione radiologica) .

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pel dòtt.

CARLO GuARINI, .

tenelll!te medico. .

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S·Q11~

11oti oggi .m olti caisi di p~oiettili fe·r mati • dal p.ericaTdio nella loro· corsa attraverso i

tessuti del corpo. Ho~ però, notato sia d.ai casi riportati dalla letteratura, . sia da queJli che ho avuto l'oppoirt11njtà di osservare durante il peiriodo che ho lav·orato col compianto maggiore ~edico dottor Ca:r:Io In:fiante, e dopo, che i proietti!~ arrestati dal pericardio avevano seguito le p·i ù strrune vie per giungere in corntatto con esso. - Mi sono po,co noti i cas~ di ferite dirette alla regione CaI'diaca .che non prese11tassero poi compli.cazioni 1si1a a carioo della .Pleura slia a carico dei polmoni o del ct1o·r e stesso. , 1

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Nel luglio del corren.te anno 1ni f11 inviato al G.abin-etto Radiologico , per essere 1Sottbposto a d esame :il soldato P. .. :;.\1.. del... reggimento fanteria.

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çlott.

Contributo allo' studio snll'Qstacolo che può

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dott. GIO\'ANNJ

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ORLANDI

GAB f NETTO RADIOLOGICO

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diretto dal col. n1 ed. cav.

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OSPEDALE l\IILITARE. PRINCIPALE DT VERONA


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SEZ CONE PRATIC.\ •

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Il P ... narra di essePe sitato ferito ciur.a111ite un a si11istra ·il n1argine ~el polmone presenta una con11battime11to. Appel.Ila feriio si recò al posto incisura ·che si esten·de dalla 4a &la 6a ieartiladi medicazione c·h e lo avviò a.n ospedale. Il P .,. gine costale._ In corrispondeinza del 4° e 5° spa· appena ferito e durante la degenza in ospedale zio inte.rcostale, . secondo Testul, il mar.gine del non l1a mai avuto sputo sanguinolento. All'esa- polmone dista dal margine sinistro dello s tern• me ob})iettivo si ,11 0ta al terzo sp·azio inter co- per. 55-65 mm. Nelle JJrofondi ·espira~ìoni, ·però stale di sind.s·t ra, a .circa due am. dal margine · qi1e.sto margine si retrae, ...metten1do aìlo ·scopètI'd ell'o stet·110, tn1a c.i ieatrice, di f.01 rma rotondJeg- to rjJ' pericardio. • . giante, ~he t1on contrae a,d erenze cQa sottostanti B1sogna, p,erò, .tenié·r p1resente che il p ericarteSlSll ti. A carico del cuore si nota': a;rea cardl!a- dio no·n è in irnme.d1ato contatto colla pare·~e ca nol'1nale per fotm.a, volume e posizio.11e. Toni posteriore dello sterno; ma n e è diviso ·da tesc.ardiaci netti; il 2° tor10 sul1a i1t1nta è accentl1a- Sl1to céllulo-adiposo cl1P. è più spesso in ~to, • . ·te; nessun rumore di soffio o sfrega1nento pe- riducendosi a c'iroa t1n ce11tirmetro dj .spessore r icardiale. P. 88. Nei I).1 ovil11 e11ti n1)11 l1n d~1111ea. all'altezza clell'ai:>penclice ei1siforn1e. Questo tesPolJuoni nulla di anorn1ale. Sl1to areola-adiposo riempie ] C' Sl) aZiO preperiDi ta11tn in tai1to il P . . viluppa un rumo·re eardico. simil e a singhiozzo, .i.1 1gurgitançlo aria ed entetIl IJeriieardio, sacco fibro-sieroso, fo·rrna.to . . da tendola pu cces sivaµi ente. Si l agna di u11 dolore l1na spessa lamina fiJ)rosa, molto re1si!st~nte, coche occ11perebbe in .toto l a. regione cardiaca; di stitulito da fibre di co1111ettivo frammiste a gr~n senso di oppre.:;~ione ed aff,a nno· nel salire le nm:ne.r:o di .fìbre el astiche, è situato dietro· 1'• scaJe. strat°' aidiposo. Si ·prese1n ta con1la sua f31ccia anteriore mo~to ·con:ve•s sa i1el ise:n so verti.cale. . . **-K· La base de:r' per.:iJcardio 11,a la fo·rrna dii un ov·ale L'esa111e ra.d bo scop.ico ~e·tte in .evi,denza, quairregol are, presentand o la gros·sa ~stremità a . si all'altezzri.. <lell'ai1golo foTmato dall'ombra •del destra; il grande asse è dir~'tto obliqua1nen.te da . · • ventricolo si r1i~t 1·0 con l'oB1J)ra- èlell'artel'ia poldietro in avanti e da .destra a si11istra. Il tJeri1 rr1onare, (p1111to G degli at1tori f1~aJ1 cesi) , u111a oar.dio è temuto fisso oltre ch e. dalle robinste a..depallettu <li 81Jrapn-el1, n1o])ile, l)artecipa11te · ai 1enze al centro fre11ic o, da tre. ligame11ti : il ver. . ' movi111 e11ti. de.I, })e1·icnrdio, Sl1l1ente t1no spostate.ibto-cardiaco o ligai11e11to ~o~·p~n so,r e di Bemento (lal ba. so a ll'alto. ·P a rte ci·p a anche ai ' . rard, costitudto da una robu sta la111j11 u fibrosa. movime11ti del r1101'.e ed a quelli respiratori. che dalla. f àccia. po stertore e &up eri ore d.el peFiFacend·o sosp·endere i m ovi111enti respiratori il car.dio si ·va .ad inse.r ire alla fac cia anteriore ' proiettile con11n110. ad a vere le oscillazioni iehe della 3a ve:rtebra do rsa1e; dal l ega1noe11to sÌeD.r1ogli Yengono dal iitmp cardiaco. cardiaco superiore cl1e si inrrz1a dalla parete ' L'on1blra del .c uore era netta~ente vis,ilbile, faanteriorre é supeiriore del p•e rica.r dio, dJ..rigence11do èosì €scludere versamenti; i movimenti dosi m ·alto ed in av,anti v·e.rsq l a fo~rchetta •dello erano visibiliss imi . e normali, in modo da fare sterno; dal legame111to sterno-1)1erricardò.co infe·escluid ere qualsiasi! sospetto di si1n fìsi peri,carrio.re che parie 'd alla faccia anteriore ed infedi,ca. , riore· del pericardio alla base ,dell'apofisi ifoi.dea. L~ espa~ioni polmonari ei:ano normali; nt1lla Il cuore è situato nel sacco 1 per1ca.r .dico; du.. esisteva a: cav1co dellie pleure, deii polmoni. I rante i suoi mov1menti, è sie mv.r e, a contatto con Ben visjbili i seni costo-diafran1m atici e ca·rdi o• esso. Però il margine inferiore del ct1ore no1n tli af r·an1matici. occupa il fondo dell'angolo ·diedro che è forma1 EBaminato ii P ... sotto tutte le inci·denze lu,to dall'uniooe della fa.ccia anterio·re co n la b,ase · n1inose ho notato che l a.,,palletta si adagiava nn i.1na 'piccola jrnfossatuta della pa·r ete peri.- de.I pericardio; lasci-a libero u110 spazio dà circa 2 cm. cardiaca anteriore, t1bicata nel sito sopradetto. Ne11e . forti inspirazioni l e ct1rv~ diaframmati\ Dato poi ch e la palletta seguiva sempre i moc1h e si ap pianano si ha un abba1s1sa111ento to~ vìmenti del cuore, lasci a l)re sÙmibjlmente Sll·P~ porre che essa. si è 1i1n 1cista.ta· sl1lla. parete })eri- tale, poco p.ronuncti.ato pel ce11tro t:re1Yicq, moJto J}l'oinu,n ciiato nelle parti latera lr, che corrispon· ca:r.diaaa. • r do110 ai polmoni. Questo abh a~sam e11t.p deter. . \ mina un ailmento, del di.a.n1etro ve·rtica.J ~ del to. Quec:to caso è i11teressante pèr l a regio·ne in race. Le fibre costali, poi, fatto pl111to d 'appogcui il P ... è stato ferito e dimo·strà chiaramente ·~i o s ul centro diaframn1·atico, innalzano le sei ultime cos tole, determlJn.andone conten1.pora. com~· il pericardio offje una forte barri'era di neçiJnente tino s1)ostamento i11 f11ori ed un con· arresto ai proiettili. • r ricordi anatomici e fisiologici confortano, seguente aumento dei diamet1i trasversi dell a mio modo di vedere, la tesi, se pensiamo che to1·ace. Secondo H aSiSe, (citato da Ll1 ciani) du1

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I!. POLICLINICO

rante la inspi:razione profonda il liobo· destro • èel ' centro tendrineo disc·ende di· 2,5 cm., il l obo • sinistro di 2 cm., il lobo medio di 1 CI)J. • • Tenen1do presente queste 1condilziooi, il pericardio alla fine di una inspiI'aztone prof01nda tiev·e trovarsi aumentato nei suoi diametni vierttcali e trasve1rsali. Il cuore in questo m·omento per.d e per un ista;q.te il suoi rapporti con la pa' rete anteriore del p·e ricardio, la cui conves~ità ~i spiana, gi1r a sul p rOi)rio aJSIS!e rd a sinistra a iestra, lasciiam.ido libero uno· sp1a zio f'ra 1a sua faceta'' anteriore e la parete del p·ericardO.o" Questo viene a trovarsi teso fortemente, ma, nello ' ste·&so tempo., deve risentire ancora delle oscillazioni trasmessegli dal c11ore. Venen da in que.sio momento colpito ~l peri, c.ardio da un proiettile dotato di scarsissima forza viva, cede infossandosi. Le ·s ue vibraziol!li, · però, devono agire sul proiettile resping·en, . •olo in avanti. Quie~ti mcontram1do il soffi:ce cusci'D!ettb adip.o so vi .si impiglia, essen.d o ~pin­ to co·n tro la parete p101s.t e.r iore d eJlo sterno, ove • esat1ris1ce l•a r•e 1s~duale forza viva. Non srup1net ,altrimenti · spiegarmi l '.01stacol o che op.p on e il peTicar.dio al oa..mmino ·dei pTOi ettiti. Che se :non si · fo~~se uno spazio real·e · tra pericardio e cuore, se que.st, ùltimo non dovesse perdere i rrupporti col perlJcardio, un cor1ta estraneo, quantunque dotato di !S carsa forz·a _ , viva, lo ferirebbe. Tenen1d o presente •che il P :.. è stato ferito .4li.t1rante il comb,attime.nto, , qu1aJ11d o• l a meoc&.~ca resp1ratoria è nella 1sua massima erfficenz1a; ~ 4li.orv eti1do·sd eisel11dere, per i datil clin1 i ci, le,s ioni po]mio nari, il P ... ha 'd·ovt1to· essere feriio 1sul ' in.ire di una esp·irazioTue profo·:rvaa, nel momeinto in •Cui l'aria car.diaca non era 1 Copert~ da tessuto poJ.m·onare, ed ii.I pT'Ln!cfpio di una forte iaspiirazione. Il prùiiettile, che do,v ev t:t ess.ere dotato di u!Il•a forza viva scarsa, avendo attrave:r:sato.#gli abiii, che come è noto op.pongono una forte reSILstem.za, poti. la cute, i muscoli sottostanti, entrando nel torace h a incontrato il tessuto cellulo-adi~so sottostante, ha perduto ancora della sua ' forza viva, è scivolato in -b1asso ed è stato tr.attenuto dal peri!car.dio foTtem,ente teso e vtbr,a;nte. La resi,duale forza viva del· proriettile, gi1à scarsa · in prr.i.ncipio, ·dato le resistenze oppostegli dai ~ dive!'lsi tessuti attraveris,ati e d,all·e esposte ,condizioni ,del pericardi·o, si è ·compJetamente esaurit a per la forte /arrier. .a incontrata. 1

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* ** I dis turbi a ccusati dal pazi-ente si possono for se spiegare ammettendo che il te.s&uto di r eazione in·f J..ammatoria che si forma attorno

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. '; NOTE E CONTRIBU'rl. (

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al proiettile, incistandolo, deve impigliare qualche ·ramuscolo del vago e ·del freiliico . . Il dolore in toto della regione ca;I"diruc~- si può forse spiegar.e a c·a:usa d ell'urto conmnu() che subisce il muscolo cardiaco .sul proiettile. Verona, 27 agosto 1917.

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()f-.J>f.DALE MILITARE SPECIALE DI RISERVA N.

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Direttore ~ o mr11. prof. G. B. RA1\10INO LABORATORIO BATTERIOLOGICO. •

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• Antiformina. Sua azione sulla morfologia e biologia del bacillo di Koeh. Dott. F.

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DURAND,

tenè11te medico.

L 'antiformina per l aJ prima volta messa in commercio dalla casa Merk è composta all,imcirca dell'8 % di idrato sodico libero e ·~·el 5 % di clo:co a llo sta.to di comb],nazio:qe . Il s 11 0 u so per l 'arri cchimento dei bacilli .tubercolari · nei vari mate.r ia li da esaminare (feci - urine - espettorati) è ricono.sciuto generalmente efficace. Nell'usufruire di questo mezzo per la rj~ec-· ca dei bacilli della tubercolosi su una cinquantina e più di espettorati a l giorno· ho avut·) la possibilità di indagare quale vantàggio 0ffra sui comuni metodi, specialmente qu~ndo è difficile id i mettere in evidenz.a i -germi di Koch coi mezz.i comuni. Le~ mie rice;1 che hanno avuto come scopo di . riconoscere, come l'a.n tiformina liberi il bacillo t ubercol are da tutti i microbi ed elementi cellulari ch e lo accompagnano e quale · azio,n e esplichi! !contemporaneamente su~le ,s ue proprietà ro9rf0logiche e biologiche. L'antiformina scioglie rapidamente tutti i componenti morfologici dell'espettorato, comprese le varie specie microbiche, ma anche l o stesso bacillo tubercolare, q \:la.Il tunque più resis tente. vien.e più o m eno a t taccato e talora a ddirittura disciolt~ Ciò dipend~ dalla con• c entr~ione. Cosi nella pr.oporzione del 60 % il bacillo di Koch viene disciolto in pochissimo tempo (10 minuti in media). . Ho essguito varie di'luizioni di antiformina (60,. 50, 4o, 30, 25, 20, 10, 5 %) per vedere Il.no a. quale diluizione' poteva ancora ledere l'int egrità dei bacilli di l{ocb, ed ho potuto osservare che solo alla diluizìone del 10 %-7 % i ba~illi non erano 'molto modificati nelle loro proprietà morfologiche e acido-resistenti. In tutte le altre diluizioni andavano proporzionatamente ere.scendo i danni provocati dal•

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SEZIONE PRA·TICA

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l' a.i1tif or1nina all ' integrità: morfologica e biorligere11te che si ottie11e scioglie11do: · ipuclo- • • l ogicà del . })acillq. Cjrca "le 1)ro-prietà ·1norfolorito di calcio· gr. 100 jn g r . .800 di àcqua (agig·iclte è deg110 tl i n oia il fatto che esso faciltando p er 1~~2 ore), aggiungendo soluzi one sa' . mente assume la. forma gran1llare; circa ·la. t urà di carbonato di potassa fino che n op pre- I •• colorazio11e l 'ho i1ntata <liminuita in genere, éd ci~1i ti più la. solu zione di ipo cl orito .di calce ' in grad o divers'), a ~e co11da che i bacilli erae 1 1 % di i.d rato sodico. Il fi ltrato viene man• no stati più. o meno . a 'contatto con J'antifortenùto i n -r.ecipienti chiusi. mina, inquahtoch è la n1@-8Sa dell'esp ettorato I n ge11 er~e si, p1,1ò 'concludere éhe l ' antifor.·- .. viene soiolta g ra.dualn1ente. . ini11a o qualunq~té ·alt:t'o liq11jdo c.o nsimiie dan-: Il g·er111e trattato co11 anti formina perde 11 eggin. · le p1·op1ie1à morfologicl'1e e biologiche ~ molto d ella sua l'P,Sister1za, cosicchè al'cuni ba-· Ciel b-a.cillo: Qi .I{oclt ·Corr1'e ie d a nneggi l o • r il li vengono con1pl€ta1nente s~olorati. J:>Os::;ia1no i11 i}a1·te corr1prendere . dalle ;espe· Nei casi in cui i bacilli si trovano in p qca rienze tli Bulloch e iVIacl eod '(C. R. R., XXXVI,. quantità nell'espeitorato,· anche usando la di563); per cu i · c:on u11a soluzione' ·diluita di • luizione pii1 ap1Jropr1ata (7 %) l ' arricchimelJ· idrato sodico e per il tratta111ento consecuto è pii1 app are11te che reale, e di fronte p oi tivo con .etere' ·si PllÒ ottenere dai bacilli di ai comuni n1ezzi adoperati per l' alle stimen~o l{och d ella cera cl1e ha l 'acido-resistenza· perùei preparati da esaininare il trattamento precl u ta dai g·ermt in ségu i to a l trattamento ~ . cedente con a:11tiformina rende spesso nega' Quindi la te cnica ordinaria bene ·usata, sp~­ t ivH la ricel'ça delle fol'n1e granulari. rie l)er la ricerca dj bacillj che si trovano in • N ei cas i in cui, p11re· -trattandosi di tubercoscarsa quantità n ell'espettorat.o e ~aga:i;-i sotlo.;i polmonare con fatti catarrali, ciò non to fo1Ama · gÌ·ariular·e, offre .dei vantaggi sul trat• I ostante :non ~i trova1101 bacilli nell'espettotamento con antiforn1i11a che, anzi, per la sua . rato coll1.\ inù agir1i comu11i q..nché· r11>etute, i'l n.zione dissolverlte può f,a lsare il reperto. ' inetodo dell' a11ti formina .11a · dato 1·isultati È bùona n or111a !Ìl)etere .P er a lc:une volte nel egualmente 11 ega tivi. Date queste proprietà .lo stesso g·iorno_, e n ei gi,orni seguenti con al"" clell'antiformin u era facile desumere ch e il bat 1·0 espettorat o (specia l1nente del mattino) gli cillo di Koch fo~se leso anche nelle su e proesa1r1i coi comuni 1netodi. Quando il risultato prietà biologiche. Fatte· varie diluizioni (50, 45, è nègativo è n eressar~io ricorr'ere alla inocu' , 40., 35, 30, ecc., 5 %7 e t~attandQ . con esse espet!azione nelle càvie. _. to rato r icchi ssirr10 di ,bacilli, 110 trasportato i11 L'azione sterilizzante dell'antiformina, come i:>arti u guali il centrifugato diluito in secon- 'si è visto, sta in dir,etla proporzi one ·Col p o: . do t empo in acqua fisiologica, su due .terreni tere digerente dell a· diluizione, e. si può sfrt1tnutritivi·. · (Hessr e ~ie1·0 solidificato.). I~ altr~ · tare .còn yantaggio qi fronte. a t utti .g li ..a ltri di• t ubi di contr9llo . h0 inne;:;tato · materiale di si i1fet ta11ti. • '. OJ'ga.ni tubercolari di cavie. Siccon1e lo stesso ' esp ettoraio era tta~tato con diluizi oni diverse INTERESSANTE PUBBLICAZIONE. cli . antiform1 na, ·e quindi di vario potere d]s~o lv ente a ffinchè da una- parte i b acilli del- . . ' Prof. F. MARIANI 1'espettorato i:>ii1 presto di sciolto· non rima/, • 11essero più. tem::>o a contat~o coll' antif ormina. cl1e non quelli d ell' espettorato digerito . più l e11ta1nente · da diluizione più forte - ·inter• ' ... Vol unìe di circa 300 pagine con figure, edirom1Jevo co11 li cintrifugazione e il la v·a ggio consecutivo 1 azione dell ' antiformina n on ap- zione. 1918,. della Casa Editrice Fratel~i Treves: . . }Jena i a disRoluzi o!1e. dell 1esp ettorato el'a avve·11uta . medici I.1· ri sultato fu ·che , in nessun t ub o si ebbe • · · seco.ndo i nuovi studi . e le moderne Ì'ic~rcbe · ~viluppo . mentr~ nei controJ.1:i si ebbe positivamente. · • . I I,o stesso espe ttor.ato trattato a llo. stesso mo• Prezzo : L• 8 d o,· fornì il mate,riale d 'innesto per cavie al- · la piega inguinale. Il risult~to fu ~egativo , Agli abbonati ai periodici I l Pol.iolinico o L e tranne eh~ p er le cavie .trattate con antifor. di 1 : 5. · ' nl alrt·ttie del cito re si spedisce per sole L. 5. 1ni11a diluita P er ragioni econÒmiche e di comodità 110 Inviare cartolina-vaglia da L. S al Prof. Enrico Morelli - Via. Sistina, 14 - ROMA . i11 seguito continuato ad açloperare un liql1ido 1

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'LA CURA DEL CUORE \

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Consigli pratici .ai

e agli ammalati

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ER _V1·z I

S A N I T A R,I.

P l f . er a ormazione del f oturo corpo sanitario di Complemento.

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IL POLICLINICO

Nota del p1·of. G. RuGGr • • consulente chir.llrgo del 0 o Corpo' d,arm~ta. 1. . . Tra. le vi cissitudini molt~plici ,d~lla ~nia , lunga esistenza debbo i·eg'istrare il ricdrdo d · . . t . e1 , g1orn1 rascorsi nel .1866 al sei·vizio militare da pl'ima quale se1nplice fuciliere d el 130 R ~a~ ~imento Fanteti?- e dopo quale- m il.i tare nell'~spe dal ~ de!la Badia di Bologna. Fui assunto all'ospedale in qualità di esercente medico così penso si .chiamassero allora, se n on err~ gli stu clenti di medicina del 50 ,e 60 anno e eh~ or.a sono detti aspiranti. Ero regolarmente iscritto al 5° cor-so. In qt1el momento ftlngeva da diretto-re dell' ospedale un maggiore medic o di carr~~r~, _ottimo 11omo e soldato r igoroso per la d1sc1pl1na, col quale, · passa~i molti anni, es- _ s~n do .andato egli a riJ?oSo col grado, di magg1ore· genel'ale ed io essendo cresciuto 'in età 1 e condizioni ·Sociali, ebbi di poi. seco tanti e così cordiali rap.p orti; faoendo paI·te ambedtte clelle diverse .amministrazioni cittadin e. Ebbéne, quei p ochi mesi di vita militare essendo la guer~'a durat~ soltanto 6 mesi, i~fusero in me uti senso cosi profondo di rispéttq verso coloro che furono i m1 ei superiori e di clisciplina sentita, che avrei voluto potere trasmettere q1~esti miei sentimenti a tutti coloro che ft1rono di poi meéo in rapp orto di. relativa sottom tssione. Non potendo fare a ltro, m i sono · lin1itat? ,9-d esiger·è ·bonariamente dai m~.ei assistenti ed amici che, duran te le })erip atetiche nostre passeggi~te, .c amminassero al 1)asso, imbolo a nche questo, a mi'o avviso, .di discilJlina, sebberte eìsp1·essa in forma tutta pede~· tl·e. · Egli è certo ch e n ella vita militare si avverto110 per noi borghesi delle grandi noie) delle restrizioni soverchie alla liberta individuale; e, for e anche, vi saranno dei grandi difetti; ma q11alor a q11ella fosse illuminata da più razionale clisciplina; compatibile cioè coi tempi moderni, io ·penso, che pot.rebbe essere di grancle vantaggio per il n ostro paese. Gli italiani, nell a l oro grande· maggio~anza, sono intelligenti, bt1oni, rispettosi, m a mancano di disciplina, e questo Bi osserva in ispecie nei _giova.i1Ì . T11telati o comunq11e stimql ati, sono capaci di eroisn1i; e,d è in ql1e.,sto senso c11e giudico l 'attuale g11erra, oltre a tutto, cli grande giovarnento per stimolare l'alto sentire e formare il carattere adamantino, disciplinato dei giO\'a11ì italiani. Ciò ho pot11to all'eYidc11za

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constatare ,ùi i·ec.;e11 te, sta !Jilen(lo dei coilfro111 i fra. i giovani stl1cl e11ti n1ilitari cl1e freq11enta:r ono nel i)assato anno scol astico. l a scuola ed : giova11i ])Orgl1esi . Nel corso . accel erato c.lel testè l)assato perioc1o scolastico, in cni i g·iov,ani sh1denti del 4° · anno, rn iÙta rmen~e ii1qu ad l' ati, frequenta- . ro~o in corpo la C1i11 i ca chirt't rgica, comandati d. a ufficiali; vidi agginngersi a lla freq1ienza iol"'o t imposta, tanta r eli gibsa attenzio111e, quale si osserva soltanto ·in coloro cl1.e si rendono consap evoli e compenetrati dell 'insegnàmento ch e vie;ne loro impartito. Mi con sta poi che ·eguale attenzione gli ~tu~nti stessi pre~arono alle altre scuotle, 1>er guisa che brillanti oltre ogni dire riuscirono gli esan1i sostenuti nelle sillgole materie. Ed .io stesso, conunissario in parecchi esami, ho potuto co11vin cermi del massimo profitto ricavato dalla g·r and·e maggioranza chi detti studenti; cosa questa n on tanto diffusamente -constatata negli s tudenti d·egl\ anni prece,d enti. _ . ~ , Il t,iceo tropp·o comprinie è sfibra, a· mi0 'avviso, i giovan.i ,fisicarx1ente, moralmente, intel.lettualìnente, p er modo cl1e qt1esti nella U·rii,·ersità, divenuti d in1provviso lil:>e.ri ed indipendenti, a d 11sura n e a 1)1Jrofittano l)er dedicarsi a facili ·e da lungo tem'Po sospirati sollazzi. Questo nat11ra1mente asserisco per.. la massa dei ~io-vani. · fatte le· eccezioni dovute per quelli che forman.o, per la loro disciplina e valore, il nu· eleo fattivo che tanto onora il n ostro paese. Io h·o ·visto per lunga esperienza cp.~ i migliori a llievi del Liceo ch e si dedica:qo agli .studi no-. stri, n:on sempr:e cons·ervano negli studi .nuovi q11ell attività che avevan~ in antececlenza. Quep sti giova11i s~pienti, avvent11i·andosi nelle s~u ol e universitarie per gli studi medico-chirurgi'Ci, 11on .pensano· ch e, m entre l 'ottin1a pre.p arazione fatta nelle sc11ole secondarie costit11isce una base di col.tura generale preziosissima per tl1tte le di scipli11e in genere, poco serve per lq studio scientifico e l}ratico delia medicina e più anco-ra della chirurgia. ' Per queste è necessarid t1na nuova grande prepa'i·azione, un cor1·édo infinito .di cognizioni sval'iate che solo coflo studio assiduo nelle sc11ole, do·v e tutto è preparato, anzi accl1m11lato p·er· rendere completa la istruzione, si possono facilmente apprende~e. Posto questo, è d't1opo n ella vita civile t11telare i giovani co.n amorevolezza, per non dar ll1o·go a pericol ose reazioni. U11 mezzo efficacissim o è })er cer.to l'esempio, il qt1ale nelle Università più cl1e mai, cl ovrebl1e ,·e11irè ùall'alto, cioè dai n1aestri, cl1e dovl'ehbero mostrarsi atti.vi e ,·olonterosi di infondere . .. 1

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SEZ IONE PRATI CA

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i1ei l)l'Opri allievi quell'entl1siasmo allo studio cl ell-a nost~·a attua.le g11el'ra, e così dicasi Cli ' e alla ricerca clel vel'o cl1e costiil1iranno il pa: c11Lanto s1)ettava più clirettame11te alla Sanità • tl'imonio scientifico e mora.le della loro mente militare per i rel.ativi rifornimenti. e clel loro animo. Dopo l~ nostra gu erra libica, ch e a veva so:r:Ora purtrop1Jo questo non sempre avviene! preso il mondo per la nostra inaspettata }Ia, tornando ai g·iovaoi nostri st11clenti, ·1)e·r perchè sconosciuta - })r,eparaz\one bellica, erai quali · ebbi se111pre un i)aie1·no affetto, sono Yan10 rirnasti di ' tutt.o sp r ovvisti; e tanto più co~vinto cl1e nella vita civile , lasciati comsi dica rlellà Sa11ità milit?-re che avèva dov·1~tg pletame11te a sè, la grande mag g~oranz a non f n re spreco dei -s uoi, in qu el peri,o.do, limitati • • lavora a sufficjenza, specie nei primi an ni ~i a pp.r ovvigionameriti. I Università. Non in1parano~ perché' no11 studiaDichiarata la guerra all'Au.s tria ed entrati n o, gli ·elementi più fonda1nent_q.li d ella scienza cor·aggiosa mepte nella l otta imma:pe p er la., li1 i11edica, base .cl ei fll turi stu di clinici. A.i rn iei bertà del mondo ·e per i nostri ideali, 1a. Sanità ten1pi, cio è n1ezzo secol o fa, n'o11 si i)aRsava i11ilitare, ·come p er inc;:i.nto, s~nza restrizione al seco11do anno del corso l1nive1·sitario se i1011 coadiuvata dal Govern o, a tutto solle citamente si era110 dati gli esami del primo, e così Yia i1rovYide. S_olo chi. h a po~uto giorn~lmente asdi seguito; lo che costit11iva una grande resiste1"e ed osservar e quanto si è fatto in q;uei mora. :\Ia al presente, per la concessa, sconfigiorni, può essere giudice competente e' sp.asnata libertà -di st11di, i nostri allie,·i g~ungo n o sionato dell ~ grande ,e sapiente attività dei ·Capi ai corsi. clinici , av'endo talvolta in ar ret rato e d·el l avoro immane impiegato cla tutti- i grel1na · zavorra di esami, costituita anrì1e dalle g·ari , per approntare colla massima sollecitt1materie pill neces~arie, c1u a li le, anatomi~, e 1d ine osped.ali, ambulan?e, materiale sanita·r io q11elle· dei i1ri.m i anni, ·q11 ali le ,ehi1n] cl1e, la, bo, d'ogni gen1e~~e. In b·r~ve t~mpo l'opera fu m·etanica, la fisi.ca e via c1 icendo. ,, r avigliosamente coronata dal più completo sue- . Sono state emana t e delle ingil1nzioni, dei r·e- , cesso; , . gol amenti restrittivi; m a nbn sono osservati, Ma .p er ciò che riguard a il personale sanitaed il fatto persiste "ed: ol'a tanto maggiormente. rio la Sanità stessa fu per necessità costretta ' · Avviati i giovani agli st11ai clinici, riei quali a servirsi di ciò. ch e l·e offriva,· dirò così, la l)er necessità tutti i precerlenti yengono richial)iazza, e siccom.e i chi·r11 rghi, Lq ispecie ·m o111ati volta a volta per l'inte1 pretazione clei fatti dernamente . istruiti, erano l)Ochi, così ha don1orbosi ed il loro trattame11to, sentono la loro Vtlto provvedere .alla Jneglio. . , creficienza, momentaneamente insanabil e. ..~v·­ Vennero per ·ciò affidati i n-0stri feriti a molti viene allo1·a che parec-:-hi, stim olati daJl'a ttrache di ~hirurgi·a non avevano cognizione alcuna ziohe suggestiva d egli ~tncli clii:iici, ri torn~no o limitatissima, perchè spècialisti , a cl esempio, sui loro passi e rifan110 in senso inverso la i11 o·do11toiatri a in ostetl'icia, in pediatria, e v1a· .. . strada perduta, mentre altri o resta,no ignodicendo. r anti o .si danno ·ad 11na specialità . Risp·etto a Ora .p1erò le posé sono anche qui di g·r an lunquesti poi debbo aggiungere che specialisti cli • ·, rra mt1tate. Data l a duttilità mentale e l'intelval ore riescono solo q11 elli ·ch e si mostrarono ~ o·,enza. della . nostra razz.a, • \ ·che n e11 a v1't a ' li m olti o in antecedenza valorosi i1ure nelle clinich e gecivile si era110 allontanati d a lla pratica ·Chirurneral i. La chirurgia, per essere co;1 coscienza di nl!ooO'ica imparata in a lt1i tempi, vi si sono • esercitata, ha più che mai bisog110 cli cognir o con entusiasmo dedi.cati; ed altri, pieni d'azioni anatomiche esatte, di quella a.11atomia mor pl'oprio _.e_di sacro fuoco, preoccupati della cioè1 così detta grossolana, che f1i · })11rtro1)po loro condizione d infe_r iorità, h a nno con amore in q11esti ultimi a nni assa i poco a111)rezzata e ristt1diato, non dispegnando le osservazioni ed curata. accettando i consigli che venivano loro dati. . . I ... a guerra attuale ha ora dimostrato all'eviA11cl1e gli attuali di·rettori di Sanità ed i diridenza q11·esta defi.Cli•enza per. g11isa ch e, i'l1 -p 1~in-· oo·enti .dei ocrrandi ospedali, h.anno razionalmente. . . cipio, si sono comm·essi dei gra'n dj el'rori. Ma selezio11ato . i ·singoli sog~etti , eliminan·d o gli SE} la 'cleficienza di ch~ruPghi àb ili ~ ver~fìratas~ inst1fficenti e i1rornov·endo i più abili; specializdurante q11esta nostra san ta g·11erra, è cosa za11do i diversi ,servizi, e c.lest inando a.d essi i sconfortantF\ non deve sorpr eIJclerc i ecl avyimeglio preparati . e i più adatti. . lirci, in q11anto che lo stes.so fatto f11 ·11otato n ato ciò, ora v'è da co1npiacersi di questa 1'1nei primi momenti della lotta, a11cl1e negli alt~·i nascita della chirw~gia ' m ilita.re sanitaria, l a eserciti tan1 o dei n ost ri aJ1eati cl1-e clei l1ostri • • qt1ale conta oggidì più che inai, tanto ne~a n em1c1. In .Italia, come gi à diss i, potè q11estn d efi1)a rt e direttiva dei singoli se rvjz~, cp1a~to in cr11ella tec11ica, degnissimi l'èll)l)l'e e11tant1, 110cienza rl i cl1i r11rgl1i verjfì ca r si nei i1rin11 tern11i ,. ( 11} • r •

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~nini c~oè coséienziosi, abili, p~e11i d abnegazio11 ' ne ·e. che debbono tranquillizzare· le più .dubbie e e 50 e so anno dovrebbesi impartire inoltre coscienze 'e eh~ fanno realmente onoré al pa·ese. un corso . ac0.elerato di traumatol,o gia di guerI ' ItaJ· l d fi ,J ra, svolg'e.ndo a tu·~O i diversi e i:>iù im.portant1· . n ..1.a a . e ci~nza dei giovani •pr.e parati a1·gomenti. ~ per la ch1rurg1a si deve ~n gra11 parte al modo si po.trebbe con ciò i·isparmiare ai giovani . com . e so.no .impartiti ·per Fegol ame11to gli stud t. 1aurPat1 la scuola d'applicazione di Sanità n1 iu.n.1ver h .s1ta.r1. Se i regola~_enti sono lodèvoli per l 1·t a~e, ren d endoli contemporanean1enté disciplic10 c e riguarda i primi an!)i di studio, . nel nati ed ·edotti di tante cognizioni, riconDsciute 5° te 6°d sono difettosi. In questi anni', ·come è n·eces,sa.rie . dal pratico ~ercizio miiitatte e che n.o o~rebbero_ i ~iovan'i~ , in base alie ·cog;nia noi borgh,esi ·s embrano talvolta sup,erflue ed z1on~ acquistate in preceden za, d edicarsi escluanche talv.plta di possi'bile critica. sivamente alle cliniche ·ed a _preferenza quelle s olo in .ta1 modo, io penso, potranno le futl1ro _. ge11erali, nielle sue· ~en b' • • • eraz1on1, con molta semplicità e profitto"' . . P.er .i mparare a leggere . gran.d i ·1rnee i 1 vero libro, il più di frequente essere d isciplinarmente prepar:ate alla guerra,' , ~ssa1 ~s'curo, che ·è l,ain&: 1.l ~tò. Ma in questi cos t i t uendo coi giovani medici un futuro corpo anni, .n.ei qu.ali gli stude1 "i dovre.;tbero pure'' ·&anjtario ~i complemento b·e ne istrl1ito e acl sperim·entarsi nelle tecnich1;; n ec·essarie all'in- orzn · · t o.• D e11a qual cosa non P 1· evenr·en za prepara terp.r etazione déi, fatti ed alla cura dei singoli potranno, ·che avvantaggiarsi i no stri valorosi processi patologici già studiati ' sono talmente . so ld a t i eh.e con tanto coraggio e abnegazione sopraccaricat~ dalle speciaJità, · che alle cliniespongon o la loro giov?.ne esjstenzà per il bene che generali ed alla chirurgica in ispecie non e la grand·ezza d,ella P atria. hanno tempo per dedicairsi quanto st dev.e. Si aggiunga a que,s to, che ·svolg·endosi nella clini·ca chirurg~ca, con fr~quenza, d ei problemi di . grande val9rie o. di difficile azione; ritengo'n o ~ tutto ciò, a.Imeno . per il momento, superiore • • CHIRURGIA. . . a lla lo-ro intelligenza e se ne disinteressano. · • Solo i 'Veri ap.p assionati e quelli ohe formt1la- 500 operazioni d'urgenza per ferite addominali. . rono n ella loro mente fino dai primi anni_degli ' st1;1di il proposito di dedi.e;arsf · .alla chirl1rgia '. \'VALTERS,. ROLLINSON, JORDAN, BANKS, .BOWLBY. • (The Lancet). generale, frequentano con assiduità le sale cliI niche. I rilievi raccòlti in. questo pregevole lavoro· Dato qu_esto insieme di cose, è naturale che, - volendo Greare una scuola 'chirurgica efficace i) resentano molto jntereasè non so~tanto per la · traumatologia di g11er·ra, n1 a a11che per la cl1iper l'umanità, la quale potesse essere guj da rurg·ia generale. Stimiamo u tile di darne u11 fedele ed· utilé · anch~ i:q guerra, sàirebb1e, a mio ampio 1sunto. · . · • avviso, • necessario anzitutto modificare i proNell 'e1sercito inglese, oltre i c6n1uni ospedàli gramm_i di studio per la medrcina .e chirurgia, da campo, erano stati istitu iti ostleda1i sDeciascartando il superfluo; cosa questa che sp·ette• • rebbe al Ministro della Pubblica I struzione. Bi- lizzati per il pronto SO'CCOrSO ai quali veniva110 affirlati { feriti di una certa g ravità. Quan1db sognerebbe inoltre, nei tempi di pace, rende1:e il numero dei feriti era abbonda11te, essi tratedotti i giovani studenti, che h~nn9 l'obbligo te n,evano qt1asi solamente i feriti dell'addome, . del servizio militaré, di _q11anto di.sciplinarmenpiù esposti a ricever danno cla t1n prolungato te spetta loro; cosa questa· eh~ ·r iguar.da il.. Mitrasporto, e. rinviava110 agli ospedali da càmpo nist1·0 della Guerra. · L'eson-erare gli stud_e.nti di medici11a ·e chir11r- · la m aggior parte degli aJtri feriti. La relazio11e riguarda 5()0 casi. di feriti da gia per tutto il tempo dei loro studii universit3..rii dal servizio militare, a mio crederè è un . arm a da fl1oco dell acldome c11rati personal• errore. Io penso invece · cl1e sarebbe utile, per • n1ente dagli AA. 1

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SUNTI E RASS·EGNE. ·

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la. formazione del futuro Co tpo Sa11 itario 'Pvlilitare di Complemento, che ai giova.n i stu.denti di medicina e chirurgia ·di ogn11na delle tre

categorie, giudicati idonei al f'ervizio militare, ciati regolarmernte i loro ·esami a11nuali, fosse impartita una particolare breve · i ~truz~one di pratica militare. Q11e~ta rlovrebbe eff·ett11arsi n elle vacar1ze n11t11nn ali, cor.npletanclola n ei e.ampi e n elJ e gl an(li ma.no, re. Agli studenti 1

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· Il. ternpo rome elemento di prognosi e di c-ztra .

- Le co·n siderazioni tratte dalle statistiche per di6cntere qt1esto pt1nto son 0 jng·ann.evoJ.i. Si posf.;ono avere gli stessi rfsultati ope1 ando dopo 3-4 ore con1e dopo 7-8; la ragione è che alct1ni pazie11ti operabili precocemente sono inoperabili o .:;ono già. morti qualche qra più tardi . Perciò chi opera tardi op·e.r'a lln minor numPro rl ci casi -cl1e .dann o le più afte n1ortnlità. A.f1

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SEZIONE PRATICA

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fin.chè le rif1·e possano aver valore oceorre che si riferisca110 a l_e sioni ·della stessa natura. Se il paragotr1e vien fatto con questa gara11zia di esattezza,, ._ i tl'OVa C}1e i Casi Opera ti pfeCOCe- I niente da11no i migliori .risultati. La mag·gior l)arte. dei casi curati dagli AA. è stata ricevt1ta entro 7-8 ore; solo i:>ocl1i sono gi11nti dor)o 3--4 gierni, perchè nor1 si è potuto ra.ccoglierli ptin1a. Questi ulti11)i casi non sono cla operare. Se t311 ferito, dop·o '1:8 oire, è anc·ora i11 condizioni cta poter esse.re 01)erato, è seg·no che le sue lesioni vtscerali sono lievi e che •l'e· 111orragia è cessata del tutto.• Certamente og11i caso deve esseve gludi~ato individt1al1nente; per'ò si · p11ò· ritenere., che le operazio11i e. egt1ite dopo 36 ore diano una mortalità m olto elevata e che se, dop o questo periodo, if ferito è ancora- in bt1·one con·dizio.ni è n1eglio· sen.1p.licem-e·n te sorvegliarlo . . Nei feriti cl1e giungo110 dopo 4.5 'gio.r11i con -eg1 ii di pel'itonite è consi·gliabile di fare un ~e111 plrre d l'enaggio dello s1)azio cli Douglas at. trav erso una piccola i.n cisio·n e. Si· so.no avuti rosì rlei s11c·c essi in casi 11ei quali, senza dubbio, dell_e lesioni intesti11a li sono state chiuse <la, aderenze. f )iagriosi e proariosi. - I problemi c_ht3 ci si presentano quand·o si esan1ina un ferito diell'addome sono prin-cipalmente due. L'opera. ii o11e l)lJÒ essere tollerata? E s iste u11a lesione di viscel'i cavi? Spesso la rispost~ a questi ques iti è ovvia; talora p·e rò_ una o ambedue sono çi·uJ)bie ...~llora la decisio·n e è molto difficile e in nessun caso come i11 qu~sti .è vero che l'e. perienza abbia gra l1clc \' alore. , Gli AA. hanno' trovato molto utile J'.a ver i~ti­ t 11ito una stanza .èl' osservazione ove i feriti per un po' di ten1po v engono trattenuti e riscaldati. In es.5a vengono posti i casi ·duhhi e inoltre {[Uelli decisamente, moribondi e quelli che, ave11dt) ferite delle ·,sol1e .p areti del'1 a:c1dome, at . • tendo no di e~ser trasferiti. La ·stanza di osse rvazione è co·n tin11amente visitata. d al chirurgo · ·di guardia. Se i feriti vi si raccolgono i11 . parecchi, l'ordin-e che si segue 11·ell'inviarne a lc11ni in sara o'! }eratoria è il seguente-: la.scia1'e peir ulti•mi i casri dubbi e, fra quelli . che debbono essere · operati senza discussione,_ operare -priI'na quelli che sono . in migliori condizioni e hu11no le· maggiori probabilità di guarigione. · E 11n d.ato paziente in gra<lo di soppo rtare l'operazione? 1 Evi~ente1mente no se è f.reddo, e11za polsj e rn oribondo. Sì, se è in buone con- · dizioni e è stato ferito da. .poche ore, an~he ~ J a lesion·e visce.rale non sia certa. In ta.i' ca.so la laparotomia esplorativa non è dannosa. Le difficoltà s.orgono qua,ndo l~ eo11dizi0>Jli del

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feritò. -s ono cattive, qua11d·o la ferita è .avvenuta parecchie ore avanti e è ·dubbio l'org·ano leso. Allora la co11·dotta. è così regolata. Se nc.:11 vi è a lcun dubbio che esista una lesione mor• ·tale senza .I'in~.ervento - corne per es . . t1n prolasso di intestino ferito - l 'opera.zid.ne viene eseguita subito. Tuttavia un J)aio d'ore di ril)O SO al .c alore della stanza .d'osservazione ha s1)esso giovat9 a mi,gliorar le condizior1i generali. ·L 'es·p,erie:nza ha inseg.na;to che coloro i quali n o11 migliorano· nelle prime orè no11 riescono più a ·dive·nire i:i1 grado di sopporta.re l'·ope.razio11e. · Supponiamo ora 11 .c aso cl1e il p.aziente sia. in cattive con·dizio11i, ma che non sia inope.rabile e che, nel m 1edesir:b.o tempo, sia dubbia l a lesione di visceri cavi. In q-u este .condizioni la esplorazione operatoria è un ' p.e ricòlo grave di i>er ·sè; pe·r ciò non S·i deve operare, p·er ,las,ciar a,1 paziente tutte le probabilità fava1·evoli che ha, se .non viene operato. , 1

Diagnosi di ferita penetra1tte addo1ninale. - -

Biso·g:nra aver presente 'che vi ·sono ca.sii. nei quali sono stati lesi visce.r i a,nohe se1n za. pe-rfo1·aziorie del peritoneo. Gli AA. ne hanno constatati con certezza alct111i. Perciò pii ù utjle sat;ebbe che la ·d iagnosi avesse in n1ira la constataz.i one dell1~ -lesioni dei singo li visceri. Conviene opera1·e I.e ferite dei visce1i soliidi? ~ ovvio che esse debbàno essere trattate quan- · do_ si incontrano in urt · laparotomizzato pe1· fe rite in testiuali; ma. se si preve de che sia le1s@ . solamente un viscere solido, è indi.cata l'operazioille? Gli AA. credono di no, ad eccezione delle ferite dei rr eni in individui che ·Siano in buone condizioni . Le ferite deJ fegato raramente 11anno beinefic'i·o dàll'opè;1•azione . .se son@ gravi sono f.atali;1 se non sono g1"avi l'emorragia di solito cessa spontaneamente e spesso il cli.irurgo con-la sutura o il tam1ponamento 111on . ' fre,na che !'·emorragia ridestata. Le stesse c·ose . v-a lgono in linea generale anche per la n1ilza-: Però, ·di frointe a un ferito della milza che sia grave più per l'emorragia cl1e per shock, l'operazi001e è. indicata pier es·eg\1ire l a splenec-tomia. • Il p·u nto diagnostico pdù importante .p er d·ecidere l'intervento è stab,tlire se siano lesi i vi- ., sceri. cavi. In · molti casi, essendovi prolass• di visceri o .emi.ssdon~ di ·contenute intestinale attr.a verso la ferita, non v'è • dubbio alcun<:>. Nelle ferite trasfoss-e il concetto che possian1<> fo1ma.rci sulle lesioni viscerali è determinat• dalle cog"nizioni anatomiche l1e quali ci indica.no• i visceri che può avere ii11contrato il proiet• tilie, percorrendo la lin.ea che unisce i fori cH mg'l"'esso M d.i uscita. E· pe-rò 1nolto difficile evi1

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tare errori e si son viste · talvolta ferite, appaval~ono · in modo assoluto le contemporanee rentemente penetranti ·d-ecor.rere solo nello spes- lesi-0ni totali del midollo spinale e 'in modo sore delle p a r eti a ddominali. · · . quasi assoluto . le co11teqiporanee lesioni del Ciò dipende dal fatto che ei sono ignoti la torace. Possono far eccezione i casi nei quali .. disternsion.e. dello stomaco e deila v~cica, la esista un prolasso di vi·sceri · o , quelli nei J)OSizione d el diafr.amina e l'atteg.giamento che quali .l'esistenza di una gravi~sima lesione ad· aveva l'ind~viduo nel momento n el ql1 ale restò dominale sia evi,dente. Però la mortalità nei · fe.r ito. . _ feriti c-0n lesion·e colntem:poranea del poln1D11e L 'tiltimo tipo di c. a~i è quelJ.o rnei qu.ali l a e dei visceri addominali .è e1l.evatissima . . L'imdiagn·o si d1eve esser po~ta co1l solo aiuto d ei sin- tervento- dovrebbe esse·r limitato a quei casi tomi aid d ominali. Dgnuno, che abbi.a espe-rien- ·nei qual{, m algr,ado la duplice l esi-one-, le con . ... ' . ' za di questi casi, sa che t1na ferita escll1siva- di~iu11i generali siano 'rim·aste buone. Ciò è mente toraci ca, come Tblla ferita del ·dorso o raro. J • • • delle natiche con ematoma r etroperitoneale; Altre g r avi fer~te rapp1resentano llnà seria può · dar origine a una spiccata ri gidità addo- complicazione. P er es. l'eisister1za dii una ferita 1ninale e a sensibilità dolorosa. cl1e · richiegga l'amputazione di una coscia. In • • Il dolore è un sintoma incerto sp ecialmente ta:l caso, &E} si può, è bene oper.ar-e iSubito la la, per il ' fatto cµe qu.&sti f·e.riti h an.n o spesso ii- parotomia e 1-im-andare cli qualche giornp l'am·cevuto alte 1do1si di morfina. Spesis·o è riferito Plltazione._ .Dovendo es·eguire le due operazioni 11n intenso dqlore durato alcuni minuti .dopo nella stessa s·eduta, })1are ·agli AA: preferibile · avvenuta la fe.rita e p oi scomp·arso. Si è noaffid~re la;· l aparotomia a un c.hirurgo me11tre tato u·n dolore alla spalla nelle ferite dei dia- un · altro, chirurg·o ·opera. contemp oraneanieinte framma. l'amputa~ione. Ne.ss11no (l ei . feriti dell'acldorue . .. Il vomito ha un ,~eci·&o valor.e diag•nostico . che h anno doyl1to s11bir·e 1',am1p utaz.ion.e ·di una Si è oss ervato quru:;i sempre nei feriti con le- coscia, oltre la _lapa r.otomia, ha so·pravvissuto. sioni viscerali, r aramente negli 1altri. È in speTecnica operativa. - È stata eseguita ·1a narcosi ·eterea - con o senza agg'i unta. di cloroforcìal mo·d o frequente , n·~lle ferite ·dello stomaco, ~e quali 11anno dat'o talvolta eimateme.si. mio. · Preventivame:p.te è stata fatta un'inieL'emissione di flati dop·o la ferita p1aJrla co·n - ziqne di .atropina. , tro una lesione del colon, sp ecialmen té del coLe - infooioni salin e p·er via 1rettaI1, sottoculon discendente. tanea o endovenosa h a:r1no avuto una scarsa ' Un dato id i grand·e impo·rtanza è l'aspetto applicazione p1i ma dell'intervento. Esse sono ' del ferito. Un b_uorn aspetto ·indica l'assenza di più efflc.aci n·e~le emorra:gie acute che nelle b un1a • g rave lesione, anche se il p olso è cattiv·o, s hock;. ma, anche nelle emorragie, non è con' 1-in<l mentre i segni ·di un grave t shock possono es- sigliabile e.l.evare ~ a pressione sanguigna sere' indizio di grav,t 1esi-ont meglio di <\uanto a •che 110Tli sia stato legato ·i l vasQ sanguin.ante. lo sia il oolso. . . . Durar1te +'interve.n to ve11gono . p.r~ticate infu. sioni sali.n e, con aggiunta di pituitrina o .di Sintomi addominali. ·~ L·a rigidit~ ie 1'assenza di · movimenti spon.tanei s'Ono di Ufil gr ain- · adrenalin·a, per via so tto cu~anea, se _le co.n·d'ide val ore negativo. Se mancano è m olto p roba- zioni d·el ferito sono buone, ·o per via endovese !l.e condizioni sono. eatti ve. bile. èhe non esistano lesioni viscerali; ma, s~ no sa, • • Dopo O:'inte1rvento, vengon·o praticate in1fusono presenti, non ind~cano seru'altro. ·Che i visceri sia110 l esi. Possono esser p l'ovocate dal.. s i 011i p er via rettale . Nei collassi post-operatori l e fe rite d el tàrace, da ematomi r·etroperit0- le infusioni endovenose sono inutili. · R.i~ardo a.Ile incisioni .operatorie della l)an eali o da lesioni de~la sola parete ad·domi.. rete.... add·ominale questJi sono i purnti princinale. . La sen sribilità dolorqsa constatata a una cer- pali: . 1° se è incerto ql1ale visç&e sia l eso, ma ta d-istanz a dalla ferita o dall'altra parte irnè da sÒspettare un~ l esione dell'intestino tenue, dica una lesione d ei visceri. P erò vi sono dlle è adatto un taglio di 6 pollici situato un po' le a ltr.e possibilità che la determinano: , . .emor1'_agie n el pe,ritoneo e l e emorragi·e nelfo sp·es- sopra "e ùn po' sotto l'omb elico e vicino alla linea mediana; · sor e della parete addominale. ' . 2° se la lesione può esser localizzata in un I segni dati .dalla percussione sono fallaci; l'e• il cosame rettale è raramente utile. Il cateterismo l ato d.ell'addome e è leso çon probabilità • è utile qu ando si sospèttan~ lesioni d egli or- l on, può essere u sato o un taglio verticale attraverso la guaina d el m. retto (taglio prefegani e d elle Vie urin.arie. . rito) o un 0 taglio trasversale, attraverso i m . Con troindicazioni operatorie. Come tali I

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· · oblic1u i, e )Jrol u11gat0 sulla g·uaina -del. l'etto (il , rn. retto viene respinto all'interri o); · 3° se è sosp,e ttata u1n a lesioti.e ,d€lle fl ~ssu1·e d-el colon o della milza, è adatto un taglio paracostale cl1e può eventualmente · essere prolungato .attr,averso il m . .retto; 4° alle yolte 1'01)e1·u.zione com.incia c·on I'e'::)!Jlorazione del l'en·e dalla via lombare e si tro\"'a il peritoneo i11teressato. In tal caso l'esplo' 11.,azione intesti11ale p,u ò esser .çom11it1ta· apre,n do il peritoneo èialla via lombare. · , E preferibile esegl1ire la laparotomia all'inft1ori della ferita })I'imjtiva. · Questa poi v,a trattn.ta con l'eseisio11e dei margi~i e la disinfe- zione diel tramite. I d.r enaggi vanno applicati attr.ave.rso inci ~i'Oni indipendenti id-a qu•e ila laparoto1nìca che ~a sutt1l~ata. ·La sutura dev'esser fatta accuratamente per evitare che vengano eventramenti. · . L'es'Plorazione dell'intestino vi:ene eseguita, tutt~ le volte che è possibile, s.eco.ndo' il ·segu-e111~ metodo. Vie~e ri,c ercato 11 cieco, poi l'ultimo • tratfo dell'ileo e, parten•do da questo,· si svolge tutto il tenue. A mano a m-a110 che sii estraggono nuove anse dall'addome, si introducori10 di nllO!-o quelle già e~aminate; si lasciano f11ori •Solo lè porzioni ferite . Le sutu.re si eseguono • poi tutte • insieme. Dopo aver esplorato .i l tenue, si es1).lora il grosso .intestino. ' . . Le ferite dei fegato vengono abb,flln1donat~1 a sè stesse, se so11 piccole; se 1sono grandi o sanguinano vengono tamponate op·p11re suturate. Eguale condotta si segue. ve1·so le feJiite della lnilza. La splenectomia è r.iserv,ata alle les1oni molto gravi. Per lesioni l' enali è stato éseguito ora la suti.rra, 01ra la resezio1n e, ora il tan1pon,ame.n to e • ora la ne·frectomia·. Qu.alch:e v'olta la ·diagnosi • d·ella lesione re11ale è stata fatta jn soggetti laparotomizzati osservando . l'ematoma raocol.to ·dietro il periton·eo. Però, invece di operare . tra~speritonealm,ente, si è p1~eferito praticare una seconda incisione nel lombo. Le ferite del1'inteetino e delJ01 stomaco, se piccole, sono state chiuse con una sutu.ra a borsa o con llna sutura a ul!l sol piano alla Lembert; se· gra11di cQn una .. . sut11ra · a' due piani. Sono state es·e guite anche U1Il discreto nu- · mero di resezioni intestinali seguite per lo piì1 da riunion·e capo ,a capo. · Le ferite del grosso inte~ti!l·o hanno dato una · moTtalità maiggior.e di quelJe dell'intestino tenue. In seguito ed esse si sono v,iste alci.1ne fistole inte·s tinali ; perciò è raccomanda bil~ ricl11cire . con grande c11ra . e- in i;>iù piani le ferite del ·grosso intestino ·e proteggere la sutl1ra copr~n.dola co:r:i lembi di :om ento. •

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alcu11e gravi ferite del colon è stata eseguita llrn.a colostomia della porzione dri. intestin-0 · ferito . Questo tratta.m1ento è st1ato atttlato · solo eccezionalmE?nte quando la .sutura non. era possibilé. · · · Le ferite intl'aperitoneali• della. vescica son• state iCl1rate co.n la sutur,a. Il 1drenaggio della vescica non è sembrato .utile. Si è invece trovato utile porte un .dre11aggio nel fondo dell• spazio di Doùglas. Quail.do, il proiettile è passato attraveirso /1e niatf~he, si son viste spesso ferite extraperitoneali della vescica. In tali casi ciè che soprattutto imp.orta è prevenire le infiltra• zioni urinose e .settich, e, l)eTciò si f,a rà •un amIJio drenaggio dalla. r.e gio~e gl u tea ·e da.Ila via · soprap1ibica.1 . In linea g.é.neraJe il dreinaggio del peritoneo ·è stato esegu.ito .solo quando si era. con statato un versamento di contenuto intestinale. Il drenaggi-o si è ottenuto .con un tu.bo sritu,ato lll ello spazio di Dou glas. È l)ericoloso lasciare à lUD;go un tubo di d\en~ggio vicino a llna Sllt1:-lra intestinale, perch è questa può firrire col cedere e Glar origi11e a una fistola .speircoracea; perciò, se il dre:naggio capiterà vicino a una sutu:ra, dovrà essere allontanato al secondo ~ al terzo giorno . Trctlla1nento post-ope1ràtotio. - Dell.impiego delle infusiqni saline abbiamo già parlato. La posizione di Fov.rler è stata data come reig'Ola. Uno dei · più s1Jiacevoli incidenti è u n coll.asso cJ1e si verifica 12-24 ore dopo l'o,p erazione in in.d ividui ch e si erano ai)pairentemente riavuti dallo s hock p,rimario·. Questo tafldiv,o p~ggio­ ramento, cosiddetto shock secon1dar.io, è p·robabilmente dovl1to a 1-m.a toss·iemia 1da incipiente 'peritonite. P.erò i rep~rti anatomo-p.a"' tologici dei ca$i seg.11it i ~a morte non ne h-a nno data llna soddisfacelilte dimo strazione. Comunque, le infusio·n i salin e, .~nche se intrave'1.1use, · non ·recano 1a1aun. giovamento; una certa efficacia invece sembrano mostrare la stiric:nina e la sommini1 trazione di .alcoolici. Il vo,m ito è. uno dei 1disturbi più .molesti. Talora cessa dopo una mezza gior11ata di assoluta astinenza. Talo.r a dipende da una distensio,n•e acu,ta d·ello stomaco che ce.ssa dopo un lavaggio gastrico. Q1J e.sto peirò. no:n deve essere eseguito se i · pazienti s·ono in collasso . Il resto della cur.a è di.r~tto ai sintomi de1la p•e ritonite · cpe non manca quasi mai. Però è .sorpre111dente come €Ssa non sia .g enerale che in ca$i relativ amènte rari. La maggior e mortalità infatti si ha per shock o per emorraigia. Se. · questi due p,ericoli si pot.ef=eero evitare, la montalità per lJe ferite dell~a1 dd·ome operate scenderebbe - a 30-40 %. 111

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I sii.11to1l1i principali della per·iton.i te sono il meteol'ismo p,a raliti co, il von1ito e la costipa_zione. Nei casi lievi i dist11rbi cessano dop o un gior110 o due; i1ei casi gravi si accrescono e iermi:p a no irn ttn vero ileo. E bene provoca r e l'attivitù, i11te ·tina le d opo il ter zo g"iorno e, se compaiono seg.n i di ileo; somministr a r e reserina. Sono ancl1e u t ili. piccole ·dosi d.i calon1e. . \ l a.n o, iniezioni dii pitt1itrina, e qu alch e clistere. L 'es.amé anatomo-patologico n ecroscopico ocl op er a torio. h a inostrato ' ch e la cagio11e d ell'ile·o risiede "i·n a d er enze e in inginocchian1e11ti dell'intestino cl1e . i fo1rma no intbr.no a raccolte pur11Jen te circoscritte t.r a le anse.: I.n qtt.alch e . caso ha g·iova.to riaprire la ferita addo1ni:nale e evacuare il l)t1s ; qu·a lch e a lt r.a volta si è tenta.to ·d i trarre giovamento dalle enterosto111ie, 1na. senza s u e.cesso. Curiclu sio ni. Sui 500 casi ope eati s i el)b ero com ,p1es,s iva.m ente 245 gt1a1'iti ci oè. il 49 %. L a minore morta lità s·i ebbe nelle ferite çii un solo v}sce.r e. I g·u a riti fur·o no il 66 ~b tra. i fer.iti del solo to1m aco , il -;62 ~lo tra i fériti d·el s olo intesti no t enu.e, il 46 % tra i ferjti d el crasso. Queste c.ifl'e p e·r ò s i riducoJ+·O co.n siderevolm€1Jlte se s i ;p r e11do1n o in esame anche i casi nei q·l lali sona feriti più visceri insieme. In teressante sarebbe stato co·n osce.re la pérce11tu.ale ·dei g11arit.i sul totale d eg:li opera ti con lesioni di visceri cavi ; ma questo dato non è rilevab1ile d alle statistiche fo i-.n ite d.aig'li AA. Si può presumere p er ò che qu esta p ercentuale d ebba esse.r e a.i parecchio inferiore a quella del 49 %, p er ch è in oltre 100 casi esistev.a:p.o .f.erite .n on inte:reis1santi alci1_n viscere ..o i.nteressanti sol o visce!ri solidi . . Interessa~1ti S'ono .alcune tabefle dalle q·uali l'isl1lta la gravità d·elle feritP. ·del1e diverse re• ~ioni. Da esSie si rilev.a ·che le m eno pericòlose s o110 q11elle del fianco e ·del lombo destro; poi • ver1gono quelle d el fianoo e d el lombo s inistro, quelle dell'ipocondrio sinistro; quelle ·dell'ipo-· condrio destro e della parete addominale a nteriore danno un.a mortaJità del 50%; infir1e quelle delle n·ati.che sono mortali nel 60% d ei • c a s i. • Un.a .g rafica, nella quale sono indicate le percentua.li d elle mort.i in rappor:to con la fre~enza del. p olso al 'momento dell'operazione, . i1111dica ch e fino a, ·ch e il p·olso 'Q.on .supera i 110 la mortalità n1edia ·n on s11pera il 50%; al • • •isotto di 85 pulsazi oni la prognosi è molto • 11ona, a l disop.ra di 110 è molto cattiva.. 1

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È n otevole co111e la massima

parte delle osservazioni e dell e co11clusioni degli AA. s iano con cordanti con quelle fatte presSf> di 11 oi da coloro che l1ann.o av11to occasione

di . acq~i.sta1·e, èsperien~a n ella cw·a operatoria d~i _fe1 iti dell addon1e in guerra. Vediamo co11 p1a~~re sorpass_a to il dul)biù ;sulla opportui1ità d_ell 1nt~1·vento -~11 g~ne_re e.1)roporre solo il c1ues.1to se i 11 alcun1 c~s11 .g1un t1 tardivamente e par11co!armente g·ravi 1 intervento $ia ancora tollr - r ~ })1le. A .questo Qu esit o l 'esperienza cleg·Ii A...\. i·1sponde in in oclo negativo. . La, ter·a.pia è stata sp esso g·iudicélta i1eila cl1il'~t·gi a di gue rra su cifre statistiche raccolte lJ 11 ))O' g·r ossolana1n ente e si è fatto dir lol'o cose cl.le contras tano con la generale esp erienza clinica. Le 4onclusioni deg·li AA. ci riportano e J1e si ap_10 lieti, ·agli st essi Cl'iteri cl1e · ci se rvi~ H110 in tempo di pace. · o ·r a ch e p ossediamo stati stiche nwne1·ose é a.ttendibili ci sen1b rano sempre più str a11i i criteri agt en s i'onistici e vedia1no documentato l 'er. r ol'e n el quale sono caduti col_OI)() che, ner neo·a r c l 'oppor t un·i tà clell 'intervento, hanno fond~to la r ag·ione s ui ri sulta ti delle st atistiche raccòlte negli ospedali. Infatti molti dei feriti dell'addo111e non fann o in· t empo a r aggiungere gli ospedali perchè soccombano prima . . Ciò era prevedibile. Nei vari servizi nei qual i io sono stato adibito i.n g·uerra, ne avevo acqt1istato la persuasione, ma disgr aziatamente · n on · posso fornirne la · prova statisti ca. La prendn perciò . da una; r.elazi.one di Jakobs (Deutscl1.<: medi~_i.1iisclie Wo ch,e1isch,rif t, 1917, n . 1) il qu :ile ha visto passare , n ella s u a sezione di Sa11ità 4.37 f~riti dell ' add_o me e è riuscito a sapere ltt sorte definitiva di 412. Di questi 305 morirono e precisamente 244 nella Sezion'e di Sanità, 4.9 n e ... gli ospedali di prima lin ea, Z in qu_elli di seconda e 5 negli o_spedali di riserva. Solamente 8 ft1rono operati. La morte avvenne 143 volte nel gior:ç.o stesstJ .. della ferita, 68 il _giorno successivo, 35 il secondo -giorno e poi 5 il terzo, 5 il quarto, 4 il quinte e via di seguito con cifre sempre pii.ù basse~ Dei 107 sopravviss uti 66 avevano feritB ta11genziali della parete addominale non interessanti il peritoneo così che, se qu esti vengonù tolti dalla cifra dei 412 dei quali fu potuta seguire . la sorte, si ·ha che . su 346 ·fériti 305=88 °1? morirono. · · , I sopravvissuti a ferit e pericolose furono 41 ~ n1a anche tra questi 27 volte rimase n1oJ; o dubbio se la ferita rosse pe11etrante, 10 volte parve penetrante quasi certamente, ma mancò n el decorso successivo ogni segno di lesioni viscerali.. Solo 4 volte vi fu l~si one certa dell'ir1testino e in 2 di questi ultimi casi la certezza fu fornita dall'intervento al quale fu dovuta l a guarigione! Gli astensionisti tentano ancora di giustificat e il loro indirizzo facendo delle sp eciose digtinzioni. Essi dicono che le ferite da pallottol:t di fucile oroducono oiccole lesioni dell 'i11 testino guaribili spontaneamente; al.. contra rio· le paJlette di _s hrapnell e le schegg1e produ con.o iesioni per le quali forse l ' in~e~ve!lt~ è utile. , Nemmeno con queste restr1z1on1 1 accordo e possibile. I reperti operatori nostri e ~i altr:i hanno dimostrato ch e come le scheggie son9 di dimensioni varie, così anche le ferite che esse producono sono di varia grandezza: .alçun~ g·randi, altre piccolissime. Ricordo. un. fer1 t~ eh~ riportò non meno di quaranta fente inte ~t1nalt j)er seheggie di bomba. a mano.= a:lcune poche erano di circa un centimetro dl diametro e 1e

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SEZIONE PRATICA ...

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nJtre era110 pi LL piécole; alcu11e così piccole cl1e l'add'ome dal solo.lato del rene offeso: di t'ado misuravano appena due o tre mm. . c'è )ieve doloFe anche àll'altro rene. La coìica Le pallette di shrapneli producono ordinariapuò .durare ·per or~, gi·orn·i ed anche per setti- .I · 111ente fori non più grandi de'l loro diametro ~ane ed essere accompagnata da un malesse1·e e noi le co11sideriamo abbastanza benigne. Le pa.llottole di. fucile danno ora ferite piccole generale: nei .casi P.i ù violenti è accompagnala ora f,er1te grandi. Le grandi , ferite sono state da st1dori profusi, nausea, vomito, ' febbre e· osservat~ senza i caratteri dello sconnio e all'infu?ri. dell.e condizioni' richieste. per - lo scoppio ' marcata anoressia;· nei · casi ·1eggeri esiste .solo cle1 :visceri. 'Questo, secondo i dat1 sperimentali, un senso di malessere. Non a1)pena la colica a:v~ene n~lle a~se piene di liquido. Ora spesso passa, il paziente si sente perfettamente bene . .c1 .e avvenuto d1 trovare estese ferite in visceri e :Spesso ha poliuri~ ·e pollachiuria. Gli inter- / vuoti;. vuoti non solo nel trattb ferito, ·m a anvalli ùi benessere po·ssono dt1rare settimane, che per lunghi tratti sopra e sottostanti. Perciò pare più probabilè che la grave ·resio11e sia mesi .ed ançhe anni. La palpazione della reavvenuta perchè è andata distrutta tutta la gione renale non fornisce nrati·camente alcun })orzione di viscere. che si è tròvata neJlo spazi-0 elèniento ~er }a diagnosi; durar:ite '1a colica.. la percorso dal proiettile. Certo questo spazio è I'egi.o ne è troppo dolente perchè si possa fare piccolo, ma anche l'intestino vuoto occuua molto poco spazio. Nel vivo le pareti ~ell.'intestino una palpazione• aiccurata, e quando il dolore è 1 vu oto collabiscono e là sezione del viscere no11 cessato la p·a lp1azione . è ·altrettanto infruttuosa. • è circolare, ma rappresenta un ovoide all11ngat ò e irregolare così sottile che un pro~ettile di E ciò perchè la colica iienale non è determinata • da calcoli grqssi, ed i piccoli non sono avverft1cile, se lo attravérsa· nel, senso del suo ma.g• gi0re asse, può interessa.rlo, e dividerlo quasi \ titi alla .p alpazione, a m·eno éhe il rene non sia con1P.1etamente. · ~ · ~ · · .. Per git1dicare se i feriti dell' addo1ne debhano s1)ostato molto in basso. e la . sua capsula• adiposa sia straordinariamente sottile ed il pazienesser~ rurati con l'operazione o senza, oltre che farè studi statistici e sperfmentali, ci sen1bra te molto emaciato. Anche la cistoscopia .e l'esautile esamina,,re i · reperti operatori e necrosco- me· funziona:le del ·r ene sono })l'ivi di valqre. l)i'ci. I pri1ni ci hanno-rivelato che', nel massimo L'esame degli sbocchi degli. ureteri nella ve.11umerp dei casi, le lesioni intestinali.sono mulscica col ci>S~o~c.opio non può far rilev_a re un · tiple e non sono niccole; i secondi che fori inte' .stinali anche piccoli hanno cagionato la morte. calcolo indovato nella p~lvi renale, è poichè il I o credo che non si debba negare la possibi- rene di regola . non è dannéggiato da un cal- · Jità che alcune piccole ferite dell'intestino possano eccezionalmente guarire senza intervento;w colo clella pelvi e dell'uretere, l'esame. funzioperò si può presumere che le le~oni constàtate . nale non mette in evidenza alcl'lna anor·m·alità. con l'operazione sarebbero guarite, co11 una . Le speranze i'iposte s.11ll'esan1e radiologico so- · inaggiore percentuale, $enza l'intervento? Qt1eno risultate mal fondate peréhè i "piccoli calcoli sto è il problema. • speGie se sono for.E esso divieµe tanto più impQrtante, se ci Jj_ sfuggono. a talé in{iagine, • •• l11itia.m o a considerare la' catego1 ia di auei femati di urati. Di grancle ,importanza ·sono .:iin. . , rì.ti che sono in buone concli7.ioni genei~ali per vec.e i risultati dell'esame dell'111i.na. Negli fi.n.. i quali l 'i11tervento non è peri coloso. ter·valli cli. éoliche re~ali clovi..1te ·a piècolt calEGTDI. ., . .' -coli siti nella ·pelvi renale 1'11r ina ,si tl.imostra • normale: non c'è ~ albumina, nè sedimento, o 1\'l ED ICI N A. t11tt'al più. un leggero deposito cli glob11li rossi. • lYia .durante un ~ttacco o in1mediatament~ .dopo La nefrite dolorosa.· si hanno i s,e gni n1icroscopici e· talv.olta anel1e (CASPEn. Berliner klin. 1Vocl~. , 1918, l)a.g. 1005). macrosco1)ici della presenza del sangu~ nelleLa nefrite dolorosa corrispond·e · e~attamente 11rine. Questo '. sintomo è costante. È impossi• bile ·cne u:q. c_a lcolo fae,cia os~acolo al · pa~saggio a11·a colica nefritica, ma si disting11e ne.ttamen• dell'urina e- che la superficie del bacinetto re":' ~ te dalla colica · r enale, con la quale freqt1entenale si. addossi alla ·S uperficie scabra di un 111ente viene confusa. La due affezioni hanno caico1o nello sfqrzo di espellerlo senza che .vi rri, ratt~ri scl1iettftn1e11te partic·ola1·i. sia qualche lesione ed emo.r ragia. Ìn qt1alche Nella colica r e11ale, cl1e come è noto è sempre i.n rapport'\o a calcol-0si., il .dolore cli regola c a~o si const.ata110 nell'uri'ba tracce di albue qual che cilindro. si manifesta improvvisa.me:p.te, mentre i1 sòg- mina . . Il quadro clinico clella. nefrite · dolorosa tngetto trovasi. in i)erfet to stato .d i sal;ute. Il: • dovece non è così chiaramente definito. In 1nolti lore è l~calizzato alla regione rènale, al dorso casi di ·nefrite non c'è clolor.e, o questo è limied all'arcata costale, si irradia lungo gli. ureteri all'ing·uine ed a lla coscia, e .p11ò· essere ri- . tato a l1na se.nsc'lzione di pe-na, rli d·ebolezza o ferito all~1tero ed al test~c~lo. P11ò però essere cli i1ressione alln schiena, che si acce11t11a negli • · limitatn al clor o ec.l all8 patte s11periorc del-, ~ rn rzi e si attenua col ri1)0f'O. r. 011111nq11e. i1on '

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IL POLICLINICO

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è mai , . j 01011 ld come <Jllello ·aella C{)lica renàle. T1 tt t~ vi a ci so110 casi nei qt1ali d,improvviso o prec~d1 1.ti solo cla sensazione di pena e di ,f)res.. sjo11e si hanno attacchi doloros{ simili a quell.i clella. c<:.llcolos1. Se il dolore è localizzato alla

[_<\NNO XXV,

y lauconia

ren is p\opostò cl a Hiarrison. Qua1llll1

' que sia la CUllSa del dolore, è certo che le variazioni della . comv.osizione delle urine esa1ninate peÌ" un 111ngo periodo di terr1po 1)ermettono la distinzione tra nefrite dolorosa e calschiena e nella !)arte superiore dell,addome , e ' ,colosi renale.· ' si irradia all'ingl1ine e alla coscia di un lato ~ella calcolasi renale non appena cessato il solo, ed è acco1npagnato cla nausea, vomito, dolore l'urina ritorna r>erfettamente normale: • f eJ)bre e forti Sllddri , si può conéludere per~· la non ci sono nè cellule, nè albumina; e l'urina i)resenza di calcoli re~ali. si mantiene no1·male anche dopo gli ~tra-pazzi. N ell[;}. coliéa 11·efritica o nefrite dolorosa, come corporei, pl1rchè questi non determinino l a ri11ellat coJica renale c1a cal colosi, la palpazi one comparsa déll'acce~so~ Nella nefrit~ dolorosa della regione re11ale è i111pos.sibile durante il i'nYece l'urina contiene san.gt1e anche durante • clolqre acuto,· a cau'Sa della forte ,d olorabiÌità. ~ _ gli intervalli tra gli accessi. In ambo le affeLa cistoscopia rion dà reperti positivi ·e l'esame zioni si posson o o no a~·ere cilindri nelle urine, fl11tzionale clei reni non dà ele.menti diagno- ma nella nefrite doiorosa, quand·o sono presen\ sti ci perchè, malgrado l a presenza del processo ti, sono sempre più nl1rperosi, ed ?-Umentano nefritico, la ca:paci.tà funzionale dei reni è poco ·con gli sforzi fisici, il r}fe non avviene nella clan11.e-ggiata_. L'esame radiologico negativo non coli·ca renale. è suffici ente ' a far es.cli1dere lf!. presenza ·di pieIrr ·tali casi i cilindri sonò 1'esponente di llna coli calr oli e , l'esa~e dell't1ri11a non mette in temporanea irritaziOJ?.·e da .stasi llrinaria e no·n evidenza rilev~nte fatti patologici: non c'è a lcli una infie-mmazione permanente o di un i:>ro, bl1111ina o solo in tracre . Così che con un sìncesso degenerativo . Inoltre gJi sforzi mu.scol~ri " . . golo esame dì urina è difficile distingqere la i)rovocano nella nefrite anche 1-um.ento delcolica nefritica dalla colica, renale; tanto più l'albumi.nu:ria. La ric·erca dell'albumina in qùe.cl1e l ,assenza di cilindr'.i. non fa esclud~re la nesti casi· \1 a fatta con cura. La migli9re reazione frite, n è la loro priesenza depone sicuramente è quella/ all 'i:l.cido sulfo.s alicili co; all'urina , fillJer la nefrite, l)e:rchè possono essere trovati 't.rat..a si aggiungano 5-10 go-ece cl~ una. sbluzio11e anQl1e ip,· casi di calcolosi renale. .dell,acido aj 20 %: .J.'uri,n a diventa torbida an- · Tl1tte queste co11siderazioni fanno co1npren- c11e se contiene~ quantità minirp.·e ·di albun1i11a. \ dere la c1ifficoltà nella- . di agnosi differenziale Dura11te, lo stacli o acuto l'inte11sità, .la sede ed fra calcolosi renale' e nefrite dol orosa. il cara{tere dei dolori p1"esentano nellè d11e afN on tt1tte Je forn1.e di nefrjte · danno dolore. ·fezioni ·solo 'lievi· differenze. Ma 11egli int~rval-· • Raggr11ppanc10 i proce~si i1éfritici in nefrosi, · li degli accessi jl paziente . di calcolosi ha per· sclerosi l'e11aLe, .·nefriti g~omert1 lari cliffttse, ne- fetto benessere mentre il nefritico si sente debole ed avverte un senso di stanchezza alla friti gln111eTulé1-1·i focali, i l)t1ò dire che solo · qL1oste cl u.e llltime form·e clanno luogo a dolori schiena. Nella nefrite il dolore è qltnsi se1npre lJilare11ali. Iniatti le rarc.ltteristicl1e cliniche della terale, mentre nell a calcolosi è di solito unilanefrite dolorosa, ·o ssin l'a'ssenza o .la scarsa ter-a1e. Inoltre nella calco1osi renale durnnte til1 ·1 ntjt.~t e.li albl1mina, la freql1enz·a clell'e1norl'access.o c'è oliguria, ·CJli con la scompa1·sa del rag·iu, l'asseri.za tli · fatti C'<trd'iaci .e di ipertensio11e \'Usale, inclìca110 nna 11efrite glome1·l1l are clolore - segue- J)Oliuria e, pollachiuria, mentre questa non si ha mai nella r1efrite. cli11t1sa cti- g J"aclo leggr1·0 b nn·a nefrite giomeLa cura della colica r1efritjca i1ello stadio rulare fuc'hle. Ciò è ·stc-1to corifer1nato a11atomicurr1cr1te cla Cas1)el', il qt1ale i1er altro in a'1act1to va limitata alle coJnpresse calde · ed ai . ct111i ~asi no11 ha tt·o,·nto alr111)a lesione anato- narcotici. , ·111icn. grossola11a, il cl1e spiega come negli inPer r)reveriire il ritoi'uo della colica si posterYalli f1 a. gl\ att<iccl1i dolorosi ,-i fosse l1n'assono tentare l e compr,esse di Priessnitz, il tersenztt completa cli s!11tomi. · 111oforo, gli in1pi§1stri se11a1)ati, l e cop1lette secche, tl riposo, la dieta leggera, il })iramidone j~ cliffit:ile daÌ·e là · inte1·i>1·etazio11e pat0genei11 piccole dosi, .,l'aspirin a e l'antipiri11a. l\Ia ticn del d olore . . i l)llÒ i)e11sar e ad t1110 spasmo ]'efficacia di ·questi rimcclì è cl ubbia. Qlfa11do a11gin-11e11rotico, c·o1ne llf'lle crisi tabetiche. ])'altra })arte a lct111i cl1ir11rg i l1a11110 trovato al- gli .. attacchi si ripetono con molta frecrnenza è indicata la clecapsulazione, cl1e i11 ogni c:u.so l\lp.crazio11e il ren e eclen1ntoso e t11mido. In dà lln sollievo tempoÌ'a11e o; ~Ila llOn cura raditali c:o11dizio11i la. cli "'tr11sio11e tlella capst1la dà calmente l'affezione. · DR. rap;lt)IlP clel rlolo1·c e gi1i. tifica. ii termine di I

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SEZJONE PRATICA

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APPUNTI DI MEDICINA PRAT,IdA.

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CASISTiçA. Le paralisi laringee associate.

Le parHli si rirol'renti i1ure, cbe si 111a11ifesta110 ...c"t>11 la })ara]i !-;i di lllla corcla voca~e, l1a11no ltr1'origi11e schietta111ente periferica e 1)ossono, fl'a 1 altro, l'i})etere la loro origi11e da aneuris.ina ao1·tico, da . 1).n cu11cro rlell'esofago, dal · gozzo o an·che da lt11a ferita d el pneumogastrico al collo. ìVfa a '1nisL1ra cl1e si i11onta verso la base del. cranio e verso il bulbo si ha clic 1e (~ fibre ricorrenziali decor re11ti J1el tronco dello l)llel1mogastrico al c·ç>llo passano n ella branca inte1·na deflo spinale assumendo a qu.esto Ii vello 1·apporti anàtomici semp1·e l)iù · i11timi con ql1attro nervi cra11ici: il gl osso-faringeo (IX), 10 p11eumogastrico (X), lo . s~inate (XI), l~ipo­ glosso (XII ). Quando la .paralis i èlelle fibre i·icorrenziali si a ssocia a quell a ·cti uno o pi1'1 cli q11esti nervi si h:a la parali&i laringea associata. _:\I. ~,.ernet (I\1 arseille médicale, 1° giugno 1917) l1asa11closi s11 st11cli precedenti e su nt1ovi dati i11 r ap1)orto· alla distribt1zione a natomo-fisiologira dei eletti quattro nervi, t enta lln4a. classificazione delle :varietà di queste associazioni l)ara1itiche. Tutte le \'arietà possibili· sono comprese anda11do dal più se1nplice al l)IÙ comples~o in, queste éinque· sindr.omi: " · , Sindr.o me di A \'ellis = paralisi inco1npleta d·e.llo. s.pinal~ (branca int~rna ) . . Sindrome di S ohmidt = parçi,lisi completa . (lello. spinale. Sindrome di .J a ckson = l'.la ralisi dello spinale e ~ell'ipoglos so. Sindrome di Vernet = paralisi dello spinale e del glosso-fa:r.ingeo. Sindrome · di Co-llet-Sicard-Vill~ret = paralisi d,e llo '8})in·a1e, ipoglosso e glosso-faringe o. Lo pneumogastri co pro1Jriamente detto, i1e1:\'O sensitivo, p11Ò O non essere associato a eiascuna di queste forn1e, ma non modifica affatto la forma paralitica essenziale. 1 La distrìbl1zione paralitica di ciasct1no d_ei nervi in quistione può essere così sche~atizzata: Pclralisi del glosso-faringeo: a) paralisi del . costrittore sl1perio1·e della faringe = distt1rbi di r11o:vimento della parete posteriore della faringe, distt1rbi d elfa c.1 egll1tizione dci solidi ; ' 11) distlll'bi (lel g11sto nel terzo l1 osterioltla della linglla. Paralisi dello pneu11io ga.strico: a) dist11rbi (lella sen~ihi lità del velopendolo, della faringe, larit1ge, d ella. branca a11ric0larc; b) disturbi

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d ella. sal iYazio11e; e) disturbi della tosse; d ) dit11rbi della ·. reP.pìrazi one (tarhipnèa i11termittent·e e pseudo-asma). . . I Par.alisi dello - spiriale: a) bra11ca inte.r na: l') a l'alisi di metà del velopendolo, inetà dell a l aringe, accelerazione d el r)olso; b) branca esterna: i)ara.lisi dello sterno-clèido-rr1astoideo e• del tl'apezio. f'arali·si dell'ipoglo·s so: paralisi della lingt1a. '"f ale classificazione· delle sindromi l aringee associ__ate conserva tutto il suo valore qual11nqtte sia la sede della lesione: periferica, .l'rtdicolare, bulbal'e o bulbo-midollat·e. Le fol'me pure di queste sindromi sono per l o più periferichè, ~rchè quelle centrali sono s1)esso, IDft i1 un s empre, associate ad altri sintomi a fccoJaj o 'de 11' asse ce rebro-s::>i11ale. • DR. , •

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TERAPIA. -- .

La purgazion~ P~~ via ipodermic~ . -· haJ il suo valo~e clinico. L· a.i:go 111 ent 0 · della so~minist r nzì u 11 e 11 er "·i~ l i1)odermic.a di farn1achi capaci di d eter1ni11a 1'8 nell'inte.stino quei fenomeni, cl1e· abitu_a ln1enie si ·otte 11 gono mediante sommi1iistrazione p er os di spe ciali .sostanze, , costitu.enti il molteplit·e g:t·11ppo dei purganti, è stat9 ripreso d a l D1~ R itj s (,.,olia niedi ca, i1 .. 13, 1918), èhe ha eseguito nr~a. setie di ricerche, arrivando a.I le seg·ne11ti <·1i11clusioni. .: r purganti salini i1on d€tern1ina11 0 p11rg;az io111.e qua.ndd vengano S·o m.ministr.:;tti . per via \epide l'plica , forse perch è si elimi)1ano rapiù a 1l1ente p~r i r eni. La loro somministrazione va fatta in grandi. dosi d'éùcql1a, p•e r' otte-n ere sol11ziQ11i i8ùto11iche irinòcue, e quest~ ipode1'1noclisi riescono do,l oro,s e: , . L a p eristaltincl è egl1almente in ~ttiya, p·er via sottoéutanea, elimir1andosi totalmente per i i·e11 i ch e ne .reistcano irritati, e qt1fn.~i è lJerico- ' loso. ·somministrarla nei ;ne·f ritici -. senza contpari1"e a ffatto n·elle feci. · · Inattiva pure si è dimostrata la sennati11fl.. tan~ sull 't10fn:O quanto sugli animali, n ~ alc1~~1 eff ètto nell' l1no e n-egli altri ha d ato la f enolft alein.a, ch e producJ i11vece "ìole11te e . d,oloto8(' reazioni locali. . ' · L ' lio rmonal son1m!nistrato 1pod er1nicament e l1ell'. t1omo e l1·el c.ane 11on ha d a t o migliore risultato; solo nell'intèstino isol~to ha fatt o ved ere, in d o·si eJevate, lln lieve aumento d el t ono dei inl1scoli lisci. Il pilualandol e la pituitriria, cl1e d ovrebbe ro (1~)


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. NOTE ·DI MEDICINA SCIENTIFICA ' . L'adrenalina nel saggio dello stato e della funzionalità dell'apparato cardiÒ-vascolare. _ . I

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Loeper, Dubois ~oquebort e ·Dubois H, C. Wagner '(C. R. Soc. de Bi.ologie.,-· c€>mùni.ca~ion:i del · 7 e élel 14 febbr. 1918) hanno proposto l 'iu!piego cle:i. . preparati surrenali '•per Sél.$giare la potellzialità . del miocardiò, ' cimentato ad un sovral?voro transitorio conseguente alla vasocostri. , zioile · periferica in tal modo provocata. , ' Il volume del .cuore prima e dopo verrebbe . determinata a mezio delll21ndagin·e radiolo·g ica. _. · G. Ghedini ( Gt1zz. d. Osped. e d . .G_~in., 16 maggi o J ~18) muo.ve .a questa ricerca una duplice ~e 1 ·ie di obJ)iezì oni. · · • _ I rn p1 ·~1110 luogo, la reattivÌtà d·ei vari indiviclu i ·all'adre11a lina varia molto, fino ·agli estre" mi presentati dai so·ggietti .sirnpaticotonici e vagotonic} : i· · primi soil'o deéisam·e11tè iperse11si~ bili, mentre ~ ·S econdi sono iposei:isibili all' adrenaii~a. , È djffi_cile incon•trare l'eq.uilibrio end9, crino tra i soggetti sottoposti alla prova. .. In secondo luog.o, intervie.ne lo stato def sistema arterioso : se que8to 'è integro, reagisce bene alJ.'adrenalina;_ma se è sclerotico o comunque alterato, la reazione è in difetto. La prova proposta potrebbe dù11que valel'e, n. con diz~one- cl1e ~i eliminassero i f oggetti co11 situazione endocri11a ano1;male e quelli, non me11ò 11umerosi, ,con alterazioni delle pareti va• scol'ari. . r9'•"t.. . Molto più cospicuo è· il j1.1t1n1ero ·dei casi in r11i si può applfcai'la per mettel'e in evidenza lo stato anaton11co e fl1nzionale dei vasi. All'l1op10 giova. il rilievc sfigmoto11ografico (otten t1to per es. con l' appareccl1io di U skoff) o c111ello clinamografìco-pletis1nografico (ottenuto })er es. con l'oscillo111etro di Pacl1011 ), messi in rapporto col rilievo delle eventuali modifica-

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7.io11i volu111etrich~ oriodiagrc:tfìcl1e del cuore p1·in1a e dqpo l~ so111n1i11istrazi'one dell'adre11alina! · . ~ . Cqsì ·completata-.e corretta, !a })1·ova potrà off rire ragguard.evoli conoscenze ·sullo stato e Slllle <;a-pacità. funiionali çlell'apparato cardiova.scolare in toto· . . L 'A. d~ t'e1np_o si occl1pa.va dell 'azioné dell'adrenalina sul sistemo arterioso, ~iò che lo J'1a pos~~ in grarlo di att.x;ib1f ire ir·giusto, va)orè alle ~tce.rche q~gli . au toti fr~ncesi. , R.· B. ••

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ave1·e i 11 oti effet..ti · sulla in11scol atl1 ra. lj scia. cl1e s~ .f?a11no connessi colla i1)ofisi, so110 rimasti inefficaci su.ila 1nuscolatt11:a intestinale·' solo . ~l1ll 'intestino. isolato, face11dovi arrivare solllzioni a~ alto titolo (1 ~~) l 'autore ha canstat_gto i111 passeggero stato eccitativo della peristalsi. Di fro~te a tutti qu.esti · nl~·dic,a.menti neg.ativi s.t a la apocodcinu, ·che .si è. dimostr'ata l'u1iica , .~o~tarizri. P,Urgarite per vi~ ipodermiea: cosl per ' v'ia sperimenta!~ nel cane,' còme nell'ò1ss'ervàzi9ne .cJi11ica. sull'uomo. . . Cop 11n 'iniezio11e di 4 .centigrammi ,d i apoco• deina l'al1tor e ha ottenuto al 75 % d·ei casi scarjche alvine ti-ip.etute .d opo qualch~ ora; e ciò . senza alcuno spiacevole eff,ettQ secondario nè locale,. nè generale. G. SABA,1:INI. '

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Se l'ablazione del nervo nei trapianti di tiroide

ne ·compromett~ la secrezione i'nterna. E. l{l.i1111nè1· sì occupa di questo · argomento nella Rev. niéclic. de la .Suisse Romande. È noto c·h.e la secrezione· tiroidea subisce l'infll1enza del sistema nervoso ed Ascher ha ctirr1ostrato ·che ess.a .è regol'ata "flai ra,mi laringf}i del pneùmogastrico. . Si "'J?p!Ile .Qra~ la questio~ie 1se il tr1apJaht0 dell a tirati.de, ·in segui·to all,a s(l)pairazione dalle cò ninesisd.o:n·ì nervos.e, ·d etermini delle alterazioni i1ella1funzione .en·docrtnia. · . ~i è detto i:n'vero c11e il tr-apia'Il!to, una volta atteochtto, ìi.11 qualsiasd p1a'.rte del corpo, possa supplire ·~enz'altro alla funz.io'.ne endo.c rina tirvidlea; · diversi rChirurghi però son'o ·d'avviso contrario ·e riiengoino c·h e, per ottenere maig-. gionil probabi1ità - di succeSlso, il .trapirunto ti~ roideo ._nOm. deve pra~carsi al d·i f'uori della reg·i0ne~ .o ervica]e, in modo ch,e esso possa ·Co1nU1I1çru1e ricuperare le sue iCùnnessti.oni . . !l'llel'vo1se. ./ Le (riceJiche1 modern e sulla n1euirotizzazio:I1'e • . de,± muis coli., per mezzo del1e quali sii può rendere la: tm.obilit~ ad un m11sc'o10 ·paraliz.zato, • fan:i!DJo p·er.ò intr.aveqe~e la <l)!Osslitbilità di con~ ervare ·1a fUnzione endocrina ad ·un trapianto ·tiroideo ilI1. quaJunqu·e p11nto si façcia. Il valo·r e funzionale d~l tess11to tiroideo p11ò venire ·stabi1ito con tr.e prove :· • a) prova. chimica. Fra i divenst corpi jsolati d.aJla tiroide (lipoidi, fermernto lipolitico, colilnai, .alli·umfune j .odate, .j odotirtna di Baumann e jodotiroglobulin,a di ·Oswald) sen1bra che },azione specifica, tiroidea sia "legata alla jo d•o-tiro.globulina e più specialmente al .compostp j-0dàto iìn. essa corntent1to. Però la quamtità ddr jodio 1d·egli estriatt.i t.i·roic:Iei è molto vari,aMle, .sia nello .s tato '11a tologico (gozzo colloide, ·gozzo basedowian-0) .sia nel 1n-0rmale: p . e. gli Er11iyo·ri hanno la 1nassi.n1a quantità, la minima invece i cainni\1t)ri: . nel neonato ·è assente, aumenta sin verso i 40 a,nni. poi diminuisce. Q11jndi .i sisultati dell'analicaj_ cl1imica non 0

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SEZIONE PRATICA

possono servire di prova esclusiva tSul valore cano statistiche precise sulla diffusione e sulla runzionale d1ella ghiaJil!dola; . • mortalità: secondo un rapporto di Jacksche, b) esame anatomico: in realtà un tr.apiLarn- nel 1917 vi sar1ebbero stati 22,842 casi ·con 1028 to provveduto di bupna vasc8larizzazione, con morti; l a mortalità globale •Sarebbe du~que di l'apparecchio follicolave in buono stato di con- 4.5 % elevandosi fino al 5.22 % i1ei distrettt servazio·n ·e, ;prie~en.ta d,ed. segni manif1esti di atti- industriali. · • vità f.unzionale; però ·i.a certezza ·di questa sd. ha Ne · vengono affetti specialmente uomini olsolamente con tre i 40 anni, addetti a rudi lavori. e) la prova biologica. Lo svilup1p o de,t sit:nLa cara'tte:r,istic.a principale è l'ed.ema} che, 1 1 t001i di caohessia tire 0.p •r iv1a . li:n seg.uJ.ito ad e- di solito, si sviluppa ~apid·an1ente, sp esso dop0 stirpazione del trapianto tiroideo, for11irà la il lavoro, ed assume vaste proporzioni. È dap.pfova più con.eludente sulla funzioirtaJiià del prima focalizzato soprattutto agli arti inferi ori, tra.pianto . .:Si p·r es.tano be.ne -a tale ricerca il talora anche agli erg.ani genitali: si dif!onde cane ed il gatto, in Clli è meno frequente la poi agli arti s11periori ed a l viso e, da ultim0, presenza di tiroi·di aberranti. D'a.ltr.a parte ie nell~ cavità si~rose (ascite, idrotorace). Non si hanno notevoli .disturbi d'origine reoooseigue:nze dell'eistirpaztone -delle. ghiandole - rion si :faillilo aspettar.e a lungo. ·· · nale o cardiaca, salvo ·~na certçi. bradicardia Data l'intimità ·delle connessioni fra tiroidi che è, si può · dire, costante : vengono segnae, piq.ratiroidi, in quesiti animalt si p ratica la lati altres] ·dei rumori iSistolici accidentali, pertiroparatiroidectomia anzichè la sempliée tiroi- cepibili sul focolaio della mitrale e dell'aorta. Costante è ·1a sensazione di gra11de· de1'olezdectomia, si cchè entro 6-11 giomi si sviluppja l'.1 tetani.a, in b8Jse ,aJla quale st .g.i.udi1ca sul va- za, per cui gli ammalati sono incapaci anche a legg·eri lavo·ri ; spesso vi· si accom.pagnan@ lore fU:nzionale del trapia11to. · . . L'A. ha fa.tto diverse esperienze app1u nto iSJU anche dolori muscolari agli arti affetti. È abbastanza frequente la diarrea, ,c he si cani e gatti, a~ qual~ ha fatto il trapianto (nelpt1ò manifestare prima o anche dopo la coml'epipJoon, nel' padiglliron·e1 dell'o,r e·cchio, eoc.) . Dopo il tr~apirunto l'animale si .trovava in biU 0- parsa dell'edema. Nulla di notevole si osserva nell'urina, salvo 11a salute; però dopo l'escisione clel trapianto, l'aumento di acetone, ammo11iaca, amino-acil'animale moriva in preda a teta11ia. . e creati11i.na; la· eliminazione L'A. ne conclude che il trapianto,, ma;lgra- di, aoido urico ' do siamo state tron.cate le connessioni con i dell'.azoto e del clon1ro di sodio appare ritarr.iervi, ha potuto, ,d a ·s olo, soddis:fare aii biso- dat~. Nel sangue è aumentata la quantità di acqt1a e di cloruri e dimin l1ita la quantità gni dell'or·gani.smo. Non è stata osse;rv•ata ne·oformazione ·di nervi in corrjspondenza del tra- di. album.i11a, ch e scende fino al 3 %, in ~uogo del normale 9 %. · piiamto; la • ripresa delle funzioni di questo, poi, Spiccata è l'ipotermia, che pt1ò arriv,a re al, non è stata miglio.re p.1. vioinanza del p1en11mo1' asfìssia locale ·e1d a ll a gangréna. ga.s tri,co che. .]n j]~r.a parte del corp·o. FIL. Queste con.d izioni durano per dei mesi con aggravamenti e remissioni, f?.no a che la gua* rigione permanente possa essere assicur.ata daJ riposo a letto e dalla convenie11te alimentazio• ne. In tali ca.si l'edema scompare con la st~ssa L'edema <la fame . ra1Jidità con ·clii era comparso~ si assiste come Questa malattia, che è stata chiamata an- · ad u11 vero disseccamento del paziente, che che, co11 denominazione ineno propria, edema timan~ magro come uno scheletro per la grave"' di guerra, l1a fatto. la ' sua com';)arsa in Geratrofia dei muscoli. Si ha invece sicuramente la morte quando non .s i possa a ssicurare una mania durante qt1eista guerra, sviluppandosi dapprima 1n·ei campi dei prigionieri, ed estenalimentazione che contenga almeno 1400 c~lo­ rie giornaliere, se l'individl10 è in completo ridendosi poi, a qt1anto sembra, a:o.chè nella po.polazione civile. Essa però non è t1na condi- lJoso; ·in certe località i11 cui l'edema si è n1anifestato, il quantitf.!,tivo ··medio giornaliero di. della guerra ora finit~, essenzione peculiare , calorie non superava 900-1000! dosi osservata anche in guerre precedenti, qua. . Per quanto rigt1arda la eziologia, qualche li le campagne 11apoleoniche, . , e nella grande carestia irland~se del 1835; 1s i è verificata anautore · (Jurgens) r itien·e che si tratti di ltna che nel l\tiessico, durante il 1915. malattia infettiva: altri invece (Franke e GotLa parte .attualmente lìiù colpita negli Im- tesmann) ammettono un adinami smo funzioperi centrali sarebbe la Boemia, specialmente nale dei reni a localizzazione soprattutto vascolare, mentre l'inanizione interverrebbe solnei . di.stretti 'industriali. È evidente ch e ma-n-

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tanto con1e causa predisponente. Però, salvo ·POSTA DEGLI 'ABBONATI. poch e opinioni discordi e salvo qualche oaso speciale in' cui è in g iuo co. qualche forma in. (1000) Al dott. C. :LVI:, Zorlà di guerra: fettiva, come malaria, tubercolosi, febbre riConsigliamo il 'vol11n1e dell 'Uì\I-BER cc l\Ialat1 ·corrente, è opinione gen erale che l a causa di tie del ricambio », edìto clalla U. Tipogr. Toriqueste , manifestazioni p Q.tologi c~e vada ri·cer-- nese e tradotto in· ita liano da R . · R omanye, 0 cata nell' a lin1e11tazione, sia perchè difettosa, il « Manuel des l\.Ialadiès de la Nutrition », del, per u na certa sproporzione di ·carhoidrati .in• l~ collezione P EBOVE- ACHARO, · corrrpilato da Ba' conf t'onto con la grand·e 1deficiènza di grassi e l'i onn eix, Castaigne, Gy e . R ath er1r, edito da di sali·, sia p er, l'eccessiva quantità ·c;li acqua, in l\1asson, 1912. . · t. p. quanto che il cibo è dato .d i solito for1na (li • · (.1001) . Al clott. F . 'f., Zona di guerra : · . zupp e. Non è l)Qssibil e cl'a re u11 giudizio. C0-nsig·Ii aS co.tsa ~ dubbia appare in questi casi l 'impor- , tanza delle così d ette vitami11e, me11tre l a vera. · 1110 1111 ottimo trattato sulle aritn1ie : \ .AQUEZ. cc Les ari tmies ».. t. p. cau a va ricercata n ella assoluta insufficienza d ella alimentazione, specialmente per · quant~ . rigt1arda i g.rassi: ci ò si desume anch e dal CEN~I BIBLIOGRAFICI. crite.tio terapeutico, ih quanto cl1e ba~ta l '~g­ (Ncm·~' recemiscono c"M i libri pe~enuti in dono alla Reàaziòne) giunta giornaliera di 100 gr. di gr.asso, per ch è • F. v\T. PRICE . .Di s r>as1~ s of the Heart. -. .Editori rapidamente. È quindi da ril'edema scom1)n.ia • • Frowcle, Hoçl1der e Stoughto11 Londra 1918. tenersi più gi11st ificata . la denomi:ò.·azione .ai . . ' ' edema da ·fam e, 1anzich è xi.a: gtierr a, poichè la . L~ ~iagnosi, l a prog·11osi, la tel'api a-· deìle maguerra .n on è un.a condizione i1e·cessn.ria per la~ti. e di ct1o'l·e con i 11ioderni 11ietodi, esposti spiegare il ·brutale affq.m·a mento a c11i .son o · n el modo più conciso, sono gli ·scopi eh.e si soggetti i .n ost ri p·rigionti.eri da parte degli Im- p1.-opone .l ''au,tore del libro.,. .' . ·p eri centrali, a differenza dei ben n11triti priQuesto è cledicato so1)ratl1tto ai pratici, e gionieri austriaci in I talia! s ·embl"a poi eh~ q11indi discussiqni ·e teo1·ie sono tralasciate; ma · anche l e abit11dini . a liment·ari ant.ecedenti ab- l1a la sua gil1sta n1isura i1ei Yoltimè quanto è bia110 llna cerfà i111r>ortanza : tanto è vero ch e necessario ad inte11dere èsn t tau1ente le moderne ' . con la stessa q11antità d.i calori e i Serbi avre·b \' edl1te s11lla fisi Ol)tltologin, de1 ét1or e. bero sofferto meno· ch e i R ussi, ciò che staP receclono concise c<l i1tilissime considera• r ebbe a cli.mostrar.e che le p at·ate i1on posso110 ·zioni, anatomiche e fisiologicl1e, e segu e llna secompletàmente sostituire il frument.o a Clli i rie di carJitoli d i Clli la ~en11ìlice e1111m erazione R11ssi .erano .abituia ti. basta a dare t1na idea sn'i concetti informatori: È chia.r o c:Q.e qt1esto e.d e1na. à p.p a r t iien e a,l .il polis o .arterioso, la ·1}1·ession e sa11g·11igna, il ·gruppo ·deglti. ·. ed emi .cachettici .e chè si prop·o·Jso venoso, esame coi ragg·i X, m etodo graduce senza I 'intervento - dei reni e senza . di- fie.o, elettro.ca:rdiog:r:flrr1m a:; - insufficienza del sturbi da parte del cuo·re, sebb.ene le irregolaic11ore e la sua sintomatologia, la• prognosi n e1, rità della funzione C·ardiaca .debbano senza ' . le affezio11i cardiache, lc'l terapia .nelle affezioni , dubbio inftui1·e Le modificaziocardiaçhe; la irregola1·ità. del . seno, l'extrasi. sull'idronisia. ' ni ,deglli scambi e ·delle · eliminazioni so·p ravvéstol e; il blo:eco del cuore, il polso a lternante, nienti in con seguenza di alimentazionè dife t- la fibrillazione aur~olare, ed il ftutter auricotosa provocherebbero un· aumento patologico lare, l a tachicardia p~rossistica. nell' assorbimento dell'acqua d a parte dei tesSebbene non siano nat11ralmente trasc111·ate suti. ' l'endocardite, la miora 1·dite, la pericardite, i Il trattamento Cl1rativo e .profilattica' dell'edevizi di cuore, da1l'en11m:el'azione dei capit.oli si ma si deduce . dalla. sua patogen esi. Sarebbe vede ~ell'.ç\.. uno studioso clei m oderni problemi bastato cl1 e i prigio·n ieri e 16 popol a zio11i d ei .sulle irregolarità d el c11or e e s ulle s11e capa cità terilitori che i tecleschi a vevano invasi fo,ssero funzionali, saggiate co11 i pi1ì m oderni m ezzi • sta ti trattati umanarnente,, perchè questa forma d'indagine. * m orbosa non si prod11cesse, ,o · l)er ved erla di-:Ne1la trattazioi1e l'A. è semplice, chia ro, conl eguare. E s a dovrehbe scom1)arire dalla patoci so , tre qualità tanto rare nei mocl en1i trattati. log ia di po1)olhzio11i gil1nte a l nostro stadio di Egli è uno stu di o~o da lt1ngo tempo dei probleciviltà . ..\lcu11i autori tedesrl1i richiedono per mi che riguardano il c11ore; ha coll aborato ·con l ' alimentazinn e un mininium di 11.00 calorie ~Iacke11zie per parecchi a nni, ed i frutti della p er i11dividui i11 riposo, cli 1935 se addetti a lapropria ed a ltr11i es1)erienza conde11sa in un vori legg eri e 23G5 se addetti a lavori pesanti. libro u tile a rl ogni medico, che voglia restare al corrente clel' Yertigi11oso progresso di q11esti u1~ p oco, i11a non sarebbe la sp aventosa ra• timi anni. t. p. zin11e di fan1e! FILIPPINI.

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SEZIONE PRATI CA

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'NE LL A · PR O FESSIO NA LE. , VITA. . ., .

Cronaca del movimento professionale. \

.A.1 P resi-

F ederazi one degl i Ordini dei nicdioi. - ·

(7489) Pensioni - Dott. C. ~\... G. da A. I . 0011 i dati èsposti .11el que. ito E lla nel 1920 i1on. liquiderà Ja. l)Cn sion tli a 1111l1e lire 1918 come ri. ' tjene, · n1a bensì l'al tra cli lire :JOOO, lortlc . ...\nClando .:a. ri1p,o.so un anno 1>rima, cioè nel 1019, liqnj~lerà ., l<l inPcle~ima somma d i lire 3000, che è il massimo

d e n ti degli Ord ini <lei Med i ci <lel R egno è 1S ta ta diret~'l dalla P tP~l<l~nza della Federazione l a seguente cil'col a re :

Rom.a, 5 novetubr e 1!)18. E fl rf'g io . coll e9a,

Qn<'st.o giorn·o cli glorln e. oli e "11ltn nza, lH~l quale l<1 r .1tria vede cou1pinti i !':iU-Oi destini 6 r·e.al iz. ~a te le ~ue a s1>ir<1zio11i pe1· 'irtù e r1er conc-0rdia di Pl'incive e <li Popol o, vacla il nostro memore pensiero a i colleg'l1i c:l10. per In g;1«111de e· lumi11osa i1up1~sa con1piutè1' i u1n1ola1·0110 In. loro ' 'ita sui .earupi di battaglia: Yacla il no _tro J)la u~o più vi"o . i 11c• ncl izionato <' corcli~le ai 00lleghi cl1e la loro 01)era . ~lP·i ente, instnnrnbil~ ecl assitlua, nrestano n e ll-e file çle.ll'e!:lerci lo, 110g;li os1~ec1ali cln campo, ne Ile re,

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tro,~ ie.

La classe iuec1i<'a italiana è -Orgoglio. n e fiera d,e l ~ntribt1to portato C-On l'over11 e col Ra1 a lla . 1o:ue o r~a lizzazione cli q11<1nto v·nreY<1 u n ::;og-no fino a 110clli giorni or. so,no, ecl è ~upel'ba cl1c clnlle sue file . ia u ~C'ito u no deg·li er9i c·l1e ron1pir<lno u nn delle t>iù gr.andi e me1nornbili g-e~ta marj11nre elle ab• bi.ano n1eravigliato i l nio11do. D'acc.-ordo eol Cbn~iglio f ('tl ('r;1.lP, n1i p1·ono11go iÌi rendere .a 1 collegil. Rn,ffaele Jl•lol ncri <111f'lle 01101"n 11ze che t\g·Ii hn ben ·sapn t<> u1erit.1 re. Altre <'omnn ieazioni doYrò f,1 re alla R. \. I. ver ciò c11e r jgi1il l'<l.n il refc rr'J1lZtr1t1 infletto per la conToeazio11e <lell'.17 seu1blea feclern le. l\;Ja oggi ii }lens iero clt>lla J>;1 tri~1 trionfnnte og;ui altro ;Qvrasta ecl ogni i<len <'he nou sia di gin bilo 11a. ~a in seconda I

Ji11~.

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In a l to i cuori! Viva l ' I t<1lin ! "\Tiva Trento (\ Trie~te libera te! Con c9rdi a l i salut i I l vice-presiaerite : D ott. BALLERINI . '

Si è tenl1tn ·n Napoli u n'aduna nza r egionale di rap presen tan t i degli 01~r1ini dei m edici , p er studia re le · qu estio ni iner~nti a l passaggio a l d opo-guerrf.C,. N e d a r emo più am pi a n otizia · prossimamen~ . Gl·i Ord iYl i rlPi 1n<><li,ei e il d opo-gu.e1·ra,. -

INTERE SS ANTE P UBBL ICAZ IONE ,

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lftTUBAZIOftE DELLA · LARIB6E E TRA[BEOTOMIA Pra ti ca ed imPQrUl.nte p ubblicaziqne del prot ès· sore Fra.1ioesoo Egid i, D ocente d i Laringologia nella R . Unive l's ità di R oma. E legante volume in ca rta di lusso di o ltre 300 pagine co n 46 figure. In comm e r cio L . 3 .50 più le spese di , sveélizione . P ei 'nostri Abb.oilllti, franco d i porto e raccomanda to L. 2. 7 5. Inviare cartolina-vaglia di retta·m ente a l prof . EN· RICO M onELLI, Via · Sistina, 14 - R oma. . 'Il

, l{ISPOSTE AQUESI .. TI E. ADOMANDE•

della ne11sion~ ordinaria cu i possono as1>itare i n1 Pclici co11dotti . · · (74!l0) R etfifica rl i u en<>ralilà. - Dott. nbb. 859 . I..ra di~corcln11zét di norni fra l'atto cli nascita ed 1 i . <loé11111Pnti qe(·ac1ei11ici ·pnò proclntre effettivament(' inc;1glio lH?lla liqt1idazione <.lella pensione. Oc<.:01·re cl1e E lla faccb.1 · rettificfire nlmellQ il diploma cli laurea> Iochè si potrit ottenere inYiando l'atto d i i1ascita alla seg·reteria del la R egia .Univel'si tit i11·esso ct1i, a Ruo te1ni)o, consegni il dipl oma. ' . , (7492) Jn.fer11iità <lel 1nr>rlioo co1idotto. - Dott. . S . da nI . - ~llorcbè il medico condotto o- faee11~ l~ veci· di m edico condotto è i~1fermo • non ha obbl igo cli J)rest.a r e set vizio, ma anzi ha . d iritto <.llln licenr,a str<1ordiU<1rin ner infer mità i1revjst.a e co11ces. <-1 dalla . Yigeute legge ~n nitaria. E lla, p er- · ta11to. n va11zj domn11clh cli congedo · pf\r malattia <ll 8i11cl11eo clel Comu11e cùi 1allude. e ln docun1enti co11 n 11tl logo certjfica to me<.li c:o, in cu i ~ i a messo· in 1ili(lYO la 11ece, sitit cli u11 •1 ~ olt1to ripo ~9 per l 'ulteriore cleèor so dell~ mal<1ttia e . per la. conva lescen7.èl. i~er ott(:lll<'.re. il pngamento clf'gli stipentlii al'ret ra.tj , in Yi::5tè.l <lell 'ostin. . -1to rifil1to d€Il 'e~attore-. n <·or ri ·1)onderg lie li. r1on vi è ~ l tro niez7'o ch e quello <.li citare il . Com11ne <l ina1izi l'a utoritit giu d iziaria o i·clinaria . • (7493) I nterin,a,to - Stabilità Di1Hissioni <lel nz<'·dioo condotto. - Dott. 1\I . P. da T. di I>. - Il . medico i nterino, n ominato i1er la i11te t 11 tll1ra ta della g11erra non acqu ista . ma i 1a. sta bili til . a n ch e . se prestasse servizio per Qlt re u n b ie nnio. La s u a · no111i na , infa t ti, essendo avvenuta· sen za con cor so, n on è regola re e non p u ò, q11incl i, formar e base di a lcu11 ' cliritt o . Non lJUò f a r va ler e dil'it to di sorta nean . ' cl1e i l medi co che fu n ominato n el 1915- a segui to di· con cor so, per chè egli con le dimission i cl1e p r esen tò e che furo.po, a st10 tem po, accettate ru1Jpe ogni rapporto cli impiego col Comune e non l1a piil nlcun· legame elle a cl ·esso lo av·vi11ce. Occorrerebbec-lle fosse n t1ovamente · non1ina to 111edico condotto a ·Heguitd d i n uo'YO concorso, }Je1· poter, ni tf\rmini c1ell'a r t . 33 clf'll~1. Y}~ente legg(-\ snnitarin. congi u ngere col u uoYo il tl1·ecedente s~1·yizio e procl<1marsi stn bile di diritto.

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(7495) ln<lcnnitif. caro-virc>ri - T.-f ficiale sanitario. - Dott. C. V. da F . - Gl i uilici nli sn11itnri, anch~ c>oil no1uJ11a ùefinitiYn., non rit-utrano nel D. I.J. del stlt tcm bre scorso che nccor<l·l. una 11u0Ytt e maggiore • inclern1iti't caro-vivc1·i <lgli iilllliegati dello Stato. · (749G) Profu{flli <li f/llerrfl - ( '11rrc ed assisten,za .·unitaria. - Dott., abbo11nto -lODD. - I l capo 12° della circol<.1re 10 gennaio 191· dell'Alto Commis-

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IL POLICLINICO

[ANNO

FASC. ~6]

XXV, '

sariato pei profug-hi, pubblicata nella Gaz.~etta Ufdelia. pensione~ - Dott. G. T . da C. di R. - Finara ficiale del Regno del successivo 6 febbraio disPone nessuna -speciale disposizione è stata presa circa il che i profughi 'poveri devono avere l'assistenza mecomputo della .campagna d'i guei·ra agli effetti delkl dica e ·sanitaria completamente gratuita, ·c ome si pensione. prati ca pei voveri del Comune, ed i medici e leva(7504) Trattatnento economico dei medici condotti trici comunali ·dovranno prestare l'opèra loro senza cli'Ìlarriati sotto le armi. - Dott. C. G. da S. L. N. l)retendere da essi onorarii. - Il Co~une è oompre tenuto a pagare la. differenT.Jo stesso CçlJX> soggiunge che i Prefetti potranno za. fra lo stipendio milita.re e quello civile che esso corrispondere ai detti sanitari gratificazioni, o comprecedentem~nte oorrisp.ondeva al medico cond-0tto. vensi: ma non' a periodi determinati nè in misura A misura che, .per qua1sivog·ldJa causa ' diminuì~ tì.ssa, bensì nel momento che sembri opportuno ed lo stipendio militare ~umenta eçnsegi,1enzialmen:te in relazione al 1naggiore lavoro effettivamente de- · la differenza. e, quindi, l'obbligo del Comune. Quanrivato ai sanitarii dall'assistenza prestata ai prodo 10 .stiP€ndio militare cessa del tutto per con~­ fughi. Ella può, quindi, rivolgersi al Prefetto di leswnza o per licenziarnento, il Comune deve cor-eodesta Provincia pèr ottenere un adeguato comr ispondere l'intero stipendio, salvo, in quanto a.Il.a penso per la maggio~e prestazione eseguita. durata, il l~ite fissato dalla legge per i congedi (7497) Oongedo straordinario per infermità. accordati per infermità. Dett. D. P. da P . . .:___ Quello che Ella dice è esatto. Fin che dura la qualitil di ufficiale ed il oon~­ J.J'art. 29 del Regolamento g·enerale sanitario approguente diritto a stipendio, deve ricevere d·a1la a111-va to con R . decreto del 19 luglio i906, n. 466, disciministrazione della g·uerr<l l'indennità carò-viveri: IJ1ina la concessione dei congedi ordinari e di quelli quia.ndo diventei"à nuovamente ed esclusivameute ~traordinari per infPrmità. Occorre, però, che tali in1piega to e6mun1a le, dovrà tale in·d ennità riceTere tlisposizioni sien.o state inserite, a suo tempo, nel d1aJ Comune. ca1)itolato di servizio. Può beri. Ì·itenersi che l'in(7505)\ Omi,gedo - l nden11iità pet· n,on ave rlo 1J,sru,f?·ui• fluenza sia malattia contratta in servizi,o od a to .. Tassa ese1·oizio. - Dott. E. O. da V. - Nes. 1 • cat1sn di esso, salvo, però, esaminare le circost:;<tnze st1na s~ciale indennità o p.agn.m ento di stipendio è· ç!j fatto che accompagnarono la infezione. dovuto ~ 11 medico còndotto il quale, sta.nte il·•.divieto (7498) Din1issio11i dei m.edico oondotto interino . dettato ds. ragioni di p11bblioo interesse, non Jtn • - Dott. N. G. da S. R. - I medici impegnati provpotl!lto usufruire del mese di congedo. II medico · ' hanno la facoltà di poter, viRo:riamente nei Con1uni condotto; sia a condotta piena, sia a condotta resi<]l1anclo il credano, r1ssegnare le propr'ie di1nissioni, denzi.:a.Ie, non è sogg-etto .a .p ag·arne11to della ta9'ia !':etnpre quando .nel capitolato o nell'atto di nomina esercizii, perchè è lln impiegato. com1male e come . ta,l e è eoonte. non sia determinata espres~amente la durata del .. "Ser,·izio che assumono di prestare. (7507) Sessennio. - Dott. IJ. Il. M. da M. S. ~ . • (7499) Congedi - Lazzaretto. - Dott. L. V .. da M. - E da ritenere che l'aumento sessennale si ftebba - Nei tre mesi di congedo straordinario per malatcalcola.re sullo stipendio di lire 1000, <;he dalla tia va compreso il mese di congedo ordinario. Il G. P·. ...~. fu nel 1912 sostituito allo iniziale di solo ~n1eclico condott~ non può esoore obbligato a dimolire 600. Se cosi non fosse, non ~j sarebbe st;ata rare continuo1nente nel ·Lazzaretto per curare gli ragione per non concederle il sessennio nel 1913, n.:rnmala ti i''i rico,~era ti. Può oressere • obbligato- alla epoca in cui si oompivano1 i sei a nni dalla d a.ta della • Cl1ra cli detti infer1ni ·~ a recarvisi giornalmente nomina Sullo stip·e n·d io di lire 600. L'aumento di ma non a ri·manere costantemente fra di essi. 'Nella ·stipendio ottenuto n'el 1912 interru1)pe il sessenui-O uscita dal locale occorre adempiere alla più scruin corso ed a.p rl un nuovò periodo, che ora . si . compie, sullo 1Stipendio di lire 1000 per sei anni contipolosa disinfezione degli indumenti personali e delle mani. nua mente goduto. 1

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(7501) A1trnento d·i stiperi-Oi-0 - I ridenn,ità caro'

viveri. - Dott. F. P. da P. - D~ ·l momento che Ella fu comandata ad a.ssumere il posto di rnedie-0 condotto col compenso stanziato in bilancio per tisso, cioè di lire 4000, non v'ha dubbio che possa pretendere cifr:1 maggiol'e se tale compenso, per qualsi~si eat1sa, sia sta.to aumentato. ~f\, dunque, il ~o.m11ne ha crc~d11to accresc'ire lo stipendio che pri1nR corri pondevu il 1 propTio condottato deve ancl1e fi I .€i, che .sostitui·~ce quel funzionario, oorris11011tlere la somma maggior~, calcola~a, s'in"t:ençle. sullo inizi aJe stipendio di lire 4000. Per la indennità caro-viveri, oltre quella che ri. cuo te come impiegato dello Stato non può averne ~ltra, . gi<1cchè collo stipendio aumentato andrebbe a lire 4900, eccedendo il limite massimo :per tale conce .. si on e, che è di lire 4500. 1

(7502) C1an1pagn a. di gu erra - Oon1vuto agli effetti {24)

(7508) Medico man.i cont iale - Limite di età - Pensioni. - Dott. A. G. da P. - Per i concorsi a .medico manicomiale non è fissato alcun limite di etA,

essendo questo sta bili to solo per le nomine a meclico co11{1·o tto e ad ufficiale sanitario. Ciò, però, salvo disposizioni speciali contenute nei regolamenti interni' di ciasc11n nosocomio. La esenzi9ne dipendente d1a,ll-0 .aver esercitato altre cariche similia.ri sta bilita. per i concorsi .a nomine di medici condotti o di t1fficiale sanitario non si può estend~re per analogia alle llomine di medici di manicomii. Allorehè per coprire 11n determinato posto sanitario è prescritto· il eonoorso, chi l'occupa. senza conoorso non può far valere il relativo servizio agli ettetti delJra, pensione se non per raggiungere più presto il relativo diritto, dovendosi considerare come un semplice interino. Doctor JusTITIA. .. •

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[4t\.NNO

XXV,

FASC.

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Ali dett. L. V. :

Per gli esami ad i·s,pettore sanitario nelle Fe rrovie non esiste progra.mma .speciale; essi sono, in com11lesso, esami di coltura generale medieo-chiru.rgica e Possono avére una certa attinenza. con l'esercizio ferroviario (p. e ., infortunistica). I conco rsi ,~engono banditi qt1and-O se- ne prese11ta 11 bisog.no· dal. passaggio <ielle Ferrovie a llo Stato (1905) oggi ve ne ..sono ,s tati due. ! N DEX.

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Con la fine del mese in eouso si rende vacante il posto di medico-chirurgo assi·s tente presso gli Osped a.li civili di Civita.v ecchia. La nomina ha la du1·ata di un anno; è rinnovabile per un solo altro a nno. Per scb,iarimenti rivolgersi a lla Segreteria della Ailrn iniistrazione ospitaliera. · Medico-chirt1rgo fornito titoli ospitalieri, assu1nerebbe servizio di condo0tta preferibilmente in prov'incia di Roma. Per le condizioni scrivere a : A. F., via Principe Umberto ll2, Roma·. '

ALBO D'ORO. l\!lEDAGLIA DI BRONZO.

Dott. TRA}IIBtTSTI RnuNo, tenente medico. Sotto i l eonti11uo fuoco nemico, acoorreya insta1icabilmente sulle prime linee per presta re IP vroprie cure ai fcri ti · confortandoli anche con la parola e dimostr anclo coraggio ed a lto sentimento del dovere. - Costone R occioso di Mesuiak, 19-25 ago~to

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MEDICJNA SOCIALE • .• Provvidenze sociali post-belliche. La relazione parlamentare sul disegno di legge l)er la protez~one ed assistenza degli invalidi della guerta, reca le seguenti at1ree parole : «Preparare preventivamente i mezzi mol teplici :per costrurre l'edificio . socia le, ~he dovrà sorgere· dopo la pace f~tura, è compito Hagace .e doveroso quantQ quello d1 preparare, instancabilmente, i mezzi della gu er·ra )> . Di a lcuni capitoli d,i questo vasto programma, tratta con profonda conoscenza di causa e con larghezza di T"edute il dott. V . l\1agaldi (Rassegna sociale - Rivista della Cassa Nazionale Infortuni, giugno 1918). Fra gli assillanti problemi, che si presentano,· uno dei più importanti è l'educazione civile del po1>010, da cui dipende la stessa efficacia de i provvedimenti legislati vi. Gli indici della scarsezza di tale . educazione possiamo trovarli nella trista piaga dell 'anal:fabetismo (oltre ll milioni di analfabeti nel 1911, con quozienti del 65 % (Basilicata) ed· anche del 60.6 % n elle .Calabri.e), nella criminalità che dolorosamente è in aumenfo. Ma anche dove la scu ola · 11a esercitato _il suo ministero di insegnare a leggere e scrivere, è assai dubbio se da essa sia deriYata una vera educazione del popolo. L'osservanza alla legg~, che pu1~e si può dire la prima regola del Yivere civile, il primo dovere del cittadino, è invece trascurata fino a d osservarsi una vera voluttà di disobbedire al precetto, anche. se consigliato con benevola r acc-0mandazione. Ora lo Stato deve apprestare i mezzi adatti per dare a lla scuola popolare una missione efficacemente edt1catrice; f avorendo anzitutto l'opera dei patronati, proteggendo le buone iniziative degli onesti,. che hanno chiar a la visione della .. profilassi morale de l popolo. A nulla va le la legge che non abbia un substrato nell'anima del popolo. Giustamente os.serva il cardina le Gibbons, uno· dei più illuminati " prelati deg-li Stati Uniti, che «uno dei più grandi errori della nostra epoca è di credere che la legge basti a gi1arire tutte le tare sociali. La legge, che esce dalla via naturale è nata-morta e le leggi nate-morte fanno nascere nel popolo il disprezzo dell'a utorità costituita>>. Saggie parole che vorremmo fossero med;itate dai nostri governanti, i quali, elaborata una legge, si sentono in pace con la loro coscienza, t tascurando l'intenso lavo1io di preparazione necessario perchè essa non rimanga un vaeuo vento. Un a ltro dei gravi problemi da affrontare rigµarda l' aZooolis1no; è inutile insistere qui sulla. importanza di combatterlo, senza cadere nelle esagerazioni degli intransigenti, eh~ fini scono per screditare la buqna causa per cui lottano. Poco aiuto si potrà avere dalle leggi, che · talora sembrano :ratte apposta per f avorirlo, come quella del riposo domenica le imposto a tutti gli esercenti meru:> che agli osti, corhe le recenti disposizioni contro lo sviluppo di epidemie che ordinano la chiusura dei cinematografi, lasciando aperte le osterie (che sono (25) 1

CONDOTTE E CO'N CORSI. '

SEZIONE PRATICA

1917.

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E NCOMIO

SOI.E~NE.

c:a.pozzi Angelo, da Sant' Antonio a · Cupolo (Benevento), tenent'~ 1nedico complemento, reggimento fan~ria. Di nottet-ernpo, durante un violento attacco be1nico, si porta va, sotto vivo fuoco e di sua 1ni7.iati\"a n el posto pt1) avanzato. disimpegn~ndo, con $C:renità e fermezza, la sua missione :ver tu tta la dl1rata dell'azione. - Monte Lemerle e Magnaboschi, 17 giugno 1916. Carile Ernesto, da Macchiagodena (Campobasso), bene11te medico complemento 0a ttaglione fanteria . - ·Durante un forte bombardan1ento nemico ' l'lo11curante dcl pericolo, raccoglieva e curava, eoacli~vato da altri militari s11oi dipendenti, aleun i feriti di una nostra batteria rimasti abban«ona ti. - Monte Pazul, 15 maggio 1916. Del Ponte Giorgio, da Copetown (Sud-Africa)," tenente medico reggimento fanteria. - Durante ' an'aziohe, dette prova di grande abnegazione e ooraggio nel disimpegno della sua piet.osa man~ioue. - .1\i[onte San Michele, 15 ruaggio - Selz, ~ l\1glio 1916. •

C~OCE DI GUERRA .

P1-0f. CESARE AoosTINI, ten. col. medico, ispettore eapo dei servizi neuropsichiatrici della Zona di ~uerra.

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IL POLICLINICO

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lANNO XX'\', J!'ASC. ~]

·. (·erta illl' nte 111eno l>lJlite cli ql1elli) · in cui si riversa l'asRic11razio11e-i11,·uliditit : as~ai ÌllllJerfett.:'1 è.1a· 1egla folla. g;e ~ugli ]nfortn11i ~ fonte cl~i ~ra Yi inconYenienti a Nella etlucazione ed i11 una ilS)ddua, efficace pro,_ tutti noti. Grnndi°uBa tè la p1·cyi<lenzn ~ociale che paganda • i troYetanno ,_i mezzi pii1 ndatti per pre11e l)llÒ yenire clalle aR~dcnrnzitn1i tnn~o l)ÌÙ quan<io , ·enire i dn uni dell'alcoolismo. non Re ne re:-;triug·n. il e:o11c-el to .all 'overaio, ma lo L'ed11cuzione ci\·,ile del popolo) cl1e fa nascere ed .·i e~tenda alh1 soc·ieti1, con1ptenden(losi, !}. ès., i a.IIorzn il sentime11to della res1)011~abilità e della I>icç•ol i comu1erci<)nti, i pie-coli iudustrinli, i piccoli soliùat·it•W sociale, deYe trovare conforto e comngl'icoltori i11·01n·i\.'tnri. gli i111pi{•gati di aziende 'lJri• J)enso r1clln... giustizia sociale, di · cui sono eYidenti Yate . .A,ug·uria1:uo e:ht' di quP~tn gloria sòciale si espressioni 1' igiene socia l e e In VJ.:.<>fe.<·ionitJ clei la- · 1'('11cln degl1,n r I tn li11 11of-;tta, rG'de11ta e più ,gran<le . 'l:o,ro. '.r(;\11clono. a. q1Jest'ultime ile molte1>lici disposir>cr la glorin <lell\.· n tnl i. l NDEX. ~ioni 0ruH~1ate recP11temente in occasione delle inù11:~trie che lavorano per la gt1erra e che dimostr~:lnO MEDAGLIONI. UI). di V<'l'SO Ol'ientn ll~nto ed una pfù larga COilCe-ZÌOllC elci ra1)11orti fra imprenditori e maestranze. Giacomo Filippo Nova.ro. · Quanto alJ'ig ieuè - sociale e non individuale, di'\"enuta una yera moràle della "lita . . - non '?'l1a alEcco un altro dei 11-0stri an1ati maestri, che, 0<a>l-ct1no che possa disconoscere la necessità che i1e pito, ·daJla inesorabile legg·e dei limiti cl 'età, lascia vengà. diffusa l a sua conoscenza fra 11 i>o1Jolo, che la cattedera,. mentre n.ncora tanta copia di prezi~~i nulla ne conosce, e non può apprezzarne i van. il1segnumenti ne riotrebbc Yenire ::!.i cliscepoli. taggi. Nato a Dia110 Sa.r1·eta ii 1° n1aggio 1843, egli coll.lrlSi ricollegano p0i con questi alt.r i problemi, qual>ì gli studi uniYersitari <l Tori110, do11de uscì Ja uli qt1elli clell 'n pitazione, · d~ll'urbanesimo, dell 'a~si~ . re:ato il 21 lugli-0 18G8, per recarsi qn.ale medico 'Rten7in. n1edicu. con(lotto a ~foncalieri. Quivi, nella diuturna ns1H:a . Il problema della casa ' .JJµtJOlare_, p . os., non lia · ftatica della oondotta, <:11,e fogg"i<t 1'110111-0 ed il pi...avuta ancora ' . una solt1zione. soddisfacente. . I..1e Coo~ fessionista, rimia1se quattro <lnui, dividendo la Slla p~rative e gli Enti,autonomi ha:nno soddisfatto fino<.ì tti,ità .fr a l'aissist,e nzn agli allllllalati e gli . stl1di · ra. soltanto le esigenze della piccola (n-0n troppo an·a tomici, che do1·evano .se11rire IJOi di base gra••r>iccoln !~ borghesia, degli operai indipendenti u a tica ~alla sua opera di eh irurgo. , ctlto salario : iua .le abitazioni. ins~.lubri abban<loLasciò l:a1 con-0.otta per il l)Osto di assistente alla uate dR questi sono sta'te subito occupate ·dai più Clini~ chirurg~ca del Bruno n Torino, dove r:i})OYeri. i11 c·o11dizio11i impressionanti d'affollamento. mase, come aiut-0, fino al 1 81, introducendo'\"i, J)er1)ctu:111do il triste fenou1eno del tugurio. Ora è fede di apostolo, la med.icazi-011e antisettica. Pasi~ nece:;;;~a l'io <lèll'e 1111n a bitnzione umana ai senza- · in ·seguito chirurg·o .p rim.ario all'ospedale di S. Gi• • tetto. ~li n1iReri che Yivono nelle tetre mude, faYo,~anni,... pure a Torino, e i1el 1 5 vinse il conc-0r~o 1·endo gli ~trn ti 1>iù ba ~si del proletariato e no11 cli cli11ico chirurg·o .a Sie11a. Di q11i pa.s.~ò . 'pure ~oltanto di qu ello oper;-rio. Dena!'O n bti.oi;i mercato J1er COllCOl'SO . (\" T~ologua, .rloYe rnc:cols0 la non facile e credito la 1·:i;o ~0110 i lJiù grandi bisogni dell'ecli~11ccessione del Loretta, d€stancl'° subito la. simp• lit}t l)O'J10ln l'fl,. i>er la q11ale i'A. cita esempi lumi-· tiil . l'ammirazione e l',uffctto clei disC('J10li. Nèl 1891. nosi e confortanti <lell'estero, s1)ecjalmente del BelJH?·rò·, l'amore d~l D•'ltìo loco J<> sottrasse '<lJl'Atene• gio. Iiì più .assillante s i prese~ta jl bisogno della di Bolog·n~,· do,,.e è· se1llpTe ''iYo il · rico1'(1.o di lllli. ('asa l)OJ)Olttrf>' })€'1' q11elli c-11~ ritornera nuo dall<1 i~r cond11rlo .n ~u-0vt1, cl1inn1~ to iier Yoto l1Dani:m~ guerra . E s sa qt1i11di nssnrue 1111 posto eminente D('l <l€lln Fnc-0ltà.,· a snccedere al C'~1~elli. • <:<11n1>0 (lelle i>r~ridenze sociali 1>ost-be1liche, e coEcl è q11esta c;i ttedra cl1e egli or.n, 11eJla ffil<l v.estituisce un l>r<?zioso coefficiènte µel la lotta a 11 f ;.fu . g·etn1 veccltiezza. lascia. fl'a il l'è11nrunrico di t uta 7>eroo7a r e. ' ' ario e com1Jlesso è il ·prog1·a1ì.111111 i~r quelli ehe dei suoi· inseg1ui 111€11 ti 11anno fatto teRor• . • qt1e~ta e· J>0<.l er0Ri devono essere i mezzi per <lttll<ll'· ~nmerose ed i1111)0J:t..'lnti SOllO le orme cli~ il l\1a~lo. i\Ic..~~chi11 a l)Ul' troppo· è 1'01)era 1i11 qui con11)i11tn. tro ha sta.m1>~1 to neIla sn<1 ln ng;t (\cl operosa C1\ r- , cloYn t.1 qu.1 si J)e~· intero a gene 1 ·0~i sforzi J)l'iYa ti : riel'<1. Dalle- p1·j111e iitYestig<l 7.ion i ~l H<l to1nicl1e RU 1141 . ' ~cn1brù 1')(•r(> che lo Stato ·abbia <:ompreso il ~ran to1>og·rnfia dell'orecc·hio. Pgli pn~-.;ù i11 sPguito a~l~ ,cio,·~re cbP gJi i11c:ombe ed il i1ote,:ole vantngg-io n 1a1)J)lica7.ioÙ.i l l l'H tic·he d~ll:1 ehirurgh1 . ll<>ll<\ qnn lt1·econo111 in 11:1 zionale . c·l1é Ri iiotrtt rittar11e. la. 1~na a1~ditezza ern Rorrctt:1 <la n11:i i1rofonda <.:e- · A11che lo ~11e.•zza 111e11to dPl lntifondo e l't1tiliZ7':1 - - noscenza della mat~ri'n .. Egli Jl{\r il prinro eseguì operazioni, che sono J)Oi ll<'l~:-:;nt(\, n1ng~ri sotto ~l ­ zione df' Ile t e rre <li de1uft nio pubblico sono ùi Jll:t't 'rn ~ticl1etta . ·nel do1ninio co1nnne clell'R lt:'l chir11rcipt1n in11>ortanzn nel grn 11de eclificio <lell 'igie11e sogia : l~· iundl.fic·è1zioni n.lln tC'c-ni<-.1 cl(\lh1 1 ari11gect~­ "ifl lC1'. Il fn ticoso lu,·oro lf\gi~la tiYo f~1tto il1 provo:. n1ia. 1,1 g'n ~tro-(:\ntPl'08ton1in P<'1' 1it0Ri. J:i roleeist<>~ito è rirun s t o sinora i111111e. ma i1011 v 'hn dn,bbio mouii:.1 })(' I' ·;tngi0colite, lit tiflosto1ni<1 per c~lite, l• · cl1c uelle l)l'ofonde modificazioni della vita socia le. dell'er11i.c1 crur~1lt\. occl11de11do l'ape1·cnrn radi(·ale ~lte s~guirAnno l 'immu nf> co11flitto, il problema tro• ti1ra e rnia l'i~1 con lemllO i1ettineo. e n1olt~ altre • · · ,·er:'.1 l1n'ndeghatn soluzione . . cui eo·Ii h<l legnto il SUO no111e. Tt1tti qu(\ .. ti i>roy,·edi1ne11ti potranno tro,·are nn ~ . Xel ~no ill&.'~na111Clnto egli (\l>hc ~e-n111re <li m1ra g rnnd<' njnto n('lle n ~~icuruzioni sociali, che da noi c·l1~ 111 gril nde n1;1gg-iorn n1...'l dei ~noi urli tori non ~nl so110 tnttora poc·o co1npre8e . e q11indi scarsame11te «iffu. (l . ~I :1nc·nno. p . e s .. l·a 8icurazione-mnlattin e cle$tinn ta il ll '.alt.1 cbir11rgia . Jna n Iln prn ticn giorI

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SEZlONE PRATICA.

lierèt ::;p1cC'iola . l)t' l'<:iò le ~ue lezio11i, an<.:lle qu.1n{1~ tl'attnY~luo i gt auc.li .<tl'diruenti «hirnl'g·ici o ,le ~ottili dh1~uo:-:i, contenc,ano seu1p1·e dei i}rezio.·i 0 L·on~ig·li p1·~1 \. tic i P<l era110 ascolt;1te e R~ o ·t1ite col 1nas."i1110 i11terc~·'<'. · l'o~~a <.111<.;orn.1~1 s1 1n nttiYitit, che ta.uto si è pl'o'{lig"<t t~1 n n«IH.' iu ol·<•a :si o ne tl<'lln ~rnc1·r<'1 , esc~rc:itars i JIPl' luug;o te1n pl) a \a11t;1gg·ic:> clell't1lll.ctnith. sofferent<,. e d e i .l-ìn ni di ~c<'lJol i , elle nelle <JSCUl'C c-onùotte , negli O~ll<'<ln 1i , su 1lc c·.ct tt('d l'P 1 ~et bù110 .seinl)l'e ver lui il Viù J)roro11clo ruttn<.:c:<t tU('11to. I. I).

