35. Martina Nacchia–Giuseppina Stanzione. L’industria Buscetto 45. Speciale Carisal. Per la crescita e il benessere della comunità 57. Francesco G. Forte. Garantismo e lotta alla corruzione nell’azione parlamentare di Luigi Angrisani (I) 65. Pino Musi. Architettura rurale nella Valle del Sarno 75. Tommaso Indelli. La condizione delle persone, dei beni ecclesiastici e la repressio-
SOMMARIO
3. Vincenzo Esposito. Editoriale 5. Antonio Caiazza. Carboneria e moti liberali del Risorgimento a Sarno e nell’Agro (II)
ne degli illeciti “religiosi” nel Regno di Sicilia 107. Roberta Bisogno. Sgruttendio da Scafati. Un poeta misterioso
L’
antropologia culturale si occupa del presente. L’oggetto del suo studio è l’attualità ma soprattutto sono gli esseri umani che in questo presente agiscono vivendo. Si occupa delle storie degli uomini che vivono nel tempo presente. Nelle riflessioni sul concetto di folklore il tempo è fondamentale in quanto lo studio delle Tradizioni popolari non potrà occuparsi né del passato né del futuro ma “banalmente” si occuperà di ciò che accade nel presente. Le tradizioni sono quelle che si svolgono qui ed ora, percepibili dai nostri sensi. Ma così, si potrebbe obiettare, il termine «tradizione» perde di significato. Che ne sarebbe, se così fosse, di tutte quelle ricette tradizionali e di quelle vecchie «storie estratte dal giacimento degli aneddoti familiari» che stavano tanto a cuore agli anziani? Cosa resterebbe di quelle usanze familiari che nonni, zii e parenti insegnavano ai piccoli? Oppure di quei precetti e comportamenti rituali che in occasione di eventi festivi bisognava osservare e tenere? Insomma, ogniqualvolta il termine «tradizione» entra a far parte di un contesto linguistico o sociale, sembra inevitabile associare ad esso un riferimento a ciò che c’era prima: è tradizione tutto ciò che è giunto immutato fino a noi dal passato; i nostri antenati lo facevano già! Inoltre, fatto di non secondaria importanza, al termine «tradizione», socialmente e linguisticamente utilizzato, viene sempre associato anche il futuro. Ciò che c’era prima, se è veramente «tradizione», dovrà continuare ad esistere anche in avvenire: una ricetta di cucina, un modo di fare oppure una festa non importa. L’importante è che gli uomini di domani sappiano che qualcosa li accomuna a quelli di ieri. E quelli di oggi? Sembra proprio che in questa visione delle cose l’umanità che vive nel presente c’entri poco o niente. È come se si limitasse a guardare compiaciuta, da un osservatorio privilegiato, il passaggio della «tradizione» dall’ieri al domani. Tuttavia, dal punto di vista demo-antropologico contemporaneo, le cose sembrano andare diversamente perché, in questo apparente movimento dal passato al futuro il ruolo preponderante viene svolto proprio nel presente, dagli uomini e dalle donne che in esso operano. Il termine «tradizione» è sinonimo di folklore e di cultura popolare. Se tutto ciò
EDITORIALE DI VINCENZO ESPOSITO
118. Ritratti: Carlo Preziosi. «In quel momento compresi che era posseduto»
è comprensibile, non è difficile ammettere che le «tradizioni» siano il frutto, oggi come ieri, di quel processo di patrimonializzazione che le inscrive tra quell’insieme di «cose» materiali e immateriali che definiamo come «patrimonio culturale». Cosa questa estremamente interessante in quanto fa appalesare, in maniera diretta, la dimensione politica ed economica dei processi culturali. È una questione di potere. È grazie ad esso che si può decidere, anche in maniera dialetticamente severa, scontrandosi con fazioni ideologiche avverse, cosa possa far parte e cosa escludere da ciò che consideriamo la base della nostra identità culturale individuale e collettiva. L’idea che abbiamo di