Portfolio LAC # 1

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Spazi, idee, visioni, filosofia e contenuti del futuro centro culturale di Lugano

Spazi|Spaces

Lugano Arte Cultura


LAC Lugano Arte e Cultura

spazio <spà·zio> s. m. (pl. -zi) Il luogo disponibile per gli oggetti della realtà — il Devoto-Oli, ed. Le Monnier 2013

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Editorial

Editoriale

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Un’idea trova il suo spazio: diventa realtà. Lo spazio genera nuove idee che danno vita a nuove realtà. Sarà questo circolo virtuoso il tema di Portfolio LAC. Una pubblicazione nata per parlare delle idee che hanno portato alla creazione del nuovo centro culturale LAC (Lugano Arte e Cultura), ma anche per parlare dello spazio architettonico che permetterà la nascita di idee nuove. Esposizioni, concerti, spettacoli teatrali, manifestazioni, eventi sono il motivo per cui la Città di Lugano ha deciso di costruire una casa dell’arte che ospiti e valorizzi l’offerta culturale della città. Ma la presenza del LAC, dal 2014 in poi, permetterà a sua volta la nascita di idee nuove, come Portfolio LAC. Anche un giornale, infatti, è uno spazio. Porfolio LAC è la prima stanza aperta del nuovo centro culturale. Vi invitiamo a entrare e ad accompagnarci, nel correre dei mesi, nella visita dell’edificio intero. Poco a poco, con la nascita dello spazio, Portfolio LAC poserà i suoi oggetti nel centro culturale che diventerà, così, uno spazio reale.

An idea finds its space: becomes reality. Space generates new ideas which then give rise to new realities. This virtuous circle is the theme of Portfolio LAC. A periodical founded to speak about the ideas that lead to the creation of the new LAC cultural centre (Lugano Arte e Cultura), but also to speak about the architectural space that makes it possible for new ideas to be born. Exhibitions, concerts, presentations, events, performances are the reason why the City of Lugano decided to build a house of art that would serve as a venue and showcase for the city’s cultural offerings. But the presence of the LAC from 2014 on, will, in turn, make it possible for new ideas to be born, like Portfolio LAC. In fact, even a journal is a space. Portfolio LAC is the first room to be opened in the new cultural centre. Over the next few months we invite you to come inside and accompany us as we tour the entire building. Little by little, as the space comes to life, Portfolio LAC will be placing its objects inside the cultural centre and turn it into a real space. 3


LAC <Recent Steps

16. 09. 2012—06.01. 2013 | Mostra

17.10—21.10. 2012 | Collezione

Da Dürer a Mondrian e oltre. Sguardi attraverso la finestra dal Quattrocento a oggi. La finestra, uno dei soggetti più affascinanti della storia dell’arte occidentale, al centro della mostra tematica allestita nei due musei d’arte della Città: una anticipazione dell’unione dei musei prevista per l’apertura del LAC. 200 opere provenienti da musei internazionali, lo sguardo di 114 artisti in un percorso espositivo che illustra la finestra sia come soggetto sia come strumento, attraverso le più svariate forme espressive: dal quadro alla fotografia, all’istallazione.

Le prime opere realizzate per la collezione del nuovo Museo d’Arte. Sulle rampe dell’autosilo del centro culturale, tre istallazioni permanenti di Felice Varini. Campiture di colore che a un primo sguardo sembrano percorrere i muri, i guard rail, le ringhiere, in modo casuale e frammentario, si compongono in figure geometriche appena l’osservatore raggiunge una precisa posizione. Le immagini che si rivelano all’occhio ampliano e alterano spazio e architettura. La discesa lungo le rampe di un luogo prevedibile e funzionale come un parcheggio diviene così un'esperienza percettiva e un’anticipazione di quanto il LAC stesso potrà offrire.

Una finestra sul mondo

René Magritte La clef des champs 1936 © MuseoThyssenBornemisza, Madrid Giuseppe Uncini Finestra con ombra 1968 Cerith Wyn Evans Think of this as a Window… 2005

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Varini nell’autosilo

16. 09. 2012—06.01. 2013 | Exhibition

A window on the world

17.10—21.10. 2012 | Collection

From Dürer to Mondrian and Beyond. Looking through the Window of Art from the Quattrocento to the Present Day. The window, one of the most intriguing and significant subjects in Western art is the theme of a major exhibition A Window on the World. From Dürer to Mondrian and Beyond held in the city’s two art museums, an anticipation of the union of the museums planned for the opening of the LAC. With more than 200 works on loan from international museums and important private collections and featuring 114 different artists, the exhibition traces out an itinerary that illustrates the window, both as an instrument and as a subject, through forms as disparate as drawing photography and video.

The first works created for the collection of the new Art Museum. On the ramps of the cultural centre’s car park, three permanent installations by Felice Varini. Coloured zones that at first site look like random fragments covering walls, guardrails and railings but which form up into geometric shapes as soon as the observer takes up a precise viewpoint. Descending the ramp of a predictable and functional place like a car park becomes an experience in perception, a preview of the kind of surprises the LAC has in store.

Varini in the car park


LAC Lugano Arte e Cultura

22. 06—28.10. 2012 | collezione

< Felice Varini Otto rettangoli rossi 2012 LAC, Collezione Museo d’Arte Lugano Foto: André Morin

2010—2013 Nuovo museo unito

Un museo unico

* Convenzione tra Città di Lugano e Repubblica e Stato del Cantone Ticino, maggio 2010

2010—2013 New united museum

One single museum The first working group is established for the new museum. “To provide the local, national and international public with a single and shared cultural product and in the future with a single reference museum for the entire region”. * This is the intention that lies behind the plan to unite the Museo d’Arte e Museo Cantonale d’Arte di Lugano; over the past few months the project has made renewed headway; in September a working group was set up to study the single LAC museum. The group is headed by Gianna Mina, president of the association of Swiss museums and its members are Marco Franciolli, director of the Museo Cantonale, Lorenzo Sganzini, head of the Department of Cultural Activities of the City of Lugano, Mauro Delorenzi, general secretary of the City of Lugano, and Chantal Giavera, Cantonal lawyer. By March 2013 the group will be presenting objectives and a plan for the organization of the new single museum. * Agreement between the City of Lugano, Republic and the Canton of Ticino, May 2010.

