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Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI 15 euro (4 numeri)

BIMESTRALE DI POP - RETAIL - TRADE MARKETING | N.27 • AUTUNNO-INVERNO 2017 •

DIVA-ELEMENTARIA: DISPLAY DESIGN IN SCENA

POP POS MATERIALS SHOPFITTING PAPERMAKING DESIGN RAW MATERIALS VISUAL MERCHANDISING DIGITAL SIGNAGE RETAIL & MASS MARKET



Copertina: ExtraElements designed by Marco Maggioni Performed HYLIGHT by Pigomma-Sogimi Selected by Elementaria

EDITORIALE Marco Oltrona Visconti

La filiera del display è qui.. tra canale fisico e digitale N

on più di dieci anni fa si iniziava a percepire in maniera tangibile il risultato del processo di digitalizzazione in corso che sta coinvolgendo non solamente il retail, ma la nostra vita di tutti i giorni. Una progressione che, sotto l’impulso dell’industry 4.0, proietta in uno scenario seamless (in connessione senza soluzione di continuità) operatori del retail, del trade marketing e del POP e i rispettivi clienti finali (cioè i consumatori che poi siamo sempre noi). Già allora ci si chiedeva quali categorie di pensiero, professioni e strumenti (nel nostro caso di comunicazione) avrebbero sofferto l’obsolescenza. Almeno per quanto concerne il settore del display e dello shopfitting con questo numero pensiamo di poter dare una risposta sull’attuale stato dell’arte. Infatti dopo le consuete news offriamo un ampio reportage del conscorso DIVA (Display Italia Viscom Award) dedicato al settore degli strumenti per la comunicazione sul punto di vendita. Una tre giorni in cui sono stati presentate una quarantina di case history tra prototipi (della mostra Elementaria) e best practice di aziende del settore, per un confronto diretto con la committenza. Ossia una decina di trade marketing manager dell’industria di marca e del retail che riunitisi in una giuria tecnica hanno decretato l’eccellenza delle soluzioni esposte. Dall’evento che si può considerare un ritrovo di settore a tutti gli effetti sono emerse le risposte più concrete al processo della digitalizzazione. In sintesi: a) La digitalizzazione va vista come un’opera di integrazione con i sistemi preesistenti. Sensori, tag (Qr, Rfid, Nfc) corredano i materiali espositivi per diventare essi stessi degli oggetti identificabili nell’internet delle cose per acquisire maggiore propensione in termini di analisi del processo: logistico durante il trasporto, di engagment in store, delle performance in termini di sell out awarness, equity ed experience. b) Nel campo del visual display e dello shop fitting l’innovazione non passa solamente per la via della digitalizzazione. Per esempio attraverso il design si può aumentare la qualità dello strumento di comunicazione per garantirne una migliore funzionalità lungo tutta la filiera. c) La sostenibilità dei processi in termini di consumo energetico impatto sull’ambiente anche lavorativo hanno già oggi un peso considerevole per gli stake holder forti e deboli che vogliano emergere e in alcuni casi semplicemente esistere nel mercato di oggi. Il tema delle materie prime è emerso durante Elementaria, la mostra dedicata alla prototipazione per il display e per lo shopfitting in cui 5 designer e un’artista si sono cimentati nella realizzazione di soluzioni espositive extraordinarie utilizzando le materie prime prodotte e distribuite dagli specialisti. Anche in questo caso il tasso di innovazione era molto elevato e orientandosi al Bellessere riguardava l’impiego di nuovi materiali in lastra e di fonti a LED. Con l’occasione ringraziamo la fiera Viscom che ormai da sette anni insieme a Display Italia organizza e promuove l’evento in quanto fiera tecnica della comunicazione visiva e ormai del retail. Alla manifestazione è dedicato un servizio. Mentre sul finire del numero forniamo due approfondimenti sui temi teorici e pratici del category management. Detto ciò e a dimostrazione di quanto sostenuto, abbiamo voluto riportare qui accanto una delle prime apparizioni del robot Pepper di Softec utilizzato per supportare i materiali espositivi delle calze 1177 da Arteni a Udine. Proprio mentre negli stessi giorni il testimonial principale del Festivalfuturo di Altrconsumo a Milano è stato supportato dal robot REEM di Pal Robotics capace di intrattenere i passanti anche in dialetto milanese…Te capì? Marco Oltrona Visconti

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n. SOMMARIO 3| EDITORIALE La filiera del display è qui..tra

Marco Oltrona Visconti

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canale fisico e digitale RETAIL NEWS Notizie del settore

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a cura della Redazione

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DIVA 2017 10| CONCORSO La filiera del best display

Marco Oltrona Visconti

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DIVA 2017 24| CONCORSO Best practice

Marco Oltrona Visconti

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2017 34| ELEMENTARIA ...quando il Display è materia

a cura di Barnaba Barattieri

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Paolo Campiglio

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a cura di Barnaba Barattieri

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50| FIERE A VISCOM in 20mila per la fiera

Barnaba Barattieri

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AL VISCOM 52| VISTI Rassegna delle nuove soluzioni proposte

Marinella Croci

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Marco Cruciani Michele Preziosa

consumatore evoluto

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• Decor – car wrapping –

CATEGORY 58| PHARMA Pareto in farmacia per il

• Design

in fiera da aziende del settore VISUAL MERCHANDISING La percezione dei cluster espositivi

VIA DEI FIORI, 8 - 3103 6 ISTRANA (TV) TEL. 0422-1650158 sales@lfprinting.it www.largeformatprinting .it

della comunicazione visiva

• Insegne

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and Shop fittings

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• Materiali POP

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• Visual merchandising, Fair

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formato

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• Stampa digitale grande

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con MADREPERLA MARCO MAGGIONI Progetto ExtraElements con PIGOMMA TOMOKO NAGAO Progetto Salomè con ISONOVA CRISTIAN VISENTIN Progetto Inside con PRESSOPLAST MASSIMO FARINATTI Progetto Flamingo con Busco GIORGIO GURIOLI Progetto BELL’ESSERE con SORRENTINO LED ITALY La luce come materia prima

• Allestimento spazi esposit ivi e commerciali

LANDONI 36| GIANLUIGI Progetto Luxuryandmore

Progetto1_Layout 1 20/01/17 11:56 Pagina 1

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����������������������������������������������������������� IL NOSTRO LAVORO CONSISTE NEL CREARE Sugarmedia Innovativa l’idea di Sugarmedia, realtà che opera nel mercato CARTONI dei servizi e deiANIMATI... prodotti per la ristorazione esterna, che ha presentato al Viscom Sugarmix, un nuovo media che massimizza la comunicazione di prossimità. Si tratta di un contenitore, CAPACI DI DARE VITA una sorta di dispenser per bustine di zucchero e tovagliolini dotatoIDEE di un video di 8 ALLE DI UN’AZIENDA pollici che ne occupa la superficie e che trasmette contenuti. “Questo prodotto – ha spiegato Antonio Quatraro di Sugarmedia – è stato pensato per il canale dei bar, il luogo che ha la più alta frequentazione quotidiana, in Italia ce ne sono 180.000”. LA VOSTRA Sugarmix ha un software dedicato per la gestione in tempo reale dei contenuti, che possono essere messaggi pubblicitari o anche informazioni di pubblica utilità o notizie. “E’ uno strumento potente perché agisce a contatto visivo con il consumatore durante la sua pausa caffè, un momento favorevole a memorizzare messaggi” ha commentato Quatraro. Sugarmix è uno strumento altamente flessibile in termini di pianificazione pubblicitaria, grazie alla possibilità di “splittare” la programmazione pubblicitaria, dal panorama nazionale, al regionale, provinciale e locale. Questa caratteristica risulta interessante per tutti quei potenziali inserzionisti che non hanno accesso a pianificazioni pubblicitarie, poiché non in possesso di budget congrui.

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cente in termini di ottimi risultati dell’indice di gradimento da parte dei consumatori. Quali i risultati delle feste della birra? I risultati ci danno buoni riscontri, con incrementi nell’ordine dellla doppia cifra rispetto alla norma, complice quest’anno la concomitanza delle feste della birra legate al fischio d’inizio dei campionati europei di calcio. Il tutto unito all’attività promozionale legata alla comunicazione in store, degustazione e omaggi di gadget di varia natura.

PRODUCIAMO ARTICOLI PER LA FERRAMENTA DAL 1955 Prealpi srl I - 21043 Castiglione Olona (VA) via Arno 4 tel. +39 0331 850601 prealpi@prealpi.com www.prealpi.com

SPECIALIZZANDOCI NELLA REALIZZAZIONE E

PERSONALIZZAZIONE DI GANCI PER ESPOSITORI DI VARIO TIPO

Quali sono gli altri strumenti di incentivazione oltre le teatralizzazioni? I gadget si confermano essere un plus dall’appeal vincente per i clienti: sono oltre che uno strumento di comunicazione del singolo marchio anche un elemento di fidelizzazione efficace. Da diversi anni in maniera ormai consolidata offriamo ai nostri consumatori zaini-borse nel corso di attività estive e, grazie anche alla collaborazione con Heineken, Inbev e Carlsberg, omaggiamo asciugamani da mare, racchette da beach tennis. È riuscita la GDO a destagionalizzare i consumi?

Duraframe Note consente di scrivere direttamente sull’inserto o sul modulo da compilare

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BIMESTRALE DI POP - RETAIL - TRADE MARKETING | N.27 • AUTUNNO-INVERNO 2017 •

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èMagazine Ati www.displaymagazine.it numero di ROC 20639

20129 - Milano - Italy via Ippolito Pindemonte 2 telefono +39 02 56568097 amministrazione@displaymagazine.it

Direttore Responsabile: Marco Oltrona Visconti 340 3142015 - marco@tinteunite.it Coordinamento Redazione Barnaba Barattieri 3450101366 - barnababarattieri@yahoo.it

IL NOSTRO LAVORO CONSISTE NEL CREARE CARTONI ANIMATI... CAPACI DI DARE VITA ALLE IDEE DI UN’AZIENDA

LA VOSTRA

Art Director Alvise Oltrona Visconti 333 6498830 - aov@tinteunite.it http://alvise.oltronavisconti.it Progetto grafico e Copyright: Alvise e Marco Oltrona Visconti Graphic Designer Pino Saggiomo Stampa Editoria Grafica Colombo www.edgcolombo.it info@edgcolombo.it/ Postalizzazione Nuova EffeA http://www.nuovaeffea.it/ Collaborano: Barnaba Barattieri Marta Boggione Anna Cugini Marco Cruciani (UniTrento) Marinella Croci Paolo Lendaro (Mutec) Marco Maggioni (Marco Maggioni Design) Sergio Monsorno (C2C) Michele Preziosa Alberto Luca Stasi Responsabile Marketing Gabriella Cosso 348 7321532 - 02 4691292 gabriellacosso13@gmail.com Pubblicità marketing@displaymagazine.it

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NOTIZIE DEL SETTORE

POP & RETAIL

a cura della Redazione

Poste Italiane adotta i locker di InPost

Da Gennaio 2018 i 14 milioni di pacchi che mensilmente circolano in Italia a fronte di ordini attraverso e-commerce potranno essere recapitati anche fuori dalla rete dei 12.000 uffici postali presenti sulla penisola. Attualmente Poste Italiane recapita in varie forme circa un terzo di questi ordini e per avvicinare le consegne alla gente ha deciso, di aumentare i suoi pick-up point, siglando un accordo con InPost, il brand di Integer, che in Italia controlla una rete di 350 locker 24 ore, i distributori self-service di pacchi, presenti nelle principali città italiane. L’obbiettivo di InPost è di arrivare ad avere 2.500 Locker sul territorio italiano nel giro di quattro-cinque anni. Per quanto riguarda l’immagine, da

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Gennaio i locker che fanno capo all’azienda di origine polacca presenteranno la grafica di Poste Italiane. Il circuito InPost già esistente conta locker dotati di 47 sportelli ciascuno, per un potenziale di circa 16.000 consegne al giorno e pacchi con misure che, nelle tre dimensioni possibili, arrivano a un ingombro di 38cm x 38cm x 64 cm. Al momento i dispositivi si trovano all’aperto, in zone illuminate, comode da raggiungere in macchina o a piedi, presso i distributori di benzina Total Erg, i supermercati Auchan, Coop e Carrefour, Megamark, Pan, le banche Sella e Intesa, insegne come Chef Express e Decathlon e i numerosi centri commerciali che accolgono locker grazie a PTA, società specializzata nella fornitura di servizi

per i centri commerciali. L’aumento del numero di locker è stato determinato anche in virtù del crescente sviluppo dei modelli di business e retail (click&collect per esempio) fondati sul commercio elettronico. Un canale che in Italia nel 2017 ha superato la soglia dei 21 miliardi di euro di fatturato oltre a 6 miliardi di euro in import, grazie ai 22 milioni di acquirenti del nostro Paese. Per fornire un potenziale scenario dell’accordo tra Poste Italiane e InPost, si pensi che allo stato attuale 14 milioni di pacchi vengono consegnati ogni mese nelle case degli italiani, di cui 650.000 solo nel comune di Milano. Si ricorda che quello dei locker è un sistema di ritiro, gratuito, sicuro che si perfeziona mediante codici

personalizzati ricevuti all’acquisto. La filosofia del locker si regge su una logica di consegna tradizionale in stile B2B, ovvero tanti pacchi su un unico punto. Una risposta concreta alla proliferazione delle transazioni generate dal segmento B2C dell’e-commerce e dei tanti pacchi in viaggio verso le singole abitazioni dei clienti. Un’argomentazione che Poste Italiane non poteva che condividere anche in considerazione dei dati di performance secondo cui il 70% dei pacchi recapitati nei locker viene ritirato entro le prime 6 ore.


Pavimenti stampabili Dopo oltre 10 anni di esperienza di stampa digitale su agugliati e moquette, Montecolino Spa ha ampliato la propria offerta aggiungendo nuove tecnologie che le danno la possibilità di stampare su svariati supporti plastici tra i quali il PVC liscio o goffrato. Questo materiale, particolarmente indicato per pavimentazioni di ambienti commerciali per la facilità di pulizia, potrà essere personalizzato con loghi, disegni o foto senza minimi di quantità. Basta inviare il file che si vuole riprodurre poi Montecolino pensa a tutto il resto per fornire pavimentazioni complete o tappetini pubblicitari di svariate misure.

Innovativi Imballaggi e Soluzioni Espositive in Plastica Effetto Legno

Fissaggio facile e senza foratura A volte è grazie alle idee più semplici che si fanno grandi cose: QuickSnap è il nuovo distanziale a pressione ideato da Ark Display per il montaggio di targhe, insegne, lettere sagomate, quadri, pannelli, cartelli, pannellature o rivestimenti di materiali rigidi e per tanti altri fissaggi a parete senza richiedere la foratura del materiale. Realizzato in policarbonato trasparente è invisibile, semplice da montare e veloce da sostituire. È disponibile in tre è disponibile nelle tre dimensioni da 18, 23 e 33 mm (diametro 20 mm).

La scelta integrata che crea Valore Aggiunto alla Filiera Logistica ed al Reparto Ortofrutta del Punto Vendita www.polymerlogistics.com 039-642601


Apre City Life Shopping District Ecco la food court

POP & RETAIL

a cura della Redazione

100 negozi su una superficie di 32.000mq di cui una decina dedicati alla ristorazione, un cinema (Anteo) e un’ancora alimentare affidata a Carrefour, per un bacino di utenza che si stima in 700.000 persone: tra il polo fieristico cittadino (Portello e Mi.Co) e l’adiacente quartiere residenziale City Life nato dalla riqualificazione della vecchia Fieramilano. Il complesso di 366.000mq con campo pratica per il Golf, in cui si colloca lo Shopping District gestito da Sonae Sierra, è controllato al 100% da Gruppo Generali. L’intero progetto è stato sviluppato dagli architetti Hadid, Isozaki e Libeskind. In attesa che nel centro commerciale apra un ristorante dello chef stellato Heinz Beck, ecco un focus fotografico su alcuni dei 23 locali per la ristorazione. East River, Calavera, Roadhouse Meatery sono format esordienti.

CityLife

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Milano


Fresa per acrilici, legno e plastica SofTeam, distributore nazionale Summa, ha presentato a Viscom i nuovi utensili della Serie F ProFlatbed tra i quali la Fresa HF, dotata di mandrino ad alta frequenza e con potenza più elevata per una maggiore velocità di lavorazione. La punta è a controllo pneumatico e può essere sostituita in modo semplice e veloce massimizzando la produttività dell’unità nella lavorazione di acrilici, legno e plastica. Come per altri utensili commercializzati da Summa, il nuovo utensile è installabile su tutte le unità Summa F Series, anche quelle più datate, al fine di garantire l’espandibilità e longevità delle apparecchiature. Grazie all’ampia gamma di utensili e opzioni, la Serie F consente di gestire supporti in rotolo e pannelli rigidi, effettuare lavorazioni a lama statica, oscillante e rotativa nonché tagliare e fresare materiali duri.

