ISTITUTO DEI FRATELLI DELLA SACRA FAMIGLIA
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FAVORIRE LA COMUNICAZIONE TRA CULTURE DIVERSE ED EDUCARE ALLA MONDIALITÀ
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8 73 10 6 5
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BF 1 2 20 GH
RPB BF Burkina Faso 1 MOSSI 2 GURUNSI
CDA SL LB
3 BOBO 4 BWA - Bobo Ulè
17 16 15 18
5 LOBI
TG 19
6 DAGARA 7 BOLON 8 MARKA 9 KURUMBA 10 TUSIAN 11 PEUL
ML Mali 11 PEUL 12 BAMBARA 13 DOGON 1 4 C U LT U R A D I D J E N N È
CDA Costa d’Avorio 15 DAN 1 6 YA U R E 17 GURO 18 BAULE
GH Ghana 19 ASHANTI 20 KOMA
NG Niger 21 BURA
I
l presente catalogo non avrebbe potuto vedere la luce senza l’aiuto
disinteressato di organismi e persone a cui va tutta la gratitudine dei Fratelli della Sacra Famiglia. In modo particolare: al curatore del Museo, Luigi Minetti che, anche attraverso studi e lunghi periodi di ricerche in Burkina Faso e nei paesi limitrofi, è giunto all’identificazione e descrizione degli oggetti scelti per il Museo al fotografo Livio Strasly che ha messo a disposizione la sua professionalità per dare vita agli oggetti attraverso l’immagine al Movimento Sviluppo e Pace di Torino all’architetto Stefano Dughera a Moreno Michieletti ad Antonio Parascandolo agli amici e collaboratori del Centro di Animazione Missionaria dei Fratelli della Sacra Famiglia e a tutti coloro i quali hanno messo generosamente a disposizione tempo e professionalità per la realizzazione del Catalogo del Museo Etnografico dell’Istituto dei Fratelli della Sacra Famiglia.
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Il Movimento Sviluppo e Pace di Torino, da sempre impegnato nella cooperazione allo sviluppo e nell’educazione alla mondialità, presenta il Museo Etnografico dell’Istituto dei Fratelli della Sacra Famiglia di Chieri - Torino
Realizzazione, testi e foto d’ambiente Luigi Minetti Foto Livio Strasly
Istituto dei Fratelli della Sacra Famiglia Strada Pecetto, 14 10023 CHIERI - TORINO
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Cartografia: L.S. International - Milano
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Dedicato a fratel Francesco Massa
L’
Uomo è un abitante psicosomatico della biosfera,
l’involucro che avvolge la superficie della terra, e sotto questo aspetto è solo una tra le specie delle creature viventi, figli della Madre Terra. Ma l’Uomo è anche spirito e, come tale, è in comunicazione - e nell’esperienza mistica, addirittura coincide - con una realtà spirituale che non è di questo mondo.
(da “Il racconto dell’uomo” di Arnold J. Toynbee)
L’
homme est un habitant psychosomatique de la biosphère, l’enveloppe qui entou-
re la surface de la terre, et de ce point de vue il n’est qu’une espèce parmi celles des créatures vivantes, enfants de la Terre Mère. Mais l’homme est aussi esprit et, comme tel, il est en communication - et dans l’expérience mystique il coïncide même - avec une réalité spirituelle qui n’est pas de ce monde. (extrait de “Le conte de l’homme” de Arnold J. Toynbee)
7
N
el
corso
di
alcuni
P
endant
quelques
decenni, si è sviluppata nel Burkina Faso (e in
décennies, les Frères de la Sacrée Famille et leurs
altri paesi dell’Africa occidentale) la presenza dei
collaborateurs ont développé leur présence au
Fratelli della Sacra Famiglia e dei loro collabora-
Burkina Faso et dans les autres pays de l’Ouest
tori. La finalità delle loro attività è missionaria, e
africain. Leur activité a un but missionnaire, c’est-
cioè di evangelizzazione e di aiuto allo sviluppo delle
à-dire d’évangélisation et de soutien à la croissan-
persone nella società.
ce de l’individu dans la société.
Come collegamento fra questi due aspetti, è nato
Ces deux aspects ont parallèlement stimulé un
progressivamente l’interesse per la cultura dei
intérêt de plus en plus vif pour la culture des peu-
popoli raggiunti dall’attività missionaria. L’uomo,
ples touchés par l’activité missionnaire. En effet,
in effetti, non può essere capito se non nella
l’homme ne peut être compris que dans le cadre de
propria cultura con tutte le sue manifestazioni
sa propre culture et à travers ses manifestations.
e attraverso di esse. Per entrare in dialogo con
Pour ouvrir un échange avec l’homme, y compris
l’uomo, compreso il dialogo dell’evangelizzazione, è
celui de l’évangélisation, il est essentiel d’entrer
perché un museo etnografico
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necessario avvicinarsi con rispetto e attenzione al
avec respect et attention dans son univers culturel.
suo universo culturale.
C’est précisément cet intérêt pour l’homme et sa
È stato questo interesse per l’uomo e la sua cul-
culture qui nous a amené à recueillir, avec toutes
tura che ci ha portato a raccogliere, con tutte le
les difficultés inhérentes au déplacement, quelques
difficoltà che comporta lo spostamento geografi-
objets qui représentent, au niveau symbolique,
co, alcuni oggetti che, simbolicamente, esprimono
les valeurs de base des groupes ethniques avec
importanti valori dei gruppi umani con i quali siamo
lesquels nous avons entretenu des relations.
entrati in contatto.
La récolte et l’exposition d’éléments culturels et
La raccolta e l’esposizione degli elementi culturali
traditionnels de certains peuples africains, dans
e tradizionali di questi popoli africani in un luogo
un endroit si éloigné, a deux objectifs: soutenir la
così lontano, si prefiggono un duplice obiettivo:
communication entre des cultures différentes et
favorire la comunicazione tra culture diverse ed
éduquer à la mondialisation.
educare alla mondialità.
A travers l’exposition et la vision d’objets rituels
Attraverso l’esposizione e contemplazione di
ou quotidiens, modèles symboliques ou concep-
oggetti di uso rituale o di semplice utilizzo quoti-
tuels, expressions des coutumes ou de la foi, un
diano, modelli concettuali o simbolici, espressioni di
musée peut devenir un lieu et un instrument de
costume o di religiosità, un museo può essere un
communication, et établir un échange enrichissant
luogo e uno strumento di comunicazione, detentore
entre le visiteur et la culture d’un autre peuple.
di un linguaggio capace di stabilire un dialogo profi-
Dans notre société, de plus en plus multiethni-
cuo tra il visitatore e la cultura di un altro popolo.
que et multiculturelle, une éducation d’ampleur
L’educazione alla mondialità diventa ormai neces-
mondiale est désormais devenue prioritaire. La
saria nelle nostre società sempre più multiet-
découverte d’éléments communs entre des cultu-
niche, multiculturali. La scoperta di elementi
res différentes aide à souligner la nature égalitaire
comuni tra diverse culture rivela l’uguale dignità
de la dignité humaine dans le monde entier et la
della persona umana in tutte le parti del mondo
possibilité d’une fraternité universelle qui sache
e la possibilità di una fratellanza universale nel
sauvegarder les diversités.
rispetto delle diversità.
La contemplation esthétique, dimension privilégiée
La via della contemplazione estetica, privilegiata
d’un musée, est une des façons les plus appro-
dal museo, è una delle più adatte per penetrare
priées pour explorer les profondeurs de l’homme
nelle dimensioni profonde dell’uomo e per coglie-
et pour apprécier l’ouverture au monde transcen-
re la sua apertura all’universo trascendente e
dantal et religieux que ces objets symboliques
religioso che si rivela attraverso questi oggetti
évoquent. La qualité artistique et la beauté de
simbolici. La qualità artistica e la bellezza di molti
beaucoup d’entre eux, tout comme la surprise
di essi, come anche la sorpresa davanti a certe
suscitée par certaines expressions inusuelles,
espressioni inusuali, aiutano a fare il salto della
aident à faire un grand pas vers la contemplation.
contemplazione. Guidati da questo stimolo, anche
Poussés par cette provocation nous pouvons, nous
noi possiamo metterci sul cammino della comu-
aussi, nous mettre sur le chemin de la communion
nione con altre persone, con altri gruppi umani,
avec d’autres personnes, avec d’autres groupes
con Dio.
humains et avec Dieu.
9
U
n tempo gli europei che
L
es européens qui voyage-
viaggiavano in Africa (o in altre parti del mondo) si
aient jadis en Afrique (et ailleurs dans le monde) se
sentivano autorizzati a catturare gli oggetti che
sentaient autorisés à capturer les objets que les
artigiani o artisti indigeni producevano per i più
artisans et les artistes produisaient pour d’innom-
diversi motivi culturali, al fine di esporli tra le curio-
brables raisons culturelles, afin de les exposer parmi
sità e poi nei musei antropologici o etnografici dei
les curiosités et dans les musées anthropologiques ou
loro paesi di appartenenza. Specialmente quando
ethnographiques de leur pays d’origine. Spécialement
l’antropologia e l’etnologia si imposero come sape-
au moment où l’anthropologie et l’ethnologie se sont
re autonomo, il principio di fondo era una grande
imposées comme sciences autonomes, leur principe
divisione: da una parte l’Europa (o in generale
de base consistait en une grande division: d’une part
l’Occidente), con la sua storia, con la sua religione,
l’Europe (ou plus en général l’Occident), avec son
con la sua scienza, con la sua tecnica, con la sua
histoire, sa religion, avec sa science et sa technique,
economia a cui si attribuiva un valore “universale”,
avec son économie à laquelle on attribuait une valeur
e dall’altra tanti piccoli angoli del mondo, la cui
“universelle”, et d’autre part de nombreux petits coins
cultura (se ad essi veniva riconosciuta una cultura)
de monde, dont la culture (quand on leur en reconnais-
museo, dialogo e comunicazione interculturale
Francesco Remotti, professore ordinario di Antropologia Culturale Facoltà di Lettere e Filosofia - Università di Torino
aveva un mero valore “locale”. In questo quadro,
sait une) avait une valeur purement “locale”. Dans ce
i musei antropologici ed etnografici traducevano
cadre, les musées anthropologiques et ethnographi-
l’idea di un “ordine” e di una visione generale della
ques traduisaient l’idée d’un “ordre” et d’une vision
diversità umana, cui soltanto l’Europa e il mondo
générale de la diversité humaine que seul l’Europe et
occidentale potevano accedere o potevano produr-
le monde occidental pouvaient approcher et produire:
re: gli “altri”, le altre culture, si limitavano a fornire
les “autres”, les autres cultures, se limitaient à four-
oggetti o testimonianze particolari che ricevevano
nir des objets ou des témoignages particuliers, qui
senso e significato soltanto entro quell’ordine
recevaient un sens et une valeur seulement dans les
generale. Il museo di un tempo (e in diversi casi
limites de cet ordre général. Le musée de l’époque (et
anche oggi) era poi un luogo silenzioso: si riteneva
parfois encore d’aujourd’hui) était entre autre un lieu
sufficiente disporre gli oggetti in teche e categorie
silencieux: on pensait qu’il était suffisant de disposer
mentali da “noi” costruite o proposte; gli “altri”
les objets dans des vitrines et dans des catégories
non avevano voce entro l’ordine classificatorio in cui
mentales que “nous” avions élaborées et proposées;
trovavano la loro collocazione. Da tempo, questo
les “autres” n’étaient jamais interpellés sur l’ordre de
ordine è venuto meno, perché è venuta meno, o non
classification dans lequel on les avait situés.
è più condivisibile, la pretesa di una visione generale
Il y a déjà un certain temps que cet ordre a été rév-
della diversità culturale prodotta da un “noi” supe-
olu, car l’idée prétentieuse d’une vision générale de la
riore, ovvero da un’entità storica (una civiltà) che si
diversité culturelle produite par un “nous” supérieur
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arroghi il diritto di mettere “ordine” nel mondo (un
- c’est à dire par une identité historique (une civilisa-
ordine politico, economico, intellettuale, religioso…).
tion) qui s’arroge le droit de faire “de l’ordre” dans le
Oggi, non solo in antropologia, ma anche in altri
monde (un ordre politique, économique, intellectuel,
settori di attività che programmaticamente hanno
religieux…) - n’existe plus, ou tout au moins elle n’est
a che fare con “altre” società, prevalgono concetti
plus soutenable. Aujourd’hui, non seulement en anthro-
e presupposti molto diversi, o addirittura opposti.
pologie mais aussi dans différents secteurs qui sont en
All’idea della superiorità dello “sguardo” occiden-
rapport étroit avec “d’autres” sociétés, les concepts
tale, si è sostituito il principio del dialogo, dello
qui dominent sont très différents, voir même opposés.
scambio, della comunicazione interculturale. Gli
L’idée de la supériorité du “regard” occidental a été
“altri”, anziché essere ridotti a ruolo di oggetti muti
remplacée par le principe du dialogue, de l’échange, de
da classificare, sono divenuti “interlocutori” in una
la communication interculturelle. Au lieu d’être con-
conversazione molto estesa che, in linea di principio,
damnés au rôle d’objets muets à classer, les “autres”
non dovrebbe escludere nessuno. Non si vorrebbe
sont devenus des “interlocuteurs” d’une conversation
con ciò dare la falsa impressione di una panacea,
très vaste qui, en principe, ne devrait exclure personne.
come se, evocando dialogo e comunicazione, avessi-
On ne voudrait pas toutefois donner une fausse
mo miracolosamente risolto tutti i problemi che si
impression de panacée, comme si rien qu’en évoquant
annidano nel rapporto con gli altri. È bene rendersi
le dialogue et la communication, on avait résolu tous
conto (tanto per cominciare) che qualunque iniziati-
les problèmes qui se cachent dans les rapports avec
va, in questo campo come altrove, comporta - lo si
les autres. C’est une bonne chose que de se rendre
voglia o no - una qualche “violenza”: anche iniziare
compte (déjà pour commencer) que toute initiative,
un discorso è “violare”, per esempio, il silenzio e
dans ce secteur comme ailleurs, comporte une cer-
imporre - non importa quanto timidamente - un
taine “violence”, qu’on le veuille ou non: par exemple,
argomento, una propria scelta di temi, un proprio
le simple fait d’entamer un discours peut vouloir dire
modo di vedere le cose e di impostare il discorso.
“violer” le silence et imposer - peu importe si timi-
Anche “raccogliere” degli oggetti significa sottrarli
dement ou pas - un argument, un choix personnel de
a un loro contesto, a un loro destino: all’inizio vi
thème, une façon personnelle de voir les choses et de
è un “taglio”, un gesto di “separazione” (dunque
construire un discours. Recueillir des objets signifie
di violenza), che non si può evitare e da cui non si
aussi les soustraire à leur contexte, à leur destin: il
può prescindere se si vuole “costruire” e proporre
y a une “coupure” à la base, un geste de “séparation”
qualcosa: un discorso o un museo. Ciò ammesso e
(et donc de violence), qu’on ne peut pas éviter et dont
dichiarato (il che, nel caso di un museo, dovrebbe
on ne peut pas se passer si l’on veut “construire” et
tra l’altro comportare uno sforzo di ricostruzione
proposer quelque chose: un discours ou un musée.
dei modi e delle condizioni con cui gli oggetti sono
Ceci déclaré et tenu pour bon (ce qui devrait obliger le
stati separati e raccolti), si pone il problema di
musée à reconstruire la façon et les conditions de la
un’altra “violenza”, di un’altra forzatura: quella
séparation et de la récolte des objets) le problème d’une
che accosta, assimila, unisce - in spazi fisici e
autre violence, d’une autre contrainte se pose: celle qui
mentali sempre inevitabilmente troppo stretti -
rapproche, assimile et unit - dans un espace physique
oggetti diversi e disparati. Come si può in queste
et mental toujours, inévitablement, trop étroit - des
condizioni assicurare dialogo e comunicazione? La
objets divers et disparates. Comment peut-on, dans
risposta - per quanto banale possa sembrare - è
ces conditions, assurer le dialogue et la communica-
quella di lasciare spazio, fisico e mentale. Attorno
tion? La réponse - bien qu’elle puisse sembler banale
agli oggetti - gustati (perché no?) anche nella loro
- est de laisser un espace libre, physique et mental. On
bellezza, nei loro intrinseci valori estetici - dovrebbe
devrait construire autour des objets - à admirer aussi
formarsi un “sapere” non soltanto catalogatorio,
(pourquoi pas?) simplement pour leur beauté et leurs
ma anche storico e culturale, un sapere che si
qualités esthétiques - un “savoir” non seulement de
definisce antropologico non in quanto impone una
répertoire, mais aussi historique et culturel, un savoir
visione generale dall’alto, ma in quanto dà spazio
que l’on puisse définir anthropologique non par le fait
al “sapere” degli altri, alle loro idee, ai loro valori,
qu’il impose une vision générale de l’autre, mais par
alle loro emozioni, alle loro sensazioni, al loro modo
le fait qu’il laisse de la place au “savoir” des autres, à
11
soprattutto di concepire e vivere l’umanità. Altri
leurs idées, à leurs valeurs, à leurs émotions, à leurs
tipi di documentazione (specialmente audiovisuale)
sensations, et surtout à leur façon de voir et de vivre
- oltre agli oggetti - e altri tipi di attività - oltre
l’humanité. D’autres sources d’information (en parti-
a quella espositiva - dovrebbero garantire questo
culier audiovisuelles) - outre les objets - et d’autres
spazio maggiore all’intervento degli “altri” ai quali,
activités - outre l’exposition - devraient garantir cet
almeno sotto il profilo culturale, gli oggetti con-
espace de majeure intervention des “autres”, a qui les
tinuano ad appartenere. Ma lasciare spazio agli
objets appartiennent encore, au moins du point de vue
altri per intervenire (perché no, anche di persona)
culturel. Mais laisser la place aux autres d’intervenir
comporta un atteggiamento mentale di profonda
(pourquoi pas personnellement?) implique une attitude
accettazione del dialogo, cioè la convinzione che ciò
mentale de profonde acceptation du dialogue, c’est-à-
che “altri” hanno da dire - con i loro oggetti, con le
dire la convinction que ce que les “autres” ont à dire
loro idee, con la loro cultura - non è qualcosa che
- avec leurs objets, avec leurs idées, avec leur culture
già sappiamo o che abbiamo già inglobato e supe-
- n’est pas quelque chose que nous savons déjà ou que
rato: è invece qualcosa che ci può effettivamente
nous avons déjà englobé et dépassé, mais que c’est au
arricchire solo in quanto, anche “noi”, ammettia-
contraire quelque chose qui peut effectivement nous
mo le nostre carenze, la nostra incompletezza, la
enrichir si seulement, nous aussi, nous admettons nos
nostra penuria.
lacunes, notre imperfection, notre pénurie.
L
a storia dei contatti tra
L
’histoire des contacts
l’Africa e l’Occidente è segnata fin dalle sue ori-
entre l’Afrique et l’Occident a été marquée, depuis
gini, dall’interesse manifestato dagli occidentali
ses origines, par l’intérêt manifesté par les occi-
per gli oggetti africani, che iniziarono ben presto
dentaux pour les objets africains, qui commen-
a circolare in Europa portati da mercanti, viaggia-
cèrent bientôt à circuler en Europe, portés par
tori e missionari. Considerati in un primo tempo
les marchands, les voyageurs et les missionnaires.
gli oggetti, veicoli di comunicazione tra le culture
Cecilia Pennacini membro del Comitato Scientifico del Centro Piemontese di Studi Africani
come delle stranezze da conservare nei “gabi-
Considérés en un premier temps comme des bizarre-
netti di curiosità”, divennero successivamente
ries à conserver dans le “cabinet des curiosités”, ils
“documenti” da raccogliere nei musei etnografici:
devinrent ensuite des “documents” à recueillir dans
prove tangibili dell’esistenza di società considera-
les musées ethnographiques: preuves tangibles de
te ferme a uno stadio primitivo, i reperti etnogra-
l’existence de sociétés considérées arrêtées à un
fici divennero un elemento indispensabile del più
stade primitif, les objets ethnographiques devinrent
ampio progetto positivistico di ordinare l’insieme
un élément indispensable pour le plus vaste projet
delle culture umane in un’unica, grande serie evo-
positiviste de classer l’ensemble des cultures humai-
lutiva. Soltanto nei primi anni di questo secolo gli
nes en une seule grande série évolutive.
12
artisti delle avanguardie europee scoprirono l’“art
Ce n’est qu’au début de ce siècle que les artistes
nègre”, considerando per la prima volta gli oggetti
des avant-gardes européennes découvrirent l’“art
africani come opere d’arte, e riconoscendo così la
nègre” considérant pour la première fois les objets
presenza in Africa di civiltà in grado di produrre
africains comme des œuvres d’art, et reconnaissant
autonomamente espressioni artistiche e spirituali
de cette façon la présence en Afrique de civilisations
raffinate e suggestive. La ricerca formale testi-
capables de produire des expressions artistiques et
moniata dagli oggetti, l’eleganza del tratto e delle
spirituelles raffinées et suggestives. La recherche
decorazioni di maschere e sculture, la delicatezza
formelle dont témoignent les objets, l’élégance du
delle rappresentazioni di soggetti quali gli antena-
trait et des décorations des masques et des sculp-
ti, gli spiriti, la morte, la maternità, l’amore e così
tures, la délicatesse des représentations de certains
via, conferiscono infatti a molte opere figurative
sujets comme les ancêtres, les esprits, la mort, la
africane un valore che supera la loro immediata
maternité, l’amour etc., donnent effectivement à de
funzione culturale, facendole apprezzare anche al
nombreuses œuvres figuratives africaines une valeur
di fuori dei confini della loro cultura.
qui dépasse la fonction culturelle immédiate, les
Da quel momento in poi, lo studio dell’arte africana
rendant appréciables même au dehors des limites de
ha visto crescere una sua tradizione di ricerca e
leur culture.
riflessione, che si è sviluppata in diverse direzio-
A partir de ce moment, l’étude de l’art africain est
ni: l’analisi delle forme, degli stilemi e dei motivi
devenue une tradition de recherche et de réflexion
che ciascuna cultura africana ha peculiarmente
toujours plus importante, qui s’est développée en
prodotto; la ricerca delle diverse funzioni rituali,
plusieurs directions: l’analyse des formes, du style et
religiose, terapeutiche o anche semplicemente
des motifs que chaque culture africaine a respecti-
estetiche in cui si inquadra l’uso degli oggetti; lo
vement produit; la recherche des différentes fon-
sforzo di comprendere la particolare percezione
ctions rituelles, religieuses, thérapeutiques ou même
che di quegli oggetti hanno i membri della cultu-
simplement esthétiques des objets; l’effort pour
ra che li ha prodotti; i tentativi di ricostruzione
comprendre quelle perception particulière ont des
della storia dell’arte africana - una sfida questa
objets les membres de la culture qui les a produit;
resa estremamente difficoltosa dalla scarsità
l’essai de reconstruire l’histoire de l’art africain - un
delle fonti - che non può più venire considerata
défi rendu extrêmement difficile à cause du manque
un fenomeno statico e immobile nel tempo ma
de sources - qui ne peut plus être considérée comme
deve invece essere ridefinita nei suoi processi di
un phénomène statique et immobile dans le temps,
cambiamento e nelle sue discontinuità; lo studio
mais dont on doit au contraire redéfinir les proces-
della figura dell’artista, a lungo negata a un’arte il
sus de changement et les discontinuités; l’étude de
cui primitivismo si misurava anche nella presunta
la figure de l’artiste longtemps niée à un art retenu
assenza di “autori” e nella dimensione comunitaria
primitif et donc sans “auteur”, de production com-
della sua produzione, oscurando la variabile fon-
munautaire, méconnaissant la variable fondamentale
damentale del talento creativo e della personalità
du talent créateur et de la personnalité individuelle du
del singolo specialista. Dalle riflessioni più recenti
spécialiste. Les réflexions plus récentes s’intéress-
emerge poi un’attenzione privilegiata per la fun-
ent avec une attention particulière à la fonction com-
zione comunicativa assolta dagli oggetti, funzione
municative des objets, fonction qui réussit souvent
che spesso riesce a oltrepassare il confine stesso
à dépasser les frontières de la culture d’origine,
delle culture produttrici per aprire canali di comu-
ouvrant un canal de communication interculturelle.
nicazione interculturale. E se questo è vero, come
Et si cela est vrai, comme nous l’avons dit, pour les
abbiamo detto, per il rapporto tra l’Africa e l’Occi-
rapports entre l’Afrique et l’Occident, ça l’est encore
dente, lo è anche, a maggior ragione, nei contatti
plus pour les contacts entre les sociétés africaines
tra le stesse società africane. Lo scambio e la
mêmes. L’échange et la circulation d’objets, de for-
circolazione di oggetti, forme stilistiche, scuole,
mes, de styles, d’écoles, de techniques, etc., ont
tecniche, eccetera, furono presenti nei contesti
existé en Afrique beaucoup plus qu’on ne le croit,
africani molto più di quel che si pensi, lasciando
laissant des traces dans les mélanges d’éléments
tracce nelle commistioni di elementi e nelle fre-
et dans les fréquentes contaminations. Et c’est
quenti contaminazioni. Ed è nella prospettiva della
dans cette perspective de communication entre les
13
comunicazione tra le culture che la collezione di
cultures que la collection d’objets des différentes
oggetti appartenenti a varie etnie del Burkina Faso
ethnies du Burkina Faso, présentée par les Frères de
presentata dai Fratelli della Sacra Famiglia, appare
la Sacrée Famille, apparaît particulièrement intéress-
particolarmente interessante. Le differenze e le
ante. Les différences et les mélanges de styles, de
sovrapposizioni tra gli stili, le forme, i soggetti rap-
formes, de sujets représentés dans les différentes
presentati dalle differenti società burkinabé offrono
sociétés burkinabés offrent, en effet, une vision
infatti uno spaccato esemplare della caratteristica
globale exemplaire de la situation caractéristique de
situazione di contatto e scambio interetnico in cui la
contact et d’échange entre les ethnies, par lesquels
realtà africana ha continuato a forgiarsi e riforgiar-
la réalité africaine s’est modelée et remodelée,
si, sin da un’epoca che, probabilmente, precede di
depuis une époque certainement bien antérieure à
gran lunga quella coloniale. Se da un lato gli oggetti
celle des colonies. Si d’un côté les objets semblent
sembrano dunque rappresentare i valori identitari di
donc représenter les valeurs et l’identité de chaque
una specifica cultura, dall’altra la loro circolazione
culture spécifique, d’un autre côté leur circulation
all’esterno di essa, le metamorfosi che essi hanno
à l’extérieur, les métamorphoses qu’ils ont subies
subito nel contatto con l’alterità, le forme ibride che
en contact avec l’altérité, les formes hybrides qui
ne risultano, costituiscono il segno dello straordina-
en dérivent, sont le signe du pouvoir communicatif
rio potere comunicativo che gli oggetti mantengono
extraordinaire que les objets gardent en voyageant
viaggiando nel tempo e nello spazio.
dans le temps et dans l’espace.
L
e diverse sfere cultu-
L
es différents moments de
rali che muovono e governano le attività familia-
la vie familiale, sociale et religieuse de chaque groupe
ri, sociali e religiose di un dato gruppo, influen-
sont réglés par des repères culturels qui influencent
zano l’arte etnologica che, attraverso modelli
l’art ethnologique et qui représentent, à travers
visivi e interpretativi convenzionali della propria
les codes visuels et interprétatifs conventionnels
l’arte africana cultura, rappresenta un sistema di espressioni
des différentes cultures, un système d’expressions
mentali. L’arte africana è soprattutto un’arte
mentales. L’art africain est surtout un art tribal,
tribale, in cui l’interpretazione dell’espressione
et la lecture de ses expressions artistiques ne peut
artistica non può prescindere da un’approfondi-
que passer par une connaissance approfondie de la
ta conoscenza della società e della cultura del
société et de la culture du groupe.
gruppo.
Les repères culturels, mentales et symboliques exer-
I modelli culturali, mentali e simbolici, influen-
cent, encore plus que les modèles visuels de la natu-
zano, ancor più dei modelli visivi naturali, la
re, leur influence sur la création de l’œuvre artistique,
creazione di un’opera, la cui validità è determi-
dont la validité sera déterminé par sa force d’expres-
nata dalla sua forza espressiva e dalla ricerca
sion et par la recherche d’un concept significatif, qui
del concetto significante per il quale l’opera è
est la raison d’être de cette œuvre.
stata formata.
En même temps, cette interaction entre concept et
Questa interazione fra concetto e forma è
forme a, comme dans tout art tribal, une fonction
anche funzionale al ruolo di comunicazione non
de communication non verbale. Dans un tissu social
verbale che esprime l’arte tribale. In una realtà
illettré et dépourvu d’écriture, l’art se charge de
illetterata, priva di scrittura, l’arte si incarica
transmettre, avec son langage, la connaissance et la
di veicolare, con il suo linguaggio, la conoscenza
culture d’un peuple.
e la cultura del popolo.
Même si elle atteint parfois un niveau très élevé, la
14
La qualità estetica, anche se a volte assai
qualité esthétique n’est jamais l’aspect fondamental
elevata, non è mai per l’utilizzatore elemen-
de l’objet pour son utilisateur; cet objet doit plus
to significante dell’oggetto, che deve invece
simplement représenter et communiquer les valeurs
rappresentare e trasmettere i valori di base
de base de la culture commune, son symbolisme et la
della cultura comune, il simbolismo e la realtà
réalité de ses activités rituelles. Il doit surtout expri-
delle attività rituali. Esso deve soprattutto
mer une pensée, une image mentale emblématique de
esprimere un pensiero, un’immagine mentale
cette culture.
rappresentativa della propria cultura.
Vers l’année 1800, en approchant pour la première
Nel 1800, ai primi approcci con questi manu-
fois ces objets (statuettes et masques), l’homme
fatti (statue e maschere), l’uomo occidentale
occidental jugeait ces “idoles” et ces “fétiches”
giudicò questi “idoli” e “feticci” lavori appros-
comme des travaux rudimentaires, grossiers et
simativi, rozzi e anche grotteschi, opere di
même grotesques, réalisés par des hommes peu
uomini scarsamente dotati e privi di sensibili-
doués et dépourvus de sensibilité artistique. Suite
tà artistica. Nel corso del tempo, in seguito
à des études plus approfondies sur les sociétés et
a studi più approfonditi delle società e delle
sur les communautés d’où provenaient ces objets,
comunità da cui tali oggetti provenivano, il
ce jugement a changé, tenant compte du contexte
giudizio venne a modificarsi per tener conto
territorial, social et culturel: la première source
del contesto territoriale, sociale e culturale: il
d’inspiration pour tous les artistes et les artisans.
vero ispiratore degli artigiani-artisti. Quindi non
La recherche esthétique n’est donc pas référée à la
la ricerca estetica riferita a modelli naturali,
nature, elle est au contraire l’interprétation de cer-
ma l’interpretazione di momenti intellettuali e
tains moments intellectuels et symboliques liés aux
simbolici riferiti alla pratica culturale e sociale
pratiques culturelles et sociales des peuples. Plus ce
15
della popolazione. Tanto più è rispettato questo
repère est respecté, plus le résultat artistique gagne
riferimento, tanto più valido è il prodotto.
en qualité.
L’arte africana è diventata oggetto di analisi
Aujourd’hui, de nombreux experts ont analysé l’art
da parte di esperti, e non solo come manufatto
africain en allant au delà des simples considérations
estetico. Oggi, ha giustamente ottenuto una
esthétiques. Cet art a enfin obtenu une considération
valutazione paritaria con opere d’arte di altri
égale à celle qui avait été réservée, jusque là, aux œuv-
popoli e di altre epoche.
res d’art d’autres peuples et d’autres époques.
N
ella plastica lignea, con
la maschera, la statuaria resta il contributo più
D
ans la sculpture en bois,
les statues demeurent, avec les masques, l’élément
significativo della tradizione artistica africana. La
le plus significatif da la tradition artistique africaine.
statuaria si esprime principalmente nella raffigu-
Elles représentent en général des ancêtres, mettant
razione degli antenati, evidenziando l’importanza
en évidence le rôle prioritaire des relations de parenté
la statuaria delle relazioni di parentela, estese anche al mondo
dans les sociétés tribales, même au-delà de la mort.
dei defunti, in seno alle società tribali. L’antenato
L’ancêtre demeure, pour ses descendants, une force
è, per l’intero gruppo di discendenza, forza vitale
vitale et le trait d’union entre le monde vivant et la
e intermediario fra la società dei vivi e il divino.
divinité. En dépit des choix formels et esthétiques
Sia pure con scelte estetiche e formali differen-
très variés selon les différentes ethnies, les statues
ziate tra le diverse etnie, è presente e riconosci-
africaines présentent la vision commune d’une relation
bile, nella statuaria africana, la comune visione di
permanente entre l’homme et Dieu, avec la liaison d’une
un permanente rapporto fra l’uomo e Dio, con il
force ancestrale très vitale.
tramite della forza vitale ancestrale.
Voici quelques critères généraux que l’on peut appliquer
Ecco alcuni criteri generali che si posso-
à la sculpture africaine:
no considerare estensibili alla produzio-
•une certaine abstraction,
ne plastica africana:
avec la tendance à substi-
•una certa astrazione che tende a sosti-
tuer au portrait une image
tuire il ritratto con un’immagine ideale
idéale
•la frontalità dell’immagine
•l’image frontale
•lo sviluppo verticale della figura, deriva-
•la figure se développe sur la ligne
to dal materiale disponibile (ramo, tronco) •la raffigurazione del soggetto in un momento vitale dell’adempimento quotidiano del lavoro o dell’evento rituale
verticale, en suivant le matériel disponible (branche, tronc) •le sujet est représenté dans un moment important du travail quotidien ou d’un événe-
•la staticità, in posizione però da far
ment rituel
pensare a un inizio di movimento (braccia,
•la position est statique, mais fait penser à un
gambe, dorso)
début de mouvement (bras, jambes, dos)
•l’espressione del personaggio priva di
•l’expression de la figure est dépourvue d’éléme-
elementi emozionali e gestuali comuni,
nts émotionnels et gestuels communs, ce qui lui
per assumere un distacco ispirato quasi
donne un air d’inspiration détaché et quasiment
onirico
onirique.
•la sproporzione delle parti anatomiche
•absence de proportionnalité entre les parties
16
(testa, tronco, organi sessuali), per sottolineare,
anatomiques (tête, buste, génitaux) pour souligner les
di volta in volta, i centri vitali e la sessualità.
centres vitaux et la sexualité.
L
a maschera è elemento
L
e masque est un cataly-
catalizzatore di forze misteriose che l’uomo può
seur de forces mystérieuses que l’homme peut per-
captare e utilizzare per trarre profitto soprattut-
cevoir et utiliser pour profiter davantage de la nature.
to dalla natura. In Africa, nel corso dei secoli e, a
Jusqu’à présent, en Afrique, le masque à gardé au fil
tutt’oggi, la maschera ha conservato intatto il suo
des siècles son rôle principalement magique et rituel;
preminente ruolo magico e rituale: espressione a
parfois expression du monde humain, parfois du monde
volte del mondo umano, a volte di quello sovrumano.
surhumain.
Nel suo intaglio è sempre presente il senso natu-
Le sens naturaliste et symbolique de l’événement pour
ralistico e simbolico dell’evento per il quale è stata
lequel le masque a été créé est toujours présent dans
creata. Può presentarsi in forme e modelli naturali,
ses traits; il peut se manifester sous des formes et
le maschere schematizzati o astratti. La maschera
des modèles naturels, schématisés ou
ha la capacità di assorbire e trattenere
abstraits.
la forza vitale che, attraverso gli spiri-
Le masque a la faculté d’absorber et de
ti, proviene dai defunti, ma può anche
conserver la force vitale qui provient des
assorbire il male e quindi necessita di
morts à travers les esprits, mais il peut
protezione magica per neutralizzarlo.
aussi absorber le mal et nécessite donc
Le ricorrenti cerimonie rituali scandi-
d’une protection magique qui neutralise
scono il succedersi degli eventi ciclici
cette partie des forces.
della natura e di quelli legati alla vita
Les cérémonies rituelles donnent un ryth-
familiare e clanica, e vengono celebra-
me à la succession cyclique des événe-
te con sacrifici, danze e riti vari, con
ments de la nature, de la vie familiale et
l’impiego di maschere che rappresen-
du clan; elles sont célébrées avec des
tano l’elemento simbolico di maggiore
sacrifices, des danses et d’autres rites,
suggestione. Si tratta di un oggetto
et on y emploie des masques représent-
strettamente legato alla danza in tutte
ant l’élément symbolique que l’on veut
le molteplici espressioni rappresenta-
évoquer. Il s’agit d’un objet lié à la danse
tive. Attività agricole, riti funebri e di
dans toutes ses différentes expres-
iniziazione, cerimonie rituali di gruppi e di
sions. La tradition prévoit des rites de
società segrete, commemorazione degli
danses avec les masques pour certaines
antenati e altri ancora, sono gli eventi
activités agricoles, ainsi que pour les
per i quali la tradizione prevede apposite
rites funèbres et d’initiation, pour les
cerimonie con danze e maschere.
cérémonies des groupes et des sociétés
Chi indossa la maschera cessa di essere
secrètes, pour la commémoration des
se stesso e diviene lo spirito reincar-
ancêtres et autres événements.
nato, sempre presente in ogni tipo di
Celui qui porte un masque cesse d’être
cerimonia.
lui-même pour devenir l’esprit réincarné,
Le maschere sono, in genere, antro-
toujours présent dans les cérémonies.
po-zoomorfe, con o senza incisioni e
En général, les masques ont des formes
17
decorazioni pittoriche o altri ornamenti (rafia,
humaines ou animales, avec ou sans gravures, ils ont
cauri, perline, pelli animali, barbe…), generalmente
des décorations picturales ou d’autres ornements
di legno con possibili rivestimenti (e prolungamenti
(raphia, cauris, perles, fourrures, barbes…); ils sont en
di fibre vegetali e stoffe) e vengono normalmente
bois, parfois avec des revêtements ou des extensions
indossate, per danzare e mimare, da persone par-
(en fibres végétales ou en tissu); ils sont portés, pour
ticolari in seno alla comunità, ma possono anche
danser et mimer, par des personnes spéciales de la
essere collocate sui volti dei defunti in attesa della
communauté, mais peuvent aussi couvrir les morts en
sepoltura o su simulacri di defunti, spiriti della
attendant leur enterrement, ou bien il peuvent être
natura e feticci.
placés sur des simulacres des défunts, des esprits de
I tipi di maschera più diffusi sono:
la nature et des fétiches.
•“ritratto”: rappresentativa di una persona impor-
Les types de masque plus communs sont:
tante
•“portrait” représentant une personne importante
•“volto antropo-zoomorfo”, con supporto da tene-
•“tête anthropo-zoomorphe”, avec un support à tenir
re in mano; può essere anche sormontata da scul-
dans la main; parfois surmonté de sculptures symbo-
ture simboliche
liques
•“copricapo”: un volto normalmente zoomorfo,
•“couvre-chef”: une figure souvent zoomorphe; on le
posto sul capo come un cappello
pose sur la tête comme un chapeau
•“tavoletta (o paletta)”: la maschera è sormonta-
•“palette (ou planchette)”: le masque est surmonté
ta da una paletta con forme diverse, alta anche
d’une planche, parfois de plusieurs mètres, qui peut
alcuni metri; la tavoletta può essere traforata e
être de formes différentes, perforée ou décorée avec
arricchita da motivi geometrici policromi
des motifs géométriques polychromes
•“a farfalla (papillon)”: presenta due palette che si
•“en papillon”: avec deux planchettes qui s’étendent
estendono orizzontalmente ai lati della maschera
horizontalement sur les cotés du masque
•“a casco”: spesso è sormontata da sculture
•“en casque”: portés comme un heaume, ils sont sou-
simboliche e viene indossata come un elmo.
vent surmontés par des sculptures symboliques.
