Il policlinico sezione pratica anno 1920 parte 1 ocr parte2

Page 1

SEZlbNE PRATICA

341

'

] 'ag·ar glictrinato. Sono in corso indagini per 111cgli-0 ìde11tidì.ca-rlo. "' Es~gt1ì 7 autopsie cli e. 1. ; i ril~e\•n pri11cipali son·o i .seguenti : edema sotto-a:racnoideo, meningi cong.~ste a là,a \~o1ta \ecl alila }jas.e, nlle110 al1e meningi spinali. Liqt1ic1o c . r . cli appareuza normale. Iperemia cle11a sostanza bianca e grigia più evidente iu corrispo11c.1enza clc1 corpo striato, del t:ilain10 ottico, llel ponte e clel bulbo, in alcuni casi ,chiazZJe cli 1·.an1111ol)i1neu:to localizwte or.a n el .corpo striato e tala1no ottico , ora ·a l 1)Qnte, or~ al po11te e midollo cer\·ic.ale. I po:fisi leggern1eute tum1da •e 111olto arrossa•ta. All'app arato :respi·r aturio -reperto vario : ora i)rocesso broncopneu1nonic.o, or.a f a.t ti ter111iu.ali cli congestione -ed erl{·111a polmonare; mai fatti enJ.orragici c1uali frequente111ente i riscontrano i1ell'inflt1enza. Cttore flaccido, a11iocardio torbido, in un caso piccola ecchimo..Sli sottoe11d0cardica ne1 ,·entricoJo si nistro. Nt1lla di notevole alla n1ilza . Fegato congesto . Nu11a di notevol,e a:lle vie di·gere11ti eccettuato un caso in etti eranvi emqrr.agie pt1ntiformi al fondo d-ello stomac.o . 1R eni conge.sti e torbidi, iperemia delle capsule surren ali. In :riasst1nto il reperto istopatologico è il se: ,g11eute . Tu.filtrazione i)eri,1asale subaivventiziale, parvicellt1lare e p lasmacellulare con piccole emorragie diapetiche, irufìltraz,i1one pru:enchimale degli stessi elementi; rec'lZione 11evroglica, lievi alterazioni degenerative delle cellule g.angliél!ri . '1'a1i alterazioni h1anno una localizzazione caratteristica ed escl t1si \'a 11el n1eseucefa]o e tpri11cri1)a}mc11te nel tesst1to attor110 all'acçuedotto di Sil\'IÌo, 11el paviln1.ento deJ 4° ,·c11tricolo, nel loc~ls 11iger di Soemmering. Dege11"Crazione torbida ·del n1iocardio, torbida-grassa del fegato e dei reni. F.itti iperètnici diffusi. Trattasi dunq11e nel cer·vel~o c1i llll processo it1fiammat0Tio essudiativ10 che h a orig.:i.11e primaria111ente daii vasi, r eazione 11eYtog·Ifca ed a1teraz1oni secondari1e clelle ce1111le nerYose. I./O. po11e la qtt•esitioue se l 'e . .1. è 1111 ',entità cli11i ~a oppure ltua 1naniifestazione dell'i.nflu·enza, e i11 base ai reperti ar.ato1nop.a tologici propende a ritc11erla una malattia ,a sè. ROVERI P. F~no dalla pri111avera dell'a11no scorso 1' _A,. . ai:ve,~.a stttd1ato un c.aso di en,c ef,alite tern1iuato co.i1 esito letale . .Si trattava di uu gio'"'a11e di 25 a11ni 11el quale do1Jo 1111 periodo pro<lr-0mico si erano presentati i seg·u,enti sintomi : febbre, sonnolenza continua, paralisi dei muscoli oculari e del 11er,-o facri~le. In s.t:guito si .erano 1nanifestati altri f enomeni, cioè l),aralisi dcl IV e VI paio, unilaterale, midriasi, assenza del riflesso a.ll'iaccomodazion·e, lie·v i tur,b e sensitive ad u11 arto. I~'a1nJnalato no11 pote,·.n tenere la pos1z1011e 1

eretta, sia p er la . ruaucanza <li forza agli arti iu[,eriori, sia per turibe dell'·e quilibrio. Vi era ritenzione di u1·ina. e fèbbre con bin1ur. I11 base anche .all'osservazione di altri a lnn11a lati di eneef.a1i te nell ':att11ale •e pid·e mia, Bo,ieri attira 1'attenzion·e SLt di a1c-tL11.Ì sintomi i1nportJa,nti per strubiliJ·e .lia diagn1osi : 1. Assenza nella e ncefalite di fenomeni bro11copolmonaci . 2. !-\ ssenza di forti reazioni 1neni11.g ee nel 11quid·o cefalo-rachidiano nel quale 1)erò si può ~ iscontrare talvolta t111 a11111ento c1ella gJ,o buli na (reazione di N.onnie ·e di Bo\re.ri positiva). 3. I f1enomeni paraliti-ci de]l'oc-0hio ie <lJel n.e rvo Lacciatle sono s·a ltuari, incost anti , d.1ssoci'3Iti e m oi-to \·ariabili. 4. Esiste sovente scomparsa del riflesso dell'a,ccon1oclazi-0ne inentre pt1ò pers istere il riflesso a lla lt1ce della pupilla. 5. Sov·ei1te s i constata rite11zio11e dell 'uri.na, feno1neno cla ii1teJ.-pr.etarsi con1e c1i origine centrale. Le ricerche anatomo-patologiche dimostrano clelle lesio11i di 'Orig·ine infiammatoria, localizzate al mesencefalo ed in pa1-tico.lare al peduncolo cerebrale. Il vi·rus nei-voso ancora iignoto sembra avere una particolare predilizione per la sostanza grigia de.1 1nes1encefalo. BAIT4A. Comt1nica i dati statistici st1ll'attuale epidemia in l\1il.ano. Dal giorno 8 gennaio 1920, a.n poi, fi1io al 12 febbraio 1920, si sono a,1nti 97 casi d·ei c111ali 22 pro,~enienti da aLtri comuni; l '~pide1n·ia perp è g ià in dimi11uzionc poichè contro 80 casi •11ei 24 giorni cii g,en,n.aio, se 11e sono aYuti solo 17 casi nei 13 giorni d·i febbraio. Qu.anto ali.a ri11artizion.e to1)ogra:fìca, sui 75 cas1 av11<tisi ·a Milano, 7 si ebb,e ro entro la è.inta dei navigli, rz fra i navi.gli ·e le mt1re spagnuole, 56 al ,d i là di CLtteste: .a vuto rigttardo alla proporzi1one della 1)02olazio11e nelle tre zone , si cons tata che è stata colpita in pre,:-alenza la- zo11a esterna, come d'.alt1101111de it1 ge11e1r·e .nelle· 1epi.demie. In nessun caso si è potuto constatare 1'in,f ezione per contagi 0 diretto. 1

0

1

1

I~urGr PnETI .

Reale Istituto Veneto di scienze. lettere cd aro. Aclttuanza ordi11ar1a <le1 30 ottobre 1919.

L'aborto nei riguardi del probl~ma della popolazione.

R. PELLEGL(J:\I . - I~e s tatistiiche di1nostr:i110 c11e in qu'fls:i tutti gli stati d'Et1rop~ cotnpresa .l 'Italia, ,.i è t111a 1Jrogressiva tende11za alla di111iuuzione de11e nasci.te , l l)rO\'ved.imenbi leg·islati vi fin.or.a .adottati e proposti i11 taluni paesi (p. es., i.11 Germa11ia) ris11ltano di scarsa efficacia, peirchè (19)


IL POLI CLI:\ !CO

i:on Sl1 fiì~ieute111c11.te iFJ).i raiti al co1JJ0etto c l1e si t ratti clri 1111 fe110111e 110 i.11 bt1011n parte i11Yolontario, dlipe.11<1e11té <ln co11clizio11i pa1tolog·icl1e (i11fantj]is1no, Ji1aJ a•tti e rlc~:l i org·ani. :-\e:-;st1e:t li) . La stessa c11ffus.ione ù ~ Q"li aborti. 11011 ~·; .:-;oltanto cl o,·uta a,l c1i lagare lii i)ra,tich c C't)i1ilJi.11-0.~e , m a acl u11a , -er a ·inzpot e 11 tirr -~·csta Hd 1 g·ra11(l e m e11le accresciutasi per l 1~11clt1strialis1no , l ' 11rba11c. :i n10 ed a ltre con~izi. o ni i n e r e nti c, /[o s--..·1luppo d ella ci-...:iltà . 1

. \ cl11n a·11za .o r<1111 a ria clel

T~

cli ce1ubre 19 19 .

Considerazioni su di un caso di afasia motoria transcorticale. •-\ . R O:\CATO. -

I./~.\... clopo

l1111ro, clor11ro , carbonato) a closi c rescenti prolu 11gate fino a Ji,·e11tare lei11tame11tc tossicl1e. Sono <lescritti clall ' ..\. i ' g 1~a,·i cloisorclini degli ap1)arati digere11te e locomotore . I t11rbame 11ti fl1nzio11a°J.i registrati n carico cleii i11u scoli Yol1011ta1·i, sm'lo, s·e contdo 1'Li\., solo in p·airt·e gi111s.tifi.ie.aiti c.lalla d istr ofi a r ach .i tiforn1e clello scl1el e1t ro, la q u ale si is titl1isce in 1111 t e r1ni11e relart:·iYan1ent~ l)re,•e negli a nimali trattati coi sopra indiooti \'e 11~111 . r11 parte i ~11cl cletti 1lis tLt.r b1i sono dri.pe11de111ti da a ].terata f1111zio11a.1i tà n e r·rosa, coni.e si fJllÒ des ume r e clal1e precoci paresi e datlle parap legie t er 111inali . ... \. DIA N .

a Yer d escri,t to l111 ca-

so ti1piC'o cli afasia i11otoria tra 11scorticale, espon e

a lc1111e co11siderazio11i, e Ia alcu1Jte ipotes,i s ul modo cli f u11zio11are cle,i· ce111tri .ideogeni, Ja 011i fi~1ologia è anco1rct a\ \ 'oilita da g ra ndi osc11rità.

APPUNTI Dl IEDICINA PR!TICl.

1

CASISTICA E TERAPIA.

Osser vazioni e ricerch~ sui movimenti automatici dell' uretere.

L' appendicite provocata dagli ossiuri.

I

.e\. Rossr . - IJ~ •..\. riferi sce~ 11is11l tati cli a 1lcu11e s u e 1~i cer.cl1e .i1i-torno al l'azione di \1ari a1ca~oi1d[ e di , -ari onno11i S;11i m o,·ime11ti s po11ta 11ei del] '11retere isolruto. J 11 ])ase a q.u esti riis11lta1ti egli co11cll1c1e per 111ia onigi 11e 111jogena at1z ic h è 11e11rogé11a clei detti 1no,·i111e11t i .

Annotazioni sulle distrofie rachitiformi sperimentali. C.

CAG~~TIO . -

L' ...\.. dopo di ia' rere J)assato in

ra~:-;eg-11 n

c ritica i t e11tati,·i ef'peri t1i fino acl ·o gg·,i Ja \ 7 a ri a uitori pe.r pro•\ '.Ocai-e ntegli a 111imiali d'es p enn1e11to a lterazio11i sist e111a1ticb e de!llo sch el e tro, dal tipo raclui:tico-111ala 1-1co, riferisce sttgli esperi111 ~11ti da ltti eseg11iti co111 e con.trib11·t o alJo s l11dio Llel l 'essenza e <-l:ei ca r aibte ri 1ni11uti de lle elette alterazioni . Propi.11a11do a gU_o,-.ani i11a 1nmiferi (can,i, conigli, C'aYie e r a ttri) a.p pe11a diYez.zati, C[ttain t i:tà i)iccolissin1e .g ior11a.lie r c chi sa.li <li ~tron­ zio (fosfato, l a,ttat o) i11s i1e,1111e a·l l'a1li1111e11to, ha potnto pro\ ooar:e 11el Jo scl1el e tro cli q11esti animal i in , ·ia di nccres0i111e11to , a lte razit011i, cl1e , cla t1n l a to assou1ig lia 110 a q11e.ll.e cl1e caratterizza110 l a racl1],tide p,2r u11 a b bo11c1a 11 z.a di t essn:to osseo i111con1p.le1to, cioè di osteoid e , e <lal1l'altro Sii differ E-117,.i ano cl a qt1elle prodotte 1ne cliante la somn1·i11is trazione di t1n ,-itto po,·ero cli sa1i c.a1carei. 1

1

e :\d . Beni l1~rcl (:."'./ii 11 c 11 . 1ì l ed. vv't>c l1 c11 sc ll.r ., 11 . 50 , 19 19) ri]e, ·.aruo cl1e 111egli indi, ·ictui affetti cla ossiuri.aisi inte1sti11.a le gi1i :el1n1i nrt:i 1posso11'0 ta L,-.ol ta IJe11etraa-te il1Jell 'a ppe udice. E• po.sis ibi~1e clie la i)resenza ctegJ~ osisiu:ri 11el['aippe11c1ice non , .i p1·o"Y ochi i11 certi ca.si .a lc u.ua alte.r azione: patol-0gi-c-a e 11on dia q11inieli luogo :ad a lcun s in ton10 e l i-11100 ; i.ii molti ca·si 1)erò la presenza d eg·li el111i11ti n t:l1 'a.p µ endice s.i ac,c o111pag-n1a acl u11'infi.amn1az.ione clell 'orQ:a110. Quest' u l1ti.i110 .r1eiperto è 1così f rieq u e11te 111elle OJ)e<razioni di a,p peudicite (il 6 % ne i m-ascl1i, il 12 ~b ne.11e femmi r11e i1 11 620 tali 01peirazioni es:eg 11i te dag'·l i A A.) da doY.e1rsi ammettere t1n oos-so oat~s·a lie, tra l a 1Ye11et raziooe degli osisiu.ri i1ell '~·p1)endice e 1 'i nifi a.mlflmzione <li essa. Q11esto 11 es. o è e Y1de •nt.e q·~ an1do s i . r ies;:a a const a t are lt11a p·~11etraz io11e degli ossit1ri e 11tro l a n1ucosa , l a quale l)llÒ a i)pa,r irre i111 tali ca.si spog.1iata d:a.~1'epi t e1lio, f-0rata da 11un1ea:osi ca.nialicol i c11.e g i u11~1·0 110 fino :.i·l la sotto111 \1cosa o a 1l te~s11to li,n fatico, ~ . dist accata fino a l 1)ia110 sottosltant e ; è pure e , ·1(le nte niei .r an-i oa;si llei qu.afli .J',aJ)ipe.ndice è c:on111let a n1.e n·t e ostruita cl.a .a.111111 a.ssi di ossiuri ; è in,·ece d nbbio q ua11(lo s i tro,·ilno degli O' Siur i i11 un'append ice infia 111mata :en za c h e ,-i si.a però a lc nin i11c.1izio d1 ttn.a IJenet razio.n.e di e~si e nt.ro la 11111cosa . :\ella 11iag-gior parit e cliei ca1si, è <l'infezio1;e batteri1~·a d elle lesion i })r odette cl agli ossiu.r i alla 1llUCOSa, c l1e l)r'Od'UCe l'appendicite. J.11 casi r ari, l 'o. trnzione <'Otn p1leta c.l ell 'apipe111dice l)er àgglo111e r a1n11ento di ossiun·i 1) rodmce uu'i11fia1nmazi o ne d.a 1·i . tag110 cli 1liqnidi fecal i . Probabilmente gli o~:-\inri a11che :-\enza lecltre la 11111co;-;a dell 'appeu-

A.

I~o\ven

1

1

Su di alcuni disordini funzionali prodotti da intossicazione di stronzio. C.

I,;'.\. illttstra a]c u1ri clei IJ ÌÙ sal•ienti llist11rbi' fltn zirn1a.1:i ch e ~.i possono Ye1-ifiC.\G .,ETfO. -

care i.11 certi a J1.i n1a1li c l'·~BIJeri 111 e11to (cani , coni,,.li J ratti J ca,·i'e) c1nrante 1a ~0111111ini ~trazdo11 e c.ln .... c1i,·er si i)reparati cli s trc 11zi-0 .fosfa•to, lattnto, bro(20)

j


I

PRODOTTI RACeOMANDATI ~tabilimenti

CHA TELAIJY - ~~n~e~n:~ : rpe1ars· 1

FILIALE ITALIANA: 26, Via Castel Morrone • MILANO Telefono 20-850 - Indirizzo reles.trafico: CHATELAIN - Milano

Letteratura e Saggi dei prodotti ai Sigg. Medici . URODONAL .

Dissolve l'acido urico. Gotta . reumatismo, obesità renella, Arterio-sclerosi, ecc. Dose: 3 cucchiaini da caffè al giorno ciascuno in un bicchier d'acqua. Stati acuti 3 cucchiai da zuppa al giorno. Rieduca l'intestino Guarisce la stitichezza l'enterite da 1 a 3 compresse tutte le sere - - - - - - - -11 più energico ricostituente Tonico del sangue dei muscoli e dei nervi 8 pillole prima del pasto di mezzogiorno

JUBOL GLOBÉOL

FILUDINE PAGÉOL •

SINUBERASE

Il rimedi o degli epatici - Trattamento del paludismo Cirrosi del fegato 2 compresse all'inizio di ogni pasto Sterilizzatore delle vie urinarie - Cistiti, Prostatiti I3lenorragie, ecc. Stati cronici: 6 capsule al giorno Stati acuti: 16 capsule al giorno pfima dei pasti ~1edicazione

intestinale. - Guarisce le diarree Evita l'appendicite e l'auto-intossicazione Dose usuale: 12 compresse al giorno prima dei pasti.

- --

FANDORINE

Specifico delle malattie della donna. - Regolarizza la funzione del sangue. - Evita gli inconvenienti della menopausa. - 8 compresse al giorno prima dei pasti.

OYRALDOSE

Antisettico ,·aginale. - Obbligatorio per l'igiene in· tima biquotidiana della donna. Dose: 1 compressa in 2 litri d'acqua calda. - (Uso esterno)

JUBOLITOIRES

Suppositori anti-emorragici, calmanti e decongestionanti. Emorroidi, Prostatiti, Fistole, Rettili.

VAMIANINE

Malattie celtiche e cutanee,- 6 compresse al giorno prima dei pasti agli adulti.

RHINO- FOGYL

Pomata nasale antisettica


Gliceride del gruppo dell' ossimetilantraehinone (C1a

H10

Os)

principio attivo della Cascara Sagrada, dell' Aloe, del Rabarbaro e della Senna

Pil.i.ol.e 1assati "V"e e pu..rgati"V"e -·- Le pillole lassative e purgative EMODINA MENARINl sono un rimedio blando e sicuro contro

la stitichezza abituale ed I disturbi che l'accompagnano. Se ne prendono 1.3 pillole la sera prima di pranzo o andando a letto .

Saggio cratulto al signori Medici

A. MENARINI -

SICONINA Sciroppo di fichi composto. Lassativo e purgativo gradevole per

Farmacia Interna:.1ionale, 4, via Calabritto -

Questo eooellente rimedio contiene i principali glicogeni dei fichi violetti e di altri vegetali atti a promuoverA la ç&ecrezione e la peristalsi intestinale quali la Senna, la Cascara ed il Rabarbaro. Non ha azione drastica, ma stimola ed aiuta l'azione :fisiologica. ~ la vera cura graduale della stitichezza. Dose: per gli adulti: un cucchiaio da tavola da prendersi in nn pooo d' acqua mattina e sera. - Pei bambini: da % ad un ouoohiaino da eaffè mattina e aera.

-

.idulti e Bambini

UZY

NAPOLI

Saggio .vatuito

ai Signori Medici Lire 1,50 la bottiglia

Preparazione della

Società 6alenica Merldiona11 1 NAPOLI Viala Calascione, N. li

INA

-

BNARINI

Soluzione titolata di Lecitina e fermenti digestivi. Formula del prer. Concetti della R; Università di Roma.

Raccomandata nsllB malattiB dsll' apparato digsstiuo dsi bambini

liilllZl

La EUZYMIN A, per i fermenti che contiene. assòciati a1la Lecitina, non solamente rimedia alle defìoenze dell'apparato digerente, ma stimola i poteri zimogeni ad una maggiore attività funzionale. Si vende nelle principali Farmacie - Campioni gratis 'a1 slg1. Medici eh• nt faranno richiesti

A. MENARINI - Farmacia Internazionale, 4, via Calabritto - NAPOLI

A TUTTI I MEDICI

l)ll ò

i11te1~essa1~c)

1111 rl isi11fetta11t0 sirl11·c>. r~17' i o11c11f• .

C<>1111)leto. Il

''

''

DISINFETTANTE - MEDICINALE risponde a. tutte le esigenze clella 1l1oderna terapia. ...t\. base di ti1nolo, ca11fora~ for1nalcleiùe~ solfofenato (li Zn, glicerina, ecc., combinati con metodo speciale . Il THYMAJ.J DgiRce come antisettico i1otentc, deodora.nte, cicatrizzante, detersi,·o, ""' P e'Y Campioni gratuiti e schiarin2enti: Dott. U. ROCCI & C., Via XX Settembre 29 - GENOVA ""'

J


SEZIONE PRAT ICA

c.ljce Ile po:;sono pro,·ocare a 111ezzo clei loro proLlotti tossici ttuia tra,ns itorìa i nfian1n1aziorre sttperfioiaile ooi 1slti1ton11ri. clinicci. ielelJ '.a.p p.euclicit e. I l quadro 1110.r boso è d i s olito c1t1el1o clell'appen<licite a c111t a, lieYe , o cli media g.r.a,-it~ (rara111ente molto graYe) o ·c~ell'appendi cite crouica. È difficile riconoscer t.' cliniC'a1ne11te se 11n 'appen<lici te è ~tata pro,·oca ta dag.li ossiuri : ·i potrà f' upp.orlo co11 p robabi.11tà &e i si11to·n1.i o bb·i1et t i ,·i sono :11ie·v i (atldome itr:atta1b il e 1e s olo lÌ1e-<;,eme11.t e .~ontifl>tto .i1ella 1regionte ileoceca.l e, febbre .assente -0 scar.sa, pols o freq1te.ut e) meuitre sono in,·ece 11otevol i i dist 11°r bi sogget ti ,.i acn ti o cronici (dolore) . La diag·nosi è 1pi ù i)robabi le se .r i u.lta c11e ,altra ,·olta il malaito ha e in ·esso •c.teg·l i .o ssi11ri. Bi sogna tener 1present e eh~ 1 'ap1)e11.d i ci1te cla ossi11ri è sp.ecialn11eute freque 111te 11e'lle .clon·ne dai 10 ai 30 anni. Dura11te l '01)er azio 11 c si tro\~a spesso nei caisi di a ,ppenclicite da ossittri t1n a bbo11da11te €SSttda1to peri,t oneale siero•so. 1'a1Yolta la s ie ro a tlell''appenclic.e è s olo note' ol:n1e11te t1tn1icla. !~' es tirpa­ zione 1cliell 'aip·p en1clice fa cessare 1t11tti i clistttrbi. La possi·b i'lità (l el1l'insorgere cli una ap,p .e n1dicite da ossi11ri impo11e la cttra ra.dical e cli b atubini e acl11lti affetti da ossi nrias i. Por,LITZER. 1

1

L' appendicite cronica. C.'h.c co:a l:. l'a p 1)f'llllicite cronica? si chiecl e E. l\lac D . Sta111to11 (.\· . ì -. 1ì1edical f our1ial, 6 settembr.e 1919) . Tutti 11sa1110 q ttiesto t er111in·e , m a l a 1e::>ione che e sso ir11dica .non è così fa·cil e a d efi1iirsi, come s i p otrebbe s u11porre : l e •1n odifìca.zion1 istologi ch e , ch e il i)atolog·o riscontra n elle appe11di.ci cl1e g li so1110 i t1viate, 11,011 1110. trano ttn r ap1)orto <:ostante con i s i.nto111i ch e presenra~ . va110 gli ,a mma l a.ti cla etti furono tal.t e . Per st11diare bene la s i11ton1a tologi a d el la malattia occorre t ener couito d ei ris11ltati .:fì n.ali . Q11asi cos ta 11tem c11te a ll 'operazio11e seg.u.e u11 perioclo {li 2-3 n1esi di benessere, s ia per il riposo a letto, s ia per un fattore psioel1i.oo : m a dopo qu.esto tem1)0 alcttni pazie11ti torin1a11-0 a liag.nars i degli stess i s inito111i, altri ri1s llltan10 d ·e :fi11itivamente guariti. · B cl1iaro .c he q ttes ti 111 ti·mi a ,.e,·a110 .effetti ,·am eu te una .appenclicite cr.011ica , g li altri no : i si nto111i che c11telli presenta,·an.o so110 effetti,·a1nen.te i s i1llton1i 1della malattia . È bene ielare })rima 11110 :s·g t1arclo 1al quaclro cl ir1ico clell'.atpp.en:clicite acu.t a, per.cl1è, com,e si ' 1 eòrà, le ma11ifestazi-o·ni 1c:loell '.a 1)pe111dicite 1c ro11ica posson.o r iportarsi a qt1e llo, '\·ari:anclo11e spesso ~olo l'intensità. ,4 pp eridicite acuta. È accon1pag·nata da ttn grn ppo {li s inton1i .assai costa11ti : l 'aittacco s i ir.Lizia con ·d olori cr a 1111piforn1i, per lo l)Ì Ì1 riferiti 1

,

all'e1)ig·a$trio o a l la regio11e meclio aclc10111i11ai e , at'com 1)agnati d a 11a u sea e, b·ella n1ag·gior i)arte e.lei casi , çla ,·on1i to. N 1oti1a11llo c·11e tali ~int0mi son·o carat t eristici c1 i q ttalsias i ostr11zio11e inteti nale, c1ual1111qu·e u e si a la secl e . Orbe11e, se la operazione ,·iene -effett11ata in quest o periodo affa tto i11i ziale (6-8 ore), q Ltanclo non è insorta ìa f ebbre n è il dolore ttbi·ettivo .a l ptLt1to .d i M c Bt~r.ne)·, il r eperito ·è praticame11te un.i1f orme: appe111dice ostruit a in q11al·che 1pt111to cl.el suo l t1n1e ; dis talme11te al 1)u.11to •os truito, cdiste11si.on1e; e, i 11 rapporto a qu·e sta, cli s tt!rbi cli circolo: t t1111efazio11e e eden1a dell a ·p arete ; n1entre manca110 i segni clel1a infian1mazi one ,·era -e i)ropria, che, cotne, ·r ì.s u lt ato {li 11na ì n1yas ioue bat terica seconclaria, s i d~n1secli1 erà U..n s.e giuito . Dal la 6a al la 24à ora .si .S\'il.ltpp.a l a f ebbire, e i,l clo1ore s t1bi·ett i,·o .do1ninaDlte discen<.l e al q11adra 11te inferiore destro, mentre i dolori cra111piformi ~oprac itati , {li solito <:e sano. L'esan1e is tologico cl el1 e a ppendi<:'. i tolte in questo 'perioclo, ieoufrout a.to con i ~into,111i c linici ihainno :i.11cl otto 11' _-\. . .arit e11·ere : ri 0 la sospe11s io n.e ,c1ei 1d-0lori cra111pi forn1i d elle ])ti1ue 1o re ·è <l ovttto a l la para li~ i cl ella mt1:co1a tura appendi col are; 2P fa iperdis.te.n ,sio11te p rima.ria ipern1ette l 'i11 ,·asion·e b a tterica ecl È: se~: uita 11ei ca i acuti c.lall'i11fi..amn1 azione cliffusa , ' i~1Yolge 11.te t11tte l e tnni:Ch e dell'a1)pen clice : con 1'iusecliar ~ i .cl ell'i.n.f ia1nmazione 1c ompare la fèbbre e il tlo1'or·e d el la r.eg·ion e ap 1)enc1i·c o.lare. Tt1tto ciò coucorcla C·On l·e ·nostre <:ognizio11i :'ni <lolori i·n genere cli or~gine intestinale : il clo1ore cl oY11to .allo 1spasn10 clell tappe111<:lice ~ ' s imil111ente a:cl altri dolori cla ostruzione , riferito dì r eg·o la a 11.a regione 111 eclio addomi i1ale ed a.ccompagn:a.to <Cla n.a11s.ea o ., ·oonito. 11 clolore clo,~11to a infian1n1azione local e è riferi to alla 1pairte 111ria111111ata,. nel caso i11 s1)eci.e .all'.a.ppen<liiee e alla zona p erito11.eal e vici,n a , in·v asa . lippendicitc cro11 ica . )Jei pazien.ti i111 cui l'a1'per1dicecton1ia port ò la g1tarLgione il clolore .·ve11iY.a riferito q11as i co -tanteme11te all'epigastrio o al n1eclio aid clom e , pittttos bo 1che a lla r;egion:e ii1g·11in.ale 1clesbra. Vicever sa quasi t11tti co11oro che 11on b e11efì,cia ron·o {1ell 'operazia 11e si laguata110 di dolore in.gt1in1a l e (le.~tro ·com e uno cl ei sinto1ni ·p rin cipali: 1'a le rclolore epi·g a•s trico o mec1io addominale è in c111bbiainente ai1alogo a:l dolore ip.recoce <l e1l 'attacco ap1)enclicc'1 are ac11to, ·e la s u.a p resenza JJ ei 1casi ii·eali 1cli a11 p e11clicite c ronic.a è icos ì c os tante ( r o8 s tt rro casi, effetti Yatnen te g11ariti, clell ' :\. ) , c11e la s1\a .assen za clQ-vre1bbe ~empre f are iusorgere c111bbi s ull'esattezza d ell a diagnosi. Di fa•tto dalle tori e cliniche clell'_-\.. ris ulta ch e, . qt1an{lo ·eSS·O manca,·a, l'1a:ppe.11c.licecto1nia q11as1 He11111r e 11'on ·J)Ortò la gìuarig·i·o ne. • 1

1

1


344

IL POLICLINICO

Esso è i8111che sintomo caipitale in .altir~ 1naJattie addominali (11lce.ra gastrica e duodenale , oolelitiasi, costipazione cronica, enteroptosi) : ma una anamnesi accttr:ata permetterà la di.ag·nosi d·iffe.re.nziale nella maggior i)aute dei1casi . -S~i rro pazie11ti gttariti con l'appendi-cec.tom1a 105 ·p resentarono na usea per lo meno uei primi attacchi. E, associato a lla 11a11se.a e al dolore medio addi0n1inale, si pres·e ntò il dol1o re nel qu.ad.ranite inferiore <lest·ro : ma quest'1Ultimo, se 1esistente da solo, assai raram~nte coincise con l'appendicite cronica. N esstt 111a iin portanza s peciale va data secondo l' .l\.. a lla co.stipazi•o.n.e, ai gas iutesti:nali, alla peràita c.1el l'appe.ti.to. È .assai J)tobabile che i sintomi del]a cosldetta i11clig·estio11e a1)pendicolare siaJllo ca1isati dalle .stesse a.buormi conidizioni eh.e costitu.iscon.ro il ·fatto~e predon1iu.a nte ia.Jl 'iuizi 0 ·d ell'1attacco acuto: cioè un'ostruzione che impedisce il libero drenag·g·io (lell 'a 1)pendice ; e .fino a tanto che il distttrbo res ta 111ecca1'1ico il dolore è sempre epigastric·o ; m entre, ·e si pass.a alla infiammazio·n e, il dolore è riferito .a l qua1<lran1te iirleriore destro. D au<l o cla ultin10 11no sg·uar<lo ai pazie11ti ai q11ali l'at)1)e11dicectomia ·n-011 arrecò l a guarigione possia1110 divederli i11 ·d ue g;ruppi. L'uno è rappr1esien11t abo .c1a giov1a1lli 1d-on11Je c h,e si 1ag·na.i110 di dolore inguina le ·dc tro, .associato con g·ra<li variabili di costipazione : esse rife·r iscono anche di aver a \· uto i11 i)a sait o a ttaochi di .app.e ndi·cite a.ottta : rtn,a i11terrogru11do bene, si co.nstaita che ' i sinton1i rli qttesta sono mancati.. L, A . afferma cl1e tt1tte le ' 'olte che ha O•p eratò questi casi (cosa che 11aturalmente, per error·e di Glj1ag·nosi , f.ace v.a più f req nen:ten1ente -i11 passato) 1'appen dic·e-cto·m ia .11011 lia J)rodotto la g·t1arigione : 11~ si è persuaso .cl1e a.ltri chirurgi 1'abbiano otten11ta . L'a1tr:o g·ntppo, llo11 ben d efi n.ito, è composto <li p azie11ti opera.ti nella sper.an12a che l'appendice I>ossa essere ca tt Sc'l (li s,·ariati sintorui ga s tro i utestinali oscuri. Q nesti i uterv.enti ~~ono stati costa11te1neute degli in sltccessi ." i\.lc uni . chirurgi e s1)ecialisti ra.di>0Jog·i i)all"la no iassai ·d i p1lorospas1no e c.1elle s ue relazioni con l'appendicite ororuica ; autorità con1e E\va.ld e lVIoynhian h an no asserito che q ttasi ogui f oPma di dispepsia l)t1ò csse·re causata dall'a1Jpeu<li1ce : ma 1'}\.., m.entre s pera cl1e essi a bbia no r.agio11e, deve co11fessare c he ·non g·li è ritls~ito <li tro·viare tali casi. Conc1tt<1e11do 11appe11dicite cro11ica è una malattia. i 11 cui i siinton1i possono essere riconosciuti da l Iatto c11e •riproducono in nlirriatuna i priani sinton1i clel.l 'a ttacco acuto. Dal quale essa differ.isce perc11è 1'ostrl1zio11e o è incompleta, o /

1

1

1

1

1

1

[ ..\'\:\O

XX\.II,

F.\~C.

11]

scompare prima che &viluppi lo stadio acuto in.fia.n1matorio. La maggior .p arte dei s~ntomi possono 1e~re giustificati al lf:avolo operatorio dalla presenza di f.attori anatomici ~ossolaut, predisponenti l'appendice ad ;a ttacchi di ostrttziooe parziale o completa del lume. SEB.\.S'fIANI. •

I reperti radioscopici nelle malattie dell'appendice vermiforme. Spriggs e Marcker (rif. in Riforma niedica r2 aprile r919) consig1iano di prendere multiple r adiografie della stessa appendice, poichè solo dal confronto di esse, si pttò venire ad w1 giudizio definitivo. Si deve anzitutto badare al riempimento, allo svuotamento dell'appe11dice ed alla durata del ristagno. Può poi accadere . che l'appendice si riempia solo parzialmente, o per parziale obliterazione, o per costrizione, o per ristagno di ma . t eriale non opaco, che l'appendice non ha potuto espellere. Mentre poi il bario permane nel cieco 1 2-24 o più ore, caratteristica è la sua permanenza nell'appendice p er giorni o settimane. Come deduzioni pratiche si può sconsigliare l'escissione in casi <li mo:ierata stasi appendjcolare, in::lipendentemente da altre irregolarità, cla dolorabilità, ecc. Se la stasi è prolungata, si può prognosticare che l'appendice è disp-Jsta alle concrezioni fecali. Quando l'ombra è molto esile, l'appendice rigida, trovasi nrobabilmente in stato di atrofia fibrosa. ' La costrizione e la d ilatazione si riconoscono all'irregolarità di contorni nell'ombra, all'inco1npleto riempime11 to ecc. I"'e concrezioni fecali antiche, invase da sali calcari possono essere visibili direttamente anche senza miscele opache, e confondersi con. calcoli urinari; c1uelle recenti si lasciano compenetrare dal bario e possono intuirsi dalla irregolarità di contorno dell' apptndice, clal suo riempimento parziale, dalla config_u razionc uncinata. Quando il bario circuisce t1na concrezione molle, si pttò avere l'aspetto d i un vacuolo. Per quanto riguarda la mobilità, <leve ritenersi: che l'appendice, non flogosata è mobile: se essa ed il cieco si trova1Lo nella pelvi, è presumibile che possano spostarsi nella fossa iliaca, l'osservatore può anche scorgere aderenze appendicolari a lle altre p·arti clel tubo enterico, spostando queste ultin1e. L 'iperattività çippendicolare patologica si diff~ renzia da quella normale poichè spesso continua per ore durante il periodo di riempimento ; nella appendicite croni<'a, con masse fecali che ostacolano il progresso, si scorgono energiche ondate è aI 1

(22) '


SEZIONE

cieco verso l'appendice, non viceversa. Un aspetto caratteristico dell' appe11dice flogosata è lo spasmo; un determinato tratto rimane costretto per molto tempo, mentre poi, il blocco di materiale viene bruscamente respinto quando sopravvengono ondate contrattili ; ne ri5ultano qui11di variazioni dal lume. I.a dolorabilità, che ris~lta alla pressione sull'ombra appendicolare è ttn segno non equi,roco di flogosi. Dalla sola dolorabilità, senza gli altri seg11i, non si deve però concludere per la presenza <li appendicite: il temperamento e le condizioni generali del soggetto debbono tenersi presenti. I-1a posizione dell'appendice dipende da quella <lel cieco ; l'ectopia cecale, però, è rara; del resto u11a posizione insolita dell'appendice rispetto al cieco n~n è segno necessario di malattia. Per quanto riguarda la parte tecnica, gli AA. consigliano specialme1?-te il decubito supino, ed, occasiona]mente, quello parzialn1en · e lateralizzato. I migliori effetti di contrasto si ottengono quando l'appendice può essere dislocata sopra 11na sezione intestinale, C'he, già prima di essere radiografata~ contenga dell'aria. La mobilizzazione del cieco può ottenersi facen do compiere al paziente, che giace sul lato destro, 5 o 6 inspirazioni profon{ e; lo si n1ettc poi semi - prono a èestra, facendolo r espirare tranquillamente e da ultimo lo si sposta in modo da esercitare sul ventre una pressione, che vada ò alla sinfisi pubica a lla cresta iliaca destra. Al contrario di altri osservatori, gli AA. riten ~ gono sufficiente per l'osservazione un las::o di tempo di 3-4 ore, dal m omento dell'ingestione del solfato di bario. La penetrazione nell'appen clice può essere agevolata da una modica pressio11e sul cieco. Il momento più favorevole per l'osservazio11e è fra le x2-14 ore dopo l'ingestione; l'appen d ice conserva anco1 a del bario, 24 ore più tardi del cieco. Il proceJimento di insufflare aria nel retto è <'011siderato dagli AA. come s t1perfluo. r. s.

Il trattamento chirurgico dell ·appendicite acuta. .

N el1a lotta Ira aste.11s io11isti ed interventisti riguardo all 'opera biilità o meno d ell1e app·en.diciti acute, il dout. Témoin (JJulletin, de l' Acadén1.-ie de M éd., To.ine 82, ·P· 16), :porta in f.avore di questi ultimi i ri!sulta.ti c1e1,1a s tùa ,esperietnm de·g li t1]timi vei1ti a.llJlli, dt1ra:11le ;i qu.a li ha operato tutti i casi di appendicite acuta che g1i s i sono i1resentaiti, insis tendo su s1)ecia1li osser,riazioni t ec11iche e clin1iche. Pre1nesso che il cl1irt1rgo ·J1'0n 11a .ni.ai l'occasione di esaminare gli appendicitici delle campa-

PRATICA

345

gne 11elle prim,e 48 ore, a:ffer1na ch•e in t a l a~so,. (lato il Jimite delile pri;ne 36 01·e per 1 1iruter,·en:to,, « a ca:ldo » .11011 si opererebbe alcun n1al ato e .si conterebbero numerosi decessi. Già nel 1911, :iin uoo coll'Hartmai11111, arl Ciongres.so di Chirurgi.a : 1' A. propu·g.nò l'irtlltervento a caldo in Tut1'a.p11enda-cit·e, clopo le 36 orf', port•atJdo u.n a statistica di 2000 osservazioni p .ersona-li. D.al 191r al g1ei1ruai10 1919 g.li operati 1S01111maa10 • a 1786 di cui 611 a fa:edd.o, 1175 a caldo e fra quest1 ul~i solio 100 11ehle pa:ime 36-48 ore. Quali sono i risuJtiati ottenuti oon l'operazione · n·e'1le si1n.g oJ,e f,asi dell'e\roluzione dell'appendicite? L'osserviaziione '.II10Stra cl1e se iainclle iil cl1iru;rg,o '.1Jj()11 vuol esser sempre ili1terventi&ta, una1 q uiestio11.e di ore 1110n deve deter1ni1n·a.re Ja sua azio.n1e ii11 u·n'affezi011e dailla sirntom.atologia, dail-l'aooaime11to .e ,d!a1llE: graività cosi vair-1a1bili. L'apperudice pt1ò esser g.ai11g1·en.o sa :fi.:i1 .cl:al i>:ri~ ­ mo iniizio ed in uno con la (':risi può .coìlncidere la peritonite: l 'operazio.nie anche faitta 111e1'le pri-me 36 inon sa~rva in ·tail caso i·l rpaziente. Pitti spesiso, .malgrado 1a g-ravità iaip pa:renite d€i sintomi ge111erali, 3-4-5 giorni dopo l 'iru.izilO le le-sioni sono aJnicora in.t rappendkolari. I.1 'operazionie fatta ii1 questo strcLdio aiu.c h e dopo• 1e 36 ore evita 1.:i perio.razio11e. Di 560 operati ii1· q111esto peri.odio « a1ppendicolare >) , J'_t\_. 11011 registra che un decesso. Co11ti1nuando .a s'·ol1g·cr.si il processo, si g'iuuge· a11a perforazione ch e, se la 11eazione perit001eale ha prodotto 'delle a.dereuz,e, .a vviene ii11 n1ezzo al ~ 11uo\ro itess1uto .ii111fia,romato.rio form1ando l'ascesso· i11caps1liato intrapP-rito11eale parieta1e, se addossato a•l la p.a rete, profon.d o .&e libero uell!a oo,dtà. I 11 tal oas,o pairrebbe 11el'essan·io atte!lldere : co11 l 'i111111obilizzazi o111e i fatti Tetrocecl-0n,o pr1og·res-si \;a m e11te e si l) UÒ g i ungere al.La gt1a-ri.g io11e: t11t:. . truvia l) UÒ accadere che ·1'asce so, svilttl)panèLosi· bruscame11te ro1npa gli osta~o1i e si .apra s ia 11.ell 'intestino, .sia 11e1l:a . vescica, .si1a 111e l perito.neo~ e.on J,a morite del 1nialiato ·c he si cred.eva g·u.arito. Su ~81 ascessi ii1caps111:ati i11traperitonéa,1i ope-· rati dal Témoin i decessi son1ma•n·o a 3 (1 %) . L'appen·dicite 1nfine p11ò .arri·v are a lla i)esforazione qua:111do l 'iap1)endic·e è 1i1bera J11ell,a C•avi·t à . I .ia peritoni·te c he si dete'!'mi n:a sia per •p a:rti0ola:re · to.ssi~ità dei ger111i (faitto frequente durainte 1'.u l- tim.a epidemi.a d'i1;lfiuenza), sia per la minore · diifesa d1e l peritone.-:>, s ia p1e r l1a ,dimi11t1ita resiste11za d.el 1nala1to c ostretto a1l'im·m obilità , s i ge-n eralizza al-l'impro·vviso - i11 questo n101J1ento · anche s e iapp.cxrta passeggero mig·li1oramen.t q, la operazion.e J10n sa1lv,a l'a111n1alato. P.iù .spesso la peritonite si svolge toPpi«la 1111ente· co11 l 'i11,vasione del p u s 11-el pic0olo bncino e-

ore

(23)


[.-\~:\"()

IL POLICLINICO

quan(lo, generalizzatn, sarà è, ·iclente, l '01)erazio11e arriYa troppo t ardi. L'.\.. clà n1olta irr1portauza, i 11 t a l caso, p er .la di.ag 11osi precoce c.l i i)eritouite i11izi1ale nel picc.o lo baìc.ÌJ11 0, 1al 'Cùolor.e vi y·o, 11 ett.o, ·l1o ca liz;r,a.to ne11 a fossa iliaca ~ 111i s tra 1C'1lie i .suscita cou .la 1)al1)a.zi o11e in co rri ~poucl e nza clella fos·sa st essa . J:i"'a.tt<t qui?n.cli 1a cli ag 110si cli p eri.tonite ~ocaliz­ zat a a 1 piccolo ba-ci.no ue. su·11 i n·clug io cl.e ve pors i p.er l'i11terven,t o. Gli operati c11a ll'A n el p eri1oc10 i·11izrale d ella per1 to111te sommano a 165 co·n 8 decessi . (~li opera1ti in perioc1o I)itì in.o ltr1ato, quando 11a perito11i:t•e in.s·o rta st1btlolai111eute a\~e,.,.a 1111,~a o l a zona superi1ore f111~{)1110 169, i decessi 25. 1Ri1ass u.menc10 ],e 101)e.razioJ1i cl1e .I':\. h a fa.tt.o , u .aipp·e ncliciti f11rono 3953, di cui .a oal clo 2617 con u11 tota lie it1 ques ti 11.ltim i cl i 83 .c a1si letali • O' .oss1a 3.5 1o . Lo s t11clio qui11cli cleJ,Jc lesioni pro\·ocate clal·1'a1)pencli1ci te, .l 'e\·ol uzio111e \·erso la i1erf oraz1. 0n.e, le ·COtn plicazio11i peri t o11ea li confortat·e da 11 '.a ualisi <lelrl a s tatistica riporta.ta 'C°Le, ·o,uo, 1seoo1Jdo i11 .clotto r 1'f.1noin1 co11,·i.ncer1e c l1e 1'operazion1e t: il miglior m etodo ·p el tratta.111ento de.1.l 'a~1pe n.di ci te aicuta e ch·e è e\·ide_i1te ch e 11i ù l'operazi1on1e è precoce pi ù è fa,··o revo le l'esito : jJ .c l1irur.go non c1e,·e la~ciars i i11flne11zar e tla11.a leg·ge cle11,e 36 or e, ttn.a ql1est.i 01Te cl i .ore p.oco i111])Orta11{lo per la cler i ione c1e l l~ inter,· e 11to. l\Io~TELEO~E. 1

I

1

0

1

1

RUBRICA DELL'UFFICIALE SANITARI.O. Apparecelii di disinfezio11e. Iu 11n n·rrecl a n1e11to i)rofilattico a11che il più 1110tdest o 11orr l) llÒ 111a11ieare Lln .a1ppa1recchio i)er l1a clisinfezione a ,.a pore acq neo . L'alto potere di s-terilizzaiiou e re11de que$tO agente fi siico .a ssai 11rezioso i•n ogni caso e l o re11de i 11d.is p e 11sabile , poi, qnando ~i abbiano cl a prati caire elis i nfezio·11i n 11mero::;e. Così , clttrante t111 'ep id e111 i ~ il , 110 i n1pi e~~:o, oltre offri re g-aranzie mag·giori di s uccesso i 11 confirouto cli .altri éllge11ti, facilita cli 111olto il clis brigo c1el f-.er \'iz.io per la ·r a1)idi tà, co11 cu1 possono essere compiute le operaz/011i. Tale impieg·o t o·r n a poi di g·r a nde co111odità e , ·antaggio, c1uanc1o gli og·getti sia tJO Yolnmi11osi o spessi , come c-u sci1n i, maiterassi , coperte e .si in ili, i qual~ pos ~ 0110 es er e ottoposti a Il 'oper azione di s terili zzazione tali ~q uali, sen za bisog·no, con1e ~ccade q11a ncl o ..: i adoprano eli si nfetta nti liq11i<l i: di scuciirli prima e sco111porre. L'impiego ~ rà, in oltre, ,.a utagg·io. o q uanc1o si a bbi a110 effetti cl'11so per~ouale e clo111e;;tico , fa· (24)

XX\"Il, F ..\SC .

II]

.

cil niente deteriorabili otl imperfettamente :-;terilizzabili cogli al tri 1age11 t i, co111e bianC'herie cli lana e seta, ,-estiti, tap1)eti, ecc . .td ora si affaccia il problen1a rigua·r dante l 'accpti sto clell '1ap1)arecchio a'(latto. Qttesto •1)roble1na assun1e non lieYe impor·tanza pratica, 111011 ta11to i111 rapporto ·a lla b~11tà tlell,appareccl1io, pote11dosi fare rall 'ttopo s icttro afficla1ne11to s11lla S'eri.età d eìla Casa co~ lrttttri ce , 1a quale, c~el nesto, sempre è lenttta a dare .1te debite gar.an zi.e medi1a nte pro\ e rig·o rose cli coll attclo cla compi-e.rs.i co11 'int:er"·e11to e collaboraz.ion e clel co1111 1e1t~n,te ig·ie11ist a; n1a piutt,o sto per ciuauto rig·t1arJ.a il ti.po e le di1nensio11i di esso, secon clo e ui ,·arj,a note,·olme11ti:: la spesa, no11 olo cl 'acq11ist.o, i11a a t1ch e cl 'i11st:il l anLento e fll'nzioname11to. L't1fficiale sanitario cli 1111 1?Ìccolo comu:ne 1)otrà se11z 'a1tro scartare le s ti_1fe a ,·apore sotto pressioue, cl1e so110 cli co&to sempre eleYato e ricl1ieclo11r0 per il ft1nzionamento i)er ~ ona l e specializzato. Co11YenJie11te sar à , in,-~r·e, per i.l caso' 5110, l 'acq11i ... to cli 1111 apparecchi o a ,·.apore fl11ente, mecli1ante j l quale i l)UÒ pt1re ottenere u•tl'a sic ura disinfezione q11ando s i faccia durare l'operazione, anzic.:l1è 20 1-30 1 111inuti, con1e si pratica cogli altri, 40 1 111i11u ti aJmen.o 1od at1cl1e 60 1 , ge si abbiano og·~·etti ,·o1t1n1inosi. Que:ta mag·gior durata clel re~to n on })t1ò, co1ne è o\·,·io, l)l·egi udicare il ser, ·izio, esse·nclo li111itaito il nt11nero delle disinfezioni cla co111piersi. Ciò p oJ·,ta p l1re a consigliare ch e 1'apparecchio da acqt1i ·tare a1)bia clime11sioni modeste, bas tanclo ~ 11 'ttopo che possa coutene•re •p . e . l 'arrecl1a1ne11to cli ttn letto, insjem e .agli effetti cl'ltSo personale del i11ala to. Stttfe si111ili, oltire cl1e pel ba s~o cosit o, sono i)oi 'l;anta.ggiose ifn can1pag·11a in qttanto che pos:-;ono esser e me se in fn.11zione da pers011a·l e non specializZJato e so.no facil111ente tras portabili o\·un1q11e, cli modo cl1e, pote·ndo essere col.locate .anche pres-' ù l'abitazio11e clel mala t o, 11011 ,.i ·è bisog1Jo di pro,-,, -edtre a 1 traspoa.-.t o l ou.tc1.110 degli og·getti, tra SfJorto che ·riehi ecl e magg-iori e costosi impiianti e 11011 ?;: sce\·ro di peri-colo. D elle due oforn11e cli s t11fe, cl1e s i hanno in co111111ercio, e .cioè 1'orizzo11tale e l a ,·ertica1e, ri t enian10 r):efe.r i.b i.l e 1'ultim.a, la quale si prese.nta 1più co111oda i1er il carico d el rna teria le, specialn1ent e ~e ia 1nonk1hile e la can1era di disinfezio1}e J)OS~a collocars i a ter,ra . Colla n1edesi111a, inoltre, poi ch è il Yapore J)UÒ c ircola re co11 g"rande rapidità i·u,·estenclo Ì1n co11ia e a.lla ten1pe11att1r.a m assima il materiale, si ottie11e 11na disiufezione molto energica ecl efficace. Ed in \·ero, tla pro1\·e rigorose eseg·11ite con a ppareccl1i rGz1011a.ln1enite costr11tti ~ ri ~ 11lt·tto, che i11 ..;o 111i1

1

~

1

1


SEZ IO:-;E l'kATlCA

347

I

nuti, misuratzi da:l momento C'he il vapore esce dal1'apparecchio con· getto forte e continuato, sono sicuraments fuse tutte le. leghe metalliche, rome ptUe rima1J.gono uccisi i germi anche spori.g eni oollocati nell'interno dci materassi, cuscinri ed a ltri oggetti vol11minosi. 1

Qwando per speciali condizioni di luogo, qttiaili l'esistenza di un grosso centro, di imporit a:nti ospedali e simili, si trovi coruven1ente e 11 ecessario fare acquisto di 11l1 apparecchio a va1)ore .s otto pressione, l'ufficiale saruitario do·v·rà irisolrvere il quesito, se debbasi sc·egltiere una stufa 1nobiJe ~ 11na fissa. .i.\1 . riguardo crediamo la. prima conveniente qt1at11do ·la popolazione ,.Ì-\'a in centri diversi alqtta·nto lontani e d il servizio 1ab.b ia importanza piuttosto limitata; ruel quale caso, rpotendosi eseguire le disinfezioni in 1:11ogo, si venrà a rispar1niaire il oostoso impianto di una sta.z ione di disin.fezione. Ed, i11vero, il tiipo :fisso ·i i.chiede di essere i n stallato i11 apposito locale, diviso .n elle due sezioni, oggetti infetti e oggetti disinfettati, e corredato dell'airredaanemto necessario per le disinfezioni liquide, la pulizia e disinfezione del ipersonale, pel ·t rasporto del ·m ateriaJe i:nfetto e di quello disinfettato : '!ichiede, inoltre, idoneo :perso111ale adeguato. In questo c.aso si trova generaJ lnente c on:veniente, Ja.tta eccezione {lei g·ra11,dd. centri, che i vairi ei1ti interessaJti alla pratica d ·e lle di sinfezioni, q 11ali sono ordiniariamente iJ Municipio e gli ospedali, si unisC'a110 in consorzio à.·nst1t11enclo un servizio c um ulativo. In generale è '1 '051Pedale, che nleglio si presta acl essere sede della stta zione, dispo.nendo esso dig·già, per solito , ·s enia bisogno di faire muove costruzioni, di sotteriranei od altro locale facilmente adattabile n-0nchè di ·p ersonale :n umeroso, co11 cui è sempre possibi11e fronitegig·iiare q1tJalsiasi esigenza di ser·v izio. n che, ()ltre diminuire, com'è ovvio, l'onere spettante a ciascwn ente i1Jteressato, :può oonsentire tanche niei comuni di media importaniZa quel fttnzionannento continuativo, che altrimenti non si verificherebbe, ed è i111v,e ce condizione assolutamente indis1)ensabile p er poter avere u·n perso- . 1

1

1

na·le veramente addestcrn.to e capace, e una manutenzi!Qne e conservazìon,~ la più aac11rata · possibile del m ateria•11ei. a. p.

POSTA DEGLI ABBONATI. (1099) Valore cli·n,ico della Reazione di Wasser11ian1i . ·A ll 'abb. n . ro642 : La reazione di W asset mau,n uon è reazione strf'ttameute s~ifica : essa può riusci.re positiva •

nella mala•r ia ocuta, nella fram1boesi:a, nella scrurlattin.a , ·n~le g.ravi .al teraziond. del fegato Jion luetiche, ~n qualche tumore co•n metasta1Si, irt s oggetti che hamino di 1pooo subìito la :natPCOSi iec,c ~ La manoarnza di stretta specificità non impedisce che sia utilizzata ron grande vantaggiv 1a ireazione d.11 clili:ica i)er la diagnoS!i di sifilide : . 1a reazione è negativa nelle altre malattie, è ne. g·ativa nel soggetto san•, è positiva n~lla ma,igior 1:>arte dei sifilitici, specialmente se non citrati o. c urati insuffi.cientemente; d'altra i)arte è facile ctiagn~ ti~.are le malattie 11011 cl;ipendenti (la lues,. ·c on WR. pooitirva, e molto .risrtretto il .n.wmero dei casi sosipetti nei qiu ali .si de;ve f:a.11e a meno del respo11so della r e azione 1Per l'evenienza che la pos.itivÌltà 'S ia oom11•nie (es. un giro..s&o fegato 1b ernocoolt1to in <mi si sospetta·no processi gom1nos1 O• t11n1 ori n1etastiati ci) . La reazione d i W assermann posi ti:\a, salvo i caisi particolari enttmerati, deve essere ritenuta segno di ~'>ifilide. Yia 1tna Wn.sser;ruvnn positiva i·11 un soggettoin esia·m e non depone che una qualun.que altera-. zione deve essere di natUJra sifilitica : nel sifilitico s i possono s volgere i più svaria.ti processi morbosi che non trovano origine nell'infezione spirochetiea; l'esperie11za clinica deve allo scopo• guidare il medioo. 1

1

Così nel caso accen1iato la \ì\r~R. positiva dieipone che ~J malato è ttn sitil1tiico, no11 ,a.fferma 0he Ja cisti del dotto glosso tiroideo abbia origine stfililtica. A 1tri segni 1""ile\1ati nell 1affezione locale sono necessari, e devono essere vagliati dal medioo che osserva il .m alato. . Naturalmente si presuppone che ·l a· reazione· di Wasserma.run sia stata eseguita .da persoria capace, leg·e artis. La WR. è ll"·e azione delicata esoggett a a non ·poehe oaiuse d·i ie-.rrore, in mani liOU fllb:ili ed eseguita da persone no11 scn1polosie ; 1ion bisogria di1n e?iti.carlo 11uii1 ·se si V11ol ·mante-.· •n ere fede in 11na 1ricerca di tlaiborait orio, che tanJta· luce •h a 1por.tato ne:lla scienza e tanti be11edìzi ai

t. p.

malati.

CENNI BIBLIOORAFICJ. (Non!Cf'e censtscono che i libTi t>ervenuti indono alla Redazione).

J\. GILBERI'. -

1-/ art

de prcscrirc. -

(J.-n.

Bail-

11.ère et fi.ls ed. Paxigi. Prezzo, Fr. r2) .

Nell'art e di pres arirviere 1.J ',A . ITTon iderLtifi.$ l'arte di ricettare : prescrivere sig11iifica nQll solo· ricettare, ma reg·olaire 1'i1g iiene terapeutica dei mal.3Jti, il regime a limeruta·re partico1ar1nente, com-prende 1'aftie cli ordin.acre gli agenti :fìsiotera1Ji-ei, di sommi ndstrare i medicamie.nti. Tale modo <li intende.re la funzione conclusiva diell'~ medioa guida il Gi1bert nella rompii1azio11e del li·b ro; la I 2;) •


..348

[:\.~:-;o ::\.)t\· 11,

IL POLICLJNICO

F.\ se.

1

r,l

I

lunga esperienza di chi per venit1i anni ha inse·g na to t era peutica nella F acoltà di medicina, conferisce a l volume 1111 particolare in·t etQSse: l'A. riproduce in esso le sue ~ezioni di terapia per 1tanti anni da molte generazioni di -m edici reli:giosamen te iascoltate. In ui1 pini.mo capitolò sono ssv~lti 1 principi generali di terapia, in urn srecon·do le generalità sulle -prescrizioni dei m·edicaJ11 enti e s ul modo di recli,g ere itna iricetta. ·seguo1110 altri .sette capitoli sulle prescrizioni a seco1ida della 'Via dì assorbime1ito (digestiva, retta.le, ctttanea , :ipodermica, ·muscolare e vei.1osa, irespiratoria, 1niervosa, con-giunti vale) . TJn 11ltimo capito:lo è ded[mto ari medicamenti topici. Ohiudono alcu11e ;piccole monografie , che s i propongono di ·offrire al latore degli insegoomen.ti ·n ecessari sulle dosi m edie e 1nassime de·i 111.edica1ne nti, s.ulla loro solitbilità, sUJ11e inconipatibilità chimiche ecc. Il .libro costitt1isce l'int1;oduzi,o ne della <e Col]a11a di t erapia» pubbli~ata, sotto la di'!ezione d1 Gi 1bert e Carnot, dalla ·b en:e1ner'1 ta casa Baillière : introduzio11e magnifica ad una serie di contributi, ·che saranno letti con vi v.a soddisfazione e oon reale 11tilità dal 1nedico pratico e dallo studiOS<J.

t. p. -~ ·

B.

~~ARL.D~ . -

disease. -

The use of colloidi i1i hea lt1i and

(:Constable a . 1Com.pany Ltd.,

1920.

Londra) . « Ogni 1)rocesso vitale p1·eude posto in un siste:ma colloidale » diceva Ostwald. Un d·e side-

rato della scieni7;a è derivato da questa concezione, cl1c ciot:, og·ni mediioamenito adatto a .con1battere le malaittie, iasse fornito allo stato colloidale:. Gli studi in 1quiesti 1tltimi 'ianni sui corpi colloidali e s11lle loro ·p roprietà si sono moltiplicati : non tutti i resultati che .gli studiosi ~ i pratici si erano 1ripromessi sonio stati ottenuti, 1na molta c hi.a·rezz;a è su·b entrata aillo stato di <>~urità che prima regna.rva : lo stato attuale de lle conosce11ze s ui corpi colloidali e sulla terapia -colloidale è 1dilu·~idata b1~evemente da11' A. del volume. In esso il pratico troverà modo di formarsi idee generali e di mettersi al corrente delle moderne cognizion.i. t. p.

J.

LAUMONIER. -

cli1iiques . Fr. 5.50) .

Lçi collcidothérapie. R ésuLtats

(F . A1can e(l. Parigri, 1920. Pre7.zo

.

Da c1ualche a'U.1110 nella. praitica medica so110 1arg-.amen;Le u.sati dei corpi ridotti allo stato colloidale : scarse ed i:ncomplete notizie si trovano nei trattati più moderni, spa:rsa è la letteratura s ui giornali; in0111<L1. la réclame la quarta pagina de.i giorn<1li 111edici. (26)

11 \'olume cli L aun101llier viene a proposit• p er C'olmare una lac u1la della lettera.tura: esso, fui breve sintesi, ri u11isce le cooosc.enze gener.a1i sui colloidi, .e s ui priincipali corpi usati in terapia allo stato colloidale : argento, oro, platino, palladio, !odio, merc urrio, rame, s tag,no, n·i kel, mangan•ese, f1erro, iodio, solfo, selenio, arsenico, silicio, ohinino. ll \-Olume esce quan,do, accam.tx> agli ent11siasti tlei rimedi colloidali, esistono g·li scettici s ul1'efficacia di essi : l 'A. 'llioonosoe quanto resti an.rora da fare sull'argomenbo per precisare le i111cllioazioni e p erf,ezio11are il nttovo mezzo di terapia, ma pensa che già og·ni medico deva conoscere esatt amente quanto al-lo sta·t o delle cose è 11ecess.a rio per apprezzare .g ·iustamente un aus1lio terapeutico, che può. i·n d·e.terminate oondiizioni rendere dei buoni se1-vigi. t. p. •

VARIA. •

Il matè, alimento di risparmio. - È for11i1to da alberi del g•enere Ile:.", i quali formano iintiexe foreste, che si stendono .itn grançli :territori del1'America dcl ·S!ll.d, fra il 20° ed il 30° parallelo cli latirt:udine. Esso presenterel)be le stesse qualità del t è e del caffè, s1onz.a avierne gli inoonven~enti, sò.cchè può consumarrsd a nch e a dosi e1ev.arte, per un tempo prolungato. Le s11e propriletà stimola11tì sono dov11te all3 caff ei.na ed all'acido matetanico ; esse ve111gono tanto apprezazte mell'America del sud, che un proverbio vi dice eh.e è meglio mettersi iin vjaggio senza carne, ianzi <'be se11za ma tè. Le qualità del matè come a11m,e nto di risparmio sono tanto apprezazte, che al Brasile esso ,·i1ene distribuito .ai1lie truppe e, nella pampa , gauc lios e monteiros, q ua11do sono stanch.i e mia.dii.cli di sudore, riiprendono ben tosto il il.oro v'"Ìgore con qua:lc11e sorso di lnatè ! . l:'. \VaJle nella sua opera sul Brasile ne riconosce gli eft~ti benefici di.chiarando che spesso, · ~enza a1tro alimento che il matè, ha pot11to rt:sis tere a lavori faticosi. I baschi e gli iuliani - egli aggliunge - che sono c:ertamente gli europei più vigorosi e più atitivli delil '_t.\.merica meridionale, so110 estimatori ll·eil matè . Il umstro Mantegazza, de l r.es~o, oltre 111ezzo secolo fa aveva decantato le proprietà e gli efietti e1el m at è erl è da augttrarsi che amche da noi se nle driffonda 1'uso. t anoo più se questo è esente dagli incon,·enienti del t è, ùel oaffè e del t a bacco. fil.


L.--\K~ù

XXVII,

FASC.

It.J

SEZIONE f"KATlCA

349

'

NELLA VITA PROFESSIONALE. I m edici pru\ inciali aggiunti. 1

Ci con.sta che è in esame presso la GiLU1iba del bilancio um disegno di legge, che, estiendendo ai ftinzionari della Sanità pubblica, l'a·r t. 5 d~l Decreto. luogotenenzia le 3 di1oembre Ig16, c-O'llva.lida le ip.Toanozioni a 1m edico iprovi111ci·rule, fatte dUJrante J.a gueT!fa ia II ia:ggiltnit i. Ma esistono ancona molti d i qu esti, che, dopo essere stati assunti in servizio straororruario per il colera, nel 1910-9I1 , sonio stati ireg·o1rurizzati medi~inte concorso .nel 1913 e n minati .aiggi1111rti con l'annuo stipendio di 2 .000 lire . Non si compr.en1d1e pe!'Chè a questi fuuziouiari che ora, tuitto ieo1npir~so, perc.episcono men o di L. 5.000 all!llue (e compiono ispeziO'lli ai medici condotti ohe han110 retri.blllzioni che si ag·g inano suhle 10-12 mfil'a lire annue) :non si concede 11'"a oonrvenie11te sisten1azione, prom.ove 11do senz'altro .a medico ,p rovinciale quelli che 11e •han110 i titoli necessari. La ,m aggior parte di essi eserciJta già da témpo le fu11zioni di medico pa.·orviuciiale sotto ila ptio11111i1a ,p iena 0:1esponsabilii1:à : J.1J011 dovrebbe quindi , -enir loro rneg·ata la sistemauone, ehe QS!Sicurereibbe i1l 1·egola.a:e ,a·n·diamento dei Strvizt. Ed auguriamoci che con le promozioni di qu~­ sti funzionairi che sono stati di nion piocola utilità duraute 1a gue rra, srompaja l 'ibrida fig~ra dell'aggiunto, c he il più d ell,e volte esplica la sua opera, non già in aiuto a l titolare o in dipendenza di esso, ma. .in modo affatto a utonomo nella propria circoscrizione. La suddivione i111 classi, del resto, è già iS'Ufficierute a stabilire l a .necessaria. gerarchda tria funzioniairi <li prima 1nomina e quellli a·nzi.a:11i. 1

l NDEX.

Cronaca del movimento professionale. I medici ospedalieri della Toscana.

Il giorno 29 fubbraio s i !I1iunii.v.auw in Pioo., in imponente adunanza, i Medici Ospedalieri della 1~oscana, per esa1minare il proble·nia ospedaliero

in rapporto della legge s1tll'assicitrazio-rie obbligatoria per l e m alf'f,f tie di imminente discussione oorlame11tare. ... Fu affermato il concetto che g·lj ospecliali non debbono conti:nua1·1e ad e ssere asili di b·enrefiicenza, ma d ebbono ass11.tnere una vera e ,p ropria funzione sociale, s ia come is.tituti di acoet11bramen~) di tutti i moderni Llllezzi di assistenza per .g li infermi~ sia con1e certitri di !Studio e <li pr.ogresso scientifico. 1

Fu qui.nidi .constatata 1'assoluta ed urg·ente nenes;sit.à .de lla statizZlazione degli Ospedali, come quella ch e pttò permettere un ordi11am~r1to unico, as.sicu.11arne la potenzialità economica, e garantire s ia 1noralmien.t e ohe materialmente una decorosa. carriera al pers.ònale sanitario Ospedalie ro . L'adunanza s i ohiuse - con l 'affermazione de l proposito, <ili.e 1niella riso1Iuzione 1d ell'u.rge11te e vitale p·r .o.b lema debba es&erre ·a scoltia ta la voce del medico Os!pedaliero. Ftt quindi approvato all'Ulllla!nimità il segue11te ordin.e del giorno : · · 1

1

ra ppresenta uti delle S ezio:ui della ToscallJa dell'Associazione N1azionale dei Medici Ospeda- lieri, riuniti in .a.s.se1nblea st:raordina!l:ia, per esan1inare la questione Ospedadiera ii1 ·r apporto a l1a nuova legge sttll'•_.l\.issi1cuiraziroln·e ·0ibbli.g1atoria pei· le ma lattie; {< I

1

co1istatato ch e è errato i l co11cetto J~nda n1e11tale iniformatore della f·unzione di tittiti g li enti Os pedalieri iit aliani,

ritene1ui.o che l'Ospedale illiOlll deve avere più oltre ca·r.attere di pubblica .b e11eficenze., 1na che ·de\1e essere oonisiderato come um istituto d1 previdenza e di interesse sociale,

f a·mio voti affinchè nella compilazione della 11uo\1a legge sutl'assicurazion.e obbligatoria per le malattie sia t~nuto presente il bisogno di 1tna Tadicale 1·if-0rma che ~ond.uca g1i e nti ospedalieri a lla dipendenza diretta od indiretta dello Stato, tenendo conto p er l·e 1~elative modalità di applicazione delle d ecisioni, che v:erranno prese nel prossimo Con·gries.so Naziona le d ei JYiec1ici Osped.a lie-ri, di g-uisa che d a una parte ven.g a assicurata agli is tituti di 1beneficenza a carattere Ospedaliero q·uella vatalità 1e conomica, che è necessari:a .al normale s·v olgimento della loro benefica f Uinzione, sottraendoli alle mutevoli direttive ed a lla defìcente competenza d1ell.a mag·gior parte d elle attuali Amlll!Ìiniist razionii , e d'altra parte sia gairantita una decorosa carnera prof1esiona1e ospedli.era ai sanitarJ, ed u.n migliora.m·enrto morale e materiale della classe ». 1

I medici ospedalieri della provincia di Torino•

I Medici Os p edalieri dell.a Provi•n cia ·di Tori'llo, riuniti in assemblea generale la sera del 13 febbraio I g20 nella sede dell 'Qr<line dei me diic1 , banno votato un or.diine del giorno .col q tt•ale : considerando che Je Amministrazioni Ospedaliere n on ·h a111110 fJ uora di1no.strato di -v-oler acco(27)

\

'


350

1L

POI~ICLlNICO

gliere le m(){leste e 1egitti·m e richieste della classe Sanitaria Nosocomiale ; c-011siderai11tlo che le ~.\..m'ministrazioni de.gli Ospedali Oftalmico, di San G-io'Vanni e della Jvl.a .. ternità, hanno invece bandito concorsi Sanitar1 che · sono 1n aper•t o contiraisto con 1Je richieste st esse ; forte clel1 'autorie!\·o1e appoggio d1ell'Ord~ne Gi11ridico dei medici clella provincia di To1ino, e preso atto della solidarie tà dellia AssociazJ.one Medica Torin·e se, della Federazione Ligure-Pie• montese d ei ~1edici Condotti e del fascio dei Medici Smobilita.ti, delibera : 1. Di i11tJensiit:ficare 1'iniziata :agitazione fino all'accoglimento totale dtei ·m i(glioram.entil mora1li ed economici ri petu tarmente invoc.aiti ; 2. Di di ffi!cla.Te 1le i\.mimirn:is tr.azioni degli Ospedali Oftal1nico , di S. Gio'Vanni e della Mater1iità: a sospendere i Concor.si già chiusi od a prorogare quelli t11ttora aperti, fino aid interv·enruto .aiccordo coll' A.ssociavioire dei ì\1edici Ospedalieri s ul.le domande formulate d a queSit a, ne1 proprio Mem oriale . .:\vvlerrt:iiva lle _.i\.. m1min.iistn1azioui s tesse, ohe se entro il 29 f ebl>raio cor1·e11:te .non .sarà stata data esecuzione alla. plfesente ·diffida di sos.pensio~e o proroga dei Conco1-isi i ;NIOO.ici Os1)1eò.alier~ ed eventualm1ente tUJtti i Medki della Città o Provincia ricorreranno a tutt~ quei provvedimenti, che, senza recare .nomunentto agli amnnalati, gj remderannu .n e-cessari per assicura.r e }.o ro la do-

, ·n ta giustizia . •

I medici condotti della provincia di Aquila. Il segrebari-0 d~ 'A. N: M. per la provtinci.a dii _-\iquila dott. Ltùgi Gilnietiti, h1a diinumato ai cdlleghì ,J.a &eguente oir.c oktre : Malg.rad9 le i:nigiustificate wdolenze e gli intempestivi rimpiroveri di :alt..uni c.oJJeghi, la nos tra lotta, impre gnait a a maggio i<'.l el 1919 icontro l e

:\mmi nistrazioni .comunali p er i.1 riconoscimento dei nostri diritti, ha avuto oggi la s ua sanzione e la sua risoluzione favorevole. Questo 1Consiglio P·r ovinciale Sanitario nelJa seduta del giOirll() II fehl>raio p . p. approvava il testo del ll!Uovo ·Ca1)itol;ruto oon le modifiche da i1oi ,p roposte. pei migfliomJTDJe1Lti. ooonomici e soci.a~i; e la Gdunta Provi't1ci.ale Aanministraitiva nelle sedtite del 26 e 27 stesso ·m ese, dopo ampia e lunghissima disou ssione, lo sa11ziona. '\r.a e lo ren·deva esecuti\ro. Il nuovo Capitolato abolisce defilJ:liti,·amente la condotta piena: dìs.&'l i.n L. 6ooo lo s tipendio mi11imo del Medico Condotto iper la cura gratuita ai primi 1500 poveri iscritti nell'Elenco unico e . t abilisce t1na q11ota (li L . 5,00 annt1e per <>t:,om.i

(28)

povero i11 più isc.ritrt:o ; _- :fissa l'indennità di cavalcatura in L. 2000 e quella di Uffiffi.ciale Sauitaio in L. 500; - &taibilisce uma indenità relia-· t i·va per le condotte disagiaite e 1e condotte po·vere, ne ·r egolarizza meglio i sessenni, e l'aspettati ,.a p er malattie cont1:atte in servizio. Dobbiamo oonifesislél.!re che vart. i .arliooli d1e11 nuovv · Capitolato da n oi con cura meticolosa compiliati, hanno subito - ma1~;rado la. nostra strenua difesa - n1utilazioni e S·o ppressioni; ma ddbbiamo per ;ora ugualmente dichiararci soddisfatti di q·t ta·nto abbiamo otte n1Utto - che non è poca cosa -- specie se si .t ien conto di tutto il Ja.voro oh~· si è dO\"ttto fare e di tutte le oppos izioni che si 1

1

so11 do\Uite superare.

TI' mio dovere farvi noto c h e di questo pri.m o passo fatto, rI1el craggi11•ngicrnento com11)leto dei i1ostri desiderata, v.a data lode e ringrazin.a mento a i <lirigenti le nostre Sezioni cl1e ham.r1-0 lavorato. contin1ua.m eu1t.e -con costanza e tenacia 1e all'Ill.mo , Sig·. ~reietto e a l Medico Provinciale, ch e c i ha.n.no sem,pre aiu.t ati con la lora -at1.t orità e co11 il loro consig lio. A gior11i sarà spedito, dia que8ta. P·r efetum, il testo del nuo\YO Ca.pitolat-0 .aipprov.art:o dalla Giurn-, ta Provinc iale Aministrativa a codesto Ooml.1ne; sarà vostra cura ins istere .priesso cotest a _t\.n uninistrazione perchè ·v oglia s111birt:o adotta-rlo, ri ferendo a t1oi l'esito della ' 'ostra op·era. Vi avvierto che ,g li au·m enti di stipendio de\.'ono 01Ver decorso (lal :ri'> .g e•nnaio 1920, e che essi non tolgono al Medioo condotto il diritto a per-cep'ire il carovirveri secondo il Decreto Luogote11enziale 9 marzo 1919. Mol•t o ci iresta a 11rom da fare ; questa prima \•ittoria sia per ·voi di incoraggiamento ad essere· sem.p.r e .p iù uniti e fi.1c1uciosi, e sia di .sprone agli altri ad 111nirsi a noi e ad aiutarci al consegtti-1nen·t-O degli a.l tri miglioram enti. ,

I medici condotti di Napoli. Il iR. C0111n1is.sario del Comune di _'"apoli in- ... vitò con · lettera La 1SieZione locale dell'Associazione dei l\I. C. Q nomi11are un t"Gtppresentante, per inoltrare le richieste di miglioramento economico e di carriera alla Comanissione da lui nomi.nata per la revisione degli organi e delle· tabelle di tutto il peroonale municipale della. Città. Venne diesig nato rappresentante il prof. Pa-trioelli, presiden.t e della Sezione, e tale de<:is.ione fu subito comunicata al R. Commissaaio. Non .essendo però gi11nrt:o alcun invito all 'Associazione nè da parte del R. Commissario nè dalla Commissione, il 18 febbraio, ultimo giomocli detta C01n111iissio ne, in pxof. Part:nioe1li 0hiese di 1


[:\K~o

XX\-II,

rrj

F .\SC.

SRZIONE PRATICA

essere e f.u !élSCOltato dai componenti di eletto Consesso. _i\.rpprese che era stato provveduto con un minimo di stipe11dio di L. 5500 ed allora pregò la Comtnissione di inon occuparsi <:lei mecU.ci condotti essendo in corso un provvedi mento del1'_t\.utorità Prefettizia in base all'art. 26 de11a Legge Sanirt:Jarira a seguirt:.o cli 11na. azione promossa da vari mesi dall'Associazione per stabilire il n1inimo di stipendio per tt1tti i ·m edici, anche . per quelli di Napoli; e ciò ad evitare pareri discordi a danno della ~lasse, tanto più che il Con- . siglio Sanitario Pr.òvinciale ha già dato il suo parere ed ora la prati~a è pr.esso la G. P. A. per I 'ulteriore svolgimento.

ll8POSTE A QIJESITI Kl DOMANDE.

1

(8176) Esercizio professionale i<n Inghilterra.

- Dott. F. M. da S. G. Daslla ci-rco1are del l\1i~ . n1istero dell 'I111:ern10 del r9 1dicembre 1910, ntt1111ero 20400-5 isi ri1lieva che g.li ita1i.a11i possono lib~ramente esercitare 11n Inghilterra la profes1 sione sanitaria con La solla for1nalità deiliLa regir.itrazione del titolo e del ·pag·amento di una tassa non superiore alle 5 l ire sterline . (8177) Contributo Cassù pensione . - Dott. F. A. da P. Il m edtco interino non }1a obbligo di pagarè il contributo a~l.a Cassa pensiond.. Se lo · p.a ga, il periodo passato in siervizio intecina·l e, È: calcolato unican1e11te per 1J r.ag·g·iungimento del diritto relativo ma non 11ella effetti\ra liquiUn voto della Federaiione Sanitaria Veneta. clazione dlella pensione. (8179) 111.fortitnio per c,ausa 1ti servizio. - DotLa Federazione Sanitaria veneta ha votato il tor L. C. da P. Se non u•n vero e proprio diritto, seguen~e or_ d ine del giorno: .il medico interinate che s t1bisce un infortunio « La Federazione Sanitaria fra g·li Ordimi dei per causa del &er\1 izio ha doverosa ragione cli Medici e le Sezioni dell'Associazione Nazionale equità per ott·enere un c..-erto periodo di tempo dei Medici Condotti delle ProviDJCi.e \ Tenete - Ro- di esenzione dal servizio ceni .l'intero stipedio 'Tj_go, Padova, Venezia, Treviso, Udine, Bellu:llo, non pobendo attendere a l disimpegno delle sue Vicenza, Verona - do1etM:e che il Governo 'tlon ft1nzio11i . L'esenzione del servizio dovrebbe duabbia ancor.a trovato modo di migliorare le tri- rare fi110 al conseg·uimento della guarigione. stissime condizioni economiche in cui versano i • completa. ~it.dici Condotti e delle Opere pie, attualmente (8181) Aumento stipe11dio ·li medici condotti. in pensione con inden11ità irrisorie ed offensive - Dotrt. P. G. :h. da P. Le Giunte proviftciali àl loro decorò ed affatto sproporzionate a.l lavoro, <' mministr.it~\ e non soup ttnute alla revisione indefesso, faticoso, da loro sostelliuto per tanti dei capitolati im vigore attualmente pei t"?ediei anni 'llel~e condotte e negli _ospedali; condotti. La 1~evisione dei cap,itolatii è obbliigafa voti toria per tutti gli impiregatii meno che per ti me1° Ohe fra le cart:.egorie dei peuisi1 oom.ti ra i quaili dici, .ai quali si provvede 11nicaiment~ a riguariurono o saranno concessi miglioramenti econo- do degli stipendi. QttaLora l'accordo ·bonario d1 mici, sia compresa anche quella dei Medici Con- questi con il Comune non n11scisse si può rifedotti e delle Op·ere pie, che attualmente perce- rirne alla G. P. A. per i provv-edimenti di uffipiscono la sola e meschina i:>ensione, che loro cio. Nel ricorso si può raccontare ciò che è av·accorda la Cassa di Previdenza dei Sanitairi; ven_uto e chiedere un con:grt10 aumento. 2° Ch1e sia esteso ramcihe ai J\11eddiei Oond.o tti t81S9) J<.ifi u,to di prestazione professionale. ·- · e delle Opere pie il beneficio conieesso agli altri Dott. A. C. da V. su1 M. J.l rn.edi'OO J1bero eserimpiegati civili, di computare al doppio agli ef- cente u11!co nel . paese non può 11egarsd dd rifetti della pensione, il periodo di tempo trasco1·so spond·e re a lla chi:a1nata ni t1r~enza. M.a11cando, sotto le amni, e .che tale henefìcio sia ·concesso p11ò essere anch~ ptnalmeu1te chian1a.t o a risponanche a quelli, che dopo av·e r prestato servizio co- clere d1e i danni che il suo rifiuto ha prodotto me ti:fficiali medici durante 1'u.1timo periodo bel- eventualmente all 'tnfermo. lico, continuainoo a pagare i1 loro contributo (8184) I1iden.nità caro-viveri. S esse1i1ii. Farma·· an<'he duramte l a g"lletrria, appena· smobilitati han- cista cli e soni1n.i nistra 11iedicine se 11,za ricetta. -110 chicsw la pensiione ; Dott. abbonato n. 2246. La concessione della in3° Che a tutti coloro, tehe avendo oon.corso clennità per' aiir-0-viveri ia.i meclici condotti è tutcon il loro contrributo a migliorare le condiz~ni tora regolata dal D. L. d el 9 1uarzo 1919, n. 338, della Cassa di Previdenza tra sanitari nel pe- cl1e no11 è stato mai inodificato. Qua:1ora ti1l Coriodo dal i902 al 1916, sia dato, anoorchè in pen1n une non : 'abbia coneess.a o t ergi versi nel consione da un tri·ennio, usufruire dei benefici concieclerla, g1i interessati possono ricotì'ere rulla • cessi dalle nuove tavole di eli·minazione tes.tè G . P. ~~· ai se11si dello artjcolo 26 del testo unico compilate da-Il 'Ufficio tecniro della Direzione Ge- <lell e 1eO'O'j saniba.rie. Dal mon1ento che i1 nuovo 00 nerale degli Istituti di previdenza amministra- capito1ato doveva andaa:e i·n vigore dal r 0 gentrice della Cassa di Previdenza fra sai11itari ». 11aio 1920, è naturale .che deve essere pagato 1

1

1

1

(29)


352

IL POLICLINICO

~-\· 11 , [ ANNO :-~ 4'\.~"-

F .\SC.

IIJ

iil sessennrlo' che si maturò al 31 dicembre del1,anno precedente.. Il farmaeista che senza la riC'etta del m edico vend.e speciia·l ità medicinali o dà consigli terapeutici, è passibile di con.tra,~­ ·ve11.Zione allo artlicolo 23 della legge srunitarlia. Ne riferisca ag,l i ufficiali della polizia g.iiudiziar.ia. p.e r 1e ocoorrenti indagini e relativa denunzia. I 1iimiiti del1a !3Jtti vità professionale dei farmacisti sono 111etta111e11te contenuti n el1la legge sanitaria e nella legge st1ll 'ese11Cizio della farmacia. Contr·o le eve11tu.a.li infrazJoni si può ricorrere al medico provinciale, se esse riguardano ordine ammtl.nistrati'vo o tecnico od al.l,ca1Utorità giudiziaria se sia da1lla legge comminata p.er esse una contravvenZiione. Doctor }USTITIA.

NOTIZIE DIVERSI!. VI Congresso di M edieina ferro viaria.

E' convocato a lVIilano dal 10 al 13 giugno prossimo. Tratterà dii argomènti scientifici attittentd alla medicina fierroviaria in genere e alla igiene in particolare e agli interessi profepsiolllaJli riguardanti la classe dei medici ferroviari. I temi generali deliberalbi ed approvati dal Comitato esecutivo sono i seguenti: 1. Lesion-i muscolari da sforzo (Relatore prof. E. Burci, Direttore della Clinica Chirurgica di Firenze). , 2. Malattie ed infortuni in ·rapporto ad afjatica1nento (Relatore : prof. L. ·D.evoto, Direttore della Clinica dell e MaJattiie. proressionali - Milano). 3. Influ enza delle alte te,n1perature S'u ll'apparato cardio'Vascolare (R{':latore : Prof. E . T.edeschi,. CONDOTTE E CONCORSI. Lib. Doc. di Clinica Medica 11ella R. Univ'e'rsità l\tIANTO\':\.. e 01isig·lio ospitaliero. ·- A tutto il cli Genova). 4. Influenze d.'ordine 1neteorologi.co si1,ll'1~.01110 30 aprile 1920 concorso per titoli a c111attro medi,ci . assistenti; 11. 4000, allo~gio personal1e nel- che la'Vora (Relatore : Prof. Preti, Lib. Doc. c:1i l ,Ist1tuto, pautecipazione a ll'1nf1ennità <li guar- P~tologia med·i ca, nella Regia Università di Pa. dia complessiva di lire sed1ci ail giorno; nomina v1a) . Saranno ammesse alla lettura e ialla disctts·~1-iien~~; ri1el.eggibilità no~ P.iù di due volte; lnscnzaone a llia Cassa Pens1on1. Qt1ello fra gli sione 1e comuni.cazioni originali di cui verrà rieletti che avrà tiltolii sp1ecifici J?er l 'os.t etrici1a sarà m,esso il titolo ed un breve. s11nt<> alla Segretepreferito <'OU1e assistente nel r1oarto di marternità ria generale del Comitato Esec11tivo per parte con l'obbligo di pernottare rnell 'Istituto. Per schia- (li oollegb.ri, regolarmente iscritti al Congresso, 1i.menti rì vol·gersi .alla Segreteria clel Consiglio 11on oltre ;il 15 maggio 1920. O spi taliero. • Nei gio~ni del Congresso Sii effettuerà una visita dei Congressisti alla Certosa di Pavia e, SUZZAR.I\ .( 'IYiantO'Va). e ong-re,g·azione di Carità. - A .t utto 11 31 ma..r zo resta a.p erto fil concorso al chiusi d lavori del Congr.esso, a·vrà luogo una posto rli iassistentle medico-chìrurg·o nell 'Osp.e da- escurslione dei congressisti sul 1lago d.d GardJa. con 1e. ~t\.S$egno complessivo L . 4380, oltrie compensi piroscafo speciale riservato ai congresslisti. La quota di iscrizione per i med1.ci è di lit1e 20, per gli a.tti operativi, proventi an1bulatorio, altla inviarsi al più presto al Cassiere del C 011'ti}Qggio p·er sona1e. Indirizzare domanda con doc11tato esecu.ti'VO; i componenti la famiglia dci memenbì a ll'Amministrazione. <.1ici potranno isoriversi pagando la quota cli L. 10. TRIESTE. Società de,[[li an1.i ci dell'infanzia. Per · q uals.iasi infor maziit0ne rivolgersi al SeA .tutto 3 I marzo è aperto il concorso al posto di gretario dott. Ferrari Diie-go, ì\'Iilano. medico aiuto presso l'Ospizio marino dd VwldolConSti:d èrando l'estrema deficienza deg,li alloggi tra . È richiesta la cittadinanza :italiana o la pere la noecessità .di prov·vedere in tempo, è necessatinenza alle terre redente e una pratica cùi chirio che 1e <'ldesioni perven gano a l ComitaJf:o (presrurgtia od ortoJ;>edia di cliniche od osp.edald. cli aJso la (;uardia 1\fediea della Stazione Centrale di meno due anni. Vi è C'ongi1111to l'obbligo di abiì\.filano) non più tar.dii del 15 maggio . tare nello stabilli·m:ento. 11 posto viene conferito per .t.:re anni rinni.)\ra bili. I , 'emolumen,t o è di Ja Mostra Nazionale delle Industrie Sanitarie. lire 7200 apnuie più vitto e alloggio. Le domande cor11edate dai documenti necessari vanno presenIl 5 marzo c. si è iaduooto iiQ Comitato esetate aJla Società degli _'\.miei del·! 'infanzia ·vii.a cutivo, sotto la presidenza deJ dott. Bertazzoli. S. Nicolò 4, II. Trif!ste. Su proposta del dott. Mar.arielli, si è deciso che Esa1ni per medici d·i bordo. il Comitato per la Mostra si fonda con quello Con decreto 10 f ebbraio u. · s. è stata ~ndiertta p er 1,1 Cong·resso e che la segreteria del Comitato generaile ,-enga 'assu11ta dal dott. Piccinin.i. dal Ministero dell'Interno per il prossimo mese di lug.1do ltna s essione di esanii di idoneità per Il dott. Maranelli si è i:in1pegnat.o d1 a~'t1ta.re un la ieonoessio111e delll '.autorizz.azfione 1a vdaggirare Catalogo della !'Vlostr:i Indii strie Sa·nator1e, a parte, oltre quello che farà il Con1itato Generale, t'ome medico di bordo, a tern1ine del l 'a1iti1oOlo .I pure comprendente 1!e dette 111dustri.e. Su propodel Regio decreto 7 luglio 1910, n. 573. Gli aspiira.nti dovranno inviare domanda e dosta Gei, si è convenuto che 1e I11d·t1strie ~ni~­ ril vd avranno un posto a p.artoe, che le distinc11menti al Ministero dell'Interno (Direzione ger1era1e della Sani.tà pubblica) entro il 15. g:iugno gua da tutto iJ resto. _/\ lla Mostra sono strati a55egnati 50 stands e 1920. il bilancio si aggira sull e cento mila 11re. Premio· Gitid o I .e rd11. • Questo premio, del ~rof. Gu.1do Lerda, sarà Congresso internazionale della Croce Rossa. devolttt.o agli insegnanti di chirurgia, uffidlali o priv~rti, <..he si renclono in C'adaun iat1no scolastiSi tiene a Ginevra in questi giorni. Vi si tratco pi1ì benemeriti clee:li st11clenti uell 'insegna. 111ento ipr.aitico della chir11irgia. Il premio non sarà t a.no irnteress.anrt:i qt1i stioni rrelat1ve ai provvedime nti tla adottqre per menon1~tre la diff11sio11ede1lc:tn1nore cl~ J ,.. 2.c;oo. 1

1

1

1

(30)


( •• ~:SO

XX\.l!,

..1.~ASC.

r r.J

SEZ10:--:E PRATICA

in.i eziom iavoa.itta dall 'intensmicato commercio

~n­

ternazionale e .p er ele\rare la potenzia lità p rodittttiva delle collettirv:iità i1rname, ctruigliorandone lo stato sanitario. .. Il Congresso ha assunto un allto 'valore sociale.

Sindacato Medico di Torino. I rappresentanti del corpo oo.nitario dli Torino e prov-1ncia hanno appro"\'ato un progetto dii statuto per la costituzione cli t1n Sindacato Med5co Torinese.

Per gli Istituti di biologia. Il prof. Giacosa in ttna relazio11e f1atta ~1 Co1nitato Naziona:l!e sciei1tifi<'o-tecnico (Milano) ba messo in evidenza la nec:-essità che gli. industriali, le cui atti vii'tà si svolgono n el ·campo biologico, abbiano a daire app0ggio ai Labor.aitorl cli Biologia. In lnghrilte.rra sono i grandri industriali che alime ntano lie spedizioni scientifich e dei medici nel11e terre tropicali che dovranno essl€1re sfruttate daill'opera d e1l'ttomo. La Patologia esotica. ha avuto grande sviluppo appunto per le grandii risorse €!00nom~che d~gli I s tituti di ma. lattie tropica.ii. MoJ.ti a ltri raanpi di applrlioozione si dischiudono alle rioerche biologiche. •

Corso teorico-pratico di perfezionamento in igiene.

In conformità del R. decret<, 29 miaggrio . x898, i1. 219, è aperto presso la R. Universit à di Pavia un Corso teorico pratico di perfezionamen to i1i

igiene per gli aspiranti al posto di ufficiale sa1riitario a sens.'i dell'art. 25, capo V, del Regolamoen±o 3 febbraio rgor in esecttzione del•Ja legg·e sulla tutela dell 'igiiene e d.ellai sanità pubblica del 22 dicembre 1898. Al corso complementare d'igi€ne sono amm·essi co1oro che abbiano ottertu.ta 1a :J.aurea in mOOi.cina e chirurgia, in chinriloa e farmacia od in \ eterinaria . T.fe domande di :ammissione al corso, jn carta bo1llata da L . r, dovranno esser.e presentate a l Rettore della R ègia Università di Pavia non olitre 11 31 marzo 1920 corredaitle dai segue11t~ documenti : 1 ° Cer-tifi.cato di nascita 1-egalizzaito ; 2° Diploma di laurea o copia in for1na lega1e; 3° Quietanza di I.,. lOO a titolo di cont1ihuto alle spese dell '-insegnamento, da verS1airsi alla cassa dell 'Eoonon1aito de11 'Uni versirt1 di Pa vi.a. Il corso si inizierà il 7 aprile presso l'Istit uto di igiene ù:ella R. Uni, ersità di Pavia (Palazzo Botta) -ed avrà la d-11ratia di m.e si du.e, alla fine dei qual~, previa prova di esan1e, verrà ri.lasaiata aJ candidat o un'aittesitazione del Rettore dell'Uni"·ersità sug·li st11di faitti, da valere agli effetti leg·ali. 1

1

Corso in ternazlonale di Balneologia e Balneoterapia. '

N ellta 2a tn età d.eil setitembre corrente anno si aprirà a Karlsbad un i<.orso di balneologila e balneoterapia, al quale possono partecipare moed~ci cli ogni nazione. I .e l'e zioni saranno <letta:te dJa rinomati professori dell 'A11stria, Germania, 01anda e nazion1 Srandina\'e. Per maggiori ragguagli rivolgersii al dott. E. (}.anz, in Karlsbad. 1

Centenario di un perlodlo._o di medicina. Col fascicollo di febbraio del corrente anno ha· celebrato il centesimo anno di pubb.l ioazione ininterrotta l 'a-ccreditato perioclico « The Am.eri:OO? Jour~ of the J\'I·::dica.1 ~cienoes » ; si pubblica ~ F1ladelfìa e New York, dalla casa editrioe Lea e Fe biger ; ne è attu almente !1edalt.tcxre capo George Morris Piersol di Filad.etlfia.

Opposizione all'assicurazione obbligatoria contro I& malattie negli Stati Uniti. L'Associazione Medka di N ew York adunat asn il 19 gennaio 1 920 in seduta ordinari.a ha v6tato un ord[n·e del giorno in cttri1 dichiara che l'assicttrazione obbligatoria contro le malattie sarèbbe p enniciosa, perchè co111..raria rui principi da cu.i è retta la 1~epttbb1ica, incompatibile con l'individUiaJlismo, il q11ale costituisce oggi il fon.d amento del progresso nazionale, ispirata al socialismo e pertanto iatta a fomentare 1e notte cli classe; che essa favorirebbe l'ozio e la simu-l azion.e tra Le classi assi.curate; che imporrebbe grav,ami nnanziari pesanti a tutta 1a cominnità; che renderebbe prat1ramente inattuabile aa libera sc:elta dtl n•edico; che a~nn<=>g·gerebbe la professione medica, a cui confischerebbe. la clientcla, g 11ad agna ta col lavoro; {'he deprimerebbe !il li"-e]lo culturale e I 'efficienza della professione~ infine, <'he essa è comp1ietan1ente fallita jn Geti m~ nia ed in Austria mentre 11on ha .corrisposto soddisfacentemente .in Ing:hilterra; conclude per.t anto• che non è d esiderabile, e la· condanna senza , n serve. L'ordine del giorno rera le firme del presid.en t:e E . E. Cornwall e dei membri del Comitato esecutivo. , 1

Recrudescenza del tifo esantematico in Serbia. ~·

11 com.m issarlo genemle del Comitato amerioa110 per i soccousi alla Serbia, William J. Doluerrt:y, ha reso noto che molti casà. di tifo ~s.a."1.­ tematico sono a ttua111nente ricoverati nell'ospedale istituito dal Co.mirt:ato a Ch achack e segna1at!i nel distret1o cirrostant'e. l~g.ld si è r ecato in ~.\nierica per ottenere 11uo·vi fond1 e intensificare· la campagn:i.. (Dal. 1'v1edical R·ecord, 1 0 genn . 1920).

Il fascicolo 2 (1° febbraio 1920) della nostra SEZIONE MEDICA contiene i seguenti lavori: I. Prof. F. Michell. - Sull'influenza (eziologia e· patogenesi); · II. Dott. A. Bolaffl. - I nf.ezioni menjngococcicke • a manifestazi oni non abituali; III. Dott. G. Marcialis. - Contributo al.lo studio della elimin.azione dei cloruri nelle malattie f eb• br·ili. *~: .~

Il lavoro del dott. C. Economo sull' Ence/alit8 letargica verrà pubblicato nei fascicoli 3-4 (1° marzo-10 aprile). Sarà corredato da quattro tavoletriple, in fototipia. (31)

I


'

351

[.l\.N~O

IL POI,ICLIN ICO

XXVII,

11]

FASC.

Abbonamenti cumulativi con il ''Policlinico ,, per il 1920: ..

L'Amministrazione del "POLICLINICO,, nell'Intento di facilitare ai suo ~ Abbonati I' associazione a periodici spe= ciali utili all'esercizio della professione e per togliere ad essi il fastidio della necessaria corrispondenza, si è procu= rata l' adesione per abbonamenti Cll11lulativi a prezzi di favore, delle seguenti Riviste. Non occorre segnalare fl ,,beneficio che i nostri abbo= nati ricaveranno da queste agevolazioni ; esse sono evidenti.

LB molottiB dBI cuorB BdBi vosi '

(Anno IV)

periodico inensile fondato dal p1of. F. MARIANI della R. Univ 'r :;ità èfj Genova e diretto dal profes3ore VITTORIO ASCOLI direttor e della R. Clinica Medica di !torna . Redattore Capo prof. CJESARE PEZZI Le malattie del cuore, al pari di altri periodici simili del· l'estero. si occupano esclusivamente di questa speciale parte

della medicina interna. che oggi per i nuovi studj fatti ha accquistato una grandissima importanza, e si propongono di diffondere il pensiero e l'opera. dei nostri, sonmti clinici intorno alla ca1·diologia, e di tenere nel tempo stesso infor· mati i medici pratici di tutto il movirnento scienti.fico in· ternazionale sullo steAso argomento. Ogni fascicolo si compone di 32 pagine di testo distinto in 8 parti: a) la.vori originali, lezioni e conferenze; b) :i;iviste e ra.ssegne; e) terapia e consigli pratici per i medici e gli stessi .ammalati.

Abbonamento annuo pe:r I' Italia L. · 18 per l' Est~ro · li'r;tnfihl t •. Per gli associati al Policlinico: per l'Italia sole L. 12,50 - per l'Estero soli Franchi 18..

Jìiornale Italiano delle Malattie Veneree edella Pelle •

Il più'" antioo periodico della specialità in Italia ed an•estero, fondato dal dot~. Cav. G. B. Soresina n el 1866, pubblicato dal Dott. Ambrogio Bertarelli cori la collaborazione di tutti i profesRori delle Climche Dermosifilopatiohe italiane. Si pub· bllca ogni due mesi, in sei ragguardevoli fascicoli annuali, riccamente illustrati, e raccoglie l'attività che si svolge in Italia ed all'Estero nel ca1npo della Dermosifilopatica con la pubblicazione sia di lavori originali che di nt1tnerose, se· lezionate recensioni.. Pubblica altresl gli atti della Società Italia.na di Dermatologia e di Sifilografta. È l'unico perio· .dico della specialità in Italia. Abbonamento pel 1 0 2 0 : Per l'Italia L . 3 0 ; ,per l'Estero F'r. 4 0 . Per gli associati al « Policlinico" :

,per l'Italia sole· L . &~; per l'Estero soli F'r. 3 6 •

Rivista di Clinica Pediatrica La Rivista di Cllnlca Pediatrica, periodico mensile illufltrato, r3Ì puhblica a Firenze.

Fondat.a dai proff. Giuseppe Mya e Luigi Concetti nel 1903, noa . ha mai interrotto la, s11a pub. blioazione, anoh~ nHi mo1nenti più difficili della guerra. ~ ora diretta dai proff. LUIGI CONCETTI e -CARLO COMBA, ordinari di Clinica pediatrica a Roma ed a Firenze nonché dai proti. G. B. ALLA· RiA, CARLO FRANCIONI, DANTE PACCHIONI, ordinari di Clinica pediat1·ioa a Torino, Bologna e Genova. Continuando a pubblicare memorie orlglnall, la Rivuta &i Olinica Pellial.rica nel l9t0 darà speclalt cure alla rubrica. della rasseJto& .tella stampa preoccupandosi di fornlre al lettore ana raccolta, per quanto è poMiblle completa di ciò che si pubblica In Italia ed &Il' Estero, intorno alle malattie det bamoinl senza tru.scu·rs.re importantissime q uestloni eocJaU che hanno rapporto coll'iotanzia e ne terrà informati 1 suol lettori. Sarà poi corrisposto alle esigenze del medtcl esercenti mediante la trattazione di argomenti e la r'lcoolta di notlzte, cbe banno · a•ttn~nza più stretta colla pr~ttca professionale. · La Riv•sfJJ di Clinica Puli.atrw col 1920 migliorerà notevolmente la eaa veste tipografica ed aumenterà U numero delle ene pagine.

..Abbonamento pel 1920 per l'Italia L. 20 per l'Estero Franchi 2:>. Per gli associati al ~ Policlinico»: per l' ItalLa sole L. 17 - per I' Est~ro soli Franchi 22 . •

Annali d'·Igiene

-

Periodico mensile. Accoglie lavori originali, studi ~assuntivi,

del giorno; in una copioAa rubrica di recens\oni rispecchla il movimento igienico internaziQtiale; reca -informaziolli e notizie varie. E' corredat.o d'iUustrazioni e di tavole. - Direttore on. prof. GIUSEPP.E SANA.RELLI della R. Università di Roma. Abbona.mento annuo per l'Italia L. 20 - per l'Estero Fr. 25. Per gli associati al Policlinico: per l'Italia L. 18 per l'Estero L. 23 • que~tioni

La· Clinica Ostetrica Rivista mensile lllustrata, che si pubhlica in Roma a fine

d'ogni mese. - Direttore prof. FELICE LA TORR.E della R. Università di Roma. Abbonamento annuo per l'Italia L. 10 - per l'Estero Fr. 12. Per gli associati al Policlinico: per !'Italia L. 8 -per l'~ stero Fr. 10.

.._. Per ottenere i predetti abbonamenti cumulativi, inviare Cartolina-Vaglia direttamente al Cav. LUIGI POZZI - Via Sistina, 14 · ROMA

Indice alfabetico per materie. ' Aborto nei riguardi del proble1na d·e lla popolazi,one . · JJag. 341 ...'\.fasia motoria tran~ corticale )) 342 Anestesia organica e anestesiia f11nzio-

na1e

. . . . .

.~ ppa11ecchi

.

.

di dlisi11fezione . ..t\ppendioe : reperti radioscopici nel.le mal atti e c1e11' - . . . . . . A,P~endiicite acuta : triattamento chirurgico . . . Appendicite c-rcmic.a. Appendicite provocata dagili ossi11ri Ascesso epatico dissenterico : contributo alla terapia medica . . . . . Cronaca del rnovtimento profe.ss.-ionale Ro1na, ,32)

19 20 -

Stab. Poligr. Amm . Guerra.

))

344

))

345 343 342

I)

)) )) »

323 349

Djstrofie r achitiformi sperimentali .

.

Enceffilite aet:argtica . . . . Iutossicazi()ne da stro11zio : ricerc h e . M..atè, .alimento di risparmio. . . l\.1edici provin~ali a~giunti : ii - . . ..

Meningiti e reazioru meningo-.encefal1ch·e : il liquido cefalo-rach.idi.a110 ne.Ila ·ddaguosii differenziale . . . . . Narcosi : teoria delta - . . . . Pleurite purulenta: tratta.m ento . . . Reazio . ~1e di W,assermann: va1lone clilllCO

.

.

Sto1ia d1e-gli

·

·

organ~

·

·

dei f en ;1 e ])onato RosS!ertti . . . . . . UT1etere : trovimenti a11tomatic1 .

))

342

339, 340 , 342 348 .. 349 )I

..

,,

331

»

336 334

»

347

) .,

338 342

· J4. Pozzi, ed. resp.


Roma, 22 marzo 1920

A11no XXVII

Fase. 12.

fondato dai professori:

GUIDO BACCELLI I

FRANCESCO DURANTE

SEZIONE PRATICA

'

REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO. Lavori originali : E. Mo.relli : K ota snlla ipertensione arte1·i o::;o.. Osservazioni cliniche: (). n. Bclgrano: Uu caso di. fibroma

sot.tomucoso dell'utero operato per vja vaginal e. Sunti e rassegne : K~UROLOGIA: J. Trias: Il sistema sj1npatico. - SIFILOGRAFIA: Ravaut: Quau<lo si deve analizzare il liC)uido cefalo-rachidiano di 1111 sifilitico~ 1>1,; ouTRtA: G. R. Pirie : La stenosi ipertrofica congenita del piloro. Accademie, Società mediche, Congressi : Società T.sombarda di scienze medicl1e e biologiche in Milano. - R . .A.cca· demia di l\fedicina di Torino. Appunti di medicina pratica: 8El\IEI01' I OA : La manovra della gamha. - CASISTICA : Colica epatica idaticloa. - Pa-

Olrit1i di proprietà riservati, -

B •ielalta

ratifo B e colecistite. - TERAPL\.: Contro l'ahn!=;O dei lavaggi cavitari cosi detti ant.isettici. - La posizione a testa in basso nol tro.Ltamento della vaginite. - Disinfezione del rino-faringo nei po1·tatori ùi baci Il i cl i t'tel'ici. Varia. Posta degli abbonati: Cenni bibliografici. Nella vita professionale : Cl'ona.ca 1lol n1oviLnent o JH'ofei:Jsio·

nale. Risposte a quesiti e a domande. Condotte e Concorsi, Notizie d iverse. Indice alfabetico per materie.

111 ,ipro4u1ion1 tl1i latori pubblicati nel POLICLINICO o la pubblieo1i01t1 tli 111•'4

tli issi sen111 citarne la fonte .

LAVORI ORIGIN.A LI. Is'l'I'.ru·. ro DI PA'l'OLOGIA l\IEJ)JCA l >1 ~T-4LA REGIA

l TNIVEJlSITÀ

DI

P A ' YIA .

Nofa sulla i1•e1·tie11si111ae a1·C,c1iosa ( r) lJ~r

il prof. EUGEN IO ~[ORELT, r, di r ettorie de11 'I sti1:ttto. •

~cl1o

studio (lella pressi.on.e arte riosa , accanto alla n1if't1ra della pressio11e sistolica 11.a aS.Sttnto grande valore ~ misura d·ella pression e diasto1iç a : qr..ella, n ella stia essenza, d·o vriebbe rappresentare lo sforzo del v· entrico1o .si1ni·stro , questa tiovrebbe più special111ente dare dei concetti s ul· l'attività arteriosa, s ul contnasto fra elastic ità clella parete e c,o utrazioue della mtiscolatura art er1olare. In realtà nello 1stt1dio ,d·ella pressione diastolica i concetti teorici 11i011 11a:11J.10 del bt1tto corrisposto; ad og11i passo ci si trova in datl contraddit01:i. Credo perciò che lo studio cl~bba essere ripreso clal pri·n cipio, accompagnando le mis urazioni con 1

1

1

(r) Co1111111icazioue fatta nella seclttila (l.e11 25 111g·l io 1919 c11ella Soci1età l\.Ictli ca.

g·rafìch·e di pres sione ·e cli polso ; c1ocu111e.i1ti qt1esti c11e restaJn.o e per111e tta110 lo studto 0011tinwa.to. Da m·olti au11i stt1di10 tale argon1e11 to; q l\.anto pitì 111i inoltro i11 esso tante maggiori difficoltà i11,c ontro e tanti 11u-0vi probJe-mi mi si aprono. lVli 1)c-:rn1elto ora in di·vers e no be dimostra·r e il materia l,e raccolto e le cl c.d11zio11i ed iud11zioni che a mio 1)arere si p·o ssou,o trarre. Ho studiato in modo s1)eciale la qnis tio11e della ipertens ione arteriosa e dell 'iart€rospasmo. Il prob 1e1111aJ fu pos to dal mio l\1aestro! iil prof. Forlani ni, che nettamente differenziò l 'a:rterospasm-0 clal .s·emplice aumento ·della pressioti.e :arteriosa, oppone11clo.si a11ia contezione di Hucl1:a~d che vede·va nella i perte11sio11e un primo sta,dio della arteriosclerosi. L'arterospasmo è p·e r For1auini u11a malattia per se s tessa; u·n a irritabilità ab11orm~ Llella mt1soolatura arteriosa, tale da dover essere elevata ad espressio11e di forma pa tologica. Lo s tt~dio della pressione diastolica dimostrò esatta la concezione del ieli·ni·c o i!talia!no, ta.11to oh.e jo pens·o che se la i1perte11sion·e i)resclerotica deve éSsere intitoliata al .nome cli Huchard, l 'wterospasmo essenziale dovrebbe per giustizi a Essere intitola1to m alattia di P.orlanini . La. mis11ra dell a i) ressione sistolica e diastolic~ no11 bas ta p er b e n con11Jrendere q,11 esta forma n1orbosa.

I

1

(1)

I


... s<>

.) .

I

_1-\Jcu11i anui or 001110 io ho reso i1oto uu mio modello di sfigmografo che permette di .scrivere I.a serie degli sfigmogr.an1.mi a pressioni diverse, cla qttanclo il polso per m.i·nima pression·e di una colon.n:a di m erct1rio vien messo in evi.de nza, a c1na1JJdo per eccessiva compr·e ssio11e vie ne abolito. Dopo avere fatto parecchie eientinaia di s.figmogrammi e parecchie migliaia di mis urazioni di r.:ressione massima e minim.a cr·edo poter asserir.e che 11011 è lJossibile dalla semplice misurazione cli pressione farsi un reale roncetto dell 'arterospasmo. Spesso con eguali cirfre di ipressione massi·ma e minima si posso110 a,·ere sfigmogrammi tnolti .cli versi. E mi spiego. Nei cliv·e rsi sifign1ogra111n1i ·11orn10li raccolti -col 111io sfi•g mog·r afo, si osserva ch e man ma no si aume11ta la colonn.:'1 di mercurio compri·111e11re l'arteria ra{liaJe, ma11 mia.no vanno acce11tua11dosi le oncl c <li elas tici tà, il dicrotis1no si re nde più evide nte . Qnesto fatto c11e credevo .u n prodotto ar. tifici.ale senza i,n11porta11za mi apparve nella sua \'era lt1ce i.11 .alcu11i sdi1gmogrammi di a rte rospas tici. I.11 1b uon nume ro di q11esti ·pazienti, man m1a:no .s~ eleva fa ipressione, le onde di ·elasticità si accent11ano no11 i.n proporzione nor111ale al1'aumento della pressione e all'ampiezza dell'oscillazione ma i.n propor zioni molto n1Inori; in alcuni poi - e in questi il fe.no1ne110 a ppar·e c1as.sico le osciJLazioni col crescer·e della (pt~essione non· solo 11011 si accentn10no n1a vengono a diminuire fin q11asi a scomparire . •Credo il fatto sia i.n relazione a l tono della musct1latura a.rt·e riosa nel pt1111to compress-o. Nelle arterie a reazione 11orru.ale il pèso del n1erct1rio che in ·p eriodo diastolico viene a cader.e s ulla pa·r ete · arteriosa , desta scarsa reazione muscolare e il n1erc11rio si può dire .segna poca m o<li·fi.cat.a. l '011cla liqttida : perciò le oscillazioni di éiasticità sa.ran no tanto maggior! quanto più ampia è 1'oscillazione del mercu'l·io in rrapporto con l'ialtez1..a della colou11a. Ma se la parete entra in r·eazio11.e, se il tono con lo stimolo aumeruta, l e co11dizio.ni possono totalmente cambiare; la parete at17.icl1è cedere a llo sti·m olo offre opposizione, da passiva diventa attiva, ai1zichè lascia rsi dep rimere per cosi dire si cra.mpizza : .ne deriva la (lt'n1Ìnl\.1zione delle oscillazioni man .mano aumen•t a lo .stimolo. E svariati s:figmogmmmi ·p ermettono <.li seg•ttire il fenomeno, in quarnt-0 che alcu·ni di essi - quale segno di arteria ch e ·r eagisce solo ~l stimoli pot enti - <lirmo.strano una inizial e a-ccentnazione delle onde di elasti-cità (come negli sfign1ogrammi normali accade q.uando il lieve peso del mercurio no11 è tale da fare erutrare in reazione la m.11sculatura), al quale segue una diminuzione qt1ai11do il pe.so è tale da irritare 1a musc.ulatura . Spesso a q11este diminuzioni può seguire (2)

11ua improvvisa f.orte fo rniazione di onda dicrota, quando il peso aume.11ta notevolmente , a ,d imostrazione di una parete che dopo avere resistilo si accascia sotto un peso ecce.ssiv·o. '"fale interpretazk>11e ·p are a me sia q11el1a che 1u.eglio permette interpretare i .nu.m erosi tracci.ali. e .osi evidente è per me il fatto, che osserva.ncl0 la collezione d ei tracciati ho rapidamente l'in1· pressione dello s:figmognamma di tipo ipertensiv·o, anche senza conoscere le cifre di •p ressione; e tale tipo è così caratteristioo che può talvolta esistere anche indipenden.te mente da cifre elevate d1 ·pressione a·rteriosa sistolica e diastolica in ammalati .n ei .quali lo studio clinico di.m ostra trattarsi di individui a spiocata dr-ritabilità arteriosa. c .oncluden<lo: ~si site un primo ti!po di iperte11sio11e arteriosa, quello nel quale si può dimostrare una special e irritabilità della musoulatura delle inedie a rte rie. E mi -confortaino alla interpretazione data di ipertono meccanico della media art E.ria anch·e l e osservazioni .numerose e interessa11tissin1e che De (iiova·nni e Zoja fecero s till a irritabilità vasale. Il De Giovanni d escrive 00111.e contrattilità ·p rovocata da lle arterie, il fatto che:: se dopo aver palpato l'arteria radiale di un individuo la soffreghiamo ·per un po' di tempo, possiamo constatare che il traltto tra umatizzato, a seconda delle sue coudizion.i, ri1Tllane contr.a tto più o meno a lungo. Lo Zoja, seg11endo il concetto del De Giova11.111, fu i·ru:lotto .a i11teressantissime esperienze. Dopo aver applicato un sfìgmogr.aifo di Dttdgeoncl alla radiale, con l 'i·n dice e il •p ollice ecciitò bruseame11te la omerale a m età del .b raccio s·tricia11c.l o\·i sopra tras\ ersalmente : constatava con ciò aabbasta·n za frequentemente 1t1ua modificazione locale d·e lLa curva del pol so, caratterizazta da una nlinore ampiezza della pulsazione, dall'avvicinarsi clella .p ulsazione dicrotica .all'apice della p ulsazione e dal dimi·n uire di importanza della elevazione dicrotic-a, ciò che è a nche indicato dalla maggior incli.nazio.n e del dicrotismo. Dopo .poche pt1lsazioni (r-20) il pols o ri1torna quale era pritna della. eccitazione dell'omerale; (qualche volta il ritorno sembra preceduto da una esagerazione dell e sue proprietà). Si deve amm·e ttere per tutto ciò UJ1 aumento del tono della ·p arete v:a.saile, una contrattura lieve delle fibrooel·l ule musculari. » (Zoja, Bolle ttino della S ocietà JVI edico Chirurg ica di Pavia, 9 lu.ig lio 1892) . I due autori n·o n st11diarono tale irritabilità i11 oonfronto dello stato di ip~rte11sione; il fatto però mi pa·r e del tutto simile a quello che io ho descritto inello sfigmogra mma di numerosi ipertesi, e la i·nterpreta2ione data .da De Giovanni e Zoja mi a utorizza a ritenere esatta la interpretazione da me pure data. E se cosi è, il segno di 1

1

I

1


[:\NNO

XXVII,

I~ASC. r2]

t

SEZION~

Zoja potrà qt1asi certan1e11te acquistare notevole i1uportanza nello studio dello staro ipertensivo. E ciò sto st·udiando. Il primo tipo di .sfigmog'ramma descritto parla di .spasmo della muscula1tura della media arteria. Ma esiste un altro tipo di iperte nsione arteriosa ltella quale tutta la si ntom·a tologt.a e specialmente il forte aumento -della ,pressione diastolica stanno a dimostrare arterospasmo e lo sfìg.mogra,m ma invece non dimostra irritabilità della media arteria. Gli sfigmogrammi dimostrano che man mia110 aumenta la pressione .s ull'arteria radiale au111entano ancl1e le 011de di elasticità, diverse dalla l10t'llla per il solo fatto ch e esse si mantengono anche a pression·i molto elevate più verso l'apice della pulsazione in quanto generalme11te non accada, che non si accentua.u o in proporzione alr'aume11to di pressione e per il fatto elle il polso perdura anche a pressio11i elevatissime, proporzionali alla elevata tensione arteriosa. In questo tipo il polso può essere letto .solo in rapporto allt • 111isure di pressione, .non potrebbe essere interpretato per la sola forma. In · questì ammalati lo spasmo è pt1·r amente localizzato nelle arterie terminali, secondo la concezione della ipertensione classica. I"a distinzione Jatta di ipertono puro delle arterie terminali o di iperto110 di queste acc.ompag11ato da i·p ertono delle medie arterie ha non solo u i1 valore di forma ma a mio parere un 11<?tevo1e \ 7alore teorico e pratico. Fino ad ora, parlando di arterospas1110, si concepiva una contrazione della n1uscula tura arterriosa ostacolante il passaggio clel sangue spi11to dalla sistole ventri~olare nel campo arterioso, per modo cl1e 11ell 'tluità di tempo .non tutto il sa11gue poteva fl.ttire attraverso le arteriole •ristrette. Ne derivava cl1e le arterie cimentate nella loro elasticità, si doveva'llo dilatare. In periodo diastolico 1'elasticità arteriosa entra,.:a it1 co11trasto con lo spasmo arteriolare, La parete art eriosa continruava, per così dirre, lo sforzo ·ca rdiac{J restituendo lo s forzo a<:-cumulato e in tal modo restava aS.sicttrato il flusso continuo del sa11g.ue. Ma, molto clisc11te11do di elasticità, poco c i si cura del tono (lella musculatura a:rteriosa non s·o lo, ma a·11cl1e cli ttn altro fatto cl1e credo della massima i1nportanza. Si tratta di spasmo della m1tsculatura arteriosa come se t·u tta la musc.u latura avesse la stessa funzione: essa è ben diversa a seconda del tratto :arterioso. Con1e· già dissi, se noi im1nag1nian10 uno spasmo arrteri 01l·are, n1ei veclremo, per fo;rze contrastanti, fnvori1to l'aumento del campo arterioso e favorito il circolo, ma se noi pensiamo che la t11u.sc111atura delle a rterie maggiori pos a at1mentaTe note\rolmente il proprio 1

PRATICA

357

tono, dovremo anche amn1ettere che tale forz.a si opporrà alla dilatazione dell 'arteiria, a ven<l o perciò non un 'azio11ie analoga ai muscoli artcriolari lna azio11e del tt1tto conbriaria. E il cuore sarà obbligato a molto maggior lavoro percl1è 'la pressione dovrà essere mag1gtorn1eut e innalzata per il n'1ant€'nim ento del circolo. Si verrà a uno s tato mi0lto simile a qttello dell'arteriosclerosi: qui l'arteria non si dilata per les1on€ ii1sita nella parete, là per u·n ecc-esso di tono della tnusculatur.a. E anch·e alla ·pa1pazio11e tale fatto appare : ac~de spesso di avverliTe un'a1-teria così du.·r a e resistente alla ·pressione dà portare a sosp etto di arteriosclerosi laddove si tratta di arter05iPasmo. Errore - e lo vedremo in altra nota - gravissimo, spesso fatale perchè .port'.1 a terapia errata. Danno di non s·econda ria importa:nza può essere anche .questo che per lo spasmo della m11sculatuTa a rµonte dell 'airteriola , si v·erran110 p er cosl dire a for.mare delle stenosi relative ch e diminuiranno la pressione al di là dell'ostacolo: 11e vien·e perciò diminuito lo sforzo utile della pressione aumentata. E s i noti che gli spa.sn1i possono essere localizzati. Ed è da. chiedersi se c-0me può esistere una i perte11sione delle arteriol·e e 11on dell1e medie a rterie, non possa accadere anche il fatto inverso, poichè se così fosse, se potessimo immagi11aTe ttno spas1no delle n1<edie arterie e non delle arteriole, il dauno idra ulico saTebb·e en.o rme per il circolo: da pressioni sistolich e alte s i passerebbe a pressio11i clias toliche bassissime. E è pu·r e da studiare se i1 ell'arterosp.a.sti co, S·e nello i.11dividuo con irritabilità a·rteriosa il touo arterioso no11 possa arv1ere delle modifi.ca.zio 1ii molto più ra1)ide· allo s ti111olo di quanto i fisiologi h.a11110 stabilito per le .arterie norn1ali, l)ercl1 è se cosi fosse, se noi potessimo ammettere cl1e i11 con dizio11i patologich·e il tono arterioso i11 toto o dis trettt1alme 11te potes'Se modificarsi rapidamente a llo stin1olo, potesse ad esso reagire c-011 u11 coutrrosti.mol.o, a seconda ·detto spasn10 fos.s-e sistolico o diastolico avren11110 t1p1 molto <liversi di arterospasn1-0.. Come l 'a11me11to di tono diastolico della media arteria ostacolando la dilatazione arteriosa sarebbe di dan•n·o cat«diaco grav~, l 'a·un1ento di· tono. i11 periodo diastolico sarebbe u11a forza attiva che s i aggiung·ere1b be alla forza di retrazione elastica dell'arteria, favore11te il circolo. ~1a qt1esta supposizione è per ora beu lungi dall'essere di111ostrata. ,Coucluden<lo, dal! 'esame di n nmerosi tracciati, posso ded urrre ; 1° Che nello s tudio cl ella i perten sio11e si de\' e te nere maggior con to ciel tono della mt1scuJat ura arteriosa. 1

1

1

1

(3)

I


1!4 POLICLINICO

l'hc l 'i·r rilH·bi li tà .a rlerjosa l)llÒ es~ere tol (1 lc 01)pt1'fe distrcl1.11ale . 3° Che esistono !(ltte tipi pri.11cipa1i cli i1)erlc11sioue beu clifferenziabi1i dallo s.ngu1ogra1111na : qttello da ipertono delle arteriole e qt1ello da ipert ono delle medie arterie. ' 4° Cl1e la unione dello s·p1a smo ,d ·e lla arteriola co11 qttello delle arterie maig,g·iori 1nodifica il tipo i1)erte11sivo at1menta111clo 11ote\1ol111ente lo sforzo cat~diaoo -e il <la11110 circo1at<>Tio. 5° Clie per un esatto 1co11cetto della for111a della iperten sione occorre t111ir·e alla n1i sura d e lla pressione sistolica e diastolica, ancl1e lo sfigmogran11na. 2°

\'a avt1to ti c i)arti a t... r111ine, s1)011ta11ei, l 'nlli1110 or s.ono ~ 6 1(1J1ni. Nessuna ii11fertn1,t à rlegna di nota. Da quattro a.i111i co1uin ciò a 11otare n1estr1rtzioni di . dttraita supenior·e a l normale doloros~ che . in seguri.to s i necero :irreo·oL'lri con 'forte a·nli~ C't po ed assu11sero d caratteri a .i 111etrorrao-ic. J ì 11 0 yisiitata u.iena ',ap1~1e .dcl r917 d a.I prof. D e Paoli , Jl qttaile riscontro la presenza dii ttn fibroma (lella parete anteri ore dell'utero e consigliò un atto operativo che l'atnmaJata rifi111.ò. La perdita di srungu e da~ gen,i ta11, qt1asi co11t1ntm . da qu~alche mese, sj era accentuata cl~l cluc: .~Jorni e f'1i era acco111pagna.ia da vdvi doliorti al hasso ·ve11tre ch,e ri1s1)on cleva110 alle regioni 1on1ba-ri~ : la paziente parago11a,,.a qttesti 1 d olori a q11e11i del parlo. I__,a som111irnistrazi 0 u.c d-i stiptic.1 o da sedati v,i , c11 e era s t ata pr1o vata, i1011 aveva arrrecaito ,·ant ,. . o· 0··1·10 . A ll'ispeznon e 111111a si nota,·a cli i1111porta11lc; << 11 'esploraz·i.one ,·agi1nal~, dovo a,·ere a.1>lonta11a ti 11u111erosi coag11li san g·t11g-11i, si percepi,,a t111.a 1uassa 1c1ii 1c,o nsnstenz~ fì.l)tosa, cli s upe rficie Jisci~, >tl el voI11n1c d·i1una g-1ioss a .a:r.a n cia ch e fuori11sci,·a dal cana11e cervic.ale . L'tttero era aumer1taito di ,.<Ylttme, speciie per qttanto rigttarda,1a 1a parete ante11iore, diov1e ~i i)ercepi,·a il t11n1orE> , il resto de118 s11 a Sttp erfic.1c era rei._gol a·1~e. Il t11111ore ch e si percepi,ra 11el coll o t11terino all 'esplorazion·e b1111a1111ale risulta,'a far corpo co11 '11tero : il d ito espl oratore lo co11tor·n.av:a oon1pletamente e percepiv·a i bordi del <eo1lo assiottigli ntii . . . . . . . . Dai dati ia11am11esb1cJ ,e da que11.1 obb1iett1,,,1 t enni tratt a1·si di ttn fibro-111iom a sotto111tt c'o so, 1.1 qtt al e, sotto l'e contraz~o11i ttterine, \11e:iiv.a per C'os1 clnre !id essere pa:rLotJ.4:0 attra,~erso 11 collo 11tc~

1

/

< l~b

()SSERVAZIONI CLINICHE. l ln cas•» •li fibroina soifonn1coso dell'11tero operato r•er via vaginale.

1

.Nota (lel p1~or. C'AI<LO I{I~A 1,no RELGnANO .

] . fi bro111i dell 1t1tero ad evo1 ttzione vagi11ale I)OSsono orrig'iuarsi ita11to d al corpo cr0111e dal col110 , . 111 g·c11Jere so110 ped1v11co.lati 1e costiltuisoo110 in tail Cél•SO i polipi. I fibronii sessili o sottonz ucosi origjnaiti sotto 1a 111ucosa t1ter.i11a, fanno spo1rgenza 111ella cavità la qnia1e ·vde1I'e ri e111pjuta e dijl atata fino a che, per la susseg11ente (1ilatazio11e clel collo 11terrino, l)Oss o110, s pieoie nel periodo n1estrùa:1e, far capo . . 11~ ' T iag·1 11a. Nat11ral111ente ciò è 1nolto più fiac.itle 11c:r i pio11pi11c;h e per 1 :fibron1i sotto1nucosi sessilti : l'nro110 cùescritti polipJ cli tali di111ei1sio1ri d·a riempire t11tto il piiccolo baciino sicch è s i fecero vis1hrii]j a.11 'ost:io ' ·ulvare. I 11 p;enetie i fibro111i sott<1 11111cosi di tale caratt~rc son.o rari, percl1è i~e a111 111alate vengì0110 op erate 1)ri111a cl1e ul tumore rag-gri1unga ttll \70]u1ne cc:11sidei~e·voJ1e a causa de111e gra·vi met1"orrogie che i111ipongo110 tratta111ento s pesso cl 'ttrg·enza. U11 caso di volttminoso fì.bro111a sottoim~oso estratto per vja ' 1aginiale fu dtescrirt:tio da Carle cd tt 11 a ltro an~logo, operato per via .addom~nale lu ruportaito da 7kl!11cla a l Co11g·resso d.i Ostetricna e Gi.n ecologi a ch e si t.-ien111e i 11 Ro1na nel r9r3 . Io ebbi occasione <l i operarne ttno jn quest'anno cl1e itt 111oll.ti punti a 8omiglia a que~l1 tlescritti da Ca1-l e e ùa Zancla. 1

-

1

1

Si .trattava di tale

)J ... -~· .. ,

d 'a·nni 46, abitante i11 Ge1rova, Vnco S. Def-endente, n. 34, i11terruo 4. F11 i chiiamato il giorno 2 agosto (li quiest'anno tlal dobt. ·T ito Bignone, n1eclico curante e trovai u11a ÙO<J.Jlla in .condiz.io11i di deperimento g·ra:ve, i11 staito dii an1emin acuta molto accentt1ata ed i11 pred.a rac.l una metrorra.g ia abbondante. Dnl l 'i11terrog·atori o appresi cl1e 1a pazie nte a\ ·e(4)

'

1

1

1:-

l"illlO.

A vetJido fatto diaQ:11os1i idi t1n fibtiOn11a sotto11111c.oso ttnico clel,1a parie te anteriorie d ell 'ud:.-e1~0 pe11Ba~ cl.i est rarlo p·er via vagina~1e-, enttcleando1o dal 1'11tei'o. T~a fi bro 1nio111ectomia , rag11nale era an1cl1 c indicata come la m.eno tra11matizzante dal1a 11ccessità cli ln rnita1-e il massi mo l 'e11tità d e]l 'atlo operati,·o, 1clato l-0 stato cli !trave airen1ia e d~ cl c11e1;ime11 to i 11 1ct1i it rov.avasi la p azn~n te' la q ll ~ l e (lel resto r ifit1ta,1a 011n1si·a~·i narcosi . • Previ '.l disi111ezio11e della vag·.i na ed ai1esiesia locale 11ovoca.inica, praticai dtte inai&ionii s 11l co1Jo c1ell ',u tero ai due 1a ti, i 11 dii col dito i11dice :in1t.r oclotto 11,ell ' utero lacerari l a nlucosa 11rte11i11a ;e la C'aps.u l a fibriasa dJell tt1n1ore e per via otittt&-l. Jo scollai s taccandolo dalla sua liarg·a base (1'1111p iamto e lo enUJCQea1i. I)riaticCLi il rascl1àaine-t1ilo della m11cosa uter.i1ia p er 11n 'endon1etrite co~1ro­ jT1itante , indi s1tturai 1e i11c.isio11i diel collo e 7~ffa1 la ca,;iità itt erJ n a e 1.a vag·i11a co11 garz~ steir1lc , ch e tol s i dt1e gior11i dopo. Il d1::'corso po3t-t)per atorio fu ottnmo, l'a111111al ata fu sen1pre aJ)Ìretica, n1011 ebbe più p e·rdite di sa11gt1e : dopo 20 g·jor11i lasciò iil }tetto. Il Piscontro v ag·inaJ e, fatto 40 giorni dopo, 1)cr111ise di ·n isco11trare 1111 tt·t ero poco più. , ·oln11n.i11oso clel normale, cli su1perficje regolare, :i11 l1ie,·c r ctr0Yersio11e mobile. I"'o s tato ge11crale clell'infern1a era n1olto n1i gli10rato, tanto ch e essa o,reva ripr:eso l e propri e • • OCCttpaz10111. Il p c::-:o as fiori a to pesava co111 pl ef'~i \·a111e11 te 1

1

1

1


f~EZIONE

235 gr. Era <li for1na ovalia:re, superficie i1iscia~ co11sistenza dura, ill)rosa. Appare alla sezcion.e colla tipica struttura jrreg·olarmente fasc.i co,la ta dei fibro mi, di colorjto pall'lùo, poco spl€1udfènte. AJcuni pezzetti pres.i i·n ·v,ari punti dtel tumore \Te Jgo .10 fissati nei vari liqu1c1i : ai1cool, forma..lina, Zenker, .indi incl11si i11 p araffina : le sezioni . vengono colora:te co11 en1atossii1lina-eosina, ,. . G1eso11. L'esame m icr os<'opico mostra che il tumone è costituito di fibre muscolari lisci1e , r accolte in fasci separati da fasri di t essuto oon netti ViO ; a seco·1da del taglio i fasci nluscolari si mostvano in sezione 1ongituc1i11.a1le o trasversale, 11e fibre inuscol.ari liscie appaiono i11 alcuui punti alquanto tozze : sono r~ ccbe à i protoplas11ta granu1oso : l1a11no un 11uclc:o abùonda11temente p rov\·isto di cromatina . Nulla di speciai11e a carico del tessuto conineitti,-o : in alcuni punt1, specie n e1le sezionri clel centro si ha accen110 a liev.e g rado cli ~dema. L 'es'1me i.istologico confer111a quindi la struttura fibrom:omatosa ti pica. N esst1na traccia di processi degenerati vi o necrotici . La porzione d:i mucosa che ri''~Sbe i1 t11more si priesenta atrofica , pri\·a dì glandole ro in qual1ch e punto pri\·~ affatto d 'epite1io. I frustoli rti muccx.i;a asportati col rascl1iamento prese:Jtano i caratteri dell 'e ndon1etrite ·i nt erstiziaJ.e cro11ica. 1

1

* * * L'e11ucleazione ,·:ig'ina1e dei :fibromi sottomuoosi ed interstiziali è una op.erazione già molto in voga per il passato, più raTame11te ttsa.ta al g:orno d'ogg:i. Praticata 1e ben disciplinata da A mussait e VelI•eau nella prùma m·t tà del secolo srorso, permise l oro di est rarre in tal modo g rossi fibromi inter~t i z.i.al i. C:tdde per opera <li J arjavay e d1 c;11yon, m entre in America Atlee la d1ftu se. Laingenbick i n Germania, ~ozzi, Peam e Doyen in Friaincia la riabi1jtarono e ' 'i associaro110 ~l morcellement e lo svuotanlJento della massa n eoplastica. Ségo1nd spinse la mi·om ectomia ' 1agiiuale fino al s uo limite estremo: eg1à riuscì a.id estrarre in più di s(ssanta frammenti dei fibromi di 1200 graanl111i . Attualmente bisogna an1mett1ere cl1e la miomectumia ·vaginale h a le sue indicazioni ed a pplica.ta razionalmente e colla più scrup·olosa asep si è una operazi1one oonservatric..e. Essa è incontestabilmente ii1dicata : a) nei fibromio1ni della porzione vaginale del <'o11o, dove è di faci1~ esecu zione ; • b) nei :fi.bromiomi della porziione sopra-vaginale d. el collo: è la 1niomecto1nia transvagi1~le ili Czerny; e) nei mi.o rni sessili sottomucosi del corpo; d) in certi fibromi 1ntramttralii facilmente accessibili . · Quando itl tumore ~ it1 \ ia di in rezione o di sf ac~ilo è a maggior ragione preferri.bi.le la mion1ectomia vagina.le. 1

2

PR1\TICA

359

Quest'atto operativo può r:resentare seri1e difficoltà di es·ecuz;ione e perùcolj gravi. Uno dei pericoli t- ·oostit.uito dall' eniorragia che si vincerà col ta1npooomento,. crome vtw1e Le.gheu, in quailch1e caso l ascirundo i1i sito pinze e1nostatiche. Può ancora prodursi 1'in-uersione del1'utero e la s ua p erforazio1ie che un tempo era spesso mortale p er se.psi , ma che ai1 grioruo d'oggi , usando tutte le 11eg-0l1e clell'asepsi, non costit11isoe una con1plicazioue molito p.eri.col osa. Certo che se si opera s opra tessuti i nfiammarti ed i111 sfacelo è a te111Jere la peritonirte, come ebbe I~ae.1ger, il quale per via lap aratomica suturò l 'utero che ave, a perforato, mentre Waertk ia:i un caso si111ile fece con tsli to f a\·orevol.e l 'ist er ectomia ·vagi nale . Della Torre riportava all'ultin10 Congr,esso cli Os tetricia e (;ineicolog.ia dii 'R om.a un caso in curi. durante l'asportazione di un volt1mrl.noso polipo uterino ebbe a produrre la p erforazione dcl fondo tlell 'utero. U 11 ai1tro pericolo di questa operazione con sist e n el [atto che le 1netrorrag1e possono prosegu.i re p erch è 1nante11ute da a ltri miomi lasciarti nel1:utero ed d.n og111.i n1odo nodi -fibrosi non sospettaiti possono essere i) unto di par.t enza d~ recidi ve a scadenza p iù o m e110 hreve. Quando il punto d 'impianto del tumo11e è molto in a lto, l 'operaziione può essere un po' oieca, mancare di completa sicurezza e spesso essere dci l t1 n ga esecu zione. Resta v.erò fuori dt1bbio che Ja miomectomia p er via ·vaginiaile è operazion e oons.ervatrice, poco traumatizzante e 11el <'aso mio preferibcire ad ogni altro atto operativo .

-

1

...i\:\f USSAT. °Piff é"rrl'oire

S'ltr l' anatomie pathologique d es tumeurs fibreuses de la niatrice e d e la possibilité d e Leit.r extirpation. « Revue méd 1cale », aig. 1840 e Paris , 1842 . J i RJ \ .\,.. D es opératio1is applicables aiJ-x corps fibreux de l'11,térus. 1850. ' "". L . ATLEE. Tlie sitrgical treat·1 nent of certai.n {ì'Jroi d tuniours of ilie u.te·r us heretof ore co1iside red beyond t h e r esources oj art . Philadelphi.a, 1853 . Hl r-:: ·~ ~ B RO\:VN. Obstetrical 1·ra11.sactio1is. I.(ondres, 1862. L . III, pag·. 67-79. Il l' .1CAN. cc Edimburg- med. Journ. », f ebr. r 867. I~. XII, 2a parte, p . 206. GUYON . The.se d'agrégati.o n. P aris, 1860. Fozzr. De la 'Valeur de L'hystérectomie. 1875. Cz ·: t -.r\·. « Wiener 1ned . 'i\Tocl1. », 1881 , n . 18-10. 1-1Ez · ~NEA u. cc Bull. de la Soc. de Ch1r. », 18 janv., 1835. P ÉA ~ . « Gaz. des Hopit. », 1886, p. 445 e l 169. ~CH\.VARTZ . « St1rg., Gynec. », 24 nov. 1896, n . 43,

G.I'~ N=À>J ·

D e l.1hystérecto1n ie niédiane 'Vagi riale ( o • •11e moyen d 'extirpat'io1i d es fibron1es sous111 •tqiieux;. << Thèse cle Paris », 1896-1897. (5)

I •

,


fL POLI CLI NI CO

De la c/J i ru rgie conse1 ·vatrice da1ts Le t1'aiten1eJZ t des fibro111es zt,térins. cc Progrès mé-

Lo NG l.iET.

dical », jt1il1 et, I ~99 · SEGO~D. Comptcs rendiTus <le la Soc. Obst. et Gy11. de I)arj s , 1900. D .\ RTIG"CES . c: Ji ir1trgie co1iservatrice de l} uté rits et

des an11exes dans le traite 1ne·n t des fibro111cs. Paris, l\ lal'oine, 1901. l .EBADIE-LAGRAVEET F. LEGUEU . « Traité de Gynécologi e >> , 1904. Pozzi.·« Tra ité cle .Gy11écolog i e », i>aris, 1905, pag~ne 389 re segg . _..\.. CARLE e L. HERJ..TZKA . <e ~l'raittato It. cli Cl1ir. », ,·ol . V, p a rte III , pag. 209 e s.e gg. F ORQUE e G. lYJA~SAB lTA u. cc C~inecol.ogii.e )) , 1916, i)ag. 297 e · "eg·g·. L. ZA:-.lCLA. U1i caso raro di fibro·nia sollo niit,coso d ell 'i,,tero ad e'"uOl'uzio ne 1•a ~·i1iale . Congresso cli Ost etricia e Gi11ec. di R oma 1913, .-\.tti, p a gine 364 e segg .

F.

LA TORRE. TI olit11ii1ioso polip o uteri1io gra--~, e ni e nte conipli calo . .-\ tt<i del Co11gresso di O s t etrjc~a e CJ.inecologia cli Ron1a, 19r3 , p ag . 408 1e

!-.>egu.e111ti.

SUNTI E

RASSEG NE~

NEUROLOGIA. J

Il sistema simpatico. .-\ X.\ TO:\T: I:\ DEL

S i l\tIPATICO

I~

GEXERALE.

Il <l ott . J. 1'rias esponendo a l III Congresso dei 111eclici 1tli -limgt1a catalana (Revi sta espafiola d e 111edici1ia y ciritgia - aru1 0 1919, n. 14, rpag . 439) 1

1

lo stato aitt11•a·l1e cl elle con oscenze 11ostre initonno a ll'anato111ia clel si,m patiico, mostra c on1e Jo st11dio 111o<l•e rn·o fa1ccia ris.a .Jta.11e .le co11n1ess.io11i di clietto sis.ten1a co,11 dl s i,st e;ma 1certebro .n1iclollatl.1e, i 1in1it1 ùe11·e q11ali so11.o molto più .est esi (li q11el che non si credesse iprima: la SIUJa a tbitt1cli11e acl 01)erar e in di{pen clJel1lÌìeil11len•t e •dai 1Cte111tri 1oer ebr10 1nncl oll a.ri g·li han.n o fatto dawe il ,no·m e di siste 1na 1Ler,..cJoso aHlo11011i o. Esso p u ò di,-idersi i n si11ipat1co proj)ria111e11te detto e i n siste1na parasi1111

patico . I g1n ng·l i s i1111)atici 11'anno la loro origi.rue cla 11 e uro n i efferenti co.nten uti ~rn m i.t i'·a111e11 te 11el1 ·asse 11er,·o o dal qt1ale si sepa1ra110 .niel corso clell o sYiltt f)lpo . e nza per aJtro perdere le proprie co11nessio11ì con ri.l 1nid.ollo. Le ,.,__,;e efje renti del si 111patico propria111erite detto 111asco110 q na i ei&"Clusirva.111 ente (la.Ila porzio111e tnic.lol]{l,re .colllff)r~sa fra l 'oriigine rea1e cl ei n eryi che ,~a1mo rull 'a11to superio1~e e q11ella clei 11e1..\' Ì che ,·an no a1•1'in feriore. Le cell·ule s irupaiticl1e si d.isti11guo110 c.1a1le ce1lule nlot nici son1a.ticl1e per le. scair e c.li111e11..;ioni etl il loro as-.e t ermina 111el ganglio sin11)atico . (6) \

~ttesti

assi. ri,·estiti di mielina costitu.i$COno i

ra11ii co11i1t·11ica1iti bia11 ch i. Ga kell ha di ,-i so i gangli seconiclo !la loro :-.itu.aZJione iui laterali o 'Vertebrali, pre'"vertebra li e I er1n:inali .

I 11euroni dei ,g1a 11gl1i ,~erteb·ra1 i in,·iauo assi c he cSi mettono IÌilll :r~iziou1e c·on 1lia radice a nlter.iore del ner\'O 1riU1cbideo carriJSipi01111de;ute :f1no a dis tribui.rsi con. i rami di .q uesito ·nie11.e ghiandole, . va S·t , 1e.c e . I .n·ev~tasisi d e i gian,g·li pr.e,·:e rtebr ali ;te11.ìtlllinan.o e&~lsiv,a;inenltle ;ne:i '\T.lJSc1en1 J()IVJe. ·gi u,ngono 1seg u.endo seJni·pa.ie il 1c1eaor;so dei Véllsi . Ga111g.J.i vrerteibr.al~ itiipici S·o uo •q-ttelli che foirmano la catena tomciaa e lomb.a re; gan•gli tipici pre,·er.tebrali, i l sien1illtniaTe, !il ,mesenterico i11iìe. rtore, ecc. _!\ltri gaugli sono m.l!sti c ome il ce r'Vica lc supe rior~ le cui fibre postga11.g lj,011a ri, seguendo i ..rasi e i net v:i ~ran1ici, ten1n.ina11 0 u ell'occhio, mt1cosa, ghiam.ddle s1a1Ìf'\1a!1i, 1).eùùle . Il seco1i.do gan.g·lio cer'Vicale .e.là ran1i a1l cu ore e al C01"po tiiroii.d eo. Il terzo, i l g·a11g·Lio stella to dei fisiologi i11,·i a r arrui iai11a p1elQe de11' a1ito :s111)erio11e e ad al ct1n·i Yisceri, s p ,e ci a] 1111e:ntte 1a1l c u,o.re .ecl ,a!l.l 'appara1to b·ro1ruchiaJ.e . Il parasi.111 patico presenta : tma porzione 1nesenc.ef ali ca i cui ,11eur-0i11i pregangliiari t erminano 1n1e l ga11glio ciliare, dal qu.a:le i rami postgaingliiairi .si 1c1i s.tr1buil~on,o a 1lo ~fin­ tere dell'iujldie ed 1ail lll'll ·c o110 ci:JJiare , UJlm .tYOt"zio1ne 1b11l1bar:e le ettii fì.b re a1cco1n1)ag1iano il facciale e t ermina no nel ganglio sf€nopail.atittJ.D •ed otico, 1d is.1n".ilb1UJenrliosti p .oi iall.€ g·landole e \"1asi1 cl1el'l,a 1111uoooa 111Jaisate, J?aJl,a tirna, gt.1ia.11ciale, g-engi,·ale, fa1riu,gea , alla paro tide, 1ecc. .l\1lrt::re :fì1b1re ac.co1npa·gnléllno j1l g·losso faringeo .e t e1m1in1an10 :an!Clhe a l gatnigi1iio s fei11opala.ti·no ecl otirco. _t.\iJt11e i1ntfì.111e 111 pnezl>H,ogastrico ed orig in a11110 i 11re r\·i modera.tori iclel cuore , o i nen·i termi11anti n,~i bronc hi, od i 11ervi motori d ell o sto111aco, intestino, od i se~reto1ri del pa11creas, fegat o, st01naco, rene , ec.c . I...a iPOr zi1onre 1saara1le c~el i)airiasiunpati·co compnenrde ,solo i rt:re primi mmi cli1e :fio11ma110 il n er,·o pelvico : lie s1t1e fi1b1re .1)reg;a1ng1li on1a.ri tennina110 nei ganglili d'el pliess·o ip oga&trico da l quale le fibr e pos;tga11glia1r~ si c.lliiSitri{b:u itSteono megt1i organ i genitali, nel ·colon , r etto, ,·escica . Le v i.e iafferre nrt:i dieil si 1J111Jati1eo diesti.110,te a 1trasw etite:r.e ai iee'l.l/trri n1e1r\•os'i le imiprressn0111i d<?-11 a ceniestesi ,-isc.en."1(1111e so110 •poco iconos ci lt te. S. G jl \ 71enuet, F. Gal11,ru.it. l\Iorné~ ai fatti i)recedenti aggiu11igoo10 c l1e \.·i è nell 'uon10 tw gan glio rcli natttra ·n:er,·osa fino a<l oggi 11011 clescritto e posto n,el punto cli ein eirgiet11za t1ell 'arteria t11e-


( ..\ x~o XX \. ll, F .-\SC. 12]

SEZIONE

sen terica inferioire, il c1t1,ale ser\·e a stabilire l 't1nion:e 1lier,·asa fra J'a1p1)1a1ra1to genit o n ri11ario e ].a p-01r~iaue teo:1ni1 11Jarl-e 1c1Jell 'i111ittesti1110. Q,t1esto 1g.a11,g lio è foJr.tie l 'om oilogo cl el n11eise'llt erico 1n-beri ore 1c1e1Ll'a111~atto1miia teo)ni.1)'arata e cen tro dei riflessi ,-es.c~tou-enal e, Pe1n()a.·en1al e, reuoci.nt1est~11aiJe, ecc. 1

1

FISIOPATOLOGI A D E L SI MPATICO A.DD0!\1iNALE ·

P RATICA

tvrì cln1 ples, ·o i.p og·astrico 1e st imoli i·:iibit orì da·l1·o splacnico . Nella ,·esC'ica è [)iù ,aic·o enJbt11ata l'infi1l'en za del :,~ter11a 111 eD:o:so · 1c,e!n1tral e . ~ La sec,rezi01111e eslbeir11~a 1del p.a111creas aittri1b uùrta. i1ri mi ti·, ~am1e:nit:e ia1ll '1ooci1batZioine :n .e r:vo:sa, più taxdi si ,·icle d·ovt1rta aJl'iazi1ooe del·l a secreti1ia e se la eccitazione tClel :v ago stimolia la secT1eziio1ne è percl1è 1pr0·\ "00a ~a <)0111t11azio1J1e 1cl ello s1to1n1:aico ed i l y11otamenrt:o clel s1n:o 1c0tnten1wbo 10011 Ja formazione co11segt1e1iite ·d i .secr.eti.n.a : ii 11 qu anrt:o .a ll1a. seic.r ezion.e i:n1:1erna cle1 11ì1a1l!cr.as tllJO"n 10011:osci3Jn10 le irnflne:1ze n.er,·ose ch1e ,.i interve:rugolll.o.

La clisti11zion e f ttnzio·aale che si è te11.ta ta di fare fra il g~llllPIPO bulbopn-.oit111Jber1a.nzjale del sin1patico (o vegìeta ti \·o a 11:tio11omoi) ed ill g1-iuippo toraicioo (o s.i 1npatico piropiriamenite detto) è preP ..\.TOLOGIA DEL Sli\1P-~TICO ADDOMINALE n1a.t111ra : la .prete ·a azionie tantiago11ùsta cl~ c1\1e·s te formazio.n i i 11 al.c1111i ;,·i:scieri, .comp;r1e so i1 CtùOTe, ~ELLE AFFEZIONI NER \ OSE. nan è :&tait a d imo st111ata e i fatti .01110 111olrto più { « .R ei.' i sta cspaf1 ola, ecc . » , c01nploos~ id i que111 0 c·h e 11101n f1aireb be su1pporre la Doct . _-J. . Pi Sit1ier, f. J'vl . Bellido , L . Cervera ). fa<'i1e ·di \'1~si.o·ne 111 ,·agatotnia e si.n1p1a.t i.o ot o.11ia . I~e co nclusioni i)ri11icip.a·li sohe1111.a1 tizzat e dal 1d .r I.:e a..,eùazioni clielle f.unzio1ni s1impati ch·e con le C'.totet ed esvoste a l III Co.n1g:res1so id ei .m edici di ~urr€111ra:1 i 111Ì.s1t1l1ba•111~ chiare q~aindo sà. p .e n.si al.la l1ng1ua .e;a1tala.n.a , ,so·11'0 Jie siegn1e nti : can.111ne ·o ri.g in 1e e1111briol1ogica delle .cel1'11le sà.mpaI dolori d·e.l J)lessoo S{)il:are &ooo determ in1a1ti tiche e cron11afli1Ji, 1)at·e r11tel1a clJre :ri~'relasi p~.ù t1a.11a sua dist ensio11€ o 1d.all:a ~,rriit~ionle delle sue tarcli con la elettiyità · dell '.a drenaìi111.a st1r simpatermi·n a.z..io.n i , ·i s1cierali . ' tico, ed ai 11·umer-0si ramri. d·e l ·s in111a tico che si X el1e tabe l)itlÒ 1p1resentarsi u·na 1defe.cazio,n ·e c1is·tribt1isco110 ai siurme.n i . im1periosa : i111 buJt:ti i caisli idi iuàJbizio.ne della ·v iia X ei ri1g"11.1a rcli clela a s.ear1ezd.•onre ga.s.tr1c.a, delle cl11,E> s11)eci1e ·d i cau;se c 1h:e ,.i ~i1te;i·,·e11gon.o , le ri- piira1ni·d ale si ·h a .dief.ecaiZio.ne illlV:olio.nta:r.~a . I \1omiiti dei tUrlllo.ri c.etiebirali po.sson.o .apQ):arire flesse e le ol1imi.che, 11e pri1ne iag·isco:i10 sullo st o111aco per 1nezzo ielei yaighi ·n o111 .s.olo n11a ancl1e per i1.1; ielivers.i pe·r iodi clell1a 1m·o ev-0l'l.l.Ziio1111e a .secon1~ia nniezzo <li ailtra , -ia o.ggi sco1101sciuta clato 11 per- deUa Joro situ:azi1011;e : .111el tr:atta,menito rcl!e.l le gan1sistere de.11o .stimoJo siecretoir[o allllche d·Oi)O l.a re- 111e • clel cei1\·e11o, è .il 1p:ri1m o sintomo che soomcisione di tali ·11.er\·i : n ei rigt1·a irdi clella motilità par1sce. gastrica è as&qdruto cli.e lo 1s.toll11aco separo1to da,l ' Le crisi gast1rilc h.e taib.e ti;ch e si p1resenité1!11Jo d'~mYago e d.al si1npatico c011ser.,·a tl1na certa motilità : proy·"·i s.o con ipe11clo ri·dri,a, ald0omp1a·g.naite talo ra esiste .n el carclia,s, .n el fo111d10 niell'a:11tro l)Ìl'Orico, tla bro,u co·r rea , s·c1ialorr&, triit10rrea ·e 1co11 ttna 11el p iloro, t1·11 grt1ppo .specja}e cli n:ettro 11i ch·e intolleranza to·t ale d1ello stonna·c o ,·er so gli ,alimettono in .nelazi1o•n e le di,·erS\e ~orzi«Yni fra loro mentti eo1n·pre.sa l ';acqua. e coniferiJs·c ono al1o s,t oma.c o l 11IB. 1notiljtà in1d i·Gli a.ttiaocchd. epi1etiti1ci ·n te i -viao:i p.eriiodri. ,pres.e11pen(len,te . ta·n10 si11tom.i cl•ella sifeu.1a 1dig1e sti1V1a, 1co n1e ;}o sbaP.er 1'i ntesti•no, .esisite ·tlJDa c,oordinazio n.e per· digl i.io, i l nio do eipiga;st rico, l a bairra re.oli ca , i \'0fetta fra il e Ju.nzi,oni cle.i ·va,r i , eig menti iclel tttbo 1niti , J•a clefecaz'ioll11e, La .mi1ruz..io1111e. llig.esti·vo ci..n moclo che il a f,u·nzion1a1ità di cias~wn _.\.bboncla·n o 11·ei :psieaisrt:enriiei .g li S}J.asmi })ilori.ci s.eg·mèi)Jto ,è .1rno s1tii1n10110 p.e r .La fu;nzione 1de1 se- e le o,p pressi.ou.i .g·asftriic,h 1e. gue11.te . Picoo1li clisturbi aicld·Olm~·nali polSS•O DO sca.tenta•re La in.11er·\·azio·n e ,~ason1otTi:ee .acldo,min·a le è e- il del irio all1uci.niartarci.o. ser·cid:ata da 11·et\·i ,-a:socosrt:ri.ttori e ,·asodil,a ta.to\ti . I di1stt1r 1bi ·ematirvi ipa:ov.o:ciaa.io s·oar ieh·e simpa1. 'azion.e \1asoc-o stri1ttri1ce tC1.e1[o s p.J1a;c11 ico è 1eg·0Jta tiche con. nod 0 epi1g·as;tirico, irl1ia r r1ee, ·eoc . all 'aiclre111ali111a., p1t1ò an1ch,e .esie1r:ciitair.si i.ndiitJendenLe 1a:Croparestesie , l '1airit1ni1a , 1e ip .aJipitazioni ditement e cla 1essa . L 'a.z ioue d ilaitiartr.i:ce è t aloira Le- 1no.st1"alno 1e 1correliaz'i101ni fra l 'la!pip:a:rart:o ieardioivagnta a corpi ipote111sori d1e1 tip.o 1d ell'i.stamiua . scoliare tc1 jJ s impa1ti1co digiesti:vo. ~»ella ftLnzion1e rena·lle, g1li 1sit'tttcli ·degli L.\_I\.. perLo s.biadi;glio è . J.11J01rt:o f11eqruent e sotto foa:ma di 111ettono ieli 1Slt a1b ilire u1n1a .c1i:s501ci1azi.o.n e frai la fun- <::iris i i n i.1i:di'\·.iic1t1i 111e1t1r0lti1ci. zio11e fì1tra:nte e l'atttotossica clei 1reni 00 autoNclle ne11r.osi p:i cico1.i stimoli po:-5~011,0 pr!o v.oc-a:re rizza110 ad 1a n1111eftere olitrre l '.azioin:e ,·as-0imotrice coliche t1terine e \ "'ei-so .l'epoca della n1e11 opat1sa t111a aziou1 e tcro·fi oa del silll11P1a.tico .s1tti .reru.ri. è 1Cla temere, c1opo ieli:stur.b i del .siim11)atico Sl1nreL'11retere t com1e il 1t1ubo di1gesiti·,1o, è dotarto cli ua1e, la coni.parsa 1di 1111 .b.asec11owismo. motilità propria, .peTò r ioer\r,e a11~he s.ti1111old mo::vro~tELEO~E· 1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

(7)

\


..,62

IL

"

POLI\'.LINICO

SIFILOGRAFIA.

Quando si deve analizz&re iJ liquido cr.falo-radichiano di un sifilitico? ( 1{AVA"CT.

Presse 11iédicale, 1919, n. 57, pag-. 573).

L'aoo.lisi 1del liquido cefalo-rachidiano ci per.m ette att11almente di avere •notizie di capitale importanza .sttllo s tato d:ell'apparato cerebro-s 1)iD1a l1e e del1l1e m1euingii. Lia frec1uen~a d elle 11eiaz1oni meningee ·n el corso .d ella s ifili,de .ave va da •t em•p o richiamata l'attenzione dell'A. il quale .ne ha fatto oggetto di lunghi studi ed ha potuto dimos trarne 1'es is tenza , durante ~l periodo secondario, nel 68 % dei casi s tudiati. Nel peri.odo terziari.o sono più r.are eid hanno •ll!n signiftcato b·e n diverso: mentre ],e prime ·s ono id i un .o rdine più gener.a1e e rivelano il .p assa.ggio, iugac.e il più delle ~ olte, qella setticemia sifilitica sull 1aisse 1 aereb.rospinale ; le seconde sa.no di ordine locale e indica.no particolarmente una l esionie ,·era e propri.a d·el sistema n.ervoso. Le stesse co.ostatazioni fu11·,o n.o fatt e p·er la sifilide ereditaria !rece.nte o tar, ,. Ql\7 a. Osservazioni s uccessive permisero a:1 R. di constatare che certe r.eazioni menit!l•g ee, dopo 11n periodo di latenza più o meno lungo, possono essere seguite da manifestazioni .n ervose cli.niche. In altri termini i disti1rbi t!lervosd aventi per s ubstrato 8·natomico una meningo-vascolarilte (ciò che per .la sifilide è il caso più tiliequente) \S1ono rpireceduti da lesioni meningee che resta110 l·u •ngo tempo latenti e che inon 1)ossono essere rivelate, in questa prima fase, se ro11 con l'11so sistematico della pur:nt11ra l ombare. In seguito l ' ~\. . a veya proposto <li disti11g·uere t lt1e fasi ·b en ·d isti,nte nell 'e"\'Oluzio11·e de lla 1nagg.i·o r parte 1delle sifilidi niervose: u11 perioclo cioè pre-clin.ico che può essere svelato solo m ercè 1a puntura lombare e che incomin•c ia con l e prime les ioni 1neni11go-, ·ascolari determrinate da•l.1a s1)i rochete e può durare talvolta p er lu11go tempo, d11G."ante il •qual e ·g·l.i o rg·aini colpi.ti s ubiscono u.r11 processo degenerativo p.er così dire silenzioso fiiw a q11ando poi 1non si manifestano i .p rimi si11tomi cli•nici, non si passa cioè al secondo p eriodo ii1 cui basta il solo esame cli·nico per porre la di.ag·nosi di sifilide nervosa. Il primo è un periodo d'incubazione che può durare degli anni, il secondo è qu.ello dell·e maniifestazio11i ed incomi.nci,t con i prin1i segni cli11Jcamente irilevabili. Si comprende l'importanza di questa distinzione quando si pe11si che un sintoma clinico, anche apparso d a poco t em·po, non è che la manife stazione esteriore della distruzione di 11na regione nenrosa contro c11i la terapia arri,·a sempre in ritardo. 0

(8)

Se in,·eae s i può dia11ostrare 1a meningo-'\·ascolarite latente che precede il più delle volte i proc:çssi nervosi diella sifilide, la punitura lombare diviene u na guida terapeutica tanto più utile quanto .più precoci s ono 1e swe itlldiicazioni e rappresenta un vero inetodo di profilassi della s ifi- , lide uery.osa. Ciò premesso 1'_.!\... si tlomanda quale sia il m omento più propizio p er l'·esame del liquido cefalorachidiano il quale, co·m 'è naturale, non s i può praticare con la stessa facilità con c11i si prooede, p. e., all'esame d,el s a:llJgue. D.all 'osservazi on1e .di mille malati ris11lta cl1e 1~ reazioni meni11ge~ latenti, pr e111011itrici di disturbi 11ervosi, possano ci.in cominciare in qualU:nque r)eriodo della si:fi1ide : ·s ono assai frequenti nei primi t re a11ni, d a l quarto a:nin o :fino .all'un·d ecimo dimintùs-cono in .modo r egolare, restano stazionarie fino al ventesimo ·p er poi diminuire ancora. Le reazioni .p ositive, accompag.nate da disturbi D·ervos i clinicamenite 1e\·identi , seg11ono à.nvece una cu1·vai con and!fllme11to i11,·.e rso. Ne r is11lta che se ~i ,·ogliia m etter e rin •evid enz,a ò.l 11ia x i 111 uni delle ue.azi.oni Lateillti, bisog·n..a praticare la puntura lombare fra il r 0 ed il 10° ainno: in ,qlllelle però dei primi tre anni bisogna t enett" conto delle reazio11i di ori·gi11e .setticemica assai frequenti in questo periodo. Le r eazioni che persis tono dopo i tre anni sa'l"ebbero l'indice di una 1esione nervosa che può evolvere per ·proprio conJto. Fra l e reazio11i precoci dei primi tre a.nni è possibile p erò, secondo l '_L\., ·d allo studio .citol.ogico degli ·e l·e menit ì celliu1ari, per l'abbondanza dell 'albumioo e 1a presenza di una reazione di ;fissazione positi,·a, clistinguere quelle ch e ra1)preseutan.o t1n'alterazione n et'\' Osa grave a bbenchè non ancora acrorn.pa•gnata da si.intorni c li·11ici di sorta. Tie11e11do conto di tutt1 questi f,aitti è fr.a il quarto ed il decimo .anno che ·d o\ rebbe esser e praticata la .p untura lombare e , possibilment e, più. verso il quarto anno c.he non oltre, p erchè è a llora che le reazio11i latenti comincia110 a dimin11ire ~io ed alla fine deJe due c-ur\ e (cur\·a de1 1e ra1.zi orui latenti, curY.'.l delle reazioni co11 segni cli11ici). Praticamente l' *i\ . consiglia 1questi0 esa me all'inizio del .quarto a n110 e ,,erso il decimo cioè all 'inizio ed a lla fine delle due cur,re (ct1r,·a delle reazioni con segni clinici) . L 'A. riassume poi le indicazioni dell'esame d.el liquido cefalo-rachi·dian o durante il corso del1.a sifilide nel modo segu.ent e : 1 ° Se il sifilitico presenta dis turbi ner vosi clinicamente evidenti, quale che s ia il periodo della i.nfezione, la puntura lombare i11dich erà se la le~ione è accompagnata o no cla 111 e11ii.1~ite e nell 'a1fermait i '\'a p ennetterà di det ern1i 1i<1·r ne l 'i 11tens1t:1 0

1

0

1

1

I


(~\..NNO

XX.\"Il, FASC.

SEZ r u.:--;E

12]

con lo studio deil1a formula leucoci.ta.r ia, p e:- l'a.bbondan.z:a (li albu mi.n a 1e con 1a riceirca d·ella reazione di :fissazione.

PRATICA

PEDI.t\.1"RIA.

1

Se il sifilitico presenta ddsturbi ner"Vosi so-

spetti o fenon1eni d'o11di,n e psic.h ico la pt1ntura lombare mostrerà ·l a ·natura orga,nica o pur.a•mE-nte

neuropatica cli essi. • 3° Se il si:fìlit ko non presenta alcun disturbo 11ervoso il medico dovrà praiticare la puntur.a lombare per assi curarsi ch e il s110 malato non abbja alcuna reazione meningea. la;tenJte. Qualora si tratti di un mala to d.1 cui 11 meclico diri ga la ct1ra sin. dall 'i 11iizi.o dell 'i nfezioine è n ece sario pra.ticare UJn.a pu11tur.a lomb.ar·e sistematicament e .n el cors-0 del 4° anno : se l'esito è posj:ti·vo si continuerà la cura fino a che non diventi negativa. In caso corutrario bisognerà ricominciare q11esto esame al r()'l anno, 511bordinaooo 11 trattamenrt:o, fra l'una e l'altra .p untwra, alle norme generali. Quando invece si tratta di un malaito che vien·e a consultarci per la prin1a ,-olta, se non ha disturbi :nervosi .e l.a malatbia non ha sorpassato il 3° anno, la pt1ntura può essere diffe!tita al 6° an;no : se ci consulta f.ra :il 6° 1ed il lo? anno la puntura dovrà essere fatta senz 'altro. Dopo iil 10° anno essa do,•rà pure \'enir consig·l iata, ma meno n ecessariamente, giacch è le statistiche d ell' A . dimostra110 clie dop.o quest'epoca JJiù del 45 % delle reazioni .p ositive sono accom1pagnate da disturbi nervosi clinicamente evidenti e tali da richiamare essi soli l 'aittenzione del medico. 4° In malati con disturbi ·ner\-osi ·m al d.e termi1lati, senza sifilide r-ic0inosciuta, l'esame del liquido cefalo-rachidiaino potrà per1nettere di ritferi.re alla s ifilide dei fenomeni ohe s i potrebbe essere indotti ad attrihuire ad a.Jrtre cause. In og.n i caso è 1b ene sapere che non tutti gli accidenti nervosi di origine luetica debba:n-0 .n ecessariamente essere accompagnati da meningite. Alcun.e arteriti e gomme prafon·d e, focolai d',e ncefalilte e di mielite, io.r$e anche certe iepe.ndimiiti J)OSSono evol,1ere senza n1odificare lo stato del liquido cefalo-rachidiano. Q·u es.t a 111o-zion·e è neces saria nel fare i.1 pronostico di u·n 1uie tico il cui liq11ido cefalo-cr.-achidia·n o sembri normale. L'A. conclude ch·e , evitando la ripetizione tal,·olta penosa della puntura lombare e i}raticandola solo nel mome.n to in cui è s u scettibile di darci utili indicwioni, essa sarà aiccettaita tanto più voleruti;eri dal ma:lato e p-0trà cr.-iuscire d!i graindie efficacia per prevenire quelle anani.f estazioni ner,-ose che seuza c11.1bbiio rap.p resentano le conseg t1en.ze 1)iÙ te1nibil1 della malattia. 1

1

0

1

1

V.

MoNTESANO.

La stenosi ipertrofica congenita del piloro. 1

L' A . pubblica due .artri:coli is1tr quesit o iargoo.nent10. Nel pri'm o studia la patogenesi d1elLa malattia . E sclusa il a sp~1egiazione .comru.ne che es·s a sia èLovuta a un 1er·rone di sviLuppo egli ritiene che. 1'interprefuzàone 1'1ù se1J1p}i.c e è di a ttribuirla a spasmo, deter.minia:to a st1a vdlta c1a i pe·rd.ranieli.smo nelLa \ i1ta fetale, cli,p endre nit e da u.n difettoso eq1t1i.l ibrio tl1a le .secrezioin~ de·i :vari organ:i endoc ri·ni 11e.1 loro prooe.sso .di s1vilupQ_Jo di evol,uz.ionie. Si è molto discusso se 1'1pertTo:fi.a si.a couge11ita : i11 base a Uina serie di ia1rgom.enti 1'A. .concùude appu·nto che 1e ssa 1esis,t a pirim.a dell1a .na;sc.ita. È S·t ato dimostrato 1qu.an:iiba ru111p.o rtainza abbiaflJ.O·, <la1 p11nto di vista ·de1lo svi1'uippo, gili orgja.~1 endocrini e quanto delicatamente esatto sia l 'equilib.rio fra i Joro or1no.n.i. È moto anche 1q uale Ì•lilr porta.n.z a assume 11ell 'adrulto i l p.er1tu.r b:a.111ento .di quest'equi1·ibr.i·o : si tpuò dedwrne che ta1le importanza sia aniehe maggiore, 1Se il clisqltllÌ.librio avviene nella 'ri.ta intirauterina : a un eocesso di ormonie mido11are sop rarenia1e ·p uò .seguiire uno spasmo di. og-i1i m11scolo ·no11 striato ·e qilldndi d 1eJ rriloro, cui consegtl:irebbe tl'ip ::rtrofia., Keith ha dimos,trato ahe pi[oro e pa:rtt.e mido1lare della so·1~rarena] e sii cliffe1ienzi3110 ,a111bedue al terzo m ese di vita intraUJterina; e, a111cora, che prima deìla · nasciJta le :surretllaili sono g11~andi 1q•u asi .come i renlr. D 'altTa parte Shartpey Scl1aifer otte1111e spas~o del pi'lmo ':iniettando aduieniall·iill.a .ne11e \·ena so·p ra:reniale. È vero 1che gru.re sta iazione cos·trittt:ice oon è elietrtiva per ci[ pii.lor.o ma s i ·h a 1a:111che p1e r altr!i. punti del rtubo gastroenterico ; ma la conseguente ipertrofia so1o a cai··i co 'd·el p1-:iimo !J?tlÒ spiegarsi con gli sp.e ciali 11alPIPOrti an1atomici e sec.retivi iesistenti fra .stouniaoo, ip.i;l«)1ro e anoden'O . . _t.\n post obititm si 11J0taioo :fu-equentemeDJbe legger.i i.spessi.men ti del piloro :irn bam.bi.nii. che ì·n vita non mostraTono segno .aJicuno di oshruzione pilorica : se .qUJesto rispessimento sW. o 'lllo congenito •D011 può, icento, stabilirsi. Si1a i1n .q uesti oasi che i·n quelli 1Ch€ mostr~tron10 rin v.i ta vera stt-nosi ip,ertro:fìca., itLvano .&i è 1noercaita q.ualche ano.n1a1i:a. delle S1Ur·r;enaJi. Ll cl1e .non può recare a lcuna rnemvigilia, ~e si 1am•m ette ,c-h,e .i [ .d1stw._-bo ~ndocri.no ha ,1u,o go 1 prim.a. della nascita ; e te a!lltqpsde rig·uar.d ano .b Mnbini già di parecc hie settimran.e dil. età, duiraillt.e le quali il processo di tnvoluzione ghian.do~arie può 1essere .s tato com pleito, rima·niendo solo gli 1e ffetti de11a ip.e rsecrezi011:e della ,·,ita nintra.u teri.11.a . 1

1

1e

1

0

1

1

1

(9) '

,

(G . R. l.>IRIE. Tlie La11 cet 20 sett. 1919).


\.a co11sic1eirato i uo.1 tre cl1e 11011 sempre u ua i persecrez:on·e è accompagnata da a1t eraviou e d ella gl1iruudola .ris.petti,·a. La i)routa ri ·1)0-st3 secr.eti-v.a , ichie .1a .s11·r ren;a1e .clà a .s tim·o1i pro\·e110ie11ti da:l g·anglio semilunare, incl11ce .a pensare cl1e ii1 alc tt11i casi ·y 'è 1111 i11eradren1al i nlo cons.t=c11ti\·o .a ecée.ssiva s timolazi011e cteg.Li i&plane nici . 1~yr.r·el, (Ttray e Barsons han11·0 di1nostr ato l'·e ff etto di sti n1oli e cce.ssivi st1l ùmpatico . Il J.oro ]avaro 1dà ~tna .spiiegazi·o n1e pos.s;i1bile 1clelila co1nbin.azio11e freqt1e11rt:e del1.o •$ 1)a:1110 pi1ori co cou la fi,mosi. Il g.ra·d o cli ipertr.ofia 1pilor:ica presenrt:e a iin n,asci•t a 1è .sufficie n1..e , s ailv10 ·r a·r i casi , 1a p.roclur.r è sintomi di o tr.u zi·o111e . 11a clqpo 1a n1asci t a ,.i sono (LelJ.e ocn.c~ttse ch e posson10 0001pl etar e l'ostrn.zi.o ne. E poi1cl1è 1c1n este so;n,o gitta:ribilri. ·con un trattt'!me11to palliati Yo, -; i spi eg·a 1a possib.i1ri,t à clella guarigione della tenosi pil1orica .ipertr.o fica 100\1.g·,en.ita .senza ope1;azi,one. Le clue 1p.riucipali d1 queste cat1se con10 01n1taint1 ~ono la .fi.111osi e l 1 i1ubizioiie secretoria. La fimosi p;uò :sè sol a clete11111ii11Cl!re lo .s1pas 1110. Esis·to11,o icl1ei 'aas.i., .c.0111 i)eri5.talsi e ,-0111i t o erutti YO, ma senza tt11t11ote paJ1)aibile, in .cui la ci rco11ci.'.ion ~ cli l1 1 1ì 111osi accentu.at a pro\·ocò 1 tl g·u,ari g ion e . D '.alitra pa.rbe s;t1 8zt. e.a.si ·d i s t e11osi .c:o nge11ita l'_.\ . h.a tro\·ato solo 13 ba111bi11e e ne1)pure ttn ·ebreo. Da ttlitimo lai g1·aude 111aggiora11za di questi b,ambin.i i)resenJta,·a11·0 ·una 11e:tta :fin1osi. Si sa ·c h e la ieortica.le d ella .··urren a le è iii r a111•orto co11 lo .s, ·ilti.pp·o .cl egli o rgani .sessuali; ecl è s ignifì.ca,t iva 1'associ aziou e id i s,·il1up1)0 se.~·~ t1a le p·r·e ooce .co11 .i l)ern1eifr1on1~ l11alig·11i : pt1ò dt1n1q.ue esistere 1t1na 1·elazione fìra t1n a le111ta jlr\·o111ziou•e d ella su.rren ale e l a 'fimosi. Ma il fattore più i1mporita1n1te u el tp.roc1urre l1no S'Paismo pilori.e.o domp11enu.elnrt'1!re 1è :t.111 distnirbo secretori o attribuibil e diTettamente all 'ostrt1z ione. In condizioni 11orma1i ri..l conitenuto acido 1c1ell·o siton1aico pass-a udo u1e l .dJ11i0deno s.ti1I1ola la ior111azione di secretin.a , c he, ri-aisso1-bita dal samgu1e, va a d ec.ciltaire il pa·11crea1S ; ·d 'alrt:r a par.te i1 c l1imo 0icà.do n e llo .stomaco ia.p11e il pi1l,or.o •e nel .d t1odeno lo chiucle : tale chiusura , se l 'acidrit à 11011 è 11et1tr.a l izzata cla ll a secrezione al ca1 i:1Ja i)anic·r eatica, Jì Cr:-;.isite. Or.a, cl.ato i11t orifìhio g·ià stenosa,t o s i a\·rà una 1clirurint1zi{)11·e di s ecrezion e pancreatica e quindi l'orifizio r1mar.rà. an.cor.a più a lungo chit1so : circolo vizioso che n11i1sce con .1'inrte1·ro111pere u11 effi.u.sso g~asitri.co g ià cli111iu11it6. Parecchi argom.e11ti fann10 c1 ui penga:re a 1111a i 11s11fficie11za rpa111creaitica : il latte pancreati11izzato è i11 quesiti ba 111bi ni ,tollerato 1ueglio cli q1u a l11nqt1e a1tro aliment o; d opo la guarig·ione dall'ostruzione (co11 n1 etocli palliati,·i o radica li ) per pnrC'C'r hi ~·iorn1 ~i h;t11110 clciezioni frequen t i 1pe1

1

da

1

1

1

1

1 l o)

r1colo della diarrea nel i)erioclo postoperatorio) g·ra e ; e pe1! .i111 paio di setti1nan1e i bambi:ni vau110 111reg-lio con u.n,a clieta .cli 1.aitte l)eptonizzato, l)O\·e1«0 di .g ·r .assi. Ciò si .s11ieg«t pensando che il i)a11crea~ , l a cui fn11zioue è s tata per ltll certo ten1po iuiibita, ·no11 può rijprender,e il massimo della .s·t1a f11nziou1e l1on .a•ptp en.a. è .stata rtolta la o: truzioue, n1a occorrerà uu certo it empo .prima cJ1e l'ossa segrega·r e i fer1uen1ti s11fficieniti .alla dig~es·tion.e co111p) tta d ei i)rot e.iidi o dei grassi . I11fi11e Sl1ar11e1· Schafer h.a ·d imostralto cl1e la s urr.enale è antagouisstica col panereas. Così 1'iperadr.enalis.mo, ·r e lati \·o e ra!S•soluto, iini1bireblJ€, ]a secrezion·e !Pa!ncreait ica . I" 'i.u.s,ufficie11za pancr ea1.1ca è t111 fattore potente clello spasn10 pi1 orico . Co11cl11cle11d-0, cl a•t o l'ip.e rad!ren1a lisn10, ,·'è 11na cat1sa S tlfficie11rt:e p er .l 'ip ertrofia i1ri·111air ia, cleter· 111inala {1a11o . pa!'.'1110, e lìer la continnazion·e o la ri1)re:;a cli c1t1e~t o s1)as1no, cla parte cla]l'i1:s11ffi·c i enza ·pa·n rrea,t ica. 1

1

.. .....

..:.

~·-':·O.:·

X el secon clo .articolo, scriitto ~ n collaborazione con H. Ti·rrel G.r a.y l'·_.\. esp.on·e 1a cliagn.o si e il tra·btaanento della malait tia. I si11 to ni i pri11cipa:1i so110 i seg·t1e11t.i : 1° J~a palpazio11~ di 1111 tt1111ore p,i1oric~ è ] '1111ico seg·1110 certo : la su.a assenza cl e,·e r-en-Ll er cìubbia la cliag·nosi. l r,11 e~a n 1e accl1rat o n-e farà r ile\·.are l a pr.e se11z·a : tal,-.o]ta .è 1111ecessari.a. una palpazi 011e profonda. L.a sede ordÌ'niaria è al 111aT~·i 11e estern o '(1E:l retto d i cle$tra 11èl l)ja110 trans pilori1c-0, 111a :p 11ò essere più a.l.to o })ÌÙ basso. I.;e ·din1ens i o11i son,o ,~,ari,él!bi.li. La ricerca può es,ser clifficol tata cl a 1t1na tli].a.t azio111•e g·.ast1;iica , da ttn a ~ecle profond.a sotto il fegato, dallo s\.i.luppo de;i 111uscoli della ])aret e :tc1 ~10111.i11ale, (Lall a c1isten ~ i on e .del.le ;a1J.s·e intestinali. Si con.sig.l ia qui11cl~ : cli esegui ve la pal i)azi-011e s ubi1to c1opo il pa:-;to (c h e sti,r erà i11 ba so lo s t o1naco e inoltre pro,·ocando l a per:iis tal si rende.rà :p iù ·eYide:11te il piloro) ; oy,·ero c1i fa'l« precedere <lei l a\·.aggi gas1t.r ici per ·eliminare .la distensione dello .stoma co ; o in a l ctl'ni ·Casi ·di ·esaminare ri.l piccolo pazi·eute bocco'11i. 2° Una peristalsi gastrica ,-isibile cli.mo tr:erà c:i1e il tttn1ore, pa11)ruto co111e ~i è clM:to sopr a , cl t t c:r111ina 11na ostr1t1.ione pi1orica acce11t11ata. 1soJa.ta ha l)OCO ,·alore : è 1nancata iu casi iii ct1i esi . te,·a il tt1more~ è st ata p.resente in casi in c11i '"era semplice s pas mo sen1za 1peritrofìa con g'enita. 3° Il ,-0111i to a proiezione , a getto, 11a lo c;t e-;~o ,-~1ore diagno -tico cl clla peri -t al si gastrica ,~i­ ::.ibile . Qu,111do è ca1-a ttE·ri.~ti co, 1•1 cibo, J1 011 111ni colorato di bile , è e n1 esso co1ne 1111 getto attraYer-;o l a lJocca 111 pa\·imento, e fuorie:;ce an cb~ 1..1a11e nari ci. , eg-ue i1111111ecliata111e111te al pasto o\·ye ro :=:i prtsc nln 11 : a o c1tt<.: ore clo·p o. 1

1

1


SEZIONE l'RATICA

l'r()si i nsiemè, q t1esti c1t1e fatti carclinali i11dis t e11osi ipel1t:r1o fica conge:niita c on a lbo gra(lo . Presi iso1atan1ente ha \•alore solo il p·rimo, come si è detto. 4° La i0ostipazi1one è di s oltl1to :accentu.;aita.Essa è in rapporto clir.etto con la .site11osi e a n.che con 1'i11ibita ~ecrezi one pa11creatica : ]1e dri mensiioni c1e1le feci i11clica110 il gra.d o diel,l 'ostrt1zione pil orica, la lor.o con.sistenza i l grado {1ella in~bi zion1e ~ecreti ·va. 5° Xei mascl1i l a fimosi è .associata costa:11.t •emente, come i è v isto n1ell'a11ti1colo preoec1eute, con J,a stenos i pi1ori.ca cong·enirt:a. Una fin1•o si 111qrcat a lJUÒ J)tO\'Ocar·e l)tlorospasni.o 1-.ifl.esso : a un poteute stimolo afierenite rispon.cl e 11on ~anto !'iutiero si1sbema s~mpaltico; q1ianto pairticonar1nente lo spla.u e11ico e qui11di s.i ha inibizione déi tratto c11g-ere11te: 111 a poi1chè· irn qt1est.o o-li sfi 11teri se111bra a bì·.iano 1111a in11lt r\·aZJi.011e ~,n,-eirsa, t1110 stimo1o che ~J1ibisre la 1n11scolaJt11r.a pro·v oca la loro co11trazio11e. D'altra parte è ben noto ch e dal prE;l)1tzio ))a·r tc un potente stimolo a llerenle : se co11t.i11uatoJ esso può pro,·ocar.e uno spasn10 d.el pii.Loro, sia per ..:.timolaz:one di·r etta sia tper eccessi,·a timolazi 011e 1dell 'orn1one :-ìioprarenal e, sia p er 1'11 na e per l'altra. 5° L'età alla q t1ale i bambini ,-eug·ono di solito portati alla 0011sulrt:az.1.ou.e è eia 4 a. 6 sielttimane. Tutte le statisti e1h1e mostran·o un.a l ar ga preponder anza nei maschi : iil cl1e può spiegarsi co111 ,iesser c.1t1eS1ti '·agoionic·i, 111c11 tn.: ·l e clon11 eso1to sin1paticotoniche. l\[a prohabiltnente la rag·ioue p iù impo1·ta11te della differ.enza ~ta .11ella fimosi, che nei m aschi .agi·sce c1.a potente concat1~a n·e l i)ro,·ocare 11110 spasmo supplieti,·o. ca110

('-. appresso) hard.anelo ,p erò a 1101J oltrepa$sare il pu11to criti-co i11 c ui l'operrazi.o ne si imponie . Il t rattamento p1al lia.tivo è direbto a vincere la iuib:zione . ecreti,·a (per la quale peraltro 11011 v'è ch e sop1)rimere la c aius.a cio.è l'os tri1zio11e pi lor!c.a) la gastrite (1a,·aggi g-astriC'i. e clieta) la fi.1nosi (circoncisiolle). Se i 111ezzi l).alli.a·tivi in d1 eci"'dodici giorni ·n on hanno a ,·t1to effett o (conitro] lare i 1 ,·ornito, 1è Jeci, il peso, l e condizi·o.n.i generali) , l'oper.azion1e ~i impone: il proce1 s so di Ran1st eeclt, b asato s ul fat·to c h e la mucosa pilerie.a e su:fficie·n it emente spessa e ·a b1bon1darut·e per pr.o vv·ederie da sol a ·llJllla adeguata pro.ter,ion.e 1d1e l peritoneo conrt rD il ,~er­ sa111 e.u1to .e I 'infezione da par.te d e.l cont eni1to gastrico, s t1pera t utte 11e a.1tre .i n ye1oc\iltà, se1nplici tà e c€rtezza di st1ccesso . Do1po 1'oiperazione poich è è s.tato .dimostrato c l1e il 'l)a.ncrea.s in1p:ega per rig1t1.acùagnare il s uo fu·nzion.amento l0-12 gior,ni, oocor·r erà per questo tempo sommi nistrare :al ba1rlJ.Jbino 1a•tte p eptoniz:oato, in dosi gra·d ttalmenite cresce11ti ; so.sititi1enclolo ,·erso ]a fine .d i questo p eriodo con latte .citrataito. QUianclo i.e feci 11011 111os1trerann.o più c1ei grassi i.11completan1e.11te modi!fì.cati, si pot rà dec1t11rre che 1a seerezion·e 1panc.r .eatica è .tornata .a l 111o r1nale: a .partii~e da qtves:t o mome11to i b1aimbàn i saran·n o nutriti come .soggetti norrn11aJ.i. 1

1

1

1

0

SEBASTIANI

AOOADEIIE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI (NOSTRI RESOCONTI F ARTTCOLARI). •

1

1~RATTAMENTO .

Società Lombarda di Scienze Mediche e Biolo!!iche in Milano. • Secluta del 13 febbraio r920.

a) Sinto 11ia.tico. La .d i1eta sarà costitui.ta da 1atte pep.toni2-zato. Si useramn·o 1a Yande ga~i-iche dat1 1'i1nportanza cl:ell;a gastrit~ çotn e fattore conco111itante dell '1ostruzione pi :orica. I~a s ti psii, Ticonosci,t1tane la causa 11on 1)01trà ·essere con1battUJta co111 1c ata·r ti ci : u11 pi.ocolo c1isrt:ler·e ·d i oli·o o una la,-:anda rettale è t111tt·o ciò cJ1e è ·n ecessario. b) Il rtr.attaan.eurto curativo s i di vi.de in tre tipi : tti-gente, pall iativo 1e 1iaidical1e . I-Lanno bisogno di un itnattaimeuto urge11te quei casi in cui l a ste11osi i pertrofica è estr1e1n.a (si .d o,·1rà ricorrere subi.t o all 'openazi·o ne) ; 1e que·gli a ltri i u cui, le condizioni datando eta parecchi g·iorni , i bambi·ni -son•o r1dotrti in stato cli gi:a·ve cl e11UJtrizione. In q uestri. ·t tl1timi .si cercherà pri1na co11 la ·aggi gastrici, co.n ipoclern1oclis i gJ.t1cosate cli ri 1nettere il piccolo p1azi·ente ii11 1b11on e co 111dizioni; si l)Otrà ricorrere ad .altri mezzi palliativi 1

1

I)resicle11za : Prof. DEVOTO.

L'encefalite letargica. ~TRADIOTTr

G. -

L'O., ·che i ii 1111 gr11p1po cli

3'1 casi ebbe .a·d osser\·are in preyal enza forme atipich e , cli c1iffici1~e riao·n oscimento, ·en.u m·er.a ed illUtStra i sintomi clcell 'e . 1. .com 1i.ncia•ndo dai feno111eni ne\·ra.Lgici che ,spesso costitui scono 1'unico s i 11to,mo .d el perico•l10 dii iiTv.a. ione 1e di c ui .egli 11a osser,·aito principal1nente il tipo cervioo-bracbial.e . Nota poi la gran.de frèquenza dei s i nto111i cl'irritaZiion.e motri·o e rappre.se11tati or.a cla • &cosse cloniche ritmich e speci e .n ·e l campo della 111uscolatura aclclominale, 1ora da moti coreici diso1·di na:ti O\'vero da un'estrema agitaz:ione genera le cl i ti po ina 11iaco c11i s i associa talora u11a log·orrea incoer·c ibil-e , t1n.a ins101unia pert1nace e toTmentosa o clel·i rio. 1

I1I)

-


IL POLICLINICO

L'O. d·escri, e poi le varie vicende e i gradi di v·ersi dell 'i personni:a che diventa coma .nei casi mortalj. Enumera poi una ricca serie di fenomeni oculo-papillari ~ la ·m iosi con vario grado di rigidità, l'a•n isocoria, .la blefaroptosi, che paragona .a qtl!el1a della malattia di ErbGoldI.lam, gli .sitr.abismi, la sem1)lice diplopia, la pia.resi i solata d·e ll 'iac-comodazione, I ':ambliopia, l'iperemia congiuntivale, 1a cheratite neuroparalitica, le varie f1o rm1e di nistagmo, l'esoftalmo e la sindrome di Claudio Bennard-Horner. Trat.ta poi dei vari s intomi della serie cerebelJare, del dermogralfismo, d·e lle turbe sfinteriche e dello s.ta·t o del li1q uido cef.alo-uachi.diiano q ruasi sem1p-re normale a.11 'inizio, con lievi alterazioni r,egli stadi più iavatWati·. l\. pro1Josito della febbr·e ricordia le ip1ertemie terminali, derti stati residuali di febbricola e l'assenza costante dei brividi. Nota come i sudori s·e guano un andamento autonomo, in-d ipendentemente dal decorso della tempera•t ura, ed illustra unia. serie di ·sintomi cutanei, dalle -sud!amin.a agli esantemi scar1.attiform.i, da.ll'erpes al in-urito, dalle emorragie cutanee all1e varie forme della desquamazion•e epider1nica. /Ha sempr-e risc.çmtr.ato negativo il s intomo del laccio. Fra i s intomi circolatori dà speciale rilievo alla poss1ibilità ili lesioni valvolari; pel reperto e1natologico .accenna alla iperleucocitosi costante, ma rararm:ente cospicua. Una .sola volta riscontrò glicosur·i a transitoria. Infine dopo ia ver .ricordato in linea dia;gnostica la letargia isterie.a., m·ette in rilievo 1e •m olteplioi affinità sintomatiche esistenti tra l'e. l. e la core.a elettrica del D·u bini. 1

MONTI ~.\CHILLE . -

Espone su ccessivamente i reperti ,an.atomo-patologici da lui osservati iin 66 casi di e. 1. Le lesi·oni ,son 0 abbas.t anza u11if ormi : macroscopicamente notasi i peremia pit1 o meno diffusa tal cervello, mi11or·e al cervelletto, più spiccata alla base e specialmen:be ai pedun-roli cerebrali, all'acquedotto di Silvio, al ponte, al midollo allungato, talvolta anche 1al 11ucleo lenticolare, alla capsula esterna. i\ll'esame microscopico di queste zone tro,·ò, oltre all'ipe1"€-mia intensa, li€f"\7 i s uffus ioni emorragiche peri ,·asro1ari, talora limitatissime, brevi tratti di infiltrazione par~ice11 t1l:are intorno ai piccoli ,~a­ si (anche nella pia e nella rcort·ex corticis), les-ioni seoonda.rie delle cellule nen·ose, e, fatto costarote non ancor rilet\·aito bene cla altri autori, una lesione aibba ·tanza diffusa degli en<lotelu vasali. Di tratto in ttatto gli endoteli presentano piccole zolle di d-egeru.er.a.zione ia:li ua o gra11ttlosa, tal,·o1t.a accanto ari. granu:li .albu,1nia:iosi o ialini .si o~~er,·ano goccioline di lipoidi e nei casi più .a\·a·nzati goccioline di g rasso. 1

..

(12)

Nel lnidollo s.pinale la congestione è qua.si nulla al rigonrfi.an1euito lombare, cresce dal basso azll 'alto : talrv-olta tè .noteytol1e .ail ri1gonfiiamenlto cer,•icale. In un caso ha ossei\·ato un 'emon·agi a 1e stradurale, in un altro piccole ·emorragie s otto la pia, sempre nie lla parte più alta del miclollo. Le iricerche di mi·c1;011gauis1ni 11el cervello, le inocu·l azioni di sostainza nen·osa in cani, conig li, cavie, topi, l1a,nno claJto risultati negativi. An. che le colture' del sistema nervoso sono nmaste sterili. Al torace trovò costanti le ecchà.mosi sottopleuriche e sottopericardiche; ·iperemia ed ipostasi dei polmoni; emorraigie i1ntra.lveolari a piccolo focolaio più o meno estese, raramente confluenti. In 3 casi dia.il polmon·e potè isolare un germe, aviente i carate.r.i del pneumococco, varietà edematogen.a. _t\..ll'i;n testino à.n diversi casi v ide piccole emorragie sottomucose, in quasi tutti .notò tumefazione più o meno eviruente nelle placche del Peyer .e di follicoli solitari . Alla milza ed al f1egato •nu11a. di particolarmente ·note, 01e: la polpa splenica è congesta ma .n on si rile,·a u11 .sensibile tumore di milza. I ireni mostr.a.n10 semp11e oonsic1erevole siperetni.a specialmente dei glomeruli : talvolta con versamen,t o albuminoso nella capsula ·d i Bowma,nn, tumefazi·o ne ·e d alterazioni degenerative d ell'epitelio dei canalicoli contorti, oou·g estio.n e ancora più imponente della sos.ta.nza mi<l·oll.a.re, rarame nte cilin1d ri . Nel compl:esso il quadro ainato1nopatologico ci fa pensare ad wna ,g rave intossicazione di origine infettiva. L'O. ba .a·vuto occasione di esamina.re di'\·a-si casi dura·nte la vita e dal .oonrfronto delle sindromi cl·i niche ha rica,-.ato la persuasione che il nome di e. 1. nuov.rume.nte introdotto, non carrispo.nde i)erfettamente a:l quadro morboso, perchè non sempre il .sintoma sonno è la nota prevalente. Sonvi casi nei quali il quadro cl1nico è caratterizzato principalmente da algie, da eccitazione motoria, da. Slintomi di eccitazione continua, da contratture o da s·pasmi muscolari più o meno ni.tmici, da con\·ulsioni, da <lelirio. In altri casi il quadro clinico è don1ina to da sintom.i di depressi·onre, di son'tlole11za, di letargo, cl1e poi passa al comra. La m,a lattia comincia con irp eremia delle fattci, talora con in:fi'ammazione ·d elle tonsille, con febbre, la q·ua1e si ele,·a oonsiclere·volmen.te alla morte; tal,·olta osseryò una te1np. post111or.tale .cli 41°. Freqt1e.nte è il delirio. Spesso lie contratture e .g li spasmi clonici si manifestano .anahe .11ei e.asi seguiti poi da sonnolenza, d.a sopore, da apparente letargo. I dolor·i a~ bttlbi oculari, le paresi o pairaJ.isi clei m 1t1~oli e ner,; oot1lari a l pari dei si•nto11ù cli <le1)re$$Ìone, di sonnolenz·a ·o di debo1ez.z a generale, sono, se1

1

1

f


SEZIO:"'E

condo 1'0., manriiestazioni di grave astenia, conse.g uente alla profonda intoss~cazi1011ie. Quasi tutti gli ammalati hal1illo traspi-razioue notevo1isj1na, ed anche q ttes.to è sintomo cl1 i ntossicazi1011 e. La malattia che ·oggi si vuole cl1iamare encefali.te ]etargic.a, sia ctal lato iclinico che da quello anatomico ricorcl.a certi quadiri 11osologi1ci descritti dal Beccaria :fin dal 1729 e l)ÌÙ tardi dal Pacini nel corso di epidemie di infl ueuza : .a nche Gittsepe Roncl1eti 111:e'l.J'indluenZ\a del r837 ri, levò la presenza dei sintomi emorragici e 1'obnubilatio cerebri. N·e l 1890, sul :finire di qnella grande pand emia di influeUZJa, furon·o de.scritti casi simili agli odier.ni col .nome di nona. Gli autor.i hanno discusso sul s·i gnifìcato cli qu·e sto nome e taluni, come l'Ebstein, lo ritennero la corruzione del termine teonico ooma. Ciò non è esatto. La spiegazione d·e l nome :nona ci è dato facilmente dai 1nostri emigrati nell'tAmerica meridionale, dove u o1ia vuol dire rimbambito, sonnolento, ed aver la •nonia siigni:fi.ea essere intorpidito o istupidito. Lo Zampetti, che descrisst alcuni casi di nona nel 1890, ci diice appunto che i s uoi soggetti eran·o recluci dall 'Ameri·ea. L'O. affronta quindi la questione se l 'e. 1. sia veramente UJ.n/enJbità patoljogica distinta o i5e debba in.tendersi com.e t1n quadro cli n1co del1'influenm o se clebba 1ritenersi ictentica a çuelLa malattia che il Dubi ni per il primo descrisse col nome di corea e let trica. Già il prof. Zoia nel CQD.siglio provincia1e di Pavia aveva acoenniato, come fece qui lo .S tradiotti, 1a ll 'anal•ogia .t ra la mala t tia del Duib ini e la sindrome cl1nica di taluni casi di cosi detta .e . 1. L'O. è 0011.v.into che le due forme s oruo diverse. Egli ebbe l 'opportunità di ,-edere la corea elettrica con Grocco e con Stefani•nii dal 1866 al l8go; potè fare anche 2 a utopsi e. Dai suoi ricordi clinici ed anatomopatologici rile,-a che la corea del Dubini c-ol pi va iin prevale11z,a 1 bambini : in essa il deli·r io appariva come fenomeno tardivo: mancavamo le pamlisi o pairesi oculari. Al taivolo anatomico le lesioni nro n eralno preva1enti alla ba&è del1'encefalo ma aJla vol ta, oosì che egli doveva convenire col ·GTocco 1a mmetendo 1a corea diel Dubini come malattia i11fettiva end·e mi·c a, ca:ratterizzata da 1ez.ioni prevalentemen te cortiicali. L'O. dal conf110tnto de.g li &variati quad·r i clinici dell'influenza, dai reperti alllaitomici ~el •car:so di epidemie passate e presenti, è venuto alla con vinzione che l '•encefa.Jiite 1. 'llon è altro c h e una forma icli njca di i nfluenza gnave. Già 11el r8go Ma.ragliano, Bozzok>, Concet ti distinsero 3 tipi di i nfluenza, una forma respia:-atona, u1na intestinale, una .i1ervosa. L'influenza rnervosa allora descritta collima col quadro dei nostri encefalitici : Maraigliano allora parlantl·o dell 'in1

1

1

,,6-I

Pl<ATlCA

,J

fiuenza n·er'\"osa, descriveva sintomi cli .uevrialg ie, con\~ulsioni cl oni·ch·e, p.airalisi , sopore, stato comatoso. 11 Bozzolo ha descrit ti ieasi di enceIalite dia i11fit1enza c-O!ll Ulll quadro identico .ai r. .ostri. Il prof. Monti di Vie n.im., il Oon~ettil. e.d altri notarono la frequenza dei sintomi letarg ici nell'j·11fluenza clei b~bini; Virey, Henry, Baret d escrissero casi di letargo inflt1enzale durato da 2 a 12 giorni. L'O . .dopo 11umerose osserv.a zi1ou1. h a dO\'Ltto convin1cersi ah·e 1.e lesiioni a11atomiche dell 'infl1t1enza gt1ave con simtomi 11erv00ii sono identich·e a quelle chre si trova·no nell '·e11cefa lite 1. Qu·e sta assoil11ta som.i glianza, anzi icl e.utità di reperti, conforta la .sua tesi in moc1o s u~gges.tivo. N1 e ssu·no h1a potuto a.are la pr.O\'a cl1e l'e. 1. sia un'entità patologica div·ersa dall 'influenza. La questione potrebbe essere defì11itivJ1m1e nte risolta dall:a climastrazione dell'agente ·e tiologico. Dj sgr;aziatamente per ora questo ele1nento di giudi11io tanto ncell'i·nfluenza come nell'ie . 1. ci 1nan•ca, perchè nell'influenza 1'0. :0011 · oorisidera il ·b acillo cli Pf'eiffer rom~ 1'agente patogeno specirfìco. I.l bacillo di Pfeifier è un 1Satellite c1el1 'infiu.e n·z a, com·e è lo strientococco per la sca.irlatti na. 1

1

Il prof. DEVOTO riasst1m1e ·b.neveme.n1te la di-

scussione segnalando come il concetto di forma autonoma in ll1ll senso clinico .e d anatomopatol10 gico si l)OS&a ritenere traggiunto . PRETI.

R. Accademia di Medicina di Torino. s ·e d ltta del

ge n1:wiro

23

i920.

Sindromi encefalitiche osservate durante l'attuale epidemia di influenza. PESCI. - Dopo un 1b reve periodo prodiromioo talvolta .si ha ttn .p eriodo di 'P.a recch.i gior.ni di agitazione con deliri.o, mioclonie, artralgie ; all'impr·ovviso .p ossono insorgere f eni()lDeni apoplettifol1111i e .p ortare a moct'e il p.aziente. Dal p:e riodo di agit azione si può :passare aJ.]Ja sonnolien~ oon .p aresi o pairal isi di n•. crainici. La tem peraiturn è s·empre modenait.a, fr a 38° C. a ll 'inizio, in ultimo si poss-0no raiggiungere temperature ainche molto elevate. Il pols·o all 'in.izio è .raro (40-6o), in fine frequenite (120). In due casi vi era catatonia; in tre paralisi dtel Solo fac.ciale inferiore, in ttnO di t utto .il facciale, in uno par:ili::ìi cl.el \'elo penc11u1o . Nre l 1i1q uido c·efalO-Tacihideo lieve linfoci.tosi ; Wvolta aument o dell'albumina, non d elle globt1li·n e, reazione di Was.sermiann n 1e gati·v a. Riflesso all 'aiccomodazionie mamcante in un caso p er dine g iorni ; fondo oculaire normale; assenza di sirntomi a carico di altri org.a.ni . L'a11tops~a -in ttn sol 1

(13)

-


tL

caso cli 111 ostrò e.111orra g~ e l)t111ti ro1-.1ni del ponte, ede1na ecl iper emia cerebra le. Ct\ltttre aerobie ecl an aie:robie clel sa11g11e e del liquido cer ebro-spinale niegatt~ve . La so11n·ole11ha sarebbe s1)ieg.a ta seco11c10 il reJatore cl a t111'.a1lterazione d e l talan10 ove ~i interrompono tutte l e ,fi.1bre se11isiti , -e, p er c11i la cort ec<:'.i a cer eb1r.al e 111011 ric·even1c10 più .g li .Rtimo11 cl al]a periferia , l'ammalato s i a{lclor111enterebbe. J_,,e l esioni i11Jtor110 all'acquedotto cli Sil,·io spi eg h er1e bbero i 1c1'is·t urbi clei 1nusie,oli o c1ùari 1e ]e p.aralis i so1)ran1rcleari. Il period.o t<l. i ec.citazione sta-rebbe in r.ap1)orto ·Co11 l 'e11cefalit1e ·corticalie . Qua11to iall 'eziologia s.i pot:r:eb.be .a 111n1.ettere cl1e l'epi de111ia influe11za1e esalti .la virulenza (lel g·erme i g.n•oto, ch1e in ·i.nili,ricltti ·p rieclispo s.ti detei·m inerebbe 11111a ei1tità morbo ·a a s e. FoÀ ag.g iunge ial reperto a i1a,to1nic.o riferito dal Pesci que11o di u:11'iinten~a ipere111ia c1e1l'ipoifì,si, ciò che potriebl)e a\ ·erre 1111 certo v.alor e nei ri g uairdi del s into1110 sonno . ~EGRO rifere n.do ·i alla fli nto111a:tologia 1degl i a mmal a ti riferita 1dal P1esci, nella .quale oltre l a sonn10ile11za v'ien.n er,o 11otati f.aitti d i pa1Talis i clri 1nu,s coli motori {leg li occl1i, 100111e ne.lla .1)oli-0e.ucef.a1ite di W e rnicl'-e, opi.n a ch e la paralisi del facci ale clebba rite1;,er si cli origì111e 11uc leare, da;ta ) a s u a Jocalizzazi-0n1e ;al segm e nto i1nleriore d el 7) pai o. Ora s i cco111 e no 11 so1o Je p.a ralisi facci ali 1111cl1ea ri so110 esse11%ia 1'1111e11te .l ocalizz:ate a q ue~to segn1e nto, u1a ai1che Je paralisi del n.e11rone centra ,] e cl e 1 facci a le , rè 111ecesarà o ri sol ,.,e rie ~1 prob le1na cle1la loca1~zzazion e. Pettiò 1c onver.rà a l r elatore fare l'e ·ame el ettrico cl el n er,-o e d ei m11~c-oli facciiaJ.j {1al lato l)aralitic o. I-1c a lter.azioni n .011 sol o quantitati~··e, 1na a 11che q11alitati,··e ·e·v·e ntuali cl ell a ecci tabi 1-ità ·el ettrica, depon·a uno inc11tbbia1ne11te ii1 fa,·01·e del1.a s ede uucliea re (p er iferica « se11s1t s tri~to >)) de11a l esione . CECONI p'l·ospetta .l 'im1)ort a nza clella q ues ti 0111e, se il sonno sia ltn s'ir11ton10 idi secl e o ·di i.nitossicazione dei centri 11er,·os i. Per qttanto q11est'11lti1na ipote~i sembri p iù a ttr.aiente , p u1:e 1a 1esatta o ser\•azio u e del .sinto111ia , 1:a s 11a sconti n•u ità, l a ])OSSi1bili.t à della s u.a in·t erruzion e i 11 qua1siai i 1n•oJJ1ento, l a sua c0011p.ars a .a , ,,olte precooe, a voil te tarcli.,·a, ri spetto agli altri .si.nto111li, in oltre ancl1e la s1ta in cljpendenza dai 1n1edesimi, nei ri1g111ar(l i della s 11a in1t·en.sità, l a 11endono poco pirobabile. D a 11otate a nc he cl1 e 1a so1111olienza, diciamo così, encefalitica, lasci a intatta l 'inte lligen za, m ·e11tre 11e11le condizioni cli i.ntoss.icazione dei cen tri n erYosi _si tratta cli llll a Yera e pesso ·aill:che pron1111iata d·e pressione del ;Sen sori·o a carattere conti11t1ati\10. La . ou n ole nza clregli encefalitici s i co111J)Orta dt1uc111e com e quella i1or1na le, i)erc iò si l1 cYe i 11ter11re tare co1u e cli pe11c1e11te cla t111 identi~o 111ecr:l ni ino. S i è parlato e si p arla di ltn 1

1

1

1

1

1

1

1

,

POLICLINICO

(AN~O

XX\-II,

ce11tro cl t:l ·onno, però 11u.l la ~a1)pia1110 cli esatto i.11 prop o~i to . J>ossiam10 s oltanrto ;rileYair e che la sede ·cli cote~ to centro, seco111Clo qua1cl1e _-\.11tore 11el t ala1110 ottico, seconclo tq11alche altro n el l)a,·in1euto d el 3,, , ·e11tricolo 1e i1el.l a sostanza g·rigìa oerebrale, sa'febbe n el campo ·delle l esi oni frequ•en•ti cl ell 'ence:fal.i te letargica. Del 'test o ttttta ] a s in·to1n1 a t-0logia della 111a liabti a a1)p arisc.e ,·aria cli sede, f.or.se anche Ja .st essa febbre coi ~ttoi sca rti br11sohi e ingi ttsrt:iifìcati e e.on la s1ut it1di 1)enclenza1 .d a .a]t::ri s i.11ton1•i; la freq11•e nza del lJOl ·o e ielel r espiro, i fenom•e11i vasomotori, la secr·ezio11 e clel .s11cl·ore 1e .d elle o.ri·ne , ecc . 1 q:uali ·d i .s.oli.t o sono •r egolati <Cl al comp.or.ta1nen.to de.lla tetnperatura . L 'O. ricor da casi di su.a osser,·azio1)}e co·n bassa te1nper.at ura e 1)olso freqtt entiss i1no e res~)iro raro e Sittper;ficial e, casi con bassa te1npe1~att1ra ·e Slttcl orazione profusa, e casi con alt a temp·e rat11ra ·e p.oli111ria intie nsa. FoRNACA conf·er111a la grande ,-ari.abilità dell e f.orme clini.ch e ; :r iferisce l1Jl1 s u o. caso ii1iziato come un1a , -er.a ·c orea febb'fil e ; <:recl e che s.i tra tti di una localizza zi one n el s is tema .11er,·os o cei1tral e s ttp,eriore. Egli ~ritie111e sia im1)ortante .11a puntura Lom.b ar.e iclal lato diagnostico ; il Wiquido ce.r eb,r o-s pi•na:le })r ese11ta ,genoeral.mente .come il sa111g u·e t11n1a li111f,oci•t osi; i11 11.110 dei s uoi casi f11 isol aito clal to1)oli1i.o i11ocula.to col lic1uido cefalorachide·o 1t11 ·diplococco . ~011 crede che l a 1)1111tttu:a .10111b.are .a b.bia , -alore terapetttico; fi111011a 1'1111ica t erapia è ·q t1ella sintomatica. BozzoT~O osserv.a che \ 'i .s·o 110 dei casi ii1 .etti il . . ' . . . . so11110 111a n ca, .ainz1 \ ' l e 1ns o11111a, casi 111 cu1 s1 .notano siu.t on11 1not ort in1iponenti coane fe uon1e-ni coreici . Ricorcla 1 .si1.oi contributi al Lo lStu.dio del1a poli.oence:fa•l ite di v'Ternicke, e quel la forma da ltti (liescritta ·durante l'e1)idennia in fltve11Z3Jle 'Cl el 1900, ·cli 11oli.oe11cefal:ite .s111)eriore cla i n flttenza; e a11cora 1t:11'osser\·.azio.ne pubblicata n ella sua C.lini~a nlel 1891, di •ttn .caso di s i:fi1i c1e ce1~ebrale, i•t1 etti si ·era maiuifest ata 1111'in ·istente .sonnolen za , e l'a1tto1),.. ia aYe\'a ri,·elato una. les i on e d1e] pa·vin1.e 11·t o clel 4° v.entric-0110 . Ciò c h e è a 11C·ora .assai co11tro,Ter o è i l ra pporto clell'encefalit~. coll '1nftuenza. Sec1 Lita clel 30 g·e n,u ,aiio I 920 . VALOBR .\ ·riferi sce so1)ra quindici casi cli e ncefal ite cla lui •osserYati cliurante quest e 11ltime setti111ane •111ent-r,e i 11fi.1eri ·ce nella .città 1'e1)ide111ia inflttenzale. Di que ti, tre casi ,-en n.ero a 111 ort~ con fet1ameni ·b ulba ri. Egli osser~:a, a11zitutto , <'h e ]a 111a1attia s i preseu.ta ·con s intomi ch e cl in1">stra110 trattars i cli u u processo i nfetti--..· o poco .t. ra'l'C di per sè, ,e poco \1 ir1tlen'to per t11tti i te~­ " 11ti cl e1l'organ:ismo sal\'O che i)er il sis te111a 11er,·o;;o p el quale 11a spiccaita affinit à. _•eppurL: nei cn. i •gra\'i "\'e11t1ti a 111 orte h a 111ai osser,·ato fenot~ o111 e 11i cli :llt e r~ta fun zionalità renale, n~ epa1

1

1

1

1

1

( 1-i)

-

• •

F.\~c. 12J


J .\~:'\O

XX\ {T, FA:->'..:. r2J

SEZIONE PRATI CA

tica, nÈ: n1iocarcli1c a 11è ha mai 10S$eTY,a to sple·110n1e gal i·a, 11 è aLterazi o i1e cl ella. crasi sanguig·na. (e n1orragia), così fre-q ue;nte u ell 'i11Jfi11enza. N .epp11re alla a11to1)sia i ri\~c ontrauo 1n1egli ·org.an~ s uddetti quelle :alterazio ni dlegeuer.ati"\'le iC1egli org·ani piit 11obili che son.o così fr,equenrt:i n elle m a lattie i11fettiye g:ra·y i. Più che clalla ·virtllenzadell'agen.t e infettante o cùe11a clefìciiente r eazi,0111e de11'c.1rg·anis1no la gra Yità d ella malatti a è cleter1111\ , u.at n cl.alla 1oca.lizzazio·11e ·clel processo ,ch e pt1ò cletcr111inare n,e1l bnlb.o fenom eni cli defi<::lit 1cla . l'<irte di i0rg·a11i esse:n zia 1j per 1a , -i ta. 1·\ .ncl1e 1a iehbre è .general1n,e nite mite e .s i 1ele\·a sol a1m e nte 11ei ca si .cou si11tomi bu·lbari clìmostrando così la sua pat·o gen·esi ner,·o·s.a. Esist ono pers i1110 ·casi a:Hbulatori anche c.o u clecor. o prol11ngatissin10 11ti qual-i t11tto s i ridt1ce a cefalea .g··r a \ a ti,·a, t e 11cìe1:z::i al SOJ)Ore e paresi tra.ns itor]e cli qu.alch c 111t1 ~colo oct1lare , e 1Cjrt1esti ca i h an.n.o p nr es.si 1

1

1

prog~uosi •riser,~ata.

Si tratta ·cli u11 , rirus essenzia lme nte n e11.r otropo. I .-a localizzazio.n e è prieYa le11te1nente cer eLrale n1a

n1a n ca11 0 sinto111i d i 1ocalizzazion c lnidollarc e vadirolarc con1e i Ù101oa:i i11izi a.1.i a ca1éJttere 11etta 111en t e raclico1are, la ·eruzion·c di h er1)es zo·~ter, .l'atten11azione (1ei ri flessi ])rofo.11 di, i fen.0111e1~~ cla l)airte d egli sfinteri, ·e 1a ip eTeccitabilità ga:lf\r.a1rica dei 11en·i p ,eriferici, s t1lla c1ua ]e egli specialn1en)t e a ttira l 'atte11zione. :\ el cer\·ello i fe11orne11i l)i ù fireq11enti .acl o.s· ~L·r ,·arsi ~ono a localizzaziOJn e nùesen cef.ali,c a, m o i1os ono o!:>Ben·arsi feno111e :: i (li localizzazione in ogni 1)a•rte d ell 'enccf ri.lo conre 1emi p,aresi a.ssoci·ata ,1 fenomeni di Babi11ski, emic-0r ee ecl iemiatetos i s1)e. s o biliateraJi ,associate .a·d ip.o est esi a , t a1ora a d1.,Jori a carattere cerebrale (tal.a1no otti co) , sor di là , -erbal e, ·afasia motori.a , .accessi epil ettici . T11 t.11tti q 1tiesti casi con 1.ocal izzazion e 11egli e mi.$feri è freq 11.entati•s simo il delirio con caratt eri di •: onJ1tsione ·111ei1ta·l e dal .qua1e il m.aliato pnò es~ere faciln1e111t e richia.m.a to tra11sitoriame·n·te a lla realtà id.al m edico . 1..~en er~ l1uen te i paziieu.ti so110 tutti apa1tici e tor1)idi 1na il so11110 no11 è si'nto ni o · costa'11 te ed acc<>111pag n a più freque11te111e.nte i -casi co.11 .si111to111i m esencefali ci. Cairattere 1essenzi ale ,diei f.en 0111·e n i e l a loro transitorietà, la loro variabilità , o nde .g·e11.eral111en•t e a peri.odi cli .cleli.rio segn,0 110 .periodi idi S10l)Olic.' e ,-ice\·ersa; i feno111eni corticali (afasi e, ·ntioclonie . . .) sorg,onto, .scon1pai10110, n1utano cli in1€:nsità ·cl~ gi.or110 i11 gior.no , i dolori r adicolari sono cli cl11rata li1111ta t a . Questo fatto è s pecia.ln1e1tte ev·id'fUte 11ell1e l)a ralis i clei s i11goh muscol i oculari tanto intriuseci come 1estri11 seci. U1na sol ,-o]ta 11a oss.~r,·ato 11na 1)an·1ali s i 1111cl1e are permalll-n te r1el fac ci.ale con r eazio ne clegenerati\·a . Que11011

1

sto decors o s t areb·b .e 1a dim ostra re ch e i piccoli focolai di encefalite cl1,e i risco11trano diffusi n el cer\·ello se.nz.a tratc cia cli siste1natizzazione d eter1nina 110 b e.11 !ra·11a1nente f eno1ne ni distru·t ti Yi Jna fireq tten:temente fenomeni di mej 0ipragia . Si n t'Lgiua.-a 1che .n11aig·g ior p1,ecisi.one •clei •r eperiti a,n,a to1nici il1t1mini i11 .ay \·eni.re qu1e:t a questione . l=fra i siintomi tra 11sitori cli ct11b,b ia .loca.lizza~ zione egli -ci ta I.a poliil<ria ii1ten s i.ssima senza gl icos•ur.ia e s.enza aum1ento ·d ella p1-.e:sio111e saug 1ti g n a . Ed a. 1)roposito della polin.ri.a ,~ ·d el sopore cl1e \·e11n•e c1a talUJ1110 attr~buito a l esione ir)afisaria, ri1f1erisc·e .che 11'ei s 11oi ·cas.i 111a.n.cò sen1prc, sal ,-o .c he in u110, og;ui reazione m-0rbo::;a cle11a t e111peratura, <Cl e11a p11essiione, clell a toll er<c111za .agli j clrati ieli carbo,n io do1)0 1'i niezioue di 1)ituitri•u a. }·\ .ttira l 'abtenzio11e s.t1l fat it o che 11ei mala ti y eu uti a n1orte l a .p arali ·i bttl.b·are d el , -·ago fu precec111ta ed ac.compag11ia.:ta .111ei prin1i s t ael! s uoi da ttna •esa.g er.a.zione e1lorn1.e cl el riflesso di ..\xuer· D:ag.nini, .on .de ·c oll a co11np1-.essione dei b.11lbi 10Cttla ri il 11111nero de11e i)u1sazio11i 1dimi1'1ui,-a dell a n1:et à -ed .aJlche dei cl11e terz.i (id.a 120 ·a 40, da 1 80 a 60) . Questo fatto a·cq11i ta così p essimo significato p11ognositico . Il fe110111eno din1i11111i via e :-~c o1T1pari ,·a del t11tto n egli 11ltimi ~tadt. ZUCCOLA stu diò IO casi ] r.a i 15 ie i 64 .a·n,ni n1ei ctuali 1.a ,sie1t o1111ato.J·o gia 1era di,~erisa clta ·quella 1tota: in.izio spesso cou 1di1plopia , ecl eccirt a mento psicù.1ico, son no1e11za piì1 tiai·,diY:a a l)lreseutars i. 111 5 p are i clell a l)alpebra s u perior e , in 6 del f a.c ciale i1ntf erjlo;re. D 1el 1riJ111a.uenite tremo1;e 0011 esaltame11to 111e i m ovi111ei11ti, 111ioclonie più o m e1Jo c~::.tese . PupiJle ora 1ni(lriati ch e , ·ora miosi-c·b e , fondo <1ell'.occhio s·e111p1-.e uor111aJ.e. Rifl·eissi ora climinuiti, ora a1orn1ali, ·or.a a.n cl1e :aumentati. S en sil>il.ità g·e 11erale ·dimi·n11ita . Con la l)ttutura lombftre 11el grainde 11ume1;0 dci casi i.si .ottenne iu111 ,l iqtddo 11orn1ale, i11 q11al che e.a.so 1eg·ger111cnte en1orragico. ~el secli n1ento liufoci.ti scar.si . Reaz. cli Wasserma1111 11egati,·a. Kou.ne 1n.eg,ati\'1a. -:\ei 6 casi Yenuti a 1norte ,q 11est a interyenne in tre 1)er pol111onite, i111 c11te iel o]1.0 uiu coma protra tto, i.11 uno i111pro\·\·isa11111 ente. SISTO l1 a . t11cliato 1111a \·entiua di casi di euce.f.a.Jite l etar g·i,ca, 1e inett e im ·evic1ea1za com e att or110 a l 1111cleo fonclamentale della sinto111at olog·i a , da.to cl a11a .c aratteristic,a ·a 1terazion·e psichica i)er c11i i inal a ti sen1bra n.o assopiti e colpi ti da a lterazioni cl ella 111otili t à, vi s ienr0 delle difler enz,e note,~oli iela caso .a caso, ch·e clarri,uo a ll a u1alattia .fìs ioJJo n1i e c1 i \·erse. La .so1111olenza non m.a.11Cò in ,11ess1111·0 ·dei suoi c::isi , pe1· qnainto assaj ,·aria di griacl o e clurat a; ' ;e11nero in seg·uito p·e r f r eq t11enza l e para1isi .nel ca111 po cl ei 11erYi n1otori c1e11'occl1io e dei m111

1

1

1

'


[~;.\~NO

IL POLICLINICO

scoli mi1nici, oon diplopia, ptosi, midriasi :iin

qualche caso, pa.r alisi, .p iù sp·e sso paresi del faieciale i11feriore. Frequentissimi furono pure i fe11omeni di irritazione motoria, ora limitati a piccole scosse e s 11ssulti, ora, per q.u anto assai di rélJdo, sotto fo rn1,a cli uno stato ie orei co ·vero e . propr1 0 . I riflessi erano sempre pi1ì o n1e:10 inc.l eboliti, Ja s c:n sibili1tà dolorifica ·att11ti ta. Il liq11ido cefal 0-,rachideo ldmpiclo di aspetto acqu,o s·o, fu,01:i11s ci va in og1ni caso sotto 11na p1!iessione no11 aumentata; N.onn1e neg.aitivo; V\T.asser1

0

1

1nann 11egati,·a ; p. sp. = 1006-1008; LI == 0.55-0.59 . Li11f otici da 2 a LI per mmc. l"e ricerche batteriologiche in un solo c as,o permis1ero di i.c:;.ol.a.re da 1 .sni11g11<! un di plococc.o riesistente .al Gram. L 'O. tratta poi del d ecorso assai vario della mia.latti.a, del modo di Ì·nsorgere dei vari si'D.tomi, dividendo i casi ù.n ac11ti e sub.ac11ti; infine ric0irda amco.t'a le forme atipi·c he per la vi1o l1enza e 1'estensione e ianchce la localizzazione delle mamfestazioni, per l'assenza d:i qualsiasi s egn 0 di a]teTiata mobilità, tutta lia malat.ti,a es.senclo ridotta 1

0

1

a l so.nno. rileva 1'imp.ortanza delle c.omuni1c azioni fatte, 1a prima di fìna analisi, le altre di -esai11rienti sintesi . Il g rande numero di casi s t11djati ~al11'0 . ·e nella C1inica. ·e .n·egli 0.spedali militari e ·n ella 1)rati1ca pri,rata, gli sttggerisoe ialctme considerazioni diagioosticbe. U11 errore di diagnosi non i nfreq11en.te è <l1ato (lal 1.a broniCO-polmonite, pdù .specialmente da quei casi eh.e decorrono in forma atipica sen7..a doloire, ·se11z1a t osse, s enza escreato, 11iei quali anch1e 1a 1esio1n1e .anatomdca è tale che s i r·endie ooltamto tardiy·a m·e nte palese, n-E.l mentre 1a depressione deJ ~ensorio è e.osi p.r ofou{l:a (La far pensare alla sot1'1Jllol enza letargica. I dati differ.e nzia1i tuttavia sono ·d i :tacile rilievo. Con la n1eui,ngriite 1' era:ore può 1e ssere possibiJe soltanto in crusi rai:rissimi, quando c'è rigii.clità della 1111ca, Ker.n1g, sintomi che l'O . noo ha mai rjlevato. L'esame del liquido oefalo~hiideo non c.1epo.ue mai per la mie nimgite. L ' is terismo può si muLaire la sonnolenza 1enicefu.l:itica a lla pnecisione, come è dimostrato da clt1e casi oltre1nodo istruttivi che l'oratore ricorda. I casi a ti pici d•ell 'eocefuli te letargit-a aiOIIl sono trtJJto rari. L'O . 'lii.corda in proposito casi intensan1ente coreici e casi con tremorie a ti po pa.rl<inson iano e altri in cui s'impone la diag.nosi dilfercn..ziiale 001 t11more i:ntracra11ic.o e ron la poli11e.11rite cl1e son tuttora in osservazione nella sua Clinica. Anche c111esti son spesso cattsa d':imbarazzo per la diagnosi. _i\.nche ii. casi incompleti in etti doni i r:a la s ola son·n olenza oppure Je sol e pai:ralisj possono J:iuscir.e di cliagmosi 11011 sempre 0

1

1

I

f~('iLe .

( j

b)

FASC. t.2

~ei

rig11ardi d·ella si11tomatologia 1'0. ha notato tal1rne particolarità degne di nota. S'inizia s pesso con lieve \-ertigine, incertezza del cammino, diplo,pia transitoria, nistagmo, sindrom~ ahe all11de a1d una lesione del nt1cleo di Deiters, i.n .altri casi v'è n1iosi C·o n rigidità d·ella i11t1Jilla e irestringim ei1to et.ella rima palpebrale cl1€ ~i­ rnu1a una leggera ptosi (oftaln1oplegia si1111)a tica di Breuer), iin :alrt:ri iancora :t.1111 oJitalmoplegia i uterua rC 011 int ensa 1n1iclri<isi . La paresi del f~­ cial·e runJei~:Lore rè presente J.llel girainde lll.l·m ero dei casi; in d11e cli o. sen~azione dell'O . essa si è tardivamente estesa .a.nche al segmento superiore, Jnentre la J:ima:nente s.:intomatologia, la sonnolcnzà coa:nipreisa, nliglioiia·v a; reazioni elettricl1.e iwrmali. Disartria }Jer :i1neieppo dei mo\~in1<:·uti della lingua, afonoa i)er paresi del lar.in ge, legg.eri ·e tra.ns itori disturbi di afasia (paraf asia), sudori profttsi ntassime del volto, poliuria i11ten1Sa rappres entano i sintomi più irati ossen..ati ctall 'O. GAMXA r1feri.sce i reperti anatomici a"\.-uti dall'.autopsia in alcuni casi di encefali:te letargica : i p eremia delle m enitngi e ,d ella SQSta·nza ·cerel)ttale, più 1nten&a lu11go la cavità cefalo-rachidea, specìaìmente al terzo e al qu aTto ventricolo; talora picoole .emorm1gci.e .p erivasali. Le ricerche istologiche, per qua;nto anc-Oi!'a ;iincomplete, di1nosrt:ran10 che si t ratta di :un p ·r oceso i11rna111matorio perivasal-e; ci.n 11n caoo esiste.va un focolaio c11 Tam.m ollimeruto del 1Jo11te. Del resto i rep~rti ~~on.o .quelli idi ttn'infiltra.zione pairvicel1tt1are e J)las.m acelln.t1a·r e a manicotto 1u.ngo i vasi . G AVELLO h a esGbm.i.nato d111 otto casi 1'appa.recchi<» uditivo e per quanto l'esame i n ques.ti paziei1ti sia assai d ifficile, tuttavia egli .non ai\"'l·ebbe riscorutrato clell-e les.io1ni dell 'appa.rato di' tr:asmissi one dci sttoni, n1a fatti ohe dimost1ierebber.o {lelle lesioni dell 'aipparato c,e ntra.Je. Tutti questi 111a1ati a,·eyano avuto dei ronzii che si associa,·ano o precede,~ano le ·v ertigimi , e di vruria tonalità, da probabile irrirta.zd,one fugace dell'apparato di rpercezione: ft1rono generaJmente iniziali, per etti sarebbe inrt:eressante poterli oorprendere al loro primo a.p parire, qt1ando la diagnosi è a;11cora difficile. 1

1

1

1

1

1

1

CECONI

XX\.II,

1

1

PIETRO SISTO.

Un~ dovere

morale degli abbonati :

aiutare il periodico a superare le gravi difficoJtà del dopo-guerra; pertanto: diffonderlo tra i colleghi, facendolo conoscere ed apprezzare; provvedere al pagamento della quota dovuta ali ' Amministrazione, senza farsi sollecitare.


SEZIONE

PRATICA

]azione, poichè lo sf01·zo che fa il malato per .impedire la caduta della gamba malata, fa contrarre fortem ente i m·u sie101i 1del1a region•e p1osterior·e della SE1\i1EIO'f I CA. coscia, mentre, se l'incli,1idu-0 fa eaderie volontariamente la g.aimba, no11 fa alcuno sforzo e quindi 11on si ·osser,·a alcuna co11trazio111e ,d ei muscoli La manovra della gamba. <l ella .coscia. I. A. Barrré (La Presse fi.1edicale, 24 ,dice111Dopo numerosissim,e osservazioni 1, A. è perbre 1920) descrive un nuovo segno obiettivo per " enuto alla conclusione che : 1° La manovra della mettere in evidenza le paralisi e le paresi do\·t1tc gamba è posi ti va n ei casi di par.a lis i o di paresi a lesioni 1d el fascio piiramidale. Nella ricer.ca di organica da lesione del fascio motore volontario qtLe to segno il p aziente de,~e essere prima posto (emiplegia, emU>aresi, paraplegia, ecc.); 2° E' bocconi ,sopra il letto; ç·ttindi gli si sollevano le 11 e-gativa nei casi di paralisi ft1nzionale; 3'° E' negambe ad angolo a-etto s ulle ooscie ,e gli s i orcli11a gativa nell·e para lisi p,e r lesione del neurone pedi tenerle in questa posizione. ~ell'uomo ·n or- riferico. 11iale .t ale posizion,e è ,manten.u ta a lungo senza N·e i tabici e nei cerebella:ri senza lesioni ag·sforzo; .qua11 tlo inve.ce \ 7 i ha para1isi o paresi per g-.i unte del neurone 1notore centrale non si osser,·a lesione .del Ias-cio piuamidale, si v-ed1e la ga111ba la manovra della gamba. Nei cerebellari la madell'arto leso abbassarsi, 1e seco·n·do 1'i:utensità t1J0vra è corretta; 1nei tabici si osservano è vero della paralisi cadere pesa11temente o a poco a l11ovimenti in dentro o in fuori, caduta o flessione poco . Spesso la gamba caduta si rialza sotto uno brt1sca delle g.a1nbe, ma ciò s ta in ra pporto non sforzo di volontà per ricadere poi c1.efìuitivamente con fatti paretici, sebbene coi disturbi della sendopo aver ripetuto · più volte lo sforzo. T.alvolta sibilità profonda. la gamba tende prima a cadere, poi si arresta a Nella magg·ior parte dei casi di lesione piralungo formando un angolo ottuso ·COJl la coscia. u1idale 1a manovra della g.an'Lba coesiste con altri Quando la gamba tarda a cadere o la sua caduta seg11i più o m eno nu.mer-0si, ma essa è specialè incompleta, se s i ordina al m alato di flettere 1ne11te utile in casi di •emiplegie e paraplegie leg·q11a11to più può le gambe s ulle coscie, si ·y ed·rà gier·e, essendo ltu segno sensibile e sicuro. <'h~ la fles sione dell'arto sano è più completa. Se Spesso essa svela paresi o paralisi organiche, a Jlorà si p011go110 111uo~;amente le gambe in p.osi- quando mancano i.1 fenomeno degli alluci e l'a1.tiione \ erticale, si vedrà di solito cadere quella mento o l'esagerazi1011e dei riflessi. malata, n1algr~do gli sforzi di contrazione dei Più frequentemente essa si accompag·11a col muscoli della regio11e post•eriolie della coscia. I- · segno de11.a flessione co1n.bi11ata della cosci.a e del noltre se, mentre il paziente tiene fortemente tr-0n~o. flesse le g.amhe sulle coscie, si cerca di estenderCESETTI. gliele, si avvertirà subito resistenza dal lato sano, mentre da quello malato la resistenza c-0mincierà CASIST l' l a manifestarsi dopo una certa apertura d'angol·o (ritardo 11ella resistenza all'este11sion1e). Se finalmente, quaindo il malato tiene le ga111be Colica epatica idatidea. flesse al massimo sulle ooscie, s.i mantiene prima passivamente e forteme nte questa po::>izio11e e La colica epatica idatidea (F. De\·é, La 'J' ripoi si sospe11de bruscamente la spinta, mentre b1t1Ze lVledicale, ainno i919 , n. 2) sebbene più raTa si con1anda a•l p·nz1e11be d'impedire la ie stensdone , di quella cal.c ol,os:a, ·n,on è n1·e no imp1ortante a si vede la g·amba del lato sano estendersi un po' c.onoscere, e 11on di rado si manifesta con lllla ed arrestarsi, me11tre quella p aretica si estende: si11tomatologia ltgua~e> si :J 1 co 1fonde.nTela fino più <li qt1ella sa11a o tocca rapidam ente il piano al giorno in c11i un esame di feci f.a risoontrare del letto. la presenza di idatidi. La mano,·ra de lla g.a mba è l1ti1e xi.cercarla a A·nalizzata 11e i suod due prin1cipali elementi, principio ~u alcun.i casi di en1iplegia recente e dolore e ittero, la fìsiopatol ogia della colica idamolto accentuata e non bisogna dime11ticare ch e tidea presenta le se.g·u€'nti pa rticolarità : 1° Essa il dolore può i mp.edire di tener verticale la g·a1n- è una colica pu.ramente coleùoC'o-epatica, poichè ba. Inoltre de·ve essere conservata la m·o bilità la ,·es('icola biliare inter,·iene solo raramente nel passiva, i piedi devono restare separati e bisogna processo patogenetico, il quale si localizza in,·ece assicurarsi ohe il pazient·e faccia realmente degli 1J·e11a vi.a biliare prin,cipa1e; 2·'.) Rarame11te si sforzi per tenere verticale la gam4ba. h an no fatti infiammatori della cistifellea e dellE. Questa m anovra può fare scoprire casi di simu- \rie biljari ; 3') T~'importanza patogeueti.ca primi-

APPUNTI DI MEDICINA PRATICA.

1

1

1

1

'.\>. •

1

1

1


r.\~:-\o

11. POLICLINICO

I

ti\·a Llella colica è do,·uta all'ostruzione della ,·ia biliare i)riucipa1e, in1portanza J11essa i11 e,·iclenza dalle scariche d'idaticli clopo ogn.i accesso cloLoroso e da .alcune •OSSer,·azion1 ch1rtu·gic11e, i1ellè qitali ogni cri si è eguita cla11 t1scita cl 'idatidi attra,·erso il dre11.aggio coletloco-epatico. L'ostruzione è f.atta però 11011 cla u11 corpo c111r.o, capace cl'irritare la 11111cosa della Y1a bili.ai-e, ma da 1111 corpo molle, pri ,.,o cli ogni azione tra111J1atizz.ante. Il dolore è clato ·d alla brusca ritenzione di bile chie i1 e risulta per l '.ost rtlzione del coledoco . I1ifatti il fegato .: i i i1grandisce ra1)idamente .a l n~o­ mt-11to della crisi, mentre le feci si scolora110, e rapidamente clecresce do1)0 la crisi, mentre si osser•;a 11na ·v er.a cliarrea biliosa n1ista o 11011 a i claticli .

.>:.>:\ 1r, F.\sc.

I:?

TERAPIA. Contro l'abuso dei lavaggi cavitar'.ì così detti antisettici.

1

CESETTI.

Paratifo B e colecistite. I l bacillo del paratifo B può tal,·1o lta a nnidarsi nella cisti.fellea, i)ro,·ocanclon e l 'in:fia111mazione, sc11z.a cl1e gli ammalati presentino '11è abbiano 1nai presentato alcu n seg110 di 11u'inf.e zione i ntestinale cl a })aTati{o. La localizzazion·e dei .ge rmi 11ella cistifellea è f.a:cilitata cl.alla prese11za cli calc-01i . Questi am111alati sono i)ro1b abilmente dei portatori cro11ici ctel ba.c illo clel parati.f o B. L a persis ten za d ei bacilli nell'in.t estino e poi nella cistifellea <li tali .a m1mal.ati, è f.orse resa i)ossibil e cJ.all 'j l)Oacidità .g astrica cl1e q11asi costa11te1nente essi presentai110. I11 t111 ·c aso d·escritto (la H.ag·e (De1ttsche "!Yi e.diz . 1Vocl1e1ischr._, 11. 35, 1919) la 111alattia $i iniziò sotto fiorm a ·cli un<t lie,-e colecistite. La sincl1~om e clinica consisteva in accessi febbrili, separati tra 1oro cla im,ter,.:alli cli 3-4 1g iorni, dolori alla regio1ne epatica d1l!ra11te la febbre, \·omito freqt1ente, ittero intenso, acolia delle feci e pigmentazio11e delle urine. Il s.11cco gastrico non conte11e\'a acido cloridrrico libero. I~a re.azione di \\~.assermai111 rj s11ltò negativa. Il siero clel 111alato 8giglt1tiruava i bacilli ,clel .p ar a tifo B a·d t111 titolo di r :320: t1,011 ag-gl11tina,·a i bacilli clel i1aratifo _i\. 11è q11elli del tifo. Si potè isolare il baoillo ' l)ecifico claJle feci ; non fu. possibile isolarLo clal sang11e n·è dall'urin a. Le n1a·n ifestazi.011i 1n1orbose cl 11r.a1ro.no lt.11 mese e mezzo. Sei mesi c101)0 la guarig.ione si poteva .ancora isolare il bacillo paratifi.ca dall e feci. E' bene eseguire la sierodiagnosi i)er il paratifo .ancl1e i1ei casi dj colecisti·te apparentemente prin1ar.ia; la cliagnosi .esatta è jmportante 1;er ilnpellire 11 diffon clersi cl e11'i11fezio11e. 1

1

POLLITZER.

(18)

È diffuso Ira medici e malati il pregiudizio del-

l'utilità ielei Ja ,·aggi nelle iruf·ezioni di ca,·it à 11111c:ose. Xo11 esiste inalato, affetto da infezione ca\:itaria (oreccl11o, naso, bocca, fari11ge, ,-esclca, uretra, 11tero) cl1e non abbia praticato una serie più o m e110 ]11nga _cli lavaggi , in iforn1a di <locci1e nasali, tli ga•r ga,1-à.sm i, collttttori, lavande ,·escicali, ecc. tutte pratiche irrazionali, inutili, spesso cla n11ose. l "ali lavag·g·i sono a1izitu,tto inutiU_, .ciò .ch e ri:4 ulta chiaro , riflet tendo che, ben ,di 1'ado il ili1q11ido iutroclotto, raggiun1g e la sede o la totalità della supercie affetta; è noto cli fatto che i gargaris1ni 11on raggi11ngono le tonsille, come, nemmeno i la,·aggi \·.a·g·in a li 11e]le comttni condizio11i, arri,·a110 al canale cervicale ed al 1u11so cli tinca. iV.la a11che alnmesso cli poter,Ti arri,·are g li effetti che si potranno ottenere ara11110 q11elli doYuti alla t en1peratura del liquido di la' at'l1ra ·e d all'az]o,n e tepida clel 1neclicçiil11ento, 11011 mail. 1q11elli cl etersi vi oc1 a nt isettici (D. Tacldei. Rifor111a 111edica, 20 ~e t­ te111bre 1919). I~o s2opo de.t1;:rsi,·o è dci. 1n1porta.i1 za assaci. soarsa, i1oicl1è l'ehiminazione n1onTentan.ea cleg·li es.st1c1ati e c1ei secreti, 11011 l)llÒ .a,·ere dure\'ole efficacia ~111 proce-;so i11fetti \ 'O . ])'altra parte, tenuto conto clell'ac1esi,·ità del ml1c o, del pus, ecc . llella loro \·isco&ità ed i11sol11bilità è assaii dubbio che si p10.ssa, a.u ch1e cn1on1'en.ta11eam ente, 'eliminare gli e~­ st1dati ecl i secreti. ~.\.uch e quauclo si adoperi ltna certa. ,·iolenza di propulsion.e o si prolunghi assai il la,·aggio, ciò che costituisce sempre 1111 lra11rua l)er le n111cose, rimangono c ripte ied .an frattt1osità c11oncle la oorrente n1111a rimuo,·e. Se l)Oi la ca,·ità non ,;er1e bene cl~ste a dal liq11ido, la corrente è clel)ole, e diretta i11 11n solo senso, l'inanità cli t a li proceclimenti ar)par e evide11te. _-\.11cor 111ino•r e è l'azione :anti ·ettica, c h e da 1nolti. ancor.a imbevuti da '\"ecchi pregi 11c1 izi, si ,.a tuttora ricercan<lo. L'antisettico può ltC· ciclere il 111icroorganisn10 i1'i 'Vitro, ma la co. . .a è ben di \·er a, quando lo s tesso g·erme è a1111iclato 11elle 1n11cos·é i11clu so 11elle cellule epiteìiali, ~lelle cripte, nel connetti,·o sottornucoso, clo,·e il iiqu1 clo certaJJ1e11te non lo r aggiunge. I>e,ggio poi se SÌ llSano a11tisetti ci forti, che, for1Tlrt11Clo alht1mi11.ati od .a ]tri co1nposti ii1sol11bi·l i, co tituisco110 tma barriera che pr.o tegge i ger1111 .::.ottosta.uti. l\I olte delle . ol11zio11i t1~ate nelle la, ·at11re ca,·itarie, (aciclo borico, ossiciant1ro cli 111e:rcl1rio, lisoformio) non f\ono capaci cli uccicler·~ 1r1olti .., o-er111i resistenti. I~ 'i u11til i tà di certe la \·at111


SEZIONE

PRAT I CA I

re è e\·j tlente 11ella cistite, che solo eccezionalme.nte è p rin1iti,·a, n1a più spesso seconclaria ad af(ez.io11i clel re11e, clell '11r etere, t'cc ., qttincli, ancl1e se l 'azio11e clelle la,·ature fosse effi cace, rim.areb· l)ero 1E:: co11dizioni della ·c isti t e e l'effetto della laYattLra sarebbe i11t1tilizzato. I ri ·ultati degli studi speri.ment ali e cle.ll ' e~ sp~rienza cli11ica oin o quindi ·Con.corrd i nel dimo:;trare 1'inutilità clel metodo antisettico. · Le la\·atttre ca,·itarie ;poi, oltre ad essere ir· razionali ecl in11ti li, sono anche da1111os·e, sia per le 1na110,:re di introduzione, degli strumenti, sia perchè i liquidi ono irritanti ecl i1)eremizzanti E-d alterano gli epiteli. :\è sono cla trascur:iirsi i possibili pericoli di assor.b imento, e l e diffico1tà cli praticar·e una l1a\·.atur.a in 1noclo 1·igorosa111ente asettico. _.\,nalogl1e ossen·azioni posso110 farsi per ·le insuffiaz1011i, nebul·izzaziio:n i, 1Y-:nnellrutt1re, ecc ., n1entre le st esse conclusioni rig11ardo all 'in11tilità alla irrazionalità, ai pericoli potrebbe .ap1)J.icar i ag1i anti settici per ttso i11ter110, it1ttora in gra11 ,-oga.

Disinfezione del rino- faringe

nei portatori di bacilli difterici. Si l)ttò fare t1so c~i i)astiglie al siero antidifterico, seconclo la for:mo1a consigliata dal1 'I stitutu~ l)asteur.

Siero a,~1 ti clifteri co i)orfi.rizzato g·. ~ O\'clrse11obe11zo·l g·. 0 .90 Benzoino polv. g. r Carbonato di bismt1to g·: roo

10

1

fil .

( >1) pure ttsare j 1 li q 11 i d·o di V 1'110en t

Ioclio g-. 1 2 o· ' 6 Iocluro <.li potassio b C~ttaiacol g . 2 Tirnolo g. 0.25 _.\lcool .a 60? g . 200. '-'

Si ,-ersa il lici ttido i u ttu vaso, immerso iu aclt lla ca1da, che eventu al1nente si rinnova per fa,·orire l 'e\".aporazione. 11 ])azie11te sta coll a te~ ta chinata st11 reciJ) ie11te e con g li occl11 chit1si per e\·itare l;irritazione ed aspira i ,·a pori .alternati va1uente per og11i .n a ri ce, t e11e11{lo ch iusa 1'1altra . Ogni sed·u ta d ttra 2-3 minuti. fil.

La posizione a testa in basso nel trattamento della vaginite. R. I-Iogner (A 111eric. 111edici 11e, sett. 1919) usa da iuolti an ni con s11ccesso la po:izione a testa i11 1Ja ' SO 11e11a cttra clella \·aginite cle1le bél!mbi11e. l·n aiuto abbastanza v igoro o prende i piedi clel la bambina e la ri \'olta ~011 la testa i11 basso; fratta11to un altro i~e afferra le braccia per tenere be11e ii1 posizion,e la 1baimbin1a . Allora si riemp.i e la \·agina con so:luzioile di arg)"rol o meglio co11 glicerina al tan·nino od altro prieparato alla glicerin a . La .s oluzion e raggiun ge il fondo ed i ct.11 cli sacco ·vaginali, e .se si usa:no i prepa.rraiti alla glicerina , vi si mantiene a lt1ngo. La ma:no,·ra viene a:i pett1ta giornalmente fino alla gu.arigione, che avviene raipidamente. Non è co11siglia bile i.l trattamento a domicilio, perchè spesso co11siderato troppo crudele. L' ...\. . ha applicato il n1etodo, con ottimi risultati, 11el tratta·m ento c1e1la ,-aginite .go11ooocci·ca clelle adulte. I/ammalata, con. le ga.n1be sul letto o sopra una ta·vola, si lascia andare co11 la testa in basso, ed il corpo per aria, i gomiti e l e .avatn.braccia s11l pa,·ime11to. In tal 1noclo la , ·agin:i si apre sponta11eamente, e , ·ie11e riempita con 1'a11tisettico sceJto (permanga11ato cli potassio), l asciando,·eglielo ;fino a che la ipaziente può resi·· stere. In genera·l e tale posizione ,-iene tollerata abbastanza bene; il trattan1ento è più s ict1ro e certamente meno doloi!oso che la pulizia della • ,-ag1na per n1ezzo cli batttffoli. l. b. 1

1

1

1

V A.RIA.. I topi e le malattie infettive. - I topi , olt.re ch,,e per i rcla111u a ll 'econo11ti:a do111estic.a , sono pe1

rico1lo.' i per le n1a1 attie infeit ti \·e, cl1e possono prop ri gare . Spesso si troY'a110 n el lo1ro sangue, trip.a.no~om1, non però p·atog1eni per l'uomo. T a1,·olita le ssi sono. in restatj da t richina,, oh e, p,e r mezz~o .dei cani e clej poa:ci, può venir tr.a smessa all'uiomo. Non ra1 a111ente i topi alberg:ano il Bac. eriteritidisJ che i)ro,roca .l'av'\.·elei11a1n en.t o da 1o arue ; 1molto senJSil:ili so110 po~ i topi ia:ll'.aziione de1 baciillo pestos.o , che o.1tr e 1a1cl esselie tr.a!s.portato cl a essi, l)UÒ dieterminare tl!11a eipiizo.ozi.a tfra i topi mec:l:e. . s1m1 . Nel 1Giaippon1e i topi posiso110 trasmettere il soclo]{U (ratbite je7ler) provocata da una spirocl1ete. Alle volte ospitano rd ei g·ermi .simil-liebbrosi . l>. Uhlen.1.uth e lVI . Zt11elzer (iìled . J{linili 21 dicen1bre 1919) h anno ·t.ro\rato iel1e il top·o può aùtresi costitt1ia1e 'ltn perjc.olo pea· la propag-azioue del molr'bo di vV1eil; es1so i1t1ò inrfettars1 con la Spirocheta icteroge11es e t·r a n1etterla a cani ecl a 1naiali ecl all '11omo, 1)er mezzo lClelle cleiezioni. rl'utti qUJeSiti f,atti 1e d OS'S1ervazioUiÌ ci consig}Ìt(l.'00. cli lotta.re con tt1tti i mezzi per la distruzio11ie e.li tali pericoil osi 1;eic0Ji <li mia lattj e i nfettj,,e. 1

fil. (r9)

\


IL POLICLIN reo

374

POSTA DEGLI ABBONATI. (1100) J. ./arigi12a di Vi·nce;1it. - Al dott. G. D e C~regorio, Sorren1to : L'iang·~na di V incenrt: è u1i'angina ulcero memb1·anosa carattenizzata da11a presenza nell'esoodato di due ger1ni , descritti la prima volta dal Viucent, ·u 1i bacillo fusif o r1ne rigonfio cioè .al ce11tro, affilato a~le eSitremità, provvisto di vacuol:i e cli granulazioni, ed it.n.o spirillo .sot·t ile 011dulato. P.e r tale rreperto essa è ohiam asta prure a1i-

gina f uso-spirillare . Clinicame11te s i presenta co1ne 11n:a tonsillite pri1mia n1enibra•1iosa (m emb11ana d'aspetto cretaceo, di consistenza moll,e, circondata da u n a lone rosso i11.fìamn1atori•o) poi ulcerati'Va (uloera dell'am jgdala, crateiittorme, ovalare, con m argini t a.gli.a ti a s1biec.o., una aavità piena di essudato putrido, d i odor·e fetido) . I.11 un ter210 peri.odo o, come di r·e go1a a'rviene, l'ulcera si de terse con granulazio11i del fonido , che riempiono e cicatirizzano così la perdita di s·os.ban.za, oppure si può giun.g ere alla distruzione della .t onsilla, e a fat;ti gangrenosi, specie se iassociazi.oni bacteriche (bac. di Loffler) compJica:no il processo m'orbo.so. V 'è precoce risentimento dei g langli linfatici; la malattia di so.lito è uniJaterale. Salivazione e fetore dell'alito sono i sintomi · che più dist11rba:no il 1m •alat o, specie se urua. stomatite t1l1 cercr1n1e1nbr~auosa d,e11a st essa 101figi111e si associ.a all 'a11gina . Fenomenri generali s i accom pag11ano qtl!asi sempre: febbre , astenia , a lbuminuria. Il quadro morboso 11011 è suffici-e nte per disting·t1ere questa dalle altre angine e stomatiti ul·c ero-membran.o se : è necessario sempre l' esanie bacteriologico. Il repert o miscroscopico è st ato confermato i·n questi ultin1i t empi; le v-oci contr.a dittorie (Letttlle) siort e in pet;ssato, hanno peraltto og·ni ,·al ore. La terapia arsenobenzolica ha rapidamente ragione dell'angi11a di Vince11t; preferibil.e è associare al tr.atta,m euto loca.te (pennellazioni con novoarsenobenzo1·o 0.90 iin 30 eme. di gliceri11:a , che si è di1m ostra.to il più ,-autaggioso, lia ter.apia ge1JJerale : l 'i11iezione ogni sette giorni per via endo·ve11osa da 0.30 a 0.90 cgr.

t. p. (rror) Lo jodio per 'Via e1ido'Vcnosa. - _.\l do,t t . C. J. da C. : No11 ci ris11lta che i co11nuni preparati jodici siano st~ti usati i11 terapia per ' 'Ìa endo\:·enosa. I tentati,·i fatti col jodofol1lllio 11011 hanno tro'1ato segt1ito. Preparati jodici co1loidali sono sta.ti adoperati (20)

[ ...\.N.NO

XX\' I I,

FASC. 12]

i)er ·v11a endovenosa, 1na finora I 'esperienza è tutt'altro che 1arga. Tra di es.si 1·icordo il joglysol, usato da Ballo11, e il jodio colloidale che Mc . Douagh (The La:ncet, 1917, r6 gin.tg.no) impiega p1rima di somminist nrure l 'iuitr.ami111a, nella ot1ra della sifili de.

t. p.

CENNI BIBLJOQRAFICI. (Nonsirecensiscono che i Libri Pc rvenutiindono ulla Redazione).

.I1' .

_;\,

The physiology of 11'1/USC·u.lar Un vol·u me in-8 plcc., di paig. 215,

B AI NBRIDGE . -

l'xercise . con 22 diagra·m .m i, rilega to. Londra; Longman, Green

ie

Co., 1919. Prezzo s . Jo/6.

In u na ti1ntberessa;D.ltiissima collezione di monogx.a.fi.e diretta <liallo Starli.ng, vengono affrontati i probl·emi più importanti, ·p iù complessi e in via di più rapida e\·oluzi!one <liell a fisiologia. Ne fa pa tTte il p1~ente vol·u me, la cui portata varca di molto i co;rfìni str.etba•m1e11te sci-entifi.ci clell.a fì.sioLogia . D ifaitti l 'eser.cizio mus.coliare beu diretto costituisoe u na ·d elle fonti pnecip·u e di beruessere e di sal11te, e 1quindi di attività sania e f.aJtttiv.a : oom.e afferma i!l James , l'educaziorue fisioa è stata la ra1g ione 1)rin1a 1dell'alto v.ailo.re sociale d-el popolo i·n.g lese e clella grandezza dell'Impero britannico. D 'a.ltr.a parte, l'esercizio n1usc.o lalie è la causa dtella fatica d!11dus,t ri1ale, •ch e 1regolia l '•effiici en z.a dre i 1av.or.atori e ]a lo!'o produtitivirtà, lia qual e è f·ont'e d i benessere "'conomico. I nfin e I 'esercizio muscolare costit11isce iu.ua importa11te risorsa terap eutica, rhe oggi ,·iene sempre più 1a:rg·ame11te 04pplicata ed apprezzata i.n cliniica. P.e r tutte q11e:ste ragiioo:ri ·~ de11Ja maJSsima i n1portanz.a precisa11e le azio11i dell 1eserciz.io mt1scolare st1ll 'organis1no, stabilrire le modalità 1e gli ada.1ttalne11ti di ct1i ,è S1Useettibi1le, Tegolarne il dosaggio. E' q1ua111to ' 1ie11 fatto magistra1mente dall' li.. i11 qt1est-0 , .,olum e, ch e in un.a seri e di capitoli st11cli.a le 01igini 1d1ell 'en ergi·a 11111scolarie, gili effetti d ell'esercizio fisico suJ.1.a temperatura , sul1'1 respirazion·e, sul cuore, sulJa pressiorue a:rteriosa, s1111a composizio11e del sangue, sulla sanguifi.c,1zione, c:;11ll'ossigenazio11e e s11l m c:itabolis1110 dei .tessuti, la co.ordinazione dei movimenJti e l'influe11Za (lel sistema 11er\·oso, 1a fatica, lo strapazzo, la sindrom e da sf,orzo, l 'aJ.J.e namento, g li Effetti seconda.'ti be.nefi<'i e m.aLefici, l 'infl11enza clell'alt1tudine e dei climi . 11 bel lavoro del Bainbridge interessa non soltanto lo studioso di lab0ratorio, ma anche il medico, il socio1ogo, lo statista. R . IJ. 1

1


SEZI ONE

PRATICA

375

NELLA VITA PROFESSIONALE. Cronaca del movimento professionale. L'agitazione dei medici pensionati. Dalla Federazione Genierale d ci Pen sion,a ti Ttali~ui, e colla firma di 11I110lti sanitari i11 pe11sione, è stata d.i ramata la segu1e:n te 1ciircol1are : · E' doloroso constatare che gli appartene nti alla classe dei sanitari) ·p er 1a loro i·g navia , per l1a loro a1)atia e per la loro disorganizzazione non sono stati m.ai rent1ti in alcuna cons iderazio11e e sono ~ta1ti iu,·ece f atti segno ad og11i specie di umiliazione durante l'attiv ità di seryizio, ed anche, e pit't <'ru·d el1n11ente dop·o. Oggi poi, noi l)et1sionati (leJl'Ordin e S a n.i iario , sia1110 sbati bers ag·lio del1a più i.uiç_u,a i11git1s tizia da parte del Go,rerno, il quale ha 11egato esclitsi·va11ie1ite a noi il piccolo sollie\110 clella i n cl e1Tnità ca ro ,~i,r eri, conc esso, co11 due appositi d ecre ti, a tntte le altre c1\assi cli p ensionati, compresa ulli1namente quella dei m aiestri comu11ali, 1ness1 in qt1iescei1za pri1na diel 1913, i quali si trova,·ano e si tro,«1n10 i1elle ide11·t ic he nositre conc111

.

.

corre ii1viare per t111a sola volta L . r,50 co111c concorso a lle s pese di stan1pa, di propaig.a11tla en altro, s ino al cons eg·uime11to delle ·n·o stre aspi. . r az1ou1. La pregfuia n10 pure di \ 1 oler f·a re propaganda presso i colleghi vici uiori , sollecita udo dall 'on. Cons ig Ji.o d.el l 'Ordine c1ei S ainitari cle lla sua 1no, ·incia e de lla Fiede1·azione c1ei M1eclici Co11cl-0tti ,-ibra.t e drelibemzi1oni id i protesta, ch e .ri51pouc1ano a lle 11os tre riiv·e 11dicaz ioni n1-0ra li e n'lateriali d a i1rviar si a l ì\Iinislbero dell 'I111be111n-0, alla P1-esidenza cl ella Fedc razio.n1e ed a ll:a Stam1)a ; e per ottenere ciò, carissimo collega, Ja eso.rtia1110 -a non badare a c.1t1a lche disagio ·ed a qwalreb·e picc ola spesa cli ,-iaggio, faoendo 1esulare da lei il pri.nieipi·o antisol idale : s e otterra11n10 g li altri, otterrò pure io, eù iaip pigli a11dosi invece al 111.o to adagio cc v i,c.; u·u it::t fortior >> . L e .st essie esortaz.io.ui ri\ ol1g·ia1110 a1l1e di sg·ra- , ziat e ~i g nare vedove. Il .g ru p po clei Sanitari di Ron1a 1e cli q11·e11-i c1ell~t l >ro,·inci a si è ri11111to sotto la Preside·nza clel cav. :Yiinn·eci, e già s i sono pr·e si a coor·d i p er l'i-uihio cl1e11a lo tta . I11 .nome de1llJ1a ,s,oli.cl ariclà di c.l.a1ssc cunfidiarin·o ure lla pr o11ta. adesio ne dei c.olle.g·hi. 1

1

1

1

1

1

1

Zl0 ll1.

I~'

terni.Po peirc1ò cli 11nu:ove11oi e di agitar ci it1 tutti i modi, p er ottenere qttanto g li a ·l tri 1)ensio11 a ti hanno già conseg11ito e qt1au1to altro essi si 1)ron1etto110 di conseguire, co11 incessante agitazione e con l 'adi!ie pur.e - ove ne sia il caso 11 c ompetente M·a gistrato, e c1ò i1011 solo p·e r il consegui mento del caro-Yi ,-eri, · m.a a ncl1e a l fin e di essere parirfl.cati ·n·elLa mis11r.a d·ell·a pen1sione , ai pensio.11ati di ogg i, il cui di Yer so tratta m e11to ci oflei1.d e e <'i nuoce. All'uopo 1a preghia mo a \-·oler n1a ndare i1n1nediata1ne11te la sua adesio11e al 11'ostr•o bene111crito difensore cav . uff. Eun·ic o =.\1inneci, p r esideute della Federazione Genera le <lei P e usioniati Ita.liani, qui i11 R·o ma , vicolo d e11.e Fiamme jl. 18-:\., p ercl1 è egli possa isori ,·e rl a come so cio della Fed•e r.azione . Il co11tributo socia·l e d a in,·ia r si co11 cartolina viaglia allo stesso i.11 clirjzzo è il seg·L1e nte : Per le pensioni fiino ··a L. r ooo a nnt1e L. 0,50 p er i] bimestre 11ovèmbre-di.cembre 1 9 1 9 e I ,. 0,50 p er i bimest1·i sttss eg·u·enti ne ll 'a11 uo in corso . Per le pensioni da L . lOOO a L. 3000, L. I p er bi111e stre . Per le pe11.sio.ni ·d a I..,. 3000 in s tt L. 2, p er bimestre. Vi è poi per chi 1-0 vogli a l 1a bbona m.e11to a l gi·o rnale ci ui ncli·c i na le <li c1asse : Il p ensioHato, 0irgano d ell a F eclerazio.11e , il di cui costo è ài I,. 6 all'a n·no, co11 abbo nan1 e11ti .a nche .seme1

1

1

stra 1i e t~·jn1~.strali. Oltre la tent1issi111a sp esa di associazione , oc-

Federazione Nazionale fra le Associazioni del personale addetto alla Vigilanza igienica. Il 3° Congresso na ziona:l1e è convocato a Tries te 11ei g·i-01'11ii 14-15 -16 .m a•gg.io 192 0 . I temi ed i r elatori sono così s tabili ti : Denuncia o bbligia•t oiri.a della tubercolos i : cl·oLt . U. Ma.riottii (R o1na) ; I,. 'isola m1e111to {lei tt1 be1-.0olosri. : .p1rof. G . B. Ro<trtta (Firren ze) - l)rof. ~. Sforza (llom1a ) ; J .,.a m a 1.ari.a - S1tato .aittttal1e de l la pTofi lassi : ,p rof. A. Dio1n j1si (Paler111.o) ; P e.lla.g ra: prof. P. R.01ndoni (Firenze) - dott. :\.. Sturli (T1·ieste ) ; Protezio11e dell'i nfrun z ia : prof . l\'1. R.n.g·.azzi (Ge.n ova) - pr·o·f. L. M. Spo'l v·e riui (Ro1n.a) ; Profilassi cle lle ·ma lattie \•eneir ee e sifiliti.che : pnof. U. ìVIa n.tegazza (P,avia) - prof. G-. P.e cori (Roma); La nostra leg·isJ,a z io nie s ulla \•·i gilan:ta .anoo11.a•ria. ; .p t""()f. F. _'\bbn (T ori.11-0) - lYrof. D. Gnalrl ttcci (Bolog na) - p r of. V . V etere. - (N<Upoli) . R.i{orima <lJei Servizi d~ Yigil a111z.c1. i.g·e·11i1co-.sa11 i i.a.ria l OC'a l e. Il CoJ111.t at o orclina toire è così .co11111)0.sto: Presidente 0111o rario : i1ro f. _A... T~11 s li g·, sena to·re del .R eg·no; P.r esicl e111t e : p ro f. .\. Scla ,·o ; Vi ce presidente : clott V . I.ta ina ldi; Se,g·r et a1rio g·ene r.al1e : c_l 0tt. G. P alo·n1ba ; l\1e1111bri : clott. f-\ . G rassi 1

(21) •

I


[ANNO XXVII, FAsc. 12]

IL POLICLINICO

dott. l J. l\1.a1_-i,o tti - (lott. E. 1Ci11gola.u i - prof. (}. 1'cxeira - dott ...~. GadoJ.a - dott. G. Bolli - pitof. P . P'e trini. Sede: in-esso il Segretariato generale dott. G. Palmnba, Roma 25, Via Vittorio V,e neto 9(5. Del Comitato locftle fanno parte il P·residente : clott. ~A,.. Jellers itz ed i Segretari : dott. E. I-1evi dott. L. Urizi10. Il Comitato locale è i11 vri.a di costituzione. La sede provvisoria è presso il Presidente dott. A. Jeller.sitz, Tries t e, Via G. Ro.ssini 24. La :tassa d'iscrizion·e è fissata in L. 20 (L. 5 i11 più per ciascuna pe:t1Sooo di fami1g lia) . G11 iscritti rice\·era.n.n,o g111atu.i;tamJentie oopila delle relazioni ed atti del C·o mgresso, ed usufruiran1110 delle .s·peciali facilitazioni iehe verra111110 escogitare a favore dei co11g.ressisti. Per schiarimenti ed .i.1uform.azioni dirigersi .a l Se:g·rclario genera11!e KJtott. Pialt0mba, Rom:a 25 , Via Vittorio Veneto 96, 1telef. !·nt.erprov . 27-69, al quale do,rran.no essiere rimesse, a mezzo cli cartolina vagltiia, le qnote d'iscrizione. 1

RISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE. (8185) 11 igil.anza ig·ienica. O bbl ig.,1:i d ell)uf ficiale gii1diziar;o. - Dott. G . A. da V. - Quando . l 'tifficiale sanitarrio ha fondato sospetto di rulterazione, fraudolenta o meno, di sostanze allimenta111i deve pre leviar11e il campir011e e ma:ndlarlo J)<:r l e Jebitè ana.lrisi all'ufficio provinciale al· l 'ltopo competente. Occotre tener presente d~ R e~·otan1ento per la vigilanzia igi eniCl<l. sug·li ali111enti. sttlle bevande e s ugli "lggetti . di uso do1nestico del 3 agosto 1890. (8187) Esenzione da paganiento dell.e tasse . fjott. F. R. da V. K oi cred.iatno che J'esenzio11e clal pagamento delle tass~ pel 1920 non co1npren<la q11ella stabilrita per la inscrlizio11e iail.1 '0rdin e dci m ecliiei della pr-0vi11cjia, 1perchè essa av1'ehbe p;ià dov11ta essere fatta fin da qtÌa11do fu istirt:uit.o l '01·dine deii sa11itari. Di esenziont potrebbe, tutto al più, parlarsi p er qualche saniita.rtio che 11el corre ate anno iniziasse iQ proprio esercizio J)rofessionale. (Sr8S) T ..1sc;a di riccliezza 11iobile sulla inde·n 11ilà ài ca11alcatitra. - Dott. V. B. da B. Seanpre cl1e nel C'ap1itolato fosse detto che l'inde11nò.tà ni cavalcatt1ra è ie s.e nte dalla :imposta di R. M. qn es ta. no'1. sarebbe pagata dal saniitario ma dal Co111une. I11 tail oaso la relativa deliberazione doYrebbe e sere approvata dCT11a G. P. -~· Se nel capito1 nto lltt11a è detto, ]a tassa suddetta cre\1é essere pagata d.al sanitario, con1e su qualsias i n1olumento che si rice,,a à for/ait per na esec11/,Ìone di d~erminato ser\•'.t:lio. (S18q) Jledi ci assi1>1ilati e della R. JJarbia. -

Dott. R. P. cla N. l\1edici assimilati ne.i corpi da I . .ei indicati non se ne nominano più. Per e11trare come miedico di marina o die-lle R . g11mclic occorre attender.e che si band~sC'a il co11corso. (8190) ~VI eai CO i1it1: YÌ?'LO. - DotJt. E. c. da "\7. Il medico condotto dimissionario che rimane sul i1osto p er diisimpegnare l1e medesime funzioni come imtèriuo ed ~ pagato a giornata, deve Sttl compenso che 11iceve corrispo11dere la tassa di l{. l\I. L'interino non deve pagare il contrtib11t0 111,o nte pensione, ma sie Jp paga, jl r eilativo periodo di tempo è calcolato per raggiung~ più presto itl diiri.t to a.ll~t pensione stessa. L'interino l1a diritto al caro-,,-:i,1eri sempre che presti ser,,izio in 11na condotta p1iva di titolare. Il Cor11une 11011 ha obbligo di pag·are al medico il n1ese di co11gedo non 11suf r11ito. (ò r91) lnde1inità iaro-viveri. - Dott. T. G. da C. in base al D. L. del 9 marzo 1919, n . 338 a Lei co111pete la indennita caro-v.iveri. Dica se i11te11da a'1 ere a parte parere i1llustrativo 1n.e<liante special-e 011or.ario. (8192) Irid e11nità caro-viveri. - Dott. :B'. I-1. rla I<.. A Lei con1pete la iindennità ca.ro-viv·ei. co111e a qualsiasi a1tro :impd·e gato 11on essend-0 giustiiìcata J.a ragione addotta peir r:ifitLtarla. · (8~93) Inde n'nità caro-eviveri. - Dott. C. 1\1. da ::\I. Come i11dennìtà caro-,riveri a Lei compete • dal 1° agosto al .1 e d.i.cerrlbre 1917 Ja son1n1a .:li l ire 150, dal 1° ge11naio .al .3I d~dembre 1918 qtte1la dii :1 ire 1 80 e dal 1° gennaio al 31 ddcembre 1910 quel11a di lire 1200 se amn1ogili!ato . Doetor JuSTITIA. 1

1

1

(22)

CONDOTTE E CONCORSI. • COSENZA. Ospedale Civile. - Concorso per titoli e pro,ra pratica a .tre posti di as,siste11te n1edico cl1i1rurgo. Scadenza 15 aprile. D111·ata un bie nnio. C~iarimenti da ll'Amministrazione. CREMO~A . .4 ninii'n.i straz·io11.e pro".Jin.ciaLe . - J)irettore del Manicomio. Se.ad. orte 16 del 15 aprile. 'fitoli scientifici pratici. Età 1nassima 45 a~111i. Certificati posteriori al r5 marzo. i\S~t1nz1011 r dell'ufficio e.ntro 15 giorni dalla partecip. de_lla 11omina. .L. 5800 Lorde, o1tre L,. io8o? 'lrie. qt111~­ cp.11enn1 del decimo;, J ~· 1000 d '1nden.n~tà ~rov\·:l­ soria · .alloo-o-io. È a.n.tercletto 1'eserc.1z10 d1 q11a' professione ,::,~ . ptthb1. on ttffic10 . tco. l11nqtte MusILE DI PIAVE (Venezia). Condotta; 1!re 9000, ol,t re 3 c:;oo per i.~den:nità C;fl-valca~ura, 11re 70? qua~~ uffi~iaJ.e .sa~11mn:0. ed. lnclit~11111tà ca;·o vi ven stab1l1ta v1gent1 d1S1pos1z1oru .•~b. 5500; Ettari 5000; distanza massima dal Centro Km. 13· Soodenz.a 10 aprile. PrcER~o (Basilicata). -

ç:ondot~; .lir~ 3600, qt11nq~....n111 dt ].1re 400.

at1111e11tabi]i per cinque l'opolazion·.." 4000 abitrunti. Po\·eri 400. Scacle :)O aprile. S. EGIDIO \LL,\ \ ·rnR.\TA ('tcra 111 0). - _.\ t11tto il 5 aprile, COtidotta poYerÌ ; l,. 35·JO lorde 1t' due !:-<:"•


X~\' Lr' F.\, e. r 11

I-\:--.'~o

SEZIONE

senni del deciano; L. 12.; o lorde per cavallo e vettura ; caro vii veri ; I~ . 3oo p er ttff. san . ; ia b. 3689; .pi.a11ura. Servizio e11t1~0 15 giorni. 1

'J~OVIANO

(Lecce) . - CoT11dotta; iab. 5300, con 1500 ro\·e1«i; L. 5000 lordi:- , pi1ì I,. 5 per ogni l)OYero oltre i 1 s~ondo migliaio, ron quattro. qt1in91tenn1 clel decimo e salvo evei1·t ualri modificaz1i0n1 ; nndeiu1iità caro-·vi·v eri. Scad. ore 18 clè1 16 apri1e. Età massima 39 an11i. !\ s:311nzio11e serYiZlio e11tro • • 20

giorni.

PRATICA

377

far ineltere comunic.azioui all'ar<l.i111e del <Yiorno co111e pttt«e 1per le iscrizioni al .con,gu.,essoe ed il ri1ascio ,d elle relJart:i,ne tessiett1e, 1d a s.ervi,r e anch·e c·o me passaipo1i.o, con1e p11r1e iper i0gu.1 altPa ist1111zioine, rivolgersi al Seg.r €tatio gieneralie ,p r,o i. Gi.t1sep1)e Sabait.Uni, ipresso la sed e del ·Comitato iital~a110 per i Congressi c1elle Città cl'acqlte, i11 \'•ia P.rulern110 58, !Rom.a. I progra.m1mj ufficiali del Congresso sairiann10 pressi miaimenite ~nrnunci ati . Du.ra11te i la;vori del ·C0tngt«~sso, avranno l1t1og,o g11«andi f·estegigi!ame.nti, ricevilmlen:ti, es1c1u:rsio.ni, ecc. So.no concessi rdbassi ferroviari ai Con1gl°'eSsisti (melil!bri effettivi) e alle :loro famiglile (membiri aggi umi) . Dal Comitato centnale .italiano, d'accordo con quello fram.ce.se, so110 staite :fissaite tairiffe 1u.ini1t11e per le pensioni nei vari alibenghi, .a vendo gli 01lb1ergatari stessij ,a scop,o id i ·récla1ne, ri1111nzinto ad ogni V1a1ntag1g io ifinanzd.airio. Il Presidente del 1Comitaito itali<lJno dcl Cong·resso delle Oilbtà d 'acqu~ si riserva (ti fare t1ttte Le ulteriori comunicaz1oni, che possano ri1g11.a-r~ar~ i con~re~sisti. e ri ,·ol.ge intanto il pi tt caldo inv1rt:o acl lSCT.lversi sollecitamente affi ncliè poss~ essere ,preordmiaito ed assi.curato i1l pi1ì dieg110 in1tervento italiano, in t1111a riunione che r~g.n.alrcla C?s.i cliirettamen1te n1olti i1nrt:e1iessi si11Jgo.li ,e ool l1et1

1

VENEZIA . .Spedale

Ci'Vile. - Ait1ti ne11e dd.visjo11i Medjcbe I, II e III e nella d1,,jsione Pediatrica. .p resso l'OspedJale u .m berto I (nella. domamela ieleve :irndd.cairsi la. cli visiml·e cui si aispira) ; L. 4800 lorde; d:irtoli ed esaimi; nOtlilÌ.na biennale; età massima 39 anni; quattro anni di servizio effettivo lodevole à.11 osipedali, cli1nicohe ui1d.versitari1e o condotibe; liau·r ea da sei a:nni, salvo .p er gli\ a~sistenti eff.ert:ti'Vi .nell'Os1 p eda.l1e civile 1d·a ire a 1111i 1

al~neno

com.preso il servizio 1miliitare. Il progr<lJmnia cl.egli es.aro.i è o~teusibiile nell 't1ffic1o cle1 n1edico di,r etto1·e . Scad. ore 17 del 15 :aiprile.

Diffide e boicottagg·i.

Nuove diffide : Orte (Roma), Gt1are11e (Cuneo), Vezzarw Ligure (Gte11 ova) . R evoca. di diffide: Castagnito (Ct1n eo), Rovig1io e Consorzio (Reggio Em.) , Cel.l io (Nov.ar.a). 1

1

1

t1v1. •

Nella stampa medica.

f!OTIZIE DIVERSE. L'inaugurazione dei Congressi di Monaco. - La comunicazione del Comitato Italiano per il Congresso delle Città d'acque.

Il Congresso delle Città <l'acq11e (stazion.i ter111ominera1i e balneari .mairi11e) sarà i na u1giura~ giovedì 15 an:>r-ile p. v . Questa .notizia merita la })ÌÙ ampia diffuisione. I Congressi di M001~0 :iideati e ,p1·omossi da S. A. il 1>1ti11c1pe, merutre ,lia. ,g ue.r ra clevastavia l 'Europa., dovevano iraip9?resentare U·n.a delle .p rime lTià,n1festazionii di 1-icostruzio.n e UJell >epooa de11a pace feconda. L'intriins,e co valore scien1tifico, il g ran.de significaito di affermazione patriottica, l'estesa e mu1titforme rete di i111Jteressi im:lustriali e commerciali rohe con questi Co.nig.ressi si riconnettono, sono sit a.ti ampiamente illustrati anohe dalla stampa ,m edica i1tailiaina. Non è quiudi il caso cli insi'stervi or,a, che è i1 momento dell 'a1

1

1

ZlODJe,

Gli ita1'iani sara11no rapprese11taiti cùa at1torità; siaoo medici, siano industriali, devoi10 i1uter\T€'llil'le nuanerosi e ,b en preparaiti. Il Comiirtia1o italia110 per il Cougresso del,l e Città d'acque, presiec111to dall'on. prof. Salllarei1 li, comwiica iùhe gli argo1nenti an~si aJ·l 'ordin e del gionno, sono i segue11ti : 1° l~e protezioni delle sorgenti ; 2° MdigJioramenti .Cl,a in;brodiurre nel1e aim·m inis trazioni comt1uaJi delle stazioi:IJi ter1naJi; 3° Perifezionlamenito della speciali~zamone degli ],m pianti e dieii n1e'~zi di cura delle st.azioci; 4° Pubbil icità collettiva; 5° Istituzione di scuole d'industria. :terma,l e per forimare un personale specia1e per gli stabil.i1menti ibe:r:mali e gJi albeflghi. . I Cong1ressisti av:ra,runo diri1tto di f.a:re C-0m111nicazio11i, pur0hè ne pire.annuncino il .t itolo. Sia per 1

1

1

1

Si è -iniziata lo pttbblic-azi.one clel « Giornale di Clinica M·e dica )) , òi11eitto d~1 prof. 1: r111 herto Gabbi, ordinario di cl~1i1ica meclioa a P.arn1a, èclito dallia Casa L. Cappelli di Bologna. Escie in fascicoli 111ensili di 11011 111e110 tli tJO

p.a gine, co11 tia,1 o~e, fotain0isio1ù e su·p plein1enli. Ospita lavori origi.n,3'li, ri ,,jste s i11tetich c, su nti e riviste, Teca notizi.e scientifiche, bibl.iograficlie e info1·mazioni ·v arie. '" i\ t1g11ri sentiti. Il XIV Congresso francese di medicina.

Indetto dall'Associ.azione dei l11ecl ici (l~ 1i ugn n f1:ancese1, sii terrà a Bruxe 11es dal r9 al 22 111:\g·g10 1920, sotto l'alto patronato clelle T,] ,. IVI.i\ L. il 1ie A lberto e la. reg·ina E lisabetta. Saranno messi in cliisc11ssione a telni seg·11enti : r 0 Sifilide deJ.l '.apparato C'ardiovascol are, re latori Ba)Tet (Brux.e1lles), Eti,e nne e Spi11ln1ann (Nancy), Vaquez ie Laubry (P•arigti) ; 2° I licpoi1d1i in pa tologi1~ii, re.la tOlri Chanrffarc.l, Guy Larocb·e 'e (}1i:igaut (Parigj), I-1inossile'! (Vichy), Zunz (Bruxelles); 3° Stil ,raJ.011e terapeutico del pne11motorace artrificiiale, relatori Burnand (Leysin), Dersche·icl e Geeraer cl (Brt1xel1les), Dum·a rest (Hat1be,ri].le), I~i.iss ( ..t\ngicouvt). Oilitre iai 1ne111bri d€ll ' Associazione, possono iscrilvrersi al Con,g -resso, in qualità di adea·euti, i medici e gli studiosd che intendessero d1 parteciparvi, pag·a ndo una qttoba di fr. 40, sotto 1-is'erYa dd accettazione cla parte dell'l:JffiiCllo del Congresso. Essi hanno diriitto a presentare due com11n1caz:ioni . Possono anche part:ee:iparvi gli stude11ti di medicina ed i 1nembri de:lle famig1ltie dei soci e degli aderenti, pagando ttna quota di fr. 20. De quote, in franchi be.1gi, vanno indirizmrte :il tesor:ilet1e dott. Godart-Danhieux, rue Mo11toyer 9-a) Brt1xe lles. 1

(23)


, '

L'Ufficio del Congresso è presieclt1to (lal prof. llenrijea11, 11, r1ue Fabry, J /iegi; ne è segretario g·enerai1e il p.rof. René \ '"erl1oogen, 22, rue Jos epl1 II, Br11xe11es.

Scuola di puericoltura presso la Facoltà medica di Pa1igi. ~ei

locali 1c1ell'Osp·e da·l e Editta Cavell è &tata apcrt'a 11na S0nola c1i pttericolt11ra alle d1ipeuclenze lelùa Flaco1tà di lVIe(~icina . I!;s&'li è clov11ta all 'iiniziatd.va di b~11efattori ru11eri1cani, cl1.e l1a1t1no elfa rgito r.000.000 cli francl1i; ttna somm·r" eg111ale è srt::ata raccolta in Francia; sono staiti devolutlil alla sc11ola ,a11ch1e 600.000 franchi , provenienti dal « Soldo d.e i b1aml)i11i cl'i\111eirica>> ; infine l'Ufficio cl'igiene social e del cl'iparti111e11to della Se11na l e l1a ass•icnrato n11a sovve11zion~ iainnua di 50.000 fra11cl1i. J4a scuo11a sarà diretta. dal pro:f. Pin.ard; co1nr1re nderà tre sezioni (cure pr.e-lllatali, prima infanz.ia, p:1~a11cl e i11fa11z.ia), affidate jspetti,,ai111ent.e .ni proff. Co11ve1ai1re, 1Vfa1iau e Leo11 Bernar·d .• J , 'ina11g·11naz.i-0n e 11ffic1al€ avrà l t1ogo prossi1na1ne11te.

Le condizioni sanitarie negli Stati Uniti. I/ 11 L•lla della clati

f.\~Nn

fl.. POJ, TCJ,INlCO

« A t11a.1ica11

Pttbblic Healt11 1\.ssociRitio11 », s ua ca1npagna a fa,1ore di t111 M.i11iis tiea:o

salt1te pubblica, ha rl:ivt1lg«llto i seg·11enti cl1e so110 trattti da clocun1e11ti ttffidi.alri : st1 i:ro.000.000 di abik'lnti, 45.000 so110 fìsica1111ent1e i1n1)erfetti, 3.000.000 sono :in letto p ermanentienic.111te, cla 2.000.000 a 3.000.000 soffrono cli ma la rja e di ancl1ilostomiasi, _).000.000 n111oion o tutti g li .an.ni, solo 37.000.000 sono in l)nona salute e cli essi appenra 19.500.000 in piena efficienza. (Dal 11edi cal Record, 1 0 genn. r920).

Scuola preparatoria di medicina a Buenos Aires. I 11iaug11rata ail.ct111i 111esi or so110, è stata ora co111p1~lata , con t111 j~titnto bct1:te1riolog-ico clire·t t.o cln. \i\Tiolfhiig· el e co11 11110 cl i zoologia 111eclica diretto cla Bac]1mann. 1

L'Università di Lovanio. Dopo CSf;ere stata ripar<ita dni g·rnvi c1a1111i pro<lotti clini ted1escl1i, t' stata ri nperba con 314 1 ~tn­ clenti i11s0ritti i1elle varie facolt~t.

XX\1 II, F\sL·. 12J

Il prof. ADRIANO CERADINI e.ra nato a l{oma nel 1875 e q11i·vi aveva compiuto grar:n parte dei suoi st11di medici. Laitl!lieaitosi a Torino 11el i 900, fu prini:a allieyo del Carle e l)Oi clel 1301zolo, for1na11<lo&i così t1na solida. ct1.lt11ra 11el lc clt1e clinicù.e ch'.irurg·ica ie 1ned1ca. Si diede, 111 ~eguito, alle rilC'erci1e .e.li liaboratonio, acq11cistanclo i)articolare p1eriZAia ll'ell a baitteriologia ie nella 111icroscopia e chi111ica cli111ca. Vinto il coo.c orso J?et' il 1pOIS!to di assiste nte 1101 Laboratorio baitter1ologi1co l\111ni>eiiprue d·i Milano, vi ri1na;se per 17 ·a1111i, re.g~en<lan·e, 11ie:gli ttlt~mi \éllnlllÌ, l.a Direzione. C0tt1seg·ul la libera c.11ooenza in Batteriolog·ia 11elJ '{Tni,·ersità di 1'ori!no. Pubblicò v.ari lavori, if::ra i qttali rioordiamo sp·ecialmente una com.pleta, 1JU.cida monog~rafii:l s11lla mening~te .cerebros.pi11ale epidemica, 1111 la,·oro s ulJe imtossicazioni di origine alimet1bu·c, e artjeoli n ttmerosi e coruferell.7)e e iconografie Sv'arilaite di (Propagau1da .ig~enl.ca. D a par1eool1i ai1ni 1e:ra presidente clei11 a R ea.le Società cl'ig-ie.ne . Con partioo]are passio111e eigJi .si era dato aillo studio delle reazioni .sierol,o giche e ave,Ta ia.cq1uistato speci.alissi:tna ieo1111petenza riguardo a11a reazi.o ne d!el Vlassertmia.1u.u, :c11e egli in·t endev.a fosse 1e seguita 1seconJdo 1a tecni~a priim:iti.va ori!gii nale 1a11tigeue acquoso di fega to ereidoluetico) e ()011 ricche.z za id i coin.tro1.li, in modo dia p.o rtar·l a lalC1 iuter·essantis.siimi :r dooltati riS!petto al problema. scienrtidì<::o della l1ues e anJC!he p e1· la pratica, nel le n1ol1te reaziot1i cihe ·eg·li esegit11rva, S1pecie per va.r i ambultat-0ri del ComWJe, .p er il Brefotrofio, per il :Yf<inicomio provi111ciale, ecc. Dt1rante lJa giuer.ra, a~s11.nte, oltre alle cons11ete dncombenze, t11tte le ana]isi batteriologiche per gli ospedaJi c o11tuma.ciali 111ilitari, si prodigò i 11 11a g·ra,·oso la,·oro, che, per qualbtro am1i, si può dire, non ebbe ttn giorno ·di bregitla, in1ifìacchenc1o senza dltbbio la r.esistencz;a de11a swa robUiSta costituzione. ~el genn.aiio cli qt1est'.anno 1av,"ertì i primi sinto1ni di ttna ii1fezio11,e cla stafilo.rocco. molto probabi.lrm·ente aaq•ttisita Jll1e] SlllO lavioro rl i batteriologo; la i11rfezi10111e, dapprima loca:lizznt.n in f.ocolai , 1passò, do11)0, a 1g111ruve setticem.i.a, c11c fatalmente porta·va. a morte, neJ.l a viercle età cli 44 ~n.ni, u.nio ·diei più probi e c~1)taici e S1per1in1ientc'lti igienisti nosit ri; UJn 1101no ol1e fu profondamenit e n"111a1to ie .Sftin1a.t o (la quanti ebbero la ve11t11ra cli conoscerl o . 1

1

1

p.

r.

Indice alfabetico per materie.

i\ 11gi11a di \ ' i·n<::en t . Coli~a

. Bag . 374

epatica idatidea. C.ro11iaca (le1 n10,,i1me nto pro(essi-011ale. l•:nqefali1tle l€1ta:rg·ica 1;il>rio111a .sottom11ieoso dell '11tero 01>erato l)f'r via vaginale . . T})~tten8Ì011te .nrterjo.._~ : s ullia . J oclio J)Cr ' ia endov:enosa . . . r.:ivagg·i ca\riita.ri così detti ·a11tisettici : eont•ro l'abuso dei ~ ( a11ovra <lella ga1nba . l'arntifo Il e cole-cistite . 1

l{o111n

l ll'.?n -

Stahil. 1)01. An1n1 . Guerra.

» » »

371 375 365

Rino-fari n g'e: c1isinfer.1one nei portatori . Png·. ,)., -I•'., c1i l)aci11i diflterici . S1filicle : qtut11llo si c1eYe anali zzrl re il lic1uido cefalr0-racl1i.d1i1ano . Sj1npa tic-0 : il sistenia Si11clromi e'n cefialiticl1e osservate dura,11te l'·a tt11al e ·epide111ia cl'·infl11enz.c'l . Ste11osi i1)ertroficn co11ge11ita cle1 piloro. ,., 7 , Topi e 111 ri1ntti e infettive . \-a.gini te: posizione n test.a in basso per 11 tr~ttan1-c nto . . ))

))

>>

358

» »

355 374

» » >>

))

)}

))

"'

'l


Fase. 13.

Anno XXVII •

,

fondato dai ·professori: FRANCESCO GUIDO BACCELLI

DURANTE

SEZIONE P.RATICA -----

REDATTOU CAPO: PRo:F . .VITTORIO

ASCOLI

SOMMARIO. Riviste sintetiche: P. Alessandrini: La vagotonia e lae11n·

paticotonia. Note e contributi: D. Falcioni : Sopra tma forma affine agli eritemi poJimorfi ed alcune porpore. (Contributo

alla dia.gnosi del tifo petecchiale). Sunti e Rassegne: CHIRURGIA: Preiss Ritter: Sull'impiego dell'anestesia dello splancnico. - flo.ffmann: L'anestesia splancnica nella chirurgia addo1ninale. - Kappis : Aggiunte alla tecnica dell'anestesia splancnica. -MEDICINA: S. Coen: Moderne vedute sul tratta1nento della polmonite. - NEUROLOGIA: Alexander: La teoria di Quinke sulle nevralgie. Accademie, Società mediche, Congressi: Accademia. medica di Genova. otrittl di proprietà rlserva'&l. tl$ ess$ sen111 c$tarne la fonte.

CLINICA l\i!EDICA ·D~LLA

R. UNIV~RSITÀ DI (diretta dal prof. V. ASCOLI) .

ROMA

pel dott . . PAOLO 1ALESSANDRJNI, ait1to libero docente.

Ne1 campo delle nevrosi, dopo che 11 Babinski ~bbe isol~to !il ph.t iatismo com.e pur.a manifesta zione psichica, reS.ta,rn. ancora avvolta neJ buio tutta la patologia del :sistemia nervoso vi·scerale ; ·una nuo\1 a teo11cezione q11indj, che alla 1uc.e della scienza sperimentale cercasse di sintetizzare e di :raggruppare schematiilaa,mentie manifestazionrr morbose così m11ltifor1ni ne l caanpo d~l sistema simp.a tiro, destò il massimo entusiasmo e il più illimi tato crediito t ra gli s tudios i. Cosl la 'Vagotonia dell'Eppinger ed Hess, a cui fac-e,.a con.trasto 1111a simpaticoto;n ia, .sembr-0 aver risoluto dl problema p atogenetico d-e1le nevrosj vi scera:li. La dottrina che scaturiva dalle nuove conoscenze DJefil'anafumd1a e fisiologia del sistema lller· ,,oso simpatico e ch·e a nuovi studi f.u stimolo potente, ha presentato il fianco ·s coperto a 11ume-

Posta degli abbonati. Cenni bibliografici. Varia. Nella vita professionale: Pangloss: I medici e 1,ora presente.

-

Cronaca del movimento professionale.

Atti parlamentari. Condotte e concorsi. Necrologia: Tommaso Senise. Notizie diverse. Indice alfabetico per materie.

~

La vagotonia e la simpatieolonia

1

sifilide e infezioni acute. - La diagnosi perecoce nel • morbo di Pott. - I vomiti nel lattante. - I risultati dell'allattame1nto artificiale .....- Trattamento del morbillo.

'b. v1etata la rif>rotlu1ton1 tli ùauori f>t1bblic11'i nel POLICLll'fICO o ùa f>ubblict11ion1 dt suntt

RIVISTE SINTETICHE.

~

Appunti di medicina pratica: CASISTIOA E TERAPIA: Èred.o-

ruse critiche e qui.udi oggi, almeno nella concezione rigi<lia degli autori, non ;può più essere actettata. La esatta conoscenza rlt:·l l 'anatomia e della fisiologia del si stema nervoso sim.pa:tico è conq11ista cli qwesrti ultimi anni. Fino a. poco t empo fia ·si disting:~vai .i[ sistema 111ervoso ~n due grand1i sistemi : oerebro-spi11a]e o .animai1.e 1e s~m­ ·patico, o della vita vegetativa. I.I primo S<?vrflii;nt eudev-a alle fuIIBioni dipenden.ti dalla volontà, il secondo alle f1unzion.i involontane, quali ·quelle de i muscoli li.sci, del cuore e delle glandole. Si sapeva inoltre che i due sistemi non era:no del t111 tto separati ma i11 rapporto per m ezzo dei. 11a. ntl comunicanti. .t\..bbastanza r eoe11t!e è la nozio1ue esatta della vi·a che seg·u0110 l1e fib1-e simpati- . .__ <.:be ne1 loro dieoorso pe-ri.:fierico. Mentre le cellule dei muscoli volontari si orig·inano n elle corna antenio11i diel midollo spinale e arriva no s enza interruzio n,e alle sbaziio ni ternllina;li , quelle del sis tema vegetativo, nate .nei corni laterali, prima di .arriva re all'organo, s'interrom1pono in 1tnia altra stazione g.aing li1are s.ituata o J1ei gangli dci. primo ordine, o di &econdo ordine o di terzo ordine. Si.c chè 1a vi•a n ervosa Yeg-et ..., ativa è costi tuita da dure neuron.i. E ciò vale siia per ò. net1roni sia a.fferetl/ti che effere.n ti. Per lo studio delle funzioni del simpaJtico la stimolazione elettrica poco ha potuto giiovaxe,


IL

POLICI~INICO

formando le fibre si1np<l tiche un intr:lca.to gro\·iglio. Quello ohe .sopratutto ha contr~buito ai progressi 11 elLa 00t11oscenza diel sistema n ervose, \'eg··etati vo è rrupp.r esentato dalle ricerche sulla ~letti vità <li alcuni ve1€ttli s11l s istem.a nervoso • au in1ale e s u .sin.g ole rparti del sistema v€getativo 11 l~ngl€'}? infa:tti ha pot11to per .p rimo dimos trare ch e la nicoti11.a l1a t111 })Otere pana•1izzanite ~lett.i vo s ttl le eell u1e i1cn·ose del 11eurone ll!is tal e d el s i te n1a , ·eget a ti vo . J).o po l 'i11i ezio11e ei1doye11os.a <li nicotina, o m eglio, d1o po l'applicazione locale di una soluzio11e di nicoti1ia su di U'll g;anglio, s i ha ·dapprima ·u na Jjeve eccitazione a c n~i ~egnc p aralisi; se sci. applica tino st~n1olo el<:t1.ric0 :a monte d·el g.atliglio ·no11 si ha alcun eff.et. t u ; se .a va 11e s i ]1,a 1'effetto a.bi tuale . La 11icotitn.a ii111.a.11 e invece se11z,a effe tto s ul siste1na nervoso ani1nialc. Questo dato l1 a u,n.a grande importanza <la1 pttnto rtl i vista ian.che ianatnmioo, giiacchè serve a s ta bilire .se un ·g angli·o rarp.p resenta una s taz io11e (l;i-nterr.nzione di determi,na,t e fibre o 110. I 11-0itre h a i)ermesso (1i stabil i.11~ che alcu11e fibre a1tltribt1ite :al s1i.stre111a a11i11i.ale l1a11110 ft111ziQn~ veg·e batìve.· Esse sont0 riaipprese11Jtate dial 11 er\'Q \',ago, dal ne rvo pelvioo {radici d·e1 1°-3° , aerale, c he, sen,za .aver rami comunicanti coi gang.li corris.ponc.leuJti d·e l cordo11e limitrofo, si 111etto.no in· riapp orto coi g·an1g li i11trinseci della \'·esci.ca, g enà;tali e retto), d a rami dell 'oct1lo·· nwtore (che s'interrompono 11eJ g·a·nglio ci.lia:re) e <la rami del VII e IX paio. L 'i·t1Si eme di tali libre 11 ervose è sbarto chia m at o « s i.sterna auto1

1

1

1

1

1 LUlllO )> .

11 si111pal:ico proprian11e 11t1e. (tetto pa.rte pri11ci}Ja l111 e11 !.c cla1 Inidol.l o cervi<'al e , c1or s.'lle e 10111hn re e fo11111a il ·c-ordo n e 1i111itrofo (ganig li 1neta1ncrie i dei ga:11gli s pi11a}i, eccetto i cervicali Jus i !1 1 tre). !\litre st n7jo11!i 1i 11rt·!E'r cala ri ~0 110 i g·rl11g1i p 1 1t~ v,crl1èb r:i 1~ (car<Li1a co, poln1oì1at"'e , cel 1.n('o, ipog:u.;trico) ie i11fi11c aie ~taz.ion~ \!Ìscer·1.lli' ( }li s t11cli Iairmac o-di.11amici ha11~1 Q c.liroo.sitraito ~tn a11tagonnsmo n èll 'a:cio11e delle varie s os t:a.n ze 11ei due s is.ten1i a utonomo e si1np:1tico.. L 'adrelì.a lina ]1 a 11n1a azione stimolante el1etti,·a st1J s is tema simpatico. T,a l1111scari11ia , la 1)i]ocarpi.11.a e 1.a fìsto&tign1i,n.a l1a n110 t111 'azI011e stimolainte s ul sis te111a autono1110 o ' 'iagale. Qui11{li s i parla tli sosit:an1z.e s i1rupa ticot rOJ)C o \1agotrope. J ~ 'at110pi11a. in vece i)aralizza. le teru1in.azio11i clel &iste111ia auto11on10 e 11ie11tr.alizza l'azione degli s ti1uoli s 11l :-;isle111.a a1lto n01.110.. l\ lenlre i)·erò l 'a:clreua 1111~1 ha t111 'azio11.e 1111 if0r1n1c ~ \li tntit o il siste 111a s i111pat.ico, l.c .nllre w~ ~a n1.e ha 11110 t111,azio ne i)r eval.ènte eletti vn (pl..:'r t..S. 1'atro1)i11a no n h n. :i.z.io11e s u.I 11cr\'O l)t'l\·ico, llh.~ ntr~ i1 a 11n 1azio11e intt-11 ~ :1 stti r~u11i c ran iei; la pilc)cnrtli11:1 h n nn 'azio n{.' i >rC\ 1\l ...:nte s ulle fìl>l·~· 1

-

[ANNO

XXVIi, FAsc. t3].

secretorie, mentre l'azion.e sul cuore_ è quasi nttlla) . Un'azione s piccatissinia. s11l -,jlago del cuore l 1ha la IDU&carina, m entre 1,ha poco nelle altre f llllZÌOllÌ.

I11olt11e bisogna co11s.iderarè che alcune sosta11ze vago-€cci1trutrici esplicano la loro azione sp eci.a 1.1ne11te su1 centri oorrifìpo1identi (picrotossiza) altre sugli app.a11ieochi te1iminali. I)a lle osser\1az.io11i ùi Epp:inger eù H ess 1"ist1lta -ch e le sostanze che paralizzano u11 siste111a determri.n.a110 un.a J?rieva.1.enza .clell 'all·r o : le fU:11z]o1li viscerali sia re b ber o qui udi regol.a te (l;a tl ne forz•e at1tagonistie abitualn1e11te i11 sitaito di to110 (' ·agot o110 1e s ia:npallicotono) : lie duJe forre ti11 1111 i11divicl1to nor1nale si controbi~a11ciano. Per gl1i effetti s.ull'organis1no quimdi vagotonia ·e s impaLioopa1Jailasi da i111ta p arte , sin1p~ti coto11.i •a. e vagoparalisi da ll'a ltra s 'i1de11tifichier.ebbero. La concezip1re di ttn a11tago11is1110 f1111ziona·l~ v iscerale trovava un 'a11alogia 11:eJla liegbre (li Shle,rrington Slt111l'in111_1rvazJio11e la11ta.gonii,~a 1ùei 111t1scoli ,~olontari e parve dover risolvere i .il prohletn'a del m ec.can.i1smo cl el l:e n,e vrosi viscerali. Per n1ezzo degli stimoli ia.r1naco-.c.1i11·a.inici e<l cl ct t r•ic."i &i stabilirono le ft111z.io11i a cui i e.lui_, :-\isl,~111i sono dept1it.atii 11;è:Ì viari Yisceri e si cr ea.rono così il tipo icl eal e in ct1i lo sq·uilibrio n .er \ o~o ,-i.~0e1ialt è· d.a:to cl.nlla l)reya}e11zi.'l (lié,1 8.i:tcn1.a , ·agatle (yago;to11:10) ~ qtliell o ri11 .cuj pre,·ale 1

il s is t ema sim1patico (simpaticotonia). Si 11 LoH1i di eccitazione '"1} a_;~·ale. ·-- L'a un1:ei1to cìel ton10 Yag· alie cletlf rmi na 1niosi, c1.ln1·in.t1mo11 e tle] ton<> dell 'elev.aitore d e lla p:alpel)r.a (di·mi-i1ui.1'.one c.ù ~lla rin1 a J)alpebra.l e) , 1a.g·ri111azio uc, .Sic i:110rrea . l{iguando ~11 c uo11e hrnclicarclin ( ero11oll1ro·po negativ10) (l ifficoltà ·alle cst.-ra;s~1stoli ( l):tt1110tro1)0 n egati,1-0) difficoltà a11ra trasmissio ne (<lroJ11ol ropo 11t>gatiYo , 1.:e 11cle 11 za nl hl occ<>) l{li111 i11n1

1

zio11e !"lella co11tra ttitità C[lrcl1inca (111db1n 1)0 J1 ep:~t­ ti vo) . !)J1 p111lllo \li v1ista .cl1i,nilco ll'fl in1porln111zn ~ f)eci·a1111-ente ,l 'iaz:io~1e cr.011otropa , ~a q11~e si i11aJLifesta · sp.~1ci•arl111e11te 11ell '.esrpiriazio11e (brac1'icarc1.ia t:sp.ira toria, cl1e è la b·a.sie dell'a rit111ia 1refìpi-. rntoria). Pie r la vas o-dilatazione ch e ùet.e rn~ i n a e j)cr a:tio111e d~ retta s11l c1_1ore l1a Yagotonia <l,e t cr111 i li i\ n 11 a bbassa 111cnto dell a p11e,ssio11e (l'\.'l snngue. Snl·l 'n.lbiero bron cltia1 e tlet0rn1i11a 11110 sp.1s1110 ccl 1111 a11111e11to tCli secrez1t)11C' . S ullo stom aco cleter111i11 a iper111otilità, tendenza agli spasmi e ipersocrezionie. T4'iper111otilrità! t~l.ora :-;i 111ft11ifL·st~ i11 .. c11so r etrog1"..i.clo (nnti1>eristalsi), e soc-011di0 E1)pinger 11 vo1nito S.c:'lrebllc t:'llora i)rovocaito coJ1 questo nieccanjs 1110. Il to no o·ast:rico è r e:rto n·nn f 11nzionie '\'.n.~alie. A 11 cl1e la ,_, contrn7.ion<.' (e ~ 1)as 1110) <lcl rn rcl iflf\ e <l c.l piloro l! i 11 rap·p orto a·l v:tg<>. • ~


[.t\ NNO

xxvrr,

FASC. 13]

SEZIQNE PRATICA

I\ uc11e .1a 1noti1 i.t~1 e gili ~ i> as11J.i de II '.i ntc:sti110 sono deter1ni11(l;ti iel a stin1oli v.a g·ali ; cosl .anc-he 1a secrezione intestinale. I cr~1111pi <li~ig·li sfi11t:.e-ri -e l '·ei1ezio11e d iel pene ~b1111110 ugua.1 mente sotto l'azione del viaigo. T1a n1-0tilità de l.la cistifellea e g li spasmi e for:-:c la se0rezione p a11creatiica ed epatica s tanno suLto lo s timolo vagale. I~'ecc~tazione crel sis.t-ema ' ·agale diete r111i1ia anche l'1eosii11ofilia, ed ostacola la glicosuria adre-

l 'iaci1clità gastrica, t111 t>olipo 11asale 1<lieten1ni1lerà

Yiole nti attacch·i .atS111a1tici, t111 calcolo i11diffietr!e11te per mol bi ind~ vi cl n1. determinerà crisi viloliente di dolori. Pe r ·1.a diag·nosi di vagotonia latente sono stat1 proposti y·a ri antiifi oi. Il crilt::erio fond.an1entale è il far1nacodinamico . Tn u11 vagotonico bastai un oe11tig·ram1no di pilocarpina per determina1·e u 11a inten sa scialor11ea, 111e11tre l'iniezio1ie di 11n 'Cllnc .

èli aclre11a]i11a ri1nane s,e nza ·effetto. E si.stono ann'alinie.a . che criteri m 1ete-ca11iici così la compressio11e del Si1itonii di eccita;:io11e sin1.patica (si l'npatico- gìlobo oct1la1 e i 11 t1n ,·ag-0tonico deter111•i1uerà ltn lo JZia). - Si triiesce :acl IQtteuerie spe'.rin~11talfor.te ra11entamen1toi del polso, mentre i11 u11 s im111cul'e per 1nezzo cle11e i l11ezioni di a dre11Gln11a. 1)ati0otonico cl~tiern1i11 erà t111a accelerazi1011e . · 1\ iearico dell 'occl1io s i ha 1nidriasi , attttne11to Eppi11ger ecl H .ess l1 an110 d.imos ti"ato ch e 11elte della rima palpebra.le, scarsa lagrlmazdone, in~a­ n1!a11'irfest azion1i 1norbosc cli un clieter111i111ato grttp·· paciit à della oonverg·e11z.c1., ·esof.tal 111 0. J) O c.og.li artifici s udd,eitti S!i rivelano semp11e sinBocca ~ecca pier cliin1i1111'l.io11e d ella secrezione tomn1 di :attmentato tono ne11 e altre sezioni diello ~ailri\·are . .\ carico clell,.appareccl1io cardjo-,rascos t esso sistema. lare si l1 a t achicardia , faci lità a.11le 10s{r1a,s iSILoli, · T ale concezione 11011 potev3. no11 pottanc una 111u11re 11to d~elle s-e11sia7Jio111i ~ ttb1etti ve dard~t-tehe v1c11a 11i volt1zione nel quadro cliniico g.iac0l1è si è f tYal1>if:<l 7,~ 011i ) . !\ t11n~ nto clelil a pressione S'a111g uiCL·rc.a,to (l·i· spi~g1 are 1'indnvidua:lità n1orbosa i11 g·11ia s ia per l 'az.ion·e s t1l ct1011e c h e p er az Ì'o11e base l(l.}11a prev.ale nza di t1n grttppo di s timoli vivasocostri ttui ce. scera . li . N1cl s i!4ten1a clig·ercn t e i)er a t11ne11 to clel tono Il 111orbo di Rase clo~r si è clis-tinto, a seconda s~n1patico si a'rrebbe 1111a cl•imi11uzione del .tono d ella predisposizione domi.n1a111te, in for1na vagodel car(li.a~, cl1e spiegh ereblJe m1 g-rt1ppo di ' Ìoto1n1ita o simp.aticotonica. Nel primo l!ipo si riscon111 i.t1; a carico cle11o ston1aioo si .avr ebbe a t onia tra 1tna tachicardia poco 1na'llifesta 0011 Iorrti didi1111i11n7.!ione clella perJ.stalsi, iposeer-ezionie: in- s ttwbi subietivi cardiaici, Gnaefe poco ma11ifesto :-\n rficlien za pi1lord.o a p ea:- dimi11ttzjo11e ()1el tono pi- co11 man~canza di .M oebius ; sicars·o esoft·a,1mo e forlo rilco. N~ll'in,testi no 1a sin1paticot o11ia s i m1ani- te 1ag··r imazione; s udorù1, 1diiarree, iperacidità e eofc:stcrebbe colla tendenfia alla stipsi a lonica. s iµdfilia , mancanza <li g1icost1ria alime11.tare . .\ llre 111ani [e~tazlÌ()llÌ $::\rebbeTO l a t ·c 11 clenza alì\1~'1.la forma si111pati cotoni~.a s i ha forte esofla o·l icost1ria, alle el evazioni febb·r ili. tc.t.1 1110, •C\·icle ntle Moebiu: , tachicardia: co11 scat s i disturbi cardiaci s ttb:ietli ,·i, mancanza dii. s nrlori e di di0.r ree, forte caduta di icaipelli, t enrleuza ad J 11 base a qui~~lo a.11t:,Lgo11is n10 cl1e pne~cn1la·110 ("l e ,'azio11i {ebb1~ili, n1anc.a nzn dii eo, ~·;i nofitl.i1a, 11011 · i clu <' ~ is le111i 11c.1 oa.111po tle11le l11,a11ifest azioni '' isc-cra.li -e 111 bas.c H.1.la prevalct17-<'l. d.i tttt sisl e111a dis.tttrbi di 1·iespi'1·0, g1iireos·u1ira ailin1ientaire. I due tipi si 11e11derebbero più l11a11ifesti co11 iniezio ni qu.n ndo si soppr.in1a 1;azi one lle11l'altro, c0111e s i 'uri fi ca per ese111pio per iniezio11i di sosta 11ze cli p:iloca rpina o risp.etti,1.an1ente d;i iatropina. .\ncl1e neJle n1ani festa7.Ào11i clieala tt1bcrco1o.-;~ pa1iializm11ti ltn .g rttppo d.i &ti1no1i tonici (per si è \'01.11to , ,ed e re quest o clt1al is1110. 11 t1 l)O v agoe;~en1pio aitropi11a, che J)ara11zza ril ~istlenlk.1. vat o111co s i 1ua•nifes1ba ieou t:eudenza ai s udo·r i, alle gale), Eppi11ge· ~<1 I-Iess h·au110 emesso l 'i po.te.si tlia1:r ee, 0011 ipe rte nsione e dis tur,b i .g astrici, teuche i due sisrtJellni 11ei vari v.isoe1·i s i f accia110 11or1nrulruente cc1u.11librio. T.a "1)re\1a ]e11za diel touo cl c 11~1 alla pi·g1n e ntazione. Iu ·a.ltr1 casi esiston.o 8ii.mpatito o Yag·alc clarà -0rj g·i11e a f orn1e 111or- l)re\ :rle 11t e men t e f.ait·ti s.i1111patic0itonici, tr:a cui prehosc, che 11el caso 1t1,i va~·otonia saran110 rappric-. <.l ou1i11a no lia t achi{:ardi.a e la t endenza alla febbre. Ne:ll'iufLz.i!011e tifoide sii è detto che i 1] s·i ntotn<i ~euitate specialnlJcnle cla c-ardiosp as1110, pil1 o rospasn10, gastrosuccor1~00., a11g1i11~ pectoris vaso- cl :L J ,.et1be fsca.r sR fr1eq11 e11 Zi~ clél pol ~o r1 s1)eLb) al l'1Ul tczza cl.ella .teu1p.0r.alur1a) è iespressioùle di va1uoiorda, iasma bro11chi1aile, clia.rree, ecc . ; 11e1 cas.o g·o1to11ia ]a te11te. Lo stesso s ig·nificato si · è Y Ocli si1npaticotouia si av·rebbe iperte11sio11e , a1tonia lt11to d are all.a briacli cinrdia nell'ittero. g·astri'('a, g·licosuriia, sindromi bas!èdowoidi, ~c . . Nella massima parte dei casi questo s qui Iribrio Dalle esperienz,e f ar111ae-0-dinamiiche h a ricevuto f t111zio11ale rimane latien,t e e :allora bastano s tit111 o-ranctissimo 1111pt11 so ila conoscenza die:i rapntoli. indifferenti a .d t1n indi vidt10 11orma1e per o . ~ 1. 1)or1ti che legiano sistaina nervoso ' Tlscer(ilie e determi11ru:e u11a reazio11e dieil ;tapo prew~entie. Così lo st~1n1.olo chincico :fisioJogico del:l!a dligestio- t;-o·la11dole a secrezione inte'l"tta . Dopo che il Lang ley ebbe diu1os.trato c'h e l'ane dreterminerà in un v-a.gotonico via.lori alti del4

;

1

1

~

1

1

1


IL POLICLINICO

c1renalina i.n iettata niell 'org·a ni.smo agisce ne.i vari orgarui nello stesso modo con cui ag'isce la s ti.1uolazion,e delle vtile simpatic.:he destinart:e agli org,a ni stessi e dopo ehe anoltE..p lici ricerche condussero a lla oonclusione che qu est a sostanza stimola i idenitri ie le termi11az.ion.i del s1mpatico ha fatto sempre pj''-- cammino neglrli ultimi tempi il concetto ch:e i prodotti di secrezione interna ha'lllno 11 còm.pito di regola re il tono e l'~itabilità del · s istem a. nervoso wgetati,~o. Quesit o concetto è antico, oggd però la sei:en?:a speriment ale ne ha dato ttna dimostrazione sicura. Già Brown-Sequiard awva dimostrato che clopo 1a distruzione delle glamQle surreooli 1'ec· \~itabi1ittà g~a1·vani ca dci nervi è abo11rt:a. specialmente nel plesso solare. . L'adrenalina sd v;eirsa continuamente n el $angwe dieterminando uno stimolo continuo, t111 tono del sistema s impa tico. L!adrena.linia è il . più tipico -ed elemen.tare stim olo simpaticotonico, che noi conosciamo. Otnioni vagotonici non ne conosciamo; abbian10 solo surrogati chimici: debbono esistere or1u1011i iautonomot ropi elle agiscono i1t1 senso iantagonistico all'a drenalina. La tiroid·e contiene sict1ram1e,n te ormoni sii mpaticotropi e va.gotropi: i primi . agiscono sui muscoli liSci diell 'oochio e sul ricambio, gli altri ~ull'.a.ppariecchio digerente L'ipofisi dà oru1onn v.a.gotropi che stimolano specialmente il nervo pelvico e s impa·t icotropi che agiscono sul rioambio. I~a secr ezion.e i11t-erna pa nc·r eatica ha forse un potere get11erifule rome l 'adrenailina, ma in S€n so autonomo; però mentre negli animali .spancreati si oss1eirva u.na prevalenza simpatica dellà })Uptilla, non si ossenra ·taiehiorurdia e ipertensio11e. P1ù accentuat a è 1'azio111e a ntagonistica su1 ricambio e specita1mente sulla g-1icosuria.. U11 fatto che spicca mel morbo ·d i Addison (i.n cui mancano gli ormoni simpaticotropi) è l 'ip:er" p1asia del sisteina linfa tico del timo. Wiesel h a d1mostraito che nJello stat o timico s uccedie Ll contrario. ~ pTobabile che gangli linfa tici e timo ·producano quasi ~sclusivame11te ormoni aut onomotTopi; stato timo-Jinrfatico e vagotonia sarebbero cosl sinonimi. J/eqtti~·ibrio del tono ' dscerale sa:rtebbe cosl re!:~:olaito <la g-ntppi1 ormonici antagonistici. È probabile cl1e esista un aentro nervos10 che reg-ol i il p:iu.oco deg-li ormoni vagal i e s impatici, in modo che, qt1a11di0 ''e11gia a mancare 11n g ru;ppo di stimoli, si atten:i1i il tono dell'antagonista in modo da ristabiliire un equilibrio. Gli ormoni a11tonomotropi regolano l'anaboli$mO organico, perciò predomi•nano nel primo periodo della viita, i simpaticotropi sono oo.tabolici 1

1

1

'

[ANNO XXVII, FAsc. 13].

e predomLnano nel secondo periodo della vita. I prim.1 sono doruinanti nella costituzione artritica i secondi ·nella eretistica. Cosi il va.gotono e simpaticotono sono stati' invocart:i per spiiegiarc la costituzione ed i fenomeni· di p11bertà e di s ecrescenza. Non solo; ma nel delirio della ipotèsi che pare a bbia invaso ·m olti cultori dell'endocri11o·l ogia si è andati anoora o1tre. Nella. s.toria dell 'evol 11zJ011e, si è detto, si t' formato prima il '71agotono giacchè la vita preSltppone l'accumulo di energia tensiva : si è form ato poi 111 si.mpaiticotono, 11 determinalllbe dinamogeno per eccellenza. E 'llella ontogenesi inf·aitti si è osservarto, che le capsule sur~li so· no di, formaz:itone tardi va. Niella simpaiticotonia glrl e·vol11zionisti hanno , ·oJuto vede,r e un ·r i'cordo atavico d1 un gruppo di reazioni formatesi nel periodo de11'a ìlotta per 1'1eJSiistenza, di cui ia~cune oggi d!eb bo no cons·i d'erars.i inutilii e quindi probabilme11te desiiiinaite a scomparire. Lo stato simpati~o to11ico serve ad a.ttiva re 1n corpo per la lotta e ad. 0 umentaire i poteri 1d!i1 difesa : la pupilJia s:i dilatai, lia rima pailpebrale si 0Jlla rga per aumeutare i·l pobere v~sivo; il c:uor;e })atte più p1 esto e più forte per fornire sangtte a i muscoli ; i vasi viscerali Ri contraggono p1er ~orescerc la p~ssion~ 1e devlare il sanguie dai11 'area dilgestiva, la cui funzion.e è momentaneamente inibita, in modo che i mus co11io dello scheletro, il ctt.ore, i polmoniie il cerve11lo siano .'l:bbondanJtemen1te irrorati di sangtte. .: \umenta la circolazione (l elJo zucchero nel sang tte perchè i m ttsco1d' s11ano. abbondantemente fornita de~la sost anza ·e ssenziale al•l a loro funzionie, 1a11menta la coagu,l abilità del sang ue, si abbassa l a s.o glia dell ,e!C'Ci:t:abilità mttsco11a1"e e diminuisce la f.aitica. Per convincersii d1 quiesto ba.sterebbe pensaire all 'ootenia degli addisonia·n i. N1ell '11omo si avrebber<.1 stati del gener e all ~ 1ùzio delle j11fezi'o ni e la <liifesa org;anit-ia sall"ebbe b asaita fondiamen.t a1mente su crisi di tale natura. Il si.m patiicot'.ono sarebbe anche il costituente fon òa111entale della reaziotre emotiva. L'emozio11e è ·la scinti11a del movi1nento, g·iacehè preced,e sempre ogni iatto volitivo . Emotion mo'Ves 11,s, Tte,n ce lhe natne, dice Sherrington; ma se 111elle con1nizdoni della n1odJerna ·vita speR$O si ay,•era che l'emozione è dissociata dal movimentc la preparaziK>ne al 1novimento v~ pe-rd11ta e rimane le r eazjone '\7l$C'er~le, con 1 danni che a lungo andare può provocare. 11 sonno rappreSE'n~rebbe secondo alcuni una crl~i perioctica vag-otonica a naboldca e 1'analisi delle funzioni in tale periodo pare a d un esame superfici.a le di tiilvellaire tutti i sintomi della va.. gott>nia. 1

1

'


SEZIONE PRATICA •

Fin qu:i h o acoennrato tiel le ~ue linee generali al problema cle1la vagatoniia e simpatiooton1a, qt1ale g li stt1ali di Epping~er ed Hess e Je osseu,~azioni di ·vani altri autori l1a11no oggi prospetta lo. Le ronclusioni a cui tali studi hanno portato consistono specia:mente D1ell,ammettere d·u.e classi d 'individtti perfietta mente .antagonisticl1e per Le . loro reazioni v.i scerali, ognuna del.le quali avrebbe le s11e speciali pr{.disposizio ni m011·'1x>.c;e. Tale antag·o.n ismo, sooperto mediane :reattivi farmactdinamici, corroborato da i dati fisiolog1ici e fisiopatolDgici, avrebbe contribuito al1a risoluz.1one di n11merosi problèmi cli11·i ci. I~ ·Eppinger e<l Hess pairagonano i rapporti it1tercedenti tra sistem:a :a11tonomo e s impatico a una bilancia, su dri. u11 piatto della quale ·gravi tutto il peso del tono \·:agale, sUi11 'a ltra tutto il pe-so clel tono simpati<..'O. I d11e p es:i si fanno 1wrmalmente equilil)rio se una q11alunque causa endoge11a o •esogena interviene ad a umentare il peso da un la to e a diminuire il ])eso dal.1'aJ.t ro saran no eq11Ji.,·a.len.tii Je _risulta11ti a lteriazioni di equilibrio . Dallt esperienze pet·ò di nttmerosi autori, che hanno sottoposto a con.trollo i risultati farmacoc1i11amici, risulta che 11011 si tro\·ano l11ai casi i11 cui il tono e l'eccitabiltà s iano ugua1mente ele\·ati i1!1 t11tto .i1 territorio <li clistrib11zione v,ng-a1e o si111patiaa . _t\.ucl1e io lni so110 oocurpato del c.o nti ollo rarn1acodi·11am1co 111 u n ce··.t inaio d 'indi,'1d u.i normali o colpiti da affezioni organiche o funzionali specialmente dell'apparato digerente, e posso affermare che non ho osser\ ato l11a1 ~ndi,ridtti che reagisc-0no in un so~o senso in tutti i sistemi, ma spesso si o~serva ttna sensibilità esagerata per veleni a utonomi in alcuni s isten1i, s impatiicotropii in altri. Le esperienze col.1 'adren~li­ lla che è la sostanza fisiologica, i cui risultati -;&r12'bbero quindi più attendibili d1 qu1e11i pro,·ocati da indezioni di atropina e pi·l ocarpina, din10$tra110 spes..;issimo dissociazio11i notevoli ne1 ri~11 ta.ti; oosì l'ipert ensi1o ne v1riflbi le eia individuo a individuo, può andair disgiu.n ta dalla poliuria e questa dalla g licosuria e dalla tachicardia . . I1101tr.e non è r aro trova1«e in<livirltti cl1c r ea· giscono ttgualmente sia alla piloca:-pina e a11'a· dren:alina ovvèro che non r-eagiscono a nessuno dei due rimedi. • • Inoltre hisogna consiòerare che non semprie il parallelismo tra azioni fartnacodinamiche e fisiologiche è cos1 netto ~om~ 1'Eppinger ed Hess h anno ammesso : cosi 1'iperidrosi, che è consiclerata come sintoma ''ag·otonico p~r il fa tto che si determina per le iniezioni di pilocarpina, v·eleno autotuotropo per eccellenza, djpende <la ab11orme sti1nolazione diei 11ervi sttdorali 0

0

1

1

2

che la fi siologia ha din1ostrato di natura simpatica. Dal controllo dell~ pro,1e fiarmacolog1tche risulterebbe quindi che esse .non hanno il valore assoluto sostenuto dall 'Eppinger ed Hess. Anche .I.a ba·s e fi si.o~og·ica dell 'antago~l'ismo va ammessa solo n elle linee generali ed· in questo senso si esprime a nahe in Lewandowski. Senza ellltriare nei dettagli degli studi più recenti ~­ cep.nerò sol-o e.b e l 'itnnervazi1one per esempio del ca rdias sta solo sotto il controllo del vago e che non esiste innervazione simpatlca; recentemente si è poi osserva.t o .che l e funzioni viscerali i.n cui questo antagonismo ma nca pare stano .numerose. Inoltre il concetto cli \ragoto111a e simpaticotonia nel s uo schemati·smo urta contro principi fisiopatologici el·en1-en tari. ]~asta p~sare al morbo di . ~ddison . (che secondo i conic etti esposti do\'tiebbe ~onsiderarsi cotne una s inclrome vagotonica t ipica per 1a n1anc~117...a <:leg1i stimoli simpaticotonici) in cui domina la pigmentazione della cute, che non l1a n1~ssnn rapporto co]l 'inner·vazione a11tonoma. Quindi dovo:ebbe !introdursi il concetto di simpa.ticopaualisi e queillo di vagoparalisi . Se i1oi veniamo a C'onsiderare il problema dal p11nto di visita clinico risalta subito che tutte le distinzioni cliniche cl1e sono state {athe in base a llo schematismo s11dd·e soritto sono artificiose. In t11tte 1e forme morbose tro~eremo ad un 'analisi accurata 1'assori~zione delle p1ù svariate re.azioni gi.acchè fattori costituzionali, fenomeni rifliessi ed e1etti vità tossiche e i.ufettive variamente sd combinano. 11 vol er inquadrare i tipi in uno schematismo rig ido per lo pitì artificioso ci sarebbe da p erdere di '·ista l'individuo nel suo complesso. L 'identificazio11e della \'agotonia ro11 'artritismo semh11':t a me arbitrari.a. L a faci]i,tà con cui i m·e galosplac11ici vanno sogg·etti a disp1epsie a~ide, a spa~111i del] 'appar·ecch io digere11te, all'asma essenziale potrebbe mettersi in rapporto ad eccitazione de l iSistemia vagale; m a .noi sappi.amo che a·c oanto a queste manifestazioni .morbos-e si osserva spesso i1pertensione, glicosuria e altri sintomi di ecci.tazion.e simpatica. Che dire poi dell'habitu s astenicits, che per a lcuni è l'esp1essione più tipica di vagotonia, p er altri di simpaticotonia? D.a tutte qu este cons.i derazioni risulta quindi che in ogni appat!lato e in ogni org·auo i111p-eri u11 sistema di forze in equilibrio isolato, indipe11cl€nte a.a t11tti i sistemi analoghi de11,org·anismo. Rima11 e ora da consid·erare il probl ema se è possibil e a mm€'ttere la esistenza di si11drome vagoto!llich~ o simpaticotonicbe circoscritte a sinr,;old. territori od organi. Tral.a scio lo studio di si11dro·m i \ 1agotor1iche o 1

1

1


IL POLICLINICO

-

si111paticoto11ic h e carùi a che perch è la <liottrina lniogena ora domina tutta la fisiopatologia cairc1iiaca. .:\01t J)n·r] o a 11cl1e <ltl la 11 evr0:;i ,·~agotonica per eccellenza, l 'as1na .q ron.cl1iale, petchè il proble1na è ora jn r•evi sione. ì\Ii fer111er ò s olo a parla.ne d elle nevrosi gastro-intesti11a li perchè da l i)unto cli ,-.~sta c.1 inico il gi11oco (l eg·li a ntago11is ti è massimo specialn1ente .n el s istema digerente. 11 s istema a ntonon10, ess€n c1o 1111 s ist':111a a i1ab olico per ecccll e11 za d i\·enta 'l l r espo11sabil·e c11ella c1ig·estionie ie as~itni 1.azione dell e moJecole ali111e11tari . L a sen sa z.io11·~ clella fa1111e , la s ecrezione d ella s ailiva e llel s u cco gastric o sono i11 ra pporto cliretto Loll a sbi1no~·azion e ' ' ag·al e . r.~e secrezione e l a m o ti.li,t à d1ell•o s to1111aco ecl inte:-'tino sono a11cb e funzioni del vago ; ie specia l1n.e 11te clal pt111to cli v is ta motorio è spicca±issi1no il contrasto tra vago e s impatico . .:-\ cl1i si otcu pa O.n n1oclo sp<=>cia1le di raùiol og·i:a ùell ' apparecchio di.g erente sarà risa·l tato s11hito a 1l'occl1io che uno scl1e1nati~ mo It1nzio11al e 11el sen so cli n11a ,·agoto11ia e di . l~n a s i 1Upatricot-011ia g·astrica 11 011 , i \'erifi.ca qttasi 1na i. Spessissin1·0 troviamo é h·e un'.ato11ia (si11.t oma s i111patiJootoni co) s i associa 1t11 a un1 ento . c11el1l:a peri s t alsi (si11to111n cli eccitazione , ·ng":.ile) ; t111 ~t1n1e11to di p e11is talsi p11ò associarsi acl ii1st1f:ficie11za pilorica (si1111)aticotono) . I co11t rasti sono aucora più e·v identi se si stabilisce ttn contro1lo tra i da.ti del1ia mdtilità e del tono coi dati della secrezio.i1e. Ciò si co1nptendte fa1c ilm1c:nte qttando si pensa a!lle esperienze ,di Pa,vlo\v st111 '111fit1e11za psichica s ul11a· secr ezi one gastrica . Questa in alc11ni cas i è a n ch e 1e vidente sulla parte motoria; però il parailJ,e lisn10 spessi ssi1110 11011 e.s:iste. La co11cezione <lii vagotonc e simpat'.Ìcotono ci aveva faitto dimentiJcare la compl essità della ft1nzione gast rica che , oltre che da fattori costituzionali, è dipe11d·e11t.e da f aittori ·p si chici 1na sopratutto riflessi. Qu'esti h a nno urua importa11za g ra11ddssi m a 11ella fi. siologi1a e nella pat0logia defila digestione . l Tna nuo Y«1 cou cezione dei mo\rimenti del tratto al.imeu tare è quell a del K eith, che di,ritde 11 ca n.aTe <:1lin1 e11tar1e jn sezioni 11et1ro11111sco1rciri se))arate da sfinte<ti c h e bloccano il pass.aggio di onde perista1t.ic·11e da una sezione a ll'altra : co1nc 11el Clll're probabil mente og·n i c;e7io11e ha 11110 speciale ce11tro 0'1 e f'or ge l 'i111p11lso cl1e inizia i 1 r itn10 di quest a azione. Ti'g-1i h a i)ara,g onato i·l ca11ale al·i1nent arc :t ttna s tra da ferrata diYisa i11 S<."zioni di bl occo, ciasc11na Jornita c1i F-Aeg na.latori e di tel efo110. Il segn al ator e cli 1111a sez~ne riiìt1ta <li :lccetta1·e t1lterjore tra ffico fi11chè la se7ione 11011 L' sgombra. Eg·li disti11g ue una sezio11e fari ng-ea, t1na csof ag-ea, eh ~ arri,·a ~1 1o s fint e re cardiaco ; il p1111to 11oc1ale per i 1110,·1menti 1

clello stoniaco ::;arebbe s ubito sotto al ca.rclias. l ,,a sezi?11e gastrica ter1ni na a l p ·i loro, nia il !) Unto 11odiale p e.r Ja s.e z.ione llt1ocle11al1è' si .trova s11bito sop1~a al l 'i11g1«esso 1tl el coledoco, qui11di il bulbo duoden a le è in qualc11e 111 odo la co11ti11u 1zi one de11o s ton1.000,: quiesto fatto è interessante in , ,i.sta delle s tTette relazioni iuuzionali e pato1og·i·che tra lo s tomoco e l'area acida del dttodeno. _·\litri posti di bl.occo sono lia fie.ssnira cl uo.deno-dig·iun.al.e , la \ .alvola ileo-cecale e 1111.a. zo.11.a ·st1bito dopo l 'a11 ~olo epatic.o 1Cl el ieolon (pt1·nto in cui cessau10 i movime 11ti a ntiperistaltici cl,e.l colon ) . -~lla co11giunzion·e del colo11 pel,·i co con j} 1retto· vi è 1111 a ltro s finter.e : questo corris1)onde al punto ii1 ct1i i1l ·cout.e11uto i11testi11.a le è tratte11nto 11e ll e person e u orn1ali . 1

13asta pen:-;·a 1-c a l co111p.Jes:so g·iuoco 1)ilori co n ell'11lcera duac11e 11a·1e e J1!ella calco1oSci epatica per compr~11clere 1'i111portanzn. ch e 11.a il Iaititore ri ilesso ne~·la gen1e si cli t111a sin.ton1a tologia cl1e potrebbe defi.11irsi s t1p·21tfi.0i a1mente come ttna ' agot onia o ~ j n1parti cotoni a . G.]ci. es.empi potrebb ero 11101 tip li1c a rs i nJia a me basta aver <.tcoenna to a1 f atti s t1esposti per .c·o.n~­ li reudere che lo sch.ematis1n:o Ji , -ag·otoni a g·as trica o cli si n1paticoto11i.a rid11rrebb1: ]\a nalisi del fe11on1e110 ad t111 semp.li cis1110, che , so<ldiisface11c10 il nostro a mor proprio, .p otr.ebbe portarci complet:a.111e11te fttori cli str.a(clia . 1'ra le m a.ntlfestazio11i s11111)aticot onic l1e ha11110 1no1ta importa117,a a ltcu11e g 1icos11r.ie e d.iabeti _ Q ue11e f or111ic c1i cli abete che 11a11no co~ carattrre fonclame11ta1e u11~l 1nobilizzazio11e mag-Q"ior e dello zucchero possono essere interpretate in al• c unj casi ~ on1e 1na11ifestazio11i si11111)atticoto11i cl1é. l~a g-licos Uirja aclrer1alinica è proporzionata all a ciu.1a111tità di g·1icog1ene 1)res:e11te 11.e l f:e g.a to •e c111a11clo nel fegato n.on ve 11 'è più la g li cos11r.i a cessa. ft~ 1probabil·e ch·e ialct1ne g·]icost1ri e cle11 'età a,·anza..ta accompagnate d·a .i pertel1J.Sione s iano in r apI)Orto con tt11 ~ccesso di arJ r e11'1lina 11el sa11g·ne. Cosi s 'interpreta. l a glicosuria emotiva transitoria . Cl1e il s iste111,1 enc.locri110 'lel l)'l11 crea.s s t.i1110li il s i stema attt,onomo, ron1e sosti ene il F a lta, o, con1e sostien e il Loe,vi , i.nibisca il si s tema sin1p a tic.o parrebl)e {liniostrato d al fatto ch e dopo 1'a sportazione d el pancreas div i ene T)Ossibile 1)ro,·ocare la midriasi adrenalini.ca (feno111eno di Loe,yi l . l~a doppia ,·agoto111ia favori sce 1.1 g:lit'O"nria J)l'<Jc1ott a dal l'n(l1renali11n. co111e f.a 1'1srportaz.io11e clel pancreas . Sull a base di q11e~ti esperi111e11ti e cli q u este co11 s i<l~razioni lia sct1ola cli \-jenua rq11 a capo il X oorden 11'l g:i~t erl1fiC'ato 1111a teoriia p1togenetica clel di abete, seco11do la qt1ale esso snrel)be do"\·t1to a 11na preponderan1a c1'1 111pt1l~i n er,·osi s1n1pn.tici c;11g·l 'i111p11]$] a ntonomi c11c rezo1

'--'

~~

1

0

-


[-.\~XO

XX\"II,

F:\SC.

13]

SEZIONE PRATI CA

lano i11... l fegato la ft111zj on e for111atric e d el g 1l1. COSlO. I <lial)etici sarebbero cùa con~i 1clera rsi 111 JonLlO co1ne iI1di.Yicl11i si111p ~ti coto11i ci. J>erò esiste 1111n serie <li esperienze che di111ostran o eh.e q11es to· a 11tagouis1110 è più apparente che reale . I1nfatti i)are che a uche og·gi , -.e11ga acl essere rico11osci11to Yer0 il pri11cipio g-ià an1 111esso da1 ~a11ni11 che l'ins ufficien za p a 11creatica prod11ce glicos11ria i)er in s11ffic:ie11te fi ssazion.e clel ~i,-111cos·io nJ ~ n1 enta re r.1el f\. ·gato, j i1vece l 'adre n a }jna procl11r•rebbe i11)ergli ce111ia i)er a ume11ta ta tras fo rmazione del g li cogi.. no epatico in g lucosio. • Qui nel i ai1che i)er i 1 cliabete il co11cetito di sin1paticoto11ia o di \ 'agot()n.ia viene a cadere, ed il c.l~ :l b ete cle,·e ogg·i considerarsi. con1c 1111a s in clr o1ne I)1urig·lando1are h ·lsata tt t1110 :ciuilibrio co111p lesso. _\ 11111ies~ .l n na origine P1!1d ocrina del t o110 vagale e s i n1 r1.ltico fi~iolog1 co , co1ne è poss1biùe conc<:J)ire lo scl1e1natis1110 a111111esso cl all 'Eppi11ger e(l I-Iess, qua 11ilo og-g-i cl.agli !->t11di d~ :fisiologia e di fi s iopatologiia et1docri 11a è ri s t11ltato il co11cetto cli si11clromi r1l11ri.g1a 11<lolairi, g i acchè .le a lterazioni di f1111zio·n e di 11na g-l:111dol a portan o cli co11seg-11e117.a profonde 111 oc.11ficazioni f nuziona1 i cli tutto il s istem a -e11doc1·i 110? Con1e si p otrel)b e co111prentl er e nn::l. t a le concezione ~a 1)e nclo ch e o~ni g-1anclola :1 ~tc rezion e i11ter11a proc111ce or111011 i ,·agotropi e si111paticotro1)i ? Il concet.t o perciò cli ,·astotonia e s i11111ati coto11ia non può essei1e 111 ante1111to n è n el ~e11c;o i)rin1iti,·o an1111èsso clatll 'Eppinger ed H ess i1el senso <li r eaz.ioui sch e111atiche, fa.t~111i a stin10 li :fisiolog1ci e l)rt,tologici, 111a a 11C'he il11 sen so li 111it ato :-t c;i ng.oli or g·a ni o s iste111i. Degli st11di della scu ol a di Vi·e n·n,a resta.110 per,') - ..;al c1:- 111ol·t e clell e 11 ozio111 cli et11a.ton1in e cli fisiol ogia cl el s i stema 11e1..'\·oso v i scera le. Essi , con ]e ri cer c11e {ar111acocli1na1n1iche, ]1a11110 aperto n11a nuo,·n ,·ia a l] a conoscenza d elle f lt nzioni , .j ~cc­ r<lli ed 11a11no g·ettat o t1na gran luce s11i ra1)1)orti che legano g la 11c1ole a s ecrezione interna e sislen1a J1 ervoso ,·e~tetati,·o. • 1

Il fascicolo 3° (15 marzo) della nostra S~ZIONE CHIRURGICA, che trovasi in corso di stampa e che sarà spedito fra pochi giorni agli associati, contiene: Prof. U . BE ~EDJ~'l"l'I :

Contributo allo sfuilio del

pancreas a1iitlare ). I)rof . 1"' . FR.\SSI : Osser-vazio1ii sitllc ferite d )ar1na da fuoco delta ,..iJescica; l~ott.

1-1 .

po111l1

] ,,O'\GO :

Su

1ni.1i1 1f cres.;ante

casù di li-

sotlo1Hucoso ostruente del cieco.

-

NOTE E CONTRIBUTJ . Sot,ra una fo1·ma affine agli erite1ni polimorfi ed alcune llOI'llOre (Contributo alla diagnosi del tifo petecchiale) l)er il (l ott. D on CEN I CO FALCIONI, n1eclico condotto ·d el Con1 nn e d i R o1na. Cretli :1~110 che ·1neri ti di es-sèr e 111eglio ind.irv1d.ttalizzata ttDta ·nIBLaiitia a 1d ecor.f.o acuto, non co ntn,giosa, cl1·e desta i11teresse s peC'ia ln1ente p e.r una er11zione 111ac111o-pa.pu1·o sa molto i.ntensa che l'0ccon11)agna, e eh-e, 1nentre ricord a per delle analogie eziolog·ic·h e e sintomati-c-l1e gli eritemi e le porpore relt111atic h e , 11011 può es.sere 1a u ess11ua. clelle ·yariate for111:e tl i qu·esti g·ruppi riferita, ùisco tan·d o ·i 11ote\·ol111ente nel con11)lesso dalle cara tteristich e di ciasc un.a cli e ··se. Si r i,111a.nie i11fatti indecisi, 1e qlte t a ii1deci ·ione l 'abbian10 veduta (li,·i sa da egre~) col.leghi, a cl efì11irl0 c o11 '11.r eci sa di:ag11.o.c:;i. Era g ià 11.ostro d esiderio con tribiuirc a111a co110sc011za cli essa r if.ereniclo i •Oasi occorsi1c1, ina, p·e r 11011 a. Yer e l)Otnto occt1parc.i di ricerc he b atte1·iologicl1e cli.rette :a tentare l'i·d en tirfìcazio·n e d el i)robabile i11i cror gan.ismo s pecifi.o o, ·ce n1e s ia.11110 fi11ora aste1111ti. "f e1H:ndo conto però c h e ~ i r ene.l e addiri tt ura i11(li spen sabile ]a .conoscenza cli q nesta 1na l attia, potentlo es·s ere couJ1nsa , o ltre ch e co11 .altre, a n cl1e col tifo peteccl1i.ale, da q ualcl1e t e111 po rico111parso, :abbi a 111 0 s tima to 01)po!itun10 portare 11g11aln1e11te t t n contributo sull'iargomen,to, abbozzando n•ell e s 11e line~ gei1eriali 111na sorn1111aria ciescriziun1e fl e11a form.a ·e iProsp.et tan.do brevissin1e -cons i c1er azi oni ·d i cl i:ag111os i differ·enzi.ale. 1

Gl'i:ndividi1i c h e 11e sono 1affetti , in prevalenza donne, raccontano gen·eral1n enbe che, i i1 seguito a s trapazzi e raffred dan1en1ti, 1sono stati colti da 1nalessere generale, staochczza , a11or essia, dolo ri ret1matoidi e graduale ele,·azio11e di t emperatura . L'esame oh.b ie ttivo 11011 111ette i11 evidenza a lcunchè di caratteristic o, s i possono 11otare : uno s tato srubtur.ale clella ling tta, tt11 po' di meteorismo, s i può p r ovocare dol ore colla ,p alpazion·e delle a1rtic0Lazi.001i e più speci.a1111ent e delle masse 1nt1scola1i, ma no11 s i r i·scontriano nè tumefazio,ni nè ede mi, •e n11l1'a di p atolog"ico si ril eva a carico degli oi;gani int.erni. Si p ·r opend·e a riten·e re cl1-c il 111.alato prese1rti 11na co1nune affe~io11e 1reu1natjca o gasrtro-re11matica, n1a 'Terso il 411 o 5° giorno e q11alche 'Tolta prima , la comparsa d i una i11t ensa er11zi one c 'indica chiarame11te che c i t rO\'"Ìa1110 di.nanz.i ad t1na speciale entità morbosa.


\ [.:.\.:\~O XX\~II,

IL POLICLINICO

L'eruzione consiste in macchie e papule di colorito roseo a contorni non .n etti. Le papule sono in previalre nza, appaiono beu rilevate e della grandezza di una lentic.chia quasi tutte, no11 ocoupaino sedi &peciali ·m a si diffo11dono .p ressochè uniformem·e nte a tutto il corpo. Tali elementi eruttivi scompaiono alla pressione digitale, le più grandi lasciando ibalora scorgere una lievissima pigm·e ntazioue brunastra del fondo, non 1stlbiscono .m ai cangiamenti nè divengono mai em.orr.ag:ici, non sono accompagnati da elementi di altro aspetto e scompaiono dclinitiva·miente, con impallidimento progressivo a convalescenza i1n·oltrata. Non d·anno mai ll1è bruciore .nè prurito. Circa le mucose, si potrà notare un anti.cipo delle mestruazioni, ma !llOn si ossenrera nno ruiai spicca.te sindromi emorragiche. La ten1penatwra, che c.ç>me abbiamo acceuuato cresce gradata.niente , raggiunige presto :i 40 gradi, presenta del1e remittenze notevo1dssime colla oomparsia dell 'eruzionie, assume in seguito d.l tipo continuo remittente e termina per lisi. Nessuna complicazione si nota durante il decorso della malattia, soìo la milza apparisce un pò ing.randi ta, ma sui caratteri ,di questa non possiamo riferire .notizie precise non avendo potuto escludere n ei casi osservati t1na pregressa malaria. Lo stato gentemle si mantiene sempre bu-0'110, l 'am.m alato non presenta mai peiturbazioni del sistema nervoso, risalta anzi la lucidità di mente che, pur nell'acme della malattia, in preda cioè ad una eruzione tanto imponente ed a temperature molto elevate, costantemente conser\ra . La .tnalattia dttra .all'incirca una quindi,cinia di • • giorni. Il qua.dito clinico, è ovvio, può subire cangiamenti per ragioni i1n dividuali: possono rendersi pronu·nziaiti o quasi mam.care i distuo:bi gastrointestinali, la cefalea che da qualcuno non è ia\·vertita, può essere molto molesta per altri, si potrà a·v ere per eccezione, come l'abbiamo notiato in un caso, presenza di albumina nelle urine, ma. j sintomi fondamentali , quelli che .si a:iscontraino sempre e .che caratterizzano la malattia sono: l'eruzione iHaculo-papu.losa assai diffusa, i dolori reu'niatoidi in, prevale1iza muscolari, la conipleta assenza di fe1iome1ii patologici a carico del sistema nervoso, 1'andanien.to acuto dell'afjezio1ie. L'eruzione cutanea però è il si'lltomo che spicca sopra ogni a ltro e che impone una diagnosi sollecita, sia per potere rassicurare la famiglia che :ne rimane preoccupata, sia per stabilire se si rendono necessarie misure profilatticl1e.

***

Qt1alora non si abbia avuto occasione di fare l'occhio alla speciale fisiono1nia della 1nalattia

FA.se. 13].

descritta, in modo da rkouoscer1a st1bito con sicurezza, molte e svairiate occorrerà passarne in rivista per giungere alla diagnosi; non riuscirà tu.ttavia diffici.l e 1p oterla ri.conoscere fin dall 'i:nizio EsamiJllando infia.tti attent amente il malato t raccogliendo un'ac0U•rata anamnesi si potranno ffOCilmente escludere Le gran.di infezioni (endocarditi infettive, sietticoemie, pioemie, osteo111i·eliti, ecc.) capaci di essere aiecompagna.te d a eruzioni e mascherare così il vero processo morboso, come sarà cosa i.acile escludere.: una roseola sifilitica, 1t11a i1ifeziorie nialarica con. esaH.te nia) 1t1w ait tointos sic azione o eteroi1itos sicl2io 1ie che ne siano amch'esse accomipagn:ate. Occonrerà discutere se non ci si trovi diDJanzi : ad it1w febbre er1-tttiva contagiosa) a. qi1alche farnia del g r'u,.ppo tifoideo a ti/o peteccliia le all'eritema nod-0so a qi".alclie varietà dell' erite1na p,oli111orfo a. delle porpore ; ma con sem·plici, nette, ed opportune .considerazioni, poichè si tratta di fare la diagnosi, data la copiosità dell 'erttzione, con flo:rme tipiche e non co11 forme :a.norma li o f1rUJSte, ci r1uscdrà possibile eliminare iil1 bre,·e .a11iche queste. J

J

J

J

Il primo SOSJ?etlo i·n .p resenza di u ua manifestaziO'tle cu.tanea febbrile va sempre alle farnie crutti"'Je contagiose. Non occorrerà iUJ\r.ero grande discer.nimento per distinguere dal mo11biilo e dalla scairl aittina quella descritta, sia p er mancanza di sintomi propri e ben noti a ciascuna di dette malattie, sia per .Je eruzioni abbastanza caratteris.t iche •c he esse presentano. La conft1sione potrebbe invece accadere coi ca.si iniziali di vaiuolo, allorchè l'eruzio11e si trova allo stadio di lnacchia o di pa'Pula. lVLa, poichè si tra tta, come sopra accennavamo, di fare la diagnosi differenziale con casi tipici, coll'attenta disamina dei sintomi obbietti·çi e subbietti vi ci tiiusciirà facile allontanare il sospetto. • Non troveremo mai infatti nei casi della forma descritta l'esordio brusco, la :temperatura clie sale a 40 ·g radi fin dal primo giorno, i fenomeni generali gravi fin dall'i·nizio, e ci srurà spesso possibile esclud1ere ogni probabilità di contagio. D'altra parre, ino11 constatando sulle papule l'l comparsa delle vescichette che, 11ei casi di \ aiuolo, dovrebbe essere assai sollecita, ci si troverà ben presto in grado di poterlo escludére: • con sicurezza. Non riuscirà neppure difficile escludere il ; ·ruppo delle /orine tifoidee alle quali si potrebbe pensare se per a \.'"Ventura si notasse nel 1


[ AN~O

XXVII, F .\.SC.

13]

SEZIONE PRATICA

malarto lllla accentuazione d~i disturbi gastrointestimali. piiatti, a p1a rte la circostanza che ttna eruzione tanto copiosa è del tutto eccezionale, passando spesso inavv~r·tita. in queste forme p er la stta te11 t1ità, difficilmente constateremo, per quanto accentuati possano essere i dist·u rbi -intestinali, che l'apparecchio digerente assum a nella forma descritta il G_uadro clinieo dell'iiufez.ione tifoidea. Non co11statieremo nè iJ sollecito ingra.11climen. to della milza, 11lè i caratteri del polso, rn è lo speciale abbattimento che a~ompag.na queste forme e ciò, che p:iù ha valore, non constateremo mai il tipico e caratteristico ancL1.lllento d·ella temperatura del ti fo, presentando la forma descritta remittenze accentuatissime che raggiungono quasi l'apiressia e che coopereranno ia mettersi in grado di poterlo con sicureza escludere. D'altra parte nòn può riuscire difficile escludere il gruppo delle forme tiifoidee, a nche perchè possedia.m o nell 'emocoltura una prova di laboratorio assai preziosa ·p er t111a precoce diagnosi di tifo. Difficoltà invece possono sorgere per elimi.naire il tifo petecchiale : ,d ue mal-aite della forma descritta, che abbiamo ·v:eduto durainte q11.1est'anno, ne erano state inlatti giudicate affette. Se si tiene però presente ohe il tifo petecchiale non è, come ta11to oµportunamei1te osservava !':A scoli in una .lucidissima lezione su q11esto ar- · gomento che abbiamo av11to la fortuna di as~ol­ tare, quel zib.aldone di sintomi che per tanto tempo si è r~tenuto, ma un quadro cli11ico ben determinato e che sue caratteristiche sono : la tendenza alle e morragie, 1'inJizio brusco, la predilezione ad attacca.re il sistema nervoso e la contagiosità, non potrà riuscire oosa difficile ad elimi11a.rlo. Se la prima ca.rattenisti<;a, la .te11denza alle emorra.gi,e non potremo presto rilie,-a.rla, se cioè ritarderà a sostit11irsi nei fenomenj esante1natic1 l'emorr.agcia all'iperemia., ci sarà dato di rilevare sempre l'inizi.o brusco .de1la malattia ed i si·n tomi patologici a oarico del sistema nervoso (adin:attlJia profonda, vertigini, delirio, vomito, ecc. ecc.) sintomi costanti e .p re.cocissimi .nel tifo esantematico, del tutto assenti inrvece nella forma sud.descritta nella qua.le anzi fanno oon,trast-0, come già abbi.amo acoennato, .lo st.aJto generale buono e la. lucidità di mente per.fetta del malato che pur presenta elev.ata tem·p eratura ed una eruzione ta1rto qiffusa. La constatazione inol,tre che constanìt emente ci è dato di fare della lri.mitazi-0ne cioè ad UJtlJ solo caso di .m1a lattia .fra la famiglia, per.fino fra individui che dormono nell·o stesso letto, rappresenterà un criterio epidemiologico così .importatllite per la diagnosi, data la natura eminentemente 1

contagiosa del tifo esn:ntema:ti.co, da bastare essa sola a metterci :iu giiado di eliminarlo senz'altro. E' superfluo ricordare che colla ricerca sierologica del Weil Felix si potrà in seg·ui.to escludere ogrui sospetto. Non è possibile confondere la forma descritta oon l'eritema nodoso, sebbene questo sia sempre acrom·p agnato da feb,b re, disturbi .g enerali e &lori articolari, dati i s intomi speciali ·e caratteristiici : poche nodosi.tà quasi sempre localizzate alla faccia anteriore della gaitnba, che dietta affezione pres·e nta ; e neppure ri esce difficile diff.etrenziarla dalla forma papulosa dell' eri tenia polimorfo, da quella varietà cioè che più potrebbe assomigliarle. Si ri scontrano inf·atti dd.fte:renz.e illeJ.l 'eruzione, n1anifestandosi nell'eritema p·a puloso sotto forma di elen1enti di dimensioni variie e<l essendo facile n.o tare su di essi sia una risoluzione ce11trale che fa assumere :all'eruzione la forma (ùi più anelli <'On.centrici, sia delle v,escicole o delle bolle. Si riscontra-no differenze nei stntomi st1bbietti'Vi, essendo gli e1eme11ti eruttivi dell'eritema paptt.loso .s1ed1e di ·b rucior.e e p·n urito. Si riscontrano differenze .nella localizzazione del] 'eruzione, presentandosi nell 'erite1na itli geuere simmetrican1en.t e !llelle dtl'e metà del co.r po ecl in sedi pr·edilette. L'eritema papuloso :fi11almente non sempre ass ume il quadro cli·nioo di ttna infezione iacuta, n11entre I 'assume sem,p re la f.o·rma diescri.tta, che del Testo è ben lontana nella sua e·volttzione dal iri()hia.mare 1'idea di una dermatosi. Dalle porpore reii11iatiche fi.nailmente, sebbene ques·t e si presenti110 sp·e sso con .u na sintomatologia simrlle alla forma descritta, la clifferenzazi.ane riusciirà ancora più faci1·e, potendosi rilevare a colpo d'occhio 1a s p eciale caratteris,t1ca di ques.to grt1ppo, l'aspetto .cioè emorragico dell 'e1

'

'

1·uz1one.

Ln co11clusio.ne : la f.orma 1nor1bosa c.l escritta presenta analogie si1ntomatiche .e d eziologiche con alcune porpore e con gli eritemi •polimorfi, si n1anifesta i111fatti i.n .p rimavera e :nei mesi caldi, è a~compag.naita da spiccata sindrome reumatoicle, uon è c ontagiosa. ed è pt:ov~ocata sempre da raffyeddame n ti e str.a pazzi. Pres~11tcù11do però anche ca:r~teri tali, da poter essere con facilità riconosciuta ·ed ~ndividualiz­ zata nettamente , icreçliamo che sia gàusto ri1tenerla affine alle 11ialattie suddette, nia quale fornia a se, quale altra varietà ben disti1ita fra la grande fa·niiglia delle afjezio,ni reu.niatiche a 11ia1iifestazione cutanea. E, come accenna,1amo in principio, una vol.ta che 1)er mar1canza di detta.gl1.ate descrizioni pos-

.


[A~NO XXVII, FAsc. I3]·

IL l'OLICLINICO '

~0110

a«~cadere

confusioni con altre f:0rn1e 1nor})ose, specialmente col tifo ·p etecchiale, e con q u1ale ·grave clan11-0 pcl m eclico ·e pel malato è cosa e\·iclente, .abbia1110 stimato opportu110 anche il vresente modesto conrtrib11to i11 proposito.

SUNTI E RASSEGNE. CHIRURGIA.

Sull'itnpiego dell'anestesia dello splanrnico. (.PRr.1ss e

Xt'Ht>alblott .f • Cl l ir1 l r ,! :..l.1 ,i· 1919, D. 52).

l~TTTEI~:

In questi ultimi tempi I~~ppis, vVendli.u1g e N"iaeg·eli J1a11uo riferito s1111 '.n 11esbes1.a dello splanc11ico e s 11l s uo in1piieg·o nell a ch1r11rgia aclrlo111 i.u al e. Kappis raggi 11ng·e o-li s1)la11cnici dar d1o rso : penetra in 1ambedue l·e pariti 7 cm. accan.to alla colonna \'ertebrale, ~ nbi to ·sotto 1:1 XI I costola e sopra ·l '.a1)ofisi ti·asversa .d ,e lla :seco·n da ·vertebra 101nbare, inclina l 'ago stilla co1Tvessità 1atera1e del corpo ,·ertebral e ecl i.11jetta q11i 10-40 cm. cu1bi dì i1na solu zione cli 11ov.ocaiu.a ed adrenalina al1'r %. Nell 'i nsieu111e aidoper.a 70-.I20 cm. cuibi della t1cldebta soluzione. La preparazio11e dei pazienti sopra 16-r8 ·a11ni ,·iene fatta con 0,05 ·vero.ual la sera prim:a dell 'operazion•e e co11 0,01 morfina ..L 0,0003 scopolamina 1/2 or·a pr.i nla cl.e ll'operazioue. f;econ.d o q 11-esto prooesso si fecero nella clinica chirurgica. di Ki.e1 200 .a.11 es.tre si e splaocniche ,c on te0nica e risultato sem1)re migliore. I{·a ppis no11 1·iiferisoe sulla ,durata dell'a11estesia. L'anest€sia della parete addon1i11.ale si eseg11e i)iara\•ertebrale o 111 ed i anbc in 1ezion j cl1e circo11dano la .regione. X el caso che 1':anes.tesia sia incompleta, si può ricorrere .acl iniezioni secondarie nel piccolo on1ento, ·n ei tesst1ti retroperito11eali, ecc. a seconda :la region e ll e11 'operaz1on .> o m edia.nte nna breye a11·c~te:ia gen.erale di cloruro d'etile 10 di etere. We11'd·l in.g penietTa .a.ttra \·erso 1a parete aniteriore d·ell'adcl01ne r)er raO""o·iuno·ere o·li splancn ici J b(:) b <::> ecl inie tta, 1 f / 2 cn1. a sinis·tra della li11ea mediana r <l r cn1. sotto il 11r0C'e~so xifoidP.o, infigge11clo l '.ag·,o senza c11rarsi deg·li organi $Oprastanti, da 50 a So cn1. cubi• d 'ttn.a soluzione di no,·ocai 1ta ecl adreuali11a al.1 'r 0 o. Egli intfiltra i tessu.ti retrùperito11eali do110 il ipasaggio dei nerYi al cli là (l'ei pilastri diafram1natici 1ed i11 tal modo 1."aggi u uge gli ~ pla.ncnici prima del loro i ugresso 11e1 plesso ~o1are. Dopo IO inin.t1ti si l1a per r ora f:: I/ 2 completa a11e tes ia della ca,·ità addominale sttperiore. I ,'anestesia della parete addo1ni11ale ,·iene èseg-nita "'econclo Bra11n: 11n q11arto cl'ora 1

1

1

a\·anti l 'operazio11e ,·iene ~01nn1ini strato al pazit"llte o,or n101-fì11a ccl e\·c.11tt1a 1mente 0,0002 ~copo1a1ni11a . · '"\ \renclli ug· parla di 36 casi con u11 caso com,pleta111e·nte negatiYo ed 11.i1 grave incidente iu ~eg·11i to '111 'i niezionc.:. ::\ aege1i pratica 1'.anestesia per "·ia pos,teriore . .Punto d'ing·resso in tutte clt1e le parti 4 dite tras verse dalla linea median.a, all'altezza della pri1na ,·ertebra 101nb3re subilo ~otto la X lI costola . J>t r ]o più si esegue soltanto t1:11'i11iezio11e per parte. Veug·ono iniettati 25-35 cm. -cubi di soluzione di no\rocain.a all'r %. Per l'a111estesia della paretE: ad·d ominale s i adoperano 50-60 cm. c11bi rli sol11zione di .uoy,ocai11~ al 1/,2 %. L'autore s u11nominato ri.1por1t a sopra 18 casi 3 insuccessi e 2 parrziali, gli 11lti·m! per j.11:s11fficien.te anestesia c1e1 peritoneo l)arietale. Nel ca. o d'tl1ù1. 111i1ezior~e a s.eopo terapeutico, l'effetto anestetico rl11ra,·a 5-6 ore. Del resto ~ae­ g'.eli no11 (là couto ')t1lla rlurata clel·l'a11estesia. Dalla clini ca di Eiselsberg- ,·eugono p-ttbblicati 85 casi .cli a11estesia dello spl a n cnico· co11 tecnica icle11ti,C'a a q n L11 a (li l~:1pp~ . e preparazione (l ei pazienti p·er l'·o perazi 0111c con r,0-1,5 cg. n1orfì.n.a o pantoriou. 111 34 casi, d11nque con l1n.a. perce.ut1la le aib ba t~11za ele\•ata, biRognò ricorrere all '1etere. Tutti g·li autori 1nc1ttono in vist.:'l l'ottin10 decorso postoperativo, speci,e uei casi .g·-ra\Ti. T>a .4 1nès.i g·l1i A.A. adoperarono a11clie ne~1 ~ cli 11ica chir11rgica di Z11rigo in quasi tt1tti gli i 11ter\·enti adclominali 1'auestesia C\pla11cnica, do· pocl1è €Jbbero ·r is11ltati n.0.11 sodclisfacenti coll 'a11esitesia 1).ar a,·ertebrale. Gli 89 casi esaminati s i tli,·idono con1e ~eg·ne: 1

'

)\tu1t.

dci

Xarco. i )[orlil1a p J'i111 a SU]l-

plcti ,-a

c1cll'or,c1·azione

I . .:\

4

3I

2.

2

8

Opl'razi011c

casi

ppenclicecton1ia . Res·ezione d1 ello sto1naco

3. C~a~troenteroston1ia.

-

4. Crastroston1 ia I 5. Laparoto1111 n. esplorati,·a 6 6. Resezione dell 'i ntest. teinue 1 I · R e~cz:o11e ileocecale r 8. Di1gi11no~ton1ia 3 9. Colos.tomia I 10 . Grossa er11ia aclclon1. stroz·z ata 1 2 II. Colecistecton1in I 2. Deca })Snlazione dei reni I bilat. r3. X efrecto111ia ! 14. Splenecton1ia 1 1 =. o,·ariecto111ia ')

~

4

"'I

I

4 I I I

I 2

I

I

I

I I

9

-


[~\.x~o

XX\rlr, FASC. r3]

SEZIONE PRAT CCA

Gli .\A. 11 on eseg·11i-;co110 1111ezion.i ~eco11clarire a ca,·ità addo111i nale a1)erta, con1e lo co11sig1ia

fato cli potassio 1)er a1tmentar11e l'effetto (Hartel) . • La so}nzione ,era co11llp Osta con1e seg11e : I~a1)pis . Xo,·ocai11.1 r,o, acq11a d1"t. _so,o, ncl1-enali11a 1'ra gli 89 -casi ebbero 4 insuccessi totali, cosi.e- . o,oor, clor. di sodio 0,35, solfato di l)Otassio r,2. cl1è si clo·vett·e. far n so cl 'un n.arcotico per inalalniet.taron·o di c1u!esta solt1zi.011·e i o-20 ' c111 . c11bi zione. Di questi 4 casi i11 1m1 primo trattai\·asi di i)er i11iezione 1 e 20-80 cm. cu1bi iu tutto . ...\i ba111ttll carcinoma ii1.oper:aibile del lo stoma.co, ne.l quale bi11i sotto 14 a n11i ini.ettar9no s,olo 20 cm. cubi i 1 tumore, i)art.en clo .cl.alla n1·eità della ·p arete po- i111 2 iniezioni. I11 quest i casi l'i11iezione ftt ese~tériore, a\·e,·a infiltrato il tess1tto retroperitog·11i.txt s-6 c1n . clarlla 1ii1ea 1neclia11a , sotto J,a XII nc-ale ~ s1ni s tra dell'·ao1·ta, iJ1 111oclo ch e l a ~oln- co. tola. Si som111i11istrò 1nodifica1J-d·o secondo j .zione di llO\"ocaina in iettat a 11011 potè a·rri\,.are ca.si , da o,8 a 2,35 g . di 11ovocaina per raggiungere .agli splancnici. Nel caso cl' una dig·j,1unosto1nia 1'.a111estesia spla11cnica e 1'.a:nest esia rd ella 1)arete cl'11 11 carcino1111R. ino1)erabil1E fis-;ato "l carclias, <1 c1,domi11ale. In 17 .c asi si adoperarono più di 2 g . parye che l 'in.s11ccesso avesse u gn.a.le origi11e, peLa preparazi,on1e ·d ei pazienti f1t esegtl'ita dagli rò la palpazione n1on ha p.otiuto :assi-cnra1·lo. Nel .\a. p·er lo p iù ieo11 o,or 1nonfin.a o 0,02 p antopon terzo ca:o in ietti si trafi:tava di 1111.a gra,·e appe11- tt11'ora prima dell 'operazi~ne. I11 33 p.aziei1ti la diieite acuta fle111'11101110sa, il peritoneo parietale prepar.azionie ftt aiboli ta. ,L 'a rl!est esia 1er.a .a;n·ohc era dopo 1'a11iestesia della parete addominale an- 11el caso di grandi i nter,·enti così perfetta, e 11e cora ta11to sensibile, che si pr.ocedette alla 11ar- gli 1.~a. aveva110 l'imp·r·essi·o ne ·di n on .a·b bisogn.are cosi general•e (40 cm. c ttbi miscela di Billroth). dei mezzi s1t111n·omi1nati per ila intensificazione ~el 4° caso si tratta~·a cli 1111 0'\"ariecto1nia, .che a cLell 1a11eS!tesi ai c:;p1al:cn.ioea. Pa 1ie \·a e l1e l' effetto vtpriori 111011 è aclart:t a per l'anestesia s pla.n01uiea. uisse piuttos to diminuito 1dalla n1-0rfìn.a e dal G~i . .\. riportaro110 5 casi cl'in suoces·o parpa 11 ~pon. Nei e.asi senza preparazi oue r1sconziale, ne i quali aò.operaro110 breYi uarcosi. tra ro110 111i111o ri sensazioni s·p iaeevoli, con1 e sens0 Ebber.o 2 corn·1)licazioni d11ra:n.te le i niezio11i . cli ete, conato di vomito, S·u dore. -:.\' 011 f uron o :X el pri 1110 c-aso iniettarono 10 cn1 . .cttb.i cli sol 11- sommi.nistTati la sera prima dell'operazione ipzione <li novocaina al 2 % 111el1a vieua ieav.a . Dopo 11otici. u u gra \·c.: collasso ed arresto r.es1)i~·atorio il maLa clnrata dell 'opcraz1one var~a\·a fra 30 111inuti Jato ripr-e~e in 10 n1iunti. Dopo 3 settin1a1ne si e 3 1ore (11el cas·o d'una r es·e zion'e d ell',es.o fago <~ eseg11ì la resezione dello ·tonia.co prestabilita Jel lo ston1°aco 4 or~ r / 2). 1~'a ltestesia :i prol u ng·t1 coll'anes tesia s plancnica che diede u11 ottimo sttcc1elle ore oltre 11 operazio11e, specialmente se era110 cesso . Nel seconclo caso l'ago col pì il polU1i0ne: int er,·enti l)Ìoco·li. !11 alcu11i ca:i la sen sibi.l1tù 11 i)aziente ebbe s ubito 11no ~tin1 olo a t ossire ecl ritornò 2 ore r/2 iclo.po l 'i.n iezi.on€. Par1eva ii1 espettorazio11 e .sang·uig.n,a, ch.e d·u rò 2 g·i,or11.i . Del gen1er.a1e ,c h e dopo laboriosi interven-tii .l'an,eresto jl Llecorso postoperativo itt senza incidenti. ·tesia s i esattris. e rpri,ma. Gli Aa . non escludono, I 11 tutti .g li altri ieasi l ' ru11estesia ri 11scì C·Om - che cause meccan~ch·e come .trazione del mese.11p1eta o solo cou 1111 1i·e,·e sen so cli trazio11.~ e pre~terio, pa11pazi1one n e.11a r eg-io11e an.est etizzata , f~­ . -;1oue. ,·01·isca 11 0 la propa.g azio11e e l'assorbimento dell'.a11·e stetico. E' J1otevole ahe 1'aniestesia postopeXel1a t ecni ca g l i :\ .a . 1seg·niro11-0 Ile prescrizioni di I{appis . Iniettar-0110 s1)esso lu11go il trarati Ya era di d ura.ta 111a.g giore 11egl 'intervent i brevi ch e ·n el <rnS'O c1i .ope1~azi0iui lu11gh.e eseguite ~:itto clell'ag·o 1111a so·l u7.ionc ù,i 11 0Yoca111a a l uel 1',a ddome superi ore j11 Yiciuanza delle inieziio ni. I / 2 ~~ . Ln sistoho in sp.ecial 1nodo, ch e ogni \rolta I I i)azienti più giov·ani e ra no di anni rr, i piì1 pri1na di i1hiettare la sol11zione si d eve aspirare a n zi ani d 'a.11111i 70. colla sirin·g·a per evitare la J)en etrazione ili 11u ,-a~o (ven.a cava !). F'tt controllato all ' a11top~ia ch e non si ebbero Seco11do esperien ze fa tte .si11 l ,c ada v1erie , pro·va11ti casi rli n1Jorte ·do,111ta ,a ll'anest esia spJ.anienica . ~' 011 f11rono riscontrate lesioni notevoli, pei: eche: la sol11 zio11e si diffonde Yas.ta111e1Jite n•el te ~ ­ ~11to retroperi.toneale, pratiiearo110 solo 1111'iniese1npio dei ren.i : ecl il controllo fu preciso. Non zio11e ad o~rni partre e.cl ·O perarono così q L1a~i ttLtte osservaron10 m a i conseg·nenze specialj, con1e fele appendici ti . non1eni d'i11to sicazio11e o ·di collasso, fttoriehè .\.11cl1e ·:1ell.a com1posizio11e 1d ell a s·o luzi1one se- pallore ·e stimolo a v.0111~ta.re qualche volta d11guiro110 1: ei i)rimi 3 casi la i)r.escrizione di I(ap- ra.11te l'operazione: di rado \ 'omito. La pressione san·g t1ig·na dimostrò un °c omportame111:0 iil!e.gua le. })Ìs, cioè adoperaronJO sol·uzio11e cli .novocain a alLe c:o11dizio11i clei pazif'11ti ~lopo 1 ,op eiraztion ~ 1'r 9~ co11 1'aggà.unta c1 i 81clre11a1.i 11H. Qt1esti p'erò furono casi meno soddisfacenti (2 in.s u ccessi par- ~ra no q1ta.s i senza eccezione sodclisfacenti ed il ziali ). i\Ioclifi carono la s-oluzio11e , per i·n iettare decorso postoperati \·o, specialm ente rigttardo le stato soggc't:ti,·o dlell'a1n1m a.lato, fu r ispetto ai 1111a mi•nor c1ua11ti;tà di liquido : adoperarono solnzion·e <li 11.o v·ocaina .al 2 °~ coll 'aggit1nta ·d i sol- casi otti n1 o. 0

1


'

390

Gli Aa. osservano che hanno operato parecchi casi con anestesia splanet1ica per averne u,n giudizio preciso e p erfezionarne la tecnica, casi che forse nel f.uturo operera nno di ru.uovo coll'anes tesia g enerale. Dalla loro esperienza risulta che il procedimento per 1'auestesia splancnica, prescritto ultimame nte da Kappis, è un metodo eccelleinte e con qualche precauzione diventa poco o niente pericoloso. I risultati sono mri.gliori adoperando ltoo. soluzio11e cli novocai11a -ac1renalina al 2 % con l'aggiunta di soltfato di potaissio al 0,4 % e clort1ro di sodio a l 0 ,7 % e gli insuccessi si riditcono ad un mini.mo (10 % n ei e.asi d egli A.a.). Tal.e anestesia è .aipplicaibile a n che s otto i 16 a.inni e ftt eseguita dagli Aa. a bambini se11za alcu.n a co11 ~egttenza , metten cto 11at11ra ln1entè in ra ppo,r to la quantità della s osta nza aàoperata col p eso del oorpo. Non solo le grandi operazioni s u tutti gli organi della cavità addominale si prestano per l'anestesia splancnica, ma, anche l'intervento per una peritonite acuta grave .(peritoniti da perforazione). BIBI#IOG RAFIA. l . M. KAr1>1s. S e11s1bilità ed anestesia locale

nella chi1-itrgia della Cil1Jità ~ddo1JLinale ro11 speciale riguardo sitll) a1iestesia spla·nc1iica.

« Brun's Be1trag e », 1919, ·v ol. CXV, pag. 161. 2 . I-I. WENDI,ING. A11.estesia dei ner11i splancn,ici

co1i l)a1ie.;tesia regional~ 1iegli i1iter7Jenti sitllo stoniaco e della cavità addomin,ale sup erio-

1'e .

(-.\~:-.;o

IL POLICLINICO

cc

Bn1n's Beitrage », i 918, ·vol. CX, piag. 517.

3. TH. :NAEGELI . A nestes·ia splancnica negli i1i-

terventi chir1,/,rgici. e nelle affezioni dolorose della r: a'vità addo1ni nale. <i.Zentralblatt f. Chi r. '> , 1919, 11. 37, lJag·· 749 · DENK.

1

.1919, n. 41, pag. 999·

nei processi i·n:fia1m matori a~h~ . in a ltri punti del corpo. In questi casi bastavano alou'lle goccie di etere per tranquillizzare I 'ammalato, in 111olti casi i malati sii adciomentarono temporan•e amente, russando in modo profondo . .

La prepairazione dei pazienti era l'usuale : la sera preC'edente 1,0 \'erona~, i-1 I / 2 ora prima dell 'operazione 0,02 pantopon e 0,0002-0,0003 soopolami·na. Nella tec1n ica l' A. di:ffe.tihsc·e solo nei seguenti due punti da Ka ppis : . I. Per I 'anestesia splancnica d 'ullla parte .sceglie solamente un ipttnto d'iniezione subito sotto la XII costola, 3-4 clita tras verse 1 dal ~a linea delle apofisi s pinose, giaechè gli es,pe~nti sul cadavere .dimootria rono a'llc he i•n questo caso una. vasta in:filtrazio11e dell'aneste tico nel t ess uto retroperiiton eale . Second0 una r ecente L'Otnunicazlion e anche ~aegeli ag.isce in qu-est o 1nodo. 2. L' ~. adopera s ol.ame11te una soluziione Ji 11ovoca.i11a a l r /'J. ~6 coll'aggittnta cli solfato .J i potassio da Jui co11sigliato, 40 -50 cm. cttbi JJer ogni 1p.arte nell'adulto. Novocaioo 0,05, soluzione di solfato di potass io .(2 %) 20,0, soluzio1i.e di clontro di s odio (0,9 %) ad loo,o, soluzione di cloridrato di adTenali.na 1(1 %o) goccie 12. Le osserva zioni 1dell 'A. riguardo 1a pressione sanguigna erano le seguenti: se l'anestesia spl ai1cnica precedeva l'anE-stesia d ella pa.r ete a<ldomillJale, i1n una serie di casi 1'a pressione sang·uig na si abbassò di 3 .a 20 mm. di mercurio (R i·vaI{occi) ; in altrd 1~estò invariata . ' P rocedendo in'Ver:samente, la pressione .sang uigna aumentò l egigermente in qUJalche caso. La freque11za de l polso aJUtnentò qua1ch·e volJta di 4 a 12 p ulsazioni (solo i·n un caoo di 32). All'imifuori d'un leggiero :st~molo al vomito, del quale ru:>n si può acctt·sa:re soltanto l 'ainestesia splancuica, non furono oss-er\Ta·t i altri distu11bi. L' A. tiene l'anes te5ia splancnica secondo I~p­ pis per un.a grand e conqttista deJ.la chirurgia addon1inale. Al 1netodo di ' '' enclling , che raggiuu g-1.: lo splancnico dall 'avanti, oltrepassando la caYità addomi11 ale, non si potè però decidére. 1

1

Esperienze co n l 'an ~stes ia spla11 cnica di J{appis. «Wiener Klin. \A ochensclll-i~».

4. W.

XX\"II, FAsc. 13].

· BLUEH.

L'anestesia splancnlca nella chirurgia addominale. (HOFP l\fA NN. Zentralblatt f. C T1 ir1trg·i e) 1920, n. 3).

1

Secondo l 1_'\ . il metodo di J{appis ! che n1iette fuori d'azione in una manrllera 1nolto semplice lo splancnico ed aggit.tnge ! 'anestesia contea:nporanea della parete addominale (anestesia regionale o di c.onduttibilità), ottenendo u·oo anes tesia abbonda11te della oa\•irt:à addomina!e, è cap ace cli sostituire la rtarcosii generale specialmeute nelle operazioni della cavità addomi111ale su periore. L'adoperò alllche in grandi interve nti chirurgici trava rprop11Ìo miraibhle il g.rado di .sposta.a:neruto, al qua.le si può arrivare dislocando lo stomaco, il duodeno, le vie biliari, s en za pro.d urre dolore all'ammalato. Nel oaso di vaste atler enze flog istiche d eg l'i organi colla parete addominale posteriore, l 'ainestesia n on fu sempre completa : C'osa fre quente

e

BL UE II.

Aggiunte alla tecnica dell'anestesia splancnica. ( l(APPIS : Z e?Ltralblatt f. Chirurgie, 19 2 0 , n . 5) . Braun paTla nella nuo\.·a edizione del suo libro sulle anestesie locali di 11111 J1uovo metodo de11 'auestesia splancnica con iniezioni praticat e attraverso le parti anteriori clopo l'apertura della cavità addominale. Penetra luugo la faccia epatica inferiore ed inietta a1l'a1tezza della prima \.·ertebra lomba re 50 cm. c.u.bi di soluzione d i n ovc.1caina-soprare11i11a a•1 I 12 °~ Lln r·i ~~C'1111a 1)~1·te


(ANNO XXVII, FASC. 13]

SEZIONE PRATICA

dell'aorta, oppure roo om. cubi, se l'iniezione si fa soltanto da 1111a parte. Questo metodo ha l'inconrveniente, che la penetrazione nella carvità addominale e le altre manovre dell'iniezione sono rfi.no all'effetto della novocaina. ·molto dolorose e si possono p-raticare 9olta11to a pazienti molto .tm·n q uilli, .negli altri casi bisogna aiutarsi con breYi narcosii gienerali. M.a. il metodo di Braun .m ette in evidenza il valore dell'a11est·e sia .splancuica iii 1111 modo speciale, giacchè subito dopo l'iniezion~ si ha un'a1~stesia completa di •t tttto il peritoneo v~erale in corrispondenza del1e zone di innervaz.io11e dello splancnico. Queste esperienze di Braun indussero l'A. a qualche variazione del suo metodo, col quale raggiunge gli splanc11ici clal dorso. I~' A. inietta ora, oome Brau11, in ttn solo punto, .da ciascu.n a parte, 40-50 cm. cubi di novocaina-soprarenina al 1/2 %. IJ pt1nto d'in·g resso è q11ello sotto 1a 12a costa, già ripetuta111e11te clescritto, dal qt_1ale si giunge nella maniera già indicata ai lati della colonna vert ebrale . Qui 1'A. inietta circa ·2 0 cm. cubi, va .p oi colla. piunrta dell'ago lur1g 0 la colo.n·n a vertebrale 3 cm. in alto ed inietta qui altri 20 cm. cubi , poi penetra 2 c·ttll. in basso ed i·niietta ' ro c.tn. cttbi . Cosl di ·trihuisce la soluzione in tutto il rispettivo territorio 1ungo la colonna vertebrale e special.m ente 1wlle parti alte, per gi1tngere sicu.ramente alla regione cl'e11trata degli splancnici ed .a lla loro ·1 )rima diramazione. P.rima dell "iniezione si conitro11a di non. e~s ere pe11etra:ti • • 1u un \ ..aso san.g··u tgno. L' A. consiglia di faire l'iniezione r/4-r/2 01Jl. lateralmente dalla colonna -.ertebrale, perohè ha 1'impressione, che il liquido si este11(la .da questo pt1nto più pr·esto e più aimpiiamen.t e e raggi.unga ~u1che i rami comunica.11ti dei tre nervi lombari s11periori , cosicchè qttesti 11qn ·e sigono pitt un'i11iezione separata. Se per caiSo l'anestesia nou fosse co1npleta, si può - 1aperta la cavità addo1ninale - praticare un'iniezione secondo Br.aun. 0

0

0

BLUEH·

l\1EDICIN f\.

lloderne vedute sul trattamento della polmonite. :~or,rs t~ HOE~ .

fottrrial of th e ;J.ni. nied . .1lssoc ., 6 c].i oe1nbre r919).

Di tt1tti i nlJeclic.a.ine11ti finoria te·11.tati per la ct:tra cJ.:,1la puln1oniite .tre soli si sono ù1111osbra:ti ,·era~11te efficaci : il cl1ii•11ino, l'.estratto clii ipofi..si, la digiitale. La cura della pulmoruite si ~a­ s.~ attn.aln.Le11te . 1111 'uso accorto Ji q11esti tre farJtisaei, oltre beninrl:eso J:e note non11e igieni.chie e l'impiego ~ ;aJ,trrl. m/ed:ic::-Lme11tiiJ s11ss·i1ctirari 'dn.

39 1

adoperarsi secondo le circostanze, quali l 'ossigeoo, l'atropina, la ca·nfom 1 il .m uschio, la strie• ni11a, ecc . Iil chinino non si adopera allo scopo di abbassa11e la temperatura , ma contro i b a•tteri, i veleni ·prodotti da batteri e dall'organismo stesso. L'abbassamento della temperatura è un effetto terapeuticamente secondario, ma çosti.tuisce u111 indice del potere fa1n.acodinan1;ilco del chiinino. La cUJrVa qttiiindi d-e àla temperatura va tenuta presente p·e r r{>golatie la q'Uanitità e 1a frequenza della. · somministrazione del fM1D.aco. Ln genere qttando la temperatura tre ore dqpo la somministrazio.ne dcl chinino si riduce a 39° o meno si p11ò essere certi eh.e la quantità data è sufficiente. La tendenZà della temperatttra a rialzars~ costituisce una indicazione p~r continuare o aumentare 1.a somministrazione. N11merose osservazioni dimostrano chie iil chinino è più efficace. nelle forme dovute a pn e111nococco che i11 qtte11'e clov~te a s trepto~occo . Il sfale cli ch1nino cla son1min1i~trarsi p er b occa è il bibromich·ato; p er iniez.ionc intramuscolare è il })icloridraJto di chini110 ecl ltre.a; pe.r iniezione c11clovienosa il hicloridrato. 80110 necessarie closi Jnass11ne. Qttanto maggiore è la qltantità di chinino che può prenda-si nelle .prime ·ventic111attro cxre, tanto maggiori so110 le rpossibi·l ità it ~i guarigione . P er bocca si 001niuC'i1a ia dare clappri1na uno o due gra~i, e più tardi da 30 a 60 og-. .secoru:lo g li effetti, ogrui tr.e o quattro ore. .l\ .niehe qu.ain.do lia temperart11m si abbassa di 1nolto non convie 11ie a 1laTn1ars i n 111eno che 11on vi siano gra:v1 siin~ml di avV1e1enamento (sudor1t1 7-Ì1one prof11 s ~, a111hliopia , 'to1nz.io alle orecchie). Dcl -resto i pneumonitici tollerano il chinino meglio cle1 sani , il ie11•e ptO\'a 1a. s1ta. ,·.irtù antitossica ii1 detti p.azien.t i. Per iniezione intramusco1aire si pub som1ninistnure un gram1no dii cl1inino ogni tre ore fino a quamdo la te1nperatl1ra non si fe r111a a 39<>. Buoni risulta.ti si otteugo110 facendo ogni gjorno t1.lla iniezicxnie di un grammo e mezzo e poi conti 11t1a11d.o Ja so111ministr:azio11e peir os 111ei lnodi indicati. r>er ,,ia endovenosa s i può ~niettare un grammo di biC' loridrato cli cbi11ino jn 100 cn1c . cli so1uzione fisiologica. Si p11ò avere 1a reazione neutra con l 't1so di fo~fato 1nono e ddsotlicr> 11e~le proporzioni fisiolog·iche. Raramente è 111.iecessario ,r ipieber.e la .i niezione e11do"(1enosa: cl'i solito la te1nperatura si 1abbassa fil 11-0rm·ail~ per ri salire cl opo c1 ualch.e giorn.o . I~ sol11zio11e di ipofisi è adoperata. per .t en(:1su la . pressione vasale e prevenire la paralisi crasltr-0-intestinale . Gibson osservò che nella puln1011ite lobare acttita ~a prognosi è grave qtto.ndo ~


(_.\;-::-\o XX\i 1I, F.\Sc. 13].

