Tag Magazine n° 12 - Luglio 2013

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LA PROVINCIA IN TASCA

MENSILE GRATUITO DI INFORMAZIONE, CULTURA, INTRATTENIMENTO E SERVIZI UTILI - N°12 - LUGLIO 2013

Provincia di Catanzaro LA PRIMA UTILITY CITY

© Giuseppe Salvo Photo

Orari AMC Turni Farmacie Ristoranti Pizzerie - Pub Bar - Locali Musei Calendario Eventi Luglio

Gray

l’anima libera del Rock Speciale LAB:

A due passi dal mare con Bruno Vanzan

COMPIE ANNO


Art De Rue ADR artderue@virgilio.it 349 4571598 338 7768791 346 0796167


Noi siamo "Art de Rue" un gruppo di artisti di strada professionisti che si occupano di intrattenimento e performance live per eventi. Siamo trampolieri, animatori, giocolieri, giocolieri di fuoco, e forniamo servizi per qualsiasi situazione: feste private, feste di compleanno, inaugurazione punti vendita, feste e sagre di paese, matrimoni, discoteche e tanto altro. In attesa di eventuali future collaborazioni, attraverso le quali contribuire a rendere ancora pi첫 speciali i vostri eventi o la promozione delle vostre iniziative, tutto il gruppo porge un caloroso saluto ai lettori di TAG".


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Queen - We are the Champions

TAG EDITORIALE

TAG n.12

1 anno dopo

È stata dura, lo ammettiamo. Questa è una Terra difficile e restia ad accettare le novità. È stata dura e – lo sappiamo - continuerà ad esserlo, perché, se un primo, importante traguardo è stato raggiunto, questo non è che l’inizio di un nuovo percorso, ricco di quelle sfide che, fino ad oggi, sono state il motore della nostra crescita. È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta e, solo per un momento, lasciateci godere gli allori di questo piccolo, grande successo, prima di riprendere la corsa! Festeggiamo, per il nostro PRIMO COMPLEANNO, Catanzaro e la Calabria, che sono il tema principale (o la mission, come piace dire al nostro editore…) di questo nostro progetto editoriale, l’amore che ci lega alla nostra Terra e la voglia incessante di sposare la tradizione con l’innovazione, di esaltare l’arte, la storia e la leggenda che la “Culla del Mediterraneo” spesso cela, gelosa delle sue perle e dei suoi inestimabili tesori; festeggiamo Voi, i nostri lettori, che sempre più numerosi ci seguite, ci consigliate e ci aspettate ogni mese da un anno, perché il vostro gradimento e il vostro entusiasmo sono la misura del nostro lavoro: GRAZIE! Festeggiamo ASSIEME a tutti gli Sponsor che collaborano e hanno collaborato con noi, chi per un breve tratto di strada e chi per un tempo più lungo, ringraziando soprattutto quelli che ci hanno dato fiducia dall’inizio, quando pochi credevano in questa idea. Ringraziamo e festeggiamo

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” tutti coloro che hanno collaborato con Tag: giornalisti, scrittori, grafici, artisti, fotografi; i personaggi che ci hanno concesso le loro interviste; GLI AMICI, perché senza il loro prezioso consiglio molto non sarebbe stato realizzato. Tag MondoPizza è la nuova rubrica che ci siamo regalati per questa nostra prima candelina e l’abbiamo affidata alle mani e alla sapiente manualità del campione della N.I.P. (Nazionale Italiana Pizzaioli) Antonio Garcea. È un numero di ringraziamenti, Tag N.12, come quelli che GRAY ha tenuto a fare, per omaggiare tutti coloro che hanno lavorato dietro alla realizzazione del suo primo album; come quelli di Fausto Bisantis verso chiunque abbia dato il proprio contributo al progetto musicale “20.000 WINDOWS”; perché la gratitudine, nel momento in cui raggiungi un obiettivo, ne triplica il valore e lo rende davvero Grande. E perché, come ci ha detto il nostro amico Gray – ma non vale solo per la musica – LA COLLABORAZIONE E’ L’ANIMA DI QUESTO LAVORO. BUON COMPLEANNO, TAG! E CON EMOZIONE, A NOME DI TUTTO LO STAFF, GRAZIE!

Tag 5


TERIA BAR - GELA IA PASTICCER

i, 80/82 Corso Mazzin060705 1 6 9 0 Tel. i di Cefalonia o - Via Martir 0961 020796 id L ro za n ta Ca Tel. Catanzaro -

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SOMMARIO TAG RICETTE

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TAG ARTE 13 39 TAG INTERVIEW TAG SPECIAL 20 45 TAG MUSICA TAG BACHECHE 24 49 TAG STORIA 29 55 TAG 4 ZAMPE 34 59 TAG SPORT 37 61 TAG - La provincia in tasca Testata giornalistica registrata al Tribunale civile di Catanzaro, sezione per la stampa e l’informazione, con n° R.G. 709/2012 Edito da Provincia Channel di Antonio Bianco Idea Management - Giuseppe Gabriele Direttore Responsabile – Angela Palaia Direttore Marketing – Angelo Capoano Coordinamento Editoriale – Francesca Ceniti Fotografia – Giulia Virgolino Grafica e Impaginazione - Andrea Rafeli Hanno collaborato: Salvatore Belfiore – Domenico Concolino – Antonio Garcea – Giuseppe Loprete – Paolo Margaira – Niccolò Matteucci – Antonello Migliaccio – Simona Palaia – Saverio Paone – Urian. PER LA TUA PUBBLICITÁ Angelo Capoano – 320 93 36 564 Antonio Bianco – 331 35 96 844 Saverio Paone – 333 22 77 792

TAG COMICS TAG CONSIGLIA TAG MONDOPIZZA TAG CINEAMANDO

65 TAG CINEMA 66 TAG EVENTI 68 ORARI FARMACIE 70 NUMERI UTILI 71 ORARI AMC 78 MUSEI CATANZARO 80 TAG OROSCOPO

Email: redazione@taginforma.it Facebook: Tag Rivista Gratuita Sede amministrativa – Via Pirro Schettino, 1 • 88100 (CZ) Le immagini e i testi presenti su questa rivista, sono di proprietà dei rispettivi autori

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TAG RICETTE Giuni Russo - Un’ estate al mare

Simona Palaia

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opo averlo desiderato per tanto tempo, ecco finalmente arrivato il grande caldo. La cucina più amata, con gli chef più originali e simpatici, è in ferie per tornare in autunno, con tantissime novità. Intanto, IN CUCINA CON SIMONA vi fa compagnia anche sotto l’ombrellone e magari, dopo una giornata trascorsa in spiaggia, vi rinfrescherete con la prima preparazione di questo mese...

Seppie con crema di zucchine Ingredienti per 4 Persone

4 seppie grandi 200 g di calamaretti mollica di pane capperi, pinoli prezzemolo, 2 uova

olio, sale, pepe 1 cipolla 3 zucchine olio extra vergine d’oliva

Procedimento Lavate e pulite le seppie. Lavate, pulite e tritate i calamaretti, raccoglieteli in una terrina, aggiungete la mollica sbriciolata di 2 panini, un cucchiaio di capperi tritati e uno di pinoli, un pò di prezzemolo tritato, olio, sale e pepe. Amalgamate bene gli ingredienti e riempite le seppie con questa farcia. Disponetele,

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allineate, in una pirofila, irroratele con 3 o 4 cucchiai di olio d’oliva, salate e pepate. Cuocete in forno a 180°C per circa mezz’ora. Tritate la cipolla e le zucchine e cuocetele con olio e sale per 10 minuti a fiamma viva. Frullatele fino ad ottenere una crema che disporrete sui piatti dove adagerete le seppie.


Se invece volete optare per il pranzo in spiaggia, potete cimentarvi con la seconda preparazione, che sicuramente sarĂ ottima, fredda e apprezzata dai vostri amici e familiari...

Parmigiana di mare Ingredienti per 3 persone 3 zucchine 200 g di frutti di mare formaggio grattugiato pane profumato (mollica di pane, for-

maggio grana, prezzemolo, olio, pepe nero)

Procedimento Friggete le zucchine e dispotele in una teglia, adagiatevi sopra i frutti di mare precedentemente saltati, olio, aglio, pepe nero, una spruzzata

Ristorante

di formaggio e di pane profumato. Fate 3 strati. Ricoprite con un po’ di formaggio e infornate a 180°C per 10 minuti.

Lo Scoglio

A

pranPERTO zo e cena

Via S.Elena, 42 - CZ Lido prorusso@hotmail.it Tel. 0961 33690 - 333 2716861

Tag 9


Soprattutto in estate, non riusciamo a rinunciare ai peccati di gola, dopo essere stati a dieta per superare al meglio la prova costume! Allora, concediamoci qualche sfizio, come il prossimo dolce, che sicuramente sarete in grado di fare con le vostre mani... ecco a voi la terza preparazione:

Cassatine siciliane

Ingredienti per 30 Cassatine 400 g di pasta di mandorle (pasta reale), 200 g di zucchero fondente, 50 g di zucchero a velo, acqua di landa Per il biscotto alle mandorle: 400 g di uova, 190 g di

zucchero, 90 g di farina, 90 g di mandorle Per il ripieno: 300 g di ricotta pecorina, 110 g di zucchero semolato, 60 g di arancia candita, 3 g di cannella in polvere

Procedimento Per la preparazione del biscotto: montate gli albumi a neve ferma con lo zucchero, unite i tuorli d’uovo montati, la farina setacciata e le mandorle ridotte in polvere. Stendete il composto su una placca da pasticceria ad uno spessore di 80 mm e cuocete in forno a 190°C per 7 minuti. Per il ripieno: setacciate la ricotta e amalgamate con lo zucchero la frutta candita a dadini e la cannella. Ritagliate il biscotto di mandorle in 30 piccoli dischi da 3 cm di diametro e altri 30 ad 1,5 cm. Su una spianatoia cosparsa di zucchero a velo stendete

la pasta di mandorle allo spessore di 3 mm e ritagliatene delle strisce di 8 cm per 1,5 cm. Adagiate i dischi piccoli di biscotto negli stampini per tartellette, foderate le pareti con le strisce di pasta di mandorle: riempitele con il composto di ricotta e coprite con i dischi di biscotto più grandi. Rivestite le cassatine e ricoprite le estremità con lo zucchero fondente precedentemente lavorato e stemperato con l’aggiunta di un goccio d’acqua di lavanda a 32°C.

E per finire, dopo tante prelibatezze, ecco a voi il gran finale:

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Venere in salsa di scampi Ingredienti per 4 Persone 250 g di riso venere 200 g di scampi 250 g di pomodori ciliegino 100 g di burro 1 cipolla 5 g di basilico

100 ml di vino bianco 20 g di prezzemolo 3 g di pepe nero 50 g di sale 200 ml di olio d’oliva 1 dado vegetale

Procedimento Pulite gli scampi e fateli rosolare in padella con olio d’oliva. Tagliate i pomodorini a metà e aggiungeteli in padella. Dopo qualche minuto unite il prezzemolo tritato. In un’altra padella mettete olio d’oliva, il riso venere,

la noce di burro e fate soffriggere a fuoco lento. Aggiungete in entrambe le padelle del brodo vegetale per far cuocere sia il riso che i gamberi. A fine cottura sfumate il riso con il vino e unitelo al sugo.

Ebbene, sono certa che le ricette del mese di luglio avranno attirato la vostra attenzione e che sarete in molti a cimentarvi. Vi auguro buona lettura , vi ricordo l’appuntamento in autunno, con la nuova edizione di IN CUCINA CON SIMONA e vi lascio con una raccomandazione: non fate il bagno subito dopo aver mangiato! Buone vacanze a tutti!! Vi aspetto il prossimo mese.

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Pink Floyd - Have a Cigar

TAG ARTE

Fausto Bisantis 20.000 Vindows Fausto Bisantis ci introduce in un universo metafisico di paradossi e anomalie, alla continua ricerca di sonorità che esprimano il senso ineluttabile dell’esistenza e del tempo. A cavallo tra passato, presente e futuro, ci racconta, assieme alla sua Malchut Orchestra, il batterista Antonio Pintimalli e il bassista Leandro Condello, il senso di un disco dai toni profondi e intrisi di mistero, ma sempre ironici, dissacratori e, imprescindibilmente, Umani. 20.000 Windows. Perché questo titolo? In realtà è una cosa un po’ casuale, dettata dalla foto di copertina, scattata all’interno di un’installazione a Valle Giulia, a Roma, qualche anno fa. C’erano più proiettori e schermi dislocati in una stanza chiusa e io mi trovavo su una ringhiera con un mio amico, che scattò questa foto dall’alto…ricordava un po’ l’album Please Please Me dei Beatles, solo che qui c’erano molte più finestre. Stavo componendo quest’album, in quel periodo, e questa foto mi ha dato modo di esprimere l’apertura mentale che volevo trasmettere attraverso il disco.

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” Il primo album conteneva brani provenienti da altre esperienze, mie e di Antonio; c’era un legame con vecchie realtà musicali e una voglia “un po’ infantile” di seguire le orme già tracciate dalla musica degli anni 70, che mi influenzava molto. Il risultato, ad oggi, lo considero poco sufficiente e non molto maturo. 20.000 Windows è un disco più pensato, ragionato, costruito e composto secondo i canoni che mi ero prefisso. Sono stato condizionato dai limiti e dalle conoscenze acquisite e sono stato più fermo nel rispettarle; ho cominciato a seguire il “linguaggio zappiano” e a giocare coi vari stili musicali, con ironia e più solarità. Il disco rappresenta quindi

Quest’album, il tuo terzo come solista, è un approdo dopo anni di studi, sperimentazioni sui generi più vari e militanze in altre band: cosa lo distingue dai primi due album e quale nuovo inizio rappresenta, a livello stilistico?

