Miti & Leggende La filosofia è una buona mitologia.
Scomode Verità In un mondo di bugie, chi dice la verità perde tutto.
Cospirazioni Le guerre sono concepite per creare debito.
Misteri
Magia & Scienza Qualcosa di incredibile è in attesa di essere scoperto.
Storia
della
A . C . I . M . S - A ss o cia z i o n e c u l t u r a l e I t a l ia n a w w w.misteridellastoria.com
QUATTRO ANNI DI ACIMS Noi tutti viviamo la nostra vita ponendoci milioni di domande; il più delle volte queste non hanno una risposta. Giorno dopo giorno a caccia di misteri perché il fascino, nella storia, si annida nei suoi segreti!
CINZIA GIORGIO
Siamo onorati di accogliere nel nostro gruppo: la scrittrice , storica & amica Cinzia Giorgio.
A.C.I.M.S - Associazione Culturale Italiana dei Misteri Della Storia - CF 97732180159 - Portale a contenuto storico-esoterico, non contenente informazioni aggiornate con cadenza periodica regolare, ai sensi della legge 62/01. non può quindi essere considerato “giornale” o “periodico”.
A.C.I.M.S.
Cosiglio Direttivo dell’Associazione
Tommaso Cantafio Presidente & Fondatore
ACIMS Fondata dal 24-11-2015
Elisabetta Savaia Vicepresidente
VIA VITTORIO BOTTEGO 20132 MILANO CF 97732180159 WWW.MISTERIDELLASTORIA.COM redazione@misteridellastoria.com webmaster@misteridellastoria.com
Cinzia Giorgio Consigliere, Ricercatrice Storica & Scrittrice
A.C.I.M.S - Associazione Culturale Italiana dei Misteri Della Storia. Portale a contenuto storico-esoterico, non contenente informazioni aggiornate con cadenza periodica regolare, ai sensi della legge 62/01. Non può quindi essere considerato “giornale” o “periodico”. Copyright © 2016 A.C.I.M.S
Agostino Cotugno Consigliere & Giornalista Pubblicista.
Angelina Critelli Segretaria & Cassa
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LA NOSTRA STORIA | ACIMS - ASSOCIAZIONE CULTURALE ITALIANA DEI MISTERI DELLA STORIA
MISTERIDELLASTORIA SIAMO NOI... Nell’ottobre del 2012 nasceva Misteri Della Storia; portale web di: articoli, approfondimenti, misteri e leggende del mondo. Fondato da Tommaso Cantafio; fin da subito divenne uno dei siti di nicchia per appassionati in materia. Nel 2014 grazie all’unione di quattro suoi amici legati da questa passione comune; nasce l’idea di poter creare un’associazione culturale dedicata ai misteri.
“Non immaginavamo che sarebbe diventata una bellissima avven-
impossibile è solo il
limite che poniamo a noi stessi.
Agostino Cotugno
tura , che ci ha fatto crescere negli anni. “ (Tommaso Cantafio)
Noi tutti viviamo la nostra vita ponendoci milioni di domande ogni giorno, il più delle volte non trovando una risposta. “ (Elisabetta Savaia) Finalmente il 24-10-2015 nasce l’A.C.I.M.S, associazione culturale senza scopo di lucro, composta da: Tommaso Cantafio con la carica di Presidente, Elisabetta Savaia con la carica di vice presidente, Angelina Critelli con la carica di segretaria organizzativa, Alessandro Zattiero e Agostino Cotugno con la carica di consiglieri.
“Giorno dopo giorno a caccia di misteri perché il fascino, nella storia, si annida nei suoi segreti! “ (Riccardo Zironi) L’Associazione ha per fini; la realizzazione e condivisione di articoli, video-servizi, rubriche e attività editoriale, approfondimenti storici e ricerche scientifiche riguardanti fatti di attualità, fonti storiche e leggende. Promuove ed organizza, senza alcuna finalità lucrativa: manifestazioni culturali, artistiche, di ricerca storico-investigativa e partecipa ad esse con propri soci; promuove ed organizza convegni, dibattiti, stage, conferenze.