IL POLICLINICO

1,l pres sioue via.sale s i abbac;sa fino .al pt11JJto cl1e il n11mcro ~lei n1illi;111etri cli 111erc11rio è iufer.i10re a l J111111cr o <lei battiti del polso. ~2ttesta coin0icle11za aritn1etica è pt1ra111e,n te .aiccidenta.1c, ma è· .molto utile in i)raticn. T.a (1epression e cle1 ,·i.gor1e \r.as'omotOJrio tl11a 1111~ sig·niifìca;to n1o•bevole. · J, e~ tra tto c.l e:lla }) Orzi 011e posteriore de.11 a gl•a ncl11 la ipofi ~i ha s nf.rl i altri 111 edica111enti ianaloghi (atropina, cocaii,nta, ergoti'lla, epi1·irfì.na) il vant 3.g gio d·e l la inte11sità dd azione c.:: d,eùla dttrata c1cgli effetti. Oltre a ciò ·e ssa pre,·iene l a clilat1zione s t omacale etl intestinale. Di regola si j nietta I c1nc. · ·<li estr atto del cor.p o posteriore del l'ip o ft~i ogni tr•e arie, fì.110 a qt1a11clo l a pres~ io11e , -a sale si s o1I.e-ra d'1 ta11to ch e il numero '<lei milli m.et-rì di merc11rio è superiore a. qttello cle1 b.rut,t iti 1d.el polso, 1e si <::ontint1a 11ell '11so 111 n1oclo cla fiar rimanere cos tante (1 nesta pro1)or/,,: one . ~ ei casi gra,··i le in1:ezioni cli estratto fli j 1)ofisi si posso110 al terna.r e C'Oi!1 in1ezi o11i cli es-e. rlt1a. J;a benefica azion e (Ùe11a cligita~·~ nella p11]1ì!Onite è nota da qlt::tlch·e te111po, 1na finora 11011 ·è anc.ora l1oto i.1 n1cç.ça11js1n ·o cli azio11e di q11esto f~11·111 aco Stll detto p r OC'f'SSO morboso. È probabile ch e i)er la s11a azio11e s1 111 cuo1~e <::-:sa n1 ocli fì eh.i ben efi ca.1111ente l :1 ci r eo1Cl zi·on e, n1 a 110 11 è du.b bio cli.e .o ltre qnest<i la dig·itale spiega nel proce~so 1pnettn1oni~o un'altra azione , la cui i11terpnetazion e !-'arPl)hc a rriscl1iata . Co1111111'(!lle i<~onJ<e per il .chinino è l a 1te111pe1~atura, per .l':e;-;tratto cli ipofisi è la pressiio ue sistolioa , per la 'Cligi.tale l'i11dice della atti,,ità rarn1a<::oclinan1i.c.a ... ~ clata dalla. irequ.e nz.a re.spiratoria e ,d CtJ1la ])ress ione diastolica. J.,a clig·ita1e in prin cipio c1c,·e essere data. ~' I)Ìcco1e closi : 5 gocC'i1e di l)l1 0na ti11tura ogni tre ('re. Se la praitica dni11o~tra c11e iil p1ziente è ~en­ sibile all'a7...ione (lella clig·it.a.le, 11el s enso ch e ]~ ft eqt1e11za res1) iratoria e la pression e cliastolic ~1 11!igJiora.n·o, .a11·oria ' i ricor·rerà ,a lle 1n1ezi on i i pocl 0r111i che rla ripetersi ogni q11 tuttro ore. dr. 1

1

-

NEUR<>LOGI ..~ . La teoria di Qui11cke sulle ne, raigic. 1

(. \r,1-: x

Dcut 'ic hc J l cd. lf ' or/;c1Lscl1rift. a i111 0 XI.,\T, f<1~c . 39) .

\ :\ ll l·: rL

L 'ag·ent e morboso della 11e,·ra1!tia 11ou

11oto. Si riti ene che la c-an~1 :ia nn proC'esso risolu l)j]e su b a~e Y3:'on1otnria. Se0011do Qt1ilncl1e ]a 11·e,·1~al.gia presenta le s t esse alter.a.t.ioni i1el ~0111ue ttiYo del 11er'C\·o co1ne ]'orticaria e l'edema a c uto c ircoscritto 111ella cute . I~o stesso , ·al e p er l e n1ialgie. '

'

è::

l'er qn~:; ta teoria 1)arlano : l'accesso i11 for111a pa-r o.ssistioa e la mancanza dci. alteraz1oni clinir l1e e a n atomi che. Ess·a ricscirebbt a spieg·are l'ure i casi con si t1tom1i c.lege11ierativi. Contro (1t1esta teoria parlauo i seguenti fatti : secondo le esperieinze clinicl1e ttttli gli ecl en1i decorro110 sen za do]or.i , q11a11clo n on s iano co1111111aa:ti a nevriti o !>1"0cess i :flogistici locali (nefriti , ec.le1Tti (la s t asi, aso~ ssi, :flebiti). _t\ nzi la ~ta­ ~i cli Bi1er climinui sce Jia clolorabiliità p:et l'infiltra 7:ione s erosa dei tessuti. I.o st es;;.o \.·ale i)er le iniezioni del Lange e 1'anestes iia · di Shleicl1. X.e11a 1me.uirngite spinale 1sleriasa circoscrirt:ta la 11 e\·ra1lg·ia ''a ascritta acl ltna con1ponente fto.~i­ ~ tica. Coc;l pttre le ricerche a11a.to111iche e spt::rin1entél li deil K·lippel 11011 con,..alic1 a 11 0 1111 11ie sso eas11ai1e tra. eclen1a e ne\:ralg[a. Inoltre lta ni1evra1g-ia è fl'ec111e11te, l 'eclcn1a ac11to è raro. Solo di ra do sono co1100111 i tanti. .\ lla 11evralgiia dtel trig·.emi1i.10 e 11e]l 'e.111icrania 1'edema va ascritto a turbe del sri111patico. Co:-;ì p11re g li edemi in seg uito a lesio11i n'l!eccanich e cl ei ner,-i. Gli edemi delle ipoli11ie,rriti de11'herp€s zosber e delle a ffezi.011i cle1 ln.i1c1o11o s pinal e so110 si11tomatic·i. So110 pnre cliff~r.e11ti l'eziologia cl0l1le clt11e affezioni e I 'età preferita ii1 etti ~og:l io no 111sorgere. Qtte!'1:..,'l t eori;a · 11011 ri1 c ·ce ne11n11eno .a conc!iliarci il clolore costa11te di a erte 1~ é,· 1-algie. I~ ' ecùen1a iac11lo è di sol i to n11cloloro. Qt1a11<10 in oasi abipici e-. so è co11g-i t111,to .n ll!evrosi vaso1noto1·ie, i1 clo1ore è cliCfuso intor110 ~ll'ecle1na e no11 corri $poncl<: m.a.i rul (li stret.to cl'i1111er,·azione 1tl't111 11~rYo o d'tt na nadice. La sciatica non dà nev1t.a1g ie cuta11ee. L a t1evralgi '1 a ttarca s e111 pre l o s t esso 11erYO , 1'red-?.1T1.a. llSa 111igrare. Qt1este obbiezio11i ,·al~ton o pnre per ·l'aJ)plicazio11 e cl·e ll et teoria al l e 111i.algie . .Nrei clue ca:;i <l el C'assieti.:>r cli ~clema c1 e.1lia cute 1,a con co1n i t:l 1ite i.nfi 1traz:i one s,ierosa clei mu s1:oli ,eir a clo\·nta a tt1rbe ,·ason1.o torio-trofiche. Bisog-ner ebl)e ilro,·n1ie· df'"i C'a$Ì p 11ri, in cui l 'eclie111a i11sor g'€ c·ontcn1poran ea111.e11te nel n111scolo e J1el1a c11te . Per tutte queste rag·io11i l 'at1tore clichi ara che la teoria di Q11i·ncke \ T.a irifit1tat a . R. Pr. 1

1

Il fascicolo 3-4 (10

~arzo-1 °

ap1ile) della nostra

SEZIONE MEDICA, che sarà spedito fra pochi giorni

agli associati, contiene una Memoria completa del dottor ECONOMO di Trieste

Sull'rncefalite Letargica. N. B. - Coloro che, non essendo associati alla suddetta Sezione Medica, vogliono ricevere tale interessante lavoro, potranno ottenerlo franco di porto inviando subito cartolina vaglia da Lire Cinque al Cav. Luigi Poni, Via Sistina n. 14, Roma. •


[.\~~o

XX\"'II, FAsc. 13]

SEZIONE P RATICA

-

ACCADEMIE. SOCIETÀ MEDICHE. CONGRESSI (~OSTR I RESOCO~TI PARTICOLARI ).

Accademia medica di Genova11 Presicle11te i)rof.

'ft~.-\ \IDl fSTJ.

Seduta clel g·ioirno 9 febbraio 1920.

Tromb6flebite settica del seno. L )A . i1lustra 1111 e o da lui opt:r~.to e gl1arjto di tro111bofiehibe settica clel se110 latera1e. l)isc11t e la opportn ni tà cl~lla a l lacci atLlra clel1a' g·iug11lare -interna dn ci11esta for1na J11orb osa . \-. DE CIGNA. -

Trattamen.to operatorro della lussazione riducibile dell'anca.

393

tre setti 111<.Lne do1)0 .1 'tiuizio d '•tt•n:a r osoJia , i 11 ·oirge 1.e ntamc:nte ttn 'eiu1i plegia ce1·e1b rale ·e si acce11ta110 fatti -clinici e distrotici.1 ~l1e ferma110 l'a ttenzione s·ulla .l u1e .ereditari.a; 11e1 secon.d o, dopo influen za con l.i e\1 e ·nefirate, .esip1od1011Jo gravi f:aitti cerebrali a ti1Jo ·c o1wuls ivo e con1ait·oso cl1e rra R . \\ ·. e l 'effìcaicia deJ.la cun:a s1p ecifica dimostrano d'origi11e si<mran11e!l11te sifilitica ; .n1el terw, q11a lche g1Ì101~11'0 rdOpO IUllla Semp'1Ì1Ce . a1n1gin.a, iiUSOrge c11cefa.l ite 1001n °e11norraigia l11e11i11,g 1ea, R. W . positi Ya ·e gu1airig·ione coi mercU1riiali; .nel qu.ar.t o, ad un ittero dei 11ooniart:i s ·egt1e u11a m ·en.i.ngi:te cerebros,pi.11a l1e 111e111in1gocoocica bloccata, c he ·y ien g11arita ieon i.niezi101111i i1n.trara1Chi1d ee ed i nitna\Te11tr1co1 ari di si1er,o, a1ia 1resi1du.a 1111 icl r o.c efaJo co11 R. \\-_ i)ositi,·a i1el .li1q1uor, til qu.a le a s11a \ìOlta benefi c ia a1q11a nto d.all.a rterapiia a:ntilueti-oa; nell1ulti1110 caso, tl•na febbre .t ifoi1d e i11 eredoluetico fa con1·pariTe [e.n1on11'e11ii me11i111igeii, iehe .ced.0110 :a lla c11ra specifica. Xell 'età in,f a.11ti1e, in cui iraire sono .l e a•lit re ieai11se sclerosa.nti che riscontriamo ·n ell'ac111lto, la sifìli1de ra1pp1-.es·en1ta il fJ.ttore ;p·rreci1puo delle sclerosi e11,c efali.tic1l1e 1e viscerial.i 111 1genere, a n1c l1e se esist e 1tna ca.usa .b anale od i.nietti·v a, cl1e J1e rappreser~1li il pU!nto di parrt:einiZa. Così dicasi 1delle s.cler.os i ipohm0.t1ar.i con bronchietta1s ie , .c1el1e e ·t ese .a1c1erenze pl1eu.r i1che con 1r etaz.ia11c e clefa11111i tà tor:aciaa , de 11e mediiast1.ni ti con infì. i pe•r.iJca1·dica, ecc. Le nefriti, 11egli eredoluetici , 1compaiono con gria11de facili1tà, .p er it1fluenze b.an,alii e spesso quasi i11sig .nific?f11.ti, quasi che i 1 r e11•e a.b bi:a. st1rb1to ..i.lJn,a s ·e n1sibilizziazio 11•e , per opera del trep0111e11uia ; esse clum110 eter.ne, a getta.te 'ttcce si ve, fino a condurre ad 11.na n1ùnacciosa in.sufficienza renale. C,o sì 1di,c as,i a11co1ria 1de1.le :a111e1nie, deJ.le :al ter.azi,oni ossee (bas ti 1p e111.sare .al 1.a p.a1·teci 1Jazio·n1e f.r eq ue nte della l11e niella pa!toge11esi del raichitismo) e infin e delle .alteraz.io11i delle ghiandole endocr:i111e. J,a .siifì.lid e icolpiisce 1qtreste .g hiantdole assai soven.t e, itù [f.or111a 1parc.e.lla :re, \POCO .p rofouida , sì da generacr pi t1t.tosto distr~e atten.u a1t e, co111e le Yarie forme cl 'ipotiroi1dis1110; J11a, poich è ~o·, ,en te colpi.sce y.arie ,g hia!n,d o1e .a 11l11 tem11)0, ~i h a:i1110 per lo più .11eig·.1i ,e11cdolueitj ci sin1d ron1i 1pl11rig·l1ianclol ari. T·u.t.te q neste l es.ioni .a tipo scl eroit ico dei ~·ari viscerj e sistea11i ]1a 1111·0 i ·ca1rart:teri fond·a1me11tali clelle .alter.azio11i ·e r eclo.111,e tiche : ·l e pareti vasa li , .p :i it o ·1111en10 i.sipessibe , sono infi.Jtrrute ,di .li1nfociti e .trepo11e mi, ch e si dispon1g ·ono .a 1c ordoni o a n1anicotti attor.n o . a.11e arteriol e, clon1de ·POÌ s'infiltrra no 1negli j uteirstiz.i degli -iel e 1ne11ti 1nobi 1i, al·t era.urloli e soffoca11 cloJ.i. Si h a in seg~uito l'org·a11izzazion e 1c on.11ettiya]e e la conseg-11en:te scle1

0

J).\RIO ì\l.\R.~GLlA~o.

( l)a_tologia e lii r11rgica) . -

I,'~.\ .

riferisce di l111 J1uo,·o proceclin1e11to oper,1to1 io perso11ale per la c 11•r a cle1la lnssazione ri<lncibile clell 'a·u.c.a peir cu•i si ,~iie111e a ie1·eare ltll 11u11to di appoggio nuo,·o 11el 1Jaci no per 111ezz0 di u·u innesto osteoperiostale. Presenta un bamLi110 così operato e g·t1ari.t o.

Il cuore nel lavoro muscolare. .\. BARLi>cco. (C li11i ca lllP<lica). - · 1,-.\. riferi~ce s ulle nlodifìcnzioni cire-01Jatorie ·n el sano e i11 alc une con.diz:ioni 111orho. e s11ccessi,re ia la\'Oto m.u,sc01lare d.i111ostra11clo e insisteudo sperialme11te sttlla in11lorta 11za <lella cli~ti11z1011e tr<l sogg-ettj vago tonici e simpatico t onici.

Sulla eteroproteinterapia. (Clinicn l11eclica). - L' . i\.. . riferi-.,0e s11J l'azione del latte e c1i al.tre 's ostanze protei 11icl1e introdotte l)E'r YÌa paraenteric,q cli1no..,trando la importauza d.e11a loro .a zio·ne da1 pu11ln di , ·is.ta i1111111111jta1·io. 11'/, . s. CORINALDESI.

lPPONTI DI IEDICINl PRATICA. CASISTICA E TERAPIA. •

Eredosifilide e infezioni acute. H11ti·nel .e _·a,dal (I)aris n1 c;d.i cal) 1919, n. 49) <>sser\'aino cih e l a s ilfì·l i.de .erediitaria pern1etbe ,più tlell'acqui.siba di con stat are l'ti1nrf l1isso c he su questa infezione croniiea es•1Jlicamo e·;;e.ntna li infezioni ncute interco'l·re1nti ;· 1infLt1·siso, .ch e è })e.i·ò men o 11otevole ohe i11 ;al.tre in fezio11i oro.n ich e, iac1 ese111pio mal:aa:ia e tu1berco.l osi. (~li a1\ltori 1·iportn110 oi11qn1e ca~i . Xel primo,

1

1

1

.

rO~l.

,

Rt·scA.


394

IL POLJCLIN ICO •

..

La diagnosi precoce nel morbo cli Pott .

I .g randi sintomi, che s pesso a p1paiono uno dopo 1'<t1tro, sono la contratt11ra, i dolori irradiati, 1a gibbosità dolorosa, la reazione midollare. }\.ssai precoce e spesso rivelatrice è la contratti1,ra, che s i estrinsooa 0011 una certa rigidezza, a.111Che c1Ufclndo il :fia:nciullo è vestito, si scopre meglio a nudo, face.t1do .eseguire i movi·m en ti, che contribuiscono a provocare l 'oscillamento del tronco ·(~1.tnmin.a.re in linea retta , a zig-zag, ecc. ). Si vede che il fanciullo si m1101-e tutto d'un pezzo : la xjgidezza è maggiore in certe rregi.oni d el r~tchide (dorsal,e o Jo1nbarc, peroettib.i le specialn1 ente qttando l'a.mll1lalato g ira su se stesso) . I-''i1mmobilità può essere facilmente percepita 11ei m o1ri111enti P1'1()1VOcati, che s i esegu.iscooo dapprima ·l entamente e .dolcemente, p.o i più rapidia111ente. Si percepirà 1111a resistenza, più o m eno g·rande, t a l ora ancl1e i11 1111 unic o ·m ov imeruto, sp,e cialmente 111.ellia fles.si·on e del tfl:o11co da destra a sinistra, qua ndo , all 'inizio della malattia, la l esione risiede da u110 dei lati delle fac-ce articolari. Il paziente s tenrta. a passare dalla po.siz11one orizzon.t ale alla verticale , se.nza 1'aiuto delle mani; quando sta seduto, per mettersi :in piedi, s i appoggia ai l ati drellia sedia : per ra~-0gliere u n oggetto da t er ra, s i ctuva con titubamza, a scatti, si risolle\ra pei1osamente a ppoggiandosi anche con le mani alle amche a.d alle coscie. I dolori irradiati sono s p es·so :assai precoci (lYiay-et, Journ. d. P ra.ticie ns, 1919, n. 33-34) ; si osservano a1la regione cervicale, scapolare, tora cica, addo1ni11.al·e , n egli a·rti in.feriori; si esagerano con la stanchezza e J1ella posizi o11e eretta. La loro pre.5encza deve s pingere al.la ricerca di altri sinton1i . La r achial gia è se-m pre acr:ompagniaita da r-ontr.a ttuire e .cla un dolore profondo alla pressil{)ine o perc11ss ione di apofisi $pinose. La gibbosità JJ.on è costante : interessa 'Parecchie ve rt-ebre, ttna o due delle quali fonnan10 il ·vertice. c(\~11e

rliagnosi tliffereut.iale occorre te ner presente : a) ii torcicollo congenit6 (rabitud~ne vizia-

ta di un s olo .lato, ·m obilità .agevole in tutti gli altri sensi); b) il torcicollo reumatico (inizio ac-uto, esito in gua·ri,g ione, facile recidiva); e) 1'artri,t e cervicale acttta (inizio aouto, iinit.ensità del cl olore, contratt1ua violenta). )\el tipo cli morbo di Pott a contrattura, nion si de\·e equivocare con stati reUl1lllatici, f.enom.eni miclollati e ceutr.alì, postu1ni di infezion.e . I4e placche di 1neningite spina.le, l e affezioni 111Lc.lo11ari, i t11mori del midollo spina le possono a u ch c pro1·ocare racljalgie i:ntense. La diagnosi si fa con la 1ni1111ziosa ricerca della mobilità \·ertebrale. ~e i

ba1nbini piccoli, si ri<'er<'a iJ 1norbo cli Pott

sollevando il bambi·IlJO stesso : esso si tiene piegato in due e o-rida se si tenta di tenerlo ritto. Prezioso aug.j lio p er una cliag.n osi precoce è a nahe la radiogradìa . r.s. I ....vomiti nel lattante. A . B. lYia.rfan (Le N aiirrissO'n,, 1919) disti.ugtte i vomiti del lat·t ante in accidentali, abituali, oon o senza lesiione pilorica, e ciclici, recidivanti, e-on ct~tonem.ia.

Vomiti accidentali. - Si osservaino all'inizio degli _stati febbrili, mel.ile forme cerebrali e meningiee, nelle intossicazioni, nelle affezioai delle vie respiratorie, nelle a ffezioni intestinali; possono a vere origine gastrica ed acoompag·n are le diarree. Oltre al vo1nito propriamente detto, si osservano 11el lattante 11 rigurgito abituale, il sin ghi<YLzo

Irequente e l'e~esso di baiva. Il rigur.gito abituale deve ritenersi come inc.lic·e di ipei-a liimentazione, a cui terranno dietro ben presto s~nitomi 1norbosi c0ttne vomito e diarI"ee. La frequenza maggiore,. ron cui lo si ossen-a 111ei bambi:ni allevati .al s eno, è d a attribuirsi a:l fatto c he qt1esti tollerano più a lungo l'ipera li1nentazione a·n zichè i bambini a<l al1attamenito a rtidìciale. Il sing11iozzo frequente sarebbe 111na sp.e cie di eruttazione ipilorica, dov.u to al passaggio d'aria. attraverso il piloro; esso sarebbe i.indice di u11 relativo sovraccarim ento gasitrico. L'eccess.o di .ba\·a può dipendere da ostruzione :nasale o . retronasale (corizza, aicle noidi) oppur.e essere espone nte .d i ipe:raùime:ntazione. V 01niti abituali. - Sono da considerar.si tali quei vomiti in etti non si può dimostrare l'esistenza di una lesione pTimitiva dello stomaco e del piloro. Essi s i ripetono d opo un pasto, per un periodo lungo di settimane o mesi. I disturbi diges ti.vi c o11comita.nti consistono o i11 ·11na lieve diarrea che insorge ad inter\·.alli, o i11 periodi, anche lun•ghi, di stipsi più o meno 1

osti1na1ta. Quest'11ltima Iorma viene ritenuta da talu\lo 11nia malattia a sè (malattia spasmodica o spasmo del piloro) mentre in\7ece le due forme non rn p presentano che 11111.a sola malattia, iii c ui l'esame

radioscopico esclt11d e .Jia presenza di occlt1sione pilorica. La rm:a.la.ttia colpisce specialmente i bambini con i per:eccitahi1lità nervosa, che si inani:festa con g·rida, agitazione, sonno breve e leggero, i pertouia muscolare. L 'esito è favore\-ole nei bambini allattati al sc·,no con forme ,i:;.pasmodiche di brc,·e dura~ ; t: i11v.ece sfavorevole in quelli tenuti ad allatÌ<-i111enio artificiale, con fac;i spasmo<licl1e l11nghe e freqtt enti.


(..:\~-.;o

XX\' II, FASC. 13]

SEZIONE PRATICA

395 \

La morte sopravviene per atrepsia o complicazione (diarrea coleriforme, piodermite, 1b ronoopolmoni te). Nel succo gastrico, si .r ileva la presenza di Uin eccesso di acidi di fermentazione e di muco. Per quanto riguarda l'eziologia, l'aerofagia interviene soltanto come causa occasionale: il fattore più importau.te è in.v ece il disturbo nervoso, l'ipereccita.b ilità della mucosa gastrica, che si manifesta dopo ogni pasto con tendenza al vomito. La sowaalimentazione, l'ingestione di la:tte irritan.te possono agire come causa occasionale. Trattasi qua.si sempre di bambini neuropatici, figli di neuropatici, spesso sifilitici in cui il tratfamento specifì-co può dare risultati sorpJ."endenti.

fil. I risultati dell'allattamento a1·tiftciale.

L'allatta.mento miificirue è, ·pei· fortuna, relati,·rumente meno diffuso da noi che in. altri paesi. Nelle stfssre città indru·st:iriali, dove la donna che partecipando alla vita industriale, è sottratta alla casa ed rai figli, la peroon.tule dei bambini allevati artificialmente è abbastainza bassa (5 % a Milano, 5-10 % a Roma, 22-27 % a Torino). Per q11a nto esso no11 vada .affato incoraggiato, e pttrtroppo talvolta i dispensari di latte, se diretti m0.le, possono sortire tale re:ffe.tto, non v'ha dubbio ohe esso i1n certe condizioni si renda necessario, sia ftt"a i privati, sia nei brefotrofi per la difficoltà di t ro,v are un 111um.e ro adeguato di nutrici. -~· Borrino (Pediatria, dic. 1919) ha studiato al Consultorio dei lattanti, . annesso alla Clinica pediatrica di Torino, qnali a-isultati dia l 'applicazione pratica dell'allattamento artificia le sotto la dirigenza del pediatra.. Risul.ta dall'esperienza del1,autrice che è più vantaggio.so faa:- preparare il latte dalle stesse madri, anzichè fornirlo a loro già preparato dallo s t esso dispensario. Si rende però m~essaria una più attiva cooperazione <le 1 pediatra, che deve insistere sulla tecnica di preparazione del latte, che per tanto v.iene maJ1ipolato con maggiore esa ttezZ<i. La razione alimentare quotidiana vieue calcolata sui tre elemen.t i : peso somatico, e.tà del bambino, reazione individuale (appetito, alvo, turgore, psiche, ecc.). Il nwmero dei pasti consigliato è in media di 5 ~elle 24 ore: si prescrive, quando è possibile, la sostibuzione del cucc111aino al p op· patoio. Dal settimo mese in poi si inizia gradatamente la sostituzione del latte con p appa preparata. con farine naturali, es.e ludendo in modo assoluto le fa:rine preparate in scatole. L' A. ha clais.sifi·c ato i ris ultati ottenu.ti i1n ec~ celle'n,ti e buoni (peso a 6 mesi 6000 gr.; a 12, 9500; accresciment o .r egolare, dist11rbato ibalora

·u el secondo semestre da ma.lattie intercorrenti, da scaTsa tollera.nza dei primi cibi diversi dal latte), mediocri {pesi inferiori ai valori medi di Camerer, iaccrescimento itrregolare), catti~1. (peso molto inferiore a i valori medi, atrofia, ai11emia, rachi tiismo). Si sono avuti risultati h1uo11i nel 43 %, mediocri nel 36 %, cattivi nel 19 %; tali cifre sono risultate per l'allattamento materno, rispettiva1nente di 70, 19 e 9 %· L'età iniziale dell'allattamen·t o artificiale sem· bra .. indifferente pe1· il risultato finale; anzi si può dire che quanto più 1precoeemente sono stati .p resen.t ati i bambini, tanto migliori sono stati i risultati; ciò éhe si s piega col fatto che, in.·t ali casi, la rmarlre riceve più pr.esto i consigli del pediatra e può evitare fatali errori. L'a llattam ento artificiale va poi accuratan:nente e oontinuamente sorvegliato; la maggior parte dei risultati cattivi si è osservata per i bambini che ' enivano portati al Consultorio ad intervalli irregolari e lunghi. In complesso però il 43 % di risultati buoni costituisce una percentu.a1e abbastanza elevata, e dimostra che la conti,n ua assistenza del pedia· tra , la 1otta quotidiana contro I 'Ignoranza ed il pre.g iudizio possono i n gran parte controbilanciare l'inevitabile infetiorità dell 'allattame.nto artiticiale. fil . 1

1

Trattamento del morbillo.

Deve essere pura:me11te aspet~nte rnei casi lievi. Si prescriva il riposo a letto in camera aerata e ben riscaldata, evita:ndo l'illuminazione troppo i11tensa. Si diia dieta pre1rnlenbemente liqt..ida (latte, biscotti inzttppati, semolino, pappe, s ucchi di frutt a). Pri1na che si i11izi l'eruzione, è consiglia bile somministrare un abbondante d~otto caldo (fio1·i di tigli.o) : se l 'es:an.tema ritarda, e 11tile il bagno caldo . A11tis·e p1si del naso ·con vaselina aJl 'acido borico od alla resorcina (I : 30), della bocca, con la\11ande al b.o race (una p·u nta di colte llo in un bicchiere d'acqu a). P er la forte iufiammazione congiu·nt1 vale, impacchi con acetato di pi()!lilbo (u.n cucchiaino i.n un li.t ro di acqua fredda). · Contro la toose torment osa, pre~crivere il fosfato di c.odeina (3 cg./100 gr. di acqua nel 1° anno; · 10 cg./roo gr. di acqua. ia 5 anni) : tre volte a l giorno 5-ro gr. • In caso di raucedine accentuata, pseudocroup o stenosi larinigea, ticorriere alle, inalazioni, o almeno umidificare l'aria, sospendendo panni bagnati presso 1:a stufa ; se vi è sospetto di difterite, iniezione di siero a ntidifterico. Lasciare i bambi11i

I


~

L POLICLIN l CO

<.1 letto i)er otto .g ior11i dopo la cad11ta della febbre ed in caso di co11valesce.11za s t entata e resicl11i ostinati di catarro, consigliare il soggiorno i11 ca1npagna. - (P ~ diatria, genn. 1920). fil . • J

.

POSTA DEGLI ABBONATI. (11 02) 1' rattati di radiodiag-11 oslica e radiotera-

pia. - _'-\i elettori R. R. di _'\_rq11ata e T. D. S. (li _-\.scoli Pice1110. Suggeria1uo : \ ALOBRA : Radioc1iaguostica .e radioterapia. (Union e 1' i1)ogra:fi.co Ed!trice T1or.i1

-

H. l'roc ·FFLE. L es psicoses coca.'f;niques. tori _--\.. Maloi ne et fils. Parigi.

Il ·v olt1me del P.io11ffie costit11isce una delle pubblicazio11i più complete sul cocai11ismo, la c11i c1·1fiu s io11e va assu n1 e11do le proporzio11i di u11 vero pericolo ..;ociale. L'avvelenamento cocainico f:ra peT lo pas..;a to una rarità, ora è com11ne . Il medico pratico uon può ipiù clisinteressarsene, de,,e conoscere esattam€nte la si11ton1atologia e la terapia. Il libro del Fiouffle 1)11ò e.sere molto 11ti1e al ·rig·1t.artlo. dr . .·

nese); ::.virGNACC.\:

R acliodiagnos·tica (Soc. Editrice

bra ria) ;

R a diot erapia (Traduzione Soc. Editrice I.,.ibraria) ; lY1A(\GINELI,I : I_,,o s tomaco e l'intestino ai Raggi X . ( .-\n11111nistrnzj,oue (l el « I)o1ic1i nico ») ; 13ERT0 1ei C~r -\VEDO).TI: (Socic::tà ~':cl •i trice I ,ibra ria) ; :\LBERS-SCHOE NDERG : L a tecnica dei raggi X. r 1~raclu z . Soc . r;:cl. J ,ibraria). P. _.\.LESS.\~DRI:-.IJ.

V ARIA.

I~i­

l{rE~BECJ{ :

Edi-

La bromatoterapia. -

I-i~ra i 1111111ero&i ger111i,

cl1e p ~ 11 etr.1no n elle \·ie 1diigestive, ve ne s ono be11 po2l1i cl1e fi11iscuuo p er fissar,·1 s i cle:fi.11i ti ,-a1ne11•tt: ; i 1 fatto che t an1ti microrgan.is1ni veng·ono ùistrutti cleve s pronarci a ::;coprire '11 111.eoc(l11i sn10·

ch1e i111pedisce 1a loro sòpra '\"Yi ve,nz;a . Contrcl.riame11t~ a11'.opinio11oe corrie11te, la flora batterica delle ,·ie digerenti 11on è affaitto que]qa degli alin1enti ch e co11sl1Jni.a1110, sebbene d!iipencla clalla qualità di questi. Così nei poppanti, con il reg.imc ricco di 1clrati cli carbon1io, si i11seclia n ell'intestino il B. bifidiu; 111rt.n 1n;iia n,o che il .reg·in1e si 11Joùifìca c-011 l'età, si ,·ede p re·(10111i nare il Bncteriuni col.i _, che •a preferenza rlcg·li allri, pt1ò YÌ' 'e re bene in an1bi1c11L1 ..~u11 o ;:,t 11za idrati di carbonio . I~ notevoli q11ali t:?i di ad a,ttamento di c1ue• ~to gruppo di batteri ~ piegano il perchè essi cos tit11iiscano il 60 7~ c.l ella flora fecale vitale. La brou1ato terapia, <'l1e t enta d i 11trilizzai·e l 1alin11entazione a scopo it t::rapeuiico, può ·dtt11que s t11diare ,1 [ modo cli moltere l'i11testi,no '"11 condizioni tali cla d.istrt1ggere o lasciar sopra\·yi \·ere ttn determinato g r11ppo dd batteri. t.;11 cleter1ninato r egin1 e , 1n n11tL:n11to al)bastn11za a 1uugo, p.uòJ oltre .che n1odi:fi.care la flora intestinale, cambiare il carattere clc-i r)rodotti del 111el:netabolismo. (Kendta.11, rif. in Bitll. de l-'0ffice i1tl . d'h) gièHe j>ubl., gi11g110 1919) . E noto così che il ba-ci1'1o difte-r ico coltivato in 1nezzi co11te111einrt:.i :idrati di carbouio non produoe tossine : è l eciito c1u ind1 s11pporre che si J)Ossa clistrug·gere od aitte11Juare la tossicità di cleter111i.11a1i i ger1n i introdotti n ell'intestino, p e r 111ezzo di 11n'a1i 1111::11tazione adaitta. ~at11ralmente un impianto di batteri 11E.ll 'i ntestino €Si o-e Ja. co11osce11.la esatta delle r ea.1,ic,11i .., chimiche dei prodotti m etabolici d ei })att eri con reo-imi 0Jimentari differe.uti. È probabile che co11 b ulteriori , t11di in c1ne.sto ean1poJ si poc:;sano rago·iun<Tere risult.tti p ratic }_ .--.. 1

(1103) _\.11'a1bb. n. 9629 . , ug-geria1110 :

J.

I11co111patibilità 111 edi ca11 i eHtose... (tra d t1z.). ~Ii1a no, Societ à Editrice Libra ria , 1912. i\:II NDES .

CENNI BIBLIOQRAFICJ. (Nonstrecensiscono che i li bri t>erv &tttutiindono alla Redazione }.

IZ.

l~r~ G .

J{v1111peJ1diuni der topic11e1i Gee lz ir11 1111d R1tcl\.e11 ;11arl<sdiag 11 osti k. Prezzo miarchi 16. Editori Urban e Sckwiarzenberg-. Berlino - \Tie11na .

E' un u1.a u1u<tle cli anat omia clindca dei centri 11er\·osi 1nolto racco1nand a1bile per la sua precisione e cl1iarezza . I -1e loca11zz.azio11i 11ervosc sono state 111eglio precisate clalla prati ca cli guer ra . 11 libro ùi Bi,11g· costitu i sce q11a11to di pi1\ c.ompleto .. i sia pttbblicat o al riguardo. ~umeroseJ nitide i11n ~ trnzioni a u.111e11tano i i)regi c.1el libro. dr . .i~TII.\ X,\SS ro - 1~1·. xrsTY .

Les lésio11s de s nerfs. -

!'rezzo I;. 7 .oo. Eclitore

~Iasso u

et. C. Parigi.

I e l)ttbblicazioni su quest o .argomento sono st ate 11u111erose t111rante Ja g11erra , ed il p resente \·olt1n1e clell' _.\th anassio - lleni tv no11 è cl1e ttn riassunto (lì altri \·ol1\n1i tlt:11a stt:~c.a ._t11tri ce s11lla tlia1;1 1osi <= la cnra clelle 1csi-011i dei 11er,·i peri f l'"rici. dr .

1

~

~

ii I.


(.-\:'\~O

'

XX\ 711, FASC. r3J

SEZIONE PRATICA

397·

NELLA VITA PROFESSIONALE. I medici e l'ora present.e. Con il .lt1glio 1914 i:. fìt11~ta per \'uma11ità la vita facile, scrisse .G. Fler1·e1X> iallo scopp1o della g uerra europea. Facile profezia, che sli è a"·,·erata jn tutta la su:a osc11·r,a ,1ni.nia·c cia. ·Allora 11-0i 1nou. sape,·a1no che la ,·ita fosse facile, oggi sappiamo· qua.nto potese esserie più. diffioile. ~on v'ha bisog~uo <li girande p.ne·p arazione politico-sociial1e per co111prendere ohe il momento .attn.ale è ·g·ra,·ido cli pericol,j. I~a vita è sen:tiita 0ome qualcosa cli p rorv,·isorio; co1nie una malattia c he si 1aggrava a foru'l. di ri111ecli ; .come iti.na fa•tic.a senza rico1npense. :.\Iolte ore b11ie la 11ostra generazione ha vissute, tTha :uessu·na più osc11ra dell'ora pnesente. Noi abbiamo provate tn.tt e le trepidazioni, t.u tte le ang·o cie di u·n:a g11erra .11111ga e<l i11oerta, a 1b bia.mo assaporata t utta l'amarezza clella sconfitta. Ma la fede 11.ella g.iustizia della nostra causa ci sostene,·a e sapev.amo che la scon:fibta covava in sè stessa i germi clella riscos~a. Lo stnto (l'animo che Ctlln1inò n1e] la crisi cli Ca1)oretto s.i capovolse e ci d ette il Pia,·e. Oggi ]a coscienza 11aziouialE: pare ,·ada preparanclo-.i ad lt·11'altra catastrofe, be11 più g·rave di llll c.lis.astrò 1111.i litane perchè 1ueno ra1)idamente .riparabile. I~'a.11ima italia11a è cosi fatta che h.a bisogno di raggit1n,g er1e .le infi111e 1bassure per solltevairs i alle più eccelse alteznc. È un'.a11 ima i.11 cui il git1oco dell;e .azio11i e delle reazioni raggiunge gli estr.emi. :Ma se qtiesto gi1t:ooo p11ò .ass11n1ere aspetti estetici n.ei ca1npo 111ilii1:1ane e. politi,c.o, p11ò dive11i.re estremamente pericolo~o c1 uan<l.o fio sse .s,p etrimentato nel cam1)0 so·c iale. Gli è perciò éhe la situa.zio11e , anche .senza voler i abbat1{lonare a pessi1nisn1i paralizza1"Lti, va considerata senz:a quel} '.e ccessivo ottimismo, che fa per<l.e1-e la visione cl ella 1-ealtà e clistoglie dalla 1rd.cerca dei 1nezzi rpreve11ti vi e cura,tivi. I.a situazione v·a ·vecluta sei1za veli, considera.ta .senza illt1s1oni, affrontata senza esitazioni. Gli stessi pericoli corr.0110 tutti i popoli d'E11ropa. Dopo le soff·ere11ze) i.e a11sie, l1e rinun~ie di ci1!qt1e anni di g·11erra, per un.a nat11rale, S'.e 11011 • ragioue\·ole .e C·o111v.eni ente r.e azione, .l' u111anità non è dis1)osta che ai godimen1ti, .alla gioia, alle pretese. Questa smiania di 'yivere n ·e l gocli111ento dopo essere sfuggiti alla morte, dopo aver tainto dolorato genera un'i11quiett1dine, 11n'irreqt1ietezz.a, u11'esasperaz.io11e. T11tti ·vogliono vi,·ere cou la stessa intensità, tutti ,·og·lio·no gli stessi godimenti, tutti vog.1io110 ~,,.,ere ·,e ness11no vuol dar.e . T11tti \Togliono assiclersi al banchetto del1a vita, e tutti \'oglio.no lo stesso spazio. La terra no11 1

1

1

è più ~t1ffiéi eu.te .a 1nante11ere l'umaujtà malgrad·o questa sia. stata cr-id-0tsta dall »enorn11e salass,o. Tutt i consum.ano di pi1ì. I rii.echi non hanno ri.11·u11ciato al loro 1usso, i 1111ovi ricchi diell1a g11er~a non v.oglio110 es. er.e da meno e sperpe•r an·o le .ricchezze ac,c um11late rapidan1ente 1e ~e1iza fatica, i poveiri 11011 sono più rasseg.na:ti a lla i•111g it1stizia . Oo1Ì1e cl.opo og"11i g·rande clat aclisma, dopo 1a guerra co1ne dopo i ter.re1noti, l 'iSlti nto s-essual1e s i è· ac.uito e raffinato qu)asi la niatt1 ra Yog.li.a rifarsi· ' p.e-r oolmare i vuoti fatti d;all ' or.g ia di .sa.n gue .. Il lusso, che è 1111 espon1ente cli se ·snalità , si è· dillus·o senza .alcu11 fr.eno. Lra inoertezza stessa dell'a'·,·enire all.ontnn:a d1a ll'ieco11omia e dal ri-s1)arm10. Il co11s111n10 cli tu1tto è oosì .au1n,eintato, il co11su n10 <.lei genierò. j 11<l.isp·ensabili ·con1e cli q L~el li vol11ttu1ari , -e.cl i11 p rro1)1orzione 111olto su1)erione .n: <.ittel che .e ra prin1a del fatale lt1g·l io 1914. E. qt1·e sto f1eno.n1e110 non 11a auicor.a tr,ovat.o i] coml)é.n. o cl ella n1ag-giore procluzione, 1anzi q t1esta è lli1n.i nttita. Le otto ore di la-voro, gli sci-01).eri a getto .(:011tin,110 hau110 di111inuito i1 rendimento, d el -lavoro. Senza dire che . l:a stes ·a i11certezza dielle co11c1izionri polritich1e 1e sociali u-ende pia vicla e quinlli i)aralizza ogni n•no\ .a atti\·ità ind11striale. Q11esta ~sit11-a7jone è co111111n.e a t1ttt.i i popoli eLtropei ed accomt1nia i.11 11nia sola sorte vinti e \Ìrncitori. Ma per l'Jt'llia si presenta ancora pjù grave. I-' 'It.al.i a è 1111 i)aese po,· ero senro materd.e prime, senza. carbon1e, 11 paiue delle indt1s trie, se11za grano sttffici·e11te p er sf.a.maire 11a propria popolazion·e . I~e i1nportazio11i so1i.o eccessivamente sproporzi10.nat1e .alle esportnz.i·o ni. La indttstPi•a 1del forestiere e 1'-e111igr.azione l)a-regg·ia\ra.Tio il 11ostro bila11cio •econ•o mico. Oggi i forestieri .SQ1no ten111t1 1011taui dalle nio stre b.e llezze na.tur1ali ed artistiche dagli incessanti torbidi po.litici arta111t11te .esage1~ati :al! 'estero e la 11ostr·a corrente di emigrazione si 1è arrestata. L'eccesso di popol.azion1e che costituiva la 11ostra rlicch-ezz.ia, f,o rse 1·u.11.i ca 'Tera n-0stna ricchezza, si è tra,sf.ar1uata i11 t111 lele111e.11to di pove.rtà. L'Italia si tr.ovia ora' carica di 11om.iui, che '\"ogliono const1m:aire troppo e 1)rodturre pooo. Se qt1esto stato di cose 11on n1uta, il disastro è imma11ea bilie. Ed è i·n1ge11110, qt1aud-0 nou è disonesto, a:ffer.mare, che i c.atas trofici mn tau1.enti d.i reg·in11e 1)ossono 1essère 1111 rimooio. Conti11uan1d o così .11on si gi1ung;erà che a s·ocializz,arie la fame . Clo11 vieue cl1e gli italiaui trovi no i•11 1111 1nl1k1.tnento clella propria eone.lotta il II'imeclio a qt1esta c.onrlizione i nsositen i bile. 1

1

1

1

1

0

0

-


IL POLICLINICO

I m edici che ha.inno tanto prestigio s u1'1e masse, che per ragion.i de lla k>ro professione penetrano ne lle fa mig lie, avvicinano tante persone devono fare opera di p ersu asione e di 5'Uggestione. Come dopo Caporetto oggi è necessaria l'opera loro. Allora furono chiarnati a fare propaganda per la .resistenza, oggi sono chiamati a fa rla per I 'economia, p er 1a parsimonia, per il lavoro. Essi stessi devono dar l'esempio prescrivendo m eno m edicine, l.e so11e iru.dispensabili e solamente quell1e 11azionali. L'Italia acqu.is ta senza inecessità molti farmaci dall 'es tero, il ch e contri,b uisce a inasprire i cambi. I m·e dioi devono inoltre far.e a ttiva p1"opaiganda contro l'eccessivo. cons tl1111Ò del vino. Al :rig~u:ardo J,e considerazioni ig ieniche s i confondono oon q uclle economiche . L 'Ital.i a è la ·ver a pa tria del vino. Re la ti vacrnent e a l la s.u a s u perficie, la nostra penisola è il territorio dove s i produce più uva che i n tutto il rie sto de l mondo. Eppui-e dci 40 milioni di ettolitri di vi·no che l'Italia prod.ucé s o1o un milione e mezzo vamno all'estero. Se la n1età del nostro p rodotto vinicolo fosse esportato si potrebbe contare su pa'tecchi mili01rdi a sollievo dell 'eno·r me nostro d efici t economico. Invece il vino, se diserta le mense della media borghesi a più p:reparata e disposta .alle rinunzie , ~ figura 1ancora p repondera nte nel bilancio deglj operai. Questi malgrad.o l'a ttuale .costo de l vino non h a,nno .r i·nu.nziato a berlo a tavola e fuori. Poco an-eno delJ.a metà del salario, s e non più, viene consumiato a tale scopo. Se i lavo:ratori e le loro famig lie b evessero m eoo vino tro verebbero l1e a ttuali mercedi sufficienti a l costo della Yita e sarebbero evitabi tanti scioperi, che pro\"OCa ndo a loro volta n uovi rialzi, finiscono per determinare tin o stat o ·di iagi,tazi·one p erpe tua. _l\.naloghe conside razioni van'Ilo fat te p er i r.ic-ch i a rig ua rdo degli articoli di lusso. La maggior · pa rte di questi ' yengouo importati a•ll 'est ero rontribue11do alla cirisi d ei cam bi, che è risentita da tutt i , ricch.i e pov,er i. Vero è che attualmente bisognerebbe cons un1are il puro 11ecessario. Non dovrebbe essere consum.a to ti1tto ciò ch e non è i111dispensabile sia -esso in1portat o o prodotto i u p atria. Oltre a ciò i m edici dovrebbero persuadere chie solo nel la \·oro è la salvezza. Se non si prodoce di più 1'eqt1ilihrio n on si può r1stabi•l ire. Finchè s i conti nu erà a sperperare ed a .non produrre si <'Ont inue rà a v iv·ere sui debiti , c h e lo Stato dovrà coprire co11 la emi ssione di presti ti e d i carta n1-0net a , con il conseguente rincaro dei prezzi. Da quest o c-ircolo '\"Ìzioso bisogna una buona ' ·olta.1. t1sci re . E la salvezza non s ta che nell 'economi~1 , l:i. sic11rezza di vivere non sta ~he ne l la ,-oro, <:hc è pnrt 1'unica vera gioia della vita .

Pa1tg loss .

Cronaca del movimento professionale. Assicurazione obbligatoria contro le malattie. 11 P residenrte d ella F·ecl-erazione degli Ordini dei medici, prof. Luig.i Silvagni, ha disposto che ·Siano inviate, ai presidenti degli Ordini dei medici, copie a stampa dello S chema di disegno di

leg·g e per le Assicurazioni obbligatorie contro le nlalattie, e le h a aoco1npa gnate con una circolare cli cui ·r iportiamo alcu11e parti : Nel partecipare ai nos:tri conveg'11i medici, nel Jeggere giorna li professionali e polirtici nei quali si discute il tema d elle .Assicurazioni obbligatorie, nelle convers azioni oon i rolleg·hi artnici e co11oscenti, io mi · sono convinto che drl. quesito, come di og11i altro g·riande a rgomel11to di pubblico i nteresse, si possono udire due forme di critica. L'una è qU!elLa che direi di .improvvisazione. E' facile leg gendo ciò che si è voluto dalla Commis is one o ne r te ma deJl' Assistenzia sanitaria o in tutto il resto, è facile sostit uire qua e là soluzioni o sostanzialmente o p arzialmente diver se. Non è fo rse altrettanto facile conoscere qu ali sieino le migliori ragioni per preferire U11a soluzio.n.e a ll'.altra ±en11to conito di rtutto il diba tt ito che da a n ni vi è s u tale g11aiviss:irme. questione . Ad <>glni modo noi ab biamo t enuto p er fermo qu esto p u nto : che ~ medici accede va;no al concetto di u•na Assict1razione obbligatoria contro le mala ttie non oom,e se essi vi foss~ro trasportati d a corren ti .n uo1ve di politica sociale , ma a com plemen to di u na 1ttng.a , antica e perti.na.ce p rop aganda che i me dici italiand iaivevano fatto da due decenni a questa pa rte in fa"\-ore delle Assicurazio11i obbligat orie e che con cordeme nte avevano ii:niziiata e condotta n on iper loro inter esse di classe, m a .p err migliorare e mu tare le sorti di u·na assistenza medica domiciliare per la quale il benefico istititto della condotta 11iedica

era divenuto non più, sufficiente, perchè t rop po spesso 1na1icante di ogni 1iecessario presidio di cura ; e p er migliorare e 1nutare le sorti dell'a.ssiste1tza ospedaliera, 1ion più bastevole, 11onosta1ite il 'nostro primato i•n, pat1-i1no riio di pubblica beneficenza, e sovratutto 1n.anch evole iti troppe parti delle 1iostre re.g-ioni. . Sicchè il problema delle Ass.ic u.razioni obbliga torie .11'011 si presentava e no n si presenta ai med ici come un.a sempli ce questione di 1111utam en to di prestazione d 'opera, la cui spes a. ::;arà a carico di u•no piuttosto ch e di a J.tro, ~a d1 m~t. ­ tam ento che sia sovratutto a u mento dt effic ac1a dell 'op.era medica, opera ch e d eve essere, s'inten·die, r.ioo11o&ci·ut a e compensata secondo d ir:itt<? e dignità. Sicchè ogn un a delle s ingole quest1on1 che il progetto di legge affronta e risolve., clev.~ ess ere considerata s otto questi due aspetti : m1aliorame~1 to note,1ole ctella assist enza sanitari<l ~ome cura di malattia e come difes a della sal ute ; elevazione m orale, c ul t urale ed economiiea d el me dico. Se si terrà conto di questa che ~ indt1bbi a111~nt.e qt1estio11e di alto interesse pubbl1co e no11 di r1 · stretta t u tela di cla sse; se si riconoscerà, come crià è stato affermato da persone molto rompe· t enti , ch e quest o scl1e~ di legge d~11a Commis~ sione s u pera per p reYtdenza d i assistenza ogn1 altra dispos izione legisla~i va già i11 ,.~gore; . si terrà conto ch e u no de1 fondamentali concetti 1


[ANNO

XXVI!, F ASC. 13]

SltZIONB PRA'fIC.A

1

399

della legge è quello di fondere iarmon.icamente affj-dat·i ale .loro ~-u re, escli~de;ndo ca.tegoricamente insieme 1e assicurazioni sociali di m01attiia, di i11- g li onorari cornsjJonde·nti al 1iumero delle 'Vifortunio, di i:nvalidd.ità, di vecchiaia, ogml1'11o gi site 1n~diche pre'Viste 'nel progetto di legge. L 1 aspotrà conviMere ,che ogni otitica deve essere ri- sistenza med·ica sarà a/fidata soltanto ai medici volta ~n11ia:nzi tutto a questi ·oonc'ettd di inisien1e, fiditci_ari delle Casse co1i conseg.,ue1ite esclusio,n.e e, a meno di eliminarli tutti o ~n 1p.a rte, a coor- della libera scelta che -il prog·etto con.cede ag·li dinare :a tal fine anche le disiposizioni .rigt1ardaJt- assicurati 1iella citra a niezzo dei 1n,edic-i liberi . esercenti ». ti la presitazione deil'opera dei me~i. Bd intfatti, questa è la seconda ma.n iera {li c1..iLa 1Conf.edera.zioue del Lavoro concluse a Rotica che si rivolge al progetto di legge, critica nia di demanda·rc ad ttn ·Comitato tecnico delle severa e ponderata e eh.e appare :piena a~ forndaita sue . . rappresentanze J 'ulteriore diocuss1on·e sulle . sociali. Questo nuòvo con veg110 esperienza quamdo .v uole tmspprtare nie lla nuova . t\.ssicurazioin legge italiana 1a rego1a o 1ie :regole gia appli- ha avuto luogo a Bolog.na mei .g ior.n i 28 e 29 febcate e cor.rette 'llella legislazione wlle ·Assictt- b.lìaio. Cortesemente i!n ·v itato dall'o11 . G. Bian"ra.zioni vigenJti negli altri Stati di Europ:a. Tut- chi dellia. ConJec1erazion·e del Lavo•ro, ~ Pres ideu~ tavia, mi sia l~ito affermare, per . una mediocre te del Convegn-0, io vi ho preso p:ar:te i.n sieme ra] ' conoscenza di queste ·legislazioni, dei 1oro pre- clott. Braccini, c011JSigliere della :nostra Federagi, dei loro difetti, e d·ei modi vari di accrescere i zione, -e 1al dott. Ceramicola, vice .p resi·d ente de1primi e di eli:mi.narre i secondi, che nemmenio que- l ' LA,,.. N. 1\1. C. QU3111do .m i fu data 1a p0:rola io la sta critica appare del tutto g.iusta quando vr..iOle ten.ni J.un·g a:m ente con la deferente~iat-tenzione dei senz'a1tro traipia:ntare qui regole che si afferma convenuti e discussi il proposto Ordine del g ion:o si crede abbiano fatto 1b,u ona prova. Perchè al- no rilevando come .questo avesse fondame nto iu diue criteri! : 111no 'Pf01i'tiro-socilél,le, l 'ialt·r o %to tra cosa è modificare metodi du uso, altra istituirli dalle f.ondamen·ba; diversa è la costituzio- dtalla esper.ienza delle AssicttTazioni 11elle 11ostre te.rre redenite. 111e de1le assicurazioni là dove la ·loro esteusione Sul primo pt1nto es paressi la fiducia. C·h e u111 co usia limitata o mo1to ampia, come è in çuesto progetto nonosta.n.t e le Tisen-e fatte dal dottor veg.n-0 che a ,·eva per scopo La tutela dei diritti .Miartinelli e da me. E poi sono da C·ons~derare della classe ]avo11atrice avrebbe oortamen:te te- • per noi gli usi e le consuetudirui locali, la dstittL- nuto conto d ei giusti di,r itti della classe medica zione dehla. condotta medica., la divers1a .r irohez- p er quanto 1tiguarda:va la loro l egiaile rappresentanza negli organi costituti.vi e deli·b erativi della za e scarsità delle Opere ospedaliere 11e11e varie regioni d'Italia, il diver.so addens1amento dellia legg1e stessa. Sul secondo ptt•n.to sostenrni qua·nto fondate fo:spopolazione lavoratrice, il prevalere qua delle i ndustrie, là dell'agriro1tura; .l e co11 dizioni vairie di sero le rag.ioni per la pa.!ltecupazione dei liberi fertilità del terreno, la estensione di zone miala- esercen.t i al.la cura de.gli :assicurati .e degli assiriche, il prevalere di sisitemi di.v ersi dii coltiva- stiti nel nostro pirogetto di legge, e come p·e r zione e 1e ,p laghe di ter,r eni incolti o poco colti- ragioni pe.r :noi ovvie non si potesse ammettere vati per deficienze di strade e di vie di comumi- il ·pag.aimento c1ei medici ia. forfait, inem.meoo col cazione; tutte condizioni queste che muteranno sistema dellia capit:azione, ma doversi r.ichiie dere notevolmente nelle varie regioni la proporzione e concedere il pagamento delle visite con tariffa di assicurati e di iassistirt:i rispetto alla popola- con.cordata co11 gli Ordini. Alle mie osservazioni zione geniera1e e creeranno perciò .limi taziond più si associò il dott. 1Ceram;icola. Mi rispose l'avv. ~uecher .rappriesentanite 'di o meno es·te&e, e forse per.fino in qualche Juogo annullamento del libero esercizio della medi10ine. ~rrieste ·f acendo dl raffronto tra il criterio di li.presso ·~li .abbienti uon compr~i nelle assicttra.- bera scelta del mediioo e qu1el1a d1ell 'ttnico medico fìd·u ciario, e m,ostramdo quali e.rano, a stto avviso, zioni oboligatorie. i' pericoli IPer 1.e Casse di u'll oompenso de.i medici * ** . a tariffa. Tuttarvia dichi.airò che I.e considerazioni AJl'infuori delle dis~s-sioni sorte f1"a i saroi- da me esposte dovevano 1e ssere tenute in. grande tari (medici, faattnia.cisti, levatrici) vi è sinora u11 considerazione prima di çualsiasi deliberazione. solo organismo 0he ha preso 'Parte, per quanto L'on. Biianchi, che presiedeva, ha riassW11to la. io so, a questo ditbia;ttito. Ed è stata la c 01ifewe- discussionie che sarà estesamente riferita. sull'orrazione generale del La'Voro inel oonveg.no ten.u- gano confederale, priese-ntando quest'Ordine del to in Roma J1ei gior.u l 12, 13, 14 febbraio scorso. g.1• orno : A questo oonviegn-0 'llon mi fu dato di d1ntervenir·e . « Il corn'Vegno tec1iico per le assicurazioni soVi intervenne, invece, il dott. M·a r,t i1nelli e del ciali, indetto dal~ Confederazione gene-raie del convegno ha r.eso oonto nel M ed~co condotto (n•. 5- La'Voro, a concl11-Sione dei criteri e delle conside20 febbraio 1920). Bgli parlò oo:ntbro la deliberarazioni del con'Vegno di Roma e del con'Vegno di zione che pareva •s os1tenu.ta da tutti, .e eh.e era Bologna, .d'accordo con la Segreteria c<Y,ni.federale, contra:ria alla liberia. scelta del m1edico e alla ri- dà incarico all'a'V'V. P·uecher di riassumere in una munerazione dei m edici a tariffa per visite. Il serie di modifiche e di aggiunte 1, criteri e le prodott. Martinelli sosten'!le ener.g icamenit e le buone poste che sono emersi dalla discussione per miragioni d elle norme da :noi volute 1n ella legge gliorare lo schema di disegtio di legge in mo do per le prestazioni dei medi~i. Il convegno di Ro- che l'assicurazione contro malattia aboia a corma inon gi1111 se per questa pa:r.t e a conclusioni rispa,n,dere alle esigenze delùi classe la'Voratrice ». definitive. Il lU/llgo Ordine del giorno (ripo.rtiato. L'on-. Biainchj a ~ome della 1Ccmied~razione ha c001 la discusisone nelle Battaglie ·Sindacali, 21 febbraio 1920) , roniteneva questo capoverso se- dichiarato che questa farà t esoro delle QSServazioni dei rappresentanti dei medici, coi quia.1i la g1111ato col n. 6 : massi.ma orgamizrnione qpera.iia vuole collabora« La retribuzione dei medici fed,uciari delle Casse sarà stabilita con onorari fissi, calcolati pos- re .per ·l a mi~lior riiuscita dell, Assict1razione consibilmente sulia base del numero degli assicurati tro la malattia. 1

1

1

1

1

1

1

.

-

. - . -----·- --~ ....-).~ '


400

[ANNO XXVII, f'Asc. 13j.

IL POLICLINICO

•I• ....

.t• •" ·1· .,.

l;a n·ootra Federazio11e ha 1)-er or.a fissato Ùlte 111·o~i d_i p_ropaga:ud:a per ciò .che siano l e ·nostre as p1raz1-0111. Il nostTo consigliere f.eclerale 011. dott. Fr.ai11ccsc~ Dore ~ provvisoriamente il presidente del F.asc10 medico p.arlam,entare. A lui ho chiesto ttna convocazio11e del Fas.cio s tesso iinuianzi al qtt.ale insieme a l dott. Martinelli ,r.erran110 esposti ~ desideri e i voti dei medici . . l)er ra~oni politic he i lltedic.i de l Partito soc.1Jal1sta 11fficial e .11011 apparlie ng-·0·110 al F.ascio med.ico pa.rlan1e11tare. Mia per 1'1az1·one per$onal.e che ho ~volto verso alcttnd. di loro crecl.o che interv,e ran.no a. guesta 1·iu111.011e. del ~as~io in~letto ·per 1'11nico obietto delle Ass1cutazJ0111 ob,bl1g01tor1e. In pari iem•p o il Ste.natore prof. Foà, ch,e nel .1111tmetxx'ì·o conveg.110 medico di 1~ori.no d ette l argo appoo-o-io .a]Je mie parole, mi 11a 11ia.1ii~estato .il d· esid~o subito da 1ne ac·colto, chie n.el conveg:no s ia•no in~ \·itali .a.11che i senatori med.ici. Dopo q11esto conrveg1n-0 parlaJi111e11tare, a s·e co.n.d a ~ ~li ~t1~a1.1to già dissi ·ni<;lla, Circolare 17 dicembre, t·uclliro 111 R0111a rt.t!na riu1111011ie dl tutte le nostre r.a,p p-rese11:taa1ze, deg·li Ordini e (lelle Associazioni di categor.i e. .l\llora i.Sarà p.ossibi·le conoscere se e quali si:a110 le .modificazioni p·ort:ate dial ·Gove~·n~ a l llQStro progeli.o •e, se è poss~bi.Je, farò coinc.1dere q11esto .conve,g•no .c-011 la discussione C'h e c1el p-ro.g··e tto s i farà 11eg·li ·uffici della Camera Nel li111i.te })()Ì ·seg-uatomi da questi impe~n1 mi 111.c tto nuova mente a disposizione degli Ordini })C r convegni pr<?''ineiali o negion.a li .

A.TTI PARLAMENTARI.

1

Per le condotte mediche.

Gruppo

T deputati del Séllttitario parla111e111barc l1a~1110 ap~ro,·a to un or<J?.i;e ~el gion1:0 .c-01. c1t1ale: « .r1conoso1;tta .la a 1~essita dt d1sposiz1on.t arn10n1che nell orcl1n1an1ei1t o della iCOOOotta · visto clic l:e J?rélltjche finora ~plicate c1alle org~11iu,azioui • sanl'Ìarille per l 'abol11z1-011e del ra condotta piena e p·er lia concessio11ie di eqnii mig·.Iio.ran1.eo1ti e h e tolgano i sianitari alla c1ipeucleu.%a d.ei Con1uui dallo .s.tato di infieriorità n1orale ecl econom1c~ i11 etti .si trovan~ 1aitt11~lme11:te , 111<?11 ha1~:no appro~ cla:to ai pro\·,·ed1meut1 des1cleritt1; del1bera110 <l i p.o rtare ia .co 11-0sce11 z:a. del JVfi'll.is.tero del l 'i u ter110 i desiderati d·cLla élasse medica ie di in,ri.t arJ.o a11a juteg:ral.e appl1caz.i,001e - della legge». L'o1ù.ine del gior110 reca le :fur.m ,e cteg·li o n. C1ri11cione, Evoli, Capasso, Cosit a, Guaiecero, I>ezzt111o, Biian c hi, Ciocc.h i , Dorc, Can:tluf ti, Pietra,~al.le, Baglioni, Cole.ila, Miazza1"e.1la, Paparo, Anile, Sgobbo 1e Morisani. 1

1

1

***

Com.fido c he gli Ordini tutti, accogliendo be.nevolmen.t e q11est e mde ,pMol.e, e la volenterosa ope1;a data d:a:~l a F·edie11azio11e_ .allo studio di •qttest o l)r?g·etto (lt leg·ge, vorrat100 portarlo come me g·l10 criedono a ·conoscenza dei is.t.n1gol1. 1nedici e })l"0\ ocare 1ina cl1iar.a e dettagliata discussione critiica del p.rogetto stesso. E 1ni s.iia .consentito di rivolgere tagli O·r di1ni, e per loro 111e-Lro, ~ lla 1\ssociazione di ~ateg·òria re ai tucdiiej t11tt1, itt•n 1altro i111v.ito. l\1i è ~tvv~ll'ltto n e~ <:011,1 eg·u:i ai Ctttalj . ho par.t;ecip.ato, di !Clover cl11ar1 rc un'.ail.tira (j't1 C!-)i10 11c. Niella tecnica d i co~ tituzioue di l cg·g·i vi è t111a ·p arte {lisposi tiva -ol1e è messa a1ellla 1e.g·g·e stessa e t1:n.a c11e è ri111a11da1.a al reg·ol0Jn ento. rerciò ·m olti tro,·e11a•11110 1é1ippare11.ti. lac11ne cl1e dovra.n .110 esser·c col111ate d·a l regola n1e11to. Qttes.ba co11siderazio11c h a fatto sorgere ;il gi11sto desiderio che le ·11<À5tre leig·all .r a ppresc-u:tanz.e pa·rte<'t pi.no alla for111azione del rieg.oloé:ttne11lo della legge. Io credo 0 11€ ciò si possa otte11ere. Ma mi ~at·ebbe caro clic s iuo da ora le 11ostre Associazioni discutessero e c1ecidessero a chi debba essere affidata qt1csta r.a.p1)rese11t.aru.~. Non sarà inop1)ortut10 evitare $ ta10 'C.l·a ora ciò chic è avve.u uto per la uos.tr.a 1,a rleci pazione alla Comrmdissione <'~ e studiava il ])rog··e tto di 1eg·g·e. Per due ai11.n.i c1·rca, ùa dQpn che la Co111nù&.c.;iotlle era costitttita, ln lie{lcrazio11c l1a reclatnato il st10 posto in essa. Solo u.n ,·oto cl.i Congres ·o (1113lgg-i-0 1919) rese possibi le, a tria,·erso no11 liie\r.i difficoltà irnsorte, cluc la Fedemzio11e uostra a,"e.,c.;.e ~oce nella co1npiliozio11e del progetto. Ma poi a parecchi par,·e <-N1che <]ttesta uua rappres€11ta11za scarsa e se ne f<'ce rec1anno clie qt1asi poteva sval utare l'opera 1.lel rapprese.nt..'tnte della Federazione. Sa.rà bene ch e q11esba volta la dIBcu.ssi-0nie s ia fatta in tempo ed il ma11dato sia affidato in ·m odo chiaro ed esplicito. 1

1

1

CONDOTTE E CONCORSI. I, uco (Ravf·1,111a) . - .'\ llttto 11 20 ~1) 1'1 1<:; 111c ciioo primario clel Con1t1ne; L. Jù.ooo ·lorcle oltr-c 1'i111cl.c1n11i tà caro-,·i veri; dieci bienni d~·l y ,c 11tesi1n10. l~tà 111assima 39 a11ni. :\ tu.t .to 15 Hpri'11e, condotte per dtl!e rcr)arti ; J,. 6oon per i po, ·eri e L . 2300 .cat"O viveri; per i l 1° reparto r~. 2soo 111·e.zzi .trasporto. Capitolato con.[orm·c a c1uello clell ' A . N . M . C. in, corso (li approvazio11e ,p.resso la. G. P . .A. l\IARA NO S'UL PANi\.RO

s.

(1' Iod t' lla.). 1

PIHTRO IN CEHRO ( l)ia-c~11za).

- Al 6 ia1)ril~, co11dotta ·p er i povieri fì 110 :a 1500; I-1 . 6000 lor<lc alloggio o corrispetti \'O <li J ~· 200 -e i 11dc11ni.là C<tro-viv1eri 1ìnchè ·è j,11 vig1ore. Quntt:ro c.1ui0.1q11e11111i del deci1110. J>er 111czzo cli lra~1)orto 1,. 1800. f'·c r le i 1111iZiouii <li l Jfficial1e ,S.an i.ta·r io I,. 30<>. Per k1 te11uta dell'ambnlatorio r~. 400. Servizio 11€1 tern1i11e no11 o1 tre 15 giorni cl.a1la parteci pa.z ionle di .1101111 n.a. S . PossIDONIO (i\tlodena) . - A .ttttto 15 .a.prilc; T-1. 2500 pei poveri, L. 1200 ca.r o vive ri, T~ . 400 1nensi1i tfì.uo a che Ja G. I). A. 11on avrà .ap}Jrovato 1l nt1i0vo capitolato clte ·fis sa. lo stiip endio o I(· 8000, i1ìcl C11uirt.à 0a,rallo L. :~ou:1, 1)er ltff. sau. J,. 300. 00 PR !l1 0~'1'E

(.'011 \",a l] io. .\bitaai.ti 2170. I~. Sooo J er i poverj, C·omprese intlen.11iltà c . v., l11ez,z.i cli tr.a sp . e tt.ff. sa11. 8c.ctlc1. ~ o a1)rj}~~ . Ca1111lo]alo -:nodcl1 lo. J~i,·ol g·c1·si al Si11d.aco. (tJ1 t's1·ia). 1

l'ottSOl"/,ÌO

Giovine l\Ieùic-0-Ch i ru·ng-o l>ratico ()Sl<!lric i:t a<'ctterebbc i·11terinato 1)referi1bil111 c11tc i11 ,t)ae~c cli spiaggia. In{liri~zare evei1tuali offerte l,ope7 \ 7.iia Serpenti 24, Roma. 1

Medico II an11i la t1r~a e.l i recente sn101Jj1itato, n.ccetterebbe interi·n ato dtte o tre mesi. &rivere G. Me.zzarella, S. ·~i\11gelo d'Alife. J)i ffide e boi c oll t1g ~ i.

N ttoYe diffide : Capa1111oli (Pisa), Baia110 (u\ Ycliino). ·


[ANNO XXVII, FAsc. ·13]

T ..O:M M A SO

SEZIONE PRATICA

I

S E N I S E

4òi

concorttenti. Nel 1893 rf11 .n omi·. nato consulente m ediao d ell'Os p edale d eli1a J>a c e, e 'lllel 1896, pe r parere di tutti i c ons ule nti d1 .quell'Ospedale , c.h e .n e f ecero lus ingh.i era .ed onorevole de signazione, fu deliegato alla !l)[rez1 or1e Generale Me dica. In questa c arica I 'opera di Tomma so Seniise può valutars i .p aragona ndo le condizioni prees iste nti di qu·ell'ospedale a .q uelle cui 1eg1i seppe p-0rtarle. A ffratellare , ooo.rdi11a:te, ringiovanire }'inte ra c lasse san i ta ria di quell'Os pedale, rides t a11d-0la dal sopo11e :i11 c ui ver s ava, iniziare un1a s chie ra d i .g iov.a.11i volenterosi ·a l rigore diell 'osserv.azione clinica e delle ricerche sci~ntifichie , diando loro 1a paù ~mpia libe rtà idi l a voro, m 'iiglio1are le condizioni ngieniche giene rali ·del} '.Os p edale in modo che .p iù c onveniientèmente potesSerQ ris p.o nd.ere alle .n1-0de rne -esigenze d ella scienza, fu quanto e gli .si ;prop ose e .s eppe 1."a ggiun:g e re 11e l p iù .b reve .te n1po; e se oggi l'Osp edale diel.1.a I)ac.e può aimoverarsi t ra i mi·gliori della Ci t t à , è doveroso dirlo, n~ ' 11a fatto tiutto il 1m e riito a ~l'ommaso Senise. } ,g·li e ra fra [ medici consulie11ti più stimati cl el la città. Nel can1po d·ell 'atti vità scie ntifica s.egntaliamo speci·a lme nte le opere segwenti : .S ull!a 1 -1so11ama tin1pa nica d elJe C·a v.erne polmo na ri 1e<l i n ispeci·e sttl ca11·g i a mento di Gerha rdt ; s ul ·r jeulbrame n:to s is t olioo (la dottrina del ri e ntrame nto ·Sis tolico è og·gi gene ra 1me n.te accebtart:.a, a nc l1e fuori del nostro l 1aese) ; s ulla st-e110.si 1n.itra l ica funziona l e ; co111side razioni g·e.ne rali s ui vizii e ru111or~ car(li,-tiei ; l e iu od a lità dell 'eoon1e fis ico •11ellia ii.t1SoufC'i-enza de lle va lvole sortic h e ; la dottrina sul· raddo ppia m e 111to dlel .s~ondo rtono .alla pu11!ta, 11e11ia st e·n osi truiftra lica pwra, illus trata da.I dotto r v'f . De Lis i, in una pubblicazione cc St1l1a s tenosi 111itralica ii1orga·nica » ; la qottri na SLtlla orig,i:n1e lin.fatica d egJi edemi, ill1ustraita .sperimenrta1n1e.u te d al prof. G iu·se.ppe L11cibell.i; s u.ll'a l1accia.tura d e l oon<lotto t oracico ; j.11tor110 ad u.n:.1 iornw s.pc.cia;1e cli fe bbre ren1:i.tt-e 111Je p a l11st111e ; l 'c111a te mesi <l el 1.i fo .a<l.ctomiuial e ; dell'.atass i a ·loco111ot1-j0e i n r.a·p porto co11 .l'a·nie~tes ia .n ellia it..a,b e clor s ale ; ima c a.s is tic1a va.ria .e(l i nteressa;nte ; a 1c u 1ie l ezio ni, ecc . E sse l eg·a;no in~le l1ebil n1iei11{e i I Homie (l el S eui.se a lkl sc i~11 1..a 111edica. S e ·tki:n ua o pe r.o.sità sc ie ntific a e p rofie.ssioniale {lesta a nJ:1nirazion•e , 110 11 è u1eno b el la e d i uite riess ante la 1p.agi11.a <li v i ta 1c i vile se.r itta (l al 111ostro illus tre -co11citt.a{l.i no, n ella qttiale s i rispeccl1ia ·uo i sen.itfun,eniti patri·a ttic i (lell'·1101n-0, eredita.ti dall'illt1s tre fatnig·lia da oni cliscende va , ttttta di ·p atriotti, legati a ll a ·s toPia d el ri10.s.tro Ri sorg.i111e n:to . ~rommaso S e 11ise :all'e tà di dodic i a .n ui, n e l 1860, dtt·t1a:11te :il p e rioclo in1s u.rrezio nale , otg·au.izzò ttna com pagnia cl.i g iov:a 11o tti, (li c11i ftt il cap·o , 11er il servjzi-0 inter110 c ittadi no. App,ena rtrec.li0en11e ft1 volo.111tario g.aribaltli110, :11ella C;a111p~­ g u1a roma11a di l\1e nta na , o nde f tt fregiato .cle lla m edaglia d:i be11e111erito cl.ella li1b erazio ne di R oma. Conqttis tò :altr.e <111.e ·m e<l.ag·li1e .p er le g 11er.re oombatt11te per lia i111ù1ipe nd·e uza e per .l'nn~tà d'Italia . Niel m .aggio 1886 il Senise entrò a lla C'l.me ra come d eputato pel Colle g io pltt ri no 1n:i.n ale di Lagonegro, e vi ù·imase, tranne 1b re v.i i11terrnz ioni , fi 110 ial 1900. 'fra i 4isoors i da 1ui pro111unz1~ti a lla Can1era f eC'ero epoca 1quelli s ulla Jegge sanitairiia e s·uJ l 'ia11to1101nia d·e lla ttni vers ìtà Nel 1901 ftt nomin a to se11ator~ de l .Reg no . Co1)rÌ .n1 olte ca ric h e pnbblich e . F tl Presid e11t e 1

1

1

..

L .. _

1

1

---~~

-

,_l 'ou1n1aso Se nise uacq tte a Cornet o P.ert icar.a ( l"otenl'...a) :il 2 f.ebbraio 1848. ~0 11 sieg n.i.t a 1.a l a u rea i•11 rm edicin.a a Niapoli, c011 cc gra.t1(l e locl c » ~ « inerito si ngolare », s i r~ò a. Berl1110 , W t1rtzb1tr g e Vie1111ia per co1npiervi s tudi d i pl'rfez1on(l1tl1e nto , c on1e d'r t1lto d ei c1t1.al:i fo rnl 1111 kt\·oro s cien tifico d i ,·aglja (sono tie~stt1al.i paro,J.c cl i e~ ( J ]{ ,()erhar(lt), i>er .1 'i.111porta.nz.a. <le l c111al•e. ru 1110111in.a to lll1emhro e:-;t ero dell a S ·o c1·e t.à fiBicollH:><liC'a ùi \\Ttt.r.lzl)tt rg·. _""cl i 876 fu no 111i11ato, p er titoli, p rofessore par eggia to cl i 1pn.tologia s p ecj1aJ.e 111 edica n e ll 'U 11 i versi t à d1 N~poli e l e s ue prin1e lezio 11i, de tta t e ne l] '(Js1}edal c <-l i G.esù e ~I.aria , f urono accolte con ent1t&ias1110 d egli s tu·denti, el1e v i occorrev,a110 111alg'r a do I '·o ra m attnti111a. Nel 1880 o t tenne il pareggia me uto per titol:i in cl i.nica ·n1iedica ; 1'11dito1io in q11e l tempo ·e tlo1)Q, si a11111entò a sfsai no t evolm,ente . QL1esto per iodo de lla c.arrier a d.e l Sen.ise segna ru1n a b ella pagà:n a p er la libe.ra doceuza <l i Nap oli, che ii.l S<!11ise fece ass ui-gere .a cospic1tta a ltezza, seguen(lo i f.asti (l ell'a nti<)a scu o]a 1r1ieclica :n apoJ~tane . IJ01>0 circa tre 11La a n.ni <li .liber o .inseg·rn.am e11to, ] a F'{\J('-Oltà 111edica <l.i Napoli, <l el i.be ra ndo il rip ris ti·no cl ell 'a nkica seconcl a catte dra di pa tolog1ia .111e cl.ica di1rlo.stra ti va, desig nava a copriirla il Se11ise, per il q u a le i)r opone v.a l 'alto 011ore d e1l'a pvlicazio 11e dell 'a.rt. 69 (le lla le g g·e Casati : la s u a 11on1i n.a ad o rdì nari-0 seg 11ò ttn 'a ltra b ella pagina f 1er la libe ra doce nza, .nol)ilissima palestra c he ftt sen1 pre va.n;to ecl or-tHtm e µ,t o <le ll'At e n eo atapol etauo. Nel 1880 a l cou cors o b an<lito .al g·rnncle Os pedale <loeg11 I11c nrnl)i]i era r itisci1to p rimo s ui 35 1

1

1

1

-


rt PotrètiNtco

,

dell 'Isti,t uto Orientale di Napdli, al quale cLette un'impronta. di modernità, oltre allo avere u.-ilnesso i11 onore iatti di beneficenza e di premi consentiti dialla più saggia e .corretta amtni·nistr.azione. Nella catastrofe dell'Isola d'Ischia (Casam:icc1ola) J'tt ia dirigere la p1-j1m a iaim.b ulauza c1i soccorso, e venne deoor.ato p.el cora·g ·g io e a'abnegazion•e din1ostrate 111 quella .t riste occasione. Nella epid.e m.i1a colerica del 1884 a Napoli, guadagnò la mec1agliia di airgento ai Benemeriti della .S alute plllbblica. Il carattere di TQm111aso Senlise ;fu annmirevole . La sua probità, la sua integrità, la 1sua modestia in ttttte le m anifestazioui della su;a viita, metteva.no sempre in maggior ril:ievo le eccezionali qualità del suo cuore e della ,su.a mente. . g. l. 1

NOTIZIE DIVERSE. Congressi di Monaco.

Ricordiamo che :i Congressi Indetti a Mon~o per fiavorire ,l o svilluppo de11e stazioni id.romi11erali, balneari, olimatiche ed al1pine delle Nazi.olti alleate, avranno luogo dal 15 al 21 iapriJe. L·a tassa d'iscriziorue è fissata .i11 I~. 35 p er .i n1e111bri tiit olari ed in L. 25 per i membri associati (p erso11e di famig·Jia dei titola ri). La tessera di congnessista dà .c}i ritio ~11e facilitazioni di viaggio. ~er avere i programmi e i bollettini di adesione .r ivolgersi d'i·retta.mente alla Delegazione italiana del congresso presso 11 Touring Club, ('orso d'Italia 10, Ivlilaino.

Il IX Congresso di Pediatria.

La Società i tali.aro a di pedia-tri.a ha deciso ttltim.a men,t e di tenere il IX Congress·o pediatrio0 italiano a Tr.ieste nei 1g iorni 23, 24, 25 e 26 settembre c. ia. I temi sceLti SOìllJO i seguenti : 1° l/ acci1ioterapia neLLe malattie deLL'inja1izia : relatorà.. i prof. Di CriSitj:na (Palermo) e Caronia (Napoli); 2° L'assistlmza alla prima i;njanzia: ass.1stenza alla jnfrunzia legi'ttima : i)rof. Alla.ria (rl'o1; no); assistenza alla infanzia iillegittima : professor Modigliani (Roma) .

tANNo XXVII, FAsc. t3).

I-1e_comunacazioni si accettano fino al 15 luglio e c.ome le adesi.oni debbono essere indirizate al segretario prof. E. l\1odigliani, via Palermo 28, Roma. Per la lotta contro la malaria.

Il 21 fiebbraio si iad11nò inell'au1a dell'Istitu.to anatomioo di Roma, sotto la presidenza d1e l Dt1ca di Senmonetia, la Società p·er gli studii della malaria, la quale aveva dovuto sospendere la s11a molteplice attività dur1ante 1a guerra. Il prof. Antonio Dionisi, oonsigli1en-e delegato dell'Associazione ed il quale ha diretto per oltre quaittro ann.i 1a lotta antima1arica nelle varie z-0.ne pa1ustri de.I tronte, oomwnicò i irisultati ottenuti mediante la profilassi ohininica fra d. .n ostri comib attenti. Dopo ampia discussi-0ne sull'ar·g omento si stabilì di convocare a( ·p iù p.r.esto in i&oma .urna. riuniotlle cui saranno invitati quanti si interessano al griav.issimo piroblema dellla lotta .contro la mralari, allo scopo di daire un indiirizo unico e sopratutto praitioo alla nobile impresa, dia eui dipende .essenziialme111te .la rede11zione delle nostre c.am.p agne. Corso per Medici di bordo nell'Università di Parma.

Nell 'U.niversità di J>armia. sarà ll:enuto u.n corso di prepamziooo agli esami di abilitazione a Medico di bordo, seguendo il progrannma della Di1rezione general~ della sanità pubblica del Regoo. Il prof. Gabbi illu1strerà 1e malattie esotiche; il prof. Gardemghi 1a profilassi de11e m.al.attie [•nfettive e l'i1gienie lla'Vlale; jl prof. Pelagatti le ma.latti.e oùtanee; il prof. Gallenga il .t racoma, le congiun.t iviti, 1a miiasi oculare; il prof. Zanetti lia 1bromatologia ed il dott. ·Oliari, medico provinc1a1e, la legislazione sanitaria. Negli istituti si farainno le prorve e le esercitazioni pratiche. Per informazioni rivol·gersi ialla direzione della Cli111ca medica.

.

' '

Vittima della scienza.

In seguito ad una r'adiodern1ibe, cl1e mi11acciava di aggravarsi, l'insigne radiologo prof. Vittorio MaragJiano, figlio del sen. Edoardo, si è asooggetato al'1'0mputa.zi011e di due dita delle mani. L'operazione venne eseg.u ita il 25 corr. T11tto ora induce a sperare in u·na sollecita guarigione. E noi me es.primi.amo il cordiale augurio.

Indice alfabetico per materie. .i\..llaita.n1ento artificiale : ;rjsul tati A·nca : trattamento operatorio della sazione u.-iducibile . . . . . Anestesia de.llo splancnico . . . Assicurazione obbligatoria conrt:ro le lattiie . . . . . . Brom.atoterapia . . . . . . Cuore aiel lavoro musaolare . Eredosifil1de e 1nf.ezioni acute Medici (I) e l'ora presente . . !vlorbillo : tx:attamento . . . . . ~1orbo di ~ott : c1iagnooi ;precoce . l{oru:i,

1920 -

. . Pag. 395 ltts. . >) 393 . . 388, 390 ma. . » 398

)) 396 )) 393

)) •

Stab. Poligr. Amm. Guerra .

393

)) 397 )) 395 )) 394

:Nevralgie: teoria di Quincke . . . . Pag. 392 Polmoniite · n1od1er11e vedute sttl trattamento . . . . . . . . )) 391 Se11ise Tommaso . . . . . . . . . )) 401 1'erapia eteroprotei nim . . . . . )) 393 Tifo esantematico : contributo alla <lianosi; furma affì•ne ag1i eritemi polimorfi e ad alcuiue porpore . 385 Tromboflebite settica del seno • • 393 Vagotonia e si1npatiootonia. . )) 379 1 \ omiti <lel lattante . . )) 394 l)

I'4. Pozzi, ed. resp.


/

Roma, 5 aprile 1920

Anno XXVII ---- -

fondato dai professori:

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE •

SEZIONE PRATICA •

REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO. Lavori originali : G. Guglio: Ricercho farmacologiche sull'At.ro pa belladonna coltivata. Osservazioni cliniche: G. Mafera: Ernia appendicolare

extra.peritoneale con sa.eco a.tipico. Note e contributi G. Viale: La cura fotodinamica della malaria. Medicina sociale: G. Dragotti; Malattie renali ed infortuni. Sunti e rassegne: MEDIOINA: Woltmann: I disturbi nervosi nell'anemia perniciosa. - A. Gordon ; Disordini mentali postinftuenzali. - CHIRURGIA : Burckardt: Sullo shock. - TECNICA: Chambelland: Cultura del parassita ntalarico. Accademie, Società mediche, Congressi: Società J.Jombarda. di scienze mediche e biologiche in Milano. - Accadedemia l\fedica. di Genova. - Società medico-chirurgica Anconitana. Appunti di medicina pratica: CABIBTJCA. E TERAPIA: L'occlusione intestinale acuta come primo sintomo della tubercolosi del tenue: considerazioni sulla tubercolosi delle glandole mesenteriche. - Tossiemia intestinale. r,a produzione e l'assorbimento delle sostanze tossiche

Diritti di proprietà riservati. -

nell'occlusione intest inale. - I.io cisti gassose dell'intestinl) e del peritoneo. - I.i'appendicostomia, seguita da ~fJ. lavatura con nit.rato d'argento, nelle dissenterie acute ribelli. - FOJll\lUL.ARTO. - IGIENE : La lotta contro la malaria. Posta degli abbonati: Cenni bibliografici. Varia. Nella vita professionale: Cronaca del movimentò professio..

nalc.

Atti parlamentari. Risposte a quesiti e a domande. Condotte .e Concorsi. " Nomine, promozioni, onorificenze. Albo d'oro. Coltura superiore: G, Makii:ls: Per la rifor1ua clcll'insegna·

mento medico in Inghilterra.

Commemorazioni. Notizie diverse. Indice alfabetico per materie.

È vietata la riprod1izione di lavori pubblicati 1iel

POLICLINICO e la pu.bblica-

=ionc di su.-n li di essi senza citarne la fonte.

LAVORI ORIGINALI. IS'l'ITUTO DI FARlVIACOLOGIA-

DELT.A

R. UNIVERSITÀ DI

ROMA.

Ricerche far1nacologiche sull> Llt1·opa belladonna , [coltivata < 1 >~

Ol tre l'età, altri fattori iinfiuisco11.o S·u lla qua11tità di alcaloide della piainta, foo. i quruli dobbia1110 segnialaire 1a :lu:ce, defila quale ma:ssimamente si giova ·1a belladonna per ·prosperare e per elaborair·e i p·rincip1 :alttivi (J. Chevialier). Io 110 esa minato ·l e foglli.e di ,p iante ooltiva.t e nell'Orto bota ni co della /R. Univ·e rsità per c ura e.lei prof. l >irotta e Cortesi. Ho limitato .le 'lnie 1

1

ri0errl1e aille f10,g lie de1la pianta, ieh<.' ~Qno n:tgistrate dal1a nostra Farmacopea. Le :r adici, accolte cùaI1:la ·nostra Fia.11.ruloopea J.11e1.. L'Atropa. bellradon11a, 'pianta molto rliff·usa i11 Europa, non :mostr:a grandi differenze nélla oon:11- Ja 1 a e .n·e lla 2a. edizione, sono state abbandonate posizione cbimiica, allo stato selvatico e cultu- 11e.lla 3a. secondo 'le deliberazio;ni della Oonfe.1:enza rale. Lefort (1872) che esaminò le fogli·e delle internazionale di Bruxelles. V·eramente le radici piante coltivate e delle piante selvatiohe dei clin- ., mostrano .w n contenuto di alcaloidi molto varia.. torn~ <li Pa1 rigi, 1I10.11 .t rovò variazioni in rapporto bile seéondo le condizioni :fisiologicl1e della piana l oonten.uto di at1·o,pina. Gerr.ard (1884) pren- ta, l'età di es.sa e la stagione n·e lla q1tiale .1si rac· denùo in esratn·e ae f-0glie 1della p ia11ta , ill r,a pporto c.olgano; da quantità di priincip1 a,t tivi ipiù ha:sse <li ·quell·e ohe si oonteng,o.no nehl.e foglie 5i pa&<3a all'età di essa, trovò più atropi t1.a nella be~l.a• donna .S1e.1\rart:ica. che i11 qttcll.a coltiv.aita. Eg·li ebbe a quamti.tà molto ipiù elevate, ifi.110 a 0,7 e •più per cento. i scg1te11ti risultali p.ercent~ali : I divers i campioni di foglie da n1e esaminati. Foglie di belladonnia S·elvatica, di 2 an111i 0,43 ' ha11a:w tutti corrisposto chiaramente iail saggio - di 3 ·a nni 0,40 - di 4 allllli 0,51. Foglie di 1bellLadOl!lJlla roltiviaita, di 2 anni 0,32 prescritto dalla 1JJ0stra Farm1iacopea, fondato s111ùa reazione dell'atropina secondo Vitali. La Far-- <.li 3 a11u.i 0,55 - di 4 ain11i 0,49. macopea preoorive che gr. 10 di foglie in pol~: cre, trituratL con liatte di calce, essiccati a b. 11J. (1) Con1unicazione fatta alla R. Acca ~emia me<! ag.itati con etere, dri1eno ttna soln,,jo11e che, fabta dica <~ i Roma 11ella sef tlta (.el 3011ov(\1nhre 1919. per il prof. GAETANO GAGLIO.

'


404

.

IL POLICLINICO

[ANNO XXVII, FAsc. 14j

evaporai-e, l asoi un resid u o, il qt1ale, scaldato co11 Per queste esperie111.1e sul ga.tto è necessario al cune gocce clri acido l1irt.rico 00uceutr31to, e\1·a1)0che una gocci.a del liquido in stillata sull 'occliio rato a secchezza , deve ass11mere colore rosso-v1ovenga oomple.ta,m ente. assorbita, che la testa del letto ft1g·ooe co11 qt1alcl1 e goccia di. solnzio11e al- gatto, cioè, sia per a lc,urui minuti ten.u ta immobilizzata i11 modo che l'animale non possa soaccoolica di potassa. La .nostra. Far macopea, come q·ttella frai11.cese, ciare la .g occ.ia. Sono ri usci to in questo tenendo no11 dàn.n o u11 &aJggio qi1a11ti.tativo p·e r i-1 co11te-. 1'a11.imal.e avvolto, arrotoLato, in un tovagliuoJo 'lJtiito delle fogi1ie in atropi.n;a, ·non esigono qui1udi in· modo che ·l a testa s ola ·u scisse fuori e si pou11 contenuto determinato di essa. La Fair·maco- tesse bene dominare. pea g.er.m a1n ioa e l'elvetica descri vo.110 un proIl conte nuto 111inin10 cli 0,3 %, richiesto iln gecesso di es.trazione degli alcaloidi e tirt:olazione 11eraile d·a 11e Farn1acopf'..e, si tro·va ordinariamiente co11 acido clo.ridrico c.ent~noirmale, e am.m ettono, nelle foglie di belfadonna di qualunque provela gertmnica un oo.nitenuto mi!l1imo di ailca1oidi nienza, s pesso -la percentuale è assai più elevata. Debbo aggiiungere ohe un contenuto di almeno 0,3 %, l'elvetica 0,35 %· I o mi .so,n o a1Ssic ura.t o della ;relativa attività fi- 0,3 % di atropi!t1a io .i 'ho trovato aniehe nelle fosiologica delle fogi1ie di bellOOonna da me esa- g·lie di beltadonoo da molti anni conservate .nella minate, ricorrendo ad l\ln sag.gi10 :fisiologico, in collezio011e dell'Istituto ~airmacologioo. Non mi rappor.to iall'azione mi.d ri.atic.a dell'atropina. Gr. r pare quindi g.iUJStitfi.cata l'es1genza della. ·nost.ra cl.i. fogl ie di belladon•na 1polverate e disseccat(! Farmacopea che ·l a provvista dcl.le foglie di belè stato estratto ri;petutamei1te con alcool; .1 al- 1adonina si .abbia da ri111nova re ogni anno; anche cool 1e str.ae complet.amen·te l'iat1·opina dalle fogli e, la Fairm~ope.a austriaca ha questa ·prescrizione, che 1l)are ·la co11t•eu1gauo .al1o st ato di combin.a- ma la maggior par.te delle Farmacopee si limizioue co.11 l '.aci do malico . .SicuraJJ.1.ente l'alcaloide t.<1 a raccomandare ch e Ù1e foglie della bella<lo111~1a non si trova nelle f',o glie allo stato di base. Sva- clc-bban o conserwrsi ben s.eccl1e. poraito l'alcool, s i ottiene un estraitto, nel quale si .P·r esun1e un conrt enuto mi·ni1no di g•r. 0 ,003 di atropina (0,3 %) . iA questo estratto si .aiggiu.n()SSERVAZIONI CLINICJiE. gono 30 gocce di acqua, misura.te con c ontagocce norma.te .(diametro esterno di effi<Usso 3 milli,Ernia appendicolare ext1·apel'ito11~alc metri) e s i rjmescola be11e. Questa soluzione accon sacco atipico quo.sia è di re azion e acida e co11tie11e ttu.t.ta l'atropina c·h1e l '01lcool ha estratto. Og.ni 1g occia di per il clott . GrusEI' PB lVI:\F g RA. a.equa corrisponderà ad un ieonten°11to minimo di 'l're,Tiso. g·1. o,ooor cli atrOJ)ilna . l 1, ' q1 1 c~ ta sol nzi1011ie cl1e ho provato nell'oeel1i10 del g.atto. L 'occhio del L'aippenaice vermiforme, si da sola cl1 e co\ gat·to è molto sen~ibi le .all'azione d·e11 'atropina, ce~o, quale co11.te.nuto di iltn 'eruia è un reperto . ll.nieno se11s.i·b ile tutta., ia di q11el1o de1l't1011110. Be n- si comu11e, che .non v'è or111ai operatore cl1e ·nellia ch è la sensib.iJlit à 1nel g.aitto v.a1·i da iani rnia]e ad IJropri.a pratica chi°rurgica u.on 11e h.a da seg11aai11imale sopraitt1.t to in ra.'PtPorto a1l'1et à , essendo lare di ecine di casi . Il caso ohe des·c-rivo, per la ·s11.a singol arità , magg1ore 11ei rpiccoli gat.ti, ·t ut·t avia, i11 generale, 1/.100 di millgr. di s olfatò di atropi·n.a la,s cia ri- cr edo sia m eritevole di consideraztone .no11 aven. do trovato 11Julla di s i-tnile .n ella lette ratura c-0nconos0ere •U tla 1ieve dilatazione della ptt'Pilla. Rappriesienta.'11do i cliversi .g radi d ella 1dilata- s nltata. zione p upillare co11 le indicazioni debole, distin,ta, · Tal quale lo e nt1ncio esso può st1bito sem brar for te, fo rtissi11ia ·e .te nieu.do conto (le lla d·t1rat<J ~ 11 na corutra<l<lizio ue i111 ter1n~ ni. I 11 fa.tti, 1a pa rle della dilatazione (1-2 gi0rni) st può fare 11.na Jì Ìt\ importante oostituen,t e ttn'e.rn.i a, è (la.ta d ' gr.ad·uazio11e precisa dell'azione de11 'atropi·n1a . So- quel diverticolo del pcritone-0 parie~'lle (sacco er~ luzioni di 1/10 di milligr. di solrato di atropi.11.a niario) col quale :il ·v iscere erni.ato rimiane i 1n in1dànno ttna dilatazione for tissima della .d iurata di mediata contig,ui.t~; nel .caso invece che un \'iscere .fuoriesce da u11 .pw1to 111on .rivestito da pe2 gior.ni, rome 11111a. goccia della s ol11zione prepar itoneo, esso costit11i c;ce ttn I)tolasso e non u11 'errata oon l 'estmtto a lcoolico di 1 gr. di polvere 11ia; cosa che non sarebbe concepibi le nei rig11are 30 gocce- di acq11a. Ora, dilueu(lo qttest.a solttz.ioue con quantità crescenti di ocqua e facendo di dell'appendice ceca.le. Nè, a rigore , s i pt1ò parlare di ernie senza sacil paragone c011 la soluzio ne se1npre più diluita di solfato di atropina, sono venuto alla concl11- co, a·~he q uiando ci ·r iferiamo ad organi non co111s ione che tutti i campio11i di belladonna, da m e pletamente ri vestiti c.l ail perito11eo. Quello cl1e g·li autori concordemente cons iderano come tali, si i> resi i·n esame, contene\~·n o s1c11ra.1ne nte pi\\ i·iferiscono a reperti, ge11ernln1e ntc <li \ e<--chie e P,3 cy.l <li ~ lrop111a. 1

1

1

1

1

1

1


SEZIONE PRA'fICA •

vo11\mi.11i0se . e11nie con sacchi, che iugrande111do sempre più, attirano a if.uori.u scire dalla cavità addominale tl!no di q1uei \ isceri (ooco, C·o lon a scendente, vescica urinaria) che s·o no fissa·t i al peritoneo dia t1J1 1p a1rziale .ri•vestimento di esso . J 11 tali casi miesisuu·o ba ,p .o tuto 11egare la reale esistenza di UJn v.e ro iS:nicco er11iario, it1 c11i talv10lta possiamo •t rovare altri erg.ami addominali, e solo gli o.rgaui me1isiou:ati (e.eco, colon a·scenrlenrte, yescica) contigui e f.uo~-iu1sce11ti a.nche essi dia.Ila P?rta erniaria, costi tuiocono in parte una parete del sacco col qruale sono 1111ti1na111ente e rrat1t.ral1nenti aderenti. Il Brtt.nner riilere111d·osi all:a vesci,ca nrin.airi a classifiè·a tali form·e di ernie con1e para11eritoueali. Ciò ·p remesso espongo il caso.

residuando ,d ue foglietti che- vengo.no acoolla.ti fra loro oon un sopr~tto, dta1la parte della loro ins·erzione a11 'appendice, che vien·e così liberamente affond3lta. Il residuo cTel ool1etto v.iiene chi1U 'S O con un pu1n1to da maiterassaio. L'operazione viene completata col metodo c1assico Bass.iini, n1edialilte tre punti profondi. · Decorso postoperatori-0 .n ormal e, senza tail.cuna mani~estazione o risentimento da par.te dell 'app en cl.1ce ; g-11arigione per p ri 11ia ni e dimissione llell i11fermo in liieenza d·i con\' a] ,e s0~.1 1 za di g1orni sessanta in ,,enit esima giornlélta cla l S'lllbìto atto operativo.

1

e-

I

1

N el ca'So suddescritto trattasi e \ridentemente di un 'ernia completa, o:iunendo essa tutti gli attrib11ti di tale affezione. Però è da ril·eviare la sing·ol·a•r ità del soo sacco, costituito 11011 dia t1n di' ertiicol 0 di periton.e o .p ari•etaile, 'ID!a in modo it1dnbbio dal mesenteriolo sdop.piato ed estroflesso, n ello spessore del .q uale, quasi con1e invaginlélta, Soldato E .. ... V ..... del 142° fau.t eria, 11 14 luglio 1918 ricovera all'Ospedale di Leg,nraigo pe.r ha preso posto l'appendice .ne l f·u oriu.scire dalla porta erniaria. s11bire volon:tari.am1ente cura radicale di ernia i 11g1ti·nale destra recente. Senza àpprezzabili 1pr.eCome s1)ieg··a re il meccanismo J(li for1nazi.01J.e di cedel1lti morbo.si siia -er1ed.itari ch,e persoqali, r if.et n le f-0rnm eccezio1LaJ.e di ef',nia ? risce di aver .n .o tata solo da circa tre mesi la c0011Procede11do per ipotesi, rooo inrd otto a fare dtte parsa <li Ul1Ja it1ltùmesce nza riducibile, .alla lt"ee.o nsiclerazioni : gione inguinale destra. Ha potuto com.p iere sempre il suo servizio in prin'la lin1ea 1non a v·e11d-0 a) Può avvenire talvolta c he nelle ernie d el avuto mai a lamentarsi di disturbi, comunque ceco, qu•es to, :invece di discendere per scivola gravi o dolorosi, tran,11.e di una sensazione g1iavativa molesta. alla regione , dopo prolungate 1o d 1n.e11to 11el sa cco erniario, s ubisce u11 movimento ar1go1air e a ttof'no al su.o lega n1ento superiore in ecces·sive fati.eh.e muscolari. E. O. d.ndividuo di buonla costituzione fisica, 111odo che la &Ua porzione su,p eriore, posteriorcon masse ·m11scol~i bene sviluppate, pr.esenita 111e nte 11011 rivestita dal per.itonieo, si impegni nel alla regione i1n1giuilllale destra unia 1i 1urt:umescen~ ca nale erniar1o sepa,r.ain1dosi d.a:l peritoneo che che si mette in evide11za colle contrazioni della l'avvilup1pa. parete a d(lomi1n ale ; d.i ro11sist e11za 111011e e lastica, f 1cil1neinte ridttcibi~e sen z~ risv1 eg-lri1a1ie se11&azion1 Poichè 1.a posizione del proces so vermi:forme dolorose , a for111a el1 ssoicl e, cle.1 ,·ol11111e tTi 1111 pic- 11el1a logg.ia c e.cale e la ~ ua origine dal ceco è (Olo tl0\ 0 . Posta diagnooi di er.nlia ing11inale d estra libera fra Je più varia.b ili, nou è fuori luogo ammettere che l'appe ndice, anorma lm·eute inlipian·tata, i11 obl.i.qua esterna il 18 lttglio vie111e operato. Operazione : ,narcosi etero-clorofor1niiea; a.p e,r- tal e cas o s egue11do tal e 1n·ovin1.ento an.g olar.e da tura del can'.ale ing,u i.nale ed isola111en•t o, s.e nza p.arte de l C·oco, .sia riuscita a1d irl.5inu.arsi per la incontrar,e difficol·t à, di un s acc.o erniario d.i c.a.porta etniaria per via .extra p,e ritonea1'e, ment1ie pacità mediocre a pareti spesse e piuttos to opaC'Onte111poran·eame11te s t1bi.v.a qtlaiSi un proeesso che. Si avverte in tale JSaicco t111 contenuto ia cordone che nQn riesce a iridurne . Aperto il sac- . cl 'in,raginazio11e nelle due p.a g-ine del mesenteco si rioco11tra conten1ere l'appe ndice vermifoirme r i,o lo, c l1e precedenrlola, veniva a costituirle cosi di aspetto, diametr-0, 11tng l1ezza e co11siste11 za 11orn11 v e.ro sacco. 1na1i. b) Talvolta il meseuteriolo uon presenta alIn ciò .n ulla di speci~le. Senonch è, l'appendice per tutta la sua ltt•nghezza e per il s uo 1nargine <.'ttn margin.e libero, ecl i t1 tal caso la 1p arte opconcavo, (margine m 1ese11ter1:ale) irimau.e fiss,a p osta al margine a c·ui resta fissata l'appendice me11te aderente .alla parete p.o ster!ore del sacco . Dai caratteri, spessezza e consistenza, .si rile·v.a ~ i in1Seri sce d!iretta1nente al perit·o nro della fossa i liia.ca . No11 è in1prob.abile che tale aiecollamen.t o tale aderenza nou essere <li .o rigine i:nfia111n1atoria, ma aver·e il carattere di qu elle ielte lo Se.arpa, p eritone ale , c.oi:n cidendo coll'anello ing·uirual.e podescrivendo le aderenze del ceco e del colon, per steriore, abbia a ttirato l'appéndice a penetrai-e l 'interposizionie del mesocolon ad u11 saicco ,erue1 canale in·g ,uinale c.os tituendo 1'er•n.i a così c-011 iaii·io ('0111p11 e1to, c11 i1a n1ò arl e re 11 :- r carnose 11 aturali . I·l collett-0 del s acco è .r is trettissimo e ,l a.scia 111'(~ 1'ho descritta. solo spazio al ,p assaggio dell'appendice, esclusiQuesta seconda i potesi a n1e s~1nbra pi t't ·v ero,,o contenuto dell'ernia. · si111ile. Resecato per più di dt1e terzi del st1-0 perime• tro .nelila Stta porzione 1ibera, qtt.asi a live119 del co11~tto, il saccp ,,ie11e parzia1n1entc asporm,t o 1 1

1

1

\.

..

'


J I., P OL ICLINICO

NOTE E CONTRIBUTI. La cura fotodinamica della malaria i)er .i1l tCl,ot t. GA~'J'ANO \ Tl ALE, libero doce11te di F.i siologia .n elJ1a R . Uni~ersalà di Tori110.

La cu ra rlella m alaria rappresenta ora non so1

I

lo ltn prob1e1na di ordi11e sanitario, ma u11 pro. b ~en1a di orùi11e socia:le; p·er chè oggi , dopo la giuerra, sono num1erosis1mi i 11educi d a l.l 'Alb.a uia, d·a lla M.acedo11m, id.ail Pi1ave, cl1e 11ell'acl en1i)Ìmento del -]oro dovere han110 contratto questa febbre e che ancora non so110 g11a riti. Ogn'i ntto·v o t entati,;o p er .i ndicare un.a. buo1ia v ja te<rapeutica n1i s~mbra p erciò lodevole. E' per questo c he :in occasione dei iniei s tudi Jotodi1Jaanici, avendo c·on sit'.:l:tato cl1·e i dtlie· far111aci fì11oca 11sati1 contro le febbri! malariche, 11 cl1iin.i110 e il bleu d1 meti1lene, son o enrf:r.a mbi atti,re sostanz;e fotodim:amiehe, è sorta in me l'idea c1i t entare 1111·a iettra fotodi11an1ioa cle1 l.a 111 a1l,qri 'l. 11 cl1jnino è i11ol1to pi1ì aitti·vo J1e.lla luce cl1e ·liie11 'osie11rità : tCliluit issime s oluziani fluores{'enti (li sali c1i cl1inj110, nie11tre 80110 111J11ocu•e 11.ell 'osc11rit à ' nerso fei-1nent•i o v1e rso protozoi, diventa110 dannose qua11c10 ,·engono :i llumin~te. (Atti\'i tà fotodiua1nica) . Si .tJratt:ava cli consigliare ai malarici l 'eldoterapiia co11teu1p1o ra11ea a.11.a cttra col chini1uo : cioè clop,o l 'ingeslio11c o 1'.l11iez.1011e del faru.1aco esporre per a:lcu11e ore il tronco n 11d10 a i raggi solari. 1\ s.eittc i11cli,dcl t11, 11~ d.UJCi dailla g11ei-:ra, J1ei Cl ua li la iual 2ri·a cl11raya da mesi ribelle a llic cttre <'01111111i, 110 s uggerito q11esto m etodo dd tera1)ia. La 111ia st atistica è- <?sigt1a; J)erò è couiorta11te ricordare c he i11 tutti i malati che ha1nino seguito crnesfu 111e.toclo si c;ono oitb:1n11ti rd s t1ltart:i ap parentemente otti1n1. In una o dtte settima ne i.1 tumore di 1nilza s i è ridotto e soompaJtVe; la febbre che o..gui ta11to con1pariva i rreg·olar1ne11t0 ha finito per rli·l eg t1arsi . I 1nal a.t i si Ste-11,to110 ora bene, son0 j ngrassati e 1aYora110. I primi cltte ('Sp€ri111enti sono s t ati es.egttiti n1e.1 n1ese cli lug li o, g-li altri 11cl 111ese c1i ogost o. Sono già tra~corsi a1cn11i nlesi e la mal.atti.a s~1nbra sco111 parsa. Co111pre11do c11e i lniei dati .:;0110 u11 poco scarsi ; ad og-ni 111000, 110 c.redltto 11t11e i udi~re ai 111erlici cp1eslo 111eto<lo chC', cl~·ri,·ato cla pllri stllcli :fisiologici, sc111l)r;:i da re co~ì b11011i risttlt lti pratici . E' d'altronde noto qt1anto giovaime11to tragga110 i 1n'l l 1 rici dal sog-~ i orno in alta 111 011t ag.na o 111 ri\·icra; nei 1no~ h i ap1)11nto d o,'e ~ 'è ~o1c te 111cc i11ten s'1 , c-11e con1l)ina ndosi co11 1'a7.io11e del c-11i11i110 può a\'Yiare g li ii1fc rn1i più f'l c-11mente , -erso la g11arig:io11e. N0\·t· 111 l)rt' . 10 r n

(ANNO XXVII, FASl:. 11J

lM"EDIOINA

SOCIA.LE.

ltlalattie rel'aali ed il'tf(,1·tu11i. I ~e lesi011i renali di origine tra.u m.atica ,

a ·p atte i fatti immediati c he possono rapidamente co11<lurre a morte, sono capaci di determinare affezioni p ermane nti, che dimi1111iscono la. resistenza o rganica e la aittitud1ne a l lavoro degli inclivl1dui colipiti. I tt-au1ni r€11ali possono co11durrc alla nefrecto1nia, e possono av•er.e: come co11scgnen zie più o 1ncno 1:Jarrdive la pielo nefrite, la 1ze1rite, la 1iefroptosi, l'idroriefrosi, la litbercolosi ~ la ca1tLcros-i renale. II r ap porto eitilologico t'1:a tr~atma e q ueste affezio11i, al111ieno 11on per tut te 11011 è .an cora ben sicuro e g·enera lme nte acoc tta to, e qui.11:di j:J r apporto stesso, allo stato c11C1i fa.tti va .c1011sid-eraito come possibile o proba bi1liC, . lua non sicuro. I .reni possono essere [e.riti o contusì da corpi agu zzi, t ag'lienti o da proi-ettil.i d'arma da. f11oco, che li raggiungono dopo avc;re a ttraversati ri. tcg u.m enti ester·ni ed ~ventualmente org.ami viciini. rJ',aLi lesio.11i però m-olto rarame nte capitano i.n occasione del lavoro. Come conseg.uen:z;e di i111fort ttli1.i s11l lavoro si v·,eri:ficano più spesso cont11s ioni o .la-cerazioni renaJi senza dls~ontinuità dei teg11menti estern·i. I trat1n1atis,1ni renalii posso110 esse.re diretti ed iooi.retti. N,e l primo ooso il trau1na interessa la regione l omb.a re o la regione ai1t·c r10-1lateiral1e dell'addome, s i•a 1da un sol lato e sopra 11.n a supenficie Jjmiitata, s ia sopra runa larga st1pelificie e oontemrporaneamente ai due Ja.ti come .n el caso di tamponamento. Nel seoondo caso il rene è leso it1 seguito ad un violento scuoli11lJe11to di tutto i1l corpo o acl una gaglia rcla contorsiou.e addo1ninale per 1nodo cb e il rene si.a co11tuso o lace rato dalle ossa vicine; in.on è n.ecessairio .::uvvertire c he per :av.ersi una lesione renale d i origine indiretta I '.azione trau111aitizzante cleYe essere molto violenta data la situazione dell 'organo e la protezione dei t esst1ti molli di cui è aibbond.a.nit emcute rivestito. Ta11to ,11el caso di trauma i 111di.retto .comie •n-el caso di trauma diretto :agente ..su di wna , ·ast a s uperficie le consegruenze possono essere risentite da ambo i ren i, 1na nella grande m aggiora11za dei casi un so~o reì1e risertle prj mitiYame11u:.gli effetti del tra11m a e ciò ha una grande importa11za q11a11do sii debba stabi1 ire i~ rapporto cl i east1alità tra iufort11nio etl 1111a ltefrib~ biJatera·l e. I segn.i ri \·elatori di :uma contusione renale sono: l'em.a turia (quasi costan.te , nel 95 % dei cac.;i socondo Marqueste), la tumefazione del punto colpito (i·n genere a ll.1 regio11e lombare), la contrattura muscolare, il dolore iin tenso ai lombi irradiantes i , rerso il perineo, i distuxbi ttrinari (:111uri<l', i so nr1~). lC' C('chi111oc:i i11~rui1111i. 11 r;q)•


lANNO XX\711, FASC. 14]

f~EZIONE

porto trà in.fortum.io ed affezione re11ale, quando questa venga attri.b uita a traun1a, ·no11 può es sel·e ammesso quando manchino i.n tutto o in parte q1ues.ti seg.ni dell'avvenuta lesione del rene. Uin giudizio del _.genere d'altra pa.r te !llOn ipuò darsi senza prima ave.re s t abilito lo s t ato a.n.teriore del paziente e senza .q u1ndi avere accertato la esistenza o me.no, all'inttnori del trauma, di altri futtto1i etiologici dà. valore 11otori·am ent.e s tabilito .n ella patogenesi d elle .lesioni renali. In 1~apporto a l fatto che i traumi i-enali .sono ne lla grande maggioranza dei .c asi u.nilaterali c onviene sempre proc:edere all 'esan1e clinico (.separazione dell~urine median.t e il cat~terismo ureterale, ec.c.) della funzionalità di ciascun rene. Quando l'affezione sia. biJlatera1e,, o di ,egual g rado a i ,due lati, ed il trauma sia stato u11Ji•later.ale, la etiologia traun1aitica è molto dubbia . J~ consegttenze di un t11auma renale più .p recoci e più comu-ni sono di n atura puramente chi• rurg1ca. TI caso più semplice è la perdita di u1i re n.e per 1iefrectoniia precoce. E' be n lloto che l'uomo può Yivere a nchè con 1111 so1o rene. JY[a da.1 fatto che la esistenza è possibile n on s i .può i111ferire cl1e la resistenza org.a111Jca de l sogg·elt:to i~i111anga n11t egra. Anche se il f u11zio11ameuto del rene super- · stite appare ·perfetto 11011 s i può non amn1e ttere t1na riduzione de lla capacità professionaJe sp1ecie per i mestrieri faticosi e che s.i estrimsecano a1ll!el inten1perie o cl1Je espo11gono facilmente agli infor.t.uni : tan.t-0 le 1nalattie ord111ari~, come i tr.aru.1ùi, e s pecialrruenit e le scottatur,e, hialu10 di sol ito conseguenze più gravi n egli individui , ai quali sia stato aspor bato un rene. Conv'ie1re d'altra parte tener presente che questi st essi jllldiv-idw devono aver si delle cure speciali sopra tutto per <1uel che rigtta.rda l'a limentazione. Per tt1tte ques te 1iagioni, !se l1on v 'ha dubbio nel1.la ;Legittimità di aro.m ettere la r:iduz.ione della capaJcità lavorativa., la determinazione di essa è molto difficile. Le cifre daite dai vari autori oscillano tra il 25 e .i.1 50 %. lJ11a distruzione parzial,e del rene mon <letermi·na alcu•na .riduzione de lla capacità lavorativa .quando il rene conserva tutto il suo valore :normale. Quaudo rque.sto è diminuito di più della metà s i può a 1n;mettere la stessa. riduzione .indicart-a per la· 11cfr.ectomia normale. La pielonefrite traumati~a è Uin evenienza molto rara. Comunque quando essa con~uce alla nefrectomia p.e r l a riduzione della capacità lavorativa. e la relativa v.alu.tazione valgono le oonside• razio11i già fatte. Quando l 'infortunato si rifiuta di operarsi la cap.aici tà laviorativa può amm~.ttersi diminuita del 60-70 % ed in caso di pielonefrite bilaterale, secondo Imbert, la .imcapacit à deve rite11ersi assoluta . 1

PRATICA

La qui.stione de11a nefrite traumatica è aincora co11.t roversa. Non .solo se ID.e discute ancora la pa0

togenes.i , .ma è. semp.r e messa i,11 dubbi.o la sua reale esistenza. Sono state pubblicate osservazioni di e.asi , nei qttali l'attribuzione del processo 11cfritieo al trau1na è s tato stabilito solo col crit·.7;rio del post. lz.oc. I u effetti all'attivo delle nefriti traumatiche non ·esist0J10 dei casi vre ramente probativi. I più persuasivi .sembran0 quelli n.e i quali i più moder11i mezzi di i.ndagine clinica hain·n o S·t abiliito l a unilateralità d1ell'~­ zione. Questi casi non possono esserè dubbi, ma quelli finora registra.ti s·o no ben .t'ari. A1 riguardo bisogna ' rivelare che Cas,t aig.ne re Rathey hain110 oerca.t o di i11firmare queste conclusioni sosite11endo c he il p,rooesso n;ef.ritico può diftondersi all'altro 1·ene non contuso per simpatia, o per effetto di n.efrotossi11e provienienti dal rene pri111itivamente lesò. Ma questa interpretazione è stata efficaoemente com.b attuta da Albar.r an, Bernard e Mangeais. Allo stato dei fatti :non sono possibili che giu dizi di })robabilità nei si11goli ca&i. I./t111il at eralità clell'affezione depone sicuramente p er la originie trat1ma tica. I fa tti acuti locali, segni del1'.a,rvenu.ta 1esi.one, ·e sopratutto l 'emat11ria ed il dolore, costituiscono elementi favorevoli per la origine traumatica o quanto meno p er l 'agg.ra, ·amento di .u n [p.rocesso .n ef·r i.t ico preesistente, il che agli effetti pratici è lo s t esso. Gli aggravamenti dello stato preesistente, e per il caso della ueJrite, :fin.o a 1q u.ando non sarà spiegata la patogenesi e d aocertata. la effettiva esistenza della nefrite traumatica, .non .si può con ce.r tezza p.ar10!rie cli.e di ag·g·rav:ai1nento, s oao p er legge co·n siderati a lla stessa stregua delle affezio,n i direttaimente causat e dal t rauma. !4;' ·quindi ozioso far distinzioni e tanto meno iu<lugi.arsi a: iliscuteire ck·l la ie.sistenza d.ella nefrite trattmatica, quando il trauma p er la sua loca1lizzazione e pe1· la su.a i11t,ensità, ed .i Iatti i1nmediatamente succeduti (.ema.turiia, dolore, anuria, ~c . ) , sono capaci di giustificare ci.I giudizio di aggra\ran1ento. Conviene anoh.e accen.nàre alla possibilità che un iruortU111io possa essere chiamato responsabile di un,a n efrite, o del l'ag.g r~va:mento di una nefiri te preesisbe11te, p er l'effetto di lesioni (scott~ture) lontane da lla regione renale o p-er l'azione dii sostanze toss iic·J1e 1nedican1entose ad.operate per curare alt re ferite r.iportate sempre per infortunio sul .lavoro. In questi casi il ra pporto di cau sa ad effetto non è dubbio. • La riduzione della capacità l avorativa determi11ata da 11na nefrite s.i.q essa di origine schi.erttamente traumatica o tossica, o sia. essa C<XDSidemta come l'aggra vamento di un processo già esistente è molto variabile. Innrunzi tutto bisogna 1

2

,


[-~NNO

JL POLICLINICO

fare disti1J1zione tra 11efri.t e unilaterale e bilaterale. Nel pr:il1]() caso la incapacità lavorativa è stata giudicata :ridotta dal 5 al 30 %; la valutazione di Ollive e Le lVIeigne,11 ch e 1)ropongono dl 25 % sembra la più acoettabile. Per la nefrite bilaterale le cifre proposte variano cl al 25 al 70 %. La possibilità della nefroptosi traumatica non è gen("ralmeUJtre a mmessa, anzi è più negata che affermata. I1n l~nrea teorica infatti ripugna crroere che un trattma o 11110 sforzo , per quianto violenti, possa.n o clet ermi1n are la 110tt11ra brus,c a ed improv' Tisa dei tessuti che provvedono a mantenere in sede :il r ene prov1ooandone ~osi la lussaziOLe. Più accessi.bile è l'idea eh.e 1'abbass.am.en.to del rene già spostato p·ossa essere aocentuato da un trau1na esterno o da ltno .sforzo. L.a predisposizione o la p.reesistenza de l fatto semb·r a iinconites·t abile, senza potere escl·udere clte il .t rauma aibbia res<\ solo temporaneamente cloloroso un r-ene già spostato. Comunque per amm·ettere l'agg1rav.amento tral1n1atico è semipre 11eoessario provare: · a) che il traun1:a abbia ag·ito sulla regione renale; b) che lo sforzo s.ira stato molto violentlo; e) cl1e il col po diretto o lo sforzo sia stato acccrnpag1w.to da vivo dolore al reI1e; d) ch e questo si•a rirnasto dolente pier parecchie ore clopo l'infortunio. D'a ltra p arte non mancano altre circostanze che poss.0110 costit11ire, a seconda dei casi', elerruenti id i g i11d1z,iio : cosi la bilateralità dellJa ptosi parla contro l'origine tra un1atica. Comunque quando si riesce a provaire la preesistenza del fatto e de i distar.bi <l.a esso condotti non s i può :r.uon imputare ia11l'in:for:ttl'nio à. f1e nomeni soprag.giUJlliti i·n seguito al trauma. La riduziQne della capacità lavorativa va.ria dm. ra pporto al grado, alla bilateratiità o 11nil01teral1tà della n efroptosi, ed iai1 disturbi da essa provocati , e .che, come è .n oto, possono essere ,·ari e ·va·rj;abili. Si de"\·e perciò ammettere oon Oliver e M,eig·nten che la incapacità al lavoro può essere ridotta da o al 50 %. L'idronefrosi '.PUÒ essere l'effetto di 11lfl.a nef1'o•• ptosi, di un restringimento cicatriziale dell'uiret ere, dell'occlusione d-i q11est 't1ltimo con un coagulo di sangue, di una com pressione dell'uretere c1etermirnata da rm versa.m ento di sangue o di ttrina. La orig1ne trattmatica <liell 'idronefrosi , qu.ando concorrano gli elementi di itatto i nerenti a ll 'i,n fortunio capaci di provocarla, rnon può essere misconosciuta. La riduzione della capacità lavorativa, cìipencle11te a iclronefrosi, in rapporto al .fatto che essa nella gra.nde maggioran~ d ei casi c.oud ti-ce a lla nefrectomaa, va caloolata n ella misuTa d el 50 %· La possibili.t à che un trauma s ia la causa di u na titbercolosi e di ttna can cerosi ren.a le .r ientra 1

:ce

XXVII,

FASC. 14J

ne lla quis tione gene.rale dei rappor.t i tra trauma ~ tubercolo i, tra trauma 1e e.a.nero, e tale quis tion,e 1n on ,a ssume nei riguardi del rene caratteri particola.ri . G . DRAGOTTI.

SUNTI E .

RASSEGNE~

MEDICINA.

I disturbi nervosi nell'anemia perniciosa. (WOLTMANN.

An~erican

]ournal of the Medi cal Sciences, 1919, n•. 3).

I~'anemia

perniciosa ipuò essere acrompra,g.niata da gravi disturbi nervosi ~he qualche volta assu1norio per.fino la sindrome tabetica. Sono stati c1escrirtti casi di anemia per.niciosa prog:ressàva i a ta:b etici, ·m a .è più verosimile che in questi casi la simdrome nenTosa sia sta·t a seco11d·aria all'a • nen11a. C,o mu.nquie le r rass.o milglianze fra taibe e sindrome nervosa da ain,e m1a sono soltanto superfici:ali . L'anemia perniciosa determina focolai di degenerazion,e a p1acche dapprima nei rordon.1 i)osterioni e p.o i in quelli laterali. Questi foco~ per conti g t1ità o degenerazione secondaria oonfluiscan.o dete11mina11do una :disintegrazione diff11sa de11a so.Sltaniza bianica, nota soto il 1n pme di sclerosi conibiln.ata subacuLa. In qualche ca.so si 11-0taJiw focolai dis truttivi amche J1cl cervello. Questo ti po parlilcolare di degenie.razio11e oltre che dall'anemia pernicioSa. pttò essere ·pr.ovocat.a dal.l e leucemie, dal mar.bo di Addison, probabilmente da gra,vi anemie secondarie, dal diabete, dalla nefrite, dialla sen.iùità, diall 'a!l1Jeriosc1erosi, dalla p ella.g ra, daJl1a tubercolosi, dalla leprosi, dal.la 1nalaria, dal ,t iifo, daùle setticemie, dalla soarrlaittina, dalla dif.t er1te, daJlla influenza, da1l'alroolismo cronioo, daglii avvelenaimenti da piombo, fosforo e arsenico. Ed è pirobaibile ohe nell'anemia perinici osa le 1esdoni nervose rpiù che effetrl:o dell'anemia in isè, come dis tur1b o nutritivo, siano l 'espon.en·te di una intossicazione. Quan.t unque Je possi,b ilità etiologiche della scle- · rosi ~om.bi-tllata siatlJO molte, lbut taiv:ia l'anemia perniciosa fig ura .tra le cauise più frequenti. Da.na l'ha trovata nel 10 % dei casi, Taylor o::iel 12 %, \ toss nel 30% circa. RispetbiWlJlllente ·l a frequenza delle les ioni ·n ervose ne ll 'ainemia p erniciosa varia di molto a secOJida i va:ri autori: \Vhite e Bramwell le tirovarouo n el 2.8 % dei casi di 0lllemia perniciosa, Nonne .nell '11. 7, Crae nel 25 %_, Phedran nel 40.9 %' Henneberg .nel 50 %· Evidentemente t ale frequenza è andait.a progressi,~amente 1

..


[.~NNO

XXVII,

FASC.

14]

SEZIOh~

a1\l!men.tando a misura che ISi sono perf.ezioniruti gli esa.m.i semeiol.ogici del sistema nervoso. E' certo con1unq,ue che i distu1rbi nervosi si trovan-0 nell'.an.emia per.rui·ciosa 1p iù f.requtent-e.mente ~i quel che generalmente si erede . L' A. ha osservato 11el1a Clinka di Nik-:iyo 282 casi non dubbi di aniemi.a per.niciosa; di questi 150 furono sottoposti ad u11 a ttento esame nosologico; non meno dell'8o % presentarono segni eviden,t i di a·l ter,azioni del tessuto .n ervoso cen.trale. Il r2.7 % dei pazienti si presentarono a.lla Clinica espressamente per con·s ulto sui disturbi del siiitema nervoso. Si trattava di pa.r estesie, .t orpore e formicolio del.le .m anJ .e dei .p iedi, torpore e seusazioni 'rarie 1p-er tu·t to il corpo, senso di freddo o di C•alore a lle gi.rwc.chia, alle man.i, ai piedi, ai den.t i, sensazioni dolorose in va.nie parti del ~orpo al tocco .anche cli ·u n batuffol10 <l'ovatta. Oltre a ciò i pazd.enti accltsavano cra.m pi, tremori, ,moviitneniti co1«eif.orn1i 1ed in n 11 caso tlll ;·e11ù1)leg·ia d11rata tre g·iorni. 1\. carico dei ner, i cra11ici si 1101t,) dimi11uz.io11e c1ell'odoraito, diel gttsto e dell'udito, ronzii a.lle orecchie co11 v1ertigini, scoton1i. La compa.rsa dei d11sturbi .nervosi in rapporto all'inizio dei si.ntomi dell'an€!11lia perniciosa non a v\1iene <>011tempora:n:e.ai1ne.nte i.n .t utti i caisd. Così 1111 ,pazie.nite ·p ttò morire iper anemia perndciosa senza a ,·ere 111ai p•r eseu ta to disturbi -tÌenrosi, ma c1ueg1'i , come nei c.aisi <li Noninie e di Bastianelll, })Ossono a,~.ersi a ncl1e p1rima che isi m ani1festino e,·identi i sinton1i dell'·a•niemia. I.n un caso il ])azieute d.o vette ricorrere alle cruccie ed al cateterismo p'tima che si 111a.11ifesta1sse l'anemia. Il l)iù lungo intervallo finora n·ot-ato è stato in tredici casi. Nei casi esami11ati il vVoltnia.m trovò .la sclerosi c·o1n1b i1na1ta s uba:cuta 111el 99.2 %, La sclm-osi posteriore nel 55.2 %, la scl.eirosi combi·na.ta .n~l 45.4 ~~ ' la scl1e rosi laterale .u el o.8 %, la pelineu,.. rite n·e l 4.9, la n1ieliite trasv,ersa con ,a troha otti('a primitiva nel o.8 %· ·Clinicamente lo stesso autore trovò la sensibil~tà c uta:nea d-imi1n1uita 1 n el 42 %, la .se.tisi.bi1.ità articolare dim·i nuita .nel 82 % e quella ·v1bratoria. niel 92 %; il fondo d·ell'occbio era alterato rnel 63 %, la r.etinite :nel 33 %, l1a retini.t e e1nor·ragiica nel 29 %' l 'art:rodìa otti,oo nel o.8 %; mentalmeinite _trovò ap.a tia e soni1olenza, irritabili·tà, deficienza di memoria, demenza, instaibi· 1ità emotiva, depressione, psicosi in .pr-0piorzwne varia dal o.8 al 35 %; il rifles.so patel lare era. esag·erato .uel 39 %, diminuito mcl 28 %, assenite nel 7 %, ineguale n·el 14 %; il clon.o della iro.tula era presente nel 4 .8 %; il seg.o o di Babi 11ski .nel 26.4 % ; l'01)p.enbei m 11el 7 % ; il Romberg nel 5.2 ~k, ; l'atassia nel 28 % ; l'incontinenza nell '8 % e la ritenzione nel 4 %; il tono muscolare att1

0

0

1

1

PRATICA

409

111en.tato nel 16 %, dimi11·uito nel 10 %; paraplegia .n ell '1.6 %; movimenti c~reici nel o.8 %; atrofi ~t n·el o.8 %. Riassttmendo: il Woltmann ha trovato che nell'a11emia perniciosa progr-essi va si trovano disturbi 1n ervosi in proporzione notevole, s uperiore a qu·e lla .r egistrata da rulrt:ri autori. Questi dis turbi sono determinati da lesioni del n1idollo, clel cervello e dei nervi periferici. Nulla è acrertato circa la causa diretta di ques te lesioni : non può dirsi s.e siaino d.n rapporto ad a.Iterata nutrizione, se sia110 l 'es.ponen.t e dell 'altera:to ricambio generale, o se tSiaoo invece, come appare più probabilie, determinati 1C.la ttn agen,t e tossico, cou1e prodotto dell'alt:erazii0ne (lel riicambdo, o di un ageute tossico che si.a imsi1:~11e causa dell'anemia stessa. Per .oria si può solo .registrare il fatto e trarne vantaggio solo ag.li effetti diagnostici, siia .p er distri11guer.e le sindromi nervose in iaue1nia per.niciosa dalle ben a1qte .affezioni d.el sistema. nervoso .cui esse possono ·essetre confuse> sia per disting·uere l'alllell11ia. perniciosa dalle altre forme di iainemia che non sono ac~ompagnate per lo meno con tanta frequenw, da c.o sì impo11enti fen0n1eni :a carico del siste11na nervoso. Dr.

Disordini mentali postlnfl11enzàli (!\.LFRED GonnoN. Archi-ves

of

internal MedicfneJ

15 dicembre 1919). Innegabilmente, la causa iondamen,tale d~ un abnorm.e ft1nzio111amento mentale .in U!l1 g.rain nu111ero di ca:si ris iede nelle infezioni e nelle i.ntoss jcazioni; per le quali si origi1nruno dei prodotti 111Qn a.d atti alla vita celltula.re e il 1cui contatto •esercita u1n,a azione nocilv a sulla fu.nzione d1e gli el·e menti nervosi. L'organismo d'altra parte tenta di ' inc.ere i veleni esog;eni, .endogeni e batte·rici o co11 °elimiinazio111e diretta- attraverso ai r.eilli, ai poln1oni., alle ghiia11dole salivari e cutanee, ''ero co11 la loro modificazione o distruzione comI' leta da parte delle cellttle di varJ tessuti ed organi, ivi comjprese le ghiandole endocrine: mon rarameinte il miglioramie nto dei disordini mentali deoorre parallelo al migliorato funzionamento di qu·e sti organi di difesa. Nel 1presembe stttdio si esamdna app.unto uno di questi processi infetti:vi, il quale, terminata la fase act1ta, dette luogo a d.istunbi assai profondi delle funzio11i più 111obili del cervello. Es so è basato stt una. serie di 62 casi; la maggioranza dei quali (44) presentò il ben noto tipo confttsionale di psicosi, pitì o ·m eno pron.u nciato. Le m.anifestazioni mentali furono partiicolarmente accentua.t e iin sogg·etti nella oui a·na.mnesì remota erano fenomeni episodici dì carattere neuropatico, ·ac1

o:·-


4ro

IL

POLI\~LINICO

cenni di disordini .p sichici : questo gruppo differl g11anden1ente dagli altri i1n cui quei disordini pr~edenti ma·ncruvano . È necessaria una descrizione separata diei sin goli gruppi. A) Casi con caratteri psicopatici 1iell-'anam>'iesi. - Fision·0111ia senza espressione ; sguardo vago ; il paziente è dim-entic-0 di ciò che lo circonda, docile, ha memoria vaiga, non &a dire la .sua età, per lo più non rispoode. r.n ·pa!iecchi si ebbe delirio con allucinazioni o~casionalJ; iniziatosi e tern1iin ato r:apidam·e nte; sp.e cialmente se coincid·e va alcooli&mo a~uto e cronico, ~E.l qual caso le alluci1t1azioni furouo costanti, iuditive e visive, per lo più terrifìcainti . Del resto le allu~.i­ tiazioni· furono variabili .nella loro composizione. Ugualmente le co.11cezioni Jllusionali, con sistetnaltizzazione i·mp·enfetta, 110111 p·ossedèv~no un caratbere fisso. I, 'ideazione era in uno stato di caos senza traccia di prooessi associativJ; conseguenfemente, la m~moria era .po,verissima specie quella recente. B) Casi senza a?ian-inesi rriorbosa. - L'elemento confusionale, presente anche qui, non era però cosi inte11so come nel priimo g.r·uppo: il paziente p.o teva frequenitemenbe esser tratto dial suo stato conift.tsionale, sotto l'influenza di fattori stimolanti, però s olo in via transitoria. Altro carattere differenziale : la .mancanza dJ allucinazioni . Questo staito corrisponde a:lila asthenisc Il e T' erw'irrtheit di I{raiepeli11 contrapposta alla 1ialluzinatorisc71 e 11erwirrtfz cit di M1eynert, che corrisponde al prin10 gruppo. Infi,ne differente fu , 1l d·ecorso : mentre nei casi precedenti lo stato confusiona}e fu prolunig ato, qui fu b.reve; e mentre ·n ei primi si ebbe· notevole varietà di manifestazioni, q·ui tutti i casi furono identici n·elle loro caratteristiche ies sooziali, differendo solo ·n el grado dì con.fiusione e di difficoltà nel} 'associ.azione delle ide.e. · C) Casi con. nia1iifestazioni i1isolite. - I rimanenti ca.si (18) · f.u.r ono sp~ial.mente istruttivi per alcu11i fenO!llleni insoliti. Il sin.toro.a più importante di ques ta serie fu una spiccata amnesia : grande difficoltà. 11el 1ricordar.e i nomi di .lttoghi e p·erso11e, anche di parenti più stretti, r.:el dire il numero dei figli, i gJor·ni della settimana, la data (con errore ainiche di ·venti anni). Alcuni non potevano ricordare neanche fatti imm.ediaitamente precedenti, come l'aver mangjato. Essi erano coscienti della loro amnesia, 1na fino a che l1on si iilliziò il miglioramE:.nt•o, 11011ostante i loro sforzi furono i ncapaci di ricordar€. Oltre ali 'amnesia es.irsteva per cosi dine UJna astenia 11ie1it ale: em per loro uno sforzo tremendo il pensare , il rispondere alle domande, il comprendere ciò c l1e veni va loro detto : il che si rispecchiava nel loro comportamento e nella fisio1

1

nomia. Probabilmente, 1a iarnnesia era appunto ttna mani!festazione di .questa astenia cerebrale. l~oichè la memoria è normalmente dipen·d ente dalla facilità di associare in qu.alu;n que momento si ·v oglia le im·l>\ressioni .precedenti, la sua perdita e l'indebolimento di essa è in rapporto intimo con la perdita cli quella capacità. L'astenia cerebrale manifestandosi in un.a difficoltà per tutte le operazioni lpe11tali, l'aim·n esia ne è il :naturale ·risultato. Comdncia.ndo ad .aipparire un migliora1111ento, C'iò si veriifìcava per tutte le .m anifesta. . . Zl'C>in1, amnesia, e-e.e. Ri.capitolando : D·e gli staiti mentali o~rvati in questa serie posso·no citarsi tre varietà: (A) una psicosi confttsionale profonda con illusioni e al1 ucinazioni ; (B) UlllO stato confusionale medio senza alluèin·a zioni ma ico11 c·o ncezioni illusi1onali ; (C) 11na astenia cerebrale con cospfèttl fenomen:i,di am 11esja. 1

0

DECORSO CLINICO.

Nel primo gr·u ppo Ull1 piccolo. ·nu1nero (3) guarl, e rapidame11te; .m a gli 1altri sono ancora sotto osservazione con p1eriodi alter,nati di miglioram.e nto e cli ritorno al1.e condizioni primitive; senza tendenza alla gu.arigi0t11e. Il tipo 111on allucinatorio preseinta una prognosi p1 ù benigno che quello allucin1C:l torio : ad esso appartengono le tre guarigioni sopra citate. Nella s·eco11da viar.ietà, mentre i sin.tomi furono meno intensi la durata fu maggiore che 111ei tr~ casi del primo gruppo che sortirono a guarigione. Il mig-lioramento delle condizioni mental.i fu parallelo a quello delle condizioni g .e nerali. Il decorso della psicosi ftt eccezionalmente lento, e per un certo tempo dopo la scomparsa dell'elen:iento confusion.a le 'r imase un certo grado di i1ndebolimento dell'attenzione e di difficoltà nellt,.esercizio delle funzioni imitellettuali. Il decorso dei casi dell 'ultiuna serie fu assai simile a quello del .g r1u·p po precedente : il migliora1nento nella memoria coiocidette col miglioramento nelle altre fUtnzioni nientali e .aim·b edue de<'orsero paralleli alle condizioni dell'astenia general~. La guarigione fu 1 un pooo più rapida che nel secondo gruppo di casi. CO.NCL USIONI.

L'osservazione fatrt:a negli ultirmi due gruppi riguardo al decorso pairallelo delle condizioni m·entali e delle fisiche, e al loro simultaneo migliora.mento, suggeriva tlln rapporto fra i due gruppi di fenomeni . D'altro lato le circostanze in èui di solito lo stato confusionale insorge, cioè nelle i·nfezioni e intossicazioni, sp~ialmente endogene, confortano l'ipotesi che la nutrizione dei neuroni cerebrali sia. alterata dalla alterata


[ANNO XXVII J FASC. 14]

SEZIONE PRATICA

411 \

composizione dei liquidi 1o r,g anici, che s i ha :uecessariamente •negli stati tossici. Che alterazioni microscopiche possano avvenir.e 1l!elle cellule corticali du~a·nte uno s tato confusionale. determi·n ato c1a .sostanze tossiche di qualsiasi 1p ro·venienza, è stato dim-0strato ti.a Ballet. Il g uale neLla psicosi c011fusibnale che acrotnpagna ·la neurite multipla, nota. sotto il no1ne di psicosi di Kor.sakoff, trovò delle alterazioni oellulari nella cor.teccia : ~umefazione e deformità, cromatolisi e scomparsa d€i nuclèi. Questa base organica è logicamente app1Jcaib ile ai casi inc-ur.abil.i . ' In quelli medi e guaribili possiamo supporre che le tossine rproducano un disordine funzionale tina.~sitorio nelle ccl~ule: , il quale rap.idamen·t e scompare, cosi{'.c-hè le ce•llule s tesse ra,p idamente riprendono il loro criorma1e funziona.m ento. Ma è da ritenersi che i disordini funzionali ed organici delle cellule s iano il risultato di intossicazio.n~. Qttes.ta può es.s.er·e os&er\1ata in q.u alsivoglia proce3so infetti,,o : ! 'influenza è uno di essi. 1

SEB.

CHIRURGIA.

Sullo shock. (JJURC~P.ARDT.

Zetitrabl. fur Chirurl?".,

11.

51, 1919)

Dopo l'esperienza di Goltz la letteratura si è lungamente occup.a ta dello shock, specialmente di quello consecu.tivo a Jesioni addominali. E trattando di ferì te addominali ci sono molti disposti ad interpretare senz'altro lo shock 1n el ~enso d ell'esperimento di Goltz . Per l'A. la forma cli11ica dello shock si riscontra nei casi di vasto sehiarcciamen.to dei tessuti con la :p ossibile notevole par•tecipazione del sistema nervoso, ma coll'influenza di altri fa ttori, fra cui il ·l aceraimento dei tessuti. Già ianni fa al fronte l' .l\. ebbe il sospetto, eh.e ai1cl1e in casi di .lac-erazioni gra\1i e dolorose dei tessuti il sisitema neirvoso aibbia tutt'al più sul primo momento dello shock una importanza predominante. Specialmente la lu·nga d.urata dei sintom·i , persistenti aoohe gi.ornarte i11.11tiere, gli pare,·a avere u.n'altr.a origine. Sospettò un'embolia .g .rassosa : fece :parecx:hi .tentativi per dimostrarla, ma invano. Pensò ad un assorbimento dell 'albumi111a, ad em·b olie cellulairi da.1 tessuti distrutti. Contemporaneamente Siegmu·n d è riuscito a dimostrare embolie grassose irn molti casi cosidetti di shock. Nel! 'accademia di Parigi ed anche ·- con1e riferisce Hie:rhold nel <1 Zentralbliatt » - in Inghilterra si feaero ricerche 'per dimostra1"e assorbimento cli sostanze tossiche dai tessuti distr11tti. flue.sta seconda 1Specie di shock, che 1'A. distingue col nome di « s·hock da ferimento » (Ver-

w-ttndun·gsschock), dà .alla parola shock u.n concetto diverso da quello daitogli dall 'esperimenito di G.oltz. L'A. poi ritiene che in molti casi si considera.rono ainohe i sintomi iniziali della peritonite, nelle ferite da arma da fuoco, ed i s i·n tomi di anemia acuta in qualsiasi genere di ferite, come sintomi di sh·ock. Egli fia notare, che in tali casi si riscontrò poi che molti di questi «affetti da shock » averva110 f ebbre, che andò rapidamente a•um·e ntando. Eraino questi ~ e.a si m1olto irequenti d'una illifezio.ne rapidissima, manifestatasi n.ei itessu·ti distrutti d'un cocr·po esangue che condu.sse rapidamente alla· morte. I ,a confusiione su1ll o shock cla ferci.t e aiddominali deri~ò i:n parte d:al fatto ,1 che i m eclici del fronte or€.devano trattarsi di s hock nel senso di Goltz, perchè per lo più in.on erano 111ella possibilità di potersi accertare me<liarute l'autopsia delle enormi lacerazioni i·nterne, molte v.o lte no.n percettibili a ll'esterno. I m.e dici degli ospedaletti da campo invece ricevett~ro i f·e riti spesso già coi sint omi della peritonite in atto, ed ammisero lo shock , qu.a11.d o m1a'11cav:ano l.e lac erazioni interne. Secondo 1, A. casi di shock .nel senso di Golrt:z, cioè senza lacerazioni .e stese dei tessuti e causati da ferite (l 'arma da fuoc.o sono r.a rissimi a sistema inervoso sano. Tali casi, secondo ·l 'A. si potrebbero .ammettere se almeno uno s i potesse sicuran1e11te indenitificarie i,n og11i senso per lo s hock tli Go1tz, cosa fin'ora in.on J"Ìuscita, gi.acchè la grande 111aggiorainZia de.gli shock da ferite ·oodo1nina1i da arma da ft1oco appM-tien·e allo. «.shock da ferimento » ed è identica allo shock consecutivo a ferite cli altre .r egioni, per ·esempio degli arti . L' A. cita il seg·u ente caso per dimostrare, quanto piccola s ia .la par.te dello shock :nelle fe.r~te addominiali da .arma da fuoco, aii:che se mortali : U1n f.erito raccontò di esser caduto sull'addome mentre fa·c.ev.a un s alto per ripararsi ·dal i uoco delle mitragliatr·i.cii e che un compag.no gli calpestò il dorso. Sentì forte dolore 11ella .region.e sacrale. Il giorno seguente venne medic.ato per contusione al posto di medicazione. Trasportato in un ospedaletto da campo, .J 'A. •tisco11tJ"ò una peritonite ed t1n foro d'ingresso d a proiettile di fucile. L'a11topsia fec.e rilevare ·u11 1g rande foro rnel Si g1m a •e·d il proiettile n ella vescica. L'anamnesi delle ferite addominali da arma da fuoco - se consecuti·va1nente ·non fur.ono dimostrate gravi lacerazioni - non gi.usti.fica assolutamente l'ipotesi , che queste ·feriit e siano seguite da u1110 stato specialmente nlinaccioso, ch·e debba distinguerle dalle altre. -~ parere dell 'A .. pri1111a di tt1tto bisognerebbe stabilire u11a. .nomeniclart:ura chiara . Si dovrebbe difiere11zàare Jo s hock di Goltz da11o cc shock da 1

1

,

'

1


412

II, POI,ICI,INICO

ferimento » e :n-0n si dovirebbe mette.re 11EJllo s hock lo st ato di collasso consecutivo ad anemia acuta e bisognerebbe disti·ng uere bene dallo .shock oa-ni specie di ii1fezione. ò BLllE H. '

TECNICA.

Cultura dei parassita malarioo. (CHAMBELLAND.

I. . a Presse Medicale, I919, p a-

g ina 783) .

[.L\NNO

XXVII, FASC. 14)

Fi0rn1e parra ssi.t aPi·e g io"·a11i compar''€ro in 20 ore e presetnt anti i caratteri• morfoloo·ici dcl p falc~paru~ : V1eros.imiln1e nte proveni v:no da ga: met1, ran per esser 111essi in e'11idenza da strisci colorati . Evoluzio~ie delle c·uJture. - Due ore dopo la setm~naJ. g:i ianelli sono n e11 'intRrno dei g.lob11.l i r oss.1: 11 1o110 volume è ai.11n·e ntato spesse volte e friequente è l 'ap1)ariz.i.one di due 11ucle·i. Dopo 20 ore il 11uc]eo è isp ess.i.t o: il protoplas ma &pesso irregolare . Alla 4oa ora co1np:liono i primi fatti: di &e<Y1nentazione, pit\ netti alla 48a. c'r.a ed anche la 6oa.. Dura11te un lasso L1 i t e111po brevissimo i. merozoiti s ono liberi 11el liqt1ido di cultura, ed è c1uesto i~ m omento più delicato del processo jn quanto essi per vi, erc devono a\·er pronte del·le einaz'Ìe san e ne11e q11a]i , e J1on uelle parassitate, penetraino i m·e rozoiti verso la 60-72• ora. Dal quarto giorno i p arassiti cominciano a scomparir,e, purtutta\·nia n el corso del 5° e del 60 giori10 si constata i11 qltasi ttt.tte le culture la divisione di un ceirto lltunero cli schizontii. I mero.voiiti del'lia 3a g1e n er azio11e sono J:i11soiti / ncora a p arassitare delle e.m az.i.e san·e , m a , privi di· vitalità sono morili.i durante il setti·mo g iorno. L a cultura del l' . ·vivax, m.:'. t te in eviden~ i n 40 ore la tr.as formazdo11e di a nelli in fotm•e adulte ed anche in schizonti ~on 3-5 1nerozoit i . In n ess1tn caso vtissero più cli tre g·iiorni. Con cl usieni : I "' A . concJ1i t1d1e afferro anrlo che gli ematozoari, in sp ecia1 moJo il P. falciparuni , sono suscebt.ibi11i di s,·ilt1ppo in terreni a rtiificiiali, ·ma s ubi scono t1r11a forte d~mi nuzi one cl ell1a loro viitail.i tà. E' probabile ch e cou t1na t ecnica apportante u11a migliore nutrizio11e dell-e iemazie e ded· parassi ti e , pr.iucipalmen;te, una più comp·l eta eliminazione delle tossi11e , si t1t1·:è.r r.anno genera. . .' . z1oll1 p1t1 11tt1nerose e vigorose. Kon è stato t e11taito di inoculiare in un orga: uismo sano t ali forme p er provocare le 1-ieazioni proprie del :a nialaria. lVIo NTE LE01'TE. 1

al-

Xel 1903 Bass 1"iusci a conservare vivente il parass~ta 111alarico i·tt ur.t t erreno zu ccherat o a base d i una soluzione al1 50 % di destrosio impie g~to nella mis ura di t d~i·mo ùi cc. ogni 10 cc. d1 sangue: .i p arassiti morjvia.110 dopo 30-40 ore Più tardi 'fhomso11 e lVIac Lebl)a11 mrod1ficanrlo la concentrazione deil t erreno l1anno ,,i sto le forme anulari del Plasmodiu·ni falciparum i1Jg·randi~e, caricar.si di pig·mento in 12 ore e dare . in ~5 ~re delle forme segmentate. L' A. riprendendo t~l1 ricerche ha osservato che il Plasmodium falc1pa~uni n ello stadio a nu:l.are giovanissin10, qrt.1a le ris ulta n el sangt1e r accol to in fin e dell 'accesso, a umenta ·d i volum.e ifin dalla 2• ora ed al termine d ella 25-28 ora le ~mazi e parassitiate 5ono -enormi e co11te11gono dei corpi a roseitlta .' pi u o 1ne110 regolari e l1 e co11bano per:fi no una ven trina di merozoiti : a questo pu11to s i a rrest a la v ita lità della cul·t ui·.a : i parassiti muoiono e 11oi1 s i v'erifi.c a cl1e dei rmer oz1J.i1ti si1ano messru ii1 libertà per :infettate d elle eJ11azi.e san•e . Scarsi risul·t ati h a n·no dato il Plasmodi1t1n vivax e i1 quarta1titni. C·ultura. con, il pr(>cesso rii llas s 1nodificato. Occorrono tt1b.i da sag·g·tlo, ag·i.tatore , pipette capi1liari ; una so1uzione steril e di destrosio al 50 per cento ie soluzione fisio:1ogica tli clort1ro di sodio al 7 p er cento cui si aggi11ngono gr. 75 di citra to di soc1'io p er 1.itro. l.((! i:icerche sono state d a.11'_-\ . fatte s ul P. falciparit ni, viva~\: 1 qu 1rta1iun1. I cltte ultimi p arassiti sen1bra110 troppo fragili per acclimatarsi alle rond1zioni sfa\rore,1 oli delle ct1lrtt1re a l contra 1;0 del fal ciparuni che b ~11 ~i adatta ral m ezzo e ,.i Sii s'·il11ppa e Cl1:ambellancl è riuscito a coùsrrvarli ''iYenti per siei gior ni ott è nendone l'infezione di emazie sai.ne ~on gei1erazioni di merozoitj gio\·ani (sa11gt1e pll'ele,ratto clttra11:te accessi febbrili) . Que-sto 111etodo di ricerca l1a d ato otti,m o riStt1tato j11 111'tlati apirettici, ch e aYè\·a110 presentato a cces!.'i di IDè.Ùar1a prj1uitiY.1 parecchi mesi i)rima e pres-;o i qt1-ili g·li t1lti n1i esa1ni ematolo-gici era.11 c;;i di n1ostr1.a ti 11eg-ati ,.i. ~

1

1

-

Doveri morali degli abbonati : aiutare il periodico a superare le gravi difficoltà del dopo-guerra; pertanto: diffonderlo tra i colleghi, facendolo conoscere ed apprezzare ; provvedere al pagamento della quota dovuta al1'Amm!nistrazione, senza farsi sollecitare. •


(ANNO

XXVII, FASC.

14]

S~ZIONE

lOOADEIIE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI (NOSTRI RESOCONTI

F ARTICOLARI).

Società Lombarda di scienze mediche e biologtehe in Milano. Presidente : pr,of. DEYOTO. I

Sed·uta del

12

marzo '1920.

DEVOTO c9mmemora :il .p rof. ·Ca111illo Bozzolo.

Brevi comunicazioni di terapia. GRASSI G . B. - L'O. .rJferisce gli ottimi risultati o ttenu:ti :nella Clinica pediatri.c a di Milano coll'uso dell'olio di vasellina n ella c ura di ootarri 1nitestina:1i; 0011 ·la somm111ist mzione del1'i·nfu.so di lavanda nelle nefriti; col tra ttamento dell'impetigo mediante ipen~ellazioni di ifuxina fenica; con 1'iaippl.icaz1on1~ di u11a piastra di zi·nco sulle cicatrici da linifomi s uppurati .

La reazione di Sachs--George per la diagnosi della sifilide. PrNCHERLE P . - P·resentata e discussa i·n tutti i s uoi de ttagli la nuova reaz.ione l 'O. :rif•e risce su 500 s ieri esa·miniati iaonte.mporaneamente alla \;vasserma11n. I ris ultati ottenuti soni0 : 132 positivi, 368 ·n ega tivi; dci I32 positivi, i n Io9 tC'era corri.sp.ond'€'nza, I 2 vol.te fu in ''ece posi ti va ·l a siola W., ed II volte la &ol a S. G. Conclude ;riconoscendo 1a m a·g gior 1pr.aticità e semplicità della nu.ov1a .r ezione di fron.t e alla W. ed i.n quanto alla specifi.1ciiià essa non è i11Ieriore, pur ess.endo meno · sensibile s pecie in casi di sifilide inciJpiente del sistema ·n ervoso. Oonsiglia di ·p ratire.arl1a in parallelo alla W. 1

Forme cliniche diverse dell'encefalite epidemica•

PRATICA

,

Accademia medica di Genova. Presidente prof. 'l'RA !\IBUSTI. -S eduta del

23

febbraio

1920.

.

La radiologia delle broncopolmoniti. VITTORI<? MARAGLIANO. (Istituto di radi>Q:logia). - - L 'A. dimostra e <l1isoute i reperti .cla lui messi i11 e-.;.-jdie11za con ripetute rodiog·ra.fi1e e rndioscoI>ie di sogg·etti col·p iti da broncopoln1onite influ.'enzale dn vari periodi e ii1 vari1e coru:l1z.ioni.

Sul valore terapeutico del Silbersalvarsan. · U . REnAuvr. (Ospedali civili). -- L'A. ritiene che il Silbersalvarsan n ell·a cura delGa sifilide r app nesenti un otti1no antisifili:tico che agi~ 1u piccola quant.1-tà ; è 1nolto solttbile ed è meno tossico dei pr.eparati. affini.

Modificazioni del tessuto interstiziale dei testicoli nella avitaminosi.

PAOLINA NOVARO. (Istit11to di fisiologia). - L'A. cl i 1nost•ra ohe colon1bi pri ''ati nella dieta dJeijl a Yit:iamina B di,mos.trano degenerazione dell'epi- ; telio dei tubuli t esticolari e 11otev.oae ipelitrofia ed 'Ì1p erplasi.a delle crellt1le interstiziali.

Sulle culture di meningococco. L. ì\{ANFREDI. (Clinica m edica) . - L'A. ritiene che la icultura dia ,,alori incon1piaribilmen.t e più attendibili che non Ja se1nplice 1spezione mi0roscopica di qua lche striscio d el lcr ; ·r itiene che i metodi cttltttra,li all'agar sier·o cli,ano buoni ri1Sul t ati; anche 1'agair semplice, purohè abbonda11temente irrorato di lc r, si presta allo scopo. 1

Seùuta d€' 111'8 nwrzo Presidente prof.

19 2 0 .

~fRA l\1BUSTI,.

RONCHETTI. - Richia m ata l'opportunità cli sos tituire alla d€itlomim.azione t roppo .restrittiva di E . L. la denominazione di encefali.te epidemie.a, l 'O. riiporta le storie cli11dch e 1di un caso a tipo clt-lirante, di t1n caso a tipo di c.orea del Dubìni, di un caso a tipo n eura lg·ico, e{1 réSpon e le ragiooi in base alla qttali si s·e nte i.n·c1otto a cata1.o gare con s icurezza i primi 2 casi, co11 sufficente probabilità i[ .3°, fra ile E. epiden1iche, preciptta quel'la de11 'esistenza di forme id i p:assagg1o o m iste fra i casi a .tipo letargi-co e questi· ~asi .a tripo deliranite , dii corea r1J:1 l)t1bri11i , 111.euralg ico. A docu·m€11tazione espone 2 casi .nei quali i fenomeni di <:oir ea clel Dt11bi·n i s1 associavian.o a fen·omeni deliranti let arg·ici o di paralisi d~li uculomoto,r i com·u ni e dei fiacciali. PRETI·

Contributo alla tecnica operatoria della plastica del torace• . T usrKI . (Clinica chirurgica) . - L'A. riferd~.e s u di u11 caso d~ voluminoso ech1.nocooco del .po1mo~1e s inistro o.perato oon met odo proprio : co11 la forn1azio11e cioè di 11n leml-,o cuta1100 i:ntroflesso in modo da sostitui1re parte della ple ura pariieta.l e e vi:scera le e chiud1ere così tata1111Jente 1'1 ca ,-i tà t('.}racie.a.

Actinomicosi del collo. E .....\. DELFINO. -

J,a neoformazione iactiinomiootica o.rig·i natiasti. con tutta 1)ro,babilità da una g·hiandola linfu.tiea. de lla rieg.ione carotidea si {"~tese a ;tutta la reg·ion.e laterale d estr.a anteriore clel col.lo ostacola11d.o respirazione e d eglutizione . Sospetta·ndos.i un flemmone l·igneo si

I


IL POLICLINICO ii1cise dando esito a p1ccole raccolte purulente disseminate. La cura iodica in.tensiva (fìtDo a gr. 10 al giorno di K) die de risultati ottimi. Contributo alla conoscenza ·dei tumori primitivi dei calici renali.

s.

ROLANDO. (Osp·è<lali ci,·i1'i). - Un soggetto softerente da due an ni per dolori alla regione renale sinistra con ematttrie intermittenti e con piuria ftt operato idi nefr·ectom·i a, dopo constatato che .il ,.~lore f11nzionale del rene era ri~otto a r/4. Il rene asporta,t o presenrt:ava un tumore mo11e friabile impica.ntato 11el ealice inferiore e prottLll·d .ente 11ellia 1?elvi t·ena1e ron nefiropaptillite secondaria suppurativa. L'esame istologico del tu111ore dimostra tr:.ittar si di lin aclenon1a pa.pil1.are. 1.#'0. atnn1ette come prob:abil e 1111a origi11e c1nbrio11aLe-. Intossicazione da alcool metilico.

' •

A . co~NIO. (Tstituto di :fisiologia). - L' ..\. ritferisce e ria ssu1n.e s uoi pre0edenbi stttdi sulle i11tossic.azioni (la alioool metiliro i11sistendo .sulla notevole 'tlti1ità elle consf'gtte per l'organismo dalla l1•eutra.] izzazione cl1~11a nlarcatissima .acidos i c·l1 e alla intossicazione stessa con segue.

m. s.

Società medico-chir11rgica A néonitana. 2tl

neluna n z:i

30 ~':'ln n aci.o 1920.

En'ori possibili nella valutaziono dei . sintomi della litiasi biliare. '

LORENZO CAPPELLI. - L'O. TÌ<::orcla i possibili errori ne lla clci1agnosi ùi col1e liti.a s.i, perchè assai spesso al taivolo operatorio il .chirurgo .n on trova cako1'i, ovvero anche tolta ·l a cistifellea calcolosa , rima:nie sempre un ostacolo al de fl.11sso della bile p eir ttna cefalo'i>ancr Patite . In t a.l i casi la testa del p a.11creas è r.i<lott:'l per u11 proci=sso flog·i;stiro, seco11dario .o 110 alla colecistite. Riferisce alcu-ni casi .p ersonal1 ed u110 i11 etti la cistifellea era p•iena cli &'1.bbia l)ili:<tre, J11a 11 cistico 11on era p er\·io p er l 'infi.amniazion.e s udcletta. Egli ·t olse la , ·escichetta biliare e fece la stomia del condotto con drenaggio. Di un caso di spirechetosi itterogena.

BACCARA NI. - I~ 'O. cita un caso caduto sotto la s ua osse.r,·azione all'ospedale civile cli Ancona, .e fa osservare come, a ll'infuori della forma epidemica del fr0J1te, non ne sono stati de$Critti f()('olai sporadici. I...a 111alatti.a p re e nta dal lato clinico sopratutto tre si r.ton1i : 1° Sindrome n1eningitica coo U1'IBERTO

prostrazione, cefalea intensa, nausea o vomito, sintoma di 1K er.nig, lieve rigidità della nuoa. 2° Sindrome :nefritica, ciioè una forma piuttosto grave di 111efrite a tipo vascolare. 3° Sindrome itterica, cioè colorito sp12cia.le itterico g~iaùlo zafferano. Nel m aggior numero dei ca.si v'è anche ricaduta. Lniettando 5 cm<:: . di sangtte (o liquido cefal() ;a.cl1idiano) 11el peritoneo di uoo cavia si ha la in.orte dell'animale dopo 8-10 giorni con tutto :il • quadro ianatomo-patologico cle11 'ittero emorm-

Sull'ulcera del duodeno. EMILIO FuÀ. - L'·O. dop 0 aYere accennato agli ' studi degli autori americani ed inglesi intorno 811}ulcera 1Clel duodeno si do1na nda se realmente con I.a sola anan1nesi sia possi,b i le , come essi vorrebbero, fare U'lla diagnosi esatta. Il tripode an.am11estriro st1l .qooile si fonda J.a dìagn0si è secondo iil lVIoy.nihan, che ha dJa.to all'argomento ricerche accurate e pubblicazioni notevoli, periodicità dei cJ.oloni, dlolori tardivi e dolori clel.la fame (Hungerschemerzen dei tedescl1i, hungerpain <leglii ingles i). E ,l '0. riporta cù;:d casi- da lui av11ti in cur:a in cui· sii. ~veva rea1lanente la sola anamnesi caratteristica, senza che la palpazione, le ricerche chi1nich•e e i raggi portassero nessun ron.tribu.to diagnostico, e 1'0. che non s'era creduto atttorizzate> ad 1e1ne tte re la diagnosi di ttlce ra ha veduto insorgere a dista:i1za di mesi enterroragie imponenti che s i sarebber-0 evitate diag.nosticaudo a tempo e affidando il malato al chirurgo . 1'1a l'O. riporta ia·n;Cora dei c·a si di CL1i 11 n10 personale in cui a tripode anamnestico ·c aratteristico si d,o vè escludere l'ulcera per l'esame del contenuto gastrico (gastrite anacida) e per il ris11ltato della· radioocopia; e a ltri personali con.trollati al] 'operazione in etti un 'ul~a del duodeno dec-0rsa com._ pletamen1te senza sintomi si rese m a.nifesta S.OloqUJa.ndo comparve.ro i sintomi di stenosi cicatriziale. Di m·o do che 1'0. crede di poter concludereche pur dovendo attribuire a ll'anamnesi tutta . l 'i111portanza dovuta, sia però esagerata la frase tlel Moynihan che ne]Ja diagnosi de11 'uloera duodenaLe 1'anamnesi è tutto e le altre nicerche quasi 1nulla; ma che l ,ania111nesi clebha venir sempre a v·v alorata e resa sic11ra da t11 tte le ricerche dì la borato1io, e e.l a ii'es~ tne 1 =1di0g rafi co e radiioscopico speci.almentie. 1

1

Contributo casistico alla cura degli aneurismi traumatici .. CAUCCI. - L'O. presenta due casi personal.i; i,1 primo, aneuris>n..1 spurio della carotide interna, 'Ulcerato, co1i emorragia iJt atto, in segu.ito a f-erit'l da coltello (da 11n mG'-'e cicatrizzai \.LBERTO


XXVII,

[.l\NNO

FASC. 14]

SEZIONE

ta), è stato trattato con l' allaccirztu·ra della ca·ro-

tide primiti'Va1 l'in cisione e il tampo;namento della cavità an•eurismati.ca; il secondo , aneurisnia artero'Venoso della pri1na porzio1ie dei 'Vasi ascella ri, in seguito a ferita da pallottola di shmpncl t da.

un a nno), apetlba 1111 'ampia via d'accesso a lembo a traverso la ipa.r-ete anteriore dell'ascella ed alla~iata preverutivamente la 5ucclavia, è stato curato con l'isolamento e l' estirpazio1'ie della sacca 'Vetiosa, separ.ata dalla comuni·oazione con 1'ar.teria , ch e ven11•e a llacciata lat eraln1ente. Entra mbi i casi guariti, con risul.tato ft1.nzionale ottimo. Riferisce intorno ad altri. J 7 casi, quasi tutti operati da:! ~Iatteotti , t 11tti soldati ferì ti da piccoli .p rQiettili. In complesso sono: aneurismi art€r,o -,·enosi 8, cma:tor1i arteriosi 1r; cioè : an1eu r i.srrti carotidei 2, ;tscellari 4, om1e!!aJi 2, fereotali 2, poplri.tei 3, ct1bitalri e tibia1i complessi, ra1nente 6. Tutti trattati con 1a soppressione della cavità an et1ris1natica, tamponandola q=u and,o non era possibile estirpare il saJC'CO, e 1'1allacciatttra in, sito d-ei vasi; i.n un caso solo (il secondo riferito dal1'0.) le condizioni anatomiche oor.i.sent ivano il trattamento ideale con la c~nservaz:ione della pervietà dell'arteria. Tu.t ti sono g uariti, nessUin distt1rbo ct"relJral·e n egli .an·è ttriE'n.ui carotid :~j ~ ness.u·n dist11rbo trofico ;negli arti. 1

SAI,VOLINI.

APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. CASISTICA E TERAPIA. L'occlusione intestinale acuta come primo sintoma della tubercolosi del tenue; considerazioni sulla tubercolosi delle glandole mesenteriche.

La tubercolooi del tei1ue può decorrere per qualche tempo asintomaticamente; l 'improvvisa <>eclusione dell'intestino può esserne il ·primo sintomo. Due di quest1 casi so.no riferiti da F. Briining (Deutsche Med . Wochenschr., ottobre 1919). J,n u.u o dei casi, l'occlusione era stata causata da t1n 'ulcerazione tubercolare stenosante ; l 'occlusione era s tata . resa comrp1eta dall'inginocchiamento dell'intestino in seguito ad aderenze peritoneali recenti. Nella resezione del tratto am· malato, ftt asportata ttna parte tr,cyppo piccola ; i pu11ti di S1Utu1"a, m essi sulla muc-0sa non inte· gra, non tennero, e il mal4to morl di peritonite. Nel secondo caso riferito, i sintomi d'occlusione erano causati da un'i nvaginazione intestinale. Il tratto invaginato presentava un' ulcera circolare infiltrante. L' A. pensa che la presenza di quest'ulcera abbia trasformato in quel punto la pa-

PJ<ATlC~

rete intestinale in un tubo rigid-0; questo avrebbeagito da corpo estra11eo e sarebbe stato s pinto·" dalle contrazioni del t r,atto i ntestinale soprastante,. ad invaginarsi in quello sottostante. L'operazione (resezione del t ratto ammalato) ebbe buori esit o. Nella tubercolosi primitiva delle ·g landole mesenteriche, 1'A. è d'opinione che si ~ebba sempreeseguire la lapar.atomia. Se le glandole ammaj,ate forma110 t1n ammasso :n on t roppo volumi11oso, b e11 clel!in1ita,to, se si r.i!tiien~ di poterle asportare senza lede re .la parete intestiuale, e se esse costi tuisco"no l'unica localizzazione della tttbercolosi, si può tentarne l'asportazione . Neg)i altri casi, si d-ovrà limitarsi a ll'asportazione parziale oppure alla semplice .a pertura dell'add-0me ~ come n,~lla peritonite tubercolare, così anche r1ella tubercolosi delle glandole mesenteriahe, la semplice laparatomia h a u.n'azione c ura tiva .n otE:\·ole. Nell'asportar€: le glam(lole ammalate, è beneprocedere alla lega tura del minor n·u mero pos&i1b ile di vasi sanguigni; si rischia altrimenti di provocare la ca1ngrena dell'iintestino p·er insuffi-ciente ir·ror.azione sa11guigna. 1

Pollitzer. Tossiemia intestinale.

Seco11cl.o t.7oldslein (l\. cw 1-~ork !VI ed. Jour1ial,. 1919) n~i p rocessi pt1lr.efarf:ti·vi che si svro lgono niel1'1 nt1.)~t: no ì batteri de!l gruppo Racillus a,11ilnofilits intest'inalis .isolato da Ber.thel0it, attaccano e [drol~zza.no le protei11e, dam.d o origi.n e ad a.m inoacidi, alcttn1i dei quali s.ono cli azione più o meno tossica. Qwesti derivati possono ascriver&i a dtte gruppi:. monoan1.ine e dia111ine (ti po del prim,o g-ruppo è la para-iclross.i-fe11i1·etilamina; :t~ipo del ·siecondìo gruppo è. la ~ -ianr1 11 azolil-fenol ...etiiLa1nina) Nel fegato g lj alnino..Jacidi vengono deamri.nati (cosi la ln011oamina sopra 1111enz,i on-ata viene convertita in acido p ar1a-idrossi-fe1ulaoetico , che si: elim·1·oo come .tale : l' .:-\ . Jo ita d imostrato nel1:t1ri1-ia in cas'i d i tossi,e111ia i11testinale con ~per­ tono del sin1pa1tico). I du,e grttppi 11anno azio1n,i clissi1nili in quanto Je diia.m!Ì11~ sono depr·essive, mentre .i1nvece 1e monoamine sono iperten sive. Qt1est e 111.time ass111nono molto maggiore importanza in patologia. Esse · sono si.mpatrlie.o-mimetiche, cioè aibbacoa.n o 'di prefere11za 1 11et1ro11f simpaitici1 (per es. 1'az.ion e sul to110 vasale della nionoamina sopra me11zio11ata può Via1utarsi acT T./ 20 di quella dell'a dre nalina). Determina no così tutba una sinta:m,a tologia caratteristica, che può ascriverSIÌ al simpaticoto11ismo: pressione alta, tachilcarc1ta, iecc.itabiilità git n er.a1Je, stitichezza osti11•a:ta con rilassan1ento <l1el colon. I n questi pa1

• •


TL POLICLINICO

zielllti &i ottiene glicosuria so1111ni11istrando 100 _grammi cli g'1UIC'Osio, oppure i11iettando l"adre11alina. E' prese11te la r ùa21io11e 1cld Loewi1 del]e .r>uphlle aJ.l 'adreniali.ua. Si riscontra la rea,z;io11e <le-11 'aciclo para-idrossi-fe11ii1ac..:etico 111ellie ttrine, -<:-ol metodo 1\1utch (ossia il r eatti Y.c> cli 1\1ii•l lon dà ltn colore 111ogano scttro). . Rrig uardo a.1la ,ct1ra, l '.i\. si ;:. giovato degl1 a11-.tiisettici intestin1ali e d i·n specie del timolo, di c11ii. egli nipete la storia (i11trodotto in terapiia da J(nesmer 11el 1878 e <la ]3ozzolo nel 1881; di recente usato da Mc . Carrlion .11el gozzo esoftal111ico, ecc.), a&La dose d1 5-10 grani (ossila 30-60 centi1gr.), clue ,rolte al giorno; è da avvertire che si debbo110 evitare 1:alcool, la glicerina, gli -oli e i grassi in gie11ere, perchè dissol,rono il riin1,edio : oncle può 1e;ssere convenie11te di eseguiire la cuna sotto sorveg.1ia11za, e111Jtro 11na ca sa di sa1ute; 11011 è raro che il rime<!lio provochi qu-ailche .-disturbo i11testrina le, 111.a ci.n seco11clo tempo esso g i,• o va. i\.ltri .atlltisettici u sati dall'A. sono ciil ~-naftolo, il sa1.acetolo (acetil -metil-salicitato) con nttiiaJb1na, 1 ':ithioforn1i-0 (può darie irritaz,1one gastrica). L' A. si è ' 1a1lso anche di purganti l1egg1erci. ·e , ·meg1io ·ancora, dell'olio c1i pàraffii11a puro. Egli ha t erutaito 1:uso dei vacci11i preparati col Eacillus a,minofilits i1it.e.sti-11alis ; m a per ora ha :poca 1esperie11za a1 riguardo. R. B. 1

1

La produzione e l'assorbimento -delle sostanze tossiche nell'occlus!one intestinale. I..-a mor.te, nell 'occl11sio11e i11testina1e, è do''ttta -acl n.na tossiemiira p1er fo.r1nazion~ ed .assorbiime 11to di sostanze tos~cl11e nell'1ntestino. La p1Joduzione d j queste sostanze tossich1e è indipend•ente dalla presenza 111 sè di riesi:clui 0ùin1e11tari de111 a d1ig·estione, di prodotti della seerezio111e clello sto.maco, clel fegato, del pancreas: essa è dovuta rul'aZJio11e d'i batter.i (il ctùi inter\ en.to è indis pensabti1e) ·sull·e sosta1uze l)rotej0l1e for11i,t e o dag1li alime111ti digei"i ti o daci.. prodotti di secrez.ione o dalle oe1 1u1e de.sttnamaite. I succ-hi illJtes.tinai1'i, difatti, jniiettaiti i1el peritoneo o 21ell1e ,-e11e dri anima1 i non sonq t-Ossici; mentre l o sono, e fortemente, i veleni <leri \Tati cla11 'iaz1one di batteri sul le protri11e. Dragstedt, MielJ.i11tock e (;hase, (Tlie Joztrn . ·O/ experini 1ned. agosto 1919) ai quali si debbono, imptjrtanti stuclfi suii fattori lch'c 'in berveng·.ono -nella prodt1zione delle sos~'l11ze capaci di c1etier111inarc la n1orte o i fenoru.eni tossici nell'occlusio·~,e intestinale e di cui ho rifer1to bre,·emente le «>nc1usiollli, l1a11110 1i:ltiman1e11te cercato d1 determinare i j'Jl!.:coanisn1i di assorb1mento e di a1!one di detti Ye~ru . 1

1

[ANNO

XXVII, FASC. 14]

L'isolamento e la chiusura di un'ansa del tenue, seguita dal ristabilimento della continuità del r esta11te intesti.no dà luogo ai segni di una occ1 nsione mortale. Se precedentemente tailie ansa è stata lavata prima con acqua e poi con ;etere quasi il 50 % cleg'.li an·iim·ali non muore p·er tossiemia. L'etere non agisce .i n questi caSii per 1'azione a.TIJttisettica perchè s ia oon l 't>.te re sia con qualsiasi altro antis:etti.co non si riesce mai ia sti~rilizzare la mucosa intestinale; l'etere non ag·~s-ce dunque >impede ndo 1a fomuaz.io11e . delle sostanze tossiche. Poichè :inche co11 l 'uoo, ~n :luogo dell'etere, dei co1nuuli asttiltlg.en.t i (ia.1lumei, tantlJÌno ecc .) si sono avttti gùi stessi risttlta1ti, gli AA . citalti ha.n no pensato che debba traittars1i di una coagulazion.e d1elle cellu1e della mt1cooo; co11 eiò verrebbe ad esser.e impedirta, ial1neno t1er.rnp1oraneam'entie, Ua secrezione intestinale e la distensio.ne dell 'a1nsa . QUiesta c;l'i stensione ha, ne11'assorbimento de:lle sostan~e tossiche, ui1a grande importMlza per le lesioni della mucosa elle vengono a prodursi, per i clistu,rbi circolatorii che tl1e derivano e che a lorò volta danno luog·o a piccoli focolaii di necrOSli. Finchè l'ansa non è distesa la mucosa persiistente, .in seguito aill'aziione dell'e t ere, si oppone ad un eccessivfo assorbimen.t o di pirod-Ottt'i tossici, e 1'azione protetti va del fegato e sufficiienrt:le a neutralizzarne gli eff·etti, data m sc.aa-sa quantità p er venuta in circolo. D. M. 1

Le cisti gassose dell'Jntestino e del peritoneo. Si traitta di formaziom cisti.che che si sviiuppano tllello spessore delle pareti del t-ratto gastro intestinale e .n ei dioglietti della sierosa ·p eritoneale : il :n11mero e la .grra'lliiezza di ta:li cisti è vario ; il corutenuto f> gas. Letulle e Tufifìer (La Presse lVIédicale_, 1919, .11. 78) che hanno avuta l 'oocasione di ~minaire quattro casi di tale singolare affezione fanno noti a lcuni d.a!bi di istopatolog.ia n.tti a riischiarare la p.a tog.enesi di ita.11 cisti. Il pu11to di pwteinza è tllll o.staco1.o al cor5<> d·e lla linfa : una linfagiite croni'Ca obliterain.te: i o-as contenuti rniel1a sacca sotto forte pressione, ò • 11on sono pat~oiein.d : essi si mostrano a{Ppemt 1r•ti1:anti per il rivesti.m ento endoteliale dell'aneuris·ma l intfatito. Siochè si h.a distentSionie in.otevole .d i un s.eg1n-e111to 'd i "\'""150 jinfati(:o 1per parte di gas di prove1tienzia oscura : l'esame ~Ile pareti delle cisti mostra alterazioni a111tiche sia intestinali che peritQneali che si son-0 complicate in di versi punti di t..n accidente ilniprevisto : iniezione di gas nei e-anali linfatici preVientiY~m~11te distesi e dive•


[ANNO

XXVII, FASC. 14J

417

SEZIONE PRATICA

11uti varicosi a molllÌle deg.l~ ostacoli causanti la linfan gi:te cronica ablit~ranite. Gli AA ..rioortlano le osservazioni oggi c-0mwn~, nelle quali un interventto chirur.gioo, reso imrompleto dall'impossi1b ilità idi estirpare il 1blocoo di intesti11 0 o di peritoneo i,rifa:r.cìto di ci:sti, ha determinato lia loro gt1arigi·ane. Riassumendo : le ciiSlti g.aissose del .tr.a1bto d1ge- . stivo e dei .s,u{u iruvol1uc.r i sierosi, oostitu.iscono unia comp.licazione della lì.nfa·D{gite cronim obliterante e si .aiocom,p agmano 1ad una peri.t onite cronica scllerosa : causa ne è proba1b~lmente una infezione. 1

'

1

l\1oNTELEONE.

L'appendicostomia, seguita da lavatura con nitrato d'argento, nelle dissenterie acute ribelli. G. Cotte (Soc . med. des H§pitaux 7 febb . 1919) ha curato diversi casi di dissenterie bacillari acute, ribelli ad ogni altro trarttam.e nto, con il seguente metodo : Sotto .anestesia locale o rachidea viene praticata l 'appen<licosto1nia; a ti:a,renso la Bonda, lasciata a per1na11enza ne.l cieco, si fanno lavature <le1 crasso, con un.a soluzione di :nitrato d'argento a l % 0 . Già all'indomarui, s.i notadimi11uzione del tenesmo e del nu·m ero delle scariche. Dopo una quindicina di giorni, le feci riprendono la cousistenza pastosa·. Si sopprimono .allor.a le lavat11re e si 11e\1a Ja soi:1c1a. La fistola , run segtt1to, si chiude spontanea.mente. . L' A. aveva scelto per tale trattamento i casi in cui era concorde l'opinrione id i avere usatò in \rano t111t.ti i sussidi tera p.etttici ; in ttno ili es!=fi, aann1alato da tt.na ventin.a di .g iorni, si era \r.e ri.ficata ttna diminuzione di peso da 72 a 30 kg. L' A. registra dtte insuccessi in casi di dissen~ria grave a for111a emor rag.i.ca, ed accenna alla possibilità d.i stiab.i11re ail cieco ttn ano co11tro natura per la.c;ciare il crasso in assoluto riposo. i. b. 0

è la cura dei malarici nel periodo pre1na1arico, {;vitando di <la.rie alle .a11of·e li 1occ.asioue d'infed:ba:r si. Il 1 imedio sp.ecifico è ~1 chinino. La profilassi chi11i11ica via presa in c.onsideraz:ione soltanto ii1 region1 mal.ariche. · I~ 'iusucc;~ssa clel cl1inino 1a scopo di Cltra re di profilassi si attribttisoe ai segu enti fatti : a) esistouo clei plasmod·i 1C'hind110-1,esi1stenti; b) abitttai11dosi a.l ch'ini110, iesso ri esce me110 efficace ; e) n10.1te persone si sottr.aggo110 ialla cttra se uot L cont1rollati ; d) complicazioni gastro-i11testinal i possono 1:enderla v.ana. Anche ~n casi di profilassi cosciie nziosa .n.on s~ potè ia:np1~ dire l'insorgere della malattia, pera1ltro spesso s i 1ebbe u11a di1ltazione anche di mesi . In gener~le però i giudizi sulla profilassi chi111iuica sono sfavorievoli. Secondo l'tautore J.a profilassi m1gliore è liai rete di pr-0trezio11e, se app.licata ben1e a letto e camera.; 2° a) lotta contro l e anofeli : distruzione 5Ì.stematica delle za11zarie adulte, fumig.azioni:: cori polvere di piretro, iC011 z-01fo, combinato eve11tu1a lmrente a cianato di sod.a ( r gr. per eme.). l'uso dello spra}T ·adop erando tintura di. piirieitro al 2 %o, oppu re n1iscela d1 5 gr. di sapou~ e 2 gr. di formalitta su r litro d'acqua (.C}iemsa} oppure 11 microta1t, distruzione delle anofeli stil loro posto di sverna111ento, bruci,ando1e con fi·a ccole 10 la1npade a spirjto; b) latta contro le larve e ],e uo,·a : cli strttzionie cù-=1.le larve .e 1crrisa1~d1 \rersando del petrolio o saprolo sulla 611perficie de11e acque, che servono 1oro d:a dimora, impedendo così I.a loro respirazione, djs·t ruzione di ttttte le r,accolte d1 acqua st agnn.11te, palt1di, fossati, bari.li, .cisterne·, scatoLe ili co11ser,·a che s·er\·ono a;lle anofeli per Ja posa dei~I.e uova, a1lontana1ndo la vreg·etazi-0.ne circostante, fa, rore,ro1e allo S\1 ilt1ppo d12lle forn1e • • giov:a.n1. 1

0

R. Pr.

FC)RMUL.t-\RIO .

. Inf1tso la3sati'Va : Fiori di sambuco • Semi di finocc-hio • Seini di anici • • Cremor di tartaro • Fog·li!e di sen11a se11ZJa stipiiti

m:

g-r. 15 )) 6 5 ))

))

.

»

4

24

div. 111 d.iieci paccI1etti ug-. (Gilbert) . l. b.

IGIENE. La lotta contro la malaria. Secondo 1.VIuhle11s (Deu,tsche l\!Iediz. Woch enschrif t, fase . 39, a.11no XLV, 1919) , ·La caimp:agna antimalari~a si divide : 1 ° i11 lotta contro i· panassiti; 2° in lotta con.t ro d loro veicold 11 le anofeli. 1° Uno ded mez:z.i profilattici pitì importanti

POSTA DEGLI ABBONA TI. (1104) Solubilità dei clorid·rati di clii ll,in.a. _.\.tl'abb. n. 7681 : Solt1bi:l issimo è jl bicloridrato o cloriùr-ato aciclo (neutro per .alcuni aiutori) ; non così il monoclori<lrato o clorl·d rat.o ".u·eutr·o (l)asico p er a11ct11ni aut-Ori). All:a temp·e.ratura ordinari.a la s olubilità del primo è del 150 % ci.r ea, quella del secondo è del 3 % cil1Ca : qt1i11d•i I eme . d ':acq1ta è ,j11 grado di SC•Ì Og·Jier.e l.5 gr. d·el primo e .appena 0.03 del secondo (il 1q uat.e, p·e rtan:to, :n on .p uò ·u sarsi per le iniezioni) . Il farmacista cui aocenna ha US:arbo rev:idente~ me:nte il second·o i1nvece del primo. R. B. 1


IL POLICLINICO

(1105) Sull)uso della 11o'Vocai-na . - _.t\J dott. G. De G,r egorio, Sor.rento : La quantità di mov,o cain:a consigliata nel n. 7 clella Sez. Pratica per anestesia .epidurale non determina fenomeni .t ossici . Ella può qt1indi atte11ersi esattamente alla tecnica e alle dosi consigliate <lall'_.\. t. p.

XXVII,

FASC. 14)

tLnazione, :fissazio11e de l complemento, ecc.) che su di esso si f.a,11110 . l "''ultima parte tratta delle iudicaz.ion.i pratiche sulla tecnica per i preparati microscopici di sangue. 11 volume è con1pletato da un ricco indice terminologico, da utili schemi riassuntivi S#Ltlla costi,tuz.iorue del sa11gue, sulle sue mail attie, sugli esamJ di esso ie da due nitide tavole. Il medico pra.tiico, che non p11ò ingolfarsi nello studio di volttminosi trattati dii ematologia, troverà in qtrest o utile lnant1a.le le indiicaz.ion.i Pssenzialmenne pratiche per i consu eti esami di sangue e per l a 1loro interpi-etazione. fil.

(11o6) Al dott . .e\. Ciotola : J.l lavoro clel Pricolo, scritto i11 francese, da'l titolo cc L e, tryp,a11oso111e de la souris. Cvcle die dé·v eloppe1nent des trypa11oson1es chez .le foetus », è pubblicato nel (~ erit.rablntt fiir Bakteri~logie, 1 .i\bt., Origina.1e, Bd. XVIT, pag. 231 . L. d . V .

Dott. SANI LDIGI. La se·nieiotica del sangue nel cavall o e 'nel b14 •;. lTn vol. i11-8° di 260 pag . circa. - Torino, Tip. Del Signore.

.

CENNI. BIBLIOORAFICI. (Non si recensiscono che i libri Pervenuti in dono alla Redazione).

~lARCHESI~I prof. RINALDO . COllljJ.endio di

[ •.\NNO

L e monografie s ull 'e1natolog-ia del cavallo e del bue son o in g·ene1-e scarse ed i11compLetre. Il lavoro dell':\ . espone in forma sein1p·1ace e con moderno indirizzo <li ':edute il l,a r giO contrib11to degl.i studi dedicati a tale qu<estione. La tt:cn{C'a 1nicroscopica e batteriologica, vengono aITIJ)i an1en~e trà.t tate e così pur~ ~ met0<1• d'esame fisici e chin1ici . Segue poi lo stt1dio della 1norf:otogia ·n ormale, del1e principalri m anattie del sa11g·ue, e delle alteraz.~oni ematologi.c~1.e nelle dive.rse maJ ~ttie. Una cop'iasa bibli1ografia <'Ompleta il volume . l. b.

enia-

tologia. Un vol . in-16 cli pag. 171 con 2 tav . .i\n1m. del << Policl:i11ico » , Ron1a. Prezzo L : 10. (Per gli aobonati L. 7).

Fra i metod.i di laboratorio; che danno m aggjore aiuto a lla cli1lic.a, vanno indubb~amein.te a1111overart e l e cliverse ricerche, che .possono fursi s ul sangue e che sono andate assumendo un'importanza sempre cresceJ1te. _.\llo stt1(Uo degl1i e J.e1ne11.t i l11orfo1og.ici del sangue e delle loro modificazioni secondo le condizioni patologiche, a lla descrizione de i numerosi parassi ti c h e si posso110 r:i.sco11trare ne,l sangt1ie, si sono a.ggiiu111rt:e iiu quesit i ultimi decenrui, quasi it1 un rito11no alla t eoria t11norale, ttttte .le riicer• che sierologi~h e , .le qt1ali sono state tanto fecon<.lE: di .risultati pratici. Il medico og·g~ doe, e €ssei-e al corrente ru tutte qt1este noziou.i , che gli permettono cli arrivare n.d una diagnosi p1ù prec-isa, me11tre g l.i possono a.a re ia spiegazio11 e di molti feno1m·eni, a1Jtrin1enti oscuri , e sono poi il necessario fondamento p er la conoscenza per le n1àJattie del sangue propr.i amente dette. 11 « Compendio» del ì\Iarchesinj, che \.·ietje pre.se11tato d.a ttna lettera d-el prof. V. Ascoli, offre il , ·antaggio di riunire, 111 picc01la mole, t11tte qt11~ ste nozioni, cl1e si trO\"ano generailimente sparse, e d~ prese11tarle irn logica coones&ione e con chiara esposizjoue. .. I prin1i due capitol i sono dedica ti alla descrizio11e g einera],e cl1el sa11g11e, a11a origine ed evolttzione delle cel1lule sanguig11e : segue poi lo stt1clio morfolog·ico, fisi co e ('himico del san gu1e allo st ato patologiC'o, la descrizione dei p arassiti (i11alaria, tripanoson1i, bilharzia, ecc.) che \ ' Ì si posso110 tro\ are. lu ttn capitolo speciale , ,-engono descrjtte lt=> proprictn del s iero a11guig110 e le p ro,·e (aggltt-

VARIA. Quali sono le persone che vivono di più. - In una coouerenz:a tenu ta al R eale Istituto per la salute pubblica di . L ondra , il 29 g?ennaiio 1920, .il dott. Otto May, sa11itq:rio (lella « Prudeintial ...\ssur-a11ce Co1npan)t », riil.eva eh~ il tipo ideare nei rapporti della 1011gcvitit è ùato dall'uomo piuttosto basso e cl1e in e t à inat11ra si manti~ne a.1gu:anto al disotto del peso medio corrispondente al.la sua statura. Il sanitario de1lra. Compagni.a f1'assàcuraz10llle g t1arda con sospetto i gio,1a11i d.1 a1ta statttra e n1olrt:o n1agri, in specie se nei loro prece.denti o 111,elLa loro famiglia \'l ritrova qualche indiz:io o qualche prova di tubercolosi. L e p ersone pi11gui "jn genere non con1portano tluon1 rischi per le co;npagnie, .in ltessUJ11a età. lJn peso scarso in età giovani1le è sfavorevole; ma Jo è a n cora p1ù ttn peso eccessivo. I ben,·enttti per la Compagnia so:-io i tipi sottili, n er. ,·osi. l11fi.ne, u11'i11,~1estigaziorte fatta in America ha provato che gli ind:ividni a lti e sottili vanno soggetti ad ttna lnortalità molto più elevata degli individui bassi e oottili. • (P.1edical R ecord, 2 1 febbr . I9~0). R. B.

1

1

1


f .-\NNO

XXVII, FAsc. r4]

SEZIO '.\JE

PRATI CA

NELLA VITA PROPESSIONALE. Cronaca del movimento professionale. Gli Ordini dei Medici del Veneto e l'assicurazione contro le malattie.

~à supe~ar·Je tutte pur col 1na~sin10 buon , ·olere

111t bre:v1ssi.mo tempo . Non. dttbito qui·ncli ch1a b en.em erita cla sse sanibarcia co11tinuerà mos t rarsi animaita da spirito n1oderazìo111e consider:a!lldo quanta responsabil:ità .assumerebbesi se specie aitt1:1ali tnomenf:ii e.lievata morbilità perdess~ sensaz1one suoi alti doveri ·verso in fermi. Confido ·chie \T. S. ,-orrà spiegare opeira sua t ali sensi. P-el J\'.Iinis1tro : Grassi ». 1

Il 22 Iebbra!io con gran concorso di intervie11uti ebbe luogo un'ia~semblea straordinaria dell'Ordine dei ~1·edici di Padova, con .ooppresentanza degli altri 011di ni del Veneto. 11 pr.qf. Silvag.n:i ed il dott. Martinelli fecero una chiara e colorita relazione della promulg.ainda legge s ull 'a,s sicurazione contro Le malattie. Seguì una discussione cui partec:i parono i dottori Randi, Zambler, Camutri, prof. Borgherin.i ,, prof. Palmieri, prof. Zan:iboni, Verone.se, pro,f. Fiocco. Risposero i due commissari. Si chiuse la seduta ,,otando un ordine del gioirno ro 1 utti~ e i co1 , renut1, cc ttd1te 11e c11ia r e rtelazioni d~l prof. Silvagni e del cliott. l\1artinelli s ttl progetlo di 1leg-ge s ulle ass~cura z.ioni obblrigatorie co11tro le malia.t tie ; «plaudono all'opera dei due commi ssari ra pprese11tanti di classe in seno alla Commissione di studio, ed a llo spirito infor111a.t-0re dé l1a l1e1gg-e, che risponde ad elevato spirito di i)rovvidenza sociale; e fa11no voti che 1'azione dei commissari <.'ontinui ancora ed iil president e della Fed.e razione degli Ordini ed i rappresenta]j ti delle categorie interessate sieno chi,am ati a p't"ender parte alla Commmissione per la com pilazione del .regolamento; cc fan no ·v oti che t11tte le categorie dei m edici vengano beneficia.te in ugual ,m isuira dai vanr taggi della legge ». 1

1

Al che iil pre~de11te Marti,uel.1i rispose che, -c,onsiderando cond1ziol1li s1 atritari~, si sarebbe atit eso tutto marzo, confida11do n e1 l'energico intervento idel 1ninis tro. Le richieste dei medici condotti e la deliberazione del Consiglio Provinciale Sanitario di Palermo.

1

I medici liberi professionisti di Pavia. In 1..tn'adunanza cl1e si tenue presso l 10rdin e de~ m eclici fu costituita 1111' Associ.az.ion e dei medie.i chirt1rghJ liberi profession isti d,ell a provin<'ia di Pavia . Nella stessa ad1111a11za, dopo a tnpia relazione d e1l pres1dente de l Comitato provvisorio professore Angelo San.gregorio circa J,o stato attttale d.e11a questione riguardan.te I 'assicurazione obbligatoriia delle ·m a la ttie (questione che vivamente interessa ]a classe sainitari:a) , s.i è d.i scuss o erl approvato lo Statttto socia le e si è proC'eduto ailJa nomina del Co11siglio c:Llr-etti,·o; all~ ,p residenza fu chiamato ]o s tesso prof . Sangr.egorio. Per la sistemazione economica dei medici condotti. A,,endo il presidente del,1'A. N. J\f. C. sollecitato la Direzi011e gene1·ale di sani1tà perchè i.insistesse pres so ~ prerettd p er la esiecuzione del D. L. r6 ottobre r9r9 , a que'lk1 près.id.en za. fu spedito il seguente telegramma= · « Tnforn10 V. S . cli.e ci11 i\11nistero h ::t riinnova.to pnefetti t el>e.grafic he pren1ure pe r sol:lecilta definizioue pratiche rel,ati,·e siste1nazione economica m edici condotti e abolizione condotte piene. Sog-giungo p erò cl1e tale istituto h a in alcuni luoghi t11adizioni troppe amticb-e perC'hè no11 sorgano tenaci r~sistenze alla a bolizjone e codesta presidenza vorrà r endersi conto de11-a g rande difficol-

Sulle richieste dei 111edici co111dotti della Sez.io11e di Palermo riflettenti i miglior.amenti econo1ni.ci, il Cons1glio. sanj:tario pro,·iu~ialie , dopo tt11 pnmo voto ge11:enco, ha eines~o 11 seguente parere : « 01nissis ... e riten11to che la precedente d~li­ berazion·e, per qua·n to ]1a attinen ze ail personale dei medici conclotti, n on l:a po.r tata. di provveCLit11'e nio modificatore della t abe,lla o rgan110a, i111 quainto si limita alla a ssegnazione di una magg1ire · corrisposit a di I ,. roo m e11sili da ottobre a dic~mbre 19 r9 a c1ascun o dei n1edici condotti in cartoa; . che p ertanto 1ed in rappor.t o a lla succitata ordinanza della G . P. A. il comttne deve di faJtto riten ersi inadempi·e11te; ric()ltlfermato i 1 propr,io pa re re di m.a.ssima, già espresso in seduta 23 ott obiie i 919, per quanto si rifierisce all1a t1ec:essi;tà 1..li un trattamento economico in base· unifor111e r1er tutti di m edici c-0ndotti; Viisto 1'art. 25 T . U. leggi sanitarie I ag9sto r907, n . 636 ; · Sentito il relatore; Fatto salYo un diverso apprezzamento a seg ui·t o di eventuali contraderluzi,o ni d el Co11sigldo comumia.1e ; E' rli pa11ere · 1° Che lo stipendio dei tneid.ici condotti sia elevato a L. 6000 ; 2 ° Che .&i1ano ai me desi1ni accordati quattro a u111enti iperiod.ici quinque1111ali di L . 500 cia~CUJno ed 11no dii L . 600, cosi ch e p ossano i m edici c-0n dotti, e.o n 2.5 a11ni d,i servizio, raggiunger~ lo stipe11dio mass~1110 di L. S6ou , calcolando - pie[ nuovo i1nquadram ento dello stipend.i o - g li anni d1 sier·v izio dia.i medici medesimi prestato, a decorrere da q ue11o della :1oro non1ina regola.re; 3° Che 11011 si p ossa far luogo alltci don1Qnda di assict1r~zi011e con premio a carico d1el comune la gara11zia c1e11a perce~11o ne rlRrJo s tipendio, e quindi u11 compenso bastevole agili alimenti, essendo già sancita· da l]o al11t . 29 del r eg-0l1a mento I 9 lugli o i906; 4° Che no11 s i p ossa d el pari dar luogo a1lla concessione cli una ind eu11ità aiddizion aile, votata d.a~li istainiti, dl numero dei po,reri inscritti in ele11co .non potendo aver ' ralore contrattu-a.1e (a;rt1c.o.1o 27 comma a) del cessato regolam ento) . 1

1

1


,

• .,o ,_,_

IL POLICLINICO

Per la posizione economica e morale dei direttori d'ospedale. Il 5.° Congresso. dei dlirettor.i dii.. ospedale - adun.~ t?s1 sullo scorcio <liel 1919 nella citt à di Tnieste - rit~nu,,to che ii1 1~;11ea di m assi m a .1 ,attuale ordin3:1ne11t o ospiiba.liero ci vile abbia gravi dJilfieittri spe ~cial~ent~ p~r la depC'ienza di coordinazione fra 1 . viari ~st1 tuti e per la ~isuguagliainza di criteri a1 guali de bbono obbedire le direzioni tecniche samJ.tarie ove esse esis tono, cosit rette spesso a .t<:>ltlera:re i11dirizzi ei~1pirl~i o comun•q ue non sufficientemente fonda.t i su ele menti scie nti1fìci precisi ormai aoquisit.i ,e i1?-discutib.i1li, dopo aver affermata la ·n ecessità di una legge di coordinamento .analog-a a quella dei n1a nicomi; considerando che la carica d:i direttore d'ospedfile ian1pone un~ larg1a preparazione teclllica specifica, per nuilla inferiore a quella di primario c he es!&e lavo~o d~uturno gravoso per qua.nti.tà e. q~al1ta, c he . rum.plica r-esponsa.bilità spesso gravissime ; C?ns~dera11do .aitresì come s ia opportuno Ee~ ragion1 a:nolteplici che egli non aibbia l'e~r91z10 pr~ies&Iona1e p rivato, rironobbe essere 111d1~pe11siab1le che gli sia. fat~a una posizione eco11?mica :tale da ren~erlo ~ 11d1pei:dent.iei. Taile p osiz10™: riflette lo st1pendio ed 1.1 trattamento di pei1 s.10 ne. c ,irca lo stip;endio il Congresso propose: r ° Che pPi direttori d "l.)spedale fi•no a 200 lett~' sia data una .iindenni.tà cLi oa·rica. di almeno 3000 .J1re .nette, oltre ad. un adegnato stipendio cli pri111ar1,o; 2° <;h e p.er i diret~or.i ~i ospedalJ con servizi geuerali. e con organizzazione ospedaliera completa, tr1spondente a lle va1rie branche delle discip line •mediche, lo stipendio d·e l direttore senza ~ser<:iZ:io prof.e;;sion&le , vari da 15.000 a , 25.000 11re in proporzione del ·n umero dei letti e secondo 1'1importa'nza dell ,ist ituto; . 3°. Per t11~ti indistiinit ament e : a lJogg.io, illun11nazio11.e .e .ris~aldamento o-ra.turiti e tre aumenti q11inquennali diel decimo; ~. 4° Che s11eno riten11ti utili agli effetti della }JE·11sione gli anni cli servi zio p1~estarti pi1e~ec1e1n­ teinente i.n a ltre pubbliche amministrazioni ; 6° Che .l ,a.tt1:1al.e trattia~er1.to di p ensi0'11e delle Casse itazio.naJ1 veng.a. i•ntegrato proporzional111ente a llo stipendio; . 7° Che dopo 25 anni d1 s.e r,;zio il clirettore alJbia facoltà di chiedere 1a ipensione indipendentemente dal! ,età e dalle cond1zioni di salute e cl1e tale pensione venga liquidata i.n rao-ione di 4/ 5 dell a paga god11ta; l:> 8° Cl1e oompi11ti 30 1an11i di ser\·izio il direttore abbia diritto a pensione i·ntera. ' 1

1

Per il trattamento economico del personale sanitario ospedaliero.

(ANNO

XX\TII,

FASC.

Per i concorsi per medici ospitalieri e di condotte. I direttori ~'ospe<lale, riuniti al V Cono-resso mell:t~e plaud1~ono ~l~a ii1ni7,i.ati va che sia~o p e; :tn;t~1 1, c<!n cors1 .m ed1c1 osped alieri pro rogatri d tlin11ti d età pe~ il ti~m.po corrispondente a quello deJlai sospen~one dei concorsi fe-cicro \•ob che ve?g-a tei:uto in g~usta co~si~e;azione il servizia niilita:e in z?na di .operazzon:i e formi almeno si<'U\O t~tolo di pr~i nen ~ ~ _ipa'ri.tà degli al.tri titol1 d1 prepa.raZtion.e sc1e ntifico-piiatica.

Sul concorso a direttore dell'ospedale di Mantova. . ~' A~sociavio1~e i.t-aLian a dei direttori sanitari di is~1t~tri. o~pec.1a111te:ri. h a cl~retto al Consigldo d'am1nJ.rustr.:i.z1one dJe1ll'Ospecla le ci\'ile di Maintova la segu ente le ttera: « 9ues.ta ~iu nta Direttiva, ·i n rappresentanza deg.1 -interiesst e delle fina.lità dlelll ~Associazi0111e essendo vi~ntll1:a ia ro_no~enz.a della soluzione del concor~o al pos:to da Dlr€'ttore di codesto Ospe<laJe, s1~ onora di iesporrie a lC't1ne 0011s.iderazioni i111 proposito. Senza 5ntnane affatto in . merito alle singole persoi1e ~ a_l Joro valorie nspettivo, sentia mo il dovere dri _rii levare e :lanrent-a.rie· :il fatto che in q u~~ con.corso no.n. sci è ten111to conto, malgra do il pruere espre.ss<? da 11 1?- n;i..embro compe~ntisscimo clella Comn11ss10in1e giuditcait ri.ce, dell:a preva:1enza ch1e ~ev '~ssere assicurat.'l, per c11i aspira a. un p_osto di .p~re~tore ospitaliero, dai t!itoli dii oorri1ierrél: ~el1l a.m.ba:ente cliell'()speda:1e e dagli studi spec1al1zzat1 :1 11 quella c~~ a l) uon dir irtto è chiamata S cienzn ospitaliera . Scienza ospita1iera app~n~o p erchè, frv.eil<lo la su.a .i)ase nelle clisci pline ~ lgttene, s.tudia .t utto l 'organa111ento ospitaliero tl.U sè. e nei rapp?rt~ soci1 a.ti, e .i cli cui insegnan11~1n t1 sono la mng-l1or garamzia per ben d:irigere un i&triituto sanitario. P·e rciò q ttesta Gi1111ta plaude all'opera e al f,ermo ~ontieg.no diell'esin1io prof. Rabitti, i~ quale 11a. ~pp11nt? ''alo1~osamei1te sosit enuto questo pr1nc1pito. S1 p er su.adiano Je amministraz ;oni ospedal•iere ch e non sarà possibil:e 11n retto andamento degli Ist1t11it.1. loro iaffi<lati se n O!ll m etterrunno a capo _d ella loro gestione tecnica dei sanitari specializzati ·a1lo ~tesso i11oclo che dei sanitari specializZ-8;t<Ì sono j)OSti a capo <liei singoli. r.iiparti.. . Molt? S1 è fatto dal la claisse mediJCa p er indiv1dua11zzare t11tto quest,.o rd1ne di st11cLi e di oogniz.i1oni, e codesta t\1111ninistrazione vorrà con·v enir.e che è doloroso \'ecl~r frttstrato tutto un la\1oro cLi prepa razione ie cli progresso per opera proprio di qu1eg li Enti a cui va.ntaggi o questo progresso doveva sen·ire. Coa osservamza. 1). la <}i1111ta DJrettiva : E. LIGORIO ». 1

1

Per la riduzione della tariffa telefonica per i medici. ~el.l'ulti1ma

I direttori d,ospeda1e, riu.n iti al ' l Cono·resso l1_a11110 fatto voti cl1e ' nengano prese cin g iusta con~ s1dera.lion e dalle an1ministrazion1i e dalle autor:ità C'ompetenti, le condizioni di s tipendio e di pensi0~1e del personale sanihario addetto agli ospedali ; 11 qt1a1e, salvo rare e lodevoli eceziouj, è trattato in n1odo qua.si sempre insufficiente, e troppo ~resso indocoroso per gli studi compiuti e per il !.!'r:tclo che occ11pa.

i4]

seduta diel Consiglio dell'Ordine dei ì\1ediei di .Ro111a e Provincia venile preso in esame il 11uo\·o diecr~to che aumenta iin modo n1olto sensd biile 11e tariffe telefoniche 11rbane. Allo scopo di riichieder.e a.I <~over no una equa riduzione a fa,·ore dei n1 edici, fu approvato cil seguente orcti1ne del giorno : « Il Consiglio, vivamen.t e preoccupato dell ,inasprimento arr.ecato alle tariffe telefoniche urbane, con nuovo gra,·e danno ec-0nomico a lla classe sa-


(ANNO XXVII, FASC. 14]

SEZIONE PRATICA

\

nitai:ia ,roma.na, . già tainto d1U1ramente provata; oo.ns1derato eh.e 11 telefono, per il medico costituisce una necessità assoluta, strettamen·t e inerente iall 'esercizio della. professione di enorme e' quasi esclusivo vaJntaggio d e l .ser1 v izio sainiOOirtio cittadino, fa voti affinchè 18. E. il Mindistro delle P?s~, ~e!egrafi ~ 1;'relefoni, ~on provvedi.mento d1 g.i?-St1~a, V<?~lri.a .1!11Clud~re 1 Medici nella aatregQltla di \tarina imrnedi)ataruente imf~rjt0rle a quella ora loro assegnata >). Ad u 1na .rappresen.tamza del .con.stiglio, che si è ·r ecata a presentare e raccomandar.e lJ1 sutra.scritto ordine del gior110 al ì\iinistro, questi ha· dato affidamento che la ricllies;ba siarà presa .i1n oon1

siderazione.

..

ATTI PARLAMENTARI.

Per il' miglioramento economico dei sanitari impiegati. È stato presentato al1a Presid1enza della C.a nrera il s.eguenfe ordine del g iorno : ].,a Ca11i.era, consiclera.ndo ~he il tr.attain1ento ec.011omico dei .sa11itar.i comuna11i e de·l le istiit:117Àoni di pubbJJCa. be11clìéenza si tro\r:a tutto1ra tin co11dizio11i di grave in-i quità n.elle varie reg'iorni d'Ita1ia; riten11to 0he, in vi.sta d.e.Tha .Legge s ull 'assiicurazione contro le malattie, 11on s i riti1e n1e opportuno rimediare a11a ingiusta conilizioltlie di costoro con appositte sanzioni legi silatri.ve; ritenuto, d'altra parte, che al riordinamento della vigilanz;a igienica 1e S1a1nitarila n~l paese si d'bba prontamente pro,1 v-iederie c9n ullla raclicale riforma tecnica ed economiia a delt'istituto d ell'ufficiale sanitario comunale od d1ntercomu11aile; invita i•l G.o·verno a d assicU!lare con 11apido ~d efficace ini€rvento del poter e a n1ministra1tivo, i l r ec1anna1to miglior.amento econonùico de lle :babel le organiche dei 001nita11i suddetti nel11~ sing{)le provincie . ed a provvedene a1La loro pronta a pplicazione. P iietra·v1alle \ Ciocchi, Caoasso, C.a mini1ti, D.o re, Evoli, M<lzzariella , Cole1lla, Paparo, Ba1g-l.ionì Sil·vestro, Bianchi V1.n eenzo, Cirinc-ione , Pezzullo, Sgobbo, Farand.à, Bia ncl1i C~r1o , Cost a , Morisani, .l\.ni.l e, Carstellino, Borroni.eo) Guaioeero) Cdngol1a11i, Be:rg·amo.

Per gli stipendi dei sanitari comunali. . L'on. Evoli ha i:nterrogato jl Ministro d·e11'Interno «per s.ap·e re quali provvedim e nti iintenda adottare perchè senza ulteri!Or.i i·nd.u .g i sia elevato in equa misUJta l·o sti_p€ndio dei medici ·condotti, degli uffici ali sandtar1, <Lell1e levatrici e d.ei veterinari condotti; e se a pprovi la singo1are procedura del pr.efetto di Cata nzaro, che, ine l oomporire la Oommis!Sione p.e r lo studio dei mig1ioramen.t i econ1orrui-ci ·d el per sonale saniitario d 1e i Comuni, non a1V1Vertì il d overie di .i11cl·u .d ervi la rappresientamza ·degli .i nterie ssati ». 1

Per una legge organica sulle assicurazioni obbligatorie. L'on. De Capitani ha ·p resentato al Ministero

per l'I11d11stria Commercio e Lavoro un'intie:rrogazione, richiOO.endon~ .l a risposta scritta, «per sapere se .lilon iintenda di portare subito alla .Oamem., il p~ogett:io df legge per l'Assicurazione ob1

-

n1

blig.a tor.ia it~ caso di ·t na1attia, q·w ale preparato. da.11a Ci0mm1ssione .R eale (Commissione nominata qi conc.e11to fna il Ministero deill'I. 1C. L. e dell'Interno) insie me ai Decreti da co.nvertirsi in leg·g·e. sy..gli infortu.nd agric-0li, sull'invalidìtà e · : 'ec.ch1a1a, .e sulla dis occu.Pazi.one, in modo che 11 Par1a:m ento poosa coord.tniair e .1e .disposizioni di q.uesti ;a q·u elle .del lJrogetto anzidetto s11lL_a Ass1iettraz1o~e obbliga toria. per l1e .ma lattie, il qualetf11 comp.i.Lato .p er ser·v1rie ad um s i stemazione organica delle assi·c urazior1i e ·à ella assistenza. per i ris-ehi diel lavoro » . La crisi ospitaliera.

Il se11. Lustiig aveva interroga.t e il ì\11nistro del- 1' Intei:.no e< cilt.ca i provvedimenti c he ci.nte•n de · aclotta1re il Governo per venire .in aiuto alle am- · ~:inistrazio;ni ospirtaliere la etti. s ituaziotlle fina nz1ta11ia rs l 'a.11damento 1econ1 om:ico, anche d·n conseg·11eil~a deJle attua1 l i .cond1zioni di vita, iattraver- · sano cosl g rave crisi da portare .aJl 'esa1ltrimento de1 patrimonio ed a 11on 1onta na limitazione o sospensci.0111ie delle loro ft1nz:ioni >~ . . Il M!iniis tr.o .dell'l11terno, presidente de•l Constig lio diei n1i111istri, ha così1'isposto im d a ta 27 rm ar- . zo

1920 :

.

è già informato della g·r av.i tà die.lla · s ituaz.iou e finanziat·ia della cfisi o s pital1i1era, e ritie ne ~he i'l miglior r:Lmeclio sarà d:arto d a l,1 e nor« I l Gover110

1ne cl11e r egolera11110 l 'assic11razio11e obbligiatoria contro le .maJa ttiè, uorn1e cont:e11111te iin un pro- · ge1•t o dli legge g i à pres1e11tato~l Parlamento. « Ad 0igni modo per q11auto rigL1arda. i provve- . dimenti di 11.'a.tura fit1a 117.iaria che possafl.lo per q-ra con1tribui re .a.d alleviare le d·e fìcienze finanziarie cli ta.li IstittlJtj , q t11esto Minsi stero sta comp:iiendo . g li s tudi 11ecessar.i ie s i ripron1~itte j1n un tempo · re1atii,1;an1.e11te b11e,-e di comttnri carne i risultata. « Ne1l'occasione devo però far ri]e,Tare 1 e he col · fondo, di cui a l D. I~ .• 3 ottobre 1918, 11. 1452, sonio state date larghe SO'vvenziofl1i agli Istituti · osp1talieri del R1eg11.o, che se non :a ltro sòno vals·e a prove·vd.Jer è ai b.i sogni più ur~enti di essi ». 1

Pro tubercolotici di gueITa. L 'on. lVlaffì ha ill11strafto ttna su.a propos:ta per uu fond-o destd11a1to .ari. provveclimenti contro la tu b·erc.u losi di gL1~erra . Con lia. legge ch·e egli so- · stiene , s i sa:nteiseie il di;ritto dei ~oldati malati di tubercol osi a noh mendiioare 1'aiuto dal gover.oo. Essa · ~rappr.esen.ta un'economia al bila ncio dello Stato in 1quainto vi·en·e a .t1"'-0inca.re tanite bramqsie 1

spereq-uatri·c i .

Il in~nistro 011. Palc.io11i n0111 s i è opposto alla · presa iin cons.idera21io11e .c:he la Oamera h a riacco1lto ·

all 'Usnainimità .

-

Per gl'invaijdi di guerra.

L'·on. ~affi, svolgendo un s uo ordine del g.iiOrno, ha rimprovern.to a i GoV1erni che si sono avvicendati al potere una colpevole ap.at ia diJ fro11- · te .a i bisog'ni 1e 18Ji diritti deg·l:i inv:ali d'.i, dei mutilati e dei reduci di guerra i11 g·e 11ere. H ia .1~ecla- · marto pronti' ie ad eguati provvedin1en ti . L'orator1e ha ~amen1tato la Lentezza nell1a 1liqu?1qazione delle ·pe.nsioni·. Ha deplorato che Jia ooni- tà mili tare sia pletorica e ne ·11a cri ticarto I 'ordina mento. L'on. Nittrii h a risposto aJl'on. M affi rii1e\1a ndo · rhe 111 Miinistro. 1dlel tesoro i1a a1'lo studio un progetto di ass.istenzar per g lii inva1id'.i ed i reduci . 1

di g11erra .

\


.122 •

IL POLICLINICO

(1\..NNO

XXVII,

FASC. 14]

I

IJSPOSTE A QIJESITI E 4 DOMANDI. (8195) Pen,sion.i - Itidennizzi come Ufficiale satzitario. - Dott. B. A. da P. del G. S. E . Aooaind~ a 1ip.oso con 28 anni di .servizio e 55 di età liqui<lerà l'annua somma di L. 1126, E poichè E!La tro~ ·v asi i•n età ancora relativamente giovane non sarebbe consiigli.rubile J'abba;ndono del servizio atbiivo ~o munale. Alla p ensione non è annessa alcuna. indennità car·o-viveri ·nè 'Per i.I titolare 11è per i ~gli. Non sa.riebbe diel pari consLg~iabile. rj.m0 ~ere t'll .ca:rica soliamente sotto la qu.alà.fica d1 uffi.c1ale sanitario si!a pe1ichè :non è st abile av.e ndo fi11ora esercitato cum1ulativa.m.ente tale 1ufficio con l 'altro d i medico condotto, sria perchè le relati ve ftl;n~ zioni .potrebbero ess-ere, a n che 1per ·r appresaglia, ~oncesse al medico consorziale. Ancb·e l'ufficia le sanitario h a l'ob·b ligo della resridenza, :tranne che non si 1tratti di medioo consorzia le. (8196) Cura di po'Veri di altri Comuni. Dott. R. C. da M . Ella ha pieniamente ragione. Non ha !11esst1n . obbligo d·i curare e di opera.re 1}oveni i:nfermi .app.a·r tenenti a Com.une diverso da quello im cui è titol·a re. Dippiù , av·endo pre.aivvdsa·to il ·Com une di provenien~a della necessi:tà <lel .p agamento ed avendo esso, .in temipo deb1ito, aoc-ettato l'impeg··no ·n .o n ·vi ha ragion~ valida per esjmersene ora . Iin èaso di rirfiuto a d eseguire il pagiaimento della S{)llll;ma, che se co~pete, può ~i,ta·r·e l'.ammriniistrazione municipale dinanzi l 'atttori tà giudiziaria cotnpetente per valo.re.. · . (8197) Pensioni. - Dott. D. A. dia M. di S . Peor.chè Le potessimo liiq uidaire la pensione cui avrà diritto collocaindosi a .riposo òooorre che El la ripeta il ·q uesito con la ii·ndicazionie della .et à che avrà quando 01nidrà in pensione. (8199) M edici coloniali. - Dott. S. N . da L. Per conoscere tutte le notizie che Ella richiede circa il servizio, la car.rie ra , gJi stipendi e 1'esercizi,o professionale dei med·ici coloniali sarà b en1e eh.e si ri vo1ga direttaimente al Mi1nistero delle Colonie. (8201) A u1nento di stipendio. - Dott. G. G. da C. di S. Ella può pretendere da cod·esta amministrazione munici pale, oltre le 1.ire 100 accordate agli effetti del D. L. del 19 giugno 1919, a nche le albrre 200 con<.'esse nello agosto d ello stesso a nuo e ciò p erchè a llorqua ndo fu pubblicato il .p .r ecitato d·ec11eto del Giug•no, il Comucne non a"1ea a11rora deli1ber.ato ril nuovo aumento, che si volle evidenteme njt c con0edere non ostante qttello g ià decretato per t11tti g li impiega.ti. (8203) A lloggio del 11iedico condotto - Difficoltà di tro'Varlo. - Dott. A. Z. CLa C. Nè alla P•refettura , nè ~11 '0adine dei medici, n è al Con1une, s pett a di cerca.r e l 'alloggiio, di cui ha bisoo-n o. Nè è poss1bi1e provvedere all'u1o po medi~nte requisizione, che non sarebbe applioabile al caso. Fino a novembre prossimo vi è aaicora del t.etnpo ed Ella po~à pur trova re un post.o c-011,•euiente per alloggiare. ·Mia se tutte l,e ncerch e e le pratiche ri'-:sc i s~ei·o inf~uttuose? potrà r icorrere al R. Coman1ssa1110 d·egli a llogg1 della Provin.cia pe.rch è , se mai, i11duca con i suoi buoni uffici quel famnacista a ct>rlere, ptr fa,·ore, 1'a]loggio di s11a proprdetà e di cui non sembra abbia assolt1to bisogno. . . (8204) Pe11sioni fagan.zen,to c~~itri.buti. :-: Dott. C. F . da V. G 11 ia.nru passa.ti da1 m.ed~c1 condotti sotto le ar1ni i;en.g ono calcola ti agli effetti della pensione se g lii interessati abbiano <lichiarato in t empo di , -oler :nel fra ttempo con1

tinua:r.Q. a pagare il prescritto contributo, Ghe è anticipabo dal Com~, salvo rivalsa. Il Comui;ie non è -1>,oi . 1m•a i esonerato dall'obb.ligo del pagamento del contr.ibt1to proprio s1a che il titolare m·edko condotto si trovri sotto le armi od assente si a ch1e cil posto si trovi vaoante per dimissioni, morte, ecc. Vedere D. L. del 7 febbrario 1916. ll . 221. . (8205) Conco rsi per la 11omina di medici condotti . - Ad u n' Abbonato. I Comuni .n on p osoon<> nei concorsi p·er 1a nomina di .medici condottJ uorre alcu·n limite di età per ooloro che abbiano già presita~o o ·p·r:es~ino servi~o i1n .altre con~otte, siia come 1n.ten n1 s ta com.e titolar 1. Il medico cl1 48 anmi inttrino può, a nostro avviso, 1b ene essere '1Jm1nesso :a l con.corso. La Oommi ssione giudie:l· trioe 1orm1a lia graduatoria di tutti i concorrent1 id,anei •e .IllOn semplicemente una :terna. 1Joctor J u~:rr1TlA . , , Ser'Vizio tnedico-1rtilitare . - Al dott. I. C. dra lVI. : La stta nomina ad uffi.ciak med1co non può . esser.e retroattà. vaita. I s uoi co.11.eghi possono essere stati effe~iva­ mente chia·ma ti a lle armi col g·rado di capù·t ano raedico, perchè curaron~ in ll:n tempo ~ti1e, pri1na cioè che fossero chiama ti alle arm1, Ja presentazione dei doC'111nenti: necessari per ottenere la nomina d'i uffici.al1e. All 'abb. n. · 10, 201J : Non p~ò prevedersi per ora q.ua1:1do sa:à. futto :luoo-o ad ulteriori congedan1ent1 d1 ufficiali medici e se quiindi sarà sèguìto il cri:te<rio per classe o per categorie . A·ll 'a.b b. 11. 1876 : La « L ego-e s ullo stato degli ufficial1 » dispooe che durantl la mobiliitazione è sosp esa lra faroltà di .chtiedere le dimisS.ioni dal gra do. Piertanto per presentare la su a domanda occorre che ELla .aittenda ch e sia pubbltl1cato il decr~o di s mobilitaz.1011"e. All'abb. n . 10,259 : . . . . . Non sono finora ve11ute nt1ove d1SpOS11uon1 C'lr-oa il premio di smobilitazione ed dl p~co. ';'est iacio ad militati esonerati prima dell 'arm1st1z10. All'abb. n. 10,659 : . ,. . , 0 1 Con decor11enza i rrua~g·to _ 1919 il 11nde~n 1tà professionale p.er .gJ.i u fficiali del R. esercito è st ata eleva.ta da L. 300 a L. 1500 annue. . Per otte11€1ie 11 pagia.m1ento dell,a det+..a. a.ude1~­ n ~tà occorre ch·e E lla abbiia presta~ . serv1z10 mi1itare oltre la (l.ata in·dicata : avrà ~r11:tto a1la corresponsi.one a.ell 'importo .della differ enza tra la vecchia indennità percep.it'a, e la nttova reoe11temente sta:bilita . M. G . 0

1

Proposte per ricompense ai benemeriti della salute pubblica. - Al1 'abb. n. ro872 : La diffusione dell'epidemia influenzale ~ f~to .sì ch·e il 11t1mero di p repoc;te è s.t , to grai;cl 1 ~s11!10 ed è stato neoessario un lungo .lavoro di cernita e di indagine. Questo è ora. ul.t1~a!° e pare c~e ne~le o-iornate di Pasqua s1 nttn1ra la comnn. sion e per 1'aggiu.dica'Zione delle b enemerenze ..

a.

i.

Assistenti 'VOlo1itari. - . ~l . ~ '~bb : n ..10910 .: Pier esesre ammessi 1n qual1t~ çli .ass1.sten·t1 volontari presso le. cli n~c~e e ,gl1 1st.lt~1t1 delle R. U·11versi:tà non esiste 11m1te d e tà. Il dlretrore del1'Istituto è 1'uioo arbitro. t. P·


l l\ N NO

:\X V l l, F ASC.

J4

l

SEZLONE

l'llATICA •

CONDOTTE E CONCORSI.

Per dl 1922 . Temia : Illustrare con ricerche orig·inali un punto di .anatomia macro o microscopica de.1 sistema nervoso. Scadenza ~ 0 aprile 1922, ore 15. Premio L. zooo. Fondazio1'le Secco-Comne'no. Per il 1924. 1'enm : Riicerche cliniche e sper.i·m entali sop·r a eventuali rapporti fra sifilide e cancro. Scadenza 3 l ma.Tzo 1924, ore 15. Premio L . 864 .. }~o ridazio,ne Zan etti . Per il 1921. Premio di L . lOOO a quello fra i f.a1·rruacisti italia11i che r.agg i·uugerà ·U n intento qt1alu111que che venga giuc] icato utile :al progresso d,ella fa11miacia e della ·chimiaa 1nedica. Scadenz:a lfl aprile 1921, ore 15. Fondazio n,e E'r1iesto De A:nge lis. - Per il 1920. 111,renzi,o ni, s.tuçli e disposizioni av.enti 'Per i.scopo l<i s ic1111ezza e l'igi e11e degli op.e rai nelle industrie . Scaclenza 31 marzo 1920, ore 15. Pre mio L. 5000.

CHIRIGNAGO ( T' e11ezia). - _!\. rt:tttto il 30 aiprri.l1e , co11dotte; I ... 6000, co11 tre qttinquenni, fi110 a 500 famiglie povere, 1,. 5 ogni famiglia in pri.ù; L. 800 1)er il servizi.o 11c=>1la zona ma1anica; L. 1800 per n1ezzo di trasp. ; T... 600 qttale ttfI. san. e L . 100 per trasferte relativ,e ; .in<lrennità straord . caro, ·iveri .•l\.ssu~nzione del pos.to entr-0 un mese' dailaa parteicd p. dd nom. · CoRIANO (F orl1). - Condotta p er i] 3° reparto : pror-0ga al 30 a prile I~ . 6000 Jord.e per 500 poveri e L . 1800 d'iii1de11ni'Là cava1c. (i11 corso cl 'iapprov. an111e11ti I ... 6500 e 2000) . Età nlassima 35 a11:ni1. Fit{ENZB . .)pedale S'. Gio'Van1ti di Dio. - J)11c n1ieclici c liirt1rg i .c1sta.11tJ ; I~ . 2300 ]orde o l.trc I .. 1200 di caro-vi,;er·i . Scacl . ot1e 16 cl el 30 april·e . SoPRAPO~TE (Brescia) . Consorzio c-0n Va11io . PREMIO TRlE ~NALE GALLICO . .1\bifu:n.t i 2170. L. 8000 per i poveri, comprese in· clennità c. v., mezzi di tr.asp . e ttff. san . Scald. !t aperto :il concorso :al pre.m io trienna.le di · .~o april.e. Capitolato 1nodeLlo. Ri·volgersi al Sin· L . 500, istituito dal fu cav. dott. I sacco Galligo, <laco. JJresso 1' -~ccadem ia Medico-Fisica Fiorenit ina per PIETRAT,{Jì:\(;A (Peru.R·ia) . - :\ tutto 30 aprile, la,·ori di si:fìlografi.a e pediatria. due condotte (piene fin0 a ll'approvaz. d1el i1ttO\iO Chiedere il regola1niento all 'Accaç1emia medicqcapitolato); I~. 8000 lorde e T4. l 20o di ca•r o-,·i- fi sica, 33, Via Alfa·n i, Firenze. vieri; L. 260 all 'uff. sa:n. Ti-e quinque n11i del d€PR~IVIIO LIDDLE. c:imo. Età limite 40 a11ni . Servizio 1e ntro 15 giorIl p.remio trienurue Lidd'l e ,sar à assegi1,ato al 11i. Cl1iedere l'amn11nzio . 111ig]d.o.r la"\roxo ·p11esentato sUi11' « eziol!ogiia @lS. ANDREA JONIO ( L'ata1izarc)). - 2"' Con1dotta; J ~· 4000 lorcl~; età massin1a a. 45 ; scacl. ttn 111iese 1'i1iflt1e11za ». T lav:ori d,e bbou-0 .i11 viarsii, .c'°l n1letoclo clel « mo,tt-0 )) a:l decano de1 Collegio 1nedico dal 5 aprile. tlegli Osp·eda l1i di Lond1ra, .11011 oltre il 30 git1SIROLO. (A ·ncona) . - Cond,otta ; a twtto .i l 15 ag·~10 1920 . prile; L. 6000 lorde fi110 a 500 pove ri, L. 3 p er ogn.i perso11a in più, indeinnità caro-viveri; 1~r<7 • 2400 pe r m ezzi. trasporto, ecc. Preferenza. ag~1 esperti 011 chirurgia . Ass11nzione entro 30 g1orn1. NCMINE. PROMOZIONI. ONORIFICENZE. VENEZCA. Ospedale ci'Vi le. - Ait1to 111eJilie divi()RDll~E DEI ss. ì\I AUR rz ( 0 E LAZZARO. ~ io11i cl1irt1rgiche II e TTT e nella di,·i9ione oculistritca ; I~ . 4800 1orcle; ti.to1i ed esami. ; l)ie11 nio. Co1nmèndatori : 1Vfatio1i prof. r'\ristide, Chie ti; Scacl . 30 aprile. C'hiiedere at1i111nzio. \ 'er ari prof . Riccardo, Roma . Cia,·ali~re: De l{oss.i i)rof. Scipi-0'11e, Roma. R. ISTITUTO Lo ~r B.~RDO DI SCIENZE E l ,ET'fERE. St111io del proO'ra1111na pei couoorsi a p·reitni b,a11ORDINE DELLA CORONA D'ITALIA. ~ . diti i1cll'a<lt111.an za c1ell'8 g_en11a10 1920: C~r.a ncli Ufficial·i : Ascoli prof. \ t ittorii o, Ro111a; Fo·11dazio 11 c c·a,<rnola. P er il 1920. 1'e1111a: · Ta111ass.i:a prof. Gio,~a1111i', P·a clov·a. -. S.ttllo s t ato co1 l; icla1,e c1e11a .n1ateri a. Soactenza èomme11datori: Cli\ io prof . Intvocente, Pavia ; 1 ° aprile 1920, ore 15. Pre1uio ·di L . 2500 ·e ,u na Ga lle nga prof. Ca111illo, Pa1.r~na; I.acl1i pr.o f: Pilan1edag1i.a d'oro del valore di L . .s~o. cle Ge11ova; Laiuro prof. Vincenzo, NapOJli ; MoPer il 192r. ~renlla: Lavor.o or1g1nale includente r.iJ~ani prof. 'DeO!doro, N·apoli; Best a prof. Enrico, i111ov·e conos0enze che ris u]tino di ril.eva11.t e vamJ),j,s a; l~asag·ria11.di p1·0!. Vince?~zo, Cata111ia ~ GaltaCYgio per le scienze n1édiche . .Scadenza 1° aprilérani priof. Giovanni, Ca tner1110; Barsotti prole <=>1921 , ore 15. Pren1io I~. 2500 e una m edaglia fc·ssor .J\.n<lronico, T...11ieca ; Baduel prof. Cesar e-, cl'oro del "\'".a]or·e {li L. 500. Fire'.1ze ; CirincionP prof. Giuseppe, Roma. Ten1i pérn1,a,11enti designati dtal 1011cl a tore. Una Ca,·alieiri : Albertoni dot1t . Cesare, Pescarolo !-'C'OJ)erta l)e11 J)roy11t: l : s 11 lla ct1ra del 11 p1il.11n~t..1, (Cremona) : Vasta dott. Ange.lo? ~iposto (Catao s nlla 11att11;a cl~i miasmi e contagi, o st1lla. (11 ren·i.a) ; Fragalà dott . Vincen7,0, P1edJmonte E tneo rio·noe d ei pal loni \ rola 11ti (dirigibili) , o ~ttl 111oclo ( Ca:ta.11i:a). di i1npedire la con.tran~azione di u110 se.ritto. S caNELLE UNIVERSIT.\. denza 31 clice111·h re 1920, ore 15. Premio L. 2500 Il prof. P1iebro Ca~telliuo, ord111-ario di Pa tologia e t111.a mec1a.glia d'oro del "'\'lalore di L. 500. .s peciale medica d~mostr.aiti,ra c1:i Napoli, è trasif<:r~·onLtazio:ne Fo ssati. - Per il 1920. Tema: 11111strare co11 osser"'\ azioni e ricercl1e 0J·ig-i11ali l '.i111- rito ool suo c-0nsenso, a lla c-attedra della za Cl1porta11za c h e l1e f1eri ~e ~i gu.e rra d el siste~ ner- .11ic~ m edica de1la· R . U:ni1vers.ità medesima, con.. sc:nvando .i1l :"'>O'rado e Jo stipendi10 , a decorrere dia.1 ·vo.s,o centrale e per1fer~c.o h.a umo av11.tJto s u1 J?rO~ 16 ottobre 19r9. o·ressi della conoscenz·a into·r:no a talttne qu·est10111 ~cientifiche e di i111porta11za p11atica rig11.a.rdau,t i Il prof. Gi~1.seppe l~ t~g:Q,"i, gi~1 orcli~1 ario d~ C'l il 'a:tllatomia l:a fisioJ•o gi1a e la p·atologia d·el .siist.emia ll ica chi n11-.o-1ca e 1netl1c.1 na operator11a n ella R en·erv.os o . .S~aclenza 1° ·a1)rile 1920, ·o r.e 15. Pren1io gia Uni versità di 1~o1 0g.,11a , è.-- J'!on1ina.to professore L. 2000. c111erito. Per il 1921: Te~1a: I11~stra re .c on ~-i ~rc.11e ?riIl Consiglio os1)italie ro di .ì\~ant.o,~,a b~ no~i­ o-inali eseo·n1te ~ai metodi perf ez1onat1 dii t~n1-ca , fa fin~ or;'l~1jzzazio11e d elLa Tetina 111egli .an imali nnto direttore dell'O ~ped~e ~i,:11~ 1l . co ucrt~d1no prof. dott. ca\~ . ~l\1rr1go V1se1:tin1,. ~iu~o d1. 0.uas uperiori anche dal p11nto di vista dell-0 sviluppo. Scadenza' 1° aprile 1921, ore i 5. Premio L . ~ooo. t omia patolog·ica 11ell.a R . Un1vers1ta d1 Pavia. 1

.

1

1

1

1


[ANNO XX,' 11, FASC. 14]

CL POLlCLIN l CO •

ALBO D'ORO. Dott. Giuseppe Sculc-0, da Siena, Nl eda.g·lia. d'arg·ento. - cc Sottotenente 85° Reggimei1to .Fa11t~ria. Co1_nauda11 te di u;i ploto11e dopo .tre giorni c11 sa.ngu~oso C-OJD!batt1 m·e~1to, con· à11snperabile ~lanc10. ~u1dava gli :avanzi del .p r.o prio reparto 1n un disperato assalto per 1a couquis ta di ttn pwuto di somma importan.z a e vio1e'11temen.t e battuto dal fUiOC-0 av·vers:ario. Ferito da 11na pallottola di ft1ci1e ttna prima e 11na seconda volta, coutiutia,·a co11 Iern1ezza a mmirabile nell'assalto :finchè colpito da due a ltri proi·e ttj}j, ruz7.;()]Ò 111 ngo il roccioso pendio e venne 1

1~aocolto

privo {l i sensi. · Coston di Lona (Pasubio) .10-12 giugno 1916 ». Durante la caimpagna di guerra 1915-18 sono state conferite inoltre allo stesso dott. &u1co due croci al ?nerito di guerra p·er l 'esem.pla:re c·o .ndotta ten1.1ta. i·n varj comJbattimeuti e durante il suo ser·vizio militare al .f ronte. •

Per sp.ecialti benemere11ze acq uistate clt1ra11te lo g·uJE: r1~, J~el~'eserc~zio della 101"1Q difficile e p ericolosa 1n1ss1on,e , e stata co11cessa }a 11om1ua ad uJ.ficiia_1le cli S. Maurjzio e I,azza·ro al colonru~~l o J11edico G ualdi cav. Carlo; a cavaliere dello stesso ordine il ten. oolonnello med . Mi.r aglia ca, E11stacchio, t e11ente colonneìlo \ /oilpe cav. M1azzini, 111agg"io_11c ln~dico_ Grass~ .ea,r . Gi11sepp1e..; ~na,gg·1o­ re me dtco B1ond.1 ca\1 • <,1u&eppe; a cavaliere cle·lla Corona d'Irta.ti:a. : n1aggiore 1nedico Matozzi Soafa prof. Guglielmo, cap. med. Pepe dotrt:. Be11edetto. • 1•

t11e11tare p ra1t.ico id ei i1112totli cli11ici; 4° e 5" a11110: materie professio11ali (cliniche, igùe11e, inedi.c111a l egale) , come oggi. Ridt1n·,e t)be a11che il 1.lttn1ero degli iesatrui; sopprimerebbe q~lli di chi111ica e c1ii fisica, "pote11clo basta11 ~ gli juterrogator1 fa tti <ltt1·a,11.t e il corso dall 'j n &eg11ante; alla iì 11e ùel 2° ~ nno \ .errebbe S<>sten11to un esaine cli ainiart:omia e firsiologi:a; alla fiine del 3° uno d1 fa.rmacolog;ila e di patologia; ialla fine del 5° Ulno s 11lle materie p.r ofessionali. .i\ ffinchè non venga a mia11care lia coordinazione tra i vari inseg·n amenti, propone eh.e si stabi1

1isoano coi1vegn'i fra .i11s~gnan.ti e di1nostratori.

In questi conveginrl. ver1·ebbe1·0 esp·osti, di·scussi e 11]odificati i pr.og.riam1md. Per .quamito ooncer.nie lJe mialterie prof•essionali, 1 _1-\.. iusi;~te sul•lla irecessità di inseg11are ii J11ert:oc11 ~e mplici, sopratutto 11el C'an1po cli ,1g11ost1co: i 1nezzi di 1aboratoni-0 dov,r ebbero valere solo cli compl.emenito e di conferma. Cinque anmi di studio {1qlllMlti n,e ocooroono art:. tualm-ente in Inghil~erra peir consegui!fe il di·p loma di ru,e<l.ico) ·non bastano a formare dei. medic i espe11tti. Per cl1i vuole p erfezionars:i o consacra1rs i agli st11di sttperiori o sp eicia1izzars.i e per i medici aiuz.iaini ~be vol.esse.ro 1ri.nrfrescare Je loro cognizioni, bi!Sog.neriebbe istituire dci çorsi regolari cli co1nplemento: una <e sct1ol a n1 eclica 1••econrlaria n c0111 gn.1a,n di osped~là bene orgianiizzati e dotati di 111olti laboratori. Pei laboratori sarebb.e convende:nte <li ave.re de• gli i'llseg.n amti fissi, ad Tioc, ma 'Per i corsi c11J1,1c.il sarebb,e uti.lie di va.Jersi iat1che tlei pri1nari cl 'osp.edale, rec~utandolJ per periodi brevii atl e~ e mpio di cinqttie anni. 1

1

1

COLTURA SUPERIORE. Per la riforma... dell'insegnamento medico in Inghilterra. 11 prof. G. l\.Iiak.i·ns (B riti sh l\tl edical Jo ilntal, R .110\1 • 1919) itro·va che oggi sussistono ditte i1ncon.,r.ea1ien1bi priinci pali !!iell 'inSeg.na me n to <lielUa 111edicina ·llU lnghilterr.a : in pri1110 1uogo ~o SYiluppo ecoes.sivo dei corsi s~ienttifici sopraffatica lo stttdente, lo fa smarrire tra i <lettag1i e gli fa trascu·tare la visiio.ne dei pirimoipi generali e la preparazi<Ynie 1él'11ia praitica conr.e1nte; .i 11 s·e condo l npg<> manoa una coo:relaizi101t1e t ra i vari i.11.segnan1e11ti. Egli propone di lrim.i.t.M-e i[ 1J.1umero dei corsi. Soppri111erebbe qt.Lell i cli ~cienze b1it0Jogicl1 e·: le nozioni relative verrebbero riparti.te tra i corsi 111edici ; ad esem·p io la bota.n ioa verrebbe aggregata <i l1a farn1.acolog·ia, la zoologia e l '1a11a1to111ia c:omparate \1errebbero richia111a te 11ei ~orsi dii a.l1a1

tomia ttt11.ana e di fisiolog·ia.

Gli altri i11segu.am.e11.ti potrebbero r:i<lt1r::.;i èo111e segue: r 0 <llllliO: cl1i1111ica, fi sica, e a:uailon10.a; 2° at1110 : fisiologia e<l . s~ rci1.azio11i dii a11aito111ia cliiSpostc i.11 n1odo da f;,·olgere 11111 progra111111a coirrt:.lati ,·o; 3° an110: l)nitologiin e fnr1i1acologiia, q tte!--la 111legrat0 dag.li elen1e11ti clel1la n1art:eria J11eclica; cl11ranbe le ferie estive 111seguame11to ele•

1 ,

R. B.

COMMEMOR~ZIONI. Per una lapide in memoria del prof. Achille De Giovanni nell'Università di Padova. . .~lla memoria <lell'on. sen. Achille De GioYanm.i sara11no resi 0110ri llal R et tore de11''G11i\·er~ità di Pado\1a prof. Lt1igi I.,..u<:atello, che _attende

con ttn Co111itato .a JJa <irezio11e cl 'tttl'l la pide n1011u111en.tale da m11rars i i11 que11 'Ateneo. Il con. corso alle onor.a:nze post1111:1e sa1~a' t~n.a1111me, per-

cl1è tutti .r icordano con s1mp.at1.a. 11 ,·enerato e con1pianto tnaestro, ed il 1in1pi<lo ~ no pensiero C'linico. Achille De Gio\ra1111i continuò fin o all 'ultin10 la via impresa : la graud~ vi~ . .a11t:op_ol_?gica e cli11ica. Egli a\·e,·a cle~r~ r111111at1 1 pr1_11c1p1 f01nda111e1rtali d ella mo1iolog1n, es1)ouenclo 111 t111a parlL o·e11erale il tnetodo, onde \·a11110 e<>ndotte le oc;~er,7.azi oni e le es1)erie11ze .clinic11e .. N<:lla. specinlc poi er.n sceso ad esen1p1 ed a i)p]1caz1-0n1 pratiC'he Il lnetl ico non l1a cla es<;er c Ro1ta11to nn chimico che tro,·i formule, u,u batteriologo, che stemperi coltt1re, o un anatomista, che guardi la


(ANNO XXVII,

FASC.

14]

SEZIONE l>RATICA

leswne e"\·oluta sui ibessuti les•i : co?ì ii1seg11ava il Clinic6. Tutte quelle ricerche egli apErezzava .e ricercava, ma edotto però d·aJ.l 'esper11lenm e1~­ nica e da na!rioni altissime del metodo natu.ral1stico volev: che, alla ragione m-0rlolog~ca,. e allo ~tudio della indrividualità, \ 7 enissero nfer1t<:>. Nel mondo .eSlteriore \rarie so~o le cause che inducono l'uomo ad a.mmala.J.ie, m!(l tutite queste cause esogene 1 non operano sempre e in ugu.al maniera sulla individualità , 'llella qu1ale .p er ca~s~ en.dogene 1 legaite allia co,s tit112i.~n~, pr·e1Jidon.o ti p1 svariati e com.pJessi le molt,epl~ci f~r1!1e 111:ot?ose cliniche. Il concetto che 1?ure 1n cl1n1ca s1 .r1.c-0llega con la varietà e v.ar.1 abilità, è quello s·tes~o che im..forma il grande problema de.Ila morfolog·1.a g enerale ,1a cui m•eta è di iin\'est1gan: la orga' anamale . :iuzzazione e 1·1 processo ond'essa s ,,e venuta formando. Per ca11se S\Tariate relative all 'an1biente all'uso o disuso di funzioru, ad ec~essi coutim.~ti e violenti, o per ereditarietà, o per fatti acquisiti o indìi:i~ 1?~ fatti di ~ele.zi?~ie ne conseguono fenon1-en1 0l1n1c amente. r~fer1b1l1 alla \'arietà individu.ale. Sulla q nale po.i 11 fat~? 1~:­ boso aO'isce .svaria.tamente, a seconda dell i11div1<lu.alitàò stessa. l)erie,iò i processi della vita nlia~ata yanno assttme111clo atte~g-1 ainenti a fori111:= y,ar1e e c-01nplesse, ed offron? tÌpi di re~io:1i 0orga•ni~h.e diverse e multiform1 . Con la var1eta sono cl1:i11can1ente $pie~bi.1i fatti ln<?rb·o.si ~ 0:1;-;turbi tt1ttora incerti e i.ndeterini.nat1. Pongas1 'hl·e n,t e che la morfoloQiJa è .I 'espressione sintetica ~ella ft1nzi-0ne e dell 'orO'auo e cl1e org.ano e funz1on•e sono due aspetti : ~tati~-0, il primo; .dinamico il se<::ondo di un solo fenomeno : la vita. La 'morfok>cria perciò è i·ndic.e dell'evoluzione organica ed èòrisultato dello studio profondo del1'essere e della jndividualità: -0nd'è che dall0 forma del corpo este rj01"e s ia!Ilo c~11clot.ti. a. pe11etrare colla men.t e (edotta da: ~~~ri positivi della scienui) sino ~lla c~ll1~la pr11Ult1ya., , Da questa 11nromtnc1a la .va~·1e~a del! essere. Le varietà va•oo riferite a dev1az.101?-1.dal :tipo .nor~ male· si tratta <li clistt1rbi co11geJ11,ti od ered1.tar1 i1iell '~ro·a11izzazione cli q ttesto o cli q11el sisten1a od apparato org-.a11ico, o <l~ pit't siste~i 1~d appraraiti. Dist11rbi che, come rttenn1e lo ~t·egler, pos.sono origi.n,are dal g·ern1e, .ed app.ar1re ~ome al~ t~ettante variazioni spon,t anee od ereditate dai predecessori. . . Il D,e Giovanni pertanto voleva che ·~ s1 dimenticasse 1nai l 'indi vidn~ali tà e la ragJone morf ologioa nelle indagini S(111eioticl1e, per comp<?rr~ la ni0zione cli11ica second-0 ril metodo natural 1st1co: metodo del quale egli fu :J\faestro t:fficacjss1n10 e suadente. Genova, 1narzo 1920. Prof. Lu r<.~I :J\1ASSINI. Alla memoria del prof. Guarescbi. A 'forino si soi10 costi•tu·ìti u11 Con1i tato cl'o110~1:' e t111 Comitato esecutivo 1)er onorar~ la !i1·e~1·1a del :prof. Icil~:O G~ar~schi che fu cittadino antegerrJ.mo, studioso JJns1gi1e, maies1tro v'e~eriat~ nella Scuola di farmaci.a di quella R. U'?1t\7 er~tà . . E poiichè Eg1li fu anche soldato P'atn~, 111 M1nistro della guerra 11a con. g•eneros? pensiero c~n­ cesso il bronzo austriaco 11ecessa.r10 per la f11saone del rJcordo. Ora si raccolgo110 le adesioni che ov1111c1tte s i }Jrese11tano Hn1n erosissiJ111e.

425

NOTIZIE DIVERSE. 11...V...Congresso internazionale per la protezione della infanzia. I

.J • :

È indetto a Londra per iJ prossin10 sette1ubre,

sotto 1.'alto patrona-1:1) del Re cl'Ingltilterra. Verranno svolte le seguenti 1elazioni : ~ r 0 01.t estioni. ài ordine 11iedico : ..() L'dnfluenza del calo·r e estivo su•i latta11ti ; B) I.solametnto negli ia1nbie11ti destj11ati ai lattanti. 2° Q1J.estioni di i11dole filantropica: .A) Influenza delkì. 1n11tu;.1 lità 11clla protezione dell'infanzia (m11t11aJi1tà materne); B) Orgatilzzazione del•la professionie di bambi11é1iJa. . 3° Questioni di ordine an1Hiin.istrati1·0 : A) Proposta di un qltaùr.o 1ti1ùforme da a Llottars i i11 tutti i paesi J.>ier :l a co11seg11a ~delle relazio1I.i statistiiehe ·m·e diclte dell.c Oper~ cli protezione della infanzi~ : a) µer le cons11ltazioni di puericoltura; b) per gli asili e ]oc.ali di riu11io11e per ba1nbini; B) · InS1eg;nrunento dell'igiene .i nfan.ti.le alle · 111aestre ed ag1i alliev·j del.te scuole primtarie, secondarie, no,rmaili e nei licei delle gi0\1a11ettie,. Per ln.aggiori imfon11~vioni dirig·ersi alla signorina J. Ha.lfod, segretarja generale del Cong·res: so: 4, 'f avistok Square, Londra vV. C. 1

Per i congressi e le esposizioni di Monaco. .

Per i congressi e he esposizioni di lVIoD:aco l'1ii1c.ipa..to, ~ favore delle s tazioni te~o-ma.ne­ r alii balneari e c1imartiche, le Ferrovie ckllo Stato ha.inno co11cesso la rj.dt.1z·io1ie de.I 40 % al 6u % st1ll<: tariffi~ normia1li. Le tesser.e che h1a nno cl i ritto 0 1 rìba;sso (itar~ffa ditfe11e.nzriale B) sono rilascia.t e dalla d:elegazione ge11eraJe p.e r ii Co~­ g·r,essi e le .e sposizJi:oni presso il ~r. C. I. iiln l\tl1la110, e per i Cong11essi clielle Città .d'Aicque dail l '-omritato ital·ia110, 'da Palern10, 58 1n Roma. Il lVIinistro dell'interno 11a .impartito d1sposizio11i percl1è .i p.assapo~·ti~ siiana: !Ìl~scia1ti imnLecli a,t amente a.1 congr ess1stà nlt1111t1 di tesser.e. Propaganda culturale italiana. ~u!t1i1~a itaa t1sp1c1. d~l mi~

L'Istituto per la propaganda .dellq, l fa1ia1 sorto di reaente sotto gli

Bistro rd ella P. I., di F'erdinruido Mart1ru e di l lbaldo Comancliiini e .cl1e ha una ~gna sede ~ I<.oma in ' 'ia del Cm-t1pidoglio 11. s, si propone d1 intensifica.re in Itali.a e di far nota a.Il 'estero la ,,·i ta i11tellettu,ale - ita11aana, di favorire àl sorger~ e lo sviluppa rsi di librer~eJ di bi.bliotech.e , d1 scuole ·l Jbrar.i:e e di a1 ti grafiche, d1 promuovere traduzioni delle opere più rappriese11tative de.l pei1.~i.ero 1taliano, di istituire .p11e~i e .boq:se d1 ?tudio a f,a,~ore di sc1ittori, l.1bra·1, art1er1, del l1brC? e dii diffonclere 1'argan1ei11t~ 111.el mond.~ con 1uetod1 ingeg111osi e finora. i11toentat1, ma eh~ g·1a sta~no .Pe~­ ,esse11e in1iitati all'estero, ·l e proprie pubbl1c0uou1 tt nclotte in più lingue. . , . . . Org-ano ufficiale dell 'Ist.1 tuto e i 1. \'1 ,·ace pe:10c1ireo "bibliografico l'J .. C. S'. (I.'ltal1 a ell e. sc r.ive) e sarà i njriata pross1nm111e1 11tc la pttbb.l 1~az 1011e (li una s·e rie di Guide l'ibliog rc1ficl1 e c11v1 se 1)\:'11· . 1


It tiottcttNtCO

i11a lcrie, cl1e costit11irru1110 u11 vasto e compittlo bilaincio del contributo pontato dagli italiamii alla ci,•iltà universale n eg-li ultin1i decenni. L'Istituto sarà urta s1)ecie di Toitring dell a cultura: i soci, con una piccola. quota an11uiale: (L. 10), i;icevono gratis le pubbl.ieazio.nti del·l 'Is titt1.t o.

Per una nuova cura dei malarici. Si è costirtui;to a lVIiLamo u11 Comitato pro1110tore di• un nuovo metodo di cura dei mail arici. 11 clottor Antoinifllo Pais J1a p o.tttto otte11.ere co11 applicazioni f11gaci d·ei r aggi X sUJlla 1ni1lza clei 1nala rici, modifioazioni tali negli organi i11 cui si annidai10 i parassiti, da tendere poss~b11e t111a vittorio.;a r eazione dell 'organismo ed un ~on­ segtl!e:t1te ri sveglio delle energie diftetlsi~e, c~n1e 1)recisan1e11te accacle qttanrlo l 'a tnmalato viene portato a gra·n di alitezze. (Ved.i Gazz. d. Osp cd ., 1917, n. 84 e 1919 n. 88 ; An1i. d}lg., 1919, lll. 6 ; l 'o licl.} S. Pr., 1920, n. 9). · Le prove d e.l m etodo, controllate da O.llus.t ri scciien ziati e clinici, f11rono favorevoli, on<ie ci l Comitato, composto del sen. prof. MangiagaJl ~ , presidente, dari signor.i i\..lbertani1, Gavazzi, 1>·1rel.Wi, Sa:ldini, dagli onorevoli Valvassori-Perroni ·e Salterio, avv. 1\1 azza, segretario, :intende promuovere un la1rgo esp erime.uto di boni~a .n~lla zona ma1'arica che circonda Roma (F.1um1c1no, Ostia , 1ecc.), a f:fi.drélt11done, a.~Ia direzione ~el dottor lJais, per ricercare cosi ll valore pratico .della 11uova terapia ed applica.rla stt vastc'1 scala 11I1 ai1• • tre r eg1on1. 1

[ ! \. .NNO

XXVII, FAsc. 14.J

. I J?roiessori vieng·ono rjparit iti in due classi, COlll

rifer1mei1to alla lt0ro at1zianità; quelli ascritti a lla 1a. cla~se p~~piscono lo :;tipeD:dio . più elevaito; q11elli ascntt1 alla 2~ lo stipendio più basso. . Un ~-ecentc decreto ~el Ministero dellà pubblica i struzione e delle arti belle assegna alJa 1a classe i profiessori Richet, Pouchet, Hutinel, de LaJ:.> ersdn.ne, G ilbert, Roger, Nicolas, RibemO!lltDessa-i gnes, Quénu, Prénant, Widal, Chaufiard e W ei.ss ; assegna all1a 2a. iclass.e i professoni. Del·hct, l\1ar.f.an, Hartma .n n, Bar, Ma.rie, Broca, Teissier, D1ergrez, Lejars, Achard, Robin, Legueu, .L e'tuhle, Couveliaire, Caru.t, Beza11çon, VacqTu:z, Dupré e Jeainsel1ne. L'elevamento delJo stdpend io avrà effetto retroattivo, a partltt1e <lal 1° lugl'i o 1919. 1

Notizie sanitarie da Pietl'ogrado. Le ultime notiziie sullo stato sanitario di Pietrogrado sooo raccapriccianti. Sulla superSttite popolazione di 400.000 ahi.tanti si contano mrigliaia e migliaia di decessi; vi è UJlla teirr.ibi}e epidemia di tifo iesantematico; iiJ 9 n1arzo ,.1 furon,o 225 cas.i di peste asiatica. Si sta studi~ndo dli domandare ai gov.e rni 011·Lea·ti. d.i indurre n.l Go·verno della Repubblica dei Sovieti ad 1ammetitere la Croce Rossa, per itentare di sa1vare Piiieitrogrado che dall'attuale condizaone di cose è c01nda nnata ia,J la morte.

Sciopero di medici a Vienna.

.

Beneficenza.

,

La sig norina Laura J?ooo1111.i di

~ir?,

11?-orta a Spezia in .età di 25 anni senza eredi diretti, 11a lasciato erede UJlliversal~ delle stie sostanze cl1e ammonta110 a circa 100 n1i lia 1i11e, l a locale sezione dell' l\.ssooiazione contro Ja tubercolosi. 1

Gli onorari ai professori della Facoltà medica di Parigi. Con1e .abl>ia n10 già .ai1111t111ziato, souo stati c1cvati a 25.000 ecl a 23 .000 fr~11c111, 111 r apporto ro11 i·l ti11ca ro g·e11erale della \ 1.tta . •

I primari e gli assistei1ti degli ospedali cli · \ 7ienna hanno deciso ed wttuato lo sciopero ad oltranza.

Per la cura dell'influenza. I~a cc

Post » di D1enver (Stati Uniti d' Amerioa) l1a sta.bi.lito u11 p·re mio di 25.000 diollar.i per jl 111•edico che .SiCoprirà 1un r.imed1o per .l'i·n fluenza, l·a c.ui e:ffi,c aciia s[a provata dalla Foudiazi·o ne Rocke:fell.er e d a ll'Università Johtts Hopkins.

Indice alfabetico per materie. I /it.iasi biliane : errori p oss0.bi1i s11lln valutazione dei sintom~ . . . . . l'ag. 414 Longevità e costit111,io n e . . . ]) 418 408 l\1al.ar·iia: coltt1ra del para-s~ita » 41 2 414 . » 406 320 l\rialaria : cura fotodinam-i<'a l\'.Lanaria : profilass1 . . . . » 417 . » 4o6 403 . 1VIaki..ttie renali ed i11fortu11i . » 4 T3 l\.Leningococco : culture . . . . . . 4 13 Oac] usione intesti nin le : pruc1 u /,1on e e: a s4 17 sorbime111to di sost.nnze to:'sicl1 ~ . » 4 16 )) Salva.rsaiu a.rg.et1tico : valore 1..e rap enbico » i1 3 416 ni00 • • • • . . • . . . . . . Shock : sttllo . . . . . )> 4J 1 Cronaca del niovinlienrt:Q. 1)rofessio11iaile . » 419 Sifilide : r eaZJione <li Sach s-< ~ eorg·e per D e Giov a n 11i _A,... • • • • • • • • )> 4 24 » la diag11osi . . . . . . . . J)i1·senterie ac11te ribelli : appen rlicostoS1.Mrochetos.i i.tterogeua : cn~1. t1cn nliia seg11ìta da lava t11ra ~1 nitr.art.o )) 4 1:; T era pia : varia . . . . . . . cl'a r cre11to . . . . . . . . . » 11 3 Torace : tecnica della pl a st ucn . l~ncef;lite cpiclen1ica : for1ne cli11icl1ie . » , 41 :; 1'ossieana a .J ntestiuale . . . . .. E r11ia a ppen dicolar e extrap eritoneale con » 41 5 Tuber colo.si ,i.elle cr~audol .. 111e~e 11ter1 ch e )) 404 sacco at ipico . . . . . . . . 1'uhercolosi del t~11ue, ca11sa di occ111)) 409 I11flt1enza. : dist11r bi nient.'lli con secuti,·i sione intestina.le &cuta . . . . )) 417 I 11fuso lassati, .o . . . . . . . . . • 1'umord. primitivi dei cal~c i ren:' 1i I11segna 1nento m edico: p er l a riforn1a in Tncere de-1 cl11oc1eno : rln :tg-110~1 rngl1illcrrn » ~. P0zzi, et.i. re~p P ou1 a 1yio - S tahil. Pul. ..o\ n1m . Gne tra . Acti1wn1i cosi del col lo . . . . . Pag . . -\lcool metilico : nntossioazio ne da - . )) Anemia p erui0i,osa : disturbi u ervo i . » An euri srui tra umatiC'i : cura . . . » ....\tti parla mentari . . . . . . . » Belladonna ('Olti va ta: ricerch• farn1aco)) logich e . . . . . . . . . . )) Bro11copol111oniti : raclàolog ia . . . » Cl1i11ina : sol11bilità dei cloridrati . Gisti gassos~ dell':intesti110 e del p erito-

413 414

))

))


Anno XX-VII ·

Roma, 12 aprile 1920

fondato dai professori: FRANCESCO GUIDO BACCELLI

Fase.- 16.

DURANTE

SEZIONE PRATICA •

- -- --

REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO. L avori . ori gi n Ct:li : C. Goriui: Stù comportan1e11to ùel" Bactc1·1u1 u colJ,, uel latte Osserv~zioni . c liniche: P. Bertoli: , 'nlla. migrazione dei

vrotottoh.

S. Segagni : La pscudoascite n ei bam-

N ot e. e_ cont ributi

bn 1

• 1

r. .aguesse:

Della variahi1ità della ghiandola endocrina del pancreas e delle sne consegncD:Ze I'atologiche. - Chauffard e Grigaut: La ùisa~·ataz1one del paucr eas nel coma dia betico. _ J. Osborn l olak: C1:1IRURGIA: La pressione del sangu e pre- e post operatoria e suo rappor to con la fun zione renale. - MEDIOlN.A.SPERI?rIEN'rALE: ]\ C. Manu ·e K. K o,van1ura: ugli effetti della du oclenectomia. Accademie, Società mediche, Congressi: R. Acoadedemia l\fedics. di Roma . - Società medico-chirurgica di Mo-

S u nti e rassegne : MEDICINA:

dena.

Oir~~ti

.

d:i propi;tetà riservatt. -

Appunti

di

medicina prati ca: GINECOLO GIA : Cancro d el

corpo dell' utero d'origine placentare. - l .'ist crect,omja vQiginale n el trattamento della febbre puct·r1crale. - . I:a 01~r.a della .cl.isme11or1·ea, con i 1:n,gg·i . . ,. . . - .Nei caro1nom1 inoperah1l1 del eollo uterino. - · AN ••:S'rE~L\.: Anestesia generale eterea n elle operazioni di breve dur~ta. - L'anestesia genera.le per Jncr.zo clell' iutu · ùaz1one faringea con l'apparecchio cli- Drlbct. Post a deg li abbon ati. Cenni ~ i bli og raf i ci. Pnbblicazioni pervenuteci. N ella vita profession al e : U . Righi ; Professori da operct t ;\ . _ - . qrona~a

del movimento professionale. Amm1n1straz1one s anitar ia : Consor zi antitubercolari. Ri sposte a quesiti e a doma nde Nomine, promozioni, onorifice n~e. Condotte e Concorsi, N otizi e diverse.

·

È vietata la riprotlu1ion6 tli lavori pubblicati nel POLIOLIN lCO o la pubblica:ion1 di sunti

.., esst sensa ctt1&rne lt1 fonte .

111jg.làoran1e11ti, si·a i1npi1ega udo, gi11sta il 111io co11sig1io (2) par,ticolari c11ial'i tà cli, peptone 111e1l ~ 1>.allestimento dei terreni di ie11lt11ra , sia 11sa11tlo, S11I co1tt1•orta:ineoto del ~' Bacte1·i11111 coli ,, nel ·h:i tre a seconitl!rt dei ,t ipi, cult11rie i 11 broclo I~iebi g o i11 per il prof. <.~<> STA~Tl ~O ,;onINI, ncqua pepto1111 zzata co11 o senza triptofa11e , sia lliretto re {lel L ab cJr.atorio cl.i Ba,tteriologia n1ett€1:1do .in ·evitlenz.a la r,e-.azi.011e p.~r clnp1ice \'Ì3, e.lol la R. Scttola 811p1e:riore cli 1\ g·ricolrt:11rra ci1oè col processo Salko\vslzy a 1•1'.aciclo solforico cl·i .l\Jila110. e col 1)rocesso E:l1rli1~i1 a l la 1)aracli1111e'tiJ.n·111i<10hen val de icle. I l biochi1nis mo clel Bactcriunz col-i è fr.a i più U·llO (l ei l)ll'Uti di 111ag·gio.re COUtest.azion.e l'Ì · discussi, com~ lo attesta110 la ri cca lettei-a tura 1: liet.te il comportan1en1to .clel B . coli ne l latte. le l1umero.se sottospecie e ·varietà a c1ti 11a clato ì\I~11.tre ji1 origine 11na dielle caraittieristiche esluogo. l>roprietà che per a lcuni at1tori sono fonda.mentali, per altr-i sono ,acc.essorie; •al tipo che ,.... s<:11z1i.ali per c11i il Coli si <liffer·enziava_ cla altri g·èrtni si tnil:ari ·e seg11ata.1nent1~ dal bacillo c1e.l tise1nbrrundo i l p1ù diff1tso , risponc'Le a·l prisco no1nc di Bacillus coli co1n1n-11,n,is, .s·e ll·e è a.gg.it1nito fo era, co1uor1n emente a llo sco1)rirt ore Escl1er.i.cl1, l:a propri~tà di coa1g ttl are !i l latte ; 111 seg11it.o €Ssa u11 altro, per la s u•a 1nagg,ior freqt1e11za <l1enon1i11.ato Bacill1ts coli con-imu1iior ; s pecie che pr.i ma t; a111.cta.ta ·perden1clo ta11to del proprio sig·111:fioato erano c lassitica te separatamente, .con1.e il B. lactis da essere da taluni m essa .fra le ac.cessorie e cl~ ai!roge:nes, il B. acidi lactis Hupp e, il B. cloa- tal 'altr:i p erfino tra1Scurata del tl.1tto fra i criteri di.agnostici del g·rttppo (Neri) (3) . Ciò· deriva clalcae, j 1 t)roti us, \re11gono ualora congl ob1arbe i11 t111 1.e jncertezze in c·t1i si rlib.atto110 g·li .at1to ri a pro111edesin10 gn1p1)0 detto « cl el Colon» (Roge r.s) (r) posito di &i11g1oli .tipi 1dri. Co li che ora co1ag11ìa11 0 o de11a « 1nicroflora i1ntèsti11ale ». l~ le coutrovietC"cl ora 11.011 coagu·ln 110 11 l a.t te . C nri os~ è la disic fria. gli inves tigatori s'i1npegnano t.11.tta\' ia, , ·ersa ca:-d:;ti.ca recarl a rlag-l i At1tori ; l(o11ri c11. ('1) , la1lchè .l a defi11izio11e (le 1 genere incontra l1101 teche ha fatto 11110 degli stt1di pi ù es.a urie11li soI'lioi 1notlificazioni. 1)ra 2387 s tipiti, riclnce .~111 .:!4 14 % la i1ro1)orzion e 'fal1111i cli spareri so110 stat.•i già app i.arl!ati m e1·1cleg·li s tipiti di Coli che 11011 coagnl~ n o i l latte; ~<~ perfez.ionan1e11ti n ei 111etodi di i11clag ine. Così 11è 1Tk'111ca chi continua aL1 assegnare .nl poter~ accadde 11ei rig.it::trcli c1e11a prodttzi.o ne del l'iuducoag·l11.a 11te tt11 yalo1 e, se J1on n ssol u l o, certa· l o, la c11i .cl etern1i1 Hl7.'Ìonc f1 ~ s nl)1to JJrogressÌ\'Ì

LAVORI ORIGIN AL1.

..

1


f !\~~o

IL POLICLINICO

111c11lc i)rob iti"·o l)Cr cara.t tiurizzare .i C'oli cli ttU:t deter111i11ala orig i 11c; n1a pttr c1u.i i·l di vario non I)Otrebbe essere p.iiì stridente, i1nperocchè, ad es., i Coli Jecali sono p.cr alcttni i più costanti a coagt1lare (Crossoni11i) (5), e pe1r altri 11nviece sono i .n1eno costan.ti (I<onrich). • A -chiiariire e dissipa.re le di~r·~panze, si possono ri11·vocare e la temperiatttra di incubazione che varia dai 3 71) ai 46° C., e ld durata .d ell 'osservazioue che \'a dari. 5 ai 15 giorni, e fors 'anc·o la qi1antità 1deltn. semente; t1ta sopnaitutto ho pensaito possa gio\:are un accorgim ento di rt:'e~ni­ ca nell 'a llcs.tin1e11to delle lat.toc111tu.re, che gjà era scat11rito dai n1ici st11di sui iennenti I.a ttici (6). 111segnai allor a con1e il co1np0ritan1E:111to dei fer111enti 1.at,ti<:i n ell e lattocUJlture. fosse rli\·erso, a no~·1na cl1e il 1aitte e r a stato s be1il:izz-ato blandan1e11te in guisa da conservargli 11 proprio colorito bianc-0, oppttne J-•roif ondamente in g t1isa cl a farg·li ass11m~1.,c una tinta bruniccia c he si acco1np.agna a d una modificazio11.e ch·i,n1iaa, per ctlii ne \ iene pregiudicata l 'attiitttdine alla coag u1azio n,e mediante presan1e, r)ur :rnantenenJdo ]a ooag11l.3bilità ·medira nte acidificazione. N e viene che d f1erm~rL~i Lattici foriteme11t~ acidifìca11t1 sono capaci <li coag11lare t a11to il latte bianco quanto il })r1111iccio ; :i1rvece i fern1enti lattici debolri aciclifiac.'òt ori coag·ula110 solan1e1nt·e il .11aìtt.e bianco J)E:rc11è, pi~ r rappre11dere il l atte , abbisogna110 d<:'11'a:i ttto d·el] ',e11zin1a pre . an1ico, cla essi elabor ruto, il q t1a1le 11011 iagiS<.'e sul ~1atte l)rn11iccio. Orbe11e : nnalog·o atteggia111ento io ho osS:e1--,·ato fra i Coliba,cil/,i che cla l1111g~ 1),ezza ''~.do isolando i1elle mie Ticerche s1t1la n1,icrofio11a d·el latte, de-Ile feci e dei forng·g·i ; cosicc11~ ho doY11to n10c1ifi.care il .111io gittcl izio· di ~n11i ~1ddietr o (1894) (7) , 111 ct1i ,a ye,·o classificart:o il c·ozi f11a i batteri 11011 presa111ig·e11i. Per tn1 via sono gi ttnto a ra\·,·isa re ùt1e t i1Ji di col·i che si differe.nzia.no nettamente J)é.r il J) Otenzl.ale d'acidificazione: il tipo che c-0agt11la soln1nenre 11 1atte b i1anco, 1ua 11r0n l 'imbruuito, arriv,a iapp,ena a l)rodnrre · 1111'acidità lattica , attorno al 1 /2 % ; 1'altro tipo, cl11e coag·u la anche i1 laitte bru11Ìccio (sebben e e-on s ensibile ritarclo st1l ln1tte bian00), prodttce n11'aeicli.t;t .lattica dall '1 1/2 al 2 %· Vog1iasi 11otare cl1e le Jaittoct1lture sono te11ute per 15-45 gior11i a11a t e1nperat11ra ùi 38-40 C. cl1e, ·a 1nio a\' Yiso, è la pìt1 opport1111a, \'erosin1ilm1:11te perch l'• agè\-ola l 'azi-011e clel r·resa111e; a\-\7et.fasi i11oltre c l1e la ~itolazio11e del] 'acidità va eseg·t1i.t a it.e-n1p~sti,ra1nente, i)erchè in ~eg1tilo certi s tipiti tli Coli 1>1·esenta110 il fe110IT!1E 110 della re,·ersio!1e clo,·uto a lla pro~luzio11e cli 1;.,ostanze a reazjone al<'alin a , fe11omeno cl1 e è per l 'a1)pt111to frequ.enit e 11ei Coli J)it1 acidoge11i g·iacc-l1è, e~~enclo es~i ancì1e d pitt :lciclores-iste11ti, le loro aiti,·it \ j)os.;011 con li11111re a 11 cl 11~ c101)0 la ee"~ n~iun L' <lelln fertn l'nLazionc clrl latlo:-;io. 1

1

1

1

1

XX\'IT,

FASC.

rsJ

I miei nccerta1ue11ti 111i a t1torizza 110 a solleYarc il sosp etto cl1e la maucata coagt1lazio11e del latte, osservata d.ag·li ""'~. presso molte razze di Colibacillo1 sia da attrib11ire al fat·to di avere esper11ne nitato co.11 latte troppo profondamente sterilizzato; questo sospetto è tanto più ·g iu.stific.ato 1u quanto pochi s on-0 gli esperimentatoti che indi~ario il piiocesso di s.tei-ilizzazioue adottato e ~nolti sono i trattati di batteriologia ehe l)resci-1vuno di s t eriJizzare il latte a .t emip.e ratu.r e tali da alterarne .11ote,-,01me11te ril eol1o rito. F:atto ,sta che i·o non ho .ancora in.c·o11trato ttn ~ppo di Colibacillo che .non abbia coagulato il latte sterilizzato bti.anco; non s?lo, 111a sogg'iung.erò che, av1e11do sQttopost.u a contro:ll-0 parecc'hi stipiti di Coli e di (.'olisi1nili pro, e11i enti cla la boratori itJalia'lli e stra11ieri, li .t rovai dotati cli potere coagulante, co11tra1·ia n1ente all'affermazjoue dei colleghi che me li a\rev,ano favoriti. 0 ::.:;s.e r\rai, è vero, talora, u11110t é1\rol.e ri·t ardo nell.a coagulazi1<>ne, 1nass1me quando l1a t emperart:11ra di ii1cubazione era rimasta al tlisoitto dei 38-40 C . ; l11a i11 tal caso basta·ra sottoporre le l a.t toc.u lture, do·po ~-10 giorni, acl un te ntte :risc·a1èLament,o p1erchè si a:app1-.enc1ess€1110, cl appoichè in it al g11isa ,·eni\1.a agevo1lata l'azione clel:l 'enzima presatn·ico. (Ra1T1tne-nto, a questo proposito, lo stratageJ11111a 1cli a leiuni _t\11tori cli indagare la coa.g u1abi.lità delle ct1l t11re di 24-48 ore, I'Otrt:andole a roo°C .). Ne c-oncl11do ch e ]a proprietà di coag·ul.are il lat te sterilizzart:o bianco può b,e11 :fig·urare fra ~ criteri diagnostici clel c·oli. • 1

1

1

'

1

1)

U n'.altra c:-011st at a2ion1e, al•la qttale 11a11no co111dotto quest e n1ie ric-ercl1e , si è cl1e i dt1e tipi ~n:accen 1~ati cli Coli no11 sono i1gual111e11te e i 11 ùiffe rente1nente distribu..iti n ei ,·ari an1bie11ti: latte, feci te foraggi. ì\Ientre ho riscon.t ra to che :nel latte siffatta <listrib11zione è mute,·ole, 11el senso che ta11ora preYiale un .tipo, t alora. preYale l'altra, e talora i 1dtte rti pi si eq11ilibr.aoo, in,·ece uelle f e-ici, tanto b0Yi11e c1ua11to un1ane, 110 tro,-~to ttna costantè 1nag·giore abbondanza de] tipo di C' oli a tlebole pote11ziale aci.dificatore, e ne i fo1·:1g·gi j.11vèce t111a. costante maggio re 1a bbon1dnn, .n clel ti po di C'oli a forte potenzi.a le aèidificaton~ . Q11.esta co11statazi.011e s uggerisce di Yerse cons:cler azio ni cli· orcline sci~ 11tifico-pratico . In prin10 Jt1og·o \:ie1L fart:to di domandarsi t111a s11jeg·az.io1~e clel cli,Terso llal>ila,l u111 id ei (lt1e ti1)i cl i e oli. La loro '.rariabi le propor;,io11e nel 1Htle J' UÒ essere fac ilmente n1es~ i1·1 rapporto colla Yariabilità cl1:>:lla .clttt)lice fo nte di i11q111nazionc n1ic robìc(t a cui il lrutte , ..a soggetto, la contatJJ i 11azione fecale e la eo11 ta111 i na1.ione f orflggcr.t. ~fn 11 contr1 to fra il costa11i e preclo111inio n11111(rico <lel tipo , -igor oso nei foraggi e <lt·l ti1", 1

• •


f .\NNO XXVII, li'Asc . 1.sJ

SEZIONE PRATICA

clcbole l1elLe feci bovi11c non lro,·a t111 'a1)parc11te ra.gione se non s up1)on·e11clo t111 iprocesso di :atte11uazione fermentativa ~cidiogenica clel C'oli attra,~erso 1 'intestino; s iffa .tta ipotesi artte11de 11at11ralmente la ratifioa sp~rimental~. Pera] tro a n, che ~ Col,i delle feci Q1:1na11e s t anno atd 1aittestare che l'intestino non è l 'an1 bie11te p.i tì favore·vol e a lla :loro a ttività a.cidogena. In secondo ·l uog·o 1net1'.e conto tCti po rre 111 g·11arclLa ch1ei, nella rLcer ca del b. Coli 11ell.e acq111e co1ne indice di coutan1i11::iz·1 one organica, può tornare utile be11s ì d'interrog·a r e 11 potere c0iagnJ1ai11t e del gern1e s u 1 la tte , p11rchè però s i abbi,a c11ra di 11sare latt ~ n on profondame11te ste.r.iilizzaito ; se si 11sa la.tte bruni.~cio , si c-01·re pericolo di traSC't1r.are la presenza di Co l i di provenie n za .animale e di dar peso ii.Yv~<'e ·a Coli di proveni1enza vegetal1e, i l c ui sig nifica1t0 infi cia nte è aissai nli11ore.

... * * •l•

OSSERVAZIONI CLINICHE. · Sulla mig1·azione dei proieitili. per '11 dott. PIETRO BERTor~r, Dirigente la Sez . Chirurgica del·l a Polia1nb11l a11za dell'Ospedale U.g·olani Dati ii1 C·remonia. Nella letteratuira d el periodto di gtt•erra, 1basatie s11l fatto ben conosciuto 1dlel1ia 1uigrazion1e degli aghi, si trovano mttmerose osservazioni 0ompro·v·a 11ti cl1e anche :i proietti li godo110 d:i questa prop rietà, in rapporto a.Ila sede, ove ven gono a fermarsi . Così troviamo descritta l a 111ig·r azioue dei proi ettili n el ce1-viell ò 1 nel canale n1idolla r e , nelle articoliaziotlìi, .nelle oavità s ierose, neglii organi • • • • • cavi, n e1 vasi sangu1gn1. Il caso, che vengo s11ccintam e11te a descrivere, verrebbe a confern1are quanto altri hanno asserito.

Conclucl endo, queste mie rice1·cl1e cli111os.tran10 : Il 24 m ar zo r 918 1e11trò 11el mio riparto cl1irur?"ico certo A. P . ferito da pa.llotto11a d:i mitr.a gli.a1° Cl1e il b:t cil,l1ts Cor'i pres·enta un cli,1e1·so trice cl'areopla u o al quadra11tie inferiore s1inistro co111 porta1ne11to nehle latitoculture, 1a seconda diel d{ill ' addo1ne d1l 22 febbraio 1e proveniente dalla 6" su<> potenzia.le aicidoge n-0; per cui si possono ,.i\.mbulanza Chirurgica, d·0 \1e , con statati fatti · stabilire due tipi di C'oli: 11110 ·a cidifica11te ,,ig·ope111etrazione, er a stato sottoposto a laparatotnta con ri.parazione rli rrtolteplic.i 1esioni del tentte. roso che coagt1la ieùnC'h e q11ando il latte h a s t1b1Il gforn o dopo 1a s11a ei1trat a cominciò a d acto, per effetto del1:l s t erilizzazion e, mocti fiooziocu sare dolorabilità a ll a tninzione con orine lim11: t ali rla acq ui s tare 11na t:inta brttniccia; ttu a l JJide e ii1 qua11tità nor1r1a1e, cosich è , c!'eldendo µotro tipo aciclifica11te debol.~ chè arriva be11sì, col tesse trattarsi di una liie,,e irritazio n e del collo vescica.l e, mi li1nitai a.ll a sotnministrazione cli conoors o del s uo enz·ima presamico, a coagulaxe, urotr-0pi11a associalta a rli et a l at tea. 11 gio11110 appurcl1è p erò 1il 1atte sia C'onvenient~mente 1-ijsparpresso, essendo acitml{·ntato 11 dol ore ieon .es ten11niato i1el J)rodesso cli steri·lir,zazion·e, così da s ione a l peri11eo e per di p.i ù 1e ssendosi unito un co11seryare il proprio C'olorito bia11co . I~ 'i dreral e sen so rli cJ.ifficol tà alla t1scit a .d ell'orina, procedo cosl d.a 11-011 ric hi edere proeessi pt"l()f•o.ndi cli .sste- nic1 un es a1ue sio1n111ario est·er no d1ell'uretra, col qu.Ri1e ri esco a p er C'e1>.ire rli~ ti11tamente un corpo 1i]izzazi,o ne; • • s olido 11e1l'uret ra n1e1nbra 11osa. Pensan1cl o aUJa· 2° Cl1c l a distribt1zio11€ rl ei d11e tip.i d1 (~oli 1)r oba bi Jj tà di 1111 calcolo C'erco con cl·e~1 cate n1au·ei \ra ri .a1nbie11ti si manifesta C'On 1111a m ag·gior , 11ualità cli spos tarl o , ·erso 11 n1e:a1to, ciò ch e m .1 riesce lnolto faicilm.ente : s ol tanto i11 sostituzione frcc1t1e11za 1del .tipo \'Ìp:oroso 11ei foraggi e d el tidi un calcolo '1iene es1)nl sa 11na pallottol a di mi})O cl eb ole 11el le feci bovi11e ed u1na11e ; tJie.l latte tragliatrice. , ] a propo rz.io11e è mutevole ii11 ro1154:-g11e:nza della Nel periodo di degenza all a 6a A1nbt11a117,a Chidttplic€ vi.a di OOJJ.tami:nazione .forag.get:a e fecale; r11rg-ica venn1ero pra.t1rate di,·erse indagi 111 r a{liol ogiche, di cui1 riporto integ-ral mente i l veperto. 3. Ch e daill 'i11s ieme delle osser vazio11i fatte 1° Reoerto 1n data 22 febbrai o : « P a:11o.t tola cli \•ie11e .ad 1e;Sser e j·afforza1to il ,,-ia;l()lt'e diagnostico n~itr.agli.a trice entraJta nel. q uaidra11t e inferiore sic1el potere co::tgt1l a11te del Coli e s i rend1o no Stt- 111stro dell 'addomè e prec1 s an1ent-e a quattro censc~ttibili di appi:a nan1 e11to ·m olti dispareri s111timetri a ,l l'interno della snin a iliaca di si111.str~ co11 tragitto verso destra, i'l b asso e l'i11ter110. ed 1'a rg·om e11to , m ass i111e 11ei rigttardi de~ g i ttd1r.1o . . . arrestatasi s ubito a sinis tra cl ella line.a n1ecl.ia11a 1g1e1111co sttlle acque . a livello c11el l.a J)ti111a ,,ert ebra sacraiJ.ie . U11a f11g·g-evo1'e rac1iosieopia obliq11a 1d'i111os1t1·a cl1 e la p al lottota è molto r·osterio11e. probahilme 11t e prelS80 BtBI,TOGRAFI:\. o sttl r etto : n o11 si es cl11de che possa ess et'e p ar- ... zi.almente infissa ne'l sacro>>. (1) « Jour11. af i11fect. Dis,eas . », 1914 , 14°, 3°, 2°, ~ 0 e 4 ° Reperto i·n data rr, t5 e 2 1 marzo: p. 411-47.:; . << l\1o1teplici e co1nplesse jndag-i11i, res·e guite però (2) <e Gior11. R. Soc. l t. Ig:i,e ne'n, 18q3 , 15, n. S· seu:r.ai som1ninist1·~zione di· sost anze opach e, ci « Ce11trttlbl. f. Bakter >> , 189:), 13°, p. 790. conducon-0 a d amme ttere, che la pa1lobtola, mo(3) ccl~'Ig·iene 1\tfoc1E."rnan, 1915 , 8° , 1i. 2-3-4. (4) << I~lin. J al1rb. » , 1910, 13°, p. l-1 24. t.1ilissima, s i trov i probahiln1ente in 1111a delle (s) cc L'Ig;i e11e Moderna>) , 1918 , rr 0 • n. 8. ullt:i me an seJ del tenue >> . (6) R emi. R. 1..A,..irc . Liln cei, 1917, 26'>, p. 195. D ai suesposti esami radiologici e · dalla storia (7) cc Giorn. R. Soè. It. Ig·1ene », 1894, 16°, n. 4. parrebbe e '\tidente che la pallottola dal qttadrante

?-i

1

1

1

1

1

,


IL POLICLINIC{)

iuf.eriore si11is lro dcll'adc10111e s i fosse portala fino al sacro e, segue11do poi un decorso retroo-ra0 do, fosse arrivata i1n vesçic:a.

Il caso in discorso ver11ebbe a s trffragare le osscr\razio11i fatte da a 1t1-i, se 11011 i nsorgessoero ac1 t111 po11dera;to esame dell e obbiezioni, che possono {listrttggere l 'i p.otesi d·ella migr.aziorue. 11 primo esam e r.adiologico 11 021 è certan1e11te stato molto .a ccurato, forse ·p er le condizioni del paziente, 111·e11tr.e si sa come t111 responso sict11--o 11011 s,i a che cil frutto di t111a attenta e minutia os. servaz1one . E q ni i osser\·azio11e scrupolosa è più che necessaria clata la 11011 seu1pre faicile possibilità di ottener :: t111 'esatta proiezion·e ort·o gonale, che, a'11c.l1e p ·e r l1e ct1rve fisioloe-i<'l1e dello sch1el1etro può ~ ' far a p1)arir1e il corpo estraneo a liv·e llo di partii sch e11etriche o di org·a11i- posti o più in alto o più i 11 ba-sso. N 011 è ,d a trascurarsi poi anche il fatto, cl1·e i ' fisceri conte1111ti 11e-l h acii·no po.5sono modifi c:are i loro rapporti collo sch eletro. Difa!tti sappian10 da11' ~.\.J1ato111ia topografica colìl·e i rapporti1della ,·escica e <lel retto possono es!'ere 111t1tati dipend·e ntemente dalle funz:ioni fisioìogiche. · . La vescica v t1ota è ii1tra1)el v1ica 1e sta compJ e, tCl tne11te dietro i pubi : se piena s i sposta 111 <!1to occupando t111a p rirte 111ag·g·iore o minore clc..J.la p _orzio11e sottoo111be11ica1e della . cavità .adclomi11al1e : s'i11te11de c:he a questo· spostamento r1;ende patite ancb.e il 1«e1:to,. il quale, vuoto, è riclotto acl 1111a <'av.it~ "Yirt11ale, p:eno può assu1ncre dimensio11i t~l~ 1 d .a portare compressione s ug·li organi vici11i . Si capisce quindi cl1~, q11an(lo i l retto è ·vuoto, 1 ~ vescica, :anche se 1Jon è piena: può acquistare r.1pporti di vici1ia11za 1naggiori collo scheletro él11che posteriorn1ent::-. Da r::iò la po ·s.i bilità di riferire :ttn corpo stra11ie ro ju ' 'ici11anz..'l dello scheletro, 0:t1che se i111ìsso i11 \ 1 escica , tai11to pi1ì che pe1· contraz'io11e cìella stta pa1·ete p11ò a ..versi un 'i1nmob.iliità co1111

1

1

1~1eta.

Nè pttò invocarsi ! per iescl11dere tale possibilità, 1a mancanza di e-n1at11ria o di disturbi soggelti,·i 11ella 111i1jzio11e, percl1è o il proiettile 11UÒ essere per qunlcl1e t empo rimasto incttneato 11 11.a parPte clelln ,·escica, •.>ppure, dato il suo calibro, la stta s uperficie liscia, la stta forza vi,ra, 1111ò a'rer determi11ato 1111a lesione t a·le, capace cli essere riparata i1llmediatau1ent<: per la disposizio11e ~p ecia1e dei fasci rrittscolari, costit11enti la parete dell 'orga110. ).Kt n1au~a11za •li cli..slutl)i sog·gclti,1 i ne11a lni nzio11e e che 11el 1nio caso 5•)110 comparsi do1)0 circa riuara 11ta g·iurni è data dal fatto che iil proiettile, alla s tessa guisa di ttn semplice cal-

colo, ri111ase sempre p1eso tra le pliche della 111ucosa, senza toccare 1'apertura 11retrale. I tre altri 1:"'epe1tti, che diedero wna n1obilìtà abnorme del proi.etti1c, d~n1ostra110 chiaramente u111'errata tinterpre:taZ.'io11e kadrios.~oplica, poi-cl1è u11 corpo, che tro·vasi libero in qualunque porzio11e dell'·i111beisti110, si mttove sempre i11 ra1)1)orto. all 'ond.a p erist a ltiC'a, cl1e ji11prime u 11 1110\rin1e11to quasi ~011ti11tt·o ~ pr·o gress1vo associato a quello di i111i.alzctme.:1to e c1 i abbassan1e11to seu. ' za invoca.re il fai.to banal e, cl1e cioè, se il proietti le fosse· stato nell 'i·ntestino, sarebbe, secon{l-0 la leg.ge naturale ) ttscito per le. via normale. Se imvece si osser\ra un corpo straniero libero in vescica, contene11te &e~ 1.1qui.clo. esso può s11bi·r e deg11 spostamentì forti, sia per i n1utamenti di posizion e del r,.azie11te, sia per la contrazione ciE11a muscolatura. Da tutto c-iò si può dedt1rre con1e Ja migrazio11e d·el proi1ettile, che sarebbe a tt1fta priin1a ba11ale, è do,ruta pr0babilmente ad interpretazio11e errata dell'osser vaJ!.jone racliologica, forse ii1 dripendienza diel .ferito stesso ; poichè 11011 si potrebl1e spiegar.e con1e un corpo estraneo, così regolare di superficie, avesse potuto esercitare sopr't un org·ano così mobile u11a pressione tale da cloeiE:rminarne l'us11ra della parete e tanto m en10 si può in,:ocarne il suo peso che l'avrebbe fatlto precipit<i:re ·in 11110 sfondato perito11ea,le. No11 ho potuto ·leggere la comtt:nicazione di Legt1et1 sop1«1 ttn caso del gen<'re e qrtindi 11on sono autoriz7ato a critich~. Mi si permetta però di dire pocl1e parole, cl1c possono spiegare il fatto, risco11trato in altre rcgio11i, e che ven11e giudicato co111e t111 feno111c110 .. • • • # ct1 m11graz1one . È detto che nel cervello i proiettili l1anno te11denza a portarsi 11elle parti . più d eclivi e a questo proposito furono riscontrati in secondo tempo 11ella fossa occipitalt>. Certan1e11te si sarà trattato idi proiettil~ ";:o1uminosi, poichè . i pi~o1i . n1ainca110 della proprietà necessaria, perèhè av\·enga lo sposta~ne11to, la p .~santezza , dete r111inante l1ei pt1nti compress·i ci.ci processi distruttivi, ai qttali Ja so.5t:auza cerebrale più di qualt1nqt1e altro tessuto, va facil111ente soggetta . Non esige una 1ni11uta spieg·azio11e- lo sposta111e uto dei proilettili r1loeYato Jtingo il canale n1i.c1o1tare ,. 11elle ca \~ità sierose e i1~1Le articolazioui, dC\,·e artiche ttn proiett1le d1 111eclio volu1111e, ·può portarsi nel pttnto più decli\'e, perchè 11 n1i(1o11o spina1'e, i)et la sua costitnzione, facil1nc11l<.: ~i lascia depriu1er~, e nelle al tre cavità r'\?sla ?nyorito da co11dizio11i analotuicltc e fisiologiche r•roprie e rlelle (avi tà ':>i erose e delle articola1

.

.

ZlOlll.

Per c111a11to rig11artla i \'asi ~a ug11ig11i tro,·o


I T.-\.NNO

XX\ ,.!I, FASC. 15]

SEZIONE PRATICA

111enz'.onato il ca~o di Grand~érard cl1e estrasse ,dalla ·v ena fen1oral 1~ ttu proiettile, clapprima inlracardiaco ; ness!..1 1 accenno ai ,·asi arteriosi . F~ <'ÌÒ ben si comprende, perc:hè 1111 proiettile intracarcli.aco })roiiettato nell'aorta, ricadrebbe per ~roprio peso n el cuore : forse potrebbe, a guisa <lli embolo, gi1111g(;re lor:tano 1111a scheggia picéolissi tna. Ben diverso si prèse11ta il fatto attra,·erso le vene, e pr0cisame11te per la cava infeTiore, dove il ·pr.oiettiJ.e caduto segue la l egge di g-1a\."'·ità con scarsissimo ostaLolo da pa•r te della coloniia sanguigna ~: ite risale. )Iegli organi cavi del tubo dige11te, con1e l 'esoÌ'l.go, lo stomaco, l'intestino, il proiettile passa f~cilme11te per alterazione deLh sotti•l·e parete nel l'ttnto cli aderenza col tessuto od organo su cui t: arrivato il proiettile, alla stessa guisa di un calcolo, che dia.Ila tistif€llea può cadere in di,·erse fiOrzioni del tubo dige1 e-nte . Da qt1este co11siclerazi011i emerge chiaramente il fatto già a111nuuciato da altri, che oioè la migrazione <lei proiettili si.a n1olto rar ~ . _.\11zi, io .:.orei per ritenerla i1n1)ossibile, a me.no che qttesto feno111eno •Potesse esser e osser vato in seno a tessuti resistenti, co111e a vvtiene per gli aghi . 1

1

B IBLl OG RA Fl...-\ . GMBRÉD.\_~.\'"E ET LEnutJX LEEARD.

extraction des pr(lject1les.

L ocalisatio1i et

Collectio1~

Horjzon,

i917.

1~EGVEU, citato da 01\IDI,ÉDA~i'\E. <.iRANDGÉR.\HD, citato da 01\1BRÉDANNE . B.\.RTHÉLE~rY . La 1nig·ration des projectiles

- --- -..

43I ~

'l'ale sindrome clinica in ·v ero molto int eres· sante, era già stata messa ir1 rilie't;o in 1prececle11za dall '_.\Ilaria .n el 1903 i11 t111 piccolo pazie11te, e resa nota tre a111ni dopo, i111Sieme ad u11a second.a osservazione. I11 eutran1be si trattava di batnbini, l'uno m.aschio di dt1e .anni, l'altro ien1mirl!a di tt·ndici 1n·esi, il prim.o dal gentilizio imm.u ne 1)er .quanto poteva essere in rapp:0rto colla tuiberoolosi, la seconda d1al ge11tilizio •tarato. T11tti e d tùe in .s eguito ad errori dietet ici 'commessi dtl!r•a!nte l'allattamento, a\·evano softerto di diarree ·osti1nat€, cou co11se<'Utiv-0 deperimento organiieo e ,n otevole distensione dell'addome . Sottoposti anch'.e ssi alla laparotomia, .perchè 1itenuti ·affetti da ascite di natttra tubercolare, non presentarono, come nei casi del T-0b1'er, alcu na tr.aocia di versamento peritoneale, e nemmeno segni di l·e sioni tubercolari nel peritoneo. Osservazioni oonsimili ven11ero fatte in seg·uito an0011a dall'_L\..llar.ia, d.allo Schn1id, Stooss, da Jo\riane e ·d a R·e:an,o, romplessivamente 'l)erò tut t'ialtvo che numerose . _..\.d esse desidero ·o ra aggittnger·e le mie i11 11u1uero -di qttattro, allo 1scopo di portar e u11 con· tribttto al1a casistica clinica de11a 1Stndr1o me pseuc.loascitica, si1ndrome ben defi.nit..q, ma che talvoita l)ttò essere erroneame11te i·nterpretata. 1

1

OssERYAZIO~""E

I. - Numero annttale 205. I ..... Carlo, <li ainni 5; entrato il 2-5-1915, us~ito

il 22-5-1915 . Gentilizio immUJDe . da11s .1 riani1iesi re11iota: Bambino nato a termine l' A bdonien. « Paris l\Iédical >), 1919. da p.a:rto fisiologico. Allattamento materno sino a tredici mesi, dentizione a n·o ve, deambulazione a sedici mesi . Vaccinato .. iall'a11n.o con esito posi ti \ro. Distt111bi i n testinali dalla 11.ascita. A narn,1iesi prossima : Da circa un anno .a lvo di.a1--Poico, aument o di volttmle dell'addome, deperimento organico. ÙSPEOALE I NFANTrI.E >REGINA :i\ifARGHERITA TORINO. Esa1ne obbietti-va: Nutri2JiOt1€ genenale assai scade11te, peso : k·g r. 11,400 1pa1111icolo adiposo, Sezione l\.1edica diretta dal prof. E);RICO ~lBNSr. 1nus.culatura -p oco svilupp.a ta, scheletro rachitico. Edemi alle palpebre, ai piedi e !alle giambe. MiI.a pseudoascite nei bambini cropoliadenof)atia. Polmoni e c11ore uorm.al i. Addome ingrossato : ci•roomf. ombell. cm. 53, sopral)er il dott. SIRO SEG:\G~I, assistente. ombell. ~m. 57, sottombell . cm. 49. Distanza xiCol mome di Pseztdoascite seco11,daria ad en,te- foom·b ell. cm. 12,5, xifopubica cm . 22 . Rete ve11osa superficiale evidente, cicatrice ombellioale riti croniche il Tobler descrisse per il primo n·el sporgente. Le pasrti declirvi sono nettamente otI904 uno speciale qUradro morboso, co11f.uso spesso tuse alla p.e rcussione, il :eoufine della ottusità è rappresentato da unia linea retta p.a ssante all 'iui<:oll 'a.scite crou.ica tubercolare. Le sue osservazioni, fatte .n.e1la Clinica Pedia- <'Ìlioa per J.e creste iliache a:nteriori superiori. Sens o di :fiotto. Oa·mbiiando la posizione, .l'ottusità si trica di Br·eslav·ia, \tertar10 .su cinq11e casi (cltte s posta rapidamente. niaschi e tre f ein1ni ne di ·età \.~arxante da ainni Fegiato spargente 2 cm. -circa dall '.a1;co c,o stale, 1nilza -leggermente palpabile, u1·ine senza albu2 e mezzo a 9) .nei ,quali, per la presenza nel gentilizio della rt:ara .tub.ericolare, per il catti1v10 stato 1nri.na, ieutir·eazione del Pirrquet torpida. Durante j.I soggiorno dell'a. in ospedale il comportamento {li nutrizione ge11 er.ale, per i segni rfisi-ci ·e videnti àe-11',ottusità iaddomi11ale fu sempre assai variadi versam·ent 0 peritonea1e, ena stata fatta diagnosi bile, .qtta1che volt.a an~he da un gi.011110 all'altro. Il 3-5 introdotto per 'ria rett..'l1e u11 litro di lidi a.scite tubercolare. Qperati di 1ap.aratomia prequido, si osservò aumeuto sensibile dell'aia di sentarono, in,1 ece d1ell \-:er&rr(eruto ascitico, 1111 ottusità e scomparsa di essa no11 appena emesso t:"ccesso di liquido l1ell·e anise intestinali. il 1iqu~do ~ommisto a feci.

NOTE E CO N TRIBUTI.

'

1

1

1


432

[AN~O

IL POLICLINICO

Durante la .degei1za in ospedale, l'a. ebbe solo qualche lieve rialzo termico; 1'alyo si maintenne leggermente diarroioo. OSSERVAZIONE II. - Kt1mero ia11nuale 308. \ i ... Dante, di anni dieci; entrato il 17-7-1915, llSCÌto il 24-7-1915. Nel gentilizio f.aJtilligliare vi ,è alcoolismo .11el padre. A 1ian1:r1:es·i remota : Bambino .nato a termine da parto fisiologico. _i\Jlattt:ament-0 materno si.no al 12° mese, dentizio~1 e n 11, dea1nbuliazio11e a 12 mesi. Viaccinato dopo l'anno con esito positivro, morbillo a 3 a11ni, ·pertosse a 6. Da piccolo diarree fre<l.ue11ti e , -entre rmolto sviluppato. A nani1ies1 pr.ossi1na: Da 1u111 rmese e mezzo ci.rea alvo irregolare, cleperimenito, aumento di vo~ume dell'addome. Esa11ie obbietti'Vo : ~utrizione generale scadente peso : kgr. 21,700, cute palJida, •scheletro regolaire, micropoliadenopaitia. Polmond e cuore sani. Addome notevoln1ente ingrossato, circonf . ombell. crn. 59, sopraombell . cm. 58; di.stanza xifoombell. cm. 16, xifopubioa cm . 28. !R ete venosa superficiale, se11so di fiotlto. Ottusità netta alla percussione iehe occupa le parti declivi e &"iunge in alto .sulla li,uea mediana iad <U.n centimetro sopra la cicatrice ombellica.1e e sui fianchi a due cent. sopra 1' i111c!1acio 1de11a linea mammillrure colla 01nbellical·e tra,sversa . .L'ottusità si sposta c-0i cambiamenti di posizione dell 'a. Fegato non ingrossato, milza palpabile 4 cm. diall'a:rco costale. Urinre senza albumitlla, fosfati presenti, cutireazione del Pirqu.et negativa . Nel bre·v e periodo di tempo i·n cui l'ia. fu degente in ospedale il comportamento dell'ottusità fu sem'Pre molto ,·ari-0. Stabilito un opportuno regime dietetico la funzio11e dell 'i,ntestiu-0 mig·liorò siens1bilmente e 1'ottusità si ~ridusse ad ttna li·nea passante 4 cm. sotto la cicatrice omb.e.1.licale. Il pazientè fu sempre a pirettico.

XX\"II, FASC. 15}

Duramte la degenza ]n ospedale il comportan1•en-to dell'ottusità ;variò moltissimo, anche nelll spazio di ib revissimo tempo. L'a. usci dall'infermeria alqu;atJJto migliorata nelle rondiziootl ge11erali ie coll'ottusità addominale ridotta di molto. 1

OSSERVAZIONE IV . - Numero ann<Uale 268. V ... Ma:ria, di amni sei; entrata 1'8-10--1917, usciW: il 27- IO- 1917. Gen.ti.lizi-0 fa.m:i gliare immtlll!e. Gravidarnze 9Figli VÌl\ i 5, morti 4, u.no di angi.na difterica,. uno di enterite, due di oausa ignota. A'namnesì re11iota : Bambino •nato a termine da p.arto disiologico . t..t \.lla;ttamento misto fino ei. ~redici mesi . Derutdzione a dodici, deambttliazione a quattordici mesi . Vaccina~ all'anno con esito positivo. p .ertos,s.e e morhillo a qu;attro anni, \rar.icella a cinque, clopo le qt1ali malattie non ~1 è ·più rimessa. Bnteriti frequenti inel prim·o anno di 'rita. Anamnesi prossima: Da qualche mese diarrea, c1o1ori addom.1n:ali e ia umento di volume del ventre~ Esame obbiettivo : NutrilzÌi<me genera.le scadente, pallore, peso kgr. 16,800. Scheletro rach1tico, mi1cropoti:ad1en-0patia, ganglio epiitrocleare destro . Polnnonj sani ; au.011e in limiti normali ; r 0 tono alla .pt1nta diffuso . Addome ingrossato, pi·riforme, ciondolante. Nella <tegione epi e mesog·,qstrira si d1st1·n•guono i movimenti v1erisitaltid d1elle .anse int·estinali. Ckatrice ombell1caJe sporgente. Senso di fiotto; sventramento dei muscoli rtJtti. Circonrf. ombell. cm. 58, sopraombell. cm. 57>5 sottoombell. cm. 52. Distanza xilfoombell. c1n . 15,5, xifopubic.a cm. 24. Ottuso alla percuss.iollf' nelle 1 p.arti ,d eclivi; l'ia!ia obtusa, stando 1,a. i11 posjzi-0ne dorsale, è limitata, superiormente da una linea calia 1cornc.a<Vit à rivolta in ailto, pas~ante st1l1a l1 i nea media.n·a in co11rispondenza de1l'ombiellic.a1e trasvensa, lateralmente tre cn1. a 1 disopra. Stando inveoe 1'.a. in ·p iedi, l'aia ai ottusità non muta di forma, ma 11 suo limite superiore s'i11nalza di due ie-llll. Fegato e milza iCleborda110 un cm. dall'arco costaile, 111J1"ime senza a1bumin.a, cuti11eaziorne del Pinque,t neg-iativa. OSSERVAZIO~E III. Nttmer:o aun.u ale 80. Per tutto il tempo di degenza ~n ospedale, G ... Ba:ttis.tin.a, di ai1ni 7; en trata il 27-2-1917, l '.o ttusità fu semprie assai ,~ari.aibi.le con tendenza "ùSCita il 3-5-1917 · Nel 1g entilizi-0 f1a 1nig·liare \ i è tubercolosi pol- alla din1i.11uzione fino al1a 1quaisi scomparsa. Le feci persistettero diaProiche; la temperamonare in t1na zia materna. turn .norma~e. A1iani11esi ren1ota. : Bambina ,n ata a ·t ermine d·a parto fisiol.o gico. Allattamiento materno fino a q~eci m esi, dentizione .a dieci; deambu1azione a Esa111i11aud0 le storie cli1tlche st1eSiposte, ap<lof1icj ; \'aceinarta con esito positivo dopo l'anno , pare subito evidente come esse si rasson1igli no morbillo a tre. Disturbi intestina.li dalla 11a.scita molto fra di loro. e ventre sviluppaito. Eccettuato in un caso, e precisan1ente nel terzo .41iani11 esi prossi11ia : Da circa 20 giorni febbre contin.ua, dolori a l · ventre chie aumentaruo prima i1n cui vi è .t ubercolosi nel ramo materno, il gendelta defecazione. tilizio famigliare dei piccoli pazienti è in1mt111~ Esa111e obbietti"JO: ~ut'fizione generale s~adenteJ peso kgr. 17,000, scheletro raichi1ti1co. Mi.cropolia- per quanto riguarda la tubeircolosi. La cutheazionie del Pirquet, torpida nel primo denopati.a. Polmoni : a sinistra posteriormente respiro ' rescicolare accompag.naito da rantoli a <'aso, positiYa nel terzo, è nettamente negntiYa piccole e medie bolle. Cuore sano. Acldome inr,e] secondo e nel quarto. g-rossato colla cicatrice ombellicale sporgente, le Lo stato di 1111u trizione <lei singoli 'lna1ati, è pareti contratte, ott11so alla percussione n el quallrante inferiore di sinistra. Il limite superiore scadente; lo sviluppo deficiente, lo seheletro radell 'ottu.sità è rappresentaito da ,1111a linea cttrva, chitico. Tuitti sofferse1·0 più o .m eno a lu11go, cou a conca,·it2. rivolta in basso, che inizia un poco niarr<Yiore o minore intensità, di diarree ostinate. l:> l:> • t sopra la spina iliaca anteriore s uperiore, passa clue cm. sotto la liniea ombell. trasversa e termi1na Le pa.reti addominali sono floscie, rilassate, 1 Yentre è i110-rossato ed in uno (4a ossen·azione) in basso presso la metà della piega ingt1inal~ o clestra. L'ottusità è mobile. Non vi è senso d1 addirittttra ci(Ylldolante. I~'al,·o qt1asi ~n tutti • notto ~tto. Fegato e milza normali. Urine senza diarroico. albt1mi.nia. Cutirezione del Pirquet positi,ra . 1

1

1

1

1

1

7

1

1


rAN~O

XXVII,

FASC.

1s·1

SEZIONE PRATICA

Con1e si riscontra 11ell'ascite cronica, anche <.!tla vedi1amo l'om1 bel.lico piaJUeggiante o s.p orgente, spiccata :rete ve1n~a superficiale, eviden·t e il se.uso di fiotto, se si eccettua nella terza osservazione in cui è poco distinto, ottusità alla pt:rcuSSÌQile rapidamente spostabile coi cambiamenti di posizione dell 'amm:alato e la oui forma e limiti si modifìcaino da u11 giorno all'altro ii1 maniera \r·eramen1te straordinaria. Nella ,1)rima osseryazione ·poj, p1raticato 1111 clistere di siero fisiologico, vediamo au111eutare l'aia di ottusità ·e .&e·omparire del tutt-0 11011 appe.'Da emesso il liquido commisto a feci. Della fenomologia s udd1es<Cr.iJtta il sintomo che appaire s.u,b ito più evid,e nte e {'o stante, oltre l 'aun1ento di volum.e dell'addome, è qt1ello di una zo11a ottusa in esso, di graind~zza con.siderevole, facilmen1te spostabile coi cambiamenti di posizione del paziente, e modificantesi ,nel la s11a for1na a.n.che da 11n giorn.o .a.Il 'altro. Quale qiuiindi la diag11osi da pors.ì nei singoli casi? , Par.te.udo dalla sttp.p osizione cli·e la sintomatologia clinica descritta sia dovuta a presenza di Ìi(1uicl-0 nel ca YO peiritoneale, possia1110 senz'altro escludere, tra le cause prod'l.1.ttrici di esso, un'affezione del cuore, del rene, del fegato o della milza, essendo tali urgani perfettamente sani n·ei uostri pazienti. L'edema ,all e p~lpebre, alle ga111be, ai piedi c[ie ri scontriamo n:ella 1)rima osservazione, non è che l'esponente delle condizioni deperite, cachettiche Ì•n cui tro\-a si il bambino da lungo t e1npo am m.alato. L'u,nica forma che dobbiamo in,-ece prendei·e ii1 esame è l'ascite C'roniiea tu,b ercolare, perchè ad essa ci fanno pen•s.a re le condizioni deperite dei sin·g oli malati, il car attere netta111·e n·t e le11to, cronico della entità morbosa, la positività della cutiireazione del Pirquet nel 1° e 3° caso. Altre considerazioni però si schierano contro questa forma e ci permettono di resclttderla. Infatti, benchè .non siia possibile descrivere U11 q u1a1clro u1n.iieo d1e lla asci te CltO.nica tu b 1 er~o1laire, perchè varia sempre assai a seconda dei casi la quantità dell'esst1dato, l'ottusità non sempre è uniforme, il limite superiore d1 · essa , anzicliè curvo colla conic avità rivo1ta in alto, può essere irregolare per aderenze pre;gressie, tuttavia sappiamo ch e mai si osserva in essa una spostabilità d·ell 'aiia ottusa così fa~ile come ne.ll·e nostrre osservazioni, e nemmenn è possibile che essa scompaia n·el giro di poco tempo, o non appena evacuato uin clistere di sier-0 fisiologico, come 1Jotemu10 osserva·r.e .nel 1P caso, e riieomtpai.a in segiuito. Quindi non nel cavo peritoneale do1b bia·mo ri1

1

433

ce1·care la caiusa e la sede del supposto versamento, belllSl .nell'intest:irno; mon di ascite dobbjan10 parLare, ma di pseudo-asci.te. Già il QueiTolo, in ttna relazione fatta alla Reale .>\ccademia di Medicina di Genova nel 1887, a\'CVa d•imostrato come .nell'addome dlell' udnio 11-0rmale poteva esistere un'area di ottusità o di ipofonesi mobile n1elle diy·er.sie posizioni del oorpo, v1ariaibile pe.r inten sità ed estensionie nei div.ersi soggetti. Egli arveva oss·ervato che essa oc<:upava le par.ti declivi dell'addome, era doviuta a l contenuto i.utesti•nale e tiale da simulare, in clate circostanze, una raccolta liquida nel cavo 1)eritoneale. Da essa però si differenziava per essere variabile da un .g iorno all'altro, sia per cste'11&ione ch·e per intensità, e 1u guali modifi~a­ zio11i poteva sttbire in .seguito a spuotfl!nrento del1'i,ntestino. Qt1imdi anehe nell'uomo sano possiamo risco11trare ttn'ottusità spostabiile n·ell':aéLclome di orig ine intestinale; ri oord~a:moci p.erò che essa è sen1pre iass.ai ristretta, po1chè il con·t enuto intestinale, anche se .ab1bonda:nte, non è mai sufficiente di p·er sè ia ·p rodu rre una zona estesa di Oith1sità quale si oss·ervia nella sind1rome pseudoascitiea. · Perehè essa sia tale sono niecessarie del1e condizi.o ni morbose e cioè : dilatazione tJmpanitica cle.11'.addome, ri1as-cia111ento delle sue pareti, pro- lasso dell'intesti110, ris tagno di .feci li1quid1e. M,odificazioni di forma e di f.unzione d·el tubo irntestinale che l)r,esentano chiarafn·ente :i miei 111alati, alterazioni che sono sempre conseguenza cli enteriti di lunga d·utata, di cui appunto han sofferto i miei pazien.ti. Più clifficile e delieiato è invece il còmpito della cliag.uosi .q1uand 0 la pseudoascite si .tr·ovia. associata alla tt1bercolosi periton eaJie, come ne-I caso di Reano; impossibile a 1-iiSolver,s i quando è accompag nata da peritonite tu·b ercolare con essuda.to. Non . il caso ch·e io o·r.a insista sull'importanza di questa s:indromle ; ri·c·o rderò solo che ge11eralmen•tie nel diag.n ostico differenzial1e de]J.e malattie e.toni.che dell'a,d dom.e, si pensa quali cause possibili di raccolta liquida, alla peritonite tubercolare, ai disturbi generali del .circ-010 da 1nalattie di -cuo'fe, alla .nefrite, al1ai cirrosi epatica, a i trasudati ca,chettici, rare volte alla pseucloascite. E' necessario in;vece t·enier sempre presente : r° Che nei bambini clie h.anno sofferto di diarree o.sti11ate, protratte, in cons.eg11enza deperiti e cacl1ettici1, 11 ventre in genere è ingrossato, s.fì.anca.to, le anse initestinali clilat:ate. 2=> .che l'iintestino, in gran parte ripieno dì contenuto liquido, si è. portato nelle parti declivi 1

1

1

1


34

IL POLICLINICO

dell'addome, trascinando seco il mesentere, con1e han potuto oons:tatare 1'Allaria e il Tobler nelle l oro osser\·azioni . 3° Che i due sintomi cardinali dell'ascite ~ibera ottusità spostabile, senso di fiotto possono essere simulati, im. queste speciali cir~ostanze uel bambino, dal c.oniten•uto liquido intestinale e ·p er ciò essere I 'indice di 1tt1tt'altra i.orma morbosa.

clopo legatura clE:i cai1a li escretori del .p ancreas notarono 1atrofia più o n1eno avanzata deo'li acini' t . e , 111en re pers1ste,·ano gl.i -isolotti. Ugualmente 1' . .\. 111ei conigli tro,·ò, llopo 2-3-4 anni dalla le<Yat11ra e resezione dei canali p encre-atici, scompar~ ~om­ pleta degLi aciÌni e c1€.ll 'albero escretore mentre g li isolotti si mantennero in bt1ono s tato e non compar,;e m ali zucchiero 111elle orine. Se ne d edttcev~ che s·e la teoria e11docrina era vera, giùi isolotti dov.e vano esser lesi 11el diabete. Op1e ànftatti BIBL1OG RA lì'J _-\... (1900) nelle sue riaerchJe s t abilì l'esistenza cli due speaie di pa11cr1eati te cro11ica, una •Ì lnterlobare 0 Ar.LARIA . << l,a riforma medica» , 11. 4r, 1906. a sclerosi interlobare 11011 a.i.abetica, l'altra inId. « Arcl1 . de ·lVIéd. dies Enf. », ·n. 9, 1908. terstiziale o interacin-0sa caratteristioa del diabe]OVANE. aLa Pediatria», .n . 5, 1907. te. Inoltre Opie, S::,obole'\v e ::.\Iax Herzorr ~itaroREANO. « Riv. Glim . Ped. », 1913. QUEIROr.. o. cc :Jle111orie R . _t\.ccad. Mecl. GEno,·a >ì , 110 cas1 di diabete nei quali si osser,rayan.; solo len. 6, 1887. ~ io~ degli ~solotti. Ì\IIa poco appresso (1901-1904) SToos. « Tratt. Ped. PfaUrndler e Schlossm.an111 », altri autori ( Hanse111.aiu11, Herscheimer, Gu·t ,.-ol. III . man, ecc .) mi•Sleto in e,·i<lenza d.n nume1-osi casi ·roBLER. « D et1t. ,_-\.rch . f. Klin. ~led. », Bd. 80, dri diabete les1ani del pa11e11chima esocrino p.i t't r904 . estese che negli ilsolotti, per cui 'la teoria inst1larc del diabete sembrò 11e restasse scossa. I"'a ragione di ciò steico11do l '_t\... d1pese· da·l faitto che la 111aggior r)arte degl'i au..tor.1 si e rano appogg.iati alla teoriia del D.ia mare ( r899) , secondo la quale gli isolotti di Langhera11s, sebbene nati da botMEDICINA. toni pasncreatici, mai1te11g·ono solo rapportri. di , -iDella variabilità della ghiandola . cndoc1·ina del cinianza con essi e restaiuo p erenlllemente iinvariapancreas e delle sue eonsegu<'nze patolo· ti. Secondo l '_.\ . it1'\Tece occorre tener conto della co 1itinuità, del l e~a111 e fn1,i 1110 degli isolotti col giche. tare1iclii111a esocri110, della loro 'Varia bilità e del (Prof. LA GUESSE . I.e Scalpel, 31 gennaio 1920) . loro bal,11zce111cnt, per interpretare al loro giusto ,·alore i fatti. Circa 25 annii. fa, ruentre gli esperi1nenti di fiJ\1ediante 11na t~11ica speciia1le a,·rebbe infatti ·sioilo~giila a\•1e'\·ano , dri1nostrato n e.1 pa11creas l'esidimostrato negli isolotti con tagli in seri1e u11a ·stenz3. di t11m secrer.Jione interna, si er.a at1cora conti11ui.tà 1~DJtrini.a di essi col par€'11ch1irtna. circoa ll'oscuro s ul .su strat·o ai1atomico di questa secre:zione, sebbene I~angherans fin dal 1869 avesse s ta nte . Inoltre coniern1ò .l a ' 'iar.i abilità degli iso1otti sot·to l 'infl11e11za d el d.ig iu110 con una serie be11 d escritto degli 1a n1massi cellttlari, di o scttro di esperienze sui p ic-0ioni, 11ei qt1a:1i osservò u11 s ig 1u:ficaJto, nibenuti daùla 111aggior parte deg1i attnumero m edio di 3 ,10 isolotti per lnmq. se nutriti tori come follicoli 1infatici chiusi senm !imporcome d'ordi11ario, una inedia di 6,70 dopo cinque tanza e solo da I ,e,vasche\v e Renaucl cotne cellug-iorni di drig·i11no e ttna nledia di 3,74 se rinutriti le epitelia1l1i. L'A. nel 1893 considerò t ali ammassi dopo 5 giorni di digiu110. Oiò che dimostrerebbe co1ne pilC<'ole g hiaindo1e a secrezione inueirn.a e non solo ]a variabilità degli isolotti, ma anche il propose c1i chiamarli isolotti di Langherains o più bala1ice11ze;it, la trasfo11nazio1te faciJ.e cioè del pa;propria1nente isolotti endocrini. Emise s t1coessirencl1.ima tesocrino in e11docri110 e viceversa . Per '\~ame11te l'ipotesi seco11do la qt1ale g li i solotti modo che secondo Curtis e Gellé, ammettendo la -rapprese11ta ,-ano gli organi d1e-1 la secre:ziione inteoria della ,·ari-abilità tiegli isolotti, le osser,raterna del pa11cre3s 1e inoltre ogni porzione di pa11z1oni di diabete parncreatico oon lesioni domi11ancreas, dopo a\·er fu11zi1ouato ro111e g hiandoùa e nti del parencl1ima cessa110 di essere in contradi(1ocri11n, era capaK.."'e di trasforn1ar$'Ì in isolotto e nzil()llle coi datri de11'istologia normale e ammettent.locri1no e ' 1à.ce,·ersa ognuno di questi ritorna,Ta do inoltre la teotia. della trasformazione dell'uno nl s uo st:it o prinùÌti'\·o, per rico1nit1ci1a11e così innell'alitro dei cl11e pare11cbimi, esocrino ed e11ùefi11ita111e11l·~ il ·st10 ciç1o. <locrino, ci si re11de 11teg 1io co11to del co1nplesso Una serie di esperienze 0011tlotte da Ssobole'" delle lesJoni istologicl1e in 1111 pancreas diabetico. e \\1 alter 8cl1111ze ( 1900) e dall '-~· insien1e con I predetti autori s tabilirono (1907) che il diabete .Go11lier de la Ro2)11~ (r9c.2-1903-r90;-1911) riusci1touo di sostegno all'ipotesi della secrezione iu- • pan creatiico può essere di ori&"i11e ,·ac;-,colar~ o C<i11alicolare . 1erna c1eg~i ic;o1otti. Infatti i primi d11e a11tori, 1

1

SUNTI E RASSEGNE.

1


[~'1.NNO

Xel

XX'/II,

FASC.

I S]

0aso s pe -so si h a11110 lesioni primiti\'e e a11~he uniche clegli 1isolort ti; nel 2° caso runviece la lesione primiti1,·a è 11el pareucl1in1a. e'socrri..n o ecl ha per conseguenza sia 1111 arresto nella rinnovazione del tessuto e11docrino (di abet1e 1)er agenesia deg11i ioolotti) , sia u1ia fi11e .cl eros.i an1orfu d!issoci•ainte degli iiso~otti (diabete i11s11lare seconda rio) sia il 'associazione (li queste clt1e forn1e. Gellé b a ju seguito notato che ri l . diabete mag·ro o alme no a evolu zriol1e r apida È:: d'orig ine , ·ascola tie e rill. diarìete grasso a e\·01 uzione ]ellJta ~ invece c1'ortigi11e ca nali~olare. Le lesioni canalicolari ino1tre risn.lt:l.11ti d a 03trt1zione o da con1pressione (t11mo r, corpo 12s tm11eo, ecc.) possono non <lare diabete e ~ n ta.l caso ~omigliano ail~1e pa.11crea.tit.i s per·i mentalà da J.egatura dei cana•1ri1 escretori. l .. ' ..\. ronsiderando che il dig~tl/110 n egli animali p1 oduae un 1aume11to nel uun1ero deg li isoloJtti crede di poterie sp~iegare con 1a Stta teoria come 11e l driiabct.e la c ura d1e1 digit1110 o m eglrio del r egime ris tretto a lla n1anie ra di ~oorden, di Gwclpa, di L:inossier prodttC'a 11ote,·0Li mig lior.amenti •. 1°

1

1

1

C EEETTI .

La disidratazione del 1•anc1·ea3 nel co111a di:tbetlco. Bitllet.i11 de la Soc. 'JYiéd. dcs l-Iopita1tx, 19 19, 11. 31) .

(·CIIAUFFARD

e

435

SEZIONE PRATICA

1i:el cer,-e:lo 763 di fronte a 760 (idratazione· norma le) ; n el fegato 738 cli froub=- a 750 (idratazione normale) ; nel r.e11e 820 di f1·0.11.t e a 820 (iclratazione n<:;>rn1ale) ; n el p ancr1e1ns 575 di fro11te a 745 (iidrat a'.òione uor1112le) ; Di qui si verle l a ,·ariiabiJità del processo dci disi dratazione, quasi el1e tt1i\·a ecl ai1che ila profoll!d1a clisidrait:azion e de1 pa11creas, diisidrataZiiiDne che è ris ultaita n011 essere i11 rapporto con sc1Jerosti della glandola . Sembra dunque cJJ.:e- il c on1a di a betico, e rnon il' dirabete solo, si accompagni a disidrataz,ione più o 1neno profonda de i cliversi organi ~d in partioo1are d·el pancreas , forse ciò in rapporto aon :il compito c11e ail pancreas s petta 11ell1a patogenesi cle1 dia b~te . 1

l\Io~TELEONE ...

CHIRURGIA.

La pressione cl cl sangue pre- e post-operatoria e s110 rap1•orto con la fnozione renale. (] OHN OsnoRN PoLAI.c. N . ì' . .State ] ourn . of JVI ed. ,.

ag·osto 1919) .

GRIGAUT.

J"'e ri cerche sono sta1t1e fatte diag11 ~A.A . st1 cli t1u indi,·iduo di 57 a11ni, affetto fin cla1 1915 da

pol.iuria e polidipsia, morto jn seg11ito a con1a <liiabetico poco t entpo dopo l 'a n 11)utazion e clelJ'arto i11Eeriore &irn. per gangrenia. Durante lo s tatt.o comatoso la 1)untt1ra lombare a,·,eva dato esito a poche gocce di Jiqttido g.i.allog11olo, sciropposo. All'autopsia non ~ riscontra110 lesioni org;ai1iche apprezzabii1i, ·il fegato pesa gr. x580, ii1 pancreas lJO gr., le dué ~urre11al i 15, i re11i 115 e 130. Il giorno prÌII11a della 111orte la colest e·r ina cle l s iero era a l di·sotto della norn1a : gr. r.25 p er nìi'1l1e ; il tasso azotemico o .4 r; 1'iazoto residuale o. 18, ci fra 11ote,·o~men t e s ttperiore al li mite i11assi 1no fis1-0logi co di o. I o . E1111azie: 5,390,000. 11eucoci·ti: 21,000 . L'esame praticato dopo alct111e ore da\1a : Eniazie : 5,900,000. Let1cociti : 24,000. De.n sità del sangue : 1063 (li fr,011t-e alla fi siolog·i ca di ro55-1o60. Ta1i co11sta:tazioni 11el sa11gue 1e nel liquor nnotrano ancora di più il carattere d isidratante del co1na diabetico poichè 111algrad·o dne iini1e zioni int1avenose di l l~tro <}i solt1zio11e bicarbonata, esisteva un a t1me uto ,d elta den sità clel sa1ngue ed iperglobulia. . La ri,c erca del tasso di idratazion e de:i differenti organi ha dato: 1

1

La chi1rurgia ginecologica riguarda di solito casi .&ubac uti e cronici: c iò .co1nporta da un lato che si ha a che fare con ·soggetti fis icam ente debilitati, clall'altr-0 che v 'è tempo disponibile per compier·e s u d~ essi le ricerche ch·e possa110 essere utili p er la .prog.nosii opertoria. In questo .senso. Jia lavo.rato l' A. e pubblica 1 .r isultati in un per ioclo di c inque an11i. All 'ing riesso la forza cardiaca tùi og11i makito era studiata nel modo seguente : Dete rrµioozione c1e11Ja pressio:ie sj&.to1ica e de lla claas tolica, e qt1:indi d ella i)ress~oJ:Le d'iffel1en ziale, e conitemporan€a conta del polso, a riposo. Qu.ind:i 1 fattc.t sedere la p.a ziente le si f.a,c eva.110 n111nalzare le braiccàia e :flette<iie ed estendere gli avambracci per 2 m' : 1eser oizio 1noderato, dopo j } quale nUJO,-~ clctertruinazio11e oonte sopra. I1lfi11e Ja p aziente,, i1n posiz:one et ètta, \ 'enÌ\'a in,·itata a soil.lte·vai"e t 111 peso di una libbra, da .ter·ra fino e sopra ' la t esta, e ciò prima die-ci volt e, poi 20 \'Olte : t.)Sercizio <l!ttriYo, dopo il qttale terza ed Tulrt:littnai deb~·rmina zione clri ~1~ n f11 , Pd, P. X aturalmente cou l'esercizio la· azio11e del Cttone si acceliera e l\Ix si in1TaJza , 1na se ril miocardio è \.~a.lido ' 'I cleve essere 11ess t1na o piccola i11odii:ficazione di l)d e qu•esta de,,e es~re, 1iis petto a Mx, nel r ap porto di uno a ·t re o pjù. Se questo r.apportò : ~ a1tei~to e di·vi.ene per es. cli 1 : 2 o I : 2 r /2 , clo i 11dica, secondo 1'esperienza dell '.-\., che il mio:. cardio è difettoso e n1al sopporterà 1t:na lun g~


r!-\~NO xx\· II,

IL POLICLINICO

FASC. 15]

operazione 1n pos1z1one cli 'l're11dele11burg, la quale sempre determina u11 e.erto gra1do c1i cianosi e in11alzando 1a pressione oosti tuisce 1111 sovraccarico per il ct1ore. DQpo qt1esta pro,ra 1JJelle pazienti .si riicerca,·a 1'emissaone della ienolsolfoftale.ima per saggiare la fu11zionie r enale. I./-~ . ha trovato che essendo la pt1essii1one differe11zdale norn1ale in meqia 35, lo scarico di ftaleina neri. casi J1ormali ragg~iunge per le due ore la media içìel 60 %. Quando Pd C'. alta, p. es. 60 o 70, l'e1nissione :d i fta.leina sarà alta o ba&.:;a secondo lo staio (lel rene : se è bassa, la pressiioue differeu17.ia1e cle,re essere r.ela.rtivamente ra.1.ta per c01npensare l:a dimi.nwita f111nuone renale. Ma se l'efflusso di ftaleina è basso e Pd è anche basso, ov,·ero anche se è a lto ma il rapporto tra Pd 1e lVIx è p. es. r : 2, <lieve ammettersi un pericolo operatDrio p1erchè Je condizioni del mjocard1io s ono sospette. D'altro lato l 'A. h a da parecchii anni 1~abi1t11dine di far .p rendere all 'aneste.tiis·t a la pressione differenziale e riferirla a:ll 'op1eratore og,ui ro n1' durante I 'intervento. I...a stessa ricerca è fatta tal termine de[l'operazio11e, dopo 1 ora, dopo 6 e dopo 24 ore. Inoltre p er le prime 6 ore è regi· strato :il polso og1li 15 m '. È anch1e abitudine de1l'A . di esegwire la oonta dei globttti e l' emoglobinon1.etria ~mmediatame11te al ritor110 d ella p é1zi·ente daJlla camera operatoria .. Egli afferma :il g·rande valore cli11ico di queste · ric.erehe, J.e qua1i gli han.n.o permesso di fare la diagnosi differenvia1 e tra. .e111orragia, sP,ock e dila!tazione cardiaca postop ~ratorti a. N ormailm ente dopo ttna lapairotomia durata 50-80 minuti, oon anestesia cte11e.a. (iniziata con ossido d'azoto, preceduta <la morfi11a e atropina) vfi fu ne11'8o % dei casi studi.ati una. ele,1azio111e di r o-15 .11ell'emoglobinia, iin proporzi·o n·e diretta con la lungh,ezza e l' [nte11sità d ell'anestesia. Nel 12 % la Jettura dell' en1oo·lob.ina rimase invariata; n el residuo 8 <>I si ebbe t111a dimin11z.ione di Hb . Ques.t i ul~ . fì Limi furono casi di isterectomi.a. per 1n ammazione p el ,·i.ca cronica, in cui v 'era s tata note,·o1e perdita di sang 11e durante l'operazione. Le c?nte dei globtt1i rossi, eseguite cos~'l.ntemente, r.1~~­ sero se11sibilinei1te eg~n alii. .~ncJ1e 1'. e~oglob1n[l in 6--t8 ore ritornò praticamente a lla 01fra otte. t1t1ta pri111a clell'operazioue. Qttaltto alla preS-..cJone sa.11gt11gna presa u11'ora dopo ] 'operazione, passat o l'effetto ~ella stin10lazione ietere:t, 1nostrò ltna cad11ta di 14.2 mm. IIg in medi a per ~rx di 7. per Mn. Ne1la m.ag<riora:uza clei casi la press1o:ie tornò alle cifre ~reoperalorie i11 4-2~ ore dall~ o~erazi!Qne; n el o o giorno nei casi it1 cui Y'l ftt un 11etto 2 0 1

1

3

~h oc k op ~rato ri o.

Vi ftt u11 costantl~ e rapid0 in11alza1nento nel 11umero dei 1euwcirt.i fin da r ora clopo 1>inter,·.e11to; innalzamento che crebbe nelle 6 -1 2 ore, ragg·iung~e.11clo alla fine di queste lttia ntedia di r2 ,ooo. L ;au1nento era a ca·r ico dei polimorfonucleat i, con relati,;a riduzion•e clei l:i 11fooiti. Sei ore dopo 1'-0perazion~ ve1iiYa esegtt:ito 11 p11i1no sagg•io con la fenolsolfoftaleina, Jasciando in posto u11 caitetere per due ore. L'osservazrone costa11te dimostrò c:k1e nonostante la dii11Iti11uzione clell'effitt ·so l1ri11ario, conseguenza a bituale de1J'eterizzazio11è, si ebbe nell' ieliminazione della ftai.e.ina t1na alterazione trascur.abi1e <lii solito non s uperiore a l 10 %, purchè la pression·e diff~ren­ zja1e fosse normale . Cli1iicame11te alcuni fatti par1a.n o p er la diff erenziazion,e tr.J, shocl~ ed en1orrag·ia: 1) Nella . ' e morragia la frequ•einza clel polso è sempre prog ressivame11te au1uentata; 2) ].a pressione differienz)i.ale gradualme11te 1decresce, J\fx aipprossi111and-0si sempre più ad J\111; 3) 11 n11mero deii l•eiucociti 11ell'1e morragia è sempre a11menitato ragg1.unge11do 18-20,000 . La son1iglianza impressio11ante fra ]e manifes.tazio11i cli11iche di q11este due condizion~ è dovuta al fatto che .11.ell'emorrag·ia ·vien e contin11a1nente perduto sa11g11e daii ·vasi, e 11iello shock €isso s i .accumt1la nei grossi tronchi Yenosi s planen.ioi e perciò 11.o n serye a mante~ rlere alta la pressione .essenclo praticame11te fuori cle11 'eco:iomia . Ciò ·s piiega 1~abbassamento della pressione sistolica nei clt1e stati patologici; ma 11ello s hock .1a frequ.enza (lel polso non aumenta progressi,ra mente, la pressione cl.iff•e1"enziale no~ c1imri.11uisce e poichè il sangue rimane dentro .11 ·v asi e n-011 è espulso da questi, la ct>nta leueoc1• • • t aria :r-in1ane la stessa o dim1nu1sce. Da questo st11dio che include ora più cli 350 casi addominali, l'A. si sente autorizzato a trarre l e seo-uenti conclusio111 : La pl"'ess.ione differenziale è il sagg.io dell.<1 forza n1t1scolare cardiaca del soggetto, qua~do possano it-scludersi l esio11Ì cndoc~rcliache · L 'indice 1d ella effieiienza del 111usc.olo e c1aito dal rapporto it ra Pd e J\1::s: che <.l€,1 e essere di I a ~ ; . 2 ) L'efficienza de11a fu11z.ione rena~e ~ ~n driretta dipendenza de-lla forza cardiaca lndiìv1~uale p urchè ià tessuto renal e sia 110rmale o quas1 ; . ") L'anestesia eterea di Ulll,ora non altera 11 rap;orto fra Pd e f t1nzione renale a meno che l 'ope-rabio11e non si~ stata accompagn ata da con~i dere\•ole etnorrag1a; .. 4) Quaindo la f u11zio11e renal~ prima. dell 'op.e~ . . bassa l a pressione d1fferenz1ale deve r azione e re essere proporZJional111e11te alta. p er ~om~ens~ . la deficienz.a. : '11011 può r ecar benefizio l !lmmtssione sottocuta11ea, pazenterica o endoveoo<;a d1 1

r)


I

f ..\NNO XXVII,

FASC.

15]

SEZIONE PRATICA

soluzione sa1ina se non v'è 1U.D.a forza cardiaca sufficiie.nte ad assorhirla iei a metterla ritn circolo; 5) Quai11do siia Pd che emissione di ftaleina sono basse, ovvero il r~pporto tra Pd e Mx è <:ome I .a 2, la prog·nosi operatoria deve essere riservata· ' 6) La morfina a d aùta dose, usata durante 1 'operaz.ionei, se1nbra che aiuti a diminuire lo s hock ma in defi.11itiva h.a 1'-effetto c1i din1.i111uire 1'efflusso r·enale; 7) Kella maggior.anza dei casi ·v 'è una discesa inoderata si.ai di Mx che dii ìVIn dopo l 'ian estesia eterea; l'inal1azione di ossig·eno dopo la sosipe:nsione dell'etere d'in1inuisee ques t a discesa, ma ~11 st10 effetto è trrunsltori-0; 8) N·e i .casi c1Ji shock, specialme11te se durantie 1'operaz:ione ·vi ftt molta perdiita di ?angt1e, la ~aduta di Mx è maggiore clie dopo ttna operazio11e più lttnga, ma senza en1orragia; 9) La pressi1one differenz,ia 1e è 1111 i11dioe del1'emorragia o della deficienza cardiaca , migliore che la pressione diatolioa; 10) In pr;esenza di einorragia in 0/tto v'è un costante aumento del nu1uero tl•ei leuoec1ti, mentre questi daminttiscono nello shoc]{.

437

enterico {11 ricostituita o con gastro-enterostomia. o riunendo a capo a capo :i1 digiuno <:on 1a porzione pilori<:a dello stoma<:o. I d10.tti ~'P:ancreatici e r.liare furono legati; oppu.re furono legati i dotti pancreatici e le vie biliari furono 1n..esse :in oomunicazi1one .con l'intestino o con l'esterno; oppure fttrono create tisto1e @ilia ri e pancreatiche; oppure 1tt1tti i dotti furono trapi.antaiti nello sto.tllaco. La massima parte degli animali- così trattati morì poco dopo l'operazione e solo 1p ochi sopravvissero iper alcuni giorni. Suc.ces.sd. \ a mente al.t ri speri,mienti furono fatti sopprimendo la funzione della mucosa duode.uale .con caustici oppure eseguendo r esezioni parziali del duodeno. Da .ciò riisu'ltò che tutte le operazioni le quali pongono fuori fu;nzione una par-te considerevole del duodeno sono per lo più mortali entro pochi giorni. Tuttavia l'intenpretazione di qu·esti sperimenti riesce dub.b ia, poi.chè, data 1a tecnica seguìta, non ~: semp>re agevole disti.nguere qua..n to era. dovuto al1a semplice asportazion·e del duode;IllO e quant-0 tnvece era imputabile a un pervertimento della sua funzwne dovuto :a ifenomieni di staSti e di o cclusione. u·1terio1i esperienze (Dragstedt, Mc. Clintock SEBASTIANI . e Chase, Grey, MO<Yrheade La:ndes) eseguite asportando il duodeno i.n più tem pi riuscirono a dimoMEDICINA SPERIMENTALE. s trare che la duodenectomia totale è to.llerabile, sebbene gli a·n.imali restino in co11dizioni di saSugli eftetti della duodencctomia. lt1te [LOn buone. Anche queste esperienze .n on F . e. i\l .\N.N e K. I~AVAM URA . J01t r1i. of t lie A nic- permettono di trarre ·conclusioni si.cure, perchè i1egli ammali operati il deflusso del succo panric . ni~d . .fl ss., sett. 20, 1919). creatico, e in qualche caso ancl1e della bile, verso Cl.J.irurgicamen.te è oe<;orso cli rompiere delle l 'j ntestino era stato soppresso. Così che difficile as porlazioni parziali de l duodeno ; ma le d:uode- era poter stabilire quanta par.te dei disturbi p-0• ttectom.ii!e complert:e n011 sono n1a.i state fatte tesse dip:e ndere dalla difettosa funzione pancrea11è si può prevedere clle cada l 'occa-sione di farle. tica e .b i·l iare e qua-nta dalla sol.a duodenectomia. Lo studio della duodenoctomia ha ·perciò un vaGli AA. s i sono pr0>posti di eseg·uire completal ore chirurgico scarso. Grande , ,.a:lore ha inIVece 1nente l'estirpazione del duodeno e di :ricostituire per la fisiologia in quanto che La funzii0ne del duo- i11 modo quasi 11ormale la continuità del tu1bo rleno ha rapporti i:ntimi con le funzio.ni dello sto· g·astro-euteri.co e lo sbocco i.n esso dei dotti pann11aco, del f,eg·.a to, del p ancreas e inoltre il duode- creatici e die~le vie 1b~liar1i. 1Ques.ta oomplessa no srt:e~c;so elabora wna sieic 1~tzion e e possiede gl1ia11- operazione richiese u n complesso addestramento clcle (gh . di BrulJJD:er) c he .non esis tono i11 altre t ecnico, ott211uto 11 q11al~, fu j)Ossibi_le a'\-ere parti del <'Otpo . ~ 1perciò pr·o b.fl!bile che :il duo- buoni ris ulta.t i quasi in tutti i casi. deno ·a.b bia un.a parte noces:sari.a nelle funzio11i Conformemente a quell·o. che i più recenti spedigestive e nello stato generale dell'individuo. riJnentatori av1e vano fatto vrev.edere, gli animali Di questa supposizione sembrava avere un.a prova sopportarono bene l'operazione e, t ran·n e qualche nel fatto che l'.a spor.tazione del duodeno era c;_uasi e·ccezio n·e , rimasero in buona .salute. Le lor.o consempre riuscita meritale. ùizi•oni g.e:nerali si conservaro·n o b uone; il loro peso o restò immutato o a umentò. Tra quelli che I pri1ni esperi111enti di asportazione del duoclt:no furono fiatti per ri.cercare la parte che prende a11cla•r ono r)rog ressi,ramente perdendo di p~-0, l 'altil duodeno 11ella g1enesi del diaibete sperimentale . . top s i1a o l'.esploriazione op>eratoria ldirmostraro-:o Tra i primi sperime.utatori sono da .r icordare che il dotto roledoco si era diLatato e che si era .pfJiiger, Ehrmann, Minkowski, ·Cijnoroni, Ti- s tabili.t a un 'i11fezione delle vie biliari. Evideniteherti, Bickel. Il du1odeno :fu asportato seguendo 1ne11te il trapianto del coledoco aveva lasciato condizioni sfavorevoli a iin •p ooire le infezioni. t~n.iche diverse e la -con.tinui.tà del .tub-0 gastro1

1

1

1

1


IL POLICLINICO

L'esa1ne del sa11gue, per deter1niliare il nu· 111ero dei glol)ttli, l 'emoglobi.na, l 'a.nidride carbonica e la. concentrazione degJà. jo ui di idrogeno 11on 1"i·velò alcuna anomalia . L'esame radiologico clel tubo gastro-enterico 111ostrò .p iccole ' 'ariazioni dalla ,norma . Le pre<lette es1)erienze ed osser\·azioni fu.tono fatte ;nei cani. Per ton s iglio di. C . H. l\Iayo esse fur1ono ripetute in altre specie ai11jn1ali . Nel ·g atto 1'r0perazi one è facilitata dal fatto che -essendo m .olto 1p ic00lo il dotto pancreatico cbe .corri.spO'llde a quello di Santorini, basta tra1)iantare i.nsieme col coledoco q11ello che corris1)o~~de a l dotto cli \Virsung e legare l'altro. J~a capra ftt scel ta co111e tipo rli erbi,·oro. I11 css.a l 'operazion·e è difficile perchè il <luode110 è Ju ugo circa 90 c111. I l d.otto rpiancrea.tico si ·versa (lirettarmen-te .nel coledoco; bas ta perciò trapiant are questo solo. l\Ia il trapianto riesce difficile, perchè ]e p areti del dig·iuno ~0110 111olto sottili e si prestano poco ai trapiant~· . 11 maia.le f.tt scelto come .ti po di 0111ni ,-òro. I11 esso 1'operazione è molto difficile. I dotti biliare e pa'll~reatico sbocca.no is:eparatan1ea1te e occorre })erciò trapia11tarne ttno a Jla ,-oJ.t a. La <luodenecto1nia fu eseg·uita anche nella s r ì111mia ·(Rhes us) la .str11ttura anatomica delta quale è s imile a quella uma11a. In essa basta trap1rautare, dei dotti panc-reatici, solo quello di ' '' irsung, essendo 1'altro cosi piccolo -ch e J)UÒ esser trasc11rato. Attua:111ente- gli _\_'\. pu s i.eclono 1 0 cani , 1111a capra e u11 1naia.]e a1 quali (: -.tata eseg11iiba l:a duode11ectonlia. Uno dei 10 cani è stato operato da 6 n1esi. T11tti gli animali, ad r&eezione dt ttn cane, sono i11 buone con<li zioni di salute. 1

EGIDI.

ACCADEMIE. SOCIETÀ MEDICHE. CONGRESSI (NOSTRI RJ<: soCOJ:\TI PARTICOLARI).

R. Accaden1ia Medi(a di Ron1a, Seduta orcli11aria de·l 24 febbraio

1 920 .

!>residenza del prof. F . D URANTE, presiclent~ .

Splenectomia transdiafrarnmatica. R. BAs rr.\~ELT.I. - L'O. espone a lcuni casi di spl e11ectomia da ltti ie,seg.11~ita per \·ia transdiafrau1nia;tica ie<l i , ·a11taggi che ne ha ottenuti.. In 11u caso operato .i1el 'r3 a Gradjsca si trattaYa di ferita, in u11 altro di un enorme echi11ococco d<lla milza. Ricorda co~1e già il l'ostempski abbia seguito la ,·ia toraci ca p er l a ~utura delle fe rite del di~­ i1a1111na per 14 cn1. per esplorare l'addome e come •

il 1\Iargart1cci 11e1 g·e11naio '1 r :lbbia asportato f>er , ·ia tran~d.i1aframmatica la 111i1za. Ke precis(1 l e indicaziou,i ie la tec11ica operatoria. Prendo110 la pa1..o~a su·1Ja co1nt1nicaz·i one d professor.i Leotte , ì\Iargarucci , Dalla \"edo\·a. Valore clinico dell'azoturia sperimentale nello studio della funzionalità renale.

s.

Dott. SILYESTRI. L'O. espone i risultati: ottenuti m edia11te 1'apertura speri nientale i1ello stud.iio della fu11zionali.tà re11ale. Egli si è ser\ ·ito del 1T1:eitodo del F'iroudiini 1nediante il qttale s i ha u11 concetto della capaciità f11nzionale cl~l Te1lle per cui può essere adoperato con molto ,·a:11taigg·io 11on solo jn palt:ologia chiturgica 111a n111che l1el ca111po del la c.linica n1eclica. Il prof. PESTALOZZA tù,oorcla che il metodo dei! l'irond:irn1 ·è stato adopi~r.ato 11e11a sua Clinica dail Tre11ti per lo .studio della fttnzionalità renale u~.lla gray·idanza ecl ria risposto· real111ente all.-t i)ratica. Sull'encefalomielite epidemica.

Prof. e;. )iINGAZZTNT. - I~'O. espone i risultat: delle sne ricercl1e essenzia.1tn11~11te cliniche praticate sui malati affetti da e11cephalitis epidemica. l~e discrimina tre forme : le letargiche, Le iiperc i1netico-letargich.e e le i perci11e tiche gra·vi, le quali ultime identifica c·o l delirium acuto, .arld ucendon:e le prove. Ragiona llella patog-e:n.esi d.i queste di,~erse for111e, cercando d-i n1ettere i'1l rapporto la poJimoriia dei sintomi con J.e di·t ·erse localizzazioni delle ùesio11i Je quali, come 11e11 a 111alattia d.i Parkinson, tendo.no a localizzarsi nella regione del tc-gm.entun1 , presa qt1esta de11oi11i:nazione rin sen1so lato . I Su proposta dei professori .I\ scoli e Mingazzi ni viene appro,·ato il segw~11te or~l~ne .d:el gior110 : «L'Accademia 1ue<li<'a cl·i Ron1a fa "·oti perchL ìa Dirèzione genenale <li sanità e 1'tJffioio d'ig·iene di Roma promuo·v ano inclagi11i dirette a stabilire possibiln1ente l1e- wne ·11.e~le quali si è s'\·oJta 1'ienc.efal·i te epiclemica letargica e a studiarne cil n1odo di diffttsio1te ». Di una tecnica speciale nella cura operativa dei fibromi a sviluppo sottoperitoneale. I~'(). espone una t ec·n~oa s peciale cl1e può adattarsi co11 '\1antaggio ~t

Prof. E.

PES'IALOZZA. -

tt1tti o quasi tutti i cai.Si <li fibromi sot.toperito11~.ali e che n·e se111plifica 1'operazione Jiberandola claii rischi rli le::.ioni della ,·escica e degli ureteri. L'O. con tale .tecnica ba r1dotto a zero la n1ortalità di 11na catèO'Oria •li i11ter,·enti da tutti r1h . conosciuti fra i più .ard11i e p ericolosi della c1111 nrgia :addomi11ale.

E.

GROSSI.


SEZION~

Società I

ìtledico-~birurgica

Seduta del 30 gennaio 1920. Sindrome scafoidea di Koehler e sua probabile

interpretazione patogenetica. R. BAI.LI. - ::\e .r ifertsce .u n caso a lu.i occorso in un bimbo cli 7 anJ1i 11ello scafoide d.e l piede si11j stro. D e·ll.a rar.a. e poco not1 p articolarit à 1'0. ri. ' 1 cordata la si11toma tologi.a (cla11dica:aione, dolore alla pr·e-ssione sttl'lo scafo1de, ecc .), dimostra, in base a radi.ogra1nn1i, la s pr-0porzio11e C' 11.e prese11ta lo S10afoide clestro <.li fronté a ll'o1no loo-o del lato sano ed alle a.ltre ossa 1d;el piedi::, il s t10 aspetto atrofico e rag·grinzato, l a frastàglcila.t ura dei contorni, •1a 1na n canza di 1111a netta trabiecolatura, 1"ipocaJcifìcazio ne a l centro cl ell'osso. Dall'esito di tale dist11rbo da quanto g li. _<\...._\ . rjferisèono, 1'0. dice ch·è dopo un ce1iò pi~ci.odo cli t empo , si• 11 a la restittt7,i.one ad i11 te,.o·ru , ni fn11zioniale ed anatom·1oa dimostrata iall 'es.a111e ·obtietti,·o ed aJl 'indagine ria.d11ogr.afìca.. L'O. a'\yanza. .1 1n'ipotesi pa.togeneticia . Dimos tria.to che anche 11onna1n1ente .l a regione dello scafoicle è .l a n1eno ,·ascolarizzata, p a·t e 1€cito a ll'O. supporre che, iu tal1111e condizi oni, ci11 cui la deficienza ,·asale <li q11es t·a zona maggiorn1ente si fa sentire (aitrofia d etla pedii·clia., aitr:ofia c1e'1la plantare i11te rna) , il nucleo dello scafoide subisca la influenza di tale difetto circolatoirio determinando la sindrome, ad agg·ravare ·l a qt1aie 111on deve e ss.ere estran€o lo sviluppo tardi,·o di:-1lo scafoide stesso ed -jl s110 crescere· rapi do i11 co11fronto degli altri e lementi tarsali. . ~ poi logico ammcltere che, ~11 1..tn secondo tempo, dopo essersi stabilita una icircoJ·aziollJel diretta o collaterale .sufficiente col ritorno c1ella f11nzionalità normiate, l'osso assuma anche il s110 normale aspetto. ~

LEYI 1 ti~

43S""

l.cntan1.ente o per ,·ia

di Modena.

Prendono .],a p.arola il dott. M. TAROZZI} il prof. St~L ·\11 e il clott.

P RA'IICA

prof .

BIANCHERI.

Immunità da peptone.

R". 'L u zzATTO. - Il 'fenomeno cons iste 11ella n1ancanza d1 azione d1el p eptone in rapporto alla incoagulabilità del sang11e, allorq11ando si pratica u11a se~onda iniezione a 24 gior1ni circa di distanza dalla prima. L'(). ritiene cl1e la t eoria del Fa110, co11osci11ta col nonie di .teo1ia dell'esaUJtimento, corris·p onda ! n gra11 p arte alla Yerità. O sserva che 1'iucoaf!'ulabilità del sang·111e in ,;i vo si può otte11ere 11ou soltanto con iniezio11i ei1dovenose di peptone, tna ancora di n1oltiss ime altre sostanze prot~iche, per es. g~lati 11a, s iiero d!i ca\.·allo, ecc., che però , se in~e.ttate per via endovenos a niolta

ipocler1nic.a au1ne nta110 . ' E:~orm.emer1te 1a it endenza del sangue a coagula-· re, ta11to che posso:io p er sino pro·\ ·ocane 1a coa-· g ulaz,ione enclovascolare. Persino 1'estratto no11 pt1rifi ca1to d·i estrie111ità a uteriore, di san·g1Uisug.a, potente anticoagulante· in v~tro, :iniettato lent:a1ne11te n·eù.rle vene, au1ne11ta assai la coagulabilità de.l sang·u·e . L'~11trodt1zione p er ·vua p arenterale (e s p ecie· endovenosa) di protei11e, ·detier111ina feno1neni di intensa •lettco- e piastri1nopen1ia l·etico- e piastrii~iocitosi. Sono .g Ji re lementi 1 bianc1hi alterati pei.. l 'i11iezion·e d 1i proteine eterogenee, che versano in. c iroolo .sostanze enormem11te ac.oeleranti la coa-gul~zi0one.

Il iprimo fenomeno che &eg11e se1npre a dette iniezioni è dt1nque 1au1ne11to della coag•ul:ahilità1 ciel sa11g·u,e. M·a se questo aume11to è 11ote\role, .l'otganis1110· r.oo.gisce oltre misura , n1ettenc10 in ieriroolo s os t anze a i1ticoagula:nti { a:ntitrombina) e .si ha cosi: l'incoagulabilità del sang11e. I~e r.agioni per le qua1i u•na seeonda iniezio11eiCli p eptJ.)n::: pr.atioa.ta 24 ore circ;:i dopo la prin1a 11on determina in generale in coagulabilità, sono. cùovute a diminuzione forse a ssoluta., oe.rto relativia della quantità di anti.trorrtbi11a che l'org·a11is1no può metiteire 111 cil1Co'1o. L' .i\. conclud-e affer1naudo che 11on . sd può p arJ:ire di « immµn.ità » da preptone nel senso cl.as --

sico della parola. • Prendono ]a parola i professori RrzzATTI e Sr-fl fONINI. I

'

.

Ricerche sul sangt1e in un caso di emofilia. R. I,uzzAT'fo e Jos[

111 base a minn-tissim·e j11dagi11i eseguite i11 un caso di emofì~ lia, 1nettono in rapporto la difficoltà del sa11gue a coag·uiare oon una ·d eficienza id i .protrombina _ P r e11de la pa.rola il r~:rùf. SI :.\·10~I~L C'ARRA. -

I

Xeroderma pigmentoso di Kaposi familiare ed in soggetto adulto.

L. lVIORINI. -

Presenta una donna di 24 an111· erl un ragazzo id i 1 2 , f1~a.t E>1119 e sorella, affetti" da :x.eroderma pigmentos o di Kiapos1, malattia cutanea del gruppo d·el1e forme 11ev.i,che, oarat-· terizz;ata da ttna siensibilttà s pecia1e d·e 11a p:e1fie .. a]le ra<l-i.azio2i luin.1ti ose, che C'o11d11ce secon d:-irian1e11te a.d 1111a (l egeu.enaz.io11e .a.J1al og·a a q n<:1La della distrofia senile o pneseuile, de1Le r aclio-· clermiti e d.èl1.l 'arse11icis1110. I casi sarebbero interessan.t i s otto p.areccl1i ri -guardi : l'età iatd ul.t a di u110 d ej soggetti, poich t. la ·111a•l attia, che in1zia ordinarjamente 01 2°-3r a i1110 di ,1ita, 1ooncluo=: ia1 cl esito letale oon dege uerazioni 11eop1as ticì1e seco11dar1e pri111a cl e.i I :: 1

~


• •

·t40

:a11ui ; .la ma11cata co11sang11ineità dei genitori; 1'esito felice filllora .C>1tt en11to coi rag·gi X, in cura praiticatta nQ-1 gabinetto di Racliologia annesso a-1J 'ospedale .

Ictus anafilattico a tipo di crisi nitiitoidi e.e per iniezione endovenosa di argento colloidale elettrico

L.

:.'\Ionr~r .

-

Descrive un caso ch•e definisce -cìi ia11toauafilassi, osser,1 ato in un soggetto di 23 a 1111i che era s tato sottoposto da pritn:;1 ad iniezioni endomt1scolari, ed in seguito ad una inie..lio11e endo,•enosa di arge11to colloidale elet'tri·co. P1rendono la parol a i professori RrzzATTI, Do~-'·rr, L uzz.\ rro, SrLVESTt~I e FIORI . l{ . Sil\10NINI.

APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. GINECOLOGIA

• Cancro del corpo dell'utero d'origine placentare. ~"".B' .

r.!\NNo

IL POLICLINICO

]aj·le e I . I~alpérine. (Presse 11iédicale, n. 39 ,

lu.glio 1919) descrivono un caso di corion.epitel1oma susseguito ad iaibont-0 ; di nessun par;t ic{)lare interesse .nè aootomico n è clinico. Come al s olito g li a utori italiani .nella rn.ssegna bibliografica ·11-0n fig·urano affatto, inemme11-0 il Pestalozza, che f11 , 11el 1891 1 jl fondatore • Jel quadro c linico del corionepit elioma. Gli l\.A. J)ropong·ono 11•1Ta nuo\ a d·enominazione, cbe è q ue lla che fìguira .11el titolo e che .senza aggiu11gere nttlla a queJ.La genier.a lmente accettata , sem.-P1ice ed impe~abile, di cc corionepitelioma », è 1nug·a e inesatta. l>.oichè davvero ,11on sembra lE--c ito clar il nome di c.aincro del corpo <l~l 1l 'utero a 1111 tu111ore così profondai111ente diverSto da-1 aa11. ~ro e per l 'is togenes i e per la morfologia e per l e ,-ie cli clifftl!siionie e per gli esiti ; .Jna è mal \·ezzo francese chian1are a nicor oggi cc .caioic-er » og~11 i tu111ore malig·ino ! Che poi corio11iepitelio1na 11011 sia defiinizioue s ufficiente, ro1ne sostengono . 2;1i a utori, perchè si potrebbe pe.nsare a un corionepiteli-0ma dell'ovaio o del testi~olo, è come <lire cl1e « ta·vo1.o » ·n el1la descrizione di un salotto 11on è in.d icacZione chiara, perchè potrebbe trattars,i di un ta•T;olo operatorio. Quanto ia11'eziolo. g ia gli . . -\. .."\. atferma110 che essa va ricer.oa.ta n ell 'e1·edità e nella sifilide. !\è l'u11a e.osa •nè l'altra l) UÒ , ·e11ir co11cessa ; per la pri1na n 11 l la ri~ u lta ; · per la seconda, tiua.lch e <'aso aeci<lè'11tale a parte , ~OJne q ue1·1o degli ~i.\ .i \., essa è s icuramente da è.SCI 11 e.tersi ('\"v~assermanm negarti va) ue11a grande i1Taggi-0ra1nza dei casi; è atlJChe opportuno osser. •·are che '\'assermann positi\ra incompletaaneute .10

1

xxv11,

}~Asc .

1s 1

si ha talvolta ii1 casi di mola ·v escicolare, nei quali assolut.amente null'a}tr-0 parla per ·lues e che q11i•ndi il risultato della W asserma nn è proprcio qui (e nel cori6nepite~ion1a) da prendersi con m0l:ta cautela. M. B.

· L'isterectomia vaginale nel trattamento della febbre puerperale. La terapia della febbre puerperale è spesso impotente a dcbe11are ·l 'infezione; in certi casi, a .uulla va1'g·ono 1e l'.avande encLouterine, i sieri, i metalli oolloida.li, ecc. Nella co:n;Siderazione che, i l più delle volte, l 'iutero è il focolaio dell 'infezione, v iene nat urale l'idea, di .asportaa-e ·ta1e focolaio. L'esame dell 'utero, d.o po ll'asportazione, (giust ifiea l 'i;ntervento. E' però d'i.mpoirt anza essenz·iialie decjdersi prontan1en-te, qwan do, •n,elle 24 ore successive a l rasc.hia-menU>, :non si osservi un miglioramento sensibile. Accade tal.o ra , che, in seguito al raschiamento, .si abbassi leggermen te la temperatura e migliorino .le condizioni del polso; se 1però tale miglioramento è affatto passeggero ·e la tem peratura s'inalz:a ancora, non bisogna attendere '\Ulteriormente . L',esame local e ha iu.n '.i mportanza secondaria •ne.Ila decisione dell'i ntervento. La questione del1a vi·a d'aiocesso .è t uttora qontroversa ; i n gen°erale però è preferibile la via vaginale a qt1ella addom1nale, a meno ohe non si riscontri.uo lesioni localizzate degli annessi ,o ..segni di trombosi de11e vene uterine o uteroovariche. (F . l\.f. Cadenat. Presse M édicale , I4 g·ennaio 19~0) . L'ut~lità dell'dnterven·t o è dimostrata dalla sta tistica di Tuffier che su 45 interventi registra 28 guarigioni. Il trattamento loc.a1e JJon d€lve escludere quello generale con iniezione di siero glucosato (soo eme.) di olio canforato (10 cm.e. ogni 3 ore) di electrargol (iniezione endovenose di 15 eme.). 1

1

1

1

r. s. La cura della dismenorrea con i raggi X. • Si presta110 ta tabe cura 1• casi• 1n cru• sono assenti g.ra,; lesioni organiche, con emorragie mestrttali abbonc1anti e prolungate con dolori dismeno.rroici, cefu.1ea, depressione mentale. In tali casi va auzitutt.o ~ntata la terapia medica ed, event t1almen te, qualche piccolo i1ltet'"~:ento chirttrgico (di l:atazione cervi.e.al.e). Si u sino (Herman.n-Jobson, La1icet, 6 settembre l9r9) raggi filtirati attraverso 3 mm. di allri.1minio, i11 modo da distribuirli uniformemente stille ovaie e tessuti circostanti . 1


f . l\NNO . XXVII,

FASC. 15]

SEZIONE

I · genitali esterni vanno protetti con tessuto impen.etrabile ai raggi . Il trattamento de\re oomprendere non .meno di sette sedute, ripetendolo eventu.almente 11na o due volte. Il timore per un·a possibile sterilizzazione 11on è giustificato, specialmente dosando opp.o rtunamente i Taggi : gli effetti sulla pelle si poss·o no prevenire o eur:atre con il trattamento locale (app~icazione di e-0ld...cream) . 1'. s. Nei carcinomi inoperabili del collo uterino. stato con1sigli.ato ill benzolo {Bordarampé. Reii . de l' Assoc. med. a.rgentina, marzo 1919) . .Si applica di rettan1ente sul -n eoplasm.a un tampone imbevuto con benwlo pt1ro, e 1o si lascia per cinque minuti, sostituendolo con altro tampone ~.c,-0. Due i,rolte ail giorno, si praticano lavande vaginali con 2 li·tri di acqua bollita, calda, a cui si aggiungono 50 goccie di benzolo. Con questo trattamento il neopl.asma dimi·n'ltisce di ,rolume. l. b. È

1

ANESTESIA •

' Anestesia generale eterea nelle operazioni di breve durata. D . Ta<ldei (Rifor1na 'niedica, 1919, n. 42-44) descrive il suo metodo di anestesia, che ha applicato con 1buoni risultati in circa 3000 casi. Il paziente viene collocato &'Ul tavolo operatorio, se ne dìssano gli arti, si prepara il camp-0 operatorio . Si applica poi sulla faccia del paziente una co1n·une maschera di Julliard o simile, ~n cui !:>ian.-0 stati versati .n on meno di 50 .g r. di etere; il pazi.ente non <lieve respirare contemporane.a111ente aria. lni1'nediatan1e1ite si ~nizia l'operazione o la mectic.atura: appena compiuta la parte dolorosa di ques)e, si fa allonta11are la maschera. All'inizio dell'applicazione il paziente arresta la respirazione, teuta di dibattersi o di all·ontanare la ·m aschera, ciò che va evitato assoluta1;iente. La f.a.ccia .. si fa. rossa ed eve11tt1almente cianotica, il polso f.requente , Le pupillie medriatiC'he. Se la piccola operazione è compiuta in questo 1)eiiodo, che dura 30"-6o,,, e che per 1e indicazi,oni del metodo è s ufficiente, si toglie 1.a mascl1er.a. Il paziente rimane immobile per alcuni 1nin11ti, can respiro ·calmo e profondo, poi apre gl i occhi, pronuncia parole sconnesse; il ritorno della coscienza è preceduto da un .p eriodo di fa(·ile suggestibilità, per C·u i il paziente obbedis0e alle i ngiunzioni dell'operatore di istar fermo o di eseg11ire i 1n-0viimenti necessari. Nel caso che l'operazione du.r i oltre u11 mint1to,

PRAT~ICA

e la maschera 111011 venga all1ontanata, s ubE:ntra lo stato di e bbrezza eterna e di analgesia iniziale, ~he può prol11ngarsi per 2-5 mi:nuti, s omministrando piccole ·d osi id i etere de,·e . . .Se l 'analo-esia o i)rolungarsi ancora si proseguirà la narcosi co1 1netodo con111n.e . In i1essun caso l'i\.. ha osservato complicanze polmoniari o acci.denti cardiaci. Jl metodo è ad.atto per operazioni di breye du1·ata , medicature do1orose e simili , per non dare .all,ammalato inutili sofferenz·e e per lasciar'e àll'operatore tutta la calma necessaria . Sull 'anestesia al cloruro di etile, ha il vantaiggio cl1e l a durata può eventualmente prolttngarsi senza al . . Ct\.n 1ncon·v en1ente . Qu.esto metodo di anestesia può essere ripetuto a nche in infermi febbricitanti per più giorni succc.'ssivi, come p. ·e. i11 indivi dui .e.on :flemmo11i gravi, fratture esposte che richiedono varie medicature dolorose; è ben·e sopportato e richiesto dagli a mma1ati stessi, che ne hanno provato i vantaggi. Secondo 1'A. 1'anestesia è ·d a attri·buirsi ad una specie di .b locco psichic-0, e sarebbe analoga all'anestesia, chie si osserva t1iei momenti di grandie emozione. fil . I

~

0

L'anestesia generale per mezzo dell,lntubazlone faringea con l'apparecchio di Delbet. L'appareochio che Delbet ha pr·e sentato alla Società di chitrurgia fra11cese 11el 1905 co11~i~te it1 1i.u tuho piegato ad angolo retto le cui brauché mist1rano. rispetti,1a1n·e nte 11 ed 8 cm. La più lttuga è ,c i.lindrica, ~i assottiglia grarlatamentc 1.: t ermì111a con U1:J. becco; l'altra branca è 0onfor1111ta di,·ersameut:e : essa si allarga e s i appia.t tis•2e çer terminar·e in ttna ampia ap·ertura i11 forma di .p resa d'aria, quadran g·.01.ar.e, ·e rivolta in a\ranti : essa serve ad adattarsi alla sporgenza che fa il lari11ge 11e11.a. cavità :f.aring·ea . Dufo11rmen.tel (la Presse ?1iédicale, settembre I 919) avendo larga111ente esperi1nentato i ,·ari procedi1nenti di auestesia g·e neraLe applicati a lla chirurgia cervico-façcial,e concl11de con il rite1tere cl1 e, salvo in alcuni casi, .1 'anestesia c he s t può ottenere .con l 'app.arecl1i10 di Delbet d ebha preferirsi ad og·1ni altr 0 me21zo . Esso realizza ,·arie condizioni necessarie per 11 anesbesia g.e nerale 11·er1lie operazioni cervi·co-f.aceiali : allontaniam·ento d e.l 11arcotizzatore; impedimento della p ·e netrazionie del san1g ue llleiie \·ie respira torie if: dig·erenti; soppressione dei i.·omrt1 ; ha i11oltre indiscutibili ,·antaggi anche sui t ttbi tracheali, d.i difficile .e co mplic~to 1nan.eggio, costosi, ,ecc. Per utilizzare l 'apparecchio di DeJbet si con1incia con 1'amestetizza.r e il paziente con rlno dei com11ni metodi. Quando la 11a rcosi è git1dicata 1

1

1


IL POLICLINICO

sufficiente si .applica il tubo nel faringe fino :l . Lh e 11,es+. . r~1n1•t'a s11per1ore d el'ln bra11c:..1 y;osteriure <1rr1 \·j a l~'\-el lo del laringe. "La br.a11ca ,b occale ·1ene a trc-Yarsi adagiata sulla lingua ed il b~co Jell'apparecchi-0 sporge ira gli incisi,·j. Quando t 11tto è bea sirtu.ato s i sente a 11 'ori.fìci.o e-sterno il J)'af:.saggio della corn~nte cl 'aria e no11 resta ch e <\da ttare a l becco u.n tubo di cautchouc che lo <·o1leghi con un apparecchio (li Ricar d o d'Ombrédanne. Se si v•11ole e si può , a fin e di impedire og11i c1eg1 utizione cli sangue, si tan11>0na il far111ge tutto intorno alla cannula . Il tubo di D elbet , ' . come e OY\ 10 .p ensare, non può essere •usato nei cas: in cui la bocca .d ebba esser precedentem ente e biu:.a; q11a11do s i abbia bisogno della completa \'Uotezza deUa ca ,·ità boccale, quaniClo si debba iruterv·e11ire s 11l -larin ge, sul faringe, ,ecc . D. l\I. 1

1

POSTA DEGLI ABBONATI. D-0tt. V .

n.

Pù sa . . P:r 1'i.gi~ne 1~a\1al.~ : B~I.L I . I§;-ie ne 1iavale. Soc1eta e<.11tr1c:e l1bra rua l\i1lano. Per bromatologia, la p rofilassi delle m alat tie infe tti,·e ecc. : il IV[an1tal e dell)igienista di CE LLI. Un. ti'P: ed.· Tor ino. ~er le in1a~a'1:~ iie i~fet'ti ,·e tropical~ , LL"STIG ed a ltr1: Jlalatt1e 1nfett1--..1e dell'uom o ed a·n ininli. Fr. ·\ ·a1la rdi , l\Ii1a110 . (1107)

aa

1

fi l.

08) _.\.11 ,ab b . 11 . I 09 te : Il 1nig-liore trat tato (li oc11li1stica rimane sempre quello d-el Fux (tradotto dal prof. Citrincio11e). Con1e mat111ali : l\IAY TRO:\rBETT.'\ ~ SGROSSO, 0\' I O. Consigli abil~ pure _.\ XE~FIELD, trado tto ai1cl1e in francese. , ' (I I

~lAGGIORE .

CENNI BIBLIOORAFIC/. 1 ( /\ 0

E.

11 si recensiscono

..\L.\DIA .

L.

.20. ~

ch e i libri J>ervenutiindono alla Redazione ).

Trattato di 11z edici 11a legale. Prezzo Edit ori Detken e R ocholl. Xapoli.

be 1a bontà <li 1111 li bro de,·e giucli~a rsi dal .nun1ero cle1le edizioni, è certame11.t e 1tlia g li ottimi que~t o del ::Vladia, che ìn pocl1i ai11J.1i è giunto . 11la 11ona edizione . Il ,t rattato di medici·n a le~ale ciel :\Iadia de,·e senza d11bbio la ,-era fortuna all;inclirrizzo schiettan1ente pratico, al ri~oris1110 scientifico, alla chiarezza e sobrietà a.ella f()r1na, ·c he lo fa.11110 ttn .libro prezioso per me<l1ci e })er s t11ùenti . 11. ~l.\RX. Pral<lik1t 111 dcr gcriclltlichcn Jledizi 11. I>rez.to n1archi 10. Editore _\ . Hirsch'\\ald. Ber'.tno. . l·: 1111 b11011 n1ainuale di t ecnica lnedico legale, j J. eciso nella j11clicazi-0ne dei metodi di e _a1ne, h ?aro e sobrio ne 11a forma.

ì\f. C. STOPES. L 'a111onr et le niaria~e. T rad 11 z_ dall 'inglese. I vol. in-r2° di pag. 160. Attino-er 0 Frèr:es édita1rs. Par:igi, 19!.9 . Prezzo fr. 6.

!11 i orma spregiudicata, 1'auttTice esamina la natur.a dei -rapporti sessuali. ìVIomenti sentime11tal.i , fisici e genesici s'integrerebbero. fatto fonda.n1enta·le da lci osservato .sa~b­ be ch e 1'impt1lso sessuale n.ell:a donna uor1nale si ripet e q11asi 1-Jtn1ieamente poco prima e p oco dopo la .m.e struazione ; e;11a cred1e che p er la felir i.cà dell.a coppia 111nana nel 1naitrimonio importi cl1 r~golare ~11 q11esto ritmo la co~bitazione. Ella condanna l'astinenza, ma è parti.g iana. della tempe-

un

r.~ nzi:l.

Il \·ol ume co11tieue dati e considerazioni preg·evoli.

R. B

PUBBLICAZIONI PERVENU.fEl'l. R·elazione clin1ca sulla cosi > detta e n cèfalirte letar g ica . -- Bologna, 1920 . l I SENTr Gu~TAVO : Qt1e.llo cl1e og·ni med!ico deve sapere lntorno a l g'iudi1io di r evi1sione ~n te,. ~la _s:]·i ~~nfortllni. -. Ron.1a , 1919. Z.'\GARI G. : La profit1zza~.10111e del bacillo tuberICO'~are <le11 'organis1110. X a poli, 1919 . I>..;.ssr~r R O?ERTO : Tubercolo.si e g h ia11dole a secrez1-0::J1e interna. - J.Vlilano, r9.10. G 1ovANr{I NI EDGENI0: Di 11na forma di grippe n~lle ..\.rgo11ne. B~gni di Cia.sciana., 1919. G 1 f:BERTI P. : Sul tratt.a1ne11to d,ell 'e n1piema pleurico. - Bergamo, 1920. BF.RTOL:\KI DEL· R rc MARIA : l\Ialforn1azioni m11lt iple degJi arti s uperiori (n1icrome1'ia, ectromelia ~~nal'e, ectrodattilia, s1ndatti•l.iia) ~ R eggio Em·1l1a, 1920. GUIDA TOMMASO: 11 YacC'ino ainin1ale inoculato a b a1nbi11i con 111i11ori p ossibili dianni . - N apoli, 1920 . . J)EDRAZZI~I FRANCESCO : S ul cosi el etto p oliso celiebrale e sulle osoiìlazio ni l)letismografiche nelJo st ttdio della (.rir colazione .encefalica. - Mli1a110, 1919. FnANJ( CASIMIRO : Sor)ra clue nuoYi t1uc·l ei nel 111esen cefalo dell'uonw. - (}eno\•a, 1920. l'ESCI ERNESTO : ,Sj ndrorni encefa 11tiche osservate d.11ra11t e l'attuale .i:pide1nia d'influenza . - 'f o1111110, 1920. _.\.LF IERI E. : Il parto e il ptterperio niella genesi delle malattie ginecologii<'h e . - Pavii.a, 1920 . :;.\fACCONE J-' UIGI : J-'a c11ra delle acqt1e di Salson1aggiore nei ba1nl)i ni. - Geno, ,a, 1920. l{rcc10LI ER~ESTO : Sopra sei casi di pleurite ess 11clati ,-a -cu rati con la pneumotorn.C'entes.i . Firen ze , 1920. G 1.rs rvrtTTA l\1ARIO : I ..a moder11a assis t e11za tecni co-social e degli i n,·.al i.di d el la\•oro. - Pescia, 1919. ~ORGE ;.AEfA)lO: Dell 'ern,i a - infort11nio. Napoli, 1919. ('.\STROJ\IAN RoDRI Gl..;i;:z : Racteriolog:ia clinica. X1te,-a cienoia a11tituber c11losa. - Il11en os Ai re.s, 1919. 1 lE \~ECCH IS l~E~ T .-\ M 1~0 : I .a protesi moderna 11ella m11tilazione del ' 'iso. - ~apoli, 1 920. .-\I.DERTONI P I ETRO :


l. .-\~~o

XXVII, F.\SC.

J 5]

SEZIONE PRATICA

NELLA VITA PROFESSIONALE . . Prolessori da 01•eretta. Rice\·ian10 e pubblichiamo :

1

Non .si parla ~i11i c1Pi .Prof,~ssor.i di orchestra, ~tegori.a m?.lto rispetta~1le, 1n~ d_i quei scugnizzi professor.i o prof~ss~r1 _sc1~g·n1z~1 (co1ne si vt10le) che pu1lulano nei , -iv.ai universitari e che 11anno infettato e falsato la "·ita scientifica clel1'università italiana. ~og~io p~la~e q~i (li tt1tti quei docenti Ji~~r1, 11b~r1~s1m1 anzi perchè 1iesst1n pubblico di a1scepol1 .11 ~onto111a, ma che col tito~o dà professore "·ogl1ono far credere aù p11hbl1co di essere uomini eccezionail!i e che se ll'On salg.ono proprio a:lla oaittedra è 1)erchè ... percl1è i posti sono troppo pochi per ,t anta brav,a g·ente ! Ne trovia.i110 i11 ogni facoltà ed in ogni ramo di facoltà: ed i·n agraria, e -in chìmica; nelle n11merose bra11che della i11edicina poi Jia .t eoria dj costoro è addirittura infinita.. Ebbe111e, io cre<lo di essere ancora arl disotto diel vero se a ffer1uo cbe appena uno sopra 0ento di ques ti professorelli può meritare per attitt1dini speclla1ii, per -cultura, per ricerche ed osserYazi,onì otiginali, la qualifica di scienziato, n~entre pt1rtr·o ppo, tutto il resto d1ella fa1ia11ge è costitt1ita da scioochci cialtroni, che vogliono speculare sul titolo dii p:rofessore come 11n con1n1erciantet ,qttalttnque cerca con 1a récla11ie di attirare pubblico in bot1 tega. Tutto questo professora1ne sino a pochi an11i ia si diceva fosse un dolce pri·vilegio delle Uni\·,e rsità meridrionali m'fl mi pare che 01nche n el1',alta Italia, sotto qttesto rig.uardo, si sia più !neridionali dei merjclionali e che iin ·faitto c1rl. docenze si sia serv.iti abbastanza bene : ogni.i anno '\rE:dono La luce it1for.nate cli lib1eri dooenti (spe~ie in questi anni di g11erra i11 cui 1ia docenza <:ra dii·ven11ta um amuleto C'o11tro 11a trincea), ed il titolo pretenzri:oso e ri-sonante di professore ]o abbiamo vistq appi<'cicato tutto 1.n una v:olta ad i1ndi, idui che ci erano stati a goiniito sui banchi c1el .l iceo e dli. cuti. troppo conose1evamo la -patetnte mediocrità e 1'incapacità costi1tuzioruale d i creare qualche cosa di pj11 e di meglùo del comune. Professore! non è poco; ecl il pttbblico b.eve grosso re d. il giochetto è p erf,~,tta.?°1e11!e ~ll~C~to perchè ch1 rnon ha nesstt i cro1ter1i0 d1 giud1z10, clove!lPo scegliere fra ttn <lottare e-d un pro.Eessore , non esita a .lt1ngo a clare la ~i-ief·e~enza a quest'ultimo; ma p az;i·enzi~ ~l l?ttbbl1~0 , ·~1 Pt::'g~ gio è che pure l1e coonnnss1i01111 aggi u11d1oatr1c1 ·dei concor.si, le qualii dovrebbero conoS<)ere la g-hermi·nel1a ~llla lihera docenza, bevono .gros~ so (o fanno conto dii bere grosso) e davaniti agli strampalati, volumin()si 7.uba~~onii che iconsacra no 11 titolo di protessore vedi.amo molto s pesso ''ei1:ire aggi11dica.ti posti di prit?o ordine iai pra:fessori da operette e r~stare_ 1n panna _v~leu~i professionisti al c11i ai111n10 ripugnano J~;l_i. 1i1tr1o-hi e le astuzie infinite, spesso 1ncred1b1l1, a lle quali bisoo-na ricorrer.e per -gi11ngere al professo0 rato senza averne il merito. A chi viene largit0 nel 99 per ~.ent<? dei. ca~ii 11 t.itolo? a be11iamini di professori un1v·e rs1tan, a procaccia'torii di gt1adagni ? _di 01ien t~la, _spess? per intrighi clerico-111asson1c1, a figl1 d1 pap~ influ.e11ti. e aillora, esistendo ai1che una sola dl 1

0

1

9t1est e condiz~oni . e facendo co1np1eta ·astrazione aal valore. sc1ent1fioo del oandidato, si assegn~a u11 temacc1~ q1ua l unc1 u ~ . scelto J? er lo più dallo stesso candiidato, e cosi 1n pochi mesi al mass imo un an.no, Clttci~to il solito pret~nzioso zibaldon1e, s1 passa do. scatto claJ n1odesto tt:mile d·epre~ato d~ttorato al risonante profes~rato. ' i~ ·t itolo d·1 anedclot.i0 posso raccontru.--\·i e potr1e i dar~ tutti i connotati .e d i clettagli, di' ui1 do~ente d1 ·ven11to tale per l'abilità di ui1 bidello J.l qt1iale per v.iaggi fr.a P{ldo,~a 1e Roma e p,e:r:~ n1anenze fuori sede, do,·ette .alla fine presentare a:1 suo protetto una ·1 ista ·di v1000 lire , che f11ro110 ' 1 pero re.!So armente pagate. • <?r~ qt1~ti pr<Jfessori d·i carta-pesta ; .appe11a s~l1·t.1 8;1 piano nobile. c t1i 1a fortt1~a e le protez.to111 _Ji ltanno portati, con molta 1mpt1clenza sii aff~coiano alla fin.estra e fatto un 1)a}mo d'i uaso aglri. ~x-compa~ni dottori si fa11no in qlllattro per sfruttare .11 ,n110Yo . gi~ado acc~dt:111~~0, per poter 1eutrare 111 concorsi, in con1m1ss1on1 :ay·ere in.carich~ e accaparrarsi pitì fort~111ate ~· 'p1·ng11i cliientele, oome fan110 per ese1np10 inolt1 sp ecia listi medioi. Tutto q11esto va eletto senza t ai1ti prean1boli perchè è 1111 dianno per i professionisti <li animo r1t:1 to e si11cero, per~h.È- fal s.a la ct1ltura univ.ersitar.i.a, _p.ercl1è è u11 inga11no alla bttona fede del pubblico; ma i1011 basta de11u·nciare, oocorre .indi care il rimedio ; d'ora ii11nanzi s i si1ru se'\· eri, anzi se,'.erissimi 11~:l ooncE'dere l 'abi J.itaz.io11e al:l·a docenza : lo si , faccia p er titoli soltanto e medj ainrt:e commissi.011i in] nis tetriali for·Ì11a:te da ele1neniti oompetenti e n1olto rìgorosi. E·e non che ' nedo già i profess·or:i scttginizzi clìe nli leggieranno, sornidere , re pe11 seran110 : qttest'ttomo ':i.n fondo è u11 ingenuo p erchè meno docenti sà.1 creei~an110 ie più res t erà ,·alorizzato iJ nostro trutolo; 1asciatnolo dire. ~ u11 cane cl1e i11vece dci. mordere, fa tnagnific~ me11te i nostri n11beressi . Ma allor:?-? quale dovrà 1nai :essere il rimiedio ~d. un male •COSÌ disperato ? Ed ecoovi ril rimedio eroico cl1e operer-ebhe la nzag·1i-1 stt.: rilisatio : con un b·e'1 decreto largire il g·raclo di profiesore a tutti d Jaureaiti con die.ci a i1ni d~ esercizio professionai1e (press'.a poco come s i fa ce,·a a nomi.11are i e.a.p i tani negli anni di gt1erra) . Sono per primo io ad ammettere che sarebbe u.11 pro·v\r.e dimento bestia~e, grossola.no e 111ilitaresco qtia111to nl.ai, ma come rimarrt~bl>ero giocati be 11e quei clocenti c11e h ann.o tanto intrigato e così poco stttdiato ! Quelle dt!l>acle ! ...., Saremmo, 111s o111n1a, quasi t11tti professori! (i.o r erò fra 1due a1111i1!) ecl iii qn·esti ten1pi, ri.i1 cui tutto pare si ' r:ada sociald.zz·ando, cl1i i11ai se rie p,O!trebbie meravigliare? Ed ora che 110 ,-ersata t11tta l '.an1arezza clell'.animo mio d·ich.iaro cbe pr,ef.erisco cont.inqi:are a. parlare .dell'abt1so della docenza t1ei 11ostri giornali priJn1a ·di ri ,·o1germi ai quoticlia·ni. perchè ~ p a11ni sporchi, s i11 che si pttò, è n1egl10 la,·a1:l,1 111 easa propria ; djchiaro ai1cl1e . apert a la p1u le ro-a discltssir011e s nll '.argo111ento i 11 gt1eslo g·1ornal~ che r:appresenta la gran_ mass:=t 1~1od~sta e pr~l etari·a dei medici condott.1 e dei L1?er1 esercenti; disc11ssione 11 ella g11ale sperç> qi 11?11 esse:r,e .solo. J\!ii ia.t1guro anzi du~ categ·o~·1e di ~otn~ pag11i : i sosten~torii n1.'.l sop rat11~to gli oppoo_1to~1 che si affretter~nn o a bollarn1t ieo111e lln iirv1dioso od t111 fallito! 1

1

,


~44

f ANNO XXVII, FAsc.

