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manna, la maestosità carolingia del Castello di Santa Severina, (tanto per citare uno dei borghi più belli d’Italia), l’arte visuale e cinematografica che racconta, passato e presente attraverso una spiritualità in linea con il mondo attuale, ma anche la naturalità estetica di un paio di occhiali da sole, capaci di vestirsi da soli nonostante il passare della moda, una birra fresca (non ghiacciata), che è sempre un piacere, il viaggio all’interno del blues, da cui tutta la Popular music deriva e al quale deve la sua esistenza. Il mondo è un gran bel posto dove vivere (nonostante tutto), ma per chi ha voglia di scoprirlo poco alla volta, abbiamo preparato , anche per questo mese, una summa di brevi spaccati sul mondo, analizzati come sempre dal punto di vista della cultura, ma senza impostare un discorso pesante, né un tema preciso, perché quello che il mondo riesce a regalarci ogni giorno, in termini di sorprese e scoperte è infinitamente più interessante di ciò che nasconde e, proprio in quello che ognuno considera lontano da sé stesso, si nasconde un principio, un’idea comune, capace di utilizzare bene il nostro tempo. Tag vi augura così una buona seconda metà dell’estate con un aforisma di Thomas Mann, che bene sancisce la saggia consapevolezza del tempo: “Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore”.
Tempo! D’estate... TAG ED I TO RIA L E
di Fausto BISANTIS
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nche l’estate sembra farsi desiderare; il suo placido scorrere sul vento maestrale, tanto agognato e tanto odiato, diventa comunque parte integrante della passione ricercata delle popolazioni mediterranee per la bella stagione. Non è questione di adattamento, ma solo di abitudine; che questo ci aiuti a prendere sempre più consapevolezza del fatto che un clima così irregolare è una conseguenza del nostro modus vivendi su questa terra e dobbiamo imparare ad avere più rispetto di essa. Ma soffermiamoci sul mese di agosto; “moglie mia non ti conosco”. Mi pare si dicesse così all’epoca dei nostri genitori, eppure tante cose di quel periodo rimangono vive oppure affiorano all’interno delle nuove tendenze, tralasciando mogli, amanti e genitori rigidi. Il mondo va avanti rovesciando completamente l’ordine del passato, ma ci tiene a mantenere uno stile, perché certe cose non perdono mai di valore: la bellezza senza tempo di un’abbazia nor-
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SOMMARIO
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Editoriale Tag storia - Santa Severina, il castello sopra la “nave” 12 Tag cineamando – Al cinema per riflettere e per sognare 16 Tag letture – Leggi che ti passa 19 Tag special Quattro chiacchiere con Pino Scotto 24 Tag sport – Stadio Ceravolo, capienza ridotta, pazienza finita! 27 Tag musica Dinuovo (tuttoattaccato) 32 Tag moda – Sole ionico 36 Tag consiglia La tavola di Melusinda 42 Tag birramoriamoci La birra sotto l’ombrellone 46 Tag interview – Tarantula 52 Tag consiglia – Angela Costa gioielli 56 Tag comics – ZED 60 Tag 4 zampe – A me gli occhi 62 Eventi del mese 64 Utilità 72 Tag ricette 76 L’oroscopo di Archie 6
TAG - LA PROVINCIA IN TASCA Agosto-Settembre 2014 - Anno 2 - n. 23 Direttore Angelo CAPoAno Direttore Responsabile Fausto bISAnTIS Direttore Marketing Angelo CAPoAno Progetto Grafico e impaginazione Studio Grafico Maio Fotografo Cosimo SIMonETTA Hanno collaborato a questo numero: Valentina Amato, Archie, Salvatore Capolupo, Domenico Concolino, Angelo Cosentino, Matteo Malacaria, Paolo Margaira, Antonello Migliaccio, Saverio Paone, Danilo Sirianni, Simona Tulelli.
PER LA TUA PUBBLICITA’: Angelo Capoano (320 9336564) - Luigi Conforto (333 8247197) Saverio Paone (333 2277792) Testata giornalistica registrata al Tribunale Civile di Catanzaro con n. R.G.709/2012. Edito da PublyCon sas di luigi Conforto & C. - Iscrizione al RoC n. 20849 del 2 marzo 2011 con sede in Via barlaam da Seminara, 52 - Catanzaro - Tel. 0961 771879 - publycon@gmail.com Tag rivista gratuita Tutte le immagini e i testi presenti su questa rivista sono di proprietà dei rispettivi autori.
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Santa Severina, il castello sopra la “nave” TAG STORIA
Lo storico e geografo del V sec. a.C. Ecateo di Mileto la elencava nell’elenco delle città dell’Enotria con il nome di Siberene e questo nome rimase fino al IX sec, quando la novella dell’imperatore Leone, elencando le sedi vescovili ed arcivescovili dipendenti dal patriarcato di Costantinopoli, la chiamò Severiana, ma il passaggio al toponimo di Santa Severina resta ancora un mistero, non ancora chiarito dagli esperti. Fu romana fino all’occupazione araba, per poi essere riconquistata da Nicefono valoroso generale bizantino. Dopo i bizantini fù la volta dei normanni di Roberto il Guiscardo. Durante il periodo normanno, Santa Severina visse un lungo periodo di privilegi ed autonomia, fino a quando non passò agli Angioini, agli Aragonesi e infine ai Borboni. La sintesi è comunque una riduzione estrema di una storia ricca di avvenimenti estesi in due millenni che hanno visto come protagonisti, re, principi, strateghi, condottieri, duchi e conti e di cui secondo le leggende locali aleggiano ancora i fantasmi nell’antico castello. Santa Severina fu anche città natale di Papa Zaccaria, il grande pontefice che concesse legittimità religiosa alla stirpe
di Saverio PAONE
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isalendo dalla statale il corso del fiume Neto verso l’interno nel territorio crotonese del Marchesato, a meta strada tra la costa ionica ed il verde altopiano della Sila, lo sguardo si posa su un meraviglioso paese posto a 300 s.l.m. adagiato su una spettacolare rocca dalla forma di una enorme nave di pietra che domina l’apposita valle, dove spicca maestoso, uno splendido castello: il suo nome è Santa Severina. La storia di Santa Severina è storia molto antica. Prima dell’arrivo dei greci e dei romani il suo territorio era Patria di antiche e misteriose popolazioni appartenenti probabilmente al ceppo degli Enotri. Santa Severina è inserita nel circuito nazionale de “i borghi più belli d’Italia” ed è meta ogni anno di migliaia di visitatori. Come dicevamo appunto la sua storia è remota e legata a popolazioni pre-classiche; tracce di necropoli dell’età del ferro, sono state trovate in tutto il suo territorio circostante, mentre altre ricerche archeologiche sono in corso.
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dei Carolingi, e inoltre osò per primo disporre di un trono per l’autorità pontificia. Santa Severina è nota soprattutto per il suo magnifico castello che occupa un’area di oltre 10.000 mq sulla parte più alta del nucleo roccioso. Il castello restaurato nel 1994 ha una media di 55.000 visitatori all’anno ed è uno dei meglio conservati di tutto il meridione. La sua costruzione è attribuita a Roberto il Guiscardo intorno al XI sec, da cui prende appunto il nome: è composto da un mastio quadrato con quattro torri cilindriche poste agli angoli ed è fiancheggiato da quattro bastioni sporgenti in corrispondenza delle torri. In ottimo stato di conservazione esso fu sicuramente edificato su una preesistente costruzione bizantina ma c’è chi sostiene che fu posto sull’antica acropoli di Siberene. Durante gli scavi che si sono svolti infatti furono rivenuti reperti antichissimi: la porta d’ingresso litica e soprammontata da uno stemma degli Sculco, l’androne con gli stemmi di altre famiglie, i saloni interni sono stupendi e decorati da affreschi barocchi. Oggi il castello è sede di un museo in cui sono esposti reperti di varie epoche ed è anche il centro documentale di studi sui castelli e le fortificazioni calabresi,
oltre ad essere utilizzato per mostre d’arte, concerti e seminari. Di fronte al castello sul lato nord della stessa piazza vi è la magnifica cattedrale di Santa Severina edificata tra il 1274 ed il 1295 la quale, pur avendo subito nei secoli varie modifiche rimane uno dei gioielli architettonici con caratteristiche di basilica a tre navate e una cupola, anch’essa dotata di un museo interno di arte sacra. Un’altra particolarità che offre la cattedrale è data dalla presenza di un battistero; ossia un edificio che veniva annesso ad una chiesa, per svolgere il rito del battesimo. La separazione dei due edifici veniva effettuata nei primissimi secoli della cristianità con la motivazione che i “non battezzati” non potevano accedere ai luoghi di culto consacrati.
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In Italia questa diffusione dei battisteri avvenne soprattutto in periodo romano e gotico, poi nelle epoche successive venne a sparire. Celebri battisteri sorgono a Firenze, Pisa, Siena, Napoli, ecc. Ecco perché la presenza del battistero a Santa Severina è una rarità storica e artistica per tutta la Calabria e la sua struttura a pianta circolare, sormontata da otto colonne in granito, ne determina l’inestimabile valore. Ma tutta Santa Severina è un gioiello: Piazza Campo con gli splendidi giardini e i balconcini con gli affacci sulla costa o verso l’altopiano della Sila; cosi come le innumerevoli chiesette ricche di leggende come la chiesetta di Santa Maria del Pozzolio. Grande quanto una cappella, anticamente essa era un’abitazione dove si racconta abitasse una povera donna, vedova e con un figlio da accudire.
Un giorno la donna si recò a lavorare lasciando il bambino da solo in casa, ma egli cadde in un pozzo costruito nella stessa abitazione. Al ritorno la madre disperata cercò ovunque il figlio. Furono imbastite delle ricerche, ma quando tutto sembrava perso una voce giunse dal pozzo nella casa: era il bimbo e diceva di essere in compagnia di una signora. L’uomo che scese a recuperare il bambino, disse di averlo trovato tranquillo seduto su un enorme quadro della Madonna inspiegabilmente finito nel pozzo. La donna allora per ringraziare la Madonna dispose che alla sua morte l’abitazione divenisse una chiesa e gli fu dato il nome di Chiesa del Pozzolio. Santa Severina è un borgo dove storia, leggende, costumi e tradizioni sono fortemente radicati e dove l’arte e la grande bellezza attende di essere ammirata una volta e memorizzata per sempre.