,

1131

lH'OHt1·a ti ma non domi, su.peste organizzare a· loro conforto il magnifico corpo delle nostre infermiere volontarie b~ttezza to e consacrato dal fuoco e dai rnol'bi in. ·i<.1i<>si~ caro alla Patria per le sue. eroiche Yirtù e }>(>1· i 8uoi sublimi sc-1crifizi. - FnA~CARA I At tlncl1es a cl' ...i\..pst.'1. ha così risposto : « 0011 ric:onoscen.za .aocetto il Suo plauso per ìe mie iUf{'l'llliere in ·q11es t 'or.u sup1·e111~tmente g·rande e Jni c:o111'01'tit il .s110 elog·io JH\r l 'opera elle con loro 110 coù1pjuto seguendo gli i11tenti della p:rovvicLc'l iisti-. ' tùzioue di ç11i E ll<1 regg~ C\>iD. t'1nt6 a .m ore e perizia l(_-\ sorti. 1:\ ff :Hl<l : D ucHESS.\ n '..ci.OBTA ». ·

11n

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Un ~ppello della Croce Rossa serba.

NOTIZIE DIVERSE • I

-:f..a . Preside11zp. del.la « Societit serba della Croce lto~&a » pubblica lln apl)€llo in ct1i è de tto:

La Società italiana di medicina io terna ai medici delle · città redente. I

Allo copo di salvare la nostra po1)olazione, ridotta quasi alla. metà, t1a malattie e da altre cala mità inerenti ~Jla guerra, n oi ci per111ettiamo di inviare questo appello a tu~ti i nobili amic:i del popolo -Serbo, che h anno già così ger1e rosamente risposto a lle nost re ultime chiama te, co11 1<1 preghier a cli volere, in ques ti n1on1enti de<;isivi per la Yita delle nostre -gene1·aziou1 , Y0nirci in a iuto coi loro clo11i i~1 ~'lbiti, biclncheria, te1a, stoffe, fili, aghi, .cal7.n t u1'l' , Yitel'i treschi o conservati, t l1è , zucchero, latt<' co11c1e11sato, f43l)011e, medicjnc eù alt1·i mnt eriali nf'ce~~a ri <11 manJenin1ento degli"' os1)edali, con offerte di danaro, ecc. / ~ Non è. elle ricevendo qu~.sti $OC:cotsi aJI più presto llORRibile ohe 11oi potrem9 ancor giungere ad assir utare a lla n ostra popol.1zione quei migliori giorni. <.:he essa ba così pienamente e <.leg-nawentc merita ti. · L'i11tero p~polo Serbo 11ell' intiruo cl~l ~llO gr ande cuore nrLtrirà il miglior ricordo e la 11iù YiYa ri«onosccnza per t11tti coloro, cl1e p1·ova110, n Rt10 riguardo, nobili sentimenti di sol.iùn rict~t e •di a l• ~ruismo . T11tti gli invii v,111uo fntt~ al 1?. aon.soiato Generale di Se1;ùia a Sa.l onicoo pei: la «Croce Rossa \ Ser b<t » o a l . R. Oon..~ole · U. c1ic1·al e ai Se1· fJic1t a · Jlo. '111 ([, ,.iù roli, 25, Ller. la (( (~roce R OSSèl Sel'ba )). fl.

.

Il se11atore :\larag·liauo, in nome della. Società, ha diretto alle Cnmere iuecliclle di T.rieste e Trento i Reguc11ti tel<'gl'élU11ui ang-ul'ali . • È {l ·uopo ricordare che n ella sua rit1nione del J 916 là nostra Socletìt · st{lbiliv.a di terierc la s u.a rn·os8ima riunione a Trie~ne : eTa il sogno sempre vivo nel nostro cuore, so·gn-o ormai divenuto 1,: ealtà. Adempiendo il lo ro Y-Oto del 1916 i medici ita.J jani vedruuu9 al 101·0 ( 1onp;resso a ffi11ire n11merosi e plaudenti t11tti i me dici delle vecchie e d,e lle nt1ov·e provinci~ affr~1 tella ti dallu grand~ soddisfa zione di es!:\ere 1·i11niti 'i11 11110 8tato solo dal p ossente deside. rio di ass.icul'are a l cospetto del mondo la grandezza dell'Italia unita. « C'an1era .llecliC« -

Trieste.

Ai colleg·bi fra tellì elle entrano desidera ti ·e lungaruente ;1 ttei-;i i1ella famiglia medica nazionale, gitrnga gradito il sa luto della Societit I ta)iana di 1\1e(lic:i11:1 n11e1.111t<' <li afff•r111;,t re in Trieste la scie11• za it.1litl na 01·1nai em~1nc-ip ata <.l<1 ogni dittatu1 a ·tranie1·H. 8enatore ÀÌ.\R.'\OLIAKO ». 1

--....

· cc (Ja111<•ra Air<lic·a. -

'l.'r('11 fu.

Socictit It~1li~1ll~t di we dic:ill<;l e ;ulta11te al vcdc1"e i col1eg11i fratelli di 'l'rcnto <:llti.ue ricev11ti sotto la lx1ntliera ~azion.<tlc, vol'ge ~(l esbi calcl o, affettuoso I ~luto. Sen;1tote :Jl.\HAGLI.<\r-o ». .. I medici militari al ten. Paolucci.

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J,a èroc• Ross~ italiana e l'epidemia d'influenza. .

11on1(~

di 1111 g-t·u1>1>o <li eolleghi gli onorevoli J,.,. l)O]'('. rl'. ~Iorj~èllli (~ R . (';l]HH·ali. ufficiali UJCdici. <:on1nuic.:;1110 cl1e i me<"lici :i_nilitarj, otgogl}os i che. il teileute me die:<> <lott. Raffae le r>aolucci a bbia ria1Ie1'lll<l to il l.,ol<-t - in 8intesi ·g·loriosa - le virtù <li osc11te <lb11eg~1zioni e a.nc:lle .<li eroici ardimenti .{lel Co1·110 : ani t.11·io :.\I ili tate, i11tcnc10110 offrirgli, uua iued<tglia cl'oro <1 te15timon ian~<1 clt'l loro pl.1uso <:della <1n11nira.zi<HJC c.gratitl1tlinc clelln Patrin.

lJa Duchessa d'Aosta e la Croce Rossa italiana.

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(lclla Croc:e R o~sa italiru1<.1, ronte (i-. F1·as<:.a til, h~L inviato . alla cluchéssa d'Aosta il

Il

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i~re::;ideute

S(lgn~nte

tclcgralJ.ll1uu : . « Xell 'oru solen11e in cui i destini <l 'Ituii<l. sono g~9riosame11te c-0mviuti, · 1<1 Cr oce R ossa italiana. '"rge il sno yoto di pla11so e di a.mmirazione a Voi · -c• e Tibrante cli carità e cli amore pei nos tri feriti,

.

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Il i•re~iclente · tlel 1-'io I stit u to {li Sa11t-0 Spil'it-0 e {f(•g-li 0~11ed~1li rlnni ti cli R<lIDn ha <.lirctto al l)r<'~ i llf' ntc d€11a. Croce R<)SS<l it<tli:i na, <>\1· ~n. conte Gi11:-.e1)Jlc', 1',1'8$C.Ur,1 , la. lettera sC'g-uente?. che rel].de uu <l lt() trib11t-0 cli gra tit udii1e ~tlla nobil<"' i t ituzione • u1n:1 uitaria per l' op~1·p. di pi<.\,tit <.) <.l 'abnegazione J >IC'~tata in Rorua dl1rà11te l'epiclc•u1i;t i nfl.11enzale:" · « i\li è singolarmetlte grato vartec1pnrt' ~1lla S. \ ' . OllOl'C\'OliS$ÌUl;1 . elle .il (~011:.;iglio di <llli~llÌllistrazione cli que~to Pio Istituto nella l-ill:t seduta di ieri ba . ' \ clolil>cr.<1 to di esprimete a 'uoclesi<l he11en1crita . .i\s. ~oc i.nzione i~ st10 lliù Y1Yo l'ingrn ~irl IDC'Uto i)er tutto il i1rcr.In~o aiuto <l èl to ng·li oRpedn li nell'occasione dt' l'l;1 r etcnte PJ>i<le1uin infiucuv.a lC' e:lle ba i1nperl'ersn lo i11 que:-;t.1 città . L'offerta g·enerosa di letti, <li biancheria, di ]?ersonàle, di <.luto-~mbulanze, dell'intero Os;pedale « Leoniano )), tt1ttò il co11trib11to larghissimo, inconcl i:tJio11ato, lla tu l·on la illilp;giore rapidità e con la. (27)

l

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1132

, IL POLICLINICO

[ANNO

I

C'-01i:esia più squisita, ha messo jn condizione questi ospedali. di potel'e far fronte a tutte le infinite necessità incombenti; ònde essi sentono di assolvere ad un preciso ed a is ooluto loro dovere nel porgèl'e c•rosaniente tutto il loro cordiale ringrazi.amento a codesta Istit11zione, che già tante benemerenze ha.. conseguito per l'alta opera :filantropica data nell '<-1ssistenza ·di guerra e di pace. , A questi sentimenti dell'i·n tero Con·sig~io voglia la S. V. onorevolissima àssociare l'espressione del• la mia. più alta considerazione>>. . Il censimento degli invalidi di guerra. ' A cura di tutti i Prefetti si sta effettuando in -qu~sti giorni la distribuzione a tt1ttj i Sinda"ci delle 8c-l1ede per il censiment0- degli invalidi di guerra.. Tale censimento dovl'à non solo stabilire il nume1;0 degli inYalidi, accer.tamento che potrebbe an'Che essere eseguito. ~ mezzo dell':autorità militare, ·ma le pensioni liquidate, l~ riedt1cazion'e avuta, la foi·nitura di appa recc.hi di prot(!si, le particolari attitudini di ogni invalido . I Prefetti, nella distribuzione delle schede ai Comuni: si sono ' "alsi della cooperazione dei Comitati ' già .c ostituiti. I Sindaci provvederanno a lla compilazione delle scl1ede che S[lJ'anno quindi trasmesse allé rappreRentanze r>rovincial~ dell'Opera Nazionale.

XXV,

blic~ ·numerose

pregevoli mem-0rje di chirurgia. Fu un onesto ed un gentilu-01710 nel sens<> lato della parola. La .s ua naturaJe moàestia fu pari al su• grande valore . . La mitezza delftanimo gli guadagnò, in questa terra lacerata dag1i odii politici, le universali simpa1tie. Laiscia fra i colleghi profondo rimpianto e ricca messe ·di affetti. .A. R. Il giorno 5 nove1nbre, per malattia contratta nel1'adempimentO del "proprio dovere all'ospedale da cam·p o 204, moriva il d-0tt. GIOVANNI BASIL~, aissistente ia'Jla R . Clinica · Ot-0rinol.aringoiatrica cli Catania, gi~ v,incitore' del pr.emio C. Golgi. · Egli ha lasciato una serie di pregevoli la.Tori · scientifici e cli,n ici, ~lcuni dei quali .pubbliooti nel Polialinioo.

I m'.olti estimato,r i ed amici ne rimpiangono l'immatura perdita. D.

Le malattie del cuore edei vasi Periodico mensile Diretto aal prot. FILIBERTO llARIA.NI della R. Università di Geiaova I

Sommario del N. 12 (fine) - Anno II Juto ·sulla breccia; nel suo Ospedale, vinto, ; (1 o novembre 1918). appena quarantacinquenne, ùa, inesorabilt' compli' . canze .del morbo imperversante, il dott. prof. JALAVORI ORIGINALI: l >.EJR IlRUOI-II, chirurgo primariq dell'Ospedale Prof. L. SICILIANO : La misurazione r.adioscoci,rile di Ravenna e maggi-0re ·d ella C. R. I. . pi.ca del cuore. . ]J un grave lutt-0 per la scienza, per i _colleghi e Prof. F. MARIANI: Gli scompensi territoriaJi del cuore. · per la gente tribolata della bassa Romagna. • Nativo di Cinigiano, laureato a Roma nel 1899, RASiSEGNE E RIVISTE . ini;liò la vita della condotta; ma,- attratto ~ istinTERAPIA: tiva predilezione per la chirurgia, seguì ·dall'ospeP .· D UVAL e P. BARASTI: La pericardiotomia tor~o-addominale medjana nella chirurgiQ dale di Grosseto a quelLo di Ravenna l'illustre · del cuore ~ dei gro.ssi vasi. pr·o f. Nioola Gianneta.sio, • Che • lo ebbe suò . allievo elettissimo e suo degno succe&Sore. Abbonamento annu-0: Italia L. 12 - Estere . . Dotato di profonda dottrina, di mente lucida, di Fr. 18. volont.à ferrea, volle arrivare ed arrivò, :fiaccando Per gli associati al cc Policlinico » : Italia licolla indifferenza· dej forti e dei securi gli astiosi re 10 .. Estero Fr. 15. <1 ttaçchi, che dall'ombra soglionsi muovère ~- tutti Ogni fascicolo sep·arato L. 2. coloro che, pe1· 'rirtù propria, si avviano a rapida \. t-0rtuna. , ' .. r nostri sianori associati che desiderano riEra libero docente di clinica chirurgièa e medicevere al predetto prezzo di f avor:e questa interessantissima Rivista, debbono inviare relacina operatoria . Fu .sopratutto un autodidtait ta . Opetivo vaglia direttamente al prof. ENRICO MOratore abilissim-0 ed apprezzato, tenne con onore il RELLI - Via Sistina. 14 - Roma. posto, che fu già di Nigrisoli e di Giannetats.io. PubÈ

FASC. 4~]

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,

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Indice aHabetieo per materie• •

Adrenalina 11ell'esan1e dell'apparato cardio-vascolare . . . . . . . . . . Pag. 1128 Antiformina : azione sulla morfologia e biologia del bacillo di Koch . . . . » • 111~ Rùema da fame . . . . . . . . . . )) 1125 J.i"'e rite addominali : operazioni d'urgenza » 1116 :Nieningite cerebro-spinale epidemicà : iie)) 1105 roterapia . . . . )) 1121 Nefrite dolorosa. . . . . . .

Paralisi laringee associate . . . . . Pag. 11~ P1:oiettili : òstacolo offerto dal pericardio )) illl Provvidenze sociali post-belliche . . . n il~ Purgazione per via ipodermica : valore clinico . . -' . . . . . . . . . )) 11~ Servizi sanitari : per la formazione del n1turo corpo sanitario di complemento )) 1114 Tiroide: trapianti e innervazione . . . )) 1114 •

L . POZZI,

<.o ma, 1~8 . Tip. Cartiere Centrali. ·

(28)

resp. '


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Roma, 24 novembre I9LB

Anno XXV. ·

F&!C. 47• ..

I

fondato dai professori : •

'

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE (

SEZIONE PRATICA REDATTORE

CAPO:

PROF.

VITTORIO ASCOLI f

SOMMARIO. sioci:iti ~i

.~cc ademia

lavori origina li: O. Paleani: Contributo alle indagini sulla patogenesi dell'a ttuale epidemia d'influenza. - Osservazioni cliniche: G. Garbini: S ulla mancanza del riflesso rotuleo in giovani apparentemente sani. - Lezioni: E. Cornwal: Alcune consi derazioni s ul trattamento delle malattie cardiache. - Sunti e Rassegne: MEDI CL'IA: R. Rossle: La si filide polmonare del·

Appurttl di medicina pratica: CA SJSTICA: Un caso di oftalmoplegia

l'adul to. - Riìhl: Pseudoreinfezioni , s u perinfezioni , reinfezioni del~a sifiJide. - N EUROLOGIA: Rh ei oardt: Sulle vari ci del nervo sci atico e sui loro rap porti con la sciatica e i dolori fiebogeni. F1~1 0PATOLOG1A: A. Ag azzotti e G. Bilancioni: Altera:.-ioni prodotte sull ' org anis mo nn1ano da una improvvisa e fortir-;sima variazione della pression e atmosferica. - Note e contributi : F. Leporini: Dermatosi tropicali infettive in Cirenaica. - Accademie, Società mediche, e ongressi: R. Accademia dei Fi-

iii bllog raficl. Nella vita professionale: L'avvenire dell'esercizio delle leTatrici. -Cronaca del movimento professionale. - Risposte a quesiti e a domande. - Nomine, promozlorti ed onorlfjcenze. - Albo d'oro. - Condotte e concorsi. - Per la cattedra.. di

di Siena. rali di Ferrara.

di Scienze mediche e natu-

totale bilaterale. - I disturbi oculari nella spirochetosi itteroem~rragica. TERAPIA: Il tl'attamento dei portatori di bacilli della difterite. - Posta depll abbona~l. - .varia: L'organizzazione della lotta antitubercolare nell'esercito italiano. - Cenni

Fisiologia a Roma. La nomina di Silvestro Baglioni. }'Zle diverse. - Indice é\lfabetlco per materie. ·

No-

.

·Agli ·abbonati che si trovano in zona di guerra l .

L'Amministrazione prega vivamente i signori abbonati che si trovano in. zona di guerra, di notificare subito i loro eventuali mutamenti d' indirizzo, e ciò per evitare dispersione di fascicoli. L'Amministrazione non sarebbe in grano di rifornire essendo la tiratura: del giornale limitata allo st1·etto necessario, dato l'alto costo del~a carta. . DlrHti' di proprieta riservati. - E vietata la riprodu~ione di 'lavori pubòUoafJi nel POLJWNl~O o la pubbUoazione di sunti di essi sen,za oitarne la fonre.

..

LAVO'RI

con la comparsa di queste si è avuta una elevaziqne notevole di · mortalità . • / ... Il 1ab·o ratoTio 1d a n1e dir·ettò. iniziò fin dal OSPEDALE MII.TTARE PRIN CIPALE DI VENEZIA. giugno. u. s. delle ricerche che, n aturalmente, guida.t e dalle conoscenze cliniche e dal valore Contributo alle indagini sulla patogenesi ch e ,si attribuiva al bacillo di Pfeiffer, ritenuto dell'attuale epidemia d'influenza allora univer.salmente, e da taluni anche . - pre• sentemertte, come agente spec.ifico d ell 'influ.endel dott. O. ~ALEANI, capitano medico za, si rivolsero subito alla· ri.cerca 1di tale gerdi ri gen te il J.. a})otatorio batteriologico. me. Le indagini furono fatte tra i colpiti ·delle L 'attuale epiden1ia d ' influ·e~za ha avuto, co- truppe del ter:r.itorio della Piazza, specialmente m'è noto, due ripres.e. I primi casi, in ltal1ia, si tra quelli che costituirono qui, allora, i due manifestar ono nel maggio-giugno u. s., ed al- principali nuclei d'infeiione. Le ricerche furon lora J'e:oiòemia tle·c orse rCOn straordinaria . . mi- djr.ette all'esame dèl muc.o fàringeo e dell'etezza, c.1u a.si senza mortalità, e le complicazioni spettorato. Furono praticati numerosi ..esami bron ro-polmonari furono ass~lutamente ecce- di muco faringeo (circa 40); in numero minore zio11a.li. NelJ'attuale ripresa l'epid~mia ha ac- . q11 elli di espettorato, per la 1ragione già dett3;~ quistato, sp ecie in alcuni centri, up be·n altro e cioè che la maggior parte dei colpiti non caratte.re di gravità; le complioa.nze. polmonari . avevano escreato, essendo allora .eccezionali le si son fatte straordiJlariamente frequenti, e complicazioni bron chia1i, assolutamente assen-

ORIGINALI~

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(lì


lL POLICLINICO

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ti, _aln1eno i1eJl'epidemia da me ossetvafa, quelreno emoglobinico: non si rittscì a f a1·lo crèlr l)<:>Ìmonari. · scere· nei mezzi ·c-omuni. Le inoct1lazioni negli 111 mater'iale da sott{)porl',e ad esame veniva animalj di labo·ratorio (conigli e cavie-) di cnlI' accolto co11 le note cautele cl ella tecnica, indi tt1re in brodo-sangue e di en1t1 lsioni di -colt11re lavato con acqua di·$tilìata sterilizzata e<i ell{lll-- in agar...sangu e no·n ebbero a determi11aTe nè ._·ionato i11 11n po' di brodo sterile per l'allest j- n1alattia nè morte degli animali n1edesimi. Sic111ento di pl'ep a rati e di colt111·e. Gli strtsci .s11 chè i1esst1n .d11bbfo st1lla idenf ifì cn.zione esatta vetrini v.e11 iva 110 colorati a lungo co11 fucsina rlel g·erme, i ca1"atteri inorfologìci e colturali • · . fP11ica. dil11ita, ,s,ecor1do il n1eto.d·o di colorazione del quale, n onch~ llinnoct1ità di esso .r>e1· gli cl e1 ])aéillo inft.11enzale. Le coll.11re, seguendo la, · ~i1:1imali di laboratorio, davano pi eno diritto di tecni ca 01·igi11ale, el·an fatte s11 piastre di aga1· ri te11ere con1e bacillo di Pfeiffer. . ' su cui .s i versano poche gocce di sangt1e umaI 1·ist1ltati ad11nque di qt1este ricercl1e, ese·110 o di piccione, raccolto e conservato sterile, guite nel giugno scor so al primo i11anifestarsi J ,en 'Clefibrinato e ·ben 1 disteso in strato 1 ra noi dr.ll'epidemia, furono allora i .seguenti: , sottilis~dn10 ·ed u11iforme su t11tta la superficie della reperto assolt1tamente e<!·éezionale del bacillo r>lastl'a. Le piais tre venivano allestite al mo- di. 1Pfeifier nei molti. . esami fatti: 'esso f'1.1 · 1>0mento dell'uso, .facendo attenzione di adope- tuto ·d.in11ostrare ~oJtanto nell'espettorato ed in ral'e lllla giusta quantità ·di s·angue, allo scop \)OChi·s simi çasi. di ottenere un terreno suffic.i.ente.m• erite emoNella_ rjpresa attua.re ~elrepidemia oon caglobi11ico appropriato allo $Viluppo del bacillo rattere di maggior diffusione e sopratutto di· emofilo, ma contenente una minima. quantità gravità per il comparire e persistere di gravi di sangue e tale . da non renderlo troppo alca- · complicazioni pleuro-bronco-pneumonicl1e, le ' lino, ·p erchè ' si s·a che la ecçessiva alcàlinìtà 1·icerche sono stç.te da Fn·e' 'rip~ese e con·d otte del mezzo coltura le ostacola lo ~"'ilu-ppo del seguendo' lo stesso criterio -che mi guidò in p:e1·1ne. , ql1elle precedenti: p.erò questa volta è stato All'esame diretto degli strisci di. mu·co in lJOs~ibile avere materiale più caratteristic.o e nessun caso si ebbe a llora a rilevare la pre- condur.re le indagini in mani.era pii1 completa. senza ·di f.orme cocco~aoillari numerose e ti- Materiale .di esam·e .è stato ora soprat11tto i·eferibili. al bacillo di pf.eiffer'. Ripetuti gli esami spettorato; in oltre le in.dagini sono, state rivolte· . . con esp_ettorato ·e con muco stris·cia~0 :sul ven.llo studio ·d ell 'es·Rlt·dato pleurico nei casi no.o trin10 appena prelevato dal faringe ~ senz'esse- rari con compli_c azione di . tale natt1ta; al . sanre lavato .. nè emulsionato,. il risultato è stato gue degli ammalati; e, . nei cadaveri, furono sempre il medesimo , ossia negativo per la pre- fatti esami batterioscopi·ci e colture c:on matesenza di bacilli in quantità .discreta e ·coi caratriale p'r elevato dal 1Jare11t l1ima polmona1~e , dai teri n1orfologici 'e tintoriali , di quello di Pfeif-. bronchi più sottili ·e" dalla 1nilza ·(corn·è noto, fe:r: ·i germi presenti erano i comuni tipi che alla sezione si trova sempre rpiù o m·eno . . spieRi ritrovar1c; pit1 <:) ' meno costante1nente aJl 'esacato tumore acuto di milza): Dirò subito che il me del secreto faringeo o bronchiale. risultato d.egli e.sami fatti con materiale prele• Le colture fatte col muco faringeo -diedero vato dal cadavere è ~tato quasi di nessun contutte· ri&ultato negativo per il bacillo influento : il che, del resto, sf spiega data la diffizale. Le colt11re dell'espettorato invece permisecolt~ di poter eseguire i prelevamenti -poche ro, in tre casi soltanto, di isolare il ·bacillo dj oi·e .dopo la morte, e Jo scarso valore che deve attril:>uirsi ai risultati ·delle semplici indagini Pf eiiffer. Le car.atteri·stiche colionie di questo piccolis.. . batteriosc~piche, nonchè dèlle prove colturali con reperyi non costanti o di natl1ra evidentes i1no bacillo si manilfestarono con ~viluppo as• · s::ti lento, dopo un soggiorno di 48 ore e anche mente accidentale. Risultato negativo ho ottenuto finora ancl1~ più di termostato, facilmente ricon{)scibili tra tinelle più appariscenti, perchè più grandi, più dalle pro.ve emocolturali, ~ulle quali però c~n­ verrà insi-stere su -uiù vast<:l scala e nei diversi spesse ed opa{j1~, appartenenti a germi comt1. stadi della malattia. 11 i e svilt1ppatesi in mo.(i,o assai più rapido: L'esame del mhco faringeo e .dello sputo net c1llelle tlel bacillo influ.e nzale. inveçe apparir asi pi11 comuni dell'infezione, in quelli cioè a vano sotto forn1a di coloniett~ picco~issime, clecorso benigno senza complicazioni polmo<111 asi invisibili, tira.s parenti, parag·onabili a gorcioli11e sottilissime di rugiada, sempre iso- 11ari, 111i ha dato anche questa volta risl1ltato late se nt1r vi·cinissime, e visibili difficilmente o del tutto negativo. -0 eccezionale per il bacillo . per tra;parenza, ina soltanto a luce incidente. di Pfeiffer . In \'e ce le indagini sisten1atican1ente condot (() Otten'u te c~lture , pure del germe, fu possibile l1ell ' espettorato dei casi' co111plicati con fatti l'a l'lle .st1cressivi trapianti, ma sempre in te rI

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PRATICA

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b1"0nco-polmonari mi hanno· portato a . dei ri- merei « brevis, » perchè sempre costituito di po$Ultati ch e meritano di e·s sere -conosciuti e che chi elementi. Soltanto dopo successivi trapianti no11 so110 priv~. ù't111 reale interesse riguardo · esso forma, talora, qualche catenella più lunla ,tanto. disctrssa patogeD€f?i d ella presente epi. ga, anche curve, e dà facili' forme degenera- · {lemffi. d·i11fluenz·i. tive. In tJl1esti rasi 1 espettorato si preisenta con Non è climostra;oile una capsula n è all'esame. ' t111 a.spetto veramente caratteristico, e cioè co- dei germi provenienti direttamente dallo spu-· $tituito· di piccole masse compatte, den$e, riu- to -o dall essudato, nè in quelli provenienti dal,. 11ite a forn1a1·e un blocco muco-purulen.to con lo svjluppo nej terreni colturali. Oltre che in ~triature di ~ng11e: solo in qualche caso lo agar-sangue e brodo-sangue, essò ·cresce, rria s1)11to è rt1gginoso come quello della pneumo- 11 0 11 costantemente, in ag·ar-ascitè. Non si svinite crt1pale. La tec11ica •Seguita è stata s~mp.re luppa,, .come s è detto, nei. mezzi comuni; non ·la stessa, e cioè: lavaggio del blocchetto muco- roagrila 11 . latte.. No11 sono riuscito ad ot1)11rulento iil acqua distillata sterilizzata e sue- tenerne lo svil111)po in siero liquido. È certa. cessiva disgl'egazione della· piccola massa di n1ente una varietà di pne11mococco, pur non ~screato lungo le pareti del tubo sterile, sceavendo nè la forma ca.ratteristica pè la capf?uglien done la ·pai-te centrale peT 1 allestimento la del pne11mpcocco di Fraenkel; per .altri suoi dei prep·a rati micl'oscopici e per la semina nei caratteri, esigenze coltura,,li, aspetto ·delle coterreni di coltura. ·Così faoendo è stato passi- Ionie, st avvicina· al bacillo di Pfeiffer, e come J.•i I e di1nostrare la pre-senza ·del baéillo influeµq11esto potrebbe denominarsi « emofilo » per ri- . ·• 7.ale i1, 1111 caso all'esame diretto e colt11rale1 in· . chiedere terre11i di coltura c·o n presenza di <1ltri cl ne i1elle sole colture ed in associazione sangue. ' intirr1a con un altro ger1ne caratteristico, di .cui Il reperto ld i questo ·diplostr.epto·cocco essenho avuto un reperto quasi cos.tante in queste dosi verificato con notevole co~tanza, sembra11ltime ricerche, e del quale mi accingo ora a n1i non privo à'interesse. Senza voler trarre • rif,eriI'e più dettagliatamente. affrettate 8 pG>CO serie conclU•Sion~, pure dall 'inIl germe che ·s ono riuscito quasi sempre ad sieme .dei risultati ottenuti dà tutte l e ricerche isolare ·dallo sputo dei colpiti con manif,e sta- da nie fatte e che furono iniziate, ripeto, fin dal zjoni hr~onco-pn·eumoniche in atto - dico· quasi ' primo niai1ifeistars1 • dell'epfdemia in Italia, e sempre . perchè il reperto è mancato solta;nto in _quando anco.r,a. assai discutevasi, sulla natura 2 dei 12 casi sottoposti ad esame - è stato lJre cisa di ~~sa, semb1:ami ·di p·oter ·con sicura l)Ure ritrovato all'esame diretto dell'espettora- tonoscenza aff~l'mare che il reperto del bacillo tò; inoltre ottenuto in coltura pura anche daldi Pfeiffer devesi frattanto considerare come l ,essuiCJ ato pleurico di 3 altri infermi con pleu- ecceziònale; ·e con .ciò ·esso verrebbe .a perdere rite sieropur11lenta complicante. Come ho det- il carattere di germe specifi·co che ..finora aveva. io, in due casi esso è stato rinvenuto, nell espet- Cosa del resto ammessa anclte .dallo stesso scot.orato, associato al bacillo d~ Pfeiffen. pritore, il quale alla D eutsche med. W oc h., che Trattasi di .un diplococco Gram-resistente lo interroga sui risultati delle sue recenti rir·l1e, come il bacillo di Pfeiffer, non cresce nei cerche Sl1lla èziologia ·della « fiander s g·rip », • inezzi Gomuni di coltura, ma soltanto n·ei mez- risponde di ~ver trovato il SllO bacillo soltanto zi ron sangue: in questi si sviluppa assai len'- in alcuni casi, e non si pronun·cia ancora in télmente formando, in agar-sangue, delle .colo- · n1odo definitivo sulla patogenesi dell infezione. rrJiette sottili traisparenti, simili a gocce finissi- . Accanto al' bacillo ·di Pfeiffer si possono trame di rugiada che macros·copicamente non si ware altri germ~ patogeni e più fr equenteme1idiffereq?iano dalle -c·olo1J.ie .del bacillo infl\Ien- te di esso. ziale : ci-ò spiega come in uno dei due casi in Il .diplostreptococco da me ritrovato ·e dec ui, come dissi, i .due germi risuitavano asso- scritto rientrerebbe appunto nella categoria di ciati, essendo le colonie dell'uno così simili ed cjl1esti altri germi, e rappresentere~be un re• in così intima unione ·con .q.u elle dell'altro, non perto f reque.nte, s.e non costante, solo o anche / si riuscì. ad isolare il bacillo influ~nzale in col- associato ai bacillo di Pfeiffer, nei casi gravi · tui-a perfettamente pura; tapto che anche in d'infezione, soprattutto in quelli co11 complisuccei:;sivi passaggi si ve_d qno, nei preparati canze pleuro-bron.co-polmonari. ·microscopici, tra i numerosi bacilli alcune. caDive1·si autori hanl)o descritto la -presenza di . tenelle di diplococchi che spiccano sul prepa- diplococchi Gram-positiv.i nella prese11t·e epid-errtto p-rrèhè Gram-resisten~i. 111 i a. Il Selter, · direttot'e dell'Istituto d ,igiene Q11esto diplococco ha tendenza a riunirsi in · in Koenigsbérg, mentre nega qualsiasi valore catenelle di 4-6-. ele1nenti,. e perciò deve con- al bacill.o di Pféi·ffer come agente morbigeno in siderar.si come u11 rliplo-streptococco, che chia- ql1esta affezione, d"ì maggiore importanza al 1

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IL POLICLINICO

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reperto di diplococchi éiel gruppo pneumoni'co, OSSERVAZIONI CLINICHE. senza p erò ammetteDe che essi neppure costi- · tuisca110 il vero agente eziologico. E così il M ANICOMIO DI TERAl\10. prof. Hirschbruch, ~dell'Istituto batteriologico i11 lVIetz , av1·ebbe trovato più. spesso .del bacillo - Sulla mancanza del riflesso rotnleo di Pfeirt cr dei diplococchi sottili, in ·cui agli, in giovani apparenteme:pte san.i. ri,ferendosi agli st11di di Obendorfer sulla pneuP rof. GU IDO GARBINI, direttore. . m or1ite ·equina, vorrebbe vedere un'affin ità con • l'attu a.Je 8J)idemia umana, senza peralt r o giunQuando il 24 1f.ebbr!aio 1910 . all'Istituto u mbrù . ger e a l la conclusion·e d'in colpare il d ip lostre- di scienze e letter.e (1) co1nunicai un caso ·d i ptococco d ella pn.e11moJ?.ite contagi os~ degli ma·n canza di riflesso rotu1eo in individuo sano,. eq11i t1i ·di esse1·e 1' agiente .della pr~sente ii1feeb·b i a dire che i casi fino allora co110.scit1ti (dt1e zione (vedi R ifo rrria wledica, fase. 39, 1918) . , di Sommer, due di Mainzer) tre di Giannelli,. Sen la voler t rarre, ri peto, dai risultati delle u no m io) erano troppo. scarsi per annettervi n1ie r is·orch e, conclusioni di sorta, tuttavia pen- impoxt.anza semiologica e clinica e trarre da ::;o eh ' es .. e pO$Sano costituire non del iu tto essi c.o nseguenze pratiche. :È necessario r icorin11 tile cont1-ibuto allo s.tudio delr'ezi ologia deldarli b revemente. l ' ati11 .1 le epidemia,. che tanto interessa tutte i e N·ei ·du~ giovani di Sommer, nei quali non si i1 a.zio ni, e di cui gli ·Stl1diosi si affannano a ri·· riusciva a provo care jl fenomeno del ginocchio, ce rcare l 'esatta patog·enesi. i )oro r i spettivi genitori erano. morti, molto si unisc. e a quelJ,a di al- probabilmente, ·p er p.a ralisi progress iva. Nella. L a i11ia voce modesta . ,,. . b.ambina di 7 anni del · lVIainzer il padre era tti J'ic·er cat.bri , i · quali n on Viedrebb1 . . ero, n el b a ugu ·a lmente d·eiC1esso per La 1stessa malattia: cillo influe11z.a.1E} l'l1ni-co e più importante agen- mentre la donna di 37 anni pre.sentava t11tti te d e 11 n. i11 alattia, nè tanto -meµ o sono· disposti i sintomi ·della sifili~de .ereditaria. I n tutti e tre i casi non vi erano mai state a ro11fel'i re ancora ad esso il valore di g<erme r11alatti e artritiche dei ginocchio, n è segno alSJ) Ccifi co . 11a la presenza di esso e sop rattutto cu no di diabete e di malattia del sistema ne1·- · <111ella idi altri germi patog·eni rinvenuti spe- voso <!entral e o ,p eri:feriéo . cin lln Pn te nei casi gravi,_ ipotrebbero essere l a Le tre osse1"vazioni di Giannelli, presentate alla S·o cietà Lancisiana d egli Osp edali di Rocan sa delle complicanze e perciò della gravità stessa dell'i11fezione; il. ·che si verifica anche ma (1909) , riguardavano soggetti di sesso ma- , schile. La nrima e la sec'onda osse,rvaz1one si ])(' i· a 1i re in ala ttie. l'iferivano dùe ragazzi, tino di 9 e l'alt ro ·di Qu c. lc1 se111bra essere, .a-Ilo stato attual~, l 'o12 anni, i cui paèlri erano stati, nella l oro giovinezza, affetti .eta lu1e, e che, rispettivamente l) illi t)Jle di bl1on numero di ricercatori: con ri ò l)O Lrebhe sr)i·egatsi l'·appa:rente discordanza. all'età di 40·e 48 anni. erano stati internati nel ma11icomio _dove erano ltl!orti p13r parali si prot ra i 1·r1)erti fi n ora ottenuti. Gli ulteriori studi g·ressiva; la terza di ·nn g iovane ventenne, fi- ' ri $cl1i ~1 r er a nn o c1erta mente ·il p-roblema ora 'p o~;lio di u n .a ntico luetico. n1 el quale, all'epoca d·ei rili evi ·Clinici. esisteva jl au.a.dro morboso s to d el l'e.ziologia dell ,influe11za,' il cu i ign oto del l a tabe dorsal e. In i11tti e tre i casi l 'esavirils si, vo1·re.Qbe di già ascriv.ere, anch e per me degli organi inte1·ni e quello del sil;)tema anal og·ia con altre m a lattie a ltrettanto diffusii1ervoso non avevano fatto vilevare alcunchè di bili , alla categoria de.i 1Yirus u ltramicroscòpici. · anorm a,le, ed in nesst1110 poi ~i erano trovati segni di .s~lide ereditaria. Olio]) re 1018. Nel caso cadl1to sotto la mia osservazione e pubblicato n el 1910, si trattava di un giovane diciottenne non a lcoo1ista, non diabetico, dì saINTERESSANTE PUBBLICAZIONE . na costitu zione fisica. .senza segni di sifilide ereditaria, il cui pa1dre aveva contratta in gioProf. F; MARIANI ventù sifili.d e . .

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LA CURA DEL CUORE Volume di circa 300 pagine con figure, edizion e 1918, della Casa Editrice F r atelli Treves.

Consigli pratici ai medici e agli.ammalati secondo i nuovi studi e le moderne ricerche Prezzo : L• 8 .Agli abbonati ai periorlici n Policlinico o L e maln.ttie del cuore si spedisce per sole L. 5. Inviare cartolina-vaglia da L. 5 a l Prof. Enrico Morelli • Via Sistina, 14 - ROMA.

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Per quanto r i guar'1a il signifirato d ella man , cànza ,del rifl esso rotu leo nulla si sa di po sitivo ; e le -0pi;nioni sono svariate. Cosi m entre il Moebius pensa che la inA.nca·n za di detto rifl.esso, in pers-0n·e sane•, abbia significato di grave ·eredità neuropatica; ed il Block che tale mancanza possa essere. ereditata con o senza (1) Sulla mancanza d~l riff esso rotu~eo . .Co- _

n1unicazione fatta all'Istituto Umbro d1 scienze e lettere nella seduta del ~ fe~braio 1910. Annali de l Manie. Prov. di Perugia, ecc., anno III, !fa sc. IV. •


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SEZIONE PRATICA

.alt re i11 a i1 i restazioni inorbose; il Giannelli penDei due figli. -il più giovane ha accettato j} -a, f 011da11clo~i sulle osservazioni cliniche, che mio consig·lio di praticare su di lui la· sierodiagnosi; che è riuscita positiva, l'altro non ha «la mànca11za del l'iflesso rotuleo nei giovani voluto annuire. po. sa talvolta essel'e l'indi.ce di una pregressa i11,fezio11e luetica st1bìta dal _padre ». È noto che il riflre.sso rotuleo è fra i riflessi il Data qnesta jncertezza nell'appr,ezzamento più costante e che l a st1a manca~a (quando d·el feno1neno e·d il numiero limitato delle os- n on ne .ripete la causa a malattia del sistemn ._ ervazio11 i finor.a fatte, ritengo che valga . . rine:rvoso centrale o pe.r.i1ferico) p·er lo più temporanea, qu·alche volta persistenté, si può avef·eri 1·e q1 1ei casi ch1e cadono sotto il nostro st11dio. re negli indiviid ui co·n f.ebbr·e altis·sima (Sternl>al 1910 jn poi 110 ricercato il riflesso pa- • ])e•r g e Petitcle1"), in quelli forten1er:i.te affaticati, nella narcosi pro1fonda, nella completa p.erdita tella.re jn tntti i fig·li di luetici che ho potuto dei sensi (Op:pe11l1eim), n,ei vecçhi (Moebius), C:'. e1·vare e inai l'ho trovato manoant~. " nelle artii.ri del ginocch io (Silva) e in u11 granRiferisco ora dt1·e oasi di mancanza di riflesde 'ntr~rl:ero ·di diabetici. so rotuleo i11 due fratelli, il cui padr.e, in t1na l Tn tempo si ritea.eva cl1e il fenomeno del gjcerta epo.ca della vita, venso i 40 anni, cont1·a~se sifilide. , nocchi-0 (per quanto raramente) potesse mancar e nell'isterismo; ma gli autori più moderni, _.\vi llla te l'ni e p a te 1'11 i sani : lo stesso dica.si fra i quali mi basterà citare Babinski e Ja s ua dei C"ollaterali. Eredità assolut3.!llehte negativa, _ scucila, Sou1n1er ed 'Oppe,nhei.rn, ecc., l o esclu• · per nJalattie n ervose e J)er malattie del ricamdono in maniera a.ssbl11ta. · bio. I t l)ètd re, N ... ,VI ..., l1 egoziante, conta presente- .. Il lVfoelJius J·jteneva -- co·n1 e ho detto - che la ri1e11te 62 arl!ni di età. In gi.ovin,e zza 11·a sofferto ma;ncanza ·cong.enita del riflesso rotuleo · nelle di rett!llatismo. È ,s tato bevitor.e di vino : Prese perso·n e sans fosse dovuta a 1g·rave eredità · psin1ogJie ve.r so i 25 anni· da <;CTJesta ebbe quattro cop,a tica, ed il Bl-och eh.e tal.e m .a :ncanza pote!:3 .figli, .urr ìl1a.c:;r !Ji o .e tre fe1nmirie, che han110 semRe essere ereditata. pre goduta e rontinuano a godere buona sal11te. Ora i miei ·due giov.anotti -no11 avevano nes, Fra i 36 ed i 38 anni contrasse ulcera dura suna eredità psico,p atica, nè lieve, nè grave; nè cl1e, cl qua.nto pal'e, non fu seg11ìta da al·tre avevano ·ereditata la n'1ancanza d el riflesso, ch e n ia11 i f estazion i. Dl1e éttlni dopo la corm.par.sa del sifiloma ini- esisteva normalmente nel padre loro. D 'altro ziale l<:l moglie ebbe un ·aborto. canto, non .erano diabetici, non avevano avuto ~.acq11ero quindi successiva.mente altri due n1a1atti.e artritiche e 'non erano affetti da istefigli, cl1e crebbero sani. Il uadre. fino a tre anni or sono, ha sempre rism·o. Il fatto, invee-e, ch,e in tutti gli otto casi degoduto J)llon.a sal11te. In .sul ie·aidrere del 1915 ebhe a ~ tlffl'j re cl i a1 b11minl1ria, e, in .segui to·, scritti a.ntecedentemente era derta · o per lo medi di~turbi 11ervosi a carattere nevTastenico ac110 assai prob:abiJ.e la sifil~de ~n uno d ei geniC'o11111agnati. da cerfalea vespertina. tori f,a riten.er.e che con molta [:>irobabilità ln De] ti11q11e fi.gJ j del N ... M .. . , conobbi i dl1e ' manoanz.a del riflesso rotule.o .in giovani (al (risl)efrt iva111ente di 19 e· 20 anni) nati po,s te1·iorn1ente a ll'e11oca nella quale iil padre si meno apparent·eme.nte saJ.?.i) debba avere lln C<>ntagiò cli $;inli cle; e, come ìn casi ana1ogl1i qualct1e legame di causa acl effetto colla sifilide 110 sempre fatto dal 1910 in poi: hò ricercato dei· genitort. ' · nei d11e giovani il f e11ort1eno d.el gi11occhio. I miei dt1e oasi attuali poi sono, a ql1estn T·Rnto l'uno cl1 e l'altro sono sani € robusti, ed al l 'inf11ori delle comt1ni malattie d'e lla inrigu.ardo ' molto dimostrativi. :È infatti e.erta ~ f a11zia, no11 hanno sofferta mai nessun'altra la sifilide paterna, ed è positiva la reazion~ rr1alattia. Bevono vi.110. ina non ne abusano af\\' a,ssermann in uno dei figli nati dopo che il fatt o: lllJO r furr1 ator c e l'altro 11Q. Non hanno padre contr&sse ll1e. Così cl1 e su 10 casi, fino soffel'to n1 alattie artritiche; l'esame delle l1rin€, l'iJ)et11ta111ente praticate', non ha lnes.so i11 evin. q11i conoscil1ti, di .mancanza del riflesso rod enza n~ a lterazio11i quantitative, J1P alteraziut11'1eo i11 giovani apparentemente sani, in ott.) ni .q11alitative. Ne ssun seg110 .d·i ~doli de 01·ertiera cer tissima 1a sifilide rp aterna, e in . due lo t .a l'l·U. • r. 'e:=ia n1 c nbbi ettjvo diligent.en1ente praticato ·e ra molto probabile (r.asi di Sommer) . La opil1a esrl11s~t l'esistenz.a di qual1l'nque malattia 11ion·e del Gianm.elli anche per 4_,Uesti ·due casi 11ervosa. o ce\·ebrale, o .spi11ale, o dei nervi n1i·ei riuscivebbe giu.stifioata. l)eriif er.ic1. ' · Quale può ~ssere Ja cauisa d·e lla mancanza Con t11tti i n1ezzi ro11sigliati .dalla tecnica del riflesso rothlieo nei 10 oasi noti fino ad .ora? e co11 tutti U"li a ctifici Gin eno quello del Moebius, rhr praticàva l1r1a iniP.zione di stricnina); ma E difficile rispondere: s\ può esclt1dere 11n~ sem1)1'e i1111til111ente, h o r Prcato. di provocare il lesione d·elle cellule motrici spinali, perchè alri fte~~n rotuleo (sarebbe stato i·n teressante aslora altri sintomi avrebbero accompagnato la sicu1·arsi se esi.stesse il riflesso rot11leo nei figli mancanza dcl riflesso nei casi in discl1ssione: nati prin1a ch e il N ... :M... si contagiasse). 1

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IL POLICLJNICO

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così pure a· me , semhra doversi eliminare Ja Nell'endocardite aicuta, il riposo assol11to ,·à ;,potesi èli una l esione delle . vie .rifl esse effereno,. sservato per tre mesi · a ln1eno, d\Jpo 'la scor11. ti; è l'liù verosimile rite,nere,J seco·n do, me, che J'.Jarsa dei sintomi clella n1alattia acuta, vi siar1v la inanc.anza del riflesso rotuleo dipenda da un · o no seg11i di insufficienza. difetto in u11 pu11to qualsiasi della via affeNella miocar.dite acuta e degenel'azio11e a rente . · ' . cu\a dél iniocardio, la 1unghézza del i-i poso Se la n1ancanza del rifl si trodipende dai camhian1e11ti patologici del cuore: .. esso rotuleo , vasse in soggetti per il solo fatto ,cbe i loro gewd bg11i ,·modo, i11 IJresel17,a di segni o di si11nitori 1soffriro'no di . infezi·one celticro, essa dotomi di degenerazione del n1ioèi:i. r.dio, j.l perio-" vreh1:>e l i$co11tràrsi in · tutti gli ·eredoluetici, o do ùi 1·i.poso va 1nisµr:ato a .i11esj. Nei casi leg.• per lo meno in · 11n , grande i1umero di essi, ir1géri, cl1e si verificano rsgolar111e11te r1ella tivece che in nt1n1ero molto ristretto. Vi deve esfoide, possono bastai-e un paio di setti1n;.-t11e • sere .g1:1alche cosa che attri.almente sfugge anclo po la def.erve'" ce1)za; quando però vi sia t11ta cora ·al nostro e,same._ · Potrebbe trattarsi, · nei ,frequènza anor111ale · del polso,' o con un n1t1 r• casi i,n 11 uestione, di tale i:QiziaJ e e preso,ce·? A mure ni,itra'liro tta11sjtorio clft l' ignrgito, jl l"ipol'tare llll po' pìù ·di luce su q11esto probl,èma i:>oso a, letto va contin11ato ancora 11er pa1·ecsarel)be nece ario, oltre l'esame d·ell a r-e·a zione c.hf~ ··settima11e, sorvegliando poi il 00111po1·ta\:\;a ~se1·n:1aT111 riel sangl1e e nel liqi1,or, anche n1ento .del cuore, q11ando l'a1nn1al ato si alzél : l'esit111e C'l1i111ico e .i stologico del liqui·do cerebro- . . e il , ·olso au111enta molto cli freqt1enza. il rispin ale tli casi seg·uìti per molto tempo. poso a letto ·dov1'.à co11tin11are a11cora a lungo. Teramo, 1918. Se }Joi vi si associa una i111provvisa dilatazio.11e · ciel ç\1ore, il p.a ziente dovrà te.nere il letto 11er ' ' .. parecchi. n1esi. L'A. 11a osservato t1na persiste11za p er mesi" e l)er anni ·di ir1·itabilità e de1 bolezza carèljact1e (1na11ifesta11tisi con taclLi- . Alctme considerazioni sul .trattamento cardia e dispnea al n1inirno esercizio)', impt1• delle malattie cardiache. tabili Q.d eccessiva fretta nelJ'alzarsi) dopo u11a tifoide apparentemente leggiera. (Eow. E. CORNWALL. A1~d. Reçotd, 31 ag . 1918) . Nella miocarclite clifterica è a~~ol1.1ta111e11te . . L 'i\., giudi candg d·alla px:opria esperienza; i11disperirsabile: il ri1)oso a. letto i>e 1· pal'eccltie ritie11e che gli insuccessi, che si verifica110 setti1na11e, ~~11che se non vi. so110 segni s1)enella prescrizio11e ·del riposo nelle malattie carcial.i cli co1n1)a rtecipazione cardiaca. Se llOi. diache, so110 -dovuti ad errori che accadono f {ec1J1esti si o.. erva)1.o, il ri1)oso clòvrà. essere i1011 c11te11te1l1e11.te. i11feriore a tre mesi, e, succe. sivan1ente. si cloIl primo principio da applicare a tale provrà restri11gere l'attività lJer 1111 lìeriodo .cli aJn1enò :t-111 anno. i1osito è q11ello .d r pre-s crivere jl i~iposo a dose sufficien~e, e, , nel caso di · lln error e, è tnegl1io' ~l CUOl'e da pneumonite, Se!}ZEl.. COl11plicaziOl1l i11 fia1nn1atorie, ~pige t1n riposo con11Jleto, cl1e , sbagliare r1ell' ecces&o piuttosto che nel difetto , in quanto che il primo ben raramente potrà pt1ò lin1itarsi ad un· periodo cli 12 giol'ni, - do1)0 riuscire d~tnnoso al c.ardiopatico. la cl efervesce11za. Durante il pe rio cl o act1t9 d elPer il l'jposo a i:>iena do~e, è necessaria_ la la. n1alattia . il pazie11te va sorvegliato in i11orlo posizione orizzontale: co11 i r>i e.di nel letto ed Ei:l a i1npedirg·li di inetteTsi a sedere o cli usci1·e, · il capo s ul cuscino : 11uni co .1r1ovime11to con . " R· ·es.~ dal letto ·d11rante il ·déliri.o. Uri. p1·ovcesso è qt1ello di rotazio11e st1ll'asse _ot.i zzonveçliment'o profilattico; che 1'A . trova .aissai 111.ile tale; J)er defecare ed urinare si ricorrerà semi11 talt casi,' è quello della costipazione: evi- . pre ali~ -padella. La sola posizio11e seduta, che tare l'uso di purganti e di a ltri rin1edi irrisi può concedere, è quella dell'c'5rtopnea. , tanti' il canale gastro-intestinale, e fornire u11a Non è sempre agevole decidere- per qua11to dieta speciale, in quantità limitata, la quale. tempo va tenuta quest~ posizione orizzol)tale inoltre, non cr.stitùisca 11n mezzo di · ro lt ur~ . assoluta. Nelle affeziorti valvolari c1·oniche di Javor'e vole allo svil11ppo dei 1)11e11n1ocorcl1i inorigine dnfiammatoria, l 'A.. :g,r escrive la du- . go iati e .d ei' l:>atteri della pt1 tref ~zione. rata di un mese dopo la gual'igione, per quanNell in.ftt1e11za se11za complicazioni, il i:ivo~o to ~iguarda gli adulti. Per il ban1bino, egli n on i11 letto fino a tre giorni dopo la scom1)a r~a prescrive llna data fissa: pii1 a 111ngo lo si dell'ultimo sinton1a, sarà la n1igliore misura tiene, meglio è, in quanto" ch e, i1er tal modo, preventiva delle complicazion i ; come corolb1~ _ · lo s i salv.a .dalle ricadute e lo si inizia al merio, l' A. raccomanda di non abusare, come pur il}dn di vita disciplinato e piena di privaziont trbppo si fa comunemente, dei derivati tlel che egli do,·rà Regt1ire. catrame. • ;

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LEZIONI~

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SEZIOKE PR.\TlCA

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-~elle infiam1na.zioni cardiacl1e acute, special- ' n1e11te dei giovani; si deve fornire ttn·a dietc.t legg·e ra.;· stabilitasi però · Ja conva lescenza, si deve lJrovvedere a. ristorare Je forze del paziente, Ciò che, però, i1on .signj fìca dare 11na ' grande c1uantità ·di carni. r Si dal'à i~nve~e in abbondanza latte e suoi derivati, una piccolQ. qt1a11tità cli cal'ne e '.1i uova, e molta f r11tta scelta., vegetali, e cibi. fatti con cereali. Nelle dege11el'azìo11i nlioca rcl i clte cronicl1e, ge\ 11etalmente acco111pag11ate da alt L'e dege11 era! zioi1i, è i11dicata una dieta iatteo-veg·etari ai1a o· che ad essa si. avvicin.i . Nei -ca:i meno 8va11z~ti, si può conce.d e re t1n.a pj ecola c1t1 antit:ì di ca,tne e 2 o ·3 llova la setti111Hila. In g·ene1·a~e ·i ·vasti vanno a1tm·entati di '11t1n1ero e <.limi1111iti in q11antità.; particolétl'tn e11te lf'ggern deve essere c1t1ello della sel'a. È con gra.i1ùe soddisfazione ch e il 1nedico ' (l;Ssi,s terà a l migliorarn ento del IJ 1·01) rio i1azie11te i11 seguito alla regota1:izzazione clella · dieta.. Qt1esta sola, s11l principio dei casi co11 alta ten~jone, porterà la pref;sione r1t1asi nlla i1orn1a, ment.re, nei casi av_anzati, darà n11 seJ1si.bi 1e migl to.ramento. N 011 si insj ste1•à maj ahl>i g:ra11dc iln1Jortanz<:L · JlC"lla 1ern1>eutic<t C'H.l:']) a . t lnza ~t1l g·r-an v nlore di 1111a cli eta co11\ediaca è la rlifto. n i ente nell1 arterio-~cleros i. In t11tti i casi dl i11s1tfficie11za c n.rdi <tca, vi . è '~er11nre i ll 111<1 OL' o·u·iol'e o 111inor b() 1·aclo > clella Finora la medicina prC\' entivn . i è ocr111Jata > nel salvaguardc.1.re ]'l1on10 rlall invasjo11e cli n1icn11gestione, la crnale provoca. disturbi nel n1e.• crorga11is1l'1i patogeni, 111a a11cJ1e il }Jroteggei·lf) taboli~1110 d ei tes "uii; qt1i11di è 21e c.: e~sario ' cJt~ dai l)er'iaoli iner.e111 i ai processi (fi .1111trizio11t') . gli ali111entj ~ ia110 rli fac1le digestione, e cl1e • n'o11 è cli 111ino1·e j1111101·tnnza. i tesstJti: i c111ali . i. t1·ovH1to in sinto di 1ni110ra ta 1·esL te11za., s.ian o r.>reserva ti d ~\ I cl anno ù i 111 ogni/ dieta va1mo al~re.s1 co11~idera,ti gli tossie1r1ie di origine dieteti ca . L e ca1·11i e le eleme11ti salini dei cibi, tanto !)il1 f111ando la 11ova, cause fre·1ue11t i di taJi tossje1nie, devo110 cliPtn vie11e ridotta i.11 cruantità erl i11 val'ietà. 7p1i11cli essPre e clt1se od t1sate n1olto n1od era- I .. ali sono forniti i11 quanti tà s11fnciente q11a11tan1ente. È invece molto con~dglialJile il latte, · do si son11ni11ist1«:r110 larg-.ar11 e11te .Jatte, fTntta. e ve1 ·cìnl'e. ~'v[ a qt1a11cl i.•1 q11alcnnn cli. q11e .. ti ali.cJie fo r11i. ce t111 n.li111e11.to facile a digerire, con s uffi cientn qt1a11tità cli 1Jro1ei11c nni111ali. Va })Ol tne11ti è scar so, è l1 eces8ario aggi11ng·ere tt11a certa q11antità di ~ali , i11 modo da far sì ·che note:1to che esso, nel gua tarsi, va soggetto acl ac:idifìrùzio11p, o,l co11trari·o di altri cigi a1tit11tti i ·tesst1ti dell'o1·gani.,smo .umuno siano contintia 111ente in 1111 bagno alcalino. · . n1a1i - come la car11e e J e t1ova - che invece . Particolar1n e11te i1nportanti so110 i sali di van110 oggetti a p1lt1·efnzionc; esso costituisce ~o rlio e di calri'o, cJ1e v<:t11110 8p')111.1 to aggi1111ti q11indi un·a dieta che favorisce lo ·vi.luppo ' d.i allà clieta se vi è il dubbio clie Yi s_ia110 scars.i, batterì acidofili, a11-zichè di qt1elli 1J11trefattivi . Nello stadio ava11zato cli . i11~11fficien'za Cé.t1·dia- . o se l' inst1ffic1enza degl i ip l'a ti c1i carbonio tende a dare l '.a.ci.closi. La c1ttestion e delle viCè.1, co11 i1otevol e defìcieJ)Ztt digestiva, o congetami11 e i1on 1)11ò avere imi:)ortanza c1t1ando si stione estesa del feg·ato e dei i:e11i, si in1pone ' · una ten1poranea ridnzione dell::t dieta a p.appe ·diano latte, fr11tta, verdure. Utili sono i n1ovi111enti passivi, gli esercizi n1olto liquid e ·di cereali, latte modificato e sughi -di f1'Utt<:t. In ·:">l·ese11zC1. di forti edemi, si' co11 resistenza ed il massaggio, s1Jecialmente ricor.r erà C1 ll ét litnitazi.011e di Jiq11idi, n1a quefra il periodo del compenso per la posizione ta rid nzio ~1 e i1 o n deve essere spinta.. a ll 1estreorizzontale sul l etto ,e qu1ello i11 c11i l'ammalato n10, forne11dll al1neno 800-1200 c111c. di liq11ia,·rà sufficienti forze di riserva nel c11ore da • i1 ote1· abbandonare il letto. l\!Ia gli esercizi debdo. IJa dieta di · I< arrel d r ve ·n na · !)arte del suo s11 cc;e~sn al fatt o che 11n · un ca.ratter,e noì1 pt1bono essere .accuratamente controllati, in n10tl'efattivo e che è 111 c.111antità riclottfl. do da evitare ogni ~forzo. Nelle co11dizioni di degenerazio11e cro11'ica del miocardio, con , ins11fficienza çardiaca, speri:!ln1c11te 11ei ve·crl1i, pisogna, modificare le dosi ùel riposo, i11 modo da per111ettere ch e le fil1 1 ·~ t11 nscolari. rin1aste san e stano i11 gr~ado di · lavo1·are a11co.r·a. È o.pi11io.n e co111ur1e cJ1c nei veccl1i co11 cuori cleboli 11on si d eve proln11gare eccessivam e11te il riposo a letto· n on bisogna !Je1·ò esagetare in tal se11so. Si lascia il pazie11te a l etto pe.r 11na o d11e settjn1a11e, vedendo rqsJ il J1e11eficio terapel1tico del rip oso e provando ·d.opo l'effic ienza çlel 111tocatdio. _.\cl ogni l11odo, le ,o.-sibil i consegt1enze cattive rlP 11 'eccec:;~ivo riposo si 11 i·evengo110 fì110 ad l tn certo 11 unto {·011 nia.ss·a ggio, J110Yi111enti 11hssivi ed e~e rcjzi di resi~tt> nzn. J .a restrizio11e dell'étttività, 11ei casi co'1 ft'flo:ile cur11p e11so o clin1inutt n ri erva n1ioca.rclica, è u11 capitolo i1t11)ortante i1el trattan1entn .clcllP lYlt-tlattie cn.1·diacl1e. i _può Siite pe1·ù i11 generaln ('Ile il i)azi .-'11te cleve li111ituee la . llH attività i1ei lin1iti c! Plla sicu 1·ezzn. e nn11 lll:1i l)l'O• \.'n1·e fì11n -a l he j)U11to g·i~ 111 ge la ~un re:iste11z<:t.

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1 bagni terapeutici ·più ri.nomati sono stati .• quelli sfruttati pel' oltre una g·enerazione a Nan• ' • 1-teim. La guerra ne li.a in.taccato seriamente MEDICINA. la popola:rità·; ma sembra ad ogni modo che essi siano stati stimati -oltre i loro meriti ed ~ ~a sifilide polmonare dell'adulto.• ' a11che !\tfac~enzie è della stessa opinione. Dan(Prof. R. RossLE. Milnchener rriediz. Woc1len11osi son·o i bagni freddl, per quelli che non vi sch.1"ift, 3 settembre 1918). sono a1:>it11a ti, speoialm:e nte i bagnì di mare • · ed ,il . nuoto. ' Al contrario dellA for1ne. di sifilide 11ol1Tlo11are Pre.sto o tardi, nelle m.alatti.e car.diache, vieIlei l1eonati? la sifilide· l)Oln1011étl'e -clelJ ,·aclulto è ne il bisogn-0 di somminiistr·are medicamenti · poco conosciuta, anzi, relativa.n1.ente alla su.a . ' 1 sanza ·e ntrare in molti partic0lari, l A. dà qui f reque11za ed importanza, i1on è a.p11rez7a.ta al clell e regole generali per il loro uso. suo g·iustn v<.1lore. Si 1·itiene che essa non abhia Essi vaT\nO usati, di solito, quando il solo ritali patticolarità da poterla diagnosticare con i:>oso n.on è sufficiente per ristabilir,e la bilancia sicurezza, specialn1entè dalle forme tub ercolari. clel circolo: in -qr1'alche .cas9 ecceziQnale possono Gli. atltori, _c he se ne sond ocru1Jati~ ia cons1cteanche usarsi per impe·dir.e uno scompenso che rano come il carnpo piLL in certo della sifilide sembl'a imminente, e yanno somministrati sen(Iierxh.eimer), oppure co 1n~ in. uffirientemente za in.dugio 11ei casi troppo gravi per poter .sendi111ostrata o sol tanto ,ve1·osin1ile (Flo <ken1ann ). tire vantagigio col solo riposo. Di fronte a tal] iugi11sti ap~)rezza1ì1 enti oc·Come dosi, vanno so mministrate q{1elle necorre per vel'i tà asse ri're che la sicurezza. dia.. ' cessar1.e pe·r produrre 1 eff·~tto d ·e·siderato, sen- . g·nostica nelle alte1:azion i !)Oln10,r lari re la ti ve P. • za però ecce dere . . Regolarsi quindi .stando bene pure elevata e che rivolg·e11cl o lungi la-:: propria ·,attenti agli effetti tossici e non nrete.n dere ini.qiira ~i possono trov[:t1·e !)Hrticnlari alteru. gli0r~arr1enti co.n una rapidità eh-e no11 è nat11.. zio11i, ch e conducono a ll(:ì diag11o~i . l"almente possibile. L .,·a bilità di t1sare gli stiSulle osservazioni di a~n1eno 2G caf'i, l'A. può molanti cardiaci senza ab11sare è una preroasserire che (almeno dal 1JL111to di vista anatug1ti,1a dell,esperto terapista. n1ico) la sifili·de polmonare è pel' lo J11eno al.Fra gli stimolanti cardiaci due sono spetrettanto freque11te qua11to qnella clelJe ossa e C'ialmente importanti: l a digitale e lo strofandel fegat o e che la sir11.1·ezza della iliagnosi vieto. Quanto a q11est'ultimo, l'"~· riferisce di aver ne superata solo cla c111 e .. te for1ne e dalla sifiotte'n11to i migliori- risultati con dosi di molto lide aortica. ( n1inori di q·uelle abitualmente consig·liate. EsUna so1niglianza con la ~ ifilicle di altri Ol'!':iO 11a il vantaggio di essere il ' medicamento gani sta nel fatto cl1e ancl1e e~~a si manifes1a pit1 fed•ele, più potente e più rapido di tutti • com,e un fenon1epo tardivo 11el1a s j fìlicle acquiql1elli clell a r ln.sse d·e lla digitale. " sita: da ciò, del resto, viene- in cei·to modn Specialmente raccomandabile è I' ini.ezione facilitata la diag11osi, in q11a11to che si incone11do,1enosa; però· può an,che far,s i vantaggiotranÒ'di solito anche aff'èzioni sifilitiche di altri sa ine11te l 1inj ezione ipodermica, senza timore organi. '\Ti sono per altro colleg·a te due difficol(co111e è stato asserito <la q11alcuno) di pirovotà: l,una consiste nella in1possihilìtà cli , avere care forte dolor.e locale; -basterà fare l,iniezione più profondamente po8sibile ed usare so- la prova diretta dell'origine sifìlitira nel i iRCO-ll- · trare 1,agei.nte i:>atogeno, l ,·altra nelJ.i1J.1possjbil11zioni molto diluite. Anche la somministralitàr di conoscere gli stadj precoci della 111aJatzione ~ottolingua.le è assai conveniente. t~a. Difficoltà, del re sto, no11 i11 c:.o rmont a.bili. Senza parlare della digitale, di cui l,azione poichè i1ì qualche ra~o (sifilid e 1)oln11111are caè nota a tl1tt.i, l'A. accenna all,µso ·della strie., i1ina, caffeina, n1orfina, che non ·agiscono per . vernosa, bronchite miliare go1nn1osa) è stati) po.ssiliile dimostrare la prese DZét di f'P i rneJ1ete d~retto stimo1o çlel muscolo· cardi3<_CO, ma, spespecifiche: sa.rebbe l)erò ben più l."''' 1nce11tP c1almPnte. la morfin.a, sono di grande aiuto nel IJOter trovare le spirocl1ete nei l)i:rimi 1..:l n rl ì della J11igliorare la ctrcolazionie. L'importanza ·delln n1orfina , anzi, nelle forme pitì gravi dell\i.n suf- i11alattia ·~)oln1onare; . con le osservar i 011 i isto1og'iche si può poi risalire al i11·01 rf..~n prinJificienza cardiaca, è 9er l,A. aumentata col protivo i11 cui 1e alterazionr sor10 caratte1i sticl1e - g redi re d ell, e~perienza clinica. · Ad ogni inodo, il rimedio fondamentale ed i)e.r l 'organo ed affatto s j111i1i :1 1r11elle de1la polmonite interstiziale e del 11eona to affetto -w11iver a le per 'le malattie car.diache rimane cla sifilide eredita.r ia . . })lll' se-1npre il riposo, chP è semplice, sicuro ~on è ben certo se. la s ifilide 1)ol111onare dele fa cilmente applicabile; e sarebbe da a.ppli1,adulto possa derivare (la quella cong·flnita. o earsi nlolto di più cli qna11to no11 si Yada fn:-e lJlle.;,ta l)ogsa i11 qnalrl1e n1 o rln t1:1-..cina1,· .e11<lo finora. FILl PPI:NI. 1

SUNTI E R1\SSEGNE .

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XXV, FASC. 47]

SEZIONE PRATICA

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vjta aicl11lta e forse a1lc; he .guarire. Si cigern1e.n te irritato; ,J:t1a11ca od è scarso ar1cl1e • tn110 ca,. i i11 cu i, sotto il co 1~ t roll d della radionei h ron.cl: , 1Ì il .catarro epiteliale. Le pareti algl'afi a, s i 0110 Yedu te r eg·r eè(jre delle alterazioni ve olari p er ò sono ,inspessite per l 'infia,,mmazic.;-· clÌ. sifilid e go111n1nsa rosi in un ragazzo di 12 an11e cellula re;_ predo1ninano i linfociti e lé cel11 i; 1' .L\.. . p er ò n on h a ma.i ve·d11to sifilide p olmo- . ltlle fu sate; i prodotti fluidi infiammat-Ori V·anno 11a re in ba111bin.i ' •eh ~ avessero passat o il p enei setti interlobulari; talvolta pre.v ale l'e dema, '· t'iodo di allatta111en to. _ [-;i infiam1nano le pareti. <lei bronchi, le arterie Per qtla11to rig uarda i caratteri macroscopici, , i11ostran o qua e là l 'end~arterite. Contem·p ora- · Bi .PUÒ ass~rire eh.e .le forme pif. difficili .d·a ri- . rtea111ente si. •hanno <léi sifìlomi miliari> che ha11n o l'apparenz~ di nodi varicosi delle paret'i çn11oscer si sono quelle in cui si ri·n vengono le clivisorie inspessiste, che ·esistono fra 1e vescialterazio·n i più evidenti, quali, p. es., la tj si cole polmonari, '1e quali sono ,d a principio rimi)olmonare sifiiitica cavernosa e l a forma gom111 osa a ·· grossi l1odi. Per la caverna sifilitica picciolite,. e più tar.di irregolarn1ente allargate .. in seguit0 alla stenosi infiammatoria ed all'oci111n esiste alcun ~egno che la differ enzi d·alla ' ul11 sion-e delle vie a;]veolar~ e d~i bronchioli. tubercorare ; vi è invece qualche seg·no per Ja Co'n . 1 a umento clel tessuto çicatriziale la <liagn osi fra nod,o gonunosò e tubercolo. A tale pneurr10 nite sifilitica iinterstiziale 'diventa più l'ig·u arçlo però l' 01-Pini 0ne- di Hansemann, che l~ fa ciln1ente ri_c onoscibile presenta' ndosi in forma Inancanza di caseificazione -e di \ calcificazione sia p ecu~iare ai nodi sifiliti,ci, è vera soltan"to · di nn reiti colato · chia1'0 o ' alqu anto· nerastro; · con !4egn ate. in bian chiccio le pareti esterne dei l)er la cal cificazione, che non si rinviene mai; IY1'on cl1i e ·dei v·asi. I no·duli linfatici bronchiali 1na n on ~i può dire altrettanto della caseific.an1ostr a n o l ' aspetto carnoso con rigonfiamento ~ i on e, ,ch e ~ i osserva in un certo stadio nelle luce11te, come si (.1)Sserva pe1; solito .nelle ·altre g·omme. Altr~ttanto r a r o, quànto le form·e gòmlesioni s ifilitiche. L a pleura si trova o •immune, tttose o cavern ose, è il p olmone cicatrlzi·à le a ovv ero con alterazioni analoghe a quelle degrossi lobi (-polmon e lobato· di Virchow), alme~c ri t te, ovvero senl]_)lic~1nente inspessita e , li110 m olto pi\1 ràrc -ch e la corrispondei1te · form a sci a. nel f·egato. Non cosi raro. è invece il polmio ne ' . \ Al1' infia1nm azion e cicatriziale della sclerosi . a grossi nodi in cui la forma ·es terna non è ' pol1nonar e s ifilitica n0n comp~rtecipa in ug~a­ . ostanzialmènte càmbiata. le mi~t1ra tutto il tessuto· polmonare; ~e infil~e bron chiettasie sifiliti che, che pure non sot1•aziooi r>iù forti acco·m pag'nano i bròn·c hi, i 110 1nolto rare, so110 qa ritenersi come bro·n vasi, i .s·etti interlobulari, e 1da essi irraidiano. chi ettasie atelettasiche. o. cirrotiche, tr.ovandosi Avvenu ta la· g uarigio·n e della infiami11azione, e~se in tessuti 1J01mon ari, resi n odulari dalla rin1ane per lung·o tempo una ricca rete .capil· · sifilid e, piì1 o m en o ecl em atosi. Sarebb~ anzi da vedere se lé éosì d·ette bronchiettasie ateletta- lare e f r·a le pareti .alveolari ins·-pessiste . e retratte si n otan o .delle cavità, rivestite da epis iche di Heller non siano più spesso ~di natura teli o d'u bico, simili a ghiandole. · · .. ·sifilitica: a1d og11i .m òd o, anche queste ulti1ne · Si:> esso si ha neoformazione di tessuto muscoso110 ca ratt~rizzate dalla mancanza id i pi gme11to antracoiico. Questa mancanza ' è uno dei se- l a r e lisci o·, ciò che ·p-q ò acca.dere, del resto, an• . I ('qe in alt~e forme non sifilitiche di -pneumonite .gni , più in'1pqrtanti in quella forma d·e li' adulto, cronica. Trattasi in parte ·di ipertrofia dei fasci C'l1e sarebbe la più frequente e che si può chia1r-tus;colari già esist'e nti, analogamente ·a quan. 1nare pneumo·n i t e in t~rstizial e (sifilide 'p-olmoto avviene pe'r 1'intestin'o n ella guarigione della rta re indura tiva [ Orth] e sclerosa [Mauri-ce]). dissenteria: in parte però si ha i.1na vera neoA qu esta infiammazione sifilitica pren1de pal'te • • fo1:mazione. • 11011 solo il 1nesenchima dei setti alveol ari, ma Riassumendo, le caratteristich1e a-D.aton10-pan:nche il tessuto co·nrnetti.vo ii:i,terlobulare e pe.ri b r on cl1iale, nonéhè' il sistema sottopleunale tologicbe ,della sifi:liid e polmonare inter~tiziàle son o le seguenti: inspessimentò infiammatoTio clclìe mag lie connettivali e· gli spazi linfatici. delle pareti !l.veolari con o senza sifiloma, inQu a nt o più _rec0nte è l'infiammazione, e f>iù limitata al p a r.enchim·a -pol1nonare, tanto •pi f-1 fi a m·m azione -profo.nda sottoepiteliale dei broncl1i e' dei tessuti perihron chiali e periv.asali, prodifficile riesce il ri conoscerne la- vera natura, dl1zione di ci catrici a· forma di corda, di colOl'C ~i:> ec ialment e .qt1a:ri:d.o il co nte nuto in aria pel • chia r o, lucenti co~e dei ten;dini: la su12e'rfiçie tesi;uto n on h a. va riato m-0lto, tra ttandosi an. ;,;itutto di infiamn1azion e secca. Ques.to è ca- ·di sezione a ppare ,come m a rmo r.osso vena:to di bianco. Come fatti con con1itanti si hanno : ratteristico anche nei p·reparati microscopi ci; f o 1·n) nzi on e di essttda to negli alveoli e di pu~ gli alveoli n om contengon o affatto essud ato, so' ·011 c;l1i, carnificazi one, broncliiertasie. 11 ei b1! la n1e11te il rives ti1n e11to ·epiteliale appal'e leg•

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[ANNO XXV,' FASC. 47]

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I pro,c ess:t gommosi ed · ulcerosi pre-· ass u1nano . proporzioni l)iù cospicue o, svilup• ·fériscono le p0~·oni s~p,eriori ~d, inf~riori d ei J)ari:dosi i11 sede lontana dal ·si,filo~1a pi·imitivo, . .. ., . • lobi, l a polri1onité intersti~iale s i osserva spes1ar10 acco1r1pag11a~i da 'Oid,r11 opatia reg'ionale . .C" in,11n e11te a destra nel lob o n1edio.. .G enera iIl sifìlon1a i11iziale ' recidivo può svi).up:;>arsi tn ent e, pui, si trova.no an che in ~ltri organi l e · dopo 10-15-20 giorni dalla ci catrizzazione del alterazioni d ella sifilide lerziaria. sifi~qma prin1itivo e talora an che dopo 3-10-12 Le difficoltà per una diagnosi differenziale · ·a nn1 (osservazioni di Ehrm.a nn, Heller, H11tsi riscontran b sp ecialniente con la· linfangit e chinson , ecc.) . . r eticola r e cl escrit ta da· Hai.1semann, che del r eEssO. probabilmente dipende dallo sviluppo • . s to è un'e11tità assai dubbia, a:vendo, in comulterioTe d elle spiroèhete, rimaste .j,n situ vive . plesso, gli stessi caratteri della pn·eumonite in• e vitali, n1algrado la cicatrizzazione del sifiloterstiziale ple~rogena. Nella li'Q-fangite retico- 1:11a e le cure n1ercuriali fatte. Un tale fatto cl1e lare vi sarebbe una pigmentazion .e delle cic a •• trpva riscont ro nelle tubercolosi fibrose, cli11i- t riel, ed · in9ltre quasi costantemente un 'ipel'- .c<t.n1e nt~ guarite, ma- non anatomicamente, (-1 1rofi a del ct1ore clestr•o, in rappol'to çol fatto che stato · s perin1e11ta lmente con.fermato dal Saud,, è ~tffetia· . 11n3i g·ran parte del :polrnone, ciò che i11ann: il cruale con le ir1oculazioni aJle sci.n1mie 1n~11 accacle 11ella, sifilicle p oln1ò11àre. rlei 1~esi d 11i ci catriziali .di s ifilomi umani, cli11iQua11to 'al ta1)port0 d e i r epe1ti anaiomo-pncan1e11t~ guariti, otteri11e•1a produzione di t ipici ~i.f). l o111i iniziali. tol og·i ci co11 i. fatt i rlini c~, · l'A. fa osservare cl1e l' llff eziorie ·n oti i enr1._e 1ie1111n.eno sospettata in, Tali sifilomi iniziali recidivi possono svilu;p• 1i ess uno dei 25 casi cla lui osservati, ciò che pars i in s edel:liversa ·da quella dell'ulcera ini1 clel res to concorda con . q t1an to riferiscono geneziale i)riinitiva. Cos1 in due casi di Friboes la raln1ente gli aut o ri. Solo recentemente Deutsch sclerosi primitiva era localizzata ai genitali ( F oi·tschritt. d. ll ontg enstr., 24, 1916) ha acce11e la recidiva in un avambraccio i_n Un caso, ecl • • • j 11 un~ to11sjlla in un altro. . nato ad un reperto radiolo·gico caratteris tico in n n caso diagl)ostlcato cli.nic ameJ) te. F1L. In qt1esti..casi sj può trattare di un trasporto en1bolico e · della successiva ";)roliferaziorie di • . f'l)ITochete, l·in1aste vive e vita1i · in altre parti • P~elldoreinfez io11i, superinfezioni, reinfezioni · de:r corpo, ad Bs. tes511ii prQfondi oppure dello ' della sifilide. ~viluppo ulter iore di spirochete resi duate. a l e. Rioru .seco11darie, clinicamente, .g uarite. Però j11 ( ROIIL. P citliologica, 1918, n. 234·, pag. 173; n. 236, questi e.asi può sollevarsi il dubbio se sf tl'atti pa~. 197). cli lesioni istologicamente rif.eribili al sifiloma l/affern1azione del Ricord, confermata dal inizia.le o n on piuttosto di lesioni appartenenti 1•'011eni er , st1ll' immunità asssol11ta e duratur.a a l periodo secondario o terziario. È noto inf~tti / rlella s ifi.li cl e contro una I1uova i11fe'z iorie sp eche manifes tazioni secondarie possono simulare cifi ca., ha subito - in seg11ito agli importanti . una sclerosi iniziale, e Finger s tesso 'descrive . ::-t ud.i e scoperte 111ode1·ne {spirocheta -pallida, papule del periodo secondario con indurame11recettivit à degli a nimali, r,eazione di \\T~sse rto ed eTdsione, le quali clirnicamente ricordan o 111 a nn, ec c.) - n o.tevoli, gravi smentite. ·I ca~ i più i l sifiloma primitivo, che le comuni effloch e, secondo ·u Riihl, possono essere oggetto di rescenze p a pu] ose. • cliscu ssi on e e di diagn osi differenliale, vengono · Fournier sotto il n o!ne di s'ifìlo1na terziarirJ , . . ' sch en1aticamente distinti fn tre gruppi.: le pse·ll~a1icifor111.e, clescrive una lesione, local.izzata Ol'• (loreinfe:.ioni, le· siip erirife':.ioni, le r einf ezio'n i. di11aria 111ente nel solco bala11()-"Jl'e1)11ziale, rl1e P-i svilup1Ja dop o v~r·i o tempo dalla infezion e Co111e ps eudor ein.f e:.ioni si inte11do110 tutti • i)rilntUva, e C"l1e rico rda l ' ulce'l·a f'l)ecifica ini- . q l1ei casi ll ei · quali una o più manife tazi o11i, ' ziale. tlipe11cl enti da u11a pri111a e·d unica infezi on e. · ~ e l g ruppo c.l elle superinfe:.jon i si compre11~ _ 11e ·in1t11èl110, i11 i11aggi ore o n1inor grado, llll a rlono ql1ei cn~i in C'lli l1nn nuova infezio11e SJJt-'- - . PrO l'l (t fl. c.:i.fira cu lpisc~ u11 01·ga11is1110 a11cora ammalat o. l ·11 e ~e 1H}) i o u ~ sa i se11111lice \·ie11e offerto dai • •

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SEZ IONE PRATICA

Si cu 11uscu110 i11fatti casi ài superinfezione i11 tutti i periodi della sifilicle, 1nariifesta per sinf ,,_n1 i in atto. Cusì clura11te la prima incubazio1te numerose t-1~pe rie11~e fatte s ull ' uo1n n sano (Gilbert, B el-• l1or11me, '''allar e, ecc.) e ·ulle scin"lmie (.l.VIet• c~111ik.off e Rnt1x , Ne L. ;-:;e1· ecc. ) avrebbero di1no' . ~trat.o rl1e inoct1l<li io11·i di vi ru s specifiço ]:>rati, rate a d inte1·va lli di ten 1po, varianti tr a 2 e ?1. giOl'lli, det.e1n1i11avano, Clopo il secondo-terzo in11esto, lo svjl111)l)O di u11 t ipico sifilòn1a. E se obiezioni lJ OR. 0110 fa r·si a t ali ris11ltatj, è certo cl1e I' eRistenza. {li s ifilo1ni i11 iziali · sue~ 1 res ivi, dipencle11ti da s11ccessive, è . i11 oculazio11i . stata doct1mentata dalle ossetvazioni di Di·da,y , ~I auriac, Jullien, Bumn1, ecc. · Durante la seconda incubazione, numerosi a utori ottennero risul tati posit ivi nell ' uomo· i11ocula.ndo vir11R sifilitico del paziente ste:ss·o o :li .. ifìlitiri. do:Y)o l a comparsa del sifiloma . altri ' . ,,, i11ìziale. · ' E fra gli a It ri., Q ueyra t, Fing·er e Landsteine\ ottennero in 11esti l)O. itivi · con i·n oculazioni r>rat.i c.ate pocl1j gior11i prima dell a comparsa tlella roseol a. · ·In questi casi il secondo sifil on1a ha per lo l)i t1 un 'i11ct1l1 azione pi11 breve,, un o sviluppo 111e110 co1np leto ed un , evoluzione più rapida del ,1ri1110. Tale differenza è tanto 1n'aggiore quanto più tardiva era stata la reinoculazione. I 11 q11e:tl cl1e ca. o l)erò tali s ifilomi si avvicinaYa~o pi.11 ad una papula che . a.d una scl erosi i 11 i zi a l e. E~q)e I' ienze ed QSservazioni cliniche din1ostraJ1 n anch e la poss ibilità di una 1superi11fezion ~ 1 fl u r<l;n te il peri orlo seco1i<f.clrio, e quello tei·z·iclri o. Sol o ~ u r a11te il ,per'io.clo ·di laten~.a Finger e L a.i1{ls t ei:r1er otte1111ero ris~Jtati negativi lr1 1re soggetti, ai quali . erano stati praticati in11 est i e on n1ateriale sifili ti.co. · Pal'e quindi ch e in questo periodo, corrisponclentemente a l silenzio .s.i 11torp.atico della ma, lattia, si abbi.a una refrattàrietà dell organisn1~ cli fronte ttd una seconda infezione. T.a caratteristica di queste superinfezioni sa1:el>l) e - secondo l a i11aggioranza degli autori. la, l)l'C»d11zione di l esi on{ aventi il carattere d el lJeriod o j i1 cLd si trova la s ifili·de p t'e·esiste11 te cl el ~oggetto . : , · 'p e r rr inf f:: i.fJ.n.r3 si do v rehb e, et.in1ologicame~1l1", intC'ndere un'i 11fezione e.i: 1iovo in ll n sog·gettt) com1'.)l 0tarl)e11te g11a t·ito d~ un'infezi o11e })1·ec_e clente. . :\l a -tale c:o11 cett0, però, ir1 seguito ai progressi della bc1tterioloo'ia o . e delle teorie i1nn1unitarie, t' . tato oggi 11otevolmente i11oclificato, così cl 1e, ~eco11c l o Fjnger ed nlt1·i a1ftori, lt~ diagnosi rliffe1·e11ziale· tl'a sn.perinfezione e r ei11fezion'e si ba~e1 'Phl)e, llllll ~n l criteri o clell'avve11ute:1 o 11011 1

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avvenn\a guétl'igionP della prin'l'.a infczìo11e, i11a. ~ ni caratteri delle manifestazioni con Cl)i s i. iH.iz i a. ecl evolve la seco11da infez'io11e. Le va rie naodalità con c11i può evolvere <r11e- 1 :-.t n ·~ e ro11da j11fezior1e e co111portarsi di fro11te nll'org·a11 js1n11 vengo110 oggi·dì.sPii egate cori 1111a ' p l'Og r essi va inoclific4zion e del] a reattività d ei , te, ·~u ti cl i fronte a l vir11s sifilitico, modifi.caz\<fL1e cl1e acco1111pagna i fen otneni j111n1unitari, face11- · · cl o . parte de-i meccanisJui cl i, çli:f·esa delrorganic:;n10 e cl1e iJ Rul1l -indica c:o11 il non1e di <e tra.. s111-utazione reatt•va n. . l:r1 base a tale teoria (a1nmes a già da L evacl it l, Finger, N.eisser, Land stein e I', ecc.) potrebbero spiegarsi inolti dei fen.pn1e11i che si osserva110 i1el decorso ti-pico ed atipico della sifilidr. ed an ch e la possibilità ch e un s ifilitico terziario rei11oculato reagisca al nuovo in11esto, a seconda dei casi, o· toll~ lnanifesta zioni cli u11 <t ::-u1)e ri11fezio11e o · con (fl:lelle di u11a reinfezione. l n fn tti se, la rei11oc11lazion·e .colpisce un orga• 11 is1i1n in_ cui persiste alleo ra un rerto grado cl i in1mun ità. e di trclsrriutazione r ea t tj11a, terziar ia (la. quale può essere generale o l imita.t.a al tes.f: u to in e Lli si prat\ca l'innesto Jlsi produrranno i·fen0111eni di una s uperin fezione; sei invece essa colpi .èe ·un organisn10 in cui la in1mu11ità e la trr1.·1nuta:ione reattira sono spente, totaln1e11te n i:>arzial111e11te (limitat'e cioè ad un a o }>iÙ ~011e 101itane clal .p1111.to rl 'innesto) s i vedranuo - $C- · co11clo l'autore. -· insorg·el'e l e n1a11ifestazioni cli Ullél rein fe-zione. I l R.i'tl1l · infin~ riìerisce tre osserv;:lzioni pe1·, sona.li .(lalle quali risulterebbe 11nn r eir1'fezio11 e $Ìfil i tic a (11el 1° e 1.. 3° caso) ; me11tre- n el seco11d o 1~ esce d iffic ile sta~jli1·e se . i tratti d·i 11na re infezi o11e1. o cl i 11na 1·ecidivR. l ocale del s iftlo1r1 ~ 1 !'i'. FtTLCI. v "in1 i t i v o. ' •

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NEUROLOGIA.

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Sulle varici del nervo sciatico e .s11i loro ra pporti con la sciatica e i dolori tlcbogeni. ( RHEINAROT.

Afuric li. 11ied. l{' och e11schriff., 191H,

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pc:tg. 699). . •

I.. autore serve11clO$Ì del i11 etodo di S )altl1coli (ini ez:ip11e di g·elati.na c r on1i ca), disti11g11e le va1 iri ·.-ciati.cl1e ir1 diverse ~pecie: 1° F'lebectasje e varici I\ell i11te1·11n ù el I\ erv.0. .2°, \ n.l'jci sulla .superficie. eRt e1'11a di e ~ so, le .. ql1,n1.i' possono essere : · a) est~se a t11tto j 1 decorso d] esso; f> ) grosse, tt11Jt1lari o saccj forn1i., lin1 it atr all'estre1no Sllperio re di esso; t ) limit ate all'est1·emo inferior(l di esRo- o al i1. tibiale o a l 11. l)er o11eo. . ;3° Co1r1bi11azioue (li. variC'i e ·terne ed intel'11e. T,e vn l'i ri ester11e e le nperfiriall a1)parlen . (11) . 1

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IL POlICLINICO • I

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FASC.

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gono alla vena sciatica; alle vene pe.rfo.r antl . ed ai raini venosi si.t uati superficialmente .. Esge costituiséo110 d,eJle dilatazioni, le quali posso· no essere diffuse o circoscritte, g1·osse, .saccifqrmi . • ·s p,c.ialmenté ,im~ortanti sono le gr~s~e saccl1e venose che possono raggiungere il volume di un pollice e che si riscon~ran o sull ' estre111è1 superiore del nervo scfatic'o, dove. la vena scia. . . tica · si anastomizza ' con la ve11a ·g lutea inferiore. Nel cavo del poplite, yarJci i11 forma di grossi noduli addossati ai ·nervi o di dilatazioni diffuse appartengono alla yena safen-a ed alla vena poplitea. , In rapporto con la durata e l'intensità del1'iperemia venosa ~i stabilisce nel nervo un • aumento progressivo del connettivo collageno . ' Attorno alle vene varicose il connettivo inter• si1ziale ~i ispe.ssisce, dapprima in forma circoscritta, a focolai, q~indi diffu.s amente, proinvoéando la sclerosi dtffusa del · connettivo • , · terfascico1are del nervo. A questa; si associa spesso un ac'cr·escimento notevol,e ·del tessuto grassòso, che normalmente vi si ritrova solo in. s·carsa quantità. Ci-O avviene a preferenza: . . . negli obesi e nei vécchi. .. . Tali v8:rici, secondo Rheinardt, ·s ono ptù fre~ queiiti n·elle donn.e che negii uomini : ciò stu · cii.rprobabilmente 'in rapporto oon i disturbi eptatori provocati .dalla gravidanza. Per la loro genE si avrebbero importanza · tutti quei fattori, che sono .stati éonsiderati come cause c-0ncomitanti o determinantì d,elle dilatazioni ·venose. , • In alcuni easi ha importanza t1na deol>lezza 'congenit~ delle pareti va.sali; come anche dilataz-ioni congenti.te di singole vene b territori venosi. Specialmente import.a nti sono i. fàttòri meccanici, i disturbi ci·rcolatori generali o locali (vizi cardiaci, stasi generale, cifoscoliosi, • • gravidanza). • " C1inicamente · spesso manca il dolore· spontarleo e solo la ri~rca di punti dolorosi può far rilevare la morbosa serrsi'bilità del nervo. In altri casi invece si hanno dolori spanta.ll€fi ed alla pressione. Essi di solite scompaiGno lentamente durante la notte ed an~he. du. r a11te il giorno se si resta in posizione orizzontale· dimin11i scon~ nel cammi11are (in se· .. guiito aJ miglioramento della .circolazione per il movimento), ricompaiono nella stazione er et• t a. Si iniziano ai piedi e lentamente .si di'ffon<lnno in alto, s1no alle i1ati~he. , ' Questi fatti climostran o, seconù o Edinger, che _.s i tratta di ,di st11rbi cir colato1·1, ch e s.i . rin.novano stando in piedi e ch e agiscono stii n-erv i, provocando doJ ore. , P er ì a c'ara Rheinardi consigli à l'est irpa-

(ANNO

zione, ....specialmente· quando si tratta di vene superfi~iali o del cavo1-del poplite, o dell'estremo inferiore del femore, ·dove più facil-e riesce la diagnosi di sede. tÈ'gli qujndi di.s.cute l'opinion e di Siever, di tentar ·di determinare, mediante ini-ezioni nel • i1ervo, .l'obliterazione della varice e quindi la sco'm parsa della stasi venosa lo·cale ·e perciò ' . anche dei sintomi ·clinici. 'fal.e ineto·do non ...~ • mai ·sfé!it.o applicato, e se teoricamente è possibile pensare che esso giovi, non si pÙò d'altra parte escl11dere la possib·i lità che esso pro• vochi l'aumento della · sclerosi del connettiv'O interfascicolare, l'aumento della stasi nei vasi ·periferjci, il cui d-eflusso è · reso ntaggiotme11te diifficile e si abbia quindi un peggioramento dei sintomi clinici. ~ · Rheina~rdt ·consiglia inoltre la posiz.ione elevata della · gamba, il ripos.o, il movdmento lento e la r;noderata compressione con fasce ela. stiche o calze elastiche.

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' p,JSIOPA TOLOQIA.

FULCI .

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Alterazioni ·prodotte sull'organismo 11manQ da . t1n~ improvvisa e fortissima variazione della pressiòne atmosférica.1 ,. · · (A.

AGGAZZOT'.r.I

e G. BILANCIONI. Giornale di. me-

dicina. milita1·e, 1918, fae c. 7°).

., È nòtà l'a~one che la dimii:iuita .pressione dell'aria ha sull' organismo umano; la variazi one della pressione può essere at~nuta sin. entro la c·a rnpana · pneumatica, sia con ascen· f'°io ne in alta tnontagn,a, sia con ·g li apparecchi di volo. Numerose. sono $1nche le ricerche fatte s11lla malattia dei casso:µi . , Il modo di agire della variazion e di pressio11e è 'diverso q~ando essa avviene lentame11te . e gradatamente copie nell,e ascensioni in n1()(ltagna, in pallone, in -aercrrlano, e qu an·do la · , detta variazior1e avviene rapidamente e in m o'lo . irregolare, come· nelle cadute degli apparecchi • in volo, ~ri: certe -esperienze con la campana pneumatica, nell'affrettata uscita degli operai dai cassoni, nei pesca tori di sp11gne. Nel prin10 caso, quando le forti va riazioni bariche S<?i10 lente e prolun.g ate si ha qt1ello $tato morboso che Aggazzòtti ha chiamato ipobaropatia: cioè mutamenti nella cr-asi sanguigna, come l' acapn~a, 1 anossiemia, l 'i perglobl1lia; ·n1l1tamenti nella .meccanica cardio-vascolare, come. polso frequ-ente, congestioni periferiche; di st·11rbi del siste·m a nervoso, com.e abt1lia, sonnolenza, astenia. Dal lato degli organi di senso e pii't specialmente a carico dell'udito non ~i l1anno speciali di ~t u rb i, eccetto ctle ·gl'individui presentino les.ioni tub~riche ed esiti di pre1

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.-~:ZIONE PRATICA

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gresse , otiti medie; in tal caso si possono avere ronzii, vertigini, dolori auricolari e anche alte. razioni an.a tomiche dell'orecchio medio. . Quando invece le variazioni bariche sono rapidissime e agiscono per hrev€ tempo, i feno1neni generali st1ddetti vengono sopraffatti dai fenomeni locali, specie dal lato dell'orecchio. In' una visita di contro ilo fatta su' allievi piloti che avevano sospeso il corso per disturbi • .provati dt1ra11\e 'il volo ad alte quot€, le osse.r vazioni, p er ui1 fortuito accidente, acquistarono valore di esperimento di .laboratorio, poi'chè . drrrante la p.rov.a quattro individui (i due autori dell'articolo e i due caporali piloti) ebbero a s1lbire l'azione di 11na rapidissima· rarefazione dell'aria da 760 a 360 1nm. (620 m.) e un istantaneo rito1·no al.l a pressione no.r male. Ciò avvenne per un guastò a.l manometro esterno della campana pneumatica, nell'interno della quale la pressione din1inuì rapidamente, così ch e la penna del barografo con linea quasi ver. . tical-e percorse in pocl1i secondi tl1tta la scaia sino a 6000 n1., 11scendo dal cilindro rotante. E quando, con difficoltà, per Jo stato di malessere grave in · .c11i erano gli "sperimentatori (astenia, barcolla-~ento, dolori auricol ari, eoc.), s i potè richiamare, con colpi ripetuti ·Contro la porta di ferro, l,att~nzione dei meccanici, questi - fermando · d'un tratto i·l motore e aprendo lo sportello della camera pnel1matica - ripo.rtarono a O rl' emblée l a :pressione Tutti s~enti1·ono nella testa ro111e uno schianto, un _forte cl olore alle orecchie e n n 'esagerazione dell 'a. stenia e dell e vertigini. 1 I.1e lesionj os~e.rvate in ·qne:3ti casi fl1rqn0 lli l)revalenza vascolari, a carico dei vasi della inucosa della, cassa e della membrana timpanica; in un caso si ebbe lacerazione d{ essa, in #>un altro si formò un ti'pico ematoma intralam ella.re, dovuto, come poteva rilevar/si dalla s11a posizione, a rott.11ra di U:no dei rami ar- · teriosi che corro11 o 11111go il margine posteri ore dcl manico del martcll"o. È l)ro])abile si sia avuto anche ve1·samento en1atic:o entro la ca~l1 e s i vuot.ava a misura ·che . .v!tà tin1pl1nicu,, si anclnva formando, a traverso In t11ba; il)fatti il ~ang·ue cl1e vari dei presenti emettevano al mattino dal.la faringe doveva avere questa ori• . g·1ne . • · (~ueste lesioni hanno petfetta analog·i a con crnell·e ottenute da Cipollone nei · gatti, sottopo~ti a sq11ilinri di l)ressione entro una campana da palon1l)aro . Q11 an to al n1eccani sino della lor:o produzione, si deve ritenere sia110 jndotte dalla rapidità con cui, neJla detta espel'ienza, si è av11ta la rarefazion e e ancor pii1 il ritorno alla pressio11e normale. A intendere 10 staJ)ilirsi e lo svol-

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gersi di tali fenornenj . occorre richiamare le nostre co11oscenze sulla .funzio11e della tuba eustachiana, in ·éohdizioni nb·i ·mali e patologiche. SiccoJ:r\e la sua permeabilità non è continua · (Bjlancioni), poir.hè la t11ba in riposo sarebbe ur1 canale chiuso, l111 1mprovv~so sbalzo di pressione, positlva o i1eg·ativa, può sorprendere l'o. . recchio medio in un momento in cui la <pres• sionc esterna non può essere neutralizzata d'a ·un'eguale pressione interna, per la via faringo: tubarica; qui~di le lesioni di continuo a carico dei vasi e dellla inen1bra11a timpani.ca. . Il meccariismo col q11ale si formano le lesioni a11ricolari su ric·o rdate è quindi lo stesso cl1e determina le emorr9gie copiose nell'orecchio e nelle ossa cave degli uccelli, quando questi n ella campana pneumatica, dopo una forte compressione, vengono sottoposti ad una troppo l'[lpida decornpressione. Sperimentalmente è stato dimostrato che tali emorragie non si manif.e stano nonostante i più forti e in1' provvi ~i ~qt1ilibri di pressione ambiente,. se 'J?rima di s.ottoporre I 'animale all'esperimento ' si apre una comt1nicazione artificiale fra le ossa cave, p. e., del cranio, e l 'a1nbiente este.rno (Aggazzotti) . Ciò avvalora · la supposizione che la eccezionale resistenza descritta da Museng.a in un p escatore di sp11 gne di Simi (Egeo), che scendeva a circa cento metri sotto acqua per oltre 3 minuti, sia da attribuir.si alla cloppia perfor azio11e tim11ani ca ·di ct1i era affetto. F. FULCI. I

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Le malattie del cuore edei vasi Periodico mensile Diretto dal prof. FILIBERTO MARIANI della B. Università di Genova

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Sommario del N. 12 (fine) - ·Anno II (to novembre 1918). LAVORI QRIGINALI:

Prof. L. SICILIANO : La mis11razione radiosco. pica del c11ore. ' Prof. F . .l\tIARIANI ; Glf scompe11si territol'iali del ·cu.or·e.

RAJSSEGNE E RIVISTE.

TERAPIA: . P. DL' VAL e P.' B ARAsn·: La pericardiotomia · toraco-addon1i11ale media11a nella chirurgia del c11ore e dei gro·ssi vasi. . Abboname11to annuo: ~talia L. 12 - Estero Fr. 18. P er gli associati al cc.Policlinico » : Italia lire 10 - E ster-0 Fr. 15. Ogni fascicolo separato L. 2. · I nostri sianori associati che desiderano ricevere al predetto prezzo di fav ore questa interessantissima Rivis ta, debbono inviare relativo vaglia direttamente al praf. ENRICO MOR.RLLI ...._ l'ia Sistina. · 14 - Roma. • '

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lL POLICLINICO •

Dermatosi tropicali infettive in Cirenaica. Contributo alla conoscenza della patologia libica per il dott. FR. LEPORINI,. ·capitan·o medic·o di .complemento. '

La patologi-a cirenaica7 interessantissima I è tuttora ,pressochè sconosciuta a . patologi ed a .pratici; di qui l'utilità e l'opportunità grande di disqorrerne i n brevi .cenn"i clinici. Della sifilide, della lebbra, del pian o framboesia tropica e di altre inf.ezioni di univ·ersale co11oscenza o che comunque non appaiono sinora presentare alla nostra osservazione caratteri etnici di peculiare importanza ·clinica, stimo inutile occuparmi; tuttavia, della peste e del · tifo esantematico cirenaici - costituenti vere -entità ·clini.co-epidemiologich e a parte - è mia intenzione debitamente e con maggior lena trattarne a ltrove 'e1d ·in .tempi men ·diff.ìcili j ,c osì pl1re . delle tifoidi e di quell'incerto ed ambiguo gr11ppo di f.ebbri P.a virus filtrabil.e o indeterminat-o comunem~nte note colla d'esignazione di den/ gue o che pr.endon n·ome dalla durata del ciclo febbrile o dall 'intensi.t~ dell'elevazione termi-ca; · nlentre qui per intanto è opportuno ed utile venir solo tPatteggiando le dermatiti tropicali infettive ulcerose osservate da noi sin'oggi in Bengasj. t

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NOTE E CONTRIBUTI.

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inf anlum Castellani), sebbene sipessissimo o fre-

quentemente, vanno ad ind·ovar si, specie nell'adulto, il bacillo fusiforme Le Dantec-Vincent e ~a spirochaete S chau'dinni in simbiosi, ~ggra­ vandone la fase distruttiva e prolungandone il decorso, 0d eccezionalmente o più di rado. gli in certi agenti del fagedenismo tropicale (ulcera tropicale fagedenica secondaria delle gambe)

il qual fagedenism o, d'altronde, ·s-ebben rara~ mente, può pure presentarsi sotto u na peculiar form.a d'ùlce:r:a fagedenica tropicale primaria o protopatica.; assai ·più grave, con fi son omia e car atteri clinici propri e con localizzazione non. escl usiva, sebbene principale, alle gambe. Siffatta .concezion·e .....- basata su larga esperi·enza clinica che ognuno può .comprovare nell'attuale int~riessante epidemia bengasina· pur rischiarando la clinica ri ap re~ tuttavia, il problema -etiologico dell'ulcus tropicum, quantunque n·on neghi impo rtanza al bacillo fusiforme ed alla spiroscliaudinnia Prou1azeki. Clinìcamente, quindi, possiamo distinguer-e: a) ulcera tropical e delle • gambe con f ageden i smo secondario fu so-sp·i roclietico e da agenti inde terniinati (ulc1~s i1ifantu.m - ulcus t'Fopi, ·cum); b) ulcera fagedenica protopatica.

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Così, è ch iaro, a n oi non vien fatto discernere verun carattere -clinico differenziale tra I 'ulc..us tropicum e l'ulcus infan~um.- Per vero, . ' osservando l 'e}.idemia b·engasina, le differenze I. · -. ULCUS TROPICUM . cliniche tra l e due pDetese diverse affezioni s·fuQuest'affez·i·one, dett~ altriménti ulc.era di mano qual va cua nebbia. Il primo e m aggior Aden, ·dello Yemen, dell'Annam o ~~Ile gambe, . criterio diagn ostico differenziule, in effetti, saè comunissima in Bengasi ed in .tutta la Ci- rebbe, secondo i d11alisti, l'età del ~ paz.iente. Orrenaica. La a iagnosi n'è ·facilissjma, essendo la bene, ciò non è nè ass,oluto, nè affatto ,si-curo, malattia nota e stÙdiata da tempo; tanto che derivando da errore d'osservazione .clini-ca. Non non dovr-ei occuparmene se non stimassi utile è m eraviglia: il laboratorio pur troppo suol ' riferire qualche osservazione di ,non spregevol.e ·tendere anche ai suoi più acuti e dotti sacerdoti simili agguati; giacchè la spiroschaudininteresse pratioo. • Comincerò dal constatare · doversi ai focolai nia (Prowazek ) h a un valore secondario, tutendemici già n oti d'Africa_, d'Asia e d'America t'altro che · specifico, . n ell'etiologia dell'ulcera aggiungere quello della costa e dell'hinterland tropicale del~ gambe. Un secondo dato, l'unicirenaico. In Bengasi attualmente si. assiste ad cità dell'una e la molteplicità clell'altra, si di. legua in chiaro modo in questa epidemia ciuna vastissima epidemia d'u l cus delle gambe, tra gl'indigeni. È questa d'ulcera tropicale del- renaica; poichè, tanto in adulti come in bambini, manifestansi a lle gambe (prevalentemenle gambe, a mi.n .avviso, la denorninazion'8 più te ·ai 3° inferiore) sin·o a tre ulcere (di più nè esatta e più- propria, se dell'ulcus tropicum io nè altri abbiam visto) ~on sintomatologia • vogliamo a.avvero fa re un ' entità nosologico·clinica a parte o, per cosi dir·e, autonoma, di- nell' assoluta maggioranza d·ei casi, senza diffestinta dall'ulc era fagedeni·ca protopatica dei renza d'età, assai benigna e con de corso, se curate, r elativamenté breve (40-90 giorni in mepaesi caldi .e dal f agedenismo tropica-Ze genedia). Un · terzo ed ultimo segno diagnostico difrico. E dirò subito, intanto, che per ulcus troferenziale, infine, la tendenza al fagedenismo picum dopbiamo intendere un cc processo ulcerativo circoscritto della cute delle gambe, a de- grave o classico· o primario (Leporini) è assai corso subacuto o <!ronico, unico o multiplo, di raramente osservabile, pur rimanendo la gran maggioranza dei colpiti in balia di sè stessi: ignota etiologia»; sul quale non sempre (ulcus • (14) •


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Sb:ZIONE PRATICA

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~ioè:

senza. convenien te o nessun trattamento l eTapico; e ad onta della immensa diffusione in Bengasi degli ignoti germi del f agedenisfil:o tropicale generico o secondario ad Ulcerazioni, esc9riazioni, discontinuità dei tessuti, ecc., fa-. gedenismo, invero, assai benigno e facilmente -domabile. """ ' Qui cade acconcio rilevare ch'è i1otevole il numero degli ìndige·n i vittime d'acci·d·enti infortunistici lll'ei quali la 1fe·r-ita - qua:µd'è alle garnb·e o al dqrso d·el pi.ede - ·dopo qualche· giorno s'infetta di .f.age~enismo tropical1e a ssi.i- . mendo la iisonom.i.a tipica .dell 'uloera tropicale • d·e lle gamb·e, tal C·om.e la, verrò d·e scriven·do, sin-0 a ieom.plètamen te mascherare 1a p.r imi'tiva lesione. - Sinto1natologia dell'ulcera tropical e delle gambe (ulcus infati1,m ,_ ulc'us tropictlm). - Ha

per costante sede il 3° inferiore delle gambe, · l'angolo ~ il d·o r·so del piede. S'inizia comunemente, quando non s'inn·esta su lesioni traumatiche- accidentali, con una pic·cola maculopapula o papulo-pustola alquanto dolorosa e pruriginosa, che, col progredire d.el processo flogistico, si circonda d't1n alone infiammatorio rosso--cupo al disotto del qt1ale va subitamerite forman_d·osi una zon~ infiltrata, dura, tesa, dolente alla pressi·one, che ben presto (da poche -0:rie a due giorni o poco più) yiene .inv·asa da un processo suppurativp-t1.lce:(a;nte rapida.mente stend en~esi dalla papuJa iniz.iale alla periferia. · A questo- punto ~ o fase acuta o distruttiva dei ' t essuti, l'ulcera si presenta iperestesica .con • • margini rossi e leggermente .salienti e con fopd·o concav<{, rosso-scuro, spesso con qualch~ . pi.c·colo punto ·emqrragico, crospaTso di granulazioni e secernente U:Q. essudato· attaccaticcio (ul -:cus inf antum) o ,un denso liqt1ame purulento, ' fetidissimo, di color verdastr-0 o gri.gi 0-verdasiro, per infezio11 i se condarie (ul cus tropicum) e con erl.er,rÌa d11ro delle patti circostanti; le .quali si mo·s trano erjternatose, tese e dolenti. A qu·esto stadio ecgue, qua.n do ma·nca un a~e­ gu a,to trattamento, od il fa gedenismo (ulc era inf1indibuliforme o fage d enica secondaria); od il -perio·do a t onico o cronico dell 'affezione, .d u- · ran.t e il quale la zona circostante all'11lce.ra diventa anes.tesica, con1e pure il fqndo, ch•e si ri copre di granulazioni torpide e molli, ros~-p al­ lid·e; i bord); frattanto, div~gono duri, ·callosi ed irrego1ari. .4 natomià p atolo.gica. - L' anatomo-istopat6'logia i1on mostr.a gran ·ch e di speciale. Tuttavia si .rileva che glì strati superficiali s,o.n o costituiti da una resistr-nte tran1a ialino -fab'rinosa a grosse magli·e impiglianti d etriti cellulari, f oc oLai d 'infiltraleucociti deg.enerati, ltnazie, , zione leucocitaria e di pla'smooellule, · batteri, 1

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fuso-bacilli e spirocheti; più sotto si osserva ù110 strato g·ran1ùo-fungoso ed ancora più pro, . f.ondamente un tessuto fibroso eo.mpatto perv·aso :Soltanto da spi.rooheti. Etiologia. - È, a nostro avviso; oscurissima; tuttavia l'affezione .è certamente .. d'o.r igine infettiva; ed in questa ·epiil·emià bengasina appaI 'l0 anche sieiuramente e,d intensamente diffusibile, al contrario di quanto .s'era fin'og.g i osservato. Verosimilmente la malattia potriebbe venir trasme·s sa an che da il)..s etti, emato}fagi o non, come .dai .corr1u.:µi m·ezzi di contagio; giaeohè è dato f.acilme.n te osserva·re inter e famiglie o co.i nquilini colpiti d al morbo. Qu,e.sto ·c arattere 1'avvicinerefibe all'ul ceTa tfagedenica n<;)SOcomiale; opinionie, com' è· noto, sost enuta, tra gli alt1i, da Le Dantec e Vincent; ·e giustam en. te c-ornb.attuta da Castellani e Chalm·e rs, verso il· p·a·r~re 1 d·ei quali ultimi autori siamo i.n clini anche noi, nonostante ven ga qu·est'ep.id•e·m ia be11gasina a svalutarie l 'affe:rmazione l oro:

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« u lcus tropicum shows very little or no divet '

contagiousnes »; poichè .a noi sembra avere una

propria :fi;sonomia cliniC'a• nel suo sv·olgim·ento a tappe. o f asi; e cioè: 1° · 1111 · p·eriodo iniziale acuto flo.g istico-suppurativo con progressiva •d istruzione tlei t essuti; ~ una fase .d'arresto e limitazione deU. .Processo ulc.eros·o; dall.a quale si può in,sen sìbilmente, sebb·en di ra.do, p assare alla fase di riparazione o r·eintegrazion.e spon, tanea; od al 3° periodo, detto atonico ·o cronico! nel qu·ale la guarigione segt1e qu1a sì unicament1e a d 8JPpropriato tr.atta1nen.to terapico. Cause predisponenti. - .1° .Clima "·caldo-umido o freddo-umido (in Cirè,n a ica sembra assumere , form·a ep1den1:Lca soltant0 n egli anni di rigido inverno e d'abbondante- piog·gia); 2° Lesioni e di sioontinuità della ,cute. A~tre e.anse predi·S ponenti no11 sono state da noi constatate; tl1t.tavia tener presen.t e anche la pediculosi potrebb' esser·e utile, ·come pure la .convivenza C't ·Il camelli e dromed·ari. T er ap'ia. - N·ella maggior parte de.i casi b;.tsta la ·cura locale; solta nto nelle forme g.rn.vi, antich e o ribelli è nec.e ssario ricorrerie al sa.1varsan· o neo;-salvarsa11 o·d al nuclearsitol Robin a d alte dosi (4-6· eme. pro die). Lo·calmente, , durante i pr.imi giorni è .s ana pratica .a pplicare soltanto l ava nde an tisettic·h e di sub]in1ato ·o di permanganatb potassico, oppure su·cco di limone o debolissim.e soluzioni alcooliche <li iodLo o CrBosoto. In seguito, i migliori r'isult~ti si ottengono coll'uso della pomata al protn.egolo (5-20·% ) e dell'ungu.ento ìdragirico creo.sotato (Lep·orini) : Pr. Ossido ro sso di mercurio gr. 1; u nguento creosotàto (1; 8) gr. 20 - l'effica.cia cicatrizzante dei q·uali !?u0, nella fase di r ipa.razione, n otevolm.e.nte v~nire accresciuta 0

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POLICL I NICO

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coll'aggiu11ta di balsamo peruviano al 2 ~s d'ittiolo al 5-10 %, r imedi cheratopJ astici di primissimo o rdine.

cinazion~ altera la salute grand~mente, provoca tn nte. er1lZioni gra vi da produrre persino la morte. f/O. esamina la questione in11nunitaria della. ,-nceiuHzio11e, cl1e devesi ritenere di azione specificn cleri,-ante dal germe stesso attenuato del Taio-

Sintomatologia clell'ulcera f agedenica proto. patica (faaeden i sn10 tropicale primario). - E-

lo-,·nccino e ne illustra 11 meccanismo:

sordisce ·Con una p a pula o nodulo pruriginoso ·che si muta tosto in v·ers cicola a contenuto tor:Qido, ematico, Sl1. baise d.ura, tumi,da, eritematos.a . La zon a cirèostante partecipa al p.r ocesso flogis.t icò; e, 1Sinto ma davvero caratteristico, si riscontra sin dall'inizio anestesica. La vescicola , dopo a lquanti giorni, s~ .rompe· e ne esce t1n p11s gri gio-sporco, difteroide, attaccatiecio, fetido, nettando il quale tSi scorg-e un'ulcer9' serp igin osa che si estende rapidamente e s'instnlla profo11d amente n·ei' tessuti, n ec.rotizzando apo11evrosi, guaine, tendi:çii ed ossa e corrodendo vasi e nervi; onde cicatr~ci d ·eformanti ari' chi1o siJ co:i.1trattt1:r.e p erm ane11ti, paràlisi; emorragie e !)iemie mortali. Sede: gamb a , pied e, natica, dorso. rr erapia. - Ca.usticazioni ool termo-cauteri 0, eçc. (V. L EPORINI: T erap.' Clin. Mal. ·E~oti­ r h e. Mila,no, 1916). B-engasi, 11 gennaio 1918.

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Su~e infezioni tifose e paratifose. D ott . J\IIARGINI!:su . - L'O., qu·a le direttore del La. b<;>ra torio bacteriologico n1ilitare di Avio in Val Lagari~, h.a eseguito, tìa1l'agosto 1916 al dicem· bre 1~17, 617 pre le,ran1e11ti <li sangue in. milita 1i,

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11er forme gastroe.uteriche, p1·atica11do per ciascun<> la sie ro-agglutinazio11e e l'en10-cultura in terreno K rryser-Conradi. In 27l CclSi ottenne i-esultato ~itiv-0' di cui 182 anche con l'e mocultura. L'O. dallo Rtudio, anche c-.Jinico, ' di questi ·casi l1a Jlo~uto conviucersi cl1e la s ie ro-agglutinazione interpret ata .con giust o criterio offr e UD utile elelJ!.ento diagnosti co a11cl1e i1ei vacf'inati. C..erto è più sicura l'emo-colturn, ma In tif oemia osser\asi abit naln1ente solo· n el pr]1no settenario, sebbene J'O. l·abbia riRContratn in , dne casi. ·nel periodo apiretico vltre il ventesimo g·lor110 di malattia. I /O, i1ota che cl~i casi pos itivi 1J8 erario da bacillo di lDberth; 92 da bnc. J)aratifoso B: 51 da boe. J)ttratifo ..it ; 10 da bac. di Eberth, paratifo B oc1 ...t\. . Da quest,e cifre rist1lt~ cbe le ir1fèzioni paratif.ose sono più diffu se delle tifose. Il paratifo comparve l)it1 tardi. in seguito alla Yent1~ di UD r eg·gimento ehe prover1iva dalla zQna

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dCCllDEMIE, SOCIETA MEDICHE, CON6HESS!.

1Carsica.

(NOSTRI RRSOCONT1 PARTl COLA'Rl )

I /O., rig-ut"1rdo n ll 'efficacia delle vaç(finaziònL è di parere eh€ C08ti tu iseano, secondo la s ua· es1:>erieD.Za, t1~a mist11·a profilattica di grandissima importanz<1. e cl1e lo ::.;tn to in11nunitario dopo t1n a11no si v11d<1 nttf'\nu n11clo. Hn pnre .-rerificato c·be 1<1 ma-

R. Accademia dei Fisiocritici in Siena. Ari lf nc1,nza d el 18 g irugno 1918. '

. . Presidente BJRo uzzr. .

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Sul1e vaccinodermie.

lattia nei vaccinati <l eco r sf\ più.bre·v emente e beni·g ·nan1ente con 1111n 1nortn litìt del 2.f59 %, cli fronte n (}n(•Jla <lell'S.29 % n e i i1011 Yaccinati. T1·o. c.:011chintle cl1e ltl ('onf~rn1a e·vidente dell 'effic;1c:ia d 0 11~ vncci11nzion i nntitifose è munifei:::ta, E' che dovrebùe r o €'8Se1·c' \'Stese anche contro l'inff\zione pn r.a t ifosn è\, e prati ca te og-ni 8 o 10 mesi C'Oll ,.n ccino the no11 n bbb~ oltrepassato il periodi) cli vali <liti1 e f'11e :4Ì faceiano trp i11i<?7.ioni non trop·po {li. L1ntj l ' nn<t <l;tJl'a ltrn.

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r~'O. co1nprencl~ sotto la derto1n in n~io ne di 1;accinoclerrn ,i e le erul!iioni c utanee

] )l'Of. D. TIAHDlTZZI. -

P s,-a ri;1te che dipendono jn modo diretto o in(lirC'tto dall<l Yaccinazione jenneriana.. PE>r pro1)rin esperiènzlÌ, anche rece;ntissima, t' (l 'nYYi~o C11(\ le r'l :Y·inodernziP o drrn1nr((cri11id;' ~i debbnno clisting:nere in eritabi.li e non e·ri t n1Ji7i, 0R~<'rYn ndo eh<> i1unH·rnRe so110 le _pri1ue ccl inYf'<'f>- ra1·il-=si n1e le ~eco11d<'. T f' f'ri t alJili . lll gellfll'Hle, clitK:'llclono cln illl}Jlll'ità clel YirnR Ynt:ti nico, o da tecnica el'ràta, o da neg)i~·f'n'l,n cli antise11~i , sia i1e~ parte dell'Oilera tore co111p <lc'l ,.tlttinn to, sia d(li i>arenti od n~siRtenti cl i q11Psto . • " f,p 11CJn <'rita{)ili, inYeC't:"'. (livend o110 da generali7-- · z:tzio11e . nss;ai rarn. ·clel yir11s ' ?a cc-i11ico , ovYero <!la })r~dh-:po~izioui 111orbo~e tl0l ,·accinn to. ocl anclie da stati a i1nfiJa ttiC'i. T. ·o. c·on1hattt" ro11 proYe eYidP11ti il pl'egi11dizio p o11olal'P <l(ll po.~t ltoc . c>rgo prop/ 11·.hoc. cl1e la \acc•i11·17.ione si.H la r ..111~·1 tli tl1tte le dermntos:i post''<l<'C\11ic·hP, e <le1)Jora cl1e g-li ·1nti\aceinisti in mala f ~,1~ v.ropn li110 questo fals:o J>reconcetto fino ad i11til t1· 11·p ll l'1 1P pnpi>lnzioni il J)reginclizio eh~ la va<>( I (;' i1u1n c>ro~e

Stenosi sopracecaie· da condizioni anatomiche anormali dell'appendice. l'rof. F . N.\HSETTI. - T/O. illustra un caso c1ini<:o elle, oltre a <l es, el'E-' rn ro dal lRto ana tomo-patologieo, ha . peei:1le in1po1'tn11za sott o 1 aRpetto patogenetico e clinif'o. Ri ·tratta. cli 1111·t clonnn ·<li 40 a nni. la qua le ha Ho1T0rto cl:1 lh1 ~io,· inPZ7.;t <li ~titicl1ez2~1 molesta <:hedn otto nn11i è diYf'nutn più tPnnee. a lternata a d1ar· r(lH 111ucosa. In puri ten1po le :40110 comparsi dei dolori adclo111inali, Sl)f'CiC' nella fossa iliaca destrn. <·011 t n1nefazi<111e e tlolo1 at•ilit!t delln regione. Xou fel>bre. Dia gno.·ticata una l'tP11o~i sopracecale cln prohabile n1e1nbra un cli .Tncl(i-;011. Yi<'ne operata. S i ii~contra t1nn lnnga a11pendic·P a\·Yolgentesi atto1no a 1 cieco a .:i <l<.. cor:::.o p1 i n1a la t<>rn le i1_1terno, !)Oi ret roc•pf',a l e P qnin<li' J1J(•c:ecnJ,.; f/·1àfl~ione di q11e~ta 1

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' [ A NNO

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XXV,

F ASC.

47]

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Nuovo olfattometro.

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' pre::::en~n

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1149

SEZIONE PRATICA

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ètl>l1entlice~ l1111ga, a lla parete CeCR le era natu rale, e-d era ric-0p~1ta cln 11na- sottile n1erubrana. L'an~a formata da essa a Yeva ~rodottp t1na stenosi assn i spiccata .frn cieco e r ol-0u ascenc'te11te. IJa ·sua ·estre~ mità si co11tj11ua \·a con t111 faseio fibroso, che tra:-;for1nè1 tosi in ~una lnn1iun, s~rtlevaAi i1ella plic:.:.-t • ileo-cecale. L'opera zio11e presentò qualche difficoltil. essendosi doynto isola re . . l'a}Jf>erldice i>er ' :ta retrograda. I/O. cliscnt{) Sl1ll'origine fl~gistica e .éongeniti-1 di . t111esta s1:>ecin le di:-;po·s izione de Jl'a J)pendic.:e, e ' prope11<.le r>er la seco11dn i1iotesi. ammettenclo cl1e 11 . ' . ' c:iec-0 i1el diSC'{\nder~ . nella fossa, ilincn ,· dura11te la Yita fetale, siasi impegnato entro ran~a a1)pe11dic·olure. ~ • Intewretèi i l fa .::;cio fibroso ter·u 1ipale e la rue1ubr:111èl ri,·e tente l'appendice, qunle residuò fli una 1 pirga 1nese11 t~ rico~parietal,e, cl1e a ,-r ebbe rivestito n cieco nelln 8Ua discesa. . I/O. ri.."ìpett<) alla cling11osi OR~er,·a cl1e la Ri1tto1na tologia rn ssomiglia ya <Jllelht propria della membrn n.a del J ackson. · . J/0. ha illt1strat<.l il caso co11 cli eg~1i e rnìcrofotografie <l.ell'a1)pen(lice ~sti rva ta, c:he misi1ra ~ ce11timet1·i. . •

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l oro ce~1tro sopra t1no s.t esso asse.. La listerella scorre nella doccia · a perfetta tenuta d'aria. Tra l<l YaRcl1etta oliattometricn. e l'insuffla tore P i11ter1:>ostn una l:lottigl in di Woolf · ripiena d'R.cqua <.' dov·e gf}rgog-lia l'aria pro,Tenie11te dall'insuffla torc J1rima di giungere ·alla Yàschetta olfa ttometrica ; <.!iò perch è ·ve11ga a l)erùere le tracce di oclòre della gomma dell'i11s~.ffla tore. Il 1Jl'Oced.in1e11to olfa ~tometrico è facile : introdotta 11ella· Y<:t ~.chetta n11a soluzione , esattamente titol;1ta (li un <lato '1)1·ofu1110, si a1>plica a ll'oliYa la i1a rice, si fa quindi J)assa.re una corrente d 'aria nella camera olfattometrica, alla pressione voluta·, • leggibile st1l n1an ometro nnnesso, ed alla temperat11r;t voluta regolèl bile col termostato e leggibile p.e1 tern101n·e tro n11neBs-0 · a ~uest-0 , tenendola costa nte . ::4i aprono allora i vari for.i della scala olfatto1uetl'ic<1 progredendo dallo O al 10, fino a ragg.it1ngere il foro che · dà a 11'esaminando la percezione netta ' (lell'odore content1to nella vaschetta. Qt1e~to foro dà, con la lf'ttnra del suo nt1mero, in oehtesiTn i, la se11sibilità. ol.fattiYa della narlce in ~~nme ; poichè le n per.t ure d-ella sc.alé-1 sono . in t\erie progressiYa .da 1 a 10 inillimetri di diametro e .l<l i-;nper:fici~ del liquièlo è cli 10 cm. Oltre · la liste rellu coi fori da J: a 10 milli1netri, Yè ue ~'0110· alb:è con serie superiore e .inferiore alla l'tiwa, llltt sem pre n1isurft.te in mi111rnetri e fraY,;Ìoni di ·millimetro. ~1.

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D<>tt. LUIGI BELLUCCI. -- L'O! un llUOYO olfattometrto che ritie ne n.ttn a ricerche tli la bo1·n toriÒ, come di u so ,pratico. È costituito : 1° da 1111n .,·Asca metalliea ri1)iena d'acqua, clel dia111etto cli ... Aecademia di Scienze mediche e naturali ~~Q cm., prov,~ ista d 'tm agita tor~ e cl' u·n ter1Hollletro, e . · di Ferrara. sospesa sopra un treppiede 111etn llico l>f>r il r isca 1<lamento a 1nezzo di una lam1>1:1dn a g-a~ regolu• lJile; 20 da una · seconda Yascl1éttèl i11 vetro eh~ è Un ulteriore. perfezionamento nella tecnica · della fisln ,.a· ·chetta olfa tton1etric<.1 . sazione e colorazione dei ~edimenti urinari nei preQuesta è formata tla due segu1e11ti: u110 inferioparati microscopiei a• secco. re. pii1 largo. destinato a contPner~ la soluzio11tl ( '. ~IINERBI. ~lodifìcando il l)l'0Ce8~0 pubblintlorosa e c:lte J)e ·c:a co1nvletame11tc n elt'acq11a delin collabòtaiio11e col clotht v.a sca e8terua fn11zion ante d :1 teTn1osù~ to, Bolle- . Ct'l to tte. anni /Jr sono ' Ya.to dal fo11<.lo cli que8to. a i~ezr.o di u11 treppie~le: tor -"T. 'recchi~ ti. e<:Co l~ técnic-a alla quate ora l'altro, Slll)eriore, o cit111era ò lf<\ ttoroet1:~ca , • J)iù 1·0. s i ;;1ttiene. l~t1a'11do la ce11trifugazio11e dell 'l1ri11a .. è con:ipleta, Htretto llel pri1n<) t:» <lel ht larghezz;l e~attn <.li ·10 c:111. Ri ve1·sa cla lla provetta tutto il liqt1ido, . sgoccioIl' liq11ido deYè giul l,&t>l'~ fi110 a q ue~to segn1ento. bt11dola l)el'Ò incornpletcvnzerite i11 iuodo che resti ~ cl1it1sa ·e1111etit•ame11te <.la u11 tn1ll)o (po Ribil<~ntro jl tt1betto 1fna gocci.à - non 11iù - di urina. rut.·nte ane11·esso cli Yetro o c,li n1tlt.<lllo $maltatol Indi al sedimento si aggiunge, Jler ruez.zo di una portèlnte tre fori, uno_ g1·ande c<'11tralt\ e dne pin n usa di !)latino montata su una 111nga bacchet*" . t 1i<.:<:oli la teral.l. . (lj vetro, unn gocciola-- ùi albun1e fresèo <l '1· . ' ' O, I t'lne for1 la tetàli. 1101'tH no due tJbi in vetl'o l'~>~ c.:he jn~tilla, imruergenclo l'ansa dil'ettrunc ..e nel . 11n1nicanti l' uno con t111 co1u11ne insuffin tore a do1>sedimento ed agitandola con ca11tel;a JI· '. ~-~1tr(? il pia l><'l llcl, l ' altro con lli! n1;1 non)etro. it1edesin10 . I l for,; ('f\ntrale è delln lurgher.za .t li.tlue cm., e • ~i preferirà 11oi il pi1ì possibil( ùotare i11 giro 'y ipnp rillotto a volontà i1elle sne dimpn:::.;ioni, o auJa · proYetta, Rnzic:J1è scuoterla. r . . . r non provoC<ll'e «lle C'bit1s<> t:o1n1>letnm€nte, a rnezzo dì i_t11a listerellA la foo.'mazione <li bolle cl' aria. ,..\ llora chinando l'imP·H:ah·l 9lfn tto1netl'icn) lJl'Ovvi.~tn <li t111::i serie <li liu<'ca tu 1'-1-l clelJ n ]}l'o·y etta, cl~ un Yetrin• cop1:i-og1o · fori circolari cli calibro progressiYèllnente <.:reg~tto, si f<l cadere 8opra qt1esto, tirandol l gi1'l 1)e1' ~t·e11te cln 1 n 10 milli1net.ri. {li dia111etro. . Que~t,1 1liste~rell•l scorre e 11tto lll1<1 doccia ·eh'\ · · 111ezzo dcll'an$:1 cli ])latino. un<ì g-oecioli,Ia clC'l volnn1e di 4l1Il t: bi(•to cli Jrnrue11to o poco r1i.ù, lèl Quale, porta nella parte superiorC' un 1mbt1tino t~rD)ina11n1f'cliante 1'<1n:-;è1 ::-.te~~a. viene distesa < ~ uta1nente t<? in t111 tubo cli · yetro fog-gin to fl 1 ~lll) e~tremo cli~ 11 tutta ln S1111crtic:i~ del vetrino. l~Jlo ::\~ · s~o modo ~ta lè acl ·oliYn, itl 1110(10 cl n poter (\SSere introdott.a ~i 1>repn rnno Altri tlne ' retrini .· Prima. cl i tirar giù 11(l:lh1 ni.1riee <lel i:;oggetto tla esnu1i11arP. . l èl gocciolèt di sedi1nento si bl'neia l'i111s.t , })el caso 11 foro del· eop(\l'Chio, qt1elli delln lh;terelJa ._, .(·l1r• troi>J)') a 1b11111è indi~ciolt0 yj foR~(> ri:11è1s to ade<JlT€ll<> delln i1arete suJJt>riore clella dol:cia., costi: rente. , tuente la base dell'imbu.ti110, si devono tro,~a re col

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1150

IL POLICLINICO

·-

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[l\NNO

XXV,

I tre ,·etl'jni si dispongoJ.16 1111tl accute all'altro iH 1111:-t ,.a ~chettn (li porcellana {> si colorano col Pl'<~(·.(>1i4,.;o cl i ).1~ rs-Grii11wald. A1izicbè Rll'albume tl'110Yo )-;i pnò au1·l1fl ricorrere :icl nnn tenue soln~iou~ ili sonH1tos<? o<l ~ltro prerlaràto equipollei1t(>.

FASC.

47]

sia d~lle l'~azi?ai tutx:tcoliniche ordinarie. A qt1e. ~ sto PI opos1 to 1 O. cleplora che il modo che si suol te11;re_ nel <:011stHtare In !E-azione cnta11ea alla tu• bercolina _tolg·a completa1nente a questa jl grancll• r ,·alo re che u~e rita. Infatti' Sll indiYiclui ~elfl­ . Seierosi a placèhe associata a sindrome dÌ FrohJich. hio11at_i. n1ei1tre i1er l 'oftnl111orenzione ('almette ca 1t '.>l.a. nl 1 11er ceuto I.a frequenz~J dei J·ii;:;ultati JlO· l{1.acx.1.HHl. l \t:--o tii>l<.:o I:' gra Y~ di sc;lc1·osi a H-1t1Y1, qualcpno attiibni~ce alla eutirenzione· ia 1 ~1 -. phl<:Cht) (lll'(..1~(~11tat~1 dal ROCiO TJllZ?J:ttto), in c11i . c·e~1tua~ òel 93 °o cli risnlt<1ti. l><>~itiYi. eib ('}1e dcstin1<·nt1·t• ·ta tn.:1ln tti:1 crn.,;i;iit cara ttetistic}\ insor;ero t~1 Ll't_'l>bP t9 le }H'OCCSSO d. iudagine cli qi:1alsiY{)gli;1 ~ ~(~g·ni~ cti una ~indro11H:' di Frol1lich (adir101'1tà. s1gn1fi<:a to \.ltilizza ?ile per là diagi1osi. i)o. coinu111>nte.11~a). E~sendo\·i emiano1)sia etèro11ima ed ha tte q ue~tà conclusio11e basa b:1 so1>ra un errore· :t trofin <lelle n1~tit teu1po1·ali clei d1.sc:bl ottici. si grave di gil1clizio. Ri suole .applicare s11lle sc:aritì• • pen:-;" nel nn:1 1>l..1ccil di selero8i, cl1e abbia leso · cnzio11i <.1l}Pel1:1 prHtioote u11a soluzione conc€ntruta <·onten1po1·;1 ncn u1P11te il c:J1iaR1nèl <lei n erYi ottici e · di tl1be_reoli11a e consta tn re i risulta tt della JJroYH l' ipofii:::i. · il giorno a1Jpres, o. Ora, t111 mate1~iale tossic·o. co11true11te pe1· di })iù acido fenieo in r.i·o11orzione reContributo all'istologia dei gliomi della retina. ln tivamente forte. può be11issin10 determinare unn ~l!J). '~~" L. ·-- l~' esalllè i~tu1Jglc.:o , i11 un ~~o ùi irritazione locale, sia congestiva, sia fiogogen·a. \. p:Jiorna clcll u. r eti11a (presentata dal socio ·Luzzatto), indipendenterue11te cù1 quù lsi roglia reazio11e bioloe8eg·nito anche coi metodi per · la dimostrazionfl g;iea specifica. Jl'ortunà ta1nente la C'utireazione tn<lelln -neYrogli<I ( LlH~1·n1ittr) e col metodo Golo-1 o ' . lx'rcolinica -vera 1~ si ot~i~11~ a 11~be con < oluzione · \ <11nu~Htra trn ttn r:-;i <li 1111 Yero gliorua associato aci di t11bercolina all '1 l)e r c011to. n1e11tre è $>pesso tarun 11t\\11·oe vi tt- li 0111.a ,ele 1 tir10 l!.,lex11el'- vV. interstei11er. cliYil P\;esentn11do~ t::tlol'n. persino <.10110 una .settit'o,i Jll(-\t.o di più 1 eeeuti ver In differe11zit1?-io11e 1tu1nn, è so1itnmente nssni cl11rat1111·::1 e ri('onoscibile i:-{tologic·n ,.<l·ei gl'us~i fnrono llllll'e dimo~tl'ate le dQ~ ~1)esso J1ersipo <.1 0 )10 4-6 settimane. Oc:<:orre d1111qu0 g0nt>J'4t~ioni c:l1e si <.li1J,10strn1H? I1eI t nlll(•l'e . . \·e r ificare jl risultato della iµoculnzio11e soltnnt~ tlo11ò 5 o 10 g·iorni, b nsa ndo la cor~stntazione ·anchP - Glion1a interv~ntricolare Gd ependimite glioJ,llatosa. s11l controllo di sca riticnzio11i ~< testimo1li » v11t ti~1. 'i\1 .. LuzzATTO. - Caso di tumore del ' 'entricolo cate lo stesso giorr10 delle a ltre e ·no11 trattate colla h1tern le <lal cerYello, c:lle a ye,·a dato luogo ad id1·otubercolina. ~lercè questo contegno la cutireazio110 et~fn lo iuternb e· che si accompagna -va a cl ispessidà l'isulutti con1pleta111ente degni di affidamento. 1ne11 to difi'.u~o c1ell'epe11dima. I /os e1·yazione pre· Si riconoscei·ù ;1 llol'a ehe cuti reazio11e ed oftn 11110~Pntn not('Yole i11teres~ istolog·ico llel' la deri"aren zio ne tlit11no ri. ulta ti coni µ7eta n1 c11tc c:uincident i. :ioue CYidente delle. cellule neovln t ic.:be dell'e1>iÈ i1roba bile che il Yizio di conformazione e <1 i t\' lio epc11di1nale nttraYerso 3tl uno s tadio di cellnlt' ilUJ)iauto clei <lenti i11ci ·iyi or 01·n descritto sia rliin<lil'ferenti~ }Jer la c1iffl1sione <lel in·oc:e,-.;so glio111apendent0 cla altf\rfl7ii011i 1Jo1ta te n€•lln evolt1~ioll(' toso a buo11a JJarte dell'ependima co11 fatti di c1·dei denti n1(>{l<'si111i cl:1 ll'infer.ione tnl~rcolare al JHJ.t;1 tp sYill.tppo Ù11c:l1e nel 4° '"'entricolo e lung·o i I rioclo dell'eru)',i-011e d~i <lenti incisi,•i· J)ermane1tLi <:il 11<\ le centra le del mjdollo, per l a p r esenzi\ tli {ùrti O ng;l~ S nnni) al l o stesso Jnoclo c:l1e l'infezio1\c• lllolt(-' c-ellt1le mostr11o-se rli neurog•ljn, RifilitJc:n i11fnntile· .cng·io11:1 11egli stessi orgàni alt<~" Un segno fisico nuovo nella facies dl indivSdui con razio.ni cli nltro n~vetto (denti rli rlut<'hinso.l;l).