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STATUTO
A C A CC I A D I M I S T E R I I N G I R O P E R M I L A N O L’A S S O C I A Z I O N E E T U T T I G L I A S S O C I AT I S E G U O N O QUESTE REGOLE: Art. 1 – E’ costituita l’Associazione denominata: Associazione Culturale Italiana dei Misteri della Storia con sigla (A.C.I.M.S.), con sede in via Vittorio Bottego 14 a Milano, con durata illimitata. L’Associazione ha per fini; la realizzazione e condivisione di articoli, video-servizi, rubriche e attività editoriale, approfondimenti storici e ricerche scientifiche riguardanti fatti di attualità, fonti storiche e leggende, nonché la diffusione e la promozione d’attività su tutto il territorio nazionale. Art. 2 – L’Associazione promuove ed organizza, senza alcuna finalità lucrativa, manifestazioni culturali, artistiche, di ricerca storico-investigativa e partecipa ad esse con propri soci; promuove ed organizza convegni, dibattiti, stage, conferenze ecc. L’Associazione, per il raggiungimento dei suoi fini statutari, svolgerà attività editoriale, letteraria storico-misteriosa, curando la pubblicazione e la diffusione gratuita di periodici, bollettini di informazione, giornali, materiale audiovisivo e libri nei settori di interesse, per la diffusione e la divulgazione della sua attività e di quella dei suoi soci. Per l’attuazione dei propri scopi, l’Associazione potrà assumere od ingaggiare artisti, conferenzieri, esperti o altro personale specializzato estraneo all’Associazione. Art. 3 – L’Associazione non persegue scopi di lucro, ma si basa su autofinanziamenti e/o contributi di Enti Pubblici e Privati. E’ esplicitamente 4|
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vietata l’assegnazione di utili, resti di gestione, distribuzione di fondi o di qualunque capitale tra i soci. L’Associazione potrà compiere ogni altra attività connessa o affine agli scopi sociali. L’Associazione, ai fini fiscali, deve considerarsi ente non commerciale, secondo quanto disposto dal comma 4, art. 87, Dpr 22 dicembre 1986, n. 917. Art. 4 – L’Associazione potrà, in via accessoria, ausiliaria, secondaria, strumentale, in ogni caso marginale, svolgere attività commerciale per il raggiungimento degli scopi sociali. L’Associazione destinerà i fondi raccolti per la realizzazione dei fini sociali. Art. 5 – Tutti i soci avranno diritto a partecipare alla vita dell’Associazione e dovranno presentare domanda al Consiglio Direttivo che avrà facoltà di accettarla o respingerla senza obbligo di rendere nota la motivazione, secondo i criteri dettati dal regolamento interno. L’appartenenza all’Associazione ha carattere libero e volontario, ma impegna gli aderenti al rispetto delle decisioni prese dai suoi Organi Sociali, secondo le competenze statutarie ed ha un comportamento corretto sia nelle relazioni interne con altri soci che con terzi. Ai soci non è riconosciuto alcun emolumento, a qualsiasi titolo. I soci hanno diritto a partecipare gratuitamente alle attività dell’Associazione. Art. 6 – La quota associativa annuale è fissata, per il primo anno, nella misura di €. 20 e sarà, in seguito, determinata dal Consiglio Direttivo. Art. 7 – La qualifica di socio si perderà per mancato rinnovo dell’adesione, per morosità, per dimissioni o per espulsione per gravi motivi derivanti da contegno contrastante con lo spirito e le finalità dell’Associazione, da comportamenti che la danneggino moralmente o materialmente o che fomentino
dissidi in seno ad essa, nonché offendano il decoro o l’onore dei singoli soci e degli amministratori, per inadempienza o disinteresse nei confronti dell’attività sociale. Art. 8 – Il patrimonio dell’Associazione, indivisibile, sarà costituito da: > quote associative > liberalità, contributi, lasciti e donazioni Art. 9 – L’Associazione si doterà di opportuno regolamento uniforme per quanto riguarda le modalità associative, il diritto di voto e i criteri di ammissione a socio. Art. 10 – la quota associativa non è trasmissibile e non potrà essere considerata una rivalutazione di essa. Art. 11 – L’Associazione potrà aderire a Enti, Federazioni ed Associazioni a carattere nazionale, mantenendo la propria autonomia. L’Associazione potrà procedere a convenzioni con Enti pubblici e privati per offrire ai soci proficue opportunità e facilitazioni. Art. 12 – L’Assemblea dei soci, sia essa ordinaria sia straordinaria, è l’organo sovrano e può prendere tutte le decisioni necessarie per il corretto funzionamento della via associativa. L’Assemblea elegge i membri del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori, del Collegio dei Probiviri e approva il bilancio consuntivo relativo l’anno precedente e quello preventivo dell’anno in corso, nonché il regolamento interno; provvede alle modifiche statutarie che sono proposte dal Consiglio Direttivo. Art. 13 – L’esercizio finanziario coincide con l’anno solare, apre cioè il 1 gennaio e chiude il 31 dicembre di ogni anno. Il relativo rendiconto economico deve informare circa la situazione economica e finanziaria dell’Associazione, con separata indicazione dell’attività
commerciale eventualmente posta in essere accanto alle attività istituzionali. Entro 15 giorni prima dell’approvazione, il bilancio sarà depositato presso la sede sociale per essere consultato da ogni associato. Art.14 – L’Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto dal Presidente, dal Vice Presidente e da un Segretario che ricopre anche il ruolo del Tesoriere. Le cariche sociali non danno, di norma, diritto ad alcun compenso. Il Consiglio Direttivo provvede alla stesura degli atti da sottoporre all’Assemblea; dà esecuzione alle deliberazioni dell’Assemblea. Le deliberazioni saranno trascritte nel libro dei verbali del Consiglio Direttivo e rimarranno affisse in copia nei locali dell’Associazione durante i dieci giorni che seguono l’avvenuta seduta del Consiglio. Le deliberazioni si adottano a maggioranza semplice; in caso di parità prevale il voto di chi presiede. Il Consiglio Direttivo potrà convocare l’Assemblea dei soci ogni qualvolta lo riterrà opportuno. Art. 15 – Il Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione. A lui spettano la firma e la rappresentanza di fronte a terzi e in giudizio. In caso di sua assenza o impedimento, è sostituito dal Vice Presidente. Il Presidente cura l’esecuzione dei deliberati del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea; in caso di urgenza esercita i poteri del Consiglio salvo ratifica da parte di questo alla prima riunione. Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea
dei soci e il Consiglio Direttivo. Art. 16 – Le cariche sociali avranno durata di tre anni e saranno rieleggibili. Art. 17 – Annualmente il Consiglio Direttivo si obbliga a redigere un bilancio preventivo e consuntivo che dovranno essere approvati dai soci. Il Consiglio Direttivo convocherà l’Assemblea generale per l’approvazione del bilancio consuntivo entro il 31 marzo dell’anno successivo. Art. 18 – Il presente statuto potrà essere modificato su deliberazione dell’Assemblea dei soci, su proposta del Consiglio Direttivo o della maggioranza dei soci. Art. 19 – Lo scioglimento dell’Associazione potrà essere deliberato dalla maggioranza dei 2/3 dei soci. Art. 20 – In caso di scioglimento dell’Associazione, estinte le obbligazioni in essere, tutti i beni saranno devoluti per finalità di utilità generale o ad altre Associazioni con finalità analoghe. Norma finale Per quanto non espressamente contemplato nel presente statuto valgono, in quanto applicabili, le norme del Codice Civile e le disposizioni di Legge vigenti.