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Al cinema per riflettere e per sognare TAG cInEAmAnDO
di Antonello MIglIACCIO
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Il cinema riapre, per così dire, a settembre, dopo l’oblio estivo caratterizzato da prime visioni prevalentemente “accessorie” alla fruizione di film di qualità, e promuove, in mezzo a tanta distribuzione di massa e tendenza, un’offerta, tutto sommato, variegata, adatta ai diversi tipi di pubblico italico. Lasciando, volutamente, da parte le grandi distribuzioni americane, seriali e
mediatiche, l’attenzione si concentra su qualche prodotto italiano di promettente esordio e su sparuti prodotti esteri che non ammiccano troppo ad una facile fruizione. Si comincia con l’esordio, al cinema e alla regia, di Diego Bianchi, alias Zoro, quello, per intenderci, di gazebo, format televisivo di grande successo della passata stagione. Il film è “Arance e martello”, una commedia originale e incentrata sulla nostra Italia contemporanea, che ha come protagonista un intero mercato rionale che rischia la chiusura da parte del Comune, nell’estate del 2011, all’apogeo del governo Berlusconi. Il titolo dovrebbe suggerire, all’attento lettore, un chiaro riferimento al PD, erede maggioritario e autoreferenziale dello storico Partito Comunista Italiano, e il gioco di parole, tipico di una certa satira intelligente, come è indubbiamente quella del Bianchi, suggerisce una debacle tra il mer-
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Hayao Miyazaki
cato e il partito. Tutta l’azione si svolge nell’arco di una giornata, nella quale rappresentanti di tutto il mercato si rivolgeranno all’unica realtà politica a loro immediata disposizione, cioè una sezione del PD attigua al mercato e, in una serie di rocambolesche situazioni affronteranno i paradossi, le contraddizioni, i tragicomici risvolti di un paese allo sbando, in cui non sempre il cosiddetto buono lo è realmente e, a volte, qualche cattivo non dimostra poi di esserlo in fondo. Un film leggero, satirico quanto basta, comico ma anche pieno di spunti di riflessione su noi italiani che hanno vissuto il ventennio forzitaliota, convinti di stare nel giusto, sia schierati a favore che avversi al berlusconismo. Perché, in fondo, siamo tutti un pò di parte, basta che sia la parte che ci favorisca. E, cam-
biando registro, suggeriamo a tutti la visione dell’ultimo lavoro di quel maestro di fantasia e sentimenti che è Hayao Miyazaki, autore di “Il castello errante di Howl” e di “la città incantata”, oltre che autore di serie animate che hanno visto crescere tante generazioni. Il titolo è “Si alza il vento”, un film di animazione forse ancora più maturo dei precedenti in cui si parla di adolescenza e amore, passioni e avventura; il corrispondente filmico, direi, di un romanzo di formazione, adatto a tutte le età, perché se c’è una regola da seguire nella vita è che non bisogna mai smettere di lottare, e per non smettere di lottare non bisogna smettere di sognare. Buona visione e mantenete sempre presenti a voi stessi i sogni che coltivate.
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verso la lettura di un buon libro, perché leggere fa bene e aiuta a vivere più consapevolmente e meglio. E dunque, cosa ci riserva la lettura settembrina? Per gli amanti della narrativa fluente, ironica e sdrammatizzante, ecco tornare in libreria Nick Hornby con “Tutti mi danno del bastardo”, un frizzante racconto, in chiave tragicomica, della fine di un amore. Consigliato a tutti coloro che fanno della fine di un rapporto una tra-
Leggi che ti passa TAG LETTURE
di Antonello MIglIACCIO
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l rientro dalle vacanze o, comunque, l’avvento di un nuovo ciclo, la ripresa delle consuete attività e dei ritmi serrati, richiedono nuova linfa, energie disponibili per affrontare gedia. meglio la routine della Se invece volete aggiorvita cittadina. Settemnarvi sulla malavita naziobre, per noi italiani, è il nale, evitando con cura i vero inizio anno, per vari guru della denuncia molti versi; l’estate apsociale o del reportage pena conclusa rapprescottante alla Saviano, senta uno spartiacque per intenderci, allora vero e proprio e, come ecco un nuovo rotale, ci presenta un venmanzo di Stefano Pieditaglio di nuove possibilità, monte, “Voglio solo scelte e obiettivi. E, al soammazzarti”, seguito lito, si moltiplicano i conde “In nome dello zio” sigli e i suggerimenti per (caldamente consiaffrontare l’autunno al megliato anche questo), glio, rinfrancati nello spirito saga grottesca sulla e ritemprati nella carne. malavita napoletana. Anche noi vogliamo contriLeggeteli di un fiato, buire a rinforzare lo spirito, entrambi. per meglio affrontare gli afInfine, dato che, al momento in cui refanni della carne, e lo facciamo attradigo l’articolo che state leggendo, mi 16
trovo a Tokyo per un breve soggiorno, non posso fare a meno di consigliare, a tutti, un esempio di narrativa didascalica del paese del sol levante, nella speranza di poter apprendere di più dal meraviglioso modo che hanno i giapponesi di intendere la vita: “L’arte di correre” di Murakami Haruki. Per tutti coloro che pensano che nella vita non si possa cambiare. Buone letture settembrine e sayonara!
Stefano Piedimonte autore del libro “Voglio solo ammazzarti”
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Quattro chiacchiere con Pino Scotto: tra ricordi, musica e solidarietà TAG S P E c IA L
di Fausto BISANTIS
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na vita all’insegna della musica e una personalità rivoluzionaria e irriverente, Pino Scotto è uno che non te lo manda a dire due volte! Poeta e guerriero, reazionario e sognatore, uno dei più importanti “profeti” del metal italiano, è ancora in prima fila, con la sua musica, nella battaglia contro l’apatia culturale e i diritti umani, con la forza e il coraggio di chi crede fermamente nelle sue idee, tanto da spenderci una vita per farlo. Ne è passata di acqua sotto i ponti, quasi quanto la miriade di stili e meteore musicali nel panorama italiano e internazionale, da quando i suoi Vanadium diffondevano il loro verbo dissacratorio sul romanticismo del Bel Paese, senza lasciarsi inghiottire dalla follia dello star system, ma
senza neanche alzare la bandiera bianca, anzi utilizzando gli stessi strumentI; un crossover tra stili e modelli differenti, capaci di dialogare con mondi sempre in continua evoluzione. “Vuoti di memoria” è questo e altro: un atto di fede verso la nato la musica della vita. Da Battiato a Tenco, da gary Moore a Celentano, da Elvis Presley a Renato Rascel, Scotto passa in rassegna frammenti della storia, per solleticare la curiosità dei giovani verso un passato, riproposto con grande elasticità e versatilità, tale da rendere questi brani ancora più attuali che mai. Questi sono gli elementi della nostra breve intervista al grande Pino, in vista della sua prossima partecipazione alla X edizione del “RockAuser” ad Albi, come regalo a tutti voi affezionati lettori! Partiamo se vuoi dal 1991, quando ufficialmente si conclude l’esperienza Vanadium. C’è stata una fase di transizione oppure, avevi già in mente il percorso che avresti fatto? Sono tutte esperienze di vita importanti e che hanno segnato la mia vita, ma poi la sete di libertà cresceva dentro di me. Il primo album “grido disperato di mille band”, avevo voglia di collaborare con artisti diversi, per contaminare la mia musica con altri
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musicisti. Da questo sono nati progetti come i Twin Dragons, grazie al quale ho conosciuto Blaze Bailey(Iron Maiden) Nathaniel Peterson (Eric Clapton) e tanti altri e che hanno collaborato in questo disco assieme a Mario Riso, Fabio Treves, Drupi e tanti altri. Questo nuovo lavoro nasce a distanza di due anni dal precedente “Codici Kappaò”. Quando è nata l’idea per questo album? Il comune denominatore sono i testi: io faccio un disco ogni due anni e un anno in tour.“Vuoti di memoria” è nato durante il precedente tour, spinto dalla necessità di tornare al blues e riscrivere la storia daccapo, riprendersi le radici della nostra musica e anche della nostra cultura.L’idea di questo disco è dovuto al debito di riconoscenza verso la grande musica che mi ha segnato e ho fatto fatica a selezionarne solo 10: da Elvis che ho scoperto da piccolo nel mio paese, quando un giorno un amico più grande arrivò dal barbiere che, sul suo giradischi aveva solo Rita Pavone, con il disco di Jailhouse Rock di Elvis. Quella fu come una rivelazione, perché scoprì che c’erano anche altri tipi di musica con il quale divertirsi. Ti sei mantenuto fuori dallo stereotipo del rocker classico. Hai avuto problemi a rompere i tabù presenti nella musica co-
siddetta “alternativa”, rispetto alla “commerciale”? La mia intenzione è sempre stata quella di non schierarmi: a me piace la musica con la M maiuscola. E’ necessario avere un’apertura mentale e infatti ai ragazzi dico sempre; prima di giudicare, ascoltate, perché c’è così tanta grande musica nel passato, di tutti i generi, che non ci si può fossilizzare in un genere o in un modo di essere. In questo lavoro c è grande versatilità stilistica capace di rendere accessibile la canzone “d’autore” all’orecchio più integralista. Penso a “Povera Patria” di Franco Battiato e ancora più “la bufera” di Renato Rascel, del 1939. Si assolutamente e a Franco la canzone è piaciuta tantissimo. Invece per “la Bufera” l’ispirazione me la diede un servizio sul fascismo, che vidi una sera a Roma, tornato in albergo dopo un concerto a Stazione Birra. Nel film compare il brano di Rascel, nato per sdrammatizzare l’entrata in guerra dell’Italia, ma anche per prendere per il culo il fascismo. Un provocatorio reinventarsi delle sonorità, fa sì che in vari momenti d’ascolto, l’ascoltatore venga catapultato da un genere all’altro. Per esempio l’attacco di “Svalutascion” di Adriano Celentano, sembra molto l’attacco di “Detroit Rock
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City” dei Kiss. Quanto è voluto questo effetto? E’ una scelta voluta, un po per la somiglianza degli attacchi, un po per fare un regalo a mio figlio che è un fans scatenato dei Kiss. la tua musica si lega da sempre anche ad un percorso umanitario, volto alla solidarietà e all’istruzione. In questo caso parliamo del progetto “Rainbow Cambodia - SMOM Onlus”. Parlaci un po del progetto: Si assolutamente il progetto che si appoggia ad una onlus di Milano, nasce dalla necessità di portare speranza nelle parti più povere del mondo, dove spesso i bambini soffrono le conseguenze peggiori. Da 5 anni con Caterina, abbiamo avviato una serie di progetti in Belize, Guatemala e Cambodia, volti ad avviare prima un programma di adozione scolastica di una scuola informale e un nuovo progetto di sviluppo di micro-business solidale in Cambogia, che coinvolgerà alcune donne in condizione di estrema povertà nella produzione di cosmetica naturale, chiamato “La fabbrica del sapone”, nato
dare un futuro a se stesse e ai propri figli, evitandogli l’accattonaggio e la prostituzione. Ogni volta che avviene una donazione, è possibile controllare sul sito http://www.rainbowprojects.it/donazioni.html, l’effettuazione del bonifico e la destinazione. Vuoi lasciare un messaggio agli amici di Tag, in vista del tuo prossimo appuntamento al Rock Auser? Un augurio ai lettori e al Rock Auser, del quale sono già stato ospite qualche anno fa. Ci tengo a dire alle giovani generazioni di stare molto attenti a non lasciarsi abbindolare dal marciume che c’è intorno. Lo dico a loro, perché sono loro le vittime, di un paese dove la soglia di povertà cresce ogni giorno: io a 65 anni continuo a fare il mio lavoro, ma ho anche dato; io sono in pensione dopo 35 anni in fabbrica, perché non sono voluto scendere a patti con l’industria musicale , ma loro sono le vittime di una realtà tremenda, con una classe dirigente che si è mangiata tutto. Confidate sempre e solo in voi stessi e non arrendetevi.