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un inizio, ma anche una voglia di tornare agli stili che mi sono sempre piaciuti e che non ho mai avuto il coraggio di affrontare; è anche un percorso e una visione futura: la voglia di andare avanti, migliorando la mia conoscenza e ricercando assiduamente nuove forme di sonorità. Come si coniuga il prodotto confezionato in studio con l’esperienza live assieme alla Malchut Orchestra? Il disco è stato registrato da me, in un lavoro certosino in studio, ma il risultato finale siamo noi: è un progetto che loro stanno realizzando con me…definisco la Malchut Orchestra la “Piccola Orchestra dei Geni in compresse”, proprio perché tutto il lavoro orchestrale del disco è compresso in tre elementi, che danno dal vivo un risultato diverso da quello dell’album. E’ quindi una scelta voluta, quella di essere un “power trio” del 2013? Per il momento, più che voluta è stata necessaria, visto che la crisi colpisce anche questo settore, ma sogno un suono orchestrale con tutti gli elementi! Siamo tre, anche perché il prodotto possa essere portato in giro con più facilità. Avevo preparato una domanda bonus, che però è scema…ve la faccio? Sì, sì! falla! Avere un bassista di colore (Leandro ha la carnagione molto scura, n.d.r.) dà alla band quel tocco in più? Risata generale. (Leandro) Beh, si sa che i neri hanno un senso del ritmo che i bianchi non hanno, quindi sì,

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sicuramente essere nero ha portato alla band i suoi vantaggi! Ahaha! 20.000 Windows parla attraverso l’immagine, evocata dalla parola, quasi ermetica, dal suono e dalla stessa fotografia dei video, e poi implementata da lunghi momenti strumentali. Un pavimento a quadri, una piramide, simboli antichi mischiati ad elementi della quotidianità: quale significato non solo stilistico ha questo tipo di comunicazione? È un discorso prettamente musicale, perché la voce non è un elemento solista, ma la considero, per ovvie ragioni (non sono un cantautore), come un elemento dell’orchestra. Per anni ho cercato di dar spazio alla musica, volevo che raccontasse delle cose, che spesso sono molto profonde ed esoteriche. Sognavo un elemento voce che desse potenza a questi testi, poi il tempo e ispirazioni tra persone diverse non hanno portato a questo, così la voce sono diventato io, e mi sono messo alla prova. Ho sempre voluto realizzare dei video che fossero dei veri e propri racconti per immagine, non volevo che raccontassero una storia qualunque…è un po’ un tributo a Kubrick e ai Pink Floyd, raccontare attraverso un’immagine potente, cosa che cerco di fare in maniera “equosolidale”, come avrai notato. C’è un pezzo elettro – orchestrale, Ahura Mazda, che però non si trova in questo album, arrangiato alla maniera di Walter Carlos; era parte di un progetto multimediale fatto a Roma e destinato al teatro, che ho riadattato. E’ un pezzo molto evocativo e potente, anche nelle immagini, e tutti gli altri brani devono avere questa evocatività importante. Metaphisique dù role è fra questi, a metà fra la psichedelia e il prog anni


70, mi ricorda un po’ alcune sonorità del Banco del Mutuo Soccorso… E’ un brano che ha una dinamica musicale molto più profonda e temperata. Io provengo dal Grunge e poi, piano piano, sono come tornato indietro. Dici bene, è il brano più prog di tutto il disco e sì, il Banco c’è ovunque, nell’album: io sono “figlio” di Vittorio Nocenti, il primo moog che ho toccato è stato il suo! Antonio, qual è la tua impressione di questa ancora breve esperienza nella Malchut Orchestra? Suono con Fausto da quando avevo 16 anni e siamo rimasti assieme dall’inizio, dagli Apple Pie, alle altre varie formazioni, come i Samà, durati qualche anno per poi sciogliersi, perché dovevamo partire. Era un bel progetto, avevamo tutto pronto, ma poi è finita là. Sono rimasto “orfano” per 10 anni, ma ho continuato a suonare basso, chitarra, batteria e poi Fausto ha introdotto le tastiere. Non l’ho mai lasciato solo, anche quando i nostri gusti personali si sono allontanati, siamo rimasti uniti, sia per amicizia che per il piacere di suonare assieme.

Leandro…anche se sei restio a parlare, vorrei sapere come vivi questo ingresso nella Malchut Orchestra, visto che provieni da realtà musicali diverse, quali l’alternative rock e, soprattutto, il metal. Psicologicamente male! Fausto mi sta facendo esaurire! Mi ricorda quando dobbiamo andare tutti all’unisono, quando devo rispettare determinati tempi...per colpa sua, mi è venuta la crisi del bassista! (Fausto) Molti pezzi sono stati tolti dall’album, per dare omogeneità ai vari stili e alle varie teste; prima, la linea di basso non c’era, quindi ora Leo può sbizzarrirsi come vuole! Con lui ci siamo trovati per caso, come per le migliori affinità musicali. Un paio di anni fa, era presente mentre provavamo e ha fatto le sue critiche, soprattutto su C.A.R. L’anno scorso, ci siamo ritrovati a suonare C.A.R. e lui ricordava la melodia perfettamente: in mezz’ora, siamo riusciti a provare un pezzo, anche abbastanza complesso, che con altri ragazzi non eravamo mai riusciti a fare. La sua capacità istintiva, l’orecchio, l’approccio naturale che ha nel rapportarsi alla musica, ci hanno fatto capire che era

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l’elemento che stavamo cercando e, tra varie scene di panico in sala prove, nell’arco di 4-5 mesi è arrivata la prima esibizione dal vivo. Penso che con altre persone avrei avuto difficoltà…anche se gli menerei dalla mattina alla sera! I brani di 20.000 Windows vanno ascoltati rispettando l’ordine, perché il disco abbia un senso? No, non è un concept album, sono istantanee, più o meno lunghe, sui paradossi dell’uomo e della sua curiosità, di essere e di ricercare; dell’uomo e della terra; del divino e del soprannaturale; sull’apologia e sulle contraddizioni del nostro essere (L’Anomalia). Il tutto è volutamente provocatorio, per stimolare uno shock! Due parole su Close your eyes… E’ un pezzo più orecchiabile, racconta di una visione, per scendere poi in un ambito più personale, che riguarda un po’ tutti quanti, nel senso che, oltre all’ineluttabilità dell’essere e del metafisico, c’è anche la volontà di restare fermi su passato, presente e futuro; infatti, l’ultimo pezzo è dedicato a Carlo (Carlo Filippo Folino, n.d.r.), un amico che non c’è più da tanti anni, e non vuole essere un epitaffio, tuttalpiù un dovere nei confronti di una persona che aveva molte sfaccettature e dei lati caratteriali molto curiosi.

orecchio diverso per questa musica. Che risposta ti aspetti da Catanzaro? Non mi aspetto nulla. Sono stato a Roma per più di 15 anni, ho affrontato le varie dinamiche di Roma e anche di Milano e, come ho dovuto faticare nel portare avanti i miei progetti lì, non mi aspetto nulla da Catanzaro, che è una città piccola e con molte problematiche. Catanzaro non si sta discostando molto dalle grandi città, anche come coinvolgimento dei musicisti: bisogna sempre bussare alla porta, sottostare alle critiche ecc. Penso che chi voglia fare il musicista debba avere il coraggio di variare. Pur essendo musica di una certa complessità, che si stacca dai canoni della musica leggera, la musica che porto avanti è fatta con sapiente autoironia…e non poteva essere altrimenti, viste le influenze dei vari Frank Zappa, Gentle Giant, Emerson, Lake & Palmer, sulla mia formazione. Quando avrò i soldi per spaccare un organo, lo farò!

C’è un “singolo”, all’interno del disco? Se proprio di “singolo” vogliamo parlare, visto che dura oltre 7 minuti, Metaphisyque dù role, che viene trasmesso, assieme a tutto l’album, anche in radio all’estero, nei 5 continenti. Nella stazione di Londra, nel cuore della notte, può capitare di sentire questo brano alla radio, così come in Paesi in cui c’è un

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Fausto Bisantis, Antonio Pintimalli, Leandro Condello


(Leandro) O mi regalerai un basso nuovo! (Antonio) A me basta che mi ripari i piatti rotti!

piacciono; di ascoltare un pezzo anche una seconda volta, per comprenderlo meglio. Il panorama musicale mondiale si è appiattito…

Progetti in cantiere, festival?

(Fausto) Bisogna far capire che esistono linguaggi differenti, nel mondo: in Giappone, Le Orme sono uno dei gruppi più ambiti! E’ anche questo continuo confronto con gli anni 70 che appiattisce il panorama musicale, la ricerca della “cosa diversa” a tutti i costi: ci si preoccupa più di farla diversa che di farla! Franco Battiato, a proposito dell’avanguardia, ci disse una volta che è come voler attaccare un tavolo a un soffitto: che senso ha? E, quarant’anni fa, non credo che i Signori John Lennon, David Gilmour e Brian Wilson si ponessero questi problemi.

A parte il fatto di votarmi completamente alla disco (ride), per l’estate abbiamo in programma due, tre serate in zona di mare e a Settembre suoneremo al De Frag, a Roma, un contatto ottenuto grazie ai Kaos Calmo, gruppo formidabile venuto a suonare qui al Centro Polivalente e che ha contattato prima i Nimby e adesso noi. Da un punto di vista prettamente tecnico, come descriveresti 20.000 Windows? Come nella mia metafisica musicale, la commistione di generi diversi deve risolversi in una suite moderna, senza troppa divagazione estetica, ma alla maniera rockettara. I minimi studi di orchestrazione che ho fatto, mi hanno consentito di creare i pezzi come delle piccole sinfonie, con un inizio, una ripresa, un epilogo e, a volte, come vere e proprie danze, tipiche dell’epoca di Beethoven. Quando ascolti il terzo movimento de L’Anomalia, devi quindi considerarlo come una “passacaglia veloce”, ma anche come una danza. L’album ha questa concezione, ma è difficile farla comprendere, mi accontento che chi lo ascolta si diverta. Un po’ come i Gentle Giant – anche se i loro livelli li raggiungerò in un’altra vita - ma per me è un continuo gioco di richiami e riscontri. Mi definisco compositore solo perché la musica la scrivo e la suono, ma non oltre…non ho pretese “alleviane”!

Io vi lascio all’ascolto di 20.000 Windows, ricordandovi, doverosamente, che anche questa nostra intervista potrebbe essere, in fin dei conti, uno dei tanti, inevitabili, PARADOSSI.

Siamo in chiusura…

Punti vendita: Jungleland; Libreria Ubik; Musica In Senso; Libreria Feltrinelli, Roma (da Settembre); durante i live.

(Antonio) Chiudiamo con un appello ai giovani, quello di ascoltare più cose possibili, anche quelle che non

“Tutto questo, così esposto, ovviamente non ha alcun significato, ma lo avrà nel momento in cui tutti noi meno lo aspetteremo”. C.F.F. ------------------------------------------------Contatti: www.facebook.com/fausto.bisantis www.soundcloud.com/fausto-bisantis www.lantearte.it www.myspace.com/zeitmasse Canale

youtube:

fausto

bisantis

Dove acquistare 20.000 WINDOWS: www.reverbnation.com/zeitmasse

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TAG SPECIAL

Angelo Capoano

Negrita - Ho imparato a sognare

SPECIALE LAB A DUE PASSI DAL MARE Con Bruno Vanzan

Francesca Ceniti

Direttore Marketing Tag “la provincia in tasca”

I lettori più affezionati di TAG ricorderanno un certo Bruno Vanzan, protagonista di TAG N. 8 e campione del mondo di Flair Bartending, nonché collaboratore d’eccellenza della scuola del nostro Sandro Laugelli, la LAB (Laboratory Academy Bartending), per cui ha tenuto un nuovo master proprio nei giorni scorsi. E ormai avrete capito che, quando Sandro chiama (con un LAB-segnale a forma di drink, proiettato sulla luna), Tag risponde; questa volta, fra i teli da mare, le sdraio e il profumo di creme solari del Glauco Beach Club di Soverato (CZ). É infatti nell’esclusiva location del Glauco che Bruno ha tenuto un piccolo show conclusivo dei due giorni di master, che hanno visto diplomarsi altri quattro ragazzi della scuola di Sandro.

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Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca”

C’erano delle ragazze? - Mi fa sempre piacere se le donne si distinguono in questi nuovi settori. Questa volta no – risponde Bruno – anche se è un peccato, perché una ragazza che fa flair ha sempre un valore aggiunto e molte possibilità e offerte di lavoro, da questo tipo di mercato. Dopo una prima esitazione, Bruno ci ha subito riconosciuti e ha sfoderato quel suo tipico sorriso da un orecchio all’altro, con gli occhi luminosi di un’innata giovialità e del sole della (“sua”?) Calabria. L’intervista la facciamo sul lettino! – ci ha detto, mentre ci rinfrescavamo al bar con un thè freddo, ed è sceso in spiaggia, nell’angolino preparato


appositamente per la sua esibizione. Sandro lo abbiamo trovato già lì, maglietta azzurrissima della LAB, che si intratteneva con amici e collaboratori e si godeva l’ultimo, meritato traguardo della sua scuola. 15 minuti di musica elettronica, acrobazie e applausi, il “piccolo” show di Bruno Vanzan per LAB e per gli avventori e i curiosi presenti al Glauco Beach Club, è stato un concentrato di puro spettacolo, in cui Bruno ha preparato, tra un’ acrobazia e l’altra, un paio di cocktails per due gentili donzelle in bikini e occhialoni da sole e uno shortino lo ha bevuto con noi, sul lettino, subito dopo l’esibizione. Come ci aveva promesso. Com’è stato questo ritorno in Calabria? Sono arrivato due giorni fa, abbiamo concluso il master e diplomato altri quattro ragazzi, è andata bene. Sono sempre contento di venire qui in Calabria…e l’estate aiuta! In spiaggia è stato veramente carino e ci siamo goduti la pausa pranzo al mare!

Prima ci dicevi che sei di ritorno da Barcellona… Sì, sono reduce da un tour di gare europee, 8 gare in 15 giorni… Sempre ritmi serrati, eh? Già, ma ho avuto delle belle soddisfazioni, 6 podi e una vittoria, proprio a Barcellona! Le tue collaborazioni televisive come procedono? La trasmissione con Benedetta (Benedetta Parodi n.d.r.) è finita a Giugno, ora stanno andando in onda le repliche. Ho una novità da darvi, di cui posso anticiparvi pochissimo: a Settembre, uscirà il mio libro, di cui Benedetta Parodi ha scritto la prefazione e in cui racconterò le ricette di alcuni cocktails alle mamme e ai bambini. Ci sveli almeno una ricetta? Sì, ve ne svelo due, in vista dell’estate. La prima è per i fashion blogger e si chiama “Outfit”: è a base di succo d’ananas e un premix di melone fresco. L’ananas contiene alcuni principi attivi che favoriscono la ricostruzione cellulare, è diuretico e previene le rughe; il melone è la frutta con meno calorie/grammo sulla faccia della terra. Il risultato è un cocktail analcolico, fresco e senza calorie, che tutti i fanatici della linea apprezzeranno…per non parlare della guarnizione, a forma di “scarpa col tacco”! Ce la mostra in anteprima…fa molto Sex & The City! L’altra è “il lampadato”: “Sunbat”, a base di betacarotene, cioè carote centrifugate, zenzero tritato, ghiaccio e una fettina di limone. Dal nome,

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avrete capito che è un cocktail che aiuta a mantenere l’abbronzatura. Ve ne dò anche un’altra, dai! Il “Wallstreet”, a base di succo d’avocado e mirtilli, ha proprietà che aiutano a dilatare i vasi capillari più velocemente e aumenta quindi la circolazione sanguigna, ecco perché si chiama “Businnessman”: aiuta le persone superimpegnate a ricordare tutti gli appuntamenti della giornata. Sandro ci ha raggiunti e ha preso posto su una sdraio, così ne approfittiamo per farci aggiornare sui suoi prossimi eventi… Ci avevi annunciato il ritorno di Bruno Vanzan, dicci qualcosa sulle vostre collaborazioni a breve termine. Relativamente ai suoi impegni nazionali e internazionali, con Bruno abbiamo costruito un rapporto per cui, se c’è un evento particolare o una festa a tema, lui scende e lo fa principalmente perché si è creata questa amicizia; per quanto riguarda altri progetti, sono in fase di sviluppo. La Calabria, in questo settore, è stata bistrattata a lungo e io, per

mancanza di tempo, non sono ancora riuscito a toccare alcune zone, come la Provincia di Reggio; parlo di Roccella Jonica, Gioiosa, tutte zone che hanno un’enorme potenzialità…e l’aiuto di Bruno sarà essenziale, perché è un settore che sta tornando di moda. Lui è l’uomo giusto, in questo momento: è bartender, è bravo a preparare i cocktails e pratica il flair, che è principalmente uno sport, a livello nazionale e internazionale. Ti aspettavi un pò più di gente, oggi pomeriggio? Il Glauco è un posto stupendo, l’ho scelto appositamente per il master e per questo piccolo show eseguito da Bruno, mi ricorda le spiagge caraibiche…con 35° mi aspettavo un po’ più di gente, sì, ma è anche vero che la stagione è appena iniziata. In ogni caso, il master è andato bene, ieri siamo stati a Vibo Valentia, dove Bruno ha creato dei cocktails con prodotti sponsor, e oggi abbiamo diplomato quattro ragazzi: sono più che soddisfatto! Gli ultimi, quelli dello scorso master, che riscontri hanno avuto nel mondo del lavoro? Quasi tutti hanno avuto un seguito, sono stati contattati da alcune spiagge e locali e si stanno inserendo molto bene; alcuni erano ancora qui, oggi, perché sapevano che c’era Bruno! Anche noi, per lo stesso motivo… non ti libererai mai di noi! Bruno: E’ bello così, eh? E’ bello quando si creano questi rapporti! Sandro: Ma anche io ho scelto solo voi! (Qui “Mr Wolf” si autociterebbe, in perfetto stile Pulp Fiction, ma da ragazzi perbene non riporteremo la citazione…)