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PERCHE’ ASSOCIARSI... I S C R I V I T I A L L’A C I M S , E S CO P R I R A I T U T T E L E N E W S D E D I C AT E A G L I A P PA S S I O N AT I D I S TO R I A E M I S T E R O, O LT R E A U N A S E R I E D I S E R V I Z I P E R S O N A L I Z Z AT I . V I A G G I , C U R I O S I TÀ E N O N S O LO. DIVENTARE ASSOCIATI
“Perché il fascino, nella storia, si annida nei suoi segreti!” L’associazione ACIMS ha come fine quello di unire più persone con uno scopo comune. - Appassionati di misteri irrisolti - Ricerche storiche - Video - Contenuti multimediali - Viaggi in tema storico Le persone si associano proprio perché hanno questi interessi in comune e quindi uniscono le loro forze per creare qualcosa di bello e utile.
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Iscriversi non comporta impegni, ma semplicemente vi farà diventare sostenitori dei nostri progetti più ambiziosi, così da darti la possibilità di essere sempre in prima fila I nuovi associati potranno partecipare alle assemblee se lo vorranno, oppure essere semplicemente dei sostenitori pur non facendo parte attiva delle riunioni e/o dei gruppi di ricerca. Condivideremo con voi: - Articoli, - Foto, - Documenti - Video servizi - Conferenze
In poche parole sarai un membro attivo del nostro sito e potrai condividere con noi la tua passione per i misteri. A sostegno dell’associazione vi sarà da versare un contributo annuale di 20 euro. Tale contributo è l’unico impegno che ti chiediamo, proprio perché con la raccolta di questa piccola offerta potrai contribuire alle spese e darci la possibilità di organizzare progetti sempre nuovi, che condivideremo con tutti i soci.
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COME ASSOCIARSI... B A S TA R I C H I E D E R E L’ I S C R I Z I O N E D I R E T TA M E N T E S U L S I TO O P P U R E CO M P I L A N D O I L M O D U LO A L ATO DIVENTARE ASSOCIATI
Ci si può associare compilando il modulo cartaceo allegato, oppure connettendosi al sito: http://www.misteridellastoria.com/diventa-socioa/ Nella sezione: “ Associati a Misteri Della Storia “. Compilando il form web in ogni sua parte; dovrai accettare lo statuto dell’associazione ed effettuare il versamento del contributo associativo, che per l’anno 2016 equivale a 20 euro. Successivamente all’approvazione da parte del consiglio direttivo verrai iscritto/a nel registro dei soci e riceverai a casa la tessera di socio ordinario.
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entra a far parte di un gruppo di amici e vieni con noi a caccia di misteri.
Associazione Culturale Italiana dei Misteri Della Storia Via Bottego Vittorio, 14 20132 Milano, Mi tel: 3929082879 fax CF e PI 97732180159
Spett.le Associazione OGGETTO: Richiesta di Ammissione a Socio Il/La sottoscritto/a ___________________________ nato/a ___________________________ il___________ residente in via ____________________________ CAP _________________ Città ___________________CodiceFiscale_________________________________________ Documento di identità n. __________________ rilasciato da __________________________ il __________________ e.mail ___________________________________________________
CHIEDE: Di essere ammesso/a, dopo aver preso visione e approvato lo statuto sociale ed il regolamento interno, quale socio della Associazione, attenendosi a pagare la quota sociale determinata per l’anno 2016 in euro 20,00 □ Pagamento in contanti □ Pagamento mediante Bonifico □ Pagamento con Carta di Credito IBAN: IT72S0301503200000003480048 Intestato a Tommaso Cantafio, con causale: ” Quota associativa per A.C.I.M.S – Associazione Culturale Italiana dei Misteri Della Storia”
ACCETTO: che successivamente al pagamento della quota associativa, il consiglio direttivo si riunirà ed approverà la richiesta di associazione, solo dopo tale data si diventerà soci effettivi dell'associazione. Le informazioni fornite dal titolare del trattamento ai sensi dell'articolo 13 del D.Lgs. 196/2003: - presta il suo consenso al trattamento dei dati personali per i fini indicati nella suddetta informativa: - presta il suo consenso per la comunicazione dei dati personali per le finalità ed ai soggetti indicati nell'informativa - presta il suo consenso per la diffusione dei dati personali per le finalità e nell'ambito indicato nell'informativa - presta il suo consenso per il trattamento dei dati sensibili necessari per lo svolgimento delle operazioni indicate nell'informativa. Data______________Firma __________________
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SEGUICI SUI PRINCIPALI SOCIAL E SCARICA LA NOSTRA APP S C A R I C A L’A P P M O B I L E D I M I S T E R I D E L L A S TO R I A – G O O G L E P L AY – A P TO I D E – W I N D O W S S TO R E – A M A ZO N – S A M S U N G ACIMS SOCIAL WEB
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< SUL SET DEL SERVIZIO DI MILANO SATANICA
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SUL SET DEL SERVIZIO DI TORINO CITTA’ MAGICA> < SUL SET DEL SERVIZIO DI ROMA CITTA’ ESOTERICA
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R I P R O D U Z I O N E D I CO M E D O V E VA E S S E R E AZZURRINA
LA LEGGENDA DI AZZURRINA
storie del XVII secolo fermò così, su carta, il lungo volo di quella che, ormai, era già una leggenda: Azzurrina.