noi, del nostro territorio, del «nostro» mondo. [In questo fascicolo] La seconda parte del saggio di Antonio Caiazza sui moti carbonari e liberali nell’Agro sarnese passa in rassegna gli eventi di un anno fatidico per la nostra storia (e non solo per essa): il 1848. Lo scritto si raccomanda, oltre che per l’acume analitico dell’autore, per la ricchezza documentaria. Un profilo del marchio GAETANO BUSCETTO, nato nel 1946, le cui (ardite) costruzioni meccaniche sono oggi presenti nei siti di mezzo mondo, dalla California all’Iran, dal Cile al Ghana Alcuni aspetti solo in apparenza marginali della operatività politica del senatore Luigi Angrisani (1905-1978), ma in realtà tali da potersi considerare anticipatori sia delle successive diatribe su garantismo, corruzione et similia (così nella palude dei politici di professione come nella società), sia degli esiti legislativi sugli stessi temi già scaturiti o in via di discussione. I parte Si tracciano le modalità con le quali il ruolo innovativo assunto dalla Fondazione Carisal nella promozione e realizzazione di progetti in partenariato con enti territoriali, riesca a produrre significativi impatti sociali e ad attivare un virtuoso effetto moltiplicatore delle proprie risorse economiche. Il saggio di Tommaso Indelli analizza, attraverso l’esame della legislazione del regno normanno e delle costituzioni di Federico II di Svevia, la condizione delle persone e dei beni ecclesiastici nel Regno di Sicilia, tra l’XI e il XIII sec. L’indagine si propone di esaminare la tutela speciale riservata, dal legislatore normanno-svevo, alla fede e ai principi religiosi, in un’ottica di “collaborazione” trono-altare, attraverso la normativa penale in materia “familiare” e di repressione dell’eresia. Con la pubblicazione (e l’immediato successo) de La torbia a taccone divenne noto, a partire dal 1646, il nome di Felippo Sgruttendio da Scafati. Ma, appunto, solo il nome. Della vita, appena qualche traccia, ricavata da indagini di studiosi del XIX e XX secolo. Di questo si dà conto qui, assieme alla riproduzione di alcuni sonetti parodici del misterioso (e importante) poeta. Un racconto curioso e lieve, attento alle dinamiche (di sapore antropologico) presenti nella crisi (identitaria) nella quale sprofonda un giovane “fascinato” dai suoni e dai canti propri delle terre del Sarno. Immagini tratte dal reportage su «Le terre del Sarno», del grande fotografo Pino Musi, poi raccolte nel volume Metonimie (2003). Mura diroccate, capanne, costruzioni essenziali per chi lavora i fertili campi del nostro entroterra.
carboneria E MOTI LIBERALI DEL RISORGIMENTO
A SARNO E NELL’AGRO ANTONIO CAIAZZA
II. 1848: costituzione, parlamento, barricate Intensa e sconvolgente è la serie degli eventi verificatisi nel periodo gennaio-maggio 1848: storiografi da varie angolature li hanno raccontati in molte pagine e ne hanno fatto diverse e disparate letture e interpretazioni. Così pure moltissimi ne sono i protagonisti a vari livelli, dal sovrano Ferdinando II ai più umili contadini del suo Regno delle Due Sicilie. Forse non c’è stato quasi mai un così generale e totale coinvolgimento di uomini, situazioni e coscienze.
MARTINA NACCHIA / GIUSEPPINA STANZIONE
L'Industria Buscetto
U
n secolo fa nei territori dell’Agro l’azienda tessile MCM (Manifatture cotoniere meridionali) insediava nuovi stabilimenti industriali, raggiungendo il primato nel settore. Ma questo accadeva prima del secondo conflitto mondiale. Durante la ripresa del Paese, nel periodo postbellico, infatti, negli stessi territori, la produzione industriale fu orientata verso il settore conserviero, in particolare nella lavorazione e nella produzione del pomodoro San Marzano, fino a quel momento lavorato a mano.