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Ad agosto avete in programma qualche evento, in Calabria? E’ molto probabile, vi terremo aggiornati! Bruno, vuoi darci la ricetta del vero Stinger, per far contento una volta per tutte il nostro direttore (in foto)? Certo! Stinger ½ Oncia di menta bianca 2 Once di cognac Tecnica dello “stir and strain”(*) Niente guarnizione Domanda di sano gossip: le lettrici del numero di Marzo ti ricordavano single…ci aggiorni sulla tua situazione sentimentale? Solo! Ho capito che errori in passato ne ho fatti veramente pochi…e poi il lavoro mi prende moltissimo, infatti sto ingranando un progetto dopo l’altro e va benissimo così, sono sereno. Ed è così, sereni, baciati dal sole e sulle note di Somewhere Over The Rainbow, nella versione di Chiara, trasmessa alla radio del Glauco Beach Club mentre concludiamo questa intervista, che vi diamo appuntamento al prossimo numero super estivo di TAG, al prossimo

evento organizzato da Sandro Laugelli con LAB e sul nuovo sito internet del nostro (ormai) amico Bruno Vanzan: www.brunovanzan. com. La colonna sonora che abbiamo scelto per Bruno, per Sandro e per noi, che questo mese compiamo 1 anno, però, è Ho imparato a sognare, dei Negrita: Tra una botta che prendo e una botta che dò tra un amico che perdo e un amico che avrò che se cado una volta una volta cadrò e da terra, da lì m’alzerò C’è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò.

Buona Estate, ragazzi! ================================ (*) TAG DICTIONARY: Lo “Stir and Strain” (“mescolato e filtrato”) è una tecnica che prevede l’uso del Mixing Glass e di tanto ghiaccio, necessaria quando gli ingredienti sono simili tra loro e delicati.

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TAG in CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie PORTA MARINA Corso Mazzini, 325 Catanzaro tel. 0961 726007

PIZZA STORE Corso Mazzini, 189 Catanzaro tel. 339 2324351 A FURNACIA Via jannoni, 46 Catanzaro tel. 0961 720970 cel. 339 1998549

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RISTORANTE MANFREDI Viale Pio X, 65 Catanzaro tel. 0961721841

RISTORANTE AMICI MIEI Discesa S.Rocchello, 4 Catanzaro tel. 0961 745356

TAVERNA SAN NICOLA Via casalinuovo, 9 Catanzaro tel. 0961 744681

U TAMARRU Viale Europa, 28 Catanzaro tel. 0961 751971

DA SALVATORE Salira del Rosario, 28 Catanzaro tel. 0961 724318 cel. 346 9642177

DA PEPÉ A TIJANA Viale degli Angioini Vico Piazza Roma, 6 Catanzaro Catanzaro tel. 0961 751838 tel. 0961 726254

AI REDUCI Via Sangue di Cristo Catanzaro tel. 0961 469771


TAG in CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie IRISH PUB Via XX settembre,19 Catanzaro tel. 0961 726794 BIRRERIA DEGLI AMICI Piazza Stocco, 12 Catanzaro cel. 328 1262307

PITBULL Via E. Scalfaro, 16 Catanzaro cel. 327 1942353

SIMON PUB Discesa Cavour Catanzaro tel. 0961 727757

PIZZERIA ALICE Via Lombardi, 6 Catanzaro tel. 0961 770026

QUESTA PAZZA PAZZA PIZZA Via A. Barbaro, 13 Catanzaro tel. 0961 741474

L’ARTICOLO IL Via Cilea Catanzaro cel. 320 0754460

MALLARD PUB Via XX Settembre, 85 Catanzaro tel. 0961 720762

FRANKIE’S PUB Via XX Settembre, 9 Catanzaro cel. 339 4995719

LA VECCHIA CANTINA Via F. Squillace, 6 Catanzaro tel. 0961 726292

EDEN Viale Europa, 54 Catanzaro tel. 0961 775700

CHIRICÓ Food and beverage Via G. da Fiore, 95 Catanzaro tel. 0961 771403

E BUVETTE P.zza Prefettura Catanzaro tel. 0961 795030

MANGIANOTTE Via F. de Seta, 2 Catanzaro tel. 0961 720668

LA QUERCIA DEGLI ELFI Via Madonna dei Cieli, 72

Catanzaro tel. 0961 701393

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TAG al MARE Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie TONNINA’S PUB Via Squillace, 23 Catanzaro Lido cel. 327 6930782

BIRRERIA DEGLI AMICI Via Lungomare, 379 Catanzaro Lido tel. 0961 360308 WHITE PUB Zona Porto Catanzaro Lido cel. 393 0733286 GIARDINO DEI SENSI Via Nazionale, 221 Montepaone (Cz) tel. 0967 576670

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TOQUEVILLE PUB Zona Porto Catanzaro Lido tel. 0961 31117

CIRO Viale Europa, 3 Catanzaro Lido tel. 0961 737532

LO SCOGLIO Via S.Elena 42/B Catanzaro Lido tel. 0961 33690

PICCOLO MONDO Via M. di Cefalonia Catanzaro Lido tel. 0961 32245

GOLOSITÁ Via Bausan, 1/A Catanzaro Lido tel 0961 738349

AL PORTO ALEXANDER PUB Via Lungomare, 199/B Via Lungomare, 369 Catanzaro Lido Catanzaro Lido cel. 339 7263009 tel. 0961 31562 PERCIVAL PUB Via Nazionale, 226 Montepaone tel. 0967 576621

MARE NOSTRUM Viale Europa Soverato cel. 346 5873160 cel. 349 6372536

INDIGO PUB Via V. de Gama, 2/A Catanzaro Lido cel. 338 8106650 BIRRERIA TI.MONK Via Chiarello, 36 Soverato tel. 0967 522601


TAG fuori CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie MATTIA PUB Via Jerinise Taverna tel. 0961 923633 HEINEKEN LOUNGE BAR Valle del Corace Caraffa tel. 0961 998307

SCACCO MATTO Salita de Seta, 29 Sersale Superiore cel. 333 7334160

HOTEL RISTORANTE 2 MARI Viale Cavour, 46 Tiriolo tel. 0961 991064

BAR CUPIDO Via Garibaldi, 27 S. Pietro Apostolo tel. 0961 994504

IL MELOGRANO Contrada G. Fuscaldo S. Pietro Apostolo tel. 0961 994483

IL CASTAGNETO C.da Pasqualuzzo S. Pietro Apostolo tel. 0961 994048

BAR LA PLAZA P.zza Italia, 8 Tiriolo tel. 0961 590086

ROXY BAR P.zza Marconi, 4 S. Pietro Apostolo tel. 0961 994391

PIZZERIA D’AVALOS Viale Mazzini Tiriolo tel. 0961 991245

IL SEMAFORO Località Pantane Taverna tel. 0961 922198

ALBERGO DELLA POSTA Via E. Mancuso Villaggio Mancuso tel. 0961 922033/57

PALAHOTEL VALLENOCE Decollatura tel. 0968 63380

OLD WILD WEST Parco Due Mari Vena di Maida tel. 0968 751808

LA ROSA NEL BICCHIERE Loc. Polso Soveria Mannelli tel. 0968 666668

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TAG BAR & LOCALI

CAFFÉ IMPERIALE Corso Mazzini, 161 Catanzaro tel. 0961 743231 BAR MIGNON Corso Mazzini, 119 Catanzaro tel. 0961 741000

AMEDEO Via Alberghi, 10 Catanzaro tel. 0961 702237 BLACK & WHITE EASY FOOD CAFÉ Le Acquile business Center Via L. della Valle, 2 Catanzaro tel. 0961 752147 tel. 0961 532589 cel. 333 4155831

BAR PANORAMA Via F. de Seta, 5 Catanzaro tel. 0961 720304

ORSO CATTIVO Loc. Gambieri Settingiano tel. 0961 998149

CHUPITO P.zza Duomo, 6 Catanzaro cel. 389 6049344

GIANDUIOTTO C.so Mazzini, 80/82 tel. 0961 060705 Via Martiri di Cefalonia tel. 0961 020796

JUICE CAFÉ Via Pola Catanzaro Lido tel. 0961 31612

CAFÉ FAZZARI Corso Mazzini, 18 Catanzaro tel. 0961 060302

NO MAS C.da Martelletto Catanzaro cel. 328 0099920

ATMOSFERA Via Donnici, 18 Roccelletta di Borgia cel. 393 3304694

PEOPLE DISCO Via Contiruffo, 25 Catanzaro tel. 0961 719226

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HEMINGWAY Pineta Giovino Catanzaro Lido cel. 338 8911974 cel. 338 3169486


TIRIOLO STORIE E LEGGENDE

TAG STORIA Julian Casablancas - Tourist

TRA I DUE MARI: IL TESORO DI NILIO

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aratteristico paesino posto a quasi 700 m s.l.m. dalla singolare posizione geografica, situato sul punto più stretto della Calabria, a nord dell’istmo di Catanzaro, sopra un poggio che segna il displuvio tra due fiumi, l’Amato e il Corace. Affacciandosi sia sul Mar Ionio che sul Mar Tirreno - da qui la denominazione “Città dei due mari” - questa rara peculiarità offre uno dei più ricchi e suggestivi panorami di tutta la Calabria: verso sud-est, Catanzaro e le spiagge ioniche; a sud, le Serre, Pizzo e la costa tirrenica, fino alle coste della Sicilia settentrionale, con le isole Eolie e Stromboli, in evidenza con il suo pennacchio (in alcuni casi anche l’Etna); e a nord, le alture e i boschi della Sila piccola. Giunti al paese, superate le prime curve, appare dinanzi, come un bellissimo presepe, il vecchio borgo, dominato dai ruderi del castello medievale, eretto dagli aragonesi (sui ruderi di una fortezza romana, a

Saverio Paone più riprese tra il XIV e il XVIII sec.), ricco di vie e viuzze caratteristiche: un vero groviglio di antiche case. Vi sono stradine acciottolate, vicoli e scalinate, belle chiesette, palazzetti gentilizi dai balconi in ferro battuto ed ancora oggi, girovagando per il borgo, si possono trovare antiche botteghe, poiché l’antica tradizione artigianale di Tiriolo è sempre ben mantenuta. Vicino i portali delle case, si notano spesso, oltre agli antichi stemmi di famiglia, le spaventose maschere apotropaiche, ancora in produzione, che avrebbero la funzione di allontanare il diavolo e scacciare il malocchio. In paese, vi è anche un museo del costume, fiore all’occhiello dell’antica tradizione tessile di Tiriolo, da cui il tipico costume della “Pacchiana”, in uso quotidiano tra le donne tiriolesi del

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passato ed in produzione tuttora. La storia di Tiriolo (dal greco Trioros = Tre Monti) e dei suoi dintorni parte da molto lontano, giacché fu uno dei primi insediamenti abitati della Calabria. Tracce di popolazioni e antichissimi reperti risalenti al neolitico furono trovati presso il monte omonimo di 838 m, affianco al paese. Fondata dagli ateniesi 600 anni prima della guerra contro Troia, Tiriolo fu poi occupata dai Bretti (o Bruzi), popolazione di stirpe indoeuropea, perdendo così i contatti con la madrepatria. La prima importante leggenda riguardante Tiriolo vuole che da lì sia passato Ulisse, prima di ripartire per Itaca, indicando la zona di Tiriolo come capitale del regno dei Feaci di Re Alcinoo e della figlia Nausicaa e come il luogo in cui sarebbe sorto il palazzo reale dello stesso Alcinoo (secondo alcuni, addirittura sopra il monte omonimo). A sostenere tali teorie, è lo storico tedesco Armin Wolf, autore di una lunga e documentata tesi sull’ Odissea e sul peregrinare di Ulisse nel bacino del Mediterraneo, il quale identifica nei luoghi di Tiriolo la reggia di Alcinoo e nel passo del “Calderaio”, nei pressi della vecchia stazione ferroviaria di Marcellinara (paese poco distante), i lavatoi sul fiume Amato, luogo

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in cui avvenne presumibilmente l’incontro ta Nausicaa ed Ulisse, giunto naufrago dalle coste lametine, risalendo proprio il fiume Amato. Naturalmente, gli studi e le ricerche sono ancora distanti dalle teorie del Prof. Wolf. Vi sono altri studiosi che, contravvenendo a ciò che sostiene Wolf, collocano la reggia in zone diverse, anche se non lontane da Tiriolo. Il paese fu anche una colonia romana: è del 1640 il rinvenimento di una tavoletta di bronzo, recante il testo del “Senatus consultus de baccanalibus”, un editto sul divieto

di tenere baccanali (festa romana propiziatoria in onore del dio Bacco). Questa antica tavoletta si trova nell’ Antiquarium comunale di Tiriolo, che è assolutamente da visitare,


i rifornimenti raggiungessero le sue truppe. Spartaco riceveva infatti aiuto dai briganti, dagli schiavi fuggitivi o dai disertori, riuscendo comunque a liberarsi dall’ assedio in quei luoghi, e indirizzandosi così verso la Sila e poi Brindisi.

perché ricco di importanti reperti, che coprono un periodo che va dall’800 a.c. all’800 d.c.: manufatti littici, terrecotte, monete, scudi, elmi in bronzo ecc.; in alcune zone di Tiriolo, vi sono anche resti di antiche ville romane, ancora da scavare. E’ proprio in epoca romana che Tiriolo incrocia la sua storia con quella di un altro personaggio leggendario, il grande condottiero Spartaco, ora protagonista per la STARZ della fortunatissima serie americana Spartacus. Pare infatti che il console Crasso, con le sue legioni, fosse arroccato sulla sponda nord delle pendici che, da Tiriolo, scendono verso Marcellinara, e che sull’altro contrafforte fosse arroccato Spartaco, con i suoi ribelli. Crasso aveva fatto creare un muro, che dalla parte più stretta separava il Mar Ionio dal Mar Tirreno, appunto l’istmo di Catanzaro. Protetto da un fossato largo e profondo che tagliava da mare a mare la Calabria, Crasso bloccava Spartaco, impedendo che

