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La biblioteca
from Ars Botanica
accurati e riflettevano l’entusiasmo dei collezionisti per i loro giardini e le loro preziose raccolte di piante. Le collezioni di piante e fiori nei giardini spesso avevano un corrispettivo nella raccolta di quadri di nature in posa e ritratti di fiori in vaso, di provenienza fiamminga. Questi quadri ostentavano rara precisione nel ritrarre i vari esemplari di fiori e preziosa eleganza nella composizione, ma spesso tale grazia non era fine a stessa e orientava la vista in senso contemplativo o veicolava contenuti morali, come quello legato al tema della vanitas (Zalum Cardon 2008, pp. 226-239).
Botanica, scienza autonoma
È soprattutto nell’ambito della rappresentazione visuale che si produsse, durante Ia prima età moderna, l’emancipazione della botanica dalIa medicina e il suo costituirsi come forma autonoma di sapere (Zucchi 2003). La botanica cessò di essere una branca della medicina e divenne disciplina autonoma solo al tempo di Carlo Linneo (1707-1778), medico, botanico e naturalista svedese. Figura imprescindibile della botanica del suo secolo, Linneo cambiò col suo sistema di classificazione basato sulla struttura del fiore e sul numero di parti maschili e femminili, il carattere delle illustrazioni botaniche. Con la sua opera si diede un nome agli esseri vegetali secondo una nomenclatura bi-nominale in larga misura in uso ancora oggi; le piante vennero ordinate secondo il numero e la posizione del pistillo e degli stami, basando la sua classificazione sull’apparato sessuale delle piante (Jeanson, Fauve 2019, pp. 91-100). Parallelamente agli studi scientifici basati sulla sintesi organica teorizzata da Linneo, si
Browallia, in Carlo Linneo, Hortus Cliffortianus, 1737, A.32.K.22, tav./pl. XVII, Fondo Estense. Modena, Biblioteca Estense Universitaria. Su concessione del/Courtesy of Ministero della Cultura – Gallerie Estensi, Biblioteca Estense Universitaria. a destra/right Sistema sessuale dei fiori secondo Linneo/Sexual system of flowers according to Linnaeus, in Louis Clerc, Manuel élémentaire de botanique, d’anatomie et de physiologie végétale, Paris 1835.