IL POLICLINICO

~ prima di chiudere l 'arti~<?lu ci. bengo a dichiarare che esso è t':ltto a d1tes~ dit quell'unico

sopra . cento s~e m ~r1ta l 'at1tent1ca qualifica di sc1enz1ato; g111 altri no,~antano\re non servono che a riempri.rè il nttmero cento. Dott. Uco RIGHI.

Cronaca del movimento professionale. A proposito dei concorsi per assistenti Riuniti cli Roma.

Pregati, pubbLichiiamo : Come et'a da prevedere, jl criterio direttivo che ha \ 1oluto s_ci nde~e in_ due il .concorso pK:r AssiS~Ente med1co-ch1rurg·1co negli Ospedal'i. Riunci.ti clt Ro111a ha portato a deà risultati adCLitùttura catastrofici. Infatti aa prin10 conco1rso per 30 posti 110111 vi sono. ~ea.nch~ 45. conco!re11ti, al secondo per 40 post1 l e1a11d1dat1 ragg111ngono la cifra .non indiffererit·e dri 150. D~ta la bre\15 ~ista.nza dd tempo che intercede fra l _due c_o11cors~ (appe.na dtte mesi) e premesso che 1 posti .negli _O~pE:dali sono coperti dagli ex ~'\.ss1stent1 effett1v1 che potrebl)ero ·e forse vorTebbero prorogare ancora il servizio la mente 11ostr:a non _ar1iva a c~ml?rendere pe-I- quale recondita 11ag1one non s1 &lla fatto un unko concorso pt=>r 70 posti, concorso che avrebbe per ]o ' 111eno avt1to i medesimi crit·e ri cli cer1ni:ta. Om che cosa sttccede? Nel primo concorso gli esclusi dovrruuno essere r5 solam entl2, ne.I s.econc1o ""I ro. E comie non può sorgere il dubbio eh~ fra glii idonei del pr1i1no .cron corso non ve n.e s.1a qttalcuno che scientificament e sia 111eno matt1ro .di qttalche alit ro del seco,ndo concorso, rima.sto fuori unicamente per 1o scar~o inttmero cl.i posti disponibili? . ~a. P1ia Ammirnistrazione degli Ospedali Riu111t.1 non vorrà recedere da1le c1ecisiioi1i già prese · allora 11on ci r.imane che coirfidare nelÌa pro,~a~ l'robi_tà e _ruen fermo crite1-io di giustizii:a degli esam1nator1, perchè se cosi . non fosse si correrebbe 11 rischio di vedere entrare nel primo concorso quali assistenti de.g li Ospecla.li della Cap~­ tale, persone cl1e lo potrebbero solo attraverso il non ma-i abbastanza. lodato rotto d ella cuffia. Grazie.

Un, /f1'ttpf>o di co1ico rrenli - 1zat1t11al1nerite - al 2° Concorso. Xon entriamo nel merito della qtiestione; ma è lecito d\al,t ronde c:l1ied ersi : perchè quiesti reelanianti nou prendono parte a 1 primo concorso, tanto più che il co.ncorso è, più cl1e deciso, co111inciato? 1

I Medici Ospedalieri della Toscana .::.i sono 11t10,·an1entc riuniti it1 acltt11anza straorc1inaria nl 2s 1narzo I 920 n e'1l'a11la vecchia della L~ .inica l\Ieclica cl ella !{. Uui,·ersità cli Pisa (g . c.) , r1er tic.lire la relazione clel c]1iarissimo prof. Tad<1eo De Hyero11imis, <li rettori= dell 'ospeclale Ci \-i.le di I~ucca, stt I ...(r. f1tn=io11e 111odèrna degli Ospet1 al i. Erano rappresentate le ~\ ssociazioni del ~ledi­ ci Ospetla.1neri delle 1>ro,·i·ncie di Filieinze, Livor110, I~ucca , Grosseto, 1\Iassa-C'arrara e Pisa; di q11est'u!ti111a erGno prcse11ti anche i medici degli ci~pedali di Volterra e Pontedera. La relaziot]~ clel prof. De Hyeronirrris fu ascolt at'l. col lnassi1110 inte resf'e dagJ.i interye11uti e,, ~ 11 proposL'l del pre~i ~1 e ntr, l'.assemble'l 0pprov.o .;1ll'11n~11imità che ,-enisse al più presto stampa1

15]

ta, ~a?do poi ad et:sa la mago-iore pubblicità poss1b1le. · b . V1e111n~ di poi _proposta la costituzionoe della ~ ~~erazion e I?-egzo1zale delle Associazioni dei A-I ea1ci qspedali,~ri della T oscana, e dopo ampia di .. sc?-~s1one, a1 1~ quale preser~ parte quasi tutti g1i ~nU:rvenut1 , venne u·n,aniniamente dicliiarata t'.os~iti~ita l_a Federa:~iorie stessa co1i sede pro'Vvisoria 1n Pisa, . . V~nne q11indi approvato che ciascun a Asscrc-~azione Prov~n~iiale ùei !\1edici Ospedalieri della 1 osca111.a nom~n.asse ra ppr€'sentamti, per stabilire la se.d·e defillìlt1va della F ederazione st essa nom·i narne i 11 Consiglio Djretti,·o ed iapprovar~e lo Stat~to.

In ultimo poi venne ad u nanimità votato il ~ eguente ordine dté:~l g·iorno : cc I medi.ci Ospedalieri della Toscana riurniti in assemblea str.aordinaria i . I 25 1narw 1920 sent ita l~ relazione del prof. De Hyeronimis su' La ft11i~1one moder.;ia de!;li t)sf>edali, convinti che per 11 regolare ed efficace fttnzionamento di essi sia 11eoessaria un'unica direzio11e affida.ta ad un sa11itario, .nia~ermano ~d t1nanim.i tà i'.l pf'incipio. che tutti gli ospedailll debbano ess;ere diretti da ltn Direttore Medico, e che questo interve.n()"a di diritto alte adunanze dei Consio-li di amm·i~i­ 0 straZJi·one con voto 00insttl ti vo, d!ichiarandosi pronti a sostenere con itutite le forze dell 1orga11iizz:azione il prt.incip1 o approvato >>.

La tariffa medica per la provincia di Roma. Riportiamo un estratto de~la tariffa minima dell'Ordine diei Medici della provincia di Roma (per le prestazioni più ab1t11ali) : r. V.isita medica. o chirurgica ordi·n ari.a, sia a clomicilio <iel medico, sia a domicilio del mala-

to, L.

10 .

Idem d'urgenza, L . 20. 3. Visita prolungati, oltre l'onorario de lla Yisit.a, per ogni ora, n1a i1on al di là cli tre ore, 2.

L.

20.

4. Vis[ta ad ora fissa, L. 20. 5. Visita nottur11a.· (dalle ore 21 alle 24), L. 20 (dalle ore 24 alle 7), I"'. 40. 6. Visite contemporanee a più persorne della stessa famiglia, per og111tna, in più, L . 5. 7. Visita ordinaria ft1or.i dtlla cinta daziaria~ fi110 al perimetro cli TO km. e impiegando 1111 'ora di tempo (spese a carico del client e), L. 40. 8. Idem, 1)er ogni ora st1ccessi·va e no11 oltre tre ore (di g·iorno), l ... 20 - Pi notte, per ciascu11a ora, L. 40. 9. Visita f uor~ r.eside11za, a seconda del te111po in1piegato e 1~on oltre le 24 ore (oltre le spese), cla L. 200 a 500 - Per og11i gior11ata in ptù da L. 200 a :)Oo. 10. -~ccomp:tgno d 'i11fermi ii1 città, a seconda de Ù~a r esponsab:Llità e d{'1 pericolo, da J ... 2_=l a I OO. 1 r. _.\cco1npagno fuori residenza, a seconcla ~et te111po i1npiegato, e 11011 oltre le 24 ore, da 11re 20 (' a 500 . 12. ~.\ssiste 11za dit1n1a , J.J. 100 . r3. Id. notturnia, L. 200. r4 . Consulto a domicilio dell'infermo in città : a) al consulente, I ... 50; b) al curante, L . 25 . 15. Cons ulto fuori cinta daniaria e nei limiti cli cui ai nm11eri 7 e 8 : a) al co11snlente, r... 100; b) al curante, I,. 50. . 16. Consulto fuori residenza, libera .contrattaz1one.


I

[ANNO XXVt!I, FASC. 15]

SEZIONE PRATICA

17. Certificart:_ o_semplice, oltre la v1·si·ta . , L . 25 . l 8 . Id . a r1ch1esta di Società di assieurazioni,

L. 25.

. 19. ~ertifi~~uto di morte per niscttotene premi c1i assicur'?-z,1one, L. 25 . . 20. c;ert1~c~t~ pe r !raspo~o di salma·, L. 25. 21. M. d1 1.nfortu,n10 (a ir1cliiesta) da L. 50 a 100.

.

22 . . Cert~:fic:ato

J.?er .uso .giud_iz~~o in: rapporto Jndag1n1 p~r·lt~1i ~ 1mpl1cant1 ch1a1mate .in ttdrienza e dal grtttdace i1strt1ttore L. lOO. 23 . Relazio11i mediche e v·isi.te 'arbitra:là da tassarsi all'Ordine. , 24. Visita · co:: legialie con relazione scritta, da L. 30 a 50. ..

cm:

Le prestazioni a pagamento nelle cliniche universitarie.

445

sti far prese11t;e che il Bollettino Ufficiale di Ger?na, , da tato. 11 15 s'é'lt:tembre I9r9, annunziava l · a~~rtura di un_ concorso a medico municipale.i;-e1 ùl co1nune di Arg~ntera con l emolume11to tli. 20 pesetas ... non al giorno e neppure al mese ma al~ 'an_u'O ! (una peseta C'orrisponde i,n circa ad tl?a . J.1r.a 1n <;>r?) ; eh e . nei grandi centri .d i prov~nc1a 1 m.e dici addetti ai pubblici ser\1,i z1 i percepiscono da looo a 2500 p eset as , somm1a per la. q~a1e ~anno obbligo di restare a servizio del pub1)11.co giori1J0 1e. notte; u1entre per otto or.e . di. pre-s~nza (non d1 lavoro!) gl~ uscieri dei mi.n isteri ricevono da 1500 a 4500 pesetas ... ~ p er a-f.r·e rmare i loro <liritti .a ll'esistenza che· i lnedici della Spa.g na sono entr ati ri1solt1Jt~ente­ a .f1a<r. parte di sindacati, :i <JUali tutti insire me costitu.iscono . ormai un sa11do hlocco profession ale ed 1' . quali sono rnodellati sul tipo di quelli; operai. · . Des~mi~mo, .con qua~~he ritar~o, .queste notizie dru gtort?-ali fran.ces1. e americani, perchè da· qualche settimana quelli spagnuoli non oi per-- · ,-engono. B. 1

1

,

T'o~i _dell'Or~i1~e

dej 111edici di Rotna. -

11 C_o?-sugl10 ammin1strat1vo de·ll'Ordine, avu.t a not1z1a del Decreto Lt1og-0te!1enz.1ia1e e del su.ccessi\.·o Reg:ola?1ento p <:r l 'applicaz~one, rel:ativo alle P!est:azioru a. pagamento nelle Cli11iche Uruivers1.t arie ed ~sb1tuti Superi()ti, votò itl seguente ord1~e. del giorno che è stato sottoposto a S. E . il ~f11,n1stro della pubblica is tr11zion e. (( r.1 Consiglio 0n1n1inistrati VO d1ell'Ordine dei Medici della Provi11cia di Roma, presa visione d~l p. L. 17 novembre 1918 relativo alle prestaz1on1 a pagamento 11elle Cliniche unÌ\"erstltari.e c~nsiderando chie eventua1i abusi si po1Sso110 \·e~ r1.ficar~ .pe1: ,la iJon esatta interpretazione dell-e d.1spos1zion1 ln esso L'O.n1.en·t1te, e ritenuto non essere decoroso chè il personMe uni versiilbario abbja cl~ percepire emolument.i per le prestazioni cbe s1 fanno negl i Istituti L_Tniversritari · cons-iiderato il g-ra~1 issimo . dan110 che da questb servizio stata~e derJva al ltbE·ro eserc~zio professionale ; C?ns1derato che ness1Utt: ,-antaggio n e verrà al l'insegnamento universitario, che amzi il personale stesso verrà distratto dai suoi doveri di j111~egnam~11ito e di 1esami b~ologic:i e .c~imrici per 11 pubblico .esterno; fa \rot1 ché 11 M11n1sitro della f Ubblfoa istruzione sappia trovare in a11tro n1odo i mezzi finanziani atti al f11nzionamento cli:tuco ». 1

1

AMMINISTRAZIONE SANITARIA. Consorzi antitubercolari. . Una ~ircolare del l\1i11·i stero 1dell'I11teruo, Dire-z1oi1e Gen . della Sa·n . Pt1bbl. , Div. 6, Sez. 2 ill' da~a 15 marz<;> 19'20_, a i Prefetti d.e l Reg·no,, di- - ' ch·1ar~ e~~ è. in~end11mento (1el Ministero che sia· dato il pitt v1to impt1lso alila costituzione di detti. cons~rz1., segn.a~ente ad opera del Comitato·· provinciale a1itit·uberiolare <'he ne de\r·e essere _ a uspi.ce j 1 Prrefretto -- l'as sertore e l'oro-ano. di propulsione,. ne illustra gl~ scopi e tracoi~ le norme seguenti per la loro costituzione: r 0 - Più Oomu.nu, ai1cl1e di Provincie limi.t rofe o . !a Prov_inc:ia .e. i ~01nu11i <'he la compongono, /; piu Pr~vi.n.c1e 1inutrof-e-, possono costituirsi in co11sorzio per la cre~z10~1e ·di I.stit11ti cli ~u~a per· tuber~los·t (Osp·e dal1, S8:'na·~or1), p er ],a istriituzione .e 11 funzionrunento di c11rs~ensari a i1titubercolari ed 1n genere per ]a n1an1fes tazione d eLl e cl1iv,e rse fo1-me di a ttiv·i tà <lirette a 001nbattere l a: tubercolosi (Osp1izi mari11i, coloi11e 1narine ie: nlontane, asili carr1pes tri, 'ecc.). L'ente iche prenne itale :iniziativa redio-e t11x progetto di 111ia.ssima p er la costitt1zio11e d~l conS·orzi,o che sarà oomt1nic.ato agli nltri enti inte1·essati. 2° - .~ vute le adesioni degli enti al progetto df massima, il Comitato provinciale antitubercola! re propone lo schema della co11venzione regolatrice clei con sorzi, il -quale deve i.ndiieare : a) gli enti fr.a i quali il consorzio è cos titu·i to; b) ]o scopo o gli scopi cli esso ; r) la s ede <lel consorzio : d) le .n orme per la costituzione della rappresentanza consorziale e suo funzionamento; e) i lnez21i per e.on.seguire lo scopo o gli scopi deì consorzio; f) d1l contrib11to id i ciasct1n •entie consorziato (fo1-ma di ·e sso, moc1i, epocl1e di paga-· men:t·o , ecc) ; }?·) le dis posizioni co.ncer11euti i rap-. porti an1ministrativi e finanz·i.ari tra il 1c1o nsorzio e gli enti consorziati; li) le modalità d1 impianto· ed org·a n.i zz.azione cliei ·servizi che forma110 1 'ob-· bietto del·l'atti·vità consorziale; i ) ed ri·n genere]e disposiz.ioni relati,·e al ft1nzionamento ammi-· i1istr~ti yo e contabile <le~ c-onsorzio. Nella serie dei casi ' rerific.abili i 11 pratica pt1ò darsi, tra l'altro, che 11 C'onsorzio imprenda 1'e1

Lo sciopero dei medici nella Spagna. _·Or. è qualche tempo, tutti i m edici della prov1ncia di Cadige addetti ai servizi sanitari comunali e prov.i•nciali, si1. sono lnessi in sciop1ero, per pro.t~stare contro .i .mancati miglioramenti economici, da tempo rtch1esti. Il mo\1imento era cominciato a Jerez; lo strano è che i medici di .T erez banno ottenuto soddis~azi.one, .ma lo sciop·ero ha dilagato nella prov1~cia e si. va estendendo anche al1 1e provincie limitrofe: 1n tutta la Spagna la professione medica minaccia di mettersi in aperta rivolta co11tro i pubblici poteri. Per l a prima volta in qu.esto paese, ove il regionalismo è tai1to spinto, si è resa manifesta una solidarietà interpro,1 inciale, eh.e ha avuto sanzione ii1 ttn '.asseinb ~ea general·e dei « Colegios de medicos », tenttt·as·i a Madrid. I m .e dici scioperanti co·nti11t1-ano ad accudire <li iloro malati, ma no11 pro,rvedono più ai serv·iz.i pubblici . In pri11c.i.pio pareva che qt1esta misura non av.e sse alcuna importanz·a : qt1indi non vi ~1 dette peso; ma ben presto si man·ifestarono gra, T.i conseguenze, .c he mettono a repentaglio )a saJute pubblica. Per lumeggiar:e- la posizione eoonom:ica dei m edici addetti ai servizi pubblici nella Spagna, ba-

.. •

1


IL POLICLINICO

~ecuzione <l~ oper~ ~ c0111pit1tele, ne gestisca c.1i1ettamente 1 set\;1z1 relativi . P.t1ò datrsi~ i~\·ece, che alct1ni soltanto deo·Ii <;11t1 cons?rztat~ costr11isca11-0 t1e opere, 0 ada.ttl:~10 ·quelle esiste1~t1·, ed <:ssi stessi o t11tti, ne assttn1ano la gest1011e. ..:\..d e~itare, q11i11~i, q11~bi _cl1e possano essere f 011te d·1 . c~11tro~·ers1e, e 1nd1spensabile stabilire 20111 prec1s~on·e i rapporti d·i proprietà derivanti ·<l.all'e~ecuz1one d~l1e ope~e ~. c~iarire con espli: 1te claL~sole ~ misura dei. <l1r1tt1 e deg'1.i obbligl1i . . pettant1 a .c~ascu~ ente iu co11seg11enza della ,2011fi.gura:ta s1tuaz1one. .:-\.llo .scopo, inoltre, cli eliminare eventttali cont~oyers1e fra gli ~i1ti cons<:>rziati è opportuno stab1l1~e che esse. siano decise mediante arbitrato <ig~t UIJgeudo, .c10È:, la ola11sola compr-01111itSson:ia cl.i <.:111 all'.a rt . 12 del codice di procedura civ.i le. Così, pure, è opport11no ina'icar.é la destinazio11e da darsi a~ patrimonio consorzi.a le in caso di cessazione o sciogli1ne1]to del consorzio. 3° - I~o schema della conve11zione reO'olatrice 0 <li~n~i menzi'?nata \'a sottoposto a t11tti i cin'Si~g-11 Jnteres3ati che de\-o,no cleliberare in merito i1ei modi e 11.'elle for11i.e pre,·iste, pei rà.spetti \·i e nti, 1d.agl.i articoli 190, 259 e 3 13 ciella lerro-e comunale e provinci,a le (1'. U. 4 febbr.aio r9~s, nt1n1ero 148). Le deliberazioni dei consigli comuriali ' ra11no s~ttoposke .al:l'app~·.o,·azione d t:lla git111ta provi11-::1.a·le amm1n1strat1\·a. · 4~ - 11 Prefetto, inteso il Com.itato pro\rinciale a nt1tubercolare, provvede alla costituzione clei .co11sorzi ed iappro\1a la convenzione regolatrice. Qttanclo i nv•eces i tratt a di enti di provincie cli- · ,·erse, provvede i·l l\'Ii11istero clell'Interno, previo }Jarere dei comi·t ati proYincia:li antitubercolari "'-1 e~le rispett1\•e pro\1 incie e d el Comitato centrale ...t11 titttbercolare. 5° - Qtt.~ndo le circostanze locali lo r~ch.ieda110, ·1:-ittò addivenirsi alla dichi·arazione di obbligatoiietà del consorzio. Tai1.e dicl1iarà7iane sarà ein·es~a da 1 Pref·etto, inteso il Con1itato prò\-im.c•iJ..'lle a11tituberco{are, .e i)re\•io parere conforme clel Co 11siglio provinciale quando si tratti di co11sorLÌ fra Comu1ti o f1ra q11·e1Sti e 1a pro\·in~ia e sarà e messa dal l\1inistero dellinter110, intesi i comitati provi11ciali a11tit11bercolari delle rispettÌ\'e 1)rovin0ie, il Comitato ce11trale antitt1bercolare e previo parere conforn1e dei consigli provimoiali i11ieressati 1 quando si tratti di consorzi fra pro·yiucie limitrofe o fra ieom11ni appart enenti a pro, ·incie li n1irt:rofe. < >ccorrc 11r1o proscg11ire cl'ttfficio nel procedi111e11to cli 00stitt1zione clel C'onsorz.io , le d eliberazio ui s ono prese dagli enti it1teressa:ti in seguito ...1cl i11\·ito cla1l Prefetto e nel ternùne che, all'uopo, clallo s tesso Prefetto sarà stabilito. Il Prefetto statuirà, q11indi, s tilla costituzio11e ,le1 consorzio, e, clo\·e occorra, stabiliirà p11re cl ' ttf:ficio, cori la s tessa procec111Da, le 11orme regolatrici tlel cons ori,io. · .\11alogamei1te . ara11110 adottati dal ~Iinistcro de-ll'Intèr110 i pro''''edime11ti i)er i consorzi fra l'roYincie lin1itrof e o fra co11111ni appartenenti a pro\ iucie li111i.trofe. Oc-corre ch e i Con1itati pro\·inciali antitubercola ri, si l11ettano s11bito all'opera. Il .i\Iini.stero seg-t1irà con \·igi.le c11ra t11tte le i11iziati,·e cli ~ in qt1es to cn1npo si andra11no s volg 111o, e 11011 n1a11cl1erà <li a~re ad esse tt1tto -ì '.1p pog gio t11 oral ~ , e q11egli aittti materia~i cl1e , .::otto ,·à r i-c fo r1ue e p er le s i11gol è i~tituzio11i, 'Qll O co11cr .. t 1ti 11ellc rece nti cli"p o~i z i o ui. l~gi~ l a ­ "ti' e . 1

llSPOSTK ! QUESITI B A DOliWt:. (~~.oo) ~l unie1i.to di stipendio Ca·ro-'ZJi"..1eri . --: ~1g-. _\bbo?-ato 625 . - Per poter dare un gii11-

d1z10. coscenz1?So ed .esatto st1lla opportunità di segUit~·re la lite, t estè iJliZJiata co11 codesta Cong regaz,10111e di . Carità, . .. occorre che Lei , ci it1\nii t~n . P~om.emor1.a 11n cu1 l·assuma t1ttte le fasi e 1 ongin,e clella .contesa 1e le 1-:a O'ioni addotte dal Prefetto per esimersi dal proV'\-.edere dri.nettamente . È da 111obare che il ri.cor.sio al P.refìetto av·rebbe dor uto e.S~1 erg·li i•nvia·t o nie lla qualifica di Presti.deute (lella G1t1nta Provinciale Amnri•nistriatÌ'\"a o della C?mmissi ~ne P.!ovin.c_iale di benciìcenza. ~on sap1).t amo, poi, sp1egarc1 tper.ehè 1.a P·i a :atnminist·r az~one ':11'ell'at1~1e1?-tare l.o s~ipen1dio a tutti gli .imp1.<:gat1 e sa~anat1 eta essa dr1. pendenti, abbia escl11so clal beneflc10 sola~ne!lte il sa:nitMio. Se StU questo pllnto pot€s.se -0:ffr1r.c1 ·d el l)a111. q11alche chiarimento sarebb.e opportit1no pe·r la ipi1\ c-0n1p1eta conosce11za rlella ca11sa e per poter clare giudizio oculato e ro1np1.eto. (8206) 11 bolizione della cc)adotta pie1ia . Dott. E. G. da S . D eve in.sistere niella v·ia i111trapresa. Poi.chè il Coo1'une, ·n onostante 1a diffida gittdiziaria ri.ceV11ta, si ostina a non compilare ecl cou~egnairle lo eleuco dei poveri ben pnò esS1erif: ch1.a111aito respo11sabile clei danni che dalla ~ t1a oscit anza o negligenza so110 derivati e deri\ aoo al pirof~ssionii.sta . Il privato abbiente, ~rima della for1n;iiaz1one dello elenco dei paveri, non pttò essere ch11ait11ato a pagare . (8208) Ca'Val·catura - .4ssegHo per ·ni~nte1ierla. - Dott. R. ·C . c1a 1\1. Contro il 111uo,-o articolo i11serito 11el oapcito'liato con ct1i il Comune Le concede 1111 ann.u·o aissezno i11 ··oompenso della ca, ·alcatur.a che saJrà cb1amata ia tenere è crieoess ario .che. ElJ.a ~icorr1a :iimmediata men~, e prima che essa i1npaxt1sca la sua .appro-ç·azione alla G . P. -~· sostenendo che la ca\ralcatura costa .o ra almeno il cloppw d·e11.o ia.ssegno fi ssato dal Comune e ·c hi1ed.endo .che il reLaiti,ro articolo s ia modi:fica:to nel .s~~o che .il sanii~rio, con l 'assegino cl1c 11 l\iun1c1p10 cornspon<lera, non sia tenuto cl1e a forni~si a sue sl?es~ della cavalcatura og·ui ~11ial ,-~1ta il caso .lo richieda . Appr·o v1aito .che sia 11 oop1t-0lato, non resta che ia.demipiere esatta111ente alle prescrizioni in esso oonten.u te . (">

(8209) Titoli per ani11iissi011e a concorsi per nied-ici co1i.dotti. - Dott. M. B. da .l\I. L'arti colo 75 .capoverso

del Regola111ento generale sanitario, applicabile iaincl1e ai concorsi per medici condotti, n-O'll richiede La e5'ibizione dei doc11111e11ti in orJgi11ale ocl ii n <)opia .autenJtica, ma bensì solo 1111 elenco, in doppi-0, di 1e ssi. Epperò se, oltre l 'e1en<X> si creda, i)er abbondare, t ras n1ettere .anche i documenthi, 11ou è necessario che q1Lesti sieno .copiati su carta da bollo e certifica.t i conformi allo origi111ale da un pubblico 11otaio, ma sarà suffi~ienrte che siano copiati in carta semplice e vistati solaimente dal Sindaco. I ~oli atti dello stato civile e quelli di b11ona. co11dotta debbono es.sere legalizzati dalla a11tori.tà giudiziaria o dal- Prefetto, qttando debbono es :-e-re inYiati fttori pro\.--in.cia. Occorre all'uopo ap11osita marca. 2°

1

1

Ins cri:::ione all'Ordin e dei sa1zita1 i . -Dott. _-\. F . da T. Anche il medico interino è {8210)

obbli g·ato ad i11scri,·ersi <lll 'Ordine dei sanitari, ~t: n za rli cl1e è iinibito l '~sercizio della. profes~ione . (-- ~12 ) Tassa bestia111e e 'ZJetrura. Dott. R. B. cl..1 1'. Il 111eclico <=On<lotto cl1e ha vettura propr a


...

. .

441 l)er l '· esc-rci~i~ t1eÌÌlà s.\1à professioue, <le.v e pa µ:a r-c l·a ta~~a ,·éttu1·.e e quella. sulle ·b estie da tiro; ~c1la t soma .e .n on q·u ella s ul ,b estia me. {.S214) C-c-rtjficqti sa11itqri per . passq,porf i_. Doli:. O. ~~- da C . F.a tte le ~oez·iorui da Lei a~­ ce11n.ate p uò _l111fficiale sa1i.i•tari{) ·e sigete c-O!lnpen&ò per i certificati sauil:iri occorren ti per entignare .

.

.

cesso a l meclìcò ':'ci.nel otto per <li [cndersii éontrd 1'.eccessi , rò aècresci me nto de 11 'el etico derl. !J!o,·e~i si è queJlo di dimostrare r h e il .compenso che riceve è inadeguato .al la,•oro che è obbligato a soste nere e d-i eh i·~dere alla Cr . .P. ./\ . . u1n 11uovo con.g·ruò a umento di s tip'e ndio ai sen si de1n'iarìi:.il(~olò 26 del1a l1egge sanitaria. (:S-ii5) E~en:iù11.~ dal pajlirnéntò .<f,,tèlia , ~ic._ (8240) C: o;itra'V:Ve'n:2:io1i1~ alla i1egg:e \SaJLitariai. 1 chezza J1lobile, - .1Jott. L~ c. da S. L esenzio11.e J, c'Vatrici . -- Dott. G·. O. C. d a 1'. P . L.a .l ed:èl'La llic-cl1·eztia _J11~b.il1e . ~ 11n~à conicessiòne g.ra, ·a1triiee 11rdn ·. pltò f:i.r e n è ì1i1iezioni nè 11icette. ?. ~osa tl1e l 'a1ilnli\listi:ar.itln.e ço11111na l e v11ol fare C·on s tata111cl1o·s 1 una ·di tali i·r r·egola11!tà l a si p11ò .al r>roprì~ sanitaì·}b iu ,cò11sid.eraiìon e ·p ri.111cipia.l: (denunziare al1'autoriità g"i\1diz,i.aria per co11trav·111~11'.te, {tellà .t e1111ità ·dello iasseg·n·o. 1 M a •ta1re <:·on: \·euzion,e aJ1a legge san itaria. · ccSSit>ne n•o11 è obb1'ig1atoria iù p·eripetù-o : es sa · p11ò (824r) Nonihia ad ufftcinle sanitario pro·v'l'ic~serè rev.a~p.~a a be11-e:r1~.<-ito d'.2lla. amn1i nist1~a­ sorio . -- r'ott. ·!'!.. D. ì\tI. ·da 'f. Se è l'ibero z!9ne -0 petch e essa a.b b1a sup plito i.n .a ltro mod-0 eserreente p11ò ~eg·11i t•a re ad eser cì tare _le fttn_z~on:i alla par,:ità <lèllo .ass·e gn o o penchè s i·eno murtat€ di ufficia le sa11ita rio n o 11 ostante s1 sbab11i~sca ie p_rop1ie condiz ioni iec-0n-0mic h.e. nel Comut1.e un a.ltr,o m eclico che a bbi.a 1oompiuto Ed è per 11na di tali .ragi-0n~ che i l Com11ne p-er la durata di t111 1nèse s1:udii s.pecial:i. f!! prah a revocato per Lei la {'>Oncess.ione _dello esonero tici di igie11e. N 0 11 \'al e la pena d1 c.a1nbi.are un (}ella R. l\tl. , e c i·oè, per a\·er ridotta la condotta i1fficiiale . prov\'isorio per i1 11 1altro 1eg~11mente a resitleuziale e per aver oont emporaneamente provvisorio ed .a ffatto i1uo,·o de~ s·erv1~10 . _No11 e1e·v.a.t o lo stipe 11dio d .a lir.e 3600 a lit.e 6000 oltre . t r:at ta.ndos i di 1111 i1mpi ego, 1111a cli: ·sempl1ce 111ca~ i sessen11i e c.aro-viv~ri. S tando cosi le cose n011 rico conf.e.r:ito .c011 1decreto prefe ttizio, .11011 è poi sri.pre1ntn•O con sigliarla acl iniziare il g iudizio, etti pr·escrizione di d a r e pr~ V \ ·i so cl ell;a s_os tituzio11e -allu.d e. u11 ~ongruo tempo pr111w del] effett11\;o abba11(8216) Ufficiale 111edico del. R. Esercito i·n serclono c1el ser·vizio . --.., izio civile. D obt. G . lVI. d.a M. L'uffici~le (8242) Stabilitò. Periodo di prova. Inte ri n.ato. 1r~('diiee d el R. Es·e1·cito, c he è inv iato in un C0-- Dott. T . T. da <.,, . Il p erioclo di inte rinato ~ n1 11111~ a prestare .servizio ~ivi.le, "!l•On ha c.l i-ritt0 incluso i11 q1i;el,lo di pro\11a q11ando è s,egruìto dia ad :a I.e n ua inde nnità di alloggi o. regei1:a re n om1·n .a !in basei 1a O<?-Ucorso . Q~estto (8218) Pensio'tii. - Dott. I . . "--; · d ,1 P. Non si pri11ci.pio 11011 si tro-v.a espresso 1n alct1na dllspoco~j.c\SC'e se sarà -ri vedut a la 1eg-g;1: sulle pens io11i s ivi.lone tassa.tn,~a 1C1i leg_ge '· ma è stat o .a 1n1~.ess? dei nliedici c-ondotti e 111on risql1ta si.a de rivato 11ipett1tame11te dalla gi ur1Bprttdenza d~l. Cons1,·.antag·gio di sorta 11e1 la li.q11idazione d:elle peno-lri.o di Stiaito. La s tabilità s·i opera di ièllir1•tto .se~­ ~ al cruna spec-ia1 e deliberazio11e cl,e[ Cons1gl10 f:ioni a seg.u1to della for m azione delle nnove t a,·-0Le di eli mi11azion e . comu.naJ.e . (8219) Certificati per eJn,igrazion,e. - Dot-t. M. Doc.tor JUSTITIA . F. da S. M . sul C . I 0ertifica·t i n ecessari per e tnigrare sara11110 ril.ascialti g.ratuita.mente a coloro Servizio ·1n edico-1~iilitare . - i\.ll'àlJh. 11. 10905 : ch e figura110 jscritti n.~·llo elen.co dei poveri. (8220) Ricorsi am1ninistrati'Vi - Sospe1isiva. D i qt1ale prerriio rinte11c1c E lla parla re? . -· D ott. G . .p . eta S . S. I :ricorsi an1n11·n istrati vi Del premio ·d i sn1obilitazio11e o cle1la pol1e:za c1i 111on b.a.n no e ffetto sospe ensiivo . Faccia doma11da a l1a n~si.c11razio11e ? . . , . G. P. 1J.l\.. i)ler la e m.ission1e dei o.n.anéLati .c_l i 11ffici.o Niell'u11 cas10 o n ell':altro 11011 v1 e 11essuna cl·1: ~ssen1d·o r11m:asto ingiustam enrt:e privo dello s tis pos·izione specda1e p ei ?ne<li~i , c)1 ~ S<?no tra1ttat1 pe n·d io d el m •e se di Genn0io p. ·p . alla stessa str·e.gtta . degl1 aifr1 1n111tar1. (8221) Soppressioiie di roHdotta. - J_-ice nzia n1 e1Zto . All 'abb . n. 62: - Dott. I~ . B. d.a l\. Il licenziame111to per soppresSi rivolo·a alil '[Jjfic:io assicu1'ttzioni 'Ht[litari i'1i sione di con·d o.tta è ritent\to com1e deter;minato J~ a log11a, ,~a Castiglio11e 1 n. 8-10, con lettera racda .forza 111ag·giore e , c1uiu<li, legale. Per i 111ed'ici M. G. ch e ha11110 prestato ser\·iz.io di condotta n on è .r i- coman ct ata . chiesto l.i1nite di e tà per prendere part e a concorsi. Essendo liiee11zi·ato per soppressione di poEsa111i d)i doneilà per l)aut ori:::::;azio 11 e a 'VL~1g·­ s to 11a cliritto acl i111a 111<lennità pag·a.b ile d al la cria re co nie ·niedici di bordo . - :\ gli abl).ona bi C.assa çli p.revjdenr.la per i nledici cond-0.t ti e con~. 11.652 , F . 0· d~ ~7 • _e 11. 99?3 : , . ~isten te nrei clu e terzi del ca,p itale accn:1nu.1art:o s ul Ve<lauo le c11spos1z1011t p11bbl1cat e n e.1 Bolletticouito 1ndi,·icln.a le , che .ascend.e approssi111.ativa11 0 ufficiale dcl Ministe ro dell iTitcr110 dell '11 set111entc .a lire 4216. D a libero eserce11te non s i p 110 tir l11bre 1 9 1 2 , 11 . 26 e . i1 febb1~ai_o..1920, 1n. 6;. ;,, . rimia111e re :i..scritto a l1a cassa . Possono fa rtìe rich•1:est a al 1VI1n1_s~ero del.~ 111te1(8238) Elerico dci. f>o'ueri . - Dott. A . R . .cl.a]\.[. 110, Direzione g'e1n1e ra1e dcl1·n Sa1111ta P·l1bbl11ca . . Co1ue I~lLa b en sa i l 11t1mer,o d ei p.o veri à,11cli'.c ato 1. 1H~l capi:to1a to e nell '~·vvi s o di con corso è sem• 11lice11J1e11tc esie1111)lificativo nva 11011 t ass ativo .. .EsCorsi di perfezioiian1e·n to iii oculist ica . - 1\l$0 , peritanto, p11ò <:ss.ere attn1e ntato ailiCl1e ~.11 l 'abb. •n. r ogo : eorso <li 11omi11a, sen za cl1e il m edico possa doCol nltovo a 11no scolastico sara u110 r~pr·es1.1 ii lersi, s 111)po11e ndosi eh<: eg·lri. ~bbia. ~lat? . ·Il ~.110 corsi cli perfezionan1ento .a11ntta.}i 111. ç1j.u~ca Oett1)arere fa,·orevole a ]le s111gole 1n sc1,z,1on1 111 se110 l·istLaa pei med~ci, presso .1 'lTn1,·ers1ta cùi Roma . alla G~u1uta municip ale. ! _,, 'elenco redatto dalL'epoca però non è ra.n~ora fi.ssata ; a s110 temla Ammiuis triazio,n e municipale c·o stituisce 1111 po sar.a.nrno fatte dell€ c1rcola111. provvedim.e11to definitivo che non è p assibil e MAGGIORE. <li ricorso in li11ea gerarchica. l J11i("() m ezzo co.n1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1


SEZI-ONE PltATTCA

NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE.

l\Tell 'adUiM11z.a d·e.1 Cor1)0 accade1nico (ma!fzo 1920) ' ·eni va ad 1tna11imità ·11ominato socio del1'~1 \te11eo 11 ck>tt. J\11tonio Dia•n, nostro corrispo11cle11te <la Ve11ezia.

La ,Soci.et à Fra11a .. ~sç cli Derma.to1o oo-·ia e Sifilo. g r afi. a <li Pari g~i 1101~Jiina·va m e ntbri cornispon(lenrt.i: ·il prof. Verrotti (N-apoli), il prof. Yot111 g· .(Balti111ora) , ~J. dott. l\Iook: (Saii11t -Lo11is) , e jl .. c.lott . Pollitzer (New Yorl{) . 11 dott. ('11rti Rjccardo d a Mil.auo, è sbato J101ui11nto ca,·alier e J.1e11 '0rdine c1ella Corona d'Italia p er sp eoiali b en e111er.e11ze .acqttistaite 1d111rau.t e la g 11e rra. G.ià pr1ima il dott . C11rti avev,a r1ceYuto l a decorazior1e (l e:11a Croce di g uerra .

Il .clott. E11r~ co Rossi di Vige11ti no, è s tato i 11s ig·11ito dal n1inistro clegli interni cl1e1lla 1nedag·lia fli bro·uzo al \1aflor d\ ile -per il s110 oorae.·o-io ne~ .... o disarn1are della rivoltella 1111 i ndi vid110 eh~ , ·oleva am111azzare .I.a pro1)ria nioglie. 1

I

SOPHAl'ON'f~ (Brescia) . - Co11d-0lta con V.a.Ilio· J ,. ~ooo p~i i)o~·eri (1400 s u 2170 iabit.) , .compres~ ·le 1nde11J111tà. S cac1. 30 aprile. ~DINE . A rnrn·i nistraziorie p1'07. i11ci;il e. _ A tutt'--' 11 10 mag·goÙ?, medit.'O ~l i ri parto di 3" classe; I~_. Sooo, a1logg10, luoe, rnscalclamento ' 'i·t'to nei 1

g·~orui di g1:ar~lia, diritto a p en sione,' quinqt1e11111, passaggi .d1 cla:)se. Età l1n1ite 35 a unri.. . \~ENEZ LA . C?spe~tile Ci11ile_. - !>rimario special1~ta e.lettroterap1 st a e racliJologo; I,. 6000 lorde d1 -R. ~ I., no11 s11scettihi!·i <li a t1rue11to e se11za tlir1i1tto a Pe~s io1_ie ; età 1'imite 49 anni; 0001fer111 a dopo lln b1en1110; 110 11 oltre i 65 a nni cli età · t i t~li e~ esu1;1i; certificati 1:1011 a i1ter. a· 3 111esi' da l r aprile. 8 cad . ro Jn.a gg10. VENEZfA . A mtninistra~ o·ne dei 1\1 aniconii 1•c1zr.t i Centrali di S . Ser~volo e di S . c: zen1e11lc. 1vied.ico di Sezione 11-el JVIanicomio F e111miruile cli S . Clemente; L . 8600, qttattro q11aclrienni del <leci1110, .aillogg1io, vi tto ne l giorni cli g·11arc1ia; ~- 65 1uen1s·1li id i caro-v iveri se celibe , J.... 100 se amn10gliato . Doc11meuti alla Segreteri a c11tro il 15 Juaggio. Ser·viz.io entro 1s giorllli. •

Di/fi de e boicottaggi. · N wov.e 1d·i ffìd·e : co11dotte cli Con1acchio (l 'erraria), Balestrate-~Iezzoi1tso . ( l)a~crmo) , Serra-I1~­ tro11a (Macerata) , S~ PTosp:ero (Modena) ; manicomi di N ovara e Perugia. :&evoca dii diffide : 'con clotta cti .l\.lta\ 1 ill a-I~t1r<1nzo (Vercelli) . 1

· 11 dott . _-\lfreclo D '.i\11iello, ùi V ietri s ul lV[are,

capiitano n1'edi.cco, È: stato insig·nito clella croc·e dii ca\ 1aliere della corona cl 1Iif:al·i a per speci1ali bene111ere.n ze acquist ate 111 cl·i'p endenza della g tterra . •

CONDOTTE E CONCORSI.

rtOTJZIE DIVERSE. .

GnrGN,\~O

Pol . (R o1iigo)." - Co11dottia pei po\1eri ; scad . ore 18 1cl.el 15 n1aggio; L .. 6000 lorde e 5 qt1aclrie1 111i (lrel 1d 'e('i1110, Ìilld,ennità carO-\'Ìveri, T... 1800 per n1ezzi di trasporto; L. 400 se 11.U. san. ; iab. 3220. Ser \'izio ei1tro 20 giorni dall a partecip. di 111omina .

Ospedal e Civile. - Si noti.fica che il posto di 111eclico pri n1ario è essen zialmente ospeclaliero, pttr esseud·oY·i a.n11esso l 'obbligo .d ella cons 111e 11za (11011 della cttra) per i poveri entro i 1 pcri1n1etro della oi·ttà ; ch e il li111ite di età 11°011 , -a]e per g li aspiranti già 111 serY.i vio effettivo J;rc so a ltre a mminis trazioni pt1bbliche, compre~i gli assistenti .effett],;j stipendiat i delle cli11ich c ttni versit arie . I_,UGO .

Società 1Vapol etalla Aut it1tbc reo la re . -- !e b·a n dito i·l co ncorso per 1 seguenta p osti J >re~~o i clispen sari clelJa Soci~tà. 1. U 11 po:to cii direttor . . 111edico. 2 . TTn j)OSto di ai11to m edico . :;. 1 11 J)O"to di chirurg-o. '1 · l i 11 1)osto cli lari.ugoXAPOLI.

1

logo. · . i-\.1 clirettore n1eclico lo s ti1)eULlio a11nuo è d.i J,. 3000 ; al J)O::>to di ai 11to mtt:clico lo ~ lipe11diio è lli L. 2400; :a 0-iasctt110 d ègli altri dne po ti lo s Lipencfio è di L. 2000. . 'rade11za 20 apri1 e . I>er ('hiari n1enti r.i,·o]g·t·r.;;i .1l·la Segreteria rlel l:t Soc i ~ th (l Tflìcio n1nnicn1)a]e c1'1gien e).

l~ABICO~no1.r (.'-;ien,a). Frazione di _t\11gera ; p.ovteri; '!-~· 5000 1-0rcle; 1nden11ilà Jearo-vi,~r1; J,,. 2000 nette per cavallo. ~~a<.l . 30 aprile.

.\ l utto 20 aprile; oltre i 11de11ni tà caro-\ i ,·eri ; ..1l loggio . ROSOLI ' A (R cn:igo). -

1

T~.

6000,

La commemorazione dei medici napoletani caduti in g\1erra. L'S 111arzo , 1uella gr~111.cle a 11l ~t clella Cli>11tiJca J\ledica dfiretta <lal prof. C~rclar~lli, el)be l?-ogo l <~ soleuue, 3u stera cerimo1na eo111n1~mora~1va ùe1 medici i1apo1et a1ri cadutti fl11ra11tè 11 per11;odo d e.1lra gt1er11a e per cau sa cleJla g·t1err.a. Inter.v~n11.e numier-oso eletto puhl1l ico, tra cui le .'\ utor1ta ç1Yili e n1ilita ri, i professori t t1ttn clella F acoltà 111edica e 11un1erosè fan1i g li1e Ji c.acl11t i. Pronunziò bre,1,i pa ro.le di saluto il dott. Gia,c omo Barmòttler, per 1' -~ssociazio~1e de~ i11edici red11cii cia1la zo11a <li g11erra, organ1zzatr1ce ~le11a ceri111011ia. Segttì, tra l a più ,~i va con1mo~ 101u~, ]a lett11ra cle11 'e1enco glorioso <l.ei cad111i , che 11 portiam o : :J.iao-<."'iore 1neclico 1effetti \'O : J.11fa11tc <lQtt . Car110 · m~:;_o·i ore Jnedico R. 111ar i11a : I,icopolri <lottor Fr~nce· ;o ; ~apitano 111e<l1ico effetti,-o: .\~1g11a (lott. E in ilio; capita11i medici .du· ro111.p le111-ento: Cart1so dott . Angelo, Ch:i~ra,1 aillolti 1>rof. Le~llt­ ea (decorato co11 1uedaglia d'arg·ent<?), J?ella \ alle prof. Paolo (clecorait.o con 111eclaglm ili bronzo) , D 1è Sandro prof. Don1enico, D e S1n1on e dobt. Stefau'O Sc ini~a rie11o clott. l Ti111)~ rto (decorato con 1ned~g·lia tCli bro11zo); t e11C'11t1 111edici di co111plc 111ento : .1\diuolfi clott. (~i uli o , Castancli dottor f~rancesco , De Co11cil1Jig clott. Lrgo, Di Rflia <loltor Iicola J lZO clott. (.; ·1etatlO, J->andolfi clottor (~e1111aro , PèrOzzi ùott. L 11igi, Ro1n'1110 dott.. )li' chele VJ11accia do,t t. l•erlt•rico; ~ ottote11e11t1 m'- dici cli complemento : Jli ..111cl1i dott. i\Iicl1elc, Iinono1110 dott. ,\ n te<l•·o, Cosi clott. Carlo (cl~(I1

0


tANNO

XXVII, F ,\SC.

I.)

I

IL POLI CLINtco

449

~?_to con 111ecl_ag,l.ia (li ~ro1!zo) , D '.i\.g·oslii1o 1d ottor ~l .« Co•1iitato >) per ~l <e l'o11gresso », e i)er la 11auce~co, D1 Giova11111 cli Sa11ta Severir11a dottor <~ lVIostna » a1n111ess·a (con SE-d,e :i11 l\1ilano ''·i a ~~1g·en10, P~s~ual~ clott . Atnecl1e1o, PiccoQo dottor ,S, Pao1o, !?) , 11?-entre annt1•nzia cJ1e sono as~olu­ lTl~sepp~, \Sp~nell1 dott. I~tt·ig·i, Zito dott. Archita1nen!e gt'a ch111s~ le _i1~s·c 1:i7.ioni alla Mostra, ta, ?1ed1co d_1 bordo ; ~ara.scandalo clott. Luigi; m1~1co colo111aile: D .:'\Jello dott. Nìcor.ia. I·Dfer- ,accoglie invece le n11scr1z1_on1 ~l Cong·r esso, jJ qu_<:-Jie è ad un iten1po n1ed1co sc1e11tifico ed 1i11dt1tnle~.,e ~ella çroce _l~o~sa: I .a ppelli I~ui sa e 1\fastna1e. ' · ~1.1llti -ç1 .i\._sc~l1 ~1ar1.a _\.,11.to111a. \ 'rl11no aggit111ti 1 11 1o~n~1 1d1 c1 11qt1a,ntt1110 s t11deuti cl1t'll.a Facol tà di Nella stampa medica. mediic1na . ~arlò po~ con J,11olta ef.fi cacia .il prof. E11rico , . t\.ffron_~a11do. '1 gravi . rischi . che .oggi con1porta Sava_, pr€SJ~e11te dell 'Ord111e cle1 Meclici della l 111~11st1 1a . edutor.1ale i11 Ital1a, rrsorc.re la « I,i0 gur1,a Medica ». J);ro\~1nc1a ,~t _Napoli._ Indi 1&i levò, tra le accJian.naz~ot?t deLl ud1to~·10 , 11 ':eneranclo sen. prof. l\.11Il si1npatico gior1lale che era stato cos·tre lto a ton10 Gar<lar-el l1, p er pre enta1~e, q11al1e pr.eside1nsospe11~ere le ,sue pubblica z~oni .11el maggio cl~el t~ dell'~ssem~lea , l'orat®r'c ttffìciale, prof . . L e 1o1915, .su att~rr~ a1l s~to ' ' E'C'ch10 programma cli .r.inardo B1a!1ch1. Le parole cl el prof. Carcla,r el1i f tt~p~ndere a1 b. .1sog~~ clella _l)ratica e d_i l)ro111110rono accolte da prol11no-ata o\·a7io11e. ve1.e e tute41e gl 11 nteress1 c.l e~la fan1101l1a ~a.11i­ Il prof. Biarnclti pro~u11ziò, co11 ,e l:eo·a11'z.a cli tar1a. Sar.à or ga110 deg·'!i C>rclini clei n1edi:ci i<.l i Gef<?rma e profo11dità di · oonc.etti', 11n n~agistrale 110,ra e cl i P.orto :J\t[1a11rizio. ct1scorso, 11el quale, face11clo t111'ac11ta ciisami11a Fervi di auguri. dei principa1i eventi diel1a s t oria 11azionale cla,1 • 1860 fino acii .nostri gior11i, ,e din1ostra11c110 i '·i~1e­ Beneficenza. luttabilità deilla nos tra p1a rtec-ipa7..ione all1.a g·ra11IJn Ditta J>.io e Eg·idio C~avazl,i_ l1a ass1t11to a d~ g·uerra, tra.eva pr.ec:ise rons1c.lèr az:i-01ni iper ac.ltu~te s~1e spese la costrttmone di t111 P:a.cli oi1io11e cl1t:iare n1anch•e\•ol ezze e v irt1:ù rivelatesi n1elaa {1d fch1rurg1co per. l'Ospèd?,le ci,:ile dii Des iJ' (l\tlifi01:1e prova, e tra }e ,,i1~t'~ seg-~1al ~Y·a queJl1e \'elano) , 1)~- .J.ett1 ~1. ~o : 1 l~,~ori son o già ini zii·a ti. rame11te eccelse dci n1ectic1 n11!11tar1. I~a D;1 tta Lain1fic10 Nazionale T a ro-etti ha verE conside11anclo che qt1esti i11 o-ra1JJc.lissin1a sato. ial d1et~o Ospedale ci \1 ile l1ire c~11t-0111i:1a per parte erano stati p er lo i•nnanzi dcl t11bto estral~~ ~ 1st.èn1a7...1one cli ltn Reprlti:o s taccato cli n1at.ernei a.Ila organizzazione 111ilitare, conchii.11se i11n1 ta . 1tegg·i.a11do, a1n~l1e 11ei rig11ardi del serY~i7...io 001nita1no, alla 11az10.n e a rn1ata , \ 'era e sola artefiice di Corso _di perfezionamento in igiene. vilbtoria . Chit1se la serie dei discorsi un g·i o,·an12 s t 11_11 2'? ,ap1:ile 1920, J1ell 'Istitnto d'Tg·ie11e (le.11 'L n1\·1ers1•ta cli P.arn1a , av rà p1-incipio u11 corso con1dente, con ~nfiamn1ate pa1triotti.che oar10Je . ])l€1;i11ent~1r~ b.1 111e~.tral'e. cl'i_g·ì.~11e i)ra~ìoa. per g·l i Dell.a cerimonia resterà a c.loc111i1ento ttJu.a s.peaspiranti 1alla car1ea lit t11tic•1aile sa111tar10. ciale p11bbli.cazione s tt « I n1eclici 11apoleta11·i ne.1la gu.t rra 1915-1918 :~ , ~1~11a qu:ile 11a ass t111to in1. ~S~nc~o l!~it~to il 1111mero clei posti disponiJ,111 , ue •lf:r.r1z1011.1 a\'r,a11•1lc 111og·o seco11clo l'ordipegno il presiclente 1dell'Ordine cle.i 1uec1iai, affilJC cli presentazio11e del la Ù·o1nà11cla. . cliandone .la eon1pilazion·e al dott. A . J3otti, nella ...\.gli a11 1111~ssi si co11sig·l Ì!a di por~re il 111icrosua qn~111tà cli redattore del Bo·l le•t tino de11'0rscopio adatto per le ri cerC'he batteri o1~ogicl1e . cline. (Rif . lì led. ). 1

1

Primo Congresso Nazionale per le indust1ie sanitarie. Un Istituto di controllo sui farmaci.

Giubileo del prof. Domenico Majocchi. I~·~ onoranze che n.121 r 9 1'" :-'Ì Yo1e,·ano tràbntare

Il Congresso K é\zio111 ~J e i)er le I11c1 t1s tr ie San itari<e a:rrà luogo i11 ì\lila110 cl11r ante i gi1or11iÌ 18, 19 e 20 del .oorrenitc aprile. . Sarà conten1pora111ea al l'ongress.o (e i1,e sarà 1mportal'1te con1pleme11to) la cc lVIositr.a c.;1ampi.o11.aria delle Incl11stri e Sanitarie Itali1ane », .1Ja. q11alc a s ua ·volta farà parte <lella « Pri.111a Fiera Interna21io1]ale », a cui è già a:ssicurato u 11 st1ccesso graJndioso. Il Congresso di5'ttterà, fra g1·i argon1e11t·i piì1 in1porta.n ti , la n'e c.éssità di 11n COJltrolLo sili f arniaci iu ge:1erale , e(l in partic-olare su quel~i che ~ i ''engono clall 'est~ro, 1e.sse11clo già stata prospettata la opport11nità dii fonclare u 11 apposito g·11arJJ,die Istituto, clotato di potf:enti n:iezzi cli ci.ntlag·1ne. Oltre fil .numeros i e complessi proble mi cl1e rigtuarda110 Ja prod uzio11e chin1ico-far maceu.tica 1taliana , che tro\ a s i ora , a t1che pil!t d.i 1al1.rt11e. inrlt1strie, :in periodo di crisi, sarà prospettato, cl.a parte cl i personal ità em.ine11.ti, tt1tto ciò che s i 1if.er isce alle 11ostre fonti sal t1tari, a.lle stazio11i climatiche, ecc. , vale a dire al 11ostro paitri1no11io idrologico .e c1in1atolog ico, .il q11ale atte11cle da tempo cli essere 1nesso 11el yalor e cl1e g·]i co111pete, specie raffronrt:i=\,n dolo ieo11 Jo s vi.111 ppo c11e , pnre co11 risorse natnralti assai n1i11or i delle J10~lre , al trovc è sta.to rngg·i 11nto .

all'i.llustre clinico .p rof. Domienico iVIajocchi clai stt•o i co~l~g·hi, cli:-;ce1Jl>1l i ecl an1n1iratori 1n or-cc1sio11e c1el 35° a11no d el &t10 111. eg·11an1ento , per l e ]11tt11ose vic·::nc1e cl1E.(la g·nerra n1 ond1ia le s on•o ri111aste sios1}es1~ . Ess,e, t111~ta111e11te .al Cong·resso cleJla Società Ita:lliana cl:i Dern1atologia e Sifi.Jografia, a\·ra runo cl~fi. 11itiYa me11t1e luogo il 6 g·iug1:io p. v. 11el l' . L\.rchigin11a.s11 . 0 di J310 1ogna 1clove sarà co11ferita a1l f.esteg·giato u11a n1ec1a.g l ia cl 'oro co111111emonativa. • I med·i ci 1ta1iiai11i son·o perta11ito ~11vritati a concorrere col la sattoscriz1.0111e 1e con la pre:senza alJ 'omagg·io \ ·erso 11 l\1.a estro 11e1 la ricor1~enza clel s110 40° ai1110 cl'instgnan1e11to. Il Co1n11ta to ·orcli11at:i vo ~ cosl con1po sto : .l\.vv. N1 110 Bi x.i10 Scota , ff. \Sindaco ct1 Bologna; prof. _-\.11g11sto Ducre~· , pres~dente cle11a Soci,età Itali a11a cli Dermatolog·ia e Sifilografia; prof . . .t.\ lfo11 s,o Pog·gi, preside d1e1'la Faco.ltà di ì\f.eclic·i n a di Bolog·1i.a; t1rof. Gi 11seppe R ltggi, pres.i clente Lle.lla Cl,asse cli Scienze F'isiche cle1lla .\ccacletu·i a c.l~~ 11e Sc·i et1z-e ; prof . \ l i ttori,o Pttnto11i, r . ttore dell a UniYersi•tà cli Bolog·11a; prof. (;io. ]-\a,tti sta Fiocco, pre~ 1dente (1e Il'_<\ c;sociaz.ione J>rof essiona le <lei Der1nosiiì J.og·ra"fì i 1ta 1ia ni ; i)rofes~or [,.ujgi S11Yagni, presidente c.1e11'0rc.li11c <lei .J\l ecli ci; 1)rof. \ ittorio l)utti, presi<lente cl~ll a Società l\Icclico Chir11rg·ica e.li Dolog·n~; segrE;tario

1

1

..

1

1

1


IL POLICLINICO

• ge11~rale

è jl prof. (~io\'a11ni I>iui, Bologna, , -ia S. StefaJ10, 18. Pe_r i~formazio1~ e richieste di alloggi10 dirig·.er&I ai segretari i)rof. Lreonardo 1Vlarti111òt.ti e ciolt . Git1seppe Lt1cchetti - R. Cli11ica Dern1osi1ilopatica, Ospec1aJe S. Orsola, Bolog11a. Per c~1:nunicilzionri sci,e ntificl1 e cllrigers~ al prof~ss9r . V 1~cenzo. iVloutesa110, seg·retario della Sos1eta J1tal1ana d1 D1ern1atolog ia e Siifilografia Roma, Corso Itali·a , 3!?.

In onore di Welch.

Il 15 febbraio è 111orto a Vie11ua il prof. ERNJi'8'1~() v\-l~I~TiiEilVI, direttore di qttella 1a. clinica g'inecologica, in s:egt1ito ..al(l u11 attacco d'·infl11enza. Il s110 l1ome resita legato all'operazione per 1a cura 11ltra-ra.dical,e clei1 carci11oma 11terino ed alle operaz1Jni addomi11ali per la via \·aginale; egli ha corupi11to ai1ch~ n1olti altri stttd i 1n1portauti: per es: fu lui cl1e r·iuscl per la pri111.a ' ' vlta a co1Li·va re 1:1 g·CAnococco ~ :d.11n-ostra·r1o i1ie.i tessuti, ecc. Lasci1a l11olte pttbblicazioni apprezzate : <e ]~e­ cltnicl{ cler vag·i11alen Bat1chhùhliel1operatio11 eu » i11 collaborazi.011e co11 :vlicho~it.!)ch, vari C'Ontribnti 11.~l trattato cli , , . v\lincl{e·J, Ja Stta grande opera s t11 trattarnento cJ1irnrgdieo del cancro crel l 'nlero, una serie iel:i men1orie. Era n ato l1el 1864. n. R . 1

In ques:ti .giorn~ co1upie 11 Stto 70° anno il prof~sor W1ll1am H. \\i' ~lich, i·l più reputato patoJogo genera·le ie battèrtologo am.e ricano. I11 t:a.le occasi1on·e t111 grt1ppo di amici ha 1el eciso di raccog·liere le llt1merose pubblicazionoi dell '·illt1stre scienziato e di fargliene omaggio : for111eran110 d ue grand i ' ;ol11n1i, ril eg·at·i artistica111.e11tie. Glri a<l er e11ti potran no 111a:11d·a re al più pres to l a r1uota o ,]a sottoscrizione (do.llari 16,50) al segt1ente j·nclirizzo : 1'l~e J oh11s H-0pkins Press; llom ~vo·ocl , n a ltiruore, 1\1aryla11cl (S . U . d'i\.). . 11 Con1itabo oon1.p rende i pi1ì b e·i 11omi cliella 111ecli0i na a mericana , da Fl.~).:ner a l\Iac Call111n, d.;l Ctt. hi.11 g ~ v,-. l\ia:y·o, ecc. ·

È morto il prof. TI-IOT\!AS R1c1r.\RD FRASER, eh e j t 1s·e g-na \'a i1Ta t er.J.a 1necli-ca a J~tl!111h11rgo. J•: ra

11ato a Ca lcnitta nel r84r.

Rassegna della stampa medica. J,a Rifor111a l\1ed:, 10 ge1111 . GUA RIN I: Ricerch e rad~olog-1tche

11el così detto « grosso ventre cli

guerra ». Gior1i. d-i "J\tl edic. J1ilit., r f.eb. D'6.\BUNDO: Tratt-

mi cli gtterra deter1ni11aniti alterar,ioni n1iiclolla111i e radico.l ari s pinalri. Cazz . d. Osp. e d. C'liH ., i8 g·en. F UNAIOLI: Su1lle pset1do-a11emie del l atta11te . - 24 gen. SI.i\IO T: I~a gliceritL:'l per via ipodiermieia })fodttce gra\ ·i l1es.ioni. - · 25 gen . CARTOT,AUI : ~'Iodific.azioni l1~orfo1og·iche cleg·l i ele11·le11 ti sangt1i g11i 1ue11 carc111cxma.

J.nur1i . P.,fétl. C h ir . prat ., ro g1e11. N ttfn•ero s11IJ.e .affe~-io11i

del

~ang· 11i: .

,

J.>resse Méd .• 4 teb. VIDAL e ~.~:.\LT,F.RY-RADOT: :\11afiJassi .all 'an.tipiri11a. - G O'fMANN e l)ORAIC: Le ferine ipotern1izza1Tti de1lla 1nalaria. A m.er. ]our1i. 1Vl ed. Scicnces, ge11. ~A.LBEE e 1IoRRISON: I1111eisti 08S·e i . ·- RASTI~no: F.arnwcolog·iia deg li stomach1V2i. - RontNSON : Effetti ~el1a dig;i.tale st1i ct1or'ì co11 fibrillazio11e at1rico1are. _lrcJi. Radiology, gen. OVEREND: Ti si bro11copnet1u1011ica

1)eriilàre.

l' ediatriaJ 15 g·e11. CA~ET,LT: Sttll e si11tlro111i di

J,,ittle. Giorri. di c:lin. j\Jt.!d ., gen. GA'l"fT: Snlla hr()t1COpolmo11ite er)li(le111ica cont.ng·iosn. <le]la j)ns::;:1ta epide1nia .

Indice alfabetico per materie . . \ t1estesia ge,nreralc e terea 11elle operazioni cli bre,'e c.l nrata . . . . . Pag. 4 17 . . ~ 11es•besia g·e11era1e per 111ezzo dell 'i11tt1bazione faring·ea <'on l 'apparec.chio )) (li De1bet . . . . . . . . . "\1~oturia sperimentale : Yalor~ cl i11ico )) 11ello sitt1dio cl ella ft111zi o11alità renale. Cattcro clel corpo cl e1'l '•ll t<>ro d'origin·e )) lJla.cen t are . . . . . . . Carcino111i iuoperalJi·li del collo 11teri417 1no : trattamento . )) 420 Consorzi ai1titt1bercolari . Cronaca clel movime11to prore~siona le 425, 410 l>ismenorrea : cura con i rag~i X l) 413 l)11ode11ec lomia : effetti . l) 413 l •:1nofi.lia: ricerche sul ~a11g11e ll +14 l :ncefa101ni·elite epi(le111ica . : . . . I•'ibron1i n SYilttppo w ttor>er1to11eale: gpeoiale tecnica ope! at.i v~. . : . . : . l <:'t.us a11nfil:lltico a tipo clt cr1s1 n.1tr:toi~li <la 1niezio11i lli nrp;ento co11 otli tlal e ))

))

))

Roma, n~~o -

Stab. i•ut i~ r .

Anlltl.

Guerra

da pe1)to11e Iste.recto111ia ·raginale nel della febbre ptterperale I ,atte : co}11p~rta n1 e11.to clel

n· . . I > 1.-....

T1nn1ttt11ità

\

trnttai11~11to •

))

nacteri \1111

coli

. I>a11oreas : cl.i. idratazione n·e l co111a cl i~t-

betico . . J)a11creas: ,·ariahilità della glan(lola e11clocriua e st1e conseguenze patologi- · che I>ression1e del S3·l tgtte pre- e j)O!->t-op.eratori1a e ~t10 raJ)porto ('011 la f1111z1011c• r ena1C' · . 1'1 of esseri <la 0 perett.1 . I>roiettili : migr.a-ti Jne 1

J>set1doascite 11ei foan1 })i.11i. ~. 1.ndron1e scafoiclca. cli J~oh ll:r S1) 1e11ecto111 i a tra 11 '>(1ia fra ~1111~ a•l ic.a. . .. Xc·r0Llè'rn1n lJ i g1ncntoso 11 J, a 1)01~ 1 fa11111i a rc C'c l i11 ~og-~c·tto :iclullo. .

))

...·03'

»

411

>1

,1io

Il J)

t I1 ' 111 <)

Io ...

",, i O/·"' i)

• D

1I .....Jl4 l ' .....-

L . P0zl i, td . resp •

• •


F~tsc. 16.

Roma, /g aprile 1920

Anno XXVII

fondato dai professori: I

GUIDO BACCELLI -

FRANCES CO DURANTE

SEZIONE PRA ~~ICA •

REDATTORE. CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO. Lavori originali : T. LazzatLi: SnUa vaccinazione a.ntipertos· sica. G. Izttr: Acetonl1ria nell'inflnenza. Note e contributi: E . Gnillo: La cura degli empic111i con l'aspirazione ed i1 drenaggio continui. Osservazioni cliniche : E. Bandiera: Un caso singola1·e d'encefalite letargica a forn1a di paralisi alterna tipo Afillard-Gnbler. Sunti e Rassegne: MEDICINA: G. Hubert : La diagnosi cli· nica delle al terazioni dell'aorta. - A. Lenclos: :L'uabaina in terapia cardiaca. - \ .JHIRURGIA: Perthes: R iu· soita asportazione di un tumore del plesso coroideo dal ventricolo laterale del cervello. Accademie e Società mediche: Società Medico-Chirurgica di Bologna. - R . Accademia delle Scienze .Nfedicbe in Palermo. - Società Medico-Chirurgica di Pavia. Appunti di medicina pratica: CA.SISTIOA: Poliomelitc acuta dell'adtùto ad inizio brusco con grave amiotro:fia del· l'arto superiore. - I sintomi della sezione totale del midollo spinale. - Ariflessia tendinea nei trau1ni cefa·

I /aria calda in terap ia. - Nen·e1ni· crania. - Kel dolore di denti. - I GIRi.'fE : ·S ulla tecnica della vaccinazione j enneriana . Il vaccino disseccato. NOTE DI l\ffiDICINA SOIEN'l' IFlCA: Osservazion i s ulla batlici. -

TERAPIA:

t eriologia e l'anato1nia patologica clella diA!=!enteria. L'influenza ed il bacillo di Pfeiff~r. Posta degli abbonati. Varia. Cenni bibliografici. Nella vita professionale: Cronaca del movimento professio· nale. • Risposte a quesiti e a domande. Nomine Promozioni Onorificenze. Albo d'oro. Condotte e concorsi. Medicina sociale: Per l'assiste11?.a ospeclalieru. Notizie diverse. . Rassegna della stampa medica. Indice alfabetico per materie.

Diritil di proprietà riservati, - f; viet ata la riprodiiz'ione di lavori P'u bblicati n.el POLICLINICO e la piibblicazione di s11-1ili di essi senza citarne la fonte. ,

LAVORI ORIGINALI. lS'fIT UTO DI CLINICA PEDJ A'fRICA DELLA R. UNI\IERSITA DI ROMA.

cliretto d a l prof. L.

CONCETTI.

Sulla vaccinazione antipertossiea per

il prof. 'fuL.LIO iLuzzATT11 a iuto e doce nte.

Essendomi stata .:favorita dal prof. Nicol.le (Ist. 11 asteur dii Tttnisi) una q11antiità di va.coimo antipertoss.i co, ho avuto occasione di vaccinare élll cttni ba 1nbini n-ella Clinica e ·nella clientela privata. Sebbene le mie osservazio11i non siano a 11c,o ra ·11t1merose, quali sarebbero ricl1ieste p·er stabilire gli effetti di una terapia in una forma morbosa, ch·e s1 pr1esenta, come la pertosse, con ttna cosi diversa intensità e con 11n così diverso decorso, credo tutta·v ia di poter .fca·r conoscere i mièi #

(r) Rir1grazio il prof. Nicolle, .ch e ·vol·l e grattti· tame11te f~rvor i rmi j} stto vacèi'llo. ·

· rìst11tati, che 1l1lii se1nbrano abbast anza di1nostrativi al1neno in un senso , cioè rcigt1ardo all'azione profil attica CLe11a v.acciinazio11e a11ti p·ertossioo. l\~odo

di preparar.ione del vaccino a nti pertos - · sico di Niccille. Si .coltiva il bac. di Bo.rdett su agar-sangue o su agar-amid~; al momento d~11a s,e.mina si versa alla s u per:fic1e ielel terreno solido un tienue strato di brodo l\1arti11. Si lascia i n te rmostato a 37° per 24 or.e. Si .raccoglie quindi la coltura e si centrifuga iripetutam.enrt:e, sostituendo la parte liquida con una quantità ttgu.ale di solttzione d i fl11or,wro di sodio fi snol.ogica ali 7 %o, Il.ttlla. qtta;le. si 'e mttlsioruano Ì ~~rmi;. Sii fa una 2a. .centr1fugazio.ne e una ~a em1:11s1011e 1n ·n~1ov.a soluzione di :fluoruro soda.co. S1 procede q11111lcli con brevi centrifugazioni e s~ raccoglie il. liquido t~·­ bido, emulsionando og~1 volta 11ell'1ntervallo 11 cleposiito nella sol1tzi,one d1 fl 11or11ro. Sii otltiene, a 1 1)iù- dopo 4.-5 c.entrifugazioni, m·esoo1ando i sin.. g·o li li1q ttidi torbidi, un '·e m.u lsione assai. omoge?e..'l cli bac. -di Bordet, perfetta1mente. lavati d~lle ~ ~ P?-rità d~l ter.reno di. coltuTa dei prodo~t1 to~s1c1 ·d1 sec.rez1one del bacillo. S1 n11mera all en1.at1me .. tro. Q11incli l'en1't1lsione concentrata .s i porta, con l 'aaggiunta della .qu.anti!à neees~~t-Ì·<I; cli .soll.1;zion~ di fl11oruro al titolo d1 500 1n1l10·11.i. clt 1n1crob1 per cn1:1. Ì :l prodotto \ 1ie11e cl.istribttito i11 fia· 1

.

.


]elle, che si teugouo JJ<.::r 18 ore a 40:•, cjò elle "1s sicura la s t erilizzazi one clei .nJi cro~) Ì i11 segt1ito al l'azione antisetti ca del fl11oru ro. Il vaccino ·d i -~icolle si co11serv.a, s·econdo 1'1\., co11 le s ue proJ)ri ctà a.Jn1eno per 2 at1ni. 'fec ni ca clella ''accin.a zione . La dose vaccina1e scco11do Nicol,lre è cli 1/2 c111:l cioè 2so n1ilioni ~li corpi bacilla.ri . Si ag.iti .fortem en te '"il vacci110 i 11 111oc.10 da re11 derlo un'en111lsio11e 011100-.en ca. ' . . o l .011 ttna ~1 r1~1 ga cl a 2 C'ln 3 s i a spira 1 ., cn1 :1 di Yacc1no e qu111d1 I 1/ 2 cn1 ~ (1 i soluzione fi srio1oo·rica slerile. S i ji1ietta pell1e 11a1:icl1e . J""' 'i11oc\L1 azfo11e n on proYoc-a alcuna reazi1011e local e o o-1e11erale . J ~a ·d ose è L~g·11al e per tutte le ct?t. I .. e i1u~zi o11!i . i rJpcto?o fino ,a g t1arigione og·r1i g iorno od oo·ni d ne giorni. ln gener.e h.c:tst a110 6 -10 i11i·ezi~11i 1

1

( 1 2-20

gi10r1ti ).

J)c:tl·le 111i.e osser vaz ionii 11011 110~80 i)er Qra affer1nare co11 si c nr~zza c h e 11 \'acci110 l\jcol le sia a tto a 1111 ti ga r e 1'in t e usi tà <le~;l i aocessi e. ta11to n1e110 nel arresta1~e il decorso cle-llia p ertosse. In ia,~C' uni <:asi ho 11.ot at.o \·cr.an1entc tt na cet1ta ·r.a:refazione e 111 i tigazi o11e deg·li a~cess.i, i)erò -transi torj e . Ciò IL011 mi pern1ette c1uin{li cli affermare c l1e i11 q11es ti casi. la \ 1::i1ccj n azio11e ::tbhia av11ta un 'efficaci a cl iretta s1ll i1roccsso infettivo, i)oichè, se s i fosse t rattat o cli 11n 'in11n•t111j zzazione .attiva s1p~irfìca, 1'c:fI e.tt o clov•e \·a .essere p erma nente, itan•to più ch e i11 al cuni cl.i qttesti cos·i l e i1riezionl furono 1 ~ n111·erose (fi110 .a 10-1 2) e la quantità cli \'acci110, ~ 11ictt•a.to , ·olta 11er volta, sttperiore a qu eù1la co11~ig11i a,ta da N icol le, cioÈ: ai1che fino ad 111n n111liarclo . Ci cle-ciL1e1u1110 al11.a dose s 11peri.ore, considier a11do cl1e quell.~ consigli.arta 1d1a N . ·era 1nolto infreri ore a qLella consi1gliata <la al t.ri ,AA., i quali anzi co11s igl ia no <lo i ancl1e s11periorii ai cl tte n1ilia:rdi. Se si considera ch e s11ll 'j ntensità de.g li acc essi pertossici h a 1111 'i11clu bbia in·fiittenza l 'e1emento 11 fr\ 1 oso e p i s~ hico, co1ne è ·n oto specialtn·ente ai _111cclici dei irepa rti e.li isola m en,t o, s i l)Otrebbe se1n,p ·rc p en,c;are c l1e 1'eft·etito 11ota to in ·q11es u cas i fosse <la rifc-rirs i a tale fatto. Kon jntenclo per <t ltro far e con cl ttsion1 11eg.ative s ui rist1ltaitl della vaccin azio11c s pecifica nella pertosse i11 atto, t n11to pitt ell e · i ca-'31 cla 111 e t rattati s i trovavano i !1 1111 i)erio<lo a\·anzato della malattia, e mi ri~c- rl10 cli fa1\.~ ttlteriori 1 e più 11n111i:ro~e o s.~erya zio1\ i in i)ropo~i to. }fi i)nre i11vcce di pober clirc che la vncci11oter<tI )Ìa sp ecifica l1 ::t n n i tnporta 11/...<1 p , 1· Ja profi1 assi della l)ertosse. l)cr ctnnnto scarse, .l e seg ue 11ti 11lie <)SSer\':17.Ì-011 i llll ~e 111hra11 0 cl i 111 0~ trnt1 ve Ì 11 l)t0p 0s i lo. 1

1

1

1

1

1

1

1

fnn1ig-lia TI ., 3 figli cli 7, .) , 2 a nni ..\bita no in t111a casa, <1o,·e \·i ~011 0 nn111erosi .altri ca i di p ertosse . 11 h a n1hino tliÌ 7 an11i con1i11ciò a tossire il 7 inag:g:iQ i q 19 . J>cr c1t1nnto non abbia a ncora acees~i ti11ici, :-.i fn cling nosi probnlJile cli perto~~c~ e ~ i <'onsig-li a la ''nccin~~io11 e <leg·l1i n1tri cl tte b:l111hi11i eh e 11011 prec:;e11 tano a 1~ un s i 1tlom o ~ospe ltn ~ chl·, non p ot C'1Hlo Y('11irt! is.c>lnl i, co11tinn .1110 .t far v ilél C't tn1111c· cc•l fr.tlt·ll o. l>npo i

0

1

ci r cn Jo p;iorni

con11JD·io110

11 :

qul"~ln

<it·ces~i

ti11ici ecl intensi cli l)trtosse. Gli altri cl11e l)an1ttn 'iniezione <li \•accino N. a <YÌor11i bi. ni fecero . . .a1ter1u (1 H toto 7) ; dopo J)Ìtt cli u11 111.e'se no11 presentarono alct1n s inton10 di .pertosse. 2° fa.n1iglia S., 2 fig·l i, cli 7 e 1 / 2 .a uui. Il pri1110 co_11tr~.e. ·1.ia pe1'to-"!'t: ~il·l a ~c tt ol a. :\i i)rjn1 i accessi tl!p1c1 s1 co ns1gl 1a l a vacc111ai.ione delcc11ti11uo co1 frat ello, ]e s i fa11110 5 ini ezioni di eiuo K . a giorni a1te r11 i ; il 1)a111bl110 r~~·t :t i111n1n11e da pertosse. 3° .fam~gli~ l>., 4 figli ? cti r2, <\ , s,. 3 ai111i. I i)r1n11 du·e s a mma1.a110 <lt pertosse . _\ 1 pri-111i a ccessi si iniet~a il \'acci uo ~. agli a ltri dne, ch e l ta111w con gl1 a1tri dtte <'ontattj co11ti1111i. Si fa11110 5 . i11i1ezi?ni a g ior11 i. a1t•er11i. ~l ba111bi110 di 3 a 11ni , ·1en e colt0 1dro po c1rca ro gior11i ,fla tosse catarraJe 11on spasn1odi ca, ch1e C'.essa. 'j i1 circo 15 o-,i,orn i senza .p resentare mai al cn11 c a•r.att ere cotT'\TriÌsivo. Il l)atnbino di s anni r est à in1.11i1tne . ~

I .a ~{ra ,.e co11tag io~it il r~111i gliarc cle11a p ertOS'\\. è nota. Se duntq11e i11 c111este 3 osser\razioni i frat elli dei p e.r tossici, n on a ncora contagiati o ch e a l 11iù ~i tro·vava1no n el perioclo d'inct1bazione, 1i on contr.a ssero 1'i·nfezione, è dia Titenersi ch'oe.ssì s i fossero i11nmunizzati atti,·amente in seguito alla \'accinazione s pecidìc.a. .Sarebbe, parru1, importa' 11t~ di f:a.r e delle ricer che sero1ogicl1e i11 proposito, quali a me n.011 ftt ipossibile fare, n·o n a\~endo una cultura di baie. d1 .Bordet (v. avanti). Il gi ttdizio su1lla vacci11azione s pecifica dei p ertossici, cl a qua11to tni l1Ìsu:l~1a dalla J.ettera.tura , è. assai di verso. Mentre alcuni s i diclù.arano n·ettamente favorevoli alla vaccinoterapia, altri dichiarano di a,v er otten11to risultati du1b bi o d el t11tto negativi ; a 1lc11ni affer·m ano é he il trattan1ento è inefficaice, a11che sie iniziato p1veooce1ne11Jte. U 11 s in1ile giudizio di sparato s i tro'\ a del resto anche rigt1ardo la ,-1acci·11ot erapia specifi ca cli 1no1te .altre infiezio11i. lVI~ntre 11essu.110 pi t'.1 cl11bi ta s ulla reale efficacia dell 'immttnizzazio11c 1)ass i\-;a (si~rote rapia s p ecù:fi0a d ell~ difterite, tlel teta110, ecc.) , la qttestione ·d ella iin.1 nunizzazionc a iti\·a (Yaccinazio11e s p ecitfì{'a) cl.elle infezioni in atto è a n C'Ot a discttssa o p er lo n1e110 i &noi ris t11t ati n-011 ono e \ identi o i11disc utibili con1e i)er la prin1 a . Il contra rio s i verifica per la profilassi c.lell e j11fez.ioni, nclJa c111al~ cla tutti è.· an1n1i:::-s~,1 l '.111clisc11t1bile effi cacia tle ll 'i1111n11n i7.zaz1one aLli , .. l (yacciu.azione preventi\•a specifica) , n1c ntre J1ullo o 11101to tra ns itori10 è l'effetto <li qnella passiYa (sierotera1)ia pre\·enti\•a s1)ecitica . N-ell 'in1tntlllil'~zio11e s1)eci ti ca cli alc u·ne in fez i on i i11 a tto s i è c recl nto cli ragg·i11ngere risttlL1 li 111i gli ori, .associa nclo l 'in111111ni zzazione .atti \'a a cl;~ell a passiva: pare cl1e per qu es~'l \'Ìa si pos~:t r,~gg·it111g e:·\ 1111 i111111t1uità ~d..tÌY'l più ~·:>ic~ .da c~1 t.: co11 una se111pljce , ·accinazione. Se lo . l esso pos,<t affcr111arsi per Ja l)ertosse, 11011 s i i111ò dire, t1o:i 1 c~!-.C' 11 cl o~ i p er orn pot11to otte ne re n11 i 1111n u n:--1 ·rn ~p(·cifi co tlngli 'lni111 uli . Si ,'. l l·11t.1t[l e par· eo 11 1

1

1

1

1


J

~Jt:ZlONE

ri$ul ta ti ~oc1clisface11ti, ltn a ·ierotcra pia iul~r11n1aua splcifica, cio(; l'i11iezio11e {li siero cli sa111g uc di 1)ertossici i11 atto o co11 v.alescenti i11 altri i11c.1i,·ic11ti colpiti dalla stessa infezio11e. Sa1-.ebbe d:i pro,·arsi t111.a tale sieroterapia co111bi11ata al la Yacci ri.azione. U 11 'i1rfiuenz.a lJUÒ avere probabi l111e11te lllla \raccinazione oltre che nel p~rioclo d'iu cul)azio11e, anche u el periodo catarral e clell1a i1crtos e, 00111e risulterebbe da c1t1esta 111ja osserYazion1e, cl1e \'ien e l}Cr così ,clire .a coni"er111are qttelle sopra accei1nate .

l'RAT JCA

<153

Is'1'1'1.'U'1'0 DI I}A~roLoG1.\. l\f1·~n1cA D1l\tosT1l.\ 'r1vA DJ.l~~LA

1

:o

goc~ie di ,·accino Yengono .perf1etta111cntc l·iJ1ulsio11at ~ in 11g·ual1e ri11a11tità cli ~oluz.1ro11e iì.~iolog-1c<L di XaCl , e ~i ;J1esco1a111.1 con 111 1ezza g·o~·2ia cli s i ero cli saug•tle del bambino in osser0

UNI\' El{Sl'fÀ DI CA'fANT.-\.

diretto dal lJl'Of.

1

C. R. <1 'an11i 5, ~ stato a contatto c1'1111a sorell a cli 7 ai1ni , ell e ha la i)ertoss-e; cla q11al ch-e g·ior110 lia lt11a Jegg·i era to~:-;e catarrale, corizza , a rro:s.a111c~1 to e.le1l e coHgi l111ti Ye co11 senso cli l)izzicore l- 1a~rin1al'. ion~. Si fa t111'iniezio11 e guoti cliana cli ,·ac~ ino . -. , i,11 con1ples5o 5 iniezioui , in segttito alle quali tutti i fe11on1e11i r egredlisoon0 rapiclaJ11e11tc, rc~ta 11c10 solo i)er q nalche gior110 a 11 cor~ una tossttla senl'~a caratteri. Il l)a111bi no ' 11011 11a <t~ccs~i p crtoc;sici 11e111111eno do1)0 i)i t't di un 1nesc. I11 c1t1esto caso 11otei fare ttn'.o· cr,·azio11e, cl1~ 1ui :;(·111brl in1portc1..11te e ch·e i11erita cli essere rl petut.:l, onde , ·erificnrc ~e è . costante. Pot<:.1 cio,c . osser,·.arc .a lla ·fin e clella ,·acci.11.azione t1na r eazione ng·g·lutin.antè clel ,·accin,o ben e em1t1lsio11·ato col siero c.lel 1b.an1l)ino, 111e11tre la rcazio11t(~ era n.e.gati,·a i1ri111a della ,·.a ccin:az.ione e coi s iero cli uu ·pcrto:sico 11011 \·accinfato.

R.

~IA U R~ro r\ :::;CO LI.

Acetonuria uell'loflt1enza

l)er il dott. G urno l ZAR, .ai11to e docente

bt1o·n ·l1t1111ero dici casi di j nfitteni,a ca.c1t1Li sotto l a 111i a osservazio,11c, sono stato col11ito, 11elil 'esa111e clel'1e ttri11e, tla.11a .prese11~a <.li aceto11e ecl acido d·i.ac-et-ico si.a isolati che t1uiti. Il rilie\~o si riferi sc.e, olt·r e c:11c a casi co11 lo(:.a.Jiznazi,011i ,-iscera1i, a11cli.e acl altri ;nei qtta11 1 1e~s una localizzazio!1e era o.p1Jrezzabilc:, sia ])erch(: 11011 s1 fossero a111cora prese11tate quelle clic :-;1 stabiliro110 i11 1)ro~~g uio, s ia che jJ caso si !--\·olg-esse sotto for111a della così eletta «pura febbre i11fltte11z.ale ». Ì\·on è da esc:·lttder~ che àl reperto sia ocoasi1onale diata la ri s trettezza del 1111111er o de.11.e osservazioni. Co111u11~it1e, non ris11]ta11c.10111i ~ 11c (jtt t~-.;la ac,:to11nria ~-i.a : tata 111e!-'~a i11 rili evo 111 t11cclo !-:ìpeciale 11el l 'i11flueinza, p er clua11to si,a cl'ifficile 8eg n-ire lo ·vi lttppo clelil1a lette·ratttr-a (l i q11e~ta 111a• la1Ltia , 111i è p:arso 111er'itev01l c <.li seg·nala1re il fcno1n e110 i)er 1osse1rvaz.i1011i 8 tl I)i ù ]arg·a SC'dla, ai1ch·e ])erchè .a,~ctt11e 1na11jf,e stazio11ti. pre.seutate ùag:li infl.u~ 11'l,ati , come ri l ,-0111ito, la disp11ea (c1ttfill~lo 11-0n ripeta la sua origine 1 cla distttrhi del circolo,· del poln10inii , dei re11i o c11uesti 11011 bastino a spiega.r11e .l'entità), 1ia SOllllOl-e11z,a, rientratJ O n e l gruppo clei sinto1ni aceto11en1ìci e potrebberc a1}me110 .in parte, riferirsi all'iaceto11en1i:a, wa quaie a .s11a ,-oLta pt1ò essere f.a vorevol1ue11 te iinflr11e11• r,ata dalla son11niuistrazio11e tli alcalini ju dosi s1tfficie11.t i. Così è a v\·e11t1to i11 a1c1111i de i 111 i:ci casi id i cui ijasst1111,o stitJ1·tetica111cutc i d a1ti positivi più saèic11ti. 111 llll

1

1

0

1

,·aziou-:- . S i all estisC'ono it1Frieme pro,·e <li controllo icol ,:a.cc i no no·n .1nes~olato al siero. Si l.a:ciano ·1,e pro,·ette 111 tern1ostato p er 1-2 ore, cl op.o l e q u.ali si osserYa, se è a vvie n t1ta 1'agg·l utin:.:i /',1011e . Le p1:0,·e 1positi ve <li v.ac<'..i11.azio111e l)tofi.latti ca d1111os trano oon gra11de proibabilità cl1e il bac . cli J:k)rdet t l 'age11te specifico della pertosse . D',a·1 tra r ·:irtc qtuesta proYa serologi'c a stat·ebbe a cti1noC.\SO l. - Do11na di 58 a t111i : cla 2 g·i10rni cefastrare che la produzio11e spontanea di .autj.c orpi :1c:a gra,·ati Ya so11rao1rbiltaria, s·è11so cli ·r ottura, nel r>crtoss ico i11 a tto ,è per lo m en·o tarcli va, l)Ol;11al d.i go1la , rachi·a lgia, fel)l)r'e conti11ua 38°.4ch è 11(' n.e l b.a1111bino, e.be si tro,·aya n el i>eriotlo 380.8 : d.1 12 ore se.te j11tc•nsa, tcn<lcnza a l so11110, \'ertig1ni · 11ei moYimenti (l el ca.1)0. catarrale nè iJ1 .q uello, .ch1e aveva 1a 1)ertosse E. O. : Sè11sorio ottu so ; lieve fari11gite; I>. 11 2 i 11 atto, poten1n10 di111ostrare la agg1 utiui ua. Qu ~- . rittn1ico 111olle; R . 32, st1perficial e, ·senza tipo ·t'osseryazione coofern1erebbe l'in1porta11za proSJ)eciale : nesst111 ril.ieYo ~·11 '.appara to . riespiraito fil.attica della ,·aieci n.azion·e specific a, .la ~1t1ale ric\ e ci11colatorio : c1o1€'11ti a·lla pressione i p11nti cl 't1scita del 7° e 5° pa.io : ·1.i.e, ·e esageraz io11e <lei p,er111ebt:e1~ebbe ~c n za <1nl1brio cli f.are t111 gra11 p1J.s~o riflessi t e11di11ei e ct1ta11ei; ln11g11a ,a ppena ri.n11)ant:l trattameuto di qtte, ta .1ualarttia , contro la quai e 11iata; al,·o apertio : 111i11zio111e freque11te. ~in:1110 con11pl eta1nente dis.a1·n1ati. A ceton·ur-i:i cli n1eclia i11~11si tà. Somn1i11istrazio11Je d.i l)ic.a1rbona;t.o p er os ( 15 gr.). Ottol)rè 1919. 11 g·ior110 S:llCeèssi, 0 .a ss.e11z·a di a ,c etone : se1t...sorio libero : senso 8og·g··etti vo (li n1igl.iora n1eillrto · Il fascicolo 3-4 (1° marzo-1° ap1·ile) della nostra scon1pars1a cefalea : 11ifles~ i 11orn1a1~. SEZIONE MEDICA, contiene una Monografia completa ::\es:>t1na comp~ioazione: apiressia i11 6a g·ior· nata. del dott. G. ECONOMO di Trieste CASO Il. -- Don11a cli ~ .1 au11i : cla 2 g·ior11il. IebSull'rncflfalitfl Lfltargica. 1~.re a J8°; coriza, clolori n111scolari, cefa lea so N. B. - Coloro che, non essendo associati alla suddetta Seiione r)raorbitaria, scars~ tos~e . t ende nza al sonno. Medita, vogliono ricevere tale interessante lavoro, potranno ottenerlo E. O. : Pare. i facciia 1.e ~ 11feriore cl es tra : Jingt1a franco di porto Inviando subito cartoJina vaglia da Lire · cinque al c.le"'iata d-aillo st'esso l ailo : dolenti a lla pressiçne cav. Luigi Poui, via Sistina n. 14, Roma. 1

1

1

1

1


'154 i pu11ti d' uscita <lt'l 5° paio destro: scarsi fatti b ro11ch11a.li di:fftts i : 1~ . l 04 rit1nico molle : R. 26 . rl ceton,u·ria a bba&ta 11za intensa : Diaceturia. Somministrazione e.li bicarbonato (30 gr. per os, 20 per clis ma) per 2 gli orni. Scompare l '0ldeton e e I 'acido diacetioo : sco1npare la sonnoùeni'A t : i 11 6a. g ior11ata scomp1iono le paresi del 7° e 1 2° .

Nessuna complicanza : a piressia in ga. giornata . CASO III. Giovi11e dti1 2 1 anni: da i o gìi0ttni febbre 11en1ittente oou 1nassiimi di 38°.5 : s ta11c.: J1ez:a1, son11olenza. E. O. : Stat o d;i so11111ole1Jza 0011tintta dailla quale l'a. s i ri '\,'·egl ia fucilmente it1 p€rletta coscienza : lie\'e ptosi i)ailpem:.a,l:e (lestra : n1idriiasi, tor1>01«e pupillare a lla luce : pruries1 facciale 1nfreriorc ·siiniSit.ro : d eviazione del1la li11g u a da l1o sbesso la to : rifieissi cu tanei e t enclii11ei esagerati : Babi·nsl~i presente : c·lo no piiede e rott1la prese11ti, J:.iÌ Ù acoe11tuat i a si11i.sitr.a : n.UJlla agli appa r ecchi respiratorio e circolat or:i10 : P. 85 : R. 22 : n1il za lieYemente li1ngrossata. I-1iq11itdo c.efalo rachidiano : p.re.ssio ne nornmle : limpitdo : 1002 : a lbttmina 0,2 %o : No1111e Apelt 111ega.ti va : R. \V. 11eg.arti va : assenza cli germi : forte leuco ~itosd : (51,5 per ~n1c. con prevailenza <.l ei linfociti : 83 %) . . Sa11g ue : sierodiagllOSi niegati ve : R. W. n.egatti va : nessu11a a lte1-azion e. formul·a : ass-enza p arassi.t i : -einocu lture 11egart:ti ve . . Urin a : quanti'tà normale : t l'acce a lbumina sen7..a elen1e11ti renali .e cili11dri. Acetv1iuria cli m edàa ~11te111sità. D ecorso : a ·seg-ttito an1m.i nistrazione purganti, cliuretici, alcalini si a.t te11ua e talvolta scomparie l'~etonurm, la sònnole 11Zc'l ·e l'esagierazione dei riflPssi, sintomi ch e rico1npaion,o dopo qtta1ch€ gior110 col ricon1p(fri1re cl ell'acetone n.elle urine. Le a lternaitive di mig·lriorameinto e p eggsioram:ento si ripetono a varia 1iipresa dura nt€ 2 1 gio1r~ (31 cli 1na.l.a1tti.a) m entre la febbre cede al 18° d1 n1a.Ia tti1a. D:al 31° g iorno tcl~ Jnalatt ia l'ac.eton-e soon1pa r e dèfinibi,·a mentre. l?e1·&istono ancora p er qualcl12 t empo le paresi del facciale e dell 'ipog·1osso e la ptosi palp~brale. . CASO I\i . - Donna d1 .54 annt · da 24 ore fe bbre a ~9° , cefalea. frontale, se11so d.i rottu r:a, rachi~l­ g ia, lie"·e tosse secca, profonda prostraz.tone: .1u111ziioue a bbo,11dante , .a l\ 10 ~erto. D a 2 ore : dolore cpigastri'Co : vo1nito co11fì11uo , forten1eute acido, 1

r

1

1

~: ia.ll astro .

cl~

E. O. : Nesstt11 riJ1ie,10 obl)1etti vo a1ll 'inf11ori

s 1)iccata iper est esia: . li11gtla appe~. imJJa11iata : forte od.ore tll :aceton~ .e1ll alito e clelle sosta nze \ om1taite: P . 1'23 , r1tn1100, n101·1e : 1~. 34 sen1.a tipo s p e ciale . . l ccto·1iu ria . Clistere se:n11·a : ail calini ed alite do• ~i : di11retiéi : cartliociueliC'i. Sco u1pare l 'acet o11ttria , il ' '0111ito, la cefalea , ,la lhsp11ea: p ersiste t osse : ]~. 9S: R. 24: T . oscillante fra J8°-38° 5 i)er tl g:1or111. . . . I11 6a. g·~ornata polmonite ~obare 1~fe-nore ~111i ·tt«l decorsa se11z.a co1npl1canze n e postun11 : crisi ii11 5a g iorn ata. CASO ' ' . Gio, ri11e .di 22 a nni, figlia dell a preccde11te .a 1111nalata. D opo 1 giorni di ~ssistenza ~tlla 111ar1re clel)olezz1 g;enera le , se11so <lt rot~ura, ('efal t.>a sop raorbitaria, coriza: T. 38°.::?, continua . Nessun a 1ooalizzaz·i one: P. 92: R. 24 : al,ro a i)erto da p urgante. . . . . 111 :1a g io rnata ,101rnto cont111uo, acido, gialla ~tro : T . :)i0 • .c;: profo11cl'l prostrrir.io ne : P . 128 , 1 it111ico, 1)icc01o: R . :;,:;.

a.

1

N'e1 \-'Ot1ùto ccl uri11e IJrcscu za acclo 11 e ct1 al ido ri.iace ti co . 8omministrazio11e dì .a lcalini i)er os e clis11ui : scomparsa vomito: so11110 profonclo <lal qlta le l 'ammalata si rJsvegliia i n jstato cli re lativo b e11t::ssere. Nessttna com1)1licazione: ap iressia in .)a g ior11ata. CASO V I. Giovane di 3 2 ai1111i : can1eri.er~1 dGlla precedente. Si am1nada contien1poraneaane11te alla p a drona dopo •a verue nsf' istita la tlllald1re . T. 40° : deliri.o: ling t1a im1)ania t a : ttrine se.arse : alvo chiuso. N ulla apparato respiratoriro e circolatorio : pttrga11te . Nelle 24 ore successi,·e vomito: po.i la ,.f. s i a bbassa a 38° : sonnole n za spiccata : ailiito aic·etoinJco : aceto1i1iria forte . . t\.:lealini . pe r os ,e c11is1na : scompare soru10· len za ed acetont1ria: T. 37°-.17°.5 : D opo 3 gioa111 ùi rielat'i vo be11esserè co11 T. 3z. . .5 miassimo, il.iiacc.~nsio11e tet"n1ica a 39° .5 : focofa j o rli bronco p ol~11011ite alla b a.se sinistra; sttcceBsi Yame11te loc:a lizz:azio11i ~bro11co p,olmo11ari a l lol)o s up·e rior-e .sinistro ed ijnfer.ior e destro ron temperature el1evate sen za cl11e ricc1np1ai a acetonuria . Api.res- ,_ si a in 19:1i giornata . CASO V II. Giovitl!etto di 15 n11ni : da 24 ore m.a l di go1.a: sonno:lienza s piccat a : T. 38°.2. Tre g·ci1o rni a'\ra nti gli fu somn1i11i stra t o purganbe clrus tioo co·n evide11ite benefic~o . E . O. : n eSS1un rilie"<.70 all 'i11ft1ori dii s piccala iperestesi a ; P . qo: R. 22. Il g iorno s u ç,ce$sivo cieiial.ea fro11taJe, vom~to, poi sonno1e11za sp.iccata : 1110,1:imenti di masticazione : scoss.e fibrill•ari 111n~col.i faccia ed arti . ()dor'C di f1ru1bta. dc eto riuria: T. :~8° . 1: P. TI ~ : R. 29 . Aldalini p e1r os : renrissio11ei di ttLtti i si ntomi : sfebbra111e11t-0 niei1le sttC'cessi,re 24 ore : scomparsa aeeto11e. Nessuna ,complicanza . CASO VIII. Bai11bi11c, cli '5 :a111nj_, f1iatello al precedie11te amm al.ruto Si ammala s giorni do1)0 del fratello : ha preso purgante oleoso 24 ot'e ava11tii . Il11tensa c.efaloo : "·on1ito i11si~te nte p oi _sopore : tosse scarsa . .secca : 'f . 18°-.18·>.4: P . I 28 : R. 3'l· Nessu11 ri.lievo obb:i·e-ttiYo : aceto1iuria . I .la son11mi11i strazion ~ cli a10alitii, i c1lis te ri se1111)1'i ci fa11110 sco111pani r e ogni clis•tttrbo im 48 ore. 1

0

NOTE E CONTRIBUTI. La c11ra «legli e1npie111i co11 l'aspirazione ed Il drenaggio ~011tinui. per jl clott. ET'fORE GALLO· lJ 'aug·oscio:a pre<:>ccu1)azione cle i cl1iru rgi, uell ;1 c11.1ra deg·li e111p!emi, 1)er le :fi tol e toracicb e; consr:~wlive, le qua li, .soltanto dopo reiterati e se111 pre più con11)licaiti inter\1enti, possono arri \·are a g11ari~e d efi.niti,·a1n1 e11te, ha11110 1 d a t empo, fatto naC)cere 1111a 11110\ frl. ten,cle111za a c t1rare gli etnpie1tt1 . senza .t iC'urrere al l'apertura d el torace. No11 ,,i è da crearsi i11lusi-011i .sui n1etodi pi tì o ine110 radicali di inter\..enti con resezione cli 11.11a o 1)iù <·o ·te. Qt1anclo il C'avo i)lenrit'ù fistoloso t.· ,·a.sto ed il 1)ol n1011<. h .\ -..ttbìto n n 1 fort,· retrazÌ<>tH: , 1

1


1--\:\!\0 XX\ì!I, FASC. 16J

SEZIO~E

PRATICA

455 ,

1,1 fi."tola toraceica ~ i dimos tra ostinata e i)er;si..,tt>11te, contro qualsiasi ra·d.icale ~n ter,·en to e contro qua ls~a i a bilità e ,d.estrezza cb:hrtlrgica. I>Lr a ltro, prescindendo c.l al.1 o sco.nforto cl el po,·ero i nfermo , che non sen11)re si tro,·a be11 cli~po­ sto a st1bire una 1: e0011da ed nn a terza operazione, è. anL11e clolor.oso cl1e tt11 chirLlrgo, .n ell 'intra1pren<1ere la cur.a di tt11 e111.piema, debba co1ni·n\c i are con 1111 i1:1ter\·.ento se111p 1iciss.i1110, q t1al e pt1ò esS'er e 1111a toracoto111]a co 11 10 senza .r1esezione di 1cost e , ~ clehl)a fii1ire 0011 u11 in•terv1euto cli son1n1a i111TJo rt.:inza c hirl\rg i ca , qua le pt1ò e:sere st1g·g-,erito {lal 111etoclo di Tttffi er (r.iém1)i•meUJto cl el .ca\'•O 1>let1rico co11 t esst1to li1)on1atoso) o cla quel l o di Delorn1e (dre corticazione del pol1none) . I tentati,-i .ai cttna) fatti con la semplice as1)irazio1ie clel liq tiiclo pt1r11lento , seg11i.ta da ii1iezio11e di 1i\.1 uidi modificatori , se h a nno 1dato ris ultati poco soddisfaiceuti, ·11'011 11a·11uo certamente pregi uclicato il ri$ultato dell'inter,·e11to, cm i è doYt, t o rjcorrere in seg11i·to. Per 1nodo c.h e nou ~ ing·i u stifìcato, n è 1~ opei;a ,·ania se :i cer ca d i ins i~tere ~u cittest o ii1clir.iz.zo tera1)eutico n1odificn1ndon e e pei1fezio11.a111c1011 e la tecn.i ~a . I l concetto l) r eci p 110 d~ q11este n1ocli:fìcazi·on i cle\·e esser e q11ell.o cli .a:ss·o ciare l 'aspirazi1o ne al clre11aggio plettrico, e\· i tian~lo l a l)en etrazi o,11.te clel1'aria nella oai,-ità clella pleuira e qt1incli una ~fa ­ ,-oreYole -co1ulizione fisi ca alla funzione respiratoria. I nd t1bbiannente la forn1aziG.:1'e e l a per is tenza delle fistole to.ra·ciche, oltre che dalle condizioni ~t1atomiche del la gaibbia 1 t oracic.a, a 1pareti solide, 110:1 compressi.b ili, è anch e }JTo\·ocata dalla penetrazio11e dell'aria 11ella carvità })le11rica. l)n.rante gli atti .i1n!S])ira tori il torace s i cli lata, 1'atia pen·et ra .attra,·er so la 1ì~stola 11el .c.a v 0 l)] e:ttr al e, la pr·essio11e endotonaiciic a a11nnenta ed il pol111on e , i 11vece ,d i espandersi , si ritrae se1n.prie più i11 alto . Ne , ·ie ne d.i co·nsegueuza che la ca\·,i:tà p1Enr1ca, ]a qt1ale cl.o yr.e bbe essere ripie11a <l al polmone, rima u1e11c10 \~t1ota, resta .traisformata in lt11a caYità a ce ·suaJe , 0h e 11.o n p uò esser.e colmata cli granulazioni e che per ieou segu·enza mantiene ostinata l a pern11a11enza d elle fi st ol e t oracich e. La pen etrazio11·e de11'aria , oltre a c reare le condizioni p iù s fa,·ore,·oli p er le ra·g .ioni fi si ch e accennate, .p erme tte }.a .pen1etrazi o1n,e -di altri germi ne lla cavità ple11riaa , rp·e:r 1111octo che q u·e sti si t1ui.s·cono i11 simbio·si con quelli .g ià esist e·11ti, e.111a 11tenendo oosì :semp1«e v ivo 1e costa.111te il processo i-nfiam1n.a tori·o 1C1 ella pil eura ·e rendendro difficile la st er.ilizzaz1on·e del caivo pleuric o, che è ttn fattore iessen·z ialissimo per l1a g uari,g ione definiti,·a delle fi·stol e . Le coml\lnicazi oni fatte da Rie,·il'liod 11el 1872, dal Bu1au nel 1881, dal lVIorelli da I selin e da a] tri in seguito, fanno r.ilevare appttnto, ch e il 0

0

0

0

0

2

i)ri11cipio foDJdamentale, sttl qt1ale si so11'0 basati i loro m etodi di aspirazio11e e di drenagg1io 1co:n ti11t1i, .è costituito apptUito ·dall 'e,~itare 1.a penetrazione dell'ari a ·nel ca,·o p leurico. Durante la mia mo.des t a prat~ca p r ofessionale, 110 a,·ut.o iagio di pot enmi coo11penetrare profouc1an1e11te di questo co11~etto fond.ame nta1e, per 111 ocl o che, :a titolo cli .esperi1ne11to, i11 un ciaiso e la:siico di empiema, 110 ,·.ol111·t·o uisare w1.a tecnica ~piecialoe, c h·e .m i h a ·dato t111 r.i s t1l1tato sorpren·d·e11t e {lj g·11.arig·iorre .aissolLtta. E' t1111a t ecnica S·emplicis~i111a, .alla portata 1di og111i 1m,edico pratico, l.a qtlale, al1nen·o ,c ome prillllo t entati'\··o cli ·Ct1r•a , merita di es. ere :applicata i.11 ag·ni K:aiso, giacch è l ascia sem])re ial c hirurgo i1 ten1po 1d'i n.ter,·enire , qttalora 11011 s i .ai\·esse llll rist11'tato fa,·,oreYole. Io mi son·o ~·e r\-ito cli uno .stru1nent o specia le , -ch e ho fatto costrttir.e a bella .posta . Esso ris ulta c-0stituito, c·o1ne un com'ltne treqttarti, .cl.a ·ttna C<l!nnul1a nella qtial·e scorre u11 ma111driuo for11i~to di un ma11ico per l'impug·n atura . La ca1111t1la rp orta 1alla base per 2 c m. c irca ll·n ·g iro .c1i ,·ite id all a p.arte esber na. Pr,opri·o a lla :fine 1del ·g ir·o ·cli ,·ite , 1d ·o,.v1e la c.a1U·11t1la con1incia ad essere liscia., \·i è .sa1cùat~, cO;me 1:e~~a cli ltn fioretto, una placca O\':ale, cl1e .s.eir\,.e per m a nte nie r e fissa l a oan11ttl a a l la parete torac i ca , qtta11do ·è pene.tr ait a ·11ella ca,rit à 1della plet1ra. _.\ 1 giro di , -ite stt detto s i 1a Y\•ita, dopo a,·er tolto i 1 maJlldrino, 11na ,·aro letta ,c he è ~nnestata ad un tubo di gomma a pareti rigide, lungo 1: cm. Questo ttl'bo iporta :a ll'altro e. tre111·0 ttn raccor.do, ch e può essere cli , -etro o cli 1netallo, e che serve ])er metterlo in com1111.icaziou e con un altro t t1bo cli gomma p iù lltng·o, ~h 1 e pesca it1 UJna b ottìgli<t conten ente a1cc11tta 1sterile jodata. · Qu.anito più f. 1uugo ·questo sec01i.d.o t t1bo , tanto J)itt ag·e, ol111ente fu11ziona. 1.1 .siif1ane e tanto più 1d ifficiln11ente ii lic111ido 1della b 0itt.i·g:li a p11ò esse11e aspirat o nel t orace. Bisogina però be11 sorvegliare c1hte .qttesto tubo 11,o n srt.tbisca .i11gin.oool1~Mnenti o tors ioni. Ecco qu.a l e è stat a la mi.a. teani•c.a ed il mio proced imento di ·ct1ra nel ca.so acoe11na,to idi sopra. Dopo a.ve11e tutto s terilizzat o con la massi·m a .. crupolosità, ho fa.t to inett e.re l'i111Jf,ermo sed·t1to .sulla spond:a del l etto , facendolo .i11cli11are, più ch e era possibile , sul l ato sano. Ho sterilizzart:o ecl 1a n.e stetizzato la pa.r te -c-011 la massitna accu:ratezza e . ,s u,bito di un col po 11-0 i11trodotto il trequar.ti fino• alla placca n·ell '9'> spazio inter<::ostale cle.stro, sull.a ascellare poster.ior.e . Ho .f issato 1al ' toriace la ca1n1111la c 011 1d tte s trisci1e ,d i s1)ar.adrappo ecl immediiatam·e nte ho ti r,at o fuori il ·m an1drino ed ho ia.,1,;i•tato i tt1bi, g·i?t pronti, a l:l1a cannttla. Il pt1s ·ha incominciato .stlbito a scorrere nella bottiglia, c h,e non ha tardato a. riempirs i, per n1odo che ho d-0\ t1.ta sostituirla con ltn'alt1·a, già s teriliz7..ata, come la prima. Nel .m omento dell a sostitttzione della b ottiglia ho s tretto fra d tte 1

1

7


..... • 6

Il, POI,ICLl ~lCO

~

~

\

<lita il tubo per ·i111pedire cl1e I 'aria pe11etrasse

E così si è fatto i·n seguito sempre che è stato ne.cessario cambiare la bottiglia. Non apJlena il pus ha finito di fluire nella bottiglia, ho finito di fissare bene il tre quarti al torace con qualch e altra striscia cli S})nr adrappo incrociata e con çualche giro di fascia ed ho ~atto accomodare l 'ammaJa.t o sul letto, in t\na posizione semiiseduta. Ho affidato quindi l 'infermo all'assistenza intelligente di unias persoua .d i famiglia, riaccomrundandole di son egliare .sp <:cial1nen.te la funzione del sifone e la posizione del tubo. Dura11te i 11ri.n1i dtte g i·or.ui, il trer_,,.i1ar.ti, impiantato fra 1e coste, .ha data n1olto fastidio al povero inferano, ta11to ,che ho d1o vuto ricorrere a q,ualche ini.ezi<>ne di monfina, ma :a poc-0 a poco ogni disturbo si è a:ndato a ttenuando, fino a scomparire compl1e tamente. Dopo sette giorni di questa oontin ua asp irazione a sifone, la cavità p leurioa si ·e ra 0ompletame:nte p!iosci11gata. Nella ·b ot.t igli·a non scorreva più pus e la temperaitura, che fi·n dal secondo giorno era scesa quasi di botto, soltanto di sera, si elevaìVa di qualche decimo. All 'ottavo gi,o rno 11on ho ritenuto più 11eoessari.a la perma11enz.a d el s i·f one, per modo che ho tolit o il .secondo tubo, lasciando in s itu il primo, attraverso il quale ho cominciato a praticare giornalanente i la vaggi dtlla cavità della pleura con acqu a ossigenata allungat a con iacqua sterile. I la·vaggi veniva1no fatti con lo aspiratore di Poti11 ; i11iiettando primia. ed aispiraindo dopo non i>iù di due o trecento grammi ·d i liquid.o .....t\..llia fine di ogni lav.agg·io chi.u devo il tubo con un.a pinza per modo ch e 1'aria non penetrarva 11el torace. _.\l ventesimo gior·110 l'acqua del lavaggio veniva fttori limpida c ome ve11iva Ì·niettata, a nche la febbre serotina. scompar ·ve e 1:a1nmalato cominciò ad a lzarsi sentendosi bene iu forza . .AI ven.ticì11qt1esimo giorno ho tolto il trequarti ed h o appli0ato ttna striscia di s p.aradrappo . Questa medicatura sem.p lioe allo sparadrappo ... è stata ripetttta in giornd alter11i per quattro ,-olte. L'ultima vol ta ho trovato la ferita perfettame11t e guarita. In corrispondenza dell 'emitorace destro, alla percussione si sentiva una leggera ipofonesi, iall'ascolbazione il monn-0.r io vescicolare un po' indebolito, alla palpazione il fremito \·ocale tattile lievemente attenuato, ric;petto a qtte1lo dell'altro l ato. L'ammalato non 11a a·vt1to più alottn disturbo e sta tt1ttora benis~i 1no. Senza dubbio il d ecorso della malattia del 111io i11fermo è stato assolutamente icleale ed il risultato mera"·iglti.oso avuto col n1etodo di cura, sopra descritto, se è stato per me di un lusinghiero effetto e di un grande incoraggiamento, :1011 ha pot11to certamente crearmi -vane illttsioni. 1

1

1

1

Sono perciò ben lungi dal ritenere che, con questa ·m ia t ecuica, io abbia risol·u to uno dei più (lifficili problemi clella terapia degli empiemi; 111a non posso fiare a meno di affermare anrora una \ -0lta e co11 la più sa1d.a co11vinzione, che, come tentati,ro <li cttra, sia u·n 1netodo da spe·rim,entare ii1 ogni caso, sia per la s ua semplicità e sia p er la .in11oc11ità della sua applicazione. Comprendo benissimo ohe non sempre si può a\rere un risultato finale fa~v·orievole, mia il cbirw-go è sen1pre in teinpo di interveuire con un i11etoclo pitt radicale, qttalora ogni tentativo <li ~inplice aspirazione e drenaggio riuscisse \"allo. Cosenza, 21 gennaio 1920. 1

OSSERVAZIONI CLINICHE. t:n caso singolare d'encefalit.e letargica a forma di 1•aralisi altel'na tipo Itlillard-Gubler per il dott .

EUGENIO BANDIEUA.

In t em1)0 cli .epide1nia si osserva110 sv.ariate forme rr1-0rbose ehe, per qwan.t o notevolmente diverse fra loro, pr esentano tuttavia a lcuni caratt eri -che permettono il loro ra.\ r\ricinamento ai t ipi classici . \ "oglio qui 1iferire un caso - che n1i sembr.a interessante e raro - occorsomi nella 1uia pratioa l)ri,·ata e che i)er alcuni fatti importainti pt1ò coll.egarsi co11 quella for.ma speciale c1i encefalite a tipo .letargico di cui si è parlato Jnolto i.u Italia e fuori. Nel'lo studio di questo caso 111i ha aiutato mol,tissimo il c hiarissimo Prof. C. ~Iinerbi di Ferrara . T., 'a mmalata è ieerta B ... D ... di an ni 70, di Vi·l la11ora (Ferrara) . E stata sempre sianissi·m.a ti110 al giorno 18 dicembre 1919, giorno i111 cui mentre a ttendeva alle st1e abituali faccende di casa fu pr esa da capogiro, eb e si ripetè due o tre volte ad inten·alli di circa u11 'ora, e da conati di vomito .con emissione di Uin po' di sostanza acquosa. ~I'utto quel giorno ebbe forte ma lessere. La notte si svegliò fra profuso s ttdor.e, con seusazioni alternate di caldo e di freddo, cui si aggiUrnsero se11so di t edio it1 g·ola , come di gonfiezza, senza dolore vero e proprio, impossibilità di deglutire, agitazion e, se11so di formicolio all'arto superiore destro, a l padiglione dcll 'orechio destro, alla metà destra della faccia, all'arto superiore destro ; lie\'Ì dolori retro-cervicali. Susseguei1temente u11a• certa difficoltà di parlare (disartria) determinata, secondo l a pazient e, specialmente da quel senso di <;tringime11to che pro,·a,ra in gola. Fu constat ato un ·Jie\·e ele,~amentQ febbrile, qttalche ammiccamento degli occhi, s inghiozzo, c:;colo niasale muco purulento ed escreato abbonda11te pure mu ~ purulento. Data la rompleta impossibilità di


[ANNO XXVII , FAsc. r6J

.'.)EZIO~E

i'RA TICA

457

,

deglutire, si dovett e, p.er .alin1e11tarla, ricorrer:e dubbia. Si tr.attava ·C€rto di una lesion e organioa. Dop,o qualcl1e settimana il presentarsi di non poalla souc1atura esof.a:gea. I~a psicl1e si manteneva chi casi di encefalite letargica illuminò compJ.e111tegra e solo si notava . una lieve alter.azio::e ~ tame.ut e la diag·n·o si . I fenomeni morbosi sia di s t10 natural e builll u111ore. irri.tazione fari11go-esofagea, si1a di irr:ita'zione Obbiettivamente, però, 11ei primi du e gior11i no11 erano r il·evabili feno.meni importanti a ca- a. carico dello sfi11tere' irideo e del muscolo retto ester11.o di destra, i feuome11i dolorosi del lato derico dei :nervi cranici e del1a riflessione. .\ nche stro, furono primi ad emendarsi. i disturbi che l'iniferma acousava agli arti non I fenomeni più ostinati furo11'0 l'atassia dell'arer.a.110 obbiettivamente aprezzaib ili. Non fu trovato to in.feriore si11ist ro e lta in1p0-Ssibjltà di ma·n.telnai nu1la di speciale a c.a rico d·e l ~ uore e dell'.ap. parato respiratorio. In primo tempo stitichezza . 11ere la posizione ere tta anche ad occhi aperti alVerso il 4°-5° giorno s i' incominciarono a uo- lorchè l'amn1alata ~on veniva sorretta. t are dei fenomeni e·v ident emente irritati'Vi : miosi, Or.a è perfettamente guarit a ed h a ripresa tutta la sua est1bera.nza di mimica e di vivacità. rigidità della pupilla destra, strabismo di vergente destro, non nistagmo, tratto tratto diplopia, mentre persis teva immutato lo spasmo dell'esofago. Non si riscontrò .mai a destra· e noftalRASSEGNE~ mo, n~ re~tringimento della rima palpebnale, ciò • che escludeva ·la irr-itazione del sin1patico. Si riMEDIO(NA. scontravano, d'altra pa rte, d·e i fatti paralitici: paresi sopra11,u cleare del facciale sinistro (tanto La diagnosi clinica delle altfrazioni dell'aorta. del superiore che dell'i11feriore), paresi motoria di tuiti i muscoli dell'a rto superiore destro senza \3 . H · BERT. 11Iiincri. 111ed . 11loc lienschrift., n . 50, uotabili alterazioni della eccitabilità elettrica, nè 19 19). fa.radica, nè galvanica , atassia cospicua dell'arto inferiore destro per cui l'a mmalata nella deamLe pi1ì. diYerse affezio11i dell 'acrta, frequenti bulazione penwlava verso destra e perdeva l'e- SiJt:>cialnliente 11egli iudiyjd11i di med:iia. eità .e vocquilibrio, atassia spina le d·e ll'arto i.nferiore si- clii dà.n110 sp esso lt1ogo a si.n ton1i obbiett1vi ide11nistro. Non vi e rano, d'altra parte, nè di smetria tici; pèrciò la diagnosi non si l)ltò mai basare cerebellare, nè adi-Odo cocinesia, nè Romberg, nè sull'osservazione di un unico sintomo; essa va Ba:binsky, nè abolizione della sensibilità. Norma- fatta prendenc1o 111 co11sic1erazione tutto il quali i riflessi patellari , achillei , tiici pitaili, medio- c.1 ro 1norboso. tarsali. La ling1ua veniv·a sporta diritta . l~ e n.lteraz.io11i c1ell'aorta sci. riçonoscono in base I fatti ·di paralisi alterna loQalizzavano indub- alla percussioue, .all 'ascoltazione e all 'esame rontbiamente la lesione alla metà sini s tra del ponte f{e nologico. . I. Percussio,ne. ~ Deve essere m0lto leggera. di Varolio; specialmente interessate erano l:a zona radi'Colare d el 7° di sinistra e la regionie del I~ssa tend'e a stabilire la presenza di un'ottus i·t à f ascicu lits cerebe llaris 'Ve1itralis (o fascio cli Go- sul terzo tnedio dE-l•lo sterno. 11 st10110 di ques ta ~rers) e dell'oliva bulbare (11ingazzini). Quanto regio11e ,-a sempre conir0i11Jtato <'-00.1 quello del ai fatti irritativi a oarico del 3° e del 4° paio di terzo sttperiore dello sterno onde 11011 prendere destra e della porzione motrice del v.ago, essi si pé'r ottt1sità patologica la riduzione di suono dopotevano interpretar.e come fenomeni di s timolavuta allo spessor.e dell 'osso. zione «de voisinage » per parte del fasciciilus lon,La ,con statazio1ne di t111a zona ottttsa, la quale· gitit-dirialis .posteriore destro in addietro, del ·111t- oltrepassi bilateralmente i margini dello sterno estendendosi in continuità (carattere che la dicleus a1nbig1ius in basso. Questo sembrava qu·ant-0 si p oteva i·11ferir·e per stiug11e .dall 'ottt1sità da str11n1a retrosterna1e) a rispetto alla sede : restav·a la diagnosi di n,atura. forma di nastro da11 'ottusità cardiaca vers0 ll Si pensò alla paralisi difterica, benicbè tale con - giug·ulo, indica la presenza di una dilatazio11e cetto fosse poco attendibile per la mancanza di <le 11'aorta. paralisi del velo pendolo; m ia l'assenza di anteSoltanto l e dilatazio11i 11ote,·01i a carjco del<'edenti infett ivi, l 'i.nizio d·eilla malattia, 1'età del- l 'aorta ascendenit e pro-v·oca110 l.tna ri(l uzione di la paziente .avrebib·e ro fatto propendere il concetto st1ono al disopra dello sterno. I11 tutti gli altri casi l'ectas.ia aortica s fugge diag.uostico nel senso cli un rammollimento per trom•b osi di un a del le arteriole trasversali sini- alla const atazio11e p ercussoria . Però può sfuggire stre, nate dalla basilaTe, se non vi fossero stati a tale C·o nstatazione anche una notevole dilatai fenomeni di irntaz1one bulbare d el lato destro. . zjone dell'a orta ascendent~ se a d essn si so,·rappo11g·ono marg·ini poJ111onari enfise1natosi; 1'enLa diagnosi di paralisi bulbare stava perfettamente; quella di natura però rimaneva sempre fisema polmonare 2ccon1pagna freq11enten1e11te le

SUNTI E

1


IL POLICLINICO •

alterazio11i (1c11 'aort<.. , e. se11clc :inlbtclut le afte:· 1.:io11i freq11enti i1c:ll 'età a,-3111ziata. L 1i11graudime110 ·clell 'oltit itlà aortiC'-a può cli· i)e11clere cla 11na rlil a1tazio1~e del , -.aso in :eguito a scl erosi, a lttes , .acl i 11s nffi cienz3 aortica o <.l1a u11'an~11risn1a. L'ottu:_-;ità circoscritta de<Tli .anenb ris mi si disiti11gtte 1cla qne.ila dei tt1n1ori mec1ia · s ti11ici e delle acle11iti jlari per la pttlsazione \·i~i l)ile e p alpabile 1clel1la zon~ ottttsa; la cliagnosi si cttra p e.rò 11on è po-.; ·ibil e -i n base al solo repert o })ercussorio. I~'inst1ffir1e11z.a aortica di origine i11 .1Lica a differevza da q11e11a end0c3rclitica procl uce un'ectilsia dJell'aorta e si può qt1indi diagno· s ticare, se l 'ingrandim~nto d€11 'ottusità aortica accon1pag1ta gJ i altri si11to111i cl e 11 'i11..s11ftìcti.e11z.:-t Y ~d ,·olai-e. 0

- J ~'asool,ta ~ione pttò ri,·e].are il 1i11forzo rispetti \"il11le11tte il 1ra ratt~rt; ,·ibra11te del 2° tono aorti co, la r)resenzia di 1111 soffi.o sitolico o quella cli u 11 ofiio diastolico. Il riuforzo cle l 2° t ono aortico può cli penclere i la 3 ordini di fattori : 2 ... lscol ta::io11c.

.t\ume11to ctelìe resistenze peri f.ericl1e al la c ìrco1azione :iel sa11 g t1e. In tal oaso il rinfor;;:o dcl 2° tono è acco111pag.11ato 1d a u·n a ;ipertrofia del ' ·e11trjcolo sinistro, e cla un at111:1e11to della pressione sanguig.na. Questo con1p1 esso siutomati1co è caratteristico dèll 'induran1e11to 1~ena 11;: ·in seguito .a ·sclerosi o .a glomerulonefrite cronica ecl l.· iinportantissimo per la cli ag·nosi 1de1 Ja nefropatia, <::he i11 tale stadio pt1ò 11011 ri,·elarsi n è co11 i)resenm di -albumina ne:· con qu.ella di elementi p n to~og·ic-i l1ell'11ri11a; 2° lin n1 a l ati a istema 11eryo;o;o labile l 'ac.c:e11tt1azio11e del 2° tono aortico p11ò apparire tra11s itori1a1nent.e, a-ccon1pag-11ato cla 1111 aumento y1ure tra11sitorio clella pressio111~ sa11.gt1igrua. Per ding·uos.ticare questa for111a son o necessari più e~a 1ni consec11ti ,.i ; 3° Le affezio11i delle pa·reti aortich1~ sono 11 ca11sa più' freq11ente clel ri11forzo del 2° tono <iortico che è spes~o il si11to1110 pi1\ precoce d elln sclerosi e d1e1lla 111e de11 '~orta toracica. Il rinforzo <lel tono no11 si accon1pag·.u.a con1e nel I•0 gr11ppo , acl i))ertrofia del ,·e11tricolo si11i stro. Xon si 00110B.ce il 111ecca11is1110 per il qttale tu1•a1terazione doell a. part:-1te Yasale ptjoduce 1111 r111forzo del 2 ° touo aortico. tT11 soffio sistolico ascoltabile ~ttll 'aorta pttò i nclicare a1terazio11i cli ,-erse : a) può essere 1111 r11n1or~ acciclentale. In ta.1 caso esso si p11ò a:-;colbaP~ . tt tutti i forolai, $pecialmente st1 qttello c.lella polnlonare e non s i accompagna. a rinforzo del 2° tono aortico; b) può indicare tt11a te11osi dell 'orificio aortico. La diagnosi di stenosi aortica è gi ustifica~'l solo !-\e il 2° t ono è i 11d:ebolito o mancante, il ~:en­ t ri colo s ini s tro ipertrofico, il po1~o raro e tardo; I

0

1

e) cli solito il ::-.ofiio si:,tolico indica un'alterazio11e della ))ar€té ùeLl'aorta. t oracica. In taJ caso esso ~ se111pr~ acco111pag:nato clal ri11fori'u (lel 2° ton-0 aorti co. Le le.sioni cle11a 1)arete ,-asale l)Ossono esser e sclerotiche o 111eti-cl1e I· d) nel n1orbo di Baseclo,,- si l)UÒ asc-0ltar~ s11ll :aorta u11 softio :'i~t01lico che p11ò anche esserl aocompaguato dal r111fot$O del 2 ° tono, senza cl1t: sieno in alctt11 l11oclo alterate lit· le \·al,·ole 11è l a fJ arete vasale . In q11esti ca.;i è i nlpo~sibile stabilire se l 'amn1alato (li 13aseclo'v sia co11te111p or~ 111ea~ente, affetto da ltn'affezioue c.l ella par~te aort·lJca. 11 J.·eperto rontg·e11ologico llOil bas ta <J.(1 esc111dere l'11lti111a ipotesi. t rn soffio di1a .. tolico i-11dic:a la presenza cli tt11 'ins11ftice11za aortica . Qt1esto ·vizio si potrà cliag·11osti<'are i11 base alle al t eriazio11i del polso e 1delle arterie periferich e, .;inche in q11ei casi 11ei q11a11 il ;.;offio diastolico t11anchi. 3 . Esa1rie rontge11 olocrico. - L'esa111e routge11olog·i\~O può r.i,·elarc una clil.atazio11e de11'aorl'l, 11 i1 'a11ormalità i1elle s11e .pt1lsazioni, o t111 'abn.orn1.t:.: i11teusità del1 '0111b1'a norti.·,a snl]o sel1eTn10. Per ditnost1ia·r e 11ua dilatazione c.l elil'aarta i0 t1n piccolo al1Jé1t1risn1a è ne:~essario 1·esa1ne 11ei più cli'.·ersi di·ametri. Coll'e.same rnd.ioscopico si ric:on osce esattamer1te la sede cle11a clil atazione o clell 'ane urisma e ;-;i posso110 cliag11osticare precoce111e11te qUlest-= alterazioni . Il brat•t o dilatato od 1anet1ri. i11ati.co presenta negli s tadi pt€co.ci tln rinforzo (clistruzi on e clel te ~­ :t1to elasti co), .n ·egli s tadi aYru1zati 1111 indeb0Ji111ento d-ell e i)ulsazioniJ (for111azi oue di tessuto t'O U11lE1tti v.o). La pttlsazio11e (li ·ting11e J 'alterazione ,-asale da tn1no1-i n1ediasti11ici e clia a.deniti 1lari specifi.c11e. K-egli at1Ettris111i 11ei ciualri !'-t for11uno d·ei tro1nbì abbo11cla11ti pttò pErò mane.are la pul ·azia·:e. T.. a trasfor111azio11e fibrosa (1e1l'i11ti1n:-i e de11~ • 111ec.lia che ha luogo 11ell a ::.clero~i, a.l+e qt1ali si aggit1nge anche qttello dell'ad\·entitia nella lues, rC:udono 1'aorta 111•e110 1)ermeabj I e ai 11aggi e ne i11te11s ificabo qui11cli l 'on1bra s11ll o scl1c:rmo. 1

1

0

1

l >or,T,ITZER.

L'uabaina in terapia ca1·diaca. (_-\. LE1'CLOS.

Le Scalpt:l, n . 5, 31 ge1111aio 1920) .

,.aquez, L11te111bacJ1er e ail tri a11tori 11anno apI-) licato in t erapia cardiaca e di.mo~tralo il \alore di un uuo,·o gl11cos.icle, l 'uaba1i11a _.\rnaud, prodot·t·o stabil e, di t1u.a tossicità ben definita e di un.a i)erfetta cristallizzazio~e. Ha11110 <'Oncl11so ii1 linea gienera•1e che si de,-e ricorrere di preferenza a ll 'ttabaina illlvece che 31lla cligitale 11ei casi, in c11i 1'insuffi cie11za cardiaca t: ]egatn alla perdi~'l di tonicità del miocardio, Yale a dire Lella dilazione acuta <lel c11ore e nella dilatazione progre"si \'a, ribelle ag-li altri medica111e11ti. Più parti-


[-..\..N:so XX\"II, FA c. 16]

SEZIONE

cvlarmeilte 1'11so c.l ell '11abaiua s 'impone n,e],le seg11enti circos t1a11ze : 1 ° )T ei casi cl 'ins11fficieuza acuta dJeil c11ore , che colpisce special111~11te le caYità destre e che si accompRgtw. ro11 acce~si di angi1111a èLi petto dura11te il dec11bito o co11 ~rcessi cli e dema p ol.n10~1 are, ·o,·e d.01)0 11·11 ~a]a _ ~ o cli 400-500 .eme. un i~1iezione di 1 / 2 111111gr. d '110bai11a, .ripetuta ogni 24 ore p er d u e o tre g iorni, prod11ce un migJi-0ran1ento note\ole, t alyo]ta anche pocl1e ore c101)0 la prima iniezì o•ne . Il prin10 effetto dell'11abaiua è p :r solito quello tli ,rialzar.e ]a .p ressione arterio~a ; l1a •diures i iau1ne11ta, i battit1i ·cardtiaci sì a.1le11tano, i,l ritmo cardiaco ritorna r.ego1 are , ~compaiono .le e tra.si · s toli, il rit1no di galoppo, i s0·flì cl 'i11sufìcienza fu11zionale , si 11.a di111in117io11e clel ,.,o lume del cuone. Se q11estri accictenti 11011 scompaiono i1ei primi gior'1.1i, o,·,·ero si riprodttcono d:opo un n1iglioraJ1Ilento pas -eggiero, ~ i11clicato di praticare t111a n1:1o'·a c11ra tct'.i11iezio11.i si1nile a lla prima a otto-dieci giorni ;cli distanza ; 2° X ei casi cli (lilatazio11e acttta delle oaYi tà c1e. tr-e in segui:to a la\·ori prol11ngati o a sforzi intempesti,·i in ::;ogget ti 111itra1ici, e specii.a1lm: 11te j1e11e do11ne in g t'aYiclanza o in pttl€·rp,eri10 ; 3 ° X ei casi d 'i111sufficienza cardiaca progressi ,·a i.u lJazienti affetti da carcliopatie ,~a},·olari, e.l a 1niocarclite s ub :ac11t::i: da sinfisi p eriiciard.ica ~ 111.:i qttali Bia stat a ~nef:ficare la cura teligi taJ 1ca . Spesso l 'ttabai 113. prod11ce n ote\·o.1i ri.sttl!tati. ~ ~ però neppure essa agisce f a,·or e,·oln1 e111te, si può ricor11~re 11uo,·a111e11te a clo.-i forti di digitale, la c1t1ale 111e11tre pri111a era stat a i11atti,·a , ripirenc1e, su bito dopo l '11:-;o dell '11alJai11a , t11tta la sua pri1ni ti\·a ·efficacia; azione esprèssa da Vaqu€z e • Lutem bach er 11e.l m-odo seg11e11te: « 1'11abia.i111a 1 i~tabi~i sce prima la ,t ossicità cl12l tn~ocarcli10, f:à\·orE-n do così 1,azio.ne 11lteriore della d~g1iltlale s u 1 potere crono tropo ·e s11l la cond ttcibil.it à it11tracar diac.a ; 4° ~ei ,·izi della n1itrale , ~pecia lmente nella st e11osi, ('.On dolore <1ifft1so alla sp rul la e :~aco1n· pagnato da acc1:.~si di tacl1icardia parossistica; 5° Xelle resio11i 1nitraliche , qttando ins ieme c011 te1110111e11i <1 '1nsutlicie·n za c.artì.ia·c a coesiista un rJ.llentam ento periodico del polso, probabilmente i.n rnp1Jorto a le sione clel fascio di Hi . J.., '11aba.111a è in ,·ece ro1~1troi 11clicarta : 1 ° x eala caches.sia cardiaca a\·an zat a con ede-· j11 i gi: n era]i zza1ti, co11 ,·ersa1nenti pleurici e perito11eale e con co111plic:izio11i infìam1natorie clei polm·o ni; 2° Qttando es•ista110 le ~io 11i organiche er oi· ic11~ <YraYi dei re11i ; 30 Qua11clo 1111'e11r1ocar<lite i l1fetti va secon(1qria sub-acu t a 1nsorg.e dttra11te t111a cardiopatiR 'al,·olare . 1

PRATICA

459

L ·a ,·ia cli .s.omministrazione i11igliore deJl 'n ahaàna è qttel}•a endove1110Sa (1'Ìlll€Zion1e a111itram11SC0la re è dolorosa, e l'jng-e:=ltion e s i acco1np·ag11a a fenon1e11i d'intolleranza) . La dos,e tttile è di 1 /2. 111111gr. irn so.luzione t.1i u11 cn1c. d'acqua. Le iniezioni su.ccessive alla st essa dose sogliono pt~ati carsi ogni 24 ore p er 2-·3-4 giorni ·econdo il bi sogno. Fira due serie di iniezi1oni cli u ab.a111a è bene Yi sia un intenra.llo 'Clii ot.to, d1ieci g-iorn.ii.

1

1

CESETTI .

CHIRURGIA .

Riuscita asportazione di 110 tumore del plesso eor.,i~eo dal ,·entrlcolc. later11le del e ~rvello. ( PERTHES . M'iin c1i. 1\led. TT'oc h., 20 giugno I 9 19) .

tumori del plesso ' corioideo, piuttosto rari, sono descritti dai diversi AA. coi nomi più vari: tumori cistici, sarcomi, psammomi, ecc. L'A. ritiene essi siano tutti dei sarcomi di origine endote .. · liare. Fra i t11mori cerebrali, questi del plesso coroideo sono i più facilmente asportabili con su ccesso: delimitati dal tessuto vicino, rimangono circoscritti, non hanno carattere infiltrante, e s possono asportare in toto con facilità. Più che veri tumori cerebrali essi si devono considerare con1e t 11mori degli involucri, d i etti i plessi coroidei non sono che la continuazione. )Jel caso descritto dall' A. , il malato, un uo1no c1i 40 anni, soffriva da un anno di cefalea prevalente alla regione p arietale di destra, vertigine, intiebolimento della memoria e della capacità visiva . Obbiettivamente, !,ammalato presentava una lieve paresi del facciale di sinistra, del resto la nlotilità era integra. I riflessi tendinei erano leggermente esagerati negli arti d i sinistra. Il tronco era te11uto costante1nente flesso verso destra. L'an datura era a tipo cerebellare. Dati importanti furono fomit dall'esame dell'occhio: in ttttti e due gli occhi papilla da stasi ed cn1ianopsia omonima destra . Il can1po visivo è.ell'occhio sinistro era notev-olmente ri 3.otto anche nella st1a metà sinistra . Qui11d ici gio··ni ( opo tale esame, l'occhio sinistro e:·a comp!etamente cieco, il malato fu jnviato alla clinica chirur~ica, colla C:: iagn.o.>i di tumore cerebra e; lemia11op 3ia destra n e in -=l icava la sede propabile nel lobo occipitale di sinistra. I sintomi cerebellari si at tribuirono a compressione del cervelletto ( all'alto; P r aticata l' anestesia locale, venne ap er ta la fossa cranica posterjo!"e, nn po a sinistra dalla linea mediana. Allontanato tin quaè r ato (-i osso, ed ln cisa l~ d ura fortemente tesa, si vi, e apparire una m assa berr:occoluta, <. i colore giallo- bru110, b~n clelimitata dal tessuto circostante. Con una spatola si potè facilmente sollevare il tumore arriv~.n ·""o così in un'ampia cavità: il corno 1)ost er:ore, fortement~ I

1

1


IL

POI,lCLINICO

. dila ~ato,

del ventricolo laterale. Il tumore enucleato fa ~ilmente con un cucchi1io, si mostrò pedtmcolato: il peluncolo, che aveva l'aspetto della tel:i co: oidea n orm.:tle, fu sezion 1to clopo esser stato legato. L a dura ftt suturata col catgut, lascian ì.o intatta la cavità ventricolare conten.ent e aria. Il malJ.to non ebb~ alcu:i distu ~bo in s~guito a t ale a t to op ~rativo; n1igliorò sensibiln1ent e, così da poter e.53ere dim ~sso Jopo 4 settima.ne. Cefalea, vertigine, a ~1:la~u ':"a cerebellare erano scomp1rse. Nell'occhio sini3tro la capacità vlsi,~a si era reintegrata n el qua Jrante sup~rio~e sinist ro. Il campo vi3ivo dell'occhio rlest ro si era allar gato notevolmente n el qua l r ante superio::e destro. Tali co:1diclizioni visiv e si sono in seguito ma:1tenute stazionarie. Il tumore asportato, della massa di 6 : 4: 3: cm., aveva struttura papillare e superficie a ca·volfiore. I"a diagno3i microscopica fu quella Ji sarcoma molto ricco di cellule. Evi'.ientcmente si era o ::iginato J al _plesso coroi l eo, aveva dilatato il '"'entrico:o, poi assottigliata la sostanz1 cereblare sov-ra3tante, eJ infiine l 'ave va forata, arri van ~o a~la dura . È dunque p )ssib~le, sen za danno del malato, aprire il ventri· colo laterale; ciò s i clov .. ebbe anche fare t alvolta a s copo esplorativo; ove fon 1a ta men te si so spett i la prese11za <li un tumore intray·entrico:are.

commmozionati in \'ece sttbe11tra, 1a lt11a leggera flessione, una estensione delle prime falangi dell 'an11lare, il.el m edio e dell't.indice. Q11esti ed altri reperti, che il disser~11t~ dimostra, signific·ano p erturbazioni delle Yie piramidai~ci. , e souo stati constatati con una frequenza impressionoante in commoZrionati di g·uerra, già staiti dà.messi o con1e g11ariti o come nevropatici. Per CllÌ essi sono i111'\:ece da co11siderarsi come Yeri ma1ati organici e 001ne ta1i essere anche consiclerati dal lia to 1nedico-legale. Il disserente liiJç-risce anche Sll esp:rtienze che ha fatto in ca11i , da.i qttali risailta an-cora la estren1a sensibi lità dell 'esa1ne elettri.co pe r la ricerca c1e1le p il\ tenui lesi1o:ni del primo net1rone motore . Perturbazione della vertigine galvanica nelle lesioni del simpatico cervicale.

Queste pert11nbazioui so110 la Làduta del corpo i11 a'\·a11ti o all'indietro e rotazione del capo e del tron.c-0. _'\.ttestano ltua alterazione del l abirinto poste1iore, e ,p ossono stane in rapporto colle tt1rbe cirrolatorie prodotte da lesioni del simpatico. Presc11 t:i dei ner.itii e n esamina. \ 1.

KERI . -

poi. La elioterapia nella tubercolosi polmonare.

Premessi brevi ssimi cenni s tor1ci .e bi.bliogr.a:fici, '!iferisce sulle m.o dalità e sugli 0si1bi di qttesta c11ra, d.a iesso applicata a 130 infer111i dall'Istit11to eli111a tico della C. R. I. in 13erg.e ggi, per un periodo di circa ci.nque m esi. In 110 la forma polmouare era .al 1° e 2° stadio. G·1i altri casi erano tappresentati cla Ior1ne cltirurgit'he o •~erose o 1niste. Ottenne 100 mig·.1 ~orame 11ti ~ n ess11n 1J:4e.gigioram.e1J.ito 'D.le\Ì oasi polmonari, e 16 miglioramenti tipici n egli altri. 14bbc ancora alc111111i ci nco11\ eni.t11ti , che d1escri.ve e ·che impu.ta a speciale s·ensibilità dei soggetti. De\·esi considerare La elioterapia come u uo clei buo11i presicùi nella cttra della tubercolos i poln10113.re, sceYro di p ericol~, facilmen~= applicabile. •'\. l\I uGG IA. -

ACCADEMIE E SOCIETÀ' MEOICHE Società

ltl ~dieo-Chirt1rgiea

di Bologna.

Adunanza scientifica del 24 febbraio presidente : p rof. V. PuTrI Segni obbiettivi di lesione organica dei centri nervosi · nell~ commozione cerebrale.

V. N ERI libero ducente e direttore della \ 'illa Bart1zziana p E>r m élJlati 11eryosi, presenta alcuni .oasi di com1nozione cerebrale, che sen1brerebbero cli n eurosi tr,a1t1matich~ è perciò ta:li d a generar.e ril sospetto cli si1nulazione. In,·ece un esa111c più cido~eo e delicat o r i ,-ela segni in4l1bbi di lesione ne1.,vos::i., che sft1g·gono atl una ricer ca obbiettiva comt111e. F' necessario m et bere iu ie'\·iclienza delùe eve11tuali Pc rt urbazio ni 11'ii11 i111e delle 't•ie piraniiàali. Ciò s'ot t!ene esaltando l 'automatis1110 111icloll ane 1nec1iante la gal'varuizza.lion... del 111idollo, <l:"l cui si l1auno risposte caratteristi'Che. La t ecni ca ctel l 'esa111c elettrico ''aria per gli arti superiori da qt1ella 1)er gl'inferiori. 1>er i primi ad esc.111pio, 1'anode è applicato a1 dorso, 11 calode co1nt111ica COtl un recipiente cl 'acq11a tiepida nel q t1ale stann o it111nerse le ma11: clel pazi ente, completan1cnte rilasciate. J\fentre nel cl110 le dita si flettono q11ando l'inten:--itù della corrent e arri ,-a acl t111 ce1io grad.o, nei 1

1

1

Alcune modificazioni al metodo Ruggi per la cura della nefroptosi.

E . Gt: \SU~I- - Si riferisce a lla ultima meu1oria dell 'illtlstre cli11i00 comunicata alla R. Accaden1ia cli Bolog.n.a 11 16 11ovembre i.g13 ,e ne riass111ne il metodo completo, passando poi ai 11lie\·i che lo hanno condotto alle modificazioni che ora rende note. Il dsserente, libero docente a .:\I odena e chirurgo a ì\Iatelica, passa poi a descri ,·ere il s uo metodo, i cui momenti pri.nci pali sono i seguenti. Formazione di quattro letnbi, 1nyece di d11e, dalla capsula fibrosa del rene, ùue _ sn peri ori e d 11e inferiori c he ,·e ugono a costi-


[.t\.NNO XXVII, FASC. 16]

SEZIONE PRATICA

tuire altrettanti leg·an1entì-ti1ssazi.o ne dei due lembi superiori .alla 12• oosta o sopra di essa, dell'iinferior'e anteriore alla fascia di I11il(erkandl e al1'aponeurosi prere11ale, dell'infezione posteriore al mttscolo qtiadrato de.i lombi, creando·vi t111a specie di bottoniera . 1.1 disserente descri,~e i particolari della fissazione di ogni lembo, e specialmente di quelli inferiori coi quali evita la pratca del Ruggi, quella cioè <li attra,·ersare il polo iu.feriore del rene con n.1'9, e così mantiene la i11.tegrità del parenchima renale. Fa osservare poi cl1'e no11 leva i lembi alla loro .b ase, ma cl1e il filo lo passa·va f11lzetta nel senso d-ella loro lt1nghezza, e·vitando così a 11ecrosi; e m·e tte ancora in rilie\·o che procura che tra fog·lietto interJ10 della capsula e la. s uperficie denudata del rene ·veng.ano afl i11terporsi i tessuti vii1cini, n111scoli ,e ap1o neurosi, coi quali il ·v iscere coutrarrà tenaci aderenze. Queste aderen ZJe assicurano maggiorme11te la stabilità del viiscerc, già fissato alla doc1icesà.ma (.Osta e al quadrato d>Ci lumbi. I· suoi casi, ope1ati COi.1 questo nJ.etodo e controllati a distanza di almeno cinque .ànni, gli hanno dato la convi,n zione della bontà de1 metodo rispe:bto agli altri, circa i 1 gx.ado de1la proba·b, ilità di reci di;va .

L'apparato reticolare interno del Golgi nelle cellule dell'epitelio intestinale di mammifero. A. CORTI. - Il disserente, .a~ uto e docente di a11atomia comparata, riferisce i .suoi risultati istologici mostrando .1 1umerose microfotografie. L'argo1nenrt:o di g·rande i11teresse per i proble111.i biolqgici della vita .cellulare -e a n che del.Le fu11zionà. dei tess11ti, non pt1ò q11i essere conva1ie11temente riasst1111to. Dntt. (~lJ TDO nI. I>rcCINI. JI.

R. Attadrmia delle Scienze 1\lediche in Paler1no. Sedttta del 31 gennaio 1920.

Cloronarcosi e funzione surrenale. A. l'ITINI. - Dia ricerche .sperin1e11tali r.isulta all '0. che la c loronarcosi diminuisce il contenuto delle carpsule surrenali i.n adren.a1in.a. Durante l a cloro.uarcos.i s i determi·n.a u110 spossamento del sistema cromaffi11e. Nella J1arc·o si 0lrorof1o r1nica 1a 11ress1r011e sanguigna s i abba&sa. e i vasi sa11gl.1igni peniferici si d.i1atano, 1nentr-e cl1e dura nte l1a prima fase· di azione del clorofor1111o si a·v·vera il contrario . • In questa 1pri11i.a fase il sistemia cr.omaf:li.ne ·versa co.si abbondantemente :nel sangue la sostanza tonifi-c.ante d·a ~n11ullare .l 'effe!tto del 0loroformi0 ed elevare la pressione san.g uigna. 111. seigt1ito a questo c-01Ìstun·o dl sistema cron1affine Sri spossa fornendo poi all'orga11ismo soltanto quella piccol.a

ctuautità di .sostanza .che imped'isoe un e~i v·o abbassemento de'l la pressione sanguigna. .Si propone la so1nministrazione preve11tiva di adren.ail.ina, lJer via endomuscolare, con1e assai t1tile 11ell 'anestesia cloroformica, poichè abolisce i1 periodo dri. ecci.tavii0ne 0lorofìormica, rende assai })lÙ pronta e più duratura l'anestesia con dosi alquan to miii.ori 1d i c~oroformio, impediis-ce t111 11ote\Tole .abbassamento della pressione sangwign.a, evita i d.ain.11i dipe.n.d enti dal difetto fu·nz1on.ale clcl sisten1a crom:atli11e. 1

Azione dell'antipirina sulla cellula epatica. Servendosi dei mezzi di tecnica istolog·ica più recenti l'O. studia le fini ialtera7-ioni <lella cellula epatica sotto .1 'azione dell'a11ti·pirin.a. Dalle alrteraziQni riscontrate si conclude cl1e l'.:l11ti1)irina d etern1i·n a un abbassamento delle • atti '\".ità biologiche· delkt cellula epatica. Oltrechè per l'i.ntermedio del sistema nervoso 1'antipirina può amm1ettersi che agi.saa nel diabE. te rper azion.e diretta s ulla cell ulia epati~.a. E però può giiovare nel diabete d:a i perepatisn10 111oderando l 'e.sagerazione funvio11ale dell'organo 111c111tre .ao«Yta\r.e rà il disturbo m·orboso nei casi . di cliabete da insufticieuza ·epatica. 1\. PITil\r. -

1

o~

Sulla curva di oontrattura da caffeina dei muscoli normali ed in degenerazione grassa. .A.. ••-\..1\1ATO. - Co.11 queste ricerche 1'0. ha miu utame.11te studi1ata la curva di contrattura dei 1nuscoli ·110Tm.ali ed .i11 degenerav~one grassa im. n1ersi ii1 soluzi1o ni di caffeina in liquido di ;R.ing·er e di ilitolo di\rersG. Dai s ·u oi esperimenti risulta che i muscoli in degeuerazd1011e grassa in presenza dii soluzioni di caifei·na entrano più r.aipidamente e facilmente i ~1 00·11tra.t tura eh.e non ci. muscoli .11ormali. _·on è però possd.b ile, almeno pier il momento, dare u 11a precisa spiegazione delle cause che de· termina110 ta·1e più facile contr·a ttura .11ei muscoli in dege11er.azio11e .g rassa. •

Ricerche sul potere osmotico dei muscoli normali ed in degenerazione grassa. _t\.. /\~I.t\.TO . L'O. ha studiato il oomporta1n·e111to dei fenomen:i d.i i m1bli1bizione in so.luzioni ipotoniche nei mttscoli normali ed in degeneraz1011e gra~.sa a temperatua·e diverse . L'O. valutando i fatti osservati nei vari gruppi di sperimenti am·mett~ che il processo compl·eto si con1.pone mani:f.iestgimen.te di due fenomie ui 0011con1itanti attribttibnli a cause completa mente diverse. Questi fenomeni sono : a) U·n aumen.t o di peso evident eme11te do\rttto 1


IL POLICLINICO

a penetrazione di acqua dall'este.ruo all'interno regolata fonda1nental'tnente dalle note legg i deò. f eno111 eni osmotici ; b) Una con·secuti \-a perdita di peso doYttt.a al passaggio dal t11uscolo nel liqu·ido ambiente 11011 so1o ·di acqua e di sal'Ì , mia auche di sostanze proteicl1e e ciò a caus.a di t1na n1odificazione fi sicochimica della n1embra,na . 1

Considerazioni sopra alcuni casi di eosinofilia pleurica.

G. DONZELLO· - L'O. a\·en(lO sottoposto ad €Same citoscopico 1qu.asti tutti i ·,·ersamenti pleurici degli ammalati di pleurite capitati ne.l suo reparto, in questi ultin1i annil, ha .avuto occasione di osservare sei casi di eosi11ofilia pleurica, che ha sottoposto a s·p eciale .stud,io, .1n ettendo anc.11e in rapporto le prop1ie os s er~:.azioni con quelle • deg·li a}tri autori, che, do1)0 \~lidal e Ria,·1aut, cl1e per i prilllli 1nii.sero in evidenza l'eosinofilia pleurica, se ne so110 anch.e occt1p ati. In base alle sue ossen·azioni' e tenendo i·n co11to tutto qua.uito è noto fino ad oggi .sugli eosinofili in generale .e s ulle eosinofilie in ·particolare egli arriYa .alle .seguenti concl.us io.n i : L'esame citodiagnostico degli ess.uàati pleu1·ici ha m esso in evidenza un tipo speciale di plet1ri1te (pleurite eosin ofila) che :non si ptlò ritenere di 11atura tuberco1aire, percl1è si è .riscontrata ·nei processi pleu1ici i più d i·versi . Il tipo di eosi n ofili e.be s uoJe tr<rvarsi in quest e p1Jeuriti è i·l polint1~1.ieato , solo r.a ra1nen1te ·si sono riscontrati dei .mielociti. L'eosinodilia ·pleurica n-0n è di regola accon1p.agnata da •eosi.nofili a sa.n gttigna, però :a ssai spesso ]e pleuriti eosi11qtile sono emorragich e, av~endo xisco11trato i.n due (lelle o.ssen·.azioni proprie . (come è st ato ·notato ai1ch·e da qualche altro aut ore) che il nttmer·o ·d ei g lobttli rossi con,t.enttti nell'esst1dato con eosinofili, 11a· supera.to i 4000, 1i1nite stabilito da Dieula·f oy per potere considerare come en1or~agico tt:n esst1dato siero-fibrinoso. L'e-;suclat o di qttesta . pecia.Je forma p 1et1rica 1 è cli 111ostra to, i.noculato uelle ca,·ie, forlen1e11te toc; ico . La for11111la citolo:gica cli ques•t e ·pleuriti è ,-ariabile , n1 i. ta e cotnples a e si ,.a semplifican clo c-0ll 1aun1e11to d ei linfotici. L 'eosi nofilia plet1rica non l1a nessuna correlazione col clecor so de.Ila febb.r e, per.cl1è 1questa r eazioue lettcocitaria -;i è trO\*a ta ia · :i.n processi plet1r1tici accompagn ati da fort e ,rialzo febbrile, .:;ia i11 ca "i in cui l a pleurite ~i è s,·olta con temperatura q11asi i1or1na.1e. L 'eo ino:fi lia plettri ca , c;econclo le osser,·azio11i degli :\.\., darebbe rag1oue all 'i pote"-i dell 'Eh rlich ;:;11lla i)rO\*euienza degli eo ~iin ofili dal n11ìclollo os5'eo, i11tatti la prese n1~ di qnalcl1e melioc1ta 11tgl1 e'"t1c.l ati pleurici : tudiati dagli ....\_i\ . (n1ie1

[ : \:\:\0

XXVI I, FASL. 16J

lotici che, come è noto, esistono ~o]tauto nel 111iclo1lo osseo) st arebbe a di111ostrare che lo .&tim,o lo determinato dalila sierosa ple11rica , si.a di.retto al 111i dol1o osseo, da clo,·e accorrerebbe coo-li eosib 11ofili anche 1qualcl1e inielocita . L 'eosinotilia plettri ca ~o nfermer.ebbe, seco1Hlo l'O., l'ipotesi socond.o ,].a_ quale yiene .am1nes.-..o che g li eosi11oo·li sia·110 .a.ttrattti in una determi1rata regione dell 'org·a11ismo, sia per .I 'azione cli .sosta.uze t ossiche, sia pe.r clei prodotti di disintegrazione ~ellulare e clipenderebbe da infezione a ttenuata e dia i11tossioazit0n•e. Xell'e\-·o.luzione e.li q.u este pleuriti ·la fa se eosi11otila sarebbe i.n•ter111edia a que11a di poli.nttcleo i e d;i ·li1nf-Ocit osi . I~ ·o s.ser,razio11i de1.l 'O. con•f er1nerebb ero g lt esperimenti di ,,.e~berg e Seguier, in b a"e ai quali gli ·eosinoti 1i a\·rebbero l 'azio11e di i1éutr~­ lizzar.e certi ,·elen.i e di faig ocitare e digerire certi cletri ti . 1

1

Sulla pretesa influenza della menopausa sui fibromi uterini.

F. iVIo:NTUORO. - I"'O. l)as.a11dosi s ulla :-:.tatistica.,·personale dei cas1 occorsi al proprio 1stitLtto da lui operati , co1ne di altri casi operati ne110 stesso is .titttto .clal l)'rof. Ci ulla e dal prof. I>ia zza1'aom11i.u.a, viene a lle oonclttsioni seigtte11ti : 1 ° I~a me11opa1ttsa esercita 1111'azione o negati,·a o addiritt1tra inalefica sui fibromio111i a clecors.o normiale ( ra l)'iclo accresci1nenito, n1-etrorr.agie e menorragie, con1pressioi1i cli erg.ani \·ic111i> fatti degenerati\·i, ecc.) . 2° I tibron1ion1i e~ercitano u11'i11.f iuen z.1 perni·cios.a su:ì.Ja n1e.11011)ausa ritarcla.ndo co ... ta11teJ11ente . fino acl età a,·anzata (55-60 anni), 1,1 cessazione delle reRole. 3° l;e s t atistiche op eratorie di1nostran o, 11ella i11a111era più cl11.ara, e h.e il 1na1g gior numero cle11e operazioni .rigua rda do11 ne (lai 40 ai 50 a!111i. 4° Le oiperazioni, ch e i g·i11ccologici H1odL'r11i eseg·uono sola111 eJ1t e ·n ei casi c'on i11di ca:i0He assolitta, han110 11nra perce11tt1·a lc bassis:--i111a c11 n1ort.alità, di gran lt111ga i11feriore a qt1el la, che si ,-.erifica 11e1le cl onne tibromio1natose non 01 era te. 5° Il con si·g-li.o risol uto di t1n itempe..:ti \·o 111ter,·euto - dato dopo una clo,·ero ~a cura 111c:cl1ca - . 'i ~ pira ai pit1 seye1i cletta111i della scie11za. CIL LLA.

Soeietà medlto-chirorglea di Pa' la. Seduta rlel

30

gennaio

1920.

Sull'encefalite epidemica.

l 'rof. I". ZOI.\. - I~'<.>. riferi sce la .;;111to111atoiogia e i 1 c.lecorso de1 ,·ari ~i nton1i 11 ei I 5 e-asi ti nora O'-~er ,·a t1 n~lla C1111ica :\Ietlica , 111~ttendo i 11 e\·id en7.-<'1 11 fatto uote,·ole cli11ica1ne11te che nella


[ ..\:\:\O

XXVII, FASC. 16] I

1uag·gioranza grande {lei casi 11011 si ebbe il quadro classico <lella encefalite letargica, cl1e ne gittstifica il no1ne. I.u. .g enere la 111a.lattia si inizia co11 fcnon1e11i di eeci.tazione psico-n1otoria e psichica, con logorrea, con i·n onuia persistente e a volte co11 algie di una straordinaria i11ten ·ità e della più ,·aria sede: Rapida111ente si clilegua la 111agg1or parte <li questi fatti, la temperatt1ra i i·nnalza e i·11 1111 certo nu.n 1ero di casi si ha ttn so1)ore pitì o 1ue110 11ote,·01,e. Fr1equente è la clipl10'1)ia, n.o n persistente a , 1olte; 11ote,·ole è la regres ione con1 plet.a cli alcltlli dei .fe11-0meni ancl1e più gra,·i . ~la il fatt-0 c-he colpisce n1aggio·rn1e11te ·è la ·p resenza a Yo1te. precoce a , ·olte ttn po' l)ÌÙ tardi,·a Ll1 c lo11ie localizzate a u11 grup110 n111 colare e a un 11111scolo e anche a u11 ,·eutre, di t111 re tto addo111i11ale p. e., oppure estese ])iù o nie110 larga.n iente. ~on ne so1Joo risparmiati i m11scoli .n1in1ic·i , 11 cli afra111ma. f.,a scossa e1011ica è spe. so ri tn1i ca : può essere frequentissi1na, 1)rsino di 120 al ·mi1111to, o più rara; ili certi casi col progresso del tc111po si fa mer1-0 freq11e11te .fino a presentarsi 5-6 ·volte al minuto. A ,·olte il rit1no è regolaire a Yolte è irreg.o lare. La co11trazi o11e. è s 1)es ·o brusca, così da som.igli a.r e alla "'co~sa cleterminata clall 'eccitazione e1ettrica . I11s ien1e a c1t1e t e clonie i l)OS on-0 avere. moYimenti coreici , . i 11ossono aYere coutrazionci. fascicolari e fibrillari e tremore. Pur eo11 c1ueste differe nze è a ritene,re che i casi osser,~ati apiparten.g ano alila s t essa for1na en<:el'alitica, probaibil111·e nte a sede alquanto cliyersa. 1·~ a .chieders i se l a corea elettrica c1el Dubini 11011 abbia e\•entualmente ra1Jporti co11 c1uesta forma a scosse clonicl1e. ~: 111,·ero da rileYare la so• 1niglianza della q11a11i tà d.ella co11trazio11e dlonica e di altri feno111e11i con quelli cl e:critta n.ella . <'Orea elettrica , pur ri co:1oscendo le differenze che . riasct1n o •p uò ricordare . 0

. \. GASBARRI~I .

In oirca 6 settintane la ma110 acqt1istta i mo' ·i111Je11ti 111e 11tre per&iste Ja paralisi del braccio il qt11a,le s.i è rapricla111e11te atrofizZiato. i\..tl'.es. ob. presi:111ta f'a ·petto tipico dii u1ia paral.j1si clel plesso brachia le s uperiore con g~a,·e 6 trofia quale p11ò con:-ìtatarsi n elle l esiio111i a 1i,·e11o cle1 p11nto cli Erb. · Iil deltoide uo11 è rapprese111ta.to che (la a 1 cuni fascetti; btacl1i·ale a 11terior e, tricipite iesbreman1e11te r iclotti cli ,·0Jun1e: la circonf.erenza del bracc io è n1i11ore 11el terzo 1nec1io di 7 ctn. , quella. clell 'aya1111braccio al terzo s 11periore di 4 cm . I/a YYici nan1ento cl~l ljraccio, la rotaz.io•n e si fa11110 a . t e nto, inco11111leta Ja fibessione e l'esten. ione clel.l'a,·aJnbr acrio. _.\boli:ti i r.iflesc,i tendinei. I iie,·e i1poes.tes~a alla. ].) tL11t11ra 11ell 'iiusierne c1e 11 ~.arto s uperiore destro. R. D. clèl tleltoid·e, bicipite, brachiiaJ1e at1teriore,. lttngo st1pi11ator.e, parziale R . D. del triaipirt:e. T11tto . ciò fa pe11sare acl una tipica pariali·si ra-c.l•icolare s u1)eriore clel I) lesso bracl1iale; ma si constata ancl1e : 11ell 'arto st1periore cl. del le co11trazion1i fibril- · lani ; .. tJJ : 11 'arto ·inferiore cl . i reliqttati di ttna paresi· a111iotrotica. Tolta. l'ipotesi cli t111a secle cerebrale e periifer~ica I per Ja pr.ese11za di co11tràzioni fibri1ilar1) bisogna a 1u111ettere u11a lesio11e n1idol1are delle cor11a an- · b;;riori. Escl11sa 111i,a ematon1ie1lia s1)on.ta11ea, per l1a unilateralità dè-i feuo111E:11i, per la 111·a1nca11za di dis tttrbi clella sen sibilità, per l 'asse11za cli spasmi pii~ai1niklalìi dobbi1a1110 p;i1111gere, m .a lg r ado J'i111izio · brusco e l'assen za tli febbre , alla polioniielitc acuta, malattia pilt Yolte corn~ta,tata d11ra11te la gt1erria e gìi11dic:a re e:-JSer.e il oa'So c.1escr:ì.tto .ap- · pnrtene11te (llla 1)0Jion1.i el.i'te a.cuta sebb1: \n1e cli a f--'pare11ia a.110111alo . 1

ì\IONTELEONE .

APPUNTI DI IEDICINl PRATICA. CASISTICA Poliomelite acuta dell'adulto ad inizio brusco con grave amiotrofia dell'arto superiore. I)ierre l\'.farie e :-\.11clré Léri (Bulle! i 1i de la S oc . JI éd. de Paris, 1919-3) clescni ,·0110 tt11 c·aso1 n10stra11te l'as.peitto cri ltna paralisi clel l)]esso brach·ia]e s11periore des1ro, 111enitre si tPatta (li tt1n'a{Jezior11e del tutto differe11te. · 13., 27 anni, militare, .nel 1ne11tre sta per cliscentlere dal tre110 s i accorge di uo11 poter ll~are a·l braccio dest no. _\l~uni g .ior11i clopo co111paiono Yi\·i clolo11i spontane.i 11etl1o . tesso braccio e perd11ra110 4-5 st;tti111a111e. Otto gianni dopo nota ttna c1ebo1ezza 111ell'arto infer.iore lles tro.

I sintomi della sezione totale del midollo spinale. C.an1·t1s (Pa.ri.s 11zédical, 1919, n. 40) ri:a ssume · i11 una riYi "ta cr1 tica i risultati dei più recenti ~t11c.li stilla si11ton1a t ologia della sezio11e totale-· llel 1niclollo spi,nale. Le di,·ergeuze fra i dati cli11ici e q11elli sperin1entali, la -0scnri tà di alcuni ~in-ton1i cli11ici sta n el fatto che la s i11drome ·da ~ezio11e i11ido1lare n~~1i1ne clue aspetti differenti i11 primo ten1po s ubito dopo il tra11111a e tardi- · ,·amente qt1a11do sono scomparsi i fe110111 e ni di shock. Xe1la fas e in111Zcdiata il ferito cac.l e i111pro"\\ isan1ente dopo la le ~ io·11e clel midollo, 1na se11za i)erclere ]a ~0110 ~cenza e la parola. I.,'a11estesia s11perficiale e profo11da , .q uella delle 111ucose c-0111- · presa, è con1pleta al disopra cleJla s ezio ne. Ta- · 1

1

1

\


IL

POLICLINICO

1ora il ferito accusa sensazioni soggetti v:e, poco dolorose, localizzate agli arti inferiori, che sono completamente paralizzati. Il tono muscolare al principio è consei·,rato. I riflessi tendine sono aboliti; il riflesso cremasteric.o è conservato; i riflessi addominali sono più rari ; i riflessi di difesa -mancano dn tre quarti dei casi e qu.and-0 esistono sono deboli; il riflesso plantare è quasi sempre _p resen•t e. La temperatura degli arti inferiori è i t1 generale au mentata ed è più alta ai piedi che .alle ginocchia alla 00scia al contrario del normale. Oltre a ciò si ha ritenzione di urine e di solito ri ncontincnza di feci.

;

Nella fase tardiva o di automatisnio 1nidollare la sintomatologia e.a mbia avvicinandosi a que:11a <'he si osserva 11egli animali con midollo sperimentalmeute sezionato. La mobilità ·volon·t atia l·imanie .a bolita malgrado certe acppan·enze dovute a movin1enti riflessi . Nella grande maggioranza dei casi la sensi·b ilità obbiettiva rimane abolita; .ti1ttavia non è i•m possibile un e.erto ritorno d ella sensibilità dovuta alla rigen·erazi-011e di radici 1•osteriori o a trasmiSiSione per via simpatica. I feriti invece avv,e rtono s-ensazioni subbiettiv•e riferite agli arti inferiori ; la spiegazione di questo ft11on1eno sta probabilm-ente in una eccitazione del monc.one ce11trale d·el midollo ·ed è analogo .alle illt..s io11i degli amputati . Le m11cose sono pai-im·e nte anestetiche. Il ton.o lnuscolare è nor·male o .esagerato. I rifl,e ssi tendin·e i ricompaiono .talora più deboli , ma talvolta anche esagerati. l rifless~ di difesa o d'automotismo midollare si ' i)resentano 1presto ,e s,o no i11tensi. Il tri plic.e ~o"·imento di ritirata dell'arto inferiore in seguito ad eccitazione della pia11ta e del dorso del piede, ·della faccia anteriore della coscia, che è 11ettissimo. Talora i n1ovi1nenti àutomatici si verificano ·spontanea.ment€ forse in rapporto ad ~citazioni , ·iscerali. I.11 questa fase il paziente vt1ota la ve;;cica a11tomati<'aJ11e11te quando è piena; non c'è J1Ì Ù ·vera i nconti"nenza, nè rigurgito come nella fase ii1iziale, ma emissione di .u rina con getto 111termi ttentc sotto l 'i11fi uenza d el ri n1 pimento ·~lella "\'esci ca. La defecazione si effettua con un 111eccauismo analogo in .m odo intermitte11te. Le . . ..:rezioni . soppresse 11ella fase iuiziale ricompaiono. Clau<le e Lhermitte, H ead e Riddoch hanno 11-0tato ani<lrosi, e talvolta anche ~p eridrosi, nelle .~1arti insensibili . L'erezione dei peli, la pelle d'oca _.netua regolarn1ente. Le masse muscolari eh ·i'-'e\rono 1'i11ner\'azione della porzione cl el midollo rl n feriore alla sezio11e souo din1iuuite di \'olume, J11a 11011 prese11tano :reazione degenerativa . I~e escare costitttiscono una delle co1nplicazio11i

p iù in1portauti. Contrariameute alla opinione di 1i Charcot, (li Vulpia11 e di Bro\,,n..,Séquard che ~t 111ett.e~;an-0 in rapporto a distrofismo pare siano

XXVII,

[-\:S::'\O

FASC.

r6J

dovute della macerazione della pelle. Si ha11110 anc11e qt1as1 costantemente l't1retrite e la cist1tt purulenta; pit't tardivamente si ha pielonefrite. ·1ai-volta_si ha ematuria per paralisi , ,asomotori<l pleuro-polmonari. Dejer.ine e Ceillier hanno descritta nei paraplegici osteomi a localizzazrione vaiia nei muscoli iliaci, adduttori, '11el qt1adricipite e nel gluteo m<:di-0. Questi osteomi, che 1110n si accompagJJano a fenomeni i1nfìa mmatori, .nè sono legati ad a1terazioni dello scheletro, l1a11110 ttn'origine poco chiara. dr. 1

Ariflessia tendin~a nei traumi cefalici. C.a1uus (Paris ;nedical 1919, .n. 40) rti.ferisoe i più ·recenti studi sull•a s001np.ai"'Sa. dei rifles$i teu·dinei tnei .cranio-traumatizzati. Sottq ues, che ha •OSSEirva to parecchi casi di airiflessi.a t€ndriinea ge11eralrizzata ;i,u seguito a ferite cl1el -oi-anie> e delle mening·i crecre che ~ssa sia <lo\7t1ta ad ·t11n1a meni n.gn;te iuiietti ·va . A prima ,ris ta , si pott'ebbe ·pensare c11e i riflessi maiuca,ra110 già 1)rima del traumla, m a 11cii cai.S!i esaminati n11lla g·iustifica·v.a un tail1e sospetto; ne1l'anamn~~i ~1011 c ~era .nesswna causa di ar.ifles.si.a, n01U i)oline,·rite toss ica o infettiva, u1011 anemia, non sifilide, 1t .'n tabe, ecc. Anzi iu un ca.so p rdma che ii. :ritles ..;i scomparissero si 1n otò che erooio esager:-ali. Lq scomp·arsa dei !l-Ìfles1sd si de\·e probabiJment-e alla meningi.te .ed alla 0011seg·ne111te a1lterazione delle radici 1posteriori, coJne .uelJLa tabe, -0 ralla compre.::isi1011e dJov11ta alla .i pertE:111si1o ne del liquido cefalorr-a•chidiamo. H . FTanç.ais ha Tiferitio il caso di t11n ferito di g·ue.t":ra nel qUJa:le i rr-d fles si rotttlei e l 'achill~ destro erarno ·d eboli, e l'acbj,ll eo siindstro speuto. Non c 'era stato trauma crauioo. ~Ia11cava il se-· gi10 di 1\.1rgyll-Robertso.11, 1a reazione dii Wassermam.11 ftt '1ll~gati,Ta ,11el .sa111gt11 e e :nel liquJido CtfaLo--O"achidiano, che no11 a,-e,Ta neppu.re li.nfocitos1, lllà, con motto iperteso. FI. F1ranç.ais attribttisce a i perte11si·one la m·odifi.c.azione dei riflessi. Grunducl1eau e Bouttier ha nno osservato iu 4 feni.ti ara11ri-ci din1in11ziont: e ,p oi scomparsa dei riflessi te11 cli11ei , fatto che non poteva aivere cl1e t111'e1io1ogia triaumaitioo.. Souqt1es ha messo in evidenza la ifmpo~tauza di riconosoere la caLtsa \'e.ra di queste forme di ariflessia, che potrebbero far pensare erronea111erute a1'1a taibe e con,gegttentement-e far decide1 · · ..... ct1re specifiche claina1o~e. Guillain ha spiegato il 111ecc.anismo de11 'a.rifle::s:ia dimostr0Jndo come essa s.ia 1n1 rapporto con la iperleosio11e del lir1i1i.lo cefalo~achidiano. lln serge11te in segl.lito alta legatura della giugulare i11terJ1a per fierita di gLrerra i)re~ei1tò grave i1)er1

1

1

1


(ANNO XXVII, FASC. r6J

SEZ I-O~E

tensione del li qoor (80 cm. di acqtta;, mentre 11or.ma1men!te La .pressii<Xlle i:. i.tguaùe a 20 cm. circa) . Si verifi-cò ·Ulna stasi papillare co11 1n i11accia di cecità ed .airiftessia t endi.nea. Praticando delle punture lombari ripetute a breve diis.tainza di tempo la pressione del liquor diminuì, e con ciò d<i:mii1ui .Ja stasi papillare .e ricomparvero i riflessi te11dinei. 1

-

dr .

TERAPIA.

PRATICA

soomp.aiono del tutto fino a eh.e il soggetto resta sotto l 'inif1u enza dcl irimedio . 1 .sd.1IJtom[ g.as1trici cedono insieme 011 'emicrania. I"'o stesso . t rattamento s i è dimostrato 11tile co11tro 1'urtiC°aria ricorrente. I~a profilassi dell'emicra.ni a otte.n.ttta per mezzo clE-1 pepto111e \'Ìene riguardata dagli .~.'\.. come 11n:a conferma dell1a natura an.afi l attica cli quest'affez1ou•e ; ciò p.er altro 11ou può amtn·e ttersi senza 1nolte riserve. Secon·d·o Laumo11ier, l'utilità del pe1)tone in tali casi de, e attribttirsi ttnicamente alla sua a zione ·ettpeptica : man mano che la digestione migliora, scompaiono· g"li accessi d'emicra.nia. R . B. 1

1

L'aria calda in terapia. ~i applica sotto forma di doccia iperemcizzante

\a 6ci'-90°) ·O di cau,terizzazione (550°-750°). La pri1na possiede .azio•rue sedativa, ai1alges:ica, e, sttlle ferite , è dl!sseccante, ba ttericida, cicatrizzante. La cauterizzazione è ttn metodo chi.ruro-rico che b dis.trug~ cellule viYenti e microbi. L'a.riia calda è i·ndicata : a) nelle artropatie dolorose su.b acute o cro11ich~;

b) n elle 1ieuralgie (sciatiche, ecc.) co11 seclttte c1uotidiane e prolungate; e) nell·e cellu,liti croni( 11e, doYute .a reazione dei tessuti sotto l 'iinfluenza dell'acido urico; d) nella costipazio11e croriica (forma benig·na ed imiziale) ; e) nei distu.rbi circolatori delle estreniità (ge~ 1011i, motbo di Ray.niand) ; f) ne1lle derniatosi (prurito anale e vulvare , E.'C'zema secernente, psoriasi , follicol.ite, radiodern1ite, ecc.) ; g) nelle ulceri (varicose, atoniche) ; h) in certe gravi 1esionti della facci.a (l~ptts, epiteliomi , ·a cne ipe11lrofica, cheloidi, a 11giomi , 11aeW, ; i) ne11e gangrene; l) in certe afjeziorii gi1iecologbcJie (sfaqelo trau·i:natico della \·t1lva, affezk>ni del collo, quali 11lcerazioni, i carcinanni :i11fettati, ecc.) . (Darrica11, ] 01tr1ial d es I)raticiens, r919, n. 51). l. b. Nell'emicrania. • Se.co11do Paigniez, \7 aller~r-Rado.t e ?\ia~t l] ourn . d~ Méd. et Chir. pratiqu,es, ro ott. 1919), !'·emicrania è in larga mis11ra un fe11omeno anafilattico. 'l'11tte le volte che questo fattore ei1tra in gioco, i1n tra ttamento profilattic·o basato s uii 1netodi per combat tere ·] 'anafilassi si dimostra efficace. Basta ingerire, tre qttarti d'ora prim a dei tre pasti principali, mezzo ·grammo <li proteina eterogenea ; 1e btlone qu.a.Jità di peptone rispondono molto bene allo scopo. Se l'accesso è iuizia.1e, illon si riesce a jugu1arlo; m a oontin11a11do il trattamento, gli accessi

Nel dolore di denti.

Strofinare un p·ooo di fenacetina (una diecina di ce11tigram1ni) s ulle gengive, in prossimità del dent e dolente. Se q1testo è visibil1m.ente cariato, i ntroduirre nella cavità qualche .p oco di rfen.acetina : se il nervo è 1all10 scoperto, il do1or·e è re.so più intenso, ma p.assa poi in pochi seco11di. (.Radcliffe - Progressi"Ve 11iedicine) . l. b.

IGIENE . Sulla fecnica della vaccinazione jenueri:tna. Il vaccino disseccaro. /

(\ i\ '·u1rrz e CAMUS, Bulletinde lJ ..>-1.cad c~ nii c> cl1.' 1né-

decine1 tome 82, p ag .

12) .

L'impiego del vacciuo secco, l·a cui utilità in lonit:ane regioni ove il v.accino fresco, sensibi.Jissi mo al calore ed alle \"ariazioni della femperatur.a, gittnge inattivo, ris.a:J.e all '·epoca di Jen.ner. I erontemporanei di questo , ini1a tti, 0.\ Uta },a oert ezza che n·elle croste Vqiolose i germi specifici n1antenevan-0 iu.teg·ra la propria attività, pensar ono di utilizzare per la vaccinazione le croste e ia polpa dissecc.ate : ile esperienze fatte J1ei paesi ca:ldi 11-0 n diedero però in seg11ito che co.nt roversi risultati, per lo più 1negativi, che g·l i ./\..A. abtribttiscon·o a diretto di tecnica nella preparazione clel materiale . v\·urt~ e C.a mus riprecia con nuovi mezzi lo stucl10. della q11estione, .affermano cli essere riusciti a proclurre del '\·accino secco che esperimentato i-11 più. oolonìe fr.ancesi dell 'Africa ha seg.lJJato un pogresso nella lotta contrio il vaiolo i11 regioni ove ritenevasi oltremodo dri.fficile b asandosi sul ptis vaccinico fresco. Secondo gli .~A . , capisaldi de11a preparazione di un ottimo \>:accino secco clebbono essere : . 1 ° La polpa do11de \Tuole rioava rsi de,,e es• sere di provata e notevole a ttività : co11 la preparazione ordin·a ria e·d alla di·lttiziooe di r : 20000, 1


, IL POLICLIN1CO

una clo8e (li c1uc . 0.3 de,·e dare t1un1erose IJU~tole;

Occorre co11ge1are la })01pa e disseccarla ma·n n1a 11.0 che si ti. calda ; i.11 tal lnoclo si disidrata j] ,·irus senza alterarlo fa-cendolo pass·a re, per così clire, dallo stato di attività allo stato di 2°

sonno. E necessario che le 1nanipol azioni occorrenti per triturare, sbarazzare cli croste e peli, congelare ,e sottoporre al \'uot o, sia1no fatte il l)ÌÙ rapillamente p·ossibile; 3° Il prodotto disseccat o è poi })Ol \~erizzato e messo i 11 fi,ale ben asciutte, a11che sotto forma <li oon1priesse, s tando in .ambien:te oYe ·l 'i{lra.tazione clel ''a·ccino .&ia assolutame.n te impossibile. La polpa disseccata completamente , ch i11s·a i·n fiale .ascittttissin1e, nelle quali il \'ttoto s ia s tato . pi111to .al massimo, con sen ·:a per lu:ngo t emipo la s11a ,·ir11len~. Nel .t1·asporto si preferiran.n o l.e ghiacciaie, i frigorif.eri , eyitan<lo acl ogni costo le ,·ari.azio11i della t emper.a,t11ra. Per 1'nso, l e ti.a·l e saranno aperte .11el mo111ento del co11s111no , in a mbie.n.te fresco e rip,a·nato. L 'acq u.a g li·c eri 11ata , rla agg11 u11.g ere a g-0ccia a g·occia a l \',acci110 tritt1rato, de,·e essrere fredda. Infine lta polpa g-licerinata do, ·rà es ere t1ti1izza.ta nel pili 1 b reYe ten1po ·1)0, 1bile . l\IONTELEO~E-

NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA. ' Osservazioni sulla batteriologia e l'anatomia patologica della dissenteria. .....

Secondo ì). l\[a11son -J{.abr (]ourn. o/ tl1e Ro·:>'~t l ar1n3 1 111 cd . corps, ag-. 1919) la co11f11sio111ie cl1e regtla. 11e lla battèriologja della disse11te11ia 1).acj~ ­ lare è clo \·uta specialmente alla tron1ca d ifetto ..-a 11el'1a 1·icer0a e 11ell '1r1entificazjo11e dei gierm1i. La r.i 0erra c1e\·e essere a·nzit11tto precoce : clOJ)O il f'esto gior110 cli 1nalattia, ri1l bac illo 110:1 si tro,·a pii1, 'fltalnnque ~ia l'a•spetto di~ll e f eci. ~ei c'li1111 calcli, le fec.i c1eY0110 essere esa1ninaite ei1tro q11ait_tro ore 11alla loro em·1ssio11e , altri m e111t.i lo SYilupp.o tlel B. cvii e clel J>rolcu s pre\' a1l'~' ecl ocC'ttl1ta qnellQ disse11teriro. I~ 'ori11a, che fayor'..~ce 1·accre-..ci111e11to c1e1 P rote us 11011 ya n1e. colata co11 l ~ fe0i ; la pre~euz.a dè! piocian•eo innbisce lo . ,-1]t1ppo cle1 c.l.i:.-sc11terico. l Tn "'en1µ]i c€ e~a111c 111icrosc:opico può far pretlire i ris,1ltat i cli c1t1el!o batlerio1ogico; qnes.to è Po~iti \'CJ allorchè l 'ess uclato i11testi11aJe è formato da l 111a zie e da globt11 i <li pu · 111escolat.i co11 gra 11cle qna11tità cli niacroiag-i. La prese11za di que;-;ti ultimi è 11n ind!z.io fayore\·ole per le prog-11o~i, n1entr~ la loro asse11La i nclica una forn1J.

p;raYissi111'1 e fatale , specia1ln1e11te se ,i leucociti sono 111olto cleg;en•er ati e col orati d0ìla bile. ..\11cl1e co11 ttn materiale fa,·ore,·olie, 1.1on ::,en1pre si po.~so110 isolar.e i bacilli, e si deYono quindi ripetere l e r!iJcer.c he. Q 11ai1to a~ bacillri ati1)ici o paradi ~s.e 11terici, l ' _!\ . riti e.t1ie che si tratti \li razze de~e11e raite. I~a prDfoi11dità a etti si tro,·a il baciil.Io nel 1'i ntest1ino Yaria secondo lo studio d.ella ma lattia . r~1 q1u ello acuto, si .isola i l ·b acillo daJ muco lihero a l la s uperfici€ : 11eilla 11ecro-.:;1i colligna t.i Ya clella 1nucosa , iesso 1t~siste solo a l d isotto dello s tra.t o ·n ec.rosato. Nello st adio di esp11caziione, lo ~1 troYa 11 el tesst1to dii gr.an11'1razio11e sobt0Stta.i1t~ a~ l ai nlucosa cl is quatnRta. Nelle for1n.e cron~che, e~so si lro,-a salo profonclan1e11te, 11elle ttlc:~ ra1

1

.

.

ZlOlll .

L'ag~11te

abitualre , secon do l'_i.\. , è il t ipo Fl~x1ì er : -la n1osca, c-h e lo 0011serya a l t111go nelJ '1 nt est ino, sembra ttno il ei pri11ciipalri agenti cli d1s. . ·en1 i n az1 o ne . fil.

L'influenza ed il bacillo di Pfeiffer

S . \ì\·j-arcl (Britisli 111ed. ,Tourn., 27 dri.c. 1919) c1a1lle col t11rè clelJo spt1to ha J)otut o ottenere il baciillo cli Pfeiftrer soltaJ1to 11el 24 °~ dei casi. ;\esst111 potere p a tog1=110 q11est o h a di111ostrato 11è per il t opo 11è per il coniglio. G1i ~tirpiti ii~o­ lati, inoculati in a 11imal i 1nostraro110 proprietà a.11tige11e; col suero cli que ·iti; 1na cl.iedero risultati 11E'ga ti ,.i con il <;i ero di in cli Yidtti infl uen-

zati . 1·1 bac11lo cli Pfeiff1er ~,i tro,·a anrhe i11 a.n1111alati J co11 for111e di,·er~i~ c1al1'inflt1e11za. Dalle ~11e ricerche e cla c1ne·11e lli a ltri, l' \ . co11cln cle ch e l i111fl11enza 11011 e~ proYocata d a l b lcillo di Pfei ffer. fil. 1

POSTA DEGLI ABBONATI

1

(1109) ('Ol!SC J'' Va:io 11 e dei 111 Cdicìllali. -

_.\]]'ab-

bonato 11. 3422 : I ra o·o·j che 11anno n1ao-o-iori atti\·ità cl1in1ich~ bo sono qttelLi con1presi ·n ella parte \ ioletta ed nltra\1]oletta dello . JJett ro, e ' 'e11go1i o più specialme11te 111tercettati dai ,-etri ros.:.i e gialli, che souo perc1ò nsati per le bottiglie el1 i barattoli, destinati a contenere so~tauze ç l1e .;i alterano alla lnce. :\folto n1euo adato è i1 \'etro tnrcl1i110, c he l: pi\t pern1eabile 11er i raggi chin1ici, 1na che, ad oo-11i n1odo , è en1pre cla preferi r-;i a quello btanco, i11tercettando una n1aggiore quantità di rag~i · S1 cle,·e a\·er cura cli non esporre d1rettan1ente ~tl ole i recipienti , con111q ne color;'1 tì, contenc11t1 le .;o"tanze .;e n ~ib ili alla luce. ti I. • ~~

~


[ ..\~xo XXVII, (1 110) r1au10 :

R.

FASC. 16]

SEZIONI PRATICA

.<\ll'abb. n. 2865 cla Ostig·lia. S11gge-

CENNI BIBLIOQRAFICJ. (Nonslf'ecensiscono che I libri t>ervenutiind.ono alla Redazione) .

Compendio di en1atol-0gia acl tl~O degli st11denti ,e dei medici pratici. R oma, ain111iuistrazione clel gior11ale « Il Policlinico >>, 1920; L. I O; \-. G1UDIL'E.\:\" DRE.-\ : Tecnica e c1i ag·11o~ti ca en1.a... tologica. ì\lila110, Casa editr. dott. Fr. \-a11arcli, I919; L. 20. R. B. :\lARCHE I:\"I :

'

La .--uila e le o1>ere di c;o-van11i .Nla . 1'ia Lan,cisi (1654-1720) . Ron1a, L a11sai ni, 1920,

A.

BACCl-II:-lT.

di pag.

1

r6, co11 fig11re, I.(.

l

c,50.

1

La fig11ra del La11c-isi è t1na delle più belle e i11teressainti Llel secolo X\i ll e si pttò be11 dire sia alle rlél.cl~ci clel rinn0Ya1ne11to 1n1oderno c1elle scienze nJe cli che. Dallo :tuclio clella 8ua Yita e delle sue opere molto posso110 appr·~ 11clere ·a ncl1e le lltto,·e ge111er.azio11·i n1e1cliche 1e.d o~tin10 1co11S1iglio e do,·eroso ftt qu.e]lL> di portare Ul1 r amo di alloro t1ell'ospeda] e ch·e ftt suo, i11 occasione del seco11<lo centeuario da.I la inorte clell 'archiatra illustre. Il BR ccl1iini, il q11ale l1a u11a 1)r,eparazio11e ni011 de.l.l'ulti1na or:a, a\·1.:ri1c.lo prepara;to t1na storia cloOtlJmeinta!.a delle I, tit11z.io11i cli .S. Sp·i·r ito i11 Sassia, el:fhe la felice iniziati,·a di dettare t1na mo~ nografia sttl I.;ancisi, in c11i vie11e trattegg.i1a1ta la \ .ita e l 'opena sci.enti fica di lt1i, nairrate ·]1e oiii1gini e le vice11cle clella bibli·oteoa 1a11cisi'a11a, f.a:t'ta ttna rassegt1a dello I s titttto cli S. Spirito e i1Tfì1n1e ic"Lato uu ele11co de11e opere edite e i11edite d.el La11cisi. Il la,1oro, il q11,ale tieu1e conto ai1che degli t1ltin1i contri.b11ti storico-critici, è di l,E:tt11ra grade,·ol L e is trt1t.ti yn, e :abbellito CÙfL 11u n1erosi ritr atti e fo(f. b. tografi è origi11g 1L

( 1111)...t\.11 'rubl).

RAG1zz1,

(l

11. 4787. St1ggeria1no:

I1 'ig·ie~e della

sc1t c·~a

e dello sco-

1~ro

)), ~Iilauo, ì\Ia1111ale Hoepli, 111.ti1na eclizioue (919) .

1

VA~IA. .

Le rarità della casistica. I casi molto rari ha11no 1naggiori probabilità di· es~ere desc1:itti ~b'e .u-011 tutti gli altri . Si<:.come ve11go110 a conoscenza di qttasi tutti i medici, si firuisce col rig11arclar1i più con11tni cl.i come effetti van1ente non siano. D 'a1tra l)arte, siccon1e &0110 spesso des-critti da più 111e{1.ici, tal\"·Olta passano ·nella letterat11ra come cltle o più casi distri.uti. E cosi ch·e u 110 dei pri1ni casi di i i)ernefroma con ir utismo, in t\11a ban1bi11a cli 3 an11i, ' 1ien·e spesso oontato come cl11e o tre casi , <'lte '·anno sotto i nomi d ei dottori G. \~- . Ogle, \\T. Il. Dicki11son e qualch·e volta cli H. Pitma.11 , i quali lo ha11110 succ-essi,·amente cle critto. Cosi pure un caso cli miosite .ossificante progtessi,-a, descritto per la prima ·v.o lta da F. \\-. Bt1rto11F.a·11ning, fece il g iro cli molti ,g raucli ospedali dj Lo11dra e di .alcu·nti ospedali di pro\·i11cia e ·ven11ie descritto dettagliatame11t e altre cltte ,-olte, i11 n10• e.l o .i11di penclente, su giornali di n1ec1 ici ua e t111a

1

E. ~rERNER. - !{lini!\ u11,d T11erapi e der l\Ialaria. - l J111 ·v ol. i.11-8 1gr. ieli p.ag. 124, con 34 g·rafiche. Berli·11 11. Wi.en,. U rba.11 & .Sch\\',arzen~be.rg·, 1918. Prezzo ì\I. 7.

1

1

111

q 11esto lav·oro cli gtterra ,] '_-\ . tenta a1nicora

cli edifioare t1Utta la .c linica de.l lia 1nalaria s nl:J'an.alomta pat·ologica , anzi.chè Stti dati na.tt1ra1istici, secon<lo il metoclo instaurato da\- ...\scoli . Do,po -L111 'inrtrodttzioné generale n10.lt-0 somma·ri~, l'.t.\. . f.a t111a larga 1e sposizione della sinton1atolog1,a e d ella t er:apia . Si fen1na i.n .s1)ecie s ull'esti,·o-au.tunna.le, che divic1e ii1 .tre forme c liniche : ,g astro-intestinale, r1eu.ro-oerebr,ale e tossica; considera il rom,a oome 1i-11'·è111eef1a1ite ·m~laric.a. Tratta 1a lua1go .d ell'emoglobi.nttria .n w.larioa, d ·e lle for1ne afeb·b rili, larvate, liaitenti, dellie complicanze e delle sequele, delle intezioni mi.ste (che dits tingue in enrt:ero,g ene; p.olm1o nari 1e d 1ematoge11e) . Nei .r i:guardi ~ella terapia, espor1e ,e clisc11te in !Speci1e i metodi Nocht (pie.col.e dosi .r ip.e t1tte di chinino: 0.10 per 5 volte al g·ioiioo) di Zi,eman11 (trattamento intensivo, im1nediato, con dos.i di r gr.) ,e con1binato (di l\tliihlens e Wern,er) . J."'a largo p·o sto ag·li a11tori ~ta­ liani.

volta perfino S•ttl <e D.aily ìVIail >> . . . Q11alch·e volta le duplic.az,ioni si co1n1)10110 111 n1od-0 ~nieora più curioso; così 1111 caso di obliterazione co11genita dell'eSOlf.ago Ye11n e ptrbblicat-0 ultimame11t e s ui « Johns H ·opkin s Hospital R·eports » (1919 , ,,ol. XVIII, p . 259-286), d,al d·ott. C . I{. Bowes, Oxon ., cioè larureato l)resso .1'u11iYersità d..i Oxford (a:ntica Oxonium) ; ma s111 giornali tedeschi il lavoro v enne rece11sito . come del dott. Bowes-Oxon; poi Oxon ven11e distaccato 1e se ne fece il caso di Bowes ed Oxon; ~nfì11e il caso yenne raddoppiato, divenendo il cas0 B-0\ves e quello di Oxoni. Qu:est'ttltinro no111e è stato a nche deformato in i\xon. Cosi tal\..olta si scrive l:a storia in 1nedicina ... (Dal Britis11 "J\tJed . ]oitr11., 13 marzo r920) . 1

1

1

1

R . B.

R. B.

..


IL POLICLINICO

.

1'EDESCHI CARI~ . Dza..; JL.Jsi e tera pia specifica del la tubercolosi co1i Le tu,bercoli11e 11,111ane e bo-ui11e . JI. ristampa. - Un , ·al. in-8° di 125 pag. Ofiìcin e g·raficbe 1\. . .l\l01ndadori. Verona.

I<.

ESKUCHEN.

La .importanza della puntura lombare i 11 di:agno.st1ea ed in tera pia va sempre più affermaudos1. La letteratura su l'argomento è molto ricca, ina ~on an~ora è stata ben raccolta, fusa i11 modo che 11 pratico ne possa a ·v ere una visione e coni1)rensione completa. Il libro dell 'Eskuchen che tratta in modo ·e sauriente la t~nica della ptintura lon1bare~ le indicazioni terapeutiche di essa la diagn?s.i generale e sp~iale del liquido ce~ fnlo-rach1diano, colma ques ta lacttna. dr.

, ·iene dedicata dall'A. alla me1noria del suo mrue·~tro, il prof. V.i,t ale 'l 'edeschi cl1e f1t direttore c1.e11la Clinica pediatrica d~ Pad.Jva. Con osservazioni cliniche ed anatomo-patolog·iche dimostra la clup!ic:ità di reaz.ione ottenibile co11 tube!leo1li111e cl.i cep1)i di\·ersii {b(Jviua ed unLa.na) e stuclia gl~ effetti terapeutici delle tubercoline .inda~11do a1tresì la ~o rte lont(l ua ùei paziie111ti tra·t tati da tempo. • r. s. 1'rrEODOR . .4 ll_ ![enzeine l)rog11ostik.

U11 1 \ 01. i11-8° cli 498 pag·. lJrban e Schwarzenberg ed.; \ l ienn a . Prezzo marchi 24.

PUBBLICAZIONI PERVENUTECI.

C'ASTRO~IA.N ~?DRIGUF.Z: Ntteva, ~tiologia, 11ue' 'a Pro~l'a:x1s y nt~e\.·a T ·era.peut1ca de la T11bercolos1s. El bac1Io d e Ferrftn v Ios proce-

~ l1ella prog·11os i esaitta c h e s i pt1ò g-iudicair e il

i11edico pra tico: la precisa vai111.t.azi0llle, talora anche ii1J0011scia, clei singol:i elemie-nti che concorrono a determi11are il g.iudizio prognostico non può farsi cla clii ab bia limi:t:ata la s 11a coltt1ra Gi .libri od a l lal)oratorio, ma solo (lal m1ed.ico, che, vivendo i11 dit1Jt.u rno contatto con gli ammalia ti, sa rile,·are 1e minime particolarità e precisarne

sos t11bercul6genos . - 1\1.ontevidoo, r919. }'<>RNI .G!fERARDO G. : .S11l decorso della tubercolosi 11n u-n rei1e dopo l 'aspottazione del ren~ opposto. - Bolog11a, 1919 . 1 .,uzzA~To :R·: I~'immu·nità rlel peptone. - Rocca s. e asc1•ano, 1919. l)E S.\KCTIS CARL0 : Ferite de l cranio e del cer\·ello. Daiti statisticì stt 197 cttsi (2& serie). Roma, 1919. ('ARRA ]OSÈ: Contributo allo studio del mecca.nismo della terapia asp.e cifica delle infeziotù. Parte i a.. Rdcerche sul comportamento dei leucociti. e Sttl rica1nbio azotato dopo iniezion.e di prote1nè eterogen~ . - Rocca S. Casciano, 1919. R1zzo RAt"FAELE : U1n caso d·i g ravidanza tubarica, istmi.ca , bitatera~e. - Rovigo, 1919 . DEL MONTE ALDElffO : ,s u tal une manif.estazioni morfologico-cinen1at.iche de•lla vita e della f11nzione ù€i le11cociti . ···- N·apoli, 1920. :l\1.USUl\-rECI \~RASSO F. : t\. q11ale c11ra devono essere sottoposti .i sifi li ti ci per potere guarire. - Roma, 1920. . PINCHE~LE JYIAUR1Zl0: Ipotiroidi s mo e a.trofi.a 111\lscolare pseudoipertroftca. - Firenze, 1919 . PIAZZA-1\1ARTINI V. : Forn1e cli niche rare a1ei titmori mediastinici. - Pal~rmo, 1919. ~fARIOT'fI UGO : Co1nitato romano clella Lega n a zionale contro la tubercolosi. Relazione i 0 sen1estre r919, del1 :T-fficio ce11trale antitubercolare. - Ro1na, 1919 .

1

11

Die Lit111balpu·nktio1'i. _

Prezzo maçchi 8. Editori Urba·n e S ch,varzenberg. Bt:rlino - Vienna.

La ristan1pa cli qttesta disserta?...ione di laurea

BRUGSCH

(Ax~o XX\"IJ, FAsc. 16.1

~ignificato .

È i11dt1bitato però che la sc~~:inza delle progno:Si

nou può essere fonda·t a s ul puro empirismo, ma cle\~e essere retta da leggi g.e11erali biologiche. ,S.0no a ppunto q11este 1égg··i che 1' 1-\ . abbozza nel presente ,-o1nn1e, s tudiando l l1 .1bi t 1t ), e le costituzionj, co11 s p eciclile riguardo a l sistema endo. crtina . Dagli ele111e11ti generali si risa~e al caso s·i ng·olo, spi:egn11clo p. e. la ri.::sistenza contro diverse C(l ttsie morbige ne (cli111a.ticJ1e, tos~drel1ie, infettive) , esaminando il fenon1eno della senescenza e della 11101-te; ed ai)1)lica 11tl~ i (lati otb:1:111ti ai diversi gruppi di 111alattie. 11 coUC'ètto f 011clame11tale del libro non è nuo, .o , poichè la dottrina delle costituzioni risale a<l Jppoc1·ate, ccl è stata 1nirabiln1ente svi luppa ta clal De Giova1111i, rico11os.cenrlo cl1e l1lòlla speciale tnorfolog:ia del l 'or.Q,[t t1.is mo sta 1a ragione della ~ ua. n1orbili tà . Gli s tudi 111oderni ])erò 11 a111·0 modificato e <'11!.arito 1110 1 ti con cetti i11 proposito a ll'argomento C..'r,osTr FRANCO : Per la cronistoria della cura ratrattato; così i raggi X, i11lrodnccndo 1111 metodo dical.e dell'ernia 11e11 'Os.pcdl1~ n1aggiore di ~1!­ d'esame rapido e preciso, hanno reso il giudizio lano. - l\fila110, 19r9. J)iìt ag·e,·ole e sic t1ro, p er1nettc11 (lo cli adottar<" I<1ccror.1 ERNESTO: L e ffrite del r etto. - BoloI> e. il siste111a cardio,·ascolar e come determigna, 191)· 11~tnt e ~1 ell'iudivicl110; le recenti acquisizioni nel {· 1n1po d ell 'euclocrinologia permettono di a\·er e ~el fascicolo scorso, pag. 444, alla fine del! 'ar1111a ,·i sio11~ pi1\ co111plessa e più larga cle i feticoletto s ugli assistenti degli Ospedali Riuniti di aou1e n1 fìsio-patologici . Il laYoro dunqtte è utile Roma do,·eva c1irsi : ..... nel merito della q11e-c-,1 i11.teres n nt~ pe-r il pratico come per lo s tnstione', blnto pit't ch e 11 concorc;o ... .. ; tna, ecc. d;oc:;o di biologia. fil. 1

• •


, [ANNO

XXVII.,

FASC.

r6]

SEZIONE

P..RA'TICA

NELLA VITA PR OFESSIO.N ALE. Cron~ca

del movimento professionale.

Federazione nazionale dei medici chirurghi liberi professionisti e convegno dei delegati per l'assicurazione obbligatoria contro le malattie. Il 31 marzo u. s. ebb·e luogo a IVIilano il Conyeg·no dei .rappresentanti delle Associazio.ni c1ei medie.i li·b eri profess.ioni6ti d'Italia indetto dalla . ..\ssociazione . di Mi1 3no. Vi erano rappresentate tutte le Associazioni c·ostituite o i·n via di prossima costituzione salv-0 pochissime eocezio,n i fra cui quella molto c·o mmentata della Associazione dì Roma. Erano presenti i delegati di Liv.orno, Parma, Modena, Berg~mo, Padova, Torino,_ Vicenza, Pavia, Brescia, F1renz~, 'f\·ncor.ia, l\'lilano; mandarono ~·elegh~ regolari Sond·r10, ~11·tova, Grosseto, G.1 rgent1, Nap~, Canipoba ~ ;~, Siena, Pistoia; · aderirono 1 \ enez1a e Palermo dm·e wua ' 'era .associazione di liberi professionisti .no.n è ancora costituita, mentre quella di Gen.ova aderendo i11con·d izionata1nent~ era dolentissima di non aver potut·o mandare 11 suo delegato perohè non si era giun~o irn tempo a oonvocare l'assemblea. L' _.\ssoci.azione di Roma .non era rappresentata neppure per del,e ga o adesione perchè si prepara a ter.ere :u.n con,·egno per proprio conto .epperò non criedefbte opportuno di mandare delegat1. Il c.ol?-veg.no di lVIilano presieduto c1al prof. Filè Bonazzo1a di Mila:no e dal pr of. l\1-olinari di Torino, occupò due sedute. ·S i discusse a lungo il capiitO<lo della assistenza sa11itaria che fa parte del progetto di legge sttllia. assicurazione obbligatoria contro le malattie. Ma poichè in due sole sedute era impossi1b ile porre termine alla discussione per formttlare l'oroa11e diel g.iorno completo che rappres,entasse tutti i postulati richiesti dai medici liberi professio11is ti al 1iguardo della promulganda legge, s i conve nne di approvare S·o ltanto uno schema di ordin e del giorno che. s arebbe poi stato completato ~ fo rmulato nel suo ver,o testo dail membri diel consiglio direttivo della Federazione nazionale che n ella stessa seduta doveva essere costituita. Prima di sottoporr·e alla .a pprovazione lo schema dell'ordine del giorno stabilito, si decii se di formare la Fed·e razione nazionale dei medici chirurghi liberi profe1ssion·i sti1. Il pres.i de.nte Jesse lo Statuto che doveva reggere l,a Federazione e che fu approvato a ll'uua11imità dopo brev e discussione durante la quale furono presi in considerazione le richieste dei rappresentanti della Associazione sanitaria tori11ese, cioè che la sede ~lella Federazione foss·e qu'€11a del suo president e , e che il cons·i glio diretrl:1vo fos se per rl momento provvisorio. Procedutosi alla nomt.n a dei mem.b ri del consiglio della feder.a zi one ad u11animità cli Yoti ftt acclamato presicle11te il prof. Filè Bonazzo1a di Milano ed a 1nembri Llel consig1i10 .furono ~letti' i s igg. professori Pinaroli di Torino, Tettenero di Pad-0va, Ram-0iino di Genova, Casella di Livorno, Marchetti di Fire11ze e Ferrata di ~.a poli. Costituita la Fec1er:azione na.zio nrale il presidente della seduta prof. Mo1i11ari po,_~ a.i v.o ti lo schema 1

dell'ordine deil g-iori?10 _p_rese11taito e che veni1e appr.ovato alla unanim1ta col:La sola riserva· dell rappresentante ·d i Padova per il comma 50. Eoc-0 lo schema dell'ordii ne del o-iorno approvato che verrà pe~ò. fra breve co~pl.etato ,ed esp!e~so oon nu.ova f.orma per ·e ssere inviato al l\~1i:i1stero compertenrte, a tt1tti crli Ordini dei m ed1c1 ed a tutti' i deputati e s~tfatori medici. La Federazione :nazionale dei medici liberi professi?nisti, per mezzo dei ·suoi rap.pres·enta11tri r1ad u11a-t1 a Co~ v1egu.o in .l\1ilaino i.l g.~orino 3 r n1ar~o 1920,. p~r discutere Clr ca 1a t11tela d·e i propri· 1i:t·eries~1 ~1 fronte al progetto di 1egg·e sulle ats s1curazron1 contro le m•alattie, viaffermarbo · chenes&una legJJe pttò coartarie nè limiitar·e il dir~tto a l flibero esercizio (lella professionei. chiede : I. Che a far parte dt'1lla Commiss~one per 11 regolamento ge11erale della legge venga chia.m.at~ ttna rappresentanz·a eletta dai medici 11ber·i ·p rofessionisti ; 2. Che sia garantita l'assoluta e comp~·eta 1ib.er~ scelta del m edico curante, con s.u-lente, e sp ectalist a, per ·modo che i lib1eri professionisti vo- ' lo111tardiam.e nte inscritti presso . l 'Istitttto di assicU11azioni sociali per l e prestazioni richiesit e da assicurati 1e d assistiti , abbiano 1e stesse funzioni· dei m1e dici di zona , fttnzioni che vert1anno stabiitlte dai regol1a,menti ai1la cu1 compit.a zione dovranno prender parte i medici ;liberi professio11isti, nella stessa proporzione di quella fissata per· le altre organizzazioni interessate; 3. C.he ve11ga lì1ni,tato e pl;,Qgressi vame111te 1iidotto il 11umero dei 1nedic:i cli z.o na, ·a llo ·stretto· 111ecessario p er assiCttr.are .lia co11tinuità d1eQl'assistenz.a medica e Ltel1a ·vigilanza igienica e profilattica; 4. Che I 'assicurato 11on possa esser costretto a l ricovero ospitaliero senza il consen90 del' mediico cura111te ed in caso di dis1a1ccordo senza aver s entito il par.e re di un consulente; 5. Che le p•r es.t azioni medich,e venga1110 r èt1--i-buite dall 'Istituto assicuratore co11 tariffe conC'ordat·e con gli Ordin.i <lei mt=:dici dell ei rispe~ti­ ve provincie con particolare r1gt1ardo alla tarrffa de.ii medici specialisti )) . «

1

1

RISPOSTE A QUESITI E !

DO~l!NDE.

(8244) R ·i cc liez~a 1nobile. F'ens~one. Caro-'Vi'V~­ r'i. - D,o tt. E . C. 1dla V. Il medico condotto dimissionario che s,e rve pr,o vvisoriamente da inte:dino ed è retribuito a giornata ha. ~l dovere .dt pag·.are il.a Ricchezza 1nobile. II·a d1r1tto a1'1a. 1ndennità caro-viv€ri se occt1pa u·n posto prev1sto•nella p.ianta organica ie p1i,ro. di tito1l~e. Il Comune ha l 'obbl1go di pagare 11 mes e d1 ~IJ)ng~do11on usufruito. Il p eriodo trascorso comie 1n1:er1noè v·a lutato acrl·i effetti della 1>ensione s olamente· per aiccel-erar~ l'acq11isto del re1ativo diritto. (8245) Pensi one. - D?tt. abbo~a!o 7510. Ella liquiderà una. sola pensione, e, c1oe, qu.ella ch_e· sµrà liquidata :e pa~a·ta 9alla ,~assa di prevtdenza go,·ernat1v·a ai sensi dell art. 39 del test e> t1n1co. •

'

I


470

IL POLICLINICO

(8246) 111de11nitcì carv--~·i'i.·c ri. J.>,1g·a1nento stif·e11,dio . .4u111e11to relati--..·o. - IJott. (~ . D. G. cla C. s ul T . ~.\.i fi11i clcl D. L. s.t1l caro-,,i,·<E"ri il pre111io di cent. 85 a l giorno spetta al c1uiarto figlio -e s uoeessi,·~ 111ent·e al ctui11to eLl al sesto se t11i11orenni, j1011 ostante cl1e i l)ri111oge11iti sieno p er avventura già m.agg·ior e-11111. J>er i 1 pag.amento t1e1 caro-YiYeri resiclttale si faccia r1·1asc1are jl manclato e con _esso o ottie11c l '.a11ticipo a.all 'es1ttore o può otte11ere ~1 s ecittE'~ tro co11.. er, ·ati \"O c1elle entrate cotnuuali. Per il pag·ame11to clello stipendio arretrato ocC'o rre atte11dere cJ1e si.a r,e(latto ecl appro,·ato il brl a11ci10. Se i l Comt1ne si ()Stina 11on farlo, pro,·ochi, 1con ricorso 1al Pr·e · fetto, l 'access9 ~ttl posto cli tt11 Con1111ì sario prefèttizio p er la r eclazio11e cli 11ffi cio. QL1alt1nque ti-corso faccia il Co1nttue co11tro l'a11111ento di s tipE·ndio co11ces:ole n on potrà o ttenere fa,·ore,·ole accoglimento. (8247) I ndc.' 1~11ità ca~O-'i• i-:·cri. - Dott. 9. l\. •tla. ' O. _-\l n1ed· 1. co pe11 ~ 10 11ato 11on co1111pete 111clen. ,n Jta caro-\"'1 ,·eri . (8248) In denn ità caro-1.'i'u~· ri . .- Do~t., I. S. cl.a :JI. B. Le con1 pete rttlla ttn1ca i11denn1ta caro-\·1, ·eri ripartibile .fra Ccn111;11e _e C'a r~ere miandamen~ ta·l1e in proporz1011e cleg11 st1pe11cl1 che ogn11no d1 llelti enti Le corrisponde. (8249) c:o11corsi . Età. u.tile per prcHder'Vi p~rtc. -- Dott. C. N . cla C. Per g·od ere d:ella esenz1on1e <lel li1nite .d1 e tà 11ei 1>ubbli ci concorsi p~r l a 1110~ u1ina .a 111edico co11dotto !1'~11 ~ 11ecessar10 c ~e pi ~~a sempre prestato ~~r~·1z10 .1 11 111oc10 co;it1nuatiYo pre,sso u11a a tn11un1str az1011e. Pttrche dettto serYizio s i sia prestato una ,-olta, anche 11on in1111ediatame11te, si può i1~'·?carla ~e~ ot~en_erla .. Pe: effetto di reC'ente dif-:po... 1z1011e poi 11 11n11it1e di et~ ')e er an11nissione ai concorsi è t:t.a1to protratto c11 • qt1a•t tro a11111. 1

(8250) Ind en11 ità caro-.'-'ir~· e ri .. -. Dott .. R. ~ · ùa )I. A Lei co111pete la 1ncle11n1ta caro-,-1,·eT1 st abi lita dal D. IJ . del 9 n1arzo 1919, Jl. 338 . . ~ella comt1nicazione che lia a,·11ta clal Prefetto , -1 _e u:i 1nciso che esiste nel 1decreto e che pote,·a giu tificare il di,ni.ego. Il Prefet~o, infatti, :dice : con, l_o si ipendio fissato 111 vrg·a111c~, ~11e.11tr~. ta1e co11cl1zione .ni011 èrichiesta. È, q111ncl1 , .111d1fferente a\-ere lo stipe11dio fissato i11 orga111co od ?ncl1e ~1,­ t.ru m aggiore o n1i11?re, per otten erè J.a ·1~1den111ta in parola. Blla, poi, a non~a clel . 11iec1taito decreto no11 a\·rebbe do\·111:0 r1 \'olgers1 ~1 .Prefett<? i11a alla G. P. _..\ . a.lla qualie la cous.igl1a1n<? d1 -proporre in1111edia t a don1ai11da per la conc~ss~one della indennità ed, occorre11clo per la ~m 1 ss1oue (lel mandato di 1.tffi.cio. T

(8251) Aun1eJ1to di stipeHdio. Ricorsi .. - .Dott. _\.. V. da S . L. L'art. 26 della legge sa111.tar1a riel prevedere la possibi1ità d~l ricorso. non adopera. la parola illtcrrs.safi n1a clic~ tas at1,-a1?~11te. !?_a

(8353) Stt1 bilità. -

Dott. abbo11ato 7413 . Ko11 a,·endo st1perato il conC'orso 11on p11ò, in , ·ist1 clel ser,·izio fatto 11ella condotta come interino, accaanpare la stabilità nella carica. (8254) ~1 or111e di serc.•izio per gli 11/ficiali sanitari. - Dott. abbo11ato 2674 I/art. 82 1rlel R egola1nento generale sanitario del 19 1L1g·lio 1906 11011 co11tiene le nor111e cli ser, ·izio per gli ufficiali sa11ita ri, ma dà facolt à rui 1Prefetti cli co111pilare per la propria pro,·i,u cia - ttdito il Consiglio pro,·i11ci1ale di sa11ità - t1n regola111~11to che le co!1te11g·a. Tali regola111enti, qt1indi, \'a·riano da pro,·i110ia a pro,·incia. Debbono, però, tf:itttli conte11er-e .norme circq i co11gecli orci i 11ari •er a ca'ltsa cl i n1ala ttia co11 obbligo (li l1eC'iproca sostit11zi.011e fra gl i ttffìci.ali sa·nitari ,-i0i1niori . I regolan1enti f.or1nt11ati d a l Prefetto sono apriro,·ati d el J.\Ii11ist~ro dell 1 indu ~t ri a ttdito il pat ere cle1 Co11 .. ig·1io s11periore cli sanità. Doctor ]'l.TSTITIA. •

Ser1 izio 111edico-1J1ilitarc. -- _.\} c1ott. D. D. \~. cla Schi o -~ . . Oltre i .15 giorni cti licenza c<;>u assegna r:io11 , -1 è r.arri,oue che le ,·e11ga negato 11 premio id1 s1110bilit~io11e, .ch1e le spetta in _ragio11e di ~ue m.ei:isilità di s tipe11c1io per i1l ])t1mo anno dii se 0r'-~1~1? eftetti,·an1ente prestato e .di ttn'altra mens1l1ta . . per c1ascl111 a i1no s11ccess1 yo_. RivTol 0o-a r ec1.a1110 al l\1,11u1s1ter o cle.lla guerr;a (Diriezio n1e g·en erale clei sery~zi logis tici amministrati \~i - Di Yisi1011e assegni). 1

0

..

1

All'abb. 11. r1304 : Per ciò c11e co11cerne il pri1110 quesito nòn r~­ s ulit a cl1e , -i sia110 11110Ye 1òi·~ po~izjo11i chie m~cl1fic.hi110 le 11or111e per l'aR~eg·11azio11e clella pol1zz·a cli .assiic11razio11e . . Orrni q11esi to i11 propoc.;1to potrebbe del f~~to esse~e ri ,·olto con lettera r.accomanclata . a ll ~ f~­ cio as:;ict1razioni 111ilita ri in Bo1og11a, Yìla Castig-lione, 11. 8-10. . ?o ' Circa ila facilitazione ct~1 Ella ~ccenna ne1 011 esito 11011 r·isuilta che sia prescr1tta ~a a!,ct111a lecrge 0 disp osiz·io11e : potrà for se solo 1e~c;ere co11ce~sa n ei sin g·oli c~si ad libitit »i d1e11 ente cl1e i nidi.ce il conieor$O. cli ce il concorso . :\I. (~.

_..\.11 'ab b . n . 4 78 7 : Corsi per 'ltfficia li sa Hitari s·i t·e11g~~o a P a\·ia, }J . Torino. se Jle è o-ià data not1z1a 11e11~ rt~' Tot1'z1· e' .(li verse ~ desrli scorsi fa~ c1col 1. l) t~.1111a, 1ca '< - " e orsi d ig·i eJl t.' se oI :l s t I•e,7' Jl o '"11 lJl 1• I•1•s•tl lt a e11 e ~e J

11e t e11g-a110 .

\:T. P.

a ueste delibera :=1011i della G1unta a1111111.n1strat1La

~ senipre però data . .fa.coltà di_ ricor~o da_ part'-~ dei Coniu11i al Co11s1~l1v s11f>er1 l) l'C d1 san1ta: 01 ._ e la legge parla sola 111e nte cli Con11111e la _c 1rc?· lare non pt1ò certa111ente ~· t e11Ll erec atl a1:r1 t a1.e farol t à e dar ,·ita acl < • • t111 r1cor~o c11e non s.arebbe 1ndubbian1e11te leg1tt11no . (8 2 52) !J1de11n 1tà caro-,.,:i1:rri . - Dott. (;. D. ~. da C. Se E lla 11el consor~1 0 cop 1~e 1111 posto pr'"·v isto nella pianta orga~1c-.a ~lel)t t an1ent e appro\'ata e sostitu isce 1111 titola~~e. 111 a,t1ca11~e e D?t,1 semplicen1e11te as~ente, . ha c11r1tto alla 1nde11111ta . . caro-,·1,·er1.

Doveri morali degli abbonati :

1

aiutare il periodico a superare le gravi dimcoltà del dopo-guerra; pertanto : diffonderlo tra I colleghi, facendolo conoscere ed . apprezzare ; I provvedere al pagamento della quota dovuta a I'Amministrazione, senza farsi sollecitare.


SEZIONE rtUTJ CA

NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE.

47 1

CONDOTrE E CONCORSI.

Nelle Umversità.

Concorso per 33 posti di medico di reparto

Il prof. De C~iaxa Vii1~ce11zo ha l ascia,t o l'i11seµ.11a1_ne11to dell'igiien€ e la clir'e zio.ue dell'Istit~1to d'~g·i€ne. di Napoli: A 11 'i?-si gne scienziato es pri1~1amo 11 11os.tro nncresc1rr1ento p er questa d eci sione, ·~h·e P.r.ii\Ta la . sc.uoL.'l m edica p antenopèa di 11·110 de1 su01 1?~gg1.0r1 \:a] ori. . Sono trais fer1t~ , co1l loro consenso, conservando 11. lor? gr~o: 11 p~of. ~I11sc~tello Giuseppe, ord111an~ ~i patologia <'h1rr11rg·1<'a, da Cata1nria a ~apol1; itl prof Bertare lli Ern esto, ordinar.io cl 'igiene, da Parma a Pavia; il prof. Tt1si.ni Giuseppe, ordi~ario di clinica c hirurgica e medi(.'.iua operaitor1a a Parn1a, a lla oatt€dra di cli:inica chirurgica di G e110,1a. .Sono. con~eriti i segu·enti ~n.c~_icl1i : 9i p.ato10g1a c h1rurg·1ca al prof. Z11rr1a C:r1ova111nri a Ca ta11ia; di igiene a l prof. C asteil li -~gostino a Ca-· g-ìiari; d ell 1i.nsegna 1ncnto <lell'ig·1ene a l pro f. Or~i Giovanni e della di't'eziione del] 'Is tituto d'ig·ie11ea al prof. Pane Dotnenico a Napoli; di c1·i ni1Ca chirurgica al prof. Ro11cali D em e trio a Pado,ra. Son-0 noininati i dottori : \ 7 ig·i F erruccio , assistente di fisiologia a Bolog n•a; Pt1s i11ieih Giorgio, aiuto di cl.inioa ostetrico-g-inecolog·ica, S alag·er Luigi', aiuto di fis.iologia e Diana Antonio, assistente di oculistica a Cag··liari; Mic·e1i V:i n cenzo, assiste11te di clinica cèir11rg ica, e Cucinotti Gaetano, assis.te11te a.1 m edicina l egal e a J\f.essi11a; Tesauro Giuseppe , ass1st€nte di fi s iol og1i1a e 1\1archetti Filippo, assis.tei1te d 'is tol.og-ia e fìs1iologi1a generale a Napoli ; S accl1etto Italo, a iuto di pa:tologia g·enerale a Padova ; Piersaint.i, Alberto, assistente di cl1imi0a c-hirurg·ica e Pupil1~ Giulio, aiuto ai farn1acologia e niateria medica a Parma; l\ifaffei G. B .. assistente di medicina l€g-a1e a Pavia; Pliui Pie tro, as~.i s tente volontari.o di pat'0log·ia me dica a J>.i sn; Spaàoli11i Ig-i no , ai 11to cli fisiologia a Firenze. 1

delle Fe1Tovie dello Stato. . È s ta to bandit~ il concorso per 33 p osti dii Ul<~­

cllrC'o. rlelle Ferrov1·e dello · Sta1t:o per i seguenti r ep arti : Frugarolo, ~~110,,a I, Gen<.}Va IX, 1,1r ea T (per ques ti r eparti Ja domanda deve 1rivolo·ers i all'Uffi~o saniitario _di Torino) ; StrardeLL'l, vice;1za I, Vicenza II, \l~{:enza III (p er qt1es ti r eparti la. ~o~nda deve ri\1olgersi all 'Uffiioio saniltario M!la no~ ; Pra ~o ~I (4t d.on1anda de\ :e 1'"'Ì.v olgers _. iall uffic10 s~n1tar10 <11 ..Fu<:nze) ; Fo1'ig110 I, F o 1'1g1~0 III, b'.<>l1gno I V, Fros111one I, Porto R eeau a tn , T erram n.a T, Tr~vi (p er questi reparti l a do111anda de·v e rivolger s i all'Uffi cio s anitaiPio di Ron1a) ; Barl etta III, Bri·11<lis i I Calciano I Eboli I Eboli III, Lucera, lVIe1itò di' Porto Salv~ I e lI ' l\1ineryino l\1~rge . I, Mo11tag· uto Panni, Niapoli Napoli II_I, Pizzo l (per q11esti reparti l a doma11c~a d<:ve r·tvolgrer si a~ll'Uf.ficio sanitari.o _di N<Cllpol i); Com1~0 Il, ~irgent1 I, Marsal a , Modica II, (per q u est1 reparti la donianda d~ve ri vo~ o-er s i a.1l'UffiC'io sanitario d1 Napold) . t=> L e tlon1a11de s11 carta d a bollo da L. 2 d evono essere presentate e nlt:ro il 30 a prile c . n1. Doc111u1ei1ti ri<'hiesti : atto di tlascita; c-ertificato dli cittadina 11za italiana rilasci1ato dal C-01n1Une 1dii residenza ; ;Certificato p e1ia:l e e certificato di buotlla condotta con d aik'l a nteriore a l 1 ° fel)braio 1 920 , dic hia razione in carta da bollo cli L. 2 coi1 l~ ctuale 11 concorrente, c he già non \ ri dimori, si imp~ni, se .n omi nato, a tras ferirsi s tabilm1 e nte, entro due mesi d a11a· ri0e\ rt1ta comuu·i cazione (li 11omina, n ella se-de 1d el r eparto·; diploma di l attrea i 11 m e(li.c in a ; ti to~ i.

c\t

1

l:

.

Ope1·a Nazionale per la protezione ed assistenza • degli invalidi della guerra .

ALBO D'ORO. Al dott. Mancini Fra11cescò cla Fol·i guo (S1)0leto), t enentie ·m ediJCo 1° reparto cl'as3alto è s ta.ta concessa la ?nedaglia d 1 arge11 to con ila· .segt1ente inotivazione: « Collocato il j)OSto cli n1Jedicazio11.e a immediato co11tatto con i comba ttenti. usci ,.a coraggiosamente dalla liuea per rincorare e n1edicare i feciti più g·ravi ». - lVIalga Zugna , 23 t11aggio 1918.

Il (lott. C11cti Riccar clo da 1\1ila110 è s ba·to

110-

1111inato caViali~re nell'<')rdi11 e della Corona d'Ita lia p er s p ec.ial1i benemeir enze a.c qttist ate àt11-n11te l a g·1rerra. G.ià prima il dotrt:. C11rti avie~Ja rice\"ttto la decor azione della Croce di gtterra. 1

1

'

·r1 dott. Alfredo D'Aniello, di Vie tri s ul Mare, capi.tan10 medico, è insigmito della. croce di cavialiere della Corona d'Italia per speci ali b.enem€re nze acqttistta:te in dJp·e11de11za della g11e:rra r9r5r918. Il d1otit. E11ric.o Rossi di Vige ntiuo, è stato i.11!'i.g ni.to da.l mi1n1·stro cleg·li interni clella .m edagl~ia di bronzo ial ·va1or .civile ·p er il s u.o coraggio 11€1 clisairrrnane c1€l la irivoltella un indi vidtto che vo1€va 1an1mazzare la propria moglie .

L'Opera · n azion,a le , a llo scopo d'iucoraggiare gli studi per il perfre zion a1nento deg·Ji appairecch i di protesi, ap11e un pùbblico concors o a pre1nio p er una tnonog·ra fia &u•l segttente tema : « Sto11a d e!la evol11zione della protesi e· cl escrizione de i fìtincipali si s temi, con speciale rig.t1ardo alla ci11eprotes i ». Non l compJ1esa in quest o tema )a c.lescriziiane degli a1ppareachi cli. protes,i bt1ccal e . Il premio consisterà in una g·ra11de i11e<laglia Ll'oro, c1e1l valore di lire i1iille, e sarà asseg1ia.to n.1 1' aititore della 111ouog rafia c-J1e sarà g·iudicata la mig.li1ore dalla C onimissio ne perrnatie iite del! a protesi, is tit11ita presso l 'Opera n aziona le. L a n1onografia premiata &1.rà stan1p.a ta a ct1ra e d in sp ese dell'Opera naziona·i e, la qttal•e ne r.in11a rrà proprietaria. I.l ter·n1ine utiile per la. p11esentazione della m o111o grafia scade alle ·ore 17 del :=,o ap rile 1 921. La monografia de\ne essere prese11tata dattilografata e pttò essere corr<:data da disegruii e da :fì<Yure illttstriative . Essa no11 potrà p ortare· ~a fifma dell'a utore, ma sarà contrassegna~'l da tttl mot_to il quale $arà riprocl<Ytt? i~ ?-ll fog lio, j11s ieme col cognome,. nom e JJ11d1r1zzo ~·eùl'auto­ r e ed il dietto foglio ' 1ierra co11segnato 1n bt1sta ch.'i 11sa ins ieme col l a t11onog·ra fia. I concorrenti ·11011 vinieiitori ùel co11cor so a,·ra11110 diritto ~ Il a restit11zio11e d el n1anoscritto.

,ro

,


I_.\:'\. o X\:\' I I, p·,,sc. 101

11. POJ ,ICLI N lCO

l~\~'flJ

~ (: 01110). -

.\I 25 <1pr~]~ CU111(.l otta ]JO-

\ t:r1; I~ 5.c;no, ol•tr~ 1,. 500 J)Cr b1c1cletta e le ind e nuità caro-YiYeri.

(1J 11co11t1). Ospedali' .c.;. (·a,a. Cer· <'<.1si assiste11te 111 ecl i c~-~h irt1rg·? l1. 200 111eus ili, ,·1tto e ca111era .,gratt11t1 n e ll' 111~eruo clell' Ospe<ltllc. ( n1 ~der110 co~1 gahi11etto 111icro··])a•t terjo]ogiJ ,OHF.'I'o

co, i111p1à11to racl1ogra:fico) . .\..;s 11111ere ser,·izio pri1uo pross.i1110 1u ,g-lio. - RÌ\'D1l<rersi al clire-t.:""> ture. (. l scv/i l'ic"CllO). - ,\1 2.) a ])rile 1)ri111 a co11clotta; IJ. 8noo lorde; I J. 500 ])er :..iff. sau., i11de111nità c. Y. 111 f,. I .:!oo, inclennitù :\fONTJ•:PR1\ .. l>OXE

(li IJ. 2000 ])Cr ;ea·va11cat.nra. · :\fURLO ( ..Sit•11a). I~. 5000; I~. 2000

- T>11e C'O th.lotte resicle11zi.ali; J)Cr 11nclcn11ità 111ez~i trasporto; i1Hlcnu1tà c. , .. ; otto trie11i1i t1·~1 Ycntesin10 · 't1 l'n1f. ·sa11. I"'. 400. '

l)ozz v o1.1 (1\'apoli). - Concl<.>Lha: T,. 6000 e i11<ÌL·11uità caro-,·i,·eri. Se;"' cl. or ..: 12 c1e1 30 apr11e. PRALB!y!.."0

(Bre.»cia) . -

cni 1500 J)OYCr·i.

l'hitt~tlra

l 'o11clotta . . \b. 3188 c1i 25 aprile . Ca1)ito1ato 1

r: oncorclato . •

Sov rc1 Lr.~ (s· ieHtl). - · l) ne co11clotte reside11zial i; I"'. 5000 e 1.re tri1c1111i clel ve,11tesi1110; lire 2000 1)er 111ezz.i <l i. trasporto ; -ci11<1ennità c . ., .. Srnd . 15 1nag·. Rtà Ji111ite 35 a•1111i. \

Djffide e boicottaggi. 1

1

.

1

Per il personale femminile di assistenza immediata e sua preparazione.

L' _\.s-.;ociazio11e i.t<1 li a1i.:1 dei !li rettori cl 'os1)edalc, lì:el s no cong·resso di 1'riestc, ottobre i919, richi.au1a11dosi a st1oi precedenti ordini clel giorno, ap1)r,0Ya.ti 11ei congressi cli Bologna e di Berga.111-0; tenuto co.:1to ch,e d al Go\rern.o ,~eni va riecentcn1e ute n cJminata u11a Co1111nissi-011e, i·11caricata cli stt1cli·are le .condiz.io11i c1ell'·a1ssi.c;te11za :i1111neclinta neg-li ospedali d'Italia e di fo1;n111lare l e J)ropo-ste di riforn1a per migliorare tale seryizio; n1e11tre non può a .n1e110 di ri 1.e,·.are cl1e s11 airgon1e11to os1)eda1iero di tant•a in1portanza, sarebbe stato opportuno ch e i di.rettori c.l'os1)ec1.ale, a:nzi1Chè cl~ u111 s olo 111e111bro ne lla Co1111 m-ission•e, fossero stati più lairg·a111ente rappresen,t ati; 1Jnteso ch1e la 1nag~.iora11za ~lella Com111iiSsioue pro1)one che J.e scuole per i ufer111i.e re e l 'as~:iste11za in1n1!ediata s ia.110 in Itali.a org·anizzate esattan1e11te su.l 1nodel lo di 1q11ell!e ingl esi , mentre t1Jt1ia 1niuora11Za della 1Co1111nissione ~o."i.tie11e g1-t1sta1n1'enle che tale ord1na111ento Yada crnodific.ato in rapporto colle norrn'e e <:olle esi1geuze <leg-1.i .attu.a1li orcl i11.a1nenti dei mostri ospedali, in ma11iera. da 11011 sottrarre il ser,·izio clell 'assis tenza 1mmediata alla .a utorità <le11e direzioni sani.tariie e delle amn1iJ1istnaziou·i, f.a \ oti : ro Che jn og-11i ospedale oa.polt1ogo di pro\.·incia si.a istituita una speciale scuoLa-c,011 vittu per l 'istr11z.io1ne .e la preparazione d1el person.a le destiru:uto alla .i mn1ediata assi:->te11z.a clegli i1tfcr111i, .co1ì. a1)posito 1)ersona:le i111segna11te osp]ta•• i1ero; 2° Clt~ tale as:-;iste1!1za sia affid1art:~t esci u~i ,·a111 ente ·a personale fem·m i ndle recltttato i•n <'tasse di istn11.ione e {li ecl11cazione superiore a r111cllo 1

no,·c <lifficle (ag·g-il1 ng1ere) : Barlassina (l\iloni',a) , Isol a S . ..\11tonj o (_\lessanclria), Castel l

4" l'hc del Co11~ig·lju ~ 111Jr~11 10 tli sa11it~t f<l('c i.t par~e u 110 clei direttori cl'OSJ)Ma1e; 5° Cl1e l) ~ r iutto qt1auto rjguarùa ]~1 tecnil·a os1)edaliie1ia, t:i11to 11eco111on10 .ch e 1l'j.11n-eo·ncr~ 1 11' . ~ b e~ osp2clal1t! ~ebba110 es~ere ailla c111)e11clenza clc:l cl1rcttor.e n1ecl1c~, chè le loro J)fOipO~te ~up:li :1rgon1ent1 suddett1 clebba·11 0 se111pre esse.re tnasmesse all'antorità superiore i)er il tr.an1ite esclusi\·o clel .direttore 111.e<lico · 6° ('11.e il direttore J11 .c.1ico 1)re:-;.ie<la cli diritto a tutte le comn1issioni tocuiche gi11cl icatrici clt.>i concorsi ai l)OSti cli sa.nitari ospitalieri ; ;° C'l1e d e:lù~ Co1nmissio~1i l ec11ic11c J)er la 110111 iu.a <.li direttore 111eclico faccia sen1pr.e parte 1111 c:1rettore effett,i ,.o cli ospec11le 111ag·?;iore; 8° Cl1e 11 direttore do1)0 1111 l)Ì ennio cli 1)rO\ a abbi.a· la n-0n1i11,a .a v.ita; 9° c:hle g·li sia f~rtta t1na posizione fi llanhi.ari·t e cli ])ension,e ta1e da co11seutirgli l 'i 11rli pendenz'\ ccoao111ica , t e.1111.to ca lcolo della n1 a 11 ca11z.-a cli ogni alti-o pro·vento p.1··ofessio11ale. .

cl'. \] ::1110 ( nol0?,"11.a ).

1

1

R e·vocL1 cli diffi.cle : Alta v·illa 1\!Ionferrato (~t\les­ :.; 111clria), Buronzo (NoYara) , Confie,11za (Pa,·ia). 1

I.W:EDIOINA

SOCIALE.

rer l'assistenza ospedaliera. Sulla necessità di una legge statale che coordini l'assistenza ospitaliera.

1

Il Cougresso ·clei diirettori d'ospedale, raidt1uatosi <l rl'rl te l 1 6 ottobre 1919, fece \ 7•0ti Che Ve11g,(\ lor111ttlata per 1'assiste-uza ospedahiera t1 na l·egge ..;u 1 ti po cli q11e11ia l">er i n1anic-0mi. I pu.uti J)ri noipali .che do,rrebbero essere stabiliti ìu detta leg·ge, per c1ttJan·t o riflette la part·e 1 ig·11arda11te i (lirettori iCl 'o peclale, sono: 1 ° Ch ~ tutti g-li OSJ)edn1i <lehbono esser,e diretti tla u 11 cli rettore m ecli<'o , i t qtta1e negli ospetl,11 i ~ll tlisotto cl ei 200 letti, l)Otra essere an.cl1e 11 :10 dei pri111ari cur.a nti, })U•r chè abbia i requi~ili neces..;ari; 1110ntre negli os1)ediali cli n1aggior i11q>orl·1 11 11 11 dirL"tlore 111l'rlico, l1()l1Ji1·1ato i11 ~-.:­ g u i to a pul)b lico c:on>eorso, tln 1 c1 tta1e si ri~hie­ l l·u10 titoli <lci ·1)~iale i)r parazione t ecnica , <lo,·rà e~clu"'i'·~1111entc esercitare l a direzio11e 1necli. . . . ca nt:'l ~uo1 ,·art ra1111; 2° Che il (lir ttore n1 e1licn intcr\·e nga cli di1·itto tlll ardn 11n111.e clt:i l'o11~ig·lj <1'nn1.111ini~tra­ zio11e l'Oll ,·ot.o C()n"nlti,·o ; J 0 l ' b -. i c.li1~ttor i di 0~1)\.(l.tle elci ~apilnug·hi di }lfO\incia ~i,tno cli <liritto {'hia1111nti n far pnrt.~ di.: i l'o11 -.. i~li . . 111it.u i pro\ i11ciali;

~1 t.tu.a1e;

.1° Che tali scnole-couvitto 'lbbi.ano SC(le 111 lo('ali espressa111ente co~trnitj ed arredati, forniti cioè cli tutti qHci 8er,•izi che colicorrono a far ragg-i11·11gerc quel graclo cli eclucazio111e igie-ni ~'l. e 1110rale, cli cui l 'inferrn1,iera de,·e <lare e~ttnp10 11ell ',1cle1upi1uento del proprio ufficio ; 4° Che acl ogni sc11ol'l-c011,·itto t>resieda 1111:1 cli rettrice for11it1 :li ist1 nzione e (li qttalitù a111>1nli iucli~peusabili a. tale uffic io e ])Osta alle <lirette cliJJenclenze del direttore 111e.{lico .c1~11 'osJ~<·: cl,1lc, il c1ualc della ~cuoln coni~ (11 t1ttt1 .1 ~cr\· tz1 i11ter11i cle.ll'ospednle, de,·e n\·ere 1::-i gt11cla <:la re-..pon-..:ihililn. f,a clire:ttril'e, <.' o,1<linv:tt:t cla ap-


,

SEZIO:'-lg PR ATICA

l 'O~Jtu l) l' f SU l l :lle, cl \"rà ~ale 111 cni le allie,·e

fllJ!/.ÌUlll

ll i

is1)eltrice n1el I-e

elTetln a110 il loro tirocinio

pratico; 5) Cli·,: i corsi t Lori<'i· pr~ttici , ù 'i11seg11an1e11to tl cbb.a.no durare a1:tnei110 11.11 bie1111io ,e c11e per conseguire gr.adi g·erarcl1ici superiori, si clovra11no ~empre lare ult eriori corsi <°P't s tnclio e ltn 1tlt.criore i)eriodo :a1111·eno a11111ta le cli eser ci zio i)rati co ; 6° Cl1e sol a1ne11t e clii ri i)or.ta il (l i l)l•on1a l)tOfcssiona1e ril.as.cia t o cla tali s011-0lie, l)Ossa esercitare la i)rofession e <li 111fern1i e1~a . Sulle condizioni finanziarie degli Istituti ospitalieri. Il \- C o n6res:o clei tlirettori d'ospedale, te-1111· to:-;i iu Tri este dal 6 al 9 ottobre 1919, richian1a1lclosi a , ·ot i e~preB.-"i 111 cli sc us~ion i cli precede.ut i co11gressi, consi{terat e le conc1izion i eco110i1uiche se111pre I)Ìtl gt~Yi n el le qltali ,.t?r~~.1 11 0 le a 1TlJ111i111:--t1azioni ospedaliere ed i con1l1ni, fa ,·oti ch e , a i >or re r:iu1edio acl uno .~ tat-0 elci è O Sl: \.J1e pttù <111cb1E faci1me.nte cleter111i na re un.a lin1itazione e forse 11 na ·ospe11s io11 e d el le fu nzion1 degli OS]Jetlal 1, :--ia110 istitt1ite a l più. 1)resto le casse cli af'sicurazione contro le tnal::ttti e , claJl e q1ta1i possano gli uspeda1 i .tra·r re i n ecessari 111 ezzi per 1111g·1ior :lre ]e orµ:aiii:tzazioni ecl i seryizi , che in111rorog~tbil111 e!1tc recla 111 ano da tem1Jo ltua razionale si~ te111 nziune e t r.as for111azione.

NOTIZIE DIVERSE. Congresso italiano di dermatologia e sifilog1·afia. l ~a

Società italiana di der111atologia e sitilog·r.af1 a ha clelib e:riat o 111e ll 't1lti111a sua r i1111iD!ne cl·i partecipare t1ffi.cialn1e11tc a ll<:: o,11oranze al chiariss11no prof. D. :\fajoccb-1, che, rimandate. · a ,ca11sa della g11erra, sarauno ce lehrate iii Bologna il 6 d el pro:-;s11no giug11-0. l~~ :;en1brato oppo1t1:u110 -alla p resi1Clenza i 11tc r1) rete clell'ltnani.me sentimento dei soci - cl1 e a llare n1aggi,o re sole11nità .a ta.le a\·yeni1nento, c0111ciùesse co.:.1 le feste giubilari i 'annuale co11g·resso clella S.ociet à, il qt1ale i)erta11to r esta s tabilito p er i giorni 5 e 7 dcl gi11gno 1920. Si i)regan·o i s oci i q11ali ,·olessero f~re con111nicazi.onj, d 'in\'iarne il tito1o con un b reve rias~ n u to dielle con cl t1sj o11i al segretari o della Soc ietà , dott. Vi ncenzo ~'.fonte. ano, \.·ia Campo M arzio 69, R on1a (20) , no11 più tardi daJ ro 111ag-

]). , .. , no11 .co11sentenclo ]a ristrettezza del t em1Jo e le co11clizioni i n ctli Yers,a n·ell 'attttale mo1n e11to 1'i n(ltistri a tlpogr a li ca in Ro111a c1i sor1)assa r e qt1e~to li111itc. Si fa l)ttre ,.i Yi ssi 111a preghiera cli couseguare lll'l p1ù ])r e,··e ten1po pos~ibi1 e al la segret er.!n della Società 11 n1anoscritto d elle,c.on111nic azio11i fat te. Prossi n1.a111entc sara11no i n\·i ati a ciasc1111 socio 1'ordi11c <lcl p;1or110 c<l il progran11na clell a r itt• 11 ione. Per l'assicurazione contro l'invalidità e la vecchiaia.

T(a Gazzetta Ufficial e pltbblica lt11 R . J)., 11u111ero 245 , cl1e a1pp1·o"·a n 11 Regola ni e·n·to per l a csecnzi o11e clel 1). I ,. 21 ~pril.e 1919 p er 1 assic111

1

r~tzi oue

ohbliga tori :i: ron tr·:l la i11,·:il iclità e la

l'li i ai a . ' r'ale Reg·ola111(·uto ro11 ~ la cli

J :J

YCC-

titoli, cli cui il

473

~'. C<? u-lieu~ ] ~ tab<~·1.le llei :->a la~·i n11et.li, e lli s1)osiz10111 spe~1al1 ·per 1 Ta,Tcrator1 clella t erra· e a l cnpo 5° r1gttiarda i period.i di 111nlattti:a con1ptttar~i t1ti1 i iper la p e 11sione . Il .t~tolo c011t empla la pre\·e.nzione 1e la cura cl<: 1la i11val 1d1tà, i1l 6° ]e i11 scrizio11i· e i ,·ersam~n ti ia-c~ltaiti,·i ecl il 7° le 11or1ne per l~ 11qui{lazio11e E::.l 11 paga111e11to tlellè p e nsio ni. . Il t~ tol.o 8tJ r.ig·~arc1a l e org•Rniz~azioni pror~s­ s·1.011al1 d1 c1ator1 cl1 ]a,roro e <li <tS'>Ìcttrati il 1 00 ile Con1m.i ssioni arbitrali e il 12° la yicril ~n ?:a e le 1

eia'

.s".

1

r.ie11ali tà. :, Si tratta. qui11di (lì t1n r Egola.111 ento y.e ran1eu,te co~111ple~so e cl:e ~ i .1)11.ò ~lire co1npleto 1)oiicl1~ co1 suoi 2 c4 art1col1 cli ~ ClJ)l~n(l t11tta ,]a ,.a~ta n1at ria. cl1e Itt ogg·ètto. ;:Ii u 11a legg·e p:itlsta111e ntt cl.as81fì1cata fra 1e })l ll 011port1111e per J 'a!-' setto del la n1orl1l'tna societ~~. ])a l 1a relazion e ~n 11 'azie nd a fle l eh i nino d·i Stato s i appre11cle cl1~ · ~al~ ai'.ie ncla è nn ~ d e•lle p~- , che c l1c co~tano ]11n1t.a,ta·m ente 1e re11dono asBa1. N·eblo scorso an110, co1nplessivament e :l'e n trata 1

1

<iscese a

lire 5.931.274,56 . Di detta som nia lire 5 .906. 773,28 rrapprese11t·ano jl prodotto 1orl10 cl~ll1a :rend:i t a e l ire 21.501,28 i p ro·ve nti ac0esso ri 1

c11 ve.rs1.

L a spesa ftt accertata ~ 11 lire

j. 2..18.614J9r .

Onoranze al prof. Campana.

l >er. iniz.i~t~va 9e1 « !)ic~ol o ospec.1-ale cl1ei tubercolosi sett1c1 )) e s ta~ 111a11g·t1rata una 1apicle Sl1l.1a t 0imba del co1np1.a11to Jlrof. Robe-rto Cam1)u11a, cl1e 11a do11alo a·l l 'Opera P-ia butto il Rtto 11artrimo11i-0 . . 11 prefetto di Ron1a era r a pprese11tato clal'ay' ocaito cav . \ 1 i11ce11zo Sarno, la Cli11ica c.l ern10sifi l1o patilc.a ·d al prof. t~ar.lbaJdi, .1 10rdi11e ide i m ecli1ci clal clott. Ball e.riJn~,.i 1 i\1[11nicipio cli 1~eramo , i) a tria clel Cattnpa11a, dall 'a, ·v. lVf 11zio l\I 11zi e 1 t Dept1tazi0ne provin<'ia le di 1'era m o c1ia.l c;Ya1i er Berardo Cer11l1li. 11 dott . }\.lbini , co111e 1..'01nn1i ssa riio d·~11J'Op ern l~ia, J1a ri \'Olto "Ì] saluto riivere11te a lla 111e1norin cl f l prof. C ampa 11a, che h a lasciato tracce lnn1il iOSe per la scienz.:i e p er la be11efi ce11za . Il prof. (~ari balc.li, i)er incarico d e.l prof . l)ncr e)·, ch e ora clirig·e l a Clinica 1c1.ern1-0sifìlo1)ati<'n, ha tra ttegg-iata l a fi gnr a d el lo scie:zia t o e clel fil antropo. Nel giornalismo medico. Si è irùzia ta la. p11hbl-icazio11e d i llll << ' \71e11er ... \.r1cl1i,· filr ,jn1nere ~fed•i?.in », dirett o dal [)rofess·ori W. F al!ta 1e I( . F . vVe11ckebncl1, .ec1ito da11n

C.'asa Urbau e SchYrarze11berg· cli Vje,11 11a e J3erlino. · La pnblJlica zio11e è ap eri oclica. E ss.a è cl estipata . ad accog·liere co11tribl1t.i no11 sol1tanto cli11ici, 111a a11cl1 e sp '= rin1cn1tali, i)urch -. (.·011 dire tta attiinenza a lla clinica, pro\.·eni c 11ti cla t11tti i paesi a11stro-11ug·iarici . J promotori 11011 si so no .1asciati scor ag·g·iarc cl1all e difficoltà el ci te111pi. Essi f;0 110 con,· i 111. i ch e il 11n0Yo regi111e di libertà cl1e \•iie11e in sta.11r a.ndosi 111 n1olti pruesi, del)ha far se11tire la sna azio11e ben efica 11cl C'a1111)0 rlegli stud1 e che H11 la rg10 po!-ito s arà f~t~o n11chc all a 111e(lic in a , ~ 1J l 11efi zio 1l ell 11 n1 run1 ta . -Il pri1110 fascicolo ri s ttlta . <li. o ltre ::!OO .t a,·olc, <.: correclatr) cli 8 t a\·ol·e e ci s1 presenta 111 11na n1 ag·nifica , ·est e lipogr aficn. 1

1

1


1i

I

lT. POt.rCLIN l CO

Rassegna della stampa medica.

I'aris Jl éd .1 21 leb. 'fnrcoIRE : Emeralopia epide-

1nrica. - RoUGET : _t\dere11ze del velo paltartino .al f<!ri11ge consectt.tive a ll'amigdalectomia o alJ 'ade1101clectomia. JJerl. KLi1i. J-f'oc l1 ens., 23 feb . BEU~1ER e JSEKE: Il ricambio .creatlinico-creatininico n el mixede111a . - MosLER: Infi11e11za dei processi fe bbrili sul blocco oardiiaco. ?i l ii,nc li. P.'lediz. 11i och e11s., 20 feb. KONIGF.R: I~a terapia ci.nter1n~ttei1te con gli a·ntipi:!1etici . Bull. ]ohns 1-Iop. 1-Iosp., gen. BRADY: Il destino dei batt·e ri introdotti 11elle ·vie aeree s uperiori. - Mie CALLUM e a: Ostr t1zione pi lorica e teitania gastrioa . l?rit . .~1ed. ] 01tr1i., 2 ieb . ,")J\'.rITii: At001ia ie prol asso dell'intestino crasso . -- SPENCER : I tumori. irel campo de1l'ostetrici1a . - Mc CARRISON : La dieta .deficie nte studiata .nel1e scim1111Ì1e . - WYNN : Viaccinopro:fi1lassi dell'dnfiuenza. JJ ed. R ecord., 10 gen . DINNAN : E lioterapia rcl~el­ la tubercolosi. 1Vew York l\tI ed. ] ourri., 17 g·e11 . MASSARK : L egatura dell'ia. i liaca inte r11a n elle operazio™Pi gi11ecologi ch e. - I~ANPS J\t.I\ NN : 1\ fliezioni rettali in rapporto a lla diiagnos.i. ]our11a/ ! l 111eric. !\led . ..r1ssoc.; 31 gen . D ocK: I.,e te11cle1nze so.ci1a11i i11 111ecliciua. - CLovrs e l\1ILLS : Effetti della febbr e it~foicle e dei ' 'accinii tifoidei stilla t11be rcolosii po1monalie. 7 feb . HoUSE : Encefalite l etargica epid,em.ti'ca. RARE : I~ 'ci.nseg11a1nelllto de lla t erapia. Zeitsc hr. f. 1 itbe rk., Ieb. J ClTOI{ : Le psic;o11et1rosi tubercolari. Pediatria, 15 feb. DE STEF.\~o: Psettdo-paraqrisi cli Turrot. · Riforrna i\lled. , 7 feb. l\1AR:\GI,1ANO: L'influenza e le malattie da i nfltten i;a . - \ ' ERROTii: Purp11ra 01nularis t etlen g ictodles. Gazz . d . Osp. e d. Cli·1i., 1 2 feb . GAT,MOZZI: En1bolia tron1botica de11 'ia1rteria n1esentenca ~ttp e ­ ri or~ 00111e esi•t o di F. teno. i 1ni tira] ica . 1

..

0

1

r.l 1i11 . di 1vl~<tic . 1iav . e colo·n ., gen. ··feb. SAI.OTTl:

l\Ialiaria

e 11eosal\ra rsa11. c;.az . d. I-I op., 17 e 19 feb. 1-1AUCE: Il 111ale di Potl1 ctell'adt1lto. - 21 Icb. GARDNER: L'osrtrttzion c cl11ode1ia.]e cronica . Pediatria, 1 teb. CozzOLI ~O: E tdopaitoge11esi del- . la pertosse. Edinb. Med. ] oitrri., fieb. GRAIIAl\I BROY\'N: I peritono del si1npad:ico e tossiiemia irn.testinale . Paris M éd. , 14 feb. MINET e LEGRAND: I-1 'infl11enza ic:ard~aca.. Giornale di Clin. 1Vled., feb. NERI: Riflessi. paiadossali da a 11ton1atismo midollare. - RAVE~­ NA : Let1cen1iia ia cuta. Berli1ier J{li·1i. ~Voc 1ietis., 16 feb. ROSEN'1'HAJ4 e ZUM: Proprie tà cbe moterapich e del picrato d 'aanmon1o. ·- R oTHs'tEIN : La ritenzlio11e di cloruro sodico. l'tiunc li . ,~Iediz . 1·ll oc1ie1is ., 13 feb. AssMANN: I oa1nbiam':inti d!elle ombre ~11iari 11ellc cardiopatie. - 1~1c1ry: R oe11 tge11tcrapi a del ca•l'Let·o orale. f 01(,r·1ia/. Ant eric . j\Jedi c. flssoc., 24 gen. BASTEDO: Ll t rattamènto dei1la èoliie 1n11cosa. - I-IEss e UNGER : Virt:amina grasso f;Olttbi·lre e .rachitis1110 . Brit1s li l\ied. J ourn., 14 feb. HART: 1'rattame11to tClci diStord<i11i 11!ervosi f11nzii10na1i. - \ 7 11.V.\ NnRÉ: Ra dioter api,a dei tumori n1alignu. I<i-v. Patol. 11 e r '11. e 111e1it . , 9 feb. I~oTTI: E111ipleg-.ia p ala to· l'a ri11ge.a. - CAl\11:\: Et1 ologia d ell'ame11z,a. 1-l rin . Ostetr. e Gin ec. , mar. -apr. MIRTO: Fa lso travaglio n elle gra·vida11ze extra ...uterine a ter• m ine . Bull. Se. J\I ed., g en. FAMÀ: CJ1em otecnica cl ell e emopatie protoZ:iarite. Bull. Ac. A'léd. 10 fieb. RENAlTLT: Di,f tero renzion e di Sch·ick. I,a Presse Méd ., 18 f€b. NoBICOURT e PARAI" : L'aniergia tttbercoli11ita dttra nte 1la gravidan7~ . Gazz . d . Osp. e d. C li1i ., 5 feb. CF.RRANO: 1~ifo addomin.ai1e sim11la11te il tifo esa11t e1na:t-ico. 1

1

453 461

4-7

465 473

467 461

466 465

460 465

I 11flt1enza e bacillo di I)fei ff er . Intesitiuo : istologi·a . . . ìVl eidicinali : . ieo11servaz,io11e .i n vet ri colorati . . . ~1enopatt~a: infl11enza enti fibron1i 11te. . rt 111 . . . . . . • • . · • ì\1iidol1o spinale :. sint?n1i della sez~one l\I11scoli 11ormal1 e 1n dege11eraz1one g·rassa : ricerche . . . . . . . . Nefroptosi : moclifirnzioni·ia] metodo cttr ativo Rttggi . . . . . . . . . Poliomelite acuita s.ull 'ad11lrto . . . Traun1i cefalici : ari flessia t endinea .... • 1'umore det plesso coroideo : asportazione Llel \re11tricolo lateral e clel cervello . . · · Uabai na in terapia cardi-aca . Vaccinazione a t1tipertosf'ica . VaJCcino jen11erian o disseccato : . . Vertigi•ne galvani.ca : P.erlurbaz.1011e n elle lesio11 i del f-'11TIJ>'lt1co cer,·1cale 1

,

t Q.!O -

1

Indice alfabetico per materie.

. \ ceto1111ria nel l '1iil1fl n enza . . . Pag. .\ntipirina: azione s 11lla oeJ.l11la ep1a· tì ca. . . . . . . . . . . » Aorta: diag11osi cli11ica del1ea1tera7:io11i » · :\ria caldq in terapi.a » _\.ssiste'iz.a ospcda.liera : pc-r 1' - . >) Casistica : le r arità della - . . . )) Cl oronarcosi e fun zio ne sttrren:ale . . >) Con11n ozìo11·ei cerebrale: segn·i ol1hie'tit:i- Yi cli le ione organica . . . . . Cro11aca cl el mo\Ti1nent.o professio11ale . J)issenleria : batteriologia e a na tomi a ;T • )) pat o .o,g1ca . . . . . . . » Dolore di denti : prescrizione . . . )) 1~1ioterapia 11e11a tt1be.rcolosi pol 1no11are )) I:111icra11ia : tratta1ne11to . . . . J~1npien1i : a spi1·azio11e e drt=>n·nggio co11ti 11ni . . . . . . . E 11cefalite letarg·ica: clinica . . . I~ncef.alitc letargica a fon11a cli parnlisi nlter11a tiJ)O ì\Iillar(l- (~nl1l er 1·o~i11ofilin plenri cn .... Roma,

cb 1nino-re~siste11te

Stab. Poligr i\ mm Guerra.

T~.

))

462

»

463

J)

461

,, ))

459 458

)}

451

)) 465

Pozzi, ed. resi> .


Anno XXVII -

Roma, 26 aprile 1920

Fase. 17.

I

----~-

..

fondato dai professori:

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE

SEZION'E PRATICA

VITTORIO ASCOLI

REDATTORE CAPO: PROF.

SOMMARIO .

LC?zioni: ll'. Schupfer : Sovra un caso di mcdiastino-perioar-

rurgioo della nefrite. - Sterilizzazione e co nserva..zione elci cateteri molli Nélaton. - SEJ.\IBIOTICA : Sul valore se· n1eiologico delle altorazion:L d el liquido cefalo-rachiùiano nella sifilide r ecente o tar diva. - La r eazione di \Vasermann positiva all'infuori della s ifilide. - Influenza della malaria sulJa reazione di Wassermann. -1\IJ<;DI C'IXA SC' I E~TIFI O.~: Il v irus dcll'cu cefalite cpideruica.

dite sarron1atosa con pl eurite _destro. saC'<'n.ln para1nedhistinica. Lavori originali: G. Apolloni: L a litiasi pancreatica e il dia-

hcte zuor.:herino Note e contributi : l\I. Fa a n o : Manifestazioni rare n ella tiroide. Sunti e Rassegne: MEDICINA: Cesetti: La souuninistrazione periodica. e prolungata della digitale n ei tubercolotici polrnooari ipotesi. - 0,HIRURGIA : L 'accumularsi di acci-

Varia. Cenni bibliografici. . Nella vita professionale: Cronaca d el movimento professio·

denti spiacevoli nell'anestesia lombare. - l\IEDICINA.. LEnaLE: La prova della vita e:x:trauterina. Nuovi metodi di docjm.asia polmonare. Accademie e Società mediche : Società ! Jon11Jarda di scienze mediche e biologiche di l\1ilano. Appunti di medicina pratica: CABrBTIOA E TER.\.PIA : Possisil>jlità di lunga sopro.vYivenza con scarsa f11n?.iona1ità renale. - La congestioue ileopelvica. - Sul trattan1ento chi-

nale. Risposte a quesiti e a domande. Condotte e concorsi. Albo d'oro. Medicina sociale: P augloss: Econo11tia ccl ig·jcne. Notizie diverse. Indice alfabetico per materie.

Diritti di proprietà riservati, - È vietata la riproduzione di lavori pubblicati 1iel POLI CLI NICO e la p1ibbl i cazio11e di s11nti di essi senza citarne la font e,

·LEZIONI. I~.

lraita t1na cont em11ora11ea a ffezione r espiratoria, lauto che pr.esc ris~e clei Jnedicinali, ai c1u,al1 i l 111 aJato a ttribttisce l'effetto di aver proYocat a

I Sl' lTUTO DI CT. Tì'\ l l'A ~ [EDI C,\ DI VIRE :\'ZJt;

tilla a bboncliantissi1na l<.~nita . In <.lodieesi11 1a a~sai m eg·l io e l13!sciò

espettorazio11'e l1111co-p11r11g ionn'at a il pazi·e11tie sta, ,n il letto. D >()110 g11alch.e gior110 .ebbe però a. 111otare la co111parsa .dii lt1n m oles to affan110, teb e, pro,1ocato clapprinia soltanto tlagl.i sf.or zi, si rese ·1Jen pres t o fisso e costante , s ia cli gior.no; s ia , ·e soprat11tto, durante la no tte . 1·ane affanno ftt talora così :im po11ente cl.a tog·Li.erli il sonno , e cla ric11ri.·e dere l'tts o cl el l'oss ige110 . Coutemp.01~t.11E-an1ente e ra alttuentata 1a tosse, erl e ra n ,o con1par si 1€flen1i al 1·a f1acei1a , a.1le m a ni ie1d al dorso cl e.i piedii. A llora s i ritnis.e a l c::tto; 1na , s iccor.le 11011 1nig liorava affatto, i1 niecliico c t1raute pensò di ·i·11\1 i•arlo a lla 11ostra cli uica, dove e.ntrò il 24 gennaio . Nel d ecorso della 1nal attia il inalato 11on ebbe

cl i retto da l 1)ro f. Scfr u P FE!L

1

SOJlt'a 110 caso di 1nediast.ino-perica1·dite sarcomatosa C(Hl

pie urlte de.stira saccata pa1·an1edi;istinica

] ,ezio11e clinica de.l l)fOf.

F ERR UCCIO SCrlUPfER .

Storia c /,:i n·i ca : C ... I~ ... , cl 'a1111i 45 , 1nesso co1

111u~n.ale .

N ulla di n ot ey.o ]e nei precedentl. eredit a ri. A 15 anni s offerse tlti ,er·eSij PJ~'l a facci1a.le , p oi è stato s empr,e b ene. l~e.g:~ di aver sof-fe rt:o c1i sifili:<le e di ta.\'er abu sato r1i ' ' ino o di liquor~. La 1noglie è sana, e 11011 l1a 111ai abortito. Ha llU él bn n1l)iua sana. .Al primo 1del clice111b•:e tl. s . era tossicoloso ~ s i sentiva fa1cil111e11te st~11e-0 . Ciò n on osta11te co11tint1ò 11elle sttc pcct1pazio11i, sebh en1e di1 qt1e l t e111po es.se fossero pi\1 fa ticose 1clel s olilto . 11 p;ior110 4 dicen1bre doYette p er ò 1nettersi a. 11eltt-0, 111011 t a nto p €rcl1è i s1~.tlc1etti tlis tt1rbi fossero ~t11ne nrta ti, qUJaJ1to p e rC'bè er a comparso ross:ore ':ivo, t1tme fazio11e s1)iocata e clolore g ra \ a ti vo del,la faccia e ctEU coll o , d efini'ta (la c1ua.l c11110 eref'i p ela e da alit ri erzen1a. P!ar.e n o 11 a.b bia a \rttta f.ebl)1ie , tra1111-e al q11arto giorno cli 111al attia . Ft1 c:nr.alto clap pri111a con pe1tn~llat11re 1odog1icer.ic11 e , e<l j11 seg11ito co11. i111pacchi bor.ici. Uno dei sa11ita ri cl1e lo e.sa1niuò sei11bra abl)i·a ris·co111

.11otar.e modificazio ni qt1a 1itatriv.e o qt1antita1:~\"C dt'1Le t1ri11e, ·nè accusò mai carc1iopai11110 o (lolori t oracici, 11on e bbe •e n1ottic;i, n è e pis tass1, 11è n10· clificazioni de1ij.a voce , cl1e sarebbe cli,·en n.ita se111pl.ice1ue11te più ra11ca . No11 ebb e tttrbe <lii,~ fagi­ ch·~. i\ st10 clire l 'e.de111a d ella fa.c cia sar ebbe in questi ultimi g i orn i lllolto 1cl:imiu11ito, :iu c-011.t t'apposto acl uria più spiC'C'at a t11rg·e~<'e11 7..a t(lell e vene cl.el .col1~0, ed a llo s t ai)ilirs i di t1110 stato e0en1rutos o c1e1la p arete to rac ica ai1te1·ior e , cle.11o scr oto e cl el collo dei p~e di. All"e:same o bl)j etti-vo sci. 11:ota.: t101110 di s t a t11rn 1 1or111ale ie di nor1nale costj.t11zio.ne sc1l1ele1:ric~. N.ntrizion e b11 0 11n, f:n ng11·ifi0azioue a;l q ttanto scn-

ia

1

1

1


IL POLICLINICO

'

XXVII, FASC. 11]

(i.'\NNO /

dtnte. La cute tli colorito roseo palliùo allro\·e, del &i!:iterua circolatorio. Oltre agli eden1i già riè in,reoe li even1ente oi1anotica a lla faccia, alle cordati si nota una marcata turg·esc.e nza della ma11i ed ai piediJ n elle qt1ali reg·io11i esj.ste angiuguliare destra, che si rende a:ncor più promithe una ben m aniifesta 1mb-ibizione .~ maitosa. nente dtua11te la fase inspiratona, e 1'ectasia di 1 ~ide11ia assai spiccato si nc0ta anche sul col~o, una ,~ena superficiale che decorre J11ngo la pae; s u t11tta la parete tor~cica , ma specia lm,e:nte ra\1ertebrale destra. Il si~tema ven.o so è per il uelkt neg.ione sternale e p arast er n.a le s 11peri ore résto norn1ale. 1.1 polso è piccolo, f.aci.lmente con1e n1edia, O\'e la pressjone digita.le l ascia t1n'j m1)ressibile, ma di frequenza normale; al tattò i1on rjront•a assai profoncla ·e dttratura . si apprezzano differenze fra le due radciali, gli Vi è Illlicropoliadenia disse1ninata, 1na non presfigmogrammi relaJbivi dimostrruno 'Ìlnvece t1na 1 \ •ale11te iin alcuni d istretti p er rispetto ad ailtri. 1i1~ve dliminuzione di :ampiezza d oncla a oari-co clella radiale destra, co11 -;accenno al polso paraJl decubito prefenito è q11ello semiseduto, le tlosso derl l{ussma11l. altrt posizioni del tronco sono tutte possibili, 1na JI1al tollerate, perchè :aunie11ta:po la dispnea , · La sopradescritta zo.11a d'pttusrità toracica ande,ll a q t1al·e :.1 pazien:te soffre in cont~nuazione. teriore, spingendosi :in a1lto fino al giugulo, renNon ' 'i è affatto febbre . Il pazi~nte è in preda ad de impossibille l 'esplorauoi1e de)l 'aorta; ma111111 m o.lesto aff·ann·o ch e s i a.ccei1ttta ad ogni s forca110 i si·nto1ni dell:l)}i, 1 er, del Grocco e del Carzo a 11ch e n1i11i1no. La respirazione, assai rumud:ar.e1li. La stessa zona di ottusità rimpeilisce la rosa, q11:asi .sibilante, è a tipo nettamente addelimdtazione della fig~ra liinea~ .d el ouore a ·t1ec101ninale, e si compie n ella qttasi crunpleta im- stra ed in alto n e1la J:inea mediana, e nell:a re111obilità d el tor~1c-e , alla b ase <lel qutale sii essergione parasternale s1i1~is~ra . .Il c ontorno cardiaco l invece n ettamente 1lin11tab1le nel1a parte sotto' ai10 pos teriorn1ente 1'i.tn1ici riientramen:ti liinspistante della regioi1e laterale si11~stra 1e fino all'eratori, piìt mar.oorti i1t'-ila m età d-es.tra , Ja quale s tremo inieriore ester.no, che s1 fissa e.olla p er~i ,e sp and1e un po' meno di qttella sinistra. Coll a palpazione, oltre all 'appr:ezzamen1:? di . u~1'au- cussione riaggiata sotto la 6:' costola, a 12 cm. 111entata resistenza toraç1ca anter·1ore, s1 nleva dalla linea mediosterna le. L 'itto della pUi11ta notJJ c:he .i.l fre mito ' 'ocale tattile , normal,e :p er ll reè visibil,~ nè palpabile , qttal11_nque si~, i~ decus to, è 111\·ece d1mi1111ito iii t)orrispond.e n.z.a (le·l bito cl1e si fa prendere al paz.t1e nte. Glia e stél!to terzo ineclio della regione sternale ·e pa.r asternaaiecennato a lla presenza di un'ampia s0ilc~tt~ra le e pr:es~nta a l C'o~trario. U?- e\n.idente rinforzo a liv1e llo del 2° spazi0 ii1ter~stale, su1 11~1te su1l'en11torace p.ost er110ne st·n istro .e sul~a _fossa tra !'ott11sci.tà sopra<'4.ardiaca e quella .car~1 aca . oopraspinosa . destra . Colla perctl:ss.1.one s,1 ,risconQu.est't1ltin1a a 1li\ ello d·el la 3a costo1a atilìVa ~ tra che anteriormente a destra. 111 suono e forte6 cm. dalla linea e111iste rnale, etd a i o cm. a li111e11te obtttso i1ella regione sterna:le e parast ervello de1la 6" costola. I to ni. alla ~ttnta ed alla base sono cupi, deboli, .lontani~ ma. non a~oomp.a­ nale fino alla linea n1arnmillare; ma in basso, sugnati da s offi .n è da sf'!egament1. La pressio_n~ vabilo sopra alla ottt1sità e_pa1tica, esiste . ancl1~ in queste regiorui ttna striscia di s11ono più chiaro sail e massima è a destra mm. 110 , a s1n1stra d-ell 'altezza dii circa du e dita. l:)arimente ott11sa min. 115, qttella mi11ima ~ a destra mm. 92~ a s~nistra mm. 90. Ponendo i·l m al ato a sedere _l otè la regione ta sinistra de[·l o sterno fino alla l_itusità: a sinistra clello st erno non a.umeillta di al11ea parasterna.le , cosiC'chè ttn ampio cappucc-10 di ottusi,tà so,·ra.st rt a ll 'ottusità cardiaca, e q11et ezza nè di ampiezza. . sto cap1p uccio forma a livell o del 2° s_pa~io •Ì1atèr- ~ Il paziell;t~ non si_ l.a1ne,11ta dt alcuna tur?a a carico del s1st~ma d1gerente, che ~lllcJ:le ~11 esaoost ale si uliistro u11'amp~1J. i11cis11ra. I"a lt11.ea cl1e st:g·n:a il limite di ottt1s~tà neill 'emit?race destr~) in ~ obbietti,·o non pre~enta , ~tera~1~n~ dt qua~­ anteriore è .111clj 11arta cla.ll'a].t o verso 11 baisso, ecl c:L è i mportanza. La l~·lloa e . 111 ~tmi.t1 nor111 al1~ a l di là d·i essa esist e 1111'altra stris_cia cli ipofo- _ iJ fegato oltr.ep assa d~ ~n dito. 1 arcata ~ostal e , 111esi con 110-11iale c1irenjo11e , .che a 11,1 e1'1o d e1l 4° ma no11 si ri·e,sce a delim1ttar11e. 1 oarat~er1 _a catt· spazio si tr~rva a 2 cm. <l:a1la linea ascelliare 311sa della r esistenza delle pa ret1 addom1nal1. teriore . Post eriormente a cl estra nella fossa soL·e ori.ne delle 24 ore sono i111 ;nedia di 1000 cn1c. pr.a.spi 11osa si lia. un stl!ODO ileggermente sm~r­ con aspetto giumento~o, ~en?1tà 1~30,_ . as~e11Z<~ zat o, cd !l.111 po' m eno 11e11a .Parte ia·lt~ .della l eclii albttn1.i na, c1ri gl1:1cos10, 41 p1gn1.eu~1 bil1ar1 ,e .d1 o-ione sottospii1osa. Nell'em1torace s1mstr? posa11gue. l\1olto evidente e la reaz1011e del1 11:0~ ~t.erior1n-ente s i ha suono esag~rato . I _lembi p olbilina. Nel sedimento si 11otai10 solamente 11rat1 nJ Olù1.ri1 non scorrono affatto lll corrispondenza amorfi . clella zoua ott11sa. Il mutmttre ' 'escicolare è norNulla a .Larico ù,e l sist1~ma nervoso centrale e 111ale 1nella fossa sottospinosa sinistra , 111entre è per.iferiico. Non vi è: paralisi. iiè p~resi ~ell~ coraspro cla1l 'angolo s<:apola r_e, s·i nistro i11 basso. .'-\ de vocaili . Nulla a carico rle1 sensi S,Peotfica. destra, e nella poru1o ne p1u bass~ della ~a'5e a~­ Il sangue presenta : globt1li rossi 4.200.000! teriore sinistra il murmt1re , ·esc1colare e fort-.::e11100-lobina 70 %, valore globttlare 0,83 , g1-0bt1l1 nt.ente di1ninuito. Nell a fossa sopra e ~ottosp111 0bian~hi 5600, rapporto fra g lob1:11i bi~chj e g~o­ sa destra, nella fossa sopra e so~toola·v1~I:are de- buli rossi r :750. I~a formula citologica ~ la; _sestra , co111e pure nella. sopra&pi~osa sin1str~ . e guente: pohinttcl eaiti neutrofili 68 %.' eos~nofi~t 2, 11ella sopra e sottocla ,11colare sinistra ila i:esp1rabasofili o, li1~fociti ~raneli. 15, n1e~11 e ?1CC<?l1 5, zi-011e è a tipo t1e ttamente soffia 11te! sp,ec1al1nenmononucleati g rancl'1 3, lorn1e di pas~ggto 7· t e clttrante la espirazion e, J.a qual-e e piu P,rotra~­ N ulla a carico delle en1azie. I#a. re3:zione tlc1 ta. cl1e d·i uorma . lcJ.1 nessun seg:1nento d~~l albe~~ \i\-assern1ann f tt neo·ati\ra . J,,a ct1t.1reaz1011e 11egare pirat orio s i ascolt a·u o ra ntoli o frusc11 ple111i~i va a l braccio ftt positi,~a st111o st~1.,no . . . C'i. Ll m alat o lia freq11e11ti colpi cli tosse ; n1a Decorso. Durn.nte la deg.:inza J ll c1 11 111~a 1<-"' en1ettc sca rso escreato Jnnco-p11.rt1lento \'er<l~gu-0condiziollli ~lel paziente in J?ri n10 !en11?0 .. s1 ~~~ lo a 1)iccoli bloccl1i 11t1n1.u1.111a1:1 !1el c1n.ale e. 11~­ gra"Taro110, a11mei1tiarono _gli e~le1n1, $1 t nt~e 11 .. rYnti ' ':l ila rioerCa {1el bn.Cl 110 Cll. l'.i..OCh, de 1le fi.b1 e ficò la cia11osi , la re"pira1.1one ~t fece -..e_tn1>rc J>l ll ~lastic•l1 e, tlegl1 11nci 11i cli ecl1inococco e <lelle celtli ffioi1le , 11el 111en1.rie .a u1n e 11tù l 'e~tl 11~1011~. dt-1111lc i1eopl n~ithc. . 1'ot.tttsità t oracica a dc~tra cl~llu :-t,:1 no. St do· 11 pazi~11te uou s i lan1en ta cli turbe a carico 1

1

1

1


' [.~\.NNO

XXVII, FASC. 17]

SEZIONE PkATICA

YC'ttcro fare qttotidri.ane i1u 0ziQ11i cardioto11icl1e , n1n c iò 11011ostaute il paziente e r a cos1ba11tem e11te obbligiato ad 1111 ù ea1il)ito se1nisedt1to . E ssendo :lssente il radiolog·o d ell a cl1i11ica si pregò un altro co11eg·a di p1~ati care il 28 genooio la radioscopia ed i1l ris ultato fu il .~eguente : Tutta la me.tà destrai del tora('e s i presenta opaca, tanto' cl1e si arri va a ppe n a a distingu,eire il bordo su- ~ periore del fegato. L'o111bra oardia.c a è fortemerute spost ait a verso s·in.istra; l'ilo del polmone sì11·istro è add-ensato e t<."ostituito da un'on1b11a oval tt1ie di ·vQlu11i.e molto s11pe1·ior-e al'la u orm a . 11 · a-jor110 29 venne praticata la toraoentes1i a livello cle l 4° s paz·io it11ter cost alie drestro, a 2 cm. al1'esterno della. p a rasterna·l e. S i estrassero 1300 e.e. rli .J.t quildo <.'i trino, q11asi p·erf~tbamente limpido , co·1 densità l o r4, a lbumina 28 %, prova cl el Rri' 'alta debolmenlte posi.t iva e scarsissimo sedi me11to composto irn gra11de pr·e vale11za da ·1 inf1ociti piccol1i e medi, con qual<"'he raro p oli11ucleato e r avi 1ssime cellule d,i s fa l<l·amento profondanJie11te nlterate. Non s i r:is0ontra11ono ger1ni. A lc1t11n i cc. cl~ liquido furono iniett at'i nel peritoneo delie ca,·ie, le q u a li per ora so110 in buone cond'izioni di salute. Dopo Ja torace11tes,i la r·espirazione s i fece più calma e meno f 11morosa, 1a oialllosi dim i11t1ì, il })Olso più ,·alido n on e11a pi1ì pariadosso, la g i11g u1a r.e des tra 11011 p1ù t 11rg·ida . I,a zona di ot tttsità toraci ca destra a 11teriore si ri.d t11sse J10tc,·ol111ente 11e1 s110 diian1etro ' 1 erti1ca le che ìa c111. 26 scese a 22 , m entre il s uo estren10 destro c11e ,e ra 10 cm. da ll a emisternale arrivò ed 8 e 1'·es.tremo p untal e si n~stro dell 'otit11si tà cardiaca, r.11c era .a 1 2 cn1 . dall a einister11~le fu , dopo la tora~ent<::si , a l r-01D.-. 1L'ur to d ella pttnta cardia~a ri 1nase però invisibil e e 11on p a.lpabi.le , ed i toni ca.11di:aoi r-lmase1·0 e.tipi e lo11ta11i. A sirristra p ers istette sempr.e 1'am.pio cappuccio cli ottusità sopr acard.iaca, c0in 11otevole ii1cis11ra .a livello del 2" spaz.io intercostale sovrast ant e l'ottusità cardi1a ca . Sopra altre 1nodificazioni de11 'esame oblJiettivo a ·vre:mo occas·lione di tratte 11erci dura11te 1a t<lriscu·s sion e clel caso. J-{a stor~a dt questo n1al a t o è 111olto sempJ; ~e. l 1:gli godett e bttonissin1n. 1sal11te fino a l 4 clic.e1nbre 11. s . quando an1n1a•lò di una for1na m orbosa che alcuni definirono co1ne eczem a , altri come er-esipela ; poi si presentò t1n po.' di tosse, e tran~itoriamente, e per 1111 sol giorno , ebbe f ebbr~. Dopo pochi giorJJi co1npar,re u11.a disp nea ch e no11 solo si presentava d urante g-li sforzi corp or ei, ma ·a n ch e a letto e a rl essa s i associarono edemi ailla faccia, alle J11an1i ed al tronco, per C lt~ il 11ostro i11fer1no ricbj.ese il C{)ll1SÌ1gli-0 di ,,a1ù n1-e·d ici fino a ·c he f11 co11dotto 1a 1roi. . -. 1

1

Ora i)er c1uaxnte riLercl1e anam1iiestiche abbian"4o f·atto 11on ci fu dato cli ch iiarrire se la prin1itiva ·a ffezione s ia st ata .1111 eczema od ltt1a eresipel a od un'aJtra .e r uzion e cutanea. Vero è ch e ('i f r:. l a febbr,e , ma essa durò sol10 24 ore, e cl'altra parte s i pr·etsentò i11 11n 1nom eiuto 111 c11i il n1al1ato aveva tosse •p er ct1i essa p otr ebbe mett ersi :i11 r el azio n e co11 qu.esta . L a terapia fatta f lt quell•a del.l'eresipela; ma certo no~ nO'Il posgiamo asserirre. con s icttriezza che1 essendo il malato guar-ito con taJe t eflaipi·a , s i s ia trattato veramente di eresiipela . Sull'11ni eo dato anamnestico impoiitante ol1e presenta il nostro ma.11ato noi ·n on ci possiamo per rélnseguenza molto fo11Jdare

477

11e1la clisct1ss-io11e et .e in trapre11<lere1110 .s1tt c1 uest o caso ol~nicc' vera.i11e11.t e i 11 teressa11tc. Sopra di esso fttr.01~0 poste varie cli.ag1ros i: dai (liffer enti medici cl1e lo ,,isita1io110. Si p.e n sò s ue' cessi~;amenrte ad una niefrite acuta, ad un ecl1i. 11ococco de l poJ.monie , ad un ain'e urisma aortico, acl una pleurite saccata , e d infine, n o11 potent'lo acldivenire :ad una i11diagine sicura , i medric:i cles.id·e rano i!l ,p a rere c1el cl~nic0 . E Pier ~retio dire chi 11nq11e si fosse ·t r,o vato d'inn a n zi ad un m çt;1iato oome qt11es to, che dopo t11na eresipela facciaJ.e presentò u;n~ dispn.ea che non solo avveniva ri11 s-egu•i'to a .sforzi corporei , n1a che s i presentava .anche spontaneam e nte di nott e , e chiunq1Ue avesse visti 1comp 1ar~re erl1emi1 i q1tali l1on seguivano le l eggi di gra.v ità, ma era·1110 più intensi !(lilla faccia e me.no agli arlti superi1o ri ied ai piedi sar ebbe corso colla mente a lla ll efrite acuta d.'dropige11a , e.olle stte cau1Seg1teuze uremigene. J\IIia neainche a fa rlo a·pposta l 'orina di qtl!esto infer.1110 no11 presentava 11eancl1e qt1el1 e tracce id.i ·a lbu111ina 1c he talora si 11isco11tra 110 i11 ' ra ri.e co11cliz io1ri 111orb os1e actttf' , 1)er c11i l'ipotes·i cli u111a nefrite do'r,e·,-a e:=-ser rifi11tata. Verro è che ci s ano n e fri.t,i sen 7;a a1lbt1mint1ria , ma i.11 tali c.a~n si traitta di nefriti cronich e intersti~ia.ld, .le q tta li 11011 son.o però id·r opigene, ·n è prcsenta·n·o un'ori11a con p.e so s p ecifico ed una qu·a ntità delle 24 ore qttali 110i 1osserviam·o n·e1 caso nostro . Qualcttno pensò che til nllala to fosse affetto d a ie.ch:i1nococco del pol moue o del medsiastino, e b ru.sò tale s upposizione sulla for111a. alqt1anto rotondegg-iante ohe presenta l'ottusità verso d 1estra:, sul l:a eosinofilia del 2 % ch e si 11ota nel sa111g u e cirdola111.e e su una sensazio11e di fre mito ch'e p 1ar ve av' vertire chi fece 1a p1ei"'Cu ssii1on e s11lla· Zidnai otttisa. A chi però Jni ,e spo11e\'a tali crit e ri io dhl.ssi che la ptrnt).tra esplor a t iYa cii avrebbe dato un liciuido citri119, e 11011 ltno lin1.pmo con1e a.cq1tta cli roccia qtta.le è quello da ech in°o cocco, e deyo esporr~~ or.a a voi l a ragio11e d·i quest o n1n·o g it1cltizio. Prima di t1itto 1111 'eosi119fi.lia al 2 % no11 è 1a1e (l a gdtt&tifìcare g iudi zi1 di t ale n at11ra ._ Ver~ è c11 e, oltre ag1i · ec11inococcl1i e-on forte eos~nofil~a; ci sono anche qt1elli senza o 0on poca e-0s11:ofì.l1a; 1n a q tta11do s i v11ol clar valore a qttesto. s.i11ltom.o l;1sogna alme.n o cl1e esso sia m~lto. sp1~c·~to., 1~ c:he certo qtti 11i011 è. Poi il f r em1to 1<l at.1deo q11J. tJOll si av\r.erte . Si h a p ; r-:.-uo~eur.lo so11rn l a par ete eden1a~osa, ·11el pt1111to dell'ottttsità, un~ cert a , -ibrazio·n e cte.lia parete, 1na q11~sta non s 1 rl e\ C co 11fonder e col fremito idatideo, s.e n 7..1 contare r.he io credo nessrun clinico sia lnad riuscito a sent~r~ tale fremito sopra u111 ois~ che, non solo 11on e estrins.ecata al! 'es.tern o, ma è coperta dalla gabbia ossea di an u o·m o a,d ulit o e robn :to.. ' l e~et~ a1d11nque oome faillR,ci siano già due de1 cr1t,~r1 ~:11 qua•lri. tale diagnos.i s i fQ111rda, 1a. Ma v 'ba d1 pt·lt. 1

1


IL POLICLINICO

Le cisti cl.a ccl1i11 0 ..:occo si s ,·olg·o110 1 c11t1~s1 111cl111e11tc, pro\·oca11c10 gradt1Él]i e progressiYi ·eg11i cli con1pressioue degli organi ,·icini , segni che 11011 a\'rebbrro potuto mancare in una cisti f'ituata nella regione mèdias binica . Il 11ostro malato i11Yec~ s tette benissin10 tìno al 4 dioen1bre, e po.i ~11 poéhi giorni présentò i1na ""Seri,e di feno111 ~.nii gin Yi , i c111a li r.erta1nente non s.i pot.e·vano prcse11tare così r epe11ti1u in caso di cisti, la qual e i)cr clcter.111i.11ar·li avr~bbe rlov11t o in btieve ora r riv.gi1111g1.:-re 'l11U , ·,olume pr.ess'a poco ug11al e a q ll~llo clell 1ott11sità rhe 011a presenta c111esto lnal-0to. 111 ttn 1111ico ca50 la Listi da echinococco può 1Jrcse11ta re 1en·o111e111 1umnltuos i, ed è quait1Llo essa s\.1ppt1ra . E l 1a '\·er a ,·nto una eres.ipe.la potr<Cbb e at1che generare 1111 t a le sosp etto; ma il l )él7..ic11te presentò la febbre solo l)Cr 24 1 o rc, ~:cl essa })Ote ,·a 1a 11c h e esst"r i11 relazione coi feno111 e11 i bro11cl1ial·i , n1·elntre poi l a febbre ce:sò C'.01npleta111cnte, e<.1 1a11.tC'he or~, l)er q11ante ricer che s·i eno ~ tale cseg·ttite , no11 si ritt scì a run1ostrare .neanche 1111 cl ecin10 di e],e, ·azion:e febbr.il1e. E se a ciò s i agg1i.t111ge che i.'1 n1ala.to in,1ece cli prese11tare lc t1cociltosi 1)1-ese11ta le11c,)1)e11iiia~ e c11e 11Jel s 110 ~;"b11g11e 111a11ca110 le gra111 u lazio11·i .s11da11ofiLe si l"On1pre11c1eràr ~0111e il co11cetto d1 una s upp11ra z.ione di 111Ta ci sti s i.a .da rifi.11t a r si. C li i u11q ne os8er\'i 1a clifficoltà i.nspirator,i a cli <Jt testo 1111fer1110, cl1e ricorda 1J cor11ag.e-, e cl1111uqtte ripe 11s1 a11a dispnea spo11tamea ed a c111ella tla s for~o, alla cj a n o;-; i, lftg-lii e d en1i, ailla fortu a e se(l e clell 'ottti. i1tà, a lla di.s11g11aglia.11 za dei cltte Jlols·i, cl o,rrà ancl1e porsi. jl problema se qt1i l'ossa trattarsi cli a11e11r.is111a aortico. l\1a, o si~~ 11ori, 11011 solo g11i 011anca110 i seg11i cle ll'O.l.iver, clcl C a rd a relli e clel <; r-0c<'o; n1a qt1csta ottus1iià i 10 11 è a(Iatt o pulsante , p11r esse11do ist1p1 e rficialie, 11t' s 11 di essa s i 1 ascol ta110 t0111i o soffi caircliaci, senza co11lare che t1n -inizio ac uto 11on ·si concilia a ffatto co11l'1potesi dà 1111 aneurisma, 1i.l q11ale 1)otrà a 11ch·e esser l at ente fino a c he è piccol o, 1na n on lo potrebbe più essere qt1ando a\-esse r aggi1111to 1111 ' 1olu1ne coc.;ì grande co111e sarebbe ltel caso n ostro. '(Jn solo a i1e11ris ma s i ge11et'l.'.'l 111 i11o<lo ac uto, Cll è q t1e1lo cl1e co11segu e acl 11na r<:11di tura <le 11 'aorta l)er etti s i forl11<'t tt 11 a11euri~ n1 a s1111rio. ~Ia i.11 tql ca~o l 1iniz.io è i ta nita n eo, con dolore fo1·te, d.ispnea impro\·,·is.a e ad og11i 111oclo s.1 <lo·v rebbero tro,•are 1 segni propri <lell 'a11eu ri ~ m a , ai qu a li più ~opra io ho ncce1111ato. f)n11quc ~11cl1e l'ipotesi cli un a neuris1na s i cle,·c scartare. I , 'olt11sil à occ11pa lt.na g ra n p a rte cl el tor:-tce ~l nl~riorf) cl estro, e perc-iò ci ftt clii pe11sò acl tt na pllttritc saccata fo ucla11dosi 11011 solo s ttlla ~ede dcl l 'ot-lu~i t;t, 111a ft1nche sttl la resiste11Ut c11e cs"a lll. t "'e11tava e sull 1aboliz1.011e cl el fre1nito , -°"r-alc tattile. !4:l)he11e-, o ~i~u ori, (li plet1riti io ue 110 ,·e cl ttle a ceni i naia ·acca le e 11011 c:;accate, lt n i la0

tera li o bilatera li, (le:-; tre o s i11i$tre, 111a j,11 •ncss nùa ho \·ednto un inizio <X>n cianosi ed edemi a lla faccia, alle ma11i ed ia1 piedi. Vidi edemi ccl a nasarca nelle pleurjti, lna solo q11amdo per 11 lungo decorso e per .la gra,1ità della forma l'infermo si a.nda,1a 0aicl1e,tizz911do, vidi ecLemi nel le 1)leuriti per ins uffìc.i enza ca rdiaca, ma, a meno di una c<mte1npor a11e-a cardiopatia, non Ii ''id~ 111ai p r ecoc.i, ed anche it1 caso cli cardiop~ti.a non li , ·idi 1nai cominoiar,e dal volt? · D1tnq11e, se plet1riic c'è, iei ,de·v e essere q11al ch e al tr~1 cosa ch·e ci spieg·J1i g l i edemi, e quest 'a l tra cosa no11 si pttò , c01ne , .i dissi , ricercare nel re 11e , che qt1i è sano. Ma 1)oi una pleurite destra s aC'cata ·ecl a ridosso del ine· diiastino respinge, è \·ero, il 1uedi a~ti1i.o e il c110re- ·verso s i nistra, n1a 11on c'è a l cu.n a ragio11e <.:l1e l'urto della pn11ta (lel cuore sco111paia, e r i1e · e-sso 11on si prcsét1li n1ai 1111 q11als1as i clec ubi·t o s i ponga l .i11fern10, 111e11tre l 'imptùso clc:J.la rad~ale è abhas ta·nz.a \'alido. E poi per1ehè un c11ore clislocato dc\·e pres e11·t are i toni cleboli e lontani, con1e 111 c111esto c.aso, perchè q_ui si 11·a q11ella ott11sità a 4 cn1. a sii11.istra d1 e~lo stern o cr:iel 1° e 2° spazio intercost ale, co11 t1na inci1s11ra a liiviel lo del 3° ·spazio inter0osta'1e? S i dirà : è ~l n1etliasti110 s postato, e tale [-:l)Ìegazione potrà appag.a11·e q uaJc11110, ma 11011 oer t amente chi s11ole r agiona re e Clriscnttere s t1i c1.ati posiiti,,i presentati clagli i11fer111i. Se t111 111 ecliiast~u.o anteriore affi'\•a a LJ dita da l la ffiat•o·inale sinistra dello sterno ' ·1101 clire che il s 11éi spostamento è con.sidete\1ole; m a s e è considere'\'olc c ome va che la pu11ta d e~ cttore è spostalba di appena iu11 diito e 111ezzo rlalla s tia s,ede 1101, 11ale? Cotne è concepibil e cl11e il 111iecliastino si ~c;posti ed il etto re no ? Sig11orii, se la p1111ta d·e1l c11ore è poco spostat a vuol dire cl1ie 11oà. iclo.})bòamo cercare tm'altra rag·io11e p er interpretare q11ella ottt1sità cl1e ,e sistei a s inis tra dello sd:erno. E se eonsideriamo la forma a• brioclie c.he l'ott11si·t à pre.5enta a sinistra deJlo ster110, se con~'derircimo la scomparsa dell '11rto pt111tale e 1.'t sua irrepetibilità, q1tal1111que sia la posi zione che si fa prendere al malato, se co11sideriamo ch e a s111islra 1'ottusità assol11ta l t111g·o il bordo cardiaco si co11fo11de con quella relfLtiva, ~e conside11ja1no 1'i t1c is11ra del Sibs on, L'l l ontana nza e la d.ebolezLa dei toni cardiaci, la d:in1i..1111zione per qua11to 1ieYe dell'angolo iuter.110 clello spazio semilt111arc clel Traube, e , per qun11to 11on mol·t o marcata, anche la presenza di 1111 polso 1)aradosso cli Kt1ssm aiul, dopbjamo dire cl1e 11011 ci manca alc11110 flei segni caratteristici dclll a p eric~u:clite essttclati,.a. Ecco perchè n el rjpensa re al respons o rad·iologico cl1e , -oi a' 'ek 11c11 to, io pregai il \)r a, ,o r~t­ dio1ogo d ella nostra cl1ui<'a , cl1e nel fratt~1n1Jo era ritor1iato j111 Firc n1e, cli e~a111i11are con cura il inalato, dopo la toracente~i ; a ,·vertendolo che la clinica non pote,·a es~er '()(},li ratta clel pri1110 1

1

1

1


SEZIONE PRATICA

479

reperto radiologie.o, pexchè i clati cli11ici depo11~­ · I>ericatdioo, il quale, se pt1ò ascolta rsi anche i i 1 ' 'ano per la presenza cli 1iqtti{lo nel pericardio C'~So cli perkardiiti C'o11 un a qt1antità dì liqttido 1 1· , 11--.e~t re .1.a ~·ac 1of'copia 11011 lo an1mebteva. \-i leg~i~ttosto note.vole, manca però qt1and9 la quain__ gero la rispos ta .ma ndataci or ora dal radio~ t1 ta stessa dl,-·enga molto abbonda nte. Eppure Jogo : ~e ?mbra cardiaca 11ote \-oln1e11te spostata 11onostanrte queste appare11ze io ,.i din1ostrerò , -erso s11111stra, noL1 si apprezzaino pulsazio11 i-àe1 c~1e l 'ottttSiità .a destra dello s tetno non app ar:Suo borclo sin·i stro, 111e11tr.e il bordo cle~tro Ri co11- tiene t11tta al1à pericarclitc. \ 1 ero è che la s ua fo11de colla opacità toraci.ca destra. La confi e0·11rn- fo rma ricorda 1esatta1ne11t.e c111ella dei g-raudi e.s. 7.1011e e la l11ancanza di p11lsaz:io11e dell '0111l)ra s11da ti pericarcli;tfrci, 111;a la stta topog11<'1fia s ul toc~rdi.aca fa11110 riteuere ch e ~l p enicardio ::;ia ili~ r ace no11 è quella di questi ulti1ni. Il peràcarclio ~teso cla liqttido ». nella pe1·icardite essttcla·ti·va si flaiscia distendere Come vedete i cla t i cli11ici 11011 a ,-e, ·a1no 1ne11- i1t1 tl1tti i sensi; 1na, clata la stta oos·iz.ione i1el tito. Certo a 'i11alct1no ·d i ·voi a\r à pot1tto parere t o1·ace, il massimo deJl 'ottt1siità si .11a non ia depres11ntuosa la 111ia a$serzione, ma Cfttauclo si . tta, n1a a !'in istra, do,·e ]a linea inferiore ~stere rede cli aver be11e , ·agJiato i si11ton1i pre... e11tati 11a pttò raggi11'llgere an1che 1.a li11~ ascellare an(ta un :i11fermo,. e c1t1ando si h a la intima sicurez- teriore. Qtù in,·ece tale li11ea i': raggiu11t a .i n ba ·za di una diagnosi , 11on si de,·e sttbito nlodifi- so ed ai11che oltrer)assata a destra, m e11tre a sia1rla petiehè un <l.ato cli laboratorio, od 1111 dia:to 111stra l 'ottusi1:à SOl])assa cli app ena m,ezzo cn1. radiologico sembrano contr.addiirla. Cli.e se il 11a· la li.nea manun~ll are , indica11c10 co11 c iò cl1e jl diologo mi a ,,.,esse riis:IJosto che .liquiclo m-011 e 'era lic11l!iclo l1on cl e,-e esser eccessi,. .amente (;!.bbonil1el peric.al1dio, egl;i 1 avrebbe dovuto ·dJarmì 1a clanite, 11 cl1e 11'0ll può conciliarsi col fatt o che ins piiegazione del p erchè esistevano t11tti c1t1ei fe- ·vece a destra l'ottttsit à si siia spostata ta11to este- " ~an1e11te a'll'esterno. Oserei dire che .la fìgltra clel11omeni st1i q11ald ~o av.evo fondata l a ddagnosi c11 p ericarcli te, ie cl1e 11on si conl('ilia·vano aff~tto 1'attttsità cJ1e osser'.·i,~1110 11el 11ostro inalalto, si i)otrebbe a,-,e.r.e in t111 cle trocarcliaco, n1a non 1n colla diagnosi di pleurite saccata. u11 uomo cnormale. ::.\ ra g11i certo 11011 si pttò p enDun<ttte il 11ostro malato 'h a clel 1~qtticlo 11el perica,dio. M.a allora co11vnen~ chie<'l~rsci. se na n1a- sare l3ld 11na destrooarc.1ia percl1è ness1ti11a malattia l attia l\.l alla qt1ale esso è affetto sia sen1plicc- a1)pare nei precec1e11ti clel malato capace diL .a:ver 1ne.11te 11111a pericarr1ite , o se esista anche la p le11- fi ssato il cttore a tl1~stra , nè alct1n cl.istt1rbo fttnrite saccata. 7Ìo11a1e clel Cì.tore prese11ta,·a ii l 11os tr-0 infermo È i111fatti. ca11011c f 011(1an1entale in medici11a cl1e prin1a clell'altttrale n18.lattia. ~~si p11ò traittare cli clE-strocardia cougetTita , perchè in tal caso anche ~e una ca11sa spieg·a i1ttti i fenon1eni che presenil feg·ato e la milza .dov'l"ebbero tro\-arsi in,-el"biti ta 1111 jnfern10 è in11tile cercarne altre. Dato 11ella loro posizione, 111e 11t rt> c1n i es~i so110 11ella a(l1111q111e cl1e il l1os tro m alato ha ttnia pericarloro. sede 11ormale. Qni11c1i la for111a clel!l'ottusità (1ite, giova chieclerci se con es<;a si posso1110 s1)ica 1co110 con apice s111t1sso 11011 si I)ttò .int~rprebare '!{are t11tti i feno111en i obbietti,..i e Sttbbi ettri,·i. Ora co1111e do,·1rt.a a lla pericarclite, perchè essa è col·se l'ottusità !a jcl es:tra dello ster110 fosse d o\·11ta anch'essa al1a p,e11icarc1ite, si do·vrebbe natural-. locata troppo :a clest1·a ,e trop1Jo poco a sinistra. i11erute trattare di ttna pericarclite co11 forti.c:;si1110 Dal lato d estro clel torace 11oi abbiamo tolti 1300 c1nc. K11 lic111irlo, e se 1l 'ottt1 ' ità si è notevol·essuàa.t o, ed in ,·erità ·,·ari si11tomi tenderel)bero 1ne11te ridotta ia cle~tra si è i111,·ece dii poco modifi:a oonfern1are i111a t ale .1 potesi . ::\oi i11fattti sapcata a sinistra, il cl1e 11011 pt1ò accader.e in uua p~a 1no che quando t111 lici11iclo s.i . raec10glrii~ abboncla11te1ne11te nel ca\:o pericar clico, la s11a ot- pericardite essudati,·a a1d abboncla nte iessttdato, t11sità pu ò at1111e11tare q11anclo 11 lnalato passa 111a oltre a ciò l a pt111ta clel c11ore continua acl e~­ clallia i1osizione sclraint a a qttella secl11ta , .ap- sere intro·val)ile, i toni carcliaci sono ritnasti cupi e lontani; per etti, se il Liqttido tolto a\-esse pu·nto come accacle in q11esto caso. ~Ia oltre a -ciò, qt1a n{l o il liquiclio è i111 discret~ c1u·anrt:tità l'ot- a·vuta 11ua pro,-.eni1e11za, pericarclica si do,-rebbe ammettere che, nonosta·nte il \•t1ota111e11to, molto tusità peri·carclica ass11me t111a Ior111a trapezoiliquido sia· .r imast o 11e.1 p ericar clio. Ora se ·\ ·0i dale coll 'a ng;olo del 'fig·ri ocl epatocarcli:aDo Oltturifl1eJttete che l a c1t1a11tità nlass·in'l:a d~ lci.quid-0 so; ma qttanc1Ò il 1liq11ido è estren1ameute 1al)bo11<lante J)ttò a,.c:;s11mere un~ for1na ia c.on o, co11 apice trovata 11-ella p·er i carclite .ess ttclati ,.a 1101111 pt1r11lenta fu di circa 2000 c111c. e ch e tale tea.so del smttsso lin alto, in C'tlli il lato dest110 è rap1)rese11C~ossel.in ftt così eccezio11ale 1cl1e t 11tti i traittati i:ato da 11na 1i nea ob lir1tl<"l cl1e dall'alto 1si clirig,e -all'est er110 ecl in })asso, ~.r>olenclo così l'angolo lo oiitano, comprendete a11cl1e con1e si debba 1esser .clefl. Tigni, appttJnto come actade ·11el malato 110- titttbanti ne'll'am1nett€:re l1cl nostro i11fermo ttna · ·tro nel q11ale a stia ,-o]ta il lato sinistro p rese11ta .c111a:ntid:à ,·era mente enor1ne di liqttido. Ed un altro fatto· ci f tt qu1 contrario a ll'idea che 1'incisura del 8ibson. Ed in fa\1'ore dell'idea cli . 11n Liquido p;eJ"icarditico mo1to abbou(lante po- l 'ott11sità a drestra dello ste1mo appartenga al pet rebbe ancl1e deporre l' ~ssenza dello sfregamei1to r,icardio. QuQnclo il· i11alato ,·enne a noi, s11bito 1

~

1

..

2

-


480

IL POLICLINICO

nl disopra dell'a rea epatica, ed al d1sotto de lla. zona di . ottusità, esist ev·a una striscia di suono chiaro, :r1 ta dt1e dita, cbe g:i1111ge\'a a c irca r c1n. dalla 1nru·tinale dello sterr10. Ora è ,cog·nizione comune che u ella i~ericardite esst1tlati\~a l'ottusità compare precoce1nente .11ell'a!ugolo del 1'i-

-

gri, e sarebbe assolutam ente i11co111cepibile c he 1w1 liquido, distendendo .il p<rica1·c.l io, si cùisponesse in·v ece .in drireZJilOne obliq u.a st1l <liafran1n1a , i11 modo ch e tra questo e il liqttido si potesse avere .suono c hiaro p 611uon.are. Infine se ~ vero ch e 11egl·i essU,dati peric.arùitici molto abbo11clauti il li\.·ello s uperiore del1 'otltts."i!tà può e.l imi u11ir e se il inalato passa dalla p osi ziion e Ot'Ìzzo11tale a q\1ella ·er etta è p erò auc he ·v ero che ordiu a Piame11te Je cose procedono come n el caso 11ostro, m a quello ch e non a\·, iene è che t ale spos t am ei1to si \ 1e rifich i ,con la estre1na rapidità che voi osse1•:ast e .n el 11ostrv inalato, ral)idiità di spostan1cuto che i1ou s i , -.erifica n eainche nei ltiquidi ple\1rici, e tanto me110 ci.n quelli che, come 11el 11ost ro caso, dovrebbero esser sa-ccati, n ei qttali at1zi la spostahilit.c:1. del ~1quido n elle varie posizioni generalme1i:te m a 11ca affatto. 1\nche · questo fatto depone adunque cc,i1tro la 11ati1ra pericardica clel liqttido raccolto a 1d estra cltello s t c11no, sen za contare cl1e, an ch e ,·olenclo a 1nmettere n.na spostabilità esag-erat a niente ra pi<l.a dii 11n liqt1iclo pericardico, sarebbe 11ecessari-0 che il Jenon1e110 si ·verifi.casse llOU s olo a cles trà , n1.:t auch e a si ni~tr3, .non essen c1o con~epi­ bile ch e un liqttido perii oardico abbia un compo~­ t aniento di,·cr so •a clestra• di qttel cl1e 11011 abbia a s ii1istra . Ora se ta]e ricerca si ia s ul lato s11I1istro dell'ottus ità s i \rede che la spos tabilità dell'ottttsità in posi ZJioue cr.eitta l: 111olto piccol~ e non si ,p rovoca cl1e 1nolto lentame11te. Dtt11qt1e l'ottusit à a destra del1lo ster110 llOll cle\ re aYer 'r apporti col penicardio; n1a de~-e ~sscr u11a r~c~olta pleuritica adiacente al 1ned1ast1no. Certo voi ~­ r ete m eravi glia ti cl1e dopo tutto quello ch e 10 1

1

1

1

tante volte vi b o eletto sulla poco o 11t1lla spostabilità dei liquidi pleurici saccati qui le cose procedano in tale 0o·t1isa, 111a io vi fo rilevare che se i ii u11 a sacca plet1rica, dltrie al liquido, è co.nte11uta de·l l 'aria la. s postabilità del liqUlÌclo suol essere rapidissima. Ecco percb è in_ ta~. soggetto dobbiamo ricerca.re se ,.i sono segni da.. lidrop:ieumotorace. ra senza tener conto drel tun~rusmo molto aicce11tua to, a tipo di s uono ~kod11co, che si ha nel i o e 20 spazio i11tercosbl1e destro . mentre il ma·1ato ~ta in decttbito orizzontai:, timpandsmo ch e n ella fossa soitocla\reare si . avvera frequentissimament e cogli stessi caratten ~\t.lche clelle ordinarie pleuriti essttda1tive, e ch e qui non pr-tsenta vroiamone del ' ''intrich, nè. eco metallica, a prescinclere dal f 'lt:o : be q~1 . non ~on~ spiccati nea11che altri s~g111 n_ri q:i~1t 511. , ru.ol ac cordare ,·alore per l a diagnog1 dt ldropneumoto•

(ANNO XXVII, F ASC. 17J

race, illOÌ abbiamo 1nel J1os tro infermo molto bpiccato 1ll segno più caratteristrico e patoguomouico di tale forma morbosa, e c ioè la sttcc.ussione ippocratica, con n etto ti1nbro J11etal1i.co, la qttale, unita alla rapidiss·i ma spostabililtà del liq11ido, ci fa porre con sicurezza la diag11osi cli idropneumotorace destro sacoato. · Nè s i può pe_ps are che l'aria s ia contenuta nei pericardio e ·nan. nella pleura, p erchè i.n tal caso noi dovremmo avere an1che a sinistra die'l1o sterno quegli stess i fenome ni C'he si notano a destra, e che i11vece a sinistra mancano completamente. E aJlora 11-0Ì dobbiamo iel1dedercJ : i1 pnet1111cJtorace si g1e nerò all 'riiui zio 1d ella malattia, oc1 è 1111 fenomc110 pj ù tardi '\'O ? Qtt1 non si u·atta di perS'Olla enfisematosa. .n ella c1uale s i pos&a rompere t1n alveolo polmonare o per sfor zi o p er colpi di toss~ , e nel quale p er co11seg.u e11za possa pen etrare n ella pl e11ra solo <le.1l'a ri1a . Qui n on s1 potrebbe p en sare altro cl1e n c1ttei pnt.11motorac-i cl1e s11ss~~uono alla r ott11ra cl.i 11 n ascesso pol1110.. 1iare o . a lla ttlcer,azione· di lesioni polmona.ri Sltperticiali per lo più tubercolari, ·M a qui 111ancò il dolore forte, atroce che accompagna ta1ti e\·1enti, e, se i Lenomeni dà. dispnea comparvero r apida111ente nello spaZJio d1 pochi g·iorni, non ebbero certo quel la istantaneità e he si riscontra in caso di pneumotorace. Nè i caratteri del liqu~do s i .co11ciliano troppo con tale ipotesi, senza contare cl1e quando il 1nai1ato ''-t1111e cla uoi la zona d1' ott11sità era più 1tistretta e mon presentava qt1ella spostaibi'lità che presenta ora, 'llè la su.ccussione i p poC1·at ica . Da pe11etrazione di a ria nella pleura si deve qurindi co11si(lerare come 1111 i11cidente clo, ,.uto alla toracentesi. Giwnti a questo punto (l el nostro r~gionan1ent~ c.lobbiaimo chieder~i se le lesioni finora da 1101 . ammesse sono sùfficienti a spiiegare t1.ttti ~ Siiniomà. del malato; o ~e dobbiamo amme~terne qualche altra. Se noi sèorrian;..o l a l~tteratura relativa alla pericardite essttdait1,·a ved1alllQ eh~ la massima parte dei f,enomei1i qui inCODJtratii sono ad essa imp11tabi1i . Una. riservcl si po:rebhe solo fare per i f cnome11i di edema, i quali sono I)iuttosto r ari n ella pericardite e s~ avverano solo nei casi di essudato lnolto abbondante, mentre qui 11oi abbiamo ammesso che . l'essudato .perirardico no11 ragg-iu.rnga d elle c1fre eccessi \~e. L'edeina è certamente doYtùto non solo allo 6t ato rle1 c uore il qual.e in og11i pericardii te soffre nella ~1ta fttnzi~11e, anche qttando non è e~~o.stesso sede di processi endocarditic1 . o n11ocardit1ct ; ma è. anche in relazione colla compressione che ~en~ esercitata dal liquido s11lle ca,·e. J.,'essersi ~lr edemi presentati nel paziente precoce~ent~ a1~~ faccia ed alle m~ni. anzi l'esser c;tat1 qui. p1tt s piccati che non ai piedi , ed accompagnati da cianosi, ci indica che la compres~one sulla ca,•a


',,;

SEZIONE PRATICA

superiore cte·ve esc;er stata fi11 dal prin10 momei1to niti s~ posso110 a\'\'erare. .l\la r1 ui l1ori ci f tt tracn1olto forte. Cerlù è che a·mmet~n<lo che il li- cia di r~u.matis1110 articolare, e se at1che s'Ì \"0{}tùd-0 si fosse a()Cttmu.lato nel pericM"dio con molta Lesse am1ne1lere una ple11ri·te e pericru;dite reurapidità si potrèbbe spi(;ga re Usn:i compressio11e n1atica s-enza rettm::ttis1no articolare, si dovrebbt 11otevole at1clle senza che il liquido fosse stato cons1derare cl1e la ma11canza di febbre 11011 (· co11e00essi\'O, sape11do&i c l1e la sofferenza cl1e g.li orsona a ~'lle j potesi, c-ome ll<..111 lo è la tenaicia gani subiscono per la compressione è tanto m agco~1a qttale ~ l liqll!Ì:do permane nel 1 1ostro i11giore, qttanto pitt e-Rsa vie11e esercitata in 1nodo ..tern10, 111e11itre si sa che le sierositi determinate brusco, $enza dar temp<~ cioè all'orga11isn10 <.li dal g·ern1e del r.e11matisn10 articolare acuto ha11ad~ttarsi alla . nuo\~a condiuone di cose; ma ~ 1lo 111aggiior t:eudenza delle altre alla risol ttz.io11e anclte certo ~l1e ttn làquido della ei1tità dà. q11e111o ed ablo spostarsi cla una sierosa a ll'altra. che si ha nel nostro i1ife1·mo difficilmente a\•r.ehPer Yin di eli1n111 azioue dobl}i1a mo p ensare che be potuto detern1inare gravi edemi, qtta.lora alla anche qnesta, 00me 1'a mlaggior parte delle sierop€ricarctite 11011 si fosse .as5ociata la mediastinite siti, sia dovuta al bacillo del ICoch? Vero è che spe.sso l'accompagna. P~rò nel nostro caso eh"<:· tale genne non fu risco11trato nè nell'esc~ato non possiamo dimenticare cl1e a destra e prenè ner.1. liqu~do,- m•a .noi attendere.mo a•nche i1 recrsa1nente in corrispondE.nza delle cave e del- s ponso delle inoc11lazioni nelle ca, ie, e ramme11l 'orecchietta destra, c'è t!n'altra raccolta liquida teremo cbe in questo ca~o il sedimento presenta contrapposta a quella pericardica, colla quale i111a formula istolog·ica qtt~le suole a\rverarsi nelcertau1ente pttò associarsi p er esercitalie la sua le ·i.erosi.ti tJ,1bercolari, ch e 1a m ancaJJza di feb~ co1npressio1nie precisamente sulle cave e sull'orecbre è pit\ facile ad a' rv.e rarsi qui a nzich è iin altri <'hietta, e qui11di 11el r.ostro caso 1'1 potesi di ttna casi di sierositi; e che qtti abbiamo positiva la m>t"'Jdiastinite, pttr esse.nid o molto ,·erosfu:nì1e no11 cutireazione alla tttbercolina, non tanto ail bracsarebbe tanto necessaria, come lo sarebbe s tato se cio, quanto a11lo sterno, e llOi sappiamo dagli· 1a pleurite saccata 11ou ci fosse stata. Ma qui sostudi del mio ait1to prof. Pisani che la cutireapra al n1anubrio dello sterno ed a sinistra di e!:i~o zio11e locale posi ti va 110 ttn certo Yalore p er la esiste 1111a ottusità troppo estesa per .essere 1n presunzione <li 1i111 affezione Stpecifì<'a sottost~11rapporto solo con ttna. pericaTdite ad essudato te. u .11 punto però ci fa rit.ti,uta.re anche tale dia· quest-0 f.atto ci obbliga ad a mmettere l'esistenza o nosi e questo riguarda i caratteri clel liquido di una contemporanea mediastinite. ;lettrico. Qt1i furono estratti 1300 c111c. di l~qltid~ Di quale 11atl1ra sarà l ,affe7..ioue? con speso specifico di ror4, con 28 per mi.ile dt Chi:intnc1ue rifletta che la n1ala,ttia esordl con 1111a albumi t1a , con pro,1 a del Rivai1ta leggecissiinaforma morbosa che ft1 tietta eresipeln 1)olrà anche 1nente positiva , e co11 11n sedimento costittl!Ìlto da pensare ~he il tutto possa essere t111a c?nseg.u.ell7~ linfociti. Ora se s i pensa che il peso specifico dei di t1na 111fezione da streptococco. ì\Iolt1 fatt1 pero trasttdati è cli 1010-1015, q11iello 1d eg1i essudati parlano contro ttua tale· ipotesi. Prima di tu.tto la 1018-1020, cb.e il co11tenuto i 111 albumina dei priru.a11cai11z.a c1i ogni, anC'b.e minima, ele,·azione termi è di ro-30 %o è qttello dei secondi 40-60 %o, e n1jaa 1a. quaile doYrtebbie 1aooo1npagnare certache la pro,·a del Ri·valta è negativa nei prim:i e niente' itna ior111a morbosa ch e scu:ebbe 1' espo- 1uettamente positi,ra nei secondi, si compr51<le rlente non di una affezione localizzata, 1na di bene eh.e , eccez~o11e fatta per la netta li1nf,o citosi ttna settice1nia streptococcica. In secondo luogo llel sedimento, il nostro liquido partecipa in 1nii liquicli plet1rici e pericardici ùetermil1taiti d.a 11or grado clei caratteri clell'essudalto ed in mag~ un'infezione -.streptococcica con t1na certa fac1~ g·ior o-raclo di quelli del trast1clato. Ora se s1 lità svela110 la ]oro natura b~tferio2, me11tre qu1 tratta o dii. pleuriitie tttberco'lare, · P.erc.h'e no~ P.r.enè niel sedi111euto 11è co11e 11ostre culture ci ftt. senta nettamente tt1tti i caratteri d1 UJD. liqmdo dato di mettere ~n evidenza a1ct1n germe. Jn terzo :flogistico? Si può ricercarne la spiegazione ~le11e luogo i liqttidi che ge11C'ra lo str_eptococco ten- _ condizioni speic.iali clel soggetto stesso? Voi v.edono alla pttrulenza, od almen~ r1~elano 11~1 sedete che Q.1 torace dri. questo malato è edemaitoso, dimento 1ra presenza rli 11t1111eros1 pol1nt1cleati neuooine edematosi sono i s ttoi piedi ed il sacro. Ora trofili; mentre qui il sedime~to è netta~ente se tal.i conid izioni di stasi si hanno all'esterno 1'r"\rpo 11011 si può ammettere che lo 1ii1 foo~tario. E questi argon1cnt1 non solo c1 fandel SUO ~V 't' n<.\ 'escl1Udere l'ipotesi d:i 1sier-0siti ·da 15treptostesso fatto possa a v,·enire entro l e sue ~av·1 ~ cocco, ma ai1che quelle da driplococco, da stafìlosierose, specialn1emte là dove ttn~ flogosi puo da quel diplostreptococco che ora e la d az1on e si associ 11 re1 11der pàù [aciJ.e che a a essu. cocco ~ . . "nfl . 7 causa d 1. tante pleuriti in casi cli u . uenzia. . anche ]a tra.sud az1one. • Si sarà trattato di forma r?unltatrca? Le s1ier~Cosi si spi,e gherebbe la densità piuttosto ?assa siti re11matiche certa1ne11te esistono, a!meno q~e - di questo liquido, il suo scarso coitlltenuto 1n alle che 8ono i:u relazione col r•et1mat11smo art1cobum·i na e la prova del Ri·valta debolmente polat f' acuto, dura11te il decorso del quale le pleu1

1

,


IL POLICt.INICO

sitiva . 11 sedi111e11to in,··ece, che ~ i ottiieue ce11trifuga11do 11 1'ic1uido, 11011 ri sent1rebbe di cttteste co11dizio11i di cosi..: e sarebbe nettamente li t1focitavi<> q.u a1e 11oi ossi:r' i amo nei ,-eri e~s11dati. I.-a spiieg·azione certo è secl t1cente ; 111 a cl1e io sappia 11011 ft1rono a ncori.a {la .alc11no no.tate 1110dificabionJ ili questo ge11ere, cl1e t1n 1iquic1o l1i essudazio11e possa .s11l)ìre q tta11clo si aggi ung·a i~ fattore de.l la st asi . Il ,-edere i 111·ece che i.1 .ìiqt1ido ripete in 111ag·g.ior graclo i c aratteri dei trasu.clati che 11011 quelli (lcg1i e s udati, ci i11duce a pensare co11 111aggior ,·ero~i111 i gli a 11za cl1e es~o 11011 sia ii11 relazion e co11 11na Yera flogosi della ~ie.ro­ ~a , m a 00in .la preRe11za stt e.li 1e ssa .cli 11ac1111i neoplastici, i c111ali co11te1upora11ea111 e11te tln,·estano il n1ecliast~no ecl jl p erioa rclio. Certo quala11no potrà tro,·are tra110 elle ttn tttmore maligno abl1ia lt11a e,·oll1zjo11 e così e::-tr e111a111ente ra}>ida , çl1e lli1a ltto~o ad 1111 Jiqlticlo p1et11'"ico •no11 emorrag.ico, cl1e si sia s\·olto co nt~111pora n eamente, o fJOCO dopo, cli u11a forma eresipelatosa , e che :fi.11 clall'.i11izio, e q11asi tl'1111 tratto, abbie:l dato lttogo a forti ,edemi c1e11a f acc1a e (l eg·li arti ·sup eriori ; 1na se si pensa che 1111a parte dei silnto1ni de,·e esser c;t at.a 1claita clalla prese11za del liquàclo p1et1rioo e pericarc1iieo, i quali possono essersi for1uati. rapidamente, .11oi dobbiamo ritener e che la diagnosi che si .pttò formtllare s ia qt~ella una 11eoplasia 1nalcig11a , specialme11te se si a111m iette c11e il tt1n1ore sia di 11at11ra fXtrcoma.tosa . Quanto atll a prog·no~i tratta11c1os i di ;n eoplas.ia 1nal!ig11a ,e ssa è assoluta111e nte j u fa11sta , percb è tu1no1i c1i questa s1)eciie ,11011 so110 operabili. ~Ia anche se si fosse trattat o cli u11a sierosi1tc 111111tipla tubercoklre .la i)rog11os i a,·rel)b~ do,·11to pt1r sempre e sser l11olto riser,·ata i)erchè uo11 solo l_~t con1pressione su11,~ ca,·e è n ote\·ole, ma ai1cl1e 1~ 1

pll'uritico se i fenon1e11i cli tlisp11ea e cli co1111)re~­ sio11e tornera11110 ed t"~~ere i1npone11ti, darem o 1i11'alim entazion e leggera, 111a corr oborante, e, se jl liquiclo p e 1;c~rdic.0 a111neuterà, togli,eren10 ai1ch e c111e[-ìto a,·,·erte11clo però cl1e la parace11tesi del perticarclio 11oll è sce\'r.a di p ericoli e ·va futt..'t cou m olta prudenza, ceglienclo co111e punto d'infissione clel treq11ai-ti il pt1nto pii1 e$teruo sil.ni,c;tro ecl jn b asso Lleil 'ottusità. •

LAVORI ORIGINALI.

1

qi

c\JJ(}re it1 qt.1esti casi facil111e11te prese11ta seg111 di sofferenza . \ --ero è che q11i gli edemi', a11che c1uelli c1eg1i arti ji1 feriori ed .il tt1rgore clel fegato ~c,110 piit i111 relazione coll 'ostacolo al _defJ11sso ,t1el sang11e dalle v.e11e ca,,.e nell'orecch1ett n che 11o n col1 ,1 clel)olezza del Cttore , percl1è se que~ ta io-;~e spicca ta d 0Yre11111to .a,·ere u11a mag<rior , 11otezza e frè•Jtte11za del polso , 1111a 1)re,·ale11za cli edemi agli arti Ì11feriori f!llZÌ ~ThC al ~O­ raCC e <l.lla faccia, fatti cli s tasi 11e1 piccolo circolo etl oliguria, f e110111e11i tt1tli cl1e 11iancau.o nel nostro soggetto; 111a è cc..rto che 11ella, per1C'ardite :il c 11ore da 1111 i11on1c 11to a11 'altro ptto pre::-,entare segnii cli debolezza, c-~~endocl1 è 1 se ln ma 11 canza ·di '!1llllOri, di soffi e l a 11att1ra t11bercol are dell ,affezioue i1o<;so11o far escl11clere con ogni probabilit à 1\ .... i tenza ,:1i ttna c:>nte111pora11ea ~ndocarLlite1 ,·ice,·er$a 11011 po.;s~~1110 ~ss~~ sict1ri. cl1e i l 111ioc:lrclio, ~pecie 11ei s1101 ~tr:tt1 1)11t ~1111~rfici 11', sia i11tegro. c0111e t~ra.pia. 'ost~rrL tnc• ra ior1..a tlt'.: cuorE' ~ 01 t'~ rt.lioci11et ici ; tor11crL t110 ~1d l"'l)Ìrar~ il l 1q111clo

ISTITUTO

DI

_\NATO.:MIA

PATOLOGIC~

DELL.\ R. l TXIVERSITl DI RO:\I .\ (prof. E. :UARCHI.~FA \-A) .

La litiasi pancreatica e il diabete zuccheri no. ~ota

cl·el dott.

GIOYA:l\~I

APOLLONI.

I-1a Clinica, l '_.\na tomia patologrica, la Patol0<Yia spe.rime11ta.le l1auuo or.inai dimostrato la con~essione fra l e funzioni d el pancreas e il diabete

z11c.eherino.

~. Pende 11el s uo trattato dii Endocrinologia, nel ca pito1o « Patogenesi del di.abete », così conclud_e : « Il diabete vero può considerar.si come 1111a s111<< clr-0me nella quale e11itr1c'l come condizio11e si1ic << qiia ",n.on. ;na ins11tlicienza endocrina del pa11« creas dalla quale dri1pe ude direttamente 1'a110<< mali~ d1tre\1 ole caratteristica del :rica.1 nbio dei . . << carboidrati m a solo in tt.n 11umero s-cars1ss1ano cc di casi cli;1ici, qttesta sindrome pancre.atica è

pura (dìabete pancreatogen.o 'nionogla·11d.ola1~,;) : « nella grande maggiorauza dei casi l 'ù:n.suffi.c1encc za pancreatica s i stabilisce sopra 1111 fonJo d1 «.anomalie costituzionali <lel sistema s impat1.cx> e .... « del s i sten1la. e ndocrino , agenti talora come ca1~se « 1)r,edispo11enti, altre \·olte com e cause occas.to« 11ali, dello scoppio de11'ins11fticie11za pan crea.<< tica >). La o-ene~i pancreatica del diabet e da 1.tn'.a1terazion: della f' Ua secrezione interna , già sospettata dai 1uedici, , -e11ne dimostrata c.l alla P.atolo~ia sperime11tale con il diabete 11el ca11e, do_1)0 l'estirpazione del pancreas . L'ipotesi cl1e 11 dtal)ete cc

sperimentale s ia la consegt1enza 11ou della. m ancanza del lJan creas e qt1i11di del suo o~m~11e circolante, 111a della so1)pressione di spec1a11 cent:1 i1er,·osi, col pa11cres estit1)ati, la coc;i d etta teoria i1er\·osa •no11 11a più so-;te11itori. Ora il <:a$O che ng11arda que ta nota appart1ene alla categoria <lel <l1abete i1ancreatogeno

n1011ogla11dolare. . Si tratta,·a di uua gio,·a11e di 20 anni malata da circ..'l u 11 anno, cou deperi111euto i)rog:res.c;i,~o, ~le ­ l)olezza, fan1e, set e 111t~11 . . a co11 pqJ.i11ria l3-4 litri 11elle 2 4 orL·) e con ~lico~nria abbo11da11te (6-; ~{,) .


SEZIONE P UATICA

\

Fu operata di cataratta. Dlte o tre 1nesi prima tlel1a i11orte si manifestaro110 eg11i di tubercolosi poJ11101tare bi1aterale, che portò rapiclame11te alla 1or1Ill<:1zione di c.aYerne, couti.uu.a•ndo la poliuria e la glicosuria (7 % prima del1la morte) iC·o n acetone e acido diacetiro. r~a morte aivvene i11 marasma. _-\Jl'autopsia del cada,·ere estreman1e.n te marantico i tro,·ò t1.n a tt1bercolosi ulce.rosa ·e stesa in tt1tti e c1ue i ,p olmoni, le ghiandole peribronchiali integre, il fegato di superficie li&cia, non . rimpiccolito, di colorito intensameute ocra(:eo, i reni i.ngrandirt:i (gr. 200-210) con degenerazi0i11e glico-genica delle anse di Henle. Il pa11eireas era lttngo cm. 12 ed era conve rti.to iii. un canale a pareti. anfrattuose e s uperfici liscie, d·e l.l o spessore di r-2 cm. contene11,te un liquido .sieroso torbido con· arenula calcarea. Nell,e 1arufrattuosdt à erano piccoli calcoli ia s u per.fici e .i 111e g uale, friabili. U11 cal.c olo biancastro, della grandezza di 11n cece, a supertici'e ciJ1egt1ale, eg·ualme11te friabile, di aspetto calcareo si ritricy,·ò ·11.ella :regiane della testa del pancreas , nell'interno del condotto pri11cipale. Non riu·s ci di penetra·re cl.alla papi1'la duodenale nell'interno del condotto pancreatico. )Jel le sezioni i1n vari punti della parete della cisti, ne11a quale si era convertito il pancreas i)er 1'occlusione calcolosa, in mezzo al tess uto con11etti\'o, con nt1111erosi \·asi sanguignii. dalle pareti ispessite, e .i1er,1 i, si :ritrova\1ano 1·esiclui di tessuto :Pa ncreatico. I.11 a lcu11e p arti il tessuto g1andol<!!re e propriame11te detto e'fa scarso 1nentre le isol•e di Langerhans erano consenrate e be.n manife te ; di q1uesta se ne vedevano talora due i' tre e anche ipiù ravv1cinate, di va:ria grandezza; ciò che dimostra cl1e avevano sopravvissuto al tessuto glandolare. In altri pt1nti .si vedevano residui di .cessuto g1andola:re con ait1me11to con11et· ti ,.a1e fr.a gli acini e i condottini, le cui pa'I'e·t1 erano spesse e .contene\•a no ·masse ialine ed epiteli ·faldati . V i era no estese zone del le parre ti ove 11on si ,·ede,·a che tessuto connetti\rale sclerotico. - r,el fegato di colore ocraceo si 11ota,,a u.u a in1.e11sa pig·1ne1rtazioo,e e mosiderinica {leg·li et1·d oteli e delle C·e llul.e di I{upfe.r, delle quali alct111e er.ano necrotiche, a-ltre, in me~zo alle gra11u lazi oni e i bastoncelli di l)igmento lasciava.no ''eclere il nucleo. 1

1

l~'esa1ne

is tologico del tess u.t o l)a11cr·e atic·o rps1dt1a·l e ha. dimostrato a·d11nq11e la presenza del tess11to glandolare acinoso a1terato e sclerotico e w paecchie isole anche ben co11servate e ,-.oluru. r.io ·e pur aove 1na·11cava il i)rimo. Questa pa.rt1C\. l~rità istologica è <legna (li essere notata perchè alle alterazioni conseg11enti a lla 1eg-.at11ra sperin1entale dei condotti escretori si è d-ata impor-

tanza. per 11 giudizio sulla sede della funzione endocri,n a del pancreas; cioè, o neg1i aci·Thi gl~néLolari o melle :isole. ,/ Ora se nel nostro caso so110 ·m anif.e ste è ben conservate in u.n certo numero le isole di Langerhans 11el tessuto scl erotico, noi dovremmo con eludere cne essendovi stato diabete n1alig·no letale, han110 ragione q11egli autori che aille isole oiega1io 1a funzione endocrina, in rapporto al rican1rb·i10 c:Leg·li idrati ca11bo111io? ·_i.\tne11 e n ei 1·eni n1olto atrofic i per .n efri·t e cronica o per .arterio~clero~i o per idron1 e frosi, si trovano, in mezzo al tess11to clerotico, isole di tessuto Tenale, tubuli e g·lomeruli, be11 conser,·ati, q11esti ,s pesso 11ote,·olmeute ipertrofici, anche quando la morte è avvenuta per iure.mia. Sar1e bbe assurdo pe.r 1questo fatto ·after:n1.a'l'•e che i glomeruli e g1li epiteli dei ren.i nio n banno la funzione dep11Patrice dell'org·a uismo. In a·mbedt1e i casi si tratta di so1)rav\'Ì;venza o di parziale rigeneraziQne dei tessuti, le quali non ·b astauo a sostenere 1a fun zione spesitica seco11d-0 i bisog11.i dell'o.rganismo, .01n de la miorte per insufficienza f11n~iQnaile del pancreas o dei .r eni. Ora cla parecchi ,a utori, fra .i quali il Pe.11de, si ritiene che Ja secreziiC)lne inte.rina del 1)ancras sia una proprietà com11ne così al tessuto ;i~inoso come al tes~ttto insulare. 1

1

... -:-

* * . 2\ el 11ostro -caso è in oltre da 11otarsi l'in·te.i1sa en10 iderosi del iegato. La colorazione oora1

cea dipendeva, come si è detto, da un'intensa ni cr111-en taz1one emosideri11ica delle cellu.le stel.; t> late ,d i l{upfer e degli epiteli. Nelle oell·u le epa-· tLche 11on si trovò alcu·nJa ·p igmentazion·e. Non ,,i {!ra attt~~ento del tessu.to connetti·vo. Il pig·m ento dava evid·E:t1te la reaz:ione del ferro. ~ dunque 11na 1)ig1ne11tazio11e e111osicle.rinica circoscritta 0Jgli endoteli ed alle cellule s tellate. E noto che n·cl diabete è stata descrritta u11a l)ig·111e11.tazione r11g·gi.nosa (lel fegato co.11 epatite c1011ica ipertroifica, 1rara1nente a trofica, cl1iamata dalla sc11ola fran cese cirrosi ·p1gme11taria. Il pi.g me11to ocraceo i11 zol·l e .si trO\'a nelle cellule stellate, 111el tessuto connettivo e nelle cellule epatiel1e. Questa n1.ala1ttiiia oc<:orre in soggetti s1~sso a lC'oolisti e d.e corre co11 de1)etin1e11to rapido, con 1)iolittria, g•licos11ria, s1)es~o co11 t11ber1col-0si ·terniiua:le ·e con ttna tinta bronzina d·ella c11te da simulare q11ella Llel morbo di ~i\cldis-011 dal q uale si disti.11gu·e per l'assenza di 1eguale pigmentazione u.elle n1ucose. Di questo diabete bronzi[lo Ma-rchiafa·v a ricorda di a\rerne veduto u11 caso in un 11ofuo di me dia .età , forte alcoolista, con gliros11ria abbond~11te, fegato ingra!J.dito e indurito • e ti11ta bronzina de1Ja .c ute.

~


4Ò I

f-'\NNO ~-XVII , F .'\SC. 17J

JL POLICLINICO

11 ca o nosl-a:o llimos tra che 11el cliabete grave la pigmenta2'ione emosideriuica anche intensa del fegato pttò essere priffidtiva, indipendentemente •Cioè da a1terazio11i anatomiche di altra u.attlra come la cirrosi atrofica o ipertrofica . La liti asi pancreatica, a nche non provocando diabete, p uò essere cau~a di alter.azi011i letali come per esempio quru1do ire viene l a compressione del condotto coledoco. Molti anni or sono Marchia1f.a va osservò 1u10 ili questi oasi, ricordato da GitU.d-iceandren nella sua memoria sulla. litiasi pancreaitioa.. Sì .tratt.a,·a di ttn carrettiere di 74 anni con itte1izia cla ritenzione comi11ciata da tre n1esi e mortt> con una sindrome di ittero grave •euza zuccl1eto •J1e11e ttrine. All'iatttopsiia s1 trovò nella testa clel pancreas t1n a ci1S1ti ripie.na di calcoletrti e cli ttn liqWido torib ido, ro1npr~mente il condotto coledoco. Il condotto pancreat ico era poco clilratato ·e il conpo e J.a coda del pa·ncr eas erano ben conservati eon n t1merosi focola i di 11ecrosi del grasso rp eripancreatico. Come sì è d ett o ju l)lincipio, il nostro è sen.za ·dttbbio lt11 caso cli diabete paincreatioo mo.noglandolafè perchè la sol a l:itiasi provocò .l'iat.Tofia del1'orgauo, litiasi, la qt1ale fi11ora n·e ssuno ha pensaito possa avere relazione co11 · a:lterazioni funzionali di altre g1a11dole endoci-ine. E 1'a trofia pancreatica diabetogena da calcolosi è 11n esperimento i 1i opti11ia for1n.a eseguito dalla natu.ra.

.

·NOTE E CONTRIBUTI. Jleelfestaziooi rare nella tiroidite. Prol. ìVIARio

1

FASANO.

I,a rarità della tiroidi te acuta è abbastanza relativa per poter costituire argomento di speciale trattazione. Tuttavia esistono casi che a.à essa si rife1iscooo, i qna1i p.resei1tano elementi. speciali, che opportunamente rilevati. e ' 'agliati possono concorrere a dare sempre una nuova impronta a questai forma morbosa. Ciò specialmente ii1 rapporto a-llo stato dell.a ghtiando1a colpil a . In fatti la tiroidite acuta può insediarsi sia ~u di t111a : ghiandola normale, sia su di un.a ghiandola alte!'lél!ta o 1)er ueoplas~a o per i pertrotia, ne deriva per conseguenza. che la s indrome ed il decorso della ,mia1aittia 4ovranno variare .a seconda dello s t ato de11 'organo sul quale si è sviluppato il 1)r.ocesso infiammatorio. A parte i sintomi genera1i oomu111i a tutte le Wfezioni come il brivido, la febbre, il dolore locale, ecc., possono esistere pure altri sintomi, che sono in relazione dello s tato a1tatomiico dell'organo oolpito. Risponde a queste considerazioni u.n caso testè occorsomi e che vog·lio suc.cintamente riferire: Riguarda .u na donm.a di robusta costituzione s ui tren.tann~, maritata c011 prole vivente e sa'Da. N ulla di importante nell'anamnesi r~mota. AVVERTENZE AGLI AUTORI. Da circa quindici g~orni l 'a. aveva av,rertito 11n leg·gero indolenti.n1ento nella regio.ne sottoi.viPreghiamo gli autori · di attenersi alle seguenti dea di sinistr a; la quale era leggermente aumennorme: tat1a di vol11me. . Gli originali debbono essere scritti A MACCHINA, Impressionata da c1uesta constataZJione ed ai1da un solo lato del foglio, a righe spaziate, con cl1e perchè la lie v.e tumefazione era andata aun1euta.ndo cli consistenza, facendosi maggiorlargo margine, ·non a carbone. 111ente tesa e dnra, s i deci se di venire a co1lsulLe indicazioni bibliografiche debbono essere in tarmi. ordine progressivo, recare il nome dell'autore e le N,o tai subrto alla regione sottoi vi dea. sinistra iniziali del prenome, Il titolo dell'opera o del pe- ltna tumefazione ael volu me di un piccolo u-0,·o, cli con sistenza dura, lignea con pelle soprastamte riodico, Il volume, la pagina, la data. Le fotografie, le grafiche, i disegni, annessi ai la· .alquanto adere11te 1110. ancora spostaibile. Alla punt11ra e~ploratiYa estras$1 qualc h e goccia di vori debbono essere nitidi, con diciture a caratteri liquome sicro-ema.tico . grandi, tali che restino legglblll dopo l'eventuale All 'esamè gener ale rile\'ai i1<>teYole tachicardia, • polso s 1110 a 13 battiti, tremore agli arti c;uperiduzione. riori , leo·o·ero esoftal n10, si ntomo di 1\Ioebiu5, non 00 I dattiloscritti vanno spediti alla redazione (via Ste 11"\vag, non Graefe . ~istina 14), non arrotolati, ma, eventualmente, pie. , Consigl1a1 alla paziente applicazioni caldo ugati. mide e di farsi rivedere dopo qualche giorno. Le bozze debbono esser rese prontamente. vengo richiesto d'urgenza presso l'ammalata. ~on sto a descrivere la sindrome che prcaen· Sono consentite le sole correzioni tipografiche. Le correzioni non tipografiche verranno addebitate ;igl i ta va, basti cl1re che er..t in preda a continui la ferita prodotta dall '111cisio11e era complet.aautori. accessi di softocaz1011e, con colorito cianotioo L'AMMINISTRAZIONE. hlnastro, t..'lnto che seduta stante do,·etti inter1

1

1

1


,

SEZIONE PRATICA

v.e nll.t'e ron l 'aprire ampiamente sulla linea me• diana la tumefazione al collo che dalla parte stLmprovvisamente dopo una qui:ndicina ·d i gi01 ni MEDICINA. e gradatamente lo stato generale. Dopo un mese n i s tm. erasi estesa sino alla destra essendo a;uLa som1nlnistrazlone periorliea e prolungata 1'1èntata motevolmente di volume. DaJ1 'incisione dejla digitale nei tuberwlotiei polmonari Ipotesi. fuorusci pus in abbonda.n za frammisto a cenci necrotici. l.Z. BURNAND. Arclii'Ves des 1\Ialadies du Coeur, .Migliorarono subito le condizioni del respiro d es TI a.i sseaitx et d:u, ~ariig, settembre r919 : mente. cicatrizzata. L'O. osserva che il prognostico della tube.t~olosi Ho volu to rd.f erire in modo riassuutivo il easo i)oln1onare è tanto più grave quru1to più bassa i:. occorsomi perchè si present.a interessanf:€ sotto la pressione arteriosa. Ipotensione vascolare e bt1un duplice aspetto. Innanzi ttttto per il fatto b.e rcolos i pol111ouare l1eagiscouo l'ttna. sull'altra della prese11z.a dei fe11omeni Ba.sedowiani, c he per con t1n'azio11e 7·~:efasta, poichè d:a ttn ·l ato la d eqa.anto l1ou 11t1 merosi al punto da costituir1e una pressione vasrolalI'e s'accenrt:tta 1)er l'intossicazfovera sindrome di Basedow basta vano per se 11e tubercolare e clall'altro la lesione b,a ciJlare . . . .' . stessi a oostitilire però la base di 11na diagnosi sia ·acuta che cron1ca s 1 avvia p1u o meno rap1di forma f·r ttsta di morbo di Baisedo'v. Ora questi dame11te all'esito fatal e. Il tubercoloso 1poteso sintomi eratllO 1preesistenti all'affezione infia111Ila 11n aspretto r1aratteris.tico : tnagro, leggermm1matoria ,d el tiroidie, oppure etansi ma nifestati te d.i spnoico, subcianotico .con le orecèhie e le per effetto e quindi i11 conseguenza della fiagosi o·ote co110-es tionate e le n1a11i ,·io1acee; all 'ascolèo \::> tiroidea? In a ltre parole si tratti\via di una titazjone clel ,t orace pres enta l esioni di estensione 11<>idite in Basedow ·opp11re di un Baseclo'v da e g-ra·vità yiariabil·i•, a ll 'esan1e c1e.1 cuore il 1° tono tiroidite? è d ebole, il 2° spesso s doppiato; il polso è freA queste domande 11011 pottei rispondere non q ttente, 100-120, piccolo, ius tabi1e spesso irnego• • • avendo a.v itto occa:sione di visitare la paziente lare ; la pressione a·rtertosa massttru1 ttl1st1r:i prima dell'affezione tirodea e 11011 a vendo potuto r3-r2-1r c1n., il a minima 9·8-6 c111. e art1i.c-he meno. rica'\"are dall 'anamnesi alcunchè che mi potesse È .:::i O"eneral1nente f.ebbric'i.t ante ed l1a rprofusi sufar sorgere il sospetto deJ1a preesistenm dei si11- dori notturni, con ipot&miia mattutina susseguentomi. L'aùtro lato i11teressante dell'osservazione te, la c1uale è meno spiccata. 11el1e lesioni poco i11 questio11e è rappresentato dalla completa sc-0n1avan zate. Basta t1n leggiiero s forzo per turban1e parsa dei si 11t01ni a gua.rigione avvenut a della · l 'E'qttilibrio e p:rovooarne crisi di palpitazione, ti-roidite. accessi d'aritmia, elevazione• febbrile e perfino · Ciò si potrebbe chiaramente spiegare con la una poussée congestiva, ttin'estensione delle ledistruzione oompleta del lobo tiroideo affetto da ~iollli, favorirte dall'imprc>-vviso abbassrumento delparte del processo settico, dimostrata ilall 'eli- la pression~ nei ' rasi ·viscreflali, sp.e cialmente nei n1ina2io11e oome per sequestro di oenci necrotici capilla ti p,o lmon.ari . .Si aggjun,g·a la g·ravità estreO"atJcrren1osi attra,~r~ l'incisione ·p raticata. Si ..-. 111a delle einottisi t1ei tuhercoilosi ipotesi e ci si i)rodusse u11a enucleazione spontanea del lobo :enderà conto dello s tato preca1io del mai1ato, tiroidoo ipertrofico otte11endone lo stesso e ffetto compromesso d al l 'insufficierote emrutosi' dall 'inche &ii s11ole .otte11et·e i11 questi casi con la en1i- tossicaz.ii0ne, p er etti no 11 è possibile lia rip:ira, s trumectomja. zione delle lesioni pol1no11ari e il ma1aito ·v iene Dalle ricerche c1a n1e fatte nella letteratura più 0 meno rapidamente a so:co1:1ber:. . rion mi sembra che osservaziioni del genere siano Fra i medicame11ti adoperati dai fis1olog1 .hanmolto freqt1enti. Ho v·olut-0 però con questa mi~ 110 dato buon giovam.enrto 1'olio canforato e il breve nota 11on prese11tare un caso .raro, m.a n- so1f,aito di 5,t ricnina, ch e seieondo l'autore, accanc-hirunare 1'attenzione d€gli osservatori su questa to a wn'azione stin1ol~11te genera-le, hann? anpossib;ile eventualrità acciocchè con la disamina C'he ttn'azione tonica \'asrolarre, per cui esercitaattenta e n1i11uta <li qualc11e ialt1X> caso possano n o un'aziione niodifiratrioe diretta s11i processi di aversi u1teriori 0011trib11ti su questo importante c:ongestiot1.e cronica, -la qu a;le ::\1g_g 1~nv'e1~ebbe lo argomento ed otte11ere La risoluzione della inte- s taito dei tubercolo.si ipotesi. T ;~ c11g1tall, che· h n ~·essante qt1estione. 1111'azione tonica ,·asc01lare sict1ra e potente, potrebbe perciò essere. 11t11111eute impieg·ata. Qt1esto n1edicinale fino a por l1i n1111i fa sol.ev.a p re~<'11Ì,,ersi soltan1to n1 t11ber.co1os1 con l·e~ni ' 'a 1v·olari m a l co111pensat e conrotTiitanti, ai tubercolosi eufiqen1a.tos1 col11i ti <l 'a ~i sto1i a act1ta e 11eg-li tlltimi stadi della malattia. :rvra le dosi anche mas-

SUNTI E RASSEGNE.

1

1

~

1

1

t

1

r


... IL

[~\.x~o Xx\·11, FASC. 17) , • formo la di 1\Ierk le11 si i~ u0 sommin1strare 1a ~li­

PO~ICLINICO

sive di digitale s0111ministrata i)ressochè in, extre11iis aYeYa110 poco o ni11n effetto. Bttrnand, protittando degli studi di IIt1cl1ard e di )lerklen, per cui la c11gitale n egli iposistolici r)ermanenti affetti da lesio11i \'al\ ·olari pt1ò esser e som1ni1nis trata senza i11co11\'e1uenti i11 dosi perio.diche mini1ne per settimane, mes i ec.l anni, e che secondo i la \·ori di ì\Ia)ror cli Gineyra può essere p11es~rit­ ta in 1nodo conti11uo anche nei cardiopat1ci compensati, pensò di applicare s i st ennatican1e ute la cura digitalica conti1Jtta nei tt1bercolosi ipotes i, ciò che a11che altri a,·e\rano fatto, Jna se1uza una clirettiva p11ecisa. Egli ha 11npiegato l a digitale nei .tubercolo&i ipotesi siste111atica1nen.t e e 111 mo<lo discontintto per 5~6 anni> e J1a i1otato ristabilimento c.lell 'cqttilibrio org·a nico e d e.lJ..e forze <lei 1ualati, 11n aumento ùeJ. ,·alorie di (lifesa natttr ale .d ell'orga11ismo e 11na più facile riparaz.io11e delle lesioni polmo11ari. r~a digitale è indicata specialtnente nei tubercolosi ipotesi, tachicardici, qualunque sieno la c111.alità e J',estensioue del·l e les ioni, e nell'i11izio re la cura più che della b assa pressione forni ~'l dagli strumenti speciali ·va tenuto conto specia.1mente del quadro, sopra descritto, del tubercoloso 1poteso. L' A. riporta a l cu1tl casi nei qttali ebbe un €fietto notevole, caratterizzato dia~la caduta completa della t emper.aitura, dall 'ele,·azio11e discreta della pressi1011e, dalla scompa·n sa della ciat1osi, dalla 111i11one i're<111e11za delle <:'111otti&i. :..i\. propos ito di quieste egli c1iede cl1e Ja d.i~gitale s ommi11istrata in modo continuo abbia un valore pre, ·entivo e curaiti vo s uperiore agli altri •m ezzi te· 1·apeutici, app unto p er ehè combatte l'ipotensione ·vascola11e, la qu,a le favorisce ~1 ripetersi delle emottisi. ~feutre la (ligitale ag·isce poco o punto durante le crisi terminali di follia \;ardiaca nei tubercolosi cacl1ettici, 11e i qttali la fibra cardiaca è degenerata , produce i11\·e<'e 1111a beruefica :influenZ<'1 nei tisici trattati p11ecocemente con la ddgitalc, a1lorchè Ja fibra 1niocardira con.serv3. una certa \'Ìtalità. In fatti Ri ,~edono in .tali casi drill.nillluire la dispn ea ie Ja cianosi, ritor11a il colorito, le forz~ si risolle vano, il polso (li,·iene più le11to i)er l'ele'\1arsi del1la pressione cli r-2 cm., i fe11ome11i ascolta tori polmonari l11igliorano notevolmente e s'attenuano e. scon1paio110 i s u<lori .nottur.•n i. La posologia della digitale è fornita dagli insegnamenti di l\:fayor, il quale consiglia con1e tipo cli cttra dig1talica c.liscontinua la pol Yere tli foglie di djcritale alla dose di gr. O, I O ({.a pre11LlLfSÌ tr gior11i lii segttito per o~tni dieci. 111 tJratir~t ~i co11siglia al 111 alato a; pre11dere questa llo::.e 11ti gior11i 1, 2, 3, 11, 1 2 , 13, 2r, ~2 , 23 cli OA 11i n1e~e. , i pttò adoper'lrre 1:estratto fluido, di \"' t1i ~i somn1i uìstrerà t111 n111n~ro di gocce equi' .1lt-nte a 0, 10 cli polYe rc cli foglie. Secondo 1 ~

gitaLina cristallizzata a l la dose di l /4 di milli.g·ramm·::> ogni s~trt:imana. L'A. ha adope1-aito la lligiita1e clializzata alla dose di 10-15-20 e anchè 40 gocce, secondo il grado cli debolezza miocardica o ,-ascolare per tre giorni og1tl dieci. Venti g·occ~ cli questo preparato equivalgono a 0,10 ùi polvere di foglie. Egl i sole.va associare a l la digita.l e un ,·aso-costrittore, l'ergoti.11a dializzata, il SecalaJ1, a.11~ dose cl.i rc-15-20 gocce . Natttralmente ·questa cttra discontinua dig·italica deve essere su.tt1·agata dagli alt ri mezzi terapeittÌlei, eh~ contribuiscono all'ele,·azion€ deLla i)tìessioile e alla decongestione dei p01lmoni : riposo assoluto 11ei fcbbriciit anti, riposo relati\·o 11ei st1bfebbricriitan.t i, moto 1noderato i1egli apiretici, in.i.ezio11i d'olio ca11fior.ato, ecc . L.A. nota. irrfi ne che la ifligitale pur non ~ssendo 1·1 r.imedio c1ella tttbercolosi, pure essa deve prendere 111e.lla c ura della ~uoorcolosi un posto pi1'1 jmpo.ntante di qtie11o finora assegnatole, poicl1è- éssa -ron1é cardiotonico combatte 1'ipotenSÌ\)ne che è> tltlo degli elementi più costanti e nefasti della tubercolosi ·e che ·n e ao-o-raV'a 11 proo-nostico. , .'.::)~

~

CESE'f'r!.

CHIRURGIA.

·I.lacc11mularsi di accidenti spia~evoli nell'anestesia lombare. I-IoSElVIANN:

Zentralblatt f. Cliirurgie,

1920,

u. 3.

(Dalla Clinica chirurg·ica di Riostock ).

L'A. accenna al la=\·oro di l{irschner il qua.le pt1bbli~ò in qttesti ultimi tempi w1a serie dii accidenti s r)iace,·oli 11el] '.anestesia 10111ba re , l a111ent andl() nttmeros i insuccessi , gravissimi feno1neni concomita11ti fino al col1asso ed all'arresto respiratorio (ttn caso cli morte) , ed effetti consecutivi di lunga durata (cefalee) . U11 altro autore, Florcken notò p ,u re cefalee frequenti e gravi con fe11omeni di eccitazione meni11gea. Qttesti feoomeni furono.,nres. i i i1 rapporto colle piccole particelle di metallo, staccatesi dalla siringa (metallo di gtterr.a) , e sparirono q11indi col preyio la\•aggio degli s tr11menti. Florcke11 attri· buisce ai casi cli Kirsch11er ttna n1ede~ ima causa cl1e , econ<lo il parer.e <l ell'A. 11011 i:.: 'g-in:-:ta; 1' .\. I 'ammette per gli effetti tardivi, la i1ega però 11el 1..aso cl 'i11st1c.cesso e c1 i f e11on1 en i .a·;·cessor1. Calntann a ttribt1ì il peggioramento dei suoi reSttltati all 't1so del n1edican1ento j 11 :ha le (110,·ocainas oprareui11a Hochs t ) , il quale peg-g-iorò d11rante la gtterra, e cons tatò miglioram e11to ncloperando tn\•ece delle con1pr.esse ~'l d.iscioglitre. M. v. Brunn, il quale non riscoutrò i11s11ccessi t o tali dell'anestesia, a ttribuic;ce l'aumento dei dis tttrbi subi ett i vi al 111aggior nttmcro dei danneg-

..


-

SEZIONE PRATICA

giati di guerra .fra i suoi pazienti, i q11ali - .a l contrario dei mi natori - i11clinano· se1111)re al m.alcontento. e ad u11a sensibilità 1e sa.gerata. L'.-'i.. 1iscontrò solta11to ife11omeni tardivi, cioè 11e·vi cefalee, le qttali l)as ·arono dopo 11n'abbonda11te somministrazione di liqttido. No11 osservò in 11cce:;si totali e fa1omeni accessorii . Questo accadde {l-Opo ·un.a. 11t1i0\'a spedizione di fiale : ·ed ebbe 11 suo ri111edio ca1nbiando il preparato, cosa g·1à osser\·ata nella Cli11ica chirurgica cli Rostock .col i)reparato fra11cese « sto,·a.i1na Bi11011 » , i1l quale si dovette abbandonare per 11n verificarsi inusato clt cefalee, .consegueuti all'ane ·t esia l on1barc; sebbene è q11esto preparato già in uso cla anni, .adoperato i11 circa 3000 casi, co·ntrollato con l'esame chimico ·e batteriologico 11on fece rile\Tare alterazioni. Si cambiò la « sto,·ai11a-I~illon )) co11 <e 11-0,70caina Hochsf » la qua-le venne poi sostituita c on tropococaina (di Pohl in Schonbaum) : di questo l 'A. si dice contento. Per l 'A. è ·ind11bbio che questi iJeggioramenti periodici ver1gano .causati da. alterazjonà del ]Jreparato, che avviene più facilmente nt:lle sol·ttzioni i11 :h.al·e, forse sotto l'influenza del .\·etro, che nei preparati soMdi. Per qwesto motivo l '.i\. abbandonò del tu,tto la soprarenina che si de· compone facilmente. Ko.n vorrebbe però abbandonare l '.a 11estesia lombare, che ha grandissimi vantaggi malgracl-0 i progressi dell'a11estesi.a locale. l)er fortuna gli accidenti cosi gra,ri come li notò l "irschner negli effetti accessori (ed ancora nei casi cl'insucoesso !) sono rari (la clinica di Rostock i u oltre 5000 e.asi di anestesia lo.mbarc non ebbe uess1111 caso di 1norte) e D.011 . trovano un.a spiegazione soddisfacente .nella oscillaz.ione dei preparati. Per ottenere paralisi resp1ratoria con collasso, l 'j11iluenza <lell'a.uestetico doveva arri,,a.r e troppo • i11 alito clipeude11do questi fc11o·m eni accessori gti.:l.,·issimi della partecipazi-0n1e del midollo àll11ngato e del quarto ventricolo. Forse disgraziatamente a n1bed11e i fattori s'i.ncontrarono in quei casi, non potendo ancor.a dominare l'altezza dell'infl,uenza aiialgetica. Così si osservano casualmeDte con la co1nt1ne anestesia lou1bare a.nalgesie estese a tttttf\J il tronco 1e ad :a111bed11e le bra.ccia senza·alcun si11to1uo d11quietante. Seco11d-0 1' A. la quant1tà cli 3 eme. di l1.o\·oc.ai11a, adoperata cla lui, no n è capace di cagionare di turbi - con1e sostiene Hrun·11 - anche per la grande massa del liquido ccfaloracl1idia110 (al contrario degli esperimenti s ugli ai1i n1a li). E l)iù .p robabile c~1e u11 involont ario scolo ·esagerato di 1i1q uido 1)roc1.uca clei .d anni ; si posson10 cosi a\rere ·effetti spiacevoli s ui segn1enti più alti (s1Jecial1nente nella posizione alta clel bacino), i segmenti più bassi invece possono rin1an ere poco c.ol pi ti, co1ne l '_t\ . osservò eccezio11al 111ente iu qualche caso d'operazione peri11ea}e (i11s11ccessi cou fenomeni a'ccessori). In soggetti a i)rcs:;ion e ce[alo-rael1id·ia11c=t tliD1i1111itq l'a11e1

-

1

• •

,_ l€sia l on1bare può di Yen ire persino un interYento l)e1icÒloso : così 1'_t\... ebbe nel caso . d'un.a fr.a ttura ,·ertebrale antica, co11 parap1egi.a sp.a stica - i11 cui la pr.essi.one del liquido era ridotta alla .111età del normale - un collasso gravissime> clopo l'anestesia lombare, senza disturbi respira.tori ; il malato si rimise presto mediante inalazi 011i cli ossigeno, i.niezion.i cli ca11fora e fleboclisi. l(othre ·e bbe in due casi di collasso gravissimo (arresto respiratorio, scomparsa della pulsazione t'ardia.le dei irflessi corneali) -c~n l'i·ntfeziione intra ' renosa di epireniua (3/4-r eme.) ittn successv totale. Normalmente non si presenta·no s imili accidenti, · se si eseguo110 solo operazi.vni sottoombelicali con anestesia lombare. Secondo ·g li esperimenti d·e ll'·A. i11. acoordio ·Con ì\1ori e Vre rth, l'anestesia. lombare non vroduce di regola n·ell'uomo cosi note\·oli abbassamenti d·e11a pressione sanguigna come nell'a·nimale. Però in quasi tutti i casi cli feno111eni access(n·ì (analessere , , ·omito, ~llasso, ~e.) 1'.i\. notò 11n 'abb.assam~p to _tempo- _ ~-a11eo della pressione sanguig·na. I distu11bi più frequ,e uti .d opo l'anestesia lombar,e ~ono le cefalee (li lun•g a durata, , che prima non potevano essere domate con alcun .mezzo_ Qùesti ca~i dovrebbero sem.p:re essere analizzati secondo Qlllincke con una puntura lombare secondaria in decubito laterale- e·a; hanno secondo 1'41\.. diverse c-a use. Una pairte (fra i casi dell'A. 17 %) è basata .su ten·omeni di ·e ccitazione, «me11ingismo >>, ed è accom.p ag.n:ata da aumenit o della pressione d·el liquido, oon aumento di albumina e di cellt1le (molti leucoci:ti polinu-cleari). Sono questi ca.si di una meui11gite lieve, asettica, ai c1t1ali appartengon9 ai1che. ·q ·u elli cagionati dalla presenza nel liquido iniettato cfi partioelle dt 111etallo della siring;a, da soluzione cli soclia ,o da a11esteti ci decomposti. V·engono1 guarì ti mediante ttna ,puntura lombari~ (eventualme nte ràpetuta)con la evacuazione di J.i quido in tale quantità, che la pressione normale sra ri'stabiiita : inoltre l)Urgando il paziente e 1p 1r-0dtt~endo ·u na ditYesi abbondante. Neg·li .altri casi la pu11t11ra lombare dtmostra u·n notevo1e ,a bbassamento della i)ressionedel 1i·quic1o 1(talvolta fino a valori negativi!) con t1n C·onte11uto cellulare ntinimo ed u·n piccolo aum e11to d'albun1ina. Praticando anche in questi 'casi un '-evacuazione di liquido, se11za cr.itica esenza controllo, o da11c1o Ulll purg·ante drastico, si 11a l)eggioramento ; me11tre si h.a g-.u arigione · in poche ore sommi11istrando·a.bbo11°da.11te qt1antità e.Li liquidi in modo da rista.b ilire il com.p enso. Se c'è u.u a disposizione a recicli,·e, si ripete la so1nministrazion-e di liquidi. Qt1esta t eraipia, dice l ' _L\.. non ·ebbe mai insuccessi, anche nei casi delle cefalee più ostinate: mancano però jin'ora con-· trolli e confern1e. L ' }\. osservò ttn 'ab lJassamento· della l)ressio11e tanto d'o1)0 la sto,raina quanto0


IL

L-\.:'\~O

POLJCLI~ICO

Xx\·11, F.\SL. r7J

I card (Gazctte des H opita11x, I919, n. 61) in-.;iste s ui proptii n1etooi coacùiuvanti l'antica cloci11i:asia i<lrostat1ca i11 qua11to essi metocli sono cai:.)a<?i di rivélàre 1.a presenza dell'aria in ogni po1111011e che abbia 11espirato anche q11ando questa q uantità. d~ aria sarebbe insufficiente pe~ assicurare alla pro·va idrostatica il galleggia1neuto spontaneo del polmone. Il primo metodo - d·ilatazio1Le al'Veola·re - l1a i)et base, co1ne j. segttenti, la presenza costa11te Lli ttna certa qt1at1tiità di aiia ill't ogni po1mo111e che abbia respirato ai1che quando itl poln1011e dn~cende nel fondo dell'acqua. 1,, 'aria imprigionata • negli a1vieoli com e in tanti pallo11ciui elastici può ,. esser m'elssa .in evridieuza : r° Con la dilatazione alvedlare mediante in1, mersione nell 'acqt1a calda : s i fa bo~lire 11n litro c.l 'acq11a ; si ritira dal fuoco al recipiente e, cessata ,l 'ebollizione, 1·i s.i ~ttano i pezzJi., cli pol1non;e ~adttti 11el fondo de11'areqt1'a fredda.. Se il p0-ln101te J1a respirato 1 il p~zzo atlt1tenta di voJu.1ne, 1'aria i1nprigionata si dilata, si distacca dal fondo e viene alla superficie; 2° Con l1a dilatazione alveoliatre med.1ante 1'a-· ~ pi razione : in uu t11bo dii ·ve tro pieno cl 'acq11a si gettano i pezzi face11clo il vuoto con t111a s11;nga a.ttraverso i1 ,turaicaio1o: se i! polmone ha respira·t o, attmentn. di ,·olttme, din1iuurisce i1l peso specidico ed essi ·vengono alla sommità. del tubo; 3° Con la dilatazione alveolare mediante l'aspira'.ùione, ma applica1ndo t1n peso al pezzo 1n e..c;an1e: ii1 tal caso aspiranclo e poi cessando 1'aspi·razione il polJnone a111ne11ta p1,1na cli ,-o1urne poi diinllinuisce prop1 io con1 e se fosse soggetto a bruschi movimenti dri inspirazione ed espirazione (sempre quando il pol_?lone abbia co11MEDICINA LEGALE. ten uto die.11'aria). Un altro metodo - co-1n.pression.e al-veolare La prova della vita extraute1·ioa. è la oonitropro,·a clel prececlente: deteiminiando Nuovi metodi di docimasia polmona1·e. il bo-aLleo-o·iamento del pol1mone ed a11mentaudo bO poi la p1iessione, il pezzo diminuisce di volume e No11 bisogna do1na11dare ~ll a con111ne (locimadisoonde. sia po1monare idrostatica più di q11ello c11e può ~el terzo metodo d issol·uzione deL pol1n0He dare: in cac:;o con.t rarlo ci si p11ò esporre a failsi co n la potassa caustica -- se il polmone l1a reri :ult.'lti ed interpretare come a\·e11te f11n1iouato spirato, immerso in soluzione alcoolica di pott·n polmon•"' che, per es., putrefatto galleggia t assa dà lttogo prin1a all.a con11)ar&'t con1e di 11n n~ll'acqtta ~11 cui è stat o get1.nt o. minuscolo grappolo a grani cluri e fitti, poi si J,,a putrefazione gassosa è j11fatti, per comttne trasforma àn ttna massa spu1nosa. Fatto che 11011 cou~en~o d ei m edici lE ga1li, t ite11nla una delle si ~erifica ~ il polmone non ha respirato. ca11se pitt in1portanti che ,·engono ~ snnt11rare la Col quarto metodo - do ci niasia, ottica per pro,·a della doci111asia 1drostat.icn : ne ,·ietlle 1n sc71iaccia.nie1ito dei lobiLli - le fini l)olle di ar·a consegueuia la 11e~es ità clii prcYe11ti,·antert1te t ola etti presenza è costante in ogni pol111011e c11e gliere dal polmo11e in esame i gas putrefattivi abbia respirato, fam10 ass11mere ad 1111 sotti1e sen1pre interlol)ari , 111.'.l.i intr.t.'llYcolnri: c1i C]tti i pezzo schiacciato fra due \ etrini l'aspetto di un ,-.1ni proce~si cl i compres~ione t tttti portnnt~ al vetro smerigliato traversato da raggi 111minosi. ri$ttltato di vttobtre il i1oln1011 L' a 11c-hc di 1111a cerJl c1uiato metodo - lib c1a.:ione ~~i i111prigiota i)arte d~l 'ari1 r· icl11alc e il ritorno al1n ca11na111e11to dell'ari.a al-veolare -- compretide dlte &'l di errore polH1011t 11c1H f!allc<~i..111te pur a~1 e11proce~-..i . nel tJn1110 la liberozio11e de-11 'o.tia è -d ci 1 r.e: /"I; rato.

dopo la uovocain.a. I~'-..\. si (lomanda poi, come .è po..c;s1 bile dimostrare una pre~sione lombare negati,:a con 1 com 1111i mezzi. ~el caso d1 pressione 10111tb are negativa, dopo la p1111tt1ra no11 esce liquido spinale, sebbene si ~ia percepito il caratteristico scricchiolio che si ~ente i1el trapassare la d nra. t T.n 1nano111~tro ttnito alla canula <:i iudicherebl)e subito la priess.i-0ne negati,·a : eguale set"vizio ci fa però anche il semplice tubo di \·etro di. Q.t1incke. Aggiungendolo, e f.acet1do tossire o premere il pazie nte, il liquido entra nel tubo, sorpassa il punto di O (punto della i)untur.a) per abbassarsi s ubito a valori negativi. L'oscillazione del 1iv·e llo c,ol polso e col respiro, il salire ed abbassarsi tos e ndo e prem e11do o comprimendo le vene gi11gulari, dimostra la co1nuu1cazio11e libera del tu:bo collo spazio subaracnoidea. L' A. os5€rva infine che, co11 l1na certa esperienza, si può diisti11g·u ere già clinicamente l'aumento o I 'abbassam ento della pressione cefaloi;achidea. Il rapiqo aume nto dei distttrbi, l a rigid1t~t c1 :1l ·1 1111ca, ~inton10 di l(ernig, ecc. si tro,·ano solta11to :nei ca. i d'au111e11to de11a .p ressione (cc meningismo ») , oosicchè l 'A. ha potuto cu.rare oon s11ccesso i casi più leggeri di cefalee, anc.h e senza la mjsui""a. d·e lla pres ~io11e, mediante somministrazione di liquidi. l\1a sono i casi cli oefalea g·rave, protratt<'l per settiman e co11 vertigini, malessere, ,·omito, ii.no al rifiuto del cibo (dimi11u.zionc della qt1antità dell'urina!) senza i sintomi speciali della .rnleuingite, i quali secondo l' A. vcngo110 causati da c.liminuzio11e della pressione, si 110 a \·alt01i negativi. BLUH.

la

1


{ANNO ~XVII, r"'Asc. ;I 7]

SEZIO~E

fatta per via estraLoracica, 111a11tenendo i p:c.zzii sott'acqua e schiacciandoli con le dita, nel secondo per ,.i.a intratoracica come p er ttna p11n- . tura esplorati,·a. Il sesto metodo si ba sa Stù1a cot1stataoione della retrazi011e di etti g·ode t1ID. po.lmone dopo èhe i st101 alveol~ per penetrazione d'a1~a siiansi <.tilata·t i, mentre il polmone di u:n nato morto all'apertura del t orace r esta :ÌJ11111ol)i]e .c o111e 11 fegato e 1·a ~1za alJ.'aperlum dell'1ad(lo n1e . I processi p!er la constatazion.e di t a1 segno sono moliteplici e spesso sono nJtilrne11.t e uniti a1'Ja dooima.csia polmonai·e i d rost at ica: iietrazione polmooar'e e g·a11eggi1a.i11en.t o d el pol1no111e d e,·ono andare di pari passo. L '4.c\.. conclude insistendo sull a grande praticiii:à di tail i metodi _

'

i\I O;\TET,F.ONE.

lOOADElllB, SOCIBTl MEDICHE, CONGRESSI Società Lombardal di scienze n1edlche e biologicl1e. ìllilano. Sedt1t.a del 16 gennaio r920. Presidenza : Prof . DEVOTI.

Cutireazione nel primo trimestre di vita.

C'. CATTANEO. - l\Ientre a;nche i u lavori recentissi mi si nega la possibili.tà. di cutireazioni positi·ve :in bam1b ini al di sotto cli tre mesi di vita, l ' A. che già in precedente ia,~oro aveva rid'.erito dò. casi personali posi1tivi a 15-20 gi1orni, in bambini di madri tubercolose, riune11do anche le oss.er,..azi.oni an aloghe - non molte - della letteraitu.r a, nella su.a oomumcazione riferisce s u 215 cutireazioni pra ticate Ì-11 ba mbini da lla nascita a tre mesi di ,~i ta . I-Ia a vttto una volta cu.itireazione fortemente positi va tanto a lla tttb.ercolinia utnan a che bovina nel.la prima decade (9 giorni) ; cinque volte nella seconda decade; i11 complesso reazioni positive nel 23 % dei casi. Scindendo poi i ba mbini narti da .m ,a!d ri s icurame nte tubercolose, da quellrl. con madTe san'a e g~tilizio malsicuro nei rispetti de1la tubercolosi ha avuto nei primi (92) il 29,3 % di reazioni positive, nei se-condi ( 123) il 18,2 %. L' A . tenu.to presente c he è pacifico che la cutireazion1e a bbtLa. nei piccoli bambini valo.re grandissimo per la diagnosi di terreno tu·bercolare, tenuto presente che il ·t empo ~airio tra infezione e reazione è valutato dari vari autori non ill!fe:riore ai due mesi certa.mente, prospetta la possibiilità che nei casi delle prime decadi I 'infezione (lie·ve) sia congenita e s i doma.uda se non

PRATI6A

sia da. sottoporsi a rev isìo11e la teoria assolutista .del 0011tagio nella 1eziologia della tttberco1osi del la ttan.te, rife1'endo i n.fiu·e ,d i t111 caso di tubercolosi diffusa con lesio111 anatomich e a tipe cronico in ban1bino d i cl 11e mesi. Del valore semeiologico di alcuni fenomeni cavitari nell'infanzia. C. L. RuscA. - L'O. ha s tud] ato s u.lla S0()1-;ta di 11u111erose osserv.aziond., i vari si11tomi cavita.ti t1ell 'in.fanzia, al fi·DJe di ri~onosoere se essi siano applicabili aniehe a lla se1neiolog.ia inf~ntile e se possa ad .essi rico11oscersi il medesimo valore che ha111no .n ella cliruca degli adulti. L'O. passa in rivista i ,rari sintomi cavitari (rumore di pe ntola. fessa, respiro anforioo, me-

tallico, fenomeno di Wintrich, di Gerl1ardt, di Fr-ied·rich, .ecc.) , ne discu.t e ] 'applicabilità (scarsissima p er talw11i come quello cli Gerhardt) p~l rilievo di ca·verue o di escavazioni polmonan nell'infanzia; dimostra come gen.etalmente pe1 la loro produzione si richieggano condizioni fisiche ed anatomiche c·h e assai spesso fan.no difetto nel ban1bii10 .(a1npiezza della cavern a , s11a comunicazione con ttna dira.inazione bronchial e, re1ativa l ev-i1gatezza delle pareti, conte nuto idroaereo, varia bilità del m edesimo per effetto della espulsione, che avvie11e sotto frequ-enti oolpi dt tosse; e ciò :in rapporto al faitto che di solito nel1'i·nfanzia Je lesioni distruttive polmone.Ti ha.n .1jo · più rapida 1e voltizione , a:l fatto ch e le caverne si rì.trov'"a n o per lo più quaisi sempre r1piene di bloccbii caseosi, al fatto infine che nella tisi infantile assai sovente ,l a itosse fa difetto, ecc. L'O. si sofferma poi sopra le cause d',e rrore che cnel bambin.o possono rendere fallace fil rilievo di due sintomi cavJtari : il ru11iore di pentola fessa che p·e r la g rande vibrabilità del torace .in fan.t ile si può riscontrare in condizioni affatto 11ormali e diffusa.m ente, percuot-endo ad es., il torace di un l)an1bino che emetta grida e strilli,. ed infine il fenonieno tM. iVi1it1 icli, che egli ha potuto mettere in evideinza d.:tt casi nei quali l 'esan1e clinico, .r adiologico, il decorso delJa ma lattia, ed infine, talora anche, il reperto necroscopico facevarno e.s cludere i11 modo .assoluto 1>eiSiste11za di e1scavazi011i polmona ri ; inter.preta • Clltesto fatto in·voca11do Ja g-rande viibrabilità (anch·e ad ttna .p ercussione lievissima) ·del torace infantile , la quale qt1anclo es.ist a no zone di adclens.a meuto polmo~.are (sclerosi, ittrlìlt.razione, empiemi iin·t er1obari, ecc.) favorisce la produzion.e _ del fenomeno tra~heale di William, il quale acusticamente s imula la esistenza della variazione cli suono di W.itDJtri~h, e oiò anch-e percuotendo r.one toraciche relativa.mente loutame dalla trar l1ea e dai grossi bronchi. 1

1


IL POLICLISICO

490

L 'O. dopo a\·er indicate alcu11e inodalità di .tecnica cl1e gli serl-ivouo nella ricerca di quei segni semeiologici, couclttde afternJ.ando ch e 111ell'infanzia e specialmente 1lella prima infanzia, "Ìi dov·rà ftlldarè a ssai c1aTuti nel for1nulare la diiagnosi di ca'\·er11e 1)oln1onari, la quale 11.on do,·rà ad ogni ,n1odo essere n1ai ba,s ata s ttlla esistenza cli lt11 solo sinton10, 1ua ao,·rà derivare, ed a'llcor ancor più che n1egli ac111lti, dal complesso d-ei si ntomi lisici, qttalortt 1essi siam-0 sicura1ne:nte rile\·abi1i, corredati se1n.p re, . ove ciò sia possibile, dai preziosi reperti che 11ella mag·giora11za <lei casi Joiini ·ce l'indagine radiologica .

[...-\x~o XXVII, FAsc. 17]

IPPUBTI DI IBDICIHl PRATICI.

1

Carcinoma metastatico della co•:oide. l~OLA NDI

S. - L .' 0. riferisce sopra il caso di 11ua clon11a, cli 55 aii1ni, la q Ltale operata un aru10 fa di amp11tazio11e della mamn1ella si11istra. co11 s ' uotame11to <l el c aYo ascelilare p er e.arei.noma itt ricoverata i11 o pecla1 e i,1 4 ottobre I919 per un I1eo1)llflsma all 'occl1io <lestro. Due mesi i1n1nam,zi essa a\·e,-a 11otato improvvisa perclita della vista in ,detto occhio e cl0ipo un~a 1qui11,dic~na (li gior11j i11sor ·e $la to glat1c011I1atoso e lie,·ralgia intensa in.sediantesi daill'occhio a lla 1111ca. Effettuata l'enttcleazioue ed 1ap,erto il b ulib o oculare si riscontrò tumore di forma api)iattita, cli spe sore notevole, ·cl1e occttpava quasi intern1n e nte Ja 1netà i nter11a del bul.b o. _\ll'csame microscopico ri:1tltò trattarsi di un car eiinom·a .a tipo ade110111atoso. L'O . escg·11e11do una rapida rassegna dei oasi li nor.a stt1diati cli ca·ncro n1etastatic o della coroide, mette Ì!tl rilire\·o la particolarità che me111tre il ;.cuucro n1e.tast atico •cleil la coroiide di 1)e.ndentbe clalla gl1iau{lola n1ammaria, s ttole avye11ire tarc1i Yame11te ed i·11 generale 111olto t empo dopo che è stata prat1cata l'es portazio11e della mammella, • il ca'l1cro della coroide tleri\·a11te cl a altri organi,. 1)er lo più polmo111•e , ~tomaco ·ed i11tes:tino, è in geuer<lle assai pr~oce e in taltt•ni ca i fu la spia tli caucri lat<:uti che fi·110 <tllora 11-011 aYe\·a110 pro, ·ocato iallerazioni tali 11egli organi .atletti da lraclire la loro prese nzit. 1

1

1

L U l GI

PRETI.

Il fascicolo 3-4 (1° marzo-1° a prile) della nostra SEZIONE MEDICA, contiene una Monografia completa del dott. G. ECONOMO di Trieste

Sull'rncefalite Letargica. N. a. - Coloro elle, non euondo asaoclaU alla suddetta Sezione Medita, vocUono rlcet ere tafe Interessante lavoro, potranno ottenerlo fmnc.o di porto inviando subito cartolina yq1ia dll Lire clnq&H? al cav. Lulfi Poni, via Sistina n. 14, Roma.

