Responsible editor: Autodistribution International, Kortenberg, Belgium
Edizione: 06/2018
news www.ad- europe.com
ADI SUMM!T 25 e 26 aprile 2018
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In occasione del Summit ADI che si è tenuto a Dolce La Hulpe (Bruxelles) gli scorsi 25 e 26 aprile, il Presidente di ADI Thomas Vollmar si è rivolto a un pubblico di 170 ospiti, tutti operatori del settore automotive, composto dai manager dei 24 Partner di ADI e dai CEO e consiglieri di amministrazione dei fornitori partner di ADI. Dopo una breve introduzione di benvenuto, Thomas Vollmar ha commentato così la performance e la crescita di ADI: “Possiamo guardare al 2017 come un’annata molto buona e confermare di aver ampiamente superato gli effetti della crisi finanziaria del 2009. La crescita del 2,5% rappresenta l’apice di questo decennio, nel quale tutti i paesi europei hanno svolto il proprio ruolo. Anche il numero di veicoli immatricolati è aumentato significativamente, per la precisione del 3,4%, superando i 15 milioni di veicoli. Questo è anche il dato più alto registrato dal 2009. ADI si sta sviluppando e chiaramente muovendo in un’area a crescita completamente diversa. Nel corso dell’ultimo anno, ciò ci ha consentito di aumentare il volume di acquisti del Gruppo ADI di oltre il 15% e possiamo quindi considerarci tra i vincitori della gara in Europa. Siamo però anche consapevoli del fatto che questa crescita non sarebbe stata possibile senza il
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sostegno dei nostri fornitori e un orientamento costante della clientela. In questo senso, siamo sul binario giusto, specialmente perché la maggior parte dei nostri partner ADI sono ora forniti direttamente da fornitori ADI nei loro mercati nazionali. Sfortunatamente, però, non ci troviamo ancora nella situazione che è chiaramente definita nei contratti che abbiamo in essere con i nostri fornitori ADI. Purtroppo ci sono ancora alcuni partner ADI che possono ricevere merci solo indirettamente da un fornitore ADI nel loro mercato nazionale, e mi ritrovo anche quest’anno a citare questa seccante questione. Dobbiamo eliminare questa stortura della concorrenza e mi auguro fortemente che i negoziati tenuti durante il summit porteranno ad un esito positivo. Mi riferisco esplicitamente ai mercati irlandese, danese e finlandese. A parte questi casi problematici isolati, però, stiamo facendo ottimi progressi insieme. Per questo motivo, non posso lasciarmi sfuggire l’opportunità di ringraziarvi tutti sentitamente per questo eccellente risultato ed esprimere la mia speranza che i nostri nuovi partner ADI, oltre a quelli che verranno, potranno essere forniti direttamente e in linea con i contratti. Va da sé che abbiamo con noi oggi anche degli ospiti speciali, ai quali vorrei dare personalmente il benvenuto. Sono molto lieto che ancora una volta i nostri amici americani Bill Maggs, Mike Mohler, Dan Renehan, Roy
Kent e Ivan Domingue abbiano affrontato il lungo viaggio che li porta fin qui dal Nord America, per essere con noi oggi. È molto importante per ADI lavorare con The Group, sotto l’egida di 1Parts, per sviluppare una rete commerciale globale priva di vincoli. Do quindi un caldo benvenuto ai nostri colleghi di 1Parts. Nel filmato avrete notato l’elenco di fornitori che hanno scelto di sostenere 1Parts firmando l’accordo globale 1Parts, che sono 13 in tutto. Proprio questo sera, anzi pochi minuti fa, abbiamo sottoscritto un altro accordo 1Parts. Holger (Hellmich, Presidente area EMEA di Bosch Automotive Aftermarket), è con grande piacere che do il benvenuto a Bosch come 14° fornitore di 1Parts. Ti ringrazio molto Holger. Vorrei anche dare il benvenuto, ancora una volta, ad altre due persone estremamente importanti per noi, perché tutelano i nostri interessi con grande impegno e convinzione. Mi riferisco naturalmente alla segretaria generale di FIGIEFA, Sylvia Gotzen, e al nostro presidente FIGIEFA, Hartmut Röhl. È bello che siano di nuovo qui con noi e li ringrazio molto per il lavoro instancabile che portano avanti a Bruxelles a nome del settore europeo dei ricambi. Per continuare, il Presidente di ADI evidenzia le sfide politiche, tecniche ed economiche che riguarderanno tutto l’aftermarket automobilistico. Nel 2009 i problemi e le sfide sembravano quasi insormontabili e nessuno era in grado di prevedere quanto sarebbe stato effettivamente duro lo schianto. Nonostante questa crisi, potreste pensare ora che i problemi che abbiamo affrontato 10 anni fa fossero molto più semplici e banali delle sfide odierne, così complesse. Queste sfide sono contrassegnate da grande incertezza in termini di politica, tecnologia ed economia internazionale. Le minacce di alcuni personaggi chiassosi in posizioni di responsabilità rivestono un ruolo importante in questa situazione, così come le azioni scandalosamente ingenue di pochi top manager dell’industria automobilistica. Il motore diesel