2012 | Evento musicale

Progetto Argerich

Arte del XX e del XXI secolo. 157 opere dalla collezione di Giancarlo e Danna Olgiati depositate nei sotterranei del Central Park secondo un accordo siglato con la Città di Lugano. Lo spazio, che prende il nome di –1, è un deposito e al contempo uno spazio espositivo temporaneo. Con la Collezione Olgiati, il futuro Museo d’Arte del LAC ha la possibilità di includere nella sua collezione nuclei di opere di grande pregnanza per la storia dell’arte del XX e del XXI secolo. Alcuni dei quali, come ad esempio quello del Nouveau Réalisme, rappresentano un unicum nel contesto delle collezioni svizzere. 2014 | Nuovo teatro LAC

La verità di Finzi Pasca 22. 06—28.10. 2012 | collection

–1, the collection of Olgiati Art of the XX and XXI centuries. 157 works from the collection of Giancarlo and Danna Olgiati deposited in the vaults of the Central Park according to an agreement signed with the City of Lugano. The space which has taken the name of –1 is both a deposit and a temporary exhibition space. With the Olgiati Collection the future LAC Art Museum will have the possibility of including clusters of works of great significance for the history of art in the XX and XXI centuries. Some of these items, for example from Nouveau Réalisme, are unique in the context of Swiss collections.

Daniele Finzi Pasca e Salvador Dalí. La Città di Lugano cofinanzia La verità, nuovo spettacolo della Compagnia Finzi Pasca, rappresentato in prima mondiale nel gennaio 2013 a Montréal. Scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca, La verità nasce come viaggio nella vita e nell’opera di Salvador Dalí. È proprio un immenso drappo, dipinto dall’artista spagnolo negli anni Quaranta a New York, ad avere ispirato lo spettacolo e a fungere da scenografia. La rappresentazione sarà anche l’occasione di vedere l’opera di Dalí (intolata Tristano il pazzo) per la prima volta dal 1944. Con la nuova sala teatrale del LAC, Lugano potrà finalmente ospitare la Compagnia Daniele Finzi Pasca. La verità sarà il suo primo spettacolo.

La Deutsche Grammophon pubblica gli ultimi 10 anni di concerti a Lugano. È uscito lo scorso ottobre Lugano Concertos, il nuovo cofanetto pubblicato dalla Deutsche Grammophon. Oltre cinque ore di concerti della grande pianista argentina Martha Argerich accompagnata dall’Orchestra della Svizzera italiana. Le registrazioni provengono dall’omonimo Progetto Martha Argerich che da ben 11 anni ha luogo nel mese di giugno a Lugano. Il progetto accosta giovani talenti a musicisti di fama che si esibiscono in coppia in una serie di concerti pubblici. Il cofanetto comprende brani di Mozart, Beethoven, Schumann, Liszt, Bartók, Prokofiev e Poulenc. Tra i direttori d’orchestra: Charles Dutoit, Ion Marin, Alexander Vedernikov. La grande pianista è accompagnata anche dal coro della Radio Televisione svizzera Italiana diretto da Diego Fasolis. LACPortfolio#1 | Recent Steps

Nasce il primo gruppo di lavoro del nuovo museo. ”Presentare al pubblico locale, nazionale e internazionale un prodotto culturale unico e condiviso e, in futuro, un unico museo d’arte di riferimento per tutta la regione”*. Questo l’intento del progetto di unione del Museo d’Arte e Museo Cantonale d’Arte di Lugano; progetto che ha fatto, negli ultimi mesi, un nuovo passo avanti. A settembre si è costituito un gruppo di lavoro incaricato di studiare il museo unico del LAC. Il gruppo è presieduto da Gianna Mina, presidente dell’associazione dei musei svizzeri, e composto da Marco Franciolli, direttore del Museo Cantonale, Lorenzo Sganzini, direttore del Dicastero Attività Culturali della Città di Lugano, Mauro Delorenzi, segretario generale della Città di Lugano, e da Chantal Giavera, giurista cantonale. Entro marzo 2013, il gruppo presenterà obiettivi e organizzazione del futuro museo unico.

–1, la collezione Olgiati

2012 | Music event

2014 | LAC’s new theatre

La verità by Finzi Pasca Daniele Finzi Pasca and Salvador Dalí. The City of Lugano is co-financing La Verità, a new production by the Finzi Pasca Company, which had its world premiere in Montréal in January 2013. Written and directed by Daniele Finzi Pasca, La Verità was conceived as a journey through the life and work of Salvador Dalí. It was an immense wall-hanging painted by the Spanish artist in New York during the nineteen forties that provided inspiration for the performance and features in the set. The production will also be an opportunity to see this work by Dalí for the first time since 1944. The LAC’s new theatre can finally be a venue for the Finzi Pasca Company’s largest productions of which La Verità will be the first.

The Argerich Project The last 10 years of concerts in Lugano. in a CD box set by Deutsche Grammophon Last October Deutsche Grammophon issued the new CD box set Lugano Concertos – more than five hours of concerts by the great Argentine pianist Martha Argerich accompanied by the Orchestra della Svizzera Italiana. The recordings come from the Martha Argerich Project which has been held every June in Lugano for 11 years. The project brings together talented young artists with celebrated musicians who perform together as duos in a series of public concerts. The box set includes pieces by Mozart, Beethoven, Schumann, Liszt, Bartok, Prokofiev and Poulenc. Among the directors: Charles Dutoit, Ion Martin, Alexander Vedernikov. Ms. Argerich is also accompanied by the choir of Radio Svizzera Italiana directed by Diego Fasolis. 5


LAC Lugano Arte e Cultura

Entro o non entro? Entro. Should I stay or should I go? I’ll go. “Il centro culturale deve essere una porta aperta” Intervista all’architetto Ivano Gianola. “The cultural centre must be an open door” Interview with architect Ivano Gianola.

Un centro culturale che non nasce come attrazione architettonica ma come nuovo quartiere della città, un quartiere per le arti, per la cultura, un luogo per star bene. L’architetto Ivano Gianola ci racconta come ha pensato l’edificio e perché. La scoperta dell’architettura ci svela il progetto culturale. 6

A cultural centre that wasn’t just designed to be an architectural attraction but one of the city’s new neighbourhoods, a district for art, culture, a place to be lived in and enjoyed. Architect Ivano Gianola tells us how he conceived the building and the reason why. The discovery of architecture reveals the cultural project.

