La città nascosta 1

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n. 1 - aprile 2012 rivista mensile online


Realizzata dall’Anonima Fumetti in collaborazione con la Scuola Cottolengo e l’Accademia Albertina di Belle Arti Curatori

Nico Vassallo e Bonsignori don Andrea Illustrazione di copertina e logo

Arash Eftekhari

Ottimizzazione, progetto grafico, editing

Studio Parlapà di Davide G.G. Caci Consulenze artistiche

Gianfranco Costagliola e Pierpaolo Rovero Responsabile Web

Gianfranco Goria


Pubblicazione mensile on line realizzata da:

p. 5 Mischia... ti al Cottolengo! Primo episodo: Jaromir

Nico Vassallo Ideazione Alberto Arato Soggetto e sceneggiatura Andrea Dotta Disegni e colore Studio ParlapĂ Lettering e supervisione p. 15 La Neve Jacopo Maria Vassallo Ricerche e interviste Alberto Arato sceneggiatura Elena Bia Disegni, colore e lettering p. 18 Il sacchetto di castagne Jacopo Maria Vassallo Ricerche e interviste Alberto Arato sceneggiatura Chiara Nicola Disegni, colore e lettering


La Citta’ Nascosta Quando andavo in montagna con il campeggio della parrocchia, osservavo con una certa curiosità, nel piccolo paese, vicino a quel celeberrimo negozio che in questi piccoli luoghi fa da tabaccheria-edicola-drogheria-commestibili-giocattoli-articoli bagno, lo strano commercio che c’era tra i ragazzi del posto proprio lì davanti. Giornalini, fumetti, illustrazioni ben disposti sull’ultimo gradino di quella bottega e mi domandavo con una certa curiosità, da ragazzo di città, perché il padrone del negozio non cacciava quei “concorrenti in erba”. Poi vincendo la mia metropolitana timidezza mi accorgevo che più che una vendita di vecchi fumetti era uno scambio. Uno scambio di storie, di avventure, di emozioni sognanti tra eroi improbabili di un’America troppo lontana e di goffi personaggi nostrani sempre alle prese con qualche casalinga disavventura. Allora tra quelle montagne uno scolapasta diventava un elmetto e la baita abbandonata un rifugio da conquistare con dentro chissà quali tesori. E come era difficile poi tornare in città, dove era arduo correre alla conquista di qualche sognante castello trovare dei fumetti da condividere sulle scale ma solo da comperare per la generosità di mamma e papà. Poi il tempo passa e non è più il verde dei prati o il cemento della città che delimitano il confine dei sogni, ma le fatiche e gli ostacoli che la vita mette innanzi al cammino di ogni persona. Diventa difficile ricominciare a sognare e tante volte non solo per problemi di Carta d’Identità. Ma i sogni non possono fermarsi, si trasformano a volte in percorsi irrazionali verso egoistiche conquiste, in passioni infantili ma anche verso ideali traguardi che ci riempiono il cuore. Con questo spirito abbiamo sognato un fumetto che non lasciasse cadere tutti quei sogni di umanità, di giustizia che hanno emozionato centinaia di vite in quel luogo speciale chiamato Piccola Casa. Così nasce La città nascosta, un progetto unico nel suo genere che non vuole raccogliere dei ricordi ma le emozioni vissute da quagli eroi silenziosi che hanno fatto bene al nostro mondo e che possono ancora oggi emozionare bambini e adulti per non far finire il tempo dei loro sogni… ma per aiutarci tutti insieme a realizzarli…. Svegliandoci per iniziare a renderli realtà! Buona Avventura!

Bonsignori don Andrea


Episodio 1: Jaromir


Che cosa ho sentito?

“Menarsi?” Osservate...

orrore!

Il possesso palla è un’arte. Pura poesia di movimento. Uno sportivo del rugby non travolge quando avanza: supera ogni ostacolo.

Pinza!

C’è qualche altro Pinza, qui?

Prendi il pallone e cerca di andare in meta.

Io? Proprio io?

Spingilo indietro!

Non faaarti freeegareee...

Dai, Pinza!

È qui che si fare rugghebi?

Scusare me...

Eh?

...e prendete esempio!


Muoviti palla di lardo! Passa la palla! Lara! Strappagli quella palla! Muoviti!

Lo sport non ha confini. Per me non importa da dove vieni. Io voglio solo fare di te un giocatore di rugby!

Il rugby non è solo uno sport. È una fratellanza universale. È avere amici in tutto il mondo.

a a a a aaaa

ah

a a aaaaa

l ol

M

h

F e rm o ? bla bla bla bla...

