LA PROVINCIA IN TASCA
MENSILE GRATUITO DI INFORMAZIONE, CULTURA, INTRATTENIMENTO E SERVIZI UTILI - N째16 - DICEMBRE 2013
Provincia di Catanzaro
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EDITORIALE
John Lennon - Happy Christmas
“OH CAPITANO, MIO CAPITANO!” Un numero natalizio che non si conforma, che non sta al suo posto, perché “è così che si deve fare”, che vuole andare oltre ciò che viene dato per certo, scontato, quasi come l’urlo delle ragazze quando parte Girls Just Want To Have Fun, in tutti i locali del mondo. Questo è Tag n.16, senza alcuna intenzione di muovere guerra a chicchessia – War Is Over, cantava John Lennon, in quella che è forse LA canzone per eccellenza del Natale. Ci muoviamo semplicemente verso ciò che si avvicina al nostro modo di intendere le cose; allora, anziché stare a guardare inerti com’è che vanno di solito, pensiamo a come vorremmo che andassero e, a modo nostro, agiamo di conseguenza. Su queste premesse, apparirà più chiaro il messaggio dato dalle Officine Sonore, protagoniste della nostra copertina, una realtà composta da ragazzi che hanno avuto il coraggio di osare, creando a Lamezia una scena musicale e culturale prima pressoché inesistente. Attivare la Mente, pensare con la propria testa, sorpassare il pregiudizio e bypassare le verità indotte: ce lo dice senza mezzi termini il nostro Antonello Migliaccio, in Tag CineAmando, con un articolo dai toni appassionati e intransigenti, così come Urian, nelle sue Curiosità, o Paolo Margaira e Matteo Malacaria, rispettivamente in Tag 4 zampe e Tag Birramoriamoci: siamo pronti a sfatare i miti, a “vendere la Corsica
Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” alla Francia” e a farvi cadere tutte le illusioni. Vi vogliamo intraprendenti, come i ragazzi di Shape Beyond Graphic (Tag Arte) e Pamela Soluri (Tag Speciale Moda): giovani che fanno della creatività e della propria passione un lavoro a tutti gli effetti, contro ogni ondata di pessimismo che “la crisi” può portare. Non a caso, Tag Cuborock è intitolato “Osate cambiare, cercate nuove strade”, e tutto il numero, se vogliamo, è una citazione degli insegnamenti del Prof. Keating, nel cult cinematografico L’Attimo Fuggente. Tag N.16 è un incoraggiamento, niente di più. Abbiamo capito che acquisire la consapevolezza di potercela fare è il primo passo per riuscire. Lo abbiamo capito grazie a tutti coloro – collaboratori, artisti, commercianti, amici - che si sono avvicinati con entusiasmo al nostro progetto e ci hanno trasmesso, ognuno con la propria personalità, un messaggio importante di speranza e di cambiamento. E credo sia l’augurio migliore che possiamo farvi, per queste festività. Buona Fine e Buon Inizio! TAG
Tag 5
TERIA BAR - GELA IA PASTICCER
ni, 80/82 Corso Mazzi 060705 61 09 l. Te ia ri di Cefalon do - Via Martil. 0961 020796 Li ro za an at C Te Catanzaro -
Tag 6
SOMMARIO TAG BIRRAMORIAMOCI
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TAG ARTE 12 38 TAG 4 ZAMPE TAG BACHECHE 16 42 TAG INTERVIEW TAG STORIA 22 49 TAG SPORT 26 50 TAG MUSICA 30 54 TAG CINEAMANDO 34 59 TAG - La provincia in tasca Testata giornalistica registrata al Tribunale civile di Catanzaro, sezione per la stampa e l’informazione, con n° R.G. 709/2012 Edito da SR Comunication Direttore Responsabile – Angela Palaia Direttore Marketing – Angelo Capoano Coordinamento Editoriale – Francesca Ceniti Fotografia – Giulia Virgolino Grafica e Impaginazione - Maurizio Tolomeo Direzione Amministrativa - Valeria Iaria Direttore Artistico - Stefano Console Hanno collaborato: Salvatore Belfiore – Domenico Concolino – Valeria Iaria - Giuseppe Loprete -- Matteo Malacaria – Paolo Margaira – Niccolò Matteucci – Antonello Migliaccio – Saverio Paone – Pamela Soluri - Urian.
TAG COMICS TAG MODA TAG COMICS TAG CUBOROCK
66 TAG EVENTI 70 ORARI FARMACIE 71 MUSEI CATANZARO 72 NUMERI UTILI 73 ORARI AMC 76 TAG OROSCOPO
PER LA TUA PUBBLICITÁ Angelo Capoano – 320 93 36 564 Saverio Paone – 333 22 77 792 Michela Vellone -- 3927404747 Matteo Malacaria -- 3277634633 Email: redazione@taginforma.it Facebook: Tag Rivista Gratuita Sede amministrativa – Via Cilea, 5 • 88100 (CZ) Le immagini e i testi presenti su questa rivista, sono di proprietà dei rispettivi autori
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TAG
BIRRAMORIAMOCI
Lynyrd Skynyrd - Rudolph The Red Nosed Reindeer
Birra artigianale, questa sconosciuta.
Sintesi di una vera e propria rivoluzione in rapida espansione. Con qualche consiglio che non guasta mai. Questo è il primo articolo che ho il piacere di scrivere su Tag. Che emozione, sapete? In qualità di blogger, scrivere è un’attività quotidiana, ma questa volta è resa ancora più eccezionale dalla possibilità di allargare il bacino di lettori, Voi, ai quali voglio raccontare una storia, chiamata birra artigianale. È così che nasce BIRRAmoriamoci (www.birramoriamoci.it), il mio blog personale dedicato alla birra e, più in generale, alla cucina e alla buona tavola. Lo conoscete? No!?! Molto grave, è una lacuna che dobbiamo immediatamente colmare. Innanzitutto, birra artigianale…
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Matteo Malacaria cosa diamine è la birra artigianale? Realtà poco diffusa nel Meridione, ha invece pressoché invaso le città centro-settentrionali ed è ancora in rapida espansione, come testimonia l’incessante crescita del numero di (micro)birrifici (al momento in cui scrivo sono 618, fonte Microbirrifici. org). Un vero e proprio fenomeno o, per dirla all’americana, una craft beer revolution (rivoluzione della birra artigianale). Sembra strano parlare di birrifici italiani, un Paese a vocazione vitivinicola, ma sappiate che (e non esagero) la birra artigianale italiana è diventata vero e proprio oggetto di culto, coinvolgendo praticamente tutti, appassionati e non, in qualsiasi contesto, dal bar al ristorante raffinato, dalla fiera al pub, al consumo casalingo. Per non parlare delle sperimentazioni da tempo in atto in ambito culinario, dove si rischia letteralmente di impazzire, di fronte all’infinità di possibili abbinamenti birra-cibo! Non esiste, purtroppo, una definizione precisa di birra artigianale, neppure un disciplinare di produzione che mi aiuti nel tentativo di spiegarvi in
maniera puntuale le caratteristiche di questo prodotto. Questo significa che devo fare uno sforzo non da poco, per cercare di trasmettervi un’idea chiara del concetto. Il modo in assoluto più semplice per descrivere la birra artigianale è metterla a confronto rispetto alla birra industriale, che normalmente siamo abituati a bere dalle classiche bottiglie di vetro verde. È convinzione diffusa che ciascun marchio sia diverso dall’altro. In realtà, a parità di gradazione alcolica, si avrà praticamente lo stesso, identico sapore, salvo minuscole e impercettibili variazioni. Grande libertà di scelta, di aromi e di gusto per la birra artigianale, capace di racchiudere in ogni bottiglia un’esplosione di sapori e odori, di regalare ad ogni sorso un intenso ed elegante bouquet olfattivo/gustativo. Vera e propria estasi per i sensi…non so se rendo l’idea! Sono di parte, mi direte. Vi
invito allora a provare da voi: non c’è modo migliore per comprendere una sensazione, se non provandola su se stessi!Il blog nasce da un’esigenza personale: condividere questa mia grande e crescente passione, con l’intenzione di contribuire, nel mio piccolo, alla diffusione di “cultura” birraria e alla promozione del suo consumo (senza alcun tipo di favoritismo, sia chiaro) rispetto alla birra industriale. Creare un luogo di incontro e scambio virtuale, poi, comunque più intimo rispetto ad un classico forum, mi permette di confrontarmi direttamente con l’utenza (anche molti “addetti al settore”) e di rimanere costantemente aggiornato sul tema. Il mio motto è “crescere assieme al lettore”. è estremamente stimolante, quotidianamente, impegnarsi per raccogliere nuove informazioni, per poi condividerle assieme ai lettori, assieme a voi. Lungi da me
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ritenermi un esperto. Chiamatemi, piuttosto, appassionato. Approfitto di questo nostro primo incontro “di penna” per sfatare alcuni miti: 1. La birra “Doppio Malto” non esiste! O meglio, si tratta di un inquadramento normativo in funzione della gradazione alcolica. In questo caso, si indica una birra con una percentuale di alcol per volume (abv) superiore al 6%. Non chiamatelo stile birrario, dunque, e diffidate da chi vi consiglia una birra “Doppio Malto”, semplicemente perché potrebbe farvi bere… praticamente qualsiasi cosa! 2. La birra si apprezza meglio bevuta al bicchiere. Il discorso non vale se si tratta di birra industriale, sappiate però che diventa essenziale quando si tratta di birra artigianale. Solo versandola nel bicchiere (e ad ogni stile il suo bicchiere specifico) è possibile apprezzarne al meglio le caratteristiche organolettiche, consentendo al suo bouquet olfattivo/ gustativo, come si dice nel gergo,
schiuma!”. La schiuma è importante: protegge dall’ossidazione (contatto prolungato con l’ossigeno) che ne rovina il gusto, e indica una birra ben fatta e ben spillata. 4. Infine, la birra non si beve ghiacciata. È sbagliato, anche quando fuori ci sono 35° all’ombra. Le temperature polari ne appiattiscono sapori e odori. La birra deve invece essere bevuta, certamente non calda, ma a temperature più consone, diciamo così, alla fascia mediterranea. Le temperature ideali variano a seconda della gradazione alcolica (gradazioni maggiori preferiscono temperature maggiori), partendo da un minimo di 4° C. Temo di avervi fatto crollare un mito (forse qualcuno in più), ma era necessario porre rimedio a questi…sacrilegi. Il nostro primo appuntamento finisce qui. Prossimamente, continueremo a parlare di birra artigianale, stili, caratteristiche, birrifici, accoppiamenti col cibo…insomma, state sicuri che non vi farò rimanere
di aprirsi, mostrandosi all’assetato avventore in tutto il suo splendore. 3. Essenziale: la schiuma sulla birra non è un difetto. “La birra non deve produrre schiuma”, vi avranno detto. E quante volte avrete osservato il vostro bicchiere ricolmo di quel bel cappello bianco pensando “Cavolo, quanta
(letteralmente) a bocca asciutta! Per qualsiasi curiosità seguitemi sul blog, o inviatemi una email all’indirizzo info@birramoriamoci. it. In alternativa, vi aspetto al bancone di qualche pub. Ovviamente a bere. Prosit! (Salute!)