> Ivano Gianola sul cantiere del LAC (Foto: Eugenio Castiglioni) Ivano Gianola in the LAC’s building site. (Photo: Eugenio Castiglioni)


LACPortfolio#1 | Ivano Gianola

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LAC Lugano Arte e Cultura

Erano 130 gli studi di architettura che nel 2001 hanno partecipato al concorso per la realizzazione del nuovo centro culturale LAC. È stato l’architetto Ivano Gianola a vincere il concorso con “un progetto di continuità territoriale, di urbanizzazione”. In un’intervista ci facciamo raccontare il progetto dall’architetto Gianola per scoprire, con lui, le idee che lo hanno generato. Qual è il punto di forza del “progetto nuovo centro culturale”? Non avere una separazione fisica tra le vie della città e l’edificio è sicuramente uno dei punti di forza del progetto. Come la strada e la piazza, anche il piano terreno dev’essere accessibile perché la terra è di tutti. Per raggiungere questo obiettivo bisogna riuscire a creare la sensazione, nei passanti, di essere invitati ad entrare. Nel limite del possibile, bisognerebbe fare in modo che la soglia interno-esterno non esista. Ho sviluppato questo concetto anche nel progetto di Monaco. È importante permettere alla gente di camminare trasversalmente all’interno dell’edificio come se fosse un’ordinaria via di passaggio. In genere, di fronte a un edificio, il primo impatto è “entro o non entro?”. Noi vogliamo che si entri. Il centro culturale deve essere una porta aperta.

130 architectural firms took part in the 2001 competition to design the new LAC cultural centre. Ivano Gianola emerged as winner with a “project of territorial continuity and urbanization”. In an interview Gianola talks about the ideas that generated the project. What is the particular strong point behind your “project for the new cultural centre”? That there isn’t any physical separation between the city streets and the building is certainly one of the project’s strong points. Like a street or square, which are primary elements of architecture, a ground floor also has to be accessible the way an urban road is because the earth belongs to everybody. To achieve this objective you have to create the sensation in passersby that they aren’t being stopped. As far as is possible, you have to act as if the threshold between outside and inside doesn’t exist. I also developed this concept in the Munich project. It’s important to allow people to walk right into the building as if it were an ordinary passageway. Normally, when you are standing in front of a building the first impact it has on you is “should I go in or stay outside?” We don’t want people to go inside. The cultural centre must be an open door.

Come ha sviluppato questo concetto di “apertura” a Lugano? Nella parte privata del progetto, che corrisponde all’ex Albergo Palace, a pianterreno abbiamo creato diversi passaggi che permettono di entrare vicino alla chiesa, nel chiostro dell’ex convento e nella seconda piazza interna. Naturalmente questo “messaggio” di apertura è ancora più chiaro nella struttura della hall: varcandone la soglia, si può andare direttamente nel parco retrostante. Non ci sono porte, le porte sono solo all’interno per entrare nel museo o nel teatro. Mi piacerebbe vedere un abitante di via Motta attraversare il parco e la hall per andare a lavorare. Che impatto si aspetta abbia il centro culturale sulla città? L’impatto dipenderà anche dai contenuti. Con la forma si suggerisce la funzione, ma non si soddisfa la richiesta di contenuti. Dal punto di vista urbanistico si può comunque in parte rispondere a questa domanda. Alla base, il centro culturale (e tutto il comparto che lo costituisce) è stato pensato al centro di una How did you develop this concept of “openness” in Lugano? In the private part of the project which corresponds to the former croce. Ai suoi estremi ha il centro storico, la nuova espansione Albergo Palace on the ground floor we created different passageurbana che si estende verso Paradiso, il Parco e il Lago. Il cenways that allow you to come in near the church, in the cloisters of the tro culturale dovrebbe dunque diventare una sorta di filtro, di old convent and in the second interior square. Naturally, this “mescuore pulsante, un muscolo della città che attiva, che dà vita. sage” of openness is even clearer in the structure of the hall: crossing E questo sia dal punto di vista della forma che del contenuto. Il the threshold you can go right to the park behind. There aren’t any comparto del centro culturale ha tutto, come un vero e proprio doors, the doors are only inside to get into the museum or the theatre. quartiere: ha contenuti religiosi (la Chiesa di Santa Maria degli This is an innovative element. I’d love to see a resident of via Motta Angioli), contenuti commerciali (i negozi nella parte privata), going through the park and the hall on his way to work. un ristorante, una libreria. È un luogo di passaggio, ha una grande piazza e ha spazi abitativi. What impact do you expect the cultural centre will have on the city? The impact will also depend on the contents. With the form you sugCome ha pensato la piazza? gest the function, but you don’t satisfy the demands of the contents. Anche la piazza riproduce lo stesso concetto di apertura. Dalla From the point of view of urban planning one can partly answer this piazza puoi andare ovunque: verso il museo o il teatro, ragquestion. Basically, the cultural centre (and the whole section that congiungere il quai, attraversare le corti interne, andare nel parco stitutes it) was conceived to be at the centre of a cross whose extremio in centro. Grazie al fatto che il Museo non poggia a terra, ma ties are the historical city centre, the new urban developments extending è sollevato da pilastri, la piazza non è chiusa verso Paradiso, towards Paradiso, the Park and the Lake. The centre should, therefore, da lì è sempre possibile vedere il lago. Non ce ne rendiamo become a kind of filter, a beating heart, a muscle of the city that enerconto a causa dell’effetto ottico dovuto alle grandi dimensioni gizes and gives life. And this is the case both with regard to form and dell’ex Albergo, ma la piazza del LAC è più grande di Piazza content. The section of the cultural centre has everything, just like a della Riforma. real neighbourhood. It has religious contents (the Church of Santa Maria degli Angeli), commercial contents (the shops in the private part), Come si immagina la città nel 2020? a restaurant, a bookshop and a passage area, it has a big square and Immagino la città più coesa, più viva, con il centro culturale che spaces where people live. funge da collegamento tra le sue componenti dandole un valore aggiunto. Sì, perché quello del centro culturale non è il progetto di un edificio prestigioso ma di continuità territoriale, di How did you conceive of the square? The square also reproduces this same concept of openness. From urbanizzazione: è proprio la forza di tutta la città a dare forza al the square you can go everywhere: towards the museum or the theaprogetto. E viceversa. Questo concetto di continuità con la città tre, you can reach the quay, cross the inner courtyards, enter the park e di apertura verso il lago lo abbiamo anche nel KKL di Lucerna, or the centre. Thanks to the fact that the Museum doesn’t rest on the grazie all’impatto del tetto portentoso. ground, but is raised up on pillars, the square isn’t closed towards Paradiso, from there it is always possible to see the lake. We aren’t A proposito di KKL, la sua sala orchestrale è considerata una delle aware of this because of the optical effect due to the great size of the migliori al mondo. former hotel, but the LAC square is bigger than the Piazza della Riforma. Concordo. A Lucerna hanno lavorato con Russel Johnson, tra gli studi di ingegneria del suono più rinomati. Hanno curato l’acustica nel minimo dettaglio, ma hanno messo l’estetica in How do you imagine the city in 2020? I imagine a livelier, more cohesive city, with the cultural centre funcsecondo piano. A parer mio, invece, anche l’estetica gioca la tioning as a link between its components and giving them added value. sua parte. Da anni affianco Müller BBM, lo studio che cura l’aYes, because the cultural centre isn’t a project for a prestigious custica del nostro teatro/sala concerti, in modo che l’esigenza building, but a project of territorial continuity and urban planning: it’s dei tecnici del suono vada a pari passo con l’estetica architetthe strength of the entire city that gives strength to the project. And tonica. L’obiettivo è avere massima acustica e massima bellezza. the other way round as well. The KKL Conference Centre in Lucerne plays on the opposite effect, that is separation from the city, creating Quale sala orchestrale riassume questi due elementi? a sense of openness towards the lake by means of the marvelous imLa sala concertistica realizzata da Renzo Piano a Roma, sempact of the roof. But the building itself is a separate entity. pre con Müller BBM, secondo me è un esempio di come acustica e architettura si possono sposare splendidamente, dove Speaking of the KKL, its concert hall is considered to be one of the best si vede che l’architetto ha lavorato con l’ingegnere. in the world. Acoustically yes, in Lucerne they worked with Jansen one of the most Come ha pensato il teatro/sala concerti? famous sound engineering firms. They took care of the acoustics Accompagnare le persone nel loro “andare a teatro”, come se il down to the tiniest detail, but the aesthetics of the hall were of secteatro cominciasse prima di entrare nella sala. Questa è l’idea ondary importance. On this point I don’t agree: in my view, aesthetics di fondo. È importante per una questione psicologica, ma analso plays a part. For years I have had the support of Müller BBM, the che acustica: occorre separare i rumori esterni da quelli interni, firm that takes care of the acoustics in our theatre/concert hall, so creando delle soglie. La prima è la hall. Poi si salgono le grandi 8

— Tutto è legato al movimento: entro, mi siedo, dimentico il mondo esterno, lo spettacolo ha inizio. Everything is tied to movement: I enter, I sit down and forget the outside world, the show starts. —

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LAC –Gli spazi. The spaces

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LAC

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Sala multiuso Multi-use hall Conferenze, eventi, manifestazioni. Uno spazio per attività accessorie. | Conferences, events, presentations. A space for accessory activities.

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Ex convento Former convent Uffici amministrativi del LAC e caffè letterario nell’area più antica del sedime del nuovo centro culturale. | The LAC’s administrative offices and literary café in the oldest part of the original area comprising the new cultural centre.

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Parcheggio Parking 250 posti auto, accesso diretto alla piazza. Il LAC inizia nel parcheggio: tre opere di Felice Varini nelle rampe dell’autosilo, un preludio del centro culturale. 250 parking places for cars, direct access to the square. The LAC begins in the car park: three works by Felice Varini in the ramps of the car park, a prelude to the cultural centre.

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Ex Palace Ex Palace

LACPortfolio#1 LACPortfolio#1 | Gli|spazi IvanoThe Gianola spaces

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Cantiere LAC, vista dai piani della hall. 12 novembre 2012. (Foto: Eugenio Castiglioni) LAC building site, seen from the floors of the hall. November 12 2012. (Photo: Eugenio Castiglioni)


LACPortfolio#1 | Gli spazi The spaces


Lugano Arte Cultura

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Teatro studio Theatre studio Spazio dedicato a spettacoli più piccoli, sala prove per attività teatrali e concertistiche, dove sarà possibile montare scenografie. | Space for smaller performances, rehearsal rooms for theatre and concert activities where sets can be put up.

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Spazio polivalente Multi-purpose space Situato sul tetto, accesso direttamente dalla hall, celebra uno dei grandi temi dell'architettura del LAC: il lago. | On the top floor, direct access to the lift. This space celebrates one of the great themes of the LAC's design: the lake.

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Sala teatrale e concertistica Theatre and Concert hall 1’000 posti, conchiglia acustica modulabile. Una sala concertistica che può diventare sala teatrale: caratteristiche scenotecniche adatte a ogni tipo di spettacolo. Estetica architettonica e qualità acustica perfettamente combinate. 1,000 seats, modularly acoustic shell. A concert hall that can turn into a theatre: set technology suitable for every type of performance. Architectural aesthetics and acoustic quality perfectly combined.

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Hall Hall Accoglienza, biglietteria, libreria. Una grande vetrata da cui si raggiungono tutti gli spazi del LAC (interni ed esterni). Non ci sono porte da aprire né per entrare nel LAC né per uscire nel parco. | Reception, box office, book shop. A great window from which to reach all of the LAC’s spaces, inside but also outside. There are no doors to open either to enter the LAC or to exit into the park.

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Museo Museum Immagini 3D - infografico, Breganzona

5 piani. Esposizioni temporanee e collezione permanente. Spazi ideati per lasciare alle opere il ruolo di protagoniste, per indurre il silenzio e la contemplazione. 5 floors. Temporary exhibitions and permanent collections. Spaces designed to allow the works to be protagonists, to induce silence and contemplation. 12

Piazza Square Il concetto di apertura della hall, inzia nella piazza da cui si può andare ovunque: verso il museo o il teatro, sul quai, nelle corti interne, nel parco o in centro città. A seguirti sempre: la vista sul lago. The hall’s concept of openness begins in the square from where you can go everywhere: towards the museum or theatre, onto the quay, the inner courtyards, the park and the city centre. And everywhere you go: the view of the lake.


In un museo, la forza deve essere nelle opere esposte, non nell’architettura. What is important about a museum are the works it displays and not its architectural design. that the demands of the sound engineers go hand in hand with archiscale, progettate con un’inclinazione tale da indurre a percortectural aesthetics. The goal is to obtain the maximum in acoustics rerle lentamente. Dalle scale fino al teatro ci sono altre due together with the maximum in beauty. soglie per poi entrare nel silenzio della sala teatrale. Tutto è legato al movimento: entro, mi siedo, dimentico il mondo esterno, lo spettacolo ha inizio. Nella progettazione ho anche tenuto Which concert hall combines these two elements? In my opinion, Renzo Piano’s concert hall in Rome, which was also conto di due cose che, personalmente, non mi piacciono a teadone with Müller BBM, is an example of how acoustics and architectro: uscire in pausa e far la coda a spettacolo finito. Per cui ho ture can be splendid complements to each other, where you can see aumentato le porte di uscita e ho reso il teatro così piacevole that the architect was working with the engineer. che, durante la pausa, non dovrebbe venire voglia di uscire. Se però si uscisse, ci si ritroverebbe sui ballatoi da cui si gode di un altro spettacolo, quello della hall. Ma qui lo spettatore divenHow did you conceive of the theatre/concert hall? ta protagonista, è lui l’attore. The basic idea behind it was to accompany people when they “go to the theatre”, as if the theatre began before one physically enters the Come ha invece pensato il dietro le quinte? hall. This has a psychological importance, but it’s also acoustically Tutti gli artisti sono alloggiati dietro il palco, ben sei piani important: you need to separate external noises from internal noises sono dedicati ai camerini, da cui si arriva direttamente sul by creating thresholds. The first is the hall. Then you climb the big palcoscenico. stairs designed on an incline so that they should be climbed slowly. From the stairs until the theatre there are two more thresholds beCome ha ideato il museo? fore entering the silence of the theatre hall. Everything is tied to In un museo, la forza dev’essere nelle opere esposte, non nello movement: I enter, I sit down and forget the outside world, the show spazio architettonico. L’architettura museale dev’essere dunstarts. que un complemento, non a sua volta un’opera d’arte che si In the design I also took into account two things that, personally, mette in concorrenza con la mostra. Purtroppo questa è una I don’t like in the theatre: going out during the intermission and tendenza che, negli ultimi anni, ha preso piede. Il centro queuing to leave when the performance is over. For this reason I inGuggenheim di Bilbao ne è un esempio. L’architettura di Gehry creased the number of exit doors and made the theatre so pleasant è così prominente che le opere passano in secondo piano, quathat that you wouldn’t feel like leaving during the intermission. But if si non le si vede. Inoltre, cosa non da poco, non c’è silenzio: i ruyou do leave, you will find yourself on the gallery from where you can mori riecheggiano all’interno di spazi che non inducono all’osenjoy another performance, that of the hall. It’s here the spectator servazione. Al contrario, sempre rifacendomi a Renzo Piano, himself becomes protagonist, the actor. My inspiration in this was alla Fondazione Beyeler, gli spazi sono disegnati in modo che the theatre Renzo Piano designed in Berlin. nasca il silenzio, il museo diventa un luogo contemplativo. Così il museo del centro culturale ha spazi semplici, bianchi e flessibili a cui giunge luce zenitale e una sola finestra su Piaz- And how did you conceive of the backstage? All the artists are lodged behind the stage, six whole floors are deza della Riforma e sul San Salvatore. voted to dressing rooms from where you directly access the stage.

Ivano Gianola

Considerato esponente della rinomata Scuola Ticinese, Ivano Gianola si distingue per il forte legame della sua archiettura con l’ambiente in cui è inserita e per la precisione artigianale delle sue opere. Axel Menges Edizioni ha pubblicato, nel 2007, un’antologia dedicata ai suoi lavori più importanti. Ivano Gianola is considered an exponent of the renowned Ticinese School whose architecture has been distinguished for its strong ties with the setting to which it belongs and the craftsmanlike precision of its works. In 2007 Axel Menges Edizioni published an anthology devoted to its most important creations.

In designing the museum did you also draw on your experiences as Anche per disegnare il museo ha tenuto conto della sua esperienza a user? Of course I did. I took into account how tired people get in museums di utente? and this is because viewing is closely connected with body moveCerto, ho tenuto conto di quanto ci si stanca nei musei, questo ment. So that you need to make a considerable effort to observe perché la visione è strettamente legata alla motricità. Per cui carefully while walking. That is why I placed escalators between the se mentre si osserva con attenzione si cammina, viene richiefloors (it’s almost 4 metres) also making it easier for elderly people sto uno sforzo considerevole. Da un piano all’altro (sono alto visit. meno 4 metri) ho dunque previsto scale mobili, facilitando, I also planned convenient access for parking. The itinerary for users inoltre, anche le visite degli anziani. La comodità di accesso of the cultural centre begins and ends on the square under which is l’ho pensata anche per il parcheggio. Il percorso degli utenti the parking area. By car you arrive directly under the wing of the mudel centro culturale inizia e finisce sulla piazza, sotto la quale seum and then go up to the square, still under the wing and shelc’è il parcheggio. Si arriva in automobile direttamente sotto l’atered. From this point you continue on to the museum or the theatre. la del museo e poi si sale in piazza, sempre sotto l’ala, al coOnce the visit is over, you can have a drink, enjoy the square, go perto. Da lì si prosegue per il museo o per il teatro. Terminata down under the museum and head home. la visita, si beve qualcosa, si gode la piazza, si scende sotto il museo e si fa ritorno a casa. Such a big square also lends itself to other uses. Certainly, the square was made so as to serve as a venue for cinema Una piazza così grande si presta anche ad altri utilizzi. projections, concerts and other events. This will depend on the manCertamente, la piazza è fatta in modo da poter ospitare proiezioagement of the cultural centre. ni cinematografiche, concerti ed eventi. Questo però dipende dalla gestione del centro culturale. From the way you describe the project it appears you paid a great deal of Da come racconta il progetto, sembra porre molta attenzione allo attention to the space that was already there: the space for human spazio ideale che precede l’architettura: uno spazio che sembra movement inside an ideal architecture and the space that precedes architecture, lying almost spiritually within the terrain. giacere un po’ magicamente, dentro il terreno. In reality, the architect only borrows the space and so, he shouldn’t In realtà l’architetto prende a prestito il paesaggio, non dovrebimpose an extraneous form on it. Unfortunately, this is what is hapbe dunque imporgli una forma che gli è estranea. Nella sua pening today in architecture. Beautiful architecture in its conception, concezione, una bella architettura deve tener conto che è un must also be a gift for others. Not only for those who inhabit it, but dono per tutti: per quelli che la abiteranno, ma anche per quelli also for those who see it from the outside. che la vedranno dall’esterno.

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LACPortfolio#1 | Ivano Gianola

How did you design the museum? The principle I used in designing the museum is that what is important about a museum are the works it displays and not its architectural design. The architecture of a museum must be a complement, not itself an artwork in competition with the exhibition. Unfortunately, this is a trend that has been gaining ground in recent years. The Guggenheim centre in Bilbao is an example. Gehry’s architecture is so prominent that the works are of secondary importance, you almost don’t see them. In addition, and this is no small matter, there is no silence: sounds echo throughout the spaces and aren’t conducive to observation. On the other hand, and I’m still thinking of Renzo Piano, the spaces in the Beyeler Foundation Museum were designed to generate silence, the museum becomes a place for contemplation. So the museum in the cultural centre has white, simple spaces, that are flexible and are lit by vertical light and with only one window on Piazza della Riforma.


LAC Lugano Arte e Cultura

Uno spazio fatto di musica. A place made of music. La sala teatrale e concertistica del LAC è ideale per Lugano. Lo racconta l’ingegnere acustico Jürgen Reinhold. The LAC’s concert and theatre hall is ideal for Lugano. Acoustic engineer Jürgen Reinhold talks about it.

Una sala per concerti sinfonici di altissimo livello al contempo predisposta a utilizzi polivalenti senza compromettere, però, la qualità acustica. La sala può ospitare concerti sinfonici, operette, récital, ma anche spettacoli teatrali con grandi scenografie, monologhi e conferenze, salvaguardando l’elevata qualità acustica ed estetica dello spazio. La sala di mille posti nasce da una stretta collaborazione tra lo studio dell’architetto Ivano Gianola e Müller BBM di Monaco, azienda leader nel campo dell’ingegneria. 14

A hall for symphony concerts of the highest level and at the same time a venue suitable for multiple functions without compromising on acoustic quality. The hall may be used for orchestral concerts, operettas, recitals, but also for theatrical performances with big sets, monologues and conferences in a space designed to very high acoustic and aesthetic standards. The one thousand seat hall was the result of a close collaboration between the architectural firm Ivano Gianola and Müller BBM of Munich, a leader in the field of engineering.

Jürgen Reinhold sul cantiere del LAC. (Foto: Simone Cavadini) Jürgen Reinhold in the LAC’s building site. (Photo: Simone Cavadini)


LACPortfolio#1 | J端rgen Reinhold

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LAC Lugano Arte e Cultura

Ci sono sale concertistiche che, per la prima volta, permettono di There are concert halls that allow you to understand for the very first capire cosa significhi ascoltare musica dal vivo. Dove la musica è time what it means to listen to live music. Where music is an experience un’esperienza di tutto il corpo e ogni suono viene valorizzato al for the whole body and every sound is important, even the most insignifimassimo, anche il più insignificante. La nuova sala concertistica cant. Will the new LAC concert hall be that kind of space? In spite of the del LAC sarà uno spazio di questo livello? E lo sarà nonostante fact that it will also be a theatre and not just a concert hall? Jürgen Reinnon sia esclusivamente una sala per la musica, ma anche per il hold, engineer at Müller BBM, talks about the acoustic concept behind teatro? Jürgen Reinhold, ingegnere della Müller BBM, racconta the LAC theatre and concert hall. il concetto acustico alla base della sala teatrale e concertistica “We received the mandate to create the acoustics for a very high level del LAC. symphony concert hall, but which should also be suitable for a variety of uses. We were successful because we were able to integrate “Abbiamo ricevuto il mandato di realizzare l’acustica di una sala components that make acoustics variable”. The hall can, in fact, be per concerti sinfonici di altissimo livello, ma che al contempo used for orchestral concerts, operas, operettas, recitals as well as for fosse predisposta a utilizzi polivalenti. Ci siamo riusciti grazie theatrical performances with large sets, monologues and conferall’integrazione di elementi che rendono l’acustica variabile”. La ences while, as Jürgen Reinhold assures us “maintaining a high sala può infatti ospitare concerti sinfonici, opere, operette, reciacoustic quality in all these situations”. tal, così come spettacoli teatrali con grandi scenografie, mono“What is extraordinary about this hall, he goes on to say, are not just loghi e conferenze “salvaguardando l’elevata qualità acustica the multiple uses that don’t detract from the acoustics, but also the in tutte le situazioni”, assicura Jürgen Reinhold. “Di straordinafact that no compromise has been made on aesthetics: the hall has rio in questa sala non sono solo i molteplici utilizzi che non an architectural continuity that is quite uncommon”. Observing the vanno a scapito dell’acustica, ma anche il fatto che non comproject’s tridimensional reproduction we realize that hall is a unity: promettono l’estetica: la sala ha una continuità architettonica “the acoustic shell –necessary for symphonic music - isn’t an add- on fuori dal comune”. Osservando la riproduzione tridimensionabut has been perfectly integrated”. le del progetto, ci si rende conto che la sala si presenta come un tutt’uno: “la conchiglia acustica -necessaria per la musiBut what are the components that go into making a superior concert ca sinfonica- non è una presenza additiva, è bensì perfettahall ? mente integrata”. “Among the aspects that guarantee acoustic quality are an optimal ambient volume and the inclinations of the orchestra seats and the Ma quali sono gli elementi che fanno della sala concertistica gallery optimally arranged so that every spectator can see the entire una sala di standard superiore? stage -Reinhold explains- this is us just as important visually as “Tra gli aspetti che garantiscono la qualità acustica vi sono il acoustically. The false ceiling and lateral walls are also fundamental volume dell’ambiente ottimale e l’inclinazione della platea e for the reflection of sound”. The lateral walls are slightly curved so as della galleria ottimizzata in modo che ogni spettatore possa to better bounce the sound towards the audience, while the surface sempre vedere tutto il palcoscenico -spiega Reinhold- questo of the false ceiling has a wavelike form for the same reason. Conseè importante per la vista come per l’acustica. Anche il controquently, the spectators receive the sound at different intervals of soffitto e le pareti laterali sono fondamentali per la riflessione time: first head on, then from the lateral walls and finally from the del suono”. Le pareti laterali sono leggermente curve in modo false ceiling with the result that they feel enveloped by sound. And da meglio riflettere il suono verso gli spettatori, mentre la that’s not all. superficie del controsoffitto, per lo stesso motivo, è ondulata. “Under the floor of the orchestra and gallery we inserted a wooden Di conseguenza gli spettatori ricevono il suono ad intervalli structure, like in the old theatres, instead of one made of plaster as temporali diversi: dapprima frontale, poi dalle pareti laterali e are often found in the more recent theatres”. As Reinhold explains, infine dal controsoffitto con il risultato che si sentono avvolti “this allows vibrations to be transmitted from the floor to the spectadal suono. E non solo.“Sotto il pavimento della platea e della tors, so that they also feel with their legs, which wouldn’t happen with galleria abbiamo inserito una struttura di pavimento in legno, a plaster structure”. An interesting note: the wooden structure gives come nei vecchi teatri, anziché una struttura in calcestruzzo better results and costs less than a plaster floor. come spesso avviene nelle sale più recenti. Questo permette di trasmettere le vibrazioni sonore dal pavimento agli spettaFrom the old theatres Müller BBM also adopted the decorations. tori, che così sentono anche con le gambe, cosa che non av“They weren’t put there just as decorations but helped to spread the verrebbe con una struttura in calcestruzzo”. Nota interessante: sound. We reproduced the same mechanism by applying an irregular la struttura in legno dà risultati migliori e costa meno di un pasurface in a zigzag over the structure of the hall”. The result of all vimento di calcestruzzo. this? One is immersed in a sound space of surprising beauty. “The optimal result of the project was fruit of work done in close colSempre dai vecchi teatri, Müller BBM ha ripreso la funzione laboration with architect Ivano Gianola who was always considerdelle decorazioni. “Esse non avevano una finalità puramente ing the acoustic needs, explains Reinhold. The product is a high decorativa ma aiutavano la diffusione del suono. Noi abbiamo value theatre and concert hall for multiple uses that has extremely riprodotto lo stesso meccanismo tramite l’applicazione di una high acoustic standards. And to those who might say claim that a superficie irregolare a zig zag sulla struttura della sala”. Il risulstructure like this is too ambitious for a city like Lugano, Reinhold tato di tutto questo? Si è immersi in uno spazio sonoro dalla replies: “This hall is perfect for a city like Lugano. In a large metrobellezza sorprendente.“L’ottimo esito del progetto è frutto del polis you would build three separate halls: one for concerts, one for lavoro realizzato a stretto contatto con l’architetto Gianola che the theatre and one for alternative uses. But for a city of the size ha sempre tenuto in considerazione le esigenze dell’acustica” and needs of Lugano this theatre, with the maximum flexibility it spiega Reinhold. Ne risulta una sala teatrale e concertistica di offers is, in my opinion, just what was needed.” valore, polivalente ma con una qualità acustica di standard elevatissimo. E a chi afferma che una struttura del genere è troppo ambiziosa per la città di Lugano, Reinhold risponde: “questa sala è perfetta per una città come Lugano. In una metropoli realizzi tre sale distinte: una per i concerti, una per il teatro e una per utilizzi alternativi. Ma per una città dalle dimensioni e dalle esigenze di Lugano, questo teatro, con la massima flessibilità che offre, è a parer mio proprio quello che ci voleva”.

L’ottimo esito del progetto è frutto del lavoro realizzato a stretto contatto con l’architetto Gianola. The optimal result of the project was fruit of work done in close collaboration with architect Gianola. 16


Gli spettatori ricevono il suono dapprima frontale, poi dalle pareti laterali e infine dal controsoffitto con il risultato che si sentono avvolti dal suono. The spectators receive the sound first head on, then from the lateral walls and finally from the false ceiling with the result that they feel enveloped by sound. Modelli di studio della sala concerti. 1000 posti /conchiglia acustica / modulabile/palco e boccascena adattabili/utilizzi polivalenti. Architectural models of concert-hall. 1000 seats / modularly acoustic shell / stage and adaptable proscenium / multiple uses.

LACPortfolio#1 | Jürgen Reinhold

Simulazione della sala al calcolatore: diffusione del suono sulla platea (fig. 1) e sulla galleria e i palchetti (fig. 2) data una sorgente sonora (A1). La colorazione omogenea indica che la percezione del suono sarà uniforme in tutta la sala. Il verde (che corrisponde a valori intermedi dell’indice di chiarezza C-80) indica che il suono sarà ottimale, pieno e corposo: né troppo nitido (C-80 > +5), né riverberato (C-80 < -3). Computer simulation of the hall: diffusion of sound over the stalls (fig.1) the gallery and the boxes (fig.2) for a given sound source (A1). The homogeneous colouring indicates that the perception of the sound will be uniform throughout the hall. The colour green (corresponding to intermediate values of the clarity index C-80) indicates an optimal sound that is full and solid: neither too crisp (C-80 > +5), nor too reverberant (C-80 < -3)

< Disegno planimetrico della platea. Auditorium design plan (stalls).

1.

2.

Jürgen Reinhold

Fisico delle costruzioni, Jürgen Reinhold è procuratore di Müller-BBM di Monaco. Tra i progetti che ha gestito figurano la ricostruzione del Teatro La Fenice di Venezia (1996– 2004), il nuovo auditorium del Centro Paul Klee a Berna (2001–2005), il restauro e l’ampliamento del Teatro Bolschoi di Mosca (2005–2011), il nuovo Teatro dell’Opera di Firenze (2008-2011) e il nuovo Teatro Mariinsky di San Pietroburgo (dal 2007, in ultimazione). Was born in Stuttgart in 1961, he is a construction physicist and solicitor for Müller-BBM of Munich. The projects he has managed include the reconstruction of the Teatro La Fenice of Venice (1996-2004), the new auditorium of the Paul Klee Centre in Bern (2001–2005), the restoration and expansion of Moscow’s Bolshoi Theatre (2005–2011) the new Teatro dell’Opera in Florence (2008–2011) and the new Mariinsky Theatre in Saint Petersburg (2007– under completion).

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Mostre Exhibitions

LAC >Next Steps Dal 9 febbario al 21 aprile, il Museo Cantonale d’Arte espone Mariapia Borgnini con Invasioni di campo. Immagini fotografiche, video, oggetti, disegni, testi, suoni e istallazioni creano un percorso denso di rimandi incrociati, relazioni che si configurano nello spazio come un gioco di echi. Esposizione a cura di Bettina della Casa. | From February 9 to April 21 the Museo Cantonale d’Arte will be the venue for the exhibition Field Invasions by Mariapia Borgnini. Photographs, videos, objects, drawings, texts, sounds and displays create a dense itinerary of references, an interplay of echoes in space. Bettina della Casa is the curator of the exhibition.

09. 02 –21. 04 Museo Cantonale d’Arte Mariapia Borgnini–Invasioni di campo | Field Invasions

17.03 –30.06

Mariapia Borgnini Prière de toucher 2009–2010

Museo d’Arte Paul Klee-Fausto Melotti

Non si sono mai incontrati, da vivi. Eppure la loro arte sembra seguire un dialogo molto personale. Sono Paul Klee e Fausto Melotti, in mostra al Museo d’Arte di Lugano dal 17 marzo al 30 giugno. L’esposizione propone uno sguardo inedito sui due artisti, mettendo in relazione acquerelli e disegni di Klee con sculture e disegni di Melotti. Ritmi e tratti poetici che, proprio a Lugano, assumono un valore tanto storico-artistico quanto simbolico. La mostra è a cura di Guido Comis e Bettina della Casa. | They actually never met but their art appears to have been a very personal form of dialogue. The artists are Paul Klee and Fausto Melotti, on display at the Museo d’Arte di Lugano from March 17 to June 30. With some 150 works, the exhibition aims to take a new look at the two artists comparing watercolours and drawings by Klee with sculptures and drawings by Melotti. Rhythms and glimpses of poetry that in a city like Lugano, assume an importance that is not just historical and artistic but also symbolic. Guido Comis e Bettina della Casa are in charge of the exhibition. 18

15.09 –12.01.2014 Museo d’Arte e Museo Cantonale d’Arte Miti e leggende. Il simbolismo e gli artisti svizzeri Myths and Legends. Symbolism and Swiss artists


Nata nel 1981, Julius Baer Art Collection annovera oggi ben 5'000 opere d’arte di artisti svizzeri o residenti in Svizzera. Pipilotti Rist, Sylvie Fleury, Fischli/ Weiss, John Armleder, Markus Raetz, Ugo Rondinone, Lutz&Guggisberg e Silvia Gertsch sono solo alcuni degli artisti della Collezione esposti dal 22 maggio al 18 agosto al Museo Cantonale d’Arte. La mostra è a cura di Elio Schenini. Established in 1981 the Julius Baer Collection today numbers some 5,000 works by Swiss artists or residents of Switzerland. Pipilotti Rist, Sylvie Fleury, Fischli/ Weiss, John Armleder, Markus Raetz, Ugo Rondinone, Lutz&Guggisberg e Silvia Gertsch are just some of the Collection’s artists who will be on display at the Museo Cantonale d’Arte from May 22 to August 18. Curator is Elio Schenini.

Stefan Burger Spazzolino da denti 2010

Museo Cantonale d’Arte Collezione Julius Baer | Julius Baer Collection

Arnold Böcklin Cleopatra morente (prima versione) 1872 Kunstmuseum Basel Giovanni Segantini La Vanità 1897 Kunsthaus Zürich

Dal 15 settembre al 12 gennaio, il Museo d’Arte e il Museo Cantonale d’Arte espongono Miti e misteri. Il simbolismo e gli artisti Svizzeri. La mostra, a cura di Valentina Anker, approfondisce il fenomeno del Simbolismo in Svizzera avvenuto a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Tra gli artisti esposti, gli svizzeri Arnold Böklin, Augusto e Giovanni Giacometti, Ferdinand Hodler, Giovanni Segantini accostati a esponenti del simbolismo europeo tra cui Jean-Joseph Carrière, William Degouve de Nuncques, Gustave Moreau, Odilon Redon, Auguste Rodin. From September 15 to January 12 the Museo d’Arte and the Museo Cantonale d’Arte will host Myths and Mysteries. Symbolism and Swiss artists. The exhibition whose curator is Valentina Anker will look at the phenomenon of Symbolism in Switzerland at the turn of the nineteenth and twentieth centuries. Artists whose works are displayed include the Swiss Arnold Böklin, Augusto e e Giovanni Giacometti, Ferdinand Hodler, Giovanni Segantini along with exponents of European symbolism such as Jean-Joseph Carrière, William Degouve de Nuncques, Gustave Moreau, Odilon Redon, Auguste Rodin.

Giovanni Segantini Mezzogiorno sulle Alpi 1891 Segantini Museum Sankt Moritz

LACPortfolio#1 | Next Steps

11.05 –18.10

Peter Fischli David Weiss Ohne Titel (Blumen) 1998


Portfolio. Spazi, idee, visioni, filosofia e contenuti del futuro centro culturale di Lugano. Portfolio: Spaces, ideas, visions, philosophy and projects of the future cultural center of Lugano. Marzo | March 2013

A cura dell’Agenzia di comunicazione della Città di Lugano portfolio@lugano.ch In collaborazione con CCRZ, Balerna e comunicAzione, Rancate

Contatti Dicastero Attività Culturali viale Franscini 9 CH 6900 Lugano Telefono +41(0) 58 866 72 01 Direttore Lorenzo Sganzini lorenzo.sganzini@lugano.ch Ufficio stampa Anna Poletti anna.poletti@lugano.ch © Città di Lugano In copertina: immagine del lungolago proiettata sulla parete della camera oscura. Per promuovere la mostra Una finestra sul mondo (16 settembre 2012– 6 gennaio 2013) sono state riprodotte due camere oscure, sul giardino Belvedere (davanti al cantiere LAC) e sul lago. Un omaggio all’antenata della fotocamera. On the cover: image of the lakefront projected on the walls of the dark room. In order to promote the exhibition A Window on the World (September 16, 2012–January 6, 2013) two dark rooms were placed in Lugano, one in the Belvedere Garden (in front of the LAC building site) and on the lakefront. A homage to the precursor of the camera.

LAC Lugano Arte e Cultura


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