Ricerca Multicanalità 2017, l’Osservatorio dice che … Cresce la frequenza degli acquisti online e i consumatori sono più social, ma resta un 40% di over 14 che non si connette a internet. Si consolidano gruppi di consumatori con abitudini molto diverse e distanti tra loro: 21 milioni di individui non accedono alla rete. Tra chi usa il web si distinguono gli InfoShopper (11,1 milioni) che ricercano informazioni nel processo di acquisto e gli eShopper (20,6 milioni) che invece fanno eCommerce con sempre maggiore frequenza. Un panorama tutt’altro che omogeneo quello delineato dall’Osservatorio Multicanalità promosso da Nielsen, School of Management Politecnico di Milano e Zenith Italy, che ha presentato a novembre la

ricerca 2017 su come sta cambiando in Italia l’approccio allo shopping e alla fruizione mediale. Ancora, una seconda forte divisione si riscontra tra gli InfoShopper - che utilizzano la rete nel processo di acquisto solo per la raccolta di informazioni (11,1 milioni, il 21% della popolazione over 14 e il 35% di

chi usa internet) - e gli eShopper - che invece se ne servono in tutte le fasi del processo di acquisto (20,6 milioni, il 39% degli italiani e il 65% degli internet user), divenuti non tanto più numerosi rispetto al 2016, quanto più attivi, avendo aumentato la frequenza con cui comprano online.

Cresce lo shopping travel “Lo shopping diventa sempre più una motivazione del viaggio” - ha dichiarato il Presidente di Federturismo Gianfranco Battisti in un comunicato stampa dell’ente - e nonostante la globalizzazione, il fascino di acquistare prodotti legati al territorio visitato è parte integrante dell’esperienza di viaggio. Lo testimoniano i dati presentati nel rapporto “Shopping Tourism Italian Monitor” dal quale emerge che sono circa 1,5 milioni i turisti che anno scelgono le principali città Italiane (Milano Firenze Roma) per l’offerta legata allo shopping, spendendo mediamente 110 euro a testa a giorno. Tra le destinazioni preferite per l’offerta retail non ci sono solamente le città ma anche i terminal degli aeroporti e delle stazioni che, avendo da tempo assunto le fattezze di veri e propri mall, sono diventati fondamentali come punti di destinazione per gli acquisti anche per una toccata e fuga senza uscire dalla struttura. I duty free shop nel 2016 presentano infatti una crescita del 2,4% rispetto all’anno precedente.


DIVA

di Marco Oltrona Visconti

Concorso DIVA2017 La filiera del best display

Lo scorso 13 ottobre sono stati assegnati i trofei del concorso DIVA, la competizione dedicata al Display Design per l’industria di marca e per il retail. In concorso una trentina di soluzioni, tutte in rassegna nelle prossime pagine

La competizione giunta alla sua settima edizione si è svolta all’interno di un’area di 300 mq allestita in seno al Viscom 2017, la Mostra convegno internazionale dedicata da circa 30 anni alla comunicazione visiva, un appuntamento tradizionale che quest’anno ha fatto registrare circa 20.000 visitatori. Ad assegnare il riconoscimento una giuria selezionata dalla testata giornalistica Display Italia che, quindi, ha riunito operatori del trade marketing, del field marketing e della system integration afferenti a importanti multinazionali del commercio, quali: Valentina Carmone Trade Marketing Manager di Amer Sports, Cristiana Sormani Trade Marketing Manager di Bayer, Francesco Di Biase Trade Marketing Manager di Carlsberg, Domenico Zeni Project Manager dell’agenzia di field marketing C2C (GiGroup), Renzo Callegari Responsabile di Produzione di Cromografica,

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Alessandra Caletti Marketing Manager di Natfood e Pierpaolo Lento CTO di Skardin. Complessivamente sono stati distribuiti 11 trofei nelle categorie relative al mondo della produzione del Display Durevole e Non durevole, dello Shop Fitting e del DigitalSignage: e tre mezioni speciali (Diva Design, Giuria Popolare e Packaging). La cerimonia di premiazione si è celebrata dopo una disamina che ha riguardato una trentina di case history progettate e realizzate da specialisti del settore per importanti brand e insegne operanti nel comparto retail, in diversi segmenti merceologici. La formula della gara prevedeva che ogni concorrente potesse confrontarsi direttamente con i membri della giuria per mettere in evidenza le caratteristiche del materiale iscritto. L’asticella della competizione in questa edizione si è attestata su un livello molto elevato. La giuria del concorso ha premiato le soluzioni espositive che hanno dimostrato una maggiore funzionalità in termini di engagement. Un risultato che alcuni operatori hanno ottenuto attraverso l’impiego di nuove tecnologie, ma anche mediante dispositivi analogici o processi di progettazione attinenti all’hi-design. Dopo diversi anni la categoria del “digitalsignage” è tornata a crescere e non è un caso che quest’anno ad aggiudicarsi il Premio DIVADESIGN intercategoria sia stata OMRON con un sistema avanzato di riconoscimento facciale che, il system Integrator Gruppo Infor, già negli scorsi mesi ha proposto a più partner industriali, i quali lo hanno utilizzato in virtù delle sue svariate prerogative di business analysis. Una soluzione che, al di là delle alte capacità di rilevamento, offre nel contempo differenti sistemi di lettura

del dato di profilazione in tempo reale, Uno strumento che si adatta altresì alle recenti esigenze commerciali dettate dagli investimenti che le stesse aziende stanno affrontando per predisporre l’integrazione dei dispositivi per la relazione con il cliente magari per mezzo di piattaforme per l’omnicanalità e l’industry 4.0. Ambiti questi ultimi in cui è richiesta una conoscenza sempre più approfondita relativa ai cosiddetti big data. “Ad avviso di chi scrive”, l’impiego di tecnologia nell’ambito dell’arredo espositivo non deve essere inteso come una forma di progresso versato alla sostituzione degli strumenti di comunicazione più tradizionali, bensì come un attributo che a essi si integri. Infatti tra i progetti esposti e premiati non sono mancate soluzioni in cartotecnica o i materiali durevoli corredati con contenuti di pregio per quanto concerne le forme, l’estetica nonché l’ingegnerizzazione. A testimonianza di un’innovazione che in realtà si cela a livello produttivo, a seguito di processi industriali che contemplano l’impiego di nuovi sistemi, tecniche e macchinari. Processi, procedimenti e know-how che spesso, come è risultato evidente in questa edizione, non trascurano la componente manuale, l’artigianalità e tanto meno la sostenibilità. In questo caso si tratta di un’esigenza sentita dal consumatore finale, tanto che il premio giuria popolare è stato assegnato a ISONOVA che nella categoria shopfitting ha utilizzato il BIOLAMINIL un materiale biodegradabile in 5 anni se disperso nell’ambiente. Attenzione però perché la richiesta di materiali innovativi in termini di ecocompatibilità è sentita e sempre più frequente anche nei capitolati della committenza.

PREMIATI CATEGORIA DUREVOLE Classifica

Partecipante

Committente

1° posto

Robots SpA

Ideal Standard

2° posto

Sarno Display (Gatto)

Naj Oleari

3° posto

Eurodisplay Design in Progress

Voltadvance GlaxoSmithKline Consumer Healtcare

PREMIATI CATEGORIA NON DUREVOLE Classifica

Partecipante

Committente

1° posto

Realtà srl

Danone

2° posto

Litoart srl

DEFA Cosmetics

3° posto

Prealpi srl

Procosmet srl

PREMIATI CATEGORIA DIGITAL SIGNAGE Classifica

System integrator

Committente

1° posto

Tailoradio srl

Tailoradio srl

2° posto

OMRON Electronic Components Europe B.V.

Gruppo Infor

3° posto

DSE srl

Mattel

PREMIO CATEGORIA SHOP FITTING Classifica

Partecipante

Committente

1° posto

ABS GROUP srl

Moncler

MENZIONE SPECIALE PACKAGING Classifica

Partecipante

Committente

1° posto

Prealpi srl

Procosmet srl

PREMIO SPECIALE GIURIA POPOLARE Classifica

Partecipante

Committente

1° posto

ISONOVA srl con LARGE FORMAT srl

DMO srl

PREMIO SPECIALE DIVA DESIGN Classifica

Partecipante

System integrator

1° posto

OMRON Electronic ComponentsEurope B.V.

Gruppo Infor

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IL COMMENTO DELLA GIURIA

Valentina Carmone Trade Marketing Manager Amer Sports

Domenico Zeni Project Manager C2C - Gi Group

Renzo Callegari Consulente Cromografica

Cristiana Sormani Trade Marketing Manager di Bayer

«La scelta di premiare determinate soluzioni espositive e di riconoscere alle stesse un valore aggiunto rispetto ad altre presenti in mostra è senza dubbio stata dettata dalla necessità di far emergere chi ha saputo al meglio coniugare tecnica e tecnologia con l’esigenza di attrarre, colpire e interessare il consumatore finale nell’ottica di un’esperienza di acquisto che possa considerarsi davvero tale. L’inserimento di un nuovo software oppure l’utilizzo di nuovi materiali “ecosostenibili” possono essere infatti considerati come leve grazie alle quali influenzare un consumatore sempre più consapevole e propenso ad “affidarsi” ad un’azienda che sappia interpretare i propri desideri. Il punto vendita ormai non può più essere solo considerato il luogo all’interno del quale effettuare un processo di acquisto ma il luogo in cui consumatore ed azienda riscoprono, con piacere reciproco, il modo di comunicare i rispettivi interessi per creare le basi di una futura relazione..»

«Nel caso del display design la creatività si deve armonizzare con molti altri fattori che sono determinanti per il successo di un’operazione. In questo senso il criterio che mi ha guidato nelle mie valutazioni è stato principalmente la capacità di sintesi di questi elementi: aspetto estetico, capacità di comunicare il prodotto/concetto, sostenibilità ambientale ma anche economica.»

«Creatività e tecnologia sono i requisiti su cui la giuria ha puntato maggiormente per riconoscere la vittoria nella competizione nelle diverse categorie.»

Come ha spiegato la manager di Bayer in un’intervista con Display Italia, al fine di comprendere l’albero decisionale del cliente, Bayer è molto attiva nello studio del category assortimentale e dei Display espositivi

Francesco Di Biase Trade Marketing Manager Carlsberg

Alessandra Caletti Marketing Manager Natfood

Pierpaolo Lento CTO Skandir

«Competizione molto interessante, sul quale ho avuto modo di farmi un’idea sulle nuove e riviste tecnologie del settore espositivo. I concorrenti che hanno vinto si sono distinti per idee innovative, non solo per le tecnologie ma per la praticità e carattere distintivo dei prodotti proposti. Per alcuni anche il coraggio nell’osare ha saputo premiare.»

«Le soluzioni premiate hanno valorizzato la semplicità d’uso, hanno saputo suscitare la curiosità del consumatore, si sono dimostrate efficaci nella comunicazione, stupendo e interessando il consumatore gli hanno permesso. L’area tecnologica dell’innovazione crea stupore e coinvolgimento ed è fondamentale.»

«Penso che il valore aggiunto delle soluzioni espositive si debba ricercare nell’ergonomia, nell’estetica e nella componente di innovazione. Il materiale espositivo inoltre deve svolgere la sua funzione mettendo in evidenza il prodotto e il brand senza essere troppo invasivo, Naturalmente non bisogna sottovalutare i costi di realizzazione.»

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° premio

categoria

DIGITAL SIGNAGE System integration

TAILORADIO

Luca Tonghini, Chief Marketing Office di Tailoradio Rivoluzionare la comunicazione In Store a partire dal primo punto di contatto con i visitatori: gli ingressi. Con questo obiettivo, Tailoradio ha sviluppato un progetto in grado di integrare la potenza emozionale e commerciale del digital signage, con gli accessi agli spazi commerciali. Come? Integrando le porte dei punti vendita ai display professionali Philips con software proprietari capaci di gestire i contenuti sulla base della tipologia di utenti, grazie ad avanzati sistemi di face recognition. L’ingresso commerciale è infatti un punto di altissima pedonabilità sia nei grandi mall e soprattutto nel retail tradizionale. Sicuramente adatta per l’engragment, una soluzione di questo tipo oltre a registrare il numero degli avventori, li può orientare prima dell’accesso al punto di vendita, magari con una comunicazione personalizzata (ContextualContent). Un’operazione valida soprattutto laddove molti degli studi sul retail sono concordi nell’affermare che i prospect preferiscono ricevere informazioni promozionali attinenti al proprio profilo. In un canale retail che sta mutando le sue logiche verso i più verticali concetti di omnicanalità, cioè in cui il cliente, o potenziale tale, viene riconosciuto ovunque si trovi attraverso il suo smartphone (e fatto salvo il suo permesso!), la soluzione di Tailoradio aderisce perfettamente alle dinamiche di customerjourney e commerce everywhere. Concetti ancor più validi nel tanto attuale, quanto dibattuto,contesto di evoluzione dell’industria, in cui si ambisce all’upgrade di livello 4.0.

In questo senso e con questo sistema, i commessi del futuro (per molti marchi del fashion è già realtà) possono essere preparati a ricevere gli avventori ancor prima del loro arrivo e anticiparne le aspettative…Un ingresso intelligente tra l’altro può essere utile anche in termini di servizio di sicurezza. Si pensi per esempio alle applicazioni possibili nel campo della gestione degli accessi per fini di sicurezza (selezione o contingentamenti per evitare affollamenti), per l’antincendio, o per l’antitaccheggio. In questo caso la telecamera dedicata al People Countingil sistema è in grado di rilevare il numero di ingressi/uscite e dalla direzione presa dai clienti, mentre la seconda videocamera integrata dedicata al face recognition si occupa di individuare genere, età e stato emotivo di quanti visitano il punto vendita. Infine, video MOOD by Tailoradio - piattaforma proprietaria per la gestione del digital signage integrata nelle soluzioni Android dei display professionali, analizza i dati raccolti, utilizzandoli in tempo reale per la personalizzazione e l’adattamento dei contenuti da veicolare sul display integrato e poi per le analisi statistiche. Il software di Face Recognition viene eseguito a bordo di una telecamera da video sorveglianza IP di nuova generazione, montata frontalmente a circa 1.80m, per favorire la raccolta di un dato più preciso. Oltre a queste funzionalità adattive, è presente anche un sistema di raccolta dati, che una volta inviati dalla telecamera a un server cloud, rende possibile identificare con precisione quale sia il target di pubblico del singolo schermo, incrociandolo con altri dati, quali orari, giorni della settimana, altri punti vendita. Le motivazioni della giuria. Forse per la prima volta è stato reso concreto un progetto che vede l’ingresso come strumento ideale di comunicazione e reportistica. Sicuramente avveniristico.

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° premio

categoria

DIGITAL SIGNAGE System integration

GRUPPO INFOR-OMRON Design DOMINO DISPLAY

1

° premio

intercategoria

DIVA DESIGN

Dal connubio tra Omron, leader dello sviluppo tecnologico mondiale e Gruppo Infor, system integrator di lungo corso nel panorama del Digital Signage europeo, è nata la soluzione Target up. In questo caso la giuria ha dato molta rilevanza all’integrazione del sistema di riconoscimento facciale di Omron con la piattaforma software TargetUp di Infor che coniuga la possibilità di formulare messaggi di comunicazione personalizzati in tempo reale con un applicativo che offre un valore aggiunto in termini di analysis e business intelligence. In particolare l’hardware Omron da circa un anno si sta focalizzando sul mercato del Digital Signage che la multinazionale di origine giapponese vede in crescita nelle sue prospect analisys. Il riferimento è al modulo HVC (Human Visual Component) una tecnologia avanzata relativamente nuova per il mercato retail. Il componente di face recognizing è collegabile tramite micro USB (quella per la carica degli smartphone) oppure l’universale standard UART Il dispositivo garantisce10 tipologie di riconoscimento; rilevamento di un viso, di una mano o di un intero corpo umano; riconoscimento facciale e di genere; stime relative a età, umore, mimica facciale, direzione dello sguardo e movimento delle palpebre (che distingue l’umano da una fotografia di un volto). Per tutti questi parametri il modulo fornisce un valore corredato da una valutazione di attendibilità, permettendo così al programmatore di configurare la reazione appropriata per ogni singola applicazione. In linea di massima sono contemporaneamente scansionabili 35 persone presenti affiancate in una porzione di spazio. Gruppo infor ha integrato l’HVC di Omron con TargetUp, il software proprietario per la gestione dei palinsesti e la l’analisi statistica dei contatti. In questo modo il totem una volta riconosciuta la tipologia d’interlocutore (nel genere e nel tipo, non nell’identità) formula un messaggio personalizzato e specifico.

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Gabriele Fulco, Marketing Manager Europe per Omron Electronic Il software attraverso un pannello di controllo via web gestisce direttamente ogni schermo: dalla pianificazione delle comunicazioni (immagini, video) per target, alla location fino alle condizioni meteo. Se il totem è connesso a una rete di digital signage (cioè con altri totem) la gestione dei contenuti è affidata a un cloud nel quale può essere caricata una massa di contenuti in coordinamento con il web e in maniera diversa per ogni terminale (ogni totem condivide il suo contenuto). Per fare un esempio delle funzionalità in una giornata afosa il sistema, rilevando il meteo, può proporre le bibite all’interno di un supermercato. Ma nello stesso momento un totem della stessa rete posto in luogo freddo può proporre un bar con servizio di sala da the. Molto meticolose risultano le statistiche relative ai dati di chi si è approssimato al totem, le quali possono arrivare a un livello di profondità tale da rilevare i contenuti consultati attraverso un interfaccia friendly per l’analista che può non essere necessariamente uno specialista informatico. Attualmente la soluzione Omron-Infor è in uso come progetto pilota di alcuni brand e retailer, a partire dalla primavera 2017. La soluzione qui presentata è integrata all’interno dei case Domino Display di Gruppo Masserdotti, un totem robusto e molto versatile per quanto concerne la grafica. Le motivazioni della giuria. La precisione del sistema di riconoscimento facciale e la profondità statistica della reportistica rendono questa soluzione vincente e futuribile.