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ARTE
Frank Sinatra - Let It Snow
“Un’intuizione è la creatività che cerca di dirti qualcosa” F. Capra
Valeria Iaria Fotografa
Valeria
Iaria
-
Fotografa
Simmetrie e riflessi distorti di luci, immagini e colori. Personalmente, posso dire che sto ancora cercando di capire come sono, ma di certo so che, per me, le immagini sono parole e la macchina fotografica la penna con cui descrivo quello che mi circonda.
In pratica, siamo tutti dei creativi... Creatività, per definizione, è la capacità della mente di riutilizzare ciò che la percezione sensibile assorbe dall’esterno. Si tratta di creazione di immagini, di visioni che, in un modo o nell’altro, saranno sempre differenti tra di loro, perché tendono a dipendere dagli strumenti cognitivi che costruiscono il bagaglio di ognuno di noi.
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Per me, dunque, coincide con il modo di rappresentare la realtà che vivo. È arte. È trasposizione del mio sentire. È l’originalità e dunque, l’alternativo. È altro da sé e altro dal tutto. La creatività, in questo contesto, non può che essere un sinonimo di arte. Esistono, addirittura, persone che, oltre ad essere “creative”, fanno della creatività un lavoro. Quelli sono, ad esempio, i nerd che lavorano in
PierPaolo Voci - Direttore creativo
Nonostante il suo congenito daltonismo, è un creativo indomabile, dai mille colori (ne vede solo sette, ma ne mostra settemila, almeno). Di lui si può dire che si trova sempre al posto giusto al momento giusto...
Shape Beyond Graphic. “Quelli” siamo noi! Ed in questo noi mi ci metto anche io: Valeria. Questa lunghissima premessa non potevo risparmiarla, per farvi capire chi siamo e di cosa ci occupiamo. Che cos’è Shape Beyond Graphic. Shape Beyond Graphic è un’agenzia di comunicazione integrata che utilizza proprio quest’approccio multidimensionale. In altre parole, fa della realtà un esercizio di creatività. Un’agenzia di comunicazione integrata, per i più distratti... non si occupa di cartelloni pubblicitari (o meglio non solo), ma più in generale realizza processi di comunicazione. Insegna al cliente come concepire il proprio prodotto e come relazionarsi verso l’esterno. Che si tratti di comunicazione pubblica o privata, si tratta di ridisegnare in maniera accattivante l’immagine che si vuole dare dell’oggetto, che verrà riproposto ad immagine del soggetto/
Laura Trapasso - Copy writer e social media manager
Aspirante scrittrice, cinica e puntigliosa, con il perenne blocco dello scrittore (dice lei). La sua creatività si esprime con penne e tastiere. Con la sola imposizione delle dita, è capace di dare luce ad argomenti nuovi, mai banali, e di renderli leggeri e adatti ad ogni lettore.
utilizzatore finale. Non si limita ad immaginare il mondo dell’oggetto, ma lo ricontestualizza e ne crea uno nuovo, ancora una volta altro da sé, in quanto sintesi del “noi”. Shape è un’entità multiforme e informe, che si plasma di continuo, in relazione alla forma e alla sostanza che, di volta in volta, siamo chiamati a realizzare. Affianchiamo, ai servizi di comunicazione tradizionale, anche tutta una serie di servizi correlati per adattare la tipologia di comunicazione al prodotto da promuovere e al pubblico di riferimento. La nostra caratteristica è di lavorare in team su un singolo progetto, in modo che il cliente non si avvalga della professionalità di uno solo di noi, ma abbia a disposizione diverse teste pensanti e, vantando all’interno tutte le figure professionali necessarie a realizzare quanto offerto, non subappaltiamo
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Benedetta Barberio - Event planner
Il caos e il turbinio che le idee occupano nello sconfinato spazio della mia mente, con mia estrema sorpresa, si incastrano con il pragmatismo necessario al ruolo che ricopro. Come per magia, tutto prende forma attraverso la pura essenza degli elementi che mi rappresentano.
il lavoro, quindi riduciamo i costi. La nostra comunicazione è bidirezionale, nel senso che mira all’interno dell’azienda, per creare l’identità del prodotto e la filosofia dell’azione e, all’esterno, per attrarre gli utilizzatori finali. È come un abito di sartoria cucito su misura, che prende corpo spillo dopo spillo, cucitura dopo cucitura, in modo che il risultato sia sempre differente da un capo all’altro. In altre parole, ci proponiamo di creare un rapporto tra ciò che sta dentro e ciò è che fuori dall’azienda, offrendo non un lampo di genio fortuito o una buona intuizione, ma uno studio di ricerca delle strategie di marketing e comunicazione nuove ed efficaci, al passo con i tempi, a cui Catanzaro ancora non è molto abituata, ma che risultano essere anche più economiche ed efficaci dei canali tradizionali. Nello specifico,
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Adele Cannistrà - Responsabile ufficio stampa
È come i palloncini che i pagliacci modellano per i bambini. Da una prima, iniziale, idea informe, è capace anche di edificare una fortezza di parole inespugnabile.