M O N T E B E L LO
“… aveva gli occhi color del cielo e i capelli chiari coi riflessi azzurrini …”
“2015 L’anno di Azzurrina di Montebello, attesa nella rocca per l’apparizione del fantasma. La Romagna è una terra di misteri e leggende che affondano le loro radici in un passato ricco di storia e che traggono la loro energia da tantissimi luoghi suggestivi, in particolare manieri e castelli, che affollano il suo entroterra. Uno dei racconti più famosi, e che ognuno di noi ha sentito raccontare più volte e in varie versioni, è quello legato ad Azzurrina di Montebello: la piccola bambina scomparsa tra le stanze del castello di proprietà dei conti Guidi di Bagno.” Guendelina nacque nell’anno 1375 nel mese dei doni (Dicembre) – racconta Farinelli – così, come riportato sul grande registro che troneggiava sul tavolo dell’archivio del castello di Montebello. Figlia di un certo Ugolinuccio o Uguccione, feudatario di Montebello nel 1375, fu la protagonista di un triste fatto di cronaca. Era il 21 giugno di quel lontano anno quando, nel nevaio della vecchia Fortezza, la bimba scomparve e non venne mai più ritrovata. Questa in breve è la sua storia che, tramandandosi oralmente per circa 3 secoli, si arricchì di elementi di fantasia. Ma perché se ne parlò tanto? Il motivo lo apprendiamo da una Miscellanea di racconti della bassa Val Marecchia, frutto di un gusto seicentesco per le fabulae popolari. La penna di un raccoglitore di
Da qui dunque deriva il soprannome di Guendalina e la sua suggestione, da un ‘vero’ fenomeno che, se visto più da vicino, si scopre risultato di una tinta venuta male, perché la bambina nacque, in realtà, con capelli bianchi: albina. La bambina era bionda, con occhi azzurri e con intelligenza fuori del comune. Fin dalla tenera età aveva messo a disagio i due casati. Infatti, la sua caratteristica fisica aveva fatto dubitare che fosse una figlia impura, Uguccione per primo aveva posto il dubbio sul tavolo e nonostante la madre Costanza replicasse la sua innocenza e fedeltà, non volle riconoscere la piccola parte del suo sangue. “Più passava il tempo e più la piccola mostrava la sua anomalia per quei tempi: era intelligente da stupire, sapeva della musica senza aver preso lezioni, canticchiava in francese, sapeva conciare ogni specie di pianta erbacea e ottenerne oli, profumi, medicinali. Erbe che poteva raccogliere nei prati attorno al castello quando vi veniva accompagnata dalla tata e dal cagnetto. I genitori avevano accettato la novità azzurrognola, così avrebbe nascosto la sua “vergognosa differenza”, a ogni occhio estraneo al luogo. Vergognosa differenza che aveva generato una situazione disagevole che sarebbe dovuta essere risolta. Fu allora, per difendere (o nascondere) la figlia che i genitori le tinsero i capelli, ma il bianco dell’albinismo non trattiene il colore, reagisce al
LE REGISTRAZIONI IL CICAP SMENTISCE M O LT E S O N O L E R E G I S T R A Z I O N I FAT T E D A A LC U N I S T U D I O S I D I B O LO G N A , M A M O LT I I DUBBI. Nel 1989 il Castello venne ristrutturato e assieme alle prime visite cominciò a espandersi la leggenda della sfortunata bambina. Nel 1990 arrivò sul posto mamma RAI ed effettuò la prima, storica registrazione, dove si sentirebbe un agghiacciante pianto. Lustro dopo lustro, le registrazioni diventano sempre più nette e inquietanti: oggi il loro ascolto è parte fondamentale della visita guidata e regalano un genuino brivido ai visitatori.
pigmento diventando azzurro. Ecco spiegato lo ‘strano’ caso e l’appellativo ad esso legato. Il 21 giugno del 1375, solstizio d’estate, la bambina stava giocando con la sua palla di pezza sotto gli occhi delle guardie, mentre fuori imperversava un temporale. A un certo punto la palla, forse attirata da una forza oscura, le scivolò via e la bambina le corse dietro, eludendo per pochi secondi la sorveglianza delle guardie. Azzurrina seguì la palla giù per le scale fino alla ghiacciaia del castello, la guardie sentirono un urlo e poi più nulla, la bambina scomparve e non fu mai ritrovata. Ma ogni cinque anni, durante la notte del solstizio d’estate, nel castello riecheggerebbero suoni inquietanti: è il fantasma di Azzurrina, che non ha mai abbandonato la sua casa.
Nel 2010 Angioni ha però effettuato le sue registrazioni. In La scienza dei mostri (CICAP, 2011) scrive di essersi presentato il 20 giugno di quattro anni fa al Castello Nel giorno fatidico il Castello è stato chiuso al pubblico e i ricercatori hanno installato per tempo le apparecchiature nella sala di accesso alla ghiacciaia, uno dei luoghi dove, si dice, la presenza si manifesti con più forza Le 10 ore di noia sono interrotte solamente dai rumori del pavone (albino) mascotte del Castello, dal calpestio dei passanti, da una terrificante finestra che sbatte e da interferenze radio assortite. Nessuna traccia di Azzurrina. Nel corso del XII Convegno Nazionale del CICAP , Simone Angioni e Marco Morocutti, ricercatori del CICAP, hanno presentato in anteprima nazionale i risultati della loro ricerca svolta nel famoso castello di Montebello in cui, secondo la leggenda tradizionale, si manifesterebbe un’entità misteriosa soprannominata Azzurrina. “Q UA N D O I L L I V E L LO D I CO N T R O L LO È M O LTO E L E VATO, I L F E N O M E N O S CO M PA R E ”.