L
’uomo, dai primordi a
D
u début de l’histoire
oggi, attraverso la graduale evoluzione e civiliz-
jusqu’à nos jours, l’homme a toujours pratiqué, à
zazione, ha sempre praticato la decorazione del
travers son évolution graduelle et sa civilisation, la
proprio corpo, rudimentale o raffinata, a secon-
décoration du propre corps, rudimentaire ou raffinée,
da del territorio, dell’epoca, del grado di civiltà
suivant le territoire, l’époque et le degré de civilisation
raggiunto. Ogni cultura ha lasciato il suo segno
atteint. Chaque culture a laissé un signe sur le corps
gli ornamenti sul corpo umano. Esistono decorazioni eseguite
humain. Il y a les décorations faites par la scarification
mediante scarificazioni e tatuaggi, perforazioni e
et le tatouage, par la perforation et l’introduction de
immissioni di elementi vari in parti molli del corpo,
différents éléments dans les parties molles du corps,
limature dei denti e altre pratiche. Esistono deco-
le limage des dents et d’autres pratiques encore. Il y a
razioni con addobbi e ornamenti sul corpo, princi-
des décorations faites avec des bijoux et des ornemen-
palmente nel volto, nel collo, negli arti superiori
ts sur le corps, principalement sur le visage, le cou, les
e inferiori. La decorazione, sia essa anatomica o
jambes et les bras. Qu’elle soit ornementale ou anato-
ornamentale, è segno di appartenenza, di condi-
mique, la décoration est un signe d’appartenance, de
18
zione, di stato sociale; rappresenta anche un lin-
condition, de situation sociale; elle représente égalem-
guaggio visivo di informazione e di identificazione.
ent un langage visuel d’information et d’identification.
L’ornamento è elemento di seduzione, di bellezza,
L’ornement est un élément de séduction, de beauté,
di personalizzazione e riflette l’età, gli eventi ciclici
de personnalisation et il reflète l’âge, les événements
e straordinari della vita. L’ornamento ha sovente
cycliques et extraordinaires de la vie. Souvent, l’orne-
una funzione anche apotropaica e profilattica.
ment a aussi une fonction prophylactique et de conjure
La decorazione, oltre che sul corpo umano, è
contre le mal. Outre sur le corps humain, la décoration
praticata anche su amuleti e feticci, statue e
est pratiquée sur les amulettes, les fétiches, les sta-
maschere che rappresentano l’elemento simbolico
tues et sur les masques, qui représentent l’élément
di maggior suggestione nelle cerimonie rituali previste dalla tradizione. Negli ornamenti, oltre agli elementi che alla
symbolique le plus suggestif dans les cérémonies rituelles traditionnelles. Outre les éléments
fondamentali
fondamentaux qui per-
contribuiscono
mettent de connaître
conoscenza
et de comprendre
e alla comprensione
l’ordre social et religieux
degli
des
ordinamenti
différents
socio-reli-
peuples, on
giosi
peut trou-
delle
diverse
ver
popolazio-
l’ornement
ni,
sono
dans
l’expres-
ravvisabi-
sion
arti-
li anche le
stique des
espressioni
différentes
artistiche delle se
cultures.
diver-
Sensibilité
culture.
artistique, habi-
Inventiva e imma-
leté
ginazione, oltreché
créativité et ima-
sensibilità artistica e abilità operativa, hanno prodotto una vasta e varia, a volte preziosa, quantità di oggetti, giunta fino a noi a testimonianza, sia sul
manuelle,
gination ont porté à la production d’une grande variété d’objets, parfois précieux, qui sont parvenus jusqu’à nous, témoignant, aussi bien au niveau esthétiq-
piano estetico, sia su quello della suggestione,
ue qu’au niveau de la suggestion, de l’existence de cul-
dell’esistenza di culture illetterate. I materiali
tures illettrées. Les matériaux employés varient selon
usati variano a seconda del territorio e del con-
le contexte humain et culturel. Les plus fréquents
testo umano e culturale. I più utilizzati sono: oro,
sont: l’or, l’argent, les alliages de métal, l’ivoire, les
argento, leghe di metallo, avorio, ossa, legno, fibre
os, le bois, les fibres végétales, les baies, les graines,
vegetali, bacche, semi, pelli, piume, peli di animali,
la peau, les plumes, les poils d’animaux, les pierres
pietre dure, ambra, perline colorate di minerale,
dures, l’ambre, les perles minérales colorées, la pâte
pasta di vetro, smalti, maioliche, terrecotte, con-
de verre, l’émail, la faïence, la terre cuite, les coquilla-
chiglie, in particolare il cauri, e il corallo. I colori
ges (en particulier les cauris) et le corail. Les couleurs
trionfano con accostamenti ed effetti straordi-
dominent avec des assortiments et des effets extra-
nari, espressioni a volte di dolcezza ed eleganza,
ordinaires, exprimant parfois douceur et élégance, par-
a volte di violenza e disordine. A ogni materiale,
fois violence et désordre. A chaque matériel, chaque
colore, figura, è spesso associato un riferimento
couleur, chaque figure, est souvent associé un sens
simbolico legato alla tradizione che discende da un
symbolique lié à la tradition qui descend d’un mythe
mito cosmogonico e rappresenta il credo socio-fa-
cosmogonique et qui représente le credo socio-familial
miliare e religioso di chi ha creato l’oggetto.
et religieux de celui qui a créé l’objet.
19
G
eograficamente e ter-
ritorialmente, è la vasta area compresa tra la
G
éographiquement et ter-
ritorialement, c’est la vaste zone comprise entre
fascia meridionale del Sahara, i paesi costieri
le Sahara méridional, les pays de la côte ouest qui
occidentali che scendono fino al Golfo di Guinea, i
s’étendent jusqu’au golfe de Guinée, et les actuelles
confini a est degli attuali Ciad, Camerun e Nigeria.
frontières est du Tchad, du Cameroun et du Nigeria.
Il territorio è caratterizzato da grandi estensioni
Le territoire est caractérisé par ses grandes plaines,
pianeggianti, interrotte da qualche modesto rilie-
interrompues par quelques reliefs, des collines et des
vo, colline e ampie vallate. Ovunque, il suolo, se
amples vallées. Partout le sol est fertile, s’il est bien
ben trattato, è fertile; ampie zone di origine lateri-
cultivé; les amples zones d’origine latéritique ou alluvia-
tica o alluvionale non rendono facile l’insediamento
le sont difficilement habitables par l’homme.
e la vita umana.
Du nord au sud, la savane est caractérisée par un ter-
Da nord a sud, la savana presenta caratteristiche
rain sableux, des arbustes et des arbres, liés au climat
sabbiose, arbustifere, arboree legate al clima e al
et au régime des pluies. Certains cours d’eau - le Niger
regime delle piogge. Alcuni corsi d’acqua - il Niger
étant le principal - traversent le territoire de l’ouest en
è il più grande e importante - attraversano il ter-
est et du nord au sud. La savane est donc la véritable
la savana sudanese sudan occidentale ritorio da ovest a est e da nord a sud. La savana è
“terre du milieu” entre l’environnement productif de la
la vera “terra di mezzo” fra l’ambiente produttivo
forêt et l’aridité du désert.
della foresta e quello improduttivo del deserto.
Le mot “Soudan”, qui veut dire “terre des Noirs”, est
La parola “Sudan”, ovvero “terra dei neri”, è di
d’origine arabe. La position et l’environnement de ce
provenienza araba. La posizione e le condizioni
territoire en ont fait, à un certain moment de l’histoire,
ambientali di questo territorio, rappresentaro-
un centre d’intérêt, de passage et d’installation pour
no, in un determinato momento storico, centro
des peuples provenants des quatre points cardinaux.
di attrazione, transito e insediamento di popo-
La pénétration par plusieurs groupes ethniques de
lazioni provenienti da ogni punto cardinale. La
langues, de coutumes, d’organisations sociales, de
penetrazione di etnie diverse, per lingua, cultura,
religions et de cultures différentes, eut comme résult-
organizzazione, costume e religione, propiziò con
at, pour les peuples locaux, la naissance d’une variété
le genti autoctone la nascita di una molteplicità
d’organisations socio-politiques qui provoquèrent un
di organismi socio-politici che rappresentarono
développement économique extraordinaire, entre le XIIe
il lievito per lo straordinario sviluppo economico,
et le XVIe siècle, l’âge d’or de l’Afrique Noire.
politico e culturale, esploso nei secoli dal XII al XVI,
C’est ici qu’à partir du XVIe siècle se développèrent
considerati età aurea dell’Africa Nera.
et se succédèrent les grands royaumes du Ghana, du
Qui sorsero e si succedettero i grandi regni del
Mali, de Gao, de Songhai et d’autres mineurs, durant
Ghana, del Mali, di Gao, Songhai e altri minori, a
lesquels le développement et le progrès, qui avaient
partire dal XVI secolo, nel corso del quale si inter-
caractérisé les siècles précédents, s’interrompirent
ruppe bruscamente lo sviluppo e il progresso con-
brusquement. Des chroniqueurs arabes arrivés dans la
seguito nei secoli precedenti. Di questi importanti
région par les premières routes commerciales trans-
periodi storici, esistono alcune testimonianze
sahariennes ont laissé des témoignages écrits de ces
scritte di cronisti arabi che vi giunsero attraverso
importantes périodes historiques.
le prime vie commerciali transahariane.
Le territoire, caractérisé par des différences géog-
20
Il territorio, caratterizzato da differenze geografi-
raphiques, humaines et culturelles, mais généralement
che, umane e culturali, ma adatto all’agricoltura,
consacré à l’agriculture, a toujours été considéré
nel corso dei secoli è sempre stato considerato
comme point de repère rituel et cosmogonique. La
elemento di riferimento cosmogonico e rituale. In
terre-sol représente, en termes de fécondité-fertilité,
termini di fecondità-fertilità, il suolo-terra diveniva
le principe générateur de chaque être humain. Le culte
principio e generatore di ogni essere umano. Il
de la terre, avec ses rites liés aux cycles saisonniers
culto della terra era diffuso un po’ ovunque ed
comme les pluies, les semailles, la maturation et les
erano praticati i riti rivolti alle ciclicità stagionali
récoltes, était pratiqué partout.
quali piogge, semina, maturazione, raccolta.
Au Soudan, toute l’activité agricole avait lieu durant
Nel Sudan tutta l’attività agricola si svolgeva
la brève saison des pluies, entre juin et septembre.
durante la breve stagione delle piogge, da giugno a
Pendant cette époque, toute la population, sauf les
settembre. In questo periodo l’intera popolazione,
enfants et les vieux, était occupée sans arrêt et
tranne i giovani e gli anziani, era occupata senza
laissait de côté tout autre devoir collectif, familial ou
sosta e trascurava ogni altro impegno collettivo,
individuel. Malheureusement, au cours du siècle dernier
familiare, personale. Purtroppo, negli ultimi cento
la diminution constante des précipitations et de leur
anni, si è verificata una continua diminuzione delle
intensité a provoqué des périodes de grandes sécher-
precipitazioni e della loro regolare intensità che
esses accompagnées de famines qui ont contraint les
ha determinato periodi di grande siccità con gravi
populations à des déplacements importants.
carestie e conseguenti movimenti migratori delle
Pendant la saison sèche, entre octobre et mai, les
popolazioni.
gens restaient largement inoccupés et se dédiaient
Durante la stagione secca, da ottobre a mag-
alors aux différentes formes d’artisanat, à l’entretien
gio, la popolazione restava in parte inoperosa e
des maisons, au développement des relations humai-
si dedicava alle diverse forme di artigianato, alla
nes, familiales et commerciales, à la récolte des pro-
manutenzione delle abitazioni, alla intensificazione
duits spontanés de la terre, à la chasse et à la pêche.
dei rapporti interpersonali, familiari, di gruppo e
C’est pendant cette période que se déroulaient la
21
commerciali, alla raccolta dei prodotti spontanei,
majeure part des cérémonies prévues par la tradition,
alla caccia e alla pesca. È durante questo periodo
concernant les événements sociaux et religieux des
che si svolgevano molte delle cerimonie previste
communautés, comme la purification et la régénération
dalla tradizione, rivolte a eventi socio-religiosi
du territoire et des groupes humains, le culte des
della comunità, quali: purificazione e rigenerazio-
ancêtres, les rites d’initiations, les enterrements, les
ne del territorio e dei gruppi umani, culto degli
rites agricoles. C’est aussi pendant cette période que
antenati, iniziazioni, funerali, riti connessi alle
les spécialistes, dépositaires d’un pouvoir et d’une
attività agricole. Ed è ancora in questo periodo
capacité supérieure, se dédiaient à la production
che gli specialisti, detentori di una capacità e di
d’objets (surtout des masques et des statues) qui
un potere superiore, si dedicavano alla produzione
représentaient leurs convictions sociales et religieu-
di oggetti (soprattutto maschere e sculture di
ses, et qui étaient destinés à être employés lors des
figure) rappresentativi del loro credo socio-re-
rites, pour prier et intercéder, à travers les ancêtres,
ligioso da utilizzare nelle cerimonie per pregare
auprès de Dieu.
e intercedere, tramite gli antenati, presso Dio.
Encore aujourd’hui cette production témoigne souvent
Produzione che spesso testimonia, ancora oggi,
de la qualité artistique des objets et elle témoigne
l’elevata qualità artistica degli oggetti e sempre
toujours de l’intensité, de la représentation magique,
l’intensità, la magica rappresentazione, la sintesi
de la synthèse d’une pensée, d’une idée, et du compor-
di un pensiero, un’idea, un comportamento che
tement qui sont à la base des événements culturels.
stanno alla base dell’evento culturale.
Lors des vingt dernières années, autour de réserves
Negli ultimi vent’anni, attorno a ritenute d’acqua
d’eau et de puits peu profonds, on à développé, entre
e pozzi poco profondi, si è sviluppata e diffusa,
décembre et mars, des cultures de légumes (tomates,
nei mesi da dicembre a marzo, la coltivazione
oignons, choux, aubergines, poivrons, carottes, hari-
di ortaggi (pomodori, cipolle, cavoli, melanzane,
cots et pommes de terre). Ces produits forment une
peperoni, carote, fagioli, patate). Questi prodotti
importante intégration au régime alimentaire local, et
costituiscono un’importante integrazione all’ali-
ils sont un élément de petit commerce supplémentaire.
mentazione locale ed elemento in più per la piccola
La nourriture principale est le millet, transformé en
commercializzazione.
farine pour la préparation d’une purée riche en fibres
Il cibo principale è il miglio che, trasformato in fari-
mais pauvre en protéines. Le sorgho est utilisé pour
na, serve a preparare una polenta ricca di fibre,
brasser une bière peu alcoolique, adoptée comme bois-
ma povera di proteine. Il sorgo è utilizzato preva-
son en occasion des événements sociaux et religieux.
lentemente per ricavare una birra poco alcolica,
Les autres produits locaux sont le karité, le neré, le
usata come bevanda in tutte le cerimonie sociali
sésame, les cacahouètes, le maïs, le coton et le tabac.
e religiose. Altri prodotti locali sono: karitè, nerè,
Les bâtiments varient selon le territoire (savane, forêt)
sesamo, arachidi, mais, cotone e tabacco.
et le groupe ethnique. Ils peuvent être ronds, carrés
Le costruzioni presentano differenziazioni, a
ou rectangulaires; le matériel est généralement un
seconda del tipo di territorio (savana o foresta) e
mélange de boue, de feuilles et de broussailles, parfois
del gruppo etnico. La forma può essere rotonda,
séché et coupé en briques, et que l’on utilise avec
quadrata o rettangolare; il materiale è general-
l’intégration de poutres et de tôle; le toit est conique,
mente costituito da fango mescolato a foglie e
en paille, ou terrassé, en argile comprimée; le site
sterpi, a volte essiccato e “tagliato” a mattoni,
de construction peut être isolé ou regroupé, parfois
integrato con travi di legno e lamiere; il tetto è
avec des murs d’enceinte. Dans certaines régions,
conico, di paglia, o terrazzato con argilla com-
les matériaux plus utilisés sont le bois, la paille et
pressa; la dislocazione è isolata o raggruppata,
le cuir. Les greniers sont généralement séparés du
a volte con muri di recinzione comuni. In alcune
logement, mais ils se trouvent souvent à l’intérieur du
aree, i materiali prevalentemente usati sono
secteur fermé de l’habitation, tout comme les cabanes
legno, paglia e pelle. I granai sono normalmente
destinées aux animaux. Cette typologie est la plus
separati dall’abitazione; sovente si trovano anche
commune, mais il existe de nombreuses variations.
all’interno dell’area abitativa, chiusa all’esterno.
Parfois les murs extérieurs sont décorés avec des
Analogamente sono dislocate le piccole costruzio-
couleurs et des motifs géométriques, parfois même
ni per il ricovero di animali da cortile.
avec des figures symboliques ou des animaux en relief.
Questa è la tipologia più comune, ma esistono
Certains détails de construction témoignent d’une
numerose variazioni. A volte le pareti esterne
influence islamique. L’architecture arabe est représ-
22
sono decorate con colorazioni e disegni geome-
entée dans la région par les magnifiques mosquées en
trici e anche con rilievi di figure simboliche o di
terre crue.
animali. È possibile rilevare in dettagli costruttivi
Les langues parlées dans le Soudan occidental, saha-
l’influenza della cultura mussulmana. Splendide
rien, atlantique occidental, mande, voltaïque, kwa sont
sono le moschee in terra cruda che riflettono sul
très différentes et il y a de nombreux dialectes et
territorio l’architettura araba.
patois qui contiennent souvent des éléments d’autres
Numerose e molto diversificate sono le lingue par-
langues, dus aux contacts entre les peuples.
late nel Sudan occidentale, sahariano, atlantico
Les parentés linguistiques sont liées à la production
occidentale, mande, voltaico, kwa e numerosissimi
artistique du territoire car elles reflètent toutes deux
gli idiomi e i dialetti che a volte contengono ele-
les caractéristiques culturelles de la population, ainsi
menti di lingue diverse venute in contatto tra loro.
que le style et la forme des sculptures et l’emploi du
Le parentele linguistiche sono correlate alla pro-
concept représenté.
duzione artistica del territorio perché entrambe
A ce propos, on peut discerner deux groupes princi-
riflettono le caratteristiche culturali della popo-
paux: les peuples de langue mande, que l’on trouve
lazione, e anche gli stili e le forme della scultura
principalement au Mali, à l’ouest du Burkina Faso au
e l’uso del concetto rappresentato. Al riguardo
nord de la Côte d’Ivoire; les peuples voltaïques, qui
è possibile distinguere due gruppi principali: il
vivent au Burkina Faso et dans certaines zone du Mali
primo con le popolazioni di lingua mande presenti
et du Niger proches de la frontière, et dans les régions
soprattutto nel Mali, nell’ovest del Burkina Faso,
du nord du Ghana et du Togo. Le contact entre les
nel nord della Costa d’Avorio; il secondo con le
différents groupes ethniques a permis, au cours de
popolazioni di lingua voltaica presenti nel Burkina
l’histoire, de nombreuses influences mutuelles.
Faso ed alcune aree confinanti quali Mali e Niger,
Dans les dernières décennies, on assisté à l’intensifi-
nel nord del Ghana e Togo. Naturalmente molte
cation et à la rationalisation des recherches archéolog-
sono state le influenze reciprocamente esercitate
iques servant à documenter l’existence des différentes
dai diversi gruppi etnici venuti a contatto tra loro.
cultures que les études historiques et linguistiques,
23
Negli ultimi decenni si sono intensificate e raziona-
encore en cours, avaient déjà identifiées. Dans le grand
lizzate le ricerche archeologiche per documentare
bassin du Niger, on a retrouvé des traces qui permet-
l’esistenza delle diverse culture evidenziate dagli
tent de confirmer l’existence de sociétés qui peuplaient
studi storici e linguistici tuttora molto attivi.
les lieux durant le dernier millénaire, voire même avant,
Dall’immenso bacino del fiume Niger sono emerse
et qui avaient une organisation économique, politique
tracce che consentono di accertare la presenza
et sociale complexe.
di società, con complesse organizzazioni econo-
Les exemples des niani, jenne’jeno, kumbi saleh, bura,
miche, politiche e sociali, ivi vissute nel millennio
igbo, ukwu, nok prouvent qu’il est juste et urgent
trascorso, e anche oltre.
pour tous les africains, mais pas seulement pour eux,
Gli esempi di niani, jennéjeno, kumbi, saleh, bura,
d’exiger une recherche scientifique rigoureuse sur leur
igbo, ukwu, nok stanno a dimostrare come sia giu-
passé, leur histoire, leur culture et sur l’art de leurs
sto e urgente, per tutti gli africani e non solo per
ancêtres.
loro, pretendere una rigorosa ricerca scientifica
Jusqu’au XVe siècle, le Soudan fut la principale zone
sul loro passato, sulla storia, sulla cultura, l’arte
de commerce entre l’Afrique et l’Europe. A travers le
dei loro predecessori nel continente africano.
Sahara, l’or, l’ivoire et les esclaves étaient acheminés
Il Sudan fu la principale area commerciale fra
vers le nord, alors que le sel, les métaux, les tissus, les
l’Africa e l’Europa fino al XV secolo. Attraverso il
chevaux et les armes à feu étaient transportés vers le
Sahara, transitavano, verso il nord, oro, avorio,
sud. Avec l’arrivée des premiers européens, vers la fin
schiavi e, verso il sud, sale, metalli, stoffe, cavalli
du XVe siècle, la route du commerce se déplaça vers les
e armi da fuoco. Con l’arrivo dei primi europei,
ports atlantiques. Le commerce des esclaves eut de
verso la fine del 1400, la via commerciale si spo-
profondes répercussions au Soudan où les populations,
stò sui porti della costa atlantica. Il commercio
plus faibles au niveau militaire, furent constamment
degli schiavi ebbe profonde ripercussioni nel Sudan
saccagées et déportées dans d’autres continents: des
dove, le popolazioni più deboli militarmente, furono
lieux, comme par exemple le Brésil, où l’on a retrouvé
costantemente razziate e trasferite in altri conti-
des traces de langues voltaïques.
24
nenti dove, per esempio nel Brasile, furono trovate
Sur tout le territoire, l’influence arabe fut immense. En
tracce di lingue voltaiche.
un premier temps avec l’ouverture des routes commer-
Grande è stata l’influenza araba su tutto il ter-
ciales, ensuite avec la pénétration culturelle et religieu-
ritorio, prima con l’apertura di vie commerciali,
se et enfin (au début du XIXe siècle) avec la fondation
poi con insediamenti culturali e religiosi e con la
de l’empire “peul du Macina”. Un nouveau système de
fondazione dell’Impero “peul del Macina” (inizio del
relations consentit, pendant une première période, la
XIX secolo). La coesistenza di popolazioni diverse
cohabitation de populations de cultures sociales et
per cultura, organizzazione sociale e religiosa fu
religieuses différentes.
consentita, per un certo periodo, da un nuovo
L’islamisation a été importante et, pour certaines
sistema di rapporti. L’islamizzazione fu certamen-
ethnies, elle a apporté des éléments positifs (évolution
te estesa e, a seconda delle etnie, portò elementi
sociale et développement), mais aussi des éléments
positivi - avanzamento sociale e sviluppo - ma
négatifs (tensions et conflits parfois féroces). Dans
anche negativi - tensioni e conflittualità, a volte
certaines régions comme celle de Mapti et de Djenné
cruente -. Ancora oggi, in alcune aree territoriali
au Mali, on peut trouver, encore aujourd’hui, des zones
come Mapti e Djenné nel Mali, residuano ambienti
socio-culturelles uniques, où les animistes bozo et
socio-culturali particolari dove convivono in per-
bambara et les peul islamisés (fulani) coexistent en
fetta simbiosi gli animisti bozo e bambara e gli
parfaite harmonie.
islamizzati peul (fulani).
La fin du XIXe siècle fut le début de l’époque coloniale.
Verso la fine del XIX secolo ebbe inizio il periodo
Suite aux explorations et aux conquêtes, certains
coloniale. A seguito di esplorazioni e conquiste
états européens (France et Angleterre, mais aussi
alcuni degli stati europei (Francia, Inghilterra, ma
Portugal, Espagne, Hollande et Belgique) imposèrent
anche Portogallo e Spagna, Olanda e Belgio) pro-
leur influence et leur occupation sur le territoire;
gettarono e attuarono le loro sfere di influenza e di
une occupation qui, dans le Soudan occidental, dura
occupazione del territorio che, nell’area sudanese
jusqu’aux années soixante.
occidentale, si protrasse fino agli anni Sessanta.
Il est enfin important de rappeler que, au cours de ce
È infine importante ricordare che, durante questo
siècle, l’influence des cultures arabes et européennes
secolo, l’influenza della cultura araba ed euro-
a affaibli, modifié et parfois déraciné la culture et les
pea ha affievolito, modificato e, in qualche caso,
traditions sociales et religieuses de ces populations.
sradicato la cultura e le tradizioni socio-religiose
Mais certains groupes éparpillés sur le territoire ont
di quelle popolazioni. Ma alcuni gruppi, in varie
su opposer plus de résistance à l’acculturation et,
parti del territorio, hanno maggiormente resistito
grâce à eux, il est possible encore aujourd’hui de visiter
all’acculturazione, per cui è ancora possibile visi-
des communautés qui vivent leur vie rituelle comme (ou
tare oggi comunità che vivono la vita rituale come
presque) dans les siècles passés.
(o quasi) nei secoli passati.
25
territor
burkina faso
i moss
i mossi
È
l’etnia più importante e
C
’est l’ethnie la plus
numerosa del Burkina Faso.
importante et la plus nombreuse du Burkina Faso.
I mossi sarebbero venuti dall’est e si sarebbero
Les mossis seraient venus de l’est et se seraient
insediati, a partire dal XII secolo, nel territorio
installés dans le territoire humide du fleuve Volta à
bagnato dai fiumi Volta. La loro presenza crebbe
partir du XIIe siècle. Leur présence s’est consolidée
attraverso una lenta, ma continua assimilazione
à travers une assimilation lente mais constante
delle popolazioni autoctone.
des populations autochtones.
Fu “una crescita biologica”, dicono gli studiosi, che
Selon les spécialistes, ce fut une “croissance biolo-
avvenne principalmente con l’affermazione di una
gique” qui fut possible grâce à une mentalité disci-
mentalità disciplinata e di un sistema ordinato e
plinée et à un système ordonné et structurellement
strutturalmente definito che non escludeva nessu-
bien défini, dans lequel personne n’était exclu, quel-
no dei suoi componenti, dal vertice alla base.
le que fut sa condition sociale.
Con l’integrazione dei gruppi autoctoni, diversi tra
Avec l’intégration des groupes autochtones, dont
loro per mentalità, ordine familiare e sociale, potere
la mentalité, la structure familiale et sociale, les
rituale e religioso, impegno pastorale, agricolo o
pouvoirs religieux et rituels étaient différents, ainsi
guerriero, iniziò un lungo periodo di consolidamento
que leur occupation de base (pasteurs, agriculteu-
etnico, dove prevalsero gli elementi caratteristici
rs ou guerriers), commença une longue période de
dell’organizzazione mossi.
stabilisation ethnique où prévalurent les éléments
L’architrave di tale struttura fu un’organizzazione
caractéristiques de l’organisation mossie.
di tipo feudale, con un’aristocrazia dominante e
La clé de voûte de cette structure fut une organi-
una società a livelli differenziati con compiti pre-
sation féodale, avec une aristocratie dominante et
30
cisi e garantiti all’interno di un sistema solidale
une société à plusieurs niveaux, chacun avec des
e protetto.
fonctions bien établies et garanties par un système
La società mossi è concentrica e unitaria. In ordine
solidaire et protecteur.
crescente comprende: la famiglia, il clan, la tribù,
La société mossie est concentrique et unitaire. Elle
il villaggio, il cantone, il regno, l’impero. Al vertice
comprend, en ordre croissant: la famille, le clan, la
esiste l’imperatore, il capo supremo, detto Mogho
tribu, le village, le canton, le royaume, l’empire. Au
Naba, che, con una visione cosmogonica, è il padro-
sommet il y a l’empereur, le chef suprême appelé
ne dell’universo. È in suo nome che tutti operano
Mogho Naba, et qui, dans le cadre d’une vision
e che alcuni esercitano il potere secondo la rigida
cosmogonique, est le patron de l’univers. C’est en
tradizione.
son nom que chacun agît et que certains exercent
Anche se l’obiettivo costante delle comunità mossi
leurs pouvoirs selon une tradition rigoureuse.
era la pace e la sicurezza interna, non va dimen-
Bien que l’objectif constant des communautés
ticata anche la tradizione guerriera che si basava
mossies était la paix et la sécurité intérieure, il
principalmente sulla forza d’urto e di penetrazione
ne faut pas oublier qu’ils avaient une grande tra-
dei cavalieri e sull’abbondanza delle armi a disposi-
dition guerrière, basée principalement sur la force
zione (archi, frecce, lance).
et l’efficacité de sa chevalerie et sur l’abondance
La concezione cosmogonica mossi prevede l’esi-
d’armes à disposition (arcs, flèches, lances).
stenza di un Dio unico creatore, prima dell’uomo e
La conception cosmogonique mossi se base sur
poi della terra, su richiesta dell’uomo coltivatore.
l’existence d’un seul Dieu, d’abord créateur de
Dio è chiamato in more Weende, che ha il doppio
l’homme puis de la terre, demandée par l’homme
significato di sole e di tempo, entrambi indispensa-
cultivateur.
bili: per fecondare la terra, il primo e per generare
Dans la langue more, Dieu est appelé Weende,
il lavoro, attraverso la ciclicità dei giorni e delle
terme qui recèle le double sens de soleil et de
stagioni, il secondo. Dio comunica la sua forza e
temps, deux éléments indispensables: le premier
potenza su tutto il mondo ed è rappresentato in
pour féconder la terre, le deuxième pour générer le
terra dal Mogho Naba. Gli spiriti degli antenati,
travail, à travers le cycle des jours et des saisons.
infine, sono gli intermediari fra l’uomo e Dio attra-
Dieu communique sa présence et sa puissance au
verso riti e sacrifici.
monde entier à travers le Mogho Naba, son représ-
i moss entant sur terre. Enfin, Les esprits des ancêtres sont les intermédiaires, à travers les rites et les sacrifices, entre les hommes et Dieu.
31
32
F
igura stante di una certa
F
igure debout, assez
dimensione che rappresenta forse la dea della terra.
grande, qui représente peut-être la déesse de la
Viso allungato con occhi sporgenti e scarificazioni
terre. Tête allongée avec des yeux proéminents et
attorno al volto e sulle guance. La cresta sagittale
des scarifications autour du visage et sur les joues.
sul capo e il collare attorno al collo sono incisi. Il
La crête sagittale sur la tête et le collier autour du
corpo presenta ampie spalle con braccia ricadenti
cou sont gravés. Le corps à de larges épaules et les
lungo i fianchi e mani a spatola, seni appuntiti a
bras retombent sur les côtés, avec des mains en
sacco, sedere steatopigio, scarificazioni nella parte
spatule, les seins sont pointus et en sac, le fessier
anteriore e posteriore del dorso a forma cilindrica.
est stéatopygique, il y a des scarifications sur le
La figura nell’insieme presenta forme naturalistiche
deux côtés du dos en forme de cylindre.
e abbastanza addolcite, sia pure con una certa sti-
La figure présente dans l’ensemble des formes
lizzazione. Tutta l’oggettistica mossi risente della
naturalistes assez douces, bien que légèrement
cultura kurumba, primi abitatori, oltre gli autocto-
stylisées. Tous les objets mossis ressentent de
ni, di parte del territorio (il nord) conquistato dagli
la culture kurumba, premiers habitants, outre les
stessi mossi. Generalmente la statuaria rappre-
autochtones, d’une partie du territoire (le nord)
senta antenati o personaggi mitici ed è oggetto
conquis par les mossis. Les statues représentent
di culto.
généralement des ancêtres ou des personnages
i moss mythiques, et elles sont objets de culte.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 001 statua, figura femminile/petite statue, figure féminine mossi-burkina faso territorio dello yatenga/territoire du yatenga legno/bois h cm 114,5
33
34
R
appresenta il feticcio
R
eprésentation du fétiche
(generica e impropria definizione), guardiano del
(définition générique et impropre) gardien du village.
villaggio. È chiamato “poteau”, il palo. La base è a
Il est appelé le “poteau”. La base est en forme de
forma conica per essere interrata. Presenta ero-
cône pour pouvoir être plantée dans le sol. Il y a des
sioni dovute al tempo e alle termiti.
signes d’érosion dues au temps et aux termites.
La statua è propiziatrice di bene. Vengono fatti
Cette petite statue est propitiatoire du bien. Trois
sacrifici tre volte l’anno, all’inizio, alla fine e nella
fois par an - au début, à la fin et durant la saison des
stagione delle piogge. Il culto di tali oggetti ha il
pluies - on pratique des sacrifices. Le culte d’objet
compito di rendere visibile l’invisibile.
semblables à pour but de rendre visible l’invisible.
i moss
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 002 statua, figura maschile/statue, figure masculine mossi-burkina faso regione dello yatenga-area di yako/région du yatenga-zone de yako legno (segni d’uso)/bois (signes d’usure) h cm 72
35
36
S
tatua poggiante su
L
a position correspond à
un’ampia base circolare, con caratteristiche tipiche
une ample base circulaire. Les caractéristiques
della struttura mossi: testa allungata schiacciata
sont typiques des statues mossies. La tête allon-
ai lati, con cresta sagittale sul capo, braccia rica-
gée est écrasée sur les côtés, avec une crête
denti lungo il corpo, grandi seni e ombelico pronun-
sagittale sur la tête. Les bras retombent le long du
ciato. Non sono scolpiti i piedi. Una tripla incisione
corps, les seins sont grands et le nombril prononcé.
indica un ornamento al collo. Il volto è contornato
Les pieds ne sont pas sculptés. Une triple incision
da scarificazioni.
indique un ornement autour du cou. Le visage est
Le linee addolcite, ma possenti nel corpo, fanno
contourné de scarifications.
pensare alla rappresentazione della fertilità, della
Les lignes adoucies, mais aussi puissantes pour
continuità della vita.
ce qui concerne le corps, font penser aux représ-
Nella cultura locale, gli spiriti giocavano un ruolo
entations de la fertilité, de la continuité de la vie.
importante nell’individuo e nella vita quotidiana; per
Dans la culture locale, les esprits jouaient un rôle
ogni evenienza o problema, c’è uno spirito specifico
important aussi bien pour l’individu que dans la vie
cui ricorrere.
quotidienne. Il y a un esprit spécifique pour chaque
Questa doveva essere la funzione delle piccole sta-
situation, auquel on peut faire appel pour résoud-
tuette familiari custodite all’interno dell’abitazio-
re chaque problème: c’est la fonction que devaient
ne ed esibite soltanto per chiedere l’intercessione
avoir les petites statues familières conservées à
dello spirito evocato.
l’intérieure des habitations et exposées seulement
i moss pour demander l’intervention de l’esprit évoqué.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 003 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine mossi-burkina faso regione dello yatenga/région du yatenga legno chiaro con patina scura/bois clair avec teinture foncée h cm 32,5
37
P
osizione statica alquanto ricorrente
nella statuaria mossi. La forma e l’atteggiamento esprimono fierezza e forza vitale. Tipica la cresta sagittale sul capo. Grandi seni a cono inclinati. Dalle ampie spalle ricadono lunghe braccia allargate lungo il corpo, con mani spatolate. Le incisioni e scarificazioni in tutta la persona sono poco visibili per l’abbondante materiale sacrificale che ricopre l’intera figura. L’arte mossi tende a una certa forma stilizzata. La statuaria, generalmente femminile, era poco diffusa e posseduta soltanto dalla classe benestante. Era custodita dalla donna più anziana e utilizzata per commemorare gli antenati.
P
osition assez fréquente pour les sta-
tues mossies. La forme et la position expriment fierté et force vitale. La crête sagittale sur la tête est typique. Les seins sont gros et à forme de cône inclinés. Les épaules sont larges et les grands bras retombent écartés le long du corps, avec les mains en spatules. Les incisions et les scarifications qui se trouvent sur toute la figure sont peu visibles à cause de la grande quantité de matériel sacrificiel qui la recouvre. L’art mossi a tendance à employer des formes stylisées particulières. Les statues, en général féminines, étaient peux répandues et en général c’étaient les familles de la classe aisée qui les possédaient. Elles étaient gardées par la femme la plus vieille et utilisées en commémoration des ancêtres.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
38
n. 004 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine mossi-burkina faso regione della yatenga/région du yatenga legno, materiale sacrificale/bois, matériel sacrificiel h cm 41
C
iascuna statua rappresenta una bambola giocattolo, simbolo e auspicio di fecondità. È chiamata reog’ biga che significa bam-
bino nel legno. Figura astratta che presenta un cono cilindrico con testa a forma di semicerchio piatto, orecchie ben evidenziate, acconciatura a banda centrale in rilievo, seni a sacco (prodotti dalla tecnica peebo “tirar fuori”) simbolo di maternità. Le linee
incise riproducono le scarificazioni nel corpo delle ragazze mossi, le capigliature e forse qualche motivo simbolico. Statua utilizzata dalle giovani mossi come modello di preparazione alla maturità e alla maternità. La biiga ha un simbolismo complesso: funzione educativa, socio-cerimoniale, religiosa e di trasmissione del credo. Viene lavata, vestita, portata sul dorso come un bambino. Serve per fare offerte agli antenati, invocando la gravidanza e poi la richiesta di un temporaneo ”ritorno” di uno di essi a protezione del nascituro. L’assenza di braccia, gambe e lineamenti del viso, stanno a rappresentare la loro superfluità sull’evento riproduttivo. In caso di rottura o danno alla biiga, sarà consultato il feticheur (indovino/guaritore). In caso di sterilità sarà allontanata dalla casa perché possa attrarre, fuori dal villaggio, le forze maligne che impediscono la gravidanza. Se la madre muore, la statuetta viene sepolta. Se muore il neonato, la biiga perde ogni potere e efficacia e diventa un comune, normale giocattolo. Lo stile delle figure varia a seconda delle regioni.