CASISTICA E TERAPIA. Possibilità di lunga sopravvivenza

oon scarsa funzionalità renale. Jam.e s P. O' I-lare .osser,,a in 1~ 1ie ]O'U ,rnal ot t li e .Il nierica1i niedicaL A'ssociatio n (26 1ttglio 1919) che è comune abitu,d iue considerare 1a ·nefrite cronica come u11 processo fortemente progres'" ivo, e ·di predire con certezza una brevissima du1«ata cli \1ita, .q.uanéLo le fttnzio.n,i renali si.amo vicille a zero. Contrariamente a cjò 1' . .\.. ha potuto con s tata1«e iin pare.echi pazienti la sopravviv·e nza,. in tali co11dizioni, per tre o qu.att1;0 anni . Egli riferisce :à bbasta·n za estesa1nente la storia clinicai di due cli tali e.asi. ~ell'uno .si rt:ratta di 11u.a 11,e fri.fe, che, i11izi~tasi i)roib abilmen·t e da lllla .scarlattina ~1 9 anni, si er:a l)rolun·g ata p er r8 anni, i1as·sando .attraverso .a ,·arie f.asi. Rispettivamente 9 e ro a11ni dopo il sup11osto inizio, il paziente ,a\'e\ 'a avlrto delle esacerbazioni a.c ute (aln1eno così l'A. crede di interpretar1e) . Nello stesso tell1po e s 11ccesis,'an1·e nte 1'a,p l)arccchio , -ascolare, compreso quello rena~e, co1ninciò .ad avere una parte sempre 1)iù preponderante nel quadro. Quando il pazi,e nte ·venne per la prima ·v olta o sservato dall ' _.\., a 14 a. dall'inizio della m:a lattia, ta\·ev,a lt11 nene J1ett.amente .sclerotico con fttnzione re.ui::t le poverissima . Tre <11111i r>rd1na della lnorte la pro,1a renale delle due ore 1110S1trò uno sL:'lto di lesione <lSSai avanzato clel rc11e. l~ 'escrezto n e 1c1i fe1101solf-0ftalei.na in c1uest1 ~1111i solo uua volta raggi1111se il 18 % ,e nell'1tltimo an110 di \rita rimase praticamente a o . L'azot-0 11rico del sangue rimase se1npre sopra a 50, ci~ 4 ,·olte il ·valore medio normale. Nell'ultimo a11110 la creatini-i1a del sangue rimase .sempre atto1no ai 10 111g-. Epp11re, nonostante Cillé~ta e~lrer11 a i11effi~ienza renale, s t ette rclati,·an1ent: he11~ pei tre anni e t1n ,qttiarto. Ciò è i ndt1bl)ia1ueute clo, 1 t1to <11 fatto cbe il processo 'l.iel pare11cl1ina renale era rin1asto j natti \10 e cl1e n11lla a \ ,·ennoe per riattivarlo. La cosa im1)ortante da J1ot.'l.re è che 1regli ltltimi dieci anni la malattia .ri111ase inti~ran1e11te vascolare, co11 alterazioni \"<l:>colari l)ÌÙ gra,·i f11ori che entro il rc11e. I~a funzio11e renale, per quanto bas5<'l , era s ufficien te fino a ' cl1e delle j nfezioni (poln1onite e pleurite e11docar<lite) \'Ct1issero a romuere il ti1o sottile che la mantwe,·a. · Il sec-0ndo caso ri2uarcla llll~t 11efritc cro1ùc'l n }1e ii1iziatasi apparentemente con uu proces~o ac11to nel 1908 ebbe delle riaccensioni 11tl 1911 e uel 1914. _·ella secon<.la \rolta il j)rocesso era asili ~ra,·e cou fll1lz1011i renali praticaml:llte nulle., I 11 segt1ito l ''llti vità del })roce. . . '>O degenerativo f tt 1

7

1


SEZIONE PRATICA

relativamente lie"\·e. I~' _I\.. ricbia.1ua l'atte11zion e sul fatto che negli ttltimi 5 anni I 'escrezione d1 ieno1softaleiina non ftt .111.ai sopra .al 14 % e il l)ÌÙ del t e111po molto più vic1no :a o, e che l'azoto 11reico del 1sa11,g ,u e fu 4 o 5 volte l a 111ecliia norlll.ai1e. E difficile {1eterm.in·a re esattamente i)erchè questo paziente sia .sopravvisuto per cinque .an111i con J u11zioni renali tanto estrem.am,e ute basse . In contrasto alla v ita accuratam e nte regolata del pri.m o pa.zie11te , q11esto .secondo fece tutto ciò che un nial.ato d1 ir·e ni non dovrebbe La.re, 3:lmeno ;fino a•l I 917 : p. e . b e\-,·e qoon.to potè. Rima.se, del re~to, sorprendentemente libero ·da iiuezi-0ni che avrebbero potuto spezzare quel poco <}.i tessuto renale fu11zionante che rinLa:neva. Si de\"e éon cludere che appun·t o qu.estQ residtto di rene f tt s11rficen1te a tenerlo in vita, fino :a cl1e l•a m alattia ' 1 asco1are dientro i Teni .assunse tale esteusio11e, che nelle ultim,e ipoche settimane 111olti ,~aselli11i s i trombizzarono, e con ciò i •g lomeruli alle loro dipendenze furono posti !f11ori d'azione. Questi due casi·, co11cludeudo, dimostra110 ~a possibilità di una esiste nza prolu,ngata co11 ltn grado eccessiva.mente basso di funzio11e .renale. L'ttnica spiegazione possibile è che la 1nalattiia <lttrante questo tempo fu purament e vascolare. La polt11011ite clire.tta111e11tc o i11diretta111ente cb lJe 11na. parte importante 11ella morte del primo pazie11te. I~a obliter,azione .trombotica cli g-lon1 ert1li esse11ziali fu rcs1)on sal)ile tle11 a n1ort e clel secondo. . . . Le pro\re eseguite assn1 poco Sl' rY1ro110 J)er 111 1

1

1

dica-re 1a prognosi. .

IJa congestione ileopelYica. F. Cath eli.11 (Paris ?1iéd ., 2 .ag . r 9r9) rit1uiiSce sotto tale dienùliliinazionre i ieaisi clinici che ,~eni­ '"".ano dapprima rite11ttiti psicopatici uri·nari . L'11rina è limpida; i .pazienti h a11uo t e nde11ze a varicocele, cmoa1roidi, \ ra rici cleg 1i ,arti inferiori. F~i ac~11sa:1110 1doliori ·profon.di, ottusi o 1a:n·o irnant i 011 perineo, ai testiieo1i, allia r.aèliice è1el pen e, oppure battiti o formicolii, ieau sati dalla -pressione del1le ,-ene ·dil•a ta.te s ui nervi. La minzione pn.1ò osserva1t1Si bal~oJta solo dopo un po' di te111po .ch e il pazie1rle ,.i si è . acci'tllto; il getto ·p uò essere debole ·ed arrestarsi prima della fl,n,e . Il paziente è incapace di urinare in presenza ,di .altri e ital\·olta p11ò :f.iarlo s.olo 111 po1

1

sizione .accosciata. Esso ha :fu:equente s timo1o. dur.ainte il giorno, e ·n ulla invece cli notte; alau'lli hanno 1a11che anomalie di erezione Q cli ·e jacu1azioue o ·sei15azio1n i penose a1Jla r.egione pel,ric,a . Si 'llotano stigmarbe id i deg~ner.azio·ne nerr,·osa , come .ano1·m ale 1nobilità del bttlbo octtlare, strabismo, 01~ecchie allon:t:a11at e, arco palat ino a lto ,

49r

in.sen si·bilità del fa ri11ge, ca1npo ' ;is ttal c basso, segui .di .sifilide congenita od acquisita. I risn.t ltati del trattamento si ottengono assai l e11tamente. So110 ,cl a c011sigliarsi abitttdini reg·olari cli ' ;ita e di vitto, evita11do 1111 'esistenza troppo sedentaria, o .malto ecci1tan1te : tttile è la su~:gesti one .d a s ,·.eglio , 1)ersua:d~n·do I '.amma lato che non si t ratta di affezione ,J.lè cl1i rurgica, ·n1è g·ra\·e. Si pre cri\""erà l 'estr.a.tto di , ·.al.eriana (3-5 cg. ·al .g iorno) il ve~o111al, c1or.a1io o s 11lfonaJ a d osi Jnodiche p er la 11otbe; .l'estraitto fl11ido d i lla 111a melis (30 goccie al g io.r no in 2 ' 'olte prima d ei pasti pri·n:ci1)ali), c111alche i1nf·tiso cliu·r etico, e éj_ualch•e lassati~-i0 il t rat.ta1nento f:a.11adico o ga1 ,·.a 11:ico (elettrocli ial pe1·i11eo ed al p ttbe) 2 volte la ·settima na. Iu qual che ca.so, le ini ezioui epidurali h a11no <lato ,b11011ii risultati . Non si 1d•evon10 mai pr.articare cateteri·smii, ·c h e ti·a1sformerebb·ero q11esti casi i11 tl1la \·era malattia 11rin1 airi.a . 1

1

1

?' .

s.

-

S11l t1·at.tan1ento chir11rgico della nefrite. 11 prof. C.assel (Deut. Jledi:::. TT~oc ll., yol. XL\· , p. 39) dopo \Gl\·er illustrato rlargamente la s toria cl 'una n efrite .acuta. g rà,·i·ssima in ttna bambina tle.ce11n e, g·uariita ieon1ple ta111e11te colla clecap s ttùazionie bilat erale, si ·po11c i seg·,11.e1Tti q11esi·t i : se 11el deconso d'u11a .n efrite ac11ta bilelJl er.ale ematogena esi~ta ttno s t adio i 11 cui si possa consei-,·are Ja vita del l 'a1n1nalato .so1ta11to cou u11 pronto 111ter,·e11.to chir.11r g i C'o ,e qtia11clo 1s11bentra la neces1

1

si,t à cli quest o

SEB .

1

·

i11ter~·e.i1to .

Seco11do Str.attss .l 'indica.z ione alla decapsula zio11e , .nefroto111ia e scarificazione ,·ien·e data {la una forte -0lig.11ri.a o da t111 ' a11ttria quatSi completa, pei·.sis •·ent.'.) ~la a ]1n·ei10 3 g iorni e ,cJ1c :abbia gjn_ diati o f.a~cia sospettare •si111tomi 11.remi·ci. Dàn1110 l t11a stretta ilidicazione ottre la er1 u\l)i ~aziouf: <ì.i o1dgtt.ria con ·acetonetnia . ·Seco11clo \~ olhiard esiste peri~olo d '11ren1i1a 1 11 seguito a ins ufficienza reTJ.ale •e d'i~1tossicazio 11e 11ri·n·o.sa .solita 11to in quei casi di .11efrite a!::nt a , nei q t1.ali •lo s trozzamento dei , ·asi r eu.a]i è t ale cl.a gene rare .anuri.a o forte olig· urja tg1anco111a r@Uale di Ha,r.ri,s on) . T enendo co11to iClel f·atto c he Siolo 1Cli ra do la diur.esi ri,t or:11a !-;pon ta:n ea, .si procede abl·a dec.aps111azio.ne il più ta~<li a l 3° g·iorno, se dopo '.2 g i orni di drgiuno e ·di bagni caldi protratti i l ·eni :11011 abbia1110 Ti})teso l a loro f 1111zion1e . Il .n1ecca11.isn10 dell'effi,caci a c1ell 'iuter\-eu1t o non s i spiega :u e1111neno }ui i11 riuei. casi ·nei qttali il r eperto autoptico 11-011 riot~ di 1110slrare uuo strozza111e11to clei ,·asi do,·11ta a lla tensione_ d-ella c.a11s1tla . In · seguito iall e .s11e rjcercl1e s1)eri1ne11tali i n a 11i111a'l i lo Zo11dek .affe1~ma ·di 11011 })Oter dis tinguere 1)er qttanto il succeo;;::-o della decapsulazi0ne ~ia c10,·11t o alla di111i1111zio11e tlella tensione cap1

1

1

1

1


J

[:\~:\e XXVII, FAsc. 17

IL POLICLINICO

sula re, alla sottrazione locale di sangue, al·l a trausud-a.zione di liq1iido interstiziale, all'"aumentata i~o-azione rena-le susseg.uente o ad \lltLa mo. dific.azione nell'innervazione. Egli dichiara opportnna .Ja decap.5ulazione in 1tutti quei casi, in cui 1110n sia stato possibile vincere l'anuria con rimedi inter11i. Alle stesse ooncLusioni a nrivano "t'ari altri chiru1~ghi, basandosi pttre sulle esperienze fatte nelle 11,e friti di g u erra. Colla i)erfeziQnata tec111ca. dell'anestesia locale, ]a decapst1lazione secondo l'opiruione di Kwmmel, può esser s11perata da qualunque nefritico anèhe da. ru11 l)ru11bino e in condizioni g1"avi. Volbard adopera la narcosi coll'etere. Ci si deciderà tainito 1

più facilmente ad un

genere a una orwne

ner,~osa

locale. Di queste

reazioni giramde valore s~i1ìco ha la reazione dì \\i"as~Jnann, l'iperalbuminosi e l'iperleucocitosi sono 1'effetto di una reazione meningea, ma meno speJL-mca ; minor valore ha la. pressione del liqujdo. Nel periodo secondario possono aversi reazioni meningee citologiche, lllla vere mening iti preroseoliche non sono state ancora dimost•rate. CESETTI.

La reazione di Wassermann .positiva all'infuori della sifilide.

~ntervento

chirurgico, quanto già la decapsulazione d'un rene solo genteral111e11te 1)orta a guarigione . I~ .

P.R.

Sterilizzazione e conservazione dei mteteri moUI Nélatoo.

V. Bu111, cloc.ente a Vd.,e nna, osserva che i catett:ri Nélatou si ster.ilizzauo al più presto e senza ù a 1tno bollendo.li per 2-5 milnu ti nell '.acqua. L'uso I1·equente li conserva a lungo, mentte che non usandoli e conservandoli a secco si fanno rigidi, friabili e dttri e dùventano inadoperabili. Prima di ri1tsarli devot10 1)ei· ciò venir provati &tirandoli colla mano per canstatla:r11e 1'elasticità. Si mantengono e la&tici ungendoli con glicerina e a vvilu.p pandoli nella garza.

s. p.

Biggs (The ]our:n. Missouri State· Meà. Assoc., 1919, n. lo) ha es.eguita. lia R. ,,... in tutti i malati di un j\Iainicomio da lui dirretto ed ha con-· sta.t ato _la R. W. posi.t i ,.n 11el sarngue cli dieci donsne affet:ite da psircosi :sopragg1unte nel corso di ua1 gozzo es.ofJtaltnico o di ·U no stato di ipertiroidismo~ mootre l 'a11iaan·niesi e 1'esaime obiettive uon facevano sos~)ettare lla sifilide . Bresso un altro Basedo\viano, itnmuue da di~ tnrbi mei1tali, la R. W. si mQStrò anche positi,~a e divenne 11egativa dopo 'La tiroidrotomia. La tecnic·a seguita ;per la sieroreazion.e è · quella col metodo delle .gocciie di Noguchi e le pro,"e f11rono co11trollate iln altro laboratorio. l\!IONTELEONE.

Illfluenza della malaria sulla reazione di Wassermann~ Ricerche .su 130 malaTici hanno dato .a I. Gor-

SEMEIOTICA. Sul valore semeiologico delle aiterazioni dél liquido cera10.raohldiano nella sifilide recente o tardiva. •

Cappelli-Jager (La Presse JI éd. luglio 1919), rile\ra cl1e u 1ei diversi stadi d ella sifilide si possono ossen•arie les ioni del sistema nervoso nelle quali si hallJ.lo a lterazioni più o meno spicca.t e, sebbene no11 se1n1)r e, del liquido cefalo-rachidiano. 'l'ali alter.azioni con istono nelle qtt.c.'tttro reazio11i di No11·11e : pressione clel liqtùdo, co11tenuto citolo- . gico, c o nle1111to i1n globuli11a e a1bun1ina totale, reazione di \Vassermann, e 11ella presenza di sostanze s peciali ·d'origine e di 11aturra diversa, che lianno 1111 IJote re riclucente , e1no1i•tico, ecc. ~~lla sifilide recente queste: cli,·erse r eazioni pos0 110 trovarsi riunite o i.solate sia 1·n indi·vidu1 ch e già prese11tino fenomeni obietti vi e subiettiYi a cairico del sis tema nervoso, sia che a ncora non li prese11ti110. ~ella sifilide tardiva tali reazioni hanno un valore specifico !più gra11de e sono dovute 1n

.don Th.omso11 ie C. H. ~Ii1lls (1'lz,e La11.cet, T. CX.CVI, n. 4993 , ro n1aggio r919) reazione di W. po.%tiva in soli 8 casi. Ed .in questi tutti c 'erano s egni clinici di sifilide terziaria o congenita. In ttttti gli altri casi di malaria, ai1che gra,-i, la W. era n egati\·a. Credono che 1'attribuzione della W. pooitiva alla sola mailaria pe.nza. lttes sia clo,·11ta sempre a insufficienza di esame clinico . .

NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA. · Il virus dell'encefalite letargica.

G. Volpino e P. Desderi .uel numero di febbraio 1920 de:gli .1l 1i11ali di Igiene, di cui ci son<. state cortesemente con111nicate le bozze, pubbliCMIO tt11'inta.-,e ssante memoria sopra alcuni speci~li corpi microscopici che hanno trovato nei cervelli di individt1i morti .p er encefalite epidemica. Tali corpi, delle dimensioni di 5-20 p , sono irregolarmente distribuiti nel sistema nerv·oso: hanno, per lo p1 ù, forma rotonda od O\•ale; qual-

-


· ( ..~NNO

XXVII, F .\SC. 17]

SEZIONE PRATICA

cuno è all Udlgato con un.a strozzatura ''erso la 1netà, si da assttcmere la fot 111a di biscotto. Alcuni SOllJO ravvolti da una membrana, i più grossi da due membrane ooncentrdche . .Sono net~­ mente jodofili, colorandosi in caffè con il liquido di Lugol : se questo 5,i sostituà:sce con glicerina, e s.i ag·g iuuge poi acido solforioo, .i d·etti corpi si fanno dapprima lie,~emente azz~trrognold, poi intensamente JJ.eri. No11 rima:ug·ono colorati., col metodo di Gram ; hain.110 uoo scarsa affinità per ·la ,f uxina e ·l 'eosina. Con 1'ematossilina ferica., ed anche col Gie.msa, si mette in evidenza una oerta struttura, 1

osservandosi iUn massa centrale :tinemenJte granulosa, rotonda od 01Vale, intensamente ,c olorata, circoudroba da ttna 1a·r ga zona, 1>Uie a contorni circolari od o"'\·ali• poco o pttnto colorata. Questi corpi, che 11011 sono stati cles.critti ii1 i1essun'alt1·a malabtia infettiva o tossica d.e l sistema nervoso, costit11-irebbero o 1t1t reperf;o carat-

-

teristico, ed i1i certo se11so specifico, dell' er;ncefaLite epide11iica, Essi di differenziian-0 cl.aii corpi jalini (che si tro\ta•110 .llelle infiammazioni croni1che), per non colorn..rsi c ol Gram, per no11 essere fuxino:fili, nè eosino.fili, e pei· l'aspetto m eno s p lend et1te e compatto. Quanto ai corpi a milacei, che 8i risco11tra110 nel si~tenta ner\·oso, n ei polmon1 ed in altri tess11ti, si osserva 1un1a certa differenza nella reazione cou lo jodio e<.1 acido solforico e nell'aspetto che è splendente e cangiante nei corpi a.milacei detti anche versicolori. Una certa iaffi..11ità di re.azione , dei c orpi encefalitici gli Aa. la trovano con le cisti del Coccidium ov-ifMme del coniglio, c-011 quelle pure jodofile di t1atura protozoaria, descritte da Wenyon nelle • feci di dissenJt,e r.i1a, con i blasto1niceti inclusi nei tessuti. • La natura di q11esti corpi encefalitici è tuttora OSCUta : l'ipotesi l)ÌÙ probabile è ch e si tTatti cli una reazione del tessuto, che accompagna e forse

include il virus dell'encefalite : in q11ssto senso ess~ avrebbero sig1id.iicat-0 biologic-0 analogo a quello dei corpi ,di Negri mel·l a rabbia , di Senrig131.lia inel oimur.ro, di Guarn:ieri n el vajttolo, ecc.

L'ipotesi del 1Jirits filtrabile sarebbe ariche con/erniata da• -recenti rioer c-he cùi C . L eva.diti e P. Haavier (C. R. Soc. Biologie, 1920 n . 11 e 12), che hanno ottenuto ttn virus, passabile iltl serie nel coniglio: esso, dopo UD; cer.t o nUJmero di passaggi, diventa fisso, uccide regolarmente il conig'lio e si dimostra viru.1e11to 'p er le scimmie catarrine. Il virus non è c-0lti.v abile nei comumi terreni, passa a tt-raverso le Chamberland 1 e 3, si conserva in glàceriria : esso è div·e rso da q1uello delle po11omielite. n .attivo, oltre che per 1a· v.ia cerebrale, per qttella dei nervi periferici, per la \•ia oculare ed è inattivo per la via sottocuta·n ea. 1

~93

CENNI BIBUOORAFICI. S.

MoNS~LL~s.

Igie;1ie deU 1 orecchio e profilassi

della sordità, con p_refazione del prof. G .. GRADENIGO. - Milano, Ulriro Hoepli, 1919. L. 4.50. l\tientre non difettano fra noi dei trattati di oto1.oglia, mancava finora un ~ibro pratiro cl1e raccogÌiesse 111 rapida si.ntesi i pll,eretti fondamentali dcll'igiie11e auricolare, i · q11ali pur troppo sono poco 11oti 11011 solo dal popolo, ma anche dall-e persone colte . L' .t\ . si è proposto d\ riunire in 1111 volt1metto i risul.ta,t i più• .innportanrti dei mo.. de1·11i studi etologici , jncominciando con ttn cenno s tùl'a:uatomria e str1 funzionainento dell'organo# acµs tico e passarn\Clo ~: parlar.e cLe.lle malattie che lo colpiscono nelle v~ri e ttà della. vita. Tratta quindi dell'ci.giene dell'orecc:l1io ' e delle p11i1ne vie respiratori.e - eh.e ne sono il presttpposto n ecessario - in~istendo nelle regole da seguirsi per la

I

.

conservazione dcll 1uqtto. . . Il .Jibro è sc11itto con chiarezza e con c1SJ.0Tue, .evitt a p er quanto è possibile i t;ermri.ni t~ici, accessibile alla intelligen za cùi .t utti, 11.1tile agli student:U e aii medici prattici, 1nolti dei quali sono pri., ri doeille e!lementari cognàz.ioni di oltologia; p e;rch è sino ad oggi (.ed ora .si è .ovv.ia.to rullo sconcio) è man.c.:ato nei nostri atienei 1'insegnamento obhligaitorio clii t ale specilaJlità.

G.

BILANCIONI. I

VA R IA.

La sifilide

articolare negli indigeni del ltlaroceo.

~

Nessun dubbio esiste t he la gratllde fr.equenza delle lesioni articolarti .constatate 1nei sifili:bici ma roccl1iui, c.li}!et1de clahla negligenza . dei malatii v,erso la propri:a malattia, onde 1'a:ffezione completamen·t e abb anc1011at a a sè s t essa conduce a quelle gravi 111anifestazioni che 1111 e:urc:>p~o con ~na n1edioauone precoce arr~va genera•l me11.te .ad 11111l)edi11e1 : è cerrto an.rcihe che fa:ttord. di aggravamento sono il lavoro .intens o, le 1n1arce prolungate, le intemperie, l'az.lone del freddo, il fr~quente piede piatto tairsailigioo, ed inolt~e la mral~a. . . Lacapère e La urent, che nel disipensa:r10 a~ti~1fili1tdco dii F ez ha 11no potuto esamilnaire centinaia di localizzazioni iar-tic-01ari sifilitiche, insistono su quest'11ltima oa11 a e d aro.m ettono (L. e L., Pan1édicaL n. 38-1919) ~he la superattività del midollo osseo t endente a compensare l 'a~ia 1naùai1ica crei lin1a specie di ripetuto tiiaumat1smo e il a faoilità qltindi delJ,e localizzazioni si:fil.itichen ella region e delle epifisi.

;is

M.

fil.


[.\.~~o

IL POLICLINICO

XXVII, r·.\~L'.. IiJ

PROFESSIONALE. Cronaca del movimento professionale. Organizzazione dei servizi sanitari e di vigilanza igienica

TJ".a g·iorn.i ,-errà 'préseutato all'esame clell.a Gi1t1J1ia c11el Bilancio e poi dal Parlamento l1na proposta di 1egge per la riru-ganiz~azio11e dei ser1·iz1 di , ,igilanza igienioo. nel R€gilO. Le linee fcncla.n11e11tali di tale proposta ·s ono : 1° Istit11zione deg·li Uffici ,Co111una.li e 1Consorziali di \igiJa117,a igienica per grup1Y.i. cli ;po1)olazio11e dai 25000 .ai 30000 •abirtaniti; av Uffici.ali ,Sarritarii Con1n.111ali o Co11. orziali , nomiuiati per co11cor. o per :titoli ed esan1i : sa4 ·o i diritti .acqui·siti cla parte degli Ufti·c iali .Saui,tari cbe ha'!llno .accittistata la s tabilità; 31) S1)esa per 11n terzo a oaric-0 dello Stato, per ttn t erzo a carico dell;a Pro,·incia e p.er un terzo a carico ·dei rC•omuni; 4° Stipe·11di ragli 1Jtliciali Sa11itari cli reui sopra , •m ai it1feriori al 111.a.s.siu10 ~ti pendio attribuito ai meclici eone.lotti ; 5° D'i,·ieto .a ssoluto dell'ies.erciiZio prof-ess1on.ale agli U fh ciali .Sanit·ari iecl tai mooici provi11ciali; 6° 111 ci:a~ct1n Cir~o11clario 1111 me<lico ·c inconcla:r iale a lla Jipencle117;('1 del .Sotto P·r efetto ·e .clel l\I edico Pro,·inciale; 7° _-elle Prefettt1re, t111 111eclico Pro·vinci1a]e co11 iel11e ,·igili sa11itari . Sotto la c11rezio11e ÒJQl .mre<.lico Pro,·i11ciale il .labor.a.torio cl1imicobatter10Logioo clel Capo1 uogo clella Pro.,~incia. L'Or<li11e .dei l\Iedici d.ell1a Pro,·incia di c .ata11:oaro ha clira1ooto al rigttar{lo, ai 111i·nistri comp etenti e ai cle1)t11:.:1.ti , una circola.re .firmata cl.agli ufficial i :anitari e 1clai meclici icondclti deJla i)ro,·incia, la qt1a1e reca t11.a serie di I?roposte. ~e i-iportiamo o rias.su.JU1ia1110 a1cu11e . , ' l>:iù che istitt11r1e ,~eri la1boratori .c himico-batttreologici con1t111ali o consorziali, co11:viene creare 11ei C.om1111i di 111aggiote 1u1porta11za .alc11ni Centri diiag11ostici per le 111alatt ie iufetti,·e. È più ch e ufficiente 1111 laboratorio cl1i111ico-n1icrografico J1el R e.. Capolt1ogo della Pr.o\ i11cja, o n1eglio cle11a . ,gto11e. Creare c1ei gran<li os1)e<lali cli isolamento per maliattic iJ_.1.ferLt1Ye e co11L:'lgiose, •Consorziali, for11iti cli serv·izio di at1to-a1nbttla11ze. Sùttrarre gli uffi.ciia1li sanitari e i medici proYinciali a lla. dipendenza dei ,S inclaci e (lei Prefett1, dare loro la stessa posizione che s1)etta .agli ingegu~ri ca.pi del Genio .ci,·ile e ai p1-.o,·,·ooitori agli Sltttdi. Porre alla •l oro cli1).ende11za iufermieri e disinfettori. .'\.bolire i incdici circo11(lariali e i 11i.edici pro·'\·i111ciali· delle pi<'cole pro,·i11cie. I n1edi,c i ·cirrconclariali 5ono i11uti1i là do,·e esistono gli t1ffici.ali sanitari con~orzi.ali, che de·,·0110 esser posti alla diretta dipe11denza clel l\fedico Pro,·inciale. Essi creerebbero 111ce1)pi e iuterferenze 11ei ser,~i zi sa11itari, co111e sono 11110 i11.cep1)0 le Sottoprefetture e i sottoprefetti. _I1101trc, i111porterebbero ttn onere t1110\ o g·ray1.ss1.1110. I medici pro,·i nciali e g-li utliciali sa11ita1i <lebbo110 esgere profes~ioni~ti di ...tinti. e 11011 bttrocratici: sia 11Lrciò con et1tito loro l'e,ercizio libero. I 1nedici fH·o,·i nciia1i {lo,·r~bbèro c-..5ere i10111i 11ati in ~eguito :a coucor-..o 11er titoli ~d e.:;a111i. I medici lll'O\·inciali ap:g-i1111ti clo,·rehl)t.."l·o e-;... ' "C:re aboliti. <~11 a tt11nli - i11 .;egui t o a t<)11cor-...o ... - llo\·rebhcro \.":'er~.- 110111inati 111eclici pro\·1ncial1 in c;opr:i1111n1nLro. 11 concor'.'-o c1o,·rebl)t.' l:'"e1c 1

1

1

esteso a tu.tti i n1e<l:ici proyinciali agg·iuuti di prima cla_se e ai medici di porto di seconda c1asse. . Nel prog·ran1111a dei co11corsi a me<lico pro,·i11cie.le ecl 11ffici.ale .sanitario occorrerebbe diminuire le cog11izio11i di batt eriologia e 1d ì chimic.a e accrescere cli 1nolto le cognizioni di clinica medica e <li se111i otica, specia lmente pe1· ciò che i riferisce alla cliiagnosi del11e n1alattie :infebti,,e e contag"iose. _..\.lla cliretta clipendenza clei i11eclici provinciali clevo110 e.ss1ere i ,-eteri11ar1 i1ro'·~nci1ali per q t1anto si iatt ieue ai ser,·izi di ,·igil.auza igienica e cl1 l)rofi l.a si c.1 elle n11alattie inietti\"'e comuni all'tt:omo e al beistia.m e . · Il '\ e teriuario pro·v~nciale do,·reb.be essere il Capo J)i·yisione, in, ece, dei serv·izi zoot ecruici della Ptlefettuna. I~e r esidenze dei medici provinciali tlo,·rebber-0 esser m~ ·se a concorso per titoli. Base cle11a 011ganizzaz1on€ di t11it:ti i ser\·i7Ji .sanitar.i , € la or.g ·anizzazio1i:e delle .conc1otte. medìçhe per mezzo <lelle assic11ra:::io;11i co1itro l e 111alattic, (ancl1e >Elial i)un.t o cli ' 'is:ta <Clell'.al1le\·ii·a.111 ento delle oberate 1.in.a:nzc clei com1111i) o com e condotte di 1

1

1

Stato . Niei piccoli ce11tri sarebbe un errore tog liere le mansioni di profilassi al medico condotto per ~tlidarle ·a1l 't1tlicia1e sanitario 1c-011sorziale, che 111011 1de,·e essere che org.a.no di controllo e cli guida <lei medici ~011dotti per l'a profilassi delle ,malatti.e iJJ.ifebti\·e, ed .a, ·ere .soltanto La di11ezione .e l.a responlSabilità di quanto si attie11e alla ·vigi~ 1c.d1za igie11ica. Und.iiicare ri .ser'i1izi s.a nitari e di ·vig"iJanza igienica, sparpagliaiti nei .diversi l\Iinisteri, .e \"(agliare se non con,"""enga -di affidare ad un Sottosegretari o di Stato, iall.a <li pendenza del ::.\Ii nistro del l 'I·ntcrno, a nche la \ig"i1a11za s ui n1a11i<:omi, su.gli Osped.Rl i, s.ugli opifici ii1u:l t1stria 1i e di .1a1·oro ie sttl1l1a igiene rtlliale, non<'hè .s1tlle .as~ic11ra7ioui contro le malattie, la in\1 alid~tà e la 1·t:ccl1iaia.

--

RISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE. {82~3)

D c tt. \-. )[. tla C. L 'ol)hlig:o <.l ella ,·acc~1iazio11e 11011 incombe iall 'ufticiale .. $anitar1o, mc'l. be11sì al medico condotto. Il Co1nt1 ne deve fissare delle rin11ioni i11 (letern1i11ato locale comt1nal~ i11 c ui si pos~a11!'.l ese~:n'i re le rivaccinazioni g·rat11i tame11te:: j)er tntti, sieno agiati, sieno po·v eri. Se q11a1cuno in· ·\·ita il sanit'lrio a rccar~i nel st10 clo111ici1io per eseguire la ,·accinazione deve pagare 1a chiamata. (8224). Rid,u:ione di pianta orga11fc,1. - I>ot~ tor ~. ::\. La ricl11zio1ne clc.:1lq }Jianta organica de1 1nedici condotti, debita111~11te ,·agliata ecl appro, ·ata dall e autorità c01npetenti, costitui:'ce 11110 cli qt1e.i casi cli forza 1nag-g'iore, Ll1e git1stificn an: clic il lìce117ia111ento di ttn 111edico "tallilc. S1 c.leYe, però, clare partecipazio11e del pro\-\tdi1nento u11 congruo ten1po pritn.."l affiucliè il sani tari o po~sa tro\·:trc::. 3.ltro po:to. ~i 1>uò t )e.i· a 1~ ro co11tro ;1 lice:n1iamentc ricorr~rt: .tlln. (-;.. P. _.\ 1 ~1 qttalc cleciclLrà c.lopo .a\cr intl:~o 11 pnrc1e d1:l l'o11-..1gli0 T)l'O\ jnci.'.llL .. 1ffit .. rio. 1·acc11ia:1011c.

1

Co111pc11si. -


[.\NNO

XXVll, l tAsc. 17]

(8225l .'l nibul r1torio cv 111u1i.1le. l{equisiti. l)ott. N_. \ ' . l'. )\_011 sì può rispo11de1'"e a priori a.l qtte~nto {at.to ,ç.i1-c~a i req11isiti che de\'e a\·ere 1:~1 a~b11la~o1,o comu11a.l•e-s p.ercl1è essi sono ben 0 1,·er~1 . a. s~concla. clel 1a ~mporta.nza della città o,·e e ist1ttu1.to, della rlensità clella popo1azio11e e dell'uso ctti è destinato, se cioè, m1e diro u11icall1Jen1be' o 1ne~ico e ehir.Hgico . Indubb11am1 e11te àl loc~le (le;~e . iJ1spo11rlere ai pri·ncìpali requilsiti1 vol11t1 da1l ig1.e11e ecl e~s.ere, b en aerato asciutto c~pos.to al sole •ed i111di]}t-11clente. Jl 11'11mero de,i 111cclici, c11e Yi debb,0110 1essere 1add;ertti, v1a1-11a cg·11-alu1ente a. sieco11cla ·del~e p.1: rso11e che ordi11ar1an1ente lo freqt1entano. Il medico deve essere nc;sistito cla 1111'i11ferm.i.e11:- , e se ' ;i è ser\ ·.iziib chirurg·ico, anche da 11.11 as&istemte. Qt1alora 11el capitolato lllt1la si dica in proposito, i l medico co11dolto ch e clirige l 'amlJttlratorio ha clriritto a special e comp.enso. (8226) lndcitnità allc•Co111nzissioni o·iudicatrici 1

concorsi a 111edici condotti. -

f' er

.

Dott ..\..

z. da

l). sttl 1~ . ~_,'inde111!i·tà 0U lire 10 P!.:r ·e1duta che co111pete ai con11111ssar1 che devono giudicare i concorre11ti alle co11dotte lnediche 1110111 è stata tn.oclificata per caro-,·i ver'i 1eiCl è perc.iò .tuttora con11)11tabile sul l('lisposito c1e-ll'art. 36 d1?1 Regolall}Ct1t.o genera·le san itario cle1 19 luglrio I 906 . 11t1111ero 466. · (8227) A bbi·1ia111enlo di co'11clolte. - Dott. A. (}. dia V. - I>~er poter tt11 Com11n·e sopp1;imePe 0(1 a})})i1w1-e qu1al che co11dotta medlico-chir11rg11oa d1~·­ Ye ottenere l 'appr-0,1,az.ione del l;i G. P. A. cl1e la clarà a seg11ito cli analogo fa\rorev01~e parere de) co11siglio provi11ciale sanitario. ·TaJi eminenti co11:;essi 11011 i1nparrt:iim11110 certan1ente tale appro,·aZlione ~:e c1-agli elen1enti tecnìei s01ttqposbi· al loro 1e ante risulterà che il prov,·edi1ueorto, a 111r.icl1è •Cla ragio11i cl! ~er,riz'io sia consigl~ato 1111ica111e1J1tc da ragi oni di opport1111ità per a.\1 er, crioè agio <:li .licenziare qualche 1ne.d.i1co e procurare una 1eco110111j·a a:l bi1a11cio, gravato p er i. 111.ig·liora1r1Je11ti 1e.co1101nici concess.i a l personale cleglti i111pieg·ati. (8228) Affer111azio 11i inesatle co ute11ut e in 1.lJt 1' t~ rbale co1isiliare . - Dott. V. G . (la C. Se il consiglio co1nu11ale ii1 1111 , ,,erl)ale ctelibera,t dvo, [11viato ~1 Prefetto ed alla (':tci.1111.ta provi11c.i1ailie a1111n.i11istriativa ha raffie-rmato a di I"'e~ rjguardo .e1le111e11t1 i11esatti di lttJCro · profess1i101llale, Ellai può conf11ta'1."'l~ 111iette11do Je .c ose al 1oro giusto posto con ricorso cl'iretto all e puedette au.tori'tà . E perchè anche i1l pt1bblnco sappia che Ella uoiu esige so111111e esag1:: rate, potrebbe far pttbbJ.icare dall_a .. stampa lo0alc o Yiciniore 11n apposito co1n11n·1cato. (82~9) I Hd e 1L1ii cà ca ro-'"Ji1:eri . - Dott. (). D. F. tla C. La teotia del caro-,·i veri clo,·uto (la pJ:ù co111u11.i co111i·11cia a cambiare, interpretan{los1 11 relati\'O decreto luogotenenziale nel sen.so cli attribnir1e un.a sola 1111.de11n1.tà c:aro-·vi veri a1l mediieo cl1e pvesta servizio r11 più comtt:ni, ripartemclon~ l 1an1n1011tar,e fra tutti gJ i enti ~nteressat1. !11 vn:-;ta 1cli ta1e ntl!OVa vers.lone 11on sembra prud1-:nte i11sorg.e re contro i1l clecrieto del P1~efetto , che h a ,·i~ta,to conoediere tra.le rnd:enuità al con1 u1n1e presS·o i1 q11al1e Ella. prestia servizio i11ter:i11aae. (8230) Referto 111 edic o. /-lbolizion e della co 11dolla piena. Danni. - I>ott. N. P. da 1\. 11 refe rto 111etl1i.co deve essere ri petttto fino a q tta udo 11011 ~caic10110 i tern1i11,i per l 'azione pri,1 a~, ~' cioè , d1i€:'ci giorni. Pe·r la 1?1anoata eo1nttnn.caz1onie. ~1 saniitario ed al •puhblJ CO a.e l <lecr~to P,llefett1z10 con c-ui si ab-01i•va la condotta, piena e respon0

1

1

1

1

'

SEZIONE PRATICA

495

sabil·e l'an1111i11i~trazio11c co1111111ale e atl essa i11combe l'obbligo di inde1111izzare il .111·~ tlico clei danni subìtì1. · (8223) Certificati sa11 ilari. l~u nipe1isi. - Dottor U . F. da F. I cerit ificati di sui Ella parla ~ebbono essere pagati cla coloro c h e non son o 1nclusris nel~o elenco dei po,·eri . Il compenso è c1 u1elLo di:i UJna viisi ta oritli.uaria. (8233) Ufficiale sa:nitario. Tl isita alle carni n1ace/.late. Indennità di allo.frg·io. - Dot't. B. V. da l;. Ve.rificatiasi la decade11za della carira per effetto cùe.11a, ottenuta 110mina 1a consiiglierre p.rovi111c.iiale, non può più in seguito i[ J1ibero eseroente riprendiere il Btto p·o sto se no11 a seg·uito cli n11ovo ·decreto pr.ef.ettizio. I>erò noi cred1runo ch1e ora 010111 sia più a parla1:e c1i incarichi pro,·,·isori,, .ma che occorra 1b andire i.I concorso per la nomina del titolare in prova . Non può essere ii11posto 1all'uffiom1e sa11itario l'obb;igo di fJtocedere aJila ,-isita €K"l alla bo1.1atura della carne. Si1nri.Ji obblighi spettano al ' ;ete-rinario <.:cl j11 s t1a manoe.anza all't..fiìcia1e .ganita.r io, ma con speciale compenso. Sttlla inde11ni.tà di ailloggio (1e,·e pagare la R . 1\1. . (8234) Ven,dita di Hiedicinali da parte del 1Hcdico condotto o di itn suo fiditciario . - Dott . K .. G. cl.a ~ · R. A?-ctorch~ i~ ,p aese sia sprovvisto di f.armac1e . non e consentito ·ail 111eclico c0·r dotto, so~to l a propria responsab'ilità di ntttorjzz.axe t111 pr.iviaito espento alla ,,,endita di •1ua11to è prlescritto tenere in tlltl armadjo farn1ac~11tico: N.on è p;a1"'1lme11ti co11si.enrtito ~tl 1nedico condotto dii gestire 1111 armaili10 far1n 1aceut~co p er couto di un pri,·ato e non per conto d:e1 con1ttj1e. (8236) Au,n1ento stipendio . Indeiinità c.arO-'"ù i'?.1erl.. - Dott. C. D. P . da e~. Dal 1° 111glìo 1917 al 31 dicembre r918 i11 forza del D. L. del 26 J11g.l~o s tesso aiu110 n. rr8r ,' h·a diritto a lire .24 m et11s1li. Dal i 0 ~~1111aào 19r9 ad ogg·i h a d.irraitto a lire r oo mensili se ain1nogliato, ed a lire 65 se se.a.piolo, in forza deil D. T.(. del 9 1narzo 1919, 11 . 338. Ha poi d.ir-itto all'a11me11to di stu1p\e11dio se sarà aiccord,ato dal co1nt1n,e 0 1cla11a (~. P. l\ . co11sistente :n·el 30 ~k, .stille pri1n,e 2000 ne 1 15 <}'~ s11ll.e seconde ,Ure 2000 e cleil IO % sttl r:imanentie. (823 7) Vi'Visio1'ie del la condotta. ilfficiale sariitario. - Datt. L. R . a~ l\II. di . T. I,a di\l1ÌSiD1U1C (1ella coudottia non po·rta p er co111segu1enza l'eso11ero dti i0olt1i cl1e f'sercita l~ caric:i cli :uffioiale F>MJ.itario. Eg.li resterà tale .u ello intero àmbito del territotìi.o con1unale , con1e prima, esslenclo J)rescritt o chrt> 11011 .og11i con<l.ott:i p1a og11i con111ne abbia il st10 uffici.a1e san itario. • Dott. l US'fI'l'Lo\.. 1

1

1

Esami d'idoneità per l'autorizzazione a viaggiare come medico di bordo. \ Tari colleghi ci ch iec10110 ]) ÌÙ dettagliate i11fon111azioni intorno a.l deC'reto mi11isiteria1e IO f.ebbrario 1u. s. , che ii1di1ce 1111a sessione cli esan1i i)er La 00ncess.i one .d ell '.a t1torizzazi·one a ,·.iaggiar~ con1e medico di b,ordo, a t er111ini clel R egrio c1'ecreto 7 l 11glio· 1.910, 111 •• 57.~. . . Gli esami avra.n no J111ogo 111 R 0111a ne.1 lnese cl1 1tiglio 1920 nei .gioy ~1i, 11el le loca] i t~ e 11el1e ore che saranno stab1l1te <'OJl s uccesst\10 pro,-.Yeid.ime11to e c l1e ' ""errainno individualmente co111uuicate a ciasct1110 degli a.111111essi ag.li esa111i. Questi consisteramno : . . . 1 • a) ìn una pr<>va scritta ò1 etio og1a, p~.to~og·ia, epid'=miologia, e pro~lassi delle ~na1lat~11e 111fetti\re e macroparass.1tar1e, c~n sp~c1a1e. r1g11ardv alle esotiche e a qtte11e dei paesi caldi ; 1


I

IL POLICLINICO

b) in pro\ e i)raLiche e.li accePta111~11to cliag-110~tico (1el1e 111ru1attie i.11fetliYe •e 111acroparassitari~, di . b~omato1ogia e cli s e111eiotica e diagnosi1c.a cl1111ca; . e). in ltna. pr?va or~Te. di igi~11e .n·~,·ale, di J·eg·1slia.z1oe san11tar1a 1e d1 1111gt1e stran1ere. Si scg11irauno per essi i p-rogra111.mi e le moda1ità fissate clail decreto 1\1111.bst eriale 26 a10·0sto 1912, pubblicato nella Gazzetta 11,f ficiale d.el 30 agosto 1912, 11. 205, e i1el Bollettino 'ltjficiale ctel Mi11istero d•ell 'Inter,no <i·e1l'rr s-ettembre 1912 ll. 26. c;ti aspira11ti dQ\'1'<:111110 far perve11ire Ja do111a11da ail Minist'ero clell 'i 11ter110 (Direzi,o ne cr,c1-i.erale <lel 1a sa11ità pubblic.a) siai dircltan1erÌte. s1.a .Per .mezz~ della Prefettt::l!ra dell.a prov1nc~ di ord1n.ar1a residenza, entro Jl lS g1ug.n o 1920. L'istan za, redatta in carta bollata da lir.e 2, dovtà essere corredata dai documenti soli ti, tra cui il certificat o di laurea consegu.ilto da non u1e110 di dtte a1n111, il cePt1:fic.ait:o dii l)ttonra ciond·oltt.a cli (lata 11on anteriore a tre 1nesi, il certificato p.e11ale cli cla!t a 1J.011 ai1teriore a t1·e mesi ed i l ceiitificarto di saina e robttsta cost1tuzione di clata rc,o enie. Il canclitato do,lrà i ndi.care stt qua le ling11a estera i.n tenda cli essere es a1ninaoo. 1

CONDOTTE E .CONCORSI. \

Istil11,to rachitici . -

1Con\corso al })Osto di diri.g,ente la Sezion·e dri ·t erapia fisi,c a e i11edioo chirttrg·.o aggi11nto; L. 3500 nette, percentuale del 15 % s11ll'imposta degli atti oper.a ti·vi ai riicoverati paganti agiati e 35 % s.t111le a1)plicazioni di terapia fisica. Bienllio. Scad. ore 15 del 3 I magg.i-0. Servizio ent't"o un m •e se dalla t>arteci pazj-0ne di nomina. BURANO. ( Ve11ezia) . A tutto 15 maggio, due condotte; L . 6000, tre qt1inque11ni d·el decimv, l~. 1600 d'indennità barca e residenza,, ca1·0-vi,1eti . ('hiedere annunzio. l\1edico chirurgo pratico co11dotta, ospediale, re rcherebbe inter.imato. Scri,~re dott. Costanti11i, rer1110 l)OSta - Ri0ma. BunGAì\IO .

ALBO D'ORO. ,\1 dott. Col.ate l)asc111Rle, capita110 111ecl'ico, è ~tarta conferita 11 a 111eclagliia di l)ronzo con 1-a segttente 111oti,·azion1e : _ « Da11ùo prova cli fer1ne:z7.a, di coraggio e di al)Jliegazioue, cootlJt1v·a,ra i 1 proprio capitano 111ec1i<'o nel! 'apprestare Je cure ai i1t1merosi feriti cl1e ~i11111geva110 dall1a fronte q11a11t ttnq ne il fabbnicato ii1 cui funz.iona\·a il posto ce11trale. di medicaz.io11c fosse battt1to dal tiro d elle artiglieri~ nemiche c. hc- cagio11a,·a a.11che Yittin1e ,, . l.}li è tata a~segi.1ata anche la croce di g11er1·a o.n ~a seg·ue11te n10Li,·azio11e: « Per permanenza in modo esemplare per oltre un anno a cbntatto con il .n emico, durainte la q11a1e pnrtec.i.p ò onore,·ol111ente a , parecchi fatti d,a1·111e tli qt1alcl1e i1nporta111za ». · l ll tin1nn1ente è t ato a11ch-e d :ecorato dc1 la 111. . claglia ri,-oluzio11aria czeco-Slovacca. Al maggiore medico .Gurrli_elm~ Bilancioui .è ~ tata <:onferita la croce al merito <11 gt1erra per 11 ser\;zio prestato presso la I\1 -armata 1nella co11~t1lcnza oto-rino-laringoiatrica (cloeereto 23 get1na10 1920) . .

( •.\NNO

XXVII,

FASC.

i7J

~J\'l

clott. Gio\:a1111'i De Polo11i (Bellttno) attual1nen te 111edico co1udotto di J\1outepagano (Tera· 1110), è stata decretata ]a croce al merito di at1erra. i~1 ricouo~·cim~nto del . servizio prestato ~ome utfic).a le_ 1111ed~c? 111 _batteria da montag.ua, i n Sez1011e d.i sa111ta e 111 ospedaletto c1a campo sttì Carso e i1el Tre11tino 1916-16-17. · '

~EDIOINA

SOCIALE.

Economia ed igiene. 11 prof. A . Lustig ha pubblicato nel primo nu111ero die.1 n ttovo p.erioc1ico Lotta a?itit1tbercolrire nn artico~o co.1 qt1ale riC'hiama l 'attenzione sul 1clilagfclre d·èJ.l 'alcoolismo in I talia e f.a prese.nte la nec.essità che le leggi già sancite p>èr combattere questa piaga siano rispettate ecl aippl·i cale !11te~ral~ente e qualora qttes.te si di111ostri.110 1nellicac1 prom.ulgarne delle a1tre . J"''esimio patc;>log0 not a con1e 1'.al<'?o11s~o n'e l 'llOStro paese sia sostenuto quas1 iescl11s1 vament·e dal•l'iabttso del ,~ino e cl1e il noterole at1me11to del costo cli q11esta bevand.a poco o nt1,11a l1a inflt1iito sul co11s t1n10 di essa . I~e recenti couquiste; delle c1asRi la·v oratrici, eg.J.i ~cri ·v-e, ha.nno portato a notevoli aum.enti di &alario e a .r iduzio11e del le ore (li la' 'oro. Già si è constatato che, di pa·r i· passo cogli, a'ltmenti di sala ri, è av,·e·nuto un aumento IH?l consu.mo delle bevand·e alcooliche; nta a11cl1e se ciò non fosse già aJccacluto~ è 11ecessario che d i questi due nuovi fenon1eni si tenga il debito conto nie.J.l'·a ppl icazi0111e della legge èontro l'alcoolismo. I,'opeTaio c h e ha .p,iù denaro in tasca vuol goderselo e beve <li più, allo sies~o modq come con m.a ggior larghezza di prima si vuol concedere ogni a l tra forma <li agiatezza e di cli- , \·.e rtin1en to, e così n10lte delle o r e, che son s tate tolte all'officina, verranno pttrtroppo date alle bt-tto1e e a l l'ost-eria. f.~ un fatto questo di una gr,avissima ~mportanz.a S<'<'iale e sul qrualie non sarà mai abbastanza richian1a1ta 1'a.ttenzion ~. ~t1.nrdino coloro che s1 sono fa.t ti propugnatori de11e rivendicazioni proletarie, che .a1ll 'otten11to benefi,c io economico -Lmn1ediato non debba, in 1111 • non lontano av""Veni.re, far risco11tro una grave k:ittura per la salute de1 popo1-0; e che, per 1111a terribile iro11ia d•e·l (}estino . i1on abbiano i iìgl i a scontare nel carcere o n.el n1anico1nio 11 benes&ere ln.a.t eriiale conquistato dai padri! Non un S<Y1do del maggior sal a.rio de,r.e essere ~peso pe1· l'aloool , non un'era d r:>1 riposo da poco c-011quj.stato dai aavi0ratori, deve es~ere trascorsa alla bettola! Di q11es to monito si ricordia10 l e classi proletarie ed i loro rappresenta nti. e ~i facciano essi stessi i propug11'ltori t)i 1ì atti vi iecl e11tusiast.i del•l a crociata co11tro 1'alcoo1isn10, contro ot1esta piago.a socia~e C'he i 11 ~i<lios~mente 1ni11acc:La di ainnientare ·t utti i benefici delle più alte conouic:;tc s0"i1-:ili Òf'll~ nostra r::en<f>t.~7.lO"P nell1 miseria e i1el dolore delle generazioni ,·enture .,). A bbia1110 creduto Of)POrlttno rioort::l.re le pnrole del prof. J"'usti.g: a conforto cli a111lo.g:he 0011sicler.azio11i da i1oi già fatte ~u qttesto giornale. Perta11to pare che il go, erno si sia o~eoccu­ pnto de.11 'eccessi,·o co11s111no rle1 ' i 110 e st1~ st11ùianòo ; mP77i ner ;..,frP11arlo. Non f. infRtti P'i11s to che il più abbondante e più redditizio prodotto del no~tro paese ~ia ron~111n~to t11tto in ratria, mentre, senza dQnno di nessu110, anzi col 1

1


\

• (.\NNO XXVII, FASC.

17]

SEZIONJt PRATICA

,~ruutaggio

llella gente del popolo, si potriebbe espOùiJare in notevoli q11a.ntità a sollie·vo del n-0stro disastroso sbiliancio tra '1ie importazioni re le esportazioni. C'è .d a presl1mere che i prov,·eclin1enti che saranno a(lottati dal govern-0 i1011 riguardino i11asprime11ti di tasse C'l1e au1nentino il costo del vi110. Così face11clo '11011 s i risolver1ehbe il pr01blema e si drarebbe incentivQ a n.uove a.g itaziooi. Pur.troppo le 11ostre m·a sse operaie co11:;;iclerano il vino come u11 alimento cli 11e0e:ssità. Se se ne :at1mentasse il costo, essi n.on me dimi11uirebbero o 1n e sopprimerebbero il oonsumo, come ha già tt.atto lta gran<l.e maggioranza 1della tnedia borgh·e.sia, ma 'ti,chiederebb1ero un attmento di mercede per compe11sare la maggiore spesa. ln diretto di questo pr-0vYeé:lin1ento che teorica.niente sembrerebbe il pilì adatto, Jna che i11 p,r atica si è dimostrato i11iefficace e pericoloso , 11011 abbia·mo el1em.e n.t o p·er suggerirne a ltri e t1'on sappiamo quali disposizioni . sa r.~ nno adotta•t e P.er contrarre .11 C'onsumo del ,-.ino ·111 paese e fa,·or1rne l'esportazione. Noi m erliC'i 110J1 possiam.o far'7 altro che opera di prop ag·a~cla. _'\. noi so etta. d1 persuadere il popolo che 11 conisum 0 del vtn? aggrava il bil•a nci·o d~:>lnestico .senza _t!ess11na ut1lità anzi con da11110 s1cur-0; n-01 dobbiamo pers uadere il popolo ohe consumanèLo meno , ·i·no .se ne può esport are .all '.estero, il ch e con.se.11 te di . po~ tere acqt1istare più a b11-011 me rcato i ~:e11er1 <11 vera 11ecessiità. Pan.g·loss . 1

1

1

NOTIZIE DIVERSE. Riforma della Croce Rossa. :r~ assicurat-0 uno stato gi urid·ico· b-en definito

e permanente al persotlale, ~l q u~le J?Ot~à con mao-criore sicurezza adopera1-s1 per 1 finn. d1 gtiand.:s~i~a nobiltà oivilie, c he La Croce R.iossia Italiana assume co1ne programa di azion~. ~li. inscritti al p çrsoniale dei rttoli mobi~i e terntor·;a-11 de~ t·~mpo di o-11erra e dcl tempo <l1 pa·ee de l•l Assoc1az1.011e, chi.~n1ati in ·s ervizi,o d'-0rdin,e diall',au:torità 1nili-. tare oon,o considenarti ·te111porane.a:m.ente 111ilitar.i e s~ggetti i·11 ra1gion1e del i~rad· o, .cui a 11, ~r11~ ~ei r·egol.a.111.enti si trovano 1egt11r:~arat1, .al~;a d1 s~ 1)l111a 1nilitare, s ia nei mppot1:1 :tra loro, s ta rec1pro?a1nente nei rapporti e-011 i mi11itari cl el R. Eserc1,tio e ·d ella R. lVIarina . Ai ma:niaanti alle chia.m~abe v,engo110 applicate iu. tempo ,d i pace le dispo.sizion~ di_: sciplin~ri s tabjlite ne i reo-olamenti del1 '1Assoc1az1ouie 1e, 111 ~a.so di cr.uerra di mobilitazione totale o parzia·l e dell"'?Eserci•to o dell':_L\rmata, l1e diisposizioni penali sancite per i .m.ilitari del R egio Esercito e della R. MrarinJa .

i

497

Lotta antitubercolare.

La Deputazione provi ncial-e di Vicenza in se·auta 23 marzo u. s . ha deliberato di domandare al lVli.nistero .u n muti10 di favore di lire 800 mila senza interessi, estinguibile in 50 anni, presentando un progetto di massima già pr.edisp,osto p.er la costruzio11te di ·ttn IstitutQ climatico sa·natoniiale sugli a ltipiani di Asiago i111 v·iieina11za della pinet a 1\1.agnaboschi . 11 CQ1111itat.o provinciale a ntitu1b-ercolare, in seduta 24 marzo, prese atto con con1piaeimento cli tal·e delibe.razi-0t11e e determinò un programma di intensiva propaganda a m.e zzo di un comitato promotore che .ser\1a q11ale org•a•no di prop111]s1011e e sappia vincere ogni d1fli c,olt~. . Operazioni della Cassa Nazionale Infortuni.

La Cassa n.aziionale cl 'assictt\ia.zione p~r g·li infortuni sul lavoro, .con sede oentrale tn Roma, b1a , durante l 'ianno 1919, col tra.m ite dei s11oi 111ti ci (compartimenti, sedi secondarje ed agen~ù::i) distribuiti p er t11tto il ReP,'no, emesse 47 ,425 n11ove p-0.lizze .a ssicuranti alrt:ri ~65 ,02~ é·piena~ _: ha i:noltre ricevuto 91,459 cten1111c1e d '1nforlt11110 e .p·a gate L. 19,837,714.35 d'1111d~nni1tà per 89,56~ -c·a si d'infortunio, di cui 505 d:i 1norte e 7338 fl.1 i 11abi1Ji!tà permanente. Inoltre, per l'assicurazione :Obbligatoria de,g11 in{Ql·.iu,ni ag·1'ircoli, 1ini z.1.a1Jasi col I 0 mia1ggio r919, il pneldt:·tto Istit1tto ebbe. 18: tlenunci~ dci.. 25,450 i1ifortuni (con ben 539 casi d1 u1 orte) cli ct11 19/?63 sono g ià stat·i cl etin.iti. 1

-

Stazione di biologia sul Trasimeno. I

P.er à-niziativa del prof. Polima11ti 1'Universitù di Peruo·iJa ha otte nuto d.al JYiinistero delra G11e-rra . la cessi~ne di un padiglione 1del1a .séu<?1a per idro\'-Olanti a Passign.a no Sl11 Lago T~·as1me~o. _ Sarà i vi impi·anit at a 11n1a .sti~z1·on~ B1olog1·c.a di note,-olre interesse l)er .q u1ant1 d«~1St{ler.a11-o laV·Orta['e stt .aro·om·e nti cli fisi·o log·ia co1npa11ata e ò . 1 bi101oicri.ca crenjer.al1 e utilizza111cl-0 1il rioc-0 111aiter1a e ò ò di ct1i 1a f'a:un:a e 1a tlona 11a·cus tre 'd"1spongouo. La Stazione ia·vrà pttre lo SCO}) O cli 1nettere in valore la pisci·c.ulrlttra 11e.l Laig10 1'rasi111e no . 1

Il vaiolo sul « Duca degli Abbruzzi ».

Il pi·roscafo Duca d·~g·li. A~brt1zzi gi t~·nto ~ , N . Y. Ci tv con due casi d1 \1a1olo l1:a s barcat o 1

p.a sseggerI all'isola ~i ~-0ftmia·1m . do ..:e essi s11birono una 00ntumrac1a d1 tre sett1manie. 1

1

Corso di perfezionamento.

D.al 15 aprile al 15 .g iug.no 1920 n ell 'Osp edal~ civi1e di Venezia s i t tene un e.o rso p riat1ieo d1 p erfiezio111lamento p:er i m~di~i. Il det.to corso è c1.iv.isibi]e a ll due p.e riodi di U1l TI1J~i&e OJ.aSClU~lO. Le Lezioni tan.to d e] J,e C' :1iniche generali co111e di tirtte le .speci.al11tà s i tengono nelle se.le del1'osp.edale civile e dei dipe11clenti Istitut i secon<lo l'orario presta.bi.lito. . . . . . _ Per le iscrizion1 e p er g··l1 schrar:~ment1 ~11 ct11 i coll-eghi pot-esse•ro a bbisog11are r~ v?1g·ersa alla

Direzio11.e sa11itaria dell'Osp edale c1:vile . Alla :fi11e clel corso ag·lJ i scri.t~i cl~e ilo. l1a11110 freq11e11tato r egolar1ne11te sarà r1lasoN1to 11 r elati YO certificato . •

J

Scabbia e malaria. a Vienna.

-

Vi1ene riif,erito che per la soarsit~ 1d·e l ~apone e p·e r il 1n·a111Cato_ ~u11zi 10111~ 111enrt:o de.1 ?ag111 pubblici {lata la d·efi01enza cli oarbone, s1 oss~rva a Vi,e~na t1na notev,ole cliffusio11e de l·l.a sca.b bta n el p.o polo. · . Per comba1.iere l:a propaigiazi-011e del~ . n1a,J~,tt1a si .i mpiantarono v arie ~ta zion'i di d1~1nfez~on e a venti Ja poten~ialità (li c1rca 300 cure g·1or~l1er~ ~ In note·v·ole attmenrto è iauche lia m a•l ar1a . . S1 ca lcola c h e iabt:tralmentc , ,) s ian.o circa 2_7000 d e11u11 zie cli oasi t ra milita1'i e congedandi. 1

1


VANNO XX\TII,

IL POLICLINICO

Rassegna della stampa medica. J.n J>rcsse 1"\Jléd., 7 beb . PoRTi\I.'\NN: Il fibro-tt1. bercol01na. - DUPUY : P.roC'esso extra-rapido (li dosaggio <lell'albttmina t1rinari.a. Ri/ornia lVIed., i7 gen. GJUFFRF.; : Sforzo, a1liena-

.111ento del c11orei e jpertrofia da Iia,,·oro . 11Tii11ch . !vled . VJ' och .) 2 e 9 gien. 0-PJTZ e FRIEDRICH: Actinoterapia del cancro ut e:r.ino. GRASS~l \~N: Significato prognostico e trattam·e nto de1le aritmie carcliache. - 16 gen . Duc11Er,: Diagnosi radiologica de1le broncopol·m oni ti 11e11 '1nfa11zi1a. - 2 3 g.e.n . \ i\T OLFI"-ErS NER : La tt1b·erc-0losi in11.es.tata s11 cliatesci co1

stituzionali.

,,;ia ga-

JJe Scalpel, 24 gen . DENIS: I ,,acci11i p er

s tro-intestinale. l~ifor1na f\.1ed.) 24 gen . GALI,OTTI: I segn·i di Basedo\v n e1la diagnos!Ì p1iecoce e nella te.rapi.a c1Jella t11be-rcolosi polmou.are. - PAOLE1'TI : Pierturba1nenti d:L p r essione del 1iq11ido cer.-spin. nella. patogen esi delle einorr.agi1e eerebra li. l~erli n er l(li1b. T~l'och, . , 5 ge11. ALDRE : Lo stomiaco J1ervo o. -- 12 gen . J. e 1'. KoTTwr,:.IER: Il racl1i1tis1110 tardivo . .!!:.,_ J O gen . H UNTEMULLER: Terap·i a •e profilassi della. malaria. - ScHAFER : Peculi!éùrità cliniche d'e lla 1naJJaria . - 26 g·en. I ..llSCHI<E : C b·emoter.a.p ia clel1J.e nialattie set-

tiche. 7 1\ e1v 1:ork J'\lled. f oitr1i., io ge11.

Nuovia DEAVF.R : Errori 11iell.a I<NAPP :

coticezio ne diell'asma. cliagnosi delle .aHeziono1 addonlinali ac ute . ]vurrr.al 'J'rop. '!Vled . a. 1-I}'.ff., ~ fre b . C HALMERS: I,a fase cc tenue » <1el « Plas111ocli11n1 vi\10x » (C.7rassi •e Feletti r8~o) . .Sl1ldiu1n, 20 ge·n . CARDAI~F.J,,LI: Tumore renale e tL1111ore splenico. - l sor.. A : SL1 le p.rosopoplegi•e elette « a fr1gore ». · jnurnal Jlnieric . Nledic. Assoc., 10 gen. PATRICN: 11 pazi~11te per Sie s tesso co11sic1erato. - FRAi\gUTHEI, : 'fr a ttam.e11to ~liel la di slocazio11~ co11g·~ 111ta c.lell 'anca. l)aris 'J\.Jéd .• 7 fel) . Kun1ero s til.la racl.iot::IJ'apia. / ,a .c:;Lonzatol ., 24 g:en. S~nAPl1': T : Tran111rutis111i 111 asce1 lo-~accin1 i.

I-Iop .,

FASC.

17]

I

e 12 feb. CHAI!V!RJ: I di,·e-rtirolsi del1l ,appendice. . Berl. J(liH. Woc l iens ., 9 Ieb. ·{JIVI BER, VERSÉ : .!\_trofia acuta <lel f.egato. - HELD : ~i!ei-ot ern 1) ia del l 'iepit1 essi0 . · Cliai . Caste ll., g·e11. DE PRADO: Diag11osi precoce della tubercolosi polmonare cronica . Riforrrna Med.., 31 gen . l\1AGGronA, lVIANTOVANI e 'l 'ROMBOLATO : Rireerc11e su 11 'encef.ailite letargica. GIORGIS : Vacci bo anrtibl.enor·r:agico per via. orale. - ..L\BRUZ7.~TTI: Encef,a 11te letargiica amb11-

·Gaz. d.

10

1

1liatoria. Brit. M ed. Jou rn ., 6 mar. RoLI,ESTRA : Sin tonti dispeptici e d'altra na·t ura prodotti d .a malatti.e della cistifellea e dell'appendice. - MEAKINS : Valore teriapet1tico dell'ossiig·eno ·nelle affez1011i

polmonari. Bull. et Méni. Soc . lVléd . d. Hop., 16 gen. RATT.ERY :

Le iniezioni in tratr.a:cheali n.elle bronco-

polmo11iti iact\te. CARNOT e HARVIER : Diabete sifilitico da pancreatite sclero-gommos.a .

23 g:en . S tCARD .e l{U.DELSKI : Mesoc.ef.alite letargi.ca a ticad11te. - 30 gen. SoNQUES : Sindrome del g··a nglio gentcol:ato. Gaz. d. Hop., 6 mar. DoP.TER: L'·ependimite .m ·e-

Iiing~ica.

Boston !VI. a. S. f oitrn., 19 Iieb. BnowN : ·M eccanica de11 'organismo .e n11tr1zione. l\liincli. Med. WocJi., 5 mar. PLAUT : La velocità di c.adt1ta del'I.e en1azi·e in iSa11gu.e citr:atad:-0. Med. Record, 14 feb. HENRY: La prognosi nella tbc. polmonare. Paris Méd., 6 n1ar. ~t1m.ero sulla dermatologia

e l.a s ifilogratia. Giorn. di Med . Milit., r mar. GALEAZZI : Tecn·i ca del1le pl.a sti.ch.e e prot esi cinemartich.e. }fedicina Ib era, 28 Jeb. 1.JRRA : I,a <lieg·ener.azione traumatica c1e'1 cer\ ello. •paris Mé.d., r3 .mrar. J osuÉ ·e PAR'l'UR I F.R : I~ e si11clromi renaJ.i dell'asistoli a. 1v;e11. J{li1i. 1~7 ocli. , i 2 feb. Hoc;r,HR: J :n refa1.l ite c1'a 1nflt1enza ecl ie11cef-ialtte le t a rg·ica. 1

1

Indice alfabetico per mate.rie. J)letlri.te (lestra saccata J).ara 111eclinstinica . ~ efrite : t iiatta111.e nto eh iru rgico

.\neste. ia 10111hare: aécicl enti .spiace\·oli • Cateteri 111olli cli ::\é1aton : steri1i z7.az1011e e conser\"'ct21011e

»

l'a\·ttà })Ol n1011.ari ne11 'i11fanzia: ,·nlore dei .' i nto111i Congestione ileopelYièa Coro1tle : carc1 non1a n1etastatico l ' ut1rc:az1one nel pri1110 t rin1estre (li YÌta .

.

» »

489

»

490

491

>>·

l )oc11na-;ia 1)01 n1onare per la 1)ro,·a clelln ,·ita ex lranterina: i1no\'i n1et od i

td 1~~;1en e . I·: nc.elnltl<' 1etarg-ica: t'Ziolog·in I ocl 10 per \ ' I G t~ntlo,·eno~:i L,if 1asi p~ncrenti ' a <liahetc znc0he-

J•:co t1 0 1111;1

r1110

.

\ lt>1l1a~ t tno-peri <'ard 1l l' Ruma

492

19~0

-

~t:ibil.

' 488

))

496

))

~a rcon1:itu~a

»

))

con

l>oligr. Au1m . Guerra.

492 493

Reaz.i.o ne cli \\'1asser111ann: intlnen i'~ della 111aliaria. . Reazion•e <l i \~l·assem11a11111 1)osi tiYa all 'i·nft1ori dellia sidìli (le . Reni con scarsa f11nzion.ali tà e pos~i­ bi.l ità (li lt1ng1a so1)rav\·ivenza .

))

))

))

»

192

1

Ser,·Jzi :anitari e <li ~,-igi l.a 11 Z<'l igie111ca : nno\·a orga11·1zzaz1011e . S itili c.le articolare neg·li in{lig.eni clel .J fa 1' 0C<'O Si ti l·i<le recente o tarcli\'U : valorL· "C1neiolog·1co de 1le alterazioni <1(·1 1iq ut<lo ceralo-rachid1a110 . . 'firoidite: n1a1111festazio11i rare . 'ru hercolotici i)ol n1011ari i pote-..1 : ~01n 111 111i~trazi<>ne ])erioclicn e 1>ro]n 11gat,1 tlt.~ll,1 dig-il'tlt: . 1

))

))

j l).)

))

» •

L. Pozzi, cd . tc."'S J'.


Annò XXVIì

,

--

Fase. 18.

-

fondato dai professori:

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO

DURANTE

SEZIONE PRATICA REDATTORE CAPO: PROF. ---~-

VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO.

originali: P. TJutidia na: Valore clinico clell'int.ra <ler1norea7.ione clt•I (:a~o ni )H' t· 111, d l1\.g'nosi cl i echinococnosi. Osservazioni cliniche: CL Benedetti: . u un caso <li aneu ristna a1·t e1·0-venoso della s ucelavia. Medicina sociale: . .'\.. . Prati: Assistenza. pr ofil n.f t ica deJl'inA fa llZltl. Lavori

Sunti e Rassegne: l\il EDlCINA: René Parak: I.a. rabbia.. ( 'tllRURGIA: L. Ledoux:: 'J'rattamento delle sf enosi cica· t.1·b~ia.li dell'esofago consec11tive ad H!:il ioni. N 1•:UROLOGCA :1>Pje1·ine, A. UeillerL. e Yv. Dej eri ne: 1-,ara-osteo-artropat ie dei para11legiri da lesione tn idoll are. - . li' J::HOP.!.TOLO. <:tA: Cordo n :. J.,,a f un zione clella glandola. pineale. Accademie e Società mediche : Accaèlen1ia llei fi~iocriti ci di Siena. Appunti di medicina pratica: CAS lSTIOA: .À.ifleos i sca.po-

lo toracici e tnberoolosi apjcale. - Criteri per ltt di&· go.osi di tuberaolosi. - Influenza e tubercolosi. ROBRICA DELL'UFFICIAI.li: 8.A.NITARTO: I riformjmenti di '1cqua potabile none calie rurali. Posta degli abbonati. Varia. Cenni blbliograflcl. Nella vtta professionale : Cronaca del m 0V1mento profe8.!'iO•

nale. Risposte a quesiti e a domande.

Condotte e concorsi. Albo d'oroA Notizie diverse.

Indice alfabetico per materie.

otrltil d1 proprietà riservati, - J~: vieta ta la riprodi1zion e di lavori pubblicati nel POLICl.INICO e la j>i1bb/.Jca . ::i v ne di sun.li di essi se11.za citar1ie la fonte. •

« cle\ 1 jaz1,one

LAVORI ORIGIN ALl.

con11)1eme nto », usando coone n.nti ge11e il liquido .cistico 1vn1ano; ed è ,m erito <lel \ \.ein1berg 1e collaboratori, di Appatye e Lçrc.:ntz che la,roraro110, indipe n clente-me11te da.i i)11i n1i1, 111a co11tiemporiaineamente ad essi, ·l 'a~1 er eJe,·a t o a. portata v era1nrente pratica qltesta reaz1011e sos ti!t ttendo a1l'a11tige11e tl:nt a no , iil liquido i dati1cleo rli pecora. Questo metod o, « r eazio.ne di G hedini-Weinbe•rg· », special11ien.te i11 segu ito ·a i la, ori con111arati vi cli quest 'n1~timo , esegt1iti s11 va~to 1na· t eriale 11n1ano ,e a t1imale, s1 è mostrato d·i g·rà n l1111g·a s11periore a l prim-0. del

1

DET,r,A

...

rSTT1'lT'f()

R. UNI\',F.RS CTÀ DI SASSAn r DI i >A'l'OJ,()(; J A E Cr.. INJCA MEDlCA

rlirello dal prof. C. '1\.IORESCHI

1

Valore clinieo dell'intra dermoreazione •lei Ca.soni per la diagnosi di eclùnoooeoo3i. Dott.

1

Pr~TRO LURTDJANA, <}S.Si stent~ .

1

1

J ~e clifficoltà cliagno&tiche talo,ra in1super.abili t·o] se111plice e~· an1.e son1atico del1 'a., il criterio

astensi.oni.stico iehe, per patu.a dei fenomeni ana fi lattici , ha sen1pre p r e \·also 11ei rig11ardi della p11ntura e.sp1orati va, fecero sì c]1,e, a:11che .ne ll'e chi11ococcosi, fosse ro .ap1)lic~ti i 111etocl i bio logici diretti a :S ve]are .speciali a11ticorpi. 11 m etoclo del la « precipi1toreazio11e » applicato da Joest (9oq) e successivamente dia Ghera1·cli11i, ma co u esito co111ple tame n.te neg.arti,10, acc111istò, in segtt•irto) 11ote,·ole in1porta11za p nartica I}er opera tCli Fle1g· 1e I~is·b01nn,e , di V\ els11 e C'hapmann. 11 (~l1·edinii (906), p.Pima d 'altri, i•ntrodtl:SSe lttllo stu.dio della echi11ococcosi il t11etodo della 4

J.-a s t atis tica del \ Vei nb€'rg· dà il 34

% dj

casi positivi u sain<lo il 1° m et o<l o, 1 82-83 % l1 S•a n<l<> 11 2°. 1

reazio11e i11-e iostagn1 i i1.i ca » clell 'As.coJ.i se· condo l'iatttore ie l a stia sc110Ja do,·rebbe cos'tri.'tttire 1111 s ussid io preg.e,·ole alla clinica nella diag n osi cl'ecihil1ococcosi; il Weinberg asserisce òi a''ere otten11to t a lora rist1ltati p ositivi, ttsando come a 11tigene l'estratto a1coo1ico proposto dal]' ..L\scoli, 1-1s111ltat:i oppo~ti, n~a n<lo comie a11!tige-

La

cc

11 e il liqnido idatideo.

I te11tativi fa(tti per 1n t ttere in evidenza rea·

J


..suo

zioui a·na filattiche, fal lii:o11-0 cotupleta w e11te col Punt o1ii, ,c-]1c praticò la cuti e oftal111oreazio11e;

ebbero r1s nltati i11certi con Boidin e Laroch e che 1>raticaro.no l 'intrader111oreazion e ; ina trio11faro110 infine col Caso11i , il qt1a le, g uidato cla lla fe11 f>n1 e nologia a11a.filait·ica , ('l1e si \'eri.fica n eg·li i1tcli viclu i aff.eilti cla echinococco, sp ecial111ente a C'nr.ico cle11a cute i11 segt1ito ~ 1) unt11ra o a r ottnra cl ella ci8'ti, riprese co11 tenacia le esperi1t"nze dei s11oi precl ecessori e potè li11aln11e11 te d are al la clnn•it.a 1111 n1etodo semplice e tli sic11ra c·ffi racia,. ~a ;inlrnKlermoreaz·io11e . . Il Ca c;oni nsa co111e -autjgene : 1° Il liq11ido jdatideo li1npiclissi1110, pre~o aset tioa1ne11te cl a ci:-;ti cli bu e o cli J)ecora; ~o filtra p are0ch ie , ·o.lt .: s 11 filtri spess.i, aggi11ng·c a 20 cm l('I. di lit11tido nn a g;orcia cli acicl <.} fe ni co Jlltro, e l o conser\·a :i11 g 11 iinccia ia, 1Ìn110,·n n<l<>lo 1

og·n~

n1 ~se

;

LANNO XX\ ~ lI,

FASC.

16]

fer111a s peraul!a di lJoler conti ibnire, co11 <tlll'::, t.t 11ota, alla diffus ione cli 1111 1netodo jtalia110, co1npùetamente din1enticato nel nostro pae~e e f11ori di esso. Come a11tig·e11e 110 u ~ato il li q nid o i cl a t id co 1i111 pi do preso asetlica1nc11te e cons.er\'ato C) ·111 fialette eh i.11se a1ll1a la111 p acln, o i 11 provette st~­ ri.li , C'on aggit1nta d<i clorofor1uio. .Si ii1ietta i 1 11q11ido s terile così racco] to :issic11rando<>i cli c;ss ere ca{lt1ti niello spessore iClel der111a : ciò c he (· Jacile dimos trar e, s•e nll' .i.n1ieZ1i!one del lic1uiclo Sttsseg~e lllla .. j)ÌCrola protu})er"n11za . uell~· "reg·io11 e clo,·11ta a·l liqni·clo 111iettato. I ~a dose da n1nielt a re ' rari.a c1a r I 3 a 1/2 cn1 e. ; co111e i·l ca·so n. 3 11. 3 (lin10:-:.tra , 11 011 stntprc un cptarto <li cn1 c. t· uu a dose s.11ffil'ie nte a cl~re 1111 n rtnzione lorHJe netta .

..

0

1:1;st.raLto acq ttoso cli 111e1n hra 11 e i <1 :-i tid L't' (; cli 1iq u:il'.1o ci·stico. J] r 0 S•arebhe pitì •:tttivo d el'.'.?''. J>re\1jn, , cJi ~i.nfezio11c; clc:ll n c ntC'· dcl l>r.nccio, ini ebtR ?H:. .11.o spessoa·e d_ei1 cl er1nn J/2 10111c. cl:i, li quido e per con·tro.llo, ltgttale qu :tnt1tà cli soluzio ne tì s iologiica s tieri1e a ll'a ltro. l)racoio . J>oc11e ore dopo (i11 caso di reazion e l)Ositiva) l 'infcrn10 a \·\ erte 1111 po' cl i irritazion e , 11el l)t1n1to rnoc11l,1to, etti seg1te .scu ~azione di J)rurito cli v~r,kt inten sit à . Circa 12 ore <l<>J)O co 1111)nre un er1tc1na ovalare (ch e, secondo i l .Casoni, no n d ovrel)l)e esse-re i11f.eriorc cli g ran clez,,,.a, :1(l 11 110 scttdo) il qttal c p ttò, 11e11.e reazioni ''iole11te , tag·g~i1111gere 1\.~stien.sio11 e clcl pa.11110 tl cll a 1nano. '1'1en cllietro 1111' li'nfi,ltraziouc 1eclie1n·a tos.a (ta lora 1)i ù est esa clell 'er.ite111a) dolente n.ll a })al pn z.io n e e s1)esso s pon la111 ea111e11te cll'e· })rovoca al l 'an1n1a1,at-0 sensazio111te cli s tira1nen1to. Si ha ·i11oltrc a11111e11to locale dell a te1np.e ratnra . l ,'erite1na d•t1ra al m assirno dne g·iorni, ma l'i11filtrazi on e pu ò cl tirare quattro giorni. ~qpo cli cl1e .l a reaz1~01 1e 11egredisce p er sco1npar1re non 1) i1't tardi c1i o tto gjorni. . Secondo 1'A., Ja reazione avrebbe carattere d1 s pecifi " Ì t:'t e cl a rehb e ·1; tilt.rati posi ti \'i 11e11 '87 ,5 % cle i casi . ] ,a Jcllc ratnra , 111 ~11t11e ab})o11cla 11e i 1"·iguarc.1i degli nl lri nietocli biologici 11sat1, t a.ce, o q.ttM t, i1ei ri g u11-cli di q11esto 1netoc10. Se s i .eccett11_a 1,t noln del ( ~asbarri ni, a11clte j 11 rece11t1 pubb l 1~a/. Ì 011 i rig tta rcln11ti l 'ecl1i11-0coccosi ( ~a~i n oli, l'arda1·ell i, Ri/or1 ì1 a 'n edicn, 191q), tntt1. 1 ln:toùi s i ti.ra 110 111 can1po per assodare la cl 1ag11os1, 111.:t del n1eto<lo del Caso11i J10t1 si fa paroln. il con sialio del prof. :\Io reschi, ere-' 'S PIO"ttcu<lo ,.,.., ~ do opportnuo re11der 11oti i p~cl1i ~a~i \ 'et11tt1 ~oLto ln uostra o ser\'azio11e, 111 cl1111ca , 011de po rtare t111 contributo all'argomento, e co11 la Q

'

jt, POl,ICT,IN TCO

7

CASI

CLINICI .

C ... 1) ... , .a 111ni 8 . S olfrì di 111al1a rin, e, 1111 ·a111 i.o i)ri 1na e.l e 11 '~ttttta le 1nal atti.a, <.li. .febbri .c011ti !1l1C co11 fo11f:e risenti n1cnto ;aJ1la r eg1.0 11c .appet1<l1-co~ .larie. I11 seg·.ui.t o inntò t.u111et'lazio n.e .n l qttfrl·clra1ntt.· s uperiore cl estro (lell',aclcl.011i-c <'lh e 111,au t11a110 a11 111e ntò ·d i vol 11111e. L'inf·e p1110 è apir.ettico ; 11011 1)rescnt~ itter~ . . Esa111e. · - .1\cldo111e glol)oso, trat_tab111-e a B1111s tra O\' C s i i)al1)a lnolto ~>cne 1n n1i lza, cl~tra : o des ti-a 11n·a i11as..c;a .a. con s isten za t eso clasl1iea ~lt e !'i est e11<1e J-ìn verso la regio11<: it?g·uinale .. S i tras m€tte ] '011cl1a clall 'a\·a11ti <1ll '111cl1 etro e Y1ce, ·ersa·. Separato cl.alla m assa , verso l'a~t~zza cl~J.1:-t lin1ea. on1belicalc, si av,·c~·te j,1 11~ a rg1~1e epat1c<"? sottil e tn 0-1ie11 te. K 111 lra s1 pll l ) cl1 re r1gt~rdo ~11 n1ovi11{enti d·iafram1natici. M esso l' i11fer1!J-0 :111 liosizioue ge1~11-p ett~ra_l e , _1~ 111aso.;n. 11011 s1 sposta dall a reg1011e . Ji',i0s111otil1a 3 %. Diag·1iosi cli Hi ca. - Cisti cl'ecl1_i1~ ococco a 1)robabil1e sed e renale. Il 18, ore 8, s1 111ietta nel der1na 0,5 di liqt1·iclo iclaticleo. Tr~ , (1u.ait.itro ore. cl opo, l' j nfer1no avvc1·te sc11saz1one n1olesta . al pttnto iniettato. Ve rso sera co111pn~-e illna eh tazza e ritematosa clella grandezza d1 uno sc11do, che au1nenta la mattina segu·eit1te, accon1pagJ1ata da 11rfi·lfrazione ecl-e1natosa, clolente al•la p nlpazio11e. 24 ore clopo 1'erite-ma te11de a _sco1n~a­ rire, n1a l'iu-filtra.zione p ~r111ane .Pe_r càlr~ tt~ o-iorn-i a ncora; poi r egredisce . In1 ez1011e d1 co11 trollo, nieg·ativa . J~ diagnosi è confermata al tavolo operatorio. C ASO 2°.

F.. . l~ ... , a.1111 i 30. Sottri <li 111al ait·i.a ~ da p~· rcccl1i 111e~i accusa clo1orabilitù arll"-t reg1·o ~e. t'})tgastrica con irrad.iazio~1i. a11l '€'mitorace stpistro. t'resenL'ì accessi febbr1l1 a ti.p o intermittente. 1 • on ittero. JJ)esanie -fa rile\ 'a re una n1ilza _<lnra <lebordrtntc <.l i due dita ed una mas~a. a coi:is1sle11za ~o fl11tt t1a11te che segue i m ov1 n1ent1 c~ella m1~ro, co~ ma,rgi11e destro della quale pare '> t conrf?n<la. l\la nife.$lo sfregan1e111to '!1el~a regione. ~O!JO~ta11t~ fossero praticati esa?11 d1 ~~gue, tnru s1 nscon _ trarono nè parassiti malanc1 1 nè tnòllonuoleost


{ANNO XXVII, l1ASC. 18J

SltZIONI PRATICA

abituale nel.l a malaria, nè aum.~1vto di s udatnofili.

3,5 %· Diag1iosi cli1iica. purata de1la milza.

E~inollia

Cisti di echi.11ococco sup-

L'i.ntradermoreazione (pratiicata col J.i qu·i do idatideo prel~vato da circa un mese) compl,e tau1ente negativa . Sc~mp~rsa J.?- febbre lasciò ~ olinioo. p er rientrarv1 sei mes1 dopo, con la s1nd.rome descritta ma, questa volta, senza accessi febbrili . ' L "intraidermoreaZiione 1>raticata col liquido i~3;tideo prelevato di ~ec·ente fu leggermente posttiva ; leggera siensaz1on.e cli prurito : (lodi ci ore dopo comparre un .erite111a, piu riccolo pei; g-randezza d'uno scudo, ~ui su3Segu1e i11filtra7,i<>ue ede1natosa del.la stessa grand~zza , 1)•)\.:l> clolente. J"''er.itema SC?Jnparve il.• g1orno dopo , tna l 'infil traz1one duro compless1va1ne11te tre g-iio rni . Iniezione di controllo, negativa. Noi a11terpreta1nmo questa rieaziione ]('gg.crn1ente positiva e nella critica cbe faren10 dopo avere eaittI!ciato i casi , cercheremo di spieo-are ques t i 1isultat1. Al tavolo <)peraitorio sii ri.sro~trò u11a , .cr~ si di ec-l1i11·ococco della miilza , spe11ta. L _infermo nl'Orl ti n mese dopo e a 11 'aiutopsia ~t r1scontraro110 11un1erose, 111a IJ1rcole <-isti jJ€·l fegato . t'Aso 3° P ... G .. . , an11ii 30. L'jnf.er1na è i-u ist.ato di rrravida11za ino'ltr.ata;; .accusa dolore alla r.cgiotl!e i poco11<l ri.aca cl~st11a eù a lla spalla 0111011j111a. I'1"csenta ittero.

Esani e. - Fa ri•levare u1:a cicatri ce lc nn·i lttcli11.alc alla regione ipocondriaca <lestra (d~ lnparatomia per cisti di •echiaiococoo pTeg.rcssa, come ])ote1111110 ri.1~,·are dalla s t oria c.l.eJ1a cli1n1c-a cliirnrgica) eù 1111n t11n1efazioue a con:->istcnza teso-cla$1.ica al lolJo ~i·11·i stro del fegato. D ia/[Jiosi cli 11 ica. - Cisti cli echi11-0cocx~o .tl l fcp;ato. Da to lo s tato i11 ct1i si tro,·a.\'a si. i)rc.tticò l'i11tra<lcrn1oreazio11e it1iettando 1/4 cli cn1c.; la sera cotnpa r,·e sc11 ~azio11.e molest a, 111a 11è allora t1è il giorno clopo si ' ':erificò l 'crite11ia; si niOtò ttna ~e~;g-eria iufiltrazio11e ecleu1a:losa, clic S00t111)atve j] g·ior110 c10110. T~a l,eazioue 11011 Ri 1)atcva co11siclerarie pos·iti va cla1ta la fug.a cità 1c11ci si.i1to111i, 1)er etti, ~;ior nl· lk..po, s.i rif•c: c.c 1'111tracl C'r111oreaz.io11 e iuiettanclo 1 /2 c111c. tli Jic111iclo; q11e~ta ,·o]ia s j c:blJl'. 111agg'Ì(>r '"'eusazionc n1olc ~ta ; doùici ore tlo1Jo co111 pa1 \'C l 'c riic111a e l 'i11fi.ltrazio11c cclen1 at<>Sa (clt·lla g·ran<lezz.n cli 1)iÙ ch e 11110 scudo), la <ttta1lc ulti 111a con1i1K:iò a regredire ~ al t erzo g·ior.no. r 1riezioue di .controll·o , uegati,·a. J,'i•nfer111a. i11 attesa del parto, 11011 \'oll e solt-0po1tsi all'atto operatorio. f'arecclt i 111csi clopo 1Jrese11ta,·a la stc§Sa ~ i 11dro1ne. J /operazione co11fer111ò la c1ia g110~ fatta. 1

s

1

4°. P ... G .. . , .at1ni :20. 1'ee :ai1111li, fa dopo av er soffer,t o ])Ct 1be11 .d11e n1esi ·d'jtteriziia, avv.e rti dolori i111be·us i alla r,çgi·o111.e 1.p1oc·o11d1·iaca d es.tna, icon, 1il·r~tcl iazi.c)t11i 1aJl '€J)ig·a~tr:io •e 1 spa1.1a omonj.n1a (sc11sazi-0nc d'i chia(l o) , flolori -cl1·e si ripeteva:u,o ad i11-

~sa.me . ·del sangue : etnioglobhlia 70 % ; gJo.. bulri' rosSl 4.8oo.ooo; globuli bianchi 4.100 · neutro~Li 64 %; li1nfocitt} 28 %; f. passagg. ,8 o/c ; eos1n<?fil1 3,5.% ; resistenza g·k>bulare 42-44. N~­ le fec·t .11on s1 notarono iniaj calooli. Diag·nosi clinica. ~ Cjsti d',echinococoo del

3

fegato. ,L'.intra6Lermoreazi0111e fu fortem ente positiva. L enbel11la (o ·:tneg1io la colorazione ne1:as.ìira su.lJla pel~e ,itterica) e la i1nfiltrazione raggiunsero la g.rantlezm del p~lm<? della mano. La pri111a pers1stè per due giorn1 e la s1~011da pe1· q11attro. Il !utto scompan1e aùJ 'ottava g iornata. Sottoposta all 'aitto operaitorio, is1 ooivetite sospen~e.re ril medes~mo, ~at~sa un.a vi,olenta epistaSS1" D a allora ln po1 s t 111au1fesito una tendenza e mofiliaaa, ribelle a tutte J.e c111ie. Lasciò !a ~lin1ca; e v i ri.en.trò a·~tre vol.te: no~ti s empre ~ s1nto~1 descritti. I" '111trader1noreaz1one praticata var1e ·volte f,11 sempre fortemente positiva. I!'irntrade.rmoreazione di controllo semp11e ir.iegat1,~a. No11 ,-olle sottoporsi a;11'atto 1)et'lflti\:O. 1

1

CASO

P.. . M ... , a.inni 27. Soffri {li u1alaria. Già da ttn at1no avverte ttn se11i)o di pesantezz.a alla reg·io11e ci1poco11dria.ca d estra, c1olore contì.ut10, la,11ciua11te al l 'eruitoraoe e iS·p.a11a Ol11J-0·11i111:a. I-1a reg<ion1e lua111111aria d·es.tra a1)p.are so11eYat a. I~ li.i1ea di o ttusjtà epatica sttJJeriore descri·v e una c urv.a a concavità .111 f.e riore e arri va ~i110 alla 4" costa s ullal linea 1 )api'l1 aire ·e alla 5a. s·tt1ila ascella.re. s~::Lere Jegger1ne11te itterichie. D a uu n1ese ;;0~10 ccqnpa '·si ac-\,·essi fel>br·ili a ti po inter1uittE>11te pr t.ceò11ti òa 1111 le!!Q''E'to bri' 'id e 11ou sempre riso1veutisi iu s·udore. Eosi1tofi.lia 17 o/o . Vana og-1i.i ricerc~ clel parassita 11121arico e l'.a urne11to di s uda1110.fìli. Dia,~·11osi cli1iica . Cisti di echi11ococco suppura ba del fegato. Si pratica l' irutraderruoreazione. Cì11q ue or e dopo avverte sens.az:ione di pruri·Lo e q u111dici ore dopo cou1pat<le ìl'er:ilteu1a, <1JCco111p,ag·n ato clal·l' .i11filtraz1ou1e ·e de1natosa che per111a1le per dtte g'iorJJi. A uwento looaJe della teu1peratnrn. Al quarto g·iorno si iu.izia ~a 1;eg·r·éSBio11 e. J" 'i11 trn(l é'r111 ore<i zio ne di coutrollo, 1

1

1

tcrva1l.i ir.regol.ari.

Rii00,·e1·ata a ll a cl111ica n1igliorò e ritornò a·l

paese.

Rico1np~rsi

i dolori fu .ricoverata di 11ùovo. Presenta,·a itterizia inte11sa , tu1nefazio11e e conRistenza · teso-e'1astica 11ell.a regione epatica ; feci i 11teusa1ne11~ ~ colorat·e . .'\ pi re~sin. Se11snzio111e di pruri•t o forte. ·

1

Jte.~;atiwa .

T-1 '-iuferru.a lascia la cli,11jc<t JJer 11ou sotto1)orsi nJl 'a.tLo operato11io. · l~~!Lor11n rin 1cninic:B <"111Que l11 esu dOT)O, iu' .coudizion i {l isa.s lro·s·c. Febbri a 40° e più; ittero i 11te11so. I~ 'ot·t11sità s tt pe.rioru1eute nirr1 v:::tva aJla ~a. costa, dalla regione i poco.ndrica aJ c1u.adraiu'le iuf eri-011e cle.slro si ~ alpava ttna 1nassa volttuùnosa 1

1

a consis,t enza fiubtua11tc. I"''iiuf'erma n1orì poc11e ore clo1)0, nè sj iw tè fa1Jc l'a utopsia.

CASO

1

5°.

CASO

6°.

IVI... G ... , laJUnl 24. D•a qtta1c11'c auuo accusa rlolo1i aiJ.'la 'flegiOn•C sp11en.o epigastrica. n a pitieJttic.a. Non pr.e seuita. ittero. 111 1corris.p<Y11de11z a cl·e l-1 ~1 reg·iouc epigastrica, sttbi·t o sotto l'iapofisi x ifoi<lea, .si paJl.p a u:u COtrJ>O roton<lE' Q"~:i:i.nrt.e dell ~ g·1-.a 1H1ezz~ <l~ t 111 uovo. H st11per lici e ·ber.uocz-o l uta, dci{ conisiiStenza lignea, cl1 e pare 1111i1to a d u.n altro corpo s imile uu po' più graude che tende a C;:tcciarsi sotto l 'aroo cos taJe . La 1nilza deborda di ò11e dita. I dtte corpi secruono i n1ovime-nti re~oiratori. 'è ol m etodo de1 Freri.ck si pro\1000 normR.ln1ente .la dilataZJLone gastrica , in seguito alla 1

\

'


,

[ANNO XXVII, FAsc. 18]

quaJe di .corpi sone spostati i11 alto; lo s.post.aJnento s1 ha anche con l'insufflazione rettale. ~petta~si ~na idatidosi .m'u,1tipla, si prati· ca d1 maitti11a 1 ·l 1'tradermoueazione · cli sera con1µare un e rit:e111a della grandezza d1 uno scudo · 1'erltema 11011 ftt 1accompaguato cla infiltraz.ion~ edematosa t1è da ~-ile,·aibile attmento di tempe1

ratura.

Iniezione di 0011trollo co11 soluzione fisiologica, uegativ-a. Considerammo ne:gativa la reazione. Al ta,·o1<> operatorio si 1ilevò una cisti1 da echinococco del11a milza estende11tesi posteriormente con j)areti molto robt1stie ie resist~11tissime al tag·lio. Diei casi stud i·ati i primi tre furono confer111ati .al ta,·olo operatorio. Il 4° ed il 5°, pttr presentando 1111a s jndron1e taLe, tela poter gi11stifìcare l a diag·uos i cli t1na echinococcosi, man'C.a·no di controllo anattomico e 11011 possi·a1110 qtt·Ì!ndi soffer1narc·~ 8Lt di essi. Jl 6° f11 i1egatiYo. :!\Ieri tauo speciale consiclerazioue il 2° ed il 6° caso. 11 2° una pri1na Yolta 11a dato reazione negati ·v a ed una s~cond a ,-olta 1egger111ente po&ilti,·a .. I,a teaz.io11e n·e gati,•a pt1ò spiegarsi s.iia pensa11tlo a<l t111 cli 111d11111it0 potE.1·e a11afilattizza11te ila }>a.1if: e clel .liqtticlo idatideo, poi<Ch è, come ho fatto r1lievare poca•nzi, qttesto era s tato prele,·ato da • • circa un i11ese, Sl·a pe11sanclo ad una st1pp11ral'...ione dcìla ci1st.i a v\·e1111ta poc-0 ten1 po clopo che la cisti si .era forin ata, ossia pri111a ch e l .'or<>·ao 11i.s1no &i fos se sens ibilizzato. Iniaitti gli acClessi febb1 ili" t la c11i natura 1naJari.oa 11oi, c:-011 ri1)ett1ti esami, poten11110 esclttclere) s i , ·erìfi carouo, se no11 cQnte111pora11ea1uellfle, certan1 e11tc po~o tempo dopo che l 'i11f crmo .a\'C\'a notato i dolori al la regio11e s 1)l e11ica, tloJori cl1e lo a';eva110 it1tlot·to a prese11tar$ Ì d.a JJOj. 1

1

1

ei11l)erg· , ela un e&tn1e accttralo (l ei s11oi c~u~i e di c1uei di ~\.ppat~1 e, Loreutz, lVfarafi.011., De (~aeta110, K. Ì\ [e)·er, Ptttz. u 11a potuto assoda re che g·.li a11ticorpi cle,·ia11ti il con1pl e111eiUto, sì troYaYano ttgua]111eu,t e; i11 circo11o e claYano reazioni po~iti,·.c, tt1t·t c l e ,·olte che 1.a suppuraiioltc clella 1C.isti era avve11ttta J)ét1""'ecchio tie-t111)r, dOJ)O la fonnazioue della cisti s tessa , 111e11trc 11011 li lia troYa ti n1a i, tt1tte le ,·oltc che la supputalioue eletta çisti si ,·erifica ,.a poco t e111po dopo la formazione della 111edesi11ut. I4 i11t1:nll~r111oreazio11c praticata t111a eco11cl a \'Olla ba clalo 1isult.ato leg·ger1n e11te n1a s ic11rn1uc11te })O~ i li \'Q. 1.a biopsia ci l1a di 1110$tra lei lratl.a r~i cli una cis tit spe11tn e qui11rli no11 ])Ìtt .atti' a e l 'autopsia lo 11a co11Iern1alo. :\Ia 1'nntoJ)$Ìa. ha 111 c~so in cyrdc11za t>ttrc nun1crose n1 a 1>il'\:Olissi 111e cis ti nel feg·ato. ..!\ quest~, se1npre Stt11a guida del ''rei•uberg·, uoi ~ttribui~mo 1a positi\-1t~ dellft rf'a1.i9ut" cùe f \l lie,·e, 1 '\

1

Siccon1e si tratta cti cisti piccol e -e quiiidi d.i data recente, la sensibilizza.di011e org·a11.ica <..· stata leggiera, 011de, tli logica co11segu ~nza, le-g·germente positiva doveva essere la i11tra<ler1no• • 1ieaz1oue, perchè 1'esito cli qttesta da quer.·Ja dipende; at1me11tando la sensibilizzazione organica r.-on lo SYiluppo delle cisti si sarebbe fatita pi t't evidente la reazio11e anafilattica. Riguardo al 11: 6 i1t-l quale la reazione tu <la noi per •la f ug-acità dei sintou1i, i1nterpr'e,ta,ta i11 senso n egat;i,·o, .l1on possiamo certamente invocare la teoria a11tin1!afilattica del Besredka, come fece il Casoni p er il Stto caso (cisti co111uniC'ante con l 'intesti no), percl1è n1c11tre 111 q 11e.l caso esiste,·auo 1~apporti fra cisti e oro-a11ismo b , :11el ca.s<? nostro, data la condizion.e 011aton1ica d·e lla pa1~ete cistica, q11esti 1era11J{) i11terrotti. In ques to caso uoi pe11siamo ad ltua 111a11ca t ~• se11sibilizz.azione orgauioa per l 'in1pe 111etrabilità de J.1a. parete che i1npeclisee 1'assorbi111ento lle~ 1'antigene o lo p ennette solo i11 q11H11ti.t à i11sufticie11te pe1· la se11si·bi-1izzazione. ~J\. ques.te concl1tsioni approda il V\Teiuberg 11 L·i s11oi st11di rigttardo a lla f·or111azione (li anticor1>i clev.ia11ti il con1p1€n1ento. Sooo stati descritti casi certi cli ccl1inococc<) i cui sieri reagirono negati,·a111e11te co11 la de,·iazio11e del co111ple111e11t0 e con l a t)rccipitoreazio11e; mentre otto-dieci gior11i (lopo 1'operazioUL' (tt1tte le Yolt e ch e la cisti t1011 s.i i)otè .asportare cou1pletian1ente) con i Silt(1clelti 111etodi, i sieri reagirono posi ti \'a:mrente. 1

1

1

Ciò dimostra ch·ia ra1neute che, 1ne11tre J)ri1n i1 j)er cause co11ceP11e11ti 1a J)él r ete cistica, 11011 csi stea,rno, fra organis1no e ci.s·ti, rapporti sttfficie11ti, ristabi1itis i (1nesti 11Jtin1i, , ·c11i \'a110 a cvearsi le condizio1u fa1'oc~''oltl1 ·n11 n for111a7,1011te d.eg-li anticorpi . I ...o stesso ragi10 11a111ento l)O ~si a1 n n rare ]Je r il nostro caso. La reazio11e è stata 8f't11prc 11<.~ g·a ti ,.a 11c Ile ni nl atti·e più SYai·iate : r. T. Lttcia. - J)i ag·11osi clini ctt : lubcre<)lo<.:.i g·l1 ia11dolare. 2. 1\ f. T~. 1leu111ati~tno a rti colare .acuto. 3. S. j!nig·i. - Spo11cliJite clorsalL'. 4. TI. R o~a. . e frosi. .) . S e. s~1,·atore. - Tn s uft. 111itral . (.' l>rOJll'flJ)O 1111 on.1tte i 11 fl tt en zale. 6. Ts. C~. l\f. - 1' 11111ore C('r ebra]e. 7. C'h. l\faria. ~ e frit~ g;. 8. Dach. Ra f1 ;l ele. - Cirrosi atrofica clt 1 feg-n lo. 9. 1~. (~. - ('irrosi :tlrofica dcl fl'~·é 1lo . • 1 0 . ~r. S . T)eri ton ile tul)ercc>larl'. 'l'ul)c rcolosi eli~~en1 i un t ·L 1T. ~- ~. r2. "Jiall r. Sal,·. - P eritoni te p11rnlc:11tl1 l'a la . T ett ce n1Ì '1 n1ieloi <le. · I .1 · "JT. R aff. • :\I . :\f. . \ . r.:1npje:n1a. I f· J :\. S. .\uto11io. Sple-11011i.?g-alj·1 n1alaric:t. 16 . :1 . • ~ . - i\:>c-~~~o 1)01monar.;. T

-


.Sc:.iu1tc PtcLii1 a - Fase. 1:: -

99


...

L' ELEOTROMARTIOL è sprovvisto di tossicità. Non è e111olittico; può essere iniettato sptto la cute, nei muscoli o nelle 'ren e; senza dolore e senza incon\'enienti di sorta. Le iniezioni anche ripetute ad alte dosi non determinan o i disturbi di solito provocati da iniezioni troppo frequenti di sali di ferro iniettabili. Sotto la loro azione si nota nei soggetti aner~1 ici una rigenerazione globulare più rapida e ~)iù. con1pleta che s otto ·quella di altre preparazioni .

PAOPRl'J!TA BIOLOGICMia:.

,

• ~PPLICA~IONI

Tl!AAPEUTICHIE.

L' ELEOTROMARTIOL

rit1nisce le proprietà generali dei colloidi alle proprietà del ferro. De\re essere adoperato nell'anemia essenziale (clorosi) e i11 t utte le :l11e111i~ sintomaticl1e. - Fial ~ dL '> e.e. (12 fiale p er • ;,_SCatola 1. r:·iale di 5 e.e. (6 fiale per scatola). •

• I

38,~n

°/o di Hg e 14 i/, G/o di As diss imulati

DEBOLE TOS&ICIT À, 70 volte in fe r. al Hg. 1•. Valore analettico. INDOLENZA DELL'INIEZIONE, segnalata da tutti gli autori. DOPPIA AZIONE STERILIZZANTE SPECIFICA 1

.

to L ' ÉNÉSOL agisce come idrargi1'ico. 2° L' ÈNÉSOL è in facc i a allo spiro chete, un at;e1zte a1;se1zicale 111aggiore. Introdotto nell'organismo per ' ria in ra111uscolare o endo,·enosa, assicura rapida111e11te t1na s te rilizzazione dt1re,~01e praticamente ,.,.erificata prima dall'atte11l1arsi e poi dallo :,parire dell a reazione cli \\.. asse1:ma11n. Fiale di 2 e.e. ( 10 per scatola) e S e.e. \Ò per scatola).

,


\

f.\~NO

XXVII, FASC . 18]

17. S . Antou.io. -

SEMONE

Epato sp1euo megalia ma- .

1wica. . 18. P. Antonio. - l)ìial)ete mel1lito. 1 19. A. Gio,-annii . - I11fezion·e luetica cerebrale . 20. I_,, . S . ~..\ngiocolite st1ppurat.i va. ~on

abbiaruo s.11fficiente .esperie11za degli altri m 5tocli usati, nè .abbia1no p.ot11to fare uno &tu(li o con1pa·raitivo fra i medesimi per poter ~ire qtta.le di quest1 abbù:a magg·ior valore p.er gli scopi della Olinica. U·tl<o stt.1clio già . 1n corso . solleverà q11-esta questione. Certo è ohe ila intr.a1c1er1noreazione d€:1 Casoni, per la sua facil·e applicazione, per l a stia portata 1)ra:ti.ica, per la sua innoct1ità costit11is.c~ ttn otti1n-0 s11s.sidiio nel la diagnosi di ecl1i11ococcosi. 1

&'lssarl, 9 gen11<1io r 920.

BIBLIOGRAFIA. T. CASONI . Diag nosi biologica

dell'ec lzinococco ·uma·11,o niedia11 te l'i1z.trad ernioreazio1ie. « Fd1ia Olinica, Chim. e t ~1icr . >,, v·ol. IV, fase . .3, 1912. _\. GASBARRINI. S,u l 'Valore dell'i1itrade·rm or e.a1

:::i&ne 11,ell' ech.inoc. 'llnta11 0 . Comttniiaaz. alla Soc. med. c h1r. cli F1a ·via, 23 maggio 1919, riportato dalla « Gazz. Osped. e Clin. >>, n. 42, 1919, pubblic. 11e l << Policlinico», séz. 1nedica, fase. :r2, 1919 .

PRATICA

OSSERVAZIONI CLINICHE. S11· t111 ca~o

di aneuris1na arte1·0 .. , et1oso 1

della sncelavia. per il dott. Ul\IBER1'0 BENEDETTI clocente di Patologia cl1irtlrgica nella R . Uuiv,e rsità di ·Cat a nia . Si~

.dia·l XXLI 1Congres.so di Chirurgia di Parigi (1909) :il t!'attamen.tiO .d egli aneurismì in ,geuere venne ampia1lllenJtie ùll L1straito da ì\1onod ,e Va11v1e rts, che, in ba·s e ~c1 1lna .numar-0sa s t atistica, stabilir'°110 i1l criterio confermia.to 0011 interessanti p.u.bbliicaz'iion•i f.a tite OOiOC·essivamcen.te nella Re'VU·e de cl'Li·rit.rgi e che, laddov.e 11-011 ·e ra 1possi·biJe per le c-0ndizioni a.natomiiohe deliJe ferite -0 dei vasi l'ap.pl<icazion·e dei metodi.. oonsienrativi (angior:. t 'afi:a, 1endoaneurism,o i-rafia od operazione cli Matas), l:a 1'esezione della sacca atieitris11iatica P1'e'Via d·u,plice o qitadruplice legati1,ra era ii- metodio più vantaggiJoso ·p er otten:er!e aisttltati defi.u~ti vi soddisfaoenti.

Con }a guer.r a 1~ecellite la ·c h irurg·iia vasale srl. è arricchita di 11.11 prrezioso maiteriale ·d '-0s.s ervazione e per esso .sono state ieonf ermate le ~o.nclusio.ni dei

due emi.uen·t i chiiru.rghi frances i. N,o n è -m ia intenzione n€l pubbliciare q.u esta WEI~ì3ERG . Die Ecliin,okokke1i und die Seru.:mbrevie .nota addentrarmi ,n ella v,a,l:tttaz~-0.ne dei vad;~ag·nostik dlel Ech.invokokkemkhevt. KOLLE 'lt.nd WASSERMANN, Ha1idbuch del pathogene1i .ri m e tocli t01)er.a1tivi· or1n0d uwiti a tutti, nè tamnuicrorga1iismen. « Band VIII ». Vi è uina va- poco ·discurtere ·SulJe c ondizi.oni, che permettono stissima bibliograifia su11'.an-gomento. l ',applicaz·i·o11e pra tica di un m·etodo invece d ell'U TZ u. D·iag·1iosi biologica dell' ec1ii1'iococcos·i. l 'i;1-ltr-0; m.a, pe1· rri..srp.o nd·e1·e all'appello lanciiaito << Biochi1n:ic.a ·e Te1"\apia sp ,e riimentale », 1909, cla l\1on 0.d 11eJ marzo 1916 in s;eguito al1a 1disctts .. ia.~. 9· ' s ione sorta in seno :alla Società di chirurgia di C1rA UPFARn, Bo1n1N , LAROCJ-IE. A nap liilaxie Tiy datiqite expéri1neritelle . « .Comp:t. re.n d. S.oc. Pacigi a p·r.oposiito d 1elle conslidenazioni sugli ~n1eu­ Bio'log. », n<J\reJn·b re 1909. rismi tra1tnlatilici fat te d a V. SUJbbr0titch, esp01J."'e I3ornrN, LAROCI-IE. « Press,e médicale » , 1910, pag. il risultato ~onseguito in ·t111 •c.aso di .an·e urisma 329, 333· a.rt ero-v·eno.so della. .s t1cc.l1a via cùa .m e oper.ato oon G iiEDINI. l?.icerc l1.e sitl sie ro di sa·l'ig·ne di i·11,di'"J'id1to a.fletto da c·l sti da echi·n,ococco e s·u l li- . l!a ie1uadr11.ipl~oe l egatura ed iasp01-tazione diel.la sacca ritene.11{lol-0 deg·no dal pttnito di vista eh.i q1t.ido da essa co·11 t eri1tto. « Gazz. Osp ecl. . Cli.u. », 1906, p. 1016 . rurg1co. I • 'Vr~r~IBERG . A propos de la tecrìiq'ue de fixatio1i A ... A ... , di :anni 32, da 1Catani:a, 11 25 gend lt. c01ti.pléme•nt ait poi1it ·de 'Vi te sit.ttout du naiio r9r9 v.e:11iva 1·ipet11tan1e11te col pito a11a s pal.séro .d iagnosti c de l' echinocoque. T. 66, 816-818, la da proiettili di rivoltella sp aratigli contro a 1909. « ·Compt. R en cl. Soc. Bi.al. ». brucia:o. ... el-0 . vVEINBERG. Tl aleitr co11ipa·rée de deit.x procédés Trasporta to d 'urge11za iall 'osp1edaJ·e di pronto de laboratoire (de'Via.t de co 1npleni. et precisoccorso g·1i veni viano ris<'ontraite sei ferite d'.arpit. di agnostic) e1i 'Vue du diagnost-ic d~ l'e1na da fu.oc-0 (rivoltel la medio calibro) : una alla c 1iin,oc. « Con1pt. rend. de la Soc. de Bi10i1. >> , r~,g·done sottoc1a·vicolai~e sin~stra; la seconda al-la T. 66 , 133-135, 1909. regione sop11a spi11-0sa clell? stesso lat~, la .terza arr coi1lio, 11a qttarta 'e 18: qu1i;it:'L al1a reg1on e 1n_terPUNTONI. Dia![1iosi biolog,ica della cisti da eclii.scapolare, la sesta i n co~r1~a:o.udenz_a c}e~ Pt1m<? ·nococco. «~Bollett. Sc~enze 1\1,ecl iche cli Bolo. . ruet.aicarpo id i destra gua11b1l1 ln qu1nd101 giorn.1 g na », maggio 1910. c,o n riserva. DE GAE'fANO. Fissaz . del co n'l, p·letn.en,to n ella diaTrattie1111to ih1 ospedal1e per le stie gr-a\~.i co111..!5nosi di. cisti da ec 1ii,noc. ~< l{.iforroa Me dioa », clizioni vi rimas.t fino a l 28 febbt~ado uscen do1uc a1un. 26, n . 39· 0·11arito dre~1},e f1erit e, TI1.a co11 un at1eurjs111a arZAPELLONI . (( Policl. )) ' S€. ,m .e d. 1915, fase. 7. tero-venoso {lella 1Sitcclavia .sinist'!a. FAbruor,r. Eclii11oc . pri niit . del pol111.011e . « RiL'ci.nferUlo infa:tti s i l::ig·1la"\··a d'i 11n a JTIOles t a seu sazion.e (tl1rill ) a lle regiioni sopr.a e sottoclaforma meùica » , 1919; 11. 25 . vJcaliare cli sinis tra (a.,.Jve1tita già poche ore doCARDARELCI. Cisti d' ecli·i·nococco della 1n>il za. po ~1 feri1nento) , .1.li dolori llc,·raJg1ci itt:lte11si, « Ri·fo.r111a 1nedica >) , n. 28, 1919. 1

2 •


,

'

'

IL

<.be dalla regiorue sopraclavicolare si irradia.vano lungo l 'a.rto sttperiorc dello s tesso lruto, di disturbi sensitivi nel terr:i:torio del ct1bitaJe, di u11 notev0Je edema della 1nano e d,i t1na limitata

capacità funzionale dell'arto. Questi dist11rbi si a.coentuarono 11ei miesi stt~­ ct-ssivi e per essi 1'inf~r1no venne alla 111ia osservazione ai primi di aprile. Coniermata la dia.gnosi di aneurisma artero, ·enoso della succla"·ia s inistra proposi l'inter,·ento ch~ rurgico, chè \.-en11e ec;eguito 11 24 aprile. In narcosi morfio-cloroformica praticai un'incisione orizzontale, ttn dito trasverso al disopra del margine superiore della cl avncola sinistra, l11nga circa S -cm. e con pr11denza andai alla ric.:<:rca dell'arteria StllCcla\1 ia, arttorno la quale ~m1nediatame·1te (lopo l1a s ua u scita d~gli scaleni passai un 1'lccio di catgut (di sicurezza). Altra. i111cision e lunga purè circa 8 cm. prat1-cai a11 'r::i.scella 111ng-o il n1arg-i 11e d el muscolo coraco-bracliia.le e, scoperta 1'arteria ascellare, passai ttn second-0 laccio di sict1rezZ:a. ..i\llora con u11a iincisione obl·i qua prol11ngai ~P. alto la ferita ascellafe fino a congi ltngerla con 1a pri111a rtù1la s11a parle m edia . Sezionad il muscolo grande pettorale, l'apone urosi clavi-pettorale, il piccolo pettorale e s u.Ila n1erlesin1a li11ea la c lavicola 1ecl il musco~o succlaY1o . 11 plesso l)rachiale ed i vasi <le11a r-eg.ione dag 1tl soalen~ fino al <2~rvo asc~l lare erano in ta1 modo vìsibili con1e i11 u11 preparato anatomico : tt11a sacca a 11e uri.srRatica clel volume a 11 'i ncirc.a cli un li mo11e di 1nedia grandezza s i era formata a spese <liella arteria e della vena s uccl:a·v1ia. L'l sacca, .Jie'\·emente pulsa1nte, comprende,·a q11asi i11 misura. egt1ale i clt1e vasi : cli qttesti .l a '\ ena 11ella sua porzio11e re11trale er~:t dilataita, a par eti sotti:i~simie ; l'arteria in\·ece ispessit a , resistent<?'. Di:Stt.,i1ntissin1-0 il thrill. Sollevando il Jaccio e.hl sic11rè'zza posto a monte stùl 'a rteria i1 carattere pt1lsa11te dell1a saicca sco1npariv:a e del pai-·i cessa\ a il run1ore ·del .t h r ill. Praticai la qt1adruplice legat11ra <lell 'arbet-ia e della ,,ena il più v.icj110 possibile ialla sacca e co1ninciai 1 i solamento della stessé1. 11 l avoro f11 dj ffìcile per le adere11ze intime, che si era110 siabilrit'" fra la sacca 1ed i ,·ari fasci del plesso br8.<'b i·11 e e spesso cl o'\·etti ri rori-ere a(l u11a ·y er .1 dissezione ai1.atomica col bisturi. l~e~··11 ,·,erso \1 'estre1111 0 ,i,, Feriore cVe11a sacca l'.ncro111io11-toracica ed estirpai in toto la s.a cca. Qnt.:sta :e1·a cl.1:tn rla 11u in,·olucro uni-co att~a­ \'{ r"o il Ol1rale l '1rteria e la -\·eua era1no a inp1a1ncnte comu11ica11ti. C11r1i l 'e1nost1si dcfi11iti,·a , ricostit11ii la parete toracica sut11ra,nclo co11 catgut i n1uscoli e l 'apo11e11ro~i e con c1ine <1i Firenze la cute re las~iqi t1.111 <1rcnaggio t11b11lare at1 ·a.ngo:o inferiore cl e 11 a ferì ta.. . Fis~1i la sp~lla e 1'nrto, co11ye11i~11te111enrte ti<..OJ)(>tii <la o,~atta abbonda1nte, in posiz.iot~ Des h olle . T11 sec.bt g:ior11nta tol$.Ì il dre11:.:ig·g10 tlt bulnrc , i11 òoclicesi n1 a 1;1nO$Sl i pt1~1ti a.i crine. G11arig-io11e per r.it1nionE. l)rin1'lri::i. Sin da~lc pri111<.· ore rl oµo l 'ope1·n7io..,c l arto si m a 11tt~,ne sempr~ c1lclo .:;en~ibi l e : c.1i1ni1111ì 1 '~lem:i cle11:-t 1nano, C(s~'lro110 i <10101; t1L Yral.~ici. Il pol ~o a.11~ r acli lle 1111nercc::ttibù e . Tt1 qni11dicesitn'l gior11at'l, e.:;..;enrlo~i '1n~11 e . for111a.to 1111 11110•1 cnllo n 111'l11iC'otto ,,el nunto c1n ~ zio e clc11a cla\•icol:1. (;iut'l111c11t~ ft1rouo te 1tati i pri111i 111, ,·in1e11ti ll~ll '31io. l~'infe11110 flt cliin~"'so <1.111:-i 111i~l S<?"hioue cl1i1

1

7

1

1

1

[ ..t\N~o XXVII, F.\.S'-.. 18}

POLICLINICO

. ru:rgica il 17 mag&rio clel tutto gtiarito e c011 il ripnistino. della capacità fttnzionale dell'arto e della spal.l a . Ho riveduto pochi giorni a<ldietro i l pazi.entc , che esplica le sue ordinarie occt1pazioni se,1...n avvertire più alcUJll disturbo, anche lie,~e. Il po1~o alla radiale è sempre impercettibile. Il 1·ilievo della dimissione <lell 'infer.mo dall '0spedale di pronto soccorso malgrado l'accertamento diagnostico dell'aneurisma artero-,·eu oso mi autorizza a ritenere che l'accordo sulla 0011dotta, che i.n simili c"asi deve tenere il chlrurgo,. non sia stato ancora raggiunto. I11fatti per qua11to le 0011clusio11i d1 Pl.uyette, che 'lle1 1886 scri,-e,-:t che cc le doute n'est 11>lus possible, l'expeotatio11 est U'n devoir; l>inrt:ervention est condamnahle », siano sta.te ormai a bba.ndonate alla storia della c hii.rurgia, oggi si discute sulla opportuniltà dell 'i.nterve11to precoce nei casi di aneurismi t r{lumatici, malgrad·o i risultati brillanti che si ottengono (grazie ai pe.iiezionati metodi d~ t€Cllica e di asepsi) non gittstifichino l'indugio in un'att esa inutile per qua.nt-0 p ericolosa. L'osservazione presente conferma u.ua ' •olrta più come dopo pochi mesi la sua formazione iniziale o 11na sacca aneurismatica arter,o-,-enos.1 può ragg iungere un volume conside.revol.e aggravando sensibilmente le sofferenze dell'ammalato ed a1;viandolo ·v erso una delle t10 11 rare e temibili con1p licanze, che trova110 u11 riscontro recente assai dimostrati,ro nel1a oss.eryaz.ione III di Camera, pubblicata sul fase. 7 a. pag. 761 del1a Cli12ica cliirurgica dell"anno scor so . I·n qttanrto alle ragion~, che nel caso presente 1ni fec€ro senz'altro scartar.e i meitodi conservativi, debbo osservare che il \·olume della sacca aneu rtsmatica, l'ampiezza della 0011111uicazione attero-venosa conseguente alla estesa lesione delle 1)areti dei due vasi e la spiccata .alterazione della: parete della vena succlaYia esclttde,·ano la possibilità di manovre destin.ate a ll'.iusuccesso.

Catania, 14... febbraio r 920.

Ai nostri associati offriamo a prezzo di favo re:

lftTUBAZIOUE D~LLA LA~IH6E E TRA[HEOTOMIA Pratica ed importante pubblicazione del prof. Francesco E gi di, Docente d i Lar_ingologia nella R. Università cli Roma. Elegante volt1me in e rta d i lusso di oltre 300 pag ine con 46 figure. - In commercio L. 3.50 più le spese d i speclizione. Pei nostri Abbonati, franco di porto e raccomandato, L. 3.00. .. Iu,"'iare cartoli11'l-'\·aglin ùirctta111ente al ('a,·. J,l IC~I POZZI, ,·ia Sisti11a, 1 - l~o1n a.

,


n [ANNO X.XV Il, FASC. 18]

5E•ZION~

!ssistenra profilattiea dell'infanzia. Numerose sono in Italia le istirt:uzioni, che hanno lo soopo di rinvigorire e risanare i~ fa11citù.lo, \'ittima cli tarn erediitar1a o di condizioni igietticosociali e d'ambi·ente, à11adatte e perniciose. Durante la g uer.r a, speciaJmente, esse presero 1 otevoie sviluppo i1er lo s ìancio onde Ja Nazione 'olle prodig·are l e s11e a1nore,10!1i cure ai :figlii dieii cotnbattenti, stia11te la i1ecessità p11re, dri. IJreparare la nuo·va gènerazion~ forte e nu;n1erosa. Qui•ndi sono sorti clovi1nq11e, principaln1ente, lltll 'Alta e l\le<lia Italia, ricreatori, e tlt1catori, co]011ie di vacanza, scuole al l'apei~to, C-Otlon:ie mari11e e m ontane, estive e per111.an e11ti, ospizi 111ari1lli. Fra questi, per nt1n1ero di fauciulli e n-i.ezzi fi11amziari pri1neg·gia1i:o le colonie n1ari11e e 111011ta11c e gli ospizi i11artiui. Si può <lri.re, che n o11 ,-i h '.1 ~entro cùi c1tt.alcl1e in1portanza, il quale non abbia la s11a colo11ia, mentre gli ospizi , sorti per l'apostolato di Giu<-;eppe Ba11e:llai fino dal i 853 , ora raggiungono lia ~n~uanti.nia e, spar&i st111e rive dell '1\driatico e tlel Tirreno, possono accogliere i11 cl11e o tre rturui ogni anno da 15 a r6 mila fainci11llj ct1rando non solo la cl ebolezza e la gracilità , ma a nche le for111e dis.01·asico-costitt1zio11ali e le lesioni t11bercolari loèalizzate ed est erne (r) . J~nche la Con1missio11e 111eclica clel clopo-guerra .....i occupò delle orga11izzazioni m a1ine, n1on.t aue <., ba lneari, proponendo « di esten.clere v.a1lii<lamente l'assisten za ba lneo t erapi<:"l, co11 ospizi pen11a11l.'1lti di m are e di al tra m ontagna, e co11 sezioni p opolari presso accr eclitat e stazàoni balneari ». J.,a lotta, che con tanto f~rvore &i con1baittJe p er 1-i ·t11tela della sa,lute del · fa11oit1llo, &i svolge ~tùunque prev~1e11ten1e11te lnediante ititit11ti, quali le colonie e o·}i osnizi clianzi .accennati, acl or... g-anizzazio111e compl essa e dispeiu(ljosa, nnquanto~hè rri.chieclono i.1 t rasporto e la permanenza ùe i fanciulli lontano dal lt1ogo (li resi<le11za e l'apprestam ento di gra11c1ii in11)ia11ti p er il rdcovero ecl i 1

~

. .

SC"l'VlZl .

Ora, poichè le risorse de.11a car.ità e della beiruefioi,enza pltbb1ioa n e so110 assorbiti, 111e co11segue ch e ciò impedJsce d1 affrontare il n1ale ii.in modo aùco-uato estend enclo, co1rue sarebbe necessario, ,:-:, ' l'ope1·a beneficp. e rec1e11tr i.ce alla gria1lde moltitucli ne cli col oro cl1e lle so110 })isogn osi. I qt1ali può col cola rsi s uperi110 il 1o % degli scolari : e1d i11fatti da lt.11'i11cl1iesta eslègt1irta n,el i916 c1ru1 Patro11ato S colastico nelle sc1101e ele111•entari pt1bb:i cl1e di Roma, è risultato, che stt 45 .ooo inscritti, 5000 ci rea a ve,1 ano bisogno di 1

(1) L e colonie scol asticl1e 1n Italia 11el 1918. J>rof·. G. CABRIN r. •

l"RAI'ICA

505

cura, mentre l 'Amu1i11ist1'azio11e clclle Colonie è in grado cli 111antenere a n1111alu1e11te al m a re 0Cl a l m011te soltainto ttn a parte , e c,ioè t111 111•ig.liaio • c1roa . Lo s tesso aocade at1che altrove, ri.11 città rioche, come l\iilano, dov.e è s taito cailcoJa to a circa 12,000 ' sopra 50,000 alttnni il 11t1111ero clei fai1ciulli gracili. Sì aggit111ga, che l'as1s istenza ·n elle colonie i111 g1eneralè si est ende ad ttu inese circa soltanto e quindi è i usuffioi:e11te a 111oclificare durevolmente pred!i· posizioni e m a nif.estazi,o ni 111oribose, in fia11oiu11i , specialmeint~, cìte so110 destinati a far ritor ·110 e \•iver;e d~ lltl!ovo nell 'orcl.inH.rio ru.ubi.e11ie l.u.alsauo. 1

Visto, adtt11que , co111c .tali istitt1zioni silano ~n a ­ <.1att e a ris·ol v.e re adcgi1a t ame1Lte 11 grav'le proble1na, sarà co11Yeniente aùottaTe a.Itri me todi pit't semplioi ·e 1neno dispendiosi, p er qt11anto eg11alm e11te efficaci , p,er Jia c11·i attttazione 1'Italita forlt11natamente offre condizioni le più favorev·ol i, c111ei metoc1i cioè che s i av\~alg-0110 den'azione c11raiti,-a e profilattica clei raggìÌ del sole. Il qtta1e agendo p er virtù i)ropria, inclipe,11cle11te111ente da fattori clima1tici o cl'a.l tra n.1at1ir~, • 1Ja pplicaz1one può f-0rsen e a o,'tlllque, pure in. ])Ìallltra e 11el 'interno <lel P a.ese , renclendosi perciò 1)ossibilie l'istituz.io11e , i11 t11tta \1iei·naa.1za della città, di co]onie 1 in ct1i i fa 11ciulli, sottopost i acl 11n bagno per1na11e11te di soi.e l 'i11tera g ior11ata , la sera fa11uo ritorno a casa . P er tal moùo 11011 occorrenclo , ·iaggi, nè in1pia11ti g ra ndiosi e per1n.a11·enti, p ercl1è ai servizi, r idotti al 1TLi11i1no, può bastar~ q uaJch e b ar1aaca o tenda, ne consegue che la sp1e1Sa è molto minore in co11fro11to delle alt re i st it11z·i opi; è stato calcolato inf.art:ti, iehe con somma eg11aJe p uò essere assistito un nu1nero quintuplo cli fa nciulli . .:'\. Roma in c1t1esto n1odo tl'o·ver ebb.e·iio assist e11za t11tti i 5 n1il a scolari bisog,nosi dii c ura ! S e evid1e nte è Ja cou,·enienza econo111JÌ,c a cli aidottare questo sisteni·a, \•a11di argomenti abbia1110 pure p er dimostrarne la bontà sott o il rapporto terapet1tico. La conoscenza d ella natura, m eccanismo d'azione, effetti fis io-biolog·ici e m etodi d 'a1ppliicazio11e clJei raggi sola1~.i sitll 'organisn10 pogg·iia orma.i sopra basi soientifich1e, mentre l'espe1ienza oli11ica, co11 111etod,o r ig·oroso i·11iz1ata , conte111pora 11ea·11lell!te, dal Va11zetti a Pado,·a e cla.1 Po11cet a I-1io- · 11 e fino dal princip11io dell a seconcla n1et à cle~ ~L­ C'Cllo scorso ed i ntensifioat:'l acl opera di 1111a pl e1,lde di insigni ctt1tori 11ell 't1J1timo \ .entenuio, sa·11 zionando 1111a pratica e111piric.'l t1ltrasecolare, 11c l1a di1nostrato 1'ai1to '\"ialore c11ra.t i \ 'O. T ria le 1naliattti1e , che se llle avyantaggiano, tro, ·ia1no le tttberco~osi chirt1rg·icl1e esterne, ch e cof;tit11i sco110 l'incUcazio11c t>it't co11osci11ta, oltre a11e 1

1


IL

t.uhe1~colosi

profon.:ie e Yiscerali, do,·e pur.i.: ii s uccesso è:. 11ote,·01e e nei pr.imi stadi persino defini t:i-vo; tro,·iaano, inoltre, t11tte le fonne di deperimento organico g·e11erale, l 'anetnia, clor,o~i, graoiliità, s crofQla, rachd.tis mo., artriiti ed o steopeiniostiti. ecl altre a11cora. ln bre·v e, 1:11tte le predisposizioni e ·lnanifestazio11.i lnorbose. che so110 clomi11io del trattamento climatico-bal11eare tro,~a uo ~u­

(.\~~o

POLJCLI~I CO

1

ddicazione anche 11eà tnattan11;:.n to BGlare, che è metodo na11 soLtanito co111plementare, ma 0ddi1iitt1u·a s ostit11td,·o dell'altro, ruostra11do i, 1n,·ero, efficace .a:11cl1e lacldove non e·ist e n è il mare, n è 1a montag 11a.

A co,11fo1·tare l 'iassuri:to, oltre l 'at11:orey,ol e attes tazione clte viene c1ngli istitttli cl·i nici, ,:occorre ·i 'esperimento pratic'o .e~gwito :in gra11de, sopra mai&Sie di fanciulli, .nei quali notasi c he a11menta, .i11 generale, 110.tevoln1ente, il peso corpo1;eo, 111s :i:Eme aillo SV'.illuppo sen sdbile clelle nlaSSe filll SCOlari ed a! mig·liora111e11to clel la crasi sang·uign:a e dello stato generale, che si ina1nif.esta un'es11beranza di forza e di vivacità, n1.e lllt:re l e g lari.dole si iappiait.tiscono e il ptts 1d~n1i>11tt'ilsce e scon1parc da~ sen.i fì .. tolosi, che s i chit1do uo e .cicatrizza no. Questa è ~a dichi arazione ecl 11 giudizio t1J1a111me ed enttt iiastico di 1qua11.t i clirettamentc si occttpaino ied 1nter.essano a tali esperimettti. Mentre all'Estero rr e colonie ·elioterap.iclic, speoialme11te in ! svizzera, sono in .a1u ge e c1ifft1se, in

che la Valle ~adana essendo de1)r.e ssa e genera1menrte ttllllida, sembrerebbe, a tl:t1tta 1)rima, poco p1opizia a :tale tra ttamento, che, al contrario, come si è ' risto, v1. r.ri.esoe benis.simo. Cos.icchè pttò decl urseue , che i111 geuerale, <.lo, ·t111q11e in Italia , <loYc J'i11solazione raggiunge le 2500 ore a:ll 'a nno, al pari clte ne1le r eg·ioni meglio soleggia te clel ~lediterr.aneo, le condizioni cl.iltlù"lticl1e couset1toJ10 id i a pp li care il trattamento solare.

Per la citt<=i di Roma 110 raccolto presso l 10sser, ·atorio del Collegio Ro1ri.ano i pri.ncipa1i dati eliio-meteorologri, iindispe11sabi1li JJer impiantare ttna stazione elioterapica, re1ativ1i agli annà. x887r 895, i qwali collimando c-011 gli altri del p eriodo prececlente 1875-r879 cli111ost1·ano la stabilità del cli111a d1 Ro111a . J>ros.p . A. ' 1° Coeffi1.:ie11,ti d'i11sola.7ion e (ra1)port-0 fra i11solazioue e durata del giot~uo solare) ; 20 1'-1t1Hero ?11edl.o delle ore -i-11.tiere di sole per -~I O J'J/ O.

10 Gcunain .

Febbrait.• .

l\Iarzo . .<\prile .

. .... . .. ...

aggio . Giugno

..

Italia , :il pae·se del solJe per antono.111asi,1 , se 11e ha nno es{\filpi ancora iassai l iiiln i tatj. 10l•t re « Ì' rag~gi di tSOl1e l> aperti a ~ad-OYa fiUO dal 1905, con ris ult.aiti su 1111 11111nE.ro cc111s11dere' ro]e di fa11cit1 1.1i, che il dott. R a11di, il qttale n1e

::\oyembre .

~

Dicembre

:il fondiaitor e, ha dichia r ati 1;1 cra'l'i.~·li os 1, se:gna lia1119 l a co1011ia.ialla Ghisolfa ed .il Cainpo ie~ti\·o (li Tu1~~0 a Mil'allllO, do,re ad u11 ·m igliaio cli scolarj, cljchdarati bi1sognosdi del tra ttamento cli·maibico, 111a cl1e non tro,-ano posto nehl e C'olonie n1nPin e e 1uontaue, è c1ato egual1ne11te di riacqui tare forza e salute; eg1ialian110, ;i,uoltre, l e colonie PiadaD;le Cr em onesi , da dtte a11ni fìore11ti per •ut1111eroc:.a !reque nza di al111111i, a rri,·ati Jo scoso a 11110 a rroo, s tti quali, scr.ive il dott. Fiori11i, ri~ultati ottenuti fttrono ' ·era111e11te briLlaJ1ti, ii1 j~pecie , i11 certe f.orme a perte di tu1Jerco1osi ossea e g·la111

dolare ed i 11 moltiss i11ue fron1e di cl eperi111euto orga11ico, nelle qttali insie1ue aìlila crasi sang-11ig·na l1a migliorato la n1tJtrizione, cos1 da a ,·ersi in 111e110 di dtte 1nesi tlltl a111ne11to cli peso di circa s a 6 kg. Glii stessi r1s111tati si er.a110 olb: n11ti 1'ia nno Jlre<'edente, Ctttando ebbe 1)r iuc.ipio, a 111ia inizinti,·<t, il tratb.1r1ento solare ( r). Ilo co111\ttriroto q11e ... ii ese1upi, t1on t n11to 1)erchè n me 111eglio n1oti, ma :per .1n co11siderazione, . . . «" 1'o(1) Co;13idcra::io11i pr1ticT1 c di E/1otcrap1t1 liolinico, (, <.z. Pr1.t.) , .19r9. Dott. -~· Pn\TI . .

1

1

XX\'II, F.\Sc. rSJ

.... - ~ - ·I -

0 .4 7

. ). • J"7

o ..11

3. 43

o .4 7

4. 21

o . 'i.2

..

.-\gosto. Settembre .

• •

.

0 .40

5 .09 7 . ::?C)

o .·6-t-

Luglio .

Ottobre . .

-•'>O

.

• .

0 . 75 0 .75 o.6r

8 .60

0 . 52

4. 02

o . ~6

::? • 9'l

o . 39

::? · :: ~

9. 1 r

5 . 67

Il so1e risp~eiucle ' 'arie ore clelL1 gtiornata. cltlr a11te 1n 111aggior pa11te de11 'a.11110, d1iscendeuc1o ::olo nei 1nesi di 110Ye111br'C:, dr:i.ce111bre e ge.n1iaiio a.cl 1111 l1Ji11iu10 -inferiore, cli 1)oco, alle ~ 1t int1er c.: d '.i11solazio11e. I>ros11. !~ . J'cnip cralura dell'a ri.1. 1

)

1\-Iedia diurna :'.Ieciia

ma~.; i1na

.

6 .'J7

II.I.:

Febb raio .

8 . 20

l.2.6o

Ge111u\io

) Iarzo .

10 .43

I

.

I J. 74

1.!L48

)!aggio.

17 .89

...--· ., 9-J

Ging-no.

:?I. 76

27 . ::0

.

z ~. s c

30 • .28

.\gosto.

2 4. I J

30 . C•2

.-\prile

' ~uglio

,

4 . 91

~6 . ::u

e lltntbr~·

20 . 8 c

.

16 . :=;S

.21 . 3

J t .h:?

l'i . r.<i

Ott oùré

::\ovemb1 ~

.

Dicemurc .

. .

8.r+

.

t .2

~

.oo

Poicl1L la t l m1)eratu.ra pro1)ria delle r<1cliazioni c;olari &i ,·altt~"l col ,.as11ot al doppio circa di q11elJ·a dell'aria, cla q11esto prospetto, ine ~o iu r~11zio11e .a1 prece-cle11te, &i dedt1ce, cl1e 11el Jt1~170 •


ISTITUT0 F1\RM1\e0TER1\J?Ie0 .IT1\Ll1\N0 ROMA •

-Vi~

Tre (Jannellè,

lo -

ANTISCARLATTINOSO ALECCE . ~

HIBERINA (FENILETIÌ.IDROCUPREINA) Rìmedio specifico contro la influenza o grippe...

Rimedio specifico contro la scarlattina l)l'eparato c]1imico inalterabile, che, nei pl'imordi de11' i11fezione, determina

ROJIA.

~niettato

in modo Ini ettato a.Il' inizio della malattia spiega sicuro e costante la guarigione èli qualsiasi forma · un'azion e abortiva s1il processo infettivo, scongravissima di scarlattina, senza mai far seguire giurando così tut.te le complicazio11i (bro11co-polpostumi renali o di altri organi. . . . monite, ecc). Iniettata anche a periodo i11oltrato Scato] a di 3 fiale s1tfficienti per la cura

determi11a la r isoltlZio110 favore,role del processo con convalescenza 'bre\·i~Hirna. · · Scatola. di 4 fiale: per le forme iniziali basta.n o lma q due fiale; p er le forme g1·a\ri quattl'o fial~

(Istruziouo annessa) •

NEUROSTENOL (a ba. -·e c~i s uccl1i o L·ga11ici ed endocrini~i)

(I struzione a1messa.)

Ricostituente completo del sistema nervoso

RICOSTITUENTE PAGLIARa

(a gocce e per i11iezioni ipotlormiche).

Il -migliore. ricostituente per ~ambini linfatici, anemici, e deboli. .

TRIFENIL

Accurata · preparazio11e s 11 for1n'l1la del Dr. Fi.lippo Pagliari, Di1·ettore 1\1ecljco del Brefotrofio di Roma. ·.

(buluzione di 11t1cleine pt1rissi1ne combinate co11 radicali trifer1ilici, i1011 tossici, assolutamente innocui pC'r il rene, l)ér u so i1)oclermico edenrlovenoso)

-----"---------BRONCHIOLINA

Rimedio specifico set~iche

e pie1niclie (setBruce, tifo e pa-

(a base di timo nepe~a) ticemia puerperale, setticemia del il più razionale e il pit1 efficac·e r~medio co11tro ratifo, reumatismo articolare acuto, endocarditi set- tutte le affezio11i degli. orga11i respiratori (tossi ti~he! eresipela,_ carbon~hio, tetano, nevriti settiche, 11~ ostin?-t~, catarr! bro~chiali. ~uh-acuti e crò~ici, posc1at1ca reumatica, settica, ecc. ). In fiaJe cla 2 cc. ~ stum1 d1 polmonite e d1 pleur1t!, broneo-alv.eohte, ecc). co11tr0 t.l1tte le inalattie

· Letteratura a richiesta- dei Sigg.

.

Medie ~

.

Emorroidi

( fijf()fe -prurito

anale, proJtatite)

''

'

/

ctADRENO - STITTICHE. '·' "•

pr1nc1p1 a~~ivi

quJl?dL

efficaci o'

certa

A dre11alina.. Stovaina

{

Stabilizzato

o.o2ir.

006sr·. Ane$fesina, Est. M aF·rone dfndid freseo

A mame/!j . 0/)10 (fll!JpitJni 1a1;0/1/l)Y19.Rue av (om/1JlL/Qdant Riv1ère PANl.J" 'I"'

il,11

1 1

ò ziO?U P1·atica - Fase. 18 -

e

8

-

\f3.viéJ/GJ tJ1i:loc<:1.l"féir1a • /'1.IJ.AJVO

POM MADE A DRENO - ~TYPTIQl:JEC,..

I .

M IDY

I


.,:\. ·TUTTI I ltIEDICI

l) tlò

iute1·essa1·e

àisi11fetta11te sicl1ro. 1·azionale.

lt11

compl•eto . Il

T

''

''

DISINFETTANT E - IVIEDICINALE risponde a t utte le esigenze della moderna t er apia. A base di ti1110Io, canfo1·a, formaldeide, solfofenato di Zn, gliceri1ta, ecc., combinati con m etodo speciale.. Il THYllAL agisce come a nt isettico potente, deodor an te, cicatrizzante, detersivo~ , ""'

P er Ca'J;npioni gratu.i ti e schia'Yime11ti .· Dott. U. ROCCI & C., Via XX Settembre 29 - GENOVA

''

.

CPRODOTTO ITALIANO)

Hanno la virtù di 11n' a~· qu ~1 an tisterica i11olto co r1ce11trata. <lovu ta all' olio volatile ~sse11zialP- •• TH 1. ll(~-rtlE~THOI" ,, e q u ella di .11n cln.ssico ete1·~, dcli' acido 'ra J~ri a 11ico

(Va.1iclol ). G1·adevoli al i)alato, sono di effiè<tcia i11su pe!abile negli ister is111i, si,,-eni111enti, 11evralgi<;),

cardialgie, gastralgiP, m<1l di inare, lori i11estru ali, PCC .

""'

d f 1-

DE FAZIO .

''

Formula di S. E. il Prof. LEONARDO BIANCHI Senatore del

~egno

Direttore della R, Clinica Unitersitaria per le malattie mentali e nervose

Rimedio essenzialmente tonico del sistema nervoso di spérimentata efficacia nella neurastenia ed in tutte le forme di debolezza ed esaurimento organico.

li base di fosforo puro · Ipofosfiti - Kola

1\NTISTERIC2HB

Coca - Noce Vomica - lldonis - Bromuro di zinco - GIiceri na -::_::-:::::_::;-::_:-====:

F laco11e <l èl gr. 10 I.A. 8,80

DOSE GIORNALIERA Adulti: da 2 a 3 cucchiaini in un po' d 'acqua Bambini: da 1 a 2 . id. id. id.

(ho!h1 COllllll'C':>O )

(h oll o

con1111·eMl )J

<rK.•.\rf l:--> il µ c·r1sie l'o d i ol t re 100 Clinicl e spe-. cialisti .· ui J)r od otti d c' I l )ott. ' V e-c h1 11a.n n .

LABORATORIO filllMifJO FA.RILlVEUTl.,O

Ordini ed importo al Premiato Laboratorio Dott. V. E. WIECHMANN - Firenze

N APOI.I - Via Museo Nazionale, 73 - NAPOLI

ARISTIDE DE FAZIO di Lui_gi .

-~

Telefoni int. nn. 35-78 e 32-09 - -

(5 •

PANOON

ANARTRIT

Vatti10 Antigonatottito CuratiYo

EHtratto batte-rico p oli\~alente atossico

o

Prof. GUIDO VOLPINO Epi(li111i t e - Prostatite -

DOSATA FISIOLOGIC

i

SULLA

Salpingit& - c.:onartri~ Oftaln1ia got1oco<'<'ic-n..

~

O I A Z I ON E sa: e , ~~ SEMPRE COSTA

B ERGESIO ~ fULCHERI

.

.. •

Contro il Reumatismo Articelare Acuto e Cronico Prof. Guido Volpino

BERGESIO E FULCHERI

• OEPO.SITeJ f'

BERGESIO E FULCHERI

FARMACIA CENTRALE Tt>ltIK<l - \...1a Ro1na. :\

FA RMACIA C E NTRALE

FARMACIA CENTRALE 'f ORINO - Via ltomo, a

"" •

~---------------~~~~~-

-----~-..


[-\.~NO

XXVII, FASC. 18J

SEZIO~E

possibile iiintraprendere 1111 ht1011 trattamento solare e pr<Jl11ng.J.rlo fino al mese di uoyembre, dopo il quai1e è, tutrta,Tia ancora att11<tbi·l e, a completare il trattan1e11to ordinardo, il bagno frecldo, q11ale tonificante c.lel•l 'orga11i sn10 . ~iei mesi di maroo e di settembre a l1ovembre <lomimla, in·vero, il ·ve nto c11 K-~E , ch e è cliatnno o ali Wioterapia E!/tllolesto e qtti i1di sarà necessario cliienders~ne, scegliendo 11na loca11tà co11Yenie11te1nentie 1Ji i)nra•ta . Prof:.p. C. ()re del l' i 11soIazio11 e

11 la

-s 111 u1.

O re O-IO

(;en11nio

l O·l l

o .4/18

Febbraio :.\farzo.

.

..\.pnlL .

l:?·J 3

J I · I.:'.

13-r 4

14-J 5

0 .461

..

o . 5 :>. .,

0 . 536

o . 6.:?-t-

..

0. 677

0 . 600 0 . 816

.

..\.gosto

.

Settembre. Ottobre. • Xoverubrc. Dice1ubrc

..

0 . 917 0.927

o . 79r

0 . 791

.. ..

.. ••

0 . 565 0 .481

.. 0 . 93.? 0 . 902

..

.. ..

o . C>33

. .

..

0 . 6+0

.I

Giugno J,uglio

I

0.5+3

~faggio

--

15-1

..

.. ..

0 . 517

..

..

0 .473

Co:iincidono, pressochè, col perioclo dii. 111ag.g ior energia attinica deJ ~ o1e, ji1 ·r ap1)orto alla. s ua 1inclj11aziouie st1ll 'orizzo11te, periodo che ,-a dalle ro h. alle r 4h . Xei mesi più. caldi sarà ltti!c csegture i.1 trat~'1n1euto' durante il p erjo<lo che sta ii1ton10 al n1a ·sjmo mattt1ti110 (roli-1171) , ine ntre 11egli altri mesi con,·errà scegJ·iere 11 p eriodo clJtl seco11<lo ma~­ dimo. È o"·yi o, t11tta,·ia, che ciò dov·rà essere rt:golait o secondo J. '.effetto t€rape11tico, che s i i.11ten<le 00J.1segt1ire, in base alla q11aldtà .clel hagno da appliicar&i·, freddo, caldo o t CJ)Ìc1o (eletto anche orcl.inario) , fra 30° e 37° _'-\. Roirna la scor sa <:St'lte fu g ià esegttito lungo 11 Te,-ere, a cura de lle Colonie Scolastiche, ttn primo esp erimento cli .c olonia elioterapica con un c~ntina.io di fa11ciul·li , e, sebbene manchi tuttora la relaz,ione , 11111 consta che i rist1~tati ottetiltti j11 forme dii debolezza, gracilità, scrofola, ecc. i 11ro110 eccellenti. Initanto la lVfutualità S.colastica stto1e ra.ccog·li.ere pie:r due .i11esi est~'·i SUil Pala1t.ino ttll centimajo cli fancittlli deboli e gracild e .t rattenerveli! dal 1natrtino alla sera, som111.i1ùs.tranc1o loro il \·itto 11ec-essario. I ,o stesso pratica il Comtme eli Romn a Villa Pamp}1i·li sopra ttn in i·g1ia:io (ti ragazzi. Per cui a R:o1na già abbi>a1no la hase per t111 adeguato 1mpiiianto dii col01lli.e e1iotevapiche, a oui si p11estano, come abbia1110 'Tecluto, le fayo1):\·oli cond1zioniì clri.matiche. · E<.1, ji1,-ero, c1u e:te col onie si· s tabi1isco110 n€i <.lintor11i cl é.i ceJ.1tri :Lbitafi, i11 111oclo ch e ai fa·n -

e

1

PRATICA

ciUJlli sila facile ogni g·.iorno a.ccederYi, par.tendo cla}le loro case; in luog·o libero da polvere, ftt:mo e da alrtre catise d'iinsa.lubrità; verdeggiant·e per Ja,-orire la 1iflessione dei rag·g·i attinici e rendere il bagno più atti,·o; possibilmente i11 1nargi11e a zona alberata, af:finchè s i possa tro,·are piace,·ole rifttg·io ne1l·e ore oa·ld!e; co11 buona esposizio11e per beneficiare. dei raggi so·J ari al più lungamente possibiù.e, ad al riparo dei , ·enti, clo1nina11ti, fre ddi e n1ol·esti. Condotti \·i la mattina, i fanciulli fanuo riiltor,no a casa o~n·i· sera , ,,erso il tran1onto, r·idevendo i i)asti in col onria, clo·ve, mentrie attendono a gi uochi ed .e sercitazia11i sportive e scolastiche, sono assoggett ati a corpo clenudato ad un. bag·no per1nnue11te di sole 1'i11tera giornata. :\.l tra;ttamer1rto .totla.le ·e co1npl eio si iarriv.a gr·ac111al1nente, co1ni11ciaudo in n1utanè1ine corte da bagno l'espo iziione nelle ore p .i.ù caillde e .c urando, lll pri11cì.pio, eh.e non ,a;;venga di star fermi al !:o'le •l)ÌÙ tli 11n quarto d'ora, p er proteggersi dal quale, :fiu0l1è a lme110 non i.11terve.uga l'Bbitudine, è nece$sarjo 11sare un coprii.capo cli paglia o di

tela. l)er i fancit1ll·i più deboli sarà bene co111indùa-re, t euencloli coricati aJ sote un q11arto d'ora o meno, e prolungare l 'esposizio11e og11i giorno ltn tempo scnl.pre n1aggil011e1, firuchè la I)igmenmz.ione, segno cl:ell 'acqtllisi•ta resistenza, non s'i asi f·altta marcata : allora il trattau1ento pt1ò ess.ere fatto lib'eran1ente . _\.11zi, con qt1esti e g.1i a.Itri fancitt11i colpiti da 111a11ifestazio11i 1norbose, ape1te e gra\·i, o per c11:i l '.in1n1obilizzaZJi1ouie è conc1rizione ii1clis1)etisabi]e · ct11hti,-a (morbo di Pott e l e div~erse ar.t1:ilt:i tubercolari , ecc .) con·verrà, come .si pratirca pr:esso le .colo11ie Pada ne C·r.em.on1esi, i.stitui·re una sezione eliotera·p ica a parte, clove si possa 1eseguù·e iJ tra ttame11to curativo classico, sostitt1endo così completam.e11te ìe cnre balneari '2 cli 111atiche, n1arine e J11ontan-e . T~a solttzione pros p CAttata cleJl 'im1)orta:n te problen1a relati·vo all 'assiste11za c.lell 'infanzia tro\·er à difficoltà 111ell'attt1azione, seblJene '11011 '.Ì.1mpo11ga. nno,·i 011eri alla bt;J1e:fice~i;a, perch è è ostacolala <.la pregiudiizi, consuetidini e 1netocti, orn1ai con.sacrati iCÙa lttu~ro . 11ccesso e sorretti, clal più l argo co11sen so dei-pt1bblico. ~ppcrciò è ne1cessru:io dare opera acl t111 ',atti '"'a ecl intensa propaganda, fatta uon tanto di parole, ~1ua111.to cli esperime11:to, c1ti è do,·.ere ~ei l)t1bbliici • • • • r1oter1 COll og1111 n1ezzo lllCOrap;g·.1iare, prOlTitlO.V!E'Te, di,·t11 gare. I11qttnntocbè il probl1e1na intere s a soprattttto l 'aY\'e11ir.e della Xazioue, la qttail.e , ttscita x:lall'immanc conflitto indebolita d,i 110111Qui e ben.i, abbisogna cli a'\·Yal er i di tutte 1e proprie ei1erg·ie per ri nfr~u carsi e ricos.titt1irsi. 1

1


rL

PO LICI.I~ fCU

SUNTI E RASSEG NEC MEDICINA. La rabbia. ( R~N}; PAR.\!~. Ga::,ette d es 1I òpi taux, g·enuaio 1912).

11.

4 e 6,

Dttrante la guerra, in tlltta la Fra n cia è stato co11s t at ato ttu a.ttmento con sille revole nel numero dei casi di 1iabbia, che da 62 verificatisi n el I916 .sono sal iti a 4rr 11e l 1918. L' A . .ritiene opl)Ortuno 1"1iassu1nere le note caratte ristiche d elJa rabbia nell 't1on10J ·ccl i principi generali de1le mist1re prevcnti,·e cl.'l adottare con.t110 cli essa. •

S IN'fO~II DEI.LA Rc\BDIA.

In cubazione . - Il p eriodo minimo cli tincubazio11e ~lla r abbi a è ic.t i ro gior11~ , e questo si ' 'eri.fica nei casi di morsicature mlt11t:aple e profo11cle clclla faccia o it1 caso cli morsica tt11;e dia lttpi. ~e]] a 1nag·gior ain za dei casi l'i11c11haz,iQue è cli 25 , 30 giorni. Cadet e Gassicot1r.t riportauo t111 casi di incubazio11e iCli ttn anno; Chain temess di .26 m esi e Col~in c ita 2 casi 11ei quali la rabb~;a. si svilttppò 4 o 5 a nnj do1)0 la morsicatura•. JJ rod ro111 i . - Appartengono acl essi le modificazioui cl1e t'i veni.fica.no in corrispondenza della cicatrice deJaa m orsicat11r.a e cl1e sou o anzit11tto r a1)1)rese11ta t e ùa tt1mefnzione , arrossamiento e co1n1>arsa cli pr11rito. ~Lolto più importanti so.no l e modificazioni del ca.railerc e dell e facoltà iJ?Sicbiche ch e possono .in sorg·er è ancl1c 15 g iorni prima. dello s vilttppo ùellia. r.a]Jl)ia e cl1e sono costitt1ite o cla esageraL'l affetti,.i t ~1 , o cl-<'l collera. e facile i11-i tabiltà e 0ll.1.; \·o.lte da , -era agitazion e con delirio. Costante (; la t cndcn zà a l·la tristezza ed alla solit11d~ne. ~.\llc '·olle si pttò -:i,·ere a nch€ cefalea, iag·.iit:a.zione e rifiuto di ma11g·ia re, altre Yoltc , ·01niti , accessi di soffocazio11e e iclrofobja. P ERIODO DI IDROFOHTA E DI PlJ RORE .

'l'ale })cr1oclo è caratterizazto da una aibuorme cccitab1lità d l s ist ema 11er\ro o, s p ecie nel territorio d ' iu11er' azio11c l)tt:lbo-prot1tberanzi•a le , e consegt1ente co1111)arsa di spasmi fra i qwali, caratteristico oltreu1oclo l; c1n~llo clcl fari11gle 0:cro111pnginato da euso <li ripugnanza per !Ì liquidi. Dappritua il 111alato pro,·a solbt'lnlo disgt1sto 1>c.r 1'acqua., ma I)UÙ ~~11cora bere <:! lo spasm o è ass~i attenuato. 111 segttito rcf'pi111gc qualsiasi bc,·a.11cla, e , se per l 'in , istenza <li clii lo circonda, prctt(lc t111 biccl1ie1·c cl 'acqtia, lo a\.""\icina e allont t11.1 piì1 'olte clalle lal>bra, poi al solo rout.a.tto <.lcl l> icL'l1 i~r~ co11 le labbra si proclttce Jo s~1n o dl 1 f~ riu~e; gli occhi tlivengo110 fì8si; i liueallll·nti e tn tt 11 torpo ~i co11trn~go110, ~n re. p:i-

L-\~:'\O X.\:\.II, FASC. 18)

r.17io11e ~ i arre~t~. Do1)0 qnalc-he secondo però 1~1 tor11a 11.a ca.1n1:a. Le crisi s pas1110<.licl1e <la11pri111a di bre ,·e durata . a poco n poco d i,·è11g·0uo p iìt frequ.euti e pitt lttnghe, e ba!'~'l cl1e il 111alato, ,·eda, o senta ,~e r­ sare un Ji{1t1itlo ocl a i1che e lle ,.i pensi p erchè ~l crisi si ma'1lif1est1. _\Ile ,-olte a 11ch e g·li a limenti so,l i1cli so110 c-apaci cli deter111 i11are Jo .sp asmo del

fa ringe. Note\·ole è at1ç li.e 1'iperestesia c utanea per la qU:aJl1e ~ sttfficie11l~ la 111iniflD:a corrente d'aria allo S' olg--ei·sì di ' "ere crisi spasn1odiche. I'llten~a è la 1

fotofobia.. Cost~nli sono i disturbi r espiratori .cl1e il più dielie ' olte precedono l 'idrofobi:i e so110 ra1)presentati da polipnea o da rallentamento t'1<=gi1i attii respiratori . 'l~alvolt:1. si è osS<::rva to la co111paJ.~sa dì un rlt1110 respiratorio arua:logo a

quello d'ì C'!1e}11ne-Stc)k!es, nui i11olto più irrego· lare. i ina la ti non p ossono deg·l11tire la saliva, 011(lc cspettora110 11na saliva ora fluida , ora schitt111osa, bian castra.; s1)uta110 co11ti.n11amcnte o,,un-

q tte, e S!i racc0ttng11dano che nessttno li avvicini. Altro silllt<>1no ·caratteristico cli quesito periodo è.: qttello 0ost:itu1to da11lo stato i11enta11€'. Le fa.rolt à psichiche si actùscono; ricordi ]ontani si a{facciano alla meinor:ia. con particolare nettezza ; jlartico1ari sono la lucidità iJie.l r~lg·iouare e la :;<]uisita delicaitezza di sentin1euti . Talvolta però compaiono id ee cleli1-a111ti; aillu- · C'Ì n.azioui dovute per lo più !acl ip1e1·estesie sensit ivo-sensoriali, ed agitazione ft1riosa co11 grida; contrazioni COll\.t.tlsive deg li arti, o rig.idità tet.a111 ica. di ess.-i . Spesso lJa t eraperatura non si eleYa a.I di sopra clt.::.lla 11orma che n egli 11l1:i111i giorui idclila 1nalatti~. Sono state 1)erò i11 alctttti casl uotiaitie delle ele:,·azio11i febbrili i11te1m1.itte11ti tai1to clt11-:ante il 1)e1nodo di ii,cubazio11e c11e (lttrc:tntc i pri1n'i gior11i delta malattia. Esiste però quasi sempre una completa clisror-

cL'l11za fra t1.a curva <l~lla ten1perat1u-a e c111ella del polso, notanclosi polso di freqttetIZ<'l 11or11ia:1e 0011 t e mperatmi"e assai eleYate; ·e taclticardia spiccata con modica febbre . L'1\. nojl J1a osser,·ato lnal nl: albu1ui11uria, nè: g·lioosttria. La leucocitosi notata da alcuni 111.0n })1"€'Senta caratt ri sp eciali . Il liquido C(:falo-m-

c11idiano ~ 1101m:1a l~. l 'criodo della paralisi . - _.1\..11' ccitazione dcl p<'tiiodo del! "idrofobia segtte un collasso complet o . Il corpo si copre di sudore, il pol so è piccolo, filifonue, le pttpille dlJatate ; la sali,·a ·cl1iumos~t sedia dal-te co1111nc..c;sure dell~ labbra ; gli occhi ~ono ·\ .ìitreì. Sttl corpo co1npaio110 cl(:llc marmoriz;;azion1 , -jo]ac :e ; 1e cicntiici delle 111orsicatt1r c: di,·enta.nD \·iola<.'<..'e ; k: eslreuLitiL cia11otichc. :\<;l]c fonnc octttc, i 111alnti l1111oio no in dtie o


[.~~~o

XX\7 II'

F.\SC.

r8]

SEZIONE PRATICA

tre g.ior11i ciJ11 coma . J~a morte pttò avv.e ndre anche prima dt1rante ttna crisi di i<lr.ofobi·a o improvvisamente per sirn~ope, -o p-er . a.sfi.ss i;a in s.eg·uito a dist11rbi della cleglutizioue. l

FORME CLINlCJ-n ; DI RABBIA.

Rabbia 1)ar~iLitica. - I11 contrappost o alJa 11a;bbia fnrrosa che viene presa c.ome tiipo n el'.la descrizione della malaittia, :esiste un' alt11a fornla., quella pal"alitioa che è .stata oggetto di n11merose discttss:ioni specie quando si è traitt{ljto d·i applicare la vaccinazione antìrabiica. Infatti alcuni pensav~110 cl1e tale forma paJtalitica foss.e dovuita esclÙ~i\ramente a l vacci110·: Però le forn11e ~aralitiche erano note iancJ.Jie pri1r1a de.1l'applicazion€ del vaccino e ·g ià nel 1735 Ho11i11 iripo;rtò 4 casi di rabbi1a pamliti~a su 8 casi di persone 111orsicate c1a t11n cane r abbioso . _.\.nche \ ran. Swi e-ten qttalche anno più fJardi ne 1

o ~~t."t\1Ò

alcu1ù casi. L1\... ne riporta 1111 ca so l1el p.raiticata la ,~a,oainazione .

c~t1a:le

non ft1 affatto

11 ma1ato preseUJt.a·va 3 cicatr,i ci al collo d e l piede destro, ed :al momento ,dell'ingresso al! 'ospedale accttsa\·a s.olta11.t o ttna. spiccia ta d e bolE-zza agli arti interiori. Dopo alctroi g·iorn.i. ~1 pì.ede destro di ven11e cacle.n tie .c:.cl i movin1enti di flessione €d estens io11e delle clita del pi1e.(l1e si fiecero sempre più lenti e •lneno estes,i che a sinistra. Rifl~1sso rottùeo clestro abolito. Nesst111 disturbo nella motilità 1degli arti s11periori e detla faccia. 6'tinteri 11J01tma1i. S e qs ibililtà esaigerata spece per il f:recldo. Fotofobia . Com1)ar ve to deli1-io polimorfo ed allaci1n 0zioni. Il terw giorno si lll!an±f.estruro.no dis tu·1~bi della <l C>glt1tiz.ione-, idrofobia e aérofobia ed i~. decimo giorno .soprav,·en111e 1a 111orte i11 con1a. Probabilmente il virus r rubi1d o a veva p.r0g:ressivamente invaso il nervo s afeno ,e si er.a diffn.tso s ino 11 bt1lbo. NE'l la rabbia. paraJiticia all.e v.00.te la patalisi i. complr~ta ed inter!:s sa ·varie parti, altre ' :-olte resta localizzata anche aù u11 solo mt1scolo. . .\ . seconda del net-vo pri1nitivame11te in\TaSl) dal "~ras mbido si sono notale form~ simpatiche c:t:.1n sudori profusi, pallore, 1ni.driasi, esoftalmo; forme con allucinazàoni olfattive nelle llLorsicature del naso (Roux); con ve~igimi ·e dist11rbi dE>lla deambtt.lazioue a tipo c1etiebe1lare •ne11c n10 rsicature dell'orecchio. 1

1

DIAG NOSI DELLA RADBIA NEI,L UOMO .

Aì dati forniti dall'anamnesi e dall'esa111e clinico, dopo i lavori cli Past€tLr, servoJ10 per La diagnosi te forme speritnenfati es€guite 111elà 'animale morsi~tore, nella viru1ienza della bava, e qopo la motte del malato . l'esame istologico del ~istema 11te1..voso ,e ù1J11octtlazio11e nel coniglio.

I ./ !._iclrof,®bia è c ans:i'de ra ta con1e il .si11ton10 ca r,atteris tico d.e ll a r abbia. Tutta,·i,~ rta,lte si11to1no può c ompa.r .ire dop.o un viva 1emozio·ne in lt11 individuo mors i cato e oltre1no clo i)r eocct1pat o . La ceritezza che il ca11e no11 1e ra ra bbioso è s ufficiente a fur &C'on1pa rirc l a idrotoliia di c1uesta falsa rabbia.. D'a1tra 1)arte occorre tener p11esente che in tali casi .l 'idr,oifobia compare subito dopo la morsicatura a differenza di cas i di rabbia vera niei quali esiste sennp re UJ11 periodo di incu.bazion.e. Nel teta.110 s i può a ver.e idrofobia; ma l'iincubazione del tetano è assai più bveve di quell:a d ella rabb.ia 1e 1e C()11Vttlsiromi t etanich·e sono geu erializzate , meµtre n ellia rahbia gli spasmi to11ioi sono lo;calizzati a1i m11scoli Ìillnervati. dial bttlbo e dal midollo cervica•le. • .Aikune forn1e di alienaziotlle n1enrt:a.1e e e.erti tun1ori ce reb.r ali poss01no dar luogo ·a segni di id11()fohia. S~ondo Brouardel s pesso .la rabbia è · stata co11fusa: col d e,_Lirii 1:ni tret1'iens spiecie per J,e a1l11cinazioni, 1 'ag·irt.azione, i drl.st1u·bi respàratori e della deglutizJi~ne, e Babes pensa che la rabb·i a qualche ·v olta, ,n egli alcoolisti, possa 1(1.Ssumere i car a1tteri d e[ deliriiini. tre,ìrie;is. L a rabb.ia presenta pttr1e 'all'ii11izi10 qua[che an:alog"ia con la meningite tube rcola·re, e, qttando essa si presenti nella for1na paralit'ioa, con la 111a1attia di L aindry. La di·a gnosi certa in tal caso S Ì ptlÒ farle dopo 1a rlllOtte COll l'esame istologico c1e11a sostanza grigia <l.JeJ.le cor1ìa anterio1i e die.l bulbo e oon.,,-l 'inocul!a7-ione 111el coniglio. Con la rab1b ia possono c,onf-O'!ldersi anche certe mieliti asc:endenti act1te simili alla sindrome di I;rundry, ed anche in tali casi è necessario ricorr.et~ all 'esa 1Ute is to1og·ico ied alla iinocttlaz.1011.e. 1

1

C ORA

DEJ..,LA RABBL\. DJCIIIARAT.\.

Nessttu va1Ceai110 e nessu11 siero pttò aigire quau-do la r.abbia è dicl1iarata. In tal caso l'A. ha usato con va11taggio, e s oilitainto per so11evare aàqu~nto l'ammalato, le iniezioni1 1 e ndovenose di Qloralio ne1la d·ose di 4-5 grammi sciolti 400-500 c entimeni cubici di s ,o1uzionie :fìsiologioo •

in

PROFII~ASSI DELLA RABBIA.

Niella lotta contro la rabbia oeicorre a111ri1tt1tto tercaire drlJ utnpedire il propog arsi delJa. malart:tia daigl:i animali 01ll'uo1no, esercitando 11na accura;ta sorveg1ianza stti cani. I pnin1i segni della rabbi~ lllel ca11e sono costitttirt:i da una mod:ifioazione ·caraitteristi!da d-ellia. voae e da 11n.a muitiamento ltel oarettere delil'animale, che d i:viene triSte, ri fiuta il cibo e più tardi l'acq11a, o corire dn preda a vero fttrore m01·dendo c1ua.lsia&.i cosa, si1110 a che, v·erso :il quarto g"ior110 c·i rca; oompare la paralisi del ìb.reuo positèrk>re e la morte. · Nei casi sospe-etli è n eicessario uccild.e:re 1"ani· male, o, qt1anclo mttore, farue l'ai1top&ia ed iniet1

4


I 14

510

L-\ ~~o

POLICLINICO

tare una en1ulsionc. cli cervello e bulbo nelJa ca111era anteriore dell'occhio di u11 con1.g lio. L'esame istolog:ico del cer\·el1o mostra la presenza cli focolai miJirari i1ella sostanza giii'g ia e uelJ.e zone motrici. I"'e cellttle nenrose sono pallide, ,·acuolizza:te, mostrano i loro prolungamenti i11.1terrotti, ed il nttc1eo modificato ed invaoo da p1ccoL0 oellule rotonde mononttcleairti. (Babes) . :\Tegri li.a, ck'sc~tto 1tel protop.1asn1a cle1le grandi cellule de;l Corno d' Ammone dei corpiciattoli triangolari o pirJfor1111 circondati cla una zana chiara e contenenti u11i0 o più piccoli corpuscoli. \~an Gehttcl1ten ritiene che soltanto i noduli riscontrati nei gangli spinald ie nel pne11.n10-gas trico siaino caratteristici per la iliagnos1 di rabbia. l\Ia la l<tta non de,·e essere. s\·ol:ta soltanto co11tro i cani rabbio;;i o sospetti di rabbia, ma ai1cl1e speci1a l1nentc tc o11tro tutti1 :il cal11lÌ. ra11dagi che, co~ne è noto, più fac.ilmente degli altri sooo 1norsicati e possono qttindi c1iffo11d1ere faciJn1e11te la rabbia. GJi :animali morsicaiti da 1111 ca111c rabbioso de\rono essere uccisi in11nediata.me1l!te, p:dix::l1è l '~11cttbazione della rabbia può 111 essi durare dia 30 a 60 gior11!i e trop1)i sarebbero i p.e rjcoli i111 1111 così lungo per:iodo di osse1Tazioll!e'. _\\llche ~ l g;atto pt1ò tràsmett€re la rabbia e<.l ·in Francia compa1·e i1.el 7-8 per cento dei ca.si. I lt1pi, co111c è noto 1)ossono essere affetta da rabbia, e faciln1€1urt:e da11no grandiei diffusione aJln 1oailattia1 morsicando gli anin1ali da gregge. Quando 1'aninta1e è rabbioso, od nincl1e so1·t:M1 to sospetto, co11Yie11e se:n1pre sottomettere subito 1'i11diYiduo morsilcato alla ,·accinazdo:ne ancl1e in attesa tlell'!esiito delle ricercl1e ~peri1net1tali praticate sul cerv.e11o dell'animale.

11e. Il primo caso c1u-ato co11 la ,-accinazwne cL'l Pasteur, si rrifenisoo al pastore Joseph l\Ieis.ter, morsicato j111 , ·arie parti lle,l corpo da ttn crune sicuramente rabbioso. l~a ct1ra fu iniziata il 5 luglio 1885 e n€111'ottobre 1885 la g u.ari gio11e ftt ritenUJta sicura. 11 metodo iirupiegato ro ra uell 'Istituto Pasteur consta citn inocttlaz.ioni di ' 1 irus di Y.irt1le1iza progressivan1e1ite mraggdore per rs giorni 1nei ca i lievi , 20 giorni n ei casti. pi.ù gra,·i . Per aflermare che 1a , -accinazio!lle sia. stata efficace occorre lasc.~ar vassare ailmreno 16 giorni da~l'ttlti1na in1~' zio11e, e p.oichè ord~nar·:i.an1e11te iil periodo di ii1cubazione oscri.JJia dal 2° a 3° mese· dalla morsicatura, oosì la rabbia. può essere c01Ubattuta e prc·venuta qua11do la · cura ,-euga inì.iziata s ubito . L'inattivazione dej 111idolJi si fa po11l€tlldo i J11i - · doll.i in •recipie.ut-iJ a doppia tubu·lat11ra, 11€Jlle st11f e a 22 gradii e 1.tasciaudovelii da 2 a 7 giorni. Dopo tale diissecca.zione, i midolli so110 consen·a,ti in glicerina., e per l'i•11oculaz.io11e se ne tritwuno. 2 mi1l1il1llertri in 3 ceuti111etlii cubici dti SQ}uzj:ane fisiologica. A seconda della gra,-itl1 dielle tnorsicatu r:e si seg·u ono peir le . .i'11ocu1 nzion1 i segueii1t:i:

schemi .

ro fil orsicat·ure se111pLici.

-

2a

6

))

.)a

))

))

411 5''

I

. . gior111 ))

))

))

))

(ìa

))

'I)

7:t

))

))

s:i

li

))

9a

)I

)I

I O;i

))

)•

I I 3.

))

))

)J

))

13a.

))

))

J 411

))

~:

1 .) ~a

»

))

b

))

»

121

~ ~el

c l1e C'ra sufficiente wttopor.re per 7-8 giorni il 111itlollo spinale di 1111 co111gl.io morto <li rabl)ia al ili~seccamento, percl1è fot;.s,e impossibile otte11 re ron <'S~o la tTn . . tni ~e; ione (1 lln rabl)ia a1 ca-

. • • rii 1n1ez1011e; ni.ido11o cl i

,

\i.\CCI~OT~RAPIA.

i881 <Jaltier cltimostrò che co11 le iniezioni !'ttccessi\•e cl1 ~alà,·a cli ca11~ r abbioso 11elle ,·e11e c.l el monitone , si riesce ad attenuare la. 1·ecettività per ~a rabbia. Pasteur, ini<C<tb:l11do il bulbq <li animali rabbiosi sotto la. dura madre nel coniglio, ottenµe lo S\'IÌJ11ppo della rabl)ira tlopo 11un iinc11baz~o11e di 15-20 giorni. Con passaggi t1ccessivi da conigl~o a co11iglio otit.cnue tUna e ·altazioue del , ·ir11s ta11to che l 'inct1bazio11e era rri<lotta a 7 grion-ni. . . -ou rjiU.SCì ad otten·ere Ullf\ ,-]rulenza 111agg-.iore, onLle dl , .i r11s oosì rica,·ato Yent1e jt1dic.aito co111e 'irus fisso. Pasteur parialtro osserYò che il (liss:e:ccai11i.ento co!ltituisce t1n anc7zo di atte11ttazione del \-Ìr11s, e

Xx\· II, FAsc. 18}

))

,)

))

,")

))

4 4

))

))

' ,)

))

-

))

·"'

»

/,

l

»

t

3

))

+

))

))

.) ')

))

2° ,)Jors1ralu1 e 111-u lt i pL.~.

16a

r7a 18"'

.

.

1r111ez1011e ; 111i<lollo

3 •··1or1u

.,

))

))

,)

))

)I

2

., ' .ìlvrsicat llre

.)

cl~

.

.

~

)) l)

u lt iple e alla faccia. . . . . . r9a 11n1.ez1onc; n1idollo e1i 3 g-1or11•1 ., • li 2on ?11

l

))

2 1a

Il

))

2

li

Hòg)·e- 11a tt~ato in·\·ecc il 'irus fi~!io diluito al 1 : ooo o n1eno poichè ha o ~cr,·ato e~ aJla clilt1izianc di r: 10000 non tt<X'i(le più il coniglio e all'1 :5000 non è capace <li tra~mcttere la malattia . Gli ~11co11Yt:uienti notati i11 .'t.g-nito n1L'l \·acc.:i 11azionc sono i s.c-p:ttenti :


~~ZlONE

r-RATICA

r 0 1\€ii soggetti malarici 1~a \'acc:i11az.Jo,ue pro2° Ste.i1osi membrani0s·e ecce11trilahe o itt1bt1y·oca la compa1·sa di a{)cessi feb.b ri1i ; la1·i corte eccentlfic l1e, ct1raite con la dil:art-atZio11!e ~° Kegli iste1-iici cleitcr11lin~ crisi isterci.che; co11 lan1inairia o caio11tcho11c sotto .1a g nicla ec.l il 3° Negl i epi:1etttl1ci, a·11rante il trattamiento, cont11olkJ cùel:l' eootagos·c.op~·o. seoondo ial.c1t11 i .si ISOF>PeJJ{,l ereb.blero gli aiccess~ B) Casi gra-vi . ,~on\rulsivi, secondo Féré, gli accessi invece· s i r-o Stenosi t1rb11lari corte llùl. a 01ificio ec- . distanzierebbero solta11to; centrioo non trovabile nel cleclalo c1ei cli,·erticolì 4° La paraliisi da ·raQciluo. circa 12 giorni e delle brigJ.ie cicatriziali. c.lopo' l'inizio dieil la cur~a si può 11otare eJe,-azdio n e 211 rSten·o si tubul·a·r i 111ug·l1e e tort11ose. I ' febbni:JJe della temperl(l.tttra, pare.si c1eg1ti arti in3° 8te11osi multip1e difiicilmeute aggredibili ~ feriori, 1iten.z i.011e cli 1Jri n,a ; paralisi {l el · facci.a1e tra.tta·bili .t11tte 00n l a g·ast1-os1to1nia, col s onc.lage dopo poco la n1ort-e . Re1nl•i nger sopra 107,712 gio retrograiClo e con la di1'atazione s ul fLlo se11z.<L casi ha riscontrato 40 casi ·d i paira'lisi <lei quali 1i tle. 3.) sono g uariti e 2 111orti . .No11 è però aiticor~ ,. 4 ') Steno.si DJo·n flg·g·re·d i1bili, llJè per via .aJ ta _ accertato che in t'ali casi n on si tr~tti pi11ttos1:0 11è per ·y ia ba.ssa, ehe richieclon·o l'esofag.o-gastr·o cli rabbia attenttat.1. p er effetto de11a ·vaicici.11aZJione stotnia qu.a11do s i troy·ano ,·icino ial cardias ; o ' a11zich è di az:ione nociva dov11ta al \·acc~110. 1'esofago 1)retorocico cli Rot1x quando ri.siledono Tati fatti sono stati in\;ocart:i da coloro cll.e sonio l)i ù ii1 alto ; a lneno ch e n on si ' Toglia àpp1icare contnari a lla i;7'a cci11a:z..11one cli Past et1r. i\1a n1entre la gastrostomia ad 'Vitani. prima della \Taccinot era1)ia , tl i oo 1norsi1cati (la J:.1-a i metodi 'di et.tra , l:a gastrostomia occupa cani ra:bbìos1 da cani sospetti di rabbi·a , la un posto in1 portante tanto che ·S encert afferma 1uat16/ttia si sYi111ppa,ra n ell '80 % clei i11orsicati <:l1e essa. de\·e ess·e re 11sata j n ttttti i cas1 di stealla. :fia.ccia ; J1el 20 % dei n1orsica ti a.g·1i arti ; (la lla 1101si non aggrecli·b ili l)et '\~la .alta e i n t11tti i fond1azio11e cle1l'Tstit11to 1 -'asti~ttr si110 al i 894, so~ casi che no11 sono c01npleta.m ente, facilmente è ' I)ta, 14,430 vaccinati solita11to 7.2 .sono morti (0.50 cost antemente aggreclibili ·p er via alt,a . 1)er cento). e sopra 1213 mors icati alla frucdìa solSecondo l' ~.\. . nion esistOll·o .stea1osi non aggr.etanto r6 so110 ·n 1orti i1.eJ,Ja proporzione cdoè clelclibili 1)er "(..-i.a. alta, e tutte le .stetiosi giudicate l 'r .32 %. 110 11 a·g ·gredi bili possono essere trasf.ormate .itn .steLai sieroterapia sola (Tial)es-Tizzoui) no11 ha dal'l•OSi :tiaJciJtnente, C·OSta·nteme nte , completaimente to ris ultati paragonal)iJi a r1ttel li ottc1Jt1ti oon la aggreclibiJi; appli('allJClo cosi 11u trattame.n to es\'accinoterapia; 11saita però 1n1sieme con 1a \ 'acseuzialn1e11te con·serv.a t ore cl1e pern1ette di Tagr·i1iaz.io11e re n de11~bl)e più ~tt1\'a l'azion,e e.l ei ,·acg itin.g ere, anche 11ei 1casi pi:ù d ifficili irl l)tt.n:bo steCi1111. TREN'l'f. 11osaito, a ttra;vel:1so· le v1e 111aitt1r.ali . Qtta n do 1a crttra p uò iesser.e inizi ata i.111mediatamenite dopo l '11stione, rè 'lttile applicare il trat. CHIRURGIA. tamento pitie\·entivo 1oositi t11i·t o 1clalJ 'i.1Jrtrod11zione Tmftamento delle stenosi cicatriziali dell'rsofago 11·e ll'esafago <.li clrenaggi i.n caot1tch ot1c molle di d1a1netro e 111ngh ezza appropriati, C!he, lasciati co1tsecutive ad ustioni. i 11 si1to, 1)er.m etton.o e.l i ali.m.entrur:e ttgu.alment e il 1nalato senza r·i·rotr€t1e :a l la gast rostomia, ed im(L. LEnoux. Le Scalp el) n . 6, f.e1b braio 1920) . 1)edisco110 la for111azion·e cli :aderenze f11a le tltte I lal\~ori di l\1oure e Guiz~rr e .q11elli di Sen1Cert, se111bravano avere ormai .cliefi.nitivamiente fis.s ato pareti lese. . il trattamento d:a t.1sare ne ll.e stenosi cicatrizi1a li L'autore riporta 8 e-asi di 11sti-0ni dcll'esofago • dell'esofago, dovltte a d us1:ion e . Le osser-v··a zioni co11 s ten.o si gra\Ti e ·d i \'.a·rio g·raclo - :alonme u niche, ~1tre m-t1ltip'le - . I:i1 tutti ftt applicato il mec-0mpit1te dia.11'•A . dopo i.l 1916 mostrarono la 11ecessifà di ripre n·d ere il ·p rioblema, ponendo 1111o·vi t o:d.o p'l"oposto, cioè l ia 1d ilatazio11e .g radu.a le per prindiipi per la eiu.-ra delle s t enosi cli \11ario guado. via alta, d:a.ppri'1llil sotto il controllo delL1. vista, med iante la gtrida dell'esofa•g oscopi.o , poi senza .l\tt~lme11te, av11to rig·t1a:r.cl-0 a i diversi mezzi te.rapeutici da im·piegrure, la classfificazion1e {lell e il controllo della v is ta, qu.and10 s i era otten11ta 11n.a tl iliataz,ÌJO.n e sufficiente per il passaggio di s tenosi ci.0atriziali cl.a :ustio11e clrel1 'esof.ago è la catet eri rure!tTaQi di gomma ro11 o senza m.aùlsegi1ente: clri1no, e (li sondie ·e sofagee . .,.. i\) Casi be·11ign,i. Qua.udo le stenosi sono multiple : è necessa1-io 1° S~nosi mem,bra111ose concenrt:ricl1e , o t11prinia otte nere t1na s iufficiente dilatazione d-el btt1ari oonbe a orilicio centrale, tr.a tta,b ili oon la l)timo tratto s t enotico, ch e permetta con l'aiuto cliJ.aita.zione orale; 1:1. c11ra è coSitituilta da:l passaggio òi sonde esofagee g.radualmen1te più gtros- <le11 'esofa:goscopio, cli iritrovcue .l'apertu ra della sec-0.n1cla stenos.i , 011(l e procal ere alla s tia successe, che penetrano f'rucilmenite, se.nza bisogno del s i \~a dilatazio11e . Con ciò è p ossibtle poi, e set12a controllo del'la t\ is ta. 1

1

1

o

1

1

I

1


IT,

POLICLINICO

i1 co11trollo della , ·1sta, dilatare successiYaanente e coutemr>0ra11ea111e11te entrambi i tratti steno-

tict . Iu 'Uno dci casi riportati di st~uosi multiple Itt 11eccssario ~)taticare una gastrostomia per poter{! alin1e11,t are s ufficientemente l'ammalato. Art.1ch e pTocedendo per ,·ia bassa non si riuscì a raggit1uger(! più faicilmiente che per '?ia a ltc'l. t11tti i r·11uti steuosati, e l'ia'··er i)otuto in tale caoo a.1)plic.'tre tanto l'uno cl1c l'altro nle todo, <li111Jost~ò oomc l)OS.Sa essere . 'ttfficiente il metodo <lella d 1. . . . .' . L'ltazionc per , -ia alta .a11c.b e ne1 ·cast p1u gTa,·1 e con1plessi. L'.\.. gitl.!llge poi alle seguenti couclus ioui: 10 Il me todo per na alta in due Iasi può ·essere ai)plicato nella grande maggioranza dei casi. Esso co11siste, n ella prim a fase , nella <lilata:~ionc graduale della o dei restringimenti e a renderli facilmente, costantemente e completa111ontc raggiu11gibili; nella s~onc1a fase a dilat~u--e i)et 1uezzo (li sonde lt-r·etral i in gomma, con

o .senza ma ud1i110, J.a s tenosi r.esa aggredibi.le ; 20 f'in'o1~a la <liagnrosi delle lesioni de ll'esol'ago nou è s•bata s pinta s ullicie11temei1te aviat1ti; la radiografia de·v e r è11dere g ra nd e aiuto purc.hè la tecnica sia rigmosia e gi t1stamente interpreta li ne siano~ tis u1tati; 30 Le stenosi reàlmente complicate e clitticili uou i>ossono essere aggredite tanto per la \~ia ba-s.sa c he 1:>er la , ·ia a lta in una sola sedut a. ()ccorre procedere a gradi e la via a lta offre i11 ciò notevoli , ·a11taggi ; 40 I l 1neto(1o per ,·i a .b assa ·t i1chiede tt.11.a giatrostonùn : p~enta ,1naggioce difficolità ed è m eno .sicuro di qttello per via alta. 1\Ieutrc in qttes ti casi si tt·atta sempre di tl'es t1i ugàment il :i111bri1nseci., i t11 1c/crti casi es1stooo e.a use est1i11seclic <li stenosi :rappresentate d a aderenze .p leuriche , da aderenze periesafag-ee a li,,cllo dci .g-angli dell'ilo, che posso110 prodttrre 1u~rinocc:hia111euti e di \·erticoli deU 'esofago 1)er 1

tt\1ZÌOU~.

i>ertanto .i l trattamento delle steru>si <lel1l'eso· Ja.igo co11kcuti \·e .ad ustioni pttò essere co l ria:~ u 11to :

~:e. li.e

stc nosi i 11 l ri Jl,seche quando si tratti cli

rcstringime11t.i 1uen1brnnosi o tubulati corti ad orliticio centra.le è sufiìcie11te la dilatiazione orale, c1trart1<lo s i •t ratta delle altre ,~a1ietà s i d<!ve 11sa· re la dilatazione per via a.l ta in dtte fasj. ~j cli e ste11osi cstrin.scchc o ccori-e praticare ttua. t oracoton1ia con distacco delle adereuze qua11<lo la s te11osi per trazione è sitttata iu una zona accessibil chirurgioam ci1te : q1ui.11<lo iu1·ece la steu ~i nou ia raggittngibile direttam ente, occorre tcu1nrc l 'e.~fago preto1·acico o ricorrere alla gatro::rt0111ia a<l ,·it..a.u1.

NEUROLOGIA.

Para-ostoo-artropatie dei parapl~ici da lesione mi..:ollare. Studio anatomico ed istologico. (lVI.me DEJERINn_, l\I ..\NDRÉ C:EILLER et M.lle Y\"'. DEJERINE. Re'Vite J\T eitrologiqite, maggio 1919).

G 1i AA. h anno segnalato a più riprese alla Soc. cli Neurologia .cli Parigi, l 'esistenza cti oss:ificazioni juxta-p·c rios·t ali, jt1s.ta-111usco1ari, intere perifascicolali, 111ci pruraipl~gici , per lesioni del , midollo e le 11a11110 designate col t ermine di Pa-

ra-osteo-art·ropa t ie (P. O. A.) . . iA,rendo già in altre 1)1tbb1icaz,io11i c<Xlllunicato le osseryazioni cli11icl1e .e~ radiiografiche, .t rattano, i11 questa, .le alterazioui anatomriche ed istologicl1e dell~ P. O. _\.. . . E s tt1di1aino : 1 ° le pl1 raosteoarl ropatie propri-0111 e1ite dette.; 2° le ossificazioni intrci1n,11.scolari, [ 11 pi~110 J1111scolo, a di~ tanza c1cJlo sch.eletro.. Le P. O . ....L\. si osservano uci paraplegici da les io11·i midollari, n ella frc c1uenw. cle1 48,7 % ; hanno loca1lizzazioui abitua1n1ente lllttltiple ; le loro sedi pr.ef er.i.t e sono ~ .i l CiOndiilo interno del funi.ore 'La diiafisi fen1ora.l c e l a regio11e coxo-femorale 1; son o cioè para-articolasi , paraepifi,~1.lie, paradiafisarie. Esse lua11ca110 clc1 tt1t.t.o a l di sotto d e:l !Tia:iocch1o, K: al clriso1)ra clel l)acino ; appaion.o prec~emente, hanno una C\'olnzione rapida e_ lasoi1a110 abitt1alme11te i 11tegr o lo schelebro articolare. L a s tr11ttura delle neoossidicaZJioni yaria seconclo la sed e ; 1esse 1)resentano un tessuto compatto a li;,·el1lo de l condilo i utcrlno del f.emore e sulla base d'impia.n.to coxalc, un t essuto .spongioso lutlO"O la dia fisi fe1norale. I.a costanza d4 queste 0 sedii si sp~ega forse con .la ricchezza à_n ties~utio fìbros.o, tendini e iliga1ne11t.i della 1~g1one intenna clel gi11occhio e c1ella regione coxo{emora.le. Al condJilo interno del :it~ore, l'osteofita è 0.CX.'Ollato co11tro l'epifisi con un s uperficie ·p iù o i;p.eno l"t<Ya e ra0"2'iu110-e il , ·olwne di una nocciola, di u l:> ' o t:i b • , . 11na ruoce ied a11cl1e di un.a. massa p1u ·vQlumwt.osa. I.e neoformazio111 i)aradiafisarrie, costitui:e ~ t:e~­ s uto osseo spongioso, so110 per lo più ln ~­ Jiuità e-011 la inassa co1npatta accollata al condilo iuterno, 1na tal volta sono sepa.r ate le une dalle al tre . . \ li \·c'1lo d (:]l '.ar1.icolazio11c coxo-femooalc, la u eoprod11zioµe osse-J. asstttne un tipo ben speciale che g.li autori riassun10110 co11 twa. pa~bt : a·nchllosi ce rchiata_ Si ba cioè 1uton10 all'artico1azione un ,·ero écl1aja1tdage osseitx che, 5a1\'0 ~l s t10 p ttnto d'i111pia11to c~x~le, o.ve è composto di tessuto compatto, è rost1truto dt tessuto gioso. _\ssenza, ue11 'i 111tllùllS~ maggic:mm7..a dt.."1 C"'SÌ di ailtcrazioni <lc:llo sch(>lt:tro artioolarc. u I ~agli })ralicali in sctit.·, iu due c1si di P.O.~..•

spon:


,

[..-\.~~o

.XX\'II, FAsc. i 8]

SF.ZIO~~

..

PRATICA

a li v1ello del condilo in.terno, 111ostrano che lra t.I1assa 11ooformata è i11dìpo11dente dallo s~hare­ tro, sal,ro a li'"'·e llo d'una b;11se c1'i111pilam•t o. Sit che s i .tratti di I'.O. :\.. d ell'a11ca o del ginocchio le ossificazioni 11an110 sede s en11)1-ie al di ft1ori

della sìno1'iale.

Le ossifica.z io11i j1L :?..:ta-11i·tiscv l '.1 ri e peri- e iriter.fasc·i colari, si .S\'tiittppa110 lo11tano dallo scheletro, in pieno 1nttscolo o pi t't esattame11te riro piiieno tessuto fibroso ci.utra-n111s.~olarie. Si 1)1--eserutano co11 par.ticolare f11equeJ1z.a a livello clel 1nedio g-111tco, dcl. tensor.e della fascialata, del qua(lr1cipite. I stplogica Hie1'ite le ossificazioni patol.ogriich.e che si osservano nei µmiap1eg·ici, sano oairatte11izzate dall'esistenza di bottoni oss.ei. (o .carti'.lag·i nei) ail:tomiati d'ogni lato da un tessttto fibroso cle1rs o che 11 separa daLle fib11e n1t1soolari. Queste ll1litime sono iat1·ofiche qua11do sia110 lese ù'e cox·n a a11teriori o le 1~ad.ici•. • La ·patog.enesi di queste I' . O. A . è r0s.cttJ1ia.. 1\.ccertata, com'è, l'a\Sse11za <li s 11ppu.raziioni localizza.te o di ieJnatomJ ia livello cùe,11e P. O. A ., gli ..\A. interpretano 1e 11eopro<1t1z.io11i ossee come t111 f€nomeno d'.i orc1i11e 1u..etap1asico, prodotto dall'in-

fluenza ind1retta del'.l 'ec1emia s~tto.cutanieo e .1)rof ondo, e dell'irritabiilità f tUlz.ionale de g·Li elenrent-t nen osi de ll·a colonna s i111patica i11termedio-la1

te:1ale, nei seguenti n1idol1ari sottosta111ti alla 1e-

sioue traumatica, e dall 'i1Tfit1enz.a diretta dei p c.Ri, del peso del corpo e del~a itrazion,e es,e rcitata s ud .tessuti fibrosi ,i11tra e p e1J: ill.1111scolari, sui' Jegam.ienti, stti .t enrlini.

G.

PifÀ)TTI.

FISIOPATOLOGIA.

La funzione della glandola pineale. (GoRDON. E1i.docri.1r.olog}

1

1919, n. 4).

,

L'e1}ifisi Q co1ipo pi11eale è 1111 picoolo or.g amo a forma di cono del <li.a.metro di 5 tnllll. attaccato a m ezzo di un breve pedttncolo alla super:fi·c ie dorsale del terzo ventriicolo. L'a su.a forma, 1€ stie dimensi-0ni il s uo col,oo_-e sono mo.lto varia' bili e 11011 sono 'l)toporzi'O.fiati rol volume de l cer'Tello e del corpo. Nell'11omo esso non p·r esenta aleu11 carattere istologico di organo di senso ed i nl-..ece pare che contenga cellttle secreti,re e forse ancl1e nervose. Pende sostiene ohe l'epifisi sia

.

1

C011'11ess.a ieol dielen·cefolo e col mese11reefa:lo a mezzo di fùbre mielin.11ich1e. Nella '"'ita. extrauterina il corpo pìnea1e presenta il massimo sviluppo nei p1i·mii anni della infanzia; successirv.amente swbisoe unia involuzione fisiologica. Non è ancora beu stabilito qua.ndo si verifichi qt1·e s.to processo iuv~<Ylutivo, che se· rondo Birdl si a vr~bbe al settimo anno di vita e . secondo Cttshiù.g all'epoca della p.u bertà. E secondo qttalcttno non si tratta di t111a vera de•

generazione, ma .soltanto di .una trasformazione istologi-ca e funzionale. K1~able descri.v e le .alterazioni reg'Tess1 ve com e aumento di , conmetti!v·o e f.or11'l!azione di co.ncrezionì, di p .1 acche, di ne \r.r olg·ia e di cisti. Ma.r btirg osserva che i primi segni della degeneroz.tcme, ch·e còmpaiooo dal 4° al 7° anno di vita, sono <X>stituiti dialla presenza di sabbia, formata di carbonato e cli fosfato di calcio; sttccessivamerute si ha la infiltrazione del tessuto cona:iet-

tivo

ia

spese degli elementi g1andulari. La so-

,~rapposizione,

la fusi.one <lelle ·c oncr·c zioni calcru:ee può oosumere \-:a1i~ for::n1e e di1nensio111, fi:n,o acl in,raq..ere 1111 terzo dell'organo. Data la s1tttazione del la glandttla pi11ea:l e, l1a s ua e s tir1)azioa.:»e, presenta ~g·1:a vi difficoltà sopra ttttto ·i n ra1)porto a lla possibiliità dì ledere co11~ te m1)01.·.anea1n:e nte il cer,·elJo ed i . seni venosi. D 'ailtra p ai-te c apita pttre cl1e nou t11tto J ',o rgarno sia as1) ortato e che la paitie residuata si infiammi dando lt1og-a ad una Ìp'e r:atti\ìità funzional e, eh-e r e11dc p11aticamente .nulli gli eventttali fenomeni d] dife tto. '.futl-ie qttcste di:fiìcoltà tecniche rendo110 la s perimentazione dell 'e·p ifìsi <li.fiì.c ile qttaJllto incerta . Sartes-chi tnovò che [a dis trttzione deJ... Ja gJ.andula pinea1e inei caig-nQliini e n€'1le oav1e detern1iua attmento del peso del oorpo, iaooelera111enrt:Jo dcl.lo ~s,·il up po tses.s.-.alie, j1ngrossamento d~i tes ticoli; "ie altre gla11dule a secrezione int erin a n1on ptiesentavano alcuna alterazione. A111a· 1og·hi risultati otten.ue Foà i·n una p.r ima serie c1i stt1di , ma stt<:cess.iv.am1ente con altri esperimenti co.nstatò che al1a_pìinealectomia ,n on segue .alcttua alterazione dello sviluppo corporeo. An· ,c he Horrax trovò che l'asportazione dei11'epiltitS1 provoca precocità <li·e llo· sviluppo siessual 1 ~ oon e:1.ui'.t11ento di peso e ' rol11me dei t esticoli. I risultati ft\.l~no difterenti a secondo cehe g~li espeiin1e1iti erano ·p raticati s11 artrimali di tenera età ·e su a11ima1i g·ià sviluppati. J: n questi la pinealiectomia ll.lon iprovocava apprezzabili modificazioni. Boese ed Exner P.r aticar011·0 la distruzione dell 'er)ifisi ca11 il tennoca11terio iit1 95 ro.nigli, ma 11,ou co11stata1·on:0 mai :1nodidìicaz.ioni dello sviluppo clegli .a nimali operati. Biedl otten11e gli stessi rist1ltati. Dancly con ·Ull 1111.0\10 p ·r ocedimento che assiet1-1ia,·a la compJ.eta clistruzione della glaru· dt1la senza notevole azione traumatizzanibe sulle lJar.ti vicin e, ottenne risultati éhe facevano 1itenere che la sopp11essione dell 'epifìsi non ha ta.l· cuna in:ff.u~nza sull 'org·aniismo. Anche Fe·ngei· e ~Ll.dler nega.ro111 0 in modo iassoltito che il cor1po pineale a''ìesse fuMione eudocri1la . · No11 più con·c lusivi sono stati i ris11ltati degli esperilncuti ·i11tesi ad accertare l'azione sull '01"gaui~1uo degli estr~ tti di C011)Q pineale. D.e Cyon, 1

1

1

1

1

Ho'''ell, Boese, Ex:ner, Darua, tBarkeJey, Feug·er e .Ct1sl1ing· ·c onstatarono che la .iniezione en-


lL

<lo,:enosa cli estrà.t ti a cquosi 11011 modifica la pressione e<l il ritmo circolatorio. Iordan ed Eyster ottennero 1ie,·e abbassamen.t o della tenzione ,-asa1e dovuta a dilat<lzione delle arterie i11testinali, nonchè poli.uria e g1icos11ria l eggere e transito• iie. Ris11ltati analoghi ebbero Horrax, Dixon, Ilallib11ton, Olt ie Scott. Dai1a e Berke:1ey osser,·arono che le iniezioni intraperitoneali di estratti i)ineali provocano aumenti delle cl.in1ensioni e del peso del corpo nel.l e cavie , nei conigli e nei gattini; in c111es ti 11iltimi avrebbero anche ~otato un pitì ~apiclo s ,·il.11ppo clel1a intelligenza. :VIc Corcl ha tro\·ato c he la sommini. t1razione co11tin·u a di estiraitto pi11eale produce a1ei gio\rai11i <Lnin1a1i alt erazioni simili a quelle che p er lo passato erano attriibtt.ite a deficienza clel.l'organo .stesso e quindi contra5terebbero COtn J.a c redenza che la secrezione pineale trattiene il tropp·o r.api1d o s·vi1u ppo omatico, sessuale e mentale nella infanzia. Egli osservò anche che la. s01nmi·ni.strazione per via oraile_ di epifisi fTesca .p rodttce 11n ai11nento d~l grasso, ma 11011 .s i a.ve·v~a ·nl<'li tendenza al g·iganti s mo. L'azione degli es.t ratti e dell'organo fres~o .ap1)arvero me no .sensiib i1i a mis ura che l'età <1egli animali adoperati era mag-giore. Gli stessi a11tori ,c;p.erimentarono l'azion e {li estra:tti di epi1isi iu ragazzi <1eficienti. Constatarono nella magg ioranza dei casi ttin miglioramento delle condizioni mentali, in.a u1on !Si ritennero autorizzati nel afte.rm-are c11·c e sis tono (lifetti di sv1luppo me11t a·l e i quali possano attr:ib.ttirsi ad apinealismo. 1

1

IA:t feuamenol·o gia c1imrica dei ca i cli l1eoplosia. del corpo pine.a.J.e finora s ttt(liati 11on è tale (la dare 11n contribttto a-isolu ti \TO alla q uistione c.1e1la fu.n zione <li qttesto orgamo. Socondo Bailey e Jellif:Ie i tu1nori clell 'epifisi possono dare d't1e g.rttppi di sintomi, 11evrologi~i ·e 1netaibolici . Tanto gli ttni clle g li altri si ntomi so110 determinati c1'11la compressione, cl:allo spostamento o c1alla tli f;trt1zione c1e1lc 1pa.rti \.-i ci ne <1el1'encefalo. I dist11rbi s tessi si \ 1erjfica110 qualtt·n qu·e, sia l'età del paziente, ma qlf-ando il neopla . ma si sviluppa l>Tima <l ella ·p ubertà i fatti metabolic i sono più a ccent11ati l)robabilme11te i i1 rapporto a dis t11rbi (l<.:lla f ttnzionc e nclocirinea c.1 c11 'epifisj, funzi one cl1c nell'età adttlta pare soppres a. I s i11tomi n1ctaboùici delle .1veoplasie clell'or:ga11-0 pit1€'ale .. ono l'adiposità, le l11oclificazioni .sessttali, la cachessia. !"'adiposità ~ inclipendente clalla nat11ra. clel tu111ore, tll.c~ ri€"Scc (}i:fiicile stabilire se ~ia dO'\'ttta a tllsturbo de11a ft111zione pineale o cli q11ella ipo11saria, che può essere dist11rb.c'lta per press1one ùo\·11L~ a11 'i<lrocefalo <lel terzo , ·e11tticolo. C11s J1ing rit!ene c he 1 'adiposità riscontrata negli incl1 viclui alletti <la 11e op1a.sma. pineale \ dovuta a<l ipopittlitnric;1no, :.\Iarb1trg l'attribui cc ad iper1

1

1

p 1neali~mo .

[- ~:-\o

PUt,ICLl~lCO

XXVII, FASC. 18)

La sinéLrome sessuale che accompagna. i t11mori pineali è costituita: 1° ·s,·iluppo sessttale p recoce con ing·rossamento cl egli orgaci sesst1ali, precocità :ne11'l comparsa ed abbondanza di peli fH. pube come nelle altre parti del corpo, modi.ficazione clel tono della· voce; 2° Precoce S'\rilttppo mentarle con .miattu-ità del pensiero e facilità di favella; 3{> Rapido sviluppo corporeo generale, per modo che un bambino di 5-6 anni può assn.mere l'aspetto di t1n g1o,-a.netto di 12 .ainfil. La i111.terpretazione patogenetica di questa sinclrome è iancora controversa. Alc uni l 'attrib11iscono senz'altro ad iperpi·nealis mo, altro a fatti irritativi . delle eiroos.ta11t~ ·p arti del teS&t1.to ner,.<h5o, altri inlfi111e a dis1)!:tuitaris1110. La cachessia in rapporto iai t1lltnori del l 'epifi.si è stata attribuita. a disfiunsione dell 'organ-0, al1'idrocefalo o llo astesso t11more. l\Iarow-g pensa che è (lo\ruta ad apia:iealismo. :\le Co1·d la consi clera un fenomeno ·seco11dario. Pelilizzi, Sch t1lle1·, Fr.ank1-Hoch '"art ecl altri d·e scrisseJ:o una sindro111e {1.i pendente da t'111no.re pi1neale cui clettero il 1101ne di 111acrogenitosomia

precoce. Mc Cord asserisce che tale , indrome sia <lo'\·11ta a d iperpinealis mo, 1a·m1mettendo che il ttlmore a umenti la nunzio.ne et1docri:iia clell 'epifi.si per l'accresci,u to svilttppo di cellule glandtulari costit11enti •l a compagine .stessa c.lel neon.lasma. ,.l'imme ritiene che la di·strttzlone delrla 0o·landula pineale possa determina.r e ttna distx-0:fia. mttscola re progressiva. _i\nal:izzando i casi di disorùi.11i pineali iraccolti ·n ella le tteratura da Bailey e Ielliile tro,ra che i11 molti s i trovano i segni delL.'l. ùistrofia n1u.scola.re: .ipotonia degli arti, gr.amde clebolezza del1e estremi·t à inferiore, dist11rbi del1'an·d atura, conbratture e facile esau ribi:Jità . &huller trovò, media11te esami radiologici, che le concrezioni oalcar.ee nell'epifisi a11mentano con l'età e .n.o n eSi.st.ono nella i11Ifanzia, e qtta:ndo in questo perioclo della vi·t a .si t1~ova110 tali depositi si ha la si·n drome di ipopi11~alismo. 1\dunq11e •l a speriment~zione e l·a clin~ca uon hanno ancnra dato ris11lU:tti co11corda11tri. che d1most1i110 che il corpo pin·e ale abbia, almeno i·n t11tti ii periodi della vita, ttllc.'l. funzione endocri11a e tanto men·o che accertino la natttra di questa. Generalmente è stato accertato olo che 1'org.a110 pineale nel•l a vi.ta. extra-interina. hia il stto Int~ggior : \.iluppo nei primi anni. _\lc11ni sostengo110 che 1'epitisi .:in questo periodo secerne delle sostauzt; che inibi scono 1o s1~iluppo del corpo, nouchè: qt1ello mentale e c;e.ssttale. QuesL'l ipotesi è basata, come si è visto, s ul fatto che i ragazzi affetti <la u~­ pl~sma pineale, il quale (listr11gge l'orga110 e 11e anuulla q11indi la funzionè, presentano 11n precoce svi1lt1ppo fisico e menlc'lle. )la a.1t~i sostengono clic q1te"ti fatti s..~rebbcro cl0,·11ti 11011 {\Cl il:>i:> •


••

ENRICO GMUR & ·.Ed. Mi.1a:n..o -

Piazza1e Caja.zzo, 3 3 I

I

I

ateria e " e1 a,, per a 10 og1a e ettroterapia , .

Impianti radi alogici per Diagnostica: .

*

RADIOSCOPIA ~~ ~~ ~~ ~~ ~~ RADIOGRAFIA ista.n tanea ed a posa, d'intensità 'rariabile •

Impianti radio.l ogici per . Terapia profonda. 1\pparecchi universali per I

g<tlva11ica, faradica, massaggio vibratorio, endoscopia, caustica, operazioni chirurgiche, ecc. '@J •

Apparecchi per Diatermia. Apparecchi per raggi ultravioletti.

Apparecchi per Terapia finsen. Apparecchi per alta frequenza, Apparecchi per correnti statiche. Accessori qualsiasi per elettromedicina. Tubi Rontgen a gas. Tubi Coolidge. . .

~

Schermi fluoresteòti. Stbermi di rinforzo. I

Sali di Radio, Mesotorio. · .

lntensivo=~eform.

AppueCcblo n.dioleglao ultrapo•nte per Terapia profonda e profondt!Btma. Tenel<me d"eserctzio garantita 200.000 volte • •

Doccie ad aria calda, Bqni di- luce, Bag~i elettrolitici ii1tic1·j e 1Ja1·ziali. Sostanz• Radioattive p c.1· cl11·t' j i1to1·ne <~ cl cste1~nf"\ . Telefoni tascablll a.d llSO cl(\ i difc ttosi l1cll' ttdi.to. t> e1· l~t uitid(,( al1clizione . 1

.

Prospetti e preventivi gratis a richiesta •

-


.

OFO'R O PROIA' GIURLEO

(Estratto idroglicerico di vegetali)

- Produce il latte se la madre n'è priva . . - Lo aumenta e migliora se scarso o cattivo - Lo richiama se la madre lo perde .. . 50 .ANNI DI SUCCESSI - 17 PREMlf · 1 DIPLOMA D'ONORE·- ESPORTAZIONE MONDIALE

! ! GUARDARSI DALLE IMITAZIONI E FALSIFICAZIONI ! !·

'

...

• .....

. .

-.L.

••

• -.'

·.~

-:~---~

• • ;:

..

-:. ··~

..

-

- .......

.....

::·· ~ ··':~-:.'

••

••

-. .

.,

....

~

••••

" -~

-

• •

-.1. _

-

-

.··_.·

-~--

•••

-

.

.

OLEOFOSFIN A IZZO .EMULSI 0NE F0SF0R1l·T 1\ .

.

.. .

p1·epa1·ata secondo la formula del P1..-o f. .Kassowitz~ che ne ha auto1·izzato la vendita sotto il suo nome •

r •

·"'

.

.

ADOTTATA NEI PRINCIPALI OSPEDALI ED AMBULATORI -D'ITALIA .

.

'

:

Centò grammi di emulsione arorpatica contengono I ~entigrarrimo. di ·fosforo puro •

. .

IN

VENDITA

NELLE PRINCIPALI

Pre~zo

L. 6

. FARMACIE

la hott.iglia compreso il bollo

D·EPOSITO PRINCIPALE . Farmacia loternazionale A. MENARINI .

NAPOLI .. Via Oalabritto, 4 - NAPOLI

'

.

Dietro richiesta si spediscono ai Signori Medici ·campioni e

letteratur~

Compresse di FERMENTI LATTICI -~~~~~~~~~*~~~~~~~~~~.~~~~~~"""""~~~~~~~~~~~~~~~~~~"""""~~~~~~~~~V~

.

'' YO '

VITT ADI N.I HURT . '' Preparazione italiana, scrupolosamente . accurata •

..

ESERCITA UN'AZIONE REGOLATRICE A NTIPUTREFATTIVA E DISINFETTANTE NEI PROCESSI DIGESTIVI

TROVASI PRESSO TUTTE LE PRINClPA~I FARMACIE DEL REGNO e presso la DITTA Dott. ANOELO VITTADINI ===:::== l\«ILA.NO • V':lEL .Ba.ra.ooa..,

ee •

Te1e-R.oxio 6 4 a 8 6


.

---

·---·----

- - - - ---

\

[ ~\N~O

XX\tll, FAsc. x8]

SEZI02'E

515

.PRAl'IC'A

sia s tata rile,rata.. Si tratta di un acces.SQ c he colpi,·a ·J.ia pazie nte in piena "·.eglia : .s'iniziava c.os tallJtemente con ttno sbadiglio, segui,~ano qttaittro o cinque a tti di d eg.!,.u tizione, cui t en evan die tro im~edia.tameu te cl1i us,u ra. d egli occhi e <lelJia booca e movim-enti di mas.ti.cazione. Il tutto, s enza perdita di croscienz·a , della dttr.ata di pochi secondi : 1na .11a. el1it1st11n deg·li o c.chi e ii feoome111i dì eccitamento dei n1us.coli periorali potevaino durare a lungo . L 'O. interpreta i! fenomeno c-01.ll:lie effetto .d i iUtl eccitamento propa·g antesi dal ba$SO a ll'alto, a ttra'\·erso i bulb,o -p1o ntini. Su questo feuo1n1en o ricihifa ina 1'attenzione oltre oehe per altre r agiani, principalmente perchè esso P ·UÒ .servirci ,a int erp.r etarre il .n1eccanis mo del .son:n o app.arente, dei fatti si d.eve a:-iteneTe cihe tale co.ncezione abbia o m egJio della \ '1eglia ad occhi c·h itts.i, c h e nella 1)abisog·n o di essere ancora suifragruta .da fatti pj.ù zi ~tìt€, come i.11 altri ca.sì descti.tti, sì a lternava.110 con i 1)eriodi di .s0;11ino ve1·0. lL'O . i-itiene che 1'.e cd1'. -oositivi. citélJmento convulsiv<> partente dal bulbo s i p'!'o pagass.e fino ai ·n uclei d·ei d11.ie oculomo:torì com1t1ni e ai g·rup p·~ cel1t11arJ:i dest1tllati all:a inner\~.a­ zionie delle due palpeb1~e stip1erio.ri, mei quali però, a. cat1sa della loro iailterazinne , non ri ttsci-\"a àooademia dei Fisioeritici di Siena. .a 1)1·od:urire €1fetti. conv.u ls i vi ; 111e !3g·gra \"'a in-v"ece la cond·i zion1e paralitica, onde la rehiust1ra com_L\d1111ab;r,a de l 30 g.e1:i:11aio 19~0 . pleta .d elle 1)alpebre, C·h e conteriva alla 1)1aziente Presidell.1za : J.):rof. B .\RDUZZI. l 'aispe1.i o di per.son'a a &doJ.·1nentata , n1e11tre ella era in 1·ealtà in :a1tte ntioa vieglia. Sull'Encefalite letargica (con particolare riguardo Ai . f enom eilli del te rzo g·ruppo 1'0. ascriv1e la ai sintomi · cerebellari e al supposto centro ipnico ). catalessia p11esentata in lfonna tipica dalla p:azie11O. FRAGNITO. - L 'O. premette che :non i:nte11cle te. R·iltieue, in q u eSito caso, la ieata1lessda dà. ori<>cc11paTsi della q11esti0ine eziologica : si limita g·ine ce1·.ebellare, .n on solo per iav.e.r p.otuto esc]11solo ad esprimere Je proprie a.-i serve ,r.er.so la rtender·e che s i tra ttas.s.e di c a:taléssia isterica o diell-a <len za a c.onsiderare l'·e·11cefalite letargie.a come catato,nia. tClei 1J1.alati di mierute (1111ess11n s eg'no d1 una localizz:azione pa rticolare della itrleziou.te im- · isteri•s mo e J1essun dis1:11·ribo mentaile ftt rilevato ii1tenza1e: :tesi ohe dev·e essere an.co1·a dimostrata. 111ella ~nferm.a) ; 111a a 11che per.chè alla catal essia L'O . \.·110 1 soltanto rkhiam.a re l'attenzione su ~i associavano a1bri f.enomeni cerebe.llari, quali -qualche s intomo c11e 1110 ,n appare a11cora ril~vato l '.a·ndatLu·a titu·b ante , l'a d iado.cocinesia, 1'i p:ern1ee t entare u 00 i n,terpretazione fis iopatologica d~ tria , l'asinergia e il .tr.ernore 111e i movime1t1ti iu qualch e ·a ltro. . t erizionali. Il f.atto ch e, 11el ca.so O..n discussione , Le osservazioni che 1'0. rife1isce, ri1guarda..110 Je m,aggiori Lesio.11i el.1c'1J11o .sic uram•enite l ocalizprinci.p1a lmente .1 tna giovi1netta UJndicenne, .n el1a za.te 11elra c.alotta peù.uncolo-ponti.1ia <'·Oll preva·quale la malt!'.ttia ebbe un id.e.corso benig,n-0; oon l1enza a sinistra , 1u1en1br.e i fe.11omeni della piccola .si1ttomi - generali Jiev,i , si da ·esser e g·t1arita 1:11 ais·i ne-rg.ia era110 priev:alenti a destra, in d.\1ee 1'0. a11a veuti.n a .d i g ior.11i . ..f 1e nOùI1en1 preseTit0itl daUa a ritenere <:he i fenomeni c.e11ebe11ari, iiu questo :pazien.t.e, oltre .i.1 so111110 . c.ar.atteri.stieo , s1 . a:iducaso, anz1 che a1d tlJ11a lesion e a .ella corteccia del couo a tre cra t eg-orie, e tutti attine nti a lla m1a ticer·vell.etto, si1ano dov uti a lesione del nucleo lità (1e . ~ensi:b-il1tà eraoo i·nteg"'re) : r 0 fenome ni 1·osso, ptlluto d'ru:rivo del p.edu;nco.1o c·e1;ebella'le ' rdi deficit n10itori-0 ; 2° ~ei101neni di eccitam·ento s up,e rioire e punto di partenza del fiaiscio di l\1ona motorio; 3° fenomeni c.eriebel1a1r i. lco'". 1_~mmette che i'll .altrù e.asi i si11 ton1i cerei\.ccennat·i b•r eve1ne nte i f.e:nom.e.ni del primo bellari 1);0's sa11-0 essere dovuti a l.e sio11e di <:en1tTi .gr11pp 0 (ptosi 1e parali1si clell'acoo1nodazi0i11e bio di vie d eco.1·re1,.lti in altiie 1reg1i~oni, a11a, c1ata )a laterali; a nisocoria e torpo1re .del ·r iflesso lt.11nio10l)l~eV'a1ente localiz2:1azione m ese.n cefa'1ica della renso; -lieve i1t1s11rfficienza ·clel 1·etto ester.no di sinioefalirbe llteta.r·g·ioa, :r itri.emie e h.e J'interess.am·e nto st ra e lie\.~e p1a resì .cl el f:acci1ale {lello s t esso la·t o ; delle , ·ie ·oe.rooellari deoorre nti .ed i·n terr o1n1)ea1-~vi.dente :acçe111tuazion•e del riflesso i-ott1leo di detjsi .i,u qL1es t a regione (nucleo 1·os.so) -c11eibba esst1":a ), p.assa.111d.o iai fenQme11i di ecc:i:tamenito mosere la causa più fre1c1u.e.11te clel tu1·bam e11to del.torio. 1'0. ·CLescri\1e u11a .s.p e~ial e ttorma dì· con· 1'attiYità c.erel)el1are. vi1lsio1-ie biu1ib·o-11onti-11:a , ·Ch e 11011 semb·r a finora

ma ad ip.erpinealismo ammettendo c-he il tt1.m ote esalti 1a funzionalità dell'organo. De Cyon, senza. portare elem~nti - prdbati-vi, peus·a iche ·l 'epmsi .h a solamente 11n.a fU11zionie meccanica consistente n~l r.egolare l'.affius,so ed il deflusso d.el liquid'O. ~efalo-i-achidiano dal terzo ventricolo. Dana ·e Berkeley .aivanzano ·La ipotesi -che il ·oorpo p.Lneale forni.sca un fermelllto o lllln agente catalitiico che faciliti il ricambio materiiale del 1oervello. C·us. hi.11g lo considera come una glan·d'Ula en d!Ocri;n.a in i!lltima conn:essione con ialtri organi a ·s ocre, z.iotJJe inte rna e avente tt11'azione aitagonista a quellia dell'ipcxf:isi,. Pende , Costantini, U1"echi.a, Galascerk.u e Porl< ammettooo anch'essi che l'organo pineale e. sec1-iezi-0ne dinteJ.1n.a . Ma allo stato

ACCADEIIE, SOCIHTl MEDICHE, CONGRESSI

1

1

1

1

1


'" 16

1>assa11do a. t ratt ane del s11pposto centro ipnico, elle si tc11ta di nimette.r e it1 onore a proposito (lel1.a cuce.fa.lite let.argic...'l, localizza11dolo nella calotta mes.encefalica, 1'0. fa rilevare che noJ1 vi è bisogno di in\·oc.are la l esione dii. t1n ceo.tro (il quale itn ogni caso dovrebbe chiamarsi ce ntro della "".,'C!:;lia) per spi·egaire 1a .sonnO!lenza che si osse1\·a i1eg:li e ncefatitic i. ~,eJJ.a calotta 1nesenCl:fa li ca si trovano -raccolti organi im p.oritarutis. .:;1mi l)Cr lo stato cli veglia., quali sono i nuclei dci 11 ervi -111ot-0ri cl.cl g lobo oct1lar.e, 1e ,-i~ c h·e associai110 questi nttclci tra loro e .ai n11clei cefalog·iri bttlbo-spinali, l e vie cell;tripete che ecc1tano detti n·ttc1ei motori. Data ttna lesione tli .c111esto sistema, associata a d altre condizio1ù ch e favoriscono l'incl i11a1.-ion e al s onno (la febl)1·e, lo s to.to t oss1-incfcttiv,o , la posizione comoda a letto) possiamo ben com1)rendere la s0tnuolellZ<.1. che si osseJ.v.a 'lllelle mes enceta.liti, senza do\.er relùa1uare i11 cau~a la lesione di u:n centro circoscritto, la etti a:mmi~sioue contrasta con il cat attere di Ie110111eno genere.al.e. 1

Sul trattamento delle affezioni ret1matiche a mezzo clelle iniezioni sottoct1tanee di acido salicilico. _.\.. l ' 1HRI. - · L'O. riferisce di a\.·er spe-rimeu-

tato, ·s econdo quanto ha di recente consjg11ato il Sc-jottrnct, le iiniemoni sottorotanee di t1n milln.gra1nn10 di acido saJ.kilico i 11 t1na ,~e11tina di casi e.li .affezioni re11mactiche. _ I11 cli\ ers1 casi <li sciatritCa 1 e di .1on1baggiine h.a otten t1to otti1ni risttltat1 : lo stesso dicasi per var1e· forme <1i r ettntatis m o a rti.colare. In dt1<: C'a&i cli q u est'ultima. affezione .il mietodo 11'0U h a dato a1c1111 risttltato: è da notarsi però che si è tli111ostratc1. ii1etticace anche la cu1·a classica a 111.ezzo cli dosi ele,·atc cli salicilato di soùio . I~ 'O. consiglia cli riQorrere co11 fic1ttcia a qttesto uuo·v·o metodo t erape11tico, ch e non prescuta. a lc1111 i11con\·eniente per il malato, tran ne ch e 1111 1ugacc brttciore nel l)lt.11to dell 'in1ezione. 1

Sul valore pratico della reazione del Wassermann.

F. Stl\IOKEr,r.r. - L'O. dopo aver messo in evitlenza i criteri crro11ei ch e ::;i sono fGrmabi, s pe~ i.11111e.nte uel p11blico, st1l \·alore pratico della 1~.\\T.,

[-i\.NNO XX\'"II, FASC. 18]

IL POLICLINICO

,)

co11clu(lc: i 0 ~elle 11lceri con caratteri specifici dubbi la R. \\ . l1a 1111 ,-alorc assai limitato p ercbè dà ri~t1ltati .atte11dil)i1i solo dopo il 40° gior no dello i11izio cle11e tt~ceri sospette ; 2° ~ el pL·rioLlo, così tl ctto seconclario, la R.:\,.. 11a uote,·ol~ ,·alore pratico, ma se negativa. ,-a <ripetuta 1)i1ì \'Olte, se po~iti\"a 1100 autorizza .. l c011clu<lcre che lt 11a clat.c'l mnnif es~1.7.ione morbo rt di1)ende escl11siYame11tc d~lla sifilide : è da te11ersi pi-è: e-ute ~1 1e i11 nlc nne na11ife~tazioni siti-

litiche oculari, per es. nell'irite, Ja R.W. può esse.re u~ga;ti \ra. 3° );el p·e rioclo, così detto terziario e nella cosi detta parasiti lide, 1.a R. W . ha u.n valore a ·sai 1i111itato, deve essere ripet1tta "·arie ,~oltc ed eseguita non solo con il s a.ng11e 1na anche ron il Jiqtùdo eefalo-rachidioo:io; 4° Nella sifilide ereditaria 11a t11no scarso '\'alore pratico, .p erchè lattanti Jj,<tti da genitori 1ueti_ci e cl1e non ha nno mq.11if.cstaz1011Ji possono rea- · g i re a1ega,t ivan1ente l1ei l)rimi 1nesi di Vlita. pur presentan1t1o ii11 seg·t1ito caratteristi~l1e lesioni s11t1itiche; 5° K el baliatico 1nercena.rio la R . \\T. de'\·e esseiie eseguita , ·a.rie volte avendo la certezza assoluta c11e la clol111a. u011 a·bblia fatto alctlllm c11ra da k:lì111eJ10 1111 mese ; 6° Nella a ssicttrazione s ttlla ,·ita la R . \~. 11-0n p11ò <1at~e ia.fiiclamento s·e .11011 Tipetuta ed esegu.it a anche col liquido cefalo- i-a·chidiia110 e con 1a certezza cl1e l 'nssict1ra11t1o 11011 s ia statto sottoposto a ct1re inte1'711 e; 7° K ella e ,·entttale ricl1iesta del certificat o i)reconiug.ale la R . \\; . ha :ttn , ·ruore 'pratico qu.asi 11ullo pe:rcl1è co11 faci lità pttò essere tratta dll ii1garui:i-0 la b11.o n,a fc<le clel m edico da coloro ch e ne h.a.nno interesse ; 8° Nella .Cttra sr>ecitica la 1R. \\1 • da S0'1a llOll li.a valore se 11on ~seguita varie ,-oJ.te sia col sangue cùe còn il liqttido cefa.lo-rachidiiano; t· poi erroneo st abilire da1la i11teusità della rtazione la s trategia t e rape11tica. 1

S11lla presenza di agglutinine per il gruppo tifo-paratifi nelle singole frazioni proteiche di alcuni sieri specifici.

G,. CAPO~E. - X ei sieri e.l i ttomo e di cou1glio le .aggluti111iue sono legate <:sclusivamente alla Ira?.ioue proteica clcl stero 1)rccipiitabile con la semi sat11razione c011 (NH 4 ) 2 SO 4 nei primi staelii della reazione im.mr411itaria, mentre negli stadii s t1ccessivi, e1e,·andosi il titolo agglutinante, esse accompàgna110 .a11ch e la frazione non precipitabile dal sale .

Sttlla inibizion.e dell'emolisi da saponina da parte dei sieri positivi alla reazione di Wassermann.

e;.

Il siero dei sifilitici esercita nzione amtiemolitica ,-erso la sapo11i na . Rimangono co11fer1nat c le ~icerche dcl Pig-liuri, dello Scl1t1llz, <.lc1 Dori- e<l 1\ller s che gj~t <li1nost:raro110 esi ~t~re ucl ~iero dei s1fi.1it1iC.'i ltn tas~o di col steri 11 ~ ~nperiore c lic Jlci ..,ieri nor1nnli. C.\PONE. -

B.


(fu~NO

XX.VII ,

FASC.

r8J

SEZI O:-\E

di quelli l1egativi . Le rioerche racliologiche non Llàuno risultato pos.i.t ivo n1el 50 %, e ad ogni modo molto meno che le pro:\Te alla tuberoolina; non hanno \'alore se 11on 1n senso ne<Jaitivo · men.t re i reperti positi\'i si hanno gener.alm1;11t~ molto t:n1po dopo c11e la sintomatologia ie 1'esame fi sico llll.11110 cl1ia11-.i,t a la situazione. I~'esa.n1e clello spt1to è positi\ 0 soJ.o una volta st1 dieci · il risulta.to negativo di esso 1dà calle volte al me~ d.'ico ·una falsa sict1rezza, che ,~a assolutnn1e11te

IPPUNTI DI IEDICIRl PRATICl. CASISTICA Riflessi scapolotoracici e tubercolosi apicale.

Per ottenere i rifless1 scapolotoracici è n ecessario percuotere il musco1o sottospinoso e deltoide. Si po.ne ri.l malato st1pi110 co11 le braccia S•)Spese in risolt1zionc 1nus·co1•a re qu~a.si completa. Si percu ote il soittos.pi11oso .a li vello clelle sll'e inserzioni sull'omoplatn, ossia al li\·el~o del terzo medio del suo bordo i·nterno a t1110 o tl t1e centimetri al margine spinale dell'•osso. Il grande i}ettor<tle si perc11otc 11el fascio medio a qttalcl1e ce111ti111ctro del sue n1argin·e interno a livello della superficie ca-rtila•g-Lnea o ossea sulla quale è in1piantata. ll deltoi cl e cle·ve essere percorso al liviello della s ua parte n1edia f onnat a clalle :fibre 11111<>co:ari iin m ezzo aille c1t1ali si tro\·ano i fasci te. ndi n.ei. Il riflesso pttò ,·arinrc per r~pidità e ,·i·vacità, per ampiezza e clurat.a. Il riflesso scapolotoracico appartie11e a1 rifl·essi ~ndiQ.ei, ossia ai rri.flessi indiretti otteut11bi ·mcdia:n1.e 1,1 eccitazione dei t e11òi1ù . .No11 bisogna qt1i11di con.fonderlo con il riflesso idio-1nt1scoliare la ' cui ipereccitabilità si ric:;contra p11re ~1e1la tubercolosi pt1lmo.11are, nel c.ancro, in ailcUJrue affezio11i g1astro ..entericl1e, 11clla dissen1/=riia ru11cl)ica, 11c:1le lesioni re11ali, neg11 $tati tifosi. A. Colli11 e E. Zola (Gazette des 1-Iopitaux, Iç•19, n . 20) ha11no studiato 11è 1nocli ficazioni del riflesso s.c-apolotoracico J1ella tubercolosi apicale <.011trollando i risultati con 1'esan1e acustico e p1essimetrico e co11 la racli<>scopia. Hanno constatato che 11Je1la rtubercolosi api.cale il riflesso scapolotoracico è esagerato . neil ]Ja;to iailetto in confro11to di· q111e~lo ~a110. Qt1-esto segno è costante nella mag·gior par.te dei casi nel periodo iniziale, è t alora ttn ~i11to1no pr·~cu.rsore. Si trova pure <li regola tra il prin10 ed il secondo periodo. Non s i trova più i1el periodo r:a\1itario . Non esiste nelle a:ffezio11i l)t1lmona1i a.ictùte 11on tt.1bt:.rcolari e J1el11e affezioni tubercolari de:11ie~ g lanc.ìole tracheo-bronchiali. dr. Criteri per la diagnosi cli tubercolosi.

Da u 110 studio. di 400 casi cli t11bercoJosi fatto co.11 il conco1·so di 12 speciia li:ti, R. L. Ochsner (rif. iu .4. nier. re'View o/ tit.berc·u,losis, lo marzo 1919) ·viene aille seg11c11ti C'onc1t1sio11i : L'esame fisico l' sc-n1pr<:> quel lo che fornisce i migliori e:ementi per la di.ag11osi, occorr.c perciò co·1s1.r .rargli il tn aggior ten1po (11u'ora 1'esame del torace) ; v.icue p-0i lo studio anamnestico, che ·v a fatto pure 11101to acc11ratameu:te. I"e :reazioni a11a tttl)crcolina si hanno solo nei 2./3 d ei casi positi·,•i 1ne11tre si tro\·ano nel 96 9~

per

PHATICA

1

fil.

Influenza e tubercolosi. J.l dott. Annibale Corvette, direttor~ cli un saurutori10 e medico di un ospeda.le ili Lima pt1b1):ica s1~lla R evista de Hìgien,e (n. 174, 1'919) i r1stt:1tat1 delle sue oss·crvci..zio11i s 11 questo auigo1ne nto. I~gli espone molti casi in etti I 'influenza passò senza modificare il corso della tubercolosi. I)'altra parte cita a ltl'i casi in cui la tubercolosi - priJna evidenteme11te Ja.teni"'e - f:ece la sua app.a rizione clinica, c-0r1 ·v,arie modaliJtà, 1d opo un a ttacco 1i influenza. EgLi fa notare il fatto co11statato in t1n reparto dell'ospedale da lui dip.e ndente, nel quale erano 52 à.nfermi t11bercol(•Si (1i tn.tti le fonne, la maggior parte gravi. In qttesto ser\""izio non ii.a osservato neppure t1n c.aso cli influenza d11ra111:e tt1tto il te·m po dicll 'epidemia; e le cifre di 1norta•liità sono state 1e const11elf:·e . E non si elica che non vi. iu possibi·l ità di conta.o-io e di contao gio diret to, perchè nel . reparto furono ricoverati infermi <l.:ffetti da ~uflt1en21a e cl1e non fu possibile tr:isf 1~1ir.è dn altre sale per lnan~anza di letti. Sicchè, la legge che f,a del.l'influenza una m alattia cl1e con tutta prefeire11za raittacca le persone aftette dia tuberco:osi polmonare, e che la ri·· tiiene co.n1e uno dei fattori più efficaci per agg1·a-;rare tiue:;ta 11ialattia, accelerando11e il decorso e poo-tandola a una fine premat1u·a, resta , ..,1lnerata. dai fatti osser·vabi clall '_<\.

."l..' ... ....:. •! •

1~011clame11ta:Jnlent~

alh.~

s tess.e co11clusio1li è g i111rto T. J. l\!Iurpl1ys in 11110 .studio più completo pubblicato in Tl1e Boslol! ·1n edical a nd s urP-ical ..... jourriril (28 agosto 1919). I-1' . .\.. prende il Stto punto di partenza dalle faiatistiche delle atttopsi:e in gc11erc, le qu~li dinl!()sttano la enor111c fi1eq11enz1 di focolai tubercolari : da quella (li N' aege li c11e 11e trova va nel 99 % rlegli indivi(lt1i (li 30 anni, a qt1ella dì Reinl1iardt, che iii ltt12 serie di 360 at1tops1e tro' ava nel 96 % tttl)ercolosi. Dati questi fatti s i potrebbe facilmente (lefinire la t11berco1osi pOSitiutlttenzale come la riatti\~az10ine ili ttn \.-ecchio .' focol1aio tuberco1.are, 1·n s egu1ito a 1111 attacco p11t o meno grav-e di iufltt<:nza. l\'.La esist-e e:ffetti,ra1ne11te qt1esto rapporto tra


IL

POLICLI~IC.O

intlut!nza e tu.b<:rcolosi, questa tubercolosi postinJl u<:uzal~ ? l\!r ri s1)011{lf:re a ta1e c1t1t.sito l '_\. l1a sc:gt11tt.> due lllt'tocli . Da una 1)arte ha co11t1)ttl~ato ~e SL'lti ~tichc cli 111ortalità J)<::r ,·mere se fra le caiUse <i i n101it.c la tttb c-rcolosi fosse p·i ù s i)esso presente 11cgJ i amni i11 ietti s i ebbe e.pide111ia i11tl11e11zale : e ciò riferendosi non solo a :l la ulti u1a. pamdemia , 111Q auclre <t r111elle precedenti, che no11 differi1 r o11_0 in sosta11za da. quella ùell':i11110 scorso. Egli <.1ta a qttesto proposito anche i risultati di o~ ­ s<. t\·a~ioui a11aloghe fatte da altri a11tora. J~'altro puuto di vista, sotto il qttale pttò €SSt.:re s lttdiato .l 'argon1et1.to, è i1 seguente : :in si11.[~oli gr11ppi <li tubercolosi qua11ti f uro110 attaccati da i11fiuenza, proporz.Lonal111c11te ad altri g·ruppi <li ~i1c1i.,:idtti non of..11bercolo i? \nchc 1'1\. cita iailcu11e cifre raccolte da altri -0ssen ·atori . In Fr.imingham, dove ftt fait ta ttna an.alisi a.cct1rata, AQ"mstrong st~ib'iilisce cl1e j 1 16 % ùe11'1ntiera popolazio11e ammalò d'iufl.ue11· La mentre solo i 1l 4 % cleii tubercolosi fu it.tfetta.to. ·Gol1elsberg 111 u11a statistica di I55I pazi·enti <1spc·clializz:ati 111 Chicag·o co11 tt1berc-0los i i)oln101iarc -cli cc che solo 85 (5 ,4 %) an11naJa.r ono tl 'i1rfltt~11za ; lucntrE: a Can1p S1ter11tan t1na freq tt~· n za dc J 33 ~b è 1·ir>ortata cla Friedlander, ì\Iobleborcl e \.Vheeler. Un note\ ol~ co11tributo personale i !l q t1esta clii1 1 ezion.e porta 1 _.\. . in ha~c a lt11'i11cl1iie~ta eh~ egli l1a di retto <li di:irettor'i de.i \·a ri 'a11at.or1. Eg·l i ttc: g·iudica i 11i ·11lt·ati te11endo C'011t~), gi usta111ent c, dcl ti1)0 di i11fer1ui rico·ye~rati 11ci si11g-oli 1stit11ti. J)a 11lti1no l'_\. . cita nlcltll<:' ~ifre otte1111t.c cla.11'-= stat.i s t.icl1e cli 111orl)ilith cla.1 ser,·iz:io Ba11itari0 11 e l\l 'es ere i t o € n ell 1.a ru1ata. Ecco sc11z ~lltro le c011clusio11i a etti l' . .\. l:· ~i unto clal s tto stt1dio: 1° Le ej)iclçn11te cli 111flu~11za n on sono Re · ':?;nÌt<.: t1a a•lrt111 apprezzabile a n111cnto cl ei casi c..li tubercolo ·i; 2° ì\ei ~ogg-etti con tt1bercolo ·i m edia o orre"tata i; e,·icle11te ttna maggiore :frequenza di infit1 e 111.· t e-be it1 q ttclla cou tttbercolo;-;i ~r\·a 11zata; 3° Nei soggetti co11 t11bercolosi atti,·a 1111 certo graclo clri dmmt11ù~a è prodotto dalh presc·11za di 11L1 lie,·.e 1)roC'esso itlfìfru1nui1torio croniCt) dcli 'albero respi1ratorio, jl c1uale :fi110 a un ccrt<? p1111to li 1)roteg·ge contro t111 'i11 vasio11c fra nC<t di Ì11fl11etl%<'1; 4° I ca~i <li tnbert'olosi ghianclolarc, spec.ial11tt.-ulc tlt1 ti1)0 cen·icalc e tracl1eol)ro11chjale <lei fauci 1111 i, 1no lra110 u11a a1tissi1na freqttenza di i11fi1tl:11w, 111a seguono pc ch1 s .in1i <.'a"i cli tubercolo~ i pol111011nre franca; 5° I11ùi,·idui in eccellente salttle, apparc11t~111 ~utl: sen~l clifetti fisici e storia preccd~nte di 1n a1.ttti~, ~0110 pit1 sn-;celtibili nll'infltt<-117.n. 1

1

SFn.

L-\.~~o XXVII, FAsc. 18]

RUBRICA DELL'UFFICIALE SANITARIO. I rifomimenti cli acqua potabile nelle case rurali.

(Ri--.;ista di igiene e san:ità pu.bbLica, n.

21,

1919).

Le case rurali, le frazioni, i · piccoli aggruppa1ne11ti cli ca$e sono assai male prov'Visti di acçua potabile, ·e ben .p ochi sono i casi nei quali è stato provveduto ,ad una 1)otabil~zzazione dell'acqua, non potendo tali pi~oli aggruppamenti provveclere ag-li impianti cl1e soltanto per ragioni eco:1omicl1e possono essere u sati per j l rifornimento cli acq1ta potabile nelle gra,udi città. Se pure no11 poche so110 le sorgenti di acqua che opportu11a1neute raccolta it1 i)Ozzi, 1)iù o meno riparati dai troppo facili i11qui1ia1neuti, forniscono acqua potabile a .c1ueste frazio11i; 1lumerosi d'altra parte so110 gli agg·rup11arueuti rurali cl1e usano a.c<i_'l.le impure, faciJe ·v eicolo di molte 1ua1attie. Fra i iSistemi di ei1ur.a1ne11to .d elle acque per uso potabile, dtte potrebbero essere facilmente adottati da.ll·e case rt1rali; ttno mecc.a11ico e l'altro 1

cl1imi.co. Il primo t costituito dal filtro a l)ioggia. 1'ale nltro di facilissi n1a attuazione e di costo lin1itato è costjtttito da una ' Tasca a sezione circolare

o .r ettangolare a\·e11te sul fondo un materiale cli dreuagg·io che può e sere rappresentato da dtte strati di ma.ttou.i in serie liueari. Sopra q11esto 1uate1iale si dispone della ghiaietta per 10-15 r1n. e sucessi,·amentc della sabbia grossa per artri 15 cm., 1poi t111J0 strato di 1 metro di sabbia fi11a . Il filtro così costituito è collegato oon t111 serbatoio ove è raccolta l'acqua da filtrare, ed t111 a ltro serbatoi.e o ·v e si racooglie l'acc1ua filtr.atél. L'acqtia da filtrare deve giungere sul filtro a pioggia .e iaflinchl: la filtrazione si compia bene n-011 cle\--e essere troppo carica di .impurità, 11è deYe cadere 1sul filtro con troppa 'tapidità. Un filtro cosi costituito è capace di filtrare da 2 a 3 n1etr1 cubi d'acq11a l1ellc 24 ore per ogni n1etro quadrato di sttperlicie. 11 secondo si~teu1a a1)plicabile è quello della potabilizzazione cl1in1 ica <lell 'acqua mediante 1'ipoclorito di calcio. 111 ~'l1e caso sarebbe più opportuno distribuire per ogni casa o famiglia l~ fiale di ipoc101ito già preparate per la potabilizzazione di diverse qttautità di acqua. Non è necessario pro\.-vedere a Ila 11cutralizzazioue dell'eccesso cli ipoclorito con l 'iposoltito di soda, rendendosi cosi. il mezzo assai scn1pli~e e di facile attuazione cla i)artc di chittnqut.-. La quantità di i{)oclorito di calcio da ttsarc <.; di 3 mg. per ogn1 litro cl'acqtta. r~ cla s1)erare che tali 111<.:tod1 .siauo ampiamente usati, potendo es~i 11otc:\·ol111eutc contribuire alla soluzione del prolJlet11a (l<'ll 'a1)pro\·vigionamento dt acqua potabile i)c·r le piccole fraz_ionj ·nuali. Tr.


,

~IT

o

INA.

z

E

UNICA VITAMINA UTILtZZABILE IN TERAPIA

P r incipi VITA~\lNICl dell'equihbrio e dell'accrescin:ento <A B) i-.ol ;iti. attivi ~s imi. ~o tol'o ~li a .con t r01lo fisioJogico costante dall'Istituto di Chin1ica Fi s iolo~ica i<ella R. Univer;;ità d1 f),·ia. L.l VITAMfr;A LORENZIN! <! re'To i...1. ~ nce e sti1nolatrice ~ potentissi1na della nut1 i:!io1tt•. . l11dicazio1:' 1. 0 - Mnlattic distrofi~he dell'infanzia, disturbi dell 1accreschnento, defice"lza di sviluppo, ra.chitisrno, dispepsie gastt o enteriche croniche. scorbuto infantile. e1nofìlia, C'l 1.: 0 :! - Deoerimenti O!"'~anil.!t. distrofie post ·infettive, ane1nie, nevraste11ie, con,·alescenze.

3. 0 - Malattie della nutrizi one, diabete, stati uricen1ici, gotta, obesità. "' Il\ TERESSANTJSSl1l40. - La TERAl~JA VITAM IN ICA deve essere praticata so ltanto con le VITA~ttNE isolate. atti\·issin1e , le sole ottiman1ent e e .sicu • a1nente utilizzab ili dagli organis1ni malati. i quali non valorizzano niai 1e VlT_t\MINE contenute negF

Le \TIT •.\MINE alin1eut_ari se: vono solo agli organismi fisiologici.

alin1en ~;

·

Saggi e letteratura a disposizione dcl Sig·g. Medici Brèvcttl di proprietà del solo fabhr!car.i:e - .CONSORZIO f ..c\Ri~l.\CEUTiCO ITALIANO • Milano PREZZO

A..llRE

SEI

~======~=~=================~=====~0 o . . o

8 8 o

Campo

o

8 SCI S O

O

fi

V

O O O O O O

8 O

S 8

Stabilimento Farmaceutico

• Marzio,

13

O ·

RO~A

O

I

Tel~fono •

11-91

·O·

O.

al Lacto-C:reosoto

I S 8

,

Cocaina - Codeina·- Aconito- Solfo-guaiacolato di potassio - Menta, ecc. D

C~n

....

O

'ul valrrP dol creosoto i1011 è il cac;o cli scei,·et'E' llna sola parola, solo faccia1no not.a.re che accop1)ia.lo al I"attofosfato cli ci1.lce perde og1ù proprietà. irritante for1nando il La.cto -Cireosoto cl1e con la Uoclei11a., Cocai11a, Aconito, 'l'iocolo, costitt1isce u11 i11:-\ie1ne razionale e di grande giov·amento i1elle varie f ol'111e bl·o11cl,ia l i. l~a ino11ta poj r ie. ·ce 1tt.ile pe~ ] a n1'\1cosa reRpiratoria.

R

U

O O O O O O

Quindi lo SCIROPPO ROMANI al Lacto-Creosoto aceoppia le proprietà terapeutiche:

Cal111aIJti ""' Cl11·ative '\/\, Reminer<1lizzant.i ""' Balsamiche Bottiglia. grancle L . 5,00 ( pi1'1 bollo go,·er·n ati,,.o L. 0,50) Per i Sig11orj ì\feclici e Fa1·111ac·i. ·ti J.J. 3,50 (più l)o]lo go,·ernati,·o· l.1. 0,50 J

Da una a tre bottiglie per spese di porto ed · imballo unire L. 1.80 N B. -

Invia ndo cartolina-vaglia da L. 2'7 si riceveranno fra nche · a domicilio L' aii11iento di I,. 0,50 per bott. è causato

dall'au~J~nto

srilto zucchero di I,. 2 , 20 al Kilo per i soli

~.

8 O

6 bottiglie

fabbrican~i.

~===~~==~=~~~===~==~~~~=~=~~=~~cc=~ ..

'

.

..

..

.

.

'

.

~

•.

'

....,

.

Plt.LOLE MENGOLATI INSUPERABILI

.

CONTRO

Pol vere per lavande vaginali

LA

Efficacissima in tutte le affezioni utero-annes-

slall .. Decongestionante • Eminentemente antisettica - Antlblenorragica. '

Di {Uadevole odore - Unica Der l' i!!iene intima delle donne. L . 45 9 5 0 (compreso bollo). Por posta, 3pese postali

-

Preparata dal Là.boratorio Chimico-farmacologico

Dott. STEFANO GALLELLI

F;lli Men9olati - Loreo (Rovigo)

Preeidente dell' ordine det fllflDaclstl

I •

NAPOLI -

Via Solitaria, N. 34 -

NAPOLI

01-iieèl e.re Op"L1.soo10. •

1 ·

j


Gc~====~==========s======~=~==0 o u O

O ·

INSlTPER.lBILE RIVOSTITIJENTE

§ !1 1\i Sigg. · Medici § o

DEPURATIVO .DEL SDll&UE. È IL RIMEDIO

~

,, di cu1 n•olti corioscono, per averlo Bperimentato O e lo adottano, il NEOBIOS, sebbene non O tie ne sia oramqi più bisogno, ricordo, tuttavia, che o. O i l mio preparato è fino al, momento il 1niglior O m ezzo dli profilassi e di cura contro la tubercolosi. O Clii ha i?iteresse o desiderio di maggiori schia· O r imenti, mi scriva <J mi onori in Piazza Santa o Croce in Gerusalemme. 60·63, Roma. · 0 Dott. ~. Gatto Rutto.

8'

8

-

8 3 8 g S . . g R· o o La Metilen-Chinina << I.R.T.A.,, -8 o . o

lnecrltta nella F•macopea Utflctalt del R11no d'lta•la

I Sigg~ Medici possono averne dne saggi gratis facendone richiesta (a mezzo ·cartolina-vaglia di L. 1,50 P.er le spese postali. eoc.) al Pre· miato Stabilimento Chimico-Farmaeentioo . Cav. UH. Dott. MALESCI Borgo Ss. Apostoli, 18 - FIRENZE

O è O plfl e11icace 1 ptfl pronto rimedio antimalarleo. . O O Sl sommimstra auche con grandlse1mo vantaggio, nella pol· O

8 monlte, net. tuo, nella febbre dl .Malta, ecc

8

S mai e@C&fe, o asoesst.

8

1

0 La METILEN-CHININA è in fialette per uso Ipodermico. - () O Auolutamenle indolore e priva dt ~ione locale. non provoca O

§

-....

Scatole da 2, 4, 10 fialette,

SCIROPPO CASTALDINI .

§

......

'ODOFOSFOARSENICO. . Gradevole &1 palato ; desideraio dai b•m.. bini. - Sostituisce completamente l'Ollo fil Jltrrluet!o e tutte le »rnulsicmi. lndieatiuimo per combattiere il Rachitismo,·Scrofola 1 llrtalrzza caneral• nel bambini • .nel ~azzt.

·.

S . L' A1·si-fos·fer << I. R. T. A. >J g C complemento terapeutico dèlla METILEN-CHININA .Per la D 8 rlcoetltuztone organica I '.Infezione malarica~ 8 0 O ~ ottimo ~si trova 8 o terroao molto atttv01 O è il

dopo nn ricostituente. nella cu1 formula prepe.rato assJmllablllsstmo e

~""' Scatole da 10 flaletie. _..._

O G O

8 o

VINO CAST ALDINI

un

(STRICNOJODOFOSFOARSENICO)

O

lktstituente gi:adevole - Dtpnrath·o del sugae • beù Rachitismo -· Stirofola - Sifilide - Hàntann di fon~

R u

''l.R.T.A.,, Pif\zza S. Croce in Gerusalemme, 60-63 - Ron1a

8 o

Cara Pft adul'1. ComJ)OelaiOM dello SCIROPPO CJ.'.ST.il,. D IliI. C10B dosi piQ el•~at..

~============~===================~ .

,.

.~

..

.'

t

. .

,.

• ".

.. ~

-. .

-

• •.• . _ _ . · . · : . ~

•.

1:,•' .-....... ......;, ~. ·' .~· .. · "'

.

..

• •

• I

.. ....

.,

•'

,1' ~

.•

•I

.., ,.

•,

.:. .

~··\·~'!:<i•

.i

,

:

. · •• •

•- ..·• • •

J,.1'"•.-

_; I

,.,

·~· .. _ •

,-

' "

1'

o\

6

'

ur.r 1:

. u,>11sig·lit• 1·~.\<·<1t1'1 (li Uliveto <·<•111P é1eq11ct · da t1t,~l•~«t ;t rr1étl<1t,i <li g:t)ttrt e cli l~P11ellr1. l'r\1~ 111e i11clic(1~i•)ll f\ i1recisa è lil c1ir1tes.i 111-clticH e c111i l<l i·èlt·c~ <)llI::t11cl<) r~ ttlci;tJ11c-'11t.•:! tJcl i11 is1>{Jcie com0 UCCfua dit t:1\·<>la c-1bjtt1<tl<·.

-

Augusto Murri.

rocco: ]),1 <·i1·<•11

1:>

•>2:11'i ~i, , r11tJ }liit

it1111i

Il( )1·<·l1<·

•lt'<li11t•

:\<·•111è1

di Uliveto;

-

~ < •111111<t111c. 1 11it ' ,~ ffi •;t•·t•.

Pietro Grocco.

,

archiafava: •

il i11•·rit«tt•• ··lt><Yit> clr·ll".. \r·c1t1it cli

\T"ittlt• f<t · 0 11<lc> J) ••l'l·l1t\

'~ tlllil {li<tt•p\- t>li ),J t;illlil

L.illl}Je tit <> · tl

llt •

\~

~

j

n1' i .

(

1

<l

f11\~c11·j~cf~ Lit cli!.!'t\~tic>Jl 11} (l 11 i f

'

t il z i (,l) i

,.<. · e ll<.111tP ì.

lllèl

tl p l l 1t ( I i et t. e~ i

ri

(I i

t&l\~c•l11

it<'lfll«1 tlil

;t11r·J1 r1 ll

Uliveto·~ i1••1t ~,,[,,

}lPrr·l1c\

lil

•)

'ti111cJlll

i·itr.. llQ.'•>

lttil•·

t.

Ettore Marchiafava. .

·'

. •

.


[ANNO XXVII, F ASC. 18]

SJtZIONlt PRATICA

POSTA DEGLI ABBONATI.

-

(1110) ·;..lell'ipotrofia i11fantile. J\1l'taJbb . n. 2517: No11 consiglierei cl'iniziare il a1,~ezzame111to con la fos fa·tina. Pttò 1ado1)era·re il 1aitte di ' raicca (150200 cc.), s·e buono, ttn p-0' di1t1cit·o COJl un.a m11cilJazio11e cli fari n.a d'orzo, riso, oppure ttn.a ·p aippa cli fnrina (nt1c h·e farina di graino l1eggerme 11.t e .a bhr11stol ita a l fo't'·no) 1Cotta in :acqua 1e .burro o i11 l.a.tte e acq tta . T11 111a11ieanZ'a dri buo11 ].atte di vacca ·lt Si p11re iJ latte <li capra o la f,atina Maltal za.111bel'e'tti o 1'a fari n,a lattea Nestlè o .ui11 la tte condensato cli b11011.a n11arca. Pier l.e pri1n.e ''olte pnò c1arc 111 età latte m ater:no e 111€tà a lin1e nto nrtiticia l~, faèenclo prec.ed.erje q 11es to; ·l)Oi sostituiirà ttn'intera ,p or)l11a~1. n1.a.te.rna, a11me nt.a11do g·ra<.1.ata111e1nte il t1tt111ero clei pa sti a rti.fi ciali. Potrà tro,·a re qt1a.11to I .e occorre, nell' « Tg-i e11e clel ha n1bino » dcl prof. Con•cetti. J,. T.

Occorre prov\•edere ad ttna organi zzazione dei {li'\'•ertimenti, vietan1do qttell.i che 1raipr~r~seutai110 o r;ic.hiedorno da noi trno sforzo. Questa t end en za a co11 siclerare 1'n n1a nità con1e costant·e1nente in fasce, ra't1izi ·og11 or p.i ù in fasce, è d·eg·na - eg-li dice - di ri1iev.o 1r..a, non ere~ di•a1no, d.i <:i p1pro·v azio 11e ! P. 1

1

1

(1r 11) ..<:;ulla tc c11ica della c1ott. \ r. C. 1{1a S. Li\. T_J.:

r;a c 7Lia11.estcstct~

Al

Consigliau10 la stovairna 1(Poul1e11c) al 5 % 111 :-:oluzion-c i;soto11~ 1ca di. clort1ro .~, oclico (0.9 o/o) , (la st,eril iizzare iu a utoclia \'e. Se ·ne iniettano da 7 a 9 cen·tig·r. (ossia 1.4-1.8 clel soluto) , 1)e1· 1nezzo cli u n.a siri11ga fr~zion.ata . T. F. 1

( rrr 2)

.Snlla

cura

delf,a l.'itiligi11e.

!-\ ll'a1bbo-

nato 11. 415r : Si riferiscono casi, per altro 111olto clubbi, i11 C'Ui l'arsen ico, ~on1111 i111straito p er ,.i.a interna , a\• rebl)e clrito qn1l ch e bno11 Tis·11ltato . I ,c appli·cazioui l ocali cli crisarobin.a , i seu.apis1ni 1)er 1)rovoc"<ire la p rig111 e n•t azio11.e cl eJl e c h i.azze l) i,a nr h r, i.u ~:euere 11-011 danno c he ris u·l t ati 11asseggieri . S.i pttò ag·i11·e i1n(li1ietta111e11te e tent:are di &~1le\'ar<:> i contor11.i i11erpiJ?:n1entat1 delle ·c l1i·a zzc cli Yitili~~:ill·C n1 el1o scopo rd i atten u,are il C·Olltra.s to, pro,·ocan clo in qu ei tratti 1111 di st acco cle1 1o s trato 111alpip:l1ia.110 clcll'epiclerm.ic1e (s11hlin1.a to I 04, i 11 ailcool ecl et ere ·a na- ·O in so1ttzioue .a cquosa ocl in 1111gne11t o). _r at11ral111ein1t e occorire far attenzione ~1 non dHr luoo·o acl t111a troJJ po :i11te11sa irritazione ' ~ dell e pat'ti cd è •b\1 011 sist e1111a l'i111prcniele re questi t na ltan1 c 11li in c-icli ri pet11ti o cli h1;eve dnratn. V. lVIONTESANO.

CENNI BIBLIOORAFIC/. (Nonsire censiscono che i libri Pervenutiindono aliaRedazt1n1e) .

La Fisio-Patologia e la CT1iru1~[ria dei seni della dura-111adrr' . \Stabili1nento ti-pog~rafico C. ~ava , Sie·na. Questo la,·oro, condotto nel laboratorio cli p '1 to1og-ia chir11rgiifca lde(} priolf. R'. i\lessau clr~i, è denso di cog111iziou~ ia11at.omich e, fisiologicl1e e patolog·iche rig111arda nti i seni, 1in11iit:e in 11 n tutto organico . _.L\.ccttrata a'111trocl l1 zio11e storica, dettaglia ta l a p arte a11ato111ica , orcliù.1ata acl 1111,0 ~copo la pa rte fìsiolo~·i ca, chi ara e cli1nostrati,-a la parte pa.tolog-ica : 1ecco J1e (1ot.i nr.e0i·1)ne tle1 la\Toro, ch,e s,·olg·e rnna t eoria origi11a.l e c1el1'i\.. s 11g1i ettet ti della leg,atura si1nulta11ea della c,aJ otilcle 1) ri,1ni ti Ya e delln g: i.ngnlar~ i nterna. L ' f\. con n11111erosi e be111 condotti csp eri111enti s11g·]j ani111ali, ~·t11di.a le l esioni violente clei se11i, ~ acl in1portanti ro11c1 n s ion1. 11tili p er jl lo·i1111o•e ' (-., chirurgo, qttaudo q11esti si troiv a i11 pr,e se11za cli ltll ~eno le. o, cioè cli 1111 , ·aso ,·cnoso, che rli11erisce annto111ica111e11te e fì s iolog·ican1e.11te d a 11 na con111ne ,-è11 ~. Dopo 1'cspos iz,i on.e 1titi(la di ~11 cnni ca.si clinici, e c1011 0 1111 'cccell c11te trattflzin11·e c1e1Jc co111 plicazio11i i11tracr~u1i cl1c dell e ·o titi, 1'.'\. correcla 11 s t10 li~l)ro ro 11 11n'cs·tes issiln1 a bi t·liog·rafin. antica e 1noc..1 ern0 . Il layoro è 111u s lrn to <la fig11re , tlelle C[tl{tl·i al e nne orip;i,11.< Lli. · F. < ~.

C.

BARBA l\1oRRIHY. -

1

1

1

PUBBI .. I C.i\ZION I

PI~R\lI•~NUTECI .

FR.\ '\"CF~cn :

T11tor110 a(1 n1 c nn c ,-ecl nté 111oc1er11 e sull'azion e bi o- fi Bica cl ei r ng·gi X. -- fi fil artlO, I 9I 9. l{ .\ NELI ,El ' fI ..t-\ trISTJDE: TspC'1l.l orato 111e,clico 111nnicipa1e del la,,·oro. Bt•e,·i note c1·a111l>tt1atorio. Ro 1na, r9r9. Fr,:\1\IIN I :!\1ARro: J ,.'assi~t<."nzn social e nlla 111 ai c:·r11ità e cl alla 1)ri111n :i11fn11 zin. - - R·o111 a, 19 1<).

( } UJL.\Rnt1c: c r

1

'7'" A~IA. La fa.ticà del divertimento. 1-Terb·e rt C•a rson i·tl t111a s ua co11rcr e-11.z.a all 'Istit11to cl'i g·ieue cli f~on­ clra l1 a 111 esso in c\·iùcuza con1e .sian10 a i1corn l·o ntani cln ll 'a, e r ottennto il ·vero ri.pos o ,c;etti111anale colle l c~iferazio11i che .arrest~no il laYoro, i)erc11è i11 prati ca è frequeute l'osser,·az.io11e ch e 11el })eriodo <lo1ueni.cal,e si fan110 reali s forzi ·per ·d ivertirsi o si mettono ii1 pratica dii·vertimenti assai pit1 estent1a11ti cbe il lavoro. 1

Doveri · morali degli abbonati : aiutare iJ periodico a superare le gravi diffJcoltà del dopo-guerra; pertanto: diffonderlo tra i colleghi, facendolo conoscere ed apprezzare ; provvedere al pagan1ento della quota dovuta ali' An1ministrazione, senza fars i sollecitare. •


(ANNO XXVII, PAsc. 18)

IL POLICLIN lCO

NELLA VITA PRO FESSI ON ALE. Cronaca del movimento professionale.

RISPOSTE A QUESITI E ! DOM!NDI.

I medici condotti del Ferrarese.

(8255) Età per partecipare a concorsi. - Dott . V. A . da M. Per i medici che, come Lei, ha n già prestato servizio, in qualsiasi t em po, presso pubb l!i0he a mministrazioni non sii r ichiede q u el limit e di et à imposto per pa.rteci pare a roncorsi per la ltomina a medico condot to, salvo accerta.menti delle condizioni :fisiche del copcorrente. (8256) Ufficiale san,itario - Medico condotto. Dott. abbona t-0 5472. Nei comuni ove non esiste al~un libero esercente il n1edico condotto esercita le funzioni <li ufficiale sanitario a'l.1corcbè non sia pro,r., ·isto di di p1oma in igiene . Bl'la, quindi, può ben c-on.tinnare il servizi,o, che s ta anche ora eseguendo. (8257) A 11,nie11 to di stipe·11dio. - Dobt. F. D. da C . M. L'aumento de1 30 % sullo stipendio non è obbligatorio ma facoltativo. Pttò 'essere rie.so obbliga toro dalla G. P. _L\. la qual e, rome Ella dice, 1 a\rrebbe, i11vece, 11egato anche essa . L,indennità caro yj,~eri ·è obblig atoria. (8258) Prelie'vo di ca ni.pioni di sostanze alimentari. - Dott. G. .I\ . (l,a V. Cl1i co1npie ispezio11i sanitarie deve essere m1111ito di un.a tessera dri riconoscimento rala.sciata dA1 Sind.aco del ·Comune, <la presentarsi a richiesta o de,-e essere a~compa­ gniait o id.a 1111 agentè 1nt1nicipa1e con clis tin1ti,·o. Per cons tatare una contray,·e11zione occorre che l'ispezionante sia acc-01np-ag·nato cùa due agenti o ''igili sanjtarii ch e fara 11110 da testi111011i. (8259) l11de1111ità raro-1 i-: eri. - Dott. E. P. cl~ I>. Seco11<lo 1e più recenti interpretazioni <lei relati vi clecreti, a 1 1nedico condotto cl1e presta ser\'i/.io 111 1)iù co1nu11i conlpete un1a sol.a i·n{lennità ca ro-v·i~ 'reri, ri 1)a.rtiJbile fra ~:li enti 11ci qn;ali pres.ta scrv~zio i nproporzi 011e d egli sti p.e11di cl1e corris1)onda CtaSCltllO. (8260) Esercizio professio11ale azi.1cstcro. - Dott. F. F. da P. :\egli Stati Uniti cli ~L\..1n.eriiea i inecli ci itali.a11i non poss.0110 eser-citare la ])rofessione. Occorre ottenere J.a laurea in qnell.a 11C1zio11e. T•:gt1al111e11.te 1)er l •R ie p11hl)li ca :\rgent.ina. Per c111igra.1·c occorre fornirsi del relati,·o p,a ssaporto <'li e <lo vr~• e~ser c11ie. to al Sindaco clel C01nnne. )Io11 11os~ia1no precisare cla ctna1e cl.e gli st~uti .a111 ericani si ha n1ag·giore probabi·lità cli gt1adag110. (826r) .ì ledi co co11sor'!iale - ~<;tabili là. - Dott . C. C. da ·r. - D ati i fatti (la T..ei esposti 1101i ha aca.1 1istata la stabilità 11ella ca rica cli 111c<li<'o conciotlo di codesto Consorzio percl1è Ella non ftt 1ieeui ata ma si cli1111se e le clin1issioni fnrono accetta.te dalla rappresenta117,.a .con c;orziale. 11 Consorzio qtti 11di, può ])e11 bandire 11 concorso per la 1101ni11a del s u ccessore c;e-117,,a. ,·iolare i c;uoj eçccnt ua ti dri ri•tti acqu i c;i li.

All'assemblea generale della s·e zione Ferrarese clell'A. N. M. C., convocata il 12 corr. ·~ l Teatro Anatom.i co del1a R . Uìllliversi1tà di Fermra per la .nomina del nuovo ufficio di p residenoo, co11vennero 21 s-o ci; d i a ltri 25 giunser-0 le schede r egolarmente inviate. L'ufficio uscent e venme riie1etto ad una nimità di voti nelle per sone del dott. cav . En.zo Simonini, presidente; dott . Artt1ro Gaddi, viicie presidente; dott. ~t\..dolfo Ga:rdi, cassiere. A coprire il l)OJtto di s.e g·retario, rima.sto aoainte per le climi s·sio11i del dott. Frances~o ~ch ia,·o, Yeni \·a chia·m.ato il dott. Antonio Fral>etti . !~'assemblea era pttre chiamata ad espri.mere il s uo ,-oto di adesione o me110 al movimento iniziato dai dipendenti degl i Enti rttral i, per ottenere un assegno 1ne11sile temporaneo, des~i11a to a .fro11teggiare il crescei1te disagio econon1ico. I~'ad e io11e, con clizi,onata relativamente ag1i e'1c11tt1ali .m etodi c1 i lotta , è s tata a ppro·va ta q1tasi acl 11narni nlità. '

I

1

Gli Ufficiali sanitari del Foggiano.

Si è costitt1ita nella prov.iocia di Foggia la Sezio11e deg1i Uffi.c iali Sa111itari !lilberi-esercenti ed è start:o eletto Presidente il dott. Giuseppe Naz7~ro, Uttic.i1ale Sanitario di De1ice.to. ~ella pri111a ri1111io n e , te11uta il 2 1 aprile, sono ~tati .a1p1)rovati i eg·uenti oggetti : Is t a•nzia i1t·rchè la Gi nnta .pro,·i nciaile an11nin1isitnativa s.tah1lisca per g"'li 1Tfticia1i Sauita·ri 1o s tesso tratta111 c11to e con on1i co dei Mectiiei coutclotti e cl egli al t1i i111piegati con111nali cli i)ar1 g·rado; Voto di stitl11cia a 1 Presillcnte dell 'Or<li11e dei :Niedici per la 111a 11cata difesa cl eg·li i111tere~·i eco1101ni<'i degli 1 i Jti ci a li Sanitarti ; Prati.eh e i)er l'a ppr-ov.azione d1e.l llcp:ola111e11to cli ser,·izio; Scloppia1111e11to della c~rica cli Uffi<'iale ~anita1rio cl a quella cli lVIediro cotH1otlo uei Co111n11i , do,·e ,.i so110 al.t ri lJledici lt•hero-e~erc.enti; !\ 1 1)ertt1na {1i rego•la.re conconso l)t'i posti ,·acanti; Riclnzioue te1·ro,·iaria; Rie li ic~la / di 111ocl i1icbe al'la legge sttlle pe11s i.011·i ; \ ' olo 1)ercl1è nella leg-ge ·u 1le _.\ssi.c t1raZJio ui obh l 1g-alorie 1)er le 111alattie s i staibilisca , ch e gli l I lttcia I i Sa:nitari attnal111e11te iu carrirca pas..c;ino a far 1)arte cl~ll 'I.stit1tto cli prey.ic1'enza come ì\tiecl tci <1t zona OV\'ero co n1 e per~o111ale cli i s.peZJ.ione; l'ro\·,·pclin1enti i11ter11i 1)el ftt11zi-011a111e'11to clella. Se:1,1011e; .\desione a ll a Ca111era federale pttgliese d~l pnbb111co i111-p1 ego. 1

1

1

1

1

1

1

1

All'Ordine dei Sani tari di Caserta. Si è rittuito il Con.1g-1io dell'Ordine dei ~'.[e­ d1 ci (le11a l>rovi11cia tli Cct~ rta, co11 1'interYento dci dt)ttori co111111 . Ilrt111et·ti, ca ,-a.ùieri, Cappiel lo t' S l'lll:~e, l~arg-noli, C~ros~i e Dc Cesare. Jfa <lcl1btr1to, <Jltre acl alla1; <li ortliuaria a111111i11 istraz1011l', c;ni scg·ue11ti in1porl a11 ti argon1e11ti: 1 ° Delle l'On1111issi<.1ni cl ei co11cor~i di condotte lltl~lliche nella J>roy1nci sia <'on1.11one11te u11 nlC· d i<.'O t:t)ntlolto; 2'' Ila ~ p11ru,·ato 1'or<li ne cle1 g 1ior110 , lYrcseutato <lal tlott. 1;arg1101i, concernente il , ·oto dcl (' 1n-..i~·lio pe r la lt"f.{O't:' ~ttll .l~~it·urnzioui sociali .

(8264) Rid1r~ io11e della cv11dolta ai s(>lo

f>o1·cri. -

l)ott ..\. B. cla R. B. I4a riduzione della con<lc>tla i solo poveri no11 si a ,.,,.c ra cli diritto ni.a <1<·,·c l'~­ ~re deliber<l!ta \l'l1 Conc;ig-lio con1u11ale ccl :1pprc>·vata d alle a11tori tà co111peten ti . DoJ)O che tale <lc·liberazio11e I~ sarà <lelJita tn eute i1otificata. l~lla polrà fa1·~i pagare dagli agiati e, per consegt1cn7~ , restriug-ere le st1e gratuite ]Jre~;;lazioni. J,o sti1>enclio noÌ1 potrà essere a u111e11t0to per lei c;e non 11011ti u:t.ti,·amente, no11 potendo :a11 'nopo es~cre in· ,·ocnto l 'ou1netnato i:;t<lnria111c11to in bilancio.


i.:\NNO :\X.Vl l , l~ASC. I8]

S~ZIONE t>liA1'TCA

.

CONDOTTE E CONCORSI. Depula:::iolle pro-villciale. -

1\. tl1tt.o 15 n1agg·io, mooico pri1na.rio al 1Yia11ic o111'110, J.1,re 5900 1or(le, ,c on cliieci .tri1e11ni del decin10, e allogg-10. C-01npetentZ:a it1 srt:tt{li speciali e ricerch e d 1 laboratorio o 'S ervizio in manicomi o c1jniche i>stchiatr.iohe . Servizi.o entro 20 garni. Ri\·olgers i Segretariato ge11eral,e . 13HESCJA .

(r-1 q u,i la) , popolazi,ou:e seicen to cerca si1,bito me-di~o-i 11t•e1i100 lcertezz:a · staJbi.lità) 750 1nen sili t 11tto oom. pTeso. - Stazi1on·e clitn!atica, acqua ort:ti1ua, ·vitto, alloggio aissict1rati. Se1""·izio 1an.tomobilistico, .stazione }\lfedena. C1v1T~1,T.,,AJ.,,FEDENA l ntrt:a agg~oon. era.ta ,

Ospcàalc di S . .i.11.1ia ed Uniti LL. PP . - ~\. tutto il 31 magg·i-0, direttore nliedico, li.re 2400 lorcle, oon tre .c1ua(lr1ieu u.i .e <lue c1t1i11cr111e1JJD1 1 e.Le! 1d eci·mo, portato te111poranea11.1Jente l(l L. 5190 ~ il Bani t ario 11a fia111igli.a ied a L. 4560 s e è LOJ\IO.

1

1

celi be.. Ri\·olgersi al la Segrete.ria.

(O speda Ie e: i-vii e di Sa1ita e roce) . Cu11cor so ia medico 1)ri m.ario a tutto il 15 maggio cll a c111rurgo aissistente ed a n1e<lic-0 a ssistente <t tutto il 30 maggio. l >er le contl;izio11i ri,·o1gersi al i >r.c si{lente . CUNEO

(L' hiet1) . -

2•~

·c.011dotta.; 1420 ~ ~bit.; b6o n1. Slll nl.a.re; L. 4000 cli s t ipte nd i o Tesiùenziale, cou q u.attro q u1uq uenni tlel decim o, e J ~ · 500 per la metà <lei 500 poveri ; età limite 48 1a.1111i; servizio entro 15 gior11i. Scaclenza 30 g1or11 i dal 26 aprile. l;J•:SSO llALE NA

l-1UGO (Ra1Je·n11a ) . -

E prorogato al 10 maggio

il co11 corso a mecli co pri1n ario ·tl!ell'O.s1)eclaJ,e ; cons11lenza i)er i po\'eri 11el periu1etro clell.a cit tà; J,.,. io.ooo e dieci l)i.enn.i del \·en t esi1uo; età l i1111te 39 all!11i. 1

~ l .\~TOVA .

Direttorè tecnico dell'ufficio di propaga•11<la e con:ule11za igiennca 1per ila prov1111cia; L. 13 .ooo, .a11n11e,11,t ab11li del 50 % CO!ll deci111i p eriodici. htà li111ite 44 an,11i .Cl11etlere condizioni alla Presidenza de l11'a J)eput azi 0111e p1-.o\'~ nciale. .Sca<le11za 3r magg·io; s,e rvi zi-0 \ent ro . . 15 gio11n1. -

1

Cercasi urgenza medico interino . Stipendi e mens ile netto L. 800. Rivolgersi al Sindaco. ..1.

OR MA 1(Ro·nia). -

PICERNO (Potenza) . - L a scad e11za del oonieorso a 1ne<lico con dotto è prorog.arta .al 31 maggio. l~Ol\IA.

NOTIZIE DIVERSI!,. III Congresso Italiano di Radiologia, .Nel i) ros imo ottobre a\·rà 111·ogo in Roma il 11 1 Congresso Itali·atno <.l i .Ra{liolog,ia l\IIed icn, co11 es1)osizio11e d i .a pparecchi r.adio1ogi-ci. Q]tre }e con1uni1Cazi.o:ni ·s u o~ge.ttii ra{li-0log,i~ i, d elle c1u.ali saTà dato a ten1p.o opportun-0 l'ele11co, vi saran110 S'\rolti i seguenti t emi : 1° La radioterapi1a {lel canc1~0 (Relatore il p rof. Ponzi.o dii r1·0ri110) ; 2° L 'i1nclagine radiologica ·d el c11o·r e e ,dei grossi vasi (ReJato'f,e il prDf. Pertussi,a cli l\tl.ll a110) . La tassa d'i scr iziotn e .al Congresso è di L . 20. Dirigere Je adesioni e l e ev€ìntua1i co1n11nicazio11i al !'res idente del Congresso prof. Gsilard11cci, l'oli clinico Umbert-0 I. RD1n·a. 1

Alla Società Freniatioa Italiana. 1Al rpri11c1pi-0 clell'.anno si sono svto lte le elcr.i-0n i per ·il Co11sig1io D irettivo clelle Socite:lit. Sono stati p·r oclamati elet ti: pres.ic1e11te, pror. Enrico lVlorselli; vice-.p residente, prof. A rnialdo l)ieracci11i; segretario-cassiere, dott. Gci.ova1111i Alg·eri; consigl ieri : proft. Giuseppe A ntonini, Cesare ..\gostini, Pietro Pietrazza.ui, Gi11seppe Seippi 11 i, dottori J:'aolo i \ r11aldi, R11ggero rl'a n 1tbro11i.

Nella stampa medica. L ia <li1iezio:ne cliella « 1l~ivis ta sp1eri111cnta.le .cli Fi·e11iatr.i a », che era s tata t en.t1ta l) ril 1-alltemein.te per circa un ci:nqu.a nten11io dal Co1npia.nto 1)rof. :·\.11gusto 'f .ambt1rin,i f ·v iene assul1ta <la l .p rof. Giuseppe Glilcciiard.~ , cli R1eggio En1ilia, s nlla c1uale ciittà a.Yeva già ai\·uto s ede. . Non dt1biti1amo che l'in1port~11te rivista co11ti1111erà .a mant·e niere l'alto .p ·os.to co11c1nistato .11e1 giornalismo .med~co int erinazion.alie. 1

1

Encomio ad un medico. Il Consiglio Pro\'inciale Sanitario di Chieti, ne)l a secluta del 23 febbracio 1920 , tt:dita l·a rel a zione d el medico 1)rovi11-ciale s11i recenti cas i cli , ·aiuol-0 verificatisi it1 Gt1ard.iag·rele, Ji.a tri.b11tato 1111 e nco niiio aJ do.t t. S ci IJioue F eirrari per l'opera coscene,i,osa e 21el:a:n1te pr:estata ~ll '.a1f-ronta1·e il morbo e ine11 'eseguire i 1nezzi di p11:ofiliassi c-0ns igliaiti te c·h e isono valsi a debellarl o. 1

Associazione svedese delle Scienze mediche. Per in·iziati\·a di Forss11er, Forssel, I-Iol111gren, l(ey , Quen sel , Petreu si è .org.ani~zato a Stocolm.a la ,s ,ven sl{.a Sa1ellskapet .p er lo s tl1<lio dellie scie11ze 1n1ed.icl1e , con 169 1nen11b ri. Un a11'on im·a l1ia già .éL0111ato 5.000 coro11e per premio a'd un la\'Oro deigno .

R . U ni'Versilà . -- È aperto il co11corso fra i laureati dell:a: Facolt à di m ed.ici 11a e -chi- · Scuola medica nel Caucaso. rurgia a q uaittro i)osti di s tudio della Fondazione Ad Ecaterinodar, 11el CaltCa•so, preS$O un ospe« ~orsi » con le norrne seguieniti : Possono conclale della Croce R o sa .L\..merioana , è stata orga· correre colo.r e cl1e (locumenrterGl!n•no di aiver conuizzata una scuola medica .a i,retta cla 1\.lexieusky s eguita la latuea 111eclireo-chirurgica 1 1ell'U•11ive rd i l\1osca; il c·o rpo in.segn·ante è forn"La to di pros1tà di Roma <la a1011 oltre un trien nio solare dopo fessoTi d1elle università di P iet rol)ttrg·o e (l•i Mosca avetvi f reque11ta,t o i c.or~si per d u e ai1ni a l me.n o ; i q uali 11011 ave.va110 c red11to dii piegarsi a'l le esidebbono inol,t re aver co11segui to neg~li te sam i g·e11ze del nuo,~o reg·ime. speciiali e g.ener.ali t~1na. m edia di 24 su 30. .Il c oncorso is.egui r à a m ezw di u na o più 1memorie oriUn alt1·0 martire della scienza. ginali, c h e i concorrenti dovrainno consegnare in Rettora to non pit't tardi del 1° ottobre 1920. 11 26 giennaio n1ori ,.a il dott. Cecil J~)~ster , cl i11 pre111io, di L. lOO mentSili , dura otto .n1es i . r.ettore del reparto r adiiot erapico del1 'o:;,p edale Cli ìYJ iddlese11 Lli It011dra, i11 seguito acl effez~oni D if fid e e boicottag·g·i. c~111Cerose ct1ta11ee len tissin1e, ribelli ad ogni cul.;a condott1a di Pog.g io l\1iJ:t eto ,(U tnbria) è difr a , prodottesi nie llo .studio delle azio11i t erape~· l1dat a clrol CQ11siglio Fede,ral e dte1le Seziòn1i Um bre. tic h e de1la radioat tività . 1

1

1

1

1

1

'


......,.,

rr,

Per gli ospedali di

POT,ICT,JNICO

Romà~

I-1a Gazzetta Ufficiale ha l)ttbb)1ca~o tt11 R. c.le<:relo legge che auto ri zza t111 n111tn? c11 J 1. 8.800.00<? a ln,·orL· clcll'lstit11to di Sa 11to S1)1r1lo e Ospeda li f{1t111iti cli

l~on1 a.

111a coloro ltttti che ebbero con lui rapport i I)TOJessionali e di tttlicio. J"a o-uerra contribuì 11,011 poeo .a scuot ere la rob u~t~ s na fibra, poìchè, zeJantissin10 11el pro1)110 u fli c10 e j 1111aJt~oralo de~ la I>atri~t sna, .ttttto si clett,e i)el bcn1e d1 essa , lieto ~olt~tnto <1 1 i>oterl e gio\'·a r e .

A. C. l 1 i2 a 1Jr1 le ~ i spegne,·a i n1_prov,·i~a1n.e11le in t: lù c11 64 a nnj, il g·enera1c 1111ed1c0 1proJ. dott. RrSeo·nalia1110 con dolor.e la morte, rece11te1ue1tte a\· ,·e~n.ta (l.01)0 bre\1e nJ.a1atti.a, del dott . G. B. 110 1,Fo J,rv1. Uuesta i1erclita, .s e .è u1JJ lt1tbo i)er In J'a111 ig·1ta nieclica, ri·esce oltren1odo . clo1orosa I~ocATELr,1) cl1rettore del tlispe11~ario celtico . 1~11111icj pale cli ]~re eia e cl ella Sezw~1e der1uo~1 Il lol)<:r tutti coloro c l1e ebbe.ro ~.a ~ortn111a ~11, a 1)1) rez~ 0o·.ratica della polia n1bula11za bresc1a11a . /~t re JJ11ì cla Yic1no l e. 11e allt~s1~~ qu.a11ta 111or~l1 A.11imato oo ideali superiori, il I-1ocatelli ave\·a <: ].a Stlét r)rOfonùn. C~t]tura SC1eu.t1.fìc.~ e .letteraria. i11cl.i·r izz.ata l'opera sua no11 alla sola pratica prol "n col 0· 1~ado cli -c-0lo1111e11,o , ·direttore della ~c nola di ~pplicazione di Sanità :\lilitare ii1 . F1- Jessi.01ial.e, clecorosa n1en te 1es.ercitata, m a anche <l 11 obili opere di a ssi.sten1,,a s ocia.le qual e 111e1u1 t:11ze e , ~cop1Jia~'l la recente gnerra, ·u ccess1\'.abro cleJla Con1n1i ssio11e pallag·1·olog1ca e della leg·a 1111e11te (llrettorc {li Sa11jtà {}e1l Co i])O d'.l-\r1111ata antial<eoo1jca di Brescia ·e q110le atti\'O propag·aull"rri.t o·r i n1lc · di Firenze, direttore (li Srunilà della c.lista n ella lotta contro le 111alattie \'eneree. • .1.011.a Carnia e in cli c1e1l.a VI . .\· . r n1ata. Co11 la :\.nche s ul letto cli n1orte J10111 dimenticò gli p ro111 oz1on e a g·e11erale t ornò al l 'Is1)ettorato di S,t111tà n1ilitare, o ·v e i)recedeute111ente era s tato ·$ludi prel~erit~ , ~·egaudo. poehe o~-<7 prim~ di ~110~ . rir,e all'-~ssociazi.oine dei Dern1ositilogra.fi I•tt}1}1ain1 per 111 olti a.nni . . .. I:ra c.Lccora to (l ellc campag·,ne d1 J.\.11 rica del 1887. lire 20.000 perchè con. la re11dita rel a ti\·a s i Jstit11isca un premio i1l'tito1.ato a l ~110 1101ne, P.et ... ~1l ,ibero doce11te in .a11tro1)0Jog·ia 11ell'Uni\'ersità , ·ori .e ricercl1e :Sopra arg·ome11t1 della sp.e<'1.a.J~ ta. di l~o111a fece i11 tal r.ai1110 , ricercl1e estese e , ) 1· Jl Looat elli, cl1e 11011 era a11cora ci·n'C1u.a'11 ten11,e, pub1Jll ca;1,1011i i n111 )ortantis·si111,c, cl1e g· i procac<.1nron.o onor-i e la1n.<1 in Italia ed a11l'estero, ye- },as.cia J.aro·o ri1u1)ia111t.o cl i sè fra g·li a inici, i collegl1i e qt~l!nti g li 11tr?no i1.1t~111i e_cl ebbero con lni 11enclo in.sio-u1ito di .alte o norificenze e chian1a·t o ~1 fnr i)artè"' d el le f)iù oelebl'i. associazioni ecl _ac- co111t1na11za <li i11te11t1 e d1 1deal1. cnclen11 e scie11titich e . Il .Li\' Ì p u ò esser,e co111s1des. lii. rnlo co1 11 c .il · ca1)0 s cnol1a i1 egli s tt1cli ita:1ia11i di '-'lnt1slica ant ropologica . E <..'O m e ta·le ,·en·11e n~J rc, r3 n1 eri t a111ent e 11on1i11ato .:\Iem1br~ {lel. c;o11;s1... g·11 o St11>e r1 o~-e cli St.ati._s ti ca presso 11 ì\I1nnstero d l' I l ' 0111i111erc10 1•11(lnsir1a e Da,~·oro ecl eletto, 11el Il fascicolo 5 {15 maggio) della nostra SEZIONE J9 15, J>resiclen'te ci ella Società Italia 11a di : \.11MEDICA, che trovasi in corso di stampa e che t 1 opolog·1a. . . . s1rà spedito fra pochi giorni agli associati, contiene: _\ f fez1011ati ssin10 agli situdi s tor1·c1 e s t_or~co<~. SAHAl' l NI : .'·)11/la r i ce rca dcll)a cido ~~ li c uro111 <:clici, 1:eoe ru1cl1c i-11 c1u•e sto ean1po ge11 1a l1 e . 11ttn1ero;-;c })ttbbl ir azio11i,. ec~ :aYea. .ra~colto. nu o ,·o }/ / CO lll'IJ1a r10 J· 111alt:riale ]>er alt ri Jayor1, 1ntor11 0 a1 q1tal1 s la,·a G. 1..-0RE'NZAN I: ( 'onl ril>ut o cltnico su/ 1•al nrt' la ,· or~ 11clo. rl.el la g'/ ie11 r o ,, 11 ria ; l)e l t'l .s11a bontà (l 'a•1111110, della s ua r.ettitucli11 e, I-1'. ì\lARCJ.\ r, 1s : c.·0 11/rilJ11/o allo studio della <I-ella sua rigorosa . crnpolosi tà •11cll 1 aclen1.pirine~1t.o clv1 propri <10,·cri fa11110 fecle 11oi1 solo .g 11 a m1 c1 , eli111i11a;:, io11 c dci clor11 1i 11 ellc 111alatlie /~ bb1il1 . 1

1

1

1

1

1

1

Indice alfabetico per materie. \ c1do ~al1 t' 1l1co 1>cr i11i e7.ioni !-> ottoc·11tn 11 cc 11 cllc :-illczioni ren1nnti 1.·. h c

p<)l.1h1le: riforui 111l'11ti nelle <'.1 " • r11r·tl1 \ 11ettri:-.111,t ar lcro-\· pno~o della s uct•la \·in l ' 1 ona.e..L clcl inc.> \ in1ent o j)r(>~·c- ~:-;io-

l)ag.

J1)otrotia

516

: \ cqnn.

• J•:n celal1l\• . 1L·l cll ~· 1 cc1; ~ì11 t on1i cer eb ellari; ~uppoi.:\to ce11lro <lL·l '-011110 . l • 1lH. a dl'l d1' ert1n1 c nlo (;J.1u<lol ..t Jlin ..tle: Jn 11zione .

Rurun

1920 • ~talJil.

l>oJ.

~\mm.

11

l'araplegic : i)nrn-osteo-nrlr-01)nlie lesione 111i c10J laire . l~.a b b 1a : Ja . . 'l~ acl1 iane-;te~i a

))

. ..

: iec11iea

ti co . )I

· 515

519

))

513

5°5 li

Guerra.

517

)I

sca1)olotorac1ci e lt1 bercolo ... i apicale . . . S1er1 specifici : ricer<."he StL·n o:i c1C'a tri ziali <.lcll' c~ol<tg·o consc·r ttl iYc <l<l u-.t1011i ; tra tta1ne11to . J nhercolc~--1 : critt.. ri per J:i dt:lgno:'i. 1{1tie ·si

499

• •

.3

•~oS )}

.s J f). •SI

l{ea1.1011e <li \\·a. !'-t:rn1a n11: ,·:tlore J>r.a-

11:11e .

111tn1r7.ia: a ...... 1.... tenza 1 rohl.1llL.'il lnllnen1a '-' lttbc.:1colo..:.1. I 11t radcrn1orra1io11t• <ll:l C ..1.... oni i)er la d1 ng110:--1 c11 CL'l11110 ·o,·cosi

infa nti le : nell ' -

.I

, li

L. l'oz1J. td. resp .


Fase. 1i}.

Roma, 10 Maggio 192()

Anno XXVII ..

fondato dai professori:

FRANCESCO DURANTE

GUIDO BACCELLI

SEZIONE PRATICA ----REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI •

SOMMARIO. L avori originali: l?.

Pcdeazzi11i: Sugli i.drocefa.l i congeniti da alterazioni delle piccole artE'rie e s nll'otigine clel li· qui<lo cefalo-rachi<liano. Note e contributi: P. Bertoli: Considerazio11i sul pne11n10toracc sia spontaneo ohe aFtificiale. Sunti e rassegne : CHIRURGIA~ IT. ]'rank: Del rapporto fra suppt1razione e necrosi e loro hnportanza per la terapia del favo e del patel'eccio nella con1tn'e prRtica. - MEDICNIA: E. nodenwaldt: Il problema dellà chin'no-resisteuza clei pa.rassit.i inalarici. Accademie,Società mediche, Congressi: Società roedico-cl1irurgica di Pavia. Appunti di medicina pratica : OASL.<:iTrc~t E TERAPIA: Porpora trau1natica. - , ui rapporti tra splenou1egal ie croniche

uiritti di proprietà riservati. -

lVI~DICINA. SOCIA LE:

r.J.

Verney: I/assicnrazionè statale contro le malattie. La lihert.ft sussidiata. Risposte a quesiti e a domande. Condotte e Concorsi.

Albo d'oro. Notizie diverse. Indice alfabetico per materie.

Il lVIarfa·n lare eronico <'h·e le cause nell 'utero o

LAVORI ORIGINALI. ANATO 1\10-PATOI,OG l CO

Sl1gli idrocefali eongrnit.i d&i altc1·azioni delle piccole arterie e sul l'ol'igi11e (lei li(lltitlo ct'falo1·ael1idiano dott. FHANCESCO PF.DR:\ZZT N r.

.

l)op·o la mi:a n·o ta app.ar.sa n·el 1g17 11ella .rivista « L'Ospedai1e M.a!gtgiore », avendo pr,eso in es.ame gli iclrocefa·Ji •c'h i.amati :seaond.a .r i ·O m·e.ccanici, fJer·c hè iprodotti da ;alterazioni a11ato•mi·c he Tilev.aibili ad 1o ccl1io ·nudo, restav.ami a cqmpletar.e Jo stn clio ·clell'a:rgo11re11bo {li consn.d erare gli iclrocef.ali S'upposti i)rin1.ari · ·Od .e ssenziali, essen{lone la causa n121cr·osc-0pica1nent·e non visi·b ile ed ig.nota, L'idr.ocet1a11o pri·miitivo, €..Ssenz1ale od icl~opatico 1

.::t]l<pellasi anche idrooecfalo coitgenito. Si<C)oome per ò n1olte \··olte l '.a lfezione sii .e splica nei pri:ini an11 i cl i vita etl una .rigorosa s-e pa r.azi1 011e dell 'idr·oce fR lo c-o ugcnito c1a:1l'inf.a11ti1e 11011 p11ò .se1n.p re lar:-;i, so,:eute si co1111).r endo11 0 e11trai1u1bri 11ell0. S·o la c1euolninazi·on e cl i iclrocefa] o <l el l '111fa tJzi.a . 1

1

(·r) .s-c.r.l.Vie ch1e l'idrocefalo ·ventricoè co11g·enito -0id a.cquisito seco11do ch1e .lo proclt1con10 agis.ao·n o s11l f eto st1l b1an1bino ·dopo 1a nascita. l-1'eziol{)g·ia di :q ueste due forme è 11n poco diifferente, llla la ·lo.ro pat.ogenesi .è .senza d'ltbbio press'a ·p oco ]a medesima . Il Groc.co tielle su~ lezioni di patologia speci,ale n1edic~ ri·t111iv.a ·s otto il .nome di idrÒcefalo eongenit,o .ogni f ornl.a ri.dro.oefaJ.ica che si .s volga a cra11io ancora aperto .e ohiama:va seoonda·r io od ·<t1cqtrisiito l'idrocefalo svoltosi a cranio chiuso. La ruaggior.a nza dei piatolQg~ attribuisce l'iùroC'efalo croni·c o ·p rimario ad u.r1a flogosi d·e ll 'e1

1

J>HI,T; '()s PEDALE ]\fA(;GrORl~ DI 1\1TLANO.

per il

Posta degli abt?onati. Cenni bibliografici. Nella vita professionale:

È vietata la riProduaion• di lavMi pubblicati nel POLICLINICO o la pubbli&azion• 4t ,.,,.,. '

di essi setiaa citarne l• fonte.

DALL 'ISTIT1J1'0

e sifilitiche. - I risultati deJJa.. splenectomia nelle ane· n1ie. - S1ùla spleneeton1ia nell'anen1i1t pern\cioRn~ Sieroterapia nell'en1.orragi a.

pendima ' "entricolare, avvenruta nella vita fetale o 11ei prin1i an·ni de1la vita extra. uterina. Non 1n.a:ti<'.à:no t11ttavia colol"o cihe negano affatto la~ na· tttra infiammatoria de}l'atlezione e si J_i.mitano a rilevare il fe11om(e no dell 'au·m ento di liquido, co1ne ·g ià f•ec·e ·i l R·o kitanski (2), Ziegler spiega Ja raccolta idrocefalica col :difetto di svi•lt1ppo cerebrale . Quan·do il ,-o] 111n.e ·d ·e l cervello è troppo

.

L l-Iydro·céph.alie d es 1'lOitrrisson,s. « Se111. lVIéù. )) , 1898, n. 24, pag. 19~ . -(2 ) Ro.K 1TANSKY. 1'ratta.to di a11aton1:ia patolo(1) MARFAN. -

1

gica. •

, •


tANNO XXVII, FAsc. 19)

tL POLÌCLINtCO

.524

pi('co]o reJativamente alla capacità Cl"anica per rielltfJire qt1est'ultima, lo spazio che .uon è occttpato d&l cervello e d a lle menin1g i è colmato dal 11q11ido cetaJorarhidiano. Si prodtt<::e cosi una mi<rve::n ceJalia idrocefalica od ittna e ncefalia parzia·le itlrocefalica (3) . l~ssen(!O 1a ca'\.·ità cranica chiusa, a pare ti .resistenti, ed a contenttto in parte solido ed in parte liqttido , è ovvio c h e una dinllinuzione di volu-me tlel contenuto solido sia compensata da un au11JJe11to clel 1iqttido ( H ydrops ex 'lJ!tc1to) . È infa tti Jo stesso liquiido che per reazione elas tica de l s aeco dt1 rale .controbilancia le fi11tt11azioni pulsatorie e respiratorie di pr·e ssion e. Difficilmente l>erò s i con1pre nde -come, det·e rminatosa il d etto c0111peuso, 110,11 osta.11te la ·r esistenza della teca osse.a, la ·raccolta liquida vada al.tm-entando, g·iu11g·a :i <li scostare -le ossa medesime, non a·neora sa ld ate, facendo acc1·escere e no.rmre me nte il vol ttme • cliel cranio e da effetto diventi causa d'atrofia del cervello. I>i ù recenten1ente il Margulis s i ocoopa:va in nn lun1g o lavoro della p a tologia e de lla patog;e11 esi c1,e11'i,d rorefa1o pri111ario cronico (r). Ri11niYa pe.rò in tale categoria l'id·rocefalo primanio c ronioo, l'idrocefalo infiammatorio e -l'idrocefalo da stasi degli adulti. Le rjcerche ainatomicije ecl ìsto-patologiche eseg·uite dal Ma-rg.ulis sopra die ci casi : sei di cidrocefalo interno cronico, dtte di 1<.lr-0cefalo ii1tfiammatorio e <lue di idrocefalo da st.as.i , lo con.d u sser 0 a lle seguenti concl1.1sio11i : r 0 Il quadro aua.tom~co del,l 'idrocefa1o interno pri111ario cronico con si ste i11 ltna iperplasia de11

1'epe11din1a (tlel riYes-tin1e11to €\I)jteliale e c1ie1~lo s trato di 1i•b re cl ella g·l iJa) , !Ìn ttna formazione <11 cl Ì\"erticol i e di villi 11,ello spaizio del ventr.i.oolo, i11 ttn.a proliferazione del tessut~ con•nettivo p eri\ "ascol are e de11 'av,rentizia dei vasi, 11e lla form a-

z ione <li t1na la111elLa fibrosa; 2° Il quadro a na tomico dell'idroèef~lo interno crouico i•n±iammatordo co11s iste in u.u 'alterazion e 1ntiamuiatoria dei vasi de l plesso ooroi<le.o, delle pareli d el \ 'entrico1o e della lept on1en1 11g e ; 3° Nell 'idro cefalo da sta&i noi tro, ia n10 u11 aume11tato sviluppo dello str ato di .fibre della g l]a dcll 'èpe11di1na Cll 11 na ci 11s ignifica 11 te (p.1 rzinle) pro1.ife razio11c clel riyestin1e nto c1cll 1C'p ~ n ­ din1a; 4° Il substrato anatomico dei casi di idrocef alo primario è ttna g liofibrosi croniica periepe111

tl 1111ale ;

5° J"'origine della <--osi d etta ependimite grallUloga no11 è di 11att1ra infiammatoria, ma appa.r(J) Z rr:GI,ER. 1' rail f. d'anat. pl1tlt. Bruxe11 eSoC'iété b ~l ge cl 'édi t ion, 1 9 10, 'f. II pag. 1 6. ( 1} ~[. , ' . J\.IARGt t LIS. Pntl1 ol og-ie 1111d Patl1 oge1•t lit' dt'S f>ri111iirc11 c11r(l11isl1 en 1T;·drocr f>11al11 s.

. \1 l· hiY . liir J >~\ch ia tri l:' , lhl ..-P, S . 3 1, 1q r 2.

ti<ine alla categ·oria delle sclerosi, le quali stanno ljti contini tra tt11'infi.a•mmazione cron'ica ed una

11eo-formazione. Basta •u n semplice sgt1ardo ai casi di Margu11s 1Jer convincersi eh~ ne lla. maggior parte tratta' 'asi di idropi secondarie, svoltesi in adulti in dipendenza di affezioni diverse : tt1mori, me.ning·i l~, endocardite, alcoolis mo, nefriti interstiziali , degenerazioni renali . .Nel primo gruppo degli idrocefali inter11i cronici troviamo: Caso 1° E ..../\. .. . S .. . , 47 anni, bevitore d 'acc1uavjte. Diag n osi clini1ca : Epilessia alcoolicn. P neumonite act1ta clestra. Diagnosi a11ato111ica : Epeudimite cronica, Ì{lrocefa·lo interno c ronic.J, pol1111onitre tl'estra, ed.en1a 1)01~ n1 onare , degeuerazio11e ad~posa clel n1iocarcl1 o e clei re11i. C.aso 2° Contad1 n a di 40 a nni, affetta da e nclocardite . Caso 3 ° Donna di 50 a u·ni, affetta da corea . . cronica prog r essLva. Caso 4° Spondilite tu•b erc olare, tubercolosi mi1ia.re dei polmoni, d el fegato, della milza, dei reni. Plettrite adesiva d-el lobo 1)0lmonare inferiore ·si11istro. Atrofia 1bruna del miocardio e n1ixornatosa dell'epicardio . Degenerauone pare11chimat-0sa del miocardio , Ù·e l d·egato, dei reni. 'l' t\n1ore acuto di n11lza. Siringomielia. I{lrocefa lo in ter.uo cronico. C.aso 5° Pazient e di 15 a1111i . E11or1ne dilatazi.o ne dei ventricoli <::ere bra lli. La parete interna ·d i €Ssi 1bernoc·c ol11ta. _t\cq11edotto dii. Silvio e fori di Monro p erivi . Caso 6° In.termo cli 32 a nni. Dia,g n,osi cli11ica: T·t1more d el cer\rel lo (lobo frontale) . DiaQ·11osi anato1'nica: Idrocefalo interno cro11ic-o. .Nel secondo gruppo cleg·li icl.rocefali i111ia1nn1atori tig ura110: Caso 1° l\1eni.ngite cerebro spi na1e. I clroc.ef.alo interno. Caso 2° Donna di 52 a:nni . Idrocefalo inter110. l\ leni11gite della base cerebra l<!. Enterite acuta. E .nel t e.rzo gruppo 11.avvi : . Caso 1° Do1111a dell 'età di 52 anni, da due an 11i atnma lata 0011 dolori di capo, debolezza geu crale, clolori e sensazio nri di dJebolezza nel~e g1t111be, da 11011 potersi reggere . L'autopsia mos tra \·a un grandissi 1110 idrocefalo 1nte rno, m a a ssie111 -> u11 \·ecchi0 eln:.ito111a org'l11Ì 1./.ato ~nbn1 "·111 ngeo nella fossa cra11ica poster4ore in rorrisponc.l enza del l 'e1nisfero cerebellare siujstro. I vi .a<ler<.:11ze delle lepto m e 11ingi fra loro e colla dnra n1 adre. J(e n1e11111g1 111olli della con, ·essità i11 alcttne 1>nrti is1)essite e coperte di la1nelle bianche. J"'e ]):treti int erne cle i Yentric-0li 1isc it! e cosparse <li \-a 'i c;crpeo-gia11ti, pieni cli sa11g11e. Il plesso cor oHlt"o 111'l r ro~·o111 cn111ente norma le elai <1ue l.tti .

<.

1

'


f.1\NNO XXVII, FAse. i 9·1

SEZIONJt PRATICA

CaS-O 2° 1'u1nor e clel cervelletto ed idroce falo schka e la co11segt1·e11te chius·u m dei ventricoli cronico da stasi . per clifcttoso processo regressivo della n1embrai1a No11 disc·u to i reperti anaton1ici ed istologici tectoria del quarto ventricolo. torniti dal M.a;rgu.li'S i11tar110 all 'ep.endim1.a d1ei Joukowsl{:y· (5) c1esci-riv1eva d11-e casi <li l11.icrocef1a lfu. ed id11ooefia:lia in c11i ma ne.a vano il corpo ,~eut.riooli e che so.n o 1)ie nameute conf,e rmati da ricei-cl1e i11oedite del prof. Ze11-0ni a11 casi di gliosi calloso ed il trigono te1erebrale. Al l)ari di tutti g·Li altri fenomeni emoidJ·a·u lici e})Cll{lin1a.le. ìVIa cotali reperti non .a.utorizzano encefalo-midollari, l'eziologia e .1a patogenesi deI 'illazione del Marg·ulis che l'elemento patogenet100 dell'idrocefalo p.rin1ario consista. .i11 t1na jper- g-li idrocefali non .potè essere intimamente 00n1plnsi de Il 'oependi111a, .i11 una formazione di v·i·lli presa, perchè non fu posto mente al vero stato e di d·iY·erticoli 11ello spazi-0 clel ventric.olo; .d.a p- della circolazione ei1docranica ~d endoraohidica e poicl1è l 1età dei sog·.g etti e _.Je affiezioni conc·otni- e.osi ifu "falsata la ve.ra origirne del liq.u.ido cerebro tanti roll'•i<lrocef:a·lo e l)er loro natura capaci di spinale. Secondo i :prin<'ipi da 111e esposti sulla subordinarlo, evidenteme11te dimostra•n o che r1el- secrezione e s·ull'assorbimento del liquido cefalor.achiidi.aino (2) (3) la produz-ion·e cli questo l•iqui<.lo la 111àggio.r.an7...a dei suoi e.a si, l'idrocefalo non })UÒ <'Ssere riteuuto congenito, ne primario cronico. è un"a fu.nzione dei vasi .arteriosi, la quale si compie nei ventricoli e i:fuori di questi nell'ambito ~ie r c.011tro ess~ndosi 11iperplasia d ell 'epei1di:ma constatata it1 idropi ventricolari di origine di versa, del sacco a·racnoideo ed irn ogni parte della massa assai faci1'n1ente ;può essere t1n epi.fenomeno del- 11ervosa centrale nelle proporzioni ·r ispettive. Sotto la pressione del ventri~lo cardiaco il li1'j tlrocefalo in rapporto ad ttn·a attività .m.a ggiorc del ventr.icolo meecaiuca o .b iologica. Spesso quido ifiltra dal1e fine arteriole, circondate dalla 11elle nefriti· croniche vedesi l'ependima ventri- g·uai'lla linfatica, entro gli spazi linfatici perivacolare zigrinato senza le note di u•n processo in- sali e nel serbatoio aracnoideo. Dove le .a .rteriole d.ia111matorio. Si ·verifica.no inoltre casi di idroce- diventai10 capillari, gli spazi perivasali endolinfalo se11za ependimite e viceversa di ependimite fatici terminano, €d alla su.perficie del nevrasse sE11r,.a idrocefalo. Sembra <la ciò che 11011 esii stano s i :aprono 11.eg~li sp.azi aracnoidei . . Dal serbatoio ra1)porti 11nioi di stretta <lipe11denza dell 1idroce- aracnoideo per la .p ressione indotta d·a lla tensi-0ne falo dallo stato dell'ependin1a. Qu.ali cause pre- elastica durale, il 1.iquido filtra nuova.mente e llenetra nelle vene, nell e 1quali ·l a pressione è miclis 1)011enti dell'id·r ocefalo cro11iico idiopatico si nore. Cosicchè il liquido cefalo-r.a chidico, uscito a1J.uovera110 la consangui11eità e 1'alcoO!~ismo dei gei1itori, il linfatismo, ·la tubercolosi, il r.achiti- dalle arte.ni:O~e è ripreso e r1e~1tituito aLJa circolnzio.n.e· generale dalle vene. ~1110, la sifilide, le gastr,o e11terjti, le 111alattie 111Esistendo u·n ostacolo al movimento della corfettive. Con quale frequettza ed iii quale n1anier.a que- r·ei1te sanguigna .attì:nchè il circolo cerebrale si stabilisca, bisogna che aumenti la pressione al ste cause a·g iscono è i.g noto. '!' re ai1ni or sono 'all'epoca della p u.b licazio ne disopra dell'ostacolo. Elevasi la linea dei carichi d·ella mia prima nota sugl1i idrooefali secondari, idr.auli·c i, aµmentano i fe11ome·n i di diffu·s ione e · a'rev·o Taceolto ed esaminato quattro cervelli di cli filtrazione. Verificandosi adun1q11e un .aumento del liquicJo iclrocefal:i congenilti che 1a11cor dirò ,i1clrbp.a:tic·~\. i...t\.ispettai a c-0municare i risutati delle inie inda- la nostra .attenzione de·ve essere soprahutto ri--gini nella speranza di a vval-0rarli con •nuove os- volta ai vasi ed alle condizioni .che p-Ossono in. . fluire sul regin1e idra.ttlico, il che tor.na a dire, servaz1on1. 8enonC'l1è fìuora no11 mi si ofterse più quesk'l allo stato dei 'r.asi. ~L\. qtiesto soopo prelevavo dai cerv~li, che vopossibilità e 1ni decido a limitare la mia esposilevo esaminare, nu.m erosi pezzi della corteccia, zione .ai quattro casti os.se~ati . delle pareti de~ ventricolii, dci plessi coroidei, .l\nzi~utto, pur facendo delle .r iserve s ulla esatt ezza dei vocaboli di hlrocefalo primitivo, idio- li fissava in formali•na e Ji inclÙdeva in cel loitlina. I11di, fat·te1ve l·e sessioni 1 nicroscopicl1e, ~·e copatic·o od esse11ziale, l1oterò che il termine di loravo con ematossili·na ed eosina o col metodo congenito cla solo no:1 $pecifiea qt1ella ,·arietà e.li iùrocefalo, a c·u i vo.rren11110 d.a r·e il :t1om·e di pri- di V.a11 Gieson. Dei quattro cervelli ida 111e esa1niti vo ·o d essenziale. 111 altre parole l'attributo 11Joinatt:i due appiarte11eva:no a b.ambi~ni del r.iparto tli cougeuito 11on .p uò farsi sinonimo di primi(1) \ ! . P. IouK.OvVSK.Y. I.es fur1n.es ·rares dcs ll ytivo. Ed a me occorse di vedere dei preparati di d rocéphal:ies C0'/1/~'é'n!tales . A11Uic'llcs de J.VI&l . iclrocef,a li cong,e niti, per ·le enormi dimensioni de cl1irt1rg. ri ufantiles, 1910, pag. 32 1. <.lella sacca, credubi rari esemplari di idrocefali (2) F. PEDRAZZI~I. Della circoln:::io11c e11cefnloidio:patici, i quali er.ano invece idrocerfa:li seoo11- .1Jiidollare fisiolog·ica e .d.el l'iq uido cerebro-spidari ad una alterazione fetale macroscopica, la 1iule. I/Osped.1ar.e lVIagg1ore, nn. 10-11, ottobrenovembre 1916. mancanza del foro di Niagendie e cl'e1 fori cli Lu(3) De.gli idrocefali, 1oc. cit . 1

1

1

1

1

c·t

'


• •

lL POLICLINICO

1>e<liatric-0 <le11 '0spedale maggiore (Pa<.lig-.1ione Berelta tn.!diciua) , gli altri due 1ni 'furono ge11tilil1ente foruiti dai] 1•egregio signor doit t. l)ara vicini n1edico primario .<lel manicomio cli 1\1ombcllo.

Osservazione T. R... R ... , d.i m esi 9, da Lan1braitc. E11trata 11el e.lì l I gi11g110 1915, 111orta il 28 dello s t esso n1ese.

Di.ag1iosi cli1iica : ldrooefia:lo, 1bronieo-polmonite. :1 u.topsia: l'ada,·er.c d el1la 11111g.h ezza di· centi-

n1et1\i 66, 11utrizio11e g-e11era l·e scatle.ut~ssi.1na.. CaJ>O Vol u1ni11oso. Circ-011fere11za cra11ica centin1ctri 48. S11turc larg·.ame ut€ cli,·aricate. Fonta11ella quadra11golare larga ce1i:ti111etri io, ltt11ga ce11ti111etri 9, 11101.le , cetlievole, il11tttta11t~ . Ossa. (lelJa. ,-olla cranica sottili. Dura 111adre tesa . T~a s 11a sttJ)C·rfioiie iuter11a liscia, lttct>~tte . 1\ Ieu1i ngi 1\101li t.ras1)are11ti. Vene pi.a li ini ~tta.te di sa11g11e . Circo.nvoluzi,011i cerebrali •a ppianate. Solchi poco ,·i~~ihilri o sco1nparsi. V€11tricoli molto d1 i1latati, l e loro pareti ridotte (Lello sp.essore cli n1eno c1i tt11 re11ti111etro s tti11a co11,·ressilà , ra~cl1itt.clenti 400 c€11ti1netri cubi (li liq1t1~1tlo . E pettlli111a liscio , sottil e , traspare11tc , ("<>Sparso s ui talami -e s tti cor1)i s_triiati di o·ra11ulazio11i fi•11issi111e. (~1.iosse orbor1zzazio1i.i ,:~11o~e s-oltoe1>e11c1i111a;l i. Cor1)0 callo::>o ;·i<Lott<> a.cl u11a lan1·i11a e~1 le. Fori cli :ThI011ro, .acqttcdotto cli Sil Yio, foro <.li 1\!Iageuù:i-e .am1)1, dilatati . l\lolto i)rofo11de alla l>a_s~ cra111ca le fo~se ·~e111~ l)Otosfen oi<lali e ]1a ·occ11).1:tale. I4c .-...·c:ltie. or~J1tal1 ar~uate e convesse c<:H1 profo11cle d 1g-1taz101111 . La ·l a.ni:iua q11adrilatera dell'~tn1oi cle più bassa (.<l n1>1)rofoudata. . . . . . 11 liqtticlo 1·a-ccolto t1e1 •. ve11tr~co~1 tera ~1n1p1(lo, tra~1>areute., scor11C·;-0le, . u.1 1•eaz1ou~ alc8:1tnia., (~el­ la 1cl e11s ità c_li 1006 , raptdn.111e11tc tilt~ab:i].e , pr1 \'O cli zt1ccJ1e ro, 0011teu1eva 0,20 %o chl a~bun1111~, g·r. 7 ,5 %o ~i c loruri, gr. o , ~S %o ù1 f~fatJ. a re.azione d1 Nou11e-Apelt I .fase -per la 1_1oerca <Ll1lle globul·ine 11.e gati,ra. ~·a~-.1111e11t1 1:1egat1va_ 1a reazione di R1 valta-Sabbat1nt. Negativa .1a 1eazio11ie (1 i \\~ asser111a•n.11. . . L 'osser,,az.;o11e n11.croscrJp1ca de.l sec1.1111~11to n10. strava ra·r i leuoocit~, cellule endote11ail1 sparse, qualche globulo rosso del ~ngtte. . . Diacr11osi a11aton10-~ ritolo!!1ca : Idrocefa~o 1nte1 110 conger1ito. Focolai di bro11co-po1n1on1te b asilare. Lieve stasi ,.if'cerale. . Nelle Ressioni ini<'rosoop!cl1e del eerv·~l~o s~ C<?ll e<'~ez.1onale. freque•nza de11 fi.111 1' )resenta'\·~n<? 'aS:i a rter1os1. 9111uos1 ocl a sp1r~le_. co11 nun1-erose Yolute irregolari , r;-011 hrnsc-~e _r101 ~g-~tur.e _acl nt~~ rrolo decorrenti entro sp:az1 J11nrfat1c1 a~p1, ~lrt:r1 ~1~f<-,111iati di -cal ~bro irregolare, a d1~ataz1011e e re tringiment1, altri :auoo1·a forman~1. lunghe 11 rve a O'uisa di· anse retrograde, alitr1 infine a ~,·11uppo plessiforme o te1mi11a.nti ad. a1npoll~ . . I ples$1 coroidei e a'ependima de1 venitncol1 cfl'riYano la strt1ttttra 11or111a1e, i~ qualche .punto 11 na l~e,re e circoscr!lta intìltraz1011e parv1cellt1lare. . . . 1 C-O~Ì \)\lfe lnugo il 111a11t~llo c11 a CttllJ. \:a~1. ceul rali .!'i , -erifica,·ano isol'\t1 aclden c;an1ent1 d1 ele111ent1 linfoidi (v. figure t av. I ). 1

]

4

Ossrr-...··1:.it>lll' 1 f. :\I .. . \ r ... , <li 111 e~i J i . .\ ~co'to uel })adig-Jòo~e Heretta 111edicina jl o lnµ:l 10 i915, 111orto 11 -4

ilc.11o stesso in ·e. . . Diagnosi rli11ica: l clroc falo congt:111t.o. Rio • • po11non1te. •

l CO

:flutvps~a

ltni;tata al c<7po : l'r<l11io 111olto Yol11-

1111noso <l11 for111a g·lobosa, .C.'irco11f. cranica cn1. 47. .B'ontanen la bregn1atica ·11111ga C'tll. 7 laro·a ~111. (). Stttttna coronale :aperta e d~'1 ari~ata ti~1~ all'inC<?ntro del~e l~·nee C'ttrve temporali, sal(la ta :tl (1Lsotto. D1var1cate l e s11tt1re sagittale € la111l)doidea. Bozze frontali sporgenti. Bt1lbi octi.lari clep1-iessi. Faccia piccola. O~sa clella ,~oltc'l cra·n ica ~ottili. Dura madre a(lerente al 1'os(.jatura. I ~e1)to111e1ti11gi sottili, 1traspa:re11ti. Qt1ailcl1c 11K1.c.chia <..pali11a ji1 corrispo11cle11za (lei ],o&i frontali e .lnng·o j} solco i11te11111isfcrico. V.e ue piali 111ecli ocrc111eute co11g.est.:e. cli saug11c . C·i rcouv·oluzioni cer~­ brali ap1Jiauate . Eu1isf€ri 111011-i i flt1Ltt1.a nti, bÌ a ftlosciia1u,o aspirando COill •ttua s11i11ga i1 liqttiùo. chit1so 11ei Yentricoli assai clil a tati. Cor1)0 callu~o e volta a tre I)i,l:astri 8ottil i::;si n11 , i11olli, .aiSSai -faci l111e11te lacc>n·abil i. Epe11d i1ua ~ottiùe) lise.io, tras parenbe; in .alcttui pu11ti spec-ial-111e11te sttl cor1)0 st1iaito di sinistra, 1ìn,1sc;i 111a111 e11te gran111o:o o vell11tato. Sttlla parte lJosteriore de:l corpo s triialo per breve tr.at_to opacamento biancastro su1)erficiale, cl1e ·n on Sti la!-.>oia asportare i<:l al soffrega111e11to. V~n e. s.tLbe 1)eutlii 1~1a1i 1Jt:11 .1 11a11iieste .. J)ei 1)lcss·i coro1(le1 Jl destro l' della 'g·ro~ .,rzza d1 11110 stelo . clt p e1111a cl'oea, cli colore rossig·110, co11 eJ>ite.l io l~·as1)arc11,t~ . Il _si11islro i>iù J):lll ido, i>1 ù <1t>11ialt1t0 e m e110 sv1l111)pa.to. Te~o<t coroiùea esile, t.raspareu.1.e, ro::;.sig11a. I cor11i dei '\1e utri<'oli 1ater.ali d.filataiti i11 egtta le ])roporz.ion e. Fori c1i :!\Ionro an1pi, ca1)ac1. di (lar pass.aggào a l potl icè clel l)amb·i110. rlèrzo ve11tricolo r elati va111eut e n1e no tl ilatato (lei \·e11l ricol i laterali. Acqtte.dotto di Sil,;io pervio .€(1 a1111pio. I"olpa cerebra1e l)a1J1da , a11e111·ica, J11c.i(la, ccleu1atosa co.11 u111nerose p11ntegg.ialt1re rossigue cti ~l'­ ~ io11•i ' 'asal i. Ne1'i e scissttr;. " cli Silvio uo11 e ·i,-;lono g-rant1l azio11i , 11è aderenze ,·isil)ili o 1>al1>abilj. Gervetl·~etto <.1 i · forma e· s vi.lttppo n orn1'al e, cl.i ro11: ~iste11za 111olle. Fra esso ecl il bttlbo a~s.e11za <.11 essu clia ti. Foro di l\Tag-eu clie ape1~to . Il liqic110. raiccolto _11èi. ve11tri<'oli iu qt~au~ilà c1i 350 em e. circa, eya _l1111prc10, cle11a cle11s1t a cl.1 1006 , a reazione alca.~111a , contene,~a gr . 0,35 l)~r .%0 di fosfati, g-r. 8,5 ùi clort1ti, g-r. o,!5 % 0. cli... <11bttmina. .l\..ssenza di 'l.ttccbero. Reaz1011e. ct1. )\onne Apelt I. Fa.se negativa. Reazione dt Rivalta.Sabbatin,i n egati va. . . Nelle sez<ion i n1icroscopiche del cervel~o si. ri: sc-011trava delle alterélzioni di conforn1az1011e 'let , ·asi anru1ogh~ a. quelle de~ caso l?recede_11te: . l)liessi corotdelf e d ependima dei '.re11tn?Ol1 not111al.i. 1\Iancano alterazio11i di degeneraz.1.011~ <.lcl connettivo. !.\Iancano s1er e ialine, 0011cre~1011_1 c~tl~ <'ari, p.rodu~ionj psa1111!101natose e fatt1 dt 111~ filtr.azione 1111lfo1de (,, , figu.re tav. II).

Osservazio'n e III. C ... N ... , fanciullo afi\.tto. da 1.<lrocefa~o ~ongl": nito enorme morto 11~1 l\Ian1co1n10 prov1nc1a le di ~Io111bello. I l cer,·ello co11 1e 1ne11i ngi f tt <:~nscr: \·ato i11 bag110 di for111aJiua 11el Jaborat ono cli anatomia pato1ogi '"'rt <li ql1e11'istituto. . . I~e cn\'Ìtà <lei ,·eutrico~i so110 n111pl1ss.~111~ . 1..c loro partjti a~sni sottili. Il c<?rno sfenoidale j 1 corno f ro11tale so110 se1>arat1 _fra .loro da. ut1.cf'i1e lamella. Le \'ie <li c0m1111 1c~z1011e de~ ,·en1.ricoJi fra loro e col sacco aracno1d~ pervie. ~o epe11di111a , entricolare i11e~~1nle, z1gr111a~o, 'illoso. I~cplon1 e11ing;i solt1lt, tr.1~1).1r\.nt1, ~ ,·ol-. g ibil i, 1

:cl


[A::\":'\O XXVI I,

F.\~l· .

191

SEZIONE

,

/

'

I

\

l'ltAT l l'A

527


1L POL r\:l.I NTCO

.• •


SEZIONE P RA TlCA

_\..ll'esa111e i:-\tolog-ic0 c1ella so~.tanza ce1'€bralc sono freqL1e11ti ~ ,.élsi inal couforn1ati, co11torti o sin11soidali , con i uil ess-ionj ad angolo e restrin2;imenti. ~e]lo strato sotloé1)enc11111 ale o~s-er,·a~ u11a leggera 1nfiltrazion-e p~r,·ice111tlare (,-. figure di contro).

()sser,..uazio11e JV.

S ... , altro fanci11lJ0 aftett o rla iclrocefalo cong·eni to e111orme, n1orto 11-el ma11icon1io pro,·inciale

:\Io111bello. Il cervello c.011ser\ ato rin bagno di for1na1iua . l'o1ne il preccdc11te .presenta le ca\it:\ ·ye11tricol~ri inol.to large. Le pareti sott.i·lissime, le vie dt 'C'Omt1nicazi'o ne \"entr1cola:ri iampi1e e penri.e . Lo epe11c1im1a dei \'entricoli zigri11a t o . L e le1)tome11i11gi sottili. L'esam.e istologico ri,·ela\ra gli stessi f11tti clel1'osservazio.ne t erza, salv·o ch e Ì·n confronto al.le forme vasali 13. .carv.a.h1ra1c ciolo •O ripiega.i1tisi a g·ujsa di dentellature \ri l)tedo111i11avano i ·ra ~i tl1 c:i]jpro ineg11a]e co11 punti di restringin1e11lo e di cJilataZJione. e!i

1

Ora fra i q uiattro c·erv·e lli 1e:saillùna ti, i dt1e clei fanciulli del l\Ioubello ave\r.ano l '1ependima , -e11tricolare ma:nifes tan1 eute iue guale zigrinato o ,-el1utato, e più spiccata l'irliltr.azione parvice1lulare clello .strato 8ottoepencli1nale; i due in\·.ece dei bambini clel padigJio11e Beretta ris1)ettivamente di 9 e di rr mesi, a\1 evano l'e1Je ndin1a liscji0 trasparente, solo in qualche .p unto cosparso cli finiss.i111e gra1111laz!o11i. i\rla in tutti i q11a ttro ·detti cervelli u11 'alt erazione •esisteva, costa11t-emente 1a stessa, ed :i1 tn1croscopio la rende,·a. faciln1ente palese : l'alterazione cli forma e di decorso delle piccol e arte1ie. I \'asi sono sede cli feno1n eni di filtrazione e di ditt11sione. Su(ldi ~viclendosi le arterie .a111nenta110, in prioporzione delle upe1iici di attrito e tlei fenomeni di capillarità, l e resistenze .alla corre11 te . Per la regolarità de1 ,circolo, ossia affi11cl1è la linea dei ·c arichi piezomet1·ici si· co1nporti con1e

ùi 110 .r 111a ed i fenomeni di filtrazione si co1111)1ano nel n1odo tisiologico, tale a11n1ento di re istenza i1ella rete \·asale cJe,·e avvenire ~n una cleitermi11:a:ta l11is11ra . Se 1) er (1umento c1éll e s 11:p erfici di attrito o per ostacoli· esiste11ti n eU 1u1ne clei piccoli vasi crescono ]e r •e sisteuze al circolo, in t11tto ·i l tratto so\·rastantte d1 qu?;l distretto della cnua1izzazione a\·verrà s t asi ecl un i11n1'l lza1nento <.ùella pressione con a'l1n1e11to dei fe,nome.11i di filtrazione. Immaginiamo per esempio la mass.a delle aiteriole .r iunita in Jascio con1e fosse 11n t·UJbo cli''ÌSO internian1e11te i11 tante pi-cicale parti o ca11a1i J11i 11ori. Ostr11enclo i singolarmente i 1)icc-0li canali interni tleter111i11a.uo man mano 11na grad11ale din1in11zi-0ne clel lttme d-ella sessione totale. Posto ad·un,q11e cihe il numer.o delle arteri·ole sinuose, .con rjpiegat11re ad ang·olo ,e strozzature sia considere,·ole, ie che lo stesso fatto si ri i)eta i 11 tutti ocl in 1uolti distretti della circolazione encefalo-midollare, l'effetto . Rarà pure rilevante e si ,a Yrà t1na eccedc11za di produzione del liquido. JJ~ logico s11pporre cl1e .all10 stato norn1a1e conser,·ando ·i i n\·ariato il ,-ol11n1e del liquiclo cefalor acl1idico , ta.nto se ne protl11ca cl ai , -asi arterio~1, 1

1


- "O •.)J

I

lL POLICLINICu

quanto se 11e assorba clai \ 'enosi . Perciò le SlllJE:r:fici 11or111ali di secrezio11e e di assorbime11to, de'·0110 fra di loro es ere i11 un determinato rap porto proporzionale all 'atti,·ità dei ,·asi. Cresce l'attività di secrezione e lton a t1me11ta i 11 eg·uale 111is ura l 'assorbimeuto, l 'eq11ilibrio è distrutto; s i form a l'idrocefalo . I"'a raccolta liquida andrà s \·i luppa11closi fino a ch e la produzio11e e l'assorbime11to 11on gi u11ga110 di 11uo·vo a co1u.pensarsi . Si con1prende di qui l'interesse che assumo110 le alterazioni vasali sia nella patogeuesi degli idrocefali, sia a sostegno dell '.origine del liqui~ cerebro-spiuale, generalmente attribuita . ai pl·essi coroidei. I11tanto nei miei casi, verificat esi le s·udd<:tte alterazioni, l 'iclrocefalo, che a buon diritto s i sarebbe rite11t1to idwp::it·ico, primiti,·o ocl essenzi.a1le, non n1erita siitlatte clenominazioni. Imperoccl1è la cau sa efficiente esiste, s olta11to in lt1ogo di ,essere niacroscopica è microscopica e risiede nelle picco1e art erie. Siffatti idrocefali congeniti sono e\-ide11te111ente di 11at1tra meccanica , p er-chè le .alte' razioni della r ete arteriosa generano un ostacol·o al circolo sanguigno, com,e n egli idrooefali secondari g ià s t11diiati , la ro111p1""'essio11e de] se110 retto o clellia ·ve11a di Galeno, cagionava t1•n ostae<olo 1 i1 11n l11ogo più basso c.l el l a ca.nalizzazio,r1e. rt neppure necessario cl1e i vasi sieno defor-111ati in u11 lttngo per~orso . Se t1n vaso od un distretto di piccoli vasi è ostruito in un .p11nto, in t111.to il tra tto soprast a11te di (jttel distretto· clei11 a ca11alizzazione avverrà stasi ed un iri11alzamento della pressione con aumento dei feno1ne11i di filtrazion e . Potrebbe ctarsi nondimeno che ,.i si.ai110 a n che casi di idrocefalia congenita , n ei quali in cambi.o di ttn'alterazione di for1na esista t111'a lterazion e cli s tr11tt11ra dei vasi e m aggiore pern1eabilità all e stesse c ondizioni idrodinamicl1e, onde ne \'e11gano del p ari accresciuti i fenomeni di filtrazione . l>er essere più preciso osservo che le alter.a zi001i da 111e rilevate sono abbasta11za frequenti nei prel)nrati n1icroscopici, n13 non inte.ressano tutte le arteriole . ::.\lo lte si presenta110 di aspetto n ormale. l\Ia q11ello che appare in 1111a sezione microscopica è t1u esponente i11:f:i.nitesimale di ciò che s1 n ,·rebbe dal 1'esame dell 'intiero apparato ci.r cola1.orio e11cefalon11dollare. Oltrechè 11ella ma~a n er,·osa centra l e una copiosissima rete di fini vasi sta nella pia madre, l:t 1ne11i uge ' 'ascolare, che p.r o·v,•ede il sangu.e al i11antello cerebrale facendolo passare 11el suo c;pes~ore '1110 ~ta to e.i i corrente capillare. Tentai inl 1tti di S])ingere lo sg11ardo a i ,-asi meninge~ sia i11 ic1rocefa1i, ~ia i11 iudi,·idui di clifferente età, decessi per ailezioni di,-erse. I ,-asi sa11guigni piali ora rettili nei , ora cttrYi, or~ co11tigni, ora acca\'"allati, ora discosti, ora se-

i)arat i <.1~ spazi larghi , s'intrecciano, si ana!:>to1nizza no, costitui scono deJlc m aglie così vari<.: e co ì 1nocl1ticabili <l:igli tati n11Qrbosi e dai fcuom enrl. Llell 'agonia e clella n1orte, da rendere i1n1)ossib1le ·11ei preparati n1icroscopi ci un esatt0 conironto. _.\. ve11d-0si u.11a causa pei·1nanente di se;. uilibrio fra produzione ed assorbi111e111to del liqt1ido cerebro-spinale, la eccedenza, sia pure piccola, e continuo acc11mulaud-0s i, crea la raccolta idrocefalica. E q11esta p11ò crescere e recare nocument o allo s' 'ilupp o ct.:r ebrale, fino cl1e sa.lJclatesi le su t11re e progredita l'ossificazione, di,·enuta la scatola cra11ica .r igida ed indeformabile, 11 1iq11ido in terno raggiunge u11a pressione <'l1e ostacola I 'eccessi va sua prodttzion e od in altro modo si stàbilisee t1n regime id.rnt1li·c.o cli compenso ch e eguaglia Ja prod11zione del liquido all'assorbi1ne11ito. L a relazione fra v~tsi e liqltido, fra vasi ed iLlrocefalo, nou si p alesa sol o negli idrocefali co11geniti, all01·c.h è la deformazione vasa]e è primi ti \·a. _i\.11ch e n~li i drocefali secondari a grossi tt1n1or1 d~gli emisferi oerebra li ed aru.mento di volume cl el content1to solido n el sacco durale, ad impervietà dc1 foro di J.\!lagenclie, a tt1n1ori del mesocef:-tlo comprimenti il se110 retto o la vena di Galeno, a ,·,·enenclo u11a el f Yazione (lell<l 1i11~.l clei c.lrit·111 idraulici e stasi iii tutta la ca1ializzaz].011e ocl ~ 111cmte cl ell 'ostacolo, col lungo per111anere llella causa si deter111i.uan-0 per adattamento ttn 111ag giore S\"Ì.luppo {l ei fini \·asi, inflessJon i e tl eformazio.ni, . che ricorc.lauo ]e a1teraziot1i \·asali pri111i1t.i ye dell 'idrocefa l.o congenito, con1e 110 os~er­ , ·ato in pareccl1i ca$i e l) llÒ \Yedcrsi i 11 alcu.11c: fotog.ra.tie a·nniesse a q11esto scopo a111. mia pri111 t puutaia s ugli ic1rocef~1i . 'f a111 ni r1 [erir o:10 l 'itlrocei alo cong·cnilo alla sihlide ereditaria. l na tale opi11ione è certamente t roppo esclt1si,-a, 1ua 11011 è men v~ro che la sifilid·e è l'a ffezion e ch e più lede i ,,asi. Nel mio la\·oro ~t1lla circolazione encefalo-midollare fisiologie~ e s nl liquido cerebro-spi11alc, paragona·vo dal ])Unto di ' yista fi sico le arter1l! cerebrali circo11cla te dalle guaine li 11 fatiche e cl:ig·li spazi endoli 11in tic i, ai glon1crul i renali, racchius i ne'! la cap sul,1 (li R0\\·111]111 1 ( r ). Di ce, ·o chl'. la co11for1nazione a g·on1itolo cl, l Alomern lo pi ttttosto che la ra111ifi C'ata c1ell e a rterie ccr1..l)t"11li no11 intl11iscono s1tl grincipio fi sico ch e vi domina. _-elì'1111-0 e nell'altro organ o hav\·i t111 \'aSO saugu1g·no ,s{1tio pressio11e entro una C'lYità a pressione minore, le co11(li zio11i più fnvore\·o1 i del filtro. Non 11ego che l 'epe11cli111a po::)sa essere dotato d1 pro1).riLtà secreti'.·a. Intendo tntta,~ia dislin•

( r ) .~ec ri : ioue r t.' b r<~-'Ìpi 11 a1 e.

c.'d a3sorllin1c11lo del Jiq11ido ce-


• [.\.:\~O

XX\i II, f'.\sc. 19]

SEZI Ol'E P RAT lCA

guere Ira proprietà sec-erne111te e proprietà filtrante (l'una cli natura biologica e l'altra più specialn1e11te di J1atura fisica) , alla stessa guisa ch e 11el .rene asson1igliamo il glomerulo ad un filtro e l'epitellio dei tubuli ad t11ia ghiandola . Le cellule ependimali han110 origine ectoder1nica e deriva110 c.lirettamente dalle cell·ule epiteliali (spongiol:>lasti di Hiss), elle assi·e me all e cellt1le ger111inative (neuroblasti cli I-Iiss) eo,stittti.~con<> la parete del .ca11ale 11eurale primitì·vo. B ,-erosi111ile .aclunqt1e che il 11et1ro ~pitelio riversi cleì prcxlott1 JJel lic;_uido filtr~to clalle arteriole . 2.\'Ia u11'altra f1111zio11e spetta all'ependima per la Stta sede particolare, c111ella di t essuto di riv·esti 111e11to delle pareti clei ventri'Coli. I-Io sopra accennato ac.1 u11a a ttività 111agg·iore n1e~ca nica o biologica dell 'epe11cli1na nell'idrocefalo co111t111icJ11te. ()r b e11c ne1l'illr°'2efa1~0 c..o1nn•i1ica11te le Autt11az:o11i pt1lsatorie e res1)irato1 ie di ì)r ... s~ione clcl liq11ldo cefalo-raichid,ico ri1)ercnotenùosi n ell'<.t ca·vità clei ,-c11t1-ic.ot~i s enz l essere a111111or7..ate d.al ]a co111tDtessibi1li1tà c.lcl vapor c.l'acq11a gi1111go110 Sttll e i)ateti Ù1ei \"1e11tricoli 111edesi1ni co111e a ltrettanti cql p·i cli ari1e:tc. Occorre qui11di 11na 1naggiore resistenza del tessuto di ri~·esti1ue11to ·ve11tri~o1are e per adatta111ento tisiolqgico esso tende a raggiu11gere un 111ag·giore s\1ilt1ppo, 1ne11tre per legge fisica soggiace a <lefor1111zio ;1e e1asticl1e . f'er legge fisica c111ando un t esst1to è composto di cle111enti di cliYersa elasticità 1 e dopo essere st ato stirato si retrae, gli elen1e11ti di elasticità n1i11ore cl1e a\ eva1jo sorpassato il loro 11111ite di elasticità, co11ser\·a110 perma11entemente u11a 1)art e dell'a11ttnga1nento s11bìto e le lo,r o 11101ccole prendono 1111 11t1ovo stato • di •equilibrio. Ne deriva cl1e 1a s~tperficie del t essuto 11011 1-;esta pit't liscia , bensì lJrèse11ta <left.lc i)rot11h era11ze a 11or11ia dell·~ differenti c1istrib1tzio11i c.leg·1i e1~111 e:1ti e del loro g·r,tdo c1i -elasti0ilà. L'allunga111 c.11to per111ane11te l111a \·olta incon1}11ciato seg11itcl a i'arsi e sè per bre,·e te1111)0 è iuse11s1bil·e tinisce al1a lt1uga cgl di,·eutare consi derc,-oJe. Così ì 'ineguaglianza della st1i)erticie clell 'ependima e l'ipertrofia de11a glia sottoepe11di11ia1e 11ell '.idocefa lo co1n111l1cante possono ben1ss·itmo ~pi egars.i l)er l 'aclatta111euto clel t essuto di rivestimento alla n1odi.ficata ft1nzione del v,e ntriieolo, alla g11isa dell 'i pertrofìa del ve-ntricolo sinistro del c11ore 11ella jperte11sio11e arteriosa, del1 'i.pertro1:ìa dt u11 polmone, se la .funzione dell'altro è graven1ente ostacolata per ader,e nze o per scler,os1, del1'ipertrofia cli i.111 rene do1)0 l'ablazi one de11'altro e via dicendo. Una tale opini·one trova perfetto riscolJtro ne.i qt1attro casi att11ali di idrocefalo congenito com11nicante e nell osserYazione 11ona clella 111ia precede11te p1111tata, relati,Ta ad idrocefalo congenito, 1

1

531

ei1orme chi uso per impervietà della membrana te~toria del q11arto \·entricolo e mancanza dei fori di ì\1.agend.ie e di Luschka . Fra i primi q11attro i due bambini del padiglio11e Beretta dell'età di 9 e di rr m1e si , presenta,·ano l'epe11dima liscio solo in certi pu nti fi:nissi.mamente g·ranuloso ed i due fauciulli gr-?-ndicelli del 111anicon1io di ì\fombello offri vano l'ependima ventricolare ispessito, rugo~o, i11eguale, ·villoso, C·On lievi note i:nfiammatorie. ::\f ell ~osservazione nona della mia prec.edente 1)uutata, relativa ad idrocef.alo cou.g enito chiuso, essendo impedita la .p ropagazione delle variazioni pulsatorie e respiratorie di pressione del serbatoio aracnoideo all·a ca\ ità dei ,- c11trj co~i , no11 ostante la strag.rande raccolta di otto litri di liquido entro i ,·entri.coli medesimi e l'età di anni 4 e mezzo clel so.g getto trovavasi l'epenc.li111a li scio sottile, le,·igato.

I

1

NOTE E CONT'RIBUTI. (l.onsiderazio ni sul pneun1otol'acc sia spontaneo • che artificiale. uer il ùott. PIETP-O l3HnTOI~r c~irjg-en1e 1a sezione cl 1irl1r~tica cle11a l-)oìi:l1nbt1lanza dell'Ospedale Ugolani Dati in Cre111ona. .....

, ,

\..J

Gli studi del pro! . Forlanini_ pri111a, del l\Iore}li poi, di1nostrarono cctne il polmor1e s ia cap1ce di sopport are una co111pressio,n·e per 111olto tempo , senza ·c he ne s ia con1pro111essa Ja s11a f\1nzione . E , se diappri111a l'i11so.rgenz·a di 11n JJ11e111notora.ce era consider~tta c10111e gra\·issima con1plicazi1011e d·ii malattia p0t1monare, dopo le osser,·azio1ù clinicl1e d el Forlani11i . stesso, no11 ~olo si dimostrò la necessità di lna1111te1~e1-.lo , ma c.lj oon'tinuarlo con1e 1pneumotorace te.rapeutico . ::\forelli, battendo l a ' 'ia tracciata da:l sruo ì\Iaestro , dimostrò che tale proceclimento ))Oteva applicarsi alia cura del pnet1n tot9racè. cli per sè ~tesso, da qualt1nc1ue c:ius.a J)roclotto, 111a11tenenc1o perè? sempre 11el c.a,-o p lcttrico 11n.a pressione positi ,-a. ~\ d ie ssa, che àl l\'.Iorelli col suo ap1)arecchio cercava ili mantenere a;>er u11 dato 11erjoclo 11ei ferirt:i clel polmo11e, -0tte11e11r10, 11on so1101 il'immobilizzazione, 111a l1a co1111)ressio11e de: tessttto p.olmo11are, so110 tlo,1nti l11olti casi di ~·uari. 0·1one. ;:-, La mi.11ore frequ.en za cli cv.u1pl ica11ze, dopo il sussidio del p11e11n1otor~ce, qt1ali la I)leurite reatWi\ra e· 11empiema cl1e sa1)piamo deri,·anti .(lalla n1oltiplicazione dei microrga•nis111i, pe11etrati o Llall 'esterno i)er 1nezzo clell'age11te che ha .p~odotto Ila lesione, o da.I focolaio del polmoi'C :Jeso, 11ella r~·ccolta sn11 g uig.11a, otti1no niez-


532

IL POLICLINICO

zo <li ctt ltnra, i )rova cl1 iar:"t 111cnt~ la .

cac1a. Dim in uire q ttind i a l

s tta

effi-

i l ter re110 fa ·..,·ore,·ole per lo sviltt pj)O <lei ger111i d ella s111)1)nrazione, eyjtare q tta nto p iù s ia p ossibi.Ie l e ca11.: se, che posson o dcrt:èrminare gra,·i a lte r azion i cltl la p le ura , costit11iseo110 il fi 11e , a etti te nde il p11e11111ot orace arti fi cia.1E- , ttsat o s u larga scala dal l\J or elli . l 'er ciò si re ude n ecessaria l a s ua appl icazione al I)iÙ pr~sto, , all orch è l a diag nosi <li lesio11e p ol n1011are s ia stata precisata , o s i a s t aia Jn1e ssa in 0Yide11za la forn1•azi o11e di 1111 re111otora ce , d i1)e11cl e11te da lesioni <lell a parete, i 11 c11i i.1 p 11C;11111otorooe p11ò it:ro, ·a re la s 11a rag·ione . . È be11 , . .er o cl1e si pttò re~are ·vantaggi al Ierito a11che c111a ndo l'em oito race abb ia r·aggiunto 1Jr o1)orzio11i raggu a rde,voli, e ciò 0011 ·ailtro strt1111cuto cl el 1\'I o re lli, ch e p ern1ette la sostituzione cli a ria a·l liqtt•i1do, cl1e , ,i en e le11ta111e11te ·es tratto, 1na .i11 q nest o ca so l e co11dizioni ge11erali del p a zie11te s.ono .~0111pre inc u o b11one e q11indi poc.o fa,·ore,·o1i acl 1~11'operazi on e p iù l1111ga . J\I a noi1 essenclo se111pre possibile p r a;bi1c.are il r111e u111otoracc coll'.a ppa r ecchio l\I or e11 i , cosi f11 dal l\l or e.lli t esso s11g·gerito <l·i pro, ·ooore, appena ci si trov·ia d avan ti a cl t111 i erilo de1 p olmon E." te le c on dizioni d ella ferit a lo p ermettono, ttn J) ll E:- tt111ot 0 r aC'c -;p 011ta u-eo, dilatando, pre,·i a di s infezi one, la ferit a a nche -oon .u na .semplice pinz2 a 11~ton1i ca , in n1oclo ch e 1)ossa j) p ol111.0 11e as~orbi r, a r ia cl a ll'est er.uo i11 c1t1nn.tità Slttf fici e11t e per ottel1ere il s 110 col1a bimento. Più t:ardi si 1111111111u111

1

J)Otrà ricorrere !:l rifor11ij11enti razio 11ail~ qua11c1o la t.ensioue 1cn do 1)l e11rica s i ~arà ri clot t..a e ciò fino a clic ·i ~1t1pp orr.à ~v \·en nt:l l a cicatri zznzio11e cle1lla feri ta. L 'eRser111i t ro\·a.to, d t1rante il .p.eri10do di guerra , i n os1)·ecl al i a y a11zati, 111 i p er1nise di contfro l1nrc d iyer· i operati ù a l 1\Iore11i, cli \ ·ederne le 111a11ual i tà t ecniche , cli eseg11ire cli \·erse ,·olte .iJl 1):1e11n1o toracc a rtific ia le e 11ell ' t1ltima o ffe 11si,·a <.l ell'otlohre 1918 di i)rOYocar e in qttattro casi g r<1,·issi1111 , a p1)3rtc11 ent1i cl ne a] 111io riparto •e c111e all altro , il l) ne11111ot orace spo11ta neo, seco11clo le i 11 dic~1zion i (lel ::.\Iorcll 1. J)i q t1esti q11attro casi 1111 0 5olo \·en ne a n1orte dopo cli \·ersi g ior11 i per bro11c.:opol 111 0 11 i t~ , che , a 1 tn,·Ol~o a nat omico , ftt ri.,.co11tral a <.l i .11,1t11ra 111t l 11 C>11zal c: g li a ltri cr11nrirono senza tra ccia a lct1na in tlltt per iodo cli o dne 111e~i. Fra i cl cge nt i 111 11 'o i)ed a l e diret to cl al .Jlor el lì, 1111 produ.;::;c t1on poca m eraviglia 1111 a111malato c1 i I)le11ri l e ssuda ti,·.1, c l1e , t rattato col p11e un10tornce, pre,·i a e\·act1azio11c <.l el liq uido , i ...To~\1 , e hbl in nocb i « i orni a s 11bì r\! ttn g ra nde 1111g l10' ~ r~L111~1 1lo con ca~lutn. <lelL1 ft>hl)r~ e . . . car. i . . . -;in1a

ri 1)rOtl nzio11e di 11 cp1iclo. ) l i ~0110 \.:hi\.~lo, ~e ,li fro11lc a q 11e&t o ri ~u 1 l 1 l o, 11011 fO'-'"" !"lat o il c:l-;o lli enr 1re 1.:- 1)lc11ritì

ac11te , s ia secch e , ch e s ier ose, fi.11:1 d a.lll 'iuizio co11 r1 ues t o 1ne todo, p er solle, -are il paziente <lal d olore e i)er so1)1)rÌJ11er~ il coefficiente 1neocauico, faYoreYol c :ll1a diff 11 io11e (lel })r oeesso ii1fia111111.atorio , 1'attrito tra l e dttc s11pe r.fici sie.rose. 11 1:ratt.im e11to •IDi p a.re,·a più cl1e ~ogico p e1

laibto, ch e <.'-Ol p ne u.mi0toraoe s i ·ve.ui·va a creare la condizione niecessaria p er 1111 rapido ritorn o aillo s41to 11ormale . D ifatti sappiamo dalla p.atologi~t cl1e i fe110111e11i i11.tìa111nLatori geJ11er.almente oomi.nci.a.110 a r egredire allorqua ndo 1 'e~suc.l ato riesce a i11a11te11er c s t accati i dt1e fogli etti. ::\Ia sfortu11nta111ente non mi s i preseuta ro110 casi cli1tlci, .stt c11i poter ICIOn sicttrez'la b as:l re il mio r agion.a i11e11to e venit e a concl11sio11i concr ete. Ciò n o 11os tat1te coll 'ill ustrazi,01ne dì illll ca.so, ch e ebbi .ad oper a re .nel lttg lio r 9 r 8 , posso r eca·re 1111 certo contributo a l n1e t od o cura·ti,·o cl el1e lesioni p le11ricl1e i11 g.eneral e. Il 2 1 ltLg lio fui chia mato cl'ùrgenz.:a J)tesso ce11to F ... F ... , fePito aC'cidenta1111e11te cla ttn compagno con t111 colpo cli rivoltella . L 'a . 'er~ p allido, 1111 J)O' dispnoico, co n polso clebol e m a 1iegcf.a re : presen t a\·a il foro d'enrata del proietti1e mtlla p ara'\·•ertebrale destra a l ivello cloell a qua1ta \·ertebra lombare , il foro d'tts cita sull'asce.11.ar.e m ;:-clia cli sinis tra a ll'altezza d el la 511. cost a . L'esame a ddominale Jaee,·a ri.1et'a re lie, ·e resis te n za m w.scola re a l fianco si1t.istro, cl1e ~ n1pecli­ v,a l 'esa111e del! 'ipocondri o -c-orrisponcle ute ; 1 e~a111·e toracico r e11de,·a e·v i1de r1te u11a zon a cli ottttsi tà d a ll 'a ugo1o d elia scapola. in b asso con abolizione del f11emito , ·orale t a tt1le e scon1par sa cl el n1urmure resp~ratorio : .a~ d·i ~opra cl.el la 7.ona ott t1sa s uono I1orm.a le . O r111 e no rn1al1 . La diao-nos i ftt d·i l esione de11a milza oon emotorace p~r aspim~ione a btraverso 11na soluzione cli continuo del d1aframn1a . I l p erchè tiella. 1na 11c a n za cle-1 .pne1tn1otorace lo ir'O\:ai i11 un ra pido ncctrryinlar s t cle~ sa ugn e a t tr~rverso 1'ap ertur<t (lel di~fran11n_a 111 n101tl o ~la ar1ii'\·are rar>idamente a ch~u~ere 11. foro d u scita. del proi«:1 ti'le , che s utt1ra1 1mn1ed1a_tame nte. D ecisi per l 'i11te1-ye11to, .cl1e co11s1s tette n:ella s 1>lenectomia , c.l eter111in a té~ c1a 11.i g r a, ·e leSlo11e clella milza s ,·not a1ncnto <lell 'e1not or ace a ttra verso l'ape!t11ra di~fra 1111na ti ca, . ch e p ern1et.te,-.a [ 'ent rata dt d11e dita, pro,-ocaz1011e len~ di ttn pneumotorace, st1tura d ~l _<liafra 1~1111~ e r1cos.tru71ione dei p iani sup erfi ~1al 1,. pre, 1a ~i1trod1tz101~c cli un p:iccolo dre1t<'lg"g10 : 11 t11tto 111 a1neste~1 a oloroformica. . . . . Visitato il p. success i\•ame?be ~1·o:·a1 .n et p r1m1 sei giolini un pnetl111o to race lltl d1 c:;creta te~s1~n~, 110ta,·a sile11z io assnl uto ::.11 ttttta 1:-t lt1et a s 11~ 1 stra. Nes~t1t1 dis t11rl)o da i)n rt~ <l el 111a1ato, ,111 cui il po~so da 120 clo po . ~-ent1 q nattro o re c.1~11: 1!alto o p erat o rio c:;c~se r arHd 11ue1~t~ a So. T11 ~.t t a\·a o·iorna t a ~i ittiziÒ 11 r ia .._sorb11lll:ll lO ~lel 1'a t la e dopo , entici 11<] ttc <Tior11i il p oln1011c s t .e~pn11cle ,·a 00111 pl <>t1111e11 te ,ci llL' fa tlo a lc11no ·ra ~11:,~n­ bile al1 ' a ....èoltaziou e . La ten111erat~1 ra. seg-1h) t!e l le ore ,-e- r)ert i 11e del 5::> e 6° g-1or110 . I .o gna1igiou-e a,,. ·n nc 1)er 11ri ma. Il ..... og~ett?, cl~l .qu~l1; ebl)i 11otiz.ie ~-..11cur \ Pl"I h1 ~ or111 ot ~onu , g:o<lc !'~ 1111) re otti 111·1 ... il u b · · 1

1

1

1

1

.,,-.i


SEZIONE 1'1.:ATrCA

Che Iossc 11ecessa.ria i)el 1nio opera!to l 'eli111i11azione del sangue, ra.Q00lto nel·la ca,·ità l)le11rica, non 111i 1)a 1~e , poic hl: si sa benissimo romc e::iso pòte\".t , ·eni.re riassor bit o .ii11 un cer·to p·eriodo di t en11)0, tanto più ohe ri:on ,.i era possibilità di <.tun1ento, una ,-olta soppressa lia causa <lell'emorragia e chit1sa l'apertura cliafrarumatica per e,·itare il pericolo di 1111'1ernia, r111alora non foss ~ ~r\·,·en11ta ttna cicatrizzazione spon.t a1tea. In.oltre poteva l 'ie11101:.or·ace essere svttota.t o ìu seco11do te111po, co111e q11al u11uq11e altro ,-ersa1nent o. Le considerazioni clit> mi s1) in~ ero all'eli1ni11 nzione di questa massa sanguigna L.t'urono div·e rse: 11 pericolo di una p leurite reatti,v a, la formaziou.e d i icoten11·e, eh.e a\.·rebibero '})Oi illl1pedi ba la .espansio11e 1)oln1onare, -la probabile trasforn1azione 111 piotoraee per gern1i, cl1e pote\·ano ess.ersi <111niclat.i i 11 questo buo11 111ezzo cli 11utri. z1one . Colla tecni.ca, cl~ me 11sata, e.' ·itai tutte q11esle possibili e\.·enie11ze, 11è il ma.lato risentì dauno daJl a for111azione cli p11e111notorace, che cercai di r('11deT~. ttn l)O' t eso, per rag·gi1111gePe lo sco110 che n1i propone,·a, cli m ett ere cioè co1111p leta111ente iii rj po_o 1'emitora('e 1e o. Xou 1)eusai a rifornimernti, clato cl1e si tr·a tta':a soltan to cl;i tenere a1'lo11ta11a.t e le due s upc.rnci p1euriche pel tempo strettamen.te necessario a1 ripristino della zona lesa e cl1e s i sa essere ltt:lle sierose n1ol t c-> rapido. Senza ritornare sulle ferite del .p olmone, in aui 1a disctt~ ·iòne per la f or1uazio11c cle1l pneu1notorace sarE.-bbc oziosa, dopo i rist1lt.a t.i otte11t1ti , c:edo deg. na cli considerazione la stta a.piplicazione e J1egli emoton:ici cla lesione ad<lominale o diella parete toracica, e :nelle pleuriti ac ute con o .seuza ,-ersa1nento. L i11oc11ità de11o scbiar.cia meuto del poln1ouce t la faci lità con 1a quale è possibi1 le l'introduzione di aria :sterile 111el cavo p1etuico coll'apparecchio ì\Ior-elli, l11ed·i.a.11te il qtùale 1ess•a ,·ien e assorbita ~ponta11eame11te clal paziente per 1a pressioue u . g;atiYa clel ca,·o pleurico, cle\'e spi11...g:ere lo s tL1clioso a mettere i11 i)rati.ca tale i11etodo cttrativ·o. Non rlioo che setnpre dehba riltscire 1allo scopo : sa1~bbe troppo imprudente l'aff:ermarlo. Certo potrà molte \'Olte dare clei van.t ag·gi insperati. 1

1

J3IBLIO GR.~FI:\. .

1·erapia del priei1,niotorace spa1itan.eo . « G.azz. ~led. I tal. », 1911. - La C'lt,ra delle jerite del pol11,io11 e. « Folia l\Ied: » ,19 16. - Inter'Ve'nt_o i n11n ed'iato per le jerztc torac~ -p ol:no1iari.

l\loRELLI :

"Po1icli11ico

i> ,

l)apparccclziv

1917. -

U11,1 J11od1fica:::.lo1.1e • a~­

per. p11 ~u11 z otl)i';.~ce . << Pol 1c1 . 111~­ La terapia del pzotorace . << Pol11

co, 1917. cli11ico· », i917.

533

CHIRUI~GIA.

Del 1·appo1·to f1·a. ~tlJ)ll nrazione .e 11ecrosi e loro importanza 1,er la t~ raJlia drl fa,·o e del patereccio nella comune pratica. I-IERl\rANN FRANI(

(Berlino) : 1Vledizi11ische J{linik,

11. 45, 1919. L 'A . .prend·e ndo il punto di parteuz.a dalla cura chirurgica dei flemmoni si domanda, q11ale sia il meoca.n.i.smo d'azion·e d'una incisione ·chirurgica , cosa .assai facilmente trascurata. Si sa che i fattori tossici oltr·epassauo spesso colla loro azione il focolaio locale per invadere I 'intero 1org.anis-mo . Secondo 1'l\... è Jacile ooru1)rendere, come i poteri difensivi dell'organismo })Ossano agire contro t ali iattor.i tossici locali e g·euerali, ·m entre e meno facile spiegarsi l'efficacia d'un.a incisione, la. quale .agisce solo in una zona ieiricoscritta, diviid endo ti tessuti. e per m ettendo il defiusso delle .secrezi·oni in essi co11tenute. Per S})iegare l':azione d'un taglio chirurgico , 1' •.\. porta due jpotesi : la prima, che i11cidendo i tes&t1ti si apra l'accesso all'ossigeno e si facc-ia perdere ai baitteri anaer.o bi 11 J.oro potere cli S\' llup1)0. La seoonda ipotesi ·Ch·e 1)er 1',A . è la più probabile, porta in campo la 1d imi.nuzi.011e della pressio11e dei tesst1ti incisi e conseguentemente lo scarico di sost anze tossiche. Secondo l' A . ambed11e .le ipotesi 11'0n riesc·o no a lumeggiare suiticienteme11te la 1questi.on1e; ie per dimostrare, carne la sola dimi.nuz..ione di pressione non basti spiegare al mecca·nismo cli g·ttarigion·e, cita 11 fatto, che alcuni fiemmon.i c he si sono aperti s p·ontaneamente una via a ll'·esterno, n·o n guariscono, .se nou dopocl1è tale apertura &pontanea s ia s tata noteyol1nente amplia t a. L' A. sostiene inv·ece, che la benefica azione del coltello è ey1ctente :n,ei .casi cli nec-r·osi {lei tessuti, in· cui agisce asportando le parti 11ecr1o tiche. L 'A. p.oi ,-e11endo a parlare dei rapporti frh ~uppurazi one e necrosi , fa ·O ser\Tar·e .anzitutto , che .anche la .su ppurazion·e rappresenta un pr.ocesso 111Jecrobiotioo • co·u sl1a·cel-0 moleculare degli ele1nenti istologici. Gli ag,e nti pi,o geni posson o i>r.oclurre necrosi su larg·a scala_ sia mediante l a coag·l11azìone, come nella difterite delle mucose, sia per mancata i rrorazi·one, co·m1e avviene nei t essuti .p .o co ·v.ascolarizzatri. (bendi.n i, ap1oneurosi). L'org·anisrno può colle s ue risorse permettere .il riassorbimento di prodi0tti necrotici di 1u1a certa specie .ed in una certa mis ura, mentre altri proeiessi ricl1iedo110 assoluta111,e nte l 'interveuto chirurgico . Da qui l'importanza per il medico cli saper \•a111tare, qua ndo t111 proces o settico po sa gt1arire spontaneame11te o c1t1ando richiede


534

LL POI.JICJ INICO

1'111t ervento, importanza che acquist a maggjor ,-a-

l ore nei due casi del foruncolo-fa,·o e del patereccio. Nel primo p er l'importanza che assttme il pericolo d ell 'iufezione generale, nel secondo per la esten sione che può a ssumere la distruzione dei tess uti. FoRUNcor,o-FAVO.

L' ..~. osservando che il foruncolo ed il favo l1a1111-0 una eguale ba se anatou10-pat.ologica, pen sa cl1e eguale do\'rebbe essere lJer ambeclue l 'i11dirizzo curati·vo, sebbene ii1 r ealtà esista la t e.ncleuza a clivergen ze . 1"hiersch dj sse, ohe il comIJito più clitlicile per il clinico è quello di strappare nel caso di t111 fort1n colo il bis tt1ri clall·e 111a11i di un giov~ane chirurgo. Lexer in·v ece p ensa, c11e il bisttuì dovrebbe essere adoperato in tutti j ca~i di fort1ncoli per evitare n1ag·giori da11ni : altri a ntori sono de lla medes.im a opinio11e. L 'A. 11011 si sofferma poi a trattar,e d ella cura biologica e p alliativa della forttnco1osi (immu11izzazione coi vaccini , istopina, ragg·i) , .ma tra tta di:ffusa1ne11te solo dell'azione d'esplicare c1inanzi ad un focolaio d'i1rfilt1t 1zion•e c•ircoiscri.tto, llt1ico, I).ÌÙ (' 1neno m att1r-0. Il carattere de i :fort111co] i prod.o tti clai ·co111 u11i germi della suppurazione, è (lo·vttto all'associars.i di rl tte processi : della necrosi da coagulazione ch e interessa t1na g lria11dola sttc1orip'.lra o c;eba ce.a e si estende ai tessuti vicini, e cl ella s ttppurazicne, la quale per1nette ]a elimi11azi.onc della parte n·ecrosata. La differeRza fra il foru11colo e il fav·o è clovuto al fatto, che qt1est'ultimo 11a una mag giore estens1.one e si presenta con nt11nerose perforazioni clell a ct1t.e a g11isa (li s taccio. !11 ainb edue i èasi i processi di necrosi e di sttppurazion·e decorrono paralleli a. , -olte, a \Yolte si oltrepassano d1ffere11do nei loro limiti, in deti niti,-a però la su ppt1razione distacca il cencio necrotico circo11danclol o e ne favorisce la eli1ni11azione . L a sttppurazione quale processo di d<:!-marcazione è g u.1 dato <lalla necrosi, la qtln.le ri1nane q11in{li il processo e:~se1iz iale, 1)rogreclic:ut e, cht=> i11011cl.1 1'orga i i~1110 cli sostanze nocive . L' esito, qua11rlo si abbandoni ~1lle forze 1iat11rali , dipe11<le dal fatto che la s u.p purazione o la necrosi i1renda110 la 11re<lomina11za . _ r el concetto generale si ~i timica la gra,·it à del procesc;o della st1a esten~i-0110 , ele111ento di git1c11zio n o11 corr1sponclente alla realtà, poich è i11 ;\ lct1ni casi clei piccoli s"imi fort111coli possono ra pprese11tare ]a por~'l d'ingresso <li gra,ri 1nife7.ioni setticl1e gt·11eralizzatc. 1-Ieutre ,-i sono infilt rn:.-ioni n1olto e tec;e cl1e perclono ra11iclissima111e11te il loro })Otere to~i;;i co ~nll'org·anis1no, li1nit.tntlo 1':1zioue alla 1011a i11 c11i 11a11·10 sede. È ~la to considerato con1c indice d1 gravità il carattere cl1 p erfornz1011 · <lella ct1te a st'lccio : ] '.\. 1

[-.\~ XO

XXVII, F:\SC. 19J

iu,·ece co11sidera qt1esto fatto solo come un ele1nento di difesa dell'organismo, che elin1ina in tal maniera s u più larga scala i prodotti 11ecrobiotici. L'A. con cludendo ritiene cl1e i due processi dovrebbero essere distinti a secondo della i nfiuenza che essi esercitano s t1ll 'organismo e :~on s ni loro caratteri esterni. C:hia111a foru11oolo quel processo, il quale è caratteri7.zato da t1na suppurazione preponderante che riesce a deniarcare interamente o a 1:>ezzi la parte i1ecrotizzata. 1Chia111a fayo ji11\·ece quello 1n ct1i prepondera un'i1rf:iltr.azione clt1ra che si estende tempest osame nte ecl oltre1Jassa ii1 111odo rapido -e \·asto la linea di (l emarcazione. Come g iudicare all'i;nizio, <1ua1e sarà l'esito f.uale clel processo? Di11nnzi ac1 l111a tun1efazione ttniformemente estesa e dura ch e va perdendosi senza limiti n etti nei tesst1ti circostanti si de ,-c pensare ad una preponderanza d ei fattori 11ecrotici , inentre parla per il predominare cl.ell a st1pl)Utazione l.a clelimitazione precoC'e dell'arrossa111e nto e la formazio-i1e più rapida di u 11a gobba appuntita . Secondo quanto è pr·ecede11temente esposto, l 'A. ritiene che l e perforazioni a guisa • L1i staccio siano caratt erist iche piuttosto per il foru.ncolo c l1e per il fa\TO. Il clolore rappresenta ll:n indice prezios,o : j 1 p azj.e 11tc se11te una ra p icla cli1ninuzione delle offerenze t1on .: ippe.ua a,·,·enttta la demarcazione. Per altro 11on bisogna fondar,·i s11 qt1esto crit erio per dichi'.lrare ,·into il procec;~o g·i ncchè a vo1t e 1a .irecrosi t orna acl est e1lclers1 anche dop.o a\-ve11uta la clemarcazione. l>er qt1ello ch e rig1iarcla la ettra ] ' _\.. ritiene c11e ~: 1,ari scono sp o11tanea1nente c1t1elle forn1 e, i 11 cu1 la s u p1)ttrazione abbonda.11te fa,·orisce la dema1· cazione e la e limi 11azione dei prodotti n ecrotici , mentre richiedono la ct1ra chirt1rgica le i ufezioni dure, le quali b.a nno le 111 ~clesi me caratterist ich0 cli in,·adenza e dì intossicazjone g-e11erale cli ttn grosso fa,·o. I pr.of.ani ha11n-0 l111a grande te11de11zn. a ll'aspettati\"a p er att endere ac1 i11cidere a d av,1enuta 1I1c'ltt1razione e 110.n sa11!10, cl1e q11a11do il focolaio è ,·eran1ente 1natt1rato, t1011 occorre pi tt l 'i11cisio11e . Quando è deci:'a l 'i11cisione deye t enersi presente, che la te:}cle11za all 'in,·asione ,.i\... n l~ clomat:'l solo raggi u11gendo col t .1g-1io i te~sn ti sa11i in inoclo che i tessuti \·it~li lJOs~ooo eli111in~re 111 s uperficie le parti 11ecroticl1e. ~011 è necessario il taglio a losang-a ch e c0'111prende 11 ra, 0 con1e se fosse tt11 tu111orc n1al1gno, secon lo c1uanto consigli a Riedel . 1 tagli pit1 a datti sono ctnelli a croce co1nbi11ati con alcu11i :tltri t~g-li tras,·ers.ali , i 1e1nbi debbo110 es~erc c...(111~\·ati e zaffati al disotto cu11 garza. Dopo <1na lcl1e ftion1 •, \·i11to il proces...,o, e si ,-e11gouo di n no\-o aclclo'"at i nlle fa~cic ~ttostanti . I11 tal 1naniera \·ie11e ines-:o n1lo c;co1)èrto tutto il tratto infiltrato , ch e colpi-ce il celll1lare sotto"ntanco e no11 la ente. r. a parete 1


r (1\_~NO

XXVII,

F .\SC.

rg]

SEZIONE PRATICA

cutanea vien·e cosi 1-isparmiata ed ii1 definitiva si h anrno cicatrici non troppo estese. Non sono consigliabili incisioni che s iano tropp,o piccole e limitate nella zona :n ecrotLca. Qua11CL0 si notano segni di .abbondante s u ppurazione , si può attendere senza timore la {lelimitazione della necrosi, 3ttenenc1osi a lla ct1r.a iircruenta. L' A . .oonsiglia i11 tali casi l'uso di 1111a poltiglia emolliente: secondo lui non è gi11sto che il cataplasma .sia la causa di 11n ·1 nagigior s'1il11ppo cl el1a necrosi , gi:acchè .ritiene che la clii1t1sione del processo avvenga al disott.o della cut e p er le vie linfatiche. Acl ogni m@d.o 1felle regioni che sono esposte in niodo speci1le al p erirolo ùel•la jrritazio.11c cla pnrte di 11u catapliasnta , conr1·~ acl C$empio la nuca , 1'a~ella, }a regione gl11t~a , si può a ct operare i11,,~ce ~l ri petUtto tocca1nento co11 a.lcooa salicilico o con t alco for1nali11ico. Jonfi.ne l '_\ . ricor~da cl1c 11 radere dei peli agiS.c'e fa,•ore ,rol1ne11te e cl1e alcuni 1111guenti, com e ad ese111pio 1'ttngtteTiito allo zolfo « N" eurailg·isa11 » possono favorire la deco11gestj 011e clei ,t esst1ti t1opo coni.i 11ciat~ la s11pp11raz1011 e . I '.\TERECCI O.

Ordinari.a n1en te si c.onsidera il patereccio con1e un comune as~esso , curabile con una semplice i~1ci!:>ione, e cosi in un nttmero s1Ja·ventoso d1 easi si h a 11na g u arig·ion.e t a rda ni,al.g rado le incisio11i ri 1)etute. Per q ttali cause il tra ttameut o com11ne de1 ! 'ascesso Jallisce i11 ta11ti casi di patereccio? 11 pat ereccio presenta coudizioui straorclin aric J)er la speciale djsposizione dei tessuti nellie dita , specie in <lorrisp.onde11za della facci.a palmare. I ] r:ga1ne11.ti cle11 e a rti colazioni i nte.rf a1n11g e., eh tclecorrono insie1ne alle gua.ine t enclinee long'.it11din'lln1e1~te o trasversalment e, paralelli a i t egt11uenti , ,-e11go110 incr.ociati da fascetti fibros i c he s~ dirigono i)erpe ndicol a r1nent e dalle par·e ti .st1perficiali ' 'erso l e parti profo11de : inercè t ali fascetti d11ra11te i movimenti d ell e .articolazioni i vari strati rima:ngo.n o iiss.ati 1ra loro. In altre regioni del corpo i·nvece, do,,e i fasci con11ett1v:a1i corrono paralleli alla cute, qu.e sta fa la part·e avviluppante ag·li orga11i profondi . Q11esta disp.o sizione speciale dei tess11ti s i ripete llel p almo <lelln 1na110, ove si li1n1.ta a far .aclerire l a ct1te all 'aponet1rosi pal 111are ed ove le l.oggie for1natn dai fascetti fibrosi so110, rper la loro strt1tt11ra propri a dell'ap1011·e11r,osi, .a ncor 1)iù .aece11t 11ate. :M.anca p erò qt1i la conn essione co1le gltaine clei tene.lini. Sttlla rracci.n. d.orsale s-0110 facilmente lesibi li le cartilagini articolari e la 1natrice tiugtteale il c ui s~co è , nella sua parte n1ediana, i n connessione coi tendini iCleg-li este11sori. Qt1esta clisposizione a molte loggie è . cat1sa dell'ostinazione, dell a flogosi, c11e localizzata t a nte \Tolte i n u11 piccolissimo tratt o, ·n on r1esce a trovare 1

535

sfogo iverso la superficie. I11 co11s·egueliza dell 'incarcerazione f ra i fascicoli fibrosi a\rviene facil1uente l 'insinuazione delle sostanze tossiche Jaelle vie linfatiche : e, ·malgrado I 'esagerato affi usso del sangue, si verificano disturbi circolatori, che conducono fino alla .11ecrosi. Nel senso a na tomico-patolog ico a nche ç u esto processo è 11il,a combinazione di necrosi e di suppurazione ·com e nel fa,,o : le .r elazioni son·o però di\rerse. Nel patere<::cio l'infezione, in prim-0 t empo, prende la forma de1la s u.p purazione : 11 pus IJLtò 1 p ene.tr.a r.e clal suo stretto lett o fibro so 11elle g"11ai.ue t en dinee. La necrosi s i f orma solo secondaria m-ente se sotto la pressione d ei disturbi circolatori si 1nortitièano parti iibrose 1nal nt1trite ~ )lel favo accade l 'inverso : la s uppurazione segue co111e processo cli delin1itazione della n·e crosi. In consegu enza clella disposizione anatomica s1)eciale si form.a110 vari tipi ·di su ppurazione a clecorso caratter)stico e con f.o rme di-verse, da leggere e gravi . Sono cli 11atura poco nociva le se111plici c.l er111atiti, ci. roru.ncoli delle reg-ioni dors·tl1e e la te ra·'. i de~ dito, le .st1pp111-.azio ni nel t esst1to ce]lt11 are lasso presso le callosità situate a li' :ello delle eprifisi dei m iet.ac.arpi , le quali traggon10 i n inga nno p er il gonfiore prodotto s11l clorso della 1na110. Qt1esti ascessi possono a,·ere lo slogo s.p ontaneo, se il callo non è troppo spesso. Da queste sup1)urazioni d ebbo no essere be11 distinte q·nelle form.a tesi otto 1 solcl1i clella palma,. cl1e s'i11capso](l JJO fra. i fas.oetti - de1 1 ~' a1),bne:t1ro~ i p almare e sono 1nolto persistenti. Seguono le paroni-chie .s ui n1.nrg i11i 1.a ter:aJi 1d1elle unghie ;.le i11~ 11ai1nmazio11i cliE1lle p a rt.i 111eclial~ ·del solco n ngt1eale si .tras·1 netton·o facilmente clopo 1111a clurata di circa 14 g iorni .a.i tendini est e11sori ed an0he a ll'articolazione ·v icin a . Esig.ono a11~or n1.aggior a ttenzione le flogosi dei tt:ss11tì p eriart.icol,t.ri n li,;e1lo d ell.a regione dorsale , le qt1.ali si trasmett ono facilmente ai tendini, sebbe11e appare11t e--1nente sen1brin o ttna se111plice screpolat11ra . F inal111ente 1e sup1)urazi0Jì i gr.avi d e1la faccia paln1are che int eressino l e ossa, le articolazioni, le g11~i 11e t e11dj11ee . I l J)U11to di l)~rte u z'l tl1i 11101te i :1fczioui crj1)t oge1:eticl1e si lJ ,a all'apice ùel cli to, ne1]a linea med1a11a, là .o ,·1;;: tern1in.a 1'1111frh ia . 'f a.le punto d·a J11olti pazie11ti affetti cl a car i e della falang·etta o cla s uppt1r a:lione delle guaine tendi11ce è inclicato c o1ne il 111ogo cli maniJcstazi,011c del primo dolore. Prima 11na sensazione ottns:1, poi u na se nsibilita alla pressione in q u esto :luogo è il primo s egnale cl'11ua periostit.e c1el1 a fn1ang etta, qUc:1.11do gli altri si.nto111i m a n è~·:10 .1 ncoTfl. I ,e Jorn1c cr11)t.)ge11etiche delle s uppt1razioni OS1S·ee e t e.nclovaginee ta11to t e1n11te hann·o o ri gin~ c.:;cl usiv{lmente dalla falangetta. Solo il precoce i11terve11to l)UÒ impe·d i re che il processo prog;reùisca da questo p u n to 1


.: ;. . . r, ~i.11 l'osso,

s i1 l t endi n e tleS$Ore clic qui si inserisce e stt1 la guaina l c11di11ea. _\.uni addietro si c urava il i)atereccio unicame11t e <::ol coltello an«~h e a d ann<> della f t1nzio11e. Negli 11ltimi anni si fecero t € ntati,·i co11 l'aumento nrt1ticia le delle forze difensive biolog·iche . P erò 11 1uetodo dell'iperemia a caus.a d elle difficoltà t<:L11ich e , ch e esigon·o una s p eciale competenza, 11011 p uò essere c.on sigliato n ella l) ratica senza r cstrizio11i . •

IAi t en clcnza d'in11)edire il 1)rogresso delle s u p pt1razio11i t en do\·aginali con piccol e incisioni e ,.·u1t co uiempor.anei 1 b ag·ni ca1a1 ca artri m ezz.1 i pere111izza11ti è noteivole : 111 a esige tale tecnica

[--\.~'0 XX\. II, F\SC. r9J

IL POLICLINICU

.)

e t ale sor·t;eglianza costante , che a 11 ch e 1111 maL'-

"'tro cle1 l::t 1.:ura j per etnica, com e:: l{ la pp, consigli a 1'as1).ortazionc delle })arti necroticJ:ie fì no ai loro 111mit i : .e 1.1J011 s i accontenta di f.ar a o·i re l 'iperemita dopo t111 sem p l ice taig·lJio. .L\.doperando il colt cli o, de·çe pei·ò bas tare 1111 '0perazio11e sola . 11 bisoguo di oper azioni ripetut! <lì111ostra i l cl o1ui111o i ncompleto del bisturi -0 p erc11 è si è it1cis o 111 uu pos to falso, -0 percl1è 11·011 sr è 1nci s o .abbasta nz.a :i.111p ian1e nte . Il meclico i)ra tico d e·\'e i11ciclere a bb.o néLanteme11t v cli Yarica11do ben.: i margi11i e ~o ll e,·a ndo i l en1 b1 dalla fa scia , per liberare l e ·vi e lif.atiche : e de\·e z ltlare poi c ompletamel}te . Solo dop.o l'inci~ i ouc si riesce .a notar e in molti casi, c h e e ra già .attaccat a la gt1ai na ·t endinea od il tendi ne, e che la falange s ottostante ha già p erso il p eriost eo. L'_\. trova giu stificata e senza pericolo ai1che 11n'incisione esplorati,ra ·ne11a g u aina tendinea, p 11re ~b (' C'i .. i c11ri di s tabil·ire j,1 d efl11sso cle1ii·1 -;ectezio11e t e nendo ap erta la ferita. 11 co11tegno cLella gua!ina t endinea nei riguardi d ell Jinfezio11c è ca.ratteristieo. Forse sono age11ti 1111ct ti Yi speciali quel li c1hie cau sa110 la grave s11p~JL1razioue t end<Yvag·1 nale gia cch è 1nentre a volte: a t eg·urue nti integri s i 11a11110 g r aYi t e11dovaginiti, altre , -olt e le g ua in e t e11diuec r esta no .immuni cli nanz i rt g.rc1 \ ' Ì prOC:èSs.i settic i dei te~s11t1 ,·ici 111 ~ di11anzi al la necrosi d e1 t endine. U11 't111porlanza s peciale 11a l'i11ci s ioue g·euerosa ntlle ilog-osi s u11non1i1iate d cll 'apice tlel dito. L' A. co11siglia tt11 t aglio t rasYerso, par.al ello .all'ung hia o fat to i n tal g uisa da lasciare qt1esto punt o sen s ibile enza cicatrici . In og11i modo l'incisio11c de,·c atfo11da rs i ti no .al pcrios l eo per impe<l 1 re il prog· rc~~o clC'l la sn ppurazio11e s ull'osso e ~ tt l. le u e1i 11 e . I t agli '-'tltliC'icn ti hanno c.lLte \'a utagg·i: 11on prcncl\!ndo 111 co·1 iderazio11e il poter medicare :1 11iù larg:h1 intcr,·alli, è po ::,tbile ch e jl pericolo cl 'infezione e le U\:Crosi s iano scong·i11rati in 2-3 11eclic 1tnrL: 1)er111ctte u,10 di curarsi tlella i11obilità cl~ 11e a ltre dit ..t ·e11za pre ·t ar a ltc.:nzione .alla pia.~·n 11011 J)ÌÙ ~t~ttic.l. Si può 1) t s~arc prt:sto alla c ura ~

a lternata di bagni sapouati e <li soluzioni astri ng·enti. I~ 'c111os lasi pr.eYentiva è facile m ediante tena 1fascia1tu.1"a appl:icata al dito od a l bmccio. C.o mprimendo al l iyello dell 'ia.\rambraccio, '\-iene prodotta la oontratt11ra e ila flessio11e d ell e clit(1 ch ·e -janpe disce l e opt:razioni . Co11 1'3nestesia locale s i s opprime 11 clolore. -~cl 011ta cl1e tali proY, ·edimenti · per t111 tag·Iio abboncla.11te s ia110 sc:111pli1cissimi, l '_!-\ . tro'\'a , cl1e i l medico esercente fil: Jle ser-va cli r ado. L '_.\. preferisce aJ1l 1 a 11 tste~ i a J)er 0011gelazione q11ella regio11a le con 1'i niezio11e di 1no~ocain•a ed adre1ra1ina. D11ra11te · la m edicattua · si l)UÒ .aittenuare .j l dolo re co·"'1)arge11do 1.t s uperficie c ruenta con ~ocaii·na . Non solo i profani, m a anche i 111edici i1nput'l · n.o . al.la lu.nghezza d ell'i11cisio11,e le r etraz.ioni cicatri ziali d ·e lle dita , che si forman.o così freçue1ttemente dopo paterecci . Qt1es te , -engono causate c1al1a cicatrice dura , callosa, che so. tituisce i tess t1t i dis trutti dalla suppurazion e . T ale fatto dipende esclusiv.ame11te dalla s uppurazione e non Lla11a incis ione. Le dita ' 1 engo110 inc ttt\'"ate ta;.1to p i ù , •q uanto più l unga e vasta fu la .su ppur azione prima del1'inci sìo11e . I più gra vi in.cur~·a menti a forma di uncino s i .osservano proprio clo,·e l a cicatrice del punto cli rottura spon ta11ea è quasi impercettibile. Le ltt11ghe inci sioni dell'operazione preOO:Ce del le tend ovaginiti, dall'a1)icc del dito a1lila. p alma •lella ~ano , nei cas.i i11 cui il t esf;\1lo cell.ula!re ci.rca5bante 110Jn !eta ianc,o ra distrutto dalla suppu razione, ·d a:uno ì11vece r etrazioni cicatrizial i minime . Ques t e; dopo le i1ncisioni si forn1a no solamente nei punti 10\e agì l a suppt1razion e , mentre gli a ltri p1l11ti de l tag'lio ne s ono ri sp arm iati . L'A. afferma che quauto più a 1npia è l'incisione tanto più rapida è la g·t1arigi0ille, tanto più precoce è il ;ri1)r istiuo d ei i11ovimenti atti,~i, ta nto più piccola è la oonsec tttiva retrazioue cicatriziale. BLUH. 1

1

1

MEDICINA.