Il senso del gioco, bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla...

a!

ah h hh h!!

Lascia! È mia!

oo...

la Mol onntal i pa ini! c

M e ta !


Pilone?

Cosa essere pilone?

Io sono un pilone!

Se lui è un pilone, allora io sono un canguro!

Tu non sai nemmeno che cosa voglia dire fare il pilone!

Con un pilone forte si vince facile!

E io, modestamente, sono il migliore. Nessuno placca come me!

Senza piloni non si può fare una mischia...

Il pilone sostiene tutta la squadra!

Capisci perchĂŠ siamo sempre ultimi...


Non è difficile, su! Un po’ di coraggio.

E va bene. L’avete voluto voi...

Lo so che siete lì. Uscite, codardi!

...Devi dire a Lardo che le merendine della macchinette sono finite! »G

LOM

Pinza!

Fuori dall’armadietto. Tocca a te...


No, no e no! Oggi, giorno sfortunato per qualcuno.

Sfortunatissimo!

Begli amici siete! Dirmi così che le macchinette sono vuote!

Il cibo dello sportivo deve essere sano e nutriente. Meglio un frutto, piuttosto che merendine piene di grassi, e bla bla bla...

Meno male che mia mamma mi ha dato una merenda...

Mhhh! Frittelle di mele...

FRITTELLE DI MELE?!

OH-oH!

» Munch munch « Ogni tanto, qualche eccezione ci vuole, perché bla bla bla...

Vi adoro » Munch « amici... frittelle di » Munch munch « mele... De-lizio-se!

Bello » Munch munch « gioco di rugghebi. Piace a me!

Quando imparerò a tacere?!


Maschi!

Puah. Che cosa capiscono dell’amicizia?

I maschi capiscono solo le botte.

Io, al posto tuo, l’avrei sistemato a dovere...

Spesso ti ha almeno chiesto scusa?

Miserabile! Una balena? Ti ha detto proprio così?

Già... E... poco prima... aveva detto che saremmo stati amici per sempre...

Scusa? Figurati!

Al posto tuo gli avrei strappato tutti i capelli!

Non è detto che non lo faccia, prima o poi. Odio i maschi.

Am ici.. . Ciao. Io sono Jaromir, nuovo di squadra. Può voi essere amici miei?

ho detto Amici...


Perché quel cuore ha i cerotti?

Un cuore pieno di cerotti? E perché? È dispiaciuto.

Suo paese è lontano.

Cerotti?

Cibo strano...

Cuore smesso di parlare... È fatto così... delicatezza zero!

Povero cuore pieno di cerotti.... Ah, come ti capisco... la lontananza, il tuo paese, la solitudine... Noi siamo tutti con te... bla bla bla...


...pura poetica dell’avanzamento, che deve essere fatto con furbizia e velocità!

Possiamo giocare, adesso?

Insolente!

Non si comincia finché non lo dico io.

È l’azione di gruppo quella che conta. La massa contro il giocatore che possiede la palla. Pura sintesi di azione. Meraviglia del gesto sportivo...

Eh eh eh!

Andiamo!

Allora, al mio fischio daremo inizio all’azione... Pronti?

Tre...

DUE... ...

UNO

mi r e F ti. tut Fer te ma ! vi

Jaromir... che aspetti? Vieni anche tu!

Non hai capito? Questa è anche casa tua...

Venite tutti qui. Foto di squadra!










La città nascosta è un progetto della: Scuola Cottolengo

In collaborazione con:

Anonima Fumetti associazione di professionisti del fumetto con il compito di valorizzare l’arte del fumetto anche come occasione di lettura per i più giovani.

Associazione Sportiva GiuCo fa dello Sport un arma di integrazione che da anni svolge campionati “normali” con tutti i soggetti svantaggiati ispirandosi ai principi di San Giuseppe Cottolengo.

Movimento Cristiano Lavoratori organo di carattere sociale, di solidarietà e volontariato senza scopo di lucro. M.C.L. intende promuovere l’affermazione dei principi cristiani nella vita, nella cultura, negli ordinamenti, nella legislazione ed opera per un rinnovato ordinamento sociale, in cui siano assicurati, secondo giustizia, il riconoscimento dei diritti e la soddisfazione delle esigenze spirituali e materiali dei lavoratori.

Hanno supportato quest’opera:

Per informazioni sulla città nascosta, scriveteci. segreteria@anonimafumetti.org


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