mi riferisco ai servizi che, grazie all’utilizzo del web, consentono di effettuare comunicazione non convenzionale a costi ridotti, ma comunque di forte impatto. Offriamo analisi di marketing strategico ed individuiamo quindi il mercato di riferimento, i possibili concorrenti, per definire come e su quale piano agire. Organizziamo eventi che possono riguardare l’informazione, la convegnistica, la cultura, ma anche segreteria politica, prevedendo sia le location e l’allestimento, quanto la promozione e l’ufficio stampa. Se volete seguire quello che facciamo, ci trovate qui: sito: www.shapebureau.com blog: www.shapebureau.com/ mettichemipiace/ FB: www.facebook.com/ shapebeyondgraphic
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TAG in CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie PORTA MARINA Corso Mazzini, 325 Catanzaro tel. 0961 726007
PIZZA STORE Corso Mazzini, 189 Catanzaro tel. 339 2324351 A FURNACIA Via jannoni, 46 Catanzaro tel. 0961 720970 cel. 339 1998549
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RISTORANTE MANFREDI Viale Pio X, 65 Catanzaro tel. 0961721841
RISTORANTE AMICI MIEI Discesa S.Rocchello, 4 Catanzaro tel. 0961 745356
TAVERNA SAN NICOLA Via casalinuovo, 9 Catanzaro tel. 0961 744681
U TAMARRU Viale Europa, 28 Catanzaro tel. 0961 751971
DA SALVATORE Salira del Rosario, 28 Catanzaro tel. 0961 724318 cel. 346 9642177
DA PEPÉ A TIJANA Viale degli Angioini Vico Piazza Roma, 6 Catanzaro Catanzaro tel. 0961 751838 tel. 0961 726254
AI REDUCI Via Sangue di Cristo Catanzaro tel. 0961 469771
TAG in CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie IRISH PUB Via XX settembre,19 Catanzaro tel. 0961 726794 BIRRERIA DEGLI AMICI Piazza Stocco, 12 Catanzaro cel. 328 1262307
PITBULL Via E. Scalfaro, 16 Catanzaro cel. 327 1942353
SIMON PUB Discesa Cavour Catanzaro tel. 0961 727757
PIZZERIA ALICE Via Lombardi, 6 Catanzaro tel. 0961 770026
QUESTA PAZZA PAZZA PIZZA Via A. Barbaro, 13 Catanzaro tel. 0961 741474
L’ARTICOLO IL Via Cilea Catanzaro cel. 320 0754460
MALLARD PUB Via XX Settembre, 85 Catanzaro tel. 0961 720762
FRANKIE’S PUB Via XX Settembre, 9 Catanzaro cel. 339 4995719
C’ERA UNA VOLTA Vico 1° P.zza Roma Catanzaro tel. 3483336698
EDEN Viale Europa, 54 Catanzaro tel. 0961 775700
CHIRICÓ Food and beverage Via G. da Fiore, 95 Catanzaro tel. 0961 771403
PUBLIC HOUSE Via Jannoni ,6 Catanzaro tel. 333 2611930
MANGIANOTTE Via F. de Seta, 2 Catanzaro tel. 0961 720668
LA QUERCIA DEGLI ELFI Via Madonna dei Cieli, 72
Catanzaro tel. 0961 701393
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TAG al MARE Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie TONNINA’S PUB Via Squillace, 23 Catanzaro Lido cel. 327 6930782 LA TANA DEL LUPPOLO Via Murano 12 Catanzaro Lido tel. 338 6370031
LO SCOGLIO Via S.Elena, 42/B Catanzaro Lido tel. 0961 33690
PICCOLO MONDO Via M. di Cefalonia Catanzaro Lido tel. 0961 32245
GOLOSITÁ Via Bausan, 1/A Catanzaro Lido tel 0961 738349
CIRO Viale Europa, 3 Catanzaro Lido tel. 0961 737532
TOQUEVILLE PUB Zona Porto Catanzaro Lido tel. 0961 31117
WHITE PUB Zona Porto Catanzaro Lido cel. 393 0733286
AL PORTO ALEXANDER PUB Via Lungomare, 199/B Via Lungomare, 369 Catanzaro Lido Catanzaro Lido cel. 388 7918227 tel. 0961 31562
GIARDINO DEI SENSI Via Nazionale, 221 Montepaone (Cz) tel. 0967 576670
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PERCIVAL PUB Via Nazionale, 226 Montepaone tel. 0967 576621
MARE NOSTRUM Viale Europa Soverato cel. 346 5873160 cel. 349 6372536
BOCADILLO PUB Via Del Mare, 3 Catanzaro Lido tel. 339 7263009 tel. 3807973712 PADDY ’S IRISH PUB Via Lungomare, 57 Catanzaro Lido tel. 0961 31457
TAG fuori CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie MATTIA PUB Via Jerinise Taverna tel. 0961 923633 HEINEKEN LOUNGE BAR Valle del Corace Caraffa tel. 0961 998307
SCACCO MATTO Salita de Seta, 29 Sersale Superiore cel. 333 7334160
HOTEL RISTORANTE 2 MARI Viale Cavour, 46 Tiriolo tel. 0961 991064
LEGEND PUB Trav Regina Elena Soverato tel. 366 3133820
IL MELOGRANO Contrada G. Fuscaldo S. Pietro Apostolo tel. 0961 994483
IL CASTAGNETO C.da Pasqualuzzo S. Pietro Apostolo tel. 0961 994048
BAR LA PLAZA P.zza Italia, 8 Tiriolo tel. 0961 590086
ROXY BAR P.zza Marconi, 4 S. Pietro Apostolo tel. 0961 994391
PIZZERIA D’AVALOS Viale Mazzini Tiriolo tel. 0961 991245
IL SEMAFORO Località Pantane Taverna tel. 0961 922198
ALBERGO DELLA POSTA Via E. Mancuso Villaggio Mancuso tel. 0961 922033/57
PALAHOTEL VALLENOCE Decollatura tel. 0968 63380
OLD WILD WEST Parco Due Mari Vena di Maida tel. 0968 751808
LA ROSA NEL BICCHIERE Loc. Polso Soveria Mannelli tel. 0968 666668
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TAG BAR & LOCALI
CAFFÉ IMPERIALE Corso Mazzini, 161 Catanzaro tel. 0961 743231 BAR MIGNON Corso Mazzini, 119 Catanzaro tel. 0961 741000
AMEDEO Via Alberghi, 10 Catanzaro tel. 0961 702237 BLACK & WHITE EASY FOOD CAFÉ Le Acquile business Center Via L. della Valle, 2 Catanzaro tel. 0961 752147 tel. 0961 532589 cel. 333 4155831
BAR PANORAMA Via F. de Seta, 5 Catanzaro tel. 0961 720304
ORSO CATTIVO Loc. Gambieri Settingiano tel. 0961 998149
PICCOLO PRINCIPE Piazza Duomo , 6 Catanzaro Cel 3398282140
GIANDUIOTTO C.so Mazzini, 80/82 tel. 0961 060705 Via Martiri di Cefalonia tel. 0961 020796
JUICE CAFÉ Via Pola Catanzaro Lido tel. 0961 31612
CAFÉ FAZZARI Corso Mazzini, 18 Catanzaro tel. 0961 060302
NO MAS C.da Martelletto Catanzaro cel. 328 0099920
ATMOSFERA Via Donnici, 18 Roccelletta di Borgia cel. 393 3304694
PEOPLE DISCO Via Contiruffo, 25 Catanzaro tel. 0961 719226
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HEMINGWAY Pineta Giovino Catanzaro Lido cel. 338 8911974 cel. 338 3169486
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STORIA
Queen - Killer Queen
MORANO CALABRO
UN “PRESEPE” tra fascino e leggenda Percorrendo in uscita o in entrata la Calabria lungo l’autostrada, quasi al confine con la Basilicata, non può non volgersi lo sguardo ad un paese che si erge come un presepe, con le case in architettura povera tardomedievale che, strette le une alle altre e quasi sostenendosi a vicenda, disegnano, discendendo dalla sommità, un colle dalla forma perfettamente conica. È Morano Calabro, uno dei borghi più belli della Calabria, dal 2003 inserito tra i cento borghi più belli d’Italia; bandiera arancione del Touring Club italiano, il suo nome è nella
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Saverio Paone lista delle destinazioni europee del progetto EDEN, che è l’acronimo delle destinazioni europee d’eccellenza. Morano Calabro sorge su un colle a 694 mt d’altitudine ed è uno dei centri più importanti e suggestivi del Parco Nazionale del Pollino. Il suo posizionamento strategico permette di avere un affaccio esclusivo ed unico sui monti più alti del sud Italia: si possono osservare, oltre che la bellezza dell’ampia Valle del Coscile (l’antico Sybaris), sia il tondeggiante monte Pollino (2248 mt), il Serra del Prete (2186 mt), che il più alto Serra Dolcedorme (2267 mt) e, dalla parte opposta, la catena dei monti di Orsomarso. Di origine romana o sicuramente dall’antica Moranum, da cui deriva il nome, compare nella Lapis Pollae (159 a.c.), che univa Capua a Reggio Calabria. Secondo lo storico moranese Gaetano Scorza, Morano avrebbe invece origine dal greco µερυω - raccogliere insieme, con riferimento alla particolare struttura urbana e all’accatastamento delle case, ma la teoria appare discutibile, poiché il borgo ha assunto tale
forma in epoca più recente. Di Morano, si persero le tracce storiche fino al 1076, quando i moranesi riuscirono a sconfiggere i saraceni nell’epica “Battaglia di Petrafocu”, che viene ricordata ancora oggi in una tradizionale rievocazione storica, “La festa della Bandera”, e riportata nello stemma di città. In epoca normanno-sveva, venne costruito il castello, sui ruderi
dell’antico forte romano: un vero gioiello, che si erge a dominio di tutto il paese e, con lo sfondo del Parco del Pollino, assume un fascino ed una bellezza davvero fuori dal tempo! Oggi è facilmente percorribile a piedi in ogni suo angolo, grazie ad un sistema di pontili in ferro fatto appositamente per i visitatori. A Morano antico, centro monastico fin dai tempi dei bizantini, sorgono numerose chiese e monasteri. Tra gli intricatissimi vicoli e scalette, resi misteriosi da angusti passaggi, sorge la chiesa di S.Nicola di Bari, probabilmente l’edificio religioso più antico del paese, ricco di opere d’arte. Vi è poi la chiesa di San Pietro e Paolo, che ricorda fortemente l’arte
napoletana del periodo angioino e il Complesso di S.Bernardino (oggi utilizzato per mostre di vario genere, tra cui caratteristici presepi), che rappresenta uno dei migliori esempi di architettura conventuale della Calabria, datato 1452. Da visitare, anche il Convento dei Cappuccini (1590), la Fontana di Piazza S.Nicola, così come gli innumerevoli palazzi nobiliari (Guaragna-Cappelli, Coscia, Rocco, dei Cavalieri di Marzano, ecc.). Risalendo i caratteristici vicoli del centro storico, in antiche botteghe, mani esperte proseguono antiche tradizioni artigianali: dalla tipicità della pasta fatta in casa ai salumi, ai dolci tipici; lo stoccafisso alla moranese, la giuncata, tipico formaggio della zona; le botteghe delle pentole in rame, dei cesti di vimini, dei mobili in stile rustico e l’antica tradizione dell’arte sacra. Nel 1860, nella gola delle falde del monte, fu scoperta la cosiddetta grotta di donna Marsilia, usata forse come necropoli durante il neolitico. Vuole la leggenda che, tra le gentildonne che abitavano la misteriosa città sul monte, vi fosse la bellissima donna Marsilia la quale, rimasta vedova di
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un capitano, fu chiesta in moglie da un altro soldato. Ma ella, fedele alla memoria del marito, preferì piuttosto dare l’anima al diavolo. Per lungo tempo, di lei si persero le tracce, poi riapparve ricca e proprietaria di un enorme palazzo. Si dice che attirasse gli uomini, per poi divorarli…Un giorno, un contadino si accorse che la sua scrofa non mangiava, allora, dopo lungo tempo, decise di seguirla e vide che si intrufolò tra le gole della montagna, dove sorgeva uno strano palazzo. Entrato dentro, scorse tra tanta ricchezza la bella Donna Marsilia, che dava da mangiare alla scrofa. Il contadino le domandò il perché e lei rispose che lo faceva per lui e che poteva portare via un sacco con monete e argento. Il contadino non ci pensò due volte a riempire un fardello e donna Marsilia lo ammonì dal voltarsi: se avesse udito rumori di ogni genere, erano i suoi figli avuti con il diavolo; gli chiese poi di tornare, portando delle anime. Giunto a casa e riposto il denaro, il contadino pensò ad uno stratagemma e, fasciato un gatto, lo portò alla maga che, credendo fosse un bambino, lo fece posare
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sul letto, donando all’uomo altri tesori. I diavoli, accortisi della burla nei confronti della madre, spaventarono il contadino peggio di prima, ma egli riuscì a scappare. L’eco della ricchezza improvvisa del contadino condusse altri a tentare l’impresa: non riuscirono però a non voltarsi ai frastuoni infernali dei diavoli, scomparendo nel palazzo. La leggenda popolare assunse i connotati di verità quando vennero ritrovate ossa umane entro una cavità che si apre in uno dei punti più alti della collina. La suggestiva grotta è stata oggetto di indagini archeologiche nel 1962, ad opera del Prof. Santo Tinè, ed i reperti da lui recuperati e descritti si trovano esposti nel museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. E se non fosse solo una leggenda? Il consiglio, come sempre, è quello di andare a scoprirlo con i propri occhi.