tecnicamente avanzato ed ecocompatibile sarà presto messo da parte a causa di alcune azioni incredibilmente dilettantesche, senza che siano disponibili delle vere alternative. A livello nazionale, però, il diesel è stato trattato in maniera molto diversa da paese a paese, a seconda dei diversi interessi in gioco. Per adeguarsi al rigido valore limite di CO2 di 95g/km in vigore dal 2020, la maggior parte delle case automobilistiche è ora sottoposta alla forte pressione di rendere il diesel di nuovo accettabile socialmente. Ciò comporterà l’utilizzo di costose tecnologie di purificazione dei gas di scarico, specialmente ora che le auto ibride ed elettriche stanno lottando per uscire dall’ombra, con una quota attuale inferiore all’1%. Le tecnologie alternative, come le celle a combustibile o i carburanti sintetici, si stanno arenando a causa di decisioni politiche sbagliate a favore della e-mobility, anche se tutti gli esperti sanno che non esiste una soluzione positiva al problema delle risorse o al bilancio ecologico globale. A prescindere dalla forma che prenderanno le evoluzioni, queste avranno un’influenza limitata sulla mobilità e sul mercato automobilistico europeo. Secondo uno studio recente condotto da PwC, il mercato automobilistico europeo seguirà d’ora in poi regole completamente diverse. Di conseguenza, il numero di veicoli in Europa potrebbe ridursi di 80 milioni, arrivando a circa 200 milioni di auto entro il 2030. Malgrado ciò, il numero di nuove immatricolazioni aumenterà di un terzo, portandosi a oltre 24 milioni l’anno. Con il car sharing, altri due megatrend automobilistici stanno guidando questo sviluppo: l’elettrificazione del sistema di guida e l’imminente svolta tecnologica delle auto senza conducente. Entro il 2030, si prevede che quasi la metà dei nuovi autoveicoli saranno 100% elettrici. Il megatrend più importante, però, sarà la connettività in rapido aumento, senza la quale gli altri tre megatrend citati non sarebbero possibili. Va riconosciuto che la cosa non sorprende nessuno di noi, e per essere onesti è ancora troppo in là da venire per preoccuparcene veramente in questo decennio. D’altro canto, ci troviamo tutti di fronte al quesito di quando e come dovremo adeguarci
ARGOMENTI IN QUESTA NEWSLETTER 6
ADI Summ!t 2018 in immagini
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30° Anniversario per AD Baltico
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Fabrice Rosi eletto “Aftermarket Professional dell’anno”
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Carmunication: dati che rappresentano business
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Schaeffler: oggi e domani un partner forte
ultime notizie dal Gruppo AD 3
a questo ineludibile sviluppo. Dovremmo investire in ridimensionamenti nelle nostre riviste Eure!Tech. soluzioni tecniche ora, che potrebbero rivelarsi - da qui a pochi anni - la decisione sbagliata e quindi uno spreco Thomas Vollmar condivide l’analisi del proprio di denaro? O invece dovremmo placidamente attendere mercato, la Germania, e commenta gli importanti e vedere come si sviluppa l’universo automobilistico? sviluppi in altre realtà ADI: Senza ombra di dubbio, la connettività, combinata a A questo punto, devo dirvi che la Germania ha vissuto soluzioni telematiche, influenzerà la nostra attività di in tempi recenti uno stravolgimento dal punto di vista assistenza e fornitura di ricambi. I veicoli moderni sono del commercio di ricambi e molti rivenditori di ricambi già guidati, quasi a forza, verso reti di assistenza legate di medie dimensioni si stanno domandando se passare al produttore. Da proprietari di auto aziendali, noi stessi le loro aziende alla prossima generazione o venderle. le usiamo con soddisfazione perché sono comode. Per Come saprete, le aziende americane LKQ e GPC stanno questo motivo, sono personalmente dell’opinione che attualmente investendo miliardi di euro nell’acquisizione non abbiamo il tempo di sederci e aspettare, ma che di rivenditori di