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infezione tubercolàre latente. Osservazioni sul1'attendibilità delle reazioni tubercoiiniche. U. lVlINERBI. -

1/0. 11a potl1to rico11oscere che il <'oinc:iòere cli certi carnttf'i·i dei clenti incisiYi inferiori l>el'n1anenti è in rapporto con una infezione tt.'1crcolarc (late11t0 o no) riconoscibile sia all'esa1uc i· c:ico, · isia n Ile rfl..azioni biologiche s11ec-ifìche. I ca, 1tteri in cli~corso sono i ~eguenti: i denti inc:i:.;ivi ~l! "<.)r iori i)er1ua11enti sono 111nglli, stretti Pcl in1piantat i11 clirc•r,i{1ne da11·a1to e dnll'innanzi Yt•rso il ba ~so ~' l 'iucli~tro, cioè i11 senso opposto allil <1ire~ione loro 1101'lllè\le. re1·cl1è èl tal segno ·si po~::sa <lnr vu lore o(-c·orrC' TH?l't) cl1e cocl est-0 Yi?:io 1l'i1npiitnto i1011 sia c ng·ion<ltù da n11omalie d1 ~Yi­ luppo della 111andibola inff'1·iol'P (prog;ua tismo interiore) o tlei <lenti di questa <11rognntismo alYe<11oclerttario i11feriore), le qu~1li ètl_terino i i1orn1nli r11vlK)1·ti npll·nrtic:olar,ione cl elle due rua~cellc tl'<l loro. ..\llo1·<·h(• tnlc <·on<lizione sia ·o<ldisfatta, si rn1è>, con< Pd(~1·<· a I :-:t•g·nu in di ~co rso. Qual~ in<lir.io cli infe ~

~ ione..•

J /< >.

tnhPr<·olnrP ( latp11le o nol. pie1to atll<lau1euto. hn })otuto ri<·onoscer~ l ';1 tteu<I ibilitil di questo

:-·f·~?Hl hns:1 1Hl11~i

(18)

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ri ~11ltnti ~in fl<'ll'~RllTI1(\ fi~i<'n.

I

Milza emQlitica arteriosclerotica con sindrome di anemia ·grave.

• •

)l. ~lOXTAGSAXI. i11dro1ne <lap1)rin1a ~corbutic·i1. J)<>i di ~nernia 11eoplnstjca. All'auto1>sia inilzn JH<:t-oln. eon atrofia cle1111 l)O!J)a e dei follicoli. iIH~r- _ t l'ofia delle trabecole e delle arterie Jlf'Dicillari ChP 11re:-;ent::rYano grnYi l~sio11i <'t ti1.o aterou1atoso, gr<tY<~ t>n to l is( -vre ,·alc11 tcn10n l<.' ~o tt·><:;t1)sulare assoc:iil · tn <l cle110 ·iti di lii>oidi. ~ca r:-;a renzione 111iòoll::t l'l' • r:o. nttrib11isce l'an~1ni:1. all'eu1olisi splC'r1ien ~· (jllt"':-\t·111ti1ua .ai lipoidi sotto<.:ctPst1la1·i. foru1nti:.-i J><''" . n lt(•rn to riean1bio t1<'1 Jltl l'~nc·hitlln i11 R<'gnjto <llh1 ll'~i<HlC n rteriosn:

l:Jn easo di corea .grave trattato colle iniezioni endo· muscolari di solfato di magnesia. n. C -.\VALI.ERI. - I/O. 11a ril'C'tlJltrato la 11ot(>YOl< 1

t~ffil'a<:ia caln1a nte · ~ J'i111tr1c-11itù <li pi<·colP tloi-:i <li "''il rn t<.1 cli magn<>~in 11ella eol'("<l gra Y(' 11er vii\ f'Udon1u ~<·o la l'P . T·~Hse t o 11?<.H10 il sin t 01110 pi i1 gra Yt> cl i · l't•rte <:orec, <' <·ioi• l'in~o11ni;1, e• <.·on <:iù faYoriset>Il •l

l:t :!'ll•lJ'ip:inllC'.

J)ntt . (~JO\'\"''\T

l,J=-'1'0C'f'ITT.

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(ANNO

XXV, FASC. 47J

SEZIONE P RATICA

'

1151

I

. A p p u N TI .DI MEDI e IN' A p l{; ATI e A . '

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CASISl )ICA. -

Un caso di ofta lmoplegia totale bilatera!e. t

.11e .·en1bra pet i1 caso descritto, è d ovt1ta ad n1·t·lttsio11e va. cala.r e, 11a in ge11ere u.t1 a bL10llè:l ·>rpgnosi, in qua11-to ch e i1resto o tn rdi si rista} ii li see là circolat io11e colla tera.le. DR.

L. n .oftaln1opleg·ia totale ])i_late rale, s1)ecie nell 1etù ava.i1za.Ja, è i11oltt> rara e offr e c ~al punto • I disturbi oculari nella spir'oehetosi ittèro-emorragica. · di ,vista~ della diag11osi diffe re11zin.l e molte difficoltà. A. \ \' ier1 el' (11f erlic_(ll l~ e corll, .27 a1)riI .cei:si gravi di spÌrocl1etosi ittero-emorragica le 1918) ne ha osservato lln ea~o in n11 veccl1ìu ·i accompagnano spes~o ·con disturbi ocular_i> di 67 anni. Questo individtlo e1·ét affetto da arr.l1e ~Ioret riass11me in un suo la vol'o (A rch. ' I terie clerosi e da nefrite cronica c1 ua ndo ft1 in- 1n éd. b.elges, n .. 12, dicen1bre 1917). Egli distinviato a ll 'ospepale percl1è colpit o da influenza. gt1e dt1e periodi dell'infezione: 11n i1eriodo acllPresen.t ava paralisi dei m ovin1 entj di tutti e to o cong·estivo, ed u·n i) eriodo. ·di declino o d' a• • due g·li occhi. ~e pal p·ebre ed i })ulbi erano èon1~ r1emia. pleta1nente imn1obili. I.e l)Upille ei·a110 midia· Al periodo àc11to cortis1)ondono: a) · disturb~ tricl1e e non reagivano alla lt1ce ed all 'accomovasomotorì delle i11embra11e estern e e spesso dazione. La ptosi era J)ÌÙ n1arcata a destra. interne dell'occ·hio, quali l·iper~mja congiuhtiAll'esame oftalmoscopico si .r ilevò sclerosi del vale, accompag11ata pe so ..con con gestione del c·r i tal lino ad an1bo i la ti, al terazionj a rte riotratto uveale e delle 111embrane profonde.;- que" sclerotiche nel fondo . Non c'era parali-si d.i alstt~ tlll'be di1)enderebbero da alterata funzione tri n ervi cranici. Esisteva ipertensione= 170 Hg. v hson1ot l'ice surrena le; b)' erno.rragie delle mem.ed accertazione del secondo to110 ao1tico. Si poli ra11e oculati esterne e spess·o clelle profonde; '-tette escl11dere sifllìde ecl alcooli mo. r ) localizzazìone della spirochete sull'iride e ( ' 1 n1seg·uente i-ri te. · .i trattava adnnc1t1e di 1111 i11divi.duo .arteriosclerotico e nefritico cl1e in seguito ad un atD~1rante il periodo d 'an emia si l'isco11trano taccp di influenza ebbe i1nprovvisan1ente oftali sintomi subbiettivi d elle anemie profonde (a, stenopia, inosche volanti), mentre l 'esame ofn1oplegia totale bilaterale. · talmoscopico ri.v ela anemia retinica ed in alÈ l)en noto ch e le tossine inflt1enzali poss-0no t'Llni casi i1euro-retinite, che ricorda quella determinare distt1rbi f11nzionali o alterazioni descritta in altre •forma d'ane111ia èssenziale o ~l1·g·aniche nei nuclei inotorì del terz() e quarto sintom atica. G. SABATINi. ventricolo. :Nel caso ii1 cruistione i1on ci son0 elem enti l)er poter decid ere ·e la paralisi d ei ' 1nu scoli oct1lari sia dovuta ad t1na intoss.ièaT E RAPIA. .I zione fu11zionale o ad una degenerazio11e - inIl tratta1nento fi a mmatoria dei nuclej o d ei nervi. Un altro . dei portatori di bacilli della difterite. ' effetto caratteristico dell 'influ er1za e di altre lJna delle cause cui si attribui sce l a diffusio- . infezioni, benchè raran1 c11te, è la tro111bosi cli Jte cl ella difterite, la cui morbilità a 11che do1)0 alc11ni tronchi vascolari, la ct1i pn togenesi ~ ltL introduz.i one della sieroterapia è ~empl'e ele- · rn olto varla : alct1ni atttori parlano di arterite va ta. malgrado sia i abbassata la mortalità, è influenzale, altri di embolia. Questa, · per esemda ricercarsi nella esiste11za di nu1nerosi porpio, si può verificar e q~1a11do esi ~te arteriosclet n.tori di. bacilli ··di Loffler, sia convalescenti cl1 c rosi e contemporanea.n1e11te endocardite acuta · san.i , essendo dimostrato che il bacillo stesso o cronica. • 11on scornpare sl1bito dopo la guarigione clf, Nel caso attuale il fatto che l'oftalmoplegia 11 i ca, i11a persiste n el faringe per 11n periodo va l'i abile. In base a numerose osservazio11i e ~i manifestò improvv.isa111ente d epone per una ~t n.tistiche da lui riportate, Cannata (La I> elesi on e vascolare, non se111))1'and o possibile che <I ia t?·ici, luglio 191&) rileva cl1e il maggior l1ll'1n processo infiammatorio o degen e1·ativo &.cun1ero di portato.r i di bacilli si ha nei co11vare1o aJ)bia prodotta un.a paral~si così diffusa.. Per scer1 t.i e nel.le persone ch e assiRto110 i difterici, a.ltro se si fo sse trattato di 1111 i)rocesso pol iei1l1egli a}lievi cl1e f1·ec1t'1entano scuol e j11fette (ln C'<'falitico si" sar ebbe avuta una pa1·alisi più irdifterite, mentre il Dl1mero d ei })orln tori i11 rnregolare. Nè sembra pla ll ibil-e che la paralisi 101·0 'fl1e non 11a11no mai avltto eo11tcttto <'(Jll ~ in clovt1t a ad agenti tos:ici ci1·colanti nel sandifterici è minimo. g11e, i qt1ali abbia110 abolita la funzio11e clei· n11' .11 metodo pit1 si cu1·0 di trnttan1e11to dei 11orc·le i oculn-1nntorl ~e nzn cletermin a re n 1tern zi oni · talori di bacilli cli I .. offlel' sa l'eh.h r qu~lli> di i su0 1·gn.11ir llc a11111·rzznhi li. \ larli fino a quando l'esame batteriolo~i co del Ad Òg11i n1odo la o,f talmoplei;ia ·a11che se, coI

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JllU co rino-Jari11tseu · ri stùti negativo. l\1a ciò n on è p.r a tic:aln ent.e ~11ossibiJ.e, e potreboe tutt'al più essere \ attuato per i eo1tvalescénti e p·er l e famiglie dei difterici. Bordon i-Uffreduzzi prolJ011e l 'isola1nento degli alunni portatori, sia nelle aule· cJ1e f11 òri, e l'applicazione da paFte dei medi e{ . d elle scuoie d.i t11tt.i quei mezzi che ' son·b ritenuti mi-gliori pe:r ·ottenere la scom1')arsa da1l1a bocca dei bacilli difterici. · I mezzi spel'inientati p·er el fminare i :Qacilli difterici dal cavo i·ino-faringeo dei p0rtatori sono nume.ros i. L11stig consiglia - durante l a convalescenza, almeno per 15-20 giorni . dopo ' la scompiarsa dell'essudato, di trattare . .il faringe cÒn tamponi ÌDZllppati .,di acido salicÌ]iCJ nll 1 %o o con soJuzione acquo<Sa ·di sozoiodolo H ll 11 %o e polverizzazioni CO·n soluzione di açido ~ali cili co all' l %•>. , ··P er l 'àntisepsi del naso eonsiglia insufft.az)o11i due ' 'olte al g·,iorno di piccole ql1antità di lln a p olvet·e composta di sozoiodolo e zucch.ero fìJlemente polverato all'uno per tTen_ta. Schotz oss.ervò che bambini affetti da .an- . g in a stafilococci ca . ammè~si . per errore nei re·11ar t i· difterici non contraevano la difterite, · e che attaecl).i inter correnti di angina ~tafilococ­ r"Yca in co11valesce11ti _d i difterite' determinavano l a scomparsa -del bacillo di ;Loffie~ d.al faringe. ·In base a questa osse!vazi.one cosparsy sul farin.g e di alcuni portatori patine culturali di ~tafìloco cco aureo e constatò rapida scompar. ' sa del ba:cillo difterico .· ciò deporrebbe per uri . antagonismo n el qua.le il .bacillo di Loffter av l'ebbè lo svantaggio. · . Si . è • a n crle tentato di trattare i p·ortatori ron iniezion( di. si ero,· q11 este, malgrad o n.11mentino considerevolmente il _potere anti~o s­ sico .del .s angue · n o11 riescono · ad eliminare i bn.cilli dal r ino-fari.nge. a. a. 1

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DEGLI ABBONATI . . .. . .. (1002) Per la disinfezione delle stanze rlovc lrrtririo soggiorn,ato tubercolosi. - All'abbonato ll. 9715: ., Conviene procedere nel seguente n1odo : · a) ·di sinfezione dei pavin1enti con sublima- · to 5 %0, solt1zione ch e potrà essere adoperata. <:Lnche pef i mobili non metallici; ·" . b).. disinfezione· delle pareti con sublimato allo stesso titolo o con calce; e)· immersione della biancheria, fOrriprese le fodere ·dei cuscini ~ dei materassi, in lisciva }1 ollen te a l 2 % di soda; . d) scio·rinamento della lana -dei cuscini e dei mater.assi all'aria ed al sole per qual cJ1e·. • giorno; . e) p er i· mobili e gli oggetti n1etallici lavaggio con soluzione fenica al 5 %. 1

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(1003) N ell' alburn,-inuria ortos ta.tica. - All' ah. bonato n. 8813 : . . t Il si.ero antinefritico non ha indicazioni · per 1'albl1minuria ortosfatica: esso, secon·do la i11dicazioni di Teissier, che ha introdotto in tera.I Jia il siero delle vene ·emulgenti, dovrebbe essere l.1sato nelle acute o cron1ch.e intossicazi'oni da insufficienza flrnzional.e .del rene, quin·<li nelle· sin·d romi uremiches sia nelle nefriti acute, sia negli epi,s odi acuti · delle nefriti cronichç. Avrebbe secondo l 'A. un valore disintossica11.' ' ' te, ma n on è affatto attivo sul processo patolog·ico ch e si svolge a carico ·del ren~. In generalr r1elle albu111i11urie ortostatiche, oltre che usare tutti i mezzj, · utili · çon1e ..profilas~i per evitare 11ossibili · af;fezi.orn i renali, m olto vaìe il ripp.so. Non esistono cure spe-cifiche. t. p. • • (1004) N ell.e broncopol·moniti. n. 9732: .

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All 'abbonato

NessU:n danno pt1ò produrre nei hroncop ol1rtonitici, a11che con polso i~termittente, 1-'inie- · • I poteri defensionali e l'officio .protettivo degli or·gani ·, zione di siero antidifterico, anch e in dosi molto forti · associato a ll 'olio canforato. Circà al18 visceràli è parenchimali contro i germi delle infezion · Ru·a 'az4oue, si può esser certi che non entra. i11 crioco il coritenuto antitossico specifico (antito ~~ 1 . chirurgiche · si.11a difteri ca ). Quanto ·all efficacia de siero Data. la notevole importanza dell'argoment~ , tra~tato es.au : di cavalLo in sè, il problema non è risol1.ito. rientemente in qu'-'sta recentissima monogr8:fia; in. cui son? ~ias Una larga esperienza, con d osj tli siero di casunte le più modern~ nozioni ana~omic~e , istolo glche, clini.eh~ e ' perhnentali, ed esposte le sva.r1ate r~cerch~ e. le concez1on1 vallo n1olto el evate per tutte le vie, dalla sòtpersonali dell' Autore, ci siamo pro~urat.1 1 certi d1 . f~r ~osa grat~cutanea all'endovenosa, in n1olte .1 nalattie <la dita ai n ostri abbonati. il mezzo d1 offrire a. con~1z1on1 vanta~: ~io se un libro ind1speosabile non solo per cb1 s.1 occupa dt in fez ione, e sp ecialn1ente ?elle polmo11iti,_ nii ì'>atologia speciale chirurgica, ~a. altr~sl per chi stud1a la Patolotiia in genere delle malattie infettive . . ha din1ostrato che tal'ora si hann o benefici effetti "abl)astanza netti, ma cl1e n ella maggior Un volume in-So gr ande. di pa.ginh xvi-922; i°: commercio , Lire BO, pei no11tri associati sole Lire 9, franco d1 porto. parte dei casi il processo morboso ~egu~ il suo Per ricsverlo subito, lnivlare ca~na -vaglia dh,ettamente al prof · coi·so i11di1)e 11 cle11 te111e11 te tlall<:1_i11 troduz1011e del ENRICO MORELLI - Vta Siat!na, 14 - Roma. '

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eterogen eo. Color o i quali §>oste11gon.o l 'util i tà dèl ·siero cl i cavallo nelle infezio·n i, ritenguno che esso ag-isca per il suo conte'nuto in all)11mina eterogen ea, che /orse ha nuclei fondan1ental i s iinili èl q11elli dei battetì patog·eni, t! c; he agirelJbero co1ne sostanze vaccinanti: ma. s·i è solo nel campo d elle ipotesi. . Il va crin o a n t ipn e11mococci co non è dannoso, 111a la s ua, utilità è r11olto contrastata e difficil111f111te controllabile, data l a relativarnenfe breve (}urata della malatti a ~ il lungo tempo n.e ces"'a ri Q p e rch è l 'azion e del vaccin o si manifesti. t. p.

100:5) C r11ic r o <'ri. P r edità. - Al dott. l,('. D. L. : l) a l ma te rial e sta,t i -;ticn fi11 c1t1i esistente non p11ù c.l ed 11,.~i alct1na risp0ci.ta co11c:ludente ·: prev ale però l 'opi11tone che, al111eno n ella razza u1nana , 1' i11fl11e11za dell'e~·eclità è probabilmente tra~ c ura})iJe. Nesst1 11 inco11\ e11iente d ov rebbe qui11di vedel'~i 11el n1atri1:i1onio. tf·a fig·li di can<'e rosi. Sii sosti ene anzi eia talu110 che la r azza t1111ttna, 11011 p11ò acqui sta1·e l 'i111111u11ità -per il ca11 cro, a 'lpunto p cr c11è questo . i svilupp a in et à a,bba.. ta11za avanzata, in 1110.d o cl1e il ca11• ceroso non p u ò a\re r e clella prole a cui trasmettere i pri nripi cl1e lo po sso110 re11clere immune. Ed è staio anc h e con sigli ato il niatri1nonio tra. figli di ca 11 rero~i, a ppunto in vista di una clife~a. socin,le co11tro jl ca11cro. 'FIL. 1

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\1006) Sciroppo di /Jel eh<lr r e. - ~t\.l dott. N. B.: I.. a formola dello ~c i ro1)po (1)on unguento) di J)elabarre è la seg·11e11te: zafferano gr. 3; tama:1·indo g r. 30; m iel e gr. 200: acq11a g r. 200. Serve . . . su 11 e g·eng1ve. . F~IL. per f rtz1on1

Al clott. O. M. : · Sembra che l'arsenico i)e1· via i11terna, a dosi crescenti, riesca sl)esso a far scomparire. l e. \".. t 1· r11cl1e, ~pe ci alme11 te le verru cl1e p i ane o· giova11ilL Come cur n, lc»cale: .elettr.olisi, tadiu1n, a s pDrtazione .col cucchiaio tagliente e s11ccessiv1l causti cazion e d1el fondo co11 acido fenico pt1ro, , <J.Ci do acetico, ecc. Nel caso di verru che assai. c:o1·11 r ifir a t c è ben e f ~ r p r ee edere all ' asportazi o11e r hir11 l'g·icn ·un tr~tta111en to ·cheratolitico (cerutto all'acido salicilico). Talvolta, asportando ....... la ver1·nca J)iù grande di o.g ni gruppo (così d~tì ta Yerr11ca maclr8) s i osserva l a scompar sa. dell e re~d n 11ti. · V. iVI.. , - ' 1007) (, u rr1 d r>i porri. -

q~ esiti pel « Doctor Justitia » e

domande per la «Posta degli abbona li » non debbono essere scritti mai cumulativa. • mente o con altre richieste, ma su distinti e separati f1Jglietti. Tanto gli . uni quanto le altre debbono portare sempre per esteso la firm a dell' abbonato. soltanto sul giornale, potranno essere, su richiesta, contraddistinte con le iniziali o con pseudo· llimi oppure col numer!> del proprio abbonamento, il quale però dovr à es.sere sempre indicato giustamente. Le domande anonime saranno cestinate. 1

1153

PRATI CA

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L'organizzazione della" lotta antitubercolare nell'esercito italiano. · Sl).-questo argomento il dott. A. M. Caccini, m aggiore medi co degli Stati Uniti, pubblica in M ed'ical Recor·d (vol. 93, n. 13) un lung·o studi0 corredato da diverse fotografie e da n otizie sta) tistiche. . D all ~ lettu1·a n e risulta un'in11pressione assai favorevo le · s1u tale organizzazio·nre, che app.are ideata con larg·hezza di vequte ed unità d'intenti, e porta~ a a compimento ' co.n fine senso pratico. Le a11tol'ità inilitari italiane, non appena ebb ero compreso la gravità del probl ema della tubercol osi ne' s uoi rapi~)o rti co11 l a g11erra, intervennero insistendo soprattutto sopra 1111 . 1naggior rigore n e11e visi t·e mediche per l' accettazione delle !'eCll1te, rig·o re ch e, natl1ra lmente , doveva spostarsi d·alla visita medica ne cessarian1ente. affrettata nei Con sigli .di leva (in cui è possibtle_ solo una larga cernita) a speciali rj parti cl' acceri.ametlto diagnostico, che venne, ' ro api:n1 111to fon·dati per tale scopo.. E ssi Vtengono poi integrati con i 'istituzio11è di eentri sa, natoriali: degli t1ni ,e dcegli altri i nostri l etto l'i 1'1 anno già avuto anteced en temen tie notizi a. Il Ceritro rlirtgriostico, u·11a valida premessa nella poderosa proposta, è il prim o anello della càtena; esso è i11_]}ealt~_ u11 ospedale d 'osservazione sotto la direzion·e .di un c~rpo di specia- ' listi per la diagnosi di tuberaolosi ed è fornitD cli tutto ·quanto di più inoderno si esige per tale scopo. Gl 'individt1i sqspetti vi sono trattenuti _p er il tempo necessaFio e·d escon o per es·s e1·'e rifortl1ati, ]nvié.lti a l sanatorio, opp,u re con una lice11za p er n1al attia, o rico11osriuti abili. Qn ando i p ,1zie11t i ve11gono l'if orn1ai · i1 e viei~e dato _l'avviso ai pi·efetti dielle ris~~tive provi11cie.· E questa u·n a disposizione '11 altissima importa nza, in quanto cl1e vengpno riconoscit1ti e denl111cin,ti individui, che fo1·se prima i1on eran o sospettati di tubercolosi e costituivano ,quindi l tn peri col o i gno.r ato . .Il se·rvizi@ militare agisce così da g·ra11d€ livellatore so· ci al.e e nel . tempo stesso fornisce pl'eziose i10tizie statistiche, e dà .ai pot·eri çivili: gli elementi per la lotta a11titube rcolare; implicitame11te poi, i1ell a sua sfera d'azio11e, m ette in atto la ,tanto co1nb~ttuta de11u11ci.a della tubercolos1. • • P er meglio ill listl'al'e la fllllzione dei centri cliag11o~ti ci, 1 A. dte scrive aanpiamente quello di Roma cc diretto dal dott. N. &forza, i.1na delle n'lenti migliori e più illWllinati della capi' tale n . _t\.nnesso all'ospedale U1nbe1·to I (ch e e 1

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destinato u11icamente a i tubercolo ~i~, esso s1 trova isolato in s1)a.ziosi g·iar cli11i ed è fornito, (Non~' r~cemi3cono CM i libri pervenuti in dono alla Re<la.zione> oJtre a locali .pe r l'elioter a.~ia, di labora'.tqr io . })[ltleriologico e , radiolqg·ico: di quest'ultimo L. ~IAnTr~OTTL La sjerorlilly1iosi d ella sifìlirl1 anzi viene l'iprodott~ 't111a fotog·rafia i11 cui camTec.1iiccl - 1'ltlo re sen1eiologiro. - Bolog11a, Lipeg·gia il prof. P . Alessand1·ini. cinio ·Cappell1, editore, 1918. Il te1npo ~ricl1iesto per 11na. diagnosi acct1rattl ~otie,vole 111011og1·nfì a r he "iene in buon 111 n1t1> -. è, i ~.1 n1e.clin,, di clieci g·ior11i: si fa11nc.Yle .osserva- a colma1·e 11n vuoto nella i1ostra letter.~tt11·u mezi i cli11icl1e ge11er ali (ten~11el''éiltu ra, dist,urJ1 i d j è.a in .cui manca vn. 11 n'o1>era la quale, ri o.ss11fl111ziona1i, e'cc.), l'esame fisico dell'ai'.)parato 1ne11 clo e coo 1·cl in R1\1clo tutto ciò ch e si era fin respìrat.01·io, l 'esa rne larin gosco1) ico, radi ol~gi­ . q11i sèritto s11lla reazio11c dcl ,,·asser111a11n, i1e co e ])atterioln'gi co, e la cutirea~ione alla t11ber~ ,esamih asse ' co11 i·igo rosa ebbiettivit à l 'esèttto \ ' élcoli11a~ vie11e tenuto con gra11de Cll.l'a l'archivio lote e ne studiasse la tec11ica nei s11oi pii1 n1i1 r a d iografìco, i1'Ì11)ortar1te s1)ecialme11te per i1 1l u ti d ett agli e i1elle m od ifir az i·or1 i l l ro1)os te~ grn ll de. 'valol'e docun1entaTiO. , , J...' ~t.\. ., come fa rileva re il prof. 11. ::.\•I ajoccl1i, f, 'A. '<iiscute poi ~t1l clivèrso ,valore dej n1ezzi il cruale ha ,·aluto far l) r ece<lere eia 11n~ 111si11d ' i11d}tg; ir1e per ~llìa diag·nosi p1~'C'oce di tuberg·hiera }Jrefazionr il lavoro, face11clo tesoro dPI colosi. Scarsame111.e lltilizzabile è l'esame bat- riccb n1ateriale rlinicn esi te11te i1ell'Istitt1to rlerteriologico, che, se i:>ositivo, _i11dica 11no stadio mo~ifi 101)a tic o di Boh>g:11 a e delle 11 ll m eJ:o'1e . già rel ativnn1ente avanzato; l)O ca ficl1icia si .desiero- cliagn o~i occo1·renti })e r l ~ in alate clell0 ve a ltl'esì rj !10r1·e ne 11 'osse.r v azio11e termome- sq,la celtica e pel' gli arnb11lanti del dispensario t 1 ica; le l'adiogrnJie sono di gra11de ai11to in celtico·. '-g-ov1ernativo an11 esso .aJla Clinica, è i·i11tr-lolti ·casi .i njziali; non si dev,e p,erò ritenere· scit o -a raccoglie1 ·e 11 11a q11ar1tità. cli faiti che, se di poter sen1p1·e mediante-'esse 'ris@lvere il prorla 1111a part~ n.Pl)Ortnno mif?;liori e nella tecnica ble111a clin.g·1Lo ti<'o. · U11·:i notevole ~coperta è riclel metodo classico, fanno n1eg,lio 1·isaltare l<l ~ultntn. d 't lrr osservazio11i di aue8ti centri cliabontà e n·reminen~a clel i11etocfo ~tesso. \ ~·nosti('i,· ccl è. la g·1·çt1tde tn11)ortn11za delì'esam e Il ::\Iétrti11otti infntti, n\·enclo sperime11tat~- le larin go~eo 1ric o, che 111'1ò riv elare l'esi$te11za di \·a.1ie moc1ific;-tzÌ011i i1ro11oste alla si ero-diagno::::i,

CENNI BIBLIOGRAFICL

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nn processo inizìale a11cora latente n el res to

p11])blica ora i 1·is11ltél ti <1 elle sn~ pro1)rie ·r'icer1Jel l otga11ismo. che e rende noto il rnrtocl<i che ~·li è np1)a1·~ 0 P er <ln re 1111'iclea del lavoro f n t t o çla ql1esti preferibile e cl1.e co r1·i. poncle in n1-as-..i1na a c1t1el<'entri cli ag·1)ostit· i, l' ..l\.. ripC1rta i . 'c.l~tti $lntiRtici lo o...rigi11ale del ,\.nsser111n1111, c•o11 alr11ne Yaili ~·r i n10:-;i !1El r c~11P llo del terzo corr}o e.l'armata. rianti atte a ri11nir·c lri nlnssi mn esattezza alla Su 1:~·?7 esarr1innti , 167 risl1ltarono ~a11i, 676 afn~ assima se111plicità.. fetti da m a lattie diverse, 48i nffetti da t11J)crCosì ì)UI'ie soI'lo es 1Jo s~i i finti essenzial.i,. cl1e colosj, di . c11i · 201:· co11 esame i1e,g·ntiv·o dello occo•rr..e conosce1·e 11e1· pt"oceclere nel n11'es~tt n spt1to. . . • tecnica e ad i1n a e!=\<.1tta ,·al11tazione dei 1·i~1rltat1 · Frn le forme tubercolari 9.9 °{. era11 0 al 3° Rtt1- che po·s sono ottener~j <l:tlla ~iero._cl ia_gnosi, se11cli o, !2.6 % con · tubercolosi flori cl~ e 68. 7 (\', c·o11 ZR 'che ~iano tra~cnl'ati i · 11erfezi~nn111enti e le inAltra'!itl11i inizi.ali agli apici. Di g·1·a11de ai11tci m odificazior1i proposti dai cl i ver si a 11tori. - ' • • ~011(> c:.f:\t-i i dati ~1nan1ne~tic i. ' Tratta si ad11nq11e cli 11n laYoro organico i11 Risulta - in co111plesso dalle osservazioni di C'lll c1ilfgente ra ccolta e la 111cida esposizion.e questo periodo di guerra cl1e la t11bercolo~i del- cli fatti ffià noti Yengono integrate con il poteo . l 'ad11lto deve generalmente considerarsi come Yole contrtb11to di una grande esperienza per. il ri~ve.glio cl i ll n ~antica lesione o di un 'infeson aie dell'A., i r is11lta.ti cl ella q11ale meritan~ \~i0'11c laie11te. . cli ef.. e1·e. conosci uti da qt1anti si dedicano 11 Per co nse~;1L e11za la t11l1erco lo si che si osserl)foposito a q11esti st11.di. va i1e i sold uti arruol ati deve con sìd,erarsi come. Accr escono pregio all'opera, oltre la prefaproveniente dà.Ila guerra, sia per le fatiche, o zion e: del i1rqf. · l\1Iaj occhi, 11na c0piosa hiblioper l'esposizione a lle intemperie, ai gas tossi. o·rafia disposta. per m ate'rie ed llTia nitida VE>Ste .. b M c1. ecc. . ti l1og rafie a. .r · Così ha i11teso lo Stato itali.ano la sua alta missione, provvedendo saggiamente a trattare• P 11bblicherem o prossimamente: con generosità o.uesti t1omini sfort11nati, ch e • ' sono ~ta ti colpiti dall'ombra della malattia in T. PONTANO: La dissPnfr>rio o ni ehica P le . 11e 111ogo di cadere con l'armi in pt1gno s11l camconiplic an:.e: lrr curn. po di battaglia. • 1

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NELLA VITA. PROFESSION AI_JE.

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L'avvenire dell'esercizio delle levatrici.

si g l ì ifica in fo11do levatrice, oppure un 'empir ica, c:ade·qclo così dalla pad·ella nella brace: St1 tale -questil111e, di c11i g·if1 ci siamo occuCJ1e di re poi d e11 ~assistenza ostetrica i1e.Ile pati, jl prof. Mangiag.alli h a indetto lln refe• can113ag·ne se 11on vì fosse la ·levatrice ·c he sol,~e n<l u11i neg;l i Annali di Os le tricia· e Gin Pco l oleva il me dico clall' assistenza ai' parti normali, gill: vi hanno risposto insigni cultori clell a. ed è spe,sso 1'11nica l)ersoI1a che l o possa coaspecialità (Alfieri, Caldel'ini, Costa Ferroni . diuv a i-e nelle c nre e nelle operazio11i del caso? · Guicciardi, La 'f o l're. Truzzi, '"ic~relli) · co~ F. certo però che la levatrice va n1igliorata proposte e critiche· che coi.ncidono nelle 1in · e sotto tt1tt i i i·app o1·fi. ' ' agl1e e indecise sono le • for1damentali co11 ql1elle esposte dal prof. I~ a Torre e da ·11oi pro1spettate 11egli artico1i i)re- · c~ig·e 11ze richieste per quanto conce1·ne la moralità; g li atteista.ti di bt1ona condotta hanno cede11ti. 'pesso il valore di .... · a lruni certifi cati medi.I tre pu~1ti fo11daillentali , del refere1idu11i soci, 11 è -cl'c\lt l'a !)<trte si ha il còr aggio di esig·ére 1io i seg11ent i : cl1e le ci.. piJ'll 11 ti pruvengano da b11one fa l11i 1. I~e levatl'ici tlevo110 s11ssistere, evolV!3!'g lie e -da strati i1on molto bassi della società si, divenire· i11fer1niere specializzate. Converrà ciò cl1e in f ortd o s arebbe l '11nica garanzia df elin1i.11are gradatp111ente quelle che no11 preuna prol)nbile n1oralità. , senta110 gara11zie di preparazi·o ne e di n1or~"L­ \r arie sono ·i11vece le l'ichieste per il g.r ado lità e far posto ad elementi supe1·lo1i, capaci d'j . truzione <1 2lle <t. piranti, dalla , conservazio. , di clisinipegna.r e l'alto e be11emerito ufficio a 11e cl el l attuale l'eq11 i sito (lice111/,a ele111enta re) al c1Ji sono chiamate. La fl.duzion e di numeri) ·delle levatrici, consegue~a di tale trasforma- .titolo clel co1 su tec11ico o con11Jle111e11tare· ' a ltl'i. ir1v ece ritien e cl1e co11 1in ce l'to periodo di . zione, 11on sn.rebl)e dannosa, in quanto che tenp1 ova, i1el co 1·so Sl)eciale, s i l)Otreb])ero elimiù€reJ)he àncl1e. ad aume.n tare il numero delle nure le inette. Non ci se11)bra pe.i·ò che quei11ed,icl1es~e, ·che possono assumere· l e mansion~ ' st't1 ltin10 provvedin1e11to p ossa bastare .: è· ne!)i tt difficili cl e_lle levatr~ci, e quello delle ì\1atPr11ità,. che :-tlle pal'torie11ti off ron o asilo e ga- .cessa rio invece, saconllo 11oi. ch e l 'aspil'a\1te si present.i co• u11 cet'to gra.do d~ m~tt1l'ità ·d 'in. ra11zie. -2. I.. e levatrici dovrebbero offrire maggio- t cllig·enza e di coltl1ra generale, se11za i ql1ali l;insegna1r1e11to s:pe.ciale sar el1be l111 se111e che re affida1nento ·di capacità tecnica, intellettuale e morule. Il risultato l)otrà essere raggiu11tc> en d.e in ie1·ra stel'ile. È cla tutti u1nmessa la n ecessità ç.Ii ini glion1ercè l111 reèlu tamento i1ill. av ,~e duto? sottoporare l'i i1 s eg·n~1.111~1to: taluni i)erò t1:·ova110 ' ~uf­ 11e11do le candiid,ale ad una !)I'OVa di ammisficiente il bie11nio attuale . Essenziale è un • sione, f1acen.d o con1piere alle allieve un cors·J bl1011 p e t?i.odo cli i:>ratica in g r a11dt :vratern1.tà, orga11ico di stu di della durata di lln biennio i11oltipli cando a11che i posti di a s istentato. a ln1eno, nel qu a] e alìbia mol~a parte l 'inseI1n')orta11te è, Àecondo noi, la proposta di Alg11 cL1nent,o pratico e rinnova11do infine la col·' . t11ra delle leva trici, con brevi cors.i , seguiti dn. fieri e Vicarelli, di un b11on corso prepatatorio, con in.segnan.1e11ti di a11ato111ia, fisioloesami. • gia, igié11e. 3. ~ ere. sità di lirr1ii.are le funzio11i delle P er quanto 1·ig11 arcl a il ri11nov an1e1!to perioleva tl'ic i all aRsist.enza dei p a rti fisiol ogici. Per .la . dignità d el la professione medica e nell'in-· djco dell a col t11ra, si riconosce in_ generale i l 11isog·n o rl1e ogr1i cir1q11e ann·j circa l e levatrici. teresse della società non si può concedere l oro ' dov rehbe ro seguire dei corsi, e fare un periodo · <tlcuna f aco ltà ·di operare sul feto in utero o di pra tica, eve11t11almente . subendo i relativi . di prescrjvere .rimedi. esami. Propos te evid·e,ntemente belle in teoria, Pe.r quanto_ riguarda1 il pl'in10 punto, l 'acma i1on sappiamo se e quanto attuabili in pracordo . è quasi un·a nime. È ·ovvia di fatto la necessità C'he l a levatrice sussista, no11 poten.d9, . tica. Anzit11tto a cp1ali levatrici si d ebbono estenclere questi obblighi? Evide·n temente- non solo a p. e., i l medico rimanere in1mobilizzato pe'r q Jelle ·diper1de11ti ·cla municipi. o d a altri enti, g iorn ate intere .ed. intere notti a sorvegliare 111a anch e alle libere esercenti; ·e se per le pri.1'€spletamento dei parti .n orma li, che sono ap111e si può esigere che . per il p~riodo di istrupunto.... 1a ,llorma. D'altr.a parte certe cure zion.e non v.enga fatta .alcun.a riten·u ta . di stispec1ali alla don11a ed al · ne o11ato 'esigono la • presenza di t1n.a don11a, che non potrebbe es- • pendio, si ·dovrà ammettere per le altre un con• gru o ind,e nnizzo p er il lucro oe·s sante. E riguar. sere che una ihfermi-era specializzata, il ch e ,

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do all'esame, vi parre~be conveniente ..assoggettare delle donne, p. e., di' una cinqua11tina d'anni, che pt1re possono offrire buon affidamento di .pratica coscienziosa, a;l martirio aleatorio di un esame? Nè si ribatta che l'esaminatore potrebbe llsare la necessa1ia in·dulgenza, poicbè ' in tal caso· l'esame non sarebb€ che l1na turlupina tura. E ch·e f arebb·ero allor.a se bocciate ' ' ' .queste donne? Abbandonare senz'altro l'esercizi0 professionale, rimanere .sul lastric·o, senza po!=isibilità di p"r ovv.edere altrimenti_ al proprio sostentam ento·? No, no, ·questo punto non va riso'lto con poche paroil.e, v·a studiato è disicu sso seriamente pe·r contemperare le .necessarie ga. ranzie per la società e le giuste esigenze delle levatrici. Perchè poi, a toler e·ssere logici, ci sembra che il provve.dimiento che si reput,a indispensabile per I.e ·levatrici, d-0vrebbe altresì estende1·si, p. es., ai medici, sia ai condotti ch8 ai liberi ~sercenti, e mag·ari ad alt1·e categorie di professio11isti, ·e non s,a ppiamo q~ali risuJ.. tati potl'ebhero dare .q11esti erami qt1inquex1nali." 1Giuste so110 le P·l'oposte g·e.ner:iche ,sull a vigilanza, 11ei riguardi tecnici e morali, sull'opie ra dell.e levat ricj. Ma, per carità, non pensiamo ad incaricare il medico provinciale di questa bisogna. Q11esto braccio periferico dell'Autorità sanitaria centrale, eh€ è, per l a coltura che gli si richiede, esse.nziaJm.ente un igienista, deve i.$pezionare - ciò che sig.n ifica giudica.re con lYrofonda conoscenzr-. d.i causa - t medi ci liberi esereenti se11.za ·aver mai \€serc1tato la profes~ion·e; cleve ispezionare i medici conclotti, senza aver mai fatto un· giorno di con.dotta, cioè s enza conosèere in q11ali e'o11dizionj essi :esp[i-èhin o . la loro attività; deve ispezionare le· far• m,a cie ser1za aver mai p·r epar.ato un decotto, e dovrebbe ora anche ispezionare le levatrici, cono. c·e11do della pratica ostetrica solo q.11elJ.o che ha, appreso st1i banchi di sr,uola? L'i.spezione • s11lle lev.a t l'ici via affidata a persone realm.ente <;ompetenti 11ella mate.ria e che conoscano la pratica de.i servizio n·e.i suoi particolari, senza di che i1on sarà · che un espletamento di una pratica b111·ocratic.a. Anche cp1i la nuova ft1nzionP deve c19eare ·1' òrgano ada.tto, di cui l' opera potrà eRsere lltilissin:ia_per assicurare alla società 1111 b11on 1servizio ostet1ico ed alle levatrici 11na equanime t11tela dei loro interessi. Non vi J)UÒ essere dubbio s11lla conveni·enzn. di limitare l'opera della levatrice all'assistenza. ~1 parto cd al puerpeirio n-0rmale e aJle prime .. cure al neonato; opera più di sorveglianza e prevenzione che di vera ct1ra. Solo in casi assoh1tame11te eccezionali essa potrebbe mettere in opera certe pratiche possibili e sic\1re. Snlla

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i1ecessità di llna migliore !)rrparazio~e specifica dei medici hanno poi 1n .·istito Guicciardi ed Alfieri . Con 1e misure proposte 1 si ··otter.r ebbe certamente ' una diminuzione nel numero delle levatri1ci, ciò che sarebbe lln b·er1·e, seco11do talt1.n i, sia per ridurne la pletora, sia pe1·chè in tal modo si a1rmen.t e re bbe l'iaffluenz,a alle Case di inaternità. Prim a 1Jerò occorre!'ebb·e, secondo il nostro pare.r e, .acc.r esce 1·e il numero e l'efficienza -0,elle Case· di m.atetnità, oécorrerebbe vincere la naturale - e .clel. resto abbastanza spiegabii1e - ostilità della m,aggior parte delle· donne. Il pl'ovvedim,e nto poi si potrebbe adottare solo nei gra11di ce11tri, rnent1e non sarebbe applic.abil·e là ·dove sarebbe forse più u1ile, c\oè ;ielle campagne. Ad ogni modo &nche st1 questo argomento non p11ò dirisi l'ultima parola se non dopo una -eLev.ata cliscussione in cui vsnga prospettata esattame.11te la c111estione. Certa1nente u1} pericoLo pt~ò so~·gere .d.alla riduzio~e i1e.1 n 11me·r o delle i]Jev ~t rirj, e·d è che per ignoranza, per ec.~nom~lo per im1)ossibi1ità di trovare la J.evatr1ce dl_ I:Q.ata e perfett.a. qualie .noi desideriamo, il volg·~ fini ~ca l) er co11tentarsi d·ella vec·chia mam1nan,a, ri cadendo così nell'abisso che si voleva evitare. Questo potrà accadere s-pecialmente nelle campag11e. che le nuove levatrici trascu reran110 pet~ i p1 oficu i allettamenti dei centri popolosi. E .. i ria11noda qui la qt1estion e del trattamento da farsi a queste lavoratrici. • · Non si po1ssono avanzare le esigenze di coltu- · ra e ·di mo-r.alità a , cui ribbj.amo accennaito, ed offri1~e gli stipendi di :poch~ .centinaia di li.re all 'anno, come ve ne sono tanti in moltissimi comuni d'Italia. La 1e·v atrice ha bif;ìogno di un trattamento .__mo.rrale e materi.ate adeguato al lavoro, alla dignità, ai tempi. Si tratta· di una qu.e.stio!'!e di boon senso e cli git1stizia. -In complesso, si può dire che l'accordo tra gli ostetrici italiani è raggi1111to, almeno nei punti essenziali, eh~ corrispondono in complesso alle idee di cui il La Torre è stato un a11tesignano, ed , alle conclusioni della Corn1ni. gione governativn p·er il servizio ostetrico. IJR Commissione è stata unanime nel far voti elle la levatrice si conservi, elevandon e la po~izione intellettualmente, Jnoralmente e materialmenlr, pdre limitandone l'azionie all'assistenz8 del parto eutocico ed a c1t1ei piccoli atti operativi, cbr po~~ono considerarsi co1ne facenti l)ar le cli un a~Fi~tenza intellige11te. È stata llnanime Hnc:he nel riconocere che \' enga a11mentata l'importa11za dPJIP sct1ole, disciplina11rlole ed organizzando]~. · I. P. 1

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(ANNO XX\', FASC. 17]

Cron~ca

SEZ lONE PR.'.Tl C.\

del movimento professionale.

ru,edil·i della p>·ocincia di 1-?.urna. ·_ Si è riun i t~ ]l Uon~iglio ùell'Ordi11e dei medici dell<:t p1·ovin<·ìa di l{o1na, che, dopo aver commemorato i (Jr<lille d<'i

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iÌ)ott. A. l>. da F. - Da l Decreto del Prefe tto si rileva che Ella fu iuc;urica ta delle sole funzioni di medico condotto . e non anche di quelle di ufficiale sanitario; per gli abbienti pt1ò atte11ersi alla tariffa stabilita <lall'ordi~e dei med.ict della Provincia, per la man.canza dello elenco dei poveri deve interessarne in prilllo ltiogo il Sinclaco ed in caso· di rifiuto il Prefetto, chieden<lo, in caso· di infruttuose ist<tnze, aume11to di stipendio ai :,sensi dell'art. 26 della• legge sanitaria; per i certificati dei Carabinieri non si riscuote c-0mpenso; Se lo stipendio i1on è stabilito dal Comune può imPorlo d'ufficio la G. P . A. : coprendo .un JX>St0 di condòtta privo di titolare Ptlò riscuotere la indennità caroviveri sempre che lo sti~ndio non sup.eri le lire 4500; se fu requisito dal Prefetto non può laHciare il servizio senza l'autorizza7.ione ed U consenso di tale a t1j:ori tà.; è obbligata a lasciare i buoni per i generi alimentari degli amnlàlati: essendo provvisorio non deve pagare il contributo della Oassa Pensioni. Un Codice Samtario µui> troYa rlo ri\olgentlosi all'editore Pietroeola di Napoli. (7511) Alloggio - Riscaldamento. - Dott. F. C. da V. -..!.. Il Comune non è obbligato, senza esplieito patto contrattuale, a . somministra1·le la luce . ed il r)scaldamen.t o per l'alloggio. Ad ogni modo 1 ' può fargliene domanda in' considerazione dei due . nmbic.)nti destinatj ad ambulatorio. cizio della cotid otta, rnqdioa . -

nun1t\1·osi collegl1i morti nelle ulti:rne settimane, 1ne11Lre <.;olllJ>i,:ano il loro Llovere nell'attuale ~pide­ n1 ia (1.i i11fl ue.nzu. si è i\ :-)soeia to con sensi pa tr.iot' tic:i èli grandiosi avveuime11ti ,c:he in Ql1esti giorni hanno c·om1>il1to i destini clella Patria. Il Presidente ~1:1 <.la Lo (·01nu11ic·azio11e del teleg1·amma inviato a ~- l\I. il Re nel giorno del suo genetliaco, ~d alla 11'a1niglia l>::tolu<·«i apvena giunse la notizia (lellu ~l'<1ndioi:;a g-Psta di Polèl, di cui il g·iovane collc>~a. dott. Raffnele I><:10ll1cci, è stato così degna IJarte. -..~ que~to proposito_ il Co11siglio ha tleciso di offrire a i10111e dei rnc•dicl cli Ron1a una pergamena al clott. 1~aolucci, in l111a l)l'Ossima solenne tornata <·11~ ..,i terrà nei locali dell'Ordine; riservando.si iuoltre di contribttire e di far contribuire a quelle :1 ltre onoranze con rni )u :b-,ederazione degli Ordini dei medici i11t~11cle ri«oi·dn re in modo perenne l'am1r1irevole azione eo111piuta dal Paolucc:j. Il Presidente l1a colllunicato. i11fi11e, al Consiglio. l'opera svolt:1 in~1e1ne a<l altri sodalizi prof~ssio­ n.ali i>er l'aun1~11to delle tariffe giudiziarie per i periti; e di qn<'~t~1 <\Zio11e, <li grande vantaggio per la c:las~e, il Co111;;iglio ha preso atto eon oompitacin1ento. (7512) (Ji 111 ission·i - Termine per presentarle. r. a se<lu ta si è quintli sciolta non senza a v€re inDott, ~\. s. ùa Z. - Dal momento che nel capitoviato ad alcuni eollc~hi delle condotte mediche cli lato non è tìssa to i1n termi:p.e a riguardo della prequesta provincia, per la loro o.Pera nell'attuale episentazione del1e dimissi-0ni in rapporto alla data demia, il più vivo où incondizionato plauso del • in cui si intende lasciare. il servizio, Ella p:uò Consiglio. dimettersi semr>re che vt1ole rnettendo pe'rò il Co• n1 une in grado di IJrovvedersi di altro sanitario . .All'uopo basta un mese di temPo. , (7513) .41,me'n to di st·i1}endio. Dott. R. O. (7509) lnfo1·tunii .·117 lavoro - Pagarn entu ài mda C. d 'O. - L'aumento disposto dal Comu11e deve te·r venlo chiru1·r;icu. - Dott. F. R. da S. M. essere calcolato sulla intera son1111a di lire !)OQ che l/art. 9 clella legge sugli iufortunii stabilisce che fu lo stipendio co11co1·clitto per assumel'e il serviin ogni ~in iRtro il capo o esercente della impresa zio sanitario in codesto ComUJ1e, seiizn distinzione i> obbligato a sostenere le spese per le prime imdel numero delle sezioni, o cond~>tte, in cui esso ,u~ùia te <:u1·e di <lR::-:isten~a medica e farmaceuei·a o poteva in segt1ito essere ripartito. Sugli altri tica ~ 1>er ]l certific·ato meclico. L'art. 15 del' ReaRsegni che risct1ote non può pretendere al1meuto 1>erchè essi non rappresentano .stipe ndio nè di esso golaruento l'('lativo cl1iarendo la locuzione del prefanno parte integrante. La supplenza a cnusn. di detto art. 9 indica cb e esso si riferisce a ql1ei infermità fa carico al Comune quando tra.ttisi di soccorsi ài urgenza che è necessario vengano subito apprestatj a:ll'overaio, ivi compresa la prima n1eilico condotto titolare JUa ·non di un semplic~ ir1terino, tr.aru1e nel caso in cui l'infenrutà fu medicazi0ne fatta dal med]co, il conveniente ac0ompagna~ento ed il . trasporto del ferito flnchè presa in servizio od.~ cal1sa del tnedesimo, perchè allora compete al Comune compe11sare del dall1lo esso sia còstituito in condizioni normali di cura. materiale che con la spesa de1 supple.n,~ ha il Da ci<> si de<.lUC(\ che l'ampl1tazione di t1n braccio i1ou può es~ere. considerata come prima ilmmesanitario subito. . diata oura e, quindi, la SJ.)esa del relativo inter(7514) D enunzia di 'i1ifer1nità e di e71ide1>iie. ~ vent-0 non J>ll ò essere a -carico dell'esercente la Dott. G. N . da D. I. - Il medico • conùotto non illlJ)l'E!Sa. Qn'd e è che Re l'i11fortunato è inscritto ha l'obbligo ili fornire a ricl1iesta della autorità llt->1lo f>le11<:0 <lei poyeri i IHe<lici condotti doveano. di 'P. S. notizie ed indicazioni intorno alla salut.e pubblica. Tali indicazioni e notizie debbo110 essere l•oten<lo. operare gratt1ita1ne11te: se no:p. è inscritto in detto eleuco où 3 bbia ii<.:orso ad opera di ·mefornite dalle autorità sanitarie comunali e protlici non condottati, cleve eg·li direttamente pavinciali. (7515) Pensiom - Jlloàiftche àlla l egge relativa. gare gli operatori . Dott. 'G I. da A. L. ,.- Nulla aneora si cono(7:>10) Ufficiale sanitario e nor'rne per l''es~r7 I

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. RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE.

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1L POLlCLINICO

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se:e ' delle modifiche che -furono recentemente de..;\J ùott. R. cla G. ì\I.: libera te in Consiglio dei Ministri a riguardo dello Il bollettini) d~lln. vron1ozione a r)rimi capitani I.1egge sulla Cassa dì PTevidenza dei Medici conc~ei car>if:<111i n1eùici della ri Nerva. con anzianiti dotti. Apvena saranno note ne informeremo i no1-1 g€rwaio 1913, non è stato <1ncorn 1n1bblicato. stri lettori. Uguale risposta diamo all'abbonnto A.l dott. ~l . . e. cla :m. : G. A. da J_=>: Per quanto cqncerne l'ayvice11damento. data In • (7516) Aun1en.to di stipendio. Doft. G. Z. 11oca anzi<}nità delln sua classe ('83Y, Ella difftcilcla C. ro111·e Ella. ben-- conosce , le am1uinistl'nn1en~ troverebbe accoglin1ento Q.lla Sl1a 'dQmanda: ?:ioni dellt> Opere Pi.e 'hanno facoltà n1a 11011 obpotrebbe I>eTÒ \enir ricl1iesto da qualClle ammini• blig;o di n umentare gli stipendii ai loro clipenstrazione civile e SflJebbe in fondo anche qt1est.<t \lP11ti in bn.se al D. L . del 1.0 febbTajo ultimo. 11na forma di a Yvicerltlarnento. TJ Governo r1on ha mancato di eccitarle a · conCirca il reclamo sarebbe i11fo11<1ato. II grado ·per t ' cedere un miglior trattamento agli impiegati con titoli viene concesso in ·hH ~e nlia richiesta indivila. circolr1rc del 20 dello stesso mese ed nn110. Se, rluale . .. ciò non ostu nte, qualche ammi_nistrazione Pia ha A~l'a.bb. n. 3504: . taciuto e i1on se. ne è data per intesa, non _v i ha Trattasi cli una Direzio11e cli snnità ... più r ealista mezzo legale per· costringerla ad adottare lln f:tdel Re.;. . I Yorevole provvedimento. Sarebbe. però, consiglia- · Poichè altre volte il l\'linistero ha concesso il grabile informare del fatto . Iil Prefetto della Provincia do per titoli, senza pretendere l'inconclizionn.ta abi• 11erchè, n1ediante il' .SllO autorevole eccitamento . lità, Lei iÌlsista n fare la do1uanda. . P<l intervento cliretto, possa persuadere le ammiI.ia Direzione di sanità. potrà annotarla sfav•ttt1istrazioni dipendenti della 'giustizia ed eqt1ità Yolmente, mà do\ri1 inoltrn rla al ìvlinistero .. cl-ella richiesta, per la c11j ~oddisfazione il Governo · All'abb. n. 3533: Ella non può cumt11are i clue stipendi, ~t~sso ha dato opportuni suggerimenti e facoltà. . Occorre si accontenti dello stipendio maggiore . . (751S) Jndenn,it<i, oaro-vive1"i: - 1Dott. F . L . ' .' . çl1e è quello m ilitare. do C. d' A . - L'indennità caro-viveri va calcolata 1\.ll'abb. n. 9821: ' sulle stipendio che riscuo1J come medie-O condotto • Pel servizio prestato Ella si trova nelle condie non sul.la indennità di ufficiale sanitario nè su zioni di poter essere promosso, ma occorre con•quella deila supplP.nza a suo carico. Essendo detto scere la sua esatta anzianità nel grado attuale. s\i11endio inferiore a lle lire 1500 l'indennitlt che M. G. I Je compete è di lire 30 mensili a decorrere dal 1° luglio 191T come. tassativamente prescrive il D. L . del 27. luglio ' stesso .anno, n . 1181. NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFlçENZE • . (7519) Ta,ssa esercizii e ·r ivetidite . - Dott. U. S. da C. V. - La Iegg~ sulla tassa esercizii e riLa Facoltà medica di Roma ba eletto preside Yendite porta la data del 1 23 .. gennaio 1902 ed il il sen. prof. Francesco Durante. relativo regolumè11to quella . . del 23 ma:rzo stesso nnno, n. 113. ':N'ell'art. B n. 1 di detto regolamento; ALBO è eletto Clle •SOno esenti clalla tassa gli impiégati ' • e c:oloro che i>restano I 'opera. propria dietro corE~coM10 sor.E~NE. l'isponsio11e cli uno stipendio presso. amn;iinistr·a NATALE PASQUALE, da Palagiano (Lecce), tenente zioni l)Ubbliche o JJrivate. II reclamo contro lé intnPclico milizia territoria le reggimento fanteria. debite inscrizioni de,,e essere riYolto alla Commis- Durante un'azione, dette prova di grande absio11e di accertamento comunale nel termine di negazione e coraggio nel \ii~impegno della su~ qu inclici giorni dalla notificazione -dell'operato delpietosa manRione. ~ 1\ilonte S . l\1icl1e-le, J 5 ma~­ la Gi11ntà . Nell'attuàle sua qualità non cessa di ~io - Selz, 6 luglio 1916. essete imJ)iega to, e, come tale, va naturalmente • n11che esentat<> clnl pagamento della tassa. • CRòeE DI GUERRA . Doctor JusTITIA. Rl'.;RNARDO ALFREDO AMEDEO, da Colle d'Anchise (CamI IJoba.~so), capitano medif!o. - In servizio sanit:a.rio a lla fronte dall'inizio delle ostilità ininterrot. • ~e rrizio m(jdioo-milit(l/re. - All'abb. n . 4251: tamente, addimostrò in· molteplici occasioni di È e vi<le11te che Ella non doveva essere congedato, fronte al nemico, di saper esplicare l'illuminata r1erchè 001nan<lato acl un servizio dal Ministero de lopera sua con serertità · ed abn~gazione anche tra la guer1·a. 1· i più gravi pericoli. Insista J1el l'eclaniare .. 1

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D'ORO.

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...\Jl' n bb. Jl~ ::iH6f>: ~e l'ospedaletto si

trovava realmente avanti le nrtiglierie da campagna sembra che la polizza di ~1 ssic:urazione déi combattenti non dovrebbe esser n~gn ta Rl suo petsonale. La richiesta dovrebbe, a rigore, esser -rivolta al C-0mando del Corpo d'armata.

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CONDOTTE E CONCORSI. ~Jedico-chirurgo,

per immediato dopo-guerra, offresi c-0Ilaboratore importante gabinetto dentisti~ ~ran<le città. Scrivere: Dott ..Janno - Premeno (N•

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.Per Ja cattedra di FisiolÒgia a Roma. J. a .. 11omina di Silvestro Baglioni.

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1-~nC'oltil ùi iuedic.:ina <.li Ro1na J1a éhi:1111ato il lH'<>f. ~il~·ps.tro Baglioni, orclill<}l'io di lì'i:-;io.logiil

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il '(lllèllP :1lh·l ~<;uoli1 clett{' tutta la s114't. Yita , <It1estn eonr-;ol.1zioue è tli YPClel':-:i continuato (.l•ù discepolo n 11<-'Yil to, 1">€1' n fti<ln rgli 1111 giot110 la f<lC(' l' lo ~pi rito, <là traruunda1·e <llle fr1.tnre ~o·ene• 1 azioni 8t~cli-0St' . _\Jloi:a iu;-1estro e tliscepolo quasi cu rsores vita0, lan1,pa.da trah1cnt .. E nel raso spe<'i<.1le questo non sntit certo uno clPgli nlti1ni Ill(\1·i tj <:11e a~·rà Silve$tro ·R nglioni. ,q. s.

s11etiDH?Bt9.-lP ltelln l{. l'' uiYC'l'Sith tli l'<l YÌ<1, a ('Ol!l'jre ln cntt(•dta l;1~ci<1ta, JH'l' i li111iti di e til , clnl' rilJn~tl'<? ~C'll:ttol'e I,11igi Lu.ciani. I ~ilYt'~~1 ·0 J~;1g·Jioni t' n110 ùPi più g:ioYnni fisiologi \ 1l"ltali;l, e:..;sendo i1;1to él l~l'lu1ontC;.' l>ic:euo (:\Ja1·. .. ehe) il :Jo (li<;erubr(' 1870. 11 suo ;J111orP lH?I' gli stncli J,e Facoltà 11tediche di Parigi. e di Roma per. la. vitdi 1i.·iolog·ia si n1n nifeHtè> 1i11 d<ìgli n1111i .cli U11i"vc1·torin. · Ritù. tanto (;he le sn0 }ll'illll' i·ic:Pt(·l1e risalgono al l~!l~)-1900 (JUè1IH1o, ~111(·01·a Rt11(lentt.,' si recò presso · lJtt ~'at:ol ti\ l~i ~le<llC:illil dell'l' DiYt'l'~iti'i_ <li I'nrigi i l l.:ll>ornto1·io E'i•iologi c:~ <li .J{\11<1. I . . a11reatosi <1 11<.1 i1Hli1·i7.z~tto a <Jne lla deU:l'niYer~iti1 di Ron1a il • l{o111a lH-'l l~lJ:!. co11 }Jl('lli Yoti e lotle, fn .subito i10l:ìegue11te indirizzo: • 111ill<l to as~is t p11te effettiYo lJl'~stio l'Istlt11to di Fi« L e s professeurs de h1 l!'aculté cl(• :\1éd0èi1H• d(-' ~iolqgi<1 clell' l· 11iYer~itit <.li Gotti11g~1, ove rirna~e l 'Université de Paris ré1111is tlll <'011~eil le 7 not~llP a1111i: tot11ato i11 Italia, fl1 aiuto di 1~~if-iiolo~in Y<->111b1·r 1~1R. aàressent il le1irs Collègu~s de l.' Ul)l'ima a GenoYa, }Joi a Na11oli e qt1i11di. nt'l 1900. 11ive rsité <le Rome leu1·s féiicitations enthousias. , <t. Roma, ove rimàse, <.:on t<l le, ufficio e ~egli nltes 1>our les s u ccès (lPti11itifs de 1<1 ,·aleureus(.) tin1i anni anci1e co111e Stll)l)lente del prof. Luciani, armé€1 itnlienne. Ils :-;ont 11enre11:x C't fif'ts qu() la • tino nl j 91~. quanclo <.•hbc> il l)ORto clj · v1·ofesso1·p F1·ttnc.-0 <fi t l>ll <.:ollabore1· avec l'ltali~.<lanR l'<P11vre . ·t1<t1 orcli11a rio a Sa s sH r L 111 <1uc~ta vri111a tavvn lle jnstice q11i Yient de . R'i1ceo111plir. Ils · salnent ' <lelln . rapi da <.:arrier il uell 'i11seg11a men tu utti<.:ia lP. 1'al1ror(> cl(~ la llaix mo11diale . <)\ti <lt5li'Vrè1·n h ja~ilY(:'stro Bag~ioni, si<\ <.lett<l.11do. le sue lezioni. ·ia , 1uais les populations subjll?:Hées i>ar l"aut.orité orgù nizzando e crea11l10 il 1'5UO istituto, din1ost1·ò cl()spotique , des tlomina tio11s étran gè r es. ' <.li e8sere non solo un av1>èlSSio11nto e -1>1·oyetto lll~e« lJe Do11rn if P la· Far117fr5: H. Roc:r:n )>. str<..f, capace di destal'e nei giovn11i - dote supreE hl Fn<:olti1 n1etlic:u ùi Ro111a, riu11itatii rec.:eu1nn - l'amore per la Scienza e il SèlCJ.'O entUSifiRlllO tf:'LD€11te Sotto l~ J)reSidenzn 1 del St10 DUOVO' preside, ve1· la ricerca òellc ' ?erità 11aturali, mn o.ncl1e 1111 ~e11atore Durante, l1a rispo.s to comt' appresso: organizzator e tenace e dis<.·i1>li11ato, etl un ln:Yo1·a<e Tutti i 1uembri del ConRigl i.o dellH FRcolt~ ì\letor~ co1111)reso di quel <.!he .~ignificl1ino l'esen11Jio e- ' llica di Ro1na, i1ellh seclutn plenarh1 clel 18 llOil ùov~re. \'em1:n·e 1918, hanno accolto con 11nanimi entu 8inNel 1917 il prof. Baglioni fu l>rou1osso ordina~tici · applausi le felicitazioni, espresse 11el. Yoto <le lrJo e cl1iiamato 'all'Universitù cli PaYin, ed anclle la a oolt;L lVIedica di r>arigi d el 7 nove1nbre 1918, qt1i, 11(\-l s110 breYe soggior110, non ha smentito e le ri C'an1biano con t1guale gioia peì· ·le sple:i;idide qnelle <.loti <.li cui <rve,~a · giit ·<Jn to limp idc.l vroY11 · : yjttol'ie- con segui te . dal valoroso Esercito · francese. i1~1r1·11iYcrsitil sar <.lc:l . · · « f;n Fa<>oltà è ben felic<' cl1e i figli d'Italia abOggi egli asce11de a11·an1bita c:attedru t1i. fisiolohiano J)Otnto combR.tterd accanto ::ti fratelli_· frang·ia cli ~omi1, ove gli oneri e le l'espo11sa bili tè\ no11 ~esi ·vei.: schiacciare il co1rtl1ne i1en1jco, negatore 00110 da vYer o i11fel'i'ori agli 011ori. I-'a cult11rn Yastu, te-nnce qei diritti dell'i.1on10, e per rlnfferruare profon(l:t e j11tin1;.1111ente <1S8imila ta. la l)Udl'o<:on epici eventi il trionfo tl~lla civiltà lati11H. J!nnza <.lei n1etodi di ri<;erea, la rettit11c1ine dell'e:t«Il preside. della Facoltà Atledica di Roma nin10 non n1nncano a Silvestro Raglioni, che ·gih FRANCESCO DURANTE)) . . . ha clu to alla fisiologia il fl'utto <li nuruerose ricerJJe ricchezze climatiche e ldromine1·ali delle regioni <;hP. cli cui resteranno co1ue geniali . e · definitivi J redente. a<·qnisti quelle s ulla :fi. iolog ia com1><t1·at..1, sulln tìsiologiR. del lingU<1gg·io, sulla fonetic:a sperimenI.' « 'r\.ssoc·iazio110 :\J('clica italiana cli idrologia, tale, stille fl.1nzioni .del s istema nervoso centrale e climatologia e tei;apia fisica>) 11a iniziato, a ì\li<l~p;li. orga11i dei sensi, e sull'alirne11tnzione. ~el l::t110. nn corso di conf~renze. 1per illustrare e fnr (t11(lle ulti1110 cam1)0 la speciale CQ,lll}:>etenza del Bn<·ono:-;epre le singolari 1·icc:hezze salntife1·e delle '.é;Jio11i è stèlta, messa· a profitto, ò1lrante la nostrn 1-'errE\ rede11te, le quali, toffr~ndt> $Oggiorni meravig11erra. sì che ·il l\Iiniste1·0 <lell~l Gnel'l'fl lo h~ noglios i. ottimi eli111i ~ fonti mi11erali preziosissime, mJ.nato tenente colonnello, capo de:J.l'ufficio analisi. freq11 011tate in lJarte. du c9rrenti cos1flopolite, hanno Rece11temeute 1 è entrato co1n<' s ocio nell .Aècademia cliritto di iicevere dall'Ita liu nuovi e più forti im~ <lei r. . i11cei. pulsi al loro svilup1X>. Giovane. a1>pass ionato della . ·eienza e devoto Per l'igiene delle ehiese• .n ll'insegua1nento, ~il,·e~tru 13aglioni ricevendo la fid11cia della l•~acoltit n1edic<l tli Romu, sale - p1·eIn 1111a }Jastoi-ale l'arei ,·esco vo <li l\llilan~ ha ' l>nnclito le seguenti nor1ue igieniche per l'eseì·eizi-> n1jo degno e s ole11ne consacrnr.ione - nll<.l cattedta di l-'uig i I-'ncin 11i. che sa i·il s o<.l<lisfn tto di vèder sue- , . de l c11lto: èeclergli q\1e~to ~110 allie"\' O prediletto. Poi che se 1° Se di co11 ueto può bflstai·e la n e ttezza ùei esiste l111U consolazione a l rimpianto cl1e, per leggf\ pavime nti, òelle panclle . delle grate dei confessio· llma na. deY~ i1ro\·~re 11scendo dalla scu ola un proitali e simili. ol'a è strettamente necessa.ria la di·· i

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· NOTIZIE DIVERSE '

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lL POLICLINICO

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[ANNO XXV, FASC. 471 I

sinfezionP, con1viÙt.l -co11 tutta Ll ilige11za e sovente -bile missione. I o, che J.Q èonobbi alcuni anni or rinnovata; , . ( sono, e l' ho avuto in cura purtroppo solo due giorni~ • 2° Per· l 'acqua benedetta si p1~1.11:i . _ di rtnn.~ posso dire d-el suo caratte1~e franco che si integrava • varla sovente tiJ)Ulendo og1li volta il fondo della ,t:o~l'anin10 bollissimo. quantt1nq11e !'a-spetto e la ~asca con una soluzio11e riiSinfettante ; forte robnstezza. della fibra nascondessero ta11ta 3° Nonosmnte la: stagione autun11ale, fi110 a qualità:~ che, purtrqpuo. manca ai molti. che perdura·n o lè attuali circostan~e · è ,n~dessario Possa il tuo sacrificio, o collega, insieme coi tanti :mantenere· le ·cl1iese ben aereate, cosicchè l'amdi nostra gloriosa' .guerrc:1, alin1entare quella fiambiente possa esse.rYi meno viiia to : ma dell'ideale cli gi11stizia cui a11elano g,l i <tl1imi 40 Si iWpone Poi anche Ìa p recauzione di far eletti e caldi di .fede; i quali certamente traHtfne«ispQrre le panché . e le seclie in modo che tanto ' 1·aru1·) dalla loro parte gli scettici o i malevoli· pe1· J>resso g·li altari, qua·nto da vanti a l pulpito non realizzarlo nei SUI.lren1i fastigi della Patria; e e.osi . a vvengà ttappo agg Iomeramento di persone; . questi giorni di èsultanza universale· che seurbran<> strap1ìa ti al calendario déll'a vvenire, cliY~ntjno i .f 5° Per l 'accom_pagnamento del .S .. -~iatico agli infermi di influenza sarebbe opportuno nelle çagiorni aella nostra vità ! P AOLO :\I.\RIC"O~DA . · mere degli ammalati interdire , l'ingresso alle persone· non strettan1ente necessarie, e ,sarebbe pur È morto a rl'orino, il 1 ottobre u. s .. il maggiore ' ceonveniénte . cl1è il sacerdote usasse . sempre gli 1uedico ..-\.ZZARO CaY . · u reS.E PPE, da Monterosso etessi indumenti ~cri~ curandone la disinfezione ...<\_lm<> '· la lirea tosi giovanissimo <l eata uia. ù-0po l'uoo e la riposizione in , 111og.o· speciale aP.- /. I1'in(.lÒmani dei dolor-0si fatti (li Sc:iara-Sciat partì I }!taFtatd : " ' · l)e r Tripoli, dove sì · f~rmò pet 15 mesi . F11 · sul Ga, ' 6q, È lJur d~ i·accomandarsi ancora la disinferi.an/ dove entrò in amichevoli rapporti col M11dJr, zione personale, clo1)0 le prestazioni di , minis~ro , · e s ul Jeffren, do:v e i1upia11tò e· diresse per sette mesi · al viso ed alle ìnani co~ soluzioni antisettiche. llll os11edalett-0, re11denò.osi-benemerito a . quelle dif:fici:µ. ro11olazioni, vincendo la loro na t11rale diffiI denza co:ra la bontà. dell'animo e coi modi corte~i ' 'itt ima del dovere è morto il 5 corrénte, i:Q. sempre ·e benevoli. Ai tempi di El Bàr11ni rese utili . Ilon1a, . il · capiti:l no medico dott. NIOODEM9 , F;ervizi al presi~o . Prese parte alla b,a ttagUa di T A ' 'ER.NESE. · · Hain.Za r1 col Peco"ri-Giraldi erl i11 un<i l'icoguizione Questi' si ammalò di infi'l1enza con complicazioni !':Opra Hiemri scampò mir~colosan1e11te la vita. bronoo-J)olmona ri a .· Monte .Flavìo, dovè e ra stato Tornato in Italia, aggregato ·Rlla ta Armata, fu co. mandato . iti sérvizio civile. tra, ·i vrin1i a· passar~ il confine austriaco . Il dott. rayerp.e8e si er,a la111·eato nel 1905 a Na' .Ta]1to in f;ibta che in Italia. servì la Patria con poli ed -ésereitava in Mammolo di Reggio Oalabria, ardore. A soli 34 anni . ... f11 pro1no~o 1naggiol'e : regdove era m1o lto stilllato e<l amato: La· guerra i~ter-· geva l,ospedale da cam1)0 n. 0.16-l. dove ispirò vera "' l'l'lppe il suo apostolato professionale e .per be19due de;vozione· fra i subalterni e- sentito affetto fra. · i cor. a11ni si rese- u tile al p-onte ·ai nostri gloriosi, com- ' leghi, &e ne hanno rimpianto l'irorua tura J)erdita . battenti; ma il destino per lui era segnato!; ed . P. • e~li Jncontrò Ja morte stilla breccia· della sua no, . .

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· .Indice. alfabetico / per materie.

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_-I.Jbuminuria ortosta tic.i: .trattamento ~ Pag. 1152 llroncopol1noniti: trattnn1€nto . _, )) 1152 .(Jancro ed eredità . >> 1153 corea : · trattamento . ·~ . .. · » 1150 ])erma-tosi tropiC<'lli infettive in Ci1·enaìca >) 1146 Disinfezione delle sta-nze ·doye hanno sog')) . 1152 gfornato tubercolotici . lf'acies di individui con infezione tubercolare latente: n11ovo segno fisico e tecni)) 1150 C'a delle re.a.z.ioni tubercQliniche . (-:.liorna interventriC'ohl re e(l ependimite )) 1150 glioma.tosa .• . . . )) 1150· Gliomi della retina: istologia )) 1148 Infezioni tifose e para ti!ose . . )) 113.3 Intlt1enza: patogenesi . · .- . . J ..evntrici: ! . . 'avvenire deil'esercizio del- ' ~

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~Ialn ttie

cardiache: trattan1ento l filza emolitiea arteriosclerotica con sindrome di anemia grave . . . • Ofta llll1.>l)legi~1 totale biln teral~ .· Olfattometro nuovo . . Porri : CUl'a • RomR. lfW ~ . TtiJ . .Cn rt :ere (•J:i-(1

Centrati.

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1155 1138 1150 1151

1148 1153

I.>orta tori <li bacilli cl{)lla diftel'ite : tl'at• tamento . Pag. 1151 I)ressione a t111osferica : alte1·azioni l>l'Orlotte da i111prov,-isa f' forti~Rirn.a val'ia• zione . J ·. . : . )) 1144 RifleRso rotuleo: ~1lèlnea nza 1u ~10\an1 )) 113() apparentement~ sani . . Sci&,tica, · dolori fiebogeni, ·varici del ner)) 1143 vo sciatico . . · .S clerosi a p lacche associata a sindrome )) 1150 di FroblicJ1 Sedin1enti urinari : :fiss.)zione e colora)) 1149 zione )) 1140 Sifilide polmonare dell'adulto ~ifilide: pseudorPinfezioni. · st1peri~fezio­ )) 1142 ni, reinfezioni . Rpirochetosi ittero-emorrngica : disturbi • )) 1151 oculari Stenosi sopraceeale da condizioni annto)) ll4D . miche anormali dell'appendice . Tubercolosi: orgànizzazione delln lo~ta )) 115.'{ contro la ·- n~ll 'IOsercito itc'l liano Vaccinodermie . · » 114~ i..

PO~ZI,

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Roma,

Aooo XXV.

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dicembre ·I9I8

fa§C. 48.

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tondato dai professori :

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO

DBR~NTE

I · SEZIONE PRATICA

I .

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REDATTORE CAPO:

PROF.

VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO • T.

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Po~taoo: La dissenteria amebica e le sue co m_{>li~anze. La

rosa da apicite tubercolare. TERAPIA : Il trattamento dei prostatici. - NOTE DI TECNICA: R icerca del angue nell'urina, nPlle feci e nei · liquidi patologici. - Posta degli abbonati • .:.....

eura. - Note e contributi: G. Dilancioni: L 'aerofagia di origine n aso-faringea. - Osservazioni cliniche: B. àfasci: Di un caso di rottura traurnatica di miJza normale e di strappamento dei peduncolo vascolare all'ilo della ghiandola. - Sunti e Rassegne: N EUROLOGIA: Nèustaedter: L e malattie nervose della vecchiaia. - CHIRURGIA: '?'illiam J. Mayo: Operazioni radicali nel cancro della seconda metà dell'intestino crasso, escluso il retto. . Appunti di medicina pratica: CASISTICA: Paresi brachi ale dolo-

-

Cenni bibliografici.

Nella vita professtonale: Atti parlamentari. - Risposte a quesiti e a domande. - Nomine, promozioni ed onorificenze. Albo d'oro. - Medicina sociale: L ' a ssistenza agli inv alidi dii guerra i n Gérmania. - Il prof. Vaquez. - Notizie diverse . Indice alfabettco per materie •

.

_.. .Agli abbonati che si trovano in zona di guerra -. L'Amministrazione prega vivamente i signori abbonati che si trovano in z~na di guerra ·di notificare subito i loro eventuali· mutamenti .d'indirizzo, 8 ciò per evitare dispersione di fascicoli che l'Amministrazione non sarebbe in grado di rifornirli perchè, dato l'alto costo della ca1·ta, la tiratura del giornale · è limitata· allo stretto. necessario '

Diritti di propri~ta riservali. - E vie.tata la riproduzione di lavori pubblicati nel POLICLINICO o la pubblicazione di sunt' di essi senza citarne la fonte . · '

Kiener. Councilnian (lnd LafteiLr , Hir sch,, Hey. niann, W aring ), sia dal punto di vista microscopico e sperim,e11tale (K ocli. ·J( arttllis, f{rtlse, Pasq·u ale , ecc.), la ~riti. ca aveva avuto facile

RIVISTE SIN'l"ET f OHE. •

La dissenteria amebica e le sue complicanze. La cura.

trionfo s11lle_ affermazioni degli studiosi: ameProf. 1"ol\IMASO PONTANO be si trovavano facilmente nei diarroici cod'ocente di patologia medi ca, a iuto di Clinica. · n1uni e nelle persone sane (Grassi, Celli), si intrave.d eva l'importanza dei baçilli i1ella de• La dissenteria amebica. terminaz i on~ della malattia, si a cc11savano gli N·el confuso éapitolo delle sind.roini intestinali sperime11tatori di inoculare nei g·attini, l'unico in generale e delle -forme dissenteriche in ispe- , animale che ben si prestava all'a riprod11zione ci·e, la dissen.,teria amebica, solò negli ultimi della malattia, anche i bacilli, vera causa di venti anni, h a avuto la sanzi.on.e etiologi.ca ed essa, secondo J'opi11ione dei critici. . ha assunto la dignità di malattia. Fin ~ai tempi A convincere gli scettici, ve11ne l'opera di più antichi si trova· la divinazion e clinica della Schaitclinn, ch e dettò le note per distinguere sua esistenza; non molti anni fa (1875) Lo es cli le aniebe patog~n e dalle a1neùe innocue; a far aveva veduto e descritto delle a meb e com e causa ta cere gli oppositori venr1ero i lavori di \Veddi forme dissenteriche. A malgrado degli studi den e di Rog·ers, che indi carono ]o specifico per sulla dissenteria tropicale, sia dal plinto di ct1rare e in pochi giorni avere ragione della Yista clinicu ed anatomo-1Jatologico (1<.el.')cli e · grave affezione. (1} r

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It POLICLINICO

E. un protozoo della classe. dei rizopodi, ben ca_'-\.MEB E PATOGENE. - A11ioe ba hystolitica. -

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ratterizzata per proprietà biologich e e struttu. rali. Essa vi ve nell'intestino un1ano e ha una forma ve yetativ a e una forma cistica . . i\llo . stato veg.etativo è l1na formazione ovale o arrotondata, della grandezza di 15 .a 20 micron ; è provvista di vivace mobilità. ,Sia a llo s tal u d i riposo, e ancor più nei movimenti ameboidi, lascia disti11gu·ere nettaine11te t~n protoplasrr1 a -Oifferertziato in un ·eèto.! .ed endoplasma. L'e.ctoplasma ja lino, rifra ng.ente, forma . pset1dopodi e h.e .si estroflettono, come un dito di guanto, ed a bbracciano particelle) atte alla nutrizione dell'am.e ba stessa, ·com~ sono corpt1scoli rossi, leucociti, bacteri. L 'endoplasn1a è granuloso e contiene vac11oli alimentari. Il nucleo è poco \'isibile t1ell' amel)a vitale, che conserva i suoi \1ivaci movimenti ·dell'e~toplasma, si vede l1n po' m eglio nell'ameba allo stato di riposo: nucJeo senza membrana, eccenti'i co, poverQ :i i' cromatina, la quale costituisce come un fin e ç>rletto al limite del nt1cleo stesso. ·Con oppo r- . t.t111a. colorazione si ,mette . . in evi.denza nell 'in-, terno del 1Yu eleo t1n a formazione sferica, il carioso1na, e un . altro nuc-leolo èentrale, il centriolo. Osservate nelle feci fres clie, specialmente le forme vegetative adulte presentano sempre l a caratteris tica delle inclusioni di emazie. Qt1esta· carat teristica, .sulla qt1ale non ingiustam en te insistono g·li autori, può 11iancare nelle • fu rrn e aiovani e specialmente ved11te nelle se. zio11i dell i11testino t1lcerato, e nelle cavità gl andulari stipate di piccole amebe patogene. Se condo Scliandi·n·n, la m olt iplicazione delle form e vegetàtive a vvien.e p·er divisione ' o p eL' gemmaz ione. La ~ormazi one di elrementi di resistenza, le cisti, coincide come per tutti gli • altri i1rotozoi, con le condizioni di vita divenute minacciose per l'esi.stenza del paras~ita. Schaudinn così descrive· il processo di formazione: il cariosoma si .snosta verso il m a r gine d el n 11cleo J fornisce ~l plasma. globuli cromidicL · I globi cromidiali si moltiplicano e a p oco a poco riempiono tutto il plasma. Il n11cleo intant o, mentre l ameba aumenta di YOlllille, Si raggrinza, è distrutto O è espuls o. Quando la; formazion e dei cromi di f.> abbastanza 'progredita, il plasma forma alla s11perficie del le .an1eb~ dell e piccol e prominenze, i11 r11 i l) enetra no i . cromidi. Queste piccol e prominenze si staccano e si attorniano di l1nn, men1brelina sottile, non trasparente, e diveutano cisti della gra11dezza da 2 a 7 micron Nelle cist i g iov[lni il ·nucleo si divid e, e dai du e n11clei r es11lta11ti ne derit'ario q1Lattro, i qt1ali • costit11isco110 la caratteristica fondan1en tale, })er ln distinzione d elle ci ... ti d i sente rich e (cis ti 1

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nuclei). Olt~·e nuc1ei sono . ai auattro dimostrabili nel! 'interno della cisti le masse crornidiali, a nche esse ritenute come carattere a

QU{ltlro

fonda~entale di diffel'enziazione , Le cisti ~op­

l)ian o i11 condizioni opportl1ne e dànno origine a quattro giovani amebe. A ·n1o eba tetragena. - Sebbene studi moderni t.end .~no ad 11nificare sotto t1na sola specie tutte le .amebe pai.og·ene, col ·n ome comprensivo di amo e ba diseriteriae, tlil ta.v ia p er n ote morfologich e, e per car~tteri propri di moltiplicazion e, m essi t11 i1et.ta lt1·ce rl a 1Iart1rianri, l' amoeba. tet1·a-ge11a desci'itta da V·i erek n.el 1907 merita . ' di essere 1llustrata a parte. Si pre s~r1ta,- allo stato vivo di forri1a vegeta tiva, soip.igliant e all' h,ys tolitica, ect opla ma ri• • fr a ng·ente, endoplasma granuloso, j i11ovimenti sono a lembo, d 'o1·rlinario, e i11 eno vivaci di . ql1elli dell'am.e b a 71ystoli lira, ma il_ nucleo è ben vis~b il e anche alJo stu.to cl i n.ttività, di for1na sferica, provvis i o di inernbrana a doppio contorno, si1nil ~ a .q11ello dell ' a?noeba coli .. IJ nucleo è provvisto di ab~n dante cromatina. a.l ·ce11tro· d·el nu cleo sta il cario,s orna, con t i n nucleolo ·centrale, 11 ·cc11tl'iolo. l\loltip1icazione per st1 ddivisione: non ~i h a. m oltirlli ca zione per schizogonia, come nel1 'ameba coli. L'incista·1nento della tetragen a coincide co11 l1n procesSD di autofecondazione •e nel . resto è. simile R quello de ~c ritto per l,hystolitica. Prima del• · l'incistan1ento però, secondo H a.rtn1an11, il nl1cleo si divide, per mitosi primitiva, in due nuclei -figli, che dapprima hanno il solito aspetto di nl1clei in riposo, poi divengono assai piccoli, molto compatti, sono vicini l 'tlno all'altro,. com e se volessero. fondersi (lJ.llçlei gamet i ci). Seg·ue q11indi l 'in cistamento e nella cisti s i trova un s olo n11 cl eo co1npatto, che si divirle in d11_e nt1clei fi gli e c111 i11d i ir1 qtiattro n t1clei (r'i sti m a ti1 r~ ) . ' . AMEBE INNOCl' E. T ali c.aratteri 1ni11l1ta~ente d~scritti ed attribuiti all.e amebe P.ato~ gine, sono tanto più importa nti in qu a11to che • essi p ermettono una n etta disti,n zi one dalle a1nebe innoc11e, di c11i i l r a ppresentante piit freqt_1ente nell'intestino t1mano è rappresentat3 dall'a 111 oe ba coli. Anche essa ha ur. a forma ve• getativa ed l1na forma cistica. L a forma vegetativa si differenzia dall'hustolitica e dalla f Ptrag ena per i segu e11ti caratte1i: l' e.eta- e 1'endopla sma non so110 diffe renziabi li, il corpo dell 'ameba è tutto p oco rifrangente a lla 111ce, • i inovi1nenti sono torpidi e, an che nei moYiment"i la distinzi one tra ecto- ed endoplasma è ' appe11a percettibi le. N on con.tiene rn ai corpusroli ros si inglobati : il trovare inclusioni di , einaz1 e nell 'a.1neba è sempre èa r a t te re speci- fi co dell' ~n)ebEt patogena. Tl nucleo è sempre /

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SEZ IONE PHATlCA ·

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Le11 ri conoscibile anche nell' an1eba in . movi1nento, per la spessa membrana che l o circo11da, conti~11e un grosso cariosoir?-a. - La moltiplicaiione delle form e. vegetative nvviene l)er schizogoni'a e per s~ddivisi o 1~e. L 'flmoeba co Li ass11r;ne forme permanenti e di resistenza. o cistiche attorniandosi, dopo a ve 1'•-' e>.;p11lso Ltttti i co:rpi ·estranei, di tin i11volucr-o . 11 lìllCleo di.vide in due, i c111ali sl ~c ogtano 1t110 cl<t11'a1't 1·0 l as6iando nel p1·otor)laF;ma un·a. . lae u11a a forma di ler1te . Mentre l'i11vol11c1'0 . e~te rn o ... i iS))eSsisce é si trasforma i11 ~nlicla. lJH L'è te cli cisti, i 1~11 clei si div-idonp ancora 11 na ,·ulja e lasciano due re·sidt1i nucleari che o vengn110 1·iassot'hjti dal plasrnu, u , ·e11go110 espt1lsi: la lact111a protopla matica scompare ed allora ogni i1urleo si diYide ·per mitosi e dòpo .lo sc:1111. hio recj11roco delle metà fusiformi maschili e . . fernmi11 il i originano due nuclei di fecondazione. La 111 ~ lLipli cazio11e d ei nuclei .avviene, cioè, 11er u11a dop1)ia fecondaijone, ch·e ha av11to · j) . no TJl1nto cli partenza da ttna autofeconda· zion e di un Ringolo elemento. ;l n11rJei della cis~i si st1dclividono ancora, fino a rag·giungere il n11me1·0 di otto, che dàr1no il. cl.ass\co aspett,1 ' del la cisti di ameba coli ad otto riuclei. Esse sono più grandi delle cisti. di an1eba dis~en tel'ica, i·aggjungendo un diametro lii 12 a 2fJ . micron. L' a111oe ba ltU stoli tic a e la t'!tragena sono gli 11genti ntorlJosi dPl/ a di ssente ri a detta tr.opicaz,, o p{lnde1riicrl. Argorne11ti inop1Jn gnabil i . so110 rt ro11don1ento di tale affern1az.ione: a) Nelle f eci de i ITI :).lati si ri scont1·a c0stp 1ltementP il part1.ssita o le cisti di psso; la ·f orn1 ;,1, , regetativa si riscontra ;n.el prodotto morboso - delle complicanze (ascesso ·epatico, ascesso ce-. i·ebrale); . . lJ) Con le amebe (for1ne vegetative e cisti) si riesce a -nrovocare negli a11imali recettivi . (gatti giovani) la caratteristi.ca malattia e localizzazione, inoc11lando le feci per via rettale~ eg11ali res nlt.1.ti si ottengono infettando . i gattini col prodott o dell' a sce·sso epati co inden·11e da germi; non .si riesce a provocarla invee~ i11oc11lando i germi che ac~ompagnano le a'.mebe 11elle feci d.ei dissenterici (Pasq11ale) o ino. . ct1lando i bacilli s!)ecifici de.lla dissenteria bacillare; e) .l\1entre la dissenteria bacillare è passi. . • bile di essere cl1rata col siero antidissenteric0, l a dissenteria amebica ha nel cloridrato di en1etina il rimedio eroico specifico. RICORDT ANATOMO-PATOLOG~CI. Fino a q11alci1e nnn-0 fa l'anatomia patologica delle dissen.. . terj f' in globa va t11tte le lesioni trovate nell'ir1t estino dèi àissenterici, poich è non si avevano gli elementi per una diagnosi differenziale :

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dopo la scoperta de)

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da una pàrte, e

dopo le conoscenze 11tili a distinguere l' an1eb'1 di~senterica, è stato possi~ile definire la parte spettante aJla dd.ssenteria ainebica. E lltile f ern1arsi ~ u tali nozioni, poicl1è. rosl lt11a p(lrte a ln1e110 d e i sintomi trova facile sp~egazio11e . T, im .it'3rò I a descrizioTle alle lesioni ca ratte' 1'i ~lic l1e eh? si i·iscor1trano 11 el groEso inte.~tino : ess0 è la sede ordinaria ed unica della lo~ calizzazione; i vari ·.tratti m ost1·ar10 11n a fre.. qnenza e t1na intensità diversa del process~ morboso: il sigma, il cieco, ! ami:>olla rettalie, g li angoli epatico e splenico sono rispettivam ente i punti pii1 colpiti dall'infezione . ~Ientre i pl'imi stadi della malatti~ non han110 carat t eristiche · corrispondenti lesioni anatomic:Q_e, n1a_ presentano le note di una fiogosi ·catarral.e cu n. es sit{ia::;ione niucosd e scarse .,•mo rragie della rnucosa e d e ll~ sotto 1nucosu, .a period0 inoltrato com::.>aiono lè ca ratteristicl1e ulcera~ zioni. L'ulce.ra intestinale da anieba si presenta c9me u11a perdita di sostanza di. varia g·rari~ dezza fino al diametro di ·t1no sctldo,, di forma ovale o rotonda con margi,n i Jiuri r:ilevati~ con fondo "ricoperto da croste o da sostanza giallosporca friabile. Le ulcere sono in gene-r:ale n11meL·ose e divise da po11ti di ml1co s a apparepten1ente sa11a, ma con una sonda si pt1ò pas.. sa r e s·otto di essi e svelare le com11nicazio11i. esistenti tra· l 'l1na e i· a ltra l1lcerazione. Sono vari::tmerite ~)rofonde: in ge;nerale colpiscono la sottoml.J.eosa, ma possono gitmgere fino alla· muscolare, fino alla sierosa; raran1ente determinano una L e uicere possono . uerforazione. . . • confluire. . e determinare distrt1zio11i della m11cosa e della sot tomucosa abbastanza va.ste, però difficilmente le ·1esioni raggi11ngono u.nn. diffusione tale quale è raggiunta dalla dissen• teria bacillare: non si· 'trovano stratifirazioni fibrinose difteriche, ancpe esse caratteristiche della bacillare. Le arriebe penetrano determinando una ne-· cr-0si epiteliale, si approfondano e costituisco110 una e·avità fatta di tessuto necrot ico e da ainebe, con aspetto a bottiglia, da c11i derivan0 le ulcerazioni e gl1 ascessetti ca:ratteristici. M :l I 'istologia delle lesioni rivela nell'intestino, come lo vedr.emo a proposito delle complicaziol'li epatiche, il tipo della n~crosi è non della infia.mmaz;ione: de~riti cellulari e non produzfo11e leucocitaria p1lrulenta; intorno alle lesioni . ainebicne scarsissima infiltrazione tj.i cell11le rotonde, 'a men.o che non vi si associno infezioni da germi comuni. Pare che l'ameb a: poss a l)enetrare nella sottomucosa anche ad epit eli o integro (Jurgens) ; certo, p erò, la sua caratteristica principale è quella di raccogliersi e 1)rolifer are n ella sottom11cosa, costit.11endo (3)

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ba~illi

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116 i. •

quasi · dei nidi di proliferazion·e che non solo sòno difficflmente · attaccabiìi con. medicamenti somministrati per via orale e p et vja .rettale. ma sYJiegano con la cortoscenza de.Ila forma cistica, facilmente la ricadnta degli atta.rcbi della i11alattia.

I.e i1rine scarse, senza .albun1ina, nelle forni ? · lievi, . present?-no fe note di un~ nefrite acuta ·nelle forme gravi. L 'ammalato può così perire llnicamente per le conseguenze della dissenteria, ma non è questo certo il caso più frequente. Il più delle volte la fo1·ma. acuta, senza ct11·. t FORI\l[E CLIN~CHE. La forma ctas sic'(l dellu o . con s9la terapia alimentare, si attenua, le dissenteria amebi.ca, qua1e noi stessi, in. nume- feci divengono forma te con poco muco e co11 . rosissiroi casi, abbiamo potuto co11sta tare, è sangue non appr.ezzabfle macroscopic amente, quella ad inizio brusco con un cresc.endo irr1-· ritorna l'appetìto ed un· certo senso di benes• sere, ç11e fa creder a~ llna vera gl1a1:igion Cl. pressio11ante dei disturbi. Può precedere un .. , o dt1e giorni. di malessere, qualche volta la feb.\I a 11no dei f'2CU I iari caratteri della dissenteri<.i. b.re, che insorge con modico briv'ido e dolorabi- ti n1ebica è qltello di disinga11nare presto il con. lità spi,ccata .agli .arti e alle reg·ioni lombo-sa- valescente : essa recidit'a o con. le i1ote clescritcrali: sopravvien· e l a diarrea daonrima .. -, co11 ~tl~ dramm.'.1ticl1e o,. com e di. s·o lito, con s.intQn1i. l e.ggeri dolori addominali, abbondante, l:>iliosa. più bl.andi che trag·gono .i:q. errore malati. e me' /\.lle prim.e scariche seguono rapidamente l e ti- di ci e che è oppQrt11no mettere in giusto rili evo~ Lei r.1'cidii'a talora · co11siste in l1r1a diarrea l)iche deiezjoni. Bisogno continuo di evact1are, tenesmo ì:ettale, ·emissione di scarse quant1tà senza raratteri speciali; al matti110 il mala:ùc1i feci, costituite sul principio di materiali l1n. lçi. sua Q.arica dia1·roica, e poi pi'L1 nl1lla fecali misti a muco e a scarso sangue> ·poi co- fino al giorno seguente, o 1111'altra ·evact1az1one· stituiti liquid.a .. .Spesso con djeta op.p ortunà ·o·d in ~e­ . _.e sclt1sivaTQente da muco .e sangue. .La 1 c1uantità per eia cuna .scarica è scarsa e non .guito· a lJurg·anti e a clisteri (ql1esti malati dis11pera tina .· c11c0hiaiata. L'ammalato diviene vengono d-ei veri abbonati del pllrgante) i11iirrequieto, si lamenta di dolori colici· ch e lo- gliora110 per recidlvare di 11 novo . Tra questi di treg·ua, di rel'ativo ben essere, di- di( calizza principalmente alla l'egione iliaca si - periodi . . nistra 1ed ombellicale, di dolo re e bruciore st11rbi tr.:tsc11rabili, che passano all 'occhio del • · lltente all'ano . . Qualche v~lta, dopo ripett1te . medico corpe comuni enteriti, c.ap.ita però semdoloròse evacuazioni, · sop,r~vviene l1na. lipoti- pre lrt. vera riacutiz?-é!-Zio-r1e còn ·emissione di . m11co o di sangue: essa può venire s po11tamia. ' neamente, come dopo ' un ·errore di etetico; ma i Raramente si accompagnano a tali disturbi, ' mal3.ti sono sempre propensi a ritenere che i a carico dell;,_intestino, vomito o n.1.llsea, d'or• • ci~i, e spesso cibi innoc11i, , sono la causa deJ! ~ • din.ario l 'appetito è scarso, la sete i11tensa; nelricadute. La forma acuta è passata in cro·n.ile do11ne frequentemente si ·ha metrorragia. Quando gli ammalati siano abba11do11ati sen - ca, la dissente1·ia amebica ha, cioè, percors() - za alcun t!attame11to te1~a:pet1tico, l e condizto11i tutti i suoi stadi e n1os.trato la .s11a vera fig11ra . generali e locali possono aggravarsi: dima- . di 11ialn,tti ci pro tozooria cron icu recidiva:!r,te. · • L 'ammalato ' p11ò anche vivere in dj scret ~ gram.ento acuto, prostrazione delle forze, sin' condizion i a n1algrad<ft della s11a cronica infetomi peritoneali, come singhiozzo. La diarrea sangl1ir.i9lenta diviene più rara zione, d'ordinaria però sulla sua faccia si • • per numero di scariche, ma il tenesmo è pe r- viene scrivendÒ il segno della sua soffere11za. I sistente e. costituisce una ver a disper.azione p.e r Lgli di vi ene pallido fin o al colorit o t.erreo div iene apatico, o si stanc.a· facilmente, anche j} povero infermo, il quale passa la sua giornata fra un triste abband'Ono n-el letto e tentativi per piccoli lavori; sindromi nervose, spesso é.t spesso inefficaci di defecare. L'esame dell'a1r1- tipo depressivo o melanconico, si sovrappongodell'intestino. Se l'esame delle malato in questo periodo è m olto povero: la no alla malattia • lingua secca impaniata, la bocca asciutta, se_ feci ha p-otuto essere fecond~ di tanti b11oni reSlll.ta ti Sll malati condann ati ad .e ssere dei crogni di disidratazione d ei tessl1ti, talora edemi, . . e, nelle forme gravi, rapido a nasarca: 11 polso nici tributari d,ej medici o dei veri persect1tori, frequente a b assa pressione, la respirazione ac- questi rilievi dicono quanto un rapido esa7riP d·i feci a fr.esco possa talora pprtare di luce ~ celerata. L'addome è avvallato, duro, dolente, • non permette la palpazione prof onda, il dolore di utile agli occhi del medico e all a 'l'ita riel rn alato. è più vivo in corrispondenza del decorso del :\I.a nè l 'inizio della malattia è sempre quelcolon, più particolarmente d·el colon discen de11te . Gli organi ipocondriaci sono d'ordina- lo della forma acuta, nè il decorso quello delrio di volume normale, ma talo1·a, e special· .la tipica forma recidivante. Descriverò le fqrme, che ho n.vuto io stesso occasione di ossel'me11te il fegato, possono mostrarsi ingranditi. 0

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SEZIONE PRATICA •

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vare e di seguire, riporte~ò altre forme più. o per sè, <1 i>.er complicanze mortali come la ra.re che da studiosi delle malattie tropicali perforazione del colon. Tra le forme ipe-racut? sono state descritte. trova post.o un tipo che si potrebbe chiamare F or1na larvata. - Non sarebbe esatto parla- enterorragico, poichè nei malati La vera si11r e di forme larvate in ·Coloro i qualr son-0 por- di-on1e dtssenterica è ·~ostituita dalla sindrome tatori dell' ani e ba 1iystolitica senza disturbo al-' eniorragiça: ~alo~a, j.nvece, l'ammalato h~ l'acuno a -carico dell'intestino : ma tale -categoria spetto d'un tifosu enterorràgicp e n.egli ultimi €siste, se s.i d.eve prestar.e fe.de alla storia rac- periodi d 'un peritonit·ico . . All'çi..l1topsia dj ·tali . f e.g·ato' di soggetti si può trovar.e l'intestino trasformato contata da p.azienti con asoesso del natura amebica; in un .soldato, proveniente · in una vasta ulcer.azJ.one in cui si vedono solo dalla trincea, in cui la diagnosi, l'atto opera- , tr:acce · nella· mucosa; speS$O contemporaneati vo e Ja ricerca dèll' ameba i1ella parete della mente il fegato è infarcito' da .ascessi che hanca v ità ascé st1ale confermarono la diagnosi no ro11tribuito ad aggravare il quadro clinico dell'origine amebica, l'anamnesi e1·a completa- (Bci/Jes) . . · · i11e11te· i1egativa; non esisteva i1ep:p11re il ,:il~'or11ia colerica. L a sindrome coleriforme ~orde di una ·voigare diarrea data11te anche da può iniziar-e la.. malattia, come essere un epill1ngo tempo. Ciò \Tt1ol dir:e ohe l'ameba pato- sodio pericoloso della forma ordinaria: l'am. ge11a t)11ò vivere eccezional111ente n.ell'intestino malato h a nt1merosissime scariche di arroich~, un1ano senza dare manifestazioni cliniche ap- liqt1ide, "biancastre, h a vomito, ipotermia, dil'l rezzahili della sua presenza, p11r minacci an- sidratazione rapidissima quale· si suole veri' do, attraverso d,e gli indiscutibili danni dP.11;1 ficare nel colera. ·Possono g--uari:ve per sè o m eJ)a.rete intestinale, anche crli altri org·ani. glio e.on a datta terapia, ma specialmente se ~ i pu ò parlare' invece di vera f orrria larvata interven gono in a.mmalato già defedato daJ i1 ei casi nei quali m.aniea lln inizio t'nmultu oso, pr olt1ngarsi di ·una dissenteria, possono porso~titu ito da t1na banale diarrea, che cede fa- tare la m orte col quadro dell'in sufficienza acù4 cilment-e a ll'uso d-ei purga11ti e a cure dieteti- ta st1rrenale. • cl1e. Se pure tale diarrea mostra• un ostinate Forma cronica. - H o già accennato al ca', ratter..e· di cronicità eh.e la dis&enteria amebica. caratt.e1·e di recidività, tanto da far passare i nTalati come affetti da croniche enteriti, e8 se . comt1nque iniziata, presenta il più delle volte; no11 so110 disting11ibili nè per carattere delle spesso nei climi tropicali e neg·li indi.geni la fe r i J1 è per i distl1rbi che si acco 1npag·na~10 , da malattia assume fin dall'inizio i caratteri di altr e diarree comuni. Tale conosce11za. rende una affezione cronica con scarsi episodi di lienecessa rio il . p.r ecetto dell'esa1ne delle .fe ci in- vi riacutizzazioni. rl i s t intQ,niente e~ tutti i diarro'i ci nelle :,on.e i'nLa malattia .q uando ha asstinto il qt1a~ro f Ptle dri un,a tu.l e 'Jnalattici. I portatori e i m a- dell'affeztone cronica può durare moltissimi lati di ·f orme larvate di dissent eria ameb ic.q anni, da tre o quattro anni fino a dieci, e vi ·è sono nat11l'almente .gli ·a mmalati più pericolo si chi parla di dissenterie che, dopo ven ti anni, agli altri e a sè stessi: agli altri perchè non h a nno dato la corriplicanz.a dell'.ascess·o epaticnrati nè ricoverati mai all'ospedale 11 p 1·- i lor.o c·o. Le feci di qu.e.sti mal ati nei periodi di tre · leggeri dist11rbi, divengono dei veri seminatori gua non 8ono mai perfettamente normali, poldi parassiti, a sè :stessi, perchè non assoggettacee con scarso muco, sen za sangue apprezzatati a ness111l 't terapia R!'l-ecifica, finiscono n bile dall~osserv·azione ..del malato; divengon., l1reve 0 a lllnga scadenza (talora dopo inolti però spesso fluide, talora si ha eliminazione •.li 1 a 11ni, come se·mbra dimostrato in alc_11 ni casi) sangue, hanno ordiRar~ill1ente odore di c· <1: :1 roll'essere colpiti da una delle più gravi com- e sono alcaline. pli.canze della dissenteria amebica, l'ascesso Complicanze. del fegato o di. altri organi .come il cervel.. Non sono n1unerose, ma offrono una g 1«1nde lo, ecc. • im1Jortanza clinica per la gravità dòv11ta. alla T1~a la forma classiqa e la Jarvata .esiste una nat11ra d·elle lesioni e per gli organi . pi'l1 f11 e ~ gamm·a numerosa di forme: q11e11temente colpiti. L e complicanze sono· doFormci iperac·t1,ta. - Si riscontra non infre~ q1.lent c1ner1te n elle e!)idemie di !iissenteria am e- y11te o alla: lesione intestinale in sè oppure 1JiC'a, ql1ali ]e att11ali condizioni di g11erra. al la localizzazione in altri organi dell'agente hanno pe r-1r1 esso di vedere, a d~fferenza di q11an- patogeno. D'ordinario le ulcerazioni dell'intestino grosto il pac;sato insegnava. Sono dissenterie rl-iP la muscolare, q11alche volron1in.ciano e decorrono in ma11ie1·a dramma.- so non oltrepassano . ta ginngono fino alla sierosa, talora ol~repasti.ca, e ~he termina110 i11 d11e o tre settimane,

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la ·barriera peritoneale, l'ulcera .s i pe:r;-fri- invece è la complicanza di una dissenteria l acra da11do luogo ad t1na peritonite açutissiniN vata, oppure di l1na dissenteria lieve guarita. mortale. L à perforazionè, rar a :nella com11nc oppure inflne, come in un caso da me · osserdi ~senteria amebica ulceros~ , è freq-t1ente i11vato, ·in individtli che nessun precedente di vece -nella for111a gangr e??Osr~ , n e lla l)atogen esi n1alattìa intestinale iiçordano, e nei ql1ali 1:1 de'll a quale a lcuni, oltre al poter~ necrotico presenza di a:r:nebe nella pa'ret~ fanno sicuractell 'em eba, · fa11no ;interve11ire altri agenti m orn tent.e ·con clud ere p er una amebiasi asirito1nr1};)osi come germi abitatori dell 'intesti110, con ditica che. abbia pel'messo la t rasn1igr.'1zione çlel1e zio11 i indi vid11ali, ecc. ·· nn1che n el fegato. Fino a q11 a lche tempo fa ~i ' L'organo n e! qua le pit1 di frequente. si local)arl a va di . ascP sso i1,1iico 'o di ascPsso tropicalr lizza l'a1noeba ltystol'i tica è il fegato . Come ar- riel fegcito per distinguere l'a~c esso da a n1e}ì rl 1~ivi l' a111.eba i1el .fegato è stato ll1ngamente didagli altri ascessi del fegato p.iù freque11tescusso : l'op inion e più aecetta è che essa git111- mente mult ipli. · J_..'indagi11e anatpmo-1)a tologira, ga al feg.a to pe·r l a via· d ei vasi sanguigni (ra- i1~ c.µsi nei q u ali la mal a ttia eratic:1 non era dici. portali). , ,Sul te-ssuto epatico il protozoo m olto avanz.a t a, . l 'esperienza chjr11rgica, cì1e manifesta . .il carattere costante d ella necr6~i h à dimostrato uh sec'o nd o, u11 terzo ascesso, colliqu ativa:: le celluLe epatiche cadono in ne - d opo i'apertura del primo, Ha nno piuttosto f~tcrosi, sono ridotte i:r:t de~riti; manca l'infiltra- . to con cluder e che l' ascesso d a ameba non ra ran~ente è mtrltiplo, e ch e l 'ascesso t1nico è il zione leucocitaria. Si . forma : u na cavità, cohtenente un tale l)rod·otto :rporboso ch e a torto p rodotto della ft1sion e di parecchi ascessi picviene d enomina to ascesso. In esso infatti man- coli. Qi1a ndo i' ascesso amebico non sia tratt a t·) convenientemente, .r aramente si incapsl1la, per cano le no~ più impqrtanti . ·Che la p a tologi9 gu arigione spontanea; d'ordi11f),rio cresce ragenerale attribu~sce. ail e or1te11uto ascesst1ale pidamente e può perforarsi; se l'ascesso non ';i vero : non si trovano let1cociti, m a detrito; non perfora o non giunge a g·t1arigione spo~tane8' germi coltivabili, ma solo amebe specialmente h • • ul i:>rodotto che .si ottiene rasch iando la .pa- le condizion i generali del inalato peg.gi.orau ,, progressivamente e sp esso, in seg11ito a rìcn rete. Anatomo-patologica ·n-ente n emmeno l a parete 11-a la · stessa costit uzione descritta per dute d i · d.iss ~nteria, perisce. in stato di cachesgli a scessi · ·Comuni da ge 1·mi, ma una p·atate' sia. T.alora infin.e possono formarsi d ei trombi di v ene ·e.patich.e oh.e danno' lu·ogo a consecutivi necroti ca, cenciosa, ·con residui di vasi tromemboli de lle p olrp.onari. È l1tile fer'marsi stilla bizzati, o con vasi ,che spor.g ono sulla parete stessa e ch·e possono essere la ~sede di emorra- ·rott1lra dell' asèès so nelle cavità vicine o s11lla gie: spesso infatti nel contenuto della cavità cute. P e r ragion·e di frequ·enza segt1endo le statisti che di Cyr e rli Thierfelrle1', la ca,·ità in c11i si riscontrano· numerose e1nazie ben conseJ'vate. Vedremo quanto in~eresse hanno tali co.- più frequentemente si rompe l 'ascesso· è la ·cavità toracica, ipòi vien-e la cavità peritoneale: · ìl(Jsren :e, per comprend'ere l a p ossibilità di . . cogli organi. contenuti, . infine ·come eccezion aJ r cura i11edica e la gl1arigio11e sen za interven to operativo. L a sìntomato.logia della con1plican- è da ricordare la rottl1ra all"'esterno p er pe1·forazione della pelle. ;:;a epati~a dov11 ta ad an1ebiàsi, 1ion si diff e-;vella· cavità toracica più freq11 entemente l'ar enzia d' o r llinario da q11,ella clei co11iu·n i asce ssi del f egctto. P erò è n ecessario notare qualche scesso si ,vuota nel polmone, poi nella plel1ra, raramente nel p ericardio . particolare in1portante. · No11 raramente la La pe1·fo1,azione nel pòlm·one · si estrinseca complic.a nz.a . e1)a,tica insorge. stlhdolamentl' , sen:.ct febbre, talora senza dolori . (a ce~so pro- con 1ina vomi ca, iniz~ale, a ct1i seglte l 'espettofondo) , e soìo u11 accurato esame dell'organo fa · ra.zione abboncla 111 e ed in iste'n te di p11s: si p11ò , facilmentè fare In. diagnosi, oltre rhe con l'esa~o . . pettare, per 1'ingr andin1ento di esso, l a localizzazione; non. rctraniente s? v.eclono ~alati me acèurato del malato, coll'e ar11e n1icrosco• pirtcitori di un, grosso ascesso rlei f egctto pre- i:>ico dell'espettorato a. fresco. Nel maggior nusenta rsi a1nbuLatoria1n.ente ai 1nedico. Il d e- mel'o dei · casi è facile rinvenire le caratteristi• ch e amebe di cha11cli11n: Anch e l a 1)erforazione . col's o ordinario dell'ascesso è acfito,. di poch e settimane (t1na media di tre settimane secondo · nella .plel1ra pt1ò presentare delle note caratteri tich e, specialrnente in primo tempo; poichè Rolleston), ma l 'ascesso pl1ò decorrere cronioltr·e alla l)l'ese11za di a.m ebe il prodotto mor1~ a111e11te sì da far parlare di un ascesso inveboso, estratto coll a siringa, si })ref'enta sterile terato, con capsula fibrosa o calcificata. Nè aJle prove culturali, e contiene un amma:-;~(I bisogna aspettarsi di trovare \lna tipica dis~ di detrito, caratteri stico del prodotto morb oso ... e11teria, q11ando si risco11tri lln ascesso del a 1nebico, ed emazie. fegato: talora esso anzi sembra primitivo, ed \

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SEZ lONE PRATICA

La· rara evenienza del vuotan1e11to i1el pericttrdio è seguita da ltnn sindrome .drammatica di act1ta insufficienza del c11ore, e, a breve scadenza, dalla inorte. Più ra.ro di q11anto a prima vista i1on si potrebbe immaginare, è il v11otame11to .d ell ascesso n el peritoneo, con · consect1tiva peritonitP ac11ta diffusa; l'evenienza. di t1na i::ieritonitr saccata: è anche ·essa rara. •Cita q.t1alche a utore la rottura dell'ascesso attra'Verso la pelle. L'ascesso ce1-ebraie rr111 ebico dec~rre ·rispetto alla sintomatologia cerebrale con le note cli. niche comtmi della compressione encloçranica generale o .a focolai, q11ello rhe interebsa cli ricordare è che in esso p11ò n1ancare la febbre così da fal'lo confo11dere con altre forme morbose, come gomr11e, tu1nori, _eGc. G11ida necessaria è la di.agnosi. della dissenteria e della st1r/ natuta.. Se non è diagnosticato e r11rnto porta . fa talmente a morte. 1

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Diagnosi della dissenteria amebica e delle sue com-

plicanze. La clii ay n<1si ,..,·peri.fica della natura delle disse:nterie acut.e, sia con i criteri epidemiologici che còn, i criteri clinici, è impossibile: in ge• i1~ra1e dove è la di senteria amebi<::a quivi esi· ste ancl1e la dissenteri a bacillare; tra i casi di t1na epiderl'1ia di di senteria bacillare, trov.asi il disse11terico an1ebico, senza dire che condizio11i pect1liari d~ vita, con1e son o state quel.l e dei. nostrf soldati in trir1cea, p11ò provocare l'insorgenza di vere epide1ni.e dii dissentrria aniebica. Tutte le note differenziali\ cl1e rig}.1~r~dano ma,nifestazion'i

cliniche, qualitrì

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feci, ecc., falliscono nella pratica: i mezzi de. cisivi e rapjdi di dlagnosi so.no i mezzi di 1<1.boratorio, e piÙ precisamente l'esa1n e' cl.elle feci a fresro da una parte, l'esa1ne cult'urale· dall'altra, ' i1oichè sebbene l 'evenienza no11 sia frequente, p·u re è dato di trovare anche delle for1n e 1nis te.

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Le feci devono essere cli fresro en1csse; nei climi caldi, anche quando sian passate parecchie ore, l'esame riesce eg'11alme11te i)roficuo: sé l~ ten11>er ~1t11ra è fr edda .e !e feci Rono emesse già da pareèchie or~, c,onviene , te11el'le_. per a11F1 'che ol'a i11 te1·1nostato o a bagnomarj<t a 37°. A tale ineonve11 i e11 te di dover p ort are il p1~oprio esame su materia.le fresco, e non sem·p re si ha la p_ossibilità di disporr-e dell'ocrorr e11te .a letto clel malato, si ripara con un espediente consigliato dal prof. Gi11sti del L.aboratorio bacte.. • riologico della Sanità P 11bblica, u11 e:::;pedient e rl1e -i:>.ermette di soed]re .. . il materiale da esame ancl1e a grandi di stanze: si preleva il rnateria1e da esaminare con adatta ·p ipetta nell:t qi1antità di lh eme . .e lo si fa cadere entro 1111a I

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pl'ovetta contenente 2 em e. di soluzi one fisiologica che abbia la temperat'ura di 38°-400; la provetta verrà . mantenuta a tale temperatura per 5-}0 minuti. Quinqi vi si versa dentro rapidamente il liquid-0 fiRsatore fr eddo' (s oluzio11P acquosa satura di sublimato). nella ql1antità di 1 eme. :E:: ben-e capovolgere e. sc11otere dolce1nente la provetta affinchè :r:apidamente . . avvenga il con1tatto tra il liquido fi·ssatol'e e il i~1ateriale ~a esamin.àr:e. Il calore ·rfsveg'lia la mobilità dell'~eba ed il sublim ato ne fissa l 'attegg·iamento. in moto. Cos1 fissato il materiale può essere spedito e l'esame va condotto come se si avesse da fare ·con materiale fresco. Per a llestire· i pr.eparati a fresco si prende con una ansa di platino un fioccl1etto di m 11co, si lava in sol11zione fisiologi~a tiepida, si dep-0sita Sll llil portaoggetto, si c<:>pre con coprioggetto sottile, si schiaccia legg·ern1en+e, e si osserva ri1 ini croscopio ad immersione. Ho già parlato tnin11tamente del caratteristico aspetto delle amene patogene, insisto s1111 a ricerca de11€ ci- . sti Cl q'u attro nuclei, le qual i sole , anch e nei momenti di crisi .dissenteri ca, possono essere 'l'esponente micr,o scopico della malattia e che 11ella. ' forma cronica sono costanti . A eh.i ha acquistato pratica nella ri cerca, il trovare le tipicl1e cisti d~ve bastare per porre la diag11o ~i di dissenteria a.mebi ca; ma chi volesse, specialmente nelle forme inveterate, non accont~n ­ tarsi - d ella ricerca,. ba sterà che provo c~i l'acu1

tizzazione ..de·l processo con 'lln n1 orlico P 'll1'(Ja n' te di solfato di sodio o 'con un cl·islere contestesso sale ne'nte una dose piuttoslo al.ta clello •

(60 gr.) . Nel giorno seg·ue11te l'esame dell e feci mucose· conterrà con grande probabilità amebe nella forma vegetati.va. ·\ \ Trovar e delle ameb~ li1;st n/.iticl1e nelle feci cl i ssenteriohe è criterio s11ffici.ente -l)er una diR.g11osi di. natura della n1alattia. Ma nelle form.e recidi1,anti, 11,elJe disseriterie . con, complicanza epatic11, gli elenienti clinici per sè sor10 s11fDcie11ti !)èr porre una. diagno~1 di grande prob abilità: le dis se1itr>riP bacillari " ri'orclinario non recidi vario, se lJUre talvolta rr.ostrano tendenza c.1llè ri.cadl1te o lentame11te guari cono, esse non dannQ ro,111plictl'll::.P e·p((• · ticlie, tanto c:tie Shiga n el Giappo11e in 11na diffusissima e1Jidetnia di dissenterià bnc.:illare i1on ebbe o~casione di vedere i1epp111· u11 asce~so del fegato. Naturalme11te i11· lllJa malattia, cl1r come vedremo possiede lln rin1 edio speri.fico. il c1·iterio cu rttiivo no11 è, i11 pnrticola1'i circo:-t 't11ze, da tenere in scarBa co11 sid el'azione. Una llltima c-0n. iclel'azione i1on. Yoglio trasc11rare, utile specialn1ente p er chi è abituato a vedere i -malati in ge11erale colpiti da un a ~ola affezione: ne1 cli111i t e1nperati , e specie nei

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l L POLICLINICO

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non è raro . vedere delle i1if e:.ion·i mis t e colpire i · p azienti: ho potuto osservare i l sang·ue di un medesimo soggetto con tenente spi rill ~ della f e nbre · ricorrente e • protozoi della m alaria in un prep ar ato fo rnito dal prof. Castellani, ho potuto seguire malarie con parassiti n el sang11e su dissenterici, ohe avevan o am·e be nelle fe ci. Non infr~quen.te è il ca.so d·i 1

cui

vedere forme di 'd.iss.ent e1.'ia in al bacillo della dissenter<ta si associa t flme ba liystolitica.

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XXV, FASC. 48j

• la difficoltà di procurarsi estemporai1eame11t e il maU:riale di .esperimento, è quello di riprodurre la dissenteria nei gattini, con l ' inie~ionP intrarettale . di piccole quantità di feci di ssenteriçhe (poche gocce sono sufficienti). D•>Po dµ etre-quattro giqrni si h a la riproduzione della ~is~ent~ri.a e dopo 5-10 giorni la morte dei gatt1n1: .all'autopsia si 11anno le tipi.che lesioni lllcerosè del grosso intestin o. •

E q11i11di necessario, agli scopi della tel'apia; Prognosi~ che è il ~upremo scopo d el medico, assict1rarsi: ·L a p1,ognosi delia disserite1·1,a a1tieb·i ca p1lra nei casi ch e datano almeno da un a diecina di è in ge-n er a le favorevole quocid vitam: nelle giorni è. più com odo praticare 1a sierodiag110rare forme gravi e fulminee con sintomf en tesi 1: 75, almeno ~con le dt1e varietà Shiga e rorragici o· di, n-ecrosi e gangrena clel colon , la Flexner, nei casi recenti è necessario sobbarmalattia h a in generale 'esito infausto . anche carsi ~lla ricerca dei bacilli sp ecifici. Un n1ese si interviene con c11 ra ap1)l'O.J.1l'iata e getodo, che se pure. ha d.ei difetti, risponde ne11 ~1 nerosa. maggior p arte dei c·asi, secondo la mia espeD'ordJnario l'episodio dissenterico è fac·i lrienza, è il segu ente: un fiocch etto' mucoso ~ mente vinto, (JUando al1a esatta diagnosi selavato p.er d11e o t.re volte in solt1zione fisiolog1Ja 11n'adatta c11ra specifica; ma non si pre, gica, quindi è .strisciato ~11 p1astre hi Drj goJsl<i,, vengono con una llnica cura gli episodi di ree. le ,capst1l-e sono inesM in termo·s tato avendo cidiva, i q11ali son o ostin ati no11 ra.rame11te · l'avvertenza di fr a pporre fra il coper chio e la per m esi, fin p er anni. scatola 11n pezzo di car ta bibula sterilizzata, La pro g~nosi del.le co1nplicanze ep aticli e è con la parte del terren-0 sul pavimento del tei·- .diven11ta inolto più favorevole dacchè po.ssemostato. ~ Dopo 16-24 ore al massimo, si properò dei diamo- - ll~ 1-in1edio specifì -.: o; 9(Juando • ' t>,ed e alla p-es.ca delle colonie .e alla loro iden ti- germi pato geni complica11 0 la localizzazionp ficazio11e. Si scartano ;tlitte q11elle ch e danno am ebica di 11n organo, la prognosi -divie11e ·germi mobili ; i germi immobili provenienti fta m olto più riservata, e partecipa di . tutt1 gli tipich·e .colorii e bleu sono S?-ggiati microscopi- i n cidenti, che gravi atti operativi determinacamente con diluizioni di si-eri agg·Iutina11tl no, su soggetti spesso def.edati da lt1n ga maspecifici (per lo Shiga e per il F'le):ner) : se si lattia esauriiente. tr·a tta di bacilli dissenterici l'agglutinazione ~vvien e r apidamente e n·ettamente. Non è spesCura della dissenteria amebica. sn d.ato così di- riconoscere lo Shiga da l Flex..... La cura , de·lla dissenteria ame1)ica ·Si basa sulner, perch è .t11tti i sieri agglutinanti ad alto titolo presen tano f.enomeni di g.:n1ppo; per lo l'll:So di - pochi p,r esid1 fortdame11tali ch e il m.e. ropo servirà f,acilmente dell'acqua peptonata dico applic.h erà con sano criter io di selezione, e n1annite con laccamuffa che è deviata in ro~-• a seconda: dei oggetti ,e della gravità délla maro per la prod11zione di acidi dal tino Flexner: . la ttia. a) I sussidi ni.rdica1nentosi, tanto disc11ssi r.on tale metodo in genera]e dopo 24 ore è dato ed imbrJgliati p rima del 911, sono · divenuti d~ fare diagnosi di dissenteria b acillare e dopo rnolto ~emplici dopo le com11nicazioni di ,,.ecl36-48 ore dell'agente specifico. TJ'obbiezion e più._ den e di Rogers. Il primo dimostrò che l'emr grave ch e si potrebbe f are al metodo è ch e i bacilli della dissenteria, appena isolati d a llc tina, in dil nzi one forti ssi111a, liccide le an1ebe coltivate.; ib Roge·r:s ,dtiJnostrò che l 'emetina feci, non sono fa cilm ente aggl11tinabili, c111alità ch e ac.q11is.t er ebbero in seg11ito: devo co11 - stessa in diluizioni 1 : 10.000 distr11gge istantafessare ch e il ,r eperto d ~. n1e otten11to in nu - neàmente le am ebe pullulanti in t1n fio cchetto . sottocutanea 1nerosi ti:l$Ì è andato in gen erale d'accordo co11 di muco, e. che, inoc11lata .per via la sierodiagnosi, e ch e di 12 germi sim il -di~­ sotto forrr1 a di cloridrato di emetina, mantie- · senterici isolati (non eran-0 aggl11tinati dai sic.; ne, rispetto all'a.n1oeba hy.~ tol itica, le medesime ri periA ci), n ess11no, testando in laboratorio, proprietà'. Il cloridrato di en1etin :t è il sale nei surcessivi passaggi, ha acquistato q11ell i.· dell'alcaloide dell'iipecacuana, estratto per la proprietà di aggl11tinabilit8, ch e i1on aveva nel pri111a volta da l\1egendie e da P ell etier,. dalla raaice dell'ipecac11ana. ll)omento dell ' isola1nento. • L 'u~o delripecncuana a forti dosi, che se al ln ultin10 espediente per una si cura ding.11 ' >veva · \lato h è ne fì ,. i i n en rn 111ens11 r ah il i, a v r va ~ 1, n1a certamente poco pratico, sopratt1tt o r>e-J • \

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SEZIONE PRATICA I

d 'altra parte provo cato a_ccid enti d 'intolleranza nor1 lievi, tant o d a esser,e min ~cciata di dimenticanza ·e d'abbandono, l'uso di altri ero.etici ai ,quali la d eviazione dall'interpretazione èsatta d ell'azione dell'ipecàcuana aveva riportato le menti d ei medi ci di non molti a nnd fa, • sono ricordi SDltanto nella .· terapia della dissenteria amebica. Il cloridrato di eme tind i' lo specifi co della amebiasi intes tinale : dop o poch.e ·do.si, nella maggior parte dei casi, le fGrme vegetative dell'ameba ·scompaiono, e la fisionomia clinica del malato si modifica in tal · n1ani-e.ra e tanto rapidamente, da portare lo Chauffard a d a ffermare che cc le dissente.rie ·che in tre giorni non cedono a;lla c11ra co o em etin.a , non son-0 dissenterie a m·ebich e » . La dose di ·C loridrato di em etina è di 10-12 centigrammi al giorno, ~ per via sottoct1tanea o meglio intramuscolare, in fiale da tre o q11attro oentigrammi ciascuna; tale dùSe deve essere continu a t a per quattro gio.rni a lmeno, salvo· feno m eni di intoller·an.Za. Quando l 'em etina è di buon a .qualità (.h o u sato l argamente q11ella di Burroughs e 'i\Tellcome), i .fenom en.l di intoller anza sugli a dl1lti, sui quali ho esperienza, mancano o si r iducano a solo · senso di n au sea · sopportabile, anche dopo dosi ripetute del rimedio. L a tolleranza p er l'emetina ·gtiunge a ben più a lte d osi di que lle u sate (1520 cgr. pro di e). Se i casi trattati sono sor presi alle prime scariche sanguin olenti, dopo le prime due 0 tre iniezioni, la diarrea si arr:esta e talora anzi il malato diviene stitico. Cessa il tenesmo doloroso, cessano le colich e; un vivo senso di sollievo segl1e a l ,grave stato di malesser.e e di abbattim e·nt@. Ma se la dissen teria è di vecchia aata; o se la forma violenta ha portato gravi a lterazioni dell'd..otestino (fDrma en terorragica), i ben efizi non sono così immediati, e il miglioramento lento è in rapporto con l e .alterazioni a natomd.ch e d ell'intestino. • Questa terapia sterilizz an~e p1erò si arresta alle . forme veg,etative d el parassita: essa è inefficace contro le cisti. D'ordinario dopo l 'apparente gl1a rigione a più o m eno lunga scad enza, si ha. la r ecìdi1)a. Contro di essa . , generalmente ril rimedio -s i mantien e abbastanza attivo; però in alcuni casi esso perde .a g rado a grado di effi caci a (forme di ameb e di. ven11te resistenti?). Per tale e$per.i enza ingiu.stam€nte gli entusiasmi di a l cuni m edicj si son o raffreddati nei riguardi dell'emetina: al più si può dir.e che essa n·on è da-meno d'e l ·chinino n ella malaria .e d·el mercl1rio nella sifilide, e eh.e è la malattia ,ch e mantiene tt1tti i caratteri delle malattie

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protozoarie (c11l'abfl i con rimedi specifici e recidivanti). Le re·cidive però d'or,dmari.o non sopravven gono se ad una cura di enietina si fa seguire itn p'eriodo di tregua (10-15 giorni) e poi e senz'alt1·0 si praticano nuove cure intermitténti preve·n tive; dopo pareccl1i ~esi cort tale .sistema, e. col co~trollo continuatq delle feci pr,e~i.a somministrazi,one di '()Urganti, si potrà esser.e sicuri della scomparsa delle a meb e e delle -cisti. · I . P er qualche ins1:1ccesso, dell'em etina s ulle for. ·m e v·egetative del parassita, dov11to a ragio11i non ancora chia re (qua lità dell'em etin a?), alci1ni ai1tori (ì\'.Iilia.11, Ravaut, ecc.) h a nno esperimenta to l 'uso d·el Novoa1·senobenzolo e per via endoveno•s a e per clisteri: i benefizi sono stati immediati ·e sembra ,c ostanti,,..-ma non si ha la dimostrazione ancora che il • novoarsenobenzolo , gi11nga a distruggere le cisti. Gl'Inglesi non raramente impiegano l' emetina per bo cca, o come granuli di cloridrato, o sotto forma di ioduro doppio di bismuto e d'enietina. Di q11est o 1.1ltimo1 proò.otto alcuni . l o<i'ano }'.efficacia, superiore a qL1ella d el semplice cloridrato. I-Io vedu to ·p erò recidive in soggetti ct1ra:ti coll'iod11ro di bismuto e d'emetina, e, p er gli effetti i1nm ediati, credo che ·ness un · riniedio vàlgri ' . quanto e più del ·cloridrato di em etina per iniezioni, secondo il metodo · cti Rogers. Ricordo di avere usato ·con ottimi. rer;ultati, oomparabi-li a q11elli otten11ti con l'em etin·a , con l'ipeca total Dause. b) La terapia medicameR.tosa antip a rassitaria può essere coadit1vata, speci almente nelle fo:a.w e gravi, con opport1t11a t erapia locale. I cli steri <li decotto di ip eca.cuan a (10 gr. in 1000 di acql1a) sono utili in manca·n za dell' emeti11a, far.se più tollerati d ell'i.pecac11ana per bocca. · !via l a cura locale, cl1e off1 e notevoli vantaggi, in al1silio della curn specifica, è quella del nitrato ; d'argento e ,rl ell'acido salicilico })er clisteri: la 1oro indicazione è data specialmente d a ile forme entcrorragich e. Il nitrato d'a.rgento • deve esser.e us:tt o a lla. ·dose 1: 5000-1 ; 2000; se ne p11ò prati·care un clistere a l giorno n ei primi giorni, poi un rlister e og~i due o tre giorni. N ess11na preocc11pazionc, se, d-0po il clistere; si ha una lieve riar utiz.znzione mucosa de ll'enterite; i benefizi, specie .~:ul sintom a enterorragia, 11on tardano a :rendftrsi 1nanifesti. L'acido salicilico, nella diìui1ione 1 : 1000, potrà essere alten1ato con i cli steri di 11it rato d'a rgento re dimostra una sic11ra azion e cletersiva ·ed astringen te. c) Se ·n elle forme nc11te il regim e alirri e1itare ha un po' perd11to ,del suo antico val qre, lo conserva immutato nel lo forme prolungate

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IL POI.TCLINICO

o nelle freque,n ti recidive su soggetti con lesioni intestinali di una certa entità. Durante 1,attacco dissenterico è norma migliore quella di abolire qualsiasi .a1imentazione e di sostituirla con l'inge~ti·one di forti quantità ·di acqua di riso, che si ottiene facendo bollire, per esempio, gr. 50-100 dd riso in 1000-J&PO di acqua. I malati si abituano a tale sorta di bevanda e- sogliono vol·entieri ·con ·essa estinguere il vivo sens10 di sete ,che li ·m.ole·s ta. All'.a cqua di riso, per evitare nau·se~, , si p·u ò accompagnare decotto di orzo, ecc. I decotti vegetali devono costituire la bevanda e l,alimento ·del periodo acl1to; quando le .saarich~ sono diminuite per nu, mero, e i sintomi dolorosi si sono attenuati, si aggiungeranno riso mo~to cotto, purées vegetali diluite,. ò farine vegetali con brodo lungo; p oi pastine, infine . si potrà aggiung·ere il latte con ·acqua di cal ce e in uJt:imo si dar~ la carne prima tritata, per passare all'alimentazionP c·ompleta.• ' 1

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Cura delle complicanze.

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Le complicanze della dissenteria amebica (a-

sce·sso del f.egato , ascesso cerebrale) erano finora passibili solo di cura chirurgi.c a. Secondo 'molti autori la cura specifica era la cura chirurgica. I meno aggr.es-sivi avevano studiato metodi di punzione, vuotamento e lavaggio della ,c avità .segl1endo l'esempio datq da M.an·son. Dopo l'intro·duzione dell'·emetina lo stesso :Rog.ers .c omunicava eh~ la cura medicamentosa specifica poteva .aviere ragione della complicanza -epatica ne.llo stadio preascessuale, ma éne se }'·ascesso era costituito, e.s pecialm ente· se . , vi era la complicanz.a di g~rmi, solo l'atto operativo poteva dare la r.esoluzione del pr·oblema terapeutico. Intanto però qualche autore, nei ·casi rifiutati dal chirurgo, com·e ascessi apertisi nei br.onchi, aveva avuto repultati d·efinitivi di guarigiòne con l·a cura emetinica. D'altr.a parte la conoscenza della non infrequente molteplicità dell'ascesso, talora la gravità delle eondiz.ioni generali dei malati non rendevano affatto sicuro l'esito dell'atto ope!'ativo. In virtù di tali considerazioni, io stesso ho tentato in casi di ascesso con clamato la sola terapia medica, pr::ima della ct1ra chirurgica; ed h 0 ottenuto· resultati che h anno talora oltrepassato la mia aspettativa: in casi di ascessi recenti con puntura esplorativa positiva e icon prodotto morboso microscopicamente fatto di detriti ed emazie e sterile alla prova della coltura in te~rehi comuni, la complicanza è guarita rapidamente e definitivamente. Non basta: la guarigione ho ottenuto con la sola emetina in 11n éaso cl1rato in clinica, per 1

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C·Oncessione del mio maestro pr·of. Ascoli; il reperto _miscroscopico del prodotto morboso era fa.tto di detriti ·e d emazie, ma la: cultura rivela.v a la presenza' di un bacterium coli. Sono venuto a-Ila c-onclusion·e che dinanzi ad un ascesso' epatico di origin~ amebica : , ' 1° se -i l prodot.~o morboso è fatto di detrito e no·n da corpuscoli di pus; 2° specie se so1i.o assenti germi coltivabili, ma anche quando i germi coltivabili non mutino la natura del prodotto morboso, si· deve tentare una intensa cura di emetina · prima ·dell'atto 'o perativo; ·essa n·ella maggior parte dei casi avrà 'ragi~n·e · della complicanza morbosa. Chè se il prodotto morboso· è fatto da pus per complicanza piogena, la cu1!a di emetina potrà accelerare la guarigionè, ma per sè è insutfìciente. Col trattamento ametinico si ass~.ste alla rapida scompars~ .del dolore, della f.ebbre quando. questa esista, alla rapida diminuzione deì num.e ro · dei leucociti, alla riduzione del volume. del f.eg.ato e · al suo ritorn.o nei limiti normali nello spazi.o, medio di due s·e.ttimane. Come u·n tale riassorbim·ento possa avven"ire meraviglierà n~n poco' coloro i quali · ritengano che il contenuto dell'ascesso amebico non sia differente d·a1 c-o- • mune pus· e che ricordano con pedissequa obbedienza il :<letto: ubi est pus, evacua. Ma si pen.si che ìl prodotto morboso contenuto n·ella cavitfl, ·epatica neoform·a ta nulla ha che fare. col pus ):>acterico e ch e inv·ece etiologicamente e morfol·ogicamente 'si avvicina al prodotto. di . una .gomma: -cessèrà forse la meraviglia e si intenderà la ragione del resultato .sol che si ri' ·cordi quali resultati si ottengono con la cura .. merc1,lriale o ·s alvarsanica an·che sulle gomme più volumin·ose. . Nulla. ho da aggiungere a pr.oposito della curia medicamentosa per la rara complicanza cerebrale. Voglio solo ricordare che su nu gran numero ·di dissenterici h o ved11to la complicanza epf}.tica sempre su individ11i non trattati con l'emetina -O perchè ·affetti da forme larvate o perchè :avevano avuto -q.n attacco di dissenteria scomparso · coi comuni presidi terapeutici: l'osservaz.i one dà diritto a sospettare che l,emetina . ' ha un valpre profilattico contro le complicanze. • Nè il fatto contrasta c·on le nostre conoscenze, poichè sono l e forme vegetative che penetrano attraverso i' vasi sanguigni, sono esse che danno le complicanz.e: il rim·edio contro tali forme è in1allibile. I vantaggi della cura medica nei portatori di più ascessi sono per sè evidenti; essa inoltre evita le recidi~e, poichè sulla parete dell'ascesso non si è mai riusciti a rinvenire forme cistiche, le quali, si sa, sono le sole forme resistenti al rimedio. 1

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SEZIONE PRATI CA •

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Ho . acicennato al1e forme miste: qu·ando la si·erodiagnosi o l 'iisolam·ento dalle feci dimo:. _strJ la oontemp·oranea esiste.n za della dissentet·ia bacillare, bisogna ricorrere alla cura coi sieri specifici ad alte dosi (20-40 eme. al giorno). Solo gen·er.osamen.te somministrando il siero .specifico si p osson.o av~re res~ltati che talora hann·o d·el 1niracoloso. . . La .conoscenza ·deJ1a · dissenteria amebica e delle sue complicanze dev.e entrare nelle correnti conoscenze del medico pratico; i rari casi v·eduti prima ·e dopo la guerra libica aumenteranno notevolmente in Italia al ritorno in patria di truppe che hann o a lungo abitato · . zone fortemente .infette da questo tipo di infezion.e diss·enterica; con esatta diagnosi e con • cura. oculata il medico può ev'itare· ·danni indi-. viduali e sociali considerevoli. '

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NOT·E E CONTRIBUTI. L'aerofagia di origine naso-faringea. Prof.