C
hacune petite statue représente une poupée jouet, symbole et auspice de fécondité. Elles sont appelées “reog’ biga” qui veut
dire “enfant dans le bois”. Figure abstraite formée d’un cône avec une tête en forme de demi-cercle plat, des oreilles bien évid-
entes, la coiffure marquée par une bande centrale en relief, les seins en sac (dus à la technique peebo, “tirer”) symbole de maternité. Les lignes gravées reproduisent les scarifications du corps des jeunes filles mossies, mais aussi la coiffure et peut être quelques motifs symboliques. Statue que les jeunes filles mossies emploient comme modèle de préparation à la maturation et à la maternité. Le symbolisme de la biiga est complexe: elle a une fonction éducative, socio-cérémonielle, religieuse et de transmission du credo. La biiga est lavée, habillée et portée sur le dos comme un enfant. Elle sert à faire des offrandes aux ancêtres, invoquant la grossesse d’abord, puis le “retours” temporaire d’un d’entre eux afin qu’il protège le nouveau-né. L’absence de bras, de jambes et de lignes du visage représentent l’importance secondaire de l’aspect physique par rapport à l’événement de la reproduction. Si la biiga se casse ou s’abîme, le féticheur (magicien/guérisseur) sera consulté. En cas de stérilité, on l’éloignera de la maison afin qu’elle puisse attirer hors du village les forces du mal qui empêchent la grossesse. Si la mère meurt on enterre la statue. Si le nourrisson meurt, la biiga perd tous ses pouvoirs et son efficacité et elle devient un jouet normal. Le style des figures varie selon les régions.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 005 statuette, figure femminili/petites statues, figures féminines mossi-burkina faso territori di kaya e di koudougou/territoires de kaya et de koudougou legno e nella figura piccola perline/bois et perles pour la plus petite figure h da cm 11,3 a cm 22,5
39
R
appresenta, con forma pura e linee essenziali, la “biiga” (bambi-
na, impropriamente definita giocattolo). Ha una base cilindrica sulla quale s’innalza un corpo a cono con dorso ricurvo, ombelico pronunciato, seni pendenti e allungati per il peebo (massaggio per far affluire il latte). Oltre il lungo collo, la testa ha forma stilizzata. Una cresta centrale, rappresentante la pettinatura femminile, si estende dalla nuca alla fronte, dove scende un’appendice a forma di treccia. Non sono riportati i tratti caratteristici del volto; solo due piccoli triangoli starebbero a indicare le orecchie. Su una parte della scultura sono presenti incisioni. Cfr. n° 005
R
eprésentation aux formes pures et aux lignes essentielles
de la biiga (petite fille, qui de façon impropre est appelée jouet). Sur la base cylindrique se dresse un corps en cône avec le dos recourbé, les seins allongés pour le peebo (massage servant à tirer le lait). Au dessus du long cou, la tête a une forme stylisée. Au centre, une crête représentant la coiffure féminine va du front à la nuque, d’où part une appendice en forme de tresse. Les traits caractéristiques du visage ne sont pas tracés; les deux petits triangles représentent peut-être les oreilles. Il y a des entailles sur une partie de la sculpture. Voir n° 005
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
40
n. 006 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine mossi-burkina faso provincia di kadiogo/province de kadiogo legno/bois h cm 30
T
ipica biiga (bambina), inguainata nella
pelle dal collo in giù. Figura molto stilizzata rappresentata da un cilindro, appena sagomato con testa ovale, viso tagliato in due piani obliqui, scavato al centro in due punti
(naso e bocca), e scarificato. In due punti, collo e ventre, la pelle è intrecciata a striscioline. Un pendente di pelle con fiocco e due cauri scende dal collo. Cfr. n° 005
B
iiga (petite fille) typique, enveloppée
dans la peau du cou jusqu’aux pieds. Figure extrêmement stylisée, représentée par un cylindre où une tête ovale est à peine esquissé; le visage coupé en deux plans obliques, au centre duquel sont gravés deux points (le nez
et la bouche), est scarifié. En deux points, le cou et le ventre, la peau est tressée en bandelettes. Un pendentif de peau avec un nœud et deux cauris pend au cou. Voir n° 005
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
n. 007 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine mossi-burkina faso non noto/inconnue legno, pelle, cauri, filo/bois, peau, cauri, fil
dimensioni/dimensions
h cm 30,5
41
42
R
appresenta una bambo-
C
’est une poupée qui
sert à jouer, mais aussi comme fétiche auspice
la, utilizzata per gioco, ma anche come feticcio per auspicare fecondità.
de fécondité. Bien qu’on retrouve ici aussi les
Anche se sono presenti le caratteristiche di astra-
habituelles caractéristiques d’abstraction et de
zione e stilizzazione tipiche di questi oggetti, la
stylisation, cette poupée présente des traits plus
statua presenta tratti più modellati e naturalistici.
modelés et naturels. Elle ne présente pas de sca-
Non sono incise le scarificazioni.
rifications gravées.
i moss
La statuetta ha anche una funzione sacrale-ce-
Cette petite statue a aussi une fonction sacrée
rimoniale.
et de cérémonie.
Chi desidera avere presto figli si reca con questa
Ceux qui désirent avoir rapidement des enfants la
dal feticheur (guaritore/divinatore). La statuetta
portent chez le “féticheur” (guérisseur/devin). Elle
sarà passata ai figli che la terranno fino all’età di
est ensuite passée aux enfants qui la gardent à
10/15 anni.
leur tour jusqu’à l’âge de 10/15 ans.
Cfr. n° 005
Voir n° 005
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 008 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine mossi-burkina faso provincia boulkiemdè-area di koudougou province de boulkiemdè-zone de koudougou legno, segni d’uso/bois, signes d’usure h cm 38
43
T
rattasi di un “reog’ biga” (bambino nel legno). È una bambola-giocattolo auspicio di fecondità. Lo stile di questa bambola
è tipico dell’area di Risiam. Presenta la testa a disco ed è più marcata l’astrazione geometrica dell’insieme. Il corpo cilindrico termina su una base. Cfr. n° 005
I
l s’agit d’un “reog’ biga” (enfant dans le bois). C’est une poupée jouet auspice de fécondité. Le style de cette poupée est typi-
que de la zone du Risiam. Elle a la tête en forme de disque et l’abstraction géométrique de l’ensemble est plutôt marquée. Le corps cylindrique se dresse sur une base. Voir n° 005
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
44
n. 009 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine mossi-burkina faso settentrione dell’altopiano mossi/nord du haut plateau mossi legno/bois h cm 21
F
igura stilizzata di madre con bambino che
simboleggia la maternità, capostipite e sintesi di tutta la vasta e differenziata produzione di bambole, auspicio e invocazione di fecondità. In un asse verticale, che poggia su ampie natiche e cosce sedute, sono scolpiti ed evidenziati un bambino aggrappato al dorso, due grandi seni prominenti a cono rivolti verso il basso (a seguito del massaggio peebo “tirar fuori” il latte), una grande testa schiacciata ai due lati sulla quale risaltano la cresta sagittale, la capigliatura con treccioline attorno alle orecchie e - accennati - i tratti del viso (occhi, naso, bocca). Figura con una doppia forza simbolica: la potenza, che consentirà la procreazione e la cura e l’attenzione che saranno rivolte al neonato. Nella composizione
sarebbe presente una rappresentanza del mondo invisibile per, prima, stimolare la gravidanza e, poi, proteggere il bambino. Cfr. n° 005
F
igure stylisée d’une mère avec son enfant,
qui symbolise la maternité, souche et synthèse d’une vaste production de poupées en tous genres servant à la faveur et à l’invocation de la fécondité. Sur une planche verticale appuyée sur d’amples fesses et cuisses assises, sont sculptés et mis en évidence un enfant accroché au dos, deux grands seins proéminents en forme de cône renversés vers le bas (suite au massage pour “tirer” le lait), une grande tête écrasée sur les deux côtés surmontée de la crête sagittale, la chevelure de petites tresses autour des oreilles et quelques traits à peine esquissés du visage (yeux, nez, bouche). Figure à double force symbolique: la puissance qui permettra la procréation d’une part, et les soins et l’attention qui seront dédiés au nouveau né d’autre part. Il est possible que la composition elle-même soit une représentation du monde invisible, afin de stimuler d’abord la grossesse et de protéger l’enfant ensuite. Voir n° 005
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 010 statuetta, figura femminile con bambino/petite statue, figure féminine avec enfant
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
mossi-burkina faso non noto/inconnue
materiale/matériel
legno/bois
dimensioni/dimensions
h cm 43,5
45
46
L
a figura è rappresentata
B
uste qui s’évase, for-
a mezzo busto. Al di sotto dell’ombelico pronuncia-
mant ainsi une base d’appui, au dessous du nom-
to si allarga una svasatura di sostegno. Dal volto
bril prononcé. Du visage presque plat sort un nez
semipiatto fuoriesce un grosso e largo naso; due
gros et long; il a deux cauris à la place des yeux;
cauri formano gli occhi; la bocca è piccola e aperta.
une bouche petite et ouverte. Sur les côtés, il y
Ai lati due grandi orecchie. Le arcate sopraccigliari
a deux grandes oreilles. L’arcade sourcilière est
sono incise. Le profonde scarificazioni orizzontali e
gravée. Les profondes scarifications verticales et
verticali fanno ritenere l’oggetto di appartenenza
horizontales font penser à un objet mossi. Les bras
mossi. Le braccia sono aderenti al corpo e piegate;
sont pliés et collés au corps. La main droite tient
la mano destra tiene la daba (zappa) appoggiata
une daba (pioche) appuyée sur l’épaule. Les résid-
sulla spalla. Un residuo di terriccio, che copre l’og-
us de terreau qui recouvrent l’objet font penser à
i moss
getto, fa pensare a un reperto di scavo. È forse un
une pièce trouvée lors de fouilles. C’est peut-être
ritratto-ricordo esibito al funerale di un personaggio
un portrait-souvenir exposé à l’enterrement d’une
importante, per l’attività svolta e il prestigio, e poi
personne importante et dont l’activité était presti-
posto nella tomba col defunto. L’espressione esta-
gieuse, ensuite placé dans la tombe avec le défunt.
tica del volto, nella naturalezza della composizione,
L’expression extatique du visage et sa composition
rappresenta l’incontro col mondo ultraterreno e la
naturelle représentent la rencontre avec le monde
presa di contatto diretta con gli spiriti ancestrali.
supraterrestre et le contact direct avec les esprits des ancêtres.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 011 statuetta, figura maschile/petite statue, figure masculine mossi-burkina faso nord dell’area mossi/nord de la zone mossi terracotta, cauri, terriccio/terre cuite, cauris, terreau h cm 30
47
R
appresenta un guerriero a cavallo di forma stilizzata, essenziale ed equilibrata. Elegante composizione d’insieme dove spiccano
la curvatura del collo e la grande testa dell’animale, inoltre la fiera posizione del cavaliere con lancia alzata. Oggetto appartenente al capo dei forgiatori che la tradizione consente di utilizzare come feticcio. Normalmente è conservato sull’altare familiare. Potrebbe essere attribuito anche ai kurumba o bambara. L’arte della forgiatura è stata assimilata dai kurumba.
F
iguration stylisée, simple et équilibrée, d’un guerrier à cheval. Composition d’ensemble élégante d’où ressortent particulièrem-
ent la courbe du cou et la grande tête de l’animal, ainsi que la position fière du chevalier qui tient une lance levée. Objet appartenant au chef des forgerons et qui, selon la tradition, peut être utilisé comme fétiche. Il est en général gardé sur
l’autel de famille. Cette pièce pourrait également être attribuée aux kurumbas ou aux bambaras. Ce sont les kurumbas qui ont transmis aux mossis l’art de forger.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
48
n. 012 statuetta, figura equestre/petite statue, figure équestre mossi-burkina faso non noto/inconnue ferro forgiato/fer forgé h cm 24; lung. cm 25
A
lquanto essenziale nella forma e nel colore, rappre-
senta una lepre o un coniglio selvatico. Sono evidenziate due grandi orecchie, due protuberanze per occhi e una
grande bocca. Il colore di base è bianco, un rosso mattone è presente su un lato delle orecchie e, a strisce, sulla parte inferiore del muso, piccole macchie nere decorano la parte frontale. È riscontrabile un certo influsso dogon e kurumba. Mentre il territorio di provenienza sarebbe Tenkodogo, si può ritenere verosimile considerare l’oggetto di produzione del territorio nord dell’area mossi. Alla lepre, generalmente considerata elemento positivo, si contrappone, in alcune società, lo sciacallo ritenuto elemento di disordine. In contrasto a quanto sopra detto, si annota che il colore bianco e rosso mattone, tipico delle decorazioni senufo, nonché la concezione e la forma delle maschere, potrebbero far pensare a un’accentuata influenza dell’arte senufo o, addirittura, ad opera proveniente da territorio senufo.
C
e masque, dont la forme et les couleurs sont plutôt
essentielles, représente un lièvre ou un lapin sauvage. Les deux grandes oreilles, deux protubérances qui représentent les yeux, et une grande bouche sont les éléments de la tête bien marqués. La couleur de base est le blanc, il y a du rouge orangé sur le côté des oreilles et des traits de la même couleur sur la partie inférieure du museau, alors que des petites taches noires décorent le front. On peut trouver ici une certaine influence dogon et kurumba. Alors que le territoire de provenance serrait celui de Tenkodogo, il est vraisemblable que l’objet soit de production du territoire du nord de la zone des mossis. Dans certaines sociétés on oppose le lièvre, généralement considéré élément positif, au chacal, élément de désordre. Il est toutefois à noter que le blanc et le rouge orangé, qui sont des couleurs typiques des décorations sénufos, ainsi que la conception et la forme du masque, pourraient faire penser ici à une forte influence de l’art sénufo, ou même peut être à une œuvre provenant du territoire sénufo, contrairement à l’hypothèse avancée ci-dessus.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
n. 013 maschera zoomorfa/masque zoomorphe mossi-burkina faso territorio di tenkodogo/territoire de tenkodogo legno, pigmento/bois, pigment
dimensioni/dimensions
h cm 71
49
50
M
aschera austera, di
C
’est un masque austère
forte vigore, raffigurante un animale di non faci-
et de forte vigueur représentante un animal diffi-
le individuazione (forse una iena o uno sciacallo).
cile à identifier (hyène, chacal?). On peut voir net-
Nell’opera sono evidenziate lunghe orecchie, occhi
tement les longues oreilles, des grands yeux, la
di grandi dimensioni, bocca prominente aperta e
gueule ouverte proéminente et aplatie, et une figu-
appiattita, una figura femminile sul capo. La colo-
re féminine sur la tête. Coloration (blanc, noir et
razione (bianco, nero e rosso), alterata dal tempo,
rouge) abîmée par le temps et dessin géométrique.
è a disegno geometrico. L’insieme della struttura,
L’ensemble de la structure, en particulier la petite
soprattutto la statuetta, risente influenze delle
statue, ressent de l’influence des ethnies voisines
vicine etnie del Mali (dogon, bambara, fulani). Si
du Mali (dogon, bambara, fulani).
tratta probabilmente di un insieme che rappre-
C’est probablement un ensemble qui représente
senta la fertilità, connessa al culto degli antenati.
la fertilité, en rapport avec le culte des ancêtres.
La maschera potrebbe anche essere attribuita ai
Ce masque pourrait être également attribué aux
kurumba.
kurumbas.
i moss
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 014 maschera zoomorfa/masque zoomorphe mossi-burkina faso territorio di ouahigouya/territoire de ouahigouya legno, pigmento, metallo, perline/bois, pigment, métal, perles h cm 92
51
52
È
una maschera-gazzella
C
’est un masque-gazelle
chiamata kareyaka, in cui spiccano due buchi leg-
appelé kareyaka. Il y a de nombreuses incisions sur
germente ovali al posto degli occhi, profonde inci-
le visage, ainsi que deux trous légèrement ovales
sioni sul volto e una cresta che scende dal capo
à la place des yeux et une crête qui descend de la
verticalmente fino alla piccola bocca, con motivo
tête jusqu’à la petite bouche, décorée de dents.
dentato. Anche le due corna presentano profonde
Il y a de profondes entailles en spirale également
scanalature a spirale.
sur les cornes.
La paletta ha forme, disegni geometrici e incisio-
La palette a des formes, des dessins géométriques
ni. La maschera presenta pigmentazioni in bianco,
et des incisions. Il y a encore des traces de pigment
nero e rosso, ma col tempo i colori sono pressoché
blanc, noir et rouge, mais les couleurs se sont
unificati o scomparsi. Anche il retro della paletta è
pratiquement fondues ensembles, ou elles se sont
inciso, disegnato e colorato.
effacées. L’arrière de la palette est aussi gravé,
Spesso le maschere hanno anche la funzione di
dessiné et coloré.
incarnare le virtù essenziali di una famiglia este-
Les masques ont souvent la fonction d’incarner les
sa. In questo caso si vuole significare e raffigurare
vertus essentielles d’une grande famille. Dans ce
la vigilanza, la rapidità, l’agilità, la robustezza e
cas, les vertus représentées sont la vigilance, la
la tenuta. Grazie a queste prerogative la gazzella
rapidité, l’agilité, la robustesse et la tenue. Grâce
sfugge ai suoi nemici carnivori.
à ces prérogatives, la gazelle peut fuir à ses enne-
Maschera ben proporzionata, con dimensioni ridot-
mis carnivores.
i moss
te rispetto a quelle standard.
Ce masque est bien proportionné, et plus petit
Nella società wango, la maschera antilope koba
que la norme.
(come potrebbe essere questa) è simbolo degli spi-
Dans la société wango, le masque de l’antilope koba
riti degli antenati. Danza per invocare protezione
(comme pourrait être celui-ci) est le symbole des
agli alberi e abbondanza di frutti in riti agricoli ma
esprits des ancêtres. On le fait danser pour invo-
anche assistenza dello spirito del defunto in riti
quer la protection des arbres et l’abondance des
funerari. Per rappresentare l’equilibrio tra le forze
fruits lors des rites agricoles, et aussi pour invo-
della natura, spesso le maschere danzano simboli-
quer l’assistance pour l’esprit du défunt lors des
camente in coppia (maschio e femmina).
rites funéraires. Pour représenter l’équilibre entre les forces de la nature, on fait souvent danser les masques en couple (homme et femme).
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 015 maschera a tavola (paletta)/masque en planche (palette) mossi-burkina faso territorio dello yatenga/territoire du yatenga legno, pigmento (segni d’uso)/bois, pigment (signes d’usure) h cm 112
53
54
V
olto rettangolare,
V
isage rectangulaire,
astratto, privo di bocca e orecchie, con occhi costi-
abstrait, sans bouche ni oreilles, et avec deux trous
tuiti da due fori circolari e costone dentato centrale
ronds à la place des yeux. Une arrête dentelée divi-
che scende dall’alto verso il basso del volto. Due
se le visage en deux verticalement. Deux grandes
grandi corna svettano da un supporto sulla fronte;
cornes s’érigent, fixées sur un support qui se trou-
sul retro del capo emerge una breve paletta su cui
ve sur le front. Sur l’arrière de la tête il y a une
è posta una grande figura femminile. Incisioni con
petite palette sur laquelle est posée une grande
disegni geometrici colorati in bianco, nero e rosso.
figure féminine. Il y a des incisions avec des dessins
L’antilope koba, rappresentativa dei mossi dello
géométriques colorés en blanc, noir et rouge.
Yatenga, è simbolo di uno spirito della terra e dei
L’antilope koba est représentative des mossis du
boschi e, come tale, protettore di defunti e guar-
Yatenga. Elle est le symbole d’un esprit de la terre
diano di alberi da frutto. A volte è reperibile presso
et des bois, et en tant que tel, protectrice des
tombe e aree boschive.
défunts et gardienne des arbres fruitiers. Elle est
Le maschere compaiono, con funzioni di verifica e
parfois placée près des tombes et des taillis.
controllo, nei rituali funebri e durante il periodo che
Les masques apparaissent, avec une fonction de
precede la maturazione dei frutti selvatici.
vérification et de contrôle, dans les rites funéraires
È interessante rilevare il contrasto fra il volto della
et durant la période qui précède la maturation des
maschera, irreale e astratto, e la sovrapposta figu-
fruits sauvages.
ra della madre-terra di forma naturalistica.
Il est intéressant de constater le contraste qui
i moss existe entre le visage du masque, irréel et abstrait,
et la figure du dessus, la terre mère, de forme naturaliste.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 016 maschera a tavola (paletta)/masque en planche (palette) mossi-burkina faso territorio di ouahigouya/territoire de ouahigouya legno, pigmento/bois, pigment h cm 145
55
R
appresenta un serpente utilizzato in danze rituali
per propiziare l’intervento degli antenati. È decorata con un disegno geometrico policromo (bianco, nero, rosso), a greche, sul muso allungato, e a scacchi, sul corpo. La maschera viene indossata nelle cerimonie di fertilità per onorare lo spirito dell’acqua che tutela i fiumi e le acque correnti ma anche nelle competizioni rituali di villaggio e nel periodo di iniziazione dei giovani. Ai serpenti, nelle regioni occidentali dell’Africa, è attribuito un simbolismo religioso in quanto si ritiene siano un possibile collegamento con i defunti. Alcuni sono considerati animali sacri, in quanto consentono la veicolazione delle
potenze spirituali, tramite gli antenati, dalle loro sedi sotterranee fino alle loro famiglie per le offerte rituali. I serpenti non sono considerati spiriti, ma una loro temporanea dimora. Il segno iconografico del serpente si trova sovente riprodotto accanto e/o sopra la statuaria (legno, terracotta, metallo) dai contenuti simbolici. Presso alcuni clans il serpente è totemico in quanto considerato antenato mitico e quindi fondamento della parentela.
C
e masque représente un serpent employé dans les danses rituelles pour invoquer l’intervention propice des ancêtres. Il est
décoré avec un dessin géométrique polychrome (blanc, noir et rouge), en forme de grecque sur le museau allongé, à carreaux sur le corps. Ce masque sert dans les cérémonies de la fertilité pour honorer l’esprit de l’eau qui tutelle les fleuves et les eaux courantes. Il est aussi employé dans les compétitions rituelles du village et durant la période d’initiation des jeunes. Dans les régions occidenta-
les de l’Afrique, on attribue aux serpents un symbolisme religieux car ils sont considérés comme possible point de contact avec les défunts. Certains sont considérés animaux sacrés car ils permettent de véhiculer les puissances spirituelles a travers les ancêtres, de leur demeures souterraines jusqu’à leur familles, pour les offrandes rituelles. Les serpents ne sont donc pas considérés esprits mais simplement leur demeure temporaire. On retrouve souvent le signe iconographique du serpent près et/ou sur les statues (de bois, terre cuite ou métal) à contenu symbolique. Dans certains clans, le serpent est totémique étant considéré ancêtre mythique et donc fondement de la parenté. cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 017 maschera serpente/masque serpent
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
mossi-burkina faso kokologo-provincia boulkiemdè/kokologo-province boulkiemdè legno, pigmento/bois, pigment
dimensioni/dimensions
h cm 187
R
appresenta un pesce utilizzato nelle danze rituali volte a sol-
lecitare i favori degli spiriti, forza della natura. Il corpo è decorato con un disegno geometrico policromo (bianco, rosso, nero) con motivo a greche. La danza rituale sollecita la riproduzione e la crescita vegetale e animale, condizione essenziale per un’abbondante produzione di alimenti necessari alle comunità. A volte, dopo la pesca, il pesce migliore viene offerto al capo e anche agli spiriti delle acque.
C
e masque représentant un poisson est employé dans les danses rituelles pour invoquer les faveurs des
esprits forces de la nature. Il est décoré avec un dessin géométrique polychrome (blanc, noir et rouge), en forme de grecque sur le corps. La danse rituelle sollicite la reproduction et la croissance animale et végétale, condition essentielle pour une abondante production d’aliments nécessaires à la communauté. Après la pêche, le meilleur poisson est parfois offert au chef mais aussi aux esprits des eaux. cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
56
n. 018 maschera pesce/masque poisson mossi-burkina faso kokologo-provincia boulkiemdè/kokologo-province boulkiemdè legno, pigmento/bois, pigment h cm 140
Q
uello con la colorazione nera più
lucida, nell’estremità ricurva presenta una figura antropozoomorfa (un antenato familiare o clanico); quello più opaco, con materiale sacrificale, presenta una
figura antropozoomorfa con alta paletta sul capo. Vengono portati appoggiati alla spalla come la daba (zappa per coltivare). Vengono usati impugnandoli alla base. Rappresentano un simbolo di comando e potere e, normalmente contraddistinguono un capo della terra o un capo della società delle maschere. Vi sono bastoni che hanno specifiche funzioni nelle danze. Possono anche rappresentare un’arma di difesa, ma spirituale, mai materiale.
L
e bâton noir plus brillant a une figure
anthropo-zoomorphe dans son extrémité recourbée (un ancêtre de la famille ou du clan). Celui qui est plus opaque, avec des traces de matière sacrificielle, a une figure anthropo-zoomorphe avec une haute palette sur la tête. Ces bâtons se portent posés sur l’épaule comme une daba (pioche pour cultiver). On les utilise en les tenant par la base. Ils représentent le symbole de commandement et de pouvoir, et ils distinguent en général le chef de la terre ou un chef de la société des masques. Certains bâtons ont une fonction spécifique dans les danses. Ils peuvent aussi représenter une arme de défense, qui toutefois est spirituelle, jamais matérielle.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence
n. 019 bastoni rituali/bâtons rituels mossi-burkina faso
luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
non noto/inconnu legno, materiale sacrificale/bois, matière sacrificielle h cm 46; h cm 50
57
58
B
astone cerimoniale in
B
âton de cérémonie en
legno sul quale sovrasta una figura di metallo. Il
bois, surmonté d’une figure en métal. Le bâton
bastone è lavorato con incisioni, scolpito con motivi
est travaillé avec des incisions, sculpté de motifs
anelliformi e seni pronunciati rivolti verso il basso.
en forme d’anneaux et de seins prononcés retour-
Sono presenti due anelli di metallo bianco (sta-
nés vers le bas. Il a deux anneaux en métal blanc
i moss
gno), anch’essi con incisioni. Il terminale in bronzo
(étain), eux aussi gravés. La figure en bronze (fonte
(fusione a cera persa) rappresenta un personag-
à cire perdue) représente un personnage masculin,
gio maschile, un antenato con gambe incrociate,
un ancêtre avec les jambes croisées, une longue
lunga pipa e bastone di comando con testa zoo-
pipe et un bâton de commandement avec une tête
morfa (forse un’antilope).
zoomorphe (peut-être une antilope). Le bâton en
La parte in legno appare semplice, ma piuttosto
bois est simple mais fin alors que le bronze est
fine, mentre il bronzo presenta una lavorazione più
travaillé de façon plutôt rudimentaire et grossière.
grossolana e grezza.
Le symbolisme de cet objet n’est pas clair: le bâton
Non è chiaro il simbolismo dell’insieme: bastone
représente une image d’abondance et de fertilité
con l’immagine dell’abbondanza e della fertilità e
et il est accompagné d’une figure d’ancêtre avec
figura di antenato con insegne di prestigio sedu-
une insigne de prestige, assis dans une position
to in posizione insolita. Forse la contrapposizione
inhabituelle. La confrontation de différents symbo-
dei diversi simboli sessuali sta a rappresentare il
les sexuels représente peut-être le principe vital.
principio vitale.
La compatibilité de composition, de style et même
Sembrerebbe dubbia la compatibilità di composi-
d’époque entre les deux morceaux semble douteu-
zione, di stile, fors’anche d’epoca fra i due pezzi,
se. Ils sont toutefois certainement vieux, authen-
comunque certamente vecchi, autentici e a lungo
tiques et ils ont servi pendant longtemps.
utilizzati.
Cet ensemble a des caractéristiques qui pourra-
L’insieme presenta caratteristiche attribuibili
ient également être attribuées aux dogons et aux
anche ai dogon o bambara del Mali.
bambaras du Mali.
Questo tipo di bastone, associato al ruolo di capo,
Ce type de bâton, employé par le chef, a une fon-
adempie a importanti funzioni socio-religiose. La
ction socio-religieuse importante. Son exposition
sua esposizione all’esterno è simbolo di vigilanza e
au-dehors est symbole de vigilance et de protection
protezione sulla comunità.
de la communauté.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 020 bastone insegna cerimoniale/bâton insigne de cérémonie mossi-burkina faso regione dello yatenga/région du yatenga legno, metallo/bois, métal h cm 144,5
59
60
S
trumento musicale a
I
nstrument musical à per-
percussione, realizzato con sistemi e tecniche dif-
cussion. Une caisse tirée d’une citrouille est recou-
ferenziati: in genere viene usata una cassa di zucca
verte d’une peau (du côté ouvert), qui est tenue
ricoperta (nella parte aperta) di pelle, trattenuta e
et tendue par des cordes, avec des techniques et
tesa con corde. La percussione avviene con le mani
des systèmes différents. La percussion se fait avec
o con appositi martelletti lignei. Anche la forma e
les mains ou avec des petits marteaux en bois. La
le dimensioni del tamburo cambiano tra le diverse
forme et les dimensions des tambours changent
etnie.
aussi selon les ethnies.
i moss
Il tamburo accompagna tutti i momenti importanti
Le tambour accompagne tous les moments impor-
della vita. Al di là delle sue funzioni strettamente
tants de la vie. Outre ses fonctions musicales, il
musicali, era e rimane il principale strumento di
était, et il est encore, le principal instrument de
comunicazione. Il messaggio del tamburo non è mai
communication. Le message du tambour n’est
privato e individuale ma collettivo, per informare,
jamais privé ou individuel, mais il est collectif et
anche a grandi distanze, tutta la popolazione inte-
sert à informer, même sur de longues distances,
ressata.
toute la population concernée.
Secondo la tradizione:
Selon la tradition:
• il tamburo è dotato di parola e parla in quanto
• le tambour est doté de la parole et il représente
rappresenta un essere animato possessore di un
un être animé qui possède un principe vital. Il est
principio vitale ed è anche spirito
aussi esprit.
• il tamburo educa e istruisce il popolo
• le tambour instruit et éduque le peuple
• il tamburo è memoria e detentore di un linguaggio
• le tambour est la mémoire et le détenteur d’un
immutabile e sicuro.
langage immuable et sûr.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 021 strumento musicale, tamburo/instrument de musique, tambour mossi-burkina faso nanoro-province boulkiemdè/manoro-province de boulkiemdè zucca, pelle di capra, corda/citrouille, peau de chèvre, corde h cm 40; circ. cm 133
61
È
un cilindro forato con il foro d’imboccatura principale in alto. Altri fori più piccoli consentono l’apertura o la chiusura per
modulare i suoni. Il suono è prodotto dalla vibrazione dell’aria. Strumento musicale e di comunicazione molto usato in Africa, singolarmente o come accompagnamento di altri strumenti in tutte le cerimonie rituali che scandiscono il succedersi degli eventi ciclici della natura e di quelli legati alla vita familiare e clanica. Anche lo zufolo ha un suo linguaggio: la modulazione, l’intensità e i tempi del suono si tramutano in parola. Il suonatore di zufolo è anche messaggero di eventi felici o luttuosi comunicati a componenti della comunità che risiedono e vivono lontano da essa. Non è certa l’appartenenza etnica e la provenienza dello strumento più lungo.
C
‘est un cylindre percé avec l’embouchure principale en haut. D’autres trous plus petits permettent l’ouverture et la fer-
meture qui sert moduler le son produit par la vibration de l’air. Instrument de musique et de communication très utilisé en Afrique. Il est employé seul ou accompagné d’autres instruments dans toutes les cérémonies rituelles qui marquent la succession des événements cycliques de la nature et de ceux liés à la vie de famille et de clan. La flûte aussi a un langage qui lui est propre: la modulation, l’intensité et les temps du son correspondent à la parole. Le joueur de flûte est aussi le messager des heureux événements ou des deuils: il les communique aux membres de la communauté qui vivent éloignés. L’appartenance ethnique et la provenance du plus long de ces instruments n’est pas certaine.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
62
n. 022 strumenti musicali, flauti o zufoli/instruments de musique, flûtes ou pipeaux mossi e gurunsi-burkina faso provincia sanguié e boulkiemdè/province sanguié e boulkiemdè legno, segni d’uso/bois, signes d’usure h da cm 13 a cm 26,5
È
un cilindro perforato di grandi e insolite dimensioni che, oltre al foro d’imboccatura principale,
ne presenta, sui lati, altri sei, tre per parte. Il suono è prodotto dalla vibrazione dell’aria, con modulazioni dovute alla contemporanea chiusura e/o apertura di uno o più fori. L’oggetto potrebbe anche essere attribuito all’etnia gurunsi. Cfr. n° 022
C
’est un cylindre percé, de dimension exceptionnelle et qui, outre l’embouchure principale, a six
trous latéraux, trois de chaque côté. Le son produit par la vibration de l’air est modulé par la fermeture et/ou l’ouverture d’un ou plusieurs trous. Cet objet pourrait également être attribué à l’ethnie gurunsi. Voir n° 022
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 023 strumento musicale, flauto/instrument de musique, flûte mossi-burkina faso non noto/inconnue legno/bois h cm 60
63
L
a lama di ferro è inserita nella testa del manico a sezione circolare con diametro decrescente verso l’impugnatura. Il punto
d’inserimento della lama è ricoperto, con tecnica da gomitolo, da una stringa di pelle che la blocca al manico. È presente abbondante materiale sacrificale. Simbolo di potere di intercessione verso Dio. Viene adoperata dagli stregoni-guaritori, previ sacrifici, per richieste di benedizioni e difesa dalle maledizioni. Può essere usata anche per sollecitare la maledizione per i malfattori. Normalmente questo potere è detenuto dai fabbri.
L
a lame de fer est insérée dans la tête du manche à section circulaire dont le diamètre se rétrécit vers la poignée. Le point
d’insertion de la lame est recouvert d’un lacet de peau, enroulé en pelote, qui bloque le manche. Il y a de nombreux résidus de matière sacrificielle. Symbole du pouvoir d’intercéder auprès de Dieu. Elle est utilisée par les sorciers-guérisseurs, accompagnée de sacrifices, pour invoquer la bénédiction en défense de malédictions. Elle peut aussi être employée pour demander la malédiction des malfaisants. En général ce sont les forgerons qui détiennent ce pouvoir.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
n. 024 ascia cerimoniale/hache cérémonie mossi-burkina faso territorio di kaya/territoire de kaya
materiale/matériel legno, ferro, strisce di pelle, materiale sacrificale/bois, fer, bandelettes de peau, matière sacrificielle dimensioni/dimensions
64
h cm 29
65
i gurun
i gurunsi
A
sud e ad ovest dell’alti-
A
u sud et à l’ouest du
piano mossi, abitano popoli ai quali i vicini hanno dato
plateau mossi habitent des peuples auxquels les
il nome spregiativo gurunsi: nuna, winiama, nunuma,
voisins ont donné l’appellation péjorative de gurun-
kassena, lela e molti altri ancora. Si tratta di gruppi
si: les nuna, winiama, nunuma, kassena, lela et
autoctoni assoggettati, alcuni dei quali pare fossero
d’autres encore. Il s’agit de groupes autochtones
giunti dal Ghana del nord, all’inizio del XV secolo, dal
asservis; apparemment, certains de ces grou-
territorio dove fioriva la civiltà komaland scoperta
pes proviennent du nord du Ghana, où prospérait
recentemente.
au début du XVe siècle, la civilisation komaland,
Parlano tutti la lingua voltaica, con sfumature e
récemment découverte.
inflessioni diverse.
Bien qu’avec des nuances et des inflexions dif-
La maggior parte dei gurunsi non ha una rigoro-
férentes, tous parlent en langue voltaïque.
sa organizzazione sociale centralizzata, ma vive in
Les gurunsi sont généralement dépourvus d’une
comunità-villaggio senza alcun sistema gerarchico
organisation sociale centralisée rigoureuse, et ils
di capi. La struttura non è tuttavia elementare; al
vivent dans des communautés-villages sans aucun
contrario, è molto complessa se si considerano gli
système hiérarchique. Cependant, la structure
intricati sistemi di parentela, la dettagliata suddivi-
n’est pas rudimentaire; elle est au contraire assez
sione dei diritti e degli obblighi negli ambiti familiari
complexe si l’on considère les systèmes de parenté
e di gruppo, le particolari attribuzioni dei valori della
entrecroisée, la répartition très détaillée des droi-
mitologia e della sacralità del territorio, le eventuali
ts et des devoirs à l’intérieur du cercle familial et
classi di età e le iniziazioni.
collectif, les valeurs de la mythologie et du sens
Praticano la coltivazione della terra e l’allevamento
sacré du territoire, les classements d’âge et les
68
del bestiame. Secondo un detto locale quando Dio
initiations. Ils pratiquent la culture de la terre et
creò il lyélè gli consegnò la daba (una zappa per lavo-
l’élevage du bétail. Selon un proverbe local, quand
rare la terra) e il bastone utilizzato nella pastorizia.
Dieu créa le lyélè, il lui donna la daba (une pioche
Suddivisi per clan, vivono a gruppi familiari in “con-
pour cultiver la terre) et le bâton de berger.
cessioni”, un insieme di abitazioni e granai in terra
Subdivisés par clans, il vivent en famille dans
cruda, raggruppati e chiusi verso l’esterno. Al cen-
des “concessions”, c’est-à-dire dans un ensem-
tro dell’area abitativa, nella “corte”, si svolgono,
ble de d’habitations et de greniers en terre crue
all’aperto, quasi tutte le attività quotidiane dei
regroupés et fermés vers l’extérieur. Presque tou-
singoli e dei gruppi e buona parte delle cerimonie
tes les activités quotidiennes des individus et du
previste dalla tradizione.
groupe, ainsi que beaucoup des cérémonies tradi-
In queste comunità è tuttora presente e vivo un
tionnelles, se déroulent au centre de la zone d’ha-
forte legame con la terra e gli antenati, e la tra-
bitations, dans la “cour”,
dizione continua, anche se in modo sempre meno
Dans cette communauté le lien avec la terre et
rigoroso, a scandire i ritmi di vita di ogni giorno.
les ancêtres est encore très présent et vif, et,
Vengono celebrate cerimonie propiziatrici con sacri-
même si elle est de moins en moins rigoureuse, la
fici, danze e riti vari.
tradition continue à rythmer la vie de chaque jour.
I nuna, i winiama e i nunuma sono abili scultori in
Des cérémonies propitiatoires accompagnées de
legno. Le loro maschere, policrome e non, avrebbero
sacrifices, de danses et de nombreux rites sont
influenzato quelle dei vicini bwa e dei mossi.
régulièrement célébrées.
i gurun Les nuna, les winiama et les nunumas sont d’habiles sculpteurs du bois. Leurs masques, polychromes ou non, pourraient avoir influencé ceux des voisins bwas et ceux des mossi.
69
70
T
rattasi di un feticcio pro-
I
l s’agit d’un fétiche propitia-
piziatorio, rappresentato da una danzatrice. Sono
toire représenté par une danseuse. Les scarifica-
evidenti e numerose le scarificazioni sul volto e sul
tions sur le visage et sur le ventre sont évidentes
ventre. L’intero corpo è ricoperto di materia sacri-
et nombreuses. Tout le corps est recouvert d’un
ficale (sangue, polenta di miglio).
matériel sacrificiel (sang et farine de millet).
È una delle tante statue possedute da uomini chia-
C’est une des nombreuses statues possédées par
mati vuru, capaci di controllare attraverso di esse
les hommes appelés vuru, qui pouvaient contrôler
numerosi spiriti della brousse. I vuru praticavano la
à travers elles de nombreux esprits de la brousse.
divinazione e procuravano la protezione agli interro-
Les vurus pratiquaient la divination et offraient la
ganti, dello spirito interessato all’evento.
protection de l’esprit concerné par l’événement à
Il capo rotondo e gli arti, la posizione, la faccia, le
ceux qui les interrogeaient.
cicatrici sull’intero corpo sono tipiche della scul-
La tête ronde et les membres, la posture, le visa-
tura nuna, uno dei gruppi del centro-sud del paese
ge et les cicatrices sur le corps sont typiques de
denominati gurunsi.
la sculpture nuna, un des groupes du sud du pays
i gurun appelés gurunsi.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 025 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine gurunsi-gruppo nuna-burkina faso territorio di po-dintorni di tiebele/territoire de po-alentours de tiebele legno, materiale sacrificale/bois, matériel sacrificiel h cm 58
71
R
affigura un facocero: occhi globulari con
cerchi concentrici, zanne e grande bocca, sono motivi comuni a questo tipo di maschera. Pigmentazione in bianco, nero e rosso, con motivi geometrici. Il riferimento ad animali è sovente l’associazione totemica con gli spiriti degli antenati clanici. Le maschere compaiono nelle cerimonie previste dalla tradizione, con funzione di verifica rituale e di controllo. I danzatori che la portano imitano il comportamento dell’animale personificato.