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TAG
SPORT
Dik Dik - Sognando La California
CATANZARO L’ABC PER SOGNARE IN GRANDE Torna a sognare la Catanzaro del pallone. Lo stadio Ceravolo registra numeri che non si vedevano da anni ed il pubblico si diverte. Con moderato entusiasmo, com’è giusto che sia, ma anche grande, grandissima partecipazione. Un piccolo capolavoro che nessuno avrebbe immaginato in estate. I giudizi poco teneri degli addetti ai lavori, al termine di una campagna di rafforzamento senza nomi altisonanti e dopo la scelta di un allenatore bravo sì ma con pochissima esperienza alle spalle, prospettavano ben altra sorte per le Aquile. A dispetto di tutti, però, la classifica sorride ai giallorossi. Il
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Domenico Concolino merito è tutto ascrivibile alla seria programmazione societaria che non ha mai abbandonato il progetto di far tornare la piazza nelle categorie che le competono, anche se i tempi non sono mai stati delineati con precisione. Niente fumo negli occhi, ma solo serietà e fatti concreti. L’ABC di una gestione aziendale seria e vincente. La A di Armando Ortoli, la grande mente che lavora nell’ombra, colui che non ama i proclami e le apparizioni pubbliche, ma che sa il fatto suo e lo ha dimostrato senza investimenti faraonici, bensì con
indiscussa professionalità e grande cognizione di causa. La B di Brevi, Oscar Brevi. Il mister su cui nessuno puntava, colui che doveva raccogliere la pesante eredità di Ciccio Cozza. È riuscito in poco tempo a guadagnarsi la fiducia della società, della squadra ed ora anche del pubblico. Un gioco
il mercato impazza. Con due-tre pedine di fondata affidabilità, i giallorossi potrebbero pensare di fare il salto di qualità e competere con le grandi favorite alla vittoria finale. L’Aquila, Benevento, Pontedera, Pisa, Frosinone, Salernitana e Perugia
Da sinistra: Cosentino, Brevi, Ortoli
semplice, ma bello e vincente. Quello che serve per raggiungere traguardi importanti. Infine la C. Quella di Cosentino, il presidente tifoso. Ha investito tanto in questa sua creatura ed ora vorrebbe raccogliere i frutti. La questione stadio tiene sempre impegnati i suoi pensieri, perché la piena agibilità del Ceravolo sarebbe il miglior modo per festeggiare un eventuale accesso ai play-off o, addirittura, traguardi che da queste parti nessuno vuole - per ora – neanche sentir pronunciare. Il mese di Gennaio è alle porte ed
sono avversarie temibili, ma c’è anche il Lecce che, nonostante i tantissimi punti persi ad inizio stagione, vorrà recitare il ruolo del leone avendo una rosa di ben altra categoria. Comunque la si voglia interpretare, questa classifica è cortissima e non ci sono lepri in fuga. Il Catanzaro è ad un tiro di schioppo da un sogno plausibile ed il peggior rimpianto sarebbe quello di non provarci. Mao Tse-tung diceva: “Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto”.
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MUSICA
Nathalie - L’Essenza
Nathalie Anima
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Di Vento
Secondo lavoro e tante conferme per Nathalie Giannitrapani. Dopo il buon esordio di Vivo Sospesa, a seguito della vittoria nell’edizione 2010 di X-Factor, l’artista dai capelli rossi torna con un nuovo album molto intrigante. La musicista romana trova una perfetta alchimia tra le sonorità crepuscolari e graffianti che hanno da sempre caratterizzato il suo stile, rimbalzando tra influenze rock e classiche, ricercate ma allo stesso tempo orecchiabili. Un ibrido anche dal punto di vista della produzione e degli arrangiamenti, che propende verso la ricerca del bello e del ben fatto piuttosto che del “vendibile” fine a se stesso, pur non disdegnando melodie e ritornelli coinvolgenti. La
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Niccolò Matteucci voce istrionica di Nathalie è inoltre ben incanalata ed assecondata magistralmente da Francesco Tosoni in sede di produzione ed arrangiamento, coadiuvato per gli archi anche da Stefano Cabrera, che avevamo avuto modo di apprezzare già per il suo lavoro nei Gnu Quartet (nello specifico, il disco Muse_ic, il tributo “colto” ai Muse). Un album di pregiata fattura quindi, masterizzato agli Abbey Road Studios di Londra e con al suo interno anche due brani in inglese Playing With Your Dolls, trascinante e sostenuta, e Soul Of Paper, onirico e struggente pezzo di
chiusura del disco. Questo lavoro vanta inoltre le partecipazioni illustri di Raf nel primo singolo estratto Sogno D’Estate, quella prestigiosa di Franco Battiato ne L’Essenza ed infine nella “bilingue” La Verità, in cui Nathalie duetta assieme alla pluripremiata (Grammy Awards e tre dischi di platino) cantautrice americana Toni Childs. Un esempio di ottimo poprock con influenze cantautoriali, che in realtà non sorprende chi già conosceva quest’artista già da prima di X-Factor, fucina di realtà musicali che per il pubblico “alternative/ indie/underground” è sinonimo di male puro. I pregiudizi, però, lasciano il tempo che trovano e, se pur volessimo considerare la partecipazione al talent-show
come una sorta di “peccato originale”, dischi come Anima Di Vento valgono come un vero e proprio
“battesimo”
purificatore.
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CINEAMANDO
Carmina Burana - O Fortuna | Carl Orff - André Rieu
“No. Non sono un fan di Checco Zalone .” Antonello Migliaccio “La commedia all’italiana è questo: ci sono argomenti drammatici, temi drammatici, qualche volta anche tragici, girati con tono umoristico, a volte addirittura comico e a volte arrivano a delle punte farsesche, ma i temi sono drammatici, non sono storielline divertenti e comiche.” (Mario Monicelli) Il mese di dicembre, per le sale cinematografiche italiane, è il jackpot delle produzioni “mirate”, dei film preconfezionati”, dei grandi kolossal, delle grandi saghe, delle novità d’animazione, ormai artificialmente
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reinterpretate all’asettico perfezionismo ultra realistico della computer graphic. Ma, soprattutto, è il mese del cinepanettone, che non esiteremmo a definire figlio degenere della grande, stimata, invidiata e insuperata commedia all’italiana, per intenderci, quella di Germi, Loy e Monicelli, Comencini, Steno, De Sica (Vittorio), Festa Campanile, Wertmuller, Scola, Zampa, Magni, Risi (Dino), Mastrocinque, Salce, Corbucci e, tra gli sceneggiatori, Steno, Age e Scarpelli, Sonego e Suso Cecchi D’Amico. Per non parlare degli attori, ne citeremo solo alcuni: Totò e Peppino, Sordi, Gassman, Mastroianni, Manfredi e Tognazzi, Vitti, Loren, Lollobrigida, Cardinale, De Sica, Vianello, Cervi, Chiari, Valeri, Sandrelli, Moschin, Mangano, Celi, Carlo e Aldo Giuffré, Buzzanca. Ci riferiamo agli anni cinquanta e sessanta, al periodo d’oro, cioè, della commedia all’italiana; la genesi compiuta del canone stilistico, così esaustivamente fissato dalla definizione data da Monicelli in un’intervista datata 2002, citata in apertura d’articolo. Oggi, tranne alcune rare e sparute
eccezioni, non vi è traccia alcuna, nei prodotti comici nostrani, di quella leggerezza, quell’eleganza e quello stile nel trattare argomenti boccacceschi o pruriginosi o, comunque, inerenti a vizi nascosti degli italiani, volti a smascherare l’ipocrisia dei costumi, il malaffare della res publica , il qualunquismo e il perbenismo di tanta parte della società italica, mantenendo, tuttavia, un aplomb che restituiva un che di didascalico ed educativo alla più feroce satira contenuta in quei film. Oggi, lo standard per misurare il riso degli italiani al cinema è la volgarità
gratuita, la coprolalia, tette e culi, per altro tutti rifatti e tutti uguali, sbattuti in faccia allo spettatore, trite e ritrite oscenità, vomitate incessantemente su ogni categoria o fascia sociale o culturale. Non c’è scampo a questa infima pantomima degli italiani contemporanei. E, dunque, a chi giova il cinema di Neri Parenti, dei fratelli Vanzina, di Oldoini e, a cascata, delle commedie tutte uguali, clonate, di Pieraccioni, Aldo Giovanni e Giacomo, i Soliti Idioti (di cui ignoro, volutamente, i nomi degli autori e attori), Albanese, Salemme e, soprattutto, dell’ultimo fenomeno
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cui va il nome di Checco Zalone? Ma agli italiani, ovvio! Agli italiani di oggi (nonostante i pochi tra noi non si sentano rappresentati da questa maggioranza che definiamo “italiani di oggi”), coloro che amano il reality show, Uomini e Donne, La Barbara D’Urso, la pruderie mal celata che sdogana comportamenti abietti e moralmente biasimevoli, solo perché esercitati da un individuo socialmente e economicamente potente, la volgarità, lo sberleffo, la vigliaccheria, il qualunquismo, l’ignoranza come attestazione di orgoglio, il disprezzo per i libri, per la musica jazz e quella classica, in
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altre parole, e senza menarla a lungo, coloro che vilipendono il nostro retaggio di poeti, santi e navigatori. E quindi, per tutti loro a dicembre c’è: “Indovina chi viene a Natale?”, “Colpi di fortuna”, “Un fantastico via vai”; per gli altri, pochi, che sperano ancora di vedere una buona commedia all’italiana, c’è, invece: “Italy amore mio” e “Spaghetti story”, che consigliamo caldamente, senza ulteriormente fornire delucidazioni. Ah! Dimenticavo. Il cine panettone vi prende per il culo; si fa beffe di voi e dei vostri difetti. E fa soldi a palate. Ecco perché snobbiamo Checco Zalone. Buon Natale.