Il pr-0J•le111a t?ella chioino·rf'slst~nza •I ei 1•arassiti 1nalarici. ( l~R~ST RonE~W.\T4DT . . Lrc:1ii7J• f iir Sclzifjs- und

1 <) -

pen,-H ygie 11 e n. 23-24, 19 19). J

J~' _t\.. indaga .la genesi del.la re.sistenza a lla pro-

ti l assi e a lla terapia cl1i11i1rica constatata :::,tt 1.M·g·a scnl a nell 'epiden1ia rua l a ric.:'l s ,·o1.ta:::-i fra le t rt1Pl>t:t11s tro-tecl esch e in -~1ba11ia , in l\Iacedonia e nella ·rauride, resis t e nza che contrasta colle cogni~ioni ordi narie snlla malaria le quali i11 segn ano cl1e 1a 1nala1ia cl111un1ro resistente è 1·ari~$illk'l ( I..:~1ut­ s l..:~y·, \\1 er11er, ~oç11t e ,,..erner). I-4'-\ . . i l>a . . a 111 n1assi111a p .lrt c "ll o:--.. ..;r\ az1011i <li tltri au t ori ( R 11ge, Ilecl1er, Fiil leboru) . . T~'-rl n c;e tutte 1<: c~ u..:. ·cli n1ancata tli caci.a della

• •

l


SEZIONE PRATICA

537

.

profilassi e c11ra d1m·ute alle p.a1iticolari eondizioui di Yita dei soldati (Zl\.,eig· e :\Iatko) , alle Cc.'lttiye co11dizioui cli assimilazio11e {epidemia di disse11teria (R-a·ya ut, Ren1ac, c1e I~erdrel, ecc.) , a dosi • cli chinino in s11tlicenti e so1n111.inistrate irreg·olar111ente (Ruge , ~oc-lit, Zemaun, lVI:iihleus), riniang·ono ·eco11do l 'a11tore d 11 e sol e -bpotesi cl1e si possono ,-agliare per tentare di risol,·ere il problema . Si de·ve cioè .am1uettere ·O it.ri.a di11ii1111ita sensibilità dell'orga11isn10 ztnzano o ii11a clli11iuoresistenza acquisita o co11g·enita dcl pa1

rassi tl1 . • Llz risposta i111plicn la co11osce11.::a del 111odo iu cui il clli1li110 ag·isce . J>assate i1t ri\·ista e ,·agliate t1ttte Je teorie e tutti i dati sperimentali che conosce in. propo~ito (ossen·azioni s11l rica111bio chiniiruico di Tei· c]11nan11, ~ e nsch·l oss, LoYenstej n, H1a11berl.\:~ 11.u, Giem~; s trtcli s ulla co 111ce11traz1011 e del chi11it10 11el sang11e Plehn, Zila H artman·n, risultati (lelle ricercl1e clri Lehnhof colla reazione cle.lla Talleiochi11a ; o· . er,·azio11e clelle cosidette forme da cl1i11i 110 di Zie111a1111, osservazi.oni a pr,oposito clell'i1Ttlt1en·z a tl el chi nino s ugli inf11soni di Binz, 1ecc.) l ' _\. . am1nette ::;oste11ibile la t e-0ria di :\Iorgenroth : il cl1i11;1io i)ropinato s ia i)er b occa cl1e per it1iezio11e si C?CClfl11llla uegli eritrociti l)er i q11al1i h a 1111 'afiittità s pecifica cd lia a;:io ne eh e nz otass i ca 11 c6·1.1ti-ua sui parassiti che, cosynetti a ,-i,iere nel s1t:ro .ancl1e i.u quelle fasi in c11~ per 11at11ra sar~bbero endoglob11lari, perigcono. I gameti ch e ·;;i \·ono 11el siero re.sisto11-0 .n1agg·.i or1nente. I/.organi_mo i11 toto ·no11 reagisce secondo 1'_\. al chiùiua ieon.11e :re.agisce p . e. alla 111.orti n.a •do. ca1na , ecc. _\,mmessa la p.a rtec i1)azione clei .g ·lobuli r ossi c1na1e fattore essenziale nella genesi clella te rapi a chininica ecl esclusa og-11i a ltra reazi one .i u toto da parte dell'arga11is1110 l' _-\ . .con sid era l'ipotesi della din1i;11uita se11sibilità dell'orga11is1110 al cl1i11ino, poue11dosi ci.1 1)robleu1a se l a cl1i111i11·or esi·tenza i)ossa essere ±1011-01111eno ·c onseg·u.eurte .ad alteraz1.oni j):itolog icl1e clieg·l,i eritrociti cl1e ne Ll1rui1111i sca110 l a recetti,·ità per il cl1i11 ino e conseg.ue11te111ente 1'.azione cl1en1ota.s.sica 11eg·ati-v.a sui patassi ti. Il i)rob1e111a 11011 l)ltò essere ri•so.lto in \·ia .assolu~'l i)erchè 111a nca no comp l eta1nente e.lati sperimental1. L'---1. crede di poterlo 1 isol<.•ere in senso 1ie -. • gati'"JO basandosi sn da ti clinico epide niiologici ~l1e se111b1ia11-0 1 e sclt1der·e t1na chini 11oresiste11za do\·t1ta a con(lizioni s1)eci.ali cle 11 'org·anis111 0 : non I urono g·Ji ii1cli,·idui cacl1ettici o ane111ici, non q11elli nutriti pegg·io, .11;011 q11elli chia1i11~zzati antececlen.teme11te .cl1e :si 11ùostrarono l)ÌÙ resistent~; 111a i casi di n1alaria chirni noresistente si osser\·aro110 sempre a g·ruppi iu indi,·i(lni che ~og·gi orna\·{lno 11ell3. stes a r egione {Rode11\-raldt). 1

1

Passa quiu<li a cousri.derare la sec.oncla ipotesi la chi1iinoresiste1iza aq1lisita o cange1iita dei parassiti .m:ai1arici. ~ fatto d 'importa11za g-:randi.ssin1a second.o l '-~ · cletèr111i.n,are se l~ chini11oresistenzia si.a uu,a r111alità acqu!ista ii1 ciTcolo, nei s1ngoli i'l.1di\•id·ui, da plasmodi co·m rlni dttrante il piccolo ciclo o se sia 1111 fattore cong·enito proprio a si11goli sti1)iiti cli 1)arassiti, i 11 a.lt.r.e paroile se nei casi di malaria c'hi11i110 resiste111te l 't101n-0 \ riienie inf etita.t o aon parassiti già di per se chininoi-esisten·t i o se i parassiti ,a,c qt1istauo .tale resistenza i11 seguito alla profilassi ·o cura chiui.11ioa , e, am1nettendo la possibi lità cl'u11a :r:esiste1, za acq.11isita bisog·na di111os tra.r e s e qttesta Tesistenza :a<equisi1ta si trasmetta a i disceude'llti .resistendo a t11tte le trasformazioni che il p·arassita Sttbisce d11ra.nte .il ci(!l·o della riprudtlzione. s·e sstta1e. Lia teoria di l\1orgen1-.otl1 11on am1nette .11tè .esc1 ude .Ja chimnor·e sistenza cong·euita ,(1i s:ingoli s ti1)iti, tenderebbe ad esclt1dere }..tua chiniuor,esist-e11za aq11isita (seeond.o ·l \I. il chinino agisce ;per ·cl11c111otassi ·11eg·ati,·a. 11-q.11 \ti1en1e c111in!Cli 11el11J11eno 1·11 contatto coi parassi ti) è c-erta1n·e nte insn tticiente a risol•\·ere "il problema . L' _~\.. co11sidera poi , pren1ettendo però subit0 d'essere fa utore d·ell 'ipote.si che .am1uette l '·e sistenza di stipiti con1genita·m ente chininoresistenti, tutti i dati 1)ro e ~ontro ambedue l,e i 1)otesd.. L'ipotesi d.e lla resistenza acquisita sorse sotto l'intlttenza dei· 1isultati delle ·r ,i cercl1e di El1rlicl1 sttlla resistenz.a .ai 1mezzi teriapeutic.i iartificial111e11te co11ferita a tr1 panosomi. Secondo 1'A . anzit1\tto non è l ecito riferir.e .senz'altro per pura ia11alogia, i Tisulta.ti ottenuti .s t1i tripanosomi .ai · plasn1odi malarici, in seco11do l11ogo i rd:Sultatti deg·li esp'eTi1ne11ti di Eb.rli.011 ha11no per~d1t.to i11 g·ran parte la loro in1porta1121a .speci.aln1ente 11.e i rig·uardi epide1niolog·ici, dopocchè f111 d imost rato cl1e l a .r·esiste11za co1iferita iartificialmen te cessa 1

1

1

1

~

1

dopo l'interp.osizio11e

.pi

iln ciclo sessuale.

Qui.ndii an.c he a1n111ette11clo Stt basi di pt1ra .an<llogia 11u•a resiste11za ia0q11i ita dei p1asm.o di malarici, si tratterebbe di t1na resistenza assai labile, che cessere1bbe dopo ppch,e .spor111azioni al pri1uo ciclo sess11ale e =non .p rodt1rrebbe ·quindi in1 1~ess1111 caso d·elle n1L1tazio11i d11rature in u110 stipite. l\Ianca og·n,i base i)er ammettere l'ipotesi ~l1e uua tempia chininjca insufficiente possa c11ea1-.e ttn.a fase f.~1,·ore~vole .a.Ila f-o r1i-1azi,one di n111ta11ti, cli alter.aziowi .g enotipiche e reditarie die renderebbe g·li s ti1) iti discend·e11ti più resistenti; 1nanca og!11i base per ai11111·ettere 1111 'e,·entuale 11111tazio11.e neg·li .in setti ; e co11tro l'ipotesi della ~ hi11inoresiste11::a acqi1isita ereditaria .s ta la legge biolog·ica g·enerale s ttll 'ereditarietà delle q u·a lità ~ oqt1i ~ it e , 1na sopratutto s tanno le osser,·azioni c:piden1ol og·i c11e che constatano l'esistenza di ma1


lL

-

POLICLINlCO

1ar1a chininoresistente i1i date rcg·io11i e 1101i in, altre, fatto ~h.e 11011 si spiega 1!lle110111ame11•t e col! 'ipotesi di ut1a chini11oresistenza acquisita. Qt1•i ndi 11ou resta, seconc.lo l'_t\., che l't1lti111a i potesii, eh.e oltre acl essere co11sona colle leggi hiologjohe spiega la cliffl!lsione epidemologica di 111alarin chini noresiste11te [n date regioni : 1' ....\.. ~1n1n1ette cioè l 'esiste11za di stipiti cli parassiti speciiald cli,'er si clai comuni, identica p·e r forma 11iel maggior n 11me:-ro dei casi, cl1e possouo però n11cl1e presentare delle variaz..io11i n101iologiche (au111ento di cromatin a ·n egli stadi rl.11iziali, Zie111a1111) resiste1iti per qualità co1ige11,ita ,alle dosi i1011 ia.1tis&im-c di chini.no. La profilassi ·e la tera r1i a cl1i11i nica irreg-0lari, ins11:fficienti , 11on prol Ul!1gate clislrng·,g·ono i parassiti comun.i, 1uentre gli sti1)1ti cl1i11inorcs.istenti s i selre7ionarno per pre,-alenza deg·li ou1ozigoti con r e-cetti·v ità diminu.ita rispetto rll cl1iniu,o. Con q11est 'ipotesi si spiega 1)erc]1è le forme chininoresistenti pre,·.algono nei pa-es,i balcanici, dove la CU ra e proti lassi chi.nini ca era praticata l)rÌlna della g·uerra COll dosi di Chinriuo ÌllSU:fiicienti, sono i·n·voce rare 111ei tropici do,-e il chini·no è ri.1ncclio scon oscittto e i11 Ital,ia dave la cura prolungata co11 closi generose termina col1'aver ragione iai11cl1e degli stipi ti chin1i noreStistenti. Qtiesta pe.rò è sem plicem ente uu'iipotesi l:a ctti conie1·ma de\.Te esser e cùata da lav,oir.o d'inclagiine cli11ico e m1croscopi~o metodico e pa. zien te . 1

1

barz.

ACCADEMIE. SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI Socieià Me,llco-()hirurgica di l'avia. (Secluta 4 m.8rzo 1920). Sull'enc~falite

letargica.

i>ror. 1-1. J:oJ.\. - Si propo,11e di iudagare, se possibile, la secle e 11a n~tura delle alterazioni, la causa stess~ <lelln così detta encefa.lite letargica , a\'ell(louc a g·niLl.1 i si11to111i. Oltre a i fe110111eni cl1e cl1iarn111ente indica110 c]1e essa è 11·11a 111alattia inrettiYa (proclron1i, febbre a carattere ,-nrio), 1:1 co111pars.a, sco1111)arsa, ricon1pars.a e ,-ariabilità cli :tlcu.11i elci ~i11to111i (l)aresi facciale, paresi dell'elc,·atore c.l ella p~lpcbra e di n1uscoli octtlari) Ja pc11sarc --h e es"i si clebbano pil't cbe a localizz.'\'l,io1~i tlel , ·11 u~ .a Ic110111e11i to~sici, <leter111inati n di ~ t~nza <la c.1aesto. • i\Ientrc i JcnQ111cni cli·~ si oss\..r,·a110 s1)c~o 1)cr ,.:i ri g:ior11i a Il 'ini zio cl ella malattia (eccitazione 11sichic~, legorrea, inso1111in) fanno ·pensare a tlna \ 011111artccipa1io11e della corteccia cerebrale, altri l\'.no111e11i cli ol1to succE·~~i,·i cl1!a111:i.1;0 l'atten-

zione s11l mesencefa.1o (fe110111eni oculari i1. L., ~on11olenza, turbe del respiro). . .. I fe11omeni dell 'ecci t a1ne nto motore sono i i11 u \Tari : d1al tremore e dalle coutrazioni 1n\1sco]ari, a q11elle fascicola1i, alle ,-ere e i)roprie colonie, a 111.0,·imenti coreici: ad accessi epilettiformi a tipo jak so11ia110, a forn1e ·t onicl1e e catatoniche; la loro localizzazione pt1ò essere posta lungo tutte il fascio pìraru,i dale clal.la corteccia fin.o alla regione bulbare e sottotala mica e fino alle cor-na grigie an·teriori. Così i fenomeni di paresi. Per quanto rig11.ar{la la rigidiità pupillare alla l ttce si 1)ossono rico1rdare le i potesi che f11ro11~ emesse per questo st esso fe11omeno ~ella sifilide, e tra di esse cit1e11a che riguarda la comparteci· pazione c1cl ga uglio ciliare. ' Dall 'esa.n1•e del 111odo d i presentarsi della epidemia (assenza del .contagio; ii1 perso~1e chle 11a11110 e 1110 11 ha.11110 a\·t1to inflttenza ; ji1 persone i11 c11i casi di intluenza 11011 ,.i so110 ; r arità di coml)}i{:.azioni bro11c·o-pol1nonari e broucl1iali, e2c .) la (1imostrazio11e della ndeutità della cosidetta encefalite letarg"i.ça co11 l,i11ii.11e:iza n·on sembra ancora eLa t~, sebbene alc1111i rep erti (come ]a c&:ta1iza cli f~tti c.ntarral i delle prime vie respiratorie, l,l posi ti \Tità della cuti-re.azi.o ue e della int1r::t(ler1noreazi one .nei malati ~si dell'11na che clell'altra for1na , di etti riferirà Ga.sbarrini) siano ,·era111e11te sugg·esti"ve. · Prof. _\ . :\Io~TI descri,-e i reperti a~1atollllci osser,·ati in sei casi di encefalite l etargica : iperemj a pi ù. notevole alla .sosta111z1 g·rigia cerebrale, e pre~:a1eute alla base, al 111idollo a111111 gato, a l po11te, ai ped11ncoli cerebra]i, a1l 'acql1ed-0tto cli Silvi10 , tal,·olta anch1e al ·n ucleo le1jticolare ed alla capsula ester11a: nlicroscopicl1e en1orragie perii;-asali, i11iiltrazioni pan·i-cellulari periYasali, talora con cleme11ti gra1111losi e pig1ne11Literi, alterazioni delle cellule 11er\·ose i)robal)il111entc socoud.arie; fatti dege11erat i,·i abì)~stanza c.1 iff11si negli endoteli vasali. Ttttte le inoct11azioni 11egli ai1in1a1 i co11 sostanza nerYo~a ri t1sciroi10 ·uegati \··e, con1e sterili ri111asero le col tt1re. I 111uscoli di.1111os trauo ])roliferazio11i dei 1111clei del sarcolemma ecl altre lcsio·1i probabil111e;1te cli origine tossicCl . . \ l l 'a1)pareccl1io rc~·pir~torio piccole ecchimosi ... otto1)let1riche, piccolte einorragie i11tr'"11,·oolari, tal,-olta 111i11nti focolai broncopue11mo11ici, ipo"tas1 11otc,·ole. Que-..ti focolai climostrarono 1)11e11111ococcbi e talora -;treptococch i. 11 -;i s t e111a digerc-·1te ri ,-elò i)ic.cole en1orrìgiL ~ottomucose i11t esti•1ali, lie\·c tu111cfazio:1t: . :elle 1)laccl1e di Pa)·er. _ --011 n1ancarono mai le a1terazio11 i delle cap-;ule -..ttrrenali e <lei reni, con i pere1n1e e ver n111ent1 n lbt11ni•no-,1 nc:i g-lo111erUi.l1 ~011gestio11e i1111 on..:nte clell~ so~t.1117.a 111iclol!nre; • ra ri ~1 li :;clri. 1


(.\~~o

XX\'ll, FASC. 19]

SEZIONE PRATICA

1

_.\cceuna all e sa,m1e ieli·n ico di cli versi m a.lati {lell 'epidemi1a, presente, e faoen·d-0 il 1co11fronto co11 altri ·c asi 1osser,·ati 11egli ospecla1i 1ni.Iitari • del 19r8 clt1raute l 'acn1e cl1e ll'epi•demia i11flt1e11ZJale , riaffer1na l'identità dei si•ntomi clinici e dei reperti anatom~ci, e .concl11de che l'encefalite letargica 11ou è u11a malattia n11ova, non è tl'na e ntità p.ltologica propria, ma è S·olta·uto una sindrome <:l11tica clell 'intlue11za. Prof. E. VER.~Tl'IJ dopo a'\Ter iaceerLtiato ai risultati uega.ti'ri delle i11oculazion1 in di versi .animali con 1nateria]i p.r esi dal · ,-i\o e dal cadaver.e in casi di encefalite leta1·gica, a quel111_)11re 11egati,-i delle cult1ue t e11t a t e con .div·ersi espedienti ed ai risultati i.1 1costanti, dtubb1 e contraddit.ori delle pro'\'e di aggli1tinnzion·e col siero d1egli encefalitici su al.cu11i c«~ppi di bacillo di pf,eiifer pr.ovenienti dai Laboratori della Direz'101:e Genenale di Sanità e su u11 c~ppo «tipo Pfeiffer » da lui ii.sJ~ato mediante pu11tura del pol111one di t1n in(li,·iduo aftlett.o da bronoo,polmon,ite intlulell.Zìa1e, es1)one bre\ ·eme11tc, corredandoli .colla dimostrazione di alcu11i preparati, i· reperti istopato1ogici de:gli organi 111ervosi centrali di 5 casi di .e11>Cefa1ite letargi-ca, ,·eu111ti 1a morte n·e lla Clinica .i\Ieclica e 11ell 'Istituto di Patologia l\1ec.lica e sezionati ncll'I.stituto ..\.natomo-patologico dell'U11iyersità di Pa,'ia. 111 tntti i oasi l1a rilevato nellia corteccia cer1ebrale ~ nel ~ervelletto, molto diftt1sa, ttna alterazione c1ei v·:asi ca11atterizzata clalla i)rese11z.a di goccio]i11e colorabili .col Sudan III .nelle cellule <"t y\·cntiziali. Queste goccioline, 111edia1nte la colorazio11e col solfato di ~ilblau e l 'a1pplicazione <lel ;netodo di C~iacciio rsultarono .in parte costituite da grasso '!leutro ecl in parte da. sostanze ascr1'\ ib1li al .g rt1ppo clei ~ipoidi. N elle stesse <.:e11u1e esistono a111che dei granuli 111on c.olorabili -col Sutla1J. e che si 1n.etto110 in .evidenza ooi colori basici, i::ei (!1t'lli han110 s-piccata abti,·jtà. E·len1e11ti sin1ili furono de.scritti iu 11101te mala·M1e clell 'uomo e degli .anin1ali e Ci uccio ri11scl a11.cl1e a provocar11e sperin1ental111entc la co111parsa in conclizi.oni sp·eri1n.e11tali . 1

1

1

.:\ ei i)edunroli cerebrali, po.ute .e bulbo, osser\'Ò l a prese11za ia.ttoruo ai vasi (oapi1 lari 1e piccole ''e11e) di u11 essudato a manicotto costituito da linfociti, Plasmazellen ed istiociti i 11 diverse fasi e\·o111t1"Fe. Nel Loc11s Niger, do\ "e in t1n 0aso l a lesione ,.a.sal·e era molrto accenttt1a ta, frammezzo alle cellt1le dell '·essU:clato si nota\r.ano 11umerose cell11le iea<tiche di 1)igme-nto l)rlttto. Di frequente i ,-asi, cosi alterati, erano ciroondati d:a 11na infiltrazione emorragica, di solito cli li1uitata estensio11e, e coi caratteri che soglio110 presentare le lesioni di qt1esto gene•r e, qua11do so110 a\r\ enute 11elle 11lti111e ore ·d ·ella vita. In 1111 caso osservò un focolaio di i1rfi.am n1 a·nella radice dell'8° ial suo p1111to di e\verg·enza; 1

1

0

1

539

zione con .esst1d~to di linfociti e I>lasmazellen in altro ·c aso 1111 focolaio limitatissimo sottomeni11geo nel 1nidoll·o dars•ale iapp en:a all'int.erno de~la ·l inea di eve1.,~en:za delle radi ci anteriori; q n·e sto focolaio, a differenza idi quelli del bt1lbo, conte11eva 1nolte cellule di Gluge. L '_\. si riser,·a di riferire ulteriormente sulle CY<:int11ali fini .aJterazioni delle oell11]e n·er\.·ose, clall'esistenza delle q11a1i si potrebbe ra\1vis.aire t111 indizi.o 11rella pres.e nza di lipoi·d i nelle cellule a\~Yen.tiziaili 1rlella cortecci a e di cellule cariche di pigmento 111ngo i , ·asi 1nel Loou.s 11iger. 1

0

1

1

Pr-o ft. _.\ . GAsnARHIKI e ~!\.. DA GRADI. Gli 00. 1if~eriscono soccintan1ente i risultati di esami d'ordin e ur.ologico, emato-siiero-ba1tteriolog1ico e di ri~erc11e sperimentali eseguite sugli encefalitic1i accolti nella clini.c a med.i1ca di Pavia. 1

}1entre 1a ti.cerca idi microorganismi patogeni ~;i .~ sul sangue, sia sul liquid1 0 -cefia1ora~hidiano, pra1ticata direttame11te -0 indirettan1.ente con iniezjone 1d i tali liquidi i·n d1iversi animaili, riusci 11 egati\·a, fatto di non lieve im1)orta11za fu la enti e 1,a intraide.rn1,01--e.az.ione positiva in tutti g]i a111m1ala1ti di e11c1e[ali•te cli fronte ,ad 11·11 v.accino i1rtl11'enzale, (feperto constatato parimenti in casi d1 br.oncopolmonite cla intl11enza. Qua11to ialla t erapia, tra i ,-ari mezzi impiegati c111ello ohe sembra loro aver meglio corrisp.o sto, con risulta ti ·v eramente incoraggia11ti, ft1 I 'inie- . zio11'e ei1dovenos.a .di ;n·e·o -jacol al.la do.se di r5 ctg. Dr. G. RrcoBELLO. - L'O . . riferisoe rice11che co1np1ute assien1e al D.r . Pepe11, nel gennaio, s11 ·ve11ti encefalitici dell'Ospeda]e militare di Trieste, clinicamente -accertati (lal prof. Pastro,~ch e nei casi anatomo-patologi.c i dal pro-settore Ferrati. I11 ci n·que isolò d·al sangiu·e e ·dia ·due liquidi cefalo-racJ1idia:11d. un (lip.110C{)coo ·picc-010, 11Ql.1 capSl.ll·ato> e:s.tracellt1liare 11egli esaimi {liretti del liqu1do 1racl1icliano, itt1certo ' rispetto 1a l Gram, sviluppatosi cla 1emoct1ltute i!1 bile su iterreno di E11d·o ii1 tre ca•si , intorbicla,-a brodo l attosato i.n cltte, otteni1to dal li1qt1ido ra·chidia110 iu brodo lattosato i·n d11e, dava debol·e sviluppo di g:as, no11 fermentava il maltosio e la 111·annite . No11 cresoe.v a sL1-agar san.g·u·e ...ascite, 11011 tl111ididica\1a 1a gelat~ na . _L\.gg·lutina'\'a siero degli ammalati stessi in cl11e casi. Non pr.obartive esperienze su a11in1a]i. VERA'l'TI risp{)11d.e (al prof. J.VIonti) colla precisa affer1n azione che i f·a tti d.a lui osservati e consis tenti ·n·e1la preS:e11za di oellule cariche di goccioli11·e dii g·.r asso ·e di li p,Qtidi .e di pi1g·111ento bruno 11elle av'\~entizie <lei vasi non ha!uno alcuna relazione coi 11oti :r eperti, che furono interpretati com·e ma·nifestazio11i di una atti vità fagocitaria cli e.e rti eleme11ti del sistema nervoso sulle cellule 11er,·ose, re sui qt1ali .è stata .fondata. la dottrina d·ella 11 et1ronofagia . VERATTI ·d omia.uda (1al dr. Rigobe11o) se furono n11essi in pratica i 1nezzi, di ·ct1i la t ec11ica batte1

1

1


IL POLlCLl-' I CO •

riolog1ca d l'-'pot:e per accertare almeno i ceppi j c;olati e cl1e f11rono in cli ca ti col no1ne poco i)reci si ili cliplo-streptococchi appar:teug·auo alla fa 1niglia degli s treptococchi, oppure a c1ueìla d ei ll1plococchi 1)ucun1onici, opp11re se souo es t ranei a c11tra111be ]e Jan1ig·lie. 11 310RELI_,I cli.ce di avere 1'itnpressione cl1e in q nesti 11ltin1i t empi la forma n1orbosa s ia di·v enuta pjù benig·na e c he la mortalità sia d imi·n ttita n ot e\'oln1c.ute . .:\.ccenina iad un caso di ei1cefalite (la cui diag11osi f11 accertata da fatti pai1erf:ici tar<livi 11e 1 C'a m1)0 c1el facciale e ·de1J ',o c.ulon1otore) in c ui il decorso fu tal1nente benigno da riuscire quasi i111poss·i bile la diag11osi : ciò fa pensare cbe rnolte forme poss ano passare ii1osservate. Il fatto della benig·11ità ha importanza a 11ch e pei concetti t erape11tici, poichè s i potrebbe a ttribuire aì m edicamento quanto .alla benjgnità s te ·sa è 1

doYuto. Acce n1:.a a Jorme encefalitiche con iuizio clel ltttto apiretico e COil lttcidezza me11tale c ompleta : talvolta :il 111.alato p11ò ii1 poche ore passare da cleJirio ac uto ·a 1)siche integra. _i\ccen'lJa anche a un caso in c11i alla forma encef.alitica s i ~compag11a·va un doppio herpes zost er i·11tercost a l e : il fatto può avie re una certa in1portanza , dato c he a1ct1n temrpo fa s i ebbero casi di herpes 7A)Ster così 1111111erosi (l a f 1r pensare a forma inJetti,·a.

Il prof. ZOJA si co111piace della conclusione del prof. :Th'.Ionti, essen·i 11ella encefalite letaro·i ca fe11on1e ni asn.aton10-patolog ici cli natura tossica . D e!'ic.lcrerebbc n '\'ere dalla ai1ato1nia patologica la di1nostrazi0D e clella l ocalizzazion e precisa clella cat1sa di .alc11ni f c:non1e11i ben clefiniti i)resentati cl ai n1alati \'enuti a morte (paresi c.l e11 'e le\•ator<: d e 11.a p~l'lpebra , cli alcu-11i muscoli i11uer,·ati da1 III, tl.al IV, dal \ 71; paresi d.i u111ra n1età della li.Lg u.a ; cl-011ie i11 detern1inati gr11p pi c}i muscoli). Ril e,·a la rarità delle forme ])ro11co-pol111onari 11 cg~J i en·c efaliticj, r il eva ch e i fatti e111orr.ao·i c1 o constatati c1all'a'Da to1nopatologo deYono considera rsi in rappo1io a lla fine a vycn t1ta e che n ei sopra\·yi t1ti c.l urante la mal.atti.a b en cli rado s i e bbe qualch e lie,·i ssi1110 fatto bro11cbi.ale . Ins iste ul fatto che 'lle1 1918-19 tra i 1nolti ss 1111i iutlu c nzati, se qualch e for11ia 11er,·osa Yi fu, 111ai ft1ro110 ossel\·ati, p. e., le clouie cl1e sono r)resenti nella mag·g·iora11za deg-1i e11cefa]itici. I r i ~111 t.nti posati \'Ì llella c11ti- e i ntracl e r111orea z1on e co11 <'Cl)l)i cli bacillo <li PJeiiler neo·li e ncet[ll..~J ci e inll11eu7....'1ti a\·rebbero ,~alore d ecisi,·o solo c;c il l)acil lo cli J>fe1ffer renl111 c~1 te si c.loYe~~c rill'11erc e ... sere il germe c.1u-.:tle t1(11'1nfln~uza. l,cr tulle ciò gli "embra an "'ora 110:1 di111ostrato 111 11i0<lo as~olnto ch e l:i co-...i<letta e ncefa lite ltt nrQ"icn sin 1111a ·lor1na cli inti11enza. ~

~

_\.

'T \ SU.\l~RI~ T.

·APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. CASISTICA E TERAPIA. •

Perpora traumatica. G11j·, nella 1T.i·e 11 . J{.l. Tfl ocli ., XXXII, f . .f9 ai-rie~ cbisee di a·l tri ùue casi la l etterattua s ulla porpora trattmatica , nota c1uasi escl.11 i\·amente sotto forma di porpora senile. P·er la diminuita re ~ it enza delle pa1·et.i Ya. a'1i 1 'au1ne11to di pressio11e s.an:g tùgna e la s t:'l si \·e110-;a che h a·nno luog-xl) nel le clifferenti fllflzioni fi siologiche, possono cond11rre ad e111orragie cu.ta:llee . Cna lacera.b i·lità a11mentat..'l bis og11a animettere p 11re nei due casi riportati clall 'autore :

~el primo s i tra tta d'11na ragazza d i 18 a:nni, la q11ale dopo un t111ico \7iolento sforzo dii ,·omito pre-entò una t11n1e ~·az1011e ed!ematostt bl11astra i1a llida del ,·iso con nu1nerose petec hie de.lla gra01dezza d'un g·rano cli n1iglio, rulla fronte e le guanci·e lasciando •l ib.era sol t an to Ja 1~cgjone intoo-110 alla boc<:'.a ed jl mento. Snltnsioni si eb·b ero p11re alla congiunti·y·a d'ambo g·11 occhi, mentre la m11cosa clellia b·acca rimase i·11·tegr~ti. Nel seconclo caso, una donna affetta di lue l.1 te nte f.11 colpita, per l'intervallo troppo lungo tra clue iniezioni di latte, cla 11n shock aniafi~attico con fortissimo aumento del volume polmonare e cianosi a t11tto il corpo. -~\..ncora cl11rante il sh oclc in orse t111a tumefazione c1el ,·iso, seguit a il gior uo clopo da 11umerose e1norragie cutanee acl ambo le braccia, alle s palle ed al petto. L'Autore fa lJOi ril·e, ·are a11cora una ,·olta con1e 1111 trau114'1. unico 11-011 ri IJetuto abbia potuto Jeclere non solo i ·vasi sauguig·ni m a p11re i linfatici , c0Jn1e ris111ta c hj.a ra1nente dalla t11n1efazione eclein a tosa del \·iso . Si h n. cliel resto, can11)0 di osser,·are spesso s11tI11sioni s ubcougi11nti1-ali clopo colpi -di t osse e forzi di ,-0111ito, nei bambi111i affetti da i)ert oss.e. .JI. P. #

Sui rapporti tra splenomegalie croniche e sifilitiche. J>er analogia con il fatto che l'infezione sj filitica p11ò essere cau a tli numerose epatit1, e, t e 1111to conto della freq11el1Ul di ri~enti1ne11ti spl ~ ni ci nel1a i,fifi<le inf.111t1 Je , P. E. ,,-e11 . ( oc. n1éd. des Ilopitt11L-r, 7 febb. 1919) h a ricerc.1 t o la reazione (li \\-<lsser11111111 t1elle ~pl e uo111egul ie cronich e prilni ti ,.e . .Ri ~t1lta dalle o...;ser,-azioni <lell 'A . c he L1 reazione d i ,,-a:.;-.er1n a 1111 è spesso po~iti,·'l (58 %) nelle spleno111eg··1lie cro11iche prin1iti\ e. T~lc f(ttto no11 arl'bbe lla attribuirsi a i11fezione ~ 1hlitica a0c111i-=:ita od ereditaria, t nnto più cl1€ il tratta111e11to ~nt 1-...itil~ t i o n on :-olo 110!1 1nodifica· 11~ Ja 'l)]e11 on1 c.~.111a 11l: ]a rt:,,~ione, n1a ag~rn ...... ,.a auzt lo -.. t 1.t o ge11erale del 11. ln to .


L- \~ ,S'Q

xx \l il,

FASC . 19 l

SEZ10NE

541

PR,'\TfCA

~on

ci si de·ve quincLj_ 1011clare $U talie reazione per attribuire la splenomegalia cro.nica alla si filide ; può <'.lalfsi ch e la positi·vità <le11a reazione sia cla attribu[rSii .aa ttn par.a:ssit a sconosciuto. Il laYoro costit uisce u11 c,o n tributo allo studio della m 1alatt-ia cli Banti. l. b.

t rob1a:sti. Perdu't a poi di vi sta, l'ammalata si ripresentò dopo 5 ailini e mezzo. Nonostante le r:>ri ·vazioni ed i p.a temi imposti dalla gu1erra ed il climat erio appena su.p era:to·, J!i11fet-ma o.stent a va uno stato di salute florò.do. I 1 peso {'\:a 2 anni sta·v a costantemente a 56 kg·. Il ·nt1mero degli eritrociti am!m o.ntava a 5,400.000, ·dei le11oociti a 12.800 (la leucociitos:i,, r•eperto c·ost-a11te dopo l a I risultati della splenectomia nelle anemie. splenectomia anche n·e lle rioerthe sp,erimenta1i, \\I . J. l\I a:y·o (A m. siirg·ical Associatio1i, r6-r8 persii.sterebbe per lttng10 tempo dopo l'interv-ento); . giugno r919) ha tentato 1.a splen ectomia in tre 230,000 piastrine di Bizza.zero; re moglobinia 80; tipi di anemia. via] . globttlare o,8. Linfocit psi a.ssol uta . l\fanca~ell 'a.1ie·niia sple11ica., che può .essere clefiJ1ita ,·:ano anisocitosi , p·oi.chj.Jocitosi e .p olicrom asiia . come splenomegaJia ±j.brosa c°'n .note·vole ·encloRari corpttscoli di Jollj1 • L'a ssenza c1'11n pr.ocesso ileibite, ed a:nemia secondiaris, (la malattia di em·olitiro v.eniva couf,ermat-0 :1;1el caso cles.critto Ba11ti sarebbe solo u.na. fase tardiva. ,d i a lcu1JJ1 e.a.Si ù,al mancato a um·ento di urobilinoge.no 11e11e feci d1 ta]e anemia) h a .a,·uto -ciroa il 12 9b di nlorti - (.Sa1om1011 negativa) . fra gli splenre ctomizzati . L'autore c,o nsidera iil suo, 1co1ne il pri1no caso )Jell'a1feniia pe1'1ticiosa, la splenectomia no11 di a:nemia perniciosa eompì et am.ente g11arita con semb.ra fonclata s11 basi so1id·e ; e, .seb:b .e ne si possa 1a sp1l1e nectomia. l\'f . P. • ritenere ~on1e t111 ·1J<otevo1e palliati·vo, :non si può conside1·are ·come 1nezzo di cura . L'_.I\ . ha a v11to Sieroterapia nell'emorragia. 11 6 % di 111orti. ' .No,u sono poche lte contingenze i·n cui il paOttimi risultat1 ha inv,ece ottenuto l' A . nell'ittero eJnolitico _, in cui l'anemia risultante è l.a ziente se1nbra do·ver soccomb.e re per uu'emOTir.ag·ia d·ovt1ta a discrasia sangujg·na o :a d ·11r1a l ecausa di morte. I tratti caratteristici d·ella. masion,e inacces<Sibile alle prati·ch·e emostatich,e ulattia sono l'ingrossam ento della milza, l'ittes111ali. . rizia cronica 0001 es-aieerbazioni, ]e feci n1or1naiL'essenziale, in tali casi , è di poter 1)ro,·ocare 1nen:t:Je ca1arate, l'assen.z.a di .b ile -nielle u-rilll!e. rapidamente modificazioni ·d ella vasomotricità 0 ~ella mag·gior parte dei -ca.si si trovan.o e.alcoli (1ella pressione sanguigna .oppttre di poter aued infezioni delle ,·ie biliari. So1)ra 27 .s1)leu ecton1.entar.e l.a ooa,g t1labilità del sangue . Si cons imie per ittero emolitico, l' A. ha .av11to un .solo g·liano quindi iniezioni di ,e rgoti na , di pit11itri11a,. caso di n1orte , in. un inclivi duo ·opetato ·dt1ra11te eln·et i11a, -a dre-na1ina, iugesti.o.nie ·d i clor11ro di ~.a]-. un'esaee11bazione acuta . l. b. cio, ini ezioni di siero ,di c.a\rallo (isiero antidifterico) , ecc. Sulla splenectomia nell'anemia perniciosa. D11four e Le l_:_f,ello (Presse ·niéd., r .o ttobre 1919) I n.um.e rosi casi pubblicati :finora cla H irs,c hfeld , r>ltre ,n111mett1enclo 1'1airresto cli < e morragie per ~nie­ l(ohan, Eppinger, Decast ello ed altri f.a nno rile- zione di siero dri 1c a\1.a11o, clim1ostra1110 ch e eSiSe ,-are un ritorno del qu1adro 1e matologico al ti1p.o 1·aT.a1ne n.1.t e ·p rio v,o.can,o mocli:fi.<:aiZ'ioni r.a pi de cleJl 11orm·o cromatico solo tenlporaneamente, s11bito fe.n1omen10 dell1a coagu1a>b,i lità , che talor:a ·vienie· clopo l'initervento. Du.e s oli casi, rif·eriti da lVfone a.11zi :rittardiata . • og~ni js ostanza eterogenea iniettata nel s.angL1e, e Klemperer presentan,o u11 1nigli1ora111ento clu(s1)ecialment.e i si eri 1eterogenei, i peptoni) può raturo ta:nto per ciò eh.e -riguarda le alterazioni modi:fic.aire la 00c'lgt11azion e. 11t1m1eriche che :le :q ualitative d·e gii eritrociti L'i,m portante però è cli produrre nel sa11gue Sp.ecyler, tlle'lla Wien. Klin.. J1Voch.. (n. 4, 1920) , del s,oggetto u·n,a reazi·on1e un1or.ale rapida, che ne <irricchi'sce ora. la letterat11ra d'u11 terzo caso, 1n-0di·tiol1i la coag·ulabilità aume11tandola. Tra.t tasi eccez iou.a le per l 'i·na·t teso s ucce.sso. Si tra~tta d'una .c:.i1o è di otten ere co111 un1a certa costanza e regodou11a, splen ectomizzata .11el r914 da Iesi·c per larità un vero 'Vct1 ts .serico. u~1emia perniciosa, dimessa 8 mesi dopo l 'op.er.a rl'ale scopo è stato . ragg·i11nto 'd agli _!.\..a . con zio.ne in condizioni geinera]i moLto m.iglionate ini ezio·n i 1e11clove11o&e i11 co11ig·li di pioco1issime (aume n.to clel peso da 48 a 60 kg. sel)beo.e si closi d.i .siero di ·c avall 0, d·op,o 21 giorni di trata\•esse rinunziato ,a .qualsiasi cura m edi·c am entosa) ; il .sa11gue pres-enta,\7& a ncora n etta1nien-te tan1e11to si salassa-rono gli an1ima1i ra.c c·o gliendone il carattere tipic·o ·dell'anèmia di Biermer: eri- il siiieir.o, che 1J1eglti i.ndivid11i a ·Cilli si inietta, det ermina quasi i•mmedi1a;tam·e11te l'ip ercoagul.atrociti r,120.000, leucociti 4000, em.oglobina 35, bilità permettendo di arrestare n11nJJerose e1nor\·al. globulare r,5. Il .i1u1nero delle p:iastriue era .. ragie. forUetniente clin1in11ito; rils\··ante poi leucocitosi. Gli f\a . riportano cli\·crsi casi ili emorragie e poli-crom.a sia, 11t1 n1e rosi mega1oticj, rari eri1

1

1

1

.

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1


,-... ..,.1

I

-')

I l, POLICLIN I CO

.g;ra vi e rJ.belli arrestat e cou l 'il.tS<> di detto siero, che ha :inoltre il ,·a11taggio di deter111inare solo 111olto di rado acci<lenti serici. fil .

POST A DEGLI ABB0NATI. f I 113) 1' ria.ngolo

J.

1lotl.

_t\stray da

pa ra'Vertebrale ~.YO

di Grocco . _i.\.l

(Spag·na) :

11 triangolo di Grocco consiste in un'area 1..ria11golare di otlttsità a:ielativa .rileva\·abi1e su11a 1)arlc posteriore del torace dalla parte opposta a c1uella clcl ,·ersa111euto (triaD.golo paravertebrale op1}Josto). I l lato .intern0 di qu·esto triangolo è ra11presentato {lalla li11ea delle a:pcxfi.si s11)i11ose, il lato inferiore dal confiine inferiore d·el1'a rea di ri.sonainui toracic~1 in n.111 t1·atto oscillante 1-ra i 3 ed i 6 centi111etri, il ·1 ato este1~no da 11ua linea obliquan1ente a·scen<lente che si u'1lisce ad 1111 angolo ac11to co11 1a linea 111ed.iaua ,-erso 1,estre1110 su'peri,01~ cl1el li·v ello c1ell',essucla to. Iu d etta area l'ipoJonesi è tanto maggiQre qua11to più s1 i)ercuot e verso i.a linea .1nediana ,e \ 1 er so La base, ch e cresce i n n.a rghezza qt1a11to 111agg1ore è la copi.a del liquido endopleurico. '"l 'a1c triangolo <li ottusità relativa s11bisce moclitica.z1oui d i estc:11sione e di gra·d o coi vari dec11biti e col variare de l1·a quantita cli liq11ido, colla sua estrazion.e m edi.arnte la ctoraieeutesi e col ri1or11Ja rsi ùeJl'e.ssl1dato dopo la 1nedesi m a . In tale '~re:a l 'atlenta a·, coltazio11e fa rilevare una .rela.. tiY<l diminuzione del ln•11r11ure vescicolare . J,'esperie11za cli n1olti a.11 ni (d a l 902 ad oggi) ha <li111os1.rato ldlle ~~1 .triangolo jpar.aver.tebra1e d i (~rocco ha sicu ra i111portauza diiaguostica per l a (li ag·no3i cli raccolta pl~uric~ discretamente col)iosa {s pecie destra), e 1111 ,valore diagnostico clì ifcre11z1~le 11el gi11dizio tra versamento pleur1co e ~tlden sament.o pol11101i.a.re (polmonite, tu111or1, t e~ .), fra versa111euto p l·e urico e versa.mento " tlCC'lto, tra p1e11rite ess11dativa e 1ple11rite pla1

sti c:.1.

!-->ttlla i)a log·enie"'i del s1nto1na 1nolto si è disc11::>so: i)arc: l)ÌÙ accetta la pri1111. opiuio11e cle1ì ' _\. . cl1e lo ~ post.c1 n1tt1 lo della sacca pleurica d et ern11 n i nno spo~t~111c-nto e qui ntli la con1pressione tl~l })O]n1c,11c al la b ase opposLa. t. p.

CEN NI BIBLIOORAFICI. (Nonli,..ecenriscono c1se f lfb;

J.

l'lIO'(' RI ] OSEPFI.

!Essai

d 1 it.rolo.~· i e

pa t hologi q li('

des pays chaitds . l-11 vO'l . in-8 di 180 i)ag. (J. IL J1a il1i è r e e t F1Js ed. Pasigi) . Prezz,o Ir. f:>.

l. '..'\ . ha raccolto i repertì uro-logici, ch e sono !: >t ati riscontrati nelle cli Yerse 111alattie dei pac:si calùi , m olite delle q11ali (pest e, colera, febbre di ~Ialta , malaria, ccc .) si i)os·ono osserY~1re :ancl1e da noi. I.~

indicaz1011i bibl1ograti.cbc abba~tanz.a copi ose , permettono e.li i>oter con11)letare le 11 ozio11i accennate, consulta ndo i l a \"Or1 originali. La secouda parte è dedicat a alla ricerca e closa111c>nto dei principali medica111enti che .;;i ttsctno i req uc11tc111cnte 11ella cura di tali affez:on1. l. b.

enutlfndono allo Reda.zio"'e' . f~RCOLh SERn.\.

Sc11XFrER.

... , l1 r 11

flPn

praitico, assai scarsa fra 11oi· nel can1po (lc1la diagnostica e d ella patolog1a, è pressochè nulla per quain.to rigua rda la terapia . l\1ol to potrà perciò gio,·are ancl1e ai no .1 s1)ecialisti qttcsto 111a11t1aie, che (i11 co11frouto a ll '11nico cle1 ge111ere s in c1t1i <:siste11te, l' _.\udry, ~icolas e Durand) presenta, o1.tre al11:i i11agg-1011e modernità e perfezione dei 111e.toclà, t t110 s p eciale tig-uardo al la tecnica terapeutica geucr~t l e e i)articol are. Il \'Oln1n<:, cli circa 500 pag ine , 11a 90 ill11Sitrazjoni, l a pit\ parte c.ledicate appunto a spiegare 1l:- 1nan11aLità t~1c1l'ichC' de11:i t era1)ia specializ.tata; e ,-i s on tra tta ti .ai1che i pi1't rere11ti 1netodi e ri·1nedi (sole e.l 'alta 1nontagna, \ 7·a ccini, a.nesotorio, ecc .) , oltre a qucstio11i colla terali cli so1n111a i1nporrt:anza ( 1natri111011~0 <lei s ifilitici, profila~si I'ersonal1e, i11t~rpretazio11 e d1e:laa WasserlD.3.1111, ecc .) . 'l'anto più i~ gi11stilì.~ ate 1 di fronte ~td 111:J1a .tr.t.tt azione così erudita e mocler11 a , appaiono le pochissime inesattezze o la<:'.iu11e che una lett11ra , nncl11e rapida , rive la. Val ga per t11ite l 'l preter111issi oue completa d eill 'unwo m etodo sicura mente effi cace e r azionale di teraipia delle ulceri semplici con.t ag·iose : l.a c.austicazione con sol11zio11e satu·t a di clorttro di zinco, c h e s ostitui sce, s e ben iat ta, tutta lo. coorte dei ri1n1e cli dallo S cl1affe r ele11ieati e propo.:;ti (acido fenico, solfat o cli ra111e, j,ocloJor111io, e ur0Iei1e, 1ariirolo, ecc. ecc .) . La con s11ltazio11e di questo libro, utile per lo specialisit a, potrà ra1)pr€sentar1.;; lt 11 'i11calcolabile 1~i.sorsa e d u n'econ o111i a cij te111po ie di ricer c11e per il 111edico pr2tico; il quale vi tro,1erà co11 tutta age,·olezza nozioni C'he cl i f ficiln1e11te potrebbe procurarsi altro\·c. RtJSC.\.

Die Thcrapic der II aut-

1t11d

7Je'Jzeri-

I\.ra11!~Jzci ccu.

~lh\\·arzcnbc.:rgJ

Uttarta tdizio1l!.. , Tr1)au1 c. "\' ie11na, 1919. ~Ik. 22 .

lJ11 libro cl1c, co1ne c1nesto, l1a rag-~iunto la (lll~tfÌ::l ec1izio11e 111 quattro n1111i e~ clic ~n 11 i !) si r , cco111a ntla da sè. r•nrt rop1)0 la cultura <lern1a tologica clel 111eclico

Le ierilc rl'ar111 ,., dcl fz t.oco dcll'ajJ paralo z1,1 i11ario . Ti1). Derelitti. Geno,·a, 1918.

111 qnc~to libro 1 1)ren1\:!S5e dcJJe CO 1.:--ith.: r ·tzio11i •g-enera!i s111l'azione t1ellc mod~r11e ar111i d ·1 fltuco , 1 Jl t1~tr l sistc111alil'a111c11te - u11a ~corta della proprir.t e <1~.11 1 pi ù 11..cente cagi ... tica, 1\;: lesio1ù (}a e . . c;e prodottL a cn.i-1co delle Yarie ~ ..zioni (lell':t1)p11 nln 11ri11;)1io. 1

.\. ,

I


I

1_.\NNO

XXV11, F A!-lC . 19]

S l~ZIONE

543

PHA'f lCA

.

NELLA VITA PROFESSIONA·LE. l\c'[F;DICINA

SOCIALE.

L"assic11t·azione statale Ctlntro 1c 111alattie.* J,a libertà s11ssidia(a. l'er 1'orga.11izzazi011e cl elle .assict1razioni . s ta La 1i contro le 111<.'tlattie possou.o seg·t1irsà cltte 111etocli. · U110 <li essi lascia libera l'adesione alla vol onl:J de.g·li assicnr<tll{li 11ell.a Iorma c l1c c111e~ti r eputano più aclatta a i 1oro iuteressi pa11ti.colari : 1'i uter\·ento <.lello Stato s i lin1i ta .a partecipare ~tllc s1">ese (11). es . sosten ere qttelle {l 'i1npia11t-0, co11rorrere in quelle aiuministrati"\ e, assegnare co ntributi d 'iucoraggiamento, e<::c.) , ad offrire c1e 11 e gara.11zie lf.ronteggiare i cas~ cl'i11solve11za o cli rit ar<lo ·11clle liqtridazioni), a conceclere ù ei ' 'ia 11lag.gi ~1)eciali (p . es . fa\·1o rire la federazioue <l.1 ~ocietà ttnttt11c e la ri.assic t1raziou1 e , iii .111oclo c11 t: Je società tro1)1)0 d eboli poss.ano sostenersi a. ,·11

~e .

ce:11L1a) ;

N.n:t11ral111crt1tc t11tto ciò te s ub con c1'iti onie » d i certi rec111i::>dti e dt tleter111inate 1101ì11e atn1uìl111slr<tl1 \·e. Que,..;t a for1na di a.ss.i<'urazio ue ]ibera, d·e.tla sHss;d iata o i·ntegrata (più semp1icem e nte s i parla a11cl1e e.li libertà s ussiàia ta) , vige in quasi t11tti i i)ac:;i 11e i q11ali 1na nca la forma obbligatoria : I~rau c i.a, Belgio, Dait1.illlarca, Svezia, :ecc. 1)-cr ese1upio .i1el Belgi:o lo Stato assegua .a11 ..: società ,111t1lu.e il 60 % delle quote \·.ersa~ cl.agli lStritti ; 1 1ella D a 11i111arca 2 -cor-011e .a ll'atl"no i)er og·11i soc·io; e rosi \1ia. Ne.lla s,·izzera l':assicu·raz1011e libe ra è l)t11·e su ssidiata dallo Sta.to; 111a i Ca'11to11i 11a11100 fiaicol.tà di i stituire l'obbligatori.età, i111 seguito a Teferen·dum, limi,t a::n<lola a\Cl. alcuni mes tieri o profesStÌoni -0 cla ssi, od a n·oh -e este11dendola a1la generalità. 1

1

~.;

**

Tra. i paesi e uropei ])iù ptog·rediti l 'lta1ia ! h l't1JlllÌCa eccezion·e 1.n q11esto campo (com e osser,·ano WaTre n e Sydenstnicker), certo no11 brilJa11te. l)ì fatti lo Stato italia11'0 s i disinteressa com·p letan1entc ùell!.assicttrazi.one contro le malattie sal\'O i)er i propri impiegati. E sso s i li1nita, co11 I.a l egge del 1886, a l .11iconoscin1enlo gittr idico ùelle società e.l i nlutuo · soccorso tr.a gli operai; 1rta y_uesite n1utue sono prive di qu,a.lsi.asi fi11?a11zia1nento da p.arte d ei 'Poterti. pubblici . · Il co11gresso d ·e lla Confederazione generale del layoro tenttto a Modena ·nel r908, s tt ·r elazione CabrinJ.-Cl1iesa, doma11dò i isu ssidi integra tori dello Stato tp·er le s9oietà n1t1tue, com e sol11zione 1

(*) Ve<li qtiesto periodico, r9J9, pag. 1469. '

-

i)ro\·vi.! loria e in atte$a <li p assare all'obbligia torietà dell 'assicttrazi.one co11t·ro l e 1nal.attie; i11tan.to proponeva ch·e s i rendesse obbligatoria. l'as skt1razio11e C·o ntro l'invalidità e la ·v ecchiaia. U.i1 progetto c-0·n.creto per l'org.aJ1izz.azio11e ,degli a i11ti :alla ·p re \tiden z.a Ji·b ·era 1e per l 'i n>eoraggi.a1111e nto ,d elle muttte da parte (1cllo Sta.t o, ve•1111e elaborato iicll'a11110 successivo, dal Consig1io della pre,ridenza e delle ia.ssicn razion:i sociali, re latore Gobbi. Lo Stato avrebbe costituito un fondo 11aziJna l e per promuovere e .g a1re11tire l '·assi.curazioue 1nut11a cout:ro le malattie deglri 01)erai , alimentandolo con t111 co.ntri.buto di 2 1nilioni a1l'a11no; a:vrebbe versato un premio ùi I~ . 5 all'a;ii.n-0 per og11i iscritto; a v re bbe i).aga:to de l] ~ sovve11zd.oini p er le 11ralattie cro.n1c·h ·e, nella 111is ura c1i 50 cei11t. al gi.oruo; ·e cc. L'azio'l1e delle .111ut11.e ve11iva coorc1i11ata 0011 quella deilla Cassa ,11az.ioira1e di previden za per .l 'i11vali1dità e pe r la vecc11iaia degli 01)erai, la c1uale .avr ebb e acq 11is.tato la ftt11zioue tl 'Istituto centrale p er 1' assi cu-raziou·c contro le 111a lattie : p.a sso uo t e, ·ole yie r~o l 'obblig.atorielà; le 111ttitue avrebbero doynto tr·asm e ttere i loro cousn•u.t i,·i .alla Cassa 11azi011ale e avriebbero f11uzio11·a to da ag·enzie d ella Cassa st essa. Ve nivanQ previste le tl:lliorui o federazioni de lle mutue. Il progetto pro.p ooeva .anieh e <li sop.rri1nere la limit azion e a lle s·ol"e so cietà operaie <le.l rico11os-ci1nento gi.u1·idico e q 11iifldi della tutela l egal.e, stabilito cl;alla legge 1886, 110111cl1iè de11e provvidene.e da att.ttlare : sri. f.a aeva aosi un i)asso .a1-.ch e v erso 1',11 n:i vieirsa1j zza.z.i011e. N1el.l'insti·e1ne, ,q uesto .otti111-0 1p rogett.o ·era 1cli-

I

1

1

1

1

1

s1)os.to i·n modo che po tesse v.al1ere l) iÙ tardi :per l 'assic u1-.azione obbliga·toria, alla qt1ale il Co111siglio s i dic hiarava fa,rore\1.0.]e . E da deplorare che n e.c;.su no dei Governi avvii.cendatisi da allora a l p otere, s i sia in.ai <l~ci so a i1resentare una leg.g e secondo queste diretti ,·e.

... ·t-

. ;... •• . ·~

...

J~a

for ma yolo11taria di .as.sict~razi-011 e , p e r q tta.uto .S·t 1Ssidiata, qion si c1i111os tra ido11ea a fra r conseo-uire ris1Ultatii 11110Jto ·estes1i ; dii:atti la gra 11dis.sin11a .n110ggioria.nza deg·,Ji i•n div idui si m anti enE: estrat1ea ia11a prev id·einz.a, i)erchè i1c discolllOsce i vantaggi, o percb è rinunzia di partito pireso .a b·enrefizi che giudica trop:p o re 1noti ·:nel .t em•p o, o perch è non è capace di or.ga,nizzar 'i in forme 1

~

1

collettiv~e,

o per apatia.. l\1algrado :il concorso dello Stato, i buoni r i·ultati non vengono: l'esperienza dimostra che ~carsissime resta:no le i crizio ni. Questa verità


[ANNO XXV1II,

IL POLICLINICO

rossa, e la Direzi·on.e gc~ 11 erale della il)ltbbl1.ca sanità i>er intei1sificare con n uo,·1 111ezzi finanziari la pro\·vi<la a7,io11t! e be già es~rc ita 1a Croce roqc;a i1.~liia.na. 1

I congressi di Monaco. l-la1111110 iaivtt•t o luogo da1 15 al 26 aprile c-011 ttll larg·o intervento cli Gon·g re sis ti prove nienti <.la tutti i paesi alleati. I lavori s i s.ono S\T011:n ·111e l gr1anclios-0 Mu•s e-0 ocea11-0gra:fico. ~\.Ila seclttta ina11gural e dette 11u corcli-ale ben,·e11.11to .i l principe cli ì\Iouaeo. S eguj rono il p'.!ofessore Barcle t, &eg.rietarJo ~t1er-a1e, 11 p.rof. Sa11a11are.ll1, rapp resentan•1.e (lel Go,·en1-0 italia no 11 l)tof. l~e l)entn, .ra1)presenta11te d e l Go,~erno f1!a 11 ce:e, il J)rof. 'l'.er,vag 11e p e.r il .g·o·verno })elgia e a 1t1i delega t,1 (l ei <_;o,·ernri. a),Joot1. 'l 'ra 1e n1olti ~s i111 e relazioni e co111unic.a.tioni cl 'inte re~s.e scie ntifico e i)ratico C'i Jimitia1110 a seg n:ala re l'e ~egntentti : Nlia rtel e (~ uerin, s ttllia. 1)110tezion e delle sot1_genti; Poirot-Depecl1 e JonattSt, s 11l l .' in seg·.11 an1en t o ùell 'iclrologiia ·m ec1ica ; A:r1na n<l 1Je 11 l le, . t1J.l 'e1'i oter.apia i>reventi va; 1\L'lragliano 1). ~ _t\11clr1eu, c;t1l •tratta111ento t a lassoterapicv de'l la t11berco1o ·i polrnouare al n1.are; Gaulier, sttlla costruzione e s11ll 'orclin.ame11to <legli ~ta1l>i­ li111e11ti cli c-il1·a; n1olte relazion1 f'u ll 'igi0ne <lelle città {]'acqua e clima tic he ; ecc. ' V e11ero forn1t1·l ati v-:ari ,.oti, cla presentare ai Governi e alle ian,1n1inic;t1~azioni co1111uiniali di c it1.à cl 'a,cc1u.e e c l.i matiche. l .. e nltin1 e cl11e :ed ute <lel Cong·resso cli tal a ssoterapi a e .].a se<lttta (li c11iu.sttÌ·n. dei congressi ebh ero 1110.g;o a S. R e-1110 , qn nle ·att-esmto cli <le-ferenza all'Italia. 1

Per gl'invalidi di guerra. Olt re .al tratta1ne n.to tl! 1pe 11s.ione assicurato cla1 le leg gi vigentj, e fficaci prov,·edi n1enti per le cousegue11 ze d ella guerra a f~\rore dei grancli ir1valicli, clei t11berieolosi it1 stato più gra\re, delle vedove povere cou1 n11111ero~i :figli11oli, ftt1riono presi clal Ministr0 d e.l tesoro in pieno accordo co11 q uello delle fi11a11ze c olla i ti•tuzione di ttn ion(l O ~l)ecia1e, an1111i nis trato <lal 1vii·nis tero d el t esoro, ali1ne11tat-0, fra a ltri p ·roveI11:i, da una Jieve acldizion.ale s ulle imposte dirette e sul gettito clelle i111post e .straordinarie per i profitti di guerra e J1e.r gl i at1111enti <li pait:.rimonio cl eriva•11.ti <1a11a g uerra . Inol.tre per combattere g1i effetti della malaria agg·1rav.ati.si <lopo .lia gue rra, per dar conforto ai fan.cittlli malarici, con speci.al1e riguard-0 a ·quelli delle terre liberate o .redente , fn:rono presi accordi fra il l\fi;ni-stro c.lel tesoro il sena tore Ciraolo , 1

1

Onoranze al prof. Pagliani. Sotto gl·i at1s1J1ci <li 1111 Conùtato d'onore cost1tu ito da tttlti i professori d'igiene del Reo·110 s 1 è costituito ii1 '~'orino t1n Comi,tato esect1t· i~o 1;rc:-;1c<lt1to dal pro f. •·"-"b l)a, per pro111110Yere 01101".c'lnzc al prof. I-1t1igi Pagliaui, direttore <.lell 'I ·tit11to d'ig1e ~e dell~ R. ~ J nivers ià, ~u occasion e {lel Rno 50° a111111,·ersa110 (ll lattrca e clella Rua. 11sc.ita, })eir legge, clall 'insegn.('lt11en to fra t re a11 11i. 11 prof. I>agl1ani è il clecano clei professori d 1g1 t ...11e, l'.i11tr0<.l11ttore <li qttestrt s cienza nell'in- . st:gna111ento cli111ostralivo; f:tt 11 1)ri1no tli1rettore della sanità pubblica e l'organi .1.1..11.ore clei ser\·1zi ~an.1tnri <lel Regno, centrali e locali, 1>reparan(lo a11 '11opo leggi, reg-0la111e11t1, i>e-r ona ](.' l nboratori, is tiituti l)rotilattici e qua11to occorse' })cr d~l:>ellarc 111ala ttie contagiose in,·eter:lte, i1n1>ec11 re atl altire cli 111,·aclere il Paese , e qui111l(li <l1ini·nt1ire la 111o rtaJità e la. morb.ilità ge11e1raJe con i 11esti.m~hil e \'a nlaggio cl ell'erono111ià pt1bblica e 1

1

1

{lri ,·at a. l Jn'or>era cosi be11e fi ca e dttraitua:a 111-eritava t111 r1 corclo .l)enetico e <l11ratnro, e per ciò il Co111itato e;-,ect1ti\·o si è i)ro1)osto <li r accogliere 1111 {011<.lo per c-reare 1l•n'1 stit1t7.1011e al prof. Pagliani intit olala, iallo scopo d .i preiniare ogni an•n-0, fra glt acl(letti a1 sery1 zi igie11ici, coloro <:he piìt s i &1ra nno cli t111ti n ell'opera d el n11g1iorament 0 sanitario clel]e località sottoposte ialla l oro vigi.lauz.c'l. \ 'enne c1ui111<li aperta u11a sottosoriz1onie tra a1111 ci, estin1atori , a t11miratori, colleg hi, con11pag·n i, al,lie·y i e cli~cepoli dell'ill11stre t101no, già bene avviata, cli cui si 1"einderà pt11bblica ragione, 1x-r la raccolta <lella so111.ma 11ecesSRria. Coloro i q11ali intendo no pa.r te iparvi, i){)ssouo 11i,·1a r e 11 10 110 contributo 'tl prof. Jlaolo J) c·~rle-r1, , .t 'l Riclone ,1 7, 'l'ori110.

Scioperetto di medici in Inghilterra e sue conseguenze Il « D a t1)· Chronicle » di J"'outlra a1111t1nzia·v1c1 <."he 111<Y\·e m1edici incaric.ati cl ell '.assistenza. clegl1 CJ})erai a .Bbbe Y.alie 11a1in-0 ces.c:;ato iJ l a\Toro clo1)0 n11 prearv,·iso di 12 ore. !111 segt1i1to a questa <leci1si·0in1e 12.000 operaii n1iet a ll1urg·ici s i sono riti utarti di ;pirendere la'roro, t>erchè in caso cli i11~ iclent1:i esf'i sro-ebbero ri n1 a~t1 pr.ivi di c ure n1edi ch e . 1

Indice •alfabetico per materie . _J\ssicur:azio11e statal e contro l·e tna.1attie : la « libertà sussi<liata >> • • I)ag. Chini110-resi stenz..q, per i (pairassiti tna.1iari.oi . » Fvn1101tr:agie: sierotera piJa . ~ . E11cefalite 1'e t argica . . . . }) Id·r ocefali con,geniiti da alterazio11i delle .. piccole ar.berie e origi11e (lel liq11ic10 cefal<>Krach i<l ia110 . . . . . . . · . . » l' n en.1111otorace spont ain•e o ecl artificiale: ))

1

C011~i(letr~7.1 OlltÌ

Roma, 19-io -

(32)

Stab. Poligr. A mm . Guerra.

191

pr~sidl:11tc <l c: l11a ~rO<'l'

ffOTIZIE DIVERSE.

1

FASC.

))

l'orpor~a

543 530 54 r 538

tr.a n111atica . . . Splenecto1nia i1ell '.a11en1ia perniciosa . S1)le11ecto111i.a 111el1le an·e1niie . . Sp11'enom·egal~e ç ronich·e : rapporti con Ja s ifili de . . . . S nipp.u razione e t1'ecrosi : rap1)orto e loro importa11z.a i)er .l n terapia del fn,·o e cl el i)a1:erocci•o nella ro1nn11e 11ratic.a . 'friangolo paravert.ebrnl c cli (~rocco .

)) )) ))

))

1

r,.

)) ))

Pozzi, ed. r esf>.


Anno

XXVTt

Roma, 17 maggio 1()2ò

F:isfl. 20 .

fondato dai professori: GUIDO BACCELLI FRANCESCO DURANTE SEZIONE PRATICA · I

REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO. Osservazioni cliniche: F. Sorrentino: Contributo alla dot· trina dell'afasia. Note e contr1b ti: D. Pacieri: Cura abortiva del furuncolo e dell'antracl'. Medicina soc1a1e: G. Monti: L'educazione fisica nelle scuole. Sunti e Rass 3gn e: MEDICINA: Siebert: Cuore e morfina. S. Loeve: Nuove osservazioni sulla funzione del cuore e sull'azione della digitale. - CHIIÌURGLl.: J . 1\1. Graham : Osservazioni sulla tecnica delle trasfusioni di sangue. Accademie e Società medicne: Socjetà medico·chirurgica di Modena. - Società m edico-chirurgica Anconitana. Appunti d1 medicina pratica: Ca.::HSTlOA E TERAPIA: Diagnosi differenziale dell'ulcera gastrica. - La resezione <lelle ulcere gastriche. - Un'operazione nuova nell'nl-

Diritti di proprietà riservati, -

cera. duodenale e gastrica. - T.ia medicazione gastrica all'agar·gelatina. - Nelle crisi gastralgiche. - TECNICA: La ricerca del bacillo di Koch nelle u::::-ine. • Cenni bib~iografici. Nella vita professionale : COLTURA SUPERIORE: Autonomia della odontologia. - Cronaca del 'lnovirncnto prufcs· sionale. Risposte a quesiti e a domande. Condotte e concorsi. Nomine, promozioni, onorificenze. Albo d'oro. Notizie diverse. Rasseg na della stampa medica. Indice alfabetico per materie.

È viclata la riproduzione di lavori pubblicati nel

POLICLINICO e la pubblica.

zione dj sunti di essi senza citarne la fonte.

OSSERVAZIONI CLINICHE. 0SPJDDALE DEI PEI,I ,EGRI NI DI NAPOLI.

Contributo alla dottrina dell'afasia. Prof. FRANCESCO SORRENTINO, dlirettore,

libero docente di trattmatologia, di p.a tologia e clinica chirurgi.eia nella R. Università di Napoli . •

Venne ammesso all'ospedale dei Pel1egrini, il giorno 17 settembre 1919, un oontadin,o, a nome Pietro Vortolino, da Napoli, di anni 30, ammogliato, con 4 figli viventi .e saini, il q,uale, il giorno ininanzi, era stato colpito con un grosso randello alla 11egione pa:rietale di sinistra. App1·esi dalla f•amiglia, che appena leso era caduto a terra, perdendo la coscienza. 8i xiebbe dopo 24 ore, ma presentava para1isi degli arti di destra e del facciale di destra e 110.n potea p:ronun.zia'f.e nessu.n a p1a rola, ed in ,t ali condizioni fu accettato nell'ospedal.e. L'es ame d1ella regi,on.e traumatizzata mostra'Va 1 comttni tegumenti integri, mia si nota.va un infossamento di essa. Vi era abbastanm p.er un pronto in.t ervento che presto eseguii, previ.e le ordin,arie catttelie · asetti-ch,e. Narcosi morfo-c~oraformica. Ri.nvennii frattura d el parietale per un'esten~ sione di 10 cm. nel senso autero-posteriore e 8 nel senso verticale, c-0n tre frammenti ossei intrapressi e . quasi diistac~ti. l'u1110 dall'altro, li 1

1

estmssi e riscontrai che la dura n{)n pulsava e che era lacerata in più punti. Ap·r endo questa membrana rinvenni un focolaio ematico, in parte sangtte liqui1do con vari coaguli, che rimossi : la sostanza cerebrale sottostante .e ra l1esa. Procedetti alla (( to1ltette » di questo focolaio e 1m edicai con garza al joc:Loformio. Seconda medicatura dO'p·o 48 orie. Pol so 60, temperatura 36,5 ·d i mattina, la sera • 37. Il decorso d·e lla lesione si manteneva sempre asettico, come la t emperatura fu siempne nar1nalie. Alla 10" giorna ta si iniziò un prolasso della sostanza oerebra·l e, eh.e malgrado la modica com-, pr.ession.e con ga:rz,a, a:ndò semrpue crescendo ta.n to da giungere a l volume di un ordinario arancio, a peduncolo largo : e così s i giunse al 21 ° giorno. D 'all.ora notai come '!lelle medicature l 'erui.a cerebrale andava distruggendosi mercè un processo di .necrobiosi ·della massa cerebrale er.ni1at·a , ed alla 50" giornata I 'ernia era distrutta. Persistenza della pa1ralis i di mo.t o e ,dJell'afasia che era motori.a. P·rov.ai di 1i.educare 1a parola e invitai l'infermo a ripetere le 5 vocali, delle quali ripete·v a 4 sole, ri usoend.ogili imp,ossibil.e di p1r·o111111ziare l '0. D1ella paralisi r·estava imn'1utata quella <lrel facciale e dell 'a:rto· superiore, miiglior.a ndo nell '·arto i;n.ferio.re. Alla 7oa. gi.mna·t a mi sorprese sentire salutarmi pronunziando la parola cc dir.et.tore » ma veniva detta nota:ndosi u.na diartria mancando 1.a r ed 11 d lo pro.nu·nziava per t. D'allora è stato inivitato a ripetere altre parole, e mi riusci a d:a·r gli pronunziar,e «bene» poi. «'Buono» e poi il .su'° nome Pietro, in modo d'avere cosi un discr,e to oorr.edo di parole a sua disposizione.

• •


ll

I

i>or~rtLiNICò

L!\NNo XX\' I r, v-A~c.

2òJ

.

Gittnto a questo periodo di i1otevole n.Mg.l ior.an1e 11to, iu c ui .la for11ia cl.i111iça e,r a ta11to mutata da essere sostitt1ita l'.a.fasia cla 1111,a diartria, la en1à.pl·e gi,a n1dgliorata , se .11011 c1e1 tutto guarita, rote11cl-0 l 'i·nfer1no le·v arsi da letto e cam1ni111.arc pe:r ·lia .siaJ..é.t, solio restando ti.n.a. paresi {lcl bn·ac<'io ncst ro e la parnlisi de1 facc.i,ale {les.tr.o, la 1110.lolè <lcl 6 dice1n bne 1919 l'i1lf r1no fu col1>ito da co11 Ynl si oni epilettic he gener.al.i. La n1attin.a del 7, vi~taiu<l101l-0 , o~:-;er,·ai che stenbaba1111e nte parlava, no n perchè gli veni ·se 1ncno la favella, ma lo s i vede.a con u 11 aspe-tto trasognato. Il di segu ente, 8 dicembre, <li m att i.no , dnran.te l a \ isita, : i ripeterono ]e C·On, uls10111, al·le c1ìl!ali potetti assistere: esse ])erò erano limita·t e al solo braccio {le ·tro e(l iebb ero 1a cluraLa ·di 2 a 3 mi.n.t tti. Da allora fi110 adesso ll•OH si è cot1statato n e ~. n.110 altro nttacco ~pi l etti co ecl j] suo stato t.· ritor niato quale e-ra i)ri n1a clelle con,·nl. ioni . 1

1

1'.a,ria di tttl deme 11te e per me noa ·l o potrei co11s1tler.are altri111 en ti, se no11 11 cl1a sostanza, 11ella for111a ». Ini0ltre, lo st ess9 i>rof. L. Bi.an~l1i, ne l 189 r, &Uigili «An niali di ·nevrologia», l'.ascic.olo 5 e 6 scr1v.cva s ul l'e1>icrisi cli .alct111J casi riferiti in q11ell'articolo; egli co11cl t1{le ,·.a ch e la ver.n sordità \ erl>ale no11 è.:: 1na1 isolala, come ]a c.ecità verbale: a quella, c1 ua 11do nasce da cl isLruz1one {lel centro ris1)etti\·o, s i aissociano ordi nariamente oe<'ità yerbale, afasia ln Cllt1~1ce , e l>Hr.a:f1asia, che in quc "1.1 cnsi è ~opr)rcs"o t1ltto il '-'ltbstra to forma·l e cl~llo i 11-tell c tto e ch e i -.oggetti :--0110 clei ,·eri cle1nen ti. 1>er 1a .seù~ cle1I 'afasia, se .pure bi sogna t e 11er conto della teoria clel il\fa rie, essa 11011 ci spieg-a quello, cJ1e ]a clinica c i ha d.imo'-'tr·tto per t ainti 1

1

1

1

é\111111.

..

Il caso clini-co è c1eg110 cli con~iùeraz.io11i aveudo presentato una.forma cli11ica e fa . i 11011 riscontrate i11 molti a·1tri sinto1n i da me osser\rati. In eftetti lJrima che al I\Iarie 11011 ave~ ·e ~ n11u u zia ta la s ua clsobttii·nl3. sttll 'a l'a sia, si a1n1nctte,·a la ;teoria cli Broca, il qua 1e, 11el I86r , cletern1 i uò iì 0entro della fa,·ella locali11,z.an<lolo 11c1la ter'4a cjrc01i-\ri0J.n zio11e f ro11tale cli gi nistra. D'allora 1n poi qt1esta attern1azione è stat a riconfer1natn, localizz.a11dolo n ellQ porzioue po ·teriore <li detl i circon1·ol11z.ioue, n el co..-;i eletto opercolo, oYe 11,11111.0 l11ogo q u ei proces _i di coorclin azion e n1otricc, che sono .11ece.~sari per ]a forn1az.ionie della parola 1)rotlerita. , ~·eg u i rou-0 le osserYazioui cli \'1ernicl~e , Il ah l er e Pi'C k:, ch e fecero clitp encl ere la sor<lità , ·e1ba le e forse a11cbe 1'afa. ia a111nesti ca cla alTezioni clel·l a i)1·ima circon,Tolnzion e te n1por<tle si 11 islra. Co11 sorpr esa, ''er,so il 1906, 1''.Larie a11.nti11ziò: 1 ° Che l 'af.rusia. ver a .è 1tt110 stat o di 1 d c111eu1...a e non è da n1iettere i11 ca1n po ]a sorclilà ,·erbale e la cecità ,·e1;ba.] c; ~ 0 .c11e la zo11a ,dell 'a?fa sia è un,a solia e cl1e co111prerlde tutto il lobo pa:r ire tal e inf1e.riore (li s i·1uis tra , specie l a ci.rcon,1oluzione tnargi nale ed 11 , - giro iangruare, 11011chè l 'estretnità poste.riore dcl] e prime due -ciTcouvoluzioni ten1por·a li; 3° ·C'l1e 111011 esiste u11'a.fia.sia 111ot·ri c~ , hen sì ttn'anartria, 1.a quale sarebbe causata cla lesioni ~ttbc.ortioali loc~1izzate n el ·n ttcloo lenticolare e pross11nità, n1e11tre la lesione (1e1 piecle della terza circon,·oluzion.e fro11tale 11011 esercitelieb.b c 11~s ­ s una i.11tiue11z.a nella :funzione del li 11g u.a ggio. Per il primo postulato, per la ' "e.r·ità, debbo ri vendic.are il nos tro ill ti,stre prof. Le1011ardo Bia11ebi il quale, fiin ·dal 1886, nei1la « R1vi.sta .sperin1e111tale cli fre·niat~ia » scriy.e, ·a queste ·t estuali :parole : «-colui C'h e è atretto da sordità verbale, se111bra 'UIU demente, m ,a inon lo è veramente; io credo che non si riipete un detto vero, o .p er vaTietà di casi o per difetto di osservazi,one : 1'infermo ha

Il 1111 0 <.:a~o cl11111.co 111i ha i•nsegn1aLo, cl1c ] 'afasia 1notor1a n1a11ifcstatrasi i111111ed~iatamente cl opo il trauma cl11)etu.le\·a (l a 1es10111 dell1a t erza c.i rco11\·ol1i.1.io11 e froutale <li sin1-;tra , e<.1 atfern10 Clò J)er J·L • ecle tlel1~ fra ttt1ra c1c1 c rau1o e ch e t a1e perdita <Lella fnvella fo-,se dttrarta be n 70 g iorni $ 1 s1J1ega cou t al e 1c . . io11e, ssendosi <leter1111nat1 t1·11'erinia cerebrale, .a l argo pedt111colo, che co111prend eva il i>1ede clel1a ter~a f.r ontale clri sinistra, c l1e a 11clò distruggendosi per 11~rol)iosi. l ~ ~e l ·t ioori.a d<' 1 Il roca . n o11 ci dà ragione d1 lutlc l e t0s~cr,·nzio11i, cl 'altra parte 11011 può andar tlist rt1tta. lo, 11 gli .\ tt1 ùell 'accacl.cn1ia J111:dico-ch1o·urgica ùi Xapol1, t1ell'a11no J90CJ, ho riferito ~tt di t1n caso cl 1n1co n1olto din1ostrati vo, o~~cr,·ato 11iel1'o~peclale clt·i l'ellcg.rjni , OYc 1111 Jr.a.111111ento o:;seo, c11e co1n·p rl t11c,·a la ~eco nd a e t erza ci rcon\·ol ttzionc froutale si ni ·tra , ave\·a 0agionat o afasi1a i11-0toria ocl agratia . I ~bbcne , ri111ossa la ch eggia os. ea, la scr1 ttur~t ,rico111i11ciò con1pl·e ta al 15° giorno e 1a favella al 20°, resid11a11do solo un a disartria_ r~: 1ni è grato r icordar e llll caso clinico, .r i port a.to n el l'oper a del D '·J\11 to11a «Nuova cl1ir11rgia ccr€bra1c », s1111n l)l'r!-ionéb clclla ~1 g11orina Iesly, che l'n prese11tata dal prof. Bianchi al D'_\u• to11 a, la qt1a]e i11 cl1all'età di 9 a nni ebbe a sofJri r e , in i11 odo aicu to, j ebbre e cou vu 1sioni i111· te11se ed alla sromparsa cl ell e oonv111sioni segui c111i.p 1egi.a a <lestra ed .afasia. Le c·o n,1 11lsioni si ripetettero co111inciia ndo se111pre clalle dita de11·a J11a 110 destra e talora ave ,·a11,o carabb.:tre ja~kso11ia 110, l i1nitarudosi alla mano, •e clitE011clen<losi ttttto a l più al braccio. L'afasia i11otorica era ti piiica : l1a f.a.nci11lla i,nte11deva qua11to le si dioeva .(11J011 essendovi so r dità ,,erba le), 1na non poteva pro111lllJziare ness1111a i).arola. Ftt ,eseg·uita la itrapanazion~ e fu rin.venn1to in corri.spondenza della parte media ed i.nf,e riore della prerolandioa, U•n focolaio che fu creduto di .rammollimento : era come un.a ci ste, riempita da 1

1

1 1

)


/.ANNO

XXVJl, FASC.

54Q

SIZIONI PRATICA

20]

tttia po1ti•g lia gelatinosa. Esso focolaio si prolungava in avanti ed in ·b asso sul dominio della terza circonvallazion1e fro11ta.1e sinistra . Dopo la constatazione di tali fatti non può seornparia-e ·dal1a patol-0gia la ·d·o ttr.i na del Broca, tutto a.J più s i può s-0sten1ere, ohe la qui-stione dell'afasia non è a ncora c ompletame nte risoluta per la sua s ede e per la suia :fisonomia clinica. E ben si 1o ppos:e i1 1) ro f. Bi anchi, qua.udo' in quella leziotle F>•Ui ~~tata, ia.11'11Ju·nrziò c~e 1a fistio;logia del lin.g uagg1o olt:repassa di molto i conrfini di ttna quals i asi concezione sche1natica , non c-0noscend•osii veramente i confini delle .aree speciticch·e e q11a le è la lol·-0 variabile estensio111e e la 1:>os.sibilità a s pecia·liz.zarsi di a ree, c he paire n,011 i)osseggano ora una f11.n zi1one sp ecifica e ben detini·t a ed in qua le r.apporto s.iaino t1"'a. loro. Inol.ttre no.n s i conosce, se esis t a una s11bordinazi one fu.11zi.011.ale di a ·lcttni co1n·p onenti d el l~n,guaggio ad altri, di nl!od. 0 eh e, .a ne be enz,a -e11 e u 11 '.air•ea s i.a lesa , n e resti inib ita la h1nzione pel sempli,c e ta tto, ch e , ·ie11e distr11tta u1u'altra area, c h e s u qttJella .eser citi un lJOttere dire tti V•O , q.11ale l'i1nti1110 m ecc.a11is 111.o onde 1e p11role s i form ano, i.n ciu.a le rap1)()rto f11112i onale e.cl an.atomic o st a la pn.r-ola col pen.siero; dove sta l a r a·g·i1one cli oosì grandi differenze di qttadri cli11ici co111 lesio nà a J111e110 ir1 ,a pparenza cli eg11a1Je este.n·s ione . Il mio i11fe r1no , ove s i ebbe l1a perdlita d el.1 a 1.a\;·e ll a , i)er l a dtlrata tli 70 gior.ni, i)er l esion i :1ella terza circo11Yoluzio ne fron.t a le di s inistra, e 1)cr essere q11.asi s•con1par·sa l'1a fasia, ifa p ensiare che lesa 1a terza cir-co11Y-01uzione fro.11t.c'lle , vi son•o altr.e aire.e,. ch e sostituciscono le zone distrutte. Pr·ese11te111e11te l'operat o si può cl efiuire un1 i11di vid Lto 1atI.etto dJa di a rt ria. Le ·c.011iv11lsion1i epi1l1e ttich e i1on so1ruo più co1nparse ; 1.a paralisi clell'a rto in feriore d estr·o scon1par~a, .residuando un a pa resi cl e11'arto Stlperior e e <l el fa cciale dello s tesso 1ato. 1

1

0

NOTE E CONTRIBUTI. Cura abo1·tiva tlrl fur11ncolo e dell'anfrace })er il dott. DOME NI CO PACIERI n1edrico nel R . R ecl11sorio 1)e11.a.]e cl~ S1)oleto. Sino a tanto ch e l'etiologia del f11n111colo e cl•el.l 'a rntrace e-r.a ignota , e ·var·i e si oredeva -che 11e fossero l e ca11.s·e , nec.essari:amente la ·cura do\reva essere s.intomatic.a ecl i·11c.erta. Inìfatti ·n elia c ura del (11r u11co~-0 J1oi \ 1 e<li.an10 contrastarsi il ca111po due .scuo l e opposte; ·qu e11 a che è p·er l'i·ocisione ·d1eij tnn1ore, s ia ci rcolar111ie11te con1e in.seg·nawa J ,a11l e1ua.nd, o co11 inc isioni p~orfonde e crociate come praticava Dupt1ytren; ·e l ':altra c-ontraria a q t1al sia1s i i·ncisione, sostenuta dal Ne,

--

laton, ·c he si :acconteùtava di una semplice cura sintomatica, con cataplas.mti, ,p om:ate, ~.c. Vi fu pu-re chi curò il fw·uncolo con san.g uisughe, Sùl· 1·iticazioni, e c.austi.eazicmi, ma ben presto tali metodi fur·ono .a1bba11do11atri. per.c hè :non 1i1usc irouo ad lcttna pratica utilità. Qua11do si venne a scoprire che ·i l furu11colo è c a ttsato dal.l 'azion·e di 1g ermi che ,si annic1a.no, e prolificano nel d er1na ,e n·e l t ess1uto cellulare .sot~ t ocuta11·e o, •n.acque ·l a speran.z.a che .in br,e ve sf sru··ehbe trovato un metodo -curativ-0 per distrug~ g ere t ali .germi e fare abortire la malattia. M.a per quanto io mi sappia, sebbene si siano -fiatti v.a 1i tentati1vi, mai ·ven~11e .r aggi111nto lo scopo, e la d.11ra del fu·r uncd1o continuò come per lo p assato, con l'inter\'ento, o se11za, d el chirurgo . Soltanto che 0.i .cataplasmi di seme di lino, ial·1e poma~ emmoli.enti fur0rn-0 .sostituiti gli impacc hi ·c aldi, ·e · I.e p·otnate c on .sos t a niz.e antisettiche senza però trovare al-c.u•n notev,o le risultato. Fu il 23 settembre del 1913 c he t entai per la prim a volt.a, s u 111'e stesso, l a c u.r a ab-Orti va del f t1runcol10, conlie l11i ittcci 11go a1ll esporre : S i·u o dalla pu.b ertà :a n·d.ai ,sagg etto, a furun·coli ell antraci, e se111p re dovei .ri-correre a ll'oper a doe.l cb irnrgo. :\el dice1nbre del 1911 s i prese11tò nella rfgione destra i)osteriore cl el .t.or.ac.e un tumore c11:e ·da 1 d eftìnto co~ J.e.ga (lott. Bocchii•ni flll diag.n-0sticato p et a ntrace, e j\ù c urato ·dal :St1ddetto, con i1n1)aochi a11 ':a.cido fe nico, e con pomata mercu·r i ale; nla il tun1ore faceva iil .Stto corso inesorabile t anto e h.e al dec imo g iorno aveva assu:11to ttn -co1ore r osso-bl1tastro ed e 1~a div,entato .g·ra11de con1e 11n g rosso a.r.a·n·c io, con tuJrgore -ed iendì.aJgione cl i tn tto il t orace .p ost(·rior.e des tro, con a lta temperatt1ra> m a•l essere ge;J1erial e , e1cc. \,-i sit~to dal J!·rof. U111b~rto Rossi.i di i(Ittiesta c ittà ft1i dal mede s i111 0 operato C:C)ll ru11 tagli10 p.rofon·d o a c roce , e con scarifìc.azioni. Guarii dopo (lure m.esj di m a-

a 1

0

1

0

l ~ttia.

I1111)e11sierito p t:r c1u.e sta 111ia clisposizion1e agli a 11traci, n1i detti a .cere.arie seriamente un metodo 1c.he potresse a .r r estar.e il loro cfataJ·e :S1Vi1u p.po. Essendo a t11tti ·n oto che :l 'a ntrace è una ma lattia pura1nente ilocal.e, mi veru1e l'idea, non ce:r to p·ereg·.ri1.ia, che u11'i11iezione fatitn. 11ella sost a nza cl el tttm·o re ·Con Jiq,uido antisettico, .avrebbe potmto c1i'Str11,g·1ge1..e .g li s t affilococchi, o .ren.d ere il terr.eno iua·d atto ailla loro .r apida riproduzione . Fisso in tale ide.a p assai i.11 1·.a:ssegna tutti giìi antisetti.ci, e 1ni f·erm.ai s ulla tintl.tra di iodio com•e uno dei più effica-ci , e 11ello s t esso t em po innocu o :ai tess111ti circos tanti al t11m0lre ed all 'org.a11i sn10 . Nel s,ettembre 'Cl ell'ia11:n o 1913 mii si 111a11ifestò a] la regio11e d·e s.tra posterio11e 1de1 •collo un tumoretto 1g ra11de come .u na .nocciola, duro, resistente, q u.asi i udoloente ; al q ttarto gio1r110 era gra11de com e


lL

POLI~INlCO

uua grossa noce, sem.p re duro e resisten.te, dolente alla press1one e ad ogni m0v1mento del collo, accompag11ato da leggero stato febbrile e da maless~re. Veclendo che il tumore non accenna va a suppWTare, e che i si utomi erano identici all 'antrace sofferto Jlel 1911, non ·v olli attendere oltne e dopo aver riempito una siringa di Pravaz di tintura di iodio, ed avere innestato .ad essa un ago ben robusto, la affidai iad un collega 1"accornandandogli di attira,,.ersare il tumore con l'ago, e quando fosse giunto nel centro iniettare il liquido. '

quattro giorni dopo l 'i'neziollle guarl senza suppurazione. 0 ~ 2 g'e1inaio 1915. - P ... G ... , di an,n j 33, di Spo~,eto, presenta nella regione potitt. riort del colLo un tt1more duro, reSiistente, dolentissimo del la grandezza di un uo,·o di pollo, nel cui cen~ tro &i scorge! un for0llino nerastro, e d attorno tante piccole puntine bianC'astre ; data va da sette od otto g·iorni ed era staito curato con i1mpilastri e tiintura di iodio al1.~ ~uperficiie, cJiP gli produssero u•na vasta escor1az1one dell 'eptdenniide. Pra. :ticata l'iniezione, 48 ore dopo l 'a. era d.n via cli migliorame11to, al quarto giorno nella fasciatura si rinvenuero poche goccie di pus neraistro ed il 1.un1ore era quasi del tutto scomparso. Ali 'ottavo giorno era compJ.etamelilte guarito. 9° 4 gennaio 1915: - G .. . B ... , di anni 19, sergente al 52° regg.1mento fJanteria.. Presenta alla regioue posteriore d~l collo un tumoretto c1el1a grandezza di u11a t1oce che dice datare da tre giorni : è <turo, n1olto doiente, di colore rosso bluastro, e nel centro si 11ota una puntina t1e~·as tra. Praticata I 'iniezione il aiorno appresso tl tt1n1ore ~ra cominciato a d1i1nfrnuire. Per quat~ tro giorni i~ G ... :non si fece vedere e qua udo t0r11ò tro\'a1 cl1e il tumore era scotnparso n1a alla pressione \·eni \'a ft1ori <lal forellino ceu'trale una goccia di pus giallastro. Per due ~iorni ancora dt1rò q11esto stato, tna al decimo gior.no era co111 pleta111enk gt1ari to. ' 10° 5 gen.naio I915. - A ... G ... , di anni 52, recluso, presenta alla reg-10•1e zie,-omatica de~tra un t~moretto della grrundezza di una nocciola. 1'1at1cata l 'inieziiQn e, clopo 28 ore .era mio·l1orato a l qua r~o 6•iorno ri ~coutra·i che al1a p~essio11~ fuon usci va 11na gocccia di pus giallastro; 011 'otta vo era con1pletan1e11te gnari to. 11° 25 11iarzo 1919. T ... B ... , cli a1L1li 40, tletenuito, narra che cla \ ari ~t11ni soffriva di furuncoli, '= due aruni or sono 11e ebbe uoo a l collo che v enne !nciso. Il tumore che ora presenta al col~o è òe11a g-randezza di t111 uovo di pollo, d·i un colore rosso-sc11ro, inolto dole11•t e alla pressione, e n el centro si uota u11 fGrellino n erastro. Proc-edei s ubito a lla i11i ezione e 11ella pressio--1e ch e feci per spi ngere 1'ago, ,-enne fuori una gocciolina di liquicl.o cli color bianco-perlaceo-, che a\·e'-'ll tt1tti i caratteri d ell'icor e. Il giorn o .a ppr ~sso il .t11n1ore era de11e "'1eùesime.. clime 11s.iond , m a il p azi,ente di r'e\·a di sentirsi ini:glio; 48 ore ·do1)0 il tutnore era comi·nci a to a dimi11ttire. ...\1 qt1arto giorno era scon1p arso, ma i1el piccolo cratere centrale riscout.rai 11na n1ate ria biancastra che tols~ con ttna pinza, 't'.r a .11 cen cio necrotico, dttr.o e tutto di un pe zzo, senza la più piccola tracC'ia dii t)tts .

Eseguita l 'i•niezione di circa due centimetri cubici del liquido, feci coprire con una striscia di cerotto adesivo il d·orellino fatto d a ll'ago e me ne tornai in casa. Il giorno appresso il tum~re era delle medesime dimensioni, ma muove\·o il collo ttu poco meglio; dopo 48 ore da11 'i11iezio11e il tumore era ensibilmente diminuito; il c ollo lo muovevo senza dolore, ·eù al quai to giorno ero completam.en·te gua rito, senza una goc<:ia di pus, tanto che non tu ueeessairia alcuna medicazione. Incoragg iato da così briilla nte successo com1ncia1 a !Praticare la ·m edesimH. cttra a b ortiv; iu t11tti coloro che mi si preseutarouo malati di furuncoli od antraci, s pecia lmente nel'la corsia medica <la me diretta presso la Casa di reclusione di Spoleto.

'

2° 15 febbraio 1914. - .i.\I ... R ... , cl i a111ni 39 recluso, presenta a lla ~palla s i11is tra u11 t11n1 or~ grande qt~a11t? ttn 110,·o rli pollo che daita. cla . quattr~ g1orn1. È c111ro, resis te11t e, cli t1n colore r?sso-b 1uastro con un a urEo Ja. ii n fia1n n1aitoria ch e ~~ ~st_ende a tutta la regi o11e d e! toide.a . F n.tta l 1?1ez1oue, dopo 24 ore era già comi.nciaito il migl1orame11to, a l t erzo giorno i l rossore si era dileguato,. ed ~1 sesto il tumore era scompar so senza traco1a clt s uppnrazio:1e . 3~ 12 a.f:!osto ~9 14. R:·· _-\ ... ,_di anni 53 , recluso. Nella r eg 1011e post eri.ore e<l 111feri ore d el t~rac~ presenta un t11more ch e da·t a cla sei giorni, s Pn zH Rccennare 'l s11ppur·1 r e , dn ro, r ec:is.tente, molto dolent·e, d ella grandezza di u.u uo·vo di pollo, con alone infia1nn1atorio di circa 10 ce11tin1etr,i., ~,o ~ 1e.bbre e 1:-ial~ssere genenal.e. Prati<'~~n 11n1ez1one, du e .i;;1orn1 dopo e:ra rnol to n1ig~.1ora to, _e<l ~1 sesto giorno gttarito. Al secondo giorno r1l e\ R1 ~olo una goccia di liqujdo nerastro nella m eòicatur.1. 4° 8 dice nibre _1914. - l\l ... I~ .. . , ca rcera;to, presenta nella reg1o ue dorsale d c.lla n1ano destra un tumore della grandezza di una noccriiola , · ha nel centro una pt1n.ta nerastra ed a ttorno 1111 piccolo alone giallastro. E\·identèmente sii trattava di furuncolo in Yia di s uppurazione. Praticata l 'tni ezione, il secondo g iorno co1nin~iò a 111igliorare, ed alla pressione usciro:n o f.uolli clue gocce appena di p11s biancas tro; rimase una piccola piaga del:a grandezza di un centèsimo·, che . all 'otta,·o giorno .cicatrizzò. 6° 26 dic enzbre 1914. - (~ .. . S .. . , ebbe a .s,o[fr:re di 11n altro furuncolo alla gamba d estra che g11a rl cinque giorni dopo l'd.11ieZJione, ~on poche gocce di p11s . 7° 26 dicembre 1914. - M ... L ... , ebbe a soffrire cU altrQ furuncolQ all 'a.vamb:ra~cio 1destro ;

(ANNO XXVII, FASC. 20]

1

1

1

Non a\·evo potuto mostrare ad alcu110 dei inie1 <:olleglti l 'effica·c ia del u1io metodo, perchè i m ala ti furono ieur~ti quasi tutti nel Reclusorio. Ora a;v·v·enne però che .nel 18 diC'e1nbre del 1919 nel ter.1.0 inJeriore del mio avambrac~io sinistro si presentò tna piccola pustola ltossastra, a-Ila q ua1e non feci ca.so. Ma dopo tre giorni essa si cam.b iò in u11 tumoretto de11a grandezza di una 110C'Cio1ia, duro, poco dolente e di color rossastro. C-0mp1resi subito 0b.e si trattava di u•no d,ei wliti antraci, ma no11 olli far 1'i ntiezione immediatamente per pote1 mostra re ai 1niei .colleg·bi il tumore nella massima su.ai virulenza . Infatti dopo ciirca sette g iorni il \

1


f.\ 'i'iO XX\i JI, FA '{.' . 20]

SEZIONE

••

tn.u1ore er a di ·v ell·ttto g-.r<t1tde 001ne un 'lto\·o d1 po11o, di 1111 colore rosso bluastro, ~on entiag·ione cli t11tto ·1'.arto superiore sinisit.1-0, con ittn'aUJreola infì.an1martoria che si e~te11cleva sino aJ t er zo s uperiore del l 'a va111br{iccio e.cl ttn c ordone di 1111 colore rosso inte11so partiva dal tumore e 1u11g·o i vasi linfatici giu11ge,-a fino al disotto de11'~e1la; con i ugor;go (}i t utte le gilandit.tle . Il clern1ia dell'apice del tu.more si era scirepolato, ed al disotto si nota·v ano vari punti ibia·n oastri, da etti non gemeva alc1111 1i·q·tti<lo a:nche se si fosse rptiovo cata forte pr essione. La febbre che era collllinciata da tre gior11i 1"<\igg·i ttnse, la sera del 25 dicembre, 39 gradi e<.l t1u ~en o g~11eral e di males~ete 1ni op:pniln€,·a . Era tempo dii .agi.rie. 11 mattino appresso mi 'fieca1 all'am bulatorio del dott. Bonarotti, e dopo a'rergli . fatto c-011statrure la 11atura .e la .gìJ.·a,·e zza del 1nale, lo pregai {li praticaire i1na iuie-zione con la t iri1 · tttra di iodri.o ·n el cent-ro del tu-n1ore. Terminabt l'iniezione coprii il tt1tto co11 ri.l•na medica:t:n1ra a secco. Il gior.n o appresso no11 riscontraci. alctrn Ini·g lìoi·amento; solo i•l tumore , clalla parte ove era s tata fatta l 'iniezio11e, si era l eggerm ente accasciato; 48 ore clopo :lt1tti ù s intomi allarmanti e.rauo 111 decrescenza. L:U terzQ gior.llo tornai al1'ambu.latorio del dott. .Bonarotti il quale potè l.'Onstata1·e che ero completamente g·11arito dalla grave infezione. I:nd"atti ri.l tumore era quasi scomtJ.arso, · il gon!tiore, il tt1 r.g·oire, e la 1info-a·ugioite erano molto dimint1iti, ero apirettico, ed in u110 stato di 1be nessere · generale come nulla a\ressi soHerto. IJ piccolo c ratere che si era formato cicatrizzò e ntro 11na cliecina ili. gior·n i, senza omlbra . di pU$. Dalle osservazio11i iatte su n1e stesso e sugli altri, posso deduxre che la tiutuira di iodio :iniettata n el funtncolo od antrace ar1resta immediatam ente lo svi 1u ppo d:e gli stafilooocchi tLCciden• il t er.reno iinia datto a l1la 1oro radoli o ren ùe11clo ])icla iriprodttzi.o ne. Rendo cperta·n to cli p ubblica r<ligioue questo mio metodo cuJ·<l tirvo uelrla certezza a:sso1uta che è vera1neute effi cace, e senza te nia di complicazionrl 1

1

1

1

~ piacevoil .

Quanto i)ritn a si fa rà l 'iuiezioue tanto prim a a Y'1errà ].a g..u a1igion e del.la. flogosi, ed amche i ·l <1o1ore dell 'i11i.ezio11e , se s i e seg11e sul p1inèipio, sarà molto modico, me ut'fe .se si effettua quando ia t11more è ino1to prog·i-edito, sarà pri. ù .se:t:ts~·bile . fi ~O!'a faci le eseg'ttire l'i11iezio11e; dopo riempita 1111a s iri n1g·a di ~ravaz dJi tintttra di iodio a l 10 per cento, col .polJi~e ed indice della marno si111Stra s i pre11de il tumore , e con la destira si d·n tigig;e 1'.aigo allla metà. circa :fa·a la ·b ase e l'apice rleJ tttmore , 110 si attra.1·.e rsa cin linea ;retta sino aJ. centro ov.e s i pratica l'iniezione di dtte terzi o della .met.à del liqtti<lo, a seconda della g~1tde7..7A del tttmor{?. 1

-

1

PRATtCA

1't.l:EDICINA

551

SOCIALE ..

L'educazione fisiea nelle scuole. I l~

ìegisLatore cou1 la. legge 26 dicembre .1909, n. 8o5, s ull'inseg-.Illamento e sugli insegnanti di edttcazione :fisica aveva forse l'intenzione di appo.rtare nelle iscuo1e 1'linv ocata riforma del.1 'ediuC'1zione fi.s.i ca. ·Però rtale insegn1amento è ben poco lnigliorato e tbutti i medici igienis ti, che si ocottpano di jgiene scolastica, continuano a ripetere che occo.trte camb:iiaue via se si vuole una popolazione &a11a e se iSi v-u ole col tempo diminw1·e iil 11tlllllero dei :rifor.m~ti e del predisposti -a.Ile affezioui •p olmonari in ge n ere ed a lla tubercolosi • • • 1111 1spec1.1e. . L'iaria .iimpu-ra 0lie si r espira in rmo1ti locali .. colastici è Bitì p erioolosa di 1u n cattivo cibo esendo .l'aria, come diioeva il Maintegazza, tt'll a11m e 11to, tti11 pa ne più che quotidiano, di ogni ona, di ogni mi1111.to. P·t trtropp·o manca tuttora u :n a,ppar~hio semplice e preciso che dimostri coo. ttn'osservazion1e OCttlare J'id:J.iquittazione dell 'axia in a mbienti chius i e .l'odorato è cl 'unico .g uardiano dell e vie irespiriatorle. ~rroppo faci1menite 1! nostro organismo si a da tta ad ,una respirazione di difesa; 1'ossig-eno penet1·ando c-0.s.l a stento a. .contatto de l tessnto elastico e 1d elle fibre .m usoo1ari 11on produce il sal tl'tare eccitamento nelle ultime · 1-a,mificazionli bronchiali, il qua.le favori~ebbe lo svilitLppo del ipolmon~ e conseguentemellJbe ttu 1niglioramen.t o nella · .s:alute . Il Piemocini n:ella s ua patologia del lavoro e te-rapia social1e chiama i prog1-amm.i scolastici cc c riminosi » ripetendo il concetto del Leopa.rdi che diceva che con le scuole la vecc l1iaia compie .il più giave tradimento alla gioventù. Il clinico .p otrebbe descriverci negli scolari ttttta ·ttna rserie di affezioni che .trovaino )a Joro causa p1iedispon.e nte se no.n efficiente dt 1nJalattiia 'llJell 'iutossicazio ne endogena da stoo.pazzo intellettuale. :8€11 a rag·ione di ve-rsi deputa.ti in1voeairono non è. molto el1e si.a tClata nuov.a opera all'educazione fuica, ttlou tanto a q•t tella che è ginnasti~ da pal~ra, quamto all'altra più vera e più alta. che è esperie:i1,za della vi·ta de11a :natura,. i~g­ giando e promttove ndo l e manifestazioni s1'ortive. Così .p .u re ultimame.n.te i tt"appresentanti delle associazioni !Per 1'i.g iene e ·l a scuola conrvenuti per discute1·e . &1111 'iazione da svolgere a tt1tela della g i1cJv:e ntù scolastica e S'ttll 'educazione igienica delle m as.se, hanno credu.to do·veroso di chiamare 1'atte nzione delle ocgianizzazioni mediche su.11'itnipotta•u za dell'igiene scolastica e 5 ull 'opport1iui tà di inclrttder1a nei puogr~mmi ar.mm.iDLi~tnati·vi e pold.tki. L '~ttcazione fisica viene ad nffermrctrsi com-e imp<>rtn nte problenia del dopo 1

,,

\


-.- -

'... "'

')

IL

POLICLl~IçO

guerra ed a reutlt:'rt· ~etnpre pi t1 t1 r'"t nte ln riforma della scttola. <;ià n el rS93 il con1piaulo C 11 i ùice\·a i,u Par- · lamento: « I)er q1ta11to più la · uola popo1Me sarà e minentemente educati\·a, per qt1a11to più ,.i entrerà il metlico iaieni'ta ed iil i)et1'1gogo moclern-0, e"isenzialitnei1te 1noralista, tauto di n1e110 poi resterà da: fare al medico curnute, 1gli o~pe­ dali, al codice della g·iustizia puui.t i va ietl alle carceri. r~Cl: nogtra c11ola popolare nè ixo""~ede come altrove a,l un,i glioramento fi5ico della razza, nè fa alc1t11 .apostolato -per la resttr.r eziouc 1g1e11ict1, che è gr~ill parte del be-11 sere e clella reale potenza. .di 1111a _razione». t>otrei 0itare le os~en·a7io11i f~tlte <htl ani;;tire11i i11 l'arlame11to iJ 29 1101~embi-e 1905 <111an<lo citasudo l 'i11.-igne 110 tro clas id ~'l (7aetano Trezz.a prot.es.ta,-a coutro i prog.ra1un1i colastici, contro i còn11)iti da far~i .a ca a, contro 1'abuso cle11e brall11zioni <1al1 'ita1ia uo in lati.no ecl 111 g·reco. · .\nche <~iolilti nel :'tto i)rog·ra1u111'1 leltorale clel 12 ottobre u. :-'. fr~ le ,-arie i>ropo:,t a11ti<1uate 11~ l1a fatt'l i)erò u un consona al sentire dei 1nigliori <lc1>t1tati :->o . . iali . ti e del partit ) J>Opolare itali ~tno: abolire eioè la ~c ttola 111e<.lia di Stato. T.,a scuola cli Stato -..opprime la concorreuza ell ha c rcnto 11 111H ~tro di gran1111alica a.l)olenclo il c t1lto tl 1 cla.,.~i ci .-1110 e clell 'etl11('·11,ionc fi-..ica grcco-ro111ana . I.e esiQ·enze cl ell 'ii:--truzion e do\·rel)bcro Yl"llir • gu1clatc e regolate tla11 e con\·e11i<:nzc <.lella li:-,iolog1n, 111entre 1'i11scg:11ante tlovrebbe e~. ere ..;1)ro11a lo, co111e lli ce\·a g1u..;ta111e nte 11 Ratto, in 1111 no articolo c.lcl 1 2 fel)braio 11. s. ~u 11 'A '1.'~1 c11ire .5ani tario (( cl a c111e] . . a]ario icleale e 111or.a le cl1e ani1na\:ra 1'0J)cra d-e·11a ~ c uola c1 crical{.! . I~a cp1al })rod 11ce,-a "Piriti ~o\· \·~ r"i Yi, ri yo1 nzionari e anticleri cali, a . : ai 1)1ù <l·e lla .;;c nola 111odern~1 1110n otcista <lel Dio Stato >>. I #'èducazione fisica de,·c <.::-' ~ere il f ouda111 e11t~ c.lell'edt1cazi-011e iu·t t:llett·u a]c e morale, .1na per otten ere qltesto, bisogna che i11 c1tte51.o inisegna1neu,t o trionfino la fis iolog·ia e. l 'ig.i·e ne a.1 posto dell 'att11ale eu11)iri s1no. \ -edia1110 ora com e è:. attual111ente di, cip li nato l'i11-..egna1111e nto 1(1ell'eùucazione fi sica. Il R. D. 22 <liceml)re 1910, n. 954, c l1e appro\·.1. Je 11ortne' pe.r il coordi111ame11to co11 le altre legg.i dello Stato clella legge 26 ddceln.bre 1909, n. 805, sull 'iinseg11a me11,t o e s ugli j11segnanti di educazione fisica, non p a rla dei programmi di insegnameuto, quin di r estano ·sen1pre i11 vigore i ,-eC'ch i 1)rograu1111i. I p rogram111i clel i893 erano stati 1)redi.sposti clalla co1n111is ~ione 11omin.ata p er preparare un pia no Ui rì forn1a de lJa gin11astica nelle SC11ole; q11e. t n co1n111issi one c:ra composta da : F. Todaro 1

.\ . 3lo"'-..o; l<'~t111I•~. .\hl>andoru1.ti; l ~. B::i11111a1111; Ga1nba; .\. ' 1li. I 1>rog-ran11ui Yeuuc:ro r(-..i ol)blig-atori co11 1~. D. 26 11ov<:mbrc 1893 ~e11za nt1 1ncro; t 1le decreto no11 ft1 n1ai pubblicato 11ell::t

pre,...;1<l .-.11tc; G. br1; Fl.11'\ti;

l 1 l~i]e;

<;.

\·.t11~;

G a~zctta Ufficiale, 111a ~olo nel BoLlelti;no U ff i ciale del .\linislero della P. I .. del Jo no,·cm-

bre 18g3, 11. 48. Se tali progr~111mi ~0110 tt1ttora iu Yigore per le 5cuole 111edie, clas.;ichc e tecniche, per le sc11ole c0111~lemen·tari e 1nor111a li ,.i :0110 uuoYi 111·0g·rammi ai>1)rO\ ati con R. D. 19 ottobre 1897, n. 46g . Inoltre per ll.' ~cttol 111 e<.lie, cla-.siche e techicbt co11 circolare_ n1i11ii:;te1-.i~tlc 16 llO\'L"n1brt.: 1910,. u . $7, ,~e11nero 1)oi fi-;~ate le i)arti dei prog-ra111n1i clel 1893 « ~ull qtt~tli <leYono fare b11ona pro,·n gli alu1111i i)er co11~egui~ il \'Oto tl~ !'-nfficien1..a . n 1 profì tto 1). \ .i è poi la ci reo lare 111i nisleriale 29 dicembre r911, 11. 2, che a 1'ro1)0-.;i lo cli i)rog.r ammi J)er 1'educazioue ii~ica ,~Jicc 1c fino .a 11t1ova · dispo~izio11e ciascu11a cla.; e a\·rà due ore -.ettiru.1an.ali cli lezione )). \~iene poi stabilito che la doma111<.la per l'esonero dall 'edt1ca1ione :fi-;ica del)ba far~i a ll'inizio dell 'anuo ~cola stico !->'ll,·o ~n i di 111alattia. ~opra,·ye1111ta. 'l'alc di~po,lzlo11e era otti1na J)<:rc h ~ c\·1t:ry,1 .lll'a11it•\·o, C'he tturn11tc l 'a11110 11()11 a \ "C\ <t oltt:nt1ito btto11a yot.l/.Ìouc per l 'e<.l11C'a .tione Ji~1ca, cl1 clon1an<.1are ,·erso la ti ne dell 'anuo l 't>: oncro parziale ; laJc di ..;posi Lione \'e1111e a l)rogata (: OH circolare <1i \ 1pi <l'i..,litulo 11. 1oqo del 12 . n1arzo 1 0 13 ! Tra tanti l ,rog-ra 111111i, 111otli ficazio11 i, parti ~tt c ni o·~co rr · rar hnona pro,~1 esi--.te, "J)ecie t">er le :-;c·u olt.: 1nct1ic, 11011 poca co11fu,s1oue. l>ura11tc le 'i-..ite cl1e il n1cdico i)ro·viu,~·ialc con11)ie pci· 1·e~on('ro dn.ll'etlu c~lzion c fi.~ica, no11 ~ difficile t.roY:lre in-;eg11(1nli che non co110-;cono i11 111oclo chiaro le Ynri tli ~ })O<o\i/.ioni etl i ,·ari i')rogra 1runi. In o·e 11ere poi nelle ~cnole 111eclie si climent.ica110 le i ~trt1.lioni date uei i)rogram111i cle1 1893 e così ye11go110 llimenticati .i ginochi gir11nici, i g·1uoc11i all 'a1)erto fatti 111 g·are, che clain110 qttel t110\·i111e1:to n1att1rale e l)Ìace,·oJe cbe ,è 11110 dei principali 1nezzi per co11ser\·iare .la salute 'e<l -<Lcqui:.,tare vigore e cor~.ggno. Dopo .la çjrcolare 1 5 110,·en1bre 1910, 11. 57, 1'i11segua.m~11to è im1) ost~to i11 modo da prepail:are gli alun·n i solo .a quei determinati esercizi .s·u i qual~ (le,·0110 in fi11e nn110 tlare buona proYa. · Così, 111a11oondo l 'igienisla., si tli111•eutica l 'org·auisn10. Il 1)e(lag-0go trasforma 1'ii11seg,11a11te di o-inu1nstica in t111 titolare di 1tl.L"l cattedra, deter·":> mi·na i progìl·a 111mi seconclo le cla i;sj, ciascuna delle q11ali d eYe a\·ere un <leter1ninato 11t1mero di lezjo~1i setti1n·a nali. So·'{;e11te ~lll'ed11cazione fi~1ea 1

1


,::,EZIO~E

- - ..,

rRATICA

..... .).)

' s i r1 ~er\·a110 ore nottL11,1e e .-i ~o~triuge la ~co­ lar~sea a recarsi i11 t1u tempo 1 p restabilito in un 1ora1e lo11t2110, nllliùo, freddo, i)Ol~:eroso, illuMEDICINA. 111i11ato ~o\'ente a luce artitic\.'lle, che ,·ie ne chia1uato « pale tra ». C11ore e morfina. Se occon·e qtliudi uuln. rifor111a per la scnola (Dott:" S11~UERT. Beiltef~e ~1tr JJedizi His cl1 e1t f(li1ne<.l ia, è certo indispensal)ile far ce:;srtre lo sca 11·11ik). clalo attt1.e:tle tlella cositletta edttcaz1011e fisica di Stato. L'i!nseg11an1ien:f:o cle,·e e~sere in11.Jartito tt~ i~isullali csperinL~ ll tali. I risultati es1)eripersonale con1pete.utc e se occorrono local~ ch111<S1, 111entali d ell 1 azione della 1uortìna s11)l '.ap1)ara•to occorre c11e tali locahl no11 si.a110 pericolosi per la. circolatorio souo poco di.n 1ostrat ivi, perchè ess,i saltt te . ::No11 d1e\·e l 'insegnamento dell'educazione 0110 stati dedotti ck'l e ' perimenti i11trapresi Stl · n:;ica essere in1pa:rti,t o per classi, nm per squadre a11imali e prec·isa111ente s u animali sani e percht: forn1ate . dopo , ·isita 111eclic.a secondo 1'età, la stasecon.d o Grass111an1i -1«~ co11dizioni c he s1 a\~e,·a 110 tura, lo s,-ilttppo :iisico di ogmn alu111110. L'·a lunno i1elle ,·arie malattie ca.rdia.che dell 'u.0111·0, •non posclura11te le esercitazio11i clo,Trebl)e a.\Yere 11n adatto sono e s.ere riprodotte fedeln1c11te n tgli ani1na]i cost.11n1c per e'ritare i ·p eri'Coli <li e ·-er.citazionti da ·e sperimento. Quando 1'esperi111ento ebbe per fatte co11 indume11ti incon1grui. La >·isita m·edil.ca og.g etto l'uomo ·i tratta,·a di indi,..icl Lti gio\·ani 'c.lo\·rebbe essere obbligatoria i)er gli alun111·i e lè e sani cl1e a.ve\·a110 ttn ct1ore san ·o . Un.a pro,~a però alt111ne ogni anno ia11 'iui7.JÌO ld egli stt1di i11 un lodi q11ello ch e possa O])porta'f.e il cuore offrono i cale aclatto, ed i 1·isultat·i d1ovriel)bcro eg11arsi su tnQtii.nisti che assu.mo110 enorn1i c1ua11tità de1 l'aln1)posito registro; 111entre ora il 1111edico proy·i11r.a1ç>ide, ~e11zn che 11 loro cuore ne risenta qualciale · i111.ten·ie11e solo se cl1ia111.ato dal Ca1)0 de1che danno. 11isti.t11to (<lrt. II R. I>. 22 <licetnbre x910, n. 959, 111 ge11erale g·li cspcrin1enti i)ortn 110 alle ·ee circolare lniilliste.riale 29 djcen1bre 1911, n. 2) gttenti eonclu sion.i : per 11 nssuuzioi11e dli 1norfi11a i;,er le ,-isite per e:oneri totali, o parziali, cioè· la press·ione sang·t\i1g·n·a ·si nb1b assa ·ecl il i)o1so si ' e 011eri ri ser\·nti .a det.e1·1ui naiti esercizi scelti fra ralle11ta , il c11ore si_ inclebo.lisce, le si..stoli cli·111in11iquelli pr:escritti 11iei progr.a1n1nii di cui sopra è !'cono; si ded11ce C'he la 111orfina attacca d1rettace11110. Il risultato d~11a ,·isita meclica ser,~reb1be u1ente il cttore, ii1clirettan1c11tc il c e11tro res1)irapoi per ~a costituzio.ne tlelle ,-arie , quadre. tor1o (J1rvlrlicll _, J>icard e Rebalel, 1\Totl11ia.gel e I, 1 inseo·11amento clell ,e<l.1\cazio ne fi sica (lO\'rebbe R ossba(lt, Fi.ck, Ri11-l l'cubacl1 , Cl1risteller, Eg·poi esser com11letato da confereuze, tla p 1roiezioni · n1ondl; : )'cl1ri.idcr os:-;~r,·ò arresto c,1rdiaco ùelci l~e1natog1·afiche re11denrlo po1)olari q.11elle uola c111rat8 di 111i1111ti i11 cli.astoJe , ll'inci i11 sistole. zion i di igiene g·e11erale e di fisiologia tanto ne- _J\ltri a11tori dopo 1111 abl)assa1me11to i uizia1Je f11ce:-.sarie per gode.re i11 ·q1l.1esta ' rita ·del it1uzio11agace delJa 1)ress1one ,·ic.lero c11e i 1 po1. o si comn1ento reg·olare cli Lutti gJi organi ; 1uozionj del l)Orta\'a co 111e nel so11no ecl a nzi si .ria lza\'a e l 'atntto trascttrate nei 1)rogra111111i go,·::.r11ati,·ii clelle zione tlannos.a ,·t1l c11·011e e :-;ui \:asi er:a tar{li,,.a e "-C't1ole medie. secondari a. Qualche alt ro a 11tore 11ega l 'a b,b as, aSe; viene da n1olti ·i nYOC~ùta 1'abo}izion·e della m ento seco11dari o rlelJa pressi-011e san·g11igua e scuola 111edia di ~tato, resta pe.rò se111pre necessostien1e che la f.reque11za clel polso 11 011 It1 i11saria, pe.r l'ed11cazione E. ica , 1111a costau1te viti11 enzata uotev·ol111ente. f.,e'voi ii negli 11ltj1mi a1111i g:ilanz.a s tatale ed t111 congr110 s uB~idio annuo raccomandò n1ollc'l i>rntle11za 11ella som1uà.11i.straa qu eI1e istituzio11i ch·e J)riat1ica111 ente si cli1nozioue di 111orlina r1eJ.1a debolezza carcliaca percbè 'trera11110 atte a contr1bl1·ire allo svil111)po d-elgià ·con ctosi 1uecli e la p·r essione sa11guign:a si aib1'eclucazione fisica. e morale della gio,;entù . ba:sa, sia perchè i11 segnito .alla para 11i~i cerebrale I~ 'in.seg11ia.111euto <Uu:t:iifi.sto1.ogi co det n1esi cl i stu111anca il solito impt11so riflesso ùegli orga·ni redio, ,·era tortura <lell a gio,·enitù, gli ozi così g·olatori cleU.a ·di·1a1:azione ,·asale, rispetti\·a111ente da111nosi di oltre ciuattro me i aJ l ' a11no di ,-a<:anza, de11'.attii;~ità cardiaca, sia per itrftuenza llj retta ce~ser::tnuo co11 1a sc11ola li.b eta e sovratulto, come sull'apparato \raso111otore . .'1..ltri au.tori sostengo. ·diceYa il Ratto, :-;con1ipari1·à con grande' v·a·ntaigg10 no cbe niell a\·,~e1ename11to per morli.na la sua per lo Stato cc 110. tacolo precjpuo ch e ha ritara7.io11e ditetta Sltl .siste111a circolator·i o è insignillato 1inora la n1atn raz.ione clel secolare i)rob1ema ficante : clopo u11 bre,·e ~cceleran1e11to della frede 11 'ed11cazione fisica » . g_11e11za c1e1 polso scg·ne u11 raJlentame11to n1edio-. ere basato st1 ltn at1me11to cle'l tono del ,~ago; la Bergamo, n13TZO r920. c jrcoln;jone 11e sotf1·e solo in ,.i.a ~eco11ùari.a per }Jara li -..i del c11ore, i i1 ·eguito all 1asfissia o per Dott . (].I ( ì EPPE :\IoNTI. i)arali'"'i d('-1 centro res1)iratorio, 1na tutto il qua-

SU NTI E R.LL\.SSEGNE.

1

1

1

~

1

0

1

1

1

1


IL

POCJCLI.SI ~O

dro dell'.av\·elen. an1eu.to l: do:tn.i11nto <ltilla .parali8i

respiratori<t . Risultati 006i coutraddittori nou permetto110 di trarre ttua co11c l 11siot1e sttll 'azioric della ruorfi1ia s u:i cuore ammalato. La ripugnanz:a dei medici a prescri·v ere 1'alcaJoide t ebaico ti11,...~\rà ancora rafforzata dalle molte .azioni deleterie riscontrate in questi espe.riimen:ti . 1\1.a ~imili risltltati potrauno e...~er presi come diretti,·a nella terapia, solu qttando avranr10 1;oe'\~trta pic11a eon fel'Tlta al .] ettn rlell 'am111alato. @ssJ<;R\'.\ZIO~ I Cl, I~ lCJlJ.:. i .

.\Jalattie ac ztl e del cuore.

I med1c1 ha 11110 la i>iì1 grau<le ri pugua11za a pre;crive1·e 1a 1norfi.111(1 11ei .proces~i 1i'ntia111matori a.cttti del 111nsrolo cardiaco, dell'endOC1c'l1'dio e clel pericardio. G rassnzan1i racooma·nda in qu-esti ca.. i la massima prude11L.a e rarmme11ta che Bergeat viclc . morire rapidamente u11 1·agaz1,,o d!1 14 anni 1Ummalato di endocardite da poliartrite reum~tica acuta, in seguito .ad ttn '1 rriezione di mot"ffina. R osen.bachJ 'V. \'"OO'rdle1i, Strii1npell, Hircl1 l J Sc11rotter .u sano 1 11ru"rotici nelle I orme eretisticbe c-011 dispnea,. e forti di L1trbi ogg·elti\; ; qrlalcLtuo raccomanda il trionale o il l<:tronale, altri e\··ita ogni e qtta1siaRi 'ltarootico, altri ttsa .] a morfina n1a ~lo ueg-li ~pedali <> sanatori ove il medico pttò controll0r11e l'azio11E-. G'~'\. crede che la morfina no11 :-:-010 11011 ti ia clau110::.a, .... J11a 11tile i11 t11tti q nei casi 11t:i q11ali l 'aziolle car<liaca è ttunulttto~a o ~ acco111pag11ata (la grande .agitazi011e degli a111111aklti 1>erchl: es ·a agi ce ral1ida·m eute cr-1ln1a11clo l 'n111111alato t:cl i 1 etto re. 0

~-

,

1rlala.ttie cro11icllc del cuore.

a) _l11gi 11.a pectoris . - l,e lnalattie c.rouiclic (lel c uore ra1)1)re ·enta.no a.pp1111to il campo 11el c1uale la morti tta e ercita la s11a azio11c benefica m ostra udo si i 11 q11este afteziolli del cuore e clei \rasi qt1al yero ri•m edio cur·ati.\·o. .ì\tfa anche contro qnesto uso si alza q11a:lcl1e YOCe che raccomanda prn.c1e11za e perfi110 bia&i111a c1ttesta pratica terape1;.tica. X ella ·clero i delle coronarie il rimedio ftt t1sato generosamente perchè proprio i11 q11esta m alattia la parte principale è sostenuta da a1terazioui se11sitive eh.e r:agigiung·ono il loro massimo nel {lolore ,·,iolento dd petto e nel senso cli ai11basc1a e di a n11ich11imettto che carater1izza l 'a11gi11a di 1)etto. La 11ecessità di non sembT.a1·e ini\.1inani costrillsè i n1edici a prender energjca posizione combattendo anzìttl'tto lo stato deplorevole di .runsia mortale cl1e abbatt e il pazie1rte p.e.r ore e giorni e .sembr.a,-a cl1e l '.1111i(.'O m .e zzo atto 31 combattere 1'~tttacco e le sofferenze fosse .ta 111orfi11~. E qlta lche , -01 trr 1'n m nlalnto ristorato

801\tto rinasceva ~a 11uova vita, ma qttalche ca~o di morte impro\·\·ic:.a fu attribuito

(ia u11

bt1011

alla morfina, perchl! l'attacoo stei1ocardico era c J U ider~to com€ ttpa conscgttenza d·iretta di iu11)rov·v.i ·a debolezu1 cardiaca e qtte'-;ta non poteva essere cinfl11enzata. che sini•<,t1·amente, da ut1 medi" a111ento <'l1e si s11ppone\·a fn\01issc la paralisi cardiaca. C ztrscll 111a111. era dc1l 'opi11io11e che 11e11'angiua Lii petto da sclerosi della caronariQ la debolezza c.airdia ~t stesse in diretta reila.zi:one col1 'i11i7,io cleì "1n.go1i dttaccl1i e con la 1norle i11 attacco, per cill .,1 mo.lttrò :en1pre contrario ~tll '11so dei narcot1ci, · <: sosten·e va pure J 'opiniou~ d1 avt:r visti 111olt~ ~asi cli 1norte llei quali 11011 pole\a pen~'lre altro, se 11011 che erano su•lX!11trati per dosi troppo alt~ di nior:tiua. .Sc1iott, ,, f7a11za1111 e Ruueber.~ conlli,·icl'l111do q11esto modo di vedere ~co11c;ig·l1.l\·a110 in q11esti casi 1'tt'ìO della 1uo11fiua. fi·ie1ondl i)erò .11011 crede alla tlebo1t:zza ca.rdiaca 111..Jln ~clero ·i clelle coron~\ti'L' ~ ba~andogi sui la' ori <.l t L e)'de 11 sostiene che ~i te t111 'angina di petto ~e n7,ét debolez~'l car<.liaca; i11 qttesli cc.ts1 ritiene: oppòrtuuo 1'u ·o della morfi ua a~ ier.ne .agli ec~1 ta11t.i ecl acce1111a al fatto c-ltc l'esperienza clinica oonlra{ldi<'e la . 111)poSi\zio11c c11e la morfi11a datl'11egg·i il cuore. Jì rii'ncl~el. ritie11c il lt1edic.ame11to controi11cl1cato 11~i pazienti ~t pol ... o l)Ìccolo e fre(1ncute, "e però il <lolore ~ i11te11~0 egli tjrorre ad u.11'iujeztone 1pocler1uica cli morfi11~L che ~ sop1)ortata bc11e aucl1c ~e la te11 ·ione arteriosa l: bas~. L'eyden .la ritie1te controi11(l1ca~'l qttando il polso è piccolo, fiJi [or111e; s0 è 111 clu.bb.io i11oomi1~ia con do~i molto IYiccole e ~e il risultato è favorevole ripete l 'intie'lio11e . S c71 rotter opina che la morfi1ia cal111audo il ctt0re, abba~sauclo la pression,e .sa 111gtt·i gna, dilatc.'l.udo i piccoli vasi. e fa·vorendo i1l 11a,·oro del ct1orc, apporta uu ·ropido miglioran1euto, trouca l'attacco; no11 bisogna però din1enticare clJc il i11edicame11to ha 11na grande influe11za s11ll 'i11uer,·azioue clel cuore e che può prodw·r-c uu notevole rallentamento della velocità de1 sang11e circolante. .:-\. coloro .che sostengono che i casi di mor:te osse1\rati de,ro110 essere a...<;critti alla terapia è bene rispou(lere che i:u simili amu1a1ati la morte può st1l)etrtrare ad ogni istante per paralisi cardiaca; e giustamente il Rosetz.bacli osserva che • medici e profani han.n o la tende11za di r·ifertire all'ultimo rin1edio 11sato l'esito i11fe1ice di un malato inviece c-he al1a maJa:ttia stessa e sostiene che tutti qttelli che hanno avuto .occasione di con·vincersi d·e ll'azione meravigliosamente sedartj\-a del medicamento vi ricon~nno a:n che i111 aV\~e­ udre n1a1gra(1o I 'opi 11:io11e dei pttsillanim:i . ì\li<"hae1-1s nou 11a mai Yetl11to ttll c.aso di morte per morlina e siccome ptlò sn~ere anche senza l'i1

1


SEZION2

PRATICA

niezioue di morfina., .uoi 11.0ll aibhiamo r1 cliri.tt.o cercando di co1upensare i ùist111-.bi circol<ttori per di attribuirla a quel1a. .Gli osservatori più dispaevitare il ripe-te r~i tleg.1 i acces~i ( /;rii Il 1' e J. 1: rl' 11 >td, Ba.sch). rati l1a.nno constatato ohe la morfina a dosi 11on troppo alte ·i·n questi casi è il lnez:zo più sicuro c) A rterioscle·rosi. - 1:11 questa malattia, per il per troncare l'accesso penoso, 011de ·è che oggi suo progressivo ca.rattere e p.e r il po1im01.iismo vi ricon·ono anche quelli che :racootDJandavano la dei si.rutomi (dolori, dispnea, insoo.ruia, aml)a.scia,. prudenza; tanto che J(reh.l scii.ve: «in og.rti caso i·n quietudine) non s-i 1potrà fare a .m eno del.la mordi stenocardia eh.e dura ttn ·p o' a lungo '1.lessiu11 fina, la quale 1i1Thlll()va il a fuu.ztionalità c~:<liaoo medico può r:intt•nciare alla morfina 0.01-0.02 ». E determiJ1lando periodi priivi di sofferenze. Qua.udo· anche il l'v1oO'Yde·Jt ritiene infondata l'opinio11e che poi tutti g·li altri mezz,i per a r1iva11e aJ.1a comsia da.n nosa, per cui oggi la morfina è lllìa mi- pensazione ci aibbandona110, quando Ja digiitale sura terapeutica preferita nell'attacco anginoso, non agisce più, a'l lo.m la 1~.or:fi·na è 1'111ltimo rise d polso è debole si dà u:nita agli eccitainti, ·r i- , f.ugio, da essa 11011 bisog·:n a rif11ggi1--e nemmeno cordando che la debol ezza cardiaca può s.111b·en1N.~:11e formi più gravi della .sclerosi delle corotrare ad ogni istante. ·niarie, nelle forme grav.i.ssime con edema polmoLeyden, assi•eme all!a 1nortiina «Là digitale, Hoff- nia're, l)ttrchè sia combinata co11 'etere. 11i.an,1i. i.niezioni c11do·ve11o:;e id i st1uf.amtillla, Gra-ssd) Myocardit1:s e endoca rditis. - Lo stesso va.le 11Ut.1in assieme al la 0a11fora fa tin 'in:liezioue · e.li per la stenocardia che si .s viluppa dopo le rnia0.005 di morfina e uo11 a umenta la dose pensando lattie del mtt colo car(liaco e dei vizi ,--a1 \"olari.. che no11 si potrà far.e meno di ripetere l 'inie.-\.ll'i111izio i s oliti rimedi cardiaci bastano a mizione, Hucliarrd la ooo:nbi·n,a con le irnialazioni di glior~re ila circo1azio11e, però quanto più la manitrito d'amile, Rroadbe11t la .associa all'ab:opina. lattia progredisce tanto più la funzionalità di.Nat11ra.lmente 1i·p ete11dosi g·li accessi stenocardici vienie insufficiente, perchè i-1 ct1ore petde la sua non si consegnerà a:ll 'ammalato lo sc·h izzetto pei-- forza o percl1è le resistenze aumentano troppo, è chè i11 questo modo molti ammalia ti s-0110 diveallora il momento di ricorrere alla morfi,na. Es&'l 1111ti morifinon1ani (.i\,. oo-rden). attenua il dolore cardi.aco, l'~mbascia, la dispnoe; b) A'snia cardiaco. - 1\..11ialoghe conclizioui a1b1'in son11ia è vi11ta. Nella di:s pnoe circolatoria è biamo 11ell'asma cardiaco che come l'angina d1 11~ssario a,b})a.ssar,e .l'reccitaibilità del centro repetto si mani:testa in seg11ito all'a1-t.eriosclerosi e spiratorio fino iad avere 1111 ritmo respiratorio che più spesso e più ifreqttJentemente <.le11e altre t1ormale, poichè Qa respirazione forzata non .solo affezioni cardiac·h e .ass11me il caratt€re di atta.eè inutile, 1llla è dann·o sa per il lavoro 1nuscola.re chi, spesso combinati col parosismo anginoso o senza scopo che consuma troppo ossig·eno, cli qtti solo come puro as·m a cardiaco. :\ella lotta rontro 1'inqt1ietudine tormie ntosa e l'insonnia. I.,a ca.11i penos issimi attacchi dispnoici, che costringono fora no11 ·tispa~rmia l'enorme 1lavoro card·iaco, e gli a111,maJati a re ·pi1·are con t11tti i muscoli ac- . 1ton c'è nulla dia temerne nemm•eno nellle gravi cessori, mentre la re pirazione assume :il tipo di forme circolato1ie o nella i.ns11:ffici;enza cardiaca Cheyn.e-Stockes, lnoJ.ti at1toa.i raccoman1da110 -la gra·vissilua. La respirazione a tipo Chey·n.e-Stomorfina: Frii1ickeL dioe che .nie11te .p11ò suppli.r1a ck es dopo 1a. mar:f:ìna cede il posto ad una respie chi s'.ii è c0111\·i,11to clelJa . 11a eccellente azione razione a ritmo regolare, mentre 1C'cm la digita1e non si a rri,;.a n q11esto r1s11ltato . .Chi ba \i'eduto saprà vi·ncere la ripug11anza c he il m edica1nenito desta anc.ora i11 1nolti rnedici. Già clopo pochi l'odissea clell1e soffereuze di ttn vizio cardiaco minuti gJi am111alati pas:;auo it1 tino stato di be- grave, beniedice 111 giorno nel quale è 1·icors.o alla nessere e si sveQ"lia110 poi clal so11uo ristoratore 11101-.fimJa. Hoff111a11,1i 1a raccomanda già .all'inizio ri11fraucati e co11 ritmo re:-:.piratori10 nonTtal e. P.icclll 'insttfiicienza cardiaca, unita a.11a digitale o cole dosi però sono dru1111 ose percl1è no11 vi11c011J0 alla canfora. K re71.l non vuol·e che il medioamento la dispnea: essa diminuì ·ce pel" uu po' <lri. tempo sia riservato ai soli casi clisperati, ma fa presente µer ripigliare p.o i più Jorte cli pri1ua, nè bisoche a 11che 1J1ell.e forme pronosticamente favo.regna i11~ominciare ttoppo presto e clar}a solo 1111a ,~oli, 1a quci.ete psichica oitte1111iba ool 111arootico per la scomparsa dell 'am.b ascia e del1 'inso11nia, non "·olta al dì ·n elle ore deJla sera. Sebbene l'asma solo rende la vita pitì J0cil.e, ma è utile al cuore. cardiaco dipenda cla ltn 'jns11fficie11za del yentriNelle Jorme a ·d ecorso 1-.apido è inn·ocuo, nelle colo sinist1~0 1p1u re :1.iem,meno la (liriui1nt1izio11e peraffezioni cronicbe è un'arma a cloppio taglio, che manente e ri1e1ra11te (1€-lla forza cardiaca qttale per pri11cipio non deve essere rigettata. In genesi osserva negli stadi. a\ an.zati costituisce rale i ·n1edici pratici aspettano troppo p1·ima di controindicazione per J.a 1tn;0r.f:i.1J,a. { Grassma1~n, ricor1.,e.re alla morfina; Rose'n.bacli sostiene che Rose'nbacli, K1-ehl). Accorc.iM1do la dura ta delog.ni attacoo di nri.t mi.a o di dispnoe in iond-0 nUil1'accesso si gio,ra assai agli a:mmalati e quando 1'altro è che una pausa 11ella quale il cuore cerca Jo scopo <li calma'tli è stato raggiunto si ricorre dii rR1l11nru.·e n11-0ll."e forze e La m.omllla lo ai1uta. Gi11a1 o1iti metodi che ag-i ::::cono s11·1 ~i ~terna ''asale • 1

1

a

'

1

1

nna

'


rL

P OL I CLI~ I CU

cl1zio 111\ ,ece colla dig·itale ! Ko11 i11 cou1111ciamo lrop1>0 f>resto cou que to .rimedio tl:n]'\·e~le che ci 1nancl1criL n e:g·Ji i11e ,·1 t al>ili gr.a, ·i distttrbi c<YU1pe11sa.lor1 cli poi. I 1a 1norfi na in q ttalche caso a,g i ··ce IJrepara1ulo il L~rreuo per l'azioue d ell ~t clig itale ( l ~ì.l'11ld , f ìvgood, Rosc 1tbacl1, Crass111tT11J1). l~1e1ald racoo11ta di tt11 pazien.te <li i11s11ffi<'ieu 1.H · miitr.alica a l'la t1nale si era aggitt11t<t ttna miocardit a,c11ta cl1e cou g·r<tndi {lo i di 1norfi11a t· drenaggio tl e ll e e~tr<:1nità 111ig·Jiorò l<1nto, clopo l 'an110 cli tlege11za a l ~tto e tre qt1arti cli anno d1 nio rti11a , da \ '1vere .ancora 6 a nni la,·ora11do, all o st ato pr11n1ero , c1oè cli ,-j7.io carcliaco co111pe nsnto. 3 . .\ el la t"V111f>a1 tecipazioJ/l' dei reni.

che uu<t cou comita11tl 1 e~ion e re11alc costittti "ta una co11troiuclicazio11e a1la ruorhna , 11on ro:-;ì la l)l' ll "i<t I I ericvu.rl il q ua·l c sostie11e cl1e ess~t fa,·01-i8<:e la cli urt-si rialza11<lo 1'a1..ttY 1tà card1ac-a. 1Iu cliard 1a tt. a pt·rsi110 11eg~1 ta ti t1r~1n10, co:-,i Rose Hba c: /1 e I .. iitl'V< , e qi<.'Co111t: ne:;-.;1t110 l1a n1a i parlecipato cli~ yj ~i<1 c1na lch e pE:ricolo 11e11'n"-arc l 'a1ca1oic1L', 11011 si puù 11 11 a n1n11 ctte1'lo. l ì ùJ;;ùOd è.: clell '<)piuio11e

1· .\Ilaltic a,egli

c>r~a11i 1cspi1alo11.

jiirgi:11s e11 r~t l)reseute cl1e il iwreoti<:o e~ert•1 ta una cert<1 :1z1oue ~111 centro res1>i 1·atorio t.· e h l" qnauclo e"Ìt"-te 1111 ca.tarro bronchialt: cb <: <.l l:\·e \ ' 1.:-

11ir espnl ~o colla tosse non ~i riC'orrerà t11,u nll.t morfi11a. _\11chc Grassnian n. r iitienc cl1c 1.1 n101-fi11{l 11011 lJO. sa ttsarsi 11 ella bro11cbitc difftt a, nella pueu:1110J11t e e 11el1'a ple tu·it c. ì\Ict n1tri .autori ~ote ngono che è t1n ·p reconcetto f a1 ·o c1t1e11o c h e la monf:in.a sia dannosa ~11 e m alattie re ·pirator1 c e sosteu o-0110 che a piccole closi (0 .005- 0 .01) (.· u11 secl at1,·o (lello sti n1olo · ~· lo: jre e 1·1 parmia ln forza, R ~)sc 11ba c l1, ..S't rii111p ell e I/art' credono abbia nna Yera azio11e cleconge ti,·a Sttl 1)()l1noue . Sec011clo lì riinl?'el la controinclicazionie bisogna cre r car1a :)O}o .i11 11na prof1tsa espettorazione o in un i 11 cipie n:t € edema ·polmonare ; 1a debolezza cardirica non esclttde l't1so c1el la motitin a percl1è uess1111a cosa fa \·orisce tn11to la debolezza <'ardiaca c1ua11to 1'11111)0 .. ibi lità cli aorn1].r e. 1

.=i.

Debolezza ca:rdia ca Hellc >Halatti e .febbrili. Ui itt l?O'vs ki h a dimostrato cl1e jl 111ellicame11to è seuza i ufi11c.'11La ~111 polso t e bbrj le: persi llO i11 narcosi 1)rot'.onda e ?..ose1ibacli Lo I\'1Ccomn11da nell 'i11so11 nia e perfino la on1n1i.u•i. t.ra se 11 polso è fuggente , al l)ltt \."i itnisce cleg;li .eccitanti.

6. St i; 11 ocardie e alterazio ni se 11 sili'Ve di di'V ers u nat11ra. cli ~ turl)i

st en ocardici per cli p epsia , uicot in.a, a]{.'001, ecc. non co tituiscouo alcuna cont roi11dicazioll·e , sebben€ s i arrivi ahlo scopo co11 m~zzi piìt bl~11 1di : T' ic rordt . I\.rcltl e . trii111p ell rioorI

...

I \~'\O

XX\·11, F .\~L. 20]

iuHo [acil111l·t1tt: alla 111ortin<l 1>crchi: ~olleYa JJresto le -;otlC' reuze, 111a (; ra ssnia 111 1icordll di e~~er

ca11t 1 cog·11 1"terici e coi n e ' rastcuici J>er il pt:!ricolo di ~r<:arc 111orfi11on1a 111. ~at~\·ole ~ poi la c i rco~ta11La e h c l1E:gli a.11 o·i nos.i {li 11atura U e1\'0~a, la 111011fi na ag·1:"ICL: 111olto meno c1uale calma11tt: e "'J>t:SS() i>rovoca vo111itu e collasso. ~e~s1t11 fatt o d 11no . . tr 1to contraclclict: l 'nso della ln o 1~1:i11 't nel cttorc: grasso. Utti e utrauo i11 ca1111>0 lt: st es-:;c: co11:-.1 clerazio11i tera p c11 ti oh t: rnt11111entatc i>er 1~t sclero~i {1e11e coron.a 11 c.· ; lo ste ·.. _o elica.si per le ~tcuoca r<li e: da ~olt<t, cl1a~'ctc, t1 1tO~$icnz1011 c 'la }Jion1bo . . \11ch e 1l ·11 · cri si U\ b1c11e l)llÒ esst:r 11 c:ce:~ar±a 1t11 '111iezi-011 c di n1orfi11a , n1a gt1ai a lascL'lte lo ~l1iz­ ;;etto in mano all'H111u1alato ! ~e1J~1 cttra <lella tacbicaJJ:dia I>~tross1 ti<V~ per lo 1:V.ù 0 ii1r.tile, 11ella clila ta1ione tle11'~01·ta addo111i 11 ~1le cl1e :-;i 1nanite t a a t>aro · i ~m i ~itnili all~t ta~l1ica.rclia e ll Ha '>t:."<.lO\V tlo,~rebbe nig·ire mer<t ,·ìglio~a 111e11tt'. I di;-,fttrbt ·a.rdiac i .s oo·u·ettivi clel ct1or tiroideo i>er 1<1 loro cronic1tà coutradcl1co110 l 'u o della n1orJtna. 'fntt ' Cjll~~tt'. o~ erv.az1011i COUc or<li 1110. . tr<tno i..•hc: l' i11g111. trticato il ti1nore delld iOS IJI CJ<1Si<l. -

la iuorl1na nelle n1n.lé1ttic del c uore.:; i c,tsi <11 n1orte in11)rOY\·i:-;a o.·~e1"'\ati, 1>i11ttosto che <tll~1 1norh na, tlc\·0110 es"e-rc a tt·r ibui ti al la 1ualatti :1 ~te.:~n. C'oru p ~r il clorofortnio però può <:~i­ "tcre ttn 'iùiosi11cra. i~1 assolttta; l 'ev·enie11za è: però rara e no11 ci a.utorizz·a a r·int111z1are ai s11-s~idi terap·cul1~i cl :i.1 'alca1oide tebaic-0. Ptù Ireq11eutt t' l 'idio~iucrasia rel<lb1,·a. \ ·omito, s11clori, ,·e1tigi11i, i1011 . 0110 ·i11ton1i lH.:ricolo:>i l)etl pl·ec.to ~uben­ Lr•1 ttua certa lollc:ra11za. i: })c11e però &'llgg·iare la r0:i ·te nza <lell 'org·a t1ismo co11 llÌ ccol e closi ed it1 c:aso 1i1)eterc la son11nini ·tTa zio11e, e\·itaudo scn11)re la a i)plica.Gi-Onc sottocttta11ca 1i 11ch (· t1011 .si co11oscc la reazio11e nll 'alcaloi<ll·. c·oJ1sidera::;io·11 i terapeitlic l1 c. - J,a e.l o: at11ra sarà regolat a dalla gra\.·ità <lei -~ i 11tomi da combdttere: 111clla lett erattt·ra si mette in g11ardia il medico contro dosi troppo alte, senza speci:fiicnrle. Dosi di 0.01-0.02 saran·n<> i11dicate 11elle fonne gra,·i con i<.::nome11i tu111.t1ltt1osi, così con piccole dosi ·di o.OO=i-o.o.i s i 1inscirà acl avere un btton effetto se i distur.bi souo piccoli specie a 11 'inizio tlell e malattie cardi-a.c h e . Con la· morfina bisog"na ti11co111i11ciar presto, 11011 attt:n{lere fìncl1è si è ~ta­ bilita 111n'asso1wta iuwtticienza, perchè la t ra11c1t1illità dell'a m·m aJato è la c011dizio11e che de,·e esser .aclempi11ta pri·ma cli ogui altra cosa . Otte.1111to 1'-e±retto s i sospende la somministrazione e iu caso cli bisog·no si ri1:>ete; a·n che qttando l 'u. o d tl rim e dio dlu·a cla l1tug-0 tempo si farà dt Ct·t1anclo i·u q t1ando il teutab1\o dti sos.p-e.tiderlo. Se q11e&to non ~ possibile e la ,·ita senza morfina è co n ~r11111ta a soffere nze in~pportahili a11or,1 il


SEZIONE

1uo1ii uis1110 lle,·e e~~cr co11sidera to com e 1'i ncou,·en ie11 te minore. In gé11eralé la n1ortiuomania potrà esser<.: e\·i-

---I

PRAT ICA

~~

SI)iratorio, la ros 1)iraziont- si. fa p11t profonda, più l<.:.uta e piìt ampi a (F rèink el) e 1a ,·c11tiùazioue è n1.ag·g·1ore caricando il c11ore e mig·lioraudo la circo]azione g;..:1 1~r<tl , cJ 11 ris]),1r111io cli forza carcli-aca e f.a·vorenclo tllla mig1iore irrorazione sangt1i0·11a d el 1n.nscolo cardiaco . Nella respirazione a tipo Cl1e:y11c-Stockes per il sovraca:rico di a nid1·jde carbo11ica n elle 1)ause respiratorie si aumenta•110 le re:istenze del si st ema circolatorio . , la 111.or.tina tlà .alla res1)ìrazione 1111 rit mo r.egolare ed a1lonta·ua c1t1e!:'te c.at1se deleterie. I l medicamento p oi ab ba ·~a l a i)re sion e sa 11guigna , abba.ssando il tono delle piccole a rterie e favorendo il s11dore ,· . poi ha u11'emiinente :azione diuretica poichè as- "' sieme ~acl l t '!l!a diminuzione de'lle resisteuze per1feri0he h a ttn'azione tonizza1Jte s ul cttore cai1maudo il sistem a nervt0so ce11trale e periferico cardiovascolare .e con ciò favori~e l'aumento d1 ei1ergia ca.rdi~aca , comie 1-0 p1~ova il futto che l'aritmia e g·li altri d-istUirbi cardiaci che s i mauife~ta-11 0 qttali si111tomi d'as.tinenza 11ei morfi.n.omaui ·ono influenzati Javorevolmene non sdlo da 11uo• cloSi! di 11101-:tina, ma anch1e c1a lla digiibale.

tata, so1nmi1ustrando il medica111ento fino al}'effetto \·olnto, e te11e11do conto del fatto che persone so•i [erenti cli lesio11i organiche sop11ortano · n1olto i 11 q11esto se11so; 11a,turalmente non si conseg·uerà m ai la sirit~·ga al ·n 1alato. :\la lat~ di c11ore, nhit11ati alla morfi11a, i lascia110 s,·ezzare seu.za che st1be11 trino rile\'anti f.e11onLe11i di astiu-en za. I.a forma 111ig·liore di applicazione è la $Otlo~ utan€a, più ra1)ida , più sicura e più intensa. 11e è I 'azione e la digesti-011e non è i11flue11zata. La minaccia di 1111 ede1ua po1mona·r e, o l'ins11ttìcie11 z.a .del ve11tr1.c ol o ·d estro d1evon10 .esser allonta.nate i11 bre ,·e t empo, la digital e e g·li a.Itri cardiaci adoperano però d el t e n1po per esplica.re la ]oro azione e 11on tronca11-0 le sofferenze dell'attacco. I11 simili casi manro il tempo cli ~a.ggiare lG t sen.sibilità <1.e1l 'org·a·ni s1no: ~i farà n n i11iezio11e di 0.008-0.01. J:sscu::;a dell.1azioJLe 111 orfiuica. - Già llzic1iard ,.e a,-e,-a 1ichj n1n.:'1.to l'attenzio11e elci· n1edici s ull'in· ·CONCLUSIONE. l:i11·e nza <lelln. mo1rtina qt1ale n1e dicamento che faJ.,.a 1uorilna Ho n è un , ·eleino card1.aco, ma u11 ~1li.ta 1'attj\ ità cardi.aca , ri::>parnii.a.11do1a . E s.;a ri111edio; come sc.ri\·eva il ,,ecchio Broo11, : opiitni hmita la dispno.e, attertitta l'agitazione psichica e c-ztrat Ho1i sedat; 11ei: cardiaci e sa deve esser usala inc111i ett1clin e mpt oria, al l<ontana le se11sazioui ta llQU per pr111cip:io o seco1:bdo two .scl1em.a p~ penose ; 1Tu1. sedando e 'lnitig·a:n,d o tutti q ttesti sinstabi lito n1a i11 rel.azione alla ·iit111a(Uione e.le.il 1lloton1i cli u·na 1niseral)ile attività cardiaca, essa m e n1to. Qua 11{lo è n ecessairiia ''Ì si ricorra .tosU> e e··plica lt11 'i i1tlt1enza ·bene fica ·111 c11ore stesso, dandog·li t e111110 cli c1 uietarsi. Dimi11t1iendo lo &for- se11za paure ; come JTl 1tnderlic1i ha detto e< non abb1a1110 1nalattie ma 11ialati dc'l c11ra.r e ». Nelle ore zo 11111scolaTe e <l i] k'lvoro s traordinario dei mug.iig·ic .d,ei , ca1·(1::iaci 11-e ss1i11 medkam en to viale, ~ ~coli del la 1~es1)irazioue si <limi.n tt iscon-0 le esiD1e 11-0 cl1e .meno s ttpera ,l'azio 11.e della mor.fina e g~uze imposte al c uore e \riene a m a ne.are l'inCLtHL11do t11tti g·li altri rimedi ci ltsclano in as tlttellza della ecciitazioue psicl1ica sull 'orga110. so, Hl1ora n oi tro'\lian10 in essa ll'UO dei più vallidi JI11 c11 ard poi accenttta C•h e uell 'a11gj11 a di petto -essa .agi::>ce 11o n solo 00111 e secla ti,ro nia c-011nc st i- .a usili n ella ·cbiera dei Sttssi.d i terapeutici ~r ~o.~lt1cncr·e co11 successo que~ t'.1~1'1:1111~1 lo trt.<1. dell 1orn1-01aute e r egolatore del1la .atti ,~.tà vason1otot'ia. ga 11js1110. ~011 per nulla Syrd e1ilia·11i scri,~e,?a: Palttclino clell't1so dell~t 1nooiiu.a tielle r11alattie ..~a·rdiacl1-c è 11 Rose nbacli; egli dice che co1ne l a. .\ "ull e111 esse ·111'edic11s s·in1e opio . Dot t . LEOPOLDO PJ.~RGHER. cligitale agjsce io11rizzand-0 il mttscolo c~trdj a.co, l·a morfi,u a agisce indiret tamen,t e a;b])a:sando l 'ec.c1tabi.l ità del s i . tenia t1ervos-0, della psicl1e e dei N11ove osservazioni sulla funzione del cuore tess11ti per stimoli est erni e diminttendo così il e sull'azione delllt digitalf. J.a ~oro co1upiess1i\·o cLe t t '-0rgan t.5mo, ed abbassa.i• (S. l~OE\·E. D entsclle Jfedi:::. Tll oc lr e11scl1r., i1 . 52, ~) {) t-11tte ] e n1a.nifestazio11i della vita ad ll'tl 111i 1919) . 11i1no, e ·er cita ttna d ir etta azio ne s111 rj <:-a111b1o protoplas111a.t ico. I u ·t al modo es a 1i s p a.r n1ia forlJo s t11cl io clelle particolarità :fisiologiche del za e n e prodt\ce di 1111ova . 111tt:=;col o '2airdiaco prese11ta ri·l e'\1anti difficoltà ed l.· 1no1t o 111e110 progredito ·di qt1ello deii m11~coli Rotl1 e .5c71 uk ha11110 cli1nostrato cli c: c1na nel o : t r ilati ~cl1el etrici; a11zit11tto p ercl1è il c11ore qua l e un di.st11rbo cli con1pe11~nzio11e. cardiaca migliora, m11~colo cavo n1 a1 si presta ~l n1olte ricerch e, e s i ha 1111 au1uento d1 clor 11r6 d i sodio uell'.uirina, poi, Ilerehè l a s t1a ri-och ezza 111 appara t i nen·osi la te: ·a çosa si osse1,~a co11 't1so cli morfina nei co111plessi complica oltremodo l e espe1"'.ienze _e di$h1rb1 circolatori . ::\"egli stati cli ·puoici la morrc11c1c ai ffi.cile l 'i11terpre tazione dei risi.1ltati. tina m itig-.a nclo lo s forzo respiratorio ed allo1rta11a11do cosi :il pericolo cli una para1isj del ce11tro L '_.\t1tore ha ov,·iat-0 alle prime difficoltà : ese21.tendo le s ue ricerclte .~tt de11e striscie escisse d al re~piratorio e c\.rcolatorio, adempi~ ttn 'ittdica.zione n1i oc~1rd io 1 ott ('11e11 clo 111 til 111od0 nn 1)e7.7.<''I cli catt~a 1c. _\ lJt)ns:::.a11~.10 la eccitabi l ità d el centro re1

1

1

'

1

1

~


JL

1' OJ,ICLJ NICO

tnuscolo ·i1uile :-ti mtt&.Cùli l011git1u.liu.ali; a.11.e.. seconda difficoltà esciudendo le t~i,e 1)rofondan1en tc 11ell.a p arte b as,-.;.a della reg·iooe \·entricola.t:e (V. figura 2) r egione notoriamente povera di elementi ·n ervosi, priva delle «elLule gangliari funzionalme nte importaru.ti, presenti n ella regiorte degli aitri. La regio11è ventricolare contie11e solta111to delle oellule 1a cu.i :i11~rpr.etaziolll..! t: ta.1ol·t o è.ubbl,a, messe in evàdienza òa. Bethe con colorazi011i speciali; 0011tieue i11oltre delle reti d1 fibre amieliuiche. Stt tali stri ~i'C l'.A.. l1a s ltt(lia to le c.l ue 1)roprie t:1 ioudamentali dell 'ele1uenro mltscolaa-e : ]a contrat' tili tà e il tono. Le stri ·cie escisse an h.e e proven ienti c_lalla r.e.-gio..ie \'entricol1are 1)0\·er<L i lt a1>1>arati ner"·osi, cont1rn:ttano a. contrarsi ritn1ica111entt.· , i)er l1u1go t e1npo (più. di ~ ore). l\Iolt.o più a lttngo p ersiste l 'ecd1tabiJi.tà (li e se di fro11te a , ti moli fa ru1acologici (adre11ali11a) e 1u.eccai11ici (trazione) . F.s e sopra''\~ivono 1n solt1zio11l! fisiologica senza alcuna a!!gitt1nta di os;-;ig··::-110, J)Cr qttasi 24

~.

~

pochi alcaloidi eh\"; si s11ppt)Ue agi ·e<tt10 <lircttament.e su terminazioni 11ervose i•ntracardiach e l '·ago, accel€ran ·) agi~ouo cli fa tti auc hc :-,ttl lt.: striscie escisse : le contrazioni di esse veng-0110 rallentate dalla. piloc.arpi·na, accelerate tlall'atro1;!11a, per eccitazione, ri, µcttivan1c.it~ IJer 1"1r,tlisi delle terminazioni del vago; .accelerate e rinforzate dall'adren.0.] ina, per eccitazione del iSim-

patico.

Poco si cono;-;couo i

f~1ttori

ù<Li <1ut11i cli pende il to110 clel 111 uscolo cnrd10co. \*ci 111 ltS~"oli scheletrici l: stato di1110 ·t.rato ch e e-. i re~;ol n no 111 certo n1odo a uto1naitica1n.e 11te jil loro to110 p er , ·ia riflessa, ~i1 segttito a stimoli che agi~cono s ulla sos tanza muscolare e che i11 gra11 parte , ·eng-0110 probabilme nte g,en~rati cln.ile coi'lltra.1.io11i ·tt::-,:>t: clel n1t1scol0. I~e estre1uità Fc 11:iti ,.e le c1uali trasmetto no ce11tripe~al1ue11tc q l1es~i ~ti 111 oli, S-0!10 c hiama.te << cstre111ità proprioc~ tti , -e >>. I divt.rsi ~egmenti d€lle , ·ie nervose lUJDgo le C[ttia.Ji avviene il ritlcsso dell'alterazio11e cli tono, ,·e11go110 , ·aria111ente i1nfi.ttenzati cl•t sti111oli far1nacolog·ici, ecl il ri fiesso ~J e r is11lta corri c;po11cle11te111 e11te alter~tto. Così la t eta11otossi11a e la tric11i11a i)ro,·ocano un < a11me11to ll i tono 11 ei n1t1scoli c.chelet rici coll'e::>agerare esse l'eccita.l)ilità della &t:azio11e gangliare centrale; 1a cocai11a in vece, che i1a1--aliz7~ le terminazioni ·p ropriocettive provoca ttna cli~ J11iuu.lio11e del tono 11111scolare. 1,' ..\. . ha di1nostra to una s imile 1·ego1azione atLto111atic.a. ùel t.0no a.ucl1e p L.>r il C.ltore. ~lentre i)erò la percezione degli stimoli da parte delle estre1uità proprjocettiYe, ~ i · ~. lterazio11e {l'Ì to110 rifle->&'l , po ·so110 a,·yeuire i t t qua·lsia~i pt111to <lel1a parete car.cliaca, una soln regi-0ne, quella. degli atri ' co11t:it<11e :i ~rra1TJg-li, . centro cle1 riflesso. Lo sti-

Jllolo lUt.~cauico (di tr~1Lio1H. ') i..~t-rcitato dell'au-

tore st,11e str1scie n1iocard:iche e~cisse pro,·oc.a inolt re ttU 'a1.tcraziouc ili to110 ~ol ta.11to s.c l:~:-,c ~i ti\;vaJ10 i11 ttna ~oluz.io11c lligitalic..l. (lr, ~o~ttzioni clig·itailiche p l·r sè stesse 0011 alterano in alottn 1nodo i l tono delle stri cie che no11 , ·cngouo stiJ11olaite mecca11icament.e).

Colla tecnica suddetta 1'autore otten11e nelle strisci.e tolte ailla regio11e atriale ~on1e 1'€azione ad 11no stin1olo di traiioue esercitato ·u di e-;st i11 s oluzio11e rc11g·italica , 111t'alter'1zion.e <li tono che at1da,ra fi.110 ull'e:tre111a r;is t ole rlel 111uscolo. Per ottenere 1'1dentico fe1lo1n~110 tll'llc stri sci<.. ve11trioo1:ari, bi, ognava che qi lascia.s.se1·0 comunicare cou un n~dunoolo 011 1n regione atriale; s'intende che lo "'ti111olo 1nec.:<..'"a111co \'e11iya esercitato c-..<.'lltsi ,·a111 e nte s u ll t: ~riscie ,. 11trico1a ri. :\ e11k' -.. tr1~cie \·e:11tri<'Ola 1i co111pleta1nente escisse, lo sti1nolo lnecca11ico 111 ")()ltt1 io11 c digitalic-a 11011 pro' vl'a\ a n1 ,ù alt·n11a alt\.!r t.1.io11c dt·l to n o 111 -.;egnito :l ~tin1oli esercitati ~ u11 3. 1>a1-ett: Y<.11 trirolar , !1 rifl c-~ o a ' ' it·nc aclHnqtt<.: :-;cco11clo il ~\:'gt1 nlc . c11e111a : .'\11ch i l ct1ore regol a du11q11e a11ton1aticamente 11 ·uo tono a eco11ll.a <.leg:li stimoli che l e con.trazioni di esso ge11erano ad anche a seconda del g-raclo del 1;c:1111)i111e11to sang·11ig110 c111..: l a ~ll•l <:.l, ·ità s ttbio;ce. Qucs t'11lti1110 fatto ri~ulta lkt t:!:J})L·· 1·ieuz.e e egt1ite s11l cuore i n toto, 11elle qttaJi una ~ t i 111ola zio11t..' 1necca11ica clegli a tri (<111tl11.1onl· l)~· r 1nez.zo ll; lIU'iuiezione cli soltlzioul· fi~iologi c.t 11~1 la cavità), i)ro\·ocava, senza la c-ontemporauea a~,ionc (le11 a dig:itale, ~\Il ann1t.1: 1to <lc..:1 t o110 <11..'i ve11trico11. .i\.nche neì 11111~0]0 curdi<tco la cocai11a, pareilizzando le .estr.e1nità propriocettive, fa sco1111)arire l 1n\1n1e11to di tono p ro,·ocato cla.l lo sti111ol{1 111eccn 11ico 111 solttziou~ digita 1ica (Y. fig·. 1).

T~ 'effetto

~e11sibiljLza11 te

ch e, con1e si l: Yisto, le soluzioni digita li che esercitano s n l riflesso 111 411estione chiarisce u1olto be11e jl 1nodo e.li ~uiotlA: cl etl I arn1 ~11..: o. Il fatto c11e le s,triis cie Ye11.t rirolari tsci. se e sti1uolate meccanica.mente tnentre sono iu111tcrse 111 solu~io11,e tlig-ilo.Jicw:t, 11011 st1hi~c'Ono :11cu1ia. nlterazion~ tli to110, escl ntl~ st11z'altro la i.J)Otesi cli 1111'azio11e diretta ù,el f ar111aco s n,l la sofitanz.a 1nttsco]are. Xepp11re si 1)11ò J>e usare che la digitale ecciti clirettan1.etn1te 1e v·i e 11 er Y·o se, per 1e 1 pi.ali avvie11e il riflesso p ercl1è le s tri. cie ruiocar<.1iche 1Jnmerse i11 Roluzio11i (ligi.t a1licl1e a nc l1e co11 r·entrate, 11on subiscono a1c11n1. a1terazio11e di touc, se no11 quando vengono stimolate tneccarnicamen~. Re ta perciò solta.11to l'ipotesi che la digitale sensibili7-zi le ,-ie ITTervose 1)er 1C> :111al.i 8 \YiÌe11~ jl ri flesso agli sti111 011i i11eccanici ; la c1igita 1e e$erciterel:>bc dt111qtie s 1t1 1n.u scolQ carcliaco u11'azio11e. iù c-11 ica <L 411. :11~ \.':-;\..'.rLiiHt:1 d.tlla strit:11i11·t ~n1 t1111 :::roli ~~&e l<:tri ci . l'o 1.r,r'rzEtL


SE'Ziù.NB r RATl<.'A

b re\~e tempo. Div~rsameute andrebbe1'o k cose operando sull'a. radiale dell'uomo e facendo d ·t l-

CHIRURGIA.. •

Ossuv·azloni st1Da teenica delle trasf11stonl . di sangut. (j. .JI. C~n..lHAiV!. Ed·in.bu1·gh nied i ca.l J011.r·nal,

-

(lice111'bre 1919) .

Il metodo di cttcire di1·ettamellte tt:u,·arter:i.a del clonatore ad ·u na , ,eim d:el riicevente serve bene a far passare il sanigiue da u.ni'individuo a u.u altro; esso ha 1per condizioue .lia esatrt:~za de.ila sutnl'ra ·v~c0La1·e. Seg,u endo la :tecnica di Car11:el e Gittthrie l '.\. ha fatto delle esperineze, dura nte le çuali li.a potuto persttadersi della relativa 1acilità di ottenere su-ccess1 :i1el &ut'Wrare capo a caipo arterie di e.gual calibro. E' anche riuscito .a c·ucire in u 1t cane il oapo .centrale della carotide al capo periierico della ·y eua 1gi1t\gnJ~n·e, sel)bene il calibro clei due ,·asi m 1011 fosse egtiale. La disegttag·liftnza dei \Tasi è oomp.ensatbile prendendo in cias<mn pttnto della sutu1~a una quarntità 1nino.re del vaso più piccolo, 1ttna c1nan.tità magigiore del vaso più gra.11de cosi che, equaibilment.e d1 stribue 11do la differenza su tt1tta Ja peri!feiia dellia s utura, qt1esta riesce 5t1fficiente1n1euite esatta per consentire che il s.a.ngtte no11 coag·u1i ·JJè filtri attra\1er "O i p1111ti. L'esperienza acquistata on.iel.le sut1l're vasali negli a.nimali 11on ha pe1·ò fatto sembrare all' _'\.. ~he il metodo della scutu1'1a 1 fosse appl'Ìcrubile per 1e tmsf11s~o.ni di S01llgue da uomo a uomo. 111 tail caso la diffic·o ltà ·111011 rè .n lel1a s utura i·n sè, .n1a 111el fatto che gli a-rti dei soggetti tra i quali dev,e avyenire lo scambio dcl .sa:11gue debbono esser ten11ti .così \'"Ìciui che il n eces~a 1rio lav·oro di s 11t11ra riesce nlolto ·comodo. I)c-r lo stesso .m oti ,~o ~ouo sembrat e scotnode le tra ·f11siouà. eseg·11ite c·oi fu.1.b clbi di ~crile. Come è uoto, crttesto i\. 11a ll~to d1ei tubi ei1tro i qttali vi.ene fatta entrar1<: l'airteria 1d~ do11atore lia quale poi ,·ienie arro,-esciata e ley;ata s ul ·t ubo. Allora 1ntroduoendo iu una veuia del ricevente l'estremo <lel tubetto su·l cittale è rov~ ciata l'arteria, il sang1ue passa da u·11 soggetto all'altro ri.manendo sempre a contatto di parcli !f:.a!ppezzate da intin1a t!o~:ma]e. Teoricamente il prooe.5So non presènta inco11venienti, .m a effettivam ente è <l.iffici]e e vitare che i ,·a-;i s ub1sca110 piegatttre o sti,r a menti e <t'lte&ti 1possono tfar m a11ca1-e il &uccesso. L, . -\.. . ha cercato p erciò sperin1enbaltne11te u11 i11ezzo pa· iesegtti-re ]a trasfusio111e diretta con n1ez.zi ch e JasciélJsseiro tra gli arti dei pazienti uno spazio magg·iore cli c1t1ello con.sentito dalle suture e dai .t ubi di Crile. Ntunre:rosi sperimenti aveV1a1no già provato c he è possibile trasfondere u!lla discreta quantità di sangue attraverso rtubi p11e1parnti ~e111plicemeute c011 un lavagg·io di bicarbonato ~ico o di citrato ,.:;odico. E' n.ecessario pei-ò 11:-;.;t re nn tnho a111 p1o e com piere l 'operazione in 1

1

rar 1'operazionie mezz'ora o ·più. Fu deciso di ttsare dei rtubi I uu·g hi 4o-6o n1n1 . e (l el dita-1 netro di 2-3 ·m nn., simili di dimensioni a quelli utilizzabili pe1· l'a. radiale dell'uomo. I tubi furono preve11ti,,a.m eute rivestiti d.i paraffina. li rnicglior 1mis0ttglio IP.et" i1111pedire coaf~· trlaziouk dcl. sau g ue app·a.r ve .i l seguente : Pairaffi:na dura. , 2 parti PaTafiina mol.le. 2 parti Steairina . r parte Del sang·11e raccolto i i i un piatto di porcellana rivestito di tare miscuglio rimase fluido per 30'; 11ei courtrolli coag·ulò in 51• Per assicm~si della ])OS.sibil.ità di lt~are ne ll'11om-0 dei tubi così pre1)3.rati ft1 fatto il seguente •Sperime.nto. In ttn cane f11ro110 scoperte le dtte arterie fem01-<a.li e di ciiasct111a ftt asportato un tratto che fu sostituito ·oon lttbo di , ·etro lungo 40 mm. d·e l d.ia1netro di milTin1etri 3. Uno dei tubi 1eiia s tato lubrificato con lYaraffina liquida, l'ailtro con paraffina dutta . Le circolazi one continuò attraverso il pr:in10 tmbo per 28', aibtraver:so il S,ec.o ndo per 35'.

la

1

La tT·asfusionle a11 terio-ve ntdsa diretta per mezzo cli ttna corta ca.n.n'lt1a f.u fatta da.l l'A. 2r \ 1olte. Nei primi icasi furono usate d<:lle cau·n11le di vetro, poi si 1)referi:rono ca.111lule metalliahe per la ragioue che è più a.geviole foggiairle ii1 nlodo da avere a gli estremi due 1bu1bi s ui quali 1liegare i ' rasi . I b.ulbi si poosotro formaJtie ain1eh e a:g.lri estre111i di um caiunula di ' 1etro, n1ia 1 a llora il c alibro 11011 s.airebbe ipiù 1111riI011me. ~el do11atore f111: scelta l'a. radiale siuis tra; nel riee·vente u.na q.uallttuque delle vene s uperficiali

dell'avam1h mccio si1ui.stiro. Nei casi di :amemiia acuta è di solito facile trov,air una v1e11a ca.pace di ac.c·oglie1·e la can111ula ; ma nelle anemie croniche, specia1n1e nrt:e i·n qttelle p er:nicios.e , la r ie.e.r ea di 1111a ·vena adatta è .s pesso difficile. Si son. dovute ttsare 1tal0112. .la , -erua mediana cefalica o la me<.1iaina b asilica o il tro11co stesso della l)asilica e perfino la v ena .gi.ttigula.re esterna. Per J 'a·11es._tesia ftt usata la novoca:i.n<l senza a.g·g·i11rn.t a cli adre11ali.11Jn . ~i è n1otato che -le sostan~ vasooostritt1-ici d 111n.i!11·uiscouo c on1Si1d erev.ol.111e.n te la q1tantità di sau g-11e .fornita dall'arteria. lt ' pref.eribile prepa1ra1re prima la '\'em d e l rice,·cnt e e poi l '.runter1a del do.iia1tore . La vena vjè11e scopt1·ta e isolata ·p er illllli 1b1•eve t1·aitto; alla s lua porzi1o n e periferica si p1on1e 1u na 1egatura .e,. cou t1.n a .pie.c ola forbice , si 1a un'incis ione a V n ella quale si introc'Luce la cannn.tl.a ie la si fissa con 1111~1 lcgat111·a. fui sull'arte.ria si applka perifer1 cam e11te una legiatura e centralimeute un ang·iosta:to. Tr~1 i (lue si ~ezioua l'arteria o vi si fa. semplicemente ttr1 t aglio longitudinale. I margini clel ,·a:o , ·engono pre-.i. co:1 p iccol e pinz€; 1'111•


IL

l'OLIC!,1:-.:1co

clel ,·a.so \'le11é lc.1 \ atù co11 o] tt1.io1tl: fi~.io­ iuetro di n111i. 1,25 e 1a ~na p1111ta, ln11g:..1 ium. 1,25, logica e l11brificato 0001 para.ffil.1a liquicla; iufì.ue, l: tagli~t~L a 45". lisso \°'1et1oe còng'i1u.Hto alla sidopo a\·er rien1pito la caumttla cli ~o1t1l1011e fisi-0 · r~uga di R<.-c-0rd co11 un tubo cli g<>nlma lu.ugo logica, si opera 1a congiuuzione con .l 'arteria. 20 cm. e j] it.11tto, prima dell'tt~o, ,·iene l1ttJrifiTolto l'a.n.gio~tato, la \-ena s1 gonfia e p.111:a: ca.to cou olio di ,·aselllina. . la itrasftisione ha luogo. Non occorre ffu· altro clìe Come donatrice \.-lene scelta la madre, e:"sendo, ruauteuere a c-011ta.tt-0 gli arti. dei p~ien·ti. Poich '- secondo gli strtldi di Syde11sbricker, t11tti bambiui 11011 è Q)O ·ibile apprezzare la q ua11tità di '-'U 11<»ue fino al! 'età di 2 .anni del io -.;tes~o g·rn 1>po cmatotr.a .stuso, l'operazione si arre~ ta q.un11<lo 11 riçelo.g'ico al q11~1e appartiene la tnacl1#e. '\'ente ha perdt1to l 'as1)et.rto a11en1ico o q uan<lo il 1('.igo vi~11e i11filato e.on 1111a oblictuità <li 50·1-6o0 dauatore n1ostra seg-:ni di {ln.emia. Ordinariameute attraverso u11a fo11itai11ella e, dopo c11e 1'uscitc.'l cli ciò a\·\·iene prima che il ai11gt1e <l·bbia coagul~Lto q nalche goccia di ~angue l1a t)ro\·ato che: si è: uella ~nn t11a; n1a, se ciò a \'Ye111 ·se i i1temipesti- }>e Jt(.~trati 11e1 ·e110, si ptl<'> fare 1'i ttie~ione::. vamente, si potrebbe ~u1cor<.t ar>p1i~trc gli a.11g;10U11 mezzo ancor IJitì '>pedito (li far l~ tra~ftt­ stati, togliere 1a ca nnttla, la v~1re i ,·asi, l11briti-..ioni per mez/,;() <le11a ~iringa ~i ottiene co11ecar]i e 1·i1)1·e11clePe l'o1)er1tZio11.e <'Oll tt11a 11uo,..a gau<1o f>Cr n1~zt.o tli tt11 robi11etto a lr~ Yie la ~i· ca u 1111 la. riuga, il lt1bo che }Jr::tl \a j} r--aug·ue dal dona111 tutti i 21 ca i ~i è trovato che la tra ·ftt io1 11e tore e ciue l·l o cl1 • lo \'ter~ nel riceveute. 111 t:a: p 11ò e~:er co1upi uta spé<l.1tamentc: e ~nza inco111n<Xlo t ri11sciio ~tll '_\ . di tra~fo11derc qt1a11titit rli ,·e11ienti clo\rt1ti ad embolie cli g,t.., o cli coag·uli. ..,a11l1'11e che in .1lct1ui ca~i hanno rag-g-1~1nto l.JC111 L'11ni.ca ol)bic-zione che -;i p uò 111no\·er · <t que t u c1nc. Une~to 111l:t..oclo f11 tt...,ato tre voltt· <.! iu 11 e..""tt11 proce,so è rela1.i\·a al ~ac1ificio dell'<t. radiale del c,t. o :i ebbero incou\ enicnti. I~ 'im11iego dei sa~1 alc=-tl1ni co111t: me4zo pt.r <lonnto1ie. Quc~to sacrificio sarelJbe e\·itabile pr1..;11de:Pdo il sang-11e cla 111~t ,·e11a de-1 {lou.a.tort affron11tardare 1-ct ~o.lgt1lnzio11 e tlel sangue t;f.t :":>tatn tan<lo direttameu~ J'i11ti111a del.le vene dei due lr-O\J.to Lfficace d~Li .fi.~iolog-i già clct i~rrec:cl1i ru.1ni. soggetti cou l •appar<..--rol1io di Sor~. i. ~la, ])Oichi:, Si erano 1tsati l '-0s ·alia.to, i1l fosfato <: il citratu di !'-O(lÌ(>. 1'n ttn Yi.. t 1 c111~t11tità chL ~i rite11c\"{tll<l durante 1'01)erazio11e, i11an<'n i1 controllo dcll pt1lsazi-011i e 11011 si i])UÒ ~a 1>ere ..,.e il ·~t11g;u.e -flt1isoa, 11ece~ ..;aric er~v110 taJi cla appiar.ire to ·siche se tt at.c· •1ellc· tra~ftt~io111i e oo~ì c1ueste non f11rouo e~t'.­ ...,en1hrn all'a. che alla t.ra"Jusion~ dir<:tta cla ,·eua g-11i te fiino a cl1e Le\vis.ob11 11on di1no -:t:rò che la ~t \'erta sia prefet;bil e la trasftt. ione per n1ez1.o <.it1ct11tità d:i ciitrato occorreutie per tt11c't tra~f ncli siri11ga. -..iouc ~, ~e11~1 d·i ·t11rbo a.lc1t110, tollerabile. Que="to metcxlo ftt U$~1to otto , ·oltL'- l·>-.so t.: qt1cU1<~li e..,tmtti. di ~111<Ytùs11ga e l'ir11cli1ua del co111to mai st:1111)Jice poiol1è 11011 ri <'hie<le .altro cl> c 1u~rcio ]>-Otrebbero e,· ere impiegate iu lttogo a~l siriug·be e aghi .lubrificati cou \"<'l ....ellina. È be11e <-'iiralo (li wclio, ma. il loro uso è stétto ~oonsi­ a-ç-ere t111 ago-ca1i.11111a per la \·etHt del 1·ice, e11t g-lintu p~r il fatto cl1e è ctifficile closarle e stet ttn ago per la ,-ena clel do11atorc. _\ ciasc11110 si ttni~c~ un tnbiciuo cli g-0111ma, anch'css.o lrL- rilizzarle. b1iti cato, ~cha ccia11clo j} c1t1alc &i tmpecti . cc che, 11 iuetoclo Llt.·1 citralo tli sodio ftt 11~ato dall' \. in 10 casi . La c1t1antri.tà cli citra.to da agg.iu.n gere 11el l'i11~erir-e o 11el togliere la si1inga, '--acla percl1tto t 111 po' di sang,tte. I.fa siringa {Record da <tl sangtte f 11 calcolata partendo dalla con ~i<le­ 20 eme.) ,-iene i1111estata 11el t11bo di gom111a razionc che del sa11gu.c c011teneti:te il 0,2 ~~ cli clell'ago del c1ouator-e € si aspira il saug'tte. cit1ato rirua11e .fluiido ·p er alcu11i giorni. Si preferl Poi, me11Jtre si riempie Utlc't seconda siriuga, la ijer sicttrezza 11 sane una quiaiutità m.ag.gior.e di . . eitrat.o. T~a soluziouc isoton~ca (3 ,8 %) di cit.into pr1n1a y1ene , ·11otata nella. ,·e1ul deJ riceye11t<.:. sorli·co, racco1n..a.nd.ata da Robertson, è nurabilI-f'opera~ion e procede .-peditan1e11te .sennza ]Jerim.e nte ad.atta allo ;;;co1X>. ~Iescolraita i1ella proporco1i. Essa J1a il va.ubaggio dci. per1nettere 1'e.satta mi- zion<' cli '"O erme. a 500 eme. di saug·ue, darà t1ua ~ nra delJa c1t1a11tità cli sa111gt1e tra1 sfuso ; fatto .ch e · niescplar11za i1.elJa q11a1e dl citrato napprese11terà i~ 3 ,8 ~~ prop.o.1:zione tpiù che ufficiente a €\-i.t are ha importanza specialn1e11ite per j bambini. la .coag·111azione e iusu:fficiente a produrre ~1cu11 1~·ei ba1nb1ni è quasi imp.ossd1bile i:ttiettan;e sanf t1101ne110 to ·:ic.o. g11e nelle ,·e11e senza frure incisàoni cutanee. E' I~e,,i ·olin .t rovò ~ i)eri111eurtalmente che la do~e. in essi ,~arr1tag·gioso ~1ni1ettare nel seno ]ongitutossica dì ·citrato cli sodio osc.i ll~t tra i 10 e i 15 dina1le egruendo 11.n metoclo già 11 ato da ::\Iarlain per far-e itu1ezioni intra·re11ose d] ol·11zione iisiolo- gro111mi e ritiene ohe ~. gr. po~ .'an10 1111puuemeute c·ssc!1e ilin.ietta.ti 11ell 't1omo. RobertiSon tJJe ha p1ìt gica. I.' -"-· t1a ·1 tsato c1•t\e~t-0 n1etot1o Ftei ,-olte. 11 ,·olte inietati 6 gr. Si è tuitta'~'l obbiettato che, seno È: 1)r-0foudo da 2 a 5 mm. e ha tt11 lt11ue ,-a seuza prodttrre e,·icle nti feuomeni tossic.ì, i1 ciriabile e.la ~ .a 7 mm. oosì o11e è faciJe penietro:r,-i. trato ~ocl ico pos.::.::l, nil1ne110 per ttn certo tempo, I~ '~tg·o u~nto dall~ _-\. l.· ln11go 40 nttn., 11a ttu diatt11110

1

1


SEZIO~E

PRATICA

:i l pote re coagùl~k del sa11gue elci :rice,-.~tc. Qt1esto fatto, ·se vero, s arebbe certo ll-011 dt·side11abile i11 i1articolar mo.clo nei pa zien•tn che ha11 no teudeniZa ia iemornag·ie .spon.ta.11ee. Pterò esperienze cli Lll\\'Ì 01111 e V\1 eil e dell' _-\.. h·a11uo di1nostrato che, e.l o po la. hra '-;f11sio11 e, 11 ten1110 richie ·t o tlal ·a11g·ue p er coag uJ a1re , i11\-ec.e· di esSC're a1lu11g·ato, e sein s~bi 1111 e11te clim·i lJ•ltito. _\ \"vj e11 e cioè 1) reci ~1 111 cn·tc 11 coutraifio cli c1uel C'l1e t eori<-'~L1n1ente . i ~arel)be a111n1esso co1ne effetto d.ella ri1escol.aiuza d!el citraito i111 iettato in· ·ie1ne ool sa11~n e ùe] do1Ja t-.1:·c. ~' e la coag·ulazione d el sa111 g·ue fosse st ata 1itarclata, i·l .metodo clella tr<bf:t1sio11e di sa11.g11e con citrato aY1rebbe trovato limntazione nei oasi nei qttali un ritairdo nella C<k'ìigt.tl>étzione \ iene considerato <"')!D ~ u11 111om en.t o sfa \·orevole . Mta ptr rendere incoag11la bile il .saingue circolante oc:conte tt.sare t111a dose di citrato s.ttperiore a c111ella clte , .je1ùe con ·id~rata com e •t ossica . Stt1cli ~ •:Jtri 1n ~ntali cli Rous , 'f11r.ner e Robert.son hanrno ùi1110 tr.ait o ch e i corpu scoli ro. si conscrYa uo ne l citTatu la loro , ·ita lità p.er l11u.g o tem110, c osì ch e, cl{>po ] a tr.n f11 s i101ne, pos.sono conl1:i11t1f.\1·e . a ' l ':c rc.: . Do11u ]a tra sftt ' ÌOtll e di sa.ng11e ci1tr.at.ato, 1~1 p.ress ioue -e le <'Ot1d1zj o11ii ge n enali <lei p a'l,i en,t i 111ig li o1~n o come dopo tt11a trasfttsio11 e cli sa11g·ue pUJro . Ir1 aJ.c11ui CétiSi si è osser via t o :Cl1e, c101)0 qua lche mi1J1uto, ~i 11<1 11n bri·v ido e ttn a e le \·azione di ten1perat111«1. Qttest a però ·dtwa solam ente pocl1e o re e 11011 11 a conseg-11en1ze piaice·voli t1lterio1ii . I~ 'es1)er:i eu za fa:tta cl111-a;wte la g u. e.rr.a ]1,a 1110. trato la o-ra11{1é e fficacia delle tra: fu ioni cou citrato 11el co111lbattere' j s i1Thton1i d ella a .u emia ac.uta. e dello sliock. 11 n1etodo è r accomanda:bile per l a graJJde se1111)licità 1.a qua:le permette di ns are la tnarsfusione ai1clte ·meiurtre si s.t a eseg1.1e11 do u11 'alt ra O})enazio11e . Piazienti che , d 11 ra1nte tl!n -atto operati,.,o, a•l)bia110 pet•dttto 1no.]to sang-tt c ·O prese11ti110 t111 a cad11ta brusca cle.lla J>res io 11e s a11g·uigna, possono cou fnoi lità esse:re . occo1·si s-i1bito co111 11 !lia trasf1\sio11c cìi sa 11.gt1e citr.at ato pr <'e'deinteme nte pireparato. :.\11 che in n1olie a]lre · <"Oucli~i o:ni paitologic h e i·l m etodo .a l citrato p11ò e.<;Sere util e ; pe1·ò, st-co·11do .alc 1111c os erV'3{llÌon1 drell'A., 11iei oasi Scuci. c1u·~ li, c otn·e 11el.J'.anemia perniciosa , si ' ' no.I deter111inaTe oltre 1111 t empo.m1n eo ru1 g li ora.m e!n:t:o del1l'am e111i.a , u11 più dt1ratu1ro effe tto t e r ap e11tico s ul 1nic1011o osseo, è pTe feribi1c u11 n1et ocio di tti8Sf1lsio11e tli1re tta. a.bba~sare

1

~

1

EGIDI.

l>u:bbliche re1110 prossi. mamente : F. Ro sr, I. /est ra'":iOlle d elle 111 0 11 ete dal l' esofa.~o 1

sotto il con t r-0llo rad.i osco.pico ·in, iia rcosi.; _'\. _i\Bu u zz1~Tl'T 1 L a di arrnosi di laboratorio nel tifo esa,11l e111.a ti eo.

I

lOOADEllB, SOOJRTÀ MEDICHE, GONGRHSSi (_NOSTRI RESOCO:".'ìl F ARTTCO LARI) .

Società Medico-Chirurgica di llodeua. Sed11ta cl el : 111a rzo 192u. Sulle alterazioni anatomiche nella così detta encef~lite letargica. (~.

'l ',\nozzi . -

D .allc su.e osscr\·.azioDi !'u1 ca.~ i

tli encefalite let arg·ica occors i in :\Ioclen.a , l '.-\ . ·conclltde elle l 'appell.a ti ,-o « le targic a » è,; appro...1J1ia1bile solta nto acl l\11 11t1n1ero eccezionalmente e&iguo di e ssi. Si tr~.tta i1n g·en erale cli manifestazioni molto v ai.i.e , e ~1)es:o Y ari~ 111eJ1lc .co1nbinat c o s 11ccede11 tisi , cli ·eccitazione, qualcl1e vol.ta co11 a.e.cessi matt1aci, ~11a: n1i corcirformi, i)aresi, sp ecia lmente n.C'.ll'a111l)ito dei n er·y i cra1ùci , s tat o so1)or.o,·o , o so1u101e11za, che p o~soJ10 g11nrire u i)a~sarc '11lo stato · co1na to-;o ed a:11'csi.t o letale. Se111prl: }){'r ù ~i c1el11H:a cl1i a r a111 c-11te t1n a locnlizzaz.io11e a~ cc.11 tri 11 ~ r\ o.~i e ncefa lici. x~ i sette cas.i cli c.u i f tt es~­ g-ui ta 1'a~.1to11-;.i a , ~1 tro ,-a ron o 11ell 'albero l)ro nc h io-pol tuon nr L· sc:.J11prc c hi~ r<11ue11te (:: Yi cl '-=11t~ le l(~ioui i)roi) r~e d elln. ])ro11C'o-pol111011irt:e j1nflt1e 11za1c . Iu un 'Q"io\-i.11 etto cl i I o a n11i, clecednto i11 terza o·i~ruata cli 111ala uti a ·(';011 :fict10111e1t•i tli C'llcefali t e ac nta , e 11 el c11tale a ll'esame ruaci-oscoJ>iC'o 11ou si l,il f \'a, ·a che iper c n1ia e t11rg·ore <1clla m11coslt tracbe81c e 1)ronch·ia1e , etl ai 1)ol1no ni avpare11te:n1e11te solta11to stato co u ~·e~ti YO, aJl 'e· sa111e n1icr oscqpic o .'-'i tro ,~aron o a ucli e 1H:l te Sttlo pol111o n ~rc e \·icle nti a·lte1·azio11j <tcntc })r o11co-1Jol111o niticù e a11cora a{l 1111 0 s t a.(1io 1t.Liv.iale , co11 de q uan1azioue al ,·eolal·e, e<:le111a flogi-st ico ecl i11filtrazio11.c i11te1·s t i zia1'e, e p iccoli focolai (li s:-'e1ni11atci. (li infìltraz.io11e parYice!l'l1tlar~ p enibronchiolar e. _-:-eg·li ailt.ni org-~111 i dei ca si cBa111'i11ati, piì1 o n1e110 acce11tuaii , i soliti fatti d eg:e 11eratiYi dep;Ji ~tali i·nfct.ti,·i ac11ti. .:\ll 'e 11cefalo ir1 t11lti i ca·s i s i t ro·v ò st.a:to cong·csti,:o cl;e-J1:-t ma~. a ei1c:cf ,~ lica e d ellt: p ie 111e:11inp:i, e !'pes~o s ttccttl euza e ~ t·a.to cLle1natoso. l 7e l n1ag:~:ior n1uuero dei casi s1 troYÒ a11111cutato il] 1iq11iclo ,-e11t1;col•n1·c: L'~111ne 11to c1i q11esto liqtticlo era specia·1 mente cospitltO .in u 11 ca. o , dececl 11io ,·c r~o il \'enti0inqt1es in1 0 .Q."ior110 (li rna.J atti.n, e i1 e1 q11ale . e111l)r a Ya11 0 p iì1 c~ ratteri sti ci i f e 110 111e 11i di '-;OU11 oleu za e di sop o11~ . Il li.c111ill O cefa10-raC'l1iclin110 si tro\·~ -.= t·111pre limpido e sterile·; in due. casi so.lt.a11to -.;1 tro,rò a uu1ento e Y-iclei1ìt c e.lei li11 focjt i. T11 11e~.s un caso si ,Tidero emorrag-1e ptt11tifor111i nella . ostan::r...a C'er~l) ra1 c ; ~o] o 11 e11 e I) i·~ 111e11ju.!:!:i , iu q1t<.t lche caso, oltre :111 '111te 11~ a '1 1)c r e111.in, ,.; c:r11 a nch e ~u f­ Ju~io11 ~' g·lobul nrc; non 111 a i , ·eri foC'ola i 1.. 1~ 1orra Q.1('1. ' c-e1ttri n erT, ' es.t 111c 1111 er o ::;eo pi co ~

1

'


· [. \ '." ~o XX\' I I , F .\ s.c .

11. Plll. ICLL ~JCO

«

.20 J

\'OSi le alterazio11i caratt ristiche ll~la eucefa1:itL· 1a•to ~ 11 111al~tti tl - g-1.:111 ti iX=r · 1H.~\.."f al i t~ , 1a c""i .;.t<:nat 11Qll supptira.t i\.·a o crrritati,·a, \"ru.1ia11t\_"";Jltl~ $picdi lo~al izi'A-1.Zioni bro11co-1)oln1011ari cl1e 11ou si pot.e,·;.i1110 asct-i \ere a 111anife!-lta%io11i baual·i se· oate e dri.ifuse n ei '"~ri casi , 111a preseuti in •tutti. Qt1este consistono sp\7'cìal1nc11te in riufiJ,t razioni c:oudcuie. Le stesse alterazioni istologiche encefadi piccole cellule rotonde, cl1e pin ~>c.cial1nente liche tro\tÒ n.ncltl: in due altri C'a~i cl1e l ra110 si fom1ano attorno ai piccoli ,·rtsi ; l)Ìù aittorno . tat·i (1l~e11ti e poi cleced11ti per hron<'o-polmoalJ'è: "·.ene che alle arterie , che 11e ,.l::ngono ri11ite in1fluenhalre, e i1ei t111ali si era110 conte111pora, ·e-stiti cotne da 1t•11 1u\\11tello cellt1lare, ,·aria11eamente \"'C"rificate t11a11ii.fec;taziioni c11cefaJi,tiche. 1uente ·pe ·so ~ la tl(ni:ica prop1ia clel , -a o è geJ ~' esa111e l:>iaoteriol ogiilco dk l.1 loca lti z~a:zi1onii 11eralmcute risparni-ilaita, q 1tolcl1c ,·olta a11ch ,e ·sa bronco-polmonitiche l1a dato i <;oliti reperti c1€'1la iufiltrnt~. T11filtrazio11ie d·i tn:li picco~e oollt1le ~i bro11co-poln1ouite 1111f11Ul'l17.ale, co11 a~sdltlt t 11re- • trcva a111.. :1e :11 di f11ori d~g·li spazi p rivaRcoJar1, , ·,1le11za di fotme cliplostreptococciche. i ri Jor111a t lt "'l:;cn1i11atc'l, n e1la sosta11za 11cr\·o&'\. 'Lc1i.enc.lo co:1to ùEila coi11ciicle111..a clel <1t1aclro In alcuni casi la i 11fìltrazio11e è più i11\_ensa, e cli1cico c.llella l'ttc fa]itc coll e le~io11i anat0l11icl1e clagli spazi perm·asali, .1)eci nl11~11te 11ei ,·a i più bro11co-1)ol111onari proprie cl lla i11 flH e111.a, \.·erri.fipi<-'COli, si di fionde n el te s.ttto ncrYo. o ci r~ostante ; ('atasi in tn!t.ti i s ttoi cnsi, e clcll 'uno e c1c-:11e g~tre generalmente però la i urli ltra.zione iperj·vn.sale ~1 <.· olle élt1terazion·i ltoYatc, p.iù o lneno tC'~ • e p rofo11tl , 11 , l iste n1 ,1 1H: f\ JSO cei11tralc, pari1111 ·111uantiei1e limitata <la1 tes:;11to circo tante net\"0$0. Li iu tutti i ca<:..i , 1'. i11elina a rite11ere cl1e la <:'11Colle colorazioni opportu11c, . . pecialmente nei C<tsi cl'.fali te :-.i-ia. for-..e <.la co11"icl c r~t1·~i a11cora con1c 1111a a decorso •non 111olto rapido, ·i J>ttò i11etterc ò11 evin1a11ifes tnziou ~ i11flt1c·n/.a]c o co11'i11flue11za it1 di· dl•n1.a la presen za <Ji ctll ltle pla.s.1nat1i -11\.., i 11 11tt• rc·ttn l1.J)e11cle uza, q ua1lç già era. ~tata 1;1c~·at~ , ecl 1uero più o 1T1e110 abl)ondant0 , così 11 i 11ia11te1•1i :tttcbe . tndiab1 11e11e e1)icle111ie cli influ 117.a ])asperi\·a ·colarù , co1ne 11ella osla11z·a 11<.:1--vo:a. P~r lo studio del1e e\· e11tt1ali nlterazioui c.ltlle ccill.Ju.lc "rtte. f1' \. acccuna IH.>i co111c pos~a110 uci }H.:riodi in11er, ose uo.11 so110 a11(~-0ra stati messi in opera 1 in.etodi all'uopo necessari; per c.1ualttto ~ i può de- fl ue117.al1i i11 c ui si l)rcse11ta110 t)itt frequte11ti le n1n.11ife~taziouii c11cci'u.liticl1c, H\'\·~nire facj1'1. equisumere dai preparati fin 'ora allestiti coi meto\ oc1 di~1g11ostici, ripo1 tn1uio i11 1)ropo. ."1to l 'e:;c~111cl1 co111Ulli, . e111bra cl.Le 11011 i)artxt})ino 111olto pio cli ttn asces o cronico da otite media, e dt atti,·a111.entc al proces ·o. X 011 !'Ì iucò11it.rarono 1111a 111e11i11gite cro111cn tnhL·rcol.are con t 11ct·f~­ inaà 11clla sosta117.. 'ct t1er,-o n, alme110 11e.i pu11ti ion1alacia s~oudairia, che av~'1 a110 dato luogo ti11'ora esaminati, elDJ01Taigric puntiformi, 'llemn I ~o~p{'tto di ngnoc;li ro cli « e ncef~lit~· l etinrg-ira l). me110 :alli':esame microscopi co. Le preclette alR. Srl\tONr~1 . terazioni possono tro,·arsi in qtiaJu11que punto cle11a inassa cerebrale ; 111a souo piìt frcquentj Società l ledleo·Chirurgica Anconitana. nel ponte, nei p endttco1i, €cl anche nel b\1lbo; ecl in ogni caso s0110 .iiu queste t1ltime parti più acRiunione <1 el 2 3 111arzo r920 centuate. Più s.pecia.Jmeute si trova110 nella soOsservazioni cliniche e reperti anatomo-patologici s ta11za g rigiia , 1na posso110 anche. i11co11trar ~ i al della encefalite infetti va. di fuori c1i qtte:-;.ta, nella so ·t a n za })ia11ca. 111 al.Prof. < ~. ~fon11: ~.,. - 1./ence ralite iuretti,·a ha c unii de-i c·asii e!Yamin1ati si ti-;o,·~ro110 nuche at• aperto t 111 largo cau1110 cli osser\1azi011i e di a.-1torn10 ai \·asi del mndollo spin~lle. ( i è esa1DJinacerche ai 11eurologi e i 1111n1ero;o;i contribttti che to p er ora solh:'\into il tratto clel 1uidollo cervi·1 leo·o·ouo 1H: i o·iornali medici dara·DJ10 mA>do di ;-,b cale i1nu1ed iata111e11te al di &otto 1.l'" l bulbo). Per costi tt1ire ne lla111e11te 11na precisa ùe.scrizione e.li i caratter·i de11e alter azio11i, CL11es.tc s.i c.li111ostra110 q11 e~ ta ma1,a ttia iuteressa.ute e portera.n·no c1ualche pi11.tto&to come irritati,re che come i·nftrun111ato!-tie11ro IJrogTcs~o alla COUO$Ce·nza delJ.a fisiopatorie, e l' :\. pen sa che possano es ei~. st1fficie11ti logia cc rcl)rale e tll'lla au::ito111ia pato1ogica del a determiinarle azioni to siche e t:Dssiniche, se.., ~i . t erna n er,roso. condarie all a 1nlezio11c bro11co-1)ol111ouru:c. ],, e . alCo1n.e 1'0. ha rile, . .ato nella i)tecendente relaterazioni :istolog·iche, qu·a lcl11z ,.0tlt a iassa1 00;:;1)izion e (3 ger111aio 1920) la s.i.i1ton1iatologiia è poli- c1tie, ch e si tro·vai110 11ella sostanza c.l~à lC'e11trì ncrn1orfa e la più varia combi•n1azone di s1utomi può vo~i, posso1110 a11che spiegare come, 11 ei casri ch e 111ettere 3 l)tova la perspicacia del m edico . Nessun non riesco110 in bre·v e t etnpo morta1i, o che pct.s~i utomo è rigoro ·a111e11te caratt~ristico: neppure sano a gu·a.rigion~, i f:eno111e ui eucefaùitici posle paralisi oculari che 1'0. riteneva frequenti sano perd11rare .e protrarsi l)~r 1111 te111po più o cl all 'esan1e clei p1imi oasi descritti. La casistica meno lungo, ainehe c1uaiu1<lo 1. fa1tfi polmonari, che 1)erson.ale lli circa 6o e.a.si, osservati parte i11. _i\..11spesso p 1ssano j na\•vertiti, sia.110 gàà inoltrati conn e parte i1el1a prO\'Ì1:1cia per la cortese ind1,-erso la. risoluzione. Ricorda che mol.t e ,·o1te ~zione dei rol1eghi che \ J\-am:ente ringrazin, . 1'e~me :lccumto flegli ·')rg·ani t oracici l1a ri,·c1

1

1

~

1

1

1


[.\~~o X~\-11, F .\S\.:. 20J

SlSZION!t

è la più varia sia per le 111anifcstazioni, sia per 11 decorso e l'esiif..o. ' Non è possibile riassn1nere an~h c brev.e mente i casi ~tt1<liati : l'O. crede op1)ort11uo acce11nart: ad tt·ll caso di enciefalite ron glicostt.ria i11 cui la iliag.uosi diffe1ienzin le col ·diabete s i prese.u tava difficile e di cui il {lecoroo co11fermò l'origine:: · e ncefalitica : ed ttn caso cli fe11-0meuologia cerebellare iu ttn bambino i11 cui l.a sucoessiva comparsa elci fe11omeni octtla.ri per1uise la diaguoi:-i conferma~'"l dal decorso. D·alle o ·ervazioni dell'O. ristllta : 1° Il po1imonfisn10 sintomatologico è la coufer1na .a lJa distinzione che 1'0. ha fatto .n ella p1ima com1111i<::azìo ne di « forme Jeta1rgiche » e d.i forme '' ereti~tiol1 c ». • 2 ° l~a .p itì gra11de irregolarità di deoor.so: accanto a .forme l ievi a1nbulato1ie (forse :fu:ìc'l. queste <le,·0110 essere c-0n11)resi anrelre i casi di siinghiozzo epidenric o os:;e r,·a1ti i11 Ancoua 11el ;novembre e .clecembre :cocso), ,.i so110 forn1e a deoors.o su])ac11to e a decorso acuto ed e:ito rapidamente leiale. Kou , .i è .alc1111 f.e n,o meuo che ·d ia part1colare criterio prog"11ostic-0 : for1ne lievi d.a prju<·ipio, sono ~rasforn1ate in for1ne ~~·ra,·i e ii1 111:.l l:1t1 Se1171a f ebbre sj è avuto esito rapidamente infatl1

Ciò i.: spiega to dalla div.er.sa localizzaziont: del 1)roce ·so cl1e .talo1~a it1teressa centri vita11 ·tnterro1n1>e11clone la .f11uzio1lle,. I ,a ·pto.g uosi cle,Te essere rJser,·ata a11cl1c q1wa.d 'Va let·udin e11L : accenn~ a<l 1111 caso ossei··vato 11el febbraio 1919, tl\ isitato r erenteme n1te per .la permanet17...a (li n11-0 stato .cl.i i.ncleb,o limeu!to psiohi co. • .1° Il r apporto fra epidemia di encefalite e epiclemia cl1 infi11e11za. Seconclo l'Eoon-01no dovrebhero essere distinti i casi cli ei1cefalite pramitiva da g1te11i 001isecutirv~ ad intlluenza nei 1qtliali egli avrebbe anche trovato differenze a111atomich e. Non ha rappor.ti anatomici per c-011fer.mare o m eno questa atrermazione: però dal punto di vista cli11.i co nou ,.i è alcuna difìfe.r enza : vi sono casi di encefa lite che presentano dwia11té il deoorso lllfl1ùfestci.zioni poln1onarj e .sli.1ntom~ i n:fl:t1e 11w1i. e vi sono casi di iudit1e11za che possono poj dar luogo a m.anifestazion.i encefalitiche . Dopo l'influenza sono pertanto fJ:equen·bi .g li stati aisten!ici . e gli stati am·enzi.ali : f.req.11-e.11ti poi le nevralg·ie del 5° paio. · 4° La nou co11tagiosiità clella malattia che è però epidemd1ca ed infettiva. 5° I <listumd p.sichici .t alora associati ad altri Lalora i~v ece pre<1-01niua11ti s i dia rendere difficile l 'assiste11Z1a iu .casa e da obbligare i parenti a chiellere l'interna.mento. Di qttesti oasi 1'0. si propone cli occ11pars.i :i u alt1·0 ]a,·oro. Egl.i clis.ting11e i .seg11e11ti .tipi .P1"i.ncipali. a) Reverie dttra.nte lo stato letarg-.ioo : il p. ~ogna parl-~ndo. Si nota il "t·-nriare dei discorsi

StO.

1

1

,

PRATJC.\

503

\

le a.s, ociazioni 11,bere, l'ci.ufitte 112a di agenti ester11i lievi, . l'iuterntzione del ris \:eg1io; b) Stati cataletti-ci e catatonici w11 torpore e ra lle11tame nto enèlo-psichìco. Freqi11ente, almeno 1Lci oa,si dall 'O. o~ryati lJelle ba111bi ne e 11elle donne ;

e) D elirio a li po professio11ale i1 più com1111e ecl insi stente ; d) ~'tati l(_d lucinatori, .p i·11ttosto ra.ri nei ·c asi élell 'O. e) l)i tt11·l)i di coscie11~a : s tati cr epuscola ri e cli. di orieut~tllle11to per lo più p as eggeri ; !) Stati ame11ziali ~·er.ì co11 delirio, incoscienza grave, disordi11c nel co11teg·uo e J1egli atti . Qt1esti offrono ragi-011i ùi rit enere più gi·a11e la prognosi. L'O. riassu111e poi ·alct111e , ·ecl11te : t1l fenome 110 del sonno. _\.cccnnn alle ipotesi del ~Iatt1thner e alle iclee e:-;pres ·e d·nll 'Econ on10 , riass11n1e le g·c1dn li ,-~cltttc .j 11 i)rop o~ilt.o <lc.1 1:r.1g·11i to ~ <. 1' q nD~e con,·ictl.e l1e1le couclusion.i . Nel. mesencef.alo, senza esserti un centro d'e1 -01111-0 inteso nel :tnod-0 schematico , -i ·0110 certa111e nte quei 11 uclei e c1 t1eJ.lc vie ch e 1)resdell o110 ai 111o·vin1enti più a ttivi e co1nt111i de lla ,·eg·l.ia : il s00111-0 è fe11on1e·no nega,t iYo, 111a l.·, o,·vio lh:11sare (e a Cj_lte~to concetto co11.corro110 elementi filotgeuetici, anatom.ì ci ed 3.naitomo p a to1'ogi('i ) e h~ 11el m eseucef.a lo si raccol~-011 0 le , ·ie •a ssociati,·e ch e predis pongono a l 1

SOlJUO •

./l 1iato1H ia patologica . - I ca "i seguiti c1a a u topsia sono tre : U·11a è.011ua di Ai1con;a di 52 a nni, ut1a di I esi cli 30 anni, t111 uomo di lesi d 1 42 n n ni , il J)r.ii1uo con decors·o ac.t1to : il secondo e il terzo c-011 d-ecorso Sttbacuto. I reperti priucipalì che verra'lluo de..c;;critti ·partico1arn1ente i11 segtuto pof'sono essere riassunti : I 1a lesio11e è diftttsa e g·lobale 11ell'encefalo, in tutti e tr;e i casii , n1a vi so11 . 0 pa:rtloolari e diverse looalizzazioni cli lnagg·iore i111tens ità. Interessa p1evale11temeutc i vasi che ~O'no tt1tti più o meno c1rco11dat1 d a ttn n1a11.i rotto peri\rooa1e di neofor-

maz11one.

.

Le a1terazio11i <.l,e ge11erati ve (c.011segu,e uti all:a ins11tlicie11te irrorazio11e sa:ngt1igna. sono d~ftuse, ma più intense uel 1)are11'chi1t1a (polienc~falite), caratterizzata da neurofagiia, celliule satelliti nu1nerose, proddtti .{li disentega.-~zionie cellulare (metacrom.atici) cell.t tle ia:mio eboidi aumer1to di net1rologaa, corpi amiloidi, degenerazion1e g·rassa cel1ulare) . Le ·cell11le nervose pirese ut~t110 l)ÌÙ o meno croruatolisi i:ntensa. Presentano i:l it.ef:ico1o neur-0tibri.lla1·e consctvarto, ma a.l.t erato nella s trufu1ra ta 1..ora frammentato, laou:n.iare, spesso coagulato e affastellato. L'O. ha .rile,,ato alc111ti. corpi inclusi eudocellu1ari i11 tino dei casi, ma iu p.oco ~ell1tle . Ir1 complesso quindi periiarterite e perif:lebitc


J)rol1lerat1\·a co.:1 a.lt~:raz1oui {listrntli\c e tlt -.;L·ll l l'.o·rat1 \·e tl~l tl'S. 't1to ll l'r \·os.o l)J'L \·rt.lL 11 l Cllll•Jitt tl~l Ja so;-..t:1n/.a µ;r1g1a . I l (flladro a11ato n10-i"'topatolog·ico a.~:'om1gJ iu nl ci 111 t1rro 11er,·o-"'o cl<:i Cd ni 1l'orletti) e Hll<1 mal(tttia cli Horna (l<:i C:-t\·alli ( l,i l tti). I ~ rict-rche 1.::;tologich '-'I1<.. •.:ia11r1.<.·ntc cl<:l 311 cn"'o 11011 sono t'o111 plete. J.,e a1teraziolli Ya:-.al1 sòno Je piìt in11>ortanti 1'(). a1n111ette elle il j)Olin1orbs1110 clei ~i11to111i, 1a Y=triab1le i11tc11~1tà e co1n1)letezza di c1t1e ti . jano i1i0na1u e ntc ~1)ieg«1ti clal reperto anatou10 pato1og-i...'o : lfr' j 11sntliciente j rror<lzione dei te.rriton L: la .facile costitu~iou cli circoli rol·laterali, giust1ti cano 11 ,-~•riare ùi inle11 ·ità e di ll1stribt1z1011• rl 1 e-..si, s11ic:g·runo la. pi t't rapi<la e facile di~11 te­ gra.lione neg·l i elen1e11ti n~r\·osi llellc1 ·tc'luza 0 r1<Y1a cb e -. più labile e ri ·ent i>iù ra1>idamente de:l le :1 ltcrnz10111 1lj c 1rcolo.

R1lcr1sc( nu ca~o clin1co, ·apitato al1n s na o..;~ct ,·v.1011c ncll '(). peclale C i' Ìle i)er Yenire alla ('Onclt1 ione che il 1lloed1co (lt·,·e })afiarc la s11a diaµ;nosi 11011 "opra u 11 (l a to ~010 di 'laboratorio, 111a ..;opra tutto J '111~ie111e c1i11ico.

1

~

SAL ror,1 Nr. •

APPUNTI DI IEDJCIHA. PRATICA. CASISTICA E TERAPIA.

Diag1aosi dlffrre11ziale dell'ulcera gastrica.

'°

J.,a <l1a 0 ·11os1 tli n l cc.:ra ga!-ltr1ca, c11e veu1 ,~a fatta 1.. un g·ranclt. lre<.:f.uc::111a 11eg·li nltit11i anni, ba, autlo"'i '-'t1i :"I011 tlati (111a111ne::;tici e cli111ci, ~i ~ ora Jatta })iù r:1 r<t, gra1.1c ni 11no,·i e pi tì precisi 111~­ lo<l i <l '111< la rr111c.

Sopra un voluminoso polipo naso faringeo.

1.1..: co11diLtuni che 1)it1 frcquc11te1nt: 11le lJO~SOtt<> s 111111lare l ' n lct:ra g·a..;t rira, <;0110 le ..;cgllcuti: l'he11t·}·· }v1tr11. oj .111:. n1ed .• 1ssol. i919, n .. IJ.J. lPf> t'11dicit c { rt>Htl·a. I~'a1111nnlato :-;i i)resr·11tct s1)e-.c;o :lccu~ 11clo ùi turbi cli stomaco : il 1nl:di co tro,·a "I1' •<;'-'o l)Ìloro~1) i~1110 t•<.l iperclori'lrt ,t. J4'aua1n11e!"i accur..1.ta però ri,·cb1 l'esistenza cli dolori a <lL~tr<l <.lLll 'atlc10111 , co11 ~Litichezza o cri·si dj clinrrL'.t. l~'e~a111c: ra'<.liogt«tfiro rÌC\U}ta t1cg·1t1\o p ·r l'ulcera, n1L11tre qttello fiuoroscop1co 11Jd 1ea r1-..t tg·110 nel Llt.'<.'CJ ..:- 11tll'appe11dice, con tissa/..to11è <l<:·l 1r1cco al]' llareli acldou1111nli. ( 't>lci-fstil. ( l"Olli(a. I~'errorc è c-l ll LO r })ÌlÌ fal 1 Ì ·, --pec 1al1nè11lt -;e 111·t11C'a 11itfer11i a , i)erchè l',1111111al,tto rifl'ri~cc allo ton1aco le -,e11s.az:io11i '-toloro~e, e CJ n 'llc tlt p1enez~<l e cli cl isten-;ion-c. J,a 1>nl1>c11101h.:', cl ic (11n1ostri e..,agcr.lta ~en-.,.1h1litt't tle1Ja rl',~·1o nc biliare, l)llÒ facilitare Ja lliag-nosi. 11 1111g·J.1or ~OCLOr~o è <lnto i)erò (lalht ra~ diograhn, c}J(' c~cl11cle la 11r<.:..;cnza di t.1lcera e P10..;tra la ci--til'ellea jnµ:ra11cljt.1 e lo :-.tomaco ~ti­ ralo a <le-..tta per n{l c:reuze tlo\ ute a i>ericoleci!'lile .

~

1

J)<.>tt. 1~1~c \~ .\1'F;s 1. 14'(). riferi-..cl! so1Jr;t u11 <.'.t-.:o di n111 g;ro · si~~11110 pol1110 11.t. . .o lar111g:eo cl1L' 11np1a11tato~i nel ~011tor110 clt..11~ co.1 1t t' t: ~otl< 1 ln CO{la del t11rbi11ato 111€tl10 :1 :-;inistr~ 1. ri<.:1llJJi\·a tutto tl ca ,·o naso lnr111geo, "C --nde\"l i11 hn"so al tl1"\otto dcl Y<.:lu pe11clolo fino Jl<.'ll'i1Jo ln1-ingc }Jer al1nt 11 0 ci nqut' cc11l11ntt·ri. 11 t1,111orc si 1)utc,·a fac1lu1e11te tirare nL·lla ta \·i tù orale <lo,·~ era anche spo11 tauea1n.e ntt: ~. 1cc1:1to con le i1rolln1cle ('$1)1r~z1011i r:-tg·giungeudo libera1ne11tc 11 ter1.n 1111tertore lll'lla liu.~n.1. 1~1lcr1 ·ce l ·t "toria cli ui ca dcl ca~o , c.li~c utt i tlIYL·r-..i n1ctod1 operat1,·i e c1nt..·llo <l.1 !lti -=\.·~ uito Ij eJJ.n estr.n1.1011e ùel tu111 ore . i I caso è 1l11ipOrtn11t.c l)E:r l 'r11or111e \'l"i1 ll n'e del i ·0l1po, l)el n1 t::loclo 011erati,·o "eguiio t' "L'l1clo 1'0. i1rat1 cau1 1'L·. ti1-i)az1011e co111 le e.lita e p<·: 1.1 fo111L:'1 <lel tu111orc, rh·c, 111c.:11tre ntlln ])Orzi (l!le al ta ri p1 oc1nccya la f·o r1u.i. clc-1 ri11of'1r1112·e. · 1 llla i~nrte prote11clente al d1:otto cle1 Yelo ai.·e,-.1 forma c1li1jdr1c:1 1u ra1)1)orto ail'azio11c <'u:. t ii t\t"l ù ei 1nns, oli .:o~tr1lto1: clel faring~. ::\Io-..tra il tn111ore C'-..tratto e fotog·1«ttie llel n1ala t o . Valore diagnostico e prognostico della linfo ci tosi nel liquido cerebro-spinale. •

J)ott. Vrss.\KI. -- J .. 'O. ricorlla in i)roposito le co"'e i11\1 i1111)orta11ti sopra qttesto argomento, insistenclo uel co11cetto cJ1e la 1i11focitosi 11on è 1)atog. JOlu'icB della meuing~te tubercoJ.ar.e, m.a r appresenta la fo1mula di mol·t i stati irritativi del le iue111·11g·i drn rnnte infezioni syariate, come ad es. , ue11e rorn1e . itilitic11e ·ù el siste111a 11er\~oso e 11elle iTifeziou i lente che per Jo pit\ \-olgono a guaxi g-1one .non e:'clusa tra qtteste la meningite cereb;-o-s p1 nale.

<.1ne~to caso i di lttrbi :1c:-cnsati dal Jnalnto sono as~ai si1ni li a qltelli dell 111lcera, 111entrie esi te s1)~::>so i1)erc·lo1ichia.

c:aslroptv:. i. - _\11cl1e i11

_\11che c1ui Ja. radiog·rafìa esclttde la presenza dt t1lcere, e r.1,rela la ga.stropto~i, co11dizio11e che è assai più lreque11te di qua11to si creda . J ~a tera1)ia, 1per 1u1ezzo di •1111 a1)parecchio che teng·a in alto lo ::;to1naco, con ferma p11re la diagno i; del resto è probabile che 111oltò ~1si rite11 n,ti c1Yc"tPl)ti1Dia 11lcera fossero ' ga troptosi, ai1che 1}er~bè la cura applicata a quella (riposo e di€ta lattiea) è confacente a11cbe per questa. ( ~arci11011ia gast1'ico. Specialmente qt1a11do si ~tnbililsce sopr.a ll11't1lcera pregressa, p uò a ,·er:-;.i acidità 11orn1ale o quas1. J4a racliog.rafu a l 1ora toglierà ogn~ dubbio.


Sf.ZIO~E

t 'risi

r:asl.ric hc {t a.b e).

I~ 'esa111e

rat1iogratico lH:~o-ati,~o l 'a 1ternzione dei ~ ' i c1ruti a·nam.n·cstici, . 11fie~~i, i)orteranuo alla cliagnosti esa~'l. .\.ltre con<:l izioni po~sono sim11l are l't1loera gac:;trica, ancl1e per l'iperclorjd·ria trifiessa che de•tcr111i11a110 : fra esse sci posso n 0 ;r icordare le pic<'ole ernie addotniinali, le it1ti.a1m'D.1azioni della i)el' i, le ac.l erenze peri ton cali , le nettrosi gastriche, i para_siti .. i 11testinali. fil . 1

1

La resezione delle ulcere gast.richt.

'

n

trattamento chirurgico delle ulceri gastriche è indicato : a:) quando le crisi dolorose sono intense e _recidi'"'a11ti; b) quando le emorragie sono inquietanti; sia perchè si tratta di notevoli ematemesi a ripetizione, sia per il co11tinuo gemizio (rivelato solo dall'esame delle feci) che finisce per anemizzare l'ammalato; e) quando si ha ragione di temere una perforazione, limitata da a_derenze ed infettante: 1e perforazioni brusche eslgono da altra parte l'interv~nto immediato; d} quando lo sviln.ppo di un indurimento doloroso, fa sospettare un·ulcera callosa, che spesso degenera in cancro; e) quanc1o si ha11no segni di stenosi pilorica. Oltre a queste indicazioni, la resezione dell'11lcera gastrica è consigliabile a titolo preventivo, per eliminare nell'avvenire i motivi di apprenf.lione, quali l'emorragia, la perforazione, la can. . cer1zzaz1one. Carnot (Pa1'is 11zédical, 2 dic. 1918), tliscutendo -;ulla gastroenterostomia e sull'estirpazione radicale dell'ulcera, conclude che in un gran numero cli càsi, la prima reca immediato sollievo, sopp1im endo i dolori acuti, migliorando i dist11rbi c1a ::.tenosi, diminuendo la probabilità cli complicazioni ulteriori. Persistono però disturbi digestivi di origine diversa; inoltre 1' individt10 non è completamente . protetto dall' emorragia, dalla perforaz1on~, ne clalla cancerizzazione, che resta la spada di Dan1ocle sospesa sul suo capo. La resezione con gastroenterostomia. invece fornisce una sicurezza 1naCToiore sebbene non assoluta p0r quanto ribb , • guarda la possibilità di e\roluzione ai altr.e ulcerJ, roesistenti o ignorate, o sviluppatesi ulteriormente. Co11tro qnec;ti rischi, cl'altra p'lrte poco probabili, ~e la resezione è fatta bene eù ampia, l 'ammalat~ <leve lottare, evitando lo sviluppo del processo ulcerativo. conti11uando a lungo il trattamento medico ed il regime. 1 • s. \

i ·n'oJ•trazione nuoya nell'ulcera dt1ode1tale

e gastrica. 1. ~. llorl~y (]ourn.. of A'·ni. ·1ned. assoc . 23 agosLo r 9 r9) ritiene ch e ,-i sia aual-0gia fra la rng:icle a11ale con spa . m o dello Iiùtc-re e l'ulcera

PR.'\TIC.\

dt1oclen.a le o g«1~tr1ça cou pilorwpasmo. Quri.ndi si {lo,·rcbbe in q11·e te excidere l '11lcera ~ metterei11 ri po. o lo s.t:i11tere piloi-+co, per mezzo dii. una I)iloroplastica, enza 1icor.r ere alla ga$troonteroston1ia. J:<~g 1i i)ra tica seeo11do l'asse piloro-d t1odeuale ~ 1111'i11cisi1o ue l11n1g a 7-8 cm. che comprendt lJer d11e terzii lo ~ tomaco e per u11 terzo il dttodeno ~ La 1n11cosa si ,i,nciderà soltanto dopo accura•t a einostasi dei YaJSi dello strato muscolo-sieroso v In eo·t1ito' si procederà alla exciis:io.ne de] l'ulcera,. praticau.(lo poi la ri.u 1ùone traS\'"ersale d.ella feri·oo~ l'er .i 1 fatto che l'incisione 11-0n comprende il d11ocleuo che i)er 1111 terzo, 11011 ,-i è biso.g.uo di 111obilizzarl10, ·00111e nelle altre piloroplastie. Siccome poi, Ja · parte ·media c.lell'inc.isi-011e corti-· sponde allo , to1na.co, le estTemità del.l a sut~ra tras,·ersa1e saranino ill1 p.i~na zona sana gastrica, Jonta11e q11i11{li (lal tessuto cicatriziale. I~'.'-\., clopo a,~ er 111esso tre fili, per il ·ra,·vici11an1e11to trasYersa1e, fa u.11 primo sopra1ggti.tto con catgut stùla mttcosa, ed un secondo sulla mttsco1osa. La fo1,na della uuo'-.a regione pilorica sarebl)e1nigliore che co11 altri processi, evi:ta11.c1osi delle s~cobe. Dopo c1ttal.c·h e settirn1aina, il pil-0r-0 riprende la sua fu.uzione senza spasmo; il risultato è c1u..i11di uperiore alla gastroentero ~ tomiia. 14' ':\.. riporta la s tatistica di II casi co11 2 morti per erro11i cli tec11~1ca ; neg·li .altri l e condizioni so no ~tate soddisfac:e11ti. r. s. \:)

1

l,a medicazione gastiica all'agar-gelatiua. JJa le s te ~e in cli~azionci. che 1a so1111niuistrHzio11c di bismt11t-0 o di aJt1·e pol-ve.r i inerbì, di l )roteo·o·ere cioè 1.a. 1nucosa .......~:a trica co11tro l'azione irrita.n.te del sacco g.a. trico. L'azio11e terapet1ti ca del bi.·sm11to, però, è s u1)eri-0·r e 11ei ca.. ~ cli uote,·ole ritenzione _g·ast·rica, .sia p er steuos1 che per prolu111gato spa 1110. Si può n ~are l 'ag·aT pnre nelle dispepsie i peracj{le co11 sacco gas.trico 1no·lt.o 1atti ,~o e cotl u1otilità e ag.eraita: si U:Serà i11-\·~e l'agar-g;elatj11a et ua nclo si sospet_ti 1'esiste11za c.lti ltlcerazioni €' di einorrag·ie. La sola gelatina 11011 è co11sig·liabi1e. Si fai11110 sciogliiere a caJc.lo 5 ~gr . di agai- i11 1111 l1itr,o cl'acq11a : si· 1)a ssa a t1·ai:erso 11110 staccio ago·i 1111 ..., o·cndo poi 200 bo·r. di t111r0 .scirotJPO 1aroma<=> tizza to sc·cou{lo il gusto del n1ala.t o. L'agar-gelatiua si prepara n ello . tesso 1nodo ~on . ro gr. e 40 di ri·elatina. È 11ecessa1"i-0 t enere poi e.~~ UJ. ao·ar \:'!: il pre1Jarato al rre co per ritardare la comparsa . di 111t1fie. Se 11e somn1i•nis tra lUl cttcchiaio abboncla.n.te, s11bito in acqtla, od i.nfttso ~aldo, o . per gJi iperr1oridri<'i i11 acqtta di Vichy calda. Per questi t1lti111i .si J) llÒ aggittngere al preparato, d€l lJicar.boJ1ato (1i sodio o d ella oreta. prepa'taJta {20:0 gr. i1 e r a 1 ~00 cli iniscela) ; per i dispeptici co11 ...,~

~

,~


II.

I

,

[.\~~o

POLICLJ~JCO

dolori e s1:>.a,::-1110, si agg1 u-11g'lt'rà latt<laiuo o belladonma, o brom11ro d1 ~o.<lio, o ca1·honat.o cli b1sm11·to; que.st'11ltim:ia ln1~ctoia t :lia 1.rtiglior<: perch 0 il bi tllfllW ,-j~ne :ti ·sato ck'"\Jl 'ag·ar sulla 1nuoos.a. Per ev·itare la forn1azio11e ili mt1ffe o cti colture batteri<."he, ~ull'ag.ar oo, 1 prepa-r.ato, si può fiarl: la prescrizione in cartiine di ag«1r i)ol·ver:izzato (10 cg.) mesoolato o nOJ1 a gelatina (40 cg·.) ocl a carbonato di bismttiA> ·(I g-.). Si .m ette il oonten11to delle cartine in .u na tazza d'acc1ua o d1 illl.lfuso (menta, iauice, ecc.) che sii lMcja bollire per a1cttn·i miuu,ti : i filtra, e, dopo ztt "cher.ato, si fa })ere al malato. 8i possouo cambiare i tlue 111etoùi clel bis.wiu.to e dell'ag~r: 11 prirno i)er dieci gion1i al mese , il secondo per i rimanet1ti ftÌO't11i. fil .

XX\'Il, v·.\sc.

20]

cr100, s11i qu.ali si j)tlò nrettere a fuoco <..'li i ba' . cilli di IGoch, che, localizzati in uno spazio TÌst1«etto, ~i troV1er.a111n o abl>asta·nZ<'l rapidamente.

fi.l.

CENNI BIBLIOORAFICJ. (Nonsirecenslscono clie t itbrt Peroenutiindonoalla.Retlazione).

J. H.

l;iciOLts l ·ircles in, Disea.se. (J. 1 aud •... \. . Cl1urchill. Londo11. Prez7A> se . 15, 1919). IIURR\.. -

'l '11tti g·Ii organismi coru1)les ·i souo fo1111iti <l1 c;1ste1ni ed organi tra di .] oro così · trettament~ leg·ati clia ·rapporti 1uuzio11ali, che l'alterazion<: cli uno si r.i.p erct1ote s1nistra111eu t<:! ~tt qu~llo degli altri; n -011 raram<:!11tc: g·li effetti ag·iscono di riverbero co111e ca11sa tnorbosa s11ll'organo primtNelle crisi ga tralgiche. iivament.e malato : \.~ il meccaujsmo ool quale i cos.t.rttti co110 i cir<..-oli ,·1ziosi, così freq uel1ti La11clauo goccie XX; t· .... tr. di l.>ell~ltlo1111a cg-. tre; e cori 11oti 11ell.a medici.ua-1tma11a, JJ1a pttr c-0;;1 au.tipit'ir1a g. 11.110; solfato cli spairteina cg·. ci1Uq11e; frt<ltl\:l1t1 ue'.lla ,·1ta 1n-0rbosa degli anitnali e e.i.el le a~qtta 001c. 150. Da tl·- arsi per cli _tere in t11J1 a 1>1ante. sola \'Olta, nelle crti~i g:astra lg-1ch e d~J.l '11 lcera. l ~' _-\.. co11 una. dilig·eui,a ctl ttna ~ag·acia a1umire(Cade e Jl.arturier) . v.olc rac<..'Og·l1e cd illustra nel libro i pri11cipa:li circoli \·1ziosi, elle i costi luiscono ltelle niala.ttie ' ll!Utn.uc; egli ha cercato ucllft lett~ratttra. tra i in.1TECNICA. gliori scrittori la descrizio11e del circolo ,-izioso (li cui ~i occ11pa; è i·nteressautc ,-ooere quanti La ricerca del bacillo di Koch nelle uri11e-. I>OSS0110 dt \ entare st101 collaiboraiori 11tili. La 11c-oes~ità di rompere ttna clelle magli<: del Oltre alla .inoculazione alta ca \·ia, Jnetooo, eh( . esige molto tempo •e non è infalli.b1le, I•~llermann circolo vizioso è -,copo della terapia; la lettura piace, ole {lel lilYro offre il mezzo di riflettere su e Erlandsen hanno proposto un procedimento, che dà ris11lta.ti positivi nel 90 % dei casi real- importanti proble1ni pesso trasc11rati . F.dizione 1nolto acc11ra~'l, veR1.e tipografica elemenrte tubercolosi. 1

Si centrifuga l'-011·1i.a per 20 m.i:u11ti; a l cent!liftt·g ato si aggit111gouo 5-6 omc. di ca11bonato <li sodio a I/400, lasci,ando 24 ore a 3 7°. Si rentrifuga per altri ,~enti mi1111ti, aggiungendo altri 5-6 eme. di sol11zione di soda caus tica a 1/400, porta11do poi i.u bag·uo .mari.a bollente per 5 minuti e cent1ifugando. Si getta il contenuto del t11bo, al ctù fo11do 11011 deve rima.n ere ntùla; si raschi·a il fondo con ttna pipetta, raccogliendo rosi t1 na goccia di liqttido che si cleposi ta sopra u,n porta oggetti, s~nza distenderlft. Dopo d:isseeçamento si fissa a l·l 'alcool-etere, colorando poi 1co11 Ziehl per dieci miin:uti a dOtlice tempeiiat11ra. Senza lavare, si passa per due se<'on.di in a lcool picrioo (.alcool a 95°; acido pi-criro a na.) cpoi di~i mimttti i n .alcodl cloridrioo (alcool a sol uto 10 eme . acido cloridrico gocce 65) . Si lava. cori acqtta passando poi per ttn mi1111to i11 a lcool picrico, rilavando ·r apidamente e 'SOC'Ca ttdo.

.Sn.1 preparato, non si srorgoll<:> cli-e poehi gra11ell i tìi po1,~ere, colorati in giallo dall'acido pi-

g·a:11tc.

~J.\<.; ~L· · -_\.LSl.1'.HJ·;~

l ·:n~~T.

--

t. p.

l·orl cs u11.~c 11

iil>er

k/,i·nisc lie Propadeitt-ik. - Un.t vol. i.u-8° di circa 300 pa.g. COtl ngu·r e. I. Springer ed., Berlino. Prezzo marchi 16.

Queste lezioni senZta. a\·er la pretesa <li trattare a fondo l 'arg·onle11to, offrono al letta.re ttua vecl11ta cl' :insien1e dei punti più salieuiti della sintomatol-0gia, clel]a diagnosi e clella cttra dei (li \~rsi gruppi di malattie. Possono qt1incli <'<.'stituire una bttona g:tùda, per lo studente che si tro,·a 1)·a.· l·e prio.i1c volte in co11tatto co11 i inalati, ed ttna bre,-e ricapitolazione per iil pratico, a ctt·i sarà utile tenere presente :i diversi qttadrl morbosi cl1e g·li si possono presentare. I~'1w.o e 1'altro potr:a.1ino poi approfondi.re le loro ronosoenze it1 propo&ito, n ei grandi trattati :e nelle monografie speciali . 1\Ian mano si pres.enta 1.'occasior1e, ]'_\ . espone ancl1e i ·metodi seme jotici di ti.so corrente in clini~. fil.


[ANNO

X){VII, FAsc.

llZIONI PUTICA

20]

NELLA VITA PROFESSIONALE. COLTURA SUPERIORE. Autonomia della odontologia.

In ttn iarticolo .che v•·edie ora 1a luce niegli « Anoali di Odontologia» , il prof. -~· · Chi.avaro ~ileva che e~1 ~tono, d.n tutto il m ondo civile, per lo studio del 1'oc:Lonrt:ologia, istituti i11di.pe11de11ti dalle Facoltà di medicina e chi r urgia. Gli stu <lenti alla fine del cor~o, che è di di,rersa dttra.t a ne lle diverse nazioni ottengono .1:a la11rea in odontoiatria ed dn ~1l1cu~e na zi011i, solo dono i.I controll.o dì u11 e~aime di stato, sono abilitati a:ll 'esercizio d.e lla Sp<:'Ci·al i tà. .. Da noi i1nveoe [ 'inseg·11,a1nento d1ella odontoliog1.a è i'llcluso f·ra l1e m.aterie facoltative <l'insegn-amento della medic111a e cl1irurg-ia ed il 1nedicochiru rgo h.a il di ritto lega.le die1~ '·es~rcizio d~ questa sp~iallità, a.ncbe se non 11a freq t11enta;to 11 corso facoltativo, per il quale 1eg;al1nente 11011 è obblio-ato ia sostenere alcun esame, 1·imau1e do 11.b.ero di t°'esercitla11e ttna speci.a lità, 1c he può non canoSC'ere, io che ·h a'" appreso. più -0 m en-0 Sttperfici.a.1mente. Inta11tf:o il 11·umero d eg·1i eseroeniti 1'odon:toiiatri.a. in Itailia è scarsissmo e dovrebbe iessere per lo meno qt11adruplica.to, ciò · eh.e tlimo~tr~ ,come lia mancanza di auto11omia della s pec1al1ta non è stata in nessun modo fattore di progr:esso del1'odot1tolog-i.a nazion!aile. L'odontoJogi•a <Sttraniera invece deve alla sua autonomia il -rapi.d o e m.eravig1li.ooo pro1gresiSo da tutti riconosciuto ed apprezzato. E necessario ed è g·iusto - aggitUJn ge il Chi a va'.l"o - -che a.n cbe d ia noi J 'inseg·11am ento de11 'odontolog ia se_gu;a i·1 suo prog-resso ed entri n.el su10 periodo di autonom~a. Qttesto inseg~am.ento :i.on si p11ò i•mp:arti.re l'n c1nqu:a~ta le~1on1 ~or1 co­ prBtiche . E necessa ri·o un mi111mo d1 dt1 em1lta o:e di 1 ~voro ai1 medico-chirurgo o .al.l-0 studente 1lll med1cina che a.b bia almeno sbud~iato le tre patolog-ie (g·ener.a lie, m edica e chirurg.-ioa), p erchè ·eg~i possa in coscienza. "€SR.ere 1aiut·or1zza:t? ad ese.rc1tare la sr>eci~ lità; m a allora egli mer1terebbe una la11rea speci~le, quale ricono~cim·en to del lavoro es€guito e dell~ cap.acità a.rcquistat a . . Il Chi1aVlaro chi ede i11olt1re c-hie col tempo veng·a Jega1miente ricono~ciu to l'ordi1ne degli oa.ont-oiatri, e che 1 'orlontoiatriia porti il isuo 1(lt1tor.evofl.e co11tributo nel seno nel C·o11sie-l io superiore della sanità pubblica ed in quello della P,u .b blica istru. . 1

1

1

1

z10.-ie.

PlauòiHmo, con qu a~cbe 1esmzione, al p'fogramma form11lato dal prof. Chiaivaro : p~~o n ~noncle a 1 noderoso svil u pp10 as~11 nto da 11 'odontol ogi:a i1t1 qt1esti ult.~mi d~en1ni dal posto c he 1.e compete nella società ci vil•e moderna.

Cronaca del movimento professionale. Il 1o Congresso Nazionale pe1· le industrie sanitarie si è tenuto a Mil,a no dal 18 al 22 apirile. Pier la li:tim.a volta in .r~ali.a s i. è. riu s~iti a

Tac0ogliere in,~ieme .l e classi 11ndustri.al1 oon i rappresentanti della scienza pur~ e c?n 19: presenza delle , ..,a rie c-ateg·or.ie sain1tair1e, d1 çUJl tutte 1'e

grand'i a.ssociazioni (mediche, veterinarie, farmac~trl c he) avevano cor,d ialmente .aderito ed erano rappreserntate. . Nel di$corso inaugurale il prof. Bertollazzi espose com·~ sorse e si svolse l'idea P1:'1ni:-'l informatrice del Con,g resso. Il prof. Val.e.nt1 di PaTma traittò rpoi su « La necessità della difesa della produzione chi mico-farm.aceutica 1na.zionale », esponendo la situ·azione aibtt11ale :non lieta e gli orie ntame11.ti nt10\~i da eseguire, gli scopi da raggiungere. Nella ·priima 1sed'uta f uron10 trattati 1J temt : « Approyvigiollla111en,t o delle materie p:rime » (Da] ai), « .Al'Cool, .oolventi .i11 ~en1e1·e , c1ort1-vo di sodio, ecc. in rapporto coll 'a.ttu ale r egime fi scale.,, (Za111cm:i:, Inverni) , <e I faxm.aci :sintet ici e d i doppioni » (Coritardi), « La ipurezza d1e i fairmaci » (Casanova), « .Lie loro sofisticazion.i » (Mass·e ra). Le <liscu1S.sio11i 'P·o rtar·o110 s.u ci.ascun rtJema a conclusiQni p~e-c.ise :e a d ordi111i del giorno a c ui sarà data grande diftusion e e ch1e sa.ra11Jll:o siotto.post~ direttiarmente a1l '0ttenzi one del C'-r0v.e:rno, di cui un .r app1·esenta11te, il pr-0{. L·ori,g a, p:resenziava alle sedute. Menttie chi .r:a;ppresen1tavia hl mondio scientiii.co universitario con.siglilava una data via p er Ja pr1o;duzione, il Lorig.a a p1)arve it1 oonitra.~? con chi esprim·eva l'indirizzo direttamente ut1l1tario e forse troppo pra tico di ttn industriali smo, etti il Congresso voll,e imprimere u11 indi:rizzo inspitiato dalla scienza 1e dalle .ricerche laboriose per una prodt1zi one" originale, che s i imp001ga. a·ncbe .fuori d 'Itali:a. Sulle · <e Istituzio11i dj controllo » d11 1in1e.a ge11ierale (Cor.o nedi, Ganassini , P·ugliese) ed jn parti·c olia.r e s ulU'cc Istituto di Farma1cologia e Terapi1a sp·e rim·e n tale con ·am·u,e.sso ufficio di c,o ntrol],o » (l)i1ccinini) il di1battit0 cli idee ftr vivace ; rta·nto più che ad esso furono portate sia la nota scienr ti ti ca, intorno a <e Sli·g-nifieatii e limi ti de1 control1o ìfisiologioo » (Patta), iS~a la ·espressi0tn·e di a1cu11i dubbi i•11 :raipporto a ll'irtljteresse ~.ndu­ strial·e » (Mar.a.n1ellrl) e la ad:esioue p erò in massima del mon·d o chi.rruico e farma•ceu.tico (Rivolta, 1

1

1

1

1

.i\ s sa utio) .

Le conclusioni·, fa, orevoli al prin cipio generale d1e1 controllo sotto il :pn.nto ·d i v.is·ta eh i1111i 00, bi·o logioo .e iterapet1tico, affe:rm,ainti però lia. n1ecess ità di uno s tudio ulteri10re della questione, "\'en:111ero fissart:e in u.n ordine d •e l giorno conglobante i va-ri (di Pi~inini, di Invern·i , di Assau.t o) che era.no stati p11011osti, ed in.spirato anch e ~­ rett~1nente dal pTesidente della seò11ta, Valenti. Affermazione a,d un itemp,o scilentifica, patriottica ed industri~ le si ebbe s·u due va•s ti temi, <e Le ·p iante medicinali», <e Il p.atrimonio idrol1ogico ib:lliano », c iasC"Uno d.e i on.ali a s111.a volta fu' tratt~to sotto diversi puniti di vista, così eh~ dal Cong-resso ris11ltò La vis1one completa dei loro m·ulti1)li a 1spetti . l"er le piante medicinali ,,,en·ne ri1 c?td~ta 1'o1>era a,ell·e Associazioni più i1npo.rtanit1 (Sra'fpel: limi, Cortesi per l a e< Pr? Mon~1bus )) ' C?n:-0tt~ per }a cc Assocj azj·one I taliana p1an 1t1~ ,med~ c1na1~ ed .attini », e s i nconobhe « la t1.eces~1:ta dei corsi di erboristeria e di diffonder~. ma~g1ormente l_a c.onosK)ei11za delle piante medic1111ali ed aromatiche » (Pupilli). . . . Per il patrimonio idrolog-100 . .i~a 11.ia no.' furo~1~ p.r ospettati concetti i nl porta n1t1sSlml, riferentllSl 1

1

1


... Jl.

ro•~•CLlNt~

s ia. ailba pairtre. tnedica scie11ti.fioa, c0111e a:lil e più 11rgeniti q1tt~stioni pratiche (Cattaneo, Angela, V1ollati, Bertotti, Assauto, Picci,n j ni). 1AJn,che l a cc p.r o.p a·g.a:nid a », 1eJ.eni.e11.to pratico impo1ta1Jti,ssi m·o p.er la vitaliità e lo svil uppo delle industrie s anita'!"ie, e bbe .tr~attaz.Ione. Speoiale sviluppo ebbe poi lo studio dei problemi rt'g uardJanrt:i l a .esportazione i(D e Matti.a, Zanooi) 1a q1U1ale, 1)er c iò iClhe si riferisce a'1:1e j.1 1dustrie sanitarie, può essere pote111ten1e nte appoggiata dai .n •ostri medilci a ll'estero, s ui quali i u p aritirol:are veru1e richiiaanata I 'a ttenzione del ~'OUg.resso (Luoarel1 l i), con ptoposte opportt1nis -

s1me. D ei « n1Uovi oonootti scie n1titic.i in r1aipporto alle .i,11 dustrie « a limre utari » trattò jl pr-Olf. Centamni; della cc azio n·e <leg-li enti p ubblici s ulla -produzi«me » dissiero i Dr. I\lotta e lVIt111alti; s t1ll'« av,·en.i:re clei prodotti fa.rn1Qceutici it1 Italia » presenltò tl:n·a relazione il <lott. J\Iorsclli. Sulle i11dt1strie che ·i co1111e ttouo a ll'esercizio s t oma toìa trico (Brug111atelli), e s t1 nuove j ncl115trie sa.n.i tarie di:~rerse (l\foscaitel,li, Sigttriui, Remarti.ni) j 1 Congre · ·o ebbe relazioni dJeistinate a.cl ap rii;e 11u.o ,·i orizzo11ti e acl a lin1,enrt:.are 1111.1ove a tti\ ità, seco11do -crit eri tec11ici i111spirati dal medico. In t1 na. seduta, ti na1e, il prof. Catrtnnte<) esami·nò « 1'. azione della c:itte<lr3, cl ei cor•pi scie11tifi.ci , ecc. st11la prod1nz1ron e nazion ale » , il J)rof. Picci.1Ji11i climost rò la , ·1 tnl€ im])O!t'llll'~l clep:li « I s.titnti Scien,tifi ci in ra })})Orto con le i.nel 11strie s'lni.tari e>) , i c1ott. J>i:'an-i, ()1ilano) e Fcclerici ( ~·apoli ) tratbaro110 a n11)iamente le ragioni 1)e:r l e qwali da 11 11a pa.rte i 111-edic.i ·it alia11i cla1'1 '1a l trn il GoYern o {lebl)o110 1)rot eg·gerc le. i nc111 ~lrie ~aniit.q-rie naziouali. I n ra11)porto al miglior1uenlo tecnico cli queste in<1ustrie il chi111i co dott. 111\rerni t rattò (l elle « Scuole pr<Jfessio11ali l)er ·o petai » ; e co111 e le 11 0!-\tre iuclltstrie ·si e110 capaci cli proclttrre ottiina111eJ.1tc-, veniya .c1i 111<J~trat10 c1::t]le r e1azio1lj s t1l vetro 11cutr<J (ln\·erni, Tirc11i), st1l ter111on1etro c1i11iico (ln,·e1-lli) e ~tlllia 111d11stria \•etraria in genere ('l'eixera). ._ _-\ 1 chi.l1dersi de1 Conlgres <J ,·en·ne non1i11ata ttna cc Co.1n1n1.issiouie 1ìer111.anente » (cli scienzia ti, <11 ·auitari, cli incl u~ tri ali) per l o s tnd.i o ul•teriore delle qtlcc;tioni i1111l tipl.e che si erano ·ve11 t1te prospetta n d·o ; a 11a ]) l"esiclen/.n. cli e-ssa v1enne accJa111at o 11 prof. J-iertazzoli. \ Tenne clesi o:na t a l'nrn1a co111it~ SèÒ·e d•r l Con gre-~so prossi1no (~92 r). P. Prccr~T'lI. 1

1

1

[ANNO

XXVII,

FASC. 20J

(8280) l11d eH1iità caro-vit•eri . -

Dott. V. T . da G . V. - El1a ha diritto a L. 100 mensili se am· 1noglia to ieon1·e indeu11ità caro-viveri i1JJ co11formità ·d i quan1to p resC1-Ì\te l'arti()o]o r del D. L . 9 marzo 1919 11. 338. (8281) Pension e - Servizio 'interinal e. - Dottor 8. C. da C. - I servizi interinali non sdnlO T.isoattabi1i. Essi sono valutati unicamente p·er :aic1

cellerare l'acquis t o del diritto alla pensione . Occorre p erò che si e110 paga.ti i co11sueti contributi. Il servi zio 1n1litare 11i0n è valutato p er il doppio d ella. sua durata aigli effetti della p ensione. (8282) A 1t1n1en,to stipe nd1o - I11d en1iità caro-vi-:_· eri. - Dot~. F. P. da U. - Il CQ111'J)Uito da lei taitto per g li assegni c he n1e ns il.me nte le competono è esatto. I~ 'au111 ento c·l1e die\re e ssere apportat o c;nl. 11novo s tipe.11.dio di ltre 6400, è composto <.la .11re 1140, 30 °~ ed altro d a -li1·e 1200 .an l1c1 p o l eg-g-e r 9 git1gno 1919, e '1 200 i.ncte.n11ità caro-,,i,·cri D. I ... del C) 111.arz-0 1919, i11 tt1tto lire 3540._ _\ . taJe cifra 1bisogn erà aggi111vgere il sesse1111i.o g 1à inat11rato s nllo sti pc11clio i111izia le uon T)Otendos_i considerare com e at1n1.e11,to di stipendio la inagg·1or so1nn11a eh ~ g.li \·ie n corr1 sposta p er la c;oppre'ssio11e della condotita . (828j) n oc 1t111 c11t i rii rito - Es u111azioH.;t 1Dott . F. F . rl1a P. in T. - I doc11m·e nti di rito che clcbl)ouo ec;..c;ere presentoati n1ei conoorsi per J1on1i na a n1eclico con<1otto sono: il certifi cato di c1tt ad i,11a 11za italiana, 11 certific'lto di i)emaJit à clt rlala 11011 a11teriore a •sci 111 e~i f\\'.anti 1'apertt1ra c.lel con<'ot~o e 1'alto d i 11asc.ita. 11 ccrtifioat o di ci ttacli na n za italiana si ~ten ete sn <'arta cla b o·llo da cent. 50 <l ~·l si n<la<:o c<1 è vi tato dal prcsi:<le11te (1 ~1 1'ribtl'U<lle pr( \·in a-ppo<;:izione <li ltna inarca ~t1nn1~.nistrati,·a da li rC' r. 20. Il ce-rtifi·c ato (li pe1w1 li·~ l..· r i lasciato d-al la Proc11ra. R eg,ia ~ u cart·a cl~ 11 re 3 .60. Il certificato di n.a .. cita è rilascialo c11l Co111tm1~ cost'lt =lire I.10 e deve essere Y'ista.t o dal Prc~icleute c1cl 1"'rbuna1e co11 111ar.ra come rlnl presidente del T r ibt1na l c c-011 mtrurca come sopra. :No11 sono pcr1uesse e~un1iazioni ch e cl.opo Io a nn i. In ca~i eccezionali di .u rgente neoes, iit à l)lt ò es5ere couf'entito 1 aincl1e p rin1a a segui1to d1 orlli 11a11za el sindaco . (8284) l 11d1eH11ità caro-'Vi1.1cri. - Dott. F. D. >1. d·a C. - D al 1non1ento c11e dt1ra11te 1'.a spettat1 \·a il Con1 u·n.c~ le J1ia corrisposto 1'1 ntero s li1)e11clio cleYe corrisp onc.lerle a•nch e ·tutti g-1'i accessori <li esso, e , ~ioè , ancl1e il oaro-\ i, erj . (8285) Liqui.da::iouc d.i pellsio11e. Dott. a.b ho11ato 2424 . - f\Jlorcl1è sarà termina t o il m ese di coug·ec1o ordi nia•rio, di etti a ttual.m e11te u s t1fr1d1sce , ·deve riprendiere servizio, semrpre cl1e si.a i111 0on,dizio D1e di Stal,u te tal.e da poterlo f1are. Nel caso c h e nou s i·a ci:n grado d·i far servizi10, l}()trà c11ieclere o l'aspett a.ti\1a per ra.gi one <li sa1ute od un co.ng·ed-0 s triaiordi11ario per in,f e1:mità. Dw·.aa1te il 1d ecorso <lella 3~pettativa o del congedo. potrà nn1111a11ire i ·d ocu1nei1ti: n1eces..c;.ari per la liquidazione c10lla pensione. D octor J11sT11'I1\. 1

1

1

1

1

RISPOSTE A QUESITI E ! DOMANDE.

1

f

(8279) Pensio·ni. - D all'abbonato ,11. 74. ~A.ven do aderi,to a Ila Cassa pe1is110ni fin éLal s uo fnizio l1a ùiritto al rise-atto gratt1ito c11 quindici a llDi di tservizi-0 anteri orn1.en t e presta .ti. Pter tale ragio11e Ella p 11ò calcolare co1ne t1ti1i g li .a·nni <li ser\·izi o prestati com e ])ri 1111a.rio a·11tev1 orn1ente :alla iscrizione alla C assa. Con s9 1anni di età e 25 di ser vizi10 -h a diritto senza altro ial1a pe11 ·ione senza iehe occ.orTa la clicl1ia r.az.ione di i11 v.alidità. Come libero esercen°t e ·11011 s i può ri1maner e i scritto .alla Crass.a . 1 n cas·o di in validità ))'Ct"llla111e n1:e -co1 ! inabilit à al lavoro si ha cliritto iacl unta ind e n11ità 1

1

pagabile tl'Un ,·ol ta t anto terzi cl e11a peusion,e.

~

raggurctg·liata

~i

'

dti·e

_'\..ll':aibb . n. 1302 : P eir ora non è s tato ba udito r10ssu11 concorso ])er p ost o dii m eclico di reparto dielle lin1ee ferroviarie clel1a p·r o\•in1ci.a d1 Lecce . Il Poi icli1iico mon man!('11('rR cli darn-e tempes tiy a1nente IJ.otizia .

1

dr.


).\~~o :\.XVII, F,\~C. ~oj

~itZlON!

CONDÒTTE E CONCORSI. 2° 111ec.li:co c.01ll11t111.a l•e ; lir·e 3600 e sei q11iuq11e11ni di L . 400; separmto i.ndenuizzo cl 'al.1oggio e di sussidi ca.rovi!veri. Sca.<l. 25 111.agg·io . I.s.ta,n ze al .p r1ot-0collo esrLbiiti. Impegnati \1''1. cli a.s sumerc servizio 1entro 15 g·iorni dal1'i n.1.in1azioue del decreto di n on1i·11a. PORTOGRUARO (l-"enezia). A t11.1tt.o 31 n1 a·gg·:10 tre co11.d obte per i povieri ; L. 6000 ,e tre · q ui111c1uenni del decimo; L . 1500 per m ezzi di trnsporto; 1)er I.a .condotilla d i Giu sS1ago L . looo e p er quel:l a di Lison L . 800, .per disagiata :r·es·id1enza; indei1ndtà ·di ca.1-;o -vi,1 eri. Ri·vol1g·ersi ufficio cli .sel >ARENZO (Istria).

-

1

1

gret eria. - 3a c o11dotta res,~den­ ziale. Sca.d . ro gi·ugn.o . L . 6000 1ord!e e quattro · quinque11ni di I. . 600 ; 1.1 comu11e provvede al nl.ezzo di t rasporto, all '.assicu r:az. ecc . Servizio e1rtro u 1t mese. l\Iedico-chirurgo, laureato c1a oltre ci111q ue an11i, ser~e referenze, cerch·e r•ebb.e s isrt:iemia:rs.i ici.ttadrna di n1are, preferibilm.e nt e fornita di ooped:ale. Irnrviare proposte Ser\1 adio, , ,ia Tori.n o 53., ;RQ111a. SANSEPOLCRO (A r ezzo) .

NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE .

PRATICA'

!)al Bo! i 'arcl1iv.lo ' ;a:11ta, i11oltre, u11 ·va loroso c·o rpo <l.i 1rcdazi0t11e . _'-\:11gl)1·i cli fortttlllata vita . Una conferenza.

11 do'tt. \V. l\:-0paczeroslci, d ell'Istiht1to P~ste11r di Parigi, 11a te11t1to il 30 .aprile, 11.ell 'a utitea.ti-o dell 'Is.tirt:Ltto d 'ig ie 11e dell 'Univ:ersi-tà d i Rom.a, t1!1J,a confe-r~nza « sn.tllia. concezi.011e fisica dell ',anatilas. 1

Sl » .

I

Egli ha ri1ass u11to e ·l t1m.eggi!,a:to l e pr.o pri1e r1eerche già pubbli·cate 11·e i Co1nptes R e1tdus del-la S(lciété d!e Rio lo~e e d·el11'A cad éniie de P.Iédicin.e cli Parig,i. ._ Special1e inte·res.se h1a 11·110 des,ta,to le s ue .d e1Cl1ttzioni terapeuti·0he, 1s u±rragat e da pro\1\e sperimentali e-seguite a mezzo di .o1eiart:o sodic-0, &ali sodici cli aci·di bili.ari , .saponina , •ecc . 1Sos.t anze c he ~bbas­ sano la .te11s ion1e s uper·fi10'.1ale •e ·modifìc.ano la carica e1ettrica de i co1loidi del ·p las n11a san1g uigno. La Società belga di Medicina ment ale. J"'a Società belg·a di n1 edici'1'ia nientale cele.b ra.-à nei giorni 25 e 26 .s etten11br1e 1)rossin10 il 50° ann o tlella ~5 lt.a 1011clazi-0inie co n un ,Congresso indetto

a <._;and e a Brttxelles. So110 .s tate in\'i t ate l e soci età .consorelle clei p .a:esi .nll1ea·ti : per l 'Itali1a la Società fre11iatrica i1ta la11a , i) resiecl11ta dal ì\1or el'1i , l1 a 1·ice,1 11to 111u caloroso inYito, atlì11ch è gli .alienisti italia·11i vegli.a.no co11oor~rer.e nurn-c·-rosii ra qttel Giubileo. Sara.uno bein,e aiccette }e con1!unic azi1o ni scientifi ch e. 11 Ia1tta p·r0ghie11a di 1a 11111unziare i titoli di esse .ed i no1111Ì e.lei clisserent1, piri1na del pros~.!.1110 gi1l1g no, a l l1 a Seg·r1et·e·ria 'Cl.el la Società (C olo11ie des llliénés, Li er11'el1x, Bruxell es) . 1

.l\."t p ro.f . Carlo n asi le è stato .asseg11ato il ·diploma in medicina tropicale clalla I~ondon S c11ool of TTopical Mèdici•ne ; i n seguito ad e a:t ni (sosten11ti .al Rioj~a1 CoJlege o[ Phis iciains léll11d Suirgeon s in L ondra) eg·li l1a c.ouseg·u.ito .a11ch e jl titolo accade111 ico di Doctor Tro1)ica.l l\Iedici n e (D. 1' . l\I.) cl1·e nel oa111po d€Jlla Piaitol,og.ira tropicale è il titolo pit\ q-11ot-ato in I11g.11ilterra. Ralleg11amenti. cordiali. 1

1

ALBO D'ORO.

Aumento di prezzo dei giornali medici francesi.

I l d olt. ClemenJbc Sa11tillo cla Casap u_ll.a (Caserta) è stato insignito clella croce <li ca,Taliere clella Corona d'1t.a1ia p er .special i bene.m .eirenze acquistate in clipe11de11za del peri,oclo della gt1•e rva 1915-1918 .

NOTIZIE DIVERSE.

. :\. caiu sa deri. fo1ti ssi11n i rinca rì l)tiod.ott osi aiuche i 11 Fr.amciia 11•el costo d ella cart a e de11:a n1a110 d'opera ili pog·rati·ca, pa.recchi l)'eri•ocl.ici fra111cesi di m ed.i cina so110 sbati costre:ttii a{l ele, are, n:el corso clell 'auno, il pr.ezzo d 'a bbon a n1e ntto : così La Presse 1\1 édi eal e 1o 11a por.tait o uil t im1an1,e.11te da f r. 20 a fr. 30 i)er la Fra11cia, (l a f.r . 25 a Jr. 40 per 1'1es t ero ; i.l ]oitr11al des Praticien s da .fr. 15 a f•r . 24 per l:a F·1:a11cia , <la fr . 20 a fr . 30 per -l'estero. 1

1

Per l'Opera Nazionale degli Invalidi di Guerra. Con r ecente decreto ·r eale .son•o s tate 1a•ssegDate I.... 4.200.000 '.P'e t n1Jagg·iorie contrri1bnt:o a 11 '0p·era naziona,l e degli in\Tailidi di ·g t1erra.

11 6 111a·rz.o è 111J.0trto il prof. ,1 \1Ax FtiRDRJNGERJ l'.anattJ01nico di H eidelberg, alli1e ,ro e s u-ccessore di Carlo Gegen1baur. J\. ve\· a coutinUJato il 1ueto,d10 ciotn p.a.ra.ti,,~o n:ello .st11di·o 1e 11e ll 'i11ter11retaziol1Je d.e,11'.a;naltom.ia 11 ma.. na. La .stta opera fondament a.J.e è s ull,a morfo1vgi.a <legJi u «ellii . Dopo C11vier~ · 11.essttno ia,11e, a fatto C0'111.pie re p.110,gr.cssi cosi .n·o t·evoli all '8,11ruton1ia compa:rata. Ha fatto epoca il iSlll-O l1a1roro sui nervi spi11ooccipita.l i : egli ' i esami.na a fondo il p1·0ble ma de:la'origi1n ·e <lei niervi cerebrali e spinali ·e por,t a un iapp.ogg.io valido a lla d ottrina metamenca. R. 1

Nella stampa medica.

S i è i1ùziata a :·'1"a1)oli lta pubblicazione di u11 « _<\.rchiYio generale ·di N•ettrolo,g ia e P sicl1iaitria » .tnasf'()rmaziJOne éLel v1ecchio « Manioo.m~o ». Si pro~ i)one il compito èLi diffondere in I talia ed ia.1l ' E ~tero i lavori itai1iiani con1piruti nei campi die1,l a hiopatologia n ·ervos1a e m en tale, id i forru:re tlJn vialido aiuto :a.gli· Slt11cliosi (1i queste branche sp·ecial1i e di servke come organo di i.informazioni. Esce :in ricchi fascicoli t11imestra.li . '\Risulta di 11na s1ezit0n1e di l ru,·ori origina.li e d rttn a di recen. . 1

SlOlll.

Ne è f011da.tore M. Levi Bm.n1ehitri (Nocera Sul)tior1e) ; nre sono diir-e ttoni G. Arntonini, C. Colttcci, S . De .Sanic tis , E. La Pegna, E . Meda, G . l\1in·giazzini, G. l\1odena, D. Ventra, L. Zano:i

1

1

1C 1norto, d'i111:lt1enza, i l <lotit. WALTER l}EORGI, assitent•e a ll 'Istituto serol1ogico di Fr.a1ncoforte s ul lVl eno.

Bnillla.nrt:e pr0t111essa della scienza, il suo oome era già leg1a •t o :alla reazione di Sachs-Gteoogi .


.

570

kt

~OÌ..ÌCLtNìdi

Rassegna della stampa medica. · •

.•

ArcJi. p. le Se. 111ed ., 5-6. SAPEGNO: Caso raro di alterazione dei capillari portali. - BUSINCO : L'intarto n~robiotico settico del polmone. Azz1 : Temperatura de.11 'aria espi·r ata i1ei febbricitanti. Brit. Med. ]oitrn., 8 feb . ELLIOT: La diagnosi del glaucoma. - Go\v : Proteinoterapia endo' Teoosa. 'f'.lew York St. ]oiirn,. '111ed., ifeb . VooRBEES : Il signih+e~.ato at1r1col.are cl,ella vertigine . Ber!. Klin . TVo cliens., I mar. l(LOSE: Le infiiammaz1oni acute del gozzo. Wien. 1<.liJt. IVocliens., 19 feb. DIRNITZ: Esplosione di malattie coreilormi gravi. - DRBANTSCHITSCH : .Paresi di muscoli oculari nell'in:tluenza e nel! 'encefalite letargica. .~Iorgag1ii (. .L\.rch.), 31 gen. FHANCINI: Il tetano a Domalo 11.ei « prohlassati ». Pediatria, 1 m ar. Di G10RG10: Siringomielia nell 'i11fanzia. Radivl. ivled ., gen.-feb. ALESSANDRINI: Il quadro rad1olog1co della tuberco.losi polmonare. New York .NI ed. ] 01lr1i., 31 gen. \i\'oRBARST: Co11tradd1z1oni nella \Vassermann dal pt111to cli ·vista clinico . Mii11cJi J\l ediz. Wochens., 27 feb. HEUBSCHMANN : l~ reazione :tlocculare nella di.a.gnosi della 1ue. - l{tiHN : L'acido salicilico nel trattamento dei tubercolosi. - ZONDEK : 1'ermometr1a protonda. Gaz. d. Hop., 28 feb . BENSAUDE e ANTOINE: Le coliti e le rettocoliti gravi non dissenteriche. Chir·u r$ia Org. d . Movin·i ., feb. VERNONI: Para.listi ael radiale da neurite apoplettiforme. PUTTl: Paralisi 1bilatera•l e reci<livanite del radiale. - .P1ROTTI : Linfangioma della coscia d estra. St1idium, 20 feb. BIANCHI : Le mesencefaliti. L 'encefali·te letargica o p.o.lio-mesen~efali.te. Riforma Stoniatolog., 2. BERNABEO: Serramento delle mascelle e sua cura. - CIIIAROLANZA : 'l 'rattamento chirurgico delle cicatrici della faccia e d.el collo. - ~iARCHk;SE : Carie a-cutissima. Paris 1Vléd., 28 feb. MAUCLAIRE: lnrniesti adiposi e ·& ero-adiposi epiploirei. ..__ VANDREMER : La . marcia del tifo esantematico. Med . Record, 17 gen. F1SHBERG: Trabocchetti diagnostici nella tubercolosi polmo11aire. LAVESON: Caduta del'la memoria. A1ner. ] our1i. Med. Sciences, feb. BASKES, CROSS e lRWIN: L'eµcefali.te e forme affini epidemiche. - DuBIN e LEwI : Preparazione di una vitamina stabile.

] ourn. experi-ni. AI edic., feb . FLEANE e Al\.toss : Esp•erimenti di contagio della poliomielite per .la via nasale . - LAWSON : Migrazioni e fissazione delle semi lune. - N OG UCHI : Eziologia della febbre glalla . Bull. Ac. de lYléd., 17 gen. BALTHAZARD e PrtnELIÉVRE : ìYiorte del feto da sommersione intrauterina. LJE11cépliale, IO feb. CLAUDE e LHERMITTE : Leucoencelal1te subacuta a focolai successi vi. Sanidad y Benef., gen.-mar. LoPEZ DEL VALLE : Campagna sanitaria contro l'epidemia d'influenza 111 A vana. ~1edicina Ib era, 14 feb. SANZ: Psicastemia e vita i11teriore. Wien. J(lin . Woclie·ns., 11 mar. HAMBURGER: L'ascoltazione orale. - DrRNITZ: Encefalite epidemica coreilorme. Tubercolosi, ge11. :WIAZZOLINI : Nuovi metodi di diagnosi b1ologica dell 'i nfezione tubercolare. A;1i11. di Cl in. !VI ed., 15 mar. IzAR : Uricemia. CIACCIO: Alimentazioni incomplete. - AMATO: Azione delle sostanze radioattive sui tessuti coltivati in \•itro. - PIAZZA : Chemioterapia antitossica; i feuolopoidi . 0

1

Le malattie del cuore periodico mensile

diretto rlal prof. VITTORIO !S«JOLI• Il fascico]o 3° (3 l n1~rzo) 1920 contiene i seguenti lavori originali : G. G. J>ALMIERI, S'ulla possibilità di rico-

struire il cuore i·n plastica dal 'Vi'Ven.te con il sussidio dei raggi X; G. GHEDINI, Sit1tazio 1ie endocrina e dinamis 11io dei f ar1naci cardiovascolari ed una lu1nga serie di ampie rrecen,sioni . Abbona.mento a «Le 11ia1-attie del cuore ", I talia J-1. 18, estero Fr. 23; ruumero separato L. 2,50. Per gli associati al « Policli11!ioo » : I.t a1ia lire 12,50, estero F1r . 18. N um•er.i di saggi.o gratis, a 1-icbies<ta. Per abbonairsi in, iare carto1i·n.a vagli.a al mv. LurG1 .Pozzr - \ 1 ia Si~ti·na, 14 - Roma. 1

Indice alfabetico per materie. Afasia: contributo alla doitrina dell'- . Paig. 547 Bacillo di Koch nelle urine : ricerca. . » 566 Crisi gastr.algiche : p·r escr1z1one • , . » 566 Cuorie e morfina. . ·. . • . . . · » 553 Cuorie : funzio11 e ed azione del l:a digitale. » 557 1

Educ.az~one

fisiica nell.e scuole . . . . »' Encefalite epidemica (1eta'!gica) : alterazioni a natomiche . . . . . . . . » Encefalite epC.demica : osserv.atlicroi cliniich·e e reperti an.atomo-paitologici. . :o Foruncolo ·e anJt.race : cura a bortiva. . . » Roma

1920 -

Stabil Poi. Amm . Guerra.

551 561

562 549

Industri~

sanit:arìe : congresso . . . . L:iquido cerebro-spitnale : vaJ.~re. d~agi~ostico e p·r ognostico della l1nfoc1t.001 . Medicazione gas·t rica. a ll 'agar-gelat1n a . Odontologia: a.uton·o mia dell '- ·. . .Polipo naso-faringeo volumi:noso . 'rrasf usioni di sang·u e : 1becn·i ca . . Ul-c.era duodenale e gastrica : operazione nuova . . . . . . . . . . . Ulieera gastrica : diagnosi differenzia le . Ulcera gastr~ca : iresez1orue . . . .

»

567

»

564 565 567 564 559

» » )) })

))

_565

» »

564 565

L. Pozzi, ed. re11J.


Anno XXVII (Questo

Roma, 24 e 31 Maggio 1920 fasci~olo

Fase. 21 e 22.

si pubblica il 10 giugno 1920 a cauta di uno sciopero avvenuto nella nostra tipografia) • •

fondato dai professori:

FRANCESCO DURANTE

GUIDO BACCELLI

.

• .r,

SEZIONE PR.A TICA REDATTOIUt CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI •

SOMMARIO. Lavori originali: T. ! >on tano: Ulteriore contributo alla diagnosi e alla cura medica dell'ascesso epatico dissente. r1co. Riviste sintetiche: .\.. ]'ilippiui: Sul tratta1nento dietetico del dia bete. Note e contributi· a. Pòzzo: E morragie e gang1·ene simmetriche del palmo delle mani da reazione anafilattica . Sunti e rassegne: CHIRURGIA: C. Dunet e .l\f. V erquory: L 'esclusione del piloro. Indicazioni e tecnica. - MEDI· CI~-'-: G. Scltok ~ La p siconeurosi tubercolare . Accademie,Socletà mediche, Congressi: R. Accademia Medica di Roma . - Società medica· ohirur~ica di Bologna. Appunti di medicina pratica: CASISTICA: Osteopefiostiti tardive eredoluetiche. - L a durata del periodo d'incubazione nella sifilide . - Sifilide e gotta.- Pseudota.be novarsenicale. - TERAPIA: Via d'introduzione e posologia del siero a ntitossico nel trattamento della- difterite. \'a<'cinoterapia della febb1·e di Malta. - Cura delle ma~

lattie ca.tan e di 01·igine stafilococcica. - N OTE DI :l\IE~ DICINA SCIENTIFICA: Reperti sierologici e batteriologici in ammalati di tifo esantematico. Posta degli abbonati. Cenni bi bllografici. Varia. Nella vita professionale: P . Piccinini: Per la. stampa. sani· taria italiana. Un grido di allarme. - Cronaca del mo· vimento professionale. - l\fEnroINA SooIAiiE: L. Verney: S ull'assicnrazione statale contro le malattie. I/obbligato· rletà. Amministra2l:>ne sanitaria: Per la pulizia nelle scuole. Risposte a quesiti e a domande. Condotte e Concorsi. Nomine promozioni, onorificenze. Albo d'oro. Noti.zie diverse. Indice alfabetico per materie.

A quei sign,ri ani>clatl c!li a~)1am:t te,tè rivolti> " personale ,, invito di mandarci Il dovuto importo d'abf>o. namento, rinn>vlam> " vivo aJt:>9llo ,, di ni>n ftapp~r! utterio:-e indugio e di farcene pronta rimessa me· diante cartolina v:a~lla, senta ob!>ligarci a s>1t1?nare n11ove spe1! post.ali per sollecltationi. Bamnitnl.iamo cht la Oartolina-Vt11lia dow4 u.re •ùiriml.ta no..inaliva-.mte al cav. L U I GI Pozzr. "ia Sitiina. 1,, Boma, •Me la me4uima (Ml porto rilerMto al bolw ùll' U~ Port.ale f'QftJIOH) MH atu1 m•nita ùlla prutrilta •area 14 bollo 4a 6 "11tlftmi. Ohi 1i tf'ova aprOtJl'"ilto della. marea pù accrtsMrt ùtti 6 eenletimi all'i..poreo ùlla Cartolina-Vaglia 1tu1a. L•Avv•NntrRAZion•

Al RITARDATARI •

· LAVORI ORIGINALI. ~Iedica della R. Unive~·sità di tct t.o dal prof. V. .c\.SCOLI.

Istituto di Clinica

di Roma

Ulterior·e contributo alla d.iagoosl e alla cura medlea dell'ascesso epatico dissenterico (3a memoria)

per il1 prof. 1 'oì\I ì\IASO . PONTANO aiuto di cli·n!lca, clooen;te di paitol~oita medioa . 5T rJUI

HECEN'l'l

SULLA

PATOGENESI E S ULLA

CURA

ogLL".\SC l~SSO EPATICO DISSENTERICO.

l-1 'ascesso epatico , 00.11 plicante

~a

dissent-eria, è stato, tino a pochi an~111i fa, coDJSiderato c omf' un accidente di iperti111enza chit'l111giaa. I prog;ressi terapetttici , ch·e aveva no seguìto al:l1e i1 uove oono·s cenze sul1.a ori1g ilne ameibioa dri. a1cu:ne disiSeDJte1ie, 11on aveva.no av-ut-0 eguale riipèrcUJSsci.()De ·nel tratt-amienito èLel1a comp1icainZJa epatica; 1a cura specift ca de-11 'asoesso resta·va sem1)re .la ~hirtt'f­ g1ca. Rioordo breivemelllte : n~l r8g4 Kruse e Pasqua~ le di111-0s.trarono ch e col pro.dotto morboso de.11'.asce~o epatico, steri'Le nei rig.uardi dei germi ('01tiY:lb1li, s.i pote\"a riprodurre nei .g atti11i la dis1

·:euteria . ~el 1903 8chat1<liun fissò i caratteri. propri dell'ameba paitog·ena .(che egli denomimò h y sbol-1tica) ·e la differ,e.n~iò dJa,1.l e 0J11lebe innoeue . 1-4 'amoeba :h ystolJiti10a raramiente fu 1"tnven'tlta ncl procl-0tto mo11bo&o 1estratto con .Ja puntura es.p1-0rati ,·.a, .m!a qu1asi costaintt:Jemenit e suùlia pair.ete del1'asresso aperto dal c him1rgio o da11 'ianiatomo patologio; fu su.g gellato cosi quidllo che eria stato u11 sospetto epidemiologico, .w na ionoompleta dim ostrazione sperimenta.le. La cura delllta d tssente11iia amebica CQll l '±pecac u ana iu ripresa te sositen•urt:a c-011 calore, s u fonda1m ento sciien1titico , 111el 1907 da Rogers; egli estes.e i buon~ e:ffetti del rimedio a.Ila cornplicam?.a epatica, .l imitandola ·p erò 111etbamente a quello st a<lio p atticolare che egili stesso denominò pre· 1

1

supp u,rati'Ve stage oj amvoebi:c hepatitis. L·o s t esso Rogers potè meg:lio ,consoljidare il magndd:ico ooilf:iz'io tera peiutico q t1:ai11do i 1 Wedder ·niel 1912 gli folfnì, con le s11e ielassiche ies,perienze sul c.:loric1r•ato ·d i en1eti na, il 'ia1lcaloide oontenttto nel 'i1pecac u.a1na, il rim edio specifico per la cura cle1l'-a mebi1as.i i1nttestin a le . C-Olll talie rimedio, ch e ovvi.ava a11e ffeqt1e11ti i ntolil.enanze de11 'ipecacuama, i ris 11ltart:i fu·ron.o brilla nti, per rapidità e per cos tanza, sia J1·e lla d1ssent et'i.a , sia nello stad1o pres·nppttrati,·o dF:11 'e1>atite an1ebica. 1

' I


- "" ?

'

:: I -

IL

POI,ICLINICO

L'ascesso epatico costiit11ito resta\1a ,u,e l domi1110 cl1irurgico; Itt però notato nel 1913 dia Cl1auffàrd, da Fla'lldi11 e Dumas, da 1'uffier, da Menetrier e Br-0dii.r1 che l'emetl.111a, quando l 'aiscesso epatico si era pe11forato, aveva la virtù di acce1'erarne la

I

g·11arigione . ...)1t.ll-' asces_so epatico costit1tito _, 1io11

perforato, 11011. aperto, 1ion vitotato, era opinione. co1121t1ne cli e l-' en:etiHa 1Lo1i avesse efficacia eurativa . Dopter porta\ra wn c-Ollllbl.1ibuto c.li·11ico co1 c1uale si dÌlln-0stm \ ra che lllell '·a scesso epatico co-

stituito 11en1etina non esercitava azione dectsi\·a e che essa poteva solo aiutare la guairigtione dopo 1~evacuazik:>ne sponit:Janea o provocata . Dartigue11a,·e n el 914, a commento delle osservazioni raccolte ne11a sua tesi d i dottorato, soriveva: « la cnra di questi ascessi solo ron tl'em etiua 11011 ha ~tncor dato pr'Ova 1 ndiscut~bile del'la sua. efficacia. _· oi abbiamo visto .al courtrario che l'evacuazione iu n ecessa·r ia, 11011 esse11do i malaiti cttrati cou 1·en1etina ~tar1:ti, se non dopo l'operazio11e, Ja pu1J1zio11e o 1a ' 1omica ». L'opinione del m ondo metlico nel 914 è esattamenit e riass u11ta nelle conclttsioni cJ.el Morestin: «l'impiego dell'emetiua pttò restringere 1'azione chirurgica , sostituirsi, a iutarla, completarla, renderla piiù efficace, 11ia l ' evac1lazio11e è ne òessa ria 1e la e zt.ra regolare dell" ascesso del fegato resta la cliir11,rgica ». Dttratflte la g11erra l,a cesso ep a tico disse11ter1co ha richitamaito l 'atteuzion~ per la sua Jre<tuenza : da ·t ;arie parti i s ono levate ' 1oci is<r • latte ma concordi 11ell 'affermare i vantaggi <lella tera1)i a emeti ni ca. Cito i nomi d'i M.artinez, Lian, l.~ on Caen, :\o,·aes, Mai11té, Fiessinge1·, e Lero~r .t\ ug·é e Brocq, Boi.di1n, .L\..1-ma.nd Delille , Paisseatt e L em:ai.re, C·r os e De 'feyssier, :\lattei, Jol) e Spick, '\Iauriq11a11d, Ravaut e !{rolunitsk1, Farau t, _-\cl1a1~d, R a,,at1t e Chiarpi11, Laiii1lle, Grall, Esco111el, Dopter, Cair.not e Tu1.,quetj~, Ch at..fiard e Fra nço11, c;aglio, ecc. U·na conclt1sione <...'Omune Si p ttÒ ricaw.re dal l:a\"OrO di tutti questi autori : l 1emeti11a ha rag ioo!e 1111 pochi gior111 delle com1 l1 c~n ze epatiche della di1Ssenteria a111.e bic.a, ·e f'i interviene rpriecocemente, allo stadio ci oè J)rE's uppurabi,10. Qua11do l-' ascesso è cos tituito, è J1ecessa:l:Ì·O impiegare all.1lCOra l'en11atiin:a, 111.a co11teni-

op'erare o vitotare l'ascesso, o l av are la cavità ascessuale.

pora11~a. niente.

tare

~

'-'l lO-

Nello s t esso te1111)0 acoa.nto a qn·esto t enue contribUito ca istico di cttra medi·c a~ è con1paa:sa la pubbl1cazio ne di stai1:istic he per ,numerosi 1nterye11ti ~u ascessi epatici costitt1iti. A malgracio dei resi11ltati, .n1on sempre brillru1ti per Ja ele-vaita. mor.ta~ iità., che ifarnno c011JSidenare 1'i11terve·n to per ascesso ;epartico ttna operazione ia proginosi sempre rise1,·ata, il problema dell~ cuira medica eventt1al ~ 11on è pr}eso ii11 considerazione ·d a niess u n chirn rg-0. Solo ttn nttmeiro limitati. simo di autori, negli

[ .\N~O

xx \ ' l I,

FASC. 21 - 22]

t1ltimi tr.e a111111, l1a portato tll11 ~011tr1buto modeHto 11er 11UJ1nero ..1i casa di ascessi epatici , co1itrollati con la punl ura esplorativa, riei quali la guarigione è stata otte11zila COH la sola c11-ra n1edict1. l\La il. r esultato con·corde non è \.T.also ad i111fo11dere la convinzione ch1e la c11ra chirurgica possa essere sos-tilt11iita dalla cura nledica. Così ..\ ttgé e Brocq, dopo a'\1e re il~ ustr.ato uu caso .nel qtt.ale la cttra emetinioo a v.e va portato ·l a g,11arigione cl 111 ìca, i11 1111 ascesso epatico d.i1111oc:;trato c0i11 la l)ttntura esplorati\'a, ooncltt<le\·auo: « prinia i11iez io11i di e 111 eti11a, poi i 1iterve1ito CQ.>1 p u1L.f u ra e co 11 i·11cisionc se questa è necessa ria ». Raw,u t e Farat1t i.n ttn receute lavoro s ull'amebiasi cosi si es.1)r1mono: <e tale s 11ccesso tera.1)eutico, a nos tro avviso, t1on pnò essere ottenuto cl1e in certe condizioni : è n•cces-;ario che 1'asc~sso s1a rclativa1nente gio\~a.ne ~ ch e sia colpito il mon1e11to l.11 ~11i il pa:renchim~ c1}1tico ·i trasJorm~t 111 u11 v era polt1glia purwl'é11ta. 111 qi1esto mon1ento il pt1s l1a dei car.aitteri ~peciali, esso è viscl1ioso, molto pe ~o , si coagula 111 una rmrcissa gelatiiuosa, ed 11a a1100ra •tt11 colore rosso nlattonie che ricorda esatta1ne nte quel lo del fegato. Più tardi qttando l a s upp11razione 11a (lato ~uogo alla formazione cli ttna vasta ca, ·.irlà, con un.a membraua (l 'i1rviluppo, la c u1a nzedica t..., ·votata al fa lliinento si c1-1ro e, se H:a altc11dcre, è 11lccessario ri-

co rrere al c1iirurgo. <;aglio riconoc;ce ch e cou 1'ernetina si possono g·uarire gli a~cessi e patici cl1sse11te1:ici p iccoli, ~lla per i grossi a . ce~si è i1ecessar.io l '111ter, e11to chirttrgico. F.r. Fra11çon (1919) in ltn.a tesi di dotto1a to, con11>il~ta sct.to l'iJ11spirazione di Chan.ttlard, me11tre ricono'ce il \'alore alto dell 1em1etina nella epatite a c uita, la c11i e ntità ainatomica e c linica è sempre mal deti·niita, cosi conc1uclre : « ii1 casi dt acciclent1 epatit i acuti la cttra. m ediica non de,-t111a i fair d ifte1ire tt11 intervenit o .chirurgico di necessità, cl1e deve iessere .praticato subito, q11a11do lo stato ge11erale del soggetto è allarn1ante, il fega.to molrto \'Ol11mi.11oso, q11a1J.1do v'è intfezione seconclaria o qua.udo la pu11itura fa rica;vare pus n1orto. I.Ja cura ·111 edi ca è se nipre i.itiLe; essa è i 11 s :lf ficie n.te i11, qi1,este circosta1ize, ma per·mett'e spesso di raffredda.re l-'ascesso e di preparate il 11ialato per l'i1iterve1ito. Si de·ve ricor.r ere alla ct1ra. 111 ed,i ca i 11 pre. enza di 1111 ascesso con pus r o:-:;s0 e ' Tjscl1iooo e con le11cociti ben cousen ati. E indic.a,ta la cura m·edi.ca i11 casi di recidiva; è l '11lti111a risorsa quando le forze diel ma1lato non po~sono permetterci il irischio di un atto operatiYo. 1

0

1

* •:-: * Il mio primo contr11buto alla cura medica dell 'a1seesso ·epatico .d issenterico rimonta al 918; n primi t €:11tati., ·i , f'eco11di di 1-esultati dimostra•tivii'> al 917. ::\ e1 918 11-0 po.tuto pubblicàre tre e-asi di


SEZIONE PRATICA

ascesso epatàco amebico gl1ari ti con 1a cttria emetiuica. Ho aggiunto ·d ue in.1110\'Ì casi 111el 919. Riporto le conclttSii.ouii. alle qualii io giunge·vo: <e 1a t er.api.a emetinica inteuis a per ' "'i a sottocuta•n ea de·y e esser.e tentata quando l a diag.n'o,~ i di . n.aitura (epatite 11~rotica a·m -ebica) s i:a Slicura, anche a raccolta costituit a , perc hè c on J,a sola ·c ura me.d ica si può a \·ere co1n.p lietamente ragi10ine ·d ella localizzazione epatica : la raccolta epatica s~ ~sorbe a1nche q ua11do g·e11mi coltivabili si ri!~ntra110 .n el prodotto n1011b·o so, purchè la l1oro presenza non valga ·a moditficane le ca·raitberistic he lllll.cro. scopticl1e ,, . _..\.ltri cinq.u.e m alati di aisoesso epa1tic-0, di c11i .i n quattro la diagno:si è 6tata. coUivalidata ~al1a punt11ra es.plorativa, s01110 stati da me trattati f:i11ora. Questi dieci ·c asi .pe1:soooli , 11ei quali l'effetto ·d ella terapi a è st ato costa;nte, si .p restaino ad uti1i con.siderazionJ ; i ris ul•t a1ti penmiett-0no di confermare le conclusioui e l·e 0011siderazioni s ui mà.ei primi eo.n t·1i,buti, non da tutti a ecetta1be; essi si prestaino ad utili co.rufr-0111ti ro~ i resul1tati da altri pu,b blJooti. !111 un problema, .n el qua.le idet aprioristiche e timori esagerati li!mita.'Do o de Yia.110 l'azione del m·e diro, il m~z9 decisiyo è fornito dai f aittf e d.all 'osservazion e acour.ata: sui fatti, e 11011 sugli a1pri10.r ismi, .la Qli11ri.ca segina la sua ,-i.a maestra. 1

-

.

0SSEHVAZIONI CLINICH E. ·

Osservazione

lVI ... P ... s o:ld·a.to, ospeQ.ale 0151 l\Iacedo.n ia. (;iug'110 1917. E ri.coverato in ospedale, percbè diéi u11 .m·e se 11a crìs·i di diar·r•ea ln uoo-sangu1•001enta, ai1tennate con periodi di relatii·vo be11esse·r e. Esame mic~-o.scop icò 1a . -

delbe feci - positivo per L~a.1noeba_ hys~ol~tic~. . La febbre, all ' os:s•er.v az1one de1 pin:rn1 giorru, presenta .il tipo id.e lla febb.r e i·nltermititewbe : massim10 38,5 1ninim;0 36. E~a:n:ie_ ~e1 sangue per Ja mala ria, n•eg.ati"·o; c·ura c l1t:nlll1caJ senza effietto. 0 1-iii amato da•l ·n1edico ·del reparto, trovo .un socr<Jetto .em aci:ato c h e accusa violento dolore a i1'fi)oconclri0 · d est~o. Itl f ega to è in~arnidilto,: im alto al la 6a costola ii1 basso a qua ttro di~ daliJ aire~ cost ale ; dole1ntissimo1; .si p;ailpano s.f regament1 pei·1to.tTeal~ . Leucocitosi (15000 ~e uoociti). Il resto del-l'esame obbie ttivo è 11egativo. _ Sosp·etto un ascesso epa;tico; no11 p·rat1co .la p u.utura •espli011a.ti,1a po~~_hrè la ~iede dell'a~oesso è n el ].abo ·d·estro, co 11 estr.1 nsec.az1o ne a·ddom1~1ral~; consiglio Ja it er.a pia etnet i11ica ( 15 es-. pro ?.i•e ntn fiale cla 0 -03 ci;asc1~n1a) . Dopo u!1. ,gio~·110 d1 10UJr~ la febbre carle, rap1dame·11te svain1sce 11~ d101ore? s~ dileo·ua·no <Y]J sfTeo-amenti p•eri.toneal1. !11 ,d1ec1 o b o d" , giorni il feg·.a t o è 1ridotto :no.te•\1~lm.en:te 1 vo.1.11me, alla pal1p azi·on e u11 120' du-ro, 111.d()lenrte ; 1 'amm ·a lato s i rimette rapidam ente 1nello stato ~·~tl'e~ rale ; do.po um m ese c1i oss.er vauo11e , l e c_o.nd1z1?111 si ma 11teng;ou 0 otti111e e l 'amm:alato viene rtttnpatriato. 1

1

1

Os.~erva ::;io 11 e 2 3 ,

L ... S ... .sold.ato , ospedaile or -1 :\Iacedoni.a . Dice 1nbre r917 . :\I:alat o da due n1esi con dissenteria. Esa1n. e -

573

delle _fieci - positi-vo per l)anioeba liystol·itica. D a Yeniti o·iorni è ·rico,··eriato ·n el[ 'ospe·d>aile COJ.l f ebbr,e ii1termitten.te . L'esame ,d1e l sainigue è :negati\"O peir la mailaria, Ja cura chin~nica sen za vantaggio. Ch iamato ,d al m edico del irepa1rto, 1brovo ch'e il malato ha 1nilza iDJgrossata (·deborda U11.1 di.to dall'arr-co costa!le) e il fega to i.rigrGJ.n,dito : pos teriormen.te il ma·rgi·ne epatico è a l:l 'a:nig olo scap.o l'are i nJ:·erio1"(e , :anterio rm·e nìbe .a:lJ1a 5 costola. In 1b a ss·o .spo1rge ·dall'arco cos;t a1e di due dita t~"a­ sverse e d11ro l.eoio·ermente dol1ente. D o looe 1n, ' 00 . d" . t>etiso ~ i1vece s i p·rovoca :a1i1Ja 001nptieSS1Qne 1gita 1e :del 7° s p.azìo i:n t·ercos.talie 1u:ngo 1'laSCell~re in.eclia: c1uivi si pcr::atica u·n·a pu1,,,tura esp lorati'Va cbe dà esito ia pus grig·io-rossootro. L)esa11ie 1ni.c1-oscopico del pus estratto dà_: pr·~­ sen za di .g1'ande quanrt:aità di d1e t:rito, •em~z1e , or1~ stalli aghi·f ormi. !...a ciiltitra nei comt1n1 terreni è ·negativa. .. . . .· . . . ·Con si o·lii.o la C U:rta em•ettnltoa p ·er 11n1e~10111 ( I2 c o-. al ,ajor.no i111 fialte da 0;03) . La febb.re cad e i·l 0 criorno s1eg-uenite, soompa1·e i.l 1do.Jore i n pochi . gior.n1i, il fegato si ridt1ce 1tapida m e nte dii \'01111:11·~· Rich i.am1at0 in Itali~, ho potutro lélf\ er1e 11rot1ue de l malato da1 dott. Silv.e.sit1i, :eh.e m ii ~iveva ~o­ s.ti.tuitio, su•lJa 1gt1a1r.~gi.one ron11pleta {l1e·l malaito con la sola C1tra •emet·i nica. 1

1

1

1

1

Osser'Vazione· 3a.

-~ Z ... ~ ...

a 111ni 4r, . solda.to di Mtigliteria. Clii.11ica medica id i R oma . .t\.p r11le 19 1~. .:\1011 s i è 1nai iallonit anato da R0111.a.- D.all'ago;sto 1917 è malaito co.u ·dis,t urb·i in~siin.ali, iuterpretat~ c,om e ttr1a v,olgafl."e e n.terocolit:e . Dop,o t~:eguie di mi O",liora.n1e.ti·t o ·e di pegglior.am ,e nto nel m ra;rzo 1918 co~pare .si ndro1ne dol101~os1a .all'ipoco11<lri 0 destro, accon11).a.g nata da lieve f.e b1b re; nell'aprile è rioo~ ·veTait-0 ·i n -clinica . Il i)azi1ente è nl>o.14:-0 d·e nutrito,_ J?'a:lido,. h~ d i·a:rre a . I <'esa·m e deg.li organi rtoraie1c1 e ne.ga.~1vo, .ad ecoez.itone (l'i .q'l1aldhe s·f r•eg·"tmen_ito ple~·r 1co !(lilla ba:Se toir.a-ci.ca ·des.t11a. Il fegato ig11~·11.ge_ lln a lto ~l quarto SipazilO .s111l'emic1Jave.aire, :al q111nto .s.pa~1.o su 11 'asoel la re a i1terior•e .a ll 'oibtaVJa costola 1u11go la pa.raverbebr:ale ; in . b~sso ·d·eborda id i q.u attro dita dahl 'iairco ()Osrta1.e , dole11tie sp1o n:taJTheamente ·e alla palpazio11•e .. A ltezza massj_ma d·el, fie gia to 22 c1n. N u1l'altro d·l .u .o te·v0:le a c.aa.-1co d e1'1 a1ddome. 1Apir1&dco, nelle .u.rin:e p11esein_pa ?i u r·?'bilin.a , 11,011 a 1bun1inia n è g111cos10 , negaitlivo 11 :s ed1me:nto: R eazionie di Tir' asser·1nan:ri negatirv·a. Leuco·~ito~i ( 19000 '.1.eucoci:ti per mmc .) , lf01r1111llla 11e:ucoc:it<u:1~ 6a % .polinuciJ.~airi , 28 % mon100?t1cleart, 1di1 cw °;~ linfociti, f1orme di p_asSiagg10 3 %· . Esa·nq,e delle feci, preWtO · .p .w 1gante..d1 solf~o sodi<>o, positi·vo pe-r l)amo1eba hys~olitica (fo'fm-e veo-etait itv e e reis.ti a quatJtro n.uclet.) . ·Con la pu,nttt.ra -esplo.iiat·i v.a pr~tic.aita poste1iorm1entie, i·n corri1s.pond1e111z:a del_l 'au1g~l10 scapo•lar.e dnf.erio·r·e. .si estrae p,tts tL11J•Llo dli ·c olor1to cattè •e ·lartite. J\1fi croscopica117-e·rite ·i l p us sii mosta.-.a c1a.sti tt1ito da se.a rse 1emazi e beu1 COù1Serv.ait~, da nu1nerosi ·d et1i .t i, «:La qualche 1c0Tp·u~olo _bramc_o m al colorabile 1d:a rnt11ni.er osi ca.·is taUJ. :a.g h1iforma. . La ·cu.lt·u,ra i;z brodo .d·e l pus d à 1r.apidio svi.l.ttppo di un b aci11:l o mo1b i1le, ch1e ct:es.oe . :rigogliosament e i 11 aigiaia·r , :s viluppa gas i t1' agaaa.· ~l'l1cosato, anros~a il J)ri&ralsJci e l'E ndo, coagula 111 latte (b. co11). si s~ttop10.ne il 111a1.arto a ic.0·11veni~te di1eta , .a clisteri di ipeca•c-uia11a , a et1~a e1n·~t·tm-ca per via int rannltscoJare (r 2 cg·. a.1 g iorno 111 fiale da 0,04 1)er .t re g dorni) . . . .~ . . I" 'ammalato cl1'\·1ene rap1.aame~te an~saroat1co, seg·11e (lo·p o l)O~hi .g iorni t1n periodo d1 n1ot•e\~o] e 1

1

1

24

1

1

.


, I

574

( ~.\Ni\O

IL POLICLINICO

pol1w·1a c11e c.lura uua ::>ettimana; ~COlllp<.UOllO gli edemi, il fegato si riduce di ,-olunne, ~~sa il dolore, sia spo.nt.aneo, sia alla pres.s-ion·e. In pocb i g1 ot u i 1e co11dizioni de1 wggetito 111 ig liorano, a111ne11ta d1 6 chilogr. di peso; ri. leucooi ti scen·d ono a. 7500 ; il fegato dopo 20 g·ior11i misura r2 cm. cl'ail.tezza. Si :ri.11nova la c11ra e111~ti11ica ogni 20 giorni. Esce da:11a cl~niC<.l glttarito il 10 ag.osito dopo 4 .mesi. Fi110 a pochi mesi fa ho a \ruto n.otiz.ia del p-azien.te che sta bene. Osser'Uazione 4&. - C ... P ... anni 28, oldaito. Clinica medica d!i Roma. Dicembre 1919. Nel I9I2 conit ras.s·e mal.aittia '1ntestinaile in Libia : perjodi di din1rrea, da allora i 111 poli souo alternati con lu111g be tregue di benessere, ba:r11to che ha pot11to prendere parte allc'l. J1ostra guerra del

si

1915.

Dopo .1\Ju p eriodo di Iebbre iuregolare verso la m età di nove mbre 1919 comiinciò ad accusare dolore a1l fianco destro, . 1a f ebbre a sunse un ti po c-0111ti11uo remittente. Entra in Clinica il 18 d1cen1bre 1919 in gra·ve stato: deperito, pallido, muS<'oli i1)otrofit~ , sottocutaneo quasi prÌ"\'O di gra, so. Polso 120, ten1p. 37,7, resp. 36. _\.lla ba se del torace a. d~stra ottus.i1tà che giunge i.111 dito sopra l'a·n golo scapolMe, ottusità orizzuntale cl1e sii continua. in ·a vanti oon l 'ottt1si1tà epa:tica. 11 margi11e po1mon.aire sii espande poco, si ascoltano s:fregiame11ti. 11 cuore è nei limiltt, i toni .so110 normali, i·l polso freqt1-ente ritmiro .a pressione bassa. Il fiegato giunge alla qu.airta. <.'{)stola sull 'emicla''eate, si pa1ipa a .quattro dita dall'arco costale sulla stessa linea: margi11~ duro, palpazio11e dolorosa. Gl~ a.ltrd organi .non presentano 11ulla di notevole. L'iamnna1ato è febbrile, 0011 massimo di 38,4 e minimo di 36, la febbre ilnsorg.e senza brividi, scende con ml0dico sudore. Leucocitosi: IIOOO 1'eucociti. Formula, Polin11 clearri 67 %, monon,uc1~ari 33 % ~i 23 .% ·1~11~ fociti. Esame delle unne J1egat1vo. Reazi0'11.e d1 Wasser111an11. rieg·ati'va. RadiogJ:"adìcamente la c11pola diaframmatr.ca çì·estra giru·t"Ige alla terza cos to1a, il cliaframma nella stta. metà destra è immobile. Esa,,tie delle feci, previa sommiinis1:razione di purganite sali•n o, presen,za di cisti a quattro riuclei, n on farnie 'Uegetati've 1d1i a1noeba liysto1

1

cw

liti ca.

Pitntztra esplorativa al 5° spazio s ull'ascellare media : s i· es.t ·rae pus color feccia dii v'ino, det1~0. -:VI icroscopican·teiite : detriti 'cel·lultairii nutm~rlosi, sc<\rs,e emazi·e , crista.lli di acidii grassi, qualche cellula mal colorabile e irriconQscibile , 11011 amebe, .non 1g ermi. Cu l tura 11egativa. . C11.r a emetinica: 12 cg. pir o d.i e del1la sol11z1oue 3 0 , 1111 centi.m ietro cnbico ogni 6 ore, per ttie o-iorni. Dopo un giorno la temperat11ra sce.nc1e ~ 7,3 dopo 2 giorni ia piressia. Cessa il dol?re, s1 sveo·11a l 'appeti.to, l'ammalato 11a &e11so dl vero ben~ss·ere. Dopt0 5 giorn~, let1oociti 13000, dopo Io giorni le11icociiti gooo. .~ 1

o;

3

Successiv1e e ripeti"te pi41iti"re esplorqtive permettono di estrar.r-e pus fino a•l 20° gior110 : la 6:.i. pulllt·t1ra al 25° giorno è neg-ativ1a, 1~ 7a_ dop~ un mese è ,eg.ualmente nega1tiva. Il 11qu1do s1 trasif.orma stt<. i:::essi\•an1·e ute da fortem.eut-e ematico, ·i n p11s g·iallo ,g rigiastro, mioroscopioame11te si .r in,·ien.e sempre detrjto cellttlare_, solo ~·e e1?a~ z·i e din1i1111.1isoo1110 n,obevoltnenit•e ti 11 dau pr111ni . .

g10.rn1. . . Il feo-ato si 'riduce progress1,·ament:e cli volt1me, sia all'esame se1neiologico cb;e al. C?11tro1lo radio1oguco : <lopo 11n m ese la ct11p01a d1afra•mma1

I

lica <le tra t..·

XXVII, FASC.

ltggern11~11te l)lÙ

21-22]

1sol'Ie,·ata della

mietà ~in1stro..

L'altezza massin11a del fegato dopo t111 Jnese e cinque. giorni è ridotta a 13 c1n. Esce 11 r5 .m arzo .co1n1>l·et.aimenrt:e g11a11ito e fino ad oggi, cla notiz1e e1)isto1ari r,i cevntc, sta bene.

Osser1:a:;io11e 5a. -

'f. .. .i\ ... di a1111i 31, inulilato di gtter.r a. ·C linica 111edica di !{anta. ~-0-

vembre 1918. fJt1ra.nte ila s11a àegenza per ferite i1n vari ospeda11 111i·litar1, è stato colpito ripet1rta1nentt cla coliche ad00n1i11ali febbrili, localizzate all 'ipoco11dr10 destro, con ,~01nito, senza diarrea, senza ittero, senza irr.adiazionii i.5capolari : a ,·eva u11a cis tit-e d<.t ca,ete1i ~t11i ri,p.eiuti. \ 7erso l pr11ni cli no\ ein bre 1918 ebbe 1111 dolore t.tlla regione 10111bare destra, non irr~ld.ia11te~i nè alla spalla, •ttè alla cosc1a, tL~ al test1oolo, dolore che si riacut1zza·v a · 11~i profondi atti del respl!t'o. In orse Jebbre a carattere continuo-re1uitte11te ' enza l)f1·v ido, che ·"cencle\'a con ~tt(lore. Entra i 11 clrirn1ca il 24 ito\ embre 19I8. Oltre alle mt1t1lazio11i clella. ma 110 destra, al I 'a11chilos1 del g·inocchio s., l'amn1alato è rt111 po' deperito, n.11.emiz.roto. Temp. 38,8, polso 102 1 respiro 26. Presenta segni di bronchite d1i fft1sa. Il cuor-e è nei li.m iti, sano. Il /e.gato in alto a1'1a 6• costola sull'en1iclaveat·~, sull'ascellare segue il bordo della 6a costola, 111 basso a dtte dita dal'l'arco costale. Posteriormen1e niduz1onie di suono fino all'amgolo scapolare. :Nulla aJl'es-ame delle logge renali, milza non ingranclita, glob 1tli bia11clii 15000. Esame del·le urine: trn.cce di albt1mina, c11ta1cbe oorpt1scolo d1 1pus. I..~a pirn t1tra esploralitva lungo le ascellari è 11ega.tiva, li"ngo l'etn,iscapolare, poco rotto all'an1

g olo scapolare iJijeriore, dà esito a pus grigiastro ftttido, fetido. i.\tlic.roscopica·ni'eyite si trovano poche cel1l1ule irriconoscibìl1 per dege11erazione, rare emazie, abbondante detrito, bacteri (a fresco mobi·li-s~mi). Esan1e delle feci 11egatii10 per l'an1 oeba Jiystoli ti ca. · Dailla cultura del pu.s s.i isola in cultura pu.a-a, un b~iJJo g.assogen>e ch'e ..;i idenrt:ifica, con ·tt11t1:e · re prove culturali'' per il b. coli. .· Si i1ratica t1n clistere di ipecacuau.a, poi s1 inizi0 la c11ra emetinica ( 12 cg. pro die per 3 gtlorni). Cessa la febbre dopo dt1•e giorni, dopo qt1attro il malato non ha .più dolore .nJè spontarneo, uè provocato, i lieucocitri scendono da 14000 a 96oo dopo 6 g.ior·n i. Dopo 16 giorni le candiziorui. generali .so~ 1110tevolmen't e m.igl~orate, dopo um mese 11 fegato è 1nei l1imiti normali. Si pratica un secondo ~iielo di cura emetirn ica e dopo 4 mJesi di O$&erWtz1oi1e è dimesso. Ho percln1to di · \'ista. ii1 ma lato. 1

Osservazio ne 6a. -

11e V... F... uegozian,t e, ~ a·n ni 58. Clinica medica di Roma. Agosto _19I9. J\ 18 anni polmonite, ia. 30 a;nni b1e norriag1a ed ulcera duira curata con fT-izioni mercuriali. 1

La ma1attiia attuale 1·imJonta al IO lt1glio; im-

prov•v1isame11'te d:u ooJto ~ f.ebbre, _diarrea (20-30 scar1khe ca.I ·g ior1n o). 1La fubb·re 000JJtlJ1':1Ò rem,1.t tente, la diarrea, accompagna~~ dolon e tenesmo, a contenuto muco sano-11inolento, perdt1raron-0 per u·n .paìo d.i se~ìma~, .cominciò allor3: ad av\rertin'e dolore aill'a:pocùndno destro che s1 accent11ca\-~ 1ieg·li atti del ~espiro. . Per~istono dolon, diarrea, la febbr-e intermit-


, ~EZIO~h

tente; l 'an1mal01to deperisce, div.iene ia.:requieto, passa le notti in~'<'nni; è rioo·verato in clin1ca il 20 aprile 1919. lla febbre 38, polso 104, J.~esp. 26. .Nt1trizione scaduta.; ruiasarca c1i modi~o grado) _·J allido; le mucose sono cianotiahe. Lingua co-~ patina fuligginosa, mughetto sul Laringe, SUìll'u:i!ola, sulle toD1Si•l le. Segni ji •b ronchite diff.u .sa. cachica.r dia; ci\1ore 1wei ·l imi1ti. Alla base del' itor.aice a destra ottusità che .p rurtendo dalla colonna ver· tebrale, (ui1 dito aJ di sopra del mairgine polmonàre imtf.eriore S) si eleva a ou·p ola con con\.'•essità superiore e giunge aJl 'aD1golo della scapola, prosegue lungo le asoe1laiti alla stessa altezza, e <legradia a·n teriormente d:i.no alla. quiilllta costola sru.11 'emiclia:veare. 1Vlisu1ie : 48 cm . emicirconferenza a D.J 46 cm. ·nell'emiciroon·feren.za s. _.\.ll'a:scolfuziane qualche sfr,egame1nt<:>, scarsa espansi1b iliità d~l polmone. F e.gato in alto iaJ.la qttiinta costola, J 'ottusità si confonde con quel.la descritta nella base del tmace. Si pa1pa a ~ dita dìall 'aroo costale duro dolente. ~filza non i Dgrandita. L'esame diel.le

'

1

t1rin1e negativo. L'esanie delLe feci di11wstra prese11za di farnie -z>eg·etative dell' aJmoeba hystolitica. Radiograiiicame.nte .l a metà diaifxamrmiatica destra è iunalza1ta cli aln1eno tre dita rispetto alla s1ni.sfra; è cupuJiforme. La p u,11.l 1tra esplorativa lungo le ascellari, è negati,·a, ma r1 ~tuta L1tngo la emiscapolare dà esito a pus di cÒlore g·rig:i-o rossastro. i\-Jicroscopica1n.en.te detrito abbondante, emazie piuttosto numerose, scarsi ~rista'Lli. aghiformi, ilon amel)e, non germi. C1tltura ·n'ei co1nurz,i ter-

reni negativa.

PkATIC.~

575

chin.i.na. Da ta.1e periodo di te,mpo a,·vertc dolore p1111torio alla base clel torace a tl~"'tra e a.ll'ipoco11drio de_llo 5tesso lato, dolore che spesso impedisce iJ. la~'oro ed il so11no, ,t alora è cosi lieYe eh.e il .p aziente p,u ò accu<licr:e a lavori leggeri. Coutinuamdo la febbre e il dolore, chiede rico.. ve-ro 1.n clinica (1 lu.glJiQ 1919). Soggetto 1)allido ttn po' denrutri.to, nQu ede1ni .. Polso 70, te&p. 20, t·emp. 36,5. J,} torace è legget· 1:llente svasato al.l a base di clestra; con la perctts~ione il bordo polmo.nare inferiore destro f> • tre dita dail1l'a111gQlo scapolare inf!erior,e, si espai1de· poco, il sinistro è a. quattro dita e si espande bene~ Sfregamenti al.l a .b ase di destra. Cuore sano e tl'ei limi1ti. I·l fegato giunge in alto alla 5 costola lungo l'emic.laveare, al ·mao:gine superiore d·ella 6a. costola all'ascellare ainterior.e , s i cou:g iunge postei;or·mente oon l'<Yttu.siità posteriore, .t re dita sotto l'angolo scapolare inferiore.- In basso il margine è a dt1e dita dall'arco costale su1l',emiclaveare, .a metà dista·DZA .t ra ombelico e :xifoide sulla. line.a mediana, si nasconde a S sotto l'arco costale lungo la parasternale: dolente all~ palpazione. Suscita dolor·e la pressione degli spazi in.tercostali u..1tim1 l:ung;o l'asce11lare media a D. Nulla a carico dell'adddime . I.~ mi·l za non appare i.n gra.ndita.. Esam~ delle u.r ine negativo ~hrl·tnicamiente e 1n.ioroscopicam-ente. Glob'u.li bianchi 8100. Esa1ne delle feci, previo oliste1'e di soluziotre ti siolognca, presenza di .muco, assè11za dri a11iebe. /!;sani.e del~e feci, previo p.u rgante sailino : prese nza di in111l11iere'voli fo1'111-e dell'amoeb~ hysto-

8

1

lilica.

espi.arativa Jungo ,l 'asoellar.e media: si esitraie liq1ujdo purul•en1x> di coloirito bruno,ttuido . . .\ll'esa1ne . tnricroscqpico si mo.stra costituito da detrito, da ntt•m erose emazi e, da saarse cellule dege11•erate. C'itlt·ura 1ieg·ativa. Si p·ratica curo emek:iniica ( 1 2 cg. al g~or:n? ~er tre g·iorni) per iniezioni i ntrrrunuscola.ru. . l\11gl10rano le co nclizion·i dell '~lrvo, iil fegato dopo · tre giorni è mei10 dol:ei1te. . . Il 15 luglio si ripete la cura emetlllllca._ Il 17 si pTatiica 11luova pu.n turia espiliomtiva : si estrae .liq1trido dci. colorito g.rigi-0 rossatro; microscopicamente presenta i 1nedes~i caratteri. Ris-i1lta s terile alle pro, e c t11.tural1 . . Il 22 l'esame obbiettivo del fegato lo dJJ1niostra anicora un po' ìngrand~to s ulle ascella~i, d~e forma un.a cupola cibe 1g iu.11ge Bl1 6° s-paz1-0 sullascel1la1re mecùia. Esce il 23 luglio. · Si ripresen.t a il 10 agost?: ha ac~udito 1i11 que~t:> frattempo al s'l.lo lavoro di con.tadim.o. 14 alvo .511 e ma.nte11·u.to ilormale, h a cor1.t inuato l1a c.u ra eme~ tinica . Lo stato gei1,era,le è florido, il fegato è ne1 1i1niti nt0rmali, indolente. Osser'Vazion:e 83 • ..:.__ C ... _A.. .•• di a11ni 61, cocchiere. Olri.uica medica di Roma. Dicembre 1919. .I\ 20 anni malaria, che recidi1vò per due _an·n~. l\. 12 anni ittero ·febbrile. L'attuale malattia r11non•t a a 6 m·esi fa c i·rc.a : \"et"so ri primi di gi ug.n o fu colto da' febbre alta precedu•t a da brivido (39°). Scomparv-e al mattii10 oon ~~dore, ID<1: si_ ri~tette nel o-io11no seo·u-e nte con br1vido, e .n·.e i giorni successd,·i coi m~desimi caratteri. Insorse pure dopo qualche giorno dolore al. fi:anco d~stro, irrad.ian.1t·esi .tail1,·olta a nche a l s1 n1stro; fu sottoposto !(!. prolungata ct1ra cbi11in1ca senza efi~t!o : 1a febbre inS01 o-e,·a con esasperamte regolar1ta nel pomeri11-.crj°o prececli.1ta da bri,;c.10, cacle,·a con st1dore , J>·wn tiira

Si inizi.a subilo ttua c ura em etii1ica (9 cg. pro d.ie) . La febbre cessa ti11 ·daJ. mattino seguente e non sttbisce più ri!alz.i·. Le eondizJ.oni genemli migliorano subito, il malia to lla seu~o di .s,o llievo, pt1ò ri posa1·e, ·I.e scaticbe di.ar·roich·e dl·mitlluiscono. 11 glorn-0 7 (OOpo 17 giorni) il fegato gtunge al 5° s.pazio in ai1to, in baisso a due <lita d:aill 'a.r cata. ·continua q11alch~ scaTica diiarroica. Il 10 dopo 20 giorni .le feci ono formate, gli ede1n~ s compairsi , il inalato si alza, può mangiaTe la co1nu111e di•eta osp eda.liera. Il 14 nuo,·a p<YUSsée dli diar1"ea: nuova c u.r a emetiin·ica. · Esce l '1 r ottobre; i,] f.egato è iu alto alla 6a. costola, in basso si ipal pa i1n dolente due dita sobto 1'aroo. costale. Lo stato generale ottimo. Rivedo privatame.nte il malato dopo 5 mesi ; sta be1lldssi·m o, 1h a esegu.iito e c-0nti1u·u.a c u'!',a initermitte'1J.te emetiniica, non ha più recidivato la dissenteria, nessuna sofferenza che 1ichi.ami l'attenzione sit tl fega.to. 10 :b biet1dvam·ente 11 Jegatò non appare ingraindito, nor~.le ra·nche al contro1lo radiologico. 1

Osser'Vazio11e 7a.. -

P ... G ... cli a n·ni 39, contadino. Clinica medica. Lug1io 1919. l\lalarico a 32 au.nj. Chiamato alle airmi nel i916 e desti•n ato a Roma. Nell'agosto 1916 e nterocolii;te aieuta di breve durata: diar.r ea ,acquosa senza muco nè saing•ue, c011 tenesmo. Non guarì completamen1te, og,ni tanto diarrea, alterrtata a pe11odi id i ·r elativo benessere; 1iformato per psicosù. V erS0 la ti.ne dell'ottobre 1918 ebbe febbr-e eh~ insorse co11 bri,,rido: scompa1r , e co:n la .som1m ìnistrazione ùella chinina . .Xel febbrai.o le febbri ~ sono ripetttte con bri,·ido e s11dore, irregolari per tipo, resistenti alla 1

1

1

o~

1


576

CL POLICLINICO

altro n1edico , ·olle insistere ancora.con terapia cl1i.11inica senza re ~ t1ltato; si ricorse alla chinina per iniezione senza re::;ultaito. -~\-e\-a iniappetenza, dieperi,·a, 1•a.lvo era regolare. Dai prin1i di otto,b re i,1 pazi ente, che prima ~tff\~.a lasciare il Jetto, è costretto a non alrorsi più, per la febbre, il dolore cli\'e11uto an.c he più in1tenso, per la .t osse, ,per la dispnea. L'iaimmailato è stato be''itore e .f ulualore, ha avubo Ìlll gioventù blenorragia. e ulC'eri "\~eueree. E ricovera.t o irn cli111ca il 7 diicembre 1919. 1~:Lalato in grave .~t..ato, dispnoirp, ci~1notioo, agitato pe.r dolori vnyiRsimi aJ1 'ipocòndrio destro. l}iaoe in c1ect1bito ~ttpitno, è qua~] cachetti.co, pallido, .11011 ha edemi. I>olso io8, 1-e~1L .-4, ten1U11

1

perait11ra 3 7, 2. I~ing11a pati11osa, secca. Il torace è svasato alle b.a..~i, si espande poco. I 1nargiui polmonari ·0110

a d1te dita da.11 'angolo scapolare, con escursioni molto limitate. , 'i a colta.no ra.n1toli 11midi a piccole e m1e di·e bolle Sitl tutto l'an1bito •tora-0iro, prev.a.1e11ti .alle basi specialmente a destra. Il cuore non appare ingrandito, i toni so110 11etti, ma frequenti.

_.\cldom•e a11111entato di ·vol t1n1e, ciic.atrjée on1beli.ca.]e a,,,-a llata, meteorico, non contiene liq111do, dolente nei q11.adrauti s11periori e $pecia.lmei:nte al1 'i pocon<lr10 de tro. Fe.~ato in alto al ttiargiue ~uperiore clella sa costola, in •bas.so si palpa i.I bordo a 12 cm. dall'arco costale, s11ll'emic]a,-eare. Si può segt\ire ii1 111argine -epati00 da1.l 'ascellare a11teriore al borclo costale, -fi1n.o .all 'otnbelica.l e trasversa sull 'emiclaveaire, tre Llita ~opra l'ombelioo st1l.la 11nea med!i.an1a, . sotto .I 'arco co tale S tra la i)arasternal-e e 1 'emicla,·èa.re. :\Iargine duro dolente. La superficie sen1bra regolar.e, ma sotto la tes~'l del retto di D si nota 11na t11111efazian·e sferica, non be11 deli111itabile, sulla qua le la pailpaz~one provoca v-ivis~i1ni dolori. La mil1At 11011 ~i palpa, nè è ingraurlita iu alto. Nelle 1t1riille presenza: c1i tracce di a..lib11mi.na non do a·b ile, assenza di gl11cosio, nel sedime11to non si tro,·a110 elem-enti renali . Esan1e rifJ et1lto delle feci 1z.egati'VO per l' a »1 oeba 1iystolitica .

Glob1lli bianchi 16000. Cittireaz;o11e ·negati1.1a. Rieazione di lf7 asser1nann. positiva cornpleta. .Si inizia c11ra di emet'i·na per iniezione (9 og. nell-e 24 ore). L'ammalato cli,·iene apjrettioo 11 gio11110 segue11te, il dolore si atten1Ua, .la pailtpaz'i one della tumefaz;ione in corrispondenza d·ella testa del retto di D suscita poco dolore ; dopo due giorni di ct1r.a ·l '~!Ifmaliato nella notte .p ttò riposare, ma le condizion'i si n1a·nteng·o11'0 piuttosto gravi per la dispnea per .J>a cianosi, per .]a tachicardia. P.ersi ste la tosse etnetizzante . Dopo 5 giorni il ma1aito. -comincia a se11ti11e t1n senso di vero bene.s15'ere, pttò mette.rsi a sedere ·da sè, senza provar dolore. 11 fegato però si mantiene im.mtutato per volume. Si ripete la ct1ra emeti1111i0a portando la dose .a 12 cg-. .al gio1110. La reazio·n e di Ttflass·ern1a1in diviene ·riegativa. .. Il 23 i globllli bianC'hi sono scesi· a 13000 (dopo r6 g-iorni) . Il. 22 genn.aio clopo tl•llfcl n,u.Qva c ura em etinica i l.eit1c-0citi sono scesi a 9800, ·i l fegato ri.n .alto è nei limiti, in ba so deborda ,d i tre dita·dall'arc0 costale, indolente. I.o stato g-enera1e è tlorido, esce aalla çlinica e 11011 si fa l)lÙ. ri,.,edere. 1

OsserJaziou'e 9... -

C .. . G ... di aitlrni 51, sarto da \~iterbo. Cl1 n1ca medica di ,Roma. Gei1naio 1920. )'.\;,e l passato del malato sono d€gni di ricordo itt ero febb1;ile a r8 anui, artrosi.11ovite tttbercol arr: ginocchdo S a 33 a1111i, frattura del femore in ~eg.11ito a cad11ta -nel 1916. No11 ha mai avuto softierenze ad(l0illlina1i, o c.li-

sturbi diella f11nzio11e gastrointest1iu1ale. l~'anno scor o (19 19) verso la fi11e di aprile, fu colto da febbre, preceduta da bri\>ddi, che insorgeva nelle ore del pomerigg·10 o nelle ore della sera; dttra\·a per tutta la .notte e cadeva al 1natti110 0011 suclore, raggiung·eYa al massi1no· i 39°. l"a febbre q1t1.otadiann, era .aeco111pagnata da senso di spo~­ satezz.a, 11-e. ~un clislurbo a carico d.ell'apparclto res1)1ratcm-0 e gastrointestiu.a le. Ftt sotto1)osto a cura chininica i)rol11ngata, a regin1e dietetico speciale, senza giovamento alcuno. Dopo 6 ·lnesi, c.l11ra11te i quali il paziente era climagrato e impallidito, j nsorse dolore alla spalla destra, più i11tenso nella .notte, talora a tal punto da do\·er ricorrere alla iuo1ti1na. J~11tra rin cli!Ilica il 2 gen. nato 1920. 'fra i dati pri nei pali dell 'csa111e obbietti,~o so Do <legni di ricorclo : Btato di 1111.triv1-0ne noteYolmente decaclulo, cute pallida,. polso 90, resp. 24, ten1p. 3i,7· ~ulla di 11otevole a cari<'o del 1)ol111one sini:--lro cli out 11 1nargine i11feriorc ,g-1nnge .a qt1a1ttro dita sotto 1'a11golo scapolare. A <le~tra il c.uono cl1iaro poltnonane ~i sn1orza a11'aingo1o scapolare, diYiene ottuso a due dita da11'<ingolo, l'ottu-;ità risale s ull 'a.:,cellare niedia, sttlla 6a costola di cu,i seg·ue il <'Ot1tornv fino all 'e1niclav-eare. _\ 11.a. ascoltazione il 11111rm11re indebolito, presenza di sfrega.menti . ): c-n 111n ta 1'ott11sità col m11tan1ento di posizione, essa costi.tt1isce i·l confine , uperiore del feg;ato, dt cui il mar;gine i•n l'er:iore ~i pa·l pa a tre dita sotto ~

l 'a.rco costale, cli consistenza a11meutata, indolente. , 'i pro\'ocn invece modico dolore .alla i)ressionc del 6° ~ 7° spazio jntercos~le. C11ore sano, non t11n1ore di t11ilzn, 11ulla a carico dell'addom e. Il lnalato ha febbre che sale a 38,2 e ~cende a 36 al mattino. c·o11la dei globuli bia11clii: 9400 ; i1011 \·i sono alite razioni nella forn1u1a. Esa1ne ,d elle 11 ri·n1e : tracce d~ albu1nina da legge1~a quan,tità di p.us. Reazione di lllasse-rn1a111i positiva incompleta; .Reazione di \ì\Teinberg .negativa, cutireazione con tu·b errolinia. negativa, i·ntrad.e rmor.eazio11e e .sottoau ta11eo-reard1one con liq·tùdo cistic.o •11egati;va. 1

Pitutura esplorativa 111ngo l'ascellare media, a.11'8° spazio: si estrae liquido pun1lento emorragico. Esa11ie ·niicroscopico prevalJenza di dètrito, scarse cel·lulie con 11 ucleo disof1etaun·ente conserYato, ( politùUCleati e IDOllOill\Cleatri). Coltivato : si S\11uppa in c11ltnra pt1ra 11no stati.lococco albo, gran1resistente, nou fiui<}ifìcan.te la gelatina. Si i niz.ri!a 1.a cura e m-etinica i 1 giorno I2 11e1 pomeriggio: a$soci1ata a ,c listere di 1pec~c~111a. 11 g iorno . cg11ente 1:'1 febbre cad'e e defirut1,·amren1te. Il dolore scon1pare al 5° giorno, 1'ammallato può ripos·are senza J'aitts11io cli a.1('11 n 111e-

d-icameuto.

Una seconda piu~it1ira 1esplorati'Vt?} i)raticata il 17 (dopo 3 giorni d.ai11a prima, dà esit<? ~ .p us, cot m·edesimi caratteri 1n:acro e 111icroscop11C1 . J"a cult'111·1a di esso dà luog·o allo svil uppo clello ,stesso sta•t ilococoo albo. Il 29 il ìieg"ato è dri mintti.to s~nibiln1en1te di ,,olttme : pos~eriormeute tre ~tta sotto l 'anigolo scapolare, alla 6a costola an.ter1or-

.. •


"f ...\ ~~9 XX\ì 11,

FASC. 21-22 ]

SEZIONE PRATICA

mente, debor·c.1a due dita dall'a.roo cOS1tale, i.ndo1CJ1l'te. E di,messo. 11 malato si fa iii vedere il 2 febbraio 1e il 20 marzo, lro stato g.enterale è ottimo, 11 legato è nei lirniti normali-. Il ma:llabo b.a praticia1to m1ensilmente un.a ct11ia. di emeitina.

Osser".:azione rea. -

I~· ··

G ... di ann1 46, carrettriie te. Cli njca medica ·d i ·Roma. Marzo 1920. Nullia di notevole nei preceden.ti del malato. Nell'ottobre dello scorso anno ebbe febbre che -fu diag.nosticaita come influenza, se·nza complican.z e ·po1mo11ari : .stette a letto per circa 14 giorni, poi sii alzò ma non completa.m ente gttJarito : em debole, accusava dolore ia.11 'ipoc.o.n drio ·d'estro, nor1 potè più riprendere il consueto l.avo110. 20 giorni fa il dolore vago dell'ipocondrio destro divenn-e i11sopporitabi,l e 1mprovvisia·m ente, -dtt.rò a tipo colico per circa una :notte. Ricom.p arve cogli stessi oairatberi, dopo pochi ,g iorni, il malato ·n on è div·enut.o itterico, però iaffer.m a che nei periodi di tregua non è stato b·ene. Non na mis1traiti0 la temp.eratura. L'a1vo· sempre rnor1nale, l '1a•mmal.ato, insi.ste111temente interrogato, ne .. 1

ga q ua:lsiasi aHezioine d·ell 'aipp:arato gasttio initesti11a1e. Entra ii1 clinica il 26 m·arzo 1920. ~oggetto robt1s•to, nt1trizione e s.a11gurifi.cazion·e diS<'rete. , ]'-e1~p . 38,:J, l)(}lso 84, resp. 20. L'esan1e dieg1"i organi t·o racici è neg--ativo s.e si eccettui un leggero e fi,n e 1·umore di 1sfreg.amento alla base d·e l torace diestro. :\ddome non 1Gtumen.tato ·d~ volume, dolente ~lla palpazione <lie.1 l'ipoconchio destro, più p.roecisaunente ·n ella regione cistica. Fegato in alto alla qt1inta oostola, st1ll'emiclaveare, i,n b.asso si pa 1pa .t re -0.ri ta sotto. i 1 ,ma.r gi.ne oostal-e. Bord-0 -epatico 1-iiscio at1mren:t:ato di ()Onsi.steniZa, poro d.o-

11e11•t.e. Dolorosa rieisae la p·alp.azi.one del 7° sp.azìo intercostale sull'iaseellare media. Non tumore di mci l'.òa, n •tl 11'.a1tro di notevo1ie obbi.ettiv.amen te. Esa1ne dellte t1rin.e negativo per l 'al1b tunina e lo zt1ccheiio, preseuza cli ttrobilin:a (reazione evi·denit e), t1·eg.ativ.o il sedl:menito. Iptrac1ermoreavion1e e sottocuJhaneoreazionie ieon liq ui do cis tico tDegativ.a, ·reaa;ione d~ W ·ei11b1e rg neg-.a tiva. Reazia.ne di Wasser1nann negati"Ua. , Le11,.,coci-ti. : 12500. La temiperatttr>a è i•nrter.niittenrte, non p1~cedt1lta da brivido, -la febbre geenrle 1

-

·con modioa st1dorazione . ...i\ 1 rterzo giovno d·i d>egenza

clin:ica ha ·di nuovo fOrte dolore all'ipocondrio die stro, che si .atten1ua (}opo 111iezione idi ·morifìllla. Vietre praticata ttrua puntitra esplorati"Ua al 7° :Spazio i11tetcostale sull'ascellarie medria; .s1i ·estrag-g1ono ro eme. cli ptts color cr·em:a marrone. E.saminato 11iicroscopica11ie1i.t1e p1;esenza di abbonda11.t e cletrito, scarse cel]u.1.e degen:er:ate, scarse e!l).azi1e , no11 am·e be. L' esarn e deble feci è negat.·i vo per l' a'n1o'eba liyii1

1

stolitìca . .'\11 'e sri11ie , citltitraLe '· il pus risulta .steri.l e.

Si inizia la cu1~a emetiniGa il r 0 aprJ·le : il giorn:10 ·s·eguente 'il p·azriel1fte •1J.IOin h.a più 1e l eviazione febbri1'e; cl:'QP·O trie giornri. non ha più · dolore spontan•eo nè 1)ro·v.oca.to, ha 1appetito, t1n s·e nso di vero 0

be11essei-e. Si .p r.a:tica .t tna seoonda 0ur;a rli emeti!na dal i:2 ial 15 ; l 'esamJe diel .fegato mostra il margiine supe11io11e alla 6a oostolia , 1'1iruf eriore un dito sotto 1

l'::irco cositaJe. Esce in floride con·d izioni.

577

DIAGl'OSI :91 NATCRA DELL'ASCESSO EPATICO.

Per 1n.ecesistà di spazio ho ridQtto ad u.n o schematico .rì.a1ssunto le uo.tizi·e clilnd. che suigli amma·liati; 1eS.Se sono però s uili1c ienti per u..n sommario rilieV>o dello istato generale d.e l lmlalaito, delle condiziou.i .p.articolar.i dell'organo co1pi·to. La diaig.n osi clinica. di a is oesso ,e patico n·e i nostr.i casi iè stata possi1bi:1e fin ,d ai primi gior1ni, spesso alla prima osservaClio11e .d.el paziente. In otto casi tè stata c01n[ermata 1.a diag·lllOsi di ascesso c.o stituito co11 lia ptrn1tur·a esplorativia; i·n du·e casi ha avtrto fondam•e.n :t o 1nei sintomi cli11ici e nei dati biologici, .poichè in essi la puntura ·d i saggtio è 6tata .rifùutaita .come p1e ricolosa, essendo oolpi.to il 101bo destro del ±legato 1nelil1a su:a part_e i'n!ferior.e, 00i11 estrinsecazion,e .deJ.l 'ascesso bt.ttta iaddomin·ale . l\. vrò occasionre in seguito dci ~ trattare difftt·samenite delle tiagioni che mi f Ml.oo ritelliere 1esser.si tréllt·OO.to, 1a111che in •q uesti dure ms i nei quali la puntura no.n fu praticaita, .d i "Vero ascesso epatico costit·ui,to e .n on cti epatite a llo sta·t o .p11esuppura1tivo. E 11tile notare che quasi t~tti i miei m.a:1ati e ra1Jto sogg·,e tti sofieren.t i da mesi di febbre a tipo i·ntermittenteJ .c ttrati lttn1g.a.me111t.e ed invano .per una sup.posta rma1ariia o pe1· i,nrfezion·e i·ntestinale; in due cas i la f·ebbre ma:n-cava compJetamente, i111 dttie du1·ava da d11e mesi, i.11 uno dia .tre mesi, in ci11qt1e d;a tempo ·c he va da 5 ad 8 mesi. M:aliarttiia ·1un1g a ad.u nque, tainto sp1esiso mi:scon10s·e uta .d ai m;e dici, cùa farr pensar.e con 'f,élJmmari'Co élll 1'detto del F ·o.n tan : « 1prim1a d'og:n i 1cosia, per f.a.r di.a g·nos i cli .ascesso ep.a tico bisogn.a p·e11.sa rv.i »• · Dei miei di.eci casi 'i11 ci·nq Lt~ ·p recedeva o acCOlillP·agn.ava 1'a .n11ala·t ti1a la storia ,di itn' acitta o cronica en.te·rite disse·n:Cerica, oon pe1riodi d:i acuzie e treg··ue di .b1e.nessere, (·osserviazioni : 1"-2a-3a.4a-6a.) i.n 1111 caso 1ta dis·sen1ber'ia era larv.élJta ( osserv.azi.o ne 7"), ma in qt1at.tro (osser·v azioni : 5a._ga_ 9"-roa) ogni dis.tuiibo ìntesrt~tl!ale, che potess~ fa r pellJSa·r e ia.11ch·e a.d ttn.a forma .a:nomalia di disse11.teria an1,elbica, ma.ncarva; i malati, clili1g 1et1·temente interrog-.a.ti, n:eg.a.v:a no qu.alll'nque dis tu11b.o iuteS1ti·11ia.le. Nei ci n q u.e dis·S 'enterici la sintomatologia era ,i.nsorta .tnJen,tre !} 'atl1ezilon,e ciontirJ.'lJUav.a nel .sulO anda1m.ento l()'!'dinario; in runo da qiu.alche temipo 1,e crisi di ·d iarrea era.n o dimìnuitie p er it1 ben:si.tà e f.r-equenz.a.. L 'oss.ervazion,e idi R:av:aru.t, che 11a veduto spesso l:a dianrea cessare con l'.~nsorg.e1"e d1ei sintomi ·epatici, n,on é.or.rispond1e .alla nostta esp:er1enza. L'a:scess.o in qualche caso h.a s egt1ito ·d i rpoco l '.i111sorg.enza della dissanteria (due settiman e, osservazio11e 6a.) in qualche a.ltro di par ecchi anni (7 an.11i, osservazio11e 4"). 1

1

1

1

1

1

r


IL POLlCl.lNlCO

In otto casi v'era febbre ·a tipo suppurativo, ma in due (osservazioni 3a.-7e.) la febbre mancava del ttrtt:o : fatto importante, dia itenere ben presente e cl1e può deviare nella diagnosi specia:lmente se la storia è muta nei preceden li per la dissenteria. La diagnosi di s uppurazione epatica era, com.e ho detto, al ·m omenito della nostra osservaziome, abbastanza facile ; non sempre era però chiara la causa de1la suppu'l'lélzione, se si Yoleva tener conto 11ell 'indagine diarg·n~tica solo dei dati ordinairi che la patologia ci offre. La dissenteria era c.onoomtiitante o ricordaita ·n el passato in ci·nq ue casi, sospettata in t11no, ma•nca,·a negln ailtri quattro. La ricerca dell'amoeba hystolibica. positiva Ìltl cinque caiSci (osservazioni 1&-2•-3a-40.-6a), 1Degativa negli altri cinque. Per il c1:iterio di frequenza, si poteva concludere cli.11icame.nte che l'ascesso era dissenterico, .oss'La determi.nato da.l.l'amoeba hystolitica, in sei dei dieci ttnalati; ma negli a1tri quattro la ·malattia si presentava co1n e p1 i1111ti-va. , Suppu1iazione epatica .p rioniti va 11011 .p uò equi~alere ad ~sso epatico aimebico. È noto, volendo ·l·i mitare la discussione al1le eveniienne più comuni, che una cisti da echinococco del fegato può 1testare lu·n•g o tempo, anc.h e assu.mendo vas1te proporzioni, del 1lutto laten.te, e che può comi·n ciare a richiamare l 'at-tenzione del malaito e del mediro, solo quando ttn processo di suppurazione v1 si stabi·1i~e. · E noto qWlltlto, per itutiti i caratteri clinici, asoesso epatico e cisti da ech.inococco • ·suppurata posso110 rassomig1iarsi; è noto pure che vengono spesso meno, dunil11te la suppurazione delle cisti, i criteri rb iologici specifici e non specifici, i quali sono ·utile a usilio diagnostioo della ci&ti di echinococco non suppurata: reazii0ne di Vleiin•b erg, intra e sottoc11taneo reazio11e, 00sinoti.l1iia. In altri tempi, nei quali diag.nostican:e uua. Sttppurazione in:traepatica signid:icava affidare il m a.lato nelle mani del chirurg·o, tutti i .più fini mezzi di semeiotica e clinici si aguzzavano solo per .la rliag.no&i d.i tterenctiaJe di moltepliciiìtà o di uniicità dell 'as0esso, poichè solo questo elemento costituiva iindicazione aill'i;n ter\1ento, attesa o astensione. ~ono mutati gli scopi della clinà.ca, <lacchè sulla conoscenza della .n atwra di alcune epatiti è fo11dato i,l criterio c urati.v o : più c·h e l'11.n-bcità, agli scopi della scelta di ttna 1terapia medica o chirt1rgica, è necessario diagnosticare la ·natura. Le raccolte epatti.ohe di origine a.mebica sono sicura.men.te passi•b i·l i della tera.pia miedica, per una cisti s uppurata ,e ·per ascessi di al.tra n.aitiura del fegato non v'è che l 'initervento chiru·r gico . • Nei nostri casi noi abbiamo segt1ìto per ·1a dia gnosi di na:t11ra i criteri generali ; ma ci si amo ser1> iti di 'ltll particolare accorgi1n ento, già niesso 1

i1i Lu.ce iri altro nostro contrib uto allo studio della diagnosi dell'ascesso cpa,li.co disS"e11terico, quando i comuni mezzi diagnostici no11 sono stati. sufficienti. L'esiste,uza della dissenteria ed il rep erto clel1'amoeb.a hystoliJtica nelle feci basta110 d'ordina· rio per sostenere la 1natura amebica del! 'ascesso; salrvo casi eoceziiona1i, la Sttppuraz.ibne epatica che sorge in u.n dissenterico amebico, è coonp11ca11za determinata dalla. localizzazione ntel fegato del1'agente stesso della malattia: i•esperienza clilllica, s uggellaita dtalle ricerche di laboratorio, rappresenta ormai guida sicura . Ma nei casi cli suppuirazione, clinicamente primltiva, la diiagmosi ditferenziale con la cisti da echinococco è y·erame11te ardua. Nei casi di ci"tì suppurate vengono me11<1 e • l 'in•t radermoreazi 011e co 11 liquido cistico, e la reazione di deviazione del complemento, e l 'eo~ inafilia. ll criterio 11egati vo degli esami di laboraitario qui.ndt, ~ pec1almente n~l caso particolare, non può avere un'importanza decisiva. 11er r1~l­ , ·ere il difficile problema diagnostico, noi ci siamo valsi del1'esame del liq11ido, otten11to con la punbura esplorati.va, nei casi nie i quiaJa que-;ta era posc;ibi le senza pericolo alcuno d·e l mal~to. La pu ntilra esplorati-va ci poteva for11ire l'elemento diagnostico di1scriminativo per confermare la natura amebica nei ca 1 con dissenteria, per an'Lmetterla od escluderla 1n quel.li con ascesso • pnnuti,,. o del fegato. ~e.i due casi nei quali la pltntura esplorativa non era prat1oobile, ci sian10 1n\•ece attidati al criterio curnti'vo. Il risultato della puntura esplorati\1 a, se peru1ette di confermare I 'es.i··teuza della suppurai.io.n e, 1a qttale è spesso d '1a ltra parte chiara c11.nicamente, ba secondo noi un valore di gran lunga maggiore J)er la dia.g nosi di 11atura. Da lungo tempo .n umerosi ricercatori h anno messo in luce> tra le caratteristiche del pns, quella di tmOStrarsi s teri le ai comuni terreni di cultura, a differenu del pus delle altre suppurazioni che .p ermette di mettere in .r ilievo germi coltivabili . Kartt1lis, Schaudinn, I(nt·se e Pasquale affenmarono la poss·i bilità di ritro,~are l 'amoeba ibystolitica nel pus estratto e con nuggiore l·requenza nel prodotto che si ottiene rasohiando la .p arete dell'ascesso. Il trovare n:n pu · Slt:eril:e è segno di g1'ande ·veros imi<Ylianza il Tinvenire l'amoeba di•ssenterica è ò J segno di certezza. Nei nostri casi non S'empre il j>us è resultato ste1ile (osser-va,zio-H.i 3a-9a) : .iio1i

abbianto 1nai potuto rin-ve1iire L'Mn·eba con esami 11iic1·oscopici di ligentissi·mi. Anche questi due criteni possono radunque venir meno ~a via difficile dell'i.ndaigi.ne i!tltorno alla 11atura- dell'.asoesso. I 11 tutti 1 nos.tri casi però no11 ci è mai "\1enuto m eno il criterio diagnostico rappresentato dai caratteri 11iicroscopici del prodotto morboso estratto : 11eglii ot~o ca.si noi .ahbiarnò sempre potuto


~l';ZIO~E

si trattav a di 'V.ero pus, 1lr.a particolre p-rodotto di 1iecrosi e di colliqua-

concludere che

?LOJL

di it1i zion.e ed in base a tale resulta;to ia.bbiallll!O potuto

su per.are il problema della diagnosi differenziale. ~on ci aìt1tano sempre i caratteri macro.scopi.ci : in genenale il pus da 1epatite amebica ha ro11o r cioccolato, è striato di sang11e, comJ111sto a g;ru1u.i più o 111 en o grossi o a fiocchi .sa1u@ui gni e qua e là anche con filamenti di mate.ria iuucoiiele, chiara, 1ncolore, g·iallastra; esso è spesso vi!scido, nou imlte\·e 1a .m edicatura. l\!Ia non è raro che il pus epatico, in ra1)porto con l'·età o 0011 l'acttzie del processo, asst1rua caratteri del itutto differieniti : nei nostri oa:si ora ha presentato color grigio ro ·sastro, ora br11110, ora caftè e latte; or.a è starto tluido, ora denso, ora visohioso. Quello cl1e non ha. fallito nellè JJostre mani è stato il criterio niicroscopi.co: esami.nato a fresco, il prodotto m011b01so è stato sempre trovato costittuto da detrito cellu.lare, da emazie, da cell1tle deg·e11erate 1 da cristalli di aci1do grasso. L'assenza dei leucociti, più o meno conservq.1ti, che sono, coi 1g ermi, la ca·r :atteristica del ve..ro pus, ha co1npletato il quadro n1i.Crascopi~o. 1111 alitro la·voro 11oi stessi a:bbdallniO propo.sto di elev0Jre al1'altezza di sÌlll.toma caratteristico tale reperto microscopico; 1nei tre casi, nei quali 1a suppurazione epatica era sorta come malattia clin.icamente primitiva, in base a quresto 1tnico segn,o, abbiamo posto la di:ag·n osi di origine amebica ed il re .u ltato della terapia specifica ci ha dat<> pienamente ra,g ione. Devo aggittmgere due pa.role SIU ttn parii<..'Olare degno di nota per completare il v-a:lore del segno : si è .scritto da alcuni che il trovare leucociti o detriiti possa rispettivamente significare un ascesso vivo o ltn .ascesso ·111.orlo ('Chaufiiaird, Ravarwt). La ·nootra esperienza .non p1uò sottoSCli\·ere ad u.n tale concetto : .ascessi epatici i1n !piena ev·oluzione, con febbre alta inte11mittente, leucocitosi, con grave ripercusiSione sul1o stato generale del malato, contengono un prodotto morboso a .tcipo m.ecrotico e non leucocitario cosi come lQ contengono ascessi che hanno evoluzioue lenta e torpida~ che non provocano febbre, che poca intiuenza manifesta.no sullo stato generale dei pazienti. Ed in v,e nità non la morte nè la vitalità dell'ascesso, nè l'età di esso san1110 detexmi1n:aire U'lla diftereinite composizione del prodotto morboso : questo è in rapporto oon la peouliare at• tività .p atogena dell'ameba, che .tJale si manifesta fin idal primo inizio·, quando l 'a:ooesso epatico no11 è diagnootiica;bil1e, e quale solo gli ainatomo-patologi hainno descritto OOOllie r eperito d'occasione. Rico.rdo la descrizione che ne diedero · Ke1sch e I(iener '!llell'89: «l'ascesso si ip resentia nel periodo di i 11.fiLtraZ'Ìone purulenta sotto la forma d'ttn focolado di rammollimento grigiastro, a 1i,·e11o del quale la pressione fa uscire il ptt alla 1

1

PRA'fICA

379

sttperficie sotto for ma di goccioli 11e. L 'e...~n1e ahlo stato f resro della polpa, raccolrta col dorso del bistoury nella parte. centrale, la dimostra oostntuita da 1t1ia sostanza an1orfa che 1sembra resuìtare dal.la ftts ione del protoplasn1a d-elle c·ellule <'patiche. Si ritrovano ·i n effetto in q11es ta sosta11za 11uclei ovoidi disseminaitj, blocchi di materia pr-otop1asmatica più C01!1JSiste11te, semiinata da nucleà. e; ~ltl!fl ] ch e cellt1la ep·atica ancora ricon«>scibi.le-, tu1nefatta a contorn1 i111 diecisi. G'li aJtr.i elemein ti ,figurati sono gocce oleose, ra1'i Leucociti, eoc. QuidlJ!lcto l 'a:s.cesso è costitll!~to, i1 ptts consiste in u1ra 1n.ateria aniorfa g1'a'1tu.l osa, che contiene scarrso 11umero di leucociti pallidi g··ra11l1losi, a contorno i1111d eciso, qtu:ùCU;no be11 cons,e rvato e provvristo c1i t1ucleo, 1bùooch1 1opaehi il"efrangreniti, resid.u i di cel1ule epatiche necrosate, grantt1azioni. g·rasse ». Lafleur accentia ad una trimarchevole . assenza di leucociti. Rol1lesitot1 .confe·tJD.a il reperto. F in di prtimri. stadi adu·11que 1'asoesso epati<:» dissenterioo in evolttzi·otlie (ascesso vivo e non capitt truortum) presenta le 1carirutteristiche, 1e quali si mantengono nell'ascesso costituito, clinica1111e111te d.i ag··nostiieabile, sia esso 11."ecen.t e ·O duri dia parecohi mesd. La distinzione quindi non ha base anatomica, ed è neoessario insistere s u q11esto dato a•natomopatologico poi.chè esso in Francia (Chauff.ard, Ravaut, Fra nço11) costituisce nei recenti contributi 11n criterio distintivo per la terapia medica o per l'i•ntervento chrirurgico. Secondo 11oi invece il partico1are ca1~ttere microscopico del prodotto morboso deYe acc1uistare ai i1-0str.i giorni una doppia importa11za: 1

1

1

1

r) come sintoma caratteristioo che differenzia l'ascesso amebico dalle altre• suppt1razion[ epatiche.

2) come mezzo di f.a cille spi egazione dell'effetto de1la 1te1"'31Pi!a spe,cifica, la quale viene ad agiire ·n on .stt vero p.us bac.te·ico, ma su un prodotto di necrosi rcolliquat·i va protozoaTia. Le caratteristiche microscopiche del prodotto n1orboso nei nostri casi non si sono smentite iteppure .11ci due ma1atii nei quali l'esame cu1t nrale del pus rilevò un microrganismo colti,_ va1bile ne~ terreni comunà. di cultura : tale oaratte1-.e immodificato, a malgrado della presenza dei germi, è stato pe1· noi criterio di utile diagnosi per afiermare l•a naturii amebica . spi.nrta alla. terapda spe.cid:ic.a .medJica; d.l resu'l!tato ci ha dato ra• gi.one. La leiicocitosi 111 on è stato carattere costante nei 11ositrri. casi d·1 ascesso amebko : d'ordinario essa è modioa, rara-mente ,eJe,~ta; ii1 ciJ1q u~ osservaz.ioni era netta (da 13000 a 19000) ; in ttn caso (70) oi leucociti, ripetuta.mente contati, giungevano ad 8100, il11 uno (g0 ) a 9400, in U!:t1 terzo a 11000 (4°) . Nel 3° e nel 5° m~lato 11ei qual~ fu 1

1

1


IL POLICL l!'olICO

colti,·ato dal 1Jl1S t1.11 bacteri11m coli la leu~i­ tosi raggiunig·eva nispetti,"a111ente i 19000 e ti 15000 le11cocitii, 111a ll1el 9° nialato •11el quale fu ripetutamente coltivato 111110 st.etilococco a•l·b o ri leucociti erano solo 9400. Il numeto dei le11cocnti, tamto 1 ' aruabile da mailato a malato, è evide11temeute i1n rapporto col difterente modo <li reagire del soggetto ad una medesi1111 a causa capac.e dà determinare leucocitosi . La for111itla Le1tcocitaria, r.ipetuta1ue11te eseguita .i.r1 due malati, (entrambi co11 let1coci1:osi, t11Ut modica, l'altra eloe, ata) ha mostrato i medesimi caratteri.: 67-69 % ·p olinucleati co11 33-31 % mouonucleari di c11i 1·ispetti\ amente 24-23 % linIoci/ti. r;ella leucocitosi cioè del} 'ascesso epatico amebjco l 'attn1ento dei leucociti no11 è . t carico dei . poli nucleari ma !Piuttosto dei mo11011ucleai"i e pri·noi palmente linifocitario. A q.u esto carattere de1la formula Jeucocitaria, che secondo l{ogers b.t 11ua certa costanza, è a~tribuita da Rogers stes:-,u un ' 'alore diagnostico per la J:!ai1:ura amebica del1'atte-t.ione epatica. In :ei clei n1-iei malati ho praticato la reazioHe di TVassernia·n 1i: in 4 ho av11to esrl.to negativo, dn tu10 (ca$O 8°) la reazjone è stata positi, a completa, iin uno positiva nucompleta (caso 9°). Altri AA. (Cl1anffard) ha11110 già costatato e n1LSS<> 111 ra11)porto la po!:iiti,·ità clella reazione c-011 la lcsio11(! e1)atica. I nostri · resultaiti prese11t..a110 q tu:"to ci caratteristico: cl1e la reazio11e positi,-a è tli,e11ut 1 n.egati,·a dopo la cura e la gttarigione c.li11jca del malato. E dùtliciùe per ora decadere se il Iega;to 'l lterato o la speciale infezio11e prolozoaria o ~ .. t1ltti e due gli e1 en1 e11ti C'ont.ril) UÌ!'c,ino al fe 110> 1clella deviazione del complen1t. 11to di fr all 1an·t igeue si.tilitico; il resultato de,~e essere però ulteriormente controllato e fin cla ora deve 111cttere ii11 gttar<lia contro eventuali erroni di driiagnos i cli fro11te ad un fegato ingrandito co11 febbre e \ \ ' ass e1·111ann posi ti va. 1

1

1

1

1

(Coutinua).

-

AVVERTENZE AGLI AUTORI.

Preghiamo gli autori di attenersi alle seguenti norme : Gli originali debbono essere scritti A MACCHINA, da un sole lato del foglio, a righe spaziate, con largo margine, non a carbone. a.e Indicazioni bibliografiche debbono essere In ordine progreuivo, recare il nome dell'autore e le Iniziali del prenome, il titolo dell'opera o del periodico, il volume, la pagina, la data. Le fotografie, i disegni, le grafiche, annessi al lavori, debbono essere nitidi, con diciture e cMatteri grandi, tali che restino legglblll dopa l'eventuale riduzione. I dattiloscritti vanno spediti alla redazione (via Sistina 14), non arrotolati, ma, eventualmente, piegati. Le bozze debbono essere rese prontamente. Sono consentite le sole ~orrezioni tis:ografìche. Le correzioni non tfpografiche verranno addebitate agli autori. L'AMMINISTRAZIONE.

RIVISTE SINTETICHE. Sul t1aftamento dietetico del diabete per il <lott . . \ZEGLIO F1r...IPPINI. f~

uu !atto di os~ervaziou,e generale cl1e la diffusione del di.abete è at1<lata di \·entando se111pre più gran.1de in qttesti ultimi decenni : iu Italia i !11orti per (liabetc sono ~t11<lati crescendo da r8 per n1ilio11e 11el 1887 a 53 nel 1915; a Berli110 da 36 .n el 1880 a 220 nel 1912; negli Stati U1nd.ti, dove s.i calcola cl1e vi s ia un milione dii diabetici, la mortalità per tale n1alattia si è ele,·ata da 28 a 175 i)er milione. _.\:nc11c le statistiche delle co1npagnie d 'assicurazioui dimostrano 1'acc-resci n1ento. E sso è tale che si ritieu<.: da c1ualche autor~ che se il diabete co11linuasse a crescere con la stessa proporzione \1er1Jicata.si negli _t1ltimli annd, tinirebbe per J·i \~aleggiare co11 la tubercolosi e per u11 'altra generdzione sarebbe responsabile della quasi totale mortalità del mon(lo. E du11qt1e necessa1io opporsi a tale diffusioue, ed ow:,·iarc ai pericoli, che 1uiua.ccia.uo la vita del cliabetico, con ttna ct1ra adatta e dirigendo la profilassi \'~r50 u11'eqt1ili:brata igie ne a.lime11tare. E pereiò opport11110 cJ1c 11 med1 co pratico leng·a sempre presentf.e le .linee diretl1 ve del trattamento, 1n quanto che il fatto stesso cl1e, no11ostante l'aumentata diffusione, egli 11a oc~asioue, di vedere tino scarso numero cli diabe tici , se è un Yantaggio da un lato, perchè gli 1)ermette di dedicarsi magg1ormente al caso singolo, non gli concede d'altra parte, la possirb ilità di fermarsi, nell'osservazione dei casi svariati, n n concetto più preeiso della malaittia. Importaute è per la cu.ra una diagnosi •p.reooce, per la qiuale rnon si deve tanto coniare suri si'lltomi presenta:ti dal ma lato,· q11arnto sul! 'analisi sistematica delle urine _di tt11tti gli ammalati cl1e si presentano a 11 'osser,,azione del m edico. • E p robé1Jbile cbe, i1n tal moclo, si git1nga110 a scoprire forme che, cttrate a tempo, 1)0 ·sono permettere a l1ungo la \·ita e l'efficienza individuale~ lRientraoo oertrunente sotto la d.en.Qllliniazione ge11erica di diabete, molt e forme di origine diversa. Qualu.uque però o.1e si·a Ja patogenesi, i1 fatto stess·o cl1e iJ diabete si manifesta con distu.rbi del nletabolismo, indica che il trattamento de,1e essere imperniato s ulle modificazioni n.e]l '0pporto. • di materiali nutritivi alll 'or,g anismo , de·ve cioè essere essenzia lmenrte dietetico. La scope.r ta fwtt.a da Dobson de.llo zucche ro nel1'orina di questi ma1ati, e del suo 1aum.ento, in • seo-u1to ad in oo-estione di zucch ero, il fatto che o gl~ idrati di corbonio si trasformano nell'orga-:nismo i11 zttcchero, hanno co.ndotto dapprima al'


[-L\.XKO

XX\iII, FASC. 21 - 22]

SEZIONE PRATICA

l,esc1t1sio11e assoluta det;li idrati di carbonio dalsa) e di tabihre 1111 bilancio iudivìdiuale p.e r g1i la dieta . Uno dei primi a stabilire regimi partiickati di cai-·bon.io. colari per i .cliabetici è stato il Ca·I\ta11i, che con:-\on i·n tutti i casi si può .seuz'ail·t·r o incomincede\-a ad es.si solta1n1to car-nri. e g.ras:si , esclttdendo ciare su•b ito il digiuu.o assolurt:o : questo .s tesso persin.o il bur•ro, .p e.r la picco.la q11a11ti tà di lartt-0è caiusa cli acidosi a nche in i·udividu:i norma1li e sio che può contenere. Tale regime dòv eva esperciò 1non furebbe c he 1a 11rrnentarla 'llel dil(lJbetico sere mantenuto per 3-9 mesi, ammettendo una Quiooi nei casi ·Ì·n cui la malattia ·dÙ'!'a da lungo dieta mista solo due 1nesi dopo la scomparsa deltempo, negli i.udividui 0011 l•esioni 1·euali, obesi, lo zucchero dall'ori111a. Questo .risultato però, v:ecchi, o con aici dosi ·Sii i111Comincia con l'escludere 11on può semrpre ottenersi, poiahè dai grassi e i g·rassi daJla ,d i.eta, .p oi dopo 1due giorni ,g li a.1bu· da.gli albumiooidi l'organismo può sempre formìnoidi: s ì 1iduco 00 al~o:ta a metà g ,l i idria.ti di n1are glttcosio, ohe, data l'incapaiaità del diabecarbonio, ·c ontinuando nella irid.u zione filtlQ ia tico di a.ttac~a:rne le mol•e cole, può provocare iperra:ggri.uniget1-ie i 70 g. al giorrlo di id:raiti di carglicemia e glicosuria. Di più, nello .stato cli ca· bo11ri.o. Qtùesto -trattamento preparatorio può estenza d.eg.1i idrarti di oarb onio, per il fatto che, sere, in caso di cqstipazi-0tne, ct>mplietato ron secondo l'etlicaoe espressione dri. Natunyn, i grassi un leg\ge:ro pu1~giante e con eUJbe:roclri.is,mi. Si br11cìano al• tooco diegli idnati di oarbo.nio, si ha . può a1l01ra ineonlinciare il digiuno, che in altri formazione di aceto·n e dai grasSi, e .m~ata depuò iniziarsi subito: duran·te questo periodo s-i co1nposizione dell'acido ossi1b utirrico, che .si tradaranno •b evande (acq·ua, the, caffè, brodi J.eg,g .e ri) sto'rma poi in acido a-ceto aicetico ed in acetone, pref.e·rib.i1ttnre n:be c·a lde, qualche ai'looolico. La dusìcchè ue viene pirovoc.ata l'aeri.dosi, rc he ·p uò terrata è ,-ari a :' esso è sta.to c-011ti1n.uato a.nohe 10 mina re fa talm enlte lllel coma .. Alla diieta assogiorni, in medi.a però ne ·ba:staino quattro, dopo i 1u ta mente priva di .idr.aiti ·cli cairboniio, altre se quali, se ip·e r siste tuttora z11cchero nel.l e .ori~, se sono venttte sostitue·ndo in seguto, a comin- si darainno, p.er du1e g·iol'n;i , a1b·11mj 11oi1dli. ed idriaibi ciare dalle 1nodiificazionri introdotte nie lla diJeta di carbonio, iu ragione risp,e ttivamente di g. I carnea dallo stesso Cantani, fino acl arrivare ai .e g. 0,5 per og~ni kg. d.i peso d el corp,o , ripetendo reg·ìmi ricchd di carboi drati, di Mosse, von Noorpoi il digiuno pei- 3 giorni. S.e persiste la glide11, Falta, ecc. cost1ria1 si ripete la .som1un11'1i.str.azionie de·g·l ali111e11ti oeom e sopra, ed il digill!lJo per uno o due 1 IL ~ IETODO DI _t\.LLEN. giorni . .Nel ca:so che \ri sita tu.t tora z.ucch1e ro neìle Uno dei trattame11ti in cui molto si è scritto oriue, ,si danno g1li albumi111oidi per 4 giorni, fain questi ulti mi tempi, è qu.ie llo di Allen e della cendo segui.r e ttn gìor•no di digiuno e si aium~11st1a souol.a. Co11 una ser.ie di esperienze siste1na- tano p oì i giorni di alrimentazìon·e d:in.<> ·a raggi1uutiche, praticate sui cani , asportain.do poTzioni più gere 1111 giorn10 di 1di1g i1Utno settimanale. tal o meoo grandi ·d1e l 'p ,a ncreas, senza togliere la comodo, n1ei casi senza complicazionJi , si può esmuni cazione col duodeno, Alle11 ha riiprodotto iin. sere quasi s~curi di .o tte ner·e la scomparsa dell1a dètti animali di,Terse forme di dia bete, dalla sem~ glicosuria. Questi p.er.i<>di di ~.nitermittenza di digiu·n o rendo.n o il trattamento meoo difficile e plice gli·c osuri.a co·nse.cutiva ad ti1n1g estionre ·d i idrapre,1eng0010 il 1dima1g ra.m ento e 1'acidosi. ti di cairbonio, a quella che si verì±ica a:nche con la sola dieta carnea, · o co.1 digiuno, all'acidosi; al N °011 è aissoluta;menite necessario che il ~azi.ente, co1na. d1t11-ar11te 'dl digi1t1ini0, rìma~o-a a letto, tanto più che ciò ·potrebbe essere dì u·n certo nocumento, Il cliabete sta quitti!d.i, .secondo qL11est o autore, per le persone di età avanzata. Si p·u ò permettere in rapporto con la secrezionJe init erna del 1p a·ncreas a l d.iabetico di a1zarsi, ,e id i attendere a qualche (la teoria pa:ncre.aitica era già stata em essa dal leggera occupaZJione : è però ~m porta11.te ch1e esso Domi111icis ±in dia.I 1899), ed il s uo ·d·eoo:r~o, sempre socoodo le iesp.erienze di Allen lJUÒ ,,enire sfugg·a ad ev.e ntuali infezioni. Di solito il digi11lllo vien)e .soppor:taoo tabbastamza bene, .sipecia:lmodifì.cato dalla di.eta, riprod.u aendo n egli an:imenit:e J1ei g.iova11i : .r:aramente sù. 1J.1 otano nausee ; mli da esp.e rimen:to le driverse -f',a si del cliabete l'event11a le cefalea si può combatte.re con qualche umano. l ùlen ha .p oi trasportatQ all'uomo q11esti risultati e, col s uo meitodo, applica sistematica- taz1,,a di caffè. Il t empo necessarir0, per fare scomp.a rire lo men·t e il dig.ì ll'no, ti.no a totale scomparsa d·el.la glicos11rja, saggiando p-0i g~adatam.ente il limite zucchero clall'oa.ina, n·o o è ì11 if'ellazione con la qua.J1,tità di esso, ma forse, .p iù che altro con la di toll1era:nzat dell'ammalato, dapprima per glti durata del'La malattia e co1n l'età. Nei casi che idrati di carbo1ùo, •p oi 'Per le a1bumi·ne, infine p;e r durano da lun1g o tempo è più conveniente far i g-irasSli . Tale trattamen:to si propone anzitutto di precedere il p.eriooo preparatorio; i·n tal modo, pre\-en~re · e trattare l'acidosi (ciò clle si ottiene evita.u do 1'acidosi, Ja g·licosuria scompare più rap.a rticolarm.en.te co11 la totale esclusione dei gra.s0

1

1

1

1

1

1

1

1

1

rn

1

1

1

1

1

1

I


.. - '"i ")

..)

-

lL POLICLINICO

[ .\NNU XX\'II, r'Asc. 21-22]

pidameute. Dopo 24 o re <la cl1e il glu<.'OSio è scomtr1ente negli obesi e nei pazienti con acidosi), parso dalle or111e, s i passa al periodo di detennitino a che l'ammalato cessi di perdere in peso o nazione della tollera>-iza per gli. idrati di carbo1iio. tino a che si 1:aggiu11gano le 30 calorie .p er kg-. di Si scelg·ono, a prefe renza, clei v·egetali riccl1i di peso. La qttestrone delle calorie 1lecessarie è molto scorie , e.be hanno il vantaggio di rompere me· complessa e non può risolversi che co11 ·lo studio gli o 11 digti uno e di aiutare la funzione motoria del ca.. o iudividuale, poi-chè divier~i sono i b·1tntesti·ll.lale, pure co11cedendo so1o uua piccola sog.ni, l~ esi.g enze, le attitttd1ui di ogtlii organiqua11.tità di id·r ati cli carbonio. Si i.11oomà. ncia ool smo. 111 generaile bisogna gttardarsi da una ipeda.re 5-10 g. al giorno di c arbo1drati, sceglien~·aJimenitazione, che Ia riton1are la glico&u.ria, audoli fra le verdure al 5 % (1), e Si continua, at1- u1e11ta il gra so e tentle a pr<>\'Ocar~ 1'aci(losi . men1:0.n do la dose di 5-10 g. al giorno, fino a che ~ el caso . cl1e ricompa1a l.t glico~nria, si de,·e ricompaia lo zucchero ne1l 'orina o fimo a che si Stl!blto s ta.bil1re i1 dig111no, <la i>rotrar~ per 24 ore raggiunga quella quantità che si può ntetrere o comu11qtt~ fino a s comparsa del g1t1cosio, e risufficiente per 1'1udividuo: oosì non potrà atti- prendere in seguito la die.t a primitiva molto lenva·r e che raramente alla porporzione di 3 g. per tamente, guarda•ndosi dal raggiunge-re il limite kg. di peso. Tale proporz.ioue va soprattutto tedi 1tollerauza per gli idrati di çarbonio. nuta presente .n ei 1bambi·rui, per .i quali, in conl\1o1to utili sono i giorn i setti1nanalt di dtgiu110, siderazione del peso minore, 1'aggiu'llta di una s pecialmente per gli ind1,·1dui a bassa tolleranza stessa quautità di carboidrati è proporzionalmen(meno di 20 g. al giorno) : per quelli a maggi.ore te molto maggiore che per l 'adu1to. Q·w ando s1 tolleranw : (50-100 g.) si possono lasci.aire in tale aumenta la quantità di ca.tìboid:rati, si palSSerà giorno, la metà d elle sostanze proteic-he e degli dalla categoria di ailimenti ohe oontie11e :il 5 % a limenti al 5 % di carboidrati. a quella che ne contengono il 10-15 , e cc ., nella In questi ultimi tempi, .\..llen ha modificato il dieta 11ormale, si- c oncede rà solo l '80 % dei carSt\O metodo, e ritiene che la dieta più conrveniente boidrati tollerati. da istituirsi dopo il dig.i11uo debba essere comQttando l'ori·n a sia rimasta s e nza glt1cosio per posta totalmente o pl'!inc1palmente di proteì11e due giorni, si determ1nerà la tolleran z a per gl i solo it1 taJ modo può scomparire, oltre che la glialbu1nin,oidi, inco1ninciando a ~on1ministrare 2 0 cosu1ia, anche la iperglicemia. Certamente tale g. s otto forn1a di p esce, di albttmina cl'uoYo, di dieta comporta in qualche c aso notevole riduzione carne magra ed aumeuta!ndo di 15 g. al giorno, del p eso e delle forze d<el .p azienit e, che deve quinfino ia che l'iudiv"idt10 introduca 1 g. di al.bumi- di limitare gra'lldemente la sua attività. noirli per l kg. di peso : tale quantità va elevata Nelle forme leggere ed iniziali, non è sempre - a 2-3 g. per i ba.mbini. In qualche caso aa somnecessario istituì.re il digiu.110. L'esclusione dei mi111ist.ravio1iie di albu.minoi dd può farsi anche grassi e dello zu.icchero, la sostituzione del pane men-tre si determina la tollerainza p er gli idrati (1) con le patate sono spesso sufficienti a faire di carbo1i.io: però, in gener ale , t: meg·lio iniziar.la scom·parire la glicosuria. Si p11ò in ·t ali pazienti' dopo, Taggi1111gendosi probabilmente i1n ~I modo · raggiungere spesso la tolleranza. di loo g. di idtrauna maggiore tolle1·ain2a per ,i carboidrati. Per ti di carbouio: in seguito, si COtncederanrno gradatamente i grassi. I casi gravi invece va,nmo la determin·a ziooe delle q11anitità di albumiiwidt, g•r assi, ecc. contenuti negli alimenti si ricor.re trattati eot1 oura meticolosa a 1 principio e stretalle i1,o te tabelle. ta,m ente sorvegliati j 111 seg11.1ito: in essi, i distu:r· bi gastro-intesti.nali, i iJ>aitemi d'animo, le leggere Durainte le prime somministrazioni di albumiinfezioni, l'attatica.mento possono abbassare la na, si può trulora concedJere uua piccola quantità to]J,eranza per gl.i idiriati di crurbonio ·e provocare di grasso, che, di solito, è meglio sommri.nisrtrare a cidosi e coma. soltanto quando si è ra:ggiunta la quaintiit à di 1 g. di alliumina per kg. dii peso : si può poi CRITICHE AL METODO DI ,.L \.LLEN. crescere gradatamente la quantità, (molto lientaA pMte le vedu·te teoriche di Allen, che non ( l) Diamo qui un elenco di akUJn.e verdure e f'!utta, ordinate secondo il loro contenuto i.n possono ritenersi applicaibili i11 t11tti i casi neJ1'uomo, i il su-0 metodJO trattamento è ben lungi 0arboidrati: al 5 % : lattuga, cetrioli, spinaci, pomidoro, asparagi, indivia, sedano, broocoli, ca- dall'essere esente da critiche. I.n certe parti, esso volfiore, crescione, .r adicchio, :a.va, limoni; al oon rappresenta afia,tto .u .na 11oviità: oosl i giOTDi 1 I'.> % rape, zucca, ba1 babieto1e, oarote, cipo1le, di digiuno era.mo g·ià s.tati prescritti da Caiutani aranci, cocomero, pe~he, ananas, t ragole; al e da De Ren.z i, raccomandati riin segui1to dia Nau15 % p.iselli verdi, carciafì, mele, pe1ie, albicocche, ciliege; al 20 % patate , riso boll~to, mrac(1) Per quanto rig11arda il pane, bisog~na tener cheroni, banane, pr·ugne. I dati sono tolti dai pre&elllte che quello al glutine, che si. '\·ende COltl:e la\-ori di _L\.llen; ·p er qt.t.anto ·r isulta da altre anaadatto per {liasbetici, oorutiette qtt~Sl S€mpre 11 lisi, il co11teu11to ii11 oarlx>idrrati ipuò ritenersi 20-40 per % di carboidrati. infe riore a quello acce1111a.to. 1

1

1

1

1


(-i\NKO

XX:\l JI, F.-\SC. 21-22]

SB2 JONE P•A TJCA

11yn, v. Noorden, applicati sistematicamente in u·n ione ~ purgamti da Guelpa. Nè ess'i, uel modo con cui vengooo pJ·esc:ri.tti da Al.k n, son-0 senza altro 1uti·li in tutti i casi : vi sono diabetici, ohe ne risentono vantaggo, altri invece che non li tollerano affatto, ,presentando sintomi dii oatarro gastrico o d1 colite, opp.u,re seg·ni d1 acidosi e 1niinaccia di coma (son1no1enz.a, debol1ezza, nausea, ,,omi.ti, dri.spnea) ; 1altri i1nfinie non ha.11'110, da principio, alcun ·d isturbo, ma in seguito, quando ripre11dòno l'alimentazilòne, mos b.-ano seg·ui di acidosi, più grave che pri1ma e di1ventano sempre più de boli ed emaciati. In .romplesso si può ritenere eh~ il digi:uno sia tollera to meglio diai soggetti magri, che dia.i grassi. Uill altro i11conveniente, che si rimprovera al n1etodo di Allien è che, per la s ua esecuzione scrupolosa, che ne sa.rebbe condizione .essenziale, il paziente è costretto a Yi\:ere conti:nt1amelllte fra la bilancia. che pesa gli alimenti e 1e provette per le analisi dell'o1ine, e qw.indi iu co11dizioni poco tollerabili, ron il pericolo cnc si s~viluppino idee ipocondriache. Ma il danno magg10re, che a tale trattamenrt:o si attribuisce, è quel[o pr.ove11iente dalla di·e ta troppo riisitretta, che conduce all'inainizione. Il Falta cita, a questo proposito, la sua esperienza durante gli an·n i di g.uer.r a, quando, con la scompairsa dei ·g rassi e la diminuzione dell'albumirui, i diabetici furono costretti ad una d~eta .ridotta, che sembrava più raziouaùe, per cui scomparvero gJ1cosuria e chetonu:ria, ma compar\~e illlvece 1a cachessia e g·li alll!tnalati, invece che per ooma, m.orirono per inanizio11e e per tubercolosi. Lo stesso autore cita, i.11 termini i1:ro.nici , il cas.o di un bainbi1no a cui Alile.11 era r.i:ttscito a fair tollerare 20 g. di idrati di cairb-0uio, ma che poi morì per estrema debolezza, non dissimilie doo'asi1n o della favola, che \1en.n e a · morte prop11io quando il padrone era riuscito ad abitua:rlo a non ma..n-

gtare. •

Di più, i limiti di itol·leranza che _A.. llen i r11tende di s tabili re per ogni indi v.id.u o 11011 ha11°11,o nulla di fisso, non di•pe:ndend.o essi ttanto dalla q·uantità e qittalità diei carboidrati, quanto dall:<t compo· sizione complessiva degli aiJimie.nti, che si dannù con essi, e s pecialmente degli albuminoidi. 0

J-\.LTRE DIETE.

co u l'intelllto di mantenere i.n bila111c i-0 la nutrizione del diabetico, cosa tanto più ·necessaria in qt1an1to che il suo organismo te nde a distruggere, siano state proposte aiLtre diete mofto più a_icche. Tali sono q11elle d~ albt1.m inoidi e grassi, usate da FaJrta, che comprendono 250 g . dì carne, 4 •t1ova, 50 g. di formaggio, 300 g. di panna, 150 g·. di g.rasso (bt1rro, strutto), legumi ' 'erdi, frutta. Con l 'i11 No11 è quindi da meravigJiari se,

tento di dimin11ire l'azione chetoplastica clei grassi, la dose di albumina ·viene talora ridotta alla metà, pu:r 001-icedendo u11 totale di 2800 calorie, ebe ve.n gono iin gran parte date d.a i g-rassi e dal1'alcool. Molto utili sono le diete a base di verdure , c~ anch e ne.I trattamento di 4~llen, posso110 sostituì.re i g~orni. di d.i giuno, purchè ,n on sìa;no à.ccoonpag.naite ·d a g·rassi. Il vol.u me notevole di tale· .ali1nento dà .il senso di saz,ietà, pu.r concedendo· pochissime quautiità di i·drati di carbonio. Nella dieta stretta di verdure, queste si fa111no cuocere,. getta.ri:do per cl tte ,rolte l'acqua di cottura : gli idrati cl.i carbonio vengono cosi ridotti quasi a ' zero.; il Fa1ta. ''i al~giunge poi <.Lel grasso sotto f·o rma di burro ed olio (220 g·. del p·r i'.m o e 50 del seco11do) 1.11 modo da cop1-ire i1 bisog.no ·e nerge- · tico. Il regime vegetariano (che è stel!to introdotto per i diabetici da De Renzi e Reale) presenta diYersi vantaggi i11 quan1to che è m.olito adatto per far dim.i nuire o s·c ompa:rire la glicosuria: esso inoltre per i1l su9 stesso volumle <l~termiJDa presto il se11so di sazietà, c h e in molti diabetici polifagici si ottiene solo con un note,role volume di alim enti : per .l a quantità di scorie, eh.e esso contie11e, tiene in attività le funzion.i initestiniali, ciò che è ·a ssai uti:l e nei diabeti.ci: J.11teressa11ti sono i 1isultati otte11uti con regimi a base di carboidrart:i, i ntrodotti sistema;tica111ente da v. Noorde11. Si fa precedere 1111a dieta ·povera di alJb.itmina e senza idrati di carbonio, poi vi si a.ggiu·ngono questi ultim.i , i1n forma di fa,rina d'avena. Si osser·va allora che la glicosuria scompare e così pt1re scon1pare o ' 1 iene di molto dimi~niuita l 'ac.idosi. L'azio11e b ellle±ica di questa dieta non ha. ancora ·ricevuto una s piegazione sufficiente : è dia escludersi la .p resenza di sosta11ze speci~he, le qual:i possono favorire la combustione cl-egili i.dra.ti di carbonio, e cosi 1>urc non si .può ammettere ttn certo inspessi1me11ito d el filtro renale, che imped·i sce l'escrezione degli idrati ·d i ca·r bonio. Secondo alcuni, il 1ben1e:ficio consisterebbe 11el modo parti1colair1e di degradazion1e ·della male.cola d:i questo- annido, ·nè vi sarebbe estranea l'attività saccaroliti~ della ±lora .i111tesrt:i11ale, secondo altri i vantaggi saTebbero più ch e alit ro dovwti alla riduzione della dieta e s p ecialmente dell'albumina. La farina dii avena ·s i dà a dosi di 100-250 g. al giorn-0, i11 forma di z11ppe, accompagnainoola a b11rro (200-300 g.) e ad albttmi u.a vegetale : varu10 escluse in tale cu·r a le albun1ine aruimali, solo con cedendo raramente l<e uova ; q11esta dieta si .intramez1..a con gior.ni a sole ,·erdure ed ogni tanto con un giorno di digi.u no. Essa viene oompleta.t a o sostituita con altri idrati <li cairbon.io pr.o\renienti dai cereali (riso, farina di frnm·e nto, 0


[ :.\..~~o

IL POL !CLINICO

X.:\\' II,

.B'.\SC. 21-22]

..

t1i g·rnuo-lurcoJ, e.li leg·t1mi (lenticchi e, µi !"elli J dalle patate, banane, ecc . Petersen ha ottenuto bt.J4)ni ri•sultati i)ers1 11.o con la cu,r a a base di semolino e dii maccheroni e nelle diete di Falta compaj01no s p.e.sso dl risotto, 1.a. polenta, ecc. U11 i nconvenieJ1te di q·u esta dieta, specialmente di q11ella a base di farina d'avien.a, è la prodiuzione degli edemi che sono da attribuirsi da alcuni a natura tossica, da ~1tri ad inanizione od a ritenzione d'acq11a, analog·amente a qua11to av,·iene nei bambi11i a dieta di farinacei ; la recente esperienza degli edemi di gtterra sarebbe 111 appogg·10 di qtteste ultime due cause. U diete a base di idrati di carbonio, che almeno apparenten1ente contras ta no con i criteri domina11tri, arebbero j ndicate per fa,·orire l 'aocu1nulo cli a cqua (si nota co11 e~se gra11de ricl11zion<; della (li11resi.) , cli iclr.at:i di carbo11io e di albtttni1na 11e11 'or.g.a11iiSmo, per <limti.11l1ire l 'acid~~i, per ~on­ oedere riposo ag·Ii orga11i digerenti, special111ente al pancreas , ecl .a umentare così la ito11erauza ~tglJ id.rati di carbo11io : da 11lti1no, ]) iù o meno modificate po~ . 0110 s ostit11jre i giorni di digi.t tno. ... 1

!i= :;:

*

Come si \'ede cl<1 qua11to si è es1)o::>to, i · pareri deglii. autori sono tnolto disparati e qu1ndi anche le loro .p rescrizi.oni per il trattamento dietetico sono affatto diverse e spesso contradditorie. Risultati favorevoli sono stati otteulUlti dagli uni e-011 11'escl11s ione dei ca rboidrati, clagli altri concedendone i11,·ece una qttaintità note.vole, dagli uni eli111i1vando totalu1t ute i grassi, dagli altri ricorrendo prevalentemente ad ess i per supplire a1 bisogno e nergetico, dagli 11ni r~! d11cendo iil vitto al minimo, dagli altri somministrando una quantiità abbastanza notevole di alimento. • Ciò. sta a dimostrare due ordì ni di Iaitti. 1:\ uz.itu.tto le nostre ~oncezioni rispetto al conrtenuto calorico degli alimenti .•ecl alle loro trasformazioni chimiche sono troppo ~emp.liciste . Ciò che è vero i11ella pro,·etta del chin1ico 11011 lo è sempre nelle cellule dell'organis1no, ciò che p ·LlÒ ammettersi per u11 i·n. dividuo uon vale per l'a.ltro, poichè i.l metaibolismo è una funzione affatto relativa. Ogni sogg·etto possiede 11n metrub,oli:smo basale proprio, che i1on può v,en:i.r e misurato iu termini miatema.tici, come non si pt1ò essere sicttri che gli alimenti, acctttatamente calcolati e pesati, che somministriamo ai dia:betic.i compiano il loro effetto, senza esser.e '1a riamen.e influenzati dalle leggi della 1111trizi.one e della drlgesitione . Ino11re, come già si è acce!Il!nato, n oi comprendiamo sotto · il nome di diabete una quantità di forme, cl1e .probabilmente ha.11no di comune fra loro la so1a g·Iicost1ria e ne concludiamo cl1e essa di penda da ·driSlt11rbi 11el m etaboli1S1no degli idr.a ti di cnrbonio, me-11t·re p11ò anche dipendere 1

~

1

da q ue1lo cleg·li albuminoidi e dei grassi; sono in\Tece tutte le funziorti metaboliche che son0 i11 shila11cio nel dia.bete. Cosi pure la scomparsa della g.licosuria e della chetont\ri a non può 0011siderarsi come unico criterio per giudicare dell'etticaci.a del trattamento : anche 1'albuminuria sc0n1pare nel digiuno, ma non per ciò si può ritenere guarito o sopito il procec;so nefritico a c ni essa è legata. S,en1..a entrare nel complesso e spinoso problem:t delltt patogenesi del diabete, è chiaro che e ·sa è ben 1nngi dall'essere u11ivoca, qt1indi, pure ri~onosceudo il grande valore degli st11di di .i\.1leu, non ~i ,p1tò applicarli quasi incondizionata· me11te a11 'uomo, nel q11ale p. e. 1'importauza del fegato, come orgia·n o diabetogeu-0, non può essere misconosciuta. L'ammettere quì,ndi cause di,·l'rc;e porta a diversità di prognosi e di tratta1nento. Vi c;ono individui, llei quali il diabete si sviJ11p1)a per lo più nella sec-0rnda. metà della ·v ita, di solito an1an1ti della ta,rola, a.b ituati a vita Recle11ta ria . Son-0 qt1esti i soggetti, cl1e costilttiscono la base del successo di tutti i trattamenti : so110 essi che tollerano bene il digiuno, di\·e11ta11do presto glicosurici, che soppor·tano bene i regimi a base di carboidrati, che anche con diete r icche di gt-a"si non ~ vi1uppa:uo acido~i e portano per 1unghi an11i la loro malattia, rin1a nendo i11 concl1zioni tollerabili di vita. Ve ne sono altri iu,·ece, special1nente giovani, i quali, con abbondante diuresi, ha1t1·no ele,ra.t a glicosttria, che scompare difficilmente anche co11 regime stretto, presentano quasi oostanteme•nte c h etont1ri.a, resistono male al d.i~i1l1110 presentano spesso acidosi e finiscono freq uenitemente per coma o 1)er i n.a.niz1one . Grave errore è dunque quello lli sche11iatiz7.aire la cura ed atppJicarrla senza gi·ttsti criteri di discriminazione, rivedendo l '.a.tnmailato, solo a 11111ghi intervaQli; cosi p. e. la tolleranza per gli idrati di carbone.o non è i11 .r.apporto assoluto con la con1iposizione chimioa deglii a:limeniti, ma bene spes·s o ·col fattore individu.ale. \ Ti sono soggetti, che non 1rnostrano gl)cost1ria con oltre ttn ettogi-amm,o cli patrute, e che la presentano iruv·ece con 20-30 g. di carne: così ptt:re è erroneo lo stabiline la quf<ln•ti:tà di cibo u.nicameu•t e in base alle calorie, Titeuendo che ue siaino 11ecessarie e sufncienti 2500-3000; si deve in vece da:re all'iudividll-0 tanto alimento cl1e .b asti per con1piere i lavori ordinari~ Nel traitt a.m en1to occorrerà attenersi ad alcu11i ca.p isci ldi di incontra-s.tatà efficacia; sono essi special111ent e: a) l'u,tilità di i·n iziare precoce1n,ente la cura; b) l a riduzione della d'iela sia in roml)lesso, sia lil1 J.·apporto ai di\ersi costituenti e SJ)ec1al111ente agli idra.ti di carbonio; ,e) i giorrii 1

1


' SEZIONE PRATICA

di dig·i uno, no11 sen1p!!e applicatri. a lt111go, come consigli.a Alle11, ma, sia . a1'l'iiniizio, con l'inrtento d~ fare s-comparire 1.a glicosuria, si:a :in seguii to anche a mezze giornate di dig.iunQ, sostituibili e ·ve1l!tt1almente da giorni a dieta di leg.umi e di frutta; d) la 1iotevole 1ttilità della dieta vegetariana; e) l_,azio,,ie clieto-plastica dei grassi, per etti questi non va.nino somministrati in quantità esagerata, o senza st1fficiente qttantità di altri alimenti. Ogni i·ndivid'ltO ' 'a poi studi.aito n.el suo modo (li rleagiire alla dieta ch·e si istituisce, e seguiito, in ·modo da poter sorpTendere ai] l'inizio i possibili incidenti e .p orvi rimedio. A .t ale uopo, si terrà g ran conto dei sintonni .subbiettivi da pai.,te <lel 1'iammalruto, d.eLla c·urvia del peso, dell'esame d1ell 'orina, specia1lmen:te per q.u anto ri·guairdia lo zucchero ed i cor.p i chetonici. Le altre rioerche, quali 1'iperg1ice.mia, le. tensione dell'anidride caxbonica nell'ari.a alveolare, ecc., oltre ad esigere att11t1dini t ecniche e mezzi . che non sono sempre alla portata del n1R.dico pratico, ·ll•ot1 fornisconJ sempre ri _'ttltati con signiifi.cart.o preciso. 1.1 clia.betico dovrà poi att enersi ·a scrupolose regole ig1.eniche, per quanto rigttard.a la pelle, i denti, le f11nzit01D.i intestinali, l'esercizio fisico, ecc . n1011 dimenticando mai che aniehe l!llei JJeriocli favorévoli s i tro.,,a in uno stato di eqttilibrio jnstabile, che lt11 errore dietetico, un'tilllfez1one possono ro111pere , detenmin.au clo incidenti gra,·1 ed aTocbe fatali.