Andare a Tiriolo significa anche effettuare percorsi naturalistici da escursionismo moderato, per ammirare le tante bellezze naturali ed ad esempio salire sull’omonimo monte che sovrasta il centro abitato, dove il panorama è spettacolare. Seguendo infatti lo stretto percorso, che dall’ex mattatoio comunale porta sino alla cima del monte, si possono osservare le antiche mura di una fortezza alto-medievale, datata tra il VII ed il XIV secolo,

anche se, probabilmente, così come per il castello aragonese, fu un insediamento più antico di bretti o romani. La zona più alta è quella dove sorge l’osservatorio, adattato dai ruderi della fortezza (che serviva per difendersi dalle incursioni saracene), e doveva essere il primo nucleo fortificato che con il lungo circuito murario racchiudeva la sommità più agevole, adatta ad ospitare un possibile sviluppo umano all’ interno delle mura. Il monte di Tiriolo offre una flora costituita prevalentemente da

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eriche, corbezzoli e biancospini, tra lecci, faggi, pini, querce e acacie, ed una fauna prospera di uccelli rapaci (falchi di vario tipo e rari avvistamenti di aquile reali), che nella conformazione rocciosa del luogo trovano il loro habitat naturale. E’ anche sede di numerose grotte: la grotta della Cozetta, la grotta del Meandro del fico e quella di Re Nilio. Si racconta che furono trovati i resti ossei di un uomo di enorme statura, in una di queste grotte, così come si racconta della leggenda di un principe: il principe Nilio. Una volta, sulla cima del monte di Tiriolo, c’era un grande castello, dove abitavano un re e una regina, che avevano un figlio, Nilio (“Niliu” della mitica popolazione dei Feaci, narrata da Omero nell’Odissea, che secondo la tradizione abitava nella zona). Quando Nilio crebbe, si innamorò di una bella fanciulla, che voleva sposare. Il re e la regina non volevano, perché la ragazza era povera, mentre Nilio era un principe, figlio di re. Un bel giorno, il principe scappò con la ragazza e la regina, sua madre, lo maledì: “possa tu scioglierti come cera, non appena ti colpisca un raggio di sole!”. Allora Nilio, per evitare che lo colpisse il sole, si chiuse in una camera senza finestre per stare sempre al buio. La ragazza, che nel frattempo aveva avuto un bambino, fu chiusa in una

grotta vicino al mare. Ma Nilo non si scoraggiava e dal palazzo scavò una grotta, che sbucò al Corace (vicino al mare). Di notte, andava a trovare la moglie e poteva così stare col suo bambino, a cui cantava una dolce ninna nanna. Le fate che stavano nella grotta lo ascoltavano sempre e una notte, per fargli un piacere, tanto che lo vedevano legato al figlio, non fecero più cantare i galli, né suonare le campane. Nilio si rese conto della magia delle fate quando il sole era ormai alto, e cominciò a disperarsi. Mentre ritornava verso la grotta, con il servo fedele che lo accompagnava ovunque andasse, il poveretto si scioglieva come la cera e il servo, da dietro, gli diceva: “Padrone, a chi li lasci i soldi? Padrone, a chi li lasci i soldi?”. Re Nilio gli rispondeva: “A te, a te”. Lungo la strada, il servo insisteva, ma di colpo Nilio si arrabbiò e gli disse: “Tu vedi che mi sto sciogliendo e pensi a chi lascio i denari. E ora li lascio al diavolo, così impari!”. Il tesoro di Nilio è ancora chiuso in una delle tante grotte, che aspettano di essere visitate, un po’ come le bellezze tradizionali, naturali ed archeologiche che Tiriolo offre e che aspettano di essere ammirate, per poi ricambiare i visitatori con una vista mozzafiato, che solo questo “balcone su due mari” è in grado di offrire.

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TAG 4 ZAMPE Norah Jones - What Am I To You

L e t t (i ) e r a d ’a m o r e

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asa che vai, lettiera che trovi. Oramai, sul mercato, esiste una varietà di vaschette, contenitori, sabbie e sabbiette per gatti che ha di recente superato il numero degli occhiali da concerto di Elton John: un’immensità! Vaschetta alta, vaschetta bassa, vaschetta lunga, vaschetta corta, lettiera chiusa con botola, lettiera chiusa senza botola, lettiera chiusa con soffitto trasparente, sabbia minerale, sabbia biodegradabile, sabbia aromatizzata al lyme e sabbia autopulente, sabbia agglomerante e sabbia anti-odori, potrei andare avanti per ore. Ma perché tanta verità per i bisogni del nostro micio? Perché siamo una società consumista, anzitutto, e secondariamente perché il gatto ha

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Paolo Margaira modalità di “evacuazione” diverse dal cane in molti aspetti. Ma qual è la lettiera perfetta, in questo dedalo di toilettes feline? Semplice, quella in cui ci va perché gli piace! Se non mi avete mandato a quel paese voltando pagina, vi spiegherò il perché. Spulciando nel mondo della ricerca, troverete dati contrastanti ed insufficienti ad estrapolare un’unica indicazione: c’è chi dice che i gatti amano la lettiera aperta, e chi dice che amino quella chiusa, secondo alcuni ci vuole una lettiera ampia, secondo altri non troppo grande, e così via fino a perdersi. Generalmente, il gatto si abitua e si adegua al tipo di lettiera che da sempre gli prepariamo (con i dovuti limiti), ma vale la pena di seguire alcune semplici regole per una lettiera ideale (per il gatto, non per noi!). Quante? Non tutti i gatti amano condividere una lettiera, in generale la quantità dev’essere pari al numero di gatti, più uno (esempio: 3 gatti, 4 lettiere). Quale? Chiusa o aperta fa poca differenza, manteniamoci sempre su una vaschetta che sia lunga più o meno una volta e mezza il gatto,


per dargli il minimo spazio per poter scavare e seppellire. Dove? In luoghi tranquilli e poco frequentati, vietate le lavatrici ed i frigoriferi nelle vicinanze, i corridoi, i balconi con ringhiera, la gabbia del pappagallo appesa di sopra ecc. Cosa? Meglio sabbiette inodore, quelle minerali danno maggior garanzia, purché non

facciano polvere. Quanto? Non basta la sola presenza di un microscopico strato di granelli di sabbia, non facciamo i taccagni, la lettiera deve essere profonda al punto giusto (l’optimum è circa 9 cm). Per quanto riguarda la pulizia, è meglio togliere bisogni solidi una-due volte al giorno e cambiare la lettiera ogni due giorni, pulendo la vaschetta con un detergente inodore (quelli enzimatici sono i migliori). Vi sembra troppo? Liberi di fare come meglio credete, ma badate, se sbaglierete sarà il micio a “dirvelo”, facendo i suoi bisogni ovunque, tranne che nella lettiera!

Paolo Margaira Medico veterinario specializzato in Medicina Comportamentale Contatti: info@psydog.it Tag 35


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TAG SPORT Meat For Dogs - Ragazzo Ultras

Domenico Concolino

IL RITORNO AL

PASSATO DI JOE, LA STORIA INFINITA DEGLI UC

“In B o in C1 non conta. Se un giorno potessi dare il mio aiuto al Catanzaro, come calciatore, dirigente o semplice osservatore, mi piacerebbe tornare. Qui

ho iniziato la mia carriera e qui mi piacerebbe chiuderla”. Joe Kamarà (in foto) strizza l’occhio ai giallorossi e torna da turista nella sua città adottiva, quella che nel 2001, sotto la presidenza Mancuso, lo ha lanciato nel grande calcio. Le importanti esperienze nella serie A italiana e nella Premier League inglese non hanno scalfito l’umiltà di un ragazzo dalle enormi doti umane. Un ragazzo rimasto legato al suo passato, nonostante il successo ed i tanti soldi guadagnati.

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L’ex nazionale senegalese, oggi in forza ai turchi dell’Eskişehirspor, sulle strade dei “tre colli” si sente a casa e quando gli è possibile rientra sempre con piacere per ritrovare i suoi vecchi amici. A Catanzaro ci è tornato qualche settimana fa, giusto in tempo per godersi qualche bella giornata di sole e l’affetto dei suoi ex tifosi, soprattutto in occasione della festa dei quarant’anni degli UC. Un’anniversario storico per uno dei gruppi ultras più longevi dell’intero panorama nazionale, riconosciuto per la prima volta anche a livello istituzionale, anche se questo - come ricordano gli stessi UC’73 - “non significa adeguarsi al sistema e scendere a compromessi o ricevere contributi dal Comune di Catanzaro, ma essere riusciti a guadagnarsi rispetto per i sacrifici fatti in tutti questi anni”. E mentre in città ci si interroga sulla rosa di calciatori che mister Oscar Brevi avrà a disposizione per il prossimo campionato di Prima Divisione e su quali saranno gli obiettivi stagionali, gli Ultras promettono il loro sostegno eterno, a prescindere dai risultati e dai protagonisti in campo, perché quello che conta, da quattro decenni a questa parte, è sempre e solo la maglia giallorossa. “Quarant’anni di storia Ultras – sottolineano gli stessi - significano km e km di strada percorsi negli anni, sotto il sole e sotto la pioggia, tra mille difficoltà economiche”, significano “essere stati sempre presenti in tutta Italia, in tutti gli stadi dove il magico giocava, facendoci rispettare da tifoserie blasonate e non, portando in giro il nome di Catanzaro. Ultras è aggregazione, amicizia, fratellanza, operare nel sociale, in una sola parola essere fieri di appartenere a

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questa terra”. Non solo tifosi giallorossi, nella meravigliosa cornice di Villa Margherita. Per porgere i loro saluti all’anniversario degli UC’73 sono arrivati rappresentanti delle tifoserie amiche e di quelle gemellate, provenienti da tutta Italia: Firenze, Brescia, Barletta, Reggio Calabria, Olbia, Vibo Valentia e Siracusa e persino dall’estero: come gli amici austriaci del Salisburgo. Presenti anche gruppi ultras calabresi delle serie minori, come i ragazzi di Rossano (CS), Rosarno (RC) e altre realtà da sempre vicine alle Aquile. Quarant’anni di storia, di generazioni pronte a passarsi il testimone, di gioie infinite e di sogni infranti, di coreografie mozzafiato e di passione infinita.

Nel 1998 i ragazzi della Capraro scrivevano: “Contro ogni moda, Ultras da 25 anni”. Da allora tante cose sono cambiate, il calcio stesso è cambiato, e ciò nonostante, all’ombra di quel pino, il modo di intendere questo sport e la passione infinita per i colori giallorossi sono rimasti immutati. Da quarant’anni innamorati di questi colori. Le mode possono anche cambiare, ma il vero stile resta... in eterno.


AC/DC - It’s a long way to the top

TAG INTERVIEW

GRAY L’anima libera

del Rock

Graziano Renda, al secolo della Musica GRAY, è senz’altro una delle voci del Rock nostrano più belle e calde degli ultimi 30 anni. Dagli esordi come Kelly Gray, negli anni ’80, ai suoi Gran Ma Monkey, paragonati ad Aerosmith e Guns’n Roses, passa attraverso templi americani del Rock, come Trobadour e FM Station, già tappe di icone come i Doors e i Motley Crue. Nel 2000, inizia il suo percorso solista, che gli vale la partecipazione ai

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” Festival di tutta la Penisola, accanto a personaggi del calibro di Marina Rei, Lombroso, Mauro Venuti, Nada, Mauro Ermanno Giovanardi (La Cruz), Daniele Silvestri; alcune collaborazioni importanti, 2 EP e opening act per Verdena, Marlene Kuntz, Meganoidi, Federico Poggipollini (Ligabue). Adesso è pronto con la sua nuova Band per il primo album, che ci anticipa in un’intervista volutamente senza censure e sconsigliata a chi preferisce le mezze verità. Il Figlio di una Maddalena (vedi il suo progetto parallelo ispirato dagli autori della beat generation) non ha deciso di mettere “la testa a posto”: il suo posto è quello che spetta alle anime Libere del Rock, in cui unico filtro diviene quello di un’amante tanto appassionata e presente quanto, alle volte, volubile e beffarda: LA MUSICA. “Il resto non lascia mance”… Abusi ha un testo molto profondo ed è costruito seguendo le emozioni che descrivi a mano a mano nella canzone. Che messaggio ha? Abusi è nata nel periodo in cui vivevo a Portland, in Oregon, e non era

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continuerò a collaborare e che saluto e ringrazio per lo splendido lavoro! Abusi sarà il singolo dell’album? Sai, non lo so. Io ci spero, visto che è tra le mie preferite dell’album, ma come sempre non spetta a me l’ultima parola, magari possiamo fare un sondaggio, che ne dici?

programmato diventasse una canzone, forse era solo per il mio bisogno di non sentirmi schiacciato nel tritacarne di quell’ovvietà quotidiana di un rapporto a due…Finiamo con l’incatenare a dei clichè tutto quello che non riusciamo a comprendere fino in fondo. Abusi è tutto questo, come la mosca che rincorre qualcosa di più grande di lei e cerca pure di farsela. Definiamo amore situazioni tristemente patologiche, esseri umani vittime e carnefici nel nome di questo grande sentimento, che più di tutti vuol dire darsi e non prendere…è sconvolgente! Durante l’ultimo episodio di violenza su una donna, che purtroppo ha legato il nome della Calabria ad un fatto di cronaca - parlo del caso della ragazzina uccisa per gelosia dal fidanzato - mi ha fatto specie sentire il giornalista ripetere le stesse identiche parole con cui la mia canzone si chiude: “siamo noi che continuiamo ad abusare della parola Amore”. Il videoclip è frutto di un premio… Abbiamo realizzato un videoclip grazie ad un premio che ho vinto l’anno scorso nel comune di Sersale, che colgo l’occasione di ringraziare per la splendida accoglienza e la grande passione musicale che si respira tra la sua gente. La regia è di Giuseppe Cristiano giovane e molto promettente video maker di Catanzaro, con cui credo e spero

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In Non erano rose, come in Dormi Dolce Dormi, che i tuoi vecchi fans ricorderanno, l’amore è spesso legato al concetto di “abuso”: una promessa mancata, un’illusione… ma cos’è l’amore, per Gray? Tu parli di fans, e mi viene da sorridere! Posso parlare solo di amici, che ho trovato in questi anni e che fortunatamente ritrovo ai miei concerti; se no, finiamo per essere come tutti quelli che ingrossano e intasano le fila di Facebook e degli altri social network, che credono di essere grandi solo perché pubblicano di continuo i loro eventi e hanno 2000 contatti nelle loro liste: terribile ed ipocrita allo stesso tempo! Non erano rose è un brano tirato fuori dal cilindro così, per gioco, su un riff che mi girava tra le corde, da tanto tempo. Il titolo mi è stato suggerito dal finale di un matrimonio di amici, al momento del cosiddetto lancio del bouquet: grandi promesse tradite e violenza nascosta dietro la porta di casa…Dormi dolce dormi è una ninna nanna rivisitata in chiave Ramones (registrata a Portland, con la collaborazione del batterista e del bassista di una band molto famosa, di cui non rivelerò il nome, per ovvi motivi). Quello che volevo dire in questo brano lo trovate tutto lì nelle mie parole…non ci sono seghe! L’amore, seconde me, è un crogiolarsi nell’attimo che fugge e poi sfuggire…in tempo per non dare spiegazioni di troppo. Esaltato dalla critica, citato nel


libro di Gianni Della Cioppa , Va Pensiero. 30 anni di Rock e Metal in Italiano, con prefazione di Omar Pedrini, come una delle voci migliori del rock degli ultimi 30 anni, ma anche come una delle più sottovalutate. Pensi che rimanere fedele a te stesso e alla qualità della musica ti abbia impedito di entrare nel cosiddetto showbiz delle star? Non parlo volentieri di ciò che è andato, mi fa sentire un cimelio di guerra! Però, è bello che qualcuno ti riconosca qualcosa per esserti sbattuto in tutti questi anni. Ho scoperto di essere finito nel libro di Della Cioppa per caso, ma mi ha lusingato. Grazie! Adesso è tutto molto più semplice, suonare, giocare alla trasgressione… il rock’n’roll è finito da quando è stato accettato dai genitori, da quando ne hanno fatto una sorpresa da pacchetto delle patatine. Ma era inevitabile, visto che la maggior parte dei ragazzi, oggi,