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Stadio Ceravolo: capienza ridotta, pazienza finita! TAG S P O R T
di Domenico CONCOlINO
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l Ceravolo resterà sempre un’incompiuta o vedrà la luce, prima o poi? Una domanda che assilla da anni i tifosi del Catanzaro e che spesso, forse troppo spesso, ha rappresentato il miglior volano propagandistico per politici avvezzi a promesse che non sono mai state mantenute. Alla fine del mese di agosto (il 25 per l’esattezza) scadrà il bando relativo all’affidamento dell’incarico direzione lavori, misura e contabilità, liquidazione, assistenza al collaudo per i lavori di ristrutturazione e adeguamento funzionale dello stadio Ceravolo. Forse l’ultimo passaggio burocratico di un iter infinito iniziato con le dichiarazioni dell’ex Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, il quale aveva garantito la disponibilità di 5 milioni di euro da destinare alla manutenzione straordinaria dell’ex Militare grazie al finanziamento Cipe n. 89/2012. Nella migliore delle ipotesi, però, i lavori cominceranno non prima dell’inizio del
prossimo campionato di LegaPro, con inevitabili ripercussioni sulla regolare fruibilità dell’impianto che sorge alle pendici del monte “Pezzano”. In passato il vecchio "Stadio Divisionale", in seguito conosciuto anche come "Stadio Militare", era dotato inizialmente solo di un rettangolo di gioco livellato, fiancheggiato da un "percorso di guerra", da una pista sopraelevata e da bellissime tribune in legno, nulla di più. Fa un po’ riflettere il fatto che, nell’estate del 1971, appena conquistata la promozione in Serie A, l’impianto si sia trasformato tutto d’un colpo in un complesso idoneo ad ospitare 30.000 appassionati, rendendolo uno degli stadi più grandi del Sud Italia. Da allora la passione dei tifosi delle Aquile non è mai venuta meno, neanche nei primi anni ’90, quando le sette stagioni nella massime serie erano già diventate un ricordo e la permanenza nella vecchia C2 costituiva quasi un adagio per i numerosi amministratori succedutisi nel tempo. I problemi sono cominciati nel 1998, quando il Comune di Catanzaro si è visto costretto ad eseguire diversi lavori al fine di adeguare l'impianto sportivo alle nuove normative. Sono state così sostituite le vecchie reti di ferro di Tribuna e Distinti con i moderni vetri antisfondamento, eliminando parte della pista di atletica e avvicinando i settori di Tribuna e Distinti al campo di gioco. Tutto ciò ha limitato e non poco la capienza dello stadio, con inevitabili
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spinte innovative che hanno fatto tornare in auge la diatriba, al tempo innescata dall’innovatore Merlo, sulla necessità di costruire un nuovo e moderno impianto lontano dal centro cittadino o, come da più parti invocato, ristrutturare in modo significativo il vecchio “Militare”. Sotto la guida del duo Poggi&Parente è poi spuntato un plastico in grado di far sognare tutti i tifosi: un impianto ultramoderno sullo stile del “Ferraris” di Genova. L’amministrazione Abramo, per supportare la dirigenza giallorossa, aveva assicurato un finanziamento dal Credito sportivo di 14 miliardi di vecchie lire per rifare Curve, Distinti e Tribuna coperta, seguendo un progetto approvato dal Coni. Soldi e progetto si sono poi persi nella disfatta dei due squallidi campionati di B, che hanno condotto al fallimento della vecchia Uesse e di ogni progetto
stadio connesso. Ad oggi la capienza dello stadio, che nel 1989 venne intitolato al presidentissimo Nicola Ceravolo, è di appena 7.500 posti, con la speranza di poter fruire di una struttura complessiva da 15mila posti quantomeno per l’inizio del 2015. Il settore Distinti, con capacità potenziale di circa 7mila posti, è quello che sarà oggetto dei principali lavori che si avvieranno presumibilmente nel prossimo mese. Una vera beffa per una tifoseria che, solo sette anni fa, si era dimostrata capace di riempire tutti i settori con più di 20mila sostenitori. Si lottava per la promozione di una semplice C2. Non vogliamo neanche immaginare quanta gente potrebbe presentarsi al botteghino qualora si lottasse per qualcosa di molto più serio. La capienza potrebbe essere al limite, la pazienza ci è già arrivata da diverso tempo.
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sta Gwil Sainsbury ha abbandonato il gruppo) è, infatti, l’ottima combinazione tra l’inciso su disco e la caparbia esecuzione live. E pensare che lo scorso anno ci sarebbe bastato l’Ypsigrock di Castelbuono per ascoltarli.
Dinuovo (Tuttoattaccato) TAG mUSIcA
di Angelo COSENTINO
ALT-J - “THIS IS ALL YOURS”
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ttesi - Dopo aver ottenuto il Mercury Prize 2012 (premio per il miglior album britannico o irlandese) con “An Awesome Wave”, il 22 settembre sarà tutto nostro “This Is All Yours” (e perdonate il gioco di parole dello sventurato sottoscritto), secondo album della band di Leeds. Nel primo lavoro si può trovare di tutto: folk, rock, elettronica e sperimentazione tanto da indurre gli stessi Alt-J a definire la propria musica come “trip folk”. Tra giugno e luglio sono spuntati sul web i primi due singoli che anticipano il nuovo album: il primo, “Hunger of the Pine”, è una perla che fa da seguito al precedente lavoro e fa crescere l’attesa per il prossimo. Il secondo singolo, “Left Hand Free”, invece, sembra dirigersi verso un rock-folk nudo, svuotato da ogni suono elettronico e sembra candidarsi come caldo e coinvolgente pezzo da suonare durante i live. Ciò che piace più di tutto dei tre inglesi (il bassi-
THE DRUMS - “ENCYCLOPEDIA”
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ncazzati – Era il 2011 quando l’intimo e avvolgente album “Portamento” confermava la buona riuscita del primo “The Drums”, di un solo anno più vecchio. Ora i giovani newyorkesi bussano alle nostre porte per la terza volta con il singolo “Magic Mountain”, presentato verso al fine del mese scorso, come anticipazione del prossimo lavoro “Encyclopedia” la cui uscita è prevista per il 23 settembre. Si tratta di un LP strutturato in dodici tracce, molto probabilmente simili al singolo già pubblicato, e diverso
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dai precedenti due: si appesantiscono i persone. Abbiamo lasciato la spiaggia tratti sonori di quel surf che tanto caro per qualcosa di più elevato, cercando fu a chi ha già assaporato l’omonimo del sempre la speranza.” A chi lo dice! 2010, passando per la decorata melodia del successivo lavoro del 2011. D’altronde il frontman Jonathan Pierce ha affermato in alcune dichiarazioni quanto Encyclopedia sia più serio e pesante: “Ci sentivamo molto arrabbiati, confusi e abbandonati, mentre abbiamo fatto questo disco. Volevamo essere molto onesti questa volta, anche se essere onesti significava mettere a disagio alcune
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THE RAVEONETTES – “PE’AHI”
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orprendenti – Spesso mi trovo a scrivere di release prossime o lontane, comunque di attese. Ora, invece, è la volta di parlare di una sorpresa: il 22 luglio i danesi Sune Rose Wagner (chitarra e voce) e Sharin Foo (basso, chitarra e voce) hanno pubblicato, via Beat Dies Records, il loro ottavo album che prende il nome da un luogo leggendario che si trova a nord dell’isola di Maui, Hawaii, famoso per le sue grandi e potenti onde, ottime per surfare: «Un nome perfetto per descrivere il sound di “PE’AHI”», si
legge in un comunicato stampa della band appartenente alla scena shoegaze e con una carriera decennale alle spalle. Il nuovo disco presenta idee nuove (come i ritmi breakbeat in “Killer in the Streets” e “Kill!”) sporcate dal consueto e bastardo noise, presente in tutte le dieci tracce (le radici della band si rintracciano in “Sisters” e “ZBoys”), sul quale si eleva la leggerezza della voce di Sharin. Se avessero pubblicato prima l’album, li avremmo certamente visti al Coca Cola Summer Festival. Peccato. E stringo le spalle.
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Sole iconico TAG mODA
di Simona TUlEllI
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cegliere gli occhiali da sole perfetti: impresa che ha dell’epico. Perché è chiaro ormai, da anni, che gli occhiali da sole non sono un semplice oggetto per difendere i nostri delicati occhi dagli effetti dannosi del sole ma un vero e proprio status symbol, un oggetto cult che, nelle sue (ormai) infinite varianti di forma e colore è capace di evocare immediatamente un preciso messaggio. Lenti specchiate, ed è subito anni ’80; montature eccentriche, ed è subito Elton John; occhiale a goccia, ed è subito Top Gun. A proposito, il ’900 è il secolo della commercializzazione su vasta scala ed è grazie a Ray Ban, allora di proprietà americana (ora Luxottica), che gli occhiali da sole entrano nell’equipaggiamento dei militari e, da quel momento in poi, anche nel guardaroba di
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ciascuno di noi. Gli occhiali da sole diventano un vezzo però dagli anni ’40: è intorno a questa data che smettono di essere un accessorio puramente funzionale e diventano veri e propri elementi di tendenza. Anche nel 2014, nell’infinito gioco della Moda che ripercorre il filo del passato ricongiungendolo al futuro in un batter d’occhio (è proprio il caso di dirlo), si ritrovano modelli che s’ispirano a quelli cult, occhiali delle icone di stile che hanno fatto la storia del Costume. Jackie O. non poteva vivere senza i suoi occhiali scuri oversize; Sue Lyon, nel film Lolita, rese celebri gli occhiali a forma di cuore, Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany e Marylin Monroe con i lori occhi da gatta fino ad arrivare agli aviator indossati da Farrah Fawcett.