3

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DIGITAL SIGNAGE Committente

MATTEL-HENKEL System integration e Design DSE GROUP

Stefano Carli Sales Manager Per dare la risposta a un’istanza che a tutti gli effetti esprime l’omnicanalità e la convergenza tra canali di comunicazione, canali distributivi e luoghi di vendita on e off line, DSE Group ha lanciato di recente la gamma di prodotti Smartdisplay Queste nuove postazioni, affatto ingombranti (appena 2cm di spessore), non necessitano di installazione e possono essere gestite da uno Smartpanel proprietario per la configurazione dei parametri di gestione (accensione, spegnimento, aggiornamento, download dei dati di interazione...) Quattro le principali funzionalità: a)Modalità digital signage: per l’acquisizione di dati necessari, in un secondo tempo, per incontrare i desiderata del cliente nell’ambito di promozioni, concorsi e operazioni di gamification. In base al coinvolgimento ottenuto gli smart display elaborano i risultati producendo report e statistiche da analizzare incrociandoli con il sell out. b) Engagement: grazie alla particolare interfaccia grafica, sono degli stopper attenzionali eccezionali. c) Promozione: propongono foto, video, offerte promozionali e distribuiscono coupon. Gestione del palinsesto dei contenuti in autonomia attraverso un app mobile direttamente nello store o da remoto attraverso lo Smartpanel. d) Autonomia: non chiedono nulla se non una presa di corrente e lavorano in autogestione attivandosi o disattivandosi in orari prestabiliti. Collegandosi da remoto il dispositivo fornisce dati in tempo reale utili alla misurazione del ROI (return of investiment).

Il sistema prevede la condivisione e la veicolazione dei contenuti della comunicazione aziendale diffusa verso il target desiderato tramite tutti i canali multimediali (newsletter, website, social, web app, app o pubblicità) per portare il potenziale cliente nello store -con codici, nickname o badge-, e viceversa dal PDV al web. Allo stato pratico smart display è stato impiegato per tutto il mese agosto e parte di settembre, le quattro linee di prodotto: Vernel, Perlana, Coloreria e Grey sono state promosse con il supporto di 5Smartdisplay, nei punti di vendita GDO di Carrefour ad Assago Casalecchio, Grugliasco, Torino Montecucco e Nichelino (dal 17 al 31/8). E poi da Pam di Torino, Tiburtina, Granai, Lunghezza, e Marghera (dal 31/07 al 9/08). Una seconda case historylo scorso primo Ottobre allorché Mattel ha utilizzato l’ultima versione di Smartdisplay di DSE per presentare Barbie e Thomas allo staff di trade marketing presso la sua sede in Sudafrica . Nello specifico sono stati utilizzati: il totem in versione a sagoma intera per Barbie (45 x 160 cm di altezza per 2 cm di spessore) e la versione crowner (28 x 45 x 2 cm) , da scaffale o da banco, per presentare Thomas. Motivazioni della giuria. Friendly la grafica che riprende in toto i personaggi riferiti alle aree mercielogiche specifiche, il che ne fa un formidabile strumento di engagment. I costi della soluzione rimangono contenuti rispetto alla complessità dello strumento. Un elemento che depone a favore del futuro di questa tipologia di dispositivi.

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1

° premio

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DUREVOLE Committente

IDEAL STANDARD Produzione e Design ROBOTS

Molti lo hanno definito geniale. In effetti il materiale espositivo creato da Robots per ideal standard dedicato a un vaso per la toilette, a memoria di operatore, non era mai stato proposto in maniera così evidente. Inoltre è bene sottolineare che il vaso Aquablade oggetto della presentazione,ha effettivamente dei contenuti da comunicare, nell’ambito di una serie di innovazioni di prodotto che ideal standard ha lanciato nel comparto del arredo bagno. In particolare Aquablade ha due caratteristiche: la prima è che il flusso di emissione dell’acqua proviene da ogni punto del bordo circolare del vaso. Il flusso nello specifico è controllato in modo da evitare sprechi d’acqua. Il display da terra creato da Robots è stato realizzato per essere posizionato a tempo indeterminato a partire dalla metà del 2016 e per stazionare negli specializzati e negli showroom dedicati al settore. In merito al target si rivolge al pubblico e agli architetti. Complessivamente è stato prodotto in 200 esemplari, tutti corredati di un sistema idraulico a circuito chiuso e di sensori per il controllo del ricircolo dell’acqua. Essendo la modalità di emissione dell’acqua il soggetto principale della comunicazione, è stato predisposto anche un impianto elettrico che attiva l’impianto idraulico attraverso un tasto in metallo in evidenza al centro della quinta del materiale espositivo, affinché l’interlocutore possa testarlo. In risalto, il logo ideal standard in Plexiglas finemente ritagliato al laser. Mente tutto il resto della parte grafica è stampato in quadricromia per esprime un messaggio e un claim chiari e sintetici: “Una rivoluzione pulita silenziose e intelligente”. Per quanto concerne le materie prime l’espositore è realizzato in legno, metallo, plexiglass. Motivazioni della giuria. Realizzazione con finiture di pregio Il premio è stato conferito anche tenendo conto delle difficoltà intrinseche nel comunicare un prodotto appartenente alla categoria merceologica in oggetto. Curato nei particolari tecnici ed estetici presenta una grafica molto pulita ed essenziale: queste ultime sono condizioni necessarie alla presentazione di questa tipologia di referenze che devono trasmettere all’avventore una sensazione di igiene e purezza.

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Andrea Canafoglia Venturini, Sales and Marketing Manager di Robots


2

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DUREVOLE Committente

NAJ-OLEARI Produzione e Design SARNO DISPLAY

Maurizio Rocca, Sales Manager Sarno Display Tra i classici dell’arredo espositivo e del Pop, il general tester è un pattern intramontabile. Tra i suoi maggiori “storici interpreti” è da annoverare Sarno, un’azienda del gruppo Gatto, tra i maggiori specialisti del fashion Made in Italy. La soluzione espositiva è stata creata da Sarno per il rilancio del marchio Naj-Oleari di proprietà di Euroitalia, dopo un rinnovo totale della gamma di prodotti che prevede anche una variazione di colore nel packaging: ora con dominante in oro rosa e decorazioni rosa in stampa serigrafica. Il tester non rappresenta quasi mai il prodotto che verrà acquistato. Per esempio un ombretto lo si prova con una cialda da 20 mm di diametro, ma viene venduto in una trousse astucciata. Ebbene in questo caso la modularità degli elementi cuvette perfettamente intercambiabile nella struttura per l’aggiornamento della gamma, vedono l’evidenziazione del prodotto in vendita assiemata con l’applicazione del test sulla cuvette. A completare il visual un volto di donna stampato in quadricromia. Il target del make up Naj Oleari è incentrato sulle teenager di 16 anni e strizza l’occhio alle donne oggi cinquantenni che nel periodo degli anni ’80, seguivano la moda tipicamente milanese (e poi nazionale) dei paninari. Posizionato in diverse centinaia di unità, come è norma per un tester la sua durata prevista, prima dell’aggionamento dell’immagine, è compresa tra i 3 e i 6 anni. La destinazione elettiva di questo materiale espositivo sono le profumerie selettive. 85 x 70 x 175cm l’ingombro, mentre per quanto riguarda componenti e materie

prime, il materiale è dotato di: struttura di sostegno per la versione “self-Standing”, tavolo in tubolare in metallo verniciato bianco con decori in oro rosa, cassettiera in legno laccato bianco per lo stoccaggio dell’assortimento. Le strutture, superiore e inferiore, per il contenimento delle cuvette prodotto, sono realizzate mediante un pannello nobilitato rivestito con elementi termoformati che costituiscono i divisori. Le cornici esterne sono in plexiglas trasparente decorate con elementi in oro rosa. Cuvette porta-prodotti ricavate tramite una base termoformata e una lastra superiore in plexiglas retro stampata rosa con testi per la descrizione del prodotto. Le motivazioni della giuria. Grafica e cromatismi di indubbia qualità così come l’impiego di materiali è pregevole. Praticità nella segmentazione dell’offerta per il test e la vendita. In basso l’assortimento per il test in alto la spiegazione. Il tester è un elemento ormai codificato ma in questo caso la creatività è notevole.

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3

° premio

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DUREVOLE Committente

GLAXO SMITH KLEIN Produttore EURODISPLAY DESIGN IN PROGRESS Design Arch. ANDREA TEMPESTA

Un nuovo approccio al self vending in farmacia con in più la multifunzionalità in termini di dispensazione del prodotto. Nel senso che il materiale progettato da Eurodisplay Design in Progress per Voltadvance (GSK) è utile sia come dispenser di prodotto per l’acquisto, a libero servizio, da parte del consumatore direttamente dallo scaffale, sia dietro il bancone quale supporto al farmacista che può disporre della referenza “a portata di mano” presso il banco cassa. L’innovazione è evidentemente nell’attacco su cui è montata una versione moderna degli “spingi pacco a molla” (verso l’alto non esisteva) che si trovavano un tempo nelle tabaccherie per i pacchetti di sigarette. La realizzazione del dispositivo ha infatti comportato una buona dose di ricerca per arrivare all’ingegnerizzazione. Il primo passo era infatti assicurare la tenuta del peso dei portapack anche a fronte di possibili urti da parte degli avventori. Un secondo problema era l’ancoraggio del dispositivo sullo scaffale o sul bancone. Da queste riflessioni sono emerse due soluzioni e altrettante versioni. Per l’ancoraggio è stato impiegato uno speciale adesivo 3M ad alta tenuta per il fissaggio su tutte le superfici. Adesivo che tra l’altro non lascia il segno ne impurità una volta rimosso. Per il posizionamento dei portapack invece sono state utilizzati dei magneti. Nel complesso la tenuta del dispositivo è arrivata a 40 Kg, pur tuttavia restando semplice e rapida la sua rimozione, a fronte di una specifica manovra manuale. Attualmente il dispositivo è stato realizzato in 2.000 unità dopo un primo riordino da parte di GSK. Si ritiene che abbia un gran potenziale in considerazione del fatto che la rete farmacie in Italia consta di 18.000 punti di vendita (e 12.000 parafarmacie stimate) e che l’applicazione di self-vending display può essere stesa anche ad altre merceologie. Il materiale customizzato per Voltadvance pesa circa un chilogrammo, è di per se durevole e, data la stagionalità dei prodotti pain in farmacia si può considerare permanente a tutti gli effetti. Le motivazioni della giuria. La doppia funzionalità insieme alla ricerca che ha portato alla realizzazione del self vending display rappresentano fattori di innovazione. Si parla infatti di nuove tecnologie anche laddove non ci sia necessariamente l’impiego di accessori o dispositivi digitali.

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Arch. Andrea Tempesta project manager, di Euro Display Design In Progress


1

° premio

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SHOP FITTING Committente

MONCLER Produzione e Design ABS GROUP

Fiorenza Parsani, Business Development Manager ABS Group Il prodotto con cui ABS Group ha partecipato al Concorso DIVA 2017 è un lightbox dinamico ABSolutely®. Attraverso la retroilluminazione a LED, programmata per generare diversi effetti visivi, i lightbox dinamici animano le immagini stampate rendendole ancora più attraenti all’interno degli spazi allestitivi di negozi, vetrine e showroom. La possibilità di programmare le strisce a LED consente infatti di creare veri e propri disegni di luce, precisi a tal punto da poter ricalcare la grafica sovrastante del light box, valorizzandola. In particolare, il prodotto che è stato presentato al Premio DIVA è un lightbox dinamico realizzato per il brand di moda Moncler, che da ottobre a novembre 2017, resterà esposto all’interno della boutique di Rue du Faubourg Saint-Honoré a Parigi. Nel frattempo, è stato avviato il processo produttivo per la realizzazione di alcuni lightbox analoghi destinati ai punti vendita Moncler più importanti nel mondo. In particolare, stanno per essere ultimati quelli per le boutique di New York e Dubai. Il lightbox dinamico realizzato per Parigi misura 132x196 cm ed è costituito da un profilo in alluminio verniciato nero opaco di uno spessore di 120 mm. Il profilo è rivestito con un tessuto backlight, stampato in sublimazione e confezionato con un profilo in silicone perimetrale. All’interno della struttura sono inserite delle piastre a LED programmabili per generare i diversi movimenti delle luci. Sul tessuto è riprodotto uno scenario urbano notturno in cui, grazie alla retroilluminatonazione dinamica, le luci dei palazzi sembrano accendersi e

spegnersi, variando la luminosità e l’intensità dei riflessi. L’immagine fa parte della comunicazione del brand all’interno dei punti vendita ed è valorizzata proprio grazie all’animazione a LED. Dichiarazione di Francesca Posocco, direttore marketing di ABS Group: “Per noi il retail design vince se combina la componente “materica” dei supporti con le tecnologie e l’interattività, per garantire coinvolgimento ed esperienzialità. E in tal senso siamo certi che i lightbox dinamici ABSolutely® rivoluzionino il modo di concepire gli allestimenti.” Piuttosto suggestivo anche la case history che ha visto la collaborazione tra Abs e Tegola Canadese (IWIS)per mettere in evidenza il brand con un effetto “gocce di pioggia su vetro”, in occasione della fiera Batimat di Parigi (6-10 novembre 2017) e sempre con un dispositivo di 5x3 metri. Le motivazioni della giuria È un evoluzione del light box Da un punto di vista comunicativo è impattante e nella semplicità tecnologica conserva la praticità.

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1

° premio

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NON DUREVOLE Committente

DANONE

Produzione e Design

REALTÀ GROUP

Comunicare il concorso on pack di Actimel che consentiva di vincere una Mini Cooper lo scorso Dicembre con diverse proposte creative per 3 format diversi: Ipermercati (10 punti di Vendita), Supermercati (50 punti di Vendita) e Superette (20 Punti di vendita) con un focus particolare nell’ipermercato Carrefour Valecenter di Marcon in provincia di Venezia. Quello ideato ed eseguito da Realtà è un progetto particolarmente strutturato che ha comportato la produzione di diversi elementi distintivi, ognuno riprodotto in diverse decine di unità per la caratterizzazione degli scaffali. Per cui nelle superfici di grande formato sono state proposte operazioni di teatralizzazione che prevedevano la produzione di cartellonistica e materiali POP definiti“contaminazioni”, mentre nelle superette era previsto l’impiego di materiali non durevoli per la personalizzazione delle testate di gondola (pendolini segnalatori, sottoprezzo, crowner, floor graphic, stopper, magnetici strip eccetera). Per la descrizione dei materiali impiegati in questa campagna che si è svolta per 15 giorni lo scorso Dicembre,è risultata emblematica l’isola promozionale che è stata creata presso Carrefour Valecenter. L’allestimento prevedeva una quinta panoramica alta circa 2m e larga circa 3m, diversi materiali in pvc e cartotecnica per la vestizione di un frigorifero verticale e di una vasca frigo. Tutto era circoscritto in una grande floor graphic circolare di circa 2 metri di raggio all’interno del quale era evidente un moke up termoformato della confezione di Actimel ingigantita. In questo spazio era altresì presente una vera e propria Mini Cooper cabrio per sfidare l’inverno, un claim che richiamava i contenuti probiotici del prodotto. La motivazione della giuria. Premiante è risultata la complessità dell’operazione che sul piano fisico è stata adattata a diversi formati di punti di vendita con materiali di forte impatto visivo. categoria

NON DUREVOLE

Committente

20italia Display èMagazine

BARILLA REALTÀ GROUP

Produzione e Design

Marco Zanardi, Socio fondatore di Realtà

Da segnalare al concorso Diva la presenza di una seconda soluzione espositiva realizzata per Barilla per mettere in scena un’attività promozionale allestita presso Carrefour con l’obbiettivo riavvicinare le persone alla colazione fatta in casa e basata sui nuovi trend di consumo. In questo caso i brand di riferimento erano Mulino Bianco, Grancereale e Pan di stelle e le referenze di riferimento erano: biscotti, fette, merende. La campagna che si è svolta da febbraio ad aprile 2017 aveva un target sementato per stili di vita e fascie di età: 1) Cura di se per uomini e donne over 55; 2) Gratificazione e coccola per donne di 35-54 anni 3) Energia e vitalità per uomini e donne 25-54 anni 4) Rito e tradizione per famiglie con bambini 6-13 anni. Coinvolti i 7 top mall di Carrefour in Nord Italia: Limbiate, Assago, Carosello Carugate e Paderno Dugnano in provincia di Milano, le Gru di Grugliasco (To), Shopville di Casalecchio di Reno (Bo) e Valecenter di Marcon (Ve). Durante le 97 giornate hostess nel week end è stato coinvolto anche un nutrizionista. Sotto il profilo espositivo sono state allestite isole promozionali con una metratura che variava da 24 a 42mq con svariati elementi cartotecnici (portali, dolmen, espositori da terra, banchi eccetera). La campagna ha registrato unsell out di circa 41.000 prodotti Mulino Bianco. E contatti per circa 30.000 consumatori giornalieri, 12.900 omaggi (tazze) e17.000 leaflet distribuiti.