NOTE E CONTRIBUTI. ()SPF.Dr\T,E DEI

Ss.

GIOVANNI E

D LVI SIONE

PAOLO

IN VENEZIA.

DER3VIOSIFII~OPATICA

d il'~tf u dal 11rof.

(-1.

B. 1•'10<..'<.'0.

Emormgie e gangrene simmetriche dcl palmo delle mani da reazione anafilattica per il clott.

~L\.NTO~ro

Pozzo, assistente.

.

una i).a zieute attetta da poliJrtrite reumatica act1ta, ttlattata con ripetute iniezioni di siero .a11tistatiloccccico .p oli·valente v\rellcome .e , -enuta a morte in seg.t1ito ad runafilassi per detto siero, si osser,·arono, com·e .mani.festiazioni concomitanti della sindrome anaitìlattic:a, dell·e lesioni ct1tanee _ porpora emorrag·ica agli avambriacci, focolai sinimetrici emorragi.c o-n.ecrotici a l paamo delle mani - c1 ualli non si rinvengon 0 comunemente in .. eg·uito a siero o vaccinoterapia , les1oni tan·t o piìt iuter·essanti ora che gli stt1di s ulle reazioni a nafi·latti cl1e rhegli organis·mil e l'impiego dei piì1 svariati sieri e vaccini su scala sempre magg'101·e contrib11tiscono a .portar 11J1ovi spiragli 111

1

di luce sui ~complessi fenomeni chi1nici e biologici legati alla introduzione di sieri ed a1bumi11e estranee nell'.o rganismo animale. Credo opportuno riportar.e anzitutto brevemente .il reperto 11ec.r-0sDopi~o e l'epicrisi, quali furono dettati nell'Istituto di a11atomia patologica dell'ospedale.

. I

M ... L ... , di a·nni ,?4, morta 1'8 novembre 1919. Reperto ne·croscopico. - Edema durct degli a.r.ti

ir1feriori 0011 cianosi agli eSltremi distali. Porpora punct:Jata irec-ente vi1sibile appena all:a superficie dorsale delle m:aini e degli avambracci. In corrispondenza delle IlegiO!lJi .p almari m acchie roseo-paonazze. Ventre :flaccido, piatto. Calotta cranica norma.le. Leggero stato di anemia dJella sostamZJa .encefalica. N•essun focolaio patologico. Circolo del Willis integro. Cuore di medio \rol ume, coin VD flaccido, masse ieruorose 11el cuor.e destro, punta <:ostitui;t a dal VS. Epioordio ters 0 . Valvole aor.ticbe a te11!Uta .p·er.:fetta. Emorragie :recenti nello sp.essore de1 pizzo iaiost1-co presso il .p11nto d'aittacco mediale ai1l'aDJello, del \·olttme di una lentiiectiia.. Semilunari aor,t i-che csten si1bili, integre. Integ.ro l'endocardio valvola.r.e del cuore destro. Chiuso il foro ovaìe. Sa ne 1'e coro11arie. Polmb.n i : ~iberi da aderenze, soffici, ir·ro.raiti (li sa11gu1e come di norma, con api.ci illesi. l,ieviss.imo edema acuto da.11.a base di destm. >fon 1e mor.ragie sottoplew·iche . Sani j costituenti del p.edunieoio pol'monare, salvo un focolaio tuberoolare antico calcificato in una 1linfoglandt11a ilare des·t1·a. Milza: leggermente ingu-ossatia, con capsula tesa, palrenchima .molliccio di' cdlo.r roseo car:i1co oo,n 1pii000:be i~1olie opach·e Idi i perprlasia follioo.laa:ie. Bresso l 'incisurra del b.ord·o inferiore ttn foco•l aio di n.e crobiosJ ie.mboJ.ico-i.sc.h emica del volume di un'ave1'1ana. Reni : rdi volume leggermente attmentato il S, di meglio volume il D, li sci., .di oonsistenza mroia, ·b ene ·sca·psulabili, di colorit o ereta chiara c0in ip·utllteggìia.tttre sottocapsulari qua e là. Vene capsulari d.el Verein evidenti. Pa·llore e d.egienerazi01nie grassa della cor:t ec0ia e delle colonne di Berti.n. Corteccia no11 j.nspessita. P.iirami·di ros:e e chia11~e. Muieosa de~ calici .iin.tegria. Vescica .u rinaria vuota, a pare~1 sane. Genitali inter.ni : n.ulla. Fegato: volu1n1noso, .liscio, sodo, con glissoniama tt:ersa. Voluminoso angipma della s uper.fìcile convessa del f)·rande lobo. Parenchima grasso; al taglio tra~:and·a lieve odore di aicetone. ·Cisti-fe11ea con sca1~sa bilie fi·uida. I~a distinzione Lobulare d el feo-ato è a,b1b.a sta:nz.ia manif,e sta. N·e1'la iliaca comune des·hra v·i è ·t tn tromib o obliterante .sodo gnigio-1·oseo elle si p1tolunga .g iù giù nel via.so, oltre la sua biforcazione .nellla i.l iaca esterna fì.1n o ad aaqui·stirure n.e ll 'estremo ingu.inale a livello dell 'aroa t a d1 Poupart aspetto di cruore. Tale trombo si pi:olunga nella cava ascendente come t_rombo ·I?ar1etale in pa.rte, iin par.te come formaz10.ue pol1~osa liib,e ra · .si e·stende dal lato o:p posto a OOìVal1ere dlell-0 ~p.ron·e d·ell1e · due iliache n ella iliaca primi ti va s~nistra con.tin11a.ndos1. po.i .nelù 'estrema di sinistra. fi.110 alla pieg·a dell 'i.nguine. E.picrisi : 1'rombotlebite de_lle iliaiche c~mu,n~ di r.ecente data con seconda.rio edema e CJ.anOSl deg.l i .arti inferiori q.u~le effetto~ di . .reazione ~na­ fi1aittica da siero 1pd1'1\ a]Jent1e an?s~fil00occ1~ . n .eo-enenazlione ·g rassa acuta toss1em1ca del feo-a.~ e dei reni. Traccie di porpora en1orragica a.g li ~ rti .st1periori.

'

1

1

0

1

1

~

-


IL POLICLINICO

l'<:r qtta11to rigmarda le altera:tjoui cUitainee è <la ossen-are eh.e, olt.Te al.la. lnanife~tazione cli porpora agli arti superiori , stil palmo delle marui, in modo simmetrico, erano già compa.rse alcwii giorni p1i1ua della morte, co1ne reazi9ne all 'impiego del s iero antistatilococcico, delle ehiazze ecchimotiche, alot1ne grandi come t1na moneta da clt1e centesimi, altre più piccole, isolate, concomitanti• alla comparsa dei noduletti di por· pora agli a\~ambracci e al <lor.so delle m a nci. Asportati, dopo il decesso, dei lem,b i di tessuto i·u corrispondenza di dette zone ecchimotiche, si os::.en-arono alterazion i mdcro~opiche t ali da far rltenere che dette lesioni eraiuo rappresentate •da fatti di gang·rena e di emorragia consecu ti vi a tromboflebite •dei vasi del connettivo s~tocutameo e del derma. Lo strato corneo e lo strato granuloso appaiono, in preparati di tali sezio11i, sollevati i11 più p1t1nti e stac-cati dagli s trati sottostanti. per rormazione di lacune entro cui i osservano lamiue di sfaldamento e scarsi leucociti ; sia in tali punti com e pure là ove i due strati so.no a.ncora aderenti a quello spinoso, essi appaiono completamente mortificati e sfaldabi1 i. Anche lo strato malpigh1ano presenta dei ,·acuoli, abbondantemente sparsi uel suo spessore; i c:;11oi elementi ora appaiono fortemente idropicj, ora mort ificati. Le papille sono pure fortemente edematose; nel rorpo papillare si adde11tra110 talora ii.J.diltr.ati a t\·ice11 ttlari e suffu~ioni en1orragiche. 1

11 collageno ba ttna degenerazione quasi mucinica in blocco, m entre l'elastico subisce tt·nia degenerazione in collastin a si da apparire come bloccb1 a\tidi di sostanza basofila. Le deg,enerazioni delle ghiandole sudorali sono pure i111teressa.iruti : mei1tr.a i tubttli retti s i conservano abbastanza normali , i tubulii torti si trovano i·n un periodo di degenerazione molto a ·v auzato con distacco disordiuato dell'epitelio, degenerazione d el .p rotoplasma cellula1·e, cosi che le cellule 11olt si d iSiti.nguono quasi più e non si vedono che .nuclei che zaffamo quasi com.pl1etame11te il t11bulo. Edema molto r·i le\1ante delle tuniche vasali, cosi che i 11uclei risaùtano molto più i11tensamenite; l'endotelio è tt1tto stia~ato , 1edematoso, con il p·r otoplasmia ridotto quasi a un blocco dii sostanza amorfa. S1 forma quindi ·il blocco di fibrina che ostruisce il lume del ,·aso, con i camatteri di una fo·r mazioin e di fibni.na in Joco. Anche ne lle t-rabecole connetti\.·ali fra le rolle adiipose nota·nsi s.uffusion~ en1orragr.iche. Nello stadio in cui i vaSii sono ancora aperti, nei IJ11nti perid.erici, e non v'è che nna .nearosi da coa.g ul.azione dei tessuti, osserva, con1e si accennò, la presenza di un infiltrato a tipo quasi irufìammatorio con numerosi 1eu<X>Citi e mas tzellen di Ebrlich. Nei punti più periferici la degenerazione m ucini~ è meno intensa, quella dell'elastico è a ppena iniziale, e

si

sono 111\·L:..cc inolto colorate le cellttle stellate clel co11nettivo. R·iassumendo, in complesso, si i1ota110, come .alterazioni principali : tino stato ede1natoso di tutti gli strati, co11 nior.tificaz.i011e, vacuolizzazione del protoplasma e formazione di vescicol e negli strati s uperficial·i , infiltrati e stravasi nel corpo papil'ktte e nel derma, ttombotlebite dci vasi del connettivo sottocuta11eo. Ho credut-o iinportanrte riferire tali alterazio11i perobè, per qiua nto rig111éllrda gli accidenti dn siero n 1ella pratica dermatologica, la <lescniziori,e clelle varietà er11tti,re determinate da sieri o \"accinii è ]imiit.ata a p·o chi tipi morfdlogici e a poc be "\·arietà di sierd ; infatti 1a maggior 1Jarte della letteratura sull'argomento ·verte sugli accidenti da riea:o antidifterico, quello cli .più antico e di più ' rasto uso nella Rcala dei sieri ai11titossici. Giova s ubito ricorda/re che lo «choc , anadilattico con i 1enon1eni co11oomitanti 11011 è t anto dov11to alla varietà di siero impiegata qttanto e s-0prati1tto al fatto che in uno stesso aanj1nale si introducono, in un peiiodo in cui questo è squisitamente sensib.1lizz.ato ve.rso un dato serio t1, di \·erso animale, nuove QUantità dello ste~­ so siero in modo da deternL.nare una v'"iolenta reazione di specificità. Oltre che all 'in1piego di sieri la reazione p11ò es~ ere doYuta all'impiego di ,·accinti o all'uso di altre sostanze medicamentose per le quali esista in daiti organismi ttna s piccata sensibilità, p rima indicata con il nome ùi idiosincrasia. Le prime osservazioni in questo campo sono quelle daite dallo studio delle eruzioni dovttte all 'i n1p1ego d ella tttbercoli.n a di Koch : roseolea ; orticaria ; erpete labiale; eruzioni "\·escico-pustolose. Seguono quelle co.ncerDenti gli esantemi da siero antiditteric-0; poi, in ordine di tempo, quelle da .siero antitetamico, a11tistreptococcico, ecc. Si tratta, nella .g ;rande maggioranza dei casi di esautemi i cui cairatteri clinici sono talora co1nuni (comparsa dopo 7-14 gi.orni da11 'iniezione - talora però anche dopo .p oche ore - tendenza alla generalizzazione) e le cuti varie forme sono tutte d erd.rvate ·dal tipo eritematoso: eritemi ro eoliformi, ocarlatt'iin1tformi, a tipo po.limorfo, essudativo, orticato, purpureo. l\. noi interessa questo ultimo tipo, che è anche il più l~o. Più che dd u.n a vera .p orpora ·e morragica, 1lelle osservazioni si.n .qui note, non si trattava per lo più che di u nra. congestione assad m:a.r.cata a livello del·La lesione eri tematosa., congestione che di fatto SOOJ?pariva in poc-bissimo tempo. La sindirome anafilattica sarebbe aeterm.i.nata, seco,n do alcuni, dalla formazione di un veleno specifico: l'apotossina di Richet, il grUtppo tossico dell'ailbumina di V01U.ghan e Wheeler > 1'ana tilot.ossina di Friedberger, la sostanza pepto-

-

1

1


.. (.:\~~o .~X\i ll,

F ..\SC. 2r -22J

niforme di J~raus e Bi e<ll, il d eriYato alessico di Doerr, sono stati tratti iu cattsa co111e agenti tl ello cÌl.oc di reaz.ioue. Il Besr<?dka u ega in,·ece l'·e sìstenza o la formazione cli ·u .na tale to i11a; la reazione sarebbe do\·t1ta .all'unione della f'ost a:nZ<'l sensibilizzatr,ice, o .a11tigcno , co11 la sensibilisiua o anti corpo. L 'i 1111ntt11i tà a utianaiìlattica è doY11ta alla 11et1tralizt.~zio~1 e lenta d ella sensibilis ina da i)arte d ell'antige ne : si tratta , cioè, <li uua clesc11sibil'izzaziol1C r)rog·ressi,·a t1ell'a ni1na.le che a\-yerrebbe a n ch e n el lo « cl1oc » ; i11 tale caso, l)erù, i 11 ltl Ollo ra l)Ìtlo e ,·i o lento, de t e1.·1ni11anc1o s in<lro111i l)iÙ -co1np1 esse, e s p esso aetali, in etti gli esantc111i so.n.o 1111a cl el le non 111e110 1B.t·eres~a nti 1DJ111 ife~ tnz1on i . Se difficile ec.1 an~ora contro\·ersa è la c1t1cstiouc d c l n1ecca u.i s1no cli formaz1011e tlel1.a r caz1 0 11 e anafil a ttica, c.liffici1 e è pure i11ter11re tarc i l 111eccanis1110 della lesione 11egli e ·a n.te111i e111orrag;i ci cla siero. Si {l e \'e ri1te11iere tra ttars i (1',aziou e cliretta d elle tossine st1gli eu tlotelji \'<lSali? o , se si cl e·ve 11eg.a1re, coi.1 il Bes redka, la for111azione di t ossine. Si tratta di aumento 1cli 1)ern1eab1liità clclle i)a r eti v asali per aun1c nto della pressione sang uigna ? ::.\la al• lora si spiegaino 111e 11-0 bene i faitti cli t ro111b ofiebite czy,.;ì 111arC'ati 11el nostro caso. 01)pure, <.l a ta la r elatiYa rarità di spiccati fe110111c11i e111orragici neg li eriten1i e.l a s iero, s i de,-e ·ricorxere al la ipotesi cli ltna Llia t e.si e111orragica , i i)otesi che, .11iel caso i11 questio11e, potrebbe s 11:firag.arsi con i 1 J.atto cl1e s i tra tta·va di 11na poli a rtrite reL1n1atica, arfezion.e i 11 c ui J.a fo.rn1a purpurea non è r ara? O che, data l a ~ nalogi~ che g.li esantemi tossici prese.ntano co11 qttelli consect1tivi a ielistt1i-bi fu nzionali (lei 11erYi v.aso111ot o1i, si deve Sttpporre t rattarsi di sti11101.azionc dei 11er,·i ,·aso motori cla so~tanze tossicl1e ; o, accetit a u{lo l'ipotesi c.l el Besre<.l ka, che po11e il 1neccanisn10 c.l. ella reazion e anatila ttica s1)ecialmente i.11 f1t11 Z;ione dei centri ner,·o~i , di s tim1ol.azi·o11c <liretta cl ei uervri vason1 otori i)er lcsion.e a 11a fila ttica Llei loro centri? La presenza di tron1bi obliteranti u e)le iliache con11111i, le alterazioni <1-0Yute -ai focolai e.l i tro111bosri arteri·o s.a ~ \·e11os a n ei \rasi cl e l sottoct1t a11eo, l'emol1s.i ch e si osserya n egl i s tra,·asi ipocl cr111.i ci, potrebbero pit1tto:to cl eporre i)er ·l 'esi steuza cl i tl!11a to:si11a anafilattica cl1e a\rrebbe ia.g·ito i.n 111-odo d 1retto sttgli e11cl otelii \1a•sali detern1ina nel o la cleg;enerazioue necrobiotica clegli c 11{l otelii stess.i e le alterazioni a qttesta co11s ecuti \'e . Venezia, 26 febbraio 1920. ,

1.'J-IIBIERGE

ris, ~fassou,

~~l 11,tia11 ep hy laz ie .

CHIRURGIA.

L'esclusione dcl llilol'o. Indicazioni e tecnica, (C . DL1 ~ET e l\I. \ TEHQ"CORY 1 Gazetle des l1opitea.u_x; 1 1111. 17 e 48 , I 9 I 9) .

L ' tscl u.sione (lel l)il oro consis te 11ell ' el i1nit1are chirurg jcamente c1uesto eg·n1e11to del tttbo digeJ:eute i·u m a.-njer a. da .i11terron1perc i l pass,aggio gastro-intes tina 1«~ . Storia. - s .p etta a Do:yen l'o nore cli aYere per il primo pratica!ta, nel x892 , l'escl11sionie del l)Ì lorD 1111ell'nomo. Nel i 895 ,,on E ·isel sberg· rei11ven.ta il 1) roce:so, 1c he .a1)p1ica .j n casi cli 11lcere callose e cùi cancri i11oper.a bili , i11a. ii1 segui to 11e rico·n osce l a i)rio1·ità a D o)·e11. :N.el 1898 Ch at1vel rcg.o la j11 111oc10 111inuzi·oso I.a t ecn-ica operait oria e Codi,rilla l)ttl)blica a lc uni risult ati. ~e r903 13erg ri1)orta due casi cli fìsrt:ola cl11oclena1 e , cou~ecuti\·i a(l ulcer e perforat e, g· u.a1riti .e o1n 1'escl.t tsione c1el I)iloro . Que11t t 1)ropone il 111·e todo come traltn111e11to c.l el l 'ttlce.r.a e.I ttoc.lena le .accon1pag11a ta da en1orragie g ravi. N l 1907 D elbet co·n.ferim.a i risttltati {lelle es1)erie11ze di l( eììi ng s ug·li a·n ·i n1ali , cioè ch e , , e .il i)iloro ,resta permeabil e n·e lla g.a stro-e nte ro-a u nst omos i, la 11UO\'a bocca creat a :11011 f1t11ziona tisiologicat1Te11te. D ell'i st esso a,·_ , -iso è a11che 'I 'ttffietr . Kel 1907 }onnesco pt1bblica 1111a serie di casi e prec.isa le inclicazioni del metodo. Xel 1908 liérariel co11111:nica il rd s t1ltato cleJl e 1-;adioscopie cl opo 1a sen1pli ce gfl stro-ent1 ero.~to111i.a , facenclo noto cl1e il pas to bisn111tato pa sa s~ m11l­ t a·nea n1cnìte i)e r j l piJoro ,e p er la 11t1oya bocca gastrica . Nel i 912 H.a rt.111a111u cou1cl tt.cle a l l 'i•n u ti]jtà cl ell'esclt1.s io11e del pil oro. Egli cerca la r agi one <lei ris t11tati difterc:nti ott ent1ti clopo la gastr·o-e11teroston1i.a n.ella sede d ella .11110\ra bocc<i. Kel 1914 r.:n.r iquez e <..~osset iilsistono di 11uO\'O s ull'i·n s nfiicienza della g·ast ro-entcro-anast o1nosi . ~el Jratte 1111)0, i c11irnrgi ita.1ia11i, in 1)artico1arc !)ar1a,·cccl1i·o, 13ran di ·i, ~Iassctti, Bion di, Cecj1erell.i si orc11pa110 clel l a t o tec nico ie speri1nc 11tale clella q11est.1011e. ~ e.l r9r5 Bas ti.an elli consacra 11el ] ou1•1u1/. de cliirztrg··;e 1111 articolo all'esclttsione ·p ilorica . Durainte J.a g uerra i eh irnrg·i u o11 p nl)b],icauo nt1lla s ulla questi one. Ir1' de-.tìniti\·a, dopo 25 anni, la c1uestio11e cl e l1

1

1

Pa-

r1s, 3Iassou, r9r7. . D o'\11xrcr.1 lJ. L a pratique der111atolog-iqu.e. Pan s , .:\la ~ ·on, 1914. Dl:nREDII~L \\•.

L es exa n.tè1ries sé rot hérapiq1tes .

.Borcleatrx, l 8g5.

3 •

G " Eru,.ptions 111édica111e11tcuses. P a19or .

SUNTI E RASSEGNE.

LE'f1'ER_-\TUR:\..

et

:J '

SAcK _\_ Beitrag·e ::ur J\.e1i1it1iiss der 1-lau,tbl11t u11ge·11. « l\Ioi.l atschr. r. l)r a kt. n ·ermatoloo·i·e )> 0 1~cl. XVII. '

·un

. llESR~DKA .•~l naphyla::.ie

-s..,

SEZIONE PRATICA

J


JT,

POI,rcr..,[NfCO

l 'escl u~ 10.111:' del p1lOJ"<.> h.a 8ll.,(.:l ta tu lavori ..i·wkrrolt1 e routro·yer.sie <:l1c r1tuettouo i 11 dit:cussiouctutta la e.bi rttrg·ia g·astrica e in parti col ait<.: .il \Trl1ore iJJtri t1sec<J della gastro..,entero-a11ast-01no i. lndi(a::ion·i . r: 1'1n st1tlicien~'t della g.a~Lro­ enterostom1a, 11e1 l r-ttiia111e11lo dell 'ttlcE·rn g'.astr1 · ca, che ha orie11lctt i <.:hi.rnrgi vt.:.r$O 1111 trntl·tn1e11lo IJiù etticact. Le cl elll"iioni -crauo le segttt'Uti : <lopo 1tn lJ{:riodo {li 1nig·lioramenl<? ~pcs ·o straordi11attiarue11tu ra1)i<lo -e 4_Ual~l1c ,·olt~t a.uchc prolungato, <lopo ·~ 1111)l ice ga. . tru--cnlero!'>lomia, g·Ii operati ,·ede,·.ano rico1111)arire dolori, i perclori clri n, e i11orra·g·ia , e talora perforaziouc, pcr.it.onite: iu uuçt parola l'ttl{'{>ra co11ti11uaya o ric-0111j11ciaYa .n<l e\1olv·ere. 1

~.\.ual1zznu<lo

I

11 111ecca111s1n<J di que ·te rL<.:lÙlV\.',

si ve1111e ac.1 atutu~ttcr~ cht.· 11 pilorv, ritor11ato 1)er- rnt:abilt:, 1asciaS$C di 1111 0,·o l "• "~urc gl1 :lliu1t:11t1 ; la ZtOll.t i)a.lolog·ica 11011 L~~e1H1u più 111 ri1)0-;o, rt<.' Ompari,~ano i c.li..;ttu·b1. I l ratto n1t' ·~o i u d1~CU$~io11e era d u 11q ne il ~l·­ p:nent<:- : il j)lloro rest.1 pl!t tt1ea.bilc? Segltiro11u un<.t serit> di ri cerche e di o~"cr\·a­ z1oui, 1n:t l ri-.:11ltnL! 11011 ~u110 stali co11co1d·111li . .\ nch.e og·gi ci ti-o\·1a.i110 i11 J>l C':5e11z.l c1 i due 01)i11ion.i di.am.eiralm ente op1)0.~le: l'uua ai11111~tte cli<: le due boctl1e pilorioo e d11gi11 n.11e f1111zio11 i no s1111ult aneamente (l~erard, llef;S e llan te.11, Il ,trt1nau·11, l\f eti \•et), l 'altr.a che !:>olo la bocca piloric,t rl-!'-ti penneabil{' se 11ou è ·ed~ di 1111<1 stenosi ciC'ltriziale (I{elliug·, Dlal~e, 1'u:tlìer e ;: \ttbo11 rg:, Ir10.ui11, Leg·t1etl e _\lanr)-, l)e1bet). ~ei clue C'81si 0 du11c1ue ain1L1e~sn la i)ern1LclbìJ1tà pilorica, e perc1li queste tl ne 01)i111011i lOc;ì (l1lfere11ti i11 ap1)are11za militau o i11 fa,·ore dell 'escl11sione p11orica. Infatti, che 1·t boccia gastrocl1giu11n1e sia Pt.'rmeabilc o uo, i 1 piloro co11 ·er,·a ln. sua r1111zionie ; .auche ridotto 11 pa"sag;g·io a1i111eutare si ~1Il:'t lt1a, i)er c11i 1a zo11a tt1cc1 ata rc-

sen1pre tra u 111atizz,ata. Le i11dica.zio11i dell 'e:,clu :-;;io11c del i>iloro se1ubra1u o dllilque i'ncili a stabilire : esse so110 det t itie dalla r1ecessit~t di mettere fuori di portata <1t.:l conten11to g·astrìoo og·ni zona patologica, sia (>,sa j 11J rta-pilo1-ic.a, pilorica o d11-o clenale . -:\ Hinralmentc: il trat·t amento ideale consisterebbe a-iel la re ~ez1ouc del1 'ttlcera o 1'a1l)liazio111e del tu111orr, tua le aùereuze o l 'este11sio11 ~ 11eoplasica pos~ollo '.in11Jecli r~ 1'exeresi. In og·ni caso i •escl11sioue c.1~1 piloro de·v e se1111).r e 1iaturaln1e11te audarc di pari passo con la .g asiro-e.nterostomi.a, la q ualc è in <licata nell't1lcera g"1~trica, in quella duodeualc, , .ne1 ca·ncro pilorico ·o dttod.enale, nieglJiusuccessi tlella gastro-enterostomi.a, nelle fistole ùuodl·11a1i, mei dist11rbi f1t11zio1Jali ga.strici senza rar)porto con les,ioni ulcerose . 1. Ulcera pilorica o juxta-p ilorica. Nella ste11osi I)iloriea fibrosa serrat a non M1sccttibile di ~ta

rtg~re~'-ltOtL{:

tttnz1<.>11alt

(da non co1tlo11<lersi coli l·a stenosi $ pa~u1od.ica),

oonst<'.11t1,·a a<.l ttu ' ulcera

01ca.tiri/.ia le, basta 1a .sc111plioe gastro-ent.erostomiU1, 1

1'escln~ioue del piloro e· endo real.izza.t a dal proces.:-,o cl t guarig1011~ d ·11 'ulcéra. Se l 1t1lce·ra è Ì'll vi<i di cicatrizzazione ~ pru<.leute cli iira ti ca r · l'esc1 usio11e, per la r.agjone elle 11 procchso e.li g11arigio11c anche açcenittaito è stt~tt:ttibile di riattivaziot1(! sotto 1'11iilltll7,a del pa ·sag·g-o al ime11tare gastro-i 11tcstinal<:. l'er co11tro, l'indicazione è formale: ~e 11 piloro l: res•t ato o pt1ò t-01·n.are permeabile, so1>ratt1lto se si tratta di ulcera acl evol11zio11e <:morr.agica. Qui e lor11ialmcnte indicato di escludere 1a zoua patologi"a, no1t 50lo l>l·r ~vj tare la doppia corrente .,·acuatr1cc, 111a per 1)r~\Te11ire complicazioni, 00111(.; la l)<:rforni'joue, la trasfor1nazio11 e de 11 'ul cera 1 n c-a11cro. 2. l ' l Le ra rl 11 od enal e. - 1 e tl11:tlicol là <1 ella r'-=se' ione clella pri111~t porzio11e del <l uodeuo estendono :1noocra n1l'ttlcer.a d11odeuale le i11clicazioni de11'e..,clusio11(! i)1loricn. Tutta Yia 1'indicaz1on~ dell'e"'clt1sio 1 1c <.lt.1 l)tloro uo11.l: C{lli fo:rni.a1c e le :--1 clc\ e preferire l'.e~clt1sio11c tlt1oclenalc secondo 1 I con~1glio di I.,c..ri cbe e Bressot. :;. ( 'a11cro pilorito o d1),,dc11alc. - 111 ogui c:1.i11c ro <1<:1 tttbo d1g<:rente ,.1 è.; n11 tle1ne11to so1)rJ.g~·i n uto, l 'elem L11 lo i1uJinm111aitorj o, cl1e favorisce I l'~te11s1-011e loc.alc:, 1•c111orrag1a, lo sfac~-0 e la .~Ln<.:r .. tliztiaz1011e. Il cancro è 1a porta d'-entrata 11 111olte i 11 fezioni e i 11tos-..icazio11i ; 1'orga.n ismo non ~i trO\"<t a 1ot1:<lrc sola1nente co11tro il neop1as1na, 111a ~t11cora contro i <li1ll'.reui.i agenti patoge11i osp11.1 ab1tHali cle1 lttbo cligestlYo. . . ei;s11110 discu le pit't i 1noltepl1ci ,·autagg·J del1'.ano iliaco uel ca nero rettale, e t11tti 1i cl1ìrt1rgi potrebbero cita.r e casi cli n.c oplasmi del re.t to a decorso rapido con et11orr~g;Ìè ripet1tte, sfacelo e r1.a ~-..orbi n1ent-0 t o:::::,ico, in c ui il sem .p lice 1ivoso b'l~tò a rallc:11t"1re l 1eYoluz.io11e e f<tr r-etroccdcrt.: i le111on1e111i i nfiammia·tori che in11nobilizza·\ ·a110 1 I t 11nJ10re. L,t.: 111eclesi u1è c.leduz1011i so110 valevoli per i tun1ori piloro-cl11odenali e ne abbiamo u11a prova 11ell 'o:.;;:,er\·azioue climostrat1\·a cli Pauchet. Il qoole praticò l 'cscltLSio11e del 1)iloro per un neopl.asn1a d ttodeno-p~lorìco emorragico e potè, g1--a~ a c1ue::;t'interve11to, prattica1-e alct1ne settima11e p1t1 tare.l i u n'·a blazione rad1i c~t.le , seg11ìta a ~uo <lire, da gu ..1rigione. ~enza osare di sperare ris.t1lta.t i se1111)re cosi favorevoli, tt1tte le Yoltc: cl1e l'esclusioue è anato1nrica111.e nte renlizznb1le quando la gastrectomia 11011 l'è più, essa Ya se1u1)rc esegu.~ta. 4. In sztcccssi della gastro-·e·nterostonzia. - Se i 11 ttll g·astro..1.enteros1:omizzato si present.la. la sindrome diBpeptica sec011daria descritta da Denéc han, l 'es,pe-rie11z::t l1a <li111ostrato che l'esclusione 1

1


SEZIONE

<lel piloro produce la sedaziouie degli .1c-çidenti. E.&&end·o l'lllcera ree.idi vata, l'indicazione fonnale ~ clj u1ettere in ri.p os.o la zona p.at~,ogica, c.o ndizio11e ralizzata dall 'esclttsione. 5. Fistole d-uodeHaLi. - 111 seg11ito iad i11rterventi nelle \rie biliari duodeooli o a fistolizzn,zione di ..'\~c<:>.-~i peridt1ode11ali consecuti,·.i ad ulcere, si possono i)rOcl'ltrre cleJl.e fistole 0011 passaggio degli .a1:1111e11Jti> i11 cui la gastro ...euterosto1n.ii<t è insuf±ieieuie (2 casi di. B erg ) e ,solo l'esclus io.nie per'yiette a far oessa.r e il tlttsso alimcuta·re . 6. Disturb i gaslricj f111i::;i o11ali se11,::a rapport o l'isibilc co n lesioll i ulcero se . - Bastianelli l1a pul>l)l1ça to q 11attro osser\razioni di di "tttrbi gastri~i (i1)erc1oridrii.a, spasmo doloroso, vomiti) tratta.t i co.u l 'esclusio11e pilOJ·ica e la gastro-e11:tero"ìitomia. Questo '1\. h a praticato i11 ciasc1111 caso l a _ga~trotomia trasversa le seuza mai l) Oler scoprire l 'tùcera supposta r esponsabile tlei d.i st11rbi ossc..rvati. I quattro casi f ttron,o secrniti da <>"nari:g1one. I•: probabile che l'esc1 11sioue, soppri1n endo ch1iTnrgican1ente 1a ca11sa ai1aitomica. <l eii 1c11om·e ui Pitiessi di cui i gnt.ppi gang·Jiona1i ed i pl essi n·e r,·osi pi11ori:ci sono la sede, sopp1·im e di co11seg1len.za w11ch-e i distt1rbi fu11 zio11a1i co1ne i , -01niti, gli ~1> . t s m1, ecc. 'l'EC~ICA OPERATORIA. Dtte n1etodi g e11e rali n1irano allo s tesso scopo: l 'uno apre la ca\rità digestiva (priooess.i iintramttoosi), l'altro 1:1 r1:.;1Jetta (proce si.;i extra111t1cosi). l. l'rocessi clic a.pro1Lo la ca1:ità d.ige re11te. r. Te cHica di Dove11 . - Con siste nel sezio11a.re co1npletamente lo stomaco a mo11te del piloro e itel chiudere con tre l)ia11i cli ~ulura i n1on-coni gastrici; '.2 . Tecn; ca di L'Jiau:11cl. Si esteriorjzza il seg·miento gastrico para1>ilo;rico stt cui si de\1 e portare la sezio11c; si sfo11da no i du e lega1uentri gastro-e1)atic-0 e gastro-colico in u110 spaziio avaseol~ure; si lega 110 1'arteria coro11a:ria stomacica e ] '.nrteria gastrò-e1)iploica a mo11te clella lesione; coprosta.sii ; seZiion·c totale dalla gra111de alla pic(•ol.n curvaitu,r~ e stttura a tre piani dei due monconi ; gastro--eutero..iainastomosi transmesocolica l)O~teriore e per e·vitare la pe11etra7,ioue e lo s tro1,hameuto pos~ ibile dell'i1J.1testi110 t e ntte nell a 1·etro-ca·v i1tà d egli epi ploon, si termi 11a l'opera.zione ~ping.endo tn.t to :il grande epiploon ii11 c11te::ila ca,·i.tà e s u tura.ucl olo intorno alla breccia • -creata. JJrocesso di fon1ies co . - Jo.1111esco co n sigl~a d i fare 1.a .sezione g·astrica abbas t a 11za lo11tano dal piloro per ·m eglio esteriorizzare l'orgauo ed esclu·d ~re la fo~a juxta-r)ilorica i11 etti si tro, rauo spes. o p~ooole erosioni satelliti d e lla grande ulcera. Processo di Qué1iu. - Qt1ént1, dopo {t··"·er chiuso ern1~t icamente i cl rte n1011c011 i, ] i a<.l<l o:-:....,a l 'u110 ~

1

~

589

PkATCCA

~ 1 ll 'altro '-tll.o scopo di chiudere la re troca yi.tà de-

gli epiploon. A'lo.d ificaz·i,0Jic di !Je riclte e l:J ressot. - Q·t1e sti AA. hn nn.o colli<ligliato di praticare 1.a sezioneaiou a li \'elio dell 'a11tro, ma in pieno s tin te-r<: pilori co . La c·h il\S nra È:: così pi tt rapida e pi t1 eTmetica . lno ltre, pe1· din1i1111ire la dt~Tatc1. dell'o1)erazio11c, col L.sjg1iano (e ciò uou è iiacco1nanclabi1e) tl1 praticar e la gastr·o -e11tetiootomia col botto11e eli }abot1la y . 3. T ee nica di Jj ion d-i. - E il solo processo d 'escl 11s 1on€: de1 piloro cl esc.rìt·t o da l\Iar1011 nella s ua l ecnica ch1a.·urgi ca. E cco i dettag·Ji clcll'iuterv.ento: a) incisione (li 5 c 111. s 11lla. facci a a t1teriore del l)Ìloro, parallela nll'as~e ·p tincipalie; b) i sol a111e11to clii tt11 i11.anic-0tto 1111ucoso su t utta 1a circonferenza clel piloro, .i1el mezzo del lilinLlro si ~ro-mttscolarc aper-to; e) l egatttra alle cl11c estre mità del maini~otto 111u coso e r esezione del segmento inter111edio; d) s ut11.ra sier-0-n111s·colrure ia.t due pia ni praticat a in modo clic le labbra dell'incis ion e s ìano res1)i1t1te 11ell''inter110 d.el condotto. II. Processi rispetta11ti la ca'Vità dig·erente . r. T ec11ica di Do·v ., e11: a) IhY.ag·inazion e co11 lie dita ,·er so ri l duodeni() <.I i nn a parte solamente dell e paireti s t o1nacali che ~1 !i ssa·110 co11 3 o 4 pn 11ti cli st1t11ra ; b) p i eg·at11ra d e1 .p1·l oro a\ra1 rti l n zon1a in- . \ ag·1naia cJ1e re!-Jlta p ost erior€; e) s11tnra Jo11g·itu.di11ale. 2. Te cJLica di G irard. Questo att.lQrc pratica 11u'i nci.sione ,·erticalc sttlla Iaecia at1teriore dello r-;to111 aco, che Ya clalla piccola a1]a grande c t1r,.a tt1ra seu za, i111t<::.ressare ]a ID'll.C·OSa. I-1e ·}a.b b:ra di qttiest a i11cisio11e siero-11111seolare so•11i0 scoltate sopraii11tto n1el loro 111ezZio; in questo pu11to due tt1nci ni f' 1nu s~i tira ndo orizzou1ta1 niente tras.for. 111<1 110 in t1na losa 11 ...g·a (fllesta ferita che è suturata . seco11clo J'asse del tu bo i ute?tinale . 3 . 'f ec11.ica di F>a1lctl.1ccc lti o o processo dett o «a l La,cco ». - Q11es to processo consi.ste ne l pr.aticaire t1na piieco:Ja tinesit1~a nell 'epiploo11 gastro-co]ic0 , 11-cll 'in.t,r.odu rre attra ver·so tal'e oriifi-cio ne1'1a r e trocavit ù d egli ep1pl 00111 ltn.a pit1:Za c \lr\·a I)Ortanrte il laccio · co. triti.ore, nel fai· ri1tscire attraverso 11epip1oon gastro-e11atico il ·l accio, che sarà s tretto (meglio s11turo11cl0Jo cb e anu-0Llandolo) i 11.t or n0 <lllo sto1naco a 111011.ie della Jcsi.011e, s i tcr111i·n a co11 1111 soprag1Lto s1oro-sier oso ucl lacr-io, p er t:\·1lare l e a dere11zc ·cou ...gli organi , ·ic inii, special' 11te11te co11 il feg-nt o . Qnesto 1ne todo è i)arlicolarmeute se\.lttcente per 1:-t s 11a elega:nza e l a rapidità d'esecuzione, appr1.?zzn.bile sopr a.tntto 11ci soggetti i ud.eboliti e :-..1">essu g 1à eacl1etti1C.'li. Si ovvia a11 'ae<;11sa di Man1J.i 11ger, <_; e t!ersicl1 e J3orszek1· che i 1a.cc1 tagli·1io 1

1

1


590

L-·\ ~xo

IL POLICLINICO

rnJ.)idiss1111a1ne11te i tessuti e cacla 110 i1el ln111e gastri c-o, striuge1Hloli c.lcboln1eute. Gli operati 1101l l1a11no preseutato, a 11cl1e a lttnga dist a11z.a clall'1·11terYe11to, la si11rlron1e cli spe1)ti ca cco11c.laria , clo"\·11ta all<.t rècidi\·a clcll'ulcera, ciò c l1e c1in1ostra che l 'escltt!:'ion·e pilorica rc:>t a co111pleba, co1ne ha 11110 anche fatto ,·eclere g1 i esa111i radioscopici . Le variazioni 1)!·01)oste <li c1 nesto j)roccsso, con1e la lcg-atu ra con 1111 111anicotto e1)i ])loico ( llol{a111.ell e 1Iack:c11ùriick:), o con t111 le111bo a1)0 :1-euroti co (2'a~ ·ett1, \\"1)1115), o co11 il legan1c11lo sospe11sore ùel l"-·gato (ì\Ia11111.i nger), o lo schiaccla1nie11to e la leg·atura (ì\Ia1111i 111ger) , 01fro110 ~,·an­ taggi . c·vnclusio11i tecniche. - Il r>roces~o cli Do:yen, Cl1a11,·el e q11e111i che ne cl criv<1110 hann.o 11 va.11taggio di (lare la certezza d~ 1l'e cl nsione rea lizutnùo t111'obliterazjone de±i111ti,•a della reg:1011e l)ilorica. l\la que~to processo r)resenta il grave inCOllYeniente e.li al1un~are note,·ol111ente L1 <lu•r ,tt a " cl e:ll'inter\·cnto n-ei 111alati g·ià in<.leboliti e s1)esso cacl1etti-ci. I riscl1i cl 'infezioue, bene hè n1i ni n1i, tle,·0110 anche ·essere priesi i11 co11sic.lcrazi on<.!. 1'er qt1c~te ragioni il proce so <li Bionc.li .realizza i ,·antaggi ricercati se11za a\·t:rue g l'i·nconyenicn.ti. G1i altri processi ( Do)~en, l'nrln,-.c:ccl1io, (;ir,1rd) cl1e non a1)rono la ca ,-ità (l1gerc11 te i1011 ùan no una certezza a.ssol1tla cli esclusio 11~. È i111po:sitdle, in1fatti, (li con1trol1alfe il grado ù'.obliterazio11e realizzato. Q.u,an to a ll'accusa fatta al 1)rocesso <l(:l laccào di esporre alla rott11ra con1plelc'l llel le tttniche, es ·a è e. ag·erata, per il fatto cl1e la legatura s1 J)rati c.a sotto il co11trollo della ·vista e basta i111pieg·arc ttn -filo s11:tlici e11rt:eme11te grosso per e,·itare 1 e!lrazio11.:! d.e lla siero-111 nscolare. Sì pttò .a111111ettere ch e :1 processo cli I>arlave~chi-0 .reaJizz~ imn1ediatam e11te l'esclu sione (lel ì>iloro, 111a s i cle\·ono fare clelle riser"\·e r)er c iò c he <·oncerne l ia ,.,.~11ire. Si può, infatti, clu bi tare <le 1l etticacia clu re ,·oJe dei t enta ti Yi di .r estri 11g-i111e11to co11 la semi) lice legutu ra, i 11 co11sitlerazion e cli q 11el ch e s i sa cli <111est-0 pro ~esso cli fro111te agli altri carnali dell~orga ni sm o . Iu ogrui caso il ya11taggio g"'!"ande di q11esto p.rocesso, la ~ na ra1)idità e la sua falcilità cli e . ec11zione sono ap1)rezzabili sopratutto ill·ei soggetti ane111izzati, n0i11 st1scebtibili cli sopportare 1111 irnter,·cnto cli 111ng·a 1

1

1

èttrata .

Quale che sia Ja tecnica itnp~eg·ata, convie11e di pr,oce<lere alla gastro-e11teros.ton1i.a .p :rinta (li ogni altra man.o\ ra, per la eventualità di ii1cide11ti, perchè se l'esclusio11e è tino ·diei te1npi indispensabili de1l'inten·ento generale, l·a gastro-enterosto111i.a resta malgrado t11tto, iJ tempo prin<:ipale. Co1i.cl1tsio11i g·enerali . I11 defi11iti,-a l'escltt1

XXVII,

r~~.\SC. 2r-22}

sioue c.l el IJ1loro r~sta ttll int~ r,·e11to discusso <lai chirurgi e g;li s1>eri111enL.'ltori. Cl1eochè ,ne si.a, ogg1gior110 sen1bra essere i n(li ca ta, 11ell 'i1111Jo;-;sibilità e.li lt11 i nter,·en,to radicale, 11ei casi segr..e11ti : t1lccrc e ca11cri i>ilorici e <l11odenali, particolarn1e11 t e quelli c11c ~an 1g11inano; fistole <.lnocle-11ali e insuccessi della g«tstro-e11terost0111ia. ~ei sogg·c tti 111c.leboliti e cachettici, i11 c11i 1Jisog;11a far i)1«:$lO, s 'impi egbe-rà di 1>relerenza 1 l processo di Par1a\'etthio. .\llorcht: lo sta to gencra·l e ~ soùcliBfacente c;1 potrà IJrnl1carc 1111 i111ter,·e11to (lefiniti\'o, seconc.1<> la t cc111ca di Chau ,·el e so,p ratutto cli 13iou{li. 14 'e clus1onie clel l)iloro ,·edrà ,·erosin1il1ne11te le :'uc i nclisazioni scn1pre pi t't ristrette clalla i)recoci tà degli i nter\·en li ga ~trici e da t111n. tcra1:>euti ca.. cl1rctta e rn<l1calc. • 13. .:\ f ASCI.

MEDICINA. l .. a psieonet1rosi tubcl'eolare. (l1-.

Sc110K.

Zfilscl1r.

f.

'l 'uberl\ulose,

11.

b, 1920)-

Es1stouo dei ti4i ci , i c1uali clurante t11tto il cor ·o tor1ne11toso clt: l la loro i11a 1attia, con eryauo i1n111t1tati la psiclic e il carattere atte11cle11tlo ra<;·· segnati ]a tiue o tcutanclo razio11.aln1e11te cli rago·i11no-e:rc la oo·uario·ioue., nell a 111ao·crior 1)a1-te d~i <:::> o 00 casi r)erò, . ~i può constatare 11eo·Ii a111malati di tnbercolosi i)oln10.11flre 1111a sr)cciale conceziout> d ella ,·ita e clel n1onclo, c]1e i111prou.ta i11 n1ani·ern. caratteristica la ,·ita .aini111ica cli essi tt1tti. ~0110s ta11te le riJe,·a111ti (lifterenze i11(liYiclitali, 1)er 1cqn .t1i i cli,·ersi tul)ereolosi r)QSsono apparire: be11 dillcreuti l'n110 tl llll 'altro, ~i ·posso110 riscontrar~· i 11 tutti clc 11 e ca rn tteristi c he 111orbose iclcnti che -- ritiettenti 1'111c.lirizzo del 1)ensiero, le lineefon.cla.1ne11tali tlella c.011cezione "li ,·itn, ·e cc. - carattcri.;;licl1 e clic ben si !)O.S~ono i(lentitìcare e ra~~:g:ru1>p:ire sotto il 11on1e tli })Sico·:1e11ro~i t11~

berco1are. I ~a. cono;-;cenza cli queste carafteri tiche i):1t~ 1og·iche è oltre111oclo i n11)orta11te : la co11stata.zione L1ella psico11eurosi peru1ette i11 111olti casi ltn.a ·· diagnosi precoce clella tubercolosi, quan<lo ancora .111ta111ca110 o sono \'ag·hi i .si11t.0111i :fisici ; il perd ltra;re clei si nton1i .p~i co11e11rotici iu ltt1 tubercolo o a11 )parentemente gttarito fa dubitare • dell 'a nteuticità :cl ella g1ta1igione; dial pttnito <li , -is ta inediico-legale, si de,·e sempre prendere in coasiderazio11e la psicl1e alteratJ. clei deliquenti t11bercolotlici. La psieo11€t1ro.si tubercolare è molto freq11ente, essa -co]'Pisce a1me110 il 50 % dei t11bercolosi 1polmo11a1i; rare so,n-0 in,~ece i i i questi ammalati ],e forme ·cli pazzi.a ·vera. Il quadro della psiconeurosi è ,·ario a seconda che si tr.atti :


SEZIO:'\E •

Di

PR.~TlCA

i11cli,~a dui

sani con eredità t11be.rcolare, od am·m alat.i di forme latenti od abortive di tubercolosi polmonare ; 2° Di ammalati di tubercolosi polmonat'e croi

0

ritien.e che le cairatteristiche ps.icl1iche dei tubercolosi sia.no cousegu~e dell'i11tossicazio11e t t1bercolinica, si hasa specialmente sni reperti anatomo-patolog~ci di gravi alterazi·o ni delle cellule 1111ca ; ner\·ose del cer\Tello, e di alterazioni \'as.al.i. Tali 3° Di am1nalati di forme acute di tuber~olosi. alterazioni no'.n sono però ~onstatabili che in alI. I figli sani di genitori tuibercolosi presen- curu casi, inoltre la teoria dell'intossicazione tutano un precoce S\1ilt1pp-0 dell'intelligenza e della b~rcoJinica contrasta ainzitutto col .f atto, cl1e col Yita etfett1\1a, una spiccata facoltà di osservaprogredire della malattia e qui,udi dell'intossi~: zione e di cri.t ica, uno svilu·pipo precoce degli sti- zionie, J1on aume11tano i fenomeni psicouenrotici, 111oli sessuali e della pubertà. Dopo la pubertà in secondo luogo con la constatazione della psiquesti ba·m biui e rosi pure g1i individui affetti coneurosi in a mmalati di forme latenti e .uei preda t11bercolosi polmoniare la1:en·t e .pd abortiva, sodisposti sam.i niei quali ·n on si può certan1en.te 1'10 eg.oisti, ottimisti ed erotici. Ne1 cosi detto stapar]are di i1ntossiicazione specifi,c a. dio pretubercolare, in qttel1o stadio cioè nel quale La $econda teoria ascri·ve 1-0 svilt1pparsi della gli am.m alati incominciano a sentirsi éleboli ed ps1coneurosi ailla \ 1ita speciale ohe i tubercolotici i netti a qualsiasi sforzo sia fisico ch e psichico, sono costretti a con<liur.re : la vita monotona, la essi sono spesso pessimisti, in s.e guito però la ctt ra contin·u a della propri.a salute, le frequenti tristezza cede sempre il ·p osto ad 11n:a spensiera- delusioni, il orollo cli tutte le spera11~e e aspitezza completa per c11i i malati gt1ardano fidurazionii, danno naturalmente un'.imp1"outa ~pe­ ciosi l'avvenire. ciale alla vita sen·s itiva ed affetti\ra dei mia.lati: 11. - 'egli indi\"idui .aroma.lati di tuberieoJosi · si sviluppano j1u ressi in modo speciale l'egoismo a \tanzata cronica si osserva : e gli stimoli sessuali, questi · iultlmi dovuti spe1° Debolezza della vita affettiva, labilità spiccialmente alla vita piigira e monotona che sono cata dell'umore, emotività, inritab11iità, eccitabi- costretti a condurre. Nemmeno questa t eoria rielità che spesso è causa d'insonnia; sce però a spiegare la psic-0ne~·osi dei predi2° Debolezza dell 'intelilig,e nza, ottimismo risposti e clegli ammalati di forme latieuti : gli amgtt.ardo il proprio stato di salute, scarsa caipacità mailati che 110-n · ono nemmeno consci della pcr-ocritica, poca voglia di iavorare, impulsività, de- p11a malattia e condt1con10 una vita normalf·, pt\.'.bolezza volitiva. La debolezza della . volontà rende sentano già dei disturibi p sichici caratteristici. facilmente suggestionaibili gli ammalati. La 1a11Secondo l'atttore l'ammalato .p orta in sè fin da1ta.sia è mo1to spi~cata, il conteuuto di essa è 1a ·n iascita le linee fonda.mentali di un:a co:ieezioae però primitiYo ed jnfaintile. Gli ammalati sfug- della ,·ita, che si svilupperà poi i·n 'lLna psiconeugono la compagnia che lor-0 impone uno sforzo rosi; l'ha con sè fin dalla nasci•t a come conseguenza della sua scarsa resistenza organi ~q, della menhlle e la cere.ano volentieri iin un traingo sociale i.nferiore, nel qua.le pur con le forze r,i dotte q11ale egli JJJOn è 'l.le1nme110 cosciente. essi possono ap1)aigare i·l loro bisogno di en1erI disce11denti da genitori tubercolosi ha:llil10 quagere. si .sempre gli organi i·n istato di d-ebolezza fU!llzionale ; j u special modo poi in essi ·il polmane ~egli ultimi stadii del la malattia è note,·ol e rappresenta un locitS 11ii11oris resistentiae (FirnkI 'euforia; la comparsa di essa preannuncia la b.ei·n er, Kuthy, Herbert, Straudgaard, \Volft, prossima fine. Gli .a mmalati fino allora più o lVlayer). La scarsa resistenza orgaruica di questi 1ne110 coscienti del loro stat.o o del.la fine vicina 5embr.ano s\·egliarsi da un sogno penoso. Essi predj!:=posti, naturalmente ancora molt.} pi il a<:t::E!nnon ·s offrono p1ù, si sentono bene, parlano della tuata n egli ammalarti di tubercolosi, re11de loro loro guarigi11c prossima, fanno dei iprogetti per estre n1°a mente ditlìieile l 'adatta.n1e:nto alla Y'ita colletti ,,a e socia.le. Questo è àl punto d'origi:ne dei l'avvenire, ·s ono felici di vi,·ere, e dtu"'alllte ques1:ra apparente resurrezione muoiono improvvisamente. fenomeni neurotici, che poi verranno aggravati lAt psioo11cu1·osi diegli ammalati di tubercolosi - dal1a v.ita speci~le imposta ai in~lati e daìl 'inacuta non è molto caratteristica. Al principio tossicazione tubercolinica. 'l'11tte queste cau&e ~Ile quali è dovuta Ja psidella malattia &i osserva il pessimismo; 1'ottico11eurosi dei tubercolosi e ehe sfuggono alla misn10 e l'euforia ·vì& SO la fine. lor.o coscieuza de,·ono \Tenir chiarite e svelate ad l~e ma11.ifestazioni depressive .n ell'jnizio del']a t111beroolosd sono di prognosi infausta : questi casi essi. 'l'ale sco.po si raggiunge con la psicoana.li:Si di ii i1isconr0 spesso con iuna m1eni111giiite ttibercolirure. La genesi della :psiooneurosi ·t u·b ercolare viene Frettd e s i potranin o in t al modo far seomparire i sintomi psiconettrotici. spiegata in due modi di versi : alcuni I 'attribuiscono a11 'intossicaz1one tubercoli'D.ica, altri la ri· POLLITZER. tengono sorta ra.zionalisticamente. La teoria che 1


lL POLICLINI CO

ACCADEMIE. SOCIETÀ MEDICHE. CONGRESSI (="OSTRI RESOCQ)\T J l'.\RT l COLARI) .

Regia .ltt.ade1ttla rtledlm di Ro1na. Seduta ordinaria del 28 miarzo 1920. Presidenza del prof. V . _.\SCOLI, \ ioe presidente. 7

Localizzazioni cerebrali intracorticali. u. CEULETTI. - L'O. riferi.sce Sll .alct1ne n-cerche da lui compi•ute sulle localizzazioni cerebrali i11tTaoortical1i i.llustra1nclo la ~omu.nicazione -con n1tn1erose tavole. Sul comportamento dell'acido salicilurico nell'organic;mo del cane. _t\ . . BALDONI. - Ricorda le sue passate esperien ze sul comportamento ctell'acido sa1llicilico uell'or_ganrismo del ca11e; ora l1a \'Oluto indagare il comportan1en;to nello tesso a111imale d-ell 'actdo s.alicilurico ed ha potttto constata.re che 1'organism o <l-el caiue come 11 0 11 è capace di si t1tet1&1J'J.re l 'acido sa.licilt1rit-0 così non è capace di sci·uderlo. Fa rilevare la differenza di comportan1ento fra q11esto acìdo e l'acido ippurico.

Sttlle attività paralizzanti protoplasmatiche di alcuni alcaloidi della China. Riferisce ttna serie <li i11clagin1 <-ompiL1te per conoscere quale influenza espli~bi la cinooni11a sulle attività del proto,p lasma vivente e contemporanea.mente ha esteso le sue ·r i-cerche ~on1para·tiYe alla chinidi•na, cinconidina e -0ptoch.111a. 'futte le dette sostai11ze hanno dimostrato di essere capaci di distrng·ger.e o di rallentare le att ivi1tà del protoplasma. La cii·nc onidi u.a h a eserc1tato )a n1a. ima i11fiuenza. Stt1 prot oplas ma dei let1cociti 1a meno attiva è sta.ta la cin,_-\. B .tLDO)\I. -

con1na. L'obliterazione della cavità peritoneale pelvica e la colonisteropessia nella cura del prolasso rettale e genitale.

R.

.Riferisce su gli 1i11iterveu1:i

BASTIANii:LLI. -

pr aticati per 1.a ctt•ra del .p rolasso r·ettale e genitale, con ris u ltato favorevole, e porta t111 valido appoggio alla teoria della diisiposizione congen ita al prolasso rettale .rap.p.rese11tat a da una .a1110maila .ampiezza e .p rofon d it à della .tasca del D o111

g·la.5 .

_\Larg·arL1cci prendouo la p arola i e Pestalozza, C'he ricorda dii a.ver di curare tre casi nei quali bast ò completa e defi uiti va d e l1'ingen,te la miorra±ia deglil. e l evatori.

})roft. La Torre a:vu to occasione

alla r iparazione p rolasso rettale

Contributo al problema della determinazione del sesso. ~l . BoLAFFIO. - Da osservaziioni fatte conferma esservi nel periodo n1estruale u nia fase feconda ed una i n feco11da . La. prima com prende circa gli ultimi 5 ed i primi 12 giorni del periodo. Le feco11dazioni avvenute nei giorini che preced01io la mestrttavtone e nei primi giorni d i questa danno 11el 90 % dei -casi femmine, q uelle avvenu te dopo cessata la mestrunzio11e nei 3/4 dei casi ma·ch1. L'oYulltazione a~v,·~nenclo intorno al 19° giorno del periodo, è: I 'uovo di recente staccato che dà femmine, quello iper111atnro 111aschi. Il fattore della mag·,g iore o mino~e trua\turità dell'novo 11011 è però che ttno dei [attori detern1i11a 11 ti il sesso, r>oic11è è l'eredi:tà fa1ni.l iare ne.l 1più <;..tretto $enso, cl1e altre \•olte . 1i1npone. Il prof. PESl'ALOZZA, pe.r qUJainto r.igttarda il l)l'O· . bl·em.a della ovt1lazione, ritiene si clebba fissaTe c-01ne ter1ni ne probabile quello di I ì a t9 g-1orni c.lopo il pri ncli pio della mestruazioue e si clebba ai11mettere cl1e al n1on1ento della 111e~truazione 1'uo\ o 1già da qualc·h e giorno libero abbia g ià a cquistat o un gracl 0 a va11Ziato di m.aitt1rità. Perotò l 'uo,·o che ,·enga per i 1)otesi fecondato dura.nte il J)leriodo n1e'.. trua le o po -o dopo d i e.e; ·o dovrebbe i11 genere r1tener:.i per 11n nO\'O cli n 1atnrità ayanr..a.tia. E. GRosst. 1

S0tletà lltdica ()l1lrurgica di Bolog11a. .\ò.una11za $Cieutitioo. del

!-'residente: prof.

13

n1nrzo r 920.

\~rl'TOR!O

l 'UTTI .

Un segno clinico di lesione dei legamenti crociati del ginocchio. V. l )UTT I . - Questo seg·no con siste nel lo scivolaimento d1el1a tibia s1tl fe more s~ondo il piano ~agittale, e i!l d. m ett e i 11 ev-ide111.a. l 'in1r(1rt,1n1..a. di qttesto sintoma, date le d ifliooltà di diag1 nosi di lesione dei legia.men ti crociati. Di most ra poi sopra l t ll m alato la tecnica d ·i appr ezzan1e11to del sint-0m a . Plastica del padiglione dell'orecchio. J~

stesso prof. Putti preseut a tln Ca$0 da lui operato, i·11 cu i pronun~i-ati ssime erano le orec· chi e ad n usa, come ·l e fotogra.fi e lascja n o ' edere. Esoise wua lam i n a denno:cart i]ia,g·i uea dì fc.~r1ra losan!tica '=' , dalla faccia crn11ia·nia del padiglio11e e sutu rò c111ind.i i m arg·i·11-i .liberi dell 'iucisione. I n seg"'tu to, I 'operato p01·,tò per qt1a lche m ese nua cuffia da telefon.isba , e l'esito è ri11sci to q1i anto 111:-ii estetic-o. 1

Sulla cura del prola-Sso rettale nell'adulto.

O. l\i!ARGARUCCI. - L'O. riferisce 1a t ecnica s eg11i·ta ..i1ella c11rr a d i alcu ni ·c asi di prolasso r etta]e 1J:ell '.adul to ecl i ris11ltruti sodclissfaceuti che n e ha o ttenuto . Sn.11e cdtnuniicazjoni d·ei proft. Bast1a11e11i e · •


SEZIONE P RATI CA

593

Correzione. del naso a sella.

Nuovi segni elettrici della miastenia .

l,nfine llo stesso d. presen1ta due casi di naso a sella di origine reon•ge11it a, in cui h a otte.nuito un :risultato estetico soddisfiaicente ricorrendo a l1'in nesto di un segmento di avorio. Questo è preparato prima dell 'i·n terven to, secondo .i dait i che si ricava·no dalla maschera gesS'ata eseguci.ta sul pazi•ente ; ed il suo innesto non richiede ch e ttna piccola irucisione cuta1n ea. Il Pu.tti , che è, come è •n oto, il direttore del l 'Isti.tutQ Ortopedico • R izzoli, espone i viarntaggi che questo metodo presenta rispetto ad altr.i usati, come quello del1'uso di paraffina •o l'altro di trapia1111ti a t1top.lastici di c.arti·I·agi:ne o di osso.

V . NERI. - P:resenta, esamiinia, discute alcuni malati e iriassUtme i 11uovi sintomi .in qt~ti gTuppi : i poeccitabilità diretta e .indiretta di vario grado, che scompare .lentamente, secondo i ter1·itori ·m,u scolari .sa,ggiati ; Lentezza delle ca-ritrazioni iniziali, sia 0[.1-0 stimolo fia1radico .che oo-alvanico; spostame1ito del punto 11 iotore (rea.zi0illle longitu·di.na1e) di fronte allo stimolo ga:lviani.co. Qttesti segnri .n on si estendono a tutta la m,u scu]a.tu'ta, ma ora a questo ora .a quel gruppo mu·~ola·re, e sono di carattere instabile, in q.ua-nto po sano Viairiare di giorno in gior no, e a1nc:he 11ella giorn ata . D:a ciò ~a necessità èLi tt;n esame ·$ iStem~tico e ripetuto. Questa •s indrom·e può sos tiituire drà sola tu1tt.o il 1-ep,erto elettri.oo d.i u11a mjastenia, senza che vi sia segno :al,c uno .d ella classi<>a 1-eazione dello Io1'1y, _la quale corrispond,e rebbe ~olo .ad una fa·s e. E perciò il coon:plesso d'i tutte l·e reazioni .,si potrebbe deìinire sindronie

Osservazioni cliniche su alcuni casi di encefalite. G. DAGNINI (Pr.imiario ospedali). - Mentre vi sono casì non dt11bbi cli completa paral1si dei muscoli ele\.·atori della palp.ebr.a superiore e rotat.ori cle·l b11·l1bo, per cui esiste ptosi ed itnpoa-;ibilirt:à di elevazione de11a palbebr:a, strabismo e d~ plopia, si vedono altri caisi .ii11 cui la ptosi, a ·nc he non in.tensa, si dilegua per iruf:luenza d.e llo stimolo \rolont.ario, e Jo Slb:labi·smo e 1a diplopia possono ' 'ariare di grado e a·nche temporaneamente sparire, per ripresei1tarsi successivamente con ·m.aggioe o mi·nore intensità. "fratta di questa sintomatolog·ia in casi da lt1i osservati 1nella recente

epidemia, e per facilitarne la ·i nterpretazione si riifà a dei ca.si, di a1tTa e11tità morbosa , n1a sim11i da!l liato si·ntomaiti co , che pre!:>enl:ò nel 1005 e nel 1913, e ricorda le recen.ti i ndagini del suo ex assistente Lit,vak, comunica.t e a.Ila Soc. di neurol. di Parigi il 5 febbraio 1920, le qu·a:li confermano le osser\r.azioni e le i potesi che eg.li già formulò, e ch·e vale ad i nt.erpretare ~1nclie ·l a d1 ssociiaztone delle fttnzioni del tono dia qtte11a diel movimento del.la palpebra st1periore, in q1.tesit:i caisi di en-cefa1ite. Vaie a di.tre che si può escludere la lesione del tronco nervoso !pe-r.iferico -e anche La lesione gra\•.e 1nucleare, ma si deve ammettere una alterazion·e del n ucleo in modo li-eve tale d,a turbare la f11nziou1e propria dre111e cellule che v.i si contengono (e·l01borazìonle degli impulsi del tono) e laisciare i.uvece inta.t ta .la cap.acit à delle cell11le stesse di ricevere e di tras mettere gli stimoli corticali. Il D . passa qu.1.ndi ai ~loni , osservia ti così frequentemenite nell 'att1tal·e epid-emi·a , a.ocenna ialle 11umerose varietà loro, ohie da g--radi m inimi e .circoscritti p.o os·0110 rag·,gi tt n gere fino q U•e1lo d·i un 1Jaramioc1ono molteplice, e presen.ta vari maJ.aiti in pro,posito, i quali sono da considerarsi gt1ariti, sotto tutti g1-i a1.tri punt~, della encefallit e. Discorre .sopra la s.ede del disordine cl1e clev'esser,e p.rob.abilm-en.te molteplice e sopra ciò s'intratti·ene. 1

1

1

1

elettr;ca 1ni-astenica.

V· M.

PICCININI .

APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. CASISTICA. o steoprriostiti tai·dive eredoluetiche. I11 1~.11 case, di Vra1risco (Riv . criti.:i cii (: fir;ir.a medica, I919, n. 43), ·nel qual e l'ianaminesi famigliarre poco s ig.nl:ficava , comparvero gradualmente in unia giovane con.tadi1na ventunen.ne tumefazioni ·dc•l·e.nti al1le cr.este tibiali, ia.lle diaifisi delle o.ss'a 1ung·he e ai n1ascellari, pTogr·essiv e e notevol.i , si da ostaoolare ·1). es. l'apertura d-ell a bocca ; l'a. eh.b e .anche cefalea ed ,u n accesso convulsiivo n-011 be11 precjsato; insorse ipercromia al viiso e si accen.tuava u11 gra' e deperi1nento g·euera.Je • .quanrdo fu r1cover-&t~. T.'~.same d.a , .a a notare una 11ote.vole p igme1r t~ione bT-ttn.a del volto, a mascl1era ; ipoli:a<lenc> p atia ; a lt erazioni caratteristiche degli in·c isivi : s ubfebbre intermittente; nu.l la di noteYol e agli esami collaterali , W~ssermann 11.eg«ttj\T"' Esclusa la forma di le01Dtiasi ossea secondo jl \ ' 1rc1how, per la limitazione del•l e alterazioni dello scheletro cran.ico e 1':asse·nza ass0Lt.1ta di concomitanti osrt·eiiti a .tijpo rarefa cente; escl·ns,a 1 'osteite deform1a11te, 1per I ',e tà della pazi1ente e ancor.a per l'assenza ·d'i processi iregressivi (con.fermata da ripet11ti esa.m i radioscopici) ; esclusa infiine l 'osteoa.rtropatia ipertrofizzanfe pnoomica del ~!a­ rie, che risipar.miia. sempr·e la mandibola e colpisce it1(\'.ece le estre111iità di stali degli arti , oltrechè ha costa11ten1ente .o ri1gi11e .tossica : s i tentò per e1

1


594

sclusio11e la cura mercuriale, a,11clJ.e come criterio diagnostico ab j lf'Vantibus ed in con5ider.az.ione de1le alterazioui cl entarie e cl cl si t e111a lci.l!lfa.t ico, offerte da ll 'a. .:\lla terza iniezione di biclorl1ro di mercurio, la R \V. si fece posi·tiva e s'iniziò la riduzione delle t1.11n1.efazioni, con scomp.ru:sa dei dolQfi sia. spontanei, si a pto\ o cati; dopo 35 iniezioni, le tu~­ fazioni era1Jo oompleta.mente scompair.se e scompa;rvero anche attacchi ~i·leittifor.mi, che si erano ripresentati all 'irniizio della cura s p€Cifi.ca. Troncata la quale dQpo 6o iniezi.on.i, si ebbe una ripresa delle ipertermie .e dei dolori, c }1e srompar\·ero con Yeuti frizioni mero u1;aJi. L' .J\.. disC't1te anzit11tto l a i niiziale negatività della R. \\T. cl1e - escluso ogni dttbbio sulla t ecnica. - n·o n è .i1ùf.req11en:te 1rei casi di localizzaz.ioni ossee, cosi oome la posit~\rità dopo lieve trattamento speeitico (fenomeno d~ reazione pro1

, ·ocato1iia) .

[.\.:\~O XX.VII, FAsc. 21-~2J

IL POLICLINICO

'

Le crisi epilettiformi del] 'a nanmesi, ri toc11a1te anche dtlrante la oura, si spiegaiuo ro11 risentimenito menim.geo ie probabil e succes$iva formazione di .p lacca di meningite, guarita dalla OMa speci!fica. Le lesioni delle ossa lunghe devono intertPt"eta.rsi come .p revalentemente .perio.stee (con distacco ed usura del periostio dal piano osseo sottostante, rivelato attl!Che a1l radioscopio); quel le della mandibola, come o teite ossificante: le une e le altre differenziabili iCtalle lesioni della sifilide acquisita per l 'inten.sirtà dei dolori (anche alla palpazione), la preferenza per le ossa lurnghe, il compor.tamen to del-la R. \V. (assai .frequentemente negativa nella s ifilide congenita tardiva) e la coesistenza di tipiche a lterazioni dentarie. RUSCA.

la d11rata del periodo

d'in~ubazione

nella sifilide.

Thi·h ierge (rif. in Quadern:i di 111,edici1ia Legale) mette in evidenza l'importanza. che può aiss11mere, dal puurto di vista medico-legale sovratuitto, la noùone esatta del periodo che iintercede fra l 'inoculazione del virus e Ia comparsa clel sifiloma iniziale, 11otando corae vi st.a110 a tale proposito de1ie di\-ergenze note,Tolissime fra i diversi at1tori. Sono utilizzabili a tale scopo i da.ti rilevati nei casi i n cui si possono pr.ecisare le date del contatto infettante e d1e ]l'inizio dell'ulcera., e c1uelli avuti nelle esperienze di i11octtlazione s u soggetti . san11.. Dai dati riportati dall' A. sembra i".is ultare che 1a durata media dell 'inc11baz.ione è cti 25-30 giorni, ma che i limli ti estremi possono vatiar.e co11sidere,·olmente: così il periodo minimo, che si considera ordinariamente di I4 giorni, è st:ato inve<-e di ro, jn una inoculazione sp erimentale, il massimo è stato di 9i gi()rni. In caso cli co11-

testazione legale s i dovrà atte11€rsi alle medie cùi 15-30 gion1i, senza escludere la poc;sibilità di ec-

.

' 0ez1on1.

r. ' .

. 'ifilidc e gotta. I~ 'influenza della sirfìlide stùla localizazione dei pri mi attacchi g·ottosi è manifesta. ~h. Finck, Soc. de méd. de Vitte1, in f our1i. des Praticiens~

25 ottobre 1919). ~ei soggetti no11 sifilitici, la gotta si inizia nel i)ollice del piede, nel 95 % dei casi; nei soggetti ifilitici in\'ece solo lll.el 20 % dei casi; in questi lei localizzazione più freqttente è }~·articolazione ti bio- tairsica I dolori ne i gotto~i s ifilitici sono meno vlv.s che nei non s ifilitici : la gotta prende subito u.n a ndamento cronico; gii accessi sono IrequentY. l11nghi, co11 frequenti complicazioni viscerali, e con ma.nife..' )tazioui a norm<lli. r. ~.

PseodoU-be nol·arsenicale. (SI CARD. Bi4-lletin. de la Soc. .\i éd. des H op. de J>aris, 1~1 9 , n. · 3 1). Le mocli:fìc.azion.i a carico clel &i!lte1na ner\·oso

l'he le c11re no\1ar~enica1à. produco110 c1i1a11do siano 11sate negli stati di contrattura e negli spasani che si osser,·aino presso gli emiitplegic~ , paraplt' gici, parki11sonia 1lii, s iringomicl:ici, s cleros'i a placclJ.e, ecc., <le\rono, a scanso dii grossolami err<)ri, esser conosciute da ogni mediico. L 'iazione i11ibitrice arsei1icale può anda·r e dalla

semplice aittenuazio11e lino a lt 'abolizione della re:fiessività nc-h i·l•l/E"a , fino a lla totaile perdlita dei riflessi degli arti inI':.liori. Questa ].111.bizione è in rapporto alla q11antità di arseurico i niettato, 'llla rapidità della cura.a11 a t ecnica usata. Non sorpassaudo i 4-5 gr. di 110\1ar-se.nioo, e-11clo,·,eposo in 5-6 settin1anc, s i attenuano .le co11trattt1re e.lei cor.e ici e p arkiiuso11iani. Dai 7 ari 10 .g rammi si ha areflexia ~hillea con i t1tegrità dei rotulei e d'e·l la forza motrri.ce, e di11ti1011zione 1diell'e('cit a bilità fai-adica e galv·anica dei m u. coilii . Sorpassa11do i 10-1 i gr. sri· produce una are:fiexia totale d ei t11embri inferiori, paresi motrire, turbe più acce11tuate delle reazioni elettriche. L'arse11ico prolunga p er lttngo tempo ra Stt a i i1 fl. u enza i nrl. briltrice . 1

Per l'ignoranza di ta.1i fatti si son visti medici clubitare in s ifilitici , i1nmu'llli da ogni le&ibne nervosa prima d el trattatnento, l'esistenza dii una t a be o per lo meno dcll 'estensione al'lle radffci sacra1li del prooesso lltetico. In tal caso l'es<tmie del liq11or no11 mootra alc11n a alternxione t1e11~ iJntossicazioni ars€11ica1i ; 1


XX\711, FASC. 21-22]

{ANNO

SEZIO~E

i 'esame elettrico lnostra invece alterazioni faradiC'he ie g·aJva1ùche e principalmente mancano i seg~ pupillari caratteristici. l rimedi arsen·i cali con l'uso dei qual.i sii sono a'' ttti ta.lii disturbi sono : il no\·arsenobenzruo, :il sanar, i~ ga~)·l, il solfa1·senol, ed anche., alla dose <11 12-14 gra1nmi, il cacodii~ ato di sodio. 1

ì\'fONTELEONE.

PRATICA

59: •

segttite d a abbassamento di tempera tura prolu11gato, e da tnigliorameruto 11otevole dei siintomi locali e generali : q·u este rea.z.iiioni possono evitarsi o attenuarsi fa ce11dio le iniezioni 11elilt: fasi apireti tjle o quasi della malattia. Le 00°11troindicazioni sono date da gravi affe zioni cardiache o lfeu-al·i e dalle forme emorragiche della .febbrre dii l\1alta. Al di fuo1i di esse, la vacci n.ote.rapi.a può rite• 11ersi €fticace, o a1nzi il so1o trattame11to tiazionale .

S-0110

1

1

TERAPIA.

fil.

\'ia d'intr<Hltaziont· e posologia del siero antitossico

nel trattamento della difteritf.

t1nra delle 111alattie cutanee di origine stafitococciea.

\Veill-IJ al1é \ Bltllieti1is et J.\tlé·moires de la Société J.Jédicale des F-lopitaLtx de Paris, n. 3, 29 gennaio 1920) ha sperimentato in 11t111J erosi casi cli difiterite: ·J 'i1ntroduzio11e del siero p.er vi.ia endomt1scolare .in sos.t ituzione della ' ria sottocutanea e di qruel]a e n•dovenosa. Tale via di somministrazione no11 pro·\ ·oca do1ore e molto più raram,e ute dà l.uogo all'insorg·euza di complicazioni lroca:li, lne11tre è dii n1olto più facile appl·i oazione dell~ via endo\·enosa. La oon~entrazione d e·l siero a•ntitoss1co nel sanigt1e, è massima, .usando la via endom11saolare, dopo 24 al.le 48 ore, avendosi co11 ciò una eli'mi.uazione del siero ,p iù lenta in confronto di q.i1anto aivvieue t1sando la via endovenosa, e d'altra parte ottenendosi una concentra.zi()llle massima ·nel sangue molto più .r apidamente che prat.i.cando I 'iniezione s otto cute. Olrca le dosi da ll&are, v\Teill ritiene owortuno p.raticare una prima iniezione 0011 dosi massime (250 unità per kilog. c1i p~so nei casi benig·ni, da 500 a 600 un.i tà per kilog. di peso nei casi .g ravi). Nei casi gravi è opportwno però fiaPe segudre alla iniez1one i ntramusoo}are mass.lttn a e precoce, una seconda iniezione .s ottocuta:nea, o la ripeti zione anche di iniezionii endoml\lJscoliari . Il .p unit o da preferire, secondo '\i\Teill-Hallé per -l'dniezi1o o'e endomuscolare, è la .r egione glutea, dividendo la quaint1tà totale di siero da iniettt are àm parti ug11a'l i fra i d11e lati.

Il datt. Erich Neusser (1\tliiricllner l\tledizi1zisc lie lf.l ocliensclirift , n . r, gennaio 1920) :mosso da una p1tbblicaz1one del dott. Meier,, ha tentato, n egli . nlti1ni anni di g·11erra, al campo e all'ospedale, la c11ra delle piodermie e folliotuliLi col permanga n.ato di potassio. La ou:ra consis1te,·a in penne.1'lazionri. giornaliere della .sittperfici1e ammalata e d·e l S t1-0 dintorno co n u11·a soluzione sn.tt1ra cti penn·anga.n.a to di .p otas•s io, riscaldata fi.110 a tolleranza . L 'azio,ri.e del perma1t1ganato era r i.uiorzata clall,es•posizione all·a J,u ce solare, }a q11ale favoriilsce la sco.m:posizione del p·r epa1rato e la formazion e di ossigeno. Solo n ella ·n otte s i a pplica Ya un.a fasciatura protetti.va. L'esito fu sempre molto soddisf·a cente, le folliouliti g·ua.Tirono rapida.:m enite, le ulceri s1 detersero e si ittnrpicciolirono

1

TRENTI .

Vauinoterapia della febbre di Malta. 8. Duran De Cot tes (Re'V. -espa·nola de NI eidici1ia y Ciritgia, 15 sett. 1919) tisa u11 vaccino p re-

parato uccidendo con I 'etere un:a coltu·m del m . me1itense, facendo po.i diiluiz iarui a lOo.ooo genmi per eme. Iruietta .p er la .primai vdlta 1/2 cmic. criesce11do poi, nelle muove ti1nieziond che si ripetono ogni <iinqu1e giorni, di 2/10 d i eme. ; nel caso di reazione violenta si i·nietta la stessa dose a1t1tecedente. I...e r~zioni souo freqt1en.ti quauclo l'iniezione si pratica in 1)erìodi ipertermici : dopo 3-4 giorni •

rapidamente.

..

.

L.

PERGHER .

N.O TE DI MEDICINA SCIENTIFICA. Reperti sierologici e batteriologici in an•malati di tifo esantematieo. C. Stern1b er.g (Wien. J{li>l. Woche:n.sclz.r., n. 38, I919) ha eseguito una serie di ricerche, allo scopo di chiarire per quale meccanismo il siero di ammailati di febbre petecchiale ag.g lutina spesso, talvolta a ttn titolo mo1to elevato, d·i verse specie di batteri. · Su 52 casi ,d i febbre petecchiale s tuddati dal1'A., in 23 casi il siero del ma1ato agglutinò solame11te i vari ceppi di proteus; in .24 casi agglutimò oltre a l pr.oteo anie.he il 1bacillo del tifo, in un caso oltre a l p:roteo il ba,c illo del p.anatifo B, in 3 casi il proteo, il bacillo del tifo, e quello del paratifo tA, i n un caso 11 proteo, il bacillo tifico, e quelle del paratifo A e B. In tutti i casi si poteva clinic.aimente escl11dere un 'infezione mista. In 14 casi 1'A. ha eseguito delle ricerche batte riologicl1e : dal sa11gt1e di 7 a mmalati egli isolò dei ceppi di prote1ts , dal sang11.e di a ltri 6 am1


l-\~N'O

IL POLICLIN reo

...

malati i bacilli clel paratifo B. Il siero di c1uei malati, dal cui sangue si erano isolati i protei, agglt1ti·na,·a esclusivamente i , ..ari ceppi di prottus; ri ttscì negati,·a l'agglutinazione del bacillo del tifo, del paratifo A e di quello B. 11 siero dei 111alati, dal cui sangue s.i era isolato il bacillo paratifi,c o B, in ttno dei ca.si agglutinò il bacillo ...arati.fico B e tutti i ceppi di proteus, in lU altro caso i protei e il bacillo titico (all'r:400), i11 tutti gli altri casi soltanto i protei; riusciro.no 11egativi i tentativi di agglutinare il bacillo del ti ro, quello del paratifo ... \ e del pa:ratifo B. È noto cl1e dal s augue di tifosi si . può spesso isolare il bacillo pa:rat1fo B, pure potendo escludere clinicamente un 'infezione mista ; detto bacillo è stato talvolta isolato anc he dal sa ugtte d'indi,·i dui sani. Com.e si vede, il siero dei inalati cli tifo esant c1na·tiC'o non ha proprietà pol:iiagglutinauti. Il fa tto, che il siero di amtnialaiti cli itifo esantematico agglutina tal\TOlta i ba·t teri più di\·ersi, si d eYe secondo l'A. asc1ivere a ' 'ari·e ra.g ioni : talvolta ~ i d eve ammettere che il t ifo egruntematioo pri1·ochi ti11'al\l.m entata prodttz;io11e o tt.na ricorµparsa di agglutinine originariamente specitiche, altre , ·.o lte s~ deve ammettere 1111a coaggluti11a zione ; d a que sta non si può però trarre alcuna conclus.ioue sull'affinità dei di,·ersi ceppi. 'l'entativ1 d'immunizzazione Jurono e:-;eguiti da Doerr 1e S ch11a•b el ( Wie1i. Kli-;n. Wockensclir., 1919, 11. 20). E si tentarono, senza mai riuscirvi, di rendere insens ibili delle cavie, ad Ull a dose mass in1a di , ·irus del tirfo esantematico (emulsione di cervello di cavie :infettalf:e) ; a tale soopo inietta\1ano loro sottocuta11eamente, a 2-3 riprese, di·verse s ostanze vacciua11ti. Queste \'enivano in parte preparate dagli orga ni interni di cav:ie infett~te, in parte estratte da cimici i11fette; il , ·irus contenuto i.n tali materia•l i \'en.é:va ucciso, talvolta coll'aggiunta di una soluzione fenica al 0,1 ~6 -0,5 %, altre volte per mezzo del disseccam ento rapido, altte volte ancora per m ezzo de~ disseccamento lento, all'aria. Come detto, tutti q11esti vaccini si so110 dimostrati inefficaci. pol.

POSTA · DEGLI ABBONA TI. (1114) Lo jodio per via e?idovenosa. Al dott. C. J. da C. : Il dott. V. Caccini da Osimo (Ancona) aggi unge a proposito di quanto noi a1bbia.mo scrit to (Policl. sez. p1tat. 22 marzo, pago. 374) sulla· tera pia Jodiica per via endovenQsa, che egli usa • lo jodio per ·v ia endo\·enosa nei casi di tifo e ti,fosimili, con ·r esuJ.tati fa \ orevoli. 1

XX\TII,

FASC. '.'.?I-22]

i::g1i inietta cl.a 10 a 20 L'lllc. di soluvio11e jod1ca aoqttosa al titolo 1 ~~ e ripete le iniezioni endo,'enose quotidianamente. 1R.aramente ha avuto Lrombosi della Yeua; l'esan1e delle urine e del malato sono i criteri diretti vi per regolare la dose del rimedio, il decor.so della malat·t ia la g uida per so::>pendere o continuare la cru·a. l)assian10 all'interessato le notizie g1ernti·ln1ei1te Jornite dal dott. Caccini. t. p. (1115) Istituti bibliografici . . .\ll'abb. B. S. da P.: St r1vo1ga a 11' \{ Instit11t Intem1ational de Htblio-

gra ph.ie » (Bruxelles, 1 1 rue du .l\1usée 7; Parigi, -14, rue tle Ren.nes). Chiedere prima le tariffe. Sono a nositra conK>scenza anch-e un' « Asgocia ti 011 {le do~ Ul11entat1011 Bibliographiqt1e » co11 sede a Parigi; un « I ·tit11to Bibliografico Italiano» co11 sede a Roma; 1111 « Istituto Bibliografico !\'azionale » con ~edc a Milano. R. B.

.

(1116) ~\ll 'a bbonoàto 1995:

Peucle:

«

J :n<locri11ologia •. editore 4

\ 1 allardi,

.jl1la110. l)e11de e Castel li110 : « l'atologia del si m pati.co ,. > editore \ 'allardi, l\1.1lano. Guillaùme: « 14e sy1111)at.ique et les sy~tèmes associés », t:d i tore ~Iasson, Parigi. dr. (1117) .\1 c.lott. l~. C. d a \ ·<1r~i. - Sug·g er1amo: it F:Jementi di fa.r maoognosia » di Italo Simon, Soc-i ctà ed1tri<'e Libraria, 1912.

R. B. ( 1118) .-\ 1 clolt. S. B. R. cla C. : Il « rrliuistero della salute » in1glese (l\Ii11istry of H ealth) è te11uto attualmente dal dott. Christophers Addison. L'indirizzo ne è : London S. W. r, ' '' hitehall. R. B.

AVVERTENZE. I quesiti devono prospettare temi d'interesse generale; non devono comportare consultazioni cliniche ; non devono riferirsi a indicazioni blbllografiche su argomenti speciali. SI prega di non formulare più di un .quesito per volta. Volendo inoltrare più quesiti, questi dovranno essere scritti su fogli separati. Perçhè i quesiti abbiano esito, devono recare la firma, la residenza ed il numero d'abbonamento del richiedente ; se questi ne esprime il desiderio1 nel giornale figureranno soltanto le sue iniziali od una sigla convenzionale. Le risposte seguiranno con la massima sollecitudine consentita dalle esigenze redazionali; ma non è garantita una risposta immediata. Non si risponde privatamente. LA REDAZIONE.


(..\~~o XXVII s FAsc. 2r-22]

t

SEZ JONI PRATICA

CENNI BIBLIOORAFièl. (Non st recemtscono che i libri tJenJenuti tn dono a.Ha Red.a:ione ).

I~. PA~ETH.

Pra.lttisclie Bakteriologie. U n ·v olume i-11 r6° di pag. 158 con fig. Urban e Sch\varzei1])erg ed. Vii~iuna. Prez.lo m ar chi 8.

11 manualetto che è giià alla sua seconda ediz.ioue, na 11 preciso scopo di aiutare il medico pr<.1.t ico niella lotta contro Je m.ala.ttie infet·t1 ve. ·rn esso, quind1s l'A., prescindendo da ogni co11siclerazi011e teorica , fa ·un<1 scelta dei metodi, che si so110 ùimostra ti più utili i1el]a prat1ca p er le di,~erse ricerche batteriologiche e seriologiche applicate all,accertamento della dia·g nosi nelle malattie infetti\·e. Kon ve11gono prese in considerazione quelle ricerche e preparazioni batteriologiche che possono compiersi seriamente solo .n ei grandi Ist1 tu ti. L ' _;.\, fa u11'eccezio11e per la reazione di vVasserma1111, che pttrtroppo ,-:iene esegtli'ta dov un1qtte e $p esso co11 n1etocliiica che 1as.cia a desiderare e con tecnica insufficiente. Egli dà qtti ndi jn proposito minuz.iose indicazioni pratiche, segti.endo le qttali si potranno dare, con 1naggiore g:lran zia, i risultati. _.\lla fine di og ni capitolo, UJ!l 1Jreve riepilogo j11dica l 'ordin:e cro11olog~o delle rioerche e la conclusione pratica, ch e si può .t rarre dai di,·er::;i risultati ottenuti. fii. 1

S.

G uR~I~Y-DIXON . -

Tlie trans 111 ulation of bacteria . - Un volume in-8 ·p icc. , di pag. r79, rileg·ato. Caimbridg·.e. The U.niversity P·r ess, 1919.

I11 qttesto volume, ohe s1 aipre ,c on ailc,u ni versi di D a:ute, 1' A . .naccoglie un1a sitrao:ridinaria cou... gerie di da•t i r·elaiti vi al1e triaisìformazionrl. dei batteri, cles.un:ti per la ttnJas.Sima p.a rle dalla lette mti1ra batteriologica inglese e nord-annerica11a. E~li i 11daga dap·p rima., le condizioni che determinano le variazioni, d el lie quali esamina le .p roye; r>oi espone le va.t i.azioni morfologiche , d.el potere fermentaitivo, della vir ulenza, della patogenicità, le vari.a zioni dci batteri nell'orga:nis.m o, le trasformazioni iSperime.ntali dei batteri ; poi ci prE.senita le conclu si·oni e un isomma.rio del suo

stttdio; uno speciale cap itolo è corusacrato alla t e-oria eti·zima tica delle malattie in.fettive .

R. B.

~onoscenze

utili intorno ai parassiti a nin1ali patogeni e alle malattie che essi determin.a110. Non q11indi citazioni e discussioni, ina notizie moderne sicure , r ese più facili, anche alla mente dei profa11i <li 1m edicina, da ±ìgure esplica·tive e 11itide. · Dopo poche notizie genera:li, seguono tre capitoli s ulle malattie da ;protozoi, da vermi~ sulla im·portanza ,d eg·li airtropodi nel provocare o nel trasmette.re le m1a ]attie stesse. Og11i capitolo è i)recedttto da generalità sulla mor·f ologia e su~la biolog ia rispettivamente dei p1,otozoi, dei ver:tru, d egli artropodi. L'elegainte ·volum e edito da Chap,m a11 e Hall non è fatto per profondi cultori d ella medicina,. ma la s ua lettura sarà profi.ctta a medici pratici,. a studenti, .ai profani s tessi del·l a medicina, c he t rm'"eranno utili notizie sulla profilassi delle "·arie malattie da parassiti animali. t . p. 1

VARIA. Il cinematografo nell'insegnamento dell'ostetricia. !:inanzi al1ra Sezione O stetrica de1'1a R eale So- · cietà di J\ledici.na di I,ontlra il dott. Dr11n1mond Rob1nso11 , os tetrico al v\Testm itnster Hospital, h a illus trato, per mezzo di .p roieziollli cin en11atograticl1e dal ,-ero e dia.g rammatiche, àl pair·t o tUormale. a partire dalla dilataziorre 1niriiale dell'utero fino a l seco11d0n1ento. Le fi.lms proiettate comprende'\·auo 25 .ooo Iotograifie. Il <lissere11te espresse la convinzione che questo m etoclo sia desti.naito ia migl;iprrure l'insegnamento dell'ost etricia, cosi per i medici come per le .l evatrici, poichè per111ette cli illu strare 1ogrui fase del

-p,art o. ,-ar.i n1edicii e la clotit ,o ressa Maria Schairliet esp.res~e ro ed illustrarono pareri ai1alogrui. R . B.

Recentissima pubblicazione f}S8'"' Ai

11 .lib ro di Ch andler s ui parassiti a·n imali, nelle malattie umane è corr.upil a to con grande semplicità ,e chiarezza: gli scopi che l'_.\._ si propone so110 ri,·olti specialme11te alla di . . ·u.Jgaz.ione . delle

nostri associati offrian10 a prezzo di favore.-

L'esame degli organi del petto _ __ ___, e dell'addome del prof. VINCENZO GIUDICEANDREA Pareggiato di Patologia speciale medica nella R. Univ. di Roma.

una lucida e ordinata esposizione dcl metodi di esame-"' obbiettivo e funzionale dei vari organi, con le lndispensablll nozioni di anatomia clinica e con figure schematiche: come una Guida pel medico pratico e per lo studente. La grande semplicità e praticità dell'esposizione, oltre alla comodità del formato, rende questo libro sommamente uWe ai medici ed agli studenti. Per questi ultim. è molto consigUabUcpel nuovo anno universitario. Volume i n 16°, di pag. as4, corpo 8. In commercio lire ~. Pel nostri associati lire 7. l5, franco di porto e raccomandato. I nviare carlòlina-vagli:t al Ca v. LUIGI POZZI - Via Sistina, 14- Roma , ~

C. CIIANDLEU. - A n.inial parasites a1id liun ian disea;ses . - J. \Vd.le:s- a . So11s inc. Chapman a Hall Li·n1 . l.;ondon. 1918.

597


IL

POLICLI~ICO

[.-\NNO XXVII, FASC. 21-2~)

NELLA VITA PRO.FESSIONALE. st~lntpa

Per la

sanitaria italiana.

Un grido di allarme.

l,a sia111p~L sani tari:l italia u.a, che 11a uua nobile ed alta It111zioue i11 .rapporto aJ..la vtita ., intellettuaile e profe~siMale ,d ei 1uedlici tutti, cosi oome in rapporto allo s·vil11ppo delle inclustrie sanitarie in generale, trovasi in periooo di crlsi gra.viooima; è la sua stessa esistenza in .p ericolo. Riguardo alle <:a111se, esse sono troppo facili a ·vedersi, qt1ando si consii<leti che il .prezzo della • carta è cresciuto in media del mille per ce11•t o, e .CLllche più; che il la\'Oro rbipograJ:ìco pretende co1npe11 ~ i sempre 'll?-aggiori e i1on accenna a troYare llll « 11b-i co11si~tam » ; che ~:ra\·a 1tna ta~..;a falcidiat1i-0e st1i pro,·enti della p11bblicità; che i prezzi cli aibbonamento so110 tu.ttora assai bassi e nepp11re loutanamente ri n ritpporto col costo reale di cia cun period:ico. Non è c-0ncepi·b11e che i medici italia11i lasci110 intisichire ed in grau parte soccombere i peri<>diici cl1e rappresentano sia i loro dnteressi di classe, sia il pensiero, gli ammaestramenti, le ricerche, delle scuole mediche più apprezzate, e che dati.no dell'esercizi<> della medicina .i l suo grande contenuto (cli scienza, di concetti, di critica) il qt1ale tale esercizio pone fra 1e l)Ì ù n1t e n1aniiestaZlioni del la\7'Qto intc llettuale. \ 7uoto d~ tale conten11to, l'esercizio mtedico diverrebbe bein presto t1n empirismo volgare, destinato ad essere sopra.tfatto dai suoi dein~gt'atori a-Il 'interno, e da chi ancora studaasse, e scientirti.camente producesse, all'estero. Non possono adunque i medici italiani d~sinteressarsi della grave crisi attuale; ·e cia scu.1110, per qttanto IllOn paia una osservazione st1perfi.ciale, è direttame11te interessato in questa crisi; quind~ ~iascun medico dovrebbe dare iindividualmen.t e il proprJo consiglio, se crede di poterlo dare, o -iJ proprio aiuto, consacrando una piccola peroentual.e del proprio reddito professri.ona1e .alla stampa medica, impo11tai11rte e neoessairi.a quifLnto altra cosa qualsiasi della vita oomune, e dalla quale soltanto .si può sperare I.a creale diifesa degli iÌ·n teressi moralà, intellettuali, materiail i, di ciascuna caitegoria medica. U 11 appoggio dovrebbe parimenti venire, assai maggiore e assai cordiale di quanto finora .non sias i avuto (eccezioni a iparte), dag·1i indt1striali, la e tti pro<l11z.io11e si appoggia, in tutto o in parte, a,11e cliassi sandtarie. Il « 1° Cong·iresso uaz~o11a1e 1

per le inclustrie sa11itarie » l1a mos.trato .la somrm.a 01Jp.o rtunrità di ttna collaborazione delle classi sanitarìe co 11 c1ue1le .inclustriali con l'ait1to da parte degli t\.On1i ni di scien~a; ma è ·troppo evidente che di t11tto quanrto è condizioue indii;pensaibdle il non lasciar sparire il 1nezzo migliore e più efficace per tale fusione di forze, la slanipa ·niedica. la cni c.li,·is1oue i11 scientifica e professionale è soltanto relati va, essendo dtte aspetti di una stessa 1unLAoue. Sappiamo che tanto a Mila110 eome a Roma, a Napoli come a P~tlertno ed a Catania, a Li\rorno come a Geuova ed a Torino, in 1111a parola, in ognd parte d'Italia ove esistono periodici med.i ci, la attuale gravìssin1a cril;\i è causa di vi,·e e .g iiuste .preoccttpaz1oui; e che garanno prospettati i me7zi piiL urgent: per de-precare maggior.i

jatture. Ci permettiamo di richiamare la attenzione di tut.t i i colleghi sulla mportante, vitale questione, s1cttr.i che dal lascio potente delle loro forze ,-errà il '! fimo e pi1ì vailido appoggio. Pensiamo. altresi che la questione debba essere portata non solo iii secle di t11.tte le .\ssociazioni l\iied1che e Sanitarie in ge11erale, ma anche di tutte quelle Associazioni (Comitato 1)er le indt1strie chimiche, Società di chimica inclt1striale, 1.\.ssociazione fra i chimici i 111d tistriali e prod11ttori di specia · lità, Consorzio fra 1e acque mi11era11 na.t urali, Comitato perma.neute sorto ,pe1· volontà del 1° Congresso industrie sa11itarie, la n11ova :.\.ssociazione produttori specialità

italian~,

ecc.) che hanno per iscopo l'in•c remento e 1a ditfesa della produzione chin1ico-farmacet1tica, e di qu.elJe sa11itarie i11 generale, itarl1ane, ron la oontint1a elevai.ione del loro valore intrinseco. Se la vita inte1liettuale meclioa iit aliana si dovesse abbassare di tonalità, .non è possibile, ben si comprende, che le industrie sanitar.ie possano volgere verso il megl~o; esse seguirebbero fa.taJmen1te la invoJ.ttziooe del pensiero 111edioo in generale. Le sorti delle industrie sanitarie sono, i11 tal .senso, .indisso1u,b ilmente legate a que11e della stampa sanitaria. Si.amo oerti ohe al «Secondo 0011.grresso na,zio11ale per le i11dustrie sanitarie » '. . cl1e si terrà a Parma l'anno prossimo, sara' preso i.n deg111a considerazione tutto .ciò che si riferisce, sotto ogni aspetto, ·a lla stampa 1nediica ita.l.ia1ia, e sarà fatto il possi·b il·e p ,e r ass·i cttrarn e ù.a forte, saua, completa vitalità. Ma. è, ora, qLte&tione di trrgenza, e occorrono ri.m.edi immed~a.ti. 1

D-Ott. prof. I>.

J>1cc1YI~I.


(-.l_..~}.0 ~X'ilI, FASC. 21-22]

&.EZIO~R

Cronaca del movimento professionale. Associazione fra i medici-chirurgi libe1'i esercenti nella provincia di Rom.a. Ricevian10 e v0Le1itieri pitbbLicliia1no : Pregiatissimo signor diirettore, ~er fascicQl.o i6 del Policlinico (sezione pratica}

PRATlCA

599

Rappresenta.va il c;overno il ten. col. lne<lico Sebastianel·l.i, capo dell'Ufficio Samitario del Comm1issa.1tiàto Genera-le Civile; egli porse ai con.l\"e1111ti il salttto di S. E. Mosconi e del comm. Lutrario. Commemorò ·i miedici dececluiti. •_L\.ccennò a 1 fa M:o che ~e atbribuzioni dellia Camera dei medici sono presso a pooo pari agli scopi cui rtendooo g·ùi Ordini dei 1nedici nell 'antico Reg.oo e che fra questi e le Camett"e dovrà presto stabilitt:s.1 una fr.ait erna 1

si riferisce del Con·vegno del:le Associa.zioni fra proti cua collaibor~ione. medici-.chirurgi liberi ·esercenti tenu tosi a Mtiliaa1.o V ennero eletti a ·d U!llJallli·llllÌ·t à : presidente iQ dott. il 31 marzo tt • .s., e nel resoconto si legge C·h e ::\1assimilian'O Bru·r mer, \ 1ice-presidenite il dott. Gu·fu molto commentata l'assenza dell'A. M. C. glielmo de Pastrovich, membri della soprasta·n za L. E. di Roma. i dottori Art uro Oasti·g 1ioni, E milr:io Comisso e La frase potrebbe dar luogo :a varie i11terpreta- GittliQ Grandi, metnbri .sostituitJ del·l a soprastainza zioni : tengo perciò a diohia.rare a •nome del Oon- i dottori .i\ntonio Jellersitz e G.u.irlo Niigris, delesiglio direttivo che noi non interveni'lllllllo perchè .g ato del Cou.siglio sanitario provi111cia:1.e iq dott. do1orosa:mente sorpresi dal modo rome era st:iaJt:o , l\1ass. Bru.nner, delegato sostituto il dott. de Pastro-vich. indetto ·i.l Convegino di Mil-a:no, avendo fra ·l 'alltro gli .iniziatori dm una circolare d'invito affermato cl1e era 1na1icato quello 1g1à stabilito da noi ed a cui molte Associazioni, e pu1· que~la mila111ese, a , ..e:va no aderito. ~EDIOINA SOCIA.LE. Be11 sapevain-0 molt i tlegli aderenti che la data della nostra riun·i one era stata pro.rogata a lo Sull'assicurazione s'8tale contro le malattie (*). scopo di fa111a coì,ncidere con un periodo .in cui il Parlamento fosse aperto e si avesse una re1aL'obbligatorietà. ti;va traquil'l it à politica, per .svolgere i11 massa azione ef:licaoe su:l (}ovenno e stti Legislatori i11 Il solo mezzo che permetta d'incorpo.rare nelrapporto al progetto di legge snJl'assicu.razione 1'assicuraz1011e l'immensa massa degli impre,1iobbligatori.a contro le µialattie. Dato puire che denti, consiste nello stabilirne l 'o.bbligatorietà, 1'.l\ssociazione di Milano ignorasse il d.ifterimento e avesse avuto qua:lche ill!formazione di riniuincia per tuit te le classi, i gruppii e le categorie che nenostra al convegno, non poteva, ci sembra, esicessìtano dei suoi benefizi , imponie.ndo la responmersi dall 'obbli1go di rivolgier.si direttaanen,t e a sabilità de·l l 'iscrizione agli assicurandi e ai datori i1oi per ·i nformar.si come stessero veramente le cose. Questo non venne fatto e non potemmo di la\-oro e ±issando il mi.n imo di senrizi e d'ausi·l i che l'.ass1curazione deve for11ire . fare a meno di protestare ; ma de11a rnostra protesta. le -~ssociazioni oonoorel[e furo n o informat e .. solo quando 11 Convegno di M:illano aveva avu to *** già lttogo, 111.0ll. volendo a:ioi che si rospettassero 11 pri11C1p.10 dell'obbliga~rietà è passibile di propositi di ripicm o d'ost-ruzion,i smo. obbiezi1o ni di \rairio ord~ne, di cui alcuone sottò T~ protesta i'llllportava la non adesione e niru no potrà farcene un carico, tanto più che nttlla gd.upt1ramente dottrinali. stificava 1'11rgenza di quanto si credè .f ar e a Mi· :\d esen1pio: vari sociologi e giunisti presula•no. n1ono che esso sia contrario al.la libertà indiviCon osser,·anza duale e qttìnd i lesivo dei pri.11cipi fondamentali itl Prer.;ide11te diell 'A . M. C. L. E. di Roma del diritto. Quasi che - com'e osserv.a l'Ubeda dott. GIUSEPPE MONTESANO. il dìn:itto .alla -sall\lte, alla vi1ta, al benesseie de1la Associazione professionale dei de1·mosifilografi italiani. ge1J.eralità, 1nQn doviesse pTevailere s ul diritto dei 11egligenti e degli apatici. Sarebbe .te111po di ·l iI.,(' _L\.ssociazio·nre terrà i11 Bologna, il g.iorno 8 berarci (lal le concezioni anguste e fallaci che dodel prossimo. giugno, .alle ore 10 legali, una riunione, i.n ricorrenza delle so1enni onor.amize che minano .ancora in questo canipo ; di riconosc·ere saranno celebrate al chlaaissimo p r of. Maiocchi. che la libertà e il diritto personale debbono semSi ,~olgerà i~ seguente ordine del giorno : 1° Copre contemperarsi con l'i11teresse coll.ettivo e remt1nici'.ùio11i della Presidenza; 2° ,Istituzione di u11 premio da intitolarsi G . B. Locatelli ; 3° Gior- starne .a ssorbiti. -~ questo rig·uardo Pie ri leva che nale della specialità. 1'obbligatorietà dell'assicurazione contro le maSe c1ua1cu110 dei soci ha CQmu n°ilcazioni da fare, latbie <<si gi11stifica .- aippu.n to - nell 'i 11teresse è pregato di in,ri.arne il titolo, non più tar·d i del collettiv·o »; Bunge ossen"a cl1e « è carattere proi 0 giu..,.Q _ ,"110 p. v ., al segretar·i o della Società, dotprio cti .tutt e le dtsposizioni sociali, reclamate tor Roberto Terza,g ni, Roma 22 - \ 7ia Na.p oli, 5. dalla vita civile, di contenere la ·l ibertà individuale, nella mi1sum in cui potrebbe opporsi al La Camera medica di Trieste. bene c011I1.11n.e » ; Hen:ry Ca piitant si di~hi.aira faIl 14 febbra~o ebbe luogo a 1' rieste la riru11ione cos.tituti!\1a della neoeletta Ca111era dei 1nedic1; ' 1ore·vole alla forma obbligatoria perehè ·la libertà che non funziona\·a dal 1914. (*) \ 7 etti c1nesto periodico rase. 19, pag. 543 . .'\ qnesto riguardo gio,1a però di tener presente 1

1

4

1

0

1

• •_.__


600

[_.\.x~o XX'' II, F ..\sc. 21-22~..

IL POLICLINICO

pt1ò significare di essere esposti ad peggiori -co]Jpi della sorte : q11i11di libertà di cadere nel1 'abbandono e di t111orire 11e.lla n1isenia ». Si è preteso cl1e .} '.assicurazione obbligatoria sia incompat~bile con k'l dig·nità ·personale degli. assis titi, .n on ta11to perchè ne coarta l a volontà, quanto perehè ·e ssi non bastano da soli al! 'oneroso finanziamento. Difatti i11 quasi ttttti i pae~i -co11 regi.m e as icuratiYo i datori di lavoro e lo .Stato o gli organi di etti questo rtis111ta (come le provinc-e, i clistretti, i comttni) sono chia1ma,t i ad i-~na liarga conttti•b uzioue : di g·uisa che si ritorna, sia p ure in fonna velata, Rlla be11clicenza, ch e si ~ieÙe\•a di a \•er sttper.ato. Xel fatto l'assicttrazion e obbligaitori.a si risol,·erebbe, almeno " 11 lar...~-a misura, ~n un:a carità forza,h t· .A questo riguardo giova pe.rò di ten~r presente 'Che d·all 'assicurazione <lerivano dei benefizi at <latori di lavoro e .al] 1e11te stafÌ<'lle, i•n q11an.to cl1e -essa tende a mig·liora re le condizioni gen-erali di .snl u t e e di , .i k'l e q11i nel i ad accrescere l 1efficien1a la\·orati~·a e la produttività della popolazione. Di modo ch e lia cooperazioue integrativa <lei datori c:W la \'i<>1ro e cl egli Enti pu1bblici t1on è dettata solo da 1111 se11tin1ento caritaiteviole di ·solidarietà ttmana ''er :o i deboli, m a risponde ad n11 1uteresse 1.><>sit1yo bene inteso. 8i pttò andare anche oltre, ed agg:it1ngere che ~~sa è l 'e&pres ione dii 11n do,·ere .morale , i i1 qt1a11t<1 che il datore di laYoro è a"esipousaib.i·le d.i' molte ·co n,dizioni cl-re g"o\·ern.a no la al11.t e deg1i op era 1 -e, d 'alt ra parte , dalla capacità dello Stato a re,g·olare la , -i ta socia·le <li pendono, entro laTghi limj ti, l e condi zioni della salute .p ttbblica. Potrà fo:rse aimmettersi c he gli oneri debbano g·ra ,-are i 11 pre \·alenza ·ug·li assicurati, ai q11ali ,·an 11-0 ~ be·n1e1izi pi tì diretti ; 111~ c i sembra gi t1stificato cl1e Yi co11tril)u i sca il rest a111te dellia colletcc

1

1

1

ti \''it à.

* ~: *

1

1

E s taita pron11nziata a n che u11ia co11cla:nna dt J1atura politica con,t ro le .ais&icnrazioni obbligatorie , in quanito che rien,t rano nell'orbita o si conformano a lle diretti,·:e del socialismo di Starto, cl1e la g·e11e.ra)ti·tà c1ella popolziioue è .a lie na dall 1appro\·a re o ·d al ·e con,drare . - Esse, di.f,a tti, era11-0 itno dei capisaldi del .programma d·i Schaffie, il f'ondatore dì q 11estc'l scuola del so0ialismo. Si è preteso c h e con1ver.rebbe di 1tenersene lontanti tanto piit, in quru11to che l1a socializzazione ha fatto qt1asi c.osta1nte1nente .pessima prova, oosl 111iell1a bcrestione dii aziende ii1u<ln.tstrializzate (le ferro·v ie, le pos.t e, ecc. costttmiscono otimai d~ baratri pe.r I°'e-conomia collettiva), come nel c.amipo dell 'insegnamenito (l'istruzione s tatale è in pieno fallimento e quella comunale rende ·pochissimo), come ne ll'orcranjzz,azione di t11.tti g-li en.ti .e d ttf1

1

~

h ci }) nbb11-ci (caratterizzati <la p1eto.ra di i)er -on.ale, da sperpero cli n1ezzi, cla n1an canza di responsa,b ilità, ecc .). Per altro, pttò ribatters i che la socializzazione 11011 è ~ta sen1pre ro,rjnosa : ad e~empio alcune aziende ·m1111ici pa lizza.te sono rec1ditizie. X on esageriamo, per comod:tà . polemica, la tesi della sfiducia \'er . o lo Stato e , ·erso gli Enti pttbblici . . n11nor1. D'altronde si cle\'e ri conoscere che 1111 n10\·1me nto qt1a~i iool111tbabile polita, oggi, a<l estendere la ~oc i3liz1A'lzione : •t11tto sta a proceclere con ca11tela, 11 0 11 i)er ri,·o1nzione, ma per e\·ol11zione, preYen c: 1~do ed eli n1i nando ]e ca11&e cl i sperperi e di di sorganizzazione, disciplinan<lo e regolando il grandioso movimento . 'l'anta più sar ebbe va110 di contrastare la soC'iailizz.azione ueJ seuso pitì la:to ·- q11indi integ rata dall'obbligatorietà - 11e1 ca mpo assicurativo, iii quauto c h e l'esempio d1 altri Baesi e .la te11cle11za geueralc del i1ostro, ·i con1ferma110 eh~ è fatale la tra~lorruazione del la be11etice11za in preYicle11zn . ocin l<?. I>i fronte ad ttn a n1is ura la q11all cliverrà p1-.in1n o poi i11·e,·1tabile, pi11ttosto che ostacolarla o co n1.hatterla, adoperia1noci a renderla e tticieyte a·l più al to grado. ): el proporre le assicurazioui statali , Bi sm a~k m,ira,·a a precorrere il socialdisn10 i 11 q 11ainto l1a di pitì attuabile per s \·e11tarne le utopie, noncbè a soddi.s tare 1111 bisogno 1111iversalmente se11.t ito cl 1 m ag-.giotc t:JJ1111tà di~t.rib.nti v.a. I 1:gli raccon1a11cla ,ra a i conser,·iatori di « 11011 gridare a l sociailis1110 di. ~'tato » ed a1nmoui,·a di i1011 a1lar.ma1rsi. I fatti gli han.110 dato ragione. Eg11 non arres.tò lo S\rilttppo del socialismo, ma creò nel l)01)0 10 u11 a ttit11(li11e cli conltidei1za ,.e.rso i·l Go,·erno e no11 dette ori·g ine l(ld a.lc11n .sovvertimento sociale. Con1e OS..'-'.erv1a I. I>. Chambet1liai11, ormai le a~­ s iiCttrazioni ~ta t:"l:li van•nlO conjsider.ate piuttos•t J com-e un ·problen1a di orga 11izz.azioue , anzichè cc11ne l 1a\rv-euto di t1 n.a no\Tità pea:ioolosa. Si è detto che la tu1tela esercitata dallo Sta.to, i nveoe .d i stimoùa.r e e promuov·ere gli s form e le injziative dei si111g oli ne l ca~po <lell.a p.revidenza, 1.e depr.i.i ne 1e le paralizza, livelila11·d o alcu•ne attività socialmente benefiche; che il « paternalis mo » di Staito 11~idie · l 'i1nd.i.vid·walismo e tra· ~forma le ·in.asse in greggii senza volontà, con . o-r.arve 1pre!titudizio rol:lettiv10. Winite.r ·è giunto ~~ perfino ad afferma.r e che -le assi01111azioni sociali sono r.es ponsaibiili della. sconJf:ittta mi·l itaire subita da·<»li ex imperi ·c,entrali ! Qtt1a1s i che no11 fossero !tutte ait.tt1a te at1C'h.e nre1l'Ing·hi.1terra ,-iJttob r1osa ... Si è ten111to, i·nfine, che ile assicu-razioni sociali potessero jntensificaire éd inasprire i cont~asti e le lotte cli c~asse ; ma qu·e sta co111segue11za ,·iene

~

1

aià

• •


SEZIONE PRATICA

sc.ongiur.a ta ..,estendeu1d ole .al inassimo numero di persone - un prob.lema .di cui ci s i.amo già occt1.; 1

patì. . Più co11siste11ti possono sembrare altre censure, d 'i.ndole tecnica. Si è rilevato che l'assicurazione contro le malattie copre un rischio limiit:atissin;io - a differenza de.Ile assic.nrazioni contro gl 'incendi o contro i risc -µi d·ella 111a1v.iiga,z ione o .sulla ·du.l iata delrra vita. Ora, i l valore econo·m ico delle assirc·u razioni decresce con la freqt1enza dei danni co11tro cui sono dirette. Se, ·c om e nel caso d·elle maWtie, la probabili·t à del danno è molto gra11de, ;fino q11asi ad annullaire il rischio, il pren1io ritorna di nuovo a tuit ti glì assicur:aiti, o quasi, decurtato 1

semplicemente d;elle spese e senza vantaiggio apprezzabile per i1essuno. E per q•u esto eh~, seb,b .ene l'assimirazione libera c011t1-o le ma1attie costituisca 11n0 delle forme più arntiche di previd1en~, iro11 si 1è m ai diffo.1&a : Le società di tn.1u1tuo soccors o app.alesar....uo sempre ·l a loro impotenza a so1lievaire 1ia md.seria dell'operai'o colpito da mal.a tti.a. Non sa:rebib e giusti1icato d'imporre - rendendiolla obbiligatoria una tutela cosi illu:soriia od almeno così insufficiente. 'l'è de!l \:ero i·n questo iais&unito. Ce1·to, itutti incorJ:ono n1e lle malart:tie; ma sa. deve anche co11sidiera11-e cih e non ctu tti mie vengono colp~tr in 111isura eq1t1iparabile : ' ri sono ri.·ndividui o famig·l ie molto più perseguitate.. e che per causa cli esse , ·anno inco11tro .a dis agi e a dissesti ; ov\er.o clle non sono i1u · grado di procurat"'Si u.n'assistenza sanitaria iadeguata per provvedere al 1·icupero della ~111te : qui11<1i cr,e<lia:mo che 11 nuovo prov\nedimeuito .s-0ciale, opportunaimente eliab or.at<> e adiattaito, possa dare .dei yantag1g i ·effettiv i, m ,a lgrado la f.re q1uenza del rilschio : esso porterebbe a li vel[are, nei limiti ,dfl ipossàbile, i graviami delle maliaittiie , ·molto in ergu al men.te distrihuiti, e .cont.r1bui1-e bbe a restaurare il patrim onio fondamentale d ella sa:lute co11ettiva . Lo sc~rso sviluppo .d ell1e mt1t11e si può .imputare all 'imp1-eviden za generale p.iù c h e .alla te1111ità idei van.tagg·i da esse giaran·t iti, .i quali, .p er a ltro, avrebbero pot11to accr.escer:si, ele\r·anid ·o i premi. . Sempre· lllel cam:Po .toonico, s i iia ,anoo11~ osservare c he le spese ammin1i1strative diell 'assicurazione obblig.atoria c-0ntro l.e m.alattie sono .iingenti : il costo d ell 'assicur:azii0ne risu1ta .d un·q ue eccessi·vo in specie ·e v iene commisttr.ato alla esiguità 1della tutelra ofterta . I nfi..ne va posto in :ri,Ji,e vo ill f aitto 10he questa a1Ssicunazil()tle si presta ad 1ab1~i ed a f1rocti : essa fomenta la d.i so·n ,e stà .d egli a1Ssict1.rati, dei .c tatori d1 lav.o ro, dei medioi, d ei farn1acisti; più spe1

1

6or '

cialmente m.o 1ti;plica qiUJasi :a:ll 'ti·rufinito i casi di simulazione 1ed ·esageriazione 1d elùe maliattiie : de• termina icosì una cremorallizzazione g1onerale con.t ro a ui è qt1asi ill11soriè .d i 1>o:ter lotta.re. A prima vista p1au•stbi·le , è però o.irùui.ta da tr1rubocch etti .pericolosi, come s i esprime W iaids\vo11th. N·on ci di.s~imtùiamo la .gravità di qtteste critiche. Ce le s i.a.mo già p-o.ste altrov.e e vi tor neremo aincora .sopra ; ·esse impong·>()no .arvved·u tezza e prudenza ,. ma non bastano a .d issuiaderci dal nuovo 01-din.a men·t o dell'assistenza igi;enica, sa11ita- , ria ed eoonomica contro l.e malattie . Molto più c h e ii1 Itali.a abbia n10 il v.ant aggio di ,,alerei diell'esperie nza fatta a ltrove per la dif.esa contro le frodi.

*** E ve11i.amo all'argitnientiim cr1icis addo t to per screditare l'assicurazione obblig·atoria contro 1e Ìllralatti ~ : 1 l 'esperienz·a compiu!tane in altri paesi non s arebbe stata fa·v orevol,e. . In l7erm a11ia l'as·sicurazione obbligatoria contro Jie n1alatiie avreb1b e !fatto p~ssi0m.a ptO\",a , i i1 . qrua:nito ·c he ia morb.o sità, inv.ece di ri,du.r.si, è a um entata. Se no11 c h e, si t ratta di un'a p partnza, asc ri·v ibile it1 parte .al riconoocime nto., da parte dei m edi.ci - c'Lelle assia urazion i, dii 1molte ma1attie 1 lievi od i 1Hiziali, c he un it empo vien·i ·v.ano ti1a s.ourarte ; j,u parte ai lu·tighi periodi che i medic i miede.sin11 a.sseg.n .a nro ,per la oonva.lescen z.a, ia.llo scopo idi g·.a re11tirre il ritorno ·00im1p1eto alla sialute ; in p:a1rte a1l a ·esagerazionie e simuLazio•n1e ,delle malattie. Sosta11zia lmente si è .av11to un van1tagg110 .

L 'i111'&t1ccesso d·ell1e as sic u.razii011·i 1i·u Germ.a1u.a è ,s.la.t10 quasi completo .111e i rig'ttardi .a ,ell1a classe m edica, .a &p·ese della. quale v·e n·nero . in larg·.a 1ni.sur.a a ttuate . I.n pii.mo itemipo i m edici si Jasciaronio m'i.stifidaire dal Caniae]lilerie d1J ferr·o , eh-e feoe appello ai loro senti,m enti di alt11 ui.sun 0 e di paibr.i1ottisn10; in seg l1Ìto Il!Oll .f.UI'OllO più capaci di "!·ia1v,er:si , per_chè p.ol:iiticamente troppo deboli. !VI<t :si tratta dii 11.n ;f atito :].o ca le ; tain.t 'è vero eh e in\r·ece ·niel1l'I•1tgh:i,I:tier.r1a i medi(:i hainno ·Cons eguito miglioramenti economici l!JJOte\10 11, se potè dirsi ·Ch·e cc s ii ~a sei:aron-0 ,av·viln~e:ere dia roten1e d'oro » . J.>er quau:to cor1oerne l 'lug-hiliterra, s i fa rjleva re c11e 1'ai\'V•enit o 1dell'iassicu.na.zdon•e contno ·le ma lattie ha coi•111Ciso aon un pierii10èLo 1di gr.a:ude prosperit à , il c h e ha permie ss.o di sopportarne tutto il peso e p;t1ò a vere ing·,ener.aito aiuche la f:al~a imp.ressi.J111ie che abbia eont.ri.b uito !a fa,rorire i] b enessere :e 0on omico in generale e quel.l o della classe medie.a in particolare : 11on si .t ratterebbe cl1e di un 'i1'1.UISti·o ne. Osservi.an10 per ò, a . q11esto proposito, c h e i fatti soC'iali s.0110 troppo eonn1plessi p er ch è rie 1

1

1

1

1

1

1


6o2

lL POLI CLI NICO

sca pos ib1le cli s ce\·era·r11e i fattori. Comtt11que, è già siutoniatico il rilie,·o che almeno in In• gb.Jlt erra l 'assicu:-azione obbligatoria. contro le nialattie .11011 s~a stata di ostacolo ad un poderoso S\il11ppo ecouomi<::o e CM aibbià consentito al'la classe 111edica un m:i·g liorame11to m ateriBle a1)prezza l)ile.

Atlermare che 1'assicurazio11e obbli gatoria cont ro le malattie sia fallita, è, du uq ue, per lo meno un'esageraeione, molto lontaiu a .daJJa v~ri t-\. II fatto stesso che si è a nda.ti att ua11do1a i 11 m olt1 paesi, 'Ile c ompro\·a ia co11,·e ni e n za sociale, politica -ed economica. L'hai1100 a d ot tata la Germania, 1'-~ustri a, l'U11gheria, la Xor,-,egia, la Rum a11ia, •la Seribiia, la Russia, l'Ing hilterra (che pure è la terra classica del li1berisn10) , il Belgio (era stat a apptm..art a .da:l Parlame.nto: si traitta ,·a di tradurla i11 pr.ati<::a, q uando ~raV\' enne l '111\ as ione) , e oo ì ,·ia. Le prevenzioni e je opposizioni ch e si ~ ono sempre dich.ia11ate contro di essa - forse i11 ragione della ~ ua stessa i111 portanza e delle su e Yas te ripercussioni s ull'org·anizzazione sani.taria - sono ·tate gradata ment e vinte. Non basta i} )arlare di f uror obbligatorio per di mo tra!1e ch e itutte q·uelle nazioni si t ro,·a no su di u.n a failsa s t rada ! ..i\.n.che là do\•e non esiste i11 forma geu erale o quasi, essa \tlge alm eno per categorie determinate : ad esem pio per g l'im1)iegati dello Stato e d i 1nolte grandi aziende. . Secon•d.o Salazar - il diriettore generale della Sa11i tà ;pttbbliicia 11e1la Spagna - dal•Io studio oom parat 0 .della lE-g i sl•azione rigttaroanite l'assicu razio ne contro le 111.alat tie, emerge la s u periorità assoluta dellru. form a obbligatoria, cui si è assegnata o sii va assegna:udo quasi dov tt11que la pr.efere11za ed a cui si preparano oggi a nch e la Spagna rè le ..i\. . 1m:eri.ehe. L'economista J ay è talmente co1Tvicnrt:o che l 'assicttrazione statale contro le mala ttie clebba essere 0bb]j.g atoria, c·h e proclama cr:~­ cisam en •t e : cc sarà obb ligatori.a oppnre ·™>n sarà ». A.nc he Luigi Luzzatti ebbe a 1icouoscere il falli mento deìl ' assiou:razion ie libera ed a con vertiliS!Ì a quella obbli giator.ia. L ,obb'lig·aitorietà è sba1ta i nstaruratia in parecchi a].t ri campi della vii1ta colletti,ra, come l 'istr.11z11Jne elementore, 11 servizio militaire, le \ ac.cinazioni profilattiche. In più modii si è du.nque 11mitata e coartaitia la ]ibertà ind!ividua:le, i11 ragione dci benefizi sooia·l i che derivaino o s i attendono da ita·J.i misure. :E quasi pacifico che lo st~sso ,p rivilegio debba ormai estendersi alle iass ic urazionri. ·sociali, <::he si impongono alla soc~età moderna - malgrado mende e d-ifetti inevitabili - qua i com e -assioma tiche; nell a forma obbligatoria.

*** L'obbliga torietà clell'as~i c urazioue contro le i11alattie, estesa a quanti possono a\)er.ne b.i ~og·no, si CO!lCilia re SÌ 1integra, com~ a1bbiamo già rile\·aito, con .l'iscrtizione Jibe·a cli tu·tti cQloro c-h è ùesid eramo profittare dei benefizi dell'assiooraz·: o11e stEssa, anche se percepiscono introiiti sttperiori al 11mdbe massimo fissato per 1'obb1igatorietà. I11 Italia per gl 'iimpie-gati, i professionis ti e gli operai indipe11denti questo limite è stato i11dicato in J., . 7200 dal Cons1glio della p re,·idenza e ùalla Commis 1one m in .isteriale per l 'assi cu razioue CQlltro '1€ malattie; n1a - fllpetiamo u111 con. ~etto già esp.re~so data l ,instabi lità de 1 vailore del de11.a1·0, ~arebbe pre l'er1hi le che fosS€ t è SO "·a1 iah1l e

1

1

1

1

1

1

~ell 'a1ttualt

i>er1odo <.l '1r1·equ1~t er2a forstil pi ù gra\'e ch e l ·tt'llllél111tà a bbia n1ai attraver- . .sato - la ntl.o\·a co11tgt11sta politica e soeiiale c he ~1 prepàra n el nostro Paese la quale completerà la c-atena delle assic11razioni .statali, divenendone il più importante a•nehlo - tende a. far consegt1ire t1n assestamento più completo ed orgfnieo dei serv·izd san1t:ari ed a migliorare le condizion i della salttie ptrbblica (*) . l)er q11est i mot1,,i, sebbene uon sp etti a lla famigl•ia 1nedl<.'a dì i·nrf:iwr .. ·ulla mis·ur.:i legis lat1 va proposta la <iuale ei ula dagli interessi di classe iper ii1vestire quelJli generali - pure e:-;sa ha 11 diritto e il dovere ~l~ occuparsene, d1 raccogJdere 11 maggjor numero possi1bile d •informazioni e di elen1en1ti che valgano a farne valutare la portaita . QuIJndi crediamo ch e non s ia stato tuoi::i cli luog·o di 1umeg,g·iare il co.npetto fondamenta.le dell'obbligatorietà, prospettando le critiche e i dispareri che ha ollevato. Se ona da·lla concezione .g enerale dell'obbligat orietà scendi.amo a lle ruodialliità co11 cui può tra· d.u rsi it1 pratica, l1e divergen.ze di~n g·ono molto 1

(*) Per ttn sist e111a completo di assic11ra zioni '0Ci1al i, r esterebbe an.c ora da generalizzare 1'as-

sic.u razione contro La vedovanza e l'orfanato, che ora esiste solo per i casi d'infortuni. La Cassa naz.i(...:1.ale cdii. PT'evid-en~a bra già l>tedis.p,Jst<.> gli studi al riguardo. aspre, e non. i·rreconciliabiùi, perohè entrano il1l contitto · i n.teressi co ntrast ati, dei mailati, dei medici, del1a collettività. . n qu a nto vedremo 1111 llll prossimo articolo. 0

L.

VERNE\'.

INDJC•_l\ZIONI BIBLIOGRAFICHE. ()}.tre i 1a·v ori già citati clr. : D. BARDUzzr: La grande incognita. (Sull'assicurazion~ obbligatoria contro ile malattie). Ga.zz. I\1 cd. N a.polet., genn . 1920.


(....\. "l:\O

L.

XX\r-11,

XARDELLI :

F.\SC. 21- 22 ]

SEZIONE

La d1scussione intorno alle assicu:

razioni contro le malattie. 1l iVI ed. I tal., 31 ago. sto 1919. E. t~.\SCA : l\'f tttue, .assicurazioni statali onorari 1neclicì. Lotte S~1~i~arie 1 30 mar. 192~. _l\.. _VILLA : Alla vi.gtili.a del1la legg·e sull'ass1cu.raz.1-0ne contro le mal1attie . L'Italia Sanit., 15-25 g1 tt. 1919. Ch. H. CHE'r\VOOD : CO'!ll!)Ulsory Health Insurance . New 1rork ì\Jled. ].Jilr1i., 3°1 genn ., 1920. (}. <..~ . KINDRED : The proposed co.tnpl}l:sory IIealth lnsurance La\v. Its injustice to physiciatLs ecc. '.\I ed. Record, 27 dic. 1919. ' E. lVIAc. D. STANTON: Compulsory Health InSUll"allce, New York J'Ied. Journ., 21 febb. 1920. foiir11 . li . .11 . _4.'., 24 ,ge-1111. 1920; Med. RecMd, 7 nov. 19r9. · l\ . B. \~'ADS\VOn'fH : The developmeut of State Depattmeuts of Health i n relatio11 .to Health Iiisurance and iudu..strial Hygiene New York State Jou r1i. of M ed., genu. 1920. ' L. WrNTE.R: SoC1al I1msuranc.e . Ibide111. IL 1,ted. Condotto e Il 111fe.d. Italia1w, articoli di ::.\1..\RTfNELLI e di a1trd . Britis h .vled . .lq1!r1i., 22 uo\~. r919 (editori.al) e s upplementi. La:11cet, 7 feb . 1920 (editorial).

AMMDflSTllA.ZIONE SANITARIA. Per la pulizia nelle se uole. I ~a

Direzione Generale della Sanità Puhblicn 11a diramato ai Sindaai delle .g randi città .1a seguente ci reol aire : « E stato p.iù volte riìevato che le condizio1Ìi d~ pt1lizi'a e d~ ;i:giiene nei locali per 1e scuole medie non rag·g1ungo.no quel griadt0 di oompletezza ~he sareb he desideraibìle, per modo che ancih~ edrifici costru.i.tii dli a-ecenite ed a norma d te t mig~io~i reqtuisiti igienici., sri present.aino ri.n condiz1on·11. 11011 lodevoli . « Alcunà. Comiun~ preooc.u.pa1ti dJeo·li .iJnconvenie nti i~ierui<:i .ed ~ucativ:i che in~ ~~yano hanno penS"ato d1 org·an1zzare u:n servi~110 s~temaitico ~ pulizia e disinfiezione nelle .scuole per mezzo di squadTe appositamente istrui:te ed allenate sotto la vtigila~1iza di ttn uflic.i ale sanitario idel perso111ale medrl.co ·a ppartenecn°te a11 'Ufficio di :iQ'\i1ene co0 munale. · « Questo -:>istema. si. p~·iesta ~ne .s pecialmente per OomUllli ma.g1g ior1 i q.ual1 provvedono ~r mezzo delle .sq111adre anzddet:Jte aillie misure di neftezz~ e ~isi'l1~exione ·rregl•i .~irfici del~e scuo1e primarie, secondo le norme . . d.i ct11 h.a n.no l 'obbli·o·o o ·v:ig~11ti, e p_ o ssono, 11hlO!mllalndo a:ppena l'organiz7..az1oue anzidetta, provvedere srimrlJmente anche per le ::>cuolle secondarie. Il Mci..nistero dell'is truzione, apposita:rruente .initeressato dal Mirustero dell 'init er.no, ha assunto d1 <)Oocedere ttn con«rr1to ai·u to fin:amziario ai 1Comu:nii c-hJe ·prov,r.ed~ero come sopra si è .d etto ai locali .d elle scuole medie. « P11ego, pe~t~nto V . _S. ~i p~ovvedier·e. perchè a ct1ra dell ufficiale !S•an1tario saa orga.11:1zzart:o fin ~alle ,-a~anze, qt1anto potrà essere necessario per 11 pross1mo .a n.n·o scolas.t ico. «Gradirò . dii essere informato dei provvedimenti adottati >>. 1

~ el

rendere il m eritato plattso alla Direzione (ii sanità per q nesta circolare, ci aug·uriamo cl1e

PRATIC.\

i medici provinciali e o-.l i utticiali ne sor,·eo·1ino l'appli~zi'?n.e. _.i\ qu~?o q11alcosa di a11;logo per g.~1 utti~ governativi, a oominciare da quelli ove s1 a mmtn·istra la giustizia?

){: * * Fa~·e1110

largo ·poslo nel prossin10 fascicolo a11a relazione s ulla Sa1iità pu,bblica i1i sede di bila:n ci.o _ed .al .P~ogetto .d~ legge per 1a rifor1na dei sier'V1zi d1 'Vigila1iza

igie11,i ca.

llSPOSTB ! QUESITI I ! DOMANDI. (8286) C'oncorsi . -:- Doti. F . R. a.a R. - I titoli ·Ohe occ-0rr-0no per pre11d·ei· parite ad un concorso· sono qu•ellri. 0hé ogni professionista ha acquisito dur~te _l'es~rcizio professi.0111ale. Sono, quindi, vari e dt\'ers1 a seconda del'individuo. Tutti però debbono "prese11ta::r e l a domanda ed unire alla medesima ],a laurea, il certificato di citJtadi11a1nza quello di penalità 1e qt1e11o id i na ~cita. ' , {8.287) Inden1iit~ caro-'Vi'Veri. - Abbonato 11. 625 ~e, 11 po~to _d.a lei occupato a giudrizio .dielJ.e au.t or1ta sarutar1e competenti, ed li11 relauone alle tA' 1?le di folld:azion.e, poteva essere soppresso , nessu1, rimprovero pttò esse.re ·r ivolto alla a1mmi11~1stra­ ~ione de11a ~on1gr~gazione di carità per questo fatto. Il ~o titolare rnon può Teclam.aa:e nè chiedere dia.1111i per vio1azione dei su'Oi diritti aeq.u isiti, i11 quanto che nel caso :trattasi dà forza maggiore, ch·e a t1Lrtti si rimpone. · ~11a n_o11 ha , ancora sipieg.a.t a l1a ragione peir ('Ui a let ~c;oJ 10 e sta.to n1egart:o l'a1umento di ·s tipe~1~i10 _e 1,a in~ennri.tà ca1-o-viveri, a1è se ne può dan fat:t1 esposti arguirne alcuna. Forse sarà stato perc~è elJa, a qurunto pare, percepisce .lo stipendio, lllla 11on presta. sen~izìo ·d i sorta. La cau sa i_n cor.~o avreb.b e d·o v·u to ess e11e im1postata 1s ul tatto di .11011 essere giustificata la esc1usioe di un solo impi eg.ato da benefici .co11cessi a tutti o·li altri. Del resto se ii uoi .consulenti legaJ.i, che s.tai~do &111 posto e coni0sc11do a pieno Je 'r.arie fa.sa della ·c ontesa , 1 ~ scon.SJig1iano ad a.o-i'!ie non 0 insista nel giudizio. {8288) Licenzia'lnento di ?Jiedico stabile. Dottor (). M. da M. 11 procedimento seguito da.il Cotor O. l\1. da l\iI. 11 .1)roC".edimento seQ"Uito dal conlu.ne è .stato irregolare: r 0 Perchè ~on può proC'e<l.1er.e al l~ic~nziamen1tQ. di t111 medico staibile quando trovasi in a1spie tbat1va per ragione di .s all1te cioè quando era noto all 'amm~nistrazione com1u~ ~ta·~·e ~~~ .ave,,,a bi sogno di riposo .p er riaversi da infer:m.1ta recenten1eu.te soff.er:ta od esistente in atto; 2° P1erchè non ft1rono osservate ·l e modalità staibili.te 1n:ell 'iar:ti1colo 34 1dell.a l·egg1e sanitaria. Contro tale i lle.ga1e d.eli1b erazione di licenziamenl? ~Ila J:?ttò ricorrere alla Giunta provinciale amm~n1sbrat1va la quale deciderà dlopo aver inteso 11 pa.rere del Consiglio provinciale saudtanio. Doctor JusTrTrA.

la

0

1

0

Ser'Viz io 111edico militare. - AJ•l 'a.b b. 11 . 432 : U1na. reeeu te cir·cola1·e del J.vliniiistero della Guerra (Diriez. Gen. Perk"Oillla.lte Ufficiiali) ha stabilito che i1-0n possa da n,e &suna a;uto.rità .mi-li.t are, sanittaria o no, a1ferma!l"si .]a d'.ipiende!nza della causa di servizj o, senza a v-er pri•mla sentiito i·l parere cLeJ Dii!'.ettore di Sa1n1i•tà <lel Corpo d'Armata. 'fale disposizione non può mancare di produrre un note\·ole iii.tardo ;nell'es,pletamento d-elle pratiche corn1e la s11a. EYideJJ•te111ente 11 Collegio


604

IL POLICLINICO

:Jiedico di 1° g·rado di Ca,-a dei Tirreuò. attende , i)er l)o.ter~i pro11unziare, 1a dicl1 i1ara.zù)11e <li dipe11d1e1u'lJa d.al di-rettore di .Sanità di Napoli· 'e I~ei..... attende a ilta \ rolita, e potrà stimaTsi fortunato se n ou a•t tenderà .u n pezzo. La c atego1i:a di pen.s-1011,e le ~arà poi staibiliita dal Collegio medico. _t.\..ll'abb . 11. 10603 : Ogni 1traslazio1ne di salnw er-.a fino iad ora ...nroibi1ta . Sai·an.n o però presto pttbbl.1cate nor1ne nttove e 11uoY.e d·1tS.p osizioni i11 p.r oposilto. Per sdhi.arimenti ella p·u ò i 11tau:to Ti \ 70lgersi alla Direz1011e (;eneral e di Sani1tà Mili tare presso il :Jl 1:11istero de11.a G,u erra (Divisione IV). _r\l clott·. D . C. da C . .A.... : ~ 0·11 e~ i te in tal caso u ua. ''era e propria inden·n:i tà co·ntunzaciale, m_1~ per sol~to vengon co11cess e caso 1)er e-a ·a in<len.nità sotto altTo titolo (di di sag;1.at.a re idenza, di a~mpame11 to, ecc.). ..\1 dott. X. : ì\ o. F,lla deve atteuder.e ]a smobilita.zionie degli uffic i·a1li 1netlici della St\~ cla.sse cl1e sono ancora sotto le arn1i. _i\11 'abb. m. 10979 : ~0.11 ,.i è a!ncora 11ulla <li SU\,l}i]ito i11 tal sen so. _J\l clott. D. P . c1a Ban : Che Ella a:bbia fatto o no servi~io in zona di operazioni è certo eh-e all 'aitto de 1 conigediamento le competon10 du~ .1 nensiQità di sti.pendiQ per il primo a .llllO pa :a:to Ìll Servizio L"<l ltU ~l metlSÌl]tà p~r ogni a]tro anno i.u più. . La :µag·a n1re nsile variQ poi 1<t seco11da <lel grado, ed Ella 111011 dice con q 11al grado ha prestato ser,·1z10. :VI. G.

CONDOTTE E ·CONCORSI.

1

1

.\R~"ZZO

fo11,ti. -

-p~dali riu!iiti .di S. Jla1ia Sopra i Chirurgo pr1mar10; L. 6000 lJorde oltre

1nde1111ità caro-viveri ed en1ol11.Lmenti accessori. .'.\ssu_11z. servizio entro 30 gior11i. Scad. ore 12 del 20

g i·11gno.

Interinato medico per le qu.attro condotte . Si preferiscono <Yiovani medici possibtlrmente celi•b i. ru,·olg·ersi al R. Commissarjo. I BAUNEI (C·agliari). Condotta residenziale; 1.... 9000. Scad. 20 gi11gno. CoNTARlNA (2o-vigo). - Due condotte·J L. 6000 • • • J)e.1 J?~·11n1 _100~ po\'eri, I .... rou per og11i 50 poYeri i n p1u o frazione di 50, · J~. 2500 per mezzo traSJ?Ort o; J~. 2000 a l m ed . del 3<- ri·p arto per d1sag1ata re~1denza; I ,. iooo all'111I. snn. Ser,·i7io <·ntro 15 giorni. Scatl. 22 giugno . CoRDOV1\DO { Udine). Condotta; L. 6ooo lorde per looo poveri, L. 1,50 per ogni .povero in p1u, tre q11·111quen11i del decimo, indennità car-O-\'iver1, L. 500 <111ale utt. san., I4. 800 per tnezzo traisp. Serv1z10 e11tro 15 g·i-0r111. Scad. 5, l ng. ..\!Azzo ( 011drio) . - - .-\1 20 giuo-no, c-011 orzio; I~. 6ooo pe.i primi 1000 poveri, J ,. 250 og111 loo p0Yer1 it1 più o fr.az1on1, I~. 500 <lpo u11 b•ienni<> <li prova, ttn d~imo ogn.i c1uadrie1111io, L. lOO • per tra Ierte, I". -oo c1 uale tt tt. ~a n., l.. 2000 per ca,alc . 1 ì\IoNASTERO HoR~IIDA (A'lessa Hdria). - Couid otto pei po'·eri ; L. 4000; I~. 4 pLr ogni povero iscritto nell'eleuco; alloggio cli 7 locali 11el Pala.tzo c-01nuaiale; L. 500 quale tlfi. sai1 . Scad. 18 giugno. Con cor si a 111 cdici di bordo. - ...\1l'abbonato • 01>PEANO ( Vero1ia) . _;\} 31 luglio, 1° repaTto. 11. 11652: L 7000 lorde i)ei pov., 4 qt11nque1111i del ùecimo,. Per l'an1missione all'esame con cui è eone.es ·a J~. 1800 per 111ezzo trasip., ii1denni.tà car-0-virveri _ l'a111torizzaz.ione a V•iaggia,re come medioo di bordo . \sst111hio11e ser,·izio uel gior110 ch e 'errà stabilito o r corre pre>e11tare alla Direzione della Sasnità nella })<1rttcipa1:. 11fficiale cli 1101nina. I>ubblica entro il 15 gi11g11w la do.m anda i1n carta bollata di L. 2, conredata dei documenti di rrito, PoNTJ·~ Bt1 <;<.;L\~ESE (Lucca). l~ou9otta : 11c0111preso -iil diploma di l.a11rea di data non postere 6000 e quattro quinqtteuni del decimo; per riore a l l.) giugno 1918. ca\·alc. J,. 1000 ; indennità caro-vi,Teri ; residenza (j]i esami d'ido11eità coin sistono: a) in una prova nel capolt1ogo dista11te kn1~. 5 da Mon•t ecatinii. scr·iitta di p'a tologia e cl epidemiologia, sulle maScad. 30 gi11g·110. lattie ii11fetti ve e macropa1rassitairie e s~iialmente &1vENNA . .__ Chirurgo prin1ario <lel co1uune e E:sotiche e tropicali; b) prove pratiche di a<X.'€rta- .. del çi,1ioo os1)edale; L. io.ooo lorcle e-on diect n1tinto diagnostico dell,e malattie inrfettive e mabienni del ventesimo> perce11t11ale compensi abcro1)ara ssitarie, br.omato1ogia, semeiotica e d1abienti . Scacl. 30 g·iugno. Età li111ite ,.1 0 :1 1111i. (~hi(­ guostica c~1 11ica; e) piro,·a orale d'igiene navale, clere .annunzio .a·l Segretario geuerale del comt1ne. l.Eg·islazione sanitaria e lingue. l~OVlGO. Cl1irurgo oonclotito, p·rima1r'io .dell 4o stipendio non è st:aibiliito trattaindos.i di 1'0spedale ci vico; L. 6000, oltre iinde11uità trae sami d ·i doneità n0t11 di concorro e le spese di :-:r)orto cli L. 1000, i.11de1111ità cJro-,·i,;eri ~->1..ad. pern1anenza a Roma so110 a carico degli aspi20 .g iugno. Ri·volgersi al R . Commissrurio. ranti. \ "ENEZIA, R . Prefett1ira. - Tre posti di lttticiaùe Per mag·g·iori i11dicazio11i richiedausi i programsa11itario per i comuni di Portogr11aro, Cava~~re mi alla Direzione generale della Sa11ità. e Mirano; L . 6000 lord e co11 qn:attro quacl'lien:n1 .\ll'Abb. 11. 1575: de1 .deci·mo; i11denu1,t à di caro-vi,·eri, di mezzo )\" 011 esistono 11 imiti di età per l 'a mmàssio1ie trasporto, di n1alarja e di traslerte ft1ori del coagli esami di .medico di bordo indetto col D. l\11. mttne. Ser\rizio entro 1111 m ese. Scad. ore r7 ·d el 10 febbr . u. s. : solo occorre ,p resen.taire wn di30 giug·110. (Chi edere l'ann'lt11uo). ploma di laurea. conseguito da no11 meno di due ~ledico chitmrgo trentenne , c0111 sei a 11ni di anni pil'esso Ui11'lJni:versi.tà del .Reg.no. · laurea, con pratica ospedalieta ed ostetrica, cerca I certificati di viaggi compiuti · sono t1toli di i111:erin:ato o st1pplenza. Scri·ver~ d,ertt.agliataservizio, a11nm1ess1i a corrroo drellla d1omanda, ma 111e 1ite : dottor Piiero Bi.sacane - ·Clinica OsterrJ<on possono con1tiinq11e esonerare dalla prova trica - I)iazza Ca:-vo11r, 14 - Tor•i'llo. d'esame. a. p. ~1redic·o -cbir11,rgo la ureato da 16 .anni , assumer·e bbe s upple nza 1)er il pr.o ssi·mro 111glio ~ ?igost~ Libere docen.ze. - i\.l dott. D. 1'. S . .da A. : i i i paese di ,-1lleggia tura, .o presso stab1l1ment1 Le lii-bere docenze per tito li e per esami sono iclroterapici ....\lta Italia. In\ iare proposte « Za11sospese. ~on possiamo pre\1eclere q11an& .esse can » , Corso Genova 13, Milano. saranno riaperte. t . p. BARCHT (Perugia ). -

0

f

-

1

1

0

1


'

• SEZIONE

PRATICA

605

~Iedico. chirurgo_ q11ara~tenn1e

. sta c~i igi~e e sa11ità pubblica»; qL1asi tutte hanno ridotto 11 nt1n1ero delle pagine, han1110 pe-2",o·ioirato la qurulità d,e lla carta, sono in ritairdo ~~lla p ub blicaziou e, ecc.; la «Vita san·i:taria » e l'« Italia sanitaria » si sono fuse, .p er fTon.tecro-iare in~glio la sit11azioi1e; i cc Patho logica » l1~n•110 cl1iest o t1n aume11to di· i)rezzo agli abbon·a ti, nel corso clell'anno ; ecc. L' :\.ssociazione della stampa scientifica i1taliaDi/fide e boicottagg·i. ~1.a , Sezione meclica, pres·i1 e dt1ta tla l lVIorseJ.li, h a 1°ivdetto un'aduna'nZa .a Roma, per i l 15 corr., alle· . ~11 0\•e d iffid e: l',o gg.i o Mirteto (PerUig·ia), Morore l l, nei 11o eali dell 'Associazion,e della s tampa,. .tara (Pavia), Belvedere 1\1.aritti.mo (Co.senza), Celper prei1dere in esan1e la grave s ituazione e avlere (Romia) , Brescia {per il manicomio), OrenYi s~ane i orimedi . Vari giorn.àli medici hanno partano (Firenze), Coreglia Antelminelli (Lu cca). tecipato a un'adUJila.nza che ebbe luogo in Roma, Revoca di diffide : \ Tezzano Ligure (Genova), il 31 1naggio u. s., convocata dalla <e Rasseg.n a \ -alpronaro Camaiore (Lucca) , Baia110 (Avellino), ltalia na >1 , tra direttori ·e amministrator·i di riSolignano (P.arma) , Lenta ( \Ter~elli) . vist e scientifiche e letterarie, con s copi analoghi. DelJa q.u .estione k. 1.5.t ato anche interesisato il Grup1)0 .IVIedico P·a1·1an11entar1 e , ,p resieduto dall'onoreNOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE. vole Dore. U n ·m emori.a11e è stato ·p resentato ai . J\li.nis teri dell 'I 11dustria, ·d1e lla P. I. e dell 'In-· L '_-\m1ministrazioue de~l 'ospedale di San Giotierno da alc11ni giornali medici, .allo scopo di ,·ai1i1i in Torino ·ha 111om.irnato medico ,p rimario pro pettare le gravi difficoltà e invocare ttn inil clottor prof. Gustavo 1\iattirolo, e chirur.g oterveuto. 1"\rimao:io il dottore professore Giuseppe Serafini, Conndi,an10 che per queiste diverse vie si giun1 class11icati ~riimi dalle 1rispettive Commd1ssi,cmi. g.crà ad escogita·r e ecl attuare misure efficaci. Il nositro co11nazionale dott. prQf. Angelo L. 111 .:B' rancia quas'i tutte J,e riviste nlrediche han11Q· Sorie si, del quale abbiamo ospitato a1cu:ni .p reau1nenta·t o, ii1 inodo note·vole, i p!iezzi d'.aibboniagt Yoli la,·ori, è Btato nomi:niato chirurgo primamento . _i\b1bia1no già seg.i1a lato gli a11menti imrio del G reenpoii1t Ilospital di ~e\Y York:, t1no d·eii posti ai propri lettori -della. << Presse 1\1éd:icale )> più grandi .ospedali della città. e dal <e Journal des Praticiens » ; ora vi si iaggit11ngo110 a ltri periodici a l.a:rg.a diffusione, oome· 0RDI~E DEI,LA CORONA D'ITALIA. la cc Gazette des Hopitaux ». 1.11 (}errniania .si è costituito 1u n sindacato dei l'a ,.a: ieri : doli.tori l\Jatteo ::\ apol·i cla 'l'ra pani, cit1atiro p ri11cipaJi ,ed:irt:ori di riviste mediche : Hir'l'omn1aso Grossi da Frascati. sch\va.lcl di Berl.in·o , Thieme di: ,Lipsia, L<:h!nann Il con.corso Balbi-Valier. di l\f,o naco, Urbau & rSchw.airzenberg di Berlino: • essi 11a nino deciso di raddoppiare i prezzi d 'aibL'opera d,el nostro a m•ico e collaboratore prof. bonan1'ento nel corso dell'anno e di portare at1~ . Pe11de, « Patologia e cliruica deg·li organi a sen1e nti notevolissimi per l'es tero alle quattro ·r icreazione interna », è stata, nel.la solenne adunan\'iste mediche sett1man.ali della Germa'!lJia (Ber-· za del 23 maggio del Reale istituto \'eneto, dicl1iarata \'~ncitri~e dell corucorso Ba1bi-Valcier qua- lii1er, D e11t~cll'e e Miinch, JVIediiZ. Woch., lVIediz .. 1(1inik) . le opere di so11Lrrio pregio. L'opera stessa era ~ el J3elgio si . è ce>-':itit11i to u 11 Co11.sorzio p er già stata p?:emiata dalla Facoltà medica di Roma pr1ovved~re a l rifornime,n to d1 e lla carta ai 1peri10 con la m edaglia d'oro Guido Baccelli al mierito dici medici iin t1na sola oartie1·a e per rprO!Vvedere cli nico. alla sta·m pa in t1n.a. sola tipografia, .oosì da ritlurre le spese. ALBO D'ORO. La crisi è romiti11e a tutta la stampa pe~iodica ~ 1_.\l clott. Roberto Nasuti da Città S. Angelo n1a è più gra,~e per q11ella medica, la quale hp. ('l 'eran10) è stata co11feriita. ·l'onorifìoei1za di caquasi doYun,que modesta tira·t t1ra, limitate ri-valiere della Coro.n:a d'Itali~ ·per «speciali beneso1~se e bassi prezzi d'~bbonamento. mereu~e aieq1listate dttra11te la g·uerra I915-r918 » Il .problema è in1olto più grave ed urg·e nte di_ it1 qualità di cap.iitano ,m edico di c,o mplemento come 1a prima gi11nta non appaia; p.oichè i bilaiici della R. Mari.n:a e di capo-repa,r to di chirurgia dell·e amminist1·azio11i s ono .in deficit notevolis-: negli ospedali marittimi principali ,d i Taranto, s1 1110 e si corre il ri "'Chio di dover so&pendere Spezia, Venezia , fola . · le pubblicazioni. ,

cerca posto nella ~,-1zzera n.n loc-aJìita piross111I11a al confi·ne. Dtiirio-er.si 0 al dott. F. (;. C., fermo posta Fogigiia. :\led ico-chir11rgo •trentatreen11.e, a ·st1merebbe interinato o supplenza collega .p er i n1esi di luglio, agosto, settembre purchè .a tbudn1e co11dizionii . .Per e\-entuali proposte scrivere dott. :\ngelo D. Via della Stelletta 14, Roma .

1

1

0

1

1

. NOTIZIE DIVERSE. La crisi nella stampa medica.

'

Si fa rtldem·eute sentiire in quasi tutti i paesi : è determinata dagli straordinaTi rincari del·l a carta e diella n1an,o d'opera ti.pognafìca, delle spese di porto, delle n1ercedi , ecc . In I tali a t11.tte le ri \'iste medicl1e si dib,ait.tono tra intollerabi·l i difficoltà. _!\.lcuni peri-0di-ci ch e ,·a11ta,""ano un 111ngo e g loros,o passato hanno do,·uto sos1)enaere le l)t1bblicazioni: così la cc Ri·vi-

XII Congresso Nazionale di Idrologia, Climatologia e· Terapia.

Il XII Congrresso Nazionia:le di Idrologia, Clim~tologiia e T1erapia Fisica della _o\.ssociazir()lDe .i\Iedica T1tliana sarà tenuto ia P erugia dal 4 all '8 ottobre 1 920 . Congresso interalleato per gli invalidi. .

~ei

p·r imi di marzo si è rittnito a Parigi in sedt1ta ple11aria il Comitato perma·neo1te interalleato per lo stuclio de~le c1 uestioni ['igualfda1i1ti g.Ji i11-

• •


60

IL

validi Lli g·u·erra. l>re::;ie<le\·a il pl'of. iR.iccardo Galeazzi, presidente del Comitato stesso e di•rettore generale degli ISttiituti del Comtiitato Lombairdo per i soldati muti-lat11 in g11er1.a. Preseni;ia\~aJDo i rappre entalllti degli i'll\"alidi dj guerra di ciaSCUJna . delegazione a lleata. 1'a:-a g.li ali11i temi f,u rono trattati i seg'tt-enti : coudiz.io11i 1aYorative fatte ai mutil:aiti di guerra nelle officine com1111Ui; estensio11e clell'opera del Comitato per1na11ente interalleato alle c1uestioui dei murtilati del 1 ~rvaro; isorizio11 e del Comitato alla Lega delle Nazioni. 1

I. Congresso Panellenico di Igiene e Demografia.

Si tenrà ad Atene dal 25 al 30 aprile 1921, in coincidenza coi i~s.teggiain.enti pel c-en.tenario deJ1'Indipeudenza ellenica. Comprenderà le sezioni segu•enti: Lgien.e p ttbblioa, irndi,riduale, 1nilit:Jaa-e e na,·ale, Demog·rafia, Igiene 11ufan.t ile ed Igiene profilattica. e{1 un' E~po8izione ; sarà presietll1to dal prof. l~. Phoca.. l~e i11for111azio11i relati\·{: j)O.,.souo a''ersi cl.a l clott. J>. J. Ro11dopol1lo, via );ik:iforo 14, Atene. 1

Unione mondiale contro la tubercolosi. In

f.

l'ULlCllNt<:O

riuuion-e dei rappresentanti delle Società oontro la tuhercolosi delle ·varie uazioni, tenutasi a Parigi il 7 :no·v embre 1919, fu sta-bilito di preparare, nella Con1ferenza del ,p rossimo ottobre 1920, la costituzione di tltna Società internazionale ~-\ntitubercolare. tt11a

1

I

Tirocinio di perfeziona.mento per la lotta antituber... colare. ,... La Direzimi.e Gen~rale 'della. Sanità pubblica ha proceduto alla costituzione di u11 pri1mo gruppo di miediilei desiderosi ed i'll grado cli compiere un ttToci nro di pe.r lezionaJnento per la !lotta antirimberco]atf.e. ~L\d ogni medico prescelto vi>ene accordata una borsa di s t11dio in L. 3600. C-011 q.uesto tirooi·nio si dà modo ai medici di acquistare la ·p rait ica ,d ell 'anda.mento dei Sanatori. ed I.stiJtut.i con.s i·m ili, dlal p.unto di vista scientifico, di assii. stenza, profiliattico ed ammi'lltstrativo. Il medico che ha ttsufruito della borsa deve d'ichiara·rsi disposto ad accettaire, dopo il tirociillii'O, gli incarrichi 1

N~O XXVJ I, F.\SC. 21-22]

presso ist1tttLioui antntub~rcol.ari a cui fosse eventualn1eut-e oh1amia.t o da Ent1 pubblici, ron eque condizioni S<:ientitiche, morali ed economiche. •

Corso • accelerato per medici all'Ospedale Civile di Ve· nez1a.

L'Ospedale Civil.e di Ve11ezia, consideraudo che molti dei m·edici laureati dura111te la guen'a. sentono il bisogno di \•edere ancora u11 11111mero considerev·oqe. di vairi-ate in.fermità, ha aperto u11 oorso a.ccel>erato per 111'edici, dal t5 aprile .:il lS g iugno. Si accettano 1sc1;zioui anche per t1no solo dei due mesi Una conferenza.

Di11ainzi 11na f1oll.a cli autoriità, e di eletti i11 vitati, il Preside dell'IstitutQ de lVIerode i•11 Roma, rev. 1)ro!. J:.;tt.genio _\..lessau4riini, ha i1ltt trato nel salot1.e e 11trale dell'Ist1tuto, dll terna , La gin11astica 1n,edico fisiologica ·nelle scuole». Ha rile\·ato che u11a razi01iale educazione fisica rappresenta ttno dei primi fattori di forza e di gra11dezza per t1n popolo; che questo fattore non è curato come dO\'rebbe esserlo in Italia; quamto esso vaJ.ga a11che come rieducazione ce lo han 1nostrato J. uostri mutilati d·i guerr~ nei maggùori centri di c ure tisiche e quindii nello .stesso Istituto de ì\'Ierode, titrovaro110 l'energ·ia e la salute. L'oratore ,~ccennò alle ge11eralità dei ~vari metodi di ecltt<'~zione tisica per dice la genesi e Ila evoluzione d~ quello che risulta oggii di più efficare e pitì ricco di promesse: il metodo Guald1i. Parlò dei m.iraibili risultati ottenuti con questa grinnastica medJ:ico-fisiologica durainte 1a guèrtt'a e della sua applicazione, oltre che fra .i mutilati, fra i giiovaini studenti dell 'Istitu.to e, criticando l 'indifierenza d.egli educatori nelle sbuole e nelle famiglie, si augurò che a tl i1 sano irisvegJ.io di energJ-e .i11telletturuli e mQralii e razionali oonispondauo il Illligliorrum.ento e lo sv·i luppo delle energ·ie tisiche. Molte e belle proiez~o11i e ci·11etn1atografie acoomp.a.g na<rono la conferenza. Fra gl 'intervenuti eraino ri. generalli Graziol1, Della Va!lle, Gent!lldo, Pirziio-Biroli, i proff. Loriga, Badaloni, Sanarelli, il dotit. Qttirico, il dott. (i11ald.i , ecc.

Indice alfabetico per materie. A cido salicilu.rico : com ,p orta•n11ento. . Bag. 592 Ammitiistrazione sanit..1ria . )) 6o3 J\issi,c urazio11e statale GOlltro le malat)) . tie; l'obbligatorietà . . 599

.Ascesso epatico d'issenterico : diagnosi e >et1ra m edica . . . . . . . )) Cervello : localizzazioni intracorticali . )) Chi11a: azion· d·i ai1cuni a]ca loicli s n l protoplasma . . . . . . . . )) Cronaca de·l tllO\'•Ì 111ento professiouale . )) Dia,b et'e : trattarmen.t o ,dJietetioo . » Difterite : via d'iintroduzìone e poso1ogiia )) del siero antitossico . . . . Emorragie e gaaigrrene simmetriche del palmo delle mani da reazione anrufi-

571 592

0

,

lattica . . . . . . . . . Encefalite : osservaziioni cliniche . F ebbre di Malta: . vaccinoterapia . Dlrl,,t di proprietà rlservaU. -

. •

))

, ))

592

599

s8o 595

G111occh:o : seg.n.o cltliico ,ù i lesione dei lf?g~amenti crociati . . J odio per v1a .endo-venosa . • i\Iiasteu1a : 11Juovi segn1 elettrici . . . Naso .a 1Sellra : rorrez1011e . . •

Oreochio: plastica del padiglione . OsteQperiosti.t i ita.rdirve er,e doluetiche . Ostetricia: il cinematograif.o nell 'ins:egmamento dell ' - . . . . . Piloro : ·1'esclusione _del . . . . . Pirolasso rettale e genitale : C·Uffi . . . ~esso : determ11nazione . . . . Sifilide e gotta . . . . . Sifilide : dttrata del periodo d'incttibaZliOUe

585

593 595

.

.

·

» » ))

))

'l'ttbercolotici :

.

.

.

psico11eurasi

z~ •ti ietata la 1·iproduzio11e di l-011ori piibblicati 1lel

Stab. Poligr. A.mm . Guerri'i.

,)

.)

593

592

))

593

)) ))

))

))

))

»

59-t

:i-94.

.

))

.

»

595 590

POLICLI)lICO e la p11l>l>/;ca-

:::io11c di su1i.t·i di essi se.nza citarne la / 011 te.

Roma, r920 -

596 -9,,

))

,.f abe (pseudo-) no\-arse11i~al~ . . . " 'l 'jJ-0 esct ntemaitico : 1·epert1 s1erolog·LC1 e

b ·1 tteriologici

-n ?

J/-

L. Pozzi,

ed. rejj).


Anno XXVII

Roma, 7 e 14 giugno 1920

Fasr.. 23 e 24.

\ I

I

fondato dai professori: GUIDO BACCELLI FRANCESCO DURANTE ·· . •

SEZIO~E

PRATICA

REDATTORE CAPO: PROF.

I

VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO. originali: T. Pontano: Ulteriore contributo alla dia-

Il tau.rocolato di sodio nella profilassi della blenor-

gnosi e alla cura medica dell'ascesso epatico dissenterico. • Osservazioni. cliniche: C. Zoli: Contributo clinico alla eonosccnza della linfosaroomatosi, Sunti e Rassegne: SISTEMA. DIGERENTE: A . Baislei:: Diagnosi dell'ulcera gastro-duodenale. - B. Moynihan: Diagnosi e trattamento dell'ulcera. gastrica cronica. - Balfonr: Il trattamento chirurgico- delle ulcero gastriche e duodenali emorragiche. Accademie, Società mediche e Congressi: Società· Lo1nbarda di Scienze 1\-Iediche e Biologiche in Ivfilano. Appunti di medicina pratica : CASISTICA: I vari tipi d'ittero e la loro diagnosi. - Ittero termi}lale del tabcrcolosi. - Patologia dell'ittero emolotico acquisito. Anemia perniciosa itte1:igeua terminata in leucemia mie.Ioide acuta: - TERAPIA : Cttra della trigonite nella donna. - La cura chirurgica nella calcolosi renale. -

ragia . Rubrica dell'Ufficiale Sanitario: Disinfezioni a domicilio. Posta deg li abbonati. Cenni bibliografici. Varia. Nella vita professionale: Pangloss: Liberi docenti e profes-

La~ori

sori. - Cronaca del i;novimento professionale. Atti parlamentari. M edici na sociale: L.V'erney: L'assicurazione statale contro

le malattie.

-

Risposte a quesiti e a domande. Cond otte e concorsi. Nomine, promozioni, onorificenze. Albo d' oro. Noti%ie diverse. Indice alfabetico per materie.

Diritti di proprietà riservati, - È vietata la riproduzione di lavori pubbiicati 1iel POLICLINICO e la pubblicazione di sunti di essi senza cita-rne la fonte. •

LAVORI ORIGINALI. •

Istituto di Cliniba Medica della R. Università di Roma , diretto dal prof. V .

.A.sOOLI.

____

Ulteriore contribut.o alla diagnosi _.. e alla cnra •.medica dell'ascesso epatico dissenterico _.

_,..,..,...,....

(3~

memotia)

per i!l prof. TOMl\iIASO PONTANO aiuto di <::li'!lllca, doaenite di p.aitologiia medioa. (Continuazione e fine,· vedi fascicolo precedente).

Lo

STADIO l'HESUPPURATIVO DI ROGERS E L"' ASCESSO COSTITUITO.

Dei nostri cli eci malati in otto la <li a gnosi di asoes·s o epati to a·mebico è .stata 0011.ValidatJa daJla. puntura .esplorléuti,ra, :iin due casi la diiiagnosi è st ata puramente clinica. In es~i (1° 1e 8°) non fu pr.a6.cata la puntura perchè la tu.m1efazione dolente de~ fegato si estrinsecava .n ella cavità adc1om1na1e e la plJsntura esiplorati.va avtrebb<t costituri.·t o unJa imprudenza imperdonabi1e. Si potrebbe supporre da qualcuno che nei due oasi si trattasse :non qi ·v1e ro ascesso costitl1:i:t:-01ma 1dielllo staidio presupptt1iati~o, IC'he, .come Rogers da tempo ha iins€1gnato, g·uairi.sce con l'ipecacuana o con la cura emebinioa. 1

1

1

1

:N"• el caso 8° inv-eno la malatti,a durava da. b.en sei mesi con febbre intermittente (periodo di molt1o pi ù l11ngo di quell·o s tabilito da Rogiers), il ftegato era nptevolmente ingrossato, e presenta,~a una t11n1ef.azione dol eDite in corrispondenza d e]la testa d.el ·r etto ·d i ielestra, tutto l 'J.p ,o con.d:rio subiva. u·m distensione 11otcrvole, come s uole d.are un processo morboso tenSJJ\ro, quale è ·a,'iasccsso che si installa nel feg·.ato ( Oa1·darelli) . i:Nel ie aso r 0 tutto deponeva per ttna epatite (febbre, leu<::-Ocitos~, dolore aLl'.ipocondriio, sfregaJu·enti p :eo..-:itoneali) n1ia senza d ttbbio 1a $emp1'ice epaitiite, se11za formazion1e, di ascesso, può secondo alcuni cultori di patologia · triopàlDale, qare 1a .stéssa sinto1natologia cli11ica. A tale proposito è necessario ,p erò affirontare il pro1blema d1ello s tadlio presU;j)pu.rativo dell"'1epatite aniebica_, stadio defini.t o dal &ogers nel r907, stU1 qua1e l'A. insiste nelle più rece.nti p11bblicazioni (r9r9). / Rog.ers par1a di stadio pr1esupptuativo dell'epatite amebiJda in malati chie si possono così raggrup• • pare: a) 1d!issenterici Bmebici con f.ebbre initermit- · tente, leucociitosi, e risentimento del f.e gato, nei q'tllali la puntura esplorativa è tlle\gativa ; .essi g.u.a· riscono con la sola cura !001etinica. b) .m alati con segilli di epa:tite, con febbre in1

1


6o8

IL POLICLINICO

f:\NNO XXVII, F.\SC. :23-24J

t ermittente e leucocitosi, sen za <lissenteria, che le qua.li l' . .\. usa 11na dizione cl1e è espo11e11te di g·uauiscono con l 'en1etina. 11111 ~:agionia.n1en1to clinico, più che di una dimoc) malati .n o11 dissenterici, senza segni di ep astrazione .a111atomo- patologica.. tite, ca11 febbre intennittenibe, 1euooc·i tosi, chie gi1aPerch è infaitti Rogers parla ùi stadio presu1)riscono con I 'uso 1d ell 'emt1tina. pur.ativo? Talri gruppi di mia.lati sono s tati dall'A. osser1° Pierchè ~'l puntura esplornti\·a dà resnlvati in zone tropica li; egli in base a •t a li osservar tato 11egati ,.o ; zioni è , ·enuto nella conYinzione che spesso n ei 2° Perch è ~pesso ma11ca110 segni clinici cli epama.lati ~on diss.enteria amebica. e·d anche sei1za tite; s egni clinici d1 diiss®ntelria, cc sintomi di suppura3° Percb è gli ascessi epatici so110 prece<.l11tì zi1o ne :epa~ic,a sono preceduti., p er un periodo tli 1<.l 'or·din.ario da un periodo .in cui preclo111inruno i settimaine e anche dÌ m esi, da febbre; durante tasegni dall'_..\.. n1essi in ril ie,·o n ell o stailio prl~~illl)­ le periodo ,.i possono essere pochi o ne·s sun segno purativ·o. . . ch e richiamino l 'attenzione sul fegato rome cM14° Percl1è i.11fi11e la febbre jntermittemte ~ la sa del dist11rbo; questa febbre è ord~ruaria1111e1rlc let1cocitosi fanno sospett axe l'irritazione <ltl fE curata come rn1'a l0lfia. Inoltre, a nche ql\1.ando sà111- gato. tomi spiccatti 1d•ii epa ti:te .acuta sono prcls.enti, è spesContro la initerpretazio11e 1cli R og ers miliia110 p aso impossi1bil e .d ecidere \Se 'l.1n .ascesso s'è 1·eaùmen- recchie ragioni e 1e co11statazio11i che noi, nel r0rte format o, o no, senza ricorrere ad ru na opera.. so deq 11ostro s tnc1io, abbia1no J)Otttto fai-e. zrane esp.lorati,·a, la qUJale molto s p esso dà u11 reI.,' _\. 11011 11a u11a sola osservazione anat01nica. sultat o 11egat.i ,·o in casi n ei q11aJi un asce~so tle 1 che dimostri co11 dati s icuri elle la 8uppuraz1<111e f eg-a:t o "si ri1rviene in u.11 periodo s uccessivo » . , ·erame11te 111a11cl1i e che a lla c11 zion e "stadio 1) r cIl quadro .runatomico 11011 è descrjitto dall'L\. per-. s upp1uati \'O » corrispucla u11 partii.:olare stato .a11ach è manca di reperti: egli paJrla solo di cc irrito = to niico. Non l'.. <l'altra · parte rigorosa111ente esatto tio1i of the li-ver 01i acco1trit o/ t1ie protozoo l orga- aftermare ch e la s upp11razion e 11\)11 si sia iniziata , ·1iisnis reac lii11g t1ie orga1i 111ai11ly by the portal ci1'0 e h.e uo11 s ia concla m ata, sol percl1rè la ·puntura citlation, ». E questo stato d'irritazion~ del ft\gato i lSplorativa è negati,-:a, anche ad aùdom e aperto. è cla t ener bene dis tinto dallo stadio di ... uppu-ral ~ 'ascesso, quando il pr-0cesso è i.nizia.Je, può eszione vera, perchè, seco,ndo Rogers , inter,·enaTe :-;erc limitato atl una piccola ar·ea cli fegato, l'icon la cura sp ecifica ne llo s1tadio pres11ppurativo pere!nia ed il conseg·11entc ùolorre, o la perie:patite, significa g uari re iiJ. m,a larto e rapidrune11te; sei 1'ase la fiog·os i è s11perfi.ciale, l)Osso110 spiieg·are la scesso i n1v ece è .f011mato e lia p1t1111 tura esplorati va presenza dei s intomi 1008.'li. La febbre, la 1eucoc1I)ositiva, la cura niedica potrà coadi·u:vare L'in- ·t osi possono essere l'esponente d'un foco1a.ilo tervento, 11za q11Jesto 1io1i de'VC 11 c1111ne110 per poco 11-0 11 ritrovabile con la punta dell'ago. Sebbene te11ipo essere differito . i l processo n ecrotico, e quindi il focoliaio cl1ia Nei casi senza diS1Senterila, e senza siuto11Jk.lto,1Q1uat-0 s11p·pt11·ati·vo , esis ta., p uò qua•l che ·volta esgia epatica, la pa.rtic0ilare fornia di le1icocitosi, sere molto i11<laginosa la ricerca. Non ·r aran1ente dal Rogers s tesso m essa in evidenza, deve essere anc11e 111 asces~ì di me d1.a ,gr.a11!dezza, ripetute buon cr·iteri10 per una ut ile direttiva . esplorazioni sono necessarie per a\"ere .u na pu11tura positi,r.n. Si sa pt1re che "\-i sono zone del feE 1 ~ osser,·azitoni cliniche di Rogers, e le s11e g-a to (lobo qnadrato, lobo di Spigel1o), difficilaffe rmazioni sttJ1la paitogenesi, e le i11duzioni c111nentc esplora bili con l'ago . Un .altro ie1eine11to r atiYe, con le no'te preci se di indicazione e di co11t roindicaz1one, non posson o pa~sa re seµJrta t1na 1)er 11 n ~{i 11,clizio esatto n.011 de·v~e essere trascurat o : :ancl1e se l'?go caipita 11el foco1ai10 d·i r a-inoOU:Laita 1~eviisione .aritic.a, ao111(lotta s1uUra guida delle conoscenze attuali della clinica e de1l'ana- · 1nolliment o, ·a1 1'inizio del processo suppt111ati,·o, ditl:i.ciln1e ute riesce l'aspir.azion.e ed estrar.11e il t omia patolog1c'a 1del[ 'ascesso epatico. conte1111to, i l quale è denso, \ 1 ischioso; la pu nLa figura del malato raippresenta.t oci cla RotuTa sarà fa ci1n1ente posi.t i,·a , .p ratìca·ta n ello stesgers ha si1nrf:omi generali costanti, costituiti dalla so luogo qu.a·11do sarà sottentr.at o il processo di febbre suippurativa, dalla 1'eucocitos i; ha sintomi colliquazione . 1:11 qu.ialahe caso la co.n·o scenro esat. j ncosta.n ti, (co11cQ1ni.tante dissenteri·a , JS egni di ta dell':a1iaton1ia illato1oo-ica .d el conte.nuit-0 1asces-epatite) ; .l'wnci.tioazione deillra fornna clinica « sta.t' b • dio · presitppitrati-vo .dell'epatite a11iebìca » -pog- . s uale è bast ev.ol e per s pie.g ar·e l 'insuiccesso <.'Le1gia sulla constat azione comune alle due catego- . ·1a prima esplorazio ne e la positi\ ità della s uerie di m alati dell'effetto sp ecifico della cu ra co1i . cessiva ; ma il primo tempo , -a considerato stal'i.pecacua 11a o c01i l' e1n eti1ia, s ia .su~ s i·nto1ni d e- dio ascessuale cosi come il secondo, e una diffe1·en~iazione in stadio pre ed ·ascessuale coutradinerali ch e sui s i1ntomi locali, clove questi csis1tano. L a cura aidttnqiue u.n ifica s in.clromi cliffer euti p e~· r eb,b e ai reperit~ ·d·ell'a:rua,tomria patologiefi . .l\.1nche 1

1

I

1

1

,


SEZIONE l'RATICA

609

) lia pt1~tura espLorati,·a negat:i,·a 11ion p11ò .essere aclunque elen1entq clecisir\·o .per ne.ga·r e ttn ascesso iniziaJe centrale.

zwne fedele di quanto R.o gers minutam.e.11te descrive a proposito della guarjgiione dello stadio presu ppurativo. Q11anc10 111.a11cano · i segni dell'epatilte, per la S111Jla espenienza di diieci osservazioni persofebbre , per la caratteristica leucocitosi, per l'ef- ' ooli, ac.c ompagnia.mo il malato di ascesso epa... fetto ut11 e <lell'emetiua, il Rogers parla dii stadjo tico c.l issentei:ico assog;g~ttato alla terapia emepresupp11rati,-o ·e non d'asc.esso. 1'Ia l'assenza di tinica. segni subbi etti t·i -loca.li p11ò essere in rapporto col Dopo 1e prime ciin.iezioni del rimedio i m0.Jati ~ fatto che· l'ascesso epatico clisse·n terico in tutta la risentono i1nm1ediati va:ntagg·i . La caditta della stia e\·oluzione talora decorrie in modo assolutafebbre, quando 1eissa esiste, è tUno · deg·li indici 111ente Jabente : nessun feinomeno doloroso richia- pitì costanti clei bt1oni r esultati ·della cura. Ma• 1na l'attenzione del paziente ed ~1 mala:to ambulati, J ebbricita·n ti da mesi, dopo 24-36 ore al m.aslatoaiamente, «portando il st10 g~rosso asc.esso sotto si1no .clalla prima iniezi·o ne, sfebbra.n o e cle:fìniil braccio », ,-a a do1n.auclare .al medico la. catu.sa tivanne nte. Ri port0 sei g·ra:fìc:Q. e c1 ei 111alati 4°, dell 'inesplicaibile f-ebbre. Circ.a la manc.a;nza. dei 50, 60, so, 90, roo. clati obbietti,·i per un -certo tempo, l'esperienza. cliEsse uon ha11110 biso.gno di largo commento : 11ica insegna che alcuni ascessi e1)atici clissei1ite- i 11 ci11que casi il giorno dopo, in uno, dopo due rici possono a\-ere decorso cronicissi1no otl i111sor- e-iorni la .f:E\tnperatu1-a è scesa sotto· 1 3 7° e più ' gere 'Della parte centra'le del lobo d estro del fega - bnon ha presentato .elevazioni. La cost·a11za della to. La le·utezza dell'evol uzione . e la sede centrale sono ragioni sufficienti in casi particolari, perc11è, 1v~ pur esistendo l'ascesso, i segni .dell'epatite, "ia rt ' :I s ubbietti,ri che obbietti,Ti, ma·n ahino per l.u ng10 .a DI J V V I V/ VJJ Yf[i IX Ci"'"" t~po a con1pletamen.t o clella s intomart:ologria. geOr p ..:. . nerale: sono questi i ca:i in cui i medici lu11gaT • mente s-0glio110 ricorrere a.Ila cura chi1tri·nica per~{) • thè sospettano inifezioni 1nailarichie resistenti al . ' rimeflio. I.m ma·g;inate :in,·ec:e -che fehbre e leucoI .M citosi sia1Jo la consegi.1enza. di una semplice W: « l it.•e.r's irritation » è del tutto arbitrari.o . / . J8 . Dal 907 fino ai 11os:tr;i giorni il Rog-ers 11a, soI .i .l sten11to in t11tti i si1oi lavori .J 'esistie;nza di c1 uesto . ' .J AJ. iL particolare s ta.elio presuppt1rativo, perfezio11anclo,. j , à. .....~ n e la di.a.gnostica, in base al criterio curati,·o, che v-1V :f 6 "> 'V~ A sarebbe cliscrri.minaitiYo : « i1ello st-ai<lio prest1pptt~ ..... .~ ~.., . _ \ ,,._...... ,J_ ~ / '\ rati'-"O, e·gili di.ce·, noi co11 l'emeti11a .e con l'ipecaiv ~ """" j j ~ -~ cuaria abbiamo ra1)icla1nente 1-agion e clel processo '-4..1 • ~ _S_ morboso, mentre quando la suppttrazione è in aitto e l'ascesso si è costit11ito, la terapia medi\a sola con l'iemetina ti esce ,·ana ». Questa s11a ooncezio1Je ba tanto p esato nelle convinzioni e 111ei tenta1ti1·i1·d!ei ineclici terapisti, che ogni contribt1to, s i pttò dire, ripete, quas i con1e conclusione, il precetto di Rog.ers (Chauffard, tesi cli Framçon) . I r esultati, da llJoi otte11uti in 1q11estii t1.ltimis·simi a i1ni 5.n casil cli ascesso epatico conclamato e dimostrato con la pt1ntura esplorativa, dimo.stm110 a 111ce meridia,n a .c he il fondamento terape11j__& 1~E 1-!~-+--+-_,.--i~.tico della sua concezione clinic.a è lontano dalla realtà : ascessi epatici costituiti, sia piccoli che ~ 3Z "' ,-oluminos i sia recenti che aintichi, guariscono con la sola cttra 111e'dica. Il comportamento del }6 processo morboso n.elle s11e manifestazioni locali e patticolarme!UJbe nei sintomi genera11, cli I C:: fronte alla ~tira medica. spet.i:fìca, è la 11Ìpr0<lt11

1

1

Ca.so

1

.

I

;

Il

,

1

11

\ l6I1

!

.

V

..

1 ,

\

'

'


610

IL POLICLINICO •

'

''11,(J,.n, :r

$

IV.... , y

01

\Il

VII

'UTI

Orf-'

lX

v..u

7' 4/J .

.ft (}

.

.

J9

<

<;

...lo'..

·.~

e:

~

~

~~ i>

:J&

J!J

.

~

I

~

t!.

I-

~

· j_L

3~

.

<:

".

.......

; I~

i/

V~

J

~

.

" '

..l..:

.1

• lii..

~

.i.L

I

• _.

,,,,,, ~

...~

~

\l1

.... l/

""\

J6

'

Jj" •

r lP

·v

JV

VI

Ori*

,.

T

4-'l

...!.

. ..;.

..::. ...:.

1:.

jf

..

I

X!' Ca so

'

~-

7Jl

1J

Or,o

!!'

X

1fl j Y1J

Q,Ql"RI J JY V' IG-=-~'-+-~--+~~t-----+--~-...~---=-~

Xl

Xll

XOI XIV

-r -·~+--~-+.~--;. , ~~1--~-t-~-t-~--t~---t 1

,

'

1/IJ

-,

31 .

I

I -

Ji_

)_&_ I

Jl_

~

~

i

~

1J 1

1--J-1-+-'+~~-+-4--~.\---1f-H--l-ti--1A~~A!\-t-+-+-~1-+-+-·-+-·=+-t-t--t-r--t-~.~• ~

l

'-

1i

1

L

~~

l i

1

1.:.

I I

\

-Vm

rrt


'·

[-~=--~o . •

XXVII, FAsc. 23-24]

SEZIONE PRATICA •

6l'I

cn,<l11ta deilla tell{pe.ratura è fatto così singolare e caratteristico) .da oonferi.re alla cura specifica ·i l \ aloi-e d'i cri terio d:iag11ostico sulla natura Llelln malattia, ieosì come si attribttisce alla cura chiflli_uica, a'1k1 m ercuriale, a;lla salicilica un

mento. Tali considerazioni, sono tanto più nelcessarie, inqt1antochiè .•mlQlti patologi a priori diffidano di tali miracp~ose guarigioni, convinti . che l'antico adagio chirurg-iç>o « ubi est pits_, e'Vacita » non sub.i:sce eccezion~. Le noz1oni cne lore diag11ostico rispetti·v amente per la malaria, · in breve riassume!iemo,, mostreranno che iingil!1per la sifilide, per il reumatis mo articolare oc11 stamente 1'a.scesso d ·e l f eigato è co~iderato c<mJJe to g.en11illo. Se' la febbrie · persiste dopo i primi una comune soppurazi011e e che · esso giuiarisce dtte o tre gior1ù di cttra immutatn , c'è da peMa~ e.on 1a so1a cui~a medi9a, per il .solo fatto che re che I '.ascesso ·epatic.o non sia 1e1.issenterico, o esso non appartir~)ne alla categoria. delle suppueh.e una co111plicanza sia i1Jtett·,·e11uta, determina- razioni ·vere, ma de1le necrosi ,di origine proto• ta da bacteri patogeni. zoan~ . · Il dolore è l 1altro segno , eh.e, parallela1nr: nte ~ei miei p1;ecedenti cofitri·b u.ti (1) ho lungaalla temperatura , -1n 1noc1o rapid? regr~disc:~. il · mente .insistito .su da:ti anatomici, che, a mio- 1p a, dolore spontaneD sco111pate in .pochi giorni, 11 rre, erano il fonda.m .en.to dei fatti inc0:ntrastaibilti dolore pro·voc·a to i(.laJla pressio11e climi1111isce e osservati in cliruioa. Ragioni ~deduzioni cq.ir13.tive, . può s.comparire i·11 ru1a .o cl11 ~ setti.mane . perfino .i fatti, Ìlon SOllO stati ritenuti Sttffìc1en.Q11ando contemporanea diss cJit eria e-sista, essa ti a convincere, tanto c h e J. B . .N., a pr·o posito miglioria al 2°, al 3° g iorno per cessare comple- di essi, nel T1fopical. Diseases Bullettin (aprile . tamente o essere sostit11it.1: cla· stipsi d opo 7-8-10 15, 1919) ha scritto : « tlie a'u,thor ofje.rs so1ne . . g·1orn1 . ·n.ot -:1ery co-n. vincvng reniarks as to the ad'VisaI..,o stato ge-ric ralc del nLa lato risen·te anche rabil·i ty of abstai1ii·rLg froni all surgical i1iterve'n,tio1i in tliese cases in futitre, now that we 1ia·ve pidamente cliel i1etto m11tame11to .ch e segue alla C'nieti·nie to rely 01i » ; Simoncelli qualifica le ' cura : to1~na J 'appetito, in bre·ve n11trizione e ' sanguificazione 111iglioranro, aumenta il peso c1el mi·e \1edt1te c•o me tutte nuove. 1e dubita perfino corpo; i malati dricono di senti~.si ib-ene e mal vodelle diag-nosri. di ascesso ·e pa·tiico, una ~olta c4ie · lentieri sopportano l11nghe c1egenze ll'ell'ospetlai malati erano gua1~iti con la cura .m e.dica sola, Je per la continuazione ttlteriior~ della cura . ritiene anzi i miei' cons1g1i un vero p-..-fritol10 p.:!:A chi vog·1ia consiclera re le br.e\-j storie c1ii 1!1alati ; oigni giorno poi ricchi contributi staniche pubblicat·e dal Rogers, con l'etichetta di tis tici chirurgici si. aggiungono a .quelli del passtadio preascessJUale. clell 'epatite amebica, appasato, · n1eutre timidi te11hlt·i vi isol0;ti compaiono rirà manifesta . la 1p erfetta !identità di ·comportadi terapia medica. I meno corrivi accettare mento, qua.le r.esulta nelle .n ostre stor.i-e oli1ù1'opiìllione che 1':a:scess10 ep·at~cio d.i ssenterico guache. di :ascesso epatico, in segttito alla .cura eme-· risce con la cura sp ecifica 1(Ch.aiuffard, Ravaut, tinica. Se cli11licamente non era dimostrabile una Gaglio, ~~rmand,. Delil1e, ecc.), parJ.ano di ascesvera differenza tra staclio ascessuale e asc:ès&o si vivi, di asoossi piccoli, dri casi part~colari nei costituito, terapeuticamente nesst1na .differenza qttali solo ·1si può usare 1:a cura emetiuica. esìste. Cori ogrii 1Jerosi1tiiglia1iza, lo stadio preNe1 miei col].tributi ultimi ho sostenuto 1a cso.essua'te di Rogers corrispon. de all'ascesso i1iidell'asc~ epatico ed ho ammesso oo-11ario-ione b . . 1 ziale., ati' ascesso cro1iico, all ascesso cen.trale. La che in casi ecoeziona1.i poteva falLire la rterapia, • critica del eone-etto di Rog&s m e tte ' in dubbio ma tc he questi casi dovevano !e ss·e re 'ricercati atl'esiistenza dello stad.i o morboso, così com e egli tentamente da.ila esp·ea-ienz.ai, perchè sicure 'Ì1!e lo intende; il resultarto da noi •e ·d a altri ottenudei-ivasserò li~ note per le indicazio11i e per le to costanteme.i1t·e negli asces~ costituiti, togliie controindicaz1oni. L'es·p erienza attu ale più 1ar-· ogni valore alla distinizone terapeutica, .sulla ga dà :ra,gione a lle prev.isio.ni 'e rendei forse più 41uia.~e , principalme11te era 1 basaita la ;fati.c osa ooconvincenti, anch e agtli occhi ~ei meno corrivi, struzion.e clinica. .~ ~ le r·agionri portate in .pro della ptatic~ c:rraitiva. Il riassorbimento dell'ascesso d~terminato I L FONDA iVIENTO ANATOMICO E BIOLOGICO dalla ct1ra emetinica, .tr.ova l a sua conferma co•EL ~IASSORBII\1:ENTO · DEL CONTENU TO ASCESSUALE. stantei i1e1l'•esperienza clinica e la. sua spi·egazio11e in <lnle .n ozioni jmportanti qu·ali sono 'l 'azioPrtima · cli anal1zzar€ le indicazio11i della terapia medica e i dettagli .d i essa, è illecessario ·c hia- ·ne s terilizzante d·e l rimedio, I 'anatomia patologica dell'ascesso. rire le ragioni s ul!le qu.ali è basata la guarigioPic·c.oli dosii di c1orid·r ato di emetina uocido11e de11'ascesso . epatico clissenrterico cos·t ituito no rapida1nente le fqrm.e veg·etative deùl'amoeba con la sola cura meci ica, è necessar1o ricordare le nozionj di anatomia patologica che penmettono cli , co1npre11c1 ere le ragi.011i . clel riassorbi(1) Policli-nico,, Sezion'e medioo, 1918-1919. 1

va-

1

,a

~

1

,

r


612

[-\~:'-:o XX\'II, F.\SC. 23-24]

IL POLICLINICO

h1·stolitica, pt1rcl1è siano dai ,·asi portati fi11o ttllfL caYità clel ,·ol11me cli ·u11a noce a contenuto aJl protozoo. N·ella paret~ dell'ascesso epatico, ca~eoso, giallo pal,1ido. L 'e1same microscopico ri~­ pull11lai110 le for1ne ·vegetati'~'e 1dell'.amoel)a h\·- sce illegati \'O per 1'.aimeb,a paitog·e11a. Lo stato 1a11astoli:ti1ca, sono :assenti, per nozione comune co~tomico del! 'organo a distanza di 34 giorni corr.ifermata dalla personale esperrienza, le c1st1. (responde con esattezza ad alcuni ·dei dati clinici ofsiistenti al rimed4o); scarse invece o assenti, sono ferti dalle 11ostrc storie: rapida guarigione clile amebe nel cont-enuto ascessua11et. 11ica, riassorbimento pi11ttosto lento del prodotto L'emetitti.ai giunge facilmente nell.a sede di amorboso, lc11ta resti tuzionei del Yo1111ne antico delzionie del parassit~, perchè }a parete ascessuale 1'orga110. è larga.mente vasoolatt-izzata, •e rapidamente i:>iuò LA Cc.;R.\ E~IETIKlCA E SUE INDICAZJOKl. esercitare la s tta azione sterilizzante. Se aage11te1 patogei10 è distrt1tto s11bitame11te, noi po, La·cura medica da noi in ·tituita nei nostri 114'1siamo con facilità compren(lere la rapida sco111lati ha ronsistito .nell'tiso tlel solo clori,drato di cparsa dei s intomi genera~i (febbre, leucocit0&i, nleti11.a! son11 11ti11istrato per ,~aia intramuscotare. ·L a ecc.). I11 inttti. gli stadi .si riiaisso11be il contenudose è &tata , ·ariabile da. 9 a 12 a 15 cgr. al giorto ascess11a1e dopo la sterilizza?.Jione di esso, ia no, in fiale 1da 3-4 cgr. · ciascuna. Il prodotto da cb,e 1.1 processo s ia à1 primo ~tad.i'o, si'a fiotido o it1oi adoperato (\\1elcome) è s tato tla tt1tti i mrulasia in,·eterato, cosi cotnc~ Ja gomn1a si riassorbe: ti ben tollerato, anche quantlo t st.reto associato siia che tro,risi aijo stato cli crttdezza, o sia caa clisteri cli decotto di ipe'Cacua11a (6-8 gr. di raseific.ata o i-ammqllilba dal·1a :fittidifìcazil()ftle. Il dice in 1000 d'acqt1a 1)er due clisteri 111e1le 24 ore). riassorbimento del prodotto 11écroti.co è ·~ tato da Il primo periodo di 1cura è stato (}ella durata di noi seg11i.to passo per pa . o, per poter-ne in tertre gior11i. Il pt;mo me~e l 'a111n1alat9 11a rice\·t1pre t;.are il mecca:uismo: noi. abbiamo tro\·ati conto in generale clue periodi dit ct1ra, poi per 8-9 senrati Siempre gli stessi caratteri del p~odotto meisi 1111 period'o cli. cttra ia1l mese. È opport11no· far inorboso, abbiamo '·edltto 1diminuire le emazi e: , precedere la som1ninistrazioue dell 'emeti'llJa da ttn i1on abbiaimo ,,eclu.to mai una iinva ione lettcopttrgante leggero. citaria della ca,"iit:à, tanto che abbiamo sospet- J La disse11teria e\·entt1al111e11te coe:;istente può. tato un processo di atttoil.isi1 come il più ,.ero ii;acutizzar... i dt1ra11te sp~ia·11ne11te il pri1110 ciclo mil,e , i1er spiegare il riasS0t1bimeuto del prodotdj cura; i.: q11esto i11co11,-.euie11te cli i1essu11 ' 'a1ore to d1e ll 'epatite necrotica 'a mebica. che no11 cleYc 111e1101name11tl' in fl ncuzare l 'a11claClinicamente il tempo utile per 111 ri•assorbi1nento de11a terapia•. mento dell'ias~esso è variabile: è i11 rapporto l."'n oct11~ato co11tro11o del pol~o e clel re ·piro cle\·e con lo staclio nel quale l'asce~so è aggreld~rto dalessere e .. ercitato; cle,·e •essere .t enuto canto della cttra 111ec.lica, con il , ·olt1n1e dell'asces ·o. );'e-i 1'.e,·entuale . en. o di nausea o clt ll 'insorgenza del primi ·stad1 il riassQtlbimento 1è rapidissimo, in , ·omito, l)er attc11ttare ed e,·ent11aln1e1nte · sospenq.italche settima•na talora; q1uaindo l'ascesso dura dere la $Ollll11inistrazione dell'emeti11a. da mesi, ci.:1 riassorbime11to è lento ed il fegato Tal1e scl1ea.na di terapia ser"e come gt1ida dir.ettorna nei 1lùuniti dopo parechi mesi (3-4 mesi) . ti Ya, ed i1bbidisce a r eg01e esse11zia li lte1la lotta Ma il procè~so di rei111tegrazione del ·volume delcontro le n1alattie protozoarie : cure are,Ti , cli1'organo è progressi,-o. Noi abbia.1no potuto sestanziate, ma sen1pre inte11se j)er sterilizzare ed guire il1 un caso con punt11re esplorative Sttce,·ent11almente prei\·enire le recidi,·e. Katuralme11cessive in n11mero di sette; 11 riassorbime11to te lo schema detve s11bìrie qttelle 111odificazioni i.nclel liqttido : le prime cinqlte hanno dato esito di ,·idltal.i, che Je pec1uliiar·i conclizio11i dei soggetti a ;p11s :epatico sempr1e cogli stessi caratte\ri, la l)osso110 richiedere. Ho pott1to seguìr·e qtta.lct1no sesta ial 25° ·g iorno, e ~a settima, poco tempo dei miei n1alaiti per più di ttn anno . Nessic110 ha ·d opo, 1iusci:ron-0 negative. ai·iito recidi4.'8 dell'asc esso epatico. Gli autori, che del proble111a delle i1idicaz;o11i e UU1 1c1ruto im.porta!J.lte ci offre 1a recente letteraro 11troin.dicazio11i si sono occnpati, mostra110 cli tttra: in un malato di dissenteria amebica con . , ascesso .eJpatk'o che sporg·eva all'epigastrio, '.il preoccttpars1 : , ' r 0 della .:>(rravità del ?nalato; . Mattei in Francia (1917) ha. t.tsato 1'emeti.11a. Dopo 30 giorni 9-i .t erapia l'ascesso. si pote,1a co112 o di particolari co1idizio1ii i11ere1iti all>a.sccsso (pericolo di perforazi01ie, gra1ide~:;a e stadio siderare guarito, senonchè 1d opo 3 giorni il paziente. è colpito da gra,~e polmonite che 1o nrdell'ascesso, co111plicanze bactcriclie). La uostra esperie11za ci hai permesso di :raccoci'cle i~ 48 ore. . gliere osser,Ta.zioni, 0he, nella 1 'oro chiarezza e conL'ammalato mt1ore ail 34° gior.110 dall 'in1zi o ~ordanza, rappresentano una utile guida. della cttra. ·emeti11iiea; il fegato a11 'ait1topsia m o. Il i11alato d.i nscesso epatico non raramente è in stra adere11ze del 111argine a11teri0re e al tagli o 1

1

'

1

1

"

I

' •


f :\.~~o XXVII,

FAsc. 23-24]

SEZIONE

PRATICA •

_gra\·e sta,to per du·e ragioni principa1i : o percl1è •11orm ali per cli111etterli d alla clinica. Qua11do sinlo stato generale e gli organi hanno rise11tito i ton1i genera:i. erano sco1npa r si, lo stato generale danni della prol ttngata .infez,i-0ne locale ed evenera cli \··e-nuto florido, ho rin1a ncla to i paz.ienti a tualmente della disse11teria concomita nte, o percasa . Essi ha:ru10 potuto s11bito riprendeTe le occl1è la gra,·ezza e l'estEfnsion~ del danno epatico cupazioni abit11ali, qualche \ olta ai1che faticose, riducono la capacità fttnzil()nale dell'organo, con-. ed ha11no oonti11uato la c11ra i11termittente, si sono ducendo i1l soggetto st1ll 'or1o p ericolio so clell 'i11s ttfpoi riprese11tati ip. ottime 10 011clizio ni e dopo qualficienza -epa tica. ch e mese 11 feg ato era ridotto i1ei li111iti normali. Qualcuno pe11s·a che tali condizioni pos::;ano co11D opo l'inizio della cttra e 11na <l.eg~'11za di qualche troi11<licair.e i l rt:entatiJv'° di cutla .m edica e qualifioa.·ettima;na, 1a terapia n1ecl'ica a\ e\·a pot11to e ssere no anzi l'intervento cl1irurgico cornei u!gente. H .o co11ti1D.uata a11ibiilatoria111 e1itc. \'edt1to lna1ati in tali condiziQUÌ, ed 611l'opertél!Ziione, Le co1np lica·rizc bacteriche non rappresentano eseguita d'urg·enza, ho v-edt1to non raramente seltua. a ssoluta contro.indicazio11e . Coloro ch e cla mol.gulre la morte . L'a11est esia , a:nche locale, j~ trattti amni u sano la punzione ervaicu atrice e il lavag1na op1.:Tatorio baRtano per compromettere 1'egi- ' g il> con emetina nella cura dell 'asces o epatico s tenza del pazie11te. È urgente in tali 111a lati la clissenterico, pensaino che la presenza dei germi, cura, con1e n ei perniciosi malarici è t1rgente 1'i11ch e inquinino il contenuto ascessuale, è indicater,·ento co11 dosi gei1erose cli .c hi11111a. zio11e a:'lla curai chirurg-.iJca, e controindicaz,i onel iasSenonchè quanto si tro,·a scritto s11ll 'e111etiua t: sol t1 ta a persis tere nella cura medica a ssociata alla s ulla sua tossicità è talanente preoccupante, che il pn11t11ra e\·actùatr·ice . coraggio del medico &i arres ta dinanzi alla t er aXoi abbiamo già pubblicato t1n casos che è il pia di tali casi : r1 cor clo di 11n medico intellig·ente . pri1110 :uellar letteratura medica, di ascesso epatico c he s on1mi,n i straYa clue ieentigra1nmi di e meti11a a .an1€Jbi:eo a contenuto 1b acterico (b. ooli), gUialriito _gior.ui alterni cin tln dri ssenterico g·ra\•,issimo, co11 co11 la sola cura ·medica. Co1ne giusmmente osserascesso epatico, p er timo:re che dosi gen.erose te"fla F·r ançon, ia proposito del nostro caiso, l'os· rapeutiche cla.nneggiassero il m alato. Sulla innoservazione i~ichiede ril 1c ontrollo cli nuovi fatti p er cuità dell'emetina a clos~ terapeutiche (12-15 cgr. essere accettata. Nella nostra. esperienza succe~­ al gior.no) io posso ricordare non solo l'esp etrienza si \"a , in ailtni due casi il problema ha potuto esseper ~onale limita ta, s u graY·i malati con ascesso er e fa,·ore,·olmente risolto . Xel caso su la cult1u·a patico (osser,·azio11e 3a-5a-6a-8a), ma s u inn11n1eredel ptt$ diede un tb . {.'Olti, e •n el caso 9°, oou dtte \·oli m a lati di dissenteria a inebica da me segt1ìtj i)u11ture di, saggio i:fatte in g ior11i ·d iffer:enti, si in :\Iacedo11ia. Sogge.tti pallidi, anasarcatici, ri]Jot è iso1are uno s tafilococco albo, i1011 fluidi·dotti in stato di cacl1es ia, ha.uno sopportato b ene ficante 1a gtelatina. Ln entramìbri. i ·Clasi le q·uali!t à qilantità c ura ti'Vc di e111 et i·na} somn1111is trate a 1nic r0Steopiclie ·de l prodotto tmoobos.o ,non aveVtc'llllo dosi frazio11ate , 11elle 24 ore. La gra,·ità clel .mala- s wbìto mooificazio.ni puiiuJ,ente , esso manrt:ene··va to richiede tt1tti 1quei .p residi te.r<l{Pe utici d1 cui iil 1c amttere partfuola r e di clret•ribo raell:ulare. I d·u e og1ri 111alato da i11f.ez,io·ue ha bisogno (ripo~o ~ 1;~-. 1nailia1ti ,s0110 guariitli. co.n ],a aUJra .s.p ecidì oa. D.a to, dieta co11venie11te , e,·e11t11a~n1e11te carcl1oc1n~t1tale esperieniza Testt:lta 0h e )Ja controindica.zionie ci , 1no1tina, ,ecc.) ; ma non costituisce Ja gravit<.ì alla c ura chilflurgica ~011 è idata dailla p.resenza controindicazione a l trattamento emetini()lt): agiel el gierme 111 :sè, m ru dall'1appr.ezz,am enrt:o esatto git1ngo anzi che, differire un tra ttamento ch1rttrtlell'importanza cli esso ; le quali1tà che offre al ,{; s r)e so raa1one cli salvezza ; iniziare ttna "2ico l'esamle microsco1'.)ico il 11qt1ido est.rotto souo i11b o ct1ra m edica specifica eqtti\·a le spesso a ll a clefi <lice fedele ie guida esat ta : se il g-ern1e n on mostra a ttività ipatogen0, s ì da :trasformrare le qtta11iti,.,.a g tiarigion e clel ~alato . Jità cl1el .prodotto m orboso, 1m :a ,-iye oome .u.n saL a ·=>O'raridez:=a e l'a 11tic lzità d ell'ascesso son o p.ur '-'empre la preoccupaziione di alcuni AA. che hanprofi,ta, la cura della ma·la ttiia prima a~~ic~ ~ A "ì11tlicie11:te a metter e ri1l fegafto ,ne lle cond1z1on1 dt 110 fede per o·li altri cas i, s ul va.lor.e clell 'en1eti' b s opraffare -.anche il ger.mle coltlvabile. . 11a . La rpreooc upa~ione non ha rag·ione di p eirsiste re clal n10111e11to ch e J',esperie11za ha <limos trato 1S gom·b erato i l caro po <hl. tutte q.u estte ·r 1sen·e , cl1e 11-e.9'li scritti 1c1ei mode rni .art1torJ. ,r appreseu·.~ h e il riassorbimento 1si ,-er,iiica i11 iascessi veccl1i e -;, . ta110 l1e con!troi.n diicazioni, r esta a JJ.l()tare it11tta l a molto ,·olt1n1inosi con la sola t er apia sp e~ifica. Si s e1i e dei vanitaggi ch e ·1'a terapia tnedica ha ~ttll a tratta di atte ndere qt1al chel mese per v.eclere ritler1a pi.a ehirttt1giica. torll<'tre a l ,-ol11me pri1niti,·o il fegato malato, ma I vantaggi della t erapia. .specifica . sono più àin1la le ntezza clel regresso è compe.n sat a ad u sura portanti di que11~ che ordiinariiametlfte .sotllO rarr>dall'a\Tere eYitato un atto operati,·o, ieh e può esp r esenta ti, da ll'evdd::air·e cioè i p encoli ·ed il trau~1a sere fata·le . !11 a lcurui dai mi'ei m alati (6°-7°"-9°-10°) c11ell '-0peTazio.ne. "Non raramente l'ascesso del ft:"llon ho ~ tteso la ricl11zio11e d el fegato n ei li111iti 1

1

1

1

1

1

..


IL POLICLINICO

g.a1to 1io1i è uiiico : c-0iutrari.an1e11te all 'insegiw.Noi .aJbbiamo adope1~to Setn{P'te La sola e?1ielirna mento della patolo.g ia, es.so è spesso 1ni1-ltiplo nei 11o? bri maltati: essa npn mai fallito, si che e la · molteplicità, se può es~eo.ie 1 sosplettata in l'associazione di altri rimedi, da alcuni AA. st1:1ri.nea g,enerale, 111011 .p uò q1t1.a.si mai essere cl.inicamata necessa'l"ia, come l ',u:so d-ell 'arsei10benzolo, m1e11'be diragnosticata. D.o po l 'iinterveuito chirura oo.i non è sembrato necessario. Forse USéLlldn gico, es.at.tan1e11te co11dot1to, illl •Clasi partioolaa:i il cloridt·a to di emetina, prodotto· puro e a dosi I ù malato continrtta a .febbricitare, qualche volta curativie, difficillmen·t e si aVTanno d11successi. Ho 11iella ca·vjtà si vuota l'altro a.scesso ,esistente, 111ozione di ail.t't'i tre casi crurati in questi uJtjmi talora questo s1 ·e strinseca iin 0iltra sede, qualch'e m:esri. ·11.egli osped.a.li di Roma, uno dal dott. M.amit1 Yolta porta :a morte il paziente in cachessia o nel l'adiglione del prof. Carducci, 11110 dal dott. per perforazione. Con la terapia ,e1metiatica si ha .Soe.f.tel presso il pTof. De Fa]?i, uno dal 1praf. Aril ,·aintaggio di colpi·rJte ·il processo mo!rboso ia.nclle cangeli, J1ei quali Ja terapia medrica col cloridrato I • se m11ltiplo, come con la cura 1nerc11riale o sal- di emetina ha dato i n1edesimi 1brillanti risultati. varsanì:ca .si ha ragione di una , come <li 1nolte Penso però che ii1 casi parti,c olari, ·~ei qua1i g-0nu11e che tempie stano à.l fe~ato. una eccezionale imtolleranza per it cloridrato di Due \:oltie ho \ '0011.1Jto, qt1alche ait1IllO fa, asce ·i , e metina si dovesse , ..erificarie, l'iUso del •no"\·oarseepatici Ojperati reci.di'Vare . In it1no a distanza di nobenzolo, con sigliato <1a1 Rava11t, possa riuscire pairecchi mesi, i1n 11 n caso, a distane.a di u11 anno, 11ti1e e necessan-0. si manifestò u:11 .n uovo ascesso epatico : i maktti CONCLUSIONI. .. era.n•o s t ati c uTati chi·r urg·icalmente. I.11 fec;si è difficile poter d.istingu,e re: a) se il processo locale 1° I ·c riteri cli'l.lici e g11 relemeuti di laboratorio, 11on er0 ancora esauriito quando la. lesionje chi-t1tili per la 1diiaignosi di nart:ura (esistenza concorurgica era già ri para,ta; b) se 11n nuo,·o asce5So mi.t.anJte della dissenterila amebica, dilmostTazione tgià· 1pre-esistente ,si era tardi\7 amente maniliJedell 'a~ba hystolitica ~ile feci di malati oon stato; e) se 1ma nuovia infezione per una dissendissenteriia lrun·ata, .p resenza dell'amoeba hystoteria non g·uaTita ·a veva, per i rami della porta, lritica 11el pus estratto con la puntura esploranuovamente colpito il fegi.ato. va), possono lilltncare in casi cli ascesso jepatico, Tutte c111este e\1en.i enze sono natu11aJ.1ne11te posspecialme11rte se l'ascesso i.u.sorg·e oome m aikLttia sibili nei lnalati di dissenteria con ascesso ei)aprimi ti"·a . .tico, curati chir.t1rgica1nente, se11za tener di mi1·a 2° Il pecuJiaire reperto mi croscopi~o dJel prola 1n.:1Jl1atti:a preesistente o perchè essa è liarvata dotto 1norboso (mon vero pus, rma liqtiddo albuo perchè .l 'i111testino 1191ll dà segni clinici della miuroso con det•r i·to oellulare, scarse cellule degees1Gitente a ;n1iebiasi. _\.mebe ,.i tali i11cluse tielle 111emte, emazie, gJobuli di gmasso, cristalli di granulazioni possono irestarie re deter1ni nare u11a acidi gr~ssi) è secondo noi crJterio sufficiente per staibilire l'origine amebica dtell'a.scesso. ric-aduta della 1n11aJ.attia locale; ltn piccolo ascess..> inizia1e, f011Se già in atto qua.udo q1tiello chlirnr3° L'ascesso amebico oostituito guiarisce c-0n 1a c.Ltra medica specifica. L'rtiso del cloridrato di gic{UD.en~ curato era già avanzato, p,u ò rendersi emetina, a dosi curatiJv·e , som.mi.n iistrata per viia mainif.esto dopo qualol11e mese dall'avvenuta gu0in1braltnjttscolare, è suttioiente p1er at"'restare subi1·igione· chirungica; 'testando il ma.lato un porto il processo necrotico e per determi·nare il riastatore, in :appar.enza sano, di amebe, p,uò u·n a sdrbimeDJto più Q meno ~apidio 1d el ieon'tJetluto nuova i11fezion1e amebica 001pire il fegaito. La .a.se essuale. 1.€r.a pia \emetinica è tl 'arma che, bene usata, .p uò ·4° E uguaJm·enite ci.n dicata 1a oola icu11a ~ca~ bastare a combattere tutte .q11este p.o.ssi.biliità: essa: ha mgione delle &uppurazion~ epati.che, siano se i.l reperto microscopioo caratteristico, tale .si oon1Serva, tancl1e Ìl11 presenza di germi. coltivabili esse uniche o multiple, poi~hè le forme . vegeta.tive 1dell'iameba, le. u11iche ritrovate ·f inor0 inrella 'ncl pus . I g ermi ~n ta1e caso non hanno valore p:atogie110, ma, come icomunrii isaprofi.ti, sono rapa.re'te de1il'as.cesso, iperi:s cono rapi1dai1nentle; co~ pidamente distrutti. E i.ndicato 1n·~.rece l'initercwe 1s:uccessi, ·e ed iDJten.se ·si vin1oe la dissenteria ven~o .chirtt!'gico, ~ ~ ge111Illi compl imnti mo.. e .si riesce <l'ordiruasrio a sterili2zan-e .l'orga11à1smo: sti:ano la capaci~à di trasfo1-mare il p rodotto 'Illeè noto, dal1a epiid\emwlogia ,di qwes ti ultimi anlllJÌ, crotico in pus vero. . che l '·emetithia. i.n·t rod0itta e diffttsa ·n ella cura de1.1e . 5° Nè ila ·g·ravità del ma1arl:ro, niè .1Ja gi.nandezza dissenterie, previ1en1e 1l 'a:sc1esso ,e patico; resso ·ia.i1zi • dle1l'ascesso, nè l'età di esoo, sono controiridi- . per lo più i:n1Sorge; come ;frequen:te complicartIBa, caziioni alla cura medkia : con· esis.a si c u ra l 'evennell.e dis.sienterie larvate, rn·e i d1ssenteri.ci no.n tual!e coesistente dis.seniterila, evenituaJ.ri asoessi curati, · o, come accidente clilni-co prim.irt:ivo, n 1e i muil tipli, contro i quali. è insuffid.tente l'opera del ·malati che mai 1e1bbero dissenteria. e che clinichiTurgo; si ha ir-aigione dell 'asce.sso, anche se cam.enit1e d-e\ ~)PJO -essere consiide:naiti co1r1e sempli·c i voluminoso, anche \Se atnl\T~terato. • portatori ,~, amebe patog·enie.

·n.a

~

1

'i

1

.

1

1

1

1

,

'


[ ..\~~o XX\· II, FA se. 23-24]

SEZIONE Pf<ATlCA

amebico dievie d'ora im6° L'aSC1e.SSo .ooatico ... nanzi essere conisideraito come UJna looal~zzazione epa·t ica a mebica e riie.ntrare !Del dOìDlinio <lell a terapia medica, così 0ome di pura C()ll11petenza 1medica son•o le localizzazioni epaticl1e della srifilide.

BIBI.(I OG R._t\_FL.I\. l{RUSE 11. PASQUALE. « Zeiitschr. fttr. H='rg. t1ncl lnfect . l{rianJ~. » , 1894, vl()l. I6. SCHAUDINN . (( ...t\r1 b eit. a. <1. 1-~is. Gestt:nclhieit. samrte » , 1903 , vo]. 19. RoGERS L. F e1~e rs i·n t 1i'c Tr.opics . T11ird, eclit., r919. 7 ' \ EDDER. 1'rop . <lis. Bulli.)>, 1912, ·l )ag. 175· CHAt.TFF:\.RI>. cc Biitll. ac. de m é cl . », 25 febbr. 1913. FLAXDIX et Dr')[.\S. Soc. méd. des Hùp., 7 111arzo 1913. rl 'uFFIER. « J>re ~€ méd. », 26 no·v. 1913. )IEXETRIER e BRon1x. So'C. n1écl. {le$ Ho11., r 2 lt1glio I9r3. ' . D oPTER. Soc. 1néd. des H op. , 4 a1)r. 1913. In. « Pari s mécl. » , n. 10, 1916. l)ART1GVEX..\ \'F.. « Tl1èse de Paris », i914. l_ J:\~ •et I~Yo~- C.\E ~~ . <e Presse m éd•. », 11. 56,

I9Ib . _-\uc;É et nuocQ. « P res.se m écl. », 11. 5 , 1917. <;..AGLIO . « l>oliclinic·O )> , Sez. Prat., 1919.

,

S;•pli'}'lis Pal1id is11ie , A 1u ibiase. 1919. et KIE~ER. Traité des ·111aladies dr:s pavs clzauds. 1889. · ROLLESTO. l Jis cas,es of t h.e li'Ver. I 9 1 2 . Fn.\.xçox. « 'l'hèsc de Pa1is J>, 1919 (<:011 bi.b]ioRAV:\CT. KELSCll

T .

gra:ti.a completa fino al 1919) .

OSSERVAZIONI CLINICHE.

615

.

Il padre è ,morto• per carcimom.a_ g·astrico a 60 a.nn·i . La ll!adre è morta a 64 ann1 per febbre tifoidea. Ha quattro frate1lii e tre sorelle tutti viventi e sani. Il .nostro pazienre 'è il secondo-genito .mrto da pairto :fi.siologiro. Ha avuto nllatt.amento materno. Non ha sofferto i comrullli esantemi irufa'llltili e nè tampoco malattie dnuante l'adolescenza. Fu giuclicato id0nte0 aa servizio mihi.t a.re .. A 22 anni amn1alò di poli--artrite della qµa le malattia guarl penfettamente dopo hreve clegienza . i=>a:ese moglie all'età di 30 anni. Dopo sette an.n i ,d i matrimonlo eh.be u11 dig·l io cfue ~ a 25 111esi per enterite acuta. La moglri.e ·.è ti1ttora vì,·ente e isama e non ha m a1 iarvuto aborti. Il n0stro p. softrl di forunoolosi ·n ei p.iimi anni cli matrim001io. Non ha .mai avuto tosse. Alvo e mi.nz,ione sempre 1-iegolare .. M odico bevitore _e })arco f11matore. Non ha m.a1 .contra tto malattie ,-ene.ree, La pt'esen.te malattia :risa~e .alla pri.n1avera del c. a . Cominciò con t-u.111efuz1.one gla.ndulare della regione inguinale destra c he andò sempre più a ume,ntan.do finchè ~rod11sse ede ma. spiccato a tutto l'.arto inferiore destro . Poscia la tumefazione o-1andulare si estese i·n questi n.ù ·t i.m i tempi 4lle re~ioni ascellari al c ollo •e ahl'ingttine di siui stra ~in cotail .gt1iisa da impedirg1i fortemente i mo"i.'Ì.r:iefiti d eg·li arti ta11to superiori che inferiori 1e(l anche del collo. · J\.cct1$a afta11ino di 1respiro, tosse. Esan1 e obbietti'Vo del 4 agosto 1919. Uomo di costituziillle scheletrica regolare, jn buono stato di nùtrizione. Colorito della cute e delle mucose vi.Bi•b ili alqua'Ilto pal1ide, .t1·a~~ che_ al "i.Tiso ove dom ina un discreto gr.q.do di ctanos 1. R espiro '44 al 1°, t·ipo misto. Polso qo a l 1°, ritmico, piuttosto molle . L'infermo ha .tosse co11 esc-rieato scarso, pireva•l'na11i,n:es·i. -

1

lenteanente muçoso . Esa·nie de/.!'apparecchio g11ria1id0Lare Linfatico.~ . ()Sl'I:DAI.E CIVII,E DI FAE~ZA. • La 1~e.0<Yione cervicale' a ppaire ®formata da estese ~ezjonc :'\Icùica clir<'tta dal prof. .A.LBERI GO TESTI, 1nasse o-hia ndolairi che costituiscono ·b ilateral::\I <.'<Uco Pri1nttl'io docente cli I~atologia e Clinica Medica mente d~e enormi in.t umescenze d el volume di un a Doloe:ua. pt1a-no a superfici~ irregolare, bernocooluta. ' La pe.lle_ eh~ ~e 11.ioop.~e n011 ~è . ti~m.mata ~è Uontl'ibuto clinico presenta C'1icatr1c1 , .aderisce pero 111t1f!l~me1:1'te al alJa conosceuza della Jiofosal'con1atosi. sottostante .tess1t1to e non p.uò so1'levarSi 1n p1egh~. C~oJla palpnzione si app.r ezzano le carattenst111er .il clott. CosTAXTE ZoLI1 assisteJJte. ch(; <1r1le ~;11 ian{1ole in qt1esti-011e. ~sse sono du-0.~e lit consistenza qu asi lig·uea, assa.1 poco dole11t1! Per con sig·lio del m.1'0 illttsbre m aestro prof. Al~a.ii<late assiei11e, d~obi1ì tainito ch e a destra s 1 be·ri~o Testi, ch e senitit a1nent e x·i ugrazio, pubbiiapprofondano nella · t~sa :5op_racl~vic~lare ~o?-ch h traendo intimi rapporti 001 tessuti ru:I1a~en~ 111 ~o il . prese11te .ca:;o di li 1'lfosarcomatosi e o in odo che riesce difficile una .netta d eltm1ta.z1one.· a\·uto occa.sionie <li osserYaTe niella sezione me! 11 conseo-u enza di queste tt1mefazioni i moviclica clell 'ospedal e ,c i·vi1e di F aen za. 111enti lat~1.:ili del collo sono limitati specialmente Detta en,t ità morbosa credo meritev.ole di qual-· a destra O'\'e· il muscolo s te1"110-cleido-mastoideo che me11z.ione, .11011 tanto ner 1a •ra:rità .ecezionale ·8]1'pao:e coinvolto ;nel. p.rocesso d1:J.filh'ativo. 1 Gli s tessi c.aratten sopra•notat1 presewt~no J.e del'la ma1attia, qttanfto So.spinto dalla consi·dera- o·hi:andole ,de lla reQ-ionie sottomascellare d1moc1ozione ch e, appunto perchè rara , essa non ha p.o- 2hè 1a fisionomia del pazien·t e è d:e.tormata. tuto div1ei11 ta-r.e oggetto di largo 1Studio; e oosl .LJ.Lle ascelle ttru. pacco ghiando1arè del vol11me cli un ovo di .<YaJ.liina -0,ccu pa La rossa di D. Nella og.ni 11uovo ca.so rap.pres:e11ta isempre 1U 111 nuovo f o::;sa di S. La t tun·e fazione è più cospicu.a •e rrende campo cli 'osservazioni e ricerohie c he, sebbene n1quianto difficile e .dolente l 'a,dic.l11zione completa. n1ot1e&tc, 11011 sara11110 inffi·itabiln1en1Je st eri·l i. clell'arlo. Regio11i ing·u,ina?i· A s inistra sj palp~no G ... .i\1 ... , fu Vi1110enzo, a1111i 54, colono dia 4- - o-hiandole ,p arzialmente saldate assieme, fisse e ·~td~ese al sottostante tes.siuto ; altr.e se ne notano Faenza. Entra i1ella .sezione medica il po1neriggio clel nel triangolo di ~5e.arpa . L'inguine ieles~o è sede di t111 t11more ghiandolare enorm~, che oltrepassa 3 agosto 1919. •

1

1

1

J

1

2

'

• •


,

r.\ XNO XX\· 1I, l4'Asc. 23-24}

610

i limiti c1e1la regi.o.ne per affondarsi 11èl1a fossa iil i..aca destra e .ujell:a .regi-0ne èLel tria:ngolo dri. Scarpa. L'a·rto destro s ubisce le consegu.enze d'èlla co~pr.essione mieccanica lese:rcitata dal tumore s ulJa vena Saiiena., Esso è edema:toso, m40lto ingrossato 1sp.e cialmente -alla :radiioe, .limitatissimo e doleu:te inrei suci movimenti a:niehe passivi . L'esplorazione accurata degli altri tera:itoti ghiamdo1.ari iaccessibili alla pa1pazione è negati,·a. Le gn-avissime condizioni dell'imfiern:1o non permettono :una 1ndagine !!adioscopica per accerta.re lo stato dei .linrfòga11gli i nterni (mediastino, addome, 1ecc.). Apparato ci1"'Colatorio. - ~.\.11 'ispezione della regione precordiale si ril~'\1a una scossa di:fft1&'1, 1na :timi è \Ì1Si·b i·l e l'itto <lella pttnta. Colla pal})a:::.ia.ne il battito cardiaco .si sente nel 5° spazio intercostale ,S . appena al difuQri della emiclaveaTe. Non si .palpano fremiti. Limiti d-e l cu011e. - !\1argine destro, oltrepassa di ciirca un centimetro mezzo la ma.rginale-sternaile ; · margi:ne sinistro 1ttngo la Jinea emiclaveare; limite supériore 3° spaizio intercostale sinistro. Fascio v.ascolaTe misura 7 ce11t. Asco Ltazione . - l 0 tono Ji e'\·emente soffi<ùllitc alla 1pU111ta; 2° tono ·n etto e puro s u tutti i focolai. Apparato riespiratorio . .___ Torace di ronf01n1azione regolaire. Nell'i.nspi'I"azione ~i espande oome di .noTm:a. Fremito voc.ale tattile più marcaito a destr,a . · Suono plessimetrico chia:ro su tutto l'ambito, lievemente smorzato alle due basi. Il respiiro è vesci<'olaTe, alqua11to aspro a D. ove è accom.paignart:o <la sibili e ronchi inspiratori ed ~s.piratori .u dibili .çw:iche- difiusam en·te al torace di s inistra. Apparato digeren.te . ~ Li.ngt1a uniformemente p.aitinosa. 1A·d dome globoso e teso a risonanza. timpan.i ca, indoùente. Fegato. - l\1argine superiore arri\1a al 5° spa·z io ip.tercostaJe s ulla lirnea emiclaveare. 11 ~ta.rgine inferiore :non è .p alpabile a ca11sà <}ella Jrotata tensione delle p<tteti addominali. . I 1'Vlilza. - Non appare ingrandita nè ail1a palpazione 'llè . alla percussione.

frequenti le forme .a: pessario 1(ipocitoe:romia oentrale).

..

F or11i1tla leucocitaria. •

Polinttaleati .neutrofi.1.i . . 62 % . » • eosinofì1i . . . 2 % » basofili (lVfastzellen) 1 % I~i,nifociti medi e picco1i . 26 % l\lon<;>nuc1eati g.ra11di . . . 6% F. dii p. . . 3%

1

Co·Ht egg·io.

1

1

Apparato distanziato uropoietico e genitalr. I rend n on sono accessi bili alla palpazione. La regione vescicale, soprapubica è i·ndolente alla palpazione. L'eliminazione delle urine aV\·iene senza dolore e senza stento. N .u lla di · note,·ole ai testicoli-epidìdimirscroto. La pros.taita all 'esplor·a zone rettale si riscontra !11ormarl e. · Esam1e -urine del 4 agos'to 191g.. - P. S . 1028 : R.e.azione acida - Colorito rosso ca1rico - Quantità totale delle 24 orte : 850 c. c . - Alibumana presente 0.40 %o - Zucchero a.ssente - Indacano abbondante - 1\ceto11e aissente - Pigmelllti biliari assenti u .r obil.ina p.r esente - EmogJabdn:a iass·e nte. ·Esaniie ·sedi1nento. - l;eucoci:ti, cellulie epiteliali pifitte, qua1che cilirndro g1ra.nuloso. Esanie ematologico. - A ftresco: glob,ul.i rossi un po' palslidi, con tende.nza ,a disporsi vego1aTmente i~ pila; n1e ssuna alterazionre di if011D.1a, li·e ve ·g.r.ado di· lin±b0itosi icon .prev.3'.lenza idi el em.e nti miorocitici i( dki mietro m1eclio : 6-7 µ). OOlorazi01De vitale (o post mortale) ool brilla-ntcresyJ.ie .b l;au. · Le emazie co)n sostanza g:ranu]o fi1amentosa ·1 1o.n superaino i'1 3-4 % ci·réa. Se .ne notano irulcu1J.1e a·n che c·o n .:SOstanz,a B. di Cesaris-Demel. · Colorazione combin.ata M01y, ·G uiim·v ald-Giiemsa Pappenhei1n . .GlQbtuli mossi ti11ti 'in erosa pallido, 1

1

1

1

4.680.000 9.500

75

0.81

P1tntura della 11iilza.

Striscio colorato col l\1ay-Griimrvald-Giemsa : non si osserva al•cun,a particolarità dleg;ne di nota. PitA1itura di 11..n.ci ghia·n.doLa cer'Vicale. - L'ago esploratore attraversa un tessuto duro, scletoso,. resiste.llJtissimo. L'aspirazione dà rist1ltato 11egati,10. I1t1tTodn.1oendJo un ago grosso a ug·natura molto acceniti1ata e imprimendo dei ano·v imenti .rotatori si riesce ad ottenere t1n fra.m1nento di tessuto ghria.ndoliare che esami.nato istòlogicamente risulta costitui·to da abbondante tessuto coninettiYo reticolare entro alle cui maglie si trovano grossi

e1ementi .1i11fOlidi-1D.ononuc·l eati rotondeggianti. Il nucleo è scarsamente colorato, il protoplasma che lo circonda talora è ampio talvolta è ridotto a µ.nor.l o sottile, sempre privo di gran:itlazioni. Qua ~ .là si incontrano cellule con nt1c.l eo in divisione niitotioa. Diario del s agosto 1919. - li p. tros·asò. in co11dizioni peggiorate. •\.lJ'esame obbietti\·o s i riiscontra110 accentuati i fenomeni .a carico del mediasti.110: dispnea inteuisa accompagnata da un nt.m.ore stertoroso, con insp.irazione prolungata, tosse secca e stizzosa con sempre Scar.so iesc11eiato. Cianosi ~mpo11ente del volto; intu11gidime.n.t9 dcll~ ·v ene del collo che appariscono inolrtre pulsanti e il cTui Sl\-uota1n-ento è di molto o~tacol.aito. . .' \fiondando iJ dito alla fossetta. del giugttlo si avverte una furle p1u lsazionie lf:Tasmies.s a da.11 'airoo aorti('.'(). .A tutbto oiò aggiun·g asi i dati della percUiSSione che sopra la regione toracica atUteriore fa chiaramente irilev.are 111na zona. di ottusità mediana c l1ie si estende ia circa tre dita traisv1e11se da tt1tte .e due le ilri.11.ee maa-gin.ali sterna11. I l·i miti esterni di q.u esta ottu1Sità non so.n o perfettamente definiti : tenuto poi anche conrt..> delle coudizionii. gravi del p. ·n on è .p ossibile un eme molto prolun1g ato e ttlè m1anoo (come sopra ho ~etto) si .p uò .prratireT.e ulJ.I~ indagine 'il"'adio. . . . scop11ca. Diario del 6 ago·sto 1919. - 1Cond1Za110m .g eneral1 d.el p. piuttosto aggu-ave!te. Nu.hla di nwovo è da a .g giungere all'esame obbiettivo già •descritto in data di ieri. Di-arto del 7 ago sto 1919. · - .come purtroppo le molte vol te a·v viene ~n simili ca1S'i l:a fumigl.i a richiede id.i rititrim·e il malato diall'Ospedaile. Nel . pomett.iggU.o di oggi vitene perciò ~im~ d:a11a Sezi.Qlle e trasiporlato ne1la .propri.a. .ab1taz1on1e ove Jtt10rl il ,o·iorno 10 agosto, cci.rea all1e ore. 2 I ~ 1

1

in preda a jortissirna ,dispnea-:cia1iosi !e ede'1ntlt ge1ieraLi.

N-011 ihl perciò possibil'e p1ra.ticar.e la .necr-oscopia . •

'

.

G,lO!buli R. » B. E1noglobioo V al. Glohttl.

-


• SIZIONll PRATICA

'

.

' •

·• 617

.

,

J

I

... Rriassumian10 ora brevemen.t e le car.a tter.istiche ndn .maiuca11Jo · es.~m pi in 1cui l '1aifezi,o ne è ·parlita· }Jtinicipali .dell1e sindr.0111e in •d{s.eor.so,: . clari. foJ.l~c-Oìlri. de11a ·b ase id'ellia l ingua o da qruella Urna iat]ez.ione in·i ziata 1e is.t a•b ili.tasi .abbastanza clel p,à Jait o ·1nolle o <li<il ibes;s~o 1infatiieo e nterio::i rapida:mente i11 ' t1n soggetto di ~4 .anni precedeno clai test'.icoli . • temeut~ .sa110, co11 nlanifesta-zi.011i 1 a carie.o "d·efl'ap:_ ....\l~re _vTolte .il proeesso si · looalizz~ primiar1aparato 1ghiando1la1te •linfatico. F1J.1o al.il 'esordio in111e1nte ai ganglli: p eri·broncliiali meaiastinici o del fatti quello che ha c101nina.to 1a scena è stata u.nia. retr9-peritoo·eo ·c:lim.do natu.ral.mero.te .u ma fÌlSOUloiperplasia clelle liinfoghirando1.e ìn.g-uinali D : E 11\ia clin,i ca 1:tssai .vairi°aibilre .da aars 0 a caso. Comun.. bene ferin1are l'.attenzjon•e su .q u.esto · pUiruto : La qu.e u.11 fatto caratteristioo ,re;glì ~ che la ~esione se~e pr0itop·a tic1a del p·roce.s.so a l l 'i1nguin.è ov:e l'afi)rlimitiv.a, in qualsias1. ·:sede .s1 sta.bìlì.saa, ha ;benfèzione è stata l.i.mitata .p er un po, di ,t empo s·ep~ de11za a timainervi C•Ìl:COSCritt a .p er UJll tempo rec1.rur.e al. paziente dtei dìstu.rbi g;ravi ali 'infuori di lativ· an11ei1 te l t1 ngo, 1) rim:a. cìi in·va;de;re altri terri c1uelli che gli prove~ii.,.ano 1d all'·i ngr:ossaJneiUJbo iere- tori. E '1a pro1)ia ;gazio1111e, qt11Cl!nd·o ha luogo (persoente ·d·eÌ1e ghiiamel.Ofle del1l1a .regir011e .e d·ai" c1istu>tchè ta:lvoilta il linìfjosa!f100111a può rrimai'tlJe're stret J)i ieircola.to.ri dell 'airto corrispond·e n ti p~o.voca:t.i ta:mente ·i egion:ale, senza a'\"'•ere ~ues~rµin:a· tendenza • cl<'llla <)ompressionie. a d1ìftonc1~·si) ·si ettiettu.a essenziialmenlte per <;luie Dalla s ·u a sede .pritllli1tivia il processo ha guaéla- · \' ie clisti·nte:: <l'a uin 10.to p ·e r vi.e li:rufatiche ali.e gnia·W terreno· pr·o pagaindooi iai ~l!o.gain·gli v·l.ciìci..nfogliandt1le vie-i.aie; d;~la 'altro esorbilf:ain.do dal! . ui, · ma interessa.n.clo· anche i tess.u ti . ·c ircum-am:: tessuto ghia:nd-Oilare 'Per d~nvader>è ed irufi1t11are or• • b::ienti (c-OillJllie tti·v·o , pel11e, eçc-.) la di· <::tti compf11"- . gani ·e tess.u ti perili,nd:ia:tici. Avvengo.no co~ì fu, teci.paziooe è stata clim-0str~ta .tn cli·vers.i pl,ltnrti. .sa.on.ci. re d adesiop.ri. ii1o n solo f~a ·ghii(l11dol.e e ghiian- . tle.11'.e.same ·o bbiettivo. dole, a:n.a fra le _g-h iandole i muse.oli, il tessuto In proseg.u o di tempo $i sono manifestate le connetti,1 ale, il 1pe1iostio, la .pell«:~, ieo~ . . diffu.sionri 1ghiando1:ari a d.i.sta.11za , con le 1conseLe masse ,i;lliti.1trate eh.e n e risultat!l!o hanno una guenze che sono .stà.t e d·escritte, :fìno a tahlto che consist'en1za ge111era'1mente ·dlll!'a;. .ql\lJaSfÌ: lignea e 11na localizzazione ai g·.a11gli medi·asti•nici ha. des olo !in via e.cceziCinal.e .p1u ò. v1erificarsi in ess·e ulterminato, o per n1·egl>io .d ire ha affrett!a~o· , 'l'eceria zioni, necrobiosi e :sfacelo. sito lie tale. · , Qual1i .sorno le 1'esio1nli a natomo-i.sitologiche fo11- ' T,lit~o ìqit1esto senza aJterazio11i dimostr.abili a <lamentali che. ·c ontr:adisttl..ng;ti.ono l'aff,eziQ!lle? ca:rico del sangue perirferico, a carico della milza,· Ciò che domina iTI.elle ghi~ndol:e colpite è 1a de1 .iiegato e d~ altri .o rgani cavitardi . proliferazion€ :atli.p ica di :tessuto lànf.aitico che iln"".l\.ggi11ngasi a ciò l'ia.ndaimento maligino, ri..n va- ' 7'.ade gangli 1e ill.oduli. a g.u isa di i n.f.iltrazione ·neo.. dente <lell'aftezion,e, la scair.s·ezoo. de11a reazi011e ~~~. . febbrilie, ·l e ptartico1.aitità anatomo-ist.o1ògiche C.01l· Il Tetico.lo co.nnettliva1e si sviluppa più o meno 1 .sta.tate nei t~sùtl~ colpiti medi1a·nte la biopsia e abbondantelru.ente semp·r ·e p ·e rò assumendo ·delle noi avrem•o s11fficienti el.ementi p.e r iindirizw.1"c:i pro porzi10·ni .not€·voli .; ed @ la sua 1m iaggiore o mialla d-iag·.no.si di q ueila partiicolare forma 11tnfun,ore ab,b0tnc1anz·a , con tendenza ;più o men,o .spie• a c1eno-p-a tica, conosci11ta.- sotto ril nome di li1ifocata .ailìl 'isp.essi1;ne.~o fibroso ·c he iecmferisoe 1a sarcot11vato·si. ma,ggi1ore o mino:r•e COlllSistenz~ ai tumori ghianclo1.a·r i1. Entro ri..l 1ietic0lo :stanno 'gli elementi eell11lari atipici .sotto .f orma d1 gross.è oe'11ul.e ro- .. • ' NelJ.'ardlJ:o .J av.oro . di .sistemazione d€11e oirgato111<ie còn nucleo unico paJlii1d am,ente c-o1orarto che, . nop.atiie .ematopoietiche .si .è infatti .b en diffeTeni)red:omina ·p~ la ·s tia :ampiezza sopra al p:roto. zi8.!ta 1q·u 1sta att~zione-, '·un .t empo c osì ,s.pes.so ico~­ . p:l1a.sm a qu1asi .semp11è sc-.a:r·so e privo di ·granUJ.a.fµ.sa .nel gruppo .n·e buloso ·delle pseit.do-·l~uce·11iie. ziomi . Spesso è i·mipos.sibhle 1dlif.teren~iar·e ì corGli .studi 1cli Kreibtik, F.a1bia11, v'\Te1l!iibet·g , Steim- . d ro ni !r!-idiollaTi dlai foJli.coli della aa psu1a dJaii .s eni be:rg, DomM-us 'i(pe:r non cit are ch e i principia li) pei;chè alJa ,aiipia si accomip.agnia eterOJtopiia degli . h.arnoo partico1arm1eùt~ ·oontmbuito a f1ar pro:greel·e tnenti si .dia mascheria.r.e l'o.rdi:blaria struttura ed . . dite •ileI n10stre conosicenze su11 1·a111gom,ento ; :e d og.g i i .n ·o rmali ,r1appo1~ti ·fTa le diverse parti del p1a:r·enalla .stregtta d1elle osservaziioni (Q..e l :resto non chima. i\.incile i tesis.u ti .p erl1infatici quando com1p.01to numeros e conségnate al1a Ietterat'llda emapartecipano .al p.rooes.so, ·oom·e .qt1a~i sempre actologica.) siia.mo :iin grado di ·t icostr.u iTe il quadro. cade, prese11ta.no la st essa inif:i1ltna.zione n eiop1a• 1 s~nto~atioO', no11 sem.p r.e ttniiforme ,e completo, stiica sopra{lescritta. . . Queste le prii1ncipa li :alterazioini che s i svolgono con cui si estt.i.~.eca la forma .morb·o sa. Sa1p.pi~~o in.trunto che p.os.so.no pritl1iti\1amente .a:mmaJla.re a carie.o iclel rsistema Jinfoadenoidie e t essuti li~ gxuppi diirversiii ~ griglri. e noduli 1infatici . Con · !Dlitron nella iatt.ezi-O!l1e in disco~so. Al'l'infuori dti notevol.e .f.rrequooia appa~ono · i1nnianzi tutto colciò ness11n,a altra pa•rticolarirt:à degna ,di nata. La nlilza, il fegato, ii1l 1nidÒl:lo 01SS eo ri-man1go:lll0 piti i gacng11 rc ervica·1à, oppure gli .asc.ellani·; 1na

1

1

1

1

1

e

I

1

1

.

'

1

,

1

1

1

1

1

1

1

1

• •

...

,

,

I

,

ì


6r8 ì

• ...

lL . POLICLINICO

per tutta la durata della malattia. pressocchè i.11differenti e solo .rarame11te è stato notato un leg·gero risentimento s p leno"'fepatico. e .o si pur~ 1nel sangue periferico non è dato :ri11tracciare a lcunchè di anorm a le, se si eccettua qualche picco.la via.riaziione .n umerica in più -0 in meno dei linfocit i e un gra<lo sempre assai mo- . derato dii an1e111ia . Amche la fe bbre è nella :m aggior pa:rte dei ~i assente tra·n ne che ne.gilti. .u ltimi petiodi come fenomeno .r eattivo generale o do,·uto a. c omplicanze v.iscerali mon legate al processo fondamentale . Quianto alle particolarità del decorso, •11onchè alJ'.esito più 10 meno a ffrettato, esse dipe11dono ~on1e si capi&e dalla sede primitiva in c ui la malattia si sviltLppa e .d alle localizzazioni succe sive. I 1~11, fosarcom~ del mediastino per esempio, dann10 luogo a d1ei d:enomeni cl:inici ìmporUl!nti.ssimi e presenta no una e\·oJuzone assai rapida in rapporto ai fa tti ·di compressione da essi provocati. _.\ 1 contra.r1o UJll linfosarcoma del collo o delle ascelle .p11ò ·r ime.nere .a lu'llgo senza procurare gra,~i d is turbi al ip. ed estendersi con le11tezza od anche 11on estendersi m ai. · E iimpossiib1le detl resto prevedere l'a nda1nentò ,evoluti,To d'i ogni caso singolo, come pure è 5pes- I so ditliciile .stic'ùbil:ire se un data combiuazi011e che noi consideriamt0 cl:iJnicament e primit1, a s ia prop·r io t al•e o non piuttosto secondaria ad 1111 pro.. cesso s\·ol1osi nel sile n zio assoluto a spese del tessuto lia:J.ìfatJico di II'egioni 11on faciJmente ·esplorabili. La ca11sa determinante di q t1este peculiaTi af• fez1oni ci sfugge ancora complet améute. Sembra · ch e i giovani vi vadano più predis posti e con maggior freq11enza gli ~individui di sesso maschJ. le. Però non manca1110 esempii in c u i la ma:lattri.a ha colpito p ersone adulte ed anche abba:;tanza ava'tlzate in ietà, . come nel caso da mie, ora descritto. Nell'assenza iassoluta di dati etiologici è necessario p·e rta·nto limitarsi a irjg·uarclaire la l*1ifosarc01natosi come uin processo neoplastico m a Ji1g ·no che attacca s p ecificamènte il tessu,to li11ta.tico con tendenza a varcar e i confini e propagar.si ai tessuti contigui. , .Lie moè1aJità con cui questa diffusione . e propagazione avviene, fur-0.no già ·ch:t m e pr1ese i11 esame. N 011 resta che accenniar·e b\-evemente (giunto al :bermiale di questa irassegrua sintomato.logtica) ad .alcuni criteri utidizzabili nella pratioo per la d!agno.si. differenziale . Le malatti e che p.o trebbero venire equi,1ocate • c9n la ld:nifosar.comia.tosi sono poch·e. Bisogna int anto sepairare in.rettamente .lJa llnfosatrromatosi '<lai veri e .pro~ri sarcoilii . e carciridmi d elle ghiandole linrfati<::he. A paTte le dii:tl)eren:ze str.utturali che con un accu·r ato esame istolog.ico è semp re possibile sta1

1

bilire (se .si eccettua il sarcoma a cellule rotondt: che a 11chie ~stologicamente può dar 1.u ogo a <::oni usione) ; .a. parte la cJrcostanza che i sarcomi vetri. e specialmente i ca.rci11omi àelle linfoghia11dole sonQ il più delle ,·olte secondari a tu·mor1 di · altri orgarui o tess uti ; .parleranno ìiu favort: di nna. formazione blastomatos a .le metasta.~i nodulari viscerali che .sono pempre as·senti dai llinfosarcomi ; la ronsi teiw..a molle, quasi pastosa del sa'fcoma, do·v uta a scarsezza di .sviluppo çlel re~icolo ed .aila. prevale 11za degli elementi ce1lu.1ari i.u 0011trapposto di quainto s i ,·erifìca. !Il.et 11nfosarc0m.i che si presentan10 'invece dztri, li -

g n. ei, p·er .l'aibbonidanza del tessuto reticolare scle rotico ; infine 1a facile t e ndenza alla ulcerazione e allo 1sfaccl.-O che hanno i tu.mori \Teri linfoghiandolari , mentre i linfosarcomi raramente \"anno i111contro a deg~~razio11e n ecrobiotica. . U·n 'altra forma morbosa che .potTebbe entrare • i 11 disc11ssione è Ja li11f ogra11 1t.lo11iatosi per a:lcunì 1

cara tteri che essa presenta i.11 ~om11ne 00111a malattia che ci occupa. :ira la. 1infogranulomatosi e i proces:i analog l1i del l ipo di IiodgJ~iri, ha .t·Lu decor~o più lento, ha u11 reperto ematologico m eglio definito (anemia s1)iccata, lì11foci1.osi , al~110 nel primo s t10 :--t.'ldio) ; si accompag·na costanteaneute a tumore ~plenico, .a dege11erazi011e ;a:miloi<le dei 11eni, .a lebbre qt1asi el:e\-ata, con contra." ~egni is~ologic1 -che .corri i)ondono a quelli dci tt1n1ori di gra11thl.azion e ; inoltre ] 'eziologia delle manifestazioni lì ufo - e parali11fo - granttlom.atosi sembra • 1'11 u11 gra11 1111me'l:o di ca.si accertata, e senza e11trare qui in mer.ìto al lungo dibattito circa la 11atura t11bercol'are ·(Ster11berg) tossi ·e piairia-tuberco1are. (Paltauf, Sternbterg; ~1111cl~) sifili:ti~'t (\ ,"l1ite) , 1eprosa ( Jak:~ck) de ll'a.ffezionie, è lecito a l111 e 110 og·gi couclt1(lere 1)er l 'orig111e pr-0babil1111eute .in fe ttiva d ei l111.fogra1nu1ow, i quali a.nc·h e (la c1t1est o punto di , ·ista si disting11ono da linfosarcomi. Da t1ltim-0 due pa1-oilie circa la cùiagnosi differe11ziale della ieiicosarconiatosi. Aftevione questa cl1e lo ~'ternberg, oeòm.e è noto, credette di e1e-. ' '.are .ad ientità morbosa (1.istinta, n1a che la maggioranza d eg1i autori' con.sàdera sen1plicement.e come 1t1ia 'Varietà di leiicemia a.cùta a grosse cel1

l iile.

Oomun·que essa ·?ia (e .1 1011 è qui il ~uog;o .~ sol- · le,·are lia questio.ne) la sindrome che va sotto iil nomie di l.ei1icosarco1·natosi) rassomiglia sotto mqlti as1)etti alla li1ifosa1;con1atosi) per il modo da illSorg·enza, per ia SUia looalizzaz•lo.11€ e sede; per le particol-arità istologiche (proliferazio.n e eterop.1as tica , .li11fatica ·e petti linfatica) : se 111e disrting·u~ tu:tta\ia per la comparteeip~iione .ail 1)roceS60 clel f eg·ato, milza, midolio osseo; ·Teni ; ma sopratutto pèr il referto .emat ologico che dimostra nel

'

• \


[.:\~~o

XXVII, F.-\SC. 23-24]

SEZIONE

sangue i)eriferico la presenza di grandi elementi atipici, m01101111cleati, li·nfocitoidi, .del tt.ttto analoghi :a quelli che :intìiltraino i1 tessuto lirufatiro me111tre nella lin:fo '3!!1Co1na.tosi q1t1iesti ell.ementi' non passano in.ai nel torrente ci..rcolaU>rio. J . Ri tor11 a ncl-0 ·a lla li1rlo.s.arco1natosi, da caj ha preso le mosse questa n1ia bre\-·e n<Y...a essa racchil.1. ' <le in .sè, co1ne s i è ·v isto, gli elementò. ·essenzia:li b~tevoli 1 p er fotm0re la diagnosi clinica della affezione; ed è perciò ch·e ~o lni sono deciso alla pub.blicazione, ranc l1e se non corredata cllal reperto .anatomo-patologico (clie peraltro 11zt.Lla a-vre bbe ag·.~izt1ito , ai dati •irrefutabili già fC>c1'1iiti dalla biopsia), nella conrvinzio ne di pdrrt:are un contributo, s ia pure modesto, alla conoscenza di questa particolare e rara affezione, non sempe facile a distinguersi fra la complessa Je l)lultiforme sindrome della casistica ematologica. Sent~ il do•\1 ete di esprimere la m~a gratitudine ai1 prof. Italo C.i\·al.1eri - p·ri1na1rio m edico aggittti.to della sezione -'-- il qurue mi è stato sem pre genieroso di preziosi c0t1JSi bo-li e di ari.utn. du-' rante 1:a pubbl1cazione cli qttesta bre,-.e nota. 1

PRATICA

619

'

SUNTI E RASSEGNE. ~ ~ -

·--·_o:.._ •

SISTEMA DIGERENTE.

--

r"

••

· -::-

- - ---.,.. - . -"l ~~

, - ·· Diagnosi · dell'uÌcera gastr~:•luodenale. · ~" .J

(-.\N.THONY BAISLERJ

gio

N . Y. Medical ]ou~1ii, 3 mag-

1919).

1

La diag110.si del·l 'ulcet.a dell.,o stomaco ,e del duo. de110 è ad i.tn tempo · uno ·dèi p.i ù facili e dei più ditlicili- pro1b lemi da, risolvere ; ,e, per 1qt1anto possa sembrare un paroooss?, essa è posta troppo spesso, e non St\fficie ntemente spesso. I più impo.rta11ti · l)tt11ti da considerare in merit·o sono i seg-uenti :· ./l 1iani1iesi. - La s indrome classica dell'ul<::era duodenale conie è sta:ta· formttlata da. :\1a.gnibam è affatto esatta. Tuttavia il caratteristico dolore delle 3 o 4 ore dopo il pasto, ch,e m~gliora con l'introcluzio11e di nuovo cibo o di ialca.lini, e 1a storia di remissioni,' p uò esser dovuta a ·u lcera dell'estremo pilorico dello .stoma.c o. Il d'o lore, d·e scritto com1e •Urente, lacerant~, lancinante, iottuso, 1ocalizzato generalm e11'te a11 'epigastro o al 1b ordo costale . si11istro, con irradi:azioUlÌ posteriotmeb1te , . , ha rapporti c?i cibi (quahtità .e qualità) e pttò insorgere . subito dop•o la 101~0 in.trodt1zione ,eia quailch e tem·po OPERE CONSULTATE. rla questa . :Nia ·g li stessi ra1)p-orti posson.o es.sere _'-\. 'l'ES'fr. S1tLla n1alattia di Hodgki1i, r885. 1)resenta ti dal dolore di alcw1e affezioni éLella icocc Folia ha.ematologica >> , a.innata r908 a.1 r9r4. lecisti o di uno stato accentuato d'iperacidità gaFERRATA A . L e c111opatie . Società editrice 11strica, o anche d•a appendicite cronica in cui -vi brariia ~fila.no . \V . . TtiRK. r -orlcsu11.~e u, ·iiber J{linis cl1 e Ha eniap11ò es~ère un pilorospas n10 r.i fiesso. tolog1e. ~9~7, Bra1~1ni.1.l~er, Leipzi·g, Wien. Ve11endo al1'e1norragia, pu.ò dirsi che essa è •La clinica m etl1ca 1talia11Ja », a•n nata 1911 al c\a ssica nell'ulcera duodenale qu.a11do vi sia }lleI915. 1.e'na senza vomito, associato alla si11drom.e ulce« ~iforma mc.dii.c'a !> , annata 1912 al 1918. , «Gazzetta ospeclal1 >> , anrnata 1910 al 1915. tosa i111 attò o precedente. l\I,a u1Ja nett a emia.t e« Presse médiical » , .a11•n·a ta ·1904 al 1916. 111esi è frequente m ente dovttta tLOJ.1 a 11loera g~:.. s~ri.c.a , ma più spesso a cirrosi del fegato, a cancro, ad affezioni splet1iche o a ppenie1'icolari, ecc. Profferte· agli abbonati. r~ sorpr.e.ndent~ com e, in pres.enza <li vomito .sia.11A qnei nostri as'!ociati che non taccolgooo in volume i nuguigno, si pe'nsi snib ito all'ulcera, mentre 'è meri del "POLICJ"'l~ICO,, e che volessero gcntiln1ente restituirci i 1'11lti.m ia cosa da prendere i11 consic1etiazion,é . E in fascicoli 3, 4, 9, lO, Il, 12 e 13 della Sezione Pratica di ques''anoo, })roposito, va ti.cor.c11ato un·cl1e qua11te c1iagnosi di esauriti In seguito ai molti smarrimenti l'èrificntisi pel di~scr\•iz lo ulcera sono poste i11 ba5e al repert o di s angu·e postale, noi daremmo in cambio le due seguenti pubblicazioni: fresco. nei pasti di i)ro,·a: 1)e1· ~~sere signicativo 1° llURRI - llARA(:;Ll..lNO - S.l~! RELLI: " In n1cn1oria 1.1 s.a1J.gtte dev~e esserie in,-ece più ·O meno digerito, dcl prof. GUIDO R.lCCELLI ,, ; . tlimostr8nclo .così cli esser ri11lasto l11ello stomaco . 2° MENDES: " llannalc di lledicina e Chirurgia di guerra ,, , per alq11anto ten1pb. _L\n·co11a, il :->a11gue nell'ua. Volume di 255 pagio(' con 2-6 figure . intercalate nel f('~to ed tttla tavola in tricronlia..

__-_

_..,...... ~ Ed a. chi, oltre ai Ruddetti 7 fascicoli' di ·Sezione Pratico, ei rinvierà. anche il. nu1n<'rò 2 di Sezione ì\le(lica (1 ° Febbr~lio t920) ed il nun1cro ·2 di Sezione elairurgiea (15 F<'IJbraio 1920) noi, alle suddette due pu~blicazloni, aggiunge1·en10: '

l' ERRERI: " Chirurgia dcll'o~chio, prhue ,·ic re. piratorie e loto cotuplico.zionl intracranichc ,, , Volnn1c di 392 pn ginc con 14 figure intcrcalatt> nel testo. \

floloro ch<' ' 'ogliono profittare di tale proposta, sono prt'gati di rimandarci s:iublto I fascicoli snddt>Ur, jn piego rnccon1andato, aceompngnati dn carta da visita .

'

1

1

J

cera è sempre. art erioso, n10 11 111iai ·y e.noso, di solito intermitt ente e le' 1niglio,11i J)to., ·e i1er esso n0111 sono quelle tr9ppo sensibili. • Il ·~io n~ito ch e .si an11111ette presente· 11 el 79 ~6 d"~lle 11leeri g--astriol1e, .nta n ca 11.e lle {1ttodenia1i . '\f elle g~as•tric~1e è sig·niticante q11ru1cl·o è preoe:<].u·to (la <1o1ore, ehe cess·~ do110 il , -omito stesso. Q11e. to, nelle 1or:me recenti, consta di cibo poco digerit-0; nell e f.orn1e di media cro11icità 11on di:ffe1isce dal normale, a 111eno che J1on esista una \

• •

. .

'


620

IL POLlCLINICO •

~tenosi })ilorica, nel qt1a f caso l)ttò essere ab·b on-

..

\

dante, cli colore gri·g io, forteme11te acido, contenente irdrog·e110 '.so1forat·o. Un tal1e .contenut o • • gastrico, o,·,·;ero il pasto cli .pro\·a estratto, 1)osto in .t ubi ta fer111enitazio11e mostreranno lo .s\riluppo di 11na q ttiantità di gas maggio.re del norn1ale : e in tal c.a po n el gas do·v rà esser ricercato l'ammonio che, se a11mentato, ha s~gnifi.cato ~iia per .J a diagnosi d'ell.'ulcer.a si1a per la 11eoforn1azio11e u1aligna. La ·d ·o lenzia della i;o11a spinal·e posteriore i r1 ·l1 ' cata da )joas è rara .e non caratteristica, tro\·,111dosi in 1no1ti indi,·id11i neto.-otici e ii1 molte lesioni della cistifellea. l\1eno anooria pttò ·dir.si rigu.arclo ai si11to11zi ..~c1ierali. ..\.cca11to a un pazie11tc c l1e presenti a t1e1u~a, clebolezza, perdita di peso, un ialtro ~arà robustissimo. Del resto q11ei tre .s.inton1i , . in~ieme a pirosi, ier11ttazi-0ni , ecc. po sono tro,·arsi in qualunq11e di tu·rbo ,g astrico. Lo ~t<?maco è 1t110 degli organi più ciarlieri e lo è pi tt spes::;o qt1ando la lesione ha sede f11ori di es o : e ciò perch0 quei sin·tomi sono i11 dipenclenza del ple o sin1patico, che .;avvolge 1a faccia posteriore del '\"1scere, ment1:e a questo sono rifetit.1. i.: questa l a ' rag.i one i)erchè un·o specia·l ista. dello s to1naco de,·c essere anzitutto un bµon iuter11ista. Senza d11bbio il :ner\Tosismo, la oostipazio11e , ttna lie\·e .n<lt1sea, f-0rse un l eggero grado ,d i t en1peratt1ra, ecc. pos·ono ti--0,·arsi n~ll '11licera, .mu n o11 1)i ìt s1)eS ·o cl1c 1 n .altre atlezioni. • Venenclo ai si11to 111:i. obietti-vi è sta.ba già segnalata 1a dolenz~ia all'epiigastro e al c1orso. Se essa è ·n etta·n 1en,t e .l ocalizzata vicino ialla li11e.a 111ediana fa i)ens.a.re ia ttn'ulcer.a del 1)i1oro; mentre nell'ulcer,a 1d11oc1enale 1essa . è p resen.te .solo in ltll terzo d!ei casi , 1alla pressione profonda clella . regione d11oclenal·e ·e r.ara1nente è i 11te11 sa. _.\n ch c clelle affezioni d .e lla cistifellea 1dauno dole11zia .i11 qll:1esta sede, ma ad una pr1essiione dir·e tta piìt \'"erso l 'a}to che ,-erso il ba ·so. · Nel1e 1.tlceri dell a p arete autei-iore, .de\lla piccola ieu1\·at1tna e .d el duodeno p11ò clare grande aiuto un e~am e ra.diolog·ico fatto . cla 1111 bl1011 specia.ilis.ta : .n11a la m.aggior 1>arte deJ 1e ulceri son o clella parete postieri:0re .e i u q11este si hanno co:. · n1un·e meute errori cli omiissil().Jle o 11e.p erti ueg.ativi. Il r.et)·ert6 raidiologJco più preciso è la « ·ni,cchia )) ulcerosa, che trattiene il bario •O il b.is muto, ·dOIJO 1che J,o .stonl'aco i è ,-ivotato (a qttesto prop.o sito risponcle 1neglio l'uso cle l b.i smuto che qt1e1.1o .d el 1bario) . Da ,osser,r.azioni in .sèrie 1a per istenva di ttha incisura :nie lla pi·o co1a cu r\~atui·a co11 ~tua oC·o rrispondente nella gr.a:n1cle -c11r,·atura è spesso .st1gg·esti\ra , nla non sempre conclusi'r,a . Il !tipo perfurati,~o di ttlcera gastrica in cu,i la sost ain za di contra. to è '\is ta oltre 1a linea 1

1

clclla piccola c ttr\1att1ra è .il reperto più s10t1ro, ....1)ecialmente q11ando ·si ottie11e in t1uia. serie di lastre o co11 ·l a so\~rap 1)osizioue di gas. L'1_i\. l1a cred11to dì scartare il 111ezzo p.iù indiretto di diag 11-0si radiologie-a dell 'ulccr a , c~oè la sen.sibili tà alla pressi1011e strettameut~ localizzata e l 'iper.m ol)ì11ità n ell'11lcera dttode.11.ale. Un, certo ,~alore h<t la rite11si-one di 6 ore 11ella s tenosi pilorica o nella stenoRi della prima ·e della sec011da parte d el duodeno e nel' piloros1)asn10 definiti,·o, i·l quale peralt ro, secondo l'esperjenza dell' ~l\. . dipende più spesso .da u11a lesione tli ilt11 'ialtna. parte d.el1'addome, che 1iou dello ~ tomaco e cle l du~eno. Co11.clude11clo, la intla·gi·11e racli.o logica <l·ell',itlcc:ra g·a trodt1ode11ale è t1110 clei mezzi, p iù 11tili a 11ostr.a dis1)osizione, 111a ancl1e cli qnell~ cli~ più l)Ossouo trarre in errore : e ciò i11 ba~e a una serie <Cli fattori: la ttecnioa, la J11ngh·ezz:a <lell'os.. er,·azione , il coefficiente 1>ers011ale <lell'operatore, ecc: J.l ;fattore me110 in1portaute i1clll.'argo111.ento cl1e ci intere ·sa (: dato dall'esam e del pasto di pro'l.Ja . ~el itipo act1to, con inizio sttbitnneo del dolore, ,-i0mito ·e d elll1at emesi questo csa11'.le n011 intere~sa affatto. :\1a la 111a1 g gJor parte clelle ulceri 11,011 sono acn te. e qui dov""rebbe i 11tervenire il pa' sto di pro,·a. Se fatto dia i)er.son~ priatica. ecl esol11de11<lo la fase posten1orragioo, la s1ia estrazione 11011 è pericolosa : dc,·e esser i)referito i)erò il n1etodo <le11 'as11irazio1:1e a ·q 11ello clella ptessio11ie. Il reperto piit i111portaute è il ..sangue e poi una a lta acidità : ma c1t1es.ti dtte fattori 1io11 so11-0 cou-· cl11, i,·i . La: ri te11sio11e di eleme11ti clel ci1bo per 5 -0 6 ore è ltU re1)erto s t1ggesti \ ..O <l ell 'os ttuzi<111e al piloro o 11on lungi da quèsto. Xe11 '11lcera duo, clen.a le, ii1 c t1i si 11a ipermobi1ità, si può ay·ere 1111 1ic11pero mi:nore <lelle i1orme , cioè col pas to e.li E\Ya1ld, p. es., i lllfe riore ·ai 90 c u1c. J~ ' ~a1me frazion.a to clel past o di pro,·a può a\·er e u11 \'l<l.lore 11i;aggiore , n1a .a11che q11i può,. co11 11t10,·e caraitteristiche, 111n11care l'ttlcera. Il deprezzamento del \"'alore clel pasto di pro,·a è do\·uto a n1olti casi cli ulcera cl1e presenta,~a110 secrezio11.e nor.male, . l)ass.a ·o as ·e11.t e, all'intenferenza cli molti fattori com e gastrite -cro11ica, cau se rifle.s ·e, ecc. e al fatto che Jo sto n1c-0 è -1tn orgai110 .che 11011 fttnz'.i.011.a sen1pre J1el1o s tesso m-0clo. . l)er rÌa$s11.n1(e1r e .q11•est a parte 1c1ell 'argomeuto possia1110 cl 1re che l a massi.ma in1porta11za s,pet~ . all'.a11.a111nesi ; ,e ,-engouo poi· i11 '~alo.re clecresce11te, 1l'esame r:a<lio1ogico, i r.e p erti fisici e da unt imo gli esà111i cl.i labo1;a.to:rio. I

• '

v·euian10 ora al ~og:g·etto (le~l a perforaz;on.e ; la n ale, i11sie1ne con la ·emorragia, costitt1isce l a co1111)li cazio11e più .seria dell'ul1c.era .

q

.

..

'

I

• I

'

'

'

..

,


----~-----------,--~--------;~--.----.------:-~-~~---~-------~--~---

I-1\.N~O

'

'·

XX\l l!, F.\SC- 23-24]

SEZIONE PRA TIC~

* *i~ Circa'· il 5 ~{, d;elil·e ulceri si per:forano; più. fre- . q lt·enrteme.nite. ne~l 'uolpo, s ec-0nd-0 1'A . . Niella diagn.osi differe'rtziale v .a nno tenuibii preCJViJi,camé11rte iSÌ h1an;no tre tipi : niell '.ù lc.em · senti 1, segu,énti stati: .d isturbi g,aSitricii acuti da acuta, nell'.u lcena r croniica, 1è il tipo ifu1minanite• errori di:eteticl (la cosi .d etta gasttaJ.ig.ia.), il ea:n,.in ·ul.ceri a base essenzialmen.t e 11.ec11otìoa e che cto, l'ipersecrezione, 1.a gastrite emornag~ca, il • si ·h a sp,eciaJmente negli al.çoolisti . ' pil.orospasmo, 1 '.appendiicite, La g.r ,a_.vd,danza cou . 4 s u 5 perfo1iazioni son.o uni.ehi~ .. Riguarid-0 alla ~peremesi, l:'ure1nia,, le a'f$ezioni 'd ell a ·cistifellea, sede l'A. ha visto :] ia seguente S·e rìe di frequénza: i calçol1 biliari,, l'ernia epigastriica, iJ.arteriosc1e• parete ainte1ior·e, pi0oola ieu1:v.atura, parete . poro.si), affezioni del midollo spiniql e, 1ecc. C® un steriore; 1e, corrispo ndentemente, l'apertura Ja.1V- esame icompieto e . ool processo di èlci.minaz:innie i 1l . .,·iene nella gran.de çaività p1eritonea1e, :ne1:1a ·retr.opratìico non avrà. difi;iroltà 1a risotl'v1e re il ·dubbio • ca\·~tà .degli epi1)l10001, .n;ei tes&t\ti celilu1ari retro- , 9-i.agniositi CO . r colicii. e par:a r.enali . .Più ir·a.raimenrt e la rotturia s~ Imporfante è l:a diaigu.ooi . degli srt:a,ti postulfa -aittraverso il .diarframma e il.l peri•Cla:rdio provocerosi. F 1o rtunatame11te La· chirurgiia ha .elimiruito " canclo, secondo ri. •Ca.5'.i, pn·e um op:e tiaar<lite, p·ne1J.mo~ti .di ·qu·eS'ti, ma ;ne esristo.no anc.oir a e debb·ono motarace, piop:n,etunotora.ae o in vrasione del ;m.Jeessere inol.usi in quiesto .capitolo. diasti.n o. l_.t\ltre volte son·o it1vas.i lo .spazilo subfrePèrigast·r.iti , -. Seibben·~ la: mag.g ior pa:r te si~o r nico, la .s ostanza ,epatica o pa11·~reatica, Ja vena ao-v~ute ad ~ltr,e cause, }.'ulcera può provoc.are 1a , . • ' por.ta, la: cistitf.el1ea e i dotti, gli intestini o il form.azi.o ne ~cli iact~renze pe.rig;a.st-r iche, attravers 0 bacinetto r:e nale. lVI·a 1a _rottura P·iÙ frequente klVlesioni infi.ammatorite .d el r}eri:t oneo, che poi si 1 vieue hell.a. ca;·vità p.eritoneaJe. . ·organizzano. Queste aderenze riiSiedono per lo L'insorgenza· d·ei sint01ni però può esserie aottl)i ù ·ne11a r.egione pri.lo·riica e ineLla piccola cuav.ata, su·bacu1ta o tro11ioa. tusa e sci. .;attatcc-an-0 al pancreas, il più spes$o, I ·c asi .ac11ti sono idi ±iac i1e c1iagn~si, ~.ebbene poi al f1eg1at-o, o ad ambèdue ·O ·aid altri orig:aini ad-. m.ainchi 1.111 sintomo patognomonico. L'inizio suc1omi11Jali. · I sintomi v.aitian-0 seoondio l'estensìone, . bj.t aneo · del do101ie 1 spontan:e o e alla. più lieve il gr.ad·o 1e l1a sede c1e1l':ader enza. Nei primi starli pressione e per r.espirazioni pr{}fonde ; 1o stiato dell'tùicera pos~no tesservi de{ segni (di.stu.rbi, 1 dell 'aiddome , immobile, prima piano p~ dtsteso; doloir ottusi, f·ebb11e) <:he fa:nno .pensare a t1l11l8. par'" la .sc-on;J.JpaJrsa in u·n quart:0 dei ~asi, la dimi•nu.tecipazione del peritoneo: ma .d i re.g ola l?rima,, • zione nellra metà dei ca.sci., dell'ottuslJt?, epatica sotto il trattamento, scompiaio.no. ii sinto.m i r del(segno t·a11clivo) ; . l'event~toale 1)resenz,a di gorgol'·uf1cera 1e -cl1o po u-n <:!et·t o peri.odo .d i quiete insorg,lio; il rapid.o .s ta:bilits i iClel 0011assio ; lÒ sta.to o()"ono n .u ovi' fa:tti,· oai~tterizzati da~la cr.o niciià e clella facies; .1e 1alterazioni della temp·er.atura che dallia. resistenza al .trattamento: mi·ti' ésacerbap1tò essere assa;i e'1ev1a ta o snLbnì01tn1.a1e : ne s0010 zi1ani dei d1olor.i gast1ici, ir,radi\élJn.tisi., 1e che ptosi se.gui più comwni. Il qu.a<lr~ si aiccentua, &o.n·o insorger.e o .a~oentooTsi per diati movimenti jacies hippocratica, p•o1so .g·a 1opp.ante, piccolo, .clel ·corpo, -0 "qtiando lo stomaco è pieno; una lierespiro ,di. Chayne .st_oI{es v.er.so la .fìne dell 'at"v.e elevazione di temperatura ·(do·vuta ia "Conge- · . - tacco.,' ove 11011 1Si Sfira 1)ro,r-Vedu.to rula ouria. ' stione' .çlell·e ad,erenze o .a lievi di.st1u:bi siooonclairi) ; K ella fotma s11baé1tota ·l 'i·niizi•o .è nleno .spiccato,. -e'·ìent111alme11.t e 1.t.nà .stasi ·gastrica, quando è inte. ' C·o ntribuiscono .alla <liagnosi : la .storia cll.nica "' r es.sato ri1l pilio1·0. di ulcer.a>, 1e m1od1ficaz-ioni . del p:oJlso, Jia ·netta iinSe le Merenzie .coi11v-0.1g·o11-0 la cis tif ellea, -può tensmcazi,o ne d·el dòl-0r.e, un inn1a lzamento della i11 t~rvenire I 'j ttero, con tendenza al~ cr·onioit~ ; • te:n1 perat11ra e I.o st:abili.r.si icl:ella Jeucoci.t àsi. Queciò ich1e f01 p1e nsare :a 1111~ .l~si1olie malig.nia della · s t'ultima, cori c:onta d·e i g,Lob.uli a·ssai frequente ,çolecisti. Se i:nt>eriessa.no ;il pancreas, può insor• se è necessar io, }) UÒ ri sol·v~e-re ril pJroblema. n ei b()"ere c011fusio11. e con 'pancr.ooti ti cr.o niche :· no11 s!i . · casi ·d ubbi. Nelle ulc.e.ri dtt,od,e nal.i eh.e .si perfoso11-0 qui mai os$1enr~e .delle fì1b1~e muscolari ·in~ rano' pos teri.orme11•te., è sor1)re11cl.e•nte· ·che non solo 1dig;este .n1è11 e feci ,e p-luoosio nelle urine; è niote.}a ~erforazionie, .l'Ul1oet.a iSte,SS.8:. g'uari&COllO vole un dolore del dorso persi.stente ed acoen. s pontanea1nente. 1' uttavia è con.sigli1abilre di ·op.e-'· tuatp. Le a·cler.enze po·sson'O ancllè i11ve.stirre l 'inr1a f.e tutti i casi di p·e rforazione; .sia110 esSti taicuti, tesit:in-0 e pTovocar.e 1c'Lellie ostrt1zioni .mecc,anìch e • • sr.bac11ti o croniçi. cron.ic41e o ·sempli.oement,e icon.trazione. • mezzo ·cli diagn0si .negli s tarti postt1i·Il mit<Jlioc ~~i casi ('to11ici possono_mioni. esservi ail tri s inc ceros~, e tn generre :nell·e a ·d erenze perigas·t riche, tomi che q11elli d ·e ll'uloer.a •ov\-er,o· eSiSere co~ì è l.a 1~iad.iogl·afia, .e poi, come sempre, lp C'h irur- . \Y agbi da Tender.e ·impossibil1e la 1diagn-0.si. Di re. • gi.a. . g·ola 1 qaesti pazie11ti guariscono .abbastain'.lla per Del1e cicatrici che prov·oc~n<>. unia ostruzi'&11e 1asciai:e il letto, ni.a! c-0riti11uando :a lagnarsi, ripilorica 'sono . faciilmente ·d iagoost·i cabili : vi si.a chiediono ·esanu 11ltei-Jorj,, d tu:ante i 1qua1ll- ~ raggi o '11'0 ·l a storia di ttl'cer1a sono proJb ati\ri i raggi X R·oentg.~1 e il chir11rgo fa11no la diagJ1osi. 1

1

1

1

1

1

1

a

\

-

1

\

t

con

,

1

1

1

1

1

~

1

1

1

ma

1

.

.

I

.

I '

• •

I ;

..

• ~\

• I

'


• •

022

IL POLICLI NICO

e il ristagno del pasto di prova, oltr.e 1e 6 ore. Manca il vomito totale, solo .si hq.nno i sintomi c1i una. indigest~one assali fastidiosa . Lo s tomaco alla percussione appare ,Più grande della norma. ,e può esser palpabile un ~ndUiri.mento del p iloro. La -contrazione a clepsddra è al meglio diagnosticata dai raggi, escludendo i tipi di spasmo: ma non .esistono dei segni speéiali per .le clepsidre dipendenti d·a al1tre cause che dall'ulcera. U11 eccesso persistente di secrezione può esser p1·eso per uno stato postulceroso, ma è sempre do\.Tuto a tt11 in1pedimento meccan~co del passaggio del cibo. Perciò ttn ri.stag11J() gastiico è al .meglio diagnosticato dai pasti di prova misti, o çlailla radi-0scor)1a. Qttest.a può fallire à.11 pochi tasi, ·e a11ora può i11ter\',.en~re una incisione esplorativa, la qttale, se 11011 rivela ttn.a 1esione a car1co dello stol.lJ.a;co, 11e troverà quasi sempre nella cistif.el1lea, 11ell'appe11c l1i()e, llcl co]o11, ne11.a. pelvi . .

Diagnosi e tràtta1nento dell'ulcera gastrica eroolca. ·QBERKELEY ·MoYNIIIANJ

r3 dee. 1919).

Britisih

1ned.

jl11'1tr·n ·J

Nonostante la copiosa letterat ura accumulata su questo argomento, l 'A. crede che, alla luce ·d ei moderni metodi di ricerca, non poco vi sia da rimaneggiare : ta111to più che nei libri di testo la questione è trattata da un punto di vi.sta. troppo i.n1persou.ale, ott1-endo delle 1?-ozioni che si ti:-arnan<la'llo, per così dire, per eredità. · . Lo stomaco si diftelie nziia al seco11do mese, per • la comparsa del piloro, come ttna p.a1'te dell'i11testino anteriore, il quale ultiluo a sua volta è limitato i11 basso dalla papilla di Vaier. _:\. sviluppo completo è facile distinguere lo stomaco dal duodeno, sia con la palpazione del .m uscolo

e della valvola pilorica, sia per· una sottile linea . bianca (maggiormente 'risibile sollevando tin alto mtùiebre. la regione sulle dita) e 1):iù anco~a per la ·vena L'erosione yasal1e è uµ \·ero po.slt1mo. Se 11na plorica, c11'e, attraverso ile sue varietà (semplice cicatrice è larga può a\·venire ttna corrosione dei o doppia, grossa o sottile), può considerarsi comargim' o una au:todigestio11e delle 1)arti centrali. s ta11te (l' ....\.. l'ha trovata tin aln1eno il 90 % dei I segni i·m .porta'!lti ·qui sono : 11a stori'a di ·111casi) e segna il confine tna i dtte organi. Un'ulcere, delle piccole emorragie, delle alterazioni cera che risieda a monte di questa ,·ena è un'l1lnella secrezione gastrica, 1'i1"ritabiJi.tà gastri~ e cera gastrJca; un'ttlcera cl1e si tro, i ,d istalmettte l'ri.·ntolleranz.a ai cibi, i sinitomi di ind.igestioue ad essa è uu't1lcera d11ode11aile . o mri111.ore decadimento <Yen<.·rale. .'--:. un mao-o-iore bò La distinzione fra 1'una e l'altra non è aecc'lcleDa ultimo è <lia considerare 1a degenerazi-OJ1e . 111ica : i sintomi l1a11no 11na suffic.ien.t e disuguacarcinomatosa. Qui •entriamo :i1eJ controverso camglianza; le complicazioni' e i postumi sono assai po dell'etiologia e della Jreqt1enza. La clinica cli·lferenti, sia per 1a perJ'or.azione ed emorragia, l\tlayo attermà di a\·er dimostrato i putliti <li t~an­ s:ùa per .}o svilu.pp_o di ttn cancro, Jr~quente 11elsizione fra ulcera e cancro Orshoff sostien1e che l'uJcera gastrica, eccezion.al.e 11ell'ulcera del d110il cancro origina '. Sempre come tale, e che le ul- <leno. L't11cera gastrica è .mialattia tr€lativame11te . ceri-cancro :non ·era:no ori gi·11a.11i.ame11te vere ul1'a.ra, di difficile diagnosi in base .ai soli fatti cliceri, ma cancri in cui ·per 11ecrosi e digestione . 1tici, facilmente mentita da altre .affezdoni. Q11esi era formata ttn'uloera. Sec. l' A. circa dl 5 % ste ulttme atlermiazioui contrastano 0011 le ,·edi .t utti i .c asi di ulcera ieli·vengono cancerosi. , dute comllll1i; ma 1\..\. in 1base a una .lunga espeEo-li non -crede che :VIc Ca'rthy ·abbia provato il riell2a è conYinto che una. descrizione rompleta> b . legame etiologi100; ·e ché Orsl1ofi abbia. compleehiaira e fedele dei sintomi dell '·tt1cera · gastirica tamen.t e ' tragione, poichè ha 'Tisto dei casi, per è rarameute data> sia dad libri di testo sia dalle quan,to pochi, p1ue indiisct1tibili, in etti il carci- sterie cliruiche; e che .J. 'affezioni comuneme.i1te noma si era sv.iluppato da un'ulcera. descritte come « ulcera gast rica » si riferiscono. Ciò che è ci.mportainte è notare che l'ul.cera che nella g1-arn'(1e .mag·gioranza dei casi ad altre n1a• l)ttò dar 111ogo all'epitelioma è qu·ella che non è · l attie. o-u.arita in .m odo norn1!ale. Le -0sserv.azii011i idi au.. Quali duuique i sintonri dte ll't1lcera gastrica e · topsia inducono l' _\.. a creclere che il caincro è come può esserne latta I.a diiagnosi ? inoltre più facil·e a svi1upp:arsn quando vi è st;ata Essa è due volte più f·r equente nel sesso ni.aI ~ • • U!lla perforazionie aronica iin•t erna a cu1 si sono schi1e. Il . si'ntoma ca·p itale, che va studiato in formate delle barriere, il carcinotna sYilt1ppaututte ·1e sue pairticolaritt à, è il dolore. Il pri11ci. dosi i11torn·o 1a ll 'inse1tatt1ria. · 1),ale carattere ·d i questo è la regolarit à : quasi SEBASTIANI . sempre vi sono dei periodi di interruz1onie, 1112, q~ando è ,presente esso con:ipare e soompa.1-~ ·re• gola1·mente. N·o·n in.;;orge oggi <:lopo J,a colaz_1one, Pubblicheremo prossimamente : don1anri. dopo il pr.anzo, non è presenite un giorno e 1'altro 1nanca : lna co111pare dopo ogni p.a:sto, E. PonF.S'l'À. : Co1itributv alLo st1t.dio dall'ailditia 1111'inte1"va1lo quasi cost,a nte. Di règo1a qttanto s nio e de L sord 0111 u ti s111 o di guerra. 1

1

1

1

1

~

A

1

\

,

'


,

SEZ.tQNE

p1ù p1·esto co111p,are do1)0 l'i11trollnzioue del cibo, • tanto l)ÌÙ 1'11lcer.a è Yiciu.a all'esofago, così 1111 1.l01ore acl ltn'1ora, ~t1'ora e ·n1ezza clal pasto pa:rla per t111'nl cera ptep.ilorica, t111 clolore a 2-3-4 oir e cla l 1)a~to pe.r.1111' nlcer:a c111ocle11al e. 11 q11a:elro p11ò essere niocljfi·cato da comp liicaZ'ion·i' perforazio u1e s11b~tc11ta:, stenos1, acl er ènze . 1...•a sco1t11>ar~a del dolore a\·Yiene <.l i solito i1ell ' u lcera g·astrica cl.01)0 un 'ora o .a ucùe 111e110 ; di r egola 11011 esiste p iù .a l 111ome11.to <.l el 1)a:-;oto .successi Yo. 111\·ece i l 1clolore cl èll 'ttl·ce.ra duoden a l e, c he campare pi1't ta·rdi, ge11eralJ11e11te persiste tino lfl che 11011 è 1>r eso t111 11110\'Ò p.asto. I l car~t­ tere clel ~irl}o i11tl11i sce assa i s11l <.lolore : se generoso e i)esante, procluce 1111 dol,o re intenSIO e la com1)arsa precoce 11ell '111'0e1:a g1a stri ca , ri.tarcla la ro n1·1)arsa 11el1 'nlcera dtlodenaile; se ~arso e cl1 facile tl i1g estl.on e , pro(l11ee 111 i i1~r dolore, t._anto che una dieta b1a11(la1 in l)Ìcco1e q11antità a bre,·i i-11te1~,·all~ <.li111i1111isce le probab1Jìtà cli comparsa del L1o1o r e e pltò .anch e 1)ortarne la co1111)leta scon11)arsa. Quest'ulti1110 fatto s11bisce eccezione nel caiso ù i ulcera \·ici.11,0 al ca rclias. Il dolore è descritto i·11 ,·ario 111oclo, urente, lacera11-te, co1111).rj111ente : Yi pl.1ò e. sier e ttn senso cli acic111tà e <.le~ide rio cli cibo o cli c.alcl o . Xella 111a gg·i ora n za cl ei casi è ri l"e:i;i to a 1 lato ~i11 istro,, o , alto u ell'e1Jigastro ; talora 'i l 1)a7-ie11, , . t e s.i 1ag-11a di clolore forte a.1 <.lor~o, e spesso ciò si ebbe 111 qt1ei casi· 1111 c ui l 'op·e riazione di111ostrò u 11 't.tlcera clell1a· piccola c11r,·a·tur.a, con perforzioue s11bac11ta nel i)a ncreFh~, ecl e\·e11tnalme11te pancreatite .;-1cnta. , , La se(le clell '11lcera, la n11a11canz.n. cli aiClereuze alle parti ,·icine, 1e s n e clin1ensi1011i 11 a1~11 0 i11fil'l'enz~ sul tipo del dolore, su.i l)eriocli di ]a,t enza, s11 l n10.i11c11to ùi · 1 ni7-io c101)0 i 1 .p asto. I 11 ul ceri p1ccole, 1)oste 11e11a r}iccola cur\·att111ft o J1ella. s11pe1tici.e posteriore, i si11ton1i (lttrauo n1en 0 , 1na r ecitli Yan,o -con 111agg1or facj li tà; con1e c1i.111ostra la racliogratia e.sse sono spesso acco1n1)ag-iu.ate cla ~p,asn1 0 locale intenso, etti è. (la ·aittribui're le .s ensazioni ·di c.1iste11sio11e, tl-i i)eso, «.li press ione, freq ueute i11 q1te~ti tÌJ)ii. In 1111 'ulcera gros..c;.a , a1)1~rofon.dantesi 11el fegato o nel pa•ncreas , o tissa~a cla lar:gl1e, salcle aclere11ze , sono i11eno nette le i nteI~n1~s~io111i così cai·1att eris.t icl1e <lei pri 1ni sta(ll <.lelJ-a 111alatti.a. Si potrà perciò J)eus:ate a si.1 nil i co11dizio.u i qu1atJ{lo a ppr~n·di.an10 ùa 11.a :-;.toria c11 e i periodi di caln1a del .cloliore si sono ia.11(lati sen11)re al).breYian.clo, tino a scoU?-1)arire del 1t11tto : se s.~prp1g.~11111g·e cli in.a gtta n1e11 to e ian en1La. , pos.si a.111 o sospettare 1'i111so1rg-enza di lt11 tt11n1ore. Il clolore è cal111ato non solo {ta1l'i11.trocl11 z.ion·e <li c1bo, n1a .a•11cl1e d,a alcal i, clal ·çomito, talYolta eia 1aY·an<1e gastri cl1e: Il f.a.t to cl1e il pasto calma J.l. clolore spiega con1~ a lc11ni , cli CLuesti pazienti ann1enti110 (li peso: essi i111para,110 c h e l'assnn1

1

1

\

1

I

PRATICA

z1o·ne di tre pasti pesa11ti è loro dannosa e si abi, tua,110 a i>astj leggeri frec1\te'nti , col .~ualie ntezzo i ntrocl ucono i>1 ù cibo c11e norn1.almente. ~01J è 111ai .s11fficiente insistere s 11ll 'impor:ta u za di })recisare queste y.arie moclifiçazioni dell '11111-co si 11ton10 rlolore . La costanza della sttcce~ sio ne pasto, benessere , clolore;; pasto, benessere ·dolo:re - 1è 11 più 1:1n.port an t e clei fatti cliuàti rig11ar<la'Ilti 1a 'Cli aigno~i· clell'11lcer.a f];a:strica. , , Dopo iiJ dol ore il.si n,t o1no più i1upor.ta11te per la frequenza è iJ 7JOnii to : f·atto peraltro 11011 co• :-;picuo in t11tte le for1J1e di ulce_ra gastrica o d.u-0clena1]e, a me1.10 cl1e, j)er la cicatri ce cli questa , 11ou s ia ris1tltata ttnra ostr11zio111e. .E .ianclie in pre·. :-;enza di quest'ultin1a , co11stata.ta all'operaz~one, non è raro troYar.e il \ '0 n1ito 1assente. Sul princi' })io esso · si procluce i)er così dire at1toma·tic.a111ente, per l i•l )eTare lo s ton1aco ·d al senso cli .pieJ1ezza e cli peso; n ia , rapiclame.11te 1i.l .1)aziente im ])a~a la quantità cli c.i1bo che il suo s t oma'Co pt1ò sopportare: e, 1i.eJl.a storia, {li1nentica qtl'el 11ia rti cola re iniziale . Qt1auc.lo 11e.ll'a11·a n1nes.i i tro,~~1 vomito freqt11e11te e i-1n111€cliato~ s11bito dopo l'in• trod11zione clel cibo, · 1'ipote~i clell 'ullcera ,''ta 18ib, bandonata : i.11 q11esta il Yomito non è fr~q11ente ecl .a p1)are a(l 1111 certo t e1111)0 clal 1)a.~t o ; i l c1t1.alre ·

1

clap1)rin1.a pro\·oca sollievo. _-\ n.cl1e l 'e 1nate n1 esi è assai 111eno freq t1e11te cli etua11to si crec11e : . ii1 111eno del 25 % {lei casi dell ' _-\~ e uon tt1tti indnl)bi. È grancle e rrore credere che l .'es1)11ls1i0n·e di sa11$u·e dallo sto111aco , o allo stat o fresco o a , ·omito \ 1 ero, significl1i senz'.al.tro ulice ra 1 g·a,s1tric:a : l 'r.:.\. hai \'ist,o 1c•osì spe:-;..:;o l'en1a.temesi i11 altre affezioni , co.111e a11'ej11ia sple11i ca , cirros,}\ epatiic.a , ap1)e11(licite, ecc: çh e cli fronte a.d essa egli è i)i4 jiulotto a i)ensare 'anzitrltt o acl altre cau.se c11e ~1011 all'ulcera. D'altria })arte a q ttesto pro1)osiito .si fa. n·n.a colll,5i1clere,·ole confusione cli t.erinrini: i11• casi 111 etti si è a\·t1ta 1i11·4 cop.i-0sa eiuate1nresi si rit1-,o ,·a J1ello sto111aco ((11 ta,-010 a11ato.n1 ico o a .quello c11ir11rg·i.cG>) ltna :;erie di p1ccole 11lce·r.azio11.i, le qua1j :-;o.no chian1ate 11lceri acitte . Orbe11e, queste, ·c11e ,..;i riscontrano a1)1)11uto 11e11a cirrosi , ne11'a1)pendi, ci1te, ecc. , e che nou s,i ri\·elauo cou a ltri sinton1i, ~tll'i11.f11ori d el \·0111ito saugnig·no d'u.u tratto, son o ben diffe·re11ti clall't1l0e11a cro11ica, eutilà •clini ca be11 dis,t ìnta e che ha u11 lungo cle<::orso . Se poi fra 1'1111a e le .altre esiste qualche ra1)po1i:o, se, crn11e ,·11ole J3o1ton, la . .secon1da sia la co11segt1,e nza clelle i)r]n11 e, non .è possi,bile per ora accertare. • • Tali, 111 l)re\«e , ~ .si11to111i clell'11lcera gastrica cro11ica: i\Ia noi abl)ia1uo a ili sposizi.on,e per essa .altri 111ietoclri. cli intla.g ine, 1)rimo fra i quali l'esplorazio11 e radiografi ca : per la q nale la possib111tà di porr e l1na cliagno i aecurata cli. ttlcera gastrica è .stata 11ote,·ol mente .accresci11ta . Essa .cla sola dà risultati più sicuri c he tutti g·li altri Jnetocli 1

• \

I


TL POLICLINICO •

I

• •

pre81 111sic1ne: u11Ja diag11osi di natura, di dimensioui, di .sede ft1 p-0tuta dimostr1re esatta dalla success·i \·a i0perazione in circa 11 90 ~b dei casi. Il metodo d 'esan1e è il seguente : dopo poche ore cli digittno, ,quan·d o si presume che Jo stamiaco sia Y11oto, si sommi11dstra u11 pasto di bismu~o o di bario, d1 leg,g era consiste11za, e 6 ore dopo s1 fa il primo esame. Dopo questo tempo, uno Sitomaco normal·e deve aYer vuotato la scarsa quan,tità ·di .çibo opaco che ha i11g.erito; se si v·ede u11 11 es.iduo ciò ri.ndica una azione d·i fettosa . Si dà allora tln seco11do pasto egttal·e al primo, e 1'esame viene fatto subito. I segni radiografici di 111.cem gastrica sono : 1° Diretti: La cavri.tà s tessa <lell 'ttlcera è me · sa in evidei1za ': sia ~ssa penetrante nella parete, sia erodente del fegato o del pancreas, sia perforante addirittura (perforazione st1bacuta) co11 ade1-enze, il craitere lle appare ripieno della sositanza opaca . Se \'Ì·c ino alla piccola Ctlt\·atura, <.:. ·v isibile ii1 1)0 ·iz.io111e ainteroposteriore o semilaterale. Se s ulla s uperficie/ posteriore, la 1nigliore itnmagi•ne se ne ha qt1ando lo sto1naco s i S~'l ,-nota11do; 2° Indiretti: Xella grande .1n1aggiora11za dei casi, vicin,o al puuto do,·e . sta. 1111lcer.a si ha ttna co11trazioue assai note\·ole clelle fibre 111nscolari çircolari · c1el1o ston1Jaco : siccl1è ne risttlta i111a ioci ·l1ra 11elLa gr.a.11de c ttn·atu,ra, di ,-~io grado .ed •este11 ·ione, ma spes o tale da apparire come una bi~ezione del viscere. Lo spasmo per lo piit 1·ima.11'e i~1alter.ato, anc-h e colla palpazione, col ' 1nassa1gig·io, <'On larghe sommiuistrazi,on1 di bella.do1111a; sco1upare invece ~011 11aueste ·i.a gener?-le, e perciò IllOll è visibile all'operazione. una i1ncisur.a simìle pttò 1i peter i anche da oau.se estri~ seche anche lonta11e, di cui le più frequenti S()lllO • ulcera duoclenale, colecistite co11 e senza calcoli e ·appe11dicite cronrica: m.a iu questi casi lo spasmo è ,-ariabile di posizione e durata, è mod.irfic.ato dal· 111assag.g io e compressio11e, cf=(le çuasi sempre all 'atropi.11a, e, infiine, è i•11costa11te. Dell'csanze clii1nico del co1ite1iiito gastrico l':\. 11on pttò parlare con entusiasmo. Dopo una espelienza di 1).arecchi anni, egli non può dire che se ne possa ottenere ru1a maggjore 1a ccltratezza di diagnosi. J,'iperclo.ridria si tr.o ,-a in mo1.t issitne altre atteziiOni; ·e , d'altra pa-rte, in più. del 40 ~·~ dci casi di ttlcera no11 v'è ipercloridria, anzi in u11 picGolo nun1ero (10-20 %) ·vi è riduzio11e nell'acidità gastrica . L'esa11ie fisico) ia 1net10 che iuon vi sia ostruzi,o ne, dà pocihissimo. È: citata l.tna dolorabiLità dell'epigastrio i11 qlllasi 1t11tti i pazienti, iii etti, dopo, si trovò un'ulcera . Nelle ulceri d~lla piccola cur vatura 1'A. hia talvolta trovato una gràmde dolor.a bilità iu a lto a sìn-istra, lung-0 il ma;rgi11:e costale, e che diyiene .p iù ac11ta nelle respira1

'

.

1

1

,.

[ ..\~~o XXVlf, r'Asc. 23-24]

zio111 profonde : sensibilità .a sinistra at1aloga a q ttella cl1e a d(;sfra costi.t11isce i1 « segu-0 di Murph :r 11. I sinto111i del.! 'ostruzione pi.lorica e dello s to1naco a clessidra sono senza dub.b io ben noti . .Se iu ttttti j casi comunemente Tiferiti come ulcera gastrica si tenesset~o presenti tutti L m ezzi d'indagine, si tro\rerebbe che spesso 1.a d.iiagnosi è e rratà, e cl1e è J"al&o il concetto cl1e si tratti di ttna nta.latita comune. Per parecchi a1r11i l'A. ha tro\·ato che, contro una ulcera gastrica inviata al ta\·oJo operatorio, \i sono 4 o 5 ulieeri duodenali e s n 6 colelitiast. Errori diagnostici sono qui più frequ enti che i.n q11al:iiasi altra lesio11e addo1ni11:ale. .\ncora, si è riconoscitl!to oggi, .alla luce dei reperti radio.~co1)ici e cl1i1m1ci, e sotto il cO'lltrol1o opc:ratorio, che molte~ 111alattie in rapporto con i \·1 sceri acldon1inalt, e cl1e han no t1na storia di cli.spepsia, ,-eu111cro interpretati con1e t11ceri dello sto1rLaco. 1.~ noteYole che ru1cl1e all 'operaziooe possono troYarsi s11l \'Ìsce rc clei segni, come un arro~san1 ento della l)Orzione pilorioa, 1111-0 spasn10pcr lo piìt i rrcgolare ·e tra11sitorio, u.11 i11grossa1nc11 to delle gh ia11dole della grande cn rvatnra, 1 q lla1 i, i11 di fctto di lt11 'esa1ne 1accL1ra\t o, possouo • trarre in i11ganno. I lavori di Cole, Barclay, Carn1an-e alt1ii sp1cgan-0 bene come dei disordini inte"ti n.ali, spe<'ie a carico dc.ll 'appe11clice, pos.sano a\·er in.t luenza sullo s tomaco ecl eccitare l:a 1nt1sco1atura ·d i questo a co11trarsi, in qt1el modo irregolare e doloroso che fan110 sorgere il sospetto, o conferma110 l 'opi11io11e che sia presente un'11lccra. X è ,.a clime11ticato l'elemento infettivo e la toB. ie1nia, che, come è s tato dimostTato anche ·1,cri1nentaln1ente, .possono portare .a profu e ei11orragie gastriche. l.(o s to11iaco è t11n organo che ha 1uoJ.t:a sim·p atia per altri visceri so:f:Eerenti : ·è liloLto diffi~ile che questi siano .aftetti, se11za che lo stomaco abbia la sua parte sul quadro .sintomatico, sia con eccesso di secrezione, sia con attività irregolare e tun1ultuosa : di più, esso parla cosi i ntensamente che solo lia s u.a \roce è udita. Concludendo, è necessario "tener co11to di tutti i intom1 e adoperare tutti i mezzi per diagino. . • • stical'e ltna · reale lesione gastrica in a~uni casi, per atfermiare i11 altri che· lo stomaco e intatto, e che altri .so110 gli organi a ffetti. DIAGNOSI DIFFERENZIALE.

'

Possiamo ~ra apprezzare 1e ragiou;i d·e lla g11a11de ditti·co1°tà del1a diaig.nos.i dell'ulcera dello stoniaco : i cui siiutomi iwn oono in rapporto con l'i11,·asio'J+e dell'uno o dell'altro • strato della par·c te del ,·iscere, perchè non è ·~nfreqttente, quando s i op:eri dopo che u.11 atta<..'00 è passaito e tutta la .s-intomatologià tace, di tncwar·e il cratere ulce- .· roso beante. La causa esatta dei sintomi è inoer-


• [ ..\-..:~o :\X\'II, FAsc. 23-24] .

SEZIONE PRATIQ

\

ta, nla perc:hè es~i appaiaino sappiamo, che> olltre al le a lterazioni struttt1rali, sono ·necessarie altre co11dizio.11:i : i11 particolare, l 'mfezione, lo spasmo localizzato pel musc-010 g-a..stricp, l'iperacidità. ' Ora appunto queste tre condizioni sono presenti t'lon solo ;i 11 tutti i casi di ulcera dello stomaco, m.a in c1uelle afiezi.p.ni di .al.tri visceri che abbiamo \·islo poissono nlentirla perchè si accompagnano a sintomi cl1e le .sono propti. Nè può giovare il ~ri­ terio ex i1tva.n!t·i bi1,s perch,è lie cure c he oggi so110 11-0te oome realmente ,efficaci per 1'ulcer.a dello s tomaoo (riposo e dieta) tendono a \ri1ncere le tre condizion.i suddette, ·e particolare combattono l 'infezioue di tl1tto il tubo di.gerente. La clitticoltà della di.agn.o si .r isulta n·e ttamente da quei cais.L jn cui fu praticata una gastroen.t ero.stomia senza benefizio : se anohe l'effetto « mec, -canico >) .non è r.iohiesto dall'ostruzione, per lo -meno gli eftetti « fisiologici >> dovrebbero essere sal u,ta.ri. 1Tna se.rie di casi classificati come ulcer,a gas.tric.a è stata raooolta d~ll' A. iln un prec-edente ariticolo, ed è un1ilia111te il ,c onstatare 1q uanti ·e rrori diagnostici egli poit è mettere ir1 Juce in qt1ell'occasio11e. Se tali errori no11 fossero stati oonst:aitati -clall'operazio11e, e 1 <::.a si ·f ossero stati .l n.v ec·e sottoposti al .t rattamento medico, · qt_~le valore a- · \·rebbe ia\·u.ta l' e,·entuale efficaci.a curativa di questo? La realtà è che i soli dati clinici sono assai fallaci, e che non può affermarsi la presenza di t1n'ulcera, se essa non sia stata constatata dall'es.a1111e t-4i.dioscopico o dall'intervento chir11rgico.

:in

1

Ir.,

DELT/UT~CERA

TRATTAl\IENTO •

. \ ) T rattaJni.en,to

·B ) T;ra.tta:rnen. to cJiirurgico. '

I

GASTRICA

CRONICA.

111 edico .

.

<

-

.

Quando 11n'ulcer.a ga~trica 1cronirea non g'Ua.r1s-ca o abbia recidivato do.p o il trattamento medico, quello .chirurgico si impone. Non v'è 8!11cora perfetto accordo n1el procedimento c he è ln1eglrio adatto :nei singoli ca.si. L'ope1·azione più comtùne è stata la gastro-enterostomi:a, I s t1oi risultati furono dapprima ottimi, probabilmente· per-chè praticata solo nei casiI oon ostru• zion1e; più tardi ·v.aria·b ili. Le si attribuiscono due e:tf,ett.ii : cc meccanico » o di drenaggio più rapido, 1e « fi siolog.ico » in quanto il ,oonteDIUto gastrico • verreboe ad ' essere a lcalinizzato <lial reflusso n1el1o ~tomaco del. sucieo p.ancreaiti-co e d1ella bile . Nelle ulc-eri peiipiloriche, •O comunque diistali alla anaston1losi prat~caita, i ris.u ltati sono sipesso buoni : il ci.bo passa per la nuov.a via, sen.z:a entrare .in c.o ntatto co11 l'ulcera, e lo spasmo in molti casi scompare. lV[a talora l'ulcera non guarisce o recidiva, richi;edendo t1na nuova operazione; altre v.o lte dopo z anni o più si ha la trasformazione .mali1g na. La gastr,oetl.terostomiia ha avuto sttcoesso .anche in casi di ulcera del corpo dellG. s tomaco, di grandezza .1 noderata e se1iza .aderenze: ma in .molti ca.si, certo, tale su.ccesso non si ebbe. Che questa 1openazione d,a so1a possa non avere . u11 valor:e oomplet~, è di,m ostrato <la.Ila possibilirtà ·di i-11so1~genza di ulceri gastr,iche, dopo che venne prait:i·caita ·g·astroenterostomia per ulcera {lt1odenale. E opwio111e c-0n111ne €h·e ttna parte importante cli ogiti metodo consiste nel oontrobilanaiare 1 'a• c•i dità norma le o ·aumentata dal s ucco gastrico. Se cosi fosse l 'ettetto disiologi.co della. gastroenterostomia dovrebbe a'·ere una certa i.mportainza

'

• •

I

_L\bbi:ain10 \'i&to c he i. risultati di un tr:aittan1enti> Jnedico o 1dietetico sono viziati dalla mancata ac, curat ezza ·d i cliaginosi. Il più razionale .d èi m.e.todi è quel1o i111itroclo~to da ,S ippy, basato s ull'opiruione che 1a priJtlla necessità è 'La. riduzione dell 'iac ido nello stomaco : c iò che si otti~ne oon ·la diluizione del c1bo, l'alcalin izzazione del contentrto gastro og11i or-a, e la somm.i,nistrazioue <lri. grassi. l\1a a ·questo proposito vi sono tre qt1esiti che richiedono un risposta : ' 1° Pn.ò un"uliee.r.a ,g astrica cronica gu,arri.re co11 · 1a ct1r,a 111ed.ica ? • 2° La gtt.arigione peuman·e a. lttngo? 3° .Si prodt1oe essa .senza determin:a.r·e altre t ondiziou.i ·c l1e 1ichi·edaino poi tm trattamie11to chirurgiro? r 0 La gu1arig.i,011e i111dubbiamente può avveni!re : .se t1e ·v edono le cicatriici sia all'autopsia sia al ta\r.olo operatorio. Tutta\-ia quesito reperto, qttando l'esame dello stom.a.co sia .fatto come ·routi:He in o~ni i 1tlitervenbo opera·tivo, è aossaii ra·r-0 : 1

probabilmente per la rarità di g.ua.no-1oni pro. o fonde o per la :tendenza delle ulceri guarite a recidiva.re. 2° Nella ·m aggioranza dei casi la guanig.ione uon è perm.-q,nente : è çaratteristica. della storia d~lle ulceri gastrich·e la ripetizione dei periodi cli dolo.r e ia intervalli cl1e si fanno sempre più brevi. N è è certo che niei periodi in cui ma.ncaJllo le sotterenze l't1lcera si.a guarita. 3° Qttan<lo u,n'ttl.cera media o gra11de guarisce è 1ne,1itabile un certo .g.tad-0 ·d i retrazione, onde stom aico a clessidra e sten,osi cperipiloriche, che richiedono un imter\·ento -chirurgico. Kon è possibile .stabilire quanto spesso ciò àccada, ma certo 11011 deve essere r.ar9. Ko11ostante queste ·o onsiderazio11i, un .t entativo di c uTa medira deve esser sempre fatt.o, per lv J.11eno .nei primi itempi. L'ridea1e sarebbe di mamtenere i pazienti sotto questo trattament"o, fin.o a che l 'es.amie radioscopico non dimostri la guarigione del l '11lcera.

-


.

02b

f .\~NO Xx\·11, F:\sc. 23 -24J

IL POLICLINICO '

:-;t1i bnoui ris11] tatri, cl1 ~ t a.1 ,·ol ta indubbian1e11te se ll'e 11a 11110. ::\1,a la 11ten1essa ~ 1tting i <l.alJ 'es5er cl1111o:;trata: •a1bl)ia1uo , .i.sto che i11 alc uni cas i di ulcera g·.astri ca o c111oc1e11ale s.i 11a i poa.cidità. L' ~..\. 11a poca fede s ull 'azio11e « fisiologica » <lella g.as troe11terostomia : egli è personalmentè co111trario a praticarie queste ope1·azioui, eccetto c he nei casi dii o: trttzi,o.ne, e s is t e nte o 1ninaccia,11te co111e 11ell ' t1lQera clttodena1 e e, solo in 1)eciiali ci1·cost a1n ze, ne ll 'ttlcera p repilori ca. 1~tttto questo qrgo1ne nto richiede 1111 et;anJ e l)itt c~l eto : g J1 effe tti ~ ulla gl!ani,g1011 e cl ell 'ttlcera e s ttllo s p as1110 • d ello st.0111aco cle bbono essere ,-~gli ati con 1 'es an1e ra<liosco.pi co •e c0t11 lo st11clio acc urato e.l ei ris ttlta ti tardi,·i c1el1 'o p er azio ne . , JJa g·astr.oe11te r o to1n1.a può e~ser co111bi 11ata co11 i'e~c i ss1 one c1el1'111cera o l a s u a cat1te rizzazion e (operazio11e di Bal1f1o ur) , o il ti no i11,·a giuan1ento con1e si fa cl o po un a p e1iorazi-On e. J._,a i)ri111a è da sca1-tare 1)er l a po:-;sibil·i tà di r ecidi Ye, e i)er la clefoi-n11ità cl ello s t o n1aco (spes. o t ic hi ecle ntè 1111 nuoYo i nter\·e nto) cl1e 11e ~011seg t1e . JJ'oper a zion e cli l3a11four ha 111olti \·a11taggi -: la di,-;.t ru z.i1one coni.pl et a clel cra te re e q 11i ncli elci t es~11ti cl n cu i pttò S\·ilnppatsi t111 carci11on1a; la sen11)Jicità e lo scarso cla nno cl1e si p rod11ce ; il n ess1111 a11me11to cli gra \·ità cl ell'op erazione . 14'.\. no n sa cl1·e ad ~~sa ~i a n•o seg11ite r ecicli.Ye . Egli l'h a , -i s t-e pra•t1 car e s p esso, co11 ri s-ultati eccelle rtt.j : 111 a no.11 1' h a esegt1ita cl1e r a r a.i11ente , 1petch~ è cli 01)i11ion e ch e acl essa è s u periore l a gastroect o111i1a parziale. Qt1e.-.;t'ttlti1na t:, a s110 1noclo di ,·ecler e , l'u11ico m odo certo d i g·11a ri re il p aziente . Di sgr azia t a1ne nte essa , è in11)os_il)il e i11 certi ca~i: p azi.e 11te as:ai aebole , e grossa ttlcer a cl1e s i a p p rofon(li ne l fegato o ne l p a 11cr ea s , o ch e s i e$ t e11c.la i11 al.to ti 11-0 qu.a•s i al ca rclia'i : a tiel)be a ll o ra n eces~ ri a l l'll a ga.stTect on1i a ClUaSÌ c.oa11p l,e t a, C011 l}fOb abil e ris11ltat o fa taJ e . 111 t ali cais~ l)UÒ eseguirsi l 'o perazion e di Ba l fo11r . TJ'_\.. p referisce una gastroenterosto 111i a ad v , co11 l 'introclu zio11 e s 11l . bracciv prossi111a le >de ll '1· di u •11 tttbo : att·ral\"ers o c111esta d~gj unostO'JQ.ia egli a li111e11ta escl t1si \·an1 e n t e li p azi·e nti per m esi e a111l.U, fi:uo a cl1e l '1e~ a1ne r aclit0scopico n o11 dimostri c b e 1 t1loera e g11a rita. I ,·anta ggi della g·astrect omia ·ono : l 'assolt1ta ma n cain za d·i r ecidi\r•e ; ·la c om1)1eta e i·n1media.ta scomparsa di 1:11tt1 i di,st11tbi ga ~trici.; l 'escl u sio lJ•e d el p eric Òlo (che: sia picco lo o g r.and-e, certo · è r eal e) cl ella tra ·fo rmazione :neopl~stica. )\e;gli ult iin1ci 40 p:ezz1 .a11.a to1nici as1) orta ti, · a causa cli ll111a s emplice ttlce ra·, tre volte si ris0ontr aro110 i pr1mi ..~egni di carci11oma. E , ·ero che ne]la m aggiora11za dei oas i plt0 e~ ·er fatta t1na acc11rata cli.scrimilnazi1 one fra ttlceri sempli ci e 1111.aii·g ne : mc't nessuno p uò affermare 1

1

~

1

1

e.l i ~:1 1)er g-incli care .se11111re sen za ,err-0re: e<l è pitì si cu1·0 decic.le1·e con un esan1e 1111c ros"'opico . sn 1111 ca1111)10,11e as1)ortato, che 11n1)arare ltn errore dall'es ito 11lti1no <lel caso. SEBASTIANI . •

Il trattarnen~o chiru1·gico delle ulcere gas&riche e duodenali cn101·ragicJ1e. ( l l.\1 ,Fou n, Jo u r. ..4 111 eri ca1i .11 ed. .;J ss ociati 0'1i, • 23 agosto i 9 r9). f~'.\. i)irese

co11side11azione qnei ca·s i 11ei qu.ali il tra tl-'t1ne11to cl1i1rurgico i:. .stato .in s ufficie11te a e \·1ta r e il ripet ers i d elle en1onra.g1ie . Questi c.a si n on son o ra1·i clOQ}O ch e i chirun·ghi 11a:111no aYuto t end en za acl a i11metterre cl1e -0gm1 emor.ragia di1)enda <la 11u 'ttlcerai e che la g<ls.tro-enterosto1nia ::-.1a 11 111ezho reg olare 1>er gn1arire le 11lcere, In real.tà l a di·a gnosi clel la catt:-;a di u,n a emorragin 11 0 1t i:: ~e1111)re facil e . ll'ortt(uatan1e11te 1'an a1n11 esi e 1'esa111e racliologico sono quasi sempre in1 g-raclo cl i far conoscere se esis°L'l o n o u.11 'nl~ei-a. Se 11 6n esist ono ~egni di ltl cern e esis.taino inr \·er e segnt di 111a laitti.a t1e11a , -escica. biliare, del ])? 11 rreas o d ell 'n ppencli ce, non bisogn a cli 1ne utic~1.r~ ch e ('1:1o rrag ie gastrich e possono es ser e clo' t1tc: a e uc·~te ç.a tt~e estri u.seche. I,,a 111i1 za e il f e:gat o 1)art1colar.n1fe111,le del)bo110 esse·re t e•n·nti 1)t e~c n ti, })Oicl1è :->i l.· p ro ,·ato cl1e la 11Jil za o 11 fe,.. . . g;at ò o ai111becl n e c11\e:-.t1 org.a,111 })ossouo essere ca u sa cli seri e e111 o rra g 1c gasiro-in·t e-;tinali, sen za p.r ese11ta re a 1ct111 segu o cl1e, allo s ~'lto clelle 110st re con osceuze , s ia riconos,c i.bi1'e . I11 q.t1esti ca s i l 'cs11lo razio11 e ope1·a,t oria a cc.1uista i111a i111port a111 za g ra.ncl e e solo n1eclian.t e e . s a L' po~si b il e ricon oscere a1c n11e alte r azioni cl1e i)o:-;-~ --;0110 essere g·11ari te eh iru r g icau1ente . I 11 1111 caso tt11 p azie nte di e111a te111esi era !'l ta t o c11rato co111 1111a gastro-e11 tero~to111i a . I~e en1orra1g:ie continua rono . 111 nn seco11 clo i11terve11.to s i t r ovò ch e 111e llo sto111aco e ~1e1 d noc.le no e 11el eligi llllO n o n esis te, .ét ll O l1lcer e . S i tro\·ar o•n·o seg11i di col ecisti.te e, a~portata l a ci stifellea, s i ebbe t11lla cl efi:11iti,·.a s co n1 pa rsa dell e e mate111esi. I...e emorragie posso110 a\1\·eni re anc he dia tùccre cttra.t e cou g astr6-enteros'to111ia e che 110 11 a \~e,·ano 111a i prececle nte111e nte ·sa1ngtt111ato e conti n ua re cl O])O ch e è sta t a esegt1i.ta solo i1u a gastroe nteroston1ia 1)Cr c.nrare emmrag,ie da ulcere. . . ~ e ll a cli111ca <li :\Ia,·o .si sono , -,edt1te.abbasit a uza . f.req1ten1ten1enite (nel 2 % degli opera ti ])er ttlcera cluodcn.ale e 1n ell'1 % degli operati per ulcerrr g astri ca ). Q11es ti ·r i st1lta1ti ·h anno fatto consi- • d erare s e no11 fosse op portuinia utn a revisione dei proce si operatori TLSati . .,.Si è tro~rato che s1)e~S'\J le · ulcere gastri r he, .special mente quelle callos.e e q11elJ e \'ieine a 1 piloro, ,~en~v.ano e sciss·e, e si faceva poi lçi gas tro--enterostomia. Le ulcere .duo-- • de11ali ,·ei1t\."<tno iu\·eee trattate solo irodiir~ttaiii

1

I

~

1

1

\

~

1

...

..., •

I


,

[-.\~~o

XX\ill, F Asc. 23 -24]

S&ZIONB r'RÀTICA I

mente con la' gast1·0.:.e.i1teroston1ia. D'a ltra parie 'si è 11otart:o· cotne, .mieutr.e sommando t t1tte le ope. '

razi-0n i per u licera si ~ra a,Vt1to ri.spetti'\~amente il ' 2 % e l'r % di emor.ragi~ ·.piosrtaper.atorie .t ardive trelle ·ulcere duod,ena!li e · nelù.e ulc.et:e gastriche, nelle operazioni eseguite friJJ soggétrti c he :av.e v-ano av·uto eru.orragi~ prÌltllia dell'opemzion·e , le emorragi~ postoperatorie eta11J0 i11 q11aintità clel tutto tiraseu ra1b ile. In q11esti u l.timì casi si ·e ra,agitro .s·empre dix.et. tamentte sull'11lcem, o con l'·e iscissione o con la ça u sticaziooe o con la 1eg.atun.-a .dci ·\rasi ""OOctando \\toolsey; e si -era ipoi fatta 1a ,gastro-je11.tero. l s tomia. • Questi: fatti au.t01izz.iano a credette che lra giastr0 enterostomia o la 1)i101X>-p1astiea sole non sianoi efficaci a pireveliire le emot1ragie ipostopera·to.r~, mentre l'esci,ssione ·.aiel l'ulcet1.a e la gastro-ente·r ootomila ·a ssociate offrono una :si-ctllrezza assolUita . Essendo però 1'escissione· del l'ulcera u n processo che può Tit1s.cire esitremame11Jte difficile a11JChe ai più esperti cb.i·rurg·h i ed ess_endo .seg·uri.t a da uuia mortalità Q.l'eratoria el+evata , ·è ·ip,r efe1ibile d isitru.g gere l'ulcera ieau:stieaa1dol1a secondo i l pirocesso 11oto dell 'A. Si ha d1n 1t.al in.odo 1ll!li mezzo· non perico1oso .p er cur.rure si!C'Uramenite le emorrçLgie da ulcere . E p<:)iichè, ie~e si è v1eduto, le emorr-ragie postoperatorie l}Josson-0 compa1·i.re ta11divameute a.uché in· ·operati le ulcere d'ei quali non ave\Tano mai sanguiiEato prima dell'o,p erazione, è buona regola iSitit11ire nel1a. terapia chiruorgica de lle ulcere .g·astriche e duodemli il s istema di eseguire, plt-re la gas.tro-enterosto111ia, la distruzione dell ,u_lcera col causitico .

,

1

..

EGIDI.

• I

lCCADElllE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI ,

prenden.t i tig·ure iden.t ich e a q u el1'e deseritte per l'.a . tetragena ~d h ystolica. V ariazioo.i d-ell'am-· • biente int~sti11ra.le in relazion•e ·o non con k ctua:. Specifica, 1i~erche icondqtt e St+ ~ateriale' non freschissim10 , ecc., 1·appr•esientano altrettan te couclizioni che · alterano I 'aspetto ti pico· dell 'a m-eba .e creano del le forme atipich·e , ch e talvaltia. s i difterei:ztano am~he daJ.l e amebe i.ntiestinali non patogien·e.

I

I •

Le indicazioni dell'intervento · chirurgico nelle coliche biliari. . I l\fArocc111.· _: L'•O . .r.iferisce 3 ca.si cli ope:razione chirurgica, eseguita s ·u ll'e vie bi•liaxi i,n oondizio11i di ~ eccezionale gravi tà. L'O. p r·e nde punto di par- tenza da questi 3 casi per affer1n0Te la 11e0essi1tà di un intervento chirurgi·~ . precoce, poièh è .s·o10 operando iin u.n period-0 m en-q avanmto della malattia s~ ·p1osS'C>'no avere qttei .ris1tltati bri11.anti çhe la tecnica p1tò o.ttener:e. ' I

..

I

Un caso di tumore cerebellare decorso per lungo t~mppi cpn la sintomatologia della sclerosi a placche. lVIEDEA~

- J.-'0. ·1a rapid,amente 1~ s tprìa degli er~ori diagnostici .fra tum ore i.ntracra nico è .p·C1~­ .tOSÌ ·a placche. P.a.ssa poi a.Jla .na.rra~ione dkl pr.o prio ca.so, dt1rato dall'inizio della ma1attia alla 1no:rte, circa r6 m esi .e in etti fi no .a qualch e mese· ·r1ri1na della morte non esiste,ra110 seg11i (1i a.ume11-· to de11~ pressione j,n tt.a-cra.ni•ca di 11essu·n g.et)iere,. ' -tant·o da far pensare alla esis te!!za di uoo .scl e:• • • rosi m1ùtipla . So.lt anto in · i1n~a ultima frase del1·a malatti'a fu possi.b i1e 1.a. cliagnosi , .esatta e c.onfer.m ata dall 'atl·top.sia {li ..tL1more ceriebel1a1·e. L'O. spi1ega le ragiç.n i anatomìc·h e per le quali (com.~ nel sub oaso) sono specialmente i tt11nori (leùl~ fossa ()ereb,e llare post eriore quellii cJ1e J?·OSSOn'O cl:are luogo a-Il 'errore 10 .al dubbio chag'11ostico. 1

(NOSTRI ~E$0CONTI P A~TfCOLARI ).

La

Società Lon1barda di Selooze Mediche e Biolorithe • in Milano. · Seduta clel

27

Presiclenza : ,I

f ebbr:aio · 1920.

della caffelna al cloralio (cloral-caff eina) .

La

assoçiazione àella caff1~iua al cloralio ed ag-li .· ìpn.o tiei in .genere a soopo dit1r·eti-co ha notevole . importanza priaitiiea: L'O. h a diinost rato la grancl-e toll er.a nza d.ella cloral-caffciina nei Qonigli, cosiocnè· si ieleve Siltpp orre 'c he entro c.ert~ Ìimiti 1'azione {Lèl clor.aù.i10 e ·quella deilla caffeina si fac+eia.n ·o ireciproaamente da .runtid:oto. i\nch·e nell 'uorno l 'iazione cloralic.a gio,ra molto ad attutire la sov.erch~a .eocitazio·nie J)ro{lotta -clalJ.a . ·oaffei:n:a. I n 1)ratica non è 1tS<abile la clor.al-catlein·a per iniezi·oni, t&l ·nche il ;8110 11so or af,e preserlta alcun.e difficoltà . ì\tI.e.glio si presta ù11 sale nuovo con base tetrametila.m monica, som1nij11islra·b jJe 1anche per 1n1èzit0ni, petri·e1:Jtam e11te ·de.finito -d al punto .d i ':is,tà chimico, m a st1l · qu.ale si debbon-0 compiere· tù.teriori studi. PICCININ I . -

1

Prof.

DEVOTO. .

I

•' \

L'ameba della dissent eria. • .

-

.

C·o 11 un r1cco corredo di 1n1cro. fotografie, 1'0.. espone i .clifterenti a s petti , sott·o i quali può l)resentarsi l 'a1neba nell 'ir1testdn·o umano dalla g-rancle forma 1;eg,e tativa alla cistica. ·S~ 1'11n•icità die1l':ameba p.atioig ena umana a .11cora Jl0'.11 è <lim·o str.a ta' con es1)erìenze decisive, ~ cttlto però c·h e n·elle feci dei" rhed· . e simi ·ammaliati, . controllate metocll,eamente oon pre·p arazioni fissate e col.orate, si poosoJio sorprendere mo1tìss 1111e f<:Jrme alqu.a11·t o differ-eJ1'ti tra loro .e coniV ALLARDI. -

associazion~

1

I

1

1

1

{

\

, \

PRETI·

'


628

IL

POLICLINICO

APPORTI DI DDICINl PRATICI . . •

Ittero terminale dei tubercolosi.

I

Gottgerot già ave\ra rra>Ccolti 111Uimer-0si casi di CASISTICA. i usutlicie.nza 1ePa.tioo termi111ale lllei twbercolosi • ~on ittero gra·ve. ~n1euille nei Bitlletins et Me~ I vati tipi d'itte1·0 e la loro diagnosi. 1111.oi:es de la Société ~é·dical1e des H opitai1,x de . 1 l a'Y'!'s (n. 3, gennaio 1920) riferisce s11 due casi Brulé (Gazcttc li.es l1opita11x) r919, ti. 42-43) e.li ittero rterminale, verirfiçatisi s11 oltre 500 tuf.a ttn'ampia esposiziotie delle · ·moderne ,·edute bercolosi. Si trat~va di dtte donne ron lesioni · s ulla p·a togeu esi dell e Yalf'l.e for111 e cli itt•ea·o; allo l 11 bei-collari ;11lcer-0se , 1bilait:er:àli, . e 111e]l e quali la s tato dci f.àtti · s i clc\·e an1mette11e che : 11la1a·t tia {lecor.se tpiuttosto lenta.mente . a) alct1· 1 1re for1ue di ittero ~011-0 Leo-ate a n1a. ~ l~ia 1te1DII)erat11T.a si mantenne sempre elevata in latt1e clel ~a11g11e , .a i)rocessi cli cli ssoluzio11e e'l11a~111 caso s1!11~ ·alla n10rte ; nel secoru:lo iragigiu.nse ti ca ; b) iuolti itteri iinfetti,·i tlipe11<lono d~ t111 :in- · 1 40° ~oltarut.o 11egli ul.tin1i gionna. :Nell'tùtinna setti ma1ia cùm1parr, e l 'i utero pi ù i111,t e.11 sro j1n 11 n f eziou.e cliscen<le11tc 1d 'orig·i.11e e111atica e non da vea.so che 111e1'l'.al·tr.o, ieon f,eci 11on ·com1)leta.mente ltna jilifezioue ascE:11de11tc {l'orig·1 ne in1te~ti11alc; <.l ec-0lor.ate, pigmenti biliari lalbbon1da11ti nel sa11e) i u molti itteri 1no11 si tro,·a .alc1111a lesion e ~~ ue· e 11e1le ttrrine; sca rsa tlll."obili111~t nelle Uirime. anaton1ica delle yi,e biliari ,· .\]l' autop:siia i1011 .si ri-;co111trò alct1111a. occlusio11e .d) i1Ì .alct1ni casi si p11ò a \'etie 11na ri tenzi-0ne <.t elle \-ÌC bi]iia1 i resbra~e1)àtiche j il ifegaito :non 1_)tieclj1 . rpigme nti, tal 'a l•t ra di sali 1b iliari ,· :-;entò alcttna alterazio11e i11~cro~opica a caric0 i pi gn1enti, tal 'altr,'l i sali biliari ,· cle1le ,·ie .b11iairi i1ntrae1Htticl1e. _\ppari,·a grasso e) la rite11sione 1bi11are , •l)articolarmente la ri111a .11 0 11 n101.to i ngn·ossato (gr . 1350 e ga-. r6oo). tensio~e i)er i11s1tfficienza e1)atica è 1lll0lto .ù.·e.\11 'e::>ame j stologi.co •non' &i. 11i0ta·va 11na sola . quente: gli elemei1ti ·d ella tb i1e si trova.110 neleellnla l)roYvista <li protopl.asma intatto. J.11 11n 1'11rina ·1 net1trè il ~o1~ito della pelle rimane 11orraso la deg-e11erazi0inergra$c.a era tot.'lle, e le celn1ale; 1tt.l e <t1>1>ari\·R1110 comte ,-e~cioole tripien~ <li grosse f ) • Ì ll c]i11ica Si OSS:E'r\-a110 tn tte le crra;c1al')i01ll . ~ g occiole cli grasso; n ell"altro J.a clegenerazione cli 1tler.o c1al1e rite n zio11i 1bilia·r i senza itterizia al~ l '1i.tterizia pi1ì 111a1·ca ta; la s tessa i11fezlone, la. girassa era a~so.ciiata a jll 1 iamilioicldsi, ianto cl1e n'ttlla rima11e\·.a {lella cell1\la. epiatiea. Gli spazi stes.c.;a ittto;;si<'azjone ptLÒ µrod11rre t11tti i gr.a<li portali i 11,·ece eraino intatti. Xei casi di u~.ato o e tutte ~e ,·arjetà cli rite11zio11e biJiare . t11bercoloso :no n itterico e con .profonde estese ·Glii itperi da òRtruzione delle ,·je biliari, che a-ltcrazio11i, si ·111()ta, iall "esamie is.toloo-ico eh~ o-li • t:I , ttn.a ,·olt:1. rap~reseuta\·ano ttttti gli itteri., ~0110 sp·azi pdrtali sono ,indil.tr.aiti, icon iprese.n:z.a di con~iclerati oggi mo1to ·p~ù rari 1di quelli da inqualcl1e i)'i ccolo ·tu1bercolo; l'i1rli.ltrazione grassa su:ffiieienza epatica. La litiasi biliare o i tn111ori ·n~ tletermiiuh. Ja completa ·oomparsa del protosono quasi escll1si,·amente la causa di una. , -era plasma cellulare; e iresta·n o de:1le tra.\'ate intere _ritenzionie. In qt1esto caso l'ittero è molto n€tto, e.li cellule .elI>atiahie i111alrterirute. •' . 11011 si lJimrita -a1d . u1La co1orazionbe indecisa cle11a Secon1do ~'A. i 2 .casi citati di iit tero oou dip elle o alla sempli'ce 11robili1111ria , e retroce<.l~ s tru~ione totale del fegart:o troverebbero la· loro -rapidamente quanclo l'.ostacolo è tolto. A1 contral)iegazir011e mell 'ipotesi .cl1e i pi1gme.nti b.iliiairi . ri-0 gli itteri da .iln s11tticie11za epatica s1Jessb !retrofo r.n1ati nel .saug11·e per l'en10.lisii i nse111sibile, sia110 çedono 1e11tam1ei1te, h.aiu11-0. (li .ta11to i,11 .ta11to delle l)OÌ 1co111ee111tr:ati ed .elimi•110ti c1all:a cellula e.p atica; ripnflse, come se il parencl1i1na leso rec11perassè 111 c·ntre ruon potrebben:o essere sufficientemente ~eu~ame11te 1.e proprie .funzioni . La ritenzione b_itnterpretati an11neitte1ido che i ipigmenti biliari si liare dissoci.at.a nella q uale l'urina iconitiiene solo for1111no escl11sivame11te illel1a cellu],a epat ica i p1ig·1nenti bi liiari e l 'u robili11a sie11za i• sa:li bj1tiar1 s t~ssa . ~ T RENTI . o ,·ice"\·ersa conf.er111a 1.a i.p·o tesi .Ohe si trat~ di \ ~211a affezione clel _parc11chima ep·atico e no11 cli' Patologia dell'ittero emolitico acquisito. ostrttzionie. Per svelare .questa dissociazione \.:. • 11ece~sario praticare l'es ame delle 'ltrine parecchie I~e,vin ( T ere in, f . i n1i. Mie d . i1, J{in.derlieilk ., ,-olte i·n v.a·ri periodi . . • 11et li·11 rs di10e1111b1."e I920; il"'Ìttter. i ll Berli1i Klin . L,itte·r o da dissoluzio11e 1eni.atica è cara.tter~­ 1.Voch.enscli.r., 1tv. r3 , 19.20) o:if.er.isc~. stt 2 e.asi· ,d i zalto ·da:l·l 'assc11za di salj biliari 11e1l~urin;a dalittero emolitico : tt n uon10 di 40 .anni, nel quale ' o-lo- 1a tnalattia s i è sviluppata in seguito a diS1Senl'an{;mi.a, dalla di·minttzione di resistenza dei teria,. e u111 1101no di 20 a1111ni , nèl qùale essa si buli rossi, dalla ·c1imi'nuzione . ·d el loro ·uum.: ro, clrulla pres1ehza di emaz1e g·ran11laa:i: Q11est i itte1-1r svi.lluppò ii1 segill!it o a 11111·a gastrite infettiva. !11 t11tti ·e dtte i c'a si ·esistevano ·atlemia in.tens a, anisoeinolit ici sono molto più r.ani di q11elli di orio-ine • .":> ci to ~ i e policron1atofìlia bilirubinen1ia ed tiro<='fJ.aito-bi·Iiare. ' dr. , 1

1

1

1

1

1

1

~

1

0

1

1 •

1

• •

\


SF,ZIO~"E

PRATICA

••

., &1 1t1rua note·v·o.le diim:inttzione <le11a resistenza degli eritrociti. I11 tutti ·e due i casi l'estirpaziorne della 1m ilza recò , gio,·a1nien.to. Però 1 casi non f.u rono segt1iti più a :lungo. Quanto all.a p.atogenesi, ak.u ui n·iteugono la si debba ricer~.are in Utlla 1dimi11·u ita uesilSteinza. osmoticai de.gli critociti, a:ltri in 11,11 'atfezioue de1la milza. Ziemann, ]u11gma1111, Haser, Hirschfelcl ricordia.110 dei casi .nei q 11ali 1'iitteiro em0ilitico isi era ma111ifestato in seg·tti•t o a 11m1aa-i.a, .a ,t uberco.1.osi, ad ~;'\r,·elenan1ento fla pi011u·b 9 o da riam.e. POLLITZER.

I

,bili·uemia

a l periodp di sbato quando le 1es.io11i sai11.g wg•nie so110 iu piena evaluz.ion.e. Il •caso eccezi011a1e e pa·r ticola.n;nei11 t e i·stru.t tì,-o rj porta.t o dag.li _i\._i\.. , \iene da . essd così riass,u n,to : a:liiemi;a' 1 )ernici1ooa iitteri,gen:a, 1~ielemia prèleuceruica .e lt?Uice1nia m·~,~loiid·e aeuta, de:fi.1iizione .a11atomioo l~ntan·a dal costituire it1na di.a.gnosi co1npleta, manc.a1111d o la co11oscenza dell'elemento

1

\

eESETTI.

11atogeuietico.

1

I

··

Anemia perniciosa itterigena te1·minata in leucemia mieloide acuta.

TERAPIA .

4Jura della trigonite nella donna. I

'

\ Ti .soni0 ~.nwlti casi di .aftezi·o ni \'e~cicali, i11 ctti i l sintomo 1Yrincip1c1lc è dato· dalla \•esci ca· irritc.l1bile; nie11tre ·l 't1riua ·è .1.i11npid:a e n0in si tr-0, ·a110 l·esiioni note,:.oli . Con l'esam1e ial cistoscopiio ~i t1~0,ra110 alte1;azi.o ni . 4.e.l° rtrigooo .(cot11gestit011Je,

_..\.. Ch rut1ffa1r(l e :'. VI .11 e ì\l. BePn ard (La JJ resse JJ éc/ica,fc, 3 lu.gli.o i919) ~ ri.po11tano 1e osser,-azi10 111 e gl~ esa111i tli sa11g u e pratiica.t i i11 ttu mal!ato, il quale iin 11111 1)rim·o 111om1e11lt6 ·i11si1eme a u1110 spe.. .ciale ip allore ro11 sutr11sio11e itterica, ma senZia , ri tenzio11e bilia.re, in~iem·e ·a wn'asteniia p.rofon(la se~1za ain1agra 1ne11to, e a cl1s tU:rbi digesti ,.i pre. ~·evta.,·~ u111 e.sa111e et)1atol-0gtco 111 el q11ale ,.i er~ Jorte .l e11copeuia ( 2500) , la ci,fr.a del1e emazi,e s~bbe11e il1101to 1din1ii1,uita (r.600 .000) sembra\·a 1più ele,·aita di q11ello che avrebbe f.a tto .p ensaTe .io \ stato del lTN·1lat.o, ie Yi .e ra una ;oer~enrtuaLè ecces-· siv·a di e i11azie 1111cleate (r70 per roo Jeupociti) •e di mielociti (52 %) , t a nto .che f11 ditStcus.sa la possibilità idi 11na le11c-en1ia n1ieloide a 11ormale, se11za leucociten1ia, ossia di rt11111a le110emiia :a.leucemica. J.11 esami , SUCCeSSÌYÌ tiro\·a.r ouo ]•a cifra C l1elle e~nazie ancora 1più bassia, . u11 valo re globulare ,s uJ)<::riore all'11niità, J 'ia s.te11ia e l 'a,nem•ia erano pitì p rofo11cl e, 1compar\re 1te11denza .sitlcopale, .sicchè . <1jagnosticar-0110 un'.an·e1nia ]}enniciosa. Se 11011 ~l1 e l.a c u1~\'ia 11e·ucoci.1:ta1tia a11clò r~pida1nente ·a;ss.umencl o un .an·c1ame·11t-0 .~n11)re'\·isto; {lalla cif.r a pr1u1itiv·a cli 2500 paissò 11egl~ esa111i wocessi\ri a 15.000; ro~.oop ; .210.000 ; 331.000 e i-11 qt1e.st' ul1.in10 esame i lettoociti ~rai110 ra,p·1)re.s·en.tati quasi 1e scl11si,-an1e nite <l:a ·mieloci1ti 'llel]a i)erie entua1·e d1e.1 97 pe:: roo. Comten11)oraneMUente il fegato e la n1i1za a·u méutarono uote,·o1me11.te cli , -ol tttnlie e . con1parye-ro nt1merosi ga•ngli i.i1gt1i111ali e ascell1aTi siccl1è il qttad·r.o clinico fitl. xip.ou:taito a ti-na ·lien.1• cemia 1nieloiide. · t~ìà 1Ch1 a11ffa·rd 1e L oecleric11 .a:\·e, ·aiu.o seg·n.alta;t o i rapporti fra le11cen1ia rmri.el!oide •e a·nemia pe.111i,ciosa , e c.l im·òSttriart:o .ehe in cerrt:i cru·i di le11ce1nia acuita o cro:11i1o a i 111i.al:ati lTl:tt-01.0110 pitì per 1.a (·èllLtl'a rossa 1che ')!eo: q71,elLa lJia·nca; ciò cl1e p1ro, ·erebbe tra ttarsi icli u1nia malia.ttia totiits cruòris e .11011 di una e'Tol11zio11e imorbosa looaljzzata solta11to 1all 'apparart:o [.ell.JCl()_poieti1c-0. · Da leuce1nia mlieloide 1p·eir soli,t o appare ii11 cli.ni{'a co1ne ttina n1al a·t tia iero11ica , il ~11i i1uizi.o q11as i sempre ci sfugge, m a la tti:a c l1e ~t1ol c1iagnostic.airsi

iperplasia ecl i·per.t'foiiJa della mucosa .e c1eii .v asi sottoepiteli.a.li) siccbè si cQI11prend10110 tali ~si sotto la .den10mi111,azione <_li trigonite o cistite del ('101l 0. L'inizio è SJ?eSso i1111sidio.so, oon rau,1nento g·racl tLale 11ella fre:quen ia 1c1ella tm1i:nzi.011e , ·s,p.ecial1nen.te cli gi1 or110 ·e tra.lvolta aiuche di i1o·bte. La pazie11te, ,~ootaita ~a ,·esici~a , si sente insoddi~fatta, e .sente .ai111001-:a il bisogno,. fil turina1-e; vi sono pazi1e nti · .che son,o casitr.ette a.d {)lri1ia11e ogitti q ttatt r0t-ci.n:q U;e in1i111t1ti, <l!a:n1d-0 esiito .a .solo p.ocllie g·ocoe di wina. :X egli stadi av.anzaiti '\·i sono ta1.. ,·olta a n,c he dolori, non mai ~erò gita\i, e .t alvolita anclJ.Je leg1g.era ·en?-&tu1ia t er,n1i,nale. Il .tr:aitta1nen to cli· &>lito port a pochi ya11taggi. Liudemain (S'ztrg-., Gynecol. a1id Obst, 1920, p . 64) ·consiglia l 'i·?i.ezione ili <'l0tti<lraito id i cl1inina e di urea nella 111ttc .o:s:a ·v escica,1 e, .p art endo cl.alla contSiderazione che tali sos.tanze, i1n:iettate 11ei rte.ssuti • 1>-r ovoca1n o ttn 1deposito cli :f:iibrina ·e d un i~0duri­ nie n1to lQcale, iel1e ,p'.t1ò clu.rare per mesi. Egli usa " ttlta soluzione al 2-3 % dei cl~tti s:q.li, in .soluzione fisiologica , che colora poi co 1b leu ·di :in·e ti1ene . L,e i niezioni si . cf.an110 0011 .i1•u Ju1ug-0 .a1go fless.i bile, c he si i·11tr-0duce ·11el1a · vescica per !111Jezzo dcl c is toscopio, pe111etran·clo poi nella muoosa del ' trig.01110, •preferibi1menrte i):res o 111110 1degli U'l.iet exi, i111ietta:11cl-0 poche gioccie ,d el .liq11id-0 i11 modo cla ·ottenere u;na •pìoc-01.a 111accliia blu. Si ripete 1 1 l operazione per al tri pu·nti clel trig·ono, iu mod dà cop1:i rn e tutta la s11perficie .. I~ ' ...\.. 11a notato ra1)icli m1igliora111e11ti n·e lle s11e 1pazie11-ti , .a1cL111.e delle qu:ali 11011 l1 a11uo avuto • bisog·1110 idi' alt ro traittan1euto. Egli non si 11i.a.sco11cle la possibilità che i111 tal moclo si determi11i110 clelole necrosi loca.li, ·eventualità ~11e p erò no11 si .è mai \'eri.ticata 11.e i s uoi casi. • ~at11ràl.me11te il 1net-0do t·a es.eguito· da ltn i)ro,·etto .specialist a ; in.a è bene ch,e sia co11osci uto cla1l i5ra tico. r. s.

1

1

1

~

0

1)

1

0

1

1

1

• '


..

IL POLICLINICO •

Prima de l coitto .si lastjiatUo colare rucu11e gocce n el ttneato ttrinari.o, tehttto aperto, sulla superficie dcl g l ande e ne l solco balano-prep11zi.ale : ,s1 ripete la manovra c.lopo t1 coito e dopo Ja l~:va­

, La cura cbirt1rgi4!a della calcolosi renale. ~i,coli cth

(Rifor111 a ·nzcd., 6 set.t. r9r9) i111.siste s1\11a. co11,·enie uza di illSar~ la pie lotomia a nziiehè la. 1nefrotonria, rnellra cura della calcolosi r ena1e. ' J~a n efrotomia di fatto è llU'operazÌl()DI{! sen1pre .scevra da pericoli, ch e oonsis tortio parti. co1armente ne ll'emorragia ; qsues~'l di soli·t o cessa , 11on appe11a .sutt1rato il tess111to rena le, ma ~pesso ricompare •p iù tardi e grai\~ssima: altr~ \Tolte l '_e morrag·ia pttò a\retsi l)& S'clerosi clell e ru-teri e. renali, per l)Oca. pro,fonc1ità clella s ut11ra, ·per un

tura del pene. I~' ..'\. ba fatto. esp~ri 1 e111>e instillando ad in<livitlui il p11s blenorragico clopo l'applicazione del ri~eùio, ec.1 ha o sservato che la ble1101Tagia non

Wll

cc}Hgt1lo, ch e ostrt1isce l 'uret cre • e c1etern1i11ta 1 l cl:i,·aricfltnento della ferita, 1u seg;11ito a1l'acct1~ 11111:10 <li orina nel baci.netto. I / i n<'i ~ione cl el bacinetto, inYece, se i)ratic:it t 11ei casi p er j q nali è i.n<l iec'lta e se 11011 la ~i prolung·a tro1)po, n on provoca emorragie. Inoltre mediante essa , non si lede a!fatto i.l i)aren1clTi111a Te11 ale, ch e m1Yece , ·iei1e molto alte rato cl o1)0 la 11 efroto1nj1a. Essa de·ye cl1111 qne e"sere la regola a ~neno ch e si .t ra tti di calcoli molto \ olun1inosi o co rallilformi1, per i qtta1i c;airebbe necessarJa l1n 'i n cisio·ne tro1)po estesa. _..\ priori i1on si p11ò stabilit~ nnlQ ia qt1al ,·ol11rrie cl el calcolo sia indi-· cata la pielotomia , di pendenclo ciò clalla cli l.c'ltazione del bacinetto. _\.d ogni nnoclo essa può pratiiearsi in pr:i1110 ten1po, s.al\·o ricorrere l)OÌ a~la nefrotomia. Q11est'11litimn. sarà preferita q11<lt1(lo la radiogradìa ditmostri l 'esistenz.a cli calcol i :i 11 re~ioni lontane dal bacinetto. La l)Ìeloton1ia era st ata abbanclo11atq. l)er i.l tim ore c l1 e rima11es se ttna fistola ori.no~'l . I fatti ùim.ostra110 in,·ece il con t rario : i11 ro ca~1 O})eratj clal.l ' _.\.. . no11 '-' Ì ebbe fuorittscita cli una sola ~o-oceia di 111·in~ ; negli a.ltti. lo stilli~idio ce.ssò ra l)idamen'te. P er qt1a11to rigttatda la suit:uÌ°'a <lel bacin etto, a1ct111i raccom anda110 che es.s a s ia molto accurata , a.l tri la 1·it eu:g ono iDJVece in ttti1e · o cl a1n.n osa. In 1rn101ti dei propri operati, l' _'\.. n ou ba praticato affatto la su.t ura, no11 ha 'll1c'1.i messo tu.1bi di ùre11.aggìo éntro il baci11etto, .ina rolo .a contatto tl el 1.a Stta parete l)OStter1 or.e, ed l1a 1otten11to ottimi. ris11lt-ati . • U11 a1tro fatto che climo.stra com e la piielotollJia s ia meno noci,1 a che l a nef1~otomia, è che c·on la pr1n1a, ,n.on si ha111110 · alterazi,o ni dell'1trinia., . t he s i ,·erifica•no quasi sen1pre con la S€Conda. Co11viene ch e il pr.a.tico s appia \ ·al11tare i ,·ant agg-i di c1t1~sto i11ter,·ento: r.• s . . . 1

1

J

~

ll taurocolato di SOllio • i,ella profiJassi della blenorragia.

'

,

:\. Castella.u.i (An11ali di "ft1ecì. Na.'Vale e Co lon,,. i9rq) consig·l i a l'uso di un:a so11lzione di 2-4 g. cli t at1rocolato ~li .s,o dio in 30 g. iCli gl icerina pura. I ,

si è.: affattò S\"iluppata . fil.

-•

RUBRICA DELL'UFFICIALE SANITARÌO. Disinfezioni a domicili". •

Ilicl11an1ia1no somn1arian1ent e, a con~l11~i o11e clel1e cose si n (1ui dette in argomento, le nor111e J)rin c11)ali per praticare lttia cli sinfezione a do1nicilìo. .\.ll'11opo occorrono: r 0 11ua pompa spru zz.atric e ; 2 ? stt·blimato corrosi,·o in .sol11zione mad'I'e a1 • • 50 %, coll 'aggru.11ta di acido cloridrico nl 25 %, op1)t1re, secondo la comocla pmrt:ica nc1otta~'l 11ei :::c.r\·izi t1e lla Sanità Pubblica, s11bli111ato corrosi·vo i 11 pol-~:ere in mi·~cela cÒl c1ort1ro cli sodio, nella proporz1ou ~ r;s1)ett1 \~a <.lt 50 e ·200 gr. L'is.tru zione a-p1)o&ta alla bottiglietta, c he contiene lia 1nisce1ia i ~icli1ea il moclo <li eseguire la preparazio111C della · ..,olu zion e all 'tmo per n1ille , che s i ottiene fac1 l111ente ,·ersando a ])Or o a poco ~1 con.t enttto in 50 litri d 'acq 11a entro 1111 1n1astello di legno e agit nn<lo cont 111ua111ente ; 3° soda caustica in solu1.1oue n1aclr e al 60 ~~ ; 4° calce v.i.~;a per lJà pre1)'ar azio11e del latte cli cal ce a l 20 % : è indi spe11sab1 le detta preparaz.i'one .sia recente; 5° due secchie t11 ,leg·no ; o0 11n 11rastello; 7° 1g li .i11d11menti dJa lisinfettatore ent ro t111 sacco ; 8° un cesto; 9° una ~ 1)azZJol a clura e 1111a rob11sta soopa foggiata a T ; i o0 sp11gne, s trofi nacci, ascittgamami 1e quak.he sacco di t ela. · S11l luogo, :iJ1 elisi 11 rettarl:ùte inclossa l'abito <li fatioa col ber.r.etto e le sopr,a.sca.rpe, tr,al.aiscia:u<lo maschere e gua11t i nelle disinfezioni comuni. l>oscia, prepa1·ate le so1t1ZJion~ 'ai vari titoli prescritti, raccoglie gli effetti e oggetti da d is1nl'ett arsi ~<>me è i1uielic.a1to ·a:ppr.esso : a) bianche1i.iJa e oggetti cli t ela , i11 genere, i n un ·bag110, per ttrn'ora" ·tli soluzione al c.lt1·e i)'er 1nill1e tli ·SUJblimato corrosivo; b) oggetti <li auoio, pelliccie, quadri, cornici ,e 1si·mil i colla st essa soJ·11zio111e media111te s.trçfi,u,a cci o spug11e; e) coperte e oggetti di la11a ii1 gen ere, ina terassi, >Cu scini, taippeti, aibiti di 11a nno colla st ufa a , ·apore acqueo; d) libri .e cartol~ri cli c1u~ncb1e importa11q,;~ co~ v.ap,are aicC[UE;O, se 11011 sia110 rilega.ti , oppure colla formalc1eicl e; e) ·s111111elletti1i di1 cttci.na, sto,•iglie 0011 •


SEZIONE

PRATICA

• t

solt1z10111e bollente di soda de[ commercio

%o

2

cene.re.

Spr11zzati ester·namente colla .soil.11zione anzidetta di s1tblimiato do,·rano essere anche 1Sacchi ed altri in,rolucri, che ser,~ano a ricoprio:e gli ro ggetti cl1e si esportano. Adttua.ti i ·m obili nel n1-ezzo delàa. ca1nera, s1 , spruzzan.o .aibbon<lfillte1nentbe c,o lla poinpa p:aretì è soffitto, 111 modo da farli sgocciol~re : l'ultimo, però, basterà diiSi11fettatl.o s.òlo . quando si tratti dJi \ aic:Ho, tifo ·e saintematico, s·aa-rlattitlll8., specialmente se si a bas..s o, mentre iiJ pa, imento ~·à la';-.ato, soliregaudolo energicamente colla scopa a 'l' . .Se fosse molto s11dicio coThve.:rrebbe traitta.rlo prel1micr:iarmenrt:e 0011 soda bollente, raschiandolo e soffregandolo. Colla soluzione di s ttblima.to al :ro per mille i spruzzano e wffregano media11te s1)n.g nc o 5t11ofin.acci anche i mobiJi e gli altri oggetti ·11on disinfettabili .altrin1e11ti (di ·\'etro; 1

1

I

paYimeuto,

sie

.n911 è impermeabile, sia rimosso e

rin.uo,·a:to i1er ·la profondità di 20 om.. e siano br11c!ati od interrati, mescolandoli a calce, sol~ionc di Laipl.ace o di idrato di soda, lontano d·a i pozzi cl'.acq.i1a potabile, 1ettame, lettiera e Tesidui dell'alin1entazio 11~·.

Se s ian.o . i11 quaJJ.tità 1ilevante da r.end1e r•e ~if1icile ·e .costosa la disinifez1.onie, ·p urchè non s1 1ratti. di .p este bo\Tina o di càrboochio eip.ati"~o o si11ton11atico, potra11ino q'U!esti materiiaili esser·e a:1nni.uccl1iati ii~ luogo appartato e ricoperti di u111 g·rosso s trato <li tei·ra, utilizoo.nd·o1i solo dopo co1n·p l eta n1at,urazione. . ' a. p . f

POSTA DEGLI ABBONATI. \

Ric erca delL'i11daca110 co 11, ·il nietodo di l ollcs. - . _t.\.ll'1a.bb. 1111. :rr571 : L'aeet.ato di piombo cl-a u.sarsd è il 11eutro. L~_t\.. 1110111 i1nt(1tica .se si deve s pio ni.barc l't1rin.a : ciò tj,el i!'esto 11on sembra n ecessario, .'n .011 t1sandosi flllea11c·h e 1~el metodo di Orber111ay.er. L·a ·r,eazion•e seg1.1Je11do il metodo descritto, ries·ce bene e dà ia.l -cloro.formio urn·a bella colorazione ·violetta, ai1.c he i1n urine che <:.01n altri metocli 11011 ·cli111ostr.a ,Ta:no cou tenere iudac.aiuo . .

(1119)

porcellana, ecc.) . Nell·o stesso moclo si passa a di.sinrl:ettare la latrin{L, cunhndo in modo p.ar.ticolaire i'l :s·edile e la n1allli,gli.a. del·la p.orta. _,\ il 'uopo seT\·c.. be11·é anohe il 1att'<~ ,d i calce ial 20 1)ei· mille. · Que~to è :n\-ece usato a tl)refer;enza mellia disinf,e zi.o.ne della iogna (il cl1.e è indispens'8.lbile n·ei ca.si ili tifo add.ominale, colera e <lissenterira), \rersamdon c FILIPPI:t-.TJ:. dalla canna in proporzio11e del '2 % del co11te11uto oppt1re, durante il decorso della mailaittia, 0,2 di • ( 1120) P er rico'Hoscc rc 'ltll tessuto di la11a da litro per gior110 e 'Per persona : i11 .tal 111od.o il it110 di cot&1ie. _.\.11'.abb. n. 5566 : 1.1 metodo ipiìt contenuto dovrà ass11 m,ere r~'l.Zioue net:tan1e11te .. semplice per co.nosqere se u·n tessuto sia di lana .a10aJi11a cla constatarsi coll.a cartina reatrt:i·Y.a, che o .Ji ~oto11e, ·01)pt1rc 11,i1 111isto., è ciuesto: · - a~s t1111eirà colore azzlllTO i.11te11so. Dopo ciò, laSi slfila il tessuto ·ed i singoli fili sci. brucia110 , ciando aper:te le finestre, l'operatore s' ·este l'asu11a. fiam:ma ili t.tna candela, fiu.tando l'odore che ' bito di fatiec'ì, che disiinrl:etterà, come gli altri ,e'f- tr.a man·damo ll·ell.a combus·tj-0111e. La la;na dà qdore feitti, col sublimato o il vapo11e d'.acqu~ e si lav·a .,. cruratteristico di l)ell!lle b·r t1ciate, i·l cotone dà odo111ai11i e f:a.c cia c on a ·o qua e sa1).0111e, risei <lCC[ t1a 11dosi re di fog lde secche b;r11ciiatf:. J11oltre la lana, alnc~ttratamente .lJa bocca. l0rcb e si avvri.cioo alla fi.an1111a, .si .arriccia e si .\.lla diisinf1ezi.0i11e d elle attle sco1as.t i c11e, c1a 1)1rat·est1iu1o0-e , .Ll cotorue brt1cìa soltanto. È me·t odo . t ica1·si iii \'ia or.dinàri.a .almeno 11.tn1a volta l'a11110 sè111sibiJ.issimo .eù uit~1e per c11i no11 abbia micro:-.1 procederà nello stes~0 modo che 1)er 1e abiscopio . t a,1,i 0111, aYe11dQ. -cu1-ia di strofi.in.are ie.iie.r gican1ente· SCALA. I • colla sol11zione di subliniato corrosi,-o ial 10 per ( 1121) ·Al clott. <.~ . Dalla \/alle, :lVIanto'\a: - 1nille i banchi, e s pecialmente lo scrittoio e apSi -possono co11sig11ar.e : pop:gi.atoio. Quadri e t,a,·ole · m.11rali s i SJ)ruzzan ò Sulla, reazione di lll asscr111a1i1i: colk'l stessa soluzione, libri e cartolari si bruL. VIGANO : ;ìJan,u,ale di tec1iica. sierodiagn,ostici a no o si disinfetta.no col vaipore : se, .tutta,~ia, ~t1 , i\Ii1ano, I.stitt1to si~rotèr·apico n1ilanese; sono 1ileg.ati in tela 1 pelle o perga1ne11a, se 11re L. MARTINOTTI : Sie ro-d ia.g·11 osi della ·sifi.lidc, st acca 1a copertina, cl1e è disi.u fettata a parte ool Cappelli ed. , Bolog111a. snl)Jimato, 01ppure si tr.aitta l'itntero libro ,a nl~zzo Sulla uretroscopia : clella ±'or1na1dieide collie m.o·d alit à e preca11z,1,011i CHATELI N: M étltodes 1ruod er,nes de l' c:x;P lorac111a11zi 1acceunate. l ·i one cl1.iri1,rg·i·ca.Le d e L'appareiL i1,ri·naire, B~llière Per la disirufezione .di s,mlle, dopo le cose dette, cd . , Pruigi ; · basterà raiccom.a'l1 d.are, che id;ece del s 111bhlma.t o, Lu-rs: Traité de cystoscopie et de 1trétroscopic, pericolosissimo per i buoi, ,i . quali 'ri l1ann.o u11a t914, Paris. · grande sensi1bilità, si aidoperi, 1special-111et1te, · la S1tlla terapia saLrv.arsa1iica: sol uzione oolda di soda caustica .al r2 % o<l anche ~OEGELI: R elazio ne s1illa tera.pia sal'Varsanica, jl liquido di LapJace, al 5 % ed, inoltre, cl1e il 1

1

I

.• •


!L POLICLINICO

I

riassunta 1nel1la « Dern1atolog . ."\'\'' ocben cl1r.ift »,

t1ci. Risultati :i11c-011trastabili })erò non so110 ancora -0ttenuti, nè con j mezzi isopatici (tul)ercoline) nè co.11 c1uelli antitossici (sieri). In questo liibro postu·m o che , ·iene I)ttbblicato dal firrlio Cl , 1'A . • tratta l'i111r)ortante probleni.a dal punto di · , ·ista t eorjco :e cla q~uell.o pr.atico. Egli è nettamente fa.vor.e,·ol-e ai n1etotli antitossici, .e particolar111e11te a l siero, cli ~Iar1norel{, di cui esauni1n.a l 'utilità del1;applicazione , $Ìa .11elle forme .n ett:a111ente t11bercola._ri che in quelle fli c ui no11 è c·vi<lente la .counessio,ne con la tuberrolooi; co,m e l 'e1nic ran1a, la disme norrea, i disttirbi d'gestivi, l'elLUtesi notturna, ecc. I lavori di J.VIat!'ao-lia110 e o · c1~lla s11a scu ola 'l10 n sono n emme no c1. tati.

44, p. 747; V. pure J,e relazioni ,d ei / p·roff. iYIAJOCCHI, 'fRUFFr, · VERROTTI sugli arsenobenzoli nella terapia della .sifilide (XV ·riunìo111e della Sooietà italia11a d-i dermatologia e sifilografia re·« G iornale i~liano delle mal. ,·eneree e dre lla pe11e », 1914 f ascicol-0 I). I"''indirizzo del·" Gior1tale à.talian,o d elle malattie veneree e della pe11,e » è J\.Ii1ano, Via S. Orsola r. Viige 1'abboname•n to currit1lati.vo .col « Policlit918,

'11.

.

naco ».

V.

:VIoNTESA~o.

fil.

'C ENNI BIBLIOORAFICJ.

VARIA.

(Ncmsirecensiscono che i ltbri t>ervenutiindonoallaRedazton e). J .-lMl!;S

~IACKENZIE.

Les SY'H'4j>t61ries et l eur

i1i-

terp-rétatio H. Prezzo Fr. 10. Editore F é·li:x .:\1-

can. Parigi,

1 920.

· Gli s tudi d el graDde cli1niieo in·g le$e st1lla genesi dei si·111tomi morbosi e sulla 1\0ro im1)orta117.,a clinica han1110 des tato un vi\.~o j·n teresse it1 tt1tto il 1nondo medico. l\1ackenzie reagisce alla tendenza c:he ten.ta sm.inttire . i1l ,·alore del m eclico praitico. Egli sosti ene ch e i m etotli d'indagipe clinica tli laiboratorio ha11no un ii1teresse affatto secondario ,per il medico prati<:o, ch e per dare cfei giudizi diagnos tici. deve poter conta1·e quasi · esclusivamente su quel che offre il m alato ai suoi sensi. Se il medico sa ·b eue interpretare i si11tcm1i e d ì .segni rile,~at1 con l'esame del malato può ben furie a meno Q.i ogni tecnicismo in1g ombrante e dri&pendios o. In questo ·v olum.e il 1\Iackenzie esamina mti111utamente le relazioni dei · sin.tomi, come i 1dolori, le iperes tesie pe1~1erbfe­ riche, le rontiratture muscolari , i riflessi 0 11gani<:i (vomito, dispnea, riflessi car{l.iaci, ecc.), C-Olll le malat tie dei diversi organi me ttendone in e\riden2a il .significato clal punto cli vis ta diagnosti-

1

co e prognosti~o.

La t r.aduzi one fatta dal c.l ottor Guill.au,nE sul• la terza ecliziorie inglese è in fra.incese chiaro e 1

/

dr.

,corretto.

v\7~1N EMANUEL.

F ests tellitng it.nd Behandlu1ig der tuberkulose1i Infektio1i mittels antitox1scher H eilko-r:per. Un ' 01. in-8°.di -circa 600 p ag. , Urban e Scl1warz-enberg eq . J3erlino e Viienna . 1

P~zzo

1

m4•rchoi 25.

Da l t~mpo in cui Koch ha preparato la su.a ·v ecchia tuberc,olin1a , .la 'ricerca di un mezzo specifico pe.r coim baittere la tubercolosi ha vivam'e!\te interessato i ri.cercatori di laboratorio_ e d i pra-

Terminologia scientifica internazionale. - 11 r eclattore-capo clella J'.:·ederla11dsc /i, T.i jdsc/1.rif t 1icl1iaJn ~ I 'attenzion e elci medici Rn 11.a i1ecessità di 11sa11:e un ling uaggio sci.en.tifico pt1ro e cli « iin.teruazio11aliizzare » il li UJguaggio scie11.tilf:ico. _.\. q11esto proposito ricorda i I se,g11e11te fatto av,·enuto 11el Belgio clur.ante l'i11,·asio11e. Un med.lco dell'esercito t e<lesco prie~crisse: <e ll yd rarg-:.1ritJ.n. clzloratuni., 50 cg. ro pezzi». Il fa rmacista dis1)ei1sò delle c0111pre. se cli subli.n1.a.t o corrosi1t·o cla mezzo gramn10, nella forma legale, cioè in un.a boccetta brt1ua cli forn1a ottagonale, st~ cui sta·vai110 l e llic.iture : cc ,~eleno )> e cc i1so • esterno» ; <li più egl i vi applicò un 'etichetta con· la scritta: cc Hj·dra rgyru111 chlorat111n : .. S11bli111ato e orr osi,·o >> . Ne rist1ltò t111 a'"vcleua1uento e seg11ì J)rocesso : il farmacis ta era iaccu sato di te11tato \·e11eticio a da111110 dei tedescl1i. Egli ft1 s:al y·a to solo dall'ispettore capo delle farmacie diel Belg·io , Dul.i'ère, ·il quaJe ·p otè pro"\·,a re c.he, me11tre in Germa.nìu per · hydrargiruni c1iioratit11i s'i1n.tende il calo melia.110, n~l Belgi•o lo stesso non1e si ·. .adopera pe1· i.I s ublimato. L 'a.111t01ie diell 'artic·o lo itn.si!Ste perchè si addi,·enga ad u11a 11omenclabura farmaceutica i.nterna zionale, 11niforme in tutti i paesi, 1e chiede eh ~ sia oo~tituita una Commissi-0111·e in:ter.n:az~o111ale. Egli addttoe an cora l'·esem1)io del <e calcittm 10h1or&tum » cl1·e 11011 corr ispot1cle a clorato, nia a cloruro p·ota.ssico. R. B.

I

I

I

Doveri morali degli abbonati :

aiutare il perlodic~ a superare le gravi difficoltà del dopo-guerra; pertanto: diffonderlo tra i colleghi, facendolo conoscere ed • apprezzare ; , provvedere al pagame~to della quota dovuta ali ' Amministrazione, sep~a farsi sollecitare• I

r

• •

• I


'· ~EZ I ONE

PRATI CA

.i

• •

,

NELLA V·IT A· PROFESSIONA LE.

•I

\

f,iberi docenti e professori.

dalla dìmiuuzio11e del nu1nero di. concorre11ti nel1'ago·n e i)rofessio.nale. ~è più ,g iustificate s_embrano le .l ame ntele dei !4emplici la11reati. I liberi 1doce11ti sono moltissiJll1i . , è ·vero. La libera d1o cen za si' concede con .g·:ra:n<le f.acilità, (l »aocord.o . lVIa co.1 ne c iò otliencla 1e .c1a:11nieo<-. • C> gi la cl8.sse ni·e dica no11 -si .riesce .a capire. Vitt orio Emai11°ti. ele II .clioeva 1c he un sigaro ed una . croce cli ca!Valiere no11 si negtalno a 11.essuno. Oosì è diella libera clocenza , 11ori c'è d11bbi 0. Ma a 111oria di cittadino italja :110 n .011 si ~ mai dato il caso di una _catego.r ia <li ci.ttadiu~ che aibbianerprotest.a.to per l a eccessi va largl1ezza con la quale s:i conferi·scono l e croci . I~a 1111iaggio1Janza comnn~n­ ta sch erzos-amente e p assa oltr:e. Tutt'a l più fum110 qualche malinconica quain1 t o s terile protesta i già crocifis si eh.e vedono svalorizzata la ..loro o.noriticenza. Ed i-11 ciò, se~ offesa per ires·s uno, e'è .u n'aniai].ogia col c011t eg.uo dei li·b eri dooenti g\à 1a ri"i\rati. ' No?-' .si oompr:ende, ripeto, ip.e tch1è i medici deb~ ba:110 lag.n~tsi e scau.d ald.zzarsi peT il gra11 nl1n 1ero di li1beri docet11ti . •Se per. tal fatto il titolo hia perduto valore è iint1tile aver ipaiu'fa diella. concorre1iz.a. Se il ti.{A)lo si p·uò ottenere con facilità • sol cl1e se ne faccia domanda, ·non s i c omprende perch~ i protestanti 1 non s i pren{l ono 1·1 disturbo cli s1)edire al· !\linistro 1cleli1a pubbli~a istr·nzidne . 11 Titu.a le foglio di carta bollata co11 1a. rela.tì,·a • titevuta clel1a. ·t assa . ilVfi pare che sia sempli ce e chiru;q. ~è pi ù assìlla,n te ed i1n1)ortanrte raippMe 1a q'llistjone ·ri.g~1arclante J.'.abt~so (l el tilto·l o 4i professo.re <la pa'tte dei 1i·b ·e ri tdl(>,oen ti . J;c (li:fficilce dire se e ) qttanto 1a ggi c·onferisca qttesto titolo. Ho notato, •e non so se 111i .sbaglio, c he i titolari id i cattedJr;e ]1ia111n-0 la tendenza· a no11 ', far più esibizione del]a loro ·qua.liti.ca di professore : preferiscono chia111 ar s i o far:;ì ~hi.amare 11 clinico, i1. p.ato1ogo, il 11europatologo, il fisi!Ologo cli questa o· quella. Uni\'ersilà. Certo questa ten·d enza dia .p arte dei profssori t1ttiè iali no11 ha l1t1lla cli ofte11si\To per i par~g,giati ·d'a -essi creati, a11a non si p11ò fare .a .111en.o di rìlre \are qu.e sto c1esi<lerio di dì.ffe.renrlia-

. • Cl sono q ttis.ti oni che •h anino :iil pri1vilegio di interessa1·e partic-0lar111ent~ la :tormentata anima dei inedici. Og11i qua:lvolta s i acce11na alla li'be1ia doce.u~ ed ai li1beri. docenti .l'~ di'So11ssion·e soatu. risce ampia, abbonid a:nte, ·impet1101sa.. I medici ·, 11àtl:110 11na -i)artico·l are seiwiibiliità ai11rufi1attica • 1)er q11es to airgom·ent-0. Qli è p.e r ·crure sto, oltre che i)er la efficacia dell'argomentazione e la ,.i,·acittà della forma, c he l':artiicolo del dott. Ugo Righi dal titolo « Professori di op.e retta » ha a:v;uto un buon })ttbblico . .Molti colleg hi ·ci hanno critto espri, m endo il lo ro consenso e proponendo , ,..ari rimedi per risol:\iere la quistiorue, rimeùi .&ttlla cui. efficaci~ è da du,bitare alim.etlJO ~ g ittdicare dalla loro poca 11.tniformà.tà. Naturalme11~e f•r a i co11sensie11ti ,.i: so110 li·b eri docenti e semplici 1dottori, . e più .uatttral•m•ente a nieor:a quèste due cat egorie lni0ti\""a110 :il loro COl11Sen iSO rc on ragioni Ì1011 analogihe, co1ne sono .spii·111te a lla. 1).rotes,ta 1da. i11ter.essi )11011 ide ntici. . ' I liberi cloce11ti• protestano per .l'eccessivo .e progressi·vo accriescimeuto della loro !fahtng.e , i medici; cl1·e a quello .conferi~o dalla laurea non possono aggi·u11gere a ltro titolo, .protestano per gJi ingi.ustiticati l)ri Yilegi di coloro che troppo f.acilm eute ~ss11.rgo110 ai fastigi del libero i1rsegn.a_mento. l\Ioclestan1e11te io pet1so ch e forse ~nrn-0 . t. orto g li uni e .g·li .a•l tri. IIa11no torto i libe1i docenti cl1e dopo a v&e sperimenit ato 1Je1·son.almente lai foci1ità ·di conquistare tale titolo, ,·orrebbero p·o i p .r .o ibire agli a.litri dii ,godere <"le.g li s tessi benefici. . \}\d essi 1111oi potrenimo dire: se ·voi credete che la libera docenea sia .stata .co.u cessà e si conceda con eccessiva facilità, co11 troppa condi.scendenzia, facciam·o pu11to da capo, sottoponia.m o a re,risione tutte 1e libere doce nze attribuite dJ lL11 v.ente n 11io :fino ad oggi. Si arunt1lli110 tutte le libere docen.z e çoncesse i·n questo periodo di ite111po e quelli c h e ,~o­ glio110 riott-e11erla presentino i tiltol~ e di·a uo l e pro\.~e. di1da.ttiche sufficienti p·er dimostare 1ia loro z1on.e . effettiva cap acità all 'inseg1n:am.enrt:o. Si faccia q•u.eD el resto chi s·e gue ila Téclatue gio.ru1a·l istica, · :sta tie\ri1sion1e . con giusto rigorie, e ·s ol·o a llo1ia .s.i potrà pretendere ch·e per l'av·v·enir~ Je liiberte <lo- t111o n t OSSie alti-o che p er l 'i1nte11esse cl1e desta questa cènze s~ c.o ncesse con ·l a dovuita S·e verità ·e s·e- · 011riosa lnanif.estazjo.n e ·clel aominercio moder110, •11Jon ha potuto ff;re a :n1eno di ·ri1 eva1-;e che m~tre rietà. Fa.cendQ .alt1imenti s i v1errebbe a sa11.cire ifì.1Jto a 1qtfalc he ia'lll10 fa g li .accre(li.tatori <legli spettna i.ntquità, i'll q1tanito che s e d'ora in av.ainti le , libere ~d·ocenze -s~ con.cedies.sero oon m:aggiore o~·ll- ·citici contrro l'anemia, la ~bercolosi e la neuraste.n~a , oomie dei cerotti dei iealli,, eraiuo t11tti. latez1,a e quindi con mittore aibb·ond.ainza, .coloro professori, oggi sono qttasi tutti dottori. Gli imche l 'hanuo con . egui·t a 'µ11ecedentemente, e quinprcndito1i. di réclame ch e coooscouo meraviglio-. di icon facilità, tr{lrrebbero vantaggio oltre 'Che sam eute ]'a ip.sicologia del p iubblico ha nno aV\-er<l.alla s11ccessi ,~a \ralorizzazione del titolo, a nch e

me-

1

\

1

I

••

1

0

1

'

I

1

I'

1

i

1

-

• • I

-


I •

[-'lxNo XX\"II, FAsc. 23-24]

IL POLICLINICO

tito che il titolo cli professore è ·s., ·alutato i11 conf.ro11to a c1uello di dottore. ( Il pubblico, 11011 temano i coLleghi protestanti ~onitro i liberi 1docenti, è ·tt11 buou gittdioe: giu<lica con lentezza, mia co11 sicurezza. Ed il pubblico ma nella s ua enorme maggioranza sa che J 1 tìtolo di professo.re non pr-0tetto dalla legge e quindi iaccessibile ~ :tutti, a µrofessori d'cn-......cl1est r.a come ~ prestidigiatori, 11ulla. aggi'ltt1ge a quello di dottore.

Pa1igloss i

.

Cron·aca del movimento professionale. • Convegno delle Rappresentanze mediche _per discutere le Assicurazioni obbligatorie contro le malattie. I . . a Preside11za della Fe'<lerazione degli Or(lini

tlei n1edici a\·eya indetto un con\1 eguo di ra.pprcse11tanze u1-E:(lichc per disc11tere le assicurazioni obbligatorie co11tro le nia.lattie. Il convegno do'(·e,·a aver luogo a Rom.a nei giorni 15 e 16 giugno corren.te; n1a è .stato rima_n~ <lato a scadenza i11cletern1inata, a causa clella cr1 s1 lJolitica~ la q11ale 11011 a.ssiçura 111 Roma· ]a pres·e nz.a dei medici scuatori e dep11tati e n10n dà Dl'.O(}O di ço11oscere le i11teuziou i ctl i pro1X>sitri. c1C'.'l (}o,·er110 su·lle assict1raz1011J.

.. A proposito di concorsi medici.

in.on sia permesso fissare il Ji1Uite massimo di età e che se ecceziooolme11te in qualche con- · oor.so può essere permesso, sia assai elevato e 11on s~no computati gli a.n1ri di gue1Ta, d11ra1UJte la qua le sono $tati sospesi i c·oncorsi ».

..

Le tariffe . medico-legali.

La Commissione Mi'lristeriale per la .revisione clelle taritle meèLiche giudiziarie l1a ~mimato 1 , uoi lavori pro,ponendo: r 0 A,b olizione del siste~'l <lelle \-'acazjoni per la li.quidazione <lel compenso delle perizie ; 2° Il magistrato abbia fa.coltà di liq·u.idare il comp~noo delle perizie sino alla· richiesta di lire 500. Deve richiedere :il parere del Consiglio dell'O.rdine dei Medici iper l,e richieste che supenno le Idre 500 e anche quando sorga disaccordo fra l\1agist.n.·ato e Perito per le richie~te ÌJ11.fer1ori a 1ire 500; 3° Le spese per le perizie non potra11no essere. a.idotte senza interpellare il Consiglio <liell 'Ordine dei ~Q{lici ; 4° Per og.ui ~.u topsia ·v errà cOrrisposto il con111)etl-SO di lire ioo; 5° Per .auto1)sia s11 cadavere .esuma to lire 150; 6° _.u peri.ti di pritna categoria ('1atu-eati) 'errà -corrisposto ' 'iaggio ferrovi.airio dì prima classe, pitì il 20 % ·s ul prezzo d~l biglietto e lire 30 a~ giorno cli indennità. Sulle Yie ordinarie i11denillità (li lire· r per· ogni chilometro; 7° Il ~­ ~tema delle vacaziQni sarà appljcato per le a....'51stenze ai dibattin1elllti, per constatazioni, .pa.reri, ,·erbali, ecc. P·er ogni '\l\élcazio.ne ]ti.re r5. Non più cli quatbro ,-acazioni al gior110. Per il miglioramento economico dei medici ospedalieri

a Milano.

L'Ordine -clei 1nedici e.li Brescia i11 esi.t o a <.liLa con1111issioue dei capi e vice~api di ufficio . -;~11ssione 1l1a approYato il segue11te ordine clel clegli I stit11ti 'ospitalieri di i\1i1a110 ha appro·vato 0·1-0r·n-0 : il ·seguente ordine del giorno : '=> « L '01~di11e della ·1)ro,~i11c1a di Brescia con« I capi e ''ice-capi di ufficio degli I stituti ospistatato che esiste nella classe sanitaria ,-i,·o maltalieri di )!ila.no, a\1 uta comunicazione delle decontento per le difficoltà di carriera, pe1· lo scarc1sioni colle quali la Commissione pro"·incialt! -.;o atlidamcnt-0 di im1)arzialità cl1e deri ,-a tlall 'atdt as istenza e beneficenz~ pUibblica ha ripetu1tati.1ale sisten1a dei concorsi, per le non1ine senza 111ente negata, esclusivamente nei loro rapporti, concorso cl1e ancora si e.ffettua.110 .a pòsti impor- , I 'approvazione delle deliberazio11i d el Consiglio tanti cli c11retto1i € p1·inia1i {li os1)edali per pa1t~ ospit aliero, sia per un assegno caro-viveri già <.l i Opere pie, per le conclizio11i im1)oste i111 alc~n1 11·0.t evolmente inferiore a quello c011cesso agli alconrorsi (·esami scritti , lim1t~ di e tà,. ecc.) c11e 1~1tri, sia per la decorrenza dell "u.!11ioo decimo qu.in,·ece (li es~ere :r ealmente cli maggiore garanzia <.111ennale d'a11n1ento, s i sono. r~dt1nati protes~u­ })tr la serietà del ~oncorso, \·e1?-go110 tal~·olt~ c.lo "-i,·amente per questa r1pet11ta svalt1taz1·o nc · eiett ate cli , ·olta ii1 \•olta per favor1re determ1natL dell1e loro fttnz:oni diretti ve, che si con.creta or~l concotTenti che non 'ai i·ado ii1fl11iscono anche i)etti110 in l\.n etlettirvo trattame nto economico stilla .scelt~ clella Commissione giudicatric.e; inferiore per· alcuni diTigenti in confronto de1 rilevaito iel1e essenclo,Ti molti posti v·aca-iJ,t i, loro s 11bordinati; e, riservandosi di pt€ndere tutt~ CLt1esto sarel)be il 1110111e11to opportt1:no p~r i.ntr<?c111ei po'\-vedi1ue~ti eh~ si r~terra.11110 oppòrtu111 . " dt1rre modificazioni 1:.elle no111i·n·e >Clei !;U·n1tar1, dia. tu,tela ·d ella gi ltsta valutazione delle loro prerette a{l .e\'itar.e .l 'i.nill\.enze locali, gara11tire l'in1~tazioni nell'interesse s tess·o del buon ia11clamento parz1a1Ìt à delle 1101nine e r.endere' n1eno d.itticil.e c.lell'a1n;uinistrazio11e a cui sono preposti, ~~un­ fa carriera ancl1e nelTa numerosa classe dei sa111ciano alla pubblica opinione l 'esizi~le orientata.ri; . inento demagogico delle Autorità chiamaté dalfa ,·oti cli e : la legge alla tutela delle Opere pie ». tutti i 1)osi.i 1ne.clici dipen~e11ti .dall~ k\.mffninistrazioni co111t1n al1 , Opere p1e e g.uals1as1 0J~ro Ent e sia11'0 coperti soltanto 1111 segtuto 1a pitLbbl1co . ' ATTI PARLAMENTARI. co111corso ; • . tutti i posti 111Jeclici .conclotbi viacann o cJ:e ~i ren·d on vacanti clttra.nte l'aniu10 im una . Provi:t1Clia I servizi . santitari in sede di bilancio. ' sia no coperti in .seg~1tito ai .risultati di :u.11 u11ico • _-ella relazione p er il bi1ancio del 1:11-Ì~iatero deJco11corso annuale 1·eg·ionale; • 11elle çommissioni amministratici sia in-eluso 1'interno redatta diall'on. Pean-0, s1 discorre come segu~ d~i ser\rizi. sanri~~ri : ~. . . . _. aln1eno u•n rappxesentante ufficiale della catego«I medici condotti e gli ufficial1 sa.n1tar1. coria di m€di ci , cui app.arti.en'e il posto messo a 111.t111ali ha11no a;ss-0lt0 ,e.on zelo ·~cl abnegazione ' CO lliCQfSO ; . . I

1

1

• I

\ •


[-4\NNO XX\'II, FAsc. 23 -24]

{

\

ced alti sensi ·di sol-itl.ari.età 11mana, il gravoso 1 11 tal modo la sisteµlazionte del persona 1e sa 1oro compito qu.otid.i:MLo di .difesa. della .sialut~ tn:itar;o dei comu.ni p .o trà 1-:::;sere rag-giunto n egli pubblica, speci1e dei p.ov1eri. Ne.i momenti nei ..stessi _limiti is taibiliJt:i per gli alt,..i in11)i·egati co,. ] . quali l 'asprezm della lotta con·t<ro l e epidietniie mu+'\, • ;e l . 's i è aecentuata, p u,b b.l ic.o 1ed ai1torit à h a n1no fatto · Inolitre, coni c1i1raolare 26 aig10!-'to r9r9, .accoglri1enmaggiore assegniaziò11e suJl'opera siapie11lte e fat- do 1w v.oto :rip·ett1tamen:te m a·nifesrt:a.to dallia clastiva diei sanitari com11nali; e questi ha.nri10 lo- se sain1tari.a, la Direzion e generale della sauit~ devolmente corrisposto alle speranze. dispose · <'he i prefetti invliitassero ri. Comuni ac.1 E' o pportuno ri·oordate i p!iovved1m ienti ielLe ac1dw·e nir1e , entro 'll!n co11,gin10 term1i·t? e, ia.1l'ab olia favore di questa 1benemerJ ta a1aiSse furono adQtzione dt!lle con'Clotte pte'lJie, mecliau·t e opportune tati dal Gove rno. 1nodrifi.che ai rel8:tivi capitolaiti, -salvo, i·n -caso di Oome è 11oto, :iJ. .d ecreto l'Uo gote11e'1Jziale ro f·~b­ 10.scitanza .d el1e 1A/t!Ulli11isitraz1or+i ~0111tttnali, 1'inbrai.o 1918, ll. 107, ICOn cui fUflOD10 aumentalti del te rvento .cli ufficio ~lla Giunta .p roivinci.aile .arm·IO, del 15 te del 30 1 per cento gli stipendi degli mci,nistratiì.-v a a norJ;lla dell'aa:t. 220 cl ella legge: i mpiegati governati\ii, dispos.e 11ell'art:icolo 8 chè oomut1fcll.e e provin.cial e,. !11 detta circola re ·tu.-oi comUJni potessero ass·e guwe agli impi egiati diva si per la prima , r,olta accolto iin un .c1oc11mento pendenti, compresi '.n1aturalmente i medici e vet1tlicia!le cil co:ncetto essenzialmente democratico terinari condot·t i e gli t1fficiali san·itar.i, aume11ti che sola.niente ·l '.aissistenva 1S,ainii.taria ~ po,~eri cod i .stipendi10 1.n mri..sura non .superiore a quella s tit111.soe un bisogno di naìtu·ra· colleitttliva ed ha per gli impiegati .c1e1Jo Stato; ed a tal 'uopo a uto- ';irtù <li conferi·r e al relativo .servizio i l carattere rizzò dk:Afi enti a procurarsi i mezzà 1neoessari eco11oanico e gd'ttrid.ico di servizio tpubblico1. mediante in·a sprimeuto di tributi Joca1:i o oontriat.e .on, successri\ ·a circol a.re r ·g ennaio conrente ntt.tazione dri. mutfil. . ttue ro 204 000- 2-G la Dci.1·ezione genemle di san:ità Poi.chè il pro\n;.edimento però a\Te,,a carattere ha prov\red11ito all 'abol·izione del1e condotte vet efacoltativo, non tu·t ti i comumri. lo adottarono, e ri11.(l}tie pdieue, çhiarendo che 1'is tiituta de ll.a oonqui.udi sol-tanto u.n certo mnmero di SaJnitari CO'dotta v·eterinaria: b n per 1scopo 1e oonten.t ito la m t:Jnali potette b e111ed:ìcjare cli detti aum enti. · "·~·gi1anza zooiia.1.rica e clie l a oura gmtuita del Col d.ecreto luogotenenziale 9 ttiiarzo 1919, nupatrinnonio zootecnie.o deg.Jù. aibbienti l11o n costimero 338, si f~e obbligo ai comuni di assegnar ti1ci.sce , i·n · ~l<~n 1noc10 t1·11 1bi1s0ign10 cl~ 11Jàltt111~'1 colre ai pr-oprti dii.pendenti, co11 .deaon1enza daJl 1° letti\11a. genooio di ·detto anno e fino :a tutto 1'eser<::-izò.io Con il cbm p lesso clei .p ro\n\""te.ù im,enti bre,·emenfina.nzia1io successi ,.o a q.u ello im cui srurà pubte a-iass.11nti, ·l a · Direzip.n.e gen e1-fil.e dri. s~nità ha bli.aata la pace, unia ,i nden1nità ciaro-vivleri n ella 1n~straito di sap·e rsi fa1~e i n.terp.r ete ·d 'elle proJondest essa misura cli q\iella co11cessa agJ?. i1npiegati esigenze ùeìl 'att11al e momento, ch e impongono governat ivi com decreto 1uogiotenenz1a1e 14 set- 11110 s tud.i-0 accurato clellie questioni , m .a , !insi em e tembe 1918, n .. 11314. In ·taù m odo ;fu assicurato co11 es.so, 111n eon.sapev·o le a1,climenito cli .o g·n ii 11tile ·a tutti ri sanitari co111u11ali il b en eficio di el etto ri fo1l11J2 • a umento. Ma ]a Direzione generale di San.iità non ha ma'll.~t.o· di tenere· prese11rti lte s p.e ciali esigienze ~ÉDIOINA ·SOCIALE«> della classe sanitairia, ie .non ha perduta alcuna. occasione per mccom3:ndare l' ~~zio delle. f~­ coltà s petta·n ti alla G iunta provu.n:c-1ale a~lD.JlJtu... , L'assicurazione statale contro le malattie(*). stirativa per virtù dell'articolo 26 del v1g·erute testo umco delle leggi sanitarie r 0 agosto 1907, Forma mista e forma· completa dell'obbligatorietà. nr. 636, di aumetiare, anche di ufficio, le iretriibuzioni dei .sanitarri. per . assic,urar~ la regolarità d el J..- '01b1b lig·atorietà comport a due forme p1incipali. serv1zic0. Secondo tu1n di esse, agli assi.curnncli •s i lascia A tale scopo, con ci1tcolari 30 e 31. l~glio. 1919, la li·b ertà di assiociarsi niella nianiera che megliJO s i in\.ritauono esplicitamente à. prefetti iad interc redJOno per la 1:111tela dci lor,o initeres.~i : tu altri porre i ioro ttffici tra le Lt.\.1J?-mi11istr~zio11i co1nunaili .ed · ·i sainirtari da esse d1pe11dent1 , favorendo termini, si 1acldiviene all'~,ssicu'!azio1ne obbligaopport11.ni contatti per ~oncretare e rei:i<l:ere_ agetoria , m a con facoltà d·i sceglier11.e i rruezzi. È que·v,ol,e una ,e qua sistemazione delle cond1z10Il!l eco· s ta 1a farma detta 11iista, in 1q uanto ch e l '·obblinomicbe di detto b ene meriito .per.sonale, imccogato1ietà viene a d essere t emperata, en.trc0 0erti mandando, 1n caso <li ingiru.stificarta resistet17kl da pa:rte dei c-01DJ1.lnrl , l 'irutlervenito dii. 1~ ffi.cio d~lla l~mci.rti, da11a l iJbera .scelita. dJell'is tituto assiicttratore Giunta pro\rinciale iamrm.irui·strati~a, a terrmDJ~ e dell.e modalità dell'assicurazion e . Lo Stato si del citato ar.ticoJo 26 del testo u.n100 c1elle leggi limita a d esercita.ire 1t11 ieom\I)ito di sorvegliamza sanita·rde. E poichè iin detto a;r.t~colo, c h1e ha carattere peumanente, n0tn· è fissato, nè poteyia es- e di. turteLa, ch e p uò .a11c·h e essere mol to rigorosa. serlo, ailcun t ermine, con cil·colar e tel.egrrufica del- .' 'f roviaano l'ese m pto ti·p ico di questa moddlità 111 . 1'8 dicembre 1919, n. 34896, s i s tabili che qua.lor~ .(Jernìania. per _il 31 gen.~aio .oorrenite le . ~mministi:-azion:!­ interessate 1'1o•n abbia.n o .a·d .o ttati 1 provvroimenti. · ·L 'altr~ fu.rin.a consi.s te nel rendere ob.bligatoria non sol tanto 1'assicurazione, ma a:oche 1'Istituto · necessari p er la sist~m?-zione .del _seyizio saD;ri.tario, sia dal punto di V1Sta dei migl1ora1Ifen!Ìli al a,ssicura t ore, i l · quale aissume ca.mttere .statale. _?E..-rsonale, sia da quello di una migliore orgar · È questa la così el etta òbblig.atorietà co nipleta nizzazione del serviziio, vi 1.ovl"a nno « pr<>eedere od i11ii'Versale . sen2.a alttt""o e ntro t'Lll rmese dalla scadienza di è( 1ito lf:.ermine(, le Giunte · provi11ciali ia.m.i ni.stra~ (*) \ T·ec.l i articolo ·precede11te, fase. 21-22 , p. 599. tive ». \. 1

C'

1

1

1

1

1

'

I


.