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AREA
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L E S UA D A N E C E L I T FA C I L I S I S S E D U LT R I C E S BY JAMES TREEBARK
LE CONFESSIONI SHOCK DEGLI SCIENZIATI LASCIANO SENZA PAROLE Fondata nel 1955 come banco di prova per quello che allora era il più gelosamente custodito progetto segreto degli Stati Uniti, l’aereo spia U2, la cosiddetta Area 51 è diventata allo stesso tempo la più segreta e anche la più conosciuta struttura militare di ricerca. La base non è più ufficialmente conosciuta come Area 51, ma invece chiamata National
L’A E R E O C H E P O R TA G L I S C I E N Z I AT I A L L A B A S E
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Classified Test Facility. A causa dell’ estrema segretezza che avvolge i progetti tecnologici “oscuri” sviluppati e testati presso l’Area 51, la base è stata a lungo oggetto di teorie del complotto, in particolare le quelle sugli UFO. L’idea che astronavi UFO e persino alieni siano tenuti presso l’Area 51 è ben lungi dall’essere una novità. Di tanto in tanto, persone che affermano di essere addetti ai lavori nella base, si sono fatte avanti per raccontare storie sulla ricerca UFO che si svolge all’interno della struttura top secret. L’Area 51, fa parte di una vasta zona militare operativa di 26 000 km² (circa l’equivalente della superficie della Sardegna) situata vicino al villaggio di Rachel a circa 150 km a nord-ovest di Las Vegas, nel sud dello Stato statunitense del Nevada. Gli elevati livelli di segretezza che circondano la base e il fatto che la sua esistenza sia solo vagamente ammessa dal governo statunitense ha reso questa base un tipico soggetto delle teorie del complotto e protagonista del folklore ufologico.Nel corso del 2009 diversi ex funzionari che hanno lavorato nell’Area 51 sono stati autorizzati a rilasciare dichiarazioni, affermando che l’Area serviva per lo sviluppo e il test di
apparecchiature tecnologicamente all’avanguardia (jet militari, moduli lunari, ecc.) nella massima segretezza. Di preciso pochi sanno cosa è, in generale tutti sanno che è una base segreta americana. Oggi possiamo dire con certezza solo dove si trova, tutto il resto sono solo allusioni e supposizioni. Forse però è proprio questo che rende la base misteriosa e fa sognare e discutere sull’esistenza dell’uomo nell’universo (si sospetta che proprio in quest’area si studia il mistero che avvolge la vita extraterrestre).
Ma cosa nasconde l’area51? Quale progetto deve essere cosi tanto segreto? Poche persone sanno rispondere a questa domanda, e rimane il segreto più impenetrabile d’America. Quello che l’umanità sa, è che fino a mezzo secolo fa il governo americano negata l’esistenza, dopo i russi nella guerra fredda però scattarono delle foto satellitari a questa base e le resero pubbliche il governo la dichiarò top-secret. Oggi tutti sanno che l’area51 esiste ed è operativa.
DICHIARAZIONI... GLI UFO ESISTONO... Q U E S T I V I A G G I A N O S I L E N Z I O S A M E N T E , CO N U N A LU C E B R I L L A N T E , H A N N O PA R E T I T R A S PA R E N T I , E S F I D A N O L A G R AV I TÀ .
BOYD BUSHMAN Area 51, gli alieni esistono: confessione shock dello scienziato prima di morire
Ha la pista più lungo del mondo con gli hunger più imponenti del pianeta, un area circondata da cartelli che avvisano che: non si può fotografare,disegnare e persino guardare. Il governo non ha reso neanche pubblica il nome dell’agenzia che la controlla (fbi,cia ecc…).Un posto talmente top-secret che non sono neanche applicabili le leggi statunitensi .L’area51 in principio fu sfruttata dal governo americano per test nucleari. In seguito durante la guerra fredda usarono questa base per collaudare gli “U2” aerei spia. Molti sono gli pseudo scienziati che affermano di aver visto e lavorato nell’area 51, ovviamente nessuno di essi può provare notizie che sono già in partenza segretate. Molti asseriscono di aver lavorato per progetti segreti (black project), aver visto macchine volanti, ufo ed esperimenti chimici pericolosissimi. Molti confermano che l’area 51 venne solo utilizzata per progetti di aerei e tecnologia aero-spaziale.
NIGEL WATSON “Dobbiamo stare attenti al fatto che dopo lunghi periodi i ricordi sbiadiscono, e le persone utilizzano ricordi vaghi per ricostruire gli eventi in una storia che preferiscono credere o far piacere al loro pubblico.”
La confessione di Boyd Bushman, lo scienziato che lavorò per anni nel misterioso sito militare. In un video registrato prima di morire, svela la sua verità sui progetti top secret del governo statunitense e la sua alta conoscenza del programma UFO del governo degli Stati Uniti. Ricercatore aerospaziale, morto nel mese di agosto, Bushman ha lasciato un’intervista in punto di morte straordinaria, un resoconto di 40 anni di carriera.