2

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NON DUREVOLE Committente

DEFA Produttore LITOART Design Marco Maggioni

A sinistra il designer Marco Maggioni con Daniele Sandon Sales Manager di Litoart Sulla base della richiesta da parte di DEFA Cosmetics per la creazione di un display funzionale all’esposizione dell’intera gamma di cosmetici, è stata disegnata una soluzione estetica a rappresentazione di un fiore immaginario,che veicolasse i valori propri dell’azienda: cosmetici prodotti con ingredienti naturali e vegetali, non testati sugli animali. Il design del display è infatti evocativo e rimanda a un immaginario floreale. A livello di servizio sono proprio i petali che funzionando come vassoi,segmentano l’assortimento mettendo in evidenza ogni singola linea. Per la realizzazione del prodotto è stato impiegato cartone teso accoppiato a onda bassa. Per i petali del communication si è proceduto al taglio e alla fresatura del materiale, oltre all’applicazione di un complesso sistema di magneti che consentono di poter attaccare e staccare i petali contenenti le referenze cosmetiche della struttura. Per di più tutta la parte superiore può essere rimossa dalla base così da trasformare l’espositore da terra in un espositore da banco. Al momento il materiale è stato riprodotto in 100 unità per essere posizionato negli specializzati. In termini di ingombro l’espositore da terra è alto 115 cm crowner escluso, la larghezza è di cm 70 ca. Per quanto riguarda il montaggio i retailer devono solamente applicare i petali alla struttura seguendo lo schema, applicazione che avviene per attrazione magnetica, quindi senza, colle adesivi utensili o altro. L’apprezzabile possibilità di staccare i petali porta prodotti dalla base garantisce

al retailer e al brand diversi vantaggi. I vassoi possono essere inviati precaricati risparmiando ai visual merchandiser le operazioni di refill e riducendo parte dei costi della fase di replenishment. Il brand nondimeno non è costretto a procedere alla produzione di nuovi espositori. Periodicamente è possibile procedere alla variazione delle grafiche dei vassoi aggiornando l’immagine del materiale, per esempio secondo le stagioni.

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3

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NON DUREVOLE Menzione speciale Packaging

Committente

NAPURA Produzione e Design PREALPI

Menzione speciale P

Le fasce in tre formati sono state ideate da Prealpi per comporre il kit di prodotti della linea Napura e rivestire i flaconi cilindrici in plastica contenenti cosmetici per capelli. Kapstone questo il nome della soluzione è in Kraftpak da 365 g/m2 carta kraft in fibre vergini, non patinato spessorato, FSC. Tutto è nato da un briefing che manifestava l’esigenza di orientare il consumatore nell’acquisto di trattamenti completi che prevedono il pre e post lavaggio, da qui la scelta di raggruppare i prodotti. L’imballaggio di secondo livello progettato da Prealpi è estremamente flessibile grazie ad agganci modulari che permettono di creare cluster di prodotti senza alcuna limitazione o sequenza predefinita. Anche le aperture a finestra predisposte fanno i che non debbano essere riprodotte grafiche sulla superficie delle fasce, lasciando che siano i prodotti a comunicare il brand. Nonostante la valorizzazione della comunicazione sul pack di primo livello è mantenuto il minimalismo dei prodotti. Nello stesso modo non risulta intaccata la specificità delle singole referenze seppure la linea sia raggruppata in cluster. La scelta della materia prima è stata veicolata dalla necessità di trasmettere i concetti di naturalità, in primo luogo con il color avana. In secondo luogo l’immagine ecologica deriva dall’assenza di lavorazioni specifiche come la stampa o la patinatura, il che non intacca la piena riciclabilità del materiale. Sono tutti concetti che rientrano nella cosiddetta equity di Napura. Questo tipo di realizzazione è proprio il caso in cui è possibile sostenere che “less is more”. Le motivazioni della giuria. Essenziale nella forma è di semplice esecuzione, grazie a un progetto che cura ogni particolare anche nell’ingegnerizzazione. Qui la modularità è sfruttata al meglio, collegando mediante un’estetica univoca gli item di un’intera gamma di prodotti, specifici e diversi tra loro. Come imballo, rispetta al 100% la grafica di ogni singola confezione esaltandola agli occhi del potenziale cliente. L’impiego di un unico materiale, in questa sede non trattato e di per se completamente riciclabile, garantisce un doppio vantaggio in termini di ecocopatibilità: sia per quanto riguarda il contenuto di comunicazione, sia per quanto concerne l’effettivo impatto sull’ambiente, pressoché nullo.

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Sara Invernizzi, progettista Prealpi


Premio

Giuria Popolare

categoria

SHOP FITTING Committente

GRUPPO DMO Produzione e Design LARGE FORMAT E ISONOVA

kaging

Mirco Giacomin, owner Large Format e Laura Schellino Direttrice Marketing di Isonova Lussuoso, contemporaneo, eco sostenibile e realizzato con un materiale esteticamente simile agli accoppiati plastici, ma diverso dal cartone e comunque a basso impatto ambientale. È questo in sintesi l’elenco delle caratteristiche del materiale per lo shop fitting realizzato da Large Format su richiesta di DMO, retailer con circa 60 punti di vendita italiani a insegna Caddy (detergenza e cura della persona), Isola dei Tesori (pet shop) e Beauty Star (cosmetica). La necessità del committente ancora oggi è quella di inserire nei negozi di cosmetica le postazioni semidurevoli per lanciare nuovi prodotti promuovendoli singolarmente. L’espositore che misura 42cm lunghezza x 40cm profondità x 1,80cm di altezza e presenta diverse parti intercambiabili e adattabili al prodotto che la casa madre decide di promuovere. L’inserimento dello specchio è semplice e utile alla consumatrice per provare il trucco. Nel corpo dell’oggetto si presenta un contenitore raccogli-salviette, facilmente estraibile per lo svuotamento. Inoltre, il crowner e il ripiano frontale di appoggio possono essere sostituiti facilmente dall’operatore del punto vendita per variare l’articolo in promozione. La postazione make-up è di gran impatto visivo ma anche leggera (facile da movimentare) e funzionale, sia per il punto vendita che per il consumatore. Per quanto riguarda il target, il materiale espositivo si rivolge a signore e ragazze che transitano all’interno dei punti di vendita Beauty Stare che comunque sono alla ricerca di un prodotto per il maquillage. Il materiale svolge la sua funzione anche in modalità self-service lasciando alla

clientela la completa autonomia di testare il prodotto esposto nella postazione. Il posizionamento del materiale risponde a una pianificazione di 6-12 mesi. Sulla grafica l’espositore riporta un hashtag “#bethestar”,che offre la possibilità al cliente che sta provando il prodotto di farsi un selfie e di poterlo postare nei social. Caratteristiche tecniche. La struttura di questo materiale espositivo è interamente in BIO ISOPRINT di 5mm di spessore, un materiale in pannelli della gamma LAMINIL by ISONOVA, stampato con tecnologia digitale ad alta velocità e tagliato a plotter da Large Format by Trimline. Quest’ultima ha scelto l’articolo della gamma LAMINIL BIODEGRADABILE in quanto ha permesso di avere finiture pulite e precise con elevata resistenza meccanica e nel contempo di disporre di un prodotto che, una volta terminato l’utilizzo del display, potesse entrare nel ciclo dei rifiuti senza impatto sull’ambiente. XPS che compone la struttura infatti è biodegradabile in quanto costituito da carta senza utilizzo di colle, per cui, quando conferito in discarica o disperso nell’ambiente, anche marino, si dissolve entro un massimo di 5 anni (con una media di 3 anni). Lo specchio e le luci a LED utilizzate nell’espositore sono facilmente estraibili per essere nuovamente impiegate alla fine della vita della struttura. Per quanto riguarda la grafica, è eseguita tramite stampa digitale su supporto piano con la possibilità di utilizzo di inchiostri a base acqua, sagomature e V-cut eseguiti con plotter da taglio (sulla base di tracciati digitali). La rifinitura è eseguita a mano e il montaggio ad incastro. Il commento della redazione. L’impatto estetico e l’eco-compatibilità del progetto probabilmente (le motivazioni dei 70 votanti non sono date) hanno giocato un ruolo importante in termini di preferenze.

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BEST

Legno espositivo

PRACTICE

categoria

Concorso DIVA2017

DUREVOLE

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Committente

Tognana Produttore Cemab categoria

DUREVOLE Sistema alternativo Archimede è un sistema strutturale realizzato con tecnologia cartotecnica e materiale plastico polionda con spessore 5mm. Prodotto da Technical-Pack è lavorato con plotter da taglio o fustellatura e permette di avere in un unico pezzo una struttura di design adatta all’esposizione. La sua peculiarità è senz’altro la possibilità di sostituire la comunicazione visiva al suo interno. Facile da montare,trasportare e riporre grazie a un progetto disegnato con semplicità e a una valigetta specifica per il trasporto. Laddove come supporto di comunicazione si impieghi un visual costituito di un materiale più economico del telo in PVC stampato, Archimede rappresenta una valida alternativa ai classici roll-up. Nell’ultimo anno questo materiale è stato utilizzato per le campagne Sisal Nord Italia dopo una produzione di 300 unità, mentre 120 sono i pezzi realizzati per le campagne di Penny Market in Lombardia, la cui realizzazione è stata affidata a Fotolitofram. Il tempo di permanenza delle due campagne è stato circa di 3-6 mesi.

Produzione

Technical-Pack Deign Vincenzo Tesse

Con la finalità di presentare al segmento del cookware (cucina) una nuova linea di pentole, Tognana, produttore trevigiano di porcellane dal 1775 che commercializza anche lo storico marchio Fontebasso, si è rivolta Cemab, specialista di dispositivi in legno per l’esposizione in store. Un’operazione all’insegna dell’alto posizionamento e del lancio di prodotto che si rivolge al mercato dei complementi da tavola a partire da maggio del 2017 quando 500 display (nella foto) sono stati posizionati in Italia presso altrettanti negozi specializzati del canale retail tradizionale. L’operazione verrà riproposta in Francia a febbraio con un secondo lotto di materiali espositivi da 500 unità e sempre con l’obbiettivo di lanciare una decina di modelli di pentole antiaderenti della linea natural taste. Come la totalità dei display di Cemab quello progettato per l’azienda veneta è in multistrato di betulla e montato prettamente a incastro, senza colla ne chiodi o viti. Unica eccezione alla regola è rappresentato dalla pedana con rotelle per la mobilità che consente la completa rotazione dell’espositore sull’asse verticale. Le appenderie a incastro sono in metallo e consentono di ospitare una ventina di referenze. Il bianco della decorazione e il rosso del brand sono stati applicati mediante stampa UV flat bed per una realizzazione certificata nelle materie prime e nei processi. La forma a casetta richiama l’ambiente casalingo.


categoria

SHOP FITTING Legno polimerico Il kit espositivo modulare Wood Look di Polymer Logistic è in polipropilene vergine, adatto al contatto diretto con gli alimenti, lavabile ed eco sostenibile risponde perfettamente alle esigenze ecologiche di molte insegne della GDO, in particolare nei reparti dell’ortofrutta. Il dispositivo è un ottimo sostituto delle cassette di legno o in cartone che a causa della carica batterica non sono più compatibili per il contatto con gli alimenti, così come il polistirolo, ma per la tossicità. In tre varianti di colore (legno, bianco e nero) si il materiale espositivo si presta anche per l’esibizione di prodotti non food. In Italia è stato posizionato in 6.000 punti di vendita con diverse configurazione. Nello specifico sono 500 gli store GDO che lo ospitano tra varie insegne come: Carrefour, Conad, Crai, Pam, Sigma, Simply, Naturasì, Bio c ‘Bon. Il prodotto di categoria RPC (Reusable Plastic Crate),è disponibile in 7 differenti misure per capacità che vanno dalle 17 alle 40 libre (da 7 a 20 Kg) e peso specifico dalle 2 alle 5 libre,

Produzione e Design

Polymer Logistics

categoria

SHOP FITTING

Produzione e Design

Polymer Logistics

Trasparenza e portanza In policarbonato trasparente, anche l’espositore modulare Crystal Clear Duty da terra è prodotto da Polymer Logistics ed è funzionale allo stoccaggio verticale di referenze alimentari confezionati in genere, come bevande e succhi di frutta, e prodotti per body ed health care. Grazie alla sua conformazione si presta ai rivestimenti in cartotecnica brandizzata e viene più spesso impiegato per la vendita massificata nelle aree promozionali dei supermercati o per completare l’allestimento delle isole promozionali. Dotato di carrellino inferiore con rotelle consta di configurazioni da 5 vassoi che possono essere impilati (la base è sempre 60x40 cm) grazie ad alcuni montanti di una trentina di cm che danno a ogni unità una portanza di 36 kg. Le due versioni senza montanti sono in pratica delle cassette con le stesse misure alla base delle quali una ha un’altezza di circa 10 cm mentre l’altra è quattro volte tanto. Lanciato quest’anno è stato realizzato in 200 esemplari distribuiti in Europa. Circa 50 si trovano in Italia nei Carrefour.

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Polifunzionalità categoria

DUREVOLE

Committente

Huawei Produttore Pac Team Europa

I prodotti in esposizione sul totem Huawei sono diversi: smartphone P10 e smartwatch Watch 2 e Band 2. I prodotti hanno cicli di rotazione che seguono il lancio o la promo decisi dal brand e, nella norma, comportano il refresh della struttura con grafiche/ video nuovi e inserimento di prodotti correlati. Nell’ultimo periodo è capitato per il lancio del nuovo MATE 10. Il materiale distribuito è stato realizzato in 150 unità per stazionare almeno 3 anni a partire dal 2017 nelle isole Tim Vodafone e Wind presso i buying group e i grandi distributori come Mediaworld Euronics e Unieuro, in due versioni: una alta 160cm l’altra 180. Il mobile che rientra nella categoria shopfitting, dimostra una certa qualità dato l’impiego di materiali anche di pregio MDF verniciato, acciaio lucido, plexi, vetro, led, video, antitaccheggio, grafica stampata (sul retro). Inoltre è dotato di antitaccheggio modello InVue, specialista utilizzato dalla gran parte degli operatori in questo settore. Il monitor è un 40 pollici con accesso remoto e offre la possibilità di avvio automatico una volta rimessa la corrente nei punto di vendita. La targa è in alluminio argentato e serigrafato. Il briefing è derivato da una gara che prevedeva il coinvolgimento di 3 produttori. Pac Team ha realizzato il mobile nell’immagine mentre, gli atri due, i dispositivi di antitaccheggio e accessori (display cartotecnici, ceste ecc.).

BEST PRACTICE

Concorso DIVA2017

categoria

28italia Display èMagazine

DUREVOLE Magnetismo espositivo

Il Display di Tecnostyl presentato a DIVA è dedicato alla promozione multimediale di videogame. E si presta soprattutto per l’esposizione nelle GSS per l’ elettronica di consumo e nelle catene specializzate. Si tratta di un materiale durevole in quanto composto da: una struttura in acciaio cromato ed elettrificata a bassa tensione, un televisore da 32 pollici, un ripiano luminoso, una cornice retroilluminata a led formato A3 con ripiano inclinato e una cornice specchiata con logo personalizzato retroilluminato formato 20x24 cm. Complessivamente presenta un’altezza di 200cm, supporto in acrilico e acciaio per sostenere un ripiano luminoso e il gioco o la consolle in promozione. Caratteristica saliente del dispositivo sono gli attacchi magnetici dei ripiani, non sono quindi previsti attacchi o viti specifici per i fissaggio. Per tanto le cornici possono essere collocate, senza limiti di passo in qualsiasi punto del montante. Il magnetismo della struttura funziona altresì da conduttore di elettricità, in questo modo anche l’alimentazione delle cornici non richiede ne attacchi ne fili elettrici.

Produttore

Tecnostyl


categoria

NON DUREVOLE Doppia funzione

I giapponesi sono tra i popoli che impiegano il maggior numero di elettrodomestici casalinghi. Tuttavia le asciugabiancheria sono poco diffuse soprattutto per motivi di mancanza di spazio, tanto che vedere un giapponese stendere i vestiti bagnati è piuttosto comune altresì come situazione ricorrente nell’immaginario collettivo. Un problema determinato dal clima che in estate e durante la stagione delle piogge presenta, con una certa continuità, un tasso di umidità del 90%. Ecco perché Panasonic sta proponendo al mercato un’asciugatrice progettata in base alla situazione abitativa dei giapponesi. Un dispositivo che consente di inserire contemporaneamente una o due file di capi per un’asciugatura rapida. Lo stesso elettrodomestico funziona anche da deumidificatore per l’aria dell’ambiente. Una doppia finzione ben teatralizzata nel materiale espositivo di Best Project dotato addirittura di un ventilatore interno per sollecitare il movimento dei fili cui sono appesi i finti micro-capi. Questo display da banco e da vetrina è stato realizzato in 100 unità e posizionato presso gli specializzati per un tempo di permanenza di 12 mesi a partire da aprile 2017. Si rivolge a un target familiare che presenti almeno due redditi ed è costituito principalmente in carta, resina e di un film come rivestimento.

Committente

Panasonic Produttore e Design Best Project Japan

categoria

NON DUREVOLE Design per il pulito

Il tasso di penetrazione della lavastoviglie con asciugatrice in Giappone è circa il del 30%. Uno studio interno di Panasonic ha portato gli sviluppatori a maturare la convinzione che per aumentare il tasso di penetrazione non è il necessario confronto con quanto accade in altre società straniere che hanno un tasso di penetrazione più elevato. È nata quindi l’idea di comparare l’efficacia della pulizia manuale con quella della lavastoviglie. Anche in questo caso sono stati realizzati 100 materiali espositivi mini alla lavastoviglie per esprimere il concetto suesposto. La permanenza del materiale espositivo da banco nei punti di vendita è stata stabilita in 18 mesi a partire dal Giugno del 2016. Per inscenare questo confronto nell’immagine del visual, una parte della finta sporcizia è stata lasciata sui piatti lavati a mano. Dall’altro i piatti lavati in lavastoviglie erano completamente puliti. A rendere l’immagine dello sporco fittizio è stata una particolare tecnica fotografica. L’estetica dei material si fonda sul gioco di luce garantito dal materiale cartotecnico lucido pensato da Best Project.