ricambi tedeschi, mentre CARAT ha perso, dal 2020 in poi dobbiamo iniziare a valutare i sistemi di solo negli ultimi 18 mesi, 8 consociate con un volume di trasporto intelligenti. Al più tardi quando il Parlamento acquisto, diretto o indiretto, di circa 70 milioni di euro. Europeo avrà regolamentato l’accesso ai dati in maniera Naturalmente, non ci siederemo per stare a guardare aperta e interoperabile, dobbiamo avere pronte delle cosa succede senza reagire. Per questo motivo, dall’inizio soluzioni, in modo da poter utilizzare questi dati come dell’anno, abbiamo aperto anche il nostro magazzino vorremmo. Da questo punto di vista, ADI si è posizionata centrale, per fornire partner non-CARAT. Questo ci in maniera molto intelligente con i suoi partner, senza ha fatti entrare in contatto con altri 100 rivenditori di puntare tutto su una carta sola. Questo significa ricambi, che hanno gradualmente trasferito i loro volumi che i nostri partner utilizzano tutte le soluzioni di di acquisto verso questo nuovo fornitore. Nel contempo, piattaforma attualmente rilevanti, come Carmunication nel 2018 creeremo una nuova piattaforma di mobilità e CARUSO, mentre vengono sviluppati anche approcci che guiderà automobilisti e flotte verso officine associate individuali. Siamo lieti di annunciare che ADI è da che operano a prezzi fissi e su appuntamento preso oggi ufficialmente membro di CARMUNICATION. Non online. Si tratta di un progetto molto bello, che ci fornisce appena si presenterà una soluzione reale per l’industria, nuove informazioni quasi ogni giorno e indirizza la potremo fare pienamente uso dell’esperienza maturata trasformazione digitale verso il nostro mercato. Stanno nel nostro gruppo in questo campo. Come potete vedere, per essere lanciati progetti simili anche da AD AutoTotal in ADI cerchiamo di affrontare questi problemi molto in Romania, AD FRANCE e AD Parts in Spagna, con razionalmente, con correttezza e in modo neutrale, senza quest’ultima che ha appena creato un’impresa comune saltare sul carro del vincitore ogniqualvolta qualche dal nome AD PARTS Intergroup. Contrariamente a ciò che novità riceve grande battage pubblicitario. Cerchiamo si ritiene comunemente, non cerchiamo una partnership invece di raccogliere tutte le informazioni affidabili nella partnership, ma strategie di sviluppo del business per arrivare ad avere un quadro generale, prima di tradurlo in 12 diverse lingue per tutti i nostri partner e amici. Ad esempio, voi tutti siete a conoscenza dell’eccellente a r t i c o l o scritto da Neil Pattemore nell’ultima newsletter ADI, oltre alle informazioni tecniche su connettività e 9 azionisti: da sinistra a destra Josep Bosch, Omer Wesemael, Stéphane Antiglio, Hakan Ataoguz, Walter Birner, Olivier Roux, Thomas Vollmar, Juan Carlos Martin, Fabrice Rosi, Renator Zerbini, Ugo Carini, 4 Cor Baltus, Gennady Korolkov, Steve Parker
assolutamente pragmatiche, collegate a un trasferimento del know-how strutturato tra le società. Poche settimane fa, il nostro partner svedese AD Sverige ha inaugurato un incredibile magazzino centrale di oltre 20,000 m2 fornendo una chiara indicazione del suo futuro orientamento. Anche qui in Belgio AD Belux sta prendendo slancio, con lo scopo di riprendere la vecchia forza. Possiamo perciò guardare indietro con soddisfazione a un periodo di crescita molto forte, riconoscendo anche nel contempo di avere impostato il giusto corso per il futuro. In questo ambito, desidero ricordarvi inoltre che l’anno scorso abbiamo ampliato il nostro consiglio per accogliere partner da Russia, Gran Bretagna, Italia e Turchia. In questo modo, con 9 azionisti (AD Parts, AD France, AD Ekol, Birner, Carat, AD Russia, AD Italia, AD Nederland, AD UK) il consiglio rappresenta il nostro volume di acquisto quasi per l’80%. Questo comitato è ora un meraviglioso esempio di collaborazione stretta e improntata alla fiducia, che viene messa in pratica in ogni nostra attività quotidiana, libera dalle decisioni politiche dei vari paesi, il che ci offre un contrappunto agli interessi dei poteri nazionali. Le politiche sono una cosa, ma le persone e i colleghi sono ben altro, quando ci adoperiamo per perseguire obiettivi condivisi, senza considerazioni ideologiche, lavorando duramente per il nostro gruppo. Dobbiamo coltivare e prenderci cura di questa forza ora più che mai, garantendone l’immunizzazione da virus politici. Ogni decisione strategica presa da ADI è accuratamente rivista dal consiglio, discussa