Durante l’intervista, Bushman mostra le foto di quelli che sostiene essere alieni, che, racconta, hanno contribuito a sviluppare tecnologia volante per una grande impresa di difesa. “Stiamo cercando di imparare che cosa fare.”Bushman ha descritto l’aspetto dei due tipi di alieni che sostiene sono in fase di studio presso l’Area 51, d icendo che avevano lunghe dita delle mani e piedi palmati. Ha anche detto che provengono dal pianeta Quintumnia e, fortunatamente per gli esseri umani, sono amichevoli. In sintesi, gli alieni dell’Area 51 proverrebbero da un pianeta conosciuto come Quintumnia, ma la loro tecnologia permette loro di raggiungere la Terra in un tempo relativamente veloce, circa 45 anni viaggio.Sono alti meno di un metro e mezzo, hanno circa 230 anni, hanno cinque dita e dei piedi palmati, e comunicano telepaticamente. Le astronavi UFO sono a forma di piattino per 12 metri di larghezza, e 18 degli alieni in visita ora lavorano per il governo degli Stati Uniti. First Edition
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Catacombe dei Cappuccini di Palermo, che più precisamente sarebbero le cripte della chiesa di Santa Maria della Pace, hanno una storia antica 500 anni, che iniziò casualmente. I monaci, alla fine del 1500, usavano seppellire i confratelli defunti in fosse comuni situate sotto la chiesa; quando ampliarono il cimitero sotterraneo (da qui il termine catacombe), traslando le salme, si accorsero che 45 di queste si erano mummificate naturalmente. L’evento fu considerato un segno di benevolenza divina, e i 45 corpi furono esposti in delle apposite nicchie.Le-catacombe-dei-Cappuccini-a-Palermo-5 Col tempo, alla fine del 1700, i frati decisero di accogliere nel loro cimitero anche quei laici che potevano permettersi il costo, non indifferente, dell’imbalsamazione. Fino alla fine dell’800, personaggi facoltosi appartenenti alla nobiltà siciliana, affidarono i loro defunti ai Cappuccini che, dopo l’imbalsamazione, esponevano le salme nei corridoi della cripta così che i parenti ancora in vita potessero far loro visita, in una sorta di continuità tra pre e post-mortem. Nel 1900 solo due defunti vennero accolti nel cimitero: un viceconsole amer-
ROSALIA LOMBARDO LA MUMMIA CHE APRE E CHIUDE GLI OCCHI S I T R AT TA S O LO D I U N ’ I L LU S I O N E OT T I C A – P R O D OT TA D A L L A LU C E C H E F I LT R A D A L L E F I N E S T R E L AT E R A L I , E C H E D U R A N T E I L G I O R N O È S O G G E T TA A C A M B I A M E N T I .
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icano nel 1911, e la piccola Rosalia Lombardo nel 1920. La piccola Rosalia, la “mummia più bella del mondo” era una bambina morta di polmonite all’età di 2 anni. Il padre, nonostante la pratica fosse quasi in disuso, volle fortemente sottoporla all’imbalsamazione, eseguita da un grande esperto dell’epoca, il professor Salafia. Effettivamente, i metodi del dottor Salafia hanno permesso un’ottimo stato di conservazione della bambina, ritrovata quasi intatta dopo circa 94 anni.Utilizzando miscele, la cui composizione è stata scoperta solo pochi fa, Salafia riuscì a dare alla bimba un aspetto del tutto naturale, come se fosse immersa nel sonno, tanto che viene chiamata la “bella addormentata”. Circa un anno fa, un piccolo mistero ha avvolto la mummia di Rosalia: la bambina apriva e chiudeva gli occhi, più volte al giorno. Il fenomeno è stato registrato dalle telecamere installate nella stanza dove riposa la bambina, e inizialmente nessuno riusciva a dare una spiegazione, così qualcuno ha gridato al miracolo, qualcuno ha parlato di fenomeno paranormale, qualcuno l’ha considerato una sorta di trovata pubblicitaria…Secondo Dario Piombino Mascali, il conservatore del sito, pare che il misterioso, e per alcuni versi inquietante fenomeno, abbia però una semplice spiegazione: “Si tratta solo di un’illusione ottica – ha detto – prodotta dalla luce che filtra dalle finestre laterali, e che durante il giorno è soggetta a cambiamenti. Inoltre la mummia ha cambiato po-
sizione: prima era inclinata grazie a un supporto ligneo, adesso, nella nuova vetrina, è invece in posizione orizzontale. Si osserva quindi, meglio che in passato, che le palpebre non sono totalmente chiuse, né lo sono mai state.” Resta il fatto che alcuni video mostrano chiaramente le palpebre in movimento… Per la scienza il fenomeno è quasi inspiegabile, o meglio: forse a causa delle variazioni di umidità della stanza in cui si trova la mummia, il risultato è questo movimento delle palpebre. Sembra essere certo, invece, che lo scorrere del tempo e le variazioni climatiche a cui è stato sottoposto il cadavere nei decenni hanno reso i capelli e le ciglia della bambina bionde, mentre nel passato e dal confronto con le foto dell’epoca, Rosalia aveva i capelli più scuri. Che si tratti di un fenomeno scientifico poco frequente, o che sia un vero e proprio caso paranormale, o che si tratti di una trovata pubblicitaria per dare visibilità alle Catacombe palermitane, è difficile da stabilire…di sicuro sorprende l’ottimo stato di conservazione di Rosalia a distanza di 94 anni dalla morte, prova tangibile, suo malgrado, del successo delle tecniche di mummificazione di questo dott. Salafia di cui sarebbe interessante analizzarne la personalità.
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I MISTERI CHE SI CELANO DIETRO LE OPERE D’ARTE
Duis elementum laoreet sagittis. Mauris comm.
D O N E C N I S L D O LO R , CO N G U E A C U LT R I C I E S N E C , LO B O R T I S S E D LO R E M . A E N E A N Q UA M T U R P I S , FA C I L I S I S S E D U LT R I C E S AT.