Committente

Panasonic Produttore e Design Best Project Japan 29italia

Display èMagazine


categoria

DIGITAL SIGNAGE Raggio linkabile

PROVALO ADESSO! APP

System integration

Panasonic

Si inquadra un’immagine con il telefono e dopo uno scatto fotografico lo stesso smartphone rimanda l’utente alla pagina web del prodotto inquadrato È questa in sintesi l’azione consentita dalla tecnologia Linkray che funziona grazie alla modulazione della luce led. Una tecnologia proprietaria che riconosce la frequenza della luce attraverso un’applicazione che si coordina con la fotocamera dello smartphone. Un po’ come il QR code ma con il vantaggio che il collegamento web avviene a partire da un’immagine anche distante posizionata su un totem o su un monitor che montano l’hardware linkray. La soluzione ideata da Panasonic si fonda su una piattaforma che assegna un ID (identificativo) a ogni immagine corrispondente all’emissione luminosa. Di questa funzionalità sono corredati tutti i monitor/ schermi della line up professionale di Panasonic (da 42, 49, 55, 70, 80 pollici 700 candele) che presentano una cornice molto sottile e peso contenuto. La tecnologia proprietaria sviluppata da Panasonic inoltre può essere integrata anche su monitor di altre marche grazie a un modulatore Link ray e a un’apposita striscia a led. Il modulatore inoltre può essere integrato anche a totem o scaffali analogici privi quindi di monitor. Linkray funziona fino a una distanza di 10 metri secondo le condizioni di luce dell’ambiente. La soluzione include anche software di analisi della relazione con il cliente.

BEST PRACTICE

Concorso DIVA2017

categoria

30italia Display èMagazine

DUREVOLE Tester plus

Il rilancio del marchio Rouge Basier di proprietà di Deborah Group, con il rinnovo e l’ampliamento della gamma di prodotti ha come focus il decoro delle labbra. Si ricorda che l’immagine core del brand è il rosso bacio. Il materiale espositivo presente in centinaia di profumerie selettive ha un target che si rivolge ai ventenni e misura 59 x 70 x 167 cm. La Struttura di sostegno per la versione “self-standing” è composta da un mobiletto in legno nobilitato nero lucido conripiani interni per lo stoccaggio dei prodotti di vendita. Il decoro frontale è stato ottenuto con un’immagine del brand retro stampata in quadricromia su plexiglas trasparente. La struttura superiore in basso ha un cassetto estraibile per il contenimento delle cuvette prodotto, realizzate in pannello nobilitato rivestito. In alto cornici esterne in plexiglas nero lucido. Gli elementi che costituiscono i divisori delle cuvette sono realizzati in plexiglas opale. Tutti i divisori e il logo sono retroilluminati con LED. Le cuvette porta prodotti invece sono costituite da una base iniettata e da una lastra superiore in plexiglas nero lucido. La descrizione dei prodotti avviene mediante etichette in resina retro stampate.

Committente

Rouge Basier (Deborah Group) Sarno Display Produzione e Design


categoria

DIGITAL SIGNAGE Digital friendly

Committente

Pfizer Consumer Healthcare Produttore Eurodisplay design in progress Designer Luca Stella

l prodotto si inserisce all’interno di un progetto “test” che Pfizer Consumer HealthCare ha veicolato nelle sue 100 farmacie TOP performers per analizzare il contributo di un materiale innovativo e ad alto impatto sul sell-out dei prodotti del portfolio PCH. I brand coinvolti nella comunicazione attraverso il Digital counter sono Be-total, Polase, Multicentrum & ThermaCare. Il progetto sviluppato e realizzato ha lo scopo di attrarre il consumatore catturando l’attenzione grazie ad immagini e contenuti già presenti sui palinsesti pubblicitari delle maggiori emittenti, per poi aggiungere delle informazioni mirate relative alla caratteristiche del prodotto. I 100 materiali espositivi realizzati sono stati posizionati da maggio 2016 a Febbraio 2017. L’idea di base del progetto è stata quella di creare un prodotto altamente impattante e ad alto contenuto tecnologico che potesse adattarsi alle varie esigenze di comunicazione dei vari prodotti indipendentemente dalla stagionalità. Sistema video con monitor ips 10” installato all’interno di una scocca termoformata, contenitiva dell’hardware di gestione e controllo dati. I pannelli di comunicazione remobivili, sono stati stampati su PS bianco lucido sagomato con taglio laser. L’ingombro WxDXH è di 28x38x5cm.

Display romboidale

Nel caso dell’operazione di Lic Packaging per Daygum (Perfetti Van Melle).Il brief del cliente prevedeva la realizzazione di un espositore in cartotecnica di grandi dimensioni per contenere 960 confezioni bipack di chewingum Daygum legati al concorso “Sorridi e vinci sempre”. Il display da terra doveva essere in un unico pezzo e doveva viaggiare montato e accompagnato dal prodotto su un bancale di dimensioni 80x120 cm. Una volta sul punto vendita, doveva essere allestito in modo da occupare uno spazio maggiore dei 120 cm iniziali per essere riempito con il prodotto. Tra gli obbiettivi: riprodurre la forma a diamante (rombo) del logo Daygum e garantire spazio alla comunicazione della meccanica del concorso. La soluzione di questo problema è stata la realizzazione di due espositori identici, entrambi con lato quadrato, e incernierati tra loro a mezzo di una serie di clip che permettessero la rotazione guidata dei due elementi, per trasformare il lato del poligono nella specifica figura del rombo. Sulla costa dei due parallelepipedi sono state ricavate le 96 celle destinate ad ospitare 10 bipack ognuna. Il bancale infine durante l’impiego è stato nascosto da un copripallet. Le misure iniziali, compreso pallet erano 120x80x135 cm. quelle finali, una volta ruotato 152x80x140 cm. Complessivamente nel 2017 sono stati prodotti 200 pezzi da posizionare negli ipermercati. Il tempo di permanenza è stato di 2 settimane.

categoria

NON DUREVOLE

Committente

Perfetti Van Melle Produzione e Design Lic Packaging 31

italia Display èMagazine


categoria

DUREVOLE Termoformato

Casio, ha rilasciato un nuovo prodotto della serie FR, una action camera che consente di separare gli obiettivi e il corpo del display. Un segmento in crescita quello delle videocamere a 360 gradi. Questa in particolare è anche impermeabile quindi adatta alle persone amanti dei viaggi e del mare come chi pratica il diving. Nello specifico il display da banco nell’immagine è stato riprodotto in 200 unità per un tempo di posizionamento di 18 mesi da settembre 2016 a febbraio 2018. A questo proposito Best Project Japan ha ideato un display tridimensionale a forma di cupola per trasmettere la sensazione panoramica che poi è quella che garantisce il dispositivo Casio a chi utilizza il prodotto. Inoltre sono state stampate fotografie subacquee sfruttando la funzione impermeabile, immagini che sono state riportate sul fronte del materiale espositivo. La gran parte del diplay è in resina termoformata.

Committente

Casio Produzione e Design Best Project Japan categoria

DUREVOLE Fluo futurista

32

Progettare e realizzare un display da terra con un doppio fronte espositivo per la valorizzazione del brand di un’intera linea di calze hitech 1177 (eleven seventyseven). Questo in sintesi il briefing del committente. Il motivo? Per avere la possibilità di intravedere il lato opposto, così da avere una maggiore percezione dell’intera linea di prodotti.Tecnicament“un’area test” all’interno di un circuito selezionato di 20 punti di vendita Gamestop dove le calze tecniche in Dryarn (tipicamente usate da ciclisti pro) possono far presa su un pubblico giovane. Sul materiale realizzato da Eurodisplay Design in Progress, nonostante le dimensioni ridotte (180x 30x40cm), possono essere alloggiate ben 40 file di calze fino ad arrivare intorno alle 200 referenze per espositore. Particolarità evidente ed esteticamente distintiva, il pannello trasparente fluo giallo in plexiglas in cui sono montati ganci in plastica. Inoltre questi display sono stati co-protagonisti in un evento di shopping experience di ultima generazione, nel department store Arteni di Udine, con l’ausilio alle vendite di Pepper, un robot umanoide in grado di interloquire direttamente con i clienti per la spiegazione delle caratteristiche dei prodotti.

italia Display èMagazine

Committente

1177 (Calze Ileana) Produttore Eurodisplay Design in progress Design Arch. Fabio Battista


categoria

DUREVOLE Display elefantiaco

Committente

FormulaPrato Produttore Fronteretro Design Arch. Fabio Fontanari

l moke up di un elefante con dimensioni 350x180x200 h cm per dimostrare la qualità estetica di una materia prima in termini di colore e a livello tattile: la struttura interna di questo fac simile in grandezza naturale è stata realizzata interamente in polistirene ad alta densità con elementi a incastro. Il rivestimento esterno in prato (manto) sintetico in vari colori è lavorato con tecnica a intarsio e incollato direttamente alla struttura. A ricevere questo moke up-campionario, 16 dealer italiani e svizzeri di Formula Prato, tutti concordi con l’obiettivo di proporre nuove idee e soluzioni dal campo dell’arredo urbano al design eventi, fino alle promozioni e alle campagne di vendita. Il grande impatto emotivo è legato soprattutto alla consapevolezza di nuove tecniche per nuovi orizzonti. Per la realizzazione di questo oggetto da esposizione, Fronteretro ha collaborato con Formula Prato azienda che ritiene la creatività l’elemento portante di ogni progetto di successo. Proprio per questo motivo trasforma la customizzazione da semplice strumento a scopo.

Origami display

Può essere definito un oggetto di alta cartotecnica il materiale composto da cubi in cartone sovrapposti per comunicazione sul punto vendita Realizzato da Litoart per Artsana è il frutto di un briefing iniziale secondo cui ad aggiudicarsi la gara sarebbe stata l’idea più originale e al prezzo più basso. In questo caso l’economicità della materia prima impiegata si è affiancata all’antico concetto dell’origami, ambito nel quale il designer Marco Maggioni è molto esperto. Per la realizzazione degli 800 totem prodotti è stato utilizzato del cartone teso accoppiato a microonda. Il materiale espositivo è componibile per tanto può essere utilizzato in due distinte maniere, o sovrapponendo i cubi per il lato lungo (modalità basic), o assemblandoli in verticale dalla parte degli angoli che risultano smussati per via della particolare piegatura. Nella configurazione basic ogni lato dei cubi misura 55 cm per ciò, una volta assemblata, la struttura è alta cm 165, mentre in modalità “premium” l’altezza è di cm 195. Attualmente il materiale è utilizzato negli specializzati per l’infanzia. I commessi non devono procedere ad alcuna operazione perché i cubi vengono forniti già montati.

Committente

Artsana Produttore Litoart Design Marco Maggioni

BEST PRACTICE

NON DUREVOLE

Concorso DIVA2017

categoria

33italia

Display èMagazine


ELEMENTARIA

di Barnaba Barattieri

3a edizione

2017

tematica

tematica

B

Bellessere/Beautyness progettisti

6

ellessere

6

TOMOKO NAGAO CRISTIAN VISENTIN MARCO MAGGIONI GIORGIO GURIOLI GIANLUIGI LANDONI MASSIMO FARINATTI

aziende produttrici

Tomoko Nagao Cristian Vicetin Marco Maggioni Giorgio Gurioli Gianluigi Landoni Massimo Farinatti

7

BUSCO ISONOVA LED ITALY MADREPERLA PIGOMMA PRESSOPLAST SORRENTINO

6 progettisti

Elementaria 2017…

…quando il Display è materie, design e arte

7

BUSCO Nella terza edizione della mostra sono state presentate soluzioni ISONOVA 7 aziende produttrici LED ITALY espositive funzionali al comparto del Bellessere realizzate, grazie a 5 MADREPERLA designer e all’artista POP Tomoko Nagao, con materie prime e tecniche PIGOMMA di trasformazione innovative e sostenibili PRESSOPLAST SORRENTINO

I raw material rappresentano la ratio di quello che oggi gli operatori del retail considerano un vero e proprio vernissage del comparto del design espositivo. In Elementaria, come viene spiegato approfonditamente nel Manifesto

istituzionale (pubblicato nel box sottostante), le materia prime rappresentano la sorgente che alimenta la filiera afferente la produzione del Display. Una branca del design industriale,

Dalla materia prima all`immaginario progettuale

34italia Display èMagazine

Elementaria è una mostra di prototipi di hi-design concepita per presentare un nuovo modello di business versato alla produzione e alla proposta di display e di arredi espositivi per l'industria di marca. Con questo scopo, professionisti dell'architettura e del design lavoreranno alla creazione di strutture extraordinarie a fianco di imprese specializzate nella produzione e nella trasformazione delle materie prime. Questa interazione commercialmente insolita ha portato alla realizzazione 6 prototipi e di fatto alla nascita di un nuovo network a disposizione degli operatori di comunicazione: agenzie di pubblicità, trade marketing manager e sponsor dell'industria di marca. Una piattaforma condivisa che opera secondo uno schema di produzione alternativo e ottimizzato: in ossequio alla necessità di trasmettere al mercato le innovazioni nel campo dei raw material (materie prime elementari), attraverso progetti di display design autoprodotti (immaginari progettuali puri) per tanto liberi dai briefing e dai vincoli commerciali della committenza. Questa Terza edizione di Elementaria è focalizzata sulle materie prime o sui compound di origine polimerica, metallica, lignea, cartotecnica. Materie prime a parte, l`unica indicazione progettuale è stata: la realizzazione di display e arredi espositivi. In questa terza edizione il tema della mostra è il Bellessere. Un ambito di applicazione che abbraccia i comparti della cura della persona, della cosmetica e della ricreazione finalizzata allo star bene. Un'ulteriore novità di questa edizione è il coinvolgimento di un'artista tra i progettisti.

I progetti esposti nello spazio Elementaria sono registrati presso ADI, Associazione per il Disegno Industriale: Registro dei Progetti, protocollo n° 3244

quest’ultima, al servizio della comunicazione visiva di impresa, al marketing per il punto di vendita e comunque alla produzione di spazi fisici di interazione che in senso allargato superano anche la dimensione dei consumi.

Tematica del Bellessere a parte, erano proprio queste le linee guida che hanno orientato i sei progettisti coinvolti per ideare materiali di comunicazione totemici e corner funzionali alla shopping experience e, in senso più generale, destinati a finalità espositive. Il processo di creazione dei display esposti è durato 5 mesi durante i quali i sei progettisti (Massimo Farinatti, From raw material to immaginative project Claudio Gurioli, Gianluigi Landoni, Marco Maggioni, l’artista POP Tomoko Nagao e Cristian Visentin)tosipresent sono confrontati Elementaria is a show of hi-design prototypes conceived a new business model dedicated to the visual pop display production con leand aziende che hanno fornito le offer, and retail furniture for industry brands. It is for this specific materie prime (Busco conpurpose un composito that architects and professional designers have worked for the di scarti che riproduce il marmo, Isonova creation of extraordinary structures beside and in close cooperation il Laminil oggi lastra biodegradabile, with specialized companies in the fieldcon of raw material conversion. This commercially unusual interaction has led to a creation ofcon a sixHylite prototype Pigomma-Sogimi composto display. With this innovative approach in wePP assist to the birth ofalte a proprietà e alluminio dalle new network available. to any operators of the communication market. meccaniche, Madreperla A shared platform that operates in an alternative and optimised con il colato riciclabile Cast, Pressoplast pattern of production: in deference to the need toGreen convey to the market con un innovations in the field of raw materialstipo (primary di pvcraw chematerials), integra elementi naturali, through self- produced display design projects (a pure and imaginative Sorrentino Pannelli con una lastra in design) completely free-from commercial briefing and constraints imposed by pvc diis alta flessibilità le possibilità the client. This third edition of Elementaria focuses on raw per materials or compounds of polymeric, metallic, wood, paperboard cheand offre di stampaindustries. e nobilitazione della Raw materials apart from the single briefing Design was: realization of texture, diverse le the riunioni plenarie displays and exhibition furnishings. In this third edition, the theme of the in cui i due gruppi hanno potuto exhibition is the "Beautyness". An area of application that embraces the areas confrontarsi rispettivi presidi of personal care, cosmetics and recreation aimed atsui being good. The novelty of this edition is also the involvment of di anconoscenza artist among designers per una progettuale vera e propria attività di networking.

The projects displayed in this area are registered ADI, Associazione per il Disegno Industriale. Project register protocol: n° 3244


Tra l’altro con la partecipazione di Tomoko Nagao (pag. 40) si è dato vita all’ingegnerizzazione del Display d’arte ad opera del trasformatore Large Format. Il concetto del bellessere risponde alle esigenze del mercato della cosmetica e del make up e in generale quei concetti di ergonomia che favoriscono lo sviluppo dell’habitat commerciale umano e l’estetica delle scenografie di vendita. E con l’obbiettivo di agevolare promozione e somministrazione di prodotti e servizi in distinti canali di mercato: a) Retail specializzato tradizionale e GDO: profumerie, farmacie, parafarmacie, saloni di bellezzaecoiffeur; b) Hotellerie, spa e centri benessere; impianti sportivi: palestre per il fitness, piscine, club legati a sport specifici. Alla mostra ha partecipato anche Led Italy, l’azienda piemontese che produce LED di alta qualità per progetti dall’altro grado di personalizzazione. Una presenza giustificata dal fatto che l’illuminotecnica oggi rappresenta una delle strade dell’innovazione nel mondo del Display, tanto che non sono pochi i progettisti che considerano“la luce alla stregua di materia prima”. L’Illuminotecnica, nel senso di ricerca e sviluppo dei Display come è noto si affianca appunto ad altri due filoni di innovazione: alla tecnologia digitale utile a dar vita alle discipline del proximity marketing e del digital signage; e, in secondo luogo, alla scienza dei materiali come visto anche qui in Elementaria.