e attuata su base maggioritaria. Questo è molto importante per noi, perché possiamo agire con rapidità ed efficacia solo se godiamo di un largo consenso all’interno del gruppo. Nel contempo, attribuiamo grande importanza a continuità e affidabilità. Per questo, vi informiamo che entrambi, Omer ed io, abbiamo accolto il volere del consiglio e continueremo a ricoprire le nostre posizioni: Omer amministratore delegato ed io presidente di ADI. Ne siamo entrambi siamo lieti. Solo ad aprile siamo venuti a conoscenza di questa prima scalata nel settore, quando Tenneco ha acquisito Federal Mogul. Questo sarebbe stato un evento sorprendente pochi anni fa, ma ora è una di quelle interessanti fusioni alle quali assistiamo con frequenza. Non passa settimana senza che si legga di una nuova partnership, alleanza o acquisizione. Evidentemente non ci consideriamo sufficientemente eterogenei da affrontare le sfide future da soli, ma cerchiamo sinergie con partner idonei. Tutto quindi diventa più grande e più complesso. Nel contempo, una gran quantità di startup non vede l’ora, troppo in fretta, disordinatamente, e quasi in maniera dirompente, di farsi largo nel nostro mercato con business model completamente nuovi. Alcuni potrebbero temerle, ma io trovo tutto questo
molto eccitante e certamente non noioso. In realtà è molto divertente seguire questa evoluzione e sviluppare le nostre contromisure. Il Presidente di ADI invita sul podio il relatore ospite della serata, Freddy Van den Spiegel, ex Chief Economist in BNPParibasFortis, Docente di Finanza presso la Free University di Bruxelles e la Vlerick Business School, e consulente finanziario presso diverse istituzioni europee, quali la Federazione Bancaria Europea e la Federazione europea degli operatori finanziari. Thomas Vollmar conclude la serata con la proclamazione dei vincitori dei due premi “Fornitore dell’Anno 2017” e “Professionista Aftermarket dell’Anno 2018”. Il Premio per il “Fornitore dell’Anno 2017” è stato attribuito al fornitore partner di ADI SCHAEFFLER. A nome del suo team e di Schaeffler AG, società di cui è CEO per l’aftermarket automobilistico, Michael Söding ha orgogliosamente ricevuto una peculiare opera d’arte in bronzo dal suggestivo titolo “Framework” e che rappresenta la struttura in continuo cambiamento dell’aftermarket automobilistico. Il Gruppo Schaeffler, che si aggiudica il Premio per la seconda volta (Schaeffler era stato incoronato Fornitore ADI dell’Anno nel 2009), nel 2017 ha generato vendite per circa 14 miliardi di euro. Con oltre 90.000 dipendenti, Schaeffler è una delle più grandi aziende a gestione familiare del mondo e, con circa 170 sedi in oltre 50 paesi, vanta una rete mondiale di stabilimenti produttivi, strutture dedicate alla ricerca e sviluppo e società commerciali. Selezionato dai colleghi al Summit ADI, Fabrice Rosi, cofondatore e membro della Direzione di AD Russia, è stato invece insignito dell’ambito Premio per il “Professionista Aftermarket dell’Anno 2018”. Fabrice Rosi si unisce così al nutrito elenco di Professionisti dell’Aftermarket che, come e prima di lui, hanno ricevuto questo irripetibile riconoscimento. Il trofeo consiste in un originale dipinto intitolato: “For continuity of change” (Continuità del cambiamento), opera del pittore e scultore olandese Ad Arma.
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SUMM!T 2018 ... in immagini
6Speaker dell’intervento: Freddy Van den Spiegel
Quasi 400 incontri organizzati in 1 giorno!
Supplier of the Year 2017: Schaeffler
Ensemble Catalpa
Fabrice Rosi eletto “Aftermarket Professional dell’anno”
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FABRICE ROSI ELETTO “AFTERMARKET PROFESSIONAL DELL’ANNO” Fabrice Rosi, cofondatore e membro della Direzione di AD Russia, commenta la propria nomina a “Aftermarket Professional dell’anno 2018” È un grande onore venire premiato dai colleghi. Ricevere questo premio prestigioso mi ha toccato profondamente, e credo che si sia visto. Premiare, tuttavia, una sola persona per una performance collettiva presuppone anche una certa ingiustizia. Vorrei dunque condividere questo riconoscimento con i Team, i Partner di AD Russia, e colui che, grazie alle sue competenze, alla sua umanità e al suo carisma naturale, ha guidato il nostro Gruppo fin dove si trova oggi: Gennady Korolkov. Se lo meritano.
mente complessa, soprattutto per una Società largamente importatrice come AD Russia. Nel 2003 un euro valeva 36 rubli, ora è a 72.