Molti dei dipinti più famosi dell’arte nascondono, celati tra disegni e colore, codici segreti che suscitano da sempre la curiosità degli studiosi e di tutti gli appassionati d’arte e mistero. Unici non solo per la loro straordinaria bellezza, molti dei capolavori artistici più famosi di tutti i tempi, trascinano con sé suggestione e ambiguità: basti pensare al Cenacolo di Leonardo, una delle opere più controverse e studiate di tutti i tempi, per comprendere quanto l’arte possa essere influenzata da enigmi, storie esoteriche, astrologia e quant’altro. Ma quali sono i dipinti più famosi che oltre ad ammirare possiamo anche ‘decifrare‘? Guardiamone insieme alcuni, quelli più conosciuti. L’Isola dei morti, il più conosciuto dipinto del pittore basilese Arnold Böcklin rappresenta una piccola isola rocciosa in un luogo sconosciuto. Tra il 1880 e il 1886 Böcklin eseguì 20 |
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ben cinque versioni del dipinto. Il dipinto mancante, la quarta versione dipinta nel 1884, fu distrutta a Berlino durante la Seconda guerra mondiale. Di tutte le versioni il tema comune è un rematore e una figura vestita di bianco in una piccola barca che scivola verso quest’isola misteriosa. Van Gogh e la doppia tela: sotto la natura morta si celano due lottatori a torso nudo. Un nuovo dipinto di Vincent van Gogh è stato scoperto in un museo olandese: dopo una serie di indagini approfondite, e grazie alla tecnica della cosiddetta macro-fluorescenza a raggi X adottata dagli esperti tedeschi dell’elettrosincrotrone di Amburgo Desy (Deutsche ElektronenSynchrotrol) è stata trovata la tela di due lottatori a torso nudo nascosta sotto una natura morta. Leonardo –
La Vergine delle Rocce (Louvre, Parigi) Dopo averne descritto il soggetto, l’incontro in Egitto tra i piccoli Gesù e Giovanni (tratto da un vangelo apocrifo) fanno notare la grande somiglianza tra i due bambini. Leonardo – La Vergine delle Rocce (National Gallery, Londra) Nella successiva versione, quella conservata alla National Gallery, i particolari considerati eretici scompaiono: i due bambini hanno ora l’aureola, Giovanni diventa quello abbracciato dalla Madonna, la mano di Maria è meno minacciosa, l’angelo non punta più il dito… Pare quasi che questa seconda composizione sia stata espurgata dagli elementi che rendevano la prima una specie di rebus esoterico Monnalisa: un codice nascosto nei suoi occhi Il mistero di una delle opere più famose di Leonardo da Vinci riguarda solitamente il suo sorriso enigmatico; tuttavia, osservando gli occhi al microscopio, alcuni studiosi italiani hanno scoperto dei numeri e
delle lettere che potrebbero rappresentare una sorta di ‘codice da Vinci‘ di vita reale ’Ultima Cena: un puzzle matematico e astrologico L’altro grande capolavoro leonardesco – da sempre al centro di controverse discussioni per i misteriosi messaggi che sembra contenere – è stato oggetto di studio del tecnico informatico Slavisa Pesci il quale pare abbia fatto una scoperta davvero straordinaria quanto insolita: sovrapponendo all’Ultima Cena l’immagine stessa del dipinto, capovolta e ribaltata, si vede apparire un altro disegno, in cui Giuda scompare, Gesù è vestito di rosso, le montagne sullo sfondo diventano le corone di due personaggi, Filippo sembra avere un bambino in braccio e al posto di San Bartolomeo appare un templare La creazione di Adamo: il Dio-cervello di Michelangelo Forse non tutti sanno che Michelangelo, oltre ad essere stato uno dei pittori e scultori più famosi di tutto il Rinascimento, è stato anche un esperto conoscitore di anatomia. Alcuni studiosi americani ritengono, 31913infatti, che l’artista abbai lasciato alcune illustrazioni anatomiche all’interno di una delle sue opere famose
Giovannino: un avvistamento UFO? Il dipinto, esposto a nella Sala di Ercole a Palazzo Vecchio a Firenze, è stato oggetto di diverse attribuzioni c’è chi dice che sia opera di Jacopo del Sellaio, chi di Sebastiano Mainardi, pittore della cerchia del Madonna-con-BambinoGhirlandaio – ma ciò che maggiormente fa discutere è la presenza, in alto dietro le spalle della Vergine, di uno strano oggetto volante che, secondo il parere di parecchi ufologi, sarebbe la testimonianza di un vero e proprio ‘incontro ravvicinato’ Davide e Golia: i segni mistici della Kabbalah Secondo alcune teorie, il soffitto della Cappella Sistina che Michelangelo affrescò all’inizio del sedicesimo secolo, sarebbe in realtà, un ponte tra la fede cattolica romana e la religione ebraica. Molte delle figure dipinte, infatti, sarebbero rappresentazioni di lettere dell’alfabeto ebraico: come ad esempio ‘Davide e Golia‘, le cui sagome formerebbero la lettera gimel che nella tradizione della Kabbalah simboleggia la forza.
vaggio raffigura il momento in cui Gesù Risorto si rivela a due discepoli nella città di Emmaus, per poi sparire definitivamente. La particolarità del quadro è l’ombra sul tavolo che sembra raffigurare un pesce, che, secondo gli studiosi, parrebbe indicare un codice di riconoscimento silenzioso per i cristiani, dato che è il simbolo utilizzato dalle prime comunità per identificare la propria religione. Concludiamo la nostra carrellata di capolavori d’arte che celano codici segreti e messaggi misteriosi, con questo dipinto anonimo, Il ritratto del giovane Mozart, attribuito ad Antonio Lorenzoni. Nel quadro il giovane musicista viene rappresentato con la mano sinistra infilata dentro la giacca, un atteggiamento questo che qualcuno ha letto come simbolo massonico di dedizione alla causa o indicante un livello gerarchico.