L’Industria Buscetto
Per un tale sviluppo, un ruolo fondamentale ha svolto l’azienda “Gaetano Buscetto”, il cui marchio nasce nel 1946 avendo però maturato già una buona esperienza nel settore della meccanica fin dagli inizi del decennio precedente. Acquistato un terreno in via Fucilari, occupato dal vivaio ‘Ngopp o pino: vi fece costruire due capannoni per la costruzione dei macchinari, e la casa padronale su due livelli cui si accedeva tramite un cancello in ferro battuto forgiato in due punti dalle iniziali del suo nome corrispondenti a quello della nascente azienda; solo in seguito furono predisposti due accessi separati. Il terreno comprendeva anche un pozzo profondo 506 metri, più tardi modificato con l’aggiunta di alcune pompe per l’estrazione dell’acqua, e un serbatoio da 500 litri, visibile dalla strada. L’intento di Gaetano Buscetto - risollevare l’economia locale attraverso la costruzione e produzioni di macchinari industriali per la lavorazione
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Fondazione Carisal, per la crescita e il benessere della comunità
Per la crescita e il benessere della comunità È tempo di “bilanci”. Quello della Carisal è incoraggiante e pieno di segnali positivi. La Fondazione ha erogato durante l’anno 2015 contributi per circa 300.000 euro. I settori prioritari sostenuti sono quelli del Volontariato, filantropia e beneficenza che hanno beneficiato di ca. 120.000 euro, dei quali più di 90.000 sono stati destinati ai CSV - Centri di Servizio per il Volontariato campani (come previsto dalla Legge 266/91). Ca. 40.000 euro sono stati destinati ai settori Istruzione, formazione e Ricerca scientifica. In quest’ambito è stata avviata, in collaborazione con l’Università di Salerno, la Scuola di giornalismo post Laurea.
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Fondazione Carisal, per la crescita e il benessere della comunità
Nel settore Arte, attività e beni culturali sono stati erogati contributi alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, all’Arcidiocesi, al Museo dello Sbarco e ad altre 20 associazioni. Come ogni anno, non è mancato il sostegno al Comune di Salerno per la Stagione Lirica e Concertistica del Teatro “G. Verdi”. In questo settore la Fondazione ha erogato ca. 70.000 euro. Sostenute anche iniziative per le Attività sportive promosse dal Coni, dal CSI e dalle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD). In occasione delle Festività Natalizie, la Fondazione, sensibile alle problematiche delle famiglie, dei diversamente abili, dei minori a rischio, dei disoccupati e delle case-famiglia, ha deliberato donazioni per circa 36.000 euro a favore di Associazioni, come Open Onlus, Parrocchie, Caritas Diocesana, Mensa dei poveri di San Francesco. A ciò si aggiunge il ruolo innovativo per una Fondazione di
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origine bancaria nel farsi promotrice e realizzatrice di progetti, in partenariato con enti del territorio, al fine di produrre significativi impatti sociali e di attivare un virtuoso effetto
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moltiplicatore delle proprie risorse economiche. In quest’ottica, la Fondazione ha aderito, per il nono anno, a Conoscere la Borsa, progetto con finalità didattiche rivolto
agli studenti delle Scuole superiori ed agli universitari, il cui scopo principale è quello di contribuire a diffondere la cultura e i meccanismi della finanza, mediante esercitazioni pratiche che simulano la partecipazione al mercato borsistico. L’iniziativa è riservata alle Casse di Risparmio e alle Fondazioni associate all’Acri che ne curano lo svolgimento nelle scuole e Università aderenti, ove vengono costituiti uno o più teams, composti da 2 a 8 studenti, ai quali viene assegnato un capitale virtuale da investire in un numero predefinito di titoli quotati nelle principali Borse Europee. Proprio nell’ambito di tale Progetto, la Fondazione Carisal ha organizzato, dal 15 al 17 aprile 2016, a Salerno, con il patrocinio dell’ACRI e il contributo del Gruppo europeo delle Fondazioni e Casse di Risparmio (ESBG), il Meeting nazionale ed internazionale di Conoscere la Borsa, durante il quale si è svolta la Cerimonia di premiazione nazionale ed internazionale di fine concorso e
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il consueto Ciclo di incontri. Hanno partecipato al Meeting le squadre prime classificate per l’edizione 2015 di Conoscere la Borsa (7 ottobre-16 dicembre 2015) a livello nazionale ed europeo (provenienti da Italia, Francia, Germania, Lussemburgo e Svezia) con i docenti e i referenti delle Fondazioni e Casse di Risparmio aderenti, oltre 130 studenti e docenti appartenenti agli 11 Istituti Scolastici Superiori e dell’Università degli Studi di Salerno coinvolti dalla Fondazione Carisal a livello locale.