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Display èMagazine


Gianluigi Landoni Luxuryandmore

In questo caso il tema della mostra è interpretato in chiave cosmetica. Una serie di ripiani in metacrilato riciclato, circolari ed “endo illuminati“, sono il fulcro dell’esecuzione progettuale. Tali forme, per via dell’ondulazione in superficie, evocano un senso di morbidezza,tanto da ricordare i blender stendi-cipria comunemente utilizzati che, insieme ai gambi metallici, danno vita alla rivisitazione di una specchiera espositiva, per il test di referenze cosmetiche. .

Progetto Depositato ADI Associazione per il Disegno Industriale Registro dei Progetti · protocollo n°RP 3244

PROGETTO Luxuryandmore

DESIGNER Gianluigi Landoni

AZIENDA PRODUTTRICE Madreperla spa

AZIENDA TRASFORMATRICE Acrilway

Intimamente display Luxuryandmore è una struttura componibile in molteplici configurazioni mirata all’esposizione di piccoli oggetti aderenti al mondo del lusso. L’idea nasce dall’icona delle eleganti antiche “Petineuse”, per riprendere il concetto di intimità attraverso un’immagine specifica ossia il volto riflesso nel tondo specchio di una preziosa toeletta che custodisce nei suoi “cassetti e vani nascosti” tutto ciò di cui una donna ha bisogno: trucco, profumi, creme e gioielli…per innescare il rito del maquillage. Luxury and more in uno spazio espositivo raccolto e nel contempo dinamico, consente al fruitore di conoscere i prodotti esposti. La scoperta dell’assortimento avviene

Luxuryandmore 36italia Display èMagazine

anche grazie alla configurazione dell’illuminotecnica su diversi livelli. La struttura infatti è costituita da supporti cilindrici con altezze e dimensioni diverse. Le aste in metallo sono dimensionabili secondo la tipologia espositiva, per esempio per l’impiego in una vetrina o all’interno dello spazio commerciale. Per i cilindri sono state utilizzate le lastre acriliche Green-Cast di Madreperla Spa opportunamente lavorate con una texture grafica e una retroilluminazione con sistema LED integrato. Le parti metalliche in ottone, concorrono alla realizzazione delle finiture per accrescere la raffinatezza del progetto.


AZIENDA Madreperla Spa

DOVE Cinisello Balsamo(MI)

COSA Produzione lastre acriliche colorate

SITO INTERNET www.madreperlaspa.com

Green Cast® abbatte la CO2 Madreperla S.p.A inizia la sua storia nella produzione di lastre acriliche colate negli anni ‘50. Grazie a un know how di più di 60 anni l’azienda ha sviluppato un’ampia gamma di prodotti, incentrando i propri sforzi sulla qualità, sulla varietà di colori e finiture, sull’innovazione, per poter offrire ai propri clienti la massima personalizzazione. Lo studio e lo sviluppo di differenti prodotti ha permesso di abbracciare

più aree, come l’arredamento di spazi commerciali, il design e l’interior, l’architettura, l’illuminotecnica sia tradizionale, sia quella legata alla recente frontiera del LED. Negli ultimi anni, l’innovazione da parte dell’azienda ha raggiunto il suo apice con il prodotto Green Cast, lastre acriliche 100% riciclate e 100% riciclabili. Le lastre Green Cast sono prodotte nell’impianto di Madreperla a Cinisello Balsamo tramite un processo

che l’azienda ha perfezionato in collaborazione con università italiane e tedesche. Il processo permette di rigenerare PMMA (Polimetilmetacrilato) in forma di scarti e prodotti alla fine del loro ciclo di vita tramite un processo termico che permette di ottenere alla fine del ciclo la materia prima liquida (Metilmetacrilato monomero) . L’innovazione non rappresenta al giorno d’oggi solo la creazione di nuovi prodotti, ma anche la creazione di

nuove tecnologie che permettano la realizzazione di prodotti con il minimo impatto possibile sull’ambiente. Green Cast® combina le caratteristiche tipiche dell’acrilico con un circolo virtuoso che permette di ridurre: l’uso di materie prime, le emissioni di CO2, e i rifiuti destinati alle discariche o all’incenerimento.

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green cast

made by MADREPERLA

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Marco Maggioni ExtraElements

Non i 4 elementi più noti (CO2, fuoco, terra, aria), piuttosto 3 forze o facoltà: l’energia, la natura, la percezione. Sono i 3 concetti totemici qui concretizzati e adatti per arricchire l’habitat umano, comunicando atmosfere in cui comunità e clan possono immergersi e riunirsi. ExtraElements è una soluzione hi-tech, sia per il plus estetico del materiale (HYLITE®) sia per l’illuminotecnica a led (di Led Italy) che occulta il punto di emissione.

Progetto Depositato ADI Associazione per il Disegno Industriale Registro dei Progetti · protocollo n°RP 3244

PROGETTO ExtraElements

DESIGNER Marco Maggioni

AZIENDA PRODUTTRICE 3A Composites

AZIENDA DISTRIBUTRICE Pigomma-Gruppo Sogimi

Il Display elementale ExtraElements è un sistema di sculptural display che ci trasporta in un mondo immaginifico rispetto a quello naturale: la materia come forma di emozione, l’emozione come forma di bellezza e quintessenza del «bellessere». Partendo dalle lastre di HYLITE®, fornite da Pigomma ho lavorato sullo sviluppo di forme tridimensionali, intagliate e piegate grazie alle specifiche caratteristiche del materiale, in un gioco di pieni e vuoti, luce e colore. Sono soluzioni esclusive pensate per la presentazione e comunicazione di differenti categorie di prodotti nel

ExtraElements

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mondo del retail e dello shop fitting. Ho ideato questi elementi totemici in raffigurazione di tre diverse esperienze relazionali e percettive che vanno oltre la materia; X-Sense quale dimensione del contatto intimo con se stessi dove aria e acqua ne sono il respiro e la sorgente ispiratrice; X-Energy è la forza propulsiva che nasce dalla consapevolezza delle proprie forze nel voler raggiungere nuovi traguardi; X-Nature rappresenta il collegamento con il mistero del mondo naturale, espressione di una botanica parallela.


AZIENDA Pigomma-gruppo Sogimi Spa

DOVE Biassono (MB)

COSA Gomma, materie plastiche e composite dal 1951

SITO INTERNET www.pigomma.it

HYLITE® per la tridimensionalità Composito in alluminio di ultima generazione, estremamente sottile, HYLITE® è caratterizzato da un nucleo in polipropilene che opportunamente lavorato garantisce un resistente effetto cerniera essendo testato fino a 80.000 piegature. Prodotto dalla 3A Composites è distribuito da Pigomma/Gruppo Sogimi. Leggero, può essere impiegato per la creazione di elementi tridimensionali quali totem e display, facilmente

smontabili-riposizionabili sempre grazie alla resistenza alla piegatura. Altri ambiti di applicazione in cui trova riscontri favorevoli sono l’oggettistica, la creazione di elementi di design, i comparti scatole e astucci e nel soluzioni di packaging creativo. Disponibile nelle versioni bianco, nero e alluminio, HYLITE® è personalizzabile con stampa diretta e applicazioni di pellicole.

CARATTERISTICHE IN SINTESI: - superfici esterne in alluminio - nucleo in polipropilene - spessori: 1,2 mm e 2 mm

VANTAGGI - resistenza - effetto cerniera - leggerezza - resa estetica Personalizzazione: - 3 colorazioni - stampabile - lavorazioni su specifiche del cliente

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Tomoko Nagao La Salomè di Tomoko Nagao diventa un Art Display per la cosmetica. Si tratta del primo caso di ingegnerizzazione di un Display espositivo che si realizza partendo da un’opera d’arte. LARGE FORMAT by TRIMLINE ha prototipato e ingegnerizzato il display in LAMINIL per item cosmetici, qui in mostra. Grazie al team di professionisti con lunga esperienza nel mondo del visual e della stampa in grande formato, è andato a buon fine l’esercizio di trasposizione che ha reso un’opera d’arte adatta alla funzione espositiva per Make-up dedicato alle teenager. Pratico e accessibile, conserva comunque le peculiarità d’istallazione artistica. Di seguito la critica di del Prof. Paolo Campiglio PROGETTO Salomè

DESIGNER Tomoko Nagao

Progetto Depositato ADI Associazione per il Disegno Industriale Registro dei Progetti · protocollo n°RP 3244

AZIENDA PRODUTTRICE Large Format - Isonova

AZIENDA TRASFORMATRICE Large Format by Trimeline srl

Salomè

Il display d’arte

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Il mito di Salomè attraversa la cultura occidentale con mille interpretazioni, dall’avvenente fanciulla capricciosa che richiede la testa di Giovanni Battista su un piatto come ricompensa della sua abilità nella danza, alla versione di Oscar Wilde della donna innamorata che, non corrisposta, si vendica atrocemente. Il mito piace soprattutto in ambito simbolista tra ottocento e novecento poiché giunge a personificare, nell’interpretazione erotica maschile, la nuova donna emancipata, la bellezza irrazionale, una figura che conduce l’uomo alla morte. Salomè diviene pertanto l’icona della donna fatale, un misto di erotismo e sangue che tanta fortuna ha avuto nel cinema noir anni quaranta e cinquanta, fino alla interpretazione di Uma Thurman in Pulp Fiction di Tarantino. La versione di Salomè inventata da Tomoko Nagao è una creazione originale e autonoma che diviene un’icona felice, spensierata, graziosa. Tomoko si rifà idealmente all’interpretazione occidentale di primo novecento, ma la cambia di segno e ne sposta il significato in chiave decisamente femminile: sul piatto, infatti è la stessa testa di Salomè, come una bellezza vittima della società dei poteri forti maschili. In una prima versione la Salomè di Tomoko, trasformata in icona manga giapponese, porta la propria testa su un piatto, offrendosi con semplicità allo sguardo del pubblico; poi nel corso della parabola creativa dell’artista giapponese il particolare della testa, apparentemente gioiosa e spensierata, con una goccia di sangue “animata” a cui tutti facilmente si affezionano, diviene immagine di una

bellezza Superflat che nasconde una sofferenza tragica e un tradimento: dietro la sua apparenza gentile la donna è, in verità, l’oggetto di un mondo di desideri maschili e di poteri più o meno occulti che la dominano e vogliono la sua testa su un piatto di portata. Salomè è anche Tomoko, l’artista donna nel sistema dell’arte, l’icona della bellezza che cela, con un’ abile maquillage, una condizione drammatica e tragica finendo per essere amata nella sua essenziale estetica Kawaii. Tomoko ha scelto appositamente l’immagine kawaii della testa di Salomè nell’invenzione di un nuovo display dedicato al Beauty femminile giovanile, per affermare come l’icona micro-pop e la sua traduzione in forme non abbia limiti e si possa declinare in sempre nuove ipotesi: questo per ribadire, infine, che l’interpretazione dell’oggetto da parte dell’artista, a differenza di quella del designer, esprime valori che esorbitano da una determinata funzione, spesso stereotipata, lasciando un ampio margine all’interpretazione soggettiva. Il beauty femminile diviene un gioco piacevole e carino, come una danza attorno all’icona di Salomè, riportando il pubblico, inconsapevolmente, alle origini del mito classico. Paolo Campiglio Professore di critica della storia dell’arte ( Università di Pavia)


AZIENDA Isonova Srl

DOVE Volpiano (TO)

COSA Produzione di materie plastiche espanse ed estruse

SITO INTERNET www.laminil.com

LAMINIL®, infinite applicazioni anche biodegradabili Prodotto, brevettato e commercializzato da Isonova, LAMINIL è composto da uno strato di XPS interno, ovvero una foglia di polistirene espanso estruso ad alta densità, accoppiato a diverse tipologie di carte, a seconda dell’utilizzo finale. L’XPS ha una qualità termo isolante e possiede un’ottima resistenza agli agenti chimici, alle reazioni alcaline, all’invecchiamento e agli shock termici; è leggero, facile da posare, riciclabile,

atossico e chimicamente inerte. Tra le sue svariate applicazioni, il LAMINIL è il materiale ideale per articoli propagandistici semi durevoli, come rotair, display propagandistici, cartellonistica, allestimenti vetrina, stand, presentazioni. Le sue caratteristiche principali sono: leggerezza, memoria elastica, tenuta termica. Può essere fustellato o tagliato a plotter

a seconda dell’applicazione finale. Stampabile direttamente in serigrafia e in digitale su spessori da 2mm a 10mm. e larghezze da 100-120cm. fino a 300cm di lunghezza, Laminil è un ottimo supporto per l’applicazione d’immagini stampate in bobina, o direttamente in piano con tecnologia di ultima generazione e per le lavorazioni con i plotter da taglio. Per tale utilizzo è adatta la serie

ISOPRINT, dotata di una schiuma interna più rigida per maggiori planarità. Gli spessori disponibili sono 3, 5 e 10mm. Per il progetto SALOMÈ, qui in esposizione all’Elementaria, è stato utilizzato l’articolo BIO ISOPRINT della gamma BIO LAMINIL, prodotto da Isonova srl è biodegradabile entro 5 anni, secondo le condizioni ambientali.

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Cristian Visentin Inside è un’opera che gioca sulle trasparenze del suggestivo materiale di Pressoplast. Seppure con questo prototipo, in quanto soluzione espositiva, si strizzi l’occhio al comparto della cosmetica e in particolare della della profumeria, il materiale si presta altresì all’esposizione di innumerevoli categorie merceologiche. La destinazione d’uso dipende dagli elementi decorativi che si decide di “immortalare” all’interno del polimero. In un certo senso qui è riprodotto un processo che in natura si verifica da migliaia se non milioni di anni. Il riferimento è alla fossilizzazione: l’ambra che cattura elementi anche vivi della natura preservandone la struttura nel tempo è l’esempio più calzante. Dato il potenziale decorativo di Inside, più in generale questa tecnica espositiva ideata da Visentin può essere interessante per il comparto del fashion in cui spesso è più importante comunicare l’allure che le qulità del prodotto. Con Inside si rende possibile attivare meccanismi di sinestesia, cioè percezioni in cui vengono coinvolti più sensi (vista udito, vista olfatto eccetera). Per esempio Inserendo chicchi di caffè nel polimero di Pressoplast per poi diffondere nell’aria il loro aroma.

PROGETTO Inside

DESIGNER Cristian Visentin

Progetto Depositato ADI Associazione per il Disegno Industriale Registro dei Progetti · protocollo n°RP 3244

AZIENDA PRODUTTRICE Pressoplast srl

AZIENDA TRASFORMATRICE Olivares

Trasparenza espositiva

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Inside

Trasparenza, leggerezza e natura sono gli elementi ispiratori del progetto INSIDE, nel quale convivono il concetto di packaging e quello di display. I fogli in PVC trasparente, che vengono calzati su un’ossatura in policarbonato, si prestano per diventare elementi unici attraverso l’inserimento di materiali naturali come petali, chicchi di caffè macinati, foglie di alberi di banana. Si crea così una texture che mette in risalto il prodotto esposto. La forma conica e il pratico sistema di unione dei moduli permettono

di sviluppare il display in diverse altezze e dimensioni che, insieme alla versatilità delle trame, rendono questo oggetto altamente personalizzabile. L’attimo in cui una pioggia di petali cade dall’alto può essere fissato solamente da una macchina fotografica o concettualmente e fisicamente attraverso l’organizzazione dei dettagli dell’accadimento come decorazioni all’interno di una soluzione espositiva quale è INSIDE.


P R E SS PLA S T O

AZIENDA Pressoplast Srl

DOVE Cassinetta di Lugagnano (MI)

s.r.l.

COSA Nobilitazione di tessuti sintetici ad alto contenuto tecnologico tramite pressatura

SITO INTERNET www.pressoplast.it

Il valore della trasformazione L’articolo FLEXI utilizzato per il progetto INSIDE nasce dalla lunga esperienza di PRESSOPLAST nel settore del ‘fashion di lusso’ che permette all’azienda di esprimere la propria unicità come accreditato rappresentante del made in Italy. La produzione di lastre in film PVC/ PU/EVA, tramite il processo innovativo della pressatura statica, permette la trasformazione di film calandrati ed estrusi in veri e propri ‘tessuti

sintetici’ ad alto contenuto tecnologico. Diversi strati di film vengono portati a una temperatura e pressione tali da permetterne la fusione e la successiva ricompattazione in fase di raffreddamento. Apposite lavorazioni permettono di ottenere lastre trasparenti come il vetro, opache o con effetti speciali, intervallate da inserti naturali, tessuti o altro a richiesta, purché adatti a supportare le sollecitazioni.

Le lavorazioni di stampa ad alta frequenza, latex o serigrafia completano la peculiarità di un prodotto talmente versatile che può essere modellato, saldato, cucito o tagliato a fustella. Principio fondamentale per l’azienda è la sostenibilità, intesa sia come rispetto per l’ambiente nel riciclo delle materie prime utilizzate, sia come continua ricerca di nuovi articoli che rispecchiano le certificazioni internazionali in ambito REACH e i capitolati di sicurezza relativi

all’impiego di agenti plastificanti, sostanze pericolose o inquinanti. Ogni nuova iniziativa viene affrontata creando sinergie tra i vari attori della filiera che di volta in volta vengono coinvolti nel progetto in modo da soddisfare le richieste di mercati diversi.