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4 ZAMPE
The Rakes - Little Superstitions
PREGIUDIZI DI CODA Legge 201/2010 ed Ordinanza Ministeriale del 2011, ovvero: niente più tagli di coda ed orecchie per i Cani. Ma perché? Come mai una tale decisione? Forse perché, fra tra i nostri neuroni sapiens-sapiens, sta piano piano crollando l’idea che l’uomo è al di sopra di tutto e tutti? Ma evitiamo di filosofeggiare, dismettiamo i panni dell’allevatore che se vede un Dobermann con la coda lunga gli vengono le convulsioni, teniamo da parte il cacciatore che non vuole che i cinghiali si aggrappino alla coda del suo cane come pesci all’amo e poniamoci una domanda epocale: perché al cane servono le orecchie e la coda? È oramai appurato che il cane, come
Paolo Margaira noi, prova delle emozioni ed è anche in grado di trasmetterle, e trasmettere le emozioni non è mai stato un optional, un hobby o uno slogan per un profumo: trasmettere emozioni è vitale, per un cane come per un uomo. Immaginiamoci senza mani e con una maschera in faccia, come potremmo comunicare le nostre emozioni? La posizione delle orecchie e quella della coda, unita al suo movimento, sono il vocabolario attraverso cui un cane dice al mondo ciò che prova. Non sono delle semplici appendici mobili, quelle, ma delle evolutissime strutture comunicative. La coda, ad esempio, è un po’ come la lancetta di un serbatoio: più è alta, più sarà intensa l’attivazione emozionale del cane, detta anche arousal. Un cane con un arousal alto sarà un cane furioso o un cane allegro e giocoso, così come un cane con un arousal basso sarà un cane rilassato, oppure depresso. Ed il movimento
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della coda? Un cane aggressivo può scodinzolare così come anche un cane felice potrà farlo, ma i due movimenti, vi garantisco, saranno totalmente diversi. Un recente studio ha messo addirittura in evidenza come lo scodinzolare verso destra sia per i cani una manifestazione
di allegria, socievolezza, serenità, mentre lo scodinzolare a sinistra possa indurre timore o diffidenza. Come possiamo vedere, non stiamo parlando soltanto di un bastoncino mobile, di un salsicciotto di ossa e muscoli, di una maniglia per cinghiali. Stesso discorso per le orecchie: in su, in giù, in avanti, indietro: la loro posizione, unita ai segnali della coda, costituisce un linguaggio molto
più complesso di ciò che si pensi. Immaginiamo qualche scenario: un cane “normale” temerà o aggredirà un cane senza le orecchie e senza la coda (un cane Corso, ad esempio) perché non potrà codificarne correttamente l’atteggiamento; un uomo non vede la coda di un cane impaurito, che se fosse al suo posto sarebbe fra le zampe, e scambia le sue orecchie abbassate per un segno di “coccolosità” e cerca di accarezzarlo e magari abbracciarlo; un cane senza coda diventa aggressivo verso gli altri cani, perché non ha orecchie e coda per comunicargli che non vuole che si avvicinino, e quelli si avvicinano lo stesso non capendo i suoi segnali; perciò, prima o poi, ricorrerà all’aggressività per farsi rispettare. Concludo dando una definizione di felicità che mi piace tantissimo: “massimo grado di espressione della propria natura”. E, parafrasando alla Danny Boodman T.D. Lemon Novecento: “in culo gli standard di razza!”.
Paolo Margaira Medico veterinario specializzato in Medicina Comportamentale Contatti: info@psydog.it WWW.PSYDOG.IT
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UNICA SEDE
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INTERVIEW
BlThe Ramones - Do You Remember Rock’n’ Roll Radio?
LogicaMente Innovativi
OFFICINE SONORE A pochi km da Catanzaro, Lamezia
si propone come scena culturale alternativa e fresca di esperienze che, in un anno e mezzo, con oltre 150 concerti all’attivo, l’hanno consacrata come nuovo centro motore di un rinnovamento che mira a scuotere le masse, coinvolgendole come parte attiva e creatrice del proprio divertimento… sempre usando la testa. Una sfida
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Francesca Ceniti
Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca”
ardua, che le Officine Sonore hanno deciso di accogliere con passione e intelligenza, ottenendo i risultati che spettano a tutti i pionieri e i coraggiosi, che abbattono (letteralmente) i muri e costruiscono il Nuovo. Chi non Risika non rosica…si dice – e scoprirete da voi il perché! Abbiamo chiacchierato un po’ col direttore artistico
delle Off (le chiamano così), Fabio Ferlaino, partendo dagli albori di questo progetto… Le Officine Sonore nascono circa un anno e mezzo fa, il 13 febbraio 2012. Da subito, c’è stata la volontà di creare un locale adatto ad ospitare musica dal vivo e, per questo, lo abbiamo voluto strutturare predisponendo uno spazio grande per il palco, per farne un live club. Perché “Officine”? La ristrutturazione del locale è stata condotta interamente da noi, sono state costruite delle panche in ferro e anche con altri materiali poveri. Io so lavorare il ferro, ho fatto esperienza a Bologna, dove ho vissuto per sedici anni, di cui dodici tra centri sociali e case occupate, per questo la connotazione che ho voluto dare alle Off è quella di locale aperto agli altri, che punti anche alla capacità “operaia” delle persone di fare e creare; che miri a coinvolgerle, perché siamo qui anche per farci consigliare. “Officine”, perché è uno spazio aperto ad organizzare eventi che vanno dal live alle mostre fotografiche, di quadri, dai worshop di percussioni ai tornei di scacchi e alle presentazioni di libri.