cile accesso per la popolazione della provincia di Salerno, di età compresa tra i 18 e i 40 anni. La scelta di rivolgersi a tale target generazionale è dettata dalla volontà di intervenire sull’emersione di disagi psicosociali potenzialmente critici, prevenendone la cronicizzazione e potendo intervenire significativamente sulla prognosi e sulla qualità della vita della persona nel futuro. Lo Sportello vuole essere uno Spazio d’ascolto dedicato al benessere della persona, un punto di riferimento sul territorio provinciale per chi si trova di fronte all’esordio di un disagio psichico e uno spazio per promuovere lo sviluppo della personalità, delle capacità, dell’autostima, della fiducia, della comunicazione e delle relazioni di coloro che a esso si rivolgono. È favorito così anche l’incontro con i servizi pubblici dedicati alla tutela della salute mentale, per meglio contrastare stigma e pregiudizio su questo tema e per sostenere la sensibilizzazione rispetto alle que-
Fra le azioni che la Fondazione Carisal sostiene a servizio della persona, in un’ottica di prevenzione e promozione della salute psicofisica dei cittadini, rientra lo sportello di ascolto Spazio al Benessere. L’iniziativa ideata e promossa nel 2015, insieme all’Associazione di Psichiatria e Psicoanalisi Campana - Funzione Alfa, ha l’obiettivo di offrire uno spazio di consultazione psicologica gratuita e di fa-
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Fondazione Carisal, per la crescita e il benessere della comunità
stioni attinenti al disagio psicofisico ed al benessere psichico. Nel corso del 2015 il Servizio di ascolto attivato è servito a supportare l’emersione di disagi potenzialmente critici legati all’ansia e a fobie specifiche, a difficoltà relazionali, familiari, lavorative o di studio, a disordini alimentari, a dipendenze patologiche, a depressione e alterazioni dell’umore, a difficoltà nello svolgere il ruolo genitoriale e a tutte le situazioni in cui le persone abbiano avuto il desiderio di migliorare la qualità della propria vita con l’aiuto di un esperto. I risultati conseguiti al termine del primo anno di attività hanno registrato oltre 50 contatti telefonici con lo sportello; 32 sono stati i colloqui psicologici erogati e 19 i pazienti seguiti. Dopo la prima sperimentazione, effettuata su nove mesi di attività, il Servizio di ascolto psicologico continua ad essere garantito nel 2016 in modo
gratuito secondo un calendario di almeno due giorni al mese, durante i quali si alterneranno due psicologi e psicoterapeuti di Funzione Alfa. Lo Sportello ha ripreso le attività a partire da mercoledì 6 aprile 2016, presso la sede della Fondazione Carisal, alla via Bastioni 14/16 a Salerno. Pertanto, il messaggio lanciato è chiaro: la cultura dell’impresa sociale deve essere protagonista nel processo di cambiamento della nostra comunità e capace di creare nuove energie con idee e reti. Fondazione Carisal si pone come modello innovativo per chi è chiamato a sostenere e investire in politiche per la crescita ed il benessere del nostro territorio e si fa ispiratrice di una nuova forma di partecipazione, che coniughi pubblico e privato, con il coinvolgimento diretto della comunità locale, nell’ottica di una responsabilità diffusa.