GUGLIELMO

' BlLANCIONI, maggiore m edico.

L'aerofagia si trova nei s-0ggetti disp epti ci e nei nervosi, più generalmente nei dispeptici, nervosi, ed è , in fondo, ·s oltanto l'esagerazione di un fenomeno nor.m ale. Tutti ingeriamo una . ' certa quantità d'arta con i bo.cconi sqlidi ed un a maggiore c-0n le sorsate. di liquid·o, specie al momento in cu·i s' inghiotte la saliva: sc·i a1orrea, scialofagia e aerofagia vanno in genere di consenso. Molti ammal~ti che hanno provato t1n po' di sollievo in seguito a u·n 'erutta.zione, cèrcano ìn modo inconscio di provoca i·n.e delle altre ~~ in buona jfde, cercando di e.r11ttare non fann o che inghiottire aria, la q11ale -esce appen.a introdotta néll'.esofago~ opp11re ritc>rna alla bo cca più tardi se giung-e allo stomaco. L'aerofagi~ può ·essere primitiva; Leven e Barret l'hànno descritta nel lattante e risulta 1 allora da cattive digesti-0ni; è . n ell' a dt1lt-0· . quasi. sempre secondaria _o almeno concomitante a disturbi d jspeptici e non è se!Dpre n ecessario far interv.enire, n ella sua g_e nesi, l'isterismo. o la nevrastenia. I dispeptici aerofagi . sono numero.si, ·e se non si pensa alla po,s sibili.tà di questo sintoma· si risch~a sovente di passare accanto .alla diagnosi ·senz_a a ddarsene. (

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* *·XIl termine di aerof agi.a non .h a oltre 30 anni - fu èreato nel 1891 d.a Bouveret - ma p.er compenso ha dato origine a llna ricca le~teratura h ene di sc11ssa in un a mo·n og.r afia P,i. H. Mau-

ban - che forse ha complicato una questione semplice e piana: è :Stata illustrata come sin- · tbma dell.e fistole -esofago-tracheali (Adenot e Cad.et) e si è .scritto p1ersino· sulla patologia -comparata dell'aerofagia, e il Pécus -h a· notato che -esi·s te una .s omiglianza completa fra quella del cavallo e. l'umana! E .se desidero intervenire :in questo campo si. è p~r accennare. ad . alcune osservazioni. che avevo fatto studiando - in una serie di esperie:nze injziat~ prima del1a guerra e che ripr·ende.rò in .témpi migli-0ri - i ri'{tessi delle prime vie aeree e digerenti; me ne fornisce il destro la lettura dell'interessante, dotto e documentato lavoro del Ceconi: Della pn.e~matosi ·.gastrica e . delle sue conseguenze sul cuor.e e sul respiro (Policlinico, sezione m·ed:ica, 1° maggio 1918) . Scriye adunque il Ceconi: cc L'aerofagiia, almeno secondo l'esperienza mia negli ospedali militari, . s'incontra. con una fvequenza davV·e.ro impensata. Io mi son fatta una classific.azione delle sue vari·e forme .che mi · sembra rispo-nda meglio dii al tr·e. Oltre la forma spasmodica o isterica che· .r appr.esenta la varietà più nota ·e clamorosa ad un tempo, e prima. degli studi di Hayem, ,anche l'tmica ammessa, si deve d·i stinguet·e : • ·a) una for1na abitudinaria dell'aerofagia, la qltale ·contempla qu·ei sio·g getti che hanno l'.abitudine di sorbire gli alim·enti, massime • se liqutdi, e riescono in questa maniera a in- .. tro.durr.e inavvertitamente,, d-urante i pasti, una notevole quantità d'aria D:1ello stomaco. Com'è noto, ·dopo gli esperimenti di F 1edern, anchB con le . profonde -inspirazioni s'iÌntroduce ·aria· nello stom.aco, ma con tutta probabilità cotesto meccanism-0 interviene rarq,mente in pa• tologia; ·b) una forma sia~ofa'gica, ·considerata anche da Hayem, la quale si' riferisce a quei soggetti .che presentando una forte :Salivazione sono costr etti. a frequenti deglutizio.n-i e introducono • cosi di continuo inavvertitam·ente aria nello stomaco. Com'·è noto, costoro spesso sono anche dei . dispeptioi più o meno conclamati, spesso m a non sempre; c) li.ma forma· prof essionale, la quale .rappresenta UD.a . esagerazione voluta della abitudinari.a ·~ della is ialofagica, della second.a anzitutto, 'm a che può manifestarsi da questeanohe indipendente;- sfruttata nella vita· militare di . regola a scopo di simulazione». In questo elenco t assinomico e patogenetico . non si ha oenn-0 di un'-a ltra forma di aerofagia , che io riten go debba essere non infreq11ente : que-l la dipendeJ\te da stenosi od ostru- •

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zione nasale o, c:omunque, da disturbi a· ca- vis ci tergo avrà ten1po di essere trascinata rico del na:so-f ari1tg-e. N·e avevo toc.c ato nel mio dalla aspiraz-i one eh~ .esplica il bolo nel pasManuale di oto-rino-laringoiatria, ov.e, trattan- sare nell,esofago,. raggiun.g endo con essa lo d'o delle gèneralità sulle malattie della fari11- stomaco: in ciò · consiste la vera aerofagia. ge, è ·detto (pag. '122) : .« Volkmann _osservò che Quando l 'ana raccolta n.ello stomaco ha rag- t in questi casi molte ~offerenz·e gastriche sono giunto un certo volume, si hanno diverse eprodotte dall'aria che vi.ene deglutita in quan- veHtualità: tità. (,aero~a:gia <li Bouveret); molti di questi a) può accader.e ·Che i gas siano espulsi individui div·engono aerofagi pe.r chè degluti- per semplice contrazione dell'org.ano; S C<JllO costan.temente la loro sa:liva o delle mu- · b) che sia necessario f,a re pressione . sullo cosità naso-faring.ee. Consegu~nza dell'aerofa- stomq.oo·, mediante un' inspirazione ·profo·n da, gia farin·go-esofagea è talora la · dilatazione che fa d}scendere il diaframma, me:qtre la condell'esofago, . cl1e clinicamente ·s i traduce con trazione d.ei muscoli addominali fung·e da torl1na specie di vomito acquoso, acco1npagnato chio esterno; · · da eruttazioni intens~ e p.r olungate ·e da see) il soggetto compi.e num~rQsi movimenti crezione esaf5erata delle glandole faringo-eso- di deglutizione per aggiungere nuova aria a , f agee » . · .quella già ·contenuta nello stomaco; quella, a11Lo studio grafico dei rifles~i ·delle. prime vie ment~ndo la t~nsione intragastrica, viincerù aere.e e digerenti e l'esame dei vari tempi della la resistenza d.el ·cardias, risalendo con grande deglutizione, mediante cibi opachi ai ·r aggi X, violenza e sonorità, come .accade nel morbus allo schermo radiografico, hanno, m-eg.li.o preci- ructuosus dei ·n evropatìci. sato la p:1iogene~f dell'aerofagia di origine naQu·esti fatti sono stati talora erroneamente so-faringea._ N1e1 momento . d.eJla deglutiz.i one interp;retçl.ti; . così ."le profonde inspirazi.onii di (primo temp.o) si ha .sosp.e nsio·n e . m.o.m entanea cui è.' cenno nel secondò paragrafo hanno fatto del r.es1>iro, .c4iusura d~lla glottide, innalza- ritenere che l)nf.ermo aggiungesse aria allo mento de1'la· faringe e della laringe, proiezione stomaco, mentre in realtà si tratta di una comdella lingua in dietro e ri n alto, chiusura del pre~sione del sacco gastrico a mezz-0 dei polnaso-faringe per l'e.Jevarsi brusco del velo pa- moni e del diaframma. · iatino, animato dalla 'p-ropria ,. muscolatura e L'aerofagia ha certamente origiine svariata e sospinto dalla lingua .e dal bolo alimentare. molteplice; ma non di rado, col mecaanismo In tutti questi movimenti del primo tempo da noi d.escritto, è. legata a lesioni org·anicbe della deglutizione - tale designazione ha per -e funzionali delle prim·e vie respi1'a torie, a noi solo un significa~o cronologico, senza ade- ostruzione nasale ·permanente, a rinofaringiti • rire ai eone-etti dri. Magendie .e di Kroneker -· croniche, atte a indurre stenosi parziali e t11tta l'p.ria. della bocca ·e della faringe yiene temporane~ 0..e·l le fosse nasali. proiettata nel cavo naso-faring·eo e tSeparata . La riprova di èiò. si ha nel fatto della g11acl.al sepimento del velo dalla cavità virtual0 rigione. d~ m~te dispepsie 'flatu lente dopo 'ino una cùra del tratto fad·ella fari11ge. ·Quapdo gli alimenti passano terventi intra'rfasali ., nell 'e·s ofago (secondo tempo) si produce il ri- r ingeo; o della scompars·a. di aetofagie spalasciamento del velo e una corrente inversa . smodiche, a carattere pet·iodico, coincidenti di aspirazione verso l,esofago, per· il vuoto con attacch~ di rinofaringite, con la soppre.sione di qt1esti. Rtes8o çhe il bolo o il sorso di liquidi lasci;1 _.t\.lle forme elencate, dl1nqt1e, dal Ceconi do])11el SUO COJ'SO, biamo aggiungere un 'aerofagia di origine naji n condizioni normali, l'aria cl1e nel primo . tempo, al sollevarsi del velo, è proiettata con so-f aring;ea .. • J violenza verso il naso-f ar.inge, sf11g.g e per le * f asse i1asali, sotto una certa pressione, capac~ * . * di aprire le tube et1stachiane; ma se le fosse J)alla considerazione. dei fatti esposti in q11edel naso sono ostruite in grado più o men:) sta . breve nota si può risalire all'esame di incospict10, l1na parte di q11est'aria .non potrà teressanti co~relazioni funzi onali tra il primo essere contenuta nn1 naso-faringe - che già · tratto dell~ap.parato digerente e quello resp-icontiene la sua - ·e vincendo la resistenza del ratorio e circolatorio, correlazioni che possono velo sarà deglutita ron il bolo. All'istante del giovare anche alla interpretazione dei fenorilascian1ento o cadu~a del velo, l'aria che era meni da noi studiati. È di .n ozione banale e profana che, p~r t1n sotto pressione magg~ore della n armale nel cavo e nella volta della faringe, al di sopra mirabile congegno, la glottide si chiude nel momento in c11i s'inghi otti~re; e 11n i~tintn .del velo, nffi·ettanclo la s11a d·i~resa per ln 1

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l)J'OVVido vuole Clle 11011 respi1'Ìamo 11ell'atto della deglutizione. ·:.v1eno noto si è che og11i n1ovimento di degll1tizione è imrnediatamente seguito da un ·espirazi-0ne pel' le fosse 11asali, n c11i naturaln1ente segue l'atto i~spiratorio. Raccogliendo dei tracc;:i at~ 1nedia11te . un doppio tarrtbt1ro çli :iYiarey applicato a liv.ello dello SClldO tiroic1eo (seco11do una tec11ica cla me descr.itta altrov·e, per ricercl1e di diverso ordine), che trascrive sul chi1nogr af o i mo\rimenti cfelÌa laringe e quindi anche l e s{1e funzioni dura'nte la degli1tizion·e, e nel . contempo r egistra11do Ja·· . r e~pirazione, · ho notato questo fatto costant~, osse1·vazione che. poi, spogliando i giornali, trova.i già raccolta, co11 altri mezzi (n1anometr0 ad açqua:, specchio dinanzi a lle i1arici) da Gellé i1el 1901. S'intend.e come l ' ostTuzione pi ì o meno completa delle fosse nasali neg)i adenoidei. o 11elle-_ riniti i1)ert:r.ofiche si oppo?-g;l . .al }}assaggio di qu esto soffio vespiratorio, che d eve avvenire allora per la bocca, donde ì rt11nori, come russanti e, gorgoglianti, abituali i11 questi malati al m·ome.n to della d~gl11ti. Z l Ol1e. M-eltzer (1883) ·ha r.ilev ato nell'uomo un accelerarsi del polso d11rante · la deglt1tiziÒne·. \Vertheimer e lVIey·er (1890) hanno descritt9 dopo l'accelerazione ·i n ì.1n primo tempo lln ral' lentame11to second,ario, din1ostrando ch e questi fe11omeni el'an-0 dovuti a un'associazione ft1nzionale tra - i centri bulbari. Infatti, se nel cane si produce. una ,energica ventilazione pole .si pone in tal g11isa in apnea, la d em.onare , .glutizione non è più a ccompagnata da rallentamento del po·l so. .. L 'inft11enza ce·sp'licata dalla de.glutizione sul . ritmo cardi,aòo è sta~a ut-ilizz,ata in terapia; . si è notato cl1.e i11 certi ammalati 'a ffetti da tacl1icardia parossistica,. l'ing.estione di clecotti e spec·i almente di cacli'ets ~-0luminosi (V.aquez) n1odera l'acc~ler.amento del cuor:e, qualunqL1e sia la loro composizione .

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1171:

lL POLICLINICO

OSSERVAZIONI CLINICHE.

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si11ist1a si i1ot.a l111a lieve ecchimosi. li \'!So della dis~·!aziat.~ è p ..1llido; la respirazir,freqt1ente, irregolare; il l)Olso pircol() e freDi un caso di rottura traumatica di milza ne crue~te: l a co nos,cenza quasi com1)leta1ue111e ,normale e di strappamento del ·peduncolo a_bol1ta, senza pero che l e linee del Yolto })l'esentino. a.l cun segn~ di. de\i<tzione ~étralit1ca; di vascolare ~ll'ilo della ghiandola tratto i11· tratto ag1taz1or1e delirante. L'esa1ne del . sistema scheletrico, specie d el le ossa del ])aci110 l)e!' il dott. BERNARDINO NIASC r' i1on lascia apprez.zare aJcuna lesione: una son~ a.iuto chi rurgo interino r1eg1i Ospedali di Rorr1a. cl.a d.~ Nélaton introdotta. in ,·escica riporta urina 11m1)i1da. Alla pal1)azione clell'addome J1on_, si È ui:i. fatto noto che. le milze alterate patoloprovoca ; 11essl1na reazio11c nè locale nè o-enerale; a ,c~ri~o .d·el torac-e non si rinvie11e i1~ppure gicamente (malaria, lel1cemia, ileotifo, tt1berconulla . S1 d1s1nfettano e suturano le ferite del losi miliare, febbre ricorrente, ·ecc.) diventano volto, si iniettano 20 ·eme. di siero a11titetanico talmente friabili da esser le-se . relativa1Ìle11te e si prescrive: dieta assoluta . , decl1bito a testa • spesso da cat1se trallifl:atiche, specialmente in bassa, iniezioni di -etere, caffei11 a e olio can- ·· forato. • caso di contusiòni dell'ipocondrio sinistro. Le L 'inferma, ri,~ista lln'ora J)iù tardi seguita lesioni sottocutanee più frequenti sono le rotad a vere il viso l)ètllido e le labbra scol orite, s'è tt1re: Berge:r ha raceolto 208 l esioni da corpi fatta 11iù agitata, Yomita, il }Jolso pe1 siste deottusi, cli c11i 44 sono rappresentate da semplici bole e freql1ente. Si pen a alla possibilità di l1n'emorragia interna, si i1orta speciale atten~nt11sioni e 264 da ro_tture. Qt1alché volta è zione ·a ll'esame .c.lell'addomé, nJa I1on si riesce stato st1ffìcie11.te un tta11ma ~inim o per detera staJJilire nl1lla di cor1creto, per il fatto che minare la tottura di un'a milza patoJogi·camenpersiste lo stato d'incoscienza che contin11a per , ie alterata : per es~mpio, \ Vittmann .e Chro- tl1tta la notte. Alle s.ette (lel mq.tti110 seguente si ritroYa, l'instowskj, C·ollin, Vincent, Catrin ·ed a ltri hanno riferito che in tifosi, in malarici, in individui ferma r1elle inedesi1ne co11dizio11i gl'avi: essa non s'è affatto iin\·t1tn. dallo sh.ork. Il volto è cachettici .con ·tumore sp.J enico, è bastata la sem1)re .p ,allido, n1a non prese11ta alterazioni semplice palpazione dell'organo per determinars1Jeciali; ·Vi è angoscia res1)i1·atoria; il polso si mantiene inolto f 1·eq11e11te (120 pulsazioni) e 11e l a rottura; qualche vo~ta quest.a .s'è verificata debole; persisto;no l'agitazione e il déJiTio. Alin segt1ito ad uno starnuto . violento (Sìelberl'esame, praticato dal cì1f r11rgo primario, si stein), ad un veemente accesso di vomito (J(er- assoda che l 'addome è difft1samente dolente alla nig), ad lln semplice colpo di tosse ( Choux), palpazione, sp.ecie qt1ando si approfonda la inadurante gli sforzi ecbolici del parto '(Savor), in no nel fianco e sotto l'ipoconqrio sinistro, d ove i prov·oca vi\·a contratt11ra dei m11scoli. La diafeti affetti da eredol1i.e intta partum (Steffen), gnosi . di emorragia · addominale i11terna - s'imCha:vcot, Parrot), ecc. pone senza alcun cltibbio, e f)e1· il d11plice fatta La rottura cli l1na milza .sana rappresenta, al clelJ'esi stenza di lesioni esr l u siv ame11te SlTlla pal'te .sinistra del cor1)0 e del prevalere dei sincontrario, u11'evenienza ·estremamente rara, ed tomi· clinici a carico ·del fian co e dell 'Ì1)oco11clri• occorrono di regola- traumi molto gravi e didello stesso l ato si .p ,e nsa nll~ possibilità della / rettamente agenti sl1ll~ regione s1)lenica (urti, rottura della milza . calci, travolgimenti sotto veicoli, schiaccia- · Alle ore otto .s'intervie11e c11ir11rgicamente ( or)eratore ·il i1rof. Ferretti). Narcosi eterea.' Inmenti, ecc). cisione lapa roton1i ca leggern1 e11 te curvilinea Non credo pe~--ciò di far cosa vana se riferisul margine €stel'110 del m11srolo retto sinistro. sco qui brevemente st1 di un caso occorso nelAperto il perito11ep, si trova la ca ,·ità addomil'ospedale di S. Spirito, in ~ui non solo si è nale inondata di sang1re di colorito rosso-scuro, solo in minin1a i)arte coagulato. Si porta spea\·uto, per. tra1rma indiretto, rottura di milza ciale attenzio11e alllt logg·ia sple11ica, si· deterge normale, ma questa per di più si è trovata del poco sangl1e in essa raccolto, si afierra la completamente distaccata dal suo peduncolo vamilza, cbe -con 11na facilità estrema si lascia l11ssare in ft1ori dell'incisione laparotomica, colare all'ilo. ' se11za nessllll. altro taglio complementare. Essa è rotta nel polo inferiore e la l esione è così La sera •ctel 10 giugno corr. a. , verso le grave che si r itiene in clispen abiìe l a splenectoore 20, viene trasportata al posto di medicamia. Nel mentre prRtira qnesta, l'o1)eratore si zione t1na giovine formosa, Z... T ... , che, poaccorge che dei mezzi di fissità dell'organo noM chi min11ti· prima, in una via prossima alrimane cl1e il legamento freno-splenico e che 1' ospedale. s'era bi1ttata .d alla fine stra di casa il ped11ncolo vascolare è com1)letan1ente distaca scopo s11i cida. Essa presenta un'ampia ferita cato dalla · ghiandola e retratto. Lo si ricel'ca l acero-cont llSa dei tegumenti della fronte, (da esso non geme affatto sang11e) e ~1 lega. Si pre o il s .,pracciglio sinistro. da cui geme rim11ove quindì il sangue cl1e si era versat" molto sangue e atttaverso alla quale si vede il i1ella c-avità peritone a le, e, q11andn si è sic11ri tavolato e ... terno dell'osso frontale denudato del di una perfetta e1nostasi, si procede alla rjcoperiostio: la guancia sinistra è estesamente stit11zione totale della })arete addo111inale coa escoriata ; il labbro s11periol'e è fessurato s11 lla triplice stratQ di ~11tura. D11rante l'operazi0ne s11a st1perficie interna: stilla regione trocante•

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::i pratica 11na fleb oclisi di 300 em e. di soluzione

fisiologica. . La. milza è so~cata da più fendi t11re nel polo i~1fe_riore: alcuni framm enti grandi quanto cil1eg1e sono ç!Ompl·etamente staccati da essa. La sua forma, la .su a grandezz,a , la st1a consiste11za, il suo ~ol o re s.ono 11ormali: pesa appena 120 g·r~n1m1 . I . vasi sono lacerati propriò nel pm1to in cui si approfondavano nel parenchi1na: i vasi yen osi intraparen cl1i1nali sono tromJJizzati. ' L'inferma nel g ior110 successivo a1l'operazione a ppare migliorata: la frequenza del polso è ~cesa O: 11 ~ ' p~l,s azioni ~ l'a:n:piezza è.. m aggiore, 11 resp1ro e p1u tranquillo, il viso più colorito r addome trattabile, la temperatura normale~ Senonch è all'indom ani essa improvvisam-e nte ,si nggi·ava e mt1ore 60 ore dopo l'oper azion e non f· erto per an ossiemia, ma molto l)l'Obabilibent e 1>er qualcl1 e ,a ltra lesione in te1·na prodottasi rontem1)or an eamente a quelle .risc.:011trate e ~fuggita all'ind agine clinica. La pietà dei parenti n on h a permesso ch e sull e car1ti della po\·era mor ta si approfondasse il coltello del necroscopo e perciò la caiLsa mo1·tis rimane avvolta nel mister·o.

Il caso esposto dà l,01Jl)01'iu11ità di fare a.lc11ni rilievi e alcune co115ide1·azioni, cl1e non credo privi di un ce1,to interesse. , Prima d ogni altro n otel'ò che nella pazj ente in parola la lesione della milza aveva determi11a to ·10 shock e il colpo sulla testa aveva prodotto la commozion e cerebraie, aggr avata dallo "tato iscl1emico del cervello par 1 emorragia a ddominale idterna. E fu la commozione cerebrale, lo stato d'incoscienza, ·Che non fece riconoscer e in })l'imo tem1)0 la lesione endo-addominale, poich è mancava nell'inferma la percezio11e di quei sintomi e qt1indi qu elle moclalità di reazione che a v1·ebl::>ero pot11to ·condurre pr~co­ cemente a ll'esatt a dittgnosi. Si diagi1osticò lo shock,, il qtfale si sa però cl1e i1on h a significato di t1na lesione certa dei visceri addominali: esso rivela la commozione del grande simpatico. Non siamo forse abituati a vedere shock .gravissimi nelle sem1)lici cont11 sioni senza rotture viscerali, e viceversa_ mancare lo shock in casi ir1 cui queste r otture esistevanp? In queste condizioni non c'è da fare altro ch e aspettare, poich è si sa ch e se lo shock si dfssipa in poco tempo c.ol sussidio della cura, m olto prohabiln1ente è solo espressione di u11a sèmplice comm ozione nervosa; q11ando, invece, persiste a lun go od a nzi si aggr ava malgrado le ct1re, qua si sicura111ente è indice di 1111a lesion e viscerale : se poi il 11olso si fa filiforme e si accelera, il volto impallidisce senza a lterarsi, le . ' . . m11cose si scoloran o, se v1 e angosc1a respiratoria, raf1reddamento delle estremità, un po' <li agitazione e delirio, si ha completo il ~t1a­ dro delJe abbondanti emorragie interne. Dunque, tornando al con cetto che mi propo1

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i1evo di fissare, volevo dire che se· non vi fosse stata la comm ozione cerebra le·, la diagnosi precisa si sarebbe. potuta far.e assai prima, poiché ci saremmo accorti dagli altri sintomi (dolore localizzato all'ip,oco.n drio sinistro, r.eazione pe. ritoneale) che sott o lo shoc lr, si nascondevano i sintomi dl u11'emorragia intern.a da pro~ a1J i­ le- r ottura splenica. U11 altro fatto degno di nota è la rottura .-Ji t1na milza di forma e grandezza normali; non solo, ma senza che vi fossero tracce di contusione s11ll'ipocondri.o sinistro,: la pelle rnon 0ra ecchimosata n è vi era infiltrazione sanguigri:t dei tessu ti molli; nessuna costola er~ frattllrata; nel seno pleurico complementare mancava l'ottu.sità rivelatri:c~ di un ve1·saìne11to em c)ti.C'ù. Eppure si sa ch e p er determinare la rottt1. a di t111a milz~ . norm~l e occorrono traumi intensi e ,che agiscano sulla parete tGracica in cor rispondenza della 8a-11a. costa: si sa pure che com e complicazioni frequenti si ri~vengono feeite simultanee nel r en e e nel polmone. Nella n,o stra. paziente, com.e abbiamo detto , nessuna traccia di contusione e quindi di trauma diretto si è riuscit o a scoprire 'a carico del torace e _ del fianco sinistro. Si può per questo escludere che effettivarncJ.1tte c;i sia. stato l 'urto? Io pe11so ch e più fattori a.bb~ano ·contribuito a determinare la splenorressi: penso ch e la milza abbia subìto un a violenta .compressione da qualche corpo ottuso agente sulla parete toracica, per modo che, immobilizzata contemporaneamente dai suoi m ezzi di fissazione anatomica, presa fr a il diaframm a e i muscoli della parete t oracica contratturati, sia stata come schiaccfata fra le coste ed i corpi vertebrali e momentan eamente sgusciata dalla sua loggia, per cui si è avuto non solo la rottura ùel pa renchima, ma an ch e lo strappamento di qt1asi tutti i lep erficie · dell'organo e retratti. Il peduncolo vascolare. Infatti l'omento gastro-splenico, l "epiploon pancreatico-splenico con i vasi (ad eccezione della sua estremità s11periore ch e for m a. il legamento sospen g.ore della milza), il legamento freno-colico erano strappati dalla superficie delµ. ,orga:n o e r·etràtti.. Il peduncolo vascolare era br eve ~ ·st1·etto, tanto ch e si riuscì a comprenderlo fra i morsi di t1na sola pinza di Kocher: questa particolarità anatomica deve aver certamente contribt1i to a determi11arn e lo strappa.ment o. Stomaco e intestini • erano vu oti, lontani dal periodo digest]vo, e • perciò avevano potuto sf11ggire ·all'azione trau' 1nati ca. lJn,altra particolarità degna di nota è che l'~1n ostasi s'er a fatta sp ontaneamente e complet amente dai vasi lacernti. Tanto clalla st1pe1·fì cie di rottl1ra della milza quanto · dal pe1

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IL POL LCLINICO

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dt1ncolo vascolare all'atto · dell'inte1·vento4 r 01)e. ratorio• i1on gemeva a~atto sangue. La milza aveva perd11to le st1e con11essioni vascolal'i, i vasi nello stra1)-p amento aYevano subìto l:ostruz.io11e per ag·grovig·liamento clelle 1 t1111).cl1e: di qui l'em ostasi spontanea; fatto q11esto meravi-· g;Jioso e fortunato p,e r l'inf·erma, alt1ime11ti per prof11sa emo1·l'agia '7dall'arte rj a splenica. si saeebbe avt1to la morte in pochi inin11ti~ I o })enso che dèl sangue ~eh~ non era l)Oi ecce$sivo) si sia versato nella eavità addomi1iale salo in; pt'imo tenlpo, subito dopo il trat11na; e cl1e 11na ' volta avve1111ta l'emostasi qt1esta . ia stata. pe1·rnanente, . oi:>ratutto l)er il fatto che le condizioni generali Q.ell'inferma non si a11darono aggravando, él11zi si ebbe tm migliora!Ilento per q11el che rigt1al'dava la commozione . cerebrale. Emostasi precaria, s'intende, cl1e·avrebbe i1o t11 to cedere più o meno presto per clar luogo acl lln'emorrag·ia sec-ondaria. Se c111esto mio modo di 1·agional'e corrisponde alla ,·erità, si Yiei1e ad ammettere cl1e .l'inte1·vento operatorio,. pllr ritardato di clodici ore, non 11a 1Jo1tato ness1111a conseg·uenza dannos~,, 1)-erchè l'en1ostasi. s'·era fatt a spontar1eamente fin da p.rincipio: illoltl'e esso, anche tardivamente, e1·a necessario l)er due motivi: 1° per rendere stabile e sic11ra u11a emostasi ince1·ta e precaria;· 2° })er rim11overe 11n organo, come la miJza, che sicuramente sa~ l'ebb.e . a11clato inco1itro _allo sfacelo per avel' perdt1to og·ni sorgente nutritiva ., Si sa infatti che per l'obliterMione di lm ramo dell'arteria si ha necrosi di quel segmento di ghiandola che i1e è irrigato, e che per l'allacciatura d~ essa (per ferita o allo soopo di ottenere J'atrofia cli un twnote) o per la ti0r,sione del peduncolo • vascolare si determina necrosi di tt1tto l'org~no. Se11za i11sistere , sl1 altri particolari, concludo dicendo che scopo precipuo di questa nota è dì t·ichiamare l'attenzione sulla i:>art~colarità della lesio11e a11atomica del1a milza. D11nque, i1on solo si è avuto r ott11ra di llna milza sana, di ~ra11dezza i1orn1ale, l)er 11n tratuna che. no11 11a la..ciato a lc1111a tracci.a 11lla parete toracica, ma si è av11to' - e que_sta particolarità non ha ri~G ontri 11ella letteratura medica lo strap1)a1nento co111pleto clel pedu11colo ,.a colare con trombizzazione dei vasi. • Riepilogando, il .caso ini se1nbl'a sop rat11tto ii1tel'essante: · I 0 pe1·cl1è _commozione cer.ebra.le e shock, som1nandosi, non hanno fatto ri.conoscere in primo tempo la rottt1ra di un 01:gano parenrhi1l1atoso, con1e la milza; 2° 1)erchè si è avuto la rottl1ra di una milza llerf ettan1 ente sana; ,. 30 perchè stilla parete toraciCél e llgli or-

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ga11i circonYicini a11,~ i11ilz a i1011 si so1io riscu11trate tracce cli u11 traurna diretto; 4° perchè, oltre la rotttll'<.t s1)'lenica, si è avuto lo strap1)a.inento completo del l)edn11colo vascolare; 5° per-.chè si è avuto en1ostasi l'apida e spfJ11tanea dei vasi costituenti il 1Je d11n colo vas·colare. Roma, git1gno · 1918. •

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· SU~TI . E .

NEUROLOGIA. Le malattie nervose della vecchiaia.' (N~USTAEQTÈR. ilf erlical Record, 16 marzo 19! 8). Le n1alattie del siste1na nervoso centrale e perife1·ico nella vece hittia possuno essere })rimal'ie, qltando il tessµto parenchimatoso è primi, tivam·e nte e di1·ettamente le~o, o secondaJ'.ie, q11ando le . alter az ioni paJ·en chimatose di1)endono da lesioni vascolari. Però questa distin. ziohe in bt1dna parte dei ca$i no11 è molto netta. Nella senilità i1or1nale il tessuto n.e1·voso subisce . un processo ·d i 1-eggero d~terioramento :· il cervello si i·aggrinzia, la sostanza corticale diventa più sottile, i s-0lchi si fanno n1eno profo.n di, ·e q1iesto raggrinzamento è vol11metrica<inente compensato da un aumento d€l liq11ido ventricolare e subaracnoidea Nel midollo s11ii1 ale e nei ne1·,·i periferici molte guaine mid-01lari scompaiono. Se queste · 10 1terazio11i ne111·0niche si accentl1ano esageratam·ente si h an110 stati patologici con complessi sintomatici pi11 o ineno P.-ravi a sec-onda della diffl1sione locale .o generale· delle alteraz~dni anatomicl1.e. ,t\naloghe forme patologiche possono essel'e deter1ninate dalle altel'azionf vascolari. Le arteri.e cerebrali diventano tortuose ed irregolari, le pareti si inspessiscono ed ~ 1 lume vasale di• \'enta proporzionalmente più piccolo fino alla c6mpleta occl11 ione. I disturbi della circol~­ zione di1)endenti da q11este alte1·azioni. d·eterminano l1na deficiente nutrizione della "i"lsta11ztt cerebr~le irrorata dai ,.a ·i rimpiccioliti od occl11si con la conseguente encef#alomalacia. Gli · aneurismi d'altra parte determinano un at1mento della pressjone intracranica e consegt1ente degenerazione del tessuto cerebrale. Le sindromi dipen d·epti da queste lesioni ,·ascolari s-0no spesf;O s~ambiate ·con la neurastenia, 1 i-ste1ia, la meningite cronica ed anche col tumor€ cerebrale. I sintomi generali in ra11porto a questo stato sono la debolezza generale, la diminuzione o la perdita della memoria., il mutamento di carat1

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RASSEGNE.


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SEZIONE PRATICA

' tere e l'irritabilità e l'.i'nstabilità mentale. I · falomalacici o emorragici, distribuiti .su larga . sintomi sp,e ciali più freqt1enti sono: una parti- zona ed irritanti le aree motorie corticali o colare iperestesia dei vecchi n on limitata alla subcorticali. sola pelle, e le vertigini, che costituiscono uno · La polineurite senile colpisce di r.egola i n·ervi ' .dei s•intomi. ·p iù molesti dell'endoarterite· cro- midollari e raramente quelli cranici. La 'etionica. Grasset ha id,e ntificato due specie di ver- logia di quest~ affezione non è ancora ben de.fitigini, J-e semplici . e le vertigini con crisi epi- nita; alcuni autori le attribuiscono una nase lettiformi e que1le con polso raro ed · attacchi arterioscleroti·ca, .altri la m~ttono1 in rapporto sincopali ~pilettiformi. co.n una ca:rcinomatosL miliar·e dei nervi peri'. Le sindromi speciali dip€ndenti da alterazior1i feriéi. Questa malattia si iniz'ia insidi·0 samente secondari.e del cervello hanno t1n q11adr-0 di- e non ~ accompagnata, come la polineurite dei verso a seconda della porz:i 0ne encef ali ca comgiovani, ·da intense ìnanifestazi·oni dolorose. p-romessa: emiplegia, dip·l egia, afasia motoria Si ha d·ebo1ezza ed intorpidimento delle estre_ ·e sensoria, sordità, cecità, astereogno si, apramità, seguìta da paralisi progressiva.' In molti • xia, ecc. così c'è atrofia e reazione elettrica . d·ege:aeraLa così detta paraplegia senile è dovuta ad tiva, abolizione dei riflessi. Malgrado l'età, l'af-. alterazioni mido.llari secondarie che detern1i- f ezione in gen.e re guarisce. nano la 1sintomatologia tj.i t1n'3. mielite trasver- . Le neurosi vasomotorie e trofi.eh~, i'acroparesa : si ha una . l)aralisi spastica di ambo gli ste.sia, il morbo di. Raynat1d·, l'erit.romelalgia, arti inferiori · con esagerazione dei riflessi, clo- la scleroderilia sono state, per quanto rarano, fenomeno di Babinski, incontinenza o"' riten- mente, constatate nella vecchiaia, ma non ·sono caratteristiche di .qt1esta ~tà nè assumono in · lione di urina e di feci. Una ew.orragia in un segmento del midollo . essa un decorso part~cola·re. Sono .stati descritti dei casi di isterismo nei c::;pinale provoca la sindrome di Brown-Séquard. • \'ecchi, ma è lecito dubitare .s i sia tr·attato di Non sono rari i casi di raminollarnento .midoli-nizia1i di psiconeurosi senile. lare .con paralisi ed anestesia . ad ambo gli arti .:;tati • • La influ.enza della senilità sulla psiche è in inferi ori. • Un'origine analoga ha11no alc11ne forme di t·ap.porto ad un rallentamento del potere fun~io·nale della corteccia ice~ebrale dipendente tremori senili; coreiformi, atetosici ed intenzionali che talvolta accompagnano l'emiplegia . dalla involuzione p·atologicamente intensificata. Il morbo di Parkinson è 11n'affezione nervosa Qt1esta involuzione senile riguarda da t1na parte direttamente gli elem~nti 11ervosi e. dall'altra d'ella senilità. Anat.om·o-patolo·gicam·ente . queparte l'arteriosclerosi che ne disturba la nutri"ta m.alattia può divi·dersi in quattro gruppi: 1° Endo- e periarterite con alterazioni in- zi-One. I pazienti diventano .egoce11trici, perdono fLa.mmatori.e dell'avventizia e della nevr0glia ogni sensibilità a comp'rendere e a compatire ie .s ventl1re degli altri. Tutto il J.oro interesse ·secondarie o s.imultanee. Q't1e.sti processi, che so110 diffusi a tutto il sistema nervoso, sono si conce~tra sui p.ropri bisogni corporali e s1illa accentuati nel midollo e determinano altera- propria felicità. Il potere di associazione ò el le idee è perduto e così la facoltà di git1dicare zioni secondarie delle celll1le della corteccia, per analogia sulle .esperienze passate ed attuali. dei g.angli basali e del midollo. 2° Alterazione µrimitiva delle ceJl1ùe ner- La lor.o inemoria ritentiva si indeboli·sce pro. ·ose dei corni anteriori, della colonna ' di gressivamente e c'o sì la memoria di fissazione. Clarke, della corteccia motoria ed anche delle Negli individui costitu.z ionalmente p sicopatici ed in quelli che durante la vita soffrir ono molte cellule ce1~ebellari. 3° Alterazioni del tess uto mt1scolare :· atrofia malattie con • conseguente diminuzione del poe deg·en-erazione gras·s·a delle fibre con profile- teie di resistenza, ·p ossono ma.nife.starsi varie psicosi. Queste psicosi senili possono . . ass11mere razione del tessuto interstiziale. 4° Reperto anate>mo-patologico perfettamen- la forma di demenz·a, di }}aranoia incoerente o allt1cin.ato.ria, di malinconia o di ·• psicosi ante negativo. ,, Il .con1plesso ·s intomatico· parkinsoniano è per sia.sa. Tutte le forme sono accompagnate. da altro schiettamente senile, ed anche · quando vertigine, ma il fen'o menò essenziale è il deesso .s i verifica in altri periodi della vita in cadimento .intellettuale. Una for~a .speciale di psi,c osi senile e la conseguenza di t1n t1·aum·a , o complicato ad emiplegia, bisogna considerarlo come l'espres- presbiofrenia di Alzheimer. Questa malattia comincia con una graduai.e perdita della m.emoria. sione di una senilità precoce. · . .. L'·epilessia e la corea senile sono . in realtà. ritentiva, .disorientamento, ir-req11ietezza, ill11l' espression e di fòcola.i arterioscler·otici, enc·e- sionj, .all11rin~zioni, i:> eri odi di. ronf11sione, pa-

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IL POLICtINICO

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rafasia, indebolimento mentale progressivo e di Rochester 419 l'esezioni del crasso; con il · termi.na con d.em-enza completa, spasticità d·e lle · · 14.5 % di mortalità. In 184 si trattava diella megambe. L 'affezione è anatomo-patologicamente tà sinistr·a del colon e si ebbe il 17 ?ic; di mortacaratterizzata da atrofia di alcune zone cere- lità; J.a quale fu i'nv-ece del 12.5 nei casi in cui • brali,: arteriosclerosi dei piccoli vasi e placche era presa 1~ in·e tà destra. La differenza. è domiliari di ·sclerosi disseminate nella · corteccia vuta al carattere meno setti co d·el contenuto licerebrale. : DR. • quid~ del colon destro riguardo a quello 1s0Jido •• del .colon 's.i nistro, e alla maggior sicurezza d·el• CHI~URGIA. • l'il·e{)-colostomia che si p ratica a de~t.ra, rispetto . . ai vatj. metodi di riunione ·dopo la resezione del Operazioni radicali nel cancro della seconda co1on· siinstro. . .. . · me1 à dell'inte~tino crasso, escluso il retto. ~u 100 pazienti presentatisi, in 62 fu praticata la resezion.e; negli altri 38 la· malattia fu (WILLIAM J. ìVIAYO.- Journ. o,f the Amer. Med. ritenuta inoperabile al momento dell '·e·sarr~e e Association). , dopo l'esplorazi-0ne addominale. L'A. si propone Con i moderni me-iodi la chirurgia addominale di aumentare .sempre più l'operabilità, sebbene I · ha ·fatto grandi progressi, sicchè più non ne ciò · possa condurre a un au.c-i·ento d-ella mortaspaventa la mortalftà, che si è. vista scendere . lità operatoria, che potrà es5ere in parte comal 2 'o 3 %. Tuttavia la m{)rtalità media tende pep.isato da mi.glioramenti di tecni·ca. leggermente ad ~umentare in quest'ultimo tem• CONSIDERAZIONI · TF.CNICHE. . po, .p er due ragioni: che si escludono oggi delle operazioni a iesito sicuro ma non ne.cessarie, e · 1... Incisione ampia nel m.ezzo del r·etto di che, d'altrà parte, si agg:çedi scono dei casi gra.: sinistra; legq.r~ .sòpra ·e sotto i vasi .e pigastrici ' vi che la tecnica prirpa era incapace a· d assolprofon<:li e tagliare fra le dllPi legature. ,. vere. Abbiamo im·p arato che anche con i meto2. Esp lorazione accurata ·della cavità peri. . 1 di più accurati 1 esame preoperatorio porta ·al toneale e d·egli organi in es.s a conten~ti per sco10 % circa di err..ori diagnosti.ci: è quindi ne- ~ prire l e possibili metastasi. cessaria, a meno di ·e splicjte contro-indicazioni, · • 3. M obilìzzazione. - Ric'o rdando cl;le l'intestitm'esplorazione accurata d·elJa cavità addomi- no crasso è in qrfgine assai vicino alla line·a nale, il .che ci .permette anche di is velare delle mediana, a 1sinistra, .e l'elativamente tardi asmalattie concomitanti, .e praticare quindi in un sume la sua posiz.ione tutt 'atto1~0 alla eircon~ solo inter:vento ciò che avrebbe richiesto due ferenza esterna della· -cavità addominale, è faoperazioni. È vero ·Ch e lé stàtistiche ·di mortalità . cile comprendere che i suoi attacchi esterni non sono· ridotte di una metà qu·a ndo il numero delle contengono tess·u ti importanti: citiamo sol.o l'an• 1 operazioni ·è raddo·p·p tato, .ma si tratta d·i una golo .spl.~n.~co, mantent1to dal legamento splenocoli·co, .che .c ontiene un. va.so che dev·e essere le. r iduzion.e apparènte, ·c he si risolv.e ·in un disturbo assai ·maggiore per ·il pQ.zien.t e. ~ vero gato, e · 1a c0nnes.sione del mesa.c olon pelvico • l)Oi che questo m·etodo della iaparot·omia esplo- nella donna col legamento largo di sinistra, ·d{)rativa non è troppo séientifi:~o -e '~arebbe •lesi- ve pu·re ·eisistono <;lei vasi che vanno ricercati ed derabile che la p atologia . .::i fornis·s e prima allacciati. Ciò per quel che riguarda i rapporti t1na diagnosi esatta; ma poco importa al ma- all''e sterno. Posté,riorm·ente dovrà essere identilato, purchè ·e sso n.e abbia giov~mento, che que- ficato e separato l'u:re't ere sinistro; il quale, talsto provenga dalla rimozione dell'appendice, di volta, per i ·suoi intimi rapporti con ·1a massa calcoli bilia ri o di un'ulcera dello stomaco. neoplaBtic.a, sarà n eres~.ario resecare, riunendo. Nei casi maligni un altro problema degno ne poi i monconi capo ·a capo, ovvero impiandella m assima attenzione è quello dell' operabi- tandone il 'moncorie supériore sulla vescica, o, . lità: se questa è mantenvta bassa si ha anche infine, legando .ed abbandonando i due monconi, t1na bassa m ortalità· e' un'alta percentuale di a seconda della possibilità: qt1est'ultima even. guarigioni; e, viceversa, ,quanto più grande è tualità non ha avl1to alc11na conseguenz~ da nil · nt1mero di pazienti ope.rati su cento esami- nosa, nè è stato neoéssario praticare in seguito n ati, tanto più alta è la . mortalità, perchè rica..'. una nefrectomia. . Dal suo carito in un caso è vata da un grt1ppo di casi avanzati in cui il stata necessaria, e anche qui senza conseguenze. rischio d ell'operazione è·grandP ·e la pe1·centual~ l'asportazione del rene sinistro, per lo stesso di guarigioni b assa. l\1a con tal·e sistema -si a11- motivo. L 'uretere destro deve essere identificato, m enta in definitiva il numero d.ei pazie nti che ma ·raramente lo si trova coinvolto. Non infrevengono guariti. quenti sonQ delle aderenze anche vaste alla pa- , Da l 1898 al 1915 vennero eseguite nella clinica rete addominale: in tali ca~ i l'A. non ha esitato 1

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SEZIONE PRATICA

·a e.s eguire abbondanti resezioni di tessuto, senza. ch·e ciò si ri.solvesse in un aum·e nto della· mortalità op·e·ratoria. Rìassumendo, è consigliabile liberare il c·olon dalle ·s ue aderenze all'esterno e sollevarlo rese' éando con .esso in u~ sol pezzo tutti i tessuti invasi. S'p ecjali difficoltà offre una tale di.s:sezione quando fu fat_ta in precedenza una laparoton1ia esplorativa o quando fu .P·F aticata una colostomia: anche in tali ·casi la dissezione vèrso l'-esterno si presenta sempr.e relativamente fa:cile. Mobiliz.zata così quella parte del col'on s11 cuL è impiantato il tumore, essa può esser f acilmente esteriorizzata .e posta in luce. I vasi sanguigni sono rapidam·ente identificati e legati . Il sisterna linfati.co in questa regione è, fortunata,mente, scarso, .e da ciò dipende .essenzialmente il successo di queste operazioni; n.el 60 % dei casi mortali· i pazienti morirono per varie cau·se, prima ·che i g-angli fossero invasi; frequentemente, dopo ·estese .diss,ezioni, l'A. ha esaminato microscopicamente le ghiandole che apparivano ingorgate e ha constatato che ciò dipendeva

neoplta.stico, probabilmente pe,rchè ogni ovulazione apre una superficie non protetta. · Piuttosto frequente è l'adere11za al tumore dell'appendice mentre òccasionalmènte è attaccato il cieco: la rimozione dell'uno .ed eventualmente dell'altro organo può essere eseguita rapidamente e senza peri·colo. Escissione del colon i'nvaso e ristabilimento della funzidne~ Ottenuta . l'e·s teriorizzazione d·el viscere. ~leso, il conip·o rtamento . ultetiore di-

pen·de da due circ~stanze: dalla prep~razion·e più o meno bµona èui si è fatto sottostare il paziente, e dall '-esistenza o no di ostruzione. Visto che le feci liquide hanno gli orga:nismi più attivi, rri.?n è bp·p ortuno ·vuota~ · l'intestino -entro le ventiquattro or(:} pre·cedenti, m.a almeno qua-, ta:µtotto ore prima. Quanto all'ostruziop.e, ess·a, anche se moderata, permette di rad.o una resBzion.e .primaria: oocorre prima toglier di mezzo l'ostruzione, sia con .una cecostomia o con una colost 0 mia assai vicino al tumore, .s ia con .l'operazione in due tempi di Mikulicz .e Bruns. L:o- , stri.lzion.e poi fa sì che le condizi·o ni· generali del paz ierlte div~ngano assai miserevoli: è allora dalla sepsi e non dal carcin6ma. nec~ssario con lavaggi gastrici, con tpodermoResez~one de~li al_tri 0 ,rgani ìnvasi. ~ S~, co- . elisi, far passare questo periodo acuto, rimetme abbiamo visto, e ali esterrio non diffictle la . tendo l' operazione a più tardi, quàndo la permobilizzazione del colon, non va passato sotto llleabilità inte-s tinale sia ristabilita -e le condisilenzio che all'interno sp.esso si presentano ade- zioni sollevate. . re·nz·e del, tenue il quale, co.me, più raramente, In condizioni fayore\\oli per una resezione priil suo mesentere, può esser.e invaso dal n·e opla- ma ria còn anastonosi teTmino-telìminale l'uso I • sma. Ciò non costituisce una condizione di ino- del tubo si'gmoideo (un tubo di cauceiù introdotperabilità. L'A. ha avuto pazienti con guarigio- . to per l'ano fino a supe;rare di qualch·e centine di cinque an·n i in •Cui av·eva resecato · da una metro la zona di sutura) .suggerito da Balfour, a tre anse di tenue. L'esperienz.a ha dimostrato ri.duce notevolmente la mortaljtà. Nelle sutl1re che in queste resezioni qualunque metodo di termino-terminali v'è una is't iniiva tendenza· a anastomo.s i ·è bt1ono : in questi ultimi t-empi l'A. tirar.e tropp.o i punti, con la· con.s eguenza di reè ,s tato più pr-openso a· q-qella termino-terminale, stringere il lume intestin°a le: ·a ciò si può ovcon una sutura continua al' èalgut protetta da viare sia con Ìl tubo di Balf our sopradetto per qualche punto stacéato di seta sulle -p areti mu- . le lesioni baJsse, .s ia con il metodo suggerito da scolo-periton~ali. I. monc.o nl delle· anse cli:e ri- C. H. Mayo: praticare un'incisione sul margine mangono · attàccate al tumore colico vanno opposto al m·esentere del moncone distale, che schiacc.i ati, 'legati e cauterizz.ati. • è p.iù ristr.etto dell'altro, aprendq-ne gli ango-li Nei tumori bassi del sigma non raramente è e rendendone quindi la circonferenza più ampia. ' Se v'è .qualche -d ubbio sull'i.n tegrità della liinv,asa la parete posteriore della v.escica, di solito nelle sue du-e tuniche esterne, sierosa e nea di sutura, si attaccherà la zona sutura.ta al muscolare : parecchie volte l'~t\.. ne ha praticato periton~o, ovv ero la si passér.a addirittura atla resezione, eseguendo poi una sutura co~tinua traverso questo che si 1suturerà poi diet~o del colon; ovvero, se i.I vi.scere è troppo corto per al catgut co1T qualche punto staccato di prote• zione, s.enza avetne avuto ·m ai alcun incidente. questa manovra, lo si circond·e rà con· una benL'invasione delle 01Vaie, delle tube e d ell'utero. der.ella di tessuto .elastico, sì da ;rendere la g,u : ha conseguenz·e poc<? importanti: l'A . . ne ha tura extraperitone-ale. Circa dodici anni .or sono C. H. ·Mayo introeseguito la resezione partendo da una incisio~e trasversale ·s ul collo e risalendo in alto in modo dusse in clinica il metodo di Mikulicz-Bruns di da la-s ciare tutta la m assa ade!ente ar turnar-e. resezi·one dellà .s econda metà del colon, ciò che ' Una speciale attenzione me-ritano le ovaie per- forse ha più che tutto contribuito ad accrescere la operab,ilità e a ridurre la mortalità. Consiste chè esse sono la sede più f:reque nte del trapi::Jnto .

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IL POLICLINICO

nell'esteriorizzare completamente, come è stato descritto, la zona neoplàstica con tutti i tessl.1ti invasi; il colon sano viene liberato a monte e a valle per parecchi centimetri, ,e i due bra.cci suturati, las·ciando completamente all'esterno della cavttà addominale il tumore e una quantità sufficiente di intestino sano; tutto attorno alla base di questa massa protrusa si sutura il peritoneo, sicchè essa rimane perfettamente extraperitoneale; dopo 3-7 giorni si asporta la par~te protrusa, si.cchè ri:rpangono sulla ferita l due . ' capi ·dell'intestino, come la .sezione di un fucile a due canin e. Se v'è ostruzione è consigliabile il nletod-0 di Paul, cioè, non ·appena il sigma è ben fissato alla ferita, tagliare via la massa· neo-' plastica, lasciando ·che i monconi sporgano di • 3 cm. e più, .e quindi in$'Ìnuare nel capo pr0ssim:;i.le u:o. tubo· di caucciù allo scopo di vuotare, il con~nuto ostruito. Se poi l'ostruzione risiede nell'ansa protrusa è opportuno proce~ere subito alla s.u a asportazione, com·e Qonsiglia P •eck. In secondo tempo, cioè 10-12 giorni dopo la • prima operazione,. si ap·p lica a cavallo del setto di visori o dei due monconi una lunga pinza a pressione, .che di gi·o·rJ?.o in giorno si string·e gradualmente di più, finchè in capo a circa 6 giorni, coTros.o questo setto ìnterm·edio, si vie11e a formare una sola cavità, sì da risultarne una semplice· ·co1ostomia, ch e, qualche giorno più ·tardi, può esser chiusa con una semplice opera• :zione extraperitoneale . L'operazione di Mikulicz può ess.ere applicata anche ai tumori assai. bassi: è so1·prend.ente co- . me anche la parte superior.e del retto p·ossa essere tratta fuori attraverso l'in•c isione add'o minale: parecchie volte l'A. è rit1scito a d OJ:>erare in ql:lesto modo dei tumori del sigma-retto, lib1erando il retto fino a tre centimetri dall'ano. · S'pesso è necessari~ ùn sostegno di garza tutt'attorno alla massa protrvsa per manten erJa fuori del peritoneo : e.s sa va lasciata per 10-16 giorni. Si può credere che con perfezionam·enti di tecnica si ·potrà applieare con maggior larghezza la resezione itnm.ediata : ma va n otato che ·spesso l'insuccesso non è imputabile alla tècnica, in qt1anto di solito la fatale fuoriuscita d·el conten·11to avviene durante la secopda settim~na, qlfando cioè la sutura ha già adempito il suo compito. Occasionalmente si possono trovare delle cavità ascessuali di notevoli dimensioni nella pelvi. Queste non indicano . affatto di necessità una inoperabilità .del tumore, ma richiedono che l'jntervento sia espletato con la chiusura del bacino distaccando e sut11rando il peritoneo, così da proteggere la -cavità addominale, e, nella donna, drenando attravers0 la vagina, men'

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SEBASTIANI . •

INTERESSANTE PUBBLICAZIONE. Prof. GUGLIELMO BILANCIONI

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tre nel magchio l'intero piccolo bacino sarà zaffato con garza iodof ormica_Questi ascessi sono più frequenti nella donna, probabilmente a causa della vi·cinanza d·elle tube. Talv.olta è meglio terminare queste estese e complicate ·operazioni con una colostornia per·rpanente : si applica un enterostato ad angol·o retto sul :retto, al disotto del tumore, e, dopo la $ezi·one,, si causticano i monconi col termocauterio; si asporta la parte necessaria del sigma, e . si fis,s a' il. moncone prossimaie s111l'incisione mediana . immediatamente sotto l'ombelico, seco,ndo il m ·etodo di Mixter; la cavità delJa pelvi è zaffata -con garz·a tutt'attorno alla .p inza : questa viene rimossa dopo una settimana·, q11ella dopo quindici giorni.: A ·Chi nbn abbia effettivamente partecipato a qualcuna .di queste formidabili operazioni esse po ssono apparire imp·o·s sibili, o, se anche meccanicamente possibili, piene di tale pericolo imm·ediato e· con ·c osi 1p iccdla probabilità di guarigione perman.e nte da non èssere giustifi'cabili. Ciò nbn corrisp·onde affatto a verità perchè in tali estese e complicate dissezioni l'A. ha avuto ll!Ìa pE!rcentuale assai notevole di guarigioni permanenti; e, anche in caso di recidive, il paziente ·ha b·eii·eficato di un lungo periodo di esi: stenza con·fortevole, che non avr-ebbe potuto ottenere da una colostomia palliativ'a . Nella clinica dei Mayo furo~o esegùite 262 resezioni del crasso per tumore maligno: fra coloro che furono operati da più di cinque·· anp.i il 54 % sono vive~~i, e fro/ coloro op.erati da più di tre anni il 67.5 %. . Concludendo, 1'A. afferma che la natura della malattia è tale che la prospettiva di guarigione è maggiore che per i cancri di qualsiasi altra se.d e, ecc,etto che per quelli del labbro e del fondo dell'utero.

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SEZ IONE PRATJCA

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APPUNTI DI. MEDI 0 1NA PRATICA. CASISTICA,

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Paresi brachia le dolorosa da apicite tubercÒlare.

Il plesso brachiaie l1a intime relazioni co11 Jn, pJeura apicale: i s11oi rami si trovano n·el lasso tessuto cellulare eh.e insieme alle glandule linfatiche riempie la fossa sopraclavicolare. Ciò spiega perchè le affezioni di qt1 esta regione specie accompagnate da r·eazio11i glandulari pro\·oeano disturbi del plesso brachiale, rome è il caso· delle adenopatie cancerigne. "Jl :l malgrado la fteq11enza defla tt1bercolosi cleg·li a1)i ci pleuropl:llmonari non sono stati r egi trati casi di Jesioni del ple~so bra.chiale nella tubercolosi. · .-\.n cl::t.,e Sergent che ha insistito s11lla freq11enz.a della ple111·ite apicale con adenopnti e soprarlavicolari e in11g11agliar1za p11pillare non ha fatto cer1n9 dell a poRsibi 1ità cl i dist1rrbi d ipendeI~ ti . da lesioni d~l l)l·esso brachiale. I_ ·Ler1 e de T eyss1en hann o ossetyato tre di tali casi in soldati d11ra11te la· g11erra. Il casç> segl1ente è il più tipico di tutti: Un soldato di 40 anni nel luglio· 1915 imp1·( vvisamente av/ Ye1·tì torpore alla spalla sinistr h. e della regione laterale del coll o e contemp<?i·a nearnente non era più in grado di alzare il braccio. Dopo 3-4· gio1ìli migliorò e potette ritorn a l'e al s110

. Sel'\"lZlO. .

Il 20 agosto Sl1ccess ivo il soldato avvertì un dolol'e violento al la stessa spalla irradiantesi t al braccio. I dolori avevano caratte r e accessionale, si verificavanò ogni 2-3 ore d11e o tre volte al giorno: il paziente diceva di .sent~re come se un su,c chiello gli p·e netrasse n ell e cnrni e tale dolore si ir-radiaYa a l braccio, all'ayamhraccio, al pollice. _.\I l esame ·s i con statò che I a spalla era 1111 po' spianata ed abba.ssata. Le fosse sopra- e sottorlavicolari era110 s1Jin11at.e fLllZi erano sostit11ite cla llna sporgenza, il rilievo della clavicolà e1·.a ·sco1npa 1·so. La r)ressione del p11nto cli Erb era doloros·a . Ql1ando il paziente inclinava l a testa a destra avvertiva un dol o~e al braccio sinistro. L'elevazione, i movime11ti in ava11 ti ed indietl'o del braccio provocavano' dolore; l'a1Jd11zione d el p ollice era limitata. Tutti i movimenti dell'arto e rano possibili, ma la forza era diminuita. I riflessi dell'arto supe• rior.e sinistro erano più del)oli . di quelli del destro. s ·ul margine esterno del poJl iee e del• l'a\·çi.rnbrarrio s inistro esisteva t1na striscia di ·leggera iperestesia. La eccitabilità galvf.lnicn e faradica dei muscoli era , dimin11ita. Alla rPgione latero-cervicale sinj stra ~;palpavano g·la11ff11lp ingl'o'ssa t<:>. In ro rri ~p ·)ncl e11za di ambo gli 1

apici, ina specialme11te a -sinistra, si notava una leggera ottusità a lla. percl1ssione ed asprez.. za di respiro . . All'esame radiologi co si · notò u11'oscurità in · co rrisp0nde11za degli apici specie a sinistr<L Dopo 4ualche setti1llétn,a la paresi scomparve e le crisi dolorose diminui1·ono di frequenza. ed inte11 sità, ma la loro durata at11nentò. ' In t11tti e tr~ i casi si c,onstatò. Ja paresi al lato s i11i.~tro e ciò ir1 rap1>orto c~n la maggiore freq11e11za del.la t11bercolosi .del pol111one sinistro. Il ~ i mpn tico rervicnle non (·1 a con1prnrnesso tra11ne in . Ltr1 caso, nel qt1ale . i r1otù ur1 a legg~ra. diminuzione clelrarnpie~za <lella rima i)alp ebrale n iriistra. 11·1ie . ~ledic((l Ret'ie'lv ao·,) ' r sto 1918). u. <t. ·

T ERAPIA.

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Il trattamento de i prostatici. 11 prostati èu (Fr. 13. s,,·eet, T1ostori ?nerlicai · o nd sttrgical J o·urn al, 5 sette1r1J) re 1918) è sE.111• 1J1·e stato uri paziente difficile; è vecchio ed ha qui11di le degenerazioni prop1·ie dell a sl1a età; sofl'r·e in·oltre per i111a condizio11e ch·e lo tocca in nna delle · più imp olja11ti f.t1nzioni escretive .. délì'organismo: il catetere , gli fornisré lln sollie\'o momentaneo, m a· gli cal1sa 11oi i peg·g iori , malanni . Il trattan1ento m·e dico non ptlò p;1iarirlo; il SUO disturbo è meccani CO e deve essere curato me.c canicamente; . enz~ un pronto .intervento operativo, il l)l'Ostatièo diventa schiavo della propria yescica, esposto alla sepsi, a ll'11rerr1tct, alla, d·eg·e nerazion~ . La d11rata media della vita .dei ca i i1on operati è di tre anni ' . dall'i11izi·o dei primi sintomi; i casi di pazienti , che ~op 1·a vvivono a l t1ng 0 son o eccezioni ·alla reg·ola. Par·ecchie so110 le considè1·azioni che vanno fatte a proposit·o dei prostati ci; pe1· la loro stessa età essi vanno s oggetti a marattie peculi n ri , cp'Iali: a·rteri o!'clerosi, deg:é11erazione cronica clel c11ore, bro11 chite, nefr,ite cl'onica; ecc. L\ con11)li cnzinni cli1)~nde11ti flalla stes:-:a prnstn ta tPn.don o .ad agg 1\:\vn r e le condizj u11i : cistit e, calcoli vescirn li, dilatnzione degli llreteri e/dell a pel,·i re11ale, !)ielite, pionefrite, sep si g.enerale, l1remia. J)1yerF-e so1lo l)Oi le condizioni individuali, fo11date . !)ecialm er1te s11l gra(ln rli i~eazione del l·ene n lla l)l'e . . Rion,e retrograda. È irn1)ortante anzittitto cli 11 n n s\·11otn1·e tnai . . t1na yesrica ripiena, .aJt1·in1eni i ~i rorre il 11el'ic0Jo cli vederla riem~)i rsi di sang11e: j11 taJi ca si ~ i metterà un cnteterr n permn n r.nia rhi1t J

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POLJCLlNJCO

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d e11clo11e , l 'orificio con un tur'a cciulo ed eva: gi· orno, incor · · d o l i ad utinare da. sè, ciò agg 1an ct1an d o 1 orina di tanto in tanto : spessq devono che si verifica a bbasta11za presto, siochè i p.apassare d ei g·iorni prima che si possa p.ermet- zie11ti stessi p1·oya110 1.111 ét se1).sazioi1e quasi di tere un effluvio costante. · rjng iovaJ1ime11to: Rara1ne11 te si . h a nno orchiti Il trattamento d ella media dei prostatici va o epididimit.i. orga11izzato COJ!Je , egt1e: ci toto1nia soprapuI risultati otte11uti con qttesto 1uetodo so11u bica _e~ applicazione di u11 c atet~ re a per:r;na- di .m ol to sup.erio ri a q 11 elli osservati con altri nenza; si può a Jlora ispezionare bene la vetrattamenti. · sci ca e trovare ·eve11t~1alme.nte Ja ca:usa di al- \ · in'i . • cune compl icazio11i, aspo1~tand o, 1). es., i calcoli. se vi sono, ed anche i possibili tt1mor.i; si pt1ò NOTE DI TECNICA. ,. far p~1re t1n a b11on a esplorazione del la pr0stata. •

Il catetere può ' "enir suturato n el1a vescica e rimanerv~ · 1Je1· deUe settima n.e. È . i:aro chè si debba frattanto irrigare la vescica, se non forse per l evarne i coaguli sanguigni, che poss ono f·ormarsi nelle prime ore, Si tiene in letto il. paziente per lè prime 24 ore, lasciandogli bere acq11a a · volontà e dabdogli dosi forti di llrotropina. · l)opo 4:5 giorni la pres·s i on.e sang11ign a si ~bl:>assa, dimi11uisce la q11a ntità di 1.1 rina, il pazi ente è irreq11ieto, ·soffre ùi .nau·s ea; l'urina contiene ·m olta a lbumin a, l'addome è disteso. In questo period o non si d eve far alt ro che sostene~e le forz e d e1 l)aziente e vedere cli stimolarne' il ren~ so1nministrand'o notevoli q11antità di liq11id o, pel' l a lJocca, p er il retto. od nnche p er v ia e11dovenosa. Dopo u11 certo, t e1n1Jo il paziente cambia aspet~ to ; t11tti questi sintomi reg rediscono, l'urina i1on ·contien e .più albumina; è questo il p eriod o in cui l 'operazione p11ò Yen ire sopp o1·tata. Sotto a n estesia, si estrae . il cateter e dalla vesci ca e si asporta la p l'ostata d alla solita via, ciò ch e p11ò esser.e f acjle o diffi cile: generalmente co11 l e lJrostate g rosse s'i11contran o minori difficoltà. L 'e1norragia è talvolta l eggiel'a, talaltra abbondante: essa va arrest ata p1ima che il paziente lasci il ta\ 1 010 op.era torio; 'ci ò si fa n el . modo più semplice cc>n il . acro ela sti co clj ~agn.er. Ad ogni modo, f ncendo, . com e i è d etto, ' l 'oper azion e. in due tempi, il pericolo . d ell' en1on--agi a è m olto· diminuito. i metté poi ·un gro so tnbo cli gomma· n ella ferita vescicale, cloYe i s11t nl'a con 9t111 p11nto a lla pelle; ne f11qr iesco110 uri1le e coag11li s a11guig11i. Il gi.01·110 Begt1ent e si leva il s acco di I-Iag11er ~d il t11b o di go111ma, rb.e si osti.tuisce rnn lll1 ca.tete 1·e. Q11 est o ,:i leva cl opo ct1·ca .) giorni; all or a il paziente i11co1n incia a d orill:l l'e da sè, anrJ1e . e la ferita Yescicale è t11tto1·a aperta. .. on si. verifica110 complicazioni, 11 è , dopo l 'operazione1 si richiede altro rl1 e llilét bu ona asSif'te11za. i' fann o alzare i r>aziénti a ] 2°-3° l

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Ricerea del sangue nell'urina, nelle feci e . nei' liquidi patologici. . :· Thevenon e Rolla nd . (Presse Nlédica l e, 191ì, n. 46) descrivono un metodo d_;_ ricerca del .sang ue basato ~ulla reazione del pira1rud on e ' in contatto di. ossidanti, reazione che si manifesta C?n una colorazione ·violacea. I r eattivi da impiegare sono i seguenti: . 1° Piramidone g·l'. 2 .~0, alc;ool 'a 90° em e. 50. 2° Acido a cetico glaci a.le eme. 1, acqua· distillata eme. 2. · 3° Acqua ossigenata. ' Pel\ la ricerca d el san g11e · J1elle 11rine si p1·0cede c9sì: a 3-1: crnc . d i 11rin a nòn filtrata si aggi11nge una eguale qt_1antit à di sol11zione a lcoolica di pjramidone e 6-8 gocce della sol11iione di acid o aceti co e dop o a vere agitato si ~1.ggi11ngono 5-6 gocce di a cq11a o.ssigenata. In rapporto alltt q11anti.tà di sangue conten11ta nell'uri11a l:;t col 01·azione \'i ola si m n J1i fe sta l'i t1 o meno ·rapiclamente. Q11a11do il . ang11e è J)l'esente solo in tracce la l·eazione si prodt1re in ca1)0 ad 11n quarto cl 'nra :· si ha una tinta ble11viola che raggi.11nto il massimo d ec r esre }ler poi scomparire del t11tto. . . Per la ricer ca d el sang11e 11elle materie fecali. 5i proced e così: 11na piccola quantità di feci "'i stem1Jera in 3-4 em e. d 'acqua distillata: si • ;lecanta -e i aggiungono· 3-·i em e. d ella soluzio11 e . d i i1iramidone, 6-8 gocce della sol11zio11e acetica, ed · infin e, d opo av~re agita to, 6 gocce l'acqua o Rigenatn. In presenza di sangn e si ~sserva una colorazione hle1ì-violacea p]ù o m en o i11tensa eco11ò o il C'o nten11to em atico: T,o tes o p 1·ocedin1ento s i adopera per r icercare i! sa11gur 11el liquido re falo-racl1idjnn o, nei \·er ~8 1nent i l)l e nric i, ecc. L. e ricer ch e c·o1111)a L' a ti ve i fjt n i te dagli a n tori h an.rio dimostrato c11r qi1e tn m etodo h a la Ate. s·a e11sil)ilità del reattiYo d i ':Yleyer, · ha però 11 ·q11esto il vantaggio che esige 11na pr~paraz·i one $emplire e sollecita e ch e la co11:-ervazione dPl reatti,"o è piì1 11111gn e più sic11r::.. a .. rr . •

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...

r~.\NNO

X:Xv". F1 ASC.

POSTA DEGLI Asa·o NATI. (1008) '1ll;a . terapia d elf i~'{ftlenza. b onato n. 39:

A~l'ab­

. )J'o11 $i rnnn~ce ness11n rimedi o . pec ifi co con tro l'infl11enza . · ' Il medi co d ovrà r egolars i second o le nor me di terapia ro m11n i a lle mal atti r . s etti ch e con com~ plicanze polm onari. . t. p.

(1009) Confr(J l e turb e g astro-enter ic h e» dei ne·u rartritici. - Alral)b . n. 6579: Non vi so u o ' in cl icazi-oni particol a ri d i ter a pia~ per il . qu esito cl a l e i pl'op ost o, a l di f11ori delle con~1111 ri nrn1 e con si g·li a te in t utt i i trattati, e d elle i1orm e g·en er a li lJel' l a in odificazi o11e 1~1 tel'ren-0 .cli i)recli. p osizione~ c 1·El d o p e l'ò clie l e difficoltà n on si ano r ip ost e n ell a ter ap la quanto nella. e. atta. diag11osi. t. p.

( 1~10) i\.l d11tt. ·f.ì. d e P a nla, Z o11 a di g11ei·ra : L't1ltim a ~to ri a d ella medicina scrit t a i n Italia è ql1ell a rtel P 11ccinott i (Storia clella nierlicina, Livor rio , 1850-1866, i11 tre vol11mi), ·c r1e el1b e alcun e r is tamp e : opera cla. sica p er a l c n11i p eriodi, n1a ch e i1on p u ò ap11ag8 ;r e con1plet:l m ente le m e11ti c 1·iti ch e rn ocler 11e . .P oi null' a lt ro, fr a noi!· • .In Fra n cia i1e l 1911 la Cas -t ·h a illiè re di· P nr ig·i ha })llbhl icat o u11 com 11endio di L. ~\!Ieuni er 1lf>

l a n1r'cl<~cin,<1 rlepuis .~·es

uriyint>s

.1 usqi1,'à ·nos .?ou,rs (cli i:> ag·. 642, fr. 12) - ·r h e r'it e11go pro i11lo ad esauYir i. L a v o.1·0 accu r ato e d~ facile lettura, sebb e11e sovente ind1ffer cn te e of>lioso d ell'opera scie11 tifi ca degli itali ani. {]. b. (1011) All'nhb. ll. 82RO. - ColìSUlti : _.\CHAHD. L P ròl e de l 'uz'Pe e11. p u tlio lo gie. l\Iasson ed., P a ris, 1912. G1RAU O. E t url és ~ z~r l es ,.,1tPnlions rr:.u t ée.)·: Thèse d e ~1011 t1)e Il i er, 1917. P AISSEAU .. Sur L'rli n1i11nlio n et 7({ ré t eritio·n de • l' uréP dan s '1 '01·gani'.r.;n1e rnala rl e. ·'r ·hèse d e P a 1·i s, 1905-1006. t. p.

. . ==========================~~================

CENNI .BIBLIOGRAFICI. . C'r. f st i t u-:,iuni <ii. ttnùt.u1nio deLl'uontfJ. Vol. I , cli .pag. . 701. con 1·7 1 ng1i1·r. Vo1. II \ cli pag. 71i. <'"Il 't.;?:3 fig1ll'E'. IT '.!. d i pag, 1.36 cori 152 fi g nrr. \ ' ol. lTI , cli })Hg·. 1069 con 520 fig\1r ". - ..._o e. e·lit 1 i e a I il i r ~1 1 i 1, J I i l.~t 11 o.

C HTARL1c; 1

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1138

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· - fli s l pi r e

. .

SEZIONE PRA'!· 1C.\

S crive1·e . oggi un tratt ato d'an a t omia p11 ò semQrri.r e ql1asi 1111'a lldacia, d opo eì1 e Re n e f:O l1 n 11"red l1ti tanti, i qt1a li - ~)it1 o 111e110 clas icì -· \'n nn o per le n1ani d egl i st11<lc 11ti e dei i11e-

i.lic i. ~'I a è co r1 l'att(.l aci a dei rot ti cl1e l 'A. ha . a·s ~ ol t o il l1on facile compi to. Tn tJUe~t'op e ra , · c~al l a, d iz.io1l e s . 1 ~·Ca, cl all ' e~ p o~izion e lin1pida, l a11atom1a. n o11 c1 ap1)are · pi\t, com e ce la ri("'o l'dan o. . gli s tu di l111iver s ita ri , ari d o eser cizio mn em onico di . n ozi 011 i sl egate,· i11a. com e u11 t.utt o or'g anico di rl1i s i i11tr <-t ,·ed e l a lt a J.mporta11za biologica. · [ f1 ·equ enti a ccenni embriolog ici ·e compa1·a tivi, s c11i di soli to è irnperni a ta la clescrizio• • ne, rendon o .più chia l'a l a comp.ren s jone d Ella tnorfolog ia, ed ai11 ta n o .a d afferrarne il sig nificato, m e11tre cl 'f1ltra parte, col no11 i11sis t er e s1J i11gon1branti p.a rticola 1:i, l '_t\. r ag·gil111ge l o .. RCOl)O di m ettere b ene in lu ce l e nozi oni f o11dam en tali ed imm a n enti, cl1 e so11 0 le più import.a u ti a~ c"on oscer e e ricorciarsi" UeJle .e cl1iare· le fi g ure, in g ran i1arte ol"igina l i ; µtiliss in1i g li sch emi, s p eci a lmente· quelli ri g·11a rdanti il sist·em a i1er voso . .t\.lla fine d ell'opera, a lcL1r1e n ot e bibliograficl1e opportunu.111 ente scelte à iutano a d orie11tn.rsi ti ella . t er1ni11ata letteeatlll"a ana101nica. . .

1

l NDEX. .

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M . e SÉGUIN P. L a f!n 1i a-rène aaze1tse. l~ n ':ol. in-8° di pag . 442, cc.·n m olte f.ìgl1re e tavole, di ·c11i 8 in colori. - l\lfasson et C.ie, éd., P a.rigi. Prezzo L . 2Ò.

,,-E J ~ BER.G

f 11 qu ~s to

v9lume , glì .t\ A. s t11di ano <l [l,> prinin lo stato g enerale d ell a c;11esti o11e, d a cui r is11lta l a confusione e l'iml)r oglio d elle ' idee · 'lll l'argomento, prima ch e. l in as1)et.tata 'ricomua 1· ~ a d i quest o ·qua d ro clinico ·r e ndesse n eces3[trio l~appr ofo11dirne l o stl1dio. S egu e p o i l a rl e crizion e d ei principa li microbi d elle infezioni gazo e : a l c1mi di essi , d escritti p r i m a d ella gl1erra, 11011 so110 }), iù stati r itl'oYat i . Risulta in com p l esso c he l e in fezion i p;nzose 11 0 11 costi111i · c.ono l111 'entità 111orbosa, e lt1 patogenesi 11 011 ne è lln i ca : nei casi s-tuciiati g·Ii l-\A. l1ann o iso- , lato 40 t ipi differ enti di gel'n l i. s ·i pl1Ò )·ite11e1·e· ' ch e l a ft o1·n clelle in fezioni gazose in generale, è 0·1·ct ina riam ent0 pol i1n icrobi e:.1, freq n en ternr11l 0 1)nlian aer obia e c·11e flcl og11i 1nocln gli anaerobi \i 11a11no la i)arte pri11ci})ale. l)i,·er se son o l e forn1c cl inic l1e cl1e gli Ai\ ., olt r e C'he o. servate nell'l1or110, l1anno i>nt11to l'iprodur:re n egli ai1im a li d a espe1·i1nento; clai 101 o stu cli so110 ve11u ti, èt11cl1r, a ll 'in11)orta11te flJ.)plicazio11e terrt1) e11tica (lei siel'i, con cui h annu osser~·ato lln ahl)a . an1e11 to della mor talità J:al 50 al 20 °fo . Cl ·lavoro è co11clotto co11 .n1etocl o rigoro~o, e l'e~lJosizione . 11e· è n1olto chiar a~ l e note b iblio~· 1·nfìcl1e com prer1do110 379 n11bhl icazio11i. 1

1: 11.

I

\23)

,

• •


IL POLICLINICO

NELLA ·_ VITA

. ,.

.

.

meclico condotto alcun c·ompenso speciale per lt:•

ir1iezioni ipodermiche fatte a scopo 1>reventivo, cui I riden n ità speciale per gU nffioiali rn.eil io-i: ' è l)arago~bile i l ricostituente. No~n è, Pèrtanto. . L'on . Dore ha· presentato la seguente imterrog-.1- · cons~gliabile il rifiuto n ·tale prestazione . (7524) P e·n s,i oni. - Dott. G. R. da C. E. - Ella 7.1one {\l ininistro della guerra : i1011 rn.iò profittare dr lla clisposizÌ011e contenuta « Pren1esso cJ:le agli ufficiali rneàici viene c0Tri11eil 'ar t. 42 della légge . sulla ( assa di previdenza sr>0sto, in g-ra·zia della Joro ù-i t1rea, una iudcn11i.ti1 tlei medici condotti a favore dei medici ·an~iani <(di ser"!"'io s1)eci::i'Ie >) contenuta nei lin1iti di UlJ. . . . l)erchè, come tassa ti,pn nie nte . il detto articolo imn1nsRhno inferiore a lire nila e cl 'un n1i11i1.n o ii1fep one, n·o n si tro·vav<:1 in rrg;ola11(> ~ervizio· tllla en1·iorf' · a C:i1HJlÙ:l11ta centesimi <t l gior110; e co.nsicletato (:h~ <-'H~i so11n stati cl1i;1mati .all~ <1rmj il) lnr-· trata in vigor<~. de lla Jpg·gp 1-l lug·lio 1 P9~, n. 3~5. (7525) Htivenàiv '- luil<'nn1.tci c-aru-rive'ri. - Dott . .p:n 111 isn r a. o 1t r~ a 1r e tà p1·Psc:1'i ttn Jlel' g·li Hltri ri t . R. I'. d<:l S. l\I. - D J l 111 ou1ento eh(? Elln ttc<·ettù tHclini; e 11an110 clt.tto .e dù11no un nobilissi1no co11c•odest o seryizio di condotta èo11 la retl'ibnzione che tri bn to ai 1<1,?0l'O e di esistenze ]1€'1' di fe11dere 11 H ttunlmente l)el'Ce]>iSCe e lleSSUll fatto lllTOY-0 è OC:\ l l<'ler.;e dallt> in~iùi e dei nemici e delle malattie: cl1ieclt' ~) rron ~i repv.ti eqno eguagliare la loro inde11- • c:or .·o che abbia ruodifi<.:<:l to o c•ontribl1ito a m odifica re 1~ coudizioni obbiettiYe cl elln t-0n-elotta ste-ssa, 11iti1 n ln1f'110 n qu~ll;l clei Co11)i per i qnn li ln i1111011 pt1ò se 11011 fa('oltativamente. ottener~ t1n a ud<•n11.iti1 <'nY;llli ~ 8t1r1erio~·e del doppio a quesj:a i.I1.111~nto cli sti1)e11dio. Re fO!'=F>e intPres~a ta la G. r. A . <le11n ità l lPr la lnnre:1 dei mediej. a ].>l'OYYe<lere di nffiC'io ni senNi ll12ll'art. 26· delli1 "J}J qun 101·11 11011 ~i · cJ'edesse dr i)otel' migUorar<· l~gge snn itn ria. Ilto lto l}l'ObnbiÌn1e11te ~i otterl'È?bbL\ ~i ffn tto t rn tta111e.11 t<J . riro11osciuto un~nin1eu1ente })f\r le a11~idette rag;ioni, eHito ne~:a ti vo. Se è titoin11neritn to ert inµ;il1Rto, i1~r1 · .sin J)1·ef('ribil<.) soplnre della condotta, o, se intel'illo. t·o1>ra ' 1>0sto pri' Prin1~ 1 ·1' tott1ln1e11te una. indenniti'1 la qun 10, i1ell11 "\"1) di tìtoln re ha, l)èr~, clititto alla i11cleunità caro,irri~1>rin n1is-ul'a attu::tle <li meno di i1n;1 lir;1 (-' ine110 ,·ivPri. Per otte11er questa, a1izichè esperimentare di cisqunu tn centesimi al giorno. uou vnù 11011 e~• le J)ra ticl1e · a111miuistrn tiYe. c·l1e sono abbastanz.a sere un1ili <1 11ttl ] )(-'1' I n · dig·nitn in·ofeRRion:1le <1P1Jn lunglle. J)UÒ ciba re il C'oi+1une dinanzi la con1petente <1ntorità giucliziarirt :· In luogo dì eseguire poi tutto .. il pinrio vrqs1wtt<l.to i1el q11e~ito, '::;nrebbe. a noi;:tro • a-vvfso, opportu110 cl1e Elln ditliclas-.-.;tl a mezzo di ( ~UESITI atto di usciere il Comune <l 1uodifica. r~ lo sti1)e11clio .. . che attualmente corrisponde. altrin1e11ti rassegna (7521 ) f'en.·ioni. - Dott. A. ~I . da Il. O. - Nel • le pro1>rie di1nissioni à <leeorrel'e clal 10 del l)rosqne ~tito Ella non pl'écisa la data in c11i ~i inserisse sin10 genna i.o. J:)octor J u sTITIA. }llla Cn~a di ·p1~videnza. Sl1pponen<lo che tale i11' scri?iione sia aY\"1)11ut.'1 contempornnen111e11te nll;1 .nomiria in <:ondotta stabi1e,, n · fiué' J !llR C'~nter~bbf\ 1 ServfZ'ÌO rnedlco-1nilitare . All 'cibb. ll. n~11(;: 11 n1111i di servizio ecl a'"l'ebbe, Ql1i11di. ciiritto alla Ella, come 11ffic:inle in setYizio attivo 11ermanen.• . j11dennitit cli Clli ,a Jl'nrt. 21 del la legg·é uel cu.so clH-' te, rion l)llò prese11tare le t>l'·OV rie dimissio11i se t1on in eletta epoca lnseiasse i1 i;:er Yizio ver ir1fer1nitit . dopo avve11t1ta la smobilit.<1zione- generale. ' . '.J;ale inc1ennitit SH J'ebbe P<lga biie u11<1 Yoltn ,tanto ~~ A..l dott. G. G. dri .1:\ .: :-;11 rebbe 1'<1A'~'11aglh1tn: ai <lu~ terzi fle l capitale n<:Non è be11 chiaro c·osa intetHi<t il eolleg:a col terc-n mulu to ~ul co11to inrlividuà le . Potremmo snchl'\ ruine « ;, nze1"i sili di stipe11clio >). p1-eoisa rle l•l son1111<l eh~ risc·11oteril i::;e ci farà ~Se si tratb1 clei n1f\11sili di sti1~nùio <:he spette• n oscere l'età c·he n v1·i'1 nl1 'èl tto clel coll-ocnmento rn1mo a tutti gli uftic-ia l i 1·itolloc-nti in eongedo ~11n l'iposo. l'a tto della smobilit.1zio11e è o,-,,io C'ht> Pssi comve(7522) P Pn8ioni. - Dott. abbOilàto 11. 1504. - rer tono. anche agli 11fficiali dell~ thtssi 70-7:J. no1niottenere ln pensione di ripo o .occoTre .n Yèr prest~1to 1u1 ti clopo la dìc·biara1r.io11p <li g-ue1·ra. . ~i anni. n ·mesi ~a lln giorrio tli servizio. Se E11~1 t-\ ll'abb. n. 36R2: nel lH'OH·iu10 mal'fi<) com11irit .interan1ente i 26 Hn11i 1.o stipentlio ò,e<.:{>l' L'è <ln Ila data <l~ 11<1 sua l>l'e. d i servi1jo n1Hlando i1t penRione in . quell'epora, :-:pntn zione ;1 l le a rn1i. P <'i OP. ·cl :\ quando si è i111zia ta liqt1iderit la 1uédeRi1nn i1ensio1~e th~ se vi nnda~r-:f..\ 1;1 i-;ua disvonibi liti1 · <lf~J i 01·diui <lell11 f>irezio11p di invec:e attnalmeute. Rin1a1tet)<lo 111 servizio fi11 0 ~1 ~.111iti1 di I'nlern10. " n1n r zo non <l vr~\ null<l tli viù. Che se invee~ di ai1Da llo stesse,' glo1·no <le<·orl'e il suo tliritto nllP c1<1 re orn in i:>ensione .credes$e <>PI >ortuno a11cl<1ryi . indenniti1 di fuori l'~l"idenzn. n l !{0 sette111bre 1919, J)Otrebbe liquidare Sll 27 anui All'abb. n . 6882: · Non si può e ·:-;pre ('onten1pora11~: 1nH"llt~ <'sonerali <li servizio e d7 <li -etit, I J<1 ..i1e11sio11e nel primo caso ~tl rebbf\ cl i n11nue li1'() 1n:>~ c1 nf\1 sc~C'ondo cli annue 1.1èr te1npo indcter1ninatu dal ~e1·~,i~i'J n1ilitare e oo1 ire 1887. . 111an clati. come n1etlit-i n1ilit<lri. acl n11 st>rvizio ci• '

.

E. ADO MANOE.

. RISPOSTE A

1

1

-

~

t8}

P R O F E S S I O N A I-' E.

A~I PARLAMENTARI.·

...

[ ANNO xx,~. F _ASC.

(7523) lnie-;ioni a soop11 rico tit11cnt c . _...:. 1 ott.

.\. ' '· ùa .... 8. I ... - Il l"'ousiglio di Stato con parere del 1:~ g-iu;?no l!ll~ ritenne thc~ non ~JJPtt;t ~11

'·i le. Occurr~ quil1<li spiego r

~1. •

(24)

n:Pùio il •1u~sito .

• \

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• •

G.


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l.-'ASC.

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SJ·:z I O~~t: PRA; I e \

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. NOMINE, PRO~OZIONI ED ONORIFICENZE. '

...

I"'•l Faooltil metlica dell'Ateneo Romano

ha ·chi a-

1ua to, catte(lra di ana. <:on votazio11e unanime, ·a lla ,

ME D ICINA S O C IAL E . L'assistenza agli invalidi di guerra.. in Germania.

torru.a t1~anR i e$a~i va<.:.a ute i>er la inorte dell'il-

IJn Gern1ania non ha t1n s istema l111i fol'me di ln~tre l>rof. 'l'odaro, il prof. Ricc·a rdo VersaTi, delt ra ttn rnento l>er gli inYalidi di guerra : l '&ssisten~a ln H. Cniver~ità di Napoli. di questi 11on è sottovosta ad a)cuna autQtità cen trale che dia i criteri òirettivi, mu è di <'arattere . J;a 11'ncoltil · u1edica <lell 'Istituto (li 8tudi ~11pe­ PUl'èllnente \olo11tario e lascia ta nll'iìliziativa pririori l1i E, irenze ha ehinmato, a voti unalii1ui, il Yn t ;1 . Ciò n on toglie che l'opera compfuta al rii11·.of. i\e;hille Sclàvo <lella R. :pnivel'sit:'i di Siena, a<l o<:c:n1xLre la ca tte<ll'èl d'igie n e lasc:iat<l li~ta dal gua 1·do sia di grande valore, 'ta'nto per l 'i1np0rtan .. ze,1 co1ne per ~ 'efficacin delle istituzioni: risultato 111·of. G. R oster, il qual<\ 8i ritir:1 da ll'insegnameneh{\ <leYe attribuirsi ai 11erfeziona ti sistemi di to ve1·chè raggi t111 to dn i limi ti cli etit. H8Ristenza p~ivata, com<' pure alla pubblica opiDei due illustri i>rofe8sori, cui JllèlD<lian10 ver ora 11ione benf' ili.uro ina ta snl d.oYere della nn zione veri nostri rall(>g:ian1~'nti, diremo n~l vro8si1no n~­ ~ 1 ) i inntilntl di guerra. me ro . .\!l'in izio tiella g:p erra l'a ttitudìJ)e verso i mu- , t11~1 t.i e1·a ltn n1isto cfi <:ulto ]1'e1"'I'€r~ e di pietà J./on. (~al'lO ( _;llC<:èl, diretlol'é .tlella «l{nssegll<.1 Ùi ver il disgraziato : si ernno fondate delle « Casé OstRtricia )), è stn to eJPttv viee-r1residente <.l el Con·(lcgli eroi )) t H ('ldenhei111e) doy·e il mutilato avrebsiglio rn·oyjnciule di K<tl ><>1i. be potuto pa .. Sù re ozia udo. il resto délla sua vita. - ( 'olon11elli n1edie;i i>ru1no si brigadieri generali I~ e11 vres~o però Yenue fatta una c:ampagna per uH.\dic:i: Gall1 Giovan Domenico, Pressac<:o Pa- .disto~lier~ l'opini~11e pubblica da questa lfals~ 1 squale, rJ'eRti Fran<:~Sl'.O, J3ernurci Giovanni, Fastr;..'ldn, e i.;ortare la co11vinzione che il vero dovere l':tlli l~tjlestino, ~la trocco yAcl1ille, Fullo11i Adeodadell~ nazio11e ' rerso il muti1ato è quello di resti1 ~) , <lel l{. ERc-arc:ito; "ureiù Eugenio·, ,,.accari Antt1irlo al laYoro e ili farlo partecipare ~1 ttiYame ntf' toni-<>, clell~t R. .:\·la 1·irut. ;~ J l a Yita economiC<l na ziona le. • • Il compito del l'asslst\.• nza, ùel testo, era fa<:i lita to ~oll-0 .noni ina ti ca vali e ri ne11 ·Ordine n1a urizia.no cla 1ln progredita org·anizzazione esiste11te. prima i <lottori AYanzi· Ri(lCardo <' lt o a.s~nda Giuse1J1Je, d(·lla guerra in Gern1unin ver gli stor1 >i ed i mun1aggiori medic:i. • • tilati. Durante <:i11qua11t'anni si erano. Yenute fonclantlo -l4 cas~ di cu ra e r~cclucaz}o11fl, nlc11ne ancl1e (·:1paç i di' 300 letti: Yi era110 itd <.1 rttP 221 oftiALBO D'ORO. cln0, cl10 insegna ,~ar11> 21 mestieri diYe1·si. ( ont1'iI . . buivan o al loro ~vi l u11po le · potenti c·asse cl 'a ssicu. '.\IEOAGLIA D'ARGENTO. rar.ione le quali e rano c1ir(>ttan1ente inte ressate a I>A '\'T:iL.t::ox1 ùott. 1>10, (la l1uolu, tenente rne<:lico :lSSiStCll'liH priYat:l C'On1e pn1·e a lla !)Ubbl ic:a OJ)i di c.>111vlerueuto, Xll reJl>è.l L"to d'ù ·salto. - Sebbene che l'o~>eraio ripren<lesse le· sue occu11azioui, riiDabile alle fatic;he di ~uel'l'a, cl1iese ecl ottenne d! H])a rui:ia ndo così cli pagar gli ·Ja pe-nsiol}e J>er tutta ta r 11a1te di un rev<1 rto . ù 'a:ssn l to . Durante clue la ,·ita. giornhte cli combatti11•ento iuoltiplicò ' l'opera st1a • • · ('neste (;a se ver . gli storpi tlivenn(l1·0 il nucleo per cl i ~olflh to e \l i med.i co per c1i ral'e i numerosi !euna nc11lata assistenr,a ai n1utila ti di guel'ra; ess~. ri ti i11 circostanze difficilissime. Rimasto a sua ,~01ln1 re nsn11do u1etocli differenti, se~uo110 dei co11ta ferito da pallotto1n, 1nentre cura Ya fel'iti in })rie;etti uniformi, espressi i1el seguentè . c·hema di ma linea, co11tinuò 1a sua opera vrofeissionale, riI\.onra<l I~iesa lski , seg·reta rio clella Fede1·ar,ion e per fiut<Lnùo qualsiasi a ssi. te11z~1 fino a quando tutti l 'u sRis te11za agli storpi ; gli Hl'diti ~n .l'QDO n1e clicati. (Fossetb-1-I~osson .di 1° no11 ca1·ità, u1a lavoro 1>er il 111utiluto di l)invf\, 17-18 p:iug110 19J R). • . gnerrn ; I ~·> il mutilato devè ritornare alla ~UH famigli~1 .EJNOO:MlO SOLENNE. eù.' nlle s11e condizioni antecedenti: possibilmente R .\NALDI dott. ALBERTO, · ~o tto tenente medico . di al s110 i111piego di prima; • eo1nple~ento. -. In un ve riodo assolutamente ec30 i mutilati de.b bono venire distrib11iti fta la ce~ ionale per le <-ondizioni sanitarie del presidio ma s:-n del popolo, come se n1ùla fosse a Yvenuto; di .b"rosi11one n <'auRa dell'(>p idemla influenzale, solo 40 non esiste la mutilazione, purchè esista la tifficia le. medi<:o del presiclio stesso, senza trascl1rare le ordina rie m.anf:iioni di capo-rer>arto eù aiu-· volo11tù ferr~a di vincere l'infer~orità l><)):tata· dall~1 mt1tilazione stessa; tante maggiore <lell'osvellale n1ilita re di riservà, f}o è necessario dure la massima vnbblicità ;\ sebbe_n e in n on bl1one co1Hlizio11i di salute, prodiqneste idee, incomin<:ian<lo fra gli ste$~i i11validi gava, al disopra ùelle pronrie fo1ze, tutto sè stesso Il trattamento degii invalidi (Dougla C. ~le nlur nell'assi stenza dei n1a lati-; cu1·ava cou amore paterno i propri collP.ghi e le loro t~1ruiglie, non rifiu- trie. 3~ e(l ical R ecord, 2:) m aggio 1911 ) compl'ende qt1attro sta di: 1° c11ra med1ca ; 2° p1·0YYista deltando nep1Jure, sebbe11e .non obbligato,· la proprìft r atto artificiale e riecluc:azione funzionale ; 3° rjeope1(a· per i ca.si l>iù t1rge uti cl1e si verificassero d11cazione i>rofessiona le; 4° forni~e l'occupazione. nella popol:izion·e civil@.. 1

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(25)


1186

·. (ANNO X~\-, FASC. 48]

IL POLICLINICO •

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Le istituzioni i>er i primi due stadt sono funzione d~l governo impeiia le, le altre ap1)arteng·ono a.ll'i1i.i7'iatiYa p1·ivata. e possono venire <lirette €' SORtenul~ finanziariamente dal go\etno, OYYero dn istituti vriYa ti. con la cooperazione del go\·erno: nn co1niu1to locale- esiste iI1 quasi tutte le città . . r feriti ch e abbisognàno lli t;rattamentj ortolJ<.'<lici Ye11go~o, <lor>o le prin1e e;u1·e. . inYin ti nelJ'i11te1·. no. i11 OSl)€'dnli 01to11e<lici, <.li <:n i ~si~te nr1a '\1e1«.t ' rete in tt1tto l'iniper.o; si fa tutto il vos~ibile per invia re il ~oldato in osr1eclu li J>ro~sirni nl s110 lu ogo natale. No11 appena guarito, il ferito Yil i·tuviato . al b;\ttaglione <ti ·riserva in uttPS<l lleJl~ Ò<'cisioni i>er la riforma ; frattanto . i i11iz'iano le pratiche per la "ttieùucazioné 1JrofeR~io11ale P i1er l<t f11tura o<-cupazione, ed iI1 ciò la· ~trettn C'oopera :%ione delle isti~uzioni · ciYili e rnilib.1 ri r~nde piìi ~ollecita 1<1 faccenda. \ .. Il trottan1r11to n1edico è <lirPtto in modo da 1'Pl!<l€11·e J'inyaJido cn pace çìi ri1n·endere il la Yoro. Il · R iesnlski nfferma <:lle il 90-9~._% clegli il1Ynlidi i·i. t11r11;l allp Yita inclustr·iale. " Il tl';1ttarr1ento negli ospeùali orto1A?<.U<·.i (l nra .<.la cluE: a ~ei mesi, fino a ç-be l 'iny,1 lido i>ossa ri1>re11tler~ j 1 sc>rviziu u1ilit<.Ll'e o ve11ga riformato. <71i {>specla li sono forniti di tu tto il nec:es~arlo , ' st:1 n%a or>etatoria s tanza per ~ 1nodelli in gesRo, i1upia nto i·tuliologico, bagni, n1assaggio, el(.-\ttricitn 111e<li <:a , ap1>arecclli' medico-mecca11ici: 'Gli <?H<.'l'C:i.zi · ti~i<:i, cl.le costituiscono una J)Ùrte i1nvort<t11te clel • trntt.1nlc11to. vengono incominciati non HI>l><?nn l'nn1-. n1-r1 lato esce dnl letto e . gradatamente an1ue11tati fi110 alla durata <li due-tre ore,. integ1·ati poi da gjnot l1i :-;portiYi, nt1oto, ecc:- Alct1ni o pedali han110 n i1che officine in cui gli in,alidi incominçiano a luYo l«t·l'<' i11 111orlo da n on ncq11ista1·e abitu~ini oziose. • r..a fabbricazione e riparazione dègli a.rti a rtifi oinl i ~o n o gestitt> llirettamente dal gover110. Vi è un;.1 g:rn i1de · vµrietà di modelli pro tetici, tanto ~hc n lla re(·~11te esposizione rli Charlottenburg ~i . Y~­ <leY<1llo tre11ta 1nodelli di braccia e cinquHnta <li gH lllbP. che debba ,-enir sostituito rreY·1le il. princiJJio . no11 ta11to l'arto,•quanto la funzione perduta : no11 vj<:>lle for11i to qnindi un membro estetico, ma un Yl'l'O .·tr111nento, tanto più apprezzato, qµanto maggiori ~ono le n tti\itù che permette. Con il braccio - che i1on è a ltro çhe un attacco per i vart . stru- . n1~nti the suppliscono la mano viene fornita auehe nn<.l 111Hno cli legno coperta da un guanto: il brn <:l'io estetico ( so11.taga1·1n = bracrio don1en ical~) Yie11e fotnito so lò a l -clPro. Gli nrti artifieiali sono fatti da ditte privnte, oppure Jle.gli :-;te~ i ospedali ortopedici. I iut>cl~ll ì di nrti <\i :ilcu11e ditte si sopo genetnliz7.(1 t i: così, J>. es., i :-;eguenti: 1o 'T'ipo .T èlp;Pnberg : consiste di <lue bnccl,<'tte cli UH'tn ll n c·on articol azione a sfera. elle 1)ern1ette il' n10Yiu1t-nto i11 ogni direzio11e; un colpo d<:'lla ll1:1 no bnnnn baRÌil ller fiSS<l l'lO O ver l'(>Ilderlo liht.. l'n: <)~~o· l, il~!=\icuruto èll u1oncone co11 nnn 111an ic·ht' tt n di t•noio. ~ fornito con unn ~eri e <li Yen ti \

'

J I ·.....

I

attacchi, che ser,·on o per tutte l<..' oper~1 zio11i 01·<li11arie della vita. 2° Tipo Sien1ens-Sclltickert: clitferi~ce <la1 l>l't'c·e-clen . •te, in qu;1nto ch e il i>eso d~l b1 ae<:io. invee'{• d i e~~e re poJ·tnto sul I!1onc·on~, ~ soste11nto da striscie di eu.oio ti::>S<lte alla s1)alla . I 3° Tipo I! i-etl inger: consiste in untt i>orzione superiorè 1111iga, (li cnoi-0. eù una inferiore più corta. metallica. · co11 nn tuùo in ('Ui si incastra110 g·l.i nttt""tc~·lli. 1D n~Hi<"n) ·ato alle spnlle con un c.>111ple~so stste1lia di <·i11p;hiP : J)H rtic:ola rme11~ adatto per In Yo1) i)esantl. 4° Il ti.r>0 Brnndt .<.· iu (·plluJ oide, nclntlo pt?r .l a Yo1·i leg,g eri. :\!eno uni: or1ne ~ la fabbtiC';1zion~ tlell 'arto i11. . . fé rio1·e : si tèndt- i11 g·e11t'rale n cost1·l1zio11i seml >l i<:i con facilità cli riparazioni. Gli ortope<lici si sforza110 a <late molto 1110,·imentp al })iede, e;on 1111 lJiPcle inarticolato a pianta conveSSè1. Uuo dei 1Jetfezio11·1111c>11ti più sensibili ~ stato ljuello tli · ri<.ll1rre il i>eso. fabbrien11clo la 11nrte su. . J)eriore eon 11na Rottile ste<:('a di metnllo, ricoperta µoi fii. 111o<lo cla da re l i1 fo rmn della gamba. , . . \. . •.Til k s ha inventato U1li.l g;;nnba che con~i ste cli l~Ye i1ar allele messe i11 n10\' i111ento · innaJzn11<lo e<l cl.bbas8ando il. n10ilC'one. • l .1fl rieducaziori,e pruf~ss·io11,ale iucominria no11 llV1)e11a lJOssibile . .d111«-1 nte lo stesso trattamento 111eclien. No11 a]l}H~llè:l l 'i11\-alido può venire ,-isib:i to, i nH:i-1ubri dèl ('Omitnto ciYile 111·enUono t11tte· le i11for111azioni neees. arie ~ clisvongono per la sua rie<lu<.:èlzioue o per l 'i1u111ediato inizio clel laY01·0. r.. n riecltÌ.ca zione si c:ompie in· officine nello stes o o~peòa l<'. op1)t!1·e '·icino atl . esso. (; on1vrenòe ~111])l'.€ t1na }Ja rte teoretica, di edne·tzione ci\ile, cli corsi · commerciali, ecc., ed 1111a f•ssenzialmen te IJratica delle diverse arti e mestieri. (}11esti corsi h ann<> la d11ra ta massima di sei . mesi, cioè ·del massi1n'.o tempo in cui l ' indì\idt10 può ri1nanere all'os11edale: per g·li ulteri-0ri . inseg-nnmenti pensa il comitato invitt11tlo l'inva lido in l111a sét1qla o nresso· 1111 capo-otli«iua. Si ten(1e poi speeinlmente · ~a invogliare J'inùividno . per i lavori cnmpestri. !)articolare atte11zw11e è rivolta a ll'insegnamento. <l e j' COlllllDÌ atti de lla vita (n1angiare, Yesti1:si, laY:l r~i.. ecc.), per &li inc1ividui con un ~olo braccio, e ciò si ottiene abbastanza l.>ene in sei settimane. • Qt1anto al- collocament o d~ll'i1tvalido, non Yi so110. 1·Pgole specia li: pre\ale jl principio che l 'indi,·idno ri11renda possibilme11tc il suo posto di prima. I comitti ti si inter\?ssa110 cli ciò, in mod9 che s1>es:-;o l'inòiYiclt10 11n giù il suo posto assicurato, nllo inizio clella ried11cazion~. .A.11cl1e le cliverse nssoeia~ioni ver procacciare il lavoro, esiste11ti priu1a <lella guerra . .portano in quest'~1>er a t1n la r go contl'ibu to. l\IIolti in,alidi ye11gono poi assunti" in servizi di Rta to (tTffici, ferroYi(\, · 1)ost<\ ec e. ), senza · ·alcu na considera zione della vcnsiùne elle godono. l ru ufficio s1>eciale proYveùe poi al colloean1ento. qn:lnllo i comitati locali Riano i11 ·utfieienti. I

1

FlLIPPDil.

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I.'\ NNO ~X\', .F'ASC. 48)

SEZIONE PRATICA

1187

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Il prof. Vaquez. '

·I1a 1.J'acoltit · di me dicina tli l">arigi hu c.:hiama.to . .•l(I llll<lllimità il prof. v"aq11ez alla Oatte<.11·u <.li .PUtfllogia int.erna in ~ostitp 11,i-0ue del pl'of. "\Vicl;ll suc:<:t'<ln to al , 1..andouzy nelJ'iIJs(:\gllclillf'nto µella Ulini<-a me die-a . Il prof. Vaquez, allievo rle l Pot<ti11. ~i è cte<lic.:at< > alla patologia- de l cuore, dei 'asi e d Pl :-:;111gue . tii1 · <la l , 1 84 pol'tandovi ttn 1>olleroso <·011tribnto pet~­ nn le: egli- h n crento 11e l ~no repa rto cle ll'ospedale ~t. Antoine, uno ùe i pruni cen t ri cr\.l'(lio logi ci del inondo, fa'ce11do nu111e1·08i allie,i, Lli cui a 1 ·uni lln uno scavato già un profon<l o ~qlco i11 (JlH?sto Yasto e difficile campo cl ella 1><1 tologia n 111a i1n. K Plle inala ttie cle l &111gue eg·li h a il"o h1 to, insieme t·on il 8Uo allieYo At1berti11, alcuni ti11i dj a11emia ' rt}Jla stica. e<l l1n fu tto studi origina li s ulla l'esi. tt'nza. g~obula 1·f' : iua ~ l suò i1on1e s<1 i·à vere11ne- , , 1up11tc> legnt-0 nlla si nclron10 carat terizzata cln vle' . tora ye ra ('{lil iVPrglobl1li;1. <:ia nosi <' i-;pleno1r1,egal ia (1llorb0 cli \Ta qi.1~11,). ln patologia \·nsa le si è oe<.:u]Jlto dPlln tron1bosi · 111;\rastica , dPll:1 tl<'bitc e d el suo t 1·a t t a n1ento : 11<t ~t.n clin to l'i]lerte11 ~:n1te nrt.e rios~ . e per pri1no llP 11 11 Pll lf' SSU . la teo1·i;1 Sll l'l'Clla l e . 111 11:1tologia C·ill'diu c:a ltn RYolto v.n rti<.'Ol< 1 1·11~c11 te • lt· nrltn1ie; porta11dovi un contributo geniale. J.. ' in t{·t·pr et;l%ÌOUf\ <lE:'g-11 s fig1n ogrammi e dei tri1e<.:iati d<' ll;t g i llgn lare. le r icer che s11lle JJl'Oprie'tit fo n{lnlillentali de l n1ioe;1 rclio, !1a m10 · JJermcsso U ll<l con~­ ?.i one chia rn clel problerua. col)ì com ples::;o. <.le llc-1 <·Tcts~ifi<'azjonP de lle 1ll'it1111ie. 4l0ll<l genesi lle11<1 ext1·;1 ~i~toli, (lelli1 ta c.:hic~ l'dia parosRisticn, clel pol~'O alter1mnte e di él ltti problemi n vanti a cui i:;i e ra110 arrestati stiduciati 'La · 1nas~i n1a i1arte degli ~tu(liosi:

Particola re attt'I,zio1;1e 11a pre. trito ngli ~tudi su lla pressione ~n ng-H ign a ser,eu dosi del s uo sfigmoten siometr o, ed insieme al s n o valoroso allieYo T,aubry bn pot11to lltili zza re ìl m e todo a sroltatorio per le rice rcl1e s n lln.. lJressione massimu e minima, . e ne hn tratti d ei dn ti della , J>iù grande importa11~a per la. diagnosi e 1>rog·no::;i generali delle malattie cardio-vascoln1·i. • Insieme a · Laubry, liertz ed A11bertin, ba f o11dato gli « Archives des maladfes du C<Eur, des vais• Reau:x et du sang », dove ha raccoltR. una d-0cum.enta.zion . e clinica e<l nnn tou1opatolog-ic·H .d ~l più gra11<le Yal ore. Nè i\va 11ti ai me todi })iù r ec:E>11ti di esaJllf' è rift1ggito il s u o spir ito critico ro in1~0,:atore. :\l < ongr esso di l 1ione del 1~1-L. tri>Y in1no uua relazione lucidn ·d egli stndt fntti f11sie111e a l st10 allievo Bordet snll 'e lettroc·~l l'cl iogra n 1111a. in <.:011dizio11i normali ed in <1lcnni stnti Jla t ologici. studio tl<:-lla l'tlùiolngi~1 del cnol'e e dei grossi vasi è e ntrato (lefìnitivn1ue11te uel Cll illlìO pra tic-O J>er (;pera de l Vaquez · e de l I~or<let. della cui mòn ografìa è stata pu bbl ic:n t<t Ja sec-oncla e di zion@. , co11 i1nnti di Yis t n d el tutto o riginnJi. Il \ 'nq11ez ec1 il P.nrùet harmo in questo c:a1upo portato un 'ero indirizzo Tivolu zio1rario, i11tegranùo i dati . delle cif re br11tt\ e:oi J)ortnti <lell'ossPrYazlone clinica e del . fl i ù i llu111intl to J)n r)11 :-;en so . 1

Lo

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L' ;tttest<l to di stitnn cl1P la Facoltà medi<.:a ha ttibu ta to <lll' insigne <:liniC'o,' . non è solo · un omag·. ' . g10 a ·ll-0 studioso. è u11a pro messa di u11'era ancora l>ll;l ra.dios~1 cli ricerche dell'ossel''' atote acuto 1 atti·vo, e ntl1siasta, cl1e n11isc;e a lle doti dell'ingegno e <le lla coJtura, que lle cli lina squisita cortesia che a tti1:erit senl])te più lo · stuolo de i medici. e:l1e al u1ae~tro accorro110 d;t ogn i l><lTte clel inondo. •

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NOTIZIE

.1.\ LE:::iSASDH I~I .

DIVER~9E

Per g·li infortuni in agricoltura.

,

Il C'on8ig·lio Superior·e de lla Cassa Nazionale In-

fortuni, 11e l deliber~re i pl'OYYedimenti presJlsposti J)l?l' l':lttunzi one d ella .n~sicurazione con tro gli infortu ni ugri<:oli ;. preso atto de i m emoria li l)l'esen . tilti il1 <lata· -! e 2B <1go t o c. a.:. d.ul Con1i tc'1 to esecntiYo de llo Rtesso I stituto a ll'on . l\Iinis;tr o dèil 'iu(lu.·tria : conYir1to (·l1e l'assicu razion e ng·ricola })e1·~ la s u;\ cou11)le~sitit 0 diffic:o1til di g·estione i:ichied;1 larga 1Jr.1se di orga11izzazio 11e, e di controllo, su i)ropo~tn' <lPi eo11siglieri signori Buozzi e senatore P 1re1li, hn l1n an·i me r i \'Olto viva j.s tan za all ' on . l\li11istro de ll 'iutlust rin di tener cont o dEllla de:fiuitiYa <t vv1·oyazio ne cle l tegol,aruento per l 'a1)plicazione ùel cl ~ereto-le~:ge , e particolarmente per I.a pnrtP r ig·nal'tlante jl ricono8ci1nento délJ e l\111tue ch e gli ~ cletna1Hlato, delle disvosizioni concordemente propo~te cl.111:1 ('01111nissio11e , e d a l ~C-0nsiglio de lla Pre,·iclenr.a, 11el se11so: <li liu1itai·e il riconoscimen to e l'a zione dellf' Mutue a q11elle preE>sisten ti ed esercenti in mod o lod0Yole , e t a le cla clal'<? gn r nnzia di sè per prevale nia di :1ssicurazio11i agl'icole , ver Yalol'e di organiZl'.<tl':ione, per e8tPnsione di opel'aziol}i, com<> è volnto dalle firin litit e d alle.· disposii.ioni stesHe del decreto-legge : po11~nd·o cosi la Cassa Naziona le I11fort11ni, alla quale <la llo . . .stesso decreto-leg·ge è assegn ato in mo-tl-0 pre1ninente 11 co1upito di provYede re a ll'assict1razioné <lg ricola, n ella· condizione cl.i poter e fficHcemen te esp4 car e la s nn ~1 zio11e feco11da i11 tutti i compartimenti agricoli d el R egno.. I

Un appello dc_lla Croce Rossa liani•

\

Mon~t.tegriqa

'agli Ita-

Il delegato d é lla O. R. 1\iiontenegl'ina per l' Ita lia l1;l diretto agl 'Italiani un Hllllello in cui è detto: « l\1entre .sull'orizzonte clèl mondo sorg0 soffusn ti ·ogni pii1 bella s11è1·anza l 'nlba i·n diosa d e lla \ittoria e de ll<l pace. me1ltre ogni i1opolo che Ila éou1ba ttu to per il trit)11fo ùi un. mag11ifico ideale di ro-iu tizia e di .n obiltà l1111ana s j appresta a rice, ,ere q nPlll' 1~oddi. .fnz.io ni ino rnli e iuaterinli,' uno dègli ;tlleati, i l 11i\l picc:olo e<l il lliù 811 C'l'ifi.cn to - il 1)1)stro tli~grazi11 t o l\!nntc11egl'o - cloYI Zt attendere con pnrticolare cura alla r icostruzion e <1el1a s11a terr:t ' e de lla SUR . Yita socin lfl, perchè a n cl1e st1 di ess•> i 11fie rì il ba r bal'o 11elllico e finoi:a. Fe11zn a lcu11 soe- · corso, fu lasciato i11 tino stato ectrzio11a le di mi~ria e clis1.>erazione. « N obili :figli de ll'Itn li ~1, oggj r-01)1e sen1 pr~ òiJc\t \

(27}

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1138

IL POLJCLJNICO

ta al nostro cuore, Yoi che legg~te questo appello, a~colt.i1 telo! E ancora una volt:R sia te generosi vers0 Io ~Yenturato popolo nlleatG ed <1J.Ilico vostro, •

~

' sanitario del

Una nuova. società Inglese di radiologia.

1

· Si è di recente co~tituita in IngJ?.1lterra una Società di Tadiologia n1edica, sotto il titolo di Brit'ish .ltssociation of Radiology ffnà Physiotherapy. Ne è . l)residente sir Jarnes l\1Iacke11zie Davi{lso~. · Scopo della Società è di sviluppare ~ fa vorii'e ·gli studi e le ricerche riguardanti la specialità; es:::i,1 ' i11ira anche ad ottenere l)resso Universitn cl1e il riconoscimen to degli ~vecla listi •1 vyenp;H e:-:c:lusivnn1ente pel' cliJ >lo1na .co11~eguito in seg11ito a•l es-~11ui. I

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Aumento di onorari medici negli Stati Uniti.

I~ 'ex-presidente cl~gli ~tati Vniti d.' A111e1·icu, Roo-

SCYelt, 11a disposto che. il premjo Nobel per la pace. del vHlore di circn 200,000 fr.a.pchj, cl1e g li era stato a'sscgnato, venga ripartito tra la Croce RosSù Am€tica1u1, Jn C.roce RoSS<l Italiana , i profughi serbi t" b0lgJ1i , i cri~tiani ~1J:n1eni ed assiri, ' i romeni, i 1nontenegrìni. e i di1)artimenti fra11cesi i11vn si, onde n1ostrare la sua riconoscep_za rier coloro che combattono · e soffrono J'>€r la libertit de.i popoli.

'

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Il dott. Raffaele Pngniello, ufficiale... . Corrìnn€ di ì\felfi, ha pubblicato, in foglio volan~, bt1oni « C€nni e consigli sufl.:i etiologia e profilaSlli. <lf'lla inflt1enza E-' J)olmonite ep_idemica ».

«Pur con srlJ1evoli dei vost1i innnn1ereYoli sacrjti c:i. vi chiedian10 il vostro genèro$0 socco1·so; ve lo cbiecl in1no Jl(-)1' la glorin dei vostri :figli eroiramente cotJ1bnttent1 ed in 1101ne ùei nost1·i bn1nl)ini n1orenti di fan1e: .ve r la feliciti1 · delle vost1·~ famiglie tr<·pidanti ed in .non1e , ùeiie-· nostre tot tura te e ·n vv ili te·' che il vostro aiuto ge11ero~o ci giunga in teni. po a soccorrere que]Ji c:he .a nc:ora. Fii J)ossono s.oc·correrc. ' ' ' . « ('011 affetto in11uutà t'o (' i1umutti bile il nobile ed eroic·.J J>opolo iLtlia 110 n vrh Ja ~rn titndine eter '· na del vo1>olo montenegrino )).

Elarg·i zioni .benefiC'he. .

!.-\NNO \X\~ FA~C. ~·8)

Contro l'influenza.

<lilnn i:1to dèllle mal,agità n emichf\, dalln fnme· e cla:i ·contagi.

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r-'a• contessa Virginia delln Somaglia, per onorare le n1en1oria cle l compianto coniuge, cbe vresiedette

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I inflòic:i di alc9ni centri degli Stati Uniti, a. <111.-i'nto n1i11unzia il jJ!l/·dical Record, hanno deci&) tli .elPY<.1 re Ja tu riff:1 per le visite ordinnrie dn. dollari 1.00 a ùolla ri l.JO. Essi g·it1stifica no queisto jnnalzamento di tariff ..l nnn solò con il r1nc~1ro generale della vita, ma n nche, in· pa rtie-olnre, con q11ello. ·cli ttttti ' i presidi 111~di c· i e chir111·gici e <h.)llu benzina per automobili, i cui prezz.j sbno cresciuti dl 20-200 %.

J:.e1· molti anni la Uroce Rossa Italiana, ba offerto

100,000 lire nlln b enefica i stituzione. per venire in .~ 'Ccorso a i bn1n bini tu be1'colotici di Roma.

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~i è Ht>ento · ~

l1,J>ibt1rg0 i. B. r. il prof. BERN"Alt-

I>O K{).NJ(}, direttore della f'linica g:inec-ologien "i que.Ila. Università . J/ing. com1u . l{ emo T1anfrnnchi ùi Cremona ha Il K<Jnig è notissimo per l' i11trodt1zione nella pra- elargito al ~uo <'orn11ne lire 100,000 J:>el' onoì·are la tica ostetrica ' della narcosi scopola1nino-morfinica, · n1emoria del figlio Gianfranco. caduto in Francia, allo scor)o di render~ il parto indolore; in ql1estt> co1ne già fecf\ 11e1~ l'altro f;ìg·Jio· Carlo, caduto sul campo il suo nome è associato a <]uello del s110 (~ar~o: le re11dite Yerr.anno · dev.olute alla benefiaiuto GausR. c~nza; 11a J>u.re <.•lHrg·itp altre B.0.000 lire in beneThlolte> bene1nere nze eg·Ji ha a<:quis1:.è1 to, grazie alle fic<'nzn. ~ · l).lolteplic:;i appli<.:azioni cl(.)i 1·ç1~gi. X i11 gi11~cologia ·~~ I sigg-. ·G i<l com-0 . e· :àila rio F-0s~~ ti, I:>er 011?rare 1a ostetricfn : per la diagnosi di g·ra Yidanza., delle v~­ n1emorin clel fratello Er1mnio, morto in gl.1erra. ?.ia ture pelvìcbe, ùelle :iltera~ioni dell'apparato ur1ha11n·o 1uu11ùa to ~l PrefE->tto di Geno~a 2.50,000 lire. nariò femminile t colla pielografia e la cistografia~. cln distribuire fra 01)ere beneficJ1e di gt1erra. ecc., .e più che altro J)er ln ~eravia: e~li è sb1to l'assertore di una nuovn tecn icèl , earatter1zzata. dal. Nel giornalismo· medico. • l'uso di raggi ultra-duri e cli alt.e dosi; a lui si deve • ~i inizin ta a Nu poli la pubblicnzio11e della i11 buona r1arte. se l'impiego <lei raggi X e ~elle so« Gnzzetta :\lellica Na1)0letnna », periodico 1nensile stanze radioattive nella cura <lei fibromi, ù(llle (li 1>rn ti(~t rnedico-chiru1·gica diretto dai libPri òometropatie en1orrngiche e dei tun1ori ~aligni, _è Yecenti ..\. Pir(:\iru . e R. · FaJen.a; ne è re<ln ttore-capo rinto ·Rempre più (liffondendosi e accre<l1tanùos1. il dott. E. VerdCl. R. TI. .... ...... C-0nliali auguri. • •

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.· Indice alfabetico per materie. Aerofaglin cli origine n11so-faringea : Pa.g. 1171 Can cro clellu seconcla metà del crasso, ~~t:lu so

il retto: operazioui radicali . I>is, p11teria n 1nebica, co~plicanze, cura InY11licli di guerra : assistenza in Ger111~tni~t · jlilr~a: r ottura trnumatica e . strappa111en to del Iledu ucolo va se~> lare .

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117 1161

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l\In la ttie nervose . della "e<:c.:b ic1ia

J>ag. 1176

Paresi braciale dulorosa da apicite tubercolare I.,rostatici: trattamento Sangue: Ì·icerca nell '11rinn, nelle .feci e nei Jiq~1i cli l>a tologici .

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Roma, UUts .

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Cartiere Cent.rali.

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L . POZZI, •

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Roma, 8 dicem.b re I9I8

Anno XXV.

Pasc. 49• •

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fon.dato dai ·professo.r i : · 1 GUIDO B ACCE'LLI ~FRANCESCO

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DURANTE '

SEZIONE PRATICA.

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REDATTOR·E CAPO: PROF.

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VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO .

Riviste sintetiche : D. De Sandro: La diagnosi delle splenopolmoniti. - Questioni del giorno: n.. Dragotti: Malattia di Castellani o broncospirochetosi. - Sunti e Rassegne: ME-

Sindrome da affaticamento e paraUsi progressiva inizi ale. - SE~IEIOTICA: Le manifestazioni bucco-faringee nella febbre tifoide. - TERAPIA: Le lavande va ginali. - L' alimenta;- ione nel vom ito delle graviçle. - Posta degli abbonati. - .Cenni bibllograficl. - Varia . .

Appunti di medicina pratica:

DICIN A: Dumarest: Le emottisi ed il loro trattameoto. - CHIRURGIA: D. C. Balfour: Risultati della cura chirurgica dell 'ulcera gastrica. - 1 DERMATOLOGIA: Favre: L' a denia ~osinofila pruriginosa. - STORIA DELLA MEDIOINA: G. Bilanc ioni: I l Galilei e le scienze mediche.·- Note e contributi : V. Duca: Cure p reliminari delle fratture delie ossa mascellari. - Commenti : I. di Pace: A. Proposi to della malaria latente e dell'attivazione stricnica dell'ascesso malarico. - ·

C ASI STI CA:

Nella vltif professlonale: Cronaca del movimen'to professionale. Atti parlamentari. - Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi . - Nomine, promozioni ed onorificenze. Medicina sociale: Leg1slazione sociale di previdenza. - Me-. daglioni. - Notizie diverse. - Indice alfabet1co per materie.

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I

.... Agli abbonati che si tro_vano in zQna di guerra I

L' A~ministrazione prega vivamente i signori abbonati che si trovano in zona di guerra di notificare subito i loro eventuali mutamenti d' indirizzo, e ciò per evitare ·dispersione di fascicoli che l' Amministrazionè .n·on sarebbe in grado di rifornire perchè, dato -l'alto costo della. ea1·ta, la tiratura del gi~rnale . è limitata allo stretto necessario •

E vietata la riproduzione cU lavori pubblicati nel POLlmANIOO o la pubblicazione dti sunti di essi senza citarne la ·fonte. . · •

OlrHtl di proprieta riservati. -

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RIV18TE SIN r ErrrCHE. .

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•ia diagnosi delle splenopolmoniti.

(1)

~ott.

DOMENICO DE SANDRO Prof. par. di Clinica medica e di Patologia speciale medica dimostrativa nella R. Uni.vel'sità di Napoli. Sono b en note le varie forme atipiche ' della polmonite, sia che si. tratti di anomalie dello . stato generale e per predomini.o di qualche sintoma (polm. . a dinamica, atasso-adinamic_a , maligna/ dei -bevitori, a sindrome nervosa, bi(1) La ressa .di m a teriale co11cernente

~a

medicina di guerra ci ha i1npedito nostro malgl.'ado pe1· l\ 1ngo tempo di accoglier e questo pregevole lavor o che il p:r:of. De Sandro ci aveva offerto: ma oTa, pubbl icandolo, vogliamo rend eré un doveroso 01na.p;gio alla memoria del compianto studioso.

li osa, u ft)rm a, appendicola re), o di anomalie di sede e estensione del processo · pneutnonico, (polm. apicale, centrale, doppia, a focolai multipli; polilobare, pI:ogressiva, erratica), di anomalie dei decorso (polm. abortiva, effime:. ra, fulminante, prolungata, · intermittente, latente), di anomalie legate o all'età · (polm .. infantile, senile) o allo stato generale del p aziente (polm. degli a"'t enici, dei dabQli, ·dei· ca·chettici) o alla coesistenza dì altra infezione (polm. dei tubercolotici, degli influenzati, tifosi, reumatici, eresipelato si~ malarici), ecc. Di una di tali forme, la massima del Grancher, · detta altrimenti splenopolmonite, e che preferirei . si chiamasse polmonite ps eudop.leuritica, illustrerò brevemente la diagnosi, av.e ndo per guida non solo quanto si è scritto dagli altri, ma principalmente quanto risulta dalla mia esperienza.

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IL

POLICLINICO

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XXV,

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Grancher vi comprese gli stati nlorbosi del polmone che stanno lato della broncopolmonite, tra congestione polmonare e pneumonite lobare, e che rappresentano specie di pollYlOniti subacute, simulanti pleuriti con versamento medio. Freguente è l'errore diag11ostico nella spleno-polmonite : molti · pratici potrébbero since. ramente confessare di avere qualche volta diagnosticato pleurite essudativa, là ove non v1 era che una polmonite massiva. La conoscenza cli qu·esta forma a nomala,. e la f.acilità ·di -confusione con i vers amenti ple·u. rici, sono state vieppiù divulgate e rilevate daçc11è si è molto !liffu,s a la pratica ·delle puntur9 e~plorative toraciche. Spesso · è accaduto, anche a clinici ocùlati, di. avere in un'affezione toracica acuta o sub. acuta dia gnosticato ple\lrite essudativa, . fondandosi principalmente sul dolore toracico laterale, àbolizione ~del fremito toraco-vocalé, ot- ' tusità percussoria, si~enzio respiratorio. o morn1orio vescicolare molt9 · fievole e in.distinto., ovvero soffio bronchiale ed egofonia. Ma quando ner assodare la natura del ,versamento, o per meglio illuminare ,la diagnosi, .hanno praticatò punture esplorative, queste, anche bene esegui te, anche ripetute in di,~ersi punti e in varie sedute, hanno dato esito negativo. ' Ed allora, dive:p.uto palese l'errore diagnostico, hanno guidato alla vera diagnosi la cognizione .dell'esistenza di upa forma massiva della polmonite, una più minuziosa e diligènte raccolta dei sintomi fisici e fi.lnzi'on.ali, il d·eco rf'o del in al e. Qualche volta accade che all'inizio si dia' gnostichi la vera n atura del male, un processo tJ1lel1mo1n i co: ·se nza prodromi febbre alta, con brivido pÌù o meno violento, dolore puntorit) / cl 'i11tensità var~a, per lo più unilaterale, con- ' tinuo, esacerj)antesi con i movimenti, tosse, f nttt respiratori: tosse secca, dolor osa, stizzosa; · l'espiro incompleto, breve, accelerato; un grupl)etto di i·antoii inspiratori fini, crepitanti, ver~o l a ba~e ; n on altre modificazioni ascoltatorie n è alterazioni percussorie. Si cr ede pertanto di ti'ovarsi di fronte allo stadio di ingorgo di una polmonite genui11a, ' si aspetta per l' indomani, per i giorni succes- .. si,Ti, in~i eme coi caratteristici sputi rugginosi, l'apparire dei fenomeni del periodo di epatizzazione rossa: percussione ipofonetica tjmpa11i tica, cl1e !)resto diviene più o m eno decisa1ne11te e profondamente ottusa, · di un'ottusità nIJ1ogenea , a lin1iti netti; sulla stessa zona rinforzamento del fremito toraco-vocale; ascoltazi011e più distinta del rantolo crepitante, a })nlle fine, nun1erose, secche, inspiratorie e poi

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bron cofonia, soffio bronchiale prima dolce,. quasi soltanto inspiratorio, poi pili rude, più tùbarico, quasi metallico, contornato da una · corona di ranto~i. crepitanti, mentre appaiono anche rantoli umidi, a piccole e medie bolle, in ed espiratori, consonanti. ·Viceversa, contro ogni aspettativa, mentre la ottusità posteriore si va raoidamente estendendo, sino a inva dere gran parte dell 'aia p~lmonale, e diviene più profoncla di quel che suole riscontrarsi nella pneumonite franc a, il fremito toraco-vocale è abolito, vi è broncofo1ii.~, eg·ofÒnia e .soffio bron chiale: o silenzio l'espiratorio, non si ode crepitio. Dinanzi a questo quadro fisico si cambia r otta, e o si pensà ·Che 'la pneumonite pr~cede11temente diagnosticata sia complicata da versa~ento pleuric.o (pleuro-polmonite, pleurite par a pneumonica), oppure, come più spesso accade, si. va all'idea di una pleurite essudativa primitiva. Si può nella pratica· eliminare o ridurre al minimo tali giudizi erronei? Sì : a patto che st sia diligenti, p·azienti nel1' osservazione e ch e siano ben noti alcuni .caratteri differenziali esistenti nel decorso, n ei sintomi funzionali e sopratutto fisici delle due forme morbose: spleno-polmonite e pleurite essudativa. Modesta importanza per la. diagnosi differenziale hanno alcune particolarità etiologiche. · I.a . .spleno-polmonite, malattia invernale, colpisce molto più frequentemente il sesso maschile. Nella statistica di Queyrat su 27 casi figurano 2? uomini. , Nella pleurite essudativa non si riscontra tale marcata predilezione per i maschi. Gli adulti, verso i 3(') anni, e i fanciulli sono più predisposti ad ammalarsi di polmonite massiva. ·L'età adulta è la predil~tta anche per le pleuriti essudative. . La spleno-polmonite può essere primitivci e allora per lo più tien dietro a raffre4damento,. o secondarià a influenza e tubercolosi sopratutto, e p oi a tifo, .febbri eruttive, reumatismo polia;rticolare ·acuto, malaria, infezione puerl)erale, diabete. a lbuminurie, bronchite catarrale. , Le pleuriti essudative sièro-fìbrinose primitive, la m assima p arte di n.atura tubercolare, sono anch'esse favorit e n el loro insorgere dal raffreddan1ento : le secondarie, r are, si possono avere nel corso delle :più svariate m alattie infettive. La polmonite 111assiva ha più frequentemen- · te sede a sinistra, mentre le pleuriti colpiscono indifferentemente l'uno o l'a ltro lato del torace. <\Il

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SEZIONE PRATICA

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Il decorso delle due malattie offre note differenziali di alquanto valore: Lenta è l'evoluzione della spleno-polmonite, pure essendo il suo inizio per lo più brusco e solo eccezionalmente preceduto da un periodo bronchitico. Vi si sogliono descrivere tre periodi: iniziale, di stato, cli declinazione~ Nel primo periodo, iniziale, l'individuo brusca1nente, in seguito a raffreddamento o nel .co1~so di altra malattia, è colpito da malessere, brividi, ipertermia, dolore toracico laterale, dispnea, tosse secca, penosa. Rapidarpente, in 2-3 giorni, si inanifestano chiaramoente e si costituiscono solidamente i fenomeni polmonari: • si nota un certo arcuamento del lato toracico colpito, si ha abolizione del fremito toraco-vo- · • cale, ottusità percussoria, assenza di .mormorio vescicolare, .di soffio bronchiale •e di rantoli, ossia silenzio respiratorio sulla stessa zona; oppure può udirsi qn soffio dolce; egofonia. Contemporaneamente, o qualche giorno dopo, appare l'espettorazione gommosa. . In tale periodo, che suole durare una settimana, i fenomen~ funzionali e generali, l'elevazione termica, la dispnea, il dolore toracico sono più accentuati che n~lle altre fasi. Il secondo periodo, di stato, dellà durata di . una, due settimane, è caratterizzato dalla persistenza d.ella sindrome fisica toracica. Nel terzo periodo, di declinazione, della du,rata di 10-15 giorni, la febbre cade, quando non fosse già scomparsa verso la fine del pe. riodo precedente, e i sintomi fisici si vanno progressivamente modificanqo. Il fremito torac.:o-vooale a p oco a poco ricomparisce e l'ottusità si va dileguando; il' respiro diviene netta1ne11te bronchiale; . riappaiono, i rantoli crep.itanti secchi e presto divengono più numerosi e si t1~asformano in umidi sottocrepitanti, a piccole e medie bolle, in ecl espirato,ri. Nell'insien1e la malattia, coi suoi tre periodi, suole durare 3-5 settimane (talora sino a 7), senza calcolarvi la convalescenza, che su9le essere lenta, lunga, e che svela tuttora la lesione toracica mercè indebolimento del fremito vocale tattile, ipofonesi, fievolezza del mormorio vescicolare. L'evoluzione delle pleuriti essudative sierofìbrino·se e purulente è b.en nota, no~ occorra {JUi ricordarla. . L'inizio 1elle spleno-polmoniti è ordinariamente rapido: l 'individuo è bruscamente colpito da brivido, che non è unico e i?tenso, come nella pneumonite franca, ma attenuato e · ripetentesi più volte nella giornata e nei g·iorni s u ccessivi, come nelle pleuriti. Talora appaiono nausee, vomiti.