è figlia di chi, come me, ha vissuto la grande ondata degli anni ‘80 e ’90, per cui l’implosione era dietro l’angolo, no? Almeno spero che adesso questa cazzo di rivoluzione si riesca a fare… Per stare nei giochi, devi essere duttile, maneggevole e quasi strisciante, dire un mucchio di sì e fare finta di niente, soprassedere sempre, non dire mai quella parolina di troppo. Io sto cercando di imparare la lezione, ma non sono un buon alunno, non credo che cambierò il mio punto di vista su quello che davvero significa buona musica e buona arte. Perché la musica in Italia è ferma? Domandone… Abbiamo smesso di ascoltare, abbiamo creduto che il talento si potesse trovare in quei pentoloni televisivi fatti apposta per tenere in vita chi avrebbe dovuto smettere già da tempo e con molta più dignità, piuttosto che farsi vedere in giro…il contenitore conta, ma soprattutto il contenuto! Vorrei che la musica tornasse tra la gente, nelle strade, nei club; che, come ieri, fosse fatta di sudore e tanta sala prove, di cervelli che si spremono per partorire idee e non somigliare a nessuno, per creare qualcosa di nuovo e di unico! E invece, guardati intorno: locali e gestori che propongono solo cover band e ragazzi che si sforzano di assomigliare sempre più all’artista di fama e, quel che è peggio, gente che paga per vedere dei cloni, radio che non fanno più radio e talent scout che provengono dalle vendite porta a porta e dai detersivi… È la guerra dei replicanti, vogliamo dirlo! Vorremmo essere tutti delle star è una canzone un po’ provocatoria, a tale proposito… Andy Warhol aveva previsto tutto: “verrà il momento in cui ognuno avrà i suoi 5minuti di notorietà”. Lui aveva già iniziato a dissacrare il concetto di

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onestà e professionalità e il resto – beh! il resto non lascia mance…

arte visiva con i suoi improbabili quadri, teorizzando le repliche e i replicanti, almeno in quel caso, ma aveva anche lanciato nell’Olimpo delle star i Velvet Undrground e Lou Reed, e fatto da mecenate a tutta la scena Newyorkese… La mia canzone è solo provocazione, appunto, e ognuno può farne l’uso che vuole…un po’ come un profilattico, all’occorrenza, può diventare un palloncino da gonfiare, ahah! Quale soluzione proporresti? Io voglio solo suonare, le soluzione le lascio ai critici e ai criticoni, che infarciscono di ricette per uscire da questa merda di crisi e non fanno altro che incartarsi in ricette e masturbazioni stilistiche e concettuali…il concetto è solo uno: liberiamoci in tempo! Quale evoluzione rappresenta questo album, a livello stilistico? Sto intraprendendo una direzione più intima, che si noterà ancor di più nel prossimo lavoro, molto più alla Nick Cave, che peraltro ho già annunciato in qualche traccia di questo disco, ma le mie radici sono quelle che sono, vengo dagli Stones, da Iggy Pop dai Doors, da musica libera per persone libere… Più volte, gli addetti ai lavori (chiamiamoli così) mi hanno detto che ero troppo avanti, che ero troppo strano, troppo borderline: troppo, insomma! Credo di fare il mio lavoro con

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Qual è il tema dell’album? La musica è così impalpabile, che cercare di dare uno sfondo alle sensazioni che pervadono i brani mi risulta impossibile! A volte, quello che arriva è diverso da quello che volevo dire, ma non è un fallimento, è solo lasciare che qualcun altro guardi attraverso lo spioncino dentro casa tua, trovandoci qualcosa che a te era sfuggita. I brani sono completamente tuoi? Sì, come direbbe Checco Zalone, io mi scrivo, io mi compongo e io mi arrangio (ride)! Però, ho tante persone con le quali collaboro e senza le quali niente sarebbe lo stesso: la collaborazione è l’anima di questo lavoro. Su tutti, ringrazio i miei compagni di viaggio, Francesco Giampà (chitarre), che è una delle persone più speciali che abbia mai incontrato, il giovane Domenico Maida (basso) e Antonio Inserillo, che è il “Capo Cantiere” del progetto, oltre che essere stato il mio batterista in passato e aver prestato le sue bacchette ad un mito della musica Heavy in Italia: i Death SS! Silenzi o Parole: come la vedresti arrangiata da un’orchestra dietro il palco? Silenzi o Parole è nata, come la maggior parte delle mie canzoni, sulla chitarra

Domenico Maida


musica contemporanea…come vedi, non sono stato tenero (ride)!

Francesco Giampà acustica, e il suo teatro naturale rimane l’ambientazione acustica; poi, con una grande orchestra a tracciarne i contorni, sarebbe meraviglioso…ma impossibile, almeno al momento! È vero che Cristiano Godano dei Marlene Kuntz si è complimentato con te? Sì, è successo qualche anno fa, dopo la mia esibizione al MetaRock di Pisa, dove appunto suonavo da spalla ai Marlene Kuntz e ai Verdena. Lo trovo un artista grandioso e di una sensibilità sopraffina, celata dietro un’apparenza schiva e a volte respingente… siamo molto simili, potrei dire, ma è un azzardo, visto che non lo conosco così bene, magari lui non si ricorderà neanche più…ma è stato molto bello sapere che aveva apprezzato l’esibizione! Come è nata l’idea di unire alla musica la lettura di Bukowski? Semplice, amo Charles Bukowski, e poi mi sono divertito a incrociare i suoi testi, come quelli di Kerouac e gli altri della Beat, con una musica, quella rock, che loro all’epoca rifiutavano perché stantia e priva di emozioni, preferendo il jazz e la

Chi vuoi ringraziare per tutto il lavoro che c’è e c’è stato dietro la realizzazione dell’album? Un mucchio di persone, alcune già citate: dai musicisti che ci hanno suonato, Alex Sabadini, Mamo, Emiliano Marianelli detto il Biacco ( chitarre), Andrea Spinetti (batteria), agli amici, alla mia compagna, al mio tatuatore, Nico dei Bling Ink Tattoo studio di Soverato, ai club calabresi che mi hanno ospitato, supportandomi nel corso di questi anni, Hemingway e CuboRock, le Off di Lamezia Terme,Vincenzo Serafino (in bocca al lupo per la sua avventura estiva al Legend Beach), Ruggero e il Blu Dalia; grazie a Gennaro Varlese, per aver messo a disposizione la location per il videoclip di Abusi, Enzo Tropepe e i Walking Trees; a voi, per il vostro lavoro, e soprattutto quelli a cui sto antipatico, grazie di cuore, perché ciò che non ammazza aiuta di sicuro a crescere! Ma alla fine il titolo lo hai deciso? Un paio di idee ce le ho, a voi le ho dette, ma teniamole come sorpresa… Cosa consiglieresti a tuo figlio Lorenzo, se volesse seguire le tue orme? Vivi e sii libero di essere ciò che vuoi! La musica ha già detto tutto con i grandi miti del passato o è possibile una rinascita a livello culturale? Finché l’uomo passeggerà su questa Terra, avrà qualcosa da dire, non importa come, ma basta che la dica! Ci sono delle date prossime? Suonerò il 12 luglio come opening act dei Casinò Royale al Jungle di Cascina (Pisa); anzi, ne approfitto per

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ringraziare Alex Sabadini, Paolo il Favilla, Mamo, i J27 e tutta la crew del Borderline! Di sicuro ci saranno date in Sicilia, a fine Agosto…da noi, valuterò. Quando sarà pronto l’album? Ci siamo posti un limite nella lavorazione, da lì inizieremo il countdown per l’uscita, i primi di Ottobre potrebbe essere un buon momento. E il tuo libro di poesie? Una cosa per volta! Il libro, che si intitolerà Follie&Bassifondi, arriverà al momento giusto, e per il suo naturale percorso, come tutte le cose. Posso dire che la copertina è tratta da un dipinto di un artista di Catanzaro Lido, Dario Squillace un caro amico e fratello di un mio grande amico, Fabrizio, ex Sense, altro grande gruppo, scioltosi troppo prematuramente! Che rapporto hai con Catanzaro? Ti ho appena citato due grandi amici e una grande band di Catanzaro. Sono in ottimi rapporti con tanti ragazzi della scena di Catanzaro e provincia, basti pensare ai Neraluce, con i quali ho avuto il piacere di cantare, su un brano del loro ultimo, ottimo lavoro, La Mia Confidenza. Ma potrei ricordarti i Glacial Fear e Gianluca Molè, Angelo Nifosì, amico caro e grande chitarra, Gianluca - Orko – Inastasi, ex drummer dei Gran Ma Monkey, tutte le band che ho cercato

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di supportare senza alcun pregiudizio, facendoli esibire al Cactus (il club che avevo aperto a Soverato), Pierpaolo e i Rotta a Sud ecc. Poi, sai come vanno certe cose, si commettono errori di valutazione, si prendono bastonate, comunque le storie tese lasciamole ad Elio…che lui ridendo e scherzando c’ha fatto i soldi! Quello che rimprovero alla nostra scena è che troppe volte è finita nelle mani di pseudo artisti e improvvisati organizzatori, gente che si è fatta solo i cazzi propri in nome della musica: fatti un giro e li troverai a braccetto a bere e chiacchierare come se niente fosse, dopo essersi pugnalati bene alle spalle…”na lavata e na sciupata”, come si suol dire! Il buon Bukowski direbbe “tanti piccoli Jack caduti giù dal gambo del fagiolo”… Parafrasando il John Lennon di God, il giovane Kelly Gray o quello dei Gran Ma Monkey, potrebbe dire, adesso, “ora io sono Graziano”? Oh madre de dios! Guarda, lasciamo perdere John Lennon, che tra reincarnazioni e revival non prende pace! Si lotta fin dall’adolescenza col compito difficile dell’accettarsi, cercando scappatoie dal proprio io e scorciatoie verso l’essenza di ciò che siamo, salvo poi ritrovarsi all’angolo e sentirsi svuotati… Spesso non mi rendo conto di avere 44 anni e in questo il mio fisico mi aiuta, sono fortunato! Io sto vivendo la fase al contrario, un po’ come Benjamin Button! Adesso io sono Graziano, ma non sono un artista arrivato e questo mi dà la leggerezza di continuare a provarci, di vivere le mie contraddizioni e continuare a suonare Rock’n Roll, anche con la responsabilità diversa di essere diventato padre e…anche perché non sono John Lennon!


TAG MUSICA Black Sabbath - Zeitgeist

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Black Sabbath 13

P

otremmo dire Never Say Die, potremmo dire Born Again… e sarebbero soltanto le ennesime gradite citazioni del caso, sta di fatto che i Black Sabbath hanno sconfitto la morte 1 a 0 con rete di Toni Iommi allo scadere. Da che il seminale chitarrista inglese si era visto costretto a far annullare il tour dell’anno scorso a causa di un tumore, eccolo ora ritornare a suonare con i Sabbath, che fanno finalmente uscire il tanto atteso 13, un numero che, per i tenebrosi pionieri del metal e dell’hard-rock più oscuro, non sarà mai sinonimo di sfortuna. L’album è prodotto da Rick Rubin, uno che ha avuto tra le mani chiunque, dagli Slayer a Shakira,

Niccolò Matteucci uno che sa scegliere la ricetta giusta per tirare fuori “il prodotto” vincente sotto ogni punto di vista e portare a casa il risultato. I tempi sono cambiati ed i terreni discografici sono più insidiosi che mai, antichi eroi diventano cenere ed i Black Sabbath sono un’istituzione con un onore troppo grande da difendere. Il rischio vale la candela? Ozzy e soci hanno sicuramente tanto da perdere, ma al contempo anche l’imperdibile occasione di suggellare con un’ultima pietra miliare la loro gloriosa carriera e celebrare la tanto attesa re-union. Un disco troppo moderno si sarebbe quindi sicuramente rivelato un passo

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falso, rischiando di far scadere la considerazione dei Black Sabbath alla stregua dei Bon Jovi, tanto per citare un’altra band rediviva nella fattispecie maestra nell’ostinato riciclo di se stessa. I Black Sabbath vengono da più lontano, hanno creato il lato oscuro dell’hard-rock e sono stati i padri ispiratori di una quantità infinita di band da allora ad oggi, insomma “il loro” lo hanno fatto. Allora che senso avrebbe modernizzarsi o dimostrarsi dei bravi mestieranti rincorrendo goffamente il trend? Nessuno. Questo è l’album della celebrazione della vittoria dei Black Sabbath sulla morte, una festa a cui saranno tutti invitati anche grazie al nuovo tour mondiale già iniziato in Australia e che finalmente avrà

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luogo, dopo l’annullamento in blocco dello scorso anno. In tutto il mondo, tranne l’Italia. Eh già, perché quella del 5 dicembre a Milano è infatti l’unica data misteriosamente annullata. Le ragioni, non specificate se non con un vago “per problemi logistici” sul comunicato dello staff della band, sembrerebbero (per fonti non ufficiali) da attribuirsi ai tempi di ripresa di Tony Iommi tra una data e l’altra. Le cure di cui il chitarrista necessita, infatti, sarebbero talmente provanti da non permettergli di suonare per due sere di seguito. Considerando questo, le uniche date in odore di annullamento sarebbero potute essere soltanto Francoforte (4 dicembre) e appunto Milano, cosa però abbia fatto ricadere la scelta sul capoluogo milanese (nonché unica data italiana, mentre in Germania ce


n’era già una a Dortmund) è ancora un mistero. Doveva essere l’album della re-union originale, finchè Bill Ward non ha abbandonato la nave per dispute contrattuali ed al suo posto è stato chiamato un sostituto di tutto livello, Brad Wilc, già Rage Against The Machine e Audioslave. Dalle otto tracce che compongono l’album emergono tanti spunti, a cominciare dalla constatazione che lo stile è rimasto pressoché immutato. Impossibile non notare anche la durata dei pezzi, la cui media si aggira intorno ai 6 minuti per otto brani da veri nostalgici, o in alternativa otto full-immersion per giovani neofiti che potranno così affacciarsi al genere ed alla grandezza di questa band fondamentale.