. I-'\N KO X X\:] I,

IL POLICLINICO

l'ur Yalen.dosi entro larghi li111iti delle istit11z jo11i locali - casse o s ?Cietà .mru.tue - già esigtenti o che ve11issero a sorg1e re, :pur riconoscen(lo l'oro una larg~a a utonomia al.rumin;ii&triativa, es.se , -e11gono però spogliart:e delle attri1b uziioni tecnic he; ,·e11gono 11orm:alizz:ate ed assoggettate a statuti omogen.ei , <::oordi11alte tra lor.o e · poste sotto il c011trollo e 1a direzione di o1igani SUJPeriori e p er tal \ ria cenitralizzate in un solo istituto che estende J,a sua g it1ri s:d izion e all'intero Staito od a \ r:ast e !legioni, ico11 r:egia1re di l11011opolio. Ql1e, sto ordi·oon1e11to ,·ige in Tughilterra. 0

Vantaggi e svantaggi delle due forme. I ~a

forma n1ista .J)resenta il \-antaggiio di u11'org~tui zzazion.e più e lasti ca, c l1e conse nte maggiore .a,m1piezza uegli sco1)i e .n el procedimento, che lascia :maggiore libert à all 'i11iziarti'\·a degV associati, c he 1t1tilizza e s frt1tta. i .sen·izi di istituzion~ di Yerse, già ci111eutat e dalla prO\·a dell 'esiperiei1za. Facilita anche lo s,-i1utpp.o cli forme nuo'\-c di i)re\·idenza e s ti1nola l'e n111lazion e . È ;però di 1ninore efficacia , i)er l'i11.evitabi.lc 1maggiore d ebolezza eco11on1i~a (le i s ingoli istituti ias.sic1u-ai o1i , per la poca ~tabilità della penma11enza degli iscritti., i)er la v igilanza sanitaria ed iammi11is.tratiYa r e a più ditlicille, (.'()lllJlplicata e costosa in ragione s t essa idella molte plicità e varietà degli istituti su cui si esercita. Non .p ei,m ette la costi.tuzione di fo11c1i cent rali ii11genti, -chie possano essere 1d·eyoltut~ ·a fi_n alità iPrt0filattic·h e organiche e ~oordi1yate i 11 tutto il Pa.e se. Dà 1uogo a sperperi -che s f,u·g gon10 al controllo. . G l'incon,·e11ie11ti cl'ordine alnministrati,·o s1 agg-ra,·a·no 11elle assic11razioni tpiù in11)ortanti, per e.s . .n.ei .c asi cl i 1nalattie ini011rabili e di morte , come pure it1 ~it'cos ta.nze .sitrao rdl·uarie, 1pe1· ·es. i11 seguito .a n1orbos.ità ele·y ata che porti ac1 esat1ririe i fondi (epitle111ie) : essi dive.i1gono tali cl~ far perdere a11 'assicurazione nno1ti d e i suoi \ »a11tagg-i. "\"i si rimedia sol o iu ,parte 1n11ponendo co11trib11t! ~ tra o rcliua ri agli a. s icura ti, · ai datori d1 1a, ·oro e ag.li e n.ti l oeali., 10 1nediante .sayv·euzi011i s tatali, o r1clt1cc11do l e s pese, o p~omove1lldo ]a feclerrazione d elle ca.: se e n,a riassicurazio.ne; ,m a co11 ciò s i com-p lica e si r.ende meno agile la ges tio11e, si proYocan o coutrm·ers ie e resist e n ze pas 1

0

s i \~e . 1~ ~ .assiste11za

saniitaria .e alitri ser,·izi t ecnic i • Ye11go1110 ad essere ,q•u asi itl'En-itabilmente -regolati (la 1)er,so11e i11colte 1o d aln1eno i11np1-.ep·ar.ate, ·1e qtLali s i con1forn1ano a criiteri angusti, ·m eschini, i1a rziali, di:mo:tra11dosi impari al loro · .mandato. La dipendenza immédia.ta de1 m edico d-a iucon11Jet_en.ti e i g n oranti, che lo umiliano., lo tiraonne~rgi ano , ne ostacolaino il co1111)ito e per lo i1iìt son.o o:-;tin.at a.m e nte , co:n trari acl og111. spirito \

'

F.\SC-

23-24l

di l1beralità e <li lYrogr.e sso, tencle ad atrofizzare in ·luì l è migli ori aittittudini profess ionali, sci·en titich e e mo:ra li, per pieg.ar1o ie ridttrlo ai me 110 dignitos i a dattamenti . Il disagio del corpo sanitaPio si r ipercuote Stt tutto i1 funzi'o namento del1<: ' . . . 1

ass1c1traz1on1. l )er i moti \ 'Ì e11tt11z1ati la maggior parte degli economisti cotT\riene o rmai J1el r iconoscere che è ,p referibile, iSotto ogtii 1ig1uardo, l'a ltro sistema, organico ed it1ni1".or111e quanto più è possibil.e , stabilito i 1n 1nodo çl1e rfttnlZioni 61Utomaticamente che ' aJl)lbìa iazionc· i1n111C'c.liata e co11tintta, c h e possa a.llrollltare rt11tte le e \-e11tu:ali.tà , c l1e ,permet"ta · di co.;tituir~ dei fo 11cli cli riser\·a, ingenti, cui attingere mon s olo per as:-;icltrare u u a•nd a1n1ien·t o regolare dei seryizi, 1u a a11che rper pro,~ vedere a .fi.11alità i)rofilattic~1ie r c n1 otc, le quali clebbono costitui·re ttno c1egl i obbi e bti ,.i pri11cipél!1i delle r.a.ssio11razioni sociali; c h e !)O ·sa, i11oltre, <lisciplinare il It111zio nan1et1to elci ser\·izi s pecializzati, parti cola r1nente cli c1 tlelli sa11itari, secondo cliretti,re detta t e d agli i 11tc1·e:si ge11erali e con la cooperazione di co1upete11ti; i11ti11 e, che al.l.a gra11d•e fu'l.lz:iione p11.l)blica de ll 'ass1ct11·.az1011e ·s tatal e imp1im3 µrii i 11dirizw dertinito, •11onma lizza1uclot1·e e semplirficantlone il mecca•11is n10, coordi11ando tra l-0r-0 ' gli orga11i periferici e u11jficaindoli, a ttra \·e r so 11ffici so\·rapposti, i11 1111 solo I stituto. l)o icl1è, co111e osse1,·a ~itti, l , a~si c t1razi-0ne per · s u a nat11ra condt1ce, ii11 111oclo fatale, al concentra1ne111to. 11 proble111a è ~osì ,·asto recl a~su1ne tale illilport Hnz.a, cb e l)E'r ri so1,-erl~ occorre esan1i111arlo nei • s noi elem enti concreti, , ·ale11c1osi della pro,·a fatta iu a ltri ipae. i ocl i11 a 1tr'i c an1°pi. 1

L'ordinamento germanico. \ . etlian10, .acl c~e111pio, con1e ~i è rp r.o ceduto in ( ;ern1a nia . E s tata resa Jacoltati,·a ·l'opzionie fra le casse g-en er.a1i create ap-p.osiltafue·n te, e ]e c·a sse locali .(l _i 111111tuo socoorso dei più di versi ti pi ehe già t'~iste\·aino prin1a die11 'a,s sicura1 z.i1o ne ,o bbligatoria e cl1 e fttrono rico11osci t1te . - 1'uitti qttes.t i piccoli e 11!t11mer-0si i s tituti son.o assoggettatJ. ad una. t11.te1a g<»,eruatil\·a stretta e rigorosa, ohe s i eserc ita l?er mezzo di u11 Ufficio generale (già imperiale), d1 Uffici s t1peti-0ri (ta1rvolta une solo ·p er interi .Strati fede.t"ati, corrispondeniti i111 qualch e modo alle •n,astre r.e gioni) e dist-rettt1.al i ( i di.stretti a mmi ni.stratiìvi corris poniC:tono it1cir.ca a pro,·i1ncie o circontda:ri). Lo Stato detta 1ie regole per il loro funziona m ento, · concecle sov.venzioni, li fa ispezionaire ; ma la gestiooie a111ltnlints1:rativa e t ecni'Ca viene lasciata i11 prin10 grado alle casse medes11ne, c h e 1


SEZIONE

PRATICA

ln. esercì ta,i10 per 111ez.zo di tt11 Dii:ettorato (comsain.ilta1ie pre,·.enti,·a,te, nel q11al caso il disa\'anposto di ,assicttrati e <lato·r i cl~ 1.a votiO). zo vii•e11e colmato per metà ùallo Stato ·e per I;e Ca.sse, 1clu.111q tte, ·tiestan 0 .a u;to11o·n1e ; sonio n1età d ella conite.a, s.tti fo.11'di per l'igierne pubblica. e;:;~e che an1rni.111 ~traino :ttttti i fon cli, compresi Se in un 1disttetto la ,m.orbosiità ris11lta trop·po q t1elli iper i ser,·izi sa11itari; .so110 es ·e che stielc,,.ata .per d~!fetto d'igiene, possono ain.c he impula.110 i co11tra tti con i n1edici, co11 i ·fa11m1acist1 porre co•ll!triJbJttti straordi·na:ri agli assicttrati ed .a,g li et1ti locali . con gli ospedali, ecc. Siccotn·e .s.0110 de1boli, p er sosten.ere s1)es.e stra...\.1 disopra .dei con1i•t ati di oontea sta l 'aiutorità ordi1mrie (in caiSi di alta mor,b osità, pe1- pro·v'\1 ece11trale, deten11t~ d:a commissari •11ominiati dal dere a _s>.spedali, sa11atori; c011v.alesce11z1ari , ecc .) l.VJiinistero della Sanità. Essa 1ha c.onn,p !ti •n1on solo ·è iconsewtito loro cl'im.p orre co11trib11ti .s trao11cliispetti,vi e di sor,·eglia ur.ia, come in Germa•n ia, 111a esecuti Yi ; pttò ancl1e pro\-oca,r e pro\·,1edime1~ti 11ari, di rid'ttrre .J e spe e, di co11rfederarsi, ecc . : . 11e cleri\·allo i i;ari incon\·enie11ti già segnalati. ·di legge. U.nicai11e11te ad essa ·è deferita l'esazio11e · dei tril)uti, e \i pro-vvede .p er n1ezzo cli. marche, I)er ragioni di econio m.i a, 1q ueste 1C·a sse general,·enc111te negli tttti·c i .pootal1.1.e ·c he ,-e11go110 acqui1nei1t~ sono poco a.i bere ruella ~celita dei n1edici; ra. causa della grettezza con c11i lii trattan.o, esse sta te dai datar·~ di l avoro e dagli assicttrati ·ed ap poste s u 1$1peciali li1bretti. Essa c11r.a lia raccolta ing~erano t1no s ta.te di .sconten:t o, cosi .n egl.i ascli tutti i · foiU<li e l a loro ·r ip·a rtizi.one. 1Regola la sicurati, che non arptprezzano 11 <e 111eclic-0 di cassa» e che difficilnieute se .n e appag·a110, co111e n1i s.11ra te le modalità .c1ei -cotnjpe11si ai sa'llitari. ~~ 1111 or1g ·ano ' 'ivo, ce11tro di tutt·e le atti,·ità che 11e]l.a professione n1eilica, i11 etti lo s t a to di te11d isci }),linano l 'assicura.zione. s ione e di :malcontento si tradttce spesso ri.n .attriti, i11 reazi,m1i e irn li ti gi, che si ac1t1 i sco11 o fino L'autorità centrale e i con1itati di coutea sono a provoca11e .diffi.d e, 1boicottaggi e sciiop eri : tal costeggiati e sorretti da 11.ua s·erie di comitati e qttale come ruv1,·ieDJe nei no.st:ri con111ni. sottocomìtati speciali e n1is ti , che con1plica110 1 I medesimi i.ncon,·enienti si ripetono i11 _'\.11serYizi ima n.e acc.rescouo le g~anzie . tria ed Ungheria.; essi com1prometto11,o 1' effi- · I servizi san.itari 1·eng.o no ad essere or.g anizzati c1e11za dei sen·izi tecnici e i11 specie clel seryizio i11 modo molto .più 11111\forme e più efficiente che :a11itario. in Genmania . Non sono mauoate, certo, l e Tecriminazioni, le disc11ssio11ti e le lotte per conseL' ordinamento inglese. p:n ire il ,11i;c.onosci1ne11to idi d1Tittlii ·e per co.nqui~ta·re oo'IDJ)en1 si 1co11venienti; .1 na l e campag.n e In Ingh1lt·e rra .si .(: ·p ro\·\·eduto 1110·1t.o 1negl io. ~on.o state' co11dotte sempre con c1ig.ni1tà, su ~Tasta l.'organizzazione è molto liberale e cle1nocra~cala, non già ,spezzettate 111 n11merosi e meschitt1i ti c-a , in qttanto cl1e , ·iene 1ico11oscil.1to ·a lle soepisodi , e 11011 hanno n1ai lasciato c;tr.ascirChi s piacietà 1nu.t11e il i)ri11c11)io di 11n'auto11omia a 111mice,·oli. 11i strati ,.a quasi co111pleta (self-g.o ,·ernn1ent) : sia_\ggiungiamo aJ11cora. che l'arece11tra1ne11to delmo J n i)re.s.enza tlt .UJ11 ese1n1)io di de1n1ocrazia sol 'assirCttrazio11e statal.e con1~r.o le 1na1attieJ 1'1:nivaili. .11a1~: . Le rn11tue ha11no ibi'lanci a1.1to11omi : iesse dita e la ,·ecchiaia nell'ambito clel :iYii1nistei·o cle!J1a prar1:edo110 cliret·t an1eute a pa·g are 1a gli inscrifti sa11i.tà, co·nse11te un "utilissima coord1·nJazione tr.a i le SQ\"Yenz,ioni di rm.a1'atti:a, d'rlnrv.ali·dità 1e di mayari ser\'-17.i sa:nitari di Stato. ternità; al ten1po st esso, ,-engono però sottratti al1e 1ntttt1e i ser\·izi tecnici ·di stat1s tica , di assi, Il proget to elaborato dalla CoDJ.missione ministeriale. .ste11za .sanitaria, di pr-01pag.anda i1gilenic:a, per i 111 se1 no alla Con11nissione ·n-0n1,i11ata in I~alia , l)'fiO\:;'\·ed•imet1ti prof:ila:ttici, rOCC., nOllChè l'amttri,nictal iVIi11istero ielell 'i11d1tstria, 1e ra i)re\-:also da1)~tr.aziotIJe. 1~ela ti \'a : qtlle&ti serv-i:zi c1 on1pl essi e d·eI'ri11cipio il concetto di asseig·ootte .i l <lifficile c0t111lica ti :011-0 cle\·.olt1ti ai comitati di .con~ea (o cli colp1to del l'assistenza san1taria a·lle casse locali, sullegio e1cettora1e), i 11 c ui sono r.appresentate l 'al.t1 'ese1npio della (;.ern1.ania. torità cenhr<JJe, l'a utorità 1,o cale, i n1ec11c1, gli Sfog·lia·n llo g;1i atti de1le p1i111e seclnte troYiamo assic.u·ra ti, ecc. infatti clichiarazioui così conceip ite : cc T.. a cassa I 1nedici: di1)eclono uou già dalle 1untue , 11-i.a da 111t1tua, yero org·auo .a.ss ic111~at,01re, de,-e pr:opoc.si c1nesti c,omitiati, ich e .a m1niuistrano anche i fondi 1'.assist e nza n1edi~.a e .farmaceutica,, ecc. » (Toja) ; sa1:iiitari, i·ll lllOd·O da COlliS~€llh re .agli assieuraJ1:1 « l .. 'as.c:;iste11za .111edica, affidata alle 1nt1tt1e, a1·rà 1n s.celta cleri n1c<lici ,.o,lo11tar1a1ue11te i111 scritti i11 il ~.?:rande ,·anta.g gio cl1e, .p er il .reci1)roco conun.a lista regi~trata (panel) . trollo si ai,·rà una 1111i,n.ore rd.11tt.ata delle 111alattie I comitaiti cli co11tea inoltre racc~lgono e ran1ed 111na eco11.01nia cl i s1)esa >l .(·Gobbi) ; cc Le .mut11e . minist1;a11.o cli·rettan1ente gli assic11rat~ liberi, cioè i)osso110 realri~zare t111'assistenza sp1eoiifica, minuqt1elli c11e 11011 fanno parte d:i :mttttte, 1)e1 tra111iite ta , lttt .contro11o locale <lelle .m alattie, iel1e set'\·e clegl i .uffici postali. ad .e ,·itrare il g·ra\·i~~i1110 in con:\·e11~ente ch e m aJ>ossorio essere antorizzati ~ sttperare l e s1)ese 1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

)


, fL

lattie \false e 11()111 c011trol1ate rappresentano s ul costo delJ'assicr11razion1e » (Valente) ; ecc . La sottocom111issi one che ha prepairaito il progetto di legge, si è conforma't.a, p·erò, a di retti:'\·e <li\rerse. Difatti 1~e1J r~ re1azion1 cl1e l1aJ1I10 .ac~on1pagnato ed illt1strato il progetto, attraverso le s ue "\""aTie fasri,, .tro' iaimo queste altre affer1nazi0Hi : cc l-4·a f1t1J1Zione del medico fìdt1ciario a.ssu1n.t: la più alta d.111portanza per la \iita dell '.asslc11 razione 1

(~\.\'>:O

POLICLINICO

0

XX\iJI, F.\sc. 23-24J

soci cleille· 11111tue, "·a notato eh~ ttn controlfò t ecnico esula dalla capacità dei .soci e che l'incitamento a compiere un coilltroll-0 g-rosso 11iodo si riduce o scompare ad<livenendo a:llia riassicttraz.ione tlelle casse, poichè s i elimiina il rischio del· l 'esaiurimento qei fo11di .da eccessiva morbosità. Dunque il presunto contt"ollo in gran parte sarebbe stato illusorio : .11011 si perde 1111lla a rirtwnziarYi. '

e 1io1i può essere abba1ido1iata all'a n.a.rcliia clelle

iniziati'Ve locali,

deve es$ere codificata ... » ; <e Dob biamo rile,··~lire la necessità che 1'aissi --tenza 11Ìedci.ca, faT1n~~11tica e ospeda.lie1·a. i)rocedano in• modo utriiforme, i1zàipe1tde1itie111e11te cioè da li e particolari disposlzio;ii delle 1casse, e, che siauo inJ11.a

Proposte della Confederazione generale del Lavoro.

1

,·ece re,ç;oLate da E;11ti c011 più vasta giurisdizio·ne ad esempi 0 clagli Istituti cli pre,1ide11za sociale. Le casse p.artico1ari •n on possono a,,·ere tl'll:a visione chiara dei problemi cl 'insieme ». . In unia r elazione di minora11za (del L11signoli) s1 propone cli andare ancora ol'1:re e d'istitt1ire clegli organi regionali per l'assistenza. sanitaria; m ia. per ora .ci sen1br.a intempesti\·o discuterne. N·e1 progetto accolto dalla maggioranz~ de11a commissione si lasciano i u \ ita le casse mutue· 1

1

7

'

-

accanto ad esse s'istit11iscono le casse comt1niali o lintercomu.n ia1i (111anieano ~n Inghilterra) pe1· i membri non .i scritti a lle n1utuc; l e 1111e .e le a ltre provvedono a1l 'aan11ti111istrazion1e dei fondi per i susstidi di inalattia; , ·iene loro co11.se11tita 1a facoltà di alleairsi in federazioni e cli riassicurarsi presso la Cassa nazioruile. · I servizi sanitarri. sono die,·o111ti i11\·ecc ng·1'i Istituti pro,·in.ciali di prerrideuza ~oaiale , i11 c 11i SO!lQ rapprcse11t ati il Governo, i Comu'lli, le Provi·n cie, Je istituzioni di beneficenza, gli Orclini dei medicì, i medici delle ~ssicura2io11i, ecc. : in altri termini, .s0110 retti da u ·n corpo tecnico, al quale v·engono atti.dati anch.e 1g li al~ri compiiti specializzati, di ~tatistiiea dellllOgradìca, di propa·ga.11.da ci;gienica, di \:igiLanza e oontrollo sulle casse locali, ,d i · coll,e gamento di qtteste tra loro e oon 1a Càssa naz.iona~.e per le assicurazioni .sociali, che .s opra,7'vec1e a tt1tti i servizi, .l i dirige e li 11nidica. La gestione del serv:izio s;.:1J1it.a1"à10 1da parte deg11 Istituti pro,ri nci_a li - -ciò c he equivale alla pro-uincializzazio1ze del s·erviz.io .sanitario delle :ass.icurazioni - o-!f r@ 1ogni gar.anzia cli seriietà e di

equanimità. -D'altra parte, siccoiJ1c il progetto 1)reved.e l,a ~reazi1one cli .posti semi-residenziali, .si rende ma11ifesta la possibilità di un.a carriera, per i m edici ch e li cop'I'ono, .11:-·lla giuiisdizione ·di og11i _I s tit11to, con passaggio ·dille sedi 111eno ambite a quelle più ricercate. )Je deriva l'i11~nti,·o all'emulaziion·e 1 ec~ ial p1erifezioname111to, con ·va11taggio moral~ e m:ateria·l e della classe. Circa il co11trollo J,ocale s u.i ltD!alati da p~rte dei

Si crede,·a cl1e c111esto progetto clella Co111'11us s ionc mi11isteriale c.lo,·es~e, ueil.: l.inee g-e·nerali, raccoglia-e l '1111.a.11imi.tà <lei cousensi; una i111porta11te conqt1i ~ta par~,-a prossima a reali7.zars1. JJ,er. l a fa111i?:lia n1eclica, grq7je -alla pro,~i11cializzazio11e elci ser,·izi sanitari; a llorc h è è soprag-g11111to il Cong·re. ~o (lella C'o11federaz:ione generale del La\·oro, il c11tale ha c hiesto ohe c1uasi tt1tte le attr1buzionii assegnate .clal progetto agli Is tiituti pro'inciali s iano tolte a qttesti ultimi, per demanclar]e alle casse locali : i11 particolare che siano a ffidati alle casse i ser,·izi oonita1i e la .11om1na el ci medici fiduci.aTi. · , 1J11 gra \·e pericolo "·iene oosì a disegnarsi . • , 'e q11e~ti conoett:ti. dovessero finire per pre-vall re, 11 mediro couclotto si S\.i11colerelJbe d.c~l .co-, 1nun-c 'Per lasciarsi irretire tra le beghe delle mut11e ; an.z1cil1è ess-ere iall:a mere.è del si11da.co do' ,·r~bbe fare i ieouti col presi<lente... beocaio o ci·aibattino; correrebbe il rischio di dover loCTOo rare la stia attività in <1isp11te e in conflitti snier, ·.aitlJt:i, di dover locare le site prestazioni oon aplJalti inge11erosi, se 11on imq11i, .poichè le Mutue · cli porreb1b ero dei n1ezzi e 1ma.nitesterebbero Ja decisa in.ten zione di iugulare :il medico peggio a ncora nei comu ni, come l1anno semipre fatto e come ,·ed:iamo avvenire ill.1 Germa1nia ed in Austria; si fomenterebbero il malessere, i·l mialconr tento, l'irrèquieitezza del corpo s ani•t aTio; se 11e accl'"'esc.erebbe il disagio ecol1JOmico .e ·m orale. Prospettiamo il pericolo perchè '\i·.enga soongiu- · rato. Oocorre vincere le difficoltà .create da]]e org.a nizzazionti. operaie, le quali vorr1e1b,b eno c'h e il servizio 1miedico fosse gestito direttamente dialle cJassi 1ne110 oolte, per mezzo . ' delle ·Mutue. Occorre adoperarsi perchè il .servizio medi~o ,ipassii invece a far P<:trle di un Cot-po supe:rior:e, costituitt:o da persone competenti e colte se 11011 t11tte tecnich1e,. che sappiano ricono scE:r~ e \.·aluta1·e 1.e speciali e impelleµti n€cessità del ser,·izio e ne secondino I l 'jncrem·e 'llto: 1

'

1

1

Esclusione delle Mutue.

Mentre le orga11izzazio11i .o peraie si adoi.;era~o per consolidare l e m11tt1e e costi.tuiTne l'organo p1in cipale delle assicttraziioni, è stata a'\·am.zata 1

1

'


, SEZlONE

PHATJLA

639 •

una proposta iny·ersa, 1quJella di escluderle del tutto. Il rri·conosd.mento delle 11 nutue quali orgaru pewJerici, anche ridueendone di molto gli attri·b uti, è incompatibile 0011 le ooncezi1011i acoontra:brici deìla nostra burocrazia, è uoo d~ pu·nti più ostici ai funziona.Ti dell·e d1te Cbisse n1azionali e de.i Ministeri intetiessati. Cosi ci si spiega percl1è il Governo si sia- lasciato i·l.lJdurrre a. modificare il progetto della Com, ll1issioue n1i nisteriale, ·n el senso di togliere del tutto alle mutue .J a facoltà di funzi:onare <la cassea1nmalati delle assicu'faz.ioru statali (a quanto rife1i·va D' Arag"<)ll!a :al ·Congresso della Confederazione del La·voro). It~ questo modo sì cad'febbe nell'eccesso contrario .a qru.cllo cui tendo110 .i.e organizzazioni .o~~ e­ raie: si ·el11ninerebbe un organo utilissimo di decentramento, si rinu11zie1·ebbe .a forze fattive, n.on si daxebbe un premio e ttn incor:aig ;giamenito ·a lla· previàenza li.b eta. Qualcosa del genere t·r·<Yviaimo in Ola11da, ove l'assicurazione statale contro le malattie costituis1c e 1111 'orga!uiziazio·n é 1d el tutto indi pendenite <l.al1e mutue. Per altro, 1essa prov·vede ai soli sussidi di malattia, mentre lascia alle mutue il con1pito di adempie!'C, in mo#d-0 .a.u tonomo, all'assistenza sani4t1iia, integrando éosì l 'assiieu1·azione statale: propno il cont'fario di c111a11to ·abbi~mo . , dimostrato desiderabi.le per ~n b11o•n ·~nc1a.mento del servizio salliitario. I11 Ola1nda le ·mt1tue Testano dunque, in qualche modo, eliminate o di.sconosciute dall'assicurazione stata1e, estranee ad 1

-

dali, 00111\·ales-cenziari, 111aternità, ecc. o \·enire ad intesa con le atn1ni1ùstravioni comunali o ieon gli osped;ali pu1bbl1ci o pri1V:at± ']?er l'assistenza ai . •1oro .SOC1 . Si ti1atta di una forttna lnista, ma la facoltà di séegliere o costitt1i·r e le c ,a sse 1è lasciata agll i11dt1striali. Stt diretti,·e del g·e11ere è ·orga11.izzata in molt'l •l)aesi l'assicttrazio.ne statale contro gl'infort111ni, la quale è setµpre a .carico ytegli i.nd'ltst1i.àJi. Cos ì in Italia q-u esti .soho liberi ·di el·ègg;ere tra la CO'Dsociazio11e dei si1ndacati (vere società ~

di .m11tua .assi st enza) , l'iscrizione in rompagnie . pri\"ate e1e quali a loro ·volta sono l~be11e di stabilire i rischi da assicurare), l'iscrizione presso la Oassa iltazio.nale infortuni (1.a qtiale deve sostei11iere una lotta co· 1~ g1':istitut1 co.ucorrentj), op,1)are l'assunzione <lir~ta del riscl1io (p e1- le grandi aziende). E s.uperfluo rilev:are tt1tti 1g li inc.onveJìii enti cl1e deri Yano da tale sistema ; ·dire"mo solo che gli operai rep!Uta.no legittime le .frodi', perchè le spese dell'assicu.razior1,e sonQ per intero a carico dei pr-0p1ieta.ri; 1che la m-0lteplicità -d egli organi assicurati vi fa aiecr escere le spese ge nerali e rende • 11ecessario di a ccantonratte i·ngentissime riserye; • che tutte q~·estc cattse colllcorro110 a mat1itenere alti i premi. L'11 nirf:ìcazione e l'acceTut1iamento 1n un s olo Istituto .11.azio11ale e'•.ite1:1ébbe iehe fossero s ottratti ad esso le più efficaci risors,e e spianer·ebb'e 1'a ,,ia alla fusion1e con alt'fe assicu·razion11. Ris&ttmen-d o, sono posstbil± molte moc1Ja1ità per l 'att11azi.o ne e per 1'.assestameuto dell'assicuriazione obbligatoria ieont'to le malatti1e : for1J.11 e -comessa. ·· plete e t emperate rO miste, accentrate ·e :d ecentrate L'<ilia>nda 11a lpOrtato c osì agli ·e stremi l'aGce11• di \ a rio grado. Crediamo di, aver dimostrato che tramento cl1e ,·ige in I11g hilterra; ma esal11de11convie.ne dare ·o gni prefeTenza :alla f,orn1a comdone i se1"'\·izi ,s anitari. pleta, s1111e seg·uenti 1basi : ma111tenere i 111 \ ' Ì ta l e . Abolizionè degli organi centrali. mut11.e .e fa,·or1rne 1-0 s \·ilup,p o; assegnare l111a larga a11tonom ja ammiu.istratiiva agli orga•ui p eVice,·ersa la Russia ci offre un ·esem1)io di deriferici ; atti dare i s·ervizi saruita1i e tecnici ad centra.1nenito m10.Jto 1n·a·g giore di .quello éhe vige organ1 i'11termedi; accentrare l'orgamizzazione in in GeT1n,aJ1ia . Crediamo tt:tile di acoeninia.re anche u11 istituto 11a zionale. Si s.eg11iirebbe così, nell e a questa· 111odalità; essa , ·ale ia darci un'ideà degli estr·en1i ict1i si può giu11g·ere seg11endo tale diret- . line~ generali, il s is ten1a in1g lese, cui si c o11forma ancl1e il progetto concretato dalla ieom111i ssione tiva. , L' obl)ligo dell' a ssÌJcurahioue è fatto solo ai n1i11isteria1.e ituJ iana. • proprietari (di certe azi1en<le), •a Ia.vor.e ·dei lo.ro Istituto governativò o Istitt;lto autonomo ? operai. Le Oasse m.alattiie sono ,enti .g i uiidici del Nell '.ambito d el·l 'obbligatorietà completa quale tutto indipendenti, Tetti d·a statuti propri a cianoi la ·v.a,g ·heg,gian10, · l'istituto .assicu1-a:tore può scuna di ·esse, preparati dagli i·n dustriali singoli ' essere oo-.e.stito di1~ettaim,e11te dallo o consociati, .salvo l'ap.pr<C>1vaizione d·e lle a.utorità. . Stato ovvero. può pr.emana'fn~, ma restandone indipe11clente. Sonio ·gestite da industriiah ·e .operai; se i fondi l•:SAJlltiniamo 011este due possibilità .. non bastano, si aumentano i contriibuti o s i ridl\1.. I~'ass<~rbimento da parte del G.o ve.rno vieue a cono ìe s.P.eSe obbld·g atorie; è a:nich·e 0Jlllmessa. l.a costitttire u 11 n1onopolio fiscale che, al solito, riassicuiazion·e e la oonsociazione per tuthl gli impegni assunti o per una parte. Le Casse, sin- avrebbe per <:on.seguenza d'intralciare o soffoca.re I 'istituzione (è quanto .accade, ia titolo di esempio, g·olaTmente o cottl.Sociate, org.anizziauo l'rassiistenza per il servizio postale, c ·;1e diviene sen1prc più sa·n itaria; possono m a11tenere aiubulat·o'fi, oop·e 1

1

1

I

1

1

I

1

1

1

I


l L POLI CL I NI Cv •

ob~'ro~o per il pt1bb1ico· ed al te1n1)0 stesso sempre i11~110 efficiente e meno s.icuro) . Basti pensare cl1e lo ~tato potrebbe essere te11tato a stornare i Ioudi

o n el n11111e11tare i ·p remi per 1noltiplicare i pro\'en ti cla de,·ol ,·ere a scopi estranei all '.assiicurazionc (per es . .a col1nare i deficit del bilancio).

'

Inoltre l '·a~s11nzione cliretta cla parte dello Stato co11\·ertirel)be iii una semplice r11ota a1nm1i•n.istrati,·.a ciò cl1e cloYrebbe cùstitt1ire 1111'organizzazio111e viva, capace cli t11tti gli aclatta1nent1 e di tu·t ti i prog·ressi. Verrebbe a 1)rivare l'istituto clella pri11cipale garanzia di effi.caci•a e di perfetti1bilità f11t11ra, l'autonomia. . .&~ d11nquc preferi·b irl e di rin111nziarc a qnesta forn1a di s tatolatria. e di fare che l 'Istit111:0 proYYecla da sè alla. g·estione, sotto il co11trollo e la clirezione clel~o Stato ma senia l'ingerenza i1n1n.ecli:tta e diretta di qt1esto ·11ell.e operazioni correnti cl i as:icurazione; 1-0 Stato si rise,·erebbe solt~nto la l'tlnzio11e st1periore di oro-auizzator<: e • o e.li t11·t ore; d'a.]tra parte esso co11correrebbe acl ali menta re i fon cli co11 i proprj co11trib11ti, ~l1e ,~arrebbcro .ad .a ccrescere e co11soliclare 1 l)e11etizi. . I)resso di noi g·ià esis te UJn .Istitt1·t o auton,01110, 'l)Osto sott-0 la tt1tela delo Stato, la Cassa. l1aziollale cli preYiclenza, già trasfor111ata dal decretoleg·ge 21 .aprile 1919 n . 603 in Cassa na~iQnale delle assicuraziooi sociali; secondo le cliretti,-c clello stesso,. decreto, basterà di atn1plia1·1a, este11der1done i .co1npi.ti a11 'assiott:razione .coi1tro le 111a1

lattie. I:)robabiln1e11 te essa finirà p er i11globare anche l 'assic11razioue pontro gl 'i11fortqt(i : è dest111aba così :i. cl i ,-c11tare ] 'organo granc.fioso delle assic11razioni sociali _globali. Il f11nzio11a.mento cleJle assicurazio11i rist1lterà i)er tal modo tJ.1on solo llllljicato, n1a ~e n1pliiì cato, 11 ohie ren{lerà più om.o g·en1eo e i1iù. age\·ole ·1au.che il servizio sa11itario . ·· ·.11 <liseg.no <li legge della com1nissione m'inisteral1e e la relazi10tt1e detiuiti'Va che lo correda:, fi ssa'11-0 1e lin·e e d:i tutta questa e\ ol11z1one. La cJasse medica de·v.e plauso e gratit11di ne a1'la commiSSlione che ha compiuto 11no studio così diligentP e perfetto, il quale risponcle a t11tti i desiderata : particolarme.n te al Gobbi, c l1e lo ha concretato, ed al Toja, che lo ha s11ssicliiato cli elementi tec-n~ci. Crediamo cli poterne dissei1.t i'te soJo in alc11ni p·a rticolari : è q1tanto ci ipropo~1iamo cli ,·edere tl'n'altr.a ·vol.ta. L. VERNEY. 1

1

RISPOSTE A QUESm E A DOMANDI. (8289) No nii·Ha ad 11fficiale sanitario senza con,co1~so . ~- Dott. C. li. 1 G. ·da _t\ . I. Essendosi dimesso cla.11a oa1ica di medico co.ndotto potirebb'e aspiraa.-e ·a lla nomina ad ufficiaJ,e sa:ni.tario senza oonoorso ai termini dello articolo 2o6 della legge sa1ti1taria;. }\..11a cloroanda potrà all1eg~e tutti i titoli .che possiecle comp·r ese le ·va-riie nOitnine peT lo passato ottent1te ecl e,·enrt:ualmem.te scritti pit1bh1i·c ati i11 materia di igiene.

(8291) I JicC'11:i a11ie11to del 111edico co,ndotto sta-

bile per soppressione di posto. - Dott. C. (). (la _.\. . La sopi) ressi one cli 11110. condotta è couSI-

~E:ra0 ~ome _ca.u sa cli forza TI1'é}1g -giore che g iustifica a.l 11cenz1amento anche di llll n1edico stabile. Volen1do, p•erò, ricorrere conltro la relati.·v a deli- . berazione co111 u nale, ~1evesi 11dire la ·G . P. A. che giudicherà dopo a\1ere i:nteso il Consigl io Prov.in0'.i.a1e sanita1r10. (8292) Sesscn 11;0 . - Dott. P . 1C. cla .l \f. Il bie nltlio t~~a.:c;co.rs? coine i.nteri no ~1 011 è ca1ieo]a.to ncl per1.~o cl1. te1111)0 ~lecesSiar1~ per .lo acquisto del

cli.r1 tto a 1 sesse11na10. Il p,er1oc1Jo di tenilJO passato sotto l1e <ltrrni, \·iceyersa, è calcolato s·e , però era già' tiitolarc eiietti\'O del.la ie011do.tta. '

1

(8293) Presta::io11e profcssi011ale - Pensioni. Dott. L. R. da F . ..\. J>er la pres1tazilO'lle profession_al~ fat~ i11 Z<?1na cli versa clella .s1t~ conclutta può 1"·lYolgers1 a 1 s1,nclaco per ottenere ltn com1Jenso. D11rante il sen·izio n1ilitare il con11me è tenuto ad aintici pare il con.tributo di spettanza diel sanitario, sal, ro ri,~alsa s11gl1 stipendi o, in ma11cauza, s ull e ·11rime qt1ote <li pensione. Per ai;ere uotizia cl.ei pag-a111enti ec;egnirtl .potrà ri"·olgersi a1ll 'u.tlici·o anita.rio provi:ncia,le . (8294) •...J.1111i di scr71i::;io per la pensio11c . - Dottor C. R. cla O. J>. (~li a111ni cl i servizio c-ui .allu(le ni011 sii posso1110 Ti scattare agli effetrti . de[la penSJ.1o ne. · (8 295) 111dc11·11ità. caro-71i·11eri. - Doit t. _t\. D. ~. da B. Noi ia bbia1no sempt'1e ritenuto in base all~ <lici tura clell '.articolQ 3° clel D. I". r 4 seitte111bre 19 18 n . 1314 che i figli 111aggi0rrennii i)otes ·ero c~sere 11uclusi 11cl 11umero clei tre che .clanno diritto alla inden.11ità con11)Je111entare l)ttrchè a car1co clella famiglia. Si i11teincle ·che e fossero ann111og·lia t\ ed impiegati 11e clo,·es~ero essere escl11si. (8296) Iride11Hità caro-·v1~iJeri. - Dott. _.\... F. di T. P . La 1isposta 11iegaiti,·a circa la doppia i11 · c1ennità cairo-\·i,~eri clait ale dal R. Commissario è.! coofo1-in1e ai più recent criteriri. iuterpretati,·i riel D. I ~. 9 ·m~rzo r919 111. 338. :\Jlorchè un ~ ai111itario presta ser,·.izio presso più enti pttibbli.ci lo~ ca.1~ ha cliritto .ad 1111.a .so}a i·11deurn i1 t à carQ-''(iverri., ri pa1riti:bil1e .fra cias01.1110 (li essi ri,u proporzi(me degli Siti,p en<li che ri spetbi\"atneJ1te corrispoin(lono. (8297) Quesiti d; ri"ccli e::;;:;a 111 obile. - Dortt. _.\._ B. 1cla R . _.\i qu.esi1:i c1i R. Nl. da lei 'formu·l ati rispOin{liamo : 1° _~o; 2° Si pag-a sullo stipendio · e stt lt.t1t ti g1i altri assegni; 3° Da tutti indistin- · tame11té gli i1npiega.ti e .salruri.ati; 4° Si è di lire 800. La misura è (lel 7,50 % pe:r 'gli ass.e g111i che non supera.n o le lri1"e 2000 e del 8,65 % per g-li altri ; 5° Il caro-,-j,·eri è anche tas ab.il1e come a.uc-he iJ c.ompenso i)er il .sen"izio a séavalco; 6° Si prescrive do-po 5 anrni anche .per il Comune. (8298) Riduzio11e delle con.dotte. - Dott. F. ::.\I. <la B. Il c0111siglio comunale pruò, con l'ap1') fO"'\"iaZione <le1 consiglio provinciale di sacrrità, a·.idurre il 1111me-ro iCl'e l1e co11rlotte quando 1ess:o .sia superiore a q1u,e11o che i1ecess~.ta per i bi.s?grui d'e lla popo~.aziou1e. Verificandosri la ·sopipr-ess1o~ie l)UÒ essiere l1icenzia1to ai11Cbe u11 m re clico ~taib1le pr;chè 1e,ssa ,·iene ·oon·s:i de1·ata co1111e oaso dt forza n1agigior:e, che 1i1n,eluttrubilme11te .si in1pone. Il 1nedico colpi:W n1è>n p 11ò r 1eclam:afi-e c<?nta:o 1a soppresisone, ma beu1sì 'fiecla1na11<: co~1itro 11,11cei1,ziamento .alla G . P . A . I.I iearo-'\'1Yer1 1101n e ·da.te i11 relazione e proporzU>rnalmente allo Sitipenda·o ma 1b ensl iin somttnia :fissa, che è cli lire 100 per coloro c.he 1son-0 ammog·Ii:ati e di li-re 65 per colQro che son1o celib.i, oltre una à1nclen1J1.i tà st1ppJrementare in iragione di cent. 85 per ogni fig-lio esclusi i primi tTe. Doctor JusTITIA. .. 1

1

\

.

• I

I

.


SEZIONE PRATICA •

.CON DOTTE E CONCORSI. IlRr:scIA. - Concorso per le co11c.1otte m ediche clelle fra zi.oni :i\lompiano Fornaci Urago Mella e \ 7?lta_. St~p. ~, . 600?,. ~umentabile de l ;o % ad og-n~ tr1 e n1110 cli serv1z10 e p er otto trien11i . Pe r og·111 I}O\·ero i11 più di mille è fi ssato il compenso <li I-<. 2. E i11oltre {'Orr.isposto un asse<Yno a.n.nu o 0 cli L. 500 pe1· inrde11nità d'ambu:latorio e di L. 1500 11er mezzo di t iias1)orto. _i\i detti assegn i è aggi.u1J.ta l'i1J1d·e npità caro-\riveri. ,Scad. 30 ·g iug.no. ~APRE~E ~1rc1a::Er-<ANGELO (A rezzo) . Condotta res1den~1ale; I ., . 6000 lorde, quattro qui·nque.nn1 del .dlec1m10, r, . 1200 p er caro-\'Ìveri, L. 100 .qua.l•e utl. san., I_,. 2000 p er ca,·al<'., ecc. Chiede1ie l'.arn.uu~io. ~cad. 30 giugno. }\ssunz. seryizio eutr~1 20 g·1orn1. t;.ENOVA. Ospedali civili. 4 1)rimari 1nédiici, r chiru.r-go, I ostetrico-ginecoliogic-0, r pecliatra. L. 6ooo. La11rea da alm e110 6 .a·t1in1. P11bblicazi1o ui in 5 esemplari. c·u rric1tlu,ni 1rit-a1e. Cl1iedere l'an11UJnzio alla S~greteria (,·ia. Balilla, 1). Scad. ore 16 del 12 lt1gl10 . Medico c h-irurgiO q ·t tarauten ne cerca posto nel·l a s,·izzera i n località prossi m a al con:fiJu·e . D.iirigersi al dott. F . (.;.. 1C., fermo posta F,agg1i1a . 1

VENEZIA.

I<. I s t it1ito Ve1N?to di Sci e 11::::e Lette re 1

ed ArM : , Pren1io di fouiClazione Ba;lbi-Valier di L. 6ooo all'ita1ia 110 ch e av7à f:atto p.r ogredir,; nel bienni~

1920-19121 le ·sc:ie11ze mediche e cb1.rurgiche, s ia colQa ~11 \·e11zione di qu.akhe i stnumiento o <li qualche r1trc,·ato, .che "\'"alga a lenire le uma;ne sofferenze, sia p ubblica'11do qualche opera di sommo pregio. Scadenza 31 dioem·b re 1921. Premio di fonclazione _..\.n gelo :\Iin.ich, cli li.re 10.000, pel trie nnio 1919-1921 ; teina : P ortare •Un 11ot evole 11uovo contrib11to alla fisiologia cl ei ,·asi ~a1nguiferi . Scadenza 31 dicembre 1921. 1->remio Angelo Mi'llich, pel trien·n io 1920-1922 , di J_,. 15.000. Concorso riservato a citt-aic.l ini li.ta1ia11i, per i migliori ~1)pa1~ecehiartificiali origti.na1i od .anche, .S'e gi~ co11 osci11ti o in t l.S·O, notevolmen.t~ modificati o i)erfezio nnti, att i a reniclere meno gra Yi le co11<lizio11'.i clei m1UJtiJiaiti. L'im1)orto cl ella t assa di R. M. è ,a carico dei 1

j)remi~t1.

NOMINE, PROMOZIONI. ONORIFICENZE.

~

II dott. Enriieo Secreti è stato recentemente i11sig11ito della commencla, per meri.ti professiona!Ji. Vi,·i rallegramenti al nostro egregio iami C'o. Il prof. Da·yid•e Giordano, ch.i.rurgo primario all'Ospedale ci·vi1e di VelJJez~a, venne nominato socio d ella Società Fra1Jcese di t1rologi.a.

ALBO D'ORO. · E s tata co11ierita la m eclaglia cl 'argento a1 va101-e al dott . Bo.ragno G. Evarisit·o eta ì\Io11,te,vi<l1eo ( U1~ùg11ay), .teoonte m1edico, co.n ·l a segue11te motiv~azione : (( rl'rt(\vandosi press·o il pos.to di medicazione provvisorio del suo ·b aittaglione co.u tre soli pqrtruferi ti ,d isarma.ti, con pro1ntezz.a. e C-Oraggio mir.a•b ile affrontava up, gr11ppo {1lÌ. più di 20 nemici, compl etannenrt:e airmati e ch e avainza,·ano a 1baionetta i no.astata, ecl i:ntimiando loro energicamente ~a re.sa, Ji faceya t.11tti prigioni eri ». Croce (Pi;i,·e) 23 1gi•11.g no 1918. 1

' .r tOTIZIE DIVERSB. '

Congresso della Società internazionale di chirurgia.

Il \l Cong;resso della Socielé i11Ler11atioJ1ale de c!L iril1 g·ie s i t~rrà a. Pa'figi ~l 19 .al 23 luglio pro.ss 1_mo .. Il comitato 1nternaz1onale ha fi.ssa:to prov\'lSor1an'1ente i .seguen.ti t emi (1i re1aziom : Chirurgi.a -cardit>..,_\rascolar,e : a) ch1n1rgi.a del cu ore : 11elatore Tt1ffier d i Parigi ; b) cl1irurgia del 1

ct1or.e ,e dei grossi ·v asi : 1~cl a bore _t.\.~essanrclri cli R o1na .; Racli ologi.a chirurg·ica : il tratt am ento dei t1111;1ori coi raggi X e col radium : relatori . Récraud cli Parigi, Mioni di Roma e N . S . Fi11zi di Lo;dra; Ematologia. chirurgica : .an alisi del sa~g,ue e delle reazioni biologiche .11el1e affezioni chirurg'iche: relatori _-\.. Depag·e e Gooclviaerts cli Br111

xellies; Fratturè de lla coscia : relait:rori Patel cli Lion.e e :Yia urie.e Sinclai1· di Fadrpont ; . Profilassi e trattamento del tetano: re1atori Do11ati di 1'Iod1e na e C.u mmins di Londra. A11a <'hiusura clel congresso s i farà t111'escursioue · di una .se-ttima11a s ui cam pi di bat.tagli1a della Francia ie (lelle Fiandre. !La Segreteri.a g.e 11'e ra]1e è a ·Br,uxelles , 72, r1ue tùe La J_,oi, D . I-< . 'lYiayer. Il Comiitato italiano è cos,t ituiito <lie l sig·. Giorc.la110 ùi Venezia, tlJelegato, e <ltei p11of . .t\les,0011c'Lri e Bast iian:el1i di R oma . Per gli ufficiali medici del cor po sanitario militare caduti in guerra. Il congresso di I clr.ol ogia riuni·tosi 1:estè .a ì\io11 aco, 11.e lla sua ultin1a ,seduta, s·u proposta del te11. col01nn1. medico Cer,~e1lli con1m. dott. Angelo, 1

1

rappresentante dJel l\1inistero cl·ella g uerra , ha ,·otato il s.egt1ente oi-,d ine <lel giorno: « Il Congriesso prima <li scioglie1··si ~ lieto ,d i esprimere le s 11e Jelircitazioni ari m eclici 1d ,ell1e N ~zi:oni. all ea ·. che ha.u no c.ompj u:to i.l 1oro iclo\ ,ere clurante la guerra. Esprime lé s ue comm ass1e co11dioglian1Z1e i.~er i lt1tti cl1,e ha:nn10 colp.i to il ·Corpo ,Saniit aTio, 1e l·a sua ammi-razio111e per col1o ro che h a 11110 a\·nto la glori a idi ·dare la \'i ta a11a Patria » . Il ministro clella g 11erna on. Bonomi d Lspose c11e <letto ordine de1 giorno fosse jp.ort ato a cono:,ce11za di t utte le autorità Sanitari e Militari di1)e11deniti è <llelle famrigli·e clei me<11ci militari in.orti iu ·g uerra, a me~zo de11e a·t 1torità stesse, aggi'tl:t1gendo che il n1i11istr-0 si a,ssoci.a all 'attestazione di oompian.to e cli riconoscenza. 1

Una conferenza.

K.el sal.ou e clè~ C.irro110 marcbigi,a n o di Ro1na , 1 • {I.t u.a nzi ad un p ubblico nt1meros1ssimo,, il prof. Mir1gazzi1n il, ha te11uto uma c,o,urferetlZa sulla 1ie itra stenia. Egli sost enn1e eh'e le ,ca us e 1d ella cr•esceute ma]1attia risiedono .n•elle conti1111e emor.l.ionì , !llell'a·l) USO clell 'alcoo,l e ,&ella i1i cotin1 a , nell 'alimeutazio11e inQ011grua, n egli .e ccessi sessuali, 111<:1 n:im-- · finis1no e nerl cocai.nd.s m o , Jamenta11do l'indifferenza del Gr0v·erno dinru1zi al dilagare di ru:na tale nevr.osi . .Aggiun se che oggi una oa11sa nuova i n.ter,-ieue 11ello stabilirsi della i1ev,-astenia, ossia 1'ozio. Egli climostrò co111e in la:\·oro non abbia


mai logorato l'org·anis1110; ii1 qttesrt:i ulti111i tempi e per i ieontinui i.Scioperi e per re 11tunerose feste e per 1a. di·minuzione del1e ore di lavoro, 1'org·.anismo la·vora nle no dre~ nornlale: èosì gli organi perdono la loro attil'\·ità 1f.11nzionale e p er 11ecessari1a icon~eig-ue nza decadono.

L·a Dcpntazi011e pirov.i11cia1e di Vicenza ha dom.anclato .al l\11.uistero ttn lnUttW di fa·vore in lire 8oo . mila, s.en~1. i.nit eresse, cla -estinguersi in 50 anru , onde cositru1re un I stituto Olimatic-0 Sana~orW.~e. antitubercolar_e, s ugli Alti;piani di· A.\siago, 111 v1-c1nanza '<Ìiella p111eta Mag.n aboschi. Per l'Ospedale Maggiore di Milano.

<l~eto-legge

r febbraio 1920 n . 209, e con décreto d el Ministero deJll'iit.cl~isrt:ria 27 ma:rzo 1920, è stato aperto t1n concorso a: .pr·e tni Jra i priva.ti e 1e società che, poste1i·0'11lll.ente a l ro marzo 1920 ·ed entro il 31 marzo 1921, avranno pasto in esercizio nel terrùrtorio dello Staito muovi stabilimenti o nuQl\ri repatti in staibiùimenti già esistenti per prodWTie, n1ecli1aJnte uti1izziazio11e di pii.ante medi'cinali ed .aromatichie, po:eparazionii [arm.a~uti­ che (estrazione e p111r.i'ficazion·e di principi atti vi ; estratti viari farmaceutici; estrazione di olii essenziali limitata, per quanto riguarda le essenze di agrttmi, alla r.ettifì·c azìone). Le doman1de di an:nmiiSsione ial concor$0 d o, ·ranno esser e presentate enrt:ro il 15 .aprile 1921 al l\firnist e.ro per 1'i1ndUJSt1;0, il rommercio ed il la-

Il G.0,·erno ha del~ber.aito il sussidio di mez~ n1i lione di li.r e p·er la sisitemazionre economica del! 'Ospedale l\Iaggiore dli Milaino. . . J-4a presi~enza dell'Ospedale 11a fatto sapere che .il provved1mei1to no11 è riten uto ad1eo-t1ato ai bisog·ni u,rgenrt:i, poicbè il'Osipe<lale er~ 111 dieftcit g~à al mese di aprile L. 1,750,000. ,

1

(.

1

Ospedale per bambini «Paolina Ranieri •

voro. I premi .sono i11 n1t11m1ero di quattro: nino di L. 40.000; uno .dì I.;. ro.ooo; dl\l,e di I .... 5.000 oi1ascuno. •

1

Miti.istero dell'ln.dustria e Larvoro, uno dalla Società tra « Gli Amici della Clri.1nica ·del La·voro » tutti in on1aggio del compianto prof. Siccarc1i e gtiudicati seoondo il me.die.sim10 Statuto. I vin~itoni av1ranno la n1o mina di 'lncdici praticanti e rice\r.eralllno, a rate, lll11 asseg110 dri. L. 1800 per un anno., o1tre u11'e,·entuale p,ren1io cli s peci-a1e profitto (medaglia d'oro) . Le Bcxrse a\-ranno effetto col nUO\'O a;nno scol aistioo, ossi a 'dal t 0 1noyembr€ 1920. 1

in Na poli.

111onte. Beneficenza.

t

lu•gilio .al 3r luglio 1920 resterà a1)erLo un co11corso a tre posti di medico praticainte in l\iec1ioi11.a del L·a,·oro, presso 1a cl inica dellre malattie prof.ession.ali in J\1d1an10; vi .srur.auno ammessi i latueati itll m edicin:ia. delle UndverStità i.ta1iaine dopo 1il 1° lug.lio 1919. I posti a conoor~o son 0 promios5i: uno 1dalla Fon.cl.azione SilCcardà (·i l cui statuto è già stato rimesso a l Mi11is.t ero della P. I. per la supe1iore sanzione), uno dal

Dal

)l

Con l 'inter"·ento delle a11torità e di SJJiccait.e personalità mecliche '\Tenne d.naugurato i t1 ~apoli l 'Ospedia.le per bambi11i « Paolina Ria11ieri » 1dov-uto so,·ratutto al pri11cipe di Pettoranel1o, so-· pr1ntcndente del Pio Monte della l\Ii:ericordi.a.; sorge 1?ell '.a111e11i ssi1na Villa l\Ia ltese a Capodi-

1

Fondazione « Pier Diego Siccardi )).

XX\"II, FAsc. 23-24]

Lotta antitubercolare in Provincia di Vicenza.

Per l'industria dei preparati farmaceutici mediante utilizzazione di piante medicinali ed aromatiche.

Con

[:\N~O

IL POLICLINICO

1

l-1'artista Gaiby Des Sys, .11ota per lin su:a. V?alentita nel ca11to ie per l e s ue avventure, ha lasciato morendo tuttt:a la sna sosta110a, VlaÌlutata ~n 'rari milioni, ai po\'eri t1i n1.a1~siglia, s11a città niatalie: la ma<l1·c -e la sorella goclrian.no dell'nc;11fr11tto. \

Nel giornalismo medico.

IIa cessato le pn1bbli1caziollli l'«,_t\Jtttl'ailità medica>> cl1e raiccoglie,·a memorie originali, co11ferenze, argomenti cl'iattualità e che era organo ufficiale dell'Ordine dei medric.i 1d ella provi•n cia dì MiLa.110; '·errà sostilt1ita da ' Un « B0\11.ettino degli ordini cl.rei n1edici » cle11a l.;oanbairdtla. Il priof. ER~Esro ScrrvVALDE, ·direttore dell 'Is.l1-

tuto di ~1.t1~tomia i)atologica di Rostock, è stato t1cciso da un colpo di fttcile clurante i tragi<'i co11ifi.1tti s,·,oJtisi iColà di recente.

Indice alfabetico per materie. Aniemia p er111c1osa itterigen.a terminata

i.n :1ettoe111i1a mi eloid1e acuta . . . Pag. l~.scesso epatico di:ssenterico : ulteriore cont1ilJt1to alla diagnosi e :alla c11ra. 1

1

dell '-

.

.

.

.

. Assiourazione statal e ,c ontro ].e malatti e: fcxrma .inista e iormia fCompleta diel1' ,o.b blig.atorietà . . . .\- tti p arlan11entari . . . . . . Blenorragia : p110zf:ilassi con tauro.colato di .s odio . . . . . . . . . • Caffeina : a:Ssociazione col cloralio ('cloral-caffei1n.a) · . . . . . . . . . . Calcolosi renalte : c ura chirurgica . . . Colkhe biliari : indicazioni all 'interv•ento ohirurgko . . . . . . .

»

.

1

» »

» » »

Cronaca clel mo\ri111e11to professionale Disinfezi,o ni .a domicili·O . . . bi1ssenteria: ameba... <lella - . . . I : 11 dacano : ri~erca col metodo Jol les Ittero ,emolitico .ac.qtlisito : patologia 1

1

)) )) )) >,

Ittero terminale dei tubercolosi . )) Ittero : va'.ri tipi e loro di.agno.c;i . » Li·b.eri docenti ·e professori . . » Lillifosarcomatosi : co11tti.b11to clinjco . » Tessuti <li lana e di cotone : come riconosoer li . . . . . . . · · · » Trigonite della donna : oura . . . » Tumorie cerebellare oon sintomatologia della sclerosi a placche . . . . . » Ulc~.a gastri.ca e d uodena1e : diagnosi e c11ra . . . . . . . • . 619, 62~, L. PGzm, eà.

Roma 192e - Stal::>il. Pol. Amm . Guerra.

' •

))

re~P.

634 63<:> •

627 6 ,)·· l

628 628 628 633 6 r5

6 27 62b


.

Roma, 21 giugno 1920

Anno XXVII

\

I

fondato dai professori;

GUIDO BACCELLI •

FRANCESCO DURANTE

SE.ZIO NE

PI~TICA. •

REDATTO~ CAPO: PROF. ~C>M

VITTORIO '

• \

ASCOLI ..

lYlARJ O

i.avori origin~ii: S. Silvestri: Nota. sulla determinazione , turi nell'angina di petto. - TERAPIA: L'uso dell'aldello zucchero nel. sa.ngue. onol in terapia. ~ PH.OFJLASST: Risultati dei metodi di lotta antimalarica. - Protila!:!si delle a1lezioni grippali~ Osservaz:1on1 cliniclia: V Ronchetti: Forme cliniche di- TECNICA: Trachetomia tranqullla. verse dell'encefalite epidemica. Posta oegli abbonati. · ~giene: A". Filippini: Mezzi di lotta contro gl'inaett.i parasC e nni bibliografici . siti. -. Amministrazione san itaria; La riforma dei servjzi locali di Sunti e rassegne.: ~[EoruINA: W. \>Veichardt: L'esaltaziov igilanza igienico ·sani tari a. • ne a::Jpecifica della funzionalità cellulare. - B. ~I. Ran· Vari è.. dolph: I rapporti tra i metodi immunizzanti e le infe· Nel a vita professionale: Cronaca del movimento profeselo· zionj latenti. - RARIORA AR'l'IS : }\'.[. Chastenet-De Gery: nale. Ancora sulle cisti gassose "dell'addome. Atti pa rlamentari. €chi e commenti: L. Gian.i: Sull'eziologia dcl gozzo. Ri sposte a quesiti e a domande. ·Accademie, Società medich , Congressi: R. Accademia CondottJ e Concorsi. Medica di Rorna. -- R . •'i.ccaden1ia delle Scienze _i\.lediNomine, Promozioni, Onorificenze. che di Palermo. · Albo d'oro. ~ppu nti di Mqdici na Pra•lca: CASISTICA: Valore diagnostico Notizie diverse. delle glandole torac:iohe laterali. - Sui rapport,i rra l'inIndi ce a lfabetico per materi e. 1'influen za. e la tubercolosi. - I f~ttori e~ tra<'1rc:nl11.r-~·

-~ -:-

l~ vietata la riproduzione di lavori pi~bblicati nel

Dir1,i1 d.1 propr1eia riservati. -

zione di sunti di, essi senza citarne la fonte .

POLICLINICO e la pubbltca'

' •

tà e molteplici cause di errore. ~a quantità di

LAVORI ORIGI . NALl: R.

ISTITUTO DI CLINICA MEDICA DI ROMA

diretto dal prof. V. ASCOLI.

1' ota sulla determinazione dello zucchero nel sangue.

I

Dott. •

s.

assistente e G. allievo interoo .

SILVESTRI

AIELLO

san·g tte adoperata è minima, 100 mgr., che si preleva110 con cartine speciali da una semplice puntura : occorre ' 1'uso della bilancia a torsione, le operaz1oni te_rminali de\•ono essere condotte in .runbie11te ùi anidride carbonica. l meteci.i colorimetrici di Lewis-Bertedict, M}·ers-Bayle.y, Epstein, sono basati sulla riduzione ed o_pera de1 g1 ucosio dell'arido yicrico in acido picra.m ico, e s ulla com parazi011e per mezzo di un colorimetro con soluzioni titolate. Questi metodi presentano una causa di errore non trasct1r.abile !in dipendenza ùel fattore indi\·i·d uale che nel pacr:-agonare 1'i ntesità del colore delle soluzioni in esame varia da osservatore ad osservatore. Inoltre tali metodi danno sicuramente cifre più alte di quelle tro,v ate dagli AA. che aidoperario metodi macrochimici, special.mente in condizioni patologiche. Rec-eutemente difatti' Morgulis e Iahr hanno dimostrato che la presenza di creatinina influisce notevolmente 11.ella intensità della colorazione, aumentando quindi i valori reali della glicemia. .Secondo questi A-~. se il n1·e todo può essere usato nel sangue normale (nel quale la creatini'lla non supE'ra i tre m1lligr. %) non dà però risultati esatti in condizioni patologiche, potendo la creatinina in molti stati morbosi raggiungere anche . O/ 1 4C! mgr. 10· 1

I

Per la determi·nazione dello zucchero nel san_g ue sono stati proposti numerosi m.e todi, molti dei quali però non hanno a\ uto in cli·nica facile a!Jpltcazione per ditticoltà tecnìche di vario genere. Dei metodi macrochimici ricordiamo quelli di Bang, di Schenck, di ~ichae1is e Rona, di Ilenedict, d1 Bettramd. Q.u esti metodi però richiedono ciuantità di sangue che ne rende ditticjle ]'t~~o in clinica, spec1almente quando si debbono J>ratit·are cle~erruinaz1cni in serie e successive. . I n1etodi microcl1.imici hanno il vantaggio che ln rtcercn può essere eseguita adopera11do quantit,\ tuinime di ~ngu'e : ricordiamo quello di .Bang, e quelli çolorimetrici di Lewis-Benedict, Epst~in, Folin. l ! metodo m·icrochimico di Bang, che ha avttto .grande applicazione, presenta numerose difficol1

, •

'

.


IL

Anrche F1o lin 1.'ieoentemeu1t e ha dimostrato che i metodi al picrato sono soggetti a ca.use di errore~ specialmente p1er la presenza di Cl"eatinina, ed ha proposto run nuovo metodo mierochimico. Ci Tiserviamo di rirtorm.q.,re sopra i metodi microch.imici quando le nostre osservazioni comparatirve .sat1anno 'Più oompllete; mia arediamo . ' utile intanto fa1r conoscere i1 risn.tltato delle nostre rioeerche eseguite col m.e todo di Bertra>Ud, che, oon opportune modificazioni in:itrodottevi, dà in ·clinica, risttltati veramente precisi. Il metodo di Bertra•n d è t>asato sulla tr.asfor1mazio1re in solfato ferroso del solfa,to ·ferrico, tra• sformazione che si ha farendo agire sul solfato ferrioo l'ossidulo di rame prodotto d.alla ri'Cluzione del salfato cli irame per opera del glucosio. C011 ima soluzione titolata di pernnauganato si rios_si1d a il so1fato ferroso in re1rrico, e quaindo l'ossidazione è oom:pleta avviene nel liquido un cam·b iamento di colore ben netto. Da:lLa quantità di p ermangamait o i1m piegata si dedu~ quanto solfiat-0 ferroso è s·t ato ossidlato e quindi quanto ossidu.lo di a:-ame ha agito sul so1fa1:o ;ferrico. Conosoend-0 la qwaintità dell'oosidu1o di rame, si può ea1oolare la quantità di gliucosiio ronten11ta nel san,gue J.n esamie. Ma questo metodo è .ap'P:licabiUe solo inei casi .in ctl.Ì lo zucchero, nel .campione i,n esame). si trovi in una quantità iintermedia tra ro e roo mgr. Ora per ia v·e re nel sangue unia q uan tiità di 10 mgr. di zuccher-0 in condiz.ioll'i normaili, e tenendo anehe conito delle perdite subi•t e durante ,lJa dealbu. .minaz1one, sarebbe necessario ~e da 15 ·a 20 cc . dà san.g ue . Quimdt in clinica questo metodo non tra.v a facile .applicazione, specie dovéndo eseguir·é compar.a..tiiv amente raltre ricerche chimiche s·u l sangue, e ripetere le ,ricerc-he a brevi intervalli. ;N·o i .a1bbiamo sup erato .queste difficoltà a·g giungendo a l filtrato del sangue deal1b u.m inato 10 mgr. di gl 11cosio, s:e co·n·cto qttanito già aveva praticato We :1 1>er lo studio dello zucc-hero 'llel 11quido cef.alo-rachidiano. _-\.l·t ra difficoltà tecnica iinrontrata da vari ÀA. 1iiello stu1dio dell10 zTuCch,ero nel sa:nocr.ue è stata la dealbuminazione che deve essere ooanpleta. e 'l"a.Pi'éùa. I metodi più antichi, oominciando da Cl. Berua.rd, so no basati sulla p1"-ecipitazione 1delUe a1b11• mine col calore~ coll'alcool, col solfato"sodioo bol.! lente, oon i varr i r·e attivi mercurici. I metodi più teQenti sono quelli del ferro colloidale, dell'acido f-0sio-wolfra:mico, e il trattamento a caldo oon sol11zioni di cloruro sodico o potassico, oon a gg·iunta ,.d i fosfato .aciao di potassio. Dopo aver provato nelle nostre determinazioni qu1es.ti v,aui metodi abbiamo i ·roviato più opportw10 per la sempli.cità, la ra'Pidità, e 1.a completezza della dea.lbumi11iazione a1c1opera~e il n~ovo 1

1

/

POLICLINICO ,

[,ANNO

XXVII,

FASC.

25J

1netodo propos.t o da Folin, basato su .l'azione del tu'llgstato sodico sulle proteine del san1gu.e. Prima di procedere al dosaggio dello zucchero cla esaminare, sono .n ecessarie le seguenti rioerchie pttelia.ninari : 1° Titqlazione della s-0li.tzio1'ie di pe1manga~11ato potassico all'1,250 <1oo per me~zo di una soluzfo11e di ossalato aninionico al 5 %o· - .S i prendono 5 ~. de1a soluzione di ossalato (ossia 25 m.gr. d i ossalato ammonico) e si po11gono 'i1J una caps111.a di porcellana aggi ungendo 50 cc. di acqua distillata e r cc. di acido solforico : si risoalda. a ciroa 80° ie si fa cadere a goccia a g"OCci·a la soluzione d.i permanganato, dino ia colorazione 'tosa. La reazione .è la seguente :

+ 2Mn O H + 3HaS O~ -= + 2S O ,l\II n + S O ,K + 8H 0I

5CsH104 =: IO

CQ9

1

1

1

Si divi1de.rà il numero dei cc. di permanganato imJ?iegato nel saggio per la cif.r a fissa 22,375 (r) e si otterrà il titolo del permianga11a.to, cioè i1 niu1nero dei milligrammi di rame corrispondenti a 1 cc. 1della soluzione di permanga11ato adoperata; 2° Titolazione, col 1netodo di Bertra1ul, della qua'n tità di glucosio co1iteniita in, 5 c1nc . di 1'1M soluzio11!e di glucosio al 2 %o . - Iin circa 30 eme. di ac-qua vengono d.iluiti 5 eme. di una soluzione di glucosio al 2 %o e vi si aggiungono 20 eme. di una soluzione di F1 e hlin1g A e 20 eme . di Fehli11g B si riscalda fino all'eboll.i zione, evitando una ebollizione ·t u1nult·uosa, e si lascia bollire 3 ,DlliDJU.ti. Si toglie poi la beVlUJta dalla fiamma,. si lascia depositar·e l'ossidulo di rame precipitato, e si de"Cainta attra,1erso un fifl,tro di a m ianto il .l iquido sop·n astan.t e. E bene .tra.;; portare sul filtro l,a minore qua'Dtità possibile di ossidulo di raime, perchè si formerebbe u.n deposito compatto non f~ilmente e rapidame:11te solubile 11tel Jiiqruido ferrico. Quando il li1quido che so\~1iasta l'ossidulo di l~ame è stato filtrato, il precipitato di ossidrulo che .resta nella bevuta si 1dilui.s10e in pochi eme. di acqua distillata calda per ben laya-rlo. Si lasciia poi depositare nuovaime:te al foDido della bevuta l 'ossidu.lo e si decanta sul filtro di amianto il liquido di lavaggio . Q·u ando tutto il li.q uido di lavaggio è filtrato si gettano i :liquidi :filtrati, la '

(1) 'P oicl1è u·tl'a m?l.eco~a di _acido ·O ?salico o di

ossalato (li .ammonio 0111stalltzziato, 11 cui peso moleoolare è 142,1 1 rè e.qui valente· a 2Fe, di cui il peso molecolar.e è 65,6, mol·t iplioand-0 il peso del6i:; ,6. 2

.

l'ossalato (25 mmgr.) per 142,1 = 0,895 s1 11a . 22,375 ossia la quantità ·de?- mil'.lLg~-ammi di rame oor1·i.spondenti a 25 milli.1g11amtml di ossalato. Con: seo-uentemei1te divi,d endo per questo numero 1 c,I;,c. impiegati per ossidar.e i 25 mmgr. di .o~1.ato si ottiene il titolo 'Clel .permangan3:to, c1-0e t! .n um,ero di milligr.aimmi di ria:me corr1spondent1 a ciascun eme . di permanga:niato.

'

-


( •.\~NO

XX\ìll, FAsc. 25J

SEZI01'"E

PRA ìICA

5 cmrc. di s.ol.uzionie di g.liwoosio .al 2 %o. S1 fa bolire per 3 miniuti, badando che J'.ebolliziolle non sia vivoce, si filtra ·sru amianto, e s i esie guono poi tutte Re operazioni già indiicate per la titolazione dcl.la .soluzion-e di glucosio oaimipicne. Si otterrà 1a q•uantità di gJ.ucosi-0 nel sangue in esa,m e sot- . .traendo dalla quantità idi gl1u cosio trovruta lia qoo11tftà di gl11cosi·o .;0ttenuta 1J<cUla titolazione preliminare. ' Esempio:

me.

Questo dosaggio si eftetttta i11 maniera s·e mplice e .rapida: si aggiungono nella bevuta contenente l 'ossidttlo di r3lme 20 ,e me. di liqui1do ferrico (50 gr. di solfato ferrico, 200 gr. di acido soliforico concen1:·r ato, acqua distillata q. b. per un litro) e l'ossidrttlo si scioglie rapidam,ente. Av. viene la segt1ente rezione :

a) RICERCJIE . PRELIMIN:ARI :. 1°

me. .

Titolaz ione .seconda. - .Oo11 .qtt.e$li:a tiitiolazfone si tro.va ohe in 5 cmc. di glu()osio ial 2 %o vi sono 9,7 mgr. di gluoosio. . b) DOSAGGIO DELI.O ZUCCHERO Sll L SANGUE DEAL2°

BU l\ll IN ATO.

Il numero dei eme. dii permangain;ato rnecessa·r i per l'apparizione della timta rosa isi moltiplica per il titolo in rame di u:n eme. della soluzione di permanganato e si otter·r à la qua:ntita di ra.m e con.te11 uto >tl!ell 'os sid11.1lo pTeci-pi tato. Colle apposite tGtvole di Bertrand si calcola la quantità equival~n.t~ di glru.c-0sil0. 1

D OSAGGIO

SA~GUE

.IN

Si ha dall3: titolazione una quamtità: dì glucosio di mgr. lI,1, quiantità .che' rappresenta iJ. glucosio oontenuto nei 5 C'1l1C· della sol'tlZione al · . ' 2 %o più qu·e llo contenuto in 2 eme. di sangue. • Quindi sottraendo da mgr. lI,1 mgr. 9,7 cne .sono ila quantità detetminata nei 5 ~- di sol1uzione di glucosio s~ ottiene mgr. 1,4 : ossia ·JJJei 2 e~. 4i. sangue adoperato si hanno ingr. dii glttcosio oorrisponde11ti a una gi.loemia di 0,7 %o· Con qttest·o meto~-0 abbiamo eseguito numerose determi11azioni, s ul sangue total·e di soggetti norm~li e in diversi stati pat ogici. Ci irisetlViamo di oomundcare più estesamente i .risultati di qiueste ricerche. Abbi.a.mio trovato come valori ll0'I'mali a . digiuno; ·nelle prime ore del ·ma.t tino, i·n individui sottoposti a dieta ospec1aliera, cif:r e osci~lanti da 0,65 a 0,90 %o· Da numerose determinazioni compara·t ive d·ella quant'.ità di zucchero conte11U!ta - sia nel samgue totale, si.a nel p1asma, .aibbiamo rilevato che l a differenza fra il oontenrttto di zucch·e ro nel san·g ue totale e ·d~l plasma è minima - in concil.zioni .11-0rmali. I ,,alor.i sano 'lie·ve1nenJte paù alti 11e1 plasma : nel s.an1g ue total-e: a). 0,78 %o; b) 0,70 %o nel plasma: a) 0,84; b) 0,78 %o. In un caso di' 1d iabete mellito:

gocf!a.

I DELL? ZUCCIIERO NEL

Titolazio1ie prima (25 mgr. di ossalato am-

monico .sono ossid<t>ti da 9,9 amc. {li permang.a.niato. Conoscendo che 25 mgr. di ossaTato corris·p on<lono a mg·r . 22,375 di irame, l iemc. del perma..Ilr ga.:i1aito adoperato corrisp~de a !llJgr. 2,43 cli .ra-

Si \rers:a t11tto s ul filtro <li ainianto ed il liq.U.1do ferrico scioglie ·nel .passaggio attrav.e rso il filtro le piccole quantità di ossidulo d~posiita.tesi nelle filtrazioni preoeden.ti. È bene agitare oon una. baicchettina d i v.ett10 gli .strati s uperficiali del fi1trro e moderare la velocità d1ella :filtrazi-onie, cessando di fare il vttoto. Se è necessario isi ag..: giungerà ancora sttl filtro qualche ()111C .. di liqu.ic1~ ferrico. Qt1ando tutto l 'ossiduJo è disciolto s i lavano la bevuta ed il filtro con ciTca 20 eme. di acqua distil1aJta calda. Il liquido :fi.1tTato, limpido, di oolore verde chiaro è pronto per lia titolazione ai!' _l)erma.nga1w.to. Si fa cadere, a goccia, 1.a soluzione gjà ti~lata di permanganato, fiinchè si iavrà un virag,g io estremamente netto (sia a luce artificiale che a luce natura.le) dal verde al

.

\

.

bevttta ~e serve ·pex la filtrazion1e 1lel vu-0to si la\1a co11 acqua distillata ed è pronta per la .seconda parte d~ll'operazion1e, cioè i.l dosaggio del va•

ro•.

1

ESAME.

. 1° Presa del sangue. Si estraggon-0 ·da una vena 2 cc. di \sangue, e in una pic~.ola bev.ut8: si diluiscono agi·tando ccn1 14 ~. 4i acqua dilStil1.ata. 2° Deiilbu1ninazi0,He. Si ag·giungono 3 . eme. di una soluzi-0he al Io % di tungstato sodico . e 2 eme. di sol.u zione 2/3 N di acido S()lltforico, si agita e s'immerg.e 1a bev;rtta pet 3 m.iinuti in uin bagn-0-maria ·b ollen.te. · · ' In ~1 modo le albumci.n.e sooo tu.tte preci piitate : si filtra alla pompa, .si l'arvàno ibevuta e filtro con 20 eme. di acqua dìstilla.ta ed il :filtr.ato limipiido:, chi.aro, p·r ivo di ,a 1bttmi.nta, .è pronto per la deter.• . m.tnaz1one. ' 3° Dosa_!jgio del g·Litcosio. - Il :filtrato ottellJUto, circa 30 <'mc. vien~ mesc-01ia:to dn u.na beV1Uta con 20 eme. di soluzione Fehling 1A . . e 26. eme. di soluzione Fehling· B, vi si aggi-tmgono iooltre, prelevandoli, esattamenite oon pipetta gr.çLduaroa, •

nel sang·u.e 2,70 %o; 11·e l siero 3 %o· _'\.bbiamo· creduto utile 0011Tu.nica11e qttesto metodo colle n1oditicaziioni . da .n oi iu.t rodotte, perchè facile e rapido nie lla applicazione i11 c11inica. Adoperando ·p ioool.e quantità di s angue, e in un jiempo relativamente breve, &i possooo eseguirie 1d etermi11azioni anche molteplici e C1011I1parati' I

_

~;......i.,:__

__:__ _ _ _ _ _~-~--

--~~ ·

\

\


L.\.NNo

rL POLlCLiNÌCO

xxv II, FAsc. .zs] I

ve, evitando le ca use d'errore. che si incontrano sia nei metodi iod01netri.ci che colo rime trici .

...

BIBLIOGRAFI.A.

Der Blutzu eke1·, 1913. LEWIS e BENEDICT. « Journ. · Biol. Chem. BANG.

20, 61. BENEDICT.

n, 19 15,

Journ. Biol. Chem. )) ' 19 19, 34, 203. ·- Idem 1919, '37, 503. FOLIN e \Vu. Idem, 1 9 19, 38, 81. MoRZULIS e ]ArIR. Idem, 1919, 39, 121. • WEIL. aAnooles de Médecine», 5, 463. l~. BERTRAND-P. 1 ' HOMAS. Guide p our les man·i pulations de chi mie biologique. Ed. Dunod e Pi uat, P.aris. · ([

(lSSERVAZIONI CLINICHE. OSPEDALE MAGGIORE DI MILANO DIVISIONE MEDICA

S.

. '

ANDREA-LUNATI.

Forme ell11iche diverse dcll'encelaJite epidemica per il dott. VITTORIO •

RONCHETTI,

primario:

per influenza, e che è ànrttialàta da poco prima cli

Natal~. La ma~~tia si iniziò con febbre, cefalea, do.lor~, r~umat?1~l11 : <lop~ tre ? y_~attro g1or.uli com1p.c10. il. del1r10. ~ .d1 cost1tt1z1011€ tl1screta, in

cond1z1on1 di, nutr1z1oue generale scadenti. Ha il volto ac0eso. È ci11quieta, s.i agita c'Ont1nuameute , cerca ad og ni lnQtneuto di ~<'endere dal letto: chiacchiera co.11ti11ua1ne11te a mezza voce con U'na logorrea inconcludent~ : preRenta una caratteristica mobilità dello ~gtta rdo, per etti i globi ocula.ri ·s ono in preda a mo,·im~!lt~ disordinati : v'è nist agmo ·u·ello sguardo a s1111stra: anche alla. bocca si 11ot,l110 ·1novimenti disordinati che ricordano l a masticazio11~ . J"'e p11pil:e ·so.no n1iotichoè: l 'esame oftalmoscopi co riesce 11egativo. In data 7 febbraio si nota a11ìsocorja. In data 7 febbra io ,-iene prati•r.,a ta la puntura 10111bare, che dà liquido uscente sotto pressione· normale, limpido, i11r oloro, non form·a rte reticol o, n è sedim ~ nto; . al rachialbumino1netro Sicard appena tracce di a lbuminoidi; potere ridt1cen t e ttn po' diminuito; Non11 e n1e.f5aitivo, 130,·eri negativo; alla camera ' N ageotte 4-5 linfociti per mmc. ln data 9 febbraio si nota pers is t t n za clell.a anisocoria con pu.pilla de stra più an1pia ; rima palpebrale destra 1neno -an1pia dell a si11is tra ; tiflcsso oculocardiaco c<,nservato (110-106). In <lat a 20 febbraio: sonnolenza lie,·e, insu rfi"cie 11za ò ~l r~tto interno ni r.inistra ; la lingua sporta è tremu1a. In data 26 febbraio, psichicam ente incominc:a a ricomporsi. In data 1 m a rzo : non p iù delirio; notti dormite ; di giorno ' 'ole ntieri dorme, ma non in modo , anor111al e : è palli<l a e scar11a: le pttpille ora so,o $Ì1nmetriche e re'l2·c11it:i ~11'1 ltt<'e ed a11 ''lccomodazi"one; non strabismo; persiste nistagmo; facciali integri : notasi una certa inquetudine nei mu~coli min1ici, per cui una nttitttcline no11 può ' es~ere co11serv.ata , 1na appena pre~a Sttbito camhi ~ : ciò ~e ..•7.::t <'he ~1 noc;,~q n 'l rl ~ re Pè di m;ocloniia,· nè di tic. Anche la loquela ha un po' il carattere a se 1rtti, a p '1 rc1e pr.011u·· 1 .ci ~ ~ e 1.·.1 fret~ t n che si r1n<'orrono. 8'lti«t1e: g-1obu·11 l)1 ~nch1 86 15 ; po1inucl~ri ~eutrofi~i 76%.' eosinofili 2% gt:in<li 1nnno'lu c.eH r1 1 o,1n , !1nfoc.it1 21 .~'o . 111. data ,e; febbr~io: per~ 1ste l 'alla$~1a de1. m ov1171ent1 ocul~ r;. Dltr 1nt~ tiJtto cn1 e~to nF>nono 1 ~ mm.... 1,.,:~ n rescntò 11rrego1armente temperatnre subfebbr1l1 ~ll ~np.ena fe bbrili : ora è migliorata, ma no11 guarit~ •

Nella nt'.a relazione sù-11 'encefalite epidemi('a, • tenuta al]' Associazione lotnbarda di scienze m ediche e biologiche il 5 febbraio, accenna vo all 'opportunità di indicare appunto la malattia che ci interessa colla denominazione di encefalite epidemica, anzichè con quella troppo ristretta di encefalite letargica, riconoscendo p erù come questa ultima denominazione meritasse di essere conserv.ata ad indicare .u:n particolare tipo dt encefalite epidemica, mentre per altro tipo della malattia stessa sembrava opportuna la denomi. 11azione di ençefalite epidemica a forma delirante. Il 13 febbraio poi, in .seguito a lla discussione sul1'argomento, che :nella stessa sede ebbe luogo, dicevo di dover distinguere fra, i casi di mia os• servazione al.m eno quattro tipi diversi di encefalite epidemica e ptisaimente il tipo letargico, Pe r questo caso il decorso, 1a sintomatologia, • un tipo delirante, n tipo a manifesta~ioni ·spa- gli· e sa.mi complementari permettono di esclusmofile, un tf.po a m anifestazioni dolorose. dere con tutta sicurezza che si tratti di meningi. Scopo d ella presente nota è di dar ragione di smo in corso di una ma lattia infettiva qualttnquanto sopra coll'esposizionè delle relative st'-'- . que, o comunque dl .1 uen1ngite. La ricorrenza rie cliniche. del ca so durante ttna epidemia di encefalite (iniLasciamo la lJOrma letargica ormai fin tr•>ppo zio alla fine del clic~mbre 1919), l'essere il delirio nota. Ci basterà ricordare come essa, più ~he le uno dei sintomi. più. <!ostanti dell'enie,ef.alite epialtre forme, si associ alle tanto caratteristiche demica ed anche, per quanto soltanto. a periodi, paralisì nucleari di ner·vi cranici, a sede mesen- della forma letar!!ica dell 'en~falite epid-Cmica; b . cefalica, .onde ·n e risulta avva1orata l'ipotesi di 1'essersi constatato in m·o do fugacissimo nel caso un -centr<:> ip'D.li~o, esso pure a sede mesencefa- in discorso la ptosi palpebrale e }Q strabismo, lica. , ed in modo duraturo l'anisocoria , il trèmore della E vediamo un caso a. tipo delirante. li11gua, il nistagmo, son ragioni più c~e suffi,B... l\1 ... , di anni .)8~ tContad.i na, coniugata, cienti ad autorizzare la iscrizione del caso nel nata e dimorante a Vignate~ Eµtra ia.11 '0spedale gruppo di' encefaJiti epidemiche, a it:ipo deli"l\iaggiore, '' sa1a Lu11ati, letto n. 26 il 4 febrante perchè il sintomo· più . appariscente e pi.ù braio 1920. 8i sa que sto solo, eh.e ne] dicembre 1918 fu ricoverata all'ospedale di Gorgonzola diuturno fu il delirio. •

' •

I

• \

-


~LZIO~J:.

Pl<ATICA.

)

.

I- '' l!. ' -I

••

Ed ecco ota ttn caso di encefalite epidemica a tipo di Co.tea del Dubdni ,

letargica ·alla sintomatologia . della corea elettri· ca o di Dubini. ·

G .... T .. . , ~i anni 19, ri~amatrice , nubile, nata a l\·I1la~~' d1mornnte a l\~I1lano, ,,ia Lario 26. Entra, a~J. Ù$pedale .l\1aggtore, sala Lunati, letto !1· 22 11 21 genna10 Tg20 . .Kell'ottobre 1918 ebbe I?tluenza con complica·zioni broncopolmonari e !lt am.ma~l~ta un m-è.se circa. 11 i 7 gennaio 1920 1ncom1nc10 a la111~ntare dolori a l co 1·o ed alle spalle, se&"l!l _febbre, agitazione, delirio. È di buona cost1tuz1one 'ed itn condizioni di nutrizione generale discrete. ~ia n.otìC'a. Pres enta ip ~remia e ·Catarro de~le CO 1g~JJ11~1Ye. I •.'e~1me o rt':llmoc;c-opiCO è ne.g~t1,·o._ Il faccr:ale i·n±eriore destro appena pe_r.cett1b1ln1~nte paretico. Pres enta movimenti coreiform1, a t11)0 di corea g-estl. colatoria deo-li arti e dei muscoli mimici. E delirante ta~to ~he necessita :ic~rre~e ad iniezioni Ji n~orfi. tJa p er calmarne 1 ag1taz1one. l~a p11ntura lon1bare dà liqui~o che e s ce 0011 pressione normai~, limpido t.d lJ?COloro, . co~t~nente :ti-a~c-e .appena percettibili d1 album1no1d1, con reaz1on e cii ì\o..,11e e di Roveri negati va, potere riducente 11ormale ed alla cellula di Xageotte 6 lin fociti per mmc. 'L'esame del sang~1e ~à 9?62. g~obttli bri~nchi per 1nmc. Dopo pochi giorni d1 oegt 11za i11 ospeda le si produce un 'ulcera corneale a destra che curata passa poi lenta~ente a gt1arigion~. È 'febbrici~ tante e la curva termica a decorso bizzarro si abbasga a volte sotto il 37° per risalire oltre il 39°. Dopo una ventina di giorni dall'inizio della malattia C'essa il delirio, cessano i movimenti c-orei formi di~ordinati a tipo di corea gesticolatoria, e si stabilisce una sinGlron1e clinica di corea elettrica. Sede dei 1110,·i1nenti in,·olontari sono ~li arti superiori, -e11t1·ambi, in grado minore gli 1arti inferiori, ed in grado ancora minore i musc-0~i delle pareti addomi11ali : ·qttesti movin1e11ti sono caratterizzati da co11rt:razioni ritmiche, 60-70 <11 ntinuto primo, d·i gruppi muscolari, onde le mani e gli a ·v ambracc-i eqeguisco"lo leggeri movitn€nti di flessione subito arrestati; ed agli atti inferiori i mo,·imenti si , esplicano con un principio di fle-ssione delle ros~ sul bacino, e de11e . gambe sttlle cosC'e, s11l>ito arrestato. L'arto superiore destro è coloito n1 ù n~l ~1:ni~tro . J rifle~sj ~ndinei sono. accentuati. Il B_a,b inski è negati,·o. La sensibilità ct1ta·., ea 11011 è <1 lterat 11 . A ,-o]te ROTIO rjlp\•!'.lhi'j "ITIC'he <'0 11tr"' 7l011i r1tniiche, sincrone a qtielle degli arti, dei muscoli delle pa. reiti ~ddomiua,l ·i e òel <l1afr1mmq . Tn . prosieg-110 la febbre diminuisce, l'a. i.11con1incia ad alzarsi, la p!'iche si ricompone perfettamente : ma 1'a. dimagra ed i movimenti a tipo <li corea elettrica, ritmica, persi~tono intensi come a11 'i·nizio tutt'ora. · si oalmqno rlur~nte il son~o. c:;i "'<'ce11tuano qua.u do 1'a. si sente osservata, no.n subiscono àlcu11a attenuqzio 1e pf'r la sommini~trazio ., e di bromuro o di ia:ntipirìna. Anche le iniezioni endovenose di neo1~col, che si c:;tqnno 'or:l pr~tican­ d-0, mentiie sembrano inf~uenzare fa,1orevolmente le ('011dl /;OTIÌ di ~11tTl7.l()1'1 P çrenor"l.1E', t1011 éli1110Strano alc n.n a ftZion e-, al11,1eno finora, sui movimenti corei<·i.

· D ...D V. ... , di anni 40, casalin()'a coniugataJ nao ' t a a I'01ana della Chiana, dintorante a l\1ilano ~orso Sèmpion~ 125. Entra q.l}'Ospecla.! e 1\1.aggi~ re, sala Lunati, letto n. 49 il 16 febbraio 1920. È ?-hln1alata dal 27 gennaio = incom.i nciò con dolon alla spalla sinistra ed al lato sinistro del c?l~o, in seguito diffusi a tutto l 'Qrt-0 superiore s111.1stro ed anc~e .all'arto supe!iore destro. Seguirono contraz1on1 inusco1ar1 1n,·01ontarie addomino-d1aframmatiche, <leli:rjo, febbre. Qdando J!a. entra all 'ospeùia1e persistono, e conti 1ua,10 tanto <la poter essere in part.e controllabili tutt ·ora, routrazioni to11ico-cloniche, ri•tmiche in 11u;nero di_ 48-50 al· 1nint1to del trape?.Jio, st~'tno­ cle1~omast1<leo,, e muscoli delle pareti addominali a destra : I a. è febbricitante e delirante. Dura~te la degenza in ospedale . l'a. ha periodi di miglioramento e perio(ÌÌ di esacerbazione dei sintomi; i fen•Jme ni mioclonici subiscono alternative di maggiore o minore estensione, ma è nei muscoli del ~e pareti addominali, lato destro, che con maggior costanza persistono. Il delirio non cessa mai. La febbre a decorso irregolare non ct:ssa mai. Le condizioni di ·nutrizione· generale d-eperiscono. L'esame diel liqttido ce·Ealo-rachidiaD'O dà il solito reperto (al rachia lbu1ninometro Sicard meno di gr. 0.20 %o d)i. albuminoidi; . alla ce-llula di Nageotte 5 lini<JC'iti per mmc.) L'esame oftalmoscopico, praticato dal prof. Baslini, ttà lie,·e congestionie dei vasi venosi J?apillari. L'esame del sangue, praticato in periodo avanzato di malattia dà 6406 globuli bianchi per mnl~. ed una certa :Jinfocitosi l"elatì·va. 1\1.a quel che più importa l 'a. ha periodi di 1èt::trgo, ed a periodi pres enta ptosi pa1pebrale, strabismo, paralisi del Jacciale. D ... I".... di anni 22, casalinga, , ,edova, nata ad Arsiero, dimor'ante a (}orla, entrata aill 'Ospedale Maggiore, sala Lu'DJati, letto n. 23 il 23 genr naio 1920. È un caso dei più. tipici di ence ~a l iite letarg1ca co11 paralisi nel ca,m po der 3° e del 7"". ie cotl letargo. Dtirante la cleg-enza in osp~~le presenta a periodi un clono nel campo de1 mas&eteri, ritm~oo, s i1n11lante movin1enti di masticazione. · ~ Furon·o primi Sainton in Francia e Zoja in Italia a pensare ad una eventualità di rapporti fra la epidemia di corea elettrica rilevata e studiata e descritta da Dubiini e l'attuale epidemia di encefalite. Aocoli, Strad:'Otti e recentemente Bover1, Ch.auttard, Aiehard 'insistettero pure sull'eventuale identità delle due epidemie. Ora a propòsito di, questa interessa~tissima c1uestione non sarà inopportuno ricordare oome Dubin1 raccolse 1 suoi 38 ca.Si ·ed i 4 dì, De Vecchi nell'Ospedale Maggiore di Mila·no nel corso di 9 anni, rendendoli di pubblica rag.ione nel 1846 ; e come Pjgna1c ca ne vide 50 ca s i e ne il1u strò minutamente 36 negli anni che vanno dal 1848 al 1854. l\llotivo per cui, se v'è identità fra l'epidemia,. o la successione di epidemie d'allora e ·l'epidemia di adesso, è a presumersi che la serie dei casi non cesserà tanto .p res to di aftluire nei nostri ospedali.

1

Io non ho ·esitato più ad inscrivere questv caso fra i oasi di eµcefalite epidemica,. ·quando vidi in due altri casi dii cui brevemente riassumo la storia clini~, alternarsi ed associarsi la si·ntomatok>gia ve1-a e propria dell'encefalite a forma

#

'


\

(

E c,erto ehe il caratterie 1itmico dei movimenti involontarii oostituisre 11n punto di raffronto importantissimo fra la \Co1iea. elettrica di Du.bini e la varietà testè da me ,r icordata · della encefalite epidemica: ma è altrettanto oerto c he fm la epidemia .studiata da DU!bini e la attual•e, almeno que~ta différenza esiste che nell 'epidemiia studiata da Dubi.ni le form1e con ma uifestazioni coneiclie <lo\·ettero prevalere sulle forme C()ll manifestazioni letargiche qu.a1i da 11oi ora più comunemente si osser.vairono. E non possd esimermi dal ric-0rdare : 1° CQlile ~lla coreJ di Dubinci ~ la morUi1ità sia risultata· straordinariamente elevata. Dei 42 casi di Dubilù-De Vecchi solo du& sopra,·vissero. Pigna.e-ca oss,er1·ò una t;nortalità del 80-90 %· E Frua sentì jl bisogno di fare una pubblicazione apposita per .illt1strare due casi passati~ a gttar1gione; 2° Come nella encefalite epidemica manchi, per quanto finora se ne sa, la alternativa di f.att1 roreici e- di fatti paralitici, su cui tanto insist~tero il Dubini ed i·l Pignacca. Il P·ig~cca infat~i scrive « la paralisi muscolare perfetta od imperfetta n-011 è man~ata mai n ei casi in cui è stata ricercata. qu.asi tre quarti degli ammalati esisteva la sola pairalisi di moto, in più che un qt1arto osservavasi <'<>nte1n1poraneainent~ paralisi di moto e di senso, in .nessu11 caso 11on è stata trovata la sola p.aralisi di senso se11z.c'1 q nella dii moto » ; J 0 .C ome il DUJbin1 no11 parli ed il Pignacca accenni tSolo incidentalmente a quelle paralisi diei muscoli ocu1omoto1i che sono e.osi frequenti nel corso dell:.attuale epidemia. Scri\·e il Pignaicoo « 11·ei primi te1npi della malattia lo .sguardo di questi a.mm.a.lati è langt1ido, i11 s·e guito diviene atto,niito o fisso : . talora gli occhi sono immobili, 1n 11n a ltr.o moment-0 s tr:ahici. All'aYviciuarsi della morte div·enta più ra.ro o quasi lnanca il nìttitare ,delle palpebre )>. Non si a.ocenna a ll a ptosi palpebmle ch e fu di osservaZJione quasi quotidi.ana nell.a attuale epide1uia; · · 'i)er inci4° Come il Dubiinii ' l lOU parli che . . denz-a di letargo, ma insiiiSta sul decorrere de lla co~ea ,e letbrioa sre·nz:a pervertim·e nto del senso e clel·l.a in~elligenza, ed in un caso che p1-iese11tò ttna ir1solita son·n olenza; avendo trovato all'autopsia un focolaio dri. rammollimento . nel talamo ottico, .n esti esitante se ascriverlo propriamente a1la st-essa forma ,di corea e1ettrica; e coine il Pignacca aocenui si al letargo, ma non , in modi0 da farlo ritenere uno dei sintomi capitali. SClil\·e nl Pignac.ca « sul finire d~lla ·vita gli ammalati delira.110 o ead-0no soporosi ; hanno l'aspetto dl a mmalati cli tifo, ma solo come for.m.a prece.dente di poco l'agonia e la morte ». 5° Comie nell'e1).idemia studiata da D11.b 1ni,_

In

1

.

XX\.II,

25]

FASC.

1

[.\N~O

!L POLLCLINlCO

da 1'grllacca, ecc. siano .state grandemente frequenti le forme a tipo con,rulsiivo; ti1 Pignacca pe1' es. dice che su 36 suoi ammalati 25 ebbero accessi ~piletti.for·m'i ; e Frua diede alle forme il .n ome di · « tifo cerebrale convulsivo ». Io nel corso dell'attuale epide11ri1e, con una osservazione di 32 e.asi (26 Ìlf ospedale e 6 della pratica privata) '\'idi una '\ olta sola aecessi epilettiformi, immediatamente prima della 1m1orte, ,e questo proprio 1n u. n caso nel qu.al·e coesistevano g~avi altera_zioni dei reni (pienefrono~i cakolosa). L'encefalite e pidemi.ca. ~t manifestazioni spa. mofilc cvidenteUfente non si può presentare solo s otto for1na di corea elettrica tipo Dubini, ma, . ed io ebbi oecasion-c cli vederne casi, si può pre~entare tin fOJ"ni:a di corea gestico1atoria, di tetania e di para11 si s1)astica. FA ec.co ora l.a storia di un caso di e11c.efal1ite epidemica fl n1anifestazioui dolorose prevalenti ( ne,~ralgi.che). 1

1

G ... 1\1 .. :, di a_.~ii 33 , infern1ier,1 dell'Ospedale :!\l aggio1:e 1 t1ubile, nata a 'fo1·riano, dimoninte IJtima .a ~acchi.are1 1 a , poi a l\tlilano. Entrata all'ù1ter1T1eria clel personia1le ft:111minile ,d ell'Ospedale l\Iaggiore il 17 gennaio 19-zo. Ebbe ·ne.1 1914 l111 attaieco di ret1matismo poliartioolare acuto, -eo11 complicazionè endocarditica, ed esito di ins11ffi.cienza 111itralica. Verso jJ ro gennaio 1920 comi·nieiò a la1ne11tare cefai1ta, s•eguì febbre a decorso irregolare, 110,i1 molto e le,·a.ta (toccò un ruassiruo di 38°, s), che perdur.1 t11tt'ora. Segu1rono dolori a tipo 11evra1gico oervicobraichiali a destra : tali dolori si es1:esero poi all arrto s11perio1"e si11istro. K el di~rio truvia1110 s~gnia1:o iu data 27 gennaio « soli ti dolori ; tren1olii e scosse cloniche alle braccia». In data 31 gennaio «da stamane seguita a dormire; r1c11ia111ata si s·ve- . glia qualche ista11te per riassopirs i : scosse fìbrillari alle bracci a eicl 1t1 •lle 111a11i ». In clata •1 febbraio «sopa.tosa 1>. !11 clata 2 febbraio « qt11alche accenno a ino\•imeati <.:orf iforn1i negli arti ~upe­ riori (specie a lla n1aino ·d1.:. tra) l> . In data 4 febl:>raio « 11eri nel pomeriggio rip~ese 1a s6n1101,e11 z~ , ch'e co11tinua a nche ~tan1aue , 1n grado pero lUtnore dei giorni scorsi >> . I11 data, 10 febbraio « 1i111a palpebrale ~iui str~, !11e110 amp~a c.lel:la. cl.estro.. Persistono ora p1u ora 111eno lutens1 1 so- · liti dolori I 11 1c11at a 2 tnarzo te pC'rsistono i dolori · ha spesso st1cfori ·J)rof t1si, ta,1 \ ' Ol ta <lipilopia; la' forza 1nuscolare 11eg:li arti superiori è 11otevolmenrte dimi1111iita ». 111 -data 9 111arzo «l'esame rlel ~ang:u e dà 10.1:;3 globtùi hi~'111chi 1)er mmc.». · ·certo nell'eleucare q1testo t1ltin10 caso fra quelli cli encefalite e1)idemic.a io 11on 1ni sento così s icttro con1e per i .casi pr1ececleute'.l111eute riferiti a tipo clelir.a11te, ed a ti1)0 di · cor.ea elettrica -0 di Dtt.bini. Li\I a l'osser,·azio11e prolu'Dgatà <llel ,caso . . . u1i in{lt1sse in c1t1esta cog.cl111sio11 e per 1'1mposs1bilità d.i s1)iegar.e la curio.sa sintomatologia· di\·ersa1neute e pei il fatto ch e 111ell'eucefalite epidemica i fe1iou1eni d-0lorosi ·entr.ano reialme11t("· assai spesso 1e spesso , in 1uodo imponente a far pa1·te del c1ua<lro sintomatol.o gico; 011de non sono rare nella casistica le .osser"\·nzioni di for1ne miste 1

1

».

1

'

,

'

~

.


--- ---------[ANNO XXVII, FASC. 25]

..

----::----;--::~-""7'""'::-----~~~-----~-~-------

049

SEZIONE PRATICA

' che valgano a gettare tin p1o nte 1d i ~ongiunzione 'ba colletti va:1 ed è qui11d•i ai mezzi di ·d~sinf.esta.. fra queste forme pmaìn·eUite n·evralgiche e le altre ' •zion e in grande, c h·e r.i ,rolgia:mo ora l'attenmone . forme puramente spasmoiìli1c he, deliranti o le•• targiche. Frra questi è stata larg·amente provata l' qmdBen inteso, dirò per 0onclud1e.re, che io non ho drite sol/or.osa, di ct1i l'uso è · sanzionato da dicreduto· qui di aicoenrna.r e tGt. tutte le varietà posv·ersi :anni cli esperienza. Il gas può ottenersi dalle b·o·m b1o le che lo contengono 1c ompresso, o Slibili deJl 'e ncefalite •epid·é mi.o a, ma s o'lo a quelle . che a me fu dato di personal.m ente •OSs,e rvare. Ed meglio dalla dir·etta combu stione dello zolfo, di cuii s i adoperan 0 59-100 grammi per m•c. di a me.nçora dirò che di 32 casi <li 1enccl~lite epidemica biente. La combustione si .ottiene in s em·p lici da me seguiti i n ospedale 1e fuori : Uno fu a sindrome de1ina.nte i)ress,ochè · plll'a; bracieri di ferro, mulliiti, in b:a:sso, di fo1i , p·e r assicur.are un rabl?onda nte a·c cesso di a ria. È impor lJ:no fill a sindrome di ror•ea ·e l1ettrica pres-sotante ottenere la t ot•a l1e combustiio ne ·d ello zo~fo, eh è pura ; • Uno fu a s indrome ne\r.ralgica . pr1essoch~ _ pura; evitando la for1Ì1.azion:e dii. c:rostoni, che poi. non bruciano più; a ·t al'e sropo .è opportuno s pargere In tre la sindrome mioclonica si a.ssociò a1'1a sul fo.n do alcuni truc1oli, v·e rs.arvi poi · sopra lo sà.n(lrome cJassica let.argi.Qa ed alle cl.as-sichie pazolfo 1e dar_gli fuooo oon un pezw di ia atta arror~~isi nel domi.n io p r·e·vale111.€1:Ilente del I.I I e del tolato, o sp,arg.e11dovi sopra una piccola .quantità V I.I; di alcool . In u·no 1-a si.ndr,ome ll!ew.ralgica si ~ssociò L'eventuale iaiggiunta di ·Ulna·. canna da tirag:alla sindrome delira11·t e; gi10 , .attiverà s11l principio la combustione, pur In uno la s.iJudr,ome mioclonii.ca si ass·o oiò alla non ·essendo strettam.e nte nooessa:ria. Come sem:sindrome delirante ; In 24 si osservò 1a si•n1drotne' èlassicàl (letar- p1re nella diisinfestazi,one pe,r mezw di g.a s,· 1'rambi,ent e deve 1e ssere ben chiuso . :g.1ca e paralisli prevalentemente 'nel dominio del • Già .si è,,...accennato (Policlinico, r920, 11. 8), a:l IV e del VII) pr.essoch è pura 10 scar•s amente a,.cmeto~ò !i:ngegnòso iesdogirata dall 'Aless.andrini co1n pagn ata id.i tatti cleliranti o da q1t1.al che fatto p·e r fu.re agire l 'alliidrite solforosa allo stato nanevral~ico. scente, prodotta dalla reaz.i1o n·e ,dell'acido , solfo.l\!ilan-0, r2 febbraio 1940. , • 1ico st11'l'ipos1olfi:to -d i :sodio, 11 m etodo evidente111ente è adattp sol-0· per btantlieri:a od oggetti c he • pssono ve11ire imm.ersi ll!ella soluzi1o ne diluita di acido soltoxico. '• • ,

J

1

,

'

1

1

1

1

I

~

1

1

llezzi di lotta contro gl'insetti parassiti. (Anidride solforosa, acido cianidrico, . cloropicrina). La gral;J.de d~ftu si·o ne d:egli insetti parassi.ti · è ,,. un ;fenoµ:ueuo, che· si è ·OSS·eriv1ato .durante 1a guerra : pidocchi e cimici, c he sd trovava']])() soltanto 11egli a mbi enti più sporchi e mis·er.aibild, .sono -stati sgraditi ospi,t i delle truppe, .n ella vita di .t rincea e le hanno $pes.sò aceompagnate a l loro .ritorno, i nfesta.n1clo c.as·e , mezzi di t rasp o.rto, luo_ghl pUJbliici, ·ec~. Oria che la guerra è fi:i1ita, è rimasto però .ques~ ripugnante stra€cic.o , c he è be·n lungi c1a11'es&ere li111itato :a•l l 'Italia , osservan~osi :anche dn, altr·e nazioni con analoga i:nte·n .sità. E qui1t1>di n·e c·e s.sario ooonòatbetlo con indefessa a ttiv ità, si:a per la pulizia e tra;n1q uillità i'l1di-vidtta1e, sia per ev.itare il peti1eol10 che ne vengano ttasmesse malattie iilli'€rt:tive . • N~rosi sono stati i metodi .s t1ggerj ti per la ' lotta con.t ·ro g li insetti pairassiti : S:IJecialmente .durante lta g uerra .si .è stu.,cliato .sistemati~am1ente l'azione di molte sostanie, ~1.ell"iu~enta di una pra.tica applièazion e. r. Più che di lotta iuclividuale trattasi ora di lot1

1

--

1

1

1

1

-

Da qu.alche t·empo si •è venuto introducendo da noi, c ome1 ,d isi111fettante, l'acido cianidrico già in ttS-O a gli Stati Uniti, fin •d:al 1886 ~ dappri1m a per disinf€.$tazione dei vi vai e ·d,e lle ~ s·erre degli i·n s·e tti p~i:.assiti de11e piante, poi per 1'uc.cisione dei topi nei 1bia·s timenti . Il g:as, c·h e .si ottiene da1la reazione dell'acido solfor ico s ul ieianuri0 ·di .sodi<;> o di p otassio, ha µri g·ra n p.o ter·e .C:ùiffttsii1bile, .siochè penie tra age\rolmente 'i:ri tutti. gli s1Jazi , 1e d una s piccat a azione ' tossica per le forme a nimali. D .a esp·e rienze d 1 C11eel .(.r) ris ulta c he i:11 15 ttniinttl'ti v en·g ·cmo uccise Le zanzare e le .mos·che, in 60 l1e ci·m ici, in 2 ore i pidocchi; prob.a bilmen te queste cifre vanno a nièhe ridotte . . . L·e ùova su:biscon10 p ur.e l'azione tossdoa dell'acido ciani:dnoo e .11011 . schiud1oni0 più. A differenza, poi, d~ll!anidride solfouosa, che ·p uò <1ain• 1teggi a.r e tess,ut~ e metalli, l'acido cianidrioo è · generalmente innocu.o p er i materiali oon cu1 ' 'jen·e in oontatto. Questi vantaggi ·han110 1atto .sì che 1e q.pplicaziani del.l'iatCid'O cian1.d riéo si.a no {liv•eniiate sempre più ·n i1merose, speciialm·ente agli Stati Uniti ed 1

1

1

r

'


IL POLICLINICO

\

in IA.ustralia. Grande utilità, esso prese.n ta nelI 'agricoltura, per la di"si11festazione delle piante, particolarmente dagli afidi e dalle cocciniglie, e nella pratica industriale (2) p er l'uccisione degli insetti nelle balle di ootone, nei silos, ecc. L'acido cianidrico viene ora sostituendo l'ani. dride solfor·osa a11che per la distruzione dei topi e degli insetti .n elle . navi. Uno dei pri1ni esperimenti sulle navi da _guerra è stata fatta in Pensil vania sul Tennesee, per cui si sono usati 340 kg. di cianuro e 454 di acido solforico. Altri espe-rim~nti sono stati fatti in I tali.a, sulle navi, nei porti, in silos, in caserme e locali pubblici, sulle piante. Le manipolaziioni per lo sviluppo dell'acido ciatùdrico sono assai semplici : previa chiusura del l ocale si fa cadere il cianuro (in quantità di 5 g r. p.e r mc. di ambi.ente) in un secchio con tenente acido solforico diluito; si lascia agire il gas per un certo tempo (1-2 ore), poi si apre ventiland-0 largamente per assicurare la scacciata del ~as, per cui vengono ànche usati aspiratori (4) o ventilatori (5) elettrici. Una delle n1aggiori -0bbiezioni che si s-0n-0 mosse contr-0 l 'uso dell 'acìdo cianidrico è la fua estrema tossicità. Ora questa è i·nnegabil1e ed è spiccata specialmente per gli animali a. sangue caldo : esperienze di Wagschal e Ahlmann (7) banno dimostrato che basti la presenza di mg. 0>05 di acido cianidrico per litro di aria, per determinare in 4· ore la morte dei gatti, usati come anin1ali da esperimento. E ·v ero però che, con le debite precauzioni e cautele, si può sfuggir e facilmente ad ogni pericolo : / la manovra di introduzione del cianuro nell'acido s i fa dall'esterno; l'apertura del locale si pra tica ,g eneralmente da individui m·u niti di mascberre respiratorie: all'arda libera poi, l'acido cianidrico si dilu.isce rapidamente ·nell 'at. a. . ' moster, Maggio.re riserva va fatt-a invece per gli ambienti chiU$i, contenenti sostanze che possono trattenere il gas. O. Bail (6) ha tnovato che, dopo un'ora e mezza di ventilazione, vi erano ancora mg. 8,8 di acido ciànidrico per 28 g. di paglia di un cttsc1no. L'umidità favorisc~ l'assorbimento del gas da parte. d·elle S-Ostanze, m1entre il calore 1i1e fav-orisce l'etimfn.azione. In un ambiente chiuso e non a~bastanza ventilato, l'acido cianidrico può qundi continuare a svolgersi e aeterminare fenomeni tossici , che consisto.n-0 nei casi più lievi, in cefalea, vertigini, scialorrea, senso di oppression~ e di ang.o scia cardiaca, disturbi nervosi; nei casi di intossicazi-0ne industriale, si sono osservat.i, anche d.o po mesi, delle affezioni secondarie. Tanto maggiore è quindi la necessità di una I

[.A NNO

XXVII,

FASC.

251

energica ventilazione negli ambienti chiusi, a tale scopo ·1e unità di disinfestazione nelle Indie inglesi, s-0no munite di un ventilatore, capace di inviare t4 mc. di aria all'ora, in modo da scacciare tutto il gas. Nella disinfestazione degli ambienti chiusi, si dovrà altresl stare a.tte.oti ad eventuali comunicazioni con locali finitimi, nei quali si potrebbe avere quache fuga di gas. Comunque le intossicazioni da acido cianidric-0 non sono, da qu.anto risulta, molto frequenti : se casi mortali sono stati segnalati da Mc. Intosh per !,.Australia (9) sono in generale da attribuirsi ad .imprudenza o negligenza, degli operat-0ri : specialmente a1l'aperto, il processo, con poche semplici cautel·e, può ese~uirsi senza pericol-0 ed è probabile che ' 'euga diffondendosi an- . che fra noi.

'

l

\

Un altro gas tossico, che, .dietro l'esperienm

della guerra, è stato sperimentato per la distruzione di insetti parassiti", è la cloropicrina o tricloronitrometan-0. Il suo potere insetticida sarebbe paragonabjle a quie llo dell '<J,cido cianidrico (10) : bastano pochi milligrammi per litro, per ottenere I 'effetto desiderato. Per le cimici, la dose è cli 4-10 grammi per mc.; l 'operazion.e va però ripetuta, percl1è, a quanto pare, le uova non vengono uccise (11). La cloropicrin.a è stata altresi usata contr-0 le· locuste {polverizzazione di uh.a soluzione al 50 %) e contro la scabbia degli equini, che vengono t enuti in una cabina (con la testa a11 'ari.a libera) in cui si proietta la cloropicrina> in ragione di 20 gr. per mc. L'effi~ia è soprattutto in relazione con la temperatura. L'uso della clor-0picrina però, è, per ora soggetto · a lin1itazioni ed .a cautele miaggioni che per l'acido cianidrièo, essendo essa, oltre che assai tossica , molto drritante per le muc-0se e non avendosi efficaci mezzi . di protezione. Essa va esclusa per i locali in cui non si a facile l'aereazione; prima di poter applicarla nella pratica,. sono anoora necessari studi, che meglio n.e definiscan.o ·il potere insetticida ed in.d ichino .sicUlÙ. mezzi di di f.esa. 1

.~ . FILIPPINI.

(1) Laticet: 2 dic. 1916. (2) Génie Ci'Vil: 23 !~:en n . 1916. (3) Unìted S tates 11ied. 13u,lf..! ~pri­ l·e r9r6 . (4) f ourn. of. A m. •'niet!. Associatio1i: 14 nov . 1917. (S) GRAHBES': Public H ealth R eJ1orts J 19 ott. 19J7. (6) t;RSU NDFTEJT-I N<~E~IEUI~ :· 1919, ti. 3 e 4 R·uJL de l' () fji&e i'n t . d'h }'.~. pitbl., ott. 1919. (7) Med. D issertaz. Wurzbur$, 1905 _ (8) B1ill. de l'office int. d'hyg . p1cbl., dic. 1919 .. (9) . Mc I 'NTOSH : M ed. f oitrri. of .'.'l ilstralia e JY..1ed. Review, ag. ~gr8 . . (10). BERTRAND e RoSENBLATT C. R. : Acrtd. des .Sliences, 5 rnag. i919 .. (11) :B1<1nTRAND !BROCQ : Roitsseu ie Da.ssonville,.

Ib. r setf. rif. in B1tlL. I1ist. Pasteit r, 1920.

l

marzo.

,

..


e

SEZI ONE

FRA'fI CA

SUNTI E RASSEGNE. MEDICINA.

L'eSaltazi1>oe aspeeifica della funzionalità cellulare. ( \~;- - WEIC'HARDT. '11.

Mu:nch. Med. Wvch., 4, 1920).

I.e manifestazioni diverse e spesso sorprendenti che seguono alla Gom.ministrazione paren~ tera1e di vaC"cini, di proteid.i e di molte · altre sost.anze, come pure a delle semplici stimolazioni fisiche dell'organismo, sono rag~rtt·ppate dall 'A. sotto il nome di « esaltazione della funzionalità » . Q uest'esaltazione è semptie omnicel lulare; non è possib.ile esaltare eseltisivamente la funziona.lità di un .uin.ico organo o sistema orgia.nico nemmeno nei casi n ei quali ·u n ·s istema od organo è .più direttamente e specificamente in.teressaito dallo .stimolo. L'esaltazione del1a funziona lità ri- · sulta. diversa a seconda che si tratti di un soggetto .noo-maile o di un .soggetto sensi·b il.izzato (trattato antecedentemente o ammalato), .n e l quai ultimo caso, degli sti'll1Pli. aspecifici pro\Tocano un'abbondante mobilizzazione dei mezzi di reaz ione preforma.ti 1(p. es . anrtioorpi). ~ ,possibile esaltare la f11nzionalità orga11joo_ con degl.i sti-moli fisici (p. es. oorrie nti elettriche), chimici (iniezioni di metalli colloidali, di .p roteidi, al1

1

caloidi, orn10ni endocrini) e biologic i (sieri, vaccini). L'esaltf:a:z.ione della funzionalità ;può essere aittiva o passiva. Pr0\roca110 up.'esa.ltazione . passiva quei mçzzi, i qua•l i' tolg«)no a.11 'organismo (per eliminazi?ne, distruzione o neutraliz7AUZione) que i prodotti delJa d,ec~mposizio11re cellulare (derivati o dalle cellule .orgam ohre (veleni del1a . fatica), o . da quelle · batteriche (tossiine) 1 quali es erciitano un'azione .pa:ralizzante s ulla f1tnzi011alità dei sistemi organici. Perciò gli stimoli che provoca110 un'esaltazione pas~iva sono e fficaci soltanto qua.t1do 1'org.anism10 è 6tatJ.co 1a d .ammalato, e non poss. ono elevare la ;fttnzioina:1ità che fi..no al suo· va. 101·e .11ormale; 1 qu ~sto effetto :seg11e immediata1ne nte allo .st imolo, esso può però m ancare 11ei cassi di stanchezza od 1ntossicazione eccessiva. Si pos.so110 to.g lierre ·d all'origia:nismo ci. prodotti toss ici ed ottenere i 11 t.a1 modo un'esaltazione pas-. siva della funzion·a lità· : 1° con. degl~ ·s timoli organotropi ri. .q ua.li 1nigliorano la .circo.lazione sang uigna ne~li organi ista11chi od intossicati ; 2° .n el caoo di s tachezz.a oon d ei movime nti a u siliari 1 quali raggiungono lo :stesso effetto degli stimoli precedenti; 3° .e-cm delle sostan~ 1Ji011 org.a notrope ~he legano elettivamente ,i .p rod!ottii della fatica o le tossine batteriche. Sostane.e tali sono s:tate 1

1

2

'

ri.scoutra1te da l\'lii1ler e Del .Campo niel tin10 e 11el siero del san g t1e. L 'esaltazdone atti1\•a dipend,e dall ~ec.citaziooe dj·re tta del ·protoplasma cellulare. Si possono ottener.e in t al ·m odo dei gradi di funzionalità su.p eriori al rnormale. L'effetto ohe dopo un certo· periodo dii latenza 1segue a llo s timolo, si .p uò constaitaxe {a 1d ifterenza de ll 'esaltazi-One passirva) an~ eh e n egli organi norma.:li. Si p t1ò protvoca1~e u.n·'·esaltazri.one atti.va della funzion alità: r 0 • co1:l'esercizio {l'esaltazione dipende· 9 dall 'ec~itazione .8i11etta del p-rotoplasma cellulare, o più ipr-0babi1mente per \ia ci.indiretta. perchè .p iccole quantii.tà di prodotti della de~om­ p1osiZJione funziona:le ch e l'esercizio provioca it1 ·a lc une cellu1e s ti mola,no le cellule organiche ; 2° con mezzi a d azioru: orga:notropa specifica .(p. es. mezzi ù. quali esagierano l'ec:-ci tabilità del sistema nervos·o o dél .siste1na mttSCOlare); 3° ron 111ezzi che alterano ii.I ricambio degli idraiti d1 carbonio 4° con sost~nze c he stimolano caspec'lticatnente il protoplasma i0ellula:re (aumentait a .attività dei catalizzatoti ossidanti, dci leucociti, ' della produzio.n·e di ormoni en1d ocrini, occ.). Tra queste ultime sostanze sono probaibilmente da classiJ:icar&i i vacci ui ed in generale i p·r oteidi introdotti per via p ar.enteral e. L'esaltazi-011e· della fttnz;i.on alità cellular,e probabilmente nOfll è do,.. vt1ta c l1 e in minima ·parte ai proteidi stessi, in gran parte i1n vece ,a,i pro4oitti nei quia.li questi vengon10 :soomposti .n•ell'organismo; varieram.no • adunque a secon·d.a delle , rarie sostarnze proteiche adoperate, la modalità .e :l'intensità d·ell'esalta~ zione funzjonia.le. Non ieo.noscendosi per orai n è i i)rodotti di decomposizione che si f or.mano dai p1·oteidi in.trod otti per 'Vi a . parentera le , nè quelli formati per 1·ieaz.ioine. ick'llle cellul-e · o·r g.aniche, il cam1)() della 1).rotei1iotera.pia .è." co1npletam .eu:tc osctt•r.o .e 11011 co1nsente c l1e dei it:ent:ativi 11011 razio ll<'l.l'.i . L' _-\. ha esami11.a.t o ' 'ari p.repamti pr.oteici del comme1rcio ricetiC.ando se la .ripetuta somn1iudstrazi,one parenterale di essi determinasse fenomeni at1ati1attici. QUJesti malllJCairono ços1trunttèmente negli ait1imali iniettia.t i COtl prepara·t i commerciali , mentre deten11imarono Ja morte di quelli ini l ' tait i con protei di naturali (latte) . Sono infine im.po1-t;ianti alcutJ.e iapplica:zio•ni pra• tiche d 1e.i .con,c etti s uespos;t i i•ntorno iall 'esal t:'lzione fu111zio.nale: co.si i .tentativi di Stettlller di1 eccita•·e i proces·s i os.sifica11ti per ·m ezzo dei raggi i~ 011.tge11 ; e quelli di Bergel di ottenere lo stesso e.ltetto con i·niezioni t{li !Proteidi. I .risultati ottenuti questi l\.A . .come pt1re qrttelli ottenuti <la Hok·e, Dob.erall!er .e Pitt-roft i quali eccitarono la ·p rolifer1azio1J1e conJU·etti \1 ale con .iruiezÌQni d i proteidi, fttron o mol.to soddisfacenti. . 1

1

;

0

1

1

1

1

1

1

da

POLI,ITZER.


IL POLICLINICO

[ANNO XXVII, FASC. 25)

I rapporti tra i metodi immunir.zanti e le infezioni 1.. wnd.

casi di tonsillite, 7 dJi affezioni respiratorie acute, 5 di aftezioni a tifo artritico, 3 di tubercolosi, 1 di ad-enite, l di al.b uminuria, 5 di affe. • (B. M. RANDOLPH. New York Medie. /ournal., zioni gastroi11testinali, e 1 trattato c011 la vacci13 sett. 1919). .n azione antivaiolosa coincise co11 la riia.ttivazioue t111berco1osi . • ' Forse il più brillante capitolo ne11a storia della I e-asi che seguirono la vaccinazione duplie€, medi.ci na è quello che riguarda la . p;revenzione a ntivaiolosa e antifosa furono: l di affezione c.aroontro le malattie ilLfettive. E i progressi pitì ruaca, 1 di appendicite e 4• di tubercolosi. importanti in q.u e sto campo sono quelli che riI ntine alla terapia vaccinica. d·e:lJa b1enorragia guardano la ·p rofilassi ·diel vaiolo e del tifi0. Ri<:i egui 11n <)aso cli tubercolosi . • spetto alla via.cci.nazione conitro il primo· essa è Im riasst1JJto, ~ dati forn1ti dàlle ~rie di queoggi ttn.1rve~salmente a mmessa. La vaccina.zionie sto ospedale indicaiuo che, i.n rari ca.si, delle in• contro il tifo è di introduzione assai più recen.te, Iezi•oni latenti possono es.c;er rese a ttive dai proed ha tro\'ato W-ga applicazione solo nella guer- cessi 1mm11nizzatori, specialmente in rok>ro che ra : sebbene la sua efficacia .sembri ltniversal- ospitano bacilli tubercolari e str.e ptococchi. In mente .riconosciuta, tuttavia non v1i è .stata an- condizioni straordi.n.ariatnente rare vi può essere cora 1'opportuui.tà di sta.dia.re :il m-etodo sotw r\,lna reazione acuta .ruuçhe fatale, d~ natura anatutti i Tapporti. :tilattica. I"a · prin1a questione Quj s1 deve rispondere è Una rivista della l etterat11ra. dal 1913 in poi se es·sa possa riuscire .noci,Ta. Sebbene l'opinione J1on fornisce una copi.a considerevole di mate-dell 'A. si.a. che, (li fTonte all'enorme ben~:fi.zio ria le . Senza dubbio se ne avrà assai d1 più quainche' se n e ritrae; scom.p aiano delle eventuali mido saranno pttbblicate le statistiche compaete ·n ime conseguenze ililmnose, egli ritiene eh.e ·n on clella guerra. ' si possa giungere a una ooncl'usioue, se non at. Il ~Iinistero della guer·r a francese escluse ,dalla traverso a fatti ben documentati. A questo scopo wccinazione anti.tifica gli uomritLi. ·i n condizione • egli ri11nisce le osservazioni fatte in ttn bieUlllio di salute non soddisfacenti, qtte11i con prodro~ al Walte1' Reed Generai Hospital a.1 quale gi1tw- di malattia, e quelli con tubercolosi, reumatismo o che aveYa.no prima sofferto di tifo. g·evano i malati di nume~i r.eparti di tr~ppa. Il .numero totale degli 1.nrfermi ammessi .i1el ..\Itri a utori citarno casi isolati di questo geperiodo dal l aprile 19·17 ar l aprile 1919 fu di 11ere. Partic olarmente iinteressante ~ .u n caso di 21 .033 . Di' questi solo 82 entrarono per conseBourges di aitemia intensa, rapidamente insorta guenze · dirette della vacim.az~one an.titifioo.. Poi- · e · transitoria , i1n soggetto ex malarico, che segtti chè il numero dei vacciooti nei reparti che ricor- a lla profilassi antitific.a. revano a quell'ospedale fu 1002 risulta che Cecil in 30.000 vacci-nazioni a ntitifiche non notò 1'1,o6 % di questi .ammalarono per l'fniezione iéll~un segno di attivazione di tubercolosi . .Brown • vaccinica a.l ' pun.to da ·r ender neoessaria. la loro e altri praticarono la inoculazione contro il tifo ' ospeda lizzaziotie. . a 124 t~beroolos1 : 25 incipien.lti, 93 di medio grado ' Il secondo punto riguar4a .1 'efficacia della pro- e 6 iu ?-iDO stadio avanzato. Mentre pochi (4) filassi. O ra , r3 entrati erano tifosi : di questi ebbero esacerbazioni temporanee di sintomi polmona1i, la conclusione degli .au.t ori è che proba- . · in 3 non s i potè però fare una cliagnosi sicura, mentre in 9 la diagnosi di tifo, ~n una. di para- bilmente nessuna. 1nfluenza esercita sul processo t :fv A, fu confe rmata : 4 di essi non erano staiti tuberoolare la sommi·nistrazione del vaccino. anvaccinati. . t1tifico. Alle stesse conclusioni arrivò Ma:rk in Il' terzo punto considerato d:a.11' A., e quello sul base a 200 v.aocinazìoni pra.ticatè su tubercolosi. La direzione del servizio medico di Camp Mead, quale principalmente si intrattiene, riguarda l'eventuale rapporto fra J,e pratiche vaiccinatorie e Tispe~to alle reazioni per la vaccinazione antitifica comunica che tre tipi di reazione attrassero l'insorgere dei più svariati stati morbosi. Egli riferisce a questo proposito tutte 1e s torie cliniche la s ua• atte nzione principalmente per difficoltà • dei casi 9i qu·e sto ge'llere : s·e nza peraltro affer- diagnostiche. che possono• insorgere: 1° una reamare che tra vacci.n.çlzione e malattia vi. sia un zi1one simulante l'appendicite acuta (e che taJvol'ta i1ndu.c;se anche all'operazione); · 2° una rearapporto . tra causa ed effetto sicuria:mien.t e stabilito : essi sono cita.ti solo come dati c~e possono zi,one simulante la meningite; 3° delle reazioni a forniire qualche imdicazione \Su un eventuale ef- tipo cli porpora.. In néss1u na delle tre serie si ebbe fetto sfavorevole determinato dai m•etocli imm11- morte. n·i zzanti. Il rapporto delJ 'ospedale generale n. 14 nota Riguardo alle tbrme che .si associar0110t alla 25' casi di una a.ffezione acuta .gastro initestjnale, . soia vaccinazione .tifoide si ebbierio nell'osp.o oale : s,u caessdva alla vaccin~ion.e an:tititica: · 7 . di essi 2

1

I

, I

,

,

' '


~ANNO

XXVII , ,FAsc . 25].

,

SIZIONB PRATICA

entrarono · çon -diagnosi di appendicite acuita e uno fu anche operato. CoNCL USIONI. La reaziou1e ia.na.fi lattica è così rara da es.sere ascritta a u.na .idiosincrasia. L'attivazione di un pròceSso tu.b erèolare' latente va riguaràata come una e ·v entualità d.i sgraziata per .il si·ngo1o oaso. L'attivazione cli un'i·nfezione latente streptococ:x:ica no11 va ritelllttta sempre da.n-n osa pe~hè può determtnare un 111~ervento cu·r .ativo (a meno che non porti a m etastasi comeartri.te settica o endocardite). Tali accidenti sono però cosi rari da n(m do,..e r esser presi in considerazione per radiare· daJl 'tt&O com une la pratica della vaccinaz,ione anrt:i vaiolosa e antitifioa. . Tuttavia l'eventuale esistenza di una infezione laten.t e deve esser tenuta presente prittL'l di sottomettere un individoo alla terapia ~a<'cinica elettiva. Per tali soggetti so.no augurabili dei miglioramenti nella tecni.ca dèlla profilassi.. La fatica, l'tsposizione a cause patogene, gli errori dietetici dovre bbero esser.e prevenuti di au·t orità, non lasciati alla responsabilità de-1 so1da.to. SEBASTIANI.

RAR IORA ARTIS. :tnwra sulle cisti gassose dell'addome. {M.

CHASTENE'l'-DE (~ÉRY.

Gazette des Hopitaux, n. 8, I3 dicembre 1919). '

gassoso che sfuggi va c-O'lli irumore sotto la pressione d elle dita. La semplice .apertUra. del ventre bastò a gttari·r e .il malato. In qttiesti ul.t imi vent'i anni le cisti gassose sono state seDl.p~e più ttrequentemente osservate ora .sul tavolo ·anatomico ora ijn occasione di un'operazione addominale (.complessiva.1nente 67 casi pubbLiC(l!ti) ; . 1e se la malattia è entiraiba nel dominio clinioo, bisogna tuttavi.a notare eh 'essa non è stata mai di:aguostiicata prriima dell 'inte1·1

v€'tito.

·

:4. riaton·iia patologica~ -- :J.Vlacrosropicamente le ci ti ofuono aspetti varia,b .ilissimi. Il più de1le ,-olte sollevano la si.erosa iii bolle roto11de 11a100.Dl.ente peduncolate, ichiai·e e :anche tras•p rarenti, disposte i·n ttn s9lo strato o agglonJJerate a grappo.lr: , . come 1tna ·m ole idatidea. Sono gra11di da u·n gra:uo ui 1n.i glio ad ;un tto:vo di piccio11e, per lo più i:nnun1erevoli. Se si sch.iacciano, vien fuori gas i nodore, eccezi-0.nalmenrte u11· po' di si·e ro~ità 1in.f~t 1 1...a, mai pus. La · 1,or,o sede ,ab.itual·c è l :ileo, ma si possono riscontrare da:ppertutto ltell 'addome, anche f11ori del t11bo dig-.eslivo. La lesione è qtt:asi semiJ.)Te sottosi erosa; t11ttavia può occupare lo strato muscolare dell'intestino, ci~ che è rair10, o la sottoDl.ttcosa. . .\- 1 di fuotj dielle parti cistiche l '.intestino presentba qualche voliba delle zone cicatirizi-ali, bia.uca1stre, nodose, che sembrano 1e ssere lia traccia lasciata d:aille vescicole 1

1

1

scomp~se.

L 1affezione di cui ci occupiamo, .11ota anche cQll ile den0minazi0J.1i di cisti gassose dell'intestino, . pneumatosi gastro-intestina.le, pneumato.si cistica dell'in.t esti·no, enfisema intestillJale, è rara 1c ancora poco conosciuta. Essa è probaib~lmente d 'origine inifetti.v a, è per lo più 1egàta ~ ur1'.altra lesi0t1Je del tubo digerenrte, pare abbia sede sopratutto nel sistema linfatiro degli organi affetti , ha per lo più un deoorso benigno. . ' Vi abbia.mo già .accennato altre volte; ora gli _'\,A. ce ne presentano uno studio ria&suntivo dili-

Per quel che ·rigtta'l"ch'l 1a s truttuTa istologica, l'idea più geneiralmerute diffttsa è che si tratti <li u·n a lesione del sistema liinfatico. Dal s u.o studio completissimo e molto minuzioso, Tun1ure ha tratto Je segu·e nti ooncl usioILi : 1 ° Le Io01"·mazion1 ci.stiehe gassose sono per la •ma.g gior parte situate in fuori. d.ello s trato mru.scolair.e liscio del1'~ntestino; 2° Uno dei tratti caratterisitici delle cisti gassose è il loro rrivestimento i·nterno di cellule ei1d-0telioidi e <li cel1ule gigainti; 3° Al taglio, deg·li .spazi o canali , di c11i alcuni sembraino essere dei 1i.11fatici, sono i.11 par.te orlati dia gente e ro:mpleto. . Storia. - Questa sin~g·ol.are affezion,e fu osser, .u n en<lrotelio 1e in parte rien1p.tti <:1'1. cellu1e1 gi"·ata e descritta la p:ri·mc'l volta. ·nel 1825 da Mayer, ganti, da. cell11le endoteliali e da leucociti; 4° E i . 'Vasti linfatici sono dilatati che la riscontrò 11.el maiale. Il primo caso 1tma:nt0 tnoontestabile ·che . in(lioo11tibile appartiene a Bang, che nel x876 .e cointt.u 1oano C-Oll1 grandi SI)~Ì linrfatici che sono . forse spazi cistici; 5° l\1a le c isti non comunicano . scopri n ·e ll 'ileo - . strato musoolatie e .sottomu-, f;r.a di 1oio; 61> Il pr.ooesso illll.fiiam·m atorio che decoso - <li :tt·n a donna m0fl1:ta di volv<;)lo, vescitermit:ta fra le cisti e .sotto -il peritoneo 1a forcole gassose grandi da u·n pisello ad una fa·va, tapr>ezzate da en·d oteli10 . Successivamente Eisen- maz.ione di rtess11to oon·nettivo porta ~ll 'obliterazi-0ne di .al c ttne ·cisti e costituisce cosi 1111 ·p rolhor (1888) ,. De ·C ama1·go, K-0t1skow (1891), Wic-esso di guarigione ; 7° X el}a m aggior prurte delle nantls, Kolli (1895) , Orla-udi (1896) , Dupraz (1897) cisti 11011 s i hanno mitt<1>bi ; 8° ,_l\...11 'i nteruo di ·1111 pubblioearouo osservazioni :analoghe. Hah·n (1899) risco.ntrò la .lesi<»ne s ul '\rl "·ente, . merose cis·t i si vedono degli aghi oristalli·rui ,f,ortem1e n te riti:raugenti -che schiacc:iano le cellttle nel corso di U:t1"'l laparaìtomia i)raticata per u).d.ell:a par.e te interna ed ha u110 prooobilmente iruc~ra gastrica. La maggior parte d ie l tentte e l'i1111)orta11zrct ·nell1a formazione delle cellttle g ig.anrt:i. tero colo11 era110 tempestiliti da cisti .sottosierose Quanto al ron te1111to gassoso delle cisti, le diped11ncolate o ses~ili, a conten:uto 11nicaimente 1

I

' I

, ,


IL POLICLINICO

[ANNO

XXVII, FASC. 25)

'

verse a:oolisi chi.miche hanno dato risulta.ti poco più diffuse sui caratteri che presentaino questi precisi e abbastanza dispamti1. microbi coltivati ;nei mezzi appropriati o ittiet, Jaeger i·ntdica c osi la toomposizib11~ dJel gas tati negli animali. cistico: C02 : I5 p. IOO; 0 :5,6 p. IOO; H : 73·3 Orlandi, Miwa ha.llJllO isolato 1 Ua cisti c1ell'intep. 100; Az :6,r p . roo. Urban vi avrebbe trovaito . tino ì\111 batterio gassogeoo, senza per?> 1iuscire anche deI metano. a rjpr.odur re la lesione' negli ia njma]i iniettati con Etiologia.. - Una_ .sol~ condizi)()ne etiologica colt11re di esso . .Al contrario Dupraz e più taTdi 11ella pneumatosi addominale ,si ritrova con oo.a Jaeger ha11no ottenuto ·risultati speri.mentali poftrequenza su:fficiettte per mieritare ,1 'aitten.zione, s i tivi. e questa è la coesistenza di una 0ffezione del Senza dubbi 0 si p uò .o pporre a·l1ia teoria illlfettubo diig·erente (ulcera, ca.nioro del p~loro, occlu_-, ti va l '.assenza s pesse volte constatata di elementi sione dntestinalie acuta. o cromca, appendicite, en,. 1uicrobici in cor.rispondena.a clel]a l esione cistica, terite, febbre tifoide, ecc.), pe.r cui si comprende_ inia si l)UÒ .ammettere con Lejars c he i mierobi ch'essa abbia condotto ra spiegazi1on.i patogie11etii 11 .aa.11sa restano nella inuco~'l o nella sottomucbe basate s u un processo t1lcerativo o 1neocacosa, e c h1e i soli gas ili c ui haiu110 provocato lo 11cico locale. . s \·i111ppo . i clitfonclono per le ·vie li1lifatiche fino· Tt1tta·via la patogenesi !l10t'l è ancora beù deteralla .sottosierosa e vi si .acct1mt1la110 i11 vaettol1 minata. Le .teorie emesse s.i• possono ·raggrt1ppare sporgenti. :Ln quattro classi : neoplitsica, c l1imica, meccaSi1ito,n1i. - I ,a si11tomatologia proprja delle 11.ica, tnic robioa. cisti gassose è cosi iridotta ed i:ncerta che esse La t.eoria 11coplasica ha per padre Bang, per 11on sono state: mai cliagnostiai:te prima che sia • il quale la cisti è un neoplasma di ctù il cent-ro .stato aperto il ventre operatoriacn:i.ente o n00110degenera e si li1quefia per :fi nal1m ente s ubire U:na scopicamente. I sintomi che si rile,-ano nelk tta&fonna.zio11e gassosa. Que.s ta teoria p.ruradosossen-azio11i sono di c.l ue ord1rn~. I primi appar~le e qu~si completamente .abhandonata ha aten1gono a 1111.a delle malattie :addomi.!llal± conco• .uto pochissimi seg.uaci. mitarnti segnalate e dti ct1i i ira.pporti con la· pneuLa teoria chi1riìca· &i co1llfonde in generale cou 1nato~i sono mal conosciuti. I secondi, propri 1a teoria micro bica. clerLa pne11matosi, sono il ?iù delle volte l'espresLa teoria 11ieccanica ·h c'l avuto molto più SrU.c- sione degli effetti meccainici della lesione. Le cisti cessi delle p.r~endienti. e si compr.e nde facilmente. g-assose non dà11no manifestazionci. cliniche che • quiando per il k>ro volume o la loro sede possono Era abbastanza naturale immagi11Me che il oontenuto gassoso del tubo digerente potesse i·ntil- agire m.eccanicamente stt ttn segmento del tubo digerente: si a\'ra1lJ110 oo.$l fenomerui di s1.enos:i trairsi nella parete di questo tubo grazie ad tt11a 1esione della mttcosa. che, secondo la sede, dàn:no luogo ad una si nI gas accumulati sotto tei1Siou e non a.v.rebbero ù.rome di st~nosi pilorica o ad una sindrome di occlusione intestinale più o m e no accentuata. alcuna difficoltà a penetrare negli spazi linfatici Obbietti-v·amente il vent'f.e è aumentato di voluattraverso le sol uzioni di continuo della mucosa. me, si senton10 alla palpazio,ne <lelle masse e1astiMiyake ha tentato di riprodurre sperimentalche e .b ernoccolute che la percussione dimostra miente le cisti gassose insuffla:ndo .la pairete i!n&0I110re. I.a radiosc<>pia a Barjon, Dupasquier e testi'lllale dellia cav.ia 0011 un tubo di vet'!"o caI,#aurent Morea.u ba dimostrato. che l'add{)(J.Ile era pillare ed ha etlettivaniente ottenuto co.sì delle luminoso dal diafram.m a alle .creste iliache e cisti. perfettamente analoglre a quelle che s.i forehe il fegato ricacciato oontro la colonna vermano patologicamente. Ma le esperienze del Miyake non sono t utt:aviia · teb r.ale era separato.dal <lia.fmanmia da anse chj;a!e. Diagnosi. - Nell'assenza di '5egni fisici paitodimost·r ative e d 'altra parte contro. la :teoria mecgnomoni!Ci la diaglllQ.Si di. pnieumatos.i è (lifficile, canica. s i può fa'!" valere U'll argomento molto tanto più po~ che la malattia è estremamente serio che è la preseniza occasionale cli cisti in dirara. L'errore pi t\ fucile a com~ttersi quando 1a v1erse regioni dell'addome lontane dall 'intesti11i0. 1)11.eumatosi .si svolge_da sol:a è · di prenderla per· La teoria infetti'l.Ja è quella che è s tata pi·ù getlUc'l p eri.ton:ite tubercolare, per i , ·o,mi,t i, le coneralment e ammessa. Gli :autori c h,e l'ha1111i0 sost enrt1ta sono Klebs, Eise11lohr, De Ca.margo, W1- . ,l iche , l·e a lternia:tive di stitichezza ostinaita e di diar riea.1 il meteorismo ,addominale, le masse linenands, · Or1andii, Dupraz, H ahn, F'alboulay, Miwa, g u.ali alla palpazione, le rorl.e di sonorità inciNigrisoli, Jaeger, ·Grondahl, Jiamanouchi, Arzt, state .a scaiccliiere ed 0:nche il versamento ascitico. Wasilje\v, Marti·n-i. Ma. fra qti:esti i31Utori alcuni Prognosi . ·_ La prog11osd de11e c isti gassose hainno aderito a11a :tool,i.a s u semplici imipressioni potrebbe essere considerata c{)IDle ben.J.gna se si anato~lin:ichè; altri basandosi su1la p.r esenza considerasse soltanto la lesione in .sè senm tener istol·o gicamente constatata di microbi snella parete conto delle oomplicaz.ioni a cui può dM ~uog<P delle ci1Sti; qt1alct1ru:> indìne in s.-eguito a ricerche 1

0

1

1

1

\

7

1

1

~

1

.

.. f

.


.. [.~N!'<:O

XX\111, FASC. 25]

SUJON& P:UTICA

n.è delle malattie ~ distim.te che freqttentement~ l'a{.'OOlllpagnano. Sembra ben accertato eh.e l'evoluzione delle cisti si faccia spontaneamente ,-erso la guarigione. Questo hanno pot11to consta.tare Urban, .l\Iori, Wicherhauser, Tuffier, che, iall'occasione jli un Teinter\-ento chirt1irgico addominale o di un'a utopsia praticati .in oggetti opera.ti poche settimane o pochi mesi prima, hanno notato come la !pne1.11matosi fosse completament e scomparsa o c1 L1asi. · Senza clubbio s i potrebbe dire ch e la laipa.1"atomia abbia a."\.-11to 1111 effetto utile nell'e-v-oluzione della malattia, ma ciò sembra poco probabile , sia perohè altri autori, in oc~sione di c;l oppio iintervento, hanno ritro\·ato le zone cistiche poco o pèr nulla .m odificate, sia perchè en1hra che la. lesione a.bbia. un ciclo evolutivo cli , -aria clurata . finchè s ponta11eamente s'a'-via. a1la gt1ari1g ione:' Finora 11on si son '-iste recidi\e. C ura. - Ogni intervento atti\·o diTetto contro la pneumatosi t inutile e per di più impraticabil~ nella. grande maggioranza dei casi : non s1 può pensaTe ad aprire o a resecallie illlll.1tmerevoli bolle gassose riivestenti ltna buona parte dell'intestino; htttavia quando queste "·esci.cole formano ttn tumore relativa!Jlente isolaibil~, se non peduncolato, I 'ablazione ne sembra indicata. È la malattia fondamenta.l e che ha Jatto praticare 1'operazione ohe dev'essere trattata. B. ~SCI.

ECHI E

CO~IMENTI.

Sull'eziologia del gozzo. ln un articolo ptllbblioo.to .nel fascicolo 5° della Sezione prat ica di cotesto diffuso e pegiato giornale, a pag. I 37, al titolo di M edicfna soeia te « per la lotta contro i.I goz7A> endemico in Italia », leggo e.be negli ttltimi anni preceden,t i alla guerra, ven,n ero fatti s pecialmente dai t edieschi; un numer.o di laJ\.·ori sperim entali s ul gozzo. Non essendov"Ì acoenrnate le esperienze fatte prima in Italia, e tra J.e altre quelle del dott. Muttaron, assistente del sen. prof. · Grassi, nolllClhk quie.lle del sottoscritto, eseguite nel laboratori-O . d'igie ne della R . Un.irversità di Parma, dlretto allora dal sein. iprof. R aritone, di cui era assistent e il pttxf. GaTdeng.hi, cosi rilcordo J:l niia metn~.\ria iPresentata e letta in u11ia i.:ed·uta d~l­ l ' ~~ssociazi011e m~dj co-chi.rttrga di Parma e pubbli<'ata nel bollie ttino <li <letta .c\ ssoci;azione (anno 5°, 1904, n. 8, pag . 110) sotto il titolo di Con.tributo all'eziologia del gozzo, m·emoria pre-v-entiva, cli cui è fatta m enzione anche negli l.i\nnali dell'Istituto Pa:Steur, di detto anmo. Niei miei esperimenti s ono riu6C1to :l riprodUJr-

655

re nei cani una 'iipertrotia della tiroide con speciali alterazioni isto1ogiche, ipertrofia e alterazioni d-0vute all'aver sottoposto i rn.n i a dieta e fatiche speciali ; condizioni 'l1lOl1 dissimili da quelle che si ha.nno tra le persone che vivooo nei luoghi dove da. noi regna endemico il gozzo. · PlI'of. L. GIAN!. •

lCCADEIIE. SOCIETÀ MEDICHE. CONGRESSI ( ~OSTRI BESOCONTI PARTICOLARI) -

R. .lceademia Hediea di Roma. Sedu1t a or<li~ a del 25 apirille r920. '

Pre:;idenza del . prof. \-.

_.\SCOLI,

\Tice-presidente.

Contributo alla conoscenza dell'epilessia • corticale sperimentale. 2\1 . ..\scoLI. - Da ricerche eseg.uiite allo soopo di \iag1iiare sperimentalmente il oonootto di « centro epilettogeno » s ul qll0.le è fondata la t erapia chirurgica dell'epilessia tanto jacksoniana quanto tdiopatica .classica, è ' renuto alle seg.uenti ooncl usioni: r 0 Nel can~ è rpossibile, mediante applitazioni looolizzat e e cir~critte di stricnina, su 11n centro tiiete·rm1n a to della zona sensitivo-motrice corticale, ele·v arne ù'eoc.it.abi1ità im grarlo tale, da far s i ch e s i c·o mporti come un vero centro epilettogeno pr.i.mhltivo sperimentaile. . 2° Distmtt.o iill centro epiJettog·e.no median~ escissione o .ca'llStica.zione oon fu più possibile ottenere un accesso o per pro,1ocarlo fu necessario :ricorrere a oorrenti faradi.che molto più forti e applkaite per un tempo p iù lungo.

Tali risultati po11:ano nn 1J111.0VO oontributio .alila dottrina d ellia genesi cor.ticaJe , dell'epilessia e rap,presenta(llo ila ron[ernm sper.imenta1e dell'opinione del Kraiuse circa I '.esistenza di un centro primitivo e pilettogeno negl~ affietti d a epilessia 1jdiopatica.

Rapporto tra eccitamenti afferenti ed epilessia sperimentale. G . :\.~ANTEA.

Dopo .arver rìrordata i ,p1iudpa1i dati che la letteratuTa fornrilsce mei rigtW!!tli della epi1lessia rifie.s:Sa spe.nimentale e quelli concernenti oasi arualoghi risoorutt.ati fu clitn~oo, ·mette -

in evidenrz:a i vaUJtag·gi che il metA>do de11a stir molazione ch~miioa. localizzata e cirroscritta media'll!te la s tri.cruna da Jui seguito 1può daire per 111teriori indagini reliative al crunp.11esso problema d~la patogenesi d.e1l'epii1essia in genere, ed ~ spone il pi amo cdi J.av~oro che si è :proposito di SV{)}~e.


IL POLICLINICO

n

metodo delle fistole sperimentali applicato allo studio

delle

funzi~ni

uterine nella cagna.

G. _L\. MAi""'JTEA e K. l{RZYSZKOWSKr. - Gli AA. hanno a<lo~tato) variandolo oppqrtun.amente il me.. todo del1l'Ivaoo\v. Dopo aver stabilito che ~ttra­ ·verso un taglio condotto tra l 'tt•l timo e il peuultimo capezzo1o pe·r 4-5 cm. in urna cagina si può raggi·u ngere il corno uter( no dello steso lato, • hanno potuto operare e segt1ire durante il periocto cli f·r ego1a l 'iainimaile ohe presentano. Ln es~ cagna. ll"ec.isero il corno destro al terzo m~o stt:ttLtandone s.epairatam·l:!nte Je .e.stremità recise a11ia cute e ottenendo co.si una doppia :fistola, del m.oncone periferico e del moncone O\rarico. I4a cagna incominciò a ;p·res·entare i prrimi seg.ni d.i fregola dopo circa due me.5i dtall 'operozione. La dttta!a di taJ,e perioclo dedotta daJ]e modifioazioni 't1terine ris.u lltò di oli.ire 30 giorni, quella del .perioclo di ies.t·r o propria.mente detto di circa unia :settimana. 111 coincidenza con quest'ultimo periodo poterono rilevare la oomparsa· di caratte'tii.sti~i e particolari. ritless.i che si i)()teva110 pro. vocaire con la s tim1olazio.ne adeguata 1dci genitali esterni e della m11oosa , -aginale e che deponevano i)er pariticolar·i modificazio11i J.\1nzionali de1 1

non

[ANNO

XXVII, FASC. 25]

~iene

sufficientemente diJsciplinato e sfruttato il grado di attività del virus; col metodo delle em.ulstoni fenioate ia cresrente virulen~ proposto da:lll 'A. si ottiene il massimo rendime·nto, utilizzandoT per quanto è possibile, il potere a11tigeno di a.111ibedue i fattori . . .

E.

GROSSI.

B. !emdemla deJle Scienze llediche di Palermo• Tornata del r4 febbraio 1920. Sull'encefalite letargica.

Il prof. L. GIUFFRÈ .r ileva che una delle pri;me cQlllparse di questa affezione (:. certamente quella del 1557-58 di cui dà notizia Ingrassia, secondo fu già rilevato dall 'Ozanam. Difattli l ' Ingrassia parla di .ammalati .a cui si fa « evapomtione in tesut con certo stordimento, di sorta che vegliano dormendo et dormono vegliando ». Riguardo alla sintomatologia, essà è variabile, polimorla, per cui le forme clin1che si sono molti plica.te a seconda che pre,·ale il letargo o il clelirio o la paralisi o .altro disordine motoriò (movimenti disordinati tremori, mioc1onie, catatocenrtri ·11ei\rosi . nie) o i disturbi sen·s itivi . (dolori iperéstesie, anestesie) o qu.elli trofici, ecc. ; e poi a seconda che Reperti istopatologici nell'encefalite epiden:\,ica. si tr:iatta . d.i fotme più -0 m e1110 oomp1ete o inS . J.\IARCORA. - L'O. espone iakuni reperti istocomplete, e poi seconcla il decorso acutissimo, patol<;>gici n1eJJl 'enrefaJi:te -epidemica !lliella quale acuto , subac-\ltO o crolli.co, perc.hè .ili<1 durata può le alterazioni più oa1"3itte1i stiche sarebbero quelle essere anche di t·re q'Uattro mesi e più. L'O. crede '\'asa li e stairebbero ia dimostrare che la maggior che non sia lode,role la tendenz.a a moltiplicar e parte degli elementi che co.stiitttiscono 1'essud.0Jto queste forme, tanto più che lic osservazioni cli~ sono di origin.e i·stiogena e non ·e1n a·t ogena. Per JJich-e fatte 0011 tutta <li li gienr1~ n-011 son.O po1 quanto s i riferisce alle cellule nervose le alll:eramolto .n umerose. zioni ·va.n111J0 :fino ia.11.a distruzion·e dell'elemento La fisiologia. i)atologica' e ·l'.a:naitom.ia patolo• stesso. gica ci da1nn10 conto di ·questo polimorfismo cliSu 1'Mg1ome nto if>'!ende la parola il prof. Schinico. L'O. si ferma a descri,Terle • iaccuil"atamente boni per dire cih è 1n1elle ricerche compiute col Nell'ignoranza in oui tt1tt011a si è dell'agente Dr. B·om piani DlO'n ha trovato .alterazioni viascoetiologico, si può .ammettere solt anto che si tratta lari n e:i gangli spiniaili mentre 11a trovato iat ncxtia di 1.t'fill inalattiia infettiva e non di ltna intossidelle fibro--cellule ·m'lisoolari. cazione s~:tni:J.e a ·qttella botitr1i,11ica segnalata da alcu.ni, a. q itella da alcool .t ro,·ata nella polioe:nI vaccini antirabici fenicati. oefalil'be di WerThicke o a qu·ella di origine inteV. l)UNTONr: - L '·O. rriferi1sce ailo11ne esperiene.e stioole segnalata pure per 1a polio.encefalite da ~guite mediante le qua,:l i ha ipotiuto fissare u.n Tornatola. Similmente bisogll<1. esclttdere per pattSO r,aziollla.le del vaccino fenioa1:o pa:oposto dal ;re.cchie rag·ion:i• che si · tratti dello s tesso virus • Fermi, i mpieg·amdo 11100 serje di emu1sioni a crie· , de11 'infit1enza o della poliomielite acuta . I ~·,e f orm1e con cui e·ven.tualineute si dev-<e fare scente virulenza. L ' A. ,spiega quindii nel 1seg·uente anodio !lJa ditte- Ja diagn-011.aj diffie1ienziale sono la. m enritngite cer~ · renza di efficacia fm i vari •t ipi ·di vacciiruo : col brale o la cerebro spinale, la poliomielite acuta, metodo Pastetu- s i sftrutta be.ne il ·poteFe i1nmu1'2' polioenoofaliti comuni, il .b otulismo, lo stupore n'izzante specifico d-e l virus, ma s.i riduce la so- epi deniioo dei . bambini, descritto di recente da stanza nervosa ad umo stato di essicca mento dle Batten e Stil!. 1a r.ende poc,h is.simo immunizzante ; col metod_o Non isi può pa.rliare di 1100 'V•e.t'a profilassi spe~+;"".l ma oDJO da raccon1andare le comuni !!eg<>le cili.va del Fermi si mantiene la sosta11za niervOSla m t1no stato cli completa frescihezza e atti'\ri;tà ma igieniahe. • '

a

1

'

,

1

..


LANNo XXVII,

F~sc.

25]

SEZIONI PRATICA

In ale>uni casi &i sono ottenuti: 1bu01l!Ì risultati dall'uso di sieri o vaccini eterogenei, dell'elet~ trargolo, dell 'urot'topina, del fenolo lipoide N ., del} 'iniezione di sieri di convalescenti. Il prof. V. PIAZZA MARTIN! ·espone sette casi è1 encefalite letargim, <la ltti osservati ìn pratica

pnvata. 8i ferma sulla dia.gnosi. L'O. afferma che, prevalendo iJ sonno, come sintomo unico e spiccato, è necessità assol1t1.ta escludere tu•t te le cause di errore: intossi<72z:ione gastro-intestinale, diabetiche, ureltiliche, insufficien?Je_epatiche, pancreatiche, tumori cerebrali, ecc. Quando l'infezione ass11me la forma tifoide è bene stabilire presto, coi medesimi mezzi d'i11dagine clinica-, Se trattasi di tifo o meno, e ciò per Ja prognosi più e.be altro, e per la cura. Quanto all'agente patogeno, l'O. afferma che sin ad oggi esso non si conosce ; le ricerch~ batteriologiche sono rimaste infruttuose. E si.amo al punto dov~e ci lasciò 1'Archiatra. torinese Bellingeri, il quale a.l 1825, nella sua storia delle encefaliti che regoorono in Piemonte al 1824, scriveva : elle in qu-est?, oltre · la calda stagione, è mestieri r-~onoscere un vizio igrioto ne!l 'atmosfera, un quid ignotum nella sua· natura e riconoscibile soltanto çtai suoi _e ffetti 11el corpo umano.

Discussione. •

APPUNTI DI MEDICINA ••PRATICA. (

CASISTICA.

Valore diagnos'ico delle glandole toraciche lateraU. S. Plashk€s ( Wi en M ed. W ocìiensch. lll. 12, 1920) ha· ossen·.aito spesso la presenza di glandole ingrossate ·nell:e !pàrt:a late~.q.li del torace, tra il second 0 e 11 s-esto t.5p1azio intercostaile ; queste glandole di 'girossezz.a varia (dia quella cli una lenticchia e quella di 1lll1 fagiuolo) inoolenti e spostabili, erano a \ rolte unri.che, a volte riuind!te in paochetto, a volta situate ciascuna i1n uno Bpazio .intercostale diverso sempre in corrispondenza però alla linea ~Ilare m·edia. Queste g1an.dole oltre a rièevere i 1imfatici della cute toracica ed epigastrica sono i111 comunicazione con la pleura ·costale per mezzo di, un v.aSo linfatico eh-e perfora lo spazio intercosta-le; essi si anastomizzano probabilmente pure coi linfatici del peritoneo. L'ing.ros.samento di tali glaindole non è. un segno di lesione tubercolare. La .causa più' frequente di taie ingrossamento è :rappresentato da affezioni cutanee alla 1·egione toracica interiore ed alla regione epigastrica ; in alcuni casi però la causa dell'ingrossamento glandolare va ricercata in .aff.ezioni croniche della. pleura oostale o del peritoneo p.rurietale. . POLLITZ~R . 1

I

Il prof. DroNISI descrive l e alterazioni anatomo-patolog,che. Sui rapporti ·. fra l'influenza e la tubereolosL ' Il prof. LODATO afferma che nella encefalitt letargica esiste diplopia che può essere trans1Alla mano di otlo casi, la cui storia viene iltona e varia bile : questi caratteri non si osser- lus traita molto dettaglia·t amente, Ka)"Ser-Petervano per solito nelle diplopie da altra causa. sen (1V.lunch. Nled iz . liJ7 oc.Jie.ns., ai1no LXII, nu11 prof. CIMINO crede opportuno riferire che mero 44), viene· alle seguenti conclusio1n i : in tale forma di · encefalite può aversi para.lisi 1° Che, preesist~ndo ttna tubercolosi polmod-ella vescica, cosa che ancora, per quanto gli 11are - d'accordo con la magg·ior parte degli aurisulta, non è stato detto da nessun a urore. tori - · iJ deçorso de~l 'intluenza dipende anzitutIl prof. ARNO NE ha potuto osservare che, prima to dal gnado dell ':affezi011e polmonare ; processi Qn<XYra dell'insorgere , d.e l · letargo o d~l delirio a picali in~ipient.i · ~ le cirrosi benigne non veno di movimenti anormali, l 'inf~rlil() spesso si ac- • ·e. <'"on ::> ~enera:lmente infit1enzarte, m.eutre quasi tutcorge di uu cambiamento di carattere, avvertito ti i casi · gravi prendJJno una piega funesta. Cioil più delle volte oome torpore cerebrale, apatia, nonostante l'autore vide un caso di apicite, in . disorienta.a:nent-0 specialmente. Costanti sono le .cui ' contemporaneamente ialla poln1on:te influen. . zale insorse .una dissepiinazione miliar·e d'a.mbo parestesie, .le ipo ed ipoestesie. Riferisce ·il caiSo cL. una. famiglia i cui indi- i po!moni con esitò 1'etale; 20 Dopo I 'influenza si osservano sp esso invidui furono affetti successivamente, a dis~za fezioni tubercolari recenti, ossia focolai latenti, d:i pochi giorni, da cefalea in.t ensa, insonnia, prima non . di:agnosti.cabili diventano manifesti. vertigin~, opacamento della vista, torpore cerebrale: senso di d.isorientamien:to, fatti che egli Degna di nota è la localizzazione centrale del credette di attcribuire a botulismo finchè in uno cli . processo, chiaramente di:nost~·abile sp ecie. co~la essi l'aggravamento dei sintomi ed il ~omparire radiografia. Questa local1zzaz1one va attmbu_1ta al fatto che l'influenza decorte con una nledi disturbi visivi fece fare la diagnosi di etiieevante tumefazione delle linfoglando.le medJaf.aljte. • stinali, 1lia quale pµò persistere p.er parecchio CIULLA. I 1

1

. .

••


IL POLICLINICO I

temp.o, formando un locus niipioris resiste1itia,e · per l'attecchimento e la d1ffuSliont" d~l ''irus tt1-

Esiste in ciò un 'ana logia col i11orbi!lo; 3° Fu osservato uu caso di polmonite crou.ic t cl1e con ognri. verosimiglian7.a de\ne essere interpretato ql1ale conseguenza del l 'i n·fi t1enza. 1

fici che si possono ottenere rou 1'uso si,stemabioo dell'alcool, e cosi pure nei ba.mbinri. con forme settiche da ditteri te ,e da ti.foide. La spiegazion·e di :talri. effetti è da Ticonoscersi nel fiaitto c·h e l'alcool pttò produrre calore e forza {un g.r ammo dà sette g·.raiu.d4 oolorie) s.enza dlispendio di e nergia digestiva. Senza entrare nel merito dell'abolizitcme o meno . delle be\rande alcooùiche, si deve quindi '11ioonoscere, secondo l'A., ·che l'alcool 11a un 'USO deiiruito, che n011 .p uò es.sere sostituito da niesst1ru a ltro prodotto. fil.

. M. P.

I fattQrl extraeirtolatori nell'angina di petto. ;

Boh.atn (The ]ourn. Missouri Med. Ass., r9r9, n. ro) pubblica~ diel1e osservazioni comprovanti che 1'angina. pt1ò esser dovuta a cause aventi sede all'infuori del sistema cardiovasco1are e spesso associate a surmenage del OUQfe. Il primo malaito, 1J?.eclioo di 54 aunj, era affetto da angina che COID:e O?-USa pro,v oca.trice aveva urua ir.ritazione di origine denrt:aria del. trigemino. L'estrazione di due denti cariati f:ece migliorare ii SU{~ersi e l'intensità degli ~essi. Secondo I' A. l'irritazione del quinto si riflette sull 'oriigirne ren.trale del vago Jia. cui eccitazione accresce la tonicità cardlam essendo così causa immediata dellLa sintlrome anginosa. La stessa patogenesi invoca in un altro malato di 49 anini nel quale brustav.a il s.rulev0anent.o del braccio sinistro . al disopira del letto per provoca.re l ':accesso e nel . qu.ailie malla:to la radiografia dei deruti svelò cinque granru.Lomi. Estratti i deniti malaiti g1i aicoessi soomparvero. Nel terzo mialato, alrtro medico, 1 'esame clinico, radiologico, sierologico era negativo; nella prodttzione dell'aingi111ia sembra.va essere i.in giuoco UJla neyrite de11'arto sup,e riore sinistro aiSSOCiaita a colelitiasi. Crisi di colica ~atica oceasiona-ro.no 11,n raddoppiamento degli occessi anginosi, 1'ahl.azione de.i cal~oli fu seguita da. un grande miglioramento ma ·U n 1eggeoo accesso .riappariva qua.ID.do esponeva al freddo il suo 1braccio· sin1stro.

PROFILASSI. Risultati del met-Odi di lotta anf.imalariea. \\Ticklitfe Rose (]ourn. of Ani. nied. A'ssoc., 8 no,·. 1919) ha fatto in proposito numerose ricerche in dii verse ·località dcll 'Alrka n.sas : a) ron la lotta antiainofe1ica contro il piccolo paludismo, senw. ricorre'l"e a boruifìche in gi"a.inde ; b) con l'applicazio!J_e delle proiezio11i; e) con la profilassi chini11ica; d) con l 'ci1nu11izzazione dei portatori. Dal la\roro, <::ondotto con it1te11.ti essenziraln1ente l)t'laJtici, rd.sulta c l1e la lotta. a ntoianofelica è utile e redditizia nei paesi con 1nalaria non eccessivamente diffusa, mett·tre irappriesenterebbe urna spesa proibitiva in quielli con .m alaria g,..a·ve . In , questi ultimi, i casi di 111alaria possono 1"'enire di molto :ridotti con gLi alt1"i metodi accen.11ati., che, applicati senza esagerazione, 11on su1)eraru> la capacità finanziàl.ia delle popolazioni. Queste d'altra pairte sono già disposte a so~ta:re ad imposizioni di :tasse per la lotta antima1arka ; J.a spesa 0.lllnua.le, con 1'80 % di llid1uzi.one dei oasi di malaria su 8000 ahi.tanti, è stata calcol01ta in poco più di UJtl dolla ro a testa. fiL .

1

MoNTELEONE.

• •

TERAPIA• L'11so dell'aleool In terapia.

XXVII, FASC. 25]

l-JTJiis ky, 1ben dtl·u ito, ttn'ora p1ima dci i)aSlf:i ecl al momento di at1dare al letto. Molte esistenze poss()lllo essere sa'lv.aite con l'aJ.cool, nelle forme polmonari e tossiche cqn depressione spiccata; nel1a it:Ltbercotooi avanzata e nelle 1na.lat1tiie iruettive sono 111otevoli gl:i e.fretti bene-

bercolar:e.

[1\NNO

• •

'

W. 1H . Pooter riconosoe che l'alcool può portia:re Profilassi delle affezioni grippali. notevoli vantaggi in terapia. Esso va prescritto. · fin dail.l'inizio dci processi .p atologici, a quei p a-~· Riff i(Presse 1néd~cale, 31 genn. 1920) iitiene che a ta.1e scopo siano molto utili i gargarismi, z;ienti ooe hainno bisogno dd stimolanti rrapidiamente ossidabili. I risultati, qua.li vengono di- purchè si facciamo a dovere, cioè abbassando lJa mostraìti dalle statistiche ospedaliere parlano net- lingua fino a lasciar colare il )tquido fino alla tamente din favo.re di questa tesi; d'altronde l'ar parete posteriore del faring1e ed all'epiglottide.· Questi g.argarismri and rebbero fatti 3 vol~ al . zdone benefica dell'alcool durante le malattie è ' riconoociuta amche da diversi medici aboliziO!llisti. giorno, e, ad ogni modo, 1subito dopo che si avL' A. ha trovato · :utile l'alcool, anche inell'in- verte un e.erto raschiamento in. gola, fatto, che sonn.i a ed in parecchi disturbi nervosi, nei quali secondo l' A. sfil.ebbe l'indizi10 sicuro c he l'inttu.enza inc-0mri.11cia. Lè sostan~ da 11sarsi sono egli prescnve un po' di buona acquavita o di 1

1

'

I

l ,


' •

'

(-\"~0 ~2\.\.ll, · r,.\SC . .:!.)J

SEZIONE PRATICA

il borato di sod:a, l'acqua ossigenata, il clorato di potassio. , Più difficile è la protezione della cavità nasale, che, secondo l'A., può farsi con la-.. cilnfora. Si '\1 ersano sopra un fazzoletto alcune goccie di alcool canforato concentrato (preparato aggiungendo 20 gr. di canfora a loo gr. di alcool canforato ottictnale) : il fazzoletto si ripiega, e ri .. mane impregnato di canfora, lo sì usa poi, durante la giornata, p.er alct1ne inspirazioni pro• fonde. Per gli individui che soffrono di secchezza al naso, la canfora sarebbe da sconsigliarsi. L' A. pr~scnve all-0ra l'uso della pomata seguente : Gomenol 30 goccie : mentolo cg. 5-10: acidoborico g. 3: vaselina g. 30. Questi medica1nenti offrirebbero secondo l 'A. t una protezione quasi C€rta : essi de\·ono essere integrati da cure igieniche (pulizia, astenersi dagli eccéssi, ecc.) consigliando altresi alle persone che vi sano abituate, un grog caldo; il tabacco è sempre noc1vo. , fil.

dole sebacee. La cuira migliore· quindi, per impedire la formazione sulla cute dapprima di ac. bromidrico e poi la ·mess~ . in libertà di bromo,. è rappresentata da bagni tiepidi alcalini (coll 'aggiunta' cioè di un po' di carbonat-0 sodico) . . III. Se per as591ute necessità di cura· dell'acne medicamentoso va abbandonato il bromo sotto qualsiasi forma, si può domandare 1'azione ·antiepilettica ai sa li di calcio : cloru.ro di calo o , 1at.tato di calcio alla dose di gr. 2-3. pro die. ~ preferibile il lattato di calcio perchè si assorbe in maggior quantità dcl cloruro di calci-0. G. N ARDELLI· (r123) Cura dei candilo'ni i acumi1iati. Al1'abb. n. 9203 : · La cuira ,dei condilomi acuminati suol farsi ' a m~zzo di sostanze caustiche (per i più piccoJ.i), dell'ansa gal vani ca, dell'escissione e successiva causticazione col Paquelin, ecc. (per i più voluminosi). · · Fra le sostanze caustiche è molto usato l'a· ci<lo fenico puro. Le rec1 dive si debbono in gen.e re imputare a stati irritativi per poca nettezia delle p.a rti, per TECNICA. ba1at~iti, uretriti croniche, ecc. ed in tal caso è .. ·necessario rimuovere queste cond~zioni predi' Trachrotnmia tranquilla. spcmenti. V. MONTESA:NO. Per evitare i disturbi riflessi, che si verificalll) (1124) La cura della ca1tsalgia. - . Al dott. F~ quando si apre la trachea, e che possono anche a\·ere gravi conseguenze, St. Cl.air Thomson ( Bri- A. di Avellino : La denudazione aell 'arteria si tisli med. f ourn.J I I -0tt. 1919) consiglia il me- • pratica, in corrispondenza della parte traumatizzata, .aspo~ndo 10-12 cm. del tessu.t o per1vatodo seguente : scolare simpatico-cellulare, oss'i a diell'avveutizia Scoperta la trachea, nel modo solito, sottò anee del tess11to circostante. Per iJ dettaglio dell 'opestesia locale, si ini ettano con 11n ago fino, introdotto fra due anelli della trachea .stessa, 10-15 razione consulti il layoro del Tenani pubblicato Jllell 'annata 1918. di questo- periodico. g·occie gi soluzione di cocaina al 2 e n1ezzo per Sull 'etlicacia del metodo di denudazione va• cen.to. Ne deriva un leggero accesso di t esse , afsc~lare, che pure vanta qualche successo, non fatto transitorio: cinque o dieci minuti dopo si tutti sono d'accordo, .ritenendo alcuni essere di può aprire la. tracl1·e a, senza alcun ti1nore. L 'A. più sicuro effetto la sezione del mervo aJ disopra b~ usatt · qu~sta tecnica per cinque ai1ni , sempre o al disotto del punto traumati'.?zato, ed altri ric<Jn buo · i r.i~u1tati. fil tenendo più consigli.abile 1'alcoolizzazione del nervo. DRAGOTTI • • • ·( 1125) Pa'VOtr nocturu1is. All 'abb. n. 5071 : POST A DEGLI ABBONA 1:1. I rr pavor nocturuns è stato disti.nto in idiopa•tico (r122) Sul t rattamento dellJepilessia. - Al dot- ... e sinto1na.t i•c-0, ma in effetti esso è sempre 1'etor Garovi, Piacenza : spressione di uno stato neurotico. Comunque, posI. Quando i comuni brotlllUri ·n on sono .to11erati, sono determimarlo od aggraw.·rl-0 gli stati di esaubisogna saggiare altri composti a composizione rimento organii.co, stati dispep. le emozioni , gli , diversa (pi.robromone), o che si. scindano p<ù lentici, le vegetazioni adenoidee, i vizi di refrazione, tamente, qttali gli alb·uminati- di bromo (brolil()- d pair.assìti in.t esti.nraJi, ieoc. · albacide, bromoegone) od i pep•t onati (bromone, La cura dev·e essere indirizzata ad eliminare peptobromoergon.e ), o che si scindano -n.ell'in·t e- le cat1se coadiuvanti; a rafforzare l'organismo stino, quali la bromorolla (composto di ta·n nioo, (buonà alimi;:-ntazione, moto all'aria aperta, pregeJ,atina e bromo) o la ,sabromin.a (sal.e di calcio parati arsen•.cali, ecc.), e far si che il riposo del dell'acido bibromohenico) . ~ p aziente sta comode ed indisturbato (riposo in II. ·<.ili esa·n·t emi da bromo dipendono da deletto soffice, camera ampia ·e lontana dai rumori, ecc.). Giovano p~i sen.~a dubbio i colmanti e &"li composizione che i bir.omuri subiscono sulla ciute ipnotici (bromuri, ieloralio, veronal, ecc) . dr. per l'azione cl.elle secrezioni acide delle _ghtan-

I

1

1

1

'

I

I

'

• I

, •


<:>60

(1126) Dott. L. N., Milia.no. ~ La rivista ita-

liana di neuropatologia, psichiatria ed eLettroterapia si pubblica a Catania ed è dfu.ietta dal professore D'Abundo. dr. . ·(1127) Al dott. G. A. - 1\1.assa: LANDOUZY. Chrénothérapie, Thal~ssotliérapie, Clé1natothérapie. Un vol. della Bibli-0thèque\ de thérapeutiqure de Gi1b.ert et Oarnot. Baillière ecl. Parigi . CARTON P. La c1tre de soleil et d'exerckes clie::: les erifa1its. _i\. Maloi11e ed. Parigi. CAZIN 1\1. La cure sol.aire des blessitres dc Gue1;·e. A. 1\Ialoi·ne ed. Parigi. I

fil.

.

.

I

CENNI BIBLIOORAFICI. • •

(Nonsf,-ecen.stscono elle t libri t>e'Mlenutttndono alla Redazton1).

.

IJ.~NNO

IL POLICLINICO

..

FoÀ Plo. Trattato di a-nat01nia patologica. Unione tipografica editr.ice torinese, r920.

xx:\lll,

FASC.

i5]

av•r anno facilitato il .CÒl!illpito di apprendere, perchè trovera·nrno conieezioni omogenee a.i loro sbudi e aJ loi-o spiti to, e noi con soddisfazione oonstateremo che . i nostri trattati nulkl. hanno da .invidi·aa:ie ai migliori stranieri . 1

a. v. \

(

V~RIA.. I

. I libri e il cambio. -- La Germania gran fornitrice di c~La stam1)ata ha visto r.api1damente rarefarsi le sue riserve ltbrarie col deprezzamento del marco coiincideUJte colla ri·p resa de.i ieommerC1. . Parrebbe che tutto il mondo s i fosse precipi- • iato iailla fonte tedesca ia.sso11bendo gli stampatj a prezzi di liqui·d azione ed e.c;a11re11do rapidamente le riser·ve. La Buc hha11del Borsenverein è L'Orsa ai ri })ari gtaviando i libri per l'estero· dii un. sopraprezzo che porta 1 valori nominali a cifre altissime. Così un volltme del <:osto di mar{)hi :Nlk 80 è sovratassato per 1'este ro al prezw di l\Ik 640 e i·l paregg.io tempor.aneo è fatto. Molto gravi sono le con'dizioni delle biblioteche. La Staiats Bibl. dI Berlino che aveva 2300 riviste, esaurisce nell'abbone.m ento a 170 di esse tt1tta la sua dotazione. Glri. studenti di Erlange11 preoccupa.ti di q11esto staito di cose , consi.deraudo che nel 1919 fuort1scirooo dal Reichs 8 miliarcli in acq11isto cli ta,b acco e di cioccoliatto contribuendo noteJV-0l111eute alla svalutazione del marco hanno ciniziata una crociiata contro le sigarette e i cioecolatini il cui consumo sarebbe ormai indice di poco n mor • paitrio. (Da PathoLogica). · .

Ques.t o trattato, di ,cui i1 prof. Foà ha assuntu la iniziativa, è l'esplicazione dellra volontà e della capac.ità della medici1la ita11ana di redimersi •da ogini soggezione straniera. :;,\lodo positivo e forjero di bene, perehè non deriva dall 'esolusione dei contributi scientifici delle altre naziorui, ma anzi ·l i tiene '11.el dovuto conto per giurngere a quelle sintesi di "Cui, con l':ail!Sili-0 dei la.vori i·ta11ani, Ja •medicina ·è capace; modo brill~nte, perohè ·la sintesi è chiara , limpida, c ritica.mente forun1uila1Ja co1ne si a:ddioe al g~o di n•ostra gente. A questi lodevoli intendimenti cui il Foà s'è ii1s.pimto nel diirigere i1 presente triattaito, ~i­ sponde ben1ssilno il primo fascicolo test.è uscito • I alla luce. Profferte agli abbonati. Esso è m:agistralmente dettato dallo stesso Foà, A quei nostri associati che uoo raccolgono lu volume i .JlU· w e5p-0nie uno d e;i più diffichli e ponderosi ia.rgomeri del "POLICLINICO,. e che volessero gcntlln1cote restituirti i menti di pato1ogia: sangue e .orgarn~ .ematopoiefaseicoll 3, .a, 9, IO, Il, 12 e 13 della Sezione Praitca di ques&'anno, tici. In meno di 200 p .a gine è disposto con orli.- · esauriti in seguito ai molti smarrlmentt \'erifieatisi pel di~ervfzio gi11lalità quanto di m·e glio e di pri,ù moderno è aspostale, noi daremJno in cambio le due seguenti pubblicazioni : soda·t o Sù1'1e :al.t·e razioni a.natomkhe nelle malat10 ~IUltRI - JIARAGLIANO - SANARELLI: .. In mcworia tie del sangue, della midolla delle ossa, della • del prot. GUID-0 BACCELLI ,, ; milza e delle glal111do1e linfatiche. 20 MENDES: " Mannaie di Jtledlcina e Chirurgia di guerra ,, , , Volume di 255 paginr con 20 figure {intercalntc nrl iesio ed u1ui :Perchè tali 1alterazii0n,i riuscissero più facili ' t11 vola i u tricromia. a'1ln mente degli studenti e d·e i medici, per iÌ quali Ed a chi, oltre u.i suddetti '2' rascicQJi di Sezione Prat.fca, ci il libro è scritto, sono. fatte precedere d ia nozi011i rinvierà anche il num<>ro 2 di Sezione ~ledica (1° Febbraio •~O) di anatomia ~siopa•to1ogica normal1e. Og·n i eapied U numero 2 di Sezione chirurglta (15 Ft>bbraio 1920) noi, allr tQlo è seguito da u ua ·r icc.a b~ bLiiografia cui po- suddette due pubblicazioni, aggiungeremo: trà attingere lo s.tudi·oso c he v.oglia aPiprofondire FERltERJ: .,. ()Jairnrgla dell'orrct·llio, print<' lit• respiratorir <' opn.i si•n.g ola que!Sti.011e reo,n la COlJJ()scenza di1'etta loro cò1nplicuzloni lntracrauiche u, Vollunc di 392 poglue con 14 delle monografie più ·i mportanti. figure intercalatt nel test•. Se il rimanente ,d:ell '.op·et·9-, co111e dalla scelta (loloro che ,·ogliono profitta~e di tale l)roposta, soao pregati dei oolla1b orat.ori iè lecito piresumene, rrisponderà di rimandarci subito i fascleoll suddt-ttl, in piego raccomandato, accorupagnati da carta da- visita. .ad pregi di questo .pri1110 ~1Pitolo, i 11ostr.i anec1ic'd 1

1

1

• •

'

• \

'

\


SEZIONE. Pl<ATLCA

661 •

\

'

NELLA VITA PROFESSIONALE. ..

Cronaca del movimento professionale. I

Per la crisi della stampa medica.

Il 15 and. in 1t1na sala ,d ella Associazione della stampa si è riunita l'Assemblea della Sezione me~~ . dell'assoc.~azione della stampa .sci~ntifìca 1tal1ana, convocata straordinia.rimen;te per decidere sui provv·edimenti da adottare per fron'teggiare la gra,·issima crisi 11el1a quale si dibatte il giornalis~10 medico . , Presi-ede\Ta il prof. V ·i ttorio Ascoli, 1il qua1e ha .i.l11nanzi t11tto commemorato i poci d·efu11ti proft. Ceccaoi·elli, R11mmo, 'famburiui, Bossi, Le·v i e Bai ed il C()l]lm. l\llorelli. Ha in\1iato un caloroso s.al11to a l presidente dell'Associazione prof. 1\1orsell~ ied al .segretario prof. Segale che con la loro autorità e con il loro interessamento h~nno saputo mantenere in vita, nei dtflicili anni .O.ella gt1erra, l"organ~zz,azione. Il prof. Ascoli quindi illa messo i11 e\ridenza le cause dell'attuale crisi .finanziaria della stampa medica: l'enorme cost-0· della cru;t a , della mano d'-0pera e delle tar~ffe postali. Ha a•cce11natò ai fatti per i qt1ali la sta.mipa m edica in Ita.li a soffre ora per la crisi generale più che in altri paesi : la scarsa difft1sione all'estero in rapporto alla ~efìciente conoscenza della n-0stra ling~ lo scarso interessamento eh~ i m-edici italian1 hanno per il giornalismo scientii;ioo ed infine 1a inrv·a sione di giornali di pubblic(tà l)Sett<do-scientifici. La pubblicazione dei periodici di medicina i11 Italia, ha affer1nato il prof. Ascoli) si <leve unicamente ad iniziative di scuol1e che non .h anno 1a potenzialità -economica 1)er · sostenere convenientemente ii111prese del genere. L,industria del gion1alisn10 meclico, che nei 1)a-esi più progrediti è 1111o lto avanzata e redditizia , in Italia è appena .abbozzata. Ed i pochi che l,ha nno tentata sono vera.m ente dei coraggiosi. o~corre unir·s i, fondère le energie per migliorare la stampa me(lica italiana. - 1~ necess·ario. ·larvorare per imporsi all'interno e f~si apprezzare .aill'estbero. ~~certo però che dalla g11err.a si .è tratto il vantaggio della completa en1ar1cipazione del 1)ensiero medico italiano dalia 1egen1onia tedesca . Lavorando an<:"Ora, e sopra tutto liaiv.ora11do u~jti, si riuscirà· a valorizzare c.on,\.1 eniente1nente all'estero 1:a scien. za medica i talia t1a. L'on. prof. Cirù.ricione anc.11e a 11ome degli on. prof. Baglioni e Capasso prese11ti ,h a a.Ssicurato che i deputati meclici svolgeranno opera profìoua a fa·vore della stampa medica. Hanno quindi parlato i proff. Sana1-etli, Sega-· le, Ferra<n1iimi, La T,orre, Capasso ; i d-0tt. Cremo1ieseJ DragottiJ VerJiey e Della Sieta. Dopo d!i chè l'assemblea ' 'otò i1 segt1e11te ordine del giorno : «La Sezione medica <le1l ' ...t\.ssoci.azio11e· deJ.1a stampa scientifica itali.an,8 tenuto conto delle gravissime diffic-0ltà. fìnanzi~rie nelle qttali s.i dibat- ' te il gior1ia1ismo medico in rapporto all'aumento del costo della carta, d~lla J11a110 d'opera e delle tariffe posta1J 1itieue 11ecess·ario adottare provivedimenti straordinari .e chiedere alJo Stat<> facilitazioni che l'aiutino .ad ttscilre da-Ila ct1isi che ne lllÌJl.lacciia l'esistenza. A tale sc-0po : 1° Deli1 b era Che sia ai11mleJ.1tato il pirezzo di .aib7 1

0

1

bon1amento di tt11tti i periodici ili. mooici·lla . incaricando la Giunta dire·t ti va di decidere in' merito agli attn1e111:i proporzionali che do,1ra11110 essere attuati dai singoli periodici; 2° Doma.uda .al Gov·erno : a) di fornire ai periodici di medicina a i)rezz-0 di favore tipi di carta rispondenti alle esig1enze della stampa m~ica. E al ri<ruardo incarica _la G~unta_ ~i fare ·l a richiesta globale e la relatr~a r1part1zione della quantità di carta necessaria per tutti i periodici; b) che sia concessa ai p eriodici di medicina per le• sp·e didioni a conto <;,0rrente la t a1iffa pos~1e di cui già .g·odono .i periodici politici quotidiani ed i gornali di amena 1etttfra ; . e) cl1e sia 1ipristinata la tariffa posta:1e spec1.a~e, ~-OS~ ·detta ed~toriale, per tutte le altre spe<l1z1on1 d1 ·Stampatn .effettuati dalle ammin·i 6trazioni dei periodici di medicina ; d) che sia esteso anche :a vant aggio dei periodi.ci med.i ci la concessione di cui il decreto 507 em·a nato in favore della st:armpa a?O·litica e di letur.a. amena circa la facoltà di modificare i contratti e gli appalti di pubb-licità >~. Il prof. Segale ha fatto '?-ll ':ampia relazio.n e del lavoro compiuto dall'assoc1azione durante gli ultimi sei anni, d€ll'opera stessa a fa\"Olie della stampa e sopra tutto della partecipazione a l Congresso della stampa dli Lipsia, alla quale della stampa italiaina partecipò solo quella medica con brillanti risultati. , Si è discusso s ul modo di diffonde.re aJil 'estero . la cultura med~ca ' e si è appr<>vato al riguardo un progetto presentato dal prof. Segale. Si è i.n fine pr<Joeduto .all·a ·elezione delle cariche soci:ali. Il prof. Enrico MorselLi ·è Sltato proc1amato p 1r.esi1d ente. onorario, ed il . prQf. .Sanarelli })residente eft.etti.vO. A n11ei,mbri della Giunta sono $tati designati 1i, p.roff. /l scoli) SegpleJ F erran'YUi:riiJ l\1angia..~·alli, Pag·liarri, Litcatello, G11iffrè, B1t,si, D ragott i segretario. La riunione dell'Associazione professionale dei derlllatologi.

'

,

In o.c<'asione 1delle fes.te giL1,bil.airi deil prof. Maj9c~l1i .si è tentita a Bologna 1'8 giug110, la"'"'VII riunione de.11'.asso~iazi.onie professionale dei dern1aito1ogi italia.ni nell 'ospeda~e di S. Orsola.. l'r.a. i pr~s~nti nto tati i proft. l\IIontesano, Carrttcciò, 7erz.aRhi, .Mallts.arcli e Basi.li di Roma ; Giusep:pe \F1<!-JTotti e A·r turo De Ailnicis di Nal)()li; Pasini ·di Milano; Lombardi0 di Cag1i1at1i ; Mazzola1i di 1Cr·emou.a; J\1urero di Udine; Pini, .l\Iaitiuotti, I.;11ceihetti di Bologna; J\1a:riani di Pa,ria. ~t\·lla presidenza prendono posto : il presidente clell' Associazione prof. G. B. ·Fiocco dli Venezia, il \'ice pres.ide11te pr9f. ·Cappelli di Firenze ed il seg·retario 1prof. Terzagthi .di Rom1a . . Il presitlente prof. F.i oc1co apre la .seduta i.n- · '·ia·ndo ttn saluto al c11.1110 iprof. Majocchi, di cui si festeggia il gi11biil eo cl 'i·uts e·g namento, e ring·razia:ndolo dell 'ospi.tali:tà co11cess.a ·n ella sua cili- ' r1ica . P.assa q.uindi · a c-0111meinorare con. nobili parole jl con1pja11to s10cio dottor G . B. Locatelli di Brescia ·che presso a 111orire legò all'Associazione professionale 11na sorµm·a clj lire 20.000 per la fondazione di 11n pre1nio della speciaJ.ità. Pro-

I

\

,


()•02

'

IL POLICLlNlèO

pone tra 1'unanime consenso dell'assemblea di rinnovare alla famiglia del socio scomparso le condoglianze dei colleghi. Il presidente a.nnrunzia poi di aver presentato all'autorità competente I 'ordine de1 giornQ Piccardi votato ·nella prereden·te riunione e contenente• i desiderata della classe. · .. Su proposta del prof. Pasini di l\tlilano si approva ·tln ordine del gior.no col quale si chiede che la specialità e la con$ulenza dermatologica, in vista della grande frequenza delle maJattie della pel1le n·ei ferrovieri, sia considerata fra le specialità nio oessarie per col.1s.u lenza e ciò nell'interesse ta·nto d ei ferrovieri quanit-0 dell' Amministrazione dello Stato. L'assemblea si occupa poi di altri i1nportant1 argomenti tra cui principa1lissimo quello sulle assicurazioni contro le malattie m.auifestando i.n !llerito le proprie preoccupazioni s11l1l'eventuale daruno clte arrecherèbbero agli i n.t eressi ~lla specialità le nuove disposizioni del progetto di 'legge. A1l riguardo si delibera di unire le due presidenze, dell'associazione dermatologica e di qvella professiona1e, per una com1une azione di difesa degli interessi della classe. La seduta termina con un applat1dito discorso di chiusura del presiden.te prof. Fiocco.

1

0

A.M.MINISTRAZIONE SANITARIA. , •

I

La riforma dei servizi locali di vigilanza · igienico-sanitaria

Trovasi dina nzi a l Parlamento .u n cli~g.uo di legg·e riguardante la «Modificazione delle .norme in vigore c~rca i servjzi locali di vigilanza igie. . .n.i co-sanitaria ». Per eff.etto di queste disposizioni devono avere U'll ufficio sa·nitario proprio, c-011 oon.v€nienti laboratori, i com1u ni cap-0lu-0go di provincia e tutti gli altri per i quali il prefetto, sentito il Consiglio provinciale di sanità, .ne riconosca ~a ·nectssità, ten.ut-0 oonto delle particolari caratteristiche di popolazione, di importanza ind11striale e co1nmerciale e del:le esigenze del ser\rizio di yigila1nza igienica (art. 4) ; devono avere un ufficio sanitario prop"r io adeg·u ato ai bisogni localj, i comuni non com.presi nell'articolo precendente che abbiano una popolazione non inferiore a 25,000 abita·nti, o per i quali, pur non raggiun·g endosi tale limite di popolazione, ne sia riconosci u·ta la necessità a termi·n i del1'aTticolo pre~edente (art . . 5);. i comuni compresi nella stessa circoscrizione m.an·d aanentale di queJli i11dicati negli articoli precedent.i sono dt regola . .aggr.e~ti ad ·essi .agli effètti dell'ufficio sanita·r io (art. 6) ; tt1.tti gli altri comuni provvedono a11 'obb1ig.o' della vigilanza i1g ienica proporzionata alle esigenze locali, (di cui all'art. 2) mediante un ufficio sa.ruta.rio iintercomunale (ar. ticolo 7). Questi raggruppamenti da ifarsi., in vi.a .normale, per ma·ndam.e nto, è stab'i lito avveng·a no con · disc~plina f9rm1a1e , semplice e •r apida, evitando le . i11gombranti tormalità, sempre ostich.e agli ttttici cbe devono applioa.rl;e. Nelllutlic.io sanitario troveranno ·s ede competente e coordinazione tutti i servizi di vigilanza igienici e di assistenza sanitaria, .s otto la direzione dell 'uiliciale sanitari.o che ne è .il capo. A capo di un ufficio sanitario, organic?m.e nte cos.tituiito, con attribuzioni ben delin~te e respo.noobilità notevol~, sara1n no prepo~ti · medici I

. • \

c:-he ottrano tutte le garanzie d'attitudine e capar cità, mentre agli uffici stessi si assicura l'operosità più libera, più c-0nitinua, più incondizionata. Il che si ottiene, in pr.imo luogo, scegliendo gli ttttìctali sanitari 1nediante il pubblico concorso per titoli, i.n secondo luogo, vietando àd essi 1'esetcizio professionale, eccettuato il publico ins egnamento, mentre, d'altr-a parte, è loro corrisposto un congruo stipe11dio, in sostituzione de11'inden1zità assegnata attualmente. Quanto al personale sanitario, il disegno di 1egge procura di co11ciliar·e nel miglio.r modo g.1 ~interessi, eventualmente .n on coincidenti, del ·servizio e del personale attu.alme11te in carica, tt1telandone i d:ritti acquisiti compatibilmente colle esigenze e 1'importanza delle f11nzioni. I>ei laboratori, si clispone che .servano non solo al comune del cui ufficio fanno parte od anche a quelli aggregati, ma a t11tta la Provincia o a parte di essa. Alle spese si provvede, oltrechè dai Comuni, dalla Provincia e dallo Stato, ris pettivamente, per 1/5 e 2/5 per gli uffici intercomunali, per quel'lo <lei capoluogo che abbiano meno di 25 DlÌÙl; abitanti e per quelli a cui siano aggregati altri comuni, nella parte di maggiore spe .. a derivante da .tale aggre.gaz1one. . Entro il 30 giugno dell'alll110 s111ccessivo a quello della p1,tbblicazio11.e della legge sarà p:r-0vveduto alla fonnazione della pianta organica degli uffici e la legge dovrà avere gradu.aJe attuazione éu~ro un .decennio. Notiamo, che base della riforma è ancora, per la maggioranza dei coml\lni, la costituzione dei consorzi intercomunali e che tale ordinamento, proget·t ato glà in base alla legge del 1904 ~ ~n­ contrò difficoltà J> con1e è detto nella re1az1one stessa del presente disegno, cc i11sormontabili ed insormon tate »• E' bene, tutta·vi~, rilevare che ora ai c.omuni sarebbe· da·t o un notevole contributo nelle spese, ' too-liendo loro cosi il pretesto p1incipale dell 'oppo~1zione, quel1o di carattere economico, ed, inùltre, che circa l'opposizione al'lora fatta anche da. parte del personale: . incari<:ato d~l seryi~io~. si ' ruole porre a capo dei nuovi uffi.c.1, med1c1 d1 riconosci.u ta capacità ed aiuitoJ;i.tà di guisochè g.li altri medici non pptrapno sentir.si smi11uiti neJ lvro r·restigio. Un punto, però, deve esseré_ben _fi_ssa~ e adeo-u.atamente sitabt~ito .nelle d1.s.pos1z1on1 regolia~en·tari, la roi trascuranza f'lt, secondo noi, una · d el1e cause principali della poca efficacia _avuta dall 'ordi'llamento in vigore, ed. è quello nguard:ante gli agenti sa;nitari, che ,,og~iono e~~re instituiti · a servizio di .t utti i comuni anche pie.-· coli e for:niti degli indispens.a.b ili requisiti di capaci1tà ed attitudine. . La riforma ·nel suo complesso segna un note~:ole progresso nel nostro ordin:annento saniitario. a.

p.

A.TTI PARLAMENTARI.

.

L~on.

Per •gli stipendi ai sanitari comunali. . .

E·voli 11a àlnterrogato til )li n1stro dJell'ùnternJO « per sa·p ere quali prOV\'e(li!ll1en:bi intenda adottare peTchè senza ulterioni i1ndugi sia elevat?· à.11 equa misum lo stipen,dtio dei m~ai co?dotti, eleo-li t1tlici.a.J.i sanitarn., delle lew1:br1 c1 e de1 wteei • I

~

,


t>EZlO.NI PRATICA

.

ri nari ccJudotti ; e se a pprovii. la siug·olit<t pr·o cè• . duatoria dei concorsi hanno titolo di .p tefeferiia. tlura del pref.etto di Catanza1·0, (:hie, nel ~poir-· coloro eh.e per maggior tempo abbi.ano _vrestat<?

re la CQtllmiss.ione per lo studio ·dei mig1i.o:ta-· menti eoon•omi ci del personale · sanitario dei Comuni, non avverti il dovere di inclttdervi la rapptesen.1tan11~ degli interessatri. ». 1

Per la crisi ospedaliera.

Il sen. prof. Lustig a'Vìeva interrogato il Mide 11J1 n.teruo -ci.rea i proivve•dimeniti per ·ve.. rustro nire i.n aiuto delle Am111inistrazioni Ospitaliere . ed ha ricevuto la segttente risposta : « Il Gove·rno è già informato qella gravj:tà della sit11azione finanziaria della c1isi ospitaliera e ri~ene che il miglior rimedio sarà dato dalle :norme . che reg·->leranno 1'a.ssi.eurazione obbligatoria con tFo le ma• lattie, norme contenute in un progetto di legge già presenl:ato al Parlamento. . . « Ad ogni n1odo, p er qua:nto raguarda 1 1provvedimenti di na·t ura finanziari.a, che possano per ora contribt\ire ad aJ.le\riare le deficienze finanziari·e di tali Istit11ti, questo Ministero sta com. p1endo gli studi .necessari e ~i riproll?-ette in. ~1 te1npo relativ·amente breve d1 comunicarne ~ nsultati. · « Nell 'occasion~ s i deve però far irilevq,re che co! fondo, di cui al D. L. 3 ottobre 1918, n. r452, sono . state dat~ larghe sovvenzioni agli Istitu.t1 ospitali.eri del R egno', che se non a ltro sono ·valse a provvedere ai hisogni più urgenti di essi >l . 1

1

ll8PUSTK A QUKSITI I A DOMANDI. (8299) Iriden1iilà caro-'Vi'Veri. - Dott. P. P. da l~. No.i riteniamo che la indennità supplementare di cent. 85 al giorno spetti sempre anco~chè fra i pr!mi d:.re fig1i v.i sia qualcuno magg1ore?n~, perchè anche fra costoro si P?sso.no t~ovare 1nd1vi0d ui in operosi che gravano 11 btla·nc:o d~lla fa, m.i glia. Altri, però, .n on preoccupandosi della condizione di carico in cui e·ventualmente si trovino tutti i figli, n1a solamente della loro età, riteng1ono eh.e qua11do fra i primi tre vi sia qual-. ·cuno ·mraiggiorenne l'i.ndeniuità spetti al 5° ed al 6° e non più al qt1a1i-O. · · Crediamo che la n.ostra interpretazione più laro-a ed estensiva sia p:itì conforme al1o <:;n:rit<' del L. diel I4 setten11h re 1918, che ·e bbe di ~i~a ' di so1leviare la s arte di molte n umerose famiglie nel volgtnte perJodo di t empo assai diffiçil~ e 1

1

D

·COS.tOS·O.

'

(8300) Pensione - Versa1!1enti. -

~ott. ~· ~·

da ~· Il colloaainento a riposo che e atto ~ndi­ spens.abi·l e p.er lia. liquLdaz ion1e . dell-a p~ns1·one, esclude la n1teriore permanenza ~n sen~.1z1,o ~om_e titolare stabile d1ella condotta. S1 p er·d e, qu1n·d1, la stabilità acquisita n·ei rapporti de1la somministrazione. Rimanendo in servizi·o bisogna seo-ui tare a versare i contribu.ti prescritti · perchè ~ssii contribuiranno a semptre .p iù aumentare l'a m 1 mon.t are del11a pensione. . ;(8301) Riass'nnzione in ser'Vizo. - Dott. _A: A : da F. Alla riammissione di nuovo· .i111 serv1z10 st oppon é la avv.enuta costi.t uzioue ~el CO?S•orzio, in quanit o che la r~vo.ca. de}la del1.be~az1one d1 accettazione delle d1mass1on1, a prescindere dal lungo tempo trascorso, non _potrebbe .essere prpnu nztata dalla assembl·ea consorziale, che sarebbe incompetente, perchè non fu 1ess.a ad em~tterla.

Requisiti ai preferenza pat' pubblici coniorsi. - IJott. L. C. da :S .A. A . .L. Nella gra(8302)

lvdevole servizio c-ome combatten.te d.n ZL.""ll.Q_ .~ gueff:i~ · Il d·o cumento atto a dimostrare 1'eJ...,1t~· ... , e la durata d el servizio prestato è rilasciato n .. ~. distretto thilitare, cui si appartiene per fatto di nascita. Riteniamo, però, che 1t1on possa ottenere copia delle note iuformati,·e rilasciait e dai supe. a:ioru sull'a sua attitudin1e professionale. La meda.glia di .bronzo al valor mìlitare n·o n costituiseie titolo di pre1er:.e nza. Non è nieces;sario far .l egalizzare ~'e lenco .d ei dpcumenti. I documenti o sono prodotti liu' originale od in copiia autentica. Gli atti che debbono essere in ogni casi uniti alla do1nainda sono: 1° Certificato di nascita; 2° Il certificato di cittadimanza italiana ie il certificato di penalità di dia ta i:ton inferiore a sei m~i a vanti l 'apertura d·e l ~oncoTso . 1

(8303) I·n fort·urii sul la'Voro -

ç.: 01npçte1:ze

sani-

tarie. - Dott. G. L. d.a C. · Le lire due s1 pagano

esclusivamente p·er il certficato. Le prime immedi-ate cure, che consistono negli atti indicati dall<> , .a rticolo 45 del regolamento, debbono essere pao-ate a parte, come è cbiaram ente rndicato nel ~a poverso ultimo dello articolo 9 del rego1ame!lto citato. L'utticia1e sanitario non è tenu.to a rilascia re certificati 1in sosti.tuzionie d el m edico condotto. , ()gnuno rilascia ti . Isoli certificati che ad esso rirs pettivamente competono. . 1

1

' (8404) Ujficiale sanitario - Eleggibilità a consi-

a-liere co1nu1iale ed a sindaco. - Dott. E. C. da · C. L 'ufticiale sanitario è inieleggib:le a consi-

gliere comunale e: quindi, a sindaco. Nel .caso di. {1imissio.1i , qu~ste debho 10 essere prese .1tatt- e~ .accettate prima de111a elezione percbe non trattasi di incompatibilità ma di ine1eggibil~.tà. La in~­ Jeo-o-1b11ità non si .elimina con l 'esercrbare gratui-. tamente l'ufficio. (8'305) Indennità caro-'Vi'Vefi. - ~o~t. G. l?: ì\iI. da B. Dal moineuto che i tre m~d1c1 esercenti 1n paese si di,ri.dono 1o stipe~dio fissato in bilanieio per l 'un.i ca co11<lotta med.1ca l egalmente s~­ bilita costà n9n si deve corrispondere che UllJa sola i11de11~ità caro-viveri ripartibile fra tutti l·ò ro ed un · s-olo au ·m ,e11t,o di stipendio giusta l_a leo-o-e e le noTme iin vigore. L '.i nclennità. caro-v1're~i decorre dal 1° cre11 naio 1919. L'aumento dalla data in etti viené cinc,esso dal consiglio comunale o da:ll:a G. P. A. lJoctur j U~Tl"(lA. .-.~

Le

I

I

malattie del cuore , I

periodico mensile

diretto dal prof. VITTORIO .!S()OLI. Il fase. 40 (30 aprile) 1920 contiene i seguenti lavori originali: N. PENDE, Sulla diagnosi della stenosi congenita d el~ l'aorta; . G. G. PAL~1TERI, Considerazio'ni sop1·a i.in caso di ang1:rva dt petto ~_on accessi in rapporto coi pasti

ed una serie di a.m pie recensionL Abhonamento annuale: Italia L. 18, .estero Fr. 23 ; per gli associati al « Policlinico » : Italia I~. 12.50, est~ro Fr. 18. Numeri sepa1ati L. 2.50. A richiesta, numeri <li saggio gratis. , Per abb0narsi invia re ~artolina-vaglia al cav. .Luigi Pozzi, via Sistina, 14 - Roma.

..

• .•

I


(.\.N~o

IL POLICLINICO

(

~

CONDOTTE E CONCORSI.

XXVII, FAsc. 25)

NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE

C01tCOJ'SO a niedico prO'V-i-nc·iaLe aggiun,to\. Il Ministro dell'interno, con decreto 30 miagoilio 1920, pu,l;>blicato nel · « Bollettino de.I· Mini~tero » dell'1r giugno, n. 17, 'ha indet_to un concorso per titoli e, oc.corr~ndo, pe~ e~tm, pe~ tr.e ntaquaittro posti di medico pr0Vl.nc1~le . aggiunto. G1i aspiranti dovranno far perveru.re .J a domanda al Ministie ro dell'i.n terno (Direzione generale della sanità pubblica), sia diret~m~nte,_ sii.a .per n1it:zzo della pr.e;fettura della P.rov1.UC1a .d1 ordinar-ia residenza, entro il 31 luglio 1920, corredata dei documeruti . · Coloro che no11 s i 1trQIVano grià, per qt1alsiasi altro titolo, in servizio alla dipendenza della san4tà pùhblica dovranno dimostrare .alrtresì d1i non aviere s u?erata l'efà di 3_5 antl!i. alla tla.~ del decreto, o quella di 40 anni se ft1rono fra 1 combattenti .

AREZZO. Spedali ri'itn.iti .di S. lVIaria S~pra i .. Pont·i , - La chiust1ra dei ooncorsi a c.h 1rurgo prim0rio e due _medici as~n~i è prorogato alle ore l l del 5 1ug110. L 'Am m_1 ~str. rende noto che l'attestato di p,restato servizi<? l>er almen? dt1e anni presso un ospedale - r10h1esto iJ?er 1 concorrenti ai pòsti di medi~ ~s~nte - n<?n _d~v:e i..Utendersi limitato a l serv1z10 1n ospedal.1 civ1l1, ma in senso lato, cioè presso oop.edali civili e militari, ospedali cla campo, ospedali della ç;roce Rossa unità miliitari sainitarie avanzate o d.1staccate, ~spedali e re1)atti sa·n. reggimentali e simili. COAZZE (Torino). - Condotto e uff. ~an.; ~i­ .re 4500 e L. 800 .qua•l e uff. san., L . 500 1ndenn~tà alloggio, L. 500 ,~ndenn . trasporto. Scad. 8 luglio~ CRESPINO . (RO'Vigo). - rCondot!<> 1°. repar~o,; L. 6000 con 5 quadri1en'lli del decimo, lndennilta ù}ro-viveri, L. 2500 pe.r mezzi tr.aspor.to e_ L. 1000 per disagiata r esiclenz.ra.. Scadenza 3 luglio. IMOLA. Ospedale di S. Maria della ~al,etta. -:Medico primario direttore, L. 9500; chirurgo_ p~­ mar.io; L . 8500 ; meclic.o capo . d~i lab~ra~n, lr~e 7000, .nette ,d i R. lVI.; aumentu bi·e n-n8:li dii ~· 200 per il primo posto e di L. 15~ p~r g1i aJ.tn du~. 'Età limite 44 an·n i. I.nfor.maz.ion11 dal Se~ret3:ir10 direttore .ammin.istraitiv-0 della Congreg. di car1rtà. LASTRA A SIGNA (Fire-,,izie) . - Tr.e condotte sidenziali·; · L. ·6000 lorde, L. 2000 per cav., indienn. caro-viv. Chiedere annunzi.o. Scad. 20 lug. ' . MOGLIA (Manto'Va) . - Condotto ;\L. 6750; lndennità .caro-viveri; ~ava.lcatura L. I2?0; ~- 300 ogni cento poveri oltr.e i mille; 5 ,qua(1rte1l:?J1. Scadenza 15 luglio. PIETRALUNGA (Perugia).-:--- :que condo~~ P<;>Veri; L. 6000; indenmtà caro-v1ven . Lndenn·1 ta. di condotta disagiata I~ . 2000. Scadenza 31 lug11LO. SUNO (N O'V~ra). - Condotta '.fesid>enziale; 1 Li~ re 4000 · L. rooo per uff. san. ; .indennità mezzi :trasporto ·L.· 1800; ca~o-viveri. Sc?.dienz-a 31 1ug.

:e-

. La R. Accaclen1ia di medicina cli Torino, im .sua seduta privata d~l 21 'maggio, :assegnava ~ll'u~­ nimità, in segu1ito a dettagliata iRelaz.t?n~, 11 Premio Riberi di L. 20.000, a:l dott. Giuliano Vanghetti di Empol.1 per le sue genialissime ricerche « s11lle ~tmputazioni e sru:lle protes~ ~tn·e~ matiche)), destinate a porta.re ·tanto benefi~o ~1 n1utilati del1a guerra ie del lavoro, e che sono 11 frutto di tenaci, lunghi:, e par&ie11ti studi che fann<J tant onore alla scienza ,italiana. I prott. Boschi·, Boveri, Gradenigo, _lVIe1:1d:icini, )Io.clefk'l, ·.X eri e T.a11zi sono staiti nom:inat1 men1bri oorr1 spondc11ti per l'Italia de11a Société de Neurologie di Parigi . 11 prof. P.erez _Gj·ovan11i, ~i·d:imario di patologia . ·

OhirurQica a Pavia, è trastet1to, col suo cousens~ a lla .d'ttedra della stessa dl.Sc1plina a Caitan1a. Ha· ronseguito a Sassari la libera d.<x:en~ in. patol.Qgia 1n~i~· il dot~. Gi.,ova.n ni P.erraltS, a1iuto ì.n quella clinic-~ medica. . . . . TI prof. Ferrali.s da molti anni ha ool.t1vato i11 1nodo s,pecia1e i moclerni stud.i s1:111a fis1i0-patolo~ o-ia del cuore· iniziati .a S0iSsan come a1iUto di tisiol-02ia con.t i nuMi a Pavia sotto la direzione del p;af.' Vittorio Ascoli e po~ ampliati col v~­ lido ronsio-lio etl ai.u to del iprO<f. 1C arlo· Moresch11. attu;ile di~ettore (lella Clinica. Rallegrament~ ecl .auguri. Il dott. Sertorio Marinacci ha conseguita a Roma la libera docenza i u p1atolo~ia sp~ciale. chirurg.ica. Ha svolto il tema: « ucc:l11sionie i~te­ stinal e » ; ha teu11to la lez1011e <li prova . ul1' « Ascesso c,e rebrale >). Congr.a.tu1azion.i. Sono nominati i dottori: Schiassi Francesco, assistente di patologi-a miedica. ;. Arc~one Gugl~el~~' .assistente d 'iO"iene a Napoli; Rigobello Guido, assistente d'igiene a Pav_i·a ; Grass~-Landi Lor~-· zo .assistente di a'11atom1a p.atolog-ica e ~nmbin1 Gi~vanni, ass1stente di clinica dellie malattie me~­ .tal1 e nervose . a Pisa; Ascoli Manfredo! assistente di clinica chirt1rgica a Ronla. J\. presieclere l '1.-\:ssoci.azione Medica .t\.mericarna è stato chiam:ato il dott. Hubert Work, eh~ ayeva già çoperto a 1tre cani~h e..in sen? all ~ Assocra~1one .. dimostrando rarre doti d1 organ1zzaz.tone e ~i op~-­ rosità. Si .è .r ilev.ato che egìli non sment1soe itl • suo nome: Work signifioa. -lavoro! 1

0

ALBO D'ORO. Il dott. A11touio Pisani da Milano iè ·no?ll.n ato aa·v.ali1e re nel1 '0rd1ne della Coroi:ia -d'ltal1:a,_ per benemerenze nel oompo dell 'ass1stenz.a c1v1le e miljtare e ~001u.e medico volontariQ di guerra.

NOTIZIE DIVERSE.

· Moedico-chirurgo 38enne, prati~ os~dial.iera, utliciale sanitario e docente niell'Un1vers1ta di Ro- Per le -Università. ma, assumerepbe, per i. mesi es~vi, .interi'!W.to . in clima m•arino. Scrivere An dreana., Vta De Pre'Tra i decreti che il passato miùistro 4ella pubtis, 92, Roana. blica istruzione, on. Torre, ?a. S<?ttoposto alla A tutto ·11 .30 luglio è ape~.to_ il ~oncors? per ti- firma real·e ve 'll'h.q. 11no ch e 1st1t~1sce pres~ 1e U.niversità e gli l"stituti d'istruzione .su~~1ore, ' toli per venti signorine ~nfenn1ere ~iplo~at~ nelle diverse scuole d'Italia, presso 11 Pol1cl1- t.'iOrsi di .e :;ercitazioni di ca:r:3-tte11~ S1C1ent1fic? o nic-0 (-;. B. Morgag-ni . Per ·~1nfo~zioni 1-i volgersi · pratico, iin modo ,c he i_ nost!'1 g~ovan1, a11ch:e .P~1ma alla Direzione sanitaria, Via Pl1n10, 19, Roma. cli lasciare le aule t1n1vers1tarie, possono ln1z1are, I

1

.,, •

I


,

(ANNÒ XXVII, FASC. 25j

SEZIONE PRATICA

'

• \

oon indirizzo piratico, l'applicaziaue delle proprie C<>noscenze scientifiche, quasi quale introduzione alla vita profe ssionale. Le esercì tazioni renderannò l 'insegnan1ento più vivo e didatticamente più ~fficace, integrando cioè le lezio11i teoriche dell·e vMile discipline. ~ lllc'lggiore opera, cihe i ptofes.Sori universitari .saTan110 chiamati a prestare, verrà adeguatamente retribuita. L'on. Torre, poi, ha provvrecluto oon lo stesso deereto .ad a1um~ntare le dotazioni d.e gl'istituti, gabi11etti e lab.ocatori scientifici : provvedimento quest'ultimo, più volte invocato dari. .nostri uomini di scie11m inell'interess•e e per il pr0oo-resso dell'alta ç ultura nazionale. Itnoltre \'lene sensibilmente elevato .l'istituto della libera dooenoo., ~ggi quasi negletto, i11 <qua.n~ i liberi dooe11ti sarallltlo chiamati .a collaborare con i . protessori ordinari, specie in q uiell1e Università nelle q'Uali i·l tll111,m ero .degli inscritti· renderà necessario di .ripartire g1i s·t udenti in gr.uppi agli effetti delle esercitazio ni . 0

III Congresso Italiano di Radiologia medica.

Giusta il deliberato del II Congresso di radiologia ten11tosi nell'ottobre passato in Genova, 11 III congresso avrà luogo nel 1_)rossi.mo ottobre in Roma. La data è stabilita per i girprni 28, 29 e 30; le sedute si terranno nel R. Istituto di elettroterapia e radiologia medica al Policlinico Umberto I. . Al congresso sarà unita una Most1·a tec.uica e sc1~ntitiea cui è già aissicurata la partecipazione delle più ianportanti Case .italiane e straniere. Il congresso sarà presieduto dal prof. Fr.ai~esco G hilarducci. Verranno svo1'ti i segue nti temi : La radtoatti'Vità 11.ella biologia e 11ella clinica, conferenza del prof.. Bcrtolotti di Torino; L"indagine radiologica del ci.tore e dei grossi 'Vasi, relazion•e del , prof. F. Perussia di Mi1ano; La radioterapia del ca·ncro, relazione de l prof. V. Ponzio di Torino. Le comunicazioni sara11no distribuite secondo un ordine da stab1lirsi. I sOci della Società Italiana di Radiologia Medica sono .di d1ritto i11.s critti al Oon,g r.esso quali m·e mbri effettivi. Possono prender pa rte al Congrèsso in qualità di membri effettivi i medici, biolo,g i, i:ìsici, i n-gegneri, t ecnici e tutti i cultori della radriol.ogica, i quali entro il 15 setteniore inviino alla Presidenza del Congr€-sso la loro adesione, unita.mente alla quota d'iscrizione di L. 20; med1ante vagli.a, che va indirizzato· al dott. ·Eugenio Milani, Policlinico Urn·b erto I, Roma. ~ Possono pr·ender parte al Congress·o quali m·e mbri aderenti anche le persoD;e di fa miglia <lei Con.g ressisJt\ che ne facciano <lomand.H come sopra, e che i'nvii·no la quota di L. IO. Per qualunque comunic~ione inerente ail Congresso · scriv·e re a.11.a Segreteria ·d·E:l l ' ongresso , pressQ il R. I stituto di Elettroterapia e Ra cl,iologi.a, Policlinico Umberto I, Rotrut . 0

II Congresso Internazionale di Patologia comparata.

Al I °Con.g resso i11ternazion.ale di Pato1l-01g ia cotnpa,rata t enutosi a Pariigi n,ell 'ottobr1e d·el 1912, fu designata Roma quale s ede del II Qong1:esSù. Per le vicende cleg1i ultimi aDJni il Congresoo, cl1e dove,·a tenersi n·el r9r4, è stato rimandato ; •

'

'-> .

ora il Comitato esecutivo ha 1cliel~berato di li udi.rlo per la primavera <lel prossimo anno·. La lqu-0m d'iscrizione è sta·ta fissata in lire 40. Il Comitato esecutivo è p1resieduto dal prof. E. P.erroncito di Torino; ségr1etario generale .n e è il p~·of. Mar.iQ Levi Della V id.a, dell'Istituto d'igiene dt Roma (Via Palerm.o .n . 58), al qua l1e v;anno 1-"ivol·te le oomunci.cazioni e le richieste d'iruforma. . 1

1

ZlOlle.

Congresso dei dermatologi e sifilografi italiani. .Nei giorni 5 e 7 .g iugno eh.b e luo1g o in Bologna la 1iunione aninuale della Società italiana di der-

ma tologia e s irfilografia, in occasione del1e solenni feste organizzate e tri.b utate ta!l prof. Dome nico 1"Iajocahi; l '8 .giugn,o s·e gtù ltna 1·iunion1e professionale. Del_ Congresso <liare1no am.1}1a noti:zia i1n un prossimo ill'UIDe.J:o. I

XXIV Congresso dei medici alienisti e neurologi della Francia e dei paesi di lingua francese. At\.vrà luogo a Stra.sburgo dal 2 a l 6 agosto 1920. L'uflico di pr·esidenza è cosi costituito: .p res idente: E . Dupré; vice-presidente : Pfersd-o rff; se-

gretario generale : P. Courbon ; segretario geniera1le aggi.u nto : R. La.lanne. I temi ali 'ordì.ne del giorno sono: Delmas, Le ,p sicosi post-0niriche; CoulonjOlll, Le m alattie mentali professionali; Roussy, Le lesioni del corpo tiroide nella mala ttiia di Basedow. Il co11gr·e.~o com prende : miembri ad·e renti, quota 30 franchi, e m,emb1i- associati (signore, persone di fumi,g lia, stu•den1ti i·n medicina) present.ate da un membro aderente, quota r5 franchi. I manicomi e altri · stabilimenti iscriitti a l congresso sono c o:nsiderati come membri . aderenti. · I n1d irizzare le .a.c1esioni, <)On la quota, a l dottor Lalanne, méd_ic~n en ch1ef ,d.e l '.asile d'a11énés de Maréville,. près Nancy {lVI.-et-lVI.), Fraocia. Per .informazioni rivolgersi a l ·dobt. P. Courbon, médeci1n e n chef de l ':asi.le d'aliénés a.e Ste1)han&f1eld (Basse ~A:.. l1sa10e), F rancia. 1

1

_Congresso del freddo.

Si è te11t1to a .Ro(Mna u·u Con·g r.e sso degli i1udust 1i.a:l.i 1cl.el freddo, 1all.o scopo di riunire le forze spars e it1 wn'azioue comu11e ·d i dlisci1plinJa e dì .Dom·p attezza, per a.s·sioura.r.e lo sviluppo di un'iin<l ustria utilissima iall 'ooon.Ollilia !nazrionale ed ia1l 'i2iene. Parliarono iì co111tm. Betocchi di Napoli, 0 il prof. U. F errèttii,, l'on. prof. Baglioni, l 'ing. Oei, l 'o'lJ. p'tof. Sanarelli; dop,o esauriente discussione si addi·v.enne ialla oosti tuzionte della Fed.e- · razio.~e .ed a1l'approvaizi·o n1e : del relatriìVo staturto. 1

.. •

1

Consiglio Superiore della P. I.

Il Consi,o-110 superiq.re di Pub·b1'ica is.truzion·e , 0 j)tDesied111to d.a l vioe-pres1dente on,. · pirof. Credar-0, ba approvato, n:ei riguardi clel _s olo pr~mo g·r~dua­ t o il concorso alla cattedra d1 matei1.a 1ned1ca e fa~ acologica a Caglia·r i. Ha dato pare re fa,·ore\Tole al passaggio d1el prof. Ferra ti dalla . cat~~a cli patologia ch·i rttrgica alla cattedra di cl11UCf! iehd1r1.t1"0-ica iin P.awma. Ila proceduto alla revisione delle tabelle ·d el personale as sistente, tecnico e subalterno delle Universdtà. Ha espresso parere ra,orevoJe alla istit11zio11e di corsi di per-

'

\


666

fezionam·ento nelle faooltà mediche di Roma ie di N.apoli. Ha 'e spresso parere contrario al cambiamtuto di denominazione della cattedra di odou.t oia tr1a e prot esi dentaria in ·Riotna. Si è pronun<1atc circa il valore dei diplomi rilascia ti alle aspiranti levatrici della Ve nezia Tridentina e della Vtniezia (;iulia. 81 è manifestato contrario ad una pr.)pos ta di riorganizzazione d ei servizi elettroradivJ0~1ci negli Istituti universitari e alla propc,~ta Ui ntto\·i in.segnaiµenti .nella s·c nola \1.eterì1iar1a di 'forino.

..

\

JL POLICLINICO

C~.~sa

Nazionale infortuni.

[1ANNO

Istituto Laennec.

XXVII, FASC. 25j

la

Un comitato sorto iiu Fraocia per onorare me1noria di Laen11ec ba stabilito di fondare un Istituto per .lo studio della tubetc-0losi, intitolato al grande clinico fra ne e se.

E morto a l'arigi il prof. E.

TROISIER,

in età di

70 anni. Ricordia1no i suoi lavDri sulle Linfangiti •I>Oln1on.ari. tubercolari e cancerose, sul cancro del dotto toracico, s ulle adenotapie sotto-cla vicolari 11e1 ca.11cro addon1i11aJ.e, s ulle pleiuiti metapneumooich e. B.

I

"!:>i è a,dun::ito il Coi1siglio Superiore della Cassa. Proc~d·ut.osi a11~

elezi·oni . d ellie cariche sono stati confermati a11 'u·11animità 1 0 n. sen,atore F errero di Ca.1nbiano a presidente, e jl comm. No-vella a vice-presidente. 11 Consiglio ha votato u11animeme 1:te ttu ordi11e del giorno prop·o sto dall 'on. Buozz1 e dal· sio-. Giovanettì per richia m a re .I 'attenzione del (7~verno sulla necessità della più soll ecita riforma delle ' leggi. vigenti per gli infortuni nell'industria e in agricoltura, ormai 11o n più corri. spou<le~1ti per concorde pauere d~ datori di 1av~ro e di l,avoratori alle 1nutate esi genze d ella ,rtta e del la\.·oro. Ha ap1)rovato il nt1ovo t esto del R egolamento degli Uffici. 1

ì

:I; morto

~ 72 anni il dott. FRANTz GLÉNARD,

111edico dell'Ospedale t ermico di Vichy e consule-n·t e i11 questa stazic ne. Dalla Germa11ia, ove era stato prigioniero nel 70, importò in Fran cia il tra ttamento della febbre ti1oide co1 bagui trecldi. Ha11no fatto epoca i suoi studi sulla enteroptosi - nota anche come malattia di Glénard - e sull'epatis mo, dal quale egli ha dimos trato dipendere m olte dispepsie e nevrop~ tie, la cui p1togei1esi non era conoso. uta .. l :B.

.

Il fascicolo 5 (1° maggio) della nostra SEZIONE

Il fascicolo 4°-50 (15 aprile-15 maggio) della nostra . SEZIONE CHIRURGICA, contiene: N . NovARO : R ott1tra in testi·nale sottoc uta·nea da tra'u tna diretto in ernia i11gui11ale irriducibile . - G . A. PIETRI: Co11tribitto dell'accrescinzento

~E­

DICA contiene:

Sulla ricerca dell'acido gliciironico uriuario. - G. LoRENZANI: Co1itributo clinico s1tl valore della g ltcuro 111tria. - G. I\1ARCIALIS : C.'ontributo . allo. studio della elitninazione dei cloruri nelle 'Ylialattie febbrili.

G.

SABATINI :

li fascicolo 6" (1° Giugno) della nostra SEZIONE MEDICA\, che sarà spedito fra. pochi giorni agli associati, contiene :

T. •

Esam·e delle più i1'1'iportanti acqui- • sizioni fatte dura:1ite la guerra 1iel cani po dello. 'nialaria . - C. MoRESCI-II: Contributo allo st·udio delle .enio![lobinitrie 11ei i1ialarici (emoglobi1i11,ria da cJiinina, e cin,conina). PONTANO :

.

ed all'estrinsecazione transdiajra11imatica dell'eclii1ivcocchi del rene. - B. SCHIASSI : La critica cli·n.ica del « Basedow ». - G. V. TARDO: Su di itn 1aro caso di calcolosi renabe. " Il fascicolo 6 (15 giugno) della nostra SEZIONE CHIRURGICA, C!he trovasi in corso di stampa e che sarà spedito fra pochi giorni agli associati, contiene: f{. BoTTESEJ.I,E: Un, caso di resezione del retto per can,cro i11, giova ne di 20 a1ini. - · A. CAsS UTO: Piocitllitra e" sierocultura. P. GIL·

positrrenalis1no e d~latazio1ie acuta postere rati-va · del lo sto1naco . - D. GroRGACOPULO :. Gastroe·n teroa1iastoniia o 1'_esezi011 e in casi d'u le era gastrica. · . . Indice alfaqetico per materie. ' Gland ol·e toraa :che laterali: Yailore diaAlcool 111 terapia . . . . P.ag. 650 Angina di petto : fattori extracircol ator1 » 658 )) 657 gnostico . BERTI : I

1

.t.\.tt. p arlamentari . . .

,,

Causalgi1a :· cu·r a . Cisti gassose dell ~addome . . Condilr0m.i acuminati: trattam ènto D ermatologi : Associazion,e pro~essiona1e Enc-ef.ali:te epidem ca : rform.e oeliniche di verse . . . . ., . . . En·oe f~lite e pidemica:: 1;eperti istopato-logici . . ·.. . . . . . Encefalite l et argica : Sttll' - . . . Epi'leSS\..a corticale s1)erim entale . .. . Epjlessi.a s perimenrt:ale ed eccitam:enti aff.eren ti . . . .· . . . . . . Epilessia : ti:attamen·t o . . . . . Esialtazi,onie aspecifica della funzionalità cellulare . . . . . . . . .

»

1

\

Roma, r920 -

Stab. Polig't'. Amm . Guerra.

»

662 659 653 659 66r

»

646

))

656

»

656 655

>1

»

>>

»

655 659

»

651

»

. Gozzo : eziologia . )) Immu11izzazìone e infezion1 latenti )) I:tltluenza : profilassi . Influenza : r app.o rti co11 la tubercolosi. » . . . )> Insetti parassrti : m.ezz1 di rotta • • • J) Malaria : proti.lassi . · . » Pav·or noctul-nus . , . . .• . ~:)iervizi loca1i .di vigi1at1za 1g1eruco-sa)) nitatl.a: la riforn1a dei ··• • Sta·mpa m edica : pet la crisi de-lla Tracheotom1,a trar1•qt1illa . • » Uter-0 : fu nzioni . . . . )) Vaccini .antirabici tenicat1 Zucchèro nel sangt1e : de te ru1i nazione )I

))

L. PCYLZi, ed. 1'esp .

• •

655 652

658 657 649 658· .659 052

661 659 6s6 ...

656 643


,

Roma,

Anno XXVII

2~

giugno 1920

. F a.se. 26.

I

fondato dai professori:

GUIDO BACCEL.LI . •

FRANCESCO DURANTE '

.

SEZIO~E :Ì?RATICA .

I

REDATTORE CAPO: PROP.

.

.

VITTORIO ASCOLI

..

11ssoç17lZIONE' DELLa ST~MPli S(IENTIFl\ll . ITaLI li Nli (sez. M~di(a) .

'

, •

'

La Giunta Direttiva dell' Associazione della Stampa Scientifica Italiana '

( Sezione Medica) in esecuzione· ~el mandato avuto dall'Assemblea ha raccolto . . e controllato tutti gli elementi riguardanti il costo della carta, della mà,no •

·d' opera e delle tariffe postali e telegrafiche ed ha potuto assodare che la

earta ha subìto: un aumento di circa il ·1000 %, la mano d'opera di oltre il '

I

.300 % e . le tariffe postelegrafoniche ·u n , considerevole inasprimento ;. in conseguenza di che ritiene equo e quindi dà l'autorizzazione che : _, . ..

.

~

..

per i periodici di maggiore diffusione (settimanali e plurisettimanali),

'

'

·c he risentono sopratutto il rincaro della carta, · il prezzo di abbonamento, , anche per i già· abbonati, sia aumentato del 100

~lo

per il secondo semestre

dell'anno in corso ; .

'

' I

e che per gli altri periodici possa essere aumentato fino al 50 % per •

lo stesso periodo di tempo. I1 I •resid.er.i.'te \

<;.. S.A.::N'" .A..:t~ e:T •

'

. ,T 4I •


,

, 668

..

SOMMARIO.

Osservazioni cliniche : .A.. Furno: frorbo di cessione morbosa malarica.

~ddison,

suc-

dispepsia surrenale. - Cura dell'anafilassi alimentare. Nella dispepsia gastriea da litiasi biliare. - TECNICA: .Xuovo processo tli dosaggio [rapido tdell'albumina nel liquido cefalo-rach1diano. \ Posta degli abbonati. • Cenni bibliografici. Varia. • Nella vita professionale: Gronaca del movimento professionale. • Atti parlamentari. Risposte a quesiti e a domande . Condotte e concorsi. Nomine, promozioni, onorificenze. Notizie diverse. Indice alfabetico per materie,

Note e contributi: T. Silvestri: Glandole a secre.zio110 interna ed ulcera gastrica e duodenale.

I .\)\~O XX\.11, F.\SC. 26J

IL POLICL1N1CO

Sunti e Rassegne: GINECOLOGIA ED OSTETRICIA: Dubot e Paquet: Emiplegia della gravidanza. - Th. von Jasch.ke: La cura dell'eclampsia. - R. von Jaschke: Trattamento dell'embolia nel puerperio. - · G. Winter: Jja sterilizzazione della donna per varie indicazioni. - QUESTIONI DEL GIORNO: Boyksen: Una i·eazione intracutanea nel caso di carcinoma ghiandola.re dell~intestino. Accademie, Società mediche e Congressi: Ospedale Civile di Venezia. Appunti di medicina pratica : CASISTICA E TIDUPLA.: L'ipocloridria nelle malattie della cistifellea. - CUl'a della

Diritti di proprietà riservati, -

È -Vietata la -riproduztone di la'Uori pubblicati nel

POLICLINICO e la ;ubblsc•-

zione di sunti di essi senza citarne la fonte. ' • •

lri conforniità alle deliberazioni prese dal- /Ti CONGRESSO INTER1VAZI0.1.\1ALE DELL.l SJ';A 1J.VIPA 11IEDICA', il 1iostro giornale farà seg"uire le m eniorie originali da u,1i riassttnto, nel qu,al.e gli autori esporra1i110 S'UCci-rita11ierite 1 a 1no' di co11clusione 1 le cose i111porta.11ti o 1i11,o'Ve i1i

esse conte 1i11,te . Così le tneniorie orig·inali potra1ino essere pii't facil1 11 entc ed esattalne,nte apprezzate, iJi quanto • 1ianno di più i'11teressa·n,te . Pregliia11io1 perta1ito, gli autori di 'Voler redtg·erc 1 di 'Volta in 'VOltaJ co 1l questi ctiterii1 it1i bre'Ve · riassunto dei lo1 0 ·la'Vori. · LA REDAZIONE. 1

,

OSSERVA.ZIONI CLINICHE. OSPEDALE CIVILE DI ll\'.IOLA (BOLOGNA).

..

Morbo di Addison, successione morbosa

1n~larica

per il prof. Dottor ALBERTO FURNO Direttore, Prim.a rio Me<lico - Libert0 Docente. 1

Per 1quru11to la malar.ia, .sia una malattia antd.ca e b·e n conosciuta, e aiblb ta trovia to nel nostro paese culto1i ed ese·g eti di va1o·r e grandissimo, pure resta .a11cora q ualiehe capitolo nella grande opera loro, non per:flettamen1te completo. L'im• portanza de11a .mialdria !n•elLa 1ez1ologia del moribo di Addison, per esempio, iè oggett<? appena. di qµalche cenno nei c1assici trattati più noti, e bisogna ia;rrivarte al periodo 1b ellioo ·d ella patologia oollltemporanea, per liegigiere la.vo.ri ~ompilieti s u questo :ar.g o,m ento. · , Il classico ,tria:ttato di Vittorio Ascoli, per quanto recente, ma sempre anteriore a lla guerra; dedica appena poc·b e righ·e per riferire a.l cune alterazioni anatomo-patologiche delle capsule sUJrrenali 11 ella n1alaria, ed esiste un accenno a que11e che potrebbero esser·e le ma·nifestazioni· morbose di 0

1

i1)0SLtrrenali s1no quale s u~ess1011e 1no rb.osa n1.a11ar1ca. L'endocnnolog1a dii Pende, ebe pure raccoglie qua11to di più serio è conosciuto sulla patologia delle secr•ezioni iuter·ne :a ,ranti la guerra, éi.ta ·tra p.are11tesi la possiibi·le ezii0logia maLa1·ica diel 1norbo d' _.1_,ddison. Se ci affanniamo ,a .e-errare studi anatomo-p~tologici sulle aJterazionà delle s urrenali' da malaria, ·n on troviamo ahe u11 lavor0> éLel1'americano BrM ker, .ab.•e pur esifi-minò ques~e g·hia:ndole nella. malaria (5{)ngenita. · L'.Asooli, con l'intuito clinico di cui s1glll>-· reggia Ì'll tutta la s ua opera, aggit1nge questa chiosa ..alla citazio.ne del Barker: «l'esame delle· C'apsule sur.r.e na1i andTiebbe perfezionato, pcichè· ·e sse 11·an.n o probabilmente ne1la .mal.aria un':importane.a anche maggiore di quella ad esse rico, 11osciuta in molte m:al:att1e infettive. La bassa. i1riessi.o ne del S(lingue, e 1a f.r-èquenza e la piccoJ.ezza del polso; l'ambascia addominale e il ' 70-· mito, lia pr~stirazione delle forze e l'astenia; il collasso, ·l a pigmenitazione .br.unla - W.Somma i sintomi più rear'3.tteri.stici degli a~essi malarici e ·dei postumi di •essi .- mppa.·esentaino quasi in-· ~ero 11 quadro dei fenomie nr recentemelllte de:cr1tti coiue pro1Jrii della insufficienza capsulare»1

'

... •


1--iNNO ,

XXVII,

FASC . .26]

SEZIONE l'RA1'ICA •

Dal pu11to di vista cli.nico l'ipo.ssur.re11alismo ·ma:lari<>o fu i11tuito· 1ed accennato da altri tratta.t isti come il Ca~tellarnti. e lo Chal·niers, il Gra11; ·e vere ~ propriè sindromi di Addi.so.n µaramalariche furono, pèr ·quanto modestamente, anch·e -descritte da Valenti e da Liubenetzki, q11esti ul.tt.mi completamente diinen.ticaiti dai contempo· ra·i:iei che .si sono occupa.ti cli questo argomento. La guenr.a ha rimesso in va·lor.e q t1esto genere ·di osservazioni, .SUiScitand:o anohe il bisogno di -.i.11dagìn ana·tomo-patologich~, chre mi sembra ahbiano fatto progredire .t almente la questione, da .re11derlia .sempre più c1egn:a. dì ocçup1a1·e un posto migliore nella patologia della malaria. Le g·h iandole surrena·l i partecipano della sin·drome malarica. in modo di rretto tanto,. che real1ne·nte gra·n parte della sintoma tologia clinica della .m ala•r ia è improntata da f atti ch:e hanno la loro ori.gioe in UJn difetit o di .secrezio·ne di queste ghiando~e stesse. 1Certe forme clci.niche 1della maliat·ja g.ra,1e e per1ii.ciosa, sono ca.ratte-rizzate da renomeni di ip.o slurenalismo acuto (ac- ' cesso algido, .accesso coleri.for1ne, :accesso sinco- . pale, accesso adina·m ico); e se nella patologia -della malari.a l'assenza di ossen-azioni più dirette -e più numerose delle capsule .surrenali . permase linlo ad oggi, ciò si spiega solo con 1o scarso ipteresse che per il passato questi piccoli corpi .g hi.an(lolari ha11no setnpre ' pr·e sentato anche ri.spetto ad al.tri capitoli delta patologia. La clinica, come sempre, anche i11 questa occasione ·precorse 1'.anatomia patolo·g·ica : e si intuì prima, s i ric-ercarooo poi con 1naggiori e n1igliori mezzi, i seg.ni dell'ipositrrenalismo i11 qu.esta sindrome. nionbosa e furo110 ritrovati . I~o stttdio ianatomo-patolog·i,co dopo, 110111 fiece che confermare, e largame11.te, qttan-00 la clinica. ave,ra constatato. • :Se tale conferma è staita tarda a ,·eni.r e, ciò iforse si de,Te alla più fortunata cond·izio11e in cui si .è .svolta la .a.lotta iainti.malJarireJa ·dai 1:len1p(i dn etti BaccelJi, ìVIarobiaf.a,-a, Big·niami, Asco·l i ed altri, .sopratutto ·italia11i, oon }'t1so la1'go ed appro-priato ·del ~c-biud.110, .r i,u,sci ro11ro a a.--eudere ;m eno tacili i reperti neoroscopici . La guer·r a, micidiale in ogni e.ampio, ·h a r·eso possi;bili anche queste indag·irn.i interrotte dalla scienza cl~nioa per opera dei suoi farnia.ci: le perniciose letali che non si e rano qt1.asi più ved11te da .noi, si S·OtJ.o suceedute ~on in·te11sità specialn1eute in Ori:e11,t e (lVIacedonia. e Allbania) e sono. stati perciò ripresi questi sit1cli sttlJ,e aJ.terazion·i del1'e .capS1111e suTrena.li nel1a mia.lariia, con docume11tazii0ni- isto-patologiche. Paissea u, e L eniaire, in dtte pubblricazioni importantissime, ·h anno pott1to dairci una descrizione esatta e precisa die lle lesi011i 1surrenali, ch·e ~s.oprat11tt-O si hanno i11 certe ;forme di malati.a acttia e ~ttb~cuta. I d11e atttori, in soggetti morti 1

1

\

in co.m.a o in accesso algido malarico, hanno tro·vato ialla 11ecroscopia fatti di sui·renalite acuta; e nQll .solamente q uieste lesioni capsulari erano 1no1to estese e pTofon{l•e, nia ie sse er.a~no le sole ' . ca1~aci di spiega11ie l'evoluzione cli11ica e la morte dei mal.a ti. I fatti a11atomici osservati erano quelli delle surrenaliti •e morragiche ·e degenerative. La Stttr·e nialite può es.sere solo. degenera tiva, e in qu esto caso la ghiando1a si presenta J1Jè atrofizzata nè congestionata. La supetiici·e di sezione è unifo,r·m·e mente gri·giia.; la sostanza cortioole ha perso la Stlta tinta 1gi:a:l1ast1'a dovuta ai lipoidi 1Ch ~ normalmente contiene, e Ja zo.na pigm·è ntaria è invece più pallida, per quanto tutta la corteccia prenda una ti·nta giallastra quasi u11iforme. La m:ìdiOllar.e ,è poco modi,f:i.oata ·g·r-0ssò1lanamenlte. L'esame istologico mostra ne1la corticale ·1a soom1)arsa 1o ompJeta ·d ell·e ".eel1l1ule del tipo spougioc:ita•rio; tùtti gli elementi nobi.li hanno il loro prr0toplasm.t:'l granulose 1e .n on vasoo1arizroto. Le cellule dell e zone g1omeru1are e retioo1are, hanno perduto il pigmento che è manifestazione della loro attività secretrice, ma ·h anno a nche iSubito 11n processo di degen.erazi-0ne ' più o meno accentt1ato (citolisi, picnosi, plasmolisi). Le cellule cli 11un1'erosi cor cloni cellt11ari sono talmente de, g·enerati da non .essere più irappir-:esentati che da un tratto di t es·s t1to amo1io . Niella sosta nza mi·d ollare si han.n o g lj stesRi fatti degenerati,·i, m eno tut~via che nella corteccia ; 1•11,Tece, secondo gli autori, qui esisterebbero iiatti congestizi più [ntensi. N~l punto 111 c1li le c'Lue rone (corteccia e midolla) si congit1n- · g-0110, av·reb1b ero constatato una legg,era in..filtraz1 011e e mbrionaria. Nei casi acuti di malaria a sindrome st1rrenale, g.li a11tori h:ann-0 risc.ontr.a to il it ip·o cito1ogico della ,s urrenalite emorragica : le g·hiandole soniV ricoperte di suge11azionà venose, e 1e s uper·fici d1 taglio presentano piccole emor.ragie pt1intiformi; 1a oolorazio11e è gri1giio l·ossastra in tutto til loro ~pessore .. L'esa·m e istol·ogi·co h a dimostrato cl1e i v.asi della .midoll'a·te so11·0 c.ongestionati e tromhizzati; Ja zona reticolare è sede di 11umerosi focolai emorrag~c[ , e in qu,esti punti j oordo111 del reticolo sono completamente ·dislocati, le ce1111]e hanno perso ogni connessione_ tra l:oiro. Esist·o1110 nattttialm·ente .1.esioui prof-011de de lle ieellt1l e g·landolari, e veri' e propri focolai necrotici. Le cellule nobili della sost anza corticale sono per 1a m.aggiJOr parte ii1 vi.a di degen1eriazione, presentano un certo g rado di citoli-si, e sembrano p1 ù profonda.mente lese che n 1e lla forma dege. nerativa ~ur,a. rl'a:nto nella forma d-ege nerativa che emorrag'ica, i due autori hanno constatato la presenza di numerosi parassiti nelle su.r.ren:a1i. Inoltre gli a utori asseriscono che, compara11do 1e lesioni 1

1

1

1

1

...

'


\

IL POLICLIN reo

[:\NNO XX\7 11, fl'Asc. 26]:

, \

ca~u1ari

a quelle -che han110 trovato negli altri òrgani, specie in quelli più oomunemente incrim.inati nella malaria 1(centri nervosi, fegato, milza reni), le prime erano iJlcomparabilmente mag. . gion. Dudgeon e Clarke, nel r917, pubblic~rono uno studio sulla istologia patologica della malaa-ia, desunto da sei casi, ·e descrissero anch'es.si .Jesioni microscopiche surrenali 1nolto numerose; J.e sostanze lipoidi' diminuite, la sostanza c·r omaftine ridotta, il piigmento corticale molto aibbondante, ed altri ;fatti che il lettore può più precisamente conoscere oons11ltando il lavoro originale. C1inicamente de~l 'iipos11ri·e1i.a.lis u10 111al01rico se ne sono occupati ainche Portocalis, ...\.bran1i, FTaga, Gru.in, L:arouy e Pouchet e d·e g·l i itaJia11i il Qt\.arelli. .t\ooanto alle forme 1ievi o gravissime d1 in· sufficienza .sur:renale del decorso della malaria, si sono anche osservate .forme croniche c he iha.nno assunto tutti i caratteri della malattia di .t\..dd1son ;. .a.n che . io ho avuto occasione di vedern,e uno, che fu in questo Ospedale per un breve periodo di studi-0, e che :ritengo opportuno pubblicare, anche per aggi ungere· un/altro documento dimostrativo alla tesi che mi sono proposto di svolgere:

Stato prese1Lte - esan1;e gerierale . Uomo di costi,t uzione robustissima, at·l etica, regolare nell°' scheletro, presenta un manifesto ipotrofismo del cellulare grasso sottocutaneo e delle masse musco1:3rl. Non si apprezzano gihiandole in nessuna~ regione del corpo. ~essU111a cic.atri~e. Il oolorito. ~ella cu~ è brun? ; però si notano zone di più. 11:1tensa p1gmentaz1one, che in certi punti è addi. rittura nerastra : alla ;fronte, alle reg~oni laterali• del .collo, alle areole mammaxie, 1n elle cavità delle asoelle, in corrispondenza della linea ombelicale alla regione soprapubica, a1lo scroto, alla bas;· delle coscie; :una bellissima pigmentazione scura. quasi oolor cioccolata, c:he .sà. deiJ,imi.ta netta.-· mente dal ib.i:anco della pa1D'.la de1Ja itnJaino, si :nota 31: _d~e ava.mb!acci. Tutto ciò può ,e ssere ben vis1ìb1le dalla. figura che è aggiUJnta al testo. Alle mucose si nota: piccO'le pigmentazi01U-i. nella congiuntiva di destra, e sopratutto alla bo.cca, al lahbro inferiore, dove esistono chiazze· i1erastre larghe e intensamente color.ate .

. Temp erativra.: apiressia. Polso, qualche '\X>lta aritmico, tendente al ce-

lere, tardo (50-52 · pu1sazio!tli al mi11uto). Respiro: reg.olare, ritmico, superticiaile (24 r _ a l minuto). Pressione '"'. asalc : massi1na 110 .m m. Hg. minima 85 mm. Hg.:all'O. D. (lRivaroc~i - metodoKorotkow). eapo : sub1etti.v.amente lieve cefalea iron:ta.le. Intelligenza integra; i bul1b i oculari sporgono11ormalm1ente, ;ruotano sinergicamente su tutti i loro assi. Riflessi oongiuntivaile, pupillare, alla. luce e all ':ac.comodaZione 110.tinali. Assenza del c.;.raefe, dello ,S telwak del ì\Iobitis. Nulla a c.arioo ttel V e delì'VJII paio. G ... M ... di !molla., di ainni 42, Jacchino, celibe, Udioo e olfatto integri . Entra m Os~le il 14 luglio 1919. La bocca, all'infuori delle pigmentazioni già A1iamnesi remota. La madre è 1nrorta cardio- cle scritte, non presenta alcun fatto degno di 11ota. patica, emiplegica; il padre ha 75 anni; 'è viiIl collo è cilindrioo, piuttost-0 llllllgo; non vi si vente e sano. Quattro fratelli morirono in tenera palpano gangli ingorgati ; nessu•n fatto patoloetà; altre s·ei so.r:e11e sono viventi e sa.ne. gico a caxico del fascio nerveo vascolare. Nato di par.to maturale, ebbe allattamento maTorace: nessun fenomeno SUlbiettivo. Cilindrico,,. ter·no. Non soffri i romuni esantemi dell '.infanzdia.. eg?lar:e; . si espande sinergicaimente nelle sue All'età di' 2.I ainni si oontagiò di ulcere veneree, rem1sezwn1. guarite. enit ro UJll mese, senza .a lcuna m.a:niifestaApparato respiratorio.: còn la percussione, la ' zione post11ma di carattere luetico. _f\. 27 anni palpazione , l'ascoltazione, non si n1ettono in evisoffri di polmonite. . ,. E stato sempre forte mangiatore, bevitore, fu- denza fatti degni di menzione. La radioscopia el a radiografia del torace èmatore; 1avorato11e 15tr,enuo, ha fatto vita s tra-negativa. pazzart:a. , Apparato circolaborio : ai caratteri del polso già A'namne.si prossima. Mobilitato .nel 1917 ed inviato in Al1b ania, contrasse colà febbri mala- descritti, fa riscontro un cuore leggerme11te inriche, cihe, secondo .quanto <lese.r ive il p., sembra grandito in tutta la .sua area, con toni pit1ttost.o siano state del tipo terzana m:a.ligna : ,c urato iin vilbmti , ma pu.xi. · Riflesso OC'ltlo-cardiaco rdi Dag'nin.i : rnegati V() Ospedale da ioam po, e poi nel convalescienziario di .Corfù, andò anche in seguri·t o ±µcontro .a fre- o .appena :accennato, poichè con la. energica comquenti e gravi ~ecidive. Da due mesi però non ha · pressione dei 1b ulbi oculari, ·l lotl. si aivvetton<> più avuto f.ebbre, avendo fatto oontinuo :us 0 di moclifi.èazioni di i-1tmo e di amp1ezza del polso, e solo s i rare fa:tlillo le pulsazioni di tre, quattro. chinino e preparati arsenicali. Da circa sei mesi il .p . ha cominciato ad accu- al minuto. 1Aiddcnne: nulla di su·bietti\~o; si .presenta· avsa.re uoo maggiore stancabilità, c.efaJea, disappe, tenza, itendenza .al vomim, qualche rvolta: diarrea. v.a llato, e ben ·t rattabile. . Il· fegat-0 : si apprezza in li1m iti fisiologici. Inoltre, e ciò lo ha anche 1m a.ggiormente impresLa milza: è ingrandita totalmente d volume~ sionato, ha notato un prQgriessivo imbrunimento. in a lt-o, sull'ascellare media, s i fissa il polo sud~lla pelle Sila mel viso ché :nel resto dèl corpo; anzi tale aspetto 1b runo dntenso de1la cute si è periore al settimo spazio iJlltercostaJe ; i1 polo· in qu1e sti ultimi tempi fatto più mani·f esto alle inferiore deborda di due dita. trasverse dall'arascelle, al bmroio, al polso . (superfici palmari), cata costale; è du.r.a al tatto, ma non dolente. In corrispondenza delle boggie re nali il p . 110~ ai genitali. Non 'h a mai avuto tp.sse nè ha avvertito iebbre. Venuto 11ell'amb11Jatorio . di questo . avverte alcun fenomeno. SUJbiettivo; all'ispezione~ ospedale, lo consigl:iai a ricoverare nel mio re- alJa palpazi0:ne messun fatto patqlogico si riesce a mettere ·i n evidenza. parto, ove entra la sera del r4 luglio r9r9. 1

1

1

. . •

'


t

L-\NNO :\X\. I I, 'f ' Asc. 2&]

~~EZIONE

PRATICA

,

_-\gli arti su.periori ed inferiori~ ad e<:eez1one <lelle pign1e11tazioni già descritte, non si notano Jatti deg·ni di s p·eciale meuzione. !\Iotilità, retlessi'\rità, sen1sibilità 11or111ali.

.Esanz i coniplenz e1itari : L'itf ireazio1z e d.i Pirqiiet, anclte regio11ale,

a1)-

pl1 ata .sttlle cl1te loggie re-nali è neg·atiYa. J>ro,va dcl 'vc scicato1~io: inten 'a111.e nte p.ositi,·a (\ ·. tigura) . , • •

Prorva

de ll~atropi11a:

dopo ttua iniezione di r milligrammo di atropina, ·il polso s i eleva da 6o a 90 battute al m' entro ttn'ora; dopo due ore è· r~tornato a 60-65 pulsazioni al .m'. Nessuna important·e mod1ficazione della pressione. Pro'Va della policarp ina : dà qu as i~ gli s tessi fenomeni dell'i11iezione clell'atropi11a. Dopo circa Io minuti dall'iniezione il p . a\-verte ,c aldo e sttda per circa mezz, ora. , Deoorso : Il 1) . ' 'iene tr8tte1111to in Ospedale il t en1po s trettan1Je11te u ecessari10 1)er 00111p.1etarie g·li esami .esposti , poi ''1er1'e aimbula.toriamenite s egttito e .c11r.ato. Nonosta·n te non a:.bbia più avuto iebbri mnlariche, gli viene s on1minis trato di t a,nto i11 t a11 to chinino, in ragione di circa. 3 grammi alla sett11nao11a. Inoltre si son fatte ji1i,e zioni arseni, cali e strìcniche ricostit11enti e gli ,·ie11e s om111i11istrata, <la pri1na ;idre11alina i'11 gocce, poi della SOSÌ4tlza di g-hiancl.o le sttrreu-ali complete : 11 e ho sommini strato fino a quattro compresse al g·1or110, rin .r-agione cioè 4i gr. 2 ,80 - 3 di capsu·la s urrenale tresca. lVIe11tre ·co11 1 'aclrenalina ottenili senza dubbio, dopo q11alch e giorno, un migl101·amento nel 1)olso, c h e au111e11t{:> di freq111~nza., e 1lella pressione, <:'he raggin11se i 120-.130 mm. Hga l Riva Rocc1 ; a 11cl1e dopo 20 giorni di tal·e ' son1mi ni strazione poco -era ind:luenzata la pigm1entazi,one. Le co111presse di eRtratto di capsule com1)lete, i11Viece; non sol·o ma11te n.nero 1e modificazio11i ()J:rcol.atorie .dì c ui 110 cl ett-0, ·l na i11dussero 1t11a t a le trasf.o .rmaz.iòne in t11tta la 1cenestesi del n,ostro a mmalato, \'èra111ente i111pon,e nte: l'appetito aumentò, }a forza crebbe, il lJeso da 66 kg., risali 1n bre,·e te1npo a 73 k g. e l e l) igmen.t azioni cttta11ee :i rièYti.ssero tal.1ne.11te che oggi, pur essen clo vis1bi1i,l·sono certa1ne nte per ·o ltre 2/3 me110 inten~e. rfale ruiglioran1ento, sen1pre coir l a somministrazione delle co1npresse sttdclette , permane dall'agos to 1919. Il l\Iemmi h a potuto riprendere {la p,a recchio tem po il Jaticoso mes ti ere del fa-cc bi110, che esercita qn,a si co11 la . tes~a capacità cl1e per il passato. · 1

1

.

. •

1

-..

1

1

1

' •

....

l)ro11a di i ·lla sse 1~ n1a1111: 11eg·ativn.. Esan1c del sa11g·,u c: E111.o globinia

80 ~0 (en104.200.000 - g11obnli

metro Salili) ; glob11]i rossi bianchi 9000. Rapporto r : 466. Valore globtt1arc - (),95. F'ormu.1a leuc·o citaria : li11f·o citi piccoli 30 % - medi 2 % - gra11d~ 3 % - monon11cleati ro % eosinofoli 3 % ~ 1nas tzellen I ~o - poli11ucleari neutrofili 5r %· ~essuna 1nodificazio11e i111portanté a carico d ei globtt·l i rossi . Esa1n.e delle ori11 e : qttantità 1400; reazione ~ida; peso s p ecifico 1018; 11rea r4 ,4 %; al'bt11ni11a, ~ucchero, pign11e11t1 .b iliari, ttrobilitJ.ia, assenti; 1-0sfati, ca11b.o na,t i i11 c1u.antità proporzion.a l·e. Nel edin1e11to 1nicroscopjco ness1111 el.e1nen.t~ pato· 1

logico. Pro'Va della gli·cosi"ria alinie1ita.re : oon· ttna ita'.lza di oa.ffè e a.atte e r50 gr. di pane, v·e 11gono so111n1i· ·n istrati a. c1igi1t110 .1 50 ·gl-, ieli g·lu,c·osio; l e riterch€ 1

dello zuche.ro n elle urine fttrono sempre i1eg.ative . .l.\..11che dopo un i·ni·e ziotJe di un milligr.a1nmo di adreu0.li1lia ·eudomuscolarè, non comparv;e nè s 11bito, DJè a distanza glucosi·o nelle urine.

Pro'Ve fu1'izio 1iali del siste·1na 1ier'Voso 'Vegeta.ti'Vo - pro'Va della adre1iali:11a : dopo un inieZJione e11do muscola re di l milligra m.1110 di adren~lina, si ha solo tlllc'l piccola ·elevazione della pressione, dopo circ..a r ora c~ll a iniezione. •

Che 1Joel 11ostro caso s i tra tti di u t1 vero morbo . . cli Addiso11 nor1 c'è alctt11 {lt1bbio. I sintomi c.ardinali, a1ie:uui solo corretti 1og·:g i con la sommi11istrazio11e 1d'e l11a sosta11za ·O poterapica, d1e ll 'ipo- · s u1rreu.alis1110 or1o nico : .aclina111ia, :abbassamento della p1·essio11e arteriosa, pig 111e 11tazion.e della cute e delle m11cose, esistono e -con 11na imponenza che 11o;n an1mette sti:racchia111.e11ti. Cons tatata la s indri0111e, occorre del11cidar 11e l'eziologiia, sopratt1tto perchè' il nos tro caso si pre- .. senta sotto i più favorevoli a.spetti per essere coniderato di origine 1nalarica, oejò ahe, se-condo alCllllÌ at1tori è t1na rara. eccez1011·e in patologia. E . ' ormai noto c h1e qt1aiu.d o s i parla {li 1norbo di J\.dcliso11 s'int,encle di tra ttare delle manifes tazioni s 1•rl!tom1a tiche indotte cl a11a t11b.erc-0losi deJ1e gh~ati­ d.ole s t1r.r en·a l-i. A ltre con cliziop·i eziologic11e ~o no così i-are, .a.a costit11i-re eccezioni n ·e lJa Jetteratura. ' ·N·el caso clel nost ro ammalaito riteng·o che la malaria s ia assoluta.p1ente da imputarsi qt1ale la g,eneraitrice di t11tto il q11adro .morboso, per le segttenti ragioni : ro Il l\1emmi è uon10 a tl etica1nente robus to, ,

2

"'


672

l -\~xo

IL POLICLINICO

senza precedenti tubercolari in famiglia, senza

XXVII, FAsc. 26)

delle capSttle su n·e1llali. Piut·t osto è da d-Oll).andarsi per quale :ragione fino ad oggi tale argo111ent o era rosi arretra~o, tànto che quasi nulla esiste 'Ilei classici lavori di Baccelli, Marchiafava, Big-11.ami, _i\. scoli per dir '.Solo dei nostri più 1

. precede11ti per sonali 111orbosi che possono in qualche moqo oggi tttrhare, iaome s uccessione contingent e, la ftt'llzione delle cap sule s urrenali; 2° L'esathe ,g .eneriale mi11uzioso è particola. . g·ra11dì. · reggàato d el J\1emmi fa esclud-ere ogni ialtra .affe. \ tale do111a uda 111i se1nbra ·di i)oter rispondere ziona molib.osa .in a ltri apparecchi o s istemii del-' l 'orga.ni smo, che non sia:no in dipendenza della i 11 quest o senso : pri111a di tutto la c1ottrina delle sindrome lnalarica e iposurrenalinica. Sopxatut~ec rezio11i interne e quindi la conoscenza ariato è niegativo l'esa.me ìfisioo e radi ologico de l to- .to1110-patolog1ca <lelle g b ia11<l ole endocr_ine , co1ne ]a loro feme11olog1a cli11ica , è relati,Tam-e nte re-r~e, dove sapip.amo i mpiantarsi abitualmente un processo tubercolare primiti·vo; ce11te, per a\·ere gttirato l'attenzio11e di uom1ll1 anch e <li on11no \.'a1ore con1e i citati . In secondo 3° Esist e n·el :fyiem111 i ~'infeziione malarica, gralu.og·o r1te11go ch e le siudrun1i cli ipo~nrrenalism-0 ve, c1el tipo terza110 1t1ia1igna., cont·ratta in Alban<.'t1to, subact1to e crorw co, cli1)eudenti da l1a m ania, dove sappiam o av~ere alligna to tt'll tipo di la.ria non s1a110 niai stati così e\·identi e così in1ma.Ja1·ia a più gravi manifestazioni di quella no·po11cnti come 111 questo perioclo di gue1·ra, e ciò s trana; • i)er le seguenti, ragio11i . 4 ° ..La sindron1e A<ldis.oniana i.11 atto è i niziata l casi descritti di iposurrena1ismo 111alarico a alcU'Di mesi d opo contratta la malaria, co11 ttna si uc.lro1ue ad'Cli soniaua, sono in g·ran J)arte di proprogressi\ ità g.r-adu.ale e persistente. ,-e1tienza a lbau e ~e o niacedond ca, dove sappiame> Per la dìmostrazi<1D.e cli·n1oa di quanto abbiache .e::;iste ttn t11)0 di n1ala_.ria g raYe, di terzana mo in p ensiert0 di sostenere, mi pare che vi siano 111 al1g·na cla plas11iodizi11z, precox il qt1ale è poi argom e nti s uffici·e nti e dimostrativi. Ai quali posini crorg~ 11isn10 1nalarico che per la speciale e< tensiamo aggiungere quell.i ·i'll.diretti che ci vengono • dt uza a riJuo·1arsi neo-li of-o·a1ù inter11i , oltre ch P. ::> o o ofierti dal! 'analogia con ·a ltri pubblicati :t:i.n·J ad ln\·ac.lere 1a i11ilza e il n11 tlollo osseo, s1 accum11la, oggi, e sopratutto dalla indiscutibi~e poss~1bilità nei ,-asi di singoli orga11! o sezioui dii orga'.l1i, 'V! ch e il pocassi·~ m·al.aa-ilco a.b pia potuto, 'nel caso llllOr1st agì1a , it1go1nbra11do e i111peclendo cosl la c~r­ stro, impiantarsi oon pr-edilez.ioni ne lle ca1)sulie colazione del sangue ùa rassomigliare, per le s urrenali a determinarvi quelle alterazioni, forse co11segue11z.e, alla trombosi parassitaria. .:Jegli irreparabili, cla cui • l1a origine la sindrome che o rgani col1)iti (i parassiti) origi11ano per la stasi prese11ta. · i)at«1ssi:taria., e forse pe·r la con.corre 11za di altre Il c aso c1i per sè stesso non è c he unia forma cli~ cause, distur:bi di origine locale. Qua ndo esst nica, sia pure rara, ,d i cu1 già altri autori hanno souo lievi ,e tran sitori, rappresentano \•eri ep1fefatto menzione 'llella letteratura. Pe1-ò ho volu~J 11.01n.eni ·ctell 'accesso . ..... ; q 11ando di \'enta110 grapublicaTlo per due ragio11i: prima di .tutto pervi e peri('olosi n e11::accesso danno ca ra ttere a forch è .m.i pare che i1l ·M ... _iabb~ presentato un tipo forme morbose spi1caate..... come le perniciose di iaddisonismo assoluta.n11ente · imponente per comitate~ qu.a11ck> lasciano .relitti per un it empo ciò che concerne la pigmentazione; e poi perchè pi11 o m eno 1ungo costituiscono le s uccessioni voglio cogliere l'occasione per discutere tutto l'a;r1n.o rbose..... (-.\.SCOLI p. 550 di La, ?nabaria) ». Ho gomen to connesso al conieetto di successione mor\r.oluto r.ipor.ta.re testualmente le · p:arole dell'Abosa nel moe>111bo di Addis.on parama1arico. Il quascoli, oh,e s i attagliano mli-abil~·te al mio co·n le non mi sembra cosi rarro come gli autori clascetto. _i\..ggiu·n .g1endo che ho sottolineato 1'inciso • s ìci h anno ·voluto creder.e, e c he me riti dii .a vere « e forse icon 1a concon·enz.a di altre cat1se » per• un posto più importante nel capitolo delle suc- c}1è ritengo che anche quelle parole .b ene mi sercessioni morboS.e d·ella malaria. vano per chiaTire il 1mièccanis mo di costituzione Le i0ss ervauoni .cliniche, e quelle più impor- delrl a s indrome · eh~ · è .ogg~tto di ques to studio. tanti a n atomo-patologich.e ; che sono state fatte Infatti iè amm,issi,b ile che questi parassiti malarici, rifugiati neg,l i orga:nri i;nterni, siaino dissedurante la . gu~rra, .ha11nq accresciuto, senza dubniiinati :iitl tutti o in ,g.r~n parite di 1essi e .n on deve bio, importnza all'a:rgom.ento; il qua.Jie se i1e è a vva'll.taggiato anche dalla ricerca più metodica essere una 'cqincide.nza fortuita il .ritrovarne ane più co?ta-nte diei segni dell 'i posurrena1ismo che ·n elle s ur·r e.n ali. Sta p erò di fatto clie non in nella malaria. tutti ii. casi s i originano .f enomeni .di iposurrena- . Preziosissime constatazioni sono le ricerche isto- lismo, mentre è altrettanto vero che nrel periodo logiche di Paasseau •e Lemaire e ,quelle dre gli in- di gtterira 'questi :fìenomeni di iposu.rr.~nallsmo sog lesi Dudgeon -e Clarck e, dopo le quali mi sem- • no stati osservati sia nel·l a n1ala,r ia, che in altre bra che nen sia il caso di .d iscutere se è possi- infezioni (spirochetos1, ti!fo, dissenteria) con giranbile o me no che 1a mala-ria determini alterazioni de frequenza. Oiò mi fa argui\ che nel soldato 1

1

1

1

1

:V!

}

0

1

1

/

1

... (

\

..

. ..

••


t

SEZIONE

in guerra le capsule sL1rreuali, org·ani destinati ad elevatissima funzione cai-dio-a:ngio regolatrice e di1sintossi100lbric~ (·t o.s sine de•l la tfatioea) iabbiano una miDDrata 1"esisten.z a ohe non si verifica in a~·bre condizion~ di vita. A q1tiesto dte.Vie aggiungersi il modo ins ufficiente con cui fu.rono curati i primi accessi malarrici di questi soMaiti, per cui i parassiti ebbero moc1o di alligna.re ·e propagar~i senza fJ:"eno 1nell'organistno; l'int·ensità e la moltipliieità degli a ttac<:hi febbrili .s tessi provocati non ISOlo dia un g~ern1 1e inoculalto, .ma da d11e, da tre e da più, iinoculati- in ore differenti · e in condizioni di disagio e di strapazzo dell'or•g anismo infettato; ed infine , per quanto di minor.e importanza, lo . stato quasi permanentemenite oommozionale di ques ti soggetti colpiti; e noi sappi~ mo quanto valo!ie determirnante. a bbia lo stato psichico, specie 111ello impiall!tairsi e lo s·volg-ersi di si nd;romi endocri.niche . Non è il caso qui di 1nvoeqre il diritto di cittadiniaiuza per q 11este .&indromi iposurrremiali da ma. laria ne l ~apit.Olo tl.elle sttccessioni miorbose; ~so . . è già riconosèi uto, _1na troppo in1odesta.m·ente. L a clinica e I 'anatomia patologica hanno m esso in •rilie\i·-0 l 'i.m·portanza semprce maggiore loro, e d è il caso che i patologici ·e i t rattatis ti le considerino non più com e llna . rarità, m a con1e una possi1bilità contil11g.enìte. Con l.a diffusi oue dolorosam~te e norm-e della mala·ria, e soprCl;tutto ·a forma grave, come quella a l·b anese e mao0edon1e , ch e tutti gli o sser\r,atori ·h anno giudicata più maligna ch e la nostrana, è a mmissibile che s indromi addiso11iane, ptrre o frnstre, si prèsentino a1 l'esame del m iedi·c o, il c1uale 11011 d eY·e sen z'altro correre col pensiero a1l'eziolog.ia tubercolare, sol prchè 1e più comuni e pi.u iaocette :nO'l:ioni di pa. ' tologia ve lo dirigono : .la possibi lità ·di m ailattia di Addiso11 ad eziologia malarica è più .che dimos.tr:ata; •e me11tre la tUJb·e rco] osi clel1·e g hia ndole surrenali è u111a re videnza terribile, cli pr-0gnostico assol11ta men.t e sfavore\·ole, ritengo che pi ìt ott·ianistico gi.udiziio com ])Orti l 'a ffezf011e m ailari.ca s uirrenal e. N·e i casi in c11i 1a sindrome ip:os1u.Tr,e nali~a sussista, m entre perd u rano gli accessi .f ebbrj.li, l'uso del c-hinin o potrà essere · addiirittµ.ra risolutivo, sia della. febbr·e rche della s.i.n,t omatologia sU'!rrena.le. Di"\·ersam ente corr-eranno i fatti qua ndo oramai li. 'infezion,e 1nia:la.ri.ca 15ja vinta n·elle manifestaziionà. iaccesstta1i febbt·ili; a llot·.a ,è probabile che i siintomi di insuffiç~nza s urrena le, spocialmente s·e aibbia.i10 assunto la forma di mOJ!bo di ..-\ddiso.n, sia·no d,ovll!ti a modifi.cazio11i struttu' rali a tipo sclerotizzante delle capsule , come si osservano pe.r esempio .nella sifilide; però creclo che sia meglio i'llsistere a nch e nell 'assenz,a della febbre con 'Una c11ra ch i:uinica e ar&enica.l e, meg li o salva1·sa·11ica, n1entre si farà ll&O precoce e I

\

'

1

1

I

1

.

PRATICA

dosi elevate di prepa.tati s u rreua li, e non dl sola adrenalina, ma complete . .certame11te i malati· di Ad·d ison parama1arici s i avvantag-gia110 dellia curra opo~rapica · in modo evidente, come i1on a vviene 11ei tuberco1osi, i1n ct1i. Ila cap s11la . è addii1·i ttura trasformata 1n uina massa caseosa, che nop. solo sopprime la funzione specifica endocrina, ·m a '·ersa i n circolo i prodotti oach;etizzanti ' del tubercolo, 1~ tossine pi.r,o gene tubercolari, i nfiu,eut i '5U tt1tto il m etabolismo orga111co. Imo1.a , 3 aprile 1920. C011

BIBLIOGRA1F!l1A. 0

« Le l)aludisme Macéooni.en », Ì\'l asson,

. \.BRAì\II.

Pa.ris. ((La rm alaria ))~ U n. tip. editr. Torino, 1915. . CASTELLANiI. cc A~nnali di mediici,11a navale ·e coloruaie » , anno XXI\T, vol. !, .ifasc. III-IV, r918. DUDGEON e CLARKE. (( 'f ·h e L.ancet )) , 4 agosto 19J:7. FRAGA.' te :&evista Ibero Americana :de Ciencias medicas di Madrid >> , 1gr8. FRUGONI, 1GARDENGHI, ANCO~A . "'« Lo speriment ale» , dicembre 11916.. <~ARIN, SARRO UY e PoucBE't. « L·e progrés . médi.cal », n. 39, 1917. . ( ~RA:CL. Citato da !Pa~sseatt e Lema·i re. JzA.R. cc Folta 1medi•ca », 19 1 7. 141UB:SNETZKI. « Russki \\Tratscht »• n. r1-12, 1908. (Rif. in . .Sémaine l\tlédical e .1908) . ~OTARI. cc ·R ivist a cliini·c a ,d i c·rirt:ioa medica », i1. 31, 32, 33, 1917. l~AISSEAU et LtMAIRE. « Pressé Niedica.l », n. 6, 1916. l)AISSEAU et LEl\l[AlRE. (( Soc. l\1e·d . d·e l)pris )) ' 17 oct. , 1916. . . ..(\>ENDE. « F~n docr.i11ologia >> , Milano, V.allard1. PoRTOCALIS . « Bullte ti111 d e l a Société i11ed. ses. H-0p1.tan-""C de Pia.iris )) , 1917, 4.r. QUAREI,LI . « Pensi•elio m edico», n. 7, 1918. SERGENT. cc E tudies cli11iques s11r ·l 'insufficence sur.re 11al~ » , P:aris 1914. · VALENTI. « Co11gresso di medicina interna », Pal ern10 1907. ,\ '"ITTORIO ASCOLI.

1

1

1

1

'

NOTE E CONTRIBUTI.

I

I

1

ISTITU~O DI PATOLOGIA S PECIALE MEDIC1\ DELLA R. UNIVERSITÀ . DI MODE~A. (Diretto re 1n·of. J,. V .1 )[N I)

4~1andole

a -sec1·ezione interna Ye,d uleci·a gastrica. e d!J.od.-11alf ·

IJer il J)!rof. dott.

1~. SILVESTRI,

ai11to.

I ..

Se q u.a:lche sperin1entaitore collo sv·otameuto <leii,e caips11le 1Stu1re·n ali ia:v•eva m1otato :ta . presenza nel tubo gast ro intestinale di e morragie : se Ciof· fi acr·enn.a all a possibilità di determitllare in que- · s to _modo ulcerazioni gastriche, Pende 11egli auim ali morti per insufficienza .cronica surrenale ha osseryat e {lelle "rere ttlcer.azioui gastrich€- co11 •


• •

r.\~:-;o

TL POLICLINICO

xx,·rr,

FAsc. 26]

tutoli i caratteri clell 'ulce·r a solitaria cli CrttYeil- i.· .associata acl au1nento dell~t tonicità dello sto• · hier. nta-co, e ohe .}a co11trazio11e s pas,tica di ttu punto li• Il re1)erto, dice 1'~\., 1)arla iu ra·y,o re clella iu;. n1itato della to.11aca -m11scolare ,gastrica l)r,o vocata fi.uenza tr.o foneurotica della capsulà s11rre11iaile e cla11 'i1perto111ia vag,aile può dar 1uogo ad wn:a contli• de.11'' orig·in·e trofoneurotica dell' ttlce·ra solitaria zian1e .f-a\torevole per la l)t~ocl11zi-0,ue cli u11'ulcera dell '·UO.IllO. 11ella stessa n11aniera come agisce la contrazione Giibe1Jli di Genova (Pat holog·ia, 11. 6, a11110 r), delle arteriole. collo deoops·u.lazio1ie otten·ne nel r6 % dei conjQuesta irritabilità· del ,·ago, per l'_t.\. può esgli, re n el 25 %dei cani ttl'Cet•Ì ,de:l•},o stomaco, cogli ~ere espressio111e cli una iper.secrezio11e ti110idea, stessi cara•tteri 11'.Lacr-0 e n1icroscopici di quelle ac- no11 dime11tic.aindo però la possibilità che al tre cen111aite. p;lianclole enrlocrine sia1110 compromesse di modo Sttccesi,:afnente I~atzel, Fi11Zt, 11anno a.ffron- cl1e la l·e~io11e inizi ale potrebbe essere non un] lna tato :il pro1b lema : lna è a Goo(l111run (1916) e so- l)1tiri g·la.nçl.ola1.,e. • pnatutto a Frank c . nIa11n, almeno a lnia cogniI II. zione, cui dobbia1no importanti e 1111m.e rose ricerche circa la: prodi11zione clelle ttlcere gastriI risLtltati c ni ho accen~nato s1 1111pongouo cerche colla s11rrenalecto1nia. • t ;11nente, no11 possono però .sorprendere ben sa• Q11est'11Jti1n·o operrut1(lo sui g·1a-tti e ca11i otte1111e p~11dosi che 11•1oeri gastriche s-0110 ~tate provocate la procluzi011e cli t1lceri J)i1oriche, parapiloric he co11 lesioni tlello spa111cnic-0, dei g-a.n.gli sem.il.u e qualche ,-olta druodenali nel 90 , ~~ circa. If fatto · 11ari, di cenitri me'sen.cefalici della Yita vegetasarebbe })iù raro 1na i11cltibbio n ella ·ca1) ulectotiva, colla sezio11e, oolla leg.ati1ra dei vaghi sotmia 1t11ilater.aiLe. . tolliia.framm:atiiei, e cl1e glantlole a -sec1iezione 1111L'i11izi10 è precoc~ , 1 precoc~ssi~o : ( 1~-24 ote ter11a e sistema t1eirvoso della ·vita. ,·eg-etaitii,·a si dt)p.o 1'operazione) . ,L'iperacidità ga·strica avrebi11flu~nza110 a · \'i~enc1a, ~ì che spessissimo 11ou1 e be importanza 111ellla genesi cùell'.ulcera: tanto è possibile, "otto il i)un.to di ,-ista f.unzio11~le ,fiS'iovero cl1e colla som mi nistrazio11e di bicarbonato patol,o gico, disti n~tter.e qt1ello che aspetta all'it.1no , dj soda se ne ritlttcie 1a freq.u enza. Per la p.a toe quel.lo che aspetta .all'altro sistema. genesi iu''oea reazioui v4scolari seereti,·e, mo~egli animali scap ulati, i1n qt1elli tiroparatitrici nell'apparato gastr?imtestinale, consec11.ti"\·1e roidectomizzati s i 1prod11ce 11110 squil1brio ei1doalla soppressione e ridnzione del principio atcrino, .caratterizzato da t111a previal enza degli enti,·o s urrenale ., dosec.reti aittbonotr,opi, ];a quale a sua volta il tractu-ce i111 u11 disquili1brio vago-simpatico, <:ome II. si ha nelle le i-011i dirette di queste due sezioni • 01)erando sui cani e conigli _F riedmanu .(1\·ew cle1 sistema 111er,·o_c;o della vita ,·egetativa. _Y ork .~1 edic,al ]oilr11al, 1918) trovò che la parati. roklectomia totale o pa•rzia:1e sii ac.co1lljpaigna a IV. lesioui gastri,c he e duoden1ale 11el 70 % dei casi : , ad alterazioni dell'.apµe11dice nel 28 % clei cani, _l\. qttesto punto ipar111i nou f11ori ) uogo ripornre l 29 % clei conigli. )Jei co11trolli ogni lesione tare bre,isc;i111amen.te i ris11ltati di r1cerc-he fatte del genere fa1ceva clifetto. nel 1907-0~ .con tt1tt'altro intendimento, perchè Il Frj e dn1.à1~r1 -è di av,·is.o che l'nlceria, che spes- mi se1nb.ra110 11011 .pri,; cli i·11teress·e sotto questo so tal~ era la lesioue gastrodu.ode1J.a.le, si svilttppi pt1nto di ,~ista . · da Ullla erosione iniziale ca.u sata. dall'i'llsufficienza J n, niolte coniglie .!Jra'Vide operate di caps u,. tiroidea, la qt1ale si 01)rX>rrebbe a l processo i1att1- 1e(;toniia u.ni laterale i·nsie nie al dott. 1"osatti 1·ale ·d i gnarigìone, al ·qu1al.e tendono tutte le 'lll- · . a proposito della teoria capsulare della osteomocer~ gastriche pooclot·t e negli ani1n:ali coi m etodi lacia - solo qualclie ·ra,rissi-tna 'Volta ebbi a cons11eriru<·.i llali diretti. Per tale in:st1ffi.cienza si statare enz.orrag·ie della 1n ucosa ed erosio;n.i si1,avrebbe. 'rasocostrizi1on!e ch e .sareb.b e f c.art1sa pcrficialissi11ie recentìssinie : 1io1i · credetti p erò unica della lesio11e inizi·ale - do11de c-o strizioine di dai·e a.l reperto i-rnporta1izq, poic1iè si ebbe1·0 ~ielle arte1~i1oli j11 q11alclJ,e pttnto c1ella mt1cosa gasol o 11,ei casi ·i n c1l'i gli arii:1nali ·111 orùrm10 i1i sest.roin tes·ti 11al1e, isc·h .emia, 11e-crosi', lflorn1.azio11ie g·u it,o ad attaccT1 i. ecla:mptfci, per c1t i se11za ·ricorrere all'ipotesi di lt'.IL i nter'Vento di rei to dell'ipodell'ulcera. I""'a maggior parte deg.li .ainimali operati pre- s1tr1'<f nali snio, credetti ricollegarle alle co1isesenta\ra.no ipòtonia gastrica, c ome si osserva, gtienze d~ q11tCS I.o, .·ossia ~g_J;i ~ccess i con:lf{ltis.i'Vi. c-onti11ua l 'A., c1inic.a:merute .11regll 111,d i·viduii .a f- · Nei, can:i e i·o:nigli operati ins1e1'ne al d:ott.\Gia1i11etti di tiropa rati ro'id ecto ni.-ia t~tale Pre'Via cafetti cla ttlcera cronica ed appendicite : _L\.ggi11nge però che Yi possono essere dei casi in c11i i 11 s e- stra::;ione, ·nzai ebbi a risco1itra1·e ulceri gastric·lt e g11ito .acl irritabilità del , ·.ago l 'ttlcera . gastrica e duod en.ali.

.

~

1

I

1

1

1

1

r

1

1

' •


I ..\N~O XX.\·rr, FASC. 26]

SEZIONE Pl<ATlCA

\

. . V.

Da qua.nito ::;.opra .risulterebbe che: . la capsu1ect?mia, 1a tiro.p~ratìroidoctomia parziale o tota.le, si fann10 caiusa d1 ttlceri, gastriche, gastrodu-0denalf (~i:offi, P.e nd:e, (~jbe1 1i , ecc.) ; 1:a ca.psul ectomia n.nil~terale + gravi<lan z.a , la t1roparatiroid€'ctomia + oastrazioue, reistano ~nza effetto. Or~ se s~no ·g iuste le' .nostre oog111izio n.i di e~­ doc.rl'tliologiiia ciriea l·a d:ì&ìopatologi.a' della 1g ·r avicl~nz:a, du.ran.t e la quale, per consenso qua·s i 11na111me , la secrezione iinterna <lel1.'o\·ai.a (auton.0 m.otrop~) tace -0 ,è u-idotta ai ·n1ini,nri t ermini, · 1nentre in · :a1i11onia ' iai biso01ni dell'economia s1· , • b . ' l1a. 1periunzione dii. altri a.ppairati a secrezioni interne, si avr.ebbe: capsulecto1nia o liropar~dectomia, = ecce.. clen za <li end·o secreti ia 11 to'uomotropi ; e.astrazione o gravida1nza = eccede.nza di e n• dosecreti simpaiticotropi; ca~sulectomia + grav1da-nza; tiroparatiroidectomla + castr,a zione = ten·denz.a all 'ie quilibrio e ndocrino. . . Sa-rà qu~sta la oat1sa della tnan<:auza dell't1lcera nelle mie ric:erch·e ? E' lecito per lo meno supporlo : risulterebbe infatti cbe il .ter.1-eno sul qual.e si svolo-e 1'uloera •• '=> viene sostenuto da u.11a viagotoniia, ie ila clinii.ca in .ciò è d '~cord-0; ·vagotonia .che la ca5trazione e la gravidanza .co11correrebbe a nie utr.alizzare. ìvia qualunque ne si.a la modalità cl':interve nto . si trattereb1b e sem1p·r e cli u·n a nnterfereÙza endo~ crina, che ~a pur~ il conforto dellia clinica, perchè la grav1clanza, all'irufuori d~i prin:µ tempi e la castrazione non dli rado esercita effetti cur,a tivi irn rapporto 1a si:n dr-0 mi vagotoniche e s ull'itl.lcera. gastrica di~grno~tica:ta ..a11cl1 e radi.ologiiica1nente. Questi i pochi <lati 0he 110 \•oluto riportare più ..ché altro per i.11'·vogliane gli st11dios i ad occ.u parsi clell 'ai:rgom ent-0; chè se '1i·c e1·ch e t1.l1t.erior1 confèr- , mer~nn? i rist1lt{ati accennati, 'non solo la patogenas1 .m a lia terapia dell'·ul.cera gastrica dell'ulce1ia d11ode.nale a\rrà fatto 1111 passo gi~,a11t€, sco. 1

1

1

AVVERTENZE AGLI.· AUTORI. gll autori. di attenersi aue seguicnti norme : . Gli. originali debbono essere scritti A MACCHINA, da un solo lato del fogho, a righe spaziate, con largo margine non a carbone Le Indicazioni bibliografiche debbono esse;e In ordine prapesslvo recare Il no!"q delPautore e le lnizaah del prpome, il titolo dell'oper~ o del periochco, li volume, la pagina, Ja data. te f otog1afie, ~ disegni, ie gra~chc, annessi al latori, debbono os· sere nitidi, con dic1tu1 e- e caratteri grandi, tall che restino teagibilt dopo l'eventuale riduiJone. I dattllosC'ritti vaono spediti alla redazione (via . Sistina 14), non arrotolati, m&t eventualmente, piegati. · . Le boile debbono essere rose prontamente. Sono consentite le sole ~orrezioni tipografiche. Le correzioni non tipografiche verranno addebitate agli autori. · L'AMMINISTRAZIONE. • Preg~i~mo

\

·stJ IJTI E . Rf\SSEGN E. GINECOLOGIA ED OSTETRICIA. '

'

Emiplegia 'lella gravi danza.

.

I cnsi di 'emiplegia della gravidanza; co111par•i nella le~atura e .raCGOlti recent-emente da ·G .

Leclercq sono 44. . Dn.h ot e ~a1qu1et n ie lla ç.aze.tte des Hopitai~x ~n. 6, 17 gennaio 1920) riportano dt1e osservazioi di tale f o·r ma moribosa. La prima osservazione s i riferisce ad .u1IJa don.n.a (li 22 a:n11ii , g.ravi1òa 'al 5° me~e, e-011 segni ·di ler· Sione renale (albuminurìi, ipertensione, 1'U.Ul0tre di galoppo). Durà nte i primi mesi . della gravida nza era .stata colpita da corea gravidica in-· tensa . N·~l c-0r.?o -del 5° n1ese fu: .affetta da ·e1nd.. plegia diestrà com. .af.as.i.a, i.n·sorta imiprovvirs amente con int e nsa cefal·e a. I ,si.ntomi della paralisi si attenuarono rapidattDJente . e notevolm€nte. :Q-0po . . . ' circa 15 giorn1 partorl prematriramente 11n feto 1 . mia.cerato e n~lla placenta furo.no riscontrati mum erosi i111fMti bianchi. Due g iorni dopo il parto fu di nuovi0 copita da emiplegia destra , con paresi del facciale s u peri.or€, paralisi del facciale infe~ riore · im.pos.sà.,b i.lità di -inghiottire' tanto i ciibi solidi cJ:ie· i liiquidi; paralisi completa dell'art<> su p€ri·o re e inferi.or.e a destra; abolizione del ii· :flesso 1"otuloo.; presenza del seg,no di Babiniski Afasia motrice rompleta; torpore mentale molto accentuato. r ' . Lo stat o .d eJl'an1·malata ,a:11dò)· lentamente mi.. gliorando e dopo 4 mesi si constatava paralisi con contrattura it1 :fies.si-0ne dell'arto s uperiore con 1es_,agerazkme dei riflessi ; paresi dell'arto inlerio1-e con esaget.a?~dne · lie'l·e ·«:lei \fifl.èssi ; pre· serite il s€gno di Ba1b inski. Stato mentale .mio-lioo rato ; afasia non modidìeata. La seconda oss·ervazio·n e si ri,ferisc~ ad una donn a di ~9 ~nini gr,a vid,a al 6° n1ese. In1pr-0vvisamen:. te, .se11za ictus, senza per<lita di con.osoen;z.a si s t abili em~.plegia destra con afasia motrice tipo Bro('a. Facc~le s uperiore par.etico; facciale inferiore l)~ralizzato; 1p·a ral.isi totale dell'arto super.i.ore ed infexiore ì esager.aziQUe del rifl·e sso ,r otuleo; Babi.l1ski presente. I poestesia ·d al lato paralizzato. Nessuna ·lesìoru:: a c{lrico del cuore; ·no11 albumina nelle urine : urea nel sangue 0,34 %o. Reazione di Wassermann negativa. Il Jiq1tido cefalo-rachidia1110 . u sci a pres1sì1ou1e aun1entata, nettamente emor~aig.ico .nelle tre pro'\Tette ,nelle q.ttali fu successivam1e nte raçcoltq. La pt111t11ra lombare ripe~ta dop.o 3 giorni {liede lo stesso risultato; ttna t€rza puntura eseguita d-0p.o 20 g·iotni diede esito a li,q uido incolore, traspar·ente, nel qtm1e si notò soltanto u.n a ument-0 dell '-aJ b1\mi na, no11 linfoci toRi . •

..

.

• •

I

,.

• •

'


I

[ .\ N~O

1L POl ..IC'LlNICO

XX\TIJ,

FASC. 26

I

I

Le oondi~ioui dell '.a.mmalata che ·e rano andate d.i 15 mg;. di morfir1.a, onde dimint1ire anzitutto lentamente migliorand.o , si .aggra·varono dopo due l 'ec~itabilità riflessa . La s tanza nella quale st mesi i n s.eguito .a lla comparsa di a ttacchi convttl- tro\1 a l'a mmalata de,.,,ç esser tenuta a11~.oscùTo, sivi ail lato (lestro a tipo Jatc k:soniano . La donna e vi s i deve evita.re ogni rumor.e. Pias.sato 1/4 entrò i11 travaglio, .i l parto si oompì :normalmeute d'or.a dalla prf.m ia riniezione, .si narcotizza 1eg.ed il feto, nato a tetmine, non presentò u,esst111a gern1-e n1te l'ec lamptica coll'etere. Dura·11te la narJesione; mo1i però. dopo qu.a lche gior110 'per bron- cosi .si procede al catet eris mo, iall'esplorazi1011e oo-polmonite. L'iatnmalata migliorò progressiva,~a.g.iniale, .al salasso, 01)erazioni le quali 11e11.a cTon.na sv•eglia potrebber.o l)rov·o eare dei 11uovi - me11te; petè éam•m inare 1e con qualche cliffiooltà a11cl1e ·p .arlare. CoJ11pleta 1ri mas e la paralisi delaccessi oonvtt1sivi. L't1ri111a •estratta col cat·etere • l'arto supenore. , Yiene mi s11rata, e con servata! per l'esame .ch1rruico e microscopico. Se l 'esplora.zione vaiginale Men~re n•ella prima osservazione poteva facil1nente trattarisi di ti.n·a emiorragia cer.ebrale, speia sentire che il batnbitiro è vivo, che la bocca cialmente i1n rigUiardo .ai s_eg11i di una inclubbia t1terina è completamente dilatata e che la t~sta lesione J."enale, uella seconcla osservazi,o ne c·e rtasi è ben•e impegnata n el bacino, si renderà pi1\ l)rof.011da la narcosi •e si pr1ooe(lerà s ubito all »cm.ente ,sì era. ·v eriticaba una emorra.g ia m eningea, della quale però n011 si pote,·a riCOJ?.OS<'ere la . s trazioiie qol lforci1)e. Se le vie genitali sono largJie abbastanza, s i pttò tentare l~estrazio11e clel cat1sa . feto anche n.te i casi di situazione .auormale {li esso . Gli .r\ .a . pen.sano pera·l tro ché « l'emiplegia • Si deve assoltttamiente riuunziare al parto ra.1-tidella. gra,•idanza ·e non rappresenti ttna forma spe:ficiaJ.e in tutti gli .altri casi, 11ei quali l'attua ci~le 1-egata. a11o st ato g1~a1vi<li1c-o, n1a soltanto ttna • zion e di esso i11contrer·e.bbe seri1e difficoltà o ricomplicizione i.n sorgente · dttr.qnte il decorso della chiederebbe' interventi operativi. Il salasso de,·e gTavidan7,.a; fa·c ilitata pr-0ba,b iln1ente' da11e pect1es:ere ;abbondaute, 1iion 1ruferiore a 500 eme. !11 1li.ari co11dizioni n elle qt1ali si trova l'organismo qu1ei casi rari, nei quali l'eclam'J>.sia s i manifesta <1111"\ante la gest azio11e . fRE~TI. clopo 11 parto, si e \•iterà il salasso se la donn1.a • ha già perduto mOlto sangtte . Dopo il sa.lasso si La eura dell'eclampsia pttò s·vegli.are l'eclampti·ca . Un'or.a dopo la pr.in1a 'fH. VoN ]AstHKE. D cutscli. 1Vled. J..Voc11 e11s·chr. i11ie2ione di morlin.a si pratica u11 clist ere di 2 gr. • 11. 50, 1919 . cli cloralio in 300 gr. cli latte. Dopo .altre 2 orie s.1. rì p~te 1'i11iezione cli 15 1m,g. di morfina, e si J~ 'eclampsiia è tlllia complkazion•e non freqt1eu.te, ripete il clistere di latte e clorali.o, nelle stesse ' m-a m olto grave, della ig ravida.nza e del pairto. cl·o si, dopo altre 4, e a11oora dopo passate .altrie La gravità di ·essa ris11lta dal fa1tto, che i- casi 6 ore. Si ripete an·éora ~l clistere di latte dof>io di 1morte per eclampsia 11.ellia gra vida·nza, rapaltre 7 ore, rjduceindo la q11antità di cl oralio a presentano l'r %o della morta.lità femminile 1n I 1 / ;, gr. gene.iie ; la mortalità tra l·e ecloa·m ptiche non ic11rate N·ei casi gravi, ad a:coessi Stlibentra11ti·, iap·p or· si può valutare al 150 %. • tano gra11 •g iovamento delle iniezioni sottocutanee Grande importan~ avrebbe la profilassi " dell'e-c1ainpsia, se si ritt:Sèisse 1a ·d iagnosticare ·e a od e ndovenose il 500 ~1c. {li so1ttZione di Ri·nger, • trattare con1'~er1ienfemente 1.e niefropatiie . de.lla .prati.cate 12 volte nelle 24 ·011e . .Qu,esta c ura pro,·ocherà nella maggior pa:ii:e dei casi la cessagra.v ida·nza delle quali essa è una oon seg·uenza. zione degli accessi ·eclamptici. Una di.eta nelra qt1ale i proteidi ai.o,n uperjno ' .. E inoltre impoFtante •evitare con gran ,cura il t:abbisog.i10 dell '1orga1ùsmo, ·niella. .qualie i grassi c:he l'eclamptica in i.stato d'i.ncoscien1..a, aspi1i siano scarsi e gli idrati di carbonio aqbondan.ti, • nje lle vie aeree dei liquidi somministrati imprttsi dovr.e bbe appli('àre a ttttte le c'Lon1ne gcivide d~utem,ent:e mentre è in talie s ta.te, · o die lle soaffette <la .nefropa tiie •ed a:n c.h·e a que lle s eni.plistanze vomitate. Per impedire ~iò ~i deve m1etcemente alibumiin.ttriche, . se 1 ~albttm~nuria è ac, t erè la testa dell'etlampfi·ca in posizione bassa, compagnata da una aL.-che lieV<e f,or1nazione d1 onde p,o ter f acilme11te, i111 caso di v.omito, all-011edemi. Purtnopp.o,...taJe profilassi rarrumente si può tain.are con una pezzuola dal faringe l•e m·asse attua.ore, iavend-0 quelle nefrop.a tie, nel. corso delle . ' .. - ' vomitate. Anch·e se l'eclamptica 11on v·om1ta, e qu.a li s i ma•nifesta l'ec.1.ampsi:a, di so1ito UJl debene ,di tempo .i,n tem.p a pulire il faringe dal corso .act1to, così cla oondurr·e .sp•es.so .soli 8 1gii0rni niu& a ccumt1lat-0. Se lo stom1aoo è meteorioo s1 dopo ~l loro iniz'l-0 .aii s intomi più n1iniacciosi. deve ·v111ota:rlo e 1.avarlio p:er m•ezzo della sond.a. Il miedico s i trova .p ·erciò lli · ·s.oli·t o di f.r~1:e Durante gli iaic·o essi conv.ulsivi si · introdurrà tr.a all'eclamp:sia. già ocoppi.ata. ll metodo di cura l<~ mascellie 11n pez~ di gomma o di pp.nno, per 1urigliore , quello che riduce la mortalità al 3-5 %, impedire che 1'.ec}amptica sii morda la lingu.a o è f.a.oiJe a.d applic.a rsi .ainc l1e in cli.e ntela privata; 1e labbra. J~'.eclampti·ca n·on dovrà allattare ne1 lo .schema al quale si deve .attenie.rsi ,è j.l s·egtte'Dte : 1)11111i dtt.e giorni dopo ~l parto. POLT~ITZER. Si inizia la cura co11 ttn 'inie-zio11e c;ottocutanea 1

1

1

,

#

I

-

1

\

\

(


.. • l.\!\~o

XX\i ll ,

t'.\!:>C.

26! '

I

.

T1·attamento deJl'embolia nel puerperio. ( ~.

Deutschle "NI ed . Woclien.schr.,

\"ON ]ASClIKE.

. .

S&ZlONI PRA'tlCA

• I

Le embolie tla cui è minacciata la donna .11el ptterpei:io s -0110 di tr·e specie : l 'emb.o lia poln10na1ie, 1',e mb·olia del g'r,a11de c•irco1o · e l'embolia gassosa. Nell' embolia polmonare, gli ·e1n.bÒli p.rove11gono cl;a trombi ~renosi ; questi si p1oss,o no for1nare o iu seguito ad u11a tromboflebite ·settica, oppure in :seguito a forte rallentamento della corrèntts.angt1ig·na, sp ecialme nte nelle viene dilatate del bacii-10. Si cercherà di 'evitare la trollllbofiebite, o ·ser, ·a:nd-0 la più scr11polosa 'asepsi durru1t•è e, clopo l1l parto; si eviterà .i.l .p eri·co1oso m llentaJ mento della oorr·ente saµ·g uigna, facenclo eseguire al1a p11erper.a possibi1mlente presto c1ei moYimenti attivi nel letto, e fa>e·endola a lzar.e pre- . cooemente : l'e mbolia si ~osserva con f.rieq ue n.z a uelle puerpere tenute a letto per molto . tempo. Le trombosi di ·v ene cutanee varicose' non dan1110 niai origine ad emholtie. L'embolia polmonar·e, ov-e 1Si·a stato ott11rato tt110 dei rami i)ri11cip.ali dell'arteria, 1ìa esito qttasi immediatamer1te mortale . .Se l)e1nbolo va inv·e ce ad ott11rar·e uno diei ram.i mi11ori, avrà la formazione di u11 infarto, che finirà col g uarire nel corso di ialcune settimane. La terapia. :in questi casi, si limita ad evitare il distacco d i n111ovi emboli da~ trombo, ·ed a sostenere la forza del cuore. È perc1ò necessario il. l'iposo assolu.to 1a letto. iAJte dosi ·d i morfi!n a clilateranno i ,~asti. 1)eriferici, · scarica11do in tal modo il cuore. I cardiotonici veri si usera11110 co11 son1ma cautela; l'a.t1mento dre11.a pressi10 11e sia·Ì1guigna ch·e dal 101:0 ttso cleri·v .a , può facilme'Dte llrovocare il ilistacco iCli nuovi emboli.. Si u seranni0 perciò, soltanto n~i primi mome nti, dei cardi·otonici il cui eftetto s~a rapido e d1 breve d11rata: specialn1e11te l:a canfora e la catf.eiua. 1

1

1

si

1

1

J

L'en1bolia tte.l . g ra>nde circolo è di solito t111a consegt1enza clel l'enc"Loaai-dite r;etti ca. 1·11 a]ct1111 casi però gli en1boli pro\·engono cla trombi .arteri-0si, formatisi in seguito acl .aneurisma, :a propagazione di una trom.b ofiebite .settica all'ar1

nell'organo colpito; esse s.aranuo g·ravissime! ove tale possibilità non· esista . Profilatticaa.n·e nte si cèrch1erà di 1evitare ile compliaazion.i settiche d·e l pttierperio, ,e si limiteranno allo stretto .ne~ssari•O gli interventi ostetrici. • La teral)ia è di solito i neffiçace ; è 1'tecessario il · rip·o so assoJut-0• a Letto ·e .l a som.m inistrazione di morfina, menit re si drevon-0 possib1lmenLe evi~r~ i medicamenti, i· q ua1i innalza'Do la pressione sanguign.a. Nell '.en11bo1·1:a intesti·n1ale si t•eniterà lia re&eziorte del1a parte colpita, nebl'embolia. di piç cole arterie dielle estremità si potrà tentare, con applirazioni cald10-u1nicle ·ed evitando con cura ogni press~on•e, di 1otten·ere la formazione di 11·11 circolo col.l aterale. In caiso di gangrena si potrà ainptttare, l operazione è però il."ara1nente sopp.ortaita (lalJe amn1alate profond.anl.!ente deperite. 1

1

1

1

I

'

***

L'embolia: g.asoosa, i:. causiata clall'ie11trata di aria 11el ~ca.vu.m Ù:teri. I,e man.ip1o lazioni çhe posS<.'t10 pr0\ ocare l'·~ntrata dell'aria, son•o le irrig·.azi,o ni u~erine, i distacchi manuali delJ.a p1acenta, s pecialmente se praevia, i t·entaitivi forzati di espres•sionè alla ·crédé i( nel .momentò iii cui si r.all<enta la p!lessionae può v.enir aspirab:t dell'aria nell'utero) , i, tentativi. criminosi d1 1

1

abort-0. · . Se la quantità d'aria •e11tra:ta in ciroolo è scairsa, l'em,b olia no11 avrà consegu~e; s i iavrà la morte i mn1ediata; se l'aria entra '11ell·e \rene in !m.agg)ore quantità. I ·sintomi dcll 'embolia gassosa sono cianosi (iii c:ontrasto col pallor.e cl11e si osserva nell'embolia 5'E'mp1ice) , -0onvul1sioni, 1)e1·dita ::immecliata ,d elJa

<'-Oscrenza. Profila-tticamen:te . è importante , ne1 pratica.re 1e irrj.g.a zioni uterìn1e, idi introdttrre il tu.b o ad acqu1a g ià scorrente ; 111e gli i!llterventi s ull'uterq vuot'o, 0<.l i11 qtteÌli te 11denti a. svu-0tarlo, èii non da!e niai al 1b a.cino un:a posizi.011·e ,eJievata ; di evJtare le forti presisj1a ni, .e sercitate dall 'esteDno s 11ll '11tero. La terapj.a .clell'1emboliai ig·.assosa UllOU •esiste, esse11(lo .la 1n1orte imtn·edi:ata, in seg~ito .ad asis tolia , Por,r, l TZER. 1

La sterilizzazione della do11na, per varie indicazioni.

teria viè'i•na, ocl a lesi011i traun1atiche· della parete arteriosa d u·r,ante operazioni ostetriche ; in (G. W1N1'ER. ;}J edizi1iisc1i 1:: J{li n L7<, 11t1J1n. J6, 37, c,rusi molto rar.i gli emlb0!li, origi11.atisi ·d a tro·m bi 40, 42, 19r9) · · \·enosi, passano nel c11ore si:rllstro attraverso u11 • forameu -Ovale ,pervio. Gli ·emboli possono ficire L 'A. analizza .le ii111dicaz.io11i .al};\ sterjlizwzio11egldi org·ani pi·.J. div·er.si ; . di solito •es.si otturano n e det1a do111110. : r I. Nelle psiçosi, !i via:si dei reni, d ellai milza, del cervelOo, raramente quelli dell'i11testi110 e d·e ll·e estremità. Le . · II. In alcune malattie organiche, specialme11te del l'icam bio, ·del sistema rnervoso e diel si· -<'onseguenze di tali embolie di.pendono ·dalla pJS.s~biilità di fo1~n1azione di un ciircolo .col1ateral~ stem:a endocri no; 1

1

1

1

I

,

.,

.

~

'


..

'

rt POLJCLfNtCo • • •

III. Dal pu~to di .-v ista eugenetico, IV. Dal punto <li vista sociale, V. D.al punto di vista deontologico.

• •

...

.

.

m1a.

:Nel diabete bisogna distinguere· j .casi i1ei C(UJaJ1i la mal~tia cotnpare ~n g11avidanza, guarisce totalmente o quasi puerperi-0 ~ recidiva dn gravi<la111ze successive, dai casi di diab·etiè preesiste11te aLla gravidanza. -~ primi sono i casi a p116gnosi inig.liorie e solo eccezionalmente 1'ag~ gravan1ento è 1taile da jnd.icare l'interrttzione del1a gravidanza ie la snccessi·va sterilizz.àzione; nçg1i aLtri casi vJ è in\· ic.az1on.e a.Il 'interruzione de~­ la graviidanza. e aTu- .Sterilizzazione: a) qua:ndo minia~ci il coma ; b) quando ~ompaia nefrosi tos-

in

1

'

sica. Anche la prognosi fetale in q wa5ti ca.sii è dei 1'iesto e.attiva. Se l 'inter,·e11to è indicato nei pri1ni m€si di gravridanza, si associierà la sterilizzazione alla interruzione della gravidanza (meglio per . via. ·vaginale) ; se è indicata uecrlii tiltim~ • o mesi s1 . svoterà ~11bito 1't1tero e si sterilizzerà, ·cessato 11 pericolo, c,on Ja resezi•one dellie trombe o coi raggi X. ! ·

. preferenza e

N·eLla tetariia, che co1npare con recidiva. sp.e sso i!11 gitrvidanza, 11a sterilizzazione non trova secondQ l 'A. sttfficiieute inilitazdoue , pçichè i casi ch e iinpo1i.a119 pericolo di vita son.o rari, ainche f1ia le rerid1,·-e; in questi sii. pobrà provvedere 0011 l '1i11teri-uzio11e clella. b,rravidanza . Nell'osteomalacia> se la castrazi001e può· esser giustificata come 111ezzo t erapeutico, la sola stx>ril~zzazione tubarj1ca per co11tro non tro\'a a1ct111a indicai;ìone. · 1

III. - L' L11d-icazio11 e eugeu.etic a ahla sterilizzazione 11a l:o scopo dii e\'i•t are la procreazio11e -cli inddv·i'dui, i quali s.iauo co11g1e11i1tame11te i11ac1atti ad Ul1a \'"Ìta somait.ica o psichica. T_,e premesse . 111 ecessar1e son-0 : • a.) la cli111os.tDazio11e ùe11 'erec11ta,r\ietà cle·l l'af•

k~~;

I

b) la p1~e1riza rlel.1 'er:edità 11e l plasma ger111.Ìnati,·o della madre; · e) la ripetizione del I ~affezione ereditaria in tUJtt:a la prole o a·lnie110 t1ella maggior parte cl11 essa· ' d) l 'ingttaribiljtà <le11l 'affiez.io11e ereditaria 11ei genitori e nella pri01e ; e) l'infltisso ,d eleterio dell'affezione. sulla , -jta soma.tiloa o psicl1ica diell 'indi vicluo affetto o di que11i che lo a\·vicinano. Corrispondono al post11lato a) 1° n1oJ,te psicosii, so.pratutto l 'i<lio~iia .e la diefi.ci1e11za coinge.nita (eredit~.ria nei 3,'4 dei casi), pericolose speciia.1rnente per i 1oto ta1ppoiritì co,11 la delinquenza e la prootìtuz.ione, l'epilessia, ei1editaria in r/3 diei casi, la psioosi n1an.ia co-c1epressiva e talvolta la demenza precoce. J Siterismo, e nie':ras~ia, s~b­ bene pure eneditariie, souo affezioni .troppo lievi peir poter entrare anche solo in dtiscussione rig·uar<lo alla steri'l.izzaZlione ; 2° l 'a 1coolis1no cro·rtico, che ùà· un'.eredità morbosa in 4/5 dei casi; 3" :alctune qffezioni muscolari e nervose, come le f·orme distrofiohe con o senza degenerazione dei i1ervi peri.feri1ai, l'atassia ereditar!i,a , la paralisi. spinaile spastica, la corea di Huntington, la miotoniia congenita; 4° nlqltie mal~ttie oc11liari, fra le q1lla:1li alcune di poco momento (albi11is1no, emeral-0pia, ptosi, ece.) alt·ve guarii.bili {cateratta zonulare, gl.aucom•a ), altre ·Ì n,rece gravi ed inguaribili, C'ondwcrenti inesor:abilmente a cécità, cioè la retini'tle p.igm.ientosa, la ne urite ottica (affezione ered-itaria ginecofora), il glioma, l'amau. rosi e l 'ambliop1a congenita, che si accompa!gna1

• •

~6J

,

I. - Delle psi1cosi a'A. è d'~c6rdo a ritener spesso :indicata ·la sterilizzazione nclla detn et1 za precoce in .base all'esperienza dlell 'aggrav0meintx> di questa ~n . successive gra·vidanze. Stabilitasi .u.na ,g .ra·v idanza ed iniziatosi l'aggra\·,a men·t o può essere citnclic~ita la pro\rocazione dell'aborto. · Q"u est'tltl'ti1na misura ·è ~ndicaita nella n1.èla1tco. ' . . nia con ang·oscia> che può ·guarire c~mpletamei1te e può non rec.i rlivare in gm.,r.idanze successive;· perciò 111011 è i11dicatta i11 questi casi la sleni·LizzaZ!ione. I11. nes_s un'alhfa psicosi i·l rappo1io con lo stato cli ma terni.t à è cosr evideu te da iud i care la sua sopp1·.~ss:ione. Delle psiconeurosi. l' A. è co,n trario a O<Ylli mio sura co11tro lo stato di maiternità nell'isteria e 11ellla , , eitraste12,ia. I11\1eoe nell'epilessia l 'dndicazione materna alla s't-erilizzazfone può .esistere, q.UJalldo la paeilente iabbita superato uno status epilep ti e t(,S stabili·t osi per una gravJda11za pregressa ? i11 questa I 'epilessia si sia· 00111pliioot.'l con l:a comparrsa , o }',a ggravamento di de1nenza o di ali ttcinazioni. · Delle dtte forme · g.ravidichie 1d ella corea> la lieVle e la gr:avie, la prima non costituisce mai ii111dicam1one alla sterilizzazione, anche se recidi,·anfe; i11\Tece Ja seconda, che d,à u11'altissima mortalità, j1nld:ica, superato una ,·olta il pericolo di v.iJta. o se siiano residuati da 1pregresse gnrvidanziei degli statti l)~icopa·tioi, 1a sterilizzazio111e. II. - Alcune malattie organ1cbe del siste1na 11e:rvoso reoictivano in gra\·ida11ze successive; tali sono 1a 1niaste,n iJ grave e l'apop_lèssia gravid·ica; la prima 1)eggiora c61 ·r ipetersi delle gravidanz;e, la ,seconda, sia dia t-ron1bosi, a base eredi. :tairia, , s ia da embolia, può co11durre con J1a recic1iva alla morte . In questi casi è indicata la ste;:i.li zzaz.ione. ll ·n,iorbo di Basedow può st1bire aggravamenti 111 gravidanza, n1a non sembra costirtuire su.fficieute i·n dicaziou.e per ·l a sterildzzazione; basterà evientual1nente la prot.1ocazione dell'aborto. Nel gozzo, .che n01U dia se in.on drils•t urbi meccand.ci, non può essere inv-ece !indicata.. che la strumectoI

,l ..\..NNO XXVII, i4•Asc.

-

'


l.\N~O

xx\' 11'

FA~C. 26]

SEZION~

PRATICA

I

)

.

~

.

no ad icliozia o difetti vari del sistema ill.ervo~o 2° fl iC'011SeUHO <1e.i d tte C011Ì ugi ; central1e; 5° affezioni dell'udito, ioome certe for3~ L'esis.tienz,a di 11110 o più ban1b:illi ; me ,,<li otosclerosi e. il sordomtttismo ; 6° defor4° L'esperin1eu.to fa.l lito di 1nezZJi anticonce~ità varie (delle dita, delle mammelle, labbro lezionali·, porino, ecc.). · L:~..\. al I 0 richite<le ~1 con$ulto di 3 1nedici e Il punto b) ùe,"e essere çlin1ostraito, pe.rchè sie cioè id!el med.rico dii famig.l11a , cli u110 $peciialista. l 'eredita1·ietà è paterna n01n de·ve essere la mae dell '0perato!1e i al 2° .i l con~enso scritto dei cod1:e à ''et1ir 111utilata. Si richiede quindi ttn ~esat­ aacuse 0 1 recri.1ninazi1o ni avve11iugi, ad evitane • ta ,a11an1n1esi fan1i;l iar1e con i~t1~tttz1one di ttn aì- n.i re; .11on ritiie ne il pttJJto 3° s.en1pr~ 11eeessario, bero genealogico. perchè l'ì1tdieazione in1ed1ca pt1ò ess.ere assolu't a I1l qttesito del pt111to () è di clifficiliss1n1a ri:fin dalla prima griav.irda11z;a, con1e 1n certi çasi sposta. Qt1esta nou pttò essere data 1nai a priori, di tubercolosi p.ol 1no11arie o cli S<te·nosi mitral:ica ; 1nc11 solo 1n base a11 'e~per~enza cl1e la prole di · il tentativo del punto 4° fi11àl111e11te 11on 1dte;ve esuna deter111i11aia oopp1a prese11ta l'affezio111e ere- sere sperimentato, malfido com'è, cla chi ponga ditari1a it1 t1ttti o !nella n1ag·g-ior parte dei ca~i. solo le indicazioni ·di s t1ietta uecessi.tà. Qu1anto ·al punto e) bisog11a che l e conseg1te11M. nor4AFFro. • zc <le-11 'affezio~ sia110 tali eh.e laJ \rita cosititttisca . .ltt1 peso per .l'indi ,Ticluo e per iJ prossi1110. _\ QUESTIONI DEL GIORNO . q11esto postulato c:orrispcn<lo110 seco11clo l '.A,. . .1 'idiozia, 1'epilessia ,!{ra've accon1pag.11ata da alte. • Una reazione intracutanea nrI caso di ca1·c1nnma razioni' psichiche, le psicosi -vero e proprie) alghi~ndol"re del) ',intestino, c·une delle rnalattie· d.el 11ridollo men7Jionate. e le più gravi fra le nfjezio1ii oculari . . I~ 'alcoolis1110 ~oYKS'EN -(Ze·n ttalbatt f. Chirurgie, ·n. 51, r919). cronico 11011 iuclica la sterilizzazio1Je, nouost.a11te le ··sue co11~ég·11e11.:le per la ptole, percl1è 8ttscetL'auto1-·e acoenna ad una sua preei~d·ente pu.b• tibi1e <1i cura e J)èrcl1è l'eredità cl1e cletern1ii.1a bljcazion·e niella « Miinch·e ner med. ·wocheu' non è sempre così gra·ve da esclttdere un.a certa, schrift » ,s tt una · ser1e di reazioni bi ochimiche, proficua. atti'\·i·tà. prodotte ~el corpo a11imale medi1aute l'intr-o:dttIV. - L' i11 dicazio1ie sol;iale ha i)er 1sco,po di . zione cli materiale carci.nomatoso un1ano. F:ra .aìl-0\·viare, co11 l'esclusione di una disce1u1enza ultro ha riferiito ianche degli esperimenti fatti su teriore, alla ro'\·i11a fam~.liare •n1inaccia11te per quattro casi di carcinoma rettale col siero oorcinol 'ecoessi\·o 11t1111ero dei figli. Qt1est'inclicazio1ne è ~tosi indicato da .t\.bderhalden e fabbricaito nelstaita .negli t1lti1ni 10 anni argomento cli \' i\'aci le fa·bbri'Che di Ba1rer e C. iin Leverkusen presso <lisc11ssio11i 111 Gern1.ania. ::\ianoanclo 1111'àncli.cazioKfiln. · Il sier.o carcinomatoso di Abderhaldien fu ne n1eclica si richiede dati più seri fra i su'Oi sopfepanato n1ediante ] 'iniezione di metastasi epa1 s tenitori (Schickele, Hirsch) che tl' i n·dicazio:i1e tiche dà. caircinom1a rettaile .n,e l cavallo. Cosi pure venga posta clall,autorità stataJ.e o comuna1 e in à escrisse il notevole · 1eff.etto di .questo .siero nelbase a sitatistiicl1e ed .a studi ie1conon1ici; lia J)Ol'organismo ttma110, che siupera per reg·ol,a rità ed te11ziia:li.tà' fì.nanz.iaria delila fam~glia de,•e essere etlì~acìç1.. dei fenomel:Ji l'effetto cli qt1alunque altro 111 ogni gi11g0Lo caso la ·J1orn1a p~r · c1ttest'i11!cl ica.siero. In consegu·enz.a dell 'i11.iezio.ue ·endovenosa r.i soontrò intensi brividi e· clopo l'iniezione .sottozione. Altri awtori (Kro~ig·, Henkel) ammetto110 , l'inclicazione sociale con;.e attsiliarda di quella cutanea ed~ in.tr.amu.scol:are si formò u•n'estesa i·11rniedièa. L'A. fa osservare giusta.mente cl1e la fi:ltrazio11è .asettica intorno al pu11to .d 'inocu..la!'teri·liz1~zione esclttr1e per sempre la possibi1-ità zi01lJe. L 'A. descrive poi l,e alterazi<?ni locali, lia lli nuo,ra prole (il Cova ha proposto eta noi t111 ti-asfor1nazione delle masse dél tumore, -!'.aumenn1et0do di steritlrizrozion;€ temporanea, N. d. rel.), to· dell'ascite nella cavità addominale ep. fil granche potrel)be esse·re de:s~iderata, OY e venisse a de iefie.tt.o dell'iniezione su1lo stato generale demorte quella 1)reesistente o le condizioni eco110- gli i111fermi. u1iche fatniliairi mig1iora;ssero. La q11ar1ti tà iadoperiata a Sùopì terapeutici. del Egli crede 1 però ch1e d1ebbra .t~ne1·si conto clelila siero fu di 20. e.mc. A dope1iando t1 na qttantità ro-20 oondizi,011·e sociale ·n.el .porre l 'indiaazilone m1ed~ca volte .Più p1ecola, si posso·n·o ;av,ere dei :Venome.ni j11' que·l:l1e n1al1 a ttiè i1ell e quati lo staif:o, a~ mait er- . locali .s·enza. alrnn pericolo per l '1ani1nalato. Come n.i tà deve esse1:e circondato da partioola.ri ~ure, risulta da1la primfa pubbli1cazione, l'A. utilizzò questi . f.enomeni a scopi diagnostici ·e d ora rifefra qu•este in primo luogo 11elJe n·i alattie di cita.risce le sue osserv1a. zioni dell'ultim·o bien.nio, fi3.tre e nella tubercol.oJ'i poln1011a re. . te su roo casi d'inoculazi1one intracutanea. V. - Ptima di procedere alla s~r:ilizziazioine il P.raticando su un soggetto con car-cinoma ghianKehrer e motti a:ltri dopo di ·l ui richiedono : doliaire del retti() una iiniezione di siero terapeu11) 11 ronsUilto con uno o più. medici ; 1

l

J

1

••

1

1

1

1

1

1

1

,

f

• •


-

68u

IL POLlCLlNICO

·tico eont;i.10 il cancro ùel 1;etté, segnato c-011 « R2 », comparisc~ 11ei co.11torni del punto i11 Clti fu pracata l'iniezione, per una circonf.erenza di ~-10 mm. u11 'emorragi,a oapil.1,a rie 11e·g·Ji strati stt perfi.ci·ali . della cute, cat1sata evidentemente tla 1alterazioni dei ,·asi. ·000orre da r/2 iad r cn1c. di siero· per formare 11.na papula a cQ11to1mi rilevaiti, .spesso neri come pece ed oltre111odo caratteristici. Il cerci,n1e oscuro è i)er Jo più circond-ato da 11nia. ohiiaz~a rossa, larga 3 111m. La reazi,o ne si pr:esenta dopio 6 . ore, i n 12 ore .. atriv·a al I'1.t11to 111iassimo per sparire poi mau m ano e.11tro due giorni. In ro e.asi di carci~o111a del retto 9 diedero la· reazione nella forma più e·v id1e nte. Il g.rado d-ell 'emorragi·a capillare aill 'intorno deJ]a papula ,-atiava dal T·OSa os·c uro ad un 1oolor.az.io11e nerissi1na. L'emorragia in due casi -era .specialmente estesa ecl arri\7Ò .alla ,g randezza di un marco. In .1tiolti · casi pe.rsis te"·a 1'inti.1tr. a:lct1ne settimane . az.iou . e. 1 dopochè il rossore c.lella papula era già sparito. _\ 11c l1e in casi {li carcinoma del],o stomaco lia reazione rius~i e l'inoet11azione intracutanea del si'ero << .R .2 » {liede gli stessi efietti. In 21 casi i7 cliedero la reazione sict1ramente positiva, ooFsicl erando carne positi'ri solo ii. casi ~he dimostr.aro110 ttna evidente ·etn·orragia all'dntor.no' della paptt1a. 3 casi turouo leggermente positi,·i, I caso negatiYo. N~u c1iede la reazione tùu caso, 11el' qu.aile s1 praticò un.a \"asta resezio.n e dello stoinaco. In u11 I altro ·ca o di reazio11e ipositi·v a l'operazione dimostrò un estes.o aarcirioma del pancreas. A•nche i 111 u11 caso d'1111 g rande carci.uoma cecale 1a. reazi1one risultò positiva, rim.~e lJerò 11egativa 111ell caso di 11·n piQC~lo ca.rei.noma sten-0sa11te ·dcl colon. U11 ip·er11efrom.a .e d ttu volrumim.o.so carcinoka del mascellare superi.ore -ddedero pttre reazione positiva. I d~lori ed il senso di te11sio11e ·nel pt1nto ùel J'iniezione 'lnma:sero 1niti, 1e d al.l 'i11fuori di u'11 piccolo :a..u niento di tempet~tura fino a 37 ,5 cr1on si ebbero 1d isturbi gen1eriali. 'l'ntt'altro effetto si e.bbe per la iniezione diel • RieliO <e R2» j·n ttna persoo,a •n oi1 carci11011mtosa. 111 28 casi e.li oontrollo (tra i qttali 10 i.ncl:ividtù sa11i e i 8 1n i11cli\'idui ~fletti <la forme tubercolari cl11.r11rg·i ch·e) m.a nicò l '•em•orr~g~a capilliaire caratteri stie.a del turt.to. Nel tempo -corrispondenite si p-r~sentò un 1eritema diffuso .att-0r.110 al punto ò.'i11octtlaz,i.011e con cliscr,eto gonfiore del ce11ru.1are sottoc11taneo. I dri.sturbi soggettiivi erano genei-ai lJ111e.ute identici oome 11el ·o aso degli ammalia ti cli car-cin1011l.a. Dopo 24-48 Qre cosi l'·er1tenl:a oome il g·on.ti10t·e era11 0 in1percettli:b i·lii. :Due i0a.si però - e c1uesto 11011 de\r.e esser e celato - diedero reazione positi,ria , senza che s1 sia 1potuta dimostrate la presenza d'11n car cinoma. L'ti·oo - icon .diis turbi subi.ettivi ~ncerti, l'altro, - oonfe si notò all 'op.e.razio111e 1c on un '111-cera dello stomaco, la di .cui nat11ra 'llJOll potè esser s tabilrita ma.lgra d.J 1

1

1

1

1

1

'

.

1

i.n

1

1

1

1

1

~

~

.

1'operaz;i,one. Unia ghiandola tt1mef.a:tta, trovata durante ... la ga·s.itro·e11terostomi,a certo ·non ena ca.ucerosa. Dopo 14 mesi I 'ammalato fu per<iuito dì \rista, e 11 011 ftt possri..bile l'esame di contt.ollo.'\ E 111teressa11te poi l 'effe.tto d·e lJa inocul~one vresso ,am11nalati, affetti cli altre specie cli carcinoma (e; ·c asi dj carcinoma del·lia n1a·mn11ell.a e 7 del1'utero). In nessuno dei ca~1 si presentò l'emorragia ca pi 11.are. i 11to1-ino al pt111-to d'inoculazione verificatasi nei casi di .caTcinoma ·d·e l retto. La reazio11e assou1igli.ava piuttosto :a quella dei sai11i. Il medesimo ris ttltato si ebb.e in iammia.1ruti di car- . cinoma delle labbra e cl~hl'esofago . In ptincipio si :adoperò solbanto il siero <e R2 », poi a scopo di confrotlto si presero ainche sieri i)rep:a.rati it1 n1odo speciale. L'uno, t111 siero 'polivalente, prodotto n1edianite ·l 'iniezione d'ttna miscela di ,~arie specie di oarci110mi (carcinoilli delùa • 1nam·m·ella, <1el 1-etto, ùello st·omaco), il sooo11do prepar.ato cou l 'tnoculazione cli metastasi d'un c.arci1110111a a.e lla cistifellea (car·c inoma solido a caratteri g11iandolar1) « V IV », un.a terza s·pecie di iero fll' prepa·r ata ooll'inooulazione d'wn <)arei• n om.a della man1mrella (scirro) cc Mm . VI». Si ebbe per rri1Sultato, che :i·l siero cc V IV » proddsse 1.a stessa reaii-011.e nei casi di carci11oma i~ntesti- · 11ale come il siero « R2 » prima adoperato. I.J .teY7...o siero, pre1)ar.ato sqlo col carci11oma della mamn1ella, diede risultato neg.a1ti,ro ta·11it 0 nei casi di carcino111a intes.tfina1e quanto !lleÌ carcin,o mi della 111amn1ella. (In qtt~st'ultimo anche il siero po- · 11 \'ale11te risultò negati,·o). L'A. cTede in{lt1bbio, tPat·t arsi qlti di ifen omeui regolari, produci.b ili c.011 gr.ande cerlezzia. Trova assodiate le osservazioni della s11.a prima pubblie.azione, cioè eh~ l '~ncorp1oriazione ·d i materj1ale carcinomatoso uma·no, nell'animale cagioni una certa .alter,azione del st10 siero. Come sempre1 anche i11 ques to -caso si formano certe sostanze n·e l sie1:0 animale contro il siero uman•o eteroge- . nieo introdotto. Il .siero preparato i11 tal mod-0 (001ne anel1e :il ·iero d.el carcin.oruiatoso) 1111ito al siero t11na110 norm,ale da u.11 'indttbbia precip,atazione, a1i.che cliluito 11otevoln1ente .(20 vo].te) . L'er itema .dJiifuso formatosi nella ,y.eazi·one :i11traot1tanea si l)UÒ mettei-e i.n rapporto 1a p,arere dell' A. con le .sostallzj€ difensive, rormatesi nel siero ani.m .a le i111 c.o nseg11enza d·elli11oc1tlazione del m~t.e­ riale oaTcinomatoso uma110. ' L'effetto ,osservato per l 'i1nocul.azio·ne int1·acut.a11'ea del .siero din1ostra, ci1e l'inocttlazione di n1ateri,a·l e carcin 011llatoso um.ano produce nel corpo .animale ,a.lter1a.zi·oni .spec:iJich-e per il .rispetti·"·o car·c inoma, .le quali .fi.11'ora no11 .so110 state di111.ostrat•e c-011 1a ltti 1netodi chi1niiei. L' A. osser~ra ancora un.a volta, che l'emorragila oapiThare descri,t ta si produce soltanto n ei soggetti affetti da carcino1na ghi.a.ndolare del trat1

1

1

••

-

1

-

1

1

1

I

,• •

• •


I &.\.NNO XX\t II,

F'\SC. 26.J

-

~~ZIONE

PRA 1'1CA

n8r

to intestinale e olio 111eclia:nte iil .siero <l'ttn animia1e

L'e.s a1ne 0bbietti\'O del rurcv1aito (ch e fu fatto trattato prima colJa 1necl~sima specie di ·o arcino111t.e.rv1eni111e ·alla seclt1t0.) ha dimostr.ato .le ottime n1a. Le reazioni cita te 11011 possono ·esser p.r oootoond1zi.o ni g·e11erali ,e 1a pervietà del ·v:ecchio oltre t e con yu:cino1ni diel1a m ammella , clell 't1ter.o e che del nfllovo pil.o·r o ,a,cl un p asto di pn~ON1a bis.mudella cute . L'A. 11011 inette in discussione, se tato ecl ha .escl•uso l'esist enza di le1sioni to1~ac iehe qt1esto si basa s1u differenze C'.hin1icl1e esistent1 di 11atur,a tt1bercolare. · fna le diverse specie di carcinoma. 11 Vitali aroim ette la .t'' nirimit,j·yità del o-rrui1R1. Questi fenomeni - co.nal11de l ' ...\.. - meritano 10111a t11.b erc.ol:àre (le11o stomaco, i1 qitial.e è stait-0 cli essere presi ò.n 0011side1'azion·e l)er l a teoria il pu·n to <l.1 .p·aa.·tenz.a t.1.ell,a p:oliad1enit·e s u s:-;eg~ìta, llel carci•n,oma. IIa111J.o pur.e u.n.a certa im1Yort:a117..a ca.s 0 tt11ico, nella letteratura dii. 11111a J,esione tt1- • · pràtica. Il piccolo . ·nutn·ero di casi, ,o sser,,.ato da b~rC-01l1are gastrica sttsse~uita da •tt11 lin1f.ogrM1!t11tti, gli die{le i)arecchie indicazioni cliagmostialie lo1na, che, per il l(.l ecor.so, per il a c11tirreazione, per li·nioc.i ti-c.a ' pr.eziose, ecl i rsttltati, secondo ·l'A., andran.no ' l' en1iatologia · a base ieost.an1teme11te . per la. manca:nza di febbre e di ingrandimento mi.g li-0ranélo m a11 ma110, se si riu cirà .a prodt1rre spleuiico, va di1sti·11ta (l a.l li·n1fogria111'lll,oin1ay mal iO"n10 i sieri su larga scala e acl attmentar.ne il \"'alore. cli •StePl1•b erg, Br~t;JEH. Dis.cu sser-o st11 cas-0 : · .Prccr,NINI, ] ONA) VELO, 1 . CJ\GNETT0. Ad essi iJ V it~li, b1asanclo~i sui flati c. li n1ici presentati cla 1 n1aJa,t o e s tti dati cl ella ca~i­ ~ tica, rispose sost ei11en<1<> il. s tto con cetto del1a (NQSTRI BESOCONTI PARTICOI,ARI). ""P.rimiti\•ità clella l.e. ionie tuibercolare cl e11o sto1

1

~

1

~

-

~

1

J

ACCADEMIE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI .

....

4

Ospedale Uivile di Vent'zia.

Tubercolosi gastrica.

n1aco.

G. P.

APPUNTl DI MEDICINA PRATICA.

Il prof. \"1T.\LI i) resenta un caso cli ste11osi pilorica it_1 t111 gio\·anetto che d:tt c urato 11e1.1.a ·Silta CASISTICA E TERAPIA. divisione :fin cl.al r9r5 . Espone i crjt eri •p ei qtt.ali, st1]la base clei -sintomi clinici e de1?le :r ic.erche cli .. L'ipocloridria nell~ malattie della ~lstifellea. gabh11etto , esclu se l'ipot esi .cli un vomito perioD.a t1on molti au ri: si va rioo110.8ceu1do cl1e s pe!'clico infant1le e quella e.li 11n 1bt1more maligno, di so le c.au e di (lispe1)sia .. ,ono d-a ricercars i in 111ttn 'u•lcera dello ston1aco ed anche della sifilide cere gastriche o dttodena!ii., in calcòli biliar:i, iJ1 gastrica tardi \·a pur tan.to r.a.ra. P·er .a 1tri dati appendicite . Il cort eo dei sintomi, dolo r.e , natisea , in vece e cioè per i diati run amn estic i e per i dati clistensione, €r11tta~~· 011.e, p'i1"1osi, ' 'iene aittr.i b,u.lto..i' clelle ric-erche , ,a,m .1nise :l a natura .ttubercolare della al pil or-0sp1aism o, r>ro,·o~aito cl:a ttll n.i1 n1e11to (le1lesione e con·clt1se ])e t l'esiste11za di 'll;ll _ffra11..-u.l o n1a t1tberco·/.are del piloro secondo ile. clen.omin,azion·e l 'ruc.iclo cloridrico ll~llp st.oma-co: E t ale oondù·7 jone s i ritie11e c he si \•eriif:ichl. ....g-·enera.1mett11e 11el ] e m a<li Boas. Il caso f1t .operato ·nella cli,,.i,sio1ne del lat'.ti e della cistifellea. 1)rorf. Giorda11-0 ec1 t1scì gttarito dopo t111a degenza , R. C.· Fra ver (A ·ni. ] o ur1i. oj. rned. scie111Ces, 1)rof. Giordano ed u,sci guarito dop o 1111 degen.za aipr. r920) da un ·esan1e idi 6r casi di 1infezioni delcli· 2r giorni co11 un altm-e11to .di ·p eso di Oll:bre le Yie hilia1i , co.n o s:e nz.a calool1'., (e~cl use Je n1a4 kg·. L 'esame <li 11,11 g.a 11g1i.o esp ortat o d.al chi• l.çi.ttcie o rg""a.nic:he 1clello .sto111ac-o ocl i carci11om1) rn rg·o .fr·a c1l1e'lli 11.tl•merosi 1os~ervati !('\ VieDJtre vi·e ne a con c.J,usioui diverse. Egli l1a t riov.ato solo .aperto s ul leg.am.ento gastr-0-00tliieo e s ul m eseru.ri1 s ttn aumento di acido clorid1-iico l ib er o, e d i1l Lerj·o , dimostrò ·11na sen1plice iperplasia 1i11fatica; . ' 1 I, ltn•a quai1tità norm ale : in 16 l'acido c1or i11on si rin ' 'en·n ero b acilli di I{. oc11. clrioo e.ra assente, 11ei ri1naneniti ,i11 qt1a11tità intl prof. Vitali 1·ivide i l m1alato d-0po -alctt.ui m~i. feriore 1a o,zc). Era .n 1o tevo1mente ingra'Ssato e •n o11 pitesent'alVa I~ 'i i)oa,c idi·tà pttò essere c;l o\ 11ta ·.a pe11ctita de1affatto sint0imi. g.rustri ci, 1)erò p resent ava ta1e l1n0 l 'or1n o11e, c·h 1e viene s-ecrre to clalrla cistifelle a, ciò tumef.azio,ne di ttttte le g1anclrole . l infati.c·h e da cihe 1mbis0e la secrezion e d.ell'aci<lo clor;iclrico, far pensare iard t111 mor•b o ·di H.odgkin. Ftt trattato 01)pt1re, pttò essere clrO'\ ' t1to ·a d.i st11 r1b ri. cl el 1netabo:uell.a divisione del prof. iGioréLano con cu<re eroilis mo intermedio cle l cloro. che ar.senk.ali , con .ra.gg·i X, con è liotera·pia, fino P arecchi- fattori pos ono contribuire ali sin1t-0111ii ad ·ottenere 1111 n-0te,·01e miglior.amento . g-a.1trici: le et"!Uttazionci~ .1'aec111n11lo di gas, l'opr e1 i9r9 si ri1)et erono gli stessi f,ei11on1e ni e t.11 ripetuta la st esp.a ct1ria conr tisul.~ato an1ie-0ra più 1 · 1) ression~, i·l se11~c;o cl.i ri rX:ien ezz.a dopo i pasti' 1a p.irosi ·ed ,altri simili sin.tomi cli speptici s i trabr111.a nte cli quell•o avt1tosi la 1)rima 11.olta. 1

I

1

1

1

1

1

1

1

1

T

1

, •

\


\

IL POLJCL,INICO

' vano uell'ipo. . co1ne ·n ell'iperacidità. Il dolore,

11111

tali condizioni, come :a:n.che nell'ulc~a g.a.striic.a o cln.ode11ail e, è dovu•to all'aumenrt 0 dè1lia pressi.on.e . ' andog-astrica, a ctù si può ptuie attribuir·e '11 p1lor:6spa.s1no, per Ja prod11zio11ie del quale n·o n v'è b~S.Q..~. no <lii i11voc.are 'l.Lll àum·ento assoluto di acidità, ma b.ast:a. che .si verificlri una s proporzion1e l'.r~ ta1cal·i dt1odena.1e ecl acido gastrico. · 'Un'altra causa dei si:n.t-0mi gastrjci. può ess·e re dovt1ta allo spasmo, per l 'irrà·t az.ion.e daita c.l.ail·l:a malattia stessa, i·n quanto iehe ii. fisiologi hanno ~mo~tr.at<? che. l'irritazione in 1111a parte ~tl tr~tto 1ntes1:1nàle pro\"Oca lo sp,a smo nella reg1011e :11Il1nediait::an1·e nte s11per.iore. Inoltre i Stintomi gastrirc i sono anche att1iibu~bi'li iad .accumulo ·d i gas 11ello stomaco, in conseguenza della fermentazione per 1a cattivà digestione d.egli albuminoidi. · Queste osserv:aziooi sulla i p.oao~ di.tà lllielle , ~n:a1attie della cist1fell~a ,f a.1100 ·orgere 1a questione $e sia ronvenienite praticare sistematicamente la col eci:stectom;:a in ta·li affezion.i , tan.to ptiù ~he, secondo alcttDli .autori tLeede) l'ormone secreto nella ciStì•f ellea _p ro,·ocherebbe la secrezione dell 'a.ciclo clonidni-co nello .stou1aco, 111,entre· a sua v1o lta il cl1i1n<? acido passando i1el (lt1ode110, cagionerebbe la secrèzl.one delol'orn1tone stesso, ed, .agendo sulle cellttle ep,a tiche ·e pa11creatiC'h1e, s.t:dmolereb be la relati,~a secrezione. L'esclu~ione dell'ormone della cisti·f ellea avrebbe . quincti i s u·o i risenti1meUJti sulla di.g 1e stion.e g·astrica. P1ima di procedere ac.1: operazorui sulla o ..sti.fellea ·embra tlu'Dque razionalle di stt1d1are le St1e funziio.ni, usando come iucli1oe 1'aci.clità g.astrica, risparmiat1do que1:1.e che si niten.g ono capa.e~. (li funzionare. fil. 1

[1\. NNO

XXVII,

FASC. 26]

e q tianclo la tenapi a abiitt1ale ai111t:i.dispeptica s1 most·r.i inefficace. · In taJri casi, 1a itera:f':.a è semplice e precisa·: è inutjle somministrare :alcaliì11i od acidi, oppure eccitanti e tonici; gi do\·ra111no 111n,vece fare i.ruiezioni 'di adrenali11a a dosi cli 1-2 mg. in 24 ore i11 2-4 volte. E iuut11e la ·somni>:.nristra7.i<>1ie per bocca, venendo esso neutrq.lizz~ta. particolarmente nel fega:to. (J.ià ·a lla terza iniez,ion1e le fu.uzioni gastro-intestinali si moditi.cauo; -l 'assin1iLazione sa. \;a Ja.cendo più ttegolare, il tono ao:terjoso si e1ervia, 1'.astenia scompare; in seg11ito si può anche notare i:ngrassamei1to. I (Loeper, Leçons dc pat/1.ologie df.~1estive). ftl.

CJ ora

dell'anafilassi alitnentare.

L'anafilassi alnn11€'ntare pt1ò .e ssere clefi'llita ootùc 1'.i nsie111e dei clist11rbi pro\·ocati da.Ila secondc'l ing·est.one di sostanze, 11ormaln1ente ben tollera1le, inentr1e Ja prinia, o Le prin1e ingestioni da tale :ostanza no11 a\·eva·urQ determinato disturbi. (J"'arocl1e, ·Ch. Richet, :tiglio · e Saint Girons, .lct·u.a lités 1nédicalus, I919). La grande anafilassi è data dri. solito dalle uova, molluschi, latte; ie11tro 1U'll periiodo che ' a éLa 15 s-econ~l!i a 10 mi111uti ptiµ1i, sri ha un i·n jzio ful1nineo dri i11tensa orticaria, a C'l1i seguono coliche Yio1e11te co11 ·d iarrea' e ,~:omito. Lo stato genera.le si a:ggraY-:a, la temper.atur.a si aibbassa e la f.aca;a si Ia ii\·ida. Dopo qt1a.lche ora tali sinitomi scomp.aii-Ono. Nel pòppanit~ .si ha ttn'a.nafilassi per il latte ecl il latt. .cello, oon ' 'omiti, diar~ea, tenesmo, clispnea . • . \nehe .la piccola a1tafilassi, si miaruifesta ncl. 4)ura d~lla dispepsia surrenale. • l 'adt1lto e nel bambino; i11el poppante è consec1t1~·el gruppo dejle clispepsie second.a:riie ra d1tu,·e a 11 'i ngesti,o ne del latte di \~acca, 'e si prestt111bi c1eghl organi ii nternd, :Si pittò is.olare u·rua senta c011 s inton1;: cuta11ei -(oir.ticarri.ia, eczema) e di.spepsia sn·r renal,e, in etti domi1nano la dispepsia talora 0011 ·diarrea e '\"othiti: la s.o stlituzione d·el g~tric.a e la costipazione. I p.az1ienti .S;i Laglllalniq latte .cl'.asiua a c1t1ello di \ 7acca f:a ·s comparire ii 1 più gran.d·i ·m .a lessere qu:a lch·e 'ten1po dòpb i i1asti (1/2 distt1rbi i.n. poch1i gior.n.i. Neri. 1bambi . ora - 2 01·.e), di inappetenza, di costip.az.'. 011e ostidicelli si osserva in .segt1:t:i0 .ad i1ngestione id i uo\ra, che da1)pri·ma \"et1go110 tollerate anche in quan11ata, interr1otta talora da ' peri<>c1i liberatori. 4a p.altp.a_zion,e .acldo1ni·n1~lie rivela l'·e:s~sten.z.a <lit ti.·t à dii ~ o ~ aJ. gi·Orn<>, m.a poi ·pr.o voo!io ddaton~a gastro-u1testinale : ab1 bastane.a accusate &turbi (alito fetido, clispeps1:a cronica, costipazi,o,ne o d iarrea, orticaria, prurig~,nie ecze.trui) che sono l:e zone sen1Si1bili, ed ò. punti do1orosi class1:ci. · Qt1ialche rr,aq-:a ' rolta .si notano .<:rrampi, sp:asmi .. seiompaiono con la soppressi•one dell1e · i1ova. . ' I11 altri sii osserv·a tt·n 'a:oofi1assi cronica, che colici coo stato rua 1tseoso e n1·e teorjsmo addomi·i mani•f esta sp·eo~ alme11.te .col ditnJaigrimen.to, taln al!e. volta •co.nJSrlderevole. Nel .sucoo gastr·iae·o si .osserva dri.mlinu.zione del.L'asma e l'orticaria, anch-e si osservano isolal'acido clo1~idrico libero, nelle feci , .i.n su:fficiente tamente, sono da considerar.si d1 . natura an.atilat· digestion~ delle fibre 1nu·scola.1"i ed amp~etta tica. In generale ·Si osserva uell 'anafi.lassi la t~11· tr.asformaz1on-e d ·e i .g1~ss6 :e deglri. 1i·€ltati .d i aar• (lenza a ~:minuire col crescere ·d·eglii annd. · ' bonio. 11 it rattamento deve essere soprattutto pre·ven.. In geUJetal~ , n11lla r~rve.lia l'origìine surrenale. di itali disturbi : e.ssa deve ·essere sospettata nelle Jt1\ro , ev.itan,d o glri 1eccessri alimel1ltari non concede11:do nei ·b ambini pjù clii t1n no,ro a1 ·g ;.orno e g8:S!tropatie e rostjpaz·iion;i di •soggetti.i .affaticati, 1

1

1

ni

1

'

J

,

.•

-....· •

-.

'•

.


.....................

. ~~~~----------------------

[_.\NXO ~X.\r'II, FASC. 26]

SEZIONE

soppri 1nendolo a'llche 11el la conìvalescene..a delle gast ro ei1rterttte. Eventua11nente, scatenatosi l 'ictzts • anafilattico si faran·no iniezio11i (li olio canforato, di etere o di ad·renalina e si prescri"\~erà 1:a d!iet.a idrica, badando a lDlÌgliorare, in Segìtlito, lo stato digesti. ·o. Nel ba1nbt110, si potrà n1tigliorare la tolleranza per il Jat.te coit1 in.iezioni a gior;nri. alterni dti. 5-10 eme. di latte .(cli ,·acca o di donna) .steri1'1ziat o a 110 per 20 minrnti. N ell 'adJUlto si potrà prO\'Ocare u11 'a11tianatilassi, facendo p1"eudere dosi m1in.i.ple dell'alimento anafila.t tJizzante 11na 11.nezz'ora prima del 1)asto : clà pure buoni ris11ltatii la som1Thinistrazio11e cli i)er>tone (50 cg. 1 2 ora prima clei pa ti) . .fl l. 1 )

1

~ella

dispe1• ia gasirica da litiasi biliare. ·

Tlnt11r~t

eterea ùi ,-aleriana. Tintuira di boIdo . • Tintura di belladon1ui . 'I'i nt n•ra di g1t1sq11ian10 .

t ana gr.

\ I )

'

dieci

PRATICA .

Yolnme di u ina sol11zione all'I %o di a1'bt1miina qj siero 11ma•no co11 u11 mezzo YO·l ume di soluzi011e ' olfosalicilica. Due provette dello stesso diametro e spessore ron graduazione peciale sono clestinate a riceYere 1-i1s pettivamente il liquido rachidiano, nel , cp1al·e si farà pr:eci pitaire l 'albuminia, e la soluziOJJ.e dii cloruro d'argento. Nel la prima pr-01Vetta si ,·ersa il liquido cefial-0 rac-hidia.n o fino al segno CR e il 11eatt i\o solfo.salicilico fino a R, poi si agita. Nella se~o11da provetta si v.ersa la s oluzion~ di argento fino al seg·no ..:-\ g, poi 1a so1uzione. clorurata ·fino a Cl e si mescola. Esami1J.a.ndo le due pro,·ette alla luce, poste 1'1100 vicino .all'altra, può . ossen1,~rsi ohe l'opacità è ug uale ne.i d11e t11bi, ossia che il liqtlido rachidiano contiene r gr. per litro. Può d.ars i che l'opacità sia più {lebole nel t11b·o do\1e si trova 11 liq_ttido rach.i.dia110, ossia ch1e .ci nesto conti.e ne meno di r gr. di a1bittmiua per litro. Si \-ersa allora nell'altro ~ttbo ~occia a g octia la soluzione clorurata., mescola:11do og.11i ,·olta che si vogli01no \·edere i r-iisultati, fino ·a cl1e ~ tro·v a i1,ei du.e tubi J 'iden·tica ·opaicità. Basta leggere alloira ·sul tubo di controllo graduato ]a cifra dei centi- . grammi d'a.l·b nmina per litro. Se finalmente l'opacità è più forte nel tubo con J.iq11ido cefalO:rachidiano, t0ssia se vi è più di r gr. d'albumin.a per li·tr-0, ,~i si aggiwige acqua distillata .fino a {'he si trovi l'identica opacità e si fa la lettura, 1noltipl1ca.ndo la cifra trovata per. la percentuiale llella dil11izione del li·quido cefalo-ra0hidiano; ossia per res . se il liqttido cefalo-rachidiano è stato diluito del doppio e 1'opacità• del tuJbo di rio11trollo corrisponde a 0,60 s i ·avrà: 2 x o,6o=r,20 ci·albttm i·na p·e r ?,--() 0 . CESETTI. 1

ana. gr. quattro •

n1. ::>. 20-30 goc01e, 3 \1olte al gior.no. (:\f. l~OEPER).

r. S.

1

1

TECNICA. Nuovo processq di dosaggio rapido dell'albumina nel liquido cefalo-rachidiano. .P. Ra \·aut e I~. Broyer descri\~ono (La Presse ~'! édi1cale 1 17 ge1111aio · 1920) ttn processo di do~ggio

'

tlell 'albt1n1ina del liq uirdo cefalo-rachidia110 ser,·,eudosi c1el inetodo n1efeloscopico , in cui però 1a scaLa campione di ·opacità -.del precipitato è sostituita da un liqrttido contenente in sospe11sione 11n ;p,r ecipitato cb.imioo, '"icino pe't il colore a quello dell 'allbumin:a. Per ottenere la sospensione chimica di c·o nfronto adopera110 il cloruro di ia:rgento, che facilmente può pr.epararsi mescolando due s oluzioni t itolate di i1it.rato d'arge:J1to (nitrato d 'argento 0,25, acqua di~tillata rooo) e clo.ruro di sodio (cloruro di sod~o gr. 5, acqu a 100) . . Per rendere in.solubile l 'albumi.na adoperano una. soluzione di acido ·olfosa1icilico (aci clo solfosalicilico cristallizzato gr. I 3, acido -solf9rico puro eme. 15, acqua 1q. b. ~r cnlJC. ioo). Per ottenere buoni risultati centrifttgano prima ~l liquido rach iidi0no •l)er toglie1·ne i let1~ociti e le ie1nazie event ualme11te presenti; si sen·ono sempre d ello stesso rreatti \·o 6ia ·p er 1~ preci pitazionie dell'albumina c he i)er ottenere il lt·qu.ido torbido catnpione e osservano i liquidi subito dopo averl.r agitat i . ~el titolare le soluzioni han,no tabilito che un volume di soluzione d.i nitrato d'argento al 0,25 %Jo su una soluzione di cloruro di sodio al 5 % clà t111 'opacità corri.·pondente a quella (li 11u 1

POSTA DEGLI. ABBONATI. terapia dcl J{ala-.ll =:ar. 1... .\1 clott. E. C.,

( 1128) Lri

abb . .11. 11664 :

11 medicamento specifico del I<:.ala- ~.\.z;a-r è cons iderato, ·secondo i r .i·s t1ltati ..clitUici recenti, il larta ro e1netico. E s o de·Ye e sere so·m1ninistrato per ,-ia etid·? '"enosa segt1endo q11este })recise indiçazioni : ] ~ .sol11zi011i cleYouo e "Sere di recente prepa' rate e limpide -=- · ~0110 ~1)ref~ribil i solltzio1ri al1'11 -- o al 2 ~{:, . I;a dose da ii1iettare cor1i ·pou1ùe a l 1nassim0 a cgr . mezzo 1)er ogni k,g . di peso d-el corpo, la dose massima a cg. 20 per volta (10 c111c. clelle soluzioni ·2 %). · l,e prin1e i11iezioni di :'agg·io, 1)er ,·elare la tollera11za dell'o.rgani mo, non ara11110 .-;nperiori a 4-....:; co-. n1a nei sogigetti note,·olmente deperiti ;::;,J / ... ~ara 11uo di r-2 cg. 1

1

1


'

684

TL

[.>\.N~O

POLICLI~ICO

XXVII, ' FASC. 26]

\

'""'

Le i11iezioni saran no ripetutte og11i <l t1e gioru1,

CENNI BIBLIOORAFICI.

0

'

se 1e dosi sono piccole, ogni tre g.ior11i, 11ell e dosi massime. • Dopo 1'ini.~ion,e s.uoJ.e insorger.e una l"'ea(Lione term.iaa, e s pe&so accesso di toose: non sono q11este c ontroindicaztoni a continuare la owra. l\..'.[a se segue .n ausea, sarà opportun10 di1nint1i~e le dos i nelle ìn~ezioni suc.oessitve. La cura deve essere continuata. ialmeno per d·u e m 1esi dopo la .ce.ssazi1o n1e della febbre. Bisogna u sar.e le maggiori cautele n ella tecnica delle iniezioni e11dov!enose, poichè ia:ncl1ie piccole quantità di liquido , oh e si Sipandono .nel sotto, cuta~e,o, prov.ocano vivo dolore, tumefazi~ not evole segttita da riaccolte s terili e trotnibosd. .della • vena. t. p. 1

( 1129) Le dosi d i 1ieosaL-varsa 1i 1~ella sifilide tardi'Va. - All'abb. :n. 9618 : Le dosi curati'Ve di neosal\'·a:rsa11 son1Q lte dlosi elievat e (da 0,30 a 0,90). N•ella ·l ues itardi\T,a, alcuine n1anif1estazioni·, ·e:mn1e 1ie ossee .p . esempio, 11i.senrtono tardirvamiente anche l 'aziion.e éLelle .ailte 1ck>si. Se ~a cliag110Sli è sicura bi'SOg1na ·n.a.t11ralmente insistere elevando 1°e dos~; se a.l 'la c ura s i v.,tto.l da1re valore diagnosti co esSa. deVie .esser·e eg·ua1mente compl et a. t. p. 1

1

(rr30) Ede1rii i11 gottoso . A l d'o tt. G. M., aibb .

n. 7339 : · E · opportu110 n el caso parlicoLare escludere la

·eventuale affezione delle vene : gli edemi mbelli di .tutto un arto 11on >.Sono 1eveuienZkl di ordinario riferibile ai s ali :ac·cessi gottosi. Se 1e condritzioni• d el caso lo permettono ·ella potrà tentare con ooccesoo l·e ,c ure fisiiche e sopr.a tutto i mo·v imre nti paiss1 V'1 ed un massaig,g.io ben regoiLato. t . p.

(1131) Per la diagnosi della tibbercolosi . ..L\..l dott. l\. D. .aibb. n. 552J : . Consigliamo i volumi : E . lMAzZOLINI, La diag 11osi pr.ecoce della tubercol1o si (L . 20) 1917. ' T. I~uzzATTI, Ricerche cliniche e considerazionci. critiche sui moderni metodi d 'i:n·d agine per la diagnosi delJa tu1bercolosi o c.culta dei bambini

e:,

1

(L. 6)

1910.

Ber ila parte c'lin·i ca in italia no abbiamo la tu.ber.colosi della colilez. Broua. rdel •e Gilber·t ·e dito 1

daJJla tipografia Torinese e i l càpitolo La tuberoolosi polmonare di Staehilin nelìl'opem di ì\1ohr e Staehl cin edita diailla rribr~ria 1Mi1a111ese. t. p. •

(Ncmsi,.ecensiscono che i llbrf Pervetiutiindono alla.Redazione). I

Ph3;siology a1id Biocliemi- ' stry in moderti 11iedicine. - Un vol. in-8° di ciiroa 900 pag. con 233 ·fig. e con tavole colo·raite. C . V. Mosby Comparu.y ed. St. Lo11is.

M Ac LF.on S.S.R. -

La 11ecesità di conoscere a fondo i principi ed ii metodi del'la :fisiologia e diella biochinnica, per bene comprendere i processi che si compiono n1ell'organ1'smo amma·liato, appa~e , ogni giorno con mag·giore evidenza. A questo scopo tisponde ottimamentt il !trattato del M1ac Leod, che, per il progresso delle nostre c;onoscenze, propugna una . più stretta connessione fra ii.il laboratori·o e la cli-ni)a. Si ing annerebbe però chi credesse di trovare in q,u esto libro le ricerche elementari. cli chimica fisio1og·ica e clinicai; ques t e ro.aterie sono trattate dal pt1nto di ' rista getl!eira1e di un· fisiolog,o, più che da quello della pratioa corrente; c iò !Don togl·i e che. le applicazioni pratiche vengano pure t enute i1n. icon side... razio n e , s p ecialmente q11a•udo trattasi di oscuri problemi a1inici, qua.li so,no quelli riguardanti il gozro, le nefriti; il miscedema, ecc. I proble1ni e le funzioni della circolaziooie, respirazione , digestione, metabolismo, d eill.e · ghiandole enctb- · crine , del s ist em a ner,·oso centrale velJJgono studi.ate s ucoesi,·amente nei diversi capitoli: i rist1ltati delle ricerche recenti, le nuove ipotesi che s i affu.cciaino vengono 1esposte con chiarezza e e.on numerose fig11re e schemi, cb e aiutano cl~ molto ila oomprensione. N ella p11in1.a parte i principi di chimica fisica, aipp1ri€abili... al1a biol oo-iai sono esposti in un'ottantina di pagine o , in modo così pia110 e limpido, 1dia rienderli fa-· cilmente acoessibili anche a ehi non è molto a ddentro nella maiteria. Il biologo ed il 1nerli~o, che brama itenersi al corrente del moderno irictirizzo di tali studi , tro,7eranno in quest'opera diel l\fac Leod u11 11tile vo111me di Jletrt:t1ra agev oiie. fil. -

'E. Gr,EY. Qitatre leço ns sur les Sécréti011.s iriternes. Prezzo Fr. 6. EditO't'i J.-B. Bai1liière et fil s . Parigi, 1920.

1

(1132) .A.Jbbonato 6622 : I :lavori del .S ocge e del Pisen.ti, cui ella accenna, sono sta.ti pubblicati nella Rasegna della p re'V ide1iza socìale, Un'ottima ri·vJ:S ta d'infurtu.nistica • pttblicata a cura della Cassa nazionale infortuni. 1

'

d'1'.

E la .raccolta id i quattro lezionri. .fatte dal Grey al!la fa.coltà m·edica di Bairoellonia·. N·e11a prima oon la storia e la critica della dottrinia delle se•Crezdoni interne si ·dà una. idea precisa di questo l!mpor.tante capitolo d~la· ;fisiologia. Nel~ seoondia Jezio11e 1'_L\... dimostra a quali condizioni die ve irispiOndere J,a f11•11e,i-0ne di tt11 g.landu.•l a per essere detta endocriniica. La .t erza llezione è dedicata a1l 'e~p0Si:ùio.t1e dci m,e tod:i razi10nal~ che de-

' I

-


'

SEZIONE PRATICA '

685

• •

essere adoperati .p er lo Bti1tlio ·delle g-laudule a seoreziruù i1l!terne, nella quarta infine sono riassttnti i irisultati ac.quisiti finora i11 tale s tudio.

\To110

at\·anzruti, ·u ella serie delle trrusformaz.iioni della spermatogenesi. . .,Queste ricerche sono ,state confer.rruate da quelle d1 Forst€rr e di Toddie sul·1e .()'lhiaindole s-essiu:ali " dr. b ( 0\ aie ,e testi coli ,d i alién~ti c ui sono staite . DoTTr. - L'lnfiue11za del regi'nz e alimentare sullè 1iscontiraite a1terazioni costanti. (V. Desogus, 11ian,ifestazèoni della spasniofilia dcl latta1ite. Ri/orni a. 'l'riedica, 28 febb. 1920) . S~ dev.e qru:i100i Fi re11ze. 'l'ipog.ra.fia Nicco1ai 19r9. n1ettere in rilievo Ja ga:-ainde i.nflue'DJZ-ai che ha il L 'argome111to trattato dall 'A. è uno fra i più oer\·e~lo sulla f11nzio,n e g·enem:t:o:i«~e . ìVLe11tre ,q ue1 sta, 11egli a11ri.rmaili i nrferiori è xeg.o laita esc1usi:va.i .nteressa:nti e pec11!1iari de1:la patolÒgia nervosa 1nenrt:e dai cent1·i spi11laili. qu.eSiti '·ul·t imi nou badella prima i.nfatllZia. I11 questa monogriafi0 sono s tano ,p iù, qu.ando l'orgain:ismo ani!tua.le via s·volti in modo co.inpl~to, per quanto sintetico . . ' complicando; allora i1l ce.r·vello aissume la di.r.et.tutte le questioni, <ehe 110 riguiarda'lJo, .sia dal lato tiva dei ~·rocessi t~oii.~i, 1ue11tre :rittn~ane al miclini<:o, sita da quello etiologico e patoo-enetico ò ·' dollo spinalfe ila 1unziQ11e trod:ùca nel senso più. con un notevole contributo d'osservaz.ionà. su. cQtllwne della. parola, e quel1la di ·ufficio inte.r oltre r 50 casi. La .q 11estione de ll'influenza del mediiario fu-a ce'I'vello ed o.i-.g·a.ni sessuali esterni ~ reg~11ne alimenoore è ampiam1ente svolta. L'A. N ell.'uomo i centri genetici swperi.oti ia.s;s1Jan1ono nou amn1ette un'influenza di~etta ·d éll'el-emento wn/importan2'Ja essen.ziail,e e :possono, sia rper d±dietetico, ma attri!bttisce 11n'im:p ortanza fionda.. fetto, che per eccesso, .agi:re come vere cause mentale alle concliZJioni predisponenti., eredita.rie degeneratilve, .conducendo anche alla siteri,Ji±à~ od acquisiite. l 1 regime :ali·m 'entare sarebbe solo l 1l potere .euge111etioo dell'UiOltllç> di el,evart:o iintelJ 'age11te .iri velatore de-11 'iamomaJira diatesica •esiletto : a r.e bbe C'O!SÌ inferiore a ·q u1e llo del! 'uomo stente ·allo "'tat9 di latenza inel lattante spasmocomu11e, come è i~erioire qu,eillo dell'uomo defìfilo, donde deriva 1'impolitanza ili. U!l1 razionale c11e11te. La f;req11ente sterilità degli u01mi1ni grandi, trattamento dietetico di questi bambi11i. delle d.011ne i111tellettll0Jli, come dei deficienti, staU\test'.accurata monog1iatia .sarà letta 11Jtilmente .r ebbe a diim.os,t rare tal:e .aisserrione. anC'lJe (lal medico pratico, che co11 ta11ta freq1uenze. 11 \Talare di queste d·u e cause oppo.ste \Tan-ia s 'i«J1batte j,11 q}.testa forma .m·o rbosa. però da iirndirviduo ad iintlividuo, co1ne variano, L. da. 11n sog.g etto a1il 'a1tro 11egli 1esperianenti s ugl1 ·animali, gli ef1etti delJ e I.e,sio·ni corticali. L'im1)ulso sess.uiale, .c he Si esaurisce ·p recooemen.te • n1ei clietic-ieniti~, negli idiiQti, llllegli i1ndli.rvid>wi di ele, ato intelletto, può pll.iesentaire enahe i due ,, esitremi o,ppostri. L'eccesso d~ :s timolo ps ichico Cervello e funzioni genetiche. - Gli. studi s ui ra Pl)Dlrti intercorre11ti fra iil cerve}lo le funzio1ni .. p ·u ò qui11di agir1~ '? 1d-a ·~cci.ta:nite o 1da ·deprri.mente, seco111c1o le ·dive·r se condizioni di ,r es.i ,st en za indige11i tali si debbono .l-"""41"' n<:'l"*iroliairmente al 'Ceini , c·h e , ,.i tlttale ial1e 1"eazi-Olni ·p sirosessu01i. in uua serie di i·n da·g iui sperimentali, ha osserComu11 que :risulta d'.a 't utte q ·u este osse.r\'azioni vato ~he tali rapporti sono molto più i'llltiIDJi di 1a 'g.r.ande importa:n~ del cervello che nel , ,.a sto quanto si ;pateva 11iten,eire. Le les ioni diistirttittive c~1n po dell '~nco?ci e11·te assurg··e 0JD.ohe ralla dignità corticali del cervell10 a11tei-iore, come :anche le di org1C1no reg·.olato1re del g1ran mistero della proper.tu:rbazioni di.namiohe (comm~zione) si riper~ creazioner. Viene quiindi messa in rilievo la g .r a.nc11otono 1provoca.11do invol uziiOne degJ.~ organi geàe parte clie .J1a il fattpre .psichico nell 'euge.nica, 1n i Lali ghil(lllldolari, sospensione deillaI. sec11ezione ·c iò che riceve applicazioni e conferme 1nell:a praesterna, spesso 1nvoluzione dei oaTatteri .sestica quotidianJa. I-{o dimostra.in.o gli stati più o suali secondaTi e sos1)e1nsiQne dell'istinto sesm.e no iprolungati di sterilità tra'lltSi.toria, c he sesuale. gulO'Ilo l'aib ttso del1e ifaoolità m€1ll.tali' é gli esaUJriQuesti distn.1.ribi, ·di solito sono tna:nsit01i; la me.nti: cei:ehra1li; anx::or .p iù is.t r·uttivi sono o<Tli funzion·e sessiuale ,perrò, ·.sì ristabi1lisae più tairdi . efietti nefu:st'i del1e 11n:tense emozir0ni, e Ile coruseche Je condiZJiiOni ge·neirali ; itaJ.ora 1Ja rei:ntegirag.tlenze disa.s·t rose .sulle generazioni c·h e hanmo zione .rimane incompleta. . sempre a\l"t.Lt-0 i g.rand'.i a;V\renimenti ·,storici, od i CorriispQndentemente s i hia.I11DJ0 01nche a1telt"acataclismi. teHrurici, g.l i stati d'assedio, le guerre. . zioni anat()tlJ~che, le quaili c onsistono, .p er l 'ova~a: Le a.-eicenti osservazioni di Bloch s1u ll 'impo.tenza i·n processi invol.uti:vi sempliJc.i, che colipiiJScono ed i drl!sturibi sessuali, co.1isecutdvi a traiumi cropreval~temente i folli'o oli oofori, i n stato di maggiort- accTes~imento, e per il testicolo in U1U tor- nici di guerra, trm1·a no amtpia confen:n a 11elle citate ricerche del Ceni. pore funziO!llale o 1,n i±:~em de.generatori transiitori', specialmente negli .elemeinti mobili più fil. 1

in

1

si

1

1

1

1

VARIA •

1

e

1

e

1

1

1

1

,

• \


I

686

[ .~\N);O

IL POLICLINICO

XX \ "II, FAsc. 26)

NELLA VITA PROFESSIONALE. Cro11:aca del movimento professionale. Per un concorso negli ospedali di Parma.

'

D C01~1missario prefettizio degli Ospizi ci'\ili ha bandito un concorso al posto 1di direttor.e del g.ab~netto di microscopia ·Chimica c linica e batteriolog1ia di c1uell'osp·e claÌe. Fr,a le c ondizioni del co11corso ve n e so110 a l cune che 11am1l0. clestato -una 111011 fa·vore,·ole impressione. Oltre a l fatto ohe il limite di età è stato portato a 50 annà. si ~ notato c l1e per prendere parte .al concors~ è :necessario esse.r·e laureato in chirmica o fa.1~1n:acia. '. Quest a è .u na 1iichi·esta se11za precede11.t i e che mette molti degli aspiranti 1.11 una impre,·edliibile ·collJdizioue di iruferiorit à . Si comprenderebbe ch e .allia lau rea in chimica e fatJ.nacia si desse il dovuto peso 11ella ,-alutazio11e dei titol'i ' 1na 11.o n . . . s1 ·rlJesce a cap11re co1n.e e i})ercl1è al p·o sto 1nesso a concorso 0011 possa as1)ira1re ·c hi possiede la .s ola laurea in me(1icina e possa <lin1ostrare c-011 proYe ed altti .titoli la competen~a nella chi1nica clinica. S-a·reb1b e 01)portuno c h e della qt111s.tione .sii occupa ·se i.·1 c~on1sig·lio {l ell 'Orcli11e (ùei lneclici di P ai-:n1 a . 1

1

Federazione Nazionale dei medici-chirurghi liberi profes~ipn!sti.

·

. Il 15 giug11 0 11.a. .a\ · hto l11ogo a Miil a no la ,-ota. /,1one per la 11on1ina del Co11sio-lio .d irettiYo della ~~ed~r~io?~ nazio.J?-ale .n1edic~-cbirurgl1i li·b eri proless1on1s.t1 _111 sost1t11z1011 e (lt quiello 1)r-01vv'lsorio . _.\lla ,·otaz1one~ per .s~heùe segrete, ha11110 preso _p airte tutt e le Sez1on1 . ieclerate d'Italia d a Sou·d rio a GirgenttL Il . Consiglio cl1rettiv·o risultò così co1npos to: p~es~d~n!e _prof. Filò Bonazzola. (Mila110) e cons!gl1ier\i. t s1gg. prof. 0. l>i11a roli (Torino), 1)rof. V. Trettenero ( l~a~o,·~) , i)rof. ìVI. Vecch;i (Parma), d·O't.t. F. P~llegr111J. (Lt.vorn·o) , prof. M. _t\ 1bha1no11t·e (Napola.), prof. P. Bover1 (Milano) . 1

Contro le condotte piene in provincia di Roma.

11 Cous ig·lio pro\·i11ciale di Roma ha svolta ed :ap·p tO\'ata la s.e,g11ent e moz.i1one d·ei cou sig·l:ieri Clementi, J aooucc1, Ba11dieva , F ·o lchi e Dci. Fabw: « I l Consiglio pro,·i nc.iare, vista l:a d eliberavione 'Clella (}i u11 ia pro\Tincia].e a tnmitl!i strati ,-a in data 7 maggio scorso co11 cui, in con formità de lla circola.re clel l\1inistero de1'l'i11it:-erno 26 agosto 1919, n. 20400/ 1/32374 si dispo n e l'abol.iziori:e en:tro i l 30 · gi11g ·110 r)rossimo pr·e sso tutti i .C·on1'uni tlell:a pr.o,·jnc-ia, del siste1na (li co11cl.otta mecli co-chirur g ica, a c11ra•piena; , i11 co11sideraz.io11e <lei gra Yi i n con,·enie11ti c ui darebbe 1tlogo la ri·g ìcl a a pplicazion e della citata del.i1ber1azi 01111e ; fa ,·oti p.e rc h è ]a n1edesima ve111g a revocata, o s i a qua11to m e no sospesa oncle si:a possibil e µ_i esami1mrn e l e dispo&iizion-i di a ttuazione , e part1colann.ente q11elle 1·el.atii\~e allia. formiazio11e deo-li ..elenchi clelle perso.ne a ·\"e nti itl i.r itto all 'assist~n~a sa·n.jrt:at1i.a g·ratui ta ». ' 1

1

Le nuove tariffe dei medici di Milano. _Il .Con.. igll? dell '()rdi11·e clei medici della pro,·111'c1a c11 1VI1lano çon111nica ch e 1'ass,e mblea dei n:ied~ci h a_ .appt·? 1 \'aito_ le n:uo~,e tiari:ffe_ per p1~~:ta­ Z''.1o_n1 m eda.co-ch1r.urgJch e e d1 sp,ec1:a'l1tà. Tali t ariffe sonio gà entrate in vigore. Eccone le voci pri11ci1)ali : ' isita u11ica L. 20; "\'iÌsita cli ct1ra lir~ _ro ; \TÌ~ ta di urna cl ' ur~enza (in ·Cl.tra) L. 15 ; v1s11ta nottu.rna L. 30 ; a ttest:aito L . ro; consùlen z.e I~ . 100 a l co11sule11·t e ·e da L. 25 .a 50 .al medico c ur.a11te; as sistenza n ott11rna r~. roo ;. ·Pel.a~ione di 1na1atl.a I~. :;o . · 7

1

La sistemazione dei sanitari condotti in Valtellina. I sind aci clei .Co,muni di .tt1tta .11a V.alle, rac1u11atisì ia .S o1]drio, ha.i1110 del:iberato 1il seo-11·e 11·f e ordine rlel g ioTno : e « L 'assemblea - dei Si·n daci, riuni tà in Sondr1!0 11 g:iorno clt l11nec1ì 24 m agg1:0 1920, moclificando

ùelibet~·az.~·one 11 febbraio 1920,

dà 111car1~0 alla 1Comm:1 ss1one .a11ora nomi11.a.ta di .add'l. \'·eu11re, col tramite dell' _..\ Slsociazione idei Com11 ui a ~r:attati,.,e c?gli a ttuail: sa11itari condotti e leva~ ~r1 c1 com1ttu al1 a i11~z~o: tle11~ 1oro a~soci.azioni, per _ con~or~3!e un~ c1etin1t.va s1stemaz1one economica ,e g 1.11r1d1ca d-ei mecl ici co11dotti e de lle levatrici: 'c ?lla revisi011e ancl1e dei ca11i·tol:ati e e.on lia rid 11~ z10 11.e, ove s ia p.ossil)ile , de11e condotte pi,e ne a co11(l o tte residenziali.

· 1a propria.

Elezioni all'Associazione medici Marina mercantile.

Il 13 giu,g u o 1920, alla sede de ll' ..J.\ssociaz1-011e 111t1d_ic i. della niat1:.n a m1ercantile , ·ebbero 111ogo Le elez10111 delle cariche socia1i coi seo-,t1enti ris11lI

t a ~. l,;J. •

.

o

-. Insc.ritti 148; \ otanti io7. Seo-retario responsab tle dott. Carlo Bassoni, ,-oti 11~5 . l\iembri del].a C0immissio11e cli co.111tr-0llo ~ons11l­ ti~~ : <lott. ·N~vani. Enrico, ·v oti 97; dotrt. F .a\.-ale Giuseppe, \•ot1 96; dott. l)ertusio Carlo l\1ario ·voti 96 ; dott. Bauer Alfonso, Yoti 90 ; dott. Solai 'feod·o ro, ,-oti 90 ; dott. Sal,·atori Fr:a·ncesco ,-otri. 88 ; cloitt. Bell oni' Pietro, ·v oti 86. 1

La fine d'uno sciopero a Venezia. I funzionari ed li dipenùe11iti c1alle O. I>. cli Venezia a'\-e\Tan10 attuato uno sciopero n1oti,riato daJ.la osti11ata iopposizione d-ell' .J.\utor i1tà t11to·r ia -al•le .nuo\r.e t aibell·e organiche, ,·olonit erosaanente deli·berate ,dalle s ing ole Amm:i.11istrazioni •1e qua]i 11rttlJ.a ooriced.ervaoo p ·i it dri. quanto fosse ' 1egittirn.am ent e richiesto da'i bisog.n i att11ali della vita~ av.e vano anche- subìto ragione,·oli e onie stame nte accettate niduzioni. Lp s·ciopero tr:auquill.o, .dignitoso, al quale le ~i\tnn1';'11astr.azioni stess·e non furono sfu,,·orevoli, si è chti11so con la soddisfa~nite \rittoriia degli interessaiti, sa]y,o a.lc11n e rin1111cie e mod1tfìcazioni <li lieve m o111e11to. Lo scio1)'ero nei riguar1d i saruitari era organizziato i n moc1 0 -c11e n1essu11 dJan:n(o av·ess,e ro a risenti-rn,e g l i a1111naflati deri. vari Istitttt~ sanitarr~. 1

I medici francesi contro gli scioperi.

Il Si:ndacato me dico del Bearn e la Società m eclica del P.au hai11no ' 'otat o, ne ll·e 1oro assemblee g·e11.e ra~i ·d el 14 m ag·gj-0 1920, ttri ortli~ del gior110 e.on cui : cc Considera11do che l 'a ss~ st enza ai mala:ti garanti,c::;ce la ~ l1Ute p11 bl)lica, faittore prin1ordial e . '

.