Più raro è l'inizio prodromico con malessere e bronchite·. L 'esordio delle pleuriti essudative può essere brusco con brividi ripetuti e poco intensi e a llora non si"" differenzia da quello della splenopolmonite. ìVIa altre volte 'è .subacuto o persino lento e subdolo e allora offre criterio differénziale di un certo valore. Al brivido della polmonite massivà si accom- · pagnano sintomi generali è funzionali: febbre, dolore puntorio, dispnea, tosse, espettorazione . ' L'intensità della febbre è per lo più proporzionale all'entità del doiore, della dispnea e della tosse. · La ct1rva termica suole variare sensib'ilmente nei diversi soggetti. Tuttavia si p_uò ammettere quale tipo febbrile ordinario quello d-escrit, to da Grancher: « Dès le '.;)r~mier j ou1· 1a te.mpérature peut atteindre et dépasser 40 degrés; les jours suivan'ts elle oscille entre 39 et 40 degr~s, avec le cliffér.enc.es tle 1 degré ,e t plus enire· le soir et le nratin. Cela .dure quatre, cinc1 on six j Ollrs, puis 1a moyenne thermique1 s' abaisse v·ers 38 . ·d·egrés avec d:e· g·randes osci~lla­ tions de 1,5 à 2 degrés entre les chiffres du matin et du soir. Après -un septenaire, il ·se fait une nouvelle cht1te de la colonne mercurielle qui ·descend le matin à. 37 devrés ou au-des.s ous et touche à 38 degr~s le soir; enfin la fièvre tombe tot1t à faìt ». ' La febbre delle pleuriti essudative non è per nulla caratteristfca; può anche mancare. Abitualmente è poco alta, remitttente, dura parec-chi giorni e cade non in modo criticò,. ma a poco a poco. Se la pleurite è p11rulenta, si ha il noto tipo febbrile piemico. Il dolore puntorio, quasi mai assente, ha il suo massimo d'inte!lsità in corrispondenza dei punti di emergenza dei nervi intercostali o alla regione mammaria, e più raramente alle re·pi.oni sopra .e sottospi11osa o di lato, all'ipocondrio, all'arco costale, verso le inserzioni del diaframma, · come se si trattasse di pleurite diaframmatica, n,èll addo1ne, ·e talo1·a, se colpito il lato destro, presso il punto ·di MacBurney. da simulare le coliche appendicolari. Il dolore si esacerba durante le compressioni, principalmente quella esercitata dal decubito s11l lato col1:>ito, ond·e è che il -paziente, decombe sul lato sanò. Aumenta anche coi movimenti, 1sternuti, tosse, inspirazioni, on·de re-· spiro più superficiale e più frequente . (dispnea puntoria). Le punture esplorative procurano talora un allevi.amento del dolore. Nei p~~1ritici il dolore rip ete questi stessi caratteri ; ma è, in generale, lneno intenso e (3) •

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IL POLICLINICO •

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meno durat~ro : scompare col formar si ·del1: essudato, inducendo allora il paziente a sc·egliere il decubito sul lato colpito (segno differenziale da non trascurarsi) per favorire la respirazione del polf!lone del lato ~posto. Nella spleno-polm.o nite, dopo costitu)tisi i sintomi fisici .e dileguatosi il dolo:r;e, si ha decubito indifferente o, per lo più, sul lato _sano. La dispnea nella polmonite massiva suole essere più ,a ccentuata che nelle pleuriti : tal or a raggiunge il grado di · una véra ortopnea, con 40;-50 respiri a minuto.• Altre volte è di poca entità. Tra l'uno e l'altro estremo vi sono i gradi intermedi. La tosse frequente, stizzosa, dolorosa, secca finchè noq appare l'espettorazione, 11on si dif• ferenzia da quella del1e pleuriti. Qualche volta per un periodo più o meno lungo la tòsse manca o è scarsa. ' L'espettorazione nori sempré appare dall'ini~}o della. spleno-polmonite. Quando si manifesta, è di grande importanza· per la diagnosi. . Sotto i colpi q.i' tosse ven~ono emessi sputi liqùidi, biancast ri,, spumosi, sc.iropposi, gomm osi, che ricordano ' quelli de1la congeStione · • polmonare di Woillez. Il paragone con lo sciroppo di gomma è f e.l i ce. cc Les crachats blancs, sirupeux', se réunissent et forment une nappe rouvrant le fond du vase comme le .fera it t1ne solution de gomn1e arabiqué ou d'albumine délayée dans de l'ea'tl » (G+ancher). Talora 1a semplice 1osservazione di questo espettorato caratteristico guida alla diagnosi. Gl~ sputi possono anche essere striati di sangue. . .. L'esame· batterioscopico rivela, a seconda dei casi, pneumococchi, bacilli della tubercolosi .o. della influenza, ecc. Nelle pleuriti l'espettorazione manca, o, se presente per concomitante affezione dei bronchi, alveoli, Il:Oil ha per nulla i caratteri ricordati: l'espettorazione è catarrale. E veniamo ora ai si~tomi fisici, che hanno un'importanza preponderante. All 1inizio sul focolaio di spleno-polmonite il 1normorio vescicolare si ,a ffievolisce sino a scomparire, mentre si odono· finissimi rantoli crepitanti inspiratori (crepitìo inspiratorio), che s~ rendono pitì evidenti invitando il paziente a tossire o' a respirare profondamente. Questi rantoli alveolari, vescicolari, identici , a quelli che si odono nel primo stadio della pneumonite lobare (crepitatio indux), sono esclusivamente inspiratori o si odono verso la fine della inspirazione, costitt1iti da bolle finissi111e, eguali, regolari, numerose, isocrone, ad egual tin1hro sonoro e identico carattere di secchezza, si percepi~cono con1e vicinissi1ni al\

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XXV,

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1'9Tecchio dell'osservatore, e rassomigliano allo stropicciamento dei capelii. fra ·1e dita in vi.cinanza dell'orecchio, o al rumore che si produce avvicinando all'orecchio i polpastrelli dell'indice e pollice in11miditi e distaccandoli ral)idamente dopo averli compressi. . . L'esistenza di questo sintoma in individuo. che bruscamente ha avvertito brivido, iperter- ' • e tosse, mia, dolore-toracico laterale, dispnea ' mette immediatamente il medico sull'avviso di' un focolaio pneumonico. E più propriamente si 'J>ensa aJla forma più comune in tale evenienza, cioè' alla polmonite crupale. t.\.ttribuisco capitale importanza a tale segno~ L'averlo rilevato faciliterà la diagnosi di polmonite massiva nei giqrni successivi, allorchè per l'abolizione del fremito toraco-vocale ecl egofonia congiunte all'~fo·ne si e al silenzio respiratorio o soffio bronchiale, - la diagnosi di pneumonite franca non più soddisfa e·si va invece con la mente a~la pleurite essudativa. Infatti tanto all'inizio che nell'ulteriore cle- • corso .delle 1infian:imazioni pleuriche con versamento il crepitìo inspiratori9 è assente o è, tuttò al più, se vogliamo accordare credito agl~ ,.\A. che affe-rmano · di averlo riscontrato (Striimpell, Tar,d ieu, Rothbach, Tanowsk (2), ecceter,a), rarissimo e fugace. Si ammetterebbe l'esistenza q~l rantolo cr~pitante nelle 't.>leur1ti a versamento modico, tale da comprimere e far collabire le pareti degli alveoli e piccoli bronchi, che si ridistenderebbero nelle inspi1 ra.ziooi generando il caratteristico crepitìo·. · Quallip.que sia la genesi; è rarissimo, ripetiamo, il crepitìo nelle p:teuriti ed esso, al p~ari di quello che può udirsi durante profonde inspiraz,i oni sulle basi anche degli individui sa11i, che hanno a lungo riposato in decubito supino e respirato superficialrpente, sopratut:to se vecchi (crepitìo fisiologico), rapidamente i:;i clilegua dopo i primi profondi atti. respiratori. Esso non ha fa costanza? l 'intensità, nè la gran copia di bollicine ·che nelle flogo si polmo. nari . lVIa non sempre . in pratica è dato avvalersi di questo sintoma prezioso di diagnosi differenziale, o per essere sfuggito a un esame super-· ficiale, o per non avere avuto occasione di osservare il paziente all'inizio del male, o per non averlo potuto n1ettere in evidenz~ a .cat1sa della localizzazione centrale del primordiale focolaio spleno-pneumonico. Nei primi giorni .di una pleurite essudativa, prima ançora che l 'essudato si formi, l'ascoltazione, oltre che la palpazione, può -percepire, originato dalla scabrosità e attrito delle due • • • lamtne \"iscerale e parietale della sierosa infia111mata, sfregame-nto pleurico, c11e ordina•

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riamente, specie per la sua intensità, è facilmente differenziabile dal rantolo crepitante ed ha gran valore diagnostico. Anche nei casi più rari di sfregamento pleurico finissimo, la differenziazione non è diffioile, per il seguente carattere sopratutto. Lo sfregam·e nto è a un tempo 'in ed espiratorio· e talora si ascolta anche ad espirazione com• piuta, mentre il crepitìo è esclusivamente inspiratorio. All'inizio della . polmonite massiva insierr1e ' . con il ra11tolo crepitante può comparire soffio bronchiale alquanto forte. Quando questo segno ~sico si manifesta precocemente, ha· un certo valore per la diagnosi , differenziale con la pleurite essudativa, in cui il soffio 3J>pare più tardivamente, quando l'essudato ~i è pro.d otto in certa copia, da compr1mere la base polmonare, che, priva di aria, divenuta una massa compatta, trasmette il 3offio bronchiale originatosi a . livello della rirY'I a glottidea. . . ., Nei giorni successivi, e ancora · di più nel' periodo di stato; nuovi sintomi fisici ·appaiono, che, insi·eme vagliati, sogliono far deviare il clinico dalla diagnosi di processo pneumonic:-~ ~ lo inducono a pensare a u:q,a pleurite esc;l1 · dativa. Principali f~a essi sono: l'abolizione del fremito toraco-voca1e, l'ottusità per cussoria, il soffio bronchiale, l 'egofonia. È noto come nel secondo stadio delle polmoniti lob ari, a causa della solidificazione del: l'organo nel tratto affetto, il fremito toraco-vocale sia, a · men·o ch e non cQesista essudato pleurico o non si tratti di un focolaio centrale, ri11forzato, dovendo le vibrazio11i delle corde di meno che in vocali attraversare un medio ' condizioni fisiologiche, ·ed essendo stato, per di più, il medio gasoso, scomparso dagli alveoli, sostituito da . essudato solido ~ e quindi buon conduttore. N·ella splen o-polmonite invece il fre~ito toraco-vocale è scomparso, dappoichè l 'essudato intrapolmonare oltre a essere o;rdinariamente più fluido, oltrepassa i limiti abituali nella polmonite crtipale, si produée anche· nei bronchi, inibendo la trasmissione delle vibrazioni delle éorde· voca li. . L '·assenza clel fremito toraco-vocale è uno dei principali sintomi ingannatori nella spleI)opolmonite, perchè, accompagnatçt, come è, da ottusità p/~·cussoria, ed egofonia, mena alla diagnosi di versamento pleurico. L'errore può essere evitato, oltrechè rl all' os-· servazione minuzio~a, la quale met.terfi in -evidt?nza la vera natura del, ma1e, anche da alcuni caratteri differenziali che l' abolizj one del • fremito toraco-voca1é riveste nei due casi. 1

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Nella polmonite massiva le . vibrazioni Itora ciche, abolite nella zona ad ottusità percussoria, riappaiòno, non ad un tratto, ma gr,adt1almente, crescendo d 'intensità a misura che si risale sulle parti superiori del polmone l'ir11asto integ·ro. Nei versamenti pleurici, invece, 1-e vibrazioni ricompaiono bruscamente al disopra ·del · li~ite superiore del versamento . Di più, mentre n ella splenopolmonite· il fremito vocale è .a bolito per tutta la zona ·ottusa, nelle pleuriti può presentarsi rinforzato nella porzione superiore della zona afonetica, a causa dell'esistenza ivi di massa polmo~are divenuta compatta per compressione esercitata dal versan1ento, speci~ se esistono aderenze' pleuriche, che accostino alle pareti \ toraciche · il polmone condensato. Alla percussione sul focolaio di splenopo1r11onite ~ si ricava un 'ott11~tà più acc~ntuata cl1e nella. polmonite lobare e tal111ente completa e assoluta 'da simular~ bene quella dei versarr1enti pleurici, tanto più che essa è estesa · dalla base a buon tratto del polmone. Però anche qui un esame attento può speG· sissimo colpire note differenziali pr02ios~ .. .t\nzittLtto r1e1le splenò-polrnoniti il passaggio dalla. zona ottusa a quella sonora avviene gradualn1ente: di mano in mano si passa dal suono ottuso allo schietto polmonare. Nelle pleuriti, se il versamento è scarso, si ha parimenti un passaggio graduale dal suonL) ottuso al chiaro normale. Ma se il vetsan1ento è di medio volume, se il polmone è alquanto compresso, al disopra dell'ottusità · ç!el liquido appare un suono tin1panico cori sede prediletta ant~rior111ente all' a:ltezza del secondo spazio intercostale, specie se l 'affezione è a d.estra (timpanismo chiuso di Skoda, suono skodiano,' skodismo ). Se poi ·1'eSst1daio è così co1)ioso da oc~ludere gli alv.eoli e lasciar tutto.ra vibrare l'aria dei broncl1i, · si· h a il suono tracheale o timpar1ismo aperto .. di William, cioè un suono timI?anico la cui altezza aun1enta con l' apertura e diminuisce con la ·chiusura della bocca. lVla più interessante an cora è lo studib del, l'ottusità rnobile, del comportamento della linea di Damojseau-Ellis, dello stato della zona serr1iluna1·e di Traub,e, dell'esistenza del triangoro fJa.raverteb~·ale di Grocco e dell' ottuRità rc't rosterna1e di Banti, nonch è dell'abbassa- .. mento del fegato e dello sposfamento del c 110re, dell'aspetto, ~ell'emitorace colpitò, dell'eventuale deviazione dello stetno. Nei versamenti pleurici, eccezion fatta per le IJleuriti saccat~ e interlobari, l'ottusità è mo1,1.Je, mobiliià che può facilmente mettersi in 1

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evidenza invitando il paziente a passaTe da un decubito all'altro. Se dopo avere segnato ant'eriorme11te sul petto il limite inferiore_ di chiarezza pulmonare durante il d.ecubito supino, senza allontan?..re il dito che fa cla plessin1ett"O, si invita il ·p aziente a decombere se1niassiso col tronco inclinato in ava·n ti, il suono da chiaro diverrà ottuso. Lo stesso ~i con stata percuotendo' posteriprinente, prima inentre il paziente è assiso in piedi e poi mentre decombe sul lato sano, in modo che l 'essudato venga per forza di gravità a spostarsi verso la colonna . vertebrale. Lét m~bi.lità, pur non essendo cosi accentuata come nell 'idrotorace, è tuttav·i a, non ostante le eventu ali aderenze, ordinariamente rilevabile nE,gli essudati pleurici. ' Se il versamento è così copioso da raggiltngere le r·egìoni alte del toraèe, l'ottusità perdf); n.aturalmente, il carattere di mobilità. Nella splenopolmonite l'ottusità ,no11 è mobile. Nelle, pleuriti essudative in decubito assiso e nella stazione eretta, il limite superiore di ottusità non è quasi mai orizzontale, ma, in rapporto alle aderenze formatesi per il decubito a letto che sogliono serbare tali pazienti, è di. scendente in avanti (linea di Damoiseau o di Ellis) e quindi nettamente differ~nziabile anche dall'ottusità dell 'idrot6race, orizzontale, e da quella epatica, discend.ente in dietro (linea di Jaksch ). I.' ottusità delle polmoniti massive non segl1e nel suo limite superiore tale disposizione. Questa viceversa dipende cl.a lla sede ed estensione clel focolaio e il più delle volte ·suole così con1portarsi: cc Il limite superiore di questa ottusj tà $i trova indietro a livello della fossa sottospinosa, arriva al margin.e posteriO'l',e dell'ascella.i e contorna obliquamente il torace per '\ El , n.ire a raggiungere l'ottusità car'd iaca ~n po ' al di sopra del capezzolo; il fondo de11 ·ascella è sonoro » (Guallois) (3). · Quando l'affezione risiede a sinistra, un otti1no criterio differenziale è fornito dal comport ~lmento percussorio dello spazio semilt1nare j i '"f raube, la cui sonorità timpanica si con serva ir1tegra, o qua.s i, nella polmoniLe massiva, e si riduce, sino a scomparire, sostituita da ottuità, nei versamenti pleurici. Deve essere bene praticata questa pe·rct1ssio11e, ricordando, per· evitare possibili errori, che la zona del Traube, quella parte cioè dell'aia gastrica sita sull'ipocondrio sinistro a sonorità tim1'lanica assoluta, è limitata in alto da una curva a concavità inferiore e in ba~so da11· arva ta co tale si est.e,n de clalla sesta alla nona cartilagine costale e dalla punta del cuore alla 1

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linea ascellare ante1'iore prolungata, misura in iriedia 8-10 cm. di altezza per 12 di larghezza ect. aumenta o diminuisce di ampiezza non solo per versamenti pleurici, 111a anche per affezioni gastriche, epaticl1e, cardiache, pulmonari, sple-:niche. Il triangolo paravertebrale di Grocco, che i nostri amici tedesc7ii, .Per l' abituale. vezzo di attribuirsi quanto v' è .di buono, anche 1se italiano, chiaman o di Rauchft1ss, quella zona cioè di ottusità triangolare che si ha sull'emitorace sa.no c~n un lato sulla linea paÌ'avertebra1e alto sino a~ livello superiore del liquido e gli altri due lati obliqui, esiste nei versamenti pleurici _a causa dello sfiancamento del sacco I'leurico e dello sposta1nenio degli organi ciel rnediastino compressi e ricacciati. È assente r1ella splenop'o lmonite ove tali condizioni per }a sua genesi non ·s i avverano. L 'ottusità retrosternale di Ba11 ti, l 'ipofonesi o afonesi che sostituisce la risonanza c}:liara ch e norma lmente si ricava percuotendo sulla po;rzionè alta delJo sterno, . fra margine supe. -r]ore del n1anubrio e un'orizzontale tirata a livello della 3.a. o 4a. cartilagine costaJe, mentre si ha nei copiosi versan1enti pleurici, manca nella polmonite massiva. Sull'importanza dei segni di Grocco e di Banti l1anno insistito anche Pieraccin] (4), Baduel e Siciliano (5) . ' L'abbassamento del fegato nelle affezioni del1· emitorace destro e lo spostamento ·a destra del cuore in quelle di ' sinistra, mentre sogliono riscontras~ nei versamenti pleurici, specie se abbon·d anti, n on si hanno n ella splen~p olmo' . nite. Per1 essere più esatti, nella. splenopolmonite • sinistra si può, al pari ·che nella polmonite lobare e .congestionie polmon·are, riscontrare la punta deviata verso destra ~la q11esta deviaziorie è tutt_'altro ch e . cost~nte ed è, in ogni caso, di grado miniino. · N·elle ·pleuriti, se il versamento è copioso, l' emitorace ammalato -oresentasi niù che - ampio ' nel lato sano, coh gli spazi intercostali appianati e di ampiezza regolare o superiore alla normale, il capezzolo inar11n1ario è più allontanato dalla linea n1ediana e scapola dalla colo11na vertebrale. Se l'e•sst1dato è ancora pitt abbondante, si aggiunge maggiore elevazione della spalla, .deviazion,e ·dello sterno, convessità della colonna vertebrale verso lo stesso lato colpito. .t\.nc he l'emitorace della splenopolmonite presentasi a.mpliato. 1\1a questo ampliamento ha delle mod-a1ità speciali, presenta come una s1)ecie di curvatura (fare astrazione cla deforn1azioni professio11ali e rachitiche) constatabile 1

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specialmente all'ispezione clella parete postecua, anzi spesso allevia il dolore della splenoriore. Gli spazi intercostali (irnportante) sono poìmonite, e che si pratica con la solita tee• 1·istretti; i1on vi è spostan1ento del capezzolo ruca. mammario, della · scapola e d~llo sterno dal laL' a~mal ato è disposto assiso sul suo letto to affetto. colle braccia stese sulle ginocchia e il tronLa deviazione dello sterno può essere consta- · · co inclinato in avanti: starà tranquillo senza t~1ta, oltre .che all'ispezione diretta, col metodo parlare nè tossire. Si lava con etere la regione clella cordicella di Pitres (6): h·e Ì decubito s,u sottoscapol are e indl la si pennella con un bapino un filo tesò dalla forchetta sterJlale alla tuffolo imbevuto di tintura di iodo. Si punge il sinfi::;i pubica, n ei ple11ritici con co·p ioso· essupunto idi massima ottusità. Occorrei, per ragioni dato, invece di i)assa1·e esattan'llente sulla linea ovvie, evitare di pungere troppo in basso .o mediana dello sterno, come nei soggétti nor- troppo in alto. Punti di elezione sono· il 6°, 7°, • mali, forrna con la rr1edio-sternale lln angolo o 8° spazio intercostale lungo la linea angolo più o meno aperto. scapolare, o tra questa ·e l'ascellare p·osteriore. Nella polmonite n1assiva sulla zona ottusa si L'operatore, do:po essersi lavate e disinfetpuò ave!·e silenzio respiratorio dopo le prime tate le mani, ricercato lo spazio inter costale, 12-24 ore dall 'inizio e durante i primi tre -giorni. lo limita con l'indice e pollice della sinistra e Poi si ode soffio bronchiale, che presto g·uadn.penetra nel mezzo cli esso spazio con un ago g11a d'intensità e di superficie pr'ocedendo dal- sterile, 1ungo 4-8 cm.' innesta~o a siringa prel 'alto ver·so il basso. Questo respiro bronchiale vfamente bollita, munita di stantuffo che facsi differenzia in certo inodo da quello delle cia bene il vuoto, del] u capacità di .1, 12, 5, 10 pleuriti, per essere pilì costante, più accentun- c. c. Con colpo sicuro i penetra nei tessuti per to, più esteso, più precoce, di intensità pressochè eguale in tutta la sua estens-ione. Il sof- 3-5 cm. a seconda dello spessore della parete to.fic, pleuritico, oltre a essere più dolce, più ve- _racica, e si aspira. In di si ·applica un ·po' di celato, aumenta d'intensità procedendo dalla ba- rotto adesi,·o. Ove trattisi di versamento, l 'ago è penetrato se verso l 'ilo del polmone. Ne)la pleurite essudativa, ascoltar+do poste- nel sacco pleurico. Si estrarrà, a seconda dei riorrnente mentre il i1aziente pronunzia la pa-. casi, liquido siero-fibrinoso, siero-ematico,. purola ~rentatrè, in quasi tutta l'aia di ottusitf1 l'lllento, ecc. Se invece si h a da fare con una spleno-polmola. voce si ode ri11forzata (bro11cofonia) e moJ t o spesso trasmessa con quel carattere tremulo, 11ite, la siringa non aspirerà nulla (puntura ne• gativa, bianca), op1Jure, per la penetrazione con1e il belare, con tin1bro nasale (egof oni a, o ·voce· caprizzante, o rinofonia; o voce di pulci- dell'ago nel parericl1ima pulrrt.onale, si trarrà sangue rnisto a boìlicine di ·arié\. Per assicurarnella) . ' si ancora di più, si p11ò ripetere la puntura nel~lla splenop0Jn1onite avviene altrettanto: .. la stessa seduta, in pl1nti divers·i, e nei gior11ì tuttavia l'egofonia s11ole es ere i11eno pura e successivi. , la, br11ncofonia più forte. , Non è raro p erò che i1el caso di -una splenoTanto i1ei pleuritici co11 essudato cl1e negli splenopol,monitici, applicando a piatto sur un polmonite si verifichi una reazione da parte· • l)Unto clell 'emitorace l eso una moneta rli bron- · della pleura; anzi si i·itiene che pleurite a essudato liql;lido coesista spesso (Filippi) (7) e _zL) da due soldi e percuotendo su di essa col taglio di un 'egual Jnoneta, me11tre si ascolta persi110 se1n.~:rre (i\l osny) (8). In tali casi se il sur un pu!]-to opposto, invece cli u11 suono sor- versamento non è i11olio esigu o, vi è possibilità che la puntura riesca. po,s itiva. Del pari causa do, lontano e ottuso, qt1ale si. ottiene nell'indidi e-rl'ore potrebbe essere la coesistenza di verv·iduo sano, si pe.rce1)isce un rumore aTgentino. Perci.ò il segno clel soldo d~ Pitres non ha in samento pleurico co11comitante a pneumonite lob are·. · questi casi valore differenziale. · La pQ11tura be11e ese.g·uita :)uò ·1·i11sc ire po·rutti i sintomi e criteri passati in ras~eg11a, itiva ancl1e se si tratti di pleurite pt1rulenisolatamente cons'i clerati non hanno gran va'Jore: n1a. '"F,,gliati nel loro ir1sie111e ci , permet- · ta iri.terlobare, affezione questa che c1ualche tono Citl asi sempre di stabilire 1111a diagnosi dif- volta simula, alla sua fase iniziale, l a splenopoln1onite come nei due casi di Thiroloix e Roferenzi( ~i e fra splenopolmonite ~ pleurite essenthal (9) e nel caso ·di Labbé e Bosenth.al (10). sudativa. È talora accaduto di diagnosticare spleno-polIn c.1 ualche raro caso possono tuttavia ·apparire insufficienti, l asci are sospeso il giudizio 111011ite dov·e vi era piopleurite interl obare: l erdel -l)ratico. Allora il dubbio può eRsere di- rore è di,·enuto manifesto più tardi con l'ap. radato dalla !)Untura esplorativa, cl1e è inno- parire di sintomi chiari, cor11e caratteristica 11

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vomica. In tali casi utile pe:r la diagnosi e' anche l'esame, coi raggi X. ,.

Le reumatismali sono le più benigne e talo1·<t passano quasi inosservate nel corso di un reu• ·matismo poliarticolare aèutò per la poca loro dolorabilità, per la rapidità di evoluzion e e attenuazione dei sintomi. Le spleno-polmoniti conseéutive a bronchite ~cuta sono anch'esse molto benigne: un bronchitico panale è colpito da dolore toracico laterale e la sua ·temperatura si elev·a; sulla base subbttusità, soffio, egofonia; Tutto risolve in 2-3 settimane. Fondandosi su tali criteri, anche la diagnosi di natura è quasi sempre pos.sibile. Prima .di termin·a re riporto nel seg·uente specchiettç> i principali segni di diagnosi differenzi:;tle tra pleuriti essudative e splenopolmoni tj.

Stabilita la diagnosi dj polmonite massiva, occorre determinarne la natura. · Grande importanza per la prognosi, cura e profilassi n1erita la distinzione tra le splenol)Olminiti tubercolari e quelle di altra . hatura, le qt1al'i ultime potrebbero raggrupparsi sotto il nome generico di s'emplici o non tubercolari. Le tubercolari colpiscon9 per lo più gioya.ni, ·donn.e incinte o in puerperio, ma anche f anciu.Jli, soggetti cpn pr·ecedenti. eretl'.itari o pe,rsonali inquinati, con abito tubercolare ·e vi.: venti in ambienti fav orevoli allo svil1:J.ppo del bacillo di Koch. Hanno abitualmente decorso più le-nto .e si accompagnano a 'segni apicali (re• Splenopolmonite. Pleurite essudatfva. spiro debole, rantoli, ipofonesi, fremito toracovocale rinforzato, respiro bronchiale, interci1. Più frequente· n,ei rpa1. Colpisce indifferente scbi. · -m ente anibo i sessi. so, ecc.). 2. Colpisce più spesso il 2. Colpisce indifferente r olmone sinistro. m€nte l'un o o l'alt!'o Ocporre però tenere presente che scarsi sinlato. tomi apicali possono av~rsi anche nelle forme 3. l nizi·Oquasi sempre bru3. Inizio meno frequenteliìCO . mente brusco. .semplici; ~a ~ogliono ~sser~ meno precoci, ~e­ q_ DuraU\3-7 settimane con 4. Durata e decorso vario decorso in 3 periòdi : senza i 3 caratteristici no persistenti, meno tenaci e molto meno ininiziale, di . stato, di peti.odi. tensi. declinazio-ne. . . 5. Ipertermia più intensa . 5. Ipertermia meno int<'n L 'es·ame dell'espettorato, se rivela bacilli tusa: talora terop. Dl>r. . male. ~ bercolari, risolve la quistione, ma se negativo, ~. Dolore toracico laterale 6. Dolore toracico laterale più int-enso . e più dumeno intenso e meno non ha valore assoluto. ìVIaggiore importan~a raturo. duraturo. ha allora l 'irioculazione degli sputi in animali 7. Decubito, allor chè si 7. Decubito, dovo avvenu. . sono costituiti i segni to il versament<>, sul recettivi (cay·ie) : ma con questo rr1etodo la dia-· fìsi-ci, indifferente o ·lato c·olpito. preferibilmente stil lagnosi di natura non può ~tabilirsi che tardivato sano. mente, dopo 3-!) settimane dall'inoculazione. · 8. Dispnea: abitualmente . B. DisPnéa meno accen· più accentuata. tuata: Scarso valore hanno l'oftalmo e cutireazione 9. Espettorato di aspetti!> 9. Aspettorato assente o • • grunmoso. alla tubercolina e. la citodiagnosi per le ragionon gommoso, ma catarrale. 11i. a tutti note. . 10. Presenza, all'inizio, .di 10. Crepitio . inspiratorio as1 cr epitio ·inspiratori.o: · sente -0 fugace, dile"' Tra le splenopolmo~iti semplici, non tuberguantesi dopo i primi colari, si possono considerare quelle da influenprofondi atti respiratori. za, da pneumoc.occo, le . reumatisn:iali, quelle 11. Assenza· cli sfregamento 11. Sfregamento pleur~co alpleurico. . l'inizio e quando il veraccompagnanti la bronchite acuta. . , samento si è riassor• bito. La polmonite massiva da influenza suole maL2. Fremito toraco-vocale toraco-vocale anifestarsi nella prima settimana dall'attacco in- 12. Fremito non sempre abolito st bolito su tutta la zona· • di ottusità; riappare a tutta la zona cli ottufluenzale, ed essere cara.t terizzata da silenzio • poco sità percussoria, sulla a poco e va aucui porzione superiore r espiratorio (vi sono più rari che nelle altre vamentando gr a dualmenpuò presenta.rsi rinfor· te a . misura che si ririetà il soffio bronchiale e i rantoli), da minore zato per la condensasale dalle parti colpi' zione del polmone; rite alla porzione alta frequenza dell'egofonia, da .espettoràzione più compare bruscamente del polmone. al di sopra del limitE tardiva, da una durata · di 3-6 setti~ane, da superi-Ore del versaquasi costante assenza di apprezzabili seg11i mento. graduale dal- 13. Nei versamenti modiapicali, da estréma varia bilità e. morbilità delle , 13. Pagsaggio ci passaggio graduale la zona ottusa alla sodall'ottusità alla chia'n ora. modificazioni fisiche da un giorno . all'altro, per rezza. Nei versamenti cui lo stesso sintoma scompare per riapparire • medi al di sopra del1'ottusità timpanismo e nuovamente dileguarsi. Questo ultimo caratchiuso di Skoda. Nei versamenti copiosi al tere, la va riabilità della sindrome fisica, può di sopra dell'ottusità • aver si anche negli altri tipi, m a meno frequentimpanicismo . aperto • di William . te1nente e meno spiccatamente. 14. Ottusità mobile ad ec14. Ottusità n on moòile. cezione delle forme inLe splenopolmoniti pneumococciche sogliono terlobari, saccate, con durare 3-4 setti1nane dando defervescenza per molte aderenze. superiore di otlisi: l'esame batterioscopico degli sputi rivela 15. Limite superiore di ot- L5. Limite tusità discendente in tusità a decorso vario. avanti. pre.senza di molti pn.e11m-0cocchi. I

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SEZIONE PRATICA

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Splenopolmonite.

16. Nella splenopolmonite sinistra conservazione dello spazio semilunare di Traube o diminuzione poco apprezzabile. 11 ..i\ssenza: del triangolo paravertebrale d.1 Grocoo . 18. Assenza dell'ottusità r e-

trosternale di Banti.

19: Assenza cli abbassamen -

to del fegato nella splenopolmonite destea. 20. Deviazione a destra della punt a del cuore assente o n1inima n ella splenopolmonite sinistra. 21. A.un1ento meno apprez. zabile del torace dal tato affetto, con spazi intercostali r istretti e se.flza spo's tamento del capezzolo, della scapola e dello st erno.

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Soffio bronchiale più costante, più precoce, pifl diffuso, d'intensi· tà eguale in tutta l~ sua estensio,ne.

23.

8gofonia meno pura /3 broncofonia più forte.

2 j Puntura esplorativa ne-

gativa o aspirazione di . poc11e gocce di sangue uni te a .b ollicine di a rià..

PJeurite essudat iva. 16.

versamenti pleurici n1odici, mentre nei versamenti medi al di sopra dell'ottusità si ha timpanismo chiuso di Skoda e nei copiosi timpanismo aperto di William; l'ottusità non è mobile, quale si riscontra nelle pleuriti, eccettuate le interlobari, . le ·saccate, quelle con molte aderenze; il limite superiore .d i ottusità ha decorso vario a seconda dei casi, mentre nella pleurite è diseend1e,nte· in av.anti (linea di Damo~­ seau); nelle le $10ni di sinistra µ)anca o è m ini- . ma l~ deviazione a destra della i:>:unta del cuore e lo spazio di -Traube è conservato o appena appena. apprezzabilmente ridotto, mentre nella. pleurite sinistra il cuore è deviato a destra in grado propo1·zionale alla qua ntità del versamento e lo spazio semilunare è scomparso o notevolmente ridotto; · nelle lesioni .di destra il fegato, al contràrio che nelle pleuriti, non si abbassa; si ha, contrariamente che nella· pleurite, assenza del triangolo paravertebrale di Grocco e d~ll'ottusità !etrosternale di Banti; vi è aumento meno apprezzabile del torace dal . lato affetto, con. spazi intercostali ristretti e ·senza .spostamento del capezzolo, scapola e sterno, mentre nella plet1rite vi è aumento più apprezzabile dell'emitorace con .spazi interco. stali · appianati e di ampi~zza normale o au-' mentata, con spostam~nto del capezzolo, scapola e sterno; il~ soffio bronchiale, più costante, più precoce, più intenso e più diffuso, ha intensità eguale in tutta .la sua estensione, mentre nella pleurite, è meno costante, più tardivo, più dolce, come velato, meno diffuso, ha intensità crescente dalla base all'ilo; l'egofonia è meno . ,pura e la brocofonia più .forte; la puntura esplorativa riesce negativa o dà luogo a poche gocce di sangue miste a bollicine di aria, mentre nella ple.u rite dà ·esito a liquido.

Nella pleùr. essud. sinistra notevole ri<luzio . _ne e scomparsa 1del10 · spazio sE\milunare di Traube.

Presenza del triangolo , paraver tebrale di Graco. 18. Presenza della · ottusità retrosternale di Banti, se il versam·ento è copioso. 10. Abbassamento del fega. to nei <:.opiosi versa· menti pleurici di de· st11a. 20. Devia zione a destra del· la punta del cuore costante e proporzionale a.i. grado di versamento pleurico sinistro. 01. Aumento più apprezzabile dell 'e motor ace colpito con spati inte,rcostali appianati e di a mpiezza normale o aumentata, con spostam ento del capezzolo mammario. della scapola e d ello sterno . '22. Soffio bronchiale meno cast.ante, più tardivo, · più dolce, com e velat o, meno diffuso, d'inten sità cr escente dalla b.ase verso ) 'ilò. 23 . Egoforùa più 'l)ura e broncofonia meno f orte. ~4. J?untura esplorativ·a. dà esito a liquido. 17.

I \

Concludendo: per quanto la splnopolmonite, d a chiamarsi più appropriatamente pneumonite p seudopleuritica, sin1uli la pleurite essudativa, sarà · tuttavia possibile , la diagnosi fondandosi s ulle differenze esistenti in alcuni caratteri e sintomi delle due mala ttie. Nella spleno-polmonite : ~ono più frequentemente colpiti i ' maschi e il polmone sinistro; l 'inizio è CJ:UR.si semp·re br11sco, la durata di 3-7 settimane e il decorso in tre periodi - iniziale, di. stato è di declinazione - mentre i1ella pleurite essudativa l.'inizio è meno frequentemente brusco, la · durata e il decorso varii , senza i tre caratteristi.ci periodi; l 'ipertermia è più considerevole e il dolore toracièo l a terale più intenso e più duraturo; allorchè il. dolore si è a ttenuato, tl eèubito sul l a to san o e n on sul lato colpito; la dispnea 'è più accentuata, l 'es·p etto1~ato di aspetto gommoso e nop. assente o catarrale come ·nfilla· pleurit.e; ·v:i è' crepitiò inspiratorio e, assenza di sfregamento pleurico; il fremito toraco-vocale, abolito i:q. tutta la zona di ottusità, r"' d.ppare a poco a poco e va aumentando gradualmente dalle p~rti colpite all'ilo del polmone, mentre nella pleurite può, per la condensazione del polmone, , essere rinforzato sulla porzione superiore dell'ottusità, e ricompare bruscamente al disopra del limite superiore del versamento : si ha passaggio · graduale... dalla zona ottusa a quella sonora, come nei '

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forme de pleurésie interlobaire à pneitmocoqites. Société ·de Médicine de Paris, 9 ot-

t obre 1908 . ,

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I I_ POJ.[CLINICO

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. QUESTIONI : DEL GIORNO.

La forma cronica è caratterizzata da tosse ri• • belle che provoca un'espettorazione muco-1)u. 1:ulenta n on nun1n1ulare, senza odo.re e di tanM alat~ia di Ca s tellani to in tanto mescolata a sangue, che talvolta o broncospirochetosi. può essere emesso anche pMro. Violle ha conIn un articolo pubbli cato nel 1917 Castellani statato che la secrez•ione bronchiale può ragriferiva che in Albania, in un .sanatorio italiano giung ere un quarto di litro in un giorno . L'eper .soldati tubercol otici, aveva osservato parec~ spettorato ~ filante, vischioso, omogeneo, colo, chi .casi di t1n'affezione delle vie respiratorie che rato in rosso vivo . Basta averlo visto una volta, egli av.ev.a precedente.m ente descritto .a Ceylan · dice Vi'olle, per non confo·n derlo ·c on quello del/. , e della quale aveva riconosciut.o l'agente .speci- l 'emottisi tubercolare. All'esame dei petto si fico. Nel 1904 Ca·stella11i fu consultato da u11 intl'ovano .segni variabili: talvolta niente; talaldividuo il quale accusava un progr·essivo ditr~ llna leggera ridu~ione del murgiure vescin1agra~ento e tosse accon1pagnata .da espe·t tocolare, segni di bronchite semplice con o senza . ., rato ml1co-purul ento, .senza odor.e e rniesco·l ato zone di congiestione poln1onare, qualche segno • di tanto in tanto a sangue. La ri-cerca microscor1etto di bTonchite cronica e ·di enfisema. Lo l)ica del bacillo tubercolare come l'inoc11lazio- stato generale è buono' e qualche \:alta anche • • ne alle cavie risultarono sempre negative. Viottimo. È rara la febbre seguìta ·da s11dore pro• ceversa l 'espettorato esaminato tutti i giorni fuso. L 'espettorato co11tiene spirocheti in granper tre settimane era ricco di spirocheti. Cade ,abb'o ndanza. Questi microbi presentano t1no stellani non esitò a mettere una r·elazione tra straordii1ario poli1norfismo e appu11to la loro la bronchite ed ·e§.Pettorazione sanguinolenta e varietà nel1a ,fo rma 1e·. nelle dimensioni costituìla presenz,a d egli spirocheti, tanto più· phe una sce una caratteri, stica parti.col are. Il germe, de. o.sservazione anal oga iegli potétte fare su un .nominato spiroclicteta bro'1ich,ialis, può essere a ltro inclividl10. Nel 1909. ritornò sull'argomento lungo da 4 a 39 micl'omillimetri e largo da 0.2' poichè ebbe l'opportunità di osservarne ipareca 0.6, ·presenta da 2 a 8 ond11lazion-i: le estreclii casi sin1ili a quelli .di Ceylan. mità han·no t1na forma · variabile, sono spesso a IJe osservazioni .di Castellani i·ichian1arono l)unta e sem1Jre senza flagelli. Ha movimenti • l 'attenzione dei medici dei paesi tropicali. \\·adi fiessiòne ond11la1·e, talaltra di rotazione ad ters in India, Iackson, Pha1en e Chamberlain elica. i1elle Filippine; Chalmers e Farrel nel Sudan, Per la ricerca clello spirochete occorre raccoTaylor n ell'Ugrtnda, Ji.,aritham a Kartum, lVIacfie g·liére l'es.';)ettorato dopo aver fatto lava.re i)arLella Costa d'Oro; Hallenberg i1el Cameroun, recchie volte la bocca al malato allo · scop.o di Rothwell, Petter.s e Hall · negli Stati Uniti ne eliminare i germi b'occali. Per la colorazione si constatarono molti casi. possono ad.opera1·e i .Yarì col ori di ~nilina o In Et1ropa, oltre le osservazioni di Castellani l'impregnazione al nitrato d 'argento . i11 Albania, .si ·S ono avute le osservazioni di · È possibile confondere il microrganismo i clenGalli Valerio in Svizzera, di Lurie in Sel'l)ia, tificato con altri germi. Nella cavità boccale di Dide, P ·erliac, Violle e Barbary in Francia, allo stato normale si l)O~f;ono trovare varie ' forn1e simili, co·n1e lo spi l'OC li a eta buccalis di di Nolf e Spehl nell'esercito belga. ~teinberg, lo spirocliaeta rleritiilm ·di Miller, ecl La spitochetosi l)Ulmonare en1orragira di Castellai1i -u11ò .assumere una forma ac11ta che i trepone1na 1nacrodentium, microdentiu11t e 11iitcosu11i cli )J' oguchi. Come segni differenziali dura da una a tre settimane, ed una forn1a si possono in·dicar.e i seguenti: lo spiroch aeta cronica chE> può durare anche parecchi anni. broncliialis muore quasi s11l1ito dopo la espetLa forma acl1ta ass1une l'andamento clinico torazione, mentre le forme boccali conservano f di una bronchite acuta: il paziente è colpito i11ovimenti. parecchie ore; lo spirochaeta bronimprovvisamente in pieno benèssere da febbre, chialis si colora più difficilmente, è più sottile, rau.cedine, t osse accompagnata da espettorato sang·t1i11ol ento, inodore, il quale .persiste tre o più fle ssuoso e si presenta meno a gr11ppi, conquattro g·iorni clopo la caduta della febbre, che tie1'1e più .spesso .c he te altre forme corpuscoli coccoidi ed infine talvolta è endoce1lui.are. it1 ge11ere è di breve dt1rata. All'ascoltazjone Queste cliffere11ze indicate da Fanthan1 i1on di alito r1on si rileva110 che sibili o tantoli a so110 semp1·e così evi.denti da poter essere decil'iccole bolle. L 'esame radioscopico. 11on mette • si ,.e 'per il riconoscimento. Tenuto conto delin eYi de11za zone di oscurità. - Lt\.lres1)ettorato l ' estren10 poli111orfis1110 degli .~pirocheti è a1·. . angui11ole11to eg11e es,ettorato m11 co-p11rt1ler1bitrario ,·olere identificar1i a mezzo della loro _ to co11 trie di sa11gu1e, le quali. alla 101·0 volt~t forma, delle l oro dimensionil della loro colosro11111aio110 1 él})icla111e11te. L 'èsame microRcopi co r abilità. _..\.112i 11011 si pl1ò escll1dere cl1e gli spidell'e. pett o1·at o clin10.. tra i111111ero. i elementi spirocl1eti })ron chiali JlO~snru:> deri\ a1·e •.lai ti1)i rillari. '

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SEZIONE PRATICA •

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no.rmalmente eststenti nella cavità boccale. di fronte al fatto che questa affezione risente Gli spirocheti boccali inoffensivi allo stato sa- molto efficaceme:à.te l'influenza curativa delle profitico possono in ,c ondizioni ancora sconop.rep~razioni organiche a base di arsenico. sciute divenire patogeni e det.erminare nei bron-. ln seguitq alle iniezioni endovenose di novarchi un'affezione .specifica contagiosa, come del senobenzolo a dosi di 45-60 cgr. ogni cinque o resto pare avvenga per lo pneumococco. sei giorni i detti autori n ei loro casi hanno viConvie11e anche i·icordare · che gli sp,i rocheti sto non solo migliorare · gradatamente le ma, bx-onchiali .s ono .s tati constatati anche n._egli nifestazioni cliniche, ma hanno anche -c.onstaespettorati di individui che presentavano i fe- tato la rare~azione progrèssiva e la scomparsa nomeni gen·erali, ~ disturbi fu·n zionali ed i degli .spirocheti n·egli espettorati. • segni fi sici ·della i:>ol111onite ·e ·della bron co-polIn qualche caso la scomparsa dei germi spemonite (Taylo·r, II orper, Grimault) e al rig"'llarcifici non è stata accompagnata da un miglio• do bisogna. anche rilev-ar~ che N olf e S'1)e 11 ramento nelle condiz1ioni generali e locali: (Archives 1\11 édicales belges, 1918, n. 7) nei casi questo fatto è forse in rapporto ad eventuali • mortali alrauiopsia ·h anno trQvato focolai di ro1nbinazioni mi crobiche, do·n de la necessità .di bronco-poln1onite o ascessi polm,onari. In queste ricorrere all' azion,e combi11ata di altri agenti fo1n1e esistono associazioni microbich e che dan- terapeutici, quali i balsamici, ,}'elioterapia, la n o ragione della varietà del r epe1·to an atomico ginnastica. Castellani consiglia anche il tare clella particolare gravità del decorso clinico. t aro .stibiato. Alle associazioni microbiche stesse si deve veNaturalmente non va traiscur.ata . .la .cura sinrisimilmente attri'bl1ire· la circostanz a che la · tematica : per combattere la tosse ostinata gioespettorazione e l'alito dei pazie11ti di Nolf e va l'oppio; per a.rrestare le ·emorragie gr.avi si Spel1l erano fetidi, mentre nella forma descritta è dimostr.ato sufficiente il cloruro ·di calcic);· da Castellani questo carattere manca. Comun- ip er evitar.e eventt1ali ·c omplicazioni occorre praque pl1ò l'eciprocamente avvenire, come è stato .ticare scrupolosamente l'igiene e la pulizia peran ch~ osservato, .che la spirochetosi sia ·a sua sonale, sopra tutto 'il lavaggio della· bocca; volta una complicazione di altre affez·i oni co- giova tener su le forze con una dieta approm e la tubercolosi fBranch) e la gan gr ena pul- priata; l'aria libera ed il sole fanno sempre monare - ()1tihlens e Kuster).. Recentem ente bene. . G. DRAGOTTI. ·\'·erbizier (Bu.lletin d e l' Académie de 'Jltl édecin e, 1918, 11. 40) ha trovato che nelle forme gravi clell 'attuale influenza epidemica non è r aro tro,,.are n ell'espettorato ·Spirocheti simili a qu·ell i cl escritti da Caste llani. Il detto autore sospetta MEDICINA. cl1e· la pre ~enza di questo microrg an1sn10 possa clar ragione di alcu.n e particolarità cliniche di Le emottisi ed il loro trattamento: cer'te for111e b.r onco-polmonari influe·n zali. Sen·· · (Du1vrAREST. Paris M édicai, 1918,, n. 34). za pronunziarsi r ecisa1nente Verbizier pen sa n on si possa ·escludere cli tratta r si di una v·era • La c.a usa i1ninediata ·d·ell '~·n1orl'agia poln1-os1Jiro chetosi. nare è la rottura di un vaso sanguigno in una Barbary (B11,lletin de l'Académie d e 'J'.!l.éd e- cavità aerea. Tale rottura pu·ò essere determicirie, 1918, n. 37) pensa che la spiro chetosi nata da un processo ulcerativo, ma è evidente brnnchiale, l'angina ulcerosa di Vincent e la che i1on sono estranei al fenomeno il grado e st.omatite ul cer osa di Bergerori siano .etiologi- le oscillazioni de.Ila pressione endovasale. Nelcam ente affini. , la genesi doell'emo.t tisi intervengono quindi du~ >Jt1mero si fatti dimostrano ch e la bron chite fattori, l'l1lcerazione e la pressi"one sang11ign a di Castellani s ia .contagios ~ Taylor, Cabner.s, locale, combinati in proporzioni variabili. i .a \ Tiolle, Grimault han110 riferito· osservazioni pr·evalenza dell'uno o dell'altro fattore ·cara•:!e. cu111provanti ch e infermieri e· vicini di letto si rizza le varie forme di ·emottisi. sono contagiati. Il ge,rme può essere trasporJn rapporto a queste co·nsid·erazioni le ·emortato sia sotto forma di .spirocheta con le go·c- ragie polmonari possono attribuirsi . acl un procioline .emissé -con la tosse, o sotto .forma coc- cesso ulceroso p·r ogressivo, ad un process·o fi,1::;c·o1.de ne1lla polver e con s:puti dis·seccati. Gli sta.ti sionario attuale, a lla ipert'ensione a rteriosa di esaurimento naturalmente favoriscono l'at- della g.r and·e · circolazione, alla sta·s i gang11itecchin1ento ·d·el g.ern11e ed influiscono sfavore- g·na o ad una discrasja cardiovascolare. ,,olmente sul decorso .d·ella malattia. 1° Emottisi ulcerosa. - L 'en1ottisi ulcerosa, Nolf e Spehl affermano che ogni dt1bbio Slll- sia che dipenda dalla rottura di un aneurisma la etiologia della bronco-spirochetosi si dilegl1a ravjtario, sia che dipenda dallo svuotamento 1

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SUNTI E RASSEGNE.

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IL POLICLINICO '

di un nodulo caseoso inglobante una parete ripeta con una certa frequenza anche se non arteriosa, si verifica improvvisamente, brutal- minàcciosa di pericolo immediato, e quando n1ente senza prodromi, senza f.ebbre, in indivinaturalmente concorrano le altre condizionic he dui che hanno grandi lesioni caseifi canti direndono possibile ed e.fficace lo pneumotorace. ' struttive e più specialmente, non esclu sivamen2° Emottisi congestiva. - L'emottisi ftust e, nelle fasi tardiv·~ dell'affezione. Uno sforzo, sionaria si 11a neg·li attacchi pneum.onici e nelle una fatica, un frauma, l'esposiz•i one al sole congesticmi perif ocali nella tubercolosi fibro a ne .sono talvolta la causa oc·casionale, ma if e sop ratutto n·ell a vasta categoria ·delle t più delle volte l'ac-cid ente sopravviene senza b·er c?losi attenµate ch e sono legate al n eu ocause apprezzabili. In tali forme di ·emottisi i artritismo. Le emottisi flu~si (')nari e si prodùm~di camenti riescono spesso inefficaci. Concono per ca~se interne sconosciutè o a causa viene. ricorrere a mezzi meccànici cer cando: di intlue11ze .e.sterne,• P.et lo' più meteo·! ologiche, a) di aumentare la coagubilit.à del sangue, sole, ·vento, raffreddamento, o interne, eccessi b) di ridul'1e l'affll1sso del sangue e di abbasdietetici, eccessi sportivi, emozioni, ecc. Talsare la tensione nella piccola ~ir..colazione, e) di volta sono periodiche, ·:mensili o a stagioni, codiminuire il più che sia possibile. l'attività fu11- me alcun~ emorragie emorroidarie. P ossono eszionale dei 1)olmoni ed i movimenti dell'organo, sere consecutive ad applicazioni esterne rivul• d) di ·comprimere direttamente i. vasi ch e sansive, punte di fuoco o tintura di iodio. Alcune • • g uinano, nei casi n·ei qua li l'e·m orragia abbia possono ..e·s sere legate ad una infezione intercorun car.atter.e m inacciante ·e i mezzi precede·ntil rent e. Infine ·Si può avere anche ·l'emottisi mesiano rimasti inefficaci. struale supplem,e ntare ch e accomp agna o comPer aumentare :la coagulazione del ..sangue · plica l a tubercolosi congestiva delle donne. giovano il .s i·er o gelatinato; come pure il cloTutte queste· f orm·e h.a nno di com un ~ che l'eruro 'd i ·calcio '·ed il · ,c loruro di ~odio p er via mottisi -è a·c compagnata o annunciata da maniintern.a ed il siero di . cavallo per via ipoder- ·festazioni g·enerali e locali: .r eazion-e termicà mica. P er abbassare la tensione nella piccola più o meno mar cata, dolori . puntori, malessere circolazione si pratica 'la legat11ra degli arti ge_n erale, rriodificazi6ni (focolai di rantoli fini, alla radice e specialmente quella degli arti in- catarro, eèc.) del reperto asooltatorio. feriori. ·Si tratta di un mezze> semplice, alla L 'i·ndicazion-e terapeutica logica di queste forportata ·di tutti· e di una incontestabile effi- · me è una medicazione· .anticongestiva, che può cacia. Bisogna solo che la legatura non sia ottenersi o a mezzo dei vaso:.costrittori iperten• troppo .s trett,a , per poter essere mantenuta lun- . .s ori come l'ergotina·, la digitale, la pituitrina, go ten1po, e, ch e sia poi· allentata progr essival ' a.drenalina, l 'idrastis, o a mezzo .dei vaso-di, mente. L'antica ventosa: di I un od h a 1e mede- la.tatori -ipoien so1·i .come l'ipecacuana, la guisime indicazioni. p$ina, la pitui trina. .. P 'e r ridurre al mi~mo ~ movim-e nti d·el pol- · L 'i.pecacuana par.e .sia la più indicata: abbas• m on·e e specia lmente l 'inspirazione, che provoca sa . ~a tension·e vasale, .b a una spiccçi.ta. azione il richiamo del sangue ·nella p,i ccola ·c ireola- decongestionaJ.1~ sul polmon.e ·e per la sua prozione, è .s tata proposta la ·compressione esterna prietà vomiti va .vuota i bronchi ed e·s pelle mec' mediante fasciatura della parete toracica, . la c·ani·camente i coaguli. La pituitrina produce lln abbassamento della quale ha per effetto· d~ re.n dere la respirazione più superficiale e. di diminuire l'ampiezza e la tensione nelfa piccola circolazion e ed lln aucl11t·ata dell'inspirazione. mento n ella grande. Avrebbe quindi teorica mente buone indicazioni, ir1a in pratica n on ~Ia perchè si possa ottenere la immobilizzazion e e la co111prclssione polrrior;iare in n1odo i111- sempre ri·s pond·e. Un buon medicamento per 1e em ottisi conmediato e perfetto bisogna ricorrere , allo pneumotorace., che .costituisce il trattamento spe·ci- gestive è il nitrito d 'a111i1e. L'inalazione ·di quefièo della grande emottist ulcerosa quando la sta sostanza prov.oca in meno di tre minuti vasost1a ripetizione minaccia la vita. Quando poi dilatazione ed ipotensione n ella grande circosi pensi -che il pnèumotorace h·a un'azione te- lazione, vaso-costrizione. _ed a.nemia nel domirapeutica oramai non dubbia sullo stesso pro, niq della piccola circolazione. Se si aggiunge cesso tubercolare, e q~indi che esso agisc~ si- la sua innocuità, là. rapidità d'azione, la faci1nultaneamente sopprimendo il sin tomo n1inac- ljt à d'applicazion e, . la costanza degli effetti, l'assenza di reazioni vaso-dilatatrici second arie cioso .e la ca11sa di esso, viene fatto di pensare ch e ad un tale espediente non bisogna mai si può concludere che il nitrito d'timile è fra rin11nciare quando la origine tubercolare del- i più perfetti medicamenti dell'emottisi conge. l'em ottisi è ben evidente, quando l'accidente si sti va. 1

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~EZIONE

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PRATICA

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· Il trattamento sarà completato cori m ezzi mecPer lo stesso motivo conviene non abusare canici, con senapismi agli arti inferi ori, inge- nella· sommini.straz.ior1e di morfina e oppio. Il stione di ghiaccio, applicazioni fredde o calde. vantaggio che !Si ha n el m oderare la tosse e Le emottisi mestruali si curano con la rego- procurare calma al p aziente si può scontare larizzazione del flusso mestruale, per il ·çhe si col rischio della ritenz.ione. D;R. può ricorrere all'opoterapia. Al momento del~ l'accidente l'aloe, i pj·ediluvi senapati danno · CHIRURGIA. buoni rist1ltati. · · • Ri~ultati della cura chirurgica 3° E1nottisi zpertensiva. - Il nome di emot. t i.si ipe:rtensiva va riservato esclusiva111ente ai ' dell'ulcera gastrica. casi i1ei quali l'ipertensione vasale è permanente e tale che essa abbia incontestabilmente la· (D. C. BALFOUR. 'Surgery, Gynec. ·and Obstet., giugno 1917). . ft1nzione ~rincipal e nella genesi delFaccidente. Tale emottisi si . ha perciò nella sindrome èarI risultati che B. riferisce in questo . articolo, 1·io-reno-polmon are che è propria della tuber- i·iguardano 677 casi di ul cera gastrica operati colosi · fibrosa. In .questi casi l'·emottisi si pr:o- nella Clinica Mayo dura nte gli ultimi dieci duce a periodi senza cause app,r ezzabili, o in anni. Questo :ragguardevole numero non com. seguito a fàtti che aggravano l'iperten sione, prende n è le ulcere con du.bbia situazione, i1è sopravvien.e più .facilmente in posizione cori- . le cc lesio~i pi.loriche » nelle quali l'ulcera non cata e dt1rante la notte. Dà all'infermo un sen- si trovava nettan'.lente dalla parte gastrica, nè so di benessere, calma la eventuale cefalea, le le ulcere perforate, nè quelle alla cui rimozione Yertigini ~ed il malessere gen·e1"'a le indefinito cosi ·Seguirono rapidam·ente sintòmi di malignità. frequente in questi malati. Sono I.e .così .dette Poichè i risultati ·operatori variano con la emottisi favorevoli. E·s se. non si accompagnano situazione delle ulcere, queste so·n o state cosj in generale ad alcun segno ascoftatori o. classificate: La diagnosi si fa facilmente· in base alla mi1° ltlcere vici11e all'orificio pilorico; surazione deli-a pres~ione vasale. Il trattamen· \ 2° ulcere della piccola curvatt1ra; to con siste nella somministrazione ripetuta di 3° ulcere della parete postt:}riore; solfato di soda, nell'·esercizio m oderato, nella 4° ulcere della par.ete anteriore; dietetica latta-vegetariana con .so1Jpressione di . - 5° lllcere determinanti la formazione di una alcool, nella rid t1zd.one dei liquidi. 01 tre a ciò clessidra.. , giovano .s ia a titolo .cur~tivo che preventivo la L e ulcere IJiloriche furono 197 (29 %), .e per pituitrina, la gt1ipsina, l' ioduro di potassio. esse si eseguiro110 I.e seguenti operazioni: L'ergotina e la digitale sono controindicate. Gastroenteroston1ia posterior.e . 105 (53 %) 4° Emottisi i postatica. - Questa fo-rma è le- Pilorectomia (Rodman, Billroth · ·. n. ·. 1, Polya, ecc.) . . 41 (20 %) gata alla .stasi sanguigna ed ai dist11rbi circolatori di o·r igin·e cardiaca. Il isangue . emesso. è . E:scissione e piloroplastica· . 12 (6 %) ' 11 (5.5 %) sca,rso, di colore néra·stro. L'emottisi · si verifica Cauterio e gastr-0-en1erostomia 10 (5 %) al mattino con il risveglio ed acco1npagna l'e- Gastro-enterostomia anteriore . . 8 (4 %) spulsione dei primi' espett ora.ti. È esse.nzial-. Piloroplastica . . ·. ' . 7 (3.5 %) mente cronica ~ sempre senza .gravità. Il d·e- Escissione e gastro--enterostomia · · · On-e . . . , . . . ·1 (o.·5 °/10) cubito, che sovr accari c~ e rallenta il piccolo cir- E SClSSI e • Sl1tura di rintorz o . . 1 (0.5 %) colo, l'aggrava: la posizione più indicata è . . 1 (0.5 %) auella seiduta con la testa e le• braécia J)en soste- Chiust1ra . . . . .. • n11te. Come m·edicamenti sono indicati l'hydra197 stis, la digitale, l'associazione chinino-ergotina: La ·cura chirurgica delJ.e 11lcere ·p iloriche è Una delle complicazioni più gravi dell'emottisi è la ritenzione del sangue nelle vie respi- cor on.ata da sl1ccesso più frequentemente di ' ratorie con conseguente infezione. ~ · tratta di . quello che si avvera per le ulcere di altre parti d.e·llo. stomaco, e ciò' sopratutto quando l'ulcera inconvenienti p oco ~omu11i, m a certan1ente gravi so:pratutt{ n ella stagione calda·: ·e ssi pos - determina fatti di o,struzion e; le ·difficolt à opesono condurre in qualche· giorno alla settice- ratorie sono· spesso minori, ciò che d'altronde mia act1ta · o alla bronco-polmonite. La po.ssi- non deve spingere il chirurgo a pratic-ar.e una • bilìtà di complicazioni di questo genere costi- pilorectomia, anche se nori esistono segni di tuisce un ar.gomento in favore dell'impiego degli trasformazione m aligna dell'ulceTa. Le lllcére della pi-ccola ·c urvatura ft1rono 316 emetici ch e al momento stesso dell'emottisi sba(1-6.6 %) , cioè J.e più frequenti. Esse tendono a razzano i-òronchi del contenuto di sang11e e di secrezione purt1lenta. Lo pneumotorace artifi- estendersi dalla piccola· curvatura s1ùle due facce (11lcera a sella), più speiso st1 ~ella ciale è ancora più sieuro al riguardo. ~

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1202

IL POLICLINI CO

posteriore. B. 1cominciò a sperimentare i] st10 metodo (cauterizzazione) precisam·ente su. queste ulcere; tale metodo è stato dall'esperienz·a dimostrato non gericoloso ed efficace, ciò che è stato recent·emente conferm ato da Scudder e ,Harvey; esso è specialmente indicato nei casi in ·CUi, o .p er la sede dell 'ulcéra o per la sua esten sione, l'escissione potrebbe r iuscire pericolosa. Sui 316 casi di u~cera della :Q .,ccola c1Jrvatura il metoclo di ~alfo u,· f u adoperato in 62. Si ebbero 63 ulcere della faccia p·osteriore (9.8 %) : p èr ottener e l'accèsso a queste ulcere si può procedere traverso il liga~ento gastroepatico, o ìl mesocolon, o sepal'are l'omento dal colon trasverso (Pauchet), o. esegui re una gastrotomia anteriore: · Le ulcere della parete anteriore furono soltanto 17 (2.5 %) : facile ne è l'escissione e la ca11terizzazione. " • In 58 casi l'ulcera aveva determinato la formazione di l,lno stomaco a cles~idra. La scelta dell'operazione dipende dalle condizioni generali del paziente, dalle .condizioni locali e dalla capacità ,del chirurgo. In alcuni casi è stato p ossibile, con buoni riisultati, resecare il segmento ristretto •c on l'ulcera, .. facendo poì una riunione termino-terminale. Dopo la cc resezione · a manica » la motilità dello stomaco sembra . si avvicini più alla normale, che dopo un'asportazione a V di un tratto della piccola c11rvatura (S~ewart e Barber). In altri casi è possibile so·ltanto fare un~ gastro-gastrostomia o una gastro ...enterostomia; talçrr:a, s_e l'ulcera è sulla piccola curvatura, può farse·n e l'esci.s sione_, o Ia cauterjzza~ione con consecutiva gastroplastica, i::ier correggere la ·deformità. La seguente tabella fornisce ·i risultati otter1uti su 593 pazienti operati dal gen·n ai o 1906 ' al lug·lio 1915, e potuti ,s eguire : 1

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XXV,

FASC.

1.9]

chè, se la pilorectomia dà risultati definitivi migliori, dà anche una mortalità operatoria assai · p-iu alta. In alcuni casi la cauterizzazione è un utile complemento. · 2° Per le ulcere della piccola curvatura. il rnetodo dell'A. e la gastro-enterostomia sono gli interventi da prediligersi. 3° L'escissione locale di queste ulcere non è di solito sufficiente (il 32 % di tali casi r ichiedor10 un ulteriore interve11 to) . 4° La f.esezione a manica o segmentale in ' t1lcere ampie situate in a~to e in ~erti casi di stomaco a clessidra può di solito ese.zl1irsi . con r)oco rischio, e dà buoni risultati. _ 5° La minore mortalità operatoria fu otten1.1ta nei casi operati col cauterio e gastro-ente rostomia. . . 6° Le ulcere della l)arete posteriore implicapo un rischio· operatorio ir1aggiore di q11elle sjtuate in altre parti dello stor11aco. A.

CHIASSER-INI.

DERMATOLOGIA. L'adenia eosinofila pruriginosa.

.Contributo allo ·studio della.. prurigo linfadenica. l

(F~VRE.

Annales de Dermatologie et de Sypliiligraphie, 1918-1919, t omo VII, n. 1). .

lJrurigo linfadenjca » è perfE;t.tamente individua~ta dal lato clinico, ma non invece per ciò che concerne la sua natura, e partecipa in questo all'oscurità . che -ancora avvolge q11el · ~amplesso di fe-nomeni morbosi rappresentati dalla sindrome linfadenica. Già da lungo temp o nom·e di lirÌfadenia, g·Ii elen1e·n ti 1derivanti d.alla clinica e dall'anatomia p·atologica, di separare d·ell.e affezioni di verse fI'a di loro e che npn . hanno ·di comune se no11 la tL1mefazione gene. - . ..... .... .<d ....o$ ralizzata dei nodi linfatici, l'andamento pro• +" o c:I ·-+" . ~ I> .....Nro :.= .... o .!:' ! gr·essiv·o e l'esito in cachessia . • . o$ Q :::s ... c.. o (/) o> . o .... o • · Per quanto ci manchino nozioni precise s~llJ. ~~ ~ g. A.Cl) o "' causa del.I.e diverse malattie riunité sotto il , % % % . n ome di linfade11ia, gli elementi derivanti dalla clinica ci permettono q11i di fare . delle nette 1. 8 1 .7 Gastro-enterostemia-posteriore . . . . 228 84 distinzioni il cl1i fondamento, come è accaduto 77 . 90 7 .1 3.9 Pilorectomia . • . • .. . . . • per altre entità morb ose, otterrà forse la sua Escissione e gststr o-enterosto mi a voste3.8 3.9 . • • . . . . . . • . . 52 83 giustificazione da ulteriori ricerche etiologiche. . e~ u terizzazione e g a stro-enterostomia La "prurigo linfadenica » è caratterizzata . l .l o . 87 - \ ' pçs teriore . . . . . . . dalle .s ue mod·alità erutti ve e dalla lesione cun7 4.7 32 Escis sione • . . . • . . . • . 84 . tanea elementare : papl1la escoriata per effetto 90 Resezion e a roanica . . . . . . . 12 - rlel grattamento o pur no. La comparsa .di queGastro-~n lero s ton1ia anteriore . . . . 27 72 3. 7 3. 8 io elemento è sempre preceduta da un prurito 15 75 7 Piloroplastic a . • . . . . . • . . 26 pre-eruttivo intenso e persistente, il quale d'al-tronde può esistere cln solo per tutta la durat:t Le conclusioni a Clli B. arriY a sono: dell'af{ezione. 1° P er le ulcere del piloro la gastro-enteroIl tern1ine di «prurito linfadeniro » garebh1,; sto1nia l)Osteriore è l'operazione d~ezio~e lJna11do le cn11dizioni generali sono grav.i, poi- i11 realtà pit1 e atto che 11on q1iello di 1)r111igo,

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SEZ CONE PRATICA

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il. sta a designare.. lln fenomeno (obbiett quale ) ivo susseguente al prurito primitivo. . Il .p,rurito, co11 o senza prurigo, appare per 1o p1u cont emporar1eamente alla tumefazione talvolta enorme, dei i1odi linfatici di tutti . . g~·upp1 ganglionari superficiali e, fra i profon<l1, a preferenza di qnelli ·d-el media;sti·no. La vio·Ienza del prurito è sove11te straordinaria- ·lunaa ne è la dur.ata e non difficile è la confl1s/one ;ol p.rurito di altra origine: tossica, parassitaria, ecc. L'evoluzione della cc pr urigo linfadenica » può essere rapida, subacuta: in lln casb osservato dall'autore solo !)Oche settim a11e infatti tl'ascorsero tra l'inizi.o del prt1rito e la morte del soggetto, preced11ta dalla comparsa di un dàppiJ versa1nento pleurico. Altre volte inv.ece si . osservano forme eh€ si trascinano per lungo ten11)0, per un anno, con1e in un altro caso studiate 'dal F·avre, ed anche l)iù, cun periodi al~ tr:rnanti di e.sacerbazione o di miglioramento nel prurito : i primi in generale coin cidenti con ·poussées febbrili e sintomi generali (debolezza

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estrema, depressione n ervo.s a, ecc.). ~ei casi di lunga dul'ata può av·ersi in seguito al prurito ed al grattame11to 1a lichenifi·cazione còn iperpigmentazione della r11te, la quale asSl1me allora l'aspetto che si osserva nella così detta mal attia dei vagabondi, o meglio ancora nella prurigi.n e vera di H ebra. ,,,~ In nessuno dei ca:si osservati dall'A. 1si ebbero compli cazioni di eritrodermia, di el'uzioni polin1or:fe, ecc., con le altr.e modalità clinich e che soglio.no vedersi nella micosi fungoide. Una sola volta, qualche giorn"'è> prima della morte, si ebbe una poi1,ssée discreta di noduli dermici dalla tinta rosso-violacea, gtossi al massimo quanto un pisello, i quali non presentarono alc11na modificazione durante il temp·o relativarnente breve nei quale fu dat'o di osservarli. A questa sintomatologia ed a questa evolll, zìone clinica, tanto diverse, ad ,esempio, da .ciò che si osserva nella inico·si f11ngoide, corri1sponde nei casi di « pr11rigo linf adenica n l'identità della formula sang11igna -e delle lesioni istologiche. . Nei periodi di atti vi tà d.ella 111alattia troviam o l1na· leu cocitosi moderata che raramente oltrepassa la cifra di 30,000 e che più spessq oscilla :sui go,ooo globuli bianchi. In generale sono a11m,e ntati i nolinucleari, ch e p9ssono s0r1)assa re il rappcf:a:to del 90 ~{,, con relativa diminuzio11e dei linfociti i q11ali, com'è ·n oto, sono sempre ìn a11mento in altre · affezioni ganglionari generalizzate a tipo linfadenico. Vi h a poi. 11na eosinofilia più o m eno variabile n1a che si riscontra costantemente se si far1no esami ematologiçi ad intervalli lont ani fra di 1

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loro, e che in qt1alche ca,so raggi11nge persino il rapporto d·el 15 o/o . · T a.1e è la forml1la em. atologica dei periodi t

acu i : nei p.eriodi avanzati l)U Ò ,a pparire invece, come sintom a terminale., un'anemia tàlvolta assai spiccata, Ria•s sumendo : leu cocitosi moderata, polinucleosi neutrofila, eosinofilia, anemia terminale. P.er quanto riguarda l'anatomia patologica si .. osserva che i gangli (stl1dia.ti al l'autopsia o J)er biopsia) sonor icolmi di cellule a tipo assai vario. N.el p.arenchima profondam.e nte modificato, talvolta fibroso, si trovano let1cociti polinucleari, linfociti, cellule plasmatiche, cellule fisse del .connie ttivo, i are cc lVIastz.el1en », nonchè elem enti con nt1cleo voluminoso, irregol are, increspato e come sp iegaz2ato, provvisti di · nucleoli gl'ossi e multipli, ,elemen ti i quali ricordano le cellule atipiche di certi tt1mori co nnettivali. Esiste inoltre µn'eosin ofilia locale, talvolta così r1otevole che degl'intieri campi microscopici non rappresentano se non una chiazza di cellule eosinofile. .. Le alterazioni testè descritte non si osservano soltanto nei n o.di linfatici, ma anche nei fo colai metaistatici J)Olmonari, ·ct1tanei e cerebrali, ·che, a simiglianza di un neoplasma, quest'.affezione può dare. In quanto alla natura · di questa varietà di s.denia e i1oto che gli autori tedeschi ammettono la sua origin,e tube-r.colare. Tl1tte le ricerche in proposito fatte dall'A. : .anamnesi, inoculazioni nelle cavie, s i~ro-diagn osi ·d' Arloing-C ourmon r, ecc., riu.scirono, ·al ,c untrario, negative, senz a contare ch e le lesioni ganglionari e viscerali studiate all'autopsia' non somigliano in nulla alle l esioni da tubercolosi. · · Secondo l'A. i . caratteri così i)articolari della varietà di adenia. ch e si accompagna con la prurigo, la coesistenza d el prurito e dell'eosinofilia nel. sangue e nei tessuti dovrebbero farci orie11ta1:e verso l'ipotesi cli un'etiologia parassitaria. L'eosinofilia ed il prurito presentati da questi malati fanno in verità pensare ai· fenomeni consimili che sogliono .osservarsi in certe malattie parassitari.e, p. es., nelle cisti idatidee ove ~·ssi hanno sì alto valore diagnostico. Le ricerche dell'A. ~on han dato però fino ad ora risultati sicuri in questo .sen so. Concludendo, l'A. insiste 1sulla necessità di separate questa varietà di aJdenia co1n.iplicata 'co11 l)rurigo da tutte. le altre affezioni generalizzate progressive 0-el sistema ganglional'e. Nella linfadeno1natosi infatti no11 si ha prt1i;ito, l'ev·o luzione è apirettica, con ipertrofia splenica ,e linfocitosi talvolta enorme, e la formula istologica n1ostra la moltiplicazior1e al1

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• ' l'infinito di una sola specie cellu lare linfociti- così complesso e abbri:i:ato del polso; quale lo forme. t11segnavano gli interpreti galenici, ·condusse Il linf adeno1na tubercolare si dtstingue per la jl giovane Galilei alla ricerca di un raggio di i11ancanza di .reazione cuta;nea pruriginosa, per luce per penetrare in quellre tenebre; e lo guidò Le differ.enze · n.ell'evoluzion-e e nella formula a fissare un_. giorno nel duomo di Pisa l'osci1sanguig·na, per i dati ana.mne.s tìci, per l'esame I azione della lampada e a scopri;re la legge delistologico e per i risultati dell'inoculazione spe- l 'isocronismo. ri1nentale -dei gangli colpiti. . . J.,a medicina anti ca, .gt1ida i.l ge 11io di, Ipi:)oL 'adenia ·eosi11ofila p.ruriginosa deve distjn- crate, •e bbe come strumento d'indagine l'osserguersi infine dalla micosi furiaoide (per quanto vazione· 'Clinica, este·s a nel più largo esame delvi .siano da fare ancora delle riserve su questo le èose che possono avere. rapporto con 1'11omo l>Unto, visto che .anche in · questa malattia può infermo; st1 questo metodo di. osserv.a zione s.i aversi pru1ito .e pu,ò -osservarsi eostnofilia n.e i elabo,~ò una codificazione medica. La nuova tessuti dei tumori micosici) e dai così · detti ·medicina completa hl metoido ippocratico col meleuceniidi in ·cui la isintomatologia cutanea, la todo sperimentale di Galilei : c~rnita dei fatti, formt1la sanguigna ed i·s~op~tologica sono ben preconcezione ·d elle lieggi loro, verifica d i quedive1·se. · - ste. All'osservazione non segue una codificaz1o• L'A. infine p.ropone di designar.e 1a sindrome ne ·defiinitiva, ma provvisoria, che acquista· la morbosa da lui studiata col norn.e di « adenia SB. a Telattva stabilità a m·ezzo dell'esperienza. eosino:P,la pruriginosa» , che sembra preferibile Esse11do stato accolto per oper.a dei discepoli a que·l li d i granuloma maligno e di linfogranu- di Galilei il -m etodo ·s perim entale · per le indalomatosi adottato dai Tedeschi. gini n o·n . solo fisiche, ma medico-biologiche, si La parola « granuloma» è un termine pu- ha un•'altra linea di movimento delle seienze ramente anatomico, va·go ed impreciso, che mediche, eh~ reca i nomi di Ba:relli, Bellini, non tiene alcl:ln conto delle particolarità clini- l\Ialpigh_i, Redi, ZamtJeccari, di .tutta una scuoche, umorali ed istologiche di questo processo, la inglese (Boyle, '''illis, Glisso:n 1 .wiayow, Hoke) che 1son poi quelle phe conis entono di ammet- e-- di . una scuola ol°andese, in cui primeggia De terne la specificità e d'isolarlo· d·al grupp·o an- . Graaf. •· cora confuso delle affezioni che possono siPrima a:p.cora ·che s'aff.erroasse 'il metodo m11la,rlo. V. lVf~NTESANO. • s1)erimentale . in medicina, questa av.eva .avuto da Galil·e i •quattro strt1menti; -p er i qt1ali l' arte medica s'avanzò ne~la osservazione clinica, st1sSTORIA DELLA MEDICINA. sidi.ata da ordtgni di mi,s ura . Il Galilei e le . scienze mediche. Della bilancia, ·del pendolo·, del termometro si giovò s11bito Santo.rio·; del microscopio un (L li• Rifor11ia ~:I edica, n. 39, · 1918) .. mezzo secolo ·dopo (1661) provvide il suo occhio ' Galilei non fu medico, ma il Del· Gaizo ìVIalpighi, de:linean·~o la microbiologta. Sttlla Galileo .. ricorda in un dtscorso su L'efficacia dell'evo scoperta della pr·essione atmosferica, fatta dal aa.lileiano sul nio·v imento storico de.lle scienTorric~lli, di setta· galileiana, e sui perfeziona:;e (1918) che pe1.. quanto tSi sia inscritto nello m .enti chie U genio diede del moto pendolare, . Studio pisano come lettore in matematica, in Barelli elevò l'edificio del · De r1~otu anli11ialiu1n anteoe.denza, il 5 settembre 1581 s'er~ legato e l a scuola j atromeccanica. Il baro.m etro f11 a alla matricola deglÌ artisti - e col nome di scopo medico-biologico nelle m ani di Borelli, artisti s'in·dicavano appunto gli studenti di Ramazzini, Baglivi, Hoffmann:; 1. loro studi, controllati da esperienze -mercè le macchine medicina. . . S'aggil1nga ·che fregt1entò l'Università di Pi- pneumatiche, vaI.se.r o a fnrmt1lare un programsa· in tempi in ct1i vi professav·ano uomini come ma ch e s'è svolto, .dopo oltrie un secolo e mezzo, R ealdo !Colombo·, Cesalpino, Vesal~oJ e cl1e nel pe.r opera di P. B·e·r t e di ·Angelo l\1osso, e che 1590 il padre di Galileo gli i·n viava le opere di riprende oggi con molti stµdi relativi all'aviaGaleno, e nella sua biblioteca, ricostruita dal zione. l• avaro, v 'era un gruppo di scritti medici. Ciò n•o n è che breve sintesi di quanto RafSe Galileo iforse non t1dì le lezioni di Cesal- faello• Caverni ha illustrato, con tanta copia 11ino, ne potè avere ragg11agli d·a ·di scepoli, e di documenti> nella sua monumentale Storia l)erò la rivoluzione cardiaca - meravigliosa del meta.do speri1nentaie in Italia, dal crudele rt.estino inco1npiuta. · çiò risulta pure dagli income quella dei corpi cele ti - il ritmo delle arterie in rapporto al palpito del cuore quasi segnamenti di l\faurizio Bufalini, che il Bottaz~1nda di marea lungo le coste, dovevano stimo- zi ha esposto in lucida esegesi. Ciò infine apla1·e ad indagini il giovane tliscente. Lo studio pare anche dal concettoso discorso tenuto dal .

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PRATICA

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nar·J u zzi ·: D el metodo galile 1:clrio 1ielle $Cierize

possibile, rendere asettic a la J)occa, m a l'esperto 1nediche - tenuto al convegno della Società 1nedico odontoiatra pu ò renderla tale, che ci italiana per il progresso ·delle scienz~, nel 191$ si può C'on coscienza accingere a qualsiasi ope- il quale conchiud eva: « Il determinismo r az.ione. scientifico n1oderno è diretta con seguenza delSi d~ve in primo tempo e~eg11ire la pulit11ra · le . dottrine sperimentali. Esso · rap,p r.esenta· il dei denti, che .con,s iste .p rii1cipalmente nella principio .assoluto delle scienz·e medich·e, p·er- completa rimo;lione del tartaro, operazione che, chè i fenom eni fisiologici si manifestano, si per farla be11e, esig·e tecnica e pratica non cosuccedono, .s ir1cate1~ano, sempr~ identici e ·con- n1t1ni. .$olo con la . p srfetta pulitura possiamo formi a leggi. invariabili, quan do si svolgono in elimin_a~e . tutte le .cause che mantengono le . condizioni .rigorosamente determinate. È per, gengi ve in istato di infiammazione cronica ·con ciò eoJ determinismo sp~rimentale ·che s inda- produzione di pus e fetore dell'alito. Il più delle ga,no lr t:ause delle ma~attie, s11lle' quali si ba- · volte con-poche sedute si ottiene già con questo sa Ja • n1edici1la speri,m entalre moderna, cl1e non trattamento un·a m 9dificazione inaspettata del (> . se non una fe co·n da applicazione· -delle dotcampo ·operatorio. · trine g?-Iileiane » . G. BILANCIONI. Si vada poi-all?- ricerca dei denti cariati, delle r r açliqi di denti distrutti da carie e dei denti · fratturati. I denti cariati e le radi·ci di denti NOTE E CONTRIBUTI. distrutti da carie ·s ono un ottimo ricettacol·o di ' materiale· putrido e di .microrganismi, quincli Core preliminari devono essere curati od estratti prima di ocnelle fratture delle ossa mascellari. cuparci della frattura. Essi, oltre ad essere • Dott. VI~-:.CEN~o DucA, dannosi come 1s org,e nte d 'infezione, possono tarodontoiatra del Comune di R oma. divamente dive.nire dolenti e costringere alla · r imozione deg·li apparecchi, con danno e.v idenI..le fratture delle ossa mascellari hanno as- te p,e r il ferito~ sunto tale varietà, dati i p1ezzi ·con cui in A.n che i denti fratturati vanno estratti quando guerra sono prodotte é la bizzarria . dei proiet- i monconi rim,a sti non siano utilizzabili. A pro-. tili~ che mi pare: impossibile una classifica- posito delle fratture dei denti, devo dire d"i lln a zione. Dalla semplice infrazione si _va alla frat- varietà sp eciale m olto frequente, quasi m ai diatura comminuta oon perdita d] sostanza ed alla gnosticata e che sol o l 'esperienza e l'intuito proiezione n-ei tessuti vicini di parti di osso. possono scop1•iré. Voglio alludere alla frattura I primi soccorsi no11 lJossono che limitarsi al- dell'apice radicolare. Dat~ la sede e l'app.arenl'eniostasi, alla riposizione o rjm,o zione di qual- za esteriore del dente interessato, · è difficile ,chè frammento e ad assicurarsi che la respi- poter asseri'11e _-che essa esista. Solo più tardi, razione si ,p ossa compiere. Si può fare anche qt1ando si è obbligati al°l'estrazione - per chè un qualche manovra di ri'duz:lone e di conten- _· dente ,c.ollrapice r a dicolare fratturato presto o zione con qyalch·e legatura interdentaria. Tutto tardi dt1òle e non è ·s uscettibile di cura - viene ciò può esser.e .esegt1ito da qt1alunque medico <;lei constatata. L'operatore sp·esso teme di averla posti di medicazione, delle sezioni di sanità de- prodotta nella manovra dell'estrazione, ma se · gli ospedali da .campo ;nelle cui .unità sarebbe . questa si esegue con attenzion·e e cori i11tenz.i one, bene aggregare un odontoiatra, ma per ini- · ci si ·convince che preesisteva. ziare la cura definitiv a bisogna in genere attrnQuesti denti ·dall'apice fratturato sono d'i11dere che il turgore delle parti molli sia dimi- ga.nno. App arentemente . sani, vengono utiliznuito le ferite ·s tano meno d·olenti, insomma, zati p·e r la fissazione ·degli 'ap1p arecchi che poi fino a' ch e il fe1ito sia in gr.ado di tollerare tutte siam o costretti a togliere insieme col dente dile ro"a.novre e piccole operazioni da farsi nella venuto dolente. Vicino ~Ila sede della frattura, ' bocca. Allora solo si può intervenire · illu.m ina- lasciati in situ peréhè giudicati .sani, p rovocano tam ente, quindi c'è tutto il tempo perchè ii" fe- tardivamente un ascesso. L'inganno poi è, dil'ito porsa essere trasportato ne~~i ospe·dal~ di ci~mo così, più fine per i poliradi·c olari quancompetenza. do ·1a frattura interessa una delle due o tre • Come primo intervento si deve prep arare la . radici di cui .il dente è fornito . In questi casi . bocca. il dente, ·o ltre èhe sano, .sembra anche molto La preparazione della boccn è di somma im- solido nell'alveolo, poichè vi sono le ·altre raportanza e molte v·olte da· con1e è es~guita di- dici che lo tengono bene in posto. Ma l'unica pende il risultato rap1ido e definitivo del con- radice fratturata -ci obb]ig·a più tardi all,estrasolidamento della frattura . È difficile, anzi im- zione. 1

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FASC. 49)

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Dopo aver preparato la bocca mirando a si manttene normale, il risli-ltato fl1nzionale raggiungerne lçi. disin~ezirone.. ed a sco·n giurare sarà ottimo. Esso ci deve essere di. guida nella gli accidenti tardivi .accennati, si passa alla costruzione degli apparec·chi di riduzione per seconda parte, cioè allo dirigere l~ forze secondo i casi, e, quando la . Esame cl.el sistenia àenta1·io in rapporto al riduzione si è .ottenuta, ~ mantenerla. .c on gli trauma. - Quest'esame d·eve aver lo scopo di a111:>arecchi di contenzione. a ccertar e la vitalità dei. denti rimasti in posto . Il buon coml:!aciamento dei denti con tutte ed il loro. -combaciamento. le sue varietà è . a conoscenza di pochi e solo Si dice che un dente è vi.vo quando la polpa chi ha esaminato molte bocche è in grado di dentaria i1on ha subìto alcuna alterazione e poterJo .constatare. P·e r le fratture delle ossa risponde quindi agli stimoli termici con dolore. mascellari ha la .stessa importanza che la diUn dente è morto quando non rispondè agli rezione per le fratture degli arti. Una frattura stimoli termi.ci.. P~r accertarsene si fa ' -conJ guarita in bl1on combaciamento renderà più un ferrinq arroventato avvicinandolo gradata- facile la costruzione e l'u.so degli apparecchi mente al dente da esaminare fi:r;to a toccarlo, di protesi .senza contare che i d·enti. residlli . ' meglio se ·Si usa· l'ansa galvanica. in·bt1on combaciamento hànno una durata magOra, in qualsiasi trauma_tismo della bocca giore. ~ si ~uò verificare il caso non raro che qualche Noli è raro il caso che il raggiungere -tale dente, pur non avendo nessuna l~sio·ne dei risu_Jtato sia difficile, ed allora, ottenuto quello tessuti duri, àbbia per il trauma stesso subi.ta che si p\10, si cer-ca .con l'abbassamento di qualla cornn1ozione della polp a, lo strozzamento del che cuspide o di denti, sia pure devitalizzanfascio nerveo-vascolare ·c on conse·g uente. necro- doli, di port~re il c0mbaciamento al punto che, si della p olpa stessa. Il clente così leso nel suo . . l)Ur non essendo· normale, ciascun dente funorgano vitale, mà integro negli altri tessuti, zioni nel mod-0 e nella direzione voluta. rimane in .p.o.sto tenuto dal legamento alveoloSonò questi dei particolari che è difficile poter aentale ·e dall'alveolo, . adempiend? ben.e ~Ila sin,tetizzare, ma ·caso per .c aso ci si d·eve re• sua funzione fino a che la polpa necro,sata non gelare col eriterio. , venga ad infettarsi e ad essere in preda alla . Fatte queste operazioni preliminari che, benca~grena umida. Alloria com~nèia a ·s vilupchè tali, richiedono temp o, ·competenza e tec1)arsi la pericementi_te apicale con llsura dell'a- nica speciale, si passa alla costruzione degli pice radicolare e .l'ascesso. S'e si pensa che qt1e- apparecchi di riduzione e contenzione delle · sti fatti avvengon'O sempre un po' tardivamente frattur..e, quindi a quelli di protesi.. Chi ama quando per lo più la frattura è stata ridotta e · prenderne co·n oscenza ne troverà larga esposisi sono applicati gli apparecchi di contenzione, zione n·ei perio dici1 di odontoiatria. In questo, si comprenderà di quale danno possano essere perchè diffuso fra i medici, mi basta aver messo • per Jl lavoro già fatto e quindi di quale ritardo in evidenza la prl.ma p arte. per il consolidamento ùella frattura. Il male .è Già nei primi anni della mia carriera pro.p eggiore quando . .si .tratta di più denti lesi, fessionale durante il servizio ospitaliero rimasi ovvero quando si tratta di lesione del tronco impressionato dal fatto che mentre per tutte nervoso, perchè allora tt1tti i denti di t1n ·lato le altre regioni del corpo si eseguiva una scrusono a polpa morta. · p·olo.sa disinfezii one della parte 1su cui dov~va In questi casi, se si fa la diagnosi in tempo, caclere il bisturì dell'oper~tore, per la bocca i ·denti ven·gono perforati, se r1e estrae la polpa riulla veniva fatto, ·salvo la prescrizione delle e si attutano; si trattan·o, cioè, ·comè denti -ca- solite soll1zioni disinfettanti, ed allora in una riati a polpa morta. Solo in q11esto modo sarà i11on ografia 1)llbblicata pòi nel Giornale di Corpossibile prevenire conseg11enze dannose per la. 't ispondenza dei dentisti (anno 1906, disp. 9a) frattura, ottenendo altresi di conservare i denti. trattài, col consiglio del prof. Chiavaro, · della Un'altra f·orma patologica irJ,erente al trauma « Preparazione preoperatoria del sistema denho riscontrato in denti che ho dovuto estrarre tario nella chirurgia della bocca». Ebbi pure trtrdivan1 ente perchè dolenti: la peri cementite la fo1"'tunata òccasione di esaminare due casi parziale. di frattura del mascella.re inferiore - oggi All'estr.azione si nota macroscopicamente elle non direi fortunata poichè seno all'ordine del una faccia della radice o parte di una faccia giorn o - che curati da esperti colleghi non è bianca, liscia, spoglia, cioè, del pericemento, guarirono completamente che dopo l'in.tervenmentre il resto è in condizioni normali. to dell' odontoiatra, e tratta.i l'argomento sotL'esanie del co1nbacianie11to è di molta im- to il titolo : cc Il sistema dentario nelle fratture portanzn, pet'chè solo se, a frattura consolidata, della mandibola» (Rivis ta merlica, no,·ern.bre

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f ANNO

XXV, F AS~. 49 J

SEZIONE

1910). Oggi,. dopo tre anni di guerra durante i quali d'i frattl1re delle ossa mascellari se ne è avuto un bel numero, i miei due argomenti, che a llora potevano sembrare poca cosa, mi paiono d'importanza capitale e d'attl1alità; cruindi li ho voluti integrare in questa not a, tanto più che da casi pervenutici da ospedali ge~erici , trattati semplicemente dal lato chirur. gico, ar.guisco che molti colleghi trascl1rano que, sta parte.

COM M-E N TI.

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A proposito della malaria latente . . e dell'attivazione stricnica dell' ascesso malarico. Ori. Redazione del

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rna,la1'ica in Albctnia ~ono stati colpiti dal sor- , ge·r e, siq, im111,edia.ta1nente sia con piccola successione di t~mpo, dei P! ccoli cicce~ febbrili dopo la som1ninis.trazio11e ·di preparati s·t ricnici, a prizienti i quali ' sof{rivan9 di forme croni-cl~e latenti e clie mctgari da 1nolto, compiençlo irisie'nie la cura chin~nica, non avevario avuto p·i ù recidiva. , E s iccome la constatazione fatta dai due

egregi colleghi conferma la mia ipotesi, mi per1netto di rich.iarnare alla mente del lettore che si intel'essa delì'argomento - le mie pubhli cazioni. Ri11grazio delln. pul)blicazione . Dott. IGNAZIO DI PACE • Os:peclale di g11erra N. 30. •

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P oliclinico» ,

Nel 1908, a Na-poli, osservai che alcuni miei ammalati, i quali era110 stati precedent,e nlénte , in lo·calità n1alàricà, sottoposti a · cura stric11ica, presentavano n1anif.estazioni malariche, con reperto positivo dei parassiti della inalaria nel sangue: ~ nel 1910, in un mio lavoro su j:a ma .. !aria la t P,nte, pubblicato in uno ·dei pri111i numeri. di «Il 1'0111masi » del 1911, riportando quelle osservazioni clinich e, forn1ulai la ipotesi. éhe la sti-icni11a p otesse utilizzarsi con1e ~o­ sta.nza rivelatrice della malaria latente. Nel 1912, facendo numerosissim.e indagini s11~­ le sostanze ch e p otevar10 riattivare 1a malaria latente e sperin1entando pri.n cipaln1ente co11 la stricnina e t ol clol'idrato di barb erina, ossel'vai ch e i1el sangue di una forte i') ercentt1ale cli individui viventi in a1~biente malarico - s.ia se avevano avuto pregresse manifestazioni n1alariche sia se non ne avevano avl1to - i11 se' . guito all'uso della stricnina, si rinveniva il i:>a1 assita m alar ico. I .risultati di quelle i11dagini li raccolsi i11 una n1onografia : P e1· l·a diagno::;i clella rria.laria Laterite, pubblicata nei numeri 7 e 8 di cr Il ~Iorg·agni » ~Archivia) .clel 1915 e rjassunta in varì gio,r nali di n1edicina italiani ed esteri. Soste11ni che l'uso clella stricnina ·era, fino a quei gior11i, il i11ezzo· meno incerto clie noi avevamo a nostra dispo sizione per la diagnosi della malaria latente. · • I risultati cl1e i o' allora otte11ni dal cloridrato ll i berb eri11a, sono ,s tati riportati dal prof. Ilvento, /11 un suo rece11te1 lavoro su. La bonifi,cct rlei n1alarici e la berberina, pubblicato i1el faRcicolo 7 .deg li « A11nali d'Igiene di que t'anno. O~· a leggo i1el fa se. 45, pag: 1081, del «Policlinico », Sez. prat. di que.st'à11110, una i1ota_clei .dottori ecèl1ia ·e Segre su L' attivaziorie stric11ica d ell'accesso nialarico, nella quale essi rif erisco11o cl1e nella loro 1ion breve canipagrirl •

PRATICA

ANNALI D'IGIENE Periodico mensile

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So11t1nario del fa.scicolo 10° (31 ottobre 1918). ~1El\10RIE

ORI GINALI : Prof. Dott. MATTEO CARP.\ XO : ~'ulla cultura ·di alcun i statuoooccll i cl·i ori.g ine a >H a·na ed a·n i·nia le nei terreni va.ccinati. .Prof. BI\'DO DE VECCHI e clott. C .\RLO S.\RTI : Sulla presen.za di aggluti1iine e coaggli"ti·ni1ie verso i ba.cill.j clissen ter·i ci 'nel sle1·0 cl i. individ-iti sani 1

e 1nalati di 1:arie fornLe {nfettive.

(JUESTIONI DEI, GIORNO: G. SA:hIPIETRO : Il servizio sa·n itario 11ell'ese1·oif.o italia1io .

RE('ENSIONI : I :\1icrobiologiu. -- Immt111ologia. Vaccini e sieri. - Disinfettanti e èfi"SI11fezioni. - Igiene scolastica. - .Alimentnziou~ . .c\.bbon<llllento a1111uo per l 'Italia L . 20, per l ' E~te­

ro ~., r. 25. R icorpiamo. ai uostri .a ssociati che ver ottenere l'abbonamento culllnlati\o ngli «Annali d'Igiene » a sole L. 12,30 per l'Italia e a soli Fr. 20 per l'Estero, · bisogna rivolgersi diretta·1ne·n te alla nostra Amministrazione, a lla q11ale si de\e intestare la relativa cartolina-vaglia. I

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IL POLlCLI.N!CO

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APPUN.T I -DI MEDICINA .P RA,TICA~

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CASISTICA. .

.Sindrome. da affaticamento e paralisi progrèssiva iniziale.

sico produce modifi.cazioni no11 solo del sistema n1uscolare, ma anch·e di qt1ello nervoso. I trem·ori, i clisturbi dell'attenzione, d·ella memoria, della· parola, sono fatti i c11i rapporti con lo • stato di fati·ca sono molto eYidenti. Più dif.ficile ad interpretarsi è il mecca11ismo della disuguaglianza pupillare e delle modificazioni del riflesso luminoso. Al riguardo bisogna ricorda11e che Bumke già nel 1911 aveva notato il fatto che nello stato di fatica le pupille seno molto dilatate e reagis,co· n o torpidamente alla • luce. È probabil1e che la into·ssicazion-e determinata dall'affaticamento mod.ifichi . la pupilla agend·o s1ùla innervazione simpatica.

Ramsay H1mt (Journal· A11ierican Medicai A ssociation, 5 gennaio 1918) descrive ·s otto il nora!! di pseudo-p,a rali.si generale da sovraffaticamAn to una sindrome. clinica sim11la11te sotto tutti i punti la paralisi l)I'Ògressi\·a allo stadio iniziale. , I quattro casi di cui egli i·ife~·isce l 'osservazione dettagliata .si verificarono nel campo i11ilitare, .nel quale Ran1,say Hunt è incaricato degli esami n euro-pstchiatri ci. Si trattava DR. clì individui 'che nella vita civile a~te.pdevat10 • a professioni sedentarie e che improvvi&amen• SEMEIOTICA. t e, senza alcun allenam·ento, furono' sottoposti • . a lavori faticoisissim]. • • I pazienti a ccu savano disturbi subiettivi vari, Le manifestazioni bucco-fàringee !)ella febbre tifoide. cefalea, vertigini, insonnia, irritabilità nervo· Senza tener conto dtella difterite, la qual-e-ha sa, stato di eccitazione o apatia e depressione, t utto i.J.··suo iessere patologico nella go1a, è stato diminuzione della memoria. già descritto ' come pressoch'è ogni malattia inQuesti sintomi, ·Che ·di per :sè stessi' non fettiva détermini delie lesioni a ,c arico d·el cavo hanno alcun valore patogn·omonico, acquista- orale ,e del faringe; così avvtene infàtti per la vano .speciale significato nei casi in quistione, sc.a rlattina, il morbillo, la y.arioella, il vaiu~lo , perchè associati a sintomi sòmatici: tremori, il r1e•u matismo arttoo.J.are .acl1to, l'influenza, la disturbi d·elra parola, alterazioni p11pilla ri. La m·enin.g ite cier~bro-s·pinale, la , peste, il tifo. n ·elle diagnosi quindi di inizio di paralisi progres- lesioni bucco-faring.e-e n e:l corso d ella febbr1e tisiva era possibile, tanto più ch e non manca- f.oi·d'e ·Si 0ccl1pano il Campani eq il Bergolli 'in. v~no segni di de"{ìcit ·intellettuale, quali una t1n breve stu.dio (Rif. m ed., aprile 1918) portato certa · Jentezza della con11)renstone ·e ritardo 811 108 ~asi, CDSÌ divisi: tifo 40, paratifo A 9, delle risposte, difficoltà ed er;rori di caleo1'o. paratifo B ·16, negativi o non accertati batteri.o• Ma la diagnosi di paralisi progressiva, mal- logiieamBnte 43: ' grado questo compl esso sintomatico ·così -caP·er il primo Bouveret descrisse q1:1.el1'angina ratteristico, nò~ fu confermata dagli esami ulcerosa tilfoidea, cui doveva poco dopo dare i l serologici: la reazione di \'7 assermanri si pre- st10 nome il Duguet: è un 'ulcerazione unic.a o sentò in tunti e quattro i casi n egativa nel san- multipla gene:ralmente posta sui pilastri antegue -e nel liquido ·cefalo-rachidiano, che d'al- rio.r.i 0 .sul ve1opendolo, più idi rado ·sui pilastri . tra parte i1on dimostrò n è iperalbumosi, 4è posteriori, a ·b ordo rosso e fondo grigio-giallo, linfocitosi. Oltre a ciò ti1tti i sintomi scompar- su1p erficiale, · indolente, che compare all'incirca , . al principio del secondo settenario, e scompare · vero rapidament·e per la sola azione del rip oso: i malati, riesaminati dopo l1na settimana, non rapid.am·ente senza tracce. Campa!)i ,e Bergolli ·avrebber-0 invece risconpresentavano più anisocoria, il rif11esso alla luce era ritornato normale, i tremori e i di.. trato vari tipi di .alterazioni bucco-f ai-ing.ee nel· e precisturbi della parola erano scomparsi: solo in corso delle febbri del gruppo tifoideo: , due casi persistette ancora per qualche tempo samente : 1° arrossamento semplice con tt1mefazione una certa irritabilità nervosa ed insonnia. ' Ramsay Hunt non esita ad attribuire all'af- faringo-tonsillar.e, . frequente nelle tifoidi con faticamento la patogenesi dei fatti presentati inizio reumatico e brivido (forma eritema tosa); • 2° .arrossamento vivissimo, · con s11perficie dai suoi malati. È ammissibile infatti l'ipotesi di una intossicazione dei centri nervosi o da lucida, papille grosse, abbondante secrezione di parte di una special.e « tossina di fatica » o muco, che si rapprende in croste, concomitante da sostanze prodotte dal lavoro fisico, come l'a- collo s'tato di secchezza crostosa di tt1tto il cavn cido paralattico, l'acido carbonico, il fosfato di orale (forma crostomucosa). Si coltiva in alpotassio. Si sa d'altra parte che il lavor0 fi- ·cuni di questi casi lo streptococco, il diplococco 1

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• .. SEZlON}l} PRATICA

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. · tli Frankel e il bacillo della difterite, l.a cui La superficie vagina le n òn · l1a ghiandole, ma n1essa in evidenza è non ecc·ezionaJ.e nei tifosi è coperta "9.a .epitelio squamoso stratificato, che, (che potevano essere portatori semplici) ed 11a per quanto resistente, n on è a prova di acqua. importanza per la terapi.a; · I.a· secrezione vaginale non è che del muco se. 3° un '.eruzione di v escicolette 1niiiarifor1rii, cret o -cla tale epitelio; essa div.enta vischiosa yisibili con forte illuminazione, indol·~nti, in- quando s i vi · aggiung·e un eccesso di muco pronocue, 1c he sp-esso· coinc1dono oon un'eruzione veniente dal r i·vestimento uterino. In conçliziodi miliare cristallina Cl1tanea; ni normali . essa ha reazione nettamente a cida, 4° la vera angina clei D11,guet1 già accenciò che inibisce la vita di molti mi·crorg·anismi nata, ·e la c11i patog.enesi è dtscussa, 11on av1e11- patogeni e costituisce così una barrie.r a alle ~n­ do alcun va lo!'e di per sè il trov.arvi il baicillo fczioni ascen.denti. di Eberth; Le lavande vaginali dilavano ·la secrezione, 5° un'uJtima oatego ria comprende i vari ca- t1ccidono i microrganism i .acidogeni, che abisi, finora pare non descritti, in cui comp aiono, ·tano normalmente nella vagina, u cci1dono il specie sul_ palato duro,, macchiette r osso-vive, prirrio strato cellula l'e super.fì·ciale e .danne?che spariscono colla pressione; qu.esta fo.rma giano i successivi. Inoltre iperemizzano le parti si associa con un 'erl1zione .di r oseola sempre ed ai1mentano quindi· la. quantità della secr emolto generalizzata ed è considerata dagli auzione, ;favoriscono la n1enor ragia,. la di.smenor--...... tori come un vero enantema. rea congestiva e il' dolore congestizio intermeCirca il valore di queste varie manif·estazioni struale. Nelle i~fezioni settiche post-abo'rtive, bucoo-f aringee, esso è pressoch è nullo n ei ri- Je lavancle vagirtalf non arrivano al focoiaio, gt1ar.di ·della diagno.si, ·sia per· assoda:H.e (ciò n1ent.i·e q~ell e endouterine so110 positivamente che si otti.ene assai b ene per altr·e vie) la dia,- . dan11ose, provocand o· a· volte u.n a . peritonite fagnosi di tifo, sia per diff,e renziare i paratifi: ' ta.le. I11 tali casi la cavità uterina va. pulita a solo in questi ultimi tali manifestazioni, specj e secco, applicando poi un antisettico concentra. . qu.eJla di. Dug11et e la vescicolare, sarebbe:ro pi1ì to e no·n lln eccesso. di liqui1di; analog·o tratta• frequ·enti. · · mento va fatto ne.Ile cerviciti blenorragiche. )Iè h anno alcun .sig11ificato prog11-ostico. Le lavandè . v.a gir1ali yanno u sate · come palCirca la_loro ·essenza patologie.a, qualche 0,11- liativo n el car ci11oma uterino, come pre.parazioha v.oluto r avvicinar.e l'ulcerazione d t>J ne prima d.i operazioni ed in casi in cui è ne- tare Duguet a qu.ella dei follicoli linfatì'ci intesti- cessario provocare 'un 'iperemia. pelvica, com e, nali; ma l'anatomia patologie.a h a dimost!'ato p. e., i1ella cellulite pelvica consecutiva ad in la nessuna corrispondenza, specie nei vari stadi ft:zio·n e co11 dep o·s ito di essudato infiammatorio • delle- due lesioni. n el cellulare pelvic-0. Si usa i11 tali casi una Vanno ricordate ancora, fra le manifesta:. corre nte ·debole rti soluzione fi sio·l ogica, a zi-0ni bu.cco-f uringee nelle· forme· t~f.o1di, l ',op.a 38°-40° co·1 1tinuata per 10-12 minuti, un ~ o J ' . ci tà ·dei denti, il cui p·ersistere .sarebbe, seconclue vòlte al g·iorno, })er 2 o ·3 settimane. do gli ,a-µtori; sovente sintoma p1r·emonitore di . I. P. reci.dive, e la desquamazione epiteliale ·delle L'alimentazione nel vomito delle _gravide. : gengive, ch e n on P'U Ò, co·m e talu·n i vogliono, .esser. m essa ii1 corrispondenza colla nota de-· Gli ultìmi Btuid ì su questa affezione dimostra .. squamazi.one cutanea ,# etSsendo un sintoma mol- no che essa è probabilmente .dovuta a qua;lch e to più prec.oce di questa. G. SABATINI. elemento t.o·ssico che disturba il sistem a vaso1~otore e r ende più sensibile il centro vo1niti7u • 1 C. S. Bacon. Journ. of Anierican rned. A sso~·., TERAPIA. 8 giugno 1918). Il fattore n eurotico è di so lit.1 Le lavande vaginali. presente colJle irritazione p eriferica da parre :iel l"tltf';'o; e scornpare di solito allorchè l 'utè ro L'abitudine delle lavande vag,inali è divensale nella pelvi. tata un tormento anzichè una benedizione per J vo1nito è del tipo riflesso; quando esso è la razza femminile (W, E. Fotkergill. Britsh 1r1,ed. J ournal, 20 ai;;>rile 1918); fino· a eh.e esse· €.>;ré'lve ne pc;f-.s-ono risultare danni no;n ;n·diffevenivano ordinate ·dal m.edico, potevano avere ·' r-t~r1ti al fegato, al rene e a d a lt,ii organi, in delle indicazion.i precise, 1na da un. . certo tempo · co11$eg11enza del digiuno e dell' acidosi. È quindi importante che le pazienti vengano esse sono purtroppo e·n trate nelle· abitu dini femsufficien ten1ente. alimentate: esse· dovrebbero minili, provocando non pochi danni._ veni~e ricoverate in ospedale, con 11na buona Ad ogni a·o nna che si lagna ~i piccoli diass1stenza. Van·n o tenute in letto, .e sottoposte sturbi pelvici, s i deve domandare se essa si a d una cura suggestiva; al principio rron si faccia delle lavande vaginali; in caso a fferma.deve dare nulla per bocca, nemmeno l'acqua. tivo bisog·na cominciare col proibirle. . 1

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POLTCLI~lCO

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Le tre vie per l'alimentazione extruorale sono mente. La "?aziente però va os ervata fino alla Ja rettale, la sottocutanea, Per l6a-13a. settimana, poichè non sono infreque11ti . -l'endovenosa. . via sottocuta11ea si può som:m:rhistrare acqua, le ricadute. ... ali, glucosio, vitamine e m~dici11e cal111anti: e .on questi procedimenti 1 aborto non si rentale via però è pi.ù dolorosa che la :rettale e de quas~ n1ai necessario. I. P . deve essere sostituita da questa, salvo in: casi di urgenza. POSTA- DEGLI ABBONATI. Pure ad indica~ioni d urgenza risponde la via .endovenosa, in cui possono darsi le stesse (1012) Sull'idrofobia. - _t\~ dott. ~I. da L. : sostanze che per la sottocutanea. I . Non esiste in ~on1patibilità fra il virus raE im~ o ttante regolare la velo cità della corbico e le spirochete della sifilide, infezione cl1e rente che penetra nella vena, in modo ·da dare non determina alcuno stato im111unitario verS·) gr. 0.85 di g·lucosio per kg. e per ora, ciò chi; la rabbia. .. per una donna di 50 kg. e per .s ei ore di son1II. Anche i cuccioli possono am1nalare di n1inistrazio11e corrisponde a 250 gr. (1000 carabbia. · / lorie). III. . t\llo . scoppio dei primi sintomi anche la • L' alin1entazione rettale rimane però la più . cura pasteuriana riesce inefficace e non vi è p ratica e, se fatta convenienten1e11te, la più efriessun altro rimeiCljo·, nè .sp·ecifico, 11è sinto1naficace: La deficienza i11 azoto può essere supg. s. tico, ch e· possa i111pedire l'esito fatale. plita dall'alcool e da un e~cesso di glucosio; si (1013) All abb. n. 44.78: !)Ossono eventualme11te aggiunger~· anche ·dei Un •giornale ch e conviene &i st1oi desiderata .cal1na.nti (bromuro di -potassio). · · è :. Archives des nialadies de i ·appare·i l digestif Le vita111i.ne, che sono molto utili nella fattiet de la nutritio1i. Abbonamento fr . 14. (Octave · ~pe.c ie, possono ottener.si .d·a~ pancreas. I111portante è l'aggiunta dei sali di calcio ed anche Doin et' Fils, éditel1rs. Place de l'Odéon, 8, t. p. clel bicarbonato di · sodio1 per comb-attere 1 aci - Paris). dosi. Og·ni giorno (p. e., al mattino alle 7-8) si deCENNI BIBLIOGRAFICI. ve fare un e·n teeoclis1na cli uri litro ·Con una (Non 1• rec1JN Ì$COno CM i ltbri pervenuti in dono a lla Redazione} soluzione di cloruro di ·s odio (5 %0), con l'ag·giunta id i 1 % di alcool e 10 gocc(3 di tintura E. iVIO.RELLI. La ctlta deZLe f erite toraco-polm ocli oppio. riari. Cap.p elli, ed., Bologna. ~ L. 12. ~!\.ll e 9, a lle 11., alle 19 si f a1·à il clistere nuColl'ausilio del pneumotorace artificiale il triente così co11ii:>osto: glucosio 50, alco·ol 50, ' Forlanini intese ètì i:>rovvedere alla cura della clo·ruro di calcio 8.3, bromuro o cloruro di sotub erco'losi pol11ioriare, partendo dal principio dio 4, vita1nina q. b. : acqua distillata q. b. per che cc le varie dìstruzioni dell 'organo non so110 fare 1000 (550 calorie). · . I.a con?·e,g uenza della d1sposizione· preordinata e 11e iniettano 500 c111c. p er volta, scaldando e fatale della nerrobiosi caseosa del prodotto be11e la soluzione ed il tubo· alla ten1peratura tubercolare, ma il portato di atti p11ramente del ·corpo; la velocità be11 tollerata è cli u11 a n1·eccanici .» . . Dop o i rist1ltati ottent1ti st1i l)J'Ogoccia al secondo, os ia tutta la quantità ii1 cessi polmo11ari tt1bercolari, il campo del pnel1due ore. motorace· a:-rtifilciale fu dal F orlani11i stesso Si ·son1111ini trapo . in tal 1no1d o 825 calorie esteso a lla cur a clell' ascesso pol111,01iare e delle · " g·ior11aliere; dopo ~ 2-3 giorni ce sa il vomito, bronchiectasie, e poi, Cfllando la tecnica perfesco111':>arc la . ete, e Ja pazie11te· si trova i11 n1izionata non da-va più l~ombra di pericolo pei• • g liori condizio11i. È clifficile però stabilire quailil mala~o, alla ct1ra dei v-ersanienti pleurici e clo si debba ripre11dere 'l'alin1e11tazione orale, delle enio rrag ie polmonari . • i)el' la qt1alP ·11on bisog·na aver inolta fretta: Da queste applicazioni terapeutiche, « per L 'appetito cl1e ritor11a e la fidu cia della p agernmazione diretta» discendo110 le nuove ap. zie11te sono la 111iglior guida. Spe o, se la graplicazioni del l\Iorelli nella cura delle f eri le vtdanza volge alla 1 ~a. setti1na11a, e l'utero tito1·aco-pol11ionari. Con il l)nel1inotorace a1tifi. ale i1ella p elvi, il ca111biH.me11to n1entale è in1ciale il ~I orelli si propone di arrestare l'eniorl)rovv1 so. ragia polnioriare e 11iette1·e il pol11io·ne in condiP ri111a. di i11 co1n i11cia re- l ' <lli111en tazio11e orale ;:;ione rli riposo, ·che permetta la sollecita guasi farà (1na-lC'l1 e lav<.ltur a ga tri ca ; si clarà p oi ri~ione della ferita del parenchima, di levare l'emotorace, se pree iste,·a versa1nento, sostidel latte l)eptn11izza.t o, o latte al i11alto o lattit11endolo col vero m~zzo di in1mobilizzazione cello, aggiur1 genclo p oi,u11 po' cl'albume d'uovo. I clisteri i1utritivi Ya1111 0 cli111in11iti gradata- l)Olmo11are: la com1)ressione a mezzo di gas. 1

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SEZIONE PRATI CA

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Come fondamento teol'ico della pratica cu~ p atolog'ia. Og·ni capitolo compre11de il metodo rati\Ta, l'A. con numerosi . aro·omenti intende d',esame, il funzionan1ento del sistem a ch e . sf . o di dim_ostrare che il p olmon e ferito gt1arisce ritien :? ammaJq.to, l'interrogatorio del rnalato . ' prima e meglio se è immobilizzato e compres- l'esam e, i criteri diagnostici e prognostici, e so; che, se l'immo~ilizzaz1òn e è precoce, si rag- la tecapia. Il tutto è ordinato in form a di sch egiunge il vantaggio di im1Jedire e frenare l'e..: mi, che rendo110 facile e pronta la con sultamqr.ragia; ch e, se il versamento esiste, essendo zione, e che possono essere utili ai principiante per molteplici cause d ann osò, deve. essere eva- per 01·ientarsi agev:olm en~e, ed · anche al pra. cuato e. sostituito con gas; che infin.e, quàndo tic o, per qt1alch e ricordo che gli possa sft1ggu·e. la parete toracica· è colpita da .f erit·a che ·resti ln certe parti però la trattazione ·è -eccessiva~ bean,te, convien e chit1dere la ferita ·e sottoporre ment~ elementare, e sottr ae dello s·p azio ad aril i:>olmone alla compression e del pneumoto- gome1; ti sui quali sarebbe st~to più utile insir ace .. terapeutico. stere con maggior.e ampiezza. FIL. I m ezzi a disposizione dell operator,e .sono forniti dall A. sotto forma:. 1° di un a~parecchio ' da p·n eum·otorace .semplificat o, r~s o cioè m a. n eggevole e facilmente trasportabile; 2° di un Il valore nutritiyo della b3oana . apparecchio da pneumotorace innestato con ,..., :St1 questo arg·omento 11anno fatto l1no stt1appar~cchio per vuotamento del liquido e la vaggio d·e ila cavità pleurica; 3° di palloncino dio spel'fmental.e ìVIyers e Roge (J oicrnal A medi gomma per chiudere la ferita beante del to- rìcan . ~led.ical Association, 1017, n. 14), verace, .sostenuto o n on da una cuffia m·e tallica. nendo alle segt1enti ·conclusior1i: La ba.nana ha ~111 va~or-e calori,co superioré Il sostegno pratico del me.todo di terapia è a qt1ello di tutte le frt1tta comunement e adopefornito all'A. da una statistica veramente ottima d'i su~cessi curativi in casi di ferite le più 1·at~, sulle quali i)er altro avrebbe il vantaggio · svru:iate del torace. Il lavoro è condotto co11 in alct1n e località ·di essere sempre a ·di~posi­ l'én tusiasrno di un a,posiolo del metodo del zione ir1 qualsiàsi stagione. Qt1an1do .è complep11eumotorace terapeutico, è confortato da rias- tamente m atura, cioè quando ·tutto l'amido si è ·conv.ertito i11 zucchero, la s11a ·digeribilità Slll1tive storie cliniche, da belle radiografie. . · Anch-e chi in parecchie delle idee dall'A. e·s pres- ·ed il SU·O assorbim.ento sono perfetti. I disturbi ·ch e si attribtiiscono' alle base sulla . fisiopatologia del polm one (vento'sa- gastro-intestinali . zione polmonare, tra!lrilatopnea) ?on creda !li nane sono verosimil1nente in- rae.:_::>orto a l fatto esse ,s ono m esse in c ~r.cio non l)Otersi accordare almeno sul valore ·e sull'e- che spesso . . , sten sione ._che ad esse l'A. attribl).isc-e an che in ancora mature. Acl ogni modo è ·certo che tali • aJtri campi della patologia (p atog~nesi dei ver- fr.u tta an~he quando si const1m ino in grande , samenti pleurici nei cardiaci, riflessi ple11ri- quantità e per parecchi giorni di seguito 11on. ci, ecc.), dovrà giudicar.e l 'opera ·c.omplessiva prodt1cono m ani·festazioni m orbose di .sorta · del Morelli deg·na di elogio e d;incoraggiame·rrto n on i11tolleranza, nè ri•pugnanza. Sotto forma dj pratico, tJUal-e il conforto .dell'altrui esperie11za banan.a possOn o essere somministrate grandj qt1antità di zttc·chero (glucosi·o, Levulosi o, s11potrà dare .s ui vantaggi del metodo : esso . ., .è crosio) senza che si de.terminino quei ·disturbi basato stt con cetti fondamentali, ch e sono·. un orgoglio della scuola ·pavese e italiana, su una gastro-intestinali o~d ina ri amente . prodotti da• ' . tecnj·ca ,c he è sict1r ame11te innocu~ esso forni- gli zuoch eri 1)11ri. La banana h a per quanto rigt1.arda i ca1·boisce uh priesidio terapeutico per lesioni che noi siamo abituati a trattare -con una n on sempre drati ed i costitu en ti minerali l1na composiinnocua aspettativa; è da augurare che l'.avve- zione molto s.i mile a quella della patata, della ' nire fornisca dati di ·con.trollo che. sanzionino qu·ale lJU Ò considerar si un vero SU ccedaneo • anche nei particolari la nuova prati.ca curativ'a . ·alimentare, .col vantaggio ·ch e essa p11ò essere t. p . mangiata cru·da , il che ha molto importanza , per la q11,istione ·delle ·s ostanze nl1tritive acceF. Do us~ET d. L 1 exctrn,en d'l.1, nialacle en clientèle. sorie te:rmolabili. · · • • -U 11 vol. i11-24° di circa pag. 200 con figure, P are agli at1tori ch e la banana possa aYerP rilegato. - A. Ma.loine et Fils, ed., Parigi. lin utile im1Jiiego nel trattamen to clietetico delle n efriti azotemìch e. Le osser vazioni g·ià fatt r Que~to pi·cColo ljbretto, com odamente tasca• bile, riassume la de_scriz.i one m·etodica dell'e- in casi non gravi hanno dato eccellenti risulsame di un malato, col significato di ogni le- t ati e gli autori si .riservano dj completare glj esperimenti anche per l e nefriti part!colarmenSiQne ·osservata e le indicazioni terapeutiche relati\-e. Beninteso, l,A. si limita ad. alcun ar- te gr avi e df riferir11e, a st10 tempo, il risu ltato. a. a. gome1~ ti, restandone, p. e., esclusa la neuro1

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IL POLICLINICO

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VITA. P R O F E S S I O N A I-' E.

Cronaca del ·m~vimento ·professionale.

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I/on. lVIa ffi lame1~ta. ch e la pro<.'flùura sia lentissima e intricata. Qritiea particolarmente la procedura sanitaria, in riguardo all~accertainento della· . P er gl·i stud enti i1i nl edicina . malattia ~ome clipendente o meno tltll ;:;er.v izio di l{,iceviamo : gue rra. Sostien.e che debbano ·mettersi in -congido Caro « l ...oliclinico.)>, ' gli infe rmi tutto ra tormentati d a l fiscalismo sanil\1i rivolgo a te. come al più a utotevole e tenace t.-1rio di guerra, ma che· le })ensioni debbano èssere propugnatore dei diritti degli studenti <ili :u:iedicina, coi.·rispos1'.e solo. fino .a: che dura l'invalidità. Dei~erchè mi vog·liH .concedere un pQ' di ospitalit.<ì.: plora che sia110 escl11si dalla pen~ioue molti tuberT empo fa, da parecchi segni, sembrava .che agli colotici ed esprinle il dubbio che l)OSSano essèrlo aspira nti medici tli G0 anno si volesse concedere di anche i territorin li impiegati in servizi attinenti fl'equentare i corsi universit..'lri l:>er la urearsi .. D a alla guerra. ' quando è comi11ciata a delinear si la pace non se Si occupa a nche dei tracomatosi. 11e è ,Parlato più. Ora, <lata ·l'imn1i.nenza della riaAll'-0n. Maffi il . ministr-0 Nitti fa osservare che pel'tu1·a delle -ocuole, la quistione si presenta ul'n11 piroscafo il quale tl'as].)Orta va gra11<li quantità g·e11te, per ~vitare la rovina .C;OIDJJleta de lla carriel'<l dii chinino: è stat o sil11r.a to, onde ·si è acuita la deficienza del rimedio. scolastica deg'li aspiranti di 6° anno. In ver o, bisognn distinguere gli' aspiranti di 5° cla Il ministro Bissolati ha clocumentnto che . il di. quelli di G0 anno. Gli ·aspiranti di 5.0 hanno. fatto il l'itto allà pensione è stato ricon osciuto a tutti coJ)r~mo ann<t di st~1dt p,·jllla della guerra, il terzo e loro che abbiano conb.~atto la loro ma lattia jn seril · q~1arto accelel·ati durante la ·gu~rra, sì che ha11no · vizi «attinenti a lln guerra», formula ch e n on po1>erd_u to solo il secondo anno .. Gli aspira nti di 6°, . trebbe essere più ·la rga e che comprende i tubercoi11vPce, J;lanno f.a tto il pr~ruo ec1 il SElcondo anno p1:i- , lotici, i te1·ritoriali e persino 'le don11e. I.:J. sistema iua della guel'ril, il quarto accelerato durant~ la tlella p.rocedt1ra sanitaria presso il nuovo Miniguerra, ~ì che hanno perdt1to il t erzo ed il quinto stero è a ndato gradatamente migliorando e la . . <1Illl0. celer.it~1 di funzio11amento, in questi ultimi tempi,. Inoltre gli a lliranti di 6° sono stati ga tempo è stata qtfasi triJ)licata. . . • . irupieg·a ti .in reparti di 1a. lil1e.a, me ntre quelli di 50 A.ssicu razio1ii co1itro l'irit alid ità e la recclria ia so110 rimasti nelle l1nitit sanitarie delle l'etrovie. ' d egli operai. È evidente qui11<li ch e agli aspi1·a~ di_60 q-0mpe- ,,. ' te .p ili dliritto n: non p~rder~ un alti·o. anno di Il ministro dell'i11dustria e la"01·0, on. Ciuffelli, · studi cbe non a ,.q11elli .d:i 5° anno, tantò più c)J.e l1a l>resen ta to ,tl Ila Cn mera lln disegno di l~gge tale anno sarebbe Jler quelli l'ultimo e per questi .i>er le a~sicurazi-0 11i obbligatorie contro l 'invaliclità . il penultin10. (:-\ la vecçh1aia degli operai . . In co11clusione, sarebbe giusto non indugi~~e auIl mi1listro ha esposto la storia ùel progetto, ri' cora a manda re a lle proprie .Uni"rersità in esonero cordando che l'-0nor~ di aver fatto iniziare gli studt J)rovvis0Ti9 o in congerl~ a11ticipato tutti gli as1Jipreliminari spetta all'on. De NaYH, quando era mira11ti meùici di Go au110, sostit11enclo li presso i vari nistr9 del la v-or o. I-In esposto rnvidumente il meccanismo del pr,o getto. reparti e. l)er il tempo che ci se.p ara dalla pace definitjvn , con quelli di {io, che del resto hanno già L 'on. Turati ha <>sser vato che le Yèlrie assic11rafatto la 11ratica nec.:essaria. zioni. sociali - infortuni, vecchiaia, invalidità, ma~~onn. cli guerra, 21 no,·embre 1918. lattie - dovranno ~ssere coordinate con un critei -1io .stuclerfte di 1ned icina. rio di semplicità e .d i unità. Confida cll ~ il Governo i>ron·ede·r à in tal senso. Sullo stesso .argomento riceviamo a l tre lettere. I/on. Ciuffe lli gli ha dato assicurazione che terr:1 Oi r iserviamo di riprenderlo prossimamente. co11to di queste osservazioni. ·

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ATTI PARLAM fiJNTARI. •

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Sttll'esercizio provcisorio. 'Nelln disc1J ·E:ion~ ~11ll'eseroizio provviFiorio l'ono1'<.'vole ì\'lnffi rile,·u che la guerra ha determinato 1111 rincrudimento della malaria, cosi nell'eser cito combattente come nel territorio .. Deplora cl1e il co. to del chinino sia divenuto eleY<l ti~simo e che non se i1e siano proéurate quantitit "'nflicienti i1er 1,1 )Jn cedonia e l'Albania, ove se ne è 111nnifest;1to forte hi"og11-0. InYita i i11inistri dell' intC'rno è del In pubblica i tr11zione n i>romuovere ~li studii mi11'1 rio logici. I ,.as$O. poi ad oe<.'1.11n1rsi (lelle iie11~io11i J)er la in,.,tli<litil di guerra . (24)

RISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE• •

Dott. A.. )I. ò~ C. dei T. E ssenclosi inscritto alla Cassa di !)l'evidenza fia dalla sua istituzione ha diritto al ri. ca tto gratuito dei clieci ·a.nni di servizio prestati prima della Sl1a · istituzione. Ora, qui11di, pu ò conta r~ su 15 {IDni cli servizio. Per liquicla re la l)ensione occorre ~er­ ,·ire ancora altri 9 anill e mezzo, doYendo~i comui.ere 24 aru1i, () me i ed lin giorno di serYizio. In quell'e1>0CH <l\rà U5 nnni cli etù . e liquicle rit la l.eDsione cli lire 1451 a nnue. (7;)28) ><)c>r1·i~io 11/C' f/ÌOO in, rlllf · ('0 11111 11i. Dott. i\l . C. cln C. "delle I~ . - Il C'on1n11e non aYrebbe potuto di sua inizh1tiYa esoner:\rla clall'obbligo rli · (7526) Pensioni. -

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SEZION.E PRATICA

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servizio nell'altra , condotta, e ciò perchè. 11 t1tolarfa era t1n sanitaxio esonerato dal servizio mil itare in vi ta appunto della gravità dell'·e serci... zio materiale della professione in entra~bi i cen-' tri. Però da tale irregolare posizione E.Ila 11011 può trarre ' ?antaggio ed otte11ere il pagamento ·dello stipendio a11che dall'altro Comune, in cui non ha J)restato servizio alct1no e nel quale il servizi<) stesso è stato disin1r>egnato gratuitamente ,da altri. (7529) Jtleàico ·n tilitare in, servi.zio civile - Istituto d·i co?"rige1iài. - Dott. S. D. F . da 1\1. - I l medico militare in servizio civile deve aderupiere tutti gli .obblig'hi che avea il titolare cl1iomato sott1> Je ·armi, e l)el'Ce}Jite le utilità e gli a.s segni inerenti. P.ertanto è git1sto elle Ella, i)restan(lO servi7.io ne11 ·1stituto {lei corrigendi a in ministrato dalla ProYincia, riscuota il compenso che per t<:1 lfl titolo era corrisposto al suo r)redecesc;;ore. (7530) A.1tn1ento di stipe»idL<J -. Oaro-·viveri. • Dott. G. I. da A. Ii. - ~on ·superando il suo sti' pendio la somma di lire -!500 annue ha diritto alla indennitit caro-vivèri in ragione di lil.'e 24 mensili a decorrel'e <lal 1° luglio 1917 a mente d.el dis1Josto dell'art. 1° del D. IJ. del 2G luglio ste.sso nnno, Il.

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ni e ricerche originali l'importanza elle le feri~

di guerra del sistema nervoso centrale e· perifetico hanno av.11to sui progressi della conoscenza i11torno a talune qt1estioni scientificl1e e cli importanza J)ratica rigua rda11ti l'anatomia, la fisiologia e la patologia clel sistema i1erv-0so ». Premio di I.i. · 2000. Scadenza : 1° a.prile 1919, ore .lG. IJe memorie dovranno essere spedi te in pÌico .postale racco1nandnto al Segretario clel R. Istituto (palazzò Bi'er~1) . / · •

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. NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE.

11 Oomm1ssariato generale per l'aeronautica ha tributato l'encomio solenne al dott. l\:IusANTI E~rr­ LIO, ca1>itnno medico, i.>erchè in occasione di gr·ave epideruia influenza~e in Val di Cl1iana organizza:va i servizi suuita_ri ospitalieri con non. comune tJerizia ed aecorgimeuto, contribuendo con la su~ attività alla l'apida decrescenza del morbo e giova11do a.Ila salute della trn1)Pà e clella popolaz}.one c-i,ile. • • .

Il dott. Git1se1)pe IngÌ'ao è i1ominato cavaliere i1el1'0rdi11e della Corona cl' Italia, per a vere adem• piuto con zelo per ~olti n1u1i i doveri della conciottH n1etlica nel Con1une cli Grotte <Girgenti). .

L'aumento del 3.0 %1• concesso agli i~ni) fegnti col D. L. del 10 febbraio u ltimo non annulla l'inclennità caro-viveri eventualmente- jn precedenztt otte11uta, ma ad essa si sovrappone. Pet .otttenere l'in. dennità caro-viveri bisogna fate domanda alla MEDICINA SOCIAI.,E . G. P . A . per l'istallazione in bilancio di ufficio della somma· necessaria per far ftonte alln spesa e L~gislazione sociale di previdenza. per la emissione clel nlandato di ufficio i11 uo fa I . . a Sezione X della Commissione pel· dopo-guerra. vore, trattanciosi di spesa obbligatoria. incaricata di tra ttn re della .legislazione sociale e (7531) 'l'assa focatico. - Dott. G. b.,. da N . tlella previclenza, i->resieduLl da'l1·-0n. Nava, ha afLa tassa focatico eolpisce tutti coloro che risiefront~ to il gra\e 111·oble1na delle assicurazioni opedono nel Com11ne. Poichè Ella non risiede più da ruie. · diversi <lnni nel Co111une, deve essere ca11cellnto I.in Sezione 11a affe1:1nato il principio .de~la sol~1dal rt1olo. Però nell'atto della. partenz~l avrebbe dp. zio11e g·lobale delle assicurazioni obbligatotie. Hr1 vuto darne avviso a lla ..'1rr1mi1ùstrazione comunale, forml1lat.o la proposta perchè esse comprendane i bencnè il fatto della pa rte11za no11 Sfl riL passato cerlavoratori salariati o indipendenti (operai, contatamente inosservat-0, ed il Comune avrebbe potuto dini, impiegati, .artigiani, ecc.), il cui reddito non ' anche di ltfficio fare la variazione o<:cori'eute. Fcl ri rischi compresi · supe1i un dato limite : perchè • cia st1bito reclau10 alla Com1nissione cli J 0 grado nell'assicurazione siano l 'inabilità ·temporanea, l'i11e da questa, occ:orren<lo, alla G. P. .A.. validità, la morte causata Ù<l ·malattie professio(7532) A.1t,r>iento cl i stiperidio - Inden,n,.ità ca'ro-vi11ali e comuni. e da infortuni del laT"oro, e la diveri. - Dott. G. C. .da P. di C. - Il decreto l . . uosoccupazione involontar1a. Ha poi chiesto che i gotenenziale d€1 10 febbraio sco.r so ha dato facoltà rroY~vedimeuti gi~t e istenti per gl'infortuni del lae non obbligo ai Cou1uni di concedere at1m0nto di yoro e per la mat.ernitcì Siè1Uo coordinati alle nuove stipendio ai IJroprii impiegati. Il dee1·eto Lt1ogoteprovYidenze assicurative, l>eeiticandò i criteri e 11enziale del ~tten1bre ulti1no l1tl. a urnen~'lta la inle clirettive cui doy1·ebbero iSI)irarsi tali l)rovvedidennità caro-viveri ai soli impiegati dello Stato e ' n1e11ti J)ei· qt1i1nto si attiene. alla Portata delle asnon a quelli dei Comuni, i quali, i>ertanto, segui• teranno a percepirla -nella misura ip cui ft1 in an- sicu razioni sociali e al modo cli òrganiz7.arle. .. . . Ha fatto 'roto percl1e RiHno ·attl1ate le riforme .., tecedenzt: loro· eve11tualmente concessa. nll<l legge sug-li infortuni 11<?1 senso •di trfrsformare ' ·, Qoctor J usrrITIA. in cor responsione i:endita è pe11sio11e il risarcimento-capitale e di adottare u11<1 procedt1ru SJ)eçiale cli l iquiùazione amministrativa c-011tenziosa con larga CONDOTTE E CONCORSI. compartecipazione della classe operaia. Ha indicato anche l'opportunitit di trarre vrofitto clelle l\llILANO. R. Istituto Lonibarrlo di cienze. p, esperienze fntte nell'f1 ssistenza agli i11validi / cli I jettere. 'oncorso sul tema : «Difesa della .Soguerra · e cli usufruire ver gli inYnlidi del laYoro cietà contro la tt1bercolosi )) ; premio di IJ. 4000. degli i1npianti già i)1·ecliSJ)Q ti di istituti e di scuole Scaden7'a : 31 n;i<1rzo 1B19, ore 15. cli rieclt1cazione J)rofessionale ùi ca:·e del l~r,oro. Co11corso sul tenlQ. : « Illt1str<j re con o~servazio1

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1211

IL POLICLINICO

ME.DA G.LIO"' I.