Inconsapevoli testimonial di occhiali da sole (oggi le celebrities sono pagate per farlo) queste donne e i loro occhiali sono una continua fonte di ispirazione. Se volete anche voi giocare a sentirvi delle dive retrò, questo è l’anno giusto! (Nella foto da sx: Marylin Monroe, Tom Ford Eyewear, €289; Thelma & Louise, Ralph
Lauren, €165; Janis Joplin, Chloé prezzo su richiesta; Brigitte Bardot, Céline, €250; Grace Kelly, Kenzo, €171; Farrah Fawcett, Givenchy, €230; Lolita, Lolita Lempicka, €170; Audrey Hepburn, Chanel, €320; Francoise Hardy, Versace Eyewear, €230; Diane Keaton, Oliver Peoples, €350).
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La tavola di Melusinda: una perla nella “perla dello Ionio” TAG cOnSIGLIA
di Angelo COSENTINO
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i scorge in uno dei punti nevralgici della calda Soverato l’intimo ristorante dello Chef luigi Quintieri. Come “una perla tra le perle dello Ionio”, in ambito gastronomico, la Tavola di Melusinda, si distingue da sette anni, per l’ampia varietà di ricette e costumi, che ne fanno (è il caso di dirlo), una perla della cultura enogastronomica locale. I primi piatti della straordinaria carriera dello Chef sono quelli preparati nell’IPSSEOA della stessa Soverato: “Ho studiato da giovane e ciò mi ha permesso di crescere professionalmente e raggiungere molti traguardi. Da sempre compongo i miei piatti seguendo il principio della semplicità: ai due o tre elementi di base unisco due ingredienti secondari. Il mio piatto è come una tela per l’artista: ricerco una costruzione cromatica, geometrica e olfattiva
che possa affascinare completamente i sensi di chi assaggia”. I numerosissimi premi nazionali ed internazionali conferiti allo Chef Quintieri, durante la sua trentennale carriera (Maestro di Cucina e Chaine des Rotisseurs 2005, argento al Campionato del mondo di Basilea), si uniscono alle decorose esperienze gastronomiche create dallo chef, in giro per il mondo, con il fine di esportare i sapori tipici della Calabria e dell’Italia intera. Tel Aviv, Bruxelles sono solo alcune mete dove si è potuto assaporare l’arte dello Chef calabrese, che dal 2008 ha scelto la sua terra per
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esprimere la propria passione per la cucina:“Qui a la Tavola di Melusinda ci piace coccolare i nostri clienti e regalare loro un’esperienza sensoriale unica con i nostri piatti e il nostro servizio. Ho deciso di investire la mia esperienza in questo ristorante, per trarre il meglio da me stesso proponendolo ai miei ospiti. Il ristorante è la massima espressione per qualsiasi Chef. Questa terra - continua Quintieri - avverte la necessità di emergere per mezzo delle proprie peculiarità e quale ambito, se non quello culinario, può essere un fulcro fondamentale? Serve coraggio, lavoro e passione per
proporre la cucina italiana e, in particolare, quella calabrese nel mondo e, come nel mio caso, anche a casa propria. Così è possibile ospitare chiunque voglia scoprire la tradizione calabrese e riscoprirla secondo le mie rivisitazioni culinarie”. Curiosando all’interno del locale è facile fissare l’attenzione sulle molte fotografie che ritraggono altrettanti personaggi famosi ormai clienti fedeli del ristorante. Ma ce n’è una in particolare a cui lo Chef è fortemente legato: “Ho avuto la fortuna di ospitare nel mio ristorante l’icona degli Chef di tutto il mondo: Don Alfonso Iaccarino.
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È stato un onore proporre i miei piatti ad un personaggio di spicco del panorama internazionale, ma è ugualmente appassionante per me cucinare per qualsiasi ospite del mio ristorante. Infatti ho scelto di essere un punto di riferimento anche per chi vuole mangiare bene spendendo nella giusta misura e non solo per gli appassionati dell’alta cucina”. Si tratta, dunque, di un’ottima notizia per i “palati fini e le buone forchette” che possono sfogliare i tre menù stagionali del ristorante senza rimanere folgorati dai prezzi e con le tasche vuote: “La tavola di Melusinda è pronta a soddisfare molteplici richieste: da una vastissima fascia di primi e secondi, Finger food, fino alla Cucina Fusion (la seppia piastrata con nocepesca e sale alla liquirizia) e ad irresistibili dessert (sfera bigusto: sfere
concentriche di semifreddo con cioccolato esterno e cuore d’arancio)”. D’altronde l’appetito vien leggendo e perciò, ai i più curiosi, consigliamo il libro di ricette scritto dallo Chef Luigi Quintieri dal titolo “Calabria di gusto”.
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Birra sotto l’ombrellone TAG BIRRAmORIAmOcI
di Matteo MAlACARIA
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’ estate! La stagione “scialla”, quella in cui l’unico imperativo è relax e divertimento. Al bando lavoro e noiose conversazioni filosofeggianti. Gossip e ricette culinarie siano il vostro pane quotidiano sotto l’ombrellone. Ma anche la birra è un’ottima alternativa. In assoluta leggerezza. A meno di strane tecniche abbronzanti, la “bionda” difficilmente accompagnerà le vostre giornate sotto il sole di mezzogiorno. Ma sarebbe triste non farvi gli auguri di buone vacanze. Quella di TAG Beer è una rubrica che si rispetti, mica micio micio bau bau. Ecco allora un articolo ad hoc, con in quale – tra un bagno ed una partita a pallavolo – avrete modo di sollazzarvi. Una carrellata di oggetti strani e strampalati dal mondo della birra. Quel tipo di cose che vi faranno gridare «devo averlo a tutti i costi!». La prima cosa da fare, per non farsi trovare impreparati, è quella di tenere sempre al fresco – e soprattutto a portata di mano – la vostra bevanda preferita. Che
vi troviate sulla spiaggia, o piuttosto in barca, questo aggeggino è quello che fa per voi: si chiama Tjller, ed è una sorta di frigorifero portatile in formato mignon, adatto a mantenere fresca a lungo la vostra birra, sfruttando un’anima in gel all’uopo realizzato. Unico difetto? Si adatta solo alle lattine. Ah, la ragazza nella foto non è compresa nella confezione! Se però l’idea della birra in lattina proprio non vi va giù, in vostro – anzi nostro – soccorso arriva il Chillsner. Si tratta praticamente di un chiodo delle dimensioni di una bottiglia e realizzato in acciaio inox (riempito del medesimo gel del Tjller), il quale viene inserito nella bottiglia per mantenere la birra costantemente fresca. Dite la verità, solo l’idea vi mette sete. Forse vi passerà pensando al fatto che il Chillsner è anche amichevolmente conosciuto come “il Tampax delle birre”! Amate gli sport, in particolare il golf, e non siete disposti a rinunciarvi neppure quando fuori ci sono temperature africane da 50 gradi all’ombra? Non potendo usufruire di un bar per servirvi una birra alla spina fresca, potrete ricorrere al più modesto gadget birrario di nuovissima generazione. Ebbene, si tratta di
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una sacca da golf che in realtà funge da dispenser di birra. Insomma, meglio di un’offerta promozionale al supermercato, visto che con un solo acquisto prenderete due piccioni con una fava: potrete farvi i fighi andando in giro con una sacca da golf fittizia, atteggiandovi ad essere un Tiger Woods della Calabria – colore della pelle a parte – e farete una figura eccezionale con i vostri amici, che dopo aver assistito al “miracolo” di una birra fresca servita da una mazza da golf, non potranno fare altro che idolatrarvi. Proviamo (ripeto, proviamo!) a tornare seri, parlando di un accessorio decisamente funzionale alla vostra estate in sicurezza. Si tratta di un vero e proprio palloncino dell’alcol, lo stesso in dotazione alla polizia per il rilievo del tasso alcolico nel sangue, incubo del popolo della notte. Se non volete farvi trovare alla sprovvista, ecco quello che fa per voi. Un palloncino digitale che si interfaccia attraverso bluetooth al vostro smartphone. Un soffio, per scoprire quanto siete “allegri”. Scherzi a parte, ok il bere, ma sempre con moderazione. O perlomeno, lasciate che sia una persona sobria a guidare. Perché siete voi in va-
canza, non il vostro cervello! Chiudiamo in bellezza con una sorprendente ciambella galleggiante. Non una di quelle che vi offrono in dotazione al parco acquatico, ma qualcosa di veramente sorprendente. Otre a galleggiare, infatti, è un vero e proprio barbecue su acqua. Si chiama BBQ Donut, tanto capiente da ospitare fino a 10 persone. Insomma, se avete intenzione di organizzare una festa al mare, senza rinunciare alla bontà di una bella grigliata innaffiata da fiumi di birra, adesso sapete come fare. Sappiate solo che costa la “modica” cifra di 50.000 dollari. Decidete voi se il gioco vale la candela! Con questo è tutto. Anche io vado in meritata vacanza. Chissà, magari quest’estate sarà la volta buona che vedrò qualcuno esibire uno di questi stratosferici oggetti. In alternativa, la classica bottiglia di birra va più che bene. Un augurio di buone vacanze a tutti, e divertitevi!