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Massimo Farinatti Flamingo

Il sistema di scaffalature Flamingo si potrebbe classificare come la trasposizione del tavolo Cicognino di Albini in versione ‘arredo espositivo’. Qui la modularità prende quattro direzioni (alto, basso e lati) e sarà la caratteristica strutturale più utile all’ottimizzazione degli spazi. La forma quadrata che si ripete anche nelle sezioni dei gambi conferisce eleganza al sistema e lo rende adatto al mondo fashion. Il marmo di recupero dei ripiani è un materiale ecologico.

Progetto Depositato ADI Associazione per il Disegno Industriale Registro dei Progetti · protocollo n°RP 3244

PROGETTO Flamingo

DESIGNER Massimo Farinatti

AZIENDA PRODUTTRICE Busco srl

AZIENDA DISTRIBUTRICE Busco srl

Flamingo

Equilibrio espositivo

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Flamingo è un sistema modulare composto da una serie di ripiani che, attraverso l’utilizzo della pietra sintetica prodotta da Busco, consentono di configurare un sistema componibile per un’esposizione articolata ed elegante di prodotti per la cura della persona. L’associazione con l’immagine del fenicottero (flamingo) rappresenta il nodo compositivo del prodotto quale metafora dell’equilibrio ed elemento di sostegno e identificazione con la stabilità. L’assenza di pietra sul bordo è poi l’elemento inclusivo che genera l’infinità di composizioni possibili, mentre la differente altezza di ogni singolo pezzo genera l’armonia dell’esposizione. Il meraviglioso volatile oltre che icona dell’equilibrio è nello stesso tempo un simbolo estetico: con i suoi lunghi arti

inferiori staziona sugli specchi d’acqua contribuendo alla bellezza cromatica dell’ambiente con il suo elegante colore cangiante, prima bianco e posi rosa. Un simbolo coerente con la mission del trasformatore del dispositivo. Questo materiale espositivo prototipato da Busco infatti utilizza gli scarti di lavorazione del marmo lapideo, che mescolati a speciali resine elastiche generano un composto dal costo accessibile, dalle elevate caratteristiche meccaniche (è resistente alle abrasioni) e di ottima resa estetica. Il telaio al quale è fissato la pietra sintetica è in ferro verniciato. Flamingo è destinato all’esposizione di prodotti, ma si presta all’utilizzo in ambiente domestico, come tavolino da caffè o come serie di piani d’appoggio.


AZIENDA Busco Srl

DOVE Ancona

COSA Progettazione e produzione di dispositivi per il benessere attraverso l’acqua

SITO INTERNET www.busco.it

La pietra sintetica Un materiale di sintesi che esprime tutte le caratteristiche di una materia prima naturale. La PIETRA SINTETICA è frutto di un’attenta lavorazione artigianale, quest’ultima indispensabile per la riuscita di un prodotto equilibrato, sia da un punto di vista estetico, quanto pratico. Per raggiungere questo equilibrio, la polvere di marmo e altri inerti pregiati vengono mescolati a resine con

elevato modulo elastico e resistenza all’abrasione, per un materiale del tutto assimilabile alla vera pietra. Di questo prodotto esiste anche una versione light più flessibile e leggera. Si ottiene rinforzando uno strato di pietra sintetica con fibre minerali e resine sintetiche. A produrlo è BUSCO che in questa sede ne ha affidato l’impiego a Massimo Farinatti per progettare Flamingo, un sistema di ripiani dedicato

all’esposizione nel campo del Bellessere. È questo un habitat decisamente congeniale a BUSCO soprattutto nelle occasioni in cui il benessere e la bellezza traggono ispirazione ed energia dal mondo acquatico. L’acqua come fonte di vita e di benessere è conosciuta e apprezzata sin dall’antichità e oggi grazie ai sistemi di miscelazione con l’aria viene utilizzata per l’idromassaggio. Un know how non banale sviluppato

da Busco in più di un sessantennio, partendo dalla produzione di barche da diporto a cui si sono poi aggiunte le linee produttive dedicate a piscine, minipiscine, vasche per l’idromassaggio e cabine multifunzione.

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Giorgio Gurioli Bell’essere

Le texture futuristiche della forma ad ala di pipistrello Bell’essere richiamano quel progresso espresso dal costume di Batman che, nei Film Warner, Bruce Wayne indossa per sorvolare la skyline noir di Gotham City. Il segreto di quest’oggetto, frutto di una meticolosa ricerca di design, è nella forma geometrica di origine frattale e nel disegno che inizia con una misura pari alla sezione aurea. Formidabile per il decor, il multistrato impiegato si è prestato all’uopo.

Progetto Depositato ADI Associazione per il Disegno Industriale Registro dei Progetti · protocollo n°RP 3244

PROGETTO Bell’essere

DESIGNER Giorgio Gurioli

AZIENDA PRODUTTRICE Sorrentino Pannelli srl

AZIENDA DISTRIBUTRICE GePlast srl

Display frattale

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Bell’essere

«Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l’argomento più il mistero aumenta» L’affermazione di Benoit Mandelbrot descrive in parte il processo impiegato per la progettazione del sistema espositivo Bell’essere. La mia incapacità e avversione verso la matematica era direttamente proporzionale alla bassissima empatia espressa dalla mia insegnante alle medie, quindi, come tanti altri della mia età frequentai delle ripetizioni. Qui entrò in scena il Prof. Chino (Gioacchino) che all’epoca era considerato un matto genialoide, costretto a vivere di ripetizioni perché radiato dalle scuole del regno per aver schiaffeggiato un

“mega funzionario galattico”. L’aspetto interessante di Chino era la modalità di insegnamento; lui cucinava, sorseggiava acqua, faceva i gargarismi, andava in bagno e tutto questo senza perdere mai il contatto con gli allievi. Intercalava con aneddoti e storie della sua vita assolutamente improbabili e fu per me il re-imprinting per ripartire con la comprensione della matematica. Cosa centra questo con la mia presentazione? Penso sia una visione diversa del concetto omologato dello star bene. Il benessere deriva anche dalla comprensione, chi ti aiuta veramente lo fa percorrendo strade incredibili attivando vista, eleganza, udito, olfatto e rendendoti parte attiva in questo percorso. E se creassi prodotti in questo ambito ne terrei conto. Questo è anche il concept del display Bell’essere realizzato con proporzioni frattali.


AZIENDA Sorrentino Industria Pannelli Srl

DOVE Domicella (AV)

COSA Estrusione di lastre termoplastiche e compositi

SITO INTERNET www.sorrentinopannelli.it

Il valore della trasformazione Il materiale FLEX PRINT, utilizzato per creare il progetto “Bell’essere” in esposizione alla mostra Elementaria, è un’innovativa lastra multistrato che unisce le proprietà del PVC espanso e del polietilene espanso reticolato. Frutto dell’esperienza trentennale di SORRENTINO PANNELLI nell’accoppiaggio di vari substrati, il FLEX PRINT combina la duttilità superficiale del PVC espanso, alla leggerezza e flessibilità del Polietilene espanso reticolato. Semplice da lavorare e ideale per la realizzazione di display, FLEX PRINT è anche un eccellente supporto da stampa,

sia tradizionale che digitale. Data la sua elevata flessibilità, il pannello può essere impiegato in tutte le operazioni di taglio e sagomatura; tra i vantaggi dell’utilizzo di questo pannello abbiamo la finitura estetica, in virtù della superficie nera o bianca. L’ottimo rapporto tra leggerezza e resistenza, coadiuvato dal basso peso, permette la progettazione e la realizzazione di molteplici forme e sagome; è inoltre un’ottima base su cui applicare le pellicole adesive. Espositori, P.O.P, display, sono i settori in cui trova gli impieghi ideali.

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Azienda partner edizione 2017

AZIENDA Led Italy srl

DOVE Carmagnola (TO)

COSA Illuminazione lineare

SITO INTERNET www.leditaly.com

La luce come materia prima Tra i vari prodotti made in Italy e su misura di “LED ITALY srl” particolare rilievo ha la collezione di strisce luminose flessibili, che permette di dare vita a progetti illuminotecnici in ambienti interni ed esterni, sottolineando o modellando con la luce elementi architettonici in modo creativo e suggestivo. Le caratteristiche della collezione sono: la durata nel tempo, la resistenza agli agenti corrosivi e l’elevato range di temperature di lavoro, tra -30/+50° gradi, aspetti che hanno permesso a “LED ITALY srl” di offrire una gamma molto ampia che supera i limiti di ingiallimento, invecchiamento precoce e surriscaldamento delle strisce a Led siliconate. La proposta di elementi lineari si articola in modelli differenti, a flessibilità verticale o orizzontale, tipologia questa ultima particolarmente adatta nel valorizzare elementi curvilinei.

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Le serie Transparent, Clear, Frost, Total Light caratterizzate da ingombri contenuti si sposano perfettamente con l’esigenza di illuminare e colorare, ma in maniera impercettibile. I prodotti High Line, Side Light, Recessed garantiscono un’assoluta e perfetta omogeneità dell’emissione luminosa in un elemento luminoso flessibile, evitando la puntinatura a volte non gradita. La caratterizzazione di ogni singolo elemento per luminosità, tonalità di luce, tipologia di emissione permette infinite varianti di prodotto interamente realizzate su lunghezza specifica data dal committente, aspetto fondamentale anche per mantenere il grado di protezione IP68 che ne permette l’utilizzo in immersione sino ad 2 metri di profondità. Il lavoro del reparto Ricerca e Sviluppo, dotato di un apparato di misurazione foto-goniometrico per i rilievi illuminotecnici, unitamente


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cente in termini di ottimi risultati dell’indice di gradimento da parte dei consumatori. Quali i risultati delle feste della birra? I risultati ci danno buoni riscontri, con incrementi nell’ordine dellla doppia cifra rispetto alla norma, complice quest’anno la concomitanza delle feste della birra legate al fischio d’inizio dei campionati europei di calcio. Il tutto unito all’attività promozionale legata alla comunicazione in store, degustazione e omaggi di gadget di varia natura. Quali sono gli altri strumenti di incentivazione oltre le teatralizzazioni? I gadget si confermano essere un plus a prove termiche e di resistenza, flessibile, al fine di evitare dispersione vincente per i clienti: sono fornisce importantissimi dati in fase dall’appeal di corrente. oltre che uno strumento di comunicazione di sperimentazione di nuovi modelli Questo permette la realizzazione di e contemporaneamente una puntuale del strisce Led conanche lunghezza massima singoloamarchio un elemento verifica in produzione con controlli di 40 metri lineari caratterizzate da di fidelizzazione efficace. Da diversi anni specifici. rapportoormai Lumen/Watt molto elevato. in maniera consolidata offriamo ai “LED ITALY srl” ha sviluppato negli anni, nostri Il basso consumo elettrico, oltrenela soddisfare consumatori zaini-borse corso di grazie a oltre cinque anni di lavoro, i requisiti piùe,stringenti delle certificazioni attività estive grazie anche alla collaun portfolio completo di prodotti di risparmio energetico, garantisce una borazione con Heineken, Inbev e Carlsberg, lineari flessibili con prestazioni temperatura di esercizio molto contenuta, omaggiamo asciugamani da mare, racchetilluminotecniche di livello superiore, ed tale da non richiedere l’accoppiamento a beach dissipanti tennis. calore. oggi si propone come una delle aziende te da superfici leader nel mercato. Quattro linee automatizzate di produzione destagionalizzare i Tutta la gamma è prodotta nel proprio È riuscita di striscela aGDO Ledagarantiscono un livello consumi? stabilimento in Italia, utilizzando diodi qualitativo con standard molto elevati e di produttori certificati e rispondenti nel contempo una capacità produttiva di Indubbiamente il climaalche caratterizza alle normative di qualità, durata e decine di chilometri mese. il territorio che presidiamo con i punti di prevenzione all’abbagliamento. Le strisce a Led per usi all’esterno vendita Oasi per i superstore Tigre per i LED ITALY utilizza unicamente SMD LED vengono incapsulate in unaespeciale supermercati, aiuta a superare l’empasse con Bin Code selezionato, con codice guaina in PVC trattata per resistere agli della stagionalità consolidando un trend specifico e con Mac Adam 2 Step e Indice agenti atmosferici. importante: oggi le nella vendite della le categoria di Resa Cromatica 85 o 90. Una volta posate guaina, strisce I circuiti stampati fabbricati in Italia vengono lavorate conperformance resine specifiche birra registrano ottime dusu nostra progettazione interna, sono rante per tutte Led bicomponenti atossiche di le dodici mensilità. dotati di doppia faccia e realizzati con altissima qualità e resistenti alle supporto flessibile ad elevata resistenza radiazioni UV. alla torsione, quale il poliammide Esse vengono iniettate in forma liquida Kapton® utilizzato su molti modelli in tramite macchinari automatizzati nelle produzione. linee di assemblaggio, e una volta La progettazione del circuito PCB viene stratificate in vari passaggi formano il finalizzata per la migliore conduzione prodotto finito nelle differenti varianti. elettrica lungo tutto il supporto

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ELEMENTARIA

di Barnaba Barattieri

Paola Sarco

In 20mila a Viscom per la fiera della comunicazione visiva

L’organizzazione ha risposto con una proposta di formazione e novità dedicata agli operatori della stampa, delle agenzie di comunicazione e del marketing industriale che con la loro presenza hanno dato un serio segnale di ripresa del settore. Intervista all’exhibition manager di Paola Sarco.

La fiera nel 2017 è tornata a crescere in termini di metratura e di affluenza. Oltre a comunicarci i dati precisi, quali le tendenze e novità riscontrate da parte degli operatori della stampa e più in generale della comunicazione visiva? Siamo molto orgogliosi e soddisfatti del grande successo e dei numeri ottenuti in questa edizione, che ha registrato 19.732 professionisti provenienti da 56 paesi, con un incremento del 7% rispetto all’edizione 2016 e del 13% dei visitatori esteri. Quest’anno sono state moltissime le novità presenti in fiera, con anteprima di tecnologie e applicazioni legate alla comunicazione visiva classica dalla floor graphics al mondo della pubblicità fino ad arrivare alle ultime tendenze dedicate ai mercati dell’interior design, textile, retail e industria per la personalizzazione di prodotto.

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Sugarmedia

Innovativa l’idea di Sugarmedia, realtà che opera nel mercato dei servizi e dei prodotti per la ristorazione esterna, che ha presentato al Viscom Sugarmix, un nuovo media che massimizza la comunicazione di prossimità. Si tratta di un contenitore, una sorta di dispenser per bustine di zucchero e tovagliolini dotato di un video di 8 pollici che ne occupa la superficie e che trasmette contenuti. “Questo prodotto – ha spiegato Antonio Quatraro di Sugarmedia – è stato pensato per il canale dei bar, il luogo che ha la più alta frequentazione quotidiana, in Italia ce ne sono 180.000”. Sugarmix ha un software dedicato per la gestione in tempo reale dei contenuti, che possono essere messaggi pubblicitari o anche informazioni di pubblica utilità o notizie. “E’ uno strumento potente perché agisce a contatto visivo con il consumatore Il prossimo svolgerà la favorevole a memorizzare messaggi” ha durante la sua anno pausa si caffè, un momento 30esima edizione di Viscom. È già commentato Quatraro. in grado di anticipare le date e Sugarmix è uno strumento altamente i contenuti che potranno essereflessibile in termini di pianificazione pubblicitaria, grazie alla possibilità di “splittare” la programmazione pubblicitaria, dal approfonditi? panorama nazionale, al regionale, provinciale e locale. Questa caratteristica risulta interessante per tutti quei potenziali inserzionisti che non hanno accesso a pianifiIl prossimo appuntamento sarà sempre a cazioni poiché non in possesso ottobrepubblicitarie, dal 18 al 20 nei padiglioni 8/12 di budget congrui. di Fieramilano. È presto per anticipare le novità, sicuramente sarà un’edizione che stuzzicherà i palati dei nostri espositori e visitatori! Stiamo lavorando per portare anche quest’anno nuova linfa in eventi e iniziative espositive che valorizzano le aziende e offrono idee di business tutte da gustare per il nostro pubblico trasversale. Un’idea di una fiera dinamica, attenta ad un mercato in continuo cambiamento, per assaporare nuove opportunità al livello professionale e commerciale.

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Fenix con vernice UV droptix

Immagini bidimensionali con una profondità tale per cui quanto è raffigurato appare tridimensionale. Un effetto che è determinato da più stampe in trasparenza sovrapposte e che prima del lancio della vernice droptix con inchiostri UV di SwissQprint si poteva ottenere soltanto in serigrafia, ma non in stampa digitale. A proporre in esclusiva per l’Italia questa tecnologia dall’effetto wow assicurato è Fenix esclusivista per la rivendita italiana dei modelli di macchine per la stampa digitale SwissQprint Orix2, Impala2 che sono in grado di garantire verniciature di lastre un messaggio pubblicitario diretto L’edizione di quest’anno hatessuto, poliestere, acriliche, lignee, e: in alluminio, policarbonato polistirolo pvc,e immediato. dimostrato che il mondo della vinile, primer per vetro e acciaio; rispettivamente in formati 2,5 x 4 m le prime due e Questi supporti vengono progettati comunicazione 3,20 x 4 la terza. visiva è sempre proprio per attirare l’attenzione dei più aderente esigenze di Attualmente sonoalle circa 50 le macchinedi questo genere installate singoli clienti e quindiinil italia. loro impatto comunicazione degli operatori visivo è determinante. Ecco quindi che del canale retail. Quali i plus e le il P.O.P diventa un settore fondamentale competenze che una fiera come per il mercato della comunicazione visiva Viscom può garantire a questo a cui Viscom Italia darà ampio spazio comparto? per raccontare le applicazioni e le novità del settore, anche grazie a seminari Viscom Italia da anni presenta il meglio di approfondimento con i leader del del punto vendita in tutte le sue sfaccettature: dai materiali innovativi ai mercato, oltre a riproporre i due appuntamenti storici quali il concorso display più creativi. DIVA e la mostra Elementaria dedicata Gli espositori per il punto vendita, i ai materiali e ai prototipi per l’arredo display promozionali e la duttilità dei materiali continuano a rappresentare un espositivo dell’industrial design. mezzo di comunicazione molto utilizzato ed efficace per tutte le aziende che vogliono promuovere nuovi prodotti, articoli, sconti speciali e diffondere

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FIERA

di Marinella Croci

Visti a Viscom….