[ANNO XXv"", FASC. 49)

NOTIZIE DIVERSE

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Il prof. ~~c11ILJ.i:: ScL.\YO è . stato chiamato da SieIl Convegno Nazionale per l'assistenza agli invalidi 11a ad OCCl1pare l~t Cattedra d'Ig·iene nel R. Istit11to .. • della guerra. <.li Studii St1r>erioei e di !)erfezionamento in Firen-ze, ,·acante })er il colloC<'11nento a riposo del prof. Questo Co11,·eg110, l)l'Ornosso dall'Associaztone nal{osf.er, il q11ale ha rag·gitmto il limite d'età pte~ion.ale fra mutil!lti e invalidì ili guerra e dai Coscritto. tnita ti nazio11ali · <li assistenza ai mutilati ed in\aPoc:hi scie1iziati Borio c:ircondati <li tanta sirup;1lidi di guerra , si terrà. dal 16 al 19 dicembre 1918 tia q11an~ i.l prof. Sclavo e eiò, oltrechè al valore i11 ~Iilano presso l'Istituto qei ciechi (via Vivaio. . . 11. i . a ltissimo <li J.,11i, è d6Yuto al modo col quale Egli • inter1)reta l.a missione <li chi è diYentato ma€stro La !>residenza d·onol'e è così costituita: S. E. (li igie1~e. Egli il1futti, mentre con ln vori sci entifici ' rittorio Emant1ele Or lando, ministro dell'intern.o : importantissiini, dimostrò di saper produrre mol~. E. tenente ge11erale Vittorio Zupelli, ministro . to, a11e:l1e c-011 mezzi assai modesti, diede alla fun, della guerra : S. E. vice amnJir:1glio Dal Bono con;1,io11e didattica le c:ur~ pilì diligenti, mise la sn~1 te Al berto, n1i11istro della marina; S . E. t1Yv. LeoÌ>1'ofo11cùt dottrina, la sua vasta. coltura, la sua innida Bissolati, n1inistro dell~ pen sioni; senatore f;_1 ti ca bile OIJél'O i ti1, il s110 apostolico entusiasmo prof. Francesc-0 Durante, i1residente ~ell 'Opera ~d il suo mei·ayig·Iioso spirito di iniziativa a ·,,-annazionale per la ]Jrotezione e(l assistenza degli inval idi di guerra . taggio della soln:t1ione 'di moltissimi problemi di igiene. l)t1bb1ica, J1ell 'interesse dello Stato,. di AiuIJa _preside11za L1e1 _Coroitato esecutiYo generale 111inistrazio11e run nicipa li, di Osveda li e di Opere P <.:osì costituita : Galeazzi prof. Riccardo, direttore llie e si è re~ yeran1e11te be11~rnerito u11che nel . I stituto rachitici, ~Iilano: Dall'Ar a .capitano Dani>erioclò c1elL:1 g11erra, -0rganizzan<1o i· istrt1zione tecte, presidente del Comitato c.e11trale dell 'Assocj n 11ica dei militari disinfetta tori e ,sopr<1intendendo 7.ione nazionale fra invalidi e mt1tilati dì guerra. " <t l la profilassi antitubercol,are 11ell 'Eser cito. Milano. Ne è segreta rio il dott. Bassetta .Amabilt> • (Yia , . . ige11ti11;;1 10, :L\tiilano) . _ Il nuo,'o ambiente, nel q11a le egli \a a professa r e q t1ella, che fra le J}a rti clella med.icina è l<.1 Il Co11yegn-0 ron1prenderà cinqt1e Sezioni: . (lisciplina i>i ù essenzia lmente ~oc iale, è un campo T Sezi<?n~ - Storp'i. e mutiiati. - Relazioni : 1 . IJa 11iù v.asto, i1el qt1ale en1ergeranno anche più le sue <:ura 1.lelle lesioni dell 'apparato locomotore, escluso i l sistema. ne1·i;-oso, prof. Putti: 2. Cura dei · poo ttime qt1alitit di i11segnante e di cittadino. La F~­ <.!Oltit medico-cllirurgica fiorentina ha fatto un otstumi delle ferite cranio-cerebrali . prof. P. Bossi: timo acquisto, acc-aparra11closi 11 c-0lla borazione di :: La cura c:hirurgica-ortopecli<.:.è1 cle-lle lesioni, del · un uomo che si è dimostrH to i;-eramente· eminente. S·i stema nervoso peri ferie<>, prof. G. Verga ; 4. L~ s. i. protesi, prof. R. Dalla Vedova; 5. La protesi cine111atica, dott. V. Vanghetti ; 6. J.;a r ieducazione pro La Fac-0ltil medi('n -~ Rou1n, co1t ~ot-0 unanime, fessiona le degli storpi e m u tilati in guerra, prof. ha chiamc.1to li }Jrof. RICCARDO \~ERSARI a copri re la G. Scnrlini . . • Cattedra di .Anatomia umana normale, resasi vaII Sezione - Cieoll.i. -- Relazioni : 1 . .Assistenza cante })€r la inorte dell'illustre e Yenerato maestro medica al soldato cieco, prof. F. Denti; 2. a) J.; ;1 Francesco Todaro. .. riedt1G:lzi.one dej soldati ciechi, cap. Felici.ano L<·· Noi i1on J)()SSiamo fare a menv di i·allegrarci di llOre e prof . .Aug·nsto Rorpagnoli : b ) Obbligatorieti1 ' •1 uesto i>rezioso acquisto della "CniYersità Romana, o men<' della rie ducazione, dott. A. Schiavi: .a lla qnn le <lel rei:ito i l Versuri era giù da lung·o · 3. a ) .Assistenza del soldato cieco dopo la gt1erra . tempo legato per stretti Yincoli cie11tific:i. prof.a. J.;. Mon(lolto ; ù ) 8peciale assistenza pei cie· Egli infèl tti , .i ern sb1 to stl1dente e Jìoi i11:::;egnanchi muti la ti degli .arti' st1per iori, prof. d-0n r. Sto1lte di anaton1i:l inicroscopica e sotto la gt1ic1a ecl il r>nni; 4. I"egislazione protettrice del cieco di guer<..·o nsiglio del })rof. Toclaro a\eYa giù (la m,'Olt-0 te1utn, on. Rigola e r>. Landriani. po cla to lJl'OYfl della sua intelligenza, della ~un cnl- · III Bezion0 - Ne1•ropsicopatioi. - Relazioni: ~·11ra e clella sua èlttività scientifica. 1 . L e ioni tl'a11n1atiche del cervello e del midollo . J>innle : a) C'e1·,·pll<>, prof. V. Bianchi e prof. e·. Si era allo11tana to per coprire il posto tli ordi11a.I~esta: b) i\ilictollo spjnale, prof. O. Rossi: 2. a.) I .1e· l'io a l>aletmo e Huccessi,·ament.e a N;l11oli, ove era · ~io 11i traumatiche dei nervi periferici, prof. G.' 8a -"'ncceclu to al l)I'Of. ~tnto11elli. ln: b) Contratture e paralisi post-traumatiche del Il 'T~rsari fui dc1 lle s ue pri111e proYe s i dimostrò tipo così detto riflesso o :fisiopatico, prof. E. l\Iep fJi(:ac;e e Y<lloro o inseg11ante, ma le nu1nerose e(l deo; 8. Lesioni fl111zio1iali (1,e l sistema nervoso. i1u1lortft11ti p11ùbli1'<17iioni di1 lui fatte e tra le qutl li prof. A. i\Ior elli e prof. G. Boschi: -!. Psicosi cli <' i pin<·e ricol'dare quelle geni.nli ~ delicate Sl1lL1 guerra, prof. }\ . •.\.lberti e prof. G. Pighini; 5. Sul,- e~eic:a e ~nll<l circolazione embrioiiale c1e11 ·occhio, la sistemazio11e dei militari criminnJi anomali de1nostra no che egli è pure un ottinio ricer cator e. genera ti nelle Colonie africane <li l<lYoro, prof. G. l<Jgli JlOssie<l<.> qnil1cli profi1 "'a n1ente t utte le qualitil Antonini: 6. Rieducazione ft1nziona l(\ e professio «he ~o no i1ec ,. arie ad un clirettore di laµorn torio, nale. prof. G. ~Ioclena. siccl1è po siau10 affermar e Ghe ben <legna mente YieI'\~ ~t>z ione Invalidi ver tubercolosi. _:_ Rela11~ a co1>rire la :1 rtec1ra orb<~ ta da 11 'illustrf\ · cienr.ioni: 1 .I;{\ n1;1 lnttie tubercolari ~1usH cli i11abiliti1 ~iu to prof. Todaro. JJ. cl. • ~)

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(ANNO XXV, FASC. 49)

SEZIONE

PRATlC~

12·15

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dott. N. Sforza : 2. L 'assistenz.1 agli inYa lidi lJel' tubercolosi, pr of. Gaetano R onzoni. - Chiusa la cliscussione sull 'i11ya lidi tà per t uber colosi si passerà alla trattazione delle seguenti relazioni: 1. L e nefriti Cli gl1erra, prof. L . D evoto : 2. Le cardio1)atie da carur>o, p1·of. Carlo Cknnari; 3.' I postt1mi t raumatici l)le11ro-po_lmonari, prof. È ugenio ~io­ re1li . V Sezione - I nvalidi pe1· l eS'i·oni buccaU. - Relazione : Restaurazione protetica-. nei m11tilati della · faccia, prof. Arturo Beretta. VI Sezione - I nvaUd'i ver l esioni otorinolari'llgoiat·r ioh.e. - Relazioni: 1. Otopatici muti e Ro1·cti (li guerra e loro rieduc.azione, prof. Federico Brunetti. prof. comm. Giuseppe Gradenigo e J)rof. Fra11cesco Lasagnil; 2. Lesioni del naso e dei seni a1111essi i~ rapporto a lla loro funzione e alla cosme i tlella faccia, prof. Guglielmo Bilancioni e dott . .A.tnedeo Cagn ola : 3. Lesioni traumatiche di guerra del f aringe e dell'esofng·o e laringe in rapporto alla a lterata lor o funzione, prof. Gherardo Ferreri e clott. C. D. Torregiani: ·4. I m11tilati dell'orecchio e delle prime ' ' ie del respiro in r apporto a lla lo ro modificata condizione sociale, dott. Balderesco Bal... de1'escl1i e v1·0.f. :b'ederico Brunett i. 4 Sezioni riu11ite - Assiste·riza l egale, sociale, familia re degli invalidi di gi1te1VJ·a . Relazioni: 1 . L'assistenza meclico-l c~gale degli invalidi di guerra, prof. S. Ottolenghi (R oma): 2. Gli assegni e le vensioni di guerra agli invalidi ed a i mutilati di g uerra, pr-0f. A. Groppali (Rom3); 3. L'assistenza agli invalidi rieducati, av\. Diego 1\lartello; 4. Assistenza moral~ agli i11Yalicli di guerra, prof. L. ~'.londolfo (Mila no). Giornata. radiol of}icci. - Relazioni: 1. Studio l'<ll'ioJogico dell'evol11zione dei traumatismi ossei pe1· ferite <la guerra e(l indicazioni terapeutiche da ess0 suggerite, prof. Ponzio (Torino) ; 2. L'i.µdagine racliologif'a nelht diàgnosi e nell'indirizzo ter n_J?eutico delle lesion~ <la guerna dei masc_ella ri, prof. M~.i (Bologn a); 3. J ~' ìndagine tad:iologicn. ne.Jla valutqzk>ne di inva lidità -e nella cura clei pol'tatori di proiettili, J1rof. F. P erussia (Milano);. 4. Il s11ssidio . radiologico nel!l'assistenza ai feriti addomina li, p1'of. Colescl1i (Roma) ; 5. La. radioterapia nei fe• riti •di guerra, ùott. E. Viganò (Milano); 6. L a radio.k>gia delle lesioni ed affezioni tora çiche da guer• • 7 ra, prof. \ • l\Jnragli[lno (Geno\a) . 1

Operazioni della Cassa. Nazionale infortuni. I.Al Cassa Naziona le d 'tlssicurazione per gli ·i11fortuni sul -lavol.'o, con sede centra le in Roma, 11a t1ei nrlmi noYc iuesi del cor1·ente anno - col tra 1uite delle sue 11un1erose Sedi compartimentali, Sedi • Heconda r ie·, A1 ~J1~ie e Sub-Agenzie sparse l:>él' tntto il Regno - eine:sse 26,!)G4 nl1ove polizze assi.curan ti nltri ;Jl4,G7~ 011erai; hu inoltre rieev111:€ 80,052 den11ncie d 'infortunio e pagate L . 11,43~,109.45 d'in(lennità l)er 77,2()0 rasi d'infortunio, di cui 308 at 111ol'te e G7J 4 d'i11Yn liùità permanente.

1 servizi sanitari nei territori liberati. •

Il i>res idente del Consiglio, on. 01·la11ùo, 11a diretto il seguc:11te telegramma ~1lla Intendenza Genera le: '

«A . 8. B. l'l~te11dente Gener a le. - Esprimo a \ '". E. il 111io YiYo personale compiacimento per l'alac re ecl efficace azione prontamente esplicata d a V. E. per la riqrganizzazione. dei servizi sanitari ne i territori l i-berati. · r~'opera COSÌ· spiegata per l ' illt1n1inata iniziatiyn di V . EJ. e deli' Amministrazio11e inilitare a sollieY<> • • immediato dei paesi particolar1nente , . . p1·oyati da lla guerra è un· r1u:o,·o grande titolo della be.n emel'enza del!' esercito. ----. Fi r1ua to : ORLANDO ». I

Per la denunzia delle malattie i afettiv e.

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L'Ufficio d'Igiene del Oomune di Roma 11<.t diramato alla stampa il seguente comunicato : . « L'Ufficio d·' Igiene h~, con dispiacere, <lo,·t1to rilevare come la maggior parte dei medici liberi esercenti, spectalmente dopo la com1)arsa dell 'epidemia i11fluenzale. non curino' q uasi ~iù affatto la denuncia, impostà dall'art. 123 del vigent:€ testo unic<> dei casi di malattie infetttve o soleggi sanitarie, , s1:>ette in l oro cu~·a . L'Ufficio, a nc4e quando viene per a ltre vie a conoscenza di c~si contagiosi, si t rova riell 1impossibilitit di prendere in tempo le .llli~l1re preserva ti ve effic;a<.:i a clifendel'e. ùt cittadina11za. Esso }.)el'tanto è costretto a ser virsi ..de lla s tn111i;n per richiam·a r e-. lèt cl<tsse sanitaria di I-torna all'obbligo, che ad essa spetta, della tlenuncia, nella ficlt1cia che la clan11os:1 ùirue11ticauza rileYn tn a bbia senz'altro a cessa i·e a11che nell 'i11tere:.;se stesso dei medici, i>oicl1è l<l legge commina gravi penalità per simili omissioni_ ' Si ricorda pu re che ad evitare equivoci di ùiagnosi fu resa obbligatoria <1nche la dent1ncia della ,·ari,-.ella )) .

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I

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In~ngurazione

di Roma.

dell'anno accademico all' Università ,

Presenti l'on . llerenini, 1ninistro della l)Ubblica • istruzio11e, . l 'on. Bonasi, presidente del Senato. i· on. R otl1, sot tosegretario a ll'is truzione pu bblicct .. J 'on. Cermen a ti, sottosegretario a lle pensio11i, il sindaco Colonna, il con1m. rasquinangeii l)er la C1.orte cli Cassazione, il cav . Crj $8.fullj e l 'avY. ,~.er­ <li per la Corte cli Appello, i l co111111. ToYRiero, direttore generale a_ll'istruzione, molte a ltre autorità <:> q11asi t1ttti i professori, è stato inaugi.1rato all 'lTniYe1·sità di R oma l 'anno accaden1ico. I l rettore i>rof. T-0nelli con11ne1uor<'> gli studenti càd11ti in guerra . in i1u1nero cli :2:1;;. Il prof. Belfanti te11ne il discors~ inaugurale sul tt'rna « IJe basi f11 ~urP dello Smto libf'ro )).

Per un nuovo Istituto anatomico all' Università di Pavia. Un D. D. appr~»,·a una convenzio11e sti1)t1lat~1 tra il Governo e a lc11ni ei1ti l·o cali •e l.' egionn li, per l)l'O,~ · vedet·e , presso l ' UniYe t sitit di I>.n ,ria, all~ costr11zione di un n uo-\ro edificio }Je• l'Istitt1to di A11atomia umana, in luogo di un edificio pre,jsto uer l'Istituto di fisiologia, che sarà in,·ece collocato in locali già esistenti presso l' UniYersitit stessa. .-\.Ila costruzione del nuoYo I tit11to sa1·it prov,·ecl11to con la so1unlè1 di rJ. 200.000 destinata dalla lJ l'~c:edente conYenzione <1 ll«t costr11zione dell'Istituto tli fisiologi<l. , <27)


1;216

IL ,

I?OLICLIN~CO

In memoria del c~nte della Somaglia. • La Croce Rossa Italia11a ha con~acrat<} un i1umero del suo Giornale Vfficiale alla memoria del conte se11. Gian f}iacon10 della Somaglia che fu il presidente cli. gt1erra della t1n1anitaria I.stituzione e ne accreb~e il · prestigio e l'efficienza con la S\li1 fe rYtda a ttiYità, la ,·u·tù ·o rganizzatrice, la coscienziosità fil ttiva, il sano cliscernimento," la bontà prov,rida e vivificatrice, sempre vigile, ' rolenteroso, present.e. ~

Beneficenza. Il l>l'Of . comn1. E r11e::;to Tricorni, chirurgo consu• lente del Corpo d'Armata di Siracusa, ha cedt1to gli· stil)€nrli spettnntigli come Jnaggior generale. mèdico assimilato, al ''Comitato siciliano per comba ttere il tracoma, <lestinandoli specialmente alla co,.· s~ruzione di uno speciale i)adiglione per · tracomatosi.

L'io fluenza nella (."'olooia del Ca~o, . Seco11do notizie proYenienti dall_'~4.frica l\leridionale e riferite nel jjfedioal R eourd del 19 ott-0bre u. s., ~ ne$SUI1a· delle più letali epidemie che tlurante gli ultimi · tempi hann<> visitat-0 quell<l • regione può es~ere parag-0nat~1 all'influenza. N~gli ospedali clel cli. tretto minerario del Nata! sono ::;tati ric<Y\'erati 20,000 casi; molte miniere si sono doYnte chiude1:e ecl il servizio feri;ovia1~io si è dovuto · ridul're. Epidemia non identificata nelJ' Argentina. Il Diva·rtin1euto Nazionale l\iledico ùell 'Arge11.ti11a denu11zU\ la difft1sione <li un'epidemia 1ion id e11tifica t; ~ , c:be i1lf:ìerisce tra j bambini della ·1)roviucia ùi Catamarca; somiglia ad una dissenteria mite ·ed è oltremodo contagio~a. In un mese ,ne sow morti 100· bambini su _di t1na popolazione di 10,000 anjme incirca . Tt1tte le navi provenienti clalla F1'icw cia, dalia · Spag11a, (lall'Itulia e dal P ortogallo sono ora sot- · toposte a qua rantena.· j

Per le carni di bassa macelleria. Il ::\Iinistero dell'interno ha im1>artito disposizioni agli Uffici lli Igiene mt1nici1)ali, nel senso che~ 1>er giudicare della ·com1nestibil ità. delle carni .di .. ba ssa iuacelleria, J)t1r · npplica11c10 in massima le vige1rti di posizioni legislati\'e in materia sanitaria, si debban-0 seguire i più largl1i criteri con sentiti da Ile oclierne cognizioni scientifiche . . l r11 ordine del M o·jorno in tal senso era stato vo-

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(ANNO

XXV,

FASC.

49)

ta to ùalla Sezione d' Ig·iene sociale della Commis~ione pel dopa-gt1erra, su proposta del p1«of. Lanfranchi, per quanto concerne le carni di animali tubercolotici. • Si è spento a Roma, nel Policlinico Umberto I il dott. RODOLFO FO'S CARINI, aiuto- medico de-' g·li Osped.ali riuniti. La s11a gi·o vinezza e sopra tutto la sua modestia nve, ano celato a molti il tesoro di fede e di lavoro cl1è _l'acch_iude,'a nell'anima. Lat1r~..ato a Roma, prima assistente e poi aiuto degli ospedali, si era prodigato sen~a risparmio ·cori i suoi malati e questo apostola.to egli ha seguito fino a lla malattia, cht~ in pochi giorni -lo ha stroncato; fino agli ultimi . ' giorni è rimasto a l vosfo di combattimento a dare il su-0 \ <1.lido ·ausilio nella lotta contro una epidemia, di c11i egli .stesso doYe\'a cadere yittima glo- · riosa e modesta . Tale manifestazion~ di fede indistiutti·bile egli a Ye\'a dato in non poch~ occasioni della sua vita : , ' sebbene costretto a. re, ·1a Sèllt1te precaria lo avesse .. ~tare lt1ngi dalle pri1ne linee, egli insistette presso a1nici per avére l'onore di essere vicino ai combattenti: io lo ricordo, sofferente ancora, imbarcarsi per la Macedo11ia, quando i11furiava la lotta sotto· marina, con clesiderio viYissimo di dare tutto sè stesso alla causa santa; e ricordo il suo dolore, qua11do per infermità sopravvenuta. dovette rimJ)atriare . La l>Oesia di certi ricordi Yitira semprt' nell'anin10 nostro corµe t1na voc~ idi inootaggiamento, e la memoria di Rodolfo Fòscarini è un magnifico stimolo l'.>el' coloro elle qualche volta sentono la propria fede allentarsi nella vita. Con lui scompare t1n la voratorE?, t1n animo buono, un uomo di f-ede : il nostro libro d'oro lo inserive in una delle paginP sue fulgidé, tr~ colo~·o che sulla breccia, coscienti, · caddero- da forti. t. p. 1

1

'

In t1n re1Jarto someggiato di sanità ha perduto hi sua bella e promettente giovinezza lo studente del 4° anno di m edic.:illà PAOLO SERRILLI, da S. M<trco in Lflmis (Fqgg.ia). Era stato l'nnno passato in un ospedaletto dn campo, e quest'<t1nno, cli l'itorno dall'Università., dflsid:erò e volle anfu1re pii1 innanzi nella zona di operazio11e, per stare IJill \iC:ino alle nostre truppe operanti. • I. d. P. •

Indice alfabetico per materie.

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J)ruriginosa Pag. 1202 i\tfn ticnme11to <Rinclro1n<? da) e paralisi

,\<lt' nia

<:1o~inofil;l

•))

1208

ill1uotti i (I,e) .e loro trntttlmcnto . Ft>blJre tifoide: 111auifei:;tazioni bucco-fn-

))

1199

1·ingee . Frn ttnre <le Ile o~-..n mn ~cPllari : <'lll'e lJre1i111iun ri . Idrofobia lSull ')

'))

1208

)) )) ))

1205 1210 1209

l >rogr essiva iniziale

I

lVIfl.laria latente: attiYazione stric11ica Pag. 1207 Malattia di Cas~llani o broncospiroche)) 1198 tosi . . . )) 1189 Sple1101iolllloniti : dj:tgnosi Storia della medicina: Galilei e le scien)) 1204 ze mediche . .. . . . )) 1212 Studenti di J11edici11a (Pèr gli) ... Ulcera g-nstrica : risulta ti dcll<l cura chi)) 1201 iurgicn . Vomito tlell~ graYide: alin1e ntazione )) 1209 nel - . . • • •

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L. POZZI, resv.

Roma. 191A · ·r 1,>. Cartiere Centrali.

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A.nao XXV.

_.Roma, IS · dicembre

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Fa~c.

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· - fondato dai professori :·

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FRANCE SCO DURANTE

:GUIDO BACCELLI

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·SEZIONE PRATICA

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REDATTORE

CAPO:

VITTORIO ASCOLI l • •

PROF. I

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SOMMARI.O.

Questioni del giorno: G. Pi ghini : L 'edema da fame nelle terre liberate - Osservazioni cliniche : P . Caliceti: Su un raro caso dì ascesso della tiroide consecutivo a settico-piemia otitica sènia tro~l)osi del seno trasverso. - Note~ contributi : C. Marchesi: Determinazione pl~ssica del' limite infe1·iore ·dello sto: maco e controllo radiografìço . . - Servi-z l sanl~a ri: Come si pr ovvede alla selezione ed alla cura dei militari t ubercolosi. - . Sunti e Rassegne: NEUROLOGIA: H. Clirnenko: I sintomi pro~romici della forma nervosa di ar terio sciero ~i. -· Paralisi ge1 nerale, si filide nervosa, e liquido ~erebro-spinale. - QfnRURGIA: J. B. Deaver: Traumatismi dell'addome. Appunti di medi cina p"atrca: SEME10LOGIA: La lingua nella scar-

lat tina. - CASISTICA: La morte per paralisi" cardiaca nella difterite. - TER AP I A: La cura del patereccio. - Va ria . - Cenni bibliografici•. . Nella vita prqt~sslona le: Pangloss: La smobilitazione sanit aria. N . Garosci: Per ~ laureandi in rn edi cina. - Sulla possibilità .delle autopsie negli· ospedali. - Amministrazione sanitaria: Sm obilitazione dei milit ari malarici, venere.i e tracomatosi. Atti parlamentari. ,,, - · Rispost e a quesiti e a domande. - Nomine, promozioni ed onorificenze. - Condotte e concorsi. I .Medlclna sociale: La vigila?za' igienico-sa~taria negli sta biljmenti industr iali. - Notizie diverse . - Indice alfabeUco per materie.

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. A B B "O N A M E N T I

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P E R

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ITALIA

Alla ~ezione pratica , . . 1 . • • • • • Alle sezioni medica e pratica . . . . . Alle sezioni chirurgica e pratica . . Alle sezioni me~ico-chirurgica e pratica . .

L. 20 » 25 >'> 25 » 3Q

ESTERO.

. Fr. 95 » 35 » 35 » 40

Oli abbonamenti, per l'Italia, si possono pagare anche a rate bimestrali e trimestrali di Ljre 5 anticipate. Saremo assai grati ai Signori abbonati che vor~anno rinnova.re l'abbonamento avainti che cominci il nuovo an no. Ciò ao-evolerà. molto jl lavoro amministrativo e la puntua1e s1)edizione dei fascicoliI. .? I

1

DlrlUI di proprletia riservati. - E' vietata la riproduzione di Zavori pubbUcati nel POLICLINICO o la pub,blioazione di sunt1 di essi senza cif.(J;rne la font:e . . · ~ . •

.QUESTIONI ~'edema

D E L .GIOR NO . . .

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da. fame nelle terre IiJ,erate..

che 1no11 .. avevo mai vista, ,e ·d i ·c ui neppure conoseevo, lo confe1sso la sindrome, che p are fos . se già 5"tatfl, descritta ..dai sanitari ·dell'eser'cito n apol~onjco, e da ~Itri che la co·n statarono ·d11ra11te ·lk · carest}a irlan·dese ·cl'el 1835, e du.. i~ante quella del lVIesstco del 1915. 1,

Dura nte l a g·loriosa. ultin1a avan~ata ·e 1a .ri,presa di p o·ssesso d e11e ilostre sac·re r egioni· ita~ lich·e, la Dii·ezione di SFlni tà dell'Armata del Lo apprendo dall 'artic o~ett(') ·del Fìlip1)ini Grappa e degli Altipia11i) cui appa!tengo, mi . · com"?a rs·o sull'argomento nel .n .. 46 di que.sto · iin.car i cò, in via ecoezionale, .di p1·ovve.clere a lle giornale : da esso· prendo. lo spunto per queste . pri1ne sistem ·a zioni i g ienicl1e dei territori via ·righe che ste.n·do a · titolo di notizia, in .. vi a. ~gon1brati ,d al nemi co, in- attesa ·d ella· no~ · succintè attesa eh.e altri a-pp rofondi·sca con pili estese rl11na cli uffi ciali sanitari militar.i .staJ)ili. indagini .e mezzii proprii ·1a o·sservazlone clinica Dul'ante questo· p.eriodo ebbi perciò òcie· a sio. . e l a •r iceroa di gab'inett.o. ne, ·tra i ·primi ufficiali medici accorsi sul luoL ' «edema della fame», la .nialattia cui allugo, di visitare le popo'lazioni re·dente·, e di poTclo, pare co·n ti già una ricca I.etteratura. ne.i paetar· loro i più urge-nti socco r si sani.tari. CJ.ò ch e . SÌ centrali, O'V·e è ·stata arnpirunente documen-tra· l 'altro richjan1ò subito . . la mia attenzione , ' ta.ta dura11te -la pr·erSènte gu erra. I o h on 110 qui e destò' viva la inia curios ità medica fu il conla possibilità di consultare quella letteratura; _st~tare. 110·n p och1 casi di una: strana malattia ~

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POLICLI~!CO

cl al riassu11to cl1e ne fa il Fil.i ppini i caratteri dovuti socpombere in qucl tragico periodo; gli clella malattia osservata .in Germania ed in Auortaggi, il frumento, il granturco, le frutta, la . stria sarebb ero: •è dema localizzato dapprin1a scarsa uva, per quanto depredate dalle solda, sopratutto agli arti inferiori e talora ai g.e·n ,itesche e confiscate via .v ia dall'autorità nemi. tali, poi ·diffuso ai .superiori e al viso e dà ulca, offrirono ai più la estrema risorsa per riatimo alle cavità .s ie·rose. Debolezza del malato, vemi e na~condere un po' di .s corta. . Pei non clolori mus.colari agli arti aff.etti, nulla di .n o- propri etara però le condizioni ·n on migliorarotevole al cuore e ai re~ i; alvo di~rroico, ipote;rno di molto, ·ed è tra questi che si 11overano i 111ia .e tenclenza alla asfissia d·ei te·s suti. Orina casi tuttora in atto. • ricca di acetone, ammoniaca, amino-acidi, .aciSono, pe·r tre quarti., vecchi dai 50 ai 70 anni: do urico · e creati·n ina, ritardata eliminazione gli altri bambini ·s ino ai 13-14 anni. Non .ho· vidi azoto .e di cloruro ·di sodiQ. Ne·l sangue at1sto ca;si di giovani e maturi, nè pare. se n·e ri111ento di acqua ·e di• cloruri, di111inuzione n ote- scontrassero durante -l'infierir.e d•e lla carestia ,,o le dell'albumina. in:vernal.e. Ho constatato lé due f.orme: la edeLa g·u arig·ion·e, cl1e s i . ottien.e col riposo -in n1atosa negli individui in' piedt e tuttora dediti letto .è specialmente a11mentando· il quantitativo a qualche lavoro; la cachettica in quelli meissisi dei grassi, è preceduta dalla scon1parsa dell 'e- . i11 letto per non poter più sostenere ogni mide·m a,, on·de riisalta l'avanzato · dimagramento nima fatica, e curati alla ineglio· dai par.enti. . Questi ultimi però tutti affermano aver supe-· • di tutto il corpo. Se n o11 -si provv·ede co·n l'. ali111entazion·e e col xiposo, si ha la .m orte per sfirato la fase del gonfioTe, e alçt1ni in letto era11imento cachettico c:he pr.e nde il 4-5 °{) ·dei col- no an·cor gonfi, specie a.,l volto. piti. Nella fase .ed.ematosa - ossia nel vero perioCasi analoghi _ho osservato appunto nella do di stato della malattia - h o osservato : gli zona feltrina .di Arsiè, Fastro, Mellam·e, Rovai individui · hanno la cute ari·da, giaÌlo-cer-ea, e ai primi di qu esto· m ese. In ciascu11·0 d·i tali una tinta subitterica nelle sclerotiche. L'edema i:>aesetti, contanti circa 1000 anime, sono al preè accentuato gen.eratlmente al volto e sp~ci.e at. , sente 3-4 i colpiti.; que.s ti però 11~·n debb.ono co11torno agli occhi; frequ ente ag·li arti inferiori e allo rs croto. Negli .arti .su-p·ociori è raro; ivi spicsid.erarsi che come i su.p erstiti dei numerosi casi preesitstenti sino all '·e.s tate scorsa, m9lti ca più che altro la aridità ·e plicatura della. • pelle sopra le masse muscolari atrofizzate. Giò t·ra i quali (40-50 casi tper ogni villag·gio) sono ch·e, .si -in.contra 'se-mpre è la assenza assoluta 111orti a quell'epoca, e gli altri s0no via via di pannicolo adiposo sottocutaneo. Le muc0ise guairiti. .Per spiegar.e ciò occorre tener presente eh.e la magg"iove· cave-s tia in qu·e sta zo·na - e sono palltde, le gengive color malva pallida. credo in tutto il ter1itorio occupato· da;l nemiIn più ;casi ho notato una ·e scara a fondo lardaceo nella lingua~ verso la punta. Non segni co - 1si è verificata nei mesi di f ebb'raio, marzo, aprile, maggio, quando cio·è si an·davano scorbutici. Il sangu.e, .s tillato ·dal dito colla puntura di esauren·do l.e scarse riseirve alim·oo.tari che la u11 ago, appare acquoso, rosso-chiaro, e stenta • l)Opoiazione av.eva potuto sottrarre ed occula coag·ulare. tare alla spietata r e'qufsizi.one fatta da quegli L'orina, bollita naturale o .debolmente acidiaffamati, e il nuovo governo non passava agli ficata, non dà int0irbidamento albumi.noideo. abitanti ch e 80-100 gramnf-i di farina (miscuL'alvo è generalmente diarroico, con crisi di gJi,o di grano, .seg·ala e castagna), con inezie vere diarre•e. di ·s un·ogati di caffè ·e zucchero, ·al giorno. TaJle • alimento, che 11011 raggiungeva al massimo le . Tutti i pazienti si lamentano di debo1ezza e-strema; alcuni di dolori · agli arti, di origine 1000 calorie', avrebbe dovuto bastare a chi i1on a,reva a ltre ri·sor se; etl è appunto a costoro ·_ . llevritica. · Nella fase più grave, in alcuni degenti in leti1elle famiglie .dei braccianti, dei nullatenenti, to 110 notato u·n !limagra.mento estremo : in un clegli ex-impiegati co1nuna li lasciati · senza albambino, reso 1sch eletrico, unF\. ascite, senza eu110 stipendio - èb e si verificavano i tanti / obiettiva partecipazione epatica. casi della· malattia. ln questi casi gravi mi parve si ottenesse P er concordi deposizi oni ri,s ulta che nei tristi u11 certo n1igliorame11to somn1inistrando, come 111esi, chi n on si adattava a morire letteralmenfe ci subito, latte concentrato (in scatole fornite cli fame, doveva racimolare pei campi le t e1ni dalla bene1nerita Y. ) 1. C. -~· americana). ::-e ar se erbe ll1 a11ge re rc e della flora invernale e No11 h o. ~perimentato la cura dei grassi, ch e c·o11te11derle quasi agli scar11i equi11i del i1e111ico sen1bra la più pronta: ma certo il latte, oltre i azzianti per og11i dove. Il s9p raggiu11gere delcl1e pel suo content1to albuminoideo, deve aver 1'e. t<tte fu la sa Lvczza l)er quelli cl1e non erano I

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SEZIONE PRATICA

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giovato pei su oi gr assi. Ed a ·p roi:)osito ho a ppurito n oit ato ch e t utti i casi .s i sono v'e ri-. ficati helle fa1niglie - e son o le più, ·dopo l e metodiche spog'li·a zioni sofferte - -che non avevano vaccina. (Anche per ~a pellagra avevo già notato che, in provincia di Reggio Emilia, la 1nalattia si verifica specialmente nelle popolazjoni che non sono in g·rado · di fare uso del latte).' An ch·e da noi flJdunque, nell'anno nefasto, si 'Ono presenta ti nwn.erosi casi dell' « edema da fame n, ed ho ragione di cred-ere che ne11€ altre regioni da me no11 esplorate avrà avuto gli stessi caratteri. _ c irca la sua insorg.enza ·ed .evoluzione m orbosa, ~scludenido .s i tratti .·di u na fo1r ma infettiva .come .alcu no in Germania aveva r itenuto 1mancanza cli febbre, .coinci·denza assoluta colle tieficienze a limentari, guarigione col riposo e con a limer1tazio11è adatta), sembra doversi ammettere ch e la causa prima è nella cattiva e insu fficiente alimen tazion.e: con ·sQ-100 grammi di ' fa r in e .et er ogen ee, e zuppe di erbe di pr at,), una tazza di su rrogato di caffè .e ·di zucch ero - p oichè a tale. era riidotta i1ei . m.e si invern ali l ~ razione giornaliera dei nostri fratelli o:ppressi - non è ceTto possibile raggiungere nean co· un terzo di, quel m inimo quantitativo dj calorie (2000 ci.r .ca) compatibile col m antenimen to d.ella salute e della vita; aggiun gi p oj che i più ·di qu.esti infelici dovevano pr.estar e il loro lavorc, pt3r ave-re la· razione di farina: qui11di maggiòre scit1pio di calorie. .!\l difettlo di calorie devesi aggit1ngere ìl diietto ·di specia;li elen1e11ti alirnentari pure infiispensab ili al mantenimento 1della vita : e tra questi - senza ferrr1arsi ,s ulla ·m ancanza d i eventuali vitami.n e - d·egli albuminoi·di ·e· ·dei grassi, certo al disotto del minimo• indtspensabile· in tali razio'l1i. La mancanza pressochè as!:>Oluta di grasso poi doveva f.arsi anche più risentire per la deficienza: compensatoria dei ,carhoidrati. Non mi è · possibile, ora, c·o·gli scar.si dati raccolti · e la mancanza di . mezzi analitici. tii laboràtorio, discutere a , fondo la questio·n ·e, cl1e addito allo studio degli ufficiali igien1sti nomi.nati o.r a .staJ)ilme·n te nelle varie zone reflente. L'impr·e..ssione mia, ad ogni modo, è ch e ~ i tratti ·di una grave discrasia da ·i nsu fficiente nutrimento di abmninoidi ·e •Sp·ecie di grassi (gliceridi e lipoidi in genere). . La causa prima dell'ede·m a ·e dell'alterazione u1norale · del sangue e dell' orina, constatata daj rice1 catori tede.schi, risiede in tale deficienza, Jl on i11 turbe ·di circolo da alterazioni car.diache e renali, risultando quegli organi complessivan1ente in· istato di · suffici1e:r:ite funzionalità.. Le -

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alterazioni ch imiche della u ri·na e del sangue , ci parlano di una intossicazion.e acida cui soggiace l' organism o; e que.sta intÒssicazione potrebbe, a p arer mio, spiegare la ritenzione di acqua nei tessuti, in accorçlo colla teoria {lel-. l'edema di M . Fischler. Aggiungerò che :in tali o.rgani.smi discrasici tutti i visceri in terni partecipano ·della in tossicazione genera le, qu~ndi molte cau tele occorre per essi u sare per 1ricon·du rli alla 'funzionalità fisiologica colla cu·r a alimenta'.ra Mi è / occorso infatti di .con·s tatare tre casi di aggravamento rapido e ·di mor te in u.n :paio di giorni con segni di diarrea i.n coe·rcib ile, febbre seguìta da ip·o termia e .adin amis~o carà iaco, in indi vi4'nj già convalescenti: ·d•eJ.la m alattia, .e ch e al n ostro avve11to :liberatore si abbandonaro incat1ti ad ingestione di c3Jrn·e, cio·ccolato, ed al tq cibi diistribuiti a lla p opolazione. La ca:rne specialmente · dovrà essere pros-critta sino a ch e i succh i digestiv i ed i visceri interni non abbiano ripreso la lo·r o efficienza chimico-fisi·ol ogica. L'aumento di acetoni, di amino-acidi, di acido u rico n·elle orine ci dicono la grave d isfu.nzion e epàti.ca; .e ci illuminano sul trattamento da farsi. ' Zon a d i gu erra, 28 n ovemb re 1918. Prof. G. P I GHI NI, ten. colonn ello m edico.

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OSSERVAZIONI JCLINICHE. \. .. OSPEDALE DA CAM PO N. 204. . '

Su un raro caso di ascesso ·della tiroide consecutivo a settico-piemia otitica· senza trombosi de.l seno trasV'erso. . , •

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Dott. .PIETR0 C ALI CETI, assistente a lla R. Clinica oto-rino-laringoiatri ca di Catania diretta dal prof. S. CITELLI. P iù che per la forma 's peciale di piemia, forma conosciuta s·o tto il nome di « piemìa osteoflebitica di Korner » · o « pien1ia otitica senza sinutrombosi)) e che non è tanfo rar~, io credo utile descriv ere questo mio C'c"lSO per la singola.re localizzazione del processo piemico alla ghiandola tiroide . I casi, infatti, di metastasi alla ghiandola tiro ioe nélla . pi emi a otiti·ca debbono essere a ssai rari, e non mi risulta cp.e altre osservazioni del oaenere siano ricordate nella ·scarsa letteratura riguardante le tiroiditi secondarie a processi infettivi. · c... C... , soldato del . . . regg. fanteria, clas~.;e '98 di Gobbi o (Vicenza). ' Nulla d'interessante nell'anamnesi ren1ota del P. il quale asserisce di non .avere mai s offerto 1

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lL POLI CLJ NICO.

di malattie cleg.,n e di speciale menztone. ::\fesst1r1a tara ereditaria. Chian1ato alle arn1i, fu inviato i1el i1oven1bre 1917 alla f ro11te, ove è ri1nasto fino ad 01·a. L a J)l'èsente malattia el9be inizio i1ei primi del . gen.11aio scol'so: rifel'isce ,che in seguito acl , una . f·orizza acuta in so l'sero dolori trafittivi néll 'i11tern o dell'orecchio destro. Tali dolori dapprima intermittenti e di modica ir1te11 sità, andarono H. lt1ano a mano rendendosi l)iù acuti e continui t~ Si é.Lt (; C)ffi·p a.g,n:1.J'0Il0 a run1ori intensi. e a Se(;f8~Ì011e p~ru1'enta, la quale 1)erò in pochi giorni Ri arrestò completamente. P .é rsistendo i fe11omeni dolorosi ed essendosi il P. accorto che la J'egione mastoidea dal lato affetto si era tu1r1ef atta in modo piuttosto notevole, chiese vis ita medica in· seguito alla quale f11 inviato d'urgenza nel · nostro reparto : 21 m a rzo 1918. Esarne obietti1)0. .- T. 47°.6. P . 80. R. 21. Indiv.iduo di costituzione gracil e con poco pannir,olo adiposo e masse muscol ari flac cide~ Cute e mucose v1sibf1i pallide. Nulla a cari co degli organi toraci ci e addominali. La l'egione m a '5toidea è . tumefatta, rièoperta da tegumenti arross·ati ed edematosi, dolente alla pressione .-.;1>ec ie in cor1ispondenza dell' antro. Esarn,e otos copico. - Non si nota pus nél cond otto uditivo, li·evemente stenotico nel suo iratto terrilinale; la . membrana timpa·n ica èl infiltrata, ar·r o ssata, estroflessa nei quadranti sl1periori, co11 cicat1~ice in ava nti e in. bass,o. i pratica seduta stante una paracentesi timpanica, dando esito ad alcune gocce d~ pus mi. to a sa.11gue. 24-29 marzo. - Durante qu,esti giorni, per quanto si sia insistito . ,con la cura medita cons is tent,e in lavaggi al1ri colari ed impac chi caltio-l1midi, i sintomi di -ma·stoidite sono andati · accent11ando_s i : la tumefazione • alla mastoide è ·a111nentata, . il solco retroa11ricolare è . qu~si scompars o e · il padiglione \dell'orecchio si è <::postato in a\•anti e in basso. La temperatura ha oscillato t ra 36°. 9-37°.8. l) a to ciò~ s i giu clica. necessario un .intervento · f•hirurgi co. 30 i11arzo. - ()pPra:.ion.e. - . NarcoR-i m orfioclorof ormi ca. I11 cisio11e alla \;J\iild e. Tolta la corti ca le sottile ed i11eren1ica, si scopre un'ampia cavità dalla quale f11oriesce pus sotto p'r essione. Sì a ... port<:1n o " a ri strati di cellule ossee conte11 enti plI e rive stité da g ran11lazioni e si dernoli ce con1pletamente la 1)11nta della mastoid e i11vasa d a processo carioso. Ap erto l 'antr o p iccolo e profondo, si allarg·a la breccia opera tor-i<l nell a narte nosteriore della mastoide fino i11 rnrris1)0U(le11za, d ~ll a gronda d el . seno sigmoid e che viene ii1 p a rte a1Jerta, m ett~ndo allo . co1)erto la parete d el seno di aspetto completa- _ n1en t e llormale. J)etersa la breccia operato,r ia, ~ i zaff<1 ro11 gal'zu stel'ile. Gli esami bacteriolog-i r i del :pu mas toideo died er o reperto di l1no t1·ei)tococco a rate11elle cort e in cl1lt11ra p11ra. 31 1nurzo. - T. 36°.!l-36°.9. Il m o.lato è calino t- i1011 si l ag11n, ro111e Il ei g iorni scor si, di 'd olori all'orecrhio e al ca1)0. Polso· regolare. 1 ap rile. - T. 36°.3-37°.1 . 2 a:Jrile. - T. :36°.8-37°.2. Co.nclizio11i gener ali b11011c 3 aprile. i es!lgne l rt prima 111edicat11ra : l'<1sp etto dell:.t ft'\ ritn 01Jerat o ria è ottimo. . 4 aprile . ·r e 1ll}) ~ ratura rnattl1ti11a 36°-5. 1

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[ANNO XX\", FASC..)() ' .

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Verso le ore 15 la temperat11ra si è elevata coli b rivide a 39°.5. ·· Il malato si' lamenta di una sensazione di ie11sior1e dolorosa nella parte anteriore del collo. Nl1lla si osserva obiettiva.mente. · 5 a1)rile. - Il m alato è Ìnolto agitato . Riferi ·ce di avere avuto durante tt1tta la notte dolori continui nella parte· anteriore del collo, e di provare d'i tanto in tanto difficoltà nel respiro e nella d~glutizione. Obiettivamente si osserva nella' parte ·a11teriore del collo llnà lie\:e · tum efazione diffu,s a co,11 cute arross8ta. l.i.1 pressione è in questa regione ltnifor1neme11te dolente. Temperatur·a mattu tina 37°, serale 39°.2 preced11ta da brivido. Polso i)ro1)01·zionato alla temperatura. · · 6 april e. - L 'arrossame11to e 111 t11mefazio11e · si s o110 m agg·iormente accentl1t-1ti in corrispondenza della regione tiroid'e a, ove la l)ressione, · è tlolei1tissima. Il mala t o è molto agitato, · h a crisi di pianto e si lamenta di forti dolori nella deg-111tizione. Ha cardiopalm o e tachicardia . P. 112 con T . 37°~ 3 (ore 8). Sera T. 39°1. 7 aprile. - La tumefa,zione si . è localizzata alla region-e tiroidea, e corrisp o11 de esattan1ente all a ghiand'ola tiroide çome situazione e come ~orma. Q11esta t11mefazione è di consistenza duro-elaistica, dolorosa alla J>"ressione e segùe i movimenti di ascen sione d~lla la ringe durante la deg111tizione. Il malato si dimo stra molto agitato ,e preoccupato. Dice cli avere aridità allo. stomaco .c on senso di nausea continuo; ha avuto una vera . crisi di vomito per la durata di un'ora circa. Contint1a il cardiopalm,o. P olso 130 con temperatl1ra 37°.4 (0 re 9). .. E be11e evidente un tremore vibratorio alle m ar1i a scosse brevi, rap,ide, regolari. I .. a ferita operatoria alla mastoide ha .ottimo aspetto, IDSt- stenta a , granuleggiare. 8 apriJe: - Continuano i dolori alla degluti·zion e. La tumefazione si è m aggiormente a ccen tuata in corrispondenza del lobo sinistro d ella tiroide. Alla pressione, che è sempre mo~to dolente, non si avverte senso di ft11tt11azione. Il m ,alato è molto · impressionabil e, facile al pianto. Si Jamenta di ipHracidità gastri-ca e di senso di nausea continuo; ha scialorrea. Dice di sentirsi molto debole e a stento eseg11isce movimenti obbligati. H a una fissità speciale dello sg11ardo, co11 occhio lucido e con rima palpebrale un po' più n.mpia del nor1naie. Non v'è esoftalmo, n è s i11t orn a cli Graefe, nè di Stellwag. È presçntejf seg·no di lVIoebi-us . Persi-stono il cardi o11almo, la tachicardia e i tremori alle n1ani. Polso 140 con temperah1ra 37°.1 (ore 8) . Se1·a T. 38°.2.. 9 a11rile. - L a tumefazione a l rollo è tesa , clolente, l'icoperta da cute lievement e arrossata, n on fi11ttuante. Persi ste uno stato ({i agitazione ed irritabilità psichica. La rima palpebrale è sempre più ampia del normale, l 'occhio lucente co11 umidità sneciale delle cornee. Non v'è esoft nlrn o. P·resen-te il segno di .l\1oebi11 s . Si l amenta cli rar cliopalmo contin110. Polso 156 con T. 37°.4 (ore 8). Sera T. 38°.4. ·.10 arJrile. - È li evemente aumer1tata la tu1nef azione in corrispondenza del l obo destro ct el la t iroid e. Non si avverte, però, alla pressio11e serl.. . o di ft.i1ttuazi one. Il malato si JamP.nta di forti d olori spo11ta11ei che s' irradia no l ur1go jl collo, specie dal late d estro. La ferita 1


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SEZIONE PRATICA

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rn astoidea g·ra11l1legg·ia stentatame111 e. PersistoT emperatura al mattino 36°.3 con polso 11 ~; 110. j dis~11rJ)i gas.trici, l a grande irritabilità psisera temperat11ra 39°.3. c l11c·~ e Ll 11ervos1smo ge11eral e. Ha cardiopalm o 20 a1)rile. - T. 36°.8-38°. 9. N ellà regione l c n1C'or1tLnuo. Pol~o 160.. T. 37°..1. ·(ul'e 9). Sera t emba re ove l::>ersistor10 i dolori non è c0mf)arso ' 1J€l'ctt111·a 38°. 1. a lcun si11toma obi,ettivo. . ' 11 a1Jrile. - Il m a lato a cct1sa di nuovo forti 21 a1'.:>rile. - In corrispondenza della r egione dolol'i rYe Ila cl eg-lt1tizi on e e prova cli ffi coltà I1el1a l ombare è comparsa una leggera tum efazione i:espirazio11e e alle volt'e sen so di soffo cazione. a limiti i1on ben n etti, ricoperta d n r 11te norE con11)arsa tosse it1sist P1)te e r a u cedine. È m ale. La pression e è dolorosa. · molto debole, f}allido, a·ssai <:1..i m agrito e àccusa Esn.1ne delle urine. - P. S. 101 G, . r eazione 11na g r a Yè 'd eb olezza genera le . È sempre m0lto a ... ida . A lbumina p1~e sente (5 %0) . Glucosio as.eeci tabi le, p l'eocc upa'.to, facile a l pia nt·o. Persigente. Sedimento : nnmerosi cili11dri i·~nali, gra• tono i tren1ori1 a1le mani, ·il cardiopalmo e la n 11losi ed epitel i;:Lli, leu e-o citi ed emazie. tachicardia (P. 165. 1'. 37°.4 or e 8.30). H a una 22 ap1·!le. - T. 37°.4 (ore 8. P. 135). Séra • fissità speciale dello sguar·d o con occhio luT. 39°.2. E molto sofferent e per i dolori contin11i çe11te e rima p·alpebrale pi1ì. a m pia del nol'male. a llét r egione lombare sinistra, dolol'i cl1e gl'imE 111a 11ifesto "" il seg11 0 di :\Ioebi11s. 1)edi sro110 di eseguire q11al11nque m ovirnento del Per q1l a11to n on si avv·ert.fl.' snl p1111to più sportroncò e degli arti inferiori e lo co~tri11gono a ge11 te d ella t11rnefazione ti roj de a in col'ris1)on - in a ntcnere un decubito lateJ·ale clestl'o. In cor- . d e11za deJ lo]) o d est1·0 se.n so di fl u ttn azione, ' s i rispo11denza (lelln r eg i011e j omba re i:; il1ist ra è 1 <'l'ede opp ortuno interve11ire cl1i1·n l'g icamente . scom 1)arso 1 a vvnJ1Hrnen1o flsi Qlogico, il ql1ale è ._i proc,ede ' all atto :01)crat ivo sotto a n estesia sostit11ito da una t nm efazione a limi ti indefilocale con clorl11·0 di etile e dopo di sinfezi one n iti, di consistenz a t eso-elastica, t·o11 .senso di · iodica. i pratica t1n inrisjo11 e oh liq11a dal die- , flutt11 azione profo11~ia. L a J)alpazio11 e l'isvegli a tro a Il'avanti e d alJ>alto in ])asso nel punto vivo d olore. L a })re. ~i one s ull a cresta iliaca, • lJit1 convesso cl ella t11m efazi01;e .·111 lobo d estro sulle apofisi tras,·e1·se e ulle apofisi spinose, -de ll a tiroide e, g iunti alla. ca)JsuJ a fibrosa che riesce indifferente. Ness11na devi az ion e àella a \·volg e la g11iandola j.il'nid e, s'incide dando colonna vert,e bra Je. I .. a stazione e r etta non proflAc.; ito a d 8;bbo11da11te 11ll~ ftuicl o, non pl1zzoler1te. voca n esst1n ·dolo te in corris1)oncle11za della porZaffo della f~rita. . . zione lomb a re d ella colonna vertebraJe. Si cl'ede \ Cogli esami bacteriologici si isola u110 stre1)opportuno t1n jnter,·ento chirurgico . tococco del tutto si 1nil e a cn1ello isolatD dal pt1s Jn.terverito. - An estesia cloroformica, disin• n1a stoideo. . fezione iodica. l11 cision e oùliqi,1a che parte dalla 12 aprile. - Il dolore e il sen so di te11sione al dodicesima costa e tern1ina st1lla cresta iliaca {'Ollo so:110 quasi co1r1pletamente ~comparsi; pl1i11 reg'ione 101nba r e. l)issecando i 1nuscoli della 1·e la respirazio:n e è cli\·e1111tçl. regola r e, ed è cesregione, si giun·ge a lla l oggia r.enale· nell'atrnos ata la. tosse. Il ma.lato,· per q"l1a'.(l to un po ' più s fera cellulo- adi1:>o ~a ove si 1iscontra una vocalm o rispetto ~1i giorni scor si, è sempré molto l11minosa r'accolta ·di pus, al quale ·si. dà esjto . i rreqt1 ieto, f aciJ e a co111muo,·e1·si e a piangere; Detersa l a cay ità ascef'st1ale ed esplorata, si ha fa cili Sl1d o1·i ed lln 'estrema debolezza: Ha zaffa. 1 allucinazioni vis j ,:e. J> ersiston o il t r emore alle 23 aI>rile. - Il 1na1 ato l1a ri1)osato durante l a 111a11j. il cardi op a lm o e l a tac11·j cardia. P. 145. 11~tte . T. 36°.9-37°.1. . 1,. 36°.6 (ore 7) . Te1111) e ratu r a se1·ale 37°.3. P er sistono i clist11rbi a cari co d el sistema ·· 13-17 aprile. - ·In cruesti g·io1:11i l ~ te111peratu- nervoso: è semp 1~e molto ir1·equieto, ha tremori ra 8i è ,elevata al ir1asf'i1no a 37°.5. E co11tinuato all e mani, tachi cardia. . quello stato di jr1·itab ilità e d i esagerata emo2i aprile. - Co11dizioni . generali Jnig·liorate. T. 36°.6-37°.2. P. 114,. t ività dei giorni sc ors-r. 11 cardio1)almo è djve11nto i11ter1nittente. P ersi te il t1·en1ore alle in a l .. a ferita alla regioné ·mastoidea Ya cicatrìz- • ni -e l a tachicardia. (Polso ·oscillante tra i . zando ; si mantiene ancora un piccolo drenaggio 120-14-0 con ten1pe1·a turo oscillante fra i 36°.9- d ella cavità ascesstlétle alla ghiandola tiroidet .370.3). :I.. a ·rima JJal1)ebral~ · si mantiene di am- · 23 aprile. i n ota un r1ote,'ole migliorapiezza maggi ore d e l nor1nale; n on v'è esoftalm o. me11to nelle conclizioni ge1ierali. T. 36°.9-37°1. P. 108. 18 apr~le. -. Sono i11 sorti iinpl'ovvjsa.m ente fl)tt.i d olori alla r egio11e lomba,r e sinistra,, doNell'u1ina si co t1st.ata ancora la pre senza di lori clie obblig·a110 J'a1nn1alato a mantenere coalbt1min a. e nel seclimento sì osserva110 rari cilindri l'erra li e · cel ll1le ep iteliali~ ... ta.1 1temente un d ec u bit.o laterale e a rimanere i1nmobile. Nulla s i ossel'\'ét i11 detta r eg·ione 26 aprile. - A cc11sa dolori in corris1)ondenza obiettivamente; lu pressio11e è dol orosa. d ella 11atica dest 1·a, dolori che g l'impediscon o i movimenti dell 'tl-r to corr ispondente. Nulla si L'a p etto della fe rita 01)erat oria al mastoide . -è buor10 ; l' ascesso a lla reg ione, tiroidea è com- riscontra obiettiva1n e11te. Condizio11i generaltrliscrete. 'f. 37°-37°.9. pletamente svu \J~ tto e si n1ant i·en e bene dreJ1ato. Co11dizi oni gene1·ali inv·ariate. Tempera27 apl'ile. -, I e.I olo ri a lla natica .sono ancora tura mattutina 36°. 7 COll polso 121.. S·e ra tema l1mentati .. All'esa m e si nota cl1e tutta la i1atica . peratu ra: 38°.6. destr a è ricoperta da ct1te- di colorito n or.m ale . I in ovi m enti dell'a;rto ·inferiore destro 0110 m ol19 a1)rile. - P e l's j$te i1 dolore co11tinuo nella regior1e lombar.e ini stl'a. Il punto di. maggi or . t o rusturbati. Il P. è costretto al clecubito latetlolor e ai la pressioJ1e è a circa 4 cm. a sinistra ral e s inistro. Si 1) reci <l con la J)al11azi o11e 11n • <l nJl',a p o.fisi .spi11ose cl elle Ye1·tebre lombari. Lo l1Ul1 to cl i n1ass~ o dolor e di et l'n a] gra11 t!·osfat o di t-1gitazio11 e e di i)reoccupazio11e dei giorcante r e. Si pratica t111a pnntl11·a esp lorat1\'fl n e lla regi one troc<:1nte11 ica, .destra e si estraglli sc..:orsi è aum·e11tato con J ' in ~orgere del i1novo gono e;tlcl111i centimetri ct1bi.ci di. pus color caffè ·t lolore. Non si lan1 e11ta pitt di cardiopalmo. Non ha avuto all11cinazioni visive. Pe1·sistono ·e latte. . Sotto anestesia coca1111ca mista a q11ella di i tremori alle mani e la tachicardia. 1

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IL POLICÌ..INlCO

cloruro di etile, si pratica un'incisione profonda nei1a regione trocanterica destra e si scopre una sacca ascessuale ·Che viene i.ncisa dando esito aà abbondante pus. •In fondo alla sacca ~i palpa il pi-ccolo trocantere, ricoperto da pe1 iostio. Si prati.ca un'accurata detersione e si

zaffa.

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28 aprile. - Temperatura al mattino 36°.4. Se1·a 37°.4. Il malato è molto debole, si · stanca ad ogni , minimo movimento, 11a st1dori profusi e freq11enti. Polso 116 con T. 37°.1 . Non ha cardiopalmo. • 29 aprile. - Le sacch~ ascess11aJi già comp1ei ·tmente svuotate di pus vanno riducendosi.. La ferita mastoidea è quasi completamente cicatrizzata. · P11re la ferita in corrispondenza del lobo destro della tiroide si è molto ridotta e da essa 11ò11 esce più secrez.i one p·ur11le1lta. Si mantiene be11e drenata, come pur.e 1a ferita in corrispondenza della 1oggia renal e .si11istra e · q11ellaj <lel la. regione trocanterica dèstra. Il malato dice di :sentirsi molto meglio: è tr.anquillo r meno irritabile. Tem1Jerat11ra al n1attino 36°.5 con P. 112. Sera: T. 37•.3~ · 30 aprile. - Condizio11i g·enerali migliorate. Temperatura al ·m attino ;36°.3 .. Ser.a 37°.4. Po1. o 110 .con<J.'. 37°.1. · 1-7 giugno. - D11rante questo periodo 1a tempe1~atura è ·salita ad un ma·ssimo di 37°.4 alla ~era. Non ·si è avuto formazione di nuove r acrolte, e quelle già aperte sono a ndate detergendosi e riparando: la ferita mastoidea è qt1asi completamente cicatrizzata e ql1 ella a)la regi on e tiroidea è ridotta ad una l)iccolissima piaga non secernente. Il malato è divenuto r>iì1 r nJmo. meno emotivo, meno impressionabile. >Inn ha più cardiopalmo e J.q, tachicardia è n1'"'no çi.ccentuata (massim o 110). I disturbi ga. tl'ici son o scomparsi. 7-15 giugno. i è ottenuto in questo periodo 11n accentuato miglioramento nelle condizioui · generali. E guarita la ferita mastoidea e qt1asi co1nplet amente qt1ella ti~oidea; le altre cavità ascesst1ali si sono p11re notevolmente ridotte. E 'ritornato l'appetito ed il malato è andato riacq.u istando le forze. La tachicardia è div.eintermittente e. pOCQ aocentuata. (P. 101• nnta 106 con T. 36°.9-37°). Non ha più cardiopalmo. È scon1parso quello stato di eccitabilità psif' hicQ. e di nervosismo generale. La temperatura ha oscillato fra i 36°.4 e 37°.2. 16 giu gno. - T)ate le condizioni generali 1>11one, viene trasfer-ito. in l1n ospedale territo1·iale per contin11azione di ·cura. •

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bbiamo osservato, d11nque, in questo caso, la comparsa di 11n asce so metastatico della tirojde in seguito ad una ·Suppt1razione timpanica con mastoidite ac11ta. J 'esame bacteriologico ci dimostrò che lo stesso germe (streptococco) e1..a in cat1sa nell'infezione primititva timpano-màstoidea e nella localizzazione alla tiroidea. L'inizio del1a tiroidite, come abbiamo visto , f11 brusco, segnato da febbre elevata, precedt1ta • cln bri,·ido, e da una sensazione dolorosa alla

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regione anteriore dèl .collo e da disfagia accentl1ata. I/infiammazione g·hiandolare dapprima diff11sa a poco a poco andò localizzandosi al lobo destro, ove si ebbe la· formazione di l1n ascesso. E n·oto che il processo infiammatorio per. lo più non in~ade tutta la ghi·andola tiroide, ma si localizza ad un solo lobo e con piì1 frequenza, come avvenne in· questo mio caso, al lob o destro. De Quervain trova 20 tiroiditi • del lobo q.estro per 9 del lobq sinistro e 15 bi-· laterali. I dolori spontanei, che alle voJte s'irradiarono ' pU T'e lungo i rltn1i del plesso cervicale (10-4- 1• e la d.i sfagia andarono aumentando col forma,r' si della raccolta ascessuale. Si è osservato ancl1 e, pr{ma clello svu ç>tan1e11to de·ll 'ascesso, che l'ammalato provava una certa difficoltà respiratoria e- che alle volte aveva tosse insisten te e voce rauèa. Questi fatti debbo110 attribuir i · con t11tta probabilità a compressione della tra• chea e specialmente del ricorrente. Merita in particolare di essere ricordato ehe dop.o pocl~i g·iorni dall'inizio della ti1·0 idi tè a cl1ta oompa:rve llna serie di sintomi, che a l'agi one ci indus e .a '?ensaI'e ad 1111a si11drome di Basedow incompleta. Notammo, infatti, la comparsa di una tactticardia continua , accompagnata da intenso Cèll'diopalm.o, da trernori ml1scolari specie alle ma11i. da g·1·a11cle irritabilità p$ichica. e nervo·sisn10 gene ral~ ....., da dist11rbi gastrici e da astenia . In olt1·e, • la rima palpebrale era diven11ta più ampia del normale, -e· 1,occhio 111cido con fissità · $l)eciale, sicch è per qt1anto mancasse il vero esoftalm9, l'occhio ricordava da 1011tano qt1ello dei basedowiani. Per vari giornL si 11otò . . l)U re la, presenza del sintoma ili Moebius, mai è ~o mpar.so il segno di Graefe e lo Stellwag . · . Tutto questo complesso di sintomi si è mar1tenuto dt1ran.te il processo infiammatorio act1to, e a poco a poco è andato scemando fino a scòmparire, in sieme con la tachicardia, circa un mesei"e mezzo dopo svi!otato l' ascesso. Se in alcuni casi non è possibile staJ)i]i re dal punto di vista patogenetico se questa sindro111e basedowiana o hasedo\Yoide, come ha prov :..i sto di chiamarla Stern, sia dovuta ad t1n ir1ertiroidismo parziale o l)iuttosto ad una nevro~i vera e propria clel gran simpatic o senza l'intervento diretto e necessario della ghiancl1Jla tiroide, o infine sia dovuta a qualche altra a110malia endocrina che non sia c111ella tiroidea, ovvero ad anomalie pluriglandolarj, in ql1e to mio caso, in cui il :processo infian1rnatorio acl1to si svolse a carico della ghiand-0la tiroide, hon vi 1)-0ssono essere d11blJi circa la ge11es1 dP.l qt1adro morbos0 descritto. •

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l ANNo XXV, F~sc. 50]

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SEZIONE PRATICA

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• Va pure ricordato -che quest~ piemia non fu NOTE · E CONTRIBUTI. nel nostro caso consec11tiva a trombosi del seno . laterale. Che non si trattasse di trombosi del }STIT~TO DI .RADIOLOGIA E TERAPIA FISICA seno laterale, noi 1,abbiamo potuto stabiiire ·DEGLI OSPEDALI E DELLE CLI~ICHE DI NIODENi'_ . l)iù. che dai dati clinici (per quanto la manDiTettore prof. R. BALLI. canza dei sintomi .apofisari caratteristici della . sinutrombosi, la localizzazione delle metastasi, Determinazione plessica del l,imite irìferior~ il benigno and.amento della malattia ·e il fatt o dello stomaco e cont~·ollo radiografico ch e questa forµia si è svilupp.ata· in .segt1ito ad per il ·dottor CLEl\iIENTE ìVIARCHESI , ' .un'otite acuta in ·un indivi·duo g·iov.an e, faiee•s. . incaricat.Q del ,serviz1. o radiologico. ser.o ragiohevolmente pensare allp, piemia senza trombosi del seno), dalla osservazion.e di·M i sono proposto di delimitare. cqlla p~rct1sr·etta al tavolo operatorio . . 5ione ascoltata il limite infe1iore dello stomaco Che questa piemia otitica .senza comparteci- e di controllare immediatamer1te coll'esame rapazione sinusale sia una c·onseguenza della, dioscop.ico e radiografico l'esattezza del metodo. flebite delle venule intraossee, come ritiene e Ai soggetti in es~me , sani ed i11fèrmi, somsostiene il Korner, o sia doyuta al passaggio 111inistro, al m3:ttino a digiuno,, 250 g·ran1n1i d.i diretto dei germi infettivi o delle loro tossine soluzione gommosa di solfato cli ha1·io al 20 %. nel sangue attraverso i capillari ossei mastoidei Determino i l limite inferio1·e gastri-co percoo della stessa muco·s a timpanica, come vorrebtendo, secondo le regole di semeiolog·ia medica, bero· il J3riege1r e l 'He)~111ann, non ho· potuto sulle linee c l assich-e~ ascoltando colllo st~to­ stabilire in questo mio caso in cui ho avuto scopio di eaucciù (modello r.roposto rlal I>~o­ • · come esito la gu arigione. Ad ogni mo,do· credo fe·sso·r e \ Tan·n i) e col fo11en.rl o~ropio ·d·el Bazzi 4 che tanto I ipotesi ·del Korner. ch e qu·ella del Bianchi. · . Brieger possa110 essere i11vocate per spiegare · Esan1ino il soggetto prima in posizione suiJ meccanismo patoge11etico di questa ·piemia pina,. poi in posfzione eretta, leggermente ·curvo otog·ena senza. sinutron1b o i, e numerosi r·eper- all'innanzi. ti d 'a11topsia hanno pienamente. confermato sia Con mastice fisso sottili strisce di piombo in l 'una che l 'altra possibilità . · co!rispo11denza della linea plessica segnata col Il fatto, però~ che in q11esto mio casa le ma- lapis dermografico ed rseg11isco una tele-radionifestazioni piemiche s.i .svilupparono dop o l'o- scopia della regjone esaminata. Risultati deli'indagine raclioscopica e radioi>erazione sulla mastòide, fa supporre o che grafica. mie .r ice rcl1e f11rono esegt1ite sù con l'atto ·operativo 11 on si riu.scì ad eliminare il piccolo vaso.. trombizzato che poteva trovarsi venti ammalati -e su venti sani (11omini e donne) ' in una parte qualunqu~ dell'osso t em1::>ora;~ e, o ed ebbi i seguenti risul tati ch e così compendio: · che qu·e sta piemia aveva tm -substrato anatom'OIn posizione supi·n a, su letto di abete senza patolog·ico diverso da quellp ammesso dal· Kor- pagli-er:iccì o, le 1spall·e· so.Jlevat.e ·da un cu scinet.: ner e dal Brieger, si-mile, ·invece,. a qt1ello idea- to. alto·· 10 Gm., in ripo.so muscola.re completo, to dal Leutert per spiegare la co.sì detta sin - bra~ cia acler-enti al torace, respiro tranquillo : . drome del Korner. Il Le11tert sostiene che non il m eto do cor1isponde appro~s im ativamenie ne-· • ·vi può .essere piemia otitica senza flebite di un'O g·li stomachi · ortotonici e li eve1nent e atonici ._ econdo la distinzione fatta da Schlesinger. dei seni peritemp-0rali, e che la così detta forma Nei sogg-etti con forte atonia, con gastrectasia d·el Korner sarebbe dov11ta ad una trombosi o con ptosi la determinazione 11on fu mai preparietale del seno. Ora, ammet~endo nel nostro • caso che si sia form ato 11n trombo parietale cisa: l 'errQ!re in 1difetto od in eccesso f11 S"fessa (sia che questo si fo.s se localizzato nel seno di pareccl1i ce11tin1etri. N-ei · ragazzi, sempre in posizi one s11pina, il laterale, ·o nel bulbo della giugulare, o in uno dei seni cranici mino ri) ben e si potrebbe spie- · controllo può recar.e maggiori . sorprese. In un bimbo di otto anni determinai t1n limite gar.e come la fe~bre e le manifestazioni piemiinferiore di sonorità gastrica a clt1e cer1timetri che si siano spe;nte g·radatamente con il pro• gressivo orga.n izzarsi del 1Jtombo parietale. Ad sopra la linea ombellicale trasversa mentre alogni modo, qua.J.unq11e sia ·1'interp.retaziol'!e. pa-. l'1esame i>:a dioscop-ico tt1tto lo stomaco era. raccolto .m etro I 'ipocondrio sinistro e dietro. il togenetica che si vuol dare, ·questa sihdro.m e di • K16 rner, per il diverso andamento clini~o e il fegato. . I . e ragioni per le q11ali non è possibile, spedifferente trattamento terapet1tico che richiede, va indubbiamente differenziata dalla classica cialmente in gastropazienti, determinare in popiemia otogena che accompagna la trombofle- sizione s11pina il limite infe1 iore g·astrico va11n6 bite di qt1alcuno d~ grossi seni peritemporali. ri cer cate: • • (7) '

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fL POLICLINICO•

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1° Nel cambiamento di forma dello stomaco che i11 q11ella pusizi611e divien·e J?irifor111e e sale i11 a lto verso i l diafrarmna. ~ · . 2° Nella modificazione dei rapport i) dello sto.n1·a co colla parete a ddominale, in q11 a nto ch·e il polo inferiore le l'antro, in posizione supina, .si. allontana~o d all a parete a ddominal e stessà, restEtndo i11 co11tatt.o di questa un~ . porzione di area g~stri1ca ch e .1111ò vaT.iai'e a seconda dell ,a.rnpiezza delle escul'·sioni diaframmatiche·' d·e.lla quantità e della ten.sione cl.el gas con , tenuto; • d"el liquido i11gerito o da stasi; eq ancora a secon cla 1 d~lla fo1~rn a .peristaltica d"elle pareti gastricl1e se i l soggetto ll·On è .a digi11no. 3°· Nella mobilità del colon trasverso, e specialmente del st10 ·estremo lien a le ch e può in p osizione supina salire in alto, p ortarsi medialroe~te, sposta,re così lo stoma:co a q.estra, spingerlo in a lto v,erso il ~iaframrna, oppure sovrap- · pol'si a l suo polo inferior,e . · 4° N elle condizioni di vacuità o di replezione del grosso intestin-0 per ·q ua nto riguarda jl; s 11 0 co11ten11to in gas o ~n fec i. 5° N ell e lievi inodifì·cazioni .cl1e puq suoire il tronco nella. posizione supina, IJOichè ho ri-· scontl'ato cl1e modifica~do . anc!l-e leggerrnerite l 'inclinazion e d el tronco s ull'a tavola· orizzon- · tale vari a n o g·r a ndem e11te la mobilit à e la discesa dello stom aco. , In J)OSizio11e eretta il metodo riesce con maggior fre~uenza c't1e in pos izione SllJ)ina nei sogg·ettì con stomaco ortotonico e lie,·emente 1 atonico. . Nei gastropaziè11ti · co!l gré}ve dilatazione ,e ' forte ptnsi, nei quali il polo inferiore gastrico r ag·git111g·e talvolta la -branc n. orizzontale d el pub e, 11on sono riuscito mai 'l d eter1ninate colla p e1•cu ssio11e il limite inferiore ~asttico ricor.rendo a tutt i gli a ccorgimenti di t ecnica. In questi casi, mi accorsi t11 secondo tempo, . rie a.m inando l o stomaco del .soggetto allor' . ' qt1ando il pasto opaco del' gjor110 precedente rie111piva il gros o intestino, ch e r e almente il col on trasvers o e il disrend.en te si oppongono in modo clirei ·1 as~ol11to a d u11a esatt a va.Iutazion e ed interp1'etàzio11e delle vibrazioni sonore. I}ariune11to poi con1e negli s t ati di grave ga-. strectasia, la v e , cica llrinari . a, l'utel'o grav1do ed altre condizioni ·yiscer a li p ossono opporre t1n ostacolo insormontabile alla determinazio:pe plessica d e] limite inferiore gastri·~o . Concludo consiglia ndo sem pre llesam e radioscopiro col latte oparo. ed in l)Osizi one e r etta, }Jel' dete.r 1ni1lare il 1in1ite il1ferior:e gastrico. poichè, mentre il n1etodo d ella perctissione stetoscopica e della trasmissiol'le d ei toni cardjaci nell'area gastrica (Fede1i c i r iis1)onde per il

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polo superiore ed anch·e per la regione mediogastrica, non riesce mai nei soggetti gravemEm.te ammalati di stomaco, 'i quali presentano le più svariate modificazioni di forma, di situazione ~ e di rapporto di questo \·iscere colla paret~ e cogli altri organi addominali. •

SERVIZI .SANITARI. I

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Come si provvede alla selezione ed alla cura dei militari tubercolosi. .

Fino ai primi mesi dell'arino 1916 n on esist eva .alcuna organizzazio11.e a 11t1tubercolare ... ?ell'eserc-ito, eccetto l'Istitu to rlin1atieo ,di Bergeggi, gestito <l?lla Croce Rossa: ca1Jace di 150 p osti-letto. . lii. tubercoloso del resto veniva diffi cilmente r~conosc~uto per tale n ei pri·m i stadi dell"a in.ala.i tia, quando "Cioè si p11ò a n co ra fare operà utile di p reve·nzi.one e i:l i cura. I criteri diagn ostici era,110, d 'alt'(a parte, dif ferehtissin1i a seconda del m edico visitante : i , n:1ezzi ·di e·sa1n,e -q.sa.ti, troppo s1Jesso, e·rano r11·dim·en tali. Così i malati venivan o ri conosciuti solo all or ch è, giunti a~li stadi IJi 11 g·ravi della malattia, seminavano attorn o a sè n1iriadi cl i bacilli di Koch ed erano un fon1ite continuo e peri• coloso ·d 'infezione, e l a p romiscuità' 'd ella vita di caserma ,e di accantonan1ento rendeva sempre più grave il contagio. Pronunci~ta finaln1ente l a riforma, il milit a re 'tuber.colooo veniva a.bban donato a se stes- ' so, poich~ p ochi g·iorni bastava110 a consumare l a tenue gratificazione colla quale lo si con~ gedava. ' . . L 'infermo rie11trava qui11cli n ell'a vita civile, nella ' famiglia, ne1'l'offt cina, sen za cl1e n essuno a·v esse avuto l'idea di illuminarlo sul modo cli combattere il morb o P ~11 come dovesse . . contenersi. per curare se tes$O e p er pregervare <1al contag-io i ~t1oi paren ti ed i $UOi co111pagni di Ja,roro. · U rgeva quindi i;>rovverlere a d una epurazione dell'esercito dall 'inq11inai11ento tubercola r e, cbe • si era venuto manifes tand o in seguito alle µ1tirr1P. visite .di leva dovute eseguire m olto af"J fretiatamente. • Da lle rilevazioni stati. tirl1e sulla tubercolosi • lt f ll 'esercitd durante la guerra ris11ltava, infatti, c:he la cifra dei 1'ifo r111ati per tale in• fermità era l11versan1entP l)roporzin11ale al terrLpo trascorso sotto le ar1'ni. In altri termini, mentre appariva a~sai alta la cifra d ei tubercolosi rifor1nati dopo ap1)ena qualcl1e m e4

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SEZIONE PRATICA

se di serv1zio, restava abbastB>nza modesta la porati · all'•esercito yengono trattenuti, a rifori>ercentua.l.e ·dei militari riformati, per la ma- ma sospesa, e rico·v erati in .speciali sanatori lattia in questione, dopo un lungo periodo di con modalità che vedremo in a;ppresso. vita milit.ar.e: Su.ccessi.va.mente ,injziatesi, come già acoonEvidentemente e~ano stati assunti in :servirtammo, le pratiche relative allo scambio dei zi.o sotto le a·r mi tubercolosi che si trovavan 0 pr~gionieri tubercolotici coll'Austria, furon-0 irt un per.t odo di latenza o ·di . sosta dei f.enoistituiti due centri _sanitarii dì smistamento, ~·eni . attiVi ·~ella malattia, ·e chei,. isottoposti gran·di formazio:qi .s anitari.e di prima raccol ta alla. vita militare, Vieniv.aìio, per ·e ffetto di qu.ede1 tubercolosi re·s tituiti dal nemico, dove, st a, .s trappfiti da quello stato di equilibrio ·i:n gl ,infermi trattenuti per qualch.e tempo, viene, • cui, fome, . sarebbero rimasti in°d.efiriitamente· e da apposito reparto sper-iàlizzata, 'P·r aticato presentavano ·11n rapido e patente· ·r isveglio I '.accertamento diagnostico e stabilito il grado delle· manifiestazioni .del morbo. della lesione tubercolare. Bisognava dunque intensi&care la severità Dai .s uddetti · centri gl• 'infermi is ono; in sed·ella selezione degli elementi · chia.mati a far condo tempo, smistati in altre aidatte fotrna• pa:rte de11 'esercito ie raddop-piare la sorvezioni 1sanàtoriali, eon criterio, _più che· sia posglianza sugli elementi sospetti, già stati as- sibjle, regionale. sunti in servizio. ·Analogoo1 ente u·n altro grand.a centro dii Inoltre occorreva provvedere affinchè quei smistamento è stato costituito a tergo della soggetti tarati, a.i quali la vita militare, cui zona di guerra, destinato questo ,a d accogliere erano ,stati i·n cu.utamente assoggettati, aveva e .smistare co·n gli stessi criteri gl'in~erm1i pro~ n.o ciuto r:iisvieglian.do la imalia ttia ·dormiente·, venienti .dalle trup.p e mobilitate. . . potessero venir s·o ttratti, con adatte cure, neil Dai centrì di smistamento, ·come .d.e l resto li1nite del possibile, al fatale ~volversi di essa, da tutti i reparti ·ò i accertamento" funzionan-. . ' e sopratutto non diven.issei'o, abbandonati doti. nei vari Corpi d'armata., g:J.'inrermi vengo- , po una rapida ·riforma, altrett~nti focolai di no di~tinti in · tre categorie. . · disseminaz.ione ·deil contagio. La prima è quella degli affetti da tubercolosi A rendere più gtave e .m inacc ioso il proble- chiusa (p:r-etubercolosi affetti da -sclerosi apima occorreva pensare ,a nche ai •numerosi ex- cale, ecc.). La seconda, quella degli affetti da forme conpr.igionJ.eri tubercolosi che il nerni~o andava e c1a;mate, ma di no·n grave entità. va tuttora restituendo. La te:rza, quella deile forme più gravi a .déSi provvide così ·a far sorgere in ogni Corp-0 · d,~T~ata territoriale degli speciali reparti di cor.so rapi.do (3° stadiq·). Agl'inf,e rmi neillo stadio .incipiente d ella maaccertamento diagnostico per le forme incilosi) si 'è provveduto .con la pienti e larvate .d·ella malattta, fo·r me troppo - lattia (pr.etube'Fco. • spiesso mi.sconosciute, ·c he producono, dop0> po- tstituzione di speciali .convalescenziari (tstitt1ti climatici). chi mesi di vita militare, lo scoppio di tuberIn que-s ti istituti vengo·n o inviati in cura colosi apert~ gravi, letali per il malato e peper .sei mesi quegl'infermi che non hanno Ja ricolose per la diffusione del contagio. possibilità di trascorrere in ·casa propria, cuDai Co·n ·s igli di leva, dai Distretti, dai Corpi, ra·udosi adeigua~am1en te, i ,s ei ·mesi di licenzÈl gl'i.nf.erm.i, anc~ lonta·Il;a.mente sospetti, 1debbono <>ra affluire a questi r eparti, che son o -di- che ordinariamente si concedo!!o a questo geretti da p ersonale tec1lico -di specia1izzata com- nere di malati. Trascorsi comunque i sei mesi, questi sogpetenza, e ·d ove non manca alcuno dei mezzi getti vengono rivisitati presso i•l reparto d1 più moderni e delicati di diagnosi. accertam ento diagnostico per le ·d efinitive deC,ompit·o d.ei. reparti di accertamento è quello di -.assicurare lo ·s tato reale ·d ·e i presunti in- \.·1sioni. Attualn1ente gl,i-stituti climatici per tuberco-. fermi~ Le· reclute ed i militari, riconosèiuti immuni losi sono quattro· per un comp1'esso di 600 po· da m.a lattia, vengono rinviati e restituiti al sti: · L tl stitutO climatico ·d i Bergeggi (Croce Rosservizio mili tare, e se si .a;cc·e rta in e~si la gua~ sa), posti 20·0.; Fara Sabi·n .a (Croce Rossa), 100; rigione sicuramente av~enuta di un pregr.esso Nettuno (Sanità militare), 200; F.errarotto in stato morboso specifico, che non · abbia ·l eso i Catania . (S~nità militare), 100. polmoni, si utilizzano, invece, nei soli serv·izi Agl 'infermi nel seco·n ·d o sta;dio -della malatr sedentari:; gli a1nmalati, se semplici iscritti di tia (fopne medie) pei quali occo.rre una vera leva sono prosciolti da ·ogni servizio e segna' . e propria cu.r a sanatoriale, si provvede con l ati. all'Autorità sanitaria• civile; f'·e già incor1

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l'inizio in speciali for mazioni sanitarie, che sono state istituite in ap erta campagna, oppure in colo·n ta o nei migJiori punti delle no• stre :spiagge mar~ne .. Si è cercato che· in ciascun Corpo Ci, armata .sorg€1Ssero parecchi di questi istituti, on.de gli infermi potesser9 venir curati i1l meno lungi possibile dal luogo di resi,de~za delle rispettive famiglie, e ciò onde ii.I ·d.e,si1derio di vecj.ere con una certa freql1enza i propri ,c ari fosse appagato, e non. ostacolaisse 'il buon esito delle cure. . Così i·n ogni Corpo d'armata è sorto· anzituttD un ospedale regionale per tubercolosi ove vengono, da principio, tutti avviati, ed a fianco di qu·e sto altre fo rmazio·n i ·S anitar.ie climatiche, per in.viarvi a cure speciali queg1 'infermi che ne presentino · l'indicazione. Abbiamo così nel .Corpo d'arn1ata ·di Torino: · l'ospedale regionale Regina Margherita ( San~t.à militare), posti 72t1; l'o·s pedaJe cli·m a• tico di Berz.onno (Sanità milit~re) , posti 250. Ne.I Corpo d'armata ·di Alessandria~ l'·~spe­ dale ·regio·n ale Cottolengo· p.resso Mondovì (Sanità n1ilitare), posti 250; l'ospedale regionaJe Tappareli presso Saluzzo (Sar1ità mil.ìtare), posti 349; l'osp-edale regionale Ricovero presso Vigevano (Santtà militare), posti 200. • Nel ·Corpo ·d'armata di Milano: l'ospe dale regionale .de1le Prealp.i in Viggiù (Sanità Militare), posti 247; il sanatorio di Quasso al Monte (Croce Rossa),· posti 150. Nel Cor:po ·d'armata ·di Genova: 1'·o&piedale regio11ale di N.ervi, che, data la felic~· ubicazione, · serve anche per la cura climatica marina degl'infermi dei Corpi d'armata di Milano e di Verona (Sanità ~ militar.e), posti 880; l'ospedale climatico ·di Loeno (Sanità mhlitare), posti 360; l'ospedale climatico di 1Cornigliano (Sanità militare), posti 400 (dei quali 100 per ptigioni·eri uastriaci che rifiutino il rimpatrio). Nel Corpo d'armata di Bologna: l'ospedale regionale .di Bertalia (Sanità' militare), 1posti 330. Ncl Corpo .d 'armata di Fi!'enze: l'ospedale r.egionale di Careggi (Sanità militare), posti 270; l'ospedale-ospizio di Prato (Sanità n1ilitare), posti 150; ~'ospedale deille. Teresiane (Croce Rossa), posti 170; il sanatorio di villa Zubalo.ff (Croce Rossa), posti 120; il sanatorio per ufficiali di Villa Ronta presso Striano (Sanità militare), posti 50. Nel Corpo d'armata di Roma: l'ospedale r.egionale di Porta Furba (Sanità militare), po\ sti 608; il campo sanitario nella Pi.neta di Sarsine a Porto d \Anzio (Sanità militare), po-' !"'ti 'tOO. 1

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· Nel Corpo d'armata: di Napoli: J'ospedale reg.ionale ai Po.r tici (Sanità ·m ilitare), posti 400;_ il campo sanitario di Villa Santobuono presso Antignano (Sanità militare), posti 350. Niel Corpo d,armata di Bari: l'ospedale regionale di Santa Rosa in Lecce (Sanità militare), posti 700. · Nel Corpo d'armata di Paler~o: l'ospedale · regi·o nale· di Sieri Pe·p bli a Trapani (Sanità militare), posti 300; l'ospedale regionale del · Bt10n Pastorie a Catania (Croce Rossa), posti 200. Agl'inf.ermi affetti da for1ne più gravi ·a deco.rso rapido (30 stadio) si è provveduto facendo allestire in ciascun 1Corpo d'armata un c~rte numero ·di posti-letto fraz·i onati in vari ospedali : SCOJ>O di tale frazio_namenio• è di prestare a questi morituri le estreme cure più vicine che .sia po·ssibile alle pro.prie fatm.iglie. L 'efficienza totale di questi posti-letto, tutti g·estiti daJ.l"a Sanità militare, è di ·1469, così suddivisi : . P·el Corpo d armata d.i Torino, posti-letto 147; Alessa:n·dria, 133; Milano, 299; Genova, 105; Bologna, 58; Ancona, ·100; F:Llienze, 95; Roma, 100; Napoli, 107; Bar!, 100; Palermo, 185; Divisione militare· di Cagliari, posti-~etto . 40. Occupati 327. · , La Croce Rossa ha alllestito in alcuni Corpi . d ~ armata d·ei piccoli ospedali ·destinati completan1ente a questi infer1ni gravissimi; . L 'ospedale di .S an Gaggio in Firenze, po"' sti 50; l'ospedale Bentivoglio in Bologna, '..)Osti 80. Son quindi n. 10,257 posti-letto che dal 1916 in poi sono .s tati istituiti ex novo per i miùitari tubercolosi A questi bisogna aggiungere i posti-letto dei centri sa.nitari di smistamento di Bergamo (Ospizio Nuovo), posti 900; Ron1a (Ospedale rfiburtino), · posti 3000; Bologna (Ospedale Baraccato), posti 800, che .r aggiungono çomplessivamente il numero di 4700, che sommati ai precedenti fanno 14,057. Come già s'è detto, questi centri hanno la funzione .d i u·n a prima raccolta .e.d un .succesi yo smistamento degl 'infermi provenienti dal-, la 'Prigionia e dalla zona di guerre. Bergamo raccoglie e successiva.mente smista gl 'infermi ex-prigionieri dei primi cinqu-e Corpi d'armata territoriali (Torino, Alessandria Milano Genova e Vierona). Roma quelli degli altri sette Corpi d'armata dell 'Itallia centrale e roericlionale. Bologna concentra e smista invece soltanto i mifitari infermi dti tupercolosi che v.en1ono ri 111a11dat.i dalle a r1'1a te. ~

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Sl!:Z lONJ!: PHATlCA

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A.ttualmente, iSia da part,e della Sanità micentr() sanitlio di · smis tarr1ento di Rom.a, delitare quanto ·della Croce Rossa, sono in aJlestinato ad. . accoglierlj. stimento altri numerosi _im:pianti, che entreb) Viaggi dai centri sanitari di smista1nen- ranno quanto prima in ft1nzion-e, onde· l 'effi- to sui sanatori militari (ospedali regionali t! cienza- ospitaliera per tubercolosi finora ragcampi sanitari climatici). -- Gl'infel'mi ricogiunta verrà più che raddoppiata. nosciuti affetti da tubercolosi, in qualsiasi staTale aumento qi efficienza. è tanto più nece.s- . dio della malattia, so·n o sgombe·r ati ,s ui .sanasario, poichè ai militari tubercolotici, !)er cui, tori mi'l itari, ed ·a tal.e scopo .so·n o ·adibiti du.e,. dopo aver sòggiornà:to per -un periodo di <!irca tr.eni: un ~reno· attrezzato de1l R. esercito, per tre mie.si n ei sanatori: militari, is ono espletate i vi~ggi daJ centro sani~ario di .smistamento dt Je prati_..cJ;ie d1 riforma, viene 'concessa f acoJif.à B ergamo sui sanatori . dell'Italia sette·n triodi rima·nere . ancora, peir un aidegµato ·l>eriodo, nale, ed •t111 .. treno-ospe1drule d·e1la Croce Rossa a c9rarsi ~n reparti speciaii dei sa11 a tori per i via.ggi dal centro ·s anitario di smi.stastessi. 1nento di Roma sui sanatori dell'Ital1.a centrale Infatti il Nlini.stero diella gu.e·r ra in luogo di - e n1e.ridio·n ale, e della Sicil1a. eone-edere, come già -s i usava, :una gratificazioIn con clusione, sono 4 p er ora i treni im- . De pari ad un anno di assegni, è venuto nella piegati ,er i su.ddetti viaggi. Fra breve, non determinazione di dare ·a questi infermi una appena sarà, p ossibile intensificane ~ rimpaquota di concorso alla• cura (quota assisten .. trio d·~gl'i·nfermi di cui trattaisi, si aggiungéziale) tutte le volte· cl1e l '-ex-militare abbia biranno altri 2 treni. ' sogno d-el ri.covero ntrl sanatorio, e ciò fi110 a B ) 1 'RASPORTO DEI TUBERCOJ.\OSI PROVENIENTI DALLA tre anni dall '.avvenuta riform.a. -ZONA DI G ÙERRA. , Egual e quota, . ,i.n favore ·di c~ascuno dei maIl ttasporto dei militari tubercolosi ·da.i re-. lati, viene ver-sata dal 'M·ini·stèro ·délù'i·n terno, parti .di acce·rtamento delle armate al centro in modo da completare co·sl una sp.esa ·di retta sanitario di -. smistam·e·n to ·di Bologna viene ·efpari .a lire 5 per ogni giornata di deg-enza. fettuato con 7 ca.rro.zze a disposizione d~hle Si è potuto ·altre-si assic11rare il modo, duvarie armate, di cui 5 di tipo americano di . rante la permanenza negl'istituti ai cura dei :za classe, intercomuni ca nti, destinate agli amriformati per tubercolos.i, di corrispondere al1naJati meno gravi, e 2 attrezzate a ba:nelle per 1e rispettive famiglie un .$ocèorso giornali ero i più g.r avi. pari a quello che è assegnato a1 p~renti de·i Al trasporto -- poi - dei 1suddetti infel'mi ricl1iamati alle armi. dal centro ·sanitairio di Bologna ai diversi ospeTrasporto di militari tubercolosi. daJì speciali -d el territo rio, si provvede me:i ) TRASPORTO DEI TUBERCOLOSI PROVENIENTC DALLA . diante ,aJtre 4 carrozze a disposizione del ~l­ PRIGIONI.A. r1istero, di cui 2 d·i tipo americanò, come le pr.ece·denti, e 2 attr.eiz zate a :barelle, se trat- a) Viaggio dall' A us-tria ai centri sanitari tasi di J)icco-li sgombe1ri; medi'arite -. invre•c e di smist<t'" iento di Bergamo e di Roma. - Da che sono state superate tutte le d·ifficoltà di . un o d·ef due treni ·sanitari, attrezzato ad ospacaratterè militare, doganale e diplomati.ca, che dale, se trattasi di sgomberi ·di maggiore imp ortanza. R. B. si opponevano ali 'invio in tèrritorio austriaco del treno-ospedale destinato al trasporto .dei Reeente pubblicazione: prigionieri ttibercolosi, che l'Austria settima• nalmente restitt1isce, i st1ddetti infermi VienPROF. GUGLIELltfO BILANCIONI Aiuto nella Clinica oto-rino-laringoiatrica gono caricati a Buch .direttamente sopra u~ e negli Ospedali Riuniti ~i Rol!la . . . Libero docente di patologia generale e d1 oto-r1no-lar1ngo1atr1a tre110-ospedale della éroce RosRa, ch·e li tras• porta in patria. · La il A Como, scarir,atJi gli uffic-'iali - che vi ·Sono · Fisio-patologia e clinica trattenuti fino nJl'arrivb deil tneno a.ella setti' n1ana s ucces.siva, per subire il pr.es.c ritto .inter- Volume di circa 480 pagine in-8°, con 37 figure intercalate nel testo e con prefazione del prof. Amic6 ./ rogatorio da parte dell'appoSita Commiss~one Bignami, pretzo L. 18. - e tu.t ti gl'infermii che ·per le loro gravi conPer gli abbonati ·al Policlinico sole L. 12.80 dizioni non d.anno affidame11to di po.ter comfranco di porto e raccomandato. pi~ un più lu11go viaggio, il treno prosegue Qu€sto libro interessa ugualmente il medico prat~, ")er Bergamo. Colà vengono .ricoverati ne~ lo- il neuropatologo e il laringologo. In esso è preso 1n ~a.le centro sanitario d1 smistamento gl'infeirmi esame con competenza e con originalità di vedut~: tutto quanto concerne .le rel.a1.ioni d~lla _laringe - com~ originari d~i pnmi 5 Col'pi d 'arn1ata; e tutti organo fonatorio ·e r~sp1rator10 - ~on. 11 s1st~ma. nerv~s9 gli altri, dopo essere stati tra.sbor.dati su trecerebro-spina.le, sia dal punto d1 vista fis10-patologico che dal lat(} clinico n0 attrezzato de1 R. esercito, proseg11ono pel 1

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laringe e sistem_a nervoso cerebro-spinale

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lL POLICLINICO

[ANNO

SUNTI E RA.SSEGNE. ,

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NEUROLOGIA. .

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I sintomi prodr*1.ic~ della forma nervo1a di arteriosclerosi. (H.

CLIMENKO. Medical Recor4,

31 agosto 1918).

L'intima re.Iazione esistente fra i sistemi nervoso e .cardiovascolare. fa sì .che ogni cainbiamento nell'uno si faccia risentire nell'altro. .R assai raro che un ·paziente con arteriosclerosi non abbia contemporaneamente an<:he dei sin:. tomi nerv-0si, mentre, d'altra p·arte, uno dei ~egni più importanti nelle malattie nervose è · fornito dalle alterazioni di \circolazione nelle parti affette, come è dimostrato anche dai di, sturbi trofici. · L'A. non intende col suo lavoro di enumerare tutti i fenomeni nervosf eh:~ possono V€rificarsi nell'arteriosclerosi, ma solo di richi{lmare l'attenzione· su ·un complesso di sintomi iniziali nella forma nervosa dell'arteriosclero.si. ~ssi ·Si o·s servan·o generaJmente in :s ogg·e tti nervosi che hanno raggiunto o di poco oltrepa:Ssato la m·ezza età. Tali .s intomi .s ono del tipo p-si-con-euro~ico ·e consistono -in una forma di eccitabilità, ma, a ·differenza ·della solita neurasteni a, ~l o·n sono aoco-mpagnati da esaurim ento. Di solito, tali -individui non hRnno ossessioni o segni di decadenza mentaJe: possono ·· attendere bene a1le proprie faccende e sono magari anche più svegli. di prima. Potrebbero rispondere ai requisiti ·di l\ffin.sterber.g per una mente be·n e organizzata, nella quBJJ.e l,id·e a centrale p11ò inibire l'oppQ·~ta .senza pericolo di venire sopraffatta da intrusioni di altre. I loro ·sintomi psichici ·p rincipali .sono. l'introspezione, il rammarico e- l'incertezza. Sembra qu.a si che l 'individuo faccia una specie di bilancio mentale della propria vita: si accorge benissimo d·e' suoi difetti o di ciò .che crede tali, e si _affretta a correggerli, ·facendo cose che ~ono contra:rsie alla sua psiche abituale. Quegli che era dapprima timido e riservato diventa a rdito .ed avventur-0so; è in qu.esto stadio della vita che molti intraprendono ogni sorta di speculazioni finanziarie disastrose. Il paziente può anche lncominciare col sentirsi a disagio . n ella sua vita familiare; la moglie ed i figli non sono proprio come dovrebbero essere secondo lui; in casa si accendono quindi improvvi samente delle. questioni provocate da cause minime. Il paziente attribuisce tutte queste condizioni a mancanza di prev.eggenza, a passi erronei nella sua vita; n11merosi piani vengono creati nella ,sua mente, ognuno dei quali viene esaminato accur Atamente, salvo a gettarlo via prima ancora di averlo provato. 0

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Quando .finalfi:lente viene scelto un determ.in.a to · modo di agire, il paziente lo incomincia, ma pgni passo è acc.o mpagnato da incoererue, sicchè presto egli 1smette. Queste incertezze assumono spesso un carattere assurdo. Alcuni pazienti ritornan-0 talora ci,~que -0 sei volte dal medico per rivolgergli sempre la stessa domanda, ·che per loro è im• porta~ti·ssima: . Quante volte al gio~o debbo pren·d~r.e le medicine·? Ed insistono ma83Jri per telefono: Prima o dopo i pasti? e la dieta? A volte interviene la gelosia, ed allora la vita si fa p.iena di trib_oli per la consorte; questa form.a è. stata ben descritta .da Dostpyevvski: « È una gel-0sia senza ca~sa nè ragi9n~: è gelosia . per la' g-elosia s'tessa ». Con tutto ciò il paziente attende alle sue faccend.e solite· come prima ed anche meglio; dimentica. se stesso nel lavoro. Apparentem~nte qu'esti .s intomi ri<:ordano la demenza lacunare, ma ne diff:eriscon-0 in quanto che essi non- dimostrano un vero pervertimento mentale. B·e n presto, pof., i pazienti mostrano cambiamenti ~somatic~. Si iniziano disturbi digestivi, come ipetacidità; ·aumenta l 1ap.p.etito, ma ciò . non ostante il peso diminuisce ne>tevolmente. È frequente l'irregOJ..a ,rità delle defecazi()ni ed è costante ed i_mportante l'tn-sonriia. Palpitazioni car,,q.iache, v.ampe id i calore ed una sensazione di -pressione ai precordi seno ·i' ·principaJi .sintomi vasomotori. In questo torno di vita il paziente pens.a per la prima volta alla morte. Con :la, comparsa d.ei fenomeni tSomatici il : paziente si d~cide a consultare il ·medico; quando questi può guada;gnare la sua confidenza, la sindrome psi<:hica ci~ata si rivela in un modo o nell'altro~ Gli es~mi clinici n-0n dimostrano alcuno stigma n.e uropatico o psicopatico: le prove di laboratorio sono di solito ne!gative. Il sistema cardiovascolare invece mostra dei cambia.m enti: vi è invariabilmente un aumento di pressione (150-170 sistolica-e 80-90 diastolica); il polso è frequ-ente (100-120 pulsazioni) e spesso con irr egolarità di tipo neurotico. Una caratteristic~ della pressione sanguigna è la sua incostanza: sicchè, fra una virsita e l'altra,, si .osservano notevoli variazioni. L'A. ha fatto in soli due casi l'elettrocardiografia, ponendo la diagnos.i di sistole anticipata. Le mani, malgr.ado la frequente congestione, sono fredde; vi· possono essere delle sensazioni di va.mpate calde: la dermografia non è costante; la linea bianca di S'e rg.e nt non è mai stata notata dall'A. Nell'urina si riscontra spesso un aumento di indacano, altrimenti l'esame è negativo. I dati anamnestici indicano sempre una vita attiva e laborioia: questo fatto ed il ta.baccu

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SEZ IONE PRAl"ICA • •

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sembra110 1)1·atica111e11te i soli fattori eziologici. co nfes~.ion~ ,a gu~~~.i· l:>az-ie11t}~ ef-:si t·acconteranno . 'L '"arterio~cleros i l)rovoca-ta_. dall 'alcool, sifilide, i loro più intin~.i ~egr e~i {lllé\:qçlo riconosceranno i11tossicazione satu rni11a, 11o n · 1)rovoca t a li , sinl'atteggiamento di simpati a da parte del medico: to111i psichici; for~e, se l)llr Yi so110, ven go110 Si tratta .&nesso di i11 clividui che all'infuo1·i .. ,Ilrobabilmente rnascherati• d à lf11 a sii;idrom e più clel loro assiduo lavoro i1 on con osco110 qua~ . , i grave di deg·e11erazione cerebl'a le. L 'n.narnnesi r11tlla della vita: il ,riposo in fe>rn1a di .. nuov,. . fttmiliare inostra n ella maggi or p arte di q1Jesti occupazioni ch e li in,teressi110, co·m e ·la musi ca, e a.s i t111a leggera tint.a net1ropatica. " · i tra ttenime·nti cl i ~ociet8, o br.2vi viaggi, so11ò ' . con sigliabili. . ' L a / prognosi, di ~olito, è btìon a: con 11na s1:>esso . ' ' ' ct1ra appro1)11 ata pi ·Si può aite,:qdere unà guaCo11 . pazienti' ostinati o meno int~llig:en.fi . si 1·igione rel~tiva. ·Vi ~onq però dei casi che · l1serà la suggestione . sotto altra ·1f orma. l Jtile • • . · l)assano ad una v.era a r teriosclerosi cerebra:le '.) uò esse~e l'· eilet~rici'tà, deJ.la quale ora è ·di .qi.oco11 1a triade classica di cefalea , Yertio-ine o , ·in. d a l 'alt a fTeqn.enzà . . i\11cl1e . le o·n cl e statiche, date deboli111ent.o di memoria, e con l)l~ession e sanogni due ~iorni, sono llna ·bltona terapia sugg1,lig-na perm a ne11tement e alta. Occorre ad· ogni ... gesti·ra; è èerto· che la pressione sai1 gu~gria .s i modo esser n1 olto cat1ti nel fare . t111a prognosi abbassa dop o ,, lln trattam~nto di mezz'ora. Jl cattiva in ·pazienti di m ezza età, lJecialment e paziente sta sdraiato in una comoda poltrona, ~e l'cf11alisi dell't1rina è negat iYa. H~colta il 1·onzio calmante d·ella macchina e sta L"esperie11za ha insegnato all'A. cli no11 cont i.ento al b el col o.re blu delle scintill e elettrimunicare ai pazienti la loro pressione alta: ch e : l'A. 11a avuto in patecohi casi dei buoni • ciò evita al i11edico un eventuale. .cambiame11risultati, che sono i1 er ò ~tati otten11ti anche col to di prog·11osi ed ç.,l pazie11te d el le an si e i11 uriposo ~ ·co.:p. una co11versaz.ion e tra11quilla 'e . ti.li. D 'ait r a partei, i:>rin1~ ·di . emette1re un a piacevole. Spes so è va11taggiosa la forma di ri, prog·nosi favorevo le ·si devo110 accul'ata}ne11te poso · cli Maloney, . accompagnatà d a: u,na b11011a esrluderie l'al cnol, l a ~ifilide e la. n efl'ité. dose di s11ggestio .e , Il trattame11to di q11 esti ca si è l)ÌÙ ' u11 a rte L e inedicine si llSeranno solo per combattere cl1e nna scienza; i1011 v'è u11a medicina od nn<i 'i sintomi: f~a questi prin ci1) a le l'in sonnia, co11• • serie di m edi cam e11ti da raccomandare. P1·ima tro · la quale l'...i\. 11a trovato assai giovevoli i di cliscutere ciò cl1e si de'ye . fare è opp ortun' o brom.u ri. L 'organote.i'ap1a, per q11anto attraente, tener ben })rese11te qt1ello cl1e ·non va fatto, e . va Usat a COf1 m olt.a ca11tela ; solo la ·t iroide trocioè: . 1° Non di strarre i -nazienti d a lle loro oc- ' ,.a delle i.n d·icazioni .razi0nali, ·11erò essa prov oca • cupazio11i, nè 1na11da,rli i11 ca m pagn a per ripoagitazione é di solito un al1mentp dei. sintomi . sare; essi conti11lterebbero a rimt1ginare sulla Nelle donne, se vi sono disturbi m estruali, l'eloro condizione e ritornerebJ.?e1·0 peggiorati. . ~tratto ·ovarico >da r à b u nn i risultati. .. 2° Evitare di toglier l oro di pt1nto i11 bianco l e · La dieta sarà quella solita degli arteriosc.Je. ' v.ecchie abit11dini; non proibìre, 1). ·e., subito roti ci~ ma men o ·rig·id a,; s i potra nno permettere . ) • àssolutan1ente il tabacco, ma solo moderai:·n·e t1.ova, latte e car11i bian cl1·e . l 11·so. I1111n caso dell 'A.' a ll a iJroibizio11e del làSorge poi la question e se puç> trattars.i di ::ace o, seg.~ 1ì u.n 'i11sonnia ta11 to· ostinata, chè il riria tòrma involutiva di psiC·O~e111·osi; prol)abilpaziente era sull orlo del s uicidi o; J a conces- m ente essa è. up. tipo di involuzio11e, dovuto a • sione cli t1n po' di t abacco t~ a.stò i)er iniglio- 11n di.stu1·bo . va.som oto-re, che assume Ja forn1i1, rarne i sintomi. di arteriosclerosi. È certo consigliabile m oder are ·il layor o, ma U11 altra <?biezione può far si sui cambi amenti la cura per eccellenza con~iste nella psiqotera- , rh 2 sl1b iscono le arteri•e in que .. ti. pazienti; a pia, ciò che i1orr significa necessariament~ la tal I>fOl)OSito l'A. cita la J1Urola di n1ackenzie: ·p.sicoanaltsi. Non v'è bisog·n o di un sistema spe« I nostri attt1ali inet odi di investigazione ci ciale di i1sicoterapia~ l'importante è che. il pa- permettono di ri con oscere le malatti e organ1 che ziente gl1adagni il controllo psichico, o m eglio soltanto q11andò sono pien a m e11te st abiliti_ dei n1orale. Con i11dividui intelligenti ·il meto·do: a f·cambiamen ti di, strutt11ra. Noi n on abbiamo algomentativo o r agionante · è i l più efficace . . In _ r nn modo di determinal!e una ina lattia dl1rante qt1esto come in altri casi t1na attitl1dine schiet- la su a fo rmazio n e; in tal-e ., ·R tadio . l 'unica con otamente basata sul senso · com :.ine ed ac com- scenza che si p11ò avérne· consiste nei. cosi detti· i:~ag11at a. da 11n sincero : interessaqi.en•to per i l sin tomi subbiettivi » . be11essere del i1azie11te farà gt1adllgnare ter reno . Se a qu.este consi~erazioni noi aggiungian10 1.r;1F1 ronversf1zio11 e pacata farà veder loro c·h e i l fatto d ei in11tamenti f11nzi on a li della presl'irritazio11 e è i:·:·,;3 ioneYole: spesso si vede ma- sione sanguìg~a, a . cui si è a ccennato precegari ·aimin11ire di 15-20 p1l11ti la pressione· sand entemente, . si può inferirne cl1e trattasi p.rop;Tiig·na l l) seg·11ito a d 1111a simile conversazione. h al:>ilm ente di 11no sta di o presclerotico delle >l 011 si d e\·e m a i f;tra}) J)are i.n sidi osamr11tP :ra artrrie. FTLIPPIXI.

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IL POLICLIÌ'llCO 1

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Paralisi generale; sifilide nervosa e liquido cerebro-spinale.

nale dei paralitici rimane costli-nte11iente e irridu ;·i bilmente positivll.

Se la paralisi progressiva, nel periodo che Sott9 questo angolo ·di luce, tabe e demenza potremmo dire di stato, non è equivocab~le, la paralitica sono dunque ben div-erse: l'unà è -sua diagnosi negli stadi pr.ecoci sovente ha una sifilide ,menìngo-midollare curabile, l'altratto in ingànno çtnche neurologi sperimentra una sifilide meningo-cerebrale .con ·p arti- 1a ti. colarità sue proprie, che sfugge ad ogni trat• Eppure vi è _un dato .s erolog.ico che, se non tamento' curativo. · · · negletto, può .evitare l'errore diagnostico: e A che ,cosa attribuire questa resistenza, alla cioè la reaziÒne di W-as$€rmann nel liquido spirocheta o .alla barriera meningea? Pensan• cefalo-rachidiano, .la . quale, se negativa, basta do alla. spirocheta bisognei'ebbe ammettere .che da sola a far escludere l'ipote~i- di paralisi ge- essa invada in mani.era. particolare il parennerale. · · · . . . chima cerebrale (intracellulare?), o .s i circondi Sul li,qui·do cefalo-rachidiano si. possono ese- di una. sostanza · proiettrice isolànte, come si ·. • guire tre Tìéerche: esame dell~ linfocit~si dosuppone per il bacill9 ·di Koch; invocando .la saggio dell'albumina, reazione <l.i Wasserm'ann barri,e ra meningea, la spiegazione è ancora meGeneralmente questi tre dati vanno d 'accordo : · no chiara, perchè le volgari meningiti luetiche ma qualche volta l~ iper.-cito-albuminosi del lisono giustiziabili dal trattamento antisifilitico quido rachidiano possono rimanere ·p er lungo co~rente. . . periodo come reperto isolàto: mentre ciò acEmerge subito il significato che può assucadé difficilmente per. la reazione di Wasser- mere il ~ontrollo d_el liquido cefalo-rachidiano inann. E mentre la linfocitosi e la iperalbumi- nei sifilitici e la necessità di non trascurarlo. nosi·rachiclJane, separatamente od insieme:, posLa puntura lombare nei casi di sifilide sesono trovarsi nel ltquido ·C·efalo-rachidiano al- condaria,_ IQ~hcanti di ogni segno neurologico, , l'in:tuo_ri di ogni minimo s'egno .clinico di sifipuò :µon essere sempre e da tutti approvat~; · lide nervosa centra~e, -la reazione. di Wasser- infatti essa viola la ~cavità spinale e può in·mann ' positiva ·n el .liquido .spinale ·Si accom- semenzare, rompendo le naturali barriere, la pagna sempre con segni più 0 m.e no, evid,e nti spirochefa nel liquido rachidi.'.lno. d·ella serie neurologica 0 ·psichica (cefalea, Diversamente stanno le cose nei sifilitici ter.-· vertigini, rachial~ie, dolori degli arti nella si- ziari, nei quali 1a virulenza del sangue - poichè è qtiesto che l'ago :porterebbe ad infettare filide secondaria:; radic.o liti, tabe, paralisi progressiva nella sifilide terziaria). Io speeo - è dubpia -0 negata. Quindi in essi · • Sicchè ogni Wassermann positiva nel liquido la pùntura lomòare non può essere condannata . anche se fatta all'infuoct di ogni segno psi.cocefalo-rachidiano implica l'esistenza r di una sineu~ologico . . Però, se l'esame del liquido spifili"de n·ervosa: .sifilide m eningo-midollare; si- nale è in questi casi obbligatorio quando esi. ~lide mP.:q..ingo-.cerebrale., associazione di en• stono . detti segni, in loro assenza, se pure in/ trambe ed infine paralisi . generale. · nocua è la ·pratica, può non essere necessaria. Ed è questo i.I .concetto informatore di un Poichè il suo' scopo sarebbe allora puramente ree.ente ~tudio riassunt~vo di Sicard e Roger: preventivo, ciò che è revocabile fn dubbio pos(Presse méd., n . 50, settembre 1918). sa ess.e re. Infatti . nessuno ha: fino ad oggi diP rima .che Noguchi vi, ~·'Jvasse la spirocheta, mostrato che -con l~ analisi del liquido cefalola tabe e la paralisi progressiva venivano clas- rachidiano all'infuori di ogni sintoma clinico sificate come malattie parasitìlitich e. Però nei di lesioni nervose, si possa prev-edere la insorconfronti del liquido cefalo-rachiqiano e della genza· di esse. :È logico certo ·s upporre che la • terapia specifica queste malattie, secondo Si- spirocheta prima .si localizzi nei centri nervosi card e Roger, vanno fra loro distinte. Mentre e poi dia quelle modificazioni che noi . conoscianei tabetici, anche all'infuori di qualsiasi cura mo come iperlinfocitosi, iperalbuminosi e forspecifica, la Wassermann può trovarsi negati- mazione degli anticorpi svelati dalla Wasserva, nei paralitici progressivi è sempre positiva. man·i:i; ma non è dimostrato. Per di più, mentre molte forme di tabe, Come pure non sappiamo quale di queste tre · sotto un trattamento intensivo, m ercuriale ed reazioni sia 1_a prima a comparire: dagli esaarsenicale, se noµ .si può dire ·Che. guatisca11q, mi ripetuti n elle forme leggere evolutive parper lo meno si arrestano e si cristallizzano (e rebbe che prima a comparire è l'iperalbula reaztone di vVassermann da l)Ositiva può min.osi; segue la linfocitosi _. e quindi compare • anche divenire negativa), la paralisi progres- la "\;Vassermann positiva. siva, quand'anche rallenti la sua marcia, non Comunque, se a scol'o di diagnosi preve·nYiene mai influenzata dalla cura specifica, e ti, a non sempre può ordinarsi la puntura lomla reazione di \Vassermann nel liquido spi- bare, essa è obbligatoria come accèrtame!lttt 4

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e come guida quando ·esistono i . segni di una n1a, , all'inf11orI di 11n leggero 1niglioramen to localizzazione sifilitica nei ,c entri nervosi. generale, ne..ss~.n .segno di guarigione cliniça N·ella paralisi progressiva se le modific~zioni e nessuna modificazione della Wasserm ann del tasso d 'albumina e la lipfocitosi del liquido rachidiana. Nè maggiore e ffi cacia ad1dimostra.ceialo-rachidiano sono .un criterio di prèsuli- ron6 iniezi·oni massive di 1.50-1.80 gr. di no.zione, la reazione di wa·s sermann positiva è var.senobenzolo · ripetùte settimanalmente; solun -criterio di certezza che non può nè dev·e tanto esse dettero un'altra f orma di avvelemancare, sotto pena di dover .escludere la dianamento arseniçale, intossicando i visceri ingnosi di paralisi generale. Inversamente gli te·rni :più ch e la p-elle o i nervi. AA. concludono che un soggetto che non preUn pil) complesso tentativo da ricordare è · . senti altri segni clinici,. all'infuori 'di una moq~ello · d~ila cloronarcosi, durante la quale,' ·do• -dificazione del carattere, e d abbia una W. R. po aver turbato l'equil~brio meningeo con una positiva nel .liquido spinale, deve essere riteini-ezione intrarachid-ea di siero di .c avallo o · nuto un paralitico . progressivo: eccezione unifisiologica,· s i iniettarono nelle vene gr. 1.50 <: a a questa regola sarebbero alcune i esioni "di .novarsenobenzolo, ripetendo il trattamento . gommose cerebro-frontali sif).li~iche, che poso'g ni settimana, per 21 mesi. Si sperava così, sano accompagnarsi con disturbi psichici e m.ediante la na:rcosi, di modificare il citoplasma , nervoso e la spiroch eta ,e renderli più attaccaW. R. cefalo-rachidiana positiva. bili dall'arsenico: ma le speranze a nda!ono Si è cerc ato di affrancare t paralitici pròancora una volta fallite. gressivi dal loro triste privilegio di i:esistere ' Infine parimenti infruttuose son o ri11scite le a tl ogni cura specifi ca ·e mantenere ' irri ducil 1ilmente positiva la Wassermann del loro li-· iniezi oni di: arsenico • direttam ente nella carotide intern ~l, collo scopo di meglio impregnare . . .quido spinale. col rirµedio i re11tri n ervosi, l e n.t1tqiniezioni E lé vie tentate .sono state diverse . • so.ttocutanee eol prop-rio liqD:ido cefalo-rachiDopo aver invano saggia~e le i!1:iezioni intradiano, le inieztioni di nucleinato di sodio e rachidec di sali m·ercuriali, si è ricorso allo quelle · di tubercolina. :espedi ente di portare direttamente sotto l'aOggi adunque la cura clini.ca ed umorale dei racnoide cerebtale, mediante trapano-puntura, paralitiçi p.r ogr.e-ssi vi .dev'essere ancora tro:sali mercuriali (1 a 3 decimilligrammi di ciaG. SABATINI. nuro di H g) o arsenicali (3-5 mmgr. di n eosal- vata. varsan) : ma l e d osi sono d ovute rimanere troppo deboli, per .evitare pericolose reazioni CHIRURGIA. • . cerebrali 0 spinali, .e quindi insufficienti. Traumatismi dell'addome. P artendo dal concetto c h e una meninge mo' dificata da stimoli inoff.ensivi avrebbe potuto (.JOHN B. PEAVER. Annals ot Stlrgery, settem"'più facilmente fçi.r passar e al parenchima nerbre 1918). voso ammalato i medicamenti necessari, fuL.a chirurgia traumatica ha avuto un eno~·­ rono iniettati .sali. di I-Ig e As in in dividui, nei rr1e impuLso nella guerra a:tt11ale; ciò vale anquali l 'equilibrio meningeo spin~le era stato che per ciò che si riferisce ai traumi addomi. preced·entem ente turbato da iniezioni di cloruro sodico e di si ero di- cav.a llo. Sempre per r1a li. Nei primi me.si rle11a ,guerra l' astensionismo era la regola n ·e l1e ferite dell' a ddome ; ·aumentare la permeabilità meningea ai rimedi, col tempo,, dato jl perfezionamento dei servizi f11 anch e tentat o di asci~gare l a cavità arachirurgici ·e d 'assi stenza e I.a possibilità di por,noidea con la sottrazione di 110-130 .eme. di tere operare gli add·ominali dopo po che ore liquido cefalo-rachidiano m ediante un ago da dal ferimento, i criteri d'intervef!to si s.ono puntu:ra l ombare infisso per 1-2 , ore, ed inietimpo$ti. ~ ta,ndo poscia n elle vene gr. 1.50 di novarse· Mentre I 'operazione è adesso considerata nobenzolo. Risultò .che con questi mezzi si riusciva ad aumentare la permea?ilità m~ ningea "' l ' uni,ca via di salvezza nei feriti clell'addome, esiston?" tuttavia a lcuni càsi in 9ui il trattaa l1' ar.senico; m a i risultçtti ter~peutici furono rnento d'attesa .sembra giustificato: tali sono le nulli. Su·ccessivamente .S icard e R oger tentaro·n o, cosid·ette ferì.te contoTn anti (contour wounds), quelle in cui il p~oiettil.e non è penetrato in sempre n ei paralitici, il tratta.mento intensivo c'a vità, . o ·n on h a prodotto lesioni viscerali, o con gr. 0.30 di novarsenobenzolo pro die per hà ferito solo organi parenchimatosi (feg.a to, via endovenosa, fino ad una dose · totale di n1tlza, rene) senza cau sare emorragie troppo 20-25 gr. i~ · 2-3 mesi; si manifestò l 'intossicagravi; e finalmente alcune piccole ferite del zione arsenicale ·_( ch eratod ermia, .eritema esfocolon ascend·e nte o ·discendente. liativo, caduta dei peli, neurite arsenicale), I

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IL POLICLINICO

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• Di solito però ,ferita addominale significa ~ e; , l 'etere è stato (1uasi abl) nndonato; niigliorj ii1cisionè ·o l ap~rotomia ·esplorativa, · ricerèa ri sultati sono stati ottenuti. 'COll siero fìsiolodelle i)erforazio11i e trattame.nto adatto; · l 'asgic,o caldo. · • $Ìon1n. è: operare, operare presto, qù.a·n to pif1 Il tenue è' l'organ0 niù ·sues• s o fe1·ito n elle· lr. - è pos "ib ile vicind alla linea del. fuoco, e , n el sio11i .addominali di _guerra; spesso le le sìo11 i r11odo il più' ·bomp1eto. Lo shock non :sempre so110 mt1 ltiple, con eversione della m11cosa, docon troindiça .l 'inte rv ento~ ·s!lecie s,e è favorito vuta a .contrazion e: delle fibre longitt1din ali. da -emorragia prof u sa o. d.a notevole versa1nenLa s11t11 ra delle nerforazioni è il m etodo di to del co.n tenuto intestina le. St11di interessanti scelta ; la resezione è riservata alle perforasono stati fatti s1~llo sl~ ock ·e s1111' èm 0rragia, e. ztoni 'muiltiple r avvicinate; finora non sono s11l· nlodo di poter differenziai·e q11eist.è d\1e c·on- stati din1ostra.t i c·a$i di guarig·ioni spo11ta11ee • dizioni. L 'A. "Cr ed e che, nel caso degli a ddorriidi ferite del ten ne. (In t(!ritcì. n.ella, letteraturct . ' .. 1 11ali, mancl1ino sp e~so · il tempo ·e .i i11ezzi . pet· rie so1io cita ti alcurii r a 1:i esen1 pi. ~- d . R. ). arrivare a delle . concl11si o11i cl1e dteno affidtiLe ferite del col'o11 n1osh~a110 n1aggiore t~n­ 111ento. · · . _ · · denza a f.atti settici e 11ecl'otici locali; sono 1 1 P er la diag·11osi di lesio ne · a ddon1i11ale il crispes.so ·extrap·erit0'neali. Se la ferita è este i::a, • terio del 1dolo1·e · i1on è dei l)iù importa11ti, e è indicat dal lato della le~do. . a lln a ,coloton1ia . . spesso non l'ia rapporto ·Con l'este11sione dell e ne; altrimenti }a sutl1ra rinforzata. da u11 trales j oni. Aissai più importanti s.o no : i caratteri pia nto di 01ne·n·to. La s11tura combi11 ata co11 la de] !JOlso e la rigidità delle pareti addominali ; cclotomia :prossimale n o11 h a trov.ato estesa a1Jin les ioni i11olto g ravi dell 'intestino , specie del l) licazione, t • • tent1 e, la. . c1j~a pl LÒ esse re scarsa o man cal'e. Ferite dello, stomaco sono suess' - o l1nite. a leII vo1nito è 1ln sintom a inco·s ta11te; lo .stesso sioni di altri orga11i a ddominali e del torace; dicasi 'aell 'emate1nesi .e della melena, ch e posle perforazioni della parete •p0ster ior e non r a.• sq110 i11ancare, i::>t1re esiste11do lesioni visceramente .s foggono a t1n'osservazi one 11on molto rali. La sede della f e1·jta non ha i1npor:tanz a acc11rata. I l n1:etod·o di ct1ra è di solito la s11decisiva per la diagn o1si di penetrazione o in' e- tura semplice _delle ferite; 1~na gast1·0-ent ero, no; ~hbastanz a frequenti son o le1 le::l.011i " isce- stomia _p11ò e.ssere ag.gil.111ta in casi· di lesioni rali ca11sate d a proiettil·i per1etrati dal torare molto _estese, o qt1ando l'a11tro o il d11 od eno o dalle nati.che o anch>e da:lle cosGe. Se· Bt?isto- sono interessati. · Ilo 1111 forarne di ingresso e \1rìb qi egres$o ~a · L e .f;e r~te del retto, . . e ex.t1.,aperitonec.tli, so110 di ag~osi di penetl'azione diviene assai più fatrattate col drenaggio , dopo sbriglia111e11to cl,el cile; lo studio del pro:babil e decorso· ciel proiettl'a111ite; se i11trape1·ito.heali , co11 la st1t111'a, setile ha reso grandi setvi;g\i. per l a diagnosi e p er guìta in ceTti casi dalla . - culotomia sul co lon . l'esplorazione dei ,·isceri lesi. , trasverso. . ' L e ferite extraperitoneali della vesrica 110SNon bisogna dimenticare che le. lesioni aq.d~, sono essere Clll'ate col cateteris1110 ·a })ern1a1n inali rappresen tano e.asi di chirt1rgia çl'urn e11za o co~ la sezione perinPale; le ~nclo p e 1 ·i­ genza, .sotto ogni punt o· di vista, e permettono tone·a1i richiedono 11n i11tervento immediato. solo t1na rela tiva preparazione del p 1 azi.ent~ . . L e ferite ·del fegato ricl1iedono 1~int ervento Uti'le è lln'iniezione ipodermica di morfinaa tropina lh-1 ora prima d ell'inizio dell '.~neste- <ll1ando Il emorragia è molto g·r~tvc; quelle · d P-J la milza sono di sol ito trattate co11 la sple11ec' sia, ·di solito .etèrea;. u tili ris11ltati sono stati ottenuti co11 i_n i,ezioni intravenose preoperato- tomia. La progno.s i delle ferite del pancrèa!:i è g·rave per la con comitante e~orragia, ch e di rie di bicarbonato di sodio, che riduce l acidosi per sè reclama l'intervento· esso consiste nella , sempre presente, e l a .co11c·entraz.i.on e e la visuttira della ferita, se ciò è possibile, o nel · scosità del sangt1e. tampona m en to · con incisione di drenaggio. L 'i11ei.sio11e di.pe11de dal criterio del chin1rA. CHIASSERINI. go e da ll a probabile sed·e della lesione; essa in , lombare. og11i caso deve essere abbasta11za ainpia da ,,, IMPORTANTE PU B,BLICAZIONE per111ettel'e u11 ' esplorazioJ)e ~ f aci fe e rapida: • ·' J)oT1'. G. ~IENDES 1'e pl o1·azio11e coi raggi X, i1ei casi di rite11zioI Capitano Medico del 29 Regfiimento Granatieri Gi~ aiuto negli Ospedali di Roma. 11e di proiettile, ha grande valore. 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SEZ18NE PRATICA

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·. APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. : '

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La lingua nella scarlattina~

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L~· di.~gnosi dell·a . scariattinal piil \che sulla ert1z1one cutanea ,spesso si basa sullo stato. del. le fauci ·e della lingua. La lingu.a durante il corso della mal,a ttia subisce d·elle modificazio·· · •. ni caratteristiche., quasi patognomoniche. È ben nota .la così detta « ling"Ua a lampone» de· • gli scarlattinosi, ma anch€ prima che questa si manifesti, la ·Jingué.. assume caratteri speciali ch·e permettono di fare la diagnosi. Nel J>rimo giorno la lingua si presenta divisa in due parti: centralmente è bia.nca . poltacea, mentre ai bordi ed alla punta è rosso vivo. ' . Al secondo, terz-0 o quarto giorr'io a poco .a poco la ·este:p.sione della superficie bianca diminui.sce, &i ritira v.erw· il fondo della bocca, mentre l'orlo rosso, con-gestiv<?·, .gtladag.n~ terreno e si espande,. La 'l ingua allora presenta due V, l'uno rosso che circoscrive l altro, bianco. La . desquamazione procede ancora· vel'lso il sesto e lsettimo giorno: allora .la 1lingua · div.enta I tutta rossa, infiammata, scarlatta: si ha la « lingua a lampone » dovuta alla d·e pitelizzazi<:>ne che mette a nudo le papille. Questo stato dura. due o tre giorµi ('l'ottavo ed ~l n•o no), . ' poi le papille sporgenti comiriciano ad essere men,o nette, gli ispazii d·esquamati tra esse si colma110 perchè la desquamazione è terminata ,. e la prolif·eraziqne epiteliale ritorna .normale. Verso il decimo giorno La li~gu a tende a divenire li.scia, verniciata, in seguito alla • .scompar.sa delle spo.rg~nz.e papillari. Poco a poco verso il dodicesi~o giorno la tint~ scarlatta si attenua e la ling~a rip:rénde il suo aspetto normale al qùindioesimo giorno. La lingt1a · dell imbarazzo ·g astrico si distingue da quella scarlattinosa perchè è larga, pallida, a.n emica, e rieoperta di una patina spessa, bianco-giallastra; non c'è c9ngestione sottostante e inanca 1a bordatura rosso.vivo. La lingua della rosolia è uniformemente rosa, ricoperta di uria le.g·.g era patina bianchiccia e non sut>i.sce modificazionj nel corso d.ella malattia. • La U11iua dell'influenz.a è semplicemente sab11rrale · bian,c astr.a o di un bianco azzurro' gnolo co:Q ri'ftessi s~mili .a quelli della porcel·lana una tinta' che riéorda qt1ella delle placche 'mu cose bt1cco-faringeè. Anche la lingua tifica è bianca al centro e rossa ai bordi, ma · a ~iffer~nza di quella scarlatti11osa è secca; dura, cornea (lingua da pap· pagallo). D€l resto nel tifo, .c ome in altre infezioni ac11te , lo stato della lingua non st1bisce 1

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·modificazioni nel co1'S-O della malattia , essa rin1an-e sempre la medesiim.a. N-e lla scarlattina invece, e questo è. uno dei criteri differenzìali più caratteristici, la lingua subisce variazioni secondo 'un ciclo determinato e . pres~o che costante. DR. ·" .. ,. '

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.· CASISTICA. . La morte per paralisi cardiaca nella difterite .

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La morte per .p aralisi cardiaca, precoce • ' tardiva, è ·un accidente non molto raro nel decorso di mo~te malattie infettive, fra le quali pri:rpeggia la ·difterite. • Il Romberg ha d·edicato a questa eventualità . ' nel decorso della difterite un·o studio, che viene riportato aI1cl1€ nel · Morgagni (n. 16, giu.gp.o 1918). · Egli ·ed i suoi allievi hanno dimostrato • che i ·disturbi .circolatori nel decorso delle infezioni dipendpn10. da due fattori, fra loro indipendenti: l~· lesioni dirette del cuore e le p~ra­ li.si ·dei" nerii vasomotori. N·ellit dif.t erite prevalgono le .alterazioni ·cardi~che. Esse sono rappresentate da lesioni del par~nchima, sotto fìoTma di d·egenerazione grassa a piccòle- gocce. (quèlla a grandi gocce ha meno importanza), degenerazione cerea, degenerazione salina in- · s~eme con fatti intèrstiziali proliferativi, probabilmente di natura ·s -econdaria ai primi, e infiltra.z.i·oni parvicel.lulari, con abbondanti eosinofili il cui significato non pare di eccessivo valore. · Per sp.i egare m·eglio la morte, che non tro, verebbe sufficiente appoggio nelle lesioni av.a• t.omo-patologiche del miocardio, m.olti autori hanno rivolto la loro attenzione al fas·cio. atvioventricolare' ed all'intiero sistema di coriduzi'D· · . ne dello stimolo; ma i risultati, benchè discòTdi, permetterebbero di affermare ~he le lesioni ~a1 tomiche fino_ r a dimostrate, se possono spiegare il rallentamento della conducibilità dello stimolo (con le manifestazioni cliniche di bradicardia, dissociazione atrioventricolare e blocco del cuore) non giustifi cqno la morte dei difte. . r1c1. Il -Rombei.r.g ri~ssume a qt1es.t o riguardo i casi finora studiati e pl1bblicati, per conclude~e q.he cqnvien ~· ritener.e che la morte per paralisi cardiaca nei difterici dip·e nde nel maggior num·er-0 dei casi da lesioni del miocardio; solo in alcuni casi si h·a nno disturbi delle conduzioni non tipici nè costanti, cl1e si sommano al quadro della miocardite, spesso modificandola in mod o deciisivo. La parte che nelle turbe circolatorie dei difte.rici spetta poi a1 vasi ha acquiilta.to nuova I

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lANNO XX\',

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" dopo avere ben sgrassato il dito e la mano c0n .benzina e poi lavato con alcool denaturato, si spenn,e llano le parti con la seguente soluzione: a lcool rettificato gr. 100; jodio metallico gr. 10; mentolo gr. 21n; cànfora gr. -5. Si r i copre il dito .e la mano con garza sterile asciutta e con cotone, a pplicando.... ·PO.i la stecca palmare, con. dizione s·i ne qua ~on pe~ una bu.ona guarigione. Ogni 24 ore si rinnova la stessa medi,c atu1--a. In tal modo le forme linfaniioitica ed erisipela.cea· salv_o n-egli albuminu,rici e diabetici) guariscono i11 5-6 giorni, ~enza bisogno di bist11rì. Nel caso di patereccio antracoide o sottoc11-• • taneo · si pratica uguaimente; se poi si stàbiliS-C·è la suppurazione, non si deve aver fretta a fare l'incisione, aspe.ttando che la suppll.razi-0ne si stabilisca e si circoscriva bene, e con, tinuando. le .stesse medicazioni. N ellà · fprma antracoide .s i "farà una leggera incisione a ero- . ce, ·e si ripeter.ann_o le spenneilature con la soluzion·e j odo-mentol~-canforata, senza mai premere, fino 'a .che il cencio esca da Sè. Anche in quello sottocutaneo, fatta l'incision.e (parallela· alliasse · del dito), non si deve mai pl'emere nè zaffaTe, ripulendo ,solo leggerment~ c on garza secca, spennellando con la solita soluzione e medicando ogni ~4 ore. Nel patereccio tendineo, dopo avere sgrassato e spennellato· la parte, si prati·ca subito un'inrisione a · str·a ti fino alla guajna tendinea; spe11nella tura, medi.catura a seoco ogni 24 ore. Se la ferita non si .chi_ude entro 8-10 giorni, ciò significa che profondamente si trova 1111 pezzo di tendin.e necrotizzato. Se P.Oi, trattandosi del 1° e. 5° dito, il processo si è ~iffuso al di sopra della .regione palmare del pugno~ si fa _una seconda incision.e al di sopra del pugno stesso, al 3° inferiore dell'avamb-raccio, dal lato d ove , t rovasi il maggior gonfiore. ~ due incisioni si fanno comunicare per mezzQ di 11n o zaffo ~l g.arza sterile secca. Qua:ado rimanga, come con• segu enza, la rigidit à; permanente del dito, ~i TERAPIA. tratterà secondo le circosta;i1ze, di con servarlo ' . La cura del patereccio. o di asportarlo. Il pater~ocio è l'infiammazione ac1tt« di t11tte Nel pate•r eccio periosteo, ed in q11elJ 0 ossea, le parti che com·p ongono i l dit o. Esso va divi~o dopo 2-3 medicature, se il ·p rocesso non si micome segue·: • tiga, si prati.ca un'incisione alla falange malata · lin f aogioi tic o fino all' osso; se 'dopo 15-20 giorni la ferita non • tfittenoide giradito si chiude, vuol dire· che la falange è necrosata ed occorre allora estrarre il sequestro. j vescicoloso sottounguea.le Nel paterecci·o articolare occorre fin· dal pria ptracoide o favo del dito . mo giorno un'incisione ampia e profonda che Sot t(lcutnoeo (Flemmone circoscritto superfici ale del dito) sbrigli bene (parallelamente all'asse del dito, tendineo lato d orsale) ed una resezione dei capi ossei periosteo falangei. , Profondo • osseo In con1plesso l 'importante nella c11ra del patereccio è l'immobilizzazione assoluta. ed una articolare • chirurgia piuttosto a.spettaint.e e par~imonioi:aa~ · ~el ca o cli l)aterercio ~11perficiale (G. Ber. . 1nz. n ahen, La 1nerlici·na prrzlita, 31 uttobre 1918'

luce d opo l e ricerche anatomo-patologiche -e sperimentali circa l'azione della _tossina difte• rica sul : :; istema. cromaffine. Ro11x e Yersin hanno dimostrato che nella difterite sperimentale le capsule surrenali si congestionano; .e quando l a malattia si p,r olunga gli estratti surrenali r;erdono ogni proprietà di press'o ri (L a nglois). Abramow avendo dimostrato che piccole dosi di tossina difteri ca esaltano la ecrezione di aidrenalina ~ alte dosi ' la ·e sauriscono, cer·ca cosi di .spiegare 'la m orte I per paralisi cardiaca n ei difterici. ... ' L 'ipofisi presenta analoghe lesioni e simile comportarr1en·t o : essa si esaurirebbe n ell'eccessivo lav or'o di vicariamento delle· :s u-r renali messe . fuori d u so, aggravapd o i·1 quad_ro clinico (.1-\.bramo"r) . Da queste premesse cli·ni ch~·, anatomo-pato-. l ogi che e sperimentali, oltre che lin criteri o patogeneti co, è 1scaturito un coro1lario tera peutico : . l' opoterapia surre·n ale, con somministrazione ·d-i adrenalin a.' · · · Per ques t o- scopo servono po co la via orale, poi·chè gran parte del rimed-io si per.de, trasfor.m ato, nell in~tino, e la via r e~dovenoBa, per la sua tr-0ppo brusca azione. La via· sottoc11tanea è l a pr~feribile; riGordandosi per ò ch e anche battendo questa 'Strad a solo il 6 % del . . 'rimedio è u tilizzato. Bisogna per.c iò_ rico:rrere . a dosi alte (1h-1 mmg. nella soluzione al millesimo ogni 1·-2 ore); l'effetto è abbastanz~ dura1 turo e senz·a inconvenienti. Roehmer ha .consigliato l'.assoèiazione d·ella . , I pilt1itrina (0.5 em e. di sol11z. d 'adren a lina e 0.2 dj solL1z. di pituitrina). I..'effett o si p rolun.ga · per 6-7 ore; non è deciso se in questo c.aso la pituitrina (0.5 eme. di soluz. d'aidrenalina e dosi coll'adrenalina , o sen sibilizza gli elementi s11i tju a li ql1e_s t 11ltima estrinseca n ormalmente la s11a azi oJ\e. G. SABATINJ. '\

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SEZIONE PRATICA •

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VARIA.

Gli effetti biologici delle emanazioni di radio. Ben poco è conosciuto sugli effetti biologici che· esercitano le emanazioni di radio, ciò -che sarebbe invece assai importal!te, poi-chè ogni~ azione fi.sio.Iog~ca, patologica, terapeutica si riduce a;ll'azi·onè sul p·r otoplasma. Non va anzitutto .trascurata la natura delle ~tesse radiazioni: così, p. e., i raggi et, che sono i più a ttivi dal pun·t o di vista ·chimiéo, sono invece di interesse biolo·g ico secondario i i raggi ~non sono assorbiti molto prontamente, e d'altra parte sono m_e no attivi dal punto di vista chimico; i raggi y ~ono molto simili a quelli così detti duri ·della rontgenterapia. È probabile però che tutti q_uesti raggi differiscan o più nel grado di •intensità ·ch e nel modo di azione. L'accovdo degli autori ~~ ben lungi d.all'essere' completo per quanto riguaril a il meccanismo d ~azione. Secondo alcuni, le émanazioni di ra". dio decompongono la lecitina d·ell·e celltùe; secondo altri, esse agiscono principalmente .s ulla cromatina : secondo altri ancora, esse stimolano maggiormente gli enzimi litici che quelli sintetici, donde si ha una degenerazione delle proteine ed un'azione indiretta sulla cr omatina. Nelle forme inferiori della vita (uovo di eahin odermi, protozoi, batteri) l'az.ione varia: alcune c~llule ·vengono l.!·Ccise tapi•damente, altre invece come i batteri ed alcuni" protozoi, Tesistono 'a lungo; in a1ct1ni viene affetta la c romatina, in altri· il protoP:lasma. Può darsi cl:le la resistenza ·sia dovuta aila presenza di sostanze che assorbono i raiggi; di quale n·atu~a siano - tali sostanze è tu.ttòra ignoto·. È quindi ancora aperto il campo delle investigazioni che potranno in ultima analisi a vere interesse · pratico permetten·do ,d i g~ungel'e ad una terapia razionale. .. I. P. 1

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.. de il volume una l'ivista dei lavori di m edicina e chirurgia del 1917, che comprende un centinaio di paginé, jn cui non sono trascurati i lavori italiani. ~ FIL.

VENTURI A~roN10.

Lezioni di os tetricia ·per le levat'rici. Un voJ. in-8° di pag. 207 con 74 figure. - Licinio Cappelli, ed., Bologna. Prezz.o L. 4. . La necessità di buoni m ar1uali d'insegnamento per le levatr'ici è gener.aJ.mente ·s entita; · tenuto conto dell'istruzione deficiente di qtreste, noç è certo consigliabil€ il dar l~oro subito nelle mani u·n trattato·; che pure àvendo il mel!ito di essere completo, sarebbe troppo dìffi.cil-e per un primo studio. . . Le lezioni che l'A. impartisce in questo. libro alle levatrici rappresentano evidentemente l'insegnamento che egli t iene alla Scuola· ostetrica di Urbino. Chiare, semplici, ordinate, esse possono sostituire bene ·gli app11nti, e sono quindi lltilt per seguire con profitto iJ. corso, oltr e • •. I a servire in seguito come g·uida nella pratica corrente. I. P.

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« Polic:li u1co » ramn1entiamn

AL cortesi lettori del il nostro periodico me11sile

Le malattie del cuore edei vasi Direttore prof. FILIBERTO MARIAMI:della B. Università di Genova

l'unica (livista d i _ card iologia che si pubblichi in Itfllia e che tanto favo1·e h a incontrato in appena rlue · anni di esistenza. I.-a pt1bblicaz1one di tale Rivista ha colmato una lact1na ·che era "'ivame11te sentita così da coloro 'che p.rofessano dalla cp.ttedra, i quali hanno n1odo cli pubb.l icare i loro lavori in un periodico italiano. t1-0 me ·da.I inedico pratico, che trova in essa sussidio prezioso DE!ll'esercizio p., ofes&ionale . Il fa Flcicol-0 1° (anno III) 1° dicembi:e 1918, contiene: E11 rico V aq11 ez 1iominato vro[esso1·e di Patolouia n1ed ica. •

· .CBNNI BIBLIOGRAFICI. (Jr_,. ,,.,.•c1mi!cono cM i l4bri pervmuti in dono t1lla R~d<sziont)

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internationals Clinics. Conferenze ed a~ticol i oriainali a pubbli.c azion·e trimef\trale. Serie f.' 28a, Vol. I, 1918. Un vol. in-8° di 300 pagine, con' molte figure e tav~le. - J. B. Lippincott ( Compa n y; ·e~. Londra e Philade1phia. Q11esto volume contiene, oltre a resoconti di ~ asi interessanti, o·ccorsi in diverse elini ch·e. degli articoli speciali su svariati argomenti di medici11a, di chirurgia; di igiene. Citiamo fra essi le manifestazioni cliniche d~lle mal attie articolari, l'ernia polmonare, le condizioni patQlogiche delle ungbi&. la mente del- criminale, di ve 1·si ar~8menti di càirurji.a fii ~uerra . Chiu-

IJA ' ' ORI ORIGINAI;!: Pl'of. G . DAGNI~I: J. ulla g<'n cs i del <lopp·io to,-1,0 cr urale 'Yl:ell'insufficleri~(l delle ·valv ole aortiohr:

e im al.tre cardiopq.t ie. Dott. D. CONSORTI: À.7J/)lf'Jlf'i di carcli.ologia. TtASSEGNE J1~ RIVISTE . T E RAPIA l?RATICA: I

T1e 11.r i n,e dei orord·i,01>atic i 'iln ra.pvo'.r to g·1iosi e la cu..ra,.