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Tarantula: la danza estatica dell’arte contro l’effimero TAG I n T ER V IE W
di Fausto BISANTIS
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torie di vita, tra legami storici e sinergie amicali, tutte protese verso un obiettivo comune; realizzare un’idea. Dev’essere stato questo il sogno che un po di anni fa, spinse Massimiliano Brescia, insieme al suo amico Nico Citriniti, formidabile artista del scena catanzarese, rimboccarsi le maniche, aguzzare l’ingegno e tirare su, pietra dopo pietra, quello che poi sarebbe diventato un polo di attrazione dell’arte e del turismo estivo di Sellia Marina. Stiamo parlando del “Tarantula”, un locale che non è un semplice punto d’incontro della movida marina, ma una vera idea divenuta realtà capace di resistere ai massimi sistemi della società dell’effimero, proprio in virtù della sua visione camaleontica e lungimirante, ha saputo rinnovarsi sempre, anno dopo anno, diventando una meta privilegiata per viandanti, artisti e semplici forestieri, i quali ogni anno, scoprono un tassello in più all’interno di questo mare di sogni che è la Calabria, dove tra una passeg-
giata al tramonto sul lungomare e una birretta in compagnia, anche l’arte si mette in discussione, quale autentica e sfacciata protagonista di un certo tipo di stagione. L’impressione che si respira, appena entrati è quella di un luogo magico, a pochi metri dalla voce del mare, dove l’arte diventa intrattenimento con gusto; alcuni preparano il bancone, la band inizia il suo soundchek, ma l’atmosfera è comunque distesa e vissuta da chi è consapevole di lavorare per uno scopo elevato; far divertire e far sognare e alla fine di questa serata, come per le altre che seguiranno, tanti saranno viaggiatori pervasi dal sogno. Ho fatto quattro chiacchiere con gli attuali responsabili, Massimiliano Brescia, Armando Macrillò, assieme ad uno dei direttori artistici Antonio guzzomì. Il Tarantula è ormai da tempo un luogo centrale per l’intrattenimento estivo, data la sua posizione strategica, le caratteristiche strutturali e la diversità dell’offerta culturale. Quando è iniziata la vostra avventura? A. Macrillò - La storia del locale, che come precisato prima è un vero e proprio progetto, nasce nel 2006 da un’idea, un sogno di Massimiliano Brescia, con il grosso aiuto di Nico Citriniti (è d’obbligo menzionarlo, per il suo grande contributo), i quali hanno tirato su la struttura, quasi interamente con le loro mani, attraverso una fisionomia strutturale basata sull’artigianato e il riu-
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tilizzo di materiali; tutto l’arredamento che fa da cornice lo hanno realizzato quasi interamente loro. Oggi la storia continua oltre che con me e Massimiliano, anche con Mirko Faga e la direzione artistica di Antonio guzzomì e Pietro lo Scavo della “Catanzaro Concerti”. Il nome che porta è indissolubilmente legato alla tradizione e alla storia della cultura popolare calabrese, che s’incontra anche con le tradizioni etniche di tante parti del mondo. Immagino che l’idea di convergere su filo conduttore che lega antico e moderno, sacro e profano, sia legato proprio allo spirito della “Tarantella”, come idioma del sud dell’Italia. A. Macrillò - Assolutamente si, anzi il progetto originario prevedeva una netta
convergenza di spirito con la musica tradizionale; folk, tarantella, pizzica e quant’altro. Molti sono stati i musicisti e autentiche orchestre popolari che si sono esibite nei primi due anni. Nel frattempo il progetto cresceva, portandosi dietro di sé il consenso di un pubblico sempre più vasto, fino a diventare ciò che è oggi. Questo spirito molto identitario quindi è rintracciabile nel legame alle tradizioni antiche, ma anche nella capacità di saper offrire sempre qualcosa di nuovo? M. Brescia - Certamente, è sempre stato ciò che ha caratterizzato il Tarantula, far sentire a proprio agio le persone, spingendoli anche a fare qualcosa di diverso durante l’estate. Poi la posizione in cui ci troviamo, il mare vicino, permettono
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anche di riqualificare un territorio bello inaugurale, che ha visto salire sul palco, come questo. alcuni grandi nomi locali, è partita una programmazione di alto livello, con alInsomma tra un buon panino, una birra cune delle realtà più quotate dell’underfresca e un bel concerto, siete in grado ground italiano e internazionale. Ci parli di fornire un servizio completo, sia al pa- un po del programma? lato più esigente, che a chi esce in cerca A. guzzomì - Quest’anno, ancora più del di semplice svago! passato abbiamo puntato sulla qualità, M. Brescia - Cerchiamo sempre di dare con un programma assolutamente vaqualcosa di attraente, ma di qualità per- riegato, che prevede grandi nomi da ché, la volotà di questo progetto fin dalle tutta Italia. Dato che il locale resterà origini era quella di offrire qualcosa di aperto fino al 15 settembre, il mese agobello per tutti, per il pubblico, ma anche sto sarà davvero ricco ma luglio è stato per chi ha voglia di esprimere se stessi, contrassegnato da eventi di grande liinvestendo su questo, con l’idea che vello, basti pensare ai Nervana, tribute questo è il profitto più grande. Per band americana dello storico gruppo di esempio abbiamo previsto anche degli Seattle, che dopo il successo di questands di artigianato ed enogastronomia st’inverno, hanno riempito completalocale, durante le serate. mente il locale, per non parlare dei What Dopo il grande successo della festa a Funk e dei Kyle. Invece ad agosto, solo
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per citarne alcuni, sarà il turno di Alteria direttamente da “Rock Tv”, gli Skelters che presenteranno il nuovo disco e in più un Festival Metal che vedrà protagonisti gli storici glacial Fear.
ascoltare della buona musica e che spesso le cose belle si hanno proprio vicino a noi. Inoltre è importante puntare nella musica locale e nazionale inedita e di valore e questo il Tarantula continuerà a farlo sempre.
Una programmazione ricchissima, tutta a ingresso libero e questo è da specificare! A. guzzomì - Si! è importante sottolineare che gli eventi, qui sono sempre stati e continueranno ad essere gratuiti, perché vogliamo creare un rapporto fiduciario sulla gente, senza diminuire la qualità, così da far capire, che non serve spostarsi chi sa dove per
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I dettagli che fanno la differenza TAG cOn S I G L I A
di Angelo CAPOANO
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ccoglienza, affidabilità e assortimento, tre parole accomunate da una stessa iniziale, “A” come Angela Costa Gioielli. Proprio dall’accoglienza vorrei cominciare, perché subito si percepisce l’empatia tra Angela, i suoi colleghi e la moltitudine di clienti affezionati, la stessa empatia, la stessa accoglienza che avremo modo di scoprire noi stessi, soffermandoci a chiacchierare lungamente con Angela. Affidabilità; è parecchio evidente che il cliente di Angela ha scelto la persona, prima ancora del prodotto. Come Angela stessa sottolinea, “la garanzia è importante in ogni prodotto, ma la prima garanzia dei nostri clienti siamo noi”. Ed infine assortimento, del quale avremo modo di parlare lungamente in seguito. Una gioielleria così ben gestita è sicuramente il frutto di un lavoro che parte da lontano, raccontaci da dove nasce.
“L’attività è nata negli anni ’90 ed è stata avviata da me (lo rimarca con tono fiero), grazie al sostegno di mia madre, sempre presente soprattutto nei momenti più difficili. In origine era un piccolo negozio, poi fatica e dedizione mi hanno consentito di realizzare nel corso degli anni tre punti vendita, quello in cui ci troviamo adesso, Via Murano 10, Catanzaro Lido, uno a Catanzaro su Corso Mazzini 133, e un terzo al centro commerciale Le Fontane. Tutto questo non sarebbe possibile, se non fossi affiancata da uno staff accuratamente selezionato e preparato a soddisfare tutte le richieste dei clienti con garbo e competenza, ma la soddisfazione più grande è quella che mi dà il cliente quando è lui stesso a parlar bene di noi”. Parliamo dunque di prodotti, di marchi, di linee del momento e di eventuali promozioni. “Pandora, Seiko, Tissot, Philip Watch, Breil, Swatch, Ice Watch, Gattinoni, Re Carlo, Miluna, Unoaerre, Diesel, Casio, Ops!, Mabina, 2 Jewels, Hip Hop e tante altre grandi firme” Angela inizia a elencare e mostrare una sfilza di marchi prestigiosissimi e sono così tanti che quasi ci pentiamo di averlo chiesto… perché pare non voler più smettere! Molti marchi Angela, complimenti, ma i prezzi? “Quello che noi intendiamo per vasto assortimento, non è soltanto la pre-
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senza in negozio di molti prodotti, ma anche e soprattutto la possibilità di scegliere tra fasce di prezzo differenti, in base all’esigenza del cliente. Abbiamo sia i prodotti del momento, sia i classici intramontabili e un ottimo rapporto qualità/prezzo. Ci tengo a scegliere sempre i materiali migliori, tutti completamente anallergici e con garanzia minima di due anni, oltre alla garanzia che noi stessi offriamo ad ogni nostro cliente”. E se volessi acquistare qualcosa adesso, ci sarebbe qualche offerta particolarmente conveniente? “Abbiamo svariate promozioni: 50% sui gioielli D&G, acquistando un completo (bracciale e collana) della nuova collezione Secret of Macarons, c’è una borsa mare in omaggio, acquistando un orologio Moschino c’è in omaggio un let-
tore mp3, con un orologio Kenneth Cole c’è in omaggio un paio di cuffie professionali, acquistando un prodotto della linea Ops! in omaggio una T-shirt, e tante altre offerte fino ad esaurimento scorte”.