A onor del vero, va detto che esistono altre due versioni del disco, una con tre brani in più ed un’altra addirittura con quattro. L’esclusione dalle “titolari” di queste altre quattro canzoni, è probabilmente riconducibile ad una maggior propensione verso le sonorità più caratteristiche del periodo anni 80 dei Sabbath, a dispetto di un disco stilisticamente più vicino ai ’70, sebbene Methademic abbia un andazzo spedito che ricorda un po’ Paranoid e Peace Of Mind una cadenza simile a quella di Iron Man. Mirabolanti strategie di marketing hanno fatto sì che esistesse un’ulteriore versione speciale, acquistabile esclusivamente attraverso una determinata piattaforma / negozio americano, contenente anche

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Naïveté In Black, brano che paradossalmente più si sarebbe prestato ad essere il tipico “singolone” radiofonico, sia per durata (3’45”) che per struttura, con un riff molto diretto che ricorda quello di Tv Crimes. 13 ha il sapore del disco fatto in casa, quello che risponde a chiunque si sia chiesto “Ma se oggi i Black Sabbath si incontrassero per fare una suonata assieme, che verrebbe fuori?”; il motivo, probabilmente, è che effettivamente gran parte del disco è fatta in casa, quella di Tony Iommi per l’esattezza, che a causa dei ben noti problemi di salute si è decisamente portato il lavoro a casa. I veri aficionados della band di Birmingham riconosceranno i tratti peculiari abbastanza inequivocabili che rendono molte di queste canzoni come ideali “nipotine” delle antiche pietre miliari della discografia Sabbathiana. Impossibile non notare le similitudini tra End Of The Beginning e la stessa Black Sabbath, la cui somiglianza di riff e solo sono evidenti. Stessa storia per Loner e NIB, fino alla lenta e riflessiva Zeitgeist, che possiamo tranquillamente etichettare come la nuova Planet Caravan. E’ l’album dei corsi e ricorsi, tutti dannatamente voluti, cercati ed ottenuti con successo, nostalgia e sguardi all’indietro di oltre quarant’anni, come gli anni che sono passati da quando Ozzy non prendeva l’armonica a bocca, ieri su The Wizard ed oggi su Damaged Soul, caratterizzata dagli usuali suoni

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duri ma a tinte blues. La chimica tra Toni Iommi e Geezer Butler è sempre quella di un tempo, come manifestato anche da quello che era stato il primissimo assaggio di 13, God Is Dead?, che ha espresso chiaramente quale fosse il senso, lo spirito e l’intenzione di questo disco, in cui non sono stati posti dettami o paletti di alcun tipo. Lanciare il disco con un brano da quasi 9 minuti? Non c’è problema. Nessuno ha chiesto ai Black Sabbath di provare a reinventarsi ed il risultato è una più che godibile dimostrazione di fedeltà a loro stessi che li ha già ripagati con la vetta delle classifiche di vendita britanniche. Una storia fatta di riff, assoli ed atmosfere tenebrose e sataniche, squarciate da esaltanti cavalcate, con un marchio di fabbrica inconfondibile, come su Dear Father, il pezzo che chiude il disco, con un finale commovente, il campionamento di quella pioggia e quei tuoni che scandivano l’inizio proprio del brano Black Sabbath, l’apripista del primo ed omonimo album, quello da cui tutto è cominciato.


TAG COMICS

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COSA VOLETE CHE ACCADA? LA STORIA LA FATE VOI! SCRIVETELO SU CERCATE TAG RIVISTA GRATUITA O INVIATECI UNA MAIL SU REDAZIONE@TAGINFORMA.IT QUESTO MESE JACK HA SCELTO LA PROPOSTA DI: CHIARA CANNISTRA’ LA PROSSIMA POTREBBE ESSERE LA TUA!

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The Dubliners - Irish Rover

TAG CONSIGLIA

LA TANA DEL LUPPOLO – PUBLIC HOUSE:

NUOVE ESPERIENZE SENSORIALI

La cultura del PUB

Avremmo potuto tranquillamente inserirlo in Tag Arte o in una nuova rubrica intitolata Tag Alchemy, perché conoscere Pietro non è stato un discorso unicamente pubblicitario, ma un’”esperienza sensoriale” nuova, che ci ha fatto capire come spesso, dietro la nascita di un pub, ci sia tutto un mondo che non si risolve solo nel mangiare un panino e bere una birra. Pietro, 25 anni di formazione nelle cucine di alberghi e ristoranti di tutta Italia, ha cominciato il suo cammino nei villaggi turistici della Calabria, ma l’impronta decisiva glie l’ha data il Trentino, in cui ha imparato a conoscere le carni e gli accostamenti dei sapori, ampliando le sue conoscenze e arrivando alla concezione che “la cucina equivale alla possibilità di creare accostamenti con buon gusto”. Di ritorno dal Trentino, nel 1998, lavora al pub “Regina Di Cuori”, in cui introduce uno stravolgimento dell’idea

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” stessa di ristorazione diversificata: rosette delicatezze; arrosto ai frutti di bosco; lombata alle mele, una serie di accostamenti che sembrano “estremi”, ed è qui che nasce l’interesse verso questa tipologia di locali: “prima avevo lavorato soltanto in ristoranti e alberghi, questo invece mi ha permesso di accostarmi ad un’altra mia grande passione: la birra”. Pietro, che prima che si sfoltisse i capelli avevo soprannominato “Barabba” – sarà stata la stazza da gigante serio ma alla mano – negli anni ha cominciato a viaggiare: la Croazia, Malta, l’Inghilterra, le Isole greche e l’Austria sono stati luoghi da cui ha sempre portato a casa un bagaglio specifico, cioè l’idea di piatto e la tipologia di portata. È tra la scoperta di tradizioni culinarie diverse e una spiccata propensione alla vita notturna che decide di far nascere il suo pub: LA TANA DEL LUPPOLO – PUBLIC HOUSE. “Qui prima avevamo una rosticceria” – ci dice - “quando abbiamo deciso di trasformarlo in quello che vedete, nessuno capiva come potessimo, da questo spazio, creare un Irish Pub. In questo mi ha aiutato molto l’Architetto Campanella, bravo ed estroso, con cui ho messo nero su bianco le mie idee”. Ma inoltriamoci, temerari, dentro La Tana Del Luppolo, e cerchiamo di capire dalla voce di Pietro su quale idea di base è stato

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concepito il pub: “Quando tutti gli istituti finanziari mi sconsigliavano, la mia è stata un’idea diversa: qui i locali sono pensati come luoghi in cui cenare, in cui cioè la consumazione è prolungata nel tempo. Alla Tana del Luppolo, invece, puoi venire semplicemente a bere birra o a fare due chiacchiere, senza l’obbligo di occupare un tavolo. Vorrei introdurre la cultura

del pub come luogo in cui trascorrere il tempo, l’idea è quella di creare un vero e proprio punto d’incontro, un po’ come avviene nei pub inglesi. Inoltre, abbiamo puntato sulla buona cucina, con una selezione di carni provenienti da tutto il mondo, come le 5 razze regine italiane (chianina, piemontese ecc.)”. La chiacchierata diventa piacevolmente istruttiva e Pietro dà sfoggio di tutta la cultura e l’esperienza apprese negli anni, illustrandoci le tipologie di carni di spessore che ama servire nel suo pub, da quella servita su pietra di sale dell’Himalaya agli arrosticini abruzzesi originali, non di ovino qualsiasi, ma di pecora abruzzese; così come la carne salada o il churrasco di picanha, ricetta sudamericana, prevalentemente brasiliana. A questo punto, la domanda viene da sé: Occorre

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una

prenotazione,

per

poter assaggiare un tipo di carne particolare? Sì, anche perché per rapportare tutto ai tempi di un locale come questo, occorrerebbe una pre-preparazione e noi preferiamo servire roba fresca. Paradossalmente, potresti chiedermi del kobe giapponese, la classica mucca nutrita con tre litri di birra al giorno! Dalle nostre parti, la carne si intende perlopiù come la classica grigliatona di maiale, ma noi andiamo alla ricerca di quello che non mangi tutti i giorni. Per fare un esempio, il filetto chateaubriand non è carne francese, ma l’identificazione di un pezzo determinato del filetto, che è il cuore. Di solito, viene servito intero, come una doppia porzione di circa 600 g; quindi, ad uno stesso tavolo, più persone si trovano a mangiare tipi di carne diversa. Noi lo serviamo in pezzi da 200 g e cosa significa questo? Che è filetto scordonato, con la giusta scordatura, ed è la parte migliore: il cuore del filetto. Ti servo sei filetti e puoi stare certo che saranno sei filetti tutti uguali, proprio per evitare che sei persone che ordinano lo stesso piatto mangino carne diversa. Anche se mi chiedi l’entrecote, non troverai mai qui la stessa carne che compri dal macellaio. In macelleria vedi che la vitellina è quasi bianca, sembra maiale, perché non ha la giusta frollatura o perché non è un manzo maturo, perché il macellaio preferisce magari un arrosto basso. Quello che cerchiamo di fare qui, è ottimizzare e usare la materia prima così come è stata concepita. Anche la parmigiana sarà preparata al momento e servita nel coccio di terracotta”. Il nostro “Barabba” non smette di sorprenderci e si fa guida preziosa di quella che lui stesso definisce “l’anima di questo posto”: la cultura della birra. “Abbiamo carni, panini, insalatone, ma quello che mi preme insegnare è che si può accompagnare un pezzo di carne nobile anche con la birra, che non ha niente da invidiare al vino. Qui non troverai birre


commerciali, se non le più conosciute, perché siamo alla continua ricerca di birre artigianali. Stiamo cercando di scovare tantissimi altri birrifici italiani e, se hai voglia di perdere qualche minuto a parlare con me, ti indirizzo su qualche etichetta particolare, spiegandotene le caratteristiche. Questa è la nostra cultura birraia”. Creaci un abbinamento di sapori, accompagnato da una buona birra! Prendiamo la SCHLENKERLA, la birra affumicata per eccellenza, nata dagli editti del 1516, per produrre una birra che fosse quasi “d.o.c.”. Venne preso del malto e messo su delle reti metalliche e poi affumicato su legno di faggio. Il gusto ricorda quella della ricotta affumicata… infatti, abbinata a una pizza con sapori particolari, a formaggi importanti o a una marmellata, rende al meglio! La differenza con il vino, è che il vino deve accompagnare il sapore di quello che mangi, la birra no, deve levare via il sapore di quello che hai in bocca, per cui a piatto forte, corrisponde birra forte: devi trovare una birra capace di rinnovare ad ogni boccone il sapore del piatto che stai gustando! Ecco, ora potrei proporvi una birra da aperitivo, leggera, fresca, da bere lontano dai pasti…una MAPLEMOON (HOLT)!” Ce la fa provare - i lati simpatici di questo lavoro – e ce ne illustra le peculiarità: “E’ una birra inglese, di Manchester, molto leggera: gli inglesi iniziano prima a bere e per questo esistono tante birre leggere. Simili sono la FIFTY SENSE e la 1849, sempre prodotte dalla HOLT, oppure la ST PETER’S – SUFFOLK GOLD, che esalta il luppolo e ha un sapore amaro, o la FULLER’S”. Ma ci sono anche le birre americane, un po’ più forti, come quelle FLYING DOG, 11 gradi e mezzo ed un gusto molto amaro, per cui non ti accorgi

neanche della gradazione; la belga CAULIER TRIPLE 28, ambrata, quasi rossa, dalla consistenza non tanto corposa e un retrogusto fruttato, che la rende profumatissima, nonostante abbia il lievito in sospensione. Chi preferisce la birra analcolica, potrà provare quella con retrogusto al pompelmo, prodotta dalla RIEGELE (Augsburg, Germania), con cui Pietro ha stipulato un fruttuoso binomio commerciale. Insomma, LA TANA DEL LUPPOLO dà la possibilità di avere nuove esperienze sensoriali, che possono consistere anche in un tipo di spillatura diversa: per quella a 3 corpi occorre attendere dai 6 agli 8 minuti, per evitare l’effetto palloncino. È destinata a clienti esigenti e, soprattutto, pazienti! “Sostanzialmente” - spiega Pietro – creare una birra…è un’alchimia! Mi viene in mente una poesia, “Chimica in versi”, di Alberto Cavaliere, su tutta la chimica e anche sull’alcol etilico… ecco, c’è poesia anche dietro la creazione e la soluzione di una birra!”. Quella di Pietro, che è anche organizzatore di musica dal vivo (il pub era strapieno, durante il live dei Paul maD Gang), è dunque passione, alchimia, poesia e una vera e propria missione: far capire che non si beve tanto per bere. “Devi dare la possibilità ad un mondo, quando ti approcci ad esso, di darti quello di cui è capace. E, se bevi con questa concezione, non serve neanche esagerare!” Parola di Pietro!

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Pino Daniele - Fatte ‘na pizza

TAG MONDOPIZZA

Pizza al pistacchio “Pizza dessert” Antonio Garcea Il Pizzaiolo

Ricetta per 1 Kg di farina Acqua: 500 cl Zucchero: 20 gr Sale: 10 gr Lievito di Birra: 2 gr Aromi: A piacere (limone, vaniglia, ruhm) Lasciar riposare l’impasto per 4/6 ore Preparazione Stendere l’impasto, inserirlo nel forno a una temperatura di 300°, tenere in forno per 1 minuto. Dopo aver fatto raffreddare la pizza dessert, guarnirla realizzando un impasto di mascarpone e crema di pistacchio (tipo tiramisù). Applicare la guarnizione in due fasi, prima e dopo il taglio della pizza

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(a otto spicchi) in modo da farcirne anche i bordi interni. Abbellire con granelli di pistacchio, riso soffiato, cioccolato o crema di nocciola applicata mediante topping. Terminare la preparazione con una spolverata di zucchero a velo. Per la realizzazione della pizza dessert, lo chef consiglia l’utilizzo di prodotti Fabbri.