La cena in Emmaus: un codice di ‘silenzioso riconoscimento’ per i cristiani In questo splendido dipinto Cara-
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DRACULA SI TROVA A NAPOLI conte Dracula è morto a Napoli, è stato sepolto nel cuore della città ed è ancora qui»: c’è un gruppo di persone che da settimane percorre strade e vicoli a caccia del segreto. E non sono ragazzini sognatori, fanatici, esaltati, ma serissimi studiosi dell’università di Tallinn in Estonia. Sono convinti di ciò che fanno, sostengono di avere già in mano i documenti che provano la verità, così hannoavviato una campagna di ricerche sul territorio. La storia è affascinante, ricca di sfumature, di colpi di scena, però assomiglia troppo alla trama di un romanzo d’avventure per sembrare vera; anche perché, attualmente, manca il particolare che la renderebbe clamorosa, il colpo di scena finale: manca proprio il corpo del conte Dracula. «È per questo motivo che, dopo aver avviato studi documentali, ora siamo scesi sul campo. E sappiamo anche dove andare a cercare. Sappiamo dov’è la tomba di Dracula a Napoli»… Esterno giorno, piazza Santa Maria La Nova, il gruppo che comprende anche gli italianissimi i fratelli Glinni (uno, Giandomenico, ricercatore a Tallinn, l’altro, Raffaello, studioso di storia) e il direttore scientifico del museo delle Antiche Genti, Nicola Barbatelli, varca la soglia del chiostro antico e si avvia a colpo sicuro verso una lapide. L’emozione cresce passo dopo passo fin quando il marmo è lì, a dieci centimetri. L’avevano visto solo in fotografia quel disegno, l’avevano ritrovato in rappresentazioni del ’500, ora lo vedono e restano allibiti. È proprio come avevano immaginato, i «segni» ci sono tutti, è il momento di rendere ufficiale la scoperta e di avviare ricerche formali. Una lettera è stata spedita alla direzione museale per chiedere il permesso di esplorare il monumento, nel frattempo i documenti vengono messi in fila per ricostruire il percorso e dare concretezza alle ipotesi. Ad ascoltare le parole degli studiosi emozionati tutto sembra confuso, vocaboli scientifici e riferimenti storici vengono dati per scontati, star dietro alle spiegazioni è quasi impossibile. Per afferrare il senso del discorso bisogna ripartire da zero e implorare «fatene una storiella, come se voleste raccontarla a un bambino». Gli studiosi sospirano e provano a riassumere. 22 |
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«Nel 1476 il conte Vlad Tepes Dracula, che appartiene all’ordine del Dragone come il re di Napoli Ferrante D’Aragona, scompare durante una battaglia contro i turchi e viene dato per morto – spiega lo studioso Raffaello Glinni – una delle sue figlie, Maria, all’età di sette anni viene adottata da una donna napoletana e condotta nel regno di Napoli. Qui in seguito sposa un nobile napoletano della famiglia Ferrillo. La coppia ottiene in ”regalo” i territori di Acerenza in Basilicata ma è legata a Napoli tanto che, alla morte, i coniugi vengono seppelliti a Napoli». Fin qui la storia è nota, proprio Il Mattino l’ha raccontata un paio di anni fa. Ma la svolta è giunta negli ultimi mesi, quasi per caso. Una studentessa napoletana, Erika Stella, per la sua tesi di laurea si inoltra nel chiostro di Santa Maria La Nova, scatta una foto che le sembra «strana», decide di andare a fondo e coinvolge via mail gli studiosi, anche quelli estoni, che guardano l’immagine e restano sconvolti. Dopo aver cercato a lungo quella traccia, eccola arrivare per mano di una giovane che sta realizzando una tesi di laurea: secondo gli studiosi è la conferma di due ipotesi: 1) il conte Dracula non morì in battaglia ma venne fatto prigioniero dai turchi; 2) la figlia Maria riscattò il papà prigioniero e lo portò in Italia. Alla morte lo fece seppellire a Napoli. E qui la realtà diventa romanzo, almeno finché la scienza non dirà che è tutto vero In quei simboli c’è ”scritto” Dracula Tepes, il nome del conte. C’è bisogno di altre conferme?». Forse sì, ce n’è bisogno.
«sigillo di Satana». Ma cosa ci fa un simbolo demoniaco all’interno di una tomba in un chiostro francescano nel cuore di Napoli? Ovviamente non è una traccia che chiarisce se lì ci sia il corpo di Vlad Tepes. Però, proprio partendo da quel punto «bollente», che si trova alla base del marmo della sepoltura, sono iniziate ricerche più approfondite. Del primo dettaglio abbiamo già detto. C’è una croce la cui parte iniziale è visibile anche dall’esterno: sembra una croce di Cristo a chi guarda la tomba. Invece la parte che si allunga dietro al marmo nasconde un segreto: in realtà è una croce del diavolo, un sigillo di Satana, come conferma la storica Laura Miriello. L’esplorazione dell’interno, grazie alla micro telecamera ha rivelato anche altri dettagli altrettanto inquietanti. Incisa sul marmo c’è una testa, sulla quale è conficcata una croce. Poco più avanti c’è un’altra in-
cisione, realizzata alla perfezione: è una serie di cerchi concentrici, come l’antica rappresentazione del Cosmo e sul bordo esterno ci sono i numeri esoterici dei pitagorici: 1, 2, 3, 4, 10. «Ogni dettaglio di questa simbologia merita di essere approfondito. Sarà necessario uno studio lungo e attento prima di dare risposte a questo mistero nascosto dietro quel marmo». Per adesso di certezze non ce ne sono, anzi una certezza c’è: non è emerso nessun elemento che consenta di affermare che quella è realmente la tomba di Dracula. Però quei segni esoterici e demoniaci dentro una tomba in una chiesa francescana, nel cuore di Napoli, ci sono. E forse hanno una storia da raccontare.
NEWS DA NAPOLI news ilmattino.it Le immagini prima sono confuse, incomprensibili. Poi, pian piano diventano nitide. All’improvviso sul gruppo cala un silenzio irreale, dettato dallo sgomento e anche dalla paura. Sullo schermo si presenta, chiaro, senza ombra di dubbio un
S I M B O LO S ATA N I CO R I N V E N U TO CO N L’ U S O D I U N A M I CROCAMERA
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