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OFFERTA VALIDA FINO AL 31 AGOSTO 2014
E qualche offerta particolare per i lettori che vi diamo, come sempre, al prossimo numero. A presto! di Tag (io ci provo)? “Perché no? Uno sconto del 10% su tutti i prodotti, valido fino al 31 agosto 2014”. grazie Angela, consentici un’ultima curiosità: in un momento economicamente difficile, qual’è la ricetta giusta per un’attività commerciale di successo? “Gentilezza e disponibilità in primis, il cliente non si affeziona a un negoziante scortese o poco disposto a prestargli attenzione, e poi, naturalmente, un vasto assortimento: è importante dare la possibilità di scegliere, più c’è assortimento più c’è possibilità di individuare un prodotto adatto alle proprie esigenze, questa è la mia ricetta”. Alle 3 “A” di Angela Costa, allora, ne aggiungiamo una quarta… “A” come Appuntamento: quello in gioielleria, a usufruire dello sconto particolare per tutti i lettori di Tag e delle promozioni del Ritaglia il coupon e recati presso la Gioielleria Angela Costa momento. Oltre ovviamente, a quello per avere diritto alla promozione
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TAG cOmIcS
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A me gli occhi TAG 4 zAmPE
di Paolo MARgARIA psydog.it
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n cane entra in una stanza vuota col proprietario, dentro c’è soltanto una ventola. La ventola si accende improvvisamente, il cane sobbalza, si spaventa. Poi avviene una cosa che, per quanto breve, racchiude circa 100.000 anni di coevoluzione cane-uomo: il cane guarda il proprietario, se il proprietario si mostra sereno e comunica in maniera
positiva, assume lo stesso atteggiamento nei confronti della ventola, se l’uomo si mostra intimorito ed agitato, la reazione del quadrupede sarà di timore e diffidenza verso il ventilatore. Chiunque abbia una cane (e forse anche chi non ne ha uno) non si scoprirà più di tanto sorpreso, il cane ci guarda spesso. Cosa c’è di così fenomenale? Questa è solo la prima fase di una ricerca italiana. Nella seconda fase, il proprietario era già nella stanza, seduto fingendo di leggere un libro, ed il cane veniva condotto dentro da uno sconosciuto. Ebbene, il cane interpellava sia lo sconosciuto che il proprietario, reagendo di conseguenza. Stiamo parlando di “social referencing”, ovvero l’atto di sfruttare la reazione altrui come spunto per gestire correttamente una nuova situazione, comportamento che sino ad ora era stato dimostrato negli esseri umani, bambini piccoli com-
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presi, e ci è utile a non commettere gravi errori, basandoci sull’esperienza altrui. Forse anche questa potrà sembrare la scoperta dell’acqua calda, ma voglio addentrarmi in un ragionamento. E’ ormai dimostrato che il nostro cane conosce tutto di noi: discrimina le espressioni del nostro volto, capisce a quale stato emotivo è associato un tono di voce, cosa significa una determinata posizione del nostro corpo, codifica il significato di qualche centinaio di parole e guarda in direzione del nostro dito puntato (azione che il suo cugino lupo è dimostratamente incapace di codificare). Il cane è una spugna, il suo DNA è evolutivamente calibrato per connettersi in
wi-fi con il nostro, ed interagire strettamente. Se questo è vero, quante delle caratteristiche negative di un cane vengono inconsapevolmente trasmesse dal proprietario, per poi costituire un serio problema? Ancora una volta, ancora di più, riscopriamo di avere al fianco un essere brillante, plastico, diversamente intelligente, che necessita di competenza per poter essere educato, e poter tirare fuori tutte le potenzialità della sua mente. Dargli il buon esempio sarà, d’ora in poi, una regola aurea. Concludo con una provocazione: ma se è vero che il cane ci osserva e ci imita, saremo forse noi ad insegnargli ad essere gerarchico e dominante? Ai posteri l’ardua sentenza!
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ARMONIED’ARTE FESTIVAl 19 lUglIO/10 AgOSTO PARCO SCOlACIUM, ROCCEllETTA DI BORgIA venerdì 1 agosto ore 22,00 SPEllBOUND CONTEMPORARY BAllET IN CARMINA BURANA nuova edizione con voce recitante in esclusiva per il Sud; testi originali nella traduzione italiana di Maria Gullì. Sabato 9 e Domenica 10 agosto l’UlTIMA NOTTE DI SCOlACIUM musical storico - atto unico da un’idea di Chiara Giordano soggetto di Francesco Brancatella e Chiara Giordano musiche originali* Nicola Piovani con la partecipazione straordinaria di Gerard Depardieu Regia: Cristina Mazzavillani Muti
MAgNA gRAECIA FIlM FESTIVAl 2014 XI EDIzIONE 26 lUglIO/3 AgOSTO lUNgOMARE DI CATANzARO lIDO venerdì 1 agosto ore 22,00 (Serata dedicata a Napoli) MARgERITA di AlESSANDRO gRANDE NON AVERE PAURA Un’amicizia con Papa Wojtyla di ANDREA PORPORATI Proiezione trailer SONg 'E NAPUlE dei Manetti Bros. Con: Alessandro Roja, Paolo Sassanelli e Giampaolo Morelli MASSIMO, Il MIO CINEMA SECONDO ME di RAFFAELE VERZILLO Con: Raffaele Verzillo sabato 2 agosto ore 22,00 SMETTO QUANDO VOglIO di SYDNEY SIBILIA con: Matteo Rovere, Sydney Sibilia e Libero De Rienzo domenica 3 agosto SERATA CONCLUSIVA + PREMIAZIONI
CAlAFRIKA MUSIC FESTIVAl 1-2-3 agosto Pianopoli (CZ) AlTERIA Sabato 10 agosto, ore 23.30 Tarantula, Loc. Riva Chiara, Sellia Marina 62
lunedì 18 agosto h. 19.30, Il semaforo, Località Pantane, Villaggio Racise, Taverna
+ LIVE ACUSTICO DI CRISTIANO DE ANDRE’ SIlA WESTERN STYlE Summer in the rocky mountains of Italy 5-10 agosto, Villaggio Mancuso (Taverna)
Bacchanalia 2200 anni dopo Assaggi e paesaggi infiniti TIRIOLO 20/24 Agosto 2014
ROCK AUSER 2014 X edizione, 10 e 11 agosto, h, 21.00 Piazzale Oliveto, Albi. 11 agosto Latest Trick, Essenza, Pino Scotto 12 Agosto The southern gentlemen league, Alteria, Ivan Mihaljevic & Side Effects.
SETTEMBRE Al PARCO VIII EDIzIONE Dal 4 al 7 settembre, Parco della Biodiversità Mediterranea Catanzaro 4 settembre: Maurizio Vandelli 5 settembre Yardbirds 6 settembre Big brother and the Holding Company 7 settembre “Shadow’s of 60’s” un omaggio ai grandi interpreti della Motown casa discografica storica specializzata in soul and R&B.
ONDAROCKONTEST 2014 1 e 2 agosto “Lungomare Ulisse” di Squillace Lido Caparezza, “Museica Tour 2014” 6 agosto - h. 21.30 Arena Magna Graecia di Catanzaro Lido Faust & The Malchut Orchestra Prog Aperitif from “20.000 Windows” 63
Aggiornata al 31 luglio 2014
NOTTURNO ORE 20:00 – 08:30 Dal 30/07 al 05/08 Dal 06/08 al 12/08 Dal 13/08 al 19/08 Dal 20/08 al 26/08 Dal 27/08 al 02/09
AVERSA V.le Dei Bizantini, 11 MITTIGA C.so Mazzini, 27 RUFFA Via Educandato, 7 GALLELLI Via M.Greco, 156 ALCARO Via Jannoni, 51
DI STEFANO Via Gullì, 18 PITARO V.le Magna Graecia, 268 BARBALACE V.le Crotone, 155 COLACE V.le Crotone, 35 PITARO V.le Magna Graecia, 268
SABATO/DOMENICA,FESTIVO E INTERMERIDIANO DA SABATO A VENERDI Dal 26/07 al 01/08 Dal 02/08 al 08/08 Dal 09/08 al 14/08 15/08 Dal 16/08 al 22/08 Dal 23/08 al29/08 Dal 30/08 al 05/09
NATURALE Via Ferdinandea, 23/A STADIO V.le Pio X, 88 IOPPOLO Via T. Campanella, 95 IOPPOLO Via T. Campanella, 95 EUROPEA Via Milano, 24/A MITTIGA C.so Mazzini, 27 COLACE V.le Crotone, 35 64
ALCARO Via Jannoni, 51 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 ALCARO Via Jannoni, 51 ALCARO Via Jannoni, 51 AVERSA V.le Dei Bizantini, 11 GIUSTI V.le Cassiodoro, 233 RUFFA Via Educandato, 7
BARBALACE V.le Crotone, 155 COLACE V.le Crotone, 35 DI STEFANO Via Gullì, 18 COLACE V.le Crotone, 35 PITARO V.le M. Graecia, 268 BARBALACE V.le Crotone, 155 COLACE V.le Crotone, 35
ORARIO FERIALE DAL 23/06 AL 15/09
Linea 1 - Giovino-Aranceto-Stadio
Linea 2 - Giovino-Corvo-Stadio
Partenze (da Giovino) 6.30 7.30 8.40 9.45 10.45 11.30 12.25 13.25 14.30 15.30 16.25 17.20 18.30 19.40 21.00 Transito (da P.zza Stadio) 7.25 8.20 9.40 10.45 11.45 12.30 13.25 14.25 15.25 16.20 17.25 18.15 19.25 20.40 21.40
Partenze (da Giovino) 5.50 7.00 8.05 9.10 10.10 11.00 12.05 13.10 14.00 15.00 16.00 17.00 18.00 19.10 20.30 Transito (da P.zza Stadio) 6.45 8.00 9.05 10.10 11.10 12.05 13.10 14.15 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00 20.15 21.20
Linea 4 - P.zza Matteotti-Cavita
Linea 3 - Circolare via A. Fares
Partenze (da piazza Matteotti) 7.05 8.25 9.45 11.25 12.25 13.15 15.20 17.10 18.10 Transito (da Mater Domini) 7.15 8.40 10.00 11.40 13.30 15.30 17.20 18.25
Partenze (da Kennedy) 8.40 10.00 11.20 12.25 13.30 15.10 16.20 17.30 18.50 20.30 Transito (da via Fares) 7.30 8.55 10.15 11.35 12.40 13.45 15.25 16.35 17.45
Linea 5 - Kennedy-Gagliano
Linea 6 - Kennedy - Buda Partenze (da Kennedy) 6.00 6.30 7.50 9.30 12.20 13.30 14.50 16.45 19.00 20.20 Transito (da Buda) 6.30 7.00 8.20 10.00 12.55 14.00 15.25 17.20 19.35 20.55
Partenze (da Kennedy) 7.00 8.20 9.00 10.20 11.20 12.50 14.10 15.40 17.20 18.10 19.40 Transito (da Gagliano) 7.25 8.45 9.25 10.45 11.45 13.15 14.35 16.10 17.45 18.35 20.05