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la p·1:0 · •

11 pl'ezzo dell'abboname11to a nnuale è cli lire J2 ver l'Italia .e di franchi 18 per l 'Estero. Per gli n ~socia ti al « Policli11ico >) ché inviel'anno l'importD clel 1919 ·entro il ·corrente mèse lo abbian10 ridotto a lire 10 per l'Italia e a franchi 15 per l 'Estero, 111n lgrado

che l'alto c-0sto della carta. e della manodopera tipografica non ci consentisse alct1na riduzione. Per nbbonarsi inviare cartolina-vaglia al prof. ExRrco 1\1-oRELLI. nu Sistina n. 14, Roma.

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lL POLICLINlCO

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NELLA

Al cttne quistioni per La loro complessità, .pe-r la loro gravità, si · impongono ·al risp~tto di tutti, un ·r ispetto eh~ è anche la espressione. di11n intimo sel1Jso di incapacità ad :affrontarle ed a risolverle. La smobilitazione dell'esercito, .. che quattro anni di guerra si è .an.dato -con, tin~arriente ri-nvigorèndo, è .certamente uno di qttei prq·b lemi c.h e, come dissè un ministro, fa tr.ema:re le vene ed i· pòlsi. .81 -$arebbe potuto a tten·d-ere che, col ~essare delle ostilità, .da ogni parte .si f.osse fatto pres~ione per sollecitate un p rovvedim1ento che per tanti anni dalla grande maggioranz.a era con ansia desid·era:to. Eppure ad un mese e mezzo di distanza dalla data fatidica dell'armi stizio ·n essuna impazienza si è manifestata, nessuna voce, tpanne quella di qualcuno, ma· senza accento di sfn.cerità e di convinzione, nessuifa voce ha reclamato che i ci.t tadini f osser.o co·n so~lecitudine rinviati a1le lorQ case. . . Gli è c}).e tutti sentono .Ja ·comp~essa gravità di questo fe11omeno, .che secondo il desiderio · di tutti deve· senza scosse e senza dann~ ·r icostituire iJ naese iri tutti i suoi elementi. P·ex effetto della mobilìtazione g.eneralè e dellie sugcessive chiamate alle armi il pa-ese· ha subìto lln .abbondante salasso·, ed ha ire.agito mettendo in va:l<>re per il lavoro proficuo -elementi prima improduttivi. Cosi la sang·11ificaziòn-e si· è · an~ daia ristabilendo, a<lattandosi anzi alle crescitltv esigenze della guerra.. In questo organi-. smo, nel quale l'equilibrio f.l1nzionale .s i è ricostituito più o meno adeguatamente, non si può senza pericoli di gravi p erturbamenti ·reiniettare improvvisamente tutta qu~lla quantità di san1gu1e che una volta · era g·ià più che st1ffi·Cie.nte a tutti i biso_g ni. Tali con1 .g iustificano og.n i ~ven. siderazioni . tuàle ritardo. La smobilitazione · deve essere fatta con criteri lçla'ghi . .e co.n po~derazion.e , conciliando entro i limiti del possibile con' le necessità. .statali le giuste esigenze ·di col()r·o che per anni e d anni han·n o dato il fiore della loro giovinezza-. . Tutto ciò perèi non escl~de, anzi conéente , che ad ogn·i rategorta qi cittadinì in rapporto alla propria posizione ed aI1e' pr~prie capacità lavorative o professionftli. sia fatt~ un trattamento particolare. Lo Stato nel procedere aJ licen~iamento dei propri soldati deve tener conto di tre elementi: le necessità del paese, l'economia statale, gli interessi delle singole class-i e degli individui.

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VITA. P R .O F E s·S I 0 N A J.J E.

La smobilitazione sanitaria•

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lANNO XXV,

S'@ si prend~l10 come base di ~same questi elementi, che per, la 100'0 importanza nei confronti 1della .· collettività han.no- un valore gradualmel)te decrescente, si può constatare che per la clàsse medica I>i.ù che per ·q~a1siasi al.tra .categoria di cittadini si possono benissin10 armonizzare. . Non è dubbio che ·c on la conclusione .del:. l'armistizio "il . lavòro dei medici in zona di .. guerra per ovvie ragi-0~i è notevolmente ridotto. Non c'è al mon.do ·~hi .orediè possibile una ripresa · delle~. ostilità. · La._ pI'eSenza "quindi di migliaia di medici presso I~ esercito .m obilìtatb ora non è più nec·e ssaria. Nè a qt1esta diminuzionie dre l lavoro n·e l territorio ..così detto cii guerra eorrisponde un aumento · del lavoro per i servizi territoriali. .Può' momentaneamente esservi necessità ·d i .m·e dici per le proviI.lcie liberate e per le redente, ; per il servizio dei prigionieri austriaci e. per i nostri che rimpatriano. Viceversa, nell'ultimo pe·r iodo della guerra 1e esigenze sanitarie della popolazione eiv.il e sono -improvviisamente accresciute. E q1.i este nec.essità' p.e rman·g ono tuttor.a ~enchè in minore misl1ra. Non f.acciamoci l'illusione che la pand1emia .i nfluenzale sia. c·ess.ata o sia per cessare; le riaccensioni V erificatesi in a1tri paesi Ci ., siano· di norma. La Direzione .Gen eirale · di Sa~ nità· pubblica d'.acc~rdo con . quella della Sanità militM'e ha convenienteménte provveduto inviando nei C-omuni maggiermen~ colpiti più di mille .u fficiali medi.ci jn . .servizio civile. ·Ql1esto provv.edim~nto ha però t11tti i caratteri del-: • • la necessità urg·ente. Fu preso quando s1 era ancora in .guerra e può quindi .giustificarsi solo ·Considerandolo provvisorio. Qua;nQ.-0 .si prol11·nga..sse oltre i termini della provvisorietà finir~bbe per esser.e inadatto, in.s ufficiénte, inutilmente dispendioso. Gli ufficiali medici destinati a questo servizio non sempre sono allenati al lavoro particolare della condotta. Per un complesso di ragioni che non occOTre mettere in evidenza, cambiano $pe.sso, togliendo al servizio quella contin.uità che se non• è p1·opr.io indispensabi1e, è certo giovevole. · Le necessità adunqt1e del'l 'assistenza sanita. ria civil€. richi-edon o che i medici · condotti siano primi fra tutti smobilitati e rinviati ai lo(o rispettivi C()muni. - Passiamo al secondo punto: ele1r1ento econ~ico. Lo Stato per provvedere. ~Il' ass.i~te~­ za. nei Comt1ni sprovvisti di mediCl per il r1. chiamo alle armi dei titolari delle condotte sostiene una spesa non trSJscuTabile per il sua stremato bilancio. Gli uftlaiali mediai inoari0

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cati ai taliI servizi, oltre lo stipendio del loro Per ora possia1no co11clndere affe;man.do co·grado, ·p er lo più capitano o rnag·giore, co11 1ne Sllfficientem,ente di1rtos trato cl1e le necessitr't re relative jndenn ità di. caro-viveri, percepiscò- .dell assistenzat civile, l 'economia .stat ~1Ie , gli in110 lln c·ornpenso di ljre venticin c~11e quotidiateressi della classe medica, gi11stifìcano come 11e. U11 trattam.e nto c11e, bisog~1a riconoscerlo, urg·ente il congedo dalle u 1·1ni dei n1edici conll_on è jngenereso. Ql1esta spesa. c~e coinplesdotti. PANGLOSS. • ~iYa111 e11te a~ rcncle a })are.cchie cliecine di miPer i laureandi in medicina. g liai a a.1 giorno, iner1tre, • come _si è acce11Snno tutti al fronte, tanto ql1elli c11e in tempi 11ato, non è l)l'OJ)oriionale ai tis11ltaii cl1e si ot ten12:ono e d, alt1"a parte i1011 òLlcl i sfa, co1nplei orn1ali av 1·ebbero. coI).seg'tLito la11rea, nel ta1nente i n1edici. l\ò11 .pe1·ct1è · q u~sti no11 si ro 1~re11 te ar1n6 1918, come <Jnelli che potrebbero cnn.seguirla l'anno ventu1·0. · rjte11g·ono st1ffirie-11temente con11)e11$ati, ma l)erchè ciascu110 cU essi ~rov e r eJ1bc })i ù ronve, :\I a, o ra1nai compi11to il l oro dovere verso la "f•o.i1·ia,. clesiclérano clj rit.ot11are ~llè loro Uni- ~ lliente resta re J1cl eJ10 dell,l }) ro1) 1·ia fam i. al g·lia, n o11 abba11rlo11are la. propria clientela.> . \'e r sitA., ai loro studi, per non ao·o-iunaere Ob b che me_11tre dà llll va.ntag·gio cli Jt1c;1·(j · ·at'ten1po p erduto 11til111e11te alt1·0 .tempo in11til111 e11te sp.recato . tuale, costitujsce ·una gar~nz'ia cl i a.ttività prct-: • fe-ssionale i;>er l ' avveniì=e. l)esidel'ano i)roseg11ir.e e con1piere i loro stuDunc111e .a11cl1e in riguardo all'economia sta-· ·cli; n1~, se non ottenessero pres tn una ben merital:e è 11ecessar.io che l e condotte med~che s1atai.a. licenza illi1nitat n· o. i. e111po1·aRea, alla fi'ne 110 ::illlJito occupate dai rispettivi titolarj: anclell ' anno qol asti co l'lOJl. pò.trebbero sostenere che ~otto qi.1esto i~i ~etto è necessario procegli ·esami pratici deg·li ulti1Jl i anni, poichè un · clere i)ri111a ·Che per gli altri n1edi ci alla smonvv.iso .clel R·etto re clell ' U11iver,gità di Torino, })ilitaz·io11e . dej medici condotti. ' · avvi o oertan1ehte puJ)])lica to anche nelle altre U11 iver.si.t à clel Regno, dice : Si avvertono i siSe a ,111tt;e 1e esposte. · 6onside razioni si .ag·g n oTi stitde11ti ni.ilitari dellri Pacollit di medig:iu11ge l ' altra che le i1ecessità del paese e le cina clie; p e,. o rdini 1ni1iislerial i, no1i saranno esigenze finanz~arie dello Stato c9incjdo110 con (l111 messi (( sostene_re gli e:ian1i ?ion. risulta g!-i .1nte.r essi de11e varje catego1·ie della classe • cl1 e essi abbiarlç> fa tto, f:1i itn rnodo quals'iasi, . sanitaria, la urgenza del provv edilnento appayti .esercizi svttoindicllli: eserci~i cli anatomia re in tt1tta l a sua convenienza . · u n1 ano, meiticiria ope.ra,toria, ariato niia patoloInfatti,_ come già '~i è detto, jl rito1'no dei m e- dici c©nclotti nelle rispettive i·es ie.I eJlze ·g j ova a uicrt ,_r/ini.clle ge1ierali e speciali 11iediclie e clii1.· urgiclie, ostetrica, f1 ed iat ri ca e d.er1nosifìl'oquei medici che ora ·so110 contro -la loro vopati ca. lontà .e i loro · interessi destinati a tale serQu·esto avviso· di ce c~hia,l'an1ente che j lauvi~io, ·~io va ai medici condott j stessi che potl'A11110 finalmente ritornrure al proprio faco- • reandi in medici11a del 1918, a11corchè posti nel1e n1igli ori co11.d iztoni 1 perder~n110 un anno di la re ed alle proprie orcupaz.io11i. . tl1dio (1). P e r cl1è non rie . perclano lln seconclt't Può esservi, è vero., qualche n1edicò condotto e :)er chr i la.11reantli del 1919 p·o sano lauréarsi rl 1e tentato dalle lusinghe d è i ce11tri ·u rbani .o nel tempo regolan1-e11tare è i1e cessario che i da qualche effimero vantag'g~jo• d·el'la vita mili_\llinist ri della g11erra e· ·d ~lla l)Ubblica istrutal'e ~11 queila di condotta , poe.sa desiderrare e ' • zione !)l'OYveclano ri?'landandoli l)resto alle locl1iedere di .ri1na11 ere nell'·eRerrito. :\la. anche ro l.!Il i veJ:si tà. qu·esti, a llOStro avviso, dOVl 'ebbei·o segll'Ìi'e la • In questo incido ~i 'dirn o.-t1·erebbe di ricono~orte con1l1ne. E g'iuBt.o cl1e C'hi 11a lln posto. a sce r e e apprezzare l' o:oera volenterosa e be- ' rin1u 11ei·azi.one fissa, sia o no ngg·1·adevole, vallefl ca prestata nagli stt1clenti in n1 edi cb.1a, duda a rjocct1parlo. I posti n. ell'esercito, se. mai • ,,i saranno i1ella . ani tà milit~t re 11osti a,· dispo- l'ar1te la g'uerra, fra j con1J)att enti di pri1na 'lir1"ea.. Co~) J' Ita.iia di111ostrere·bbe la i)ropria ri~iz io ne ,degli u ffic ial·i di co1111)len1e11tò, ·devono conosce11za a1 sol erti giova.J1i clellà a11ità miessere ri serva ti a quelli cl1e· per esR e 1~e stati chialitare. mati alle nrn1i subito. o poco dovo av i r consr!!t1ita la lat1rea, 11on 11a11no nv11to .il tempo ed· .__ (1) Il <la11110 è e11ornH~ J)et g li . ·tucl('Jlti elle ora il in odo di si.stClma1·si in una co11dotta od in· sono n 1 7° i111uo <li inscrizione all:1· li\1 c·oltil 111ediea. , . q1ials~asi occ11pazione a ret1·il~11zione fissa: a J ~èl n1agg·ior parte tli eH~i. 1>er avt>re lt• jn~<·rizio11l nt>c-eRf'fll'ic e la J)raticn i11di.~pensabile delle cliniq11elli cl1 e 110.t1 11.anno ~ vn to i I t.e1n1)0 cd il modo di formarsi 1111a clientela, o 1a_ r ui elienteJ a è cl1f\, perderebhero DUE A.J.'lfl\"J, :-;e foi::;~~ro <lra n1.1nd~\ti alle -C1ùyersità: i~rd{.)rebbcro TRt.: .\ XX I $€-' questata clis11ersa dalla gnerra. :\Ia di oiò avremo ~t·nnno i1011 freql1e11tassero i corsi. P<:'r ql1ei:;ti uu tnod-0 di occ11parci più di proposito in altra provvedin1ento eccer.ionnle si impone: ).-oto rl r lla R<•rl. · occasio ne. '

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SEZIONE> PRATICA

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Anche altre ragioni st1ggeri·s cono. ·s imil1e quei cadaveri, per i quali ·assolutamente necesp ravvedimento. saria sarebbe l 'indaginie anatomica. . ..t\. mente dell'art. 3 del decreto luogotenen· Tempo fa, un nomo di .larghe vetiute, a cui ziale n . 1420, del 31 agostq 1915, rimane sospe- la questione fu posta, tl prof . .Leonardo Bianso, p~r tutta la durata dello stato di guerra, chi, Ministro dell'I struzione, resosi conto delog·n i pubblico concorso ai posti resisi v1a canti 1'.alta impo~anza d el problema, ne promise l111a nelle pia nte organic}fe del personale sanitario soluzion~ seria ed efficace. Ed un suo succesdipend.ente dai Comuni, Provinc.i e e Istituzioni. sor-e, l 'on. Rava., a:d. una. r.i nnovata richiesta, pubbliche di benefi cenza. Ma, firmata ia pace,· si mostrò assai ben disposto a prender.e in esaque ti Enti bandiranno i concorsi ·per i posti me la qu estione co·n la m.aggior cura possibile. elle si sar.anno resi v.acanti fino al giòrno ·del Ma poi gli anni passarono, cambil\rono i i\Iicon corso. 1 nisteri ·e le promesse belle tali rimasero! . Verrebbero così occupati anche i posti resisi ~areb.be quindi ·da augurarsi che le supren1e vac·anti dopo il giug·no 1918, ossia dopo le · ses- al1torita, in .quest'ora grave di rivolgimenti e sioni d'esan1e, i11 cui m olti giovani, se in tempi. di modificazioni soci.al.i, si rendessero verameanormalj, avrebbero potuto laurearsi e· conse- te conto dell'a.lto interesse scientifico ·e pratic• , guire il titolo necessario per nartecipare ad del prrobJ.ema, da ndo aid una sola solu zio-ne, che ogni co·n corso. . , valga ad accrescere sìcureiza e pratica al meEquità vuole ch e agli attliali latireandi non .dico ospedaliero, ~ ~acili ti osservazioni e c•l• si cl1iudano le p6rte della vita economica. Equi- tura al giovane studente universitari<?. tà vuole ch e a questi -g iovani, se meritevoli, s. ·si faciliti il conseguimento della laurea. · . Questa equità- ed anche le loro benemerenze • AMMINISTRAZIONE SANITARIA. . . n o11 devono ·esser·e ·disconosciute. I Ministri le r icordino e pr..ovvedano in tempo. Smobilitazione dei militari malarici, • venerei e tracomatosi. La gioventù studiosa, de_g namente ricom'Pen• sata, ritornerà volenterosa agli studi, si dedi. D.a u11a .circolare (n. t190J della Direzione Gene cherà con amore all€ --lotte per il progresso, rale- di Sanità militare • (pubblicata ·nella dispeit011ore e vanto di ogni pae . . e civjle. ~a 61 rlel «Giornale· ~Iilitare )), 3 qicembre· u. s;. l . relativa a lla smoùilitazione dell'Esercito, riportia Dottor NICOLA GAROSCI. I

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1no il seg11ente estratto: « b) Tt1tti quelli ric>on-0sci11ti affetti da malatti~ Sulla possibilità dcli. . e · ~utopsie . i11fettive, o <la affezioni parassitarie, contagiose . negli . ospedali ~ sn rànno tratten~ti e sottoposti a<l 9pportuna cura ~i110 a guarigione, o sino alla sc.omparsa delle maGià da tempo -si è iniziata· e si intensifica 11ifestaziorii infettunti. ~ en1pr e di più la tendenza di sottrarre all'in- .. I11 ispecie per i tracoma tosi, per i malarici ~ ùagin e a11~tomi ca il ca:davere di . chi muore ver gli affetti da forme morbose c-eltic:he . sa r (l,11111» negli ospedali e n·elle ·clinich e. osse r,~a te scrupolo~ mente le seguenti norme: i tracomatosi a.Ilo stadio ·.ai:;c1utto non conta-. Se11timenti affettivi e l .. eligiosi da u11 !ato, l1na certa tr ascuratezza delle autorità med.i che g ioso i>otranno essere subito i~viati in licenza ilfi stlperiori. ·dall'altro, ]p, spesa pur relativamente ruitatc'l.; saranno 'invece tràtte11t1ti, e C\'lrati neg:li esigua ct1 e il trasporto del cadavere esige, l'in- ap1>0siti ospedali per tracomatosi, i secernenti. ae;breye tempo, alla f.ase teresse cl i retto di chi t r ae un guadag·no· conti- ciocchè essi passino, nel più •

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n~ciutta.

nuo nel sollecitare e nell'assumere l'inca rico dei , Tutte le autoriti1 cl1e pi·ocederanno al licen.0iatr a~porti. e dei fllnerali, conicorrono a limitare rnento dei tracomatosi disporranno che in appositi empre di più la po sibilità delle autopsie : . il registri ~ia tenuto no.t a della generalità degli indich e, come è facile comprende1·e, reca notevole, vidt1i cron le indicazioni dello stato attuale delt•iue , e111p1·e inaggiore, danno alla pratica ospe- fermità, del distretto di leva del militare e del do1uicilio che il militare stesso dichiara di eleggere. daliera ed ali 'insegnamerito universitario. 111 mancanza di una tassati.v a disposi~ion·e _\.l termiy.e del licenziamento di ciascuna classe • di legge alc11ni impor tanti ospedali d'Italia, g·r n1>po di classi sarà fatto l1n estratto di tali d-ati L·onsci dell'assoluta necessità del controllo ana- . ù1 duplice copia., <!urando di inviarne 11na copia al l\iinist,ero della . guerra !Direzione generale della tomico alla diagnosi clinica, h anno, con oppor- Sn nità militare) eò tllk'l copia alla. Direzione di t 1111i regolamenti interni, resa obbligatoria J~i .anità aggiunta del Tispetti,ro corpo di a rmata tern utopsia di tutti coloro che vi muoiono; altri ritoriale : . oc:pedali i1on hanno a11cora vol11to o saputo i malarici ricoverati nelle sezioni ospedalie1· i111itarne l'esempio e lasciano· così ch e ven gano speei.a.lizzate saranno liee nzia ti ·oltanto dopo rhe v .i avranno traRcorso t1n periodo di apiressia di a l~t .. ~<ll s1)e , o ricl1ie ti dalle fa1niglie proprie (22) •

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XX"\7, FA~C. 50]

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,

\

.. me110 un iuese, durante il quale doYranno essere '" '\-'30tto11osti alla bonifica çhininica; quelli aggregati ·n i reva rti 1ua1.9. rici potraru10 venire licenzia ti quanclo vi siano sta ti ottoposti a lla bonifica per a lmeno 4 settimane; però, così per gli unt come per gli a ltri, dovrà essere fatta segnalazione opportuna a ll'ufficiale sa11itario <lel Com:u ne, o·ve essi si re~l110 in congeclo, affinchè continuino il tr.attamento adatto peir con1pletare la bonifica chininica, e per opportun.a 1101·1na dell't1ffici!a le sanitario stesso dovrà venir gli tras1nessa, l)er via d'uffici<;>, · copia della scheda i11diY}clt1ale per n1ilitari· mala rici (circolal'e 402101/52) o,·e sono ai1not<1 te le cur~ giit subì te cln ll 'i11(liYicluo: a ltra c:ovia ùella scl1ec1a , co11 In i11dicazione de l omune <rre si reca il militare, sarl1 fatta perve11ire ul ::.\linistero (Direzione generale della Sanità militare) : i milit<1ri, che risultassero affetti da malattie \eneree contagiose, Yerranno 1·il)niti in uno o pit1 ~ta bili1ue nti r-;n11itn ri, per c:iascun corpo d'armata, <l ftincllè sotto il c.:ontrollo e la sorveglianza clello Sllecia lista eonsule11te del corpo d'armata (e ciò allo SCOl)O cli una maggiore unifor1nitn' cli tratt:'1iuento) es~i Ye11~ano sotto1rosti a lJe cure atte a far ~compari1·e 1 i1i:1n.ife~tazioni morbose infettan~i : cloPo di c.:l+e, e clop-0 aYer integrhto le cure medica' u1entose c·on ndatti a)11ma€str arne11ti di i11dole profilattica ·, votrnn110 essere invi ati. alle loro case. Si ricor<1a che, iw r le' uor111e della circolare 403602-5-H, llll ese1npl<l re della schec1a per sifilitici, clel militare che cessn ili far parte• (lell'esercito, cle~e esserEl tra~n1essa nl ::.\li1listero (l>irezione ge11erale della Sa11ità militare): in detto e.~e111plare dovrà esser e in<lir ato i l ('0111a11<1 0 (lOY~ il militare s i rec:a in con•

gedo.

10. ( ' on1pint~, il lio~11r.ian1ento di ciascu11a classe, le Dii-e%io11i cli R~t11ità militare {lovranno trasmettere al ~linj stero (J)irezione ge11erale (le lla Sanità n1ilitare) un elenco 11uu1erico r iass11ntivo, compi~a­ to in base agli e lencl1i cl1e i singoli corpi e sta,b fli 1uenti 8,anitari invier:.111110 loro, inclica11te : a J ì tracowatoi:,i allo stadio ascit1tto che sono Rta ti li<'e11ziati dalle arnJi ; b) i t ra c:ymatosi segrega11ti . che vengono co11tem).H.>ra11eHmente trattenuti; e) i ma lari~i cl1e Yengono tr{lttenut.i per 1~1 cura e la bonif'l·a : , d ) i ina lati di affezioni celtiche ch e ~on 0110 licPnzi:l ti , u1a inYiati o· tl'a ttenuti in cura perche presentanti inanifestazioni contagi-0se in atto (di~tinti iJl a ff<>ttj <la blenorragia, cla n lce,ri vene1:ee, cl::t sifilide). l')er i ttaco1natosi (d i cui le le ttere a ~ l>), oltre n i <l~tti ele11c:l1i i1n1nerici do\rà essere com pilato e t~ ·:1 s n1eRSO nl 1\ilinistero (11irez.i ~ne ~ene~al~ della 1 ~nnitl1 111ilitare) un elenço nom1nat1vo, indicando ve1· ('i,1scun i11divid110 la località ·dove egli si r eco in lice11za, illi1niu1ta o in congedo».

123!)

SEZIONE PRATICA I .

11istro clegli inter11i per sollecitare il congedamento <lei medie; condotti attualmente in servizip mi.. Pe1~

l'[; niversità d·i Bari.

. . È stata prese11ta ta alla Ca 111era una mozione co.ir

c.-epita nei termini segi.1en ti : «La Came r a invita i l Governo tl ~ s titui re in Bari t111 ' Università di studi, l'esa a.ncl1e più necessaria cla lle nt1ove condjzioni cr e-<'lte '(1alla gt1err a vittori'o&t )) . La m-0zio11e rec~t lR fir1na de ll'o11. Lembo e di altri 70 depu-tati. •

. ltlSPOSTE AQUESITI E ADOMANDE. .

> npplen .~e

in caso tli infe.rniità - Paga.D ott. R. Q. {Ùl . d'A.. - Se è pro,at6 che l'infermità fu l)l'eSa a cal1sa del se1·,izio che Ella disirnpegrra \a ritenia1110 che si J)()Ssa, a lmen o ver r~gione di equità, corrisponderle lo stipendi<> <lurante il ten1po in cui non h a potu to !)restare servizio·, e ciò tanto più che E lla .f aceva le veci <Ji u11 titola r e <limissionario per cui il Comt1ne era disin1vegna t o dalla corrisponsione di nlcuno stipendio. I 1neclici haru10 l 'obbligo di porsi a disposi%ione c1ella competente a utorità sanitaria quando,. in ça so di epidemia , occorr a t1sufrufre della opern loro. In caso di decesso per l'esercizio professiorulle ·è co11ceP~'l la pensione preYilegiata a lle famiglie f\ no1·n1a della legge s11eciale a ll'uopo esi. tente. (7533) 1nento. -

(7~34) A1·vicen da11iento -

Cornpensi. - Dott. \ r. C. cla P. - · L 'art. ·2 della circola re 8 giugno 1917 .d ice :

« J)urnnte il t f'mpo in cui (gli ufficiali ine<lici) nre~tano ser ,~i zio. pr esso le Amministrazioni eivilt rire-vt>ra11no cla ll'A.ntministr·azione militare lo stipe11<lio c1el loro gr ado e l'in<le1u1itit tli servizio .specialf', 110P<::l1è - · colo1·0 che si trovano· nelle co1~d izio11t volute J)er avervi diritto - l ' ind~1u1ità giornalierrr cli lire 5 . di cui a l D. M. 26 gi t1gno 1916 e 1' indennità per gli ufficiu li richi<11nati dal congedo fuori cl(-\lla loro r esidenza di «ni a l D. J.J. del 10 ng\Qsto 1 Hlo. È esclusa la conc:Elssio11e di qualsiasi altr<l i11dennitil ine rente alla qt1alifica di t1fficiale». Questo, ~eco11d-0 noi, vale qt1~11do l'ufficiai~ 111edico J)l'f\sta seryizio in una sola c·on<lotta : ma quando egli presta, invece, serYizio i11 d11e cor1dotte deve essei-e applica:ta . la dis11osìzione di cui al com ma 3° del1'art. S dellà circolare cle l 10 sett~u1bre 1917, seco11èl o cui nella sec(}nda ron<lott1:l è con siderato co1ne iuteri110 e dqvrà, gni11cti, ricp,·ere intero o partt> clello assegno che il Co11111ne f'or r ispo11c1e,ra al medico civile richiamato. Recondo . noi. 11on mont<t ~ la Reco11da condotta. faceia pa r te dello stesso Con1une o di al tro. (7536) Ufffoiale 1J1edico a Prioe1ir7ato. -. Dott. , l.,_ O. ' cla S. P. - L 'ufficia le. medico in congedo })er

infermità· e non per C-<l ll S<l <li servi zio, può ripren• · dere il suo })()Sto di eo11clotta se lo comportano le• sue peculiari conclizioni cli Ra Iu te, a lvo, a congedo ePnllrito. regolarizzare h1 i)ropria vosizione nei ra1)P el 0011.qedanient o dei niedici oondotti. IJorti della a utorità n1ilita re. I~e e-0mpetenze furono I/on. clott. Galileo . Beghi, de11utato di Rovigo, giustamente liqliidate: l"la i11terrogn to il ministro della guerra ecl il lll iI

I

ATTI PARLAMENTARI.

/

{23)


- ..

121.0

'

IL POLICLINICO

• (7.):;71 J>r1~siunc di rip<·r::;i/Jililà alle 1·<'doi:e rrl ayli ()rfani. -· Dott. I>. R. Ù<l G. - :.-\(• ·il i;;anitario è l'i1nasto in~critto n lla ('1lSStl per dieci ùnni <.:on1• pinti, ln .YP<loYa può <IYE:'J' cliritto nd n11n i n<le11nitù · <..:onsii-;tellte i11 una ~on1111a p~,r una Yolta · l'agguag-1i;1ta ai ùue terzi del capit<ll (l acc111n11lato sul eo11to iudi\'i<lu<:1le. 'l'<tle incl('t1nlti1 · s11f'tt<1 in coneo1·so con la vrolc min-0rcn1H:'. (T53c.. ) l .,cn .. ionC' - .~es:·;e1111ii. - IJott. G. z . <l ~t ('. ' - Co11 2S anni di 8e1·yizio f' '50 cli età. tenuto conto <lPl <:ontribt1to mns~i1110 i>a gnto ver (]jeci anni: li- . qniclC'1'it la 11ensio11e di lite 1:)27.!>8: <'011 :>n cli etit

I

e 29 cli ~cr,firiio liquicle.rì1 quella .cli lirP lGùD.0 e ' <·011 57 di etil (\ :JO di Rer\·ir.io liquiclerit la son1n1;1

lire 18:10.40. . ' • . I.in l€'J~:gr Il·Oll a<.:Cl'lll\1l 11d iJ1terPRsi qnundo pèi1•L1 <1l•l diritto cli riJ>fltere la 1·eKti tuzion(:' de llf' sollln1P Ye1·satp Yolo11tnrialll011t(\. loc·hè f<t Ru1>1>01·rc. cJ1,.. tn le resti tt1zione a YYPng:i ~E' Dr.a él 1C'u11 J>H ga1ue11 to ·di, interessi. Il Yer&1m011to Yolu11tc11·io cli Ji1·p '..J.00 fatto J>Pl' <lj

clieci :1nni porta, allr c:ondizioni (li eti1 ef.;potit0, l·auruento di ])ensio11e cli lii·e i-17:2 ...J.O D<'l 1>ri1uo ca.·o. cli lire 421.08 nel sec:o11t10 e cli lire 4:)2.:t~ nel ter7.o. J•er regola ?:€nerale l'aumento dPl decimo· se~sen­ Il!lle si overa sullo stipendio perjoclicn menw accresc:irito. cli lllOllO Clle ]ler ~ ffetto de_l (fllà~·to , ~sse11nio Ellit dovrebbè ora rice1·ere l a son1n1a· cli lJ. 292-1. tra11n(I elle n€1lla. conYenr.io11e . ad atto di no1nina 1!<)11 ~ia ef.:pressan1e11t(:\ in<l ic<1to cl1e il detto aume11to Y11 pratica'to sE>1u1>re sullo stì11e11;dio i1117.1a1e. ( 75~!lJ Ufficiale sa11ifa1·io - (./onyedu ver· in,fern1ità. - Dott. . Pnrvul118 cla P. - ~.\.ll 'nfiiciale sanita1·io è np11li01bile nèi casi di. eo11g'e<.lo J)e1· infer1nitit il clispoRto dell'art. 29 clel regolnmeuto sa nitario. :flJJver(> la su1)pJe117.a ·Ya '' c:a ri <.;o, <lel Conrnne. 11011 . ,,.o~nclo nd esso e~se rf' i1uposti oneri ocl aggravi i :nè ta11t-0 1neno din1inu~io11e <li a::)~eg110 elle c10Yri1 ~~ser·· corrisr>osto l >E'.l' int~ro. l'onfrontisi l'art. 82 col snc-citato art. 29 ùe1 regoh1me11to. (7540) Pensiun,i. - Dott. C. JJ. da ('. - I /art. ?,() dcl Yigente . tei;;to un ic-o · clelle leggi sulle pe11sio11i Rtabilisce cl1e i mecliei c·he ad~riro110 a lla Cas ·a cli previ<lPn~a 1>ri1ua della I'>l'OD1nlga zion~ d~lla Iegg·<· 2 <liet~wbre. 1909 hanno cliritto nl ric:o11osci1uento clei ser,·izii vrestn.ti nnterior1u e11te nl 1° gennaio 1 99. ('osiecl1è avè11<10 Rll·t p1·est<lto ser,·izi o clnl . 1° gennaio 1890 al 3J cli<:<?tnbl'e 1R97 J>uò far Y<\lere. R anni. di serYizio l1tile. <.:l 1e. agginnti agli altri 10 po terior111e11te presb\ti. rapJ)l'(\St?nta110 l<l sonHn c-1 di an11i 18 di seryiv.io, i1on . Rnffieie11ti per liq11iclare ln I)ellRio11e. lu qun lfl l)l'el"'\uppone '1111' seryizio Yè1lnt;\ bile <1i an11i 24. n1Psi u e(l 1111 gior1)0. (7.5 -ll) Jn..fern1ità <l<'l 111<•diéo c·nndollu in,/crino. I1ntt . .1.\... I). <ln .i-\.. - l)ei iue<lic1 iutcrini le spes(.) (li suppl()nza so110 ~llllH'(' n <.:aric:o <lei C'ou11111e. JlPt<.:l1l· ~s~o no11 h<"l n lc:un obhligo legnl<' <li C'orri· sJ Hn~<l€1re lo sti1)e1Hlin al n1e<l it·o i nfern10 (:\ <'iò anc-h(' (Jll<.\11(10 rist11ti JH'OY<l to <'llf' la inf(>rllliti1 fu contra t tn llt>r r:1giotl<' di ~er,·izio od a (·ansa del nl(l-

.

d(·~iruu.

11 Co1n11UL' dt',·e (·orri .:1lo11<Tere l·n8~eg-no al int·clito interino ~ino '' tutto il gior110 j11 <.:tti l1n prt'~tato 8er,·i7.io. ( 'oll\(_') 111('dic·o interi110. i1on \ÌUt·olnto (~il ca11itolnto o coutr.1tto. pub rnf:;s(\gnore le Jlropri<' di1ui~~ioni s~\Ill}lre chll c:rt><le. (24)

-

(ANNO XXV,

FASC.

50]

(7.)4~)

i ·tficiale : sanitario - , 'tabilità. - Dott. G. l'. da A. - I"'a sta bilitll con1e ufficiale sn11itario· non sf nc.:quisc1 opc l<'gis, co111e i>ei mediti condotti .

Occorre es1>let<.lre la pl'ocednra cli cui all'art. 80 del regoln1nento ge11erale sa11itn ri o. Se a s110 tempo 111111:.t fu fatto, la si l)Otrh pro1n110Yere ora. Doctor Ju sTITIA. (

F~erri~: io n1Pdiou-1nilitare.

r

,.\ll~alJb. Il.

3-127: Di~)f!•l la clo1nnnda all'In tencl ~11zn <lt-ll'urmata da ct1i fliJW1idE>va j11 zona di gnrrrn il l'eggimento <.:he ;tn<;ora lo an1111inistra. Al dott. ID. Z. da L. : • Il cleci·eto tli conged;tm011to ha esclusi gli ufficitlli di t11tte le categorie. l 1ue<lic·i <lelle c:lassi con~ecl.n te, q11i11di. non han110 <1 iritto n Jlerc.:epire nn-0Yi1111ent~ l'inden11itit cli l ... :>. All'<1bb. n. 9B9n :. S~ Ella 11a i-ngione Cli rite110re che l<-l. riaccensio11e (l~l i>roé:es~o tt1bercolare in J.;ei late11te sfa di})eSa <la eauSe di. servizio (il Ch<' OCCOrrerà l)rO,·are) 11on YÌ 11a altra Yia cla seguire elle Ja richiesta regoln Te, (la dirig·ere all'a utoritit militare da c11i di1Je11de, che ~a n1alattia d<l. cui orH Ella è affetto Yenga e-0nsiù~1·<tta con1e clipendente cla cause cli seryi:r,io agU · effetti dell:t pensione. ....\Il 'a hb. n. 1 G5 : Per ris1)onderle occorre couosc·ere l)iù cbiaranìe11. te quale è la - sua attuale ]>Qsizione. Ella dice che trovasi i1i congedo ternporunRo per otten,uto esoneru . .A. quale stipe11di-0 v11ole ullora aYer diritto? .

\

All'abb, n. 5964: No11 si ·p.ossòno far 1)revisi<>ni circa il teIDJ)O che Yerrau110 trn ttenuti in ~'€rvizio i medici elle l1anno • dicbia rato nel questionario dì '?oler rimanere sott-0 l~ armi, e ... n e1>pt1re i meqici ché 11nnno dicl1iarato di i1on voler\i pjù rirrianere. . C iò dipende da .1111 insieme di co11diz,ioni politie-0-

n1ilitari che non è ancora 11ossibile antivedere. Ella l)UÒ benissimo far domn11da di \enir inviato a far servizio i11 colonia : il 1n iu i 111 u.r11 di servi~io a cni cleYe obbligarsi è cli d11~ an11i, 111a J)U Ò sempre ehi(~dere di venir tratten11to nlte rioru1ente. • All'a bb. n. 7139: f.;a remu11erazione cui si atC'~1111.1 ~vetta. anc·hè agli ufficiali di co111plemento 11ou1iua t i dur:.1 nlP la

guerra.

M. G. I

NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. 11 11ostro Yèllo1·0_,o col hl bora torc clott. Guido Men~ cles è ~tato pro111osso. a scelta. tene11te colonnell{' n1eùico. • EspTi1nian10 i 110 tri C'orcl inli rallegramenti e gli nngnrì cl i t1na viù rapida ns<:e~tl a lrPgregio sanital'io. eh' nttraYerso l ·t->spc>riC'11za dei duri anni di guerra 11a rivelnto rart• qnnlitit e Ri è conquistato a lte benerneren7,e orgHnizznndo i .. fl'Yizi medici 1nil i ta 1'Ì S}leCia 1ÌZZ<l ti: I co111ple~~i Rtq·yizi J><>r tubPrcolotiei, JJer mutil<l ti e 1)€11' inYn licli funzio11n li gli hanno valso i I plnu8o. l'n1nn1irazione P la gratit11dine del Poe~~ t- Rono ~tati citati :i n1o(lPllo fuori cl'ltaJia.


.

[A~No. XXV, F ~se. 50]

SEZIONE PRATI CA

Il nostro re<la ttore i1rof. Sa bella Pietro con su, . ' l ~nte <.le rmocelt1c~> cl'a.rmata, è st.:'1to promos....~, a scelta, al grado tli 111aggiore i11 data 24 settembre 11 . R., e più re<·(>11ten1ente è r-;t;tto insignito della Croce :.11 n1e1ito cli gu~rra clal Co1nn nclo de ll'armata <.lel Gra1>pa eo11 ordi11(\ tlel giorno n. 222 del 4 noYen1br0 u. R. Vivi ralleg1·an1e11ti. '

.

alla Iibera ù9cenza i dotto1·1 : Gan• gi SalY.<ltore in llè1'toJ{)gi:l inedica a Catània; Mar iconda I.><lOlo in anatomin l)atologica ·a Ron1a; R az~ano ...\ lfre<lo · in <· lin icr~ oste~rica e g inecologicçt a • Napoli; Serra l~l'C<Jle i11 patologia cl1irnrgica a Ge~ nova: Tieri 1 >cnnf'11ic·o ....\.nt<}11io in clinica oculistica So110

..

il bilita ti

a Napoli. •

CONDOTTE E CONCORSL

• 1241

'

r.ione bellica non era sola1nente. llll pro blema di intensità, ma anche òi. rl arata. Il Comitato centrale di 1nobilitn.zio11e i11du striale inco1ninciò dapprin1.1 acl emanare 1111u serie di l)fo,;vedimenti atti a tutela 1'e ~e m aestra11ze femrui11ili e minorili, ch e nella intlnstria della g1t1e l'ra troYarono il più largo in1piego . Co11Yinto poi de11a 11ecessi til. di salvaguurclare 1:'1 ;:;al11te (lell 'orx~l'aio iu gt->uere, r ivolse l a s u a atte~ionf\ · a lle condizio11i in , cni si S\Olge l'indlJ-stria; condizi0 n i che se sono q11nsi ~eilll}l'e buo11e . n e lla grnnd.e , sono cattjve o ]ie.ssi1nfl nella• meclii1 o 1te lh1 piccola. 1·a.1>11r ese11tn i1clo . una 80rgente di clan11~ Ji:r ~a 1na-e~tr<~nza · oce_li ~<l t u, mentr~ le costruz1oru pe r lo p iù i111vroYVJ..1*1te od aclattate co· stit ni:-:cono u n ostacolo sneS\AO i11sormontabile per a11vortarY_i lè u ecess<1rie n 1ocliiicl1e. f je i1orn1e ~manate Yù i·ra n110 a11chP per r assett<> i11ù11striale l)OSt-bellico. ~ti1nia n10 interessante cli

s intetizzarle.

\

L'or{lariizza.i:ione del lai oro , assolt1tame11te i1e aperto ee~saria JJer assicl1rt1re sin u u buo11 rendinianto . u11 <.:-0ncor~o Jler titoli per la nomina <.li 40 uffieia 1i c:l1e il l1enessere d e-gli · operai, 'leve tendere a trodi compleme r1to · i1el Corvo ~11itario militare n1ava r e lo ~forzo e la ve loei t il. ovt i ni uni p<?r r €alizzare . rittimo. Le <lom~tn:de dovranno pervenire a l l\1iuii1 iuassi1110 di lavoro col minin10 di fatica. C Lò · !-'i s tero entro il 31 dicembre 1918, corrf'date dai seco11 In sc.:elL1 ùell 'jndiviclno ucl at~ g1}enti ùoc11u1e11ti : 'atto di nascita; · certificato di \ · ottie ne a11zitutto , 1·0, che va poi attP11tcl1\1<' n te l:-,Ol'Yegli:1t9, i,ua socittadinanza; . eertifica to penll:le; ceTtiticn to di .b uoJ>rattt1tto co11 1111 cong rno 01·n rio tli lavoro,' ch e ~ na condotta; titolo profes::;io11ale : lau rea ·e certifii I ,·ero cardine <.li tutta l'ol'ganizza7.ione . So tto que - eato dei ~unti otte11t1ti i1elle singole materie clusto pu11to di vista I'esverie11za 11a sancit o molti rànte i corsi l1niversitari. <.lati f o ndamentali. (·11e gli studios i d e lla fisiologia FILADKLL•'IA. Col l egio dei rneàioi. Pre1nio .AJcle l la ,·01-ç aveYano già accertato. rua ch e g li jnduva1'engn. di cl ollari 250 (fr. 1250) . I lavori cl~bbono stria li troppo spesso n on <1 Yevàno apprezzato al ~ssere in lingua inglese o ac_çompagna ti ùa una giusto valore. ~e vi~ne q uindi la i1ecessità cl~l ritraduzione i11 inglese. Scadenza 1° · mag~io 1919. J>O~o settima11ale . cl Plla ridnz ion0 degli ora ti, de l• Per informazioni 1·i volgersi nl prof. Fr~1nci~ R. Pa 1:adoz ione di riposi i nte r1u ed t; 11è s i creda cl1e con ckard , segreta11io <19, Sontb 22-D street, r11ilaùe lq11eHto mezzo co11tra ~ tn to spesso dè1gli ste~ i phia, Pa., S. U. d 'A.). operai - s i ottenga 11na <l in1i1111zione d el re:11di• 111entp, cbè ·Bnzi questo, e11trp . certi 1 limiti,. auLaureato 13 a1111i, larga pratica cl1irurgica come 1uen tn, co1ne lllll'e rnigl io1·a la q n :i li til d e lla proèlSSiSlt"'nte, . aiuto e clirettore a mbulatorio grandi cluzione . ospedali, ottime refe renze, buoni titoli, pnbblica.A.Ilo sco1)0 di realizz;:tre l ~ provvidenze igie11ieor.ioni, <.liRl )Osto 11 restar servizio su bit? cl1irurgo sa11itari~, venne ap1)unto · istituito presso il iVIiruospedn le. - S crivere ~latteo l\llattei, via Cavou1· ~tero a r1ni e mùnizioni nit nffi(·io dì vigilanza igieN. 136, interno 9, Ancona. niro-~a nitaria, cr"'ea11<lo l'ispettore medico del laDa q uatt1·0 a11ni assis tt-nte e<l aiuto di cbirurgja ,·oro. cerca po ·to di' ail1to <li chl.rt1rgia, possibil1n1ent~ \ ,..asto è il JJr ogrun1n1è1 <:he <.leYe sYolge1·e quest o grande o8pe<J::tle o c l inica universita ria. - Sc1in11ovo fl111zic>nario . .n cli ùito Hll'jgiene ed alla sicuvere <11 signor A11gelo Di Cosimo-, Ospedale civile, r~zza .i11<.l11striale: si <lù 0011 P so i l giusto Y<.tlor c }\.ncona. • a l· lìarere «1 uita.rio nelle QU<':stioni di igiene ind11·trinle : so110 su()i_ C'o111piti l'isper.io11e sistematic:1 Ro~r~\.

-

Jlini.st ero della J[arina. -

È

'

delJ~ in<lustr~<.> ,in~nlubri

MEDICINA SOCIALE.

-.

La vigilanza igienico-sanitaria •

negli stabilimenti industriali.

:I )

pl'i1ui tuf>si tlell<l i1ostra g uf' rr.-1, n.llol'chè le intlu~tl'iP n<.:t"<.->leravo.110, con ritn1 0 febbrile, In · loro prqcl11zione pe1· soddisfar e ai bisogn\ <.le1le opern.'zio11i 1nilit.nrL il sottoNegl'etaria to ar111i e 111un1zioni ~ i re~e co11to cl1e il p1·oblerua della l)l'OàuFin

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(J) 1·n Yoluna'tto tl i <:irt:a 100 ì•ag:in<:', <.'dito a

cu1·a <l(>l l~ ol le tti110 del C'omitato centrale di m(lbilit.az ione industriale. •

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l'organizzadc-> l pro11to soccorso . Jler

• Jr, ionp ùfl l serv . jzio 1neù ico ~ le 111aestrhnzè, la vip:iht11z;1 sn 11~ 1un ln ttie 11rof(>Ri::io11;1 li, il servizio (li <·011trolh) ~nll<' •lSsenze. ecc. • l..'ctttività di Ull unni> Pf' l'll lC•t fp tli tlire che l'os• sel'\':lllZèl <le lle di~1)ostzio11i l'elnt iYP :tlle norme f<)llclanH.!ntnli. tli n Jr,iOIH:~ <Ì{: i . Ji.>tn li di la Y01'0 non in. eo11trn. :-;peeiali. t.ljtficolh'1 , nnc·lt0 perthè 1n11· te11endo ' c.:outo della tntt>l.1 d 01lc• lll;\P~t l'•l n zt'. n on l"i astr<le 1n1ti tl;1lle condizion1 · presen ti e fntnrt>- d ello ~t11hi­ li111ento; .quando poi si tr:1tt<.1 cli lav o razio 1~i insalubri. i vrovvedi1ue 11ti ve11gono pre. i non dal olo ( 'onut.ato, c01ne ne2·Ii altri ca s i. ma dallo · tes~o )Jinistero. (25) I


I IL POLICLINICO

[ANNO

-XX,7 , FAsc. 50]

,-olumetto :::;0110 eletta te alcune norme pr.ati\iden~ sociali. I/opera· del À'linistero armi e mt1<:he ge11erali di igi~11e <lel lavoro, "Semplici e spesso nizioni ha crea~o llna nuo,v a coscienza, un nuovo illnst1·rrte oon diseg·11i chin ri e ben rappresentatiYi. orientamento nei rapporti. fra industriali ed ope8t1:etta1nente legata all'organizzazione del lavorai , fra medici, industriali e maestranze. 1'0 ed alle C'ondizioni igieniche delle officine è la Medici ed industria li debbono ora di ·comune ae freqt1enza df'll'infort·un,io, da gualche tempo in reoordo collaborare ed unificare gli sforzi per l'aglativo at1me11to v~r le maestranze operaie; l'im- .. giungere quella 111etn, creando la volontà dei biportanza di questo problema è. notevole, poichè sogni, che il nostro popolo ha fatto tacere l)er mi· preve11ire )'i11fortt111ìo Yale risparmiare un danno ' soneismo, per indifferenza, 'i>er adattamento allP e guadagnarè alrue110 il ~5 o/c_, sulla produzione. La vecchie tradizioni, ti'op110 spesso per igtioranza. pre\e11zione si ottiene con l'applicazione delle diEssenziali sono · l'ed11cazione e l'istruzione delfese alle i11acchine, con norme generali di igiene l'operaio rnediante c:orsi pr_o fessionali; l'assistenza (locali s1)aziosi, ordinati, puliti, ,ecc.), ma soprata lla maternità 1 la lotta contro Ja mortalità infantutto co11 l'educazione clell'operaio,. la quale sol- tile difenderanno 1'11om-0 di domani_; le migliorat~ tanto crea. l'abito del la difesa indi,rìdt1ale, poicl1è condizioni di abitazione, cli alimentazione (refet' nella preYenzione 11011 ·si l)Uè> l)retenclere ùall'indit'Ori, cucine econo111icl1e), l'educazione fisica daran,·iùt10 · più <li quello che possono dare la sua eduno all'operaio la i·ob-µstezza necessaria per reoostel'e al lavoro proficuo. cazione e la suc.l i~t1·uz1one. Programma vasto e grandioso, che non può es.,,., .. sere attua.to in breve tempo, ma di cui si inco* , ·mincia oggi ad i11tra Yedere la realizzazione in ·uu · No11 llH?no i111portante e 'rasta è l' altra parte del pr'-Ossimo avvenire e tanto più ora che la giusta co1npito. relativa alla vigilanza sanitaria, a cui il pace h:t coronato l'edificio della nuova civiltà d'In1eCJ.ico i-spettare ùeve dare la massama estensione, talia. FIL. diffon(lendo le necèSsarie cognizioni, anche fra i nlerlici pratici, a,i quali spesso sfugge 'il fattore J.)l'Ofessio11ale, causa prima di molte Illll:lattie. NOTIZIE DIVERSE Agli in<Lt1striali ed a i medici no.n è certo sfuggito il 11oteYole aumento della morbosit<\ fra le li servizio sanitario civile riorganizzato nei paesi maestranze delle industrie, che Lavorano· per la liberati. gt1erra, e:iò che rappresenta, eon l'infortunio, un I importa11te capitolo nel bilancio ~assi,ro di llna Il Comando Supr~mo C"Oill unica : azien~a . Da ciò la necessità: da parte dell'induProcede atti,rarrtente la riol'ga uizznzione clel serstriale di salvaguardare con tutti i mezzi_ l 'int~­ ''izio sai1itario civile.. gri tit fisica degli operai. .Jn questa lotta, 'la collaNel Goriziano e nell'Istria esso Ya gradatamenborazione del 1nedico, orma i si è imposta, poichè te sostituenclo il servizio 111ilitare, che fin.ora so1)si i11co1uincia a vedere in esso non già il sostenir>~riva da solo ni bisogni delLa popolazione. . tore cli })rincipi o di norme peticolose a ll'economia A Trento è sta.fa. istituita una speciale sezione i~c111strlale ' ba j11vece il consigliere, che sa sugispettiva per la i>rofilassi e per coordinare il ser. . ' gerire i mezzi ecl iJ modo, per assicurare all'induvizio sanitario civile. .. stria la -valida cooperazione di una mente sana A Udine jl .Comune fl1 provvisto · di ni1merose nel corpo sano. Questa organizzazione medica comstufe per disinfezione, <tllo scopo. di essere pii1 'pre11de l1na v1sita preventiva d'ammissione, di spe- efficace l 'assistenza sanit..'1.ria. Furono inoltre diciale importanza per le industrie insalubri, in cui stribuiti ca,ralli ai m~d1ci condotti. è assol11tamente necessaria l'eliminazione dei non Gli ospedali di Longo ro11e, di Th1ene, di Pieve adatti, una visita. periodica, la vigilànza sugli av(li Cadore, di Auronzo funziona110 gih cla vari vele11arue11ti acuti e stille infezioni, l'assistenza sagiorni regolarmente. nitarht. il i)1·onto soccori:;o, ecc. Anche all~ comunicnzioni postali si è cercato ili p:r:o,~vedere, nella n1ist1ra d~l })O~Ribile. Dove Nel \ olumetto sono poi alcune norme vraticl1e non si è pott1to ristabilire il r-;erYizio ciYile, la l)0·sui l)riµcipali a'1 velenamenti professionali, suffi1>0ln.zione si ' rale del · ser\izio della }losta iuilitare. ciel_lti per dare un'idea cJi q11esto .importante caSi è pure istitt1it.<> un servizio di postn Yolante l)itolo dcll'igie11e e J)atologia indlistriale. !\'on. 11ltin10 con1pito clel medico di · fabbric.:'l è 1>er i centri lontani dagli uffici postali. poi nn~t provag:a11ùa insta11eabile, incessante l">el' La Commissione scientiftca interalleata per l'alimen· · l" i111pi pg"() dei J)ill COlllllui e<l efficaci m.ezzi di difesa tazione. p(\rsnnalc, 1>er l 'o :erYailza cli norme cli igiene incli cui a bbian10 già dato notizia, · si riunisce nuo,·ndi Yitl unle, i>er la profila ssi delle più graYi malatti~ tUP11tR i11 quPsti giorni a Ron1a. soci<lli (tubercolosi. sifilid.e. ecc.). r~a 0Qm1ui~~ione 11a tenuto nltre ql1nttro riunioni. (li cui clne a Parigi, unn a I.ondra ecl una n Ron1:t. ~el·

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.\ •1nP~to 1110Yi111e11to i>er ~1ttuare I.e indisi1e11sa bili }ll'OY,·ide1ize JK'r le mnestra117R, alcuni grn11di indu;-;triH li italinni 11nn110 l)nrteci11ato <:011 larghezza di , t~clut l'. fa Yor<?11do no11 cl1l og_gi le ru11ltiforme prov(26)

Per i grandi invalidi nervosi• Sotto ·la. llt'eside11za dell'illt1stre prof. Ren. Ca· n1ilH> Golp;i, 11a avt1to luogo l'nsse1nl>lea degli ade- · re11ti nlln fondazio11e clell'I. tituto P<'i grandi invn-


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1243

SEZIONE PRATICA· •

lidi nervosi di gu~~l'l'a·, p1·omosso dal prof. Eugenio Una medaglia d'oro all'on. Cira(Jlo. Medea, a llo scopo di ait1tare questi infermi che A.ll'on. G.io'\·ànni Oiraolo, cllf! l>er ben ventidl1~ banno bisog·110 di continua e particolare assiste11z:i a1111i ha sempre clato la propria attiYità ad opere nelle loro lunghe e gravi infermità: i1manitarie e filantropiche e che durante la gt1erra Il sen. l)l'Of. Golgi illugtrò brevemente il co11eettrJ si è de<:1iCà to con amore ed intelletto alla Croce fondame11tale che dovr~t informare l'opera del nuoRossa Italiana, è stata conferita da. S. E. il minivo ente, ed il prof. Me<:lea riferì· sulle nume:rose sotstro Orla11d<' una medaglin d'oro quale gltn e metoscrizioni finora. pervenute, che sorpassano la cifra ritata ricompensa. Il telegramma che la notifica è · di L. 300,,000. Il ~n. B~tetti ha già · offerta una il seguente : grandiosa villa con giardi110 nel comune di Arosio, «Mentre vi_ttoria nostre arn1i avvicin~ il momenmolto adatta come sede ·dell'Istituto. to in cui Uroce Ross-a Italiana potrà oggit1ngere alle L'assemblea, viva:n1ente compiacendosi dì tali cobenemete117,e già co11segui te in pace ecl in guerr·a. municazio11i, proce<lette alle cariche sociali. Ven11equelle coiu>icue che le a ssicura il r>rogra nnua. di · ro nomina ti: presidente il prof. sen. Golgi; vicel>rovvidenze sociali cl1e si è prefisso, confido sia presidente il sen. comm. Be-rtetti; - direttore dei11er tornare gradito a Lei, che cli quel programma • J'Istituto · il prof. Eugenio Medea. Del Comitato fu assertore illuminato, il segno solenne di ricofanno parte notabilità. e grandi: industriali mila- . 11oscenza, che è stato su n1ia prop0sta, con decret(!) nesi. 17 corrente, attribuito alla Sua. benefica attività, eon il conferimento .della medaglia d'oto al merito Il Comitato antitubercolare . di· Roina. . della Sanità pubblica.· - F.to ORLAKDO )) . Si è riunito. sotto l~ pres}denza del Prefetto gr. Rallegramenti vi,issimi. uff. .i\.t)hel, il Comitato pro,·inciale di Roma per Per la Duchessa d'Aosta. !'assi ten~u ~ntitubercoL-'lre ag·li ex-militari. Ernno . prese11ti il inedico l)ro,·inciale prof. Badaloni, il Il Giornà.le Ufficiale della Repubblica Francese ~en. l\farcl1ia.fava, jl prof. Tamburini, il comm. lVIalltibblica Ìa seguente citazlone all'ordine del giorgaldi, il col. Corbi, dirett-0re dell'.Ospedal~ militare .no : • el ( elio, il eo111ru. Battaglia sindaco di Viterbo , . « S . J\.., R. la. Duchessa cl' Aosta, nata l)l'incipessa il. prof. :à1~1zzone. l' 011. Sanarelli, il dott. Villa in Blena di }francia, alla testa di uno dei più impor- · rappresentà117.a c1ell'01)era nazionale per j mutilati · t11nti ser1·izi ·clella Droc.e Rossa Italiana, diède prodi guerra, il i)rof. Torti dìrettore dell'Ospedale Poya durante h1 lunga e sang11inosa lotta, di attività, ljclinic.o e l'avv. Roberto Roberti, segretarJo genespirito c1i organizzazio11e ed abnegazione ammirabilj, procligandosi sino all'estremo limite delle prorale. L'ispettore clel Ministero dell'interno comm. r>rie for7k, e dando al personale dii;)endente, sott• Ravaci11i l)()rtò tl .'Saluto del ministro e spiegò gli intendimenti che il Governo si. propone di raggiunYiolenti bombardamenti, ripetuti esempi del più perfetto disprezzo del pericolo; volle inoltre estengere attraverso l'attività dai Comitati provinciali. dere il st10 alt<> IJatrocinio alle formazioni sanitaSulle comunicazioni del medico provinciale s'i rie francesi 'in Ita lia >>. •tIJtì u11a elevata discussione. T/assf\~sore comunale sen. . Marclliafava dette rag. Beneficenza. g11agli sull'-01>era cl1e il Comune di Roma ha intraUn decreto luogote11e11ziale ··autorizza il Rettore presa e comunicò che i)resto sorgerà a Roma. t1n ·1 ~tituto ID()dello l)er i--i '"'overar~ i fanciulli predidell'Università di Roma ad accettate l'eredità la• sciata dalla Principessa· di Vicovaro, donna. Eleo· s1Josti ~gli attaccl1i tubercolaTi. nora Lorillard Spencer Ce11ci, al fine di pro,1 vedere Il Prefetto pror>oRe la nomina di una Commismembri ~ t11ia specie di Giunta: sione (li pochi . . .ese- a costituire in Ro·m a uno o più edifici per 11n ospedale moder110 per i mala ti d~ tubercolosi, da inti-cutiva - per concretare e llOrtare a compimento tolarsi al 11ome di «Eleonora Spencer Cenci)). una vigorosa azione pratica. La Commissione ri' Sit1ltò composta del pr<>f. Badaloni, del sen. lVlarIl vaioolo a Napoli• .c.:hiafava, dell'on. Sanar.elli, del prof. Ta·mbt11·i11i. I del comm. Magaldi e dell'avv. ' Roberti. Da oltre u11 mese si Yerificano n Napoli alcuni casi di vaiuolo in forma nssai grave. La malattia . Alla R. Accademia Medieo-Cbirurgléa di Napoli. non· 11a assunto vera 'e l)ropria formn epidemica : ll<=1rò, mentre .iJ focolaio era pri1na in un solo qt1arIl 24. no,·eIDbre ve1111e inaugurato l'anno ac:cùde. tiere della città, si hant10 ora casi d0Yu11que. u1ioo :l,HlS-19, cori u11'allocuzio11e del presidente, L'Ufficio cli Igiene e il medico P~'ovi11ciale si adoc:.-otnm-. ptof. , ,inc·t'uzo De Gi~xa, da Zàra, i.s1>ir<.1ta 1)erano percl1è 1>resto la . malattia venga rlebellata. 2(L alti ide<I li cli ::;cienza .e di patriottismo. Il cliI.Ja vacciuazjoue è Rtata resa obbligatoria , e viene ~c:orso ve111'1P vi\'a1nente ap1)la11dito dall'assemblea, eseguita dall'lTfficio dovunque si Yerificano dei casi. la quale, su pro1)osta clel socio prof. Miranda, deSi procede alFisola1nento degli infermi; ma si ri-. Jibe1;ò JJei.; a ccla1nazione di n1andare al sindaco di . '·in cui. s ' innegg1:\ . . chiedono ecc<:'zio11ali t)ro-vvedin.lenti delle autorità Zara u11 affettuoso messaggio, .sanitaTie ~i.ttadine, i)erchè l'llniro ospedale di iso<i 14t rede11zione di quella terra e si fa omaggio lamento, il· Cotugn a, è Yenuto man mano a l">erdere ~1ll'illl1. ·tre cittadino che l'Accademia si onora di la su a e.flicienza. nYere a SllO preside11te. . ..

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IL POLICLINICO •

Vaccin~zione .

I~a qu~tione lll'incjpale ~atiL ·il tratt:'lme11to. delle

hn 1q1prto nnn ses~iQ11e stra01·<1 iuari;t di YH c<.:i llìl 7-ioui ;:int i ,·aiolose, le quali Ye11go110 e~C'g-ui tt' gr;i tnit~1 nit>ntp il gioYedì é la (lomenic.-.1 nei lfH.'è11i <lelle DPlegnz;ioni iuunicipali . Delle · vac<•inn zio1li p:-;eg11 i te l n·iv(1 tan1e11te i ri1eùici liberi eserce11ti Nouo olJl>Jigntj a de1111117-iare gli esiti al• l•Uffit:io ,~n<.:ri11azion1 ( TRola rri1)el'ina). • . . Il

~01111111e

obbligatoria a Roma. ài

H1iglia ia

Accidente aùtomobilistieo.

Il J)l'of. J:"01·clini.tl1tìo J iH tti:ti11i. doeente di pa tologin •ll<'di<·a ;1 (rori110, assessore' i)er l'igiene i.il questa . <'ittil, !\11to1·{} cli noti~~i1ni trattati st1lla: teravhi P di l <t YOl'Ì :-lC'Ì~Utifit:i él])ptezza ti. ill ,.a rii . cn n11Ji d(.lllè:l JUf:'di<·i~1a ll<t r i1 101tn to -g:tnvi lesioni, tra c·ui la f1·nttnra di un brnc·cio. in s:egt1ito a l ribalta1nento ùi un ~1 n tìHllobile, st1 cui egli faee v:t ritot·no. dn Alb~ . .1\ .n~;nrì cor<liali .tli sol lecita e 1 per-. " jf ttn gtinrigione.

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La « Croce d'Avorio. » .....

'(·orio >): essa ha l~ scopo d'impiegare i ·suoi fondi,. raccolti i11e<>1iante sottoscrizioni volllntarie, per migliora rf" le condizioni dentàriP <le] ~]dati · jnglesi. '

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.

Morte di tina ·o.ora benew erita.

È morto a 68 ann,i il prof. GIORGIO GAFFKY . • cui compete il merito <li avere <tccért.-'lto il compito

Nell'Ospeùa](-\ civile <li Sarz11ua è 1uor'ta . j 11 età di HH àlllli, la snp~riorc.1. ~nora A11gela Carlino Bruno; n ttiva e bene_tì<.:.t, 11~1 1,855 pre:-;;e parte con l'eser<.:ito ital]at10 11lla SJ)Pùizion~ fli ('rin1ea, oYe J)re~tò soccor so ai militflri fe1·iti .e ct)lviti dal éolern.

0ziòlogico specifico d(-)1 bn<'illo del tifo addominale giù descrJtto da Kocl1 ~ da Eberth. Ha compiuto altri. pregf\v.oli studi sulla virulen. tazione e l·atten0;1zio11e tlei germi, sull'epidemiolog'ia è In profilassi d.el colera, s ul potere disinfet-· t n11te <1e l {cal9re umido·. f\CC. 1-Ia diretto l'Istituoo <1'Igiene _cli Gi~Rs~n. t't1 u11 solf\rtC' e fernC'f\ nllievo e coo1)eratore dj I{oberto Koch.

. La tubercòlos.i q~ale · problema di guerra agli Stati Uniti. ·· . J ,a \ « ":\ :1tio11ctl 1-"uberc:ulosis Association » degli Sta ti l 1 11iti ha ~rganizzato cinque grandi confel'<-'l1Zt', Jl0l' <lY,·istare le ni:iRÙre prn.ttc-he da opporre · nlla t11bti1·c-olt1$i quale uialattia (li g11erra .

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Si è costituita a Londra una 11uova associazione filantropica. sotto il nom~ soei~Lle di «Croce d'A• •

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militari tubel'colotici che sono già stati di1nessi e di q11elli cl1e ora vet1·a11llo smobilit;a ti <1<1ll'FJserc:ito è palla :\1ari11a . Verrà presa in esame èl.11ehe la pl·opag·undn. antjtubercolare. · Rono ì11,·itn ti n })artecipare a queste riunioni i clirettor·i ·011itc'lri ed amministrativi e il ùersonale ~nnitatio di ospedali, sanatori e dispensar! per tubercolotici. - g-li insegnanti addetti alle scuole· all.AJ)erto e tutti coloro che sono interessati nelle opere antitubercolari.

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B. R. •

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· Il fn::-\<'i('olo 12 <1° òicerubrf. JHl~) della · nostra . ~lDZION Jij :.\ili.i DICA contie11e: 1. , I. Pl'of. J; . n'....\M.\l'O: Ancora :sul J)ote1·e ·n ricol-iticr> cl 0 l!c: fllonclolc a seer<'::ion ~ interna .

11 ft.t sci colo 12 (1 f> dicerr1bre 1918) della nostra REhlONE (..,Hl RlTRGICA contie11e:

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I. l)ro1:. ...\.. 80RES c: 11 drenagg·i o alla paraffina.

II. l>utt . .J . l~O~L\ XE1 .i.J.: Le albu·111inurie 1ion 11f'frit i<"li<'. III. G. ~·rn.\DlOT'l'I: Sopra, alcun.e parti col ari rn od n'

l ità del rr' SJJiro 11elllf pleurite.

' 11< trattanlento

II. •Dutt. R. :\iios1'I: Ija: clcrircizione ipogastrica del.

T'orinfl

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_\rterios('lPro:-;i :

• sinton1i lll'(>tlrorui ·i tlelltt <J

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)1iliL1l'i tubercolosi : .selezione e cura: . Pav. 122-! I•aralisi g·e11era:Je, Sìfi.lide IlC'l'VO~a e li)) quido c~r~bro-~pi11n le 1230 )) J •a te1·<'ec:io : <:u l';t 12.34 _ l{t.tùio: · ~ff~tti hiolo,e:i<'i <1<.. llP t)111a11azion i )) 1•)•>:; Rn1obilitazin11~ ~1Pi JUi lita ri iuc.t larici. YP)) J 2~f. uerPi e trHc·o1na to~i . • NJ11obilitnzioue sanita rin . » 12.qf) • <rie~tabllin1f\nti indn~t1 · i:tli: Yigilnuzn i .-. >) • 1241 ili< ·o--.;:a n i t-'1 ria ~t<lllll'l<'l): cletern1in:1xio11t' ple!i'-::i«·l <l<~l li-• • )) J 22.3 n1itP i11feriore e C'untrolJo rndiogr<11ico » 12.'31 ':I.1rau1unti~n11 <lell'n<l<101ne .

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ABBONAMENTI PER IL 1919,

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Alla ~ezione .A.lle sezioni Alle sezioni A:lle sezioni Gli ab bona.menti, per

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pubbli~azione:

Prof. GUGTiIEI,l\10 RII ,ANCIONI, . , ai11to i1ella· Cli11ica otò-l'ino-lari11goiatrica e negli · OSJJeda li rin11iti d i 1{ 01na , " .libero docente di patologia gen·e rale e di oto-rino-la1·i11goia.tria.

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La laringe e il sistem·a nervoso cerebro=spiilale Fi!iiiì;,i.C>=p~'l.t<> l<>gia. e

c J..iriicia.

I.Ja lari11gc 11a · rappDrti i11tirni e complesi:-;i col ·iste111a ner,oso c"€rebro-spi11al~, così c:l1e im.l )ol'tautissimi · sono i i>1·oble1ni ù i fisio-patologia che li co11 ee r110110 e -Oi eguale ' rnlore son o le lor o l'ipercl1ssioni nella praticH. Quante Yoltc un<1 diagno i· 'Precoce cl] tn be (lorsa le non è sta t::t sospettata o affel'mat.a dal iarìngologo, con 1 · 0~ e rYaz1011e esatta cli tma ca ratttri~ti<:n !)èll'nlisi l<lri11g(\a, l1 11ico sintoma della lesione iniclol"lare? · . , ~ebbene l 'argoine nto inte1·es i i11 .egu a l g·rado il 1ned ico ge11erico, il n el1ropatologo e l 'oto-l'ino-lal'ingoia tra, esso e.ra più o meno fngac~me11te tra~tato lH~lle opere . ilidattic11e Sltl i tema ner,oso o della specialità: ma11c:a va, in Italia e f u ori, lln 'esposizion(l ~i stenia t:ica di tt1tto qnesto C<ll)itolo. L' A.. ha assolto a l con11)ito che si è l)re fi sso rnagistr~ln1ente, facen clo tesoro, oltre chè clella r icca letteratura sparsa, difft1sa e i11coordinata, <lelln sua ~s1)erienza cli la bo1·n tol'io e di clinica, dando un'opera armonica . dì sicura utilJth I)el' ogni iuedico colto. . . · Volun1e in-So, cli cil'ca 480 f.k'1gi11e, c:ou 31 figul'e, in ter caln te uel test o e con vrefazio11e del prof . ~'1M1co - · J~IGN Al\!I. Prezzo l .1. 1 8. Agli abbonati al· « Policlinico>) che ne farun110 ticl1iesta e11tro il corr e n te n1ese cli dicembre, il voll1n1e sari1 speclito franco. di por to e raccomandato. per sole I.1 . 1 2. 6 O.

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Anno XXV.

Roma,

dicen:i.bre I9I8

22

Pase. 61.

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fondato dai professo ri : •

GUIDO BACCELLI

'

FRANCESCO •

SEZIONE PRA~ICA

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VITTORIO ASCOLI

. REDATTORE CAPO: PROF.

SOMMARIO.

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Questi~ni

del giorno: G. Dragotti: Pul1nonite influenzale e pulmon1te pestosa. - V. Scoccia: Se l'influ enza conferisca la irn. muniti\.. - Lavori prlglnali: A. Chiasserioi: Su alcuni casi di cinen1atizzazione dell'arto superiore. - Note di tecnici\: li. Cerc~ion E>: Nota preve ntiva su di un ap parecchio ge.ssato a tra.z1ooe per fratture del femore. - E. Bellandi: La trazione continua, senza pesi, nei monconi di an1putazione non suturati. Note cliniche: G. Galli: Contributo al significato prognostico -delle extrasistoli ca1 dia che. - Sunti e Rassegne : MEDICINA: •.\.. v. 'Ya~ser!llann: Reazion e di \.\' a ssermann e studi biologici della s1fihde in rapporto con la cura con1e mez;.i di lotta con~ro la.sifilide. - .J. Russe) Verbrycke: Cefalee d'origine g a stro1ntest1naJe - PEDIATRIA: R. Drachter: Per la diagnosi <leJl 'a.pvendicite dei bambini. - LARINGOLO GIA: R. D. de Sanson: Un uuovo t ip·o d'associazione dell'en1jplegia larin(J'ea. S indrom·e -Oi Schipidt a ssociata. - E . M.ereilles: Sulla si;drome di Ber'

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nard-I lorner. del va.1icocele.

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QBIRURGIA: G.

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'

I

Lerda: Trattamento operatocio ·

·Apl!untl di medicina pratica: SEl\1E.IOTICA: La ~i n~o1uat0Jogia del1,a d1sp~ea dòlorosa. CASISTICA: La pleuritP inft.11enzale. TERAPIA: Incompatibilit:l del chinino e dell'aspirina. - Sul trattamen~ deogli empie1ni. Posta degli abbonati. - Cen ni bibtlogra.ficl.

Nella vita professionale:· Cronaca del moviJl!ento professionale. Risposte a quesiti e a domande. -· Condotte e concorsi. Nomine, promozlo"i ed onorlfi~enze. - Albo. d'oro. - Medicina sociale: Notizie statistiche sulla mortalità per tubercolosi. - •L 'azione del medico nella poJitjca dei consumi. - Coltura superiore: Per il riordinamento degli studi di odontologia. Nostl'e informazioni: Ca si di vaiuolo a Napoli. - Notizie di.. · yerse. - · Indice alfabetico per materie.

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E vietata Za riproduzio'n13 di lavori pubblicati nel POLICLINIOO o la p1tbblicazione di sunti di essi senza cntarne Za fonte. · . ' ·

Dlrl«I. di pr~prleU rise~aU. -

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QUE·STIONI •

DEC. · GIORNO.

Polmonite influenzale e pulmonite pestosa. •

Durante lo scorso autun.llo in alcuni centri popolosi le forme pulmonari d ella inftt1enza e pidemica raggiunsero -una tale frequenza ed una tale., gravità ft1lminante ·Che molti si domandarono se noh 1si fosse di fronte ad una Yé ra epidemia di peste ·p.nel1monica. I ·p iù .fr\equenti e pii.1 larghi rapporti con l'Oriente a causa delle occupazioni fatte dalle truppe d.ella Jntesa contribuirono a dar valore a queste voci, .che furono ari.eh.e alimentate dalla tendènza ad a ttribuire alla peste ogni epidemia con partiieolari caratteri di gravità e diff1Lsibilità. A dir Yero non solo tra il volgo, ma anche nella c1 aA-:\ se medica si ·credette alla })Ossibilit~ -che 1'attt1ale ·epidemia fc;>sse una vera e ·p.r opr1a l)este. Fortunatamente i. risultati di3i numerosi ~ sempre concordi esami batteriologici tolsero ogni dt1bbio al rigt1arcl.o. ìVIa l'ipotesi d't1na pos5ibile i:>este i)net~mo ni.ca non appariva del tt1tto ' ..... assurda: la .grande diffusibilità del morb o e l'elevata mortalità confortavano tale sospetto i)at1roso. D'altra parte il decorso s·u1 gerie1·is ·del pro.cesso pulmonare poteva rendere anche titl1Qante chi, ·come è della grande maggioranza dei medi.ci .italiani, non aveva es~rienza clinica del1a l)este pneumonica. 4 ci'ò -si aggiùnga che il J:eperto anatomo-patologico clella pt1lmon'ite in1

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..fltlenzàl,e non ha gross~lane differenze da quel· lo d·ella pl1lmonite pestosa, -tanto che vi ft1 i:t1 Italia qr1alche . sperimentato settore', ·ch e anchtptima çhe· si diffondesse la voc.e d.i llna possibile e1)idemia di l)este., alle })rime necroscopie aggiamente ed op1)ortunamente credette di dov,er dare ·a vviso alle autorità .sanitarie perchè gli esami batteriologici ·ed i -,c-ontrolli fossero insistentem.ente ripetuti. ~ . . ' Ed infatti non si avevano sufficienti ragio- · · ni J)er . ritenere arbitrario il sospetto. ;La mancanza di bubboni suµerfioiali nelle forme pneumoniche e l 'assenza di casi di peste a tipo sc l11ettamente bt1bbo_nico -non costitt1isce un argomento p·er ebcluder.e la possibilità che l'attu~le p.and.emia di p·u lmonite possa .essere di natura pestosa, e·ssendo acquisito alla storia d~ella peste che vi i:>ossano essere epidemie di qt1esta infezione a local~zzazi·one e~ ·lusivamente pulmonare. • Del resto la ipotesi, fondata o non, ·che ci trovassimo di fronte ad una epidemia di peste pne11monica n on è stata' àvanzata solo in Italia. In America ed in Franc-ia si sono avuti i m-edesimi sospetti. Douglas Symmel's osserva. nel Jotlrnal American medical Association del 2 no,rembre u. s . che le analogie cliniche tra pulmonite influenzale ·e p111m·onite pestosa, se non trovano fon.clamento alcuno nei ·caratteri batteriologici ed ·i epjden1iologi.ci, trovanq invece riscontro nel 0

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IL POLICLINICO

.. • reperto anatpmo-patologico. · Le alter.azioni pulr11onari in, ambo le. forme ·s ono quelle di una . })Ulmonite lobuJare essudativa ed emorragica t:;e11za che tra l e due .forme si possano rilevare evidenti diff.erenze sia ad· occhio nudo, sia al-· l 'esame microscopico. ' L'unica . distinzione sta in ciò ·che l'essudato ·p1eurico che è costante n ella pulm·onite pesto,s a è raro in. quella indi . qu~esta ulftu enzale, .e che ·caratteristiche . ti ma 1sono le aree di . enfisema vescicolare acuto, le quali hanno anche un particolare, intere: se ·clini·co. Oltre a ciò mancano nell'anatomia J)atologi.ca della · peste le alt.eraz.ioni a carico cle1 sistema cardiovascolare, che sono costanti nella influenza e danno ragione d.ei sintomi di adinamia cardiaca .cosi fatali nelle forme pneumoniche influenzali. · ·· · J)e Br1une, all'Aocade~il di :\ledicinà di Pa.l'ig·i, dopo av·er rjJevato che coIL evidente grossolanità di giudi~o si è .c~rcato çliffondere . la ii:)otesi che là pulmbnite e la bròn·co-pulmonite, . che in certe r:egi·Oni fanno tante vittime dur·a nte l'att1.1_a le pandemia di influenza, siano nient'altro che la pulmonite _p estosa, insiste nel mette1·e in •e videnza · i fatti ·clinici che distinguono nettamente l'urta dall'altra forma. · In re·altà, egli di-ce, la forma' pestosa h·a una • fisionomia caratteristicamen~e originale. La tosse poco sono-ra non è . come quella di al tre affezi·oni pulmonari .caratt:erizzata da una se1:ie di espirazioni associate e successive, ma i>iuttosto da una sola esi)iraziorie spasmodica; s.i riproduce ogni dieci, veri.ti .s eqondi durante t1na o due ore, o una parte del gior110 o della i1otte; si esagera qt1an.do il malàto parla, toglie~dogli la. parola, e sempre con il suo ca:. rattere di tosse a voce bassa. L'espettorato è r aro, d'aspetto insignificante, quasi salivare o a;ppena inuco..1p.t1rulento, si ha al .secondo · giorno e .contiene fin .dall'inizio una gran quan..... ' . tità di baèilli pestosi. Ta.Iora improvvisamente i caratteri dell'espettorato cambia110· improvvi·s amente: di,·entano àbbondanti e misti a ,sangue r11tilante. · La dispnea é costante ed · è accompagnata da lln senso i11clefinibile di oppressione angoscian- . te e talYolta da cianosi. Tale dispnea che non è legata ad una sens~bile esag·erazione nella f rcq11e11za degli atti respiratori, non ha la sua rn gion d'essere 11ello stato 9ei p111moni nè in quello del cuore. Ipfatti il pi-C1 delle volte · co11tra1iam,ente a q11el che si può sospettare i pt1lmoni appaion6 sa11i. i rileYa110 sol o rari rantoli sottocrepit n11ti, (lissemi11ati q11a ~ là. Alct1ni malati d'alt1·u pal'te llnO O due giorni prima della morte, J)l'ese11tano i segni l)i\1 o i11eno netti di una localizzazio11e p11l111onare, ossia lln focolafio, 1

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[ ...\NNO

XXV,

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est~so ~ol ce,

cli ra11toli .crepitanti con o se11za soffio leggero e come lontano. Contrariame11te 3: quel che ,si osserva nella forma bubbonica, il cuore nella peste pulmonica rimane normale. Invece nelle forme pulm0nitiche e bronco- . pulmonttic~e della influenza esistç>n·o i segni locali class,ici •cl1e prova110 la profondità e..- la esten.si·o1~e della condensazione acuta, spess.o bilaterale del parenchima -pulmonare, i segni delle ·congestioni edematose,·_d elle broncheoliti g·eDGrcilrzzate 'Ch e :c ircondano i focolai di epatizz'azione. Gli spu_tj. sono talvolta leggermente sanguinotenti., ,.pfù s1Jesso purul.e nti ed abbondantissimi, riccp.i di pneumocoèchi o di streptococ.chi,. talvolta di bacilli di Pfeiffer. L'attività cardiaca è comprom·e ssa fin dall'inizio: Le dis.somigl.ia.n ze si accentuano ·anco·ra più se si pr~ndono in considerazione i fenomeni ge- · .ne-r:~i . N°ella peste pneumonica la lingua è umida, leggermente saburrale, il ventre trattabile,· indolor~, mentr.e esiste grave intolleranza gastri·ca. I v'<jmiti ·frequentissimi o spossanti ' sono fo1·temente tinti ·in verde, ·ed al terzo gior1).o appaiono emorr.agie intestinali con feci nere e fetide. I pazienti non hanno lo stato tifoso: • alcuni sono semplicemente pallti.di, altri h~nno il viso particolarmente alterato. Il loro sguardo è tfi.s te; , i tratti un po' d·1 ui, impassi:bili, imm·obili, in una iSp·ecie di contrazipne rigida, sembr.ano .essere la e·s pressione di un'ansia profonda. I pestosi sono d'altra parte ·afonici. Conservano fino alla fin.e la integrità mentale· e non delirano mai. T11tti hann0 coscienza della fin,e vi·cina. in un modo ch-e non si os. serva in ne~sun'altra mala~tia. La morte sopravviene. daJ terzo al quinto giorno per asfissia dipendente più dalla tossì-infezi·one batteri0c a che dal1la alterazione del pulmon·e e del ' cuore. . La .sintomatologia clinica adunql1e della pneumonite pestosa è. affatto differente da quella della pulmonite pestos·a. Se qualche analogia anatomo-patologica poteva dar f ondatezza a lla i'potesi che le forme pulmonari dell'at1'uale pandemia fossero di natura pestosa, tutte le ·altr:e ieircost an~e parlai:io contro. A. prescindere dal reperto batteriol~giCD, che · . da solo.. toglie ogni ragione di discussione, già ogni dubbio- appare infondato quando si tenga ·conto non solo del deconso clinico, ma dei caratteri epidemiologiçi. Non bisogna infatti dimenticar e che ie pulmoniti e bronco-plllmoniti ch e son o ora causa di tanta mortalità, non sono cl1e. 11na localizzazione speciale, llna complica- , zione, forse 11n proc·esso di associazione microbica di 1111a f orn1a morbosa epidemica c:tie i1on 11a 1111lla, })roprio n11Un, a c11e fare con la peste.

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G. DRAGOTII. •.

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FASC. 51~

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·. Se l'influenza conferisc~ la immunità . . Le pubblicazioni st1lla epidemia di influenza no11 ancora .s penta, sonQ n11mer.osissime e si' ' . ' pt10 dire che siano stat~ trattate tutte le questioni da essa sollevate. E non è detto .che a.ltr.e ' n·on debbano compa;rire. Ognuno di n.o i abbia v_isto ·m olti o pochi m ia lati, sia più o meno competente, ha qualche icosa da dire·! Vi .sono poi i batteri0logi; ·Che fa;11no sen1pre ricerche. e · non· sono d:accordo. Far.se, ~ com.e lais.c iaroho insoluto il problema· dopo l'epidemia ,dell,89--90 tutto fa ritenere che an~lie in . questa occasione: che pure ha offerto (pu·r troppo!) un materiale enorme di studio, finiranno ·col non cohclud·ere. :No11 ne hanno, è sotti11tesoJ alcuna colpa; è presu111ibile cl1e qua11dor sl rip1~e&enterà la inalattia in forma così gra,ye, e sia fra qualche seçolo, le ricerçhe. di laboratorio ne éhiariranno la etiologia. · DicevG, dt1nqU:e, che or~mai tutti gli aspetti !)l'esentati dalla pandemia sono chiariti e si ' è assod_a tò, prec~p.uament~, essersi trattato di • • ,·era e propria jnfluenza. A questo iproposito è mestieri rioordare che · se alcl1ni di' noi non eb})ero a·l cun dubbio sulla .sl:(a natura fin dai primi. giorni della s11a comparsa molti .furon·o fuorviati. Ed è strano c;he ri. sia ancora ·c hi \ non ·è perst1aso. Così nel n. 63· di «Gazzetta degli O.spedali », viene descritta come febbre da I a , .I J)apr)atari (etichetta:· non · pi~1 apponibile oggi!) ' un.a ge1111jna e g·raYe ·erJidemia d,infl11ehza nel con111ne cli Casoli . .Nel n . 71 della stessa Rivista, il l)I'Of . .Panc1·azio finisce CO'l chi.a mare la malattia « febbre inftt1enza)e >~, quasi temesi:;e di di·cl1iararla influenza. · ì\la q11esto a1)partièn·e, oramai, alla storia. Ve11go .al quesito ch\e mi interessa. lll tanta abqondanza· di scritti 110n mi è èaI pitato ·di vedere· trattato_ (non escludo che qualcl11e collega vi abbia accennato) lln pl'oblern,a, · cbe pure ha im1)orta11za pratica e c'ioè se l'i11-· ftu-e11za conferisca la immunità, o se, invece, predisponga ad altri attacèhi, col significato di "el'èl e propria r~infeziqne . Nei trattati di i)a:tulogia s,i è in clini ad am·r netter·e che chi è tato ammalato di influenza· può esserne · a.11- · cora facilmente eolpito, e la g·r ande maggio• i·anza dei m·edicj lo J1a credùto e' lo 1crede. Ora, a rrre è car)itato ,d i fare un ·os.s-ervazione che contr c-t tel'ebhe con siffatto modo cli v·e dere. Val, 'ga 11 , .,ero. l)al la in età di maggio ai pr~mi. di ' .. · 111gli o dj <.Jll e.~t' an110 si \rerificò una prima esplosio11 'e d-ella malattià a Spezia fra i milita1·i di n1ari11n, tl1tt'aJtro che leg.gera, e l'ospedale dipartirne nt ale ne ri roYerò parecchie centinaia. Jn c1uesia. occasion e tittto il personale infern1ie, 1

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SEZIONE PRATICA

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re venne. colpito dal male: su una forza di ~irc a 80 ne· fu110no ospedaliz.zati 3~; per gli alt1i, affetti da forma lieve, fu sufficiente la semplice esenzione dal servizio. .Nella seconda m·età di. settembre la i~fÌue11za fece la seconda apparizione (e continua tuttora) con ·caratteri, indubbia.mente, dì maggiore g1~.avità, ed· anche qt1es ta volta il no.stra ospe~ dale, ha accolto . rnolti mal?iti. , Ebbene" con:sultando i r·eg1stri, si trova ,c he nessuno deg'li infenp.ie.ri di .s erviz]o all'ospedale fino dalla prima epidemia . (presiso poco nello stesso numero di .allora), ci·oè a dir.e nessuno del)' o li inf·ermieri, . che ammalarono in maggio-lug·lio, è stato ·CO~pito nella seconda ' comparsa del morbo. Ora, ·che cosa st_a a dimostrare la sur1·iferita costatazione, di matematica• certezza? La spieg azj one più 9emplice, più ovvia e, .oserei dire, più .scientifica, è che il primo attacco di influenza, nella priimavera-estate, va:ccinò gli ·in- ' · fermiìe·r i, di· giusa che nel1 ;.au.tunno· sonio stçiti risparmiati,_ ed è stata, ·davvero gran v·entura, a . cat1sa: dell'intènso lav.oro ·che si· è do:vuto compiere. · Se q~esta osservazione ·s.arà ·c onfermata, bisognerà cancellal'e dalla patologia un errore e consiP.~rare l'influenza, dal.punto di vista che ci occupa, come il morbillo, la . scarlattina, il . vaiolo, tl tifo, ecc., malattia per eccellenza immunizzante.

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Dicembr·e 1918.

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ScoCGIA VINCENZO Maggiore 'rr}-edico ••

Prof. V. BARNilBf)

I poteri defensionali e l'officio protettivo degli organi viscerali e parenchimali contro i gerini delle infezioni .

·chirurgiche

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Data la notevole importanza dell'argomento , trattato esau rien temente in ·quPsta reéentissima mono.grafia, in cui sono riassunte le più mo de~'3 nozioni anatomiche, istologiche, cliniche e sperimentali, ed esposte l~ svariate ricerch~ e le concezioni personali ~ell'Autore, ci siamo procurati, certi di far. cosa gradita ai nostri abbonati, il rnetzo' di offrire a. condizioni vantag- · giose un libro indispensabile non solo per chi si occupa di Patologia. speciale chirurgica, ma altresi pei: chi studia la Patologia 'in genere delle malattie infettive . Un volume in-8° gr ande, di pagine xvi-922; in commerck> Lire 20 , pei nost r i associati sole Lire 10, f r anco di pQrto. Per ricev-erlo subito, invia.re cartolina-vaglia direttamente al prof ENRICO MORELLI - Via Sistina, 14 - Roma. •

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· lL POLICLJ:KICO

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a ~1n drei1aggio d1 go1111~11.a, e sutur3:ndone a. marg111i con punti staccati in catgut, in modo che la faccia epiOSPE.DALE DA G t;ERRA 73 C. R. I: ~e.rmiiea r-estasse volta all'interno. L'estremità 11ber~ del tubo, fatta passare ~traverso la clava Su alcuni casi di cinematizzazio11e ~erm1nale musco·l o-cutanea, dalla faecia palmare a CI?ella dorsale, è sutu1·ata ai margini della de~I'arto superiore. . eute c1rcostan te. • , Dott. ANGELO CHIASSERINI ' 2° c~so. - ·Caporale i\1.,. P ... , ... reggin1ento capitano m~dico di comple1ne11to, docente. fanteria, 4a compagnia~ Asportazione. della n1à110 de.stra per ferita ·da bomba a ma110 riporDurante il n11io servizio ·nell ;ospedale di gt1ertata 1'8 lug·lio 1918. Entra nell'ospe·dale il 13 lur<1 73 1'10 avuto riccasion~ ·di eseguire tre i·iamglio. Le e'"'tre111ità radiale e ulnarè i11feriori dept1tazioni ci11e1naticl1e dell'avambraccio ed una ~~re sono denudate di periostio; lo scolla1ne11to . ' parziale della mano. ·s1 e:Stende per un ce·r to trattò lungo · 1a cliafisi ra·d1~e; le parti molli all 1intor110· sono· ricoperQua11tu11que i1on al>bia potuto eguire i i)at~ d~ granu~azioni ftacci·de·, e p1~sentano p urzienti per un te1npo sufficientemen.tè< lungo a Zl?Di. necrot1cl)e. Con medicature giornaliere si stal)ilire il valore della ci.nernàtizzazione· nei n:igl1ora·n o ·l.e condizioni locali, senza peraìtro s ingoli casi, tuttavia, clàta l'attualità dell'arr~t1s ci.re. a tr8:sformare in piaga la larga solt1• z~one d1 co11t1nuo; persis te una legge;ra piresgo111e11to, ~spongo ]) re:ven1ente. la tecnica se· sia. 11 7 ·agosto i)rocedo- alla riamputazione· .s otgµJ-ta, ed i 1nd~lioram·enti che si potrebbero ap· , tope:riostea dell avambr-accio destrQ all 'unio11e portare, l)er av·e re con relativa facilità dei buo- . fra 3° medio e 3° inferiore, con la tecnica del caso pre.cedente. Anche in qu·e.sto caso otteng·o 11i monconi ci11e1natici di avanlbl'acc.i~ o di un moncone tern1inale tendineo-1nuscolo-cutabraccio. neo lu.n go circa . 4 cm. Date le condizioni locali, • che facevano pensare ad un processo osteomie1o CASO. - c ... L ..., ... coiTlp. 111itr. Fiat, ferito litico dell'estremo ra·diale, rin1etto la · tunnellizda bomba a m 'a n o· il ... luglio 1918. E·n tra nelzazion e Cl1tanea ad altro tempo. 1' ospeda•le il giorno 17 luglio. Presenta· una feIl 15 ottobre, in cloro-eteronarcosì, dopo a Yerita lacera con ~sportazione· totale della mano l"e accuratan1e.n.t e escluso dal campo operatorio destra; le epifisi ra·diale e cubitale infe1·iore ·l a parte· affatto t~rminale del mon·cone (ove e~i­ sono in gran parte prive di periostio· i tessuti stono tre orifici di brevi fistole sottocl1tanee) n1olli ~~l'intorno pesti e. sfilacciati, in' parte ri. . delimit~. con ,due incisior1i longitudinali. pro~ , , cope_rt1 d i granul azioni di cattivo ,aspétto. Con fon.de sino all a")onevrosi, s11 lla faccia fte ssorift. rned1cature gibrna1i·ere si trasforma l a ferita d;ll' a va:mb.raecio, . e nel tratto• pi"L1 di stale cl el in piaga ben granulante. Il paziente Viiene operato il 29 luglio. Cloro- · 3 med10, ur1 reittang·o]o di cute lung·o circa 5 cn1. e .l argo 2 112 cm.•Il tratto di cute così ·eteronarcosi regolare; incisione circolaTe della delimitato, ·v iene foggiato a tubo, su di u'n fa·· cute a ci.rea 1 cm. çli distanza dal 1nargine liscio di grossi fili id i seta, .st1turandone i n1arbero, e scollamento della stessa, ii1 modo da gini opposti co·n sutura intradermica in catgut,. o.tten~re un ma11ichetto iu11go circa 4 cm. Inin modo che la faccia · epidermica guardi l 'i11, c15ioni _sui margini radiale e t1lnare parallel~ terno del tubo stesso. Uno dei tendini clel flesa qu.es.t1, lt1nghe circa 7 cm., così da delimitare sore superficiale de1le clita, e, pjù in alto, il clue lembi cutaneo-muscol.ari anteriore e postefascio muscolare corrispondente, viene isolato riore, che vengo110 compl etati con i·nci-sioni e s11turato con p11nti staccati in catg11t,. al cli trasversali infundibuliformi dei l)iani tendineo-muscolari. Ria mputazion e sottoperiostea so.pra del tubo ci.1taneo aponevrotico, al tendi11e all'unione· de] 3° 1nedio col 3° inferiore call-....._ del grande paln1are, anch'esso djstaccato dalle s11e connessioni laterali. ·I margini dell 'incisi osticazione col Paqueli11 del midollo oss~o del ne cutanea vengono riuniti con nunti ~taccati raclio ed ulna; s11tura dei ma11icotti periostei in seta fra loro, e, ai due estremi, alle parti a rico::>1·ire l e su11erfici di sezi one ossea. Sutura terminali del tubo cu'taneo. r on punti s taccati in catgut :dei n1u scol[ e tèncli11i . del lemb o a11teriore con qu~lli antago11i3° CASO. - ::.\f... C.. ,, .. . reggimento bersaglieri, sti del 1)0 teriore, lasGiando fra il pia110 perioga. compagnia.. Asportazione della n1ano destra stale e i muscoli un soittile clJ·enaggio· di gomper ferita da bomba a 111ano riportata il giorma. s ·u tura a p1111ti staccati in set a dei marno 11 ottobre 1918: Entra n ell'ospedal e il gior110 gi11i cutanei: breve drenaggio di garza fra c1112 ottobrP. Presenta le e~tremità radiale e ulte e l)iano tendineo n111scolare. 11are inferiori des tre sporgenti: i tessuti m olli un bisturi trafig·go i11 senso antero-posteCon all'intor110 retratti e lacerati. T. 38°.8. , ,ien e l'iore la clava (• ) cuta11eò-tendineo-n1uscolare operato jn i1arco"i cloro-eterea, poco clo1)0 il p r e~s' a poc o a 1netà della sua altezza, e, traver~uo ingresso nel! 'ospedal e (ciFca 21 ore dopo il° ~o l 'apertt1ra, faccio passare u.11 tul)o dii cute, feriment 0) . Il focolaio d'am1)titazione tra11maf or111ato n spesé cli t111 len1h o rettangolare a pe· tica viene con1pletamente isolato dal cam1)0 rl11ncolo di tale, scolpito sulla fac cja a11tel'iore operatorio, e la cute incisa in modo irregolardell'avamhraccio. Il lembo è stato trasformat o n1ent e cirrolnre, per risparn1iarn e i tratti apparentemente sani, e scollata cos]· da for1nare lln i11ani rh etto cutaneo a~onevrotico di ( · ) l-so il 11orne rli r lava, 11er designare la ci r ca. 1. c111., cl1 e viPne rove$riato e f:firato i11 1 f nrma Lle1 rigo11fìa111e11t o lnlt ~rol a r e tern1i i1ale

LAVORI ORIGINALI.

iJ?- t,ubo, avvolgendolo

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SEZ LONE PRATlC.\

alto. I pia11i tendineo-n1uscola i:i ve11gono . ezionati ill 11lodo cla ottenere un l e111bo a11teriore e un o p osteriote. Riamputazfo11e , ottoperi ostea a ll'1111ione fra 3° medio e 3° inferior e; sut11ra del i11anicòtt o i)eriosteo, d oi:> o scu ccl1ia iamento del midollo osseo, e, a l diso1)ra d i es:;;o d'u11 piano m11. cola re i11·nfonclo. F orm a zione, a spese d el tratt o r a diale d el manicl1etto c11taneo, c he è ris11ltato l)i1'1 abho1ida11te, di 1111 lembo 1·ettangolare di c ut e, cl1e '~i e ne a rrotolato (faccia

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"

cal'po e sut11ra, intorno alla sezio11e ossea, della guaina muscolo-capst1lo-pe•rivstea. Asp ortazione dell'indice, tenuto solo ·da lacinie di c11te, e di. scl1egge d el 2° metacarpo. Sutura con catgut çlei tendini riuniti d el fl essor e superficiale e profo11do clell'indi ce a d un lembo di cut e, che rico1::>riva · dors al111ente la fala11ge d ell.'i11dice. Sutt1ra d élla cute a p11nti staccati, lasciando clei pi.oco1i drenaggi di garza ])agnata i11 solt1z·i onè di Da ki11.

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.\.11::.a ter111,i11·de secondo 'auerb1·11ch (Yedi caso

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' Riassumend o, i casi soprac\tati po sso110 ese1)ide1·1n ica a ll'i11ter11n) s11 di l ln lJi'ccolo t11bo di gorn1na .. I i11 argini op~Josti pi ti 11111g l1i del le111·e r e co sì d efiniti: b o i·etta11gola1·e sono su t t1rati .co ~1 Butura con1° caso. - Cinen1 'a~ izzazio 11e tern1inale pritinu ft i11t1·a dermi ca (c atgut O), e il t u bo CO$Ì forn1ato vien e fatto passare dal l ato radiale -tt . miti va ritardata del 3° infe-ri ote dell'avambrac.. cio clestro ,sul tipo di quell a di Sa11e l'brt1ch , qu ello ulnare, al cli SOJ?•ra d el pi ar10 i1lu scolar e profo11tl o, e l'estremita liJ.)eta fi ss~tt1 · a cl 1111 r0·n la differenza che il :tuh o. cu taneo fu fortratto cl el n1argine ulnare tlel n1an1cl1etto cu-· 111ato con m1 lemb o r etta11golare cli cute, i1re• taneo . Al cli sopra (ci (1è dista:lmente) del t nbo levato in senso longit udinale sulla faécia flesc11taneo .·11tu1·0 fr a loro con ]_)11nti staccati d i soria clell' ~va1nbraccio, e f atto p assare t'ravercato·ut i tendini e i i1111 coli d el piano antel'iol'e a.gli' antagonisti cl el lJost erio_re. S utura a p11nti · ~o l a cl ava di f orza terminale dalla faccia paltaccati dei inargin i clel i11a111cJ:ieitto cutaneo ~r a 111a r e alla d o-rsale (v. fi g. 1a) . Il peduncolo c11loro e con gl i estr e1ni del con~otto cuta 11eo 1~­ fran1u coiare; l asèian clo u11 piccol o drenap:g·10- 1.aneo ft1 sezi onato a l 10° gio rno; la parte dist ale del tubo ct1taneo perdette il sr 0 rive.stidi go•1 nn1a f1 ·a é ule e °IJiano mu scol a re Stl])el'1nento epiteliale. D op o circa d t1e m esi , il t11bo fi cia.le. cu taneo sr trovava trasforn1ato i11 clue profo11• l1t~ cAso. ·- R... G.:., . soldato ·;· i eggin1e11to, di. i11fu ncfibuli, di Clli. <J.t1ello sulla fac cia pal3° l> atta.g lione, ga con1.";)ag·nia. Fer~t ~ da gran~ta 1..1are be.11!3 rivestito d 'epitelio, c1uello sulla facil ·29 setten1bl'e 1918 a lla i11anò s1n1.stra; a l'r1va. cia dorsale incoj11pletame11te. I I11Òvi1ne11ti del. a ll' 0~1)ed8 le il 30 settembre.. ~ ~esenta u11 a v~­ sta ferit a 18.cel'a d.ella mano s1n1st1'a, con asp.01 la clava tern1inale cli forza si co·n1pie\1 a no co11 tazi one del p ollice e q11asf totale dell.' nd1ce, grande energia ·e notevole e te11sione (v. fìgg. 2-3) fratt111·e co n1rnin11tive cl~l 1° .e 2T~ i11etaca~po ; <Yr avi lesio11i delle parti n1o111. ' ' lene ap e~ ato ·p er ciò ,eh.e riguarda la fl ession e e l' este11s io.i~ clo r o-cteron a r co 0 i il 1° ?ttobre .. _i\.s1)'or!az1or1e ne; erano p ossibili ancl1e lin1itati ruovi1ns11ti d1 cle i te~ ~t1ti co11t11si, lél:vag·g10. con ii:>ocl ol'1to.. AllateraJjtà e di 1Jro-~upi11azio11-e . lacciat11ra ct e11' a.rt eri a r~cl1 ~Ll c . . ..i\.spor!nz 1orte 20 caso. - For111ètZione d i una clava ter111i· scittoperio~tea cl e1 (l11 e ter zi ù 1stal1 d el 1 n1eta1

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, POLICLl~lCO

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[AXNO

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n<tle di forza, 1sul ti1Jo c.li quella ·di Sa·ùerJ)r11cl1, ma senza t t111nellizzazlone ( ,. . fig. 2) . Gtta1·i• g·1011e i)arzia le per JJ 1'lJJl a 111. ~IoYiment i fte sori-

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FASC. •

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rla11te cl1e il giunto cutaneo aveva direzione parallela al lu11go asse clell' avan1braccio, I tenLli11 i-1nuscoli. del 1>1ar10 sn1Jerfìciale furono pa$-

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:Fig. 2. -

l\loocone cinematico del casò i o in flessione (porta •lu peso di quasi 2 Içg.).

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estensori del nion.coné tendi11eo-muscolare energici c·d este i.

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sati dinanzi al tul)o ct1taneo ed ivi ·suturati, clopo averli distaccati dalle loro. con11essioni •

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~Ioncone cioernatico deJ caso 1° in porta UD yeso di q ll::tSi 2 l\g. ).

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·runr1 ell izzazion e . ecun.l<ll'ia

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tli <1uel1e e" P ~.rnite· du l ) P litaln - l~gi li. cnn 1 ~1 \·n-

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laterali. J)ovet1i la~ r iél re il paziente al 6° gior11 0 clu ll' 01)e rnz\one ~ cln l10fizie ltlteriori avute •


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[ANNO XXV, F ASC. :)1)

SEZIONE PRATICA •

1253

del paziente n on pare che i risultati sieno stati Ì'I'illanti; la qt1al coS;a d.i per sè n on impli ca nè biasimo, n è lode al m etodo. . 3° caso. .- C·inematizzazione primitiva terminale di m o11cone di avan'lbracci o' con nloncone . tendineo-muscolare. e tunnellizzazione inframu·scola.re a cielo aperto. Il m·etodo, ch e nel prin0ipio d~Ll' ansa terminale ·di forz a si accosta

con la fi ssazione del 'tendin e flessojr e dell 'inclic·e alla cute ·dorsale ·del dito stesso asportato~ lr1 2oa giornata, epoca jn cui lasciai il paziente, ii tratto di cute, cui era stato fissato il tendine, era capace di p,scursloni fle ssorie di circa mezzo centimetro. Una prima osservazione, ch e mi pare si possa fare dall'esame di questi casi, è quella della p ossibilità di poter ottenere monconi cinema• tici di ava·m bracci o e di mano . 'a n che cQn amf putazioni primitive r itardate (24 ore e più 1dal traumatismo). Ciò presuppone che l 'operatore abbia la possibilità di osservare giornalmente ' . il rr1onco·n e cineimatjzzato, e per un periodo di tempo ahbastanza lu11go. I va ntagg.i ·d elle ciI nematizzazioni pri·m itive., per ciò ch e riguarda l 'econo1nia d ell o, scheletro da .sacrificarsi, son o· evidenti. • Ulterio·r i osservazion·i dovrebbero rig·uardare i· vantaggi e gli svantaggi . deii monconi di ci• 11e111atizzazi 0ne terminale ri spetto a quelli laterali. Naturalm·e nte io non i11tendo parlare di tutte le svariate· for1n e di cin em atizzazio·n e d ei m onconi dì avambraccio e di brac·cio, ma di alct111i dei ti~i più recenti: quello ad ansa termina le tendin·éQ-m·u scolare, e tunnellizzazi one aJJa Sauerbruch; qt1ello a giunto c11taneo a doppio peduncolo ,s econdo Delitala-Egidi. Senz~ an, ciare a .ricer.care a quali metodi si sono i1spirati i ~opracitati AA ., jl fatto si è ch e essi ha11no cel'c~to di sistematizzare la cinen1atizzazione, . peci e d e·i ·m onconi di arto su:?eriore, facilitandon e il tempo finora considerato più difficile,. vale a dire la epiteli~zazione di u-n tratto di r11or1co11 e, trasfo·r mato in m odo ·da rendere posibile la tra~n1issjonc rle.lla forza dalla. prote·si l1atura\e a quella 'ti 1tifì ciale. . Ho letto gli articoJi di Egidi e Delitala, sul loro metodo di tunnellizzazion e laterale per infossame~to cutaneo; ho veduto a n·ch e i due p a zie·nti operat i da Egidi, ed ho · osservato il . metodo stesso messo in pratica in un caso dal Fig. 4:- Moncone. muscolo-tendineo terminale (cinematizzazione transitoria; vedi caso 20). prof. Al essan dri. Il meto.do è certam ente abbastanza semplice, e la nutrizi one· deJ tubo Quta. a qu1ello di ·Sa.11erb 1·uch, n.e differisce 1)er il neo a sicurata in primo te1n p o meglio che n el fatto che il tubo cutaneo n on viene passato alla rn etodo cli Sa11e1·bruch, in quanto il tubo ha cieca traverso -il moncone ·terminale, dopo il d11e, invece ch e un so-lo p eduncolo. Ha. inoltre il vantaggio di ";)ermettere ali' operatore la scelsuo completam ento, ma a ciel o a petto tra un pj a no mu.scoJar..; profondo e uno superficia)e tn. dei tendini e muscoli, ch e debb ono agire . # c·om·e mo t 0 r1. detereminato dall 'oper~tore.. Il metodo (v. doIl m oncon·e terminale di forza alla Sauerp o) credo sia. su scettibile di m·i g·lio·ra·m ento. · Anc1'1e in q11eEto ·caso dov.etti lasciare il pabtuch ha. d 'altra pa1lte dei vantaggi notevolisziep.te in ga gior11ata : l a riunione delle estre - simi, ch e dovrebbero farlo prediligere senz'altro, se potesse .essere tunnellizz ato a cielo apermità del tubo semb r ava però essere avvenuta to, e se al tubo cutaneo potesse essere assicuper primarri. · 4° caso. ~ Cinematiz~ azione primitiva ritar- rata una nutrizi Jne più cel'ta. Già teorica.m ente daJta ·$U di un mon.cone cli m etacarpo, ottenuta l a riunio·.ne diretta ad ansa d ei' ·m udcoli antago1

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1254

l L POLl CLINICO

nisti, en za accorcia1nento dei m ed esimi, f Q un tubo uni co, o chiuse e fiss ate l'una all 'altra. pensare ch e la forza e l 'a:mpi-ezza d 'esc.ursion e e ai tessu ti circostanti, in modo da formar e si.erro assai m aggio ri delle· c"inematizzazion.i a due tl1bi a fondo cieco, due infundibuli tennigiu11to laterale, ove il braécio di leva è accorno-laterali. Formazione di un grosso pian 0 e i ato € l'esc11rsi ~ne limitata d a lla fi ssità degli · tendineo muscolare pretub11lare, passando diattacchi del t1lb o cutaneo; inoltre i movimenti s t rulmente al tub o, € suturandole fra l oro, le s i compiono clirett an1ente .in senso peT l o meno estremità. teindiineo-m11sco!la ri degli antagon iduplice (fl e sorio-es.tensorio), il che richiede insti. Sutura ,d ei marg.ini liberi del manichetto vece un doppio g·iunto latera l e. Queste s11ppoe dei pedu n co1i 'de i tl1bi c11ta11ei ai margini sizi oni t eoricr1e son o conferrriat.e d a ll a pratica çlella cu te circostante. I t t1bi cutanei vengor10 (v. casi n . 1 e 2): ·· :111 a.ntenuti :::> e-rvi con tuhi d i caoutcliou c invaUn a sem ."?lificaz ione del n1e tod0 dei giunti lasel1~nati; 'le conrlizioni del1a s11t u1"a ~o no esaterali consiste,r eblJe, secondo ine, n el fo rmare 1ninate gi0Tnalrr1ente. il tubo cutan.eo, da affondare, ~ parallelan1ent e Quest o 1netod o, che fn ultima a nalisi tlovrebe non perpei;idicol a rmente all'asse dell a van1})e fornire un J)1onco11e ci11emati ro terminale b racci o, in modo da rendere p ossibil e l a fortendineo-niuscolare, con tl1nne.llizzazione cum azione deil piano tendineo-muscolare pret utanea inframu ~colare. completa (ad ansa) n bulare co l semplice distacco d elle connessi on i in completa (infundibt1lare), a m e sembra p ossa l aterali dei. tendtni-muscoli, e ìa l oro fissazion e accoppiare ai vaPtaggi delle anse cli fo rz ~ teral· din anzi del tt1bo c11taneo. Applicai questo rr1inali, i b enefici delle tunnellizzazioni . c.ut a metodo llel caso n. 2, che già pos.s edeva 1111 r1ee eseg~uite a cielo ape1 to e con d oppio pem on,cone t erminale "di · f nrza, non potei })erò <.1 11ncolo. segui re il l)az i~nte che per b reve tem1Jo . ::.\l a, Zona di g·u erra, o ttobre 1918. si a che s i vog·lia d a:i:e maggio·r.e i·m portanza a lla • • facilità di t.rasmi,ssi on e liel movime11to dalla • ·. NO.T E ·01 TECNIC. A. protesi viv·ente a q u ella artificialé, sia a ll a for. ' za e all'esten s ione con cui Il m·ovim,e nto si compie, io credo si debbano }Jreferire i m o11coni ter- Nota prèventiva su di 11n ~pparecehio gessato m inali tendineo-mt1scolari alle anse l aterali,. a .trazione per fratture del femore , ql1ando si !)ossa troYare un m etano f acile e abdel d ott. L UIGI CERCHJONE JJastanza i.curo di ttmI)ellizzazione cuta1ìea, sia· rap. m ·ed. caporep. nell'o })ed. da cam po n. 008 ess'"l completa o incompleta. Il n1etodo è stato da d iretto dal ten. éol. dott. , cav. ANTO.NIO ::.\IAGLIOLI. me l)arzialn1ente attuato n el caso n, 3. I o cre. do che esso p ot l' ebbe. esse re comple.t ato n el Fra i tanti appal'ecchi cl1e troyansi illustrati · · n1ocl o seg11ente: in tutti i trattati, q1~ello cl1e descrivo par~ sia Sezio11e circolare della cute fino a ll'aponedi attu a li tà !)et' la stia ser111)lj cità, per la s u a i vro~\ su i tratti mediani della fa ccia a n teriore p r ati cità e p er il risultato definitivo. e poster·io·r e dell'avambrac cio; la lin ea di se.I o ap1Jli Go già da diversi In esi detto appare.e-· ' zione, a vvicin a-ndosi" ai lati radiale e i1lchi o ed è stato certam.er1te osservato negli ospedali territo1:iali, ove i miei feriti sono stati na 1·e, 'in curva di st~lrrtente, in m o,do da d eli mjtare due lembi di cu te (11no radial e, l 'altro . smistati . E sse11zia ln1ente esso è una in odificazione del nl11are) ovalarL ll1nghi c-irca 4. cm . e larghi 2, grande apparecchio Bassini })e1· l a cura deam- · con la hase a li~ello della lin ea di sezione cirbulatoria d ella fr att11ra d·el fen1ore. Tale apcolar e. I due len1bi vengono ~issecati, insien1e parecchio è gessato ecl è di grande litiJità, con I 'aponevrosi, e rialzati per ql1alche centispecialmente in gt1erra, perchè immobilizza mimetro con tt1tto il manichetto cutaneo. Forn1arabilmente e così i)er1nett~ il t r asporto dei fezione di d11e lembi tendineo-m11 col ari anteriore • r iti a g·ranP.e distapza., eser cita poi la trazione e p osteri ore; rian1putazio11e sottope riostea; l.1costante c4ell'art o, calma i dolori, dirnin11isce i tura, cl el m a n icotto ':•> erio,s teo• su'Ile supe rfici di fen om eni infettivi e favorisce la ri1)rtl'azio11e. gezio11e O$ ea, le quali \ 7 engoI)O ulterio r111e11te T t1tti g li appare cchi a t r azione d el)bono avere r icoperte dai fasci d ei muscoli l)iù profondi. con1e cor ollario : p iano in cli n nto, ca rr11 co1 a,, Forn1azio11e a tt1bo (epidermide all '·i nterno) dei n1olla lJesj Yiti ere.,· ma Ja t razione no11 corricl u e lc111l)i ct1ta11ei, co11 s utura intracle rmica, ' ' ' ' ~ e loro lJtt. sng·gio a l cli soi:)ra f cli~taln1e11t e) dello sponde mai completamente allo sco1)0 5C 1)011 dietl'o vigile sor\·eglian zn., })el'cl1è il fe rito, pnr gtratu n111~ cnla1 e }Jl'Ofo11cl n $Ol)l'adesrritt o. L e O\'\' Ìé.tre e din1i1111il'e il ::-en~o c1Al })ef'o, o cer cn E'-'t1e111itù di-..tali d ei (lt1e t11l>i ct1tanei })O .. 0110 cli l) ttnt nre le clitn dell'arto ferito. o tro\ a e111al('<:...;ere ....11turnte frn l L) l' O, i11 i11oclu cl<:l eo~titllil'e 1

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SEZ IONE PRATI CA

~he al~ro. m .ezzo per e)uder~ l él vigilanza deg4 inferm1e71, o, ql:f ell.o ch e è peggio, cer ca costantemente di :r:otare il bacino dalla p .:trte della trazione e d i co11seg uenza lo devia. ~ii si p11ò obiettar.e che il mio a1)1)arecchio può apportare comp1·e sion·e, escu1·J, atrofie : . ' .. q10 e vero, m a tutto dipend e dall.1. diligenza nell',esec11zi.one de 11' ap1Jarecchio. P er evitar,e o prBvenire inconve11ienti si pratichino delle. finestre in ·çorrispondenza delle ferit~ pe rim 1iovere le medicature, ed anche degli spi onr,ini

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to i l bacino. App.ena un fratturato arriva nel reparto gli viene eseguita una radiogr<;i.fia che consiglia più o menò l'in~ervento. Deciso il da '

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lungo l'asse dell'apparecchio, s orvegli_a ndo la. temperatura ed il sintomo del dolore. • IJ materiale per · 1a confezione di esso co11siste: in un ét lairni11a ·di zinco o ài l'ame, lal'ga da tre a quattro centimet1·i e della ll1nghezza di circa m. 1.90; in strisce di cerotto ; in fa sce gess~te . L a la1ni11a inetallica vi c11e pi-egat a a mo' cli staffa. (figur.a A ), cl1e abbia t1n lato, l 'esterno (c)r di ctrca m. 1, e cioè che ,·ada fì110 al <::entro della crest<1 iliaca, e u11 lato inter110 che vada a lla· piega inguin a le (a). Il prim·o tempo è uguale a tutti i comuni appareccl1i di ' t1·azione, cioè l'applicazione delle 'liste d i• cerotto lungo l 'asse (fi.gura n = ~ e) dell'arto ed eli·coi-dali (:figt1ra B = à a) n·on · .circolari per n oJ;l i1npedire la circolazione reflua, Sllbito dopo il focolaio di frattura; si ovatta ·bene l 'arto e, possibilmeilte · sotto cloronarcosi, si inizia i°'ing·essatl1ra; quando son fatti tre o · qLlattro giri di fascia si ap1)fica la l amina di zinco, ave11do cura che · la st'l1'f·1 :.ia più lllnga dell'ansa di

farsi, .sotto cloronarco. i si lJrntica ti11a schcgg·latomia ~ottC?1)erio$tea, c·er c-Hh do cli salYaguardare e I1Qn molestare ti:o·p1J) il periosteo, perohè sap1)ia1110 che esso rip1·odl1ce costantement(' llna massa ossea av,ente la forn1a e il voll1mr· ' ·delle pa1 ti ossee asportate. L ~t gu e1'l'a, che 11H . moltiplicato le nostre osservaz ioni, ci ha ·dii11ostrato che basta la semplice irritazione dello stacca1)er1osteo e il consecutiv o stimol.o dell1 1 st11ell'o cli garza pel' .ridarg'li una forza di ripal·azio11e a.mmira~ile di forma e di rapidità. Unica raccomandazione è che l'interve11to sia quanto i>iù possibile pronto: i:>er . tema che i l p eriosteo <fiivet'lg·a inattivo per t1na prol11ngata . infezione ~cuta. · I , ,

.cerotto, e si co1n~d ct a l'i11gessatura a con sistenza dovuta; inftne si lega l~ansa del cerotto, ove è stata applicata u11a ta\'oletta,. rettangolare, (figura B = F ) alla staff a m etallica . E ovvio· 1 cl ire che la còntroest.ensione è ·esercita t a cl all'a1)parecchio · gessato òYe è i11g1obato cu11 la la 111i11'\ cli zinèo (.fig11r~1 C ) e c11e con111rende {11t-

Nel giornale Il Policlinic{) (se-zione l)l'atic2. n. 36) il Fiori riferisce di avere a1J1Jlicnto ·1 sj "'t-2ma della trazion-e contin a m ediDnte pesi, s 2co11do f11 s11 gg:crit a nel 1916. d al Ferr(: "e·· i (R i 1 • Os·p., 1916, 11. 2'1 ), nei i11011coni di am1)ntazion e, e c:ioè alle 11a~·ti Jnulli d i tali 111 011coni n o11 s rti1rati. (11) ,•

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La trazione contin11a, senza ìJ0Si, nei monconi di amputazione non ·suturati,

Maggiore m edico BELLANO! prof. EnNESTo, Capo.1..eparto nel~a R. ~-lint ca chir111 g:i c l -li Pi ~" .

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IL POL I CLI NICO \

Condivido pienamente l'idea cl1e, ad impedire ' nel moncone di amputazione non suturato la sur~essiva conicità per la r~trazione delle parti molli, occorra . fare appunto. una trazione s.u queste in modo da ricoprire il moncone osseo; e la stessa direttiva ho sempre avuto i-o pure, ma mentre il Ferraresi si se~ve di p-ési per la trazion·e, io uso un altro sistema, ottengo cioè un sacchetto, a somiglianza, direi quasi, di confettiera, del moncone di amputazione. Inf q,t. ti, quando è dòminata rinfezione della ferita operatoria, appli·CO quattro anse di cerotto for• I temente adesivo a V atto.r no al moncone di. amputazione., una per ogni lato, e in m.odo .·che gli estremi d·ell'ansa siano verso la base del mon. eone e l'apice a circa due dita trasverse all'indietro dell 'estremo ·del moncone ; ma quest'apice n o11 vien fatto aderire alla cute, bensì vi si annoda l1n. robusto filo di seta che si .lascia as' sai lung·o. Terminata la disinfezione della fe- rita, essa viene zaffata con abbondante garza, in modo da fare una prominenza all'.estr:e mità del moiicon.e dj amputazione;· si ricopre ,,queslo rialto con due compresse di ~arza, ciascuna nel1,·asse occupato dalle due .anse opposte di cerotti, • in modo che la; cornpressa con i s11oi estremi vada a porsi .sotto' gli apici di. esse anse; a llora mentre un assistente tiene fisso il centro della medic~tura, si fa trazione su ogni coppia .di fili ~ op1)osti; e si ann·odano al centro? da lJrima con 11n nodo chirurgico che impedisce lo scorrjmento, poi con un fiocco. · ·· · · Cosi i tessuti molJi vengo'n' o stirati con p.untd di a1Jpoggio sull'estremo del moncone 9sseo. Alla successiva medi catura n o11 v'è · che sciogli1ere i fili, medicare e ripetere il procedimento suddetto. Questo evita dt1nque l'immobilità a letto, e· tanto più il fastidio dell'apparato per la trazione con i pesi. 1 risulta ti .son·o gl'i stessi, come ho avuto agio di con statare in vari m onconi di amputazione con lembi sia st1fficie~ti ch e i11suffìcienti, e tali da avere nel primo caso un moncone ben provvisto di parti molli, per , applicare pòi un apparecch,1o di protesi con appc~gio s11 tutta la: superficie del moncone e non solo sulla sua perifer~a, come ancora da tal11ni erron'e am1ente vien praticato per gli arti inferiori, cagionando ~llor~ esso apparècchio la conicità del moncone di amputazione che troyavasi dapprima invece in buone condizioni per 11na protesi razionale. • Pisa 15 settembre 1918. ' f

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, S'EZIONE CHIR"CR ICA contie11e: SoRESl: Il drenaggio alla varaffinrt.

IT. Il ;tt. R. :\lo TI: J~a drrir.:a:inne ipoq,1.~fricu rlt·l· 1'urina nel t ratfan1ento delle ferite d<·ll' uretra . •

NOTE

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l\IIILITARE

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SANTA

~1ARTA

IN

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Contributo. a.I significato prognostico

d~Jle extrasistoli cardiache 1'2I'

il prof. GIOVANNI GALLI, direttore _ del repa rto per cardiaci. ·

Un tip·o di arjtmia cardiaca, assai frequente nei due .sessi ed in ogni età, nei lattanti come nei ve.echi, in dipe11denza . colle. più svariate cagioni, di fa:cile diagnosi - almeno il tipo ven- . t.ricolar.e - anche senza l'aiuto di' st1·umenti, ma che per · contro, no11 ~i rado viene inesat.tamente .j.nterpretato dal . punto di vista prog11ostico è· 1·e..ttrasistole, o sistole frustran ea, o s'f,stoic prematura, o precoce, o estranea, o passo falso del cuore, come dir si voglia. L'extrasistolia fu giudicata troppo spesso di significato clinico grave; un egregio nostro clinic'o parla di lin tri'pod e niiocarditico per la diagnosi della mio cardite. Una g.amba di qlli~• sto in .realtà debole tripode è appunto l'extrasistolia , ·le altre dt1e sono l'aumento dei diametri de:l cuore e l'opacam ent'o del primo ton<) alla punta . . È ancor a diffuso tra i medici pratici il concetto ' eh.e i:extr . . asistole sia l1na manifestaziohe cardiaca di triste a11gurio. ~on appare quindi inopportuno nell'interesse della medicin a, ' e quel ché più importa d·ei pazienti, di volga1·izz1are la proposizione oppostn: non essere la e-:r trasis.tolia assol11,ta1tìe11 te . uri segno di prognosi gra.1 r e tanto meri0 il, sinto11io di, unl1 les ione 11iiocardttica. Com ' è n oto, . l'extrasistole è. provocnta da ·11no stimolo fuori del ten1po i1ormale, che dPtermin::i. nel cuore una contraz :one ,intem1)e. stiva, precoce, anticip.ata e di' · fot)za rr11nor~~ delle nor1nali. Ogni parte del c11ore pllÒ esse·re sede di queste sjstoli prematur"e ed incomplete. per ct1i si conoscono extra~istoli ventricolari, atriaJi , sin11sali e atrio-ventricolari, · secondo . che il punto di partenza di queste sistoli eccezionali sta nel ventricolo, nell'atrio, n el seno o nel 1asciculo atrio-ventricolare. Le !)jù frequenti di tutte queste extrasistoli .sono le ventricolari, le quali 1si esplicano n·elle arterie con una p11 lsazione p1·ecoc~ e meno ampia delle normali, r t1i segt1e una pal1sa più lunga dell'abitua1e. Qua.ndo l'extrasistole è pe~iodica, per es., a? oo-ni seconda sistole, si ha il notissimo polso hto gemin·o, '-così frequente ad incontrarsi nell '11so della digitale. Q11e ta specie di zoppicamento dell' azio11e cardiaca, c~t1sato dalle extrasist-oli, può passare del t11tto inRvvertito, ma spesso invece (tanto più . e vi si concentra l'attenzione) ~i ac- · . '

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11 fascicolo 12 (15 dicen1bre 1918) della

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con1pagna a sensazioni s!}iacevoli come di u;rto nel precordio, di arresto .del cuore, di vertigine p as.s eggera, e l 'incfivìduo può entrare in lino · stato di al~arme_ anche grave e credersi seriamente malato di cuore. . L'extrasistolie ·si incontra ·nell~ ·Circostanze più svariate e mostra la m·a ssima instabilità. Quante volte non h.a ·Ciasctmo .d i n oi osservato cardiopazienti gravi ed agonièi · senza extra~ sistoli, e d'altra parte éome n.on· possono essere queste .pertinaci in individui con buone condizioni di salt1te ·generale! :Ce tause più varie

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te~npo

'incorporato n egli alpini, aveva preso J;Jarte attiva alla gtierra ed er.a . stato anche ferito. Avendo iò pregato un chirurgo perchè 1ni mandasse nel reparto un soldato sano e robusto, allo scopo di prendere· tracciati del.la pressione espiratoria in un inctividuo no·rm.ale, il collega mi mandò il soldato in parola. Prend·endo lo s.frgmogramma mi accorsi subito che questo indtvid110 robu sto, e senza la min:ima . . tr accia di disturbi subiettivi, e C·o n cuore ob.iettivamente sano, presen tav·a extrasistoli numerose ·ed evidenti, come risulta dall'unita figura. 1

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sono state m esse in campo come pro'?ocatrici d ell'extrasistolia: ca-qse gastrich·e, intestinal), persino l1te-rine, avvelename11ti cronici, ab11$i di tabacco, di caffè, di tè, a lcoolism o, arteriosclerosi, nevrastenia, en1ozioni, st rapazzi ~ tr a11mi, ecc., ecc. Il reperto carcliaco di individui i q11ali cl11rante la vita avevano presentato extrasistolia anche frequen te, e morti, per es., per malattie intercorrenti, o p er traumi, è di solito negati'Z.O, mentre abbastanza freqt1entemente può il r eperto ar1atomico del c11or e essere positivo, ton la presenza di ·zo11e .sclerotiche, pur non

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Il secondo ·caso è an cora più interes sa~te per la sua rarità . Si tratta di un signore n el • suo cen tesim ,o anno di vita. Egli è un magniflco e singolare · esem pio di una sana longevità, senza disturni speciali e tanto m en o cardiaci. Il portam ento di .ql-1esto centenario è rrteraviglioso; cammina diritto della persona, può star e in pjedi lun go tempo sen z.a provare stanchezza,' fa r aramen te l l SO del bastone. ·È t1n u orr_io contento di vivere, con voce forte , con cute ro_s ea e scarse· r11ghe, capelli conservati, con ap,p etito buono .e sonÌlo ristoratore. In sisto 'nel fatt o eh ~ egli non h a mai avt1to 1

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essendosi d11rante la vita con statati sintomi • cardiaci, e tanto m eno extras:.iptolia. Tutto induc'e quindi a cr edere, chB. l'extrasistole .abbiR 11na dignità diagnostica scar sa e in!J.da ed 11n valore' p.r ognostico ben I.imitato. Come co11tri b1Ltn a questo deprezzg,roento d el sio·nificato clinioo delle· o . extrasi.stoìi mi è dat'o p ortare dt1e esernpi tipi ci recenteme;nte offertisi alla n1ia osse1·vazione. ~el primo caso si trattava ·d i t1n giovane soldato, di costituzione robusta, co.n m asse mt1.: sco ln. ri bene svil11ppate e tonich e, che da 111ng8 ,

e non h.a, disturbi catdiaci e che p11 l compire ltn a fatica (per es., fare · un ran10 di scale) senza venire preso da sproporzi onata dispne a. Esce so.lo in carrozza da piazza, prende parte e si interessa viv . amente alla vita e . all'~m hiente che g1i sta intor no. St11dia.nd·o l'a-ppa11ecc~lo della circolazione rli q11esto centenariò che . descriv·erò in un prossl 1no lavoro, an ch e per la presenza di una sin golare respirazione, a tipo alternante, crecln 11nica in letteratu..ra, mi accorsi subito che il ritmo del st10 cuore era irregolare, e com e. r 1-

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[At~NO XX\7, FASC.

II. POLICLINICO

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sulta dall'unita figura, per numerose extrasi- co11iglio, del cane; tendenza. tanto più dannos:l • steli, subiettivamente cleJ · ti1tto inavvertite (1). in qua.nto faceva apparire tutte le consideraAbbiamo quindi in qt1esti due casi, opposti zioni pogg·iate st1 base ROlida, perchè fisiolor1el decorso della vita, dt1e esempi dìm?stra- · gica. ì\liartius denomina tale stato di é·ose fisiotivi di ·e:xtrasistolia senza il minimo disturbo logis11io apparente, e tutti coloro che più di subiettivo e con una capacit:ì funzionale . car- recente ·si sono occupati di questi disturbi non diaca più Che lode,"'fole. I pOSSOno a meno di Convenire Che ben POCO a Assai probabilmente se il medico avesse at- t11tt'oggi la fisiologia può illuminarci s11i 'ditirato l'attenzione su ql,lesta .aritmia, s.a rebbero st11rbi nervosi del cuore» . . insorti ancJ1e disturbi' subiettivi. È un punto Nell ~ patologia , t1mana, pt1r non sdegn ando5i dì . interesse pratico,• che merita di essere a c·· il concorso ut'ilissiino delle altre branche dello . .. .. re11nato. L 'auto-osservaz1one · p110 essere assai scibile medico, de.ve permanere sempre in pridannosa ed il medico non sarà mai abbastanza rna linea l 'osservazion€ diretta e continua nel- ' pr11dente nel suo contegno. Gli st11diosi di car- !'nomo ma·lato. La storia d·elJa carcliopatologia diopatologia sono passati t11tti per una .malat- moderna ' è a tal proposito interessante. tia cardiaca' ave11do . àpplicato a se stèssi, naFondamentale è stato il lavoro dei fisi ologi; turalmente in maniera impropria, qtra1che sinle loro ri.oerch·e pazientissin1e ed ingegnosissi,, tomo speciale osservato nei- pazienti, oppure me · e Je ac11te deduzioni di qualche .clinico letto nei libri. Petet Frank racconta · di essersi (\V·enckebach) htl.nno trasformato il n ostro credl1to per , llrt certo tempo affetto da .aneurisapere e non senza grande rispetto dobbiamo sma deli'aorta; nei giovai1i studenti, che s'i171iricordare i nomi di Gaskell ed Engelmann; ma ziano •allo st11dio delle malattie di cuore, insi è andato al di là del segn o, trasportando - sorge n on ra.ra1nente cardiopa.lmo, provocato senza ,c orr.ezione le sco.pert.e .sul cuore él€lla dal timore .d i essere affetti. da t1na. cardioparari.a nèlla pato logia del cuore t1mano, che ha tia. Quando ·quindici .anni ·or sono c-0·m in.ciavo . una .costr11zione m11scolare ed un appannaggio lo studio dell' arterio-scleròsi addominale, io nervoso e p.sichico alquanto diversi. ero seriamente preoccupato di essere aff·etto Anche l'interpr•etazione delle extrasistoli non da questa malattia, perchè sempravami di troh a migliorato sotto il . dominio della dottrina vare nel mio corno alcuni dei sintomi enun. . ci a ti come caratteristici della sclerosi addo- fisi·ologica,, a1)plicata senza controllo , clinico. ' ' Consider.a te quali .seig no di stanchezza cardiaminale. • 1 ca ' €ra facile ìl -nassa verso l'uso sistematico . . Tranquillizzare ·il portat0re di extrasistoli, dei cardioci11.etici con i· relatiYi. clanni psichici ' . fattosi nervoso per at1to-osservazione, persuas11l soggetto, che così av·e va in mano la pro~·a derlo di' non !)iù toccar.si il polso, sping·erlo al· medi-camentosa della s11a cardiopatia, o 1nio1'attività n111sc-0lare , sono. i mezzi sovrani p er . ccti·dite. Di regola quindi - vi è q11alche eccecombattere l'extraisisto1i.f1:. Quanto maggi.ore a·u: • zione - i ·cardjotoni-ci sono aa bandirsi .nella torità .ha il ·medico, .tanto più effìcac~ è il ricl)ra delle extrasistoli. Talora anzi essi . l)TOsultato, come d'altra parte grande può essere v·ocano l'extrasistole, raller1tando il ritmo. del danno qt1ando il medico emette 'prognostico cu ore; l)er es., è noto il polso big·emino dop.o infa11sto. Gil1stamente 11a . scritto quell,a~sen­ 1'1 1so della digitale. · nato clinico d·el Krehl, che noi spesso interConsiderate come dipendenti da 11n o stato di veni.a1110 terape11ticamente con mano I'ozz;a ed aun1entata irriiabilità del mio cardio, era rai11esperta nei d~licàti congegni d·ell'a}'bp.ar eczion.al1e che si ricorresse, nella Cl1ra deJI.e extrachio della circolazione, .e, aggiungo io, spesso . parliamo per av·er sentito dire senza base pra- sistoli, a ll uso -' . dannoso quasi sempre - dei brom11ri dei narcotioi e simili, mentre l'osti ca e non teniamo n el debito conto la psichè ' .. ervaz.ion e pratica ci ha dimostrato che talora i1mana. • i1 1vecé è 11tÌle l'amministrazione, p er es., degli cc Col progredi1·e degli studi speri mentali . tric11ici (sic.I), i q11ali do\·rebbero ét11me11tare, sc1·ive git1stame11te il nostro Castellino - si è come c'i insegnano la fisiologia e la materia da fisiologi ad oltranza vol11to portare intei11edica, lo stato irritativo del mioca1·dio. g r almente, se11z'altr:o, al letto del l'infermo il Se ci teni.:tmo fermi su1l'oc:~eryazione c1iri , 11lto.to delle inùagini del laboratorio sui' n ervi e s11i. g·angli 111essi a 1111do della rana, deJ 11ica, è da cr edersi, q11inc.li, ch e le e.i:trosistoli, risco11tra11dosi in ai1i e n11 1·l ti e nlancando spe. so in cardionazienti gravi, han no un 1·a/ore, ( 1) II lavoro con1p a1·e 11egli ..-1 rclii~'PS ~I es n1 arliaynostico assai infi1lo. D 'altra !>Hrte, 11oi no11 /((r/ie s dil creu r: Un caso (fi resp1ra:,tone alt1• r 11 a n le; su a a 1i a t o yin r ol J>o z..,.o a I l er n ante. ù obh.iamo nia i ricliia nia r e /'(( lJ P n:.iun P <IP/ . oy•

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SEZI ON E PRATICA \

getto su qilesto $iritonia obiett·i vo (1) . Se i11-

nne !'·extrasistole .è percepita· subi ettivamente,

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il -r nigilior tratta11i.e·nlo 1n edico sta di r eg,ola fuo1i del cilor e e ' sopratutto in u1ia tranquilliz:.; a:;ione del soggetto. Il rfsl1ltato p t1ò essere immediato, se la paiol~ d el medi·ço ·è a11torevo-

le, ferma e• persuasiva! •

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ten1p o più o m€no l ungo, troviamo d el~e mocìi'.fì:cazioni del .siero .d~l sangue, per le qual•i la l'eaziqn-e di \'7assermann diviene positiva. In l111esfo ten1no m a nifestazio·-nosson o comnarire . ni ·generali d·ella ina lattia, posson o manoare. Si inizia un trattamento sp1e1cific{) : i sinton1i, se er a ne• . p1 esenti, scompa iono, la \VR. diviene I neg.ai>iva, ma ) 1 m edico cat1to e .&p eirim.entato i1011 potrà assicu,n are la guarigione, e a lla pre- _ videnza d elle r·ecidiv.e vol•g.e• ogni s11a riso·r sa tel'ap eu tica . Un tale schen1a del corso di una inf.ezione .~ ifiliti c a:, ·di o.sservazion e co.m une, rivela ctLe nella s ifilide .. esist,ono due stadi biologicamente sepal'ati, uno . dell' aff e:;ione ·i ni:.iale, i n cui la lVR . è riegativa, uno' posteriore con WR-. posi I

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(1) In medicina inili tare il d an110 ·è doppio;

cl1i sa di avere délle extrasistoli pttò coltiv are quest o sintoina ed ottenere licenze ·e m agari l a riforma. I o ho visto militari, nei qu a li era stat a f9.tta la diagn·osi di 11iioca rd ite per la pl'esenza d i extra si st ol i banali, senza aJtri siiltomi obiettivi di m agg·iore in1p.orta11za .