C’è quindi alla base un’idea di movimento culturale a 360°? Le Off si occupano di musica ma anche di altre arti. Per esempio, il mercoledì organizziamo una rassegna di corti d’autore inediti, che abbiamo chiamato Cut Off; il martedì, le serate LOGIK, con il torneo di scacchi e Risiko, per dare valore all’intelligenza, che si sta perdendo, alla capacità di concentrarsi e di far funzionare la mente! Abbiamo creato a Lamezia una scena che prima non esisteva, non c’era un locale di riferimento. Adesso è qui e, nel giro di un anno e mezzo, siamo riusciti a farci conoscere dentro e fuori dalla Calabria. Che cos’è STAGE ON AIR? La serata del giovedì ce la siamo inventata. Il giovedì a Lamezia è un giorno completamente morto. Stage On Air è stata una mia idea, che prevede lo scambiarsi i ruoli. In Stage On Air, infatti, gli utenti diventano protagonisti della serata…è per questo che mi piace chiamarli “utenti”, più che “clienti”, combatto la mentalità del bar! Stage On Air nasce dall’idea di coinvolgere il pubblico in modo attivo, connotandolo con uno spettacolo che non si rifà alla
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moda del talent show, ma alla voglia di divertirsi. È un cabaret spesso spontaneo ma anche con una organizzazione alle spalle. L’ho preparato come spettacolo televisivo, con una jam session, una vera e propria scaletta ecc. In che modo gli utenti possono partecipare attivamente allo Stage On Air? Si struttura così: i partecipanti devono inviare, entro la domenica antecedente al giovedì dell’evento, una canzone a loro scelta all’indirizzo mail offstageonair@ gmail.com, che canteranno supportati da una band di professionisti, la quale preparerà il brano. E grande onore alla band: Nando, Francesco, Fabio, Luciano (alla tromba). L’anno scorso è venuta gente anche da Catanzaro e Vibo. I concorrenti si dividono in due categorie. C’è chi partecipa perché ha effettivamente delle doti canore e lo fa per esibirsi in una personale performance; poi c’è tutto l’aspetto carnascialesco della
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situazione: mia sorella Gabriella sta al trucco e parrucco, perché vestiamo e trucchiamo i concorrenti per farli assomigliare il più possibile agli artisti originali…e qui sta l’altra metà dei concorrenti, tutti quelli che lo fanno per ridere, per mettersi alla prova! L’estate scorsa ci sono stati due giorni di semifinale all’esterno, che hanno avuto un vincitore, un secondo e un terzo posto. Cosa si vinceva? Un premio in soldi, maledettissimi soldi! Nella parte invernale, invece, non è previsto un vincitore, anche se vorremmo introdurre un vincitore morale e girare un videoclip da mandare online durante la settimana. Stiamo lavorando alla produzione di un paio di cd rom delle puntate dell’anno scorso, perché tutto viene ripreso, durante Stage On Air. In poco più di un anno e mezzo sono passati dalle Off una serie di nomi importanti nel circuito della musica alternativa calabrese e non solo: penso all’ultimo live dei Calibro 35, ormai internazionali a tutti i
livelli. C’è qualche appuntamento importante, prossimamente in rassegna alle Off? Per adesso, posso dirti che in programma per il 4 gennaio abbiamo El Roy e altri nomi in collaborazione con Rocketta Light, più un gruppo francese, gli Enfant Rouge. Il venerdì è rigorosamente rock, giusto? Sì, il venerdì è dedicato al live ed è preceduto da un aperitivo particolare, in prima serata. Abbiamo avuto una sessione con sushi e sashimi, molto apprezzata, preparati da un amico chef che si è specializzato in questo tipo di cucina. Ne approfitto anche per ricordarvi i prossimi Live in calendario a Dicembre: il 6 dicembre avremo Diraq, il 13 Ali, il 20 Captain Mantel, il 27 Gray, sempre seguiti dal dj set del nostro resident DJ Ango Unchained, aka Michelangelo Mercuri. Come DJango del film? Esatto. DJ Ango celebra l’unione tra il cinema e la musica, citando registi appartenenti al suo immaginario, come Tarantino, Lynch, Kubrick e
i fratelli Coen. Ma la musica deve far ballare, quindi DJ Ango parte da questo, per poi spaziare dal rock’n roll al metal, dall’elettronica alla classica. C’è anche un nome grosso fra i DJ resident delle Officine Sonore, ma vorrei fossi tu a parlarcene. Ti riferisci a DJ Iguana? Di lui si può dire veramente che “suona”, durante le serate! Lo abbiamo letteralmente preso da Londra, ha fatto featuring con mezzo mondo (pianist / keyboardist turnista di STING e GEORGE MICHAEL, autore, compositore, produttore e keyboardist della band THE SLEEPING CELL) ed è stato l’unico DJ a rappresentare l’Italia alle OLIMPIADI di Londra 2012, con un djset epico! È capitato a Lamezia per…una foratura alle gomme dell’auto: è stato allora che si è innamorato di noi ed è diventato dj resident alle Off una volta al mese! Poi ci sono DJ Gabry-L e DJ Track, la prima (mia sorella Gabriella) proveniente dalla vecchia scuola bolognese, che predilige un djset electro…con un’anima retrò ereditata dagli anni
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80; il secondo, Nicola D’Aquaro, esperto di techno e drum’n bass. E veniamo alla domenica… La domenica stiamo lanciando un aperitivo musicale, con pianista e cantante, che inizia presto, alle 19.30, cioè all’ora dell’aperitivo! Il lunedì siamo chiusi. Mi pare che regge [cit. non autorizzata di un mio amico]! Che rapporti ci sono con la realtà catanzarese del Cuborock? I rapporti sono buoni, conosco Alex Tolomeo e alcuni dei ragazzi che vivono quella realtà da cinque anni. Abbiamo
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organizzato i live il venerdì, proprio per evitare di sovrapporci alle serate che il CuboRock organizza di sabato, è importante lavorare senza pestarci i piedi a vicenda. Per molti anni, quando ancora a Lamezia le Officine Sonore non esistevano, un folto gruppo di appassionati del genere si spostava a Catanzaro: ecco, sarebbe bello che adesso avvenisse lo stesso da parte dei catanzaresi, mi piacerebbe che si creasse una sorta di “macroarea”, per cui tutto quello che è a un’ora di macchina e anche meno può essere raggiunto. Per le Officine Sonore, ho in mente di creare un club, nella misura in cui tu ci vai per quello che c’è e non perché “c’è gente”. Intorno a noi stanno nascendo una serie di realtà e personaggi che, grazie alle Off, riescono ad acquisire consapevolezza, a crescere e a far crescere la scena musicale di Lamezia. Come è organizzato lo Staff delle Off (sembra uno scioglilingua!)? Dunque, Riccardo Zaffina si occupa della parte audio, essendo fonico, poi
c’è Pasc Force (Pasquale), che è il nostro video maker, con cui giriamo i video trailer delle serate; Turi è il fotografo e si occupa anche della pagina Facebook. Michelangelo, oltre a presentare Stage On Air e ad essere DJ Ango, risponde assieme a me alle mail e, insieme, ci occupiamo del centro di ascolto dei gruppi, il lunedì, per decidere la programmazione. Pippo è “l’emigrante al contrario”: è di Milano, ma preferisce vivere al sud, ed è il nostro barman, assieme a Vincenzo ed al cameriere Safien, “il ragazzo Togo”. Non sazi, siamo andati anche a disturbare Gabriella, riconoscibile subito per la sua imponente chioma riccioluta. È sorella di Fabio, nonché parte integrante dell’organizzazione, così le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa in più su quello che fa. Per quanto riguarda la musica, sono DJ resident (DJ Gabry – L) il giovedì
o, qualche volta, il sabato e propongo una serata particolare con elettronica, minimal, tech/house. All’inizio è stata ardua: ho vissuto a Bologna per ventiquattro anni e lì c’è una cultura musicale molto più avanti…qui prima mi chiedevano di passare Pitbull…c’è voluto un po’ di tempo per ambientarmi e per farli abituare, ma ora la serata piace molto. Mi occupo anche della serata “Candies”, in cui lancio caramelle di prima qualità e, per le ragazze che ballano, lanciamo gadjets molto particolari, come spillette, ventaglietti, portachiavi ecc. A Stage On Air, sono l’addetta al trucco e parrucco dei ragazzi che si esibiscono; così cerco, con le poche cose che ho, di far somigliare i partecipanti al personaggio originale. A Bologna, mi occupavo di abbigliamento vintage e spesso, da me, si rifornivano i personaggi di Zelig, i mangiafuoco e i trampolieri. Mi chiamavano di frequente,
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quando avevano queste serate e, da lì, è partita questa mia specializzazione. Se non c’erano le Off…a quest’ora era già tornata a Bologna, dove ho vissuto un arco di tempo che va dall’88 al 2012: sono stati gli anni migliori! Ma qui l’ambiente è bello, ogni settimana c’è qualcosa di nuovo! Ah, mi occupo anche dell’allestimento interno per le serate sushi, tutto in stile giapponese; trovo la musica adatta e allestisco anche…me stessa, indossando il kimono e truccandomi il viso di bianco! È terminato il soundcheck dei Grammophone e, finalmente, possiamo avvicinarci a Riccardo Zaffina, chiedendo anche a lui di spendere qualche parola conclusiva sulle Off: Abbiamo smosso un po’ le masse, avvicinando le persone alla musica, cercando di creare un interesse. Qui mancano le passioni, fuori da quelle commerciali, come la discoteca o il calcio. Le Off vogliono essere un motore per
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Lamezia e sono diventate un punto di ritrovo, quasi un locale da metropoli! Vieni qui da solo e riesci a scambiare quattro chiacchiere e, magari, il giorno dopo vai a prendere un caffè con la gente conosciuta qui. Poi c’è lo staff che è una bomba…!!! Il nostro obiettivo è quello di migliorarci come Live Club, essere il più professionali possibile: una band, qui, deve trovarsi meglio che a casa sua, grazie all’accoglienza, alla pazienza e…grazie anche ai nostri sorrisi!