Linea 7 - P.zza Matteotti - S. Elia
Linea 8 - Kennedy - Siano Partenze (da Kennedy) 7.40 8.30 9.30 10.40 12.00 13.10 14.20 15.30 16.50 17.50 19.00 20.15 Transito (da Siano Lacina) 7.00 8.10 8.55 10.05 11.15 12.35 13.40 14.50 16.00 17.20 18.20 19.35
Partenze (da Piazza Matteotti) 6.20 7.20 8.40 10.10 11.00 12.30 13.20 14.30 16.10 17.20 18.20 19.30 20.40 Transito (da S. Elia) 7.00 8.00 9.10 10.40 12.00 13.05 13.55 15.00 16.40 18.00 18.50 20.30 21.20
Linea A - Funicolare Sala-Kennedy
Linea 9 - Circolare Alli
Partenze (da Funicolare Sala) Transito (da Kennedy) 7.35 10.20 10.40 19.05
Andata (da Kennedy) 8.10 9.20 10.55 12.05 13.20 14.40 16.15 18.00 20.35 Ritorno (da Alli) 7.20 8.35 9.45 11.20 12.30 13.45 15.05 16.40 18.25 21.00
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Linea A1 - Funicolare Sala-Cimitero
Linea G - P. Matteotti – Germaneto Partenze (da Kennedy) 14.10 Transito (da Germaneto) 7.10 14.30
Partenze (da Funicolare Sala) 8.20 10.35 15.00 16.20 Transito (da Cimitero) 8.55 11.05 15.40 17.05
LINEA P - Park Musofalo
Linea L - Le Fontane - CZ Lido
Il servizio si effettua dal lunedì al venerdì dalle ore 7.20 alle ore 14.00 con corse ogni 10 minuti e dalle ore 16.00 alle ore 17.00
Partenze (da Le Fontane) 17.20 18.10 19.00 21.15 22.00 23.00 Transito (da piazza Garibaldi) 17.35 18.25 21.25 22.10
Circolare centro - P. Roma - B.Gesù
Linea U1 - Giovino - Campus (dal 23/06 al 27/07 e dal 01/09 al 14/09) Partenze (da Giovino) 6.55 7.25 8.05 9.10 10.20 11.40 12.30 13.40 14.30 15.40 16.30 17.40 18.30 19.30 Partenze (da Campus) 7.30 8.00 8.40 9.40 10.55 12.15 13.10 14.15 15.05 16.15 17.10 18.20 19.10 20.15 (dal 28/07 al 31/08) Partenze (da Giovino) 7.30 9.00 10.30 11.25 12.45 13.35 15.30 17.30 Partenze (da Campus) 8.05 9.35 11.10 12.00 13.20 14.05 16.10 18.10 (SABATO) Partenze (da Giovino) 7.30 9.00 10.30 11.25 12.45 13.35 15.30 17.30 Partenze (da Campus) 8.05 9.35 11.10 12.00 13.20 14.05 16.10 18.10
Partenze (da P.zza Roma) 6.50 8.05 9.20 10.35 11.50 13.10 14.30 15.45 17.15 18.30 Transito (da B.Gesù) 7.20 8.35 9.50 11.05 12.20 13.40 14.55 16.10 17.40 18.55 20.05
Linea U2 - B.Gesù – Campus (dal 23/06 al 27/07 e dal 01/09 al 14/09) Partenze (da Campus) 6.20 7.20 8.20 9.10 10.20 11.10 12.00 13.10 14.10 15.15 16.15 17.15 18.15 19.30 Transito (da B.Gesù) 7.00 8.00 9.00 9.45 11.00 11.50 12.40 13.50 14.50 15.55 17.00 18.00 19.05 (dal 28/07 al 31/08) Partenze (da Campus) 7.00 8.30 10.10 12.10 13.40 15.20 17.20 19.00 Transito (da B.Gesù) 7.30 9.05 10.45 12.45 14.15 15.55 17.50 19.30 (SABATO) Partenze (da Campus) 7.00 8.30 10.10 12.10 13.40 15.20 17.20 19.00 Transito (da B.Gesù) 7.30 9.05 10.45 12.45 14.15 15.55 17.50 19.30
Linea U3 - Gagliano - Campus (dal 23/06 al 27/07 e dal 01/09 al 14/09) Partenze (da Campus) 6.50 8.00 9.10 10.30 12.00 13.30 14.40 16.05 17.20 18.50 Transito (da Gagliano) 7.15 8.25 9.35 10.55 12.30 13.55 15.05 16.30 17.45 19.15 (dal 28/07 al 31/08) Partenze (da Campus) 7.15 9.00 11.00 12.50 14.35 16.05 18.05 Transito (da Gagliano) 7.40 9.25 11.25 13.15 15.00 16.30 18.30 (SABATO) Partenze (da Campus) 7.15 9.00 11.00 12.50 14.35 16.05 18.05 Transito (da Gagliano) 7.40 9.25 11.25 13.15 15.00 16.30 18.30
Linea U5 - Campus-Aranceto-Sala Partenze (da Campus) 7.30 9.10 12.00 16.10 Transito (da Funicolare Sala) 7.00 8.10 9.45 12.35 18.20
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Linea U4 - Campus-Corvo-Sala
Linea 266 - Funic. Sala - Pentone Partenze (da Funicolare Sala) 11.00 19.30 Partenze (da Pentone) 12.00 20.30
(dal 23/06 al 27/07 e dal 01/09 al 14/09) Partenze (da Campus) 8.10 10.40 13.20 14.40 17.40 19.10 Transito (da Funicolare Sala) 7.30 8.50 11.20 13.55 15.15 16.45 (dal 28/07 al 31/08) Partenze (da Campus) 8.30 10.25 12.10 13.30 15.30 17.30 Transito (da Funicolare Sala) 7.40 9.10 11.10 12.50 14.10 16.10 (SABATO) Partenze (da Campus) 8.30 10.25 12.10 13.30 15.30 17.30 Transito (da Funicolare Sala) 7.40 9.10 11.10 12.50 14.10 16.10
Linea 267 - Giovino - FacoltĂ Farmacia Partenze (da Giovino) 8.30 12.05 12.30 13.20 16.35 Transito (da facoltĂ Farmacia) 9.00 12.35 13.00 13.45 17.10
Linea 100T - Deposito - Funic. Sala Partenze (da Deposito) 6.10 6.50 7.20 14.50 Partenze (da Funicolare Sala) 9.20 12.45 17.40 19.50 21.10
Linea 200T - Dep. - S. Maria - Giovino Partenze (da Deposito) 5.40 6.45 7.10 7.50 8.15 11.50 11.55 12.10 12.15 12.55 13.10 13.45 14.20 15.20 16.20 17.10 17.45 18.15 20.10 Partenze (da Giovino) 9.10 9.30 12.20 12.45 12.50 13.20 13.40 14.05 14.15 14.25 14.40 17.35 19.15 19.40 20.05 20.10 20.45
Linea 300T - Deposito - Campus Partenze (da Deposito) 6.10 6.40 7.10 7.40 11.45 12.55 13.55 14.30 19.20 Partenze (da Campus) 7.40 9.30 11.40 12.30 12.55 14.20 14.30 18.40 19.40 19.40
Linea 400T - Deposito - Kennedy Partenze (da Deposito) 5.40 6.10 6.40 6.45 7.30 8.20 11.40 12.00 12.30 12.50 13.00 13.50 14.10 17.00 17.40 17.50 18.40 20.10 Partenze (da Kennedy) 8.40 9.20 11.15 12.00 12.55 13.10 13.40 14.10 14.30 15.30 18.00 18.10 18.50 19.20 21.30 22.00
Linea 300T - Deposito - Campus Partenze (da Deposito) 6.10 6.40 7.10 7.40 11.45 12.55 13.55 14.30 19.20 Partenze (da Campus) 7.40 9.30 11.40 12.30 12.55 14.20 14.30 18.40 19.40 19.40
Linea 600T - Dep. - Corvo - Giovino Linea 500T - Dep. - Aranc. - Giovino
Partenze (da Deposito) 6.30 Partenze (da Giovino) 18.25 22.30
Partenze (da Deposito) 6.10 7.10 8.00 14.00 14.40 Partenze (da Giovino) 17.00 21.40 22.10
Linea 900T - Deposito - via A. Fares
Linea 800T - Deposito - P. Roma
Partenze (dal Deposito) 6.55 12.30
Partenze (dal Deposito) 6.30 12.50 Partenze (da P.zza Roma) 13.00 19.20
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EMERGENZE 0961 32155 116 118 803803 800 018 903
Catanzaro Soccorso Soccorso Stradale Club Italia Emergenza Sanitaria Soccorso Stradale Europ Assistance Linea antiusura
SALUTE 0961 702021 0961 744111-741769 0961 727719 0961 741010 0961 883219 0961 745833-750193-737562
Ospedale Pugliese di Catanzaro Croce Rossa Italiana Catanzaro Croce Azzurra Catanzaro Croce Verde Catanzaro Pronto Soccorso Catanzaro Guardia Medica Catanzaro
SICUREZZA Carabinieri Vigili del Fuoco Polizia di Stato Corpo Forestale dello Stato di Catanzaro Polizia Municipale
112 115 113 0961 741958 0961 393911 UTILI
Stazione Ferroviaria di Catanzaro 0961 751022 Capitaneria di Catanzaro 0961 31642 A.M.C. 0961 781467-781475 Funicolare 0961 750120-794425 Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme 0968 414111 TAXI 0961 721348-725846-721348 Comune di Catanzaro 800 574 323 Ambulanza Veterinaria Darko (20.30/6.30) 0961 768550-331 6932893 69
CITTA’ • PORTA MARINA • RISTORANTE AMICI MIEI • TAVERNA SAN NICOLA • PIZZA STORE • RISTORANTE MANFREDI • U TAMARRU • A FURNACIA • DA PEPE • IRISH PUB • BIRRERIA DEGLI AMICI • PITBULL • SIMON PUB • PIZZERIA ALICE • C’È PIZZA PER TE • L’ARTICOLO IL • MALLARD PUB • C’ERA UNA VOLTA • PUBLIC HOUSE • LA MEDITERRANEA • LA QUERCIA DEGLI ELFI • CORTO MALTESE • TOPOLINO • IL CASELLO
tel. 0961 726007 tel. 0961 745356 tel. 0961 744681 tel. 339 2324531 tel. 0961 721841 tel. 0961 751971 tel. 0961 720970 tel. 0961 726254 tel. 0961 726794 tel. 328 1262307 tel. 327 1942353 tel. 0961 727757 tel. 0961 770026 tel. 347 0428837 tel. 0961 775700 tel. 0961 720762 tel. 348 3336698 public_house@libero.it tel. 0961 792599 tel. 0961 701393 tel. 331 4052095 tel. 0961 022024 tel. 349 0932845
FUORI CITTA’ • MATTIA PUB • IL SARAGO • SCACCO MATTO • PALAHOTEL VALLENOCE • HEINEKEN LOUNGE BAR • LA ROSA NEL BICCHIERE • ALBERGO DELLA POSTA
tel. 0961 923633 tel. 0961 962302 tel. 333 7334160 tel. 0968 63380 tel. 0961 998307 tel. 0968 666668 tel. 0961 922033/57
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MARE • TONNINA’S PUB • LA TANA DEL LUPPOLO • GOLOSITA’ • PORCA VACCA • PICCOLO MONDO • TOQUEVILLE • ALEXANDER • AL PORTO • PADDY’S IRISH PUB • GIARDINO DEI SENSI • PERCIVAL PUB • LEGEND PUB • MARE NOSTRUM • LA CASITA • XIX SECOLO
tel. 327 6930782 tel. 338 6370031 tel. 0961 738349 tel. 338 7001334 tel. 0961 32245 tel. 0961 31117 tel. 388 7918227 tel. 0961 31562 tel. 0961 31457 tel. 0967 576670 tel. 0967 576621 tel. 366 3133820 tel. 346 5873160 tel. 0961 964069-329 7293614 tel. 388 7736570
BAR & LOCALI • K DI CUORI CAFFE’ LETTERARIO • CAFFE’ IMPERIALE • MIGNON BAR • BAR AMEDEO • PICCOLO PRINCIPE • GIANDUIOTTO • BYBLOS CAFE’ • JUICE CAFE’ • BARCOLLANDO • HEMINGWAY • TARANTULA • ATMOSFERA • NO MAS
tel. 0961 702009 tel. 0961 743231 tel. 0961 741000 tel. 0961 702237 tel. 339 8282140 te.l 0961 090705-0961020796 tel. 0961 34514 tel. 0961 31612 tel. 328 7597731 tel. 338 8911974-338 3169486 tel. 335 5654842 tel. 393 3304694 tel. 328 0099920
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di Valentina Amato - http://www.piattogiusto.it
Barchette di indivia con mousse di salmone e semi di papavero INGREDIENTI:
ISTRUZIONI:
- 100 gr di salmone affumicato
- 1. Frulliamo riducendo in crema il salmone con il mascarpone. Conserviamo in frigorifero.