Antonio Garcea

Istruttore tecnico presso Nazionale Italiana Pizzaioli (NIP) Istruttore Fabbri Vincitore del campionato mondiale di pizza dessert presso la Fiera di Rimini

In questo locale si utilizzano prodotti Ildia

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TAG CINEAMANDO Mungo Jerry - In the Summertime

Antonello Migliaccio

“L’estate è una stagione che si presta alla commedia. Perché? Non lo so. Ma lo è.” (G.Flaubert. Lettere, 1830) Il mese di Luglio registra, da sempre, un calo vertiginoso nelle sale cinematografiche, comprese quelle dotate di aria condizionata oltre ad ogni genere di confort. Sarà perché l’estate porta con sé una ventata di spensieratezza, di impegni “leggeri”, di svago poco impegnativo. Di fatto a nessuno, salvo pochi cinefili, verrebbe in mente di “lanciarsi” nella visione di un dramma o di un’opera di grande respiro intellettuale, con questo clima e con la tendenza a trascorrere le serate all’aperto e in mezzo alla gente, con un bel cocktail rinfrescante in mano e il palmare nell’altra, pronti a “fissare” il momento, fosse anche un autoscatto con tanto di labbra a cuoricino, per non dire altro. Tant’è. E quindi, sposando pienamente il pensiero di Flaubert, questo mese eviteremo di ammorbare il vacanziero lettore con disquisizioni dotte ed appassionate sul cinema sociale di Ken Loach, o sulla visionarietà di Kusturica,

o ancora, sul ludico equilibrismo tra sperimentazione e canone cinematografico di Terry Gilliam. E ci limiteremo a suggerire, tra la vasta scelta di uscite estive, i film che chiunque potrebbe godersi, anche durante una torrida serata estiva. E poi, si sa, c’è sempre quella giornata uggiosa che, non permettendo la frequentazione di spiagge o locali notturni all’aperto, potrebbe favorire una bella e comoda serata al cinema. Si comincia con un classico americano, risalente al personaggio di uno show radiofonico degli anni trenta, riadattato per il cinema di intrattenimento e reso “appetibile”, a tutte le fasce di età, dalla presenza di Johnny Depp, che pare averci preso gusto, dopo le fatiche dell’interminabile saga Disney sui pirati, ad interpretare ruoli “caricati” e quasi parodistici. Il film in questione è Lone Ranger, sceneggiato dal trio degli autori della saga dei pirati dei caraibi e con Johnny Depp nei panni di uno sciamano indiano, di nome “Tonto”, che affiancherà Lone Ranger, interpretato da Armie Hammer, nelle sue rocambolesche avventure per il trionfo della giustizia; avventura, colpi di scena e umorismo a iosa sono gli ingredienti

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Johnny Depp nel ruolo di Tonto

del film. Commedia un po’ noir, di stampo nostalgico, che strizza l’occhio a Tarantino e alle sue gangster stories, è il gradevolissimo Stand up guys, che in Italia, per il solito, odioso, trasformismo dei titoli

stranieri, è diventato Uomini di parola; interpretato da due mostri sacri del cinema, Al Pacino, qui in splendida forma recitativa, e Christopher Walken, che riesce, attraverso il suo personaggio centrato in pieno, a mettere in ombra il suo più famoso collega. Ricca di gags, disavventure, con dei richiami nostalgici e degli inserti-minimi-sentimentalistici, la storia si svolge nell’arco di 24 ore e la sua conclusione, per niente scontata, ci lascia con il presagio di ciò che accadrà, ma con l’incertezza e, contemporaneamente, la pacatezza di chi ha capito che il finale non è importante quanto invece lo è lo svolgimento del rapporto di amicizia tra i due. E terminiamo i consigli con un, ennesimo, comic movie, anzi, Marvel movie: Wolverine l’immortale, in uscita il 24 luglio; ulteriore tassello aggiunto alla cosmogonia Marvel

Al Pacino e Christopher Walken in una scena del film

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Hugh Jackman in Wolverine l’immortale

esportata in questo cinema di effetti, 3D, visual engineering, scenografie digitali, nulla toglie e nulla aggiunge al filone supereroistico, che tanto gode delle possibilità pressoché illimitate della tecnologia cinematografica attuale. Sempre Hugh Jackman, alle prese, stavolta, con un’avventura in Giappone. I fans e i lettori marvelliani di lunga data avranno le solite sorprese, quando scopriranno la rilettura cinematografica del personaggio a fumetti e poco apprezzeranno le diversità, mentre tutti coloro che si sono avvicinati a questo mirabolante, quanto caotico, universo di fumetti, attraverso il cinema degli ultimi dieci anni, potranno godere, ancora una volta, di azione, spettacolarità, epica, fantasia oltre i limiti, e, ovviamente, dei classici colpi di scena finali che serviranno a lasciare

aperta la porticina per un altro, fortunatissimo, seguito. Ci sarebbero tanti altri film in uscita a luglio, ma ci siamo concentrati su questi tre, per agevolare una visione facile e non impegnativa, un po’ convinti, ma non troppo, che d’estate sia meglio non pensare troppo; si spera, quindi, che anche il più acceso sostenitore di questa tesi, sposi, almeno d’inverno, il più severo impegno intellettivo, perché se è vero che la vita va presa alla leggera, è altrettanto vero che un ottimo film, di quelli che aiutano a “pensar meglio” questa nostra traversata insicura e appassionata, riempie di significato e ci rende dei passeggeri un po’ più consapevoli. Buona visione, se andrete al cinema, e buone “visioni” se impegnerete il vostro tempo libero in maniera più spensierata!

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Ancora una volta la Gioielleria Megna, punto d’incontro della moda e della bellezza, è lieta di invitarvi all’imperdibile evento Tag 64 in compagnia di Jgor Barbazza e Sara Zanier.


TAG CINEMA THE LONE RANGER USCITA: 03/07/13; REGIA: Gore Verbinski CAST: Johnny Depp, Armie Hammer, Helena Bonham Carter. TRAMA La storia di John Reid (Amie Hammer), uomo di legge diventato leggenda, raccontata dal guerriero indiano Tonto (Jonny Depp). Azione e ironia in un’avventura fatta di imprese epiche vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione. UOMINI DI PAROLA USCITA: 11/07/13; REGIA: Fischer Stevens CAST: Al Pacino, Christopher Walken, Alan Arkin. TRAMA Due veterani del crimine che godono di una nottata di bagordi presso dei bordelli cittadini, rubano auto e fuggono dalla polizia. Ma uno dei due protagonisti ha un’ultima missione da portare a termine e cioè uccidere il suo compagno e poi sparire.

NOW YOU SEE ME – I MAGHI DEL CRIMINE USCITA: 11/07/13; REGIA: Louis Leterrier CAST: Jesse Eisenberg, Mark Ruffalo, Morgan Freeman, Woody Harrelson, Mélanie Laurent, Isla Fisher TRAMA Una squadra dell’FBI è sulle tracce di un super-team formato dai più grandi illusionisti del mondo, i quali mettono a segno una serie di rapine in banca nel corso delle proprie esibizioni. WOLVERINE L’IMMORTALE USCITA: 25/07/13; REGIA: James Mangold CAST: Hugh Jackman, Naturi Naughton, Kelly Hu TRAMA Wolverine si dirige in Giappone per seguire la sua amante Mariko Yashida. Quando arriva, la scopre sposata con un freddo uomo d’affari e presto si trova in conflitto con il padre di lei e il clan ninja The Hand.

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TAG EVENTI

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°MUSEO MARCA - CATANZARO SPALLETTI E IL PAESAGGIO Lo spazio che accoglie lo sguardo tra percezione e astrazione Incontro con Ettore Spalletti e proiezioni dei filmati: Ettore Spalletti: lo spazio che accoglie lo sguardo di Raffaele Simongini, regia di Christian Angeli (Rai Educational, 2012, 30 minuti ) Federico Zeri e la percezione visiva dell’Italia e degli italiani, di Franco Simongini (Rai Uno,1990, selezione d’immagini, 10 minuti) Via A. Turco, 63, Catanzaro Ore 21.15 - Ingresso libero Info: 0961.746797; info@museomarca.com; www.museomarca.info °LEGEND BEACH NIMBY LIVE Lungomare Europa, 34 – Soverato (CZ) Ore 22.30 - Ingresso libero

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°PARCO SCOLACIUM – ARMONIE D’ARTE FESTIVAL ROUSSEAU E LA SERVA PADRONA – versione integrale dell’opera buffa di Giovanni Battista Pergolesi, preceduta dalla pièce teatrale di Dora Liguori. Ore 22.00 Info: 349-8110107 / 349-8110112; www.armoniedarte.com; twitter: @ armoniedarte; facebook: www.facebook.com/pages/Armonie-dArteFestival/112218802156787

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°FESTA DELLA MADONNA DEL CARMELO MARCO MASINI LIVE San Pietro a Maida (CZ) Ore 21.30 - Ingresso libero Info: www.masini.i-phoenix.it

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°SAN PIETRO APOSTOLO (CZ) – SARA IVECO LIVE C.so Vittorio Emanuele, San Pietro Apostolo (CZ) Ore 22.00 - Ingresso libero Info: Samira Casa Discografica 339-2008357

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°LEGEND BEACH KISS THAT FROG LIVE – Alternative Rock From South Italy Lungomare Europa, 34 – Soverato (CZ) Ore 23.00 - Ingresso libero

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°LE B CLUB NESLI – VOGLIO IL TOUR 2013 (unica data al sud) Loc. laghi di pesce e anguille - Gizzeria Lido (CZ) Ore 21.30 - Ingresso: 18 euro comprensivo di prevendita Info: 320 0788435; www.iosononesli.it °FESTA PATRONALE -URIA (CZ) – DOLCENERA IN CONCERTO Piazza Rizzello, Uria (CZ) Ore 21.45 - Ingresso libero Info: www.dolcenera.com °PARCO SCOLACIUM – ARMONIE D’ARTE FESTIVAL DAVID PARSONS COMPANY (Prima volta in Calabria) David Parsons coreografia; Howell Binkley disegno luci; Judy Wirkula, Emily De Angelis, Donna Karan, costumi; Milton Nascimento, Wayne Shorter Zoe Keating, Robert Fripp, Dave Matthews Band musica. Borgia (CZ) Ore 22.00 Info: 349-8110107 / 349-8110112; www.armoniedarte.com; twitter: @ armoniedarte; facebook: www.facebook.com/pages/Armonie-dArteFestival/112218802156787

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°PARCO SCOLACIUM – ARMONIE D’ARTE FESTIVAL WAYNE SHORTER QUARTETT (Esclusiva italiana) Wayne Shorter sassofoni, Danilo Perez piano, John Patitucci contrabbasso, Brian Blade batteria. Borgia (CZ) Ore 22.00 Info: 349-8110107 / 349-8110112; www.armoniedarte.com; twitter: @ armoniedarte; facebook: www.facebook.com/pages/Armonie-dArteFestival/112218802156787

4 maggio 5 ottobre

°MUSEO MARCA - CATANZARO BOOKHOUSE – LA FORMA DEL LIBRO A cura di Alberto Fiz Via A. Turco, 63 (chiuso il lunedì) Ingresso: 3 euro Info: 0961.746797 - www.museomarca.info

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TURNI FARMACIE NOTTURNO DALLE 19:30 ALLE 8:30

DAL 06/03 AL 12/03 DAL 13/03 AL 19/03 DAL 20/03 AL 26/03 DAL 27/03 AL 02/04 DAL 03/04 LA 09/04 DAL 10/04 AL 16/04 DAL 17/04 AL 23/04 DAL 24/04 AL 30/04 DAL 01/05 AL 07/05 DAL 08/05 AL 14/05 DAL 15/05 AL 21/05 DAL 22/05 AL 28/05 DAL 29/05 AL 04/06 DAL 05/06 AL 11/06 DAL 12/06 AL 18/06 DAL 19/06 AL 25/06 DAL 26/06 AL 02/07

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MITTIGA C.so Mazzini, 27 SESTITO Via Indipendenza, 4 LEO Via E.Vitale, 14 MICELI Via T. Campanella, 114 IOPPOLO Via T. Campanella, 95 NATURALE Via Ferdinandea, 23/A GALLELLI Via M. Greco, 156 STADIO V.le Pio X, 88 EUROPEA Via Milano, 24/A SESTITO Via Indipendenza, 4 MITTIGA C.so Mazzini, 27 LEO Via E.Vitale, 14 MICELI Via T. Campanella, 114 NATURALE Via Ferdinandea, 23/A IOPPOLO Via T. Campanella, 95 STADIO V.le Pio X, 88 GALLELLI Via M. Greco, 156

CIACCI V.le Dei Bizantini, 97 GIUSTI V.le Cassiodoro, 233 DURANTE C.so Mazzini, 32 RUFFA Via Educandato, 7 C.so Mazzini, 152 ALCARO Via Jannoni, 51 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237 AVERSA V.le Dei Bizantini, 11 CIACCI V.le Dei Bizantini, 97 GIUSTI V.le Cassiodoro, 233 DURANTE C.so Mazzini, 32 RUFFA Via Educandato, 7 C.so Mazzini, 152 ALCARO Via Jannoni, 51 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237

BARBALACE V.le Crotone, 155 COLACE V.le Crotone, 35 DI STEFANO PITARO V.le Magna Graecia, 268 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 268 DI STEFANO COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 26 DI STEFANO COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 268 COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 268


SABATO, DOMENICA E FESTIVI: dalle 08:30 alle 19:30 DAL 02/03 AL 08/03 DAL 09/03 AL 15/03 DAL 16/03 AL 22/03 DAL 23/03 AL 29/03 DAL 30/03 LA 05/04 01/04 (Pasquetta) DAL 06/04 AL 12/04 DAL 13/04 AL 19/04 DAL 20/04 AL 26/04 25/04 (Festa della Liberazione) 01/05 (Festa dei Lavoratori) DAL 27/04 AL 03/05 DAL 04/05 AL 10/05 DAL 11/05 AL 17/05 DAL 18/05 AL 24/05 DAL 25/05 AL 31/05 DAL 01/06 AL 07/06 DAL 08/06 AL 14/06

DAL 15/06 AL 21/06 DAL 22/06 AL 28/06 DAL 29/06 AL 05/07

IOPPOLO Via T. Campanella, 95 EUROPEA Via Milano, 24/A STADIO V.le Pio X, 88 GALLELLI Via M. Greco, 156 NATURALE Via Ferdinandea, 23/A STADIO V.le Pio X, 88 SESTITO Via Indipendenza, 4 MITTIGA C.so Mazzini, 27 LEO Via E.Vitale, 14 MICELI Via T. Campanella, 114 GALLELLI Via M. Greco, 156 MICELI Via T. Campanella, 114 IOPPOLO Via T. Campanella, 95 NATURALE Via Ferdinandea, 23/A STADIO V.le Pio X, 88 GALLELLI Via M. Greco, 156 EUROPEA Via Milano, 24/A SESTITO Via Indipendenza, 4 MITTIGA C.so Mazzini, 27 LEO Via E.Vitale, 14 MICELI Via T. Campanella, 114

C.so Mazzini, 152 ALCARO Via Jannoni, 51 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237 AVERSA V.le Dei Bizantini, 11 DURANTE C.so Mazzini, 32 CIACCI V.le Dei Bizantini, 97 GIUSTI V.le Cassiodoro, 233 DURANTE C.so Mazzini, 32 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 ALCARO Via Jannoni, 51 RUFFA Via Educandato, 7 C.so Mazzini, 152 ALCARO Via Jannoni, 51 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 AVERSA V.le Dei Bizantini, 11 GIUSTI V.le Cassiodoro, 233 CIACCI V.le Dei Bizantini, 97 DURANTE C.so Mazzini, 32 RUFFA Via Educandato, 7

PITARO V.le Magna Graecia, 268 DI STEFANO PITARO V.le Magna Graecia, 268 BARBALACE V.le Crotone, 155 COLACE V.le Crotone, 35 DI STEFANO DI STEFANO COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 BARBALACE V.le Crotone, 15526 PITARO V.le Magna Graecia, 268 PITARO V.le Magna Graecia, 268 DI STEFANO COLACE V.le Crotone, 35 PITARO V.le Magna Graecia, 268 DI STEFANO COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 268 COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155

GALLELLI Via M. Greco, 156 LEO Via E.Vitale, 14 MITTIGA C.so Mazzini, 27 RUFFA Via Educandato, 7 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 _________ DURANTE C.so Mazzini, 32 C.so Mazzini, 152 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237 _________ _________ ALCARO Via Jannoni, 51 SESTITO Via Indipendenza, 4 STADIO V.le Pio X, 88 LEO Via E.Vitale, 14 MITTIGA C.so Mazzini, 27 C.so Mazzini, 152 RUFFA Via Educandato, 7 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 GALLELLI Via M. Greco, 156 EUROPEA Via Milano, 24/A