Rassegna delle nuove soluzioni proposte in fiera da aziende del settore Sistemi portatili per promozioni Innovazione e creatività contraddistinguono Adsystem, società polacca specializzata nella produzione di sistemi portatili di presentazione visiva caratterizzati da versatilità e ottimo rapporto qualità-prezzo. Ai professionisti con esigenze specifiche di promozione di prodotti e marchi viene proposta una vasta gamma di soluzioni espositive e fieristiche portatili, quali banchetti, stand, pareti e sistemi pubblicitari. I sistemi, realizzati in tessuto microfibra stampato a sublimazione, sono montati

su strutture di alluminio tubolare, assemblabili senza utilizzo di attrezzi e facilmente ripiegabili, al termine dell’utilizzo, nelle piccole borse di trasporto. Tra le oltre 50 forme disponibili, da segnalare i Light Boxes dalle linee geometriche (quadrato, rettangolo, cerchio variamente declinabili in onde, forme ricurve, gate, archi… L’illuminazione LED è integrata sui bordi per evitare ombre sgradevoli mentre il profilo siliconato facilita il cambio rapido della grafica.

Cornici luminose da parete “Nel progettare lo stand - spiega Adi Linter, CEO di KD Kunstdünger - abbiamo scelto di dedicare particolare attenzione ai supporti per banner in tessuto e in particolare a Starled, la nuova cornice luminosa a cassonetto installabile a parete, a sospensione oppure in versione autoportante. Abbiamo voluto stuzzicare la fantasia del pubblico, mostrare quanto è possibile realizzare con questa unica soluzione. Il risultato è stato lo scatenarsi di un’onda creativa, di un profluvio di idee da parte dei visitatori che, in veste di produttori, ci ha riempiti di soddisfazione.” Grande successo ha avuto anche la novità Cubox, una cornice per realizzare strutture 3D completamente personalizzabili con la stampa digitale su tessuto. Con questa soluzione sono stati realizzati i banconi luminosi e le sedie a cubo dello stand, in modo che i visitatori potessero toccare con mano la versatilità del sistema a composizione libera, perfetto per rivestire colonne e dare vita a vere e proprie pareti per la comunicazione pubblicitaria.

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Sculture e lettere giganti.

Forme di luce per allestimenti flessibili Per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni di acquirenti, caratterizzati da velocità nel processo di acquisto ma anche interessati a prodotti che esprimano la propria distintività, Ultima Displays propone soluzioni e concept per la comunicazione visiva di nuova generazione: cornici a muro o autoportanti retroilluminate a LED ad alto impatto visivo, con telaio in alluminio quasi completamente a scomparsa grazie all’ampia grafica in tessuto che riveste interamente il pannello.

I campi di applicazione spaziano dal soft signage al punto vendita fino all’allestimento in fiera, agli eventi, all’arredo e alla decorazione. L’elasticità e la versatilità del tessuto ne consentono l’adattamento con una perfetta vestibilità e aderenza a qualsiasi forma e volume per allestimenti flessibili e temporanei che mutano nel tempo e nello spazio a seconda delle necessità. I supporti stampati in sublimazione non temono le intemperie, sono lavabili e possono essere utilizzati anche all’esterno.

In polistirolo Polipack, azienda specializzata nella produzione di modelli in polistirolo, si è affacciata a Viscom proponendo sculture ‘leggere’ ma di grande impatto visivo. Sfruttando la plasticità del polistirolo, l’azienda realizza modelli personalizzabili e in scala di qualsiasi tipo di oggetto e figura, dagli animali alle forme più complesse, per impreziosire con elementi architettonici vetrine, negozi, stand fieristici, ristoranti e centri commerciali. Il polistirolo è un materiale versatile, facile da tagliare, modellare e colorare mentre, grazie ad appositi rivestimenti, pitture e vernici, è possibile simulare materiali come marmo, acciaio, legno o plastica. Sagome o scritte bidimensionali in polistirolo sono in genere realizzate con il pantografo mentre gli oggetti tridimensionali più grandi e le sculture vengono spesso sagomati mediante robot antropomorfi con frese montate sul “polso”.


VISUAL MERCHANDISING

di Marco Cruciani

La percezione dei cluster espositivi

ECCO COME LA DISPOSIZIONE A SCAFFALE PUÒ INFLUENZARE LA PROPENSIONE ALL’ACQUISTO IN VIRTÙ DI ASSORTIMENTI PIÙ O MENO NUMEROSI, O EVIDENZIATI, NELLE POLITICHE DI CATEGORY MANAGEMENT: DAL BANDWAGON EFFECT AI RAGGRUPPAMENTI RAZIONALI Le persone percepiscono i prodotti a scaffale in base alle forme spaziali (contiguità fisica) e non spaziali (contiguità visiva) in cui sono raggruppati nei display (clustering). Le dinamiche di queste modalità percettive possa influenzare la propensione all’acquisto. In particolare, l’attenzione è rivolta all’effetto di rarefazione dei prodotti esposti in relazione al tipo di clustering. La relazione tra scarsità delle referenze a scaffale (shelf-based scarcity) e propensione all’acquisto è stato oggetto di studio di varie ricerche di laboratorio, che hanno riscontrato che per la medesima categoria di prodotti collocati su display vicini le persone tendono a scegliere i prodotti caratterizzati da maggiore scarsità sullo scaffale. Ciò non deve stupire in quanto è una conferma indiretta dell’acclarata

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Bandwagon Effect Theory (teoria dell’effetto carrozzone), secondo cui i consumatori sono influenzati negli acquisti dalle preferenze degli altri consumatori. Dove l’influenza può essere esercitata sia dalla percezione diretta degli acquisti di altri consumatori, sia da indizi di acquisto quali per esempio la scarsità di prodotti o i vuoti di scaffale. La scarsità di scaffale dunque pone le condizioni per ulteriori prelevamenti dello stesso prodotto da parte di persone che si trovino a passare in prossimità del display. Inutile dire che non è tutto oro ciò che luccica, infatti recenti studi hanno individuato la presenza di altri fattori, anch’essi rilevanti per la propensione all’acquisto, che sono in grado di attenuare o addirittura di inibire il bandwagon effect, due esempi su


Un esempio di quanto sopra affermato, emerge da recenti studi in cui è stato notato che le persone tendono a percepire più rarefatti i prodotti sui display collocati alla propria sinistra, ad esempio lungo il senso di percorrenza di una corsia piuttosto che di fronte a due display, anche a parità di numerosità di prodotti esposti. In genere in questo tipo di processi mentali le persone non contano gli item, ma effettuano una stima percettiva comparata fra set di prodotti collocati in espositori vicini. Ovvero, il processo di stima della numerosità non è mediato dal ragionamento cosciente (per esempio contare) ma è un processo automatico che si innesca indipendentemente dalla volontà. Alcune ricerche in economia hanno mostrato come la percezione di scarsità relativa a scaffale possa essere condizionata dal tipo di distribuzione dei prodotti sui ripiani: a parità di numerosità dei prodotti dei set a confronto determinati pattern di

PP PP PP PP PPPPPPP

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La stima percettiva

distribuzione spaziale si sono rivelati in grado di generare un effetto di rarefazione maggiore di altri. Ovvero, i pattern clusterizzati hanno avuto effetti sulla percezione di scarsità dei prodotti maggiori dei pattern con distribuzioni casuali, regolari e a blocchi omogenei. Questi risultati sono ampiamente in linea con precedenti studi in psicologia cognitiva, che hanno messo in evidenza anche come la numerosità percepita tenda a diminuire all’aumentare del grado di aggregazione degli item del set. Invece, benché ci siano delle evidenze a favore, non è del tutto chiaro se la tendenza a sottostimare la numerosità degli item in distribuzioni clusterizzate possa dipendere anche dal numero dei cluster in cui gli item sono aggregati. Qui a seguire è presentato uno schema in cui si può constatare l’effetto sulla percezione della numerosità relativa di due set di item (in questo caso l’item è il segno “p”) clusterizzati (riga 1) e distribuiti regolarmente (riga 2). A colpo d’occhio è più numerosa la riga sopra oppure quella sotto?

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tutti sono le preferenze radicate per certi brand per una data categoria e la presenza di promozioni. Ad ogni modo, prendendo spunto da queste ricerche sembrerebbe che,al fine di aumentare la probabilità di prelevamento e di acquisto, il retailer possa intenzionalmente ridurre il numero dei prodotti esposti. Benché apparentemente contro intuitivo, tale schema di merchandising potrebbe rivelarsi particolarmente efficace se sviluppato in linea con alcuni accorgimenti che tendono a rinforzare la percezione di scarsità a parità di prodotti esposti, riducendo così lo spreco di spazio espositivo.

Fig. 1. Effetto sulla percezione della numerosità di item clusterizzati vs item distribuiti in modo regolare. I due gruppi di item occupano circa la stessa quantità di spazio. Il numero di item è lo stesso. Ma la percezione della numerosità è differente. Oltre al meccanismo percettivo in sé, che può già risultare interessante per il retailer, ciò che suggerisce questo meccanismo percettivo come strumento


affidabile per il retail, è che un soggetto pur sapendo che la numerosità degli item è la stessa non può fare a meno di percepire in modo automatico una differenza. Ad esempio, nel caso in cui in un category management plan si miri ad aumentare le probabilità di prelevamento per unità di tempo di un prodotto di un certo brand, con lo scopo di aumentarne la rotazione rispetto a prodotti di altri brand, potrebbe essere appropriato adottare pattern distributivi clusterizzati,che a parità di spazio espositivo generano fenomeni di percezione di scarsità maggiori e che quindi, in linea con il badwagon effect, potrebbero avere effetti positivi sulla propensione all’acquisto. E, come dicevamo poco sopra, l’effetto percettivo di rarefazione può essere rinforzato se il display di interesse è collocato a sinistra rispetto al punto di osservazione del soggetto. È interessante notare che anche forme di clustering di tipo non spaziale possono indurre effetti sulla percezione della numerosità. Come abbiamo visto l’effetto di clustering di tipo spaziale è l’effetto per cui la percezione di raggruppamenti è basata sull’effettiva prossimità fisica

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degli elementi e sul tipo di distribuzione. Invece, nelle forme di clustering non spaziale la percezione dei raggruppamenti non è determinata dalla prossimità fisica degli item, ma da alcuni modi in cui i prodotti sono “presentati”, per esempio se sono parte o contenuti in una struttura supplementare, che li raggruppa visivamente. Alcuni esperimenti di psicologia cognitiva hanno mostrato chiaramente che le forme poligonali svolgono una funzione di accorpamento di item contigui, anche se non molto vicini tra loro, formando dei cluster virtuali. A tale riguardo, sono molto interessanti i risultati di un esperimento di economia che ha valutato come l’inserimento di forme a rombo applicate alla spalliera di un espositore di cartoni di latte, quindi in secondo piano rispetto alla linea espositiva dei prodotti,abbia influito sulla percezione della numerosità relativa dei cartoni di latte collocati nei ripiani del display. In sostanza, i rombi applicati alla spalliera del display come cornici dietro ai cartoni di latte, quindi fra la spalliera e i prodotti,che in questo esperimento erano distribuiti in modo casuale sui ripiani,formavano dei cluster virtuali. Ovvero, i prodotti pur non essendo clusterizzati fisicamente, ma solo “incorniciati” all’interno di una stessa figura apparivano visivamente come dei raggruppamenti fisici. La questione interessante è che questo tipo di clusterizzazione “apparente” ha mostrato gli stessi effetti di rarefazione sulla percezione della numerosità che ha mostrato la clusterizzazione fisica. In questo caso, però, con la differenza che per ottenere gli stessi risultati percettivi non è richiesto sacrificio di spazio espositivo. Vale a dire che la percezione della rarefazione, che come abbiamo detto è condizione per innescare l’effetto scarsità e quindi stimolare la propensione all’acquisto, non richiede scarsità effettiva. Infine, è stato notato anche che l’effetto di sottostima della numerosità dei prodotti è crescente in funzione del numero maggiore di clustering virtuali, costituiti dalla presenza di più rombi nello stesso display. Curiosamente,nell’esperimento in questione i rombi aggiunti alla spalliera del display per formare i cluster virtuali sono stati notati solo dal 5% dei soggetti. In sintesi, abbiamo visto che il badwagon effect, per cui un consumatore è influenzato dagli acquisti degli altri consumatori, si potrebbe stimolare in modo indiretto tramite la percezione della numerosità/rarefazione dei prodotti sullo scaffale. A seguire, abbiamo visto che la percezione della rarefazione si può indurre sia in base al posizionamento del display rispetto al punto di vista del soggetto (destro vs sinistro), sia in base al tipo di distribuzione dei prodotti (cluster vs distribuzioni regolari/ casuali). Infine, per quanto riguarda la distribuzione per cluster, abbiamo visto che è possibile indurre la percezione di rarefazione e quindi innescare


l’effetto scarsità sia per mezzo della clusterizzazione fisica, sia per mezzo di quella virtuale, con il vantaggio nella seconda che lo spazio espositivo può essere ottimizzato in funzione delle esigenze specifiche del venditore, in quanto la percezione di rarefazione è indipendente dalla reale distribuzione fisica dei prodotti. Un’ultima osservazione è d’obbligo, benché gli accorgimenti sopra esposti possano risultare di interesseper la cassetta degli attrezzi del retailer, si deve comunque tenere presente che questi strumenti non hanno la stessa incidenza sulla propensione all’acquisto per tutte le categorie di prodotti. Le categorie più indicate per una strategia di percezione della scarsità relativa sono quelle che tipicamente risentono del badwagon effect.

Ad esempio, in uno studio recente nell’ambito del clothing sono stati individuati fattori in grado di attenuare il bandwagon effect, probabilmente in quanto l’abbigliamento, come altri generi di prodotti,è considerato almeno da alcuni molto rilevante ai fini della comunicazione della propria identità personale e appartenenza o aspirazione sociale, mettendo in campo meccanismi socio-cognitivi di più complessa natura rispetto ai fenomeni percettivi. Ad ogni modo, nell’attesa di ulteriori risultati sperimentali circa l’efficacia della percezione di rarefazione dei prodotti a scaffale e la relazione con la propensione all’acquisto per le diverse categorie, ciò che fa la differenza nell’uso e selezione di tali strumenti è senza dubbio la competenza e l’esperienza del retailer.

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PHARMA CATEGORY

di Michele Preziosa

Pareto in farmacia per il consumatore evoluto

La statistica dimostra che una persona su tre afferma come in farmacia spesso si abbia la sensazione di essere costretti ad acquistare e che manchi la libertà di osservare autonomamente l’offerta presente sugli scaffali. L’ altro 30% racconta invece che in farmacia non ci sia sufficiente assortimento di prodotti (anche quando non è vero). Paradossalmente la zona calda di una farmacia di solito è inflazionata dalla presenza di espositori e cesti promozionali che finiscono con il condizionare “negativamente” la

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viabilità senza convertirsi in occasione di acquisto (spesso gli espositori posizionati risultano scarsamente accessibili e anzi rappresentano uno ostacolo alla esposizione merceologica). Questo scenario pone l’accento sulla possibilità che il problema possa risiedere non tanto nella quantità dei messaggi o dei prodotti esposti, quanto piuttosto circa la qualità di come la comunicazione visiva raggiunge il cliente. I display per l’esposizione preferenziale certo non devono mancare, ma all’interno di un percorso coerente e

pianificato e magari a essi dedicato. Il suggerimento è che i farmacisti studino attentamente le quote di mercato e i brand di riferimento verificando la coerenza nell’esposizione sul punto vendita (retrobanco). Spesso infatti viene privilegiata la praticità dell’operatore senza prestare attenzione al “percorso visivo” del consumatore. Una delle regole fondamentali del visual merchandising dice che l’85% delle vendite arriva dall’osservazione dei prodotti nel punto vendita, ma laddove lo spazio espositivo

venga gestito per lo stoccaggio il processo d’acquisto ne risulterà fortemente ostacolato. In questi casi sui ripiani sono solitamente assenti i prodotti leader che al contrario nei corner della GDO fanno invece presenza fissa. Per la famosa legge di Pareto dell’8020: l’80% del fatturato è realizzato dal 20% dei prodotti e i 50 della graduatoria sono la punta di lancia di quei 300 farmaci “no-prescription” che fanno l’80% del giro d’affari. Se ne traggano le dovute conclusioni.


Fabbrica italiana espositori in legno

I migliori espositori in legno al mondo The best wooden displays in the world MILANO - ROMA - TARANTO

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