- 200 gr di mascarpone - 2 cespi di indivia belga - semi di papavero
- 2. Al momento di servire, mondiamo laviamo e asciughiamo le foglie pi첫 grandi dell'indivia e riempiamole con la mousse aiutandoci con una sacca da pasticcere con bocchetta a stella. - 3. Terminiamo la presentazione con i semi di papavero. 72
Panzanella Pugliese INGREDIENTI:
ISTRUZIONI:
- 4 frise (io integrali con lievito madre, le mie) - pomodori costoluti, pachino o quelli che pi첫 preferite ma che siano belli profumati - 200 gr di filetti di tonno Callipo - un cetriolo - origano - basilico - sale - olio evo - un cucchiaio di aceto - cipollotto fresco e peperoncino a piacere
- 1. Bagniamo rapidamente le frise in una ciotola con acqua e un cucchiaio di aceto. - 2. Scoliamo e sbricioliamo grossolanamente. - 3. Tagliamo a pezzettini i pomodori e il cetriolo e raccogliamo in una ciotola, condiamo con olio, sale, origano, mescoliamo e aggiungiamo il tonno sbriciolato. - 4. Aggiungiamo anche la frisa e il basilico spezzettato. - 5. Copriamo con pellicola e lasciamo riposare in frigo per un paio di ore. - 6. Facciamo acclimatare e serviamo con un filo di olio evo.
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Agosto/Settembre Archie
ARIETE Arrivano le ferie e i pianeti, per tutto Agosto, vi consigliano di godervele appieno: grandi soddisfazioni attendono chi saprà OSARE. Amicizie da ombrellone e amori da spiaggia saranno sostenuti da chiarezza, semplicità e molta passione. Chissà che qualcuno non riesca anche a superare l’estate! Intimità e complicità per chi è in coppia. Finalmente.
gEMEllI Quanti vi consideravano degli scapestrati e inaffidabili combina guai si sono dovuti ricredere. Ora che avete acquistato fiducia in chi siete davvero, non fermatevi. In ogni caso, con i transiti planetari che vi aspettano, non potreste nemmeno! C’è chi dice è una strega, tanto lei se ne frega Ai giudizi degli altri non fa neanche una piega… CANCRO L’estate sarà serena, senza troppi drammi. Sarete fantasiosi ed efficienti al tempo stesso, qualsiasi cosa avrete in mente di fare. L’amore risentirà positivamente di questo equilibrio interiore. Procedete dritti verso la vostra meta. La calma è la virtù dei forti.
TORO Molti di voi non vivono i cambiamenti con grande positività, ma Agosto si preannuncia foriero di veri e propri stravolgimenti, soprattutto in ambito affettivo. Lasciatevi andare, non resistete, solo così capirete in che direzione voi (e nessun altro) volete che vada la vostra vita. Amori bollenti.
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BIlANCIA E’ ora che mettiate da parte le vostre insicurezze, perché Agosto sarà un punto di partenza fondamentale per i prossimi mesi. Siete belli, simpatici, interessanti, appagati. Noleggiate una macchina del tempo, tornate indietro di quanto volete e datevi un forte abbraccio. All’orizzonte c’è quello che avete sempre sognato. LACIO DROM!
lEONE Agosto è il vostro mese e vi sentirete rinati sotto tutti i punti di vista. Dite sì alla vita, agli amici, all’amore e all’eros. L’unico consiglio che posso darvi è quello di stare attenti alle finanze…so che preferite la buona, vecchia cicala, alla noiosa formica, ma l’autunno arriverà, prima o poi! Sono un ragazzo fortunato, perché m’hanno regalato un sogno…
SCORPIONE “Tu tu tu tu sei per me esagerata”, cantava Neil Sedaka. Va bene la passione, lo slancio, va bene non aver peli sulla lingua, ma cercate di far sì che la vostra sincerità sia una virtù e non un motivo di scontro. Tra le lenzuola tutto bene, i partner vi troveranno irresistibili…nonostante tutto!
VERgINE Potrebbe non essere poi così male cambiare un po’ le vostre abitudini. Avrete l’opportunità di assaporare emozioni molto intense e un senso di novità inebriante. Controllate la vostra tendenza a voler controllare tutto! Se l’ombrellone di quella bella e sbadata tipa in bikini non fosse volato via, voi non avreste potuto aiutarla a riprenderlo…
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ACQUARIO Avete raggiunto un livello di maturità notevole, che si traduce in una conoscenza profonda di voi stessi e anche nell’aver trovato maggiore armonia con i vostri lati ombra. In coppia, sarete generosi e disponibili. Il consiglio è quello di seguire più il vostro sacro intuito, che le vostre pulsioni sessuali…
SAgITTARIO Non vi sentite così bene da mesi. Siete gli ottimisti dello zodiaco, si sa, ma c’è sempre stato…un MA, a mettere un velo al vostro sorriso, nell’ultimo periodo. Ora il “ma” si è dissolto. La vita che volete vivere non è un’utopia irrealizzabile, non più. E gli amori sono tanti ed esattamente come piace a voi: entusiasmanti e concreti. Siete il vostro talismano portafortuna!
PESCI Avete spesso ritenuto la vostra emotività un problema, specie nelle relazioni affettive. Sarà proprio questo, invece, il vostro punto di forza: compassione; sensibilità, finezza emotiva e una nuova leggerezza vi aiuteranno a vivere rapporti appaganti e intensi.
CAPRICORNO I favori del destino giungeranno a voi sotto forme che non pensavate, quindi tenete gli occhi aperti, fate un respiro profondo e procedete con la vostra solita sicurezza. Se guardate bene il sentiero, troverete, accanto a dei ciottoli sparsi, anche altre strane tracce, delle briciole di pane.
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Dr.ssa A. Santacroce Psicologo
Cybersex
S
e è vero che Internet ha cambiato il contesto sociale, il linguaggio, i comportamenti e le abitudini di milioni di persone, è anche vero che è diventato un “luogo” dove poter esprimersi, incontrarsi, a volte anche trasgredire per evadere dalla dimensione, talvolta monotona, della quotidianità. Sempre un maggior numero di persone utilizza la Rete per instaurare nuove amicizie o rapporti. Ed è in crescita costante anche il fenomeno della navigazione su siti dedicati agli incontri, alla ricerca del sesso virtuale facile e senza complicazioni. Difficilmente, però, gli utenti che praticano il cybersex ne parlano apertamente o ammettono di praticarlo, dunque non si possono stimare quante persone navigano sulle migliaia di siti dedicati alla pornografia ed al sesso on line. Se per molte persone, il cybersex è un modo per trasgredire, giocare eroticamente, parlare di sesso e “rimorchiare”, per altri diventa una vera e propria dipendenza con conseguenze allarmanti sulla vita “reale”, nella quale si perde il senso della sessualità vera e propria, arrivando persino ad annullare le relazioni interpersonali, con ripercussioni negative in ambito sociale e lavorativo. Internet è un contenitore infinito di foto, filmati, annunci e possibilità interattive per ogni tipo di curiosità sessuale. Pertanto, bisogna fare attenzione a non perdere il contatto con la realtà. Il cybersex viene dunque considerato, seppure genericamente, come tutto ciò che di sessuale è possibile svolgere sul web, attraverso webcam e chat a carattere erotico o materiale pornografico. Nelle chat erotiche, i partner virtuali, si scambiano messaggi sessuali scritti accompagnandosi in molti casi, ad immagini delle parti intime o riprese in tempo reale con la webcam. “L’8% degli italiani è dipendente da Inter-
net, e fra questi spiccano gli utenti alla ricerca del sesso virtuale, un fenomeno che riguarda prevalentemente i maschi, eterosessuali, dai 33 ai 55 anni. Ma stiamo ricevendo sempre più richieste di aiuto da parte dei giovani dai 18 ai 35 anni”. Dall’identikit dei “malati di cybersex” emerge che “nel 76% si tratta di uomini, sposati nel 60% dei casi e separati nel 13%, capaci di passare da 11 a 35 ore a settimana incollati davanti il monitor del PC. Ci si connette spesso durante le ore lavorative - aggiunge la dottoressa Cosmi - ma i file di interesse vengono scaricati di notte, a casa. Inoltre, per lui il 33% delle relazioni virtuali sfocia in incontri reali. Una percentuale molto inferiore a quella totalizzata dalle donne”. “Spesso -la dipendenza da cybersex si associa a depressione e difficoltà ad instaurare relazioni reali”. Ma non ci sono solo gli adulti a trascorrere molto tempo in Rete su siti dedicati al sesso, in quanto sarebbe alto anche il numero degli adolescenti che trascorrono molto tempo sul Web. E le motivazioni che spingono a farlo sono diverse: su Internet non ci si sente giudicati, si abbattono le barriere della timidezza, si può scegliere tra numerose opportunità ed è più facile trovarne. In taluni casi si sceglie il cybersesso per “scappare” dalla realtà e dalla monotonia che, troppo spesso, si viene a creare nel rapporto con il proprio compagno L’uso eccessivo della pornografia virtuale, dove tutto diventa facilmente accessibile, diventa con il passare del tempo una vera e propria dipendenza. Si sottolinea che il 70% dei pazienti che si sono rivolti negli ultimi tempi alle cliniche per curare disturbi della sessualità, hanno utilizzato la pornografia on-line per diverse ore, ogni giorno della settimana. 79