Ci voleva un mix particolare di pazienza, prudenza, solidarietà, volontà, creatività e audacia per arrivare a fare di AD Russia uno dei principali attori sul mercato russo. Un fatturato che ha raggiunto 400 milioni di euro nel 2017 partendo da 37 nel 2003, quando nello stesso periodo la superficie di stoccaggio è passata da 12.000 m² a 69.000 m² (e altri 20.000 sono previsti per il 2018), una flotta di veicoli per le consegne passata da 30 a 450, e soprattutto una rete di punti vendita passata da 12 a 46, a copertura del vasto Da 17 anni ho la fortuna di lavorare in un paese straordina- territorio russo, da Murmansk a Krasnodar e da Voronezh a rio, circondato da persone altrettanto speciali, e tra qualche Vladivostok. mese celebreremo i 15 anni di vita di AD Russia. Al di là dei numeri, che parlano da soli, sono convinto che Quindici anni durante i quali la situazione economica ge- il miglior risultato di AD Russia sia il suo contributo decisivo nerale non è stata delle migliori. Una crescita ferma dalla alla trasformazione del mercato post-vendita indipendente crisi del 2009, passando da una media del 7% nel periodo (IAM) in Russia, diventato grazie alle sue numerose inizia2003-2008 a una cifra prossima allo 0% da allora ad oggi, tive, a volte costose in sé in termini di crescita, un’attività con picchi minimi a -7% (2009) e -3% (2015). Una valuta trasparente. Finland: The delegation by Eero Broman AD Hessumobiili in Klaukkala instabile con variazioni estreme la was cui hosted gestione è estrema8
In questa avventura abbiamo potuto contare sull’instancabile supporto di Autodistribution International e dei suoi Partner, Membri e Fornitori, che tengo a ringraziare solennemente. Anche nel 2018 AD Russia porterà avanti la sua politica di crescita ragionata. Apriremo un nuovo magazzino centrale e numerosi nuovi punti vendita verranno a completare la nostra rete. Infine, lavoriamo oggi alla creazione dell’“AD Russia Academy”, nella cui nascita confidiamo per il 2019. Attenzione, però, a non lasciarsi prendere troppo dai trionfalismi. La Russia è un paese ove tutto è difficile, poche cose sono impossibili ma nulla è prevedibile.
AD RUSSIA NETWORK OF OWNED SUBSIDIARIES: 57 POINTS OF SALES
Мurmansk
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St.-Petersburg Petrozavodsk
1
Novgorod
Cherepovets Yaroslavl’
Kaluga
Belgorod
1
1
Vologda
2
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Kostroma
Moscow
Ivanovo
Vladimir
RUSSIA
Nizhniy Novgorod
Tula Ryazan’
Cheboksary Voronezh Kazan’
Ul’yanovsk
Rostov-on-Don Krasnodar
Penza 2
Izhevsk Ekaterinburg
Tolyatti
2
Samara Ufa
2
Tumen’
Chelyabinsk
Magnitogorsk Orenburg
Pyatigorsk
Komsomol’sk-on-Аmur
Omsk
Bratsk Krasnoyarsk
- Central office of the partners of AD Russia Group - Point of sales
Novosibirsk
Blagoveschensk
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Irkutsk
Ulan-Ude
Khabarovsk
Chita
- Subsidiaries, opened in 2017
Ussuriysk 2
- The total number of branches in the city, including opened in 2017
SCHAEFFLER: OGGI E DOMANI UN PARTNER FORTE In aprile, la Divisione Automotive Aftermarket del Gruppo Schaeffler si è aggiudicata il premio “Supplier of the Year 2017” di ADI International. Motivo sufficiente per presentare brevemente il subfornitore per l’automotive e l’industria, la sua strategia e soprattutto la sua Divisione Automotive Aftermarket. Il Gruppo Schaeffler è un subfornitore su scala globale per il settore automobilistico e industriale. Altissima qualità, tecnologia avanzata e una spiccata capacità di innovazione sono la base del costante successo del Gruppo Schaeffler. Con componenti di precisione e sistemi motore, trasmissioni e chassis, così come con soluzioni di cuscinetti volventi e cuscinetti a strisciamento per numerose applicazioni industriali, già oggi il Gruppo Schaeffler offre un contributo decisivo alla “Mobilità di domani”.
automobilistica, Schaeffler sviluppa soluzioni che rispondono alle esigenze di diversi veicoli in diverse categorie e regioni: dalle trasmissioni a 48 Volt, che secondo la configurazione permettono un risparmio di carburante di oltre il 20 percento, passando per i moduli ibridi per la riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2, fino alle soluzioni di trasmissioni per i veicoli elettrici a batteria. L’impegno profuso nella serie di gare del campionato elettrico “FIA Formula E” serve anche come laboratorio per lo sviluppo delle trasmissioni elettriche di serie future. Schaeffler è partner tecnologico esclusivo del Team Audi Sport Abt Schaeffler ed è responsabile dell’apparato propulsore della macchina da corsa elettrica.