SU~TI

E R1lSSEGN E.

tiva. ~on

si ' pllò dire ch e qt1·esti d11e .si?-dì sian o ME::llCINA.. ir. esatta corri spòndenza con .q11elli ch e l a cli• \ nica ch iamava manifestazioni · pr1mari·e e ·seReazione di Wassermann e studi biologi~i della ronda l'ie, !J.Oi ch è ìa \'lR. può da tempo essere sifilide in rapporto con la ct1ra come mezzi ce>111parsa CJ,l1ando ancora 11e$ ~un sinto1na del ~eco n·do :9e.riiodo è manifesto e il m alato resta di lotta contro Ja sifilide. .ne r jl m edi co nelLa s11a manifestazione prima(_;\ . . V. , ,-ASSERl\f ANN . /) e1L t. ~I ecliz. 1Voch .' 15 agoria. ::;:o 1918) . Importante divi·ene l a division e in t1n prirrto Dopo la scop erta d.i Scha11dinn, non ~siste periodo ·Qon WR. neg.ati:va e i11· 11n; s•econdo co-11 sifilid-e senza l a spiroch ete palli.da; sappia m o \\'R. p 0·s itiva , e !)er l' ori1gine -delle m od lficaziosi eu\r amente che la vjta ·del -narassita è molto n i che a lla \\TR. posi tiva conducono e per jJ limitata e ·co1·ta al di f11ori d ell'individuo, quin- d.iYetSO OOmportan1entò d ei parassiti della .Sidi la lotta contr o la .sifilid e si pt1ò riassumeré filid e, nei risp.etti {lella t·era!)ia spirocheticida, nello stermini o d ello s!)iro chete ri1ell 'l1omo, t r aq11Jando d etermina110 , .la ~nanif·e.stflzi one primasc11r.ando il mondo este riore. ria da uma p arte, crnando determinano l a comTanto mar-giorJi J'i sultati n oi potremo consepar~1a della reazi or1e'. di \\1 asse1rmann dall'alg11i r e i1ella lotta se ginngeren10 a .sò rprender(~ tra. . gli spir:·o ch eti ne l pe.riQ·do d ell'attecchim ento, Questa è creat.a d.ai r a~1porti reattivi tra spirocheti e tess11ti d·ell 'or gani smo infetto. Le ,sose potremo n.sare lln rimedio S!)eci.fico spirosta11ze, ch e n oi' ·possiamo rivelare nel .san gue chetici<la. I m ezzi a tlatti per qt1esto s1col10 .. 1sono costi- con la R . .di W ., non trovano . la loro .origine e fo11te i1el sang11e, ma . fuo ri di e.sso, nelle· celtt1.iiti d ai pro gressj moderni delle co·11osc~nze lt1l e d-ei tess11ti. N,el. sa.ng·u e si raiccolgono l e sos11lla ·s ifilide : ~tanze reatt.iv.p cl1e pro·v .engono dai tesst1ti col1° la ricerca dello spirochete di Schat1dinn; 2° la i·ioeir'ca d ella reazj on e· di \\1 asser- piti daJl.a infezione sifilitt ca. T ale mo,do e sede di formazione può' e~~ere m ann; 3° I 'ti so dell'arsenobenzolo com e spiroche- factilmente ~1 rovata: se noi osserviamo dei 'l)ai i·enti ch e umico f o col ad o, clinico dell 'infezione ticida. Seg'uendo i m.a lati, dal~ 'inizio. delt:infezione, . sifilit ica 11an110 in l1na irite, pos~iamo rinveni1·e la re.azione del s\ero del san ~lt€ negativa, traiamo dai tre mezzi, ·ch e la clinica moder. . ma se praticbi.an10 l a paracentesi della can1era na ci foi-11is ce, in,s e1gn a m enti impol'tanti per ed . esaminiamo il liq11ido l a concezione dii l1na C'u ra r n.ziona·l e .della si- ' anteriore dell'occhio . cl1·e se 11e cava, trovian10 che i11 esso la 1·eafilide. zione è p r·sitiva (Leber.) . L.a co111stataz.1one proL'esame microscopico del l)l'Odotto dell'arva che le sostanze le quali d ànno. la \VR. si . cidente ,-urimario éi fa scoprire l o spirochete di forrri an o i1ei tessl1ti, n ei qriali hanno sede gli S chau din n. In qu·e-sto !)eii'd.odo dsll'infezione inspi.ro.ch.eti. Un f.atto analogo si p11ò con~tatare ve ce I esame del sangue n o•n rivela a lte·razio11i i1e J liqu1ido cefalo-raichideo nell1e malattie sii:finelle 11roprj.età devi::i.trici d el comple111ento e la Ji ti ch e del s'istema nervoso: i11 es.so già la ,,~R. \\;ass2rma11n ci ris.11lta negativa. p 11ò es~ ei·e !JOSitiva, quando amcora nel siero S e saggiamo jl s a~g1 1 e del ~1az1 ent.e dopo llll 1

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specificlie, çio è, si forrna11-0· nell'organo e riel tessuto malato. 1

Secondo l'A. tali .r eperti sono s·u fficienti a , ' dimostrare rche la comparsa della WR. posi. tiva è se.gno cfie gli spirocheti, passati per il sangue o per la Linfa nei tes§uti, devono essersi installati in essi, e costituendo dei focolai tastatici, abbiano de·t erminato la .Produzione di s.ostanze specifi,che, che si sono versate nel sa'!lgue circolante.

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" Nel periodo invece che preced.e la comparsa della R. di ~~.assermann noi abbiamo da fare con spiro cheti ·che .s i trov1an·o i.n una stretta. cerchià di tesst1ti ma ·n on giungo.no a provocar.e una attività reattiva dei .tessuti d·el corpo sugli spiroichem ev·enturulmente p•enetrati. . . Il punto importante della questione non è tanto la c onstata~ione e l,a inierpretazione di qu.etsti f,atti, ma 'il 1comportamento differ.e.nte, n1ei rigua rdi• ·della terapd.a •specifica, presentato dalle tinf-ezioni 1limitate, con WR. negativa, e da quelle ·con ~TR. positiv.a (lesiòni m·e tastatiche). L'A., in base çi.hl'esaime di ricco materia le, è entr.ato n e.lila cor1vinzi·o ne· iche la guariI

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gi.on e serologica ·defìnit~va di ·due stadi bioloy i ci è differente, e che mentre nelle lesioni priinari e essa si può ottienere rapidamente, con . rliffìcoltà ed incertezza si ottiene nelle invasio ni di focolai · che hanno deterniinato la compai'sa della WR. Si può qua:si cpstruire un.a scala di- cui al prin.cipio (periodo prereattivo) si riesce .nel 100 % dei oasi ad allontanare gli spiro. '

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cheti definitivamente, poi là st.erihlzzazione diviene più difficile (pf!riodo ·reattivo ) fin.o al punto d.a richiedere una eroica per,sistenza ne-1Je m.iis ur·e curativ·e. In t al,e ·constatamon1e s i contiene u11'aff.ermazione trop.po importante e scient ificamente e n ei riguardi della pratica: l'infezione sifilitica guar·isce t a di calmente finch è e·ss.a è .so:rpresa e combattuta allo stato di irifezione-, divien·e pi·L1 difficilmente curabile se passa dallo .stato d'i infezione alil.o stato çli malattia, non ap.p ena cioè ·gli 1spiroch~ti si. sono insediart!i nei t essuti ed h anno pr·ovocato sostanze reat tive, . che si son o ver.sat.e n1el san1gt1e·. Perch è la s ifilide da inf ezione l ocale divenga m àlattia cos tit'u zionale è i1eceissartio ch e gli spiroch eti si a no p er il tramite deJ sa ngue o dei linf.atici trasportati nei tessuti. e quivi t r ovino l e condizfoni opportt1ne di sviltippo ed a tte a provo care •s ostanze reattiv e con ~il rica mbio degli elem en ti os piti. Difficile e for se prem aturo .è .sollevare il probl en1a d elle ·cau se p er le q l1a Ji lo stesso a g ente spir ocl1 eti cid a, i11e11tr e dif'tr11gge ra1)id a n1en te gli .. pi r o,..J1et i d'ell' acci dente inizia le (infezi o11e s ilìlfti ca ) è in·~ lt ffi c ien1e a ster ilizzare i te s~ ttti qna11do in. e~. i s ia11 0 pen etrati (.:-ifil ide rostitnI

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[ANìS0 XX\~, FASC. 51~

POLICLINICO

zionale). Parere chie cal1se, p otranno essere por- . tate . in ql1.esti'o ne: .ragioni aniatomiche e speciàlm·ente ·circollatorie~ .9 rodotti del ricarnbii0 tra spirochete e tes.sl1ti che permettano nel loro s viluppo dli acquistarè peol1liari qu.alità di difesa; per ora l'importante è l ' aff.ermazion.e ch·3 nel pri·m o periodo ·C·on quaisi rego1are sicurezza s i può r·aidicalmente allontanare l'infezione, nel second.o stadio invece q11esta sict1rezza si d:Lleglla .. La lotta scienttifica contro la sifilide, che può eo.stit·uir1e llna mi.na·cciosa epidemia popolare, ·d·eve avere a fondamento la cono5cenza di ·ql1esti ·d 11e. stad1 delJ'affezion·e e del lol'o diverso .comportamento. N è p er ~r.a ci .si può deci1d1ere a dare prefer enza ai. prepar,ati m er c11riali o ai preparati chemoter.api.ci arsenicali, poi·ch è l' a zione del n1ercl1rio non è pu.r anco sicu·ram,ente stabilita. Le nozion·i _clini·che, chè i sa1i mercuriali cjo.è ·dimostrino 1a loro azione 1più ch'e -st1ll'accidente primitivo, sulil·e manif.estaziolli. secondarie, farebbero !}ensal'e (!he il m.etallo abbi.a pre.valente .aziione 1Sui tessuti e qt1indi .sugli spi.rocheti che· 1i hanho ,invasi; m,a tutto que.sto capitolo deve •esser.e ancora chiarito. Non va 1confuiso qu-e sto principio ter:a peuiico çon 1~ cura abortiva d.e.ll.a .m alattia, qu.aJe• fìn·o.r.a e1a con,s i der.ata dai m.e dici. Basta pensa- . " re che l'antica cura abortiva .era basata ·s u manifestazioni cliniche e qu.est'ultima . invece lo è su manife~tazionj biologi.che, e che, anche quand·o clinica1nente non esiste ancora se no.n la manifestazione primaria, p11ò già .essere p·r esente !,•esponente bfologico delle metà.stasi nei tessuti, la reazione di Wassermann. Ogni medico dov.rebb e gui·d1are la terapia in bruse ai resultati d·elle ricerrche .dii · :laboriatorio e.on numeros.e con,staitazio,ni micros.copiJch·e dello ,sipiiroch.ete e con a nalisi biologiche del s angue. 'L '.esame micros·copico ci permette di. ricono. scere ,s enza f,adJ.o e precocem-ente il primo impianta r si della mrulatti·a, con La ricerca dello spiro ch ete di' SchaudJinn, l'esame biologico di sc 0prire -cori J.a ' reazione di Wassermann se lo stadio dell'infezione :può essere -rapidamente stroncat o o se è n e.ces sar1ia ·cura paziente e lung a . N el })repa rato di Ehrlich possediamo t1n' arma ·e•ece1iente ,p er distruggere radicalm.ente n el prtmo periodo ~i spirocheti. I m.edici e l e popolazioni devono convincersi di q11 es·ti ·p t1nti fondamenta li del problema : la sifilide n on è ma1a tti,a lieve, ed ogni giorno si pl1ò di.1"'e l a g r a vit à ed esten sion e si fanno più m anifest e. Se la convinzion e radi cata porterà • gli for zi d i t 11t ti a ll a m i r a di d ebellare l a malat tia, l a. nJedici n a potrà ,·in cere u110 dei più g r a 11di e lu sin ghi.er i l)l'ol1lern i, ch (l ~ i a n o conosci11ti clall a storia . t . p. 1

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f 'ANNO XXV, F ASc.' 51]

SEZIONE PRATICA

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Cefalee d'origine gastro-illtesiinale. • '

.(J. RUSSEL VERBRYCKE, M~. Record, 14 settembre 1918).

Fra le molte cause ·della cefalea, i disturbi dell'apparato digerente eµtrano iri causa con Ja stessa fr.equenza d'e i disturbi oculari. Ques'te cefalee p osson·o avere caratter e di ,emicrania grave; ..son-0 di solito ·sorde,, a localizzazione frontale, meno .spess.o o·c.cipitale, raramente a tip·o n,e uralgico. Sono .frequentem~nte associate a doloTi, disturbi nervosi, vertigini, facile fatica, .s onnolenza od in·sonnia~ · In ip.ochi casi si tratta di iperacidità o di · - stasi gastrica; in qliest'ultime evenienze, gli a.mmalati hanno imparato che cefalea e. stasi gastrica sono associati ·ed all'inizio della cef a lea si ;presentano al medico per una lavatura di stomaco. ' L'analogia con q11esti fatti non deve perè far ritener.e che -la lavatura gastrica possa gùarire _. I'.e micrani.a; è bensì · yero che, in q11·esta, d opo un copioso vomito, ·C·essa la ·crisi 1 m a il vomito in tal èaso è di .origine ·central·e· ed ha l11ogo ·Gome esp1osione della forza nervosa, prima che l'accesso fini"sca, quindi lo svt1otamento artificiale dtello stomaco, di solito, non influisce per nulla .sull'accesso di ·emicrania. • Il maggior n11mero di q11este cefale e ha ori-. gine da putrefazione. intestinale e d.a ass0rbimento da parte dell'intestino. I' pazienti hanno quasi sempre spiccat&- indacanuria, o costantemente o prim.a dell'accesso; vi' sono però alcuni che, pure avendo .cefalea ed altri sintomi ·m anifesti di assorb4fiento di prodotti abnormi da parte ,dell 'intestino, non hann.o· indacanuria; 'P·r obabilm.e nte trattasi ·di f·erm·e nta• zioni anzJ1chè di . put·r.efazioni inte.s tinali. . Alcuni casi ostinati dipendono da insufficienza della v.alvola ileò~cecalt8 con rigUI·gito di • 1 • materiale .cecale nell,.ileo. Tale condizion·e, di~ m ostrabil·e solo con i raggi X, può veni:re sospettata quando l'enteroc1ismà viene espulso , solo parecchie ore dopo ,e ssere stato applicato e viene seguìto · da peggioramento, anzichè miglioramento d ei sintomi. Talvolta iperò i disturbi digestivi non sono i soli in .CallSa: spesso, !?· e., vi sono asso~iati disturbi oculari e la cura fatta contro i .primi . non è .sufficiente a guari·r e la ·cefalea. Anche le anomalie delle ·secrezio11i interne .sono spesso a-ssociate .con i di sturbi dige,stivi e preced~te da tossiemia o d a infezion·e. .Rara è invece l'ass·ocia.zioTI:e con n1alattia d el labiri11to od altri disturbi auricolari. Nei paeienti con turg.01·e della m t1cosa dei t11r~btnati, si p11ò amm ettere che q11esto fatto dipenda dall'azione di proteine ·estranee. ... 1

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Una gran parte dei casi con poca speranza di guarigione si osserva nelle pazienti, in cui la. cefalea r itorna a l peri·odo mestruale: più su~cettibili di guarigione sono invec·e le cef aJee che si presentano· durante gli intervalli. Non si devè ritenere che i disturbi gastro-intestinali abbiano parte in tutte le cafalee.; si dev.e però tener prese.nte la loro influenza, 'anche qua.n-do la cefalea .riconosca altre cause. .N·on 1si p·uò con si.curezza affermar-e l'origine gastro-if;ltestinale della cefalea; sp.esso ~no i paz1enti .st:ess~, che ritengono che i loro di.sturbi dipendano dallo stomaco. È necessario ad ogni · m odo proceder.e ad Dp/esarne fisico completo, con le prove sulla secrezione gastrica·, sull'urina, ecc.; se l'indacano si trova in forte qvantità, si -può· ritenere che la causa p.r inci- · i:>ale è la p11trefazione intestinale. In generale però ;p uò çlirsi ,solo ch e questo -0 quel reperto è an·ormale e.çl è llna .cau~a .sufficiente. La prognosÀ ·dei ,c asi non complicati è buona; p~ù f avòrevole nel~u.omo che n ella donna, per la possib'ile influenza degli organi pelvici. Quando isi ·può .rintraociçtre e rimu·overe la causa, si ottengono risultati meraviglios.i e. la . ' vita acqui·s ta ·ancora per il paz,i,e nte il suo ~~ore. · · . II tra,tfa1nento non h~ nulla di specifico: si vedrà di correggere ogni errore, l'iperacidità va ·net1tralizzata:, la vagotonia trattata .con la belladonna, l a dieta va indicata caso per caso, .eonsigliando generalmente scarsa quantità di· ~rote-ine . L..,aissorbimento di p.r odofti putrefattivi dal_l'intestino va -combatt11to per tre vie. Eliminare anzitutto i veleni; limitarne la pr·oduz-i one .introduc.end·o m.ino·r ·1q11antità di materiale atta.e-' • ,c abile dai batteri ·putref attivj, . ·e tentando. . di cambiare la flor a intestinale o di uòcidere i bacilli . iJ.Jiutrefattivi; .inoltr e vanno curate !le\ ·con·dizioni ·capaci di favo.r ire l'ass0rbimento d elle tossine, portan d·o a guarigione, p. e., le l1lcerazioI1i del co1011 e l'in st1fficienza della valvola ileo .cecale. · ~... L 'eliminazione dei veleni si farà, non per mezzo di lassativi o catartici, ma con enteroclismi; - spesso le condiztoni vengono invece . ])eggiorat.e con calomelan o od altro .i:-1urgante, ch e elimina il materiale to,s sico p resente n el colon, ma, ·al1mentando la p1eristalsi, p·orta: pure n el ·coion altro materiale capace di' p11tref azione. ' 80110 invece n ecessari ~ li enterocli smi · semplici o Il)edicati; q11 ando non vengono soppo1·tati e n.el caso di' insufficienza della valvola ileo-cecaie .è indicata ] la vatll ra dall'alt\. . col t11bo dl1odenale, pe1· mezzo del q11ale si introd11 ce ra.p idamente 11n buon litro di soluzione

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LL POLI CLINlCO

(ANNO \ X\- 1 F':-\::c. :,1J

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salina eh.e al'la Sl1a · v-0lta 'viene espulso in ' . . 10-30. minuti . . Nella... dieta vanno· limitate le - p.r oteirie.. e spe. cialmente la carne; i tenta.t ivi però d~ cambiar.e . l a · flora intestinale, introducendo fo'rti q11antità di idrati di carbonio, non so110 r iu • sciti. Si possono ridur}èe i batteri llUtrefattivi •C Oll . a ltri mezzi : molto lo'd at~ son o >a tale p.r·Oppsito i ba,cilli bulgarici, ch e però non ha~no 11n'azione costante e sembran o niù . - efficaci nei bambini che i1egli ·aa11lti. Nel caso · èhe vi . sia bi ogn o di un lubrificante p11ò s.erv ire qualch e preparazione all'olio di vaseli11a. :Nea11che dal Bac. acid.ophilus, l'A. lia otte1111to risultati sicuri, sebben ~ abbia 'potuto con ess·o ri scontrare dei iniglioram·e nti in . casi di i;ndaca11t1.ria, che erano stati ribelli ad ogni altro t1·attam ento. S11i · disinf.ettanti ch1roici, l''A . non n_utre lo scetticismo di m olti altri; di qualche .derivato del fenolo egli si most ra a bbastanza soddi• sf a~to, _sebb~ne ndh sia 1i)ossibile çon esso impedire. sem pre l a putrefazione intestinale. Sp.esso col ·SUO llSO si possono deodorizza r.e ·com:... ' })letamente le feci; re sta pe·r ò dq spiegarsi perchè c·erti casì, che hanno resistito a l tl'atta111e1;t:o l ocale od ai bacilli bulgarici, m1gli orino • ubito co11 g·li antisettici, m entre altri ch e d a q11esti 11ltimi non hann o ricevuto g.iovamento, nligliorino cop. l 'uso dei b acilli. '"rt1tti i mezzi vanno d11nqt1e t entati, fino ad ·ott enere ~a gua• . . r1g1one FIL.

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cosa stessa dell'appendice nel loro primissimo inizio·· .e· non · dia:gnosticabilì: L'ulcerazione del proc·esso · vern1if orm~·'" .come quC:lla del.la .d issenteria, d~.l tifo, diella tub er colosi, 1può esser eon ·difficoltà dìagnos t j·ca ta n1e1dian te l'esame del1'addoim e, -e ,se, ciò matg·rad-o, l'ulcera del processo · vermiform.e può essere più fr.equente1n·en:te e più .precocerne11te diagno·stic.a ta, di quella del rimanente tratto d ella mucosa int,e stinalie, cìò è dovuto al fatto che • i l pro.cesso vermri.form-e è un intestino cieco ed Ira un lum.e assai . ri stretto; per queste due ragio11i l'ulcera d·el p,t ocesso, vermiforme conduce l)iù ·sollécitamente e più spesso di cr11ella della n111cosa del rimanente tratto i11testinale alla pe1 .itoni t e. L eccezione alla qt1al e l'A. ha più s c11)l'a accennato è costituita d a • quei casi -in cui l'in.... fiamm azio11e ·dell.' appendi-c.ie è lontan a d1a l per·it oneD parietale · e la s ierosa partecipa all'infiammazione; allora può aver luogo un t umore peritiflitico senza che insorgano infia rnmazione del· peritoneo parie.tale e tensione addominàle; in tali casi quindi l'appendicite è diagnosticata dàl t11more peritifi"itico, rna h o11 d alla perito- · nitie . .. P er facilitare la diagnugi dèll'appendicite nei bamtiini l'A. dà le norme seguenti . • Il pit1 importante da~o anamnestico riguarda il comportarsi del' piccol o paziente pel so:1no. Se· il bambino ha• ben dormito la n otte 1 pr2cedente o le ultime notti può quasi escl11dersi l'appendicite, mentre è il conttar(o quando la · notte è stata agitata. Ordinari a m·ente da: principio vi è stitichezza; P EDI ATRI A. di rado ·s i inizia la malattia con diarrea, ed in • tal caso n on si .tratta di llna p eritonite da ap· Per la diagnosi de1l'appendicite dei bambini. • • pen cli cite, m a di t1na p eritonite proveniente da - (l)ott. R .. DRACH TER. Jt[ii:n c71. nzedi:.. 1Vocli., n. 38) l1Ièerazioni di t1n a ltro tratto intestinale, come (Juanto sia importa11te l 'esatta diagno :t d cJ .. llA. h a pott1to constatare all'atto operativo, ed . l'cll)pendicite n-ei. bambini l o dimostra110 i r1umea llora ·esiste a n ch e fl do1'or e e la tensione addorogt casi in ct1i, m a lgrado l a diagnosi, n o.1.1 è minale. constatata i·.a1]pendicite, e ~li altri egualmentP Varia imuor tempera- tanza s11ol dar i a lla . . ni,1n1erosi ·1n cui all a1 to operativo si . r.iconosce tt1ra; sono in grande errore quelli che non d a nt111a \·er <:l ~lppendic i te, diagnosticata com e peri- no ad essa alcun a importanza; tanto prima che to11ite diff11 ~a o T)eTitifi1te s11uD11rata.· Ed è prù- dopo, la temperat11ra 'dà i più fini criteri per -l'esistenz·a di un pròcesso infiammatorio 'in1)1 io 1)€1' la ma11cata diagnosi che la mortalità llel' ap}lendicite è tanto pii1 alta i1ei bambini terno.' N·ei processi molto avanzati, con suppurazione, 1 a11mento di · tem9erat11ra 11 :1ò e~&er clic I1egli nd11lti, n101 talità cl1e sa1·e})be minore se i ba1nbini fOS $ero, con1e gli atlulti, operati minim o o manrare acl -'t irittura; è "traordina·riapreNcemente. I n t11tti ,i casi, cl1e capita no al- mente raro però C'lle si s\·olga lln processo inl'operazione, c i 1roviu1110 jn prflsen.za di 11n'ap- fiammatoTio deJrl 'np·p endice vermifor111e, che . non abbia dato 111ogo_ a processo suppnrativ11 pè11 li cite rlestructira, ' ca11 gr en~1 della n111c osa, della cavità addon1 in aleJ fe nza elevazione d Pl la e1npie111a r irc o~ critto. Per la esatta dia~r110 i 'n I e se1n1)re la ma s~i 111:1 ehe · 1'ap11e11d i ci te ,·ie- t.emper at11ra. E d11hbia In diagnosi $e il l1a1r1})ino sta sed11to s11l letto. Ohbiettivan1ente è 11oi 11e di ·1g .... 11 n~ticata dalla nerito1tite che rn ccumin1portanti in10 l'u~i)ef to del bamhin >: 11n c·o11agn , ?11 '.'l nn qualcJ1e f)Crezio11<:' . · a t u 1·u 11 n en t e ' ·i . ol1 o de 11 e n }) p e11 cl ~ ei t i s r l 1 zn l oT'ito' ro so vivo , ac('es'1, dE>1 vif"o, a11rl1e co11 nl • ta ten1perat11ra, st·1 cont ro lln !)l'OC~$~O infta1t1ll 1 1· itn11it e e so11 •11elle c J1e !) Ju~ -cl J 110 dall·\ ir1 111

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materi.o aicuto d.ell'addome; potrebbe invece tratt al' si di lln ~1r o~ e sso i1n e11n1·0:1i co se vi concorre il risultato ~ell'ascoltazione e <ilei la percussione. È raro che si tratti di appendicite quando alla palpazione dell'addomè si constatino dei gor. goglii intestinali nel q.t1adrante inferiore destro· d ell 'add ome. .. Co1ne g·eneralmente si ~sa. ' un criterio important2 è dato dalla tensione riftess~ della pa' poi chè, se esiste, autorizza la r ete addominale, la laparotomia. La -Oiffì.coltà maggiore ·co.n siste nel d ec·idere se tale tensione riflessa ci sia o no. Siccome la parete addominale oppone una res istenza a ll a .pressione an.che l a più leggiera, è chi art> che la pressione dev'essere · fatta .delicatamente e Sllperficialmente; facendo il contrario si provochel'ebb e. il dolore, che, a sua volta, determ~1Jerebbe la tensione addomin a le. :La pq,1pazion.e p.rofonda dà ll1ogo quasi sempre a d o101:.e i1ella pneumo_nite, nella dissenteria, nella pielite, ecc., onde facili errori ·diagnostici., Il sintoma di Blumberg nella peritonite è d 'ordinario .positivo; sono incerti i sintomi genitali (Horn), il m eteorismo del retto (Przewalsky), il riflesso a ddominale (Sicard), il ·.rossore del Yiso alla pressione cle~lçt regione ap.pendic·o Jare. L'esame nella narcosi d ev'essere praticato eccezionalmente dop o aver prima ben. acc·ertato se esiste , o m e110 la tensione riflessa deJl'addome. · Di straordinaria jmpo1·tanza in D1.0lti · cusi. è l'esame della -narete addorni11a1e ,-uosteriore, per rendersi conto della tensione riflessa di questa regione e d el dolore. Jn alc11ni rasi si tro·v a un dolore a l]a p.ressiou·e, .analogo a quello dato . d'all'·a scesso para.nefritico ed 11na tensione simile a q11ella della p.arete anteriore, e son q11 e; sti, i casi in cui l ' ana:>endi·ce vermiforme ed il -relativo proicesso infiamn1.atorio st,ar1no 9jù vicini alla .-n ar,ete che ali' anteriore. . uosteriore L 'A. ricqrda dei casi in c11i e:ra stata d'iagno· . sticata i1n 'appe11dicite e si trattava invéçe di m orbillo , scarlattina (n,ello stadio di incu·b aziorie), difterite, pne11monit~, 1Jle\1rite, dissenteria pi,e.lite ·0,t ite m e1ia !)llr., coli ca ombelicale,' t~berc~losi delle glandole mes.en!eri~he, diverticoli della vescica, volvul,o,· invaginazione, t 11 more nefritico di d estra, coxite ed in un caso a 11 che di tumore cerebrale; i1ella massima parte sono le m a lattie proprie f! ell'inf-a11zia. cl1e sogliono d a r luogo ad c1·Tore. Riglt a rdo a l la te1~a.!1 ià, non c'è che da op ei'a re iinmed1a.t amente tt1tte le volte che ne.l ]:>ambino sia diagn osti cata . l1na ·a ppendicite · ac-11ta.. · I,a distinzione d ei casi secondo i giorni della n1alattia non ha nei bambini alè"t1n valore; è anz i ~p esso dan11 oso, poichè si calcola come 1

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primo giorno ·di malattia quello in cui son manif~sti i 'i)fÌff\i-s·egni rriorJ:tosi mentre il pro1 cesso .\nfia,q:imatorio è già in atto . da qualche tempo, ~icch è si indica come priro.o o secondo giGr:po di malattia quello che realmente potrà essere il terzo o·d · il quarto. Bisogna essere molto circospetti :qella diag11osi di appendicite cronica nei bambjni: .spesso questa è una .ap.:p.endJ.cite lu cratiya, erte .h a. molt8. sc: ~~1 i3;lianza c-o:i l'np1)endicite acuta « assai, lieve », com.e si ri.scontra post opera.1

tione11i.

DE CHIARA.

.LARINGOLOGIA . Un nuovo tipo . d'associazione drll'emiplegia laringea. Sindrome di Srh111idt associata. Ral1l David d e Sanson (La Prensa niedica c~ l'g eritina, 1918, n. 28) dice che a 1ato d·ell'emiplegi~ laringea pura, che costituisce, nel dominio della cardiopatologia, un valido el~mento p er la diagnosi degli a11eurism~ clell'arco aortico, esistono de.Ile for1ne di associazione inorbosa che, tributarie di lesior1i n11 cleari o più di frequente p erifericl1e, contribuiscono molto a rischiaTare le ~ funzionj dèg·l i i1ltimi nervi cranici. · A ,s copo innemo,n i,co, rife riamo q11i J,e varie cambi.nazioni · delle par:alisi l aringçe .a ssociate: . I. Si1idrome rli Avellis (secondo g·i11sti zia, d ovrebbe dirsi di L ong hi-A ve llis, percl1 è il n1e• dico condotto lomoardo l'ill11strò molti an11i avanti) : p·a ralisi di inoto del velopendulo e della corda vocale dello stesso lato; l esione de1la branc.a interna ·a~l vago-spinal e, che .p er il r icorr.ente ai1imra il a .,cord. '.1 vocale e :p1er ìl p l esso faringeo innerya il v.elo; , II. Siri.dro1ne cli <;;;ch1nid t: p ara lisi di m otr del velo, della corda vocale, dello st ern o-cleidomastoidee .e del trapezio; . -p ar ali ~i del :-\ e di ti1tto l 'XI, b.ran ca interna ed este'.I·11a.; ... III. Sindro?ne di J ac lcson :· paralisi di moto del velo, della corda vocale e d·ella lingua, con (sindro·m e conipleta ) o sien~a stern o-n1n.st oideo e trapezio (sinclro1ne i Ji co1npletri) . Nell a. prin1a è interessato il X, l'XI P i·l '\TT . nella seconda manca la l:rranca esterna ·dèll'XI; . IV. Sind1·01ne iii ';l'a1Jia : pn ralisi di moto della corda \·ocale e d ella lin g·ua, con (s inrlro?nP co1n- · pleta) o senza .sterno-ma-s toideo e trapezio (si ndronie inconipleta) . Interessati n ella p1ima il r icorrente, l'XI e il XII; n ella seco11da. ill eso l'XI; . V. ,c;'ind1·ome del fo ra1~ie larero po sterior e (Vern et): i1~ralisi di moto del velo , qella corda vocale, dello sterno-ma~toideo , del tra p ezio, dei costrittori della fal'inge, emia11estesia fa ri11gola rinQ·ea, ageusia d el terzo po<;te1 ìore d ella ling11a. I.esi on e <!cl IX , X e XI~ \

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VI. S'indrome rl ei quattro ultirni nervi cra- cetto 87 pulsazioni · (insufficienza inibitoria nici (Sical'd e ·Collet) : paralisi di moto , d~l velo~ del. X). • def'la corda vocale, della lingua (anche di senIn questo caso, adunque, si tratta di una ' ' so ), dello sterno-mastoideo, del t1·apezio e dei sindrome di Sch'rriidt combinata con paralisi , costrittori della faring·e. Lesione del L"X, X, XI del facciale inferie>re; e più precisamente di e XII. , . paralisi Nnilaterale omologa del palato molIl caso illustrato dal De ·Sanson riguarda un le + emiplegia lai:ingea + paralisi .scapolauomo di 34 anni, il q11ale a scopo suicida si re + paralisi in·c.ompleta del facciale. tiro· due colpi di r.evolver nella region.e tempoG. BILANCIONI. • rale destra; i proi-ettili entrar·o nb uno dal lato esterno ·dell'occhlo dando ptosi della palpebra Sulla sindrome di Bèrn·ard-Horner. . ~uperiol'e; l'altro nel condotto uditivo esterno, e poi mutando di.rezione ~i andò ad allogare E. ì\tlereilles (La Pr.,;nsa 1neclica argeritina, nella porzione cervicale della colo·n na v.erte, 1918, n. 18), dopo ·avere brev·emente tracciato brale, nello spazio comnreso tra la 1a la ..storia di questa si'ndrome - in cui primeg. e l a 2a vertebTa (esarpe· radiografico) . ' Nel suo percorso g'i ano i nomi di. Bi1chat, Mag.e.ndie Cl. Bernard la pallottola lese il ramo ce:rvi co-facciale del Porfour. de P etit, Fra.nçois Franck, mad·. Dé VII,. il X e- l'XI, il primo nell'attr:;tversare la jerine-Klumpke - riferisce Ufr -caso ~rsonale, parete del meato uditivo esterno e i due ultimi tn l lJ?. uomo, luetico, di 31 anni, mqrto per all'altezza del ganglio plessiforme, poèo p-rima pneumorragia q.a aneurisn1a dell'aorta discendi fissarsi nella parte anteri·ore della colonna dente, nella sua porzione Sltperiare: Non . fu cetvical·e. . possibile l'autopsia. Il pazienté si lagna di non poter aprire comIn questo caso si aveva l a classica fenomepletamente la bocca, deglutisce~ coli difficoltà, noi.o,g i1 della 1sindrome; l a prova di Meltzer ha rigurgito degli alimenti dal naso, accusa Ehrmaim ·COri l'adrenalina dava midriasi. forte .costrizione alla fa ring e, costrizione che Si sa che la via simpatica cervicale che parre fu più intensa nei primi giorni (d~sfagia hon rlal midopo si compone di due se1ie di neuroni. dolorosa). La prima pa,rt.e da1 centro ·m idollare (c entro All'·esame si nota: lieve deviazione della boc- cilio-spinale .di Budg·e),. si porta al ganglio ce.rca a sìnistra, che si manifé.sta fr~ncamente vicale ·sup eriore seguendo la via delle tre o quando essa viene aperta; in tal movimento anche delle .sette prime paia dorsali, dei .. loro vi ~ dolqre all'articolazione temp·oro-mascel- rami comuni-canti e ·del cordone cervico-toralare e alla p!rete inferiore dei meato' acustico. cico. La se.c·onda p~rte dal g . cervicale superior.e p.e1· anda:re all'occhio. · Pvonunciata deviazione del velo a sinistra, ' . . che aumenta quando il paziente faccia con la ta .sindrome paralitica di questa. ,·ia simpa• lingua, depressa da una spatol a, uno sforzo tica Gostituisce quel corteo sintomatico che reca per deglutire. Abolizion·e del riflesso faringeo i nomi di Cl. Bernard-llorner e che-comprende: nel lato paralizzato, conservata integra la sen- de~ fenomeni motori (ptosi, enoftalmo, miosi sibilità n·el1e sue varie modalità. con conservaziqne d·e.i. riflessi pu.! )il1ari), vasoAll'esame della laringe, che si fa con pna motori. e sudorali (vasodilatazione e secrezione e·s altata de'l sudore, in fine ii;otonia del bulbo certa difficoltà, a cagione della paralisi del volta, come nel · caso dell'A. velo, si rileva immobilità a.ssoluta della metà oculare). Qualche , destra, paralisi del tipo unilaterale completo argentino, v'è emiatrofia omolaterale della fa c(posizi one indifferente (iella corda vocale cor- cia; questa lesione, che per alcuni dipende i11terarnente dal simpatico (Ùéj erine l'ottenne in rispondente). Quanto ai muscoli della spalla, si ha fl.acci- llD caso di estirpaz·i·one dèl g:anglio cervicale dità del fascio .c lavicolare dello sterno-cleido- inferiore), per altri è consegt1enza di disturbi , mastoideo e un certo grado di atrofia del tra- • i1ella . sfera del trigemino. Ad ogni modo ~Ie­ pezio, caratterizz•a ta ùa una lieve caduta della rei.lles Yorrebbe ché, a separarla da qt1elle in spalla \1 er so destra, nell'attitudine erett~. del cui non esiste emiatrofia della faccia, si desicorpo. I11crociand o le braccia sl.11 petto si nota gnasse il quadTo si~omatico pi'l1 completo l)er nn e ... ca ,·azion e pronu11ciata nello sp azio com- · l'jntervento della asimmetria del \·olto, sindropre o tra il ma1·gi11c intern o d ell 'omoplata e me <li Rrrnard-Horn er-D éie rine. L'azi one d ei colliri di cocaina e adrenalina è la linea s1)ondiloiclea ..· importa11te per cal'atterizzare i disturbi s im1'ra corso qt1alche tempo inter venne fa cile l)a tici oculari da1 lato dell' iride e anche per ~tnnc11ezz~1 al braccio de tro e aumento d ella conoscere q11ale dei dl1 e ne11roni è col1Jito. Si ~ecrezit)11e udorale alla metà omonima del })eU$a ch e la coctli11a agisca eccitando le termicapo. >J'ltll'a ltro <li note,·ol e nell'e ame g:e11erale, ee- nazioni sim!1atiche dilatntrici dell'iride; la ~11 a I

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I ANNO XXV,

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azione ·sarebbe dunque nulla in caso di paralisi dell~ fibre; e ,inv,e.r~ 1 q:uando s.~iI)terroga con tal mezzo una pupilia in miosi simpatica, il risultato è sempre negativo. • Secondo Grautelet, la pu-pilla in miosi simpatica rispond e . con la dil atazione all'instillazione dell'adrenalina; nell'animale, la midriasi, per azione d e11'adrenalirìa, i1.on è possibile ch e in càs9 di lesi.one del ganglio cervi-cale inferiore. Essa non si pro·d.uce nell '.a nimale inte.ro, nè in. ql1ello in cu·i si sia .avverata una lesione a monte di ql1esto ganglio.; ·essa divie'n e n ettissLna quando q1.re~to stato estirpato e può servire così di reattivo specifi co della lesione. In ql1esta reazione dell'adl'enalina, la. inst.illazio11e di cocaina ha lo stesso l1fficio clell'eslirpazione del ganglio. ..\.ggi11nger ò cl1c dura nte questa guerra la sindron1e in di ~rorso si è ossèrvnta non estremam ent<:> Q.i rado per ferite d'arma da fuoco cervica li ' cl1e abbiano le so le fibTe del simpatie-o: . 1111 caso singol :1re di tal gener~ fll da, me iJlu• stTato. L a scheg· 9~i a di granata entrata sotto I.a 1ing11a, aveva percorso tutto l'organ-0 .e dopo a Yer l eso il cordone simpatico cervical e e indotto l a classica sindrome (così che, pri.ma deJla radi0grafia, si è pot11ta d eterminare la sede ·del proiett ile), si a11dò a fermare al lato ,del collo. •

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RILÀNCTONI.

CHIRURGIA.

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la ttlDiCa Va@"inaJe, nel rovesciarla é nel .fissar] C:1 a ll 'anel1o ing1iirlale e~terno, dà et.timi ri~ultatj qu:tndo :al' vu!'icocele si accon1pagnano Jesioi.Li · • clP.lla yagina le e dell'epididimo. Detto metodo è dal Lerda perfezionato inci- · dendo- su lla parete ·della vaginale te-sticol a t·'B arrovesr.iata, un lemhn rettangol are che si fissa nel tragitto jngl1\rta le : vier1e rosì evitato l'i11ronvenlente (:he il testicolo veng·a ad essere. sospe~·o troppo in alto . un· metodo ope.ra.tivo del tutto originale vien·~ .j Rl Letd a p r oposto per i càsi di poca e r.nedi.'l .. gravità, . nei ql1ali . non è necessarjo l'interve-nto p e r via ingt1inale._Esso consiste nel conserva.re gli elementi muscolo-connettivali aelle- borse scro'tali, praticando l a· ~·crotectomia mediante dissezione accurata della cl1te senza ledere lP tuniche sottostanti . Sl1ccessivamenie, mediante~ • apposite suture «a filzetta » si. l'estringono le logge scrota.li in modo che, oltre ad t1na sospension.e del testicol o, n e risult::t a 11che un notevole rinforzo degli elementi mu scolo-ro·r1nett ìvali . . Questo processo oper atorio è dall'autore chiamato: scrot ec tomia conser1;a tric e cori. ~'ari i-rio-plicazio. iVIol t·e f1 <rl1re ill n strano la tecn i r,;1 d ei varii metodi. • . s. d.

Perioctico mensile

Trattamento operatorio del va,ricocelc. •

Nel n. 2~ della Pres SP M éd. Guido · L erda, rl1ir11rgo dell'Ospedale· j\1ag:giore di Tori110 , riven.1ir.,:i alla · sc u ola ital.ian a ( P nropa-Carta-~1ori ) i mig·liori metodi escogit ati. }'.)er la c11ra chiru r . . I gi ca del varicocele. L 'applicazione di 11110 pi11ttosto che ct.eJl 'altro metodo deve essere snhordinato nlle a lterazio t1 i anatomiche esi stenti, ed ai distt1rbi snbiettivi accusati dal paziente. E indicato l'interv ent o per via ingltinale • q11ando._gsiste una d~ bolezza delle pare.ti ingninali o una punta d ' ernia; i11 questi casi la resezione . della vena spermatica deve !)faticarsi se esistono evidenti àlterazioni sclerotiche. Quarldo invece l'ectasia venosa esercita la sua preponderanza s~lla sclerosi, è Sll.fficiente l'app~i­ cazione del metodo Carta (r e$ezione d·ella fascia cremftster ica e st10 impianto nel tra,gitto ingt1 t11ale) sia l)11r·o, si a con la mod ificazione int{(-,- · ·dotta dal !\1ori che raccorci a la fascia crema5terica con 11na inv aginazion~ della porzior1.e 1 superiore 11e.l l'inferiore, dopo averla divi sa in d lle nastri. Il metodo Paron:=t, che con siste nell'in cidere •

l~oninza, :iu

del· fascicolo 1J 0 (BO noYembre 1918) .

MEMORIE O T~I• GINAJ.JI : A. SCALA: Scissione clPi- sali 'neutri a, contatto deC colloidi e fo1·rnaz'ion e cli 8faf i acidi od aJèalini. '

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(JUESTlON"f DEJ, GIORNO : . A. LA~.F R.\NORI: l'attuale vanrletnia febbrile, dal punto rli 1'ista. clella, prttologia cornpa.1·ata . G. SA1'IPIETRO : · P r u rig,i ne e7)'idp11iioa

ltECENSJON I : Epi(lemiolog:a e pr-0filnssi generta le. - Tecnica . l\1J·scella ·nea . RESOCON'.rl DI ACCADE~IIE E SOCIETÀ l\1EDICHE. RIVISTA RII~I.. IOGRA.FICA. GIURISPRUDENZiA SANITARIA. NOTIZIE. · ' 'Abbonan1en to an11t10 ver l'Italia · L. 23. per l' l{~stero Fr. 25.

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nume~o

.separato

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2.50.

Ricordi.a.m-0 ai nostri ass-0cia ti che .per ottenere l 'abbo.n amen to cumulativ-0 agli «Annali d'Igiene >) a sole J_;. 12.50 per l'IU:tlia e a soli Fr. 20-per i·mstero, bisogna rivolgersi di rett a-n,iente alla nostra Am~i­ nistrn zi one, alln quale si deve intestare la rela tiva cartolina-vaglia. ,

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A.PPUNTI . I)I MEDICJN A · PRATICA. .

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SEMEIOTICA.

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r•) non ( si :può additare alèuna causa. Appare

.La sintomatologia della dispnea dolorosa. I sjnto111i. cardinali ·Sll ct1i si basa . la diag n osi di q·11.e-sta ·form?- sonò tre: .sintomi ven osi., dolore e .dispnea. Dal punto ·d·i vista clini co 1e pat ogen etico l e m anifestazioni venose ono l e più imJ)Ort,arJti; si riscont1·ano ,s·empre, . . ,sono le prime a COlJlparire eJ iffi"')fi.lll10Y,l0 UU· 111archi o di ind·i vid u a lità alla disr)11ea dolorosa, testin1oni.ando. in ·modo visibi1e e tangibile, l a dilatazione ùeJ r110 re destro, che rapp•r e-

s1e11ta l a pa:r:te più i:µ1portantie nel me.ccani- . I

s uìJitaneam·e nte la ciano·si, c:he prende la f accia e gli ·arti; il p a ziente avverte t1n grave d o. . . l orP. prec9rd.iale ·O retroste1:nale, è inquieto ed C·J)presso ; però · 11a v.n perfetto controllo sulla i18rola. Il cuore destro è dilatato, in contra~td col 'sinsitro, :c"h e è n orm a le; la .tensione . racliale norr è ,at1mentata; il fegato ingro ssato, gli ftrti infe·riori ede111atosi.. . L' a,ccesso: d t1' . r~t p3.recchie ore o· diversi giorn1 Cl<i a1 suo Ce$S~\r e scontpni ono tutti i fenofe11j. In rel:-1.zione aile cau se, il parossismo du\'a fi!lL' a èhe p e1·n1arigono i fa.ttori cl1 e l'hanno Ì)!'t}V 0C a to e SCOiUpare' definitivamente con essi. I .. a . p1'ognosi im)n-edia.ta è hu 011a, .q11ella finale (~ . sub or dinata <..t lla -prognos i della ca usa, che l1a provocato j} p a r ossism o. (11ledical l~Pcorr!, - 31 a~osto 1918). 1. P. 1

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s1110 d eg·li accidenti. · . . L 0Stl'uz ion e deJla rircolazione' venosa si n1ar1ifesta con cian osi p it1 o m en o evi(len te cl~lla faccia, ·delle labbra, delle n1e1nhrFt. Quando il , • l}a rossi,sn10 persist e, il fegat o ofi;·e beh p11esto ' i caratteri -di un a ipertrofia ma1·cata e i1ro- · , gressiva. "\li si ag·g'iun ge l 'ed ema ·dell e ga.mbe, CASISTICA. • ci0 che pu ò S";Jiegar~i solo col r<1llenta ment0 • cle i flus so vcn o~o, p oii ch è nella ~1+1 g·g·ior: parte La p:~urite influenzale. <lei ca·Si. si Inar1if.esta durante i!l parossisrr10 e Ifiigo (El_Siglo 1nedico, 12 nt tobre_ 191 ) , proscompare r aJ)idan1ente col dileg·11arsi di <Jtlcfessore di chirurgia all'Accaden1i.a medico-misto.. Può darsi che a n che l a n·efrite, se è v1 e- · litare di l\Ia d rid, m ette ih rilievo la f r·2q11en za. $r.nte, i1Jfluisca st1 tale eçlema:. ' d el~,e ,J.ffezioni l')}e.t1ritir.~~c nel eo1 so dell'attaicro I si11tomi venosj clt1ran.o qì.ianto iJ parossi• i11fll1enzal.e e la ne"es&ità rii te11ere sem1)re pres1i10 e ce~sn.no. ··011 esso, =lin1ost1 a ndo l ' i11tin1a ' sent2 la possibilità di l1na tale complicazion e, r elazio11e con gli aJtri elementi ·della sindrol"he -n11ò ·or2senta t·e sinton1i s11bdoll e che occor. 111e. Il c11ora destro si trova sempre dilat~.tn, re ricer care sistemati came11te in ogni m alato, i)er 1'ipert en~i 011r p oln1on are, cl1e g·ov:Jl'j1 a n • con r e1s:ime del torace. ~lla volt a l'inte11sità ·dei $fnto·rh i veno.si. .D'al• • _l\ ppe11a .ch e s i so,..petti la- i:>r-esenza di t1n 1:;·a. parte il ctJn re ini.$tro i1 r1n n1 osfra cambia ess11dat.o nle11rico è n eces8a1;io verificarne la ' n :1::11ti anatc.n1ici o funzionali, .ed a n che l 'aorta esi "'tenz.a me:!iante la ._pu11t11ra esplorativa, la è étft'atto esente da lesio·n i. , tJU a l 3 e1eg11·ita secundu 1n arte11i ,e co11 la d o' I si11to1ni tlo lt1'r o1si rie l1ian1n110 qu ellì dell 'a.nvuta asepsi è inr1oc11a, !)ermettendo di ~tabilire r; i n<t pectoris, ~peçia l111ente la- -pseudo-angina . . l.a diagn~si in ·modo d e_fl11ttiv 'J . Il ·lolore, che è Incerante e costrittivo, h a il Dall.e r icerche del lt'.lboratorio d.e11 ·ospedale 111 r1,:~.in10 ct i in fensità nella regior1e reit:roster- ·militare di ~Iacl rid-Ta rabanch el risl1 lta che nale o i:>recol'di a!le, ,e., cor:t.le. nelJ 'angina:, .si il ger1n.e r espo11sabil e. clelle lesioni l)let1ri°ch e csle11cle alle s1)alle ed n.l braccio1 special1nente osservate è uno· special e- stre1lt ococco alq11an~inistro. · to diversò dallo stre1Jtococco co111t1n e del~Ien o definita è la JL p n ea, che può variare l 'erisipela, n1 01iologi came11t e assai , imile· al di tip o', .. ec.o ndo ch e ]l paro~si~roo è stato ca- p11e11mococuo sopr:a tutto per la presenza cli un:-i g·ioJ1ato tla b1·ùnchite i11 soggetto enfiselll1ato so, capsl1la, ·e ce1rtam1entie non iden tificabi le col haria· l1n attacco d'asma, o da qualcl1e causa r~­ ci,l lo di Pfeiff er. l!Il t11tti gli esst1dati esaminati fl e. sa oscu rn. ln qualche caso, alla fin e del venn e riscontrato tale st.re1)torocco serri!)l'e n11pa,r o ...... i n10 . i i1otu albl11ninuria, r l1e bentost<> 1ne roso e in coltl1ra ·_!_)111·a. Sl'011lpal'P. Q11C~ tc'l SllC' Cession1) rl i fenon1eni ~en1Nrl liql1ido si ri~co11i.rano l)Ul'e leucociti l)OliJ. ra i11 certo n1odu chç ~ignifi cl1i uria relaz.io11e n11cleati e !)it1 o i11 eno n11111ero~i ror1)n~c0Ji del cli ral1 <t nd ·eff~t to fra l'eli111i11nzione_ dell'a.l- !JUS, a second él dell'età del 1'es uda to. h u n1 i n<T ed il i)a ro "is1110 della dispnea doQi1esto fattò l1a consigliato I'.-\. ad interYeJni·u-..a. : nire cJ1ir11rgicun1e1lte ~e11za l)f rdere tenrpo e· Qne-..t oJ cli ~nli t 11. è ~1ntt11111'~ e J)ll•'> l;\egutre l lJ11) Senzn US!)etta1·e' c·l1e J'eS:--lldato al'C!llisti i CH~ f >r1.1l fì~il' L) l• l . intelJ c ti t1~1le ; g·e1H.. l :1ln1ente }) 2ratteri rnac r o. t'Ol) iri tlel !1ll~. C'On h11011i i·i!'ttl1

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[AKNO X\V1 FASC . .51]

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SEZ IONE .F-RATICA

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t ati, _ayendo osservato. c~e con l'intervento precoce si otten·eva lln migiliora.m ento p'iù· notev ore ' che non con il trattamento ·Chirurig·ico ad erppiema stabilito .. Ogni m .a.l ato con 1ess11d·ato p l.e11r ic9 di natura. strept.a.c-0c.cica - e cioè inflt1énzale deve essere operat'o precocemente di p leurotomtia costale; i rì.stiltati sono sorprendenti, la feb~re caqe· rapidamente nelle prime ~e11ti, ventiqlÌattr'or.e, la gu·arigionG avviene pel'f et tam.e nte senza lasciare reliq11 ati di sorta ' neppure ~em11~ici aderenze g. s.

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isomerico straè1·dina1:iamente tossico: la c7ii• notossina, la· cin·c.oni.na si trasforma in

.c,;me

cincotossina. L ' isom.er~o si forma q11ando i sali di chinino

si asso.ciano con acidi organici, citr!ati, ta1·tràti, malati, ~ceta ti, aspi1·i11 a e altre so.stanze, ·ed è respo.n sabi.le clella sindrome tossica ch e lJUò esse:re anche cat1sa di mol'te. Q11a11do si fa deJla poli-{armacia è semp.r e d a ten1ere qualch~ p·erico 1o . consimile. · . J .A !)1·oposi to {li q11 esto articoìo J. J_,11is-1· agtie • y Espi11os.a (Ibicl Prn, p. 85.6), fa considerare cl1e ' · è naturale . ctie ·l'aspirina agisca com e gl'i altr1 TERAPIA. acidi organici favor endo la trasformazion e del Inc.~mpatibilità del chinino e dell'aspirina. . chi11ino !lell'isom.ero tos sico po'ichè il prodotto , R. , Saenz cle Santa l\la.1·ia y . :\Iarron (f;l JJat~ntato << aspirina» è, chimicamente consiSiglo jJrJeclicu, 1918, p. 833) fa osservare ch e del'a to nella st1e f11nzioni , t1n acido acètilsaliessendo i saJi di · chinino e l'aspi r in a di ind11b- .cili co. A · que to riguardo l~ A. con1batte 1'11so bia 11tilità nel tl'attamento dell'inft11e;nza, è fain\ also nella case i:>roduttrici di llsare l1na nocile di troyare, nei g.ior11ali professionali, nei m~nc latt1ra non corretta; a9- esempio, l' el ~ ..' trattati, nei ri cetta1 i com11ni, delle for mulo etanico ·dell'acido ortossibenzoic0 (as.p irina) e ce11 l'associazione dei d11.e farmaci. l'etere ac·etilico dell'acido o.r tossibenzoico (l'oI.'A. ha u sato contem1)oran eamente i d11e ridtne) non •sono etel'i, ma semplicemente acidn aretil"a licilico , ltnito a sostanze i11erti che pei·m edi, m a si è avveduto~- sino dal prim,o caso, m ettono J.a · co11fezio n e del le tavolette. E q11estn che -i risultati erano tutt'altro· ch e favorevoli e cl1e si avevano ·d elle reazio11i individrtali in op- ab11s9 d,t termino1ogia. n on aòatta, · p11ò e . ere causa di 'g·ra,,.i conseg11e11ze . g. s. lJortune. I · _.\d u11 m alato consifrliò l'u so cli tre cartin e • Sul trattamento degli empiemi. al giorno di ana ctg r-. 25 .di chinino 8 aspirina. ' · Nella visita s11ssegu,ente i·isc.on trò . urta interi.s a ~,- . \ -,-a yn e 1-3.a\Jcock (lli ed ical R eco rd, ~· 110tachicar d ia, tremore~ inq11j etezz·a motoria, a di- . vembre 1918) l1a q.v11to i11 c11ra m olti casi di namia e peggiorame nt o d ell o stato gèn erale. em1Jiema i:>ost-inftuenza le, fra l ~ ·tr11ppe a1ne~ La tachi ct1rdia era da met1 ere specialmente ric::tne diei. camui - di con ce.nt·razion e. i11 evidenza -noi cl1é l 'inft11enza è 11na 'inalattia Q11asi costanten1ente f11 iso·l ato 11no strept0d ecisamente b.raclica1·clica i)er azione tossica co cco emol•itico. • s11l vago. Si è d etto che 11e11'.in fl11enza il vag·o ·I~a v iol enz:\ del i11 ~le ~a 1·iò moJ to da 11n pecli \'aga e anzi i1on cosa p] n.cevole per .il pariodo nll'altro dE?ll'·en. !11esto 1notivo . i d emia; 11~r C . zient~ pe1·ch è le re rtzi o11i \·agotoniche nelle iner.(~ diffici I e çl i acce , tare l 'effi cacia r eale de Ile fezioni sono sempre g r aYi. c11re attuate. L 'A. sospettò sub ito c'h e ì sin'tomi anormali.\ Il tpi ano tera1)en tic o ~~ottato d all ,A. co11siosservati fo ss.er.o d o' 11ti a lln incompatibilità steite 11ell'evitare, 110SSiJ)iln1e11te, la reseziOl t(' .c ostale.· S ebbe11e q1lesta 01)erazione sia se111dei due farmaci associa.tL È errore frequen1 e di èonfondere l'azione pli oe, e sebbene le cost e si rigenerino l)erfet tam en te d a l pe·r iostio la sciato in sitiL, pt1re ·gi:::io effetto immediato di t1n n1edicamento con ·la Vfl . di ric.llia111a1 e l 'attenzionre s11lla tecnica del r eazi one o· eff et10 rr1ediato \ cl et.erminato dallo . .. . chir11rgo ·america110. stesso. , Nelle form e i1Jera c11te, in11Jrovvise, con fo rte Tale co11fusi one fa git1dicar.e come dovuto escl11sivame11te ·a1 fa1·maoo il .r isultat'o. .che ·s i· di~1)ne?i ·e etano.si, è q11asi i1111t1l e "'i11tervento~ al più si 1J11ò e."' eg11ire 1111a emiJlire 1Ja race11osserva, qt1ando invece _il me.cli c ame~to è U·n fàt. . tore che c.tgi.sce insieme acl a ltri fattori indivi- tesi, l'.'er . rid11,rre la !)Ì'essione. NélJe .forn1e a ç11te, si.a no e.sse siero.$e o· siernduali na tl11·almente di ,·ersi da caso a caso . lVIa ' . . pnr11lent1e, l'A. ~l):!)lica il nletodo D a kin, il qt1al 'in co1npat~bilità o~servata no11 si poteva ascrile .era già st.ato ad.c ttato in precede11zo, 11er e~. vere al soggetto, ossia a ir1tolleranza individuad a Ste,;vart, 1na a cor11!Jl1e111 en to tl ell ~ costertole perchè c1a1 i1iù al me11 0, g li stessi fatti anoi·' mia, che i11Yece l'A. v·i l)èlrmi a. . mali ven11e1·0 o scryati · i11 t11tti gli individui • Dopo a 11 este._ia lo cale co11 l a })lOCLtina nll ' l '1-:.. tl'a. ttati i11 co11sin1 ile modo. . . eg·l i i11cide ln l) e\J.e e, Yalen t;J o::::i cli 1111 t1'eq11ar J~a 1spiegazi.one del] a 'incon11)a t ibilità ' fr~ cl1i! ti g 1·0 so e corto, introcl11ce dne tltbi Carrel: cl i i1ino. e as9iri11a ta nel fatto che i sali di c.h~­ • piccolo cnlibr o,. l)i11tto. t o Yig:idi, 1e li fis.~ a cori rJino s1 trasform.ai 10 facil111ente in llll l)l'odott l>

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IL POLICLlNICO

1Jander-e11e di cerotto adesivo. Attraverso uno dei tubj immette la soll1zione d'ipoclorito riscaJdata, sotto pressione non s uperior.e a 25· cm., mentr·e ~'.altro tu·b o serve per il defl11s.so. Si -continua l 'irrigazione finchè il liquido che abbandona la cavità -oleurica non abbia rin reso la s1ja debole tinta al ipe~manganato. '· . La ,ct1ra ·ulteriore_va regolata Sl1l decorso, ch,e viieh·e seguito con l 'esamre fisico e radiologico . Quando I '4. è •.in presenza di uh empiefua con pus crem oso, adotia· l 'i·:rtrigaziol)e c tin·u a Carrel-Dakin, con tt1bi di calibro maggiore, ma non troppo grandi per non provoèare necrosi: e forniti ·di ape1r ture l.ater.~li. Essi vengono inser.i1ti, com·e al soli·t o, pier m,ezzo di t1li g.r osso . t·req11arti, .e poi fissati. Si int1·oducp11·0 da 50 a 200 eme. di liquido Dakin ogni due ore. Il trat'tame·nt-0- no11 deve destar e dolore nè ·_ al.cun a moJ.estia. cn po' per volt.a il 1n.ate 1iale patologico vj ene di ssolto e a .. 'Portato. Ne.i primi giorni p11ò aversi e1evazi·on e tern1ica, ma il sog·getto migliora l'apjdan1ente. ·

.. lANNO XXV, fi~ASC. 51]

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Vengon@ ·permesse e incoraggiate Je forme rudi di lavoro manuale, in specie il giardinag.g io. R. B,

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N·egli enipiem i sepimentati il drenaggio così ese.gl1ito è i11s11fficiente; a llora si richiede uri.a la1·ga iT)ri sion e, seguita d.a ·sbrig·Iiamenti', ecc. Per praticare la ple11rotomia l'A. non reseca le co.:--te, .ma .si limita ad allo·n tanarle l'una. dall'altra. All'llO,!>O h·a fatt-0 ·costr11ire due strt1menti: un divaricatore, specie di tenaglia a brancl1e divergenti, 1che· pe.rrnètte di a llontanare le coste di 6-7 cn1., ed l1na sp·ecie di ponte n1etallico a doppi.e })ranche t.erminali, eh~ mari· ti·ene le coste s·epa1·ate e consente df eseguirP. comod am·e.n te ·l 'operazione: la mano pènetra ro n fa cilità attl'av1çr so l a breccia. Se l'en1piema contiene essl1dati densi, coten 11osi o fìtt.arbe11te con camerati, è oene ,p erò di resecare 1iberam.ente ,le coste. · · In tutti i casi si applica poi il metoclo .Dakin. . Le poJmonari secondarie guariscono ~pesso da .sè : basta ·attender.e. Alle volte però si rendono necessari inte1rventi operativi, che I'A. de crive e che si riducono a sutuTe. Intere~sa te.u·istrar\_ la c ura· pos.t-op·erativa ... (( seguita da Babcock. Egli fa compiere degli e. ercizi ·di ginnastica respiratoria a mezzo di spirometri sempli cissimi, cosiitniti da boçcie piene <l'acqua, in cui sono innestati due tubi, uno dei quali, verticale, ' funziona da manon1etro, 111entJre l'altro serve per l'immission.e cl e Il 'aria espirata. Gli apparecchi \·engono di110 ti serialmente: varì malati li l1sano con tem1)oranran1ente, coc:;ì da destal'e l'em11la• ZlOlle.

fì~tole

\ ,.e11gono an che fatte e eguire inspi1·azioni • profo11de, n1e11tre il malato ~ta a €dere con l<l n1età ~a11a del torace fissata da strisce rti <'crotto. (~ 1)

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POSTA

ABBONATI.

(1014) Convalesceriza dell'influenza. P . N. da F . : .

Al dott.

La oonvalesce11za dell'influenza e specialm·en~e delle su.e compl\canze l1a un carattere peculiare di lentezza esasperante: la prostrazione e, con essa, la bas~a pressione arteriosa e la pe1·sistanza dei fatti obbiettivi polm.onari costituiscono quasi le caratteristiche di qu-esta infe~ione tanto da potel'e essere utilizzate come seg·n·o diagnostico, qi1anclo la maiattia ha avuto lln" d·ecorso atiJ)i co o molto attenuato. La temperat111·a i11vertita in piena apires.s ia (37° al mattino e 36° alla sera) non ha 11n pai"ticol a,l'e $ignifi cato, e n.essun l'-9 .pporto con Io ,stato di .astenia. Se pt1ò disc11tersi l'origine ·di lin tal disturbo, esso certam ente non h a . sig11i~cato pronostico cli al cuna g·ravità. Il tem:p,o è il rimedio: bisogna attendere e l'attesa deve 1esser.E confort?-ta da t11tte quelle misure igieniche e dai comuni ri.costitt1enti, i q11aJi a i11tano lo svolgersi ordinari.o dei p.rocéssi · di riparazion·e. t. p . (lOlO) Sulla cura tiella pleurite essudati? a con

, ZJreparati. iodici. - -· Al dott. A. T., abb. n . 6699: L ~u~o di prepara ti j odici, introdotti nella ca:vità 11Je11rica pel' curare le 1)let1riti ·e ssudati,·e, tl·ova alc11ni n1ediri ei1t11sia.sti, ·a1t.ri scettiri: noi ·c11ediamo che la grande variabilità nel dee.orso della . maJatti a nei vari individ11i pnò s1Ji·egare le ·difficoltà di gi1idizio in simili ·q1i.e-, stio·ni di terania. Nella nostra esnerienza talora, specialmente nei soggetti giovanissimi e 11elle fol'me recenti, il metodo ha dato qualche buon i·esultato; spesso la malattia ha seguìto il siJ>o corso ordinario. Tecnica preferibile è quella di inoculare, seg·uendo il metodo Capparoni, nella pleura, una

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sospensione iodoformica in ,gli,c erina (1h gr. fino ad 1 gr. in 10 em e. di glicerina) . L 'aspirazione del liquido deve essere molto limitata (10-20 .em e.); è preferibile che la sospeIÌsione jodoformica arrivi il_! una pleura contenente liquido sufficiente per la sua diff11~ t s1one. · p. (1016) Tamporianiento Pagina/e. ~ All'abbonato n. 8973:

Per il tamponamento vaginale stimiamo pre-r feribile di usare la garza sterilizzata semplice. Qn·ella iodoformica può provocare lievi sintomi d'a·v velenamento (nausee, agìtazion.e, inson11ia, ecc.) e anche irritazione locale, 111entre • •

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SÉZIONE PRA'fIC..\

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• . non im1Jedisc.e cl1e il · sangue ·e Le .secrezioni si altetino. La migli<?i'e disi'nfezione è data dal rinno,~ame1lto clella m·edicatura (dopo 24. ore). R. B.

zio11i: l)er la diagnostica; l)er l'ergoterapia e gli spol'ts usati a s copo e con criterii :i;n~ccano­ tera1)icj; per l'isolamento; •p er il ' servizi o neurocl1il'urgico ; p ·er quello r adiologico; per l a 1)1'0tesi tutoria; lJer relèttt1·Qtera1)ia; per l'alta f L'èqll•enza nella Cl?-ra delle cau salgie;· per là mecCENNI BIBLIOGRAFICI. Cfl:notet'apia, PE?r la . ginnastfca iri grt1ppo, per (.Non J• recemi$COno c'M i Ubr• p.ervenuti in dono alla Redazione) la termoterapia, ·ecc. . · . E pure accennata qualche applicazione origiProf. G. BOSCHI. Un, Ospedale speciale per 11ianale,., come c'omb inazio11~ di a1J.parecchi, l;iml a ti J?J'r ~·osi. 1./ Os1Je(7 nle ·~!ili /,ate Neurologico r>i ego del canottaggio a. scopo· m ecca11oterapi cÒ, l 'i lla rlPl Se nii1ia1·io presso Ferrara. - Ferla istituzion,e di ttna officina. d i protesi nell'o1·ara, tip. F errariola, 1918. . sp ed ale n eu1:ologico stesso . L ospedale militare i1eurolorricb di · F e1·rara . o Il l avoro è st?-to sc1·itto quai1rl o l 'os.pedale era· ir1 CJll·esta n1onografia descritto , fin rlaI 1915 an cora . funzion.ante (ottobre 191.7). In seguito .. proposto, istituito e cliretto dall'A. , 1J1·esenta alJa ti·asforma ziòne degli ospedali di riserva di u11a d11plie;e i1at11ra. E, ci oè, i11 i>a1·te è ospe·F errara in os1)edali 'çt.i ta1)pa., l ospedale liet1ro' clc-tle sp.eciale i) er malati 11e 1·,·osl d<t g11e1·ra . log"ico fu soppresso; nia molto opportunamente r La società ci,·ile manca di ospedali speciali il ì\Ii11is,t el'o dispose cl1e personale e inateriale per i nevros ici · (la cto·nieità d elle forme nevropa ssassero a co:3tit.t1ire i prj.Ini elementi dì · 11na sicl1e di1Jend·e in g·1·an parte da marlcanza di form}lzior1e sanitari.a più vasta e più differenuna congrua o rga11izzazione della loro a s si- • zi ata, il ce11tro lleurolog'ico del Cor·1)0 d 'armata ' stenza). 2VIa era presumibile che ii' pr-oblema di Bari e Piazza rnàrittima di Taranto. della assistenza ai nevro~ici · con qsp edali spe' v . a. ciali si sarebb e vie.ppiù im1Josta nèlla conting·enza di guerra, dato il potere· psicOpatogeno - Dott. PAOLO R USCA. La preparaz·ione agli studi 11iedici. Edit. Licinio Cappelli, Bologna. di questa, e ·dato cl1e i1ei soggetti meno predi' Prézzo L. 4. ... posti l'azione i1sicoperturbatrice suol manif.estarsi n on co11 t1n d_j ssesto f1111zionale gì'ave È un libl'o nuoYo, un libro origi;nale. Finora come la pazzia, in a sen1plicetnente con una 1nolto si ·e_ra scritto su l'eti ca nìedi·ca, su la sindrome rievrosica. d'eo11tolog·ia. Nulla si erR l)Ubblicato sùl m odo Cosi, in p·arte, l' ospedale ne1Lrolog·ico di F er- di di~.e~ire \1n buon medi co, un profe ssioni ~ta rara costit11isce il l)I'i1no esen1pio -di un ospe- corretto. ~d al rig11ardo l 'A. afferma ,e sostiene dale speciale per neYrosici; i1_e avvista e pto- éhe la pr.eparaziqne ist\'nttiva ed uditiva del spetta l e p eculiari esigenze · tec11iche e i p.ecu- n1edico deve. esser,e fatta -n·1 ·ima' che . si varcl1i liari dispositivi di edilizia e cli ft1nzionamento la sogJ ia clelle Untv~rsità. . . • inerenti a 11na tale natu1·a clell'of?pe·cla le; pe1· i P erc1'1è ·i possa•. con\rie11ientemente . apprende_qtLàli è bene rimandare alla · Jett1Lra del vol11- 1·e la scienza m·edica e correttamente esercitar~ metto. · Ja profes·sjone, è necessario fog·giarsi una s1Je- · On'cie acco11sentire il 11)iù. rapido açc oglimento ciale me11talità, cl1e p.u ò essere formata d a. n·ell 'atmosfera tranquilla delle retro vi e e nellm'oppo·rtuna prer)arazio11e" letteraria e filosol'ambiente specializz.ato ~ iJ·ospedale porta lln . fi ca,. da un s ano indirizzo scientifioo che dev e • riparto contumaciale. .' · assu1nersi fin .da q11a11clo si· frequ·enta il liceo . _M a non solo di questo i occupa 11 libro. In parte, inve ce, l'ospedale neurologico di · Non è possibile compendiare in una breve reFerrara ha . costit11ito u110 dei primi nuclei di censio.ne tutto .q uanto di giusto e di convequelle formazioni, oggi egr·egiamente realizzate ·dalla Direzione generale ·di Sanità mili- niente l 'A. espone. Riscl1ier emmo di dir poco e di no.n dare lln'iàea adeguata. di Q. lel che il tar~, che ~ono i centri ne11rologict. P oichè, accanto alla sezio11e per nevrosici,.. 1 osped.al.e ac- libro è, .e di quel che si propone. Dobbiarn o coglie ,e c11ra le più ·sv8riate ferite del sistema limi'tarQi l1ni-cam·ente a consiglial'ne la lett11ra nervoso, postumi org~niéi e postumi ft1nzio- a i medici ed a quelli cl1e aspirano a dj ventarlo, sict1ri ·c he del {)onsig·lio da.tq. essi nu11 si d or-· nali. Così sono qt1i esposti e discussi i più vari ranno. mezzi mod·erni di cura per queste forme che, Aggi11ngia'mo che il libro si onora di l1na pl'enella loro svariatezza, nei loro a~teggiamenti e nel loro contegno di fronte al trattamento, fazione· d el prof. A. ~Iurri, elio eSJ)J.'ime sull'o1) eh anno véran1ente cos~itt1ito t1n~ , q~vità pe~~ J~ ra clel giova n.e autqre il pi ti 111singhiero gi t1patologia ner~1 osa. V1 sono qu1nd1 altrettanti diiio. • DR. brevi capjtoli, corredatj di r1umerose illt1stra-

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IL .POLlCL I NICO •

NELLA · V I T A . .PROFESSI ON A I.J E. Cronaca del movimento professionale. Pel dopo-gu~rra della classe medica.

• -1. Xuo\e cù rriel't- 11r<Jfe::; io1ù1li da istitl1irsi, 00111(\ : medici eonsola ri .all 'e "tero, medici igieni-

sti •l'l<=Ola•$tici, ecc~; • ..;. :H'a<:i1it.1'hio11i ni }ledici ·s otto Je a rllli, 'I.>e•• \.1.>biafuo giit dato notizie;1 ili una Riunione ùei <·inln1ente per <._tU€}li J)l'O\'~lli€llti c1'.l}} •lTlll\el'sitil C'ar.a1>preÀ~ent1nti cleg·li Ordini de.i )1e<lic1 federa ti i::tl'E>ll e, affin.cl1è, :pe1· i11igli or<.1 re l<.1 loro cultura, dellà Cam1)an1,1 , ten11tn~i nell':l sede dell'OPdine (li aùlJiùno la fu<:oltà .cli ri1u.1nere ne11·ese1·c:ito ilislo• Na1)oli, allo sc:OJJO ùi .:otc:c-01·d<ll'lSi 8Ui l)llOVYediment.i <:il ti tel1lvoranen1nente i1elk1 s-e<.le te1·ritoriale della <la (·l1i,e ùt1re al Goye1·110, 'Bell'intere 'e della claisse 1n·ovri<l U111Yetl'\ltit, onde ~,_vecL~1liz~n l':·ri in qua lc-hè S..111itàl'i<l, l.>€1 dOJ)O-g11el'l'R . ru1110 delle meclict1e lliscivli ne; . Il vrof. A . Pire1·<1 l'U.IJJJl'esent.._1y1a l'Ordine {li O. Ij'<1c.;i.lib1~io11i <li lilt'dici sott.o le a1·111i, cli cl<.1 si AYellino; il <.lott. G<ti11ni q11ello di Salerno. Il preg."ÌOY<llli S}l€<:iallll<.'nte, il VOter J><ll:iSill'e ill altre illli• si<lt>-nte ( '011tuzzi c:oniun1cò un telegramma di .ade, 1niuistra7.ioni d(-lllo S-ta to · . ione d 011·orctin<' c~ei :\Ieclici cli ('a~-er.t<1. ì\lanoo.y.a 7. l)renclere <1Cc:orcTi coi g;oYerni .nlle<1ti, affinehè 1<1 ra1>11t~~·e11t._1nza <lell'Ord1ne di BeneYeuto. i 111e<lici ib1liani vos :tuo })l'e~tare l<l loro -01>era i.n l L <:oll~ig·liere ~eg·1·et.11i o espose le l"ag'ioni del CJll<l litù di mediti (•OIH1otti O tlffi<.:iali R.aniì:-<1 l'ii n elle <:cniveg-no. I{ic:ordò c:lle, n~l1'11ltimo Consig'lio fe<le( \olo11ie (le~;li <llle<1ti. n~ll€ <Jll<:lli <lif<-"tti, eventuall~H le , ten n tosi a Ron1.1, fu a g'i t._1 ~ fra g'li altri ar11H..\11te, l'a.s 'isten7.a &11tit.<.11·ia : g·<JlllE>n ti ~1nc-lle quello d~i lìl'OVTeclimenti da pr-0s:pet8. Ht.<1 bilire una ti1 J·iff;1 ruinillla }IC'l' g;li onora rii t.:1 rtl, <l l GoYern,o 1:>€1 clovo-g-nerra. E J)Oic-llè if l)ro<lPi n1ec1ic:i, ltl qu~ll(;\ sin i.Il c:onforn1itù del <lecnro f~xsore IJ UJ>i '· clj Geno,·a , ~1 è OC'cn1J1a to della ql1e- • profel'~io11~11e . e ùelle e~ip;enze c1ell<l Yit;.1 rinc<11·ata stiouè, eso1·tnnc1o Ja ~'edera.zione .a p1·0Y<lca-re 1111 ll01· gli effetti clellèl g11er1·11; ('011g·l'esso ve1· lo rueno fr;1 i vresidenti degli H. l{ e,·i~::ionp d~I1a lep;ge sup;l·info1·tn'ni. pet la Orcli11i - ~1a ten(-ltsi <1 Ge11ov.a, a llo scopo di {1i•lJl·Jd-ic:<1~i'(n1~ e<1n1a ~ g:instn clèi dJritti P <lei clo,·eri, b111to a~1 varte de~~:l'ii1du, ::;trin li e c1eg-li I~titnti As•,"i<:n te1·e i di'\ersi def'i<lera t:n · de-g·Ji Ordini lJe.r spila.11;11·e l<l vi;1 "1i J)l'OVYeclirue11ti . c-l1e cloYranno n~s,sie:1ir~1 t-01·i, qu.111to da P<ll.'te degli ovetai. S<ll'ioè11nente pl'encler~i, fu sta b1lj to cl1e ciasel1n oonIl tlott. Gain11i. cli ~~1ler110, si a. sociò a totte le ' . ~ig-lier(:) "Federale i11di<:e"-' e una ri11nione fra i prepror>o8te .·ovra elenc:a t~, meno la c:l1i11snr~1 cle11 ·A.1~i<lp11ti c1eg·li Ordini Rep:io11nli. i11Yi<1nd-0, .cli Poi,' b_o, Ilerchè bile i>roYYeclimento Yerrebbe .a meno:tl lll'f•Ricle11te Federale il riHss11nto clèi risu~tati n1nr<.1 11011 oolu In libertà del vrof(l~:-::iouista, ma • <lell'-1, <liscuR,sio11e. anc·l1e la volontà ùe1l'infel'mo, cui i1on è lecito ·rietn Dopo, il segreta rio l'0 n111ntcò cl1e l 'Ordi.ne òi Na, re l<l ~Celtct dPl S~rn]t.ll'i-O, specie nei I>iccoli c:entrL, oYe ver molte1>lic·i rag·ioni i·n,·siste11z.a sanititpoli <tYeY«l g·fà :tbbo7.~'ìte <1lcune 1>rop~te, da inviare i11 f-0rn1ia ·di « :\I~n1ora11{111111 » al G-Overno ed 4 r·i~1 11011 l>Nò e8. ·ere coct rtn tn. l'hiese cl1e tutti gli Ordini si 1~1 d·overi110 per 1<1 modifica della Leg·ge ~ll g·1·11vpo 1ll~<1ico }>èll'l<llllentare. nla poichè a lla • Sa.11ita1·ia. la q11~1le no11 ~olo non ll<t as ·olto i clesi· 'lll<"~tione i::;i \1.101 clare lode,~olme-ute una. ·1:>orta.clel'<lta dellil c-l<1~s0 . u1n anzi ne 111(1 <1ne:ora. più t<t più an1via . , e forn1n e:ollettiY<l, l'Ordine cli Na- ristrptfn i <liritti. . , poJi si C'()Illl)i<1ce clell':tgitazione, con l'augurio · cheJ I J J ll'Of. I'irerct, <1elegtl tò clall ' Ol'<line cli . .\. Yellino, «0111~ il GoYe-rno ... i è preocenl)c'l to e si preoccu1'.>8. ~-1v1J)J'()\•ò i ('{)ll<:etti (.\ Je l>l'OI>O·s te SOP.J"IU esr>osti e · (lelle <:'()11rli7-i10ni· economiC'l1e. cli tutte le 1u ltre oote. co111vi.1-1 c·Pn<losi <li q11<1 nto è stato fa tt-0 e si sta ~orif' Roci...ali dei cittaclini, co i IJrenda in considef.<1C'~IH1<> in 1)1'<> della ('as:-:a 1J€ll~ÌOlli, €-.i])l'esse il r:1 zi-0ue n ncl1e 1<1 cln 5'. e medic-n. <lesicle riò e:b.e .i c1u<:lsta fos:..'€ i1ggiunta. oltre l'ii.ssiIl c·o11::-.igliere clell .Ordine (li Xn l)Oli. dott. Li01c:ur<l%io11e c:ontro · Je nH1 la ttie contrn tte i1ell '11 cle111~tro. .n ffer111ò e~ser Yn11to · <le11 ·ordi11e cli Xi!poii vin1e11to clell'e~Cl'C:izio lJl'ofe... &10ll<11e. <lll<:}le 1' ....\. ·si<li .'lYere, qu.itnd-0 i1e~sunn l*11sav..a al <l-01)0-g11err.a, C111'CT%i1one <li St.1to })(\l' la i11Ynliditi1 cl{)i iuedici, in·e!)Hl."èlt.<1 u11a ReriP di i1roposte, inviate ~lla Fecosi come cl 0Y1·ù f~1re il Govern-0 llCl' alt1·e <:lassi (l<'rn~ion<' fi11 <1nl l!ll<i. :'\folte cli·esF:fl furono. in soci.'lli. Richi") nH'> l'n ttPnzione Slllla gl'a\·(l qnistione ~egnit<) . fatte proprie> dn <lltri Orclini: Jn <'l1i11surn o. peclnliera .. ·nonc!iè cltllle 011el'e 11ie. cui r-q1eR o i <1Cl11' ~ \lbo è .s~1 tn ric:h ie~t.1 <lnclle clni proc-ur<1tori ' 111eòiei danno t-.1ntc1 p~1rt\? clella loro <lttiYith ~·cl lf\g-aJi. Il d-0tt. T"'iC'nstro enumerò tutt.1 uun serie Ol)(>l'o.--ità in·of~sRionnl<->; ellie~. nl ri ,:!;ll<lr<lo, <.:he <li Jlro11o~te. ne . o~t<'nn~ Yc.1lidan1eute 1'1att1lazione 1 xi f<lC:CiR in llH>tlO ('}le Jl<ll'te c1el1f\ l't>lldite di elette <· i i1eyè> <-11~ }l<lrecC'lli(\ di e:o:;~ .2:iil son<> .·tnte traOpe1·e i::;i...i d(',·oJutn •l ~ocl<li~f:11·~ le c·on1pf:>tei1zt1 <lei <lott0 i11 pr:1tic<1 J>re.. o Hltre N~1zioni. O\e 1.'1 c:la..,~ ~anit<l Iii. . i qnn li ogg·i pel'Cf'J)i:-;c:ono sti Il 'Udii ir1\I<'cl ic·n g:o<l~ di 1111 111 iglio i-e tr~t.1 n1e11 to 8'1:1 d~g]j 4

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1-Jnti loc-.1Ji. ~i<t (1<11 Gny0rno. E~s;~ ~011-0: 1. I ~ti tuzionp cli· 1111 )Jini8t01·0 di Sa nitil 1>nbblic-~1. (•011 bil;I UC-Ì~) }ll'O}ll'iO: . 2. <.,h1n~ura . " <lc11'.\lb0; ::. <'<1~ "·1 J1f'nsinni, C«lll il~si<.:~.lrnzio11<' co11tr() 1<=' n1aJ,1ttit> ecl l sini:-~tr i <l''()Ui:·:iti llelJ'esCl'Ci7-iO JH'-0-

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ri .. orli Dopo ·e!-=ser8i

;1:-:~o<·iat11 nll<l 1>ro11osr:1 J'<>]c1tiv:1 a11<1 n10<1 ifi~n <lt>lh1 l~ggp ~ngr infnrtu11i . i I p1·of. Pi rer•l jlln:-;trè> i1 <:<>n<~tt•> <·h<> u11a buona voltn Yatla in Yi;!,Ol'('. pei llle(}iti. rn ttU<lZÌOlle d~JJ'nllit'itit <lei llltlll<lèl to. <l <·cifl~c-11è eYi t:l n<lo~i il (lern·eC'fl to cuu1nlo

d'in11til•g-hi -

'>c·c-111 >n re.

1110Iti lllP<li<-i t1·ovino nl•)<l•> <li J)()t<--rsi


SEZIONE P RATICA

1271

· . ~ei rig·ual'<li (1Pi glo,·ani lanreati d<11i· u .11iYer ità I .. ·.cttlulli1µ7.a do110 a1nvi<l.. . tìisc11 ·sio11e, stabilì elle {'.c1:-:;tren~e. il Vl'{>f. I'irera affe1·IDò eh~ la loro op.e., ~n tt€l le 111·011oste· approva te sia 110 vrospetta te ed ra, al fro11te, è stata tro1)po lodeYole c<>me sani~lln stra te si<1 nel Couyeg·no <.li Ge11ova ~ secondo ~l'~i, per i11t~rc1i-i·e ad e~si l'esercizio ~rofessìonale Il v1·og:etto del ·l}l'Of. J)upi _ , sia 11€1 prossimo Conr <:1Y1le. :.AJ 111.:i. ~i1110, cl11nque, ~i potrà clliedere al · gres~n Fe<lera le.. ... G.oYern~> elle 1uante11g·<1 <1 ..ue spese, pe1· un altro \ b1€llll.iO, qnei giOYH11Ì ht \l l'€Hti dUl'<lllte la o·uel:'l'a i qu~1li , cli lor<> }ibera Yolontà , Yogltano :spleta~e in·e&!:)I(> le t~11iYe1· it~t dei· <.:-Ol\ i s up1)léruentari 0 di ' JJerfeziollln111e11to, i11diR11e11snbili a permettere che (70-!4) Dis1><"ll~a del >nerllco oo·n dotto ·clal se,r-v'izio questi gioY.c1ui n1eclit'i c:omr>letino .la· loro educazione >11ilitarre. - Dott. abbonato 2714.' - La doma11òa "'ci~nti:fiC"<l e 1n·ofessio11.c1le. 'l'ale que~tione ,p otrebbe di esonero clel .111eill<:o _c-oudotto de~re essere IJropo<1rn1onizzar~ con quella sul n110\-0 1·egolamento uni1S~1 c1 al .C~~l·po ùelt.a ~l 1n1ni11i ~tra7.iio11e, <la cui egli ,·ersit.a rio, <lel qu~tle .i c:lliede la raJ)ida attl1azione (l111encle. clilllostrnn<lone la insostituibil.iti1 e 1a indic-011 l ' istitnziouc (lell'~san1e cli Stato. · 1 • ' ~11e1~:a bilitù. Se il Co.m1.111e 11011 vrovvecle alla .s osti"ulla q11e. tione delL1 chil1sura ùell' ....\.lbo, il l)l'Of. tuzic>ne <leJ u1edi<;o co11clotto inan eante, l)UÒ p1'0vve.. J•ire.r~ ,affer1uò di i)1·eoecl1J)ursi d~ll'impressione po<lerYi .. d!i llffi<:i<) il Prefetto de-8ti11a nclo ne l Comune <X> favore\·ole che <.1ue to '.1,Jrovveclimen.to J)()trebbe ~ ltro ' medico, ri<;liietl endolo, ~e oc0orra, all'amni.i in(lurre, spec:i~ sull"nni.lllo delle uopolazioni, che 11istr1:1zio11e n1ilitnre. Xon si co11111re11de bene da l crederebbero <1<.l 1111 esngern to eg·oisID;o del•l a cl.asse c111esito qu~1e J)1·oeed·ur~ si inte11cla co11osce re e per S.allitc.11i.n . (.'lliese, i1ert~1nt-0, <.:be la lJ ederazione -0ttenere <:l1e cosa. Si prega di fornire nl teribri e deg·li Or(li11i <lei :i\letlici si taccia illiztatrice, fra g;l,i Hù<tggiori ehlarimenti afiln<'l1è Dotessin10 <làrle t1nn altri Orùii1i rirof~s~iouali, tli 1111 n10Yimento dil'etto ri81JO ta e~ìttn... e concreta, quale: Ell.a (lesidera. ad otte11ere cl~11 G0Yer11-o è11e i.l ·.numero dei 1)1·ofes(75-1::5) Di1J1is8ioni - Prnstoui. - Dott. E. O. da sionlsti. iu ge11ern le, ri~ulti prl()porzionato ai biso1 ( - l ..e cl-i IDiRRio11.i d-<ì medico condotto non • di I.J. gni (1e1Ja v·o11olazio11e. · so110 efficaci <:l1e q1i•<111tlo sono ac:cett:'1te dal Con iglio ~Jspresse l 'r:>pini-011e c:he. nei rigi.1nrcli c l ella tariffa· , I . colll111.H1 l~. Ell~l , quil1tli, •potl'tL sen%'<1lt1·0 la.scia1·e· la &1nita ria, ~1 <lebbilJ\O st.1 bilire delle ·norme di tas0 eonclotta al J n1.1rzo i1. v ., se ve1: quell'epoc:a il ~azionf\ r<:'lè1ti,·e e •pr-<>r>Orzion<1li <li tliversi ceutr~i vredetto (1-0J1. iglio si sa ril fn vo1~Yol1uerite p1·onti.n<li I>Oil)OJ.azione. i~<1stetebbe che i 111€dici si facessero zb1 to in fll'·OJ1'0 .:"ito". .Al 1° mit1 i·zo, lll sciiand-0· il ·Sel'viz:io p<1gare - . c-owe tli dJritto. - tutti g·li onorarii re<li condo ta, potri1 cllie<lere la liquidazione delllà la tiYi n c·prtificati, ecc., 1Jtll' veder aun1e11tare n-0J)ensione. ,co11 30 <tnni cli .ser1.riz·io e 55 cli etù, t01il1to teYoln1ente le loro e11tr<1 f(l, ....\.u.alogamente, occorre<:outo del w~g~iot coptribnto JJagn to per dieci a1llli, rel>be ridurre l'[l SFìistenza gr•1tnit<l ai limiti della liqnideril i·annu·a pe11sio11e di lil'e 1422.18. A tRle vera nss1::4tenza s-oc-i.n le; e~sa cioè floYrebbe €Ssere • son1111:a. 1tlove11dosi ag·gi\]1ng·ere '.altre J.Iire 81.92 .IXJrconcess.-'1 nnican1e11te ai }1-0Ye1'i che giustiticbino la l'isponcleu ti nl contributo vo~ontario ~1gato i'.lér lor-0 iucligenzn <1 ssoluta, lù ffincl1è n·o n .a bbitll a pernltri clie<;i anni, si 1a.vrà. l.fl sorum<l totRle dd li. petuar i q11ello sfr11tl.c'l1neuto n dc1nno cl ei medici ' ' re J :30-1.10. · che è la i1reç:iI>l1à e.a usn del loro <li&'1gio l)l'ofessio-

RISPOSTE AQUESITI E A'DOMANDE.

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(73-!G) Pensioni - Anni cli serc i~io valutaoili nella

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7iqHidnzio11e. Dott. 11. A. ~ln I>. - Gli .an.Jlii di Infine i· 01·a tore e~pre~i:::e 1'01>ini-01H? cl1€' un<1 parte sel"rj11,.io che ~ risoo ttè1l10 g·r<1 t11i~1 me11te <1 fa ,-ore <.lei medici it.1 lì.a ui siùno azvia ti all'estero, dove <l~i n1etlic:i 0011clòtti elle aderiro110 all<l Cassa· di prerappresent~rebbero l ' Itnli<l pii:1 :nobilmente cli altre Yiclenr. .n fi11 cl1n l1a 1SU4èl i!s tituzione o lìl'illl~l <le11a .proclà .· ·i ineno colte <li cittadini eu1i~:l'ati. A tale scovo, come è stato r ec€11ten1ente é·onsigliato ùa altri 111~1Jg·n ziol1e della leg·ge del 190~ , debbono es e-1·e 11n~s<1 ti .i11 co1Hlottn e 110 11. vresso i1 ltre an1ri1·i nistra. . diligenti studiosi cli fe11on1flni et'-011ornici e profeszioni, Rieno <l11el1~ goYern,n tive. sionali della nostra classe, .s arebbe bene. cl1e i me(7:1-1-7) ·,"pecia7isti i11 111at eria <7i ·1J1< (7icina o cli diei .abbia11-0 mo(l-0 di studiare le lingue moc1erne e c/1 i.r11 rgia . Dott. a bb-011ato 81-:1:1. - :Ne~sun speq11elle orientali, onde ...c;; iano in grado di en1igrare seoo11clo le correntJ che possano eventl1.a.lme11te sn- c· in·le diplomél s-i ril'a ._·ciu .a coloro c:11e inte11dono 8tiee:ial'i~z·ar,si in qnulclle brun<.:<l cl€1lla meilic·ill.i:'l o lp.p1lll.rsi per ini~<ìtiV<l o col concorso del ~l"Overno delln cllirnrgia. r.J~esereizio vr-0fessionalc è libero ecl eventualmeute dopo <1Ccordi coi Gover;ni alleati. ' co:-:ì c:on1e ono liberi ~:li stndi i c:l1e op:n111 0 infende I! d{)tt. I.,ica 8tro .ribadì i RllOi. co11cett~ osservanclo eRe~nire per '€i:ierc:it.1re solo nu ~1 xp~c-ial<? l}éll'te <li cl1e i n1edic·i l1alll10 a Ynto n1aggiori (loveri verso lo e. so. Stn to ·du~.:.1nte la g·nerr<1., tHnto che solo .per i me• • ( 73~ R) Jle<lico 111f.litare con1aJ1datn rr serl'i.~io ci(li<.:i ft1 esteso il lin1ite <li f't:<\ r lativo .agli obblig·I1i t~ ile - Congrdu - ~~ tip~11dio. Dott. '. :Jl. dta S. <li leva ; epperciò es~i clepbono avere di.iitti alDur;1nte il tempo in <:ui J)resb1no ervizio ciYile, i meno ug11ali a ql1elli <li altre categorie di cittadini. ·r,a chiui--'11l'<l clell' _.\lbo è.' giil u11 fn tto co·m piuro, in . inedi<:i iniliLtl'i l'ice,~ono Io ~tiv~ndi<l :inerente <ll Italia, pel' i 11-0tni e pei f<1rm.ncisti, che in questi . ,1n·n11rio g:fado clail'Hill llli1tistr.c1zio11e 1uilitnr<'. r0 stanclo . .v~rò, se1u11re fermo il <liritt<) di ri11ete1·~ 11Jti1lii èlDni Yiclero r<1cl<.lopviarsi i loro ~rlendii o dal Comnne 1~1 <lif(erenza nel C<l~o ehe lo tiJ~ndio i loro .g·u.adag11i ....i\. sieme colla chiusuta dell':t\..Jbo, . . il con-sig·Iiere I.;ic.'lstr-0 ri<lffermò bitte le altre pro- ~<:he qnest'ultiino còrris1)0n<}eva fosse' superiore a quello iuilita1·e. Il n1edico iu ilita re in servizio c:iJ>-0ste . nceettando nhcl1e g·li emendamenti' ecl i desi~i le rest.1 J)er il f·1 ttn clr 1 e· >n.~ecl . > c.:n111plPt<1 lllente ra t-1. . :1vyanzati clagli .altri. Delegati. • (27) • I

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IL POLICLINICO

.a ùi. v·osizione clell 'autorità militare nè può con~ '

segtùre inclen11itù fJer non a"Ver u sufruito di q11ello con<.'es ·o clàl on1)itolato al medico assente. Doctor JusTITIA.

clantlo pro\a di esen1plare ::;prezzQ · del pericolo. · - ::.\lonte 1~11 ibc:llo, 15-lG gingno 191(i. Pontig·~·ia Emilio, da J\<filano, sottotenente medico n1ilizi;:i ter1•itol'iole reggin1e11to fanteria. _~ Dut·aute n11'azio11e, elette .1)rova <li grande abnegazione <' coraggio nel disi111p<:'gno delL-'1 sua pietosa ma11sio1te. - ~lonte San ~ichele, 15 magg·io - Selz, (j luglio 1916 . rucci Donato, (la '\Tolturino (Foggia) . tenente medi· co regg'illle11to ft111teria. - Nelln. sua qualità di nfficiale 1nediC'o, spiega,·a co~;tante zelo ed abnegazione . . e s1.ecial1uente in d11e combat.timenti, radcloppiavil: . la su~ attività: dando prova di ~lll'e'T.7.0 del l)ericolo e di grande operoEità . N'acl f ~oge1n, 15·1'3 agosto 1916 . , . . .. I

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.AJl'abb. n. 2386: I/indennità è stutn concessa dill l\iinistero de l- . • l ' intern o a qt1egli ufficic'lli medici st.'1ti messi ia sua dit.posizione per l 'iufluenza, ed in t.'1le determinazione non sono <:ompresi gli ufficiali medici iii.à avviceniCla ti che ora, per il loro ufficio, si sono trova ti °'11ch~essi .n lottare contro il morbo. È ovvio ·elle rag·io1li di eQ.llif:iì. potrebbero indurre . il :\iinistero · clell'i11ter110 ad estendere a .n che a · que. ~ti ultimi il !)l'OV\'e(lin1ento, ma, !)er ora, nes~ma cli ·posizione in i1roposito esiste. All'abb. n. 9200: Per 01~1 i1on . i l)re''ffie 11n vero e p,r oprio con~:ecl:nu1-e11 to cli i11,e di<!i lJer . classi di leva. (~iò <liso1·gia1ùz7.ter bbe del resto molti servizii che 111 questo mome11to hanno bi.sog·no cli res~'lre in pie<li. e dare an11,i il maggior rendimento·. Il :\'.finistel'o r>erò.flit il m.ussim<i corso a tutte le prn tiche di esonero e q11ella. è la via da seg..uire. c\ll'![l.b b. Il. 7667: Per poter p1'endel'e parte al oonc.-0rso 1p el' esser no1nina to ùffici~lle medico di' m:arinn, E lla do,rebbe dare le ·~11e <1ifni Sf;ioni da. ufficiale effettivo del1'esercito. Tali <limissi-01li non sono per ora allllllesse. fdervi.z io n1edico-1nilitare.

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MEDICINA SOCIALE. •

Notizie. statistiche sulla mortalità per tubercolosi. 1

I.I mo,iimento della lotta ·antitubercolare si è ora qt1anto ruai iute11sificato: esso è alt.resi oggetto di studio ])art}colare da parte del Governo, che con opportune leggi ecl. efficaci provvedimenti amministrativi, te11ta di ridurre entro limiti sempre pii1 ristretti la diffusione di questo morbo, che miet~ da noi 50:.GO µi.i la· vittime a ll'anno. Ma per avere 1111 concetto chiaro sui pro~·edimenti da prendersi e sulla effie<1cia della lotta, è necessario conoscere clapp1~ima ·quale nndamento ha si1bito qt~esta maAll'.abl>. n. 9361: , latti<1. da , .p arecchi ~1nni .a questa parte. A ciò Date le con<liz.ioni nelle q11àli Ella- lia prestato 21on possono ser''i1·~ le 'pubblicazioni annuali s11lle 1 il !l)l'Ol)l'io servizio, i11i Renfbra el1e il dir;itto ialla · Cù l"l.Se di 1nort·è . che sono 11ecflBSttl'iamente limitate :Poli7.7. .a (li ass\<:ur.nv.1one ii.on dovrebbe ·ve1tirl~ cona poch i Plemf!11ti. OttimaillP.nt~· lln qt1indi fatto 1 te~bato.'ì\1. G. l'Ufficio centl'a.le' di stati~tie.H a rnccog·Iiere ed integrare tl1tti i dati rig·uarclanti la n1ort:ilità per 1

A. VVERTENZA:

I quesiti pervenuti successivamente a quelli a cw si risponde nel presente fascicolo, avranno risposi& nel 1° fascicolo della prossima annata, che si pubblicherà 11 6 gennaio 1919. Ciò per Rorma di 'negli associati che banno scrlt&o o che volessero scrivere per sollecitare riscontro. La Redaz·ione.

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CONDOTTE E CONCORSI. ·,

l'~rco

l).l'O\etto odontoiatra per aprire città Italia ~(·ttc11tri-01w le o central• · elt·gau~e ga l~i nett(1 j'u1·1ùto In bora torio ollo11totecnico <\ ~1.r}Jlai·n to rn ~lio~copia clentc1 rì:t. - I>ott. I~o n ftiute, _\ inzzi11i 58. J>11Joga.a. •

NOMINE·, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. · 11 (lott. (~<-cl1etelli IJ)politi Tullio. <'él pitan-0 medico i1~l distretto d' ...\11cona, ~ sf:è'lto lH«>u1o~so •1 $C·t?lta m~1ggiot(\ n1t><lito <li n1ilizia t~rritori;tl<.) in ~1PJ>lic:1zionp <l011·.11't. 1° <]('I D. f,. 20 n0Ye1uh1 ·<._. 1n11l. n. 1<i">2 . • ,~i,·i l'<l llegr.11nenti.

ALBO· D'ORO• .

La st;1 tj~tic<l c·on1p1·01Hl~ i l J)erioclo cl1e \ft ciaJ 1387 (;.1nno in cui la Htn tistiea delle c:nnse <li ·mdrt(') · f11 e:;;te8<l. n t11tti ·i C'on1n11i) :t l J91·t IJn u1ateria è poi sud(livi.sa in dieci ta ,·ole. acc:o1u1Jaguate anche cln diagrUllln1i illu~tl'ntiYi . I.ia lll'i111n taYola dit la c.:lassificazione dei mortj Pt'r tnbp1·eolusi <li tn tt0 le forllh:' ; i1ei ~ingoli Coin11a rtin10nti <lE'l R~g-no. i11 cifre assolute e pro])Ol'· ?.ionn li. Da e~~H ~i ;l ppre1Hl~ c·he la n1ortalità iwr tubcl'c·oloRi <..1:11 1~}-:7 al 1914 è i-;ce1nntn di circa un t01 ·y,o (<ln 2:11 n1'01·ti p01· 100.000 <\bitnnti a l-13): sol6 nelln Rnr<l~g·nn si è ilYnto lln a111ne11to (da 11-;: n :!1 n

r>t' r 1on. uno ,.

Qnitn(lo ~i c·o11sicl(lri la Hoh1 tnb~rcolosi polm.o nare ctaY. II) · ~i o:-:se1·Y;1 1n1r troJ)]10 che ln <lin1in11zione 11\>tl è pro1loi·z ion<1 lP a <111ell11 os~1·ya ta per t11tte J_e for1ne · (da J:t~ J>Pr 100.0110 <t 10;1): In clirninuzion)

r:o111bn rtlill:

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Pt>l tP1 nti .~lfredo. <la 1iocC'an1ontinn < < 'a:'vl't:1 ). ~ot­ tnt~nf'11tP n1(\cliro <·on1plPm<.')11to l'l'~!!Ìllll'llt<> fn11. t~rin . -- ~ \ p<,rn di c;til nza cln Ila 1i ll<'il <I i c·o111 hn t · ti1ne11to. rac·c:og-liPY:1 {\ 1·n1"1Yn llllll!Pt'o~i ff'1iti.

('a1upnnia <)

Sn rdPg"Jlèl si è a ,.ll to llll

I quozienti J>iù :1lti <li 11101talitil

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tl1bercolosi, in QU<?!':tn Pl~bbli<:aziQue CJ 1 che il direttore dell'tTffic-io. con1n1. A.schieri. cledicn a S. E. ('it1ffelli. -

~ ~tata inx~gio1·(:' 1H~l l' F.J111ilin. ~I<1r(•}1~.

so110

il un1ento . .

clnti clnlli!

T,ign1·i:1. ~arclPg-nn. 'ro~(·n11:1. J,01nb:irclin. , ..flnt>to .

- - - -·- --111 .:\ (Jfi~· ;, . .,/atisfic·hf• su1ln 111urtafilfi per ft1~f· r­

rolosi . ...\ <·n1·a clpl :\ l i11i~tero ~r l'ind11~trh1. nu.. 1·t•io p ln Yn1·0. - Ron1n, 1!ll8. - In Y<'ndit~1 1 SO i }•~l'!l tP11 i 1 l'PYPl" , ~1} }>J"(>ZZU cli f,. 1.

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C"OTI1· 11rf'~·

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[ANNù xxv~

FASC.

51]

SEZ10NE PRATICA

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1273

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Pie1no11tc: i bassi dalle ì\1arcbe, ìtalia r>o · t1i S l'atli{;(~ r e . Jl. e., il J>regiu<lizio c;l1e una certa. meridional~, Siè:ilin, seu:-;azione di a1lr,etito, anche ·d ovo 11n i1asto alI1tteressa.11ti ..ono i dati della tavola ' "I ' in cui .i qunnto co11ioso, sia l'inclizio (lella necessitit di pi_ù lllOJ'ti r>er t11berc-0losi sono classifica ti }Jer sesso e n bbon<lante ali1ne11tnzione, 1ue11tre inYece è l'effet~1· gruppi di età. l\Iaggiorruente esJ;)tOsta alle fatal1 to degli abusi dietetici anteeedenti che si i·iperconsegue1ize del mo1·ùo è l'età dai 20 ai 39 anni, cnotono .sull'o1·ga nismo preparando altel'azioni nel nel Qlia 1 grn.fJl)O si nota ancl1e il più alto coefficienca111vo della l)atologia ga . .!tr9-ip.testi11nle. te <li rriortalit.à in relazione a 10,000 coetanei, se si C6n111ito questo, non fn cilc nè ageYole, percl1è eccettt1a il gru1)po <la 0-1 a11no, che di poco lo su; i1elle u1a. ·se è l'adic:ato il pl'egiùdizi-0 contrario, tanverit. K~l gr11J)PO da 20 a 39 n11ni tanto i maschi . to <:be alcuni ~i .ere<.10110 addirittu1·a at:tuàlmente al quanto le femmine morti per tt1bercolosi costituìreg·illle derla- fame, n1entl'e np11 si è osservato che scono più cli lln te;r:z.o delle morti per qu:alsiasi q~1est.e ali1ne11tazioni riù-0tte, già in esperienza da • • • causa. n11 i>a10 tl'anni 1 abbia110 da ·noi lJl'OYocato malattie Xella tavola \ TIJ, i n1asclli n1orti da 15 a nni in Qi de11ù ttizi·o11f• o a ltl'i inconYeniènti;·tolto 911akhe Ru i1er t\1bercQlosi sono classi~cati secondo le prodimag1·an1€nto innoct10. Tra·n11e qualcl1e. fatto epifessioni e condizioni ; niassima è· 1a mortalità fra <1emico. a11zi, i pnò dire che la salute individuale , gli studenti (46.9Sll100 mol'ti ck't qualsiasi causa)., sia miglior~. che a.vanti la gi1e-rra , sebbene non si nei tipografi e litografi, camerieri, coIQmessi di nei1ossèt inettel'e in .dubbio che l'attiYità e quindi angozio, ecc. I quozienti llliI1imi sono invece offerti cl1~ l'affa tic<:1u1ento sia.n o il!otevolmente. at1mentati clai proprietari, U\Vocati, 1.1ot~i, m~ici, ingegneri, i11 que5ìto periodo. agricoltori, sacerdoti, marinai, maestri, professori, Per qt1est'o11er af nlt.amente i.>atriottìca, il medico i1n1Jiegati e mag·istrati. · ' i1011 de.Ye soltnnto spendere la parola persuasiva, I/infl11enza deleteria dei centri urbani è climolll<t <1eYe esso stesso serYire --OR nobile esempi-o, distra ta dalln ta,~. IX , in cui si ossel'v~ che, p. e., Jnostrand{·> co11le la parsin1onia, ~be dovrebbe esnel 1914 si ebbeto. 20_G morti per og·ni 100,-000 abisere i1n,p osta. «1.all'attuale stato di cose, non è in tanti nei 69 capoluoghi di l)l'O\incia e solo 131 negli fo11clo co11trHl'ièl all'-igiene ed a.11<1 fisiologia Hlìnltri com11ni: la differenza è ancora mag·gior~ pie11tare. · (157 e 93) se si conside-.a la sola tubercolosi polQueste idee il n1eclico de1~e far· penetrare i1el Yolmonare. Occorre però rileYare c~e all'auµiento di {.!:o, no11 ta11to con le confel'enze, ohe . lascia110 trop. mortnlitù nei centri l1rbani co11corrono diYerse cat11)0· Sl)C8$0 il tempo che ti·o·v ano, ma con la propa:se, qt1ali,' 11. e., l'essere essi sedi di ospedali, luog-n nda ~piccioln. co11tinua incon;iinciando a mettere ghi di cura, ecc. · sè ste, HO.' alla tregt1a. degli altri-, 1.1 11 cetto conforto ci p11ò lJOi venire da-Ila tav. X, ~la 11011 ·qui ~i deve fermare ·l'opera del medico; i.u ct1i si vede t:-he i1ei confronti internazionali, il giu stn1uente il vrof. B<1rtl1lzzi accenna, nel Medico quozié11te di mol'talità per l'Italia è uno dei r)lù Itaìioiro. alla necessit:':l cl10 anche le Facoltà l1nlba~si (1 ,490 l'>el' milione nel 1912, mentre è di 1,53-1 Yer~ita rie non veng·a110 te11ute estranee al moYiin Gern1ani<;1, 2,627 in Svizzera, 2,~13 i11 Francia, n1e11to neila :politira dei cons11mi, come sì è fatto 2,833 in Austria, 3,487 in Ungheria). In posizione finora . u1e111tre <lo,~eva110 essere i focolai donde cloanche migliore si troYa l'Itali~t per ia ··tubercolosi Y(~Ya irr<lcliare o.v onqne · ed a tutti con fidu~ia la DOlmon~l'e, superando solo l<l N\1ova Zelanda (paepnrola a lta e sere-na <lellu scienza elle &iuta e· che se a 111ortnlitit .1ni11ima!), l' Australia, Oeylan e il ~alYa. m noi no11 possiam0 cl.le plaudire alla sua . Belgio. r1r-01)0S~'ì. cl1e tenta (li on-i;~.r~ ad un grave difetto .Altre nòtizi-e interessanti si pOssono rilevare dell 'lt;11ia 11ostra, d·oTe non si tiene nel gi11sto conscorreu(lo questa· 11otevole pubblicazione, che- sarà to l'alta overà scie11tifìctl; d~J 1)rofessore 11I!iYersidi uti1e · const1ltuzione per chiunque si occupi deltari<t, c:l1e <llla sua Yol~'ì., dalla sua. torre d'avorio, i·argomento. ùiHdegniL q11a ·i di inetteJ."si , i11 contatto col volg!J. A 11g11 riamoc:i cli~ itt u11a hi.10,·a e~zione f1·a ql}al- . l 1 otrit i ·r.-i7 io1u3 rlei 1ned io-l per la resisten.za nazi oche am10 si possan9 già notare i benefici effetti . nale ng·eyolare questt.l. intesa e s1rilup,p are l'azione tlella lotta antitubercolare c11e dalle Auto,r ità e dai clel me.dico _ 11ell'n t~ualc J)Olitica. dei éonst1mi? E privati è stata intrailresa con nobile slancio. q11c111to ci -auguriamo per jl bene di tutti, ma ' è ne• ce~sario elle. si uniscanq a tale ~copo tutte le enerl .NDEX . . . gie real1ue11te fn ttive, cl1e i1ossano svolger e la loro le pastoie di eccessivi conti 'Ili e di L'azione del medico nella politica dei consumi. • overa, i:::enza ' arcigne rigi(lith burocratiche.. FrL. I/aziò~e del medico i1ella politica d~i' consumi INTERESSANTE PUBBLICAZIONE. · non è stata abbastanza compresa da coloro che di Dott. ELIO FABBRI. tale questione complessa e ~ifficile trà ttano· con più o meno c-on111ete11zn: egli inYece può diventare, OUIDA ALL'ESAME DELL'INFORTUNATO (1'1anuale di Semeiotica Speciale) . · q11a11ù.o vi ~i pre~ti con ferYt<lo ,-olei·<:\ un fattore Un ·volume di 164 pag., in-16°, con tavole importa11tissi1110 ]Jer e;o11Yi11cere c;~1e le .attuali prifu ori testo. P rezzo L. 2.50. vazio11i, le qu·nli co11ti:r1l1etn.nnoj forse anche in I nostri a's sociati1 che desiderano provvedersi di maggi-Or n1i~11ra, ancl1e a guerrcl finita, sono in fin I questo utile manualetto, lò ricev.eranno prontamendei conti, co1npatibili co11 Jo .stato di salute. te spedendo alla nostr,a Amministrazione sole liIl ll.1e(ìico, che e~1tra nell 'intimità delle fam~gl ie, re 2.25 mediante cartolina-vaglia, la quale dovrà · di c11i è spes:o il consigliere, lJU.ò co1u1)iel'e. 11n 'opeessere indirizzata nominativamente al prof. Enrico ~lorelli, via Sisti:ùn, 14, Ron1a. rn cli proringanan 11tilissi!J1a , crnotidin'nn, n JJ o ~co-

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IL POLICLINICO /

COLT URA SUPERIORE.

l.c1rg·o «li -0g11i oortèl cli aiuti r a1>1>re ·enta ti a.i· cent.i11aia (li migliilia (li dosi di ottimo , .•1cc:ino; dalla t:o1~ees~d-011e di medici n1ilitèll'i n1c:>s ·i -<l snu disposiPer il riordinamento degli stud1i di odontologia. zione ~lal )!i~istero ùellil guerra, per L> v<:1ccinaIl l)l'of . . A. C11ia val'o rileva, nel numeto in c-01·so zio11e , i11 aiuto ~ti medic:i l<>(·..111 asst111ti dal :\luniI d egli An11ol ;, di OàontolCJgia, elle clj tutte le N.azioni . ·cipio : d-t11L.l a ~~egut1zio11e- di forti ·omme <ll Comune <:i Yili .·oltn nto l ' ~t<lliù con1e gi~L l' A11strL:1 a c-ontor~o e. integrazione delle spe~ tla sostenere; 1·ic:l1iec1~ la la n1·e.c1 in inediCinè1 e c:lli rurgia per l 'edn ll:1 f.n r1titl1ra di '.l)acligl~o11i. cli letti, cli ll1<1teriale ser<:izio dell'odontoiatria . Oi:\l)itnli~1·<J J>er nn1uentare la IK>tenzialità del locale .\..1 te1il1>0 ste~o, l'ol1-0ntoia tria i1on èostituisce n1acl i iso1aruento del C'otug"Il-O; <]albi so111rniui6trazione ' t eri<t òl>bliga torin cl 'insegU<t111e11to i1eJ.1e l.<1ac:-0ltit me.<li d isinfe ttanti: tl.al c-0Boc<1111ento •l di~1>osizione di • • <l1<:he. n1iliti della Croce Roi:-;sa e cli ·qunclre cli èlisinfet"ta tori. . ~e <leriYa l ' as~urcto e:he llel' i· e ~€ rc:iz-0 i)rofessio11nle cTell'odo11toi<1 tria si l'ic:hiede lo stl1dio· obblig·aI.n ri·efettlll'<l tl<ll cauto ~no integrò l '01>er<1 · deltorio e l'e~me cli tl1ttet lli<1terie medico-chlr11rgi1'1Tffi <~:o ~<.initariQ. eon111ila le con un pro1~rio fl.mzioelle, salYo rp er ql1ell.c:L él1e •si esercitn ! # 11a rio tec:ni<:o ; emise ordli1.111zi1 di rivaccinazione Se ~1nche l'oùontoitttria c.livenis ·e in Italia mateg·enel'~~le, e::;tenclen{lo · l·o·bblfg-o . (1ella prima Yac~i­ !'ia obl>lig·,1 toria cl'il1seguu111ent-0, le c:onc.1iziohi non nnzio11e ai banibini cli clue n1esi cli età; impose Ira <:éll.llbie rebber-0 gran fatto, poich 50-1-00 01~ {li lecleuu11cia cli og;ni 111a11ifes;tazi-0ne éntanea ai capi zioni iu1i~artite d.a. i.111 $Olo inseg ante non :vossono d·i fa1nig-li.fl , .a·i direttori (li opifici. cli istituti, di bast<11'=\ <:erto, <l cteare (legli o ~ntoiatti, mentre a lb er~:lli. cli 1éolletti"Vitit i11 ~;en~re e condil1vò J'opei11 tutte le Scuole dentarie del mon(l-O s'im,p artiscol'<l del C'omt1ne cl1e fu ,.flra1ne11te encomiabile. 110 2000 ore · tli lezione nll'<111uo; per 2-4 13;.n ni, ed il Infatti il Con1une proYYicle. eon nulllerose squai-ru1ue1·0 <.l eg·li ii1segnanti V<lria cla 6 <1 60 , e più. dre di 1·<lccin.atori civili ' e militari. che so110 orama•i Il Cl1iavà1'0 sollecita i J)!()Stl'i ·1>0teri respon·s..'lbjli <JU<lSi cento, a J,!;1 vacein<1zione dou1 iciliare di tutti • èl sisteul<tre gli ~tt1di d·i odontoiatria e .p.rostesi dengli .abi1iitnti dei ql1artieri ·infetti e {lei fabbricati t<1l'i<1, tre~1n<l o 11elle Fa colt~l J11edicl1e llll inséguai·~o I.a ti <>Ye si fosse ill<lnifestn to il nelle un solo ca so 111ento .. 11eciè1lizzato: AltrettH11to egli suggerisce p~r di . Y<1 iuol<->. te11endo a base di censimento le tessere le 1>rincii}nli brancl1e c1ell;1 niec1itina .. Il C'<>DSO coa1111onàrie e vigilnndo ~uccessivamente l'iaccurato mnne ,a tutti i fu turi medici ~serceu ti d Ul'el'eùbe eontrollo degli esiti; mise a disposizione del p11b4-5 H1u1i. · ~ 1-2 n nni Llnrerebbe il {!Orso cli i)erfezio- · blico tutte l e sezioni muni-c1pali e. i posti cli socoorso namento. i1 qu;11e <1Vrebbe ll1ogo in lstiti.1ti "11della Croc--e ~ossa l)el' la riYrtcèinazione ,.a clliunque 1.Jeriori. 1<1 riehieclesse; invitò tutti i medici esercenti a seC'osì g·Ii speci11c1li.s ti clnrebbero seri<l. · ~·<1re11Z1'l del gnalare q ualunque caso oospetto {)(} occultato si loro Scl]le1·e, llel loto tec:ni(·isruo, della l-01·Q pratica . presenta.sse nell'eser cizio della professione e a pro1}agare, eseguenqol.a, ln i1rofilassi 1·c:tccini~a in tutti coloro cl1e da due mesi non avessero superata con esito fèlice 1'a. vaccinazione; dispose squaòre-. ~ .vestip:atrici dd ag~ti mt1nicipa li in concorso con Casi di vaiuolo a . Napoli. Je g,u.c1 rdie qi P. S., per 1n. scoperta dei €8 si na srosti o i'gnorati di ma1attia, e provvide a lla. visita Nei g·iorni scor si si ·ono diffuse voci insistenti di tutte le salme pervenute a l cimitero, oltre la giù <.:ire.a la ·esiistellZ<l e.li ·una gra ,.e manifestazione di Sl1bìtn. --vJsita necroscopica ordi.n a.ria, per sorpren·,aiuolo a Napoli. . . dere ùeoossi di vai11olo comunque sfuggiti alla deLe· , ·oci risultano, a.alle informazioni che i3 bbia• nunzia . ruo attinte · a fonte ineccepibile, esagel·ate e, nello l\'Iediante preventivi a<;cordi presi colle vane Au<1 Ila rme c:l1e <:onteueya.110, à&solutà1ueute infoncln.te1 to1·iti1 e c:olle Direzioni interessate fu ordinata ed 1·er ql1n11to basate Stl cli llna incontro,·ersa circoèseg'l1it.a l<.1 riy·a ccinazione in tutti gli opifici e sta~ tà11za di fa.t to : 1<1 reale tecente comparsa, a Nabili1nenti inclu,striali sia ci\ili s ia militari, di tutte poli, (li il lc:l111i casi della n1<:1lattia. le trtlPlle di tetra e di mare e · degli opert1i uelTra tt<l~i, il1.f<1tti, cli <.·a~i i1on numerosi e sporal 'Arse141le ; dei ferrovieri, tramvieri, doganieri, dici, c:be, cli i>iù, ha11no 1·ie:hi<1m<1to fin-0 dc,lll'inizio l'ùtte11zionc delle Autorità sanitarie locali e, sulle . guardie muuici1)ali, di cfttà e oorcer:1rie, dei c.arc-el'<lti, del 1)€rsonale degli o veclali, cleg·Ii Istituti di loro sep:ualHzioili, q llelh1 tlelh1 Autorità governatibeneficenza e delle Opere pie, degli alunni delle Ya: le (juali ·i oono a buon diritto e subito preoc~·ç·u-0le .pnbblicl1~ e priva te. dei conntti, <legli Isti<!npate <lella eosa, tanto più che la manifestazione è tuti educatin e in genere di tl1tte le collettività. n r~~ll'sa caratterizzata da notevole gravità di forf,a P~fettur<l provyicle dirett1me11t~ <1 far e~­ 1na ; ed 11aru10 ubit-0 i<:lClottato tutto un complesso >-.'ltire là ri\·<1<:c:inazi-0ne dei profugbi, delle persone ()i l't•>,.\ ecliu1enti intesi n combattere il pericolo ~1 11.a C'a&t tlegli emigranti, cli quelle delle loca11de e <·~·e la i11a11ife~tazi-011e ·1>oteYa i)resentare, per la fa<le~li <l lbe~·glli minori, ove più freql1e11ti conYen1·i lith «he hl 1nal<1ttia offre cli diffondere anche ·a gono i 1n·-0yinciali; i titui posti cli ,.<1CC'iru1zione fnnote\ol~ clis~\ UZèl ~c intille cli cont<1gio. enl~1 ti,·<1 nei dispensnri c-eltici e<l obbligò alla ri· ('o$l, il :.\Iiu.b~tero <le1l'intern<>, a mezzo <lelln Di,-aeci11uzione tutte le· person~ clelle ca se di tolle1·~zione Generèl le ùellu ~anitit IJUbbli0<1, in,·iò una11za. lii to ~nl })(>sto u11 i~p tt<>re gtneralc inedic:o , e ft1 ,

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NOSTRE INFORMAZIONI.

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[ •.\.KNO

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F.\SC.

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SEZIONE PRATI CA

1275

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l 1ontemJ)o1;an~11hente Ol'dìnnva la reYis.i.one ùei reg·istri ùi 1Jrin1a, vaccinazione delle i:,-ez.ioni muni<:i.rn1li cli Xapoli e dei Comuni della rro,·inèi<l per ri ntracciare i bambirii sft1gg.iti. a quell'obbligo e ·yaccinnrJi; mentre d 'accordQ <:-Ogli uttict sanitari <lelle limitrofe provin<::ie ·si provvedev.a <1lla rivac<·i11azione generale nei Comuni i11term<'cli l">er costitnire bnrriere d'i..sol'an1ento, contro il cliffonrlersi <l l' lla infeziQne. Ogni caso {li '"ait1Q-lo <tppena oonosciuto fu seml>l'e i solato a l C-0tt1g1101 me~tre s i rivaccinaYano· s11bito i f4'1migli:a1i e i coabitanti n ello steSso fabbri. ca t-o e squadre munici·p ali provvedevano a di sinfettc1re l•l èa.&1 e g·li ogg~tti d' uso ·p ersonale del vaio-

loso.

Provvedimeoti igienico-sanitari nel dopo-guerra. _ f,,l . ~ezione iier l'igiene $ocia1e de lla Coniniissioue pel . dopo-r;u c,r ra 11a te11uto una serie cli sedute cl al :1 <l l O dice111 bre , ·otto J;1 i) residenza del sena~ to 1~ ' l>11ra11te. I>ei, la ,-ori es1>Iet<1 ti cl<l l' ·mu n<)tizia· ·nel prossimo llllill€l'O, '

I>ue fila11tl'6})i s1)agn11oli . i fìg·li cli .Jo~è T<1yà, hanno ciomu11i(·.n to ulla l) reside11z.a de lla C. R. I. <li ~1Yer posto <l cli.sposi7.i<>ne. clella Presidenza medesi1ua,, ·p résso u n I stituto ll ancario cli Roma, la somill<l d'i lire 500,000, a llo sco1>0 di costl:uire in questa città un ospedale cl i 50 letti. g·estito dal1a O. R . I., · · con la cle110111 in,azio11e di Ospedale Spagnuolo, re.c.,111te i coloti · nazionali ·~ 1)ag11uoli .e d itc1li..ani; yerrà destinnto, si110 a due anni dopo l·<l conclusione d'e lla flHCe, <l riroYernre 1nal<lti e feriti in griel'ra . ' italiè11li, e, do1Jo tale tern1ine. n l'iservare la metà {lei letti. pe r la colonia s11agn11 ohÌ in J tjaJi<l . Il I>resi{!ente clell ' ....\.s~ocia zione ha ring·ra~iato ed <1 ccett.,1 to l<l d ourazione c-ou le cla u i-::ole reln ti ve al soòcli·~fa cimento tleJ · de~icleri o dei clon<l tori. Tr<.1 breYe 1ù fond.azio11e . . a J'ù n11 f <1tto con1pin to . 1

1

Istituto climatico a Fara Sabina. I,.n <..1roce Ro. ~a I tali<1na. cl opo l'im11ianto dell'Itituto ('li111atic·o «E. :\Inl'aini » nella ' ' illa P<lracliso cli F~1·a Sab1n<l, ha òe<·i,so ·ai .1aogni stare i loC<l li della ' riJl.1 S. l1,ic,t110. Col 8Uddett-0 <-1CC}l1isto l ' I s tituto l}Otrà t•~sere C'orred,nt o di 300 letti. Entrnmbi gli S~'lbili sorgono Sll cli u11'amE>Dì~ collina, 11u11110 1a Yecln ta cli . un pario1~11.rua incan tevole e godon o di .a ria saluberrima. '

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GIUSEPPE SABATINI Docente di Patologia Medica n ella R. Universi tà e Medico degli Ospedali Riuniti di Roma.. PROF.

La tubePcotosi · •

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Fondazione di .ui;a ''Ospedale Spagnuolo,, d~Ua Cro- _ e~ Rossa Italiana •

Yit<\ della forlll<l morbo&'i. Yerificatasi : dalle conili.zio ni fa v9revoli a lla su<.1 diffusione l'a.Pl>l'esen.tate (lallo affoll;umento del centro in c11i .si sono verifi-cati i c:~1si dell'infeziOtlle, e dal non sempi:e o rdinato Bl)Ostamep.to di moltitudini, diverse per nazionalità, i11-0Yenienza, c-0ndizioni fisiche, sanita rie e morali, <:ome tali particoìarmente suscettibili <1d ogni con"Ltgio e l)Otentis imo mezzo di diff11sione di questo, <:·li.e (·onsegtH? alla. partioola ritit ·clel ino111ento <lttuale e lò cRratterizza. Esse, •v er.altro, come sono 11n i11Llie€ ùella effic<t.ce or,ganizzt1zione i·.1gg'iunta. <l<'ii ·ervi7.i di ciiJesa <lella :-··tlut~ pnbbliC<1 del Paese, appàiono tali d_,a far ~·uard..,1re con fiducia a lla. lllet<:l cui esse tenLlDno; lh Y'ittoria su· u-n perioolo serio e grave cl1e si è .<rffacc~iato iu11>rOYTisa1nente m inaccioso nella 11ov.oJosa citt:.1.

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IMPORTANTE PUBBLICAZIONE.

DIVER~~E

NOTIZIE·

Qu~ ""to insieme organioo cli misure è v.fenamente • ~;i11stifieàto d. .1l ù1 natura della. malattièt ; ,d alla gra-

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Per la &o&ela dell'infanzia illegittima..

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Su qùesto terna il prof. Alfie1~i ba tenuto il di&eo1~so i11augnrale dell' ...!\.te11M Caglia ritano. \ Rip·o rtere 1110 in un pros i1uo f.ascicolo molta parte del <:l isDorso, inform<1 to :tll.a coscienza dei d(),·eri soci.a.li , ,erso la prole il le~ri ttima e ad eleva ti ~n­ timenti d ti giusti zi~'l e di lllll è~11\jìl. • • -

. nei veCcfli

La tubercolosi aei vecchi rappresenta uno dei capitoli più Importanti delta medicina, sul quale le conoscenze erano fino ad oggi molto Imprecise e velate da pregiudizi. L'Infezione tubercolare non è purtroppo un triste privilegio dell'età giovane ed adulta: I vecchi muoiono di tu.Jbercolosl con enorme frequenza. Ma In essi la malattia si svolge. spessissimo con .u n complesso sintomatologico e clinico In tutto diverso da quello noto p~r le età giovani, ed allora passa insospettata dall'Infermo e dalla famiglia, noo. diagnosticata dal medico e non curata, dando quindi tuogo, oltre Il resto, · ad un'impressionante sorgente di contagio, che è forse, davvero responsabile di 'm olti in- . 11uccessl della lotta antitubercolare. L'opera del Prof. SABATINI originale, completa, nuovl11lma, fatta con criterio essenzialmente clJnlco, assume 4ulncfl un interesse di prim'ordine; essa è stata lodata in maniera non comune, slccbè abbiamo creduto far caso gradita al nostri lettori accaparrare per essi tutte le copie stampate. ·

La Camera

pe~ .t

medici militari.

Nell'ultima tornata di la Yori parlamentari l 'onor evole Dore ha manda t o 11n saluto a i medici mili.. tari i quali banno dato un grande e I> ·ezioso con· tribu to a lla '\littoria delle nostre armi, ed l1a ricordato il tenente medico Raff~tele Paolucci, l'eroe di Pola, come esen1pio degli eroismi e delle a.bnegazioni a ddilnostra te a,~1 Corpo sanitario militare così nei ca111pi di battaglia come negli ospedali. JJa Camera 11a applaudito.

\

Un volume in.8°, di pagine 2.86 1 in elegante e nitida edizione tipografica, L. 8. Per .gli associati al "Policli· nico,, sole L. 6,7& frane<;> di .porto e raccomandato. Per rleevedo prontamente Inviare f.aliollna-ia,clla dlreHamen&e

La éroce Rossa e le Paludi Pontlòe. · L'Ufficio Stampa della Croce R ossa ha pubbl~­ c~ to, a c11ra di R en7..o Rossi , un opuscolo dal tit.olo

al ,rof. ENRIOO MORELLI • Via Sls&loa 1• -~ ~0)1~. ,

(31)

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1276

IL POLICLINICO

/,a l'r'J('<' l~osr;a e l<' JJalurli J'(Jllfine. ::Xe {lei:;uruiu·

Un grandioso ospedale improvvisato a Chicago.

alC:llllÌ d~1ti . J,,a <..~ro<.:e l{ cn~s<l, ~lit1t;J ttl c"Lai snssi<li del Re, della l{eg·irut :\l;ldre e cli Entt g0Ye1·11a ti vi e .umministratiYi. i11izi<'> la lotta n el lHOO e d~1 allorà la prosegtlQ a tti1·a. I ruetli<:i cl~lla Cr oc:e Rossa si soffel'mano nei radi e JJicc:oli ,,illaggi, formati cli povere capanne (le·st re) e Iù clistribuisco110 il chinino; accolgono i inalati i1iù gravi nelle a tnb11 la1ize. Queste hanno 11:µ Cèll'ro sulla foggia di quelli militari, un carroz~ zino a <lue rnote per le eRct11·stoni quotidiane e t1:e • cavalli. JJe òiffic:oftit inco11trate dai sànitari sono o·ravissime. I..1a guerra n .011 ha tlistolto l 'umanitaria istitm.zione dàl <:arumino· e:he percorreva . Dall'ultima 1·elnzio11e, J>er l'anno 191G, redatta dal· prof. Po.·tem1>Rki, si' rileva c:l1e 1a Cr-0ce Rossa in quell'ann<:> 11<1 <:t1ra to nelle Paludi Pontine 2452 maiarici, 7704 111alati YHrt ell ha <.: hi11izznto 11,685 individui. lllO

Il ::.\luooo di Storia 11utl1tale del Grant I>qrk di Chi<.:•tgo, cbe è oostèl to 3J milioni <li f ra11cl1i, è stato trasformato dal GoYérno in os1>edale. l~' i11terno è stato u(lattnto in IDQ(lo dù cont.enere co1noda1nente 4300 i·icoYerati. 111~·110 <lgli edifizi l),l 'incipnli sorgeranno dei vntliglioui, C•11H1Ci .di e:onte11e1·e lln nliglinio cli infer111iere. ••

in.orto <1 . Berna il J)l'Of. r .AOLO Dt' BOI8~ stra-ordinario <.li i1et1ro,patologia i11 quella tmiYer. ~i tù. .Si era. 1tt<:qu1sta ta untt. · ripu ta.z.ione m-0ndi<1le .· per ì s11oi ~stt1di stilla psicologi~l medica e(l in i~i.r• ticolare sull<l l)Sicoteràpia clelle .nffer,io11i u1€nt.lli. È

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fJ morto ~1 P.a.rigt il p1·of. GUSTAVO I~OL' CH1\.l{ ­ DAT, {li 0~1i hànoo fp.t.to epoca. gli stt1di nell't1rea e uegli zuccheri. Era agrégé alla .F.acoltil di medicioo e n 1µ1 Sc~1ola st1periore di farmaci.a, l>re~tr<l­ tore di c:l1inlic}t nlln :b1aooltà di n1ed.icina ed al C-01Jegio di Fra·11c.ia. Fu presidente i1el 1917 dell'.1\.ceaclemia di medicina..

c.

...

Il prof. Jeanselme.

• ••

Atl -0ccup~1re la c.ntteùr<1 di de1·mat<llogia e Sifiligrafia \l)l'esso l'UniYe r b'itit cli Pal'igi è" smto ehia1ua to il prof. J eansel111e, ben 11oto nel m<:>ndo· seientifi«<> per i st1oi la\ori sul valo1·e :terapeutioo e sull'elilllinazi1one deg·li ~rsenobenzoJi e sull'importanza <.lelln lue c1iptogenetica d el ~~sterna neriroso cenN"el cou1_pl1nento e pel' il con1pirue11to tlel pr-0prio trale, svelata. dalla Wa~rmann. Egli si .è m.olto oc<loYere è inorto a Trieste o.nc"-Or giovane il dottor t·u1>ato .anC:'he cli pn tologia esotica : ha: pubblicato <:011 Rist un Précis ·cle vatliQlogie exotiqué e si è · ( ·.-\.R fJ{) J.t,'\..~O TJIS di Torino; ispettore nel Seryizi<> Rtt nit;11·io <1<.:\lle Ferrovie clello Stato. recato acl e.s1J1orare medicalmente molti J)àesi trol>i~li. SostenlltO dal $110 passato scientifico e J1Jrù t1n medic.:o cl1e ·i f.aceYa 111olto a.1>prezrore per <h1l la u~1 ri1)11b1zi·one di la\""a,r~1tore, portato sulla · cultnr<.1, . intellip:en7..cl e<l attivi tit. A ,e,·a larghe simc·a ttedra {lall~l stiruit e cl<c1llà si IUJ)~l tiu t1ni~.ersali, 1>atie ! )Cl' il stìo car<l'tte1·€ iuite ecl aiJerto. Conquii r i1novo l)rofes~ore onoterit -ùl F.neoltLl mediCà di . ~tnva la ~tin1~1 e l'n.ffflttò di qu~1nti lo ay·yléinm-.ano. llarigi, 1~1 q11e:ù~ nvn t\Yl'it che cln felicitarsi della

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alfabeticQ per materie.

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~\.JIJ H.~11dicite rl ei l:k"lÌ11bl11i : diagno ·i ~\ st)ii·ina: inct)rupatibilit~t col chi1lin-0

. p (ltg. 1262

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(~ef<tlee

cl·' origine g·a.·tro-intestin.ule . . . ('ine1u.atizzazione dell'nrto s11periore Consun1i: azione dei n1eclici nell.1 politica dei . . f>isi>nea ùoloros:.t: Ri11ton1<c1tvlogia Do1lo-g11err<L (lellà <:lasse medictt . • I•i1n1}ie1ui: trattawent(> . I~xtr<.1sistoli cardiacl1e: signifi<:nto progno. tico . . . . :V,r.1 tture clel feu1ore : ap1)arecc:hio gessato èl trn ~l<)11e . I11ttue117..-<'l : t o11vnlescenl'.a .- . Influen1-<'l : ~~ e-011feriscn l'irhrnu11itil

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1267 1261 12.50

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1266 1270 1267

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1231 1268 1240 1272

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1\I(n·talitil pçr tnberN>losi .

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Pag.1214 Otlo11tol<)gia : riortlin<lillento dt"'g'li ~tutli P leurite ess11dativa : cura co11 11re11ara ti )) 1268 i-O cli ci . \. . >) 126H l'leu rite inftt1enzale . • Pn 1•1~>11 i te intltlenzale e .p ul 1uo11i te l)estosa )) 12-!'r l{e~1 zio11e òi ''Tas~ermanJ.1 e st11cli biologici <lella 1-Jifilid€ in rap_porto co11 la cur.a con1e mezzi. di lotta contro la sifilide . )) 1239 )) 1264 ~i11llrorne di Bernard-Hormer . • ~i11dron1e di SC:'hmidt .assoc:h1tn : nuovo )) ] 263 ti1)Q di emi.p legia laringea <ìSWcia~l . Tampo11amento ,·:tginn.le . . . » 12G Trazionf' C'011ti11u.a, sen7...:'1 i1esi 1 nei inonconi }) 1255 di .:1n11Jt1t..1zione non suturuti . 'Tai-010 .:t Napoli : , ...aricocele : t11é1 ttn mento -01.Jern ti vo •

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-

-•

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Il fascicolo 52 contenente il frontespizio e l'indice generale sarà spedito nella prossima settiman a. Il 10 fascicolo dell'annata XXVI uscirà il s gennaio 1919. Roma. 1Ql8 ·

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Cartiere Centrali.

(32)

L . POlZI. r esp •

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