C
e masque représente un phacochère.
Les yeux globuleux en cercles concentriques, les défenses et la grande gueule sont des caractéristiques communes dans ce type de masque. Pigmentation en blanc, noir et rouge avec des dessins géométriques. L’appel aux animaux est souvent une association totémique avec les esprits des ancêtres classiques. Les masques sont exhibés dans les cérémonies prévues par la tradition, et ils ont une fonction de contrôle sur le rituel. Les danseurs qui les portent imitent le comportement de l’animal représenté.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
72
n. 026 maschera zoomorfa/masque zoomorphe gurunsi-gruppo kassena-burkina faso dano-provincia di bouguoriba/dano-province de bouguoriba legno, pigmento/bois, pigment h cm 48,5
R
affigura probabilmente un’antilope, è policroma, a
colori rosso, nero e bianco, con decorazione a strati uniformi alternati e ha forma stilizzata, priva dei diversi elementi che compongono il viso. Sono evidenziati soltanto le corna, un motivo dentato che scende verticalmente dal capo al mento e tre fessure verticali nei due lati del volto. Una barba di fibre vegetali decora la parte inferiore. È un apprezzabile esempio di stile sobrio e sintetico. I diversi gruppi che hanno avuto contatti e rapporti con i mossi in tutta l’area ovest (da nord a sud), e definiti dagli stessi mossi gurunsi, hanno manufatti che risentono di reciproche influenze stilistiche e culturali. Questa maschera richiama anche motivi presenti nella produzione dogon e kurumba. Il riferimento ad animali è sovente l’associazione totemica con gli spiriti degli antenati clanici. Le maschere compaiono ai funerali e nel periodo che precede il raccolto, con funzioni di verifica rituale e di controllo.
C
’est probablement la figuration d’une antilope.
Polychrome rouge, noir et blanc, il a une décoration à couches uniformes alternées. La forme est stylisée et les différents éléments du visage ne sont pas représentés. Seules les cornes, les dents qui descendent verticalement de la tête au menton, et trois fissures verticales sur les deux côtés du visage, sont dessinées. Une barbe de fibres végétales décore la partie inférieure. C’est un bon exemple de style sobre et synthétique. Les différents groupes qui ont eu des contacts et des relations avec les mossis de la zone ouest (du nord au sud), et que les mossis appellent les gurunsis, ont une production qui ressent des réciproques influences culturelles et de styles. Ce masque rappelle aussi des motifs présents dans la production dogon et kurumba. La référence aux animaux est souvent une association totémique avec les esprits des ancêtres classiques. Les masques sont exhibés pour les enterrements et dans la période qui précède les récoltes, ils ont une fonction de vérification rituelle et de contrôle.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
n. 027 maschera zoomorfa/masque zoomorphe gurunsi-gruppo kassena-burkina faso dano-provincia di bougouriba/dano-province de bougouriba legno, pigmento, fibre vegetali/bois, pigment, fibres végétales
dimensioni/dimensions
h cm 58
73
S
ul muso di un animale (probabile spirito della brousse) s’innalza un’alta
e larga paletta sormontata da una statuetta femminile (simbolo di fecondità?). Gli occhi sporgenti sono globulari, circondati da cerchi concentrici; la grande bocca prominente ha un’apertura passante che consente a chi
la indossa di vedere. I motivi geometrici, a triangoli di varie grandezze e porzioni, sono policromi (bianco, nero, rosso). Anche il retro è disegnato a scacchiera e colorato. Trattasi di gurunsi lyélè del nord. Pare infatti che parte dei gurunsi siano giunti in Burkina Faso, dal vicino Ghana, nel XV secolo. Popolo di agricoltori, fu per lungo tempo in contrasto con i mossi più forti e organizzati. La maggior parte dei gurunsi ha un’organizzazione sociale opposta a quella feudale dei mossi: vive in comunità-villaggio senza un preciso sistema tradizionale di capi. I gurunsi nuna, nunuma, winiama erano abili scultori: le loro maschere influenzarono e furono influenzate dai vicini mossi e bwa. Le maschere di questo tipo rappresentano spiriti, legati al culto degli antenati, in forme di animali della brousse talvolta in modo piuttosto naturale, talaltra in modo immaginario. Le forme di queste maschere sono molto comuni a diverse popolazioni dell’area centro occidentale del paese. Si trovano anche presso i kurumba, mossi, bwa e bobo.
S
ur le museau d’un animal (probablement esprit de la brousse) s’érige
une palette haute et large, surmontée d’une petite statue féminine (symbole de fécondité?). Les yeux saillants sont globuleux et entourés de cercles concentriques; la grande bouche proéminente a une ouverture
transversale qui permet à la personne qui porte le masque de voir. Les dessins géométriques en triangles de différentes grandeurs et proportions sont polychromes (blanc, noir et rouge). L’arrière est également décoré en damier et coloré. Il s’agit ici de gurunsi Iyélè du nord. Il semble qu’une partie des gurunsis soit arrivée du Ghana au XV siècle. Ce peuple d’agriculteurs fut jadis en contraste avec les mossis qui étaient plus forts et plus organisés. La majeure partie des gurunsis avait une organisation sociale opposée à celle des mossis (féodale): ils vivaient dans des communautés-village, sans système traditionnel particulier de chefs. Les gurunsis nuna, nunuma et winiama étaient d’habiles sculpteurs. Leur masques furent influencés, et influencèrent, les voisins mossis et bwa. Les masques de ce type représentent les esprits, liés au culte des ancêtres, sous forme d’animaux de la brousse, parfois de façon assez naturelle, d’autres fois de façon imaginaire. La forme de ces masques est commune à diverses populations du centre ouest du pays. On les retrouve chez les kurumbas, les mossis, les gurunsis, les bwas, et les bobos.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
74
n. 028 maschera a tavola (paletta)/masque en planche (palette) gurunsi-burkina faso batondo-territorio di reo/batondo-territoire de reo legno, pigmento/bois, pigment h cm 125
D
ei sei pezzi, i due più grandi con apertura, forse sono peul, gli altri gurunsi. Tutti portano incisioni più o meno estese con
motivi diversi. I tre chiusi hanno una parte mobile ad incastro. Fusioni a cera persa (il più grande potrebbe invece essere stato prodotto con la tecnica della forgiatura). Oltre che ornamento maschile e femminile, molti bracciali assai massicci, scomodi e pesanti (a volte, le dimensioni sono propor-
zionali alla ricchezza e prestigio del proprietario) erano anche oggetti di dote e proteggevano dagli spiriti maligni del suolo. Sono definiti di bronzo pezzi ottenuti dalla fusione, sia di rame e stagno, sia di rame e zinco (ottone). Cfr. n° 076
S
ix bracelets. Les deux plus grands sont peut-être peuls, les autres sont gurunsis. Ils ont tous des incisions plus ou moins
importantes, avec différents motifs. Les trois fermés ont une partie mobile à emboîtement. Fonte à cire perdue (le plus grand pourrait avoir été forgé). Outre à servir d’ornement, masculin et féminin, de nombreux bracelets plutôt massifs, incommodes et lourds (parfois de dimen-
sion proportionnelle à la richesse et au prestige du propriétaire) étaient aussi des objets de dote et ils protégeaient des mauvais esprits du sol. On définit comme “bronze” aussi bien les pièces obtenues par la fonte du cuivre et de l’étain, que par celle du cuivre et du zinc (laiton). Voir n° 076
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence
n. 029 bracciali/bracelets gurunsi e peul (fulbe)-burkina faso
luogo di provenienza/lieu de provenance
non noto/inconnu
materiale/matériel dimensioni/dimensions
bronzo/bronze da cm 5x9,5 a cm 12x13,5
75
76
S
trumento musicale a
percussione formato da lamelle lignee di grandez-
I
nstrument à percussion
formé de lamelles en bois de différentes longueu-
za e spessore diverso, poste al di sopra di vuoti
rs et épaisseurs, placées sur le haut de citrouilles
recipienti di zucca che formano la cassa armonica.
creusées qui forment la caisse de résonance. La
La percussione avviene con due martelletti lignei.
percussion se fait avec deux petits marteaux en bois.
Pare che il balafong, molto diffuso in Africa occiden-
Il semble que le balafong, très répandu en Afrique
tale, sia di origine senufo. Lo strumento è diverso
occidentale, soit d’origine sénufo. Selon la zone
da un’area geografica all’altra, da un’etnia all’altra;
géographique et l’ethnie, l’instrument change de
è diverso nel materiale, nella forma e nella gamma
matériel, de forme et de gamme de sonorités. C’est
dei suoni. È elemento essenziale in molte manife-
un élément essentiel dans de nombreuses mani-
stazioni, nel culto e nei riti previsti dalla tradizione.
festations, dans le culte et dans les rites prévus
Presso alcune popolazioni è indispensabile nei fune-
par la tradition. Chez certaines populations, il est
rali importanti per accompagnare musicalmente il
indispensable pour les enterrements importants
racconto del griot, il signore della parola, a lode del
où il accompagne musicalement le récit du griot,
defunto, della famiglia, degli antenati.
seigneur de la parole, en éloge du défunt, de la famille et des ancêtres.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 030 strumento musicale, balafong/instrument de musique, balafong
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
gurunsi-burkina faso provincia di sanguié/province de sanguié
materiale/matériel
legno, zucca, cordame/bois, citrouille, cordes
dimensioni/dimensions
campo lamelle: lungh. cm 106; largh. cm 63
77
È
un ovale piatto con occhi a cerchi concentrici,
bocca rotonda, aperta. Dalla base della paletta (lavorata, disegnata e colorata in bianco, nero e rosso) sporge la testa e il robusto becco dell’uccello kalao che termina tra gli occhi del viso. Il kalao è un uccello sacro protettore del gruppo. È simboleggiato sulla maschera che, con riferimento agli antenati, rappresenta un centro di attrazione delle energie soprannaturali favorevoli al clan. Gli spiriti volano dalla brousse alla maschera per recare la benedizione e la protezione, richieste dal gruppo con cerimonie e danze. Cfr. n° 028
C
’est un ovale plat avec les yeux en cercles
concentriques et une bouche ronde, ouverte. La tête ressort de la base de la palette (travaillée, dessinée et colorée en blanc, noir et rouge). Elle a un gros bec de kalao entre les yeux du visage. Le kalao est un oiseau sacré, protecteur du groupe. Il est figuré sur le masque qui représente, toujours en rapport avec les ancêtres, un centre d’attraction des énergies surnaturelles
favorables au clan. Les esprits volent de la brousse jusqu’au masque pour porter la bénédiction et la protection que le groupe invoque lors des cérémonies et des danses. Voir n° 028
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
78
n. 031 maschera a tavola (paletta)/masque en planche (palette) gurunsi-burkina faso territorio di reo-provincia sanguié/territoire de reo-province sanguié legno, pigmento/bois, pigment h cm 196
I
l volto è rappresentato con occhi a cerchi concen-
trici, una grande bocca sporgente, dentata e aperta, un naso cui se ne sovrappongono altri tre all’inizio della
paletta. Sulla tavola sono sovrapposte due sculture: la testa, con grosso becco del kalao e un serpente. La maschera è decorata con motivi geometrici (triangoli e rombi), è colorata in bianco, nero, rosso e dotata di supporto a mano. Col nome di gurunsi sono raggruppati molti popoli del centro-sud del paese fino, e anche oltre, il Ghana. Secondo la lingua di uno di questi, i kassena, gurunsi significa autoctono, originario del luogo. Gurunsi forse vuole anche dire non circonciso, considerato che non è un’usanza praticata presso di loro. In passato, i mossi chiamavano con questo nome, in senso spregiativo, persone di qualsiasi altra appartenenza etnica. Maschera utilizzata in cerimonie con danze propiziatorie. L’uccello kalao riprodotto è considerato sacro, protettore del gruppo; il serpente è anch’esso onorato in quanto veicolo e incarnazione di potenze spirituali sotterranee.
L
e visage est représenté par des yeux en cercles
concentriques, une grande bouche ouverte proéminente avec des dents, un nez principal et trois autres superposés au début de la palette. Sur la planche sont superposées deux sculptures: la tête avec un gros bec de kalao et un serpent. Le masque est décoré de dessins géométriques (triangles et losanges) et coloré de blanc, rouge et noir. Il est doté d’un support à main. Sous le nom gurunsi sont regroupés de nombreux peuples du centre et du sud du pays jusqu’au Ghana, et même au-delà. Selon la langue d’un de ces peuples, “gurunsi” veut dire autochtone, originaire du lieu. Gurunsi pourrait aussi vouloir dire “non circoncis”, vu que ce sont des peuples qui ne pratiquent pas la circoncision. Jadis, les mossis appelaient ainsi, de façon méprisante, toutes les personnes d’autres ethnies. Ce masque est employé dans les cérémonies avec des danses propitiatoires. L’oiseau kalao ici représenté est considéré sacré, protecteur du groupe. Le serpent est lui aussi honoré étant le véhicule et l’incarnation des forces spirituelles souterraines.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
n. 032 maschera a tavola (paletta)/masque en planche (palette) gurunsi-burkina faso territorio di leo/territoire de leo legno, pigmento/bois, pigment
dimensioni/dimensions
h cm 147
79
R
appresenta forse uno sciacallo, uno spirito della brousse, legato al culto degli antenati. È un’interpretazione piuttosto natu-
ralistica. Occhi globulari a cerchi concentrici, orecchie ben modellate, grugno prominente con bocca aperta fino all’interno della maschera. Una sporgenza verticale centrale divide il muso scendendo dalla fronte fino alla bocca. La decorazione policroma (bianco, nero, rosso) ha motivi geometrici e un poco più creativi. Il danzatore che indossa questa maschera di animale ne imita i movimenti e il comportamento. Viene utilizzata nei riti della tradizione, particolarmente nelle cerimonie agricole e funerarie. Cfr. n° 028
C
e masque représente peut-
être un chacal, esprit de la brousse lié au culte des ancêtres. C’est une interprétation assez naturaliste. Les yeux sont globuleux en cercles concentriques, les oreilles bien modelées. Le museau proéminent a une bouche ouverte jusqu’à l’intérieur du masque. Le visage est divisé par une saillie anguleuse qui va du front à la bouche. La décoration polychrome (blanc, noir, rouge) est faite de dessins géométriques un peut plus créatifs. Le danseur qui porte ce masque imite les mouvements et le comportement de l’animal représenté. Il est employé dans les rites de la tradition, en particulier dans les cérémonies agricoles et funéraires. Voir n° 028
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
80
n. 033 maschera copricapo/masque couvre-chef gurunsi-burkina faso territorio di reo-provincia sanguié/territoire de reo-province sanguié legno, pigmento/bois, pigment h cm 48,5
T
ipico recipiente per l’acqua (canari) con ampia apertura svasata, costruito a mano ed essiccato. Per effetto della traspirazione
(con sottrazione di calore) l’acqua rimane più fresca rispetto alla temperatura ambiente. Il vasellame, di qualunque materiale, è molto utilizzato nelle società africane, sia per usi domestici, sia per cerimonie e ritualità varie di natura sociale e/o religiosa. I recipienti, di forme e dimensioni diverse, hanno ciascuno un preciso utilizzo. L’artigianato della terracotta è normalmente prerogativa della donna e avviene all’interno della famiglia. La donna provvede a raccogliere l’argilla, lavorarla abilmente con le mani, eventualmente incidere, decorare, verniciare con mistura vegetale e infine a essiccare mediante semplice esposizione al sole o in rudimentali forni a legna. Parte della produzione viene venduta al mercato e il ricavato è di esclu-
siva spettanza della donna.
T
ypique récipient pour l’eau avec une ample ouverture évasée, fait à la main et desséché.
L’effet de la transpiration (qui soutire la chaleur) permet à l’eau de rester plus fraîche que la température ambiante. Les pots, quel que soit leur matériel, sont très utilisés en Afrique, aussi bien au niveau domestique que pour les cérémonies et les différents rites de nature sociale et/ou religieuse. Les récipients, de différentes formes et dimensions, ont chacun une utilisation particulière. L’artisanat de la terre cuite est en général une prérogative de la femme et il est pratiqué à l’intérieur de la famille. La femme s’occupe de ramasser l’argile, la travaille habilement de ses mains, parfois elle pratique des incisions et la décore, elle la peint avec des mixtures végétales, et enfin elle la fait sécher au soleil ou dans de rudimentaires fours à bois. Une partie de la production est vendue au marché et l’argent qui provient de cette vente revient exclusivement à la femme.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 034 vaso-recipiente (canari)/vase-récipient (canari) gurunsi-burkina faso provincia sanguié/province sanguié terracotta/terre cuite h cm 22,5; circ. cm 81
81
i bwa
i bwa
I
bwa abitano ad ovest dei
L
es bwa vivent à l’ouest
gurunsi, in un vasto territorio che si estende anche
des gurunsi, dans un ample territoire qui comprend
nel Mali, fino al fiume Bani, un affluente del Niger,
une partie du Mali, jusqu’au fleuve Bani, un affluent
dove vive un terzo dell’etnia.
du Niger, où vit un tiers de cette ethnie.
Anche se i bwa sono ritenuti una delle più antiche
Bien que les bwa soient considérés comme une des
popolazioni dell’area voltaica, si va sempre più diffon-
plus vieilles populations voltaïques, il parait de plus
dendo l’idea che, provenienti dal Mande, avrebbero
en plus certain que ce peuple soit venu du Mande
occupato, in un’epoca molto antica, le rive del Niger
et qu’il ait occupé, dans une époque très lointaine,
attorno a Segou.
les rives du Niger autour de Segou.
Nonostante siano chiamati al nord bobo ulè, non
Bien qu’au nord on les appelle les bobo ulé, ils n’ont
hanno alcun legame con i veri bobo (chiamati a loro
aucun rapport avec les vrais bobos (que l’on appelle
volta bobo fing). Parlano una lingua voltaica, sono
les bobo fing). Ils parlent une langue voltaïque et
prevalentemente animisti, hanno un’organizzazione
sont principalement animistes; leur organisation
sociale e politica che non riconosce autorità supe-
sociale et politique ne reconnaît aucune autorité
riori. La loro indipendenza ha consentito una note-
supérieure. Leur indépendance a permis une impor-
vole resistenza alle interferenze straniere in campo
tante résistance aux interférences étrangères sur
amministrativo e religioso.
le plan administratif et religieux.
Ebbero contatti e sudditanza nei confronti dei bam-
Ils eurent des contacts avec les bambara, dont ils
bara durante il regno di Segou e, successivamente,
étaient sujets durant le règne de Segou et, par la
con i fulani durante il loro impero. Ne è conseguito
suite, avec les fulani sous leur empire. Le résult-
uno scambio culturale che ha influito reciprocamen-
at a été un échange culturel qui a mutuellement
84
te sui comportamenti e sulla produzione artistica.
influencé leurs comportements et leur production
I bwa sono divisi in caste endogamiche di contadini,
artistique.
fabbri e griots.
Les bwa sont répartis en castes endogamiques de
Vivono di agricoltura, cui si dedica la quasi totali-
paysans, forgerons et griots.
tà della popolazione. I fabbri, oltre ad esercitare il
La quasi totalité de la population est dédiée à l’a-
mestiere di produttori di arnesi per il lavoro e per
griculture, leur source de vie.
la caccia, originariamente avevano anche importan-
Les forgerons, outre fabriquer des instruments
ti funzioni nello svolgimento delle pratiche sociali
pour le travail et pour la chasse, avaient à l’origi-
e magico-religiose. Era un fabbro l’assistente del
ne une importante fonction dans le déroulements
capo della terra (detentore dei valori della tradi-
des affaires sociales et des pratiques magiques et
zione), il responsabile delle cerimonie di iniziazione
religieuses. Le forgeron était l’assistant du chef
a Do, il creatore delle maschere, l’esecutore delle
de la terre (qui détenait les valeurs de la tradition),
pratiche magiche. I griots erano i conoscitori e i
le responsable des cérémonies de l’initiation à Do,
cantori della storia dei clans e delle famiglie. Il loro
le créateur des masques et l’exécuteur des pra-
intervento era richiesto durante le feste e le ceri-
tiques magiques. Les griot, de leur côté, étaient
monie previste dalla tradizione. Contrariamente alle
ceux qui connaissaient et qui racontaient l’histo-
altre etnie del Burkina Faso e del Mali, presso i bwa
ire des clans et des familles. On demandait leur
e i bobo è sempre esistito un pregiudizio negativo
intervention lors des fêtes et des cérémonies tra-
verso i griots.
ditionnelles. Chez les bwa et chez les bobo il y a
Presso i bwa è praticato il culto di Do, principio
toujours eu un préjudice négatif envers les griots,
della vita e del rinnovamento, i cui riti servono per
contrairement aux autres ethnies du Burkina Faso
purificare il villaggio e rigenerare la comunità. Le
et du Mali.
maschere utilizzate per questo culto sono indossa-
Les bwa pratiquent le culte de Do, principe de la vie
te con un vestito di foglie e di fibre, spesso colorate.
et du renouvellement, dont les rites servent à puri-
i bwa
fier le village et à régénérer la communauté. Les masques employés pour ce culte sont portés avec un habit de feuilles et de fibres, souvent coloré.
85
S
tatua supporto di spirito di antenato. È di forma arcaica, semplice ed essenziale. Forse rappresentazione di gemelli, in un
unico simulacro, con le figure contrapposte di schiena, sedute e con le mani sulle ginocchia. Hanno in comune la cresta sagittale sul capo e le orecchie. Sul volto gli occhi sono evidenziati con cauri, il naso e la bocca con una grossolana sporgenza e rientranza. Il tutto è ricoperto da una superficie di materia sacrificale che si sta staccando e cade a pezzi. È l’immagine dello spirito tutelare di antenato al quale venivano tributate offerte e fatti sacrifici. La statuetta, conservata nell’altare familiare, veniva cosparsa con sostanze cerimoniali quali: sangue di animale sacrificato, farina di cereale bagnata, birra di miglio (dolo), pasta di karitè. Figure analoghe si trovano anche tra i vicini dagara e lobi. Notevoli sono, in alcuni casi, le influenze reciprocamente esercitate fra popo-
lazioni diverse, ma in contatto tra loro.
S
tatue qui supporte l’esprit
d’un ancêtre. Elle est de forme archaïque, simple et essentielle. Il se peut que ce soit la représent-
ation de deux jumeaux en un unique simulacre, avec les figures mises dos à dos, assises avec les mains sur les genoux. Elles ont en commun la crête sagittale sur la tête et les oreilles. Sur le visage, les yeux sont mis en évidence par des cauris, le nez et la bouche sont démarqués par une protubérance et par un renfoncement grossiers. Le tout est recouvert d’une matière sacrificielle qui est en train de s’effriter. C’est l’image de l’esprit tutelle d’un ancêtre à qui l’on faisait offrandes et sacrifices. La petite statue, conservée dans l’autel de famille, était aspergée de substances cérémonielles, comme le sang d’un animal sacrifié, la farine de céréale mouillée, la bière de millet (dolo), la pâte de karité. On trouve des figures analogues aussi chez les voisins dagara et lobis. Dans certains cas, les populations diverses, mais en contacte entre elles, se sont réciproquement influencées de façon notoire.
cod./no. de référence
n. 035
tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
statuetta, figura doppia/petite statue, figure double bwa-bobo ulé-burkina faso area centro-occidentale del paese/zone centre-occidentale du pays
terracotta, cauri, depositi e materia sacrificale crostosa/terre cuite, cauri, dépôts et matière sacrificielle formant une croûte
dimensioni/dimensions
h cm 23,5
86
F
igura di un antenato diviniz-
zato, di forma arcaica, semplice, essenziale. È in posizione seduta
con braccia e mani sulle gambe. La testa presenta due accentuate prominenze laterali per orecchie. Gli occhi sono segnati con cauri. Il naso e la bocca sono sufficientemente modellati. Uno strato di materia sacrificale, spesso e crostoso, ricopre tutta la superficie. Cfr. n° 035
C
ette statue, représentante
un ancêtre divinisé, est de forme archaïque, simple et essentielle. Il est assis avec les bras et les mains sur les jambes. La tête a deux fortes proéminences sur les côtés à la place des oreilles. Les yeux sont démarqués par des cauris. Le nez et la bouche sont assez bien modelés. Toute la surface est recouverte d’une épaisse croûte de matière sacrificielle. Voir n° 035
cod./no. de référence
n. 036
tipo di oggetto/type d’objet
statuetta, figura maschile/petite statue, figure masculine
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
bwa-bobo ulé-burkina faso area centro-occidentale del paese/zone centre-occidentale du pays
terracotta, cauri, depositi e materia sacrificale crostosa/terre cuite, cauri, dépôts et matière sacrificielle formant une croûte
dimensioni/dimensions
h cm 19,5
87
È
la rappresentazione dello
spirito e della forza vitale di un antenato protettore. È di forma arcaica, semplice, essenziale. In posizione seduta tiene le mani sulle ginocchia. I tratti del viso sono approssimativi; un solo cauri (l’altro è mancante) indica la posizione degli occhi. Uno strato di materia sacrificale ricopre tutta la superficie. In diversi punti si sta staccando e cadendo. Cfr. n° 035
C
ette statue est un fétiche,
représentation de l’esprit et de la force vitale d’un ancêtre protecteur. La forme est archaïque, simple et essentielle. Il est assis avec les mains sur les genoux. Les traits du visage ne sont pas très précis; une seul cauri (l’autre manque) indique la position des yeux. Une couche de matière sacrificielle recouvre toute la surface. Elle s’effrite en divers endroits. Voir n° 035
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
n. 037 statuetta, figura maschile/petit statue, figure masculine bwa-bobo ulé-burkina faso area centro-occidentale del paese/zone centre-occidentale du pays
materiale/matériel terracotta, cauri, depositi e materia sacrificale crostosa dimensioni/dimensions
88
terre cuite, cauri, dépôts et matiére sacrificielle formante une croûte h cm 18,5
H
a la forma di un disco piatto con occhi a cerchi concentrici, naso, bocca e una sovrastruttura che unisce il viso alla paletta.
Rappresenta un gufo, uccello messaggero dal mondo degli spiriti. L’ampia paletta, con forme diverse e motivi geometrici colorati in bianco, nero, rosso, presenta, verso l’alto, una figura umana, probabilmente un antenato. Anche il retro è disegnato e colora-
to. Dotata di supporto a mano. Queste maschere vanno riferite al culto di Do, principio della vita e del rinnovamento, i cui riti servono per purificare il villaggio e rigenerare la comunità. Sembra che i bwa abbiano adottato questo tipo di maschera dai loro vicini gurunsi, aggiungendola o affiancandola a quella di fibre e di foglie proprie della tradizione più antica. In esse risiedono forze soprannaturali che agiscono a vantaggio dei clans. I colori usati hanno precisi riferimenti: il bianco, ossia chiarezza, luce del giorno, luna ascendente, bene; il nero, ossia ignoto, pericolo, malattia, luna nuova, male; il rosso, ossia il sole, fuoco, sangue, violenza, sesso maschile.
C
e masque a la forme d’un disque plat avec
des yeux en cercles concentriques, un nez, une bouche et une superstructure qui relie le visage à la palette. Il représente un hibou, oiseau messager du monde des esprits. La grande palette, avec des formes diverses et des motifs géométriques colorés en blanc, noir et rouge, a une figure humaine vers le haut, probablement un ancêtre. L’arrière est également décoré et coloré. Il est doté d’un sup-
port à main. Ces masques doivent être attribués au culte de Do, principe de la vie et du renouvellement, dont les rites servent à purifier le village et à régénérer la communauté. Il semble que les bwas aient adopté ce type de masque sous l’influence de leurs voisins gurunsis, quoi qu’ils l’emploient avec, ou en plus, du masque de fibres et de feuilles qui est propre à leur tradition plus antique. Dans ces masques résident des forces surnaturelles qui agissent sur les clans. Les couleurs utilisées ont un sens précis: le blanc pour la luminosité, la lumière du jour, la lune croissante, le bien; le noir pour l’inconnu, le danger, la maladie, la nouvelle lune, le mal; le rouge pour le soleil, le feu, le sang, la violence, le sexe masculin.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
n. 038 maschera a tavola (paletta)/masque en planche (palette) bwa-bobo ulé-gruppo kô-burkina faso sibi-area di boromo/sibi-zone de boromo legno, pigmento/bois, pigment
dimensioni/dimensions
h cm 175
89
90
M
aschera con supporto
M
asque à appuyer con-
da tenere in mano, appoggiata al volto. È sormonta-
tre le visage, à l’aide d’un support à tenir dans les
ta da una figura che potrebbe rappresentare la dea
mains. Sur le dessus s’érige une figure qui pour-
della terra. Il volto policromo (bianco, nero, rosso),
rait représenter la déesse de la terre. Le visage
con disegni geometrici, è antropozoomorfo.
polychrome (blanc, noir, rouge), avec des dessins
Utilizzata nei riti relativi all’agricoltura, veniva posta
géométriques, est anthropo-zoomorphe.
in luoghi sacri, a difesa del raccolto e di alberi da
Ce masque employé dans les rites destinés à l’a-
frutto.
griculture était gardé dans des lieux sacrés, en
i bwa
In genere tutte le maschere zoomorfe bwa rappre-
défense des récoltes et des arbres fruitiers.
sentano spiriti della brousse. Sono sovente indos-
En général, tous les masques zoomorphes bwas
sate con abiti di fibre e foglie colorate.
représentent des esprits des brousses. On les
porte souvent avec des vêtements de fibres et des feuilles colorées.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 039 maschera antropozoomorfa/masque anthropo-zoomorphe bwa-bobo ulé-gruppo kô-burkina faso sibi-boromo/sibi-boromo legno, pigmento/bois, pigment h cm 69
91
92
R
appresenta un gallo con
R
eprésentation d’un coq
grande cresta, occhi sporgenti e prominente bocca
avec une grande crête, les yeux saillants et la bou-
aperta di forma quadrata. Policroma (bianco, nero,
che ouverte, carrée et proéminente. Polychrome
rosso), con disegni geometrici e dotata di supporto
(blanc, noir et rouge) avec des dessins géométriqu-
a mano.
es. Il a un support à main.
Maschera danzatrice, animatrice nelle feste gradite
Masque danseur, animateur des fêtes des jeunes. Il
ai giovani. Potrebbe rappresentare l’aggressività,
pourrait représenter l’agressivité, mais aussi expri-
ma, con la danza, esprimere anche sentimenti di
mer par la danse des sentiments de gaieté et d’a-
gaiezza e di amore. La presenza di tratti umani e
mour. La présence de traits humains et animaux,
animali, uniti ad elementi astratti come l’insieme
ainsi que les éléments abstraits comme l’ensem-
di elementi geometrici nelle forme e nel disegno,
ble des éléments géométriques dans les formes et
potrebbe lasciare intravedere il soprannaturale,
dans le dessin, pourraient laisser entrevoir le sur-
tentare di esprimere l’inesprimibile. Questo aspet-
naturel, tenter d’exprimer ce qui ne peut pas l’être.
to è comune a diverse maschere di differenti etnie.
C’est un aspect commun à différents masques de
i bwa plusieurs ethnies.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 040 maschera zoomorfa/masque zoomorphe bwa-bobo ulé-gruppo kô-burkina faso oulo, a nord di boromo/oulo, au nord de boromo legno, pigmento/bois, pigment h cm 65
93
94
I
l volto estremamente sti-
L
e visage extrêmement
lizzato (figura di antenato o animale totemico) è
stylisé (figure d’un ancêtre ou animal totémique)
sormontato da un’alta duplice paletta a forma di
est surmonté d’une double palette en forme de
forcella, ricca di ripetuti motivi geometrici policromi
fourche, riche de motifs géométriques polychromes
(bianco, nero, rosso) scoloriti. Il volto è parzial-
(blanc, noir, rouge) décolorés, qui se répètent. Le
mente ricoperto da piccole bacche rosse (semi di
visage est en partie recouvert de petites baies
abrus precatorius) fatte aderire alla superficie del
rouges (graines de abrus precatorius) collées sur
legno con resina, decorazione presente sulla cima
la surface du bois avec de la résine, sur le som-
del capo e in una vasta zona attorno agli occhi.
met de la tête et sur une ample zone autour des
Anche il retro della paletta è disegnato con motivo
yeux. L’arrière de la palette est également coloré
a rombi e colorato.
et décoré de losanges.
Maschera che si può apparentare stilisticamen-
Le style de ce masque peut être rapproché à celui
te a gruppi etnici con influenze bambara, dogon,
des groupes ethniques à influence bambara, dogon
kurumba.
et kurumba.
Ha un ruolo nelle cerimonie di famiglia; viene uti-
Il joue un rôle dans les cérémonies de famille. Il
lizzata nelle sepolture e a conclusione di periodi di
est utilisé dans les sépultures et pour conclure
lutto. Le bacche rosse simboleggerebbero la cre-
une période de deuil. Les baies rouges pourraient
scita continua dell’umanità.
représenter la croissance continue de l’humanité.
Circa il comportamento dei singoli o del gruppo,
Pour ce qui concerne le comportement des individus
nei confronti della morte, si annota che, in alcune
ou du groupe par rapport à la mort, on constate
società, tra queste i bwa, i vivi restano in comuni-
que dans certaines sociétés, dont la société bwa,
cazione continua con i morti.
les vivants restent continuellement en communica-
Dice il poeta senegalese Birago Diop:
tion avec les morts.
“I morti non sono sotto la terra
Voici ce que dit le poète sénégalais Birago Diop:
i bwa
Sono nel fuoco che si spegne
“Les morts ne sont pas sous la terre
Sono nelle erbe che lacrimano
Ils sont dans le feu qui s’éteint
Sono nella roccia che geme
Ils sont dans les herbes qui pleurent
Sono nella foresta, sono nella casa
Ils sont dans la roche qui gémit
I morti non sono morti…”
Ils sont dans la forêt, ils sont dans la maison Les morts ne sont pas morts...”
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 041 maschera a tavola (paletta)/masque en planche (palette) bwa-bobo ulé-burkina faso houndé-tra boromo e bobo dioulasso/houndé-entre boromo et bobo dioulasso legno, resina, bacche, pigmento/bois, résine, baies, pigment h cm 170
95
96
H
a la forma di disco
C
e masque a la forme
piatto con occhi a cerchi concentrici (ripetuti
d’un disque plat avec des yeux en cercles concen-
nella paletta), becco ricurvo verso la bocca aper-
triques (répétés sur la palette), un bec recourbé
ta. Rappresenta un gufo, uccello messaggero del
vers la bouche ouverte. Il représente un hibou, oise-
mondo degli spiriti. Forme e motivi di questo tipo di
au messager du monde des esprits. Les formes et
maschera sono oggetto di interpretazioni diverse,
les motifs de ce type de masque sont objet de dif-
ad esempio la rappresentazione di un uomo rove-
férentes interprétations, comme par exemple celle
sciato. La maschera è incisa (scarificazioni nell’uo-
qui y voit la représentation d’un homme à l’envers.
mo?), disegnata e colorata nei tre colori: bianco (il
Le masque est gravé (scarification chez l’homme?),
bene), nero (il male), rosso (la violenza). Anche il
dessiné et coloré dans les trois couleurs: blanc (le
retro della paletta è disegnato e colorato. Dotata
bien), noir (le mal), rouge (la violence). L’arrière de
di supporto a mano.
la palette est lui aussi dessiné et coloré. Il est doté
Questo tipo di maschere sormontate da una tavo-
d’un support à main.
letta sono, a quanto risulta, tipiche di tre popola-
Ces masques surmontés d’une palette sont, sem-
zioni culturalmente vicine: dogon, mossi, bwa (bobo
ble-t-il, typiques de trois populations culturellement
ulè). Se ne trovano anche tra i kurumba, bobo fing,
voisines: dogon, mossi, bwa (bobo ulé). On peut
gurunsi e baga (Guinea). La tavola, a volte alta
aussi en trouver chez les kurumbas, les bobo fings,
alcuni metri, presenta sagomature diverse, trafo-
les gurunsis et les bagas (Guinée). La palette, qui
ri e decorazioni con motivi policromi di forma geo-
mesure parfois plusieurs mètres, présente des
metrica. Queste maschere, che confluiscono nella
découpes différentes, des ajours et des décorat-
società segreta Do, ovvero lo spirito guardiano delle
ions avec des motifs polychromes géométriques.
popolazioni bwa, vengono indossate assieme a un
Ces masques, qui se rencontrent dans la société
abito di foglie e fibre colorate durante cerimonie
secrète Do, c’est à dire l’esprit gardien de la popu-
agricole e riti funebri.
lation bwa, sont revêtus accompagnés d’un habit
La differente composizione e il diverso disegno
de feuilles et de fibres colorées lors de cérémonies
simbolico rappresentano l’arme araldico di ciascun
agricoles et de rites funèbres.
clan. Il naso a corno ricurvo verso la bocca aperta,
La composition différente et la diversité du des-
secondo alcune interpretazioni, simboleggerebbero
sin symbolique représentent l’arme héraldique de
anche rispettivamente il sesso maschile e quello
chaque clan. Selon certaines interprétations, les
femminile.
deux sexes y seraient représentés par le nez en
i bwa forme de corne recourbée vers la bouche ouverte.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 042 maschera a tavola (paletta)/masque en planche (palette) bwa-bobo ulé-burkina faso area di dedougou-nuna/aire de dedougou-nuna legno, pigmento/bois, pigment h cm 159
97
i bobo
i bobo
D
i origine mande, i bobo,
L
es bobos sont d’origi-
già abitanti della regione del Macina nel Mali, furono
ne mande. Auparavant, ils habitaient la région du
sospinti a sud da conquistatori prima soninke, poi
Macina au Mali, puis ils furent repoussés vers le
bambara. Oggi occupano numerosi una parte della
sud par les conquérants Soninkés dans un pre-
regione occidentale del Burkina Faso.
mier temps, et par les bambaras ensuite. Ils vivent
In prevalenza agricoltori, sono divisi in clan: contadi-
aujourd’hui en grand nombre dans une région occi-
ni, fabbri e griots. I fabbri, oltre al tradizionale lavoro
dentale du Burkina Faso.
artigianale, ivi compreso l’intaglio delle maschere in
Ce peuple d’agriculteurs est divisé en clans de
legno, svolgono un importante ruolo sia nei rapporti
paysans, forgerons et griots. Outre leur travail
socio-familiari, sia nei riti religiosi. I griots, narra-
artisanal habituel, dont fait partie la sculpture
tori, uomini della memoria e della parola, deposita-
des masques en bois, les forgerons jouent un rôle
ri della storia del popolo, pur essendo considerati
important aussi bien dans les rapports sociaux et
parte integrante della loro tradizione e cultura, non
familiaux que pour ce qui concerne les rites reli-
sono apprezzati come presso altre etnie.
gieux. Conteurs, hommes de la mémoire et de la
Non esiste un governo centralizzato. Le decisio-
parole, dépositaires de l’histoire du peuple, les
ni più importanti vengono prese dal consiglio degli
griots jouent un rôle reconnu dans la tradition
anziani nell’ambito dei lignaggi in cui è suddivisa la
culturelle des bobos, bien que moins apprécié que
popolazione.
dans d’autres ethnies.
Il dio creatore della terra e degli animali è wuro.