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TAG UTILI

NUMERI UTILI EMERGENZE Catanzaro Soccorso......................................................................................0961 32155 Soccorso Stradale Club Italia...................................................................................116 Emergenza Sanitaria.................................................................................................118 Soccorso Stradale Europ Assistance.................................................................803803 Linea antiusura............................................................................................800 018 903 SALUTE Ospedale Pugliese di Catanzaro..............................................................0961 702021 Croce Rossa Italiana Catanzaro.................................................0961 744111 - 741769 Croce Azzurra Catanzaro..........................................................................0961 727719 Croce Verde Catanzaro..............................................................................0961 741010 Pronto Soccorso Catanzaro.......................................................................0961 883219 Guardia medica Catanzaro........................................0961 745833 - 750193 - 737562 SICUREZZA Carabinieri..................................................................................................................112 Vigili del Fuoco..........................................................................................................115 Polizia di Stato...........................................................................................................113 Corpo Forestale dello Stato di Catanzaro...............................................0961 741958 Polizia Municipale......................................................................................0961 393911 UTILI Stazione ferroviaria di Catanzaro............................................................0961 751022 Capitaneria di Catanzaro............................................................................0961 31642 A.M.C............................................................................................0961 781467 - 781475 Funicolare.....................................................................................0961 750120 - 794425 Aereoporto Internazionale di Lamezia Terme........................................0968 414111 TAXI...............................................................................0961 721348 - 725846 - 721348 Comune di Catanzaro.................................................................................800 574 323

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TAG OROSCOPO

L’oroscopo di URIAN LUGLIO 2013 ARIETE Ma è mai possibile che neanche a Luglio riuscirete a trovare la PACE? Sì, perché Mercurio acuirà il vostro ben noto caratterino e sarete tentati di usare più e più volte le vostre acuminate e ritorte corna! Ma cercate di non forzare la mano, tirate il freno un attimo, prima di andare a sbattere contro l’ennesimo muro e ricordate: non sempre agire seguendo gli impulsi vuol dire agire con saggezza. AMORE: Luglio mese rovente, non solo per le temperature, ma anche e soprattutto per il vostro temperamento, che sarà promotore di avventure, storie, flirt etc. con ogni sorta di essere vivente dotato di fiato...ma si sa, il vostro segno non è mai stato molto selettivo a letto... LAVORO: Il carissimo Mercurio non vi è certo di aiuto, cari amici dell’Ariete, a gestire i vostri rapporti di lavoro/collaborazioni...potrebbe accelerare pericolosamente la vostra già ben nota frettolosità nello gestire le dinamiche, la comunicazione e i rapporti con gli altri esseri umani... contate fino a 30, prima di rispondere. TORO Ma che bello questo mese, durante il quale tutto sembrerà farvi dimenticare lo stress e la tensione che avete vissuto per tutto l’inverno! A parte qualche piccolo inconveniente e incomprensione all’inizio del mese, per tutto Luglio potrete godervi l’affetto dei vostri cari, magari in vacanza, magari friggendo quintali di melanzane da portare in spiaggia e mangiare sotto l’ombrellone. La famiglia prima di tutto. AMORE: Venere e Saturno in quadratura ti prospettano un periodo non certo idilliaco per quello che concerne la tua situazione sentimentale, dissesti, cambi di prospettive, ridefinizioni, momenti, magari, di “riflessione”. Non pensare di non avere più speranza, cavalca l’onda e cerca di arrivare in “fondo”...almeno per una volta nella tua vita giuliva da bovino impenitente. LAVORO: A partire dal 13, mentre gli altri segni penseranno solo alla tintarella, voi amici del Toro sarete molto facilitati nelle trattative, nelle possibilità di conoscere/incontrare qualcuno di utile per tutto quello che concerne la MATERIA, argomento questo, che per voi costituisce una delle priorità impellenti. Dal 22, Venere sarà anche nella Vergine...giocate al Lotto. GEMELLI “Con le pinne, il fucile, gli occhiali...” ma nel vostro caso la lista sarà molto, molto più lunga, non saprete a cosa dedicare il vostro tempo libero e le vostre energie, in questo mese che si preannuncia dinamico, frizzante, iperattivo e pienissimo di ogni sorta di possibilità per voi. Un consiglio? Scrivete quello che volete fare su fogliettini ed estraeteli a sorte, senza pensarci poi sù più di tanto, e godetevi il Sole di Luglio. AMORE: Ma quanto vi piace lasciare il vostro numero in giro tra aperitivi in spiaggia, falò al chiaro di Luna e tornei di beach volley? Sembra un sogno mercuriale che si concretizza: leggerezza, facili conquiste, superficialità e tante, tante promesse che non manterrete mai. Occhio alle risse alla fine del mese, chi troppo vuole nulla stringe! LAVORO: Proprio di Marte nel segno c’era bisogno, per rendervi ancora più insoddisfatti del solito e desiderosi di qualcosa che neanche voi sapete cosa sia?...Occhio a non convincervi di investire tutto quello che vi rimane in banca in qualche strambo progetto, potreste non raccogliere alcun frutto.

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Segno del mese CANCRO “L’uomo forte soffre senza lagnarsi, l’uomo debole si lagna senza soffrire. Ruggiero Bonghi.” Amici e amiche del Cancro, che tanto avete pianto e languito nella vostra vita, GIOITE! Nel vostro mese, con Mercurio nel segno, potrete farvi delle grasse risate, anche con l’aiuto di Giove, favorevole anche lui! Gettate alle ortiche la confezione formato famiglia comprata al Discount sotto casa di fazzoletti usa e getta, soprattutto perché, alla fine del mese, avrete anche Venere e Marte propizi...sotto a chi tocca! AMORE: Il mese diventerà “caldo” da tutti i punti di vista, soprattutto dalla metà in poi, per l’ingresso di Marte, terminando con il “botto” dal 22, per l’ingresso nel segno di Venere... Summer time and LOVING is easy... LAVORO: E’ tutto favorito: nuovi incontri, trattative, investimenti... Mercurio, il pianeta della comunicazione e della “menzogna”, riuscirà ADDIRITTURA a rendervi simpatici e a far credere a chi lavora con voi che, in fondo, siete delle brave persone...CARPE DIEM. LEONE Tutti al MARE! E non fate quei musi lunghi o, peggio, non litigate con i vostri partners solo perché vi rubano la crema solare con l’autoabbronzante incorporato, potenziato per il sole dei Caraibi! L’aspetto di Venere nel vostro segno e di Saturno in Scorpione vi renderanno intrattabili, soprattutto con chi vi è più vicino, quindi avvertite i familiari e sdraiatevi al Sole, meglio con le cuffie nelle orecchie. AMORE: i primi giorni del mese potrebbero farvi guardare il vostro partner con occhi diversi e magari, mettere in discussione TUTTO, come solo voi sapete fare, ovvero con catastrofica teatralità. Aspettate la metà del mese e tutto vi apparirà diverso... LAVORO: Mi rendo conto che il concetto di lavorare per ottenere un giusto compenso, magari per riuscire a sopravvivere, e gli innumerevoli spunti vitaioli e spensierati che l’estate vi suscita, mal si coniugano, cercate però di essere oculati nelle spese...siete proprio sicuri di avere bisogno dell’ultimo modello di occhiali da sole da 600 euro?? VERGINE Persino voi, noti per la programmazione e il calcolo, riuscirete a rilassarvi e GODERE un pò durante il mese di Luglio...sempre ovviamente con moderazione, sempre ovviamente senza esagerare e sempre e dico sempre, senza dimenticare la vostra proverbiale canottiera che la vostra cara mammina vi ha insegnato a indossare, anche quando ci sono 40 gradi. AMORE: Che i giochi abbiano inizio! Marte nel segno vi “attizza” oltremodo e potreste addirittura dare l’impressione a chi vi circonda di essere focosi, passionali e generosamente dediti a dispensare la vostra “passione” tutto intorno a voi. Occhio a non varcare i confini del gatto del vostro vicino, magari è in calore anche lui. LAVORO: Magari la trovata di affittare il vostro ombrellone a quella coppia di ignari turisti che si aggiravano senza meta sulla battigia, potrebbe rivelarsi un ottimo investimento estivo! Osate, correte dei rischi ed esponetevi, potreste avere risultati insperati...

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BILANCIA Non è colpa vostra. Non lo è mai. E non fate quella faccia, altrimenti vi vengono le rughe e poi chi lo sente il vostro chirurgo plastico? Sarete irascibili e intrattabili per tutto il mese a causa di Mercurio ballerino e inconcludente. Non ci voleva proprio...avevate preparato e pensato tutto nel minimo dettaglio e invece cosa vi rimane? Il massaggiatore tahitiano che vi avevano promesso dall’estetista non ha il permesso di soggiorno e sarete solo voi e il vostro irrisolvibile senso di frustrazione. Ripiegate sulla ZUMBA. AMORE: E il bagnino vi guarda con occhi libidinosi. E tutto il personale del lido dove vi trovate sembra non riuscire a staccarvi gli occhi di dosso...tutti vi vogliono. O magari sarà che il costumino millimetrico fosforescente con laser incorporato che si attiva al sole non può fare a meno di essere visto? Occhio alle passioni che appaiono fatali, sono abbagli.LAVORO: Sarà stata l’aria condizionata troppo fredda ad avervi fatto perdere la pazienza durante quell’importante trattativa di lavoro? No, si tratta sempre di Mercurio, che non vi farà prendere pace e chi lavora con voi se ne accorgerà fin troppo bene, non riuscite a trattenervi.

SCORPIONE Beh, si sa, a voi il Sole ha sempre fatto tanto bene. Riponete nei vostri armadi i mantelli neri che vi accompagnano per tutto l’inverno e concedetevi il calore di cui avete tanto bisogno. Respirate a pieni polmoni la luce estiva e lasciatevi “guarire” dal senso di spazio, leggerezza e pienezza... Luglio per voi si preannuncia bellissimo e pieno di piacevoli sorprese, solo nei primi giorni ci saranno tensioni, ma saranno passeggere. Lasciatevi trasportare dal senso della Vacanza. AMORE: All’inizio del mese, con Venere altalenante e Saturno nel vostro segno, arriverete alla “resa” dei conti e avrete la possibilità di chiudere un ciclo doloroso della vostra passata vita. Sì, perché per il resto del mese avrete modo di sperimentare una vera rinascita dell’eros, del piacere e della gioia di vivere le vostre emozioni, spesso inespresse e che in pochi sono in grado di apprezzare. LAVORO:L’onda mercuriale vi renderà propensi a rimanere vigili e pronti in ogni momento a livello lavorativo; avrete delle ottime occasioni per sperimentare e, perché no, giocare, con situazioni che si affacciano nella vostra vita, nuove. Non fatemi pentire di tanto incoraggiamento...

SAGITTARIO Nervosetti e instabili fino al tredici del mese, in famiglia, al lavoro, con i partners... nulla e dico nulla sarà in grado di placare la vostra ira funesta. Superata la bufera, con Venere propizia, forse riuscirete a farvi perdonare da tutte le persone che avete minacciato-aggredito-traumatizzato con i vostri strali infuocati...ma come si fa a non perdonarvi? AMORE: Luglio ballerino, tra momenti di passione e tragedie sfiorate a causa della vostra gelosia e di un umore ballerino che renderà il vostro partner cauto e dubbioso. E’ mai possibile che nessuno è in grado di capire quello che volete davvero? Un consiglio: siate più chiari nell’esprimere le vostre esigenze. LAVORO: Ottimo momento, quello estivo, per cogliere al volo occasioni inaspettate, decidere e preventivare il vostro futuro... scegliere, con una parola, con oculatezza e lungimiranza. Approfittate di questo momento, nel quale le stelle vi donano qualcosa che sembra suonarvi come nuovo...la LUCIDITA’.

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CAPRICORNO: Mese difficile per voi, care caprette che muovete ogni giorno qualche piccolo e inesorabile passo verso la realizzazione dei vostri progetti. Potrebbero essere dei ritardi, degli appuntamenti saltati o magari semplicemente della SFIGA pura e semplice, contro la quale non saprete come lottare. Niente paura, continuate a rimanere orientati verso i vostri obiettivi e la vostra proverbiale forza di volontà farà il resto. AMORE: Non siete abituati a questo tipo di scenari, ma vi sembrerà di essere piombati sul set di una telenovela argentina all’insegna di pettegolezzi, gelosie e scenate, passione perché no, ma anche tanta ambiguità e incomprensioni. Un consiglio? Fatevi una risata e decidete se farvi chiamare PEDRO o BELLA FIGHEIRA. LAVORO: Facciamo così, facciamo che questo mese passerà in fretta e con lui si porterà via tutta questa serie di ritardi, incomprensioni, disagi di ogni tipo e tanta, tanta confusione. Svegliatevi a inizio agosto e faremo finta che tutto questo non sarà mai successo. Magari potreste approfittare di questo momento per riposarvi e ricordarvi che siete esseri umani anche voi.

ACQUARIO: Non che voi siate mai stati un esempio per le masse di stabilità, equilibrio emotivo e coerenza. Ma nel Luglio del 2013 darete il meglio di voi aggiungendo le esternazioni di insofferenza che le temperature estive esaspereranno nelle vostre vite. Di cosa avreste bisogno davvero? E chi può dirlo? Dipende da quale delle innumerevoli personalità che vi abitano prende il sopravvento...io me li farei amici alla fine, forse qualcuno può tornare utile. AMORE: Fino al 13, ormai lo sanno anche le pietre, Marte vi farà rispolverare tutte le vostre astuzie seduttive e Don Juan de Marco, il maestro dell’Amore, avrà solo da imparare da voi. Fine mese all’insegna dell’incertezza. Ricordate che la poligamia in Italia è reato. LAVORO: Non vi va giù di non poter riposare fino ad agosto, magari, e sarete insopportabilmente lagnosi e privi di ogni capacità collaborativa per tutto luglio. Ma con chi ve la prendete, se avete già consumato le ferie per i prossimi 3 anni? Ho un’idea: accettare di fare la cavia per quell’esperimento di vita sugli altri pianeti promosso dalla NASA?

PESCI: Mercurio in Cancro e Giove favorevole prospettano per voi un’estate da ricordare! E finalmente! Ci voleva un pò di sano svago dopo tutte le lacrime e “l’amaro pianto” che avete versato per tutto l’inverno e anche se alle volte vi sembrerà di dover discutere per qualcosa che ritenete inutile, non dovrete fare altro che sorvolare e godervi quello che la vita vi offre. AMORE: Dopo il mese appena trascorso di giugno, che vi ha visti protagonisti di ogni genere di discussione, chiarimento, resa dei conti, lotta intestina e senza pietà, dalla metà del mese di luglio in poi, potrete finalmente riscoprire il piacere di abbracciare un altro essere umano senza nascondere un coltello affilato nella manica della giacca! Rilassatevi. LAVORO: E’ tutto facile per voi, soddisfazioni lavorative, riconoscimenti, premi fedeltà...persino la tessera punti del supermercato vi regalerà quel servizio da 24 tazzine che tanto starebbe bene nel soggiorno. Godetevi questo momento e ricordate: chi non sa ricevere non sa dare.

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