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MODA
Aztec Camera - Walk Out To Winter
IT Bags
Le borse icona intramontabili Chi sono La grande passione per la moda, unita all’esperienza in public relations, web-marketing e SEO, trasformata in un progetto fashion dalle mille sfaccettature e opportunità, unico in Calabria, che ho voluto chiamare semplicemente con il mio nickname: tr3ndygirl. In breve tempo, il mio fashion blog http://tr3ndygirl.com, corteggiato da brands noti ed emergenti in tutto il mondo, raggiunge numeri da capogiro. Con oltre 50.000 visualizzazioni uniche, conquisto il 2° posto nella classifica ufficiale Les Cahiers FM, scavalcando di tantissimi zeri personaggi noti anche della TV. Tutto questo a dimostrazione del fatto che, nonostante le scarsissime risorse
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Pamela Soluri in questo campo, soprattutto a Catanzaro, c’è chi, come me, il lavoro ha avuto il coraggio di inventarselo, mettendoci la faccia e proponendo campagne di marketing virale, mirate al successo. Sul mio blog parlo di look, tendenze, outfit, beauty e make-up, indossando io stessa i capi, gli accessori, le scarpe e le borse di cui mi omaggiano i marchi con cui collaboro. Sempre al passo con le mode e con gli stili, perennemente incollata allo schermo, per seguire con fervore qualsiasi Fashion Week esistente o sfogliando interi lookbook di street style, suggerisco ai miei lettori quali sono i trends del momento o i colori da portare a seguito di tali aggiornamenti e studi costanti. Le
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BAG
Amo in modo particolare le borse, sono profondamente convinta che ognuna di esse abbia un’anima, come del resto inevitabilmente la possiede chi la crea! Come non parlare, quindi, di Gabrielle Coco Chanel, icona di stile immortale e la sua mitica 2.55? La sigla 2.55 indica la sua data di
nascita: il febbraio del 1955. Un nome decisamente sintetico ed essenziale, come era abitudine in tutte le cose, per Coco Chanel. Un’idea di borsa in linea con la concezione della moda con cui Coco Chanel ha fondato un impero. Non dimentichiamo che stiamo parlando della donna che ha eliminato la costrizione del corpetto e, per prima, ha proposto un capo come il tailleur: un abbigliamento elegante ma sobrio e soprattutto comodo, cucito su una donna libera ed indipendente. Il concept della 2.55 nasce proprio su questo principio: quello che Madame Coco inseguiva era un modello di borsa funzionale, bella ma soprattutto
comoda, che lasciasse libere le mani: una borsa dedicata ad una donna attiva e autonoma. E la soluzione a questo dilemma era più semplice di quanto si potesse immaginare: bastava una tracolla! Nel febbraio 1955 compare quindi la prima Chanel 2.55. I primi modelli sono in jersey, poi in morbido agnello. La superficie è in pelle rivoltata e impunturata a rombi. La tracolla è
fatta a catena e si ispira al portachiavi dei custodi dell’orfanotrofio dove è cresciuta Mademoiselle Chanel. I ricordi dell’orfanotrofio si riflettono addirittura nell’interno della borsa, che è bordeaux come le divise dell’epoca. La chiusura è anch’essa semplice, rettangolare e in metallo. Un modello essenziale ma di grande eleganza che, non per niente, è arrivato quasi intatto fino ai giorni nostri. A modificare lievemente le forme è arrivato, negli anni ’80, Monsieur Karl Lagerfeld. È stato lui ad aggiungere le due mitiche C sulla chiusura e la striscia di pelle intrecciata alla catena della tracolla: ed ecco a voi la Chanel Classic Flap! Nel 2005, per festeggiare i 50 anni della 2.55, Karl Lagerfeld ha riproposto la 2.55 identica a quella originale disegnata da Coco Chanel nel 1955, dandole il nome di 2.55
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Reissue (appunto “riedizione”). Le linee tradizionali della 2.55, poi, vengono proposte in svariati colori e materiali ad ogni collezione stagionale. Segue a ruota Hèrmes, storica Maison simbolo del lusso e dell’eleganza parigina che, nel 1958, grazie a Grace Kelly, ebbe un impatto enorme e il primo modello, disegnato originariamente negli anni ‘30, fu ribattezzato 21 anni dopo, “Kelly”, proprio in onore della principessa che cercò di nascondere il pancione dietro questo grande modello. Borse simbolo della moda e dello stile senza tempo, spesso proibitive, come
anche la Birkin, che prende questa volta il nome dall’attrice Jane Birkin. Nel 1984, infatti, durante un volo da
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Parigi a Londra conobbe casualmente lo stilista di Hèrmes al quale raccontò la propria difficoltà nel reperire una borsa che fosse allo stesso tempo femminile e comoda. In base alla descrizione del suo ideale di borsa, Dumas ne realizzò il prototipo, che da allora divenne standard. Come l’intuito vi avrà suggerito, queste sono le borse più ambite dalle donne di tutto il mondo e quale occasione migliore del Natale, per regalarne una? Certo, i prezzi in alcuni casi non sono esattamente low cost, ma si tratta comunque di un investimento a vita, da tramandare di generazione in generazione. In alternativa e sicuramente sempre ben apprezzate, ecco una selezione di proposte decisamente più economiche e
degne di una IT BAG da poter far trovare sotto l’albero, partendo dalle classiche icone Louis Vuitton con il leggendario monogram, la cui regina incontrastata è senza dubbio la Speedy, il modello a bauletto che, nato negli anni ‘20, ha conquistato le dive di ogni epoca, come la divina Audrey Hepburn. Esiste anche in altre due versioni: Damier Azur, una scacchiera bianca e azzurra e tela Damier Ebene, nei colori beige e marrone. Pensata per chi ha bisogno di una borsa capiente, è perfetta invece la Neverfull, una shopping bag che è in grado di trasportare fino a 200 chili di oggetti nelle versioni più grandi, aumentando la capienza grazie alle stringhe di pelle laterali. Tradizione, sobrietà ed eleganza rappresentano invece Céline e le
di Capodanno. È infatti arrivato il momento di chiedersi: “cosa indossare per essere le più belle ed eleganti della serata?” Quest’anno è l’anno del colore. Sì alle proposte sparkling: brillantini e paillettes oro su gonne e accessori, smorzati con capi leggeri e chic in chiffon, nelle varianti rosa, specialmente, e nocciola. Il rosso acceso è decisamente stato sostituito dal
bordeaux e dal rosso vino, anche in tema make-up. L’animalier torna più grintoso che mai ed è la volta anche del blu elettrico e del verde smeraldo. Spero l’articolo sia stato di vostro gradimento e, per altri consigli, aggiornamenti su tendenze moda e make-up, potrete far riferimento al mio blog http://tr3ndygirl.com e leggere i prossimi numeri di TAG! Vi auguro di trascorrere un sereno Natale e che il nuovo anno vi porti sue splendide Boston e Trapeze bag, due tra i modelli più gettonati, quest’ultima perfetta per il look
tanta serenità!
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CUBO ROCK
Joe Strummer & The Mescaleros - Redemption Song
“OSATE CAMBIARE, CERCATE NUOVE STRADE” Una questione di “genere” Riassunto delle puntate precedenti. Dopo il grande successo del party di Halloween, che ha visto il palco dell’Hemingway Club trasformarsi in una “nave pirata”, grazie alla coinvolgente euforia dei Belly Bluster, inneggiati dal pubblico – rigorosamente in maschera - fino all’ultima canzone, è stato il turno degli At The Weekends, a metà Novembre, un mix tra i Killers e gli Strokes, sonorità a cui il popolo del
Francesca Ceniti
Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” Cuborock è ormai abituato da ben cinque anni, in cui artisti di ogni genere e provenienza si sono passati il testimone, qualcuno affezionandosi e ritornando, altri lasciando il ricordo di serate all’insegna della musica e del divertimento…in cui spesso si finiva a far colazione alle cinque del mattino assieme alle band! Alcune delle loro canzoni sono diventate hits per gli aficionados, come è accaduto per “Lei”, dei Fast Animals And
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Slow Kids, capitanati dall’esuberante Aimone Romizi, ormai cittadino ad
honorem del Cuborock; altre sono divenute striscioni: come dimenticare l’accoglienza riservata ai KUTSO (capirete da voi come si legge)? E gli At The Weeends, sebbene vergini della scena musicale catanzarese, hanno ricevuto le ovazioni e i cori a fine serata da parte degli “ultras” conquistati al Cuborock: avviene così, senza troppi filtri. Il popolo del Cubo si innamora o no, senza
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mezze misure. E se si innamora, fa tutto quello che fanno gli innamorati: sogna ad occhi aperti di rivedere quella band, la aggiunge agli amici su Facebook, per rimanere in contatto, sceglie una canzone che sarà la “loro” canzone d’amore, preparandosi a cantarla a squarciagola sotto il palco, la volta successiva. È questo l’evento, è la gente che lo anima, quella che balla durante i DJ Set fino a che non si accendono le luci, chiaro segnale del “ragazzi, dobbiamo chiudere, non fate finta di niente!”.
E, tra un “Nostalgia Nostalgia Canaglia Party” e l’altro, sarà presto la volta dei VillaZuk, un nome conosciuto tra gli appassionati della musica reggae, ska e folk, di cui questi ragazzi rappresentano un fruttuoso connubio. Ci sarà sicuramente chi, fra voi rockers incalliti, si starà chiedendo come mai la direzione artistica del Cuborock abbia deciso di proporre proprio questo genere, magari insolito a chi ha le orecchie avvezze ai riff dei Led Zeppelin e soci. In fondo - si potrebbe dire - la sala reggae è accanto, noi siamo nella sala “rock”! Niente di più errato! Qui occorre fare una precisazione,
essenziale per chi voglia avvicinarsi allo spirito di questi eventi: al Cuborock si propone Musica e questa non può limitarsi ad un solo genere, vagamente identificato come “rock”. Il Rock, prima di essere un genere musicale, è un modo di vivere e di intendere non solo la Musica, ma la Vita stessa. È una cultura e, sopra ogni cosa, ripudia (che suona quasi come il ripudio di cui all’art.11 della nostra Costituzione!) il pregiudizio, il limite mentale che divide, anziché unire, ed etichetta. Il Rock non può divenire un’etichetta, ma un luogo ideale di aggregazione e di scambio: solo così si può crescere. Il Cuborock vuole essere questo luogo ideale di menti che hanno voglia di osare, di salire non in cattedra, ma sulla cattedra, per guardare le cose da un’altra prospettiva, come faceva
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il Prof. Keating ne L’Attimo Fuggente! È anche per questo che esistono un Blog (http://cuborock.tumblr.com) e una fanzine volutamente “naif” o, se vogliamo adoperare il termine esatto, underground: che cos’è, infatti, l’underground? Una cultura alternativa, non ufficiale, che negli anni ‘60 e ‘70 prendeva forma nei seminterrati londinesi e attraverso la quale si creava una comunità
di persone che comunicavano attraverso concerti, letture, mostre d’arte, vere e proprie lezioni. A quegli anni appartengono luoghi entrati nel mito, quali il Club Ufo o la London Free School, da cui sono passati artisti del calibro dei Pink Floyd, Procul Harum, Soft Machine... Intere generazioni, finanche quella dei novelli ventenni e trentenni, che non li ha vissuti direttamente, ricordano con nostalgia gli anni in cui la Musica si apriva alla sperimentazione, in cui la Musica sapeva parlare di Libertà e ne era il sinonimo lampante. Siamo tutti debitori di quei giovani e di quella Musica e abbiamo una grande Responsabilità, che è il corollario imprescindibile della nostra Libertà.