Il n’existe aucun pouvoir centralisé. Les décisions
Dwo è l’intermediario tra gli uomini e Dio. Il culto
les plus importantes sont prises par le conseil des
di Dwo, i cui sacerdoti erano i fabbri, sovrintende
vieux dans le cadre des différents lignages de la
100
a tutti gli eventi naturali, alle attività e ai compor-
population. Le dieu créateur des animaux et de la
tamenti dell’uomo.
terre est Wuro. Dwo est l’intermédiaire entre les
Le maschere sono gli elementi di base e il simbo-
hommes et Dieu. Le culte de Dwo, dont les forge-
lismo più significativo nelle cerimonie e nei riti di
rons étaient les ministres, gouverne les événeme-
purificazione e di riconciliazione con la natura, non
nts naturels, les activités et les comportements
sempre rispettata, anzi, a volte offesa. Offerte di
de l’homme.
sacrifici e danze, col loro linguaggio simbolico e for-
Le masque constitue la base et le symbole prin-
temente gestuale, sottolineano la destinazione e la
cipal des cérémonies religieuses et des rites de
finalità delle diverse manifestazioni. Le cerimonie di
purification et de réconciliation avec la nature qui
iniziazione avvengono con ciclo decennale.
n’est pas toujours respectée, et qui parfois même est offensée. Les sacrifices et les danses soulignent, par leur langage symbolique et gestuel, l’objet et la raison des différentes manifestations. Les cérémonies initiatiques se déroulent suivant un cycle de dix ans.
i bobo 101
I
n questo tipo di maschera,
D
ans ce type de masque
detta a farfalla, al volto centrale schematizzato si
appelé papillon, deux longues palettes se superpo-
contrappongono, in senso orizzontale, due lunghe
sent horizontalement au visage centrale schém-
palette. La decorazione è limitata a due strisce
atisé. La décoration consiste simplement de deux
oblique, che scendono dall’alto verso il basso delimi-
bandes obliques qui descendent de haut en bas
tando, in modo schematizzato, un volto con occhi a
délimitant de façon schématique un visage avec
cerchi concentrici, naso, bocca tonda e sporgente.
des yeux en cercles concentriques, un nez, une
Il corno ricurvo, che scende dall’alto verso il basso,
bouche ronde et proéminente. La corne courbe qui
è spezzato. La colorazione, in bianco, nero e rosso,
tombe vers le bas est cassée. La coloration en
è alterata dall’uso e dal tempo.
blanc, noir et rouge est altérée par l’usure et le
Maschera per danze legate ai riti dell’agricoltura,
temps. Masque pour les danses liées aux rites de
tuttora largamente praticati presso i bobo.
l’agriculture, que les bobos pratiquent beaucoup encore aujourd’hui.
cod./no. de référence
n. 043
tipo di oggetto/type d’objet
maschera papillon (a farfalla)/masque papillon
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
bobo fing-burkina faso
territorio a nord-est di bobo dioulasso/territoire au nord-est de bobo dioulasso legno, pigmento/bois, pigment h cm 26; larg. cm 119
M
aschera di danza policroma dalla
forte impostazione cubista. Ha caratte-
re antropozoomorfo. Una grande cresta sollevata si congiunge al capo, nella zona frontale, e si unisce alla sporgente linea del naso; gli occhi sono incisi con cerchi concentrici; la grande bocca è costituita da un parallelepipedo che fuoriesce prepotentemente dall’intera superficie della parte inferiore del volto. Sono presenti incisioni e disegni geometrici. Alla base è posto un supporto da tenere in mano. Maschera di forte vigore partecipe e protagonista in riti di contrapposizione all’influenza di forze demoniache a danno della comunità o della natura. Per la grande bocca, una vera fauce che occupa la metà del volto, questa maschera potrebbe essere accomunata alla categoria della conflittualità.
M
asque de danse polychrome avec une
apparence cubiste. Il est de type anthropo-zoomorphe. Une grande crête soulevée rejoint la tête sur la zone frontale et s’unit à la ligne saillante du nez; les yeux sont gravés en cercles concentriques; la grande bouche est constituée d’un parallélépipède qui ressort considérablement de toute la partie inférieure du visage. Il présente des incisions et des dessins géométriques. Sur la base, il y a un support à tenir dans la main. Masque de forte vigueur qui participait, souvent en protagoniste, aux rites exécutés pour s’opposer à l’influence des forces démoniaques nuisibles à la communauté ou à la nature. Pour sa grande bouche, une véritable gueule qui occupe la moitié du visage, ce masque pourrait faire partie de la catégorie de la conflictualité.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
104
n. 044 maschera antropozoomorfa/masque anthropozoomorphe non nota, forse bobo-burkina faso/enconnue, peut-être bobo-burkina faso area del centro-ovest di burkina faso/zone du centre-ouest du burkina faso legno, pigmento, segni d’uso/bois, pigment, signes d’usure h cm 60
È
un feticcio, uno strumento cerimoniale utilizzato dagli stregoni-guaritori, detentore di un potere soprannaturale. È intagliato
semplicemente e rozzamente su quattro piedi. Rappresenta una tartaruga. Nella parte superiore (parzialmente deteriorata) sono presenti incisioni in forme geometriche. Sullo sgabello, durante la cerimonia, sedeva soltanto il feticheur (stregone-guaritore). In alcuni casi venivano invitati a sedersi coloro i quali chiedevano l’intercessione degli spiriti degli antenati nelle dispute. Il colpevole, per evitare la maledizione degli spiriti, rifiutava di sedersi, confessando in questo modo la colpa. Normali sgabelli lignei erano alquanto diffusi nell’Africa occidentale, ma sempre con un’utilizzazione mirata e limitata. Alcuni ave-
vano anche un alto schienale, altri erano costituiti da una massa lignea senza piedi di sostegno. I più diffusi erano gli sgabelli con tre o quattro piedi, utilizzati rispettivamente, con rigore, dall’uomo o dalla donna. I numeri 3 (uomo) e 4 (donna) hanno ancora un preciso riferimento sessuale. A volte gli sgabelli erano intagliati e decorati.
C
’est un fétiche, instrument de cérémonie employé par les sorciers-guérisseurs, qui possède un pouvoir surnaturel. Il est
simplement et grossièrement taillé sur quatre pieds. Il représente une tortue. Dans le haut (en partie détérioré), il y a des incisions en forme géométrique. Durant la cérémonie seul le féticheur (sorcier-guérisseur) pouvait s’asseoir sur le tabouret. Dans certains cas, on invitait à s’asseoir ceux qui demandaient l’intervention des esprits des ancêtres dans les querelles. Le coupable, pour éviter la malédiction des esprits, refusait de s’asseoir confessant ainsi sa faute. Ces simples tabourets en bois étaient assez fréquents en Afrique de l’Ouest, mais ils avaient toujours une fonction limitée et précise. Certains avaient un haut dossier, d’autres étaient constitués d’un bloc de bois sans pieds d’appui. Les plus répandus étaient les tabourets avec trois ou quatre pied qui étaient rigoureusement utilisés l’un par la femme et l’autre par l’homme. Les chiffres 3 (homme) et 4 (femme) ont eux aussi une allusion sexuelle précise. Les tabourets étaient parfois sculptés et décorés.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
n. 045 sgabello zoomorfo cerimoniale/tabouret zoomorphe de cérémonie bobo fing-burkina faso territorio di houndé/territoire de houndé
materiale/matériel dimensioni/dimensions
legno/bois h cm 9; lung. cm 33
105
106
I
n questo tipo di maschera,
D
ans ce type de masque
detta a farfalla, al volto centrale schematizzato
“en papillon”, deux longues palettes se superposent
(con sola bocca e corno ricurvo) si contrappon-
horizontalement au visage central schématisé (avec
gono, in senso orizzontale, due lunghe palette. La
seulement la bouche et une corne recourbée). La
decorazione è a cerchi concentrici, con pochi altri
décoration est faite de cercles concentriques, avec
motivi geometrici. La colorazione in bianco, nero e
quelques autres motifs géométriques. La coloration
rosso è alterata dall’uso e dal tempo.
en blanc, noir et rouge est altérée par l’usure et
Maschera per danze legate ai riti dell’agricoltura,
le temps.
tuttora largamente praticati presso i bobo. Il corno
Masque pour les danses liées aux rites de l’agri-
ricurvo che scende dall’alto verso la bocca aperta
culture, que les Bobos pratiquent beaucoup enco-
potrebbe anche simboleggiare rispettivamente il
re aujourd’hui. La corne recourbée qui descend du
sesso maschile e quello femminile.
haut vers la bouche ouverte pourrait symboliser les deux sexes.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 046 maschera papillon (a farfalla)/masque papillon bobo fing-burkina faso boni (houndé)-provincia di houet/boni (houndé)-province de houet legno, pigmento/bois, pigment h cm 36,5; largh. cm 202
R
appresenta l’antilope (koba). È un’interpretazione piuttosto naturalistica. Occhi globulari a cerchi concentrici, orecchie e corna
ben modellate, grugno prominente con bocca aperta fino all’interno della maschera. Una sporgenza verticale centrale divide il muso scendendo dalla fronte fino alla bocca. La decorazione policroma (bianco, nero, rosso) ha motivi un poco più fantasiosi di quelli normalmente geometrici. La maschera è espressione di uno spirito della brousse, presente e vigile tutore del gruppo nella cerimonia rituale, solitamente riferita alla fertilità della terra o a un evento funebre. Il danzatore che la indossa, normalmente celato sotto un costume di fibre, imita i movimenti e il comportamento dell’animale rappresentato dalla maschera. Va sottolineato come le due maschere, la presente e la n° 033, pur simili nella concezione e nella forma, apparterebbero ad etnie diverse.
C
e masque représente une antilope
(koba). C’est une interprétation assez naturaliste. Les yeux sont globuleux en cercles concentriques, les oreilles en corne bien modelées. Le museau proém-
inent a une bouche ouverte jusqu’à l’intérieur du masque. Le visage est divisé par une saillie anguleuse qui va du front à la bouche. La décoration polychrome (blanc, noir, rouge) est faite de motifs un peu plus fantaisistes que les habituels dessins géométriques. Ce masque qui est l’expression de la brousse, est le tuteur vigilant du groupe dans les cérémonie rituelles, généralement relatives à la fertilité de la terre ou à un événement funèbre. Le danseur qui porte le masque, généralement caché par un habit en fibres, imite les mouvements et les comportements de l’animal représenté. Il faut ajouter que le masque en question, ainsi que le n° 033 semblent être identiques comme conception et comme forme, alors que l’attribution de l’ethnie et de la provenance sont différentes.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
108
n. 047 maschera copricapo/masque couvre-chef bobo fing-burkina faso territorio di bobo dioulasso/territoire de bobo dioulasso legno, pigmento/bois, pigment h cm 52
R
appresenta l’uccello kalao con forte becco. Sul
capo porta una paletta a forma di rombi e rettangoli alternati, con decorazioni geometriche, dipinte in bianco, nero e rosso. Piccola maschera usata per uno specifico rituale all’esterno che precede l’uscita delle grandi maschere. Le maschere di questo tipo non sono usate per le danze, ma per i riti propiziatori. Materializzano animali selvatici o domestici associati totemicamente con gli ancestrali spiriti collettivi dei clans.
C
e masque représente l’oiseau kalao avec un
grand bec. Sur la tête, il porte une pelle en forme de losanges et de rectangles alternés, avec des décor-
ations géométriques peintes en blanc, noir et rouge. Petit masque qui ne sert pas à danser, mais qui est au contraire utilisé pour faire des sacrifices destinés à protéger les danseurs. Ce masque sert à un rituel spécifique qui se déroule à part, avant l’entrée en scène des grands masques. Ces petits masques matérialisent des animaux sauvages ou domestiques associés au niveau totémique aux esprits collectifs ancestraux des clans.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
n. 048 maschera copricapo ornitomorfa/masque couvre-chef ornithomorphe bobo fing-burkina faso territorio a nord-est di bobo dioulasso/territoire au nord-est de bobo dioulasso legno, pigmento/bois, pigment
dimensioni/dimensions
h cm 73
109
110
R
appresenta l’uccello
I
l représente l’oiseau kalao
kalao con forte becco ricurvo. Sul capo porta una
avec un gros bec recourbé. Il porte sur la tête une
paletta con due rombi e un quadrato. L’insieme è
palette avec deux losanges et un carré. L’ensemble
decorato con motivi geometrici, dipinti di bianco,
est décoré de motifs géométriques peints en blanc,
nero e rosso.
noir et rouge.
Il kalao è un uccello sacro, protettore del grup-
Le kalao est un oiseau sacré protecteur du groupe
po che, oltre che sulle maschere, si può trovare
que l’on peut trouver représenté sur les masques,
riprodotto anche su porte di casa e oggetti di uso
mais aussi sur les portes des maisons et sur les
quotidiano. Le danze con questo tipo di masche-
objets d’usage quotidien. Les danses faites avec
re, rappresentanti animali che contengono i geni
ce type de masque, qui représentent les animaux
protettori del villaggio, invocano la purificazione a
qui contiennent les génies protecteurs du village,
seguito di eventi che hanno rotto il perfetto equi-
invoquent la purification suite à des événements
librio esistente fra i due ordini in cui è ripartito il
qui ont rompu le parfait équilibre qui existe entre
mondo: la brousse e il villaggio.
les deux ordres qui divisent le monde: la brousse
Queste maschere intervengono anche al termine
et le village.
della stagione secca per chiedere la pioggia e un
Ces masques sont également utilisés à la fin de la
abbondante raccolto.
saison sèche pour demander la pluie et une récolte
Analoghe maschere si trovano anche tra i gurunsi
abondante.
e i mossi.
Des masques similaires se trouvent aussi près les
i bobo gurunsis ou les mossis.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 049 maschera copricapo ornitomorfa/masque couvre-chef ornithomorphe bobo fing-burkina faso territorio di confine tra le etnie bobo, gurunsi e mossi territoire de frontière entre les ethnies bobo, gurunsi et mossi legno, pigmento/bois, pigment h cm 109
111
R
appresenta un coniglio. Sono evidenziate
grandi orecchie, una prominenza che scende dal capo fino al naso, una larga bocca con dentatura. È colorata di bianco, nero e rosso su disegni geometrici e dotata di supporto a mano. Riconducibile alla società Do, il nume tutelare che estende la sua protezione alle maschere. Gli esecutori delle maschere rituali sono normalmente i fabbri, organizzati in una casta chiusa. Viene indossata in occasione di danze di giovani.
F
iguration d’un lapin. Les grandes oreilles
sont bien évidentes ainsi qu’une proéminence qui descend de la tête au nez et une grande bouche avec des dents. Il est coloré de blanc, noir et rouge sur des dessins géométriques et il est muni d’un support à main. Le numé qui étend sa tutelle à la protection des masques, est reconductible à la société Do. Les fabriquants des masques rituels sont en général les forgerons, organisés en caste fermée. Il est porté en occasion de danses de jeunes.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
112
n. 050 maschera zoomorfa/masque zoomorphe bobo fing-burkina faso territorio di djibasso/territoire de djibasso legno, pigmento/bois, pigment h cm 80
D
isco piatto avente la forma schematizzata del sole con occhi, bocca dentata e aperta, corno ricurvo che dalla fronte scende
verso la bocca. Raffigura un gufo, uccello considerato come messaggero dal mondo degli spiriti, in analogia con il sole che viene dalla notte. La decorazione a triangoli, con l’angolo acuto rivolto verso l’esterno, rappresenterebbe i raggi solari. La colorazione è in bianco, nero e rosso. Dotato di supporto a mano. Così come il sole sorge e illumina, la maschera porta giustizia e rende chiarezza nei rapporti umani. È riconducibile al Dwo/Do, il padre delle maschere, nume tutelare che assicura protezione ai componenti e familiari della società segreta che prende il suo nome. È considerato il tutore del clan e del villaggio. Le maschere che si rifanno ai riti Do sottendono tutte un vestito di fibre vegetali. Lo spirito Do viene invocato durante cerimonie agricole cicliche, riti funerari e matrimoni.
D
isque plat en forme schématisée de soleil, avec des yeux, une bouche ouverte avec des dents, une corne recourbée qui
descend du front vers la bouche. Il représente un hibou, oiseau considéré comme messager du monde des esprits, en analogie avec le soleil qui vient de la nuit. La décoration, faite de triangles dont l’angle aigu est orienté vers l’extérieur, représenterait les rayons solaires. La coloration est blanche, rouge et noire. Il est doté d’un support à main. Comme le soleil qui surgit et illumine, le masque porte la justice et éclaircit les rapports humains. Il est rapporté à Dwo/Do, le père des masques, dieu tutélaire qui assure sa protection aux membres et aux familles de la société secrète qui prend son nom. Il est considéré comme tutélaire du clan et du village. Les masques qui s’inspirent aux rites Do sont accompagnés d’un habit en fibres végétales. L’esprit Do est invoqué lors des cérémonies agricoles cycliques, des rites funéraires et des mariages.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
n. 051 maschera del dio sole/masque du dieu soleil bobo fing-burkina faso territorio di bobo dioulasso/territoire de bobo dioulasso
materiale/matériel legno, pigmento/bois, pigment dimensioni/dimensions
h cm 41,5; largh. cm 39
113
i lobi
i lobi
I
lobi, come quasi tutti i
L
es lobos, comme prati-
popoli dell’area voltaica, sono tra i più puri rappre-
quement tous les peuples de la région de la Volta,
sentanti dell’antica cultura sudanese (paleonegriti-
comptent parmi les plus purs représentants de
ca). Un tempo fieri e temuti guerrieri, adottarono
l’antique culture du Soudan. Ce peuple, jadis de
ben presto l’agricoltura ricevuta dal “mande”, ma
redoutables guerriers, passa rapidement à l’agri-
parteciparono solo in modo marginale e distaccato
culture selon le modèle “mande”, mais participa
alla formazione dei meccanismi sovra-territoriali.
de façon marginale et distante à la formation des
Perciò la penetrazione delle civiltà islamica e occi-
mécanismes sur-territoriaux.
dentale è stata minore che altrove e, ancora oggi,
C’est pourquoi la pénétration de la civilisation isla-
è diffusa e praticata l’antica tradizione animista e
mique et occidentale a été chez eux moins impor-
il culto degli antenati.
tante qu’ailleurs, et encore aujourd’hui l’antique
Provenienti dall’est, attraverso il Volta Nero, si
tradition animiste est répandue et pratiquée, ainsi
insediarono sull’attuale territorio già dei kulango e
que le culte des ancêtres.
dei gan. Li seguirono, nell’area nord-est, i dagara e
Provenants de l’est, à travers la Volta Noire, ils se
i birifor con i quali hanno in comune caratteristiche
sont établis sur leur territoire actuel, où vivaient
sociali e culturali.
déjà les kulangos et les gans. Les dagara et les
I lobi, divisi tra il Burkina Faso e la Costa d’Avorio,
birifors, qui ont des caractéristiques sociales et
vivono in caratteristiche case di terra cruda, con
culturelles communes, les suivirent dans la région
tetto-terrazzo, di norma distanziate tra loro. Sono
nord-est.
divisi in clan totemici. Praticano ogni sette anni le
Implantés entre le Burkina Faso et la Côte d’Ivoire,
cerimonie di iniziazione dette “dyoro”.
les lobos vivent dans de typiques habitations de
116
Nell’applicazione delle norme della tradizione locale,
terre crue avec des toits-terrasse, généralement
la cosiddetta “coutume”, nelle relazioni sociali e
assez distantes l’une de l’autre. Ils sont divisés
nell’economia di scambio, riveste grande importanza
en clans totémiques. Ils pratiquent tous les sept
una particolare conchiglia chiamata “cauri”.
ans des cérémonies d’initiation appelées “dyoro”.
Davanti alle loro abitazioni, i lobi innalzano altari-fe-
Un coquillage, appelé “cauri”, joue un rôle fonda-
ticci, i “thilkha”, destinati a placare la forza vitale
mental aussi bien dans le respect des coutumes
degli animali e degli alberi abbattuti.
que dans les relations sociales et dans l’économie
All’interno, nella stanza più buia e segreta della
du troc.
casa, vi è il “thildhu”, il sacrario familiare, che
Les lobos érigent devant leurs maisons des autels
custodisce feticci personali e oggetti sacri, per
fétiches, les “thilkhas”, afin de calmer la force vitale
comunicare con gli spiriti potenze.
des animaux et des arbres abattus. A l’intérieur,
Lontano dalle abitazioni, nei campi, si trova il
dans la pièce la plus secrète et sombre du foyer,
“ditihl”, l’altare della terra, che sta a definire un’u-
se trouve le “thildhu”, le sanctuaire de famille qui
nità territoriale nella quale si riconosce e abita un
garde les fétiches personnels et les objets sacrés,
certo numero di famiglie, sia pure di clan totemici
qui servent à communiquer avec les esprits-forces.
differenti.
Loin des habitations, dans les champs, se trouve
I lobi non utilizzano maschere. È notevole, per quan-
le “ditihl”, l’autel de la terre, qui sert à définir
tità e qualità, la scultura in legno con raffigurazione
une unité territoriale où vivent et s’identifient plu-
simbolica di figure chiamate bateba e teste poste
sieurs familles, qui peuvent toutefois appartenir à
in cima a un piolo piantato in terra. Normalmente
différents clans totémiques.
sono la rappresentazione di antenati defunti, spi-
Les lobos n’emploient pas de masques. En revan-
riti che aiutano l’uomo nella difficile battaglia della
che, les sculptures en bois représentant des figu-
sopravvivenza e dei rapporti con la natura e con gli
res symboliques appelées bateba, ainsi que les
altri uomini.
têtes surmontant des pieux plantés dans le sol,
i lobi
sont fréquentes et de qualité remarquable. Elles représentent en général les ancêtres défunts, esprits qui aident les hommes dans la difficile bataille de la vie et des rapports avec la nature et avec les autres hommes.
117
118
A
forma di “ipsilon”
E
n forme de “y grecque”
rovesciata, rappresentano in modo molto grezzo
renversé, ces statues représentent de façon très
e primitivo una coppia di sposi. Esempio di bateba
grossière et primitive un couple d’époux. C’est un
tenuti nel sacrario familiare e aspersi di materiale
exemple de bateba gardés dans le monument de
sacrificale in riti di protezione e auspicio. Si notano
famille et aspergés de matières sacrificielles dans
nel materiale crostoso rimasto anche rimasugli di
les rites protecteurs et propitiatoires. On peut voir
piume.
des restes de plumes dans la matière sacrificielle.
i lobi
I “rappresentati” divenuti, alla loro morte, antenati
Les “personnes représentées”, qui à leur mort
importanti, vengono conservati a ricordo e collocati
sont devenues des ancêtres importants, sont
nel “thildu”, il sacrario familiare, dove sono praticati
gardées en souvenir et placées dans le “thildu”, le
i sacrifici e i riti previsti dalla tradizione.
monument de famille, où sont pratiqués les sacri-
A seconda dei casi, essi sono soggetti diretti della
fices et les rites que prévoit la tradition.
cerimonia o semplicemente testimoni.
Selon les cas, il sont directement sujets de la
In oggetti con questa forma simile alla fionda, c’è
cérémonie ou seulement témoins. Certains voient
chi ravvisa un preciso simbolismo (caccia, difesa
une symbolisation précise dans ces objets de
od altro significato?). Nella produzione lobi non è
forme semblable à celle d’un lance-pierres (chas-
raro tale riferimento che si presenta in forme e
se, défense ou autre?). Cette référence se trouve
stili diversi.
assez fréquemment dans la production des lobos,
et elle se trouve sous formes et styles différentes.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 052 statuette, figure maschile e femminile/petites statues, figure masculine et féminine
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
lobi-burkina faso territorio a sud, sud-est di gaoua/territoire au sud,sud-est de gaoua legno, depositi e materia sacrificale crostosa bois, dépôts et matière sacrificielle formant une croûte h cm 83 uomo; h cm 71 donna/h cm 83 homme; h cm 71 femme
119
È
un bateba, genericamente e impropria-
mente chiamato feticcio, rappresentante di esseri spirituali, per aiutare gli uomini
nell’eterna lotta della vita contro la fame, la malattia, la morte. Questo sarebbe utilizzato per la guarigione di malattie del ventre. I bateba sono le statue più importanti. Di solito sono poste sugli altari. È noto che generalmente la statuaria africana è prodotta con finalità non estetiche, ma rituali; rappresenta persone (a volte animali) e fatti riconducibili all’universo simbolico della cultura tradizionale che ha radici nel mito. Questa caratteristica è in particolare riscontrabile nelle sculture lobi, dove il corpo è di solito delineato in forme sbrigative ed essenziali, mentre la testa è bene o meglio scolpita in quanto è considerata il centro della forza vitale.
L
e batéba qui représente des êtres spi-
rituels, souvent appelé fétiche de façon vague et incorrecte, sert à aider les hommes dans la lutte de la vie contre la faim, la maladie et la mort. Celui-ci devrait servir à la guérison des maladies du ventre. Les batébas sont les statues les plus importantes. Elles sont en général placées sur les autels. On sait que les statues africaines ne sont pas produites dans un but esthétique mais rituel; elles représentent des personnes (parfois des animaux) et des faits liés à l’univers symbolique de la culture traditionnelle, qui trouve ses racines dans les mythes. Cette caractéristique est particulièrement fréquente dans les sculptures lobis où le corps est en général à peine amorcé avec des formes rapidement ébauchées, alors que la tête est bien sculptée, ou tout du moins mieux sculptée, étant considérée le centre de la force vitale.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
120
n. 053 statuetta, figura maschile/petite statue, figure masculine lobi-burkina faso provincia poni/province poni legno/bois h cm 36
F
igura in cui la posizione delle
braccia, la destra che scende affiancata al corpo e la sinistra alzata a 45° verso l‘alto, e del capo, leggermente inclinato a destra, esprimono l’invocazione dell‘aldilà o anche della pioggia. Nella statuaria lobi spesso anche le braccia, siano esse penzoloni, ai fianchi o alzate in posizioni diverse, contribuiscono, con la testa, al preminente significato di un
momento della vita dell’uomo in comunicazione col divino.
I
l s’agit d’un bateba (fétiche),
dont la position des bras, le droit qui retombe le long du corps et le gauche levé à 45° vers le haut, et de la tête, légèrement inclinée à droite, exprime l’invocation de l’au-delà ou de la pluie. Dans les statue lobies, que les bras soient pendants, serrés sur les côtés ou levés dans différentes positions, ils contribuent souvent à représenter, avec la tête, un moment de la vie de l’homme en communication avec le divin.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 054 statuetta, figura femminile, con braccio alzato/petite statue: figure féminine avec un bras levé
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
lobi-burkina faso provincia poni-territorio di diebougou/province poni-territoire de diebougou
materiali/matériel
legno/bois
dimensione/dimensions
h cm 33
121
S
tatuetta di accoppiamento sessua-
le. La donna in piedi, leggermente inclinata, è simbolicamente posseduta da posizione retrostante dal futuro sposo che ancora non conosce. L’uomo lobi, per trovare moglie, deve provvedere a una dote piuttosto elevata e dimostrare pubblicamente le sue capacità sessuali. Da qui l‘appello al feticcio per la riuscita della prova. Questo tema di una coppia nell’atto della copulazione, abbastanza frequente nell’arte lobi, ha una funzione magica: quella di aiutare chi la detiene a trovare una compagna. Anche in questa statuetta sono ben evidenziate le teste (centro della forza vitale) e la parte dei corpi che descrive l’atto sessuale, mentre la restante parte dell’oggetto è approssimativa.
P
etite statue batéba de l’accou-
plement sexuel. La femme debout, légèrement inclinée, est symboliquement possédée en position postérieure par le futur mari qu’elle ne connaît encore pas. Pour trouver une femme, l’homme lobi doit rassembler une dote plutôt importante et démontrer publiquement ses capacités sexuelles. Il fait donc appel au fétiche pour la bonne réussite de l’épreuve. Le thème du couple en train de copuler, assez fréquent dans l’art lobi, a une fonction magique: celle d’aider celui qui la possède à trouver une compagne. Dans cette statue, comme dans les précédentes, la tête (centre de la force vitale) et la partie du corps qui décrit l’acte sexuel sont bien évidentes, alors que le reste de l’objet est imprécis.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 055 statuetta, figure maschile e femminile/petite statue, figure masculine et féminine
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiali/matériel dimensione/dimensions
122
lobi-burkina faso provincia poni/province poni legno, residui di materiale sacrificale/bois, résidus de matériel sacrificiel h cm 32,5
T
rattasi di bateba (feticcio). È una scultu-
ra grezza come la generalità della produzione lobi. La grande testa, che ben evidenzia l’arcata sopraccigliare, non presenta occhi, ma solo due fosse. Corpo cilindrico con natiche steatopigie. Braccia, mani, cosce e gambe in un’unica soluzione, il tutto abbozzato in modo rudimentale. Ogni bateba assolve a una funzione specifica, esorcizzando il male e allontanando le energie negative che minacciano la fertilità della terra, la fecondità delle donne, la quotidianità della vita di gruppo e familiare. In essi risiedono forze legate agli spiriti che sono il tramite fra i viventi e i defunti. L’assenza dello sguardo umano, lascia pensare a personaggio di una realtà invisibile.
I
l s’agit d’un bateba (fétiche). C’est une sculp-
ture grossière comme le sont en général les production des lobos. La grande tête, où l’arcade sourcilière est bien marquée, n’a pas d’yeux mais seulement deux creux à leur place. Le corps est en forme de cylindre avec des fesses stéatopygiques. Les bras, les mains et les jambes sont englobés et esquissés de façon rudimentaire. Chaque batéba est destiné à une fonction précise, exorcisant le mal et éloignant les énergies négatives qui menacent la fertilité de la terre, la fécondité des femmes, le quotidien de la vie du groupe et de la famille. Ils détiennent en eux les forces liées aux esprits qui sont le passage entre les vivants et les défunts. L’absence du regard humain fait penser au personnage d’une réalité invisible.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 056 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
lobi-burkina faso bougouriba-area attorno a diebougou/bougouriba-alentours de diebougou
materiali/matériel
legno/bois
dimensione/dimensions
h cm 51
123
124
B
ateba, feticcio familiare.
B
atéba, fétiche de famil-
Vigorosa figura dalle caratteristiche tipicamente
le. Cette figure vigoureuse a des caractéristiques
lobi, sia per la stilizzazione dell’intaglio, sia per l’e-
typiquement lobies, aussi bien pour la stylisation
spressione enigmatica e la funzione di comunica-
des incisions, que pour l ’expression énigmatique
zione con gli attivi spiriti invisibili.
et la fonction de communication avec les esprits
L’intaglio è grezzo, ma essenziale ed efficace. La
invisibles ayant une influence active.
statua, posta sull’altare del “thildu” (sacrario fami-
La sculpture est rudimentaire, mais sobre et effica-
liare), presenta una vasta erosione da termiti nella
ce. La statue, placée sur l’autel du “thildu” (monu-
parte inferiore delle gambe.
ment de famille), présente sur la partie inférieure
La statuaria lobi è generalmente una serena rap-
des jambes une importante érosion due aux ter-
presentazione del divino. Gli spiriti rappresentati
mites.
dalle statue, intermediari tra le difficoltà quoti-
Les statues lobies sont généralement une représ-
diane dell‘uomo e il divino, mantengono sempre lo
entation sereine du divin. Les esprits représentés
sguardo e l’atteggiamento dignitoso di chi osserva
par les statues, intermédiaires entre les difficul-
e interviene nei problemi umani senza alcun coin-
tés du quotidien de l’homme et le divin, maintien-
volgimento.
nent toujours le regard et l’attitude fière de ceux
Un’osservazione valida per tutte le altre statuette
qui observent et interviennent dans les problèmes
della raccolta: l’occhio lobi è introspettivo, chiuso
humains tout en restant au dessus.
in se stesso e senza sguardo. Penetrare con lo
Une observation qui peut être faite sur tous les
sguardo è ritenuto disdicevole, mentre gli occhi
batébas de la collection est que l’oeil lobi est intro-
abbassati rappresentano un atteggiamento defe-
spectif, refermé sur lui-même et sans regard. Chez
rente e concentrato.
les lobos, regarder de façon pénétrante est consi-
i lobi déré déplorable, alors que les yeux baissés représentent une attitude de déférence et de concentration.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 057 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine lobi-burkina faso provincia di poni/province de poni legno/bois h cm 35
125
126
È
un bastone lavorato che
C
e bâton entaillé représ-
tratteggia una figura simbolica, con sinuosità dolci
ente une figure symbolique, avec des sinuosités
e levigate. Il volto, un ovale piatto, è evidenziato nei
douces et polies. Sur le visage, un ovale plat, les
suoi diversi elementi, il corpo è invece rappresen-
différents éléments sont bien tracés, alors que le
tato in modo sommario. Nel retro della base della
corps est représenté de façon sommaire. Sur la
scultura è scolpito un altro volto analogo a quello
base de l’arrière de la sculpture un second visage,
della figura intera.
semblable à celui de la figure principale, est sculpté.
Serve per formulare un giuramento. All’atto della
Cet objet sert à exprimer un serment. Durant la
cerimonia viene tenuta sul capo da colui che pro-
cérémonie, celui qui prononce la formule du rite le
nuncia la formula di rito.
tient sur la tête.
La duplicità del volto starebbe a indicare la verità e
Le double visage pourrait indiquer la vérité et son
il suo contrario, o anche l’ipocrita doppiezza.
contraire, ou encore la dualité hypocrite.
Ancora una volta viene data evidenza a una testa
Ici encore, la tête est démesurée par rapport à
sproporzionata nella misura della figura in quan-
l’ensemble, étant le domaine de la force vitale de
to sede della forza vitale dell’individuo e delle sue
l’individu et de ses capacités.
i lobi
capacità.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
n. 058 statuetta/petite statue lobi-burkina faso provincia di poni/province poni
materiale/matériel
legno/bois
dimensioni/dimensions
h cm 32,5
127
L
’essenzialità è la caratteristica di que-
sta statuetta. Presenta una grande testa con tratti del volto limitati, sguardo rivolto verso il basso e introspettivo, braccia aderenti lungo il corpo, natiche steatopigie, gambe e piedi abbozzati. I bateba rappresentano creature spirituali invisibili con caratteristiche e proprietà umane che si pongono nell’ordine cosmogonico lobi tra il Dio creatore e i geni della campagna. Nell’ordine segue poi l’uomo vivente. I bateba sono posti su di un altare, hanno la capacità di vedere, comunicare, proteggere ed aiutare l’uomo nelle diverse difficoltà che incontra. Gli occhi abbassati sono sovente espressione di un atteggiamento deferente e concentrato e anche di distacco dagli eventi e passioni umane.
R
eprésentation traditionnelle d’un
batéba de famille. Il est caractérisé par sa sobriété. La figure, assez bien proportionnée, a une grande tête où les traits du visage sont limités, le regard introspectif est retourné vers le bas, les bras sont collés le long du corps, les fesses sont stéatopygiques, les pieds et les jambes sont ébauchés. Les batébas représentent des créatures spirituelles invisibles avec des caractéristiques et des propriétés humaines qui, dans l’ordre cosmogonique lobi, se situent entre le Dieu créateur et les génies de la campagne. Dans l’ordre, ils sont suivis par l’homme vivant. Les batébas sont placés sur un autel, ils ont le pouvoir de voir, de communiquer, de protéger et d’aider l’homme dans les difficultés qu’il rencontre. Les yeux baissés sont souvent expression d’une attitude déférente et concentrée mais ils signifient aussi le recul envers les événements et les passions humaines.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
128
n. 059 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine lobi-burkina faso provincia poni/province poni legno, patina scura/bois, teinture foncée h cm 37,5
F
eticcio in atteggiamento di pre-
ghiera per la cura di malattie del ventre e della testa. Presenta un
capo sproporzionato rispetto all’intero corpo. Un braccio è ripiegato sul ventre, l’altro verso il cuore. Conservato dal guaritore/divinatore al quale occorre rivolgersi con dono di animale da sacrificare. La sproporzione anatomica della testa col resto del corpo, sta ad indicare che la stessa è sede della vita ed espressione della purezza dell’individuo, mentre il ventre, per esempio, è sede dell’impurità.
F
étiche en attitude de prière
pour le soin des maladies du ventre et de la tête. La tête est démesurée par rapport au reste du corps. Un des bras est replié sur le ventre, l’autre vers le cœur. Cette statue était conservée par le guérisseur/devin auquel il fallait amener un animal à sacrifier. La disproportion anatomique de la tête par rapport au reste du corps indique que c’est ici que se trouve la vie et qu’elle est l’expression de la pureté de l’individu, alors que le ventre, par exemple, est le domaine de l’impureté.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 060 statuetta, figura androgina/petite statue, figure androgyne
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
lobi-burkina faso provincia poni/province poni
materiale/matériel
legno/bois
dimensioni/dimensions
h cm 42
129
F
igura scolpita in modo rudimentale. I
lineamenti del viso sono grossolani. Occhi e orecchie in linea hanno la medesima forma e sembrano voler interpretare un’identica funzione. Non esiste il collo. Le braccia lungo il corpo sono piccole e corte. Grossolana anche la rappresenta-
zione del sesso. La scultura veniva praticata anche in maniera autodidatta, durante la stagione secca, da una parte della popolazione maschile (soprattutto giovani). Gli stimoli provenivano, sia dai modelli degli specialisti, sia dal desiderio di interpretare, in chiave personale, la rappresentazione di momenti socio-religiosi previsti dalla tradizione.
B
atéba employé dans l’autel de famil-
le. Figure sculptée de façon rudimentaire. Les traits du visage sont grossiers. Les yeux et les oreilles sont sur la même ligne et ils ont la même forme, semblant vouloir interpréter la même fonction. Il n’y a pas de cou. Les bras le long du corps sont petits et courts. La représentation du sexe, également, est rudimentaire. La sculpture était aussi une pratique autodidacte de la population masculine (principalement les jeunes), surtout pendant la saison sèche. L’inspiration leur venait aussi bien de l’observation des modèles des spécialistes, que du désir d’interpréter personnellement la représentation de moments socio-religieux prévus par la tradition.
cod./no. de référence
n. 061
tipo di oggetto/type d’objet
statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
130
lobi-burkina faso provincia poni/province poni
legno, incrostazioni materiale sacrificale/bois, incrustations de matière sacrificielle h cm 32
G
rossolana figura squadrata e sgraziata. I pochi
tratti del viso sono appena accennati. È forse un esempio della realizzazione ad uso per-
sonale di una tozza figura con funzione rituale, effettuata da un iniziando alla libera invenzione di un oggetto che rappresenta la sintesi tra espressione stilistica e pensiero verso l’aldilà. Questa libertà di interpretazione e di espressione in modo personale è alla base della singolare e ricca produzione statuaria lobi.
F
igure grossière aux formes carrées et sans
grâce. Les quelques traits du visage sont à peine ébauchés. C’est peut être un exemple de réalisation, pour usage personnel, d’une figure et fonction rituelle réalisée par un débutant dans l’exercice de l’invention d’objets, synthèse entre l’expression stylistique et la pensée vers l’au-delà. La liberté d’interprétation et d’expression personnel est à la base de la richesse et de l’ampleur de la production de sculpures chez les lobos.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 062 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine lobi-burkina faso provincia poni/province poni legno/bois h cm 17
131
territor
altre etnie burkina faso
L
’area di insediamento
L
es régions où sont actuel-
attuale dei kurumba è il Soum, lo Yatenga e il Bam,
lement implantés les kurumbas sont le Soum, le
nel territorio di Aribinda, Bourzanga, Pobe-Mengao,
Yatenga et le Bam, dans les territoires de Aribinda,
Tougou ed altri. I dogon, attualmente, occupano la
Bourzanga, Pobé-Mengao, Tougou et d’autres enco-
falesia di Bandjiagara nel Mali. Alcuni piccoli gruppi
re. Les dogons occupent actuellement la falaise
sono tuttora presenti nello Yatenga.
de Bandjiagara, au Mali. Quelques petits groupes
Le tradizioni kurumba e dogon riferiscono che le
demeurent encore dans la région du Yatenga.
falesie di Bandjiagara, in un certo periodo, erano
Les traditions kurumbas et dogons racontent que
state occupate da uomini di piccola statura, gli
les falaises de Bandjiagara furent jadis occupées
andoumboulou. A questi sarebbe succeduta una
par des hommes de petite taille, les andoumbou-
popolazione di statura normale, i tellem o kurum-
lous. Puis des hommes de taille normale prirent leur
ba, forse già presenti nello Yatenga (secoli XI-XIII).
place, les tellems ou kurumbas, lesquels étaient
Questi tellem hanno lasciato nella falesia numerose
peut-être déjà présents dans la région du Yatenga
vestigia di materiale diverso, in particolare necropoli
(XI-XIII siècle). Ces tellems ont laissé dans la falaise
e costruzioni nelle anfrattuosità delle rocce.
de nombreux vestiges de divers matériaux, en par-
In seguito, i dogon sono succeduti nella falesia ai
ticulier des nécropoles et des constructions faites
tellem (XIII secolo), che discesero nella pianura di
dans les anfractuosités de la roche.