Strategia “Mobilità di domani” Riguardo alla mobilità, le esigenze sono in rapida trasformazione e impongono risposte nuove. Con la strategia “Mobilità di domani”, Schaeffler prepara il terreno per una crescita futura, redditizia e sostenibile. Partendo dai quattro grandi trend del cambiamento climatico, dell’urbanizzazione, della globalizzazione e della digitalizzazione, l’impresa si concentra su 4 aree d’interesse trasversali alle divisioni e ai confini regionali: “trasmissioni eco-friendly”, “urban mobility”, “interurban mobility” e “catena energetica”. Schaeffler contribuisce attivamente a plasmare queste aree d’interesse con la propria attività di ricerca e sviluppo e, in qualità di azienda leader esperta nel campo dell’innovazione e della tecnologia, mette a disposizione dei propri clienti e business partner un’interessante gamma di prodotti. Come partner di sviluppo con grande conoscenza dei sistemi, Schaeffler offre prodotti innovativi per veicoli ibridi ed elettrici. Allo stesso tempo, Schaeffler è impegnata a rendere più efficienti le soluzioni per motori e tra-smissioni del settore automotive e il ramo della tecnica dei cuscinetti nelle applicazioni industriali. L’elemento centrale della strategia è costituito dalle tre tematiche orientate al futuro: e-mobility, industria 4.0 e digitalizzazione.
Industria 4.0 Dall’inizio del 2018, Schaeffler ha riunito tutte le attività del settore meccatronico e del settore service nell’unità organizzativa Industria 4.0 all’interno della Divisione Industrial. “Industria 4.0” è sinonimo di network intelligente fra sviluppo del prodotto, produzione, logistica, clienti e fornitori. Già oggi Schaeffler è presente ovunque ci sia movimento meccanico e ovunque si possano trarre dati primari.
E-mobility Le trasmissioni elettriche possono dare un contributo sostanziale a rendere più ecologica la mobilità e a ridurre il livello di emissioni nelle metropoli. In qualità di partner dell’industria
Digitalizzazione La crescita, sia del mondo reale sia di quello digitale, comporta nuove sfide ma porta con sé anche nuovi rami di attività, catene di creazione del valore in trasformazione e grandi op-
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Schaeffler trasferisce le esperienze fatte nelle corse nello sviluppo della produzione di serie. La gamma di prodotti spazia dai componenti per i sistemi di starter a cinghia e i moduli ibridi, passando per gli e-assi fino alle trazioni elettriche del mozzo nei più diversi livelli di tensione.
portunità. Come subfornitore, Schaeffler non si limita a reagire a questo trend, ma si impegna proattivamente a configurare il futuro come parte attiva della propria “Agenda digitale”. In partnership con IBM, Schaeffler ha realizzato una piattaforma digitale che è il data hub su cui si basa la Big Data Analysis. Oltre a ciò, Schaeffler e IBM stanno lavorando in sinergia all’applicazione di metodi innova-tivi, come l’intelligenza artificiale, a prodotti e processi.
Affidabilità, qualità e fiducia non descrivono soltanto il modo in cui noi vediamo noi stessi come impresa, ma sono elementi caratterizzanti della nostra relazione pluriennale con tutti i partner di AD International. Questo mi rende ancora più felice di questo riconoscimento come Supplier of the Year 2017 di ADI, che non rappresenta solo un premio per ciò che abbiamo conseguito sino a ora, ma rinforza anche la fiducia che da lungo tempo ADI ripone in noi”.