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Garantismo e lotta alla corruzione nell’azione parlamentare di Luigi Angrisani (I)
Garantismo e lotta alla corruzione nell’azione parlamentare di
FRANCESCO G. FORTE
Luigi Angrisani (I)
er oltre un trentennio dopo il secondo conflitto mondiale Luigi Angrisani è stato il maggiore rappresentante politico dell’area salernitana ed uno dei più autorevoli fautori della riscossa meridionalistica1. Se questo è già stato messo in rilievo da una pubblicistica che, pur ispirata in non pochi casi da posizioni ideologiche contrarie al socialismo del Nostro, mai ha potuto tacere del significativo ruolo assunto da Angrisani, dapprima nelle vesti di militante (per la sanità ospedaliera, per le maestranze delle MCM…), poi in quelle di Amministratore pubblico (Sindaco di Nocera, Consigliere Comunale di Salerno, Deputato, Senatore, più volte Sottosegretario, mancato Ministro per il gravissimo incidente del 1966…).
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Pino Musi. Architettura rurale nella Valle del Sarno
PINO MUSI
ARCHITETTURA RURALE NELLA VALLE DEL SARNO
PINO MUSI (Salerno 1958), vive a Parigi. Si avvicina giovanissimo alla fotografia. Lo studio della tecnica del bianco e nero e il fascino per la camera oscura vanno presto di pari passo con la frequentazione – almeno fino a metà degli anni ottanta – degli “spazi” che ospitano il teatro sperimentale d’avanguardia e influenzano profondamente la sua ricerca sia sul piano linguistico sia su quello concettuale. Fondamentali, inoltre, sono gli incontri con il regista Jerzy Grotowski e con l’architetto svizzero Mario Botta, con il quale porta avanti per anni una stretta collaborazione. Nel tempo, il suo lavoro si interseca con molteplici aree di interesse, dall’antropologia all’architettura, dall’archeologia alla produzione industriale.
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Garantismo e lotta alla corruzione nell’azione parlamentare di Luigi Angrisani (I)
TOMMASO INDELLI
La condizione delle persone, dei beni ecclesiastici e la repressione degli illeciti “religiosi” nel Regno di Sicilia, attraverso l’analisi della sua legislazione (XII-XIII sec.) Premessa. Esaminare la legislazione del Regno normanno-svevo, in materia di tutela e disciplina del fenomeno religioso, presuppone una breve disamina sui fondamenti del potere politico nell’Italia meridionale (XI-XIII sec.) e sui rapporti tra quest’ultimo e il potere ecclesiastico. È palese che i re normanno-svevi avevano con la religione cattolica e la gerarchia ecclesiastica rapporti complessi di potere ed interesse che, indubbiamente,
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S
GRUTTENDIO da
cafati
ROBERTA BISOGNO
Nel
Un poeta misterioso
1646 fu pubblicato a Napoli La tiorba a taccone, per i tipi di Camillo Cavallo editore: un canzoniere in dialetto di 189 sonetti, canzoni e ballate. La tiorba è uno strumento musicale (famiglia dei liuti), con due manici-tastiere – da sei a dieci corde (e “corde” sono chiamate le sezioni del libro) –, che si suona con un plettro di cuoio o di osso (il “taccone”). Ne era autore un certo Felippo Sgruttendio di Scafati e il successo dell’opera fece sì che il suo nome andasse a formare una triade con quelli di Giulio Cesare Cortese e Giambattista Basile.