Goudo, si stabilirono nello Yatenga a Lurum e nella
Ensuite, les dogons ont pris la place des tellems
regione di Bourzanga. In questo territorio venne-
dans la falaise (XIIIe siècle), alors que ces derniers
ro chiamati kurumba o fulse. La loro installazione
descendirent dans la pleine du Goudo et s’établir-
sarebbe databile intorno al XIII secolo. Restano
ent a Larum, dans le Yatenga et dans la région de
134
però incerti i punti di partenza delle prime migra-
Bourzanga. Dans ce territoire ils furent appelés
zioni. I dogon, di probabile provenienza dall’est della
kurumbu ou fulse. Leur implantation daterait donc
Mauritania, avrebbero sostato nel Mande. Sotto il
du XIIIe siècle. Le point de départ des premières
regno di Sundjata, emigrarono ulteriormente e for-
migrations demeure toutefois incertain. Les dogons,
marono due gruppi. Uno si diresse verso la falesia
qui vraisemblablement proviennent de la Mauritanie,
di Bandjiagara, l’altro si installò nella pianura sot-
ont probablement séjourné dans le Mande. Durant le
tostante (a partire dal XIII secolo) dove la loro pre-
règne de Sundjata, ils émigrèrent ultérieurement et
senza è attestata dalla tradizione orale e da rileva-
formèrent deux groupes. Le premier se dirigea vers
zioni archeologiche. Nel territorio Moaga (attuale
la falaise de Bandjiagara, alors que l’autre s’installa
altopiano mossi), sono chiamati kipsi ed è a loro
dans les plaines situées au-dessous (à partir du XIIIe
che sono attribuiti numerosi pozzi molto profondi e
siècle) où leur présence est témoignée aussi bien par
necropoli con giare funerarie.
la tradition orale que par des fouilles archéologiques.
Qui vivevano i popoli anziani yonyoose (nioniose) e
Dans le territoire Moaga (qui aujourd’hui est le haut
ninsi (secoli X-XI), considerati fors’anche autoctoni,
plateau mossi), ils sont appelés kipsi et c’est à eux
con i quali, prima i kurumba e poi i dogon, vennero in
que l’on attribue la construction de nombreux puits
contatto convivendo, pare, in buona sintonia.
très profonds ainsi que celle de nécropoles conte-
Entrambi i gruppi anziani, erano detentori di pote-
nant des jarres funéraires.
ri occulti e rivaleggiavano, senza tensioni, tra loro.
C’est ici que vivaient les anciens peuples yonyoose
territor I nioniose, agricoltori pacifici, dominavano alcune
(nioniose) et ninsi (Xe-XIe siècle), que l’on considère
forze della natura, in particolare il vento che uti-
autochtones, et avec lesquels les kurumbas dans
lizzavano come forza motrice e veicolo di trasmis-
un premier temps et les dogons ensuite établirent
sione di messaggi. I vicini ninsi, abili fabbri, passa-
une cohabitation, vraisemblablement harmonieuse.
vano come inventori della metallurgia del ferro e il
Les deux groupes détenaient des pouvoirs obscurs
loro antenato Bamogo era considerato il salvatore
sur lesquels ils rivalisaient, sans tensions, entre
dell’universo.
eux.
Con l’arrivo dei conquistatori dagomba, nakomse e
Les nionioses, qui étaient des agriculteurs paci-
proto-mossi (dal XV secolo), provenienti dal nord del
fiques, dominaient certaines forces de la nature,
Ghana e dall’est, i dogon si rifugiarono nella falesia
en particulier le vent qu’ils utilisaient comme force
di Bandjiagara, mentre i kurumba vennero assog-
motrice et comme moyen de transmission des mes-
gettati e, in alcune zone, fortemente assimilati.
sages. Les voisins ninsi, habiles forgerons, étaient
I ninsi presero la direzione nord-ovest e una parte
supposés être les inventeurs de la métallurgie du
dell’etnia san è costituita da discendenti di que-
fer, et leur ancêtre Bamogo le sauveur de l’univers.
sta migrazione. I ninsi rimasti e gli nioniose hanno
Avec l’arrivée des conquérants dagombas, nakomsés
contribuito, a contatto con i suddetti conquistato-
et proto-mossis (à partir du XVe siècle), provenant
ri, alla formazione del grande e dominante gruppo
du nord du Ghana et de l’est, les dogons se réfug-
mossi.
ièrent dans la falaise de Bandjiagara, alors que les kurumbas furent asservis et, dans certaines zones, fortement assimilés. Les ninsi partirent donc vers le nord-ouest et une partie de l’ethnie san est aujourd’hui constituée des descendants de cette migration. Les ninsi qui sont restés et les nionioses ont contribué, par le contacte avec les conquérants, à la formation du grand groupe mossi dominant.
135
136
M
aschera molto vecchia
T
rès vieux masque de
dell’antilope koba rozzamente intagliata. Il volto ret-
l’antilope koba, sculptée de façon sommaire. Le
tangolare, solcato da due canali che inquadrano gli
visage rectangulaire, avec deux renfoncements qui
occhi (due fori, uno rotondo e l’altro ovale), è privo
encadrent les yeux (deux trous: l’un ovale, l’autre
di bocca e orecchie. Un costone dentato centrale
rond), n’a ni bouche ni oreilles. Une arrête dentelée
divide le due scanalature. È ancora presente parte
centrale divise les deux rainures. Il reste une partie
della corteccia che ricopriva il legno. Mancano le
de l’écorce qui recouvrait le bois. Il manque les cor-
corna spezzate alla base sopra la fronte.
nes, qui se sont cassées à la base, au dessus du
La paletta, una semplice losanga di legno meglio
front.
conservata, reca tracce di disegno e pigmento nei
La palette, un simple losange de bois en meilleur
due lati. Un bracciale, con due involucri rettangolari
état, porte des traces de dessins et de pigments
in pelle, circonda la base della paletta.
des deux côtés. La base de la palette est entourée
La struttura della maschera, con volto irreale e
d’un bracelet avec deux membranes rectangulaires
astratto, richiama fortemente la maschera dogon
en peau.
antilope walu. Al di là di ogni astrazione, la masche-
La structure du masque, avec ce visage irréel et
ra raccoglie e rappresenta la forza vitale che viene
abstrait, rappelle fortement les masques dogons
in soccorso dell’uomo nei momenti difficili e la con-
de l’antilope walu. Abstraction à part, le masque
trolla.
recueille, représente et contrôle la force vitale qui
La danza materializza questo incontro teso a rista-
vient au secours de l’homme dans les moments dif-
bilire l’ordine e l’equilibrio minacciato.
ficiles.
ku ru m ba
La danse matérialise cette rencontre qui a pour but de restituer l’ordre et l’équilibre menacé.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 063 maschera a tavola (paletta)/masque en planche (palette) kurumba-burkina faso nord del paese-regione di aribinda/nord du pays-région de aribinda legno, pelle, pigmento/bois, peau, pigment h cm 143
137
138
T
rattasi di oggetti inter-
I
l s’agit d’objets enterrés
rati con il corpo del defunto. Il vaso, di forma sem-
avec le corps du défunt. Le vase a une forme sim-
plice e con minuta decorazione a piccoli tondi alli-
ple et des décorations minutieuses faites de petits
neati in forme geometriche, poteva avere una fun-
ronds alignés qui forment des motifs géométriques.
zione rituale o costituire un corredo personale del
Il pouvait avoir une fonction rituelle et faire partie du
defunto, come gli ornamenti. La forma triangolare
bagage funéraire personnel du défunt, tout comme
del braccialetto, molto ossidato, è tradizionale. Le
les ornements. Le bracelet, très oxydé, a une forme
perle litiche sono di diversa misura e colore.
triangulaire traditionnelle. Les perles lytiques sont
Gli oggetti descritti provengono da necropoli con
de taille et de forme irrégulières.
giare funerarie. Nell’area centro-nord dell’altopia-
Les objets décrits proviennent de nécropoles avec
no, oggi chiamato mossi, vivevano gli autoctoni
des jarres funéraires. Au nord du haut plateau
yonyoose e ninsi (X - XI sec.), con i quali vennero
qui porte aujourd’hui le nom de mossi, vivaient les
in contatto i kurumba (o tellem) (XIII sec.) e poi i
peuples autochtones yonyoose et ninsi (Xe et XIe
dogon. Successivamente con l’arrivo dei conquista-
siècles), avec lesquels les kurumbas (ou tellems)
tori dagomba, nakomse, mossi, i dogon si ritirarono
entrèrent en contact (XIIIe siècle), puis les dogons.
nella falesia di Bandjiagara, mentre i kurumba sono
Successivement, avec l’arrivée des conquérants
stati assoggettati ed in alcune zone fortemente
dagombas, nakomses et mossis, les dogons se
assimilati.
retirèrent dans la falaise de Bandjiagara, alors que
Ricorrendo ai metodi di rilevazione idonei per la
les kurumbas ont été assujettis et, dans certaines
datazione degli oggetti, sarebbe forse possibile
zones, fortement assimilés.
attribuire anche l’appartenenza etnica fra gli autoc-
En faisant des relevés selon les méthodes de data-
toni yonyoose e ninsi, i kurumba e dogon, oppure i
tion des objets, il serait peut-être possible de leur
successivi mossi.
attribuer également une des appartenances ethni-
no n no ta
ques: yonyoose et ninsi (autochtone), kurumba et dogon ou encore mossi, plus récente.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 064 parte di un corredo funerario, piccolo vaso, braccialetto, perle partie d’un bagage funéraire, petit vase, bracelet, perles non nota-burkina faso regione dello yatenga-territorio di ouahigouya région du yatenga-territoire de ouahigouya terracotta, ferro, perle litiche/terre cuite, fer, perles lytiques vaso h cm 9,5-braccialetto circ. cm 8,2
139
140
M
aschera rituale per
M
asque rituel pour
rappresentazioni e danze. È un volto umano nella
représentations et danses. C’est un visage humain
caratteristica forma allungata. Sul capo sporge una
avec une forme allongée caractéristique. Une
specie di cresta. Un’altra sporgenza separa il capo
espèce de crête dépasse de la tête. Une autre
dal volto. Naso, occhi e bocca sono geometricamen-
arête sépare la tête du visage. Le nez, la bouche et
te ben delineati. Il legno è prevalentemente coperto
les yeux sont géométriquement bien délimités. Le
da una sottile lastra metallica. Dall’arco soprac-
bois est en grande partie recouvert d’une plaque de
cigliare scendono tre sottili appendici metalliche
métal. Trois fines appendices métalliques descen-
che potrebbero simulare delle trecce. Nove fiocchi
dent de l’arcade sourcilière, peut-être pour simuler
di cotone rosso adornano la cresta sul capo e le
des tresses. Neuf boucles de coton rouge décorent
estremità delle trecce.
la crête et l’extrémité des tresses.
I marka, prevalentemente stanziati nel Mali (territo-
Les markas, principalement installés au Mali (ter-
rio di San), hanno subito l’influsso dei loro più impor-
ritoire de Sau), ont subi l’influence de leurs voisins
tanti vicini bambara nelle pratiche di culto relative
plus importants, les bambaras, pour les pratiques
agli antichi costumi ancestrali. Le maschere, che
des cultes traditionnels référés aux ancêtres. La
ricordano nella struttura quelle bambara, si diffe-
structure des masques rappelle ceux des bamba-
renziano però per la loro forma stretta e allunga-
ras, bien qu’ils aient une forme différente, étroite
ta, con mento aguzzo. Hanno inoltre la particolarità
et allongée avec un menton pointu. Ils sont en outre
di un rivestimento parziale di sottili fogli metallici,
caractérisés par une couverture partielle de feuilles
martellati e sbalzati con forme decorative. Il legno
de métal martelé et ciselé avec des formes décor-
è normalmente scurito per creare contrasto con
atives. Le bois est généralement noircit pour con-
le parti ricoperte ed è adornato di piccoli fiocchi di
traster les parties recouvertes et il est décoré de
colore rosso (influenza fulani).
petites boucles rouges (influence fulanie).
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
m ar ka
n. 065 maschera/masque marka-burkina faso non nota, forse a nord-est di dedougou/nuna inconnue, peut-être du nord-est de dedougou/nuna legno, metallo, cotone/bois, métal, coton h cm 38,5; largh. cm 12,5
141
142
I
modelli sono differenti.
D
ifférents modèles. Les
I sei pendenti portano figure antropomorfe di cui
six pendentifs portent des figures anthropomor-
cinque su base triangolare, rappresentanti forse
phes dont cinq sur base triangulaire; elles représ-
spiriti della brousse. Le figure, forse di antenato,
entent peut-être des esprits de la brousse. Il y a
in atteggiamento stante, sono tre. La campanella
trois figures debout qui représentent peut-être des
rappresenta un oggetto cerimoniale utilizzato per
ancêtres. La clochette est un objet de cérémonie
entrare in rapporto con gli spiriti.
utilisé pour entrer en rapport avec les esprits.
Fusioni a cera persa.
Fonte à cire perdue.
Molti pendenti, come amuleti, sono portati per pro-
Beaucoup de pendentifs sont portés comme amu-
tezione contro malattie e malefici. Analogamente
lette pour se protéger des maladies et des maléf-
ai pesi per oro akan, queste rappresentazioni sono
ices. Comme pour les poids à or akans, ces figura-
spesso associate a significati simbolici e proverbi.
tions sont souvent associées à des significations
I tusyan sono un piccolo gruppo, eterogeneo e con
symboliques et à des proverbes.
differenziazioni culturali. Sono in stretto rapporto
Les tusyans sont un petit groupe hétérogène avec
con i senufo con i quali hanno in comune usi fami-
des diversités culturelles. Ils sont en étroit rapport
liari e di gruppo, organizzazione sociale e credenze
avec les sénufos, ayant les mêmes usances familia-
religiose.
les et de groupe qu’eux, ainsi que la même organi-
tu sy an
sation sociale et les mêmes croyances religieuses.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 066 pendenti e figurine/pendentifs et petites figures tusyan-burkina faso territorio tussena (tra orodara e banfora) territoire de tussena (entre orodara et banfora) lega di metalli/alliage de métaux h da cm 2,5 a cm 7
143
144
T
ipo di maschera casco.
T
ype de masque en
Sopra il casco, che viene calato sulla testa, si erge
casque. Sur le casque, que l’on cale sur la tête, se
un’alta paletta traforata, con intagli di un certo
dresse une pelle ajourée d’entailles d’une certaine
valore plastico. Utilizzata in occasione di eventi
valeur plastique. Il est utilisé pour des événements
particolari, riguardanti, ad esempio, un capo della
particuliers, qui concernent par exemple un chef de
terra. La decorazione e il colore sono quasi cancel-
la terre. Les décorations et la couleur sont presque
lati dall’uso e dal tempo.
effacées par le temps et l’usure.
Il tipo di maschera casco è più raro e, sovente,
Les masques en casque sont plus rares que les
esteticamente di maggior pregio.
autres et ils sont souvent de qualité esthétique
I bolon sono probabilmente discendenti da un antico
majeure. Les bolons descendent probablement d’une
ramo malinke, oggi presente nell’area territoriale
antique branche malenké qui peuple aujourd’hui les
tra i senufo e i bobo. La società bolon è divisa in
zones territoriales comprises entre le senufo et le
cinque gruppi di età ai quali si accede per circonci-
bobo. La société bolon est divisée en cinq groupes
sione ed iniziazione.
d’âge, auxquels on accède par la circoncision et l’i-
Esistono collegamenti con il culto Do dei bobo.
nitiation.
Una maschera analoga di legno sacro, definita
Des rapports avec le culte Do des bobos existent.
aggressiva, è attribuita ai bobo.
Un masque analogue en bois sacré, défini agressif,
bo lo n
est attribué aux bobos.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence
n. 067 maschera casco/masque casque bolon-burkina faso
luogo di provenienza/lieu de provenance
territorio di bobo dioulasso (a nord ovest, al confine con il mali)
territoire de bobo dioulasso (nord ovest, à la frontière avec le mali)
materiale/matériel dimensioni/dimensions
legno, pigmento/bois, pigment h cm 106
145
146
B
raccialetti d’avorio anti-
S
ept bracelets d’ivoire
co, di forma, dimensione e colorazione diversa.
antique, de formes, de dimensions et de couleu-
Alcuni presentano profonde venature. Uno è fine-
rs différentes. Certains présentent de profondes
mente inciso a linee rette in composizioni diversa-
veinures. L’un d’eux est finement sculpté de lignes
mente sagomate.
droites qui composent différentes figures. L’objet
L’oggetto di bronzo (bracciale, cavigliera?) è di ele-
en bronze (bracelet, chevillière?) a une forme éléga-
gante foggia e presenta motivi ai quattro lati.
nte et il présente des motifs sur les quatre côtés.
Questi braccialetti presentano l’usura del tempo,
Ces bracelets sont usés par le temps, ce qui prouve
dimostrando di essere assai antichi e a lungo utiliz-
qu’ils sont assez anciens et qu’ils ont été longue-
zati come oggetti di ornamento.
ment utilisés comme objets d’ornement.
Non ci è dato di sapere esattamente dove siano
On ne sait malheureusement pas où exactement ils
stati raccolti e a quale etnia appartengano.
ont été trouvés, ni à quelle ethnie ils appartiennent.
Va ancora rilevato che l’ornamento, oltre ad essere
Il faut également rappeler que les ornements sont
elemento di seduzione e di bellezza, partecipa atti-
non seulement des éléments de séduction et de
vamente a tutti i diversi momenti del ciclo della vita.
beauté, mais qu’ils jouent aussi un rôle actif dans
Cfr. n° 076
tous les différents moments du cycle de la vie.
no n no ta
Voir n° 076
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 068 bracciali/bracelets non nota-burkina faso non noto/inconnue avorio, bronzo/ivoire, bronze avorio da cm 5,5 a cm 10,5 - bronzo cm 14
147
R
appresenta una donna incinta, in ginocchio, con le mani sul ventre, appoggiata su di una prominenza che
forse vuole rappresentare l’ombelico, simbolo di vita. I seni piccoli e alti indicano una giovane donna in attesa del primo figlio. Su di un corpo molto allungato, la testa pare di proporzioni eccessive. Grandi orecchie, occhi a man-
dorla socchiusi, naso piccolo, bocca sporgente, acconciatura evidenziata da profonde scanalature che scendono dalla fronte fino alla nuca. Trattasi di feticcio conservato dal guaritore/divinatore. In caso di mancanza di figli, la donna interessata si reca dal féticheur con un animale per fare il sacrificio propiziatorio. Il rito prevede anche offerte con caolino, burro di karitè e miglio cotto. Il sacrificio viene ripetuto un mese dopo l’inizio dell’eventuale gravidanza e, ancora, un mese dopo il parto. La forma, la composizione, le levigatezza dell’oggetto potrebbero far pensare anche a un prodotto della Costa d’Avorio.
E
lle représente une femme encein-
te, à genoux, les mains sur le ventre et appuyée sur une proéminence qui représente peut-être le nombril, symbole de vie. Les seins, qui sont petits et hauts, indiquent une jeune femme enceinte de son premier enfant. Sur un corps très allongé, la tête semble de taille excessive. Les oreilles sont grandes, les yeux en amande sont entrouverts, le nez est petit, la bouche grosse et la coiffure est marquée par de nombreuses encoches qui vont du front jusqu’au cou. Il s’agit d’un fétiche gardé par le guérisseur/devin. Si la grossesse n’arrive pas, la femme se rend chez le “féticheur” avec un animal pour effectuer un sacrifice propitiatoire. Le rituel prévoit également des offrandes de kaolin, beurre de karité et millet cuit. Le sacrifice est ensuite répété un mois après le début de la grossesse éventuelle et de nouveau un mois après l’accouchement. La forme, la composition, le poli de cet
da ga ra
objet pourraient faire penser à une production de la Côte d’Ivoire
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
148
n. 069 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine dagara-burkina faso provincia bougouriba-area di diébougou/province de bougouriba-zone de diébougou legno/bois h cm 53
149
territor
mali
la cultu
la cultura di djennĂŠ
L
a regione del Macina
L
a région du Macina
comprende gran parte del territorio dove il fiume
comprend une bonne partie du territoire où, pen-
Niger straripa e s’impaluda nel periodo delle
dant la saison des crues, le fleuve Niger crée une
piene, trattenute al Nord dalle dune del deserto.
zone marécageuse, bloquée au nord par les dunes
Per questo ciclico evento, in un certo periodo
du désert. C’est grâce à ce phénomène cyclique
dell’anno abbonda l’acqua. Questa modificazione
que l’eau se trouve en abondance durant certai-
del monotono e ripetitivo ambiente saheliano,
nes périodes de l’année. Cette modification de
consente lo svolgersi di una vita diversa con
l’environnement sahélien, monotone et répétitif,
estesa attività agricola, pastorale e ittica e con
permet de vivre une vie différente, largement
intenso sviluppo del commercio e dell’artigianato.
basée sur l’activité agricole et pastorale, sur la
Qui, nei secoli passati, nacque l’architettura
pêche et sur le commerce et l’artisanat, qui sont
afro-araba, lo stile sudanese, di cui è possibile
fort développés.
ammirare ancora oggi splendide costruzioni a
C’est ici qu’est née, au cours des siècles passés,
Mopti, Djennè e in altre località tra Tombouctou
l’architecture afro-arabe, le style soudanais,
e Segou.
dont il est possible de voir encore aujourd’hui
Su questo territorio, fin dal passato arcaico, si
d’admirables exemples à Mopti, Djenné et dans
susseguirono popolazioni di pescatori-agricoltori
d’autres localités entre Tombouctou et Segou.
che crearono una stratificazione culturale com-
Depuis toujours, ce territoire a connu une
plessa. Qui sorsero e dominarono gli imperi del
succession continue de peuples de pêcheurs
Ghana (XI secolo), del Mali (XIV secolo), di Songhai
et d’agriculteurs qui contribuèrent à créer une
(XV secolo).
stratification culturelle complexe. C’est ici que
territori macina
Dal 1940 in poi, per l’erosione naturale e l’ese-
naquirent et régnèrent les empires du Ghana (XIe
cuzione di lavori pubblici e privati, sono state
siècle), du Mali (XIVe siècle) et de Songhai (XVe
scoperte diverse aree archeologiche di luoghi
siècle).
abitati e antiche sepolture della cui origine e del
A partir de 1940, l’érosion naturelle et l’exé-
contesto culturale poco si conosce. I ritrovamen-
cution de travaux ont permis de mettre à jour
ti consistono soprattutto in terrecotte preva-
plusieurs zones archéologiques de lieux habités
lentemente antropomorfe, ma anche vasellame e
et d’antiques sépultures, sur lesquelles on sait
figure zoomorfe; molto più rari sono i bronzi e i
toutefois encore peu pour ce qui concerne l’origi-
gioielli. Tali manufatti, in mancanza di una più arti-
ne et le contexte culturelle. Les pièces trouvées
colata definizione, sono comunemente attribuiti
sont principalement des terre-cuites généra-
alla cultura di djennè (dall’VIII al XVIII secolo).
lement anthropomorphes, mais il y a aussi des vases et des figures zoomorphes; les bronzes et
les bijoux sont beaucoup plus rares. Dans l’attente d’études plus approfondies, ces objets sont
pour le moment attribués en générale à la culture de djenné (du VIIIe au XVIIIe siècle).
154
F
igura di cavaliere in tipico stile djenné. L’uomo, con occhi e palpebre multiple, tiene un braccio sulla gamba, porta una calotta
sul capo e non ha ornamenti. Il cavallo è sellato e imbrigliato. La composizione poggia su una base. Cfr. n° 071
F
igure de chevalier en style typiquement djenné. L’homme a des yeux aux paupières multiples, un bras posé sur la jambe et
porte une calotte sur la tête, mais il n’a pas d’ornements. Le cheval est sellé et muni de brides. Cette composition repose sur une base. Voir n° 071
io a
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 070 statuetta, figura equestre/petite statue, figure équestre cultura di djenné-mali regione macina-delta interno del niger/région du macina-delta interne du niger terracotta/terre cuite h cm 22,5; lungh. cm 18
155
156
L
a composizione ha una
C
ette composition a une
struttura d’insieme abbastanza ricorrente, dove
structure d’ensemble assez courante. Dans le cas
le figure dell’uomo e del cavallo presentano, in
en question, la figure de l’homme et celle du cheval
questo caso, una volumetria tubolare e sono arric-
présentent un volume tubulaire et elles sont enri-
chite di dettagli. L’uomo, forse un dignitario, porta
chies par des détails. L’homme, peut-être un digni-
sul capo una calotta e ornamenti alle braccia, al
taire, porte une calotte sur la tête, des ornements
torace, alla cinta con perizoma, ha un’ampia barba
sur les bras et sur le thorax et un pagne autour
e occhi con palpebre multiple. Il cavallo, con coda
de la ceinture, il a une grande barbe et des yeux à
lunga fino a terra, è bardato al petto, al collo, alla
paupières multiples. Le cheval, dont la longue queue
testa. Questi oggetti sono prodotti di una cultura
touche le sol, est harnaché autour du torse, du cou
sviluppatasi per diversi secoli dopo il 1100 e di
et de la tête. Les objets de ce genre sont le produit
cui non sono stati ancora spiegati, nonostante
d’une culture qui s’est développée au cours des
alcuni studi, origine, attività, struttura sociale e
siècles, à partir de l’année 1100, et dont on n’a pas
cultura. L’oggettistica, prevalentemente in ter-
encore su expliquer, malgré quelques études, l’origi-
racotta, conosciuta come cultura di djenné (ma
ne, l’activité, la structure sociale et la culture. Les
ritrovamenti simili provengono da altri territori del
objets, généralement en terre cuite, sont connus
delta interno del Niger, da Segou a Tombouctou)
comme appartenant à la culture de djenné (mais des
è rappresentata prevalentemente da figure umane
pièces semblables proviennent d’autres territoires
in diverse posizioni e atteggiamenti e da cavalieri.
du delta interne du Niger, de Ségou à Tombouctou).
la cultu
Questa arte straordinaria sorse e si sviluppò
Ils représentent principalement des figures humai-
durante un lungo periodo di islamizzazione e, pur
nes, en différentes postures et attitudes, et des
in simbiosi con essa, mantenne radici e connotati
chevaliers. Cet art extraordinaire naquit et se dév-
puramente tradizionali. Spesso tali figure sono
eloppa durant une longue période d’islamisation et,
molto lavorate con motivi incisi e dettagli che
même si en symbiose avec elle, conserva des racines
hanno contribuito alla formulazione di alcune ipote-
et des connotations purement traditionnelles. Ces
si sul tipo di società. Non è chiaro se tali oggetti
figures sont souvent très travaillées, avec des moti-
siano stati o meno supporti di corredi funerari e
fs gravés et des détails qui ont permis de formuler
anche riferimento e immagine di antenati e quindi
certaines hypothèses sur le type de société. Bien
oggetti di culto con offerte votive.
que cela ne soit pas démontré, ces objets pourraient avoir servi comme support pour des bagages funéraires ou comme référence et image d’ancêtres, et donc comme objets de culte accompagnés d’offrandes votives.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence
n. 071 statuetta, figura equestre/petite statue, figure équestre cultura di djenné-mali
luogo di provenienza/lieu de provenance
regione macina-delta interno del niger
région du macina-delta interne du niger
materiale/matériel dimensioni/dimensions
terracotta/terre cuite h cm 34; lungh. cm 28
157
D
onna in posizione inginocchiata con le braccia distese lungo le gambe. L’insieme del volume è greve e poggia pesantemente
al suolo sulle gambe piegate. Figura con cranio dolicocefalo, occhi del tipo a palpebre multiple, labbra sporgenti, seni, ventre e ombelico pronunciati. Le statuette di questa cultura rappresentano personaggi umani in grande varietà di pose. Si possono distinguere due stili: uno del nord, da Djenné-Mopti verso Tombouctou, l’altro del sud, tra Segou e Bankoni. Quello del sud ha principalmente tratti longilinei e cilindrici. Generalmente le figure si presentano inginocchiate, con mani sulle ginocchia e il materiale, un’argilla bruno-rosso chiara, è senza ingobbio. Quello del nord è invece meno omogeneo, sia nell’insieme che nei dettagli. Le figure si presentano prevalentemente sedute (anche inginocchiate), le braccia e le gambe sono posizionate in modi differenti. I tratti della testa (spesso cranio dolicocefalo) e del volto hanno caratteri diversi. L’oggetto esprime con maggior suggestione e dinamica atteggiamenti e rappresentazioni dei loro fondamenti culturali. Il materiale argilloso è anche più scuro e con ingobbio. Cfr. n° 071
F
emme agenouillée avec les bras tendus le long des jambes. L’ensemble du volume est lourd et repose pesamment sur les jam-
bes pliées. La figure a un crâne dolichocéphale, des yeux à paupières multiples et des lèvres proéminentes; les seins, le ventre et le nombril sont prononcés. Les statue de cette culture représentent des personnages humains dans de nombreuses postures. Il est possible de distinguer deux styles différents: un du nord, le Djenné, de Mopti à Tombouctou, l’autre du sud, entre Ségou et Bankoni. Celui du sud a des traits principalement longilignes et cylindriques. Les figures sont généralement agenouillées avec les mains sur les jambes, et la matière, une argile d’un brun-rouge clair, est sans engobe. Le style du nord est par contre moins homogène, aussi bien dans l’ensemble que dans les détails. Les figures sont en général assises (ou agenouillées), les bras et les jambes sont placés de différentes façons. Les traits de la tête (le crâne est souvent dolichocéphale) et du visage ont des caractéristiques différentes. L’objet exprime de façon plus subjective et dynamique des attitudes et des représentations liées aux fondements culturels. La matière est une argile plus foncée et elle est engobée. Voir n° 071
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
158
n. 072 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine cultura di djenné-mali regione macina-delta interno del niger/région du macina-delta interne du niger terracotta/terra cuite h cm 27
U
omo seduto con braccia incrociate sulle ginocchia rialzate. Testa allungata in posizione inclinata, cranio dolicocefalo, occhi
di tipo globulare e sporgenti, leggera barba attorno al volto. Una certa sproporzione negli arti. Atteggiamento assorto, colto in positura di riposo con cenni di movimento. La disuniforme colorazione superficiale è collegabile all’essiccazione (ossigenazione di sostanze ferrose). Rimasti intatti nel corso dei secoli le motivazioni, gli stimoli, l’oscura decifrabilità della produzione della cosiddetta cultura di djenné, gli oggetti, pur essendo sempre gli stessi ed uguale l’espressione di forme, pensiero, fedeltà al mito e alla tradizione, testimoniano però una sorprendente capacità di reinvenzione nella ripetizione. A seconda del territorio, dell’epoca e dei gruppi sociali operanti, gli oggetti appaiono diversi e di diversa classificazione, ma pur sempre appartenenti a un unico straordinario atipico movimento socio-culturale. Cfr. n° 071
H
omme assis, les bras croisés
sur les genoux relevés. Tête allongée en position inclinée, crâne dolichocéphale, yeux globuleux et proéminents, légère barbe autour du visage. Les membres sont un peu disproportionnés. Attitude absorbée en position de repos, mouvements à peine amorcés. La coloration superficielle irrégulière est due au dessèchement (oxygénation de substances ferreuses). Au cours des siècles, les motivations, les inspirations et le déchiffrement obscur de la production de la culture de djenné sont restés intacts. Bien qu’ils soient toujours les mêmes, ainsi que l’expression de la forme, de la pensée, de la fidélité au mythe et à la tradition, les objets témoignent d’une surprenante capacité à réinventer, malgré la répétition. Selon le territoire, l’époque et les groupes sociaux opérants, les objets apparaissent différents et de différente classification, bien qu’appartenant à un unique mouvement socioculturel, extraordinaire et hors du commun. Voir n° 071
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
n. 073 statuetta, figura maschile/petite statue, figure masculine cultura di djenné-mali regione macina-delta interno del niger/région du macina-delta interne du niger terracotta/terre cuite
dimensioni/dimensions
h cm 25
159
U
omo seduto con gambe e braccia incrociate in atteggiamento inconsueto con suggestioni rappresentative e dinamiche.Un
insieme plastico ben equilibrato, con il dorso molto ricurvo che si contrappone e bilancia la prominente forma anteriore.La testa leggermente inclinata, ha viso allungato, cranio dolicocefalo, occhi globulari e sporgenti. La non uniforme colorazione superficiale è dovuta ad ossidazione di sostanze ferrose nell’essiccazione. In questa figura sono accentuati, sia la funzione rappresentativa di un modello simbolico secondo la tradizione, sia il movimento che si riscontra nella positura apparentemente statica. Chi ha fornito questo oggetto ha anche accennato a feticcio kurumba utilizzato dal capo della terra per dirimere scontri e tensioni tra comunità diverse. Il gruppo che prende l’iniziativa si riunisce prima attorno al feticcio posto sotto un albero ed assumendo l’identica posizione discute e prega. I kurumba che ancor oggi vivono in piccole comunità a cavallo del confine Mali-Burkina Faso, abitarono nei secoli passati parte del territorio dal quale provengono gli oggetti della cosiddetta cultura di djennè. Cfr. n° 071
H
omme assis avec les jambes et les bras repliés dans une attitude inhabituelle, d’aspect représentatif et dynamique.
L’ensemble est esthétiquement bien équilibré, avec le dos très courbe qui contraste et balance la forme antérieure proéminente. La tête légèrement inclinée a le visage allongé, le crâne dolichocéphale et les yeux globuleux et proéminents. La coloration super-
ficielle irrégulière est due à l’oxydation de substances ferreuses lors du dessèchement. Aussi bien la fonction représentative d’un modèle symbolique suivant la tradition, que le mouvement que l’on retrouve dans une posture apparemment statique, sont accentués dans cette figure. La personne qui a fourni cet objet a parlé d’un fétiche kurumba utilisé par le chef de la terre pour trancher les affrontements et les tensions entre les différentes communautés. Le groupe qui prend l’initiative se réunit d’abord autour du fétiche placé sous un arbre et se met à discuter et à prier, en imitant sa position. Les kurumbas, qui vivent encore aujourd’hui en petites communautés implantées sur la frontière entre le Mali et le Burkina Faso, peuplaient jadis une partie du territoire duquel proviennent les objets de la culture de djenné. Voir n° 071
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
160
n. 074 statuetta, figura maschile/petite statue, figure masculine cultura di djenné-mali area a cavallo della frontiera fra mali e burkina faso région à cheval de la frontière entre le mali et le burkina faso terracotta/terre cuite h cm 23
D
onna seduta con gambe piegate e ginocchia sotto le ascelle.
Il braccio destro ripiegato ha la mano sotto il volto ed è tenuto dalla mano del braccio sinistro. Le braccia incorniciano l’intera figura in un insieme statico e al tempo stesso dinamico. Viso allungato, occhi globulari e sporgenti, piedi con sandali, ventre gonfio e ombelico pronunciato. La colorazione prevalente-
mente scura, è dovuta a ossidazione di sostanze ferrose nell’essiccazione. Anche questa positura, come tante altre nella vasta, ripetitiva, ma sempre reinventata produzione della cosiddetta cultura di djenné, può rappresentare la sublimazione di un evento quotidiano oppure la volgarizzazione dell’essenza del pensiero mitico e del valore della tradizione. Cfr. n° 071
F
emme assise, les jambes repliées
avec les genoux sous les aisselles. La main gauche soutient le bras droit qui est replié avec la main sous le visage. Les bras forment un cadre à la figure globale, donnant un ensemble à la fois statique et dynamique. Le visage est allongé, les yeux sont globuleux et proéminents, les pieds chaussés de sandales, le ventre gonflé et le nombril prononcé. La coloration, plutôt foncée dans l’ensemble, est due à l’oxydation de substances ferreuses au cours du dessèchement. Comme
beaucoup
d’autres
cas
dans la vaste et répétitive, bien que toujours innovatrice, production de la culture djenné, cette posture peut représenter la sublimation d’un événement quotidien ou la vulgarisation de l’essence de la pensée mythique et de la valeur de la tradition. Voir n° 071
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
n. 075 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine cultura di djenné-mali regione macina-delta interno del niger/région macina-delta interne du niger terracotta/terra cuite
dimensioni/dimensions
h cm 23
161
i peul
i peul
D
i razza bianca, discen-
D
escendant de popula-
denti da popolazioni genericamente dette camiti-
tions appelées de façon générique camitiques, les
che, provenienti da un’imprecisata terra d’origine,
peuls, qui sont de race blanche et proviennent
i peul vivono sparsi o raggruppati in piccole aree
d’une terre d’origine non précisée, vivent dissém-
lungo l’intera fascia del sahel - il “margine”, la
inés ou regroupés dans de petites zones tout le
“sponda” del Sahara - dal quale si spingono a sud,
long de la bande du Sahel - la “marge”, la “rive” du
fino alla savana arborea e anche oltre. La loro
Sahara - et vers le sud, jusqu’à la savane d’arbre
pigmentazione bruna, con varianti dallo scuro al
et au delà encore. Leur pigmentation brune, qui
chiaro, è il risultato delle mescolanze intervenute
peut être plus ou moins foncée, dérive des métiss-
tra le popolazioni bianche del nord-est africano e
ages intervenus entre les populations blanches
popolazioni nere sudanesi.
du nord-est africain et les populations noires du
Praticano un’economia mista di allevamento e
Soudan.
agricoltura, che, nel tempo, ha modificato in parte
Ils pratiquent une économie mixte d’élevage et
la loro originaria società basata esclusivamente
d’agriculture qui a en partie modifié dans le temps
sull’allevamento e sul nomadismo.
leur société originale basée exclusivement sur
Come tutte le popolazioni del sahel, i peul sono in
l’élevage et le nomadisme.
gran parte islamizzati.