Automotive Aftermarket: ben preparati per il futuro Dal 1° gennaio, l’Automotive Aftermarket di Schaeffler è un dipartimento direttivo autonomo che costituisce una terza divisione aziendale a fianco di Automotive OEM e Industrial. Riunisce in sé la competenza in Aftermarket di un partner pluriennale dei costruttori originali in un assortimento trasversale di parti di ricambio e di soluzioni per la riparazione di sistemi di innesto a frizione e disinnesto, per applicazioni su motori e trasmissioni e per applicazioni su chassis. Oltre alle parti di ricambio, il settore fornisce servizi per le officine e le supporta con corsi di formazione, un servizio tecnico esterno, informazioni per le riparazioni e utensili speciali. “Il mercato indipendente delle parti di ricambio è in trasformazione e anche noi come divisione autonoma di Schaeffler abbiamo fatto un’accurata programmazione per rispondere sempre meglio alle esigenze dei nostri clienti e per operare in modo ancora più flessibile nel lungo termine”, afferma Michael Söding, CEO Automotive Aftermarket, di Schaeffler AG. “Noi vediamo la trasformazione come un’opportunità di plasmare il futuro dell’Automotive Aftermarket insieme ai nostri partner.
Sotto il marchio REPXPERT gli esperti di Aftermarket di Schaeffler offrono servizi per le officine per preparare i professionisti della riparazione alle esigenze del domani.
11 Schaeffler: Supplier of the Year 2017 (da sinistra a destra Stefan Knaack, Omer Wesemael, Michael Söding, Sascha Lechner, Kai Guijo Müller, Thomas Vollmar
Lo scorso 26 maggio, AD Baltico ha festeggiato il suo 30° anniversario nell’imponente Zalgiris Arena della città di Kaunas, circa 100 km a ovest della capitale Vilnius. Hanno partecipato all’evento oltre 3000 professionisti operatori di autofficine provenienti dai 3 stati baltici, che hanno visitato gli stand e assistito alle presentazioni di 24 fornitori partner di AD Baltico, si sono divertiti con il rally simulator e le spettacolari attrazioni automobilistiche, e hanno gustato il magnifico rinfresco.
AD Baltico in cifre: • Copertura: Estonia, Lettonia, Lituania e Bielorussia • Un mercato complessivo di 15,5 milioni di persone e 5,8 milioni di autovetture • Hub logistico centrale a Vilnius di 6.500 m² (ampliabile a ± 8000 m²) • Fatturato: 44 milioni di euro (2017)
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Kestutis Tubutis, Direttore Generale di AD Baltico, è stato particolarmente soddisfatto dell’esito della manifestazione: “La nostra società ha fatto recentemente sforzi considerevoli nei tre settori che riteniamo cruciali per il futuro: la logistica, i cataloghi digitali e il personale. Abbiamo deciso così di riunire le autofficine nostre clienti di Estonia, Lettonia e Lituania in un’unica località per fare festa e presentare loro la nostra azienda e il nostro portafoglio di fornitori. Il messaggio che volevamo trasmettere loro è molto semplice: AD Baltico è il partner giusto per il futuro. Sono lieto di constatare che abbiamo compiuto la nostra missione oggi e attendiamo con ansia la prossima edizione della fiera di AD Baltico l’anno venturo.”
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Carmunication: dati che rappresentano business L’accesso remoto ai dati sui veicoli sta trasformando i modelli di business dell’Automotive Aftermarket. Questo vale per i venditori e i costruttori di componenti come per le officine. L’associazione di pubblica utilità Carmunication sviluppa soluzioni di dati per tutti coloro che per mantenersi concorrenziali o per riposizionarsi sul mercato hanno l’esigenza di accedere ai dati sui veicoli. A Carmunication hanno già aderito anche aziende del settore dei media e assicurazioni. Infatti, il valore aggiunto dei dati è transettoriale. ADI non è rimasta indifferente a questo aspetto, entrando a far parte di Carmunication in aprile. Presentiamo dunque l’Associazione.