indice dei fascicoli pubblicati
documenti e studi 6, primavera 2016 Direttore Francesco G. Forte Progetto grafico Luigileone Avallone Impaginazione ADServizi - Salerno Editore Lo Stato delle cose ed. - Oèdipus via Dentice D’Accadia, 49 - 84014 Nocera, Sa email: statodellecose@gmail.com info@oedipus.it - www.oedipus.it Redazione V. La Francesca 31 - 84024 Salerno email: archivi.forte@libero.it tel. 3930589555 - 3392732509 Stampa Tipografia Printer - Solofra (AV) I Quaderni dell’Agro costituiscono supplemento speciale de Lo stato delle cose, periodico di pensiero critico e scritture. Autorizzazione tribunale di Nocera, Sa n. 144/1997
ISBN 978-88-7341-243-4 in copertina oinochoe in bucchero con iscrizione in alfabeto nucerino, Museo archeologico provinciale dell’Agro nocerino La collaborazione è per invito, ma ogni documento, anche iconografico, inviato alla redazione sarà opportunamente valutato Testi ed immagini possono essere riprodotti, a patto di citare con precisione le fonti (autori e QdA) e di non usarli per fini commerciali Una copia € 9,00 - Enti e istituzioni € 12,00 Fascicolo doppio € 14,00 - Enti e Istituzioni € 18,00 per diffusione e abbonamenti info@oedipus.it - tel. 3930589555 L’editore si scusa con i titolari di copyright per eventuali omissioni che, se segnalate, saranno corrette nel prossimo numero della rivista
Hanno collaborato Roberta Bisogno, Saul Matteo Forte
n. 1 Alfonso Fresa, Memorie di un astronomo (I) – Margherita Hack, L’astronomia nella prima metà del secolo XX [su Alfonso Fresa] – Claudia Pingaro, Biografia di uno studioso che desiderava “significare qualcosa nel mondo” – Enzo Rosamilia, fotografo, I rituali dell’agro sarnese-nocerino: 1. Venerdì Santo a Roccapiemonte (1978) – 2. Uccisione del maiale, Castel S. Giorgio, frazione Trivio (1977) – Serafina Aromolo Furriolo, Il ricovero di Pietraccetta in Nocera di Salerno – Racconti efesii: Abrocome nelle tufare nocerine (nota e tr. di fgf) – Gabriele Sellitti, il poeta, la critica – Angelo Calabrese, Ricordando un fratello di libertà e di ideali [Su G. Sellitti] – Carlo Vassallo, Canti dei braccianti di San Marzano sul Sarno (disegni di Gelsomino D’Ambrosio) n. 2 Antonio Caiazza, Sciopero degli operai tessili a Sarno nel 1868 (visto dall’altra parte) – Gerardo Alfano, Lo scalpellino, mestiere scomparso – Gennaro Cibelli, Il traforo ferroviario a Passo dell’Orco – Carmine Zarra, Artisti e committenze nella Valle del Sarno – Aniello Califano, Marco Levi Bianchini: un Ebreo al manicomio di Nocera (I) – Claudia Pingaro, L’economia politica delle arti nel Regno di Napoli. Un dibattito settecentesco – Vincenzo Cutolo, L’attività teatrale a Sarno negli anni ’70 e ’80 – Carla Pedicino, Patriziato e classi dirigenti ad Avellino in età moderna nn. 3-4 Antonio Caiazza, Brigantaggio postunitario nell’Agro sarnese-nocerino – Alfonso Fresa Memorie di un astronomo (II) – Gennaro Cibelli, Castel San Giorgio: il Monastero di Santa Teresa alla Barra – Aniello Califano, Marco Levi Bianchini, un ebreo al manicomio di Nocera (II) – Carmine Zarra, Marco Pino e i dipinti ritrovati - Claudia Pingaro, Gli Atti del Parlamento di Nocera Corpo tra deficit finanziario e rivoluzione del ’99 – Giuseppe Foscari, Le aspirazioni del patriziato napoletano tra modello feudale e demanialità. Il caso di Cava – Tommaso Indelli, Matrimonio e famiglia nelle assise di Ariano di Ruggero II d’Altavilla (XII sec.) – Carla Pedicino, La storiografia politico-amministrativa del Regno di Napoli (secoli XVI e XVII). Problemi e prospettive n. 5 Antonio Caiazza, Carboneria e moti liberali del Risorgimento a Sarno e nell’Agro - Vincenzo Pepe. Gianni, or a Night Scene - Angela Corolla, I castelli di Roccapiemonte e Castel S. Giorgio e le trasformazioni del territorio in epoca normanna - Gennaro Cibelli, Gaetano Izzo, Gino Noia, La Cappella di San Giorgio: un breve ragguaglio storico - Una ipotesi di impianto - Francesco G. Forte, Domenico Rea all’opera (lirica) - Ugo Di Pace, Artigiani - Tommaso Indelli, L’ars medica nella legislazione del Regno di Sicilia. Dai Normanni agli Svevi (XII-XIII sec.) - Conversazione con Vincenzo Cutolo (seconda parte), Da Sarno a Zurigo. Un’esperienza teatrale nella Svizzera tedesca.