Comme toutes les populations du Sahel, les peuls
Il mondo peul si differenzia dalle società con le quali
sont pour la majeure part islamisés. Le monde
è in contatto o nelle quali è inserito. Lo sviscerato
peul se distingue des sociétés avec lesquelles il
amore per il bestiame, col quale spesso si identi-
est en contacte où dans lesquelles il est inséré.
ficano, e una particolare concezione della libertà
L’amour viscéral pour le bétail, auquel ils s’identi-
164
individuale e collettiva, rappresentano per i peul
fient souvent, et une conception particulière de la
due importanti e caratteristici elementi della loro
liberté individuelle et collective, représentent pour
originale tradizione, cultura e organizzazione, ossia
les peuls deux éléments importants et caractéristi-
la “fulanità”, una società del tempo libero e della
ques de leur tradition, leur culture et leur organi-
comunicazione dove l’energia umana, più che nella
sation d’origine, la “fulanité”, une société du temps
produzione dei beni, è impegnata nella ricerca e
libre et de la communication, où l’énergie humaine
nella conservazione dei rapporti umani.
est plus orientée vers la recherche et la conserva-
Una profonda conoscenza della natura, unita a
tion des rapports humains que vers la production
detti valori fondamentali di libertà e di comunica-
de biens matériels.
zione, consente ai peul di apprezzare i territori
Une connaissance profonde de la nature, unie à ces
più ingrati e di considerare la continua lotta per la
valeurs fondamentales de liberté et de communica-
sopravvivenza come il meglio che si possa cogliere
tion, permet aux peuls d’apprécier les territoires
dalla vita.
les plus ingrats et de considérer la lutte pour la survie comme la meilleure des choses a recueillir de la vie.
i peul 165
C
ollane d’ambra (resina fossile) di colore giallo (con variazioni dal chiaro al bruciato), tipico ornamento di bellezza femminile
peul che, alla preziosità e all’eleganza, unisce virtù profilattiche. Le perle d’ambra hanno dimensioni e forme diverse (tonde e cilindriche, regolari e irregolari). Inframmezzate si trovano anche perle di pasta di vetro, corallo e conchiglie. L’uso degli ornamenti del corpo - collane, bracciali, cavigliere, anelli, pendagli - è inteso, innanzitutto, come rispetto delle specifiche norme riferite alla condizione sociale di chi li porta (status di benessere, di prestigio, di età, di
parentela, ecc.)
e affermazione dell’ordine culturale di appartenenza. Il piacere e l’impegno per l’ornamento è
ricorrente
in tutto il territorio africano e presso tutte le etnie. Perline di pietra, di vetro, conchi-
glie
(cauri), piccoli manufatti in metallo, legno, avorio, argilla, rafia e altro erano i materiali più usati per arricchire, evidenziare e rappresentare il corpo, gli abiti e anche i feticci. Nell’oggetto d’ornamento sovente risiedono forze sciamaniche di protezione e di profilassi contro malattie e malefici.
C
olliers d’ambre (résine fossilisée) de
couleur jaune (avec des variations qui vont du clair au brûlé), typique ornement de beauté féminine peul, qui unit des vertus prophylactiques à l’élégance et à la richesse. Les perles d’ambre sont de dimensions et de formes différentes (rondes et cylindriques, régulières et irrégulières). On trouve également, intercalés à l’ambre, des perles de pâte de verre, du corail et des coquillages.
L’emploie des ornements du corps - colliers, bracelets, chevil-
lières, bagues, pendentifs - est à
considérer avant tout comme respect des normes spécifiques liées à la condition sociale de celui qui les porte
(condition
d’aisance, de prestige, d’âge, de parenté, etc.) et comme affirmation de l’ordre culturel d’appartenance. Le plaisir et le devoir de l’ornement est fréquent sur tout le territoire africain et dans toutes les ethnies. Des perles de pierre, de verre, des coquillages (cauris), des petites productions en métal, en bois, en ivoire, en argile, en raphia et bien d’autres, étaient les matériaux les plus utilisés pour enrichir, mettre en évidence et représenter le corps, les habits et même les fétiches. Dans les objets d’ornement résident souvent des forces chamaniques de protection et de prophylaxie contre les maladies et les maléfices.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
166
n. 076 collane/colliers peul (fulbe)-mali non noto/inconnue ambra, pasta di vetro, corallo, conchiglie/ambre, pâte de verre, corail, coquillages lungh. da cm 43 a cm 80
T
ipico ornamento quadrilobato e a tortiglione caratteristico delle donne peul. Oro battuto di vecchia fattura.
Questi orecchini erano molto pregiati e di antica tradizione. I gioielli sono, per i peul, una consistente parte dell’investimento dei risparmi della famiglia. Alcuni di questi orecchini raggiungevano grandi dimensioni e notevole peso (due, tre etti ciascuno). In questi casi, per evitare la lacerazione del lobo dell’orecchio, venivano fissati a un tirante di cuoio che passava sopra la testa come una cuffia acustica di oggi.
T
ypique ornement à quatre lobes et à torsade, caractéristique des femmes peules. Or ciselé d’antique fabrication.
Ces boucles d’oreille étaient très précieuses et d’antique tradition. Les bijoux représentent pour les peuls une partie consistante des investissements des économies de la famille. Certaines de ces boucles d’oreille pouvaient être particulièrement grandes et lourdes (200/300 g. chacune). Dans ce cas, on les fixait avec un lacet en cuir qui passait au dessus de la tête pour éviter la lacération du lobe de l’oreille.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 077 orecchini/boucles d’oreille
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
peul (fulbe)-mali regione del macina/région du macina
materiale/matériel dimensioni/dimensions
oro/or h cm 7; lungh. cm 7
167
i bamb
i bambara
Q
uella
dei
bambara,
L
es
bambaras,
aussi
chiamati anche bamana, di lingua mande, è l’etnia
appelés bamanas, forment une ethnie de langue
più numerosa del Mali. Ancora oggi, come per il
mande qui est aujourd’hui la plus nombreuse du
passato, sono tra i più strenui difensori degli anti-
Mali. De nos jours, comme dans le passé, ce sont
chi costumi ancestrali contro la penetrazione del
les plus tenaces défenseurs des antiques cou-
sistema sociale occidentale e delle religioni islami-
tumes ancestrales contre l’avancée du système
che e cristiane.
social occidental et des religions islamiques et
Vivono da sempre di agricoltura e già ai primi visi-
chrétiennes.
tatori europei, la loro organizzazione e operosità,
Ils vivent d’agriculture depuis toujours et leur
rivelò inattesi aspetti di un certo benessere e di
organisation ainsi que leur activité révélèrent déjà
civiltà che hanno da sempre contrassegnato la vita
aux tout premiers visiteurs européens certains
e il progresso di un popolo intelligente, dignitoso e
aspects inattendus de bien-être et de civilisation
orgoglioso.
qui, au fil du temps, ont démarqué la vie et le pro-
Come i dogon, hanno un’originale e complessa con-
grès d’un peuple intelligent, digne et orgueilleux.
cezione della creazione del mondo, degli equilibri che
Tout comme les dogons, ils ont une conception
lo regolano, dei simbolismi che lo rappresentano.
complexe et originale de la création du monde, des
La struttura sociale dei bambara, inseparabile
équilibres qui le gouvernent, des symbolismes qui
dalla religione, è fondata sulla dipendenza di ogni
le représentent.
individuo da una società segreta (la principale è
La structure sociale des bambaras, inséparable
il komo), con organizzazione gerarchica fatta di
de la religion, est fondée sur l’appartenance de
obblighi, divieti e garanzie. Possiedono una filosofia
chaque individu a une société secrète (la principale
170
mistica applicata alla religione, morale, conoscenza
est le komo) dont l’organisation hiérarchique est
e introspezione.
basée sur des obligations, des interdictions et des
Nelle società africane, dove la parola è un fonda-
garanties. Ils ont une philosophie mystique appli-
mentale riferimento umano e sociale, i bambara si
quée à la religion, à la morale, à la connaissance et
distinguono nell’apprezzare e privilegiare il silenzio
à l’introspection.
e la riflessione. Dicono: “La parola distrugge il vil-
Parmi les sociétés africaines, où la parole est
laggio, il silenzio lo rafforza nelle fondamenta”.
généralement une référence humaine et sociale
La “grande famiglia”, un’unica unità economica di
fondamentale, les bambaras se distinguent par le
famiglie singole, caratterizza il tessuto base della
fait qu’ils privilégient le silence et la réflexion. Pour
vita sociale. I gruppi sono divisi in lignaggi e clan.
eux, “la parole détruit le village, le silence renforce
Nell’arte sono creatori di un prodotto che differi-
ses fondations”.
sce dallo stile naturalistico, dalla rotondità delle
La “grande famille”, une unité économique compo-
linee, dalla sensualità tipica di altri popoli del sud
sée de plusieurs familles, caractérise le tissu qui
della savana e della foresta. È caratteristica bam-
constitue la base de la vie sociale. Les groupes
bara la linearità e l’austerità della rappresentazio-
sont divisés en lignages et en clans.
ne, parziale o d’insieme, in uno stile maggiormente
Leur expression artistique crée un produit dif-
geometrico ed essenziale.
férent du style naturaliste, des lignes arrondies
i bam et de la sensualité typique des autres peuples du
sud de la savane et de la forêt. La caractéristique bambara est la linéarité et l’austérité de la représentation, aussi bien d’ensemble que partielle, et le style est plus géométrique et essentiel.
171
L
egno pesante tinto di bruno-nero. La statua
ha caratteristiche proprie di stile bambara meridionale: alto copricapo, acconciatura a tiara, viso ovale con evidenziati e sporgenti occhi, naso e bocca, una certa rigidità del corpo assiale con spalle larghe, spigolosità dei glutei e piedi trasformati in base di sostegno. Potrebbe trattarsi di una figura commemorativa di un gemello morto, secondo una pratica/culto dei gemelli defunti chiamati flanikolè. Diversamente dalle ritualità per i gemelli yoruba (i noti ibeji), alla figura del gemello morto può essere affiancata (simulando un matrimonio) un’altra figura di sesso opposto, quando il gemello sopravvissuto si sposa.
B
ois lourd teint en brun-noir. La statue pos-
sède des caractéristiques typiques du style bambara du sud: haut couvre-chef, coiffure en forme de tiare, visage ovale avec les yeux très marqués et saillants, le nez et la bouche; une certaine
rigidité du corps plat avec de larges épaules, un fessier anguleux, les pieds servant de base. Il pourrait s’agir d’une figure commémorative d’un frère jumeau décédé, selon une pratique/culte des jumeaux défunts appelés flanikolés. Contrairement au rituel pour les jumeaux yarubas (les fameux ibejis), il est possible ici de mettre la figure du jumeau mort à côté d’une autre figure de sexe opposé (simulant ainsi le mariage), au moment ou le survivant se marie.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
172
n. 078 statuetta, figura maschile/petite statue, figure masculine bambara-mali territorio meridionale del paese/territoire du sud du pays legno/bois h cm 38
F
igura chiamata “konomani”. È la rappresen-
tazione di una giovane con le mani appoggiate sul ventre, a indicare l’incipiente gravidanza. Il collo è eccessivamente allungato (forse una sovrapposizione della testa?). I tratti del volto sono essenziali. Sul capo la tipica acconciatura a tiara dalla quale scendono due grandi trecce laterali. Questo tipo di statuaria è la raffigurazione di personaggi mitologici di riferimento per riti propiziatori della fertilità. Le statue non vengono tenute nelle abitazioni, ma in un comune edificio sacrario. Contrariamente allo stile più essenziale ed astratto, tipico dell’etnia, queste figure, pur mantenendo una certa rigidità nelle linee, hanno forme più morbide e naturalistiche.
F
igure appelée “konomani”. C’est la représent-
ation d’une jeune fille avec les mains posées sur le ventre pour indiquer une grossesse à ses débuts. Le cou est excessivement allongé (peut-être estce une superposition de la tête?). Les traits du visage sont simples. Sur la tête on peut voire la typique coiffure en tiare de laquelle partent deux grandes tresses latérales. Ce type de statue est la représentation de personnages mythologiques qui sont la référence pour certains rites propitiatoires de la fertilité. Ces statues ne sont pas gardées dans les maisons mais dans un monument sacré commun. Contrairement au style plus essentiell typique de cette ethnie, ces figures, bien qu’elles gardent une certaine rigidité des lignes, ont des formes plus souples et naturelles.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 079 statua, figura femminile/petite statue, figure féminine
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
bambara-mali territorio di koro/territoire de koro
materiale/matériel
legno/bois
dimensioni/dimensions
h cm 116
173
S
tilo rappresentato da una figura maschile che
sormonta una base conica. L’insieme è un pezzo unico ricavato da una barra incandescente, tagliata, divisa e modellata sull’incudine. Testa (con occhi e bocca incisi), braccia allargate, organo sessuale e gambe aperte, sono le parti maggiormente evidenziate, in modo grezzo ma suggestivo, del feticcio. L’oggetto, conficcato sull’altare familiare o comuni-
tario, veniva utilizzato in cerimonie riti per elevare specifiche suppliche e richiedere favori agli antenati. I fabbri oltre a produrre oggetti di uso comune per la quotidianità e il lavoro, provvedevano anche a creare gli oggetti per i riti socio-religiosi nelle cerimonie tradizionali. Erano i creatori delle immagini degli antenati e dei geni, supporto dei culti. Per questo godevano nella società di prestigio e di privilegi. Oggetti analoghi erano prodotti anche dai dogon, kurumba, mossi.
S
tylet représentant une figure masculine posée
sur une base en forme de cône. L’ensemble est une pièce unique tirée d’une barre incandescente, coupée, divisée et modelée sur l’enclume. La tête (avec les yeux et la bouche gravés), les jambes et les bras ouverts et le sexe sont les parties du fétiche les plus évidentes. La fabrication est rudimentaire mais suggestive. L’objet planté dans l’autel de famille ou de la commu-
nauté était employé dans les cérémonies et les rites pour exprimer des sollicitations spécifiques et pour demander des faveurs aux ancêtres. Outre produire les objets communs pour la vie quotidienne et le travail, les forgerons étaient également chargés de produire les objets pour les rites socio-religieux et les cérémonies traditionnelles. Ils étaient les créateurs des images des ancêtres et des génies, qui étaient à la base des cultes. C’est pourquoi ils jouissaient de prestige et de privilèges au sein de la société. Des objets analogues étaient également produits chez les dogons, les kurumbas et les mossis.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
n. 080 stilo-ferro rituale/stylet-fer rituel bambara-mali non noto/inconnue
materiale/matériel
ferro/fer
dimensioni/dimensions
h cm 28
174
175
i dogo
i dogon
A
lcuni secoli orsono, i
I
l y a quelques siècles, les
dogon si insediarono lungo i dirupi della falesia di
dogons s’implantèrent le long des parois de la
Bandjiagara-Mali (circa 40 km) dove trovarono
falaise de Bandjiagara-Mali (environ 40 km) où ils
l’ambiente adatto alla difesa dagli assalti di tribù
trouvèrent un milieu favorable pour se défendre
ostili. Qui utilizzarono numerose caverne preesi-
des assauts des tribus hostiles. Ils y utilisèrent
stenti (fatte risalire ai pigmei, primi abitanti del
de nombreuses grottes préexistantes creusées
territorio) scavate nella roccia e costruirono le
dans la roche (attribuées aux pygmées, premiers
loro abitazioni e i granai tra le pietraie e le rocce
habitants de ce territoire), et ils construisirent
della parte scoscesa. E fu proprio in quest’area
leurs habitations dans les terrains pierreux de la
che vennero a contatto con i tellem che tanto
partie escarpée. C’est précisément dans cette
influirono sulla loro cultura.
zone qu’ils furent en contacte avec les tellems,
Il villaggio dogon è perfettamente inserito nel pae-
qui eurent une grande influence sur leur culture.
saggio: tra gli insediamenti e i loro sfondi naturali,
Le village dogon est parfaitement inséré dans le
178
si riscontra un avvolgente mimetismo.
paysage: un mimétisme enveloppant s’est créé
La popolazione pratica l’agricoltura su piccoli trat-
entre leur habitat et le cadre naturel.
ti terrazzati, ricavati lungo i dirupi della falesia,
La population pratique l’agriculture sur des petits
ma soprattutto sull’altopiano e nella sottostante
terrassements retaillés le long des pentes de la
pianura sabbiosa.
falaise, et surtout sur le haut plateau et dans la
I dogon hanno saputo sviluppare una filosofia e un
pleine sableuse au-dessous.
complesso sistema sociale basato su una cosmo-
Les dogons ont su développer une philosophie et un
gonia simbolizzata. Per loro un Dio unico è il crea-
système social complexe basé sur une cosmogonie
tore di un universo gerarchizzato e rigorosamente
symbolisée. Pour eux, un seul Dieu est le créateur
ordinato, in seno al quale domina l’idea di un’armo-
d’un univers basé sur la hiérarchie et ordonné de
nia perpetuamente turbata e ripristinata.
façon rigoureuse, au sein duquel domine l’idée d’une
Il più evidente segno esteriore della loro comples-
harmonie, perpétuellement troublée et rétablie.
sa società, che si può vedere in ogni villaggio, è il
Le principale signe extérieur de leur société com-
“toguna”, ossia la testa e il cuore della comuni-
plexe, que l’on peut voir dans chaque village, est le
tà, la casa della parola, una costruzione-tettoia
“toguna”, c’est à dire la tête et le cœur de la com-
sostenuta da otto pilastri rappresentanti gli otto
munauté, la demeure de la parole, une construc-
geni primordiali.
tion-abri soutenue par huit piliers représentant les
L’autorità del consiglio degli anziani sovrintende ai
huit gènes primordiaux.
numerosi clan totemici del villaggio dogon. I clan
L’autorité du conseil des vieux gouverne les nom-
sono divisi in lignaggi rappresentati da un capo,
breux clans totémiques du village dogon. Les clans
sacerdote del culto dell’animale totemico.
sont divisés en lignages représentés par un chef,
Esistono
qui est le ministre du culte de l’animal totémique.
i dogo associazioni
maschili
e
femminili.
L’iniziazione viene praticata per classi di età.
Il y a des associations d’hommes et de femmes.
L’arte dogon, inizialmente ispirata alle opere
Les rites d’initiations ont lieu par classe d’âge.
kurumba e tellem, assunse nel tempo una caratte-
L’art dogon, en un premier temps inspiré aux
rizzazione, con tendenza al cubismo, tesa a simbo-
oeuvres kurumbas et tellems, et qui a assumé au
lizzare e significare gli aspetti mitici e religiosi del
fil du temps une caractérisation d’aspect cubiste,
loro mondo e della loro società.
a pour but de symboliser et de représenter les
aspects mystiques et religieux de leur monde et de leur société.
179
180
S
ono tre montanti a
T
rois montants en forme
forma di forcella che sostengono il tetto com-
de fourche servant à soutenir un toit formé de
posto da travi di legno e paglia di miglio. Questa
poutres en bois et de paille de millet. Cette con-
costruzione-tettoia è il luogo più importante del
struction-abri est le lieu le plus important du vil-
i dogo
villaggio, è il toguna, la casa della parola. È una
lage, c’est le toguna, demeure de la parole. C’est
struttura rettangolare con i lati orientati verso
une structure rectangulaire dont les côtés sont
i punti cardinali. I montanti presentano tre figure
orientés vers les points cardinaux. Les montants
femminili modellate con caratterizzazione differen-
présentent trois figures féminines modelées cha-
te, ma con analogo significato simbolico: la donna,
cune avec des caractéristiques différentes, mais
in particolare il seno, sintetizza l’essenza della vita
dont le sens symbolique est le même: la femme,
umana e il suo perpetuarsi.
en particulier sa poitrine, synthétise l’essence de
Il simbolismo religioso e cosmogonico, che costitu-
la vie humaine et sa perpétuation. Le symbolisme
isce la base del complesso sistema sociale dogon,
religieux et cosmogonique, qui forme la base du
è presente in ogni costruzione e nei diversi uten-
complexe système sociale dogon, se retrouve dans
sili di uso comune. Nel toguna gli otto principali
toutes les constructions et dans les divers usten-
montanti rappresentano gli antenati primordiali,
siles d’usage courant. Dans le toguna, les huit
quattro uomini e quattro donne, figli della prima
montants principaux représentent les ancêtres
coppia creata da Amma.
primordiaux, quatre hommes et quatre femmes,
Il toguna è la sede del consiglio degli anziani, dove
enfants du premier couple créé par Amma. Le
vengono prese le decisioni più importanti della
toguna est le lieu où se réuni le conseil des vieux,
comunità e vengono trattate e risolte vertenze
où sont prises les décisions les plus importantes
individuali.
pour la communauté et où sont examinées et
Spesso i montanti sono scolpiti con segni e figure
résolues les querelles individuelles. Les montants
simboliche che richiamano il loro credo religioso e
sont souvent sculptés de signes et de figures
sociale. È doveroso annotare che analoghi stipiti in
symboliques qui rappellent le credo religieux et
legno scolpito furono utilizzati anche da un gruppo
social. Il faut également ajouter que des piliers
di kurumba che i dogon credono essere discenden-
en bois sculptés similaires étaient utilisés par
ti dei leggendari tellem che, prima di loro, abitava-
un groupe de kurumbas qui, selon les croyances
no la falesia di Bandjiagara.
dogons, seraient les descendants des légendaires tellems qui peuplaient la falaise de Bandjiagara avant eux.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 081 montanti-sostegno di toguna/montants-support pour toguna dogon-mali falesia di bandjiagara/falaise de bandjiagara legno, (segni d’uso)/bois, (signes dus à l’usure) h cm 165; h cm 193; h cm 232
181
I
due sportelli sono identici nella forma, nel chiavistello, nella cornice laterale con serpenti. Differiscono, invece, nelle decora-
zioni in rilievo scolpite sul pannello. In uno vi sono due sequenze di sei figure umane di circa 20 centimetri. Nell’altro, in alto, una sequenza di sette figure umane di circa 16 centimetri: al centro, due volti, un mezzobusto, una maschera antilope e una tartaruga; in basso, quattro volti, un uccello, due case. Il legno ha una patina nera crostosa con diversi depositi mescolati e accumulatisi nel tempo. Il granaio è, al pari di altri simboli, elemento fondamentale della mitologia dogon, in quanto considerato vettore dal cielo dei progenitori e degli utili animali coadiutori e custode dei cereali necessari al nutrimento e al perpetuarsi della famiglia. La porta è simbolicamente scolpita con figure umane, animali e geometriche a rappresentare fondamenti dell’origine e della continuità del gruppo. L’apertura dello sportello può anche essere regolata da precise norme e interdizioni.
L
es deux portes ont la même forme, la même fermeture et le même cadre latéral avec des serpents. Elles n’ont par contre pas
les mêmes décorations sculptées en relief. Sur la première, il y a deux séquences de six figures humaines d’environ 20 cm. Sur l’autre, en haut, il y a une séquence de sept figures humaines d’environ 16 cm; au centre il y a deux visages, un buste, un masque d’antilope, une tortue; en bas quatre visages, un oiseau, deux maisons. Le bois est recouvert d’une croûte noire avec de nombreux dépôts qui se sont accumulés au fil du temps. Avec d’autres symboles, le grenier est l’élément fondamental de la mythologie dogon, étant considéré comme le vecteur du ciel des aïeux et des animaux utiles et tutélaires, et comme le gardien des céréales nécessaires à l’alimentation et à la perpétuation de la famille. La porte est symboliquement sculptée de figures humaines, d’animaux et de formes géométriques pour représenter les fondements de l’origine et de la continuité du groupe. L’ouverture de la porte peut aussi être réglementée par des normes et des interdits précis.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
182
n. 082 sportelli di granai/portes de greniers dogon-mali falesia di bandjiagara/falaise de bandjiagara legno, gaffe di ferro/bois, gaffe en fer largh. cm 42; h cm 51
183
territor
costa d’avorio
U
n vasto e prolungato
U
n mélange de très gran-
incrocio tra autoctoni (forse pigmei) e popolazioni
de portée entre les populations autochtones (peut-
immigrate (prima i meglio organizzati bantu delle
être des pygmées) et les populations immigrées
aree centro-ovest, poi le più evolute genti del nord,
(tout d’abord les bantus de la région de l’ouest et
malinke, diula, voltaici), ha dato origine a una mol-
du centre, qui étaient bien organisés, puis les gens
teplicità di gruppi e sottogruppi etnici, diversi per
du nord, plus évolués, les malinkes, les diulas et les
aspetto, lingua e costumi.
voltaïques), a produit de multiples groupes ethni-
Nel paese vivono circa sessanta popoli che parlano
ques différents aussi bien dans leur aspect physique
oltre venti lingue e una cinquantina di dialetti.
que pour ce qui concerne la langue et les coutumes.
Tra i principali gruppi si segnalano:
Dans ce pays vivent environ soixante populations, qui
- baule, agni, abron, nell’area centro-orientale;
parlent plus de vingt langues et une cinquantaine de
- dan, guere, guro, bete, nell’area centro-occidentale;
dialectes.
- mande, senufo, lobi, kulango, nel territorio del nord.
Voici quelques groupes parmi les plus importants:
L’organizzazione familiare e sociale, gli usi e i
- baule, agni, abron, dans la région orientale;
costumi hanno percorsi e concezioni piuttosto
- dan, guere, guro, bete, dans la région occidentale;
comuni. Non mancano differenze dovute alla pre-
- mande, senufo, lobos, kulango, dans le territoire du
valente influenza, in alcuni casi, della popolazione
nord.
d’origine, per esempio la matrilinearità nei grup-
L’organisation familiale et sociale, les usages et cou-
pi akan.
tumes suivent des parcours et des concepts plutôt
territor
In queste società molto diverse tra loro, ma inte-
communs. Les différences, dues à l’influence préd-
grate attraverso secoli di frequentazione con rap-
ominante de la population d’origine, ne manquent pas,
porti di lavoro e di commercio, nonché con vincoli
comme par exemple, dans les groupes akans où la
di parentela e di amicizia, le concezioni cosmogoni-
descendance est matrilinéaire.
che, i principi di convivenza umana, la religione con il
Ces sociétés très différentes entre elles sont tou-
culto degli antenati, si sono reciprocamente modi-
tefois bien intégrées grâce à des fréquentations
ficati con elementi unificanti e si sono attenuate le
séculaires dues aux rapports de travail et de com-
differenze.
merce, mais aussi aux relations de parenté et d’a-
Ovunque la ritualità è molto praticata. Le cerimonie,
mitié; les concepts cosmogoniques, les principes de
con l’aiuto di sculture lignee e con danze e masche-
cohabitation humaine, la religion basée sur le culte
re, rappresentano il contatto più stretto col mondo
des ancêtres, ont influencé de façon réciproque leur
soprannaturale.
évolution, trouvant certains éléments unificateurs et
Gli oggetti rituali hanno stile e fine differenti tra
atténuant les différences.
le diverse popolazioni. È caratteristica abbastanza
Les rites sont très pratiqués un peu partout. Les
comune il naturalismo e il realismo, nonchè, presso
cérémonies, avec leur sculptures en bois, leur
alcuni gruppi, la finezza d’intaglio e la levigatezza
masques et leur danses, représentent le contact le
della superficie. L’espressione artistica è sostan-
plus fort avec le surnaturel.
zialmente diversa rispetto all’essenzialità e all’a-
Les objets des rites changent de style et de fonction
strattismo di altre etnie del Sudan settentrionale e
selon les populations. Caractéristiques assez fréq-
del Centro Africa Occidentale.
uentes sont le naturalisme et le réalisme et, chez certains groupes, la finesse des techniques de sculpture et la précision du polissage. L’expression artistique est très différente des celle des autres ethnies du nord du Soudan e du centre de l’Afrique occidentale, où l’art est en générale beaucoup plus essentiel et abstrait.
186
F
igura antropozoomorfa in posizione seduta con mani sulle ginocchia ripiegate. La testa appoggiata
senza collo sul corpo allungato ha caratteristiche scimmiesche. La forma naturale e al tempo stilizzata, l’equilibrio, il simbolismo sono tipicamente senufo. La superficie è patinata e aspersa di macchie di colore bianco e mattone con probabile significato simbolico-rituale. La rappresentazione della scimmia può essere a volte simbolo della morte, a volte simbolo di longevità, a seconda del territorio e dell’etnia. Questa statuetta è utilizzata in cerimonie rituali, con sacrifici, per invocare lunga vita. L’arte senufo, come per altre popolazioni stanziate tra la savana del centro-sud e la foresta tropicale, è la fusione di due opposti stili: quello più astratto del nord e l’altro più naturalistico del sud.
F
igure anthropo-zoomorphe assi-
r
se avec les mains sur les genoux repliés. La tête, appuyée sans cou sur le corps allongé, a des traits de singe. La forme à la fois naturelle et stylisée, l’équilibre et le symboli-
se nu fo
sme, sont typiquement senufos. La surface est teinte et elle est aspergée de taches blanches et orangées, qui ont probablement un sens symbolique-rituel. La représentation du singe peut être, selon le territoire et l’ethnie, symbole de la mort ou symbole de la longévité. Cette petite statue est utilisée dans des cérémonies rituelles où sont pratiqués des sacrifices pour invoquer une longue vie. L’art senufo, comme dans d’autres populations implantées entre la savane du sud et la forêt tropicale, est la fusion de deux styles opposés: celui plus abstrait du nord et celui plus naturaliste du sud.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
n. 083 statuetta, figura antropozoomorfa/petite statue, figure anthropo-zoomorphe senufo-costa d’avorio territorio di korogho/territoire de korogho
materiale/matériel
legno/bois
dimensioni/dimensions
h cm 39
187
188
E
legante e armoniosa raf-
F
iguration élégante et
figurazione di un volto dalla forma allungata, con
harmonieuse d’un visage allongé dont les lignes sont
precisa descrizione dei diversi tratti che lo delinea-
tracées de façon précise. Il porte sur la tête une
no. Sul capo una particolare, elaborata acconciatu-
coiffure particulière très élaborée. Sur la pellicule
ra. Sulla patina scura sembrerebbe presente, con
foncée qui le recouvre il pourrait y avoir, mélangés à
uno strato di sporco, anche materiale sacrificale, a
la saleté, des résidus de matière sacrificielle dus à la
seguito di esorcismi e cerimonie funebri.
pratique d’exorcismes et de cérémonies funéraires.
Le maschere dal volto umano o antropozoomorfo
Les masques au visage humain ou anthropo-zoomor-
erano originariamente legate al culto degli antenati.
phe étaient à l’origine liés au culte des ancêtres. Au
Nel tempo, tale maschera ha sempre più assunto il
fil du temps, ce type de masque à assumé de plus
carattere più profano di ritratto commemorativo di
en plus un caractère profane de portrait commém-
defunto e di vivente.
oratif de défunts et de vivants.
I guro si insediarono, provenienti dal nord, tra la
Les guros, qui provenaient du nord, s’installèrent
savana e la foresta dell’attuale territorio. Il loro
entre la savane et la forêt du territoire actuel.
credo animista ha subito influenze dalle molte etnie
Leur credo animiste a été influencé par les nom-
vicine. Così pure la produzione artistica: a volte è
breuses ethnies voisines, ainsi que leur production
difficile stabilire se una maschera è baule, guro o
artistique: il est souvent difficile de déterminer si un
yaure.
masque est baulé, guro ou yauré.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
gu ro
n. 084 maschera ritratto/masque portrait guro (baule?)-costa d’avorio non noto/inconnue legno, materiale sacrificale/bois, matiére sacrificielle h cm 33,5
189
190
I
l volto è sormontato da
L
e visage est surmonté
una scultura di uomo (con pizzetto intagliato) con
d’une sculpture d’homme, avec une petite barbe
daba (zappa per coltivare) in posizione di lavoro. La
gravée, en position de travail avec un daba (pioche
maschera, con patina scura, è finemente lavorata;
pour cultiver). Ce masque, recouvert d’une teinte
i tratti sono minuti e ingentiliti; mirabile essenzia-
foncée, est finement travaillé; les lignes du visa-
lità plastica nel taglio degli occhi e nella linea dirit-
ges sont précises et affinées; la simplicité plasti-
ta del naso, ma in maniera convenzionale; scarifi-
que de la découpe des yeux et de la ligne droite du
cazioni tribali di appartenenza segnano le guance;
nez est remarquable, quoique conventionnelle. Les
fine intaglio in una doppia fila di triangoli incornicia
joues sont marquées de scarifications d’apparte-
il volto.
nance tribale. Le visage est entouré d’une double
Utilizzata unicamente per danze e celebrazioni in
file de triangles finement ciselés.
occasione dei raccolti.
Ce masque est employé uniquement pour les dan-
L’arte dell’intaglio, presso gli yaure, contiene due
ses et les célébrations qui ont lieu en occasion des
componenti stilistiche caratteristiche, quelle dei
récoltes.
baule e dei guro, tra i quali gli yaure sono terri-
L’art de la sculpture chez les yaurés est composé
torialmente stanziati. Sono controverse le ipotesi
de deux styles caractéristiques, baulé et guro,
di quale etnia abbia esercitato influenza sulle altre.
qui sont les ethnies qui entourent leur territoire.
ya u re
Laquelle des ethnies a influencé les autres est une question encore en cours de débat.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance
n. 085 maschera/masque yaure-costa d’avorio area nord-est di bouaflé/zone nord-est de bouaflé
materiale/matériel
legno, vimini/bois, osier
dimensioni/dimensions
h cm 49; largh. cm 16
191
F
igura ritratto, patinata in nero, raffigurante un dignitario di corte seduto su un seggio. Si ritrovano tutte
le caratteristiche della plastica baule: lineamenti finemente incisi, occhi a mandorla, naso lungo e sottile con narici marcate, scarificazioni tribali sul volto e sul dorso del corpo. La pettinatura, segnata da fitte incisioni, è raccolta in un’unica treccia sotto la nuca. La lunga barba in tre pizzi è tenuta dalla mano sinistra. Morbidezza dell’insieme e del particolare. La figura ritratto può anche essere collegata al culto degli antenati se considerata feticcio, quindi rifugio dello spirito del rappresentato. In tal caso è oggetto di preghiere e di offerte. Il seggio è considerato un’identità individuale e sociale del detentore. La statuaria baule, considerata tra le migliori della Costa d’Avorio, si caratterizza per un certo realismo, per la ricerca della forma bella, liscia e patinata e per la finezza del dettaglio.
P
ortrait teint en noir, d’un dignitaire
de la cour assis sur un siège. On retrouve ici toutes les caractéristiques de la plasticité de l’art baulé: les traits finement ciselés, les yeux en amande, le nez long et fin avec des narines bien marquées, les scarifications tribales sur le visage et sur le dos. Les cheveux, marqués par des incisions serrées, se regroupent en une unique tresse sous la nuque. La main gauche tient une longue barbe formée de trois boucs. L’ensemble et les détails sont délicats. Le portrait peut aussi être reconduit au culte des ancêtres si on le considère comme fétiche, refuge de l’esprit de la personne représentée. Dans ce cas, c’est un objet de prière et d’offrandes. Le siège est considéré une identité individuelle et sociale de son propriétaire. Les statues baulées sont considérées parmi les meilleures de la Côte d’Ivoire; elles sont caractérisées par un certain réalisme, par la recherche d’une forme belle, lisse et polie, ainsi que par la finesse des détails.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
192
ba u le n. 086
statuetta, figura maschile/petite statue, figure masculine baule-costa d’avorio non noto/inconnue legno/bois h cm 45,5
T
rattasi di piccoli oggetti, in stile ashanti, usati come moneta di scambio, per stabilire il peso dell’oro in
polvere o granuli. Raffigurano animali: tartarughe, antilopi/gazzelle, un elefante, un caimano, una salamandra, un pesce gatto. Sono ben lavorati e incisi e rappresentati in tipici atteggiamenti. Fusioni a cera persa. Queste figurine, più che dei veri pesi per l’oro, rappresentavano convenzionalmente l’equivalente di una certa quantità d’oro. La produzione dei pesi è molto varia. Sono raffigurati in miniatura: oggetti d’uso quotidiano, animali, disegni geometrici e astratti che ricordano la tradizionale saggezza dei proverbi. A volte simbolizzano concetti filosofici. In questi lavori finemente dettagliati è presente la grande abilità degli artigiani africani. Ogni pezzo è fuso in ottone col metodo della cera persa, in base a una complessa tecnica di fusione conosciuta in Africa da molti secoli. I pesi per l’oro sono normalmente associati agli ashanti, ma anche altre etnie dell’area occidentale ne produssero e utilizzarono. Quelli con motivi geometrici e astratti sono tra i più vecchi (forse XV secolo). Quelli con animali selvatici daterebbero diversi secoli dopo.
I
l s’agit de petits objets, en style ashanti, servant à mesurer le poids de l’or en poudre ou en grains utilisé
comme monnaie d’échange. Ils représentent des animaux: des tortues, des antilopes/gazelles, un éléphant, un caïman, une salamandre, un poisson-chat. Ils sont bien travaillés et sculptés, et il sont représentés dans des postures typiques. Fonte à cire perdue. Plus que de véritables poids pour l’or, ces figures représentaient selon la convention l’équivalent d’une certaine quantité d’or. La production des poids est très variée. Ils représentent en minia-
ture: des objets d’usage courant, des animaux, des dessins géométriques et abstraits qui rappellent la sagesse traditionnelle des proverbes. Ils symbolisent parfois des concepts philosophiques. Dans ces travaux finement détaillés on retrouve la grande habileté des artisans africains. Chaque morceau est une fonte à cire perdue de laiton, selon une technique complexe de fonte connue en Afrique depuis de nombreux siècles. Les poids pour l’or sont généralement associés aux ashantis, mais d’autres ethnies de la zone occidentale en fabriquèrent et en utilisèrent également. Ceux avec des motifs géométriques et abstraits sont parmi les plus anciens (peut-être du XVe siècle). Ceux avec des animaux sauvages dateraient de plusieurs siècles plus tard.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
ba u le n. 087
pesi per oro/poids pour l’or baule (gruppo akan)-costa d’avorio territorio est del paese, al confine col ghana territoire à l’est du pays, à la frontière avec le ghana lega di metalli/alliage de métaux lungh. da cm 5 a cm 11
193
194
M
aschera di caratteristi-
M
asque de fabrication
ca fattura dan, riccamente decorata con pelle e tela
dan, richement décoré de peau et de toile en forme
a forma di piccoli contenitori con una triplice corona
de petits récipients, avec une triple couronne de
di cauri sul capo. Nel retro, sulla stoffa del copricapo,
cauris sur la tête. Derrière, sur le tissu du cou-
sono cuciti alcuni segnali di potere magico e cerimo-
vre-chef, sont cousus des signes de pouvoirs magi-
niale (sacchetti di pelle, crine di coda animale, piume e
ques et de cérémonies (sachets de peau, crins de
cauri).
queue d’animal, plumes et cauris). Il représente l’e-
Rappresenta lo spirito dei boschi, il guardiano-protet-
sprit des bois, gardien-protecteur du territoire où
tore del territorio dove si svolgono i riti della circon-
se déroulent les rites de circoncision et d’initiation
cisione e delle pratiche iniziatiche previste dalla tra-
prévus par la tradition. Le masque est porté par une
dizione. La maschera è indossata da un personaggio
personne importante qui détient des pouvoirs divi-
importante e con poteri divinatori e rituali durante i
natoires et rituels, lors des différents moments de
diversi momenti delle pratiche e degli insegnamenti
pratiques et d’enseignements qui portent les jeu-
che portano il giovane nella società degli adulti. Nei
nes dans la société des adultes. Dans les sachets
sacchetti anzidetti sono racchiuse sostanze magiche;
décrits ci-dessus sont refermées des substances
il simbolismo del crine e delle piume non è noto nel
magiques; le symbolisme du crin et des plumes n’est
caso specifico (può cambiare tra le diverse etnie e
pas précisé dans le cas en question (il peut changer
per i diversi eventi). L’insieme dei vari materiali ha lo
d’une ethnie à l’autre et d’un événement à l’autre).
scopo di conferire alla maschera un aspetto inusuale
L’ensemble des différents matériaux sert à donner
e anche immaginario, con funzione insieme religiosa
au masque un aspect inusuel et même imaginaire,
e sociale. Simbolicamente è la protezione e la difesa
avec une fonction à la fois religieuse et sociale. De
dalle forze del male.
façon symbolique, il protège et défend des forces du
L’interpretazione simbolica del cauri è molteplice a
mal.
seconda delle etnie (elemento mitico della creazio-
L’interprétation du cauri dépend des ethnies (éléme-
ne rappresentativo, delle “ossa degli antenati” quin-
nt mythique de la création qui représente les “os
di dell’intera umanità, riferimento sessuale nell’ini-
des ancêtres” et donc l’humanité entière, référence
ziazione e riti di passaggio, e altri ancora). È comun-
sexuelle dans les rites d’initiation et de passage, et
que sempre associato all’idea di ricchezza, collegata
d’autres encore). Il est toujours associé à l’idée de
all’antico ruolo di moneta.
richesse, due à l’antique rôle de monnaie.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 088 maschera/masque dan-costa d’avorio-liberia area di confine tra i due paesi-nord del territorio dan région de frontière entre les deux pays-nord du territoire dan legno, patina scura, stoffa, cauri, pelle, metallo, piume, crine bois, teinture foncée, tissu, cauris, peau, métal, plumes, crins h cm 31; largh. cm 23
195
da n
L
a maschera è dotata di un copricapo in stoffa con capigliatura in corda a treccioline (fibra vegetale).
Occhi piccoli a fessura. Le maschere dan rappresentano gli antenati, attraverso gli spiriti della brousse, con riferimenti e compiti precisi. In genere presentano queste caratteristiche: viso ovale e levigato, fronte alta e bombata, fori rotondi o semplici fessure per gli occhi, bocca morbida e sporgente. Le maschere dan sono note per la purezza, semplicità e delicatezza dei lineamenti e per la serenità dell’espressione.
C
e masque est pourvu d’un couvre chef en tissu avec des cheveux faits de petites tresses de cordes (fibres
végétales). Petits yeux en fissure. Les masques dans représentent les ancêtres, à travers les esprits de la brousse, avec des allusions et des devoirs précis. Ils présentent en général ces caractéristiques: visage ovale et lisse, front bombé, trous ronds ou simples fissures pour les yeux, bouche arrondie et proéminente. Les masques dans sont réputés pour la pureté, la simplicité et la délicatesse de leurs traits et pour la sérénité de leur expression.
da n cod./no. de référence
n. 089
tipo di oggetto/type d’objet
maschera /masque
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
196
dan-costa d’avorio-liberia regione di man/région du man
legno, patina scura, fibre vegetali, stoffa/bois, teinture foncée, fibres végétales, tissu h cm 27; largh. cm 15
M
aschera dalle tipiche caratteristiche dan, con accentuazione della fronte bombata, del naso sottile
a punta, della bocca aperta e molto sporgente. Gli occhi a fessura sorgono bombati dal profondo incavo tra fronte e mento. La zona degli occhi e del naso è pigmentata in oro e rosso; rosse sono anche le lab-
bra. Una linea sporgente colorata scende dal capo fino alla punta del naso. Il capo è incorniciato da una corona di stoffa a tubo con una duplice fila di cauri. Lo spigolo verticale frontale corrisponde all’ornamento portato da alcuni vecchi nel detto territorio di confine. Potrebbe trattarsi di maschera per rappresentazioni di scene e momenti di vita comunitaria recitati e mimati, in base a storie e avvenimenti tramandati o attuali.
M
asque dont les caractéristiques sont typiquement des dans. Le front bombé est accentué, le nez
est fin et pointu, la bouche est ouverte et très proéminente. Les yeux en fissure apparaissent bombés dans un profond renfoncement situé entre le front et le menton. La zone des yeux et du nez est pigmentée d’or et de rouge; les lèvres aussi sont rouges. Une ligne saillante colorée descend de la tête jusqu’à la pointe du nez. Une couronne de tissu en tube ornée d’une double file de cauris encadre la tête.
da n
La raie angulaire verticale correspond à l’ornement que portent certains vieux du territoire de frontière en question. Ce masque pourrait être destiné à des représentations de scènes et de moments de la vie de la communauté, joués et mimés sur la base d’événements transmis ou actuels.
cod./no. de référence
n. 090
tipo di oggetto/type d’objet
maschera/masque
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
dan-costa d’avorio-liberia
area di confine tra i due paesi-nord del territorio dan/région de frontière entre les deux pays-nord du territoire dan
legno, patina scura, fibre vegetali, stoffa, pigmento, cauri/bois, teinture foncée, fibres vegétales, tissu, pigment, cauris
dimensioni/dimensions
h cm 31; largh. cm 25
197
territor
ghana
È
storicamente ricono-
sciuto che l’insediamento nell’attuale Ghana è
L
’histoire a reconnu que
l’implantation dans les territoires qui correspon-
avvenuto, nel tempo, attraverso il flusso migrato-
dent actuellement au Ghana s’est réalisé, au fil
rio di popolazioni del nord (area del fiume Niger),
du temps, par le flux migratoire des populations
sospinte verso il sud da gruppi invasori. È parimen-
du nord (région du Niger), repoussées vers le sud
ti certo che, nel primo millennio, vissero misteriosi
par des groupes d’envahisseurs. Il est égalem-
antenati che la tradizione ritiene scesi dal cielo e
ent certain que pendent le premier millénaire de
insediati nella savana (transumanti) e nella foresta
mystérieux ancêtres y vécurent qui, selon la tra-
(stanziali). In questo fluttuare e fondersi di popola-
dition, seraient descendus du ciel et se seraient
zioni diverse, si formò il substrato dei gruppi etnici
implantés aussi bien dans la savane (pasteurs
attuali. Nel centro-sud-ovest, gli akan sono i più
nomades) que dans la forêt (sédentaires). C’est
numerosi; ad essi appartengono gli ashanti, i fante,
donc par cette fluctuation et cette fusion de dif-
gli agni, gli abron e altri minori. Gli ewe vivono lungo
férentes populations que s’est constituée la base
il confine sud-est del Togo. Nel nord del paese vivo-
des groupes ethniques actuels. Dans le centre et
no con altri i dagomba e i mamprusi.
le sud-ouest les akans sont les plus nombreux.
Gli akan organizzarono regni e città-stato. Tra
Font partie de ce groupe les ashantis, les fantes,
loro, gli ashanti, la maggior etnia dell’attuale
les agnis, les abrons et d’autres minorités. Les
Ghana, possono considerarsi la testimonianza di
ewes vivent le long de la frontière sud-est du Togo.
una fusione di elementi culturali e comportamen-
Au nord du pays, vivent parmi d’autres ethnies,
tali diversi nell’ambito sociale, religioso e artisti-
les dagombas et les mamprusis.
co; fusione questa che ha prodotto un modello
Les akans organisèrent des règnes et des vil-
200
di pensiero e di organizzazione tra i più validi e
les-état. Parmi eux, les ashantis, actuellement
duraturi. Questa popolazione ha saputo dar vita a
la majeure ethnie du Ghana, sont le témoignage
una raffinata civiltà che ha influenzato e coinvolto
d’une fusion d’éléments culturels et de compor-
intere aree territoriali dei vicini Costa d’Avorio,
tements, aussi bien au niveau social et religieux
Togo e Burkina Faso.
que sur le plan artistique; une fusion qui a produit
La presenza di ricchi giacimenti d’oro, un’attività
un modèle de pensée et d’organisation extrême-
commerciale intensa e il traffico degli schiavi,
ment valide et durable. Cette population a su faire
arricchirono soprattutto gli intraprendenti e duri
naître une civilisation raffinée qui a influencé et
ashanti. In questo contesto fiorirono le attività
concerné d’importantes zones territoriales des
artigianali e si sviluppò una particolare produzio-
pays voisins, la Côte d’Ivoire, le Togo et le Burkina
ne artistica: artigianato orafo, fusione di metalli
Faso.
(famosi i pesi per l’oro), statuette commemora-
La présence de riches gisement d’or, l’activité
tive in terracotta (personaggi idealizzati), oggetti
commerciale intense et le trafique des esclaves
di uso (mitici seggi, sgabelli, recipienti kuduo), di
ont surtout enrichi les ashantis, durs et pleins
gioielli e tessitura, una vera e propria arte innova-
d’initiative. Dans ce contexte, les activités artisa-
tiva e diffusa. Meno praticata è stata la scultura
nales se multiplièrent et une production artistique
in legno (tra le più curiose le akua ba, figure amu-
unique se développa: l’artisanat de l’orfèvrerie,
leti di fertilità), rispetto ad altri gruppi etnici di
de la fusion des métaux (les poids pour l’or sont
analoga origine, operanti nei paesi vicini.
particulièrement renommés), les petites statues
territor commémoratives en terre cuite (personnages idéalisés), les objets courants (sièges mythiques,
tabourets, récipients kuduo) et encore les bijoux et enfin le tissage, un art innovateur et répandu. Pour ce qui est de la sculpture du bois (les plus
curieuses sont les akua ba, des figures amulet-
tes de la fertilité), ils la pratiquaient moins que d’autres groupes ethniques d’origines analogues opérant dans les pays voisins.
201
202
R
appresenta una bambo-
P
oupée
jouet-fétiche
la giocattolo-feticcio, simbolo e auspicio di fecondi-
appelé akua ba, symbole et auspice de fécondité.
tà, detta akua ba. È un’astratta stilizzazione della
C’est une stylisation abstraite de la figure humai-
figura umana. La grande testa è generalmente
ne. La grande tête est généralement ronde et
tonda e appiattita. In rilievo sono delineati con
aplatie. L’arcade sourcilière et le nez sont dém-
linee continue gli archi sopraccigliari e il naso.
arqués en relief par des lignes continues. Le long
Il collo è alto e anelliforme. Dal corpo cilindrico
cou est annelé. Deux petits bras tronqués sor-
fuoriescono orizzontalmente due piccole braccia
tent du corps cylindrique. Elle n’a pas de jambes.
tronche. È priva di gambe.
Les poupées existent dans les deux sexes. En
Esistono bambole di ambo i sessi. La donna che
portant la poupée dans le dos, la femme exprime
porta la bambola dietro la schiena esprime il suo
un désir de maternité. Si elle meurt sans enfants,
desiderio di maternità. Se muore senza figli, la
on enterre la poupée avec elle.
bambola viene seppellita con lei.
La poupée a différentes fonctions. C’est d’abord
La bambola ha scopi diversi. In tenera età è un
un jouet, en âge tendre, puis au fil de la croissance
giocattolo e col crescere assume sempre più la
elle assume une fonction qui tend de plus en plus à
funzione di preparazione alla futura maternità.
la préparation à la future maternité. L’objet favori-
L’oggetto simbolicamente favorisce il dono della
se symboliquement le don de la fécondité. La cro-
fecondità. Si crede che abbia anche il potere di
yance veut qu’elle ait aussi le pouvoir de chasser
scacciare gli spiriti maligni, quelli che sono la
les mauvais esprits, cause de stérilité. Pour cela,
causa della sterilità. Per ottenere questo, la
on éloigne la poupée de la maison et du village afin
bambola viene allontanata dalla casa e dal villaggio
qu’elle devienne le réceptacle des forces du mal qui
così che diventi ricettacolo delle forze maligne che
empêchent la grossesse.
impediscono la gravidanza.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 091 statuetta, figura femminile/petite statue, figure féminine ashanti-ghana non nota/inconnue legno/bois h cm 36
203
as ha nti
D
i legno chiaro, leggero e levigato, rappresentano una coppia di sposi, probabile dono beneaugurante di
nozze. Nella mano destra doveva esserci qualche oggetto simbolico. L’uomo porta una specie di gonna, mentre la donna è coperta da un semplice perizoma. Questa ha un’acconciatura dei capelli a treccia, raccolta sulla nuca. I popoli akan (ashanti, fante) sono organizzati in clan di linea matrilineare. Nella struttura familiare ashanti ha grande importanza il “ntoro” o spirito, di trasmissione paterna, e il “mogya“ o sangue, di trasmissione materna. L’abusua è la determinante posizione sociale della famiglia della donna. Il matrimonio è un contratto che, oltre agli sposi, lega i rispettivi gruppi di appartenenza. La tradizione pre-
vede una rigorosa consuetudine di doni nuziali. È favorito il matrimonio fra cugini di ntoro e mogya differenti. La poligamia è piuttosto diffusa. Va osservato che, a differenza della maggior parte delle popolazioni dell’area centro-occidentale africana, la scultura in legno delle figure di antenati e delle maschere non è praticata presso gli ashanti. Fanno eccezione le note statuette-bambola akua ba, coppie di sposi come qui presentati o personaggi soprannaturali.
C
es petites statues en bois clair, léger et poli, représentent un couple d’époux. C’est probablement un
cadeau de noces de bonne augure. La main droite tenait vraisemblablement un objet symbolique. L’homme revêt une espèce de jupe, alors que la femme est couverte seulement d’un pagne. Elle a les cheveux tressés et regroupés sur la nuque. Les peuples akans (ashanti, fante) sont organisés en clans de lignées matrilinéaires. Le “ntoro” (esprit), de transmission paternelle, et le “mogya” (sang), de transmission maternelle, recouvrent une très grande importance dans la structure familiale ashanti. La “abusua”, position sociale de la famille de la femme, est déterminante. Le mariage est un contrat qui lie, outre les époux, leurs groupes d’appartenance. La tradition prévoit des usages rigoureu pour ce qui concerne les cadeaux de noces. Les mariages entre cousins de différents ntoro et mogya sont favorisés. La polygamie est assez répandue. Il est à noter que, contrairement à la plupart des populations de la zone centrale de l’Afrique de l’ouest, les
as ha nti
ashantis ne sculptent pas les figures des ancêtres ni les masques. Les seules exceptions sont les fameuses statues-poupées akua ba, couples d’époux, comme dans le cas présent, ou les personnages surnaturels.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 092 statuette, figure maschile e femminile/petites statues, figures masculine et féminine
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
204
ashanti-gruppo akan-ghana non noto/inconnue legno/bois h uomo cm 30; h donna cm 29; h homme cm 30; h femme cm 29
A
rgilla rosso-bruno con ingobbio nero. Testa uniforme e liscia. In rilievo tratti somatici idealizzati
in un armonioso volume ovoidale. Una serie di bottoni (acconciatura?) punteggiano il capo liscio; sulla nuca è praticato un foro. Il collo inanellato si apre su una base di sostegno. All’interno la testa è vuota. La classe benestante matrilineare per commemorare personaggi defunti, spesso commissionava terrecotte con raffigurazione di tipi idealizzati. L’identità del defunto sarebbe indicata da particolari a volte simbolici. La testa qui rappresentata, sia che fosse un ritratto da porre in luogo appartato, o funzionasse come coperchio di un vaso rituale, era oggetto di culto ancestrale.
A
rgile de couleur brun-rouge avec engobe noire. La tête est uniforme et lisse. Les traits soma-
tiques idéalisés sont en relief dans un volume ovoïdal harmonieux. Sur la tête lisse il y a une série de boutons (peut être une coiffure?); un trou a été pratiqué sur la nuque. Le cou annelé s’élargit sur la base d’appui. L’intérieur de la tête est vide. Pour commémorer les défunts, la classe aisée matrilinéaire commandait souvent des terres cuites de figurations de types idéalisés. L’identité du défunt serait donc indiquée par des détails, parfois symboliques. La tête en question, objet destiné au culte des ancêtres, pouvait être un portrait à garder dans un endroit isolé, ou bien elle pouvait servir de couvercle pour un vase rituel.
as ha nti cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel
n. 093 statuetta, figura di testa femminile/petite statue, figure d’une tête féminine ashanti-gruppo akan-ghana non noto/inconnue terracotta/terra cuite
dimensioni/dimensions
h cm 20
205
206
E
legante composizione di
É
légante
élaboration
cucchiaio, finemente lavorato e inciso. Le raffigu-
d’une cuillère, finement travaillée et gravée. Les
razioni simboliche del manico fanno forse riferi-
représentations symboliques sur le manche font
mento a metafore o proverbi della propria cultura.
peut-être allusion à des métaphores ou à des pro-
Questo cucchiaio, oltre al piacere di possesso
verbes de la culture locale.
personale di un oggetto raffinato da parte di un
Outre le plaisir, pour un notable, de posséder
notabile, poteva essere usato per raccogliere e
personnellement un objet raffiné, cette cuillère
pesare la polvere d’oro o utilizzato da un gruppo
pouvait être employée pour ramasser et peser la
clanico per versare materiale sacrificale durante le
poudre d’or ou bien par un groupe clanique pour
cerimonie rituali (es.: igname triturato). Gli ashan-
verser de la matière sacrificielle lors des céré-
ti erano maestri nella fusione e lavorazione dei
monies rituelles (par exemple de l’igname haché).
metalli. Eccellevano nei diversi metodi: della cera
Les ashantis étaient des maîtres de la fonte et du
persa, del martellamento, dello sbalzo e dell’appli-
travail des métaux. Ils excellaient dans différentes
cazione di sottili lamine di metallo su legno.
méthodes: cire perdue, martelage, repoussage et application de fines lamelles de métal sur le bois.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 094 cucchiaio rituale/cuillère rituelle ashanti-ghana territorio di kumasi/territoire de kumasi lega di metallo/alliage de métaux lungh. cm 25
207
as ha nti
L
egno chiaro finemente lavorato: traforato e inciso con minuti disegni geometrici pigmentati in bianco e
anche nero e rosso per sub a). Vi sono anche disegni di cuori, di animali (sub a) e due nomi (sub b). La piccola testa (sub a) rappresenta una akua ba giocattolo e bambola della fecondità, gli sgabelli con cariatidi (sub b) potrebbero significare l’interiorità spirituale del possessore o del donatore dell’oggetto. Questi bei pettini più che utensili erano ornamenti, spesso con un significato simbolico, diffusi nelle diverse etnie delle popolazioni akan: ashanti, fante, agni, abron e altre. La presenza dello sgabello potrebbe indicare un proprietario nobile o di prestigio.
B
ois clair finement travaillé, ajouré et sculpté de petits dessins géométriques colorés avec un pigment
blanc, mais aussi noir et rouge dans le cas de la pièce (a). Il y a aussi des dessins de coeurs et d’animaux (a) et deux noms (b). La petite tête (a) représente une akua ba, jeu et poupée de la fécondité; les tabourets avec des cariatides (b) pourraient représenter l’intériorité spirituelle du propriétaire ou du donateur de l’objet. Ces beaux peignes étaient plus des ornements que des ustensiles, et ils avaient souvent un sens symbolique. Ils étaient fréquents dans les différentes ethnies des populations akan: ashanti, fante, agni, abron et d’autres. Le tabouret qui décore un des peignes pourrait indiquer un propriétaire noble et prestigieux.
as ha nti cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
208
n. 095 pettini/peignes ashanti-ghana territorio di kumasi/territoire de kumasi legno, pigmento/bois, pigment sub a) h cm 31; largh. cm 10 - sub b) h cm 31; largh. cm 13
V
aso ottenuto con fusione a cera persa. Alcune parti sono sovrapposte: base anulare, manici a sca-
letta con figure, composizione del gioco “mancala” che orna la sommità del coperchio. La scena raffigura una coppia, uomo e donna, seduta su sedia e sgabello intenta a giocare. Due giovani servi tengono un ombrello sopra il capo di ciascun giocatore. Altri quattro giovani (figli o servi) collaborano, due per parte, al gioco. Il contenitore, a forma di granaio, porta incisioni e motivi modellati in rilievo. Questi kuduo, in origine, avevano una funzione rituale: sede delle anime dei defunti erano utilizzate in cerimonie di purificazione e di supplica per superare momenti importanti della vita. Successivamente vennero usati come contenitori di polvere d’oro e oggetti preziosi. Il possesso di molti kuduo era segno di ricchezza e di prestigio. Grande è la varietà di questi oggetti per quanto riguarda le dimensioni, la forma e le decorazioni. Quasi tutti hanno un coperchio, la parte più ornata e lavorata del recipiente.
V
ase obtenu d’une fonte à cire perdue. Certaines parties sont superposées: la base en anneau,
les manches en échelle avec des figures et l’ornement du dessus du couvercle qui représente le jeu du “mancala”. La scène représente un couple, un homme et une femme assis sur un siège et un tabouret, en train de jouer. Deux jeunes serviteurs tiennent une ombrelle au dessus de la tête de chacun des joueurs. Quatre autres jeunes, deux de chaque côté (enfants ou serviteurs) participent au jeu. Le récipient, qui a une forme de silo à grain, porte des incisions et des sculptures en relief. Ces kuduos avaient à l’origine une fonction rituelle; demeures des âmes des défunts, ils étaient employés dans les cérémonies de purification et de supplication pour passer les moments importants de la vie. Ils furent ensuite employés comme récipients pour la poudre d’or et pour les objets précieux. Posséder de nombreux kuduos était un signe de richesse et de prestige. Ces objets sont très variés pour ce qui concerne les dimensions, la
as ha nti
forme et les décorations. Ils ont presque tous un couvercle, qui est la partie la plus ornée et travaillée du récipient.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 096 vaso-recipiente (kuduo)/vase-récipient (kuduo)
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence
ashanti-ghana
luogo di provenienza/lieu de provenance
non noto/inconnue bronzo/bronze
materiale/matériel dimensioni/dimensions
h cm 30
209
210
P
otrebbe
essere
un
C
ela pourrait être un
“suman”, oggetto dimora di uno o più spiriti. La
“suman”, objet demeure d’un ou plusieurs esprits.
figura è ricoperta da una patina scura e presenta
La figure est recouverte d’une teinte foncée et
abbondanti residui di materiale sacrificale. È in posi-
présente de nombreux résidus de matière sacrifi-
zione seduta senza alcun appoggio, con seni e glutei
cielle. Elle est assise, sans aucun appui, les seins et
pronunciati. La mano destra impugna un oggetto
les fesses sont prononcés. La main droite tient un
(bastone cerimoniale, di comando, scacciamosche?)
objet (bâton cérémoniel ou de commandement, chas-
dotato di potere per combattere le forze sopranna-
se-mouches?) dont les pouvoirs servent à combattre
turali avverse. Porta attorno al ventre due collanine
les forces surnaturelles contraires. Elle porte deux
apotropaiche. I piedi sono rivolti all’indietro. Sul
colliers apotropaïques autour du ventre. Les pieds
collo anellato, un viso largo e un poco schiacciato di
sont retournés vers l’arrière. Sur le cou bagué, le
caratteristico stile akan. Dal capo scende fino alla
visage large un peu écrasé est en style caractéris-
schiena una lunga capigliatura.
tique akan. De long cheveux descendent de la tête
Si può ritenere che questa statua appartenga alla
jusque dans le dos. Il est vraisemblable que cette
sfera delle pratiche magiche che rappresentano
statue fasse partie de la sphère des pratiques magi-
momenti importanti nella vita degli akan. Questi
ques, moments importants dans la vie des akans.
feticci-suman, oltre che essere correlati alle influen-
Ces fétiches-sumans sont non seulement liés à l’in-
ze demoniache e magia nera, sono anche usati per
fluence démoniaque et à la magie noire, mais ils sont
la caccia alle streghe e per richieste di prosperità
aussi employés pour la chasse aux sorcières et pour
e protezione, previa promessa di denaro e di doni. Il
demander la prospérité et la protection, grâce à des
potere del suman deriva da elementi della natura e
promesses d’argent et de dons. Le suman reçoit ses
direttamente o indirettamente da alcuni abitanti di
pouvoirs des éléments de la nature et, directement
essa: mostri, streghe, fate. Queste ultime, “moa-
ou indirectement, de quelques uns de ses habitan-
tia”, sarebbero creature alte un palmo che cammi-
ts: monstres, sorcières, fées. Ces dernières, les
nano con i piedi rovesciati e parlano a fischi.
“moatias”, sont supposées être des créatures hau-
Cerimonie diverse si svolgono attorno a queste
tes comme la main qui marchent avec les pieds en
statue: per il male, accendendo il fuoco, danzando e
arrière et parlent en sifflant. Différentes cérémonies
pronunciando il nome del nemico; per il bene, facen-
se déroulent autour de ces statues: pour le mal, les
do sacrifici e pregando inginocchiati. Circa l’etnia
akans allument un feu et dansent en prononçant le
di appartenenza e il luogo di provenienza potrebbe
nom de l’ennemi; pour le bien, ils font des sacrifices
anche trattarsi di popolazione della Costa d’Avorio.
et prient à genoux. Il s’agissait, peut être, d’un objet
gr up po ak an
de la population de la Cote d’Ivoir. cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 097 statua, figura femminile/petite statue, figure féminine gruppo akan (ashanti?)-ghana non noto/inconnue legno, perline, materiale sacrificale/bois, perles, matière sacrificielle h cm 47
211
212
F
orse
un
personaggio
P
eut-être un personnage
importante, con perizoma (?) e collana, seduto
important, avec un pagne (?) et un collier, assis
su una base cilindrica di sostegno. Le mani sono
sur une base cylindrique d’appui. Les mains sont
appoggiate sulle ginocchia. La parte superiore del
posées sur les genoux. La partie supérieure de
capo è concava e forata nella parte centrale, forse
la tête est concave et elle est percée au centre,
per contenere elementi rituali.
peut-être pour contenir des éléments rituels. La
La statua, rappresentante il defunto o spirito pro-
statue, qui représente le défunt ou esprit pro-
tettore, veniva posta nella tomba, unitamente ad
tecteur, était mise dans la tombe avec d’autres
altri oggetti personali dello scomparso.
objets personnels du mort. Dans les quinze der-
Nel Ghana settentrionale tra le valli del Sissili e
nières années, au nord du Ghana, entre la vallée de
Kulpawu sono stati scoperti, negli ultimi 15 anni,
Sissili et celle de Kulpawu, de nombreux objets en
antichi insediamenti umani, testimoniati dal ritro-
métal et en terre cuite qui témoignent d’antiques
vamento di manufatti in metallo e terracotta.
habitats humains ont étés découverts. Les objets
La terracotta era alquanto diffusa, spesso con
en terre cuite étaient assez fréquents et représ-
esecuzioni accurate e precise di forme umane
entaient souvent des figures humaines et animales,
ed animali. Le sculture, a volte emblematiche, si
réalisées avec soin et précision. Les sculptures,
caratterizzano per un certo movimento, per la
parfois emblématiques, sont caractérisées par un
ricerca del dettaglio, per la diversità delle versioni,
certain mouvement, par la recherche du détail, par
che fanno pensare ad una società di abili artigiani/
la multiplicité des versions, ce qui fait penser à une
artisti organizzati e forse operanti col commercio
société d’artisans/artistes habiles et organisés,
carovaniero transahariano. Le figure umane spes-
qui opéraient peut-être avec le commerce des
so indossano cappelli, cavalcano animali, portano
caravanes transsahariennes. Les figures humaines
decorazioni e recipienti e a volte sono doppie. Un
portent souvent des chapeaux, elles chevauchent
campione di terracotta è risultato risalire, col
des animaux, portent des décorations, tiennent
metodo della termoluminescenza, all’anno 1579.
des récipients et elles sont parfois doubles. Un
Continua la ricerca per dare contorni più certi
échantillon de terre cuite analysé par thermolumi-
e precisi alle rilevazioni effettuate e alle diverse
nescence a été daté à l’an 1579.
ipotesi avanzate.
Les recherches continuent afin d’attribuer un
ko m a
cadre plus certain et précis aux pièces retrouvées lors des fouilles, et pour confirmer les différentes hypothèses avancées.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 098 statuetta funeraria, figura maschile seduta petite statue funérarie, figure masculine assise koma-ghana nord del paese (komaland)/nord du pays (komaland) terracotta/terra cuite h cm 23
213
214
D
ue figure maschili a
D
eux figures masculines
cavallo. Una, (sub a), rappresenta un cavaliere
à cheval. La (a) représente un chevalier avec un
col cappello, bocca aperta e lingua fuori, con a
chapeau, la bouche ouverte et la langue tirée, et
tracolla una fiasca. Il cavallo ha il collo e il capo in
qui porte une calebasse en bandoulière. Le cou et
posizione dinamica. L’altra, (sub b) rappresenta un
la tête du cheval ont une posture dynamique. La
cavaliere, col capo eretto e la bocca aperta con
(b) représente un chevalier, la tête haute, la bouche
lingua fuori, che porta un collare collegato a una
ouverte et la langue tirée, qui porte un collier relié à
cintura che trattiene le braccia aderenti al corpo,
une ceinture qui lui bloque les bras contre le corps.
con sovrapposto sul davanti un simbolo (cauri?).
Il montre un symbole sur l’avant (cauri?). Dans l’en-
L’insieme è più statico e rozzo.
semble elle est plus statique et grossière.
Di non facile interpretazione è la (sub b), in quan-
La statue (b) n’est pas facile à interpréter car
to la presenza del cauri (?) farebbe pensare a
la présence du cauri (?) laisserait penser à un
un personaggio di rilievo e di prestigio, mentre il
personnage important et prestigieux, alors que
collare e la cinghia potrebbero rappresentare un
le collier et la ceinture pourraient représenter un
prigioniero.
prisonnier.
Cfr. 098
Voir n° 098
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet
n. 099 statuette, figure equestri (cavalieri)/ petite statues, figures équestres (chevaliers)
etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
koma-ghana nord del paese (komaland)/nord du pays (komaland) terracotta/terre cuite sub a) h cm 27; lungh. cm 22 - sub b) h cm 29,5; lungh. cm 24,5
215
ko m a
altri pa
altri paesi
218
È
di forma cilindrica sor-
montata da una testa circolare con marcata capi-
O
bjet de forme cylin-
drique surmonté d’une tête circulaire avec une
gliatura. Tutta la superficie della giara è decorata
chevelure très marquée. La surface de la jarre
con una fitta serie di incisioni in senso circolare e
est entièrement décorée d’une série très fournie
alcuni motivi tondi e rettangolari.
de gravures allant dans les sens circulaire, et de
Queste giare contenevano ossa umane (general-
quelques motifs ronds et rectangulaires.
mente di cranio) ed erano interrate tra 1 e 1,5
Ces jarres contenaient des ossements humains
metri al di sopra dei corpi inumati. Non è noto di
(généralement de crâne) et elles étaient enterrées
chi potevano essere queste ossa o se facevano
à environ 1 m. ou 1, 5 m. au dessus des corps
parte di un rituale di inumazione. La tipologia delle
inhumés. On ne sait pas de qui pouvaient être ces
statuette e dei vasi varia anche nell’ambito dello
os, ni si ils faisaient partie d’un rite d’inhumation.
stesso sito archeologico.
La typologie des statues et des vases varie même dans le cadre d’un unique site archéologique.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 0100 giara funeraria/jarre funéraire bura-niger territorio di tera (verso la frontiera con il burkina faso) territoire de tera (près de la frontière du burkina faso) terracotta/terre cuite h cm 49
219
bu ra
220
I
lunghi peli di giraffa, in
forma circolare crescente, sono tenuti insieme
L
es longs poils de girafe
sont tenus ensembles (par groupe de cinq ou six)
(a gruppi di 5 o 6) da una gemma d’ambra forata,
en ronds croissants par des perles d’ambre dans
nella parte inferiore, e tutti insieme da strisce di
la partie inférieure, et tous ensembles par des
pelle avvolgenti, nella parte superiore.
bandelettes de peau dans la partie supérieure.
Tra i molteplici ornamenti delle popolazioni nomadi
Parmi les nombreux ornements des peuples de
dell’Africa centro-orientale, la collana è il prodotto
l’Afrique centrale et orientale, le collier est le pro-
maggiormante lavorato in fogge e combinazioni
duit le plus varié et travaillé.
differenti. Molto utilizzate sono le perline varia-
Les perles de différentes couleurs sont très
mente colorate. La forma ricorrente è a cerchi
courantes. La forme habituelle est à cercles con-
concentrici. Sovente la dimensione e la pesantezza
centriques. La taille et le poids des colliers con-
dei collari costringono la persona ad assumere un
traignent parfois les personnes qui les portent à
portamento eretto, elegante e un poco altero.
assumer une posture droite, élégante, et fière.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
ren dil le
n. 0101 collana/collier rendille-kenia territorio del nord-est/territoire du nord-est pelo di giraffa, pelle, gemme d’ambra/poil de girafe, peau, ambre h cm 27
221
È
un piccolo sgabello, utilizzato per appoggiare la nuca. Uno, sub a), ha una piccola base e un ripiano piatto
e allungato. Il cuoio forma una maniglia utile per la manipolazione e il trasporto. L’altro, il sub b), ha una base più ampia e il ripiano convesso appoggia su tre sostegni. I masai, anche se validi guerrieri, sono pastori nomadi. La quantità e la qualità del bestiame è alla base dei rapporti interpersonali e di gruppo in tutti gli eventi importanti della vita (nascita, iniziazione, matrimonio, eredità). Il poggiatesta faceva parte del bagaglio personale del nomade, per essere utilizzato come guanciale nei momenti di riposo. Particolarmente utile presso le popolazioni che portano folte e complicate acconciature.
C
’est un petit tabouret utilisé pour y appuyer la nuque. La pièce a) a une petite base et un plateau plat
et allongé. Le cuir forme une poignée qui sert à le manipuler et le transporter. La pièce b) a une base plus grande et le plateau recourbé est appuyé sur trois supports. Les masaïs, quoique bons guerriers, sont des pasteurs nomades. La qualité et la quantité du bétail est à la base des rapports interpersonnels et de groupe dans tous les événements importants de la vie (naissance, initiation, mariage, hérédité). L’appui-tête faisait partie du bagage personnel du nomade, qui l’utilisait comme coussin durant le repos. C’est un objet particulièrement utile chez les populations qui portent des coiffures fournies et compliquées.
m a sai cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
222
n. 102 appoggiatesta/appuis-tête masai-kenia-tanzania non noto/inconnue legno, sub a) anche cuoio/bois, et cuir pour la pièce a) sub a) h cm 16; largh. cm 25,5 - sub b) h cm 13; largh. cm 12,5
G
uscio di zucca oblunga essiccata, adornata con perline e cauri su strisce di pelle predisposte per
facilitare il trasporto e tenere allacciato il tappo. Utilizzato per raccogliere il sangue prelevato dalla vena giugulare inturgidita da uno stretto laccio al collo del bue. La vena viene incisa con la punta di una freccia e viene fatto sgorgare circa un litro di sangue. La coagulazione del sangue sulla ferita viene facilitata con una manciata di sterco. L’alimento base dei masai è il latte, integrato a volte dal burro e dal sangue di bovino. La carne, quando è mangiata, è sempre alternativa al latte. Il sangue è generalmente bevuto da ammalati, convalescenti oppure dopo la circoncisione o il parto. Utilizzato anche come contenitore per latte e acqua.
C
itrouilles allongées desséchées et évidées, décorées avec des petites perles et des cauris fixés
sur des bandelettes de cuir placées de façon à faciliter le transport et à tenir le bouchon attaché. Elles étaient employées pour récolter le sang tiré d’une jugulaire gonflée à l’aide d’un lacet serré autour du cou du boeuf. La veine est coupée avec la pointe d’une flèche pour en tirer environ un litre de sang. La blessure est ensuite recouverte d’excréments pour aider la coagulation
m a sai
du sang. L’aliment de base des masaïs est le lait, parfois intégré de beurre et de sang de boeuf. Lorsqu’ils mangent de la viande, c’est toujours en substitution du lait. Le sang est généralement bu par les malades, les convalescents, ou bien après la circoncision ou les accouchements. Ces
récipients
servaient
aussi pour contenir le lait et l’eau.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 103 recipienti di zucca/récipients en citrouille masai-kenia-tanzania non noto/inconnue involucro di zucca essiccata, cuoio, fibre, perline, cauri, filo di metallo enveloppe en citrouille desséchée, cuir, fibres, petites perles, cauris, fil de métal h cm 86; h cm 71
223
224
R
affigura l’immagine di
I
mage d’un visage placé
un volto su di un busto-supporto. La forma è
sur un buste-support. La forme est essentielle et
essenziale e astratta. La testa è una specie di
abstraite. La tête est une espèce de cône coupé
cono tagliato su di un lato, sul quale sono riportati
sur un côté, sur lequel seul les yeux proéminents
soltanto gli occhi sporgenti e il naso pronunciato.
et le nez prononcé sont indiqués. La tête est
Sul capo un prolungamento cilindrico inclinato
prolongée par un cylindre incliné en arrière où est
verso il retro porta un ciuffo di peli di animale. Fogli
attachée une touffe de poils d’animal. Des plaques
di rame, sbalzato e lavorato con motivi diversi,
de cuivre, ciselées et travaillées avec différents
coprono per intero la figura. Un grosso foro attra-
motifs, couvrent entièrement la figure. Un gros
versa lateralmente il busto.
trou latéral traverse le buste.
I bakota rappresentano un insieme omogeneo di
Les bakotas représentent un ensemble homogène
tribù con nome e usanze comuni in campo sociale
de tribus qui portent le même nom, qui ont des
e religioso e con dialetti molto simili. La loro arte
coutumes communes sur le plan social et religieux,
è derivata dall’uso di conservare reliquie ossee dei
et qui parlent des dialectes très proches. Leur
defunti in appositi contenitori, alla cui guardia veni-
art dérive de la coutume de conserver dans des
vano sovrapposte sculture ad immagine dell’ante-
récipients spécifiques les reliques osseuses des
nato. Queste singolari produzioni plastiche furono
défunts, gardées elles-mêmes par des sculptures à
tra le prime ad influenzare i movimenti artistici
l’image de l’ancêtre. Ces productions particulières
dell’avanguardia europea negli anni a cavallo tra il
furent parmi les premières à influencer les mou-
1800 e il 1900.
vements artistiques de l’avant-garde européenne
Le figure sopra descritte potrebbero appartenere
dans les années à cheval entre 1800 et 1900.
al gruppo degli osyeba, essere utilizzate nel ruolo
Les figures en question ici pourraient apparte-
di maschere e portate dai danzatori nelle cerimo-
nir au groupe des osyebas. Elles pouvaient être
nie rituali come geni benefici e protettori.
employées comme masque et portées par des
ba ko ta
danseurs dans les cérémonies rituelles, en tant que génies bénéfiques et protecteurs.
cod./no. de référence tipo di oggetto/type d’objet etnia di appartenenza/ethnie d’appartenence luogo di provenienza/lieu de provenance materiale/matériel dimensioni/dimensions
n. 0104 statue, figure apotropaiche/statues, figures apotropaïques bakota-gabon nord-est del paese/nord-est du pays legno, rame, ferro, peli/bois, cuivre, fer, poils h cm 54; h cm 45
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Stampato dalla tipografia Seregni - Milano Impianti preparati da Omnia Scanners - Milano Realizzazione editoriale Esse.F. - Milano Progetto grafico Elisabetta Delfini
INDICE 8.............................................................. Perché un museo etnografico Fratel Teodoro Berzal
10..................................... Museo, dialogo e comunicazione interculturale Francesco Remotti
12................................ Gli oggetti, veicoli di comunicazione tra le culture Cecilia Pennacini
14.................................................................................. L’arte africana 16.......................................................................................La statuaria 17...................................................................................... Le maschere 18..................................................................................... Gli ornamenti 20..............................................La savana sudanese - Sudan occidentale 27...................................................................................... Burkina Faso mossi - gurunsi - bwa - bobo - lobi 133................................................................ Altre etnie del Burkina Faso kurumba - marka - tusyan - bolon - dagara - non note 151...................................................................................................Mali peul - bambara - dogon - cultura di djenné 185................................................................................... Costa d’Avorio senufo - guro - yaure - baule - dan 199................................................................................................Ghana ashanti - koma 217...................................................................... Altri paesi africani/etnie Niger/bura - Kenia/rendille - Tanzania/masai - Gabon/bakota
Il presente catalogo è stato realizzato grazie ad un cofinanziamento elargito dall’Unione Europea (Direzione Generale Sviluppo) a “Movimento Sviluppo e Pace” - via Saluzzo, 58 - 10125 Torino nell’ambito dell’azione ONG/ED/PMP/1998/1/IT.
24 22
NRC
KE
GN 23 CO 23
TZ
GN Gabon 2 2 B A K OTA
T Z Ta n z a n i a 23 MASAI
KE Kenia 23 MASAI 24 RENDILLE
ISTITUTO DEI FRATELLI DELLA SACRA FAMIGLIA
centro animazione missionario