Walter Birner, cofondatore di Carmunication
Come nasce l’idea di costituire un’associazione di pubblica utilità per i dati sui veicoli? Per Walter Birner, membro fondatore di Carmunication, sin dall’inizio è stato chiaro che il percorso di questo settore doveva essere un percorso comune: “Circa tre anni fa ci siamo resi conto della necessità di agire, non solo perché i dati sui veicoli diventano sempre più importanti, ma perché questi dati confluiscono nei supporti di memoria dell’industria automobilistica”. I colloqui intrattenuti nel corso di Automechanika 2015 hanno dato il via ai programmi iniziali e infine alla costituzione dell’Associazione. “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere il mercato libero con l‘accesso ai dati sui veicoli. Se sono solo in pochi ad avere il pieno accesso, la concorrenza muore e con lei le aziende escluse da tale accesso”. Piattaforma dati, comunità di conoscenza e business enabler: chi diventa membro dell’Associazione viene accompagnato in tutti i passaggi per ottenere un accesso su mi-
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sura ai dati sui veicoli. Non si tratta semplicemente di mettere a disposizione una soluzione perfetta sotto il profilo tecnico e legale. A fianco del veterano del settore Erik Lundtoft, Amministratore di Carmunication dall’aprile 2018, ci sono Division Manager appositamente incaricati di occuparsi delle cinque divisioni attualmente gestite: commercio, officine, industria, provider di dati, assicurazioni e settore bancario. Questo fa di Carmunication anche una comunità di conoscenza: gli incontri dei membri e i workshop offrono l‘opportunità di rimanere sempre aggiornati sugli sviluppi. Ora i modelli di business digitale del futuro sono in fase germinale, Carmunication desidera offrire non solo i dati ma anche la rete di informazione per farli prosperare. L’indipendenza al primo posto: la decisione più importante è stata, ed è, quella di sviluppare una piattaforma di dati propria e aperta. Solo in questo modo si garantisce l’indipendenza. La piattaforma Carmunication raccoglie dati sui veicoli da diverse fonti: sistemi telematici e soluzioni dei costruttori oltre che dai dongle per l‘OBD (vedi il grafico). Questi dati vengono elaborati e solo a questo punto sono sfruttabili in senso stretto. Quello che contraddistingue Carmunication è la ‚privacy zone‘ installata nel sistema: garantisce la protezione dei dati personali ed è all‘avanguardia rispetto alle soluzioni dei costruttori (vedi la casella informativa „L‘eCall e le conseguenze“). I membri Carmunication si avvalgono di dati sicuri, su misura per le loro esigenze, messi a loro disposizione sulla piattaforma. Perché le officine hanno bisogno di dati telematici? Con l‘introduzione dei sistemi telematici, i processi di riparazione vedranno un‘ulteriore trasformazione: i proprietari delle automobili verranno in officina non solo al presentarsi di problemi, ma anche quando lo consiglierà il sistema di prognosi sulla scorta dei dati telematici. A questo punto, chi riceve l‘ordine per il service: l‘officina che si conosce e di cui ci si fida, oppure l‘officina del costruttore che dà questo consiglio? È proprio questo il motivo per cui è tanto importante che i dati telematici non rimangano prerogativa dei produttori, perché se così fosse le officine indipendenti presto non avrebbero più alcuna possibilità (vedi la casella informativa „L‘eCall e le conseguenze“).
Qual è il vantaggio competitivo per venditori e costruttori di componenti? Anche nei settori di produzione e commercio i dati telematici possono aiutare a incrementare nuovi vantaggi competitivi. Qui la chiave è „Big Data“: le unità telematiche non si limitano a offrire una maggiore quantità di dati per ogni veicolo, ma dall‘analisi dei dati live anonimizzati dei veicoli si possono trarre conclusioni sulla qualità del prodotto e sull’usura per tutti i componenti installati. Lo sviluppo dei prodotti può quindi essere definito in modo preciso e il commercio può migliorare selettivamente la propria offerta.
Gli obiettivi: nel lungo termine Carmunication lavora a una soluzione industriale che è già insita nei veicoli: ovvero lo sviluppo di un‘unità intelligente che consenta ai proprietari dei veicoli di inviare e attivare i dati direttamente dal quadro comandi. In questo modo Carmunication contribuisce all’operato sul fronte politico di FIGIEFA/AFCAR: ‚Direct Access – Driving Progress‘. Contatto: info@carmunication.eu per richieste di informazioni di tutti i settori industriali.
Il sistema eCall e le conseguenze Con l‘introduzione dell‘eCall di emergenza, si è ulteriormente acuito il pericolo di una distribuzione non equa: con i sistemi telematici da installare obbligatoriamente dall‘inizio di aprile 2018, i costruttori hanno potenzialmente un collegamento diretto ai dati del veicolo. Viceversa, finora le soluzioni sviluppate da alcuni costruttori per permettere a terzi l‘accesso ai dati si sono rivelate deludenti. Il cosiddetto concetto di „extended vehicle“ mette a disposizione, anziché le diverse migliaia di punti di dati possibili, un massimo di ottanta (!) punti
di dati (nostro articolo: News ADI 12/2017). Di recente i costruttori di veicoli si sono attirati le critiche anche da parte della centrale per la tutela dei consumatori, in quanto „raccoglierebbero tutti i dati possibili sui veicoli“, afferma la vzbv (Verbraucherzentrale Bundesverband) in Germania. Per questo motivo, la centrale per la tutela dei consumatori sta sollecitando una soluzione neutrale in cui a occuparsi di memorizzare e ridistribuire i dati siano „trusted agent“. Carmunication considera se stessa appunto come un „trusted agent“ che vede al primo posto la tutela dei dati personali.
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Fornitori a contratto 2018
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