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Possiamo conformarci allo stato delle cose, come è “behehne”, restare nel gregge dei nostri preconcetti, che ci fanno sentire forti, o salire sulla famosa cattedra, mettendo in discussione, per prime, le nostre granitiche convinzioni. Il Cuborock ha fatto la sua scelta. Del resto, mi ricordava la direzione artistica, qualche tempo fa, “Se Bob Marley è stato inserito nel ‘94 nella Rock and Roll Hall of Fame, un motivo ci sarà!”.
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Fino al 29 dicembre ARTISTI NELLO SPAZIO Da Lucio Fontana a oggi: gli ambienti nell’arte italiana COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN GIOVANNI Piazza Giuseppe Garibaldi, Catanzaro Ore: dalle 10.00 alle 20.00 – chiuso il lunedì Ingresso: intero 3€ - ridotto 2 € Info: www.artistinellospazio.it ERIN K (USA/UK) - LIVE Cubolumiére PADDY’S IRISH PUB – Via Lungomare, 57/59 – Catanzaro Lido Ore: 22.30 Ingresso: gratuito Info: 0961 - 31457
RITMI RUGGENTI, MELODIE STRUGGENTI Musica e Cinema TEATRO POLITEAMA – Via Jannoni - Catanzaro Ensemble dell’Orchestra da Camera di Mantova Antonio Ballista: direttore Lorna Windsor: soprano Alessandro Lucchetti: pianoforte Ore: 21.00 Ingresso: poltronissima € 25 - poltrona e piano rialzato € 20 - primo piano € 15 - secondo piano € 10 - terzo piano € 8 Info: www.musicaecinema.it
LILIES ON MARS – LIVE OFFICINE SONORE – Piazza San Giovanni, 25 – Lamezia Terme Ore: 22.30 Ingresso: gratuito Info: 348 – 4651735; 327 - 7367152
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ALI – LIVE A seguire: Dj Ango OFFICINE SONORE – Piazza San Giovanni, 25 – Lamezia Terme Ore: 22.30 Ingresso: gratuito Info: 348 – 4651735; 327 - 7367152
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LEGGERE COME LA NEVE” Di Lydia Nicotera CAFFE’ DELLE ARTI - CENTRO POLIVALENTE PER I GIOVANI Via Fontana Vecchia, Catanzaro Ore: 18.00 Ingresso: gratuito CARMINE TORCHIA IN CONCERTO CAFFE’ DELLE ARTI - CENTRO POLIVALENTE PER I GIOVANI Via Fontana Vecchia, Catanzaro Ore: 22.00 Ingresso: gratuito
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CAPTAIN MANTEL – LIVE A seguire: Dj Ango OFFICINE SONORE – Piazza San Giovanni, 25 – Lamezia Terme Ore: 22.30 Ingresso: gratuito Info: 348 – 4651735; 327 - 7367152
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NOSTALGIA NOSTALGIA CANAGLIA PARTY – VOL.III 70/80/90 – Sigle TV – Cartoons - Trash HEMINGWAY CLUB, Pineta di Giovino. Catanzaro Lido Ore: 23.30 Ingresso: 6 € consumazione inclusa
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MERCATINO DELL’ALTRA ECONOMIA E DEL BARATTO CAFFE’ DELLE ARTI - CENTRO POLIVALENTE PER I GIOVANI Via Fontana Vecchia, Catanzaro Ore: 16.00 Ingresso: gratuito GIORGIO CAPORALE JAZZ TRIO CAFFE’ DELLE ARTI - CENTRO POLIVALENTE PER I GIOVANI Via Fontana Vecchia, Catanzaro Ore: 22.00 Ingresso: gratuito
HARLEM GOSPEL CHOIR Musica e Cinema TEATRO POLITEAMA – Via Jannoni - Catanzaro Uno dei più importanti cori gospel degli Stati Uniti, con sede a Harlem, New York Ore: 21.00 Ingresso: poltronissima € 25 - poltrona e piano rialzato € 20 - primo piano € 15 - secondo piano € 10 - terzo piano € 8 Info: www.musicaecinema.it KING OF OPERA – LIVE A seguire: Dj Ango OFFICINE SONORE – Piazza San Giovanni, 25 – Lamezia Terme Ore: 22.30 Ingresso: gratuito Info: 348 – 4651735; 327 - 7367152
MUSICAL HISTORY Move In Art TEATRO COMUNALE DI SOVERATO Revival Musical ideato e realizzato attraverso “l’assemblaggio” di alcune scene cult dei musical più famosi della storia internazionale. RIGOROSAMENTE CANTATO DAL VIVO! Ore: 21.00 Ingresso: 8 €
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GRAY – LIVE A seguire: Dj Ango OFFICINE SONORE – Piazza San Giovanni, 25 – Lamezia Terme Ore: 22.30 Ingresso: gratuito Info: 348 – 4651735; 327 - 7367152
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SEXUAL WHITE CHOCOLATE & FRIENDS – LIVE CAFFE’ DELLE ARTI - CENTRO POLIVALENTE PER I GIOVANI Via Fontana Vecchia, Catanzaro Ore: 22.00 Ingresso: gratuito
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ACUSTIC DUO DRAGONE/ABRUZZESE CAFFE’ DELLE ARTI - CENTRO POLIVALENTE PER I GIOVANI Via Fontana Vecchia, Catanzaro Ore: 22.00 Ingresso: gratuito OPENING CENTRO DI RICERCA DELLE ARTI CONTEMPORANEE (C.R.A.C.) A cura di Nicoletta Grasso Via Piersanti Mattarella, 11 – 88046 – Lamezia Terme Ore: dalle 18.00 alle 22.00 Ingresso: gratuito
*Tutti gli eventi si intendono validi al momento della chiusura del numero e successiva stampa. Tag non si ritiene responsabile di eventuali successive modifiche apportate dai Sig.ri organizzatori.
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TURNI
FARMACIE
SABATO, DOMENICA, FESTIVO, INTERMERIDIANO, DA SABATO A VENERDI’
Dal 14/12 al 20/12
Dal 21/12 al 27/12
25/12
SESTITO Via Indipendenza, 4
MITTIGA C.so Mazzini, 27
SESTITO Via Indipendenza, 4
AVERSA V.le Dei Bizantini, 11
GIUSTI V.le Cassiodoro, 233
CIACCI V.le Dei Bizantini, 97
PITARO V.le Magna Graecia, 268
BARBALACE V.le Crotone, 155
BARBALACE V.le Crotone, 155
26/12
Dal 28/12 al 03/01
01/01
IOPPOLO Via T. Campanella, 95
LEO Via E.Vitale, 14
NATURALE Via Ferdinandea, 23/A
GIAMPA’ C.so Mazzini, 152
DURANTE C.so Mazzini, 32
RUFFA Via Educandato,
COLACE V.le Crotone, 35
DI STEFANO Via Gullì, 18
PITARO V.le Magna Graecia, 268
NOTTURNO – ORE 19:30/08:30
Dal 18/12 al 24/12
Dal 25/12 al 31/12
Dal 01/01 al 07/01
GALLELLI Via M.Greco, 156
MICELI Via T. Campanella, 114
IOPPOLO Via T. Campanella, 95
DEL LEONE C.so Mazzini, 176
ALCARO Via Jannoni, 51
AVERSA V.le Dei Bizantini, 11
DI STEFANO Via Gullì, 18
PITARO V.le Magna Graecia, 268
BARBALACE V.le Crotone, 155
Dal 08/01 al 14/01
Dal 15/01 al 21/01
Dal 21/01 al 28/01
EUROPEA Via Milano, 24/A
MITTIGA C.so Mazzini, 27
SESTITO Via Indipendenza, 4
DURANTE C.so Mazzini, 32
CIACCI V.le Dei Bizantini, 97
GIUSTI V.le Cassiodoro, 233
DI STEFANO Via Gullì, 18
COLACE V.le Crotone, 35
BARBALACE V.le Crotone, 155
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MUSEI DI MUSEO MARCA
Via A.Turco, 63 – Catanzaro Tel: 0961-746779 e-mail: info@museomarca.com Orario invernale: 9:30/13:00 e 15:30/20:00 (21 Ottobre – 20 Aprile) Orario estivo: 9:30/13:00 e 16:00/20:30
Chiuso lunedì Ingresso intero: 3 � Ingresso ridotto: 2 � - accompagnatori di persone diversamente abili, ragazzi 6/18 anni, militari, gruppi min 10 max 25 persone, scolaresche, studenti in conservazione dei beni culturali, architettura, accademia di belle arti, dams, lettere indirizzo storico, artistico ed archeologico. Ingresso gratuito: minori di 6 anni, maggiori di 65 anni, professionisti del settore dei beni culturali, capigruppo, insegnanti accompagnatori di scolaresche, guide turistiche in attività professionale, portatori di handicap, giornalisti con tesserino.
MUSEO PROVINCIