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E C’È PURE UN ARLECCHINO MUTO A TEATRO!

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OROSCOPO

OROSCOPO

Se c’è una maschera della commedia dell’arte chiacchierona e logorroica, beh… questa maschera è Arlecchino. Eppure, il 22 marzo, al Teatro Titano, andrà in scena “Arlecchino Muto per Spavento”.

Un soggetto originale di Marco Zoppello che prende spunto dalle vicende della compagnia di Luigi Riccoboni, in arte Lelio, che nel 1716, dopo circa quindici anni di esilio forzato torna, assieme ad altre compagnie italiane, a essere protagonista nei teatri della Parigi dell’epoca.

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Riccoboni si circonda dei migliori interpreti dello Stivale tra cui, per la prima volta in Francia, l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma Visentini non parla il francese, deficit imperdonabi- le per il pubblico della capitale. Ed è qui che emerge il genio di Riccoboni nell’inventare un originale canovac- cio dove il servo bergamasco diviene muto... per spavento!

Zoppello riprende questa storia con grande amore per il teatro e la grande Commedia dell’Arte e ne tira fuori uno spettacolo godibilissimo, dove la bravura degli attori si mescola con la bella messa in scena e gli azzeccatissimi costumi. Zoppello ci mette poi del suo per “rinfrescare” la storia con accenni alla comicità quasi contemporanea di Totò e Peppino de Filippo. Lo spettacolo è divertente, un congegno a orologeria perfetto e si fanno più di due risate nel seguire le avventure comiche di Arlecchino e dei suoi compari.

MARISA LIVIDINI ESTETICA OSE’

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