,


l}\..NNO

xxv II,

F~ASC. 26

J

S.!ZIÒNE r'RATICA

I

J

della prosperità. n.azi·onale e di ogni progresso sociale· · ' . che ques ta ass1'.stenza 11on potrebbe essere ·efìioacemente assicurata dal Corpo m edico, cui è devoluta, se i siu-Oi 'm ezzi di :azione sci. ·trov.asser-o dimli1l.ui.t i ·d alla disorganizzazione dei servizi d'i•nteresse pwbblco, attualmenitre neoess1a1i per 1'esercizio della medicina. : poste, telegrafi., teleforui, trasporti, ac.qt1a, gas, elettricità, ben zina, viitti,tJaU'One, ecc. ; con·st:aitando c he gli scioperi attuali ·n on h~nl\o un obbiettivo .dli ·legittime -r.i~v-e111dcicazionn'. professioll.0!li', ma sono •manirfestaz.i·o ni rivoluzionarie, che ·h anno per scopo la diso!ga:ruizzazioue dei s ervizi 1

pUJbbldci ;· che questi scioperi porta11J0 i111tr.aki intollerabilii a.ll 'adempimen'to .della miiSS<Lone ~oc:iale dei

mefuci e che .compromettono .per tal modo ig Tavemente ·l a salt1te pwbblica e l:a stess·a e•v·oluzioue sociale·' . a:ffermando la. loro simpataa per i v1e ri 1avoratorli1 e la lor-0 devozione assoluta ai malati·; . ~mettono il voto che i p.oteri pubblici adottino d'urg.e nz:a e sen7...a debolezze, tutte le misure utili a pre,renire o d.'ar cessare g1'i scioperi disorg..anizzaitori dei servizi d'in·t eresse pu1b blico, il c.ui funzionamento regolare e senz.a so.tpresè è inàlspen.saibi1e all 'eseroi1zio della medicina ed .a:11a vita .n1a.zionale ;

"l'ale . proV\·ediimeuto, -adottaito espressan1ei1t e P:eJ: ev-i.ta.re u..n trattamento di favore per chi non se. trov.ass:e, allora, iin servi.zio milita!re, fu ev.iden.itemente preso nella centezz.a che 1a ratifica <l el!l:a paice sarebb.e seguita i·mmediatamente alla cessazione delle .vstilità ; inrvece 1a data ri..n cui dov·rà consi'dera1"si cessato lo :Stato di guetJ."a per og.nt effetto di diritto dev'1e ssere ancòra s.tabilito con provviedimentv legisl:aitiv·o, che tnon si sa q ttando sarà -e1nan.a to. ~.\ &m·obilitazi-One ormai :avv1 enurta, ciò orea un t1·.aittame11to -più. che s:Iavor.evole iugi1u sto propri.o per coloro che ~'1 p!iedetrt:o deocreto voleva tutela.reper marnirfeste ragioni di .equità. 1Costo~o, infaitti, dopo aver fatto il proprio dovere di soldati, spesso fi,n dall 'iniZ\ilO dellii g.uerra, 1si trovano oggi .11ell 'imp0S5!Ì!bilirtà di ottener.e 1a lti.bera docenza. ; a differenza· di alt ri, che, irimasiti :a oasa, han no potuto consegtfit:r];a fi..110 .a ll:a data. del d·eoreto im 1

1

1

parola. . ....t\.ppare qui~dd. urgente e uec,essaria l'ema1nazione da 11n decreto ri.l 1q uale, iri.pa1-aindo alla evidente ingiiustizia, dia la possòbila.tà di ottenere il co11seguimei1ito d.ella lli.bera rck>cenza und·versita.r i1a cc a·l meno agli ex-comib attenJti laureati~ .a:nte-

1iormente all:a g11e1•ra » , e cl) s·e nza attendere , a11ucora il lru.nghissimQ temp.o ·richiestq dal d~r.etc> in parola. Chi.ed e ris1)osta sctiitta n. •

decidono che og1ii assistenza n·i.e.dica sarà ri-

fiutata a_g-li sciopera,nti disorganizzatori dei ser11izi d'interesse p1t,bblico, rimanendo inteso che per i caisi urgenti resta aperto 1'ospedale. Il presenteordii..ne del giorno, adobtato ad unanritm ità, ecc., sarà pubblicato 11ella. stampa quotidiana e comu"Dlicato ai gruppi 1nedici in·teressati.

RISPOSTE A QUESITI E A DOM!NDE. (83o6) P1ensicrn.i . -

Dott. G. da G . S. I,l periodot1tdle per 1a :pen.sio~ oo~i11~iai. a decorr~re. ·d?.lLa data dèlla deliberazione d1 .11i0m1na e, qu1.n di, non clal g.ion10 jn cui si è preso .ser\-izio :n.è dalla diat~ del vi.sto del:l'autorità poli1tica. ·Con i dati esposti liquiderà l'a1111ua pensi.on.e .d i lir~ _866. Nulla amcora si .sa di ttn:a ev.entua1e mod11fìca della legge sulla Cassa di l)revid-enm.. 1

I

ATTI PARLAMENT.A.RI. Per gli ufficiali medici benemeriti. · I

L 'on. Manes lia. i-11terrogato il ~Iinistro del!l'Interno « per conoscere quali siano le ragioni per rl e 1q uali dopo oltre 'llJll anno dall'epoca irn >C'U-Ì fUitono t rasmesse dall'a11torità mii1ita1."e le proposte id i ricon1pensa ari benemeriti dieJ.1a pubb lic.a salute a favore di tttlicia.11 mediici che f1uro.no colpiti , durante ila g uerra , da .gravi crn a:J.attie oon:tagiose rn.1ell'adempime11to della loro miss~one, aitLcora .non si sia vo1uto OODJV-0car1è l'apposlta C-0m1

~

missiione ch·e deve decidere in mea.-Uto ad esse; e se creda che non debba-n o tenersi pTesenti, .a-nche pei sa.nritruri caduti tDiel ootnpimento di ttna nrissione impor.tante e uma1t1ita.rira, ·l e stesse considerazioni ehe 5i ebbeiro per combatténti, e , cioè, c he il soverchio ritardo -n el concedere U·n a giiusta ricompensa toglie ~d essa gran iparte del SUQ valore ». · Per la libera docenza.

(8308) Docu1n1e1iti per am,1nissio11·e al co·1ticorso. - Dott. .F. P. da B. I documenti da .l·ei indicati sono quelli c~ie _si J?Tesen·tano. aw~nto ll~ pµibb1ici concorsi . E)ss1 vanno lllVlat1 al sindaco,.

train.11e che nel relati.v o avviso non s ia diversamente ,d isposto. Non ~ 1&1:3!bilitq .a lcun t~rl1:1im.e · fra la d-etini7,1one del concorso e la assu11Zl.one in <'arica del professionista. pr~scc~to. F~a i_ ti:toli possono esse·re anche 1.nv.i.:ate p11lbbl1ca.z1drul dattilografate. (8309) Sesse1i1iio. - D ott. A. 'G . eta L. C . L'amministrazione comunale ll•O n poteva cancellaredal .bi1a11c io 1a somma ,c ]j li11e 200 rappresentrunte il .prin110 .s essenio da. Jrei oo~eg~~to pe.rch~ essoè 1,1.ri vero diritto acguisit9, d1 cui 11_ san1tat?-o non pttò .essie re privato qt11a11do · anch e 1·11 ségu1rto ottenga un aumento di s tipendio. . (83'10) J·r idennità caro-1Ji'l.Jeri. - Dott. A. !· da G. Il D. L. del 9 mar~ r_9 19 ?-'· 338. ~é1aittvo a:l caro-viveri noi1 è applicabile .a1 med1·ci. che pres tano servizio a. dipendenZ:a di. Opere pie. (83-12) No11ii11a a 1n1edico c1iir·nrgo s~11::a c0t1i· coso . - Dott. _S . (} . 1d a B.- La sua non11na non è re<r,o lare perohè avv.enuita senza concorS?·. N011 di~en·à mai stabile · ed il periodo di .sen·izio. che presta è considerato., a~'i e:ffett i_ dell~ pens101:e· come quello di u.n ?empli~, 1nt'er11ll0: Conc<;>1J:er~ .. quindi, a fare .acqu1staa:e :p1t1 prest~ a.l _rela~1 vo -di.ritto ma non sarà çalcol ato 11e1ta 11q'l.l1daz1011e et' . i~tti,-a de1 1la pensione. 1

1

L'o11. B~1compagn_i ~udovisi ha pres:e?-ta-to u~ i~terrogaz1011e al m1111s tro della. P11·bblrica Istru-

Zione: . « Per conoscere se non .ritenga opportuno e 1·ispondente a criteri di gi•ttstizia e dri. equità abroga:re o per lo ·m eno rettifìcair-e :il ~. L. 26. mag: gio 1918 n. 797, che sospendeva :Sil·no ,a s~ mes1 &.>po 1a p ttbblieazione de11a p·ac.e i-1 confen·mento della lihera docenza 11niversiltari:a. 0

. ' •


688

IL

POLICLINICO

L.'\NNO

X:\:VII,

F,\SC. 26]

I

_,

(83 13) Ese 11,zio11.e dnl li111,ite d·i età. - Dott~ G . D. T. da .S . M. a V'. P·uò godere la esenzrion e de1 limiite ·d i età in base al capo,~erso ultimo dello articolo 27 ool Riegolamento g;enerale sanitario. (8314) Li1,1iite di età p•er l'ammlissi one ai co1icorsi p er m edico co1uf,otto . - IDott. F. A . B. da N. Il Regolamento .g enierale sanri.tario non fissa

aJcun limite di età p.e r l'ammissione ai concorsi per medico condotto .. Lascia lilbere le a mminis tr.azioni comunali idi deternlllooirlo. Soggiunge, però, èhe mon <lJoyrà ess·ere jpOSta alcuna oondiz it011e di limnite massiJ.?:lO di e tà .µ er .i co.ncorrenti c h·e ia:b.bi.aino già prestato o 1p resti.no servizio mi altre condotte. Occorre poi tener pres ente il disposto dello articolo 2° del D. iR!. 1del r 8 settembre ·19.19 n. 1825 oocondo 1c ui i 11imiti idli .età stabiliti nei Tegolamenti org.am1ci in vigore a.11.a data d e l d ecr eto stess.o per il. '.ammissione ai co11c01·si per gli impteghi degli 1emti locali s ono elevati di quattro .anni e non potra111Uo essere ridotti fino a cl'ne .a11ni 1dopo la p U:bliioazio n·e drella pace. Doct or J USTlTIA. 0

CONDOTTE E CONCORSI. •

DL1e c o11·d-0 tte t1bur:bane ; li re 5000 p ei pover-i, sei bie11ni del 4 % :fino a tiire 6200, compresa i11dennità car o-viveri, L. 1500 per cav.alc. (L. 800 lìer motocicletta, L. 400 per bic ic letta), L. 300 per . u pple11za. Servizio entro 1 ... J\LESSANDRIA. -

1

_gior11i. Ch.iec1ere a.n1111nzio. Scad. 25 lug . CAND:\. (R ovigo). - .i\l 15 luglio condotta; L. 6000, ci11q11e .qu adrienni del !lecimo, L. 2500 1nezzo tras porto, 'L. 400 U. S ., alloggio.

ÌMOLA.

Ospedale di S. ·l \f aria della Scaletta. -

A l 3 lug}4. o, due tue-dici ia.ssistenti, L. 5000 nette ..cli R . lVI ., alloggio persOitlale, ,~itto nei giorni di guardia; nomi11a a 11uua l e ; conrferma non i.nfe Tior·e d1ue an11i .

,

.a

S. lVIINIATO (Fireri::e) . - DL1e condotte; età 1im):ite 35 anni; a.ssunz.io.n e s·e rvi zio 1entro 15 giorni pa·r tecip. n o mina ; sc-a d . 15 luglio . L. 6oop lorde fino a 2000 poveri, L. 2 per ogni povero in più -.ti.n o a l massimo .d i L. 2000 ; !indenin~tà ca'fO""\'i'rer1; L . 2000 per ·ca,ralc.; 4 quinq,uenni. 1

'

iVIedico-c-hir·nrg·o tr.e ntenue, l a t1rc.at o ne l 1914, ·<:on •b uona prat i: ca ospedali·era ·e d ostetr.ica, cerca ii!ntemnato o s upp le n za. Scri'\·ere : Dott. Piero Pj saica:n:e , Clini.ca 1o stetrica, P.iazza Caivour, r4, Tori tuo. · · D·i jfide : )J"uo,r-e .ditlide : ()rest an-0 (Fire nze) , Coreglia _t\.11t elmitelll (Lt1cca) . NOMlfiE, PROMOZIONI , ONORIFICENZE. .

Al concorso per p rimario iadi.o logo p·r esso

g11

Ospedali riuniti di R om.a è risultato il dott . CDescen.z io Esdra; a l iconoorso p~r .a:iuto r.a diologo il dott. Gug1ie1mQ P:ampiglione. · Rallegramenti cordiali. ..... . Qu.ale s uccessore ·d i P1e nzo.ldt, la Facoltà medica dii Erlange11 h a desig·nato, a dirigene la Cl inica medica, .Schlitte nh eln1 di Kiel al primo po.sto, ...Tam1in di Erla11gen e L. !R. lMiiller di W iirzburg .a paa-ità di m erito al secondo posto. È stato ehiia1nato jl prof. lVlii 11 er. •

. '

IYOTIZIE DIVERSE. • Per gl' lstituti superiori di Milano.

Gli Is tituti di coltu.ra s uperio·r e ili l\'111.ano 11auuo avuto u:n asseg.n10 s,traordirniar.i o di ·L. 8 .000.000 pe~· com pensare il <leprezzamen to della J11one.ta e 111 ~.se~uente .mag.g ior oosto appar·e nte delle c?st~1ono. .prossime a . sorgere. Tra gl'istibuti d;i <:We ~1ss1 c11rata 1'erezio~e sono quello di fi.s i olog·t a . soctia.le, quello di anatomia normale e patologica, ied a;lcurui edifizi desti1ooti al•l 'Istitmto tecniro s uperiore ed alla Scuola s uperiore di a:rrrico1tt1ra : i ·laiVori rel1a tivi oono stati alacrem~1te ripresi da tre dìstin1te sociietà. 1

. Per l' Ist ituto di fisiologia sociale di Milano.

Una commissio n e ·nominata <lialla Giu,nta oo-

di . Milano, composta dei dottori L. Ve- _ ratit1 presidente, G. Bordoni,.U:ffireduzzi, C. Do11isel1i, l\.. Pugliese e M. L. Patrizi Telatore, per l'esame 1del progetto e.socutivo dell'Istituto di Fisiologia Sociale e del successivo M1·eda.m e nto, h a 11ltillla!to i s ttoi la,·ori, proponendo c h e l 'lstituito ris u·l ti di tre reparti : Fisiologia della 11'lltrizionie · Fisi~lo~ia del lavoro; Pedagogia. s perimental1e , i quali s1 presterebbero mutua col!l aib'arazion·e per l~ .solt1zione di'. niolti rproblemi. Alla Sopra.inte ndenm si prov\yederebbe coo tl.tna carica pre\.·alentemenit e :an1mirnri&tr.ati va e temporanea, da. ailid•arre a d lt no idei (',api-R.e parto, con 11omi.na de l Com 1111e , s11 propo~ta collegiale dei tre professori . Esistono già in ~ltre nazioni I .. titu.ti - embrionali, o in perfetto · s,yi1luppo - s pecializza.t i i1n l\llla delle tre branche di a.p ,plic.azioue, i111 oui s i 1e spanderà J.a ·yit a scientlifLca. dell'Is tituto l\11lanese. Funzionano in Germia:rlliia e nel Nord-_-\.m e rka i L a bomtoriti per gli s t11cli della nutrizione e drell'accr.escÌJlnento , rif)iilg li'era11110 11e.l iBelg io le proprie indagitni i Gabi11e tti sperimentali e J.e « Universités du tr.aViail » , in ,c ittà Americane .è aiperto gia un Ufficio i)er l'accertaJnen1to cli capacità e arttLtu(lini profes ·iouali. Ma 11:i 1s titt.1to :a ' 'as.t o td i•s egno 1e a .11111liti plj, roordi1U.ati ·l bb1e tti ,.i, come l'iatttl'ale , 11 011 l1 a pr"·cedenti. 1nu~l1e

1

1

1

1

Ali' Accademia dei Lincei.

.

.

1_t\ ll'1- sol·e.n ne seduta r eale t enuta iQ 6 ooi-r., il cliscorso ocoadie-m1oo ·ven11e pTonanzia t-0 dJal rsen. Pio Foà, ~he s ·volse il ;beni.a « Sul co:nc.e tto di malattia ne lla stoti.a d ella 1nediioi-na ». . L '.i\. ·h a 1llu.stTaito la ,p ru:te · .av.u ta da.11 'ltalia n ell 'ev-0luzio11e delle .nostre oonoscenz;e mediche: aggiunse che t empi 1n1naiec1-0Si perturbano jJ oo.stro animo, c he .lo .s,g·ua1·d·o àl ·p rossimo avw.nàrr~ è dubitativo ed i.n Gerto, mta lia .schiera dci giQIVa:ni cl1e ·dimos'L:ran10 od i .ave:.r custodito ~[ fuoco ~acro della scie11za c1 dà 00r1forto cl1e il .nostro paese sap,,rà mantenere ~'alte' po~to cl1e 1a storia gli h a assegnato. Per debellare la malaria degli ex-comba ttent i.

La Commiissidne centrale esecutiva. per l'assistene.a dei malarici di g'uerra , co1111p<>Sta dei rappresentanti dei minii.s1teri 1d·ell 'i:niteruo, del tesoro .e della gux:rra e dei rapp~esentan.tj de~l 'Associiaz.ii one della Croce Rossa e dell '_<\.s·sociazione nazio n,ale dei com ·b at.te11itri, b·a concretate e diramate • •


[.\~ìSO

XX\"lI,

SEZIO~E

FASC. 20]

· le i1orm·i o-è11erali i)er }.a ct1ra 1netodi·ca e -conitinootiva .d ei ~011gedati n1alal1ici, •Ì 1quali somm·a no come si sa - all'impressionante cifra di 300.000. Eliargire questa cttra è senz.a dttbbio, da parte dello Stato, un imprescendJi,b ile 1d over·e iltliteso a debellare definitii\··a mente l 'iniezio.ne e a rid01'1.tare agli ex coo11battenti ·m alarici la perduit a capacità la,·oratirv'":a; ma è del pari un dovere - oltT·e che 1111 diritto anch~ da parte .c1egli infermi mea.1 esimi·, C'he 11011 devono potersi sottra.Tre ad essa, esse11do dii. pu•b blico interesse che iil mor.b o y·e ng.a i·n loro debellato; sotffocan·d o nel contemp 0 ~Il pericoloso centro di.s.tri,b utore di infezi·one. In ogrui Comunie ·il medico provinciale ed il med11co ·delegato .della Croce Rossa .compiler.aa1110 11no speciiaJ.e .ceusirfu.e nto dei oon,geda:ti .t naLatlet, pe.r .q11i11dii. fornire loro il iehi1ni110, •g li .altri farm•achi sussidiari, la cura a domicilio o negli a.mìbulat-01,i e coooedere 1a deg.enza neglJi ospecùali v iciniori e l '.ammissi·o ne in uno ·d ei quiattro g·r an·d i ~a11.atori apposita1nente istituiti in alta, mon~n~. Nel frattempo verrà corrisposto alle f arm1g.11~ di .tali ricoverait i il socc-0rso gior.n aliero. La Commiissio11e centrale ha inoltre ri volt<;> in,'ito ai co11gedati 111alariau idi :presentarsi1 senm indugio al sanitari10 d'e l ,p roprio 1Comune, iOOl1 tut•i i docu.m enti militari da ct1i possa risulta11e che la mal.aria è .stata contratta od aggnaivata 111 ser,riZJilo, avV1ertendoli che .e~si troverat1.ln·o presso 1'apposito Comitato esec·u tìvo provincri:a.lle ogru _a~­ sÌ!stenza morale e materiale. _t\ tale scopo ·v errà distrri.1b uito u.no speciaJ1e ' decalogo ove gli ex combattenti malarici trolvera.DJllJO un chdiaro riassunto detle norme c ui attenersi per consegt1ire rapidamente e completame11te la desiderata gtwrigio11e.

PRATICA

lamento al J\linistro della P. I. Il prof. S·a11li 11a ri;\rolto ttn ~istai1za a·l ì\1i nis tro della P. I. nello stesso senso. .

'

U11 busto ad Angelo Celli. 11 13 corr.

nell'aula dell'Istituto d'igìeine d1 Roma ~ .s tato sol·e nnement e àttiaugttrato t1n bu~ sto .acl 1\ngelo CeJ..11, per •9pera di u11 Comitato presieduto dal sen. Gio\ìanni 1C·irao1o. Il busto è stato o.f terto dalla \redova s.ilg.a Anna. Alla cenimonia sono irutervensute altre p1erso1i.alità scientific1be e ap olitiche 1fra 1e · quali eraJno il se11.a.tore Gi·o vanni Cira.olo, i·l senatore V anlJ:Li, 1 on. t\Iatti, l'oin . Sa11Melli, ·il ge11•e rale medico di marina Rho, il · direttore generale della sa·nriità pwbblica com·m . L1ttrario, ,i } ge.n: meqico La \/alle,. direitto•r e delal sani·t à mi}i\taire, il sen. lVLar'chiaf,a;va iu rappresentanza del sindaco, il colonnrel~o ~­ cluel, direttore generale della Croce Rossa .italia.n,a i dottori Baldi e ~Iartirano in rappresen1tan.za tleÌ Servizio sa1ritario d1ell1e Ferrovie dfel1cx SitatoJ ~rli on. San.ti.ni, Ba.g lione, Cir·inrcion•e , Mancillii> Èbol1, il sen. Fa no, e i piroft. V. Ascoli, ~lessa~­ d1i, Pestailozza, Qualdi, 11 comm. Rossi, ·pires1<.l1ei1te clellia cùeputazion1e .provi111ciale di Pesairo> l'a\rv. c.omm. Ugo Qua.irta, i•lconted'.i\.more, ecc.; i11otate l a Js ignora Virginia Nath:an, la .1 narchesa . Ce111turio.n e, ecc. . Il sen.. ·Ciraolo, presidente •d el ColThltato e~ecu­ tivo per le o.nor.anz.e, a nome ainc~e del pr~1d:en­ te 1del ·Consiglio, che per le gTa.V: Cfile d1 Stato u•o11 ha potuto partecd.p.a re, ~ome ·v1v:a~1ente av·r.eib- . be desiderato alla solenne 1naugur.az.1one, ha i)-Orto un vivo 'ti~graziam.ento a tu.tti gli illltervenUJti, e ha tratteggiato l '.o pera svolta da _L\.ng:el~ Ce111 • nella scienza, nella politi.ca e ne11a .fam1gl1a. Ha Per l'incremento dell'educazione fisica. letto le i1umerose adesioni .pervenrute. . Il sen·. M.archiafava ha fatta prec-ipua•m ente r1~ I deputati De Capitani, D'&rzago e· F.e derzoni saltare l'opera g.r2.1:1-diosa .spi1egata da An;gelo Ce11~1 h anno presentato una p·r oposta di legge per l'inper combattere Ja malaria. E .seguito 1. on. ìV~ffi. cremen.t o delJ'educazione fisica; esso contempla 01ra.tore desio-nato d:ai colleg·ha dep1Utat1; egli ha l'isti.tuZJione di e.ampi da .g ioco e id i palestre :in acoennruto 1 a l1a n'1ultiforme attività spiegata da ao-ni con1une di almeno 1000 abitanti o i11 con_\11gelo Celli sia lllell'i~egnamento, sia nella pos~rzi di comuni miriori; l'istituzione di Com- li1tica. missioni comunali e di Commi.ssion:i. provincia.l i 'H anno parlato .a nche 41 se11. ·vaillJnd, 1'011. Sa11per l'i11aremiento dell'educazione ·fisica. tini, deputato del collegio riappr,esen~to un te~­ p-0 da lf\.ngelo ~.elli, il. P.rof. &u;iarelli quale diBeneficenza e mecenatismo. rettore ·dell'Il&t1tuto d'1g1en°e · e 11 prof. ~lessam­ drri.ni dir;ettore della Sezione zooprofilaitt1ca dèl·"La diitta A. Wasserm.aJ.111 dl~ Mi·la!no ha genero- ' 1'Istituto zootecnico· laziale. ed ha cominciato a -versare alla san1ente asseo-nato 0 Clini{'a dJe11e maliàttie da lavoro di Napol~ U'll 0011I In onore dì un collega. tri,b uto anntio di liire c i11·q·uem:i1a come omag-gio al l\1-e zzogiorno' d'Italia. In occasione d•el collocamento a ripo~, die~ro 8ua .richiesta, .del .d.o tt. G;1!n10 Bi.a~ah1, m~1.co Per una cattedra universitaria. • chirurgo diel comtùne di Castel S. P~etro ~in_il1a, qu.e1 · Consigl~10 ~omru:nale ~a esp.resso iall '~ns1gne Il prof. E11rico Santi, direttore dell3: Scuola co11.egai sensi .di .rammar.11co ed_ 1h a ~festato pareo-giata di ostetricia i•n -~rezzo, ha inoltrato tui.iia :la O"ltatitnidiine de11a popolaz.tone •p1e r 1o ~l?• ai .c3mponenit i della C. S. della P. I. un tne1?10riale in cui cbàede che il C. S. sospenda l'esame la periz~, il disi.nteres?e. spiega!ti nel~'ies:i·01.z1~ e il conseguente giudizio sulla i"e.go1a:riità degli della .sua umani1tari a m!lss10DJe ; l~ de11~et:<Lto d1 as·se<Trnauo-li come p·e nsione, lo st1·p endio :intero. atti della Commissione per il concortSO alla cate> o ' 1. ., 1 Con•.o· Q:teQ'a integrato de11' •U timo sessennro; . a o tedra di ginecologia ed ostretricia a Messi111a, zione di carità h ·a solennemente rlcon?SC~uto .le cui egj1~ ha preso parte, in att~sa che la_ IV se~ zione del .Consio-lio .d i stato s1 .p·ronunz11 su ·d:t .sue doti prleClari, qttale dire~or~ salllltia:r:i~ ._del1'Ospedale; la Società Operaia d1 J\II. S. gli ha t"Ln ricorso prese;ta-lo dal Santi; .iin llinea subormandato un ooonmosso saluto. . dinata che il •C. S. e il Ministro della P. I. potGli amici ed ammiratori hanno raccolto 1n 1111~ ti·no l'~samie s11gli atti relativi al~a composizi~ della commissione stessa, e che 11 .c. S., esalll.1- < puscolo rtutte .queStte. attestazioni · di sti1na, di riconoscenza, <li de\oz1one. nati gli .atti del concorso, n·e propong,a l'annul1

7

1

1

1

1

I

1

1

1

1

I

,

'

.


,

bqn

IL POLICLINICO

Infortunio sul lavoro.

(Jna nuova convenzione, intercedt1ta tra i rapprese-Iiltarut± delle grandi Compagnie d'iassicw.Aa:aione cc>intro ·gli accidenti <lel •larvoro e i mppa:eseDJtanti deùl'Unione dei si•ndacalti medici à..n Fr0.lllcia, stabilii.sce, :a partile dal 1° luglio prossimo, per le taissazioni m 1ediche i111 col1so e wn 0Jn.cora regolate, '.l'appllioazion~ di un ianimento del 100 % sull1a taritla Dubdef or.a ·vi1g ente. L'aumento a\·e·v a g ià avuto ·vig011e or è qualche ·

.i\ .ppr.endi.amo_ con \'i vo oon1p1acin1ento che i.I co~leg19: dott .. Riccardo Gal·eazz.i, 11 g_111ale cuiraiudo dei va1uolQs1, avieva contratto ril terribile motibo è il!Scito, completamente guarito dal Lozzarett~ di S. Sabirn.a in Roma. ' P.

Riunione della Giunta direttiva dell' Asso.ciazione della Stampa Medica. ••

La <;1 unta direttiva dell'Associazione della Stampa M·edica si 1rit1nirà nei ,] oca]j dèll'lstituto d'Igiene in· Rom.a il giorno 5 luglio p. , .. alle ore r6. .

Un incendio alla Direzione degli Ospedali di Roma.

. 0 11 vio1~o dnc.enclio si è 1S1v.iluppaito la matt11:18- ~l 4. g·1rugno, _nella direzione degli Ospedali , ~~nit~ d1 Roma .1n_ Borgo Santo Spirito: ed1fiz10 dt valore .arlist1tCo e ,storiico, cui . è a.i11nessa . l:a preziosa biblioteca. Laucisana. Pare che sia s~ato. prodotto da un corto circt1ito. I~'opera dei ,·1g-1 l1 n c ebbe l)testo ragione . 1

.

La crisi della stampa medica agli Stati Uniti.. 11 « Jo111rna:J. of Lab.o iiatory a.nd 1Clici!cal lVIedic1.ne » ha portato, nel corso de1l'a·n no, il prezzo di .abb,o namento d:a dollari 3 a 5, a causa dei fortissimi rin10a1i nel prezzo della. carta e della mano · d'op.e ra titp.ografica, che l'ammriJ?istrazi~e ha valt1tato_ in l\.merica del loo al 300 %· (In Italia si va s1n0 a l mille rp·e r % ! ni· modo che i no&tri 1

1

prezzi d'abbonamento q·t11nt11p·J1cati .. . ).

do,~ebbero .

essere almeno

Il 14 .aprile u. s. decedeva MORlTZ BENEDIKT, vetera:no dei rieu.rologi vjennesi: contava 85 anni. ~:ra r;.1ato i.11 U .n iglterìa; s.tt1diò prin1a matem·a'ti~a e ti itCa, pOli abbr,acciò la .m eclicina; nel 1868 ft1 JL0.m1 nato 1stnaiordinarilo di ·elettrotenapri.a a Vienna, e &u·b :ito dopo conseguì 1a aattedm di neurologia, ma solo neO. 1899 passò ordirnario. La sua produzione scientiific.a è 1immensa : il s110 11ome rimarrà alla storia con ]a « s indrome d1 Benedikt » (designazione dovuta a Cha.root), inclica.n te 'la para lisi a 1tern a d·ell 'ooulomotore e del1e estremità. La sua mente or.iginale e vasta spaziò anche megli is tudi di cra niometria cr.imi111al•e e in quelJ.i di' .amatomia- -comp.a·r ata. · Dii u1J 'attività m1111ifonme, di una veris.atilità straordinaria, fu ainche autone dirammatico e fu. .critico <l 'arit e : .poco prima di morire diavia iailla J.uce 1111 saggio st1 Raffaello. B. R. 1

Nel giornali.smo medico .

x.x\·11, FAsc. 26]

Aumento di ta1ufe mediche in Fì:ancia.

tempo.

L4~ NNo

Il prof. R. Onorato, chirurgo capo dèll 'Ospe.d ale Oivile Vittorio ~Emanuele III Ì·n Tripoli, ha a;vviiato 1a pub,blicazione di un «Archivio Italiano di Scieonz,e mediche colonri.ali » iallo -.soopo di il."acc-0gliere e coordinare .l e os.servia.zio11i medicl1e fatte ne.Ile :nostre Colonie e c h e spesso o:estarno ignoraik pe·r chè inedite o perchè spaTse s11 periodici vari e non .sempre diffusi. . Vivi auguir1.

morto a

am11i i·l prof. MARIO P1Lo, uno dei più valenti psioolog·i dei !llrOStiri Item.pii. Di l·u i cosi pa rla Enrico lVIoriselli: «Era fra 1-e m enti più el.ette, pitì poliedriche, più lat\:namente versaitili dri. .cui p otesse va-nit.arsi la Patria . n os,w a. Sta1upò or.m a personale 11el campo dei ifienç.men.i 1<.ipr,en.de le sue pUJbblica-zioll!Ì cc Il Lavoro >> estetici. l\1eritava u na cattedra ttniversita.ria e orgaoo .diella Clinica delle Malattie Professionali . 11i0n l'ebbe, solito clestino <li~ chii in Italia si fa di Milano, cons,acirato ahla paito1ogia, all'igiene, strada da sè >> . Era naito 111 .S a.rdegoo. Inseg1naiva · alla ;tisiologi'.ta del lavoro, alla pnevidenza ed assi~ 1 T~icoo cli J\Ia'llrto, a. I .

È

60

1

0

***

1

0

1

0

1

sten7,.a isociale:

I

R.a llegranJ<enti e1d a11guir1 cordiali.

• •

·

Indice alfabetico per materie,

Aiiatilassi alimentare : cura . . . P·ag. Associazione della stampa s cientifi.ca it.al:ial1Ja (seziione medica). · Dichiia.ra-

z1-0ne . Atti parl.amentari . Cerv1ello ,e funzio1-11 genetiche . Oronaica del m.o,rimento .p rofessionale DJ·spep1s~·~ .g astr:i'oa da lri.ti.asQ.. 1bili1ar"e: prescr1z1on·e . Dispepsia surTenale : cur,a Edemi in gottoso . .. Eclampsia : cura . . Embolia 'llel pu.erper,i o : trattamento . F1t11iplegia d-ella gra,ddanza . Roma

192f> •

)) )) )) ))

667 687 685 686

683 682 )) 684 676 677 )) 67 5 )) ))

))

))

G lanclole a secrezione inter.na ed ulcera 'g.astric,a e d11,o denale . . Lpocloridria ne11e malattie della cisti-, fellea . l(a,J..a-aza,r : terapia .. . . Li·qui1d ò cefalo-rachidiano : n1101Vo p1·0~esso <li dosaggio rapido dell'albumina Mo11bo di i \. ddison , suocesRione m011bosa malarica . . . . . . . Reazione intracutanea nel .carcinoma del tratto 1•11t estin:a le . . . &tfilide tardiva: dosi dcl 11eosalvarsan . Ste1ilizz.azione deltla donn:a per \"a.rie i11-

di c.azio11i

.

. ,.

'l'il1l1ercol osi gast·rica .

))

673 .

)) ))

681 683

))

683

))

668

)) 679 )) 684 )) ))

I

Sta9il. Pol. Am.'m. Guerra.

L. Pozzi, . ed. res'1.

677 681

-

'

..............................______

~

• I

~----:.......----......:----------~------------~---~~~--


XX VII

.An110

R.oma, 5 Luglio 192 9 .

'

• t

,

AUMENTO DEI PREZZI D'ABBONAMENTO. ,I

'

IL

~IINIS1' RO

.PER

I~' INDUSTRIA \

ED IL

, -isto iJ D ,:.erP t o R "a lt> 22 Apr ile 1920.

~.

COll~IERCI.(• '

;)07

,

Art. 1. A partire dal 1 11 luglio -1920 i periodici di medicina d' indol~ generale che ~i pubblicano una o più volte la settimana dovranno auml!ntare i loro pra!ti di vend•la e di abbonamento in mi>ura non inferiore · al 50 °~, nà 5Up Jriore al 100 °~ a quefli che et1 no in vigor~ prima della data su in ~i~:tta.

t\rt. 2. L'aumento del prazzo di abbonamentò di cui all ' ar~icolo '1 recedente si appjjca anche agli abbonamenti in corso al 1° luglio 1920 e gli abbonati che non intendessero v.:rsare il supplemento del prezzo avraMno diritto di chieder a l'abbrevjazione della durata dell'ab bo n1m ~ nio fi .10 a co 1correnza della sommi pagata. R >ll lH. :30 ti·iu!.!'.11 <> i n20 . ·

I

O

J 1, l\i( c :i- 1sTRO:

I

ALESSI O.

..

In· conformità delle disposizioni imposte dal decreto qui riportato e della deliberazione della assemblea dell'Associazione della Stampa Sci'entifica Ita·liana (Sezione Medica), pubblicata nel Nu·mero scorso~ i prezzi d'abbonamento al nostro periodico ven·gono a_ttmentati dal 1" luglio ~I 31 ' dic~mbre 1920; nel~a seguent~ misura, pe/" tutti gli abbonameoti iJJ corso: . . - P ar l'Italia

Per l'Estero

Fr• ., O-- JJe1· (•/1 i () 8» 12 -» 15 -~ id . )) 12 » 15 i(/. » 15 - · 20 i<l.

- L.

1)

• I

ct.s.~ orirttr)

i(l. id . id .

a lla sola .;",'e::ione P "l·atica;

alle l~ezio12i Prrttica e 1l1e<lica; ctlle /)ezio 11i P;·a ti<·a e Chir·11rgicc1; a t11,tte e tr·e le Sez1·ori.i.

Il · Decreto Ministeriale ci consentirebbe d~ raggiungere la misura del · 100 ° ma noi ·ci limitiamo ·a chiedere ai nostri abbonati quanto è assolutamente indispansabile per fronteggiàre le att~ali difficoltà. . Così il '' POLICLINICO,, manterrà ancora il vanto di essere il periodi~o di medicina generale più a buon mercato fra tutti quelli che vedono la luce in Italia. · Il modesto sacrificio che chiediamo ai nostri fedeli abbonati varrà a far superare al nostro giornale la crisi che ne ha· minacciatQ l'esistenza. E confidiamo che essi, per la loro coltura, pe1~ il decoro della scienza, per il nostro prestigio all'Estero, vorranno ancora attestarci la lo~·o simpatia, co.ntri- ·. buend.D agli sfo1·zi che facciamo per assicurare la vita al più accreditato e diffuso periodico di medicina italiano. , · 0

,

I oostri abbovati soQo pertaQto pregati di voler rimettere col) cortese so1/ecitudibe, mediaote vat[lia o carto/iJJa vaglia. la suddetta quota d ' iQtegraziooe, dipeitameQte ali' Editore del "' Policlioico '', Cav. LUIGI· POZZI - Via Sistina 14 - Roma. •

·


.

I

L' Am~in•st_razion_e .del.'.' POLICLl~I.CO ,, nell'intento di facilitare ai proprii Abbonati l'assoc!az1one a periodica speciaJ• ut1h ali' eserc1z10 della professione e per togliere ad essi il fastidio della .

necessaria corrispondenza, si è procurata l'adesione per abbonamenti cumulativi a prezzi di favore delle seguenti Riviste. , · , · ~ .. Non occorre· segnatare il ·beneficio che i nostri abbonati ricaveranno da queste agevolazioni· esse sono evidenti. ,. ' •

ARB()NAME_NTI .CUMULATI~! CON IL ''POLICLINICO,, PER IL 1920 .

Le malattie del euore e dei . vasi . .

(A11 .:io

l V)

..

periodico mensile fondato dal prof. F. · ~!ARIANI della R. Università di Genova e diretto dal prof. VITTORIO ASCOLI direttore della R. Clinica Medica di Roma. · Redattore Capo dott. CESARE PEZZI. Le mala~tfe ~el çuore, al pari_ di al~ri pel'~odici sùnili. del;'estero_. si occupano esclusiva1nente di questa speciale parted~ll~ .medi.c1n~ 1nt~rna. eh~ oggi p~r i nu<?v1 stu~j ~a~t1. ha accqu1stato una grandi~sima i:nportan7.a, e si propongono cli diffondere il pensiero e 1 opera dei notitr.i. sommi clrmc1 intorno aJla cardiologia, e di tenere nel tempo stesso informati i medici pratici di tutto il movimento scienti neo i nternaziona.le sullo stel'SO argomento. Ogni fascicolo si compone di 32 pagine di testo distinto in 3 parti: a) lavori originali, lezioni e conferenze: b) riviste era ssegne; e) terapia e consigJi pratici per i medici e gli stessi ammalati. .

.

Abbonamento annuo per 1' Italia L. 20 - p~r l'Esterp Fra.nobi 2.3. Per gli associati al PoZi=cZinico: per l'Italia sole L. 15 - per l'Estero soli Franchi 20 . •

••

.1\nnali d '·lg ie.n e

Periodico mensile illustrato, che si pubblica in Roma~ fintj d'ogni mese in ricchi fascicoli. -

tore on. _prof. GIUSEPPE SANAREL'LI della R. Università 'd i Roma. Abbonamento annuo per l'Italia L 1• 20 - per l'Estero Fr. 25. Per gli pet l'Italia L. 18 -·per l'Estero Fr. 23 •

1

· as~ociati

Diret_

1

al Poliolinico . -

La eiinica estetrica •

Rivista mensile illu$tTata, ehe si pubbhca in· Roma a fine d'ogni me~. -

della R. Università di Roma. . Abbonamento annuo per l'Italia L. 20 per l'Italia L. 16 - per l'Estero Fr. 21. '

Direttore prof.

FELICE

LA

TORRE

p~r

l'Estero Fr. 2.3. Per gli associati al Policlinico:. .I

~

Ofrerte agli associati a prezzi di eccezionale favare. I

Recenffss:fma puhlJJJca.zfoae: .. . . Prof. RINALDO MARCHESINI · \ ,.. doc~nte d'Istologia e di Tecnica microsòopica nella R. Università d.i Roma. -

· ~eMI?BN ·D_I ·e ~so

ad

DI EM1\T0L0GI1\ I

dei medici pratici e degli studenti

con prefazione del' prot. Vittorio Ascoll B uu riassunto delle attuali cognizioni riferentesi al sangue normai~ e patologico, con tayole sinottiche che chiar.lacono la deriva· zione, t rapporti, il valore dei diversi elementi del sangue, Vi sono inoltre tracciate le varie malattie del sangue - le divene forme pa.r888itarle - le proprietà del sieri, c~n la tecnica appropriata per la ricerca dJ tutto clO che si può presentare di patologico ne) aie.ro e nei corpuscolt sanguigni. • . Un piccolo vocabolario ematol0glco fa seauito al lavoro, con richiami nel testo, che facilita ll rlcprèo e la significazione del numerosi e vari nomi dati alle cellule del sangue, nei vari stadi di m~turazione e di alterazione -patologica,_ facendo rilevare la sfnonimi3. di una atessa cellula, designata variamente a seconda · del vari Autori. Due tavole illustrative mostrano le varie forme ceHulari che possono far parte di un reperto saniuigno, e le forme di alt.erazion& patoloaica che vi si possono -riscontrare. · Quest'opera, che U chiaro Autore ha preparato esclusivamente per i nos!'t'l abbonati, riuscirà indiscutibilmente di grande antaggte. eia alt)l studenti che ai medici -pratici. Un volume in-160 grande, dl olrca 200 pagine, con 74 figure e :relative spiegazioni, su due doppie tavole in to~tipla

f

. In commercio \

• 1

,

&.. 10 - Per itl associati al POLICLINIQO sole L 7 .25, franco di porto e raccomandato. · '

I •

\

Prof. GUIDO MENDES

La diagnosi delle localizzazioni polmonari' d' inizio della tubercolosi ton spe~iale riguardo alle ricerche radiolouicbe. l/ A.. espone il problema diagnoStioo della tnbercolosi iniziale, valendosi di og·ui ::iorta

.

qi n ozioni,

cli indagini e di ac-

corgimenti nel campo clinico, l'adiolog:i.co, batteriologico, immunolof?ico.. . . . . . . . . . Egli _porta ulteriori raffinamenti alla diagnos i precoce: differenzia e c1rco~cr1ve la sindronie ilare; lu1neggta l reperti radiologici, raffrontandoli con quelli d'autopsia. . . . . . . . . . . . a-· 1 Il lavoro, corredato di tavole molto dimostrative, è destinato a forn1re un T"al1do aiuto a1 medie~ ptat101 ed ~ t1s1oloo1lJn v-olume in o grande, cli 116 pagine, con U:Ua figura nel testo e 10 tavole radiografiche in carta a1nericana. - Iu_commercio L. 9: per gli associati al " Policlinico ,, sole L. 7,76 ir8Jlco di porto e raccon1andato.

P~r I' a(quisto di quanto sopra, inviare Cartolina-Vaglia direttamente al Cav. LUIGI POZZI - Via Sistina, 14 - ROM/l

. •

\

•I


Roma, •5 luglio 1920

\nno XXVII

..

F~tsc.

27 .

I

I

fondato dai professori: • GUIDO BACCE'LLI FRANCESCO

DURANTE

SEZIONE PRA TIC.A, REDATTORE CAPO: PROF.

J

VITTORIO ASCOLI

• \

SOMMARIO. L avori ori gi naii : .\ . . \.b brnzzetti: J_,a cliag 11osi di laboratorio ucl tifo esanten1a.t i co. N ote di tecnica· l~'. Rossi : L•estrazioue delle monete dall'esofago sotto il controllo radioscopiC'o in narcosi. Osservazioni cliniche: J. _\.botùaragc: .~ apra un caso di c~nt~sione dell 'add~me con rottura. dell'intestino e per1torute da perforazione, guarito con la laparotomia. E. Ca . . ati : J.J'occlusiono i utestinalc nel inegacolon. Mec-

canisn10 di produzione. :\:lezzo facile per vincerl a. - E . Casat,i: Uu caso di c:0Jecistocnterosto111.ia. Riviste sintetiche: s. Gabul sera : I spezione delle carni co11ser,ate e p1·eparatc. . Sunti e r assegne : )IED1crx.\.: t5ailler

''li di JlUeun1ococco.

.r ., Hale nI.,

1:-;ou R.

L., .\Ic Coy Oh.: Studio sui portatori - .:\IEDT<..'t" \ :-4oCL\ r.ID : Il matri n1onio dei !:'-i fili t ici. ).I. l!'. J~aJz cr: J ,a ,profilassi e il tratta1nento collettivo dei ban1biui eredo-sifjJitici; gli asiJi ' Vela11 dor" - È la . sili li tle. n n 1n oti vo pC'r interro1upere l u gra'i rla n1r.u l

Accad emie, Soc ietà m ed i ch~,, Congressi: :--\uciPtil. Lo1uhar<la di Scie11ze n1ediohe e biotogiche iu ~iilauo. -- l{. Accademia delle Scienze 1\1cdiche in Palcrn10. - ll. ..ìcC'adc1u ia Pelorit3 ua A ;>pu nti di Medicina P r~ tica : C.\.s t::>TfC'.l. io: T~H.\Pl.\ : :\Ialarin e lc·11 ceo1ia. - t:u ~intcnuo clell'iufe.r.io11t· 111tllal'ica. :-\opra una rornuila di ehinino per il trat ttnncu1 o della febbre 1n1-1la.r ica. - Ini ezioni ~o ttocntan cc · di chi nino. Posta degli abbonati. C an ni "' bibliografici. Nella vita professio n ale: Crouaca del ruovin1eutn proJesR. Atti parlamentari. • Amministrazione sanita ria: ('olonie estiYe cliotc1·a piche. Risposte a quesiti e a don1ande. N o min e, Promozi oni , .Onorit1cenze. Condotte e Concors i. Notizie divers.e. In d ice a lfabetico per mat eri e.

Diritti di proprietà riservati. - I~ vietata la riprodiizione di lavori pi.,bblicati 11el POLICLINICO e la pubblica. zio11e di sunti di essi s~nza citarne la fonte

LAVORI ORIGINALI.

tnre delle ca\·1e i n oc111ate, argorueut autlo an che c:hc cert e i1ufezio111i c1o\·nte <t tiro esa•ntC111atico i1011 s ~accon11;ag-11a110 11 epp11re a·d eleYazì 011 c cli teu1 pe:ral nrn . Secondo C[t1esti .\ _·\...sarebbero invece 111tporla11li le a1leraz1onci. t11icros0opiche clcg·li orgn. 111. Se la n1orte ,tt\·,·ieue ·a. ::;eg-11ito d'i11fezjo11e indotta ùal vi.ru~ esanrtellltltico ino:11lato, l 'a11ri1nalc i11 g;c111 cre m110 re tra il 12·" e il 18° gi,orno . Re1)erto: Lu111e[azi one delle ghi,a11>Clole ascellnri e i111g-u1ina lì, 1congest1011c cl elle ca p~11le s11rrcna 11 ; i.nfarti emorragici - 11ei 1)oln1011i, fegato, re11i. J ~~ ca \·ia inoculaita acquista 1'i1111n11nrjtà dopo t111,a pr1111,1 i111'cz.ione . F,blJe ·an1ch1e 1111a certa forti1111a il nJ1etodo di I;-rnc nk:el ·basato sull 'csn n1c istol ogico c1e1 la ruseola, fort1\ t1 a effimera an ~ he i)erclll' 110111 puo es;; c r~ applica to nel tifo e~a11t e111,1ti co sc11:::a esani e111a, ci ol: proprio nell a fo r 111 a su.l.1a c1 nal e p: ù g·ra,·;1 il clnl)bi o . ~ Ioltissi n1 i ger111.i It1ro110 cle~ ~·rill i L' r1ite.11 Uiti cl 'i 111 porta'!lza ,foncla111e11ta1e •nell'etiol og·la clel tifo t:'-'a11te111ati co. Così nel 1910 si c:bhc:ro i 1bacilli cle~cr1.tti cla 1l{i cl{ett::; e \\Tilder e i · n11c.rorganis11Ji <li ;\jool1.e ; n el 1914 t111 cli111obacil lo segnal.a to tl~t L~ abint•O\\'Ì teli e 1111 clii p lococco troYato d:a Fn rll1 ; l)OÌ ve11•11 ero i corpi i 11t1-ag-lobnlari osserrati cln I)rO\Yazek: (strong·ilopl.lsn11 o cl an1iclozo,i ), q u 111d i i coc ~hi e· g-1 i ai11aerobi clcscri tti da J>lotz, ( )litzk:3T e dnlla loro scuola, tra etti 11 bacillus t3 pl1i · e:\:a11lhe111atici ch'ebbe \·it.1 etti111t·ra nella "'torin da queste ricer"'h e . ):el r 9 1t') 1

JJa diagnosi di laborato1·io nel tifo esantematico lJel' il dott. .AI,FONSO _-\BBR l rzzETT l ) lTttic1a1e sanita1io cli Burano (\1 enezia).

Gli studi con1p1tl'li huorft di labo.rat-0rào e di clini-éa, 'l)erseguiti -0011 t enacùa al tine ,d i chìari1·e il ciclo b1·ologico IJ<Ùto~i:en etico 11el tilo esa11 1te111at1co, deter111in·an<l.011 c 1'ag·ente etiologico , tentando la ri procl11zione SJ)L·ri n1en,~tle tlei segni e] i 11 i c1, 11a111110 a~snn.to tlll~L cl0c~siiv1a in1por.tn.J1za lJer i 111eto<l.i di1a gn.o stici. l ' 11a cpro\Ta 1or1UJa;i rlassica è Ciue1ila cli ~i.colle e Co11seil i c111ali, do11)0 cs-.;ere riusciti a 111·0Cltlare il tifo esa11te111éùtico alle sci1n111 ie, ,·iclero cl1e la 111alattia era tr.as111i::>s1ibile a nche alle cavie, i1ri,ettC111clo 11el periton•e o. s a11g·1le {li 111atati . l,1a ~pecificità dell a pPO\'iél è c1u c:-;ta : ch e 111entre i1el1c cavtie 1J.on si svilu1)pa il quaiclro co111pleto clc:1 clenmotifo, si produce dopo 7-15 gioriui t111 a febbre sperimen·t.ale che cl 11ra da c1nattro a cl1ieci gi1orni, la quale 11a ltu1a cn.r\' ~t particolar.e ch e parrebbe costante. Il n1etodo, 11cr quanto pregeYole, è .tardi, 0 111el se11s() ch e i risn 1.t ati dell 'iuclagine 'l1on posso110 ·e ~sere co nosci 11ti cl1e dOJ.)Ot J 5-20 g1o.rni, c11oè qtratJ>clò 0 nvv:e n·i1t a la gt1a.rigio11e dei mala:ti. Otto e Dietrj eh hanno ~011•te­ stata ln C'arattcristica tlella c11rva delle te111pera1

1

1

1

1

1

1

-


(~2

IL

f_\N~O

POLICLINICO •

Ft1taki aJfennò che 1 'ag·ente è lt11a spirocba,eta, r1 itro·v ata i1ei ttl·btrli ren.aLi dti u11 m ailiato mOJ.1to di · ti·fo esantematico e 11ell '11riu1a dii sette mal~ SQ1)ravvi1ssuti1. Tale .spitoc'h.aieta ,Ju.ngia 6-8 µ., sarebbe costi1t1 ui~'l di 5-7 spri1re e a.pparirebbe ciliata . l sal.i di argien to l a ~,olorireb1bei-o, ccm1.e pttre il Gjemsa. D a Rocl1a-Liri1a .nello. stesso a.11110 descr.i,s, ·~ a lc11ui n1ic rorg.a11i s1T1JÌ cocco-bacillwri -cui e.lette il nome tli Ri cl\ etts ia c pro1.CJaze/?.i c l1e tro,·ò i1e;l lo ,-;tomaco <l.ei pidocchi :i n.fetti; ma B111n11pt })rO\'Ù. ·elle t ali g·ier111i Si 1;sco11tr.ano anc l1e s tt ])i cloccl1i che pro\-engono tl.a i 11di,·ic1n1 Banri i)erfc t-t a n1e11te ; e ·m olti l)i clocchi ui qi1a11 ~i ritro,~aro•1,o tatli m}crorg.anis nu, .non tras1111i sero alcwn.a i nfl'• ZJion1e. l~oberrtson l)ttr.e 11el r9r6, ri i1re11dendo le ri~.erche di P e11fold , \'ide che non 1)ot e va ritc:11~11si sp.ecifi co 1111 a l:t,r-0 cocco ioolRto dral ~ angne e d a 11'•u1i ua di akurri 111ala t.i. ~ella ' recc-nte epidemia d'Ola1J tla dal sa ngtte cl1 11·11 malato cla H.o oge111h nij ze f11 i~olato 1111 d1• plol)acill o i1n ll]JObile che prencle il ( jran1, cb e s1 colora oou tutti i colori ieti ~ n~·lina, s i s\·il 11p11n bene i11 ge1ati 11a i n ~ol-011ie bianche, n o n lic1uefacenti, 11011 s , ·iluppa in·dolo, 11 (: :-tcicli, 11è gn:-; lJei n1CZZÌ z uçcl1e.11ati. rl' ale ger111c , l)rf,·o cli ~por-e , sat';ebpe patog-e1110 1)er la ca\·ia. 1.1 sier9 <lei 111 aJ.ati a~glutina .il l)acillo tro\T.ato an~he n el canal è .g:a~tro1ntestinaJe elci })icJocch.i pr.esi s11i vest iti dei 111alati. Affatto rec·e11teii1ente Borrel, Cantacl1z(:11e, J o11nesco, .:\lil1aesti e ~ast a l1 a1n no rri~co11 trato ne1J'r1101n.q e nel l>i clocicl1i,o col1piti c1a ti fo csante 1111a tico tu11 i11icrorganisn10 ca]) ' tvlato ch·e ~i i>resen,ta c-0111e un oocco-bacil1lo a colorahione bip.o lar.e e piccol.issim.o (ti.p o chole rn {lei polli) . l .,e colonie si sviluppano bene s t1 gelatina Bordet. J.,a · c11lturn liJa e.a.i-atterre :fiJa1nte; i~ ger1ne è ~1erob.i o ecl è Gra111-resistente. Nasta l)oi. i11 Itailia .ebbe . occa1Sionc cli csegui11e con _t\rto1n aJc11 11 e sezi.o ni c1i c.aèlra , ·e.ri ·clii lesalnitem a ti ci~ ; 1s u l)ji, f'. ac~i\a 1ester11.a dell'encefalo, ir11 corri,s1)011dc11za ·d1e.ll.a vo1ta, notò nume..ro~i nocluli bianco-grigiastri e tr·a\·at e i>eri:vasali cl.i .color.e lattescenJte ; i11 • esse ri.soourt.rò costa1nte1neute forn1e ,c occich.é , capsula.te, Gr.a111resiste11·t i, co1risponde111ti a.I cocco-bacillo descri tto i n co11a])Ot'.Uzion e c on a ltri. L'iruiezione . SJ)erimentale cli ct1.l,t t1ra d~ detto germe ha dati tutt avia 1:is11ltati contr<"t·dilbt or·i , 1t anto dia far ·dubitare n1olto cl1e ril gern1e desc1itt-0 sia l'ag·erute c1el . tifo esa11te1111a tico . ..\t11cl1e 11 lriq·u ido cefalo-1~ac11 i­ diauo è s tato og·get-to {li ricerche ,a soopo diagnostico . I dati forniti d a molti s-tud. iosà q11ali H e, sl1e.r e Prowazel{, D ~v.a,t1x:, Tltpa, lVIontele001e ecl altri non concordano p ctietta1nente; tt1tti at111JDetton.o i 11 ' ,og·11 i ieas,o u.11.a forte 1 e11cocitosi abba stanza precoce, aumento di pres.s.io11e, i1)etalb11..: m.Qsi. Q11·estn è nega.ta'.' cùa H .eri.lig·, il c1ual e a\1rebbe c1e-;Òrirt ti, come caratteri<;tici, g·rossi le11oocit i n più nucle1 e seg·nalia ta Ja 1pre.~en za di un ao.lel1o 1

1

..

XX\tl l,

}1~,lS(. 27]

11 ei globt1Iì b1ancl1.i e ·11.ei ·l fulociti i)1ccoli. 'l'a1e reperto att e11,de contfer111a per modo che l'import a nza clel.la citodri.agnosi nel liquido cefalo-rach1<.lian.o i1er il c.ùermotilfo, rc:sta .a11ieora dttbbia. Frie· Lberg·cr si i: occupato clelln. reazione delle t ern1 01)recipirtia.1e tts·a·t a per ril.e~·art; l'a11.tig.en1e nell'or• • gan.ismo d ei mia1at i tli .tifo e:-.a11te111fcl tiro. Le ricc rcl1e s11lla negaiti vità diell.e reazioni specificl1e ~g__g-l1tt111anti })et il bacillo cl'Ebertl1 e per i i)aratuti _i.\. e B 11011 1)assono cosbi tui.re tilla i)rova i u .s enso pos~1ti ,~o , come l 1e 1~eazio11i i)ositi ve non e~"t' l ttcl 0 110 il t1fo esanten1atic-0. Del.ta e P.a1)am.arkt1 l1a 11110 1) reco,n izzata ctn,ale ass,aJ t1til e 1a iiea.z.ione ùi \\- ~1.;~cr111a 1111 co111e c:osLantc e (Li carattere prc-. ooce ne i <l ern1oti rosi; 'e ciò at1che a gi ncli7.io de 1l 'Ottoleng b 1; il Firo1. n e contesta. la precocità 1

tlopo aYer con s.tataito c11 e la reazione cl1 vVa.s...,crm,a1111 11 0 11 è costante •ed è i1resente 1)er bre\" 1.. . ·dt1r.a ta. ) lic11 a nel cl 'a1t1·a parte, l 'avrebbl' trova t t ~ ll 26 .Ca~i, Se111prc l)O' itiva 11C:1 j)Criodo l'ebbril~Le cose cl.al punro ùi Yista patogenetico e tli c.l iag·uosi <li laboratorio 110 11 eria.u.o co 11·f qrtant1, c1t1a11do \ \-eil e I<'eli~ n el 1narz.o c1e1 1916 pubblicaro n ò il r1s11ltato di mct<Xliich e iric erch e s1\ll 'es1ste n zt1 di u•ua agg·lutinazione 11el tifo es.a11te111::ttico . Gi à tiu <l al 191.=; q11esti ane _\utori aye,·a uo ,trm·ato relle 11ri 11c di 1111 111a lnt o a ffetto tla dL·rmotifo 1111 bacill o clel tipo Prote11s il qual L presenta, -.a il feno111e nu {le11 'agglu,.t1nal!Jione co l ~1e:.ro t1e l maliaito e co11 i l siero <.l i t1n altro caso cli tifo esa11te1uat1co . Cult11rc cli l'rot c us appartc11enli ,1 111a1a.t1 31011 e-;ante111atici 11ou rengi,·a110 con l 'nggl n t 11111ar.ione. T.al1e scoperta arri YÒ a 1101 . con ritairdo di qt1al cl1e a uno, 1111 i)oco lìer le dif- · ticolt à inere nti all o ~tatq t1i g-11erra, 111olto i)er u.11 • ost r.a1Cis1no cli l als<i ·lcg-a pa·t ri otta rtl1a r b e ci fece tro,~are qn<t si cl1 ~a r1nal1 "'cicrtli fica1ne11te qu a n clo i1 •t iifo ·e sa•ntc 1111a•ti,co fece l~a ~ ua co1111)a1·~a in Italia . Sta j} fait:to ch e l e prin1e co11111uicazioni di \\ ì.eil e Re]ix s u s~ita·ro110 en o1r111e ri 11teresse oltre al'Pe e attorno a(l esse fi01~:ro.no e s'intensificarono ri c+erche assai 111i111ttbe e si procl11sse una ri cca 1bà.bliQg1ratia cl1e oQ;gi 11oi rig.11arclianJo 0011 discreta 11101i:ificazi o n t , l)Oic11è s nbito ~i co111prese che si av:eva tin al111e11te i u 111 ano n11 n1 e todo si c11ro e.l i dia.g:11osri.. .t\ el 1919 ebl) i 1oceaisio11.e cli .st11 tl ia re pa reccl1i , n-ialart:i <li c1eru1oti Io . 1'11 tu tti [11 esegnita l a prO\'a d~ \!Vei1 -F elix dhc ris11ltò senlipre 1pos1ti Y,a , ronte1nporan1ea111e nite a qttJella ,cli \ì\Ticl al che fu c-0. stante1nen.te uegat iì'\ra. . Questo pia.rtjcolare s embra eisseJ:ie i 11 .con.b rasto con q 11anto f11 riferito (la altri, seoondo i qnali spesso ]a pro\':a di v\-1dal era positiva n el lo stesso t:en11·1)01che q1tJella di Wei1l-Felix, • con l a san z1·one <lel 1)riTi cipio che ·l a 111eg·ati,·ità dell'u·na. .n on pro'\·a, ·a J,a l)OS~ti ,· ità d:ell'a1.tr.a , come 1'esser pos1ti~'a 1'1111a 11 011 siguitic-a\T.a cl1e la seco11é1a do,·e;;se rcis111tare J1egatsf,·a . Da quanto e1

1

1

_,

1

.. •

-

-

I


[:\xxo XX\'II, F'\SC. 27] ~11eJ·ge

d a lle mie osser\·azioni,

jEZIOl'-'"E

n o r~

.p os ·ono certo c~.sere Lledottj ~rgou1enti che i11:fir111in·o tale concetto., u•on .o stante cl1e solo l'appar:enza, d :tta l'a totalità ùrei irisu 1'tati, possa far rite niere ch e l 'agg·J ut1 11azione di \'"ida1 s1a stata n e gati \·a p erchè lluella cli \\'e1l-Ft"l ix era .risnltata pos iti,·a . E necessario 1ileYare llll caratte re nrc 1 nJ i.ei 111a1ati cl1 sic-11ro ,-alore: non consider a n{lO il i)rin1·0 iinfer1no, passnto a ]l 'inizio d!el n1al e a l I 'os1)ed;ale (l'iwl:ame nto c.lri \l,e111ezi<t, tutti i t11a.J ati presi in esame erano cli ~esso fe n'lmiÌDiile , 11011 va.ocinati i1r~cencle nte 1uen le co11 l ro i 1 · tilo e i10 11 aVievano 111 epoca recente s nbìla q tlest a i11 fezion e . 11 solo cli sesso 1113,·ch1 J~ , n1 orto .per p11e t1mon1te i:11tercorre11te, e r a ttll po,·ero ,·eccllio t1i 04 a 1111ù.. L .a • c i r oo::;t a11za ch e 1nolti a Yre bbe r o itr o,·at a J"t .11ea1~i o111e d i \\ 'i< l a l ~]Jc .->o positì va i11 casi cli tifo • <:::a n1t c1na tico arcerta to , alDJlnes~a anche l ' evenlnalità in q1talcl1<.: caso d'ileo·ti fo .ante rioru1e ntP !--olte rto , de ve far Stlpporre ch e 1e O$'iC:l\'azion i :,1a.no s ta te J)raitica l e iu ind i vitln~i tli sesso m él~ol1ile e gio\·a111, sottoposti a seryizio 111ilitbare e freque 11 ten1e11tc ,·accina t i c on1ti·o il ti['o ad clou1 1- . 11ale IH":T r agiou l' cl.1 p ro ti lassi g«~ner al c. Confort 1 quest a ·proba bil e i11otesi lo stes:o faut o c h e , m a1:tttia d i g·.uerra , il t ifo esan.t e111a t1co [t1 studiato d u ra 1~te la g- ue1·rn. co11 mat e ri~ l e d'in{lagine ii1 g·ra 11 parte cosit.1luilo d i u o1J1i11i ~otto l e a rmi. i11 un pe ri odo an t eri ore .a qu ell o cl c·l la va}oriz;,a~1 o ne clel ·Jll\etodo dii Y\"eil-Fìe·11 .~ 1 1 91~ -1 9 r5) , a l•'ttn i studiosi cli p ~1lo1og-1a bal cani ca ~o.;; ten11ero , 'on abbonda nti c i.t<1z 10 11 1 cl i fa.t ti cli 11 ici, l a pos ~.b 1lifà cli l111a co11tc11J po.rru11ea coe.-,ist e11za cl e11e d lte tn.tezionri. 11ello stesso in d i \•idtto, febbre t ifoide e tifo e~n nten1 a11. i 1 c o e f1l.r ono . cl escritte o ssier,·nzio ni seconù o .c 11 i ~areibl) ero s t ati isola ti b a ci 11'i e.l i Ebc rtl1 n el sa ngtt.c, ri scoUJtrarndo p oi tt11a r eazi o ne (li ~i colle 1)0 ·i·t i ,.a (i11oculazi on·e cl elle

PRATICA

..

ucces.si \·e/ per q tte.1 fenon1e 110 di a g glt1l111nziorue ritardata che g..ià sii. è Yist o a1)parir-c , i)er quanto inon Jrequente111 e11tc. l~c .r icerche 11e i 1nie i malati ::>t1lla r <:az.ione di \\'e.il.:F,e lìx sono st ate fa tte ad t3l)OC11e c.l if(ere ntj. l ~a p ro,·a è Tisultata pos~ti\·a tra il 3° e il 9° g iorno di m a latti a . Il tasso clj cliluizione è a iJparso oostitud:to cli valori s aJtna 1i, coniSider aito 1·11 rapporto al g:ioruo {l.i 1nala·bti.a i 11 ·C ni v011.1 va esegui.to l'esame . Co •...;1 cl1e 111011 pnò .a ·v ere u es sti11 -;1g·niticato i11 r.elnzio11e a1la g ra Yità d el dec orso e al i)roQ.··nos tdco. In un caso !!ra·vissim o seo-ui to ' """" ~ da morte co11 fe11 01ne11i cl 'intensa .i nitos -.icazi on e rl..e i cc11tri b t1lbati , 11. V\-eil-Fe lix f tl 11eg-ati,ya aJ 7° g i or110 .e positi,·u al i 3° a l t a~so l : ioo , gio rno cle ll.n morte. Itn 1v11 al1t ro ca.so :-iii ebbe reazione positì,·a r : 100 al 7° gio1r.110 <Cli 111nl a ttia ; i11 tt11'.al·tra 111ala~ pure .al 7° g·ior110 la \\'cil-FeJi x lll positi ,-a a lla diluizione r :300 ; 111 e 11 tre in llll• ca o ad esito i nfa t1sto l a vVeil -Felix i n 0° g i orno f.11 pnsiti,·a a l t asso r :500. Si el)be ~1 nia r eaz:iou c n h bastanza i) rcco~e 1·11 1111'a1.tra 111 rei-ma; pos~­ lJ \·a .r:roo i11 3° g jo11J o ; p osirtj,·a i :1000 i n 11°. i>Lr CJ l1a11to g-.e 11 er1a l1ne 11,t e le a·gg·.] nti11ine de.1 Prol\. .· tts x 19 se 111'h r~ n o .coim1)a1·ire . entro il pri 1110 sett \.: nari o nel sa11µ:ne cl ei col pi ti e pres~9 a po..-: o qua 11do esplode l 'eruz io ne ctt.ta n ca , l) Urc n t1Jla auto1izza a far ritc ·ner e cl1e t111ai reliaz.iio11t: esci.st a rra i cltte fenjo 1111e11i. Il t asso c1i clii1 ui z~o.11 e a11 dò ~ ~~111) tC <l ttn1.e 11.ta nel.o ·v ers o i.l sccon(l 0 _s e tte11a r.io l' n1 el .terzo, q11n11do i 111ala t i era110 oo n \'tùl e!'i~e11t1 ; <.: al i8°, 9°, i 6°, 12.,, r r<>· giorno cl cl cl e~or.so ..;1 1..·bbero ta~s i di 1 : 1000, r : 500, r : r ooo, 1 : 1000, ! :rooo ri spetti,·a n1 e n tc . F11ro1n o nn oya n1ente ese~n 1ti esn111i qt1a11do i 111 a l at i e ran ò tl a te111 p o co11, · ~tlesce.nti, clo1)0 cl1e fLti-011 0 scorsi luolti g·iorn i cln ll'csa u11me11.to {li .ttttti i fe11 om1e nri 111orb0isi; .ed iì. te1111)0 lt1 calcolato <la qtte.11o i11 c~1i c.l. i sce..;e rletisuiti,·a niente 1a febbre . :\" 0111 111 'è 11ecessario c1, ·1e) , 1:1 ra11p orto•nl mede ~i1110 n1 nl nt o . . \ ~p i e­ ricl1iia.111 a i·e <.' he le i)rccccl r nti 11·rO"\"C aYe \· ai~O da t a g-are p a recc11i c c1 rrost a n1Ze- cont ra.sl:1nti, i1oi1 clee11-Fe1i x posi ti , -a . 1" u 'i11 f e r111 a a 1 q ou g·i 0 1ì 10 , Ye"i <lin1 e11t1 ..~are n 11 Iatto a::;so(la to abb a~ta nza · I a 11roteon1?:g·l11t1111azione neg·.a tj ,·a . l 1na :-;L'co·nda al c.: n1ioso : c h e prcs~o le popola7.io11i 1J.t1 canicb e s i •JC 1' g ior no , pos i1li\·1a i:1 00 . l Ju,a t erz: 1 al 90° g io1L' tro,va,t a fre qu·e ntc m e u:tie l a reazi o ne cli \~Ti clnl no, 11eg·a ti,·n. l\fcnt1-=-e i 11 un'altra la 11r.o,·a al 90° poSll tiYa in p·er so·n e sa11i ssi111e, i1011 .a n1111ala1te 'Cli g io rn o l u l)OSi ti,·n 1 :100, i n cln e alt re ~ i t roy•) ti ·oide in a.tto o p reg•ressa, o ii1 11crso :1e col1)ite ' l > aggù.ltt·i1=Jzi on e l)OStti,·a. ptlre r: 100, 1n a a l 7n d ·t altra malatttia ch e non fos ~e 1'i11 fèzione el)e-r~ 1·onùo; e~l 1n .1111:t nllo stes~o int er\ all o d1 ten11)0', tlJ :~na . 'l'ale co111statazionc 110 11 sc n1l)ra si:c.1 s tata p os itiiva 1 :300. 'l'ali ri s 11ltaiti cli n1o~tTerebbero l11 t ta })er 1e ·p op oJazio:J·i c1cl l 'I~ n rop'l o .'cideinJt a le. eh.e le ·1)r oteoa[l·!t l,a pro\·a cli \iVidal, {1i rro11te a <..\ ts i so:-'11e.t ti (li , ,.. . . lnl i111n e clcl sa1Ht n-e dei der1110t 1!osi se .a11nH:ntn11.c) ra' pi (l an1e tit ~ ne1 ~econ cl10 set tifo esa11ten11Cltico, ·11otr·e bbe d·eponr,e p er il tifo t011aTio (1e l la 1nn.1n ttiia e p iù. oltre, t eudon10 poi HAldom~naJe .solo ci 11 i1ri1110 lcn1110, qu:a nclo l 'aga ~con111ar :re le,n,t am ente e dop o 3-1 111 esi 110 11 g-lutinazion e cl1 .\\.eil-Felix Josse ri s nlrta.ta u eg1a'-'Ì ritro , ·él uo cl1e difficilane nte. S ia n1.o l)en lonì.a.11 1 t 1' a e J 'a11 a11111'l.!Si a y esse i 11 n1odo assol nto eli.·osi d a.) le aggl'l1lin·a zion1 tr ?Yat c po~ iti,·e Llopo 1111nata, i l cl1 e è cl.i ilicile, l a i)ossibilità c.l el l 'e.si nitì c11e cltte .a11111i . 1 111 caso eh c fu aib hast a n za sten.z.a <li llll tifo a cldo1ni lli<Lle a 11te riore O d 'tlll H . ~i11gol .a r.e per' ln.c .e i1er 1)arecch i 1nicì colleghi \'acc ì nazione antititica. Il clubbio clo \·re hbe tu l r 1t ofterto cla uu a tna11at a la qn.a.le acc us ò sol•t anto ta via se1npr.e s ussi·s.ter e s ttl so. petto .c l1e 18 pr·o \·1 :L l:cnn c t11rh e g;a•. tri ch c fe bbr1il i e nn1 l ' a ltro . Se cli \\"ei l-Felix pote ~ ~c cl :11·e ri snlrta t o 11o.s,1ti\·o i11 ricerc he

1

1

1

'-'

1

1

1

1

1

1

''T 1

1

1

11

~..,

-


fL POLICLINICO

-

I. \~~o XX\" Il,

F.~~c.

27]

Ude 1111'ern1.a ·11011 rosse stata iufern1iera 1iel pache i r1fer1soe ai rapporti fra proteus e tifo cliglion:e d'.isolan1c·n to clei clermotilosi, nesst1110 esaut.e111a·ti co. Bt1rckhairdt s tudia1n<lo le :r azze cli i.11 Je1 avrebibe sospettata t\i11'infezione cla. tifo protens i.11 relazione _a lla p11ova di ~Tei l-Felix, esantemati<:o aniche l:arvata, c.l:a,t a l'assen~ cli saJ,·a ttna sensibilità 1uarcaita j,11 presenza di pieesa:ntema e cli t11tto 1q1tel co.111pJesso sintoma- ' cole qtta·ntità di acido for111a·tesi nei m-ezzi zttctologico cbie è. ca1iai1:iteristi~o speciaJ111ente per ciò ch.erati i)er opera clei batteri con com.iiitanti, 11otrc1 ehe rig·ua:rdé1 Je tttrbe c1'el sii.s.t ema n.e n;o5o. Con che i ceppi X no11 sembra che ab:bian·o nttlla c11e 1Tlfera \· 1g·.] ia ·s·i tro\~Ò che 1a sieroreazione di vVei 1- 1i cl1 ·ti·11gt1a dal Proteus \-ulgaris. '.futtavia PolFeljx in 4° giorno era po.siti \·a alla dilttizionL ,·er111i fa rilev·a re ch e. l'iso1a1nen1to del prote,u s J : roo; in io0 posi ti ,.a r : rooo; i 11 40° pos·i ti ,.a X 1 :1 0 c11tlicile .e iriesce solo eccezio11aln1e11te dalle r :500; in 110° i)o·iti,·a I :roo. l'oi cbe il '1'-<!:1r" J~-- ne c.: cl:ll sang·l\e clei clermotifosi, 111entre i · cli11i·c o era ·n.e g,ati\··o, ci ftt .c lii aft·acc·i ò l' il •n t(:- . ~r.ote1 COiUlt.1 ni sono fra i 111icrorga nistni piìt ·fac11 una i11fezione i1ura cla prote11 · con agg !:.tll c1l1ne11te isol<"tb1li e colti,·abili . È couoscittto che n~1z.io11e s1)ec1 tica 1J.el Sia n·g·t1e; 11011 m'è ~111ecc:~ ­ i J protetts pcn°e tra ageyoJ1ne11tc 11.ell 'i'11testi110 del~ario, cJ1e 111i clÌl11ugJ1i pe.r cli111ostrare l'assurl 'non10 coll 'ali1ne11to e spesso Yi .rimane; 110J1 i: dità di tale presu ppo.~Lo, qttan1c1o sii pensi che i)ar.as!'it<,l 111cl .sei1so \·ero, 111 a con1111cnsa]c. Con1e lleSSlll1t0 ]1a 111(lÌ l)r0\"a•tO C}le la 1·eazÌ011l1e di V\7 ellalt.ri 111icrol)i com1nensali ( 1~. coli, !-Ì<tafilococco, Fe}ÌX sia l)Ositi ,.a n.el]c inif ezioni da l)toteus, paratifo B), può i,n certe conclizio·n i art:ta.ccars1 • c·on1 preso J 'X 1 !I ; cl1e . la ·1D·ec.11'cina speri 111€ntal e .alJ 'os1)1.te e tal\·ol,ta a111)rofitta11do d·i condizioni h<t IJro\·ato ])roprio l 'oppo~to; cl1e se così 11011 cli 111111.o re 'l"esiste11z.a, i111t·roclnrsi ;nei · tessuti e fosse, il ·valo·r e cl el l'ag·glntinazion1e cli \\7eil-Fcl1x. 111oltipl1c.arsi (Van l . . og·l1c111°) . f~ noto pe<r g li stntli c11e si Ioncla escl11s1,·a111ente sulla condizione d1 tl 1 :\Ietch r1ikolf il rap1)011o etiologico che leg:l • es.sere co~tantc n el t~fo .e.sa11ten11at·ico, s 'a1111111lleil cholera infa•ntu n1 .c on jl l'toteu.s v111garis. S1

rebbe a f11nclame1r1..is ec.l il 1netodo 11011 Yi,·rebbc ~ attern1ato elle fra il siero del 111alato e'" ante1111 g·jor110 lli pitì . .:\o.n cle\··e d el re. to far n1era- 111a.ti.co ecl i 1 1)rote11s X 1 " v i è i111 rapporto r.sso\'iglia l)Oter ci tare og·gi casi e.l i c.l<.ir111ot1 fo 11011 l uta111c u te ·peci tico. Xe1tl~jrcl1 e l~ret1schen cresolo senza e~an.te111a, n1~1 a nch.e se11za reaz.ionl' dono c11c la relazione tra il sierro dei malati c<.1 JcbbriJ.e, no11 ac.co1111}ag·nati dai si11ton1i l)iù sa1l baci llo X 1 ,1 sia ide11tic-a a qu!eJla che l)assa tra lie11t1 r11te1111ti :tiuora foncla111011tal~. ~el ca o della 11 bac1110 cli J~berth ecl il ~iero dei n1alati di febbre 111in J11aliaita si tratté1J\ a certan1ente <li tifo esa11tifoide. Assol11ta1ncn te c iò 11on è esa1tto.. Sarebbe . te1nart:ico cla co11tag·10 ecl il periodo c.l'incttbazione necessario (]J n1ostra.rc, a sostegno cli si mili a resatta111cnte conitrollato i11 I6 gi.cxrni, clep.on1e 11cr fen1nazio11i, che il prote11s X 111 è l 'ag·,entè del ti fu qttesto. 11 c1u aclro cJ1111 co 11011 era cert ame11te clas- esanite111atico, il che 111011 è niente a ffatto p1·cwato. si~o , 11 011 aborti,·o e ne1)1)ure rr11sto; -~ic11ran1e11 te 111 alt•ri ter111i11i 11011 è jl protetlS l'autigene per a11-0malo. I l Jenon1eno non cle,·e ai)pruPire 11epptt['C le agglutjni11e ch e si 1>r0Llucono o 1neglio si ri~co ntrai110 nel siero del sang11e clegli jncli,·idui orj g·innl i ssi1110, 1101chè osscr,·azi 011i sin1i li ·o no ' s ta.te ...g·i à fatte in rapporto a perso111 e 11ell·e qtta 1i ·ch e sono aiietti o fttrono afietti tla tifo esanteu1atico; agg·l uti ni ne cl1e cleter1nina110 11 fenomeno ~i notò la procluzione cl i a ntirorpi specifici, es posier·ol ogi,co. J~e rioerC'l11c eBieg11itie ]n piroposirto -te .al co.111tagio .e elle god!e\1ano perfetta 1salute (Ba eh r). La 111ag·gior l)arte di cr11este consta tazioni non am111etto110 c.l11bbio. Bra1111 ha st1tcliato con1~ono ~té\te fC1t t e cl nran·tc l 'epicle.mia .r1el 1915-16 p.a·rati '"a111ente il siero dei 1nal0!ti ool 1)iti e.l a deri1e 11 'Europa (>rieutal e . 11 m:ateriale di st11clio era 1n-0tifo e i.1 siero cl€gli aninnali iniettati con 11 i}rotet1s ecl l1a co11,s.ta.tato 11na diffe.renza talie cla stato scelto s1l i)ersone nou 111alate ch e aYe\"'ano escludere in ,·ia assoluta l'ip.otesi c]1e il pro1te11~ ircc1nentati cla poco te1npo i111fe-rn1i, c-0m1e saniX 19 si:a l'agente patogcn-o del tifo esantem01tico. tari, perso.uale infermiere, n1embri di famigli~ _\1,c1111i 11anno so·st en11to c'11e i 1 proteus riscoutr.a.t o ~011,tag·ia te. Del res1 to Xico1le, Ri.('~'etts 1e Wild·e.r , .!.\.11clersou . ave,·ano d~ m·ostrato -che ]e :'C-im111ie n•ei dea111otifosi sia t111 111icro.rg.a11i ~lno cl1e tTa... p ttnte <.la pi.c1occl1 i i uìfebti pos.son o 1)0.~~ec.liere 1111~ sJ.or111.ai11floisi .si .aida1tti .s1)eciiticaniel1Jt1e a questa nialattia. 1\ia 11011 si è rittscirt:i mai speri1nentalimn1 n11ità, senza a ,·ere presentato alc11·11 sintomo lTlorhoso. , n1en1te iu u1ess11·n ca. o a rea.lizza.re una simile trasforn1azion·e par·te11ielo dal l e origi11i ordinarie tlel proteu.s. s~ondo il Brau.n )a r.eazione e.li "'Te1 ll~a pro\;a <li \\.eil-Felix rosLit11isce oo·o·j l'ttFelix è dov uta ad t1:na ~saltazione d~11e a.ggln11ioo 1netodo cliag·n10 ·ti,c o Ji l a1b ora torio lli s.i cttro ti11i ne no!"mali i11 rapporto 2i certe 1·azze di pro,·alore : è staita oggetto cli 111oltissin1i .stt1di., di tetts, esa1tàzione 1che . s'opera sotto l'influenza 111oltep1ici control.l i e cli t1n.a ni mi. co11s en;s'i. IJ dell 'ao·ente scoeo.{'i11to clel tifo esanten1atico. Duristtltato pratico di •tale aggln.ti nazione è .di g;ra no ra 11te ]e ricerche ·sui dilJere11ti cep1)i di pr9tet1s , d1~si nl'a itilpon:itainza, i)er quanto il fe11~eflo perl'_L\. è ~tato c·olpj to dal fatto segne1ite : tutti i 111a11~ra uell~ sua es8enzé1 non cl1iaro, pe-r qttello 1

/

\

b~

,


..

-

., -'1 -/J

SEZIONh P1'AT1CA

..

l

J)rote4s isolati .a 1-.'ran.c~forte appartenervau-0 al ceppo p ·rotet.1.s xl ; a.l -contrario, i iaannpioni c1i j_)roteUis i1rviati cl.a \ i ie11:111a 1a·ppa'ttenev<Si'l10 tutti , a l ceppo X 2. C'è (l a- doma11dansi . s e i ceppi del protet1s n·o o ,-airi i10 Sie0ouc10 le, località e se i . l)rotet\S s pecifi-ci (X 1 9 e X 2 ) che .s i riscontran<> ne} tifo es~nterr.iatiièo 111011 sia·no pro1)1~i di certe region.i .de t erri1!11ate. Friedber.g 1e r riti.et1:e ad onita cli tntto, .se-nz'altro, che l'ag-.e11te patogeno iele l ·tifo esa·11tematico si:a il proteus X 19 . lVI aieli qt1e;;te 1dee .che ma11carn10 di base i1ro,rat a , s 11bi1to dopo, ()tto lfeoe uu.a crit l·Ca .se'\'\er.issin1a; l{!rret1.sch1ep (li1nostrò che esi~ to·n10 oltre le razze di lJtote~t~ ·tli v\Tei1-Felix a!ltri b.art:ter-i s.p eici:fioame nte aggluti n.a bili ll ai n1.alati di tifo ·e saDte1Illa:ti00 ; su 1o6 preleva1n1e11..ti di sa11gtte di ·cle1~motifosi con rea.zione <li \i\Teil -Feli .· positi,r.a , 11 A. constat@ 53 ,·alte a11che l 'a~g-lntiuazio11e c1'1111.a ·n àzza di p)·o.c:y-.ane ns. do110 c.l11e ore~ alla dil11izio1n e cli I :100. Scl1lossberger i·nieth'l n e.11 'a11i111ale da esperime11to • ... f • simn lta nre1an1en·t e ci;e.1 .~a n g 11-e \·irn he111to tl >esa11te1n(ttico ·e icl ei bacilli d i · 1)ro1te11.~ X 1 !t ,· s i os~.er'\1a 1110 cosi cl11e n1alattie di:sti111te .che si s11coed-0no · a 10-r2 g·iorn_i d.'inter\Tall-0; a l prin.cipio, .Sttbito c10J)O l'i11oc11lazj,0•11e, si 11 a 11na eJe"·~azi,on.e tetmj ca · ch e cl11ra i)arectl1i giorni, do,'11ta ~i ger1ni; dopo 1111 j)erioc1o (l'inct\bazio:ne di ro g iorni si l),r-O'dttce . . · 1111a nuo\·a ele\'azi-0.ue cli teinpera:tt1ra ~h.e i}er.siste' 1)er <! ~i:i or u i, (10\'ll ta a.l ,.i r rl~ tirti,co, 111 U'.n a es1>e. 1·1 e1~ 7.a l' .t.\. inoct11a snngt1e viruJ-eùto cli 1111 1na-· , l :i.f o ; dopd un.a regola re ii1c111b azione, l 'au i111al e h a febbi-e e qt1inicli diYenta refr.aitt-ario a 111ia nJUo ,·a -rei11!fezi0Die cla sa ngne ,-j ru,l ei11to. Se a questo <tninm,Je che l1a t1·nia 1m1n111111:à a·cqt1isit a i)e;r il '\'tr11s ·clel tifo esan te111ati co '·~i iui.etta '1.Lna. dose se111plicen1ent c ,111 orfa.Je ·d cl baicillo· x', H' la. 1nor:te av"t·iene e11.tr o 24 ore, ~tn e u e11,animale cotj·bro1l o. E solt a11tQ 1'i·nit'hi-011e di 11 ua dieboùe clqse (li X 1 9 vacci11.a co1~.tro _11n'ft dose 111ortal.e di X 1 9. Se poi s i p.repar~ l 'a,11imalie 0011 una ·d ebol,e dos-e di xl!) e poi .10 si ji1 oc11la con sa11gt1e virttlient<?, si v~1 c1e 111a11ia··a.:;t ar... i·, ·do.p o lt.11 r;eri oc10 · d"incttib.aziùn~e, u1i 1no,Tim e nto . ~·ebbrile co11 le s:tesse ,o ara:tter:i.stiche · . · · .çom e 11e11'anim.aJe i)repara:to. Le• p.r.ove- ·< ì'imn1tt11lzzazio:ie i)assi ·..-a con. i1 siero 'a ttivo ,contro .il bacillo ~,~ lianJJo c1i1nostrato cl1e s e ~1 siero p re-. 1 $-et"\·a gl 1 arii n1a li co11t ro l'i·Dfezio,u" dovruta al .· .. . . d' p roteuis :X 19 , e rb11ttav.1ra ·pr1f\1.o 1 q11.a 1~i.asi :aztonie, 1.. ~ i.a preventiva che •_c11tatirva., contro 11 vi rttS esa 11tem atico. rf'al i ,;ce·r che di111-0stra110 ·.conn e 11•011 • e:-;1sta 11efl;s t111 Jeg:a 1111e i}.ato.gen.eti co fra il 11rote11s X 19 e il ·derm.o tiifo, · a cò.i1fern,1.a di an,alogJi.e ,affer111az.ionj (li J ,a 111d~te1111e-r e I-Iau:Ss m~1111, D oerr • ·e Pi.ck:. R ece111tissi1namente l 'nrgomén.to è sta1to :r111reso clt1 fif,oel l ers e , Vi/.o1ff con esp~ien.ze çh e pro'\'.·ano 1ÌJ1a ,-olta {ti più cl1e bisog·f1:a rin1u11 cia11'e fleti11iti,·a111e nte :all 'rcrfferm ~zio11e cli Frjedberrger, ~11' qu ale ,~ eele,·a ·n·e1 11roteits l'ag-en.te patoge11'0

-

1

'

1

1

1

1

i

p

,

1

1

'

..

r •

I

del tifo esa11teinatico. Gli esperimerutl degli _'-\._t\. <li1nostra11.o ch e gli ··animali va'CCjnati per via p eritoneale co11 i uiezioni di 1baeilli X , :non s ono ' ' 19 affatto J)rotetti coutiro Lttta s uccess.iva imreziohe d a ,-iru s : esa111te1f1!atico . . Di ·più gli· <tnim.ali itlioct11a.ti .co11. piru~ cli tito ~a11ten-i.atiroo llOll <ian:no l a reazione ·d i W eil-Felix," ciaè 11o;n .a.ggJ.utinq.;110 il p r·obeus x l!)' J aicobitz \'ie11e ·~11:e stess.e conclusioni nega·Ud-0 che l~ si1e roa,g g:lUJti1.1.a zioue di WeilPelix possa ·essere :rjt~nu.:ta l'·e q11iva1e nte· di 1111 a \'er<l reazione <1'i111n1t1'.t1ità, come è ·la sìe.r.odi1a-· g·nosi cli \\' ]{1.al _ p er il tif.o a:ddiQltlli11ale. La r1e azio11·e ' di \"\pe il-FelÌx, escl1.1• . SO ·Ch·e . il protet1s t9 sia ) 'a~ente pat oze119 Ql.el der1n.otif~, apparr.e rosì a lqnan:to ~nig•m,ati1ca ;. oot1 -0gni p.r.obaibili~à si ' tratka cli · u·n fatto c~i <!oiltlcid-e nza; .si1a mo. cioè in11anzi ad t111 fe11ome110 di tornia· z ione di. 1anticor'pi J cti orig·i11'e eY.erogenetic.R (lla·1 nbtu.g ,ef e Ba,u ch, • PotS-1l1c'ln11, Friedberget e Schifi). .~ con.for.to di ciò .st arebbe l'osser.v.azione ch1 .e i11ocul:and-0 un anim ale con 1") robet1s X 1 !J si ottie11e 11n siero a ggluti'11 a11te pe1.· il proteu s X19 ; 1nent,pe iC·0:11fr,o ntando l:e aggl111.ti11 in e :relatit,.e al i)rotetl'S. ·co11 que111e del siero cli 1111 t ifo;;o ·e satJ.tematic.o , si riJlev.an.o pro- · f 011c.li cau.atteri ~li dift-e.renziazir0nie. ~t\.ltri ere.d ono i11 t111 .fenotneno <li 1)aragg·1\1.ti.u·a zioine s<econ.do K.11hn e ~Toithe, cioè il p:roteus,, .s vilt1ppf.l.'nd osi. 11el .c ort>o 'Cl ei de11111miA1Si, dovrebbe sotto l'i11tlt'1.e11za de 1 ·vi!~tts .e relati vi .a•n·ti"~or1) i., plaismare in n·rapporito · .a qt1esti i.1 St1'0 ' a.ppa:rato ricettore ' e di,·e ntune perma11ente1nienite aggluitrn~bile . dal siero cli srL1)g 1te· c1ei n'lrala ti (LttSt~g). • · R eRta i:U. ogni c~1,so ,che 1~ ·reazio11,e ·d i W ei1Fie1ix, ptl!l" n on, speciti cà , \ costante, a tasso d ifferente e rapp:rese111t a 11'11 m1ezzo diag;nosit i co pre· ZÌO'SO . .f:>e1r suo 1UeZ7;0 sj 1è IJ~tuto S·t a1bilir.e ormai con . .sicur·e zza ch e esisloHO .casl di febbre petecclri.alc senza r.sa 11te1na e senza f ebbre, cli1li ca1ne 11te 11 on · ri c(rn 6scibi1 i . ' 1

L

i

1

1

1

1

J.

1

t

~\.

E. \'lEIL e 111 ar .

1917. .

• 7

FHLTX. « \i\Ti e11 I{.liD. \;\ och. )),

.. ; _L\.rcl1. f. Sch.

H. J)A Roc:Fi:A-I~r1v1A . 1< ll. Trop . · H)·g-. », geJ111. r 9r6 . . ])1F,'fRlCI"1'. cc Dret1t. 1'Le~1. \iVoch. », di1c . 1916 . CJ 1.1-rz1, \·, D1~ uzE1~', HUSI(.' <e Jo-µr. Amer. · l\1.ell . :\. ss. )) ' apt. 19 17· . . . .1 B.l EHR. cc J 0t11r. ·o f 11Jf . e11s. )>, lt1g-. 1917. Ji PSTEIN e MouA,:\lE'rZ. <c :\\7iei1. I<lin. \~~och . » , 111a r . . 191-/ .. \ \:--1r...SON . (( B·r_iit: . . j\Je(l. JOll rn. )l' g·ìll. 1917. SACJ-IS . cc D'e t1t1:. l\1ecljz. \ìVoch. », ag. I917. \~-ELTlVIr\NK. 'cc v\~ i, ~:n . I~1i.i1. \:\:ocl1. », 111a1 r .. r 9 r7. FP'l' AKI . « 'l'lte '.\e\v-Ecist »• (S hi11-Toyo), ag·. r917 . BRCJ ~IJ~T .' (( Bull. Soc. rath. exo.t . ·» , lTI1aT. 1918. FE1,1x. cc ~i1ie11 c-l1. l\'le(l iz. \ 1,7och. », sett. 1917. · Ji'HJE1)UER<~ fi:R. «,D e11ts,che 11\{ediz. vVoch. », o tt ., 1J1Q\'. 1917.; . . : • . OTTO. « nenscl1e "!.VI edi.z. \ Vocl1. >l, 'febb. 19 1 ~ ì\I UEHLB~S e ·S'f AJA~OI"F . .:-\ rch . f. S ch. 11. 1'ro11. ll }·g-., lùg·. 191,7 . ' 1

l

1

1

'


,,.

t

IL POLICLINICO

I.\~~()

'

'

\7 1TEC1'~Iz. e< V\·ien . l(lìu. · \\.' och. », lug. r917. STERLI~c;. ({ \\ "ien. Klin. Woch. », lttg. 1917. J3ALL~ER é FI);GEI{. « \ \ 1i-eJ}. l(lin. Woch. )), J11g. r9r7. l-iAl\IÙu1~cnn e Il·\ cri. « Deut. )'1eclii. V\Toc,h . », ~e tt. 1917. SCHIFF. (( 1)e ut. 2\Ietliz. \\: och. », ott. 1917 . \ ,\ ; OLF.F. (( Del1t. nle<liz . \\;'o cl1. », llJOV. 1917. l~RAVN é S .\LO :\I o~. « Dc u t. ;!'\1edi'Z. ' i\Toch. >1, g·ert.,n. l 9 r8 . 1-111,(;J~n:'. 1 \~ t' e .\.Ri\"01.01. « l)ent. )l<.-(liz. Wocb.>J, cl rc. I 91 7. l<'Er~rx. « ZeitscJ1r. r. ln1iul11ut. ))' tlic .- 1917. S .\CHS. cc Dent. ~\Ic cl iz. \\'0C'l1. », apr. 1918 . \\.F.R);EH t' f,Eo~E\l '.

<<

:\[ne ncl1. ~l ec.liz.

1nng. 1918 .

,,.O<'h. ,,,

1\rc li-: f. .J > roti~t., a pr. i 918 . . J .\C01~ 1 TZ . Ce11tr. r. J~akter., 111ag. i 9 18 . l~It\L' '.'.- . J3e-r1in. (( J(]in.J \\.ocl1. », lng. 1918. I I"'R1En1n::Hc;En e Jo_\CllIJ\IO<.~T.t· . « l\Ine nch. l\le<l iz . \l\"och . »; lug . r 9'r8 . ,l.)BYP.\RT~I. (( :\Iecli z . J{ljn. )) ' 1110 \ '. 19 18 . \ '.\i\ Hooc ; J.:~H1 · 1.1zF:. Centr. J. Bak:t er., U•O\· . 1918 . ScFTr,osSHER< ;ER. « ':\fccl iz. I'lin. », cli c. 1918. ScI-lURER (· \\"oLFF. Cc11.tr. f. Bak.tcr., 110.v. 1918 . 11'\EHR. (( Jot1r11. or [11f. Di1s. », ag. 19 17. S.-t CQr·f: v~E e J~.\YJ~Rc ; xE. 1c Soc. ùes I-Io1). febb. 19 19 . T~rt-\lJ '.'\ . <( J~ull. (l e l'Inst. Pa stettr (le l'aris » , fe.bb. r q r9 .~ 'l' .\.J.TBH~'IO. ((. 111.11. _\Ied. - ~a\ 1 • e l'o l. ))' 110\".-cli c . ) )J

r91 ~ .

cc ~eil e r. Tijclsch. )> , 111ar. t 9 19 . 1 ( I rcAr. «. \un. cl'Ig·. )'n n1~1r. 19.19. r,,H~l1 SCI J Jo::'\. « Corr. I~Tatt r. S t ll\\·eiz. -~erzte n, f ebb. r 919 . . FE1,rx e ~IJTZE~..\I..\ClT.\R. ·cc Trop. l)is . Bnll. »,

\

l(RAl\IF.IL

'

fl'bb. 1919 . . BoRR~L, l' A~T ..\.ct ·z~: :"E, Jo~'.'.'ESco-~I tr T.\ESTr, ~ .\­ STA. « Con1p .. rei:1c1. cle~ S cic ns. S oc . cle Biol. »., • I'a ris, 1n'.lg. i 9 r9 . FrC ..\J. « l'oli cl. », sez. JJr., a1)r. ·19 r9 . l\ l oN'fEr,1·; o~E. cc I' oli cl. », sez. i)r., ag·. r9'r 9 . l~LT~TI\;. cc RiL ì\Iecl. >), lug·. 19 r9 . Sr(;:--;onEr,r,r. cc Rif. ~Ie ù. » , lt1g-. 1919 . l ,TJSTIG, j\'lll ELLF.J~, J>EPI•: l ' , l>tr1,c;111.;1L Soc .. Ed. I.: qr. ·)'Iilan·O, 1919 . . l'r:\URJ. « C~i o.r. Jfecl. :'._\Ii lit. », ag-. 19 19. l ·R1z10. <e I<if. ,jled. »., sett. 1919 . ~Io~TE}~l- SCT>. <c Rif. }fed. », sett. 19 19 . \-Ar~r..AnD1. cc I>a1tbolo gica » 11. 260, i91 9 . l'o~IPl'O_N. cc 'l'he I~8n cet », 110,-. 1919.

NOTE DI TECNICA. L'èsfrazione . delle monete ..all'esofago sotro il controllo radioscopico'. in narcosi.•

1)er i l dott. F 1·:1,1cg Rossi f)oc ~ìlte cl i CLi.uric.a Chirurg·ica e iVIedici11a Operatoria. l'l1irttr!tO I>r1mnrfo dell '()spetla~e CiYil e cli Forlin1popolli. \

1

abitnaln1e11te t1 11 ~. , (lo - arrestatasi t1ell 'esofago è precetto d i ctt• :·a r11e l'estrazion e. J,,n $petanza cl1e il .s .o ldo s1 .sp.os.ti spontanea1

,.

1111~~ · 1.

I~ 'e!=;trazion•e con I 'esofago 'copw nappresenta 11 111etodo cl 'elez1òne, ma ha ainch'esso le sue C011lro111cl ìcazio11ri. s peciali ecl ·inol tr.e richie-de 11na LCl' llI Ca ch,c n11or.~t l: pos~edttt:.a "Rolro cl>a. pochi Dl~­

clici. Il i.1a 11ie r1110 tJ.i J)e ( ;raefe (: da proscri ver€ i>er( 11(· s....: ri ~sçe favil1nc11t~ a ]\es.~·ate la 111011et:t-, ' ;\011 rara111 e nte a!:?."~taneia nnc:h~ l 1esofao-o cre'l11, 1, , d o s1tt1aJ:io111 a ug·osC'i<)se, rla cl o\·èr ricl1ieclere ]l(:~rfì. 110 l ' esof: 1 .~oto111ia per la liberazione ecl l:a costn.t o la . ,·ita a qual cl! c j):tZ!L·nte. 11 punto p eric0loso <1 'a.!.!. .~a11oia1n c nto t.· <l a t o <lai 1nargi11e i111 i t:1 ioye dc1 ~ H cricoicl1:"', con1 e r ile\·ò il J4oreita sperin1en~1.l1n ~ nte sttl c_aùa ,·ere. 1~ i usci ro1\o a c1'i si111pt·g-nare })a 11i cri11i re~tati i111pig-liati :t<l al'tri co1!,·g:hi Félizc~, J,ejars·, ~ig-ri ~oli. 11 1\Ia1agodi ( 2 } .d o \·è ricorrer e n11 1 esof~1g-ot'1 111ia est\?r11 a , la 1>ri rna fHlt<l iii I ta'ia a\·a 11ti .;J 1860 . l'asi di 111orte. ricorda110 l )iec-h tttcl, Rri ~t.is -Créq11~-, Sebilea 11 1 \\.alther 13)·. ~igrisoli f,11 perito in tribunale }Jer Ja tnorte j)ro,·ocata rapidainetttc dal pn111ieri110 ne:i t~: 11tat.i,~] cli estrarre ti11 ..;o~clo in un han1?i110 cli e irca· 4 a1111i e 11 soldo f11 estratto :1lla 11~cro~co11ia (4)". J ~'11ncino cli l{ir111is:-:o n ~ i11,11oct·Lo, 111a non ~e111 ] ) l e riesce a carjcar:-:1 cl è11a 111011eta e acl estrarl a ~ Perta nt~ a11che J)er Je inonet~ 1'esofag-oton1-1a <.:~terna :n on l1a perdnt,o il suo diritto cli esiste11' 7. : 1 e }) ttò e:..:sere 11PC'cssità cli ricorrerYi, con1e 1nì È> a\·\·e1111to in cli1e c a~i di cni rlirò im ~·1'tro laYoro. l Tn inetoclo ~hc n o11 n1i <'Olls tn a.11cora lts.hto cla alcnno 2· l 'estrazio11e ..;otto jl contro11 o dc-i r~ggi a pa7.1 -. 11te adcTorrne11tato su 1 ta \'O lo raclioSCOJ}Ìco. Lo11tn11a da 111e però ogu.i · a'ffer1nazio11{~ cli pr iori·tà, poicl1è J)E'·;1so cl1e per gli st ess1 J)roì)le111i u e11e "t esse C'O• nclizioni, 1a nieu.t e 11ma11a 11011 possa <lnre ch e Je i11cdesi n1e risol ttzioni, e così i11 g;u e1:ra ) 1 0 \' i:..:t(') ,p:1s"'are p er 11110,.,j e di' l"')

(1) D~ 110tizi.a aYnta e.la~ prof. Xigriso~i . . . ·( 2) Da notizia a \'ttta dal cll'tt: · {~. < ~ 1 0Ya n111111 e hi r 11r,g-o p rin1a rio cli Li1go (3) BJ.~RARD et I#ER ICE : . ne la COllduite à tè-

11i r da11s les ras dc cc)rf)s r:trllll!!er de l'ocsop 1ia.~e elle:-: l'c·11fr11zt cc I'4a se1naine ·n1écl. » , 1905, n. 7.· . r4) <;on1n11icazio n e. J) ~r~on:ll e clel Jìrof. ~tg 1 i -

soli .

.

••

,

• •

,

'

'

1a prese111:a cli u 11a 111011eta -

1

1

'

tnente e _passi i1ello stomaco, è ::,lJesso -tal la ce, 1ne~tre ·1 ascja il ca tnpo a-perto a l l'insorgere ùi con;iplicanze, Che possoi1 darie .amare del ù.si1oni al. chir u rgo e g·ra\·i pe1icoli al paziente. Sitruln1ente 11on bi!->og11a fare alc1111 tentati ,·o. · i1er spi1ng-... ·r ~ . la n1011eta nello . st o111aco, p.otèndosi l.acerare 1'esof n.~·o, c·on1e r€Centemen.te 11 a consta tato I)omenichi.ni p er tentati\'Ì fat.t i da 1111 collega co11 u11a s~1nplice sonlla (1) . l llll,etodi .pliù rac~oma111datì per l';estr:azione--~ono qu ello con l'esofagoscopio e quello col pau~ erino rii De Cir-aefe o con l'ttnc1110 di Kir- ' •

l{ t ' CZ\'NSr.:. r.

Xx \ · 1r, F :\SC. 2ì}

'


'

I"'

I

\'\-'\U

I

>.X\ill, F.\SC . 27]

~EZIO~E

PRATICA

.

, •

, sco1)trta inù.icazioni cu r.ati \·e e. metoc11 ()SSERVAZIONI CLINICHE. 'cccl1i (li q11alche :--ecolo e pro\·ati clall 'L~~perien­ • za. cli g·11t!rrc i)rec(:clenti : 11ess111;a 111craY.ig-:in ' Os1)EDA1.1~ ' nr S. G rO\':\:\'.;>:I 1x TourKo t~ n111tli se co11 ta 11la i·iC'chc/.za .cli ap1Jareccl1i ra~y~zroxE cH1nunc;1cA nrRETT.\ n.\T~ rRO.f' . BoBBIO. (lioscopici, ancl1e altri a\·es'-'e applicato jl meto.. "' do cli Ct.ti scri,·o. Sopra nn càso di contusione d"ll'addome con .·\ 111 e se iic 1)rèse.11tò l 'occa;?io11e c.l ura11te la rottura dell'intestino e perito11ite da pe1·forazio~-.l1eri-a all'O. r;. s2 111 ..è\.rt n (Carn.ia) · 11el 111an·h ne,. guarito con la Ja1Jarot•1..n1ia; , !!)·O I 9 I 7. , . ... I pe1: .il clott. ] . _'\.uo c1LAR.\(~E, assiste11te. . . <e ·s1 tr,tttaYa l1i l111 b:i1l1bino di 4 an111 i co11c1ot_'\ ... \r .... , cl'a·nni r5, <.la T ... , 111ur.atore, J'rr cliLo111i ~ Yisitarc per ~1n sulc1o -i11g-oiato cla tlj11 1)a1o ~ c~mbre r918, ·ore 19, Yien•e col1)i to cla t1n calcio tli ore. :'\~s<.;nn si11to1no sog·g·etti\·o. _\lla raclioù1 ~a\•alJo all 'aclclo111e e tras1Jo11tato, c1opo cir oea ='copia la 111011L ta ~11)1)ari Y& fer111a B1 solito p11ut9 clt1e .ore, ·iall'os1)edale. Il cl1irt1rgo cli gll:arcli.a , c1 ·e:t.zio11e, aJl 'i11cro010 c1e1 i11a1111brio sternale con 11011 rilé,·a11do, .all'j11[11ori <li 1111 leg·gero shock, Je cJa,·icole. alcn11 sintomo cli ltn.a ce•rta e:.itità cl1e richieda t1n in1mediato i 11t er,~entc, lo in,·ia in $ezione. l\ oa j)0~-... ..:J e yo 1'L:-0fa~o..;copio 11è· 1 u11ci no c1i Il gior110 do1)0 interrogo 1 a. ecl i parenti e mi 1~1rn1i~~o11 : ro11 qPello (li De Graefe 111011 \.'"0111 r isulta cl1e il ragazzo ,·en:ne col1)ito dal calcio di .<' /,z.1r<lare. caY.a1lo· in .corrispo11c.lenza della .r egion•e ipogastrica, ii1 segttito .al quale ,e bbe to.sto ,·omito c1r 1)enttclato il j)azilnle lo ar1<1or111e 11tai co~i l'et·.:})ttr°'._cibo, ,1ua 11G11 ematemesi , 11,è mel,enia, sebbene . 1·,.. sul ta\·olo raclio...,copico . • acc11~as se ct01lior<e c1i1tt1so .a t11tto 1'acldon1e e spet\ 11arcc}si co1111)~et'1 - soJ]e,·ate l e s1)a1 1 ~ del cialn1ente ~Il cor.ris1)011clenza cl.ella regione p ubica. f'J/.-ientc con 1111 cn:-.c' Ì11Ptt.o, 11e ret1i1Ìa!i l a. testn Inoltre, d11r.ante ] a 11,otte, }}tlr lag~n.anclosi di 11!11 co t1'tj 1.111 o stimo10 1all 'ori·11'azi•O'lle, .s e11za •emettere .1ll 1i nclic:lro i11 ip erestc11sj011e - e .sotto ti.11. co11n}ct111Q gocci'a cl't11·i11a, ebl)e la i)erdita Ll i qualcl1c l1·ollè> l11111i r,oc;o <.11...i r;1g-g·i i11troclttssi st11.lla g;t1icln !:",·occia <li san ~t1e clal 111e.ato 11.1ietral e iecl ru·n.a ·del ~ ll-'inclice si11,istro, l1llJl lunga pinza cli l{ocl1er t ecazione 11•0.r m1a1e . .<l })lll}t.1 sn1ns:-;a senz~· cle11ti e a bra11cl1e cl1i11-;e. Esan1~nato l 'a., tro,·o eol.orito del ,~o1to 11or111nle, polso regolare (75 l)"ltti.ti al minuto); nop . I.a '1)i11./..,t ~ci,·olc'i fn<'1111e11tt> 11e:l 'esofago; arrilebbre, l1è :alc11u segno cl'iaine.nu.a acuta. ' atn. n co11tf\tto clel ~o1do i1e apr1i le l)rancl1e <!i . . ,_.\11'.ispezione l'acldome è nor1nale, nè. si nota 1J<?c:hi n1illi111etri etl afferrai .la .tnoueta cl1e a~e- alcuna co11trattura delle pareti. _.\.lla percttssione \ ·ol111c11te f t1 cstr attq >>. 1'ottusità delle regioni epaitioa e sple11ica è ii1T) urn11ll la g·11e1,rn 1'ec;trazione clei proiettili tegra, 11è si co11staita a l cuna raccolta liquida o c1to lo "-Chc:rn10 racll -."'l.\C'c\1 ,iro fu 1'1rga1+1eutc 11,1- g-a,~so~a ; anche Ja regione e1)igastrica non 1Jresenta alc11na risotJa11za t~m1Janic~. . Alla pal]!a·l,t e· 1>er 111e:rit0 di l.>etit <le 1~a \ Tilléo11 .è <liz1011e 1'addoni.e è tratta1bile , 11è ,sj rileva .al.CLt.n~hl.' \1.~111tta, si_ })llÒ clire, 11 111~todo (l'el .. zio.:~ c p~r i# {l 'i1u1)ortant e _1anche facen{l.o oa1nbiare di p osizi,on,e ptoietti]i 1)oln1011ari. ~\11olo?:n11H~11t e a t ali · OJJe- 1'inf:ermo , eccetto un:a leggei-a d 01orçtbilità diffusa .a t11tto l'.ad·dome, l1a qua.1,e si ac·c·e ntua i11 1·azi-011i di ·ven ta cc .c1 a irYo)~a nte )) a11-cl1e l 'c~trazionc co1~rispo11denza clell1a regio·ne p11bica; ma nio n si di t111:i. i110.11cta da11 'esofago ed iancl1e i1iu facile 1)alpa la' ·v·escica èlis,tes-a. 1C·o l cateterisn1io, .che poich~ la ri cerca :catle in 11110 ~1)azio libC'ro e 11 riesce doloroso, fu.or:esce clell ' t1ri11a lim1)ic.1.a, nella . 1nitato c1tiale 0 il tubo e~ofageo. c111a,11iità ·d i cù:ca 100 ·Cm·c . \ Dat·a tale .si ntonJ1aitologia che, dir,ei, riuscì .n.eIl nJ01nè11to l);Ù c1e1 1c-~to è: l'i11tro.duz,io11c dell ' t .gaiti,~a , ho credltto cli. poter .anoora 1aspett a.Fe , 1 111za, 111a 11011 1)rc~e11ta difficolt à ed è più age·· nia·11te11endo la , -escica cli ghiaccio sull 'addome, \·0le (1~11 'introcl_t1)jinne clel l ' e sofago~co~10 : <lncor.1 sebbene J.a lnia iatt enzione ,sj,a stata riv·olta al1'int estino,. tanto l)ÌÙ che il ragazzo \'enne col1ne~l1o si potrà l1 S'11·e t11Ja delle speri al! pinze esofagee ocl ai1cbe lo stesso ttncino d1 l~ irn1isso11. , l)Ìtò in •u·na regione 111 Ctli è più ,·u111erabile il t11bo d1.g er1e11te. Ecl infatti,· il mattino seg·11e11te, Condizio11c ~e no11 esse11zia1e, certo di g ra11cle cioè 40 ore dopo ]a sua en1t1~ata .nell'ospedale, C1j11to i)er la ca1111a ri11scita cle11 '~strazione è la l'a. peggiora,~.a, lagnan·d1osi di 1111 doliore _addomi11a]1e SOrdO, iCOUtillt10, •e p.riesentalld•O lle'\Te .QUj1arcoc;i rlel p azie11te : p er lo più s i ltratta cij lilelltO idi ;te1111Je1~a1t11ra (389) , i)olso {.r equente (ro5 1:8.n1bi11i ·che se ~,·e~·l i, per quanto t e1111ti be11 al minl1to), lfespiraz·i,on1e Sl11:>erficial e a .tipo quasi :-;t.rctti, reag·ire~)bei~o con mo ,·i'l11'c11ti i111cous11lti esc111siva·1n1en.t e c-0s~c, a ddom e tumido oon mrt1Tcndènclo pe;i·.icoloso tlf('l i11te1·,r.e11to in11oct110 e fia-. scoli co11tr.atti e {lolente alla l)l ù lie'\'"1e p1ercuse ile : ·co11 tt111a llbl)ri acat11Ta -cli ·etere di ])OC11i 1ni- si1one. La -p.al1)azione .sulle reg·i.oni laterald era do1entissima, sp,ecioe st1l l ato sinistro. Durru1te 11uti ttltto è tiuito. · 1a ·1 ]otte' n,o n ebbe emi.ssi,o ne .nè di gas, uè di feci, (_)}tre eh€ per l e 1nonet e .il metodo può ser,·ire 111a cGmin•ciò iaicl accl1sare 11a11sea ,e si·ngl1iozz.o. J per .altri cor1)i estrane~ cli materiale , ·isibile .ai Il malato, .aclunque, priesenrt a,·a tutti i sintomi '!·aggi e l 'esttazio11.e sotto lo schermo, •cl1e fa ,·e- ili una peritonite d a perf-0razion.e , ·tl1tta,Tia ho dere quello chf' s i la, 1)t1ò sost1t11ire b e11e ] 'esofa- cred11to d'inte1\·enire, esegueDclo sotto cloronarcosi, la 1aparatomia me~iaua sot.to e sopra oll!goscop.io e rie ·ce cli gran lt1nga più sicl1ra cl1c bellioale. _t\.perito il peritoneo, f11oi:esce del 11<:on l '11nci n·o n1a110\·rato alla cieca. c1ni·do s ieroso, .opalino, co111111ist o a i)iccola quan1 L'~ente

V

1

1

1

,

1

~J

~,

0

1

1

1

1

-9

-


.

\

IL •

POLlCLI~ICO

[ANNO

XXVII, FAsc. 27)

tità di ·contenuto intestinale e sull'i.n testino, qua Più difucile invee.e :resta. lia diag.nosi .cli .i~sioni e 1là, .s·i nota110 ·d elle pse11drunembrane bianco\"'ÌsceraJi che. colldu-Coilo alla pe.ritoniite. Esse si g·iallastre. Esploro i visceri e riscontro ,·escica illesa, m,eiitre itr.ow un'an&a del tenue eh~ prenllaniif estano con vomito 1·i1petuto, oontinuo di se11ta una sol11ziollle di continuo della lunghezza bil1e. o di masse ip.escolate a sangue, con manifedj circa 9 ~m., che SU;t•uro a duplice s trato. Indi s ta tensionie dei m.uscolci addominali, sp.ecie dei {-Steriorizzo) qua.si, .tutta la massa · .i·ntesti11aJe e retti, con p•ruralisi dell'intesti·no .ahe aloune volte faccio la « toilette » dii qu-esta e delta ca,·ità addominale <'On S:Oluzi.one fisQ.ol.ogic.a . tiepida, iaisporè contratto, in .altre è. dilata.to. Cou qt11esta si111taudo la ma·g gior parte ;Clelle pseudon1embrane. tomatologia è indd~ata Ja l.aparatomia, ma, come l~n.e, ridotto l'i:ntes,tino, su1turo .la parete a abibiamo fatto osservare, il ·µo stro ammalato, alla t11ip1i()e strato eour seta re ca~ut. · s11a" ei1trata all 'ospeda:le, presenta,·a solo dei sinTernrin.ato I 'intervento, si fanno due iniezioni d 'o]io oa:nfo.rato ie nel pomeriggio unia.' ipodenno- ' to~ri. di leggero sh.ock che s00tt11p.airviero in breve clìsi di 300 <m.J.c., .m antene ndo la vescica di ghiaielasso di te~po, tanto che il mattino seguente cio sull'addome. Tutta.via l 'a. :trascorse la notte non si rilevava cl1te 11t11a .legger.a dolòrabilità difin istaito di sovraeccita.ziicme tale che arbitrMia- fusa .a tutto l'addome. I mia ggiori si'lltomi era'llo men te si' alzò dall . letto e .ail matti110 p.resen.t ava polsofrequen:te (r 2 oal nlinuto) , temperatura 38 , 5, i11v-c ce a ca r1rco dell'ia11)p,arato t1rin.airio re 1)itì preaddome meteorico, sing·l1iozw e al'\·o chiuso, cisamente de11a vescica ·e dell'uretra, per quanto , i)er oui si ri:peton.o le iniezioni d'-0lcio canrfo1·.ato e ma111Casse ·og·ni si,n tomo •d i rott11ra extra od 1intral'iptod.1ermoclisi con 20 goc()ie d·i adrenalina e si peritoneale. di tali visceri. Lnfutti, l'a. a'C.'Cusò,. applica 1a s-0nd1a rettale a permanenza. Questo stato per·d ura fino alla 3a· gi-0rna.t a in cui si somoJ.t.re ial m·a1ggi,or dol-0rre i·n c.c>xrispondenza della minist!r.a ttn cl•istere e\·acuante" e s i ripete . la regione pubi oa , •ttn forte stimolo all'urinazìo1le stessa t e11apia sopradetta. N"el 4° gior110 l'a. ~nsenza 1)erdere una goccia d'uri'l1.a, _1na solo qua·lc1hcoomin·c1a a migliorare, il polso s i fa p•i ù !,"'aro (98 goccia di sangue: è probabile s i sia trattato di al mint1to), dimi~ui&ce il n1ete-0ri.sm.o, scompare il si.nghiozzo, ·e 111.ella 5• giortla'ta si ..sotnminist:ra lt.1ta lesiouie li111i·tatia per contracolpo della mtuil purgia11te. Il giorno dopo si tolgono i puniti, cosa d·el col·l o ·vesci'Cale'. n-ia, cc~e sop.m si dis-se, poich~ il pazi·e nte 11eì1a Ma i seg11i della. ·1esione pi·ù g.r.av•e , quella. cio€: cl.ella .r ottttra dell'i·n testino, n·o.µ i sono .Potuti ' pri1ma n.qtte s.i a lzò da! letto, la st1tura della cute guarl pa1rzialmente · per secun<l.am, per cui l'a . . doviette rimanere a letto per ciroo. 4 settima.ne, ri1'e,:are, neppure dopo 6-12 ore .d aill'accidente, come i~ generale avviene i1n simili casi. Ed infatti d.opo le quali ftt di.m esso da.11 'ospedal.e oompletamente ·guarito. · i vivi dolorri ·add-0mi.nali, lia .t ensiollle dell'acldome,. * ** la n ausea, il singhiozzo ed il vonuto (se si eccet- , Da questa 'b re\re storia olinci.oa eme.rgou.o dt1c tt1i iil 1}oco cibo .rimesso subito d-01Jo il .t rauma)> fatti: caraitt.eristi-ci della .lesio11.e, 1erano mancanti, ·e 1 ~1 L.a diilioo11'tà ·d ella, diagn osi per la qu.al e sol,o Jnelìa n1attiuata d ella terza giornat:a si inani:.. si è dovuto aspettare, mettendo in ri.-;ehio la ·v1ta festarono la t11mefazione dell'a,d<lon1e ed i sindel tomi d.ell.a. peritonite. , pazie11-te; 2° ·L'atto operati\ 0, esegt1ito in uno stato dt L)attes.a adun·que -nel nostro cà!;o era plat1sipr.oclamata p ·e:riitio nite diffusa .d;a perf-0razione, ha bile, ·p ur twttaviia noi siamo con la in.à.g gior. parte dato -luogo ad U·u e.si.t-0 felice. degli autori per ·~ 'intervento P~"'e-OOC·e nelle lesioni I1t1 quanto rJg11arc1a la prima ques.tfone, è be11 addominali sottocutan·ee, specie da calci 0 di canota la difficoltà i11 cui s i ·trov.a il cb.i:-u.:-g.0 ptr \rall.o ; co.n esso 11on solo si ievi ta di mettere in \falntare la gria\d tà delle lesioni sottocutanee de~ peiricol-0 la vita del ipaz1ente, ma si .p uò salvare gli organi addl)~i 111a1i, prodotte dia ~orpi 9ttusi, ·} a. mag.giar parte dei malati, coill:é è .stato dimoc-0ntenden t1. straito in qu€,sti ultimi temtpi dalla statistica della Il periool-0 per l1a vita consiste nel.la emor.ragia gt1erra attuai.e. . • di orgaini ghiando1ari .(.mi'1za~ fegato, pan1().reas, I•noltre: come riteni.amo che .l 'op.e.razi.one preco- " reni) e nella fuoriuscita di: materia·1e ittfiettiv.0 ce, purcliè avv.e 11ga in un am~ien.te adatto, è inuella caviità addomil1laile in ·seg11ito :a liesionri del dicata l:n tu.tti i crusi di gravi contt1sioni addomitubo 'd igeren·t e. Ne1l'uno •e 11ell'ialrf.:.ro cast,· oltre tLali anche sé acca.de ~i esegmirla iinutilmente, allo shock, s1 h1a:nno dei 1s.it1tomi parlic-01ari pii!- per;chè ·n on si trovano loe.siòni .ili organi, cosi o meno ievid.e nti da indu.r.re i.1 chir,urgo .a d inter- .. riteni.amo_ .ptt.re che in . qUJei c.aisi nrei quali l 'at,·e11ire pireoooémente od ~ttendere, per cui l'.iniesa, ~he è .stata. obbligatoria, -0 iper.chè l'a . ci è ten7)ento .rimane molto più difficile . da .stabilire giunto tardi o p er l'assenza d.e i . sintomi più o in questa specie <li .ferit·e ch1e ne}le ferite aperte '· ineno caratteristici d'una,lesi-0ne viscerale, aibbia dell'addome, ~ · . cliato 1uog.o ad ttna peritonite ·d~ffu.sa, come .n el ~ella ·emorT.agia inter·na si hian110 de i sintomi nos tro Caso, •non bisogna abbandohare a. sè il ca..r.atter.istici dell'ainemia prog1iessi\ria, ra .cui suspa~iente, ma .a.d o.g ni m1o do ti.ntervieni11e quando segu e l'irritazione peritoneale, prodotta dal s.atJ.le condiziro ni genera·l i del mia.laito lo permettono. gt1e \1 ersato e 1.a tensionie ·dei m111sooli ad'do1n1i n.ali. 1.-a « toi.l.ette » del cavo add-0mirnale e .del suo con.! .. • 1

l

1

1

1

1

'

1

1

1

1

-

1

I

1

1

1

,.

I

'

(

'


• \

f:\.~~o

XX\-11, FAsc. 27]

SEZIO~E

PRATICA

I

?99

'

tenuto, esegtlita abbondantemente <:on due -O g u1rono numerose scarich e al \·ine,. l~quiùe miste ' ire litri di soluzione :tisiologica tiepida, CT·e d-0 sia . a parti solide. _lJ n ~erzo c:so rig11arda ~ ... _.\. ... , di a~i 58, en.indicata, no11ostante le dis cussioni fa,orevoli e tra~ i11 qu~sto ospe~ale il 17 no,·embre 1919 in contrarie che si sono fatte e si fainno 1ntomo s~z1011e n1ed1ca s-on 0:iagn.0si di a]_)pè11dicite e peal trattamento migUore del peritone-0 nel1e ler1ton1s~o. :\1~ 11_ pr1mar~o prof. ::\Iinerbi a,..endo sioni e 11doaddomina·l i. ~atto d~agno~1 d1 ?cclus1one iu.testinale fu passa~a _n 1E 1 .l ~ 1Tr1a sezione. ì\lalata cla 8 o-iorni con ' s_t1p~1 che non cede nè a . cl~steri , nè a~ purganti; · '0~1to .cont1nt1.o, 11on s1 a,,·ertono contrazioni :\.RCISPEDALE SANT ANNA DI FERRARA. . Sezione chirttrgiea clel prof. EUGENIO CASATI.' 1Jer1 st~t1C'~e · dell 1i nt~st_i110 attra,·erso le pareti a~d~rmna~1, caratter1.st1-c.o run1ore -a1 ~' espulsione r<1p1da s ulla soggetta di un enteroclis ma cli acL'occlusione intestinale nel m~gacolon. lkcea- . q ua ; scarso indicano n elle orine. Il dito intro• ~lot!o :nel retto profondame nte av,-erte n el picnismo di produzione. ~lezzo facile per vin· c?lo ?acino' a sinistra una ma~ fluttuante . Fac cerla (*). cio _ct1iagnosi cli occlusio11e intestinal e d a n1eo-a0 ~olon . ~letto l 'amn1alata col bacino solle,·ato ed Ebbi altra Yolta occ.-a.sione di p ai1lare 1n qn-esta 11 ,c orpo molto declive in basso ele·v anclo note·volrnente il 1--tto dalla parte dei piedi ed introduco .-\ccade111ia c1e:~ meg-acolo11 portando il co11triht1t111a cant1la n el retto. L'effetto è immediato e la to di alcuni .segn i 111\10'\·i, che rendoni0 abbastanza _d. on~ s~ ·) iibera di 11na g.r ande quantità di ma tefacile la ·diagnosii 11ella m·aggiomn ZAa dei casi. Da rie fecali scomparendo subito il \'-Omito ed oQJl.Ì 0 allora :i1tri cas i si s oi10 prese11ta.ti a ll a mia 0s.; ~r­ altro disturbo. E sce guarita dall'ospedale il 27 no,·einbre. vazione cosil.och è mi · so.u o potuto conyiucere · cl1e la m alattia è tt1tt'altro ch e ra1-a , lrascoi·1·endo spesI>er com pr·e.11dere _come q.uesta s errup1licissìm8 so senz.:'t dare disit11rbi ~cessivi .ad eccezior1ie della stiti~h ~zza abi1t11 a le e 1-ibel le. l >erò 11 c n 111fre- 111ano,·ra possa port aire la gtt arigione o per mequentemente 1a malatt~ ad un tr:atto si pre;;eut a glio ll ire far s co1T1par ir e .n el 1negacolo11 1'occ-~u­ sioue · i.u:testinale intercorrente è necessario spié:con tutti i seg.i1i delù'occlttsione infbesti,nale, ossia, enorme clisti:-nsione cl èl ,·entre, ,-0111ito, i mpos- gare prima con q11ale meecanis mo, non dioo se.msibiUtà di emettere ma t erie f1ecali e gas, tl dlor1 . r re' ma spe!>so si prodttC'a l 'occl11sio11e 11€'} inega' colon. ,-entrali, acutissimi . Co11 q11esti egni si pre!\el i11 egacolou il rn:es osigma è ino1to lt1ngo 1:::-. sentò n el mio 1a m ib.t1laitorio u.n .b a.mbi1110 di PorC!.u indi a nche inolto mobil e . Quan clo u na. cèrt~ tomaggiore di circa 4 anni , or sono 3 1an111i. E s plorainldo il .r etto .avvertii l'ampolla com.p leta1ne11te · qua ~tità di materie fecali $i è raccolta nell(!l parte \·uota ed 1111 tt1n1ore flt1ttn arnt e profoncla 111e·.1t ~ si- p1 ù bassa d ell'ansa. del s igma il peso di questo tu.a to nello sca"\'O a , i1n1.stnia e che ritenni format<> tende ad abbassare .sempre più l'an sa stessa re11dendo sempre più acuto l 'ango1l-0 fin.o a che ,·errà dal sigm·a ripi1e no cli iec i. In b ~se questo COlluu momeutto in ~ui ù'angolo s arà di ,·enuto così cetto diag1nos·t ìoo ;presi\..... il bambino per i piedi e m entre tene'~ il baciino 110tev•oll1nente clre·c·l i·ve i111- a e<uto da occlttdere compl etaineu·te il J.ume del! 'intes tino. E difatti il clito profonclaiinente in troèLu ssi .11.el irett o t1na ca111nula di go1nm a. ~ou ne avevo i.ntrodotto più di 12 c1n. cb·e OO!lì g1ran4e trodotto ·n el retto av,Tert e unia niassa p iù o m en•o tluttuaute. E quindi evidellfte che s ol,l.evaindo no'·eemenza e sa fu espulsa fuori unriitamenrte ad una entQrme ~tantità ·di fiec1 liqt1i.d e e solide c h e t eYolmente i·l baci110 l ':a:n·g oJo t endeirà a spiegarsi coa.cliu,rat-0 in questo daJ. pes.0 del~e masse mi aJ.1ag.a-rono .il ' a m1b111lato1;0 . • fecali nel loro spostar.si d•al ·b.a sso verso l'alto. Il 9 ni.ag·gio 1gi7 ft1 ricoverato i.u quest'ospe- S pi1egaitosi .l 'an·g olo, si compirende C0111e l'esptùrlale. s .._ . 9 ... d~ 38 anni, ~òn tUJtti i segni dell'oc- sione d elle feci e dei gas debba essere immeclfata. clu , s ione intestinale. Ventre uniiftQrme m·e nte diNei tre casi ·c he si .s ono presentati • ai11a mia osst~, .man~n~~ di contrazioni 'intestinali peris·ery·a ziiOne, in tutti iil ris ultato è stato identico, stalt~che ,,.1s1bl'lt ::i.ttraverso le gr.a cili pareti adq.t1i11di ho c r eduto mio dovere rendere noti i i1dotrunali d·el sogg;etto. Espulsi~ni di un entero,. c lis ma di un litro e m ezzo d'acqua tumulitu·osa s u ltati cla m:e o~enuti in 1qua•:11to c he si tratta di e c~n . rumore analogo a quello dell'acqua che 11.na 1nano,Ta molto semplice alla portata di tutti prec1p1ta nel \vatercloset. Indicano nelle 01ine • J ed in · ·og·:ni luogo, .soevra da qualsiasi pericolo scarso. Questi segni che per primo :indicai come e con risuJt.ati immediati o quasi, cosicchè anche cliiagnostici m olto importanti Liel m egacolon mi • 1110 11 r1 tÌscén(lo, n o n fa p ,e rdJere al chirnrgo 1111 condussero anche qu\ .alla diagnosi e alla ieur.a : inisi il letto i 11 posizione molto d.ecliv.e sollevan- t empo tttile peir un int en·ento più radicale che dolo dalla parte dei piedi ed :i.n trodussi una ca- in qualu11 que modo po·trà· esserè esegi.1ito più nula n el retto. Immediatamente furono emessi tardi ·ecl in condizio ni più fa,·or e,·oli, giacchè è g·.as in g r a:nde abbondanza a c ui· in .b re·ve ... susseben ma11jfest6 eh € que'sta mano-vra non elimì:na . l•a possi1b1Jj•tà c1he i fatti dì occlu sione si r1petano. (*) Comunicaz. all'Ace. Med. di' Ferrara. ' . . \

1

a

1

1

1

1

I

..

,

• •


[_\:>::\o XX\ "II , F.\SC . 27]

IL POLI CLINICO •

.

'\

-

,\RClSJ>Elt\I~E

S l~T'_\.:"\.:\ \

J>I

,

FERRAR.\.

Slz1.one cl1irt1rg·1 ca d~l .1)rof. EtTèENIO CAS.-\TI.

Un caso di cole-cisfoentero3to1t1ia. .

L'oper.azione è tutt 'altro ·cl1e freq11c11te ·ed in1ol-· ' . tre nella g·ra.nde in·aggiora11.la dei e.asi 11on hn che 11n ,·alorc 1)a.lliat1,·o. P·er qrteste a·agioni q11.ell o a 1ne occor~ò pres-enta lt110 ::>1>eciale i11rteres~e. ·_ ( ' .... (; .. . , cli ~n11i 4/ opéraio e11tra i11 osper1<11~ ll ~ ot~oJ;rc 191_9. D11e. 111e~i. ot ~o~o co·n1i.11ciò' ~.cl a,·,·ert~re ·1~ or~ al1'1 e p1~;aslr10 e ila com1)arsa di una .t inta Jtter1ca del l)elle, feci .acoliche, 11ri11e . . scure, prurito intt::11 --o, 1~ai febbre. hlalgra(LO ,.:a1ie cure e la clieta a(ll..'.g·11nta 11011 e1Jbe a1c11n migl iora111ento per c11i clecise rli ei1trare al1l'ospeàa1e. E' alq11anto climagrito.. Ehl)e l'i11flue1Jzn lo scor:;o in,·erno; del resto sen1pre sa110. _ 1 eg-a <li a\ ere • a\'Ltta la ·sifilicle e d1 essere stato be,·itore,. K11Jla cli .erectitario i11 Ia111ig:1i·a. Sog·ge.t1..o cli~crelam .. 11t~ co~ti.t11ito: picco],i ga11µ:li ag·Ii i11g-11i i, t]ntq 111tensam~ nte f.:;ialla cle'll a cttte e c:lef1 l·e sclere, pol~o ' fiacco, r1tm1co le11to {48 p. ). ~11lla cli anormale a l] 'esa111e · clel c11or e. l-1eg·gera ipofouesi a11a ba ~c .. destra post eri ore clel i1oln1011e con q11alcl1e leggero t11111ore di sfregame11to. Il fegato alla inamillare deborba di tte ·d ita tras\?er se ecl occtt])U t1ttt0 1'epigastrio liscic, 111 011e a 111'1rgi11i a·bh l stanha tag·lie11ti. La c1~tifell ea 11on si pàl1)a . _\.rea SJ)len~~a leg·ger111cnte ingraf1dita . Li11gua impaniata 111a con appetito. K on ,-i è' .albLt111e 11ell 'orina. Soi10 te11tate ·varie c11re come ti11t11ra cli .r al)ar• baro, ti nt11ra di bo1 do, aicc111a cli Carlsbacl, e11t~i·ocl1B111i cli. .acr111a fredda, olio cl 'oli,·a l)ér bocca, - impacc]1i calcli, bag.ni gen€r.a1i caldi senza otte..11ere jl 1ninimo risultato, a11zi 11n contin11.o peg·giora1ue11to p er c11i ,·e11,11e ])assato 11ella 'iez:jo e chirurgica 1ed il 1° no,·e1ubre f11. da me operato . Pratico la lapa1;oto111ia col taglio pararettale destro con ct1i 111etto allo ~co1)erta t1na cistifellea ei1or111eu1e11tc ing·ra11(lit:i, 111 a 11011 1nolto t ~s 1 il cl1e spiega co11i.e n~11 f o.::..:;~ a Y\·crt1 t a al1 ~ palpazio11e. · . .. Detta cisti:tiell ea soeDde,·a fi110 ot to all ',ombellicc. e-ra a pareti 11101to ~p ~~~e, 111a 110!1 gi a, ·,-etiti,·a o calcoli 11en1111eno 11el cis tico 1e nel coledoco. Esplorando la t esta del i1a.11crea.:; c111esta no11 presenta,ra nessun iugranclj1n ento n è i11c111ri1ne11to. I l d110(1,en:o p11re no11 .si .aYYerti,-.a sede cli al cu11 tum or·e. , Pe1~sai quinc1i èl1e:: 1a ca11sa clell'it t erizia consistesse it1 u11,n ~tenos.i ci.catrizia1e clello sbocco (1el coledoco ·n el .d uodeno e che quiucli la colecistectomiia no11 a,·rebbe in .alc1111.111oclo gio'\--;a to ·all'infer' n 1-0 meutre er,a p ece~sa:i-1o ·tfl:p r·i1·e 11na ntto,?,a ·via alla bile ncl l'int.c ~tino . _-\.fiePrai .l a pri11-ia a.nsa del ten11e cl1e p .ò rtai i11 co11tat tio oolla c is:tif ellea passanclo s11l colo11 aseend·ente. l\Ia pensancl·o alla g·r ossezza della c1stifc1 lea C'be a\·rel)be g r a\"1to sul çolou, te1netti potesse que5ta col s u10 peso occlt1dere' il JUflle d ell 'inte ti110. _.\d e\·it are q uesto i i1-c~on,·e11iente feci 1c o1111e 11ella 1g astroenter10stomia l·ettocolica u11 1)icco.l-0 occhiell.o , per via - smu.ssa, ·uel mesocolon attra,·er so c11i p.ort~i l 'a11sa clel t ent1e in 10011t~t.to colla cisti fel·1ea p ratica11cl o··colla solita tecn !ca la colecistoenterostomi a . St1t11r:a d elle i).ar.et i ,atlLlo1n inali a s trati. '"fem pe1·at11ra 111assi1na 37,5 i11 5a giorna t a . Le f.eci si fecer.o st1bit.o colorat e e 1a t i nta itteric.a ·a ndò con :. ti1111ame11te clim i nt1enclo . (;.11'ari2'ione dell1a fer it a per prima intenzi·oue . Esce d .all 'os1)ec1ale i n ottime condizioni il 2:i ·no\ ·errubre.

.

~e

orine erano cli,·en,ute chi ar..'., 11 calorilo àt-

tcr11co ·dell a pelle era sco1upar~o , le scari~l1e al''·ini 11or111ali, 1'ap1)etito o ttimo. Ri\·isto d1te 1nesi Ll.opo: si tro\·a· se1)111re i11 1)erfetta co11clizi1011e c.ù ~9Jt1tc: . I l cas.o è itn])0 rba.1:t e .sia per la r:ari tà dell ,inclicazione .si.a .p er il n1etod.o 01)enatorio aclo1)e1·ato g·i1ac.C'hè nei trattatj. a. 111ia clis1)osizione 1110 11 ho tro,·n to che altri .al)l)ia seQ'11ita la ,-ia: 1et rocolica -~ ' ~ i !l. in fì 11e perc:l1è i ci.si cli col1.ci ~toe.·nterostomid so1:0 sen1pre r .a r 1. 1

1

RIVISTE SI NTETICHI~ . '

conse1·,·at~

Ispezione dflle carni i)et il clott.

e prepa1·ate

SErl~Ro <;ADULSER \.

1 •

1

.

<.;;;

1

1

1

1

..\.hbia1110 i;1 Italia pnreccl1i ·testi clic trattrulo apf'o~1tan1ente l'estesissima n1ateria dell 'ispezio11e delle carni fresche . Citiamo, fra altri, il Brusa! erro, il Bertolini, il Sa,·are.se, il i\lazzini, ecc. c he so11 0 n•elle mani (li t utti. I 1.esti i11,·ece ~he a.p1)0~1ta111ente e dtfft1same11t e· tratti r.n 1'isr)ezio, . 11e delle car11i ·Conser\·ate ·e i)reparate 110:1 11e .aibbian10; 111e ntre esisto110 sparse uu po' da l)er t11tto,. 11ci tcstì stessi, ri,·iste, g-iornali, libri , -a ri, 111..e1Horic i11 proposito. Tali 1ncnz:orie però, 1)-..r q1ta11to eccel1c11ti, resta110 ii1ntili. se 111i è 1)er111esso il 1)a,ragone, con1e le .aicq11e })Ìoya11e q1tail1<l6 11011 , -e11g·on.o r:a"tcolt e e port ate ad· u11 l)acin0 <11 q11ale tutti possa1:0 facil111ente attingere . . I11 q11esto scritt 0 non 110 fatto ai)punto .altro che ra;ccogl1ere, s al,·o qualche po' <.l 'ob.~er\1azi1oni personali, -<.:!elle ·otti1ne .acqt1e percbl. no11 \adano perdute. Ecco il percl1è dell.o scr1tt;.o ~tesso, cl1e a ,-eyo steso 1)er n1ia 11tilità 1)ersonale, mia che })ttbblicqto, senza la minim.a pretesa, a scopo pnran1ente pratico, creclo i)otrà riu scire u til e a t utti coloro che p er pr.ofessi 011e clebb ono o~c u p. arsi .di es.a1ni11are le carni· co1n11uque prep•arate e conser1·ate di bo\·ini, O\"'i11i, s uini (s.alv·o complic.azio111· equ in.e), cli ai1imali d~ .cortile. e sel vaggina, di pesci, m olluscl1i, cr.ostac~ .. . Le leg·gi ·e i r egolamef ti che disciplina110 la \1.e nclita, la fabb 1icazj10D•e, ecc . 1cl i t ali ca'rni .s-0n0 i segU.en li : ,. , 1

-

1

1

1

1

I

0

Testo it1iico de lle le.ggi sanitarie, r ago-

sto ;r907, articoli 114, 1r5 ; ~: Regola·nze'11. to speciale per la vigila11,za. ig·ie1iica sitgli alinie?1ti, 3 agosto 1890, articoli dal 42 a l so - c.lal 52 a l 93 - arti~·oli 71, 72, 73, 114, r·r 5, 116, 129, 130 ; 3° R e.g:ola·nie·rito g·erieraile sanitario, 3 feb braio 1901, a r tiC òli r o 1, 108 , 115, 4° Cod,icc p e nale. D·ei delitti contro la ~ ... u it à re l 'alimen.tazio~.e p11bblica. _L\.rticoli da1 31S al . 3 24 ; I

i'8J; ·

1

1

• •

..


, SEZIONE

5° Regolanze11ti loct1li d)tgic11e, articoli r99, 200

t esto 1111ico J.eggi san1ta1·ie.

~ '1ntencle ~.h1e

111en tre le disposi zio11ì legis l1at1 \-e c;o1110 .a bbasta11z1 sem1)licì , l'applicazione cli CS'-'e 11e11a i)ratica è , a l solito , inolto complessa : ttn profè ·sio111 ta, i11,·cro, p11ò ·a\·er i11 testa t11tti gli a rticol i espo ti e poi tr.o,·arsi i111brogliatissin10 11·cl cl ec1dere se lt11a sosta11za è o non è. <te.latta alla i)ubb1ica alin1e11itazio11e . 1)erchè gu a-..ta, i11fetta, aclnlterata , ecc . ciò cl1e e~ige .assie. 111e a 110 st11clio 1 l1111ga pratica. ~

1

I.

C.\R):{ · 111\I CD\ L( T~I :\~!~IALI DOi\lESTI Cl.

Ca r Il i eo u se r-.. 1a te eo l l 1 es s i eea 111 e11 t o . i~: 11 111etodo 111ì1 a1J.tico di co·nser, ·àzio11e cle11e :t )

ca1 ni ed ancl1e clei ,-egeta li. La sci.e11za 1ni0clerna però l'h a so1)11ianta•to con altti· be 11 pit't spicci, b en pi tì s1ct1ri e b en pi tì igienici . Ctttn i conser\·at e co11 CJtte ·to 1netoclo, fuori <l'Italia,· sono il tasaio, la l~clea~ il pen1111ica111. Il tasaio nel] '_\merica 1Nericliona!le, si i1repara tagliando la carne in fette lt111g·l:re e ·ottili., cosparg·enùola cli fai·ina cl.i n1a1s cd espo11e11clo1-a a1l'a.z1one d el sole . Press'a i>oco si })re11ara ln l<el.:a tl~g-l i •afri1ca11i. Vn'altro 111eto{lo 1)itì co111 p1esso, l11a 11iù sic11ro , per la maggior durata cle l ta c;aio consiste nel ~alare la caroi1 e t1gliata i11 fette, e neil pri,·nrla poi c.l ell'acqua 111ecliante a11positi torcl1i ; ciò fatto si completa 1'01)erazione -C'Olne n el J)ti1no caso es1)011e11do all'.azio11e clel sole le fett e di carne s taccate le une c.la11e altre. I .. e èa r11i cosi preparate, priin1a di es~er cotte, d ebbono es...t;er lasciate j11 111acerazione JJer 111olte ore. 11 pc n1 n1 ic:a111 , ltsato in mo1te reg-io11i dell'_-\u1erira clel norcl e cl cll' _\ s ia è 1111.a carne essiccata , ridotta. ii1 polYere e in:c orporata co11 grasso e clrog·l1e. ~elJa S p ag11 a, nelle regioni balcani oh e, ii1 _\11:-;tr.alia, si pr.e1)arau10 e11.or1ni (1t1a nfità di car1i.e ec:;sicca1ta cli cap ra e pecoi-a. In ltnlia, ll t-i paesi cli 111onta.g·n a , molti contadi11i e l?astori s.i preparano, 1)er .loro uso e consumo, pccole qttantità di carn i coll'essicca111ento, e Ja sal ag1~11e segu-e11c.l o 11a t11ral :tne11te 111 etocli 1)iù che 1Jrimi1tiY1 . Sen1p1·e i11 Italia , 1no:l tj si ~ono interess1art:1 di con ser,·.ar.e ~e carni ·c ou 1n·etocli ch·e sono i)erò alq11anto più compJe ·si cl el se1n1)Jìce essi~­ ca1ne11to, quantt11Jqt1e l'essic.can1e-nto n e sia ]a base . 'l~ ra ta]i m etocli ricordiamo quel1lo cl el Pollacci c he riclt1ce\·a la car.11e .in pol,·ere o fo.~acce c1opo ayerla lasciata per 1)ochi n1in11tì in 1111 .a1111bie~te · cl.t gas solrforos o e •a·n idride carbo.ui ca e s u ccess1r , -am e11te in ttn.a stufa a 35° ; 1qt1e11·o cl el Fierlinri1, consistente n el n1ette re la carnie rin stufe a cio:rea • 60°, n·ell'imm.erge rla poi in un infu so cli i)iaute aromat iche conte11ente tann·i no e poi an cor a in s t11fe; quello <lel Gri1nelli con sist e11te nell'a\T,-o1ger la carne i.11 fa rj11a di riso tor11 efatta e ·sale comttn e, 11el fasciarla 1)oi ' d i tela e .ne ll'ie sporùa all'aria ; q11ello del Ru spj11ri. che ~011 ;.dste 11ell 'est.. 1

P~TI~

~,~ -I I

vl

sicC'arla dopo ayerla l,l-;citlt.1. i111111ersa 111 11na soJ11zione c,l i tan·11i110,; ecl a ltr1 [111cora . . I~e cair11i se cc Ti e .1:011· ben i)repar•at e so1~ s·og·gette fa cilu1e11te acl alterar ·i; se l 'e.ssiccau1e11to iinvrero 1~011 0 :tato co1npleto facil e è la p u.tre fazione ; .se l'ess iccamento è stato tro1)r10 forte 1-n car11e è in~erYibile percl1 ~ tro1)1)0 legnosa . S'•i11tencle che tr(\ i c.lt1e ma1li è cla ~cegliere cruesto séco11tlo, es.se:t1clo 1ueno peggio rintroclu~·re ne1 t11,b10 digerente cnr11e ing-rat a al gt1sto e .ai clenti pi11ttost ocÌ1è ca111e IJericolosa per la snl11t e. . ~ ~t11ralmen1e ~011 . o,g-gette acl a n dar n1a le iaucl1e le carni' be11 1)reparate e cli bt1,011a origine, C{Ua11clo dopo 1'essiccan1ento esse ye,1fgon.o mauten11te i11 ai11l)ienti in11)ro1)tÌ· ~opratut to per_l1è n111icli; tal i a1111bienti., i nfa t ti , inclip,e11c1°e 11~emé.11te · clai ger1111i . cli ctt.i son so\·raccait ichi, rendon.o nt1lle, i)er so],o fatto tisico , tutte Je operaZ:ioni prat icat e per l'essicn;,ione . . _\ llora Yec.1ia1110 ·l e cruJ.1i coprirsi cli m11tle, render~i g:ri~;i-:) yercla e; tre J s1)a'P- . polabili, 11p.tt1ose, cli odore 11ansea11te. 111 linea generale, lJer i secLtlestri ])isogna seguite cl.n e gr.a11c1i. criteri ; ca.r11i c l1e s·o n intacoate iì11 l1e ll'iu. . ter110 d·ella massa loro, nel n1id·ollo i)er così e:)pri111ersi , e carni cl1e sono iu,·ece statre i11taccate se111pli cemente nella corte-ccia, · ,·ale a {lire in qttel la crosta s11perticia1e cl1e si for111a sotto l'az1ç11e de'l cal o.re 11att1rale ·ocl .artificiale, cl€gl1 as{1jng·euti, ecc. Xel pri1no caso la carne ,.a seq11estrat~> n•el seco11c10 ci si p uò 11111ìtare a 11na p11l'izj a est erna , e ta11 to 11'iù., co111e s1)e,..;s.o s11ct ecle, q11and-0 11011 si tr.att~ nepp1tr cli n1t1ffe, ma di l)OlYere cou1une, acari , lar,-e e.li n1osche; 1Jo=cl1è l 'ar.t . . 47 del reg·olaniento 3 ago~to 1890, cont ra1ri au1ente a q t1a 11to 111olti pratica110 (e ciò \r,ale anch·e 1)er ] e ·carni frcscl1è) non e.l i ce che ,-anµo Bec1nestrate ],e ca1'11i• · i11 c11i si 11ota11'0 traccie di i·ntluc11ze . atmosfericl1e, lar,-e cli insetti , ecc./ m;i car11i ç h e i1er tali ca11se «sono cli\·ennte inWubri e posso1lo r1t1qcir clau11ose a·l la salute» . Sia1110 c.l'uccordo che néll'i;;pezione delle car·n i conserYate e prepar-~te è se1n1)re cla te11er pre~ente · pù cl1e 111 ai ò.l ,·ecc~1io l)rjucipio: 111cli.u_s abu11dare (n.el seiqu estro) qua111.. deficcrc ; 111,·ero ~a]1 carni, Ja cui 1)re1)arazione do\·11 ebbe esser sen1pre ,sorvegliata, ma 11011 lo è empre i11Yece, oltre a l 1}resentar i pericoli clelle catti,·e prepar.a~ioni e t ,011ser\razioni, offr©no q11ello c1i pro\·e11ire da a:1i111a.1i n o11 sani o p er lo 111 e·no m agri e denutri ti . P er solito l'e carn i se11'1.1)licen1en1te essiccate nou ·o iir1ono lt'11'isp ezione cliffi cilte : 1111 'ispezion e i)iù ·co1nplessa p rese11ta110 i11,·ece le ca,rni essiccat e e ticlotte in pol,·ere, per i l fatto che c1ueste, oltre a·l l'esser andate a n1a'l e, po:-;sono a11c l1e esser n1escolate di p ro posito o meJ10 · co11 altre soc;tanze magari n1o h ,·e]enose, 1na cli ne.s~ll il ,-aJore 11utriti.,-o, 11 cui esan1 e p e rò es11]a c.lal presente stt1di o e cle,·e e ·ser rile,·ato ,-oJta Jìe r Yoltn cln. ana-

\ • •

\

.


IL POLICLINICO

li.si· chimiche .e micro copich~. Le pol,~eri di carni • 11on più fresch1e torman9 degli ·i mpasti di colorito più oscuro del 1·esto della polvere m.anteuutasi :ana 1e acqui.s,_t ano odori 1e isa1)()ri ·11a11seauti. b) Car11i conser'"Jate colla salatitra. Il pr?f. Sca·l a distingue tt•e metodi di sa·1att1ra. : saf.atura

::.ioJ-1e.

secca) sal-afitra

it1n.:i.da,

salatu,ra per

~-ella

pritna il sale vien ·p osto sopra .la <'at.n·e ; nella 9econ,d a la cartÌ1e ·viene immersa in sal!lmòia sola ·O <'Ontenente nitro ed 0.iromi; nel'1a. terza la .soluzione salina si fa Tapidamen-te penetr.aire nella carne, metodo molto {ljsc-utibile percl1è n io n tutta 11a carne n 1e s·erute uniformemente l'.azione. Il, .sale conser,·a le carpi e per le sue proprietà a·ntisettich e ·e per 1'a.cqua ch•e ad ess·e sottra•e. Le carni mig·liori sono quelle di .maiale; le ·o ,·ine cedono tro ppa .acqua re di,·entano . . inser. ,-il:>i'li o •quasi. ·Comuuque, il sale de,·e e.ss.er usato nella qu~11tità ,-ol11ta 1bensi colla più gra11<ie .p;a·rsimonia, ~n stato cli purezza, in pezzi relati• ,~ame11te grossi, e le ·c arni ( osser~?azione che vale per tutte 1-e car.ni conser,·ate) appart~nere a·d animali l)etfettamente sani e lasciati riposare prima della macellazione. · 1C·a.I'ni con er,·ate con questo metodo : Sala11ii, salati, salsicce, eçc. - ..Sono p~r lo più c-0m posti ·cli aarni di •maiale .t agliuzzate i.n pezzi, mescolate a sa·l e •e drog·hie, e poste entro tratti di · intestini (b11c1ellre) iapp.osita111ente .conifeziona_.ti. Tuli prep·ar.azi-0ni si IÒO.!lSer\ano meglio qtiant o più le carni dei sog~tti ·che haru10 contribuito a forn1arle erano i11 ottime condiizioni cli salutie, quanto più le -bt1<le11e sono di buo11a · la,·orazione, quanto meg·lio .sonio ii1saccate in mani·erra che tr.a ca.rn e 1e ca1:11e e ·carne ~ budello non 1~estino '\Tttoti, ' ecc. I11 Ita:1ia •e fuori d'Italia s i preparano infinite qu.alìtà di salami cli-e diver-. sitic.anq ·Cli ..forn1 a e di sap·o re ,a ,s econdà del tnodo di i)r.eparazione : basta ricordare i sala'm,i di Verona, di Boliogna, di l\iilano; il za1np orie di ì'rf. o• d~Jla (p os~o ne1Ja za·m1)a ·ri maiale e cotto a ,·apoi:ie) , il coteclz.1'110 di Creni•o11a (po?to nella ,1)e1le del ,-entT-e) la 1nortad ella di Bol:ogna (·una specie c1'arc·a di Koè i11 saccata in ·vesci1chie · -dii bue) le bo1tdo?e (la iear1Jre l)re,·i·amente con·fiezio11ata ,-i·en e i11trorilotta int_era t1elle btLdelle) i saLa11ii al sHg·o ' iii Ferrara·, le piccol1e 11iorta delle degli Abruzzi ' e a.ella Sardegna, le salsicce d.i Arles, i sala11ii d)U:ngli.e ria, ecc. Oltr.e all e oarni, \";engono i11sac• cati anche il sangt~e (san~~·uinacci) il fegato (sala11ii di f egatp) soli o misti ·a droghe, u,·,a, i)iguoli., , li1quùri, ecc. 1C,011a salat111·,a, in cento :111ocloi, ,·engono consen·ate le li11gt1e, L',e sa1ne d-elle ca.rhi it1saccate , ·ieu pra tic.a.to col s u.ssiclio della "\'ista, del tatto . Bi. dell'odorato, . sognia natur.a lme111te co11osoer·e la -c.o nsistenz,a norma~e delJ,e ,-.a;rie i1reparazi-0ni di salame, n,on essendò tutt-e d '11 ti.a· co11siste11za 111ed·es1ma e pò~

1

1

I

1

' ,

i~iie­

1

1

r

1

1

1

[_i\.NNO

XXVJI,

t endo cosi credere d 'a \·er a fare .co.n salati i.11 via d'alter8:zione mentre si tratta dri. salati normali. .Com un1q ue sia però, • u·n sa1ame deve essere r·esisten:te alla p._ressione ugualmente in tutte le s ue parti, e n-011 offrire i11 ttn punto una resis tenza u11 'altra i-11 u n a ltro, segllit) aillora ch·e si st-an l'eri~ando f~tti d·i d~posizione \ qua.11 - impongono [o scarto della pa.r te ia!!p malata no11 s.o lo, ma aniehe della sana , cioè di tutto. I punti sospetti s i poosooo pleglio verificare o col sristema più r aclicaJ.e che è ·quello di. ·t agliar a mezzo il · salame in corrispondenza del punto più sospet~, o, non volie:ndo gi~ger a tanto, co11'introduxre . nell'int erno del salamie s t esso uno s tecco di leg:no o di osso •O t\na 1:riv•ella .appositamente preparata ed osservando poi la parte esportata. Quapdo il salame è guasto la.- carne perde j1 s u.o colorìto rosso-roseo normale e v.a .acquistando ooloriti grigio verdastri, macchà.e rosse, aspetto. poltiglioso. · Queste alienazioni, di solito, ra secon da · che si tratta di insaccat i andati a male perçhè mal oonfezionati o. invece per i1i:fl.~enie esterne, prooeclono dall'i.nterno: all'ester.no -0pp~ dall'ester.no all'interno. I grossi sa1ami posso.no esser percossi coll e dita o servendosi del n1artelletto e del p~essimetro. N 011 1bisogna. t1«oppo la.sciarsi · impressionare dall'a·s petto esterno d·e gli insac0 cat i periehè sono .bene , 11esso coperti da mufte, aca:ri , ~c. che non ii1ta0ca110 affatto la prepara: zio.ne interna. E vi~e,·ersa non bisogna sempre ti·da.rsi dell'aspetto .e.stetn·o ·p oichè alcuni Insaccati di grosse dimensioni ' possono nulla presenta.re di a.normale all'·esterno mentre ·11e1l'interno della m~-ssa. son già manifesti fenon1eni di _putre-· fazione. Sono sempre sospett~ gli insaccati i cui • • i 11volucri son ,r idott i, da}l 'umidità, alla ieonsi-' stenza d'u· 11a carta . . ,,eli'n,a f.aci1me11te sta,coanrtesi dalla parte ,$ ottostante ; è evid.entie ch1e se a11che 1a preparazione interna 11on è andata male, lo • at1drà ben presto .p riva com'è della sua. protettura . .Ri cordia1no qui, ma senza renti·are in 1111 ' argo1111en-to che c~ porterebbe tropp,.o l ontan10, che carni di qt1al11nqt1e natur:a, pur in ottimo stato app1arente di conser\Tazione , sono state cau~e di · a~·,11ei1'enameniti. gra"\1 issimi e ta:lor.a mortali sost e11uti specìra·J mente da bacilli paratifi.ci_, da bacilli clell'enterite .a i Gar1~ner, dia i pr.otei, dal bac.illo ' ~tulino, ecc. Pro:>.c iutti . _: Son le cosc·i.e dei mai.a-li pr·ep.ar.a.te con sale ed altri in.gr.edi.enti. Notissimi sono i prosciutti di Mo.de11a, di Bolog.na, di P·ar.igi, di Bay.011a, -d i Stra~bu·rgo, di Mayence, di Iork, eoc. Come .abbi!flm-0 già Visto per ;a.ltr·e carni, i pro. sciutti p,oss·ono essere ·g~asti solamente alla parte esterna o i11taccati nell1a massa. I buoni prosciutti so110 ,r esistel)ti 1alla p·r essi.o né in rtutte le 1oT·O parti; tagliati, present9!no grasso bianco, d irra·n C'ldito su1)t>rficialmente appe11ia se il taglio data I

1

\

(

1

1

1

1

'

/

• t

)

FASC. 27]

'

I

-


\

~l!;ZI O N~

t'KA Tl t:A

703

da qualche tempo, .car.ni uniformemen:t e t ·ol,o rate, ri1iicrobi iapp.artene nti <t·l la class~ d1e gli if.omiceti buun odore . I pròsciutti alterati, al .solit~, perè dei batteri in concom~tanza i quali,. data .1a dono. della l<?ro consistenza e. specialmente ati n s ufticie-nte salatura e s peciali condiziotÌii di ·amtorno alla parte ossea dove si iniziano più cobi.ente, pòssono svolger·e attività ènzimatiche ch e , . . ' munem€nte le al.berazioni: .al tagli.o pr.esenta~ s1 .e.sp:11.cano sul oonnetti'''O ; 4° D.al punto d1 ·v1st.a 1naicchie di ' T:a:rio co'lor.e, , grasso .alterato, odo1ie del valoi.e nt.tritivo i lardi rammo l1liti hanno 11auseante. press 'a poco l'istesso valore dei lardi vecchi be11 Lardo. - E dato dalla pelle ,(cotim) e dal pan- conser\ati, e dal punto di ·vista igien.i co si· può nicolo adiposo del maiale ohe ha subìto.} 'azione permetter:e il . cònsu1no purc h è .non sie110 rancidi, del sale. per pareccl1i mesi. Ana1ogh1e prep.ar.az.ioni tanto pity che i .laTdi s i ad·o1)er.an·o p·e r soli to 1co.tti sono la ,veritresca (p·ell1e , pannicolo adiposo e e qt1indi sterilizzati. muscoli della regione .addominale) la pancetta, e) Ca1'ni conser"Jate coll,afjitniicaniento . la ,g-oletta, la sugna è il grasso dei rag.noni. Lo E u11 metodo di conserv0zion1e antichissimo. L'attttmkaimento c-0ns·e rv.a le ca.r.ni per l'acqua st~utto è .il grasso fuso dei rognoni, dell'omento, di p.artii del paTh1lic olo, ecc. Sego o se-60 è .i l grasso -che, ·col calore, .loro &attrae~ per g·l i antisettici i.n genere dei ruminanti. di cui le imipreg·na (cai1orie e a ntisettici pro,·e• I I.ardi so110 facilmente soggetti all' i rra:n.cidinienti dalla . com1bu~tione) , per La oo.agu1azione ?neu.to . Sotto l'azio11e dell'aria acqui.stano un co- ùeg·li .alibuminoidi .allo s trato este.r.no che vie11e lorJ.to gi.allo-bru·no più 0 r.neno carico che da1a furm.are come u na cor~z~a che impedisce la l'ester:no ,-a sprofondando neTl 'interno de lla massa penetrazione dei 1g ermi. L'affumicamento tsalvo alterandola oltrechè di colore anche di un odore negli ultimi momenti dell'operazione) de,,e essere sui generis e di u.11 sapore iaicido-piccante dia pri- le ntissimo, altrimrenti le carni no11 rimangono n1a, nauseante i.11 seguito. U 11 leggero i rrançipreparate che al1'ester.no, Per le operazioni d'afdimento è prclerci.to <la m:o lti .... i qu.ali atterm.a110 . fumicamento esistono i<n par.ecchi siti dell'estero • stabilimenti speciali .. Nelle 11ostre regioni monc he il lardo cosi ridobto è più saporito e condisce t ane i pastori preparano carni affumicate (e bene di più . A parte questa opinion-e, d1ei lardi :appena irra11cicliti, -.,i l)Ltò permettere i1 ~o.nsumo, n-on, spesso di animali morti di malattia) seJ,"\'endosi .semplicemente del f.u mo d el carni.no, dopo a·verle di que11i i1~ ~tti 1 'irrau cidi111enio è avanzato. avvolte in cair1ta per rip:ar.ar1e ' dailla fu1i,g ine. I lardi 11011 be11 salati o .t enuti i11 Loc.a.Ji unliidi, Bisogna adoperar~ legna n •o n .r.o,-in1ata dall'a~qu.a per cui .il sale sotto l 'azi-0n e <lell 'u1nidiià c=.i .scioe .d alle mutte, legne non r·esinose che clanno alle glie e, diremo cosl, SCÌ\"Ola sulla ma ~a senza car.ni s.a1101ri disgustosi : migl~o.re è ·1.a leina d1 pe11etrarla, perdorto clèlla loro co11sisten.1a a.ssuqt1e1'1Cia . Tra le ta11te carni .affumiqate n•otiamo 1nen do q11ella della Sltg.na, d't1nia pomata e t111 le lingite, afjittnicate ·di Zitrigo (s.alate, affu.micate colorito s 1)orc o, pl11n1beo. A tale malattia del larclo il BrtlSaferro dà :i l nome di raJ>i1nolli111en,to . e cotte :al momento di m a.ngiarle) i 111aialetti afj1t11tiicati di Gratz .(da s·o li o coll'interno .r ipieno di Forse sarebbe ]Jiù a p .1)rop1iato qt1eJ1o di putrefazione, 11011 essendo il r·amm.olli111e11to che il sin-. altr,e c.arni ~ tlroghe) i prosci~~. tti di · TVestfalia (attumicati dopo •ess-er sbati sailiaiti e im111ers i iii ton10 .di °tLn t essttto j 11 ,·ia ·di ~1ter.azione .•~ \rolte una miscela di saile, nii tro, zucchero, birra) i 1 1.arcli subiscono r aru1n.olli1neuto per oa us e :non prosciutti stiria11i ed a111 erica1ii. 1.a ve1it resca o bene ::.- piegabili : qua lcl1 e te1np.o fn a Sassari un salsiccia afjtlniicata di Strasbitrgo, ecc. · talf= a cc1u1sta a] 111ercalo tlei lardi frescbi pe.T saPer 1'isp,~zio11e .delle carni :a.tlun1icate s•e rvou.o larli; c.lopo g11n.lcl1c g i,or110 i lardi 1)·erfettamente i criteri esposti per .l 'ispez~,oue delle car.ni essi cco11fezio11ati e t e 1111ii ii1 a mbie11te a:datto s ubi• -:Sco110 il cosicletto ra11111101limento; .il comprator e cate e salate. Aggiungiamo qui che le carni reoni.11tenta t111 11rocesso al ,·e ndito;re a fferma11clo che . servate con questi tre sistemi (essiccamento, sa1 lardi pro\'iengouo da .anim1a}j an1malati; pro,- ' lagìòne, ia±raitnic.amento )- no.n v"1engo11? a ffatto s teri'1izzate, · e eh e quindi .p1el co·~mnato1ie ,1Jton c'è, cesso ieh·e perde poi cl1è i nl.taiàli ·erano ·stati m asotto ·qu-esto pt1nto di vista, nessuna garanzia. -cellati in lJertette con(lizioni di s a·l ute e itl. 1ard0 Serafini e H .u g.ari, dopo aver sottopost o all'avenduto ifreschissimo. )Jinni e Russi eh.e si sono zione del fumo fili .im.b evut.i di culture p11r.e , rioccupat i <lell 'argon1euto ·ve ngono a11e seguenti te111e'Var1'0 che 1 '1 aftum.icame11to av,e sse azione dicon,clusioni : :r- 0 I l r.a1nmollia.n1ento de i la rdi è 00111s truttri:oe sui gern:li p.ato.ge.ni e ·. specialmente s tt traddisti11to maer,oscopicaruente da saar.sissimia quelli del carboniel1io .e sug'li staffilo cocchi, 111a presenza cli ii.brille •Conntèttiv:aJ..i , orgànoletticafatte esperienze diriettamente con ca·r ne infettata tnente da notevole dintinuzione di • consistenza, v·enn,e r.o alla conçlusione che l'affumioam1ento e · ~hitni camiente da scarsezza di residuo non grasso, • di .çtcqu.a, e.li c1or11ro di so.dio ; 2P N .Olll hai nul~ ila s.alagion,e possono ié!:r.riestalie bensì la \"i•talità .dei gern1i patogeni, ma nòn ucciderli. Reimers n iclle fare 1001l'irrancidi·mento; 3° ,L a causa d el fece studi per ' Teclere quale ii1filtenza il <:;ale <la 1·amm ollime11to e ·c1a ·ricercarsi n.ella presenza di 1

1

1

,

1

1

I

,

'


. IL PuL tCLINICO •

cttciu,c.1 a\·esse s t1l b acillo paratifo B e sul bacillo dalla putreiazioue tro\·a110 una \·ia d'11scita le enteriticlis (.J.art1)er, e ·v enn·e a c011clt1sio.i1i che scatole non go11na110, e \'Ìc·e,·er sa se le scatole ' pt1re .n on garautiscono certo i co,n s u1na tori. so110 . di a:natcriale molto forte i foirdi posson•o d) Cottura e co 11 se r'va;;i o 11 e in scatole. e:-;ser pip_ttii e tal\i··olta 1n.agari co11 vessi se11za -che Xi~ 11n m eto(lo ·c he h a a\-uto e norn"Le ditiu s ione 1Jer q11esto . i clebba \'e11ir alla -con clu sio1i.e che le i 11 qt1.esti 11ltimi an11i p er le dolorose. ·11ecessità séatoJe stesse son da ri.g ·ett arsi. X ell·e scatol e clella guerra , ma che era largam.e.ute adoperato l) e11 conser\·atc _la carne è d'11n colorito roseo l)i it <;1 1lc.J1e pri'111a -e prima aneora che le scoperte d ei o 1~e110 sc11ro, di ~clore i)rof11111a.to ; il g r asso bian mi c robi fos?er.o ,·e1111te ,a dar.g ·l i 1111'a s1)iegazione co, con s ist e11te ~ 1a gelatina solida, traspar ente, scie11tifica, tfossero \'en.u te cioè :a spiiegare rc11 e le col·o r a111 bra ; .il brodo linJJpido, colorito. l~ggercarni con 1111· tal . metodo ·si co11ser\r,ano perchè 111eute ~11 l)rn11·0 . ~elle scatole a.ud.ate a nl.ale 1e ,-engooo 11ccisi i .g ermi di etti son ri\·estite socarni ·0110 >tl ,u11 rosso Ros1)ctto, ·OI)l)Utre sla,·ate, 11ratt1tto clttra11te le. operazioni della conJezionacoperte cli n1.u 1le, <.l'odor~ 11a11sean11:e ; il grasso. tui-a e perch è ,~e11g·on,o ten11te lo.11tane 11110,,e i11spor . -o . ecl il brot1o torbic.l o. Xotiamo che 'l a ge~ • ,·asi.ani microbi.ch e . I vari s istemi i)ri1niti\·i f11latina, la qttale fond e .a t e111perat 11re basse, c.l11ro11'0, ~omie è arcinoto, rtnig·lior:ati da ...-\ .ppert çl1e ra11te i forti calori l)llÒ scjogliersi senza che p er q n esto l e carnd sien•o da ritenersi gu.aste : infatti .clopo tre quarti di 1c ott11ra • 1netteva l e ·ca'rni in ~catol a, rie n11)1\·.a le scatole di bro~o o sa latnoia e p ur ·ess·endo fus a l a gelatina t11tto il re to del sterilizza\a a b agno ma1ia. Il 111etodo s 11ccessi contenttto s i l)reseuta in buone condizio11i, me11tre vam1ente ,·enne perfezionato· da F.astier ch e imc1t1a11clo la carne è .a1).data .a 1nalc , assieme alla gcl a ti11a f11s.a Tii scontrian10 tutte 1e altre ·a lteramergeva le scato)e, 1) reyiam ent e forate , . n11 1111 zioni. Le sc.atol,e di carne 1in con::;cr\·a possono bagno marit!- ieo11111osto di acc11ta sa lata e zu.cch ero • alterarsi o I:>er ins.t1ilicie11te sterj1lizz.azio11e o .ancl1e .a I'IO; -il foro ,-e11i,·.a rpoi ·chi11so con stagno ft1so . tl OI)O t111a l)erfetta ~terilizzazione q11ando i gern1i In segi1ito, la t En11perat11r.à , anz'i chè col bag·n0 c11 cle ll 'ambie11te riescono a tro\·ar 1111a ,-1a tl 'e11acqt1a e S•ale , cl1e otiri\1a tra l'a ltro l,in·con,Teniente • t rata, cosa 1ch e facil ruc :1 te s11'cc€de <J~ta11do la cli spoircare le scatole, e, C·on.centran.dosi, <li render irregolàri o nul 1e le operàzioni , "·cn11e el e\ rain .,ìattn. è gli.asta; o c1t1a11do, acl es. si mettono le s çatole nel.le casse cl.i leguo 1e i cl1iocli ieo11 cui si colla pre sione. Col s istem a 1Lig:nac il foro .s11l lermano i coperti' d C'l1e casse c1e,via110 o p enietrano ·c operchio delle scatole , a i1zich è prima, ,-ieu p,ranelle s~atole. I co1)erti di q11este, alla parte ~11 ticat·o éLopo la st eri!izzazione, e la saldatura 1)rater11a , i)resentano tal-volta delle chiazze ti1erastre ticata dOl)O l'uscita del \yaipor 1a()qt1eo. Il Lanci.a cl o,·11te a reazioni c hi111icl1e s\·.il11ppatesi clurante moclificò .ancora il m etot1 0; appe11a d opo s 11blta la st eril.izzazio11e, tra 1a carne e il materia1e di l a s t erilizzazion e 1-e s.c at.ol·e l)e11 preparate si presnldaturà ; t a le i11co11\'ènie11te 11011 h·a però i11se11ta11'0 coi (lt1e fo11c1i .con\··e ssi 1e r esiste11ti allo ilu.enza '-'ttlLa carne . schiacciiannento; q11elle i1011 be11 prepara.te ·c.oi e) Ca rni co 11scr1 ate col freddo. fondi piatti e facilmente ce.denti alta pressio11 e Bisogn.a su l)ito clis tiu.g .t1ere car11.i ref rig'e ral e e della m ano. Per rnag·gior. sicur•ezza fa s ubire alle car11 i co 11g·~la te. Carni r.efrigera.t e so11 c·ar11.i !)oste scatole tutte il co idetto bagno di 'Pro,~a , il c1u ale . ' e manten 1tte in an1b1e11ti a zero o ~1nalcl1e grado. cons1ste nel m etter le scatol~ s tesse n e11'acqua a tem1)eratura s uperi ote agli 80° e lasciarle per · so1)rn. ]o zer o ; carni congelat e so11 1earui lasciate da pritua j 11 .am bieu:ti a ro 0 , 20" per eh~ ltna m ezz'ora all'incir·c a: sotto l'azione c1el calore s ubi.sc3110 1a completa èo11gelazio11 e e poi n1a1:l '.a ria d:e11 'inter.no si . ,dil.ata 1e sfugg1e rper le 1e, ·e11t•e11ute , a - 4°, - - 5°. S1 prati ca 1a se111pl.tce retltJ-a:li 1rottu11e, ,a.u c·h e imperc1eti:i1bil~ a11a p1rima frig~razione ])er car11i cla s11i.erciare sul · posto: \'ista, 1)roducendo bolli1cine . In 1questo caso l1e scat ole tornano a sUJbire una n110\T.a pr•epar,azion·e, . le car~n .i re. iston·o per l)r·e ve te111po e s t1bito si alterano i1011 a11pena t olte cl.al r·efrìgerante. Le u1m nuo,,.a .sterilizzazione e t111 11t10\·o b ag1Jo cli c.arni .refriger.a t e uo11 solo sono ru11triti,··e C.0!111.e l e prova. Nelle scat1o l e ben ieonservat e , n·ou avven endo ·car.ni .f resch .e , lna molto più tenere e saporite_ « Tra t1na cos~ata c1i n1 anzo ai11n1azzato 111el.l'ipr-0c ess1i rcli putr·efazione e conseguente .sviùuppo s t esso g iorno, (lice il ·M.artel, . e t111a costata dt cli g.a s, ti fo11di s i mantengono .depress i ; in ·caso manzo refrio·erato ·c 'è la diff.e renza che passa tra tli catti'\7,a couservazione, .cosa sa1puta e risaputa, b i fondi si rialzano poiich è i gas.cercano 11na via di 11.i1a pera a.ppe11a st aoèata e 11na 1)era gi.ttntà a n1.att1razio111e d·opo la 1~acc0Jta. La carne refrige.t1scita; ·iliei 1c:asi più gra\ri, ·a p1)ena .si ,apre il rata, .a\·.endo p1e.rc1uta parte (l.ella propria 11mtioopert·o della scat ola, l'aria preci·p ita fuor~ ascli tà, racchi ~-e a par~t~ di .p eso m.a.g .g ior qu.ansieme a parte del .conten11to. ~on semprie però ti tà di sostanze nutr1t1,-e ». La ftollat11ra 11elle le scatole. alterat~ 'PreS'entan,o i fondi conviessi e <'arui · t1on refrigeta!f:e no11 l)UÒ nJai completàrsi,. 11on sempre ie .sca.tole ben oonservate pr,eseupercl1~ pri111a '.cl1e sia ~on1pleta, specialmente <ltrtauo i fondi .co,n cavi : infatti s-e 1 gas sviluppatisi 1

1

1

1

1

1

I

1

1

I

.

1

1

' •

'


'

lANNd XXVII, FAsc. 27 f •

rante la stagione calda.~ interviene la p~trefa­ ziione ; ,;>rinw. cioè che i proces.sì fisioi, chimici dellh frollatura, che si svolgono aill 'infuori del] 'intervento microbico, sieno c,o mpi.uti, inbervengono i processi che ma11da no alla malora la carne. Non par1iamo p-0i dèlla superiorità delle car.ni refrig·erate su qUJelle consiervate nelle ghiacciaie, .carna-; quest'ultime, che, assorbendo l'umidit à dal ghiaccio e dall 1àmbiente, non solo vanno a male presto, ma s'inquinano ·dì tutti i germi con.t enuti nel ,ghiaccio ·e nell 'ambi°ente stesso. Colla c011gelazio,ne imvece Le carni .p eridono . bensi della lor() struttura :fisica. e chimica, nJa ciò non defrauda ·per niente dl compratore, come si esprime lo stesso l\fartel, e per di più le ear.n i durano t\.n .tempo· in,det·ermina.to : è ·noto che nelle • regioni polari ancora og.gigiorLJo sri. mangiano carni di ·animali morti da millenni. L'essenzia1'e è che le caFni cong.el.ate non venga11-o (come quasi sempre in'T~e av"'1 iene) co11sumate cosi come si trovanio, ma d·op.o av.ei· su,b ìta la scorig·eiazion.e che dà loro 1'aspclto di carni refrigerate. Il processo di scong1e lazion e consiste ess-enzialmente nel tener le carni per t1n po' di giorni in ambien1ti a qualcl1e grado sopra lo zer~, in ambienti dove l'a1'ia secca deve esser .s empre rinnov.ata, altrimenti I 'umidità co~eri.sce loro, odor.e, sapo1:e, aspetto ripug"'llante, il ch,e è peggio ·ch·e se ~ll fossero sta.te SCongelate. Q11a11tunqt1e le carni congelate, 0ome tutte le cose di c1uesto mondo, aibbiano i loro opposi tori, a~ es. niei macellai eh e si vedono Jesi nei loro interessi .sia per la concorrenza della car11e congelata di pèr sè stessa, sia per· un certo calmiere naturale che questa vie.ne. . ad 1esercitnre s11lla frese.a, bisogna -considerarle altamente benemerite e specialm·e nte i11 questi ultimi anni in cui han contribuito a 1isolverie crisi alimenta.a-~ gravissime. Le car11i .congelate differiscono dalle carni fre' . . sehe p er .um. colorito più oscuro (ba11to più accentuato qtrat;tto ,m iaggriore è la distàinza dal momento 1n cui son state sotto1poste alla conge1azione) che in alcuni .casi (~a1~ni mag.ve, caru1 di montone) si fa .addirittura -~:iole.coo . Per effetto clell'e\·apo. raZJione, delle 1nodid:i:cazionì subite <lall 'emoglobina, dell'azione dell'aria, assumono talvol.ta i11 v~e co1orazioni slavate, g·rigiastre, plnm.b ee; il tessuto connettivo presenta .aspetto ,c arta pecorraceo e, sta10Can.dosi dial1e parti sottostanti, forma • bolle d 'aria più o meno 1estese. Il grasso da prin-• • ci pio non diffe1isce da quello . delle carni fresche, _1na poi va facendosi .granuloso, d:i:m 1n uisoe di consistenza e J?UÒ assumere aspetto lardaJCeo e • òdor di sevo. Per glilllClioare l'età èLelle ,carni .o onge1ate vien consigliata, tra a.Jrt:i-o, la sezione diei corpi vertebralj che in\ ec&iando perdono i1 rolorito rosso e si fanno gnigia&tr1 . Cmne tutte le ~n1 anche quelle congelate 1

1

1

1

-

SEZIONE PRA'flCA

I

vauno soggette a<l alterazioni, oltre a quelle diren10 cosi nat urali -dell 'inveechiamento. Fra que. ste alterazioni notiamo i ·ra1nmolli11ienti per azione delle soluzio~i saline circ·o lanti nelle camere · di ratt~·ieddamento e cadute sop1·a la carne, l'in'Vasione di oolo,nie microbiche che danno aJle carni coloriti .r ossi, girallì, .g rigi, verdi , neri. Tali alteta.zionù. però non portano al sequestro dà. tutta la ciu-nie, ma solo al sequestro,_ delle parti che l 'occ hio mostra altera.te e delle parti .ad esse ìm1nediata;tn'ente aderenti. ~carni congelate acquistano . talvolta adorazioni s.peciali (di tanfo, di sego, di selvatico, ecc. che si rendooo ma.ggiorm1e n.t e ~videnti 11ella decongelazione e colla cot- · tura) sopratutto .qua1~do so.n tenute in ma~az­ zini troppo umidi o tr-0ppo chiusi. Non è facile . prontt..nziarsi sul gra,d o o meno di commestibi; lità cli ta.l i . . ('arni : 1'od<>:te può essere, s~ è permes?.a l 'espriessiou~, 1superfi6aJ.e; può aver cioè impregnato sola1nente la s~erficie ~sterna della massa niusco'lare e,. scomparire quando la aarne ,·ien tolta dall 'aJnbie11te malsano e p-0sta in ~ltro ·p iù adatto, e può in,·ece esser penetrato fin nel1'interno, J1el ,qtt.a l c,a so, an·coJ:chè la carne non sia noci\ra, deve 1esser sequestrata.· «Pur troppo dice 1~utote da cui ho riassunto qu1este ultime 11otizie, i1oi 11on sappiamo il vero significato ed il valore nei _r.ap.porti delle qualità delle carni di tutte queste alterazi"oni , e non ,e scl.ttdiamo l'ipotesi che troppo spesso, per la nostra ignoranza 'sig1ùficato ,cli qu·e ste alter.azioni, si distrug-· gano ea.r·ni che potr-ebbero es$ere molto oppovtu11amente .utilizzate ». E 11oto -0l1e il Ireddo 110.i1 ,dri,strug·ge i germi paitogeni, ma li mantiene tutt'al più in stato di vita latent-e. È ass.o dato invece (~·he J~ cong-elazion e ttccide l1e trichi11e e .garant1sc~ quindi il co11 su.m atore dal(la pitì g.r a,ne delle i111v;asioni parassitarie. f) Carni co 11 se r,. v 'ate ,con. antisettici. · Olt!'.e che coi 1netodi sopra ·diescti:tti, _le ca.rnt vengono cQn.servate anch·e con antisettici quali l'acido borioo, l'aai1do salicciJico, l'JaJCid-0. oolfor()so, ecc., ma tali sostanze richiedono un~ do- . saggio accut?tissimo e anche in questo caso riescono .semipre m:oci:ve a ~n:ng·o andare. La ricerca deg1i ai1tisetti.ci nre.lle carni .richiOO.e tutta una serie idi pratich e cui, qui, :non è ~nem•m1eno i l caso di accennare, come ~non è 11em1neno il caso di accennar·e alla ricerca dei metalli tossici quali rame, piombo, stagno che si poss.ono trovare nelle c.airni co11sen~ate in scatole, 1icerca di competenza del chimico. Un '.e stesa ti-attaziion.e in proposito si trova tra l'altro ·nel « Ma1tr11ale dell'Igienista >>del Celli (Chimica applicata all'Igiene). g) Estratti e conser'Ve ài carne. ' In tutti i metodi accennati Ila carne, salvo la divisio11e ·in pezzi più o meno voluminosi, vriene

_sul

,

1

3 •


• •

706

IL

POLICLINICO

1[:\NNO

XXVII, FASC. 27) •

' co1ise~:vata,

tlicia1110 tc1.11to per inteuc1ei-ci , taJe i;: q11ale si presenta 11eg.l~ ai1rrr1ali ·\r:iv1enti . P er 111aggior facilità cli trasporto, 111aggi.or ra1'~<.lità, prontezza tl'tL ·o, ~ . dalle càrni v~ngon o r1c·a.· ·vti estratti, icon.serv·:e, bisoo.t ti, p·d l veri, brotli, ecie. l 'r,a tutti c1i1esti pteparati, il cui t1. o ,.a Dgni • gio:-tìo iaumentanc1o. celeberr •mo è cinel10 cli J. 1ebig - posto· in ve11,clita iu v~€tti cli .terra bl.a11ca ·y ernici a ta ......._ ·che si o ttie11e : r 0 l\1a-cera1lldo a 70~ , 80° la carne cl.i bovini a.d11lti, dopo .a\·e'rla 1

libera.t.a cla tt11di11i, leg.a menti, grasso ecc. ; z 0 Torcl1ianc10 ],a n1as a <)OSÌ otten11ta e ±iltra11doi1.a; 3° Lascia11clo e\raporare il ti l1trato . fiJ10 acl otte11 e.r~e J.a conipattezza a .tt1tti nota'. :~l1e gli estr,a tti e oonser\•.e e.li carn e, o p erch è ' I mal con f.ezionati, o i)etchè cli data troppo . vecchia, o perc11·è t e11t1ti in lt1oghi 11011 aclatti, van sogg-etti a gL\asti c11 e i se11si facil111ente ri ,·,ela110.

'

1

'

'

1

1

• Pesci co 11 ser'Uati coll )essiccan1 e11to. • • .\l erlit: zo . ·- I .merll11zz.i ..appena pescati \·c11gono pri'\-ati c1e11a testa, dre l11e interiora, e salati : a)

1

~i

0Jtti ene .poi il baccalà (lner1itzzo salato e clis~eccat-0) ],o stoccafisso (n1erl11zzo a\·Yolto]ato 11w bastone) e il labardo1'le (merl11zzo dis1)osto a strati, 0011 sale , ie11tro élJ)positi b ari.Ji ). Pi.ù co1nunemente usat o cla 1noi ·è il· tbaiecalà . • I baccalà 111 'bt10110 stato li conser,·azioné deb. bon.o presentare carne asciutta, co11Bist ent e, cli color1to bia.n~o o ]eg.g _e rmente pag;1iierino . I b accalà \ 'él/U sogg·etti a molte alter.az,iQDi in g ran parte cattiRite ielall 'u111idità: q nest a infatti ~"iene a r e nder frus t re tutte l e praticl1e fatte appunto, tu 11i.a~sima, i)er t oglier alle carui 1'11111idità. Tra l e a:lterazio11i <lej b-.a.ccalà il Sodér,o, cl1e s'è oocupato l.a1rg,a n1-ente 1d clla ques.tion'e , tlirs ti·ngu.1e : il tarlo, 1

1

l'irnpol'Vc ran1 c11to) l'al terazio11.e \ 1!ossa o g·ia lla, l'altcra zìo;ne u1·ucosa, :la p.zitrefa:;io11e rapid.a, la putreja zio·11 e lenta, il solle'Ua nien.to della pelle. I baccalà a ppe11a tocchi {l àl tarlo possono e.. ser .a111n1essi _al <>on,:un10; se 1a tarlatttra è moJto fl ,.a 11/~ata no, poichè in q.uesto caso so11 .ridotti ad u11a -;osta11z~ pol ,·en1le nta <'.be, nie lla })i ù b enigna j ])Otesi, 11011 l1a ·v al ore ~i11triti1·0 alcuno: I baccalà co·sidetti i1npolverati presentçi110 a11a su1)erli oje t1·n a t'pecie 1cli pol\'"ere che segll a tutta ~111~ .~.~;a111n1 a cl! c.olori (cl·~l 1bia11co al g.rigio, a l br11no, a l 11ero) operR cli germi, sv.ariatissimi ch e a ,-olte s i limitano all a st1perficic a \nolte 111,·.adono le parti profo11cle c h,e ]) t1re cambiano di colorit-0 e s a ccess-1,-am eute di e.on· istenza; nel p1rimo caso j baccalà J)Ossono essere consumati, •nel secondo ,-.a1111·0 senz'a,1tro seques trati. L'aLtera,zio11.e 1·ossa e g·zalla è <lo\·iltta pt1re all'.azi·o11e di 1nicrorgani1

,

l'a ffumica-

Oltre le ca1111i clei grossi 1ua1111nife ri clo111esti ci si conser,~.an-0 anche, })O' s11 per g iù -coi lne tocli es•p osti, l e .car11j deg"'Li a:uima li da cortile e cliella sel,Taggin,a. !11 linea 'ge1ier~le 1)erò .I.a· co11serYazione 1cl1. tali carni è m eno u satq, si.a ipercl1è 1e carni ~tes e ,·engon·o facilm.ente sm.erc1ate fresche, datc1. il.a t11i11or qua.11tità dis1)onibil·e, sia J)erch è si g,ttast a.11 0 molto più I.aiciJmente. Risog;11a_n ot are .in,Y er o c<h e 1e . carni della sel\•ag.g ina ap1)artengon o· al(l a t1i1nal i nlorti dopo 1111 a lu11ga .ago,n ia, op1)ure mort1 ·s11bito, m a dopo a\·er s11bito gr.ru1di str.apazzj P'e r t e11tar .cli sfuggire .all 't101no; ·Ch•e $ Ì ,pres enta110 ferite e 1-!0vinate in p j ù p1arti • e che -cia~cuna ferita rappresenta t111 punto d'entrata dj germi; ch·e claJ loro co11tatto n-011 veng,0110 s t1bito tolte .. Ile interi9r.a, ec.c . Le s tesse r.ag·ioni · pre$B '.a p oco ' ' alg10no j)er g li animali da cortile , i qtt<tli pt1re o ,.non son stati ben dissan- . sn11 che agis0011.o in s.uper±ic~e o pr<>fond.am e11.te; Yalgouo, i)<:r 1'iJsp·ezione e conseguenti pro,,·edig11at i , o noJ1 sòn tati pri ,·i subito delle interiora 1ne n ti, le osser\Tazioni .i.atte a proposito CLeli'imo ne s·on· s tati pri \·i in n1a 1,o · n1odo, cosi<:'.ch è parte pol v1eramentò. Un.a s peci.ale a)terazio111 ~ r-0~sa , 10 del co11ten ut~: è a n·cla.t o s1)aroo iu ieay·ità ,e(l asnlieglio 1111 ·c ambiamento di c,o1ore ··dia bianco .a so.rbito con eo11s.e.gue11te effetto di~stroso s ulla ro.sso, si nota qu.alche \ olta n1ei baccalà, in ap1)abu·on a ~011ser\' azi:o11e dellla car111e. Pure reoll e c.arni renza perfettame11t.e normali, dop-0 essere .st ati degJi a nim.a1i ·cl a cortile e della selvaggi11a si taL.no i)reparazioui· s peC1ali : bast~rà ri cordare · i11 a.equa a. ran1mollire. Il Sodero di1ce d~ non sap1er1si µror.i·t1nziare stt1la ~,ç>mmi~tibilità o meno ]e scatole di car1ie .d-i d,i Tido, le Ling·ue di ca1i/ru,ra, cl ell e car11i. L'a.Lterazio1le n'iucosa è oonseguen7:..a i sala1ni d/oca, l i pasticci di jeo·ato d'o,ca,. le ga• di germi c h e riclucono il baiccalà s imile a colla, la 11 l-in e, ecc . e e.be lo tiend,ono, 11.aturalmente,. immangiabi]e. P,er l 'ispezi011e clelle CaJ:ini co11sery.a.t e ·d i a niLa piitrefazvonç rapi.da e La putrefaziowe Lerita~ mali da cortile e sel\'.aggìtia v.algono le· o sserva cosi differe11zi1ate ·<lai più o meno ra1)ido ma11il~e­ z.ioni i.attè .a ])rOJ)O$jto d·eille carni di matnmifteri. s ta.rsi sono, ial solito, clo\ t1te ia germi che troI 3 . CA~ NI DI PESCI. Yano 11n am bi,e nte 1f.a'\·ore,·olissimo cli svilup1>& nei b.a ccaJà 11on bene .conservati; .si manifestano La con.servazione cl ella car11e 'di 1pesoe è uu 'ocoi noti cambiamentj cli <:·o1ore,. odor·e , ronsi})erazion,e ch·e s 'i m 1)011•e n.o n fosse ..alt110 per 11ti. s tenza., eec. Il solle?Ja11ie11.to della pelle è un.a. lizzare 1 ',e11orme q.t1a nti.tà ~he i1e fornisc.e la ·pes.ca I orma di .p utrefazione che si manifesta con questo di alci111e specie s~g- natam'ent•e. I ,metodi di' cons1)eciale ~arattere. ; cosi almeno secondo le vedute ~-;eryaz1 one sono \·ari. Tra 1 pi ì1 im12oi:ta11ti no.

'

l'essic~mento;• l a sal a tu.ra, 111en to, 1'i nJ111 ersi o.i1e •ne 11 'olio. L1an10

I

.

.

1

I

1

"

-

I

1

1

(

1

'

I


SEZlO~TE

'

Il

.

PRATICA

'

tlel Socl ero da c 111 .aibbiamo riassunto ]e 1notizi,e esposte.

e .si st~ri.lizzauo. Per l 'esan1e delle scatole conte:ne nti pesci con·Servati ricordiamo quanto è stato b) J>esci co nse r"Jati colla sa la f1t,r_a , af/1tniicaelett o a 1)ro1)osito delle scatole co11te11enti altrernenio) n1arin.a tura. carni . ,.. ."Lriri.ffhe. ~ So110 in con1n11erci9 ari 11glie biaHclie 11' v nn o~ -- 1 t o1111i viivo.u o ~11 frotte · 11t1mèrosis'\: ari1tg.,i e rosse . L e prin1e si ·otteugo110 in11uer- · s ime t1el Meditea-ra·n eo. I~'industr\a del tonno è p-'nclo il l)~t;ce in sala.1 noia, pouen(lolo ·i·11 seguito fiorentissima in Sardegna. _'\.nche il tonno~ pri111a acl ascit1ttare, e nlette nd!>lo fìn.al1nente i 11 barili <l'e ·ser posto in cato1a , vi.ei1 cotto n ell 'oliio d 'oli va 1e salato; raramen.te ' 'i1e11 prep.a rato colla so1a a .strati alternati co11 sale .• l~e aringhe rosse s i ottengon.o lasciaivd-0 il pes~e iln salamoia per 1111 salamoia . Pe~ m anten,ersi sano il .ton110 dev~ riperiodo 1n.aggiore di te·mpo, e i 11 più a ff11ri1ican- . 1na11er se1npre -·ott'o1io; ·altrime11ti, ii1 co.n tatto .clolo per u11a gior11ata a l.] 'incirca a.doperando l egn e dell'ari.a,' ca·m bia di colore , cli consisteuza, aicqu1di faggio e d'el·ce .' l,e aring.b.e i11 b1101110 9t~~o di . ta ..oc1ori r1ausea11ti, sapore acitlo, ecc . e de,·e conseryazior.e ~i c.li st_i ng110110 1da quel le au c~a.te e~ser 1e.limi1nato dal co1i.sumo.. 11 ton n.o p·osto j 11 a m ale l)er la COUSis te nza d elle carni, }'aderenza OÌi di aatti,1a qtta.lità è, llatttralmente, più ·Soggetto a guastarsi : è facjle allora n otare alla :utlel]e squan1e alla i)el.le, p er il btton oclore, ecc. .i cc iu.~ J1 e. - _-\.l contrari-o delle aringhe, ab1perticie del liqttido delle mttfte ch e .a primo mota110 ~O])ratutto ll tlVI e.cliterraneo. Vengon·o prepatnento ·eomin.<:~iano coll 'a]terare .} 'olio; in .~eg·uito rate col privarl<' p1iri1a <l·el1a t~sta, dcg~ i iutea nc11e i1l tori:n.o. Casi c1i .a,-,,elenàm ento si son ves tiui, clel fiel e, s.ala11'clole· J)OÌ e n1ette11clo.1e in rificati anche per in·ge~tio11e cli to1111i che 110 11 harili dentro ai c1uali si ,·e.rsa la sala n1 oi.a ; •nei presen.ta"'\'auo la oenchè mi·nimc't alte1:az-ione ai)])arente: Ta11to per citarne qu.a]cttn•o diremo cli bari.11, esp·o ti al sole, il ,p esce .s11bisce i111a fern1entazi·o11e, fiuita la qt1aJe è pronto i)el com- . q uelli s trvcliia ti ·1dal Rascbieri e dal Pergola. Il 111erc\O. R.ascbieri si occttpò .dei 1casi di 1avv·elen a1n·e nto cli Oltre alle .com11111 a lterazioni, nelle a<'cittghc . tonno .che n el 19o6 colpirono un ~ settantina di :--i p11ò n ot a re t1n 'alterazjone di \colore per cui le persone nelle provincie di Forlì e Fir.enze. <e Il ,carni <la b1a11co-ro~ce di\".e nt~11 0 compl.e tamente tonno non presenta\·a 1a minima a.Iterazione ùe i gia·lle. Il Soclero .aiferrr:ia ch e il , -.o ls-o di ' a poli car.a,tt e ri org.a:no1ettici >). Col to11no i11crimi11.a.to · attribuisce 11na tal alt erazi.oue a ll'e ser st a to il l'_-\... com pì .ric.erche biòlogi<:he, microscopi·c h e, ])esce 1a\"Otato da dou·ne in s tato cli 1nestrt1azion e . batteriologiche e cbin1iche. La somminisfrazioue E c 'è da cr eclergli facil111e nte , poichè il popolo tlel to11n o a i cani 110.n cliecle 111ogo a feno1neni Jla .sen1pr1e ·b iso·g .11.0 d.i mon°L;'lr.s i l a t eista cou il tossici, s61o si notò 11ei cani tt>n·a parti~oliare .a\'Jeggendar1,o per qu a nto stupi1clo, possa, essere. J\ \'ersìone a nutrir.si cl el tonno. Gli ·esanli n1i.cro11roposito cl elle alterazioni de 1 pesoe .con.servato . . co1)ici e batterio1ogici 11111la r i,·ela.rono. Il Rain bàrili bisogna <listiu g 11ere qitel che può essere ..;chieri potÈ: estrarr e dal to n110 1111 alcaloide to!:>siçissiml() per la c.a , ·i·a ta11to 1)er \'ia i.podet111ica :;em1)lic.enie11.te .a lterazion:e del pesce allo .strato s uperticinl~ d a c1t1.el -c1ie. è i·nv,ec.e a]terazion:e cli ch·e g.astrica, s t1lll'Òrigi111e c1el qtl'alle 1non p.o.t~ t t1tto i.l co11ten11to del b.a 1ile. p.ro11unziarsi , mia da.ta .J.a grand.e a lteraibilità ·al ~-l 1iguille 11iari.11atc . - Le ai1g11ille appe11a pecalore di det~o .a.lcaloi cl~ ammise solo cl1e si fosse scate \·e11gouo cl.ecapita te, la.sciate intere se pieformato dopo c l1e il tonno f•tt posto sott'oli-0, perco)e, o tagliate in c1111e , t re· pez~1 , se gros~e, i·n fich è co11 la ,cottura cl1e vie1i fatta prima cùell 'i111late allo spiedo e poste ·sopra la ·b ragi a ; cotte tn°e rsio111e a·v reb1be clovuto essere ine vitabilm~nte e tolte dallo spie!\,o ''e11gono co11cìa~e ~n aceto e cl istrtttto. Da a lcuni can1p,io111.i idi to nno e sardiln•e poste in barili o r;catole. Oltr1e Je a nguille si preri usciti 1?-0CÌ \Ti, il Pergola ba potuto rica,·are u·na -par~no l·e a,cquad elle e i lrotteri'rii i ,qtiali nou pososta~z.a .solu1 l)ile in a.oqua ed a l col eti l~·co , capace te11do, da.te .le loro pi c-c·o le 1èLime11sio11j, es~er i1:i,cl\ resister.e se11za ,a e 11at11rarsi :a pr.essioui e te111' -filati al.lo spiedo ·ven.gon~ cotti in p.adé11a·. 1)erature ele\ ate , bossica per c1aivie, conigli, coLe a i1g11ille mari11ate, una 'V'Olta andate a male lombi, gatti: dai oampioni isolò qualche Yo1ta germi .a forma c1i' cocchi, di b acilli, a volte non (contitiuiamo acl .adoperare quest o modo di dire t1Stta.1e) a·c quistano, più ·d-egii ail.tri pesci, ~.olore, riscoutrò .alcun gre rme a tt1\'0. Anc h e n e.lJ.a 311aggior .-0doit-e , aspie tto rip.1 1gllante; 11,e1 casi più ava.11zati . p.arte dei èasi studiati d ai Pergola le carni notl di putrefazione .sembrano rid-Otte .stta.cci nuoJascia,'a llo sospetto alcuno 1i alterazione e 11.epta11ti in un .l iquido di fogna. · · l) Ur l·e soatole · presenta·v,ano i soliti cara tteri delle . .e) Pesci co·nser·vati co.n i1'Yllniersion.e i11" olio. scatole <0onten enti prodotti guasti. · ~ 11:r.di1ie. Si salano, si 1lava110, si essiccano . Sal1no'ne. - Il p·e,s ce appe'll.a pescato, qua11_d o ia1 sole o in cam ere riscaldate) si im1nergono , non vien ·c ons11mato freseo, ·v ien fatto a pezzj, olio bollente, e si pongono fiµalmente nelle nolaya,to i11 acq·u a salata, immerso in salamoia tissi.me scatolette di .la.~a eh.e si ~iempiono <l'olio 111~lto concentrata, essiccato, fritto nel grasso, e I

1

I

1

1

1

1

1

a

in

'

o

\


)

• [ANNO XXVII, F ASC. 27 ]·

IL POLICLINICO •

'

. NoSOT:'I'I:

posto da ult1mo in saato1e con .sostan~ aromatiCar·1ii fres che, salate) v 'i 11. altro 111.odv prepa1·ate e conservate. D u mo1ard, Milano, che .ed olio. Le scatole, saldate; van110 poste in 1886. . . autoclav·e per Ja sterilizzazione. PossETTo: L'ufficiale sa·nitario ispettore d)a·~i 1io= La çarne di salmo~ in buone condizioni si na. Clausen, Tiorirno, 1886~ . presenta 4i col.o r rosso-roseo : nei salmoni alteSoDERO : Ispezion,e ~anita1ia dei pesci. Iovene,. Napoli, 1900. · rati 11 colorito è rosso intenso, da sembraTe il11 l\.fAZZINI: Manitali di legislazio·n.e. e polizia sanialcuni casi tinto, opp11re diviene ·gngia:stro netaria . .Oassone-Candelettf, Torino, 191:>4. rastro. ·PIANA : Lezio1ii di polizia, sa1'iitaria 1Vlilano, 19ob. \ · CELLI : Manuale de/.l' Igienista . Unione tipograd) Co;1iser'Vazione dei pesci col freddo'. fica editrice torinese, 1906. Come le ca-rni di altri animali anche quelle TONZIG e RUATA: . Manuale pratico deLL)igienidi _pesce vengono conservate col freddo . I:a con. sta. Hoepli, 1907 . • gelazione dei pesci all'aria offre però diver~i inFr.:ANCESCHI e VE:'lTUROLf: e OJLServazio·ne delle • sostanze alinie1itari . Hoepli. Milano, 1907. iConvenienti. Già nel' 19l3 i proff. Mir e Audigé J3RUSAFERRO: L'igietie deLZ.a ~ci.rne. TJmione tip. avevano esp.o sto la teoria di un procedimen to editr. torinese, 1909. ohe avliebbe permesso di trasportare i pesci d'acPESCE : Macelli nioderni. MaJJuale Hoepli, Miqua dolce vivi, ma con·g elati m ediante una picco- . lano, 1910. GA!vlBAR01'TA : A l·niano.cchi del Boli e! tino 'veterilis.sima 1quantità di ghi!(l;ccio : fondan·d osi sug1i '1-iario 1910-1911 . .Bocca, iorino. esperimenti di Picliet i qt1ali ha:nno dimostrato . FERRETTI: Carni con.ser'Vate col freddo. Hoepli,_ che s i può gelru:e e disgelare i pesci d'acqua dolce Milano, 1910. senza ucciderli, i .sopracitati es~erimientatori eran Guida dell~ispe·ltore dellP. carni, p11bb1icata clall'Utticio sanitario S\ izzero. Co11ombi, Bellinw-riusciti a congelare pesci à.n m~nim.a qua:11tità 11a, 1913. . . d'ac qua in modo da avere un pezzo di ghiaccio D'ONOFRIO: Te c11,ìca ifella _C(>nscr'VazioJie de,g-11 di pi000lo volume che contiene una quantità reali1nenti. F.r ancesco Vallardi, Milano, 1917. la.tiv-?-mente considerevole di pesce. Ultimamente ToGNOLI : La ~igilan'!a igie11ica S'uill' sosta-rize alinventari. Hoepli, Miliano, 1919. un esploratore. .dan1e sé, 1'0ttens_e n, per congelare flUBA ULT : C01ne. ci atVt;ele11ano. « .Ri ,·i sta ì\iliil pesce lo immerge in una soluzione .cli cloruro n1erva », genna,10 1910. di sodio al 15 % "miantenendolo a I5 sotto zero per RASCHIERI: Sitgli a'V'Velenam,enti da to11no. « Gazzetta degli ospedali e delle cl·i nich.e )) , qualche ora; la sconge~azioue, seooirido l 'Otte111907 ,· pag. 512. sen, ri dà al .Pesce un aspetto di vi1\'0; :ne11é spePuPP;E;: lntor'no alla co nser'Vazio1ie delle sostandizioni ven gono s1)editi 111 blocco ghiacci.o e ze ali11ientari co·n ci.g·g iu'nta di · acido borico. pesce. « Veteri,naria », 1908 , pag. 302. DEITERS: I pro~[[ressi HeTla cotifezio·ne delle care) Prepa,razio·rii speciali di pesce. ·ni. «Rivista Minerv;.:i. >); apir.i le 191~1. Colle carni di 1)esce si fan.n o va.rie prepar:azw.ni. MARTEL: La conseriJazione delle carlli. « !\1in:er.-' Tra queste: i sala111i di pesce (carne di pesce, \ Ta )) , 1910. ' tritt1rata, mista a ~s.ale •e drogl1.e e posta, per lo PERGOLA" : Stztdio di u1i batterio patoge1io per ,gli· animali isolato da car1ii .insrrccate. cc CJinica più, in ·esofagi di. bovii:tli) i bis.cotti dA p.esce (car11i Veterinaria >), 1910, pag. 453 .. di pes~e cotte, ritlotte in polvere e mescolate a SANARELI,I: L'I.ffiene e il Conzrne·rcio del freddo . . farine vari.e) gli estratti di carrie di pesce (pre«Nuova Antologia>>, 1911, pag. i 2~. , parati pr~'a pooo come gli •e stratti di altre ...L\.I·ToBF.LT.;t : Le scatolette di ca\1'!-e in co.11 ser"Ja in itso presso i l nostro esercito . « Gtdrnale carni, di cui J:Jann~ .u n .m ag·gior valore nutritiz.io) mjJitare )) , I911, pag. 9. le geLatine di pesce (preparate da carni dii pesoe PERGOLA: Le i1tto·ssicazio1ii ali1nenta-ri dei pesci di prima qualità, fatte cuooer'e dopo es~er state· conser'Vati. « Il Policlinico », 1914. Sezione pra.: insaccate e mis te a ·droghe). Notissime sono ta nt1oa, p ag. 951. · DE GASPERI : La salag;ione e L'affumicatura delleche le conser-ye dì gamberi. Dalle uova di .stocarrii. cc Corriere cl ei macelli» , 191-2, pag. 7. • rion~ (1iiberate dal loro involucro, poste• .in salaNORJ>MANN': I.Je applica7-ioni del freàdo . « Re·vt1e moia, compresse entro ba1·ili) e ·da queille di mug· des deux mondes », fiebib raio 1913. . gine (salate, compr.ess,e , essicate •e poste in vasi) \7\T ANDERSLOOTEN : A 'Vvele.1iamento · da carne a/fii• ' . 1nicata. « C lin:i~a •Veterinar i1a », lqr3, pag. 469. si ricava il ca'ViaLe. I REIMERS : ..S1tl potere battericida del sale da ciiPer l'esame di questi i preparati vale l'ins ienre cina rispetto al bacillo paratif'o B e al bacillodelle notizie g.ià e.Sposte, tene.do conto in più che dell) enterite di Giirte·ner. « Cli11,i ca »,- 1913, pa,... i prepara.ti stessi son anche piiù degli a l tri soggina 365. . BERTOLI NI : La questione rielle carn.i co11s·c1"vate getti a ,gruasta:rsi, perchè ·confezionati spesso e · col freddo. « Corri:ere <lei 111a.celli », 1913, pavolentieri con carni rimaste invenç.ute e quindi gi:n.a r 16. ' ., tntt':alt:ro che in istato cli freschezza,. e MARCONP. : Le car-1ii co1i.ueLate e l'eco1101nia 1w' Sassari. i920. . zio1iale. ·« Rivtlsta d'It'afia », giiug.n.o 1914 .• , . GURINI : T_,a conser'Vazion.e del!.e carni . « Clinica • PUBBLICAZIONI CONSULTATE. Vetçrinar.ila }I , 1914, pag-. 669 . · L)ispezione delle carni con ![e late. « Cliinica Ve~ GABBA : Adulterazione sofisticazi01ie · degli a1.it.ertnaria ., , 1916, pag-. 184 . menti. Manuale Hoepli, Milano, r886 . 1

1

1

1

.

'

..

o


L-\KKU XX\'II, F.\SC. 27]

SEZIONE

PRATICA •

TJF.~GOL:\~ ~e i 11 l assica~io_1i~ ali 111 i;1it~1 ri d,;i pese.i L Otis .., f ·-vat 1. « Il l)ol1cl1n1co », ~eziane prati ca t914 , pag·. 275.

\

. cocco determina.11te. Rist1lta che dei go casi avutisi nel battagli.ione, 54 osscra il 60 ob si ebbero l'll tenS-\RTI: c:o11lributo allo studio delle carlli insacde in cui cadde. mala.t o pi1':t cli t1110 dei s11oi abi~ - cale. « C·li11ica \:eter~naria », l9.I 7, pag. bo5. ta11ti (col massimo di 8 pazie11ti c1a 11na sola ten~INNI e Ru.ss1: S11, di 1!na speczale altcra::::io11e da)·. Q11allito a1l tipo di pne11n1ococco con piccoe sullti 11ltcroflora del .lardo co1i illdi--.:iduali::lissime eccezrio11ii esso f tt sen1pre stt>sso pe1· :::q,ziollc di ~t11 1iuo.-..•o ifonzic etc . « A.\nniali cl 'Ig11e11e », apri.le 1916. l111a tenda. , . . • ì\I.'\RTEL: ! ./uso clelle ca1;ni congelate . « l\Iiner~<\ppa11e du11que cht: il contatto c.011 indìv·jldui "~a », settembr.~ 1919. · i11fe~ti o con p ortaito·ri ha ttna 1)a1i:e importa11te SrLv~stRI: l~e . ca 1~1ii congelate. « I1 Policli11ico » , 11e11a diff11sione d;el1a pcjmo11jte ; e ch·e , sre il nu. sezJo.ne p1·at1cu, x919, pa·~ . 402. Couserva~ione delle sostan::e ali111 e1itari. « <3ior·111c.. ro deii portatori i)otes.se esser rlid·o tto, 11e se.u al·e cli m edici na ,·eteri11rari.a'>>, 1919, pag· . 506 . g;n irC'bbe 111ia· rarefazio11e clella .J11alattia. 11 problen1a qui11di si cli vide i11 cltte par~: - la • scoperta del portatore, la ricerca cli mezzi aitti a ' re11clerlo i11noc110 ·per a ltri : il i)riimo spetta natu.rrrl1ne11te al l a bor<itori,o, il :-;econclo al serYizio meclico-igienico. MEDICINA. • Il metoclo di scoprire i portatori cli pn eumococchi co11 l e i11octùlazion1i 11ei topi, indubbiaStudio sui port.1tori di poeu111ococco. • • 111e 11te il mig liore! 11011 se111l)ra ap1)licabi;lie a ttna (S.\ILF.R J., H\LE l\I., \\-1r.so1· R. l ,., :i.\Ic CdY (.'11.). , larga popolàzione, se11za l'a·11silio cli· 11rua quantità praticai11ente no11 clt~ponibile cli te.cn:ictl. Gli <.;.li _\ .\. h n11110 •a\·ut.o orcas.i one (lt ' conRbaitare 11ell'os1Jedale (li lJase a Ca11ip lVlieele1' 1311 casi . _\..-\.. lian·ne3 i)erc1ò US'at.o 1111 1netoc10 che se-mb·r ò cli polmo11it.e nell'i11,·ie1·no. 19.r7-r918, con 275 111or- · rispondere allo scopo e clic-: è acl 1111 te111po sem1)lice 11e1l'applic4Zione, soddJsface11te l1ei ristultati. t.j, più t10lrl 180 % clet11a n1ortalità g.e11erale.. Ciò E:so è bas.:'tto sul fatt'o c11e }Jne11mococco .s11 i1a loro l)t:r111esso cti f1ar~ cleg~i stttùi s11.1 l'argome11to e di e:s~ p11bblicano i .JJÌSttl!Jati 11el 1111111ero pias tre di agar-s·a ngue svilupp,a t1na co·l onia ve1·de, · clo110 16-~4 ore. Esegui te tai1i sem1.11e cla materiale (~el r5 <lice111bre 1919 cl~g·li _,.1rL·hi ucs of iJitcrnul J>re o d:al n.asofa.ri11ge, le colonie ti.p iche \ eniva110 11zcdici11c. trapiantat·e nel terreno brorlo-sangue cli A ''er~-: Con1inciano col notare l ':i;mporta11za che 11ella i gernl!i sviluppatisi <la q11est '1rltimo ,·eni,·a110 J;reclisposizio11e ·I1a11no le circostanze tli ambie11e an1iuati col Gran1, pro\rruti co~1 11a solubiJità. per te e cli razza : il ca1111)0 Wheeler reclutava gli la l)ile e in caso 1)osi1ti,,-o t1lterioru1eute saggiati 1 lon1i11i firn po1)olazio1u nu ali c1.~ i Sutl · ciò tlcYe col metodo cl el1e prec.:i pit~uei. J11 tal .moclo ogni incl11bbinn1erte fl\ eir e infl11ito s11lla 11 011 011\·,id~n­ p;er1n1e .classd.fìcato con1e positivo aveva cllin1ostratile predon1i11anza c.lella pol nLonite i11 q11ell 'oto J.e raratteristicJ1e m1orfo.!o,g·icl1e e cli 0011or:azio.. speclale. ll·e , aveva\ <1ato la ro1J.011ù1 \"erc1e i11 ngar-sangtte, Q11.aa1111q11c ~i a no le ca11sè predispo11e11ti, il er.a stato tro·vato s·olub111e i·n bile e s,aggiato coi1 fattore es:-;e11r,iale è l 'i11fez.ion·e cla parte del ip11e11• 1 le precipitine. ' t~1ococro cle11 11110 o dell 'altr.o tipo, è per ql1esta cla t111 lato 1l e~po~i21ione dell'uomo al mri.croro·a::Nell 'aprile r917, 700 i101niu.i· f t1rono esaminati ""' 1tisn10 ,·irnle 11to, dall'a ltro la sua sttscettibilitù Con questo n1etodo e ' :i S:i risco11trar'OllO III poti11ùi Yldtt~1e all'infezione. ' .corrispondentemente, ta,tori di p n etumococco e i 11 p·a r:ticolare 6 del I ticsisto110 dtte differenti l11etodi clii preser,·azii.011e. JJO, 15 del II, 5 del III, 85 del IV : \1(1.le a dire l - no rigt1arcla 1'esa1 tazio11e della res.istenza i11clillel 24 % oirca d·ei J)Ortatori ft1ro110 tro\·~ti pne11Yi tl11a l-è co11 lutti i i11etocli d'igie11e genrerale cl1e 111ococehi dei tipi così detti fissi . • abbiamo a . disposizione. D'altro canto i ricercal\La la se1nplice sc operta clei portatori non può tori dell 'Is~ittùto Rockefe11er ·hanno climostrn;to, off11ir.e a.1cu·n r isulitat o : ess1i rlebbouo essere isoper 1n,!zzo c.te.l ]a cleterminazio11e dei tipi .sp ecifici J.a ti, 0'1 "·.exo 11elle loro ' ;i e 1ae11~e rlebbOil.lo essere di 1)11;e111nococchi, .che coloro 1cl1e sono i11 contatto distrutti i cocchi coi~ q1t:alcl1e .t,rattan1ento anti. C011 p01'111011Ìt1ic1i rdli,TeJ1g·ono SpeSSQ, portatortiJ di s:ettiC.0 . È Cll'iarO Oh e l 'iS011atllet1t0 cùel !5 di coc0hi del lo st esso rLipo e.ii q11eJJo c11e i'nfetitifl 11 ~ tilla popol~Qne 11i0n è priaticamoo.te poss1bile: r1azi.ente. . occoriieva d 'l111q11e 1cerca1r~ per la seconda \''ia; ecl A co11fèrn1 a cli questa conDlttsioue g·l i 1\..!\.. preePa inoltre des·ideral)i,lie a ncl1e, tro,·ato un mesenta110 u11a ta,rio1'3. dei casi ·Oss.er,·ati 111 1111 bRttodo bu0no cl-i ~terilizzaz:io11e, rli ceroo1rne · altri t agli one, te11e11clo conto clielle t ende in c11i erru10 p er sostituirlo al pri1no it1 ca~o dri n ecessità o di . rico,"erati g.li t1on1i11i, della· darta d'iuizio della l i111~tazione di 111.ati-=rial~. I11fine, questi metodi n1alattia e , QU!audo f11 possihile (da1ta la copia di clo,·e,·aiuo esser taJi da non alterare non solo la la,·oro e la scarsità di t opi ) , clel ti-po di pneumo- ~a l11te. 111a anche .J 'efficien7.:t <:le~:l i t1on1ini .

1;

-

1

I

SUNTI E RASSEGNE.

1

lo

1

#

1

1

1

1

1

ra

1

••

1

..

I •

.

\


.

..

710

11. POLICLINICO

'

[ANNO ~XVII, •

FASC. 27]

.•

I. 111 portatortl., a c11i ,·e1.tne1tJ aggit1nti p·a rec- . .mi dei cosl detti ti11i fissi. Se-condo Jie cifre di cnì con,·alescenti di polmonite che :ancora ospiCecil e Vaug·11:.an per la polmon~te presenta.tasi nel1lo stiesso campo 11ella seconda metà del]u tavano pneun1ococchi ne~le ''ie aeree, furono ratti. 1entra11e nell'osp·e dale e per la sic11rez~a del conste sso ann-0, la percentuale .del1l~ polmond.ti dotroll·o, iaccuratam~nte ·isolati, pur facendoli sot,,.ute ia g1ermi dei tipi ·fissi fu del 18,6 : poichè to&~re al ·consueto regime di }a,·oro dti un so]i.n questo periodo coincise ila grancle epirdemria 111. clato i'n .allenamento . Essi furo110 di,,isri. in grupfluenzrul·e in cui erano di solito. .Pt:2\Ta le 11ti infepi · di s~dici cia,SiC'\1110 : · per ogr11 gr.u ppo, ttovezioni d1el tipo IV, risu.~ta che la . proporzione dei rato Ìn 111Ia separata corsia, ftt e~per.1mentalto . U11 tipi :fìssri. fra 1 portatori e fra i m-al·atii ·non è len.. dj'"erso tnpo di tra~tan1-ento, che di regola conta no dal! 'essere la stessa ; siste,·a, . .in inalazioni o app licazk>ni . Ancora : 3° La distribttzione dei cas1 nelLe si:t?-gole tende sopra citate fa,·orisce 1'idea ch e i portatori ·ogni gruppo fu di viso 1.n. 4 squadre di 4 uom1ni ciascu11a : ],a prima rice,·e,•a .il trattamento un..'l so110 un imp.ortante f.art:tore nel·l a diff11sione dtella \•o1ta ;al. giorno, 1a seconda 2 volt~, '] a terza 3, la polmonite; • . 4° Data 'la varietà cliel gruppo del tipo IV qtt:a rta 4 : ali1o scopo rtl!Ì determinare il mittimo intesa, unia v·accinazio11e contro cli di trattamento richiesto. lA viari intervalli ve11li- come è ogg~ ' • . I esso· non è pra.t icabjle.. Kegli accantonamenti di "\"a'i10 fatte dagli uon1i1ii del·le cttlture, al matti'no, pi·i1na che 'reniss~ ieseguita la prima 3'ppliguerra, tuttavia, qttesto gruppo è stato nesp?nc.azi.one ~ de.1 t.ratta1ne tito. Quando un uomo pres abi le di 1nolti ca&i Jetali e di 11na n1orbilità as8ai m aggione che gli organismi dei tipii· fissi . senta,·a tre culture negative, ·veniva consildtetratto libero ·ed eta di1nesso . In ru.11 gruppo non fu im- Siamo q11ind.i ·giustificati nel! 'invocare dei metodi di disinfezio11e diretta contro i portaitori; piega.t o. alcun tr.arttamento ie venne-to fatte ugual5° Le solttz.i.oni o:leose c11 fenoJo e di tiodio si ~ente del:lie cult11:n~ , per scoprire se non av,resono dimostrat e agilri i\.A. )e pit\ efficaci a qwesito nisse una diS)i.n fe ziione spontanea. scopo. Esse son{) di so1ito. to11e1·abilii e appliooSegue il protocollo de11-e ricerche ; i ci1i ris11lLili co11 sicurezza e iac:iJ111ente. da · pers one non tat1 posso110 riassumer.Sii rome 'seg·tie : · \ 1° La d1cloam1na 'f sciolta :in e11ccaliptQlo detad d;estrate ; 6° Gli ~~ -t\.. credo110 che i11 cl1i è a contatto 1J0 buoui risultat~; molto 1neno soddi sfa1ce11te ]a con casi dii poln1011ite dovrehbero esser fatte çttlsoluzione in c1Ql10Sane; ture allo sbesso modo come si fa ora con chi è 2·0 Jl gais 0loro 11011 è efficaice, ca11sa di&tttrl)i,. e può 1essèr pericoloso a·n che 1J.èl1la concrotrazio:. a contatto ~on nren.ing·itic 1 . Che. se t a1ii. s oggetti risuO.t. a.s sero porta.tori .d ell.o s tesso tipo di · pneu- · ne in cui fu :usato; 3° I.1 fenolo dette buonri ~-i sttlta.ti. ·I~a sol11- mococco che infetta iG pazriente , dov-rebbe essere -zi.one ri11. oJio è più efficace cbe quella :in glice- istituito i1n ri goroso trintta111ento ant1sett1co, con11·jna. Le i sti~lazi.pni s o~10 forse p1referibili ail1:e binato ~on .qu1el1Je 111is11rre da i so]an1ento che le· si11gole ()OUd·i7.ioni p.erlniettano; . inalazio.i1i r)er il mi11or perilcolo di infezione del• 7° rn' presenza e.li epidemie dri po11nonite o di 1 'orieec]1io ; · malattie che con essa f·atalmente si compJ.lican9, 4° Lo iodio in olio elette l)uoni r:isultati; . • · 5° Il solfali:o d1 chini 110 si din1ostrò di nes- come l'i1rflue11za e il ~norbillo, è prà:tiico i:nlttare ttn gra11 r1umero d~ ttolpini con quei mietodi : tas un ·y alqre aontro le p11e11mococoo. Fors~ è utiiJe l e trattan1ento potrebbe da11"e risultati fa,rorev~li. 11n·a 111alazio11e con chin1ino; f ·· SEBASTIANI. 6° L a c]oramina· ~ appare11temente di scar, J

1

1

1

I

f

:r

so valore.

·

,

N10nostainte che molti fattori inieontrolliahi~li iabbano reso iil lav oro mon complebam.ente soddisfacente gli AA. c r edono di ·p 9ter pr·es·enibare le s eguenti • . f

. . · Il matrimo11io del siti.litici. La qtt·estioue diel ma1ttin1oµio dei sifilitici è u.na dell~ più gtra'ri, ch e Sii p•o&Stano presentaire a1 med1<'o 0.llCl1e lliOll .S.pociali&ta ; essa 1ieoa iCOln Sè Ui11 tial grod-0 ili riesponsab~lità m.orialie e socia1e, che si capisce co~ :attor.no a questo problema si affan.nin.o .Le menti, <llei ·competenti, per ttio,·a.rue u.11a -sol,u zion•e pmtic:a e d1ef?..ndtiva. . Fra noi, una oonien1te esi1g ua ma battagliera ptop11•g1na oggi quella vis~ ~p1remia.trimomiale obbli oO',éitor~a con ceTtifioato ril.asciato .•da 1t.110 sp·ec ialista, cl1e in a ltri .paei~i fu puu.e 'l.nv.ocata, ma 1

r

1p AbbiçLJUQ a disposizione 11na tecnica per la s coperta dei portatori di pneumococco che è semplice, accurata.; pr.atiea p·er 1 'tts o s u larghii ag. gr11ppttt;nenti dJi uo111i ui, e che no11 si presta. a 1n·aggiori obiezioni ~ei · metodi .t anto •u sati per ri. ecrciare i portatori di 1nelllingococco ; . ~o L'app1icat ioue di qttiesto metodo a 700 uomini dimostrò prese11za di r6 % di portatori d.i pneumococco, 24 r!~ c1i ql1e~ti ospiba\'(lllÒ ger-

aa

I

MEDICINA SOCIALE.

·' ..


• [i\N~O

XXVII, FASC. 27]

SEZIOXE

PRATICA

7I'l. I

-anco11a n9n .ottenn1e una codificazione. E ctecente- ciina ~lLa . cottìp~$a del ·sllfi.loma, Cl\r.e suc<)essivie mente ri..n 1Seoo ìa1'1a. Società Italiana di Der·m ato- egualmente intenise, R. '~;- . iipeturbe e semp:ne 1-0gia ie .Sinlografia, 1ebbe luogo ttn'a1npia d1scus- 11Jegati\71e, iassen7.lét ·dr.i Qgir;tl qua1Js.iaisi m anifestas1one sull'argomento, St!D..ZQ addi viemre :ad un ac- zione <lopo 1'if11iziaJte. cordo, che f.Qrse è .ancor Qggi p.11eina:tru:-o ... L'esan1e del, candiooto ial matrin101nio 1dia parte In F1~ancia, fiori.séano pure 1 .la'\roiri sull'argo- · dello specialis ta dev~ 1essere ipoi comiplclo e mi. mento di ,-ita1e . imp.ortanza. Il . Thibierg·e., 111el 11t1mo·so. I our1uz.L des praticiens 1(1n. 47 · del 1919), osserva U.n.a t1e0ente 11).-onognadìia• de.1 Mo n:tlatlJt • (T h ès e che n101ti futtri. ·1J1Uovi furono in q t1esti a n11i ac- de ParisJ 1919) così ,ri055ume gli ·elementi del quisiti, ieh!e iPOlco lllodinca1no 1}erò •l a primi t1 va « billalncio patologico »· del 1sifiliti~o : i-0rmt1la die l gl1alllde FDU!t\lli.er: «quattro o ciJ1que r 0 E~me ieli1t1ic-0 di tutti gli orga·ni; anni d evon,o pasS'are fra l'irufezione e · il matri., 2 1') Reazi,o ne del Wasserman11; moruio e due almeno d.a:ll 'ultima ma'll:Ìfes.tiazione, 3·0 Ria.tti'\Tazionie biolog.iaa del.l a rmedesima purchè 11at.uralme11:te la cura sia stata iregolar.e , c:on l'.i1niez~0tue d'tt·nia d ·a se med:iia di 606 o 914; · e come 1d-0Si e rome 1durata ». · 4° P.ullltttra lombare. . Tl·a qt1est~ fiatti, \'"3. . 0JDJn,o ver.ata am.zitutto .l a rea1'1:a l 'iinOOrtezza. di ta1u·nd di 1q ues±i e1.ementti [a zione d!e!l \V1ais~rman:ni : o.na .speciailmentte 1i1'e1l s1. 1c h·e ànoor oggi il diato .p iù ISÌCU:ir.o. poggi sulla s.enso degli aibusi che se .ne fa.nino, consentendo durata e I 'intensità della cu.ra . il rm.a.trimonlÌ10 .solo in ·b ase taid un :suo .ris 11ltato Thibierge s ugig-ei·isoe idi .sottoporre 1tit1tti i si:-., . 11.egatiYo •e spesis.o purtroppo senza ·n1eppure 11n- fi.litic i c h•e ,-.e ngon-0 a inoi prima del ·m àtrimonio, terpe1lare j] nìedico ! 1'1entre è. noto qt1a:11to sipesso an.C"he ·g ià ia .st1ffi.c.iieniz:a cuiraiti, ad un 1nuo\·o periodo di cura, la oosiddretta « cum del padre di fala~ reazio1re 1Si1a negati ' 'a anche a.llia vigilia diE.1la n1ig lia » del Fourni er: .u nta 19eri1e d'i·niezi-0ini' ,en.çomparsa ùi 1grkl:\1i n1aniifestaz~oni i0onttaig·l o1&e ; opp11re, p·ossa d1.Yenir.e a un tratto pasiti·va, s·~11za · dovellloSe d'a-t·sen1obenzo1o, tanto più energiche, 1nanife::,tazion.: a ,p ])a:renti; o ancora, ipossa du.r are qnanto più r1~cen1te re 1n!eino .curata è· l'i1rlezione. Il ' matrimoni.io . 1diev'·e sser1 11egwti\·a, •l)t1i: .e si·sben1do m1amiif(estazion~ co1tt ~tg10-;e . e linl\yeoe :asisolu;bamelllte proi,bito ai !Soggetti che ebbero manifestazioni i.i\.1 contrario, ~11 .altri C'a·si , · a n cl1e <lo1)0 -ir1teusf' . 11erv·o se. c t1't1e <t,r$enohenzo1iche ~eg11ite 1)e.r ld11go tea.111)c>, .D~i n lti111.o, ro gni sìrfi.li.ti.co .che si sposa de'·'esla J{. '.\·.' 1itn..1ne po~iti,·a: ·~i {lo,·rà per qtte;.. t~ • -.<.:re i 11\itato, 1nel oa:so Ja mogliie .r esti inci11ta, :ad :liibit·t: il n1~tri111011io .al J)azi1ente, ch e - .a n rhc '1opo 111e·.;i rli so~pen si<>.ne ùella c11ra. - no11 pre- . i 1!ì0r1 nar.e l 'os'tetriico d1e11 'iJnfez~on.e s ofier.ta, pro-..e1,1lH alc1111a in .unife l r 1iou1e? Tl1ihi~~-rge crede h~ ,.ùca,udC> 1111,a ,-isi.ta sotto · qt11est9 punto di vista il J11atri 11101iio pQ ·~ a es~er co11·gentito ar11che i n ta.11 '-lll dn.i primi Ìne.5i ·c1el·l1a 1gra.,•1dan:w. . Di più, il fìg-lio _non sarà allattat o da tt11a n.utrice, ma d alla ac;i, ,U-etro p~o1nessa. cl1e .Ja cttra -;pe~·itì ,'a .:.:irà lll:atlre ~teS1s:a o coiti! 111ezz.i a.rtific11a1i. dcl j ntc-1.·,-a.l.li ri 11reSia per q tta~c he · :aun10 'n1ncor.a. R USC.\. Q11a:1~to .'lg1i .arseuobenz.qli, 1e ·si 11011 ha 1111'0 ' t rto co111e ::;1111 e 1)ri111ie p1ao:-e,·<1 - ·consentito ' ' li rid111:re il lJeriodo cli escll11..,i0i11e da1 111a lrirn1{J11io La profilassi e il trattamento e ~ llettivo pe1 j fi ltittici. U11 più <lCcurato ..,t111ùi'O <l.elle pr€4tei b·tmbini eredo-sifiliticf; gli asili lV elander. . ~uute 10-11ari1~011i con tei•ufezio11t: 11a cli1nosl1 a.t u / ..:::r--. ~11e in moti1 .casi 11011 ~i tratta che di 111anife-..La. e 11e occup.a :\l. F. Balzer (Bulletiri dc l'.-! ca zioni itarc11ive (l)S1et.1d.osifilolll1i); e 'Clel ret\to, 1cln f1~ 111ie dc: J.'.\!édeci11eJ juin 19)9) · 111o1ti a1mi fra •noi il Duore\_, l1u •tli1110::-tra.Lo la · L 'en·on11e diffus ione assunta (lalla sifil ide JJOssibiJità 1cle.1 1a com1>arsa <li sjctlra .e t1pi ca 1e- · 11('.gli .an.i~i ùi gi1e.rr.a , .ifln1)op·e tlei proy\-eclisione i:1izial~ i11 ~·cg-g-etto co11 n1a111 fe~lazioni ter- 111e11t~ 11rg-enti e 1iadiical'i ·p er con1ba.ttere 1e fu- . z.iia rie j 11 atto. i1ts.t è •co!ls·eg1t1enzie ,de ll ' eriet10 l11es. :\egli e1rec.1,oQcro·i sa1)J)Ìan1.o cht: 1)11ùi\'1t11ù carati a.11 che inl11etici, •c tuati .11e11e ,},o ro i1a111igli1e o n egli oSI>e"~ te 11~a.i111e.nte ial1 'i111rizio del.l 'in,fezione 0011 ra.rs{::110tla)j è faci le .co 11 u·n 'aid:atta cura ia.rsenico-mercu1)E:.1il.0Ji lJOIS.~01:10 taJvol11:Ja. p:11eise1.:rf::arie 11Ta11ire:sita- rial~, ragg·iu.n1g·1enie io 1sita1dito l·aten.t e d·ella malattia . 7-ioni set'0111dnrie e fi.11 te.rzi1a.t·i c, se ie.s. i non c;e- ..\riri,·ati .a .ta1e stadio ·n o.n più ieoutagioso i n1.agti1ron1o una ct1ra pr.olu1ngia~, « 1d'.ent1reticn » , tliopo iati ' en.g .0110 dia.n:esisi. cl.agli ospedali e si coooig·lira 1'ia.rseuobenzo1i-c.a. Bel 1ecco che 1qtteste cl1re ai e- a lle famiglie :iil ,p roseg·11ime11to della cura . Ciò è :noben2Jo1iich1e e .mercnui;ali co1 11ti111~ati\7,e 1ri1chi ercl10tno faitto ,di soli.te \COSÌ irr'egolai-n1ente e per così bt;e\ e u 11 t-al tempo, 1dA. riport.attci ial primiti \"O e clas- tempo, .c:h1e i ba1nbini dapo pocl1i m•esi spes~o siico 111,ar·g i1n1e ·diei qU1attro .an1utl id i cura. ì\Iargi11e so0con1b.0110 a. ·qttal·ch <! n1al1attia i11terieo1rrerute, a che p·otrà ·r idursii a .t11e irun,n[ isolo quarndo sian.10 c ui il lo:ro · orga11ismo 1110~ ha saputo 01)porre reavverate tutte .le conc1iziorui 15egue11ti: cura .a1·se- ~ iste·u za . Per a.rt-Ì\~are a ;trionfua:e tlell'i.11fezio11e 11ica1e inben siva injziata 1ent r o lia 111;ima qtt1.aidi~ crecto-sifi1'itica, delle 1conseg·111ei11ti l esioni ,·\scerali 1

1

1

l

1

1

1

1

1

1

1

1

I

,

J

• \

-

'

' I


'""I ?

I

-

IL POLICLINICO

,

'

' 1

.

>

[AXNO

XXVII, FAsc.' 27]

.

e clella (lebolezza <?rgatnic,t cl1e ca11s,a l u11111 att1ra fit1•e di .tanrt:i erecl ol11et ici è e.sse1nzialn1e11te i111(~OSTRI BESOCONTI PARTICOLARI). porta,1l•te cb.e il tratt:}1nento· s1)eieifi co sia prose' g11i1o si st enm ti1can1cn!te, 1c oac1itt\~ato (la 111 ezzi t erape11tici acceisso.ri, per t111 i)er1 odo ch e .,·ari a cl a l Società Lombarda di scienze medich6 e biologiche • in Milano• l11ini11no 1cl i ttn aun o f].1110 .a 3 o <t 4 C"rn.n i . • T ale • scopo , es_ enzi1al1e è raggi 1111to i1er 1nézzo Pre~1denzn : prof . I. Be>:s r.' • d eg·li .asili SipCTiia.li i)er er1ec.l q-.si1filiti ci fo111ù·ati cl.ail S eduta d el 26 n1arzo r9~0. Dr. \~,.elat:,de1r i·n S\·ezi.a e~l ~n1itati cl alla )\or:\·E:.gia e da lla D,a nin1 arca. A proposito di alcuni casi atipici di encefalite epidemica. L~iereclo.111eti1ao , 1arn1mes ·o nel.l',a silo fi.1:1 clal.\ra p1ù t e1niera i11fa111zia \ ·i, rimaine dege11te i)er .nl1n.e no ":\IEDE.\ E . - L '(). fa ril e\'81·e il 11ote,-.ole 11.t1me• 3 ·an11i . Il icontrollo pr.0J1tl.lg1aito e Ja tetapia spero cli casi t l1e ricorrono al 11e11ro1ogo p er esiti ·ci:fioa , unita ;a c1uella corrob orant e , riesco110 in · cli Jorn1e 11101·bose, che dall 1anam111e.si, ecl anche i11olti •casi a .g·11ari.r1e ·coin1ptJ eta111e11te gJi, an1ruala ti (la;lla l)ersiste11z.a cli t alt1n i si ntomi, de\'Otw ese iacl .attenuare od a111clJe .an1nn.lla.re (le.l tut~o le sere considerate encefaliti epiclemiieh e pregresse. fltt1'esite c on:s.eg·uenze .ese11ci.tart:e 1clalla sitfilicle ·e reE perciò ·d a rttener.si che l'E. E. abbia a "'\1 uto u:a'eclitruri.a su1110 · s\·ilttl)PO cl ei bambi1J.i e st111a loro s t e111sione e nna d iitns1on e l1r:iggiore cli quello che . •proge nie. s1 crecle, i~ quanto moJtj casi, .no11 gravi proba-. Mo lte difficoltà 1si oppo111g·ono all'i s titttzi.on e di bil1nent e,. non ft~ rono cliag,nos,ticati. l\.f\ette in t ali asili 1S•p eciali a;i1ell~ giramdi c ittà q11.ali Parigi gttardia anche contro la t en.denza c uli faci lment e si è portati, e.li col loca.re cioè n el q1ia.dro 1nu1tio L<?nclra. _L\ ] ca.so bast€•1ebbero al l o soo1po •dei 1)aidiglioni 1:-i servati aigJi e1"ed10-sifì1itici ere•tti 11ei forme dell 'E. E. an.cl'1e m a lattie del .si ·tenia. nerYoso ch e consen'.a110 t 11ttor.a 1n. loro entità nos oCi:OOlltt·n i ospedaili; s i 1de,·e i) erÒ t e11·e r sempre presente jn tali c'asj che co11dizione i11clisipe11sabil e logica , pur 11 011 lJotenclo-.;i 11egare forse uu ra_p · per i 1 buon esito (lella loit,ta cont ro la sifìlidJe rorto-' eti.o1ogico tl~a tali n~alaittie ecr il l)resUim1bile \irus c11e cl et ei-1u:i11 a l'E. E. Ci.ta a questo ereditaria è il gara 11ti re ag li etiedoluetiici tt11 luno·J1issim o s oo-o·io1i10 in ll 11 ] uoo-o d l Cttra. l)roposiito t111 pro1)rio caso {li 1)al"alisi rusce n<lent~ • CIO <::> •• tipo L a ntlry etl 1111 caso cli i)oli1e1u cefalite grav€, I'OLI,J TZER . • })reva1enten1ente n li po inferiore, i.11 .11n.a llam' • lJi11a. J11 altri <'asi i 11\1ece, a malgraclo (l ella atiE' la sifi1~de .t1n ntotiro per i~tf1·1·on1pere picità clell~ forn1a 1norl)osa, è l eciit o, clata. la presc11za cli 1alc1tni 1s i11t-0111_1 ca.r cli:a1ali ,( a·nilsct1ori~ 1 la gravi<lanza'?· ;o;carsa eccittaib ili t~ l)ttpill are, di p.loplia, occ.). \Clt I ,~ rj..;l)Osta a q11e:.;t a dom.<L11c.l a ftt ti.11 c1u1: Xo. a~cri,· ere la forni,a st essa all 'E. E. ; s-opr.atutto .\ ~1 ont :i clÌe la· più. patt e dei ba111bi11i d j niadri è i n1portante in q11esti casi 1'.auasmnesi,. il m?do sitilit ~cl1 e periscano per aborto o .111eJ l.a p,nimiscl i i nsorg.ere e(l iJ d ecorrere ' della 111'al,attia . Ci·t a , si in.a età e il r est o p;eu1~:ral,men1te ri 111 anga fisica- · 1111 proprio caso, llel q11a1e · dttrante lo svo1get:si t?ent e e i)sichican1.e11te ~ndi1etro e forin1i 11111 peso (lella 111aliattia con11)ar,·e u 11 zoster in rarp1~rto p·er la ran1igli.a e p er lo Stato, il 11·o stro proceall a 1° bra:nroa 'Clel trige111ino, a1cco1npag.11Ja.to cW. i nte.11si fatti 11 e\·railgici e l)OÌ ri i)aratosi, lascian(lere era i nfit1enzato dal fatt 9 che :un.a i)arte delle m adri cli11ica1nentie g·ttarì :-: ... e co11 tratta1n~nto en.e rcl·o p erò 11·n a ipoeste.si·a 11e~ cam1)'0 .c1e11a r 0 _b1iang ico dttt~.nte 1a gra\·idanza e part orisce qui.ndi ca de} 5°. In 11n altro ca:o, dopo un periodo di circa td!11e setti111a n e di cessazio:nie dei sinrt:o. nu p.i.ù b.a-ml;>ini clini ca1niente sa1Ji. P er ciò la 1Jarola d',orattivi (l eli'E. E., ill!So.r sero movi·m en:ti -corèic i .cline er:a: curare rapidan1 t:11te la n11ac1're c1t1ran1te la gravicla·n ~a e così pttre i1 ba111bi110~ eventualinten si a carico t1e11',arto . sup. destr.o e cl ell'arto 111ente na to co.11 ltte rong:e nita. ~ i1,-f. ·d i sinisti-a, con ségu10 cli Babins ki ·a -sinistra . . Ora la reaziouc \v'"asscrn1aun ci l1a i nsegnato, UJ.?- caso a t ipico è i);ure quello prese11taito da ttu ·cJie ma,d111e 1e fi g·l.io, qu•a11tiun1qrue cli·n i ca1n.enJte sai) azien.t e 'Ch e· ·d~p·o 11n 111ng6 perioéLo .di fatti ·febbrili a ccompagnato cla i11t e11si dolori diffusi pre11ì, 11a11110 quasi sen1pre ·una reazione positiva e se11ta at-tt1aln1ei1te ·oltre il:eazion·e , pttpi1lar·e torpich·e tSi·n an·c be dop·o !l a pubertà p u ò ma11ifestarsi d a ccl acce n ro a Babin.ski e Oppenh1eim!, una s picnel bamib ino la ·sitilide. Le viste sono part icolarcata iper.tr.otia. 11111 s~-01are .a lla ~palla s inistra e m e 11te ca tti,~e, se infezi.on·e e .concezione coinciso1Jratutto a l <leltoicle con reazi·one degene~ativ.a . dou·o nell' epo,ca . Se si pensa .p oi a i1che alla preL'(J. cla un punto di vista .sen1eio1ogi'Co, f a nosente freq11enza ·e cliftus io11e della sifilid~, s~o ,ut a.re ,l a· 1~.o·t e,·ol e freq11ie11za {1i f.e1I>on1eni indicanti Scl1 'va.I (N·ori1111b·erga) , · è b e11 1cfa pondeirars i nnia p a rtecipazio:1~ de11 e \' le cer.eb ella·r i (cata.1tna re\ isione del 11ostro p1111to di \ri sta st1ll 1inl e~si ) e ri:('ort:la p11r·e qual cl1e .c~1s·o co11 aspetto part erruzione de] Ja g r a Yid.anza . · I~ . P .

ACCADEMIE. SOCIETÀ MEDICHE. CONGRESSI

-

1

1

~

I

'

1

0

1

1

#

('·

1

·do

1

• •

-


' •

!"ll'.ZlOt'E PRATJCA

kini:-toniano, ]lroba l)i 1niente in ba~e a 1o . .'a11zz.a. z1011e <1c1 1)roc~~so 111orboso alla calotta, pedn11col1.

R. Aecademia delle Scienze Jledicbe in Palem10• Sedr.ta c.1e1 28 febbraio i920. •

Di un idrotorace destro nell'epatite . interstiziale cr·onica. ~'>RETI

L. - L'(). tiferi~ce ti11.ca.so cli ,,ersa111e11to i1le11rico i u lt·11 pazi·ente affetto da ci rro~i iatrolic.a c1l'1 feg-.ato. :::\e110 spazio .c1 i So g·ior11i f11.ro110 praticate 11 t oraçe11tesi, ed a ·p·ortati co111pl es~i­ \'a.!n1t 1:te 37 litri e 700 -c1nc .cli liq11ido, il qt1nle di111 c.::-,lrò sc1111)re 1 caratteri di 1111 tras't1t1aio. _\l·l'aL1 tlo.n1e solo tra n ~i toria111.e11te i seo·n.i cli t1111 ò 111odt:..~ta a:-; ~ite, cl1e co1111)ari\·a1uo q11a11do il ,·er:-.an1e11to I)1~11rico · tli' eni,·a in11)0:1ente, e c.;con1])Jr1\·a110 il g·1or110 c101)0 Ja toraicentesi. 1\ll ':111to11qia 111 t ra l'altro troYato fLo«lto 11 iccolo, !(l. .SllJ)Crticic: irre:p:olare, p:ranttlo~~, co 11 -.,i~tenza clura; a1l '0:--a111e istologico ri . . ultò clte 11 1)are:1chi111a era ridutto a picc.o1e isole cli tessuto con1prl ~~o at1·otico i11 ~~egenerazio11e gra~s.osa. I l tt:.s~ tltO C011ll·~tti \'O Ì 11terstiziale a ye\·a oll~SlllltO

I cloruri del sangue e dei muscoli nella fatica.

• -'-i.i\I.-\TO. - L'O. 11a dimostr.ato che la quantità di clor11ri conten·11ta JJ1el .sa1ng1i.e si 1)rese11ta rn se~2.-nito alla fatti.ca · c0Sita111ten1ente au111e11tata e el1c a11rehe 11ei _1nt1sooli, ii1 seg.t1ito 'aJla fatica, si l1n t111 .a111nento d el co11te11nto in Cl. ; esso è <la attribuirsi alla 11~~ese11za cli S:rn1g·t1e i11 ·note-V.olii p1ro1>or1.ioni, clifatti 111a11ca 11ei n1nscoli c1is a·ngt1at1 . 1

Sulla reversibilità del fenomeno di sensibilizzazione osponica.

_\..~r . tro. - Ri s11lta ·clic le sostanze .a .potere Op$ouico lugate~..; i ai •germi ~ono ca1)aci di ~itaccar:-;i <la essi J)er 11assare uel liqui<lo an1biente riri,·o: cli dette ~ostanze e c11e qtte$to pàss:igg-io "i rallent:l .. empre 11iù n1a11 111a11·0 c.h·e la .co·1r~11ti:n 7.iouie ·clel]e SOS•tanzc :a _potere Ol1SO·ni~o 11el 11quiclo :11nbie11te ia111111e11ta.

gra 11t1e ~Yt 1t1JJ1)0 e ~1 present:l\·a ~otto fo1711a di , , . 111 ta ~i Jil>rosi. l~~l ,-e n.a azig~or; l)re~en•ta\·a 1111 ,·oltt- · . C·CXJ.l 1_·esa1~1e .n1'1·1111to }'_\. din10:stra cl1e il fc' 111e Circ t il t.ri11lo c1e.l normale. - 11?1Uie11~ ~lt :·e\'•ers110111c te1H.le , -ers·o t111a condizi1on1e L'(). fa . <li1)en•tltre il ,-er~at11 euio pleHTic.o clald.1 ,e_qttl~llJi"to ireg.olata •dalla_ for111ùla ·di ri1)nrtil'ostacolato clcHtt::,so .cle11a i)orta: per c111esto ostaziio~e. di___\ rr~enit~s: ..~ . ~).. ·~ 2/3 Del1a qua_1~ colo ... i for111ò il . cg-uente. ~i\:co1o co11.aterale: ,·e- l)~to 11 1~ppo1to cl~ ec1u.111hr10 e Jeg~er1ne11te 1).111 n.a porta, ,·en·a coron.aria ~tbmacl1ica, ,-ene eso- ~)~~~olio c11 qu~llo 111c11 cato cl~. _<l~tta ~orm·tl ~n: T~a fa.gee, 'cna 1.zigo-.,, ,-enn ca\·a ~111)e.ri~re. I.a \·en 1 ~.::-<=-e _co11. ct11 qne~ta cç>nc11z1011e cli equ1l1br10 a~1go~, 1)e1· la 1)resenza cli t1n.a ,-a},·ola a 3-4 c11t. y:1e11€' 1:ng·g1.1111ta c'-11 te1111).o l: q11ella indicata d alla i>r1n1a .del s110 sbocco nella ea,·a s111)eriore n 1011 f\t t~rm11la : q -. _..l ( l -e_-at.)' sec~nc1o_ la quale si con1J)ÌÌ1 i11 g·raclo , acl 1111 certo p1111to cli clare co111pleto 1)1ouo l e reaz1on1 c1111111che <11 11r1111n s1)ec1e o 11101

.

J)a5s~1g-r.., 10 '1 lla 1nas.sa sang11igna pro,·e11ie11fe cln l t'ircolo portale, cl_oncle rç1)Iez,ioue, tr.as11<l.a1ne·nto e for111azione clel · ,-ersa111.e11to p1e11rico ·clestro.

n0111olecolar~.

'

Regia Accademia Peloritana. . .. Secl11ta clel

Epidemia ·dissenterica bacilJal'e . • _ \~ATLARDI

C. - ~'O. espon·c i stwi sltt(1i Sinl• · l 'e1)1clen1ia .cli tlisse11teri.a bacill.are osser,·ata 11el, i1·e no~tre tr.!.t J)l)e i.11 i\1.acecloni a 11e11 'estate 1918. U11esta epicle111ia el)be UJn a n clamento ~l)iclemi~o .sin1ile a q11ello <.lella di senteria an1ebica cle1 1917, nia t1n1a 111orbilità min ore nel rapporto cli 1 12,5 ed ttna 1nortalità i11feriore all'r %· Il b. Sl1iga ei1trò 1J.1ella 1)ropo.rzio11e cdel 79,06 %' itl l). Fle~11er in, qttella clel 20 ,35 ~lo , J ~y 1clel 0,58 %· Fnrolil-0 i ~olati parecchi st ipi ti ·cli b. S J1iga 1.11011 .aggl11tiuabjli ; r e1ati\Tame111te rari furo110 i b. lìara·disse11te rici. I-1e f·orme clinic11e più g;raYi ft1ro110 <lat·e c1a1 b. Shiga e .si prt:se11taro.1110 s 1)ec11a]n1e11te 1

1

111. 111alarici cro1·1ici. I .. 'l) . c1escri,-.e 1a co1u1)li·c azi.onc più fneiq11enteme:ut e 0 ss·er,·ata i11e11a 1c o11,·nì1escenza .cl.ella clissenteri;a ba•cillarc.:, cioè il ret1matis1n.o 'clisse11terico. I migljori st1ccessi t erapeutici ft1rono ottenuti -con il 111etodo pi:opo to da Castcllla11i; sie1·ote rapia ill'nita a·l trattaill1en1lo lassati,·o i11 pri1no te111ipo, iastri11gente in seco11clo tetnpo. I~ . PRF.TI. 1

,

CIULT "~ ·

/

I

1narzo

:r9~0.

Sulla poliencefal\te da infezione e da auto-intossicazione gastro-enterica . • •

.s.

Ton:::\.\.l'OLA ritie11e cl1c l ' c11ccfalitq ·detta f t:ta rg·ica da Yon Econo1110 pel p1 iu10, nl>u sia 111alattia 11110,·a, sztz ,!.!''lleris, u1a <1i I"arecchi secoli fa. Ricorda c11e 11e . scr1sse, co11 111ol~'l chiarezza, l' Ingrassia, clescr.ìYendo 11cl1a pandemia cl' in· t1neuza del 1557-59 l'encefalite, «o febbre cerebrale» per cttt gli infer111i "-1eg·lia--.. a110 dornie11do e dor111i'·.:a-11n -:irg·liandci. Ricorida i ca.si di encefa1ite c111r.ai11te l'i111i11e11z8. 1a T11bilJga, e gli in.ter·e~sa,\1ti s fud.i eseg·niti . i11el lo .&core.io d·el seco1r scorso, dia Op1)e11hei111, da .Stri.~1111)ell, da .v\Ter111ch·e, .a.a Ga)T·et , ecc. ecc., i qrLali -chiamaron10 , la ~11alaittia c·rtcc f ali te acuta 1101L p zr ru lenta o polic11ccja l itc; 1e gli s ttt{li reèe11te111•e11te fatti in Italia da rJ',omas.in1, cla Boz;,olo, ·da L . Bi.a111cl1i, da \ T. _-\seoJj, da _Brt1110, .ecc., all'estero, da ,.CfU E-co11on10; da \On \\.ies11er, cln :Jiari11e. co, da :Jiari~, ':.~ 3 l)bernclo.rfer, cla 11a~::.o.e , ecc. 1


..

IL POLICLINICO

'

[ •..\.NNO ~'XVI I , FASC.

27J.

Per opera di· questi _.\utori, la malattia \enne tato . nel periodo dellia digestio111e, si a rv vetfe una 'TI.egli.o d1eli1uitata e meglio co~osciuta sop:ratutto cospicua distruzione, sia del grasso p-reesist ente 111e lle sue alterazioni anatomo-p~tologicbe. Fu nell'organo, .sia del grasso aggiunto al sangue • conieorde1nente rico11osciuta aff-ezio11e dell'ence- · cir.c61a11t-e. Anche i11 questo caso,' tutto il g-rai.Sse> f,a lo polimorffl, non sistematiz&.:ita. Grainde di~ aggiunto al sangue <Circolante è rapi<la1n1ente sotsenso pe·r ò ·e siste sulla su.a natt1r.a e ia· stia 11atr.atto d1a l sangue, · e· ia parte chie 11on è stata. distr1t1fta si ritrova nell'o.rg.a no . !Ris,u lta quinqi che toge~esi, ·e sul.l a s ua deno1ninazione. 11'0. pare che il titolo, che meg·l.ip si co11di fronte ai grassi, il fegiato · non esercita sempre 1accia, sia rq uello cli poLien.cejalite, e che, ·a seun·a niedes.in1a azione, e che pel periodo d•ella ·digestione al1.n 1entare viene for11ito al tessuto e condochè le 1esio,ni sono più o meno estese, e patièo un. qualche còsa che gli è necessariç> per s i S\.i.luppa.no, e s i .associ.ano, •e si s ucoedono, si tanno . differenti .aggr.upp·ameniti id i s i·11to111i, e poter espliita.re una efficace azione per l'utilizza7..ion.e (lei grassi. S\~riati e mo1tep1i.c i quadri cl.i11iiei, da~do formie La particolare :attitt1dine del fegato a ±issare / benigne limitate, ·p~ ese111pio, ·a l sol.o n UJcleo del i grassi contenuti in eQCesso ne~ sangue, e 1a VI paio; O\i\Tero acl alct1ni o a tt1tti .i i11tclei d·el s11a i.ncapacità al11. rapida distr11z!one d el g·rasso~ 3° paio ~pu la ben nota oftalmo1)le·g ia pa•rziale qttando non si tro,·a .n el pe1iodo detlla digestione,. o tota1e; ·O\'\.'etio si hanno form~ gr.a \·issime per ci p·uò il1ttmioore sul 111eccanesimo della g~n·esi Il€·sio11.i alla <'ort-eccia, al n1es_ence<falo o anche al1e d·el fegato g·rasso nella lipemia· da 4igiuno ed corna ai1teriori del mi<l-0110 spinale, produce.u do 1·n altre li11~mie i)atologi_c he. ~e ,-ari.e tà <.'li11i>C~·h ·e di polie'rz,cejalite corticale, di polie11refali ~ e del u:erri·iclie o di polie:ncefaloniie11 prof. L. ~ICOTRA ripiglia ora in se11.o all'A'clite colle hen note si ntom·~tolo.gie, e con Esit1 cadeniia il suo studio intorno alla paleofior~t n1edifferenti: L1 .m orte :!'l.llmìi1ca, Oi;ì~ n:·è i i1 poch~ diterranea . G. -v-. o iu.o lti giorni ; la .gitarigione con deficienze, Ot",·ero con re$.titzitio ad iritegr~i ni . Tornatola a1Jerma che 'n on tt1tti i casi di poliecr.1.c-efalite ri~ono.sco110 origine .e " at·'"sa i c1entica , . . • o :anch·e .simil.e. TJna ·serie ha per cattsa l'i11.fe, CASISTICA E TERAPIA . zion1e , .e -rap,ptese11t~ la oomplicazi.011è ·O la determin.azione •cerebrale di· malatti·E: i nJetti \ te : inMalaria e leucemia. , . tlrrenza ,, polmonite, difterite, eoc . ; ·u n'altra serie si s-volge indipendentemente da qi1al sia.s~ n1orbo J. \\i . Maefie sie (.4 nnals of Tropical .lVI edici·n e :i'nfetti\·o, 1e rappresenta l 'espression·e cli uno tato aJi..d Parasitology, 15 marzo ·1920) .ha .avuto octossicp la ct1i origine è il tubo gastro-enterico. casione ·di .os,.t;en·are due caisi di 1euoemia, iu · cu1 . Ricorda unta varietà di pol.iencefalite, che .s tuttn i1n•t ercorrente a~essç> malarico h a fatto dimi. , diò da molti anni e c he 11a illustrato' in due pubn t1ire 111ote\~o!mente il numeir.o d1ei leucociti. Que, bJicazioni n1e1 1908 e nel 1914. I malati avevano sti, cl1e era1110 in quantità di 326.250, si abbiasla s i 11dr.om.e g~ne:r.ale dei tumori cerebrali : C·eSiaro110 L~11ra·nte .il pe-riod'o degli accessi malarici Ja'lea, ,·om.rtp, vertigini, spossa.t ezza, eccitazio,n1e a ro.; .870 e fino "l 62.900. Sottop?Sto l'ammalato cerebra.le e so1l111ole11za e papillite doppia. a •<'ttra cl1i11ini~, scompar\·ero le febb.ri -malari_-\.gli ·otbo casi ·pttbblicati, ne aggiungie a1tri . cl1e ed :il 'it111nrero d€i lieuçociti iandò gra.d1a tamente sette. Riferisce la storia partice>lareggiata di . uno a1.tmenitando, finichè, ·u na vie!lltina di 1g.i·orni dopo di essi, forni tagli dal clott. Franceso6 Romeo. it1iizata la cura chininriie.a , i leucociti.er·a no ri~­ . I.a papilli.te, con o senza ed·e1na, dice Tornato- nati al inumero pr:im.itivo. 'lìrattarvaisi, in 1111 caso". la, ptt0 aversi 11ei. n1al.a;ti di tumo.ri e-11docranici di . leuc~mia m1elogena, nell'altro .<li l€t1ce1ni.a 1i1n-: ·COmè i11 quell1 di meni,ng1te·1 • di p·o lien:cefalite, di !a ti ca. .fil' cJ<:r-oan·en1ia ecc. Non ci sono Qaratteri clinici llè .a1terazioni istologiche che· la differenzino. ù n sintomo -dell'infezione n1alarica. 1

1

1 _. \

<..

1

1

1

\

~

r

APPUNTI DI MEDICINA PRATICA.

1

1

1

Sul metabolismo dei grassi. I

l J. LoMnRoso. Duramte la sopravvivenza, ottenttta col 111etodo de11a ·drcolazion e léllttificiale, · iJ feg-ato J di can1e di.giunant·e noµ distr.u gge i grassi , · i11 . esso ·co,.nten.u t{• od aggiunti al Sc;trugue • I u sa.to 1)er la ciTcol.ae.ione. 'f.utto il grasso iag~i unro al sang11e oircolan.te \rie.n e sottratto , e ±issato .nel fegato. · In,·ece quando si esperimenta con fegato espor1

1

Il dott. R . Pagniello (lY.felii, tip . Licci•onie) ha: osservato che nei ma1a:ric.i, 11a moc1eriaita p ressione a striscio sul non.o spazi.o inrt:ercositale sinistro, f:na ·l 'ascellare media e la poster.i ore.1 risveglia. costantement e 'tlnia sen·sazio111e do1oriosa, tailvolta assai "ttl,ra, c-0me espirimono le con.trazioni mu.saola.r i clieil ' 'iso e d.e l trooc•o . Il punto dolorjf:i;cç .p.u ò, i1n q1.talche oa.so es.se.re spostato all'ottavo od al d.ecimo spaz:io. La se11sazione dolor.osfa, p.oi, si

1

\

• •

••

I

..


[-~NNO

xxy Il,

I

FASC.

27]

, SEZIONE

PRATICA r

att enua e cessa, <:·ontinua11do ·a stri.s~iare ad a preme re . Nei soggetti iiJerestesici, per n on p·rovo~are il solletiro, si _a clagia c1apprima ·~l palmio d1ell1a ma.no Sttl];a reg-!oo-e splenica, spostandlOSÌ poi l"entament e con il di.t o, fino a riiceircare ìl punto dolorifioo. 'l'ale sintomo non si ossen·.a nel le taJrtre iµalatti.e 09n i.ngro.s.same11to della milza, meutr•e ·,è oostante nei 111.a.1,a.rici, a11iche in oa·s i tlle.i .q \taJ..i 1'i11ifezione malarica è oscura o l atente. l . b.

Sopra una. formul1l di chinino per il trattamento • deIla febbre malarica. I

Brt1ce l\:fay11e i11 ]o·u:rri. A1n.er. Med .. Asso·c~ ( l 1 ott. 1919)/ tlopo aver , 1fatto nota.r e come la Jotta contro la ·malaria -sia una di' quelle chie più i11teress.ai1i-o la sa.lt1te ptt bblictt, 'e come per essa sia n.ecessaria la collaborazione sia. del medico ~he del i)aziente, si prol?one di trov~a·re una cura; che ri.esiea eflicaGe alla ùistruzione d el parassita e q11i!l.1Tii alla sop1)11'.'essiou~ d·el maie. · Il difetto .pri1nieip.ale ~ons.is.te ;nelle ,p iccole quattltità .delle si.ugole dosi di chin~no 1e nella insuffic~ente lunghezza del trattame nto. Il comu1Je . dosaggio varia. da 75 a 125 cg. al giorno per i ~asi .atti, i e, qua:ndo i sintolllLi ' c1inici scompaiorto, il • trattanìento ~ s.ospeso, sienza riieoirr.ere a succes. sivi esami microscopiici, e se.nza i)r.e viedere u'lla in1stabilità clinica che si rirolYa i11 ttna rec~ilivçt. Q~~cst.: clifticclt à .aip1~0110 la ,·ia a 11110 $forzo \'ierso 1a «standardizzazio.ne». La: formu1a proposta dall '_.\.. l)resci11c1e clai casi gra\1 i e con sintomato- · logia atipica, e tie11e presente una sola v ia d1 sommin.tst1-az~on1e , la ora:i.e·. Si a ·v ver-ta c l1e 11n,a fòrmula ideale d e,·e prov, ·edere : .. I 0 ,_J.\, 1 b511etizi 0 <.lel })élzieute COll l 'elimilnazione dei sintomi clinici ; 2° Al distruggere i plaisID!Odi '.I 1e.l circolo pe. rifer1 co t a i1111pedire la. f orn1azione cli forme sessuate; 3° _i\ pre·v enire l.a ,pr ocluzio11e -cli .p arass1ti 111on attacca.b ili <la l eh i111ino (-così dette forme rer1stenti) ; . 4° _'\ impeclire il ripresentarsi (li sintoiy.i cli11ici, n1anife~taz.1one di ru·na ri11Jllovazione dii forme asessuate . l.,ia·. form11la che e.là 1, A. eons.i<liera l1a somniind.• strazione per 1111. 11,11il11i1m 10 di 75 g1.c)lr.ni, divisi i1l quattro periodi : , r? ·grammi 2 e mezzò ia l giot110 p.er ci1t1que g·iorui' i·n quattro dosi giornali·ere . _!\Jla fine a.i questo periodo dov'ltiebbeto scompa.rire gli · attac-· chi ' ari e i brividi; e .',n el s,angue trova·rsi solo at1elli giovani e gamietociti maituri; 2° (}r,amtni r,25 al gi·o;rmo p er diecò.. gionnì . \·orso la metà di questo periodo il paziente sarà 1

0

0

1

0

1

f

J).robabjl1ne11t e fuor.i ·d el letto e apparentemente i1orm!a.le, senza bri\ri di ·e f.eb,b.re. N1e.l san:g 11e nrQIU par.a ssi ti , &él!l vo i gameti ; · ' 3° Gramm.i 0,60 al gi.onno per vent i g1oirn~, .C:\<en•tualmente 0on l 'aggi11nta di arsenico . . Il paziente sarà 111 grado '€li t or·n arie al suo lavoro. ~el san·g ue , .solo game.ti. . · 4'0 Grammi 0,30 al g.iorno per quara1J1ta giorni. Il p.azi.einte .app.arirà g-uarito de'l tutto·.- N°el saingue .solo g.am.e ti p.re~to .scompar.enti o i n \'ia di clissoluzione, di pot enza ~rascuraibile. ~ Questo Sliistema è pr:~tican11e~te attuabile solo iii .soggetti controlla.bi1i . Le condizioni migliQri a q U·e sto scopo si ·v1erdfi.iea.'110 tra 1 m.i litari. R1gu.a1~do .alle ditlicoltà incontrate mel tràtta111e11to clell.a 111.alaria , pro1b.abilm·ente il p;u n1to di Yi.sta più essenziale è la coJJ:s.iderazion·e deJla. cro.nicità della maliart:tia. È b'en noto che la mao-o'iobo ra1iza diei .p azi·enti il.1on possono indursi a prendere cb.ini•n.o in q t1.ain.tità iSufficiente per u·n sufii cieute periòdo di te1n1)0, sì ùa oittenerie la gu.arigionie -0 qu~nto .me110 pfe·veniir1e llJn,a rec.icliva in · btieve ·scaide n·z.a. 1

I

Ciò è speci.alme11te constata~q dai med·ì•ci che eserc~tano nel delta c1'el Mis.s.isi1)i, molti dei quali 11anno corrle ..sato a1l ' _.\.. cli ospitar.e essi s.t essj . dei para1ssiti n1ala'lici, s.enra ten.er icon.to di sra-:<l icarli, conte11 tanclosi, alla par1 .dei pazienti da · es:-;i curati, cli ottener.e una temporanea cessazion•e ·dei si•n tomi d..e• ll 'a t.taooo f.ebbril·e . D ·a11tra parte è esperien,za c-0m1une ·ch,e le forme cron,iche di malaria si S\riluppano attraverso il fatto che le dosi' iniziali sono troppo pio0eole, che • il trattan1euto è troppo }Jresto sospeso . . · l rn.a ca1npa.g·.11.a ~istematica di pu.b bliicità su queste ba.si potrà· a1r.r.eicar.e grande il5en1efizio, r~muo- · YelliCl-0 11110 stato cli <C}OSe ~h.e non può attr.ibui11si a 1gnora:11za, n1a a ciò che l' ~.\_- chiama << fatua in1

<l ttfetenza ».

SEB. '

··

Jniezioni sottocutanee di .chinino. Le iµiezioni s ottoé11tanee cli chi ni110, s11ecial1n1e ute n1e i ~anibini, p·rovooa.;tio s pesso r~ecrosi. P1~ ovYiare a tale i11co111\'e11iente, M. Klotz {'The raP, .. J[alb1riouatslz. i 920, 11. 5) consiglia cli sciog·lierle 111 soluzione sterile di gelatina (g. 0 . 2.:; i11 un cn1c.) , cl.a i n:ettarsi 11ie1la. fascia glutea. fil . 0

0

1

'

POS·T A DEGLI .ABBONATI. .

(1133) Nella blenorragia it:retrale cronica.· :AI dott. I-1· D'Orazio, Villalago:

· La ten.acìa di m olte blenor.ragie uretrali croa1i-cbe è spesso dovuta al fatto cl1e il proc~sso si è diftqso :a.Il >,uretra })Osterior1e ed alla prostata. Gi·o,1ano in questo caso lie c.atts:tioazioni della mucosa cle-ll 111·retra i)osterjote con sol\1zi011e cli ni0

I

'

. I


-

,

.. trato di arge u1..o 1)ratic.ate 111edia11te l'a1)p èi~ it o str11mento cli Guj·e11, l e laYau·de ,·e,~..:-iro-1\retr;i) ~ col nitrato di ar~ento, oppttre i c1ne n1 etorli con1binati insien1c 111ercè 1'appa·reocl1io (1a 111e itl'-ato ('\T. JJ olicli rii co, sezione prafjca, 1907) . Go11tro la r>rostatite cronica, c l1e si cli1nostra .. co11 J '.esplorazi1 011~ c1e11a i1rostata da 1 retto e per Ja p,r esenza di :at1111ero~i filan1e11t.i a d 11ncino nelle t1lt1111e po.r zi.011ì {li ttri11a, si aic.lopera il nlassag-gio. 111 ca~o 'di re.stringime11ti ttre1..ra1i, bi'sogn.a nat11ral111e11te r1cor·rere alla clilatazio11e gracl11ale -co11 so.11 c1a ·<li go111111a o 111etall icj)I. • ·\·. l\'IoNTÈSA~o.

~

1

1

(1134) Pig11ze1Zta:io11i cutanee da 111edicinali. ~ \ 11 '.abp. D . 9 I 2 5 : Se tratta.si cli , -era. altcrazio11e 1del pigmLnto (i1)erpign1entazi 011.e) , si' legg'a qua11to f11 }Jtll)bl1~ato 11e11a 1)1ost~ cleg1i abbonati, .a i1ro11osito clclla \ritiligi11e, uel 11u111ero 18, 1)ag. 519 clel1a Sezio 1e \ .. 2.\IoNTESA~O-

I 920

( r135) .:\.1 clott. (}. B. C . cla Tori110 : St111e paralisi rad i cola 1 i dcl ptcsso bracli ia l '-' cons11ttare Dejenne: .çénz~· iologic du ·s; stè111c ·nern..•c!lx, 111ti1na e{li,zio11e , ed. ::.\la-.,'-'on, _ Parigi . • d }'. rrr36) J-\.11.'abbonato n. 507 r : ' • In c.licl1ia1no j l Ricettar i o T'c ra f> ei1t o c11 . \.. Rt1hin.o eL1ito (lalla Casa \• ' allardi dr.

XX\/l I, F 1'"-c. 27)

parti co1ari « s1)ec1alità >> e; 11011 perdenc.lo 111ai di ,·ista lo scopo })l«1t1co ·e la buon.a tecnica operatoria . L '1abbo11id.anza e cl1ia1·1ezr.a (li fig·nre 11101 to 01>port1111amente scel te, <li rndiog·r,aifie e ta\·ol.e, J11ette jn nlaggior ,-alore l a g:ià •CO'Sl)Ìct1a praticità 1clell'o]_Jera. 111 con cl11sione c1uesto 11.011 è << Trattato » per chi sia g;ià b ene iaddentro alle cc ~egre.te ·cose>> della .Chirurgia, t11a éi sembra i.1r\r.ece 11eal1nente prezioso e co11siglia,bile per tt1tti c111e~ meclici, assistenti o stuclenti c}\e siano a11 'i1nizio <1ella loro attiYità chir11rgica e .,·oglia11<0 acl essa dedicarsi co11 cosciePziosa preparaz1one. E 1)er e-., si inJatti è scri.t to. SALY.\DORI. 1

1

1

1

\\·i ~TER G . J) i e I" di l? a ti o 11 e 11 z ::: u r k ii n s t li e 11 en l ~ 11t cr b re c lz 'zt Ilg· der ~)cl1 ..1.oa11g·c r-;cl1aft. - l Tn ,-ol 111-b'J cli 317 png.·1Trban e Sc11\Yarze11berg-. erl. Berlino e .\.ie1111a. Prezz,o i\I·tr--'l1i 1i;.

1

11rat~ ca'

[.\="~O

POI.IC'LI ~ JC..O .

lL

' ' !

"'

L 'in terr11zione della gra,·id '1nz ..1 costituisce

ltnc-

cli qnei problemi cl1c '\''111110 p<'.>nclerati caso per caso, i11 ·c11i la decis-io.nè 1)nÒ ded11rsi solo da118 con~iderazi1one cli t11t te le ci r oosta.nze cl1e 11e)la fattispecie l)O'-'S0110 o 111~1110 coasig·liare 1'i11ter. \'en,t o. Et.1sa ra1)1)resenta uno c1e.i più ..,eri casi di 0osc1enz l <>he possono pre.,eutar'-'i ·al meclicC?, ecl J: tn11to ]1i1ì. clelicato in questi J1101ne11ti, in ·c1~i {· ·necessaria la 111a:;si111a eco110111ia e.li ·vite. Gi11~ta111ente osser,·a l'_-\.. che, i111 tale occa~i-011e, i1 ' ' • 111ec.li co cl e\· e .astrarre cla q11a l!-ti•aSii co11sicler:1zione soc1alc:; l'i11tlicazioue de\'e esser puramen t e me(Non si 1'ecenstscono che f libri Per1lenutt 1.n dono alla R eàaztone i <lica e. b~sata ~opra u11a. cliag1ro3i sicura, che de·ve (). _ -0R Di\IA. ~ ~. Praktil?uni der Cliir11rgie, sec.011- 1" te.1~er conto lt11icame11te c1ei fatti 01bbietti ,..i. X ellr. 11.arte speciale, ]'_\. 1)assa in r.i\·ista tutte le cl1{la • edizione ai11pliata · e co1npleta1ne11te ri1na\·crse i nclicazioni, che posso110 couclurre all 'inneg;giriti. l Trba11 e Scl1\Yarzenberg, editori , ~ie 11terruzione di gra,·1da.11za , quali ]e tossi cosi, la 11a1 r919. -:- lVIk. 32. · • tu.bercolosi , le 11efriti, 1m.a l.attie <lel r.ican1bio, ecc . I.('-\ . è 1Je11 Ju11gi da;Jla pretesa di aver con1I ,~a ri capitoli sono corre{lati da storie cliniche. ,, . l. b. pilato, c.011 ,qu.esto , ·ol11mc, 11n'opera scie11tifica : eg-li ha 'o] 11to solta11to « g·.ettare lllll po11.te fra • le cog·11izioni c.1el1 'l,Tnirversità e la .1)1~atiaa al 1etto cle]l'ammalato . . t". E l)isogna ri con•oscere ch e l1a egregi:a1me11te J"·aggi11nto Jo BCOl)O. Il libro h a piet periodico mensile motto : <e 11011 fare ag-li a]tri ciò cl1e 111 01n \'IUOi .8i.a . ' diretto dal prof. VITTORIO ASCJOLI. i.atto a t e» e perciò l ' ..\. i111siste 11el1a. <<Parte gienerale "» Sll · Ì 11ÌÙ ~a 11i e fO:Dicla111euta1i precetti 11 fa~c. 5° (3 r 111.aggi o) I920 co11tiène .i segue11ti diella mocler11a c}fi r.u rgi a che de-Yono 1or11nare la 1a \'Oti originali• : • b.ase di og·ni correta e ooscienziosa pratica chiG. MtNERBI, La ~nis·ura del~a propa~[(abilità r11rgiaa : ,·engono cl.ate a1orme tee11i~he precise riel je11on1eno d·i . J{orotkofj l1t-ngo la. ·ra~iale, e la sua applica;:;ion.e al la sfignio'n1/a,1ionietrza; a.11cl1e per ~ più •Con11111i ed umili atti chirurgici, _'\.. . SANGUINETTi, I11torn,o alla g·enesi di i11i co111e f)asciat1ue, ,ap1)arecch1, mezzi di pro.11to socdoppio e triplice to1io c1"u1-ale. , corso, sut11re, ecc. e so11.o sobriarò.1elllte s,~olti i ecl t1·na serie ,di am·])ie .r ece11sioui . .• , conrc etti g·enerali s11lle for1ne morbose cl1tt11rgiAbbonai:ncuto annuale: It~lia L. 18, estero Fr. 23; ch,e. Nella « Part e s1)ecial.e » sono trattati n.el ·moper gli associati al « Po·l iclinico » : Italia L. 12.50, estero do I)iù.. ·co·n ciso' e chiaro passi.b ile i· c1i,·ersi c.afìr. i8. Numeri separati L . . 2.50. pitoYi d·ella clrirurg·ia, da11(1-o m:a·g gior rili•evo a ..A,. richiesta, nurµeri di saggio .gratis. Per abb0narsi inviare cartol~na-vaglia al cav. Luigi q11elli che ·r iv,est ono ·111raggior,e importanza J,Jtarozzi, \.'iii.a Sistina, 14 . Roma. tica, SOr\·o] c.t11rlo Sll q11.e]Ji •che 5'0110 ogg-etto di 1

ic

'

CENNI BIBLIOQRAFICJ:

1

Le malattie dèl. cu·ore

1

.-

l

.

)

1

• •

:......----~;....._---___.:-~-----

.


'

--\~'.'O

:\:\\.11, rl-:- .\SC.

.•

?-1

- I

..

~EZIO'.'E

l'R.\'l'IC.\

I

•\

NELLA VITA PROFE.S SIONALE . •

,

Cronaca del movimento professionale. Gli

I medici · stranieri. •

..

L~a pre~:<..1ell'l..a <lclJ '< )rcli:ne dei l\fe.ciici di l)ortc) .\ia11r1z10 l~a di1:a111ato .a t11tti g·li ()r(lini llel Reg11~ una ~ircolar:e di c11i_ ripo11~1~1110 larga J)arte: Con11nc1a la ca1at'l cli n1ec11 c1 cl1e forniti cli l~l1r~a ita?in~ia,_ril~~cinta in pochi g·io~ni da lar\·e d~ \on11111 s~1.o?-1 .c11 cs_a111i a .111.eclici per la g;ra11- · ~t~stn~a n1ag·g1ora11z.a. 1n ca11aci (li 1)1-onttn<'iar~ nn.a frase italiana, p11rcl10 fos sero soclclisfattj irrisorii cl1ritti '1i Segreteria, clo1na nclano come n11lla 1osse accacltlto e coni~ -.;e il 111ontlo non fo$se can1hiato con nna re,·1si o11e c11 con cetti e cli Ya l01ri a c11i nulla si Rott1·ac, l'iscrizionit· lleg·li .\Jl)'. it2-

se

l inni.

• I l l'o11s1g·l10 .\111111i11ist·r ati,·o di q11est'()rd:ne, ~ulla clon1.a11cla 11r{.'St>;1~ata clal clott. B ..... ri...;po11cl e,-a col seg11ente cle 11 berato : <e ~;~sto che l 'a.rt. 2 {lella I~eg-ge 1910 n. 455 stab1l1sre che : e< }J0~...;0110 » ,' i1.011 cl1e « .clebbo1110 >1 • e~sere. inscrjtti n el l' .\lbo gli stranieri ch e abb1a110 t g-ocl11nenti dei c1iritti ciYil i e cl1e abbiano <:un·. seguito 11 diplon1a i)rofe~sionale 111 Ist1t11to clel Reg-110 autoriz/.alo a rilasciRrlo e çhe nnalog-a111ente era clisposlo 11 e~- le clonne IJr1111a c h e a \·es~ero co;1'-'eg uito il gocli1ne11to cli tutti i diritti <:i Yi11 · ' l'insC'rtztone 11ell'.\lbo e.li uno stra"\·islo che 11iero _1101 1 costi t11isce un diritto J)er q1~est'nltin10, 1n<t clt])Cllclè d nl la 1>ote.:.tà del Consio·1io cli . \111111111istrazio11e cl'iscri,·crlo 01)1)11re no;.., « Il Consig·llo, c.onsiclerato ch e ai ~Ieclici 1taliC:tni" i11 Is,·izzera 11011 è <:'oncesso di .esercitare la l'?'ro ])roies~ione ::>e 110.n dopo 1u11g-hi an11i' di stt1cl to, s~gnencl o regola r111ente i corsi U 1r1.,·ersi tari ( 0111e _s~11clenti e 1101: c~1ne Janr.e ati ~11 1111ec11 ci1i:a, 11 ou rit1cnc clO.\ 'ere iscirt,··ere 111e ll'.i\lbò 111110 st·r1111iero <li naz_ionali là s ,·izzera-teclesca tanto più a,·e11clo qnc...;t1 co11segn1ta la 1a11rea italiana ded1ca11<lo,·i. solo otto giorni, cioè clal 21 .a1 28 110,·e1nbre 1913 co1ne risulta dai tlo ~ un1enti esibiti. « 1 l\lecl1ci itali.a11i !(]a :~nni chiedono per la cli., g-ll1tà cleg·J i stt1di con1pi11ti nieg·l i _.\ te·nei 11azio- nali, la reciprocità <li tratta111 e nto che rtin ora fu ~olo loro accordata cla lln pote nte l nghi 1t e.rra e dal sa1p:ente (~ia11 1 >one. · « I~a s,·izze ra 11011 ha c1-eclnto di acco1r(l::1rla ccl_ i l\ Ieclìc1 s \·izz.eri ehjedono lcg·g·i Testritti,·e gr1<la.nclo: « I.,a s,·izze.r ~ ai i\ I ecl~c1 syizze1ri » (\'ecli « (;<tzzetta cli ].,osa11·11 a » 29 n·o,·e111lJre 1919). cc · •..\ })resc1·11clere dalle :-;ue::-;·poste consiclerazio1ri, il Cousi.g lio 11011 rietien e di ,poter i nso1·1,rere 14ell ' :·\ ~bo u11a person,a contro ~a.: quale ~si ste tl'll J)roce(ltn1ento J)enal e J)ef eserc1z·10 nl)11s1\To cl el l·a J)ro1essio.n e ». • 1

La circolare fa U})pello ai ~enti111euti cli col 1eg~uza

e so1}ratutt:o di solJ<larjetà in u11a questione di c;o:i g :r a·n de portata. scieuttiti~a e 1prof.e ssio11al e 11ercl1è 1 lConsi·g li dell'Ordine .11011 insar.i,··ano ·n eg·11 •.\lb1 s.e ·n °011 l\1edici appartenenti ,a .\ ' q::ioni che accordi110 la q'ec·iprocità di tratta111e·11to, rifiutando gli altri télDChc se !'\i tratti cl ei cc cos:detti )> lattreati in

Italia.

{

• •

. .

aspir~. nti

medici.

.\ ll'on. C'alò che lo a\·eya interrogato :-;u] 111a11·t·alo -co11ge~la111ento {1eg1i 11fficiali Inedici stttdenti dell e classi rR96, i897, 1898 .e anteriori, 1'ex Sottoseg·retario alla g·1lerra , 011'. Cia·1 )pl, ha risposto : << 11 co11ge(]a.111ento 11011 fu esteso agli a~1)irant1 rne(l.ici I11ori corso, per non determinare dis11ari tà cli tratta1ne11to -tra essi ed i <'Ol leghì d<:lla n1ccl es11nn a 11zi[! 11i•t à di iRcrizibne i111 i ' 'ersita1ria i qu.ali, l1er essersi te1rt1)esti,·.amente 1at1reati, oltre ad essere tratten11ti 111 ser,·izio, già d a te111r)o , 1 tro,·an 0 i111piegati 111 '. ;edi lontan e d a q11e11e (li l J·:·o ab1t11al e r csi(lenza o clestin:ati i 11 zon.e cl 'oltr<.' 111.1re. D·'altr.a 1-:>·n:rte 001 recente o1.'. 011g·ecl1111cuto dcll~ •t erz·e categ·orie e col cl i.s1posto con g·eclo <lei 111ed1 ci ec1 as11i1·a.11ti n1eclici della c l n~se~ l -3t}3 iI loro n11111ero ,·enrà ·noteYol111e11te a clin1inn1re tp:>atrt e11enc10 gli stur1ent1 cli tale cateo·oria i ·1- :1· -a I°" C ~ 1 C 11 part e a (letta classe. Ii: ' inoltre cl:a co11~ic1èrare C' li ç ~.0110 ~t<t ti ass g·nati , accoglieu(lo 1e do111:1.11cle !~1 s1 n,g_ol1, a ser ,·izi dislocati nei ·r1s11ett iYi ~en tri ·lt stucl1? e: _che ~cl . es~i ,·e11go110 usate tutte le :lg:e,·olaz1on1 i~oss1b1·l.i })erchè la freque11zJ scoln1

1

~t1.~a l101~ ahl)1a ad e~serc cli tropJ)O ridotta. Ed

1.1,nn1e no11 ,.a trascur~ta la con.sideraz'.one ch e c1al ìn~·li o 19r9, data del ter111ine clella loro isc.'l'jzione l~~ale, ad c~g·gi . i. più , ·olo utero:->i, e .cioè i10 .1 pot ·111! ~o n~ ~·111 sc1t1 a laurearsi. <Tli a~piranti 111ed1cJ_ 1scr1tt1 al sesto.anno so110 stati l)Ol lratte:.:11n t1 ancora n.lle arn1.1 percl10 cli fatto 11.ess1t:1 turi> 1111 e11to ai loro stt1di cl er '. Ya d.al :r):ro,·vec111.ne:Jto ~;·u,·a11dosi essi attuial111e11te in ·110enza straor(1i~ :~ .1riu che si ~o ncl11clerà a fine luglio 11rosi1no. l•: ~11e~1t_re, 111el fratte1n11 0, i più an.ziani sono collot ·1t1 t11 con.~e.clo conten1poraneruneutc ai Jn11reat1 c1 ~1le ste~s~ classi,. a. cp1cl l 'e1po0a i l)ÌÙ g-]o,·a111 :!ell e cla~s1 ])Oster1or1 a l r896, che aibbi.a·n.o o·ià t onseguito il cli11)loma , clo,·r.a-11·110 costituire la ~ i­ . itna riser,·a i11clis.pensabile i1ercl1 c> il cono·ecla1ne11to degli uffi c iali nied~ci possa e~sere 1~esso étlla p~ri di quello cleg·li nfficia]i cl 1 ~ r111a >) .

AMMINISTRAZIONE SANITARIA. Ccl Jnie estive eliotera.p icbe.

.:\ ell 'i11ten to <li ·lla.r-e il niaggior 1111puls0 aJl'ns:'1 stcn7.a J)r·o ii 1att~ ca del) '1 n r.anzi,a, il l\1 i11islero clel 1'111terno ra ccoma11da la istit11%io11e delle colonie l:-'Li ,·0 alla can1pag11a, })Oste in ,-icinanz.a dei centri abitati, c1oYe i fan ci n 11 i sono assoggettati la 1 nb: ra g·i0ruata al .triatta111c11to solare e la :;era 1·itor11an 0 alle loro ca ·e. 1 Qti Csta -J,oi-111 a cli co1<011ia c11e è 111olto con10Lla l '1 as:-::11 ·n1·e :10 co ·tosa, coni 'è O\•:io, in CO'Jofronto. delle orclin:iJ·ie co1011iie .cl !111aticl1e, ne ha .gli ste.-; . . i eH'etti c uratt ,.j, otteueuclosi in essa, se bene .a ttuata, bril1a11ti, ris11l.tati 11ellc 111alattiè p:la.u dolari e clell c ossa, g·rac1li·tà, n1! e111i.::t , t~ach it1s n1 0, che ti11ora cr:auo ri tc11ute di c.:s~·lusi,·0 c1 01 11inio de-llec11.Tc ui.arine e n1011tan c . E, po1chè le colou ie estiye ' elioterapiche tla 11.()i ' posso .10 sta bi li rsi clo,·11 nq11e, nel la ~tess~ 1)ian11 t'R 1

1

..


fL

POLICLINlCO I

I

'

.

e lontan10 dal mare, $i lf'Otrà tico;rrere lar g·ru11e11te di 11t1i cio dalla c;.iu11ta ai11ruin.ist,rativia essendo all'attu~zione di 'es:;e, allo scopo cli fJ:onteggi·a.r e -stato .approvato prima di .quello redatto <lal ComOO"lio che per l'acldietro 11 g ra,-e 'Problema della ' m11ne, 11a pre\rale11te obbligatorietà per ragione ~ssistenza profi.lattic.a (le i fa 11ci11ll], di cui ora di. da:ta.. Per lo e\"e11tuale attme11to dd retiribttzio11e sio.no trOJ)})O n11merosi col?ro c he sebbe:ie blso~ i1u esso pa·t tuito jl C·o w·u11e può ricorrere al, Cong:nosi 110.11 tro)v2!no ,accogl1•miento p etr dirfetto d1 ~igli-0 sup eriore di s.a.nità ai term~ni llell10 a.t·t"icolo 111ezzi nell e or<li!lJarie is tituzioni climatiche. 26 della l.egge sanitaria . La .circolare con siglia di cominciare .coll 'isti(8326) Co nipe ns,o per servizio prestato. - Dott. t11ire ut1clei a nch e li'm ita t i di colonie e liotera abbo11a.to 8802 . . '.\..nche -n oj credrilamo clJe abbia piche, perchè la <lin1ostra7:ione d:el1a bontà ed clirit~o a con1pe11so clal giorno in cui ha preso 'Ctlicacia del 1netodo, che 11ndubb1amente se n e ~er vi z.io ·Stil vrapote c h e· traspio rtava e tnigran_:iti . ayirà, sarà incentivo l?er. l'avve~1re ~l' estens]o.n e 1',e:rò '(.1e, 1e riv-0lg~r;si al R. .C on sole che .1 a incase1npre m a·g ·gìore della s u a .a ppl1caz1one. a. P. ri!cò di 1d isim.peg11a.r e il se1-,rizio di R. Cou11ndssar:i o a bordo. (8327) Uffiriale sa H.itatio - Stabi l·ità. - Dott. Z. da Z. L'ufficiale' c;anitario, 11i01ninia.to definitillSPOSTE A QIJESITI I A DGUNDI. • van11en.te 1cla.J prefetto, .è s taibi1e per.chè ri'111lane· ' eso111er.ato 1da l perioc1o ,t1i pt~o"\~a. Btl.a, quinçli, 1 (8316) 1\l edico di bordo. -. D?tt. , G. F. da ~ I. n.011 l}UÒ pit\ essere licen.z.iato percl1è st abile. In Il medico, c11i allude, per '\"1agg1are c<?me medneo og11i caso il licenziame11to .11011 })Otre b.be iesser e <li bordo d.eve muni rsi cli regolare {ltplon1.a non . <li co.111pe.tenza cl.el c oontt11 e, 111a bensi del pre essendo s11ffici·einte :il ser,·ii'Zio prestato .come 11fliJelto c1,e1la I1 rovi-uiei1a . Nè il Co1111tne ])Otrebbe di~­ ci.ale dì c01n 1p11e ment10 del.l a marina. Il certifiçato ~ 111111laTlo invo11gendolo 111 1111~1 eiventi1.a:1c 1nodi'tlie•l ser'\·izio prie stato i11 inarina può e~sere protica cle11a pianro o rgru1i1oa , pe.r cb è il posto cli uJdotto co111e titolo per ott,ell'ere il dipl:otn•a . ficia le sa niitario <· obbligat orio per legge, e non (8317) Aledica i.Hberino - Caro-vi'Vl'ri. - Dott._ G: può es~cre copert o dal m,ednieo con{lotto q11a111{l o n. X. <la C. I l J11ecli 00 interi1no, F-a1 , ·o s11ec1a11 esiste i1.el 1)aesè al tro "libero esercente. N·ttlil,a ;ain~tti e. co11dizio11i ~t.abit1.ite .all 'att? cli. 11on1ir1a, co.ra 1).e·r l 'i·n clicflrt:o progetto c11 legg.e. pitt,-\ ,e ssere. se1npire 1~t.e1,1 z1 ato 1)ercl11e eg11 ·110 11 1a~­ (8328) Pag·n111 cnto stip e'n di arretra.ti. Dott. qtrista m a1 la stab_111ta. _:-\n<:.'h_e cs~encl o 1~ .st1· U . D . l' . ll r1. "JI. Per ·o tte11er e 11 pag.a111e11to deg1j pendio di 1i1-.e 30 g1o_rna~J ere s1 l)llO iav.e;: cl1r1~to Btipen(li a'!'ret rat i, iii ,-i~ta. dell'esito negativo alla i'1Jdeu11ità c-aro-\-1 '\~er1 s.en11)re c h e l 1nter1110 ott e11t\to claJrl e pratic11 e e~·JJerite coll'esattore coTicopra un posto pre,·isto Jli.ellB: ·11ia111ta ~ga n ica n11111aile , 11011 resta ch e citare il Co1n1111.c .din a1Jzi r.eg·olann1enrtc <i])pro.,~a ta ecl 11 tito]ia re ·d~ll.a co1{- .l'a11torit:'\ g i•1 rcliziaria, 1n1111ri1·si e.li un.a sentenza <lot:ta s.i:a n1a·a1cante e :i1011 i e111por a n eame nte asdi co nc1 ~111Ìa , ccl in b a.se aél essa prorecl erc al sese11:te'. Cont ro J.a clel iberazioue di li cenzia111e11to q11cstro dell e r·e nllit e 11'artri1110111ali. 11on sen)bra sia il caso di ricorrere . (8~29) TILdc nnifà caro-'7.ii'"'..teri. Do~t .. . .\- . R. (83 18) A111b ulatorio 111ed-ico ch. i 1:iirg·i~o·.. - · D_otda F . .\ 1nostro :t:·ç\·iso anche Ella l1a d1r1tto a lla tor (}. F. (1a V. )\on occorre iscr1vie1:s1 a11'or{11n e 1ri1de1tità caro-\·iT"eri pttrchè 1:i;cop.r a 1111 11osto pridei san.itari {lelil'.a.ltra Pro\-i'Ucita pe1· aip·r;i•re l '.aa1,.D idi titolar.e . D eve ;tiare l a ·d-01T1~111t181 ~ n ca1~ta .aa ntillziato a111ibul.atorio 11i.eclico1-cl1irt1rg:ico. Basta 1Jollo al Si11clttco i11 ba~·e oil D . T~. cl e1 9 111arzo 1919 -osser,·are il clis1)osto cle11'arti colo 65 del1a ,;ge11te 'll . -)' J'l c..~ • • .. • • ... l·e gge · sa1u t aria e l'articolo 8,) del Regola1nento (~33 1 ) (_' ar11e 11 1a c~ llata ~est11~ata, ~d alt1:1 Co3 febbraio 1901 n . 45· nizt.11i. - I>ott. _\. f. da V . TJ.01che 11 rertrficato ; (8319) [J1d011_11ità car~ -vi'Veri: ;--- D ,o tt: E .. _.\. c.l a · è r4<'11iesto 11e-ll 'escl1u.s-i:\o i ntere~se 11ri ,·ato per-. G. E l la ha <l1r1tto 1al1 a 111clei11nata cari0-v1;v1er1 con1e chè senz.a .ai es~ri '11on sarcl)be possibil e il con1è stabilita ùatl D. I~ . del 9 marzo' 1 919 •n . 338, ol t 1:e 1nercjo d·ella carn e .m aceOl:ata, crecliau10 ch e ben lo stipen (lio n cll~ , n1i_s1~ra test(· s tabilita .dalla G: pos:-;a e.si.g-e.r.si co1111peu so. . 1>. _;\ . ~on 11a 1)1u c11r1tto 1a<l U\'elie le lire 24 ~1 (8333) s·er--..·1::.; > di co1idotta ed .o-~p·eda·~iero . caro-,-1,-eri che prima gode-Va iu quanto. che 1'1 Dott. lr. C . da S. 1~s$enc1 o l 'a1n1n1n1s.traz1oue tt11decreto lli 111àl:zo, })itì sopra i nic:l icat o, 11~ r.e·vocato to110111.a, crecl:ia111 0 , ch e El la ben · pos.sia <li1n etters1 i l lprecel1e11tç (le1111gTio 191711. lI8I. clala carica c11' 1neclicÒ . lli reparto del nos ocom10 {8321) .'>er7.ii . zio sa11itario · pres~o la R. G uardra. per .c o11set \·a.re . olo quella cl.i 1neclic? co11dot_to .. -· Dplr. ::\. 'l' . da B. Presso 11 oorpo cl~lla R. (8jj4) llcdico condotto ed nffic1ale sa11zta_no. G11.arclia 11011 esistan.o 1)er ora medici specia-J.1. - DÒtt. C. C. da I'. P11ò, c-011 i titoli. çh e i1oss1ecle (8322) Jl edici dj !)efotrofi<? .- L~111iti _di e~à . be11 eserc.itare la carica di uftìciai}e sani•t ario, m a 1 D ott. abb-011ato 7330 . I 111ecl1c1 cle1 b1»ef,otroifi. n 0!1 111011 pnò c.a11te1npo1·1an•ean1ente diri~:er-e 111n,~ ifar:0110 medici co11clotti. Per c111i. 1)11Ò esser·e, qn.1n'd1, 1n -a cj,a , perch·è qt1este son.o sogg-ette a sor, -eglta n za posta dalJe sin1g0Je . an.nmi~istna7:io.n_i, qnal: iast · da parte cl el l'Ufficiale saù.it ario. . . con dàv:1one per partec1 paire ai conc-0rs1 , 111011. es~l 1:.~ (8335) IJi111ite di età. p er co1ic01's.1 a. 1ned1co co11 sa l111e l la c.lel 1i nJite cli età, c11e pnò essere lasc1a_to do·lto . -- Dott. (~. T : cla 8 . f. d1 C. P.e.r colo.r o anchie lil)cro. che .11011 11r0Yeu.g·on.o dai 111ec1jci c<?n1d otti, .. ?coor.re P erciò .i1ulla cli .a11ormalie~ se Kiibbia parteci11a.to osser\·.ar,e il li1uite cli .età, t 11e è d1 \7lo1ta 111 \110l1b~ al c-011corso l1111 professio111~stia 'clri. 60 a nni ~1i •età, s làb1lito cla<'. C omuni nei con corsi a m edico co.nsemp1'e ch e ~i a fra11ca1nent.~ iclon·e-O :a .sost en ere dott~. . la carica . . (8336) R i ccltc:za z11 obil e pc r. s 111 o b~litati .- Dott. (8523) j\{edicì co ndot'ti prcY1.•1 1 i_s~ rii . - S.t<:bilità. abb . I717. )JoiJ con st~ ~l1 e .e~1 s~ un c1_e~r·e~ co11 - lDott. (~. R. G. cla G. I mec11c1 co11·dot,t1 i1rorç~ CLli ·ve110-on-0 esonerat1 1· m1•l 1tar1 ·s mob1iritat1 da1visoJ:'.h,_ 110111it:i.a ti sen za conco,rrso , i1ou c1ive11tn11.o l'abb1ìg·~ dci paga.re 1a ,:mpio sta di riccl1ezza n10n11ai ,stabili. I'osson10, lìert a11to, ess:ere sempre 11b1l e per 11n triennio. ceuziati. · (833 7) .\~·0 111i. 1zn a 111edico co n~ otto_ - R id u~~one ai (8324) Crrpitolato 1Hedico. - .4pprovazio11 c. ·- T"a(>J'f!°OlliCQ. - [)a1111i. - °?i11U ll:'/(1 al /a Sta,b1l1fl'l. Iidità . ...:.... D ott: 1r. \T. cla S . I l ca1)itolato red tttto • 1

'

1

1

1

1

1

1

1

. •

.


[.\~.:-\O

:\:\\' Il, F .\SC. 271

SEZLOXE

lJott. \ : . S. da 1>. l ,a Corte tli Cas~azion.e di Torino co11 clec1:·sione de..l 29 giu gno 1917, lia l)Ìt1 rece11te ii1 n1ateria, sentenziò -che il ,-inco1o coutratt11a1lc col Co1nu11e per la t1om[11n. .a 1)ubl)lici .irt11pieg111 non sorge con l a design-azione fél'tta dalla Commis~io11e g i11clicatrice (lcl co11corrente merite\·ole, 111~t notni 11,a reg·olar111e11te fatta. È c1.<t q.11esto .atto che nasce i 1 cli1r.i tto p ersonale del concorrente .e la co11segne111:e e,·e11t11 ale azione cli farlo riconoscere i n gi t1clizio. Epperò ti11 0 a q t~an<lo la 11omina non a"\·vJ.iene il Co11111ne pottò a111c11e, con11e ·11,e l caso, rid·un·e il nu 111.e ro (lelle co11clotte e 11011 clare alcn 11 '.segt1ito ~Ila tles.ignazionc, e -ciò seu7-<'1 tema dt ritusione cli cla11111. -Xon l.·' pos~ibile, perch è \·ietato com e atto contrario a11o s1)ir1to dell a legge, rin11nziare alla stabilità. (8339) {)hblig·Jzi del 111edico ço ndotto. - C~erlifi­ cat i. - Dott. R. C. da A. Il n1 e(l ico condotto a ci.1ra piena cl1e prete11{le dagli abbienti il i)ag-a111e11to delle \·isite (.· res1)onsabi le de 1la in.f razione \yerso 1'amJ11.Jnistrazion1e n 1t1ni~1pa1l 0 e : \yertio il pri\yato rispon(le di sa luti o indebiti , ai . e 11si dello articolo 1145 e segg-. clel l'o(lti.ce ci , ·ile. 11 1necliico a cura 1)iena l.: ob t)1ig·ato a l .rilascio g·rat11ito clii t11tti i certiticati {li sana costitL1zioue fisica, i)er (1unlsiasi scopo richiesti. 11 chirttrgo a ~ura 11i e11a , oltre le ope1-az;ioni che riYestono 11 carattere lli 11rgenza dCYC secru1rc ... , ~ ""'n·ratnita111ente :.1 11 Cl1 e tntte le altre, sen7.-a a\·cr cl1 ritto a s1)ecia]c c0111 penso. (834I) C.'0111u11i s,çonzbrati. - l'ro<."1:cdi111e11ti per sa11itari . - Dott. C . ..\. . . (la .-\. l>erch è ~i po~sa co11os~ ere se e c111ali pror,·ecli111 e11li ~pecia li f11ro110 adottati a ra,·ore (lei sauitari (lei Con1nni sg-0111})rati, <.lo,·rassi rt.\~olg-ere i:--ln11;1"''l o,·,·ern111cnte s.en1J)lice do111a 11 cl:a al .:\Jin·istcro delle tePre libera~c. lJoctor, J USTITIA. 1

I

NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE. • ~e11cltorc snalél ln Ji[nr~~

11ror. 11atti~la Girassi L· . tnta as:->eJ..:1ng·s1e>' l\fedal 111 occ.a~ioue ·d ella . ."olenn·e inaug·u1raz.io111e cl1ei nuo,·i edi.tizi ·(l\Clla Scuola cli ...\ledìc1na · 'fro1)icale cli I"i Yer•pool. fi:' q11e. ·to t\·11 lcélle rico11osci111 e11to cl a parte ing-lese, del n1erito ieb e s1)ctt.f1 a1 nost ro co n.11az10na.lè nella scopeo:ta d el ciclo , ·itale extra-n 111 ano dei J)arassit; 1na1arici. Co111 1 L· 11oto , qt1esto me.rito g:li era stato ·asr)ira1n.e ntc conrieso cla I~ o n nlcl ì{os~ , :il qtt:-tl l' con 1111a tenace canl.paµ;na aye,·a tentnto (li screditar e lo scienziato italiano. • Il J)rof. Celso Pellizzari, cli-rettore clell.a R. Cli11iea Den:n1ositi]0])atica cli Firenze, è sta·to r e 'enten1ente 1101ni11ato n1e111bro della Reale _\ cca(le·1n~a cli ì\lecli.ci11a cli J~o;1 tlr~1. I·n\·i.am 0 i rall t:g-,.a111enti cl~l e< ]>oJiielinico » al1 'e111i11ente cle1rn1atologo 1>er l'alta clist i·n ziouc cl1e è altresì t1n 0111 aggio re o al~'l scie11 za medi ca Tta11.a na, cli cni il J)elliz7.arj è 11110 cl·e i pi1ì 1nsig·11.i i apprcsenta11 ti. .\1la direzio11e sa nitaria cle 11e 1{. 'l'er111e tl i Sa11t' _-\11drea (lt nl eclesano i'· ~tato cl1iatJ1C?-tO il prol'essore :\clriano \ "alenti cl e ll.a R. l l nl'Ye1~ità· di 1-'arma. 1-1 prorf. \ \ Terner I-Iu eC'k:, lloce11le p·r i,·ato ·ec1 ass i·s te11te all'Ts titt1to cli a 11ato,1 rua i)atologica a i\'I o-. 11acu, è s tato chian1ato <lalm Facoltà n1ec1ica cl : Rostocl'- a co1)rire la cattcc1r.a cli q11e~ta di~cj ])lina q uale s uccessore <.li r:. Sch,,·albe. 14a Fa~oltà me(lj.ca cli \ Tienna. l1a .cl1ia111ato il pro!'. I~ucl·O·Yico .'\sch off di I,.'r~burgo 1. Br. ~ {1itig-ere:- ·1'1stit11to di a 11ato n1ia 11atologica.· •\ 1

.

1

PRATJ C:\

CONDOTTE E CONCORSI. CRI~SC E~'t~o

(Novara). Coudotta resi llenzi a le; 1.,. 4ono •1) itì I.,. 3 l)er og11i 110,·ero; [, . 300 J)Cr tras1)orto. Scad. 20 1ttg 1i-0. (~ENOVA. Opera Pia Ferrari 13ri[!'110ll' Sale (O~pedali c.allie'.a). - ConoorRi ad I posto di C h 1rurg·o I'r1mair10 e a<.l r po"'to d1 Chiruro·o P1i1nario S])Cc1 a1i~ta }>ecl1ntri a ; 1.# . 6.ooo 1orcl~. I_,an1r.c~.à cla aln1 e110 6. a u ni; -età· 111asRi111.a 50 .a1111i. Sratl. ore r6 c1el 15 1uglio. Chiari1ne11ti clal la · Segreteria , ';ia _\. \·olta, 8, dalle ore ro alle 10 elei gior11 i non resti' i. . .:\iANCI ·\ NO I(; rosse/o). -- Condotta res1d:enzia] e per Sat11rnia; 1,. 7000 e ro trienni cle1 ,·entesimo, J.,( . rooo -per .c a\·. Scacl. 3r 111g·11o. .'.\l ELE {Genov a) . - Co'11'(1otta l>o,·eri ; I... t10ou e l ~. 2 n o quale utt. san. S cacl. 20 lug:li o. ()PPE.\:>J"O ( T-e1·011aj. - ia co11clotta; I.,. 7000 per circa 1150 ]10Yeri s11 2900 abit., 4 quin.qn enu i del cleci1110, J.,. 1800 per 111ezzì t·ra~p., caro-,·i,·er1. Scaù. 31 ln.gljo. J>IF.THALL•N (;A ( Perzli~ia). J)ne C011Llotte ; lire . ' hooo oltre L. 2000 per ;r es~clenza c11sag-ial'l e 1uden11. caro-\·i,-., ecc. Sc~1d. 31 li1glio. . StTNO (1 \ io·-vara) . Conclotta res1<1euzi81e; lire ~ooo,-o1tre I l. 1000 per t11f. san. , I . . . 18no i)er n1ezz1 tl-a-;J) ., caro-, -i,·. Scacl. 3 r 111g-lio. 'l'R tE STE. C'assa Distre! /-ualc per l'assi<:ura ;:, ionc di .111alatl ia, dci la'voratori. ~Ie<li co dentista; L,. ILJ'OO ; clnrata 111ini'l11a del contratto clu e anni. ()ir·ario n or111 ale di la\·0 ro 4 ore . ()rferte , indicando i <lati clcll11 propria pratica, alla. C,assa e ntro !1 1s l1tgl10. \.EJH> ~ ·'· Sci n1e,c1ici circa11<larj a1i; 14. so23 .10 1)er gl1 inte:.,r11i, 1,. 6n52.30 per gli -altri, i11Lle1111it ~1 Lrasporlo (T,. :-oo Of)]). 1~. rooo), coa 4 qt..in<ittcn ·il clc·l clecin10. Dne a1111i di l)raiti ca . S cad. 15 111g;1io.

ne

1

~\lL.di co-chirurg·o trc11 Lt1ctnqne11111e , titol i pre\·alente111ente chi.rurgici, cerca interinato o so~tit1111011 e eoll eg-a Conc1otta oc.1 Os1)e(Lal e o c~sa cl! e 11 r.a eh 11·n 1~gi c.n . (_orr1 s 11on cl ere I-<"'~11-111 a ci a I ,a ni,e 1

1

J3olog11;1. ..

,) :.r.ti de. .:\ n O\'C tlifficle : .'. 1.oreuio i·u Catnpo ( l)esaro), j'oleu za t>ic:e·na e 1"reia (1\'Iacerata), :'..\Iotlena. R eY"DC'a cli cliffid e: Isola, 8 . .\11toni o (:-\lcss.a nd ri·a).

NOTIZIE DIVERSE. Corso di medicina legale ed igien e del lavoro.

La sera ùe1 21 gin~2;po , nella sala clell'alberg·0 iVIi.nenra in Ro111a, el)be 1110~;0 un ba11chetto, col qtt.ale i ele ttori ~ r aggi, .~ng·elin i, ~ca1;a110 1 Casci<irro, _-\ rbor2, G1accanell1, ìVIn.s~ch10, l\fartì.CChi 1 Re11ec1etti R enzetti) ( ;a1eaz1.1, nl~zzone) .:\ [ on ac el 1i, D '_i\ 1e~si o , 1'ere n ~on i, (~i ?r~in i, ~a.11111 ìVI.ar1a11i e Ri cotti 11an110 111teso d1 iesteg-g1are la' chi11s nra cl i c1u e~ to . i 111 portanti ~si 111:0. corso. ed onorare· i loro profes"'or1 Ottoleugb 1, I"'or.iga, l)~ ez, .\ scarel]j l-> t1ntoni e 11elh1ss1 . Il Dr. ~I~~·g1 a non1e dei coll eghi , ringraziò ,.~ ,-.a.J.11ente 1 111.a e:-.tri il J nstri : jl prof. ( >ttol e11gl11 r• ~ 110~ co11 t111 1nclo,:inato di~c-orso, che chiu~e deg·11an1ente 1.t bella e co 1~clialc rest~1 d~lla ::;c1enz.a. ,


• -I 'll> -

I

L

POLICLI'NICù

ctaitt1 11ell·e li 11g·u e fra11cese, i.11,glese o tedesc:t; fatti clinici , i1-0bizie tereopnti-cihe, 1-iviste. Pe r i l)ae51 scan d inavi e l.i1nit rcrti g li A eta D erniato- 1·eHerco-· log·ica da.r a nno ttn te~ocon.to (1i1igente della lettcraitt1ra, societ à sci en titicl1e, ecc.

1. figli della guerra. ...\. Portog·rlia;ro (\-c11ezi:i) funziona cln ol t re ttl ì. 'n 11uo l 'Ospd.zio dei tj. g:1i iel ella gue1Ta eretto i n

en:te n1orale, do\·nto alla ili-iziati,·a ed alla. ,-olontà di 11n ~acerclote f.er,-e11it:e pat riota ecl 11omo cli c11ore, il prof. l'elso Cost dntini , cl1·e passò t utto jl te1n ·p o della g·,uerr.a n·ella zo11a ùi opera2i.0111. Subi·t o clopo la liberazione delle- ter:re i11,-ase 1itoli11ò 1co]à, e sua 1)r1 11M ct1ira fu di p·e 11siaire _ai baro.bi ni .nati o che do,~e,·.ano 11as.ce1~, ooncepit1 tlurnn.te J 'in,·asioue 1Cl.a do1111e in gran parte ma. ritate cl1e o ha11no ceduto a11a br11ta·l e violenza · · <lei n 1~11 ·co .o si. so11 «l:at c ·1)er i>.roc11ra1r.e 11 cibo a i 1·0 1·0 ba1nb·1ni afta1nati . C·o n })Ochi Jnezzi apri 1111 Ospizio con 1'aiil1to del l\Ji,niste1·0 clelle terre liberat~ e. della carità pri ,·ata, e colà tro\'1 aro11

1

&01).0 c.l el per1oclico ~ di tenere a <.'Onta tto 1 n1edJ:iei c.l ella s pecialitù. lih A eta De r111ato- l/ en.eree>logica sa·rra11110 pubblicati 111 fascicoli en·za .p er iodicit à fissa. ·Og111 ,-o1ume L'Onster à lli 111011 meno 500 pag in .otta·v o . (7li .abbo11a1J1c11 ti clovra 11no essere i ndi,r izzat i agli -~et.a J)eru1a.t.o- \.: en,ereolog;iica, ~j11k huset S : t Gora.11 t Stocl(l10J u1 (~,·~zia). 11 pr~~ dì og:ni Yolume è cli corone s·v.e{les1 20 ; cla t o 11 ca1mb10 artt11ale,. il prezzo clel I , ·olnme sarà cli lire 50. 1

L a crisi della stampa m edica in Inghilterra.

rifugio :t111tte quelle tlo1111e f11g.g ite o cacciZ:l1te d1 casa \'ittime della terril)ile trage{lia i11 a.t•t esa cl l'l parto; poi vi rj111asero oltre 300 bambini. 11 1d·o tt . Pietro Fasca, nJedico cl1irurgo tli l}ortogruaro, con .abnegaz1oue C grat11itan1c11te Si <) CClll)a (lella ~ n·ra clei rico\·erati , e la sign ora En1111a ..\ Ianacorcla tlopo 3\·er assistito con1e 1nier111iera della ·C. R. i soldati l)er t utto i1. ten1po (lella

11 Co11s1u·lio clcll' ~\.ssociazio11e :\ Iel)i ca 1Jritru1n1ca 11a dèÌiberato di chiedere ai 1)rop.ri soci un cuut ributo sn 1),l )]eme11tare clel 50 o/0 1a _fa ,·ore ~el lJri1ti's1i ;1l edical fo·1crnal, 01rg"<lt1io diell ' 1\s1 s01Cl~ zion-e per il qL1ale - n-ialgra<lo le forti econo1111e r(i0.li,~zate con la ric.l 11r-ione 11e.l ruu,1ne1·0 ùe11e 11atri 11e ' la min·o re tiratura, ecc. si preYede un ~cfi o it) .a fin cl ' a111110, <li cir,c a 3~0~ s~erl.i·n e , ossia. ;Oo .ooo cle1]{; nostre lire correnti inc1rcn. '

1

1

g11.erra, si è cl1i t1sa. n elle biancl1e e l)ieto.se stanze llell'Os.p izio c11ra1i.clo in ·:1J.enz1 0 qne"t;to cloloros·o postumo della gtte1·ra. I l 1contr1bn to clt 1 <;OYerno 11011 st1fìicie11te per i gra11di bisog11i <.lell I stit11to "ien<e in~egi:at~ tlalla ca.r ità 1)ri \·ata, ma ·o coort'011Q ·g·ran<l1 atul1 1)er trasfo,r111are 1'-0s11izi-0 in colonia ag1ic-0ln per qt1a11do i l)iccini crescera11110 e ,·èrranno ay,·iati a l Sa·ll!O la''Oro dei ca111pi. P . ..!\. 1

Una cattedra cli Eugenjca"'

1

E stato inantYurato .a Lontlra, claJ MÌnistro della salute 1111 Istituto di eugenica e statistica a,ppl1ca:ta, . ~11 nes ·o all'Uni\:ersità di Londra, ~'11.titolato a Franc1s (;ar1to11, .il fonclatore dell'enge11ica. Sa.rà lliretto dal p·r of. Karl I'·ea.rs-011. Il n11o·yo Istituto, che :-;i cleYe alla con1pa.g.n1a Ora per, ·sorge .i n el1\ ti~i t11 agn11;ti~i~ ma .a?'oo~·a i111-:pen·etta111ente arred1at1 ; 0 11c.le 1~01vers1 tà t11 T.,on<l1~a 11a a 11torizz.iato 1111 ·a1)pellò · per ott.e11.ere t111ia. so':, ·cnzio.ne ru11111ale di altre ci1151-t1e n1ila sterli11c.

'

Per i bambini delle t erre liberate.

a: Londra.

I

La C. R. I. si è ,·i ;an1ente oecupata p~r ·p re~ tare ai,u,t o a ·20,000 ban1hi ni circa, delle ci11que j>r0\'111cie già i.111\·nse dal n.e mico, j11 condizioni di gra\"e <lepcrime11to fi sico. (;.rttl_)Pi idi ban1biui. ~ i !-'Ono inrriati a] Sanatorio mar1 no di \,.al•cloltra • Lot t a contro il cancro in Francia . \ icj.n o ~ Trieste, a11 'ospeda1e territoriale <<Re- . . . .t.: i·na Elena )> in R·o111a: a1'la colonia 111arin a di · Per i11tensitica.re 1a. lotta :Contro il ca.11cro in l'oai:o Santo Stef.a11-0 alle falde del mo11te .\rgen1:-rancia, iÌl sig. J ,(;'. Troq.u·er h~ pres~ 1'iuiz_ia.t_ì,·a t ·:,rjo. <li 11111<1. 1)ro1)o~ta I)er la. !on~az1~nie (11 1111 d1spen.sario-os1)edale aurt:o n101no, sc1enti·fi.ca1n1re nte_a1111~~.o :1ll 'I.sti:t,uto di 1~'adi1tn1 ò-e1.1'1Tn1,·ersi tà cl·1 Pa_r1g1: Beneficenza. . \. q.t1esto di_!:>p·eusa·rio-osl?edal~ ,· erTebbe~·,o a!lidait1 L'i·ng. Vi11cenzo rl'on·Dil.-Bazza da \.·ol1cia11-0 (Brc- <luie ,0·1~a111111i_ ç 111·czzo di 1·acl1u1n .acq111st!tt1 mes :-ia) n1orto a s oli 42 a:n.ni il · 19 aprile r920 l1a d.:.ant~ credito cli clu·e milioni e i11ezzo. l ~ 1S(' iato · i11 benefic·e uza olt·rie la 1netà del Stto ·p atri n11onio con•q uistato d:al n 111 la per \ri~.-.tù di inPer gli studenti stranieri in Francia. o·c o-110 e (li ,amÙJ.i.re\'0le \"OÌo.11tà. Il }ascito S11.• pera ci. due nrilioHi cli liire. . . . Con clecreto tle 1 15 i11arzo · \·en111er.<? stan.z.i_a.ti. dct La o-ener9sità di q11est'no1110 cl'atllimo• i1ob1J1,s e recl1ti per .eso.nie ra.r e ,g lJ .st11{lie11 ffi stnan1e1~1 111 ;::> • ~i1n·o ,,.a,1-icorclata ed ·aclclita.ta acl e$em1110. {-i'ra111c ia clnl l)ag·a menito clel1e tas~e ~~olast1cl1e! . ..;1 llo scopo ,l l i iia\io1i.r e l '.a ffl111e11za ~leg.11. ~t u{lent1 . cli .altri pae:-;i e <1i pro1n110\-eTe 1a· <l1ffn-;1-0ne della Nel giornalism o medico. c oltura f1·a.n c·e se. I o·iCYY•an i cl1e _onlecitera111110 l'ese11zioue ùoE 11scìto 11 p·ri1110 fascic-0110 <leg·li 'i l.eta De1•1niat o, ·ran ~o Ll.a r 1)1~0Ya {li .a·vie re 1111ra conoscenz~ d11·c11 ereolo_g-; '-·a) i111,oyo periodico i~teirn~zi~na]e ~ :·reta della Jing-11.a fra11.cese. ~>nb.bli cato dal prof. J o11a11 .L\l111k\·1 .st d1 S t occolma , asS-istito dai i)roft. S. :\l enc1es cle Costa d1 .\111s.1terdara ·e É. Rr11t1sga1à rd d~ I{risti a·n ia , coaPer la. natalità in Francia. <: i1\ ,·ato c1n. cler1natologi ol anclesi, s\·edesi, noryer1: s tato creato in Frain cia un Coui:>ig·J.io. su1)e:.;·e~ , ti n] a·n cl esri. . . .. . _ r1ore clel'l;a 11ataJità; r11e fan11110 1)airte, ira gl1 a l tri, Si occu:p erà ,c] i tn tte le q uest101ll s c1e11t1tìcb e il o·i11ecoloro P·i nlarc.1 , 10 he ha s peso 11~olta p a,rte 1 elat ive alla dern1atolog"i,a , siJìJo~rrufia ,· ,·enereo<lella S1.ta ~tti\i:tà ·a · fa,·ore della pue1"11c0Jtni:a, e 1ogita ed alle di sci pJ.i nè sesst1ali: ~ _i\.~coglierà . la~ 1o statistico Bertill-01tJ. · . \'Ori oriO"inali di .autori .a ppartenenti a qttals1{ls1 Il Consiglio s1 diYic.le in tre :;er.ioni ct11 sono ]) le~e, s""'enza alc1111a ditfetenzn cli nazionlità, re• 1

1

1

1

1

1

......

i::)

• •

, .

I


~EZ!ONll

co111111es.~c

r1 SJ)Ctti ,-~1111ente le 111 i s n re atte a pro,·ocaire l'a11111 ento d ell a nat1lità, reilati,·e alla i)rotezione tle1le p,ner1)ere e clella pr1111a 1n1a11zia , relat1Ye alla l>rot eziou e clell e fa111ig:l:e 11u,111~rose . P er lo studio dell'encefalite letargica .

.

L~ :.\.cca(leruia cli ì\Ieclici ua di l 'arigi h a 110111111at-0 una co1n 1ni$s1011e per lo stt1cli10 del 1'eucefa-

lite letarig·1ca; essa è risttltata cosi costit11ita : Ch.anttarr d, .Netter, \r\'1cla1, .-\chan·cl, Pi-erre lVI:a·r1e, · d e J ,apersonn e , l,éon B·e rnarù. 1

11 .:\J1n isl1?r\o· dell' Ig·i e ne, tlell'-:.\.ssist e11za e clella l' r evi c~enz.a socin 1e 111 Fra11 ~ia J.i:a. ottli11a·to tt11a ,·asta inchiesta st1ll 'epidc1niologia de11 ' e11ceJalrite letargica. , L 'i.nchie.sta ha 1)ortait.o ed acc·ertare la ro utagiosità (le11a n1 alnttia, a fa·r e. clt1cler c i ra1Jport1 ca11sali c-0 11 la ])Olio111iel:ite ecl a far a111 n1ettere (1n1.. ll : con l 111Huen za. (R11ll. . I <: . Jfed. , 18 .111ng. 1910). 1

1

1

.

L 'Associazione ame1icana dei redattori di giornali medici

l1a t e11nto L1 s ua 51a ncl1111a1l .l...'l a111111nll' a :\e\r <)rl eans. Il ]Jresicle.ntc S. I-IC1rri~ pron11111zi<'"i . i 1 cliscor;-;o d'apertura sul ten1a: « Il l) jtì ~:r~111dc lJ1=--o~ (:o clella .'\1ah10111 È' : llDi 1n1111ister-0 cl ell.a san ità ». \~~ 11 ~ 1 ero 1)01 s,:olt1 i _s.egtt€11ti·ten11i: F. l ,_. ll<? l!·n1a111n, J~ 'n..;"i c uraz i.ont: c-011tr.o l,e 111alatt1 e e 11 T)ll bbl1co; . \. ~. 'J'l101111)so11, I g i orniali n1ecli~i l"' i 1)ro b1 c111i clel l'igi en e ~ocia l e ; T-I. ~- C u 111111111g·. T -..c:r,-1/.1 saniLnr1 JJnbbli ci; j f. .\I. Sn1 ith , T~ 'a~­ -..i.,~nrazio11e -..ul ln yitn con1e n11 :1 sper ialità; .\. 'l '. Jlc l 'o rn1ac1, , l r~1111)orti t 1··1 g1or11ali tnecli ci e ·. i a111rpa i1rolan,t; l ,. F. Barkt::r, c;li o~bligh_i tle_1 . n1e<lki 111terni.st1 YerS<.1 la ·taanpa 111ell1c·a ; <,. '' l'r11~, t~li ohblig·hi dci c11irnrgbi \~e~so l a. st.a111pa 1n L?di ca ; C. Croc;s, I g·ior11ali 111e<l1 c1 e l'111seg·11a 1nento 1neclico 1· ( ). 1 >o,,· Jing,, Giorn.a li 1n edi ci l' Ctflrlatn:11:-.n10 111Lc11 ,·o; .\. T~ . Be.11e<_li1c t, J~ti ca clclJ~ r érlnn1L; lI . S. Ha k el el,. E l 0\·a n1,c n·t o cle1 Ji,·e11o letterario d ei giorn ali 111edici; ecc. . (Bos tcrn. '!VI. a. s·. ] <Jur11.. ) . 1

1

Dipartimento Federale per la Salute Pubblica nel Brasile

legge, sanzionat~ dal p re_sicl entc ~-c.ss.o_a il 20 geti'll:aio, ha c r eato nel Bra.si le n 11 D1 l)a rt i.-

Una

mento F€<leral c cli Sanità, ch e co111p1·ende tre 1~1 tici: 11110 di sa111tù rn1«1le , t1110 lli sanità n1 a r1tt i111a e fiuvial e e l'uffi cio ~a11it<1 ri o di Rio d e J a·· lleiro; 11c fa11 110 i)ar t e, i n ol~r~, 11u111 e~·os~ sezion1 .: in o-e,,.neria san i t n.ria , .siat1 st1ca , a111 tar1 a , ;pro.tij a;._i'""'cl ella l el>l) ra e clell e 111 a]attie , ·e11cr ee , tnte1a cl~1.l 'i11fn'11zia, l t- J)~zioni de lle profe~~ioni saniL~­ r1t:, y1g1lanza s ui c1hi e le l~ eYantle, fognatnr_e; _11 !)i 1Jarti n1 c 11 to Yer rà assi stJrto .cl a lt 11 Co.n.::ng·l 1? St1p.r (;1110 d '1g;iene e sa11ità . _I .. e s1)cse cl 'a1 u11111 n1s trnzi0tne Yerr,111110 coperte 111 parte dalle t as.sc: i)e r 11 co111111 er ci.o di s1eri .e "·acci11i, s 111J e be\'ancle a1cool.iche, Sltl1e stazi on1 di C1.t ra, Slli clu.b s C i e.asini ·da g-i·oco . (. l'111er. f o urn. JJubl . Tl ealtl1 ). Le assicura7iioni contro le :µ 1alattie in Germania Il lin11tl' 111ass1 1110 dei 1)rove11ti ch e re ll·~lon~ obbli 1 loria 1'a ssic n razione contrt> ·l e 1nalatt1 e , ~ stato.... portalo, i n Gern1a nia , .a 20.000 111arel11 · l 'al l il O . l'o11 CJltC~to pro\·\·eclin1e11to Ì 9 I O cl e)la P01)0(I

Pl{ATJCA

-I -71

laz1ou e rien trano 1:el I 'assi c urn/.:o ne obblig«lloria , rin1a.i1e11do sottra tti a1 n1edici li.h e1-i es.trcL-nti. Sicco n1t- 1~ 011 so.to st ati i11nal!';ati, C'oi-relati,·auiiente, i comp~nsi ai medici ,,nclcletti al le a.$:-itctlrazioni, J.a l)IOfessione m edica , n el s no ii1s1en1e, ,·1r11e açl e. sere ~ensibiln1e11·t c c.1(1:1 11 cg·g·1 1 t~ . 1Deutscl: c 111cdi:::. 11 ·ocl1., 15 apr. i 920} . 1 ,. f ,. 1· )T' Cor·~·- 1· ( ...iJ. .,.l"~i ...,_ -- ·

m \~...l" tr"" .

D al r 2 a l 18 sette111bre avrà l t1ogo a Ca rl~bac.1 l 'ian111u.n ziato coirso tl i perfezio11a111e nto per i 111ed ici, CDll s1)'e~ia1e rig·narclo .alla b.a lneoJogia. l ~e -co11fere11 ze sa,ra11110 te1111tc <la ,re1)utat1 st11d~ osa cli t11'tt i i paesi: Striim 1pell; Scl11ni<lt, Strashtt·rger, .'\ibderh.a lden, Docle r 1ein, S clvittenhelm , 13rà uer, I.. eo, Pa sl e r clell1a (, er1nn11ia, \\' enckeliac h, J ag·ic , Singer, \\"agner, J aureg-g·, clell'_\11~t1ia Sa111berg-er e \~ìiecboros ki Llell a Czeco-S10,-.lLCh1a, Ei11hÒrn (li ~ew. York, :\larchiafa;\-a di l~o~11a, \-. .d. B~rgh cli Utrch.t, H-0l111gren cli Stoccol1na, Laache di Cri~tja·11ia , I>etrén cli l~uud, F ah<:r itl i Copenag·heu. I >er informHzio11i r1,-01g·ers1 nl clott. Edgar c~ a n z 111 l~ arl tac.lt . Ì..(a 1'' acol tà 111ec1ica di \ 7ie11111a, cl'intes.a co11 altre o·rga111zzazà.011i 1ned1cl1e , b~ ·p ·re1)a1:ato_ tLJ?.a S5~1 e cl1 cor ::>i cli perfezio11an1ento, 1)er i 111es,1 <l1 luglio! ~ette111bre.

P er it1for111azioni ri:volgers1 a 1~Decanato cle 11~ Facoltà, \'Ti e n T, Fra·nze·n s r111g > nero. to e

l 1 ni,·t.:r~ itat

J

Giubileo dì Flec:l'sig.

I

11 23 111aggio 11. s . lo p5ic~1al1-c~ e a n a to111ico <:el cer,·eJJo l•'lecl1s1g ha c-01np1ttto 11 sno gittbileo

rl uro. f<'o·Ji s i laureò a l~ i1)s1a l~ el 1070, Yi con~egul la ~locenza pri,rata i11 tisio1o~ia e ~nal?'mia n el 1~-:-b 111entre era ass1ste11tie d t Lttcl\Ylg ;. 11 suo la,.o;·o' « I.,eìt11uo-s bah11e11 1111 c;ehirn u·ncl Rii~l<en­ n1 ar k )) ,·alse ~1 giova ne :-;tn clioso l'att euzj o11e d~ t. ll ltv 11 111ondu 1nedico di n1oc10 c·b e du e a nni :Htl tartt1 egl J ~oteva e~sere 11on1ina~o i)rof~ssore ~tJ·aort11"11ar10 cl1 neurologia. F ece r1~ostr u1r.e la e l111ic2 ::>e~:c,t.cl v pia:u 1)rop~·, e l n occnpc1 trLttora

ctecrnamen.te.

,

Il

'

.

giorno d1e l _s110 gittbileo, J1a vi.sto la . luce. 11 1 ~ rimo volum1e d1 11 n a sua opera 111c:>nu1ne'l1~1e_ 1uttolata « Anatomie c.lcs n1en schl1c1:1eu Geh11·ns ttnd l~iicke11J111arks attf 111yel~g~11 et1scl1~r GrUind l~Lge »,edita da rfhi em : è 1} [rutto Cl l llll deC(~lllli O di J.a,Toro . 1

Il prof. Nicolai:

<.~. F . nell'lTn1,Ter~

I nostri lettori r1corclera11110 che il dott.

);'jcolai li·b ero cloce-nte di fi siol og·ia sj t à di' Ber.lino, \"en11e i n11)rigion ato ~ causa ?t 11n libro in.titolato cc J~1o1o~"?;ja clella (~ 11er_ra » _.1~ cui eg·li ripro\·.a, a le concezio!1i c~ egl1 ~c1·e1iz_1at ~ e dei ,111ilitarì. t eclescl1i co111tr,lr1c ~ll senti111c:11t1 n111 a n.j'tà s uilla condott_a -clcll a g uerra. Eg-11 ~ot~ J no·o-]1-.e iu aier·o·p ] n11 0 111 OJancla; i1J a «topo 1 a~111fstizio è toru,a to i 11 l 'atri n, o\·e ì...· sta to 11om1.n1.to ])rot essor e. strnorcli11.a 1~io_ ])irt~~o ~~. ~ac.ol.ta .:\. reclica d i Berl1uo, c1al n11:111.stro cl cl l 1~t111z10~1~ l~ ·. I-Iaenisch. ,_!\11 'j11a11gnraz1oue d el_ corso ~11 stncle11ti hnu·no fatto tal ~ baccan o, 1.m1)re~nncl? al << tradit ore )1 , ch e t-gli l.· s lato costretto a 111tet._ rou11)c·rc il ~orso . . , -r • • ,· ,' Il Consiglio _\ceacle1111 co _de11 l n~' es1 t,~ ha e1~ çhiarato, in seg11ito n q11est1 .a\·yc111111e.11t1, cl1e 11

cl:

1

• .


l L

~i colai

POLICLINICO

è j111111erite ,·ol e (li ltn catteclra u ui v e rsit::iria, poic11è eg·]j ha cliscrellitato il Paese, ne ha ~lì sconosci uto 1e ti11nlìtà ci,·i1i , ec1 ha pubblicato, 111 t1u l'a1e'-'e 1i.entrale, 1111 libr 0 cl1e h a l)OSbo n·n 'ar1na .a ,-,·elenata 11elle· 1nani •del ·n.e1ni co . La cc Deu t ·che med1z. \i\/;ochensch.rift », com111e11ta q11e~ta squalifica ; rj tie11e che t11tti debbano con,·enire i ll es a , 111a rile,·a c.b•e le a·utorità ac:cacle1nì1c h·e 11011 ;protest.arono q.u.ando, nello .i;~orso ottol)re, al ');icolai ,·e u11e asseg·nata la cattedra. (j v urllal .1 . .11 . . ! .). 11 prof. Pavlow. 1

1

Sciopero di liberi docenti. · I

. l. li!)e ·i c.l~ccniti l(ti );.a poli, co11st atanclo cl1e tt1tt1 i rttroccl11 i~eg1ola1111c111tari te11llon·o .a n1enon1.a re i] prestigio od oiie11dere i cli1itti c1c.:11a 1li·b era do1

ce nza,

a\·~vano .

deliberat<? ll i non a1)rire o so~])Cll<l~re. 1 cor,1. I.11 seg111to 1)erò hn11110 ri1)reso te lez1on1 . ( Da P at 17 olo g· i ea) .

La Mezza lt1na Rc:>sa

che iu 'l ' l1rchi,a sostit11isce la Cr.oce I~ossa, si è11 1)rof. J. 1). l:'a·,~10,,·, 11 celebre tisìoliog·o r11ssn, i.11ute,·ol111ente · estesa ùurante la gncrra, fa ce nclo già clirettore (lell 'I~ti t n to cl i :J·I edicina sperime.n1n1JZ10llare J7. IlO Je,~tl ~ Ctlra11do 162.146 rer~1 i; ta le ùi Pietroburgo, a ,-rel)be J11ainclato u 11 ap1)eÌlo 1noltr~ ha a11er.to cucin e popolari , n11tren(lo 35 .ouo. ai st1oi a1111·c1 cli J{. .etf i)er in ,-ocare dei soccor, i in 11at11 ra dac~hè eg·li .~ i ttova i 11 condizioni eco no- · po ,·er1, ha creato 111n ospiiio per l'infanzia co11 ~55 1)osti, ha curat o ambttlatorian1c-:1té )=\~ ban1n1iche ,disa.g·iatissin1e e iu,·ece (li trattare la scienhi11i. ··~ za è costretto a pela i:e tlelle patate. 1~ 'a1Jpello è s t ato l)L1bblicato anche Sl1lla ._çcieHce del 5 l11a·r zo; 111a se n·e 111ette iu (lttl)bid l'ante11ticità. Si è a11c. . n gresso francese di fisiologia . c h c supposto cl1e il g·rancle· tisiologo ,·oglia riferir~ i alla 111ancanza cli pe.r~o11a1e inlSerYiente 11e. Si terrà <t l'a.rigi dal 16 .a] 20 1ng-lio sotto la ~li istitt1ti scie11titici , cli 111odo ch e i clirettori, so1)res11d.e nza (li Charles R icl1et. \-i sa.rà a1111ess·a uo co·strctti ad 1acc11clire a i })jcco1i ]~,·o ri. un '.csposiz1 one ·d i aiJ>par·e cchi e stir11111enti. Le a,<le~ioui e la quota (fi. ~ ata in fr . 35) cle,·0110 itTYiars.i alla segreter1a, Sorbo:111e, r11e \"ictor Consin 1. Onoranze ad un medico condotto. 1

1

\

~\ 1

dott. ca\·. B'ra11cesco l 'estal oz.r,,a clj Stresa, (JJag-o lVIaggioré) cl1e lasciò la ·c ondotta ùo·p o 25 ai111i' di servizio, , ·ennero oticrti cla quella po1)0ld.zione in iorma so]en.n e e con1111·0 ,·e1~ t e 11 r3 t11ag~~:io u . s. ru1 albu·m (l'onore, una 111.agnitica p ei1111.a cl'oro, ed un.a u1ecla 1g·Jia d',oro c:on11111e111 or~tiYa. Il ùott. Pestalczza, c!he 11a cl~to un fig·lio al la J>atri n , fu d11e , ·oltE: P.r.esi1c1ente (lell a Sezione \·e rhanese del la -\ . ');. ::\ r.

e.

.

" . .-\LESSA~DI\O ZoPPr, iu1orto n \ 'enez.ia il dott llir,1rgo J)ri1narjo 111 quel1'ospec1a1·e civile, ap- ' l ·~

prezzat<?

11rol'c :-;~io ni'-'t a .

l·: 111orto

Multa sintomatica.

Il doti. Fox, medico a (~lebe (_\ustralia), è stato processato e co11cla11uato ,a_d t11M1 ln11lta· (li 250 s.terJin·e per essersi rifiutato a i)ortarie la i11asch era pr.odi]atJtica contro l,.i11·tlne n za 1 111alattiia che .. l1 a a\·nto 1111·1 forte ri11re ·a i11 q11elle regioni. • 1

. .

Un inc.endio al Johns Hopkins Hospital.

I la.boratori di patologia del Johns Hopl{ins Ho;o;p1tal, a Ba1ti111ora, h anno subito .g ra,·i danni cla un ~ l1'Cen·d i o S\"il ll ppatosi accidentalmente.

a l .. onclra, ne1 p1e110 ,·igo,1e c.legli au111, ~i r I<.u~3hRr' JIORAN'l', al quale si attriibnisce il pi~ j>Odero ~o e tenace i111p11lso per 1a creazione cle l Ji 111i · tero (lel la sa11ità. . lìn segretario generale s11ccessiYa1nente del .3lin1 stero cle1 l 'istrll'zion:e: clel1a ·Counn1issio11e per I 'assi c nrazio11é della sa 111te e del ~1i11istero tle l la ~ani l à . Sebbene 11011 fosse 111edico, [11 un be1~ en1cr1to del11e classi sa1titarie. Si pa.rJ.ava spesso ii1 In~·h11terr.a di 1t1i come del « l)ÌÙ gra111 1111eclico dei no;o;tri te1npi )> ! (. l11z er. ]our. of public l-Jcaltl1).

Indice alfabetico per materie. _-\tti parla111eutari Bl e norrag·ia uretrale: cronica :

Pag-. 717 tratta-

111e11ito . CarnJ co·n~e r\·ate e i)r eparat c : i:.;pcz10·11e Chi11ino : iniez1oru . ottocutanee. C·o1o nie •estive ·e lioterapiche. En cefali te epidemica : casi at,i})jci. Epiclentia dissenterica ..bacillare .

)) 11

)) ))

715 ìOO

»

715 717 7 I2

))

713

Estrazione d1 111011iete dall'esofag9 sotto il c•o•ntro11o r1a 1d iosc.01)ico in 11.a.r oo s1. Fatic1a: clor11ri n·el san1g·u·e ·e . .nei .mn1

. scoli

c;.ra si : metabolismo .

lclrotorMe destro :n ell 'epat1te i11ters.tiz.i al e cronica . Intesti110: rot.t11ra; l'eritonite da per: fora.zi on e , la paroto111ia , gLtarigione . Ro.ma.

1920 -

~tab .

Poligr. Amm.

))

713

»

7r4

))

713

. _\la1aria e lenceu11n • )la la ria : trattaJ.11e nto . l\l alaria: t1n sinton1 0 ' ~1edrici stranieri : I • Occlusione ii1bestin.ale nel 1n 1 e~acolo11 ; _1uezzo fiacile p~r ,·ìncerl~ . PoJiencefalivte d :a infez1011e e cla a i1to. iin·t ossicazione giasitro-ente.rica . f>ortatori d1 me11111gococco . Sensi:bilizzazione op:4on1 ca : bilità Siitilide ereditaria: i)roti1a~si e trattan1e11to ~ol lettrvo; asil i \\"•elander S1tilicle: è tl11 n1otivo 1 per interrompere la gra,rida11za? . . . . . . . . Si.tilitici : 1na1trimonio 'l'ifo esa11te111 ntico : cliag·uo~i cli laiboratorjo · ,

))

714

))

-1 / ,)-

))

714

))

717

))

))

))

))

'

.

.

7],,,)

))

711

))

712

))

))

L. Pozzi, e d . rest>.

Guerr~.

699

/IO


(

interessan.tlssi~e

Alt.re

pufJbJicazio.n.i: •

i:n.tes tiIJ..a,l.e li lavoro è diviso in due parti. Netta prima parte è esposto in modo chiaro e riassuntivo in 12 Capitoli quanto sulla patologia de11' Occlu sione è stato scritto. Nella seconda parte I' Aolore svolge una questione scientifica, di grande importanza pratica, che sol? in Questi ultimi anni,

ha avuto uno s(udio particolareggiat!> : la causa dcUa morte nell'Occlusione lnrestinale : espone re teorie proposte, le ricerche: eseguite : aggiunge due cal>itoli sulla dl1odenecto1uia., e sugli effetti dell' Occlusione sulla funzione ren~le. Riassume le ricerche personali che portano un notevole contril.>'Jt!> all'Importante studio : dal confronto critico dei risultati degli autori precedènti, e dci suol, trae le deduzioni sulla teoria che oggi deve e:;serc accettata, spiega la gravità dell'Occlusione in rapf)orto alla sede di essa. · ~

l'n \'ohune in 8° g r aude cli 12 p agine· f,;. 13 . l ><'i nobtt·i abbona.ti

'I"r~ ""l>ia,:n.-ti

-

<1

~ole ·L .

10,75 franco cli porto e raccotnaudatn.

. di SCOJ~O

a,ct.ipe>s<::> Cl'1i:t.1

..

"t..-i.rgico •

~•>:\1)1.\ tl l<>: 'l'rt1 p ia 11t i di tt-"'-'nto adipo~o pe'r la c·ns111t'si del ,·i::;o. del ~eno, dello :scròto - 11c1· la eura cl •llt! t•1·nic - J lelll~ pl•t·<l!tt• cli ._n,...fanzH '1 111·;.tli e duro·cerebrali co11 e cn za plttslicc1 05::.ea - per l'emo~tasi d egli ol'gani pareuchilnato$i - per l'ohlit<'.'r,1 z io11e <ll c·a ,· it \ o-. ·ee - ne lle art roplastiche ed o<.:.teoli. i - peri•a a]j, peri tendi nei P JH'rin<'l'Y t' i - nC'lla colh.\8 "ote-

r.1 plu poltnnnUJ.'\! (plcu 1·J-p11cun1olisi) e ca\ità toraci<·he. (~n c·li

nrgou1enti ~ouo trattati in iugoli ca1lifoli con l'e1:>po izione di tutto quanto fin 'ora-. 81.uto fatto cliuica111eutc t· i;,peri n1eutalment~· ì11 q·uesto importante ran10 de lla chir 11rgia pU1 ~tica m e.tten dolo a p a ragone con altl.'e plasticb c aduperatc· e ch1 nrlouc l a tecnica generale e spC'c i alr'. Il ln,·oro è c:o1·redq.to cla I1u1nerose osseryazio11i cliniche originali e ùa u11 a 1npio st ud io '- r>Cri111en t a.lo ~nl q_uec;ii t r apiaut i a sco po cl1irnrgico e :;;ul cle ·tino iI1 :;euo ni tessuto ospiti. t ~n

.

, ,.o lu n1e in ° grande di p a.e;. J06 co n l o Hg. originali iu fotot ipia e tricro1nia in 5 tavole e alt..ro ì lig-HJ'C nel te. to L. 40 • l'er i i1nstri .-\ bbona1 i i:;ole 1... 30, 7 5 fra nco di por to e r accomandato.

Prof.

"\T ALE~TINO

BARNABÒ.

I

I poteri defensionali e l'officio protettivo degli organi viscerali e parencnimali contro i germi. delle infezioni cbiruraicbe. . nata la notevole importanza. dell'al'gomento, trattato esaurientemente in questa estesissima monografia., io cui sono riassunte le più moderne nozioni anatomiche, istologiche, cliniche e sperimentali, ed esposte le svariate rieercbe e le coocezioni personali dell'autorJ, ci siamo procurati, certi di far cosa gradita À) nostri abbonati, il mezzo di offrire a. condizioni vantaggiose un libro indispensabile non solo per chi si occupa. di Patologia speciale chirurgica, ma 1.ltresl per ctu studi& la Patologia in genere dette malattie infetti?e. ' Uo volume in- so grande, di pag. XVI-922; in commercio L. 20, pei nostri associati sole L. 15, franco di porto e racooma.ndato.

.,

Prof. LUIGI MANGINELLI, Docente di Patologia Medica e Aiuto· Medico negli Ospedali dt R oma.

La diagnosi. dslle mnlattìi dBllo

stoma~o ·B dell' intsstino

ai raggi X.

yn YOJu1nc in-8° g ranùe, di p ag. Xl [ [ -254, t-icoo di 121 illustraoioùi e di uua coinpleta bibliografia , in commercio L. 8, per i nos tri associati L. 7,25 frane.o di p orto •

p er Sole·

c.

. BRUNETTI1 Docente di Patologia Chirurgica nella R. Uuiversìtà di Roma..

· • e I· Neo1)1asm1 ] • de) llii(esen·tere. l Le CISll

l , 8, 50 Volume / 'in-8°

-

SOM~1ARIO:

rall. -

Parte 1. Nozioni-geneParte Il. Etiologia, Patoge·

ne.s~! Anatomia.p~tologi.ca.-Par~!ll.

Chntca delle c1st1 e dei neoplasmi. ~antie, di 359 pagine, con 11 figure, che è in commercio al prezzo di L. 10.

,

per sole \

A.

~ ElSSER

L.13,50 I Malattie

e I.

lADASSOHN

~ella·

Pelle

Traduzione italiana dall'originale tedeseo, oon note ed ag· giunte del Dott. V. Montesano, docente nella R. Università di Roma. Volume in-so grande, di 752 pagine, con 52 fignrd intercalate nel testo, che è in commercio al prezzo di L. 18 .

.

Prof. Cav •. OIAéJNTO QUARTA, llbero docente di patologia speci~le medica nella R. ,.Universltà di Ròma \

Y ADEMECUM· DELLA INFERMIERA IN CASA E NEGLI OSPEDALI S econda. edi -,,ione accuratamente riveduta ed ampliata = Un volume di circa 285 pagine, riccamente illustrato Prezzo Itire 5. - Pet glt abbonati al • Policlinico • sole LJ1 e 4,50 (frane.o di port;o e raccomandato).

==--::::e•===== ============-=:----

..-=

P~r l'acquisto di quanto sopra, inviar~ Cartolina-Vaglia direttan1ente al Cav. LUIGI POZZI - Via Sistina 14 - ROMll

\


• •

Altr-e interessantissime · pubblicazioni;

-

Prot. GOGLlELMO BILANClONl aiuto nella Clinica ·oto-rino-1ari.ngoiatrica e negli ospedali riuniti di Roma. libero docente di patologia generalo e di oto-rino-laringoiatria.

L·a laringe e il sistema nervoso eerebro .. spinale . .Fisio=-pat:o1ogla .01iriioa.. . ~

La laringe ha rapporti intimi e ·comple~sl col sistema nervooo cerebro-:1pinale, cosl che importa11t1~1ml sono J 1.1robleud l\l fi~lo-IJat u­ .togta che lJ ronc,,.rnono e di eguale v:ilort· :10110 le loro ripercussioni neila pratica. Quante volt~ una Jia~no~1 precoce di tab~ dOI'S!Alt' non è stata :io:11>ettata o atferruata dal l.lringologo. con unA os~ervazionc esatta \Ji uua caratteristi.ca paralisi litringea, ur ~icu .-jntomll 1 . della lesione rufdollar~? Sebbene l' argorneuto iuterco1si in ~!1 1 ·\l :.rrado il medico generico, il neuropatologo é l' oto-rino-la.rinJ.?oiatra, e:HO era più o u1!!11u .tuga~eme1. td trattato ueUij operi· Jida.r.Lic11tt s 111 ;istenl<L nervoso o dt:Ua :'ipoci:.1.lit.à : man cava. i 11 l L~ha t: iuori, un• esposlziouc :-1 ,t•· •natlca •11 tutto questo capitolo. l.' .A. ha assolto al compito1 che ~i e µretlsso mag1:;1,ral rnente. fac~ndo tesoro, oJtrt! eh" della. r h···•l l~t· teratura ~parsa, 1iltluda e incoorc1in:Lta.. 1ella :1 ua t~perieuza di l~bor~torio d ùi 1·liuil!a, dando uu' opera armo:iica di sicur~ utilit.à pt'r ognJ u1edico colto. Ecco. un tn:dice sommario deJ contenuto di qucst' Ln1pnr( tl)d" vnl 111nt· · · , introduzione. - P.!RTE G~ERALE. Cap. I. Oentri corticali d~lla laringr.. :\.) Centri fona~ori, da.ti sverimentali, anat.omo-pa.rol11gic1 e clinici. B ) Centri respircitor&, i tl~m. - Cap. II. Centri souocorticali, fonatori e re!!piratori. - Cap. lif. O~rd.ri bvlbari, itlem. .Cap. IV. Centri. cere~1J/lar;. iuem . - Cap. V. Oentri $f)inal1. i 1l~ u1. - C.l; •. · \. L. Sislem't 3impatico. - PAR'l'E SP1'X'IALE. l 'ap. I. Lesio·n ' -eerebral"-'. A) Lesion i prttvalentemente corticali, disturbi !ouatotì e· respira e.od. ~) .Le:;1ont preval.il1'te1nenft ,;ot locorucrili. Parali,.- 1 p::ieudot>nlbar*' . .llorbù ù1 Liì.ttc. Pi1 rali:.i .i,gitante. Corea.. lsterismo. ~Iàl.~ttie mentali. Epilt;,sh~. ~eu ra~teni:". - t 'ap. 11. f-~•io1H Cr'.reh~lla.ri. - Cap. Llr. L esioni /Ju lfJuri. P:ualisi labio- glosso-larlngea. Sclerosi a placche. ::)iringom!elia.. Paràli:.i la.rl11![c... a=-so. iate. -'liofonia o lliiasteu ia grave. - Cav. l \" . us io >H apinati. 1 abe dorsale. .l\1 ala ttia d ~ .f!'riedre 1ch. 8clero3i la tera.lt- ;llD 101.rù tica. ..\ u o ti a muscolare progres~h-.1. Poliotuil'lit~ . )1'a la ttiii tl1 Landry. Cap. V. Lesi-0ni tl.1 l 1impatico. - ErrtoGO. - Ogni pn.ragraro ri~uarda 1 ù1:;t11rbi fo natori e re3pirat.uri e ::1i chiudt cou copiosa bibliogr tfia. . · 1

,

Volume in-so, d1 circa 480 pagine, con 37 figure! inte1·~ala Lo uel t~~to . PJ"ezzo L. 1.8. Per g i abbonati al a Policlinico• sole 'L . 1349(${.) tran<'o iii porto e raecomaudat(). \

Prof. GIOACCHINO BRECCIA

1

.11 'Rneumotorace artificiale netta tube·r colosi polmonare /

Gt1ida

tcorioo ... pration e

studi originé1li.

ll crescente risveglio della lotta co"ltro la tubercolosi polmonare rende di grande attua.lit-à ogni Ul>ro ('he v olga.rizzi I pi\) reputau

,

mezzi cu.ratS\ i. · Questo del prof. Breccia offre al pratico quauto si richiede p er ru1'tterlo in grado di applicare il pneumotorace a..cti-ftclale; al pratico e allo studioso spiega le ra~ion.i s r ieuuflc.he t: oUniclle del u1ezzo terapeutico. dandone la sirura indicazione, la tecnica esattà, le vice11de ptn varie, ch e possono occorrere 11 1•1 trattamento aUa f qrla11i111. . Prima d~ lla pubblicazione del Breccia mau cava il ca.vltolo orga.uico della. .Yeni ei.l. i <Y,Jia t' l'Jin1ca d,l pMuniotorace artificiale. per quanto già raziuuahncute impiegato avesse reso co!lÌ segnah\ti servizi, da meritarsi il consen::10 1uii"ersaJe, cosi insolito nella tera.µ ia 1 •1burcolare. Studi cHntci" dpt:r1mentali. veramente l11Hgh1 e' rigorosi ueH' Ancori., 1 µrimi cllt'. dopo l~ scuola del Forlanini, veal!~cro lnii-iatJ con metorlo e lena tu !talla. mentre all'est.ero co::i1 1111elicemcute t-r.~ te 1tat11. l:L NCt>rC<~, hanno permesso Lli stabilire su saldu b1'::.-6 la dottrina semeiologica e cltnica del mezzo ter1.1.pe11tico. cne di iUnà pratica empirica 11d lntld<L addiviene cosi 11n trattaw.. 1,to .. cientUloamante controllabile . q oalf' deve essere ormai. · Attaa.lmente la ternphi a.ntitubercolare non può tare ~ me11 0 del Pneuniotorace arti(te~a~e e chi In pr•ttioa dt"-ve possed~re p ~ rfet­ tamente le moderne cog11 izìou i , ri~ uarda.ntl Lli tSSo la iudicaz1out:, l:i tecnica. ~l'1u c ideutt. le ~o wµllcauz e , la se meiolcr..tia. e clinica, l'azione blologlc1t. ed anatomi<-a. orma.i l)icur:~mente acquisite. Ora s.1 può dire con sicurezza c he 0 011 cS1.St1• acile varie letter~ture un libro, il quale; come quello df'l Breccia, serva .a l p ra tico da guitti. teorlco-pratic~ del tineumotora.ce art.tllc1:.4lu . · Un volume in-80 gran<ie, di circa 500 pagine, niLhiame11t~ stampato su carta di lusso, c on 1& tl~llrc 1n 6 ta\'ole taort test;o e con µ rctazione del prof. se11:1tore Eop \HD O ~L\RA.t-H,l.\XO. Prèt..7.0 I.. 1~. Per gli abb0uati_ al • t•olicli ni co • ·sole L. .1.;~. -.l::'> franco dt porte• e raccoma11dato.

-----

- - - ---· -

-

--

Prof. Vh'1 CENZO GlUIJ ICEANDREA, Pareggiato di Patologia sp;Cl:l.le medica d.Ìmostrat1 va nella ll. Uni versilà di Roma.

T ,' e s a m e d e g 1 i o:rgan...i de1 pe"t;"to e

d .e l.1., a d d o m e

con particolari jndicazioni su ll' csante obb"ettivo ·in dif.fcrc nti form e n1orbose e figure schen1atiche nel testo. In riuesto libro la cui ùiffusinne si è in 1>ochi gio rni Lar~h.1-i~l m 'men t.e lnizi:1tl\, l' A. ha riunito, rou 1ttc1<la " urli111a r,a e:1µos1zlone e a sco 1>0 es~ n zia.lme ure pl'.itico, le norrne pec l'esamè oulett1vo e fun~ion!ile l.le~ll org.\a i to tcrn f, l'leco_u '.lo l'esp l-' rtcut.ll _a cyuisita i~ molti a,r 1n1 del ~uo ail u llat issimo Cori!O pareggiato universitario L 'utilirà ùel libro è resa più evidente dalle 1101.10111 di Anatomia Clinica itlu::Jtrate da ligure schematiche, che preceùono in ogni caµitol o; e dagli spt:~iah pa.ra..:raO sul moJo 1,;1)1 Q u rilevare l'obbiettività in dlfferenti torme tnorbose. 1t perctu una vera (fui1la. , ootrioùa anche pel suo torcn:l.to, pel Medi~o prat~o e per g li studenti. A quest i ultiu d è u1olto consigliabile pel nuovo a.uno Uu l\ er.;it t'Lrio. · \ Votume in lo', di pa.g. 254. corpo· 8. È in co1nmercio per L. 9; ma p03iiamo, (ler . p:'L rti1·1.>lare Cl) tDb1ua.zione, tlffr irne ·a i nostri abbonati un I lnlitato nnme ro tli copie, a 7, 75, ciascuna. franco di porto.

.

Prof. TULLlO ROSSI DORI-A già.1• aiuto d~Ha. R. Clinica Ostetrica. Libero docente di 0 $tetricla e Gi11eco1ugi.1. nc:Ua R. Università. di Ro1na . . •

OSTETRICIA MODERNA PER .1 MEDICI PRATICI · 1

Volume (edizione 1917) in form::i.to tascabile di 523 pa~ln<'. CO'l 95 figure lnterc'l.1-ite nel testo e d elegan•emente ~i1egato ln tu~ta tela, che riS}JODde ai progressi di ,,uesta importante branc·a .dt' ll \ .m~li~c~na ~d aJld co1i~anze dei me diri ~r~tt.ri. I •tllall ~roveranno ·10 de!to man ual(.; quau to occorre per l·s,,;ere posti a t correute 1l e1 11 uov1 studi e per portare nella pratica quot1d1aoa : lum1 e i metodi sug.,,cr iti d ;llle v iù recenti csperieaze ìn materia di O~tetricia . · ·

I

In commercio L. 12. _:. Per gli associati al · " Poticlinico,, sole L. 10,50 francl di porto e raccomandato. . -

-

IJott. ~I. I~ '1l'1.lilil.\\I, rapitauo 111c1li 1·0,

I

it \\ ÌStt• nfl,)

-

--- - - - - - - - - - -

0111)ritl'i11 Jll'lla R.. Clinica ot.o -ri110-la1·i11!,:-1JÌa.tril'll di lloma.

Ca diajnosi della Sordità nei suoi rapporti clinici e sociali. • Fu giudicata una. pubblir nzione int<:'res ,ante E> che ;;l legge vol:>nlieri , nno studio rliui(·o e. ~odico-legal~ della sorditc\, dJ utJlità. soientif1C·n e pratica . È una guida preziosa alla t11a!.!uo.si ue~la sorùir.n. \ 1llume 10 d 0 ::1unde, ili ouca 100 pag1ne, con una tavola. In commercio al prezzo d i L . ..... ..\1 nostri ;\SS01·1au sj ~pcful'e per so le L . J, ..s J :ranc o <l1 porto e rl\ucoma11da.to .

.

. . - · fer !·'acquisto di quanto sopra, inviare Cartoli.1a-Vaglia direttam znle al (c.v. LUl~I POZZI - Via Sistina 14 - RDMll

.

, •

\


J

Anno XXVII

Roma, 12 luglio 1920

Fase. 28.

••

fon.d ato dai professori :

GUIDO BACCELf. . I

I

FRA}{CESCO DURANTE

,J

'

.

SEZIONE PRATICA •

I

R EDATTORE C APO: PROF.

VITTORIO ASCOLI

=========--~~__;::;_.;.:=...:.;-=-::::::=============--====-~--:-=:--==========-==:_::_-====================~·

SOMMAQIO. lal·ori ~ri~ftiali: G. Egidi: S ulla determiuazion e dei gruppi sane desensibilazione . - Azione i nsolita dell'adrenalina nei g uigni. vecchi . - Intossicazione mortale da carbonato e solfuro di 1 Note e contributi: M. Borgogno : Di alc uni sempli ci e pratici bario d~~ invee~ d~l solfato cli ~ar i o per es~mi r adiologici. accorgimenti da us a r si nella diag nosi pr ecoce della tuber- Toss1c1tà dell anice stellato giapponese. - L 'eritema da colosi. arsenobenzoli . - Il cloruro di sodio come antidoto delYa. Osservazioni ellniebe: A . Sala: Su di un caso d ' a scesso e pa tico stricnina . - I GI ENE : Nuovo indirizzo di profilassi antima dissenterico. larica. ., (Jommenti: f\-1. Gioseffi : La tintura d'jodio ne~ la cura abortiva. PQsta degli abbonati. della par onichia. CJenni bibliografici. Sunti e rassegne: M EDICI NA : R . Glénard: I piccol i segni dell ' epaNella vita professionale : M EDI CI N A S OCIALE : L . Verney: L'a ssiti_smo - D. Maselli: I piccol i segni della litiasi biliare e il cur azione statale cont r o le malattie . - Cronaca de! moviloro trattamento . - CHIRURGIA: V. Bl um: S ulle indicazioni mento professionale. e le controindicazioni a lla prost.atectomia. Atti parlamentaTi• .lecademle, Società mediche, "ongrffisi: Congresso della F'ede'ra11ione · Risposte a qoe."itl e a domande. · t r a i medici addetti alla vi gilanza igien ica . - Ri unionct Ra()ondotte e concorsi. diologica E miliana . ) Nomine, promozioni, onorificenze• .Appunti di medicina pratica: C AS I S'l'J CA E TERAPIA : Anafilassi Notizie <liverse. antipirinica comparsa dopo una l unga fase di sensibilnzione. lndiee alfabetico per materie. ·

E" vietata la 'riproduzion e di la vori di e.ssi sen za citarne la fonte.

Diritti di proprieta riservati. -

AUM~NTO

pi~b blicati

n el POLICLINICO e la jJubblioa.zione di sunti ·

DEI PREZZI D'ABBONAMENTO

conformità delle disposizioni impost e dal r ecent e Decreto .Ministeriale riportato nel precedente Fascicolo 27 e della deliberazione dell'assemblea dell'Associazione della Stampa Scienti:flca Italiana (~ezione Medica), pubblicat a nel 11umero 26, i prezzi d'abbonamento al nostro periodico vengono auu1eut ati dal lQ luglio al 31 dicembre 1920, nella seguent e misura, per tutti gli abbonamenti in . cors o: 111

Per I' Estero

Per l'Italia

L. B :' 12 ,, ~ 2 ., 15 -

F"R. IO ,, _ ,, ,,

15 15 2 O -

per chi è as.sooiato alla .sola Sezione Pratica; · id . id . alle Sezioni Prati ca e .1.Wedica id . id. alle Sezioni P r atica e Chirurg ica ; id . · id . a tutte e tre le S ezioni. J.

Il Decreto Ministeriale ci consentirebb~ di raggiungere la misura del 100 °;0, ma noi ci limitiamo a chiedere ai nostri abbonati quanto è assolutamente indispensabile per fronteggiare le attuali difficoltà. Così il " POLICLl.NICO ,, manterr à ancora il vanto di essere il · periodico di medicina generale più a buon mercato fra tutti quelli che vedono la luce in Italia. i nostri abbonati sono pertanto pregati di voler rimettere con cortese sollecitudine, mediante yaglia ~ cartolina-vaglia, la suddetta quota d'integrazione, direttamente all'Editore del'' POLICLINICO " Cav. LUIGI POZZI - Via Sistina, 14 ·ROMA.

LAVORI ORIGINALI. CLI N I CA CHIRU RGI CA DELLA R. UNIVF.RS. Df ROMA

d i-r etta d al

pr.~.

R.

A LESSANDRI.

'

Sulla determina.zione dei gruppi sanguigni. Do.tt.

G UIDO EGIDI,

aiuto aibilitato .alla docenza.

La prati~ a 1delle tra sfus ioni di sangue aveva fatto notare che esiste tr.a il sangu e di alcuni donatori e quello di .a lcuni riceven ti una specie di incompatibilità capace di provoca re incidenti talvolta gravi. P oichè gli inci1denti n on .er an o cost an ti, pa rve logico supp orr e ch e non tt1tti i san gl1i llinan i fossero simili tra

loro e che per .eff.etto delle dissimiglianze avvenisser.o ,g li osservati inci de11 ti. Se le em azie di alcuni individui si mettono in contatto .co.n il siero ·di .altri individui, si trova ·Cbe .alcuni 1Siéri h anno la ca.1)acità di .agglutina r e ed emolizzare l e emazie di alct1ni soggetti. Questi soggetti non sono p er ciò .a datti a donrur e S'an gue agli individui che h anno fornito quei sieri. Mos•s , -esaminando il sangue di m olte migliaia di individui, giunse· alla conclusio11e ch d tutti gli individui della specie umana, con cel't.ezza qu·asi assoluta, possono essere divisi in 4 grl1ppi san gu Lgni n ettamente car atterizzati dal compor tam ento r eciproc-0 11ella reazion e 1


\

\

724

IL POLICLINICO

[ANNO

XXVII,

FASC.

28]

dell'agglutinazi.one; questa va di p ar1 passo gruppo IV possono forni re emazie da tra;sfoncon l'emolisi• dere in ogni ,s oggetto . 1Se ad alcuni individui si preleva del s.angue Gli indivi.dui del gru.pip o II e .d.el gruppo III da una vena e di e·s so una .p arte si tratta con hànno sangue che, messo in ·contatto con sancitrato sodico, un'altra si utilizza p~r separare , 1g ue di so.g getti apparten,e nti a gruppi .diversi il sie'ro, abbia.mo per ciascun in·d ividuo da dal proprio, presenta nel siero i car.a.tteri 1del una parte una sosipensione di emazi·e, dall'al- gruppo IV e nelle em.azie i caratteri del g.rupdel siero. po I. Onde è che tali individui non possono r tra.Questi materiali bastano a saggiare l'ag,glu- ricev·ere o forni re sangue -che entro più stretti tinazione .sanguigna. . In. un piccolo tubo da limiti. emolisi o semplicemente ·S U un vetro porta-ogLe prime .determinazioni dei gruppi hanno getti si mescola l1na goccia del siero di un in. richiesto molto tempo perchè dovevano essere divi·dt10 con una goccj1a della sospensione di fon.date su un gran numero di esa~i; ma dopo emazie .di un .altro individu-0. Allora, se ! '.ag- che Moss ha indicato le caratteristiche· ·dei glutinazione ha lu ogo, il miscuglio, che era singoli gruppi è bastato possedere dei campioni di siero dei gruppi II e III pèr poter • omo.g eneamente torbiido, si schia~isce e ·s i tr.aStforma in una goccia limpida che tien.e in identificàre il gruppo al quale apvartiene ci.a. sospensione dei fiocchi rosso-bruni. Se l'agglu- scun in·dividuo. Infatti, come appare dalla tatinazione non ha luogo, la goccia conserva il bella II, desunta ·dalla tabella I, la reazione suo aspetto. delle emazie dei diversi gruppi sui sieri II e La reazione diviene ben visibile all'esa.me III dà risultati diver.si per cias cun g.r uppo. J · microscopico a goccia pen dente o .a ncor meglio TABELLA II. adagia.n do sulla goccia un coipri-oggetti. Sieri Se l' ag.g lutin·azione non ha lu·ogo, le emazie II III re.stano unifo.rm·e mente sparse; se l'agglutinaEmazie I + + ,, II O + zione ha luogo, esse si riuniscono .a gru·p.p i 0 ,, III + O ,, IV O O in ·ciascun gruppo le emazie. si toccano per i margini, non per le facce, ,come avviene nella Volendo dunqueJ iJd.entificare il gruppo al ordinaria disposizione .a ipile. quale appartiene un determinato so ggetto, ba· Facendo alcuni di questi ooami ct si accorge sterà prelevare .da lui una go.ccia di sangue, che i div·erisi soggetti. presentan·o differenze no- diluirla in 10 gocce ·di cìtriato ·sodico 2 % e, ottevoli .di comportamento le quali tutte però tenuta così una sospensione di emazie, m·escorientrano nel seguente quad1ro dovuto a Moss. larne una goc·cia con una g·o ocia di siero II e un'.altra con una goccia di siero III. TABELLA I. Per procurarsi i campani di siero II e III ..._ S ieri da tenere in riserva, le comunicazioni sull' ar IV TI lII I .gorriento, che sono giunte a mia conoscenza, Emazie I + + ,, II o + con·sig·ltano di rivolg·ersi ·ai laboratori che ne + + III o + ",, possiedono per ottener11e una piccola quantità. f\?' o o ,+ o Per mezzo di questa si cercheranno nella cerIn detto quadro sono in•dicate tutte le .r.eachia ,d.elle pro-prie conoscenze idei soggetti dei zioni osservate. grup,p i II e III per poi prelevare da questi Tutti i soig getti umani possono ·esser divisi ~a maggior qu.antità di siero. 1 in quattro gruippi e ciascun grup·po ha caratLa dipendenza da un altro Laboratorio è teristi.che ,per le ema.zie e per i sieri. sembrata perciò necessaria a coloro che noin Il sangu.e del gruppo I ha -µn siero sprovhanno voluto· ripeter.e le .01sservazioni nelle visto di fP\rOpÌ'ietà iagglutinanti, mentre ha proporzioni grandi- che ha usato il Moiss. emazie •poco resistenti in quanto che vengono agglutinate ,d a tutti i sieri meno che da quelli * ** del -pro·p rio .gruppo. La speculazione sui quadri del Moss, fin Un com. p ortam.ento inve·rso ha il san.gue del ) , . . ' . gr11p·p d IV, nel ·quale le emaz1e sono co.s1 resi- da due anni or sono, mi ha fatto fare alcune stenti che non ven.gono .agglutinate ·d·a alcun considerazioni le qu.ali gui·dano a identificare siero mentre i sieri agglutinano tutte le ema- i gru.p pi me·diante il prelevamento di soli 2-4 ' eccezione ·di quelle d·el propri.o . gruppo. cam·pioni di si.ero e di 20-30 campioni di emazie ad zie. Mi decido ora a renderle note perchè, sebDa queste leggi ·deriv.a l'applicazione -che gli individui del ·grUJPpO I possono ricevere emazie bene l'identifi. cazione dei gruppi trovi in·dicada ogni soggetto, mentre gli indivi·dui del zioni in pare·cchi campi di interesise chirurgico 1

1

\

1

1

1

1

1

________ _______

1

I

1

1

1


JANNO

XXVII,

FASC.

28]

SEZIONE PRATICA.

(trasfusioni, trapianti epidermici, ossei, ecc.), pure non ho trovato finora indicato un metodo ..che, senza richie·dere l'uso di sieri noti, pe.rm.etta •di ,Procedere, tra in·dividui di. gruppo .s-conosciuto, .all 'indivi·duazione dei gruppi. Le consi·d·erazi-oni che mi hanno ,guiidato sono Je seguenti: · 1a. I sieri I n.o n .agglutinano emazie ·di al·cun .gr11;;>po; quindi un siero che .agglutini al.cune emazie non può esser.e ·ohe II, III o IV. ~ Gli individui le cui emazie, reagendo ·c on siero non I (cioè II, III o IV), abbi.ano dato reazione negativa (non agglutinante), non possono essere .g ruppo I. Infatti gli indivi·dui .grurppo I h·a.nno emazie che sono .agglutinate dai sieri II, III e IV. 3a. Gli indivi:dui le cui emazie siano state .agglutinate ,d a un siero quall1nque non pos~sono essere gruppo IV. Infatti le em·azie IV .non ~ono agglutina:b ili.

*** Parten·do da qtieste coDJS~denazioni ecco come ho proceduto. Ho prelevato una goccia di sangue .a circa -vehti indivi·dui e, ·diluendo cia,scuna goccia .coni l'aggiunta di 1 c. ·c. ,di .citrato sodico 2 %, ho preparato dei campioni di em•a zie che n·ella tab~lla III ·des1gno con 1e lettere minuscole del1' alfabeto. ' A uno d·e i s•o.g getti ai quali avevo ·p relevato una goccia di sangu.e h'o estratto da una vena ~irca 10 c. c. di sangue e ·d·a questo ho fatto .s epa.rare il siero. Questo siero design·o con la ;maiuscol1a della letter.a ·che nella tabella III !Corrisponde al soggetto. Poi col detto siero ho fatto re·aigire tutti j campioni di !emazie ·e ho segnato c'on + la reazione agglutinante, con - la mancata rea:zione. Due possibilità esistevano: che il siero non agglutinasse alcun campione id i emazie o che "Jle .agglutinasse ,alcunL Nel primo caso il si-ero ·poteva· ap,partenere al · grupp·o I. .S e que·s to caso si fo.s se verificato. (caso r.aro, ·perchè gli indivi·dui del -~ruppo I sono\ rari) avrei prelev.ato si·ero da .altri indivi·dUi flnchè avessi trov.ato uno che avesse .agg1utinato qualche campio:pe di em.azie. Trovato questo indi. ·viduo, Bi può esser certi che: 1° L'in1dividuo eh-e ha fo.rnito il siero e -tutti coloro le cui emazie non sono state agglutinate non ap,p artengono al grup.po I. 2° Che tutti gli indivi.dui le cui emazie -non sono state agglutinate non appartengono :al gru.p po IV. 1

725

Per i risultati della prim·a ri1erca ho potuto perciò sapere che i soggetti a e d e f h, . ' , ' ' ' i, l, rn, n, p, q, r, s, t, u, v, z non aipparte. nevano .al gruppo I, .e che i soggetti b, g, o non ap:partenev.ano al grup.po IV. Pr.e levato allor.a del siero da uno ·d egli individui no.n appartenenti al gruppo IV, l'ho fatto reagire con tutti i campioni di -e1nazie. Anche in questa seconda serie di reazioni esisteva la possibilità che il siero ottenuto non agglutinasse alcun campione di emazie. Se ciò Si fosse verificato, non potendo escludere che il ~oggetto appartenesse al gruppo I, si sareh. be pr-elevato siero da un altro degli ~ndi ':i iu1 non appartenenti al gruppo IV . Prelevato sieTo ·dal soggetto B, si son') av·1t·~ con esso le reazioni indicate nella tab-e ila III. Come appare dalla tabella, il siero B ha agglutinato alcuni cam pioni ·di emazie. Pos.siamo per·ciò .a ire anche in questa serie che: , 1° l'individuo che ha fornito il s!ero e tutti coloro le cui emazie non sono state ·agglutinate non app·artengono al gruppo I; 2° tutti gli individui le cui emazie non sono state .àgglut.inate non apparten.gono al gruppo IV. Per i risultati di que$ta seconda ricerca ho saputo che i soggetti b, e, g, h, i, l, n, o, t non appartengono al grup·po I, e che i soggetti a, d, e, f, m, p, q, r, s, u, v, z non appartengono al gruppo IV. Un individuQ che nella reazione con un siero sia riv.elato non appartenente ·a l gruppo I e nella reazione con l'altro si si.a rivelato non ai9partenente al gruppo IV non può appartenere che al grt1ppo II o al gru·p po III. Noi •p erciò sappiamo che gli individui a, b, d, e, f, g, m, o, p, q, r, s, u, v, z non essendo ·del gruppo I nè del gruippo IV, non possono essere che dei grup1p i II e III. .Le emazie degli individui b, g, o sono state a.gglutinate d·al siero A e non agglutinat-e dal siero B; al contrario le emazie degli individui a, d, e, f, m, p, q, r, s, tt, v, z non sono state ag.g lutinate dal siero A e sono state agglutinate ·dal ·si-ero B. Qu esto. diverso comportamento indica che b, g, o non appartengono all.o stesso gruppo di a, d, e, f, m, p, q, r, s, u, v, z. Dunque alcuni in1dividui sono 1d el gruppo II e altri ·del gn1ppo III . Pr·elevando del siero a un individuo di ciascuno dei due gruppi. possiamo, servendoci di essi come nella tabella II, procedere all'in·dividuazione •d el gruppo al quale appartiene ogni , sog.g etto che ·ci si presenti. Il prob.lema è cosi risolto. · ' 1

1


I '

726

JL POLICLINICO

A

a b

e

+

à

e

j'

- ii •

'

,

l

m

+

T ABEI,LA III. B n

+

t+

o

p

q

'1'

s t 'U

+

·v z

[ANNO

XXVII,

FASC.

28J1

.d

+

B

t+ +

t

do del recipiente r esta un piccolo ammasso di emazie. . alterate, mentre altre emazie conservano aspetto normale. Queste, che sono le uniche che si possano prendere in una goccia, sono perfettamente adatte alla reazione e reagiscono esattamente ·come le emazie prelevate di fresco. I sieri possono esser conse.r vati per mesi senza perdere le proprietà caratteristiche per la prov.a della aigglutinazione. Essi, secondo la prova fatta da Sanford, sono utilizzabili anche dopo l'essiccamento, per ·due mesi. Ciò' è comodo perchè, a vendo in precedenz.a disseccata una goccia ·di siero S1U un vetrino, .a l momento di eseguir.e la reazione non si ha da far altro che veT1sare sulla 1goccia disseccata una gocc]a di ·sospensione di emazie, attendert qualche minuto e· osservare. 1

Esso non ha richiesto che il .p relevarnento di una goccia di sangue ~da ci.rea 20 indivi·dui e di alcuni centimetri cubiici di .sangue da due soggetti. ,., / Essendo avvenuto che i sieri A e B sono uno del gruppo II e l '.altro 1del grupp·o III, la tab.e lla III ha servito anche .a i.dentifìcare il gruppo .al quale· ruppartiene ., ciascuno dei soggetti ai quali abbiamo preso campioni ·di -emazie. Ma non si può presumer.e che la ricerca proceda ,s em·p re cosi spe·dita. * ** Nell'esempio ha concorso alla speditezza l' eUna raccolta letteraria estesa si trova i11 venienza, puramente accidentale, che il sogSurg., Gynec. arid Obst., 1919, XXVIII, 262-276. getto ·dal quale si ·è ottenuto il siero A non J. DE J. PEl\fBER1'0N: Blood Transfusion . apparteneva al gruppo IV; ma poichè i sogIl citato istudio di Sanf0ir.d è in Jour. Am. getti del grurppo IV non sono punto r.ari, poMed. Assn., 1918, 1221. trebbe accadere ·che appartenesse a questo Gli studi di Moss sono in : Bitll. J ohns H opgruppo il primo siero non apparteiiente al kin s Hosp., 1~10, XXI, 63-70. - Jour. Am. "Ptled. gruppo I che ci riesce di trov.are. Assn., 1917, 1905-1906. Se le emazie a, n .ella reazione col siero B Una rivi'Sta succinta, l}l'i,1a ·di indicazioni bi .. avessero dato reazione - , il '.s oggetto a, non 1 b liogr.afiche, ma chiara, è in Presse m éd icale, apparten endo al gruppo I, non appartenendo 16 j anvier ,1919. al gruppo del soggetto b (che .a,ppartien.e a l gruppo II ·o al III) nè .all'altro gruppo (JII o II) le oui emazie dovrebbero esser .agglutiNOTE E GQNTRIBUTI. nate, non pe>trebbe appartenere che al grup1j p o IV. Di alcuni semplici e pratici accorgimenti In tal caso, tra i soggetti le cui emazie sono agglutin.ate dal siero B (so.g g·etti non apparteda usarsi nella diagnosi precoce della tubercolosi. nenti al grup·p o IV nè"' .al grup1p o a1 · quale .ap• La rapida e·d og11or.a crescente diffu·sione del- · p.artiene B), avremmo dovuto prelevare un terzo siero e servil'cene solo qopo esserci ais- la tubercolosi, e la sua ormai ammessa spiccata tendenza alla guarigione nei periodi inisicurati col metodo noto che tal~ soggetto non fosse del ·g ruppo I. .. zi.ali, hanno o.g gigiorno fatto moltipl~care i Il proce1dimento ·descritto deriva da conside- mezzi d'indagine ·diretti ad una precoce diarazioni logiche dedotte con rigore m.a tematico. gnosi. Non intendo qui ripetere i numerosi artifici Io l'ho iprovato in vario modo e l'ho trov.ato finora esco1g itati, i numero si m etodi di ricerca sempre esatto. ·diretti a questo, scopo, e che già 1fan110 parte Per chi vole·sse praticamente proc edere .alla individuazione dei gruppi aggiungerò che i attiva dell 'abbondante e vario arsenale diacampioni ·di emazie •S ospese in citrato sodico gnostico del medico pratico e di laboratorio, e la cui utilità è orm.ai stata consacrata dalla 2 % sono utilizzabili ·durante più giorni. Però v'è un periodo che 1dur.a da alcune ore dopo ·e·speri.e nza; mi sia lecito inve~e ricordare ·due metodi, che ·ad altri ed a me si sono dimostr.ati il prelevamento alla. fin.e ·del primo giorno, utilissimi, semplici e pratici, e ohe finora non durante il quale numerose emazie subiscono alterazioni (emazie spinose, disposizione a -pi- . hanno avuto una sufficiente .applicazione. L'illustre tisiologo francese, il Daremberg, le) e disturbano molto la constatazion.e dell'ago.l:lservando la sipiccata insta;bilità dell'equiligl11tinazione. Tr ascor so ·questo p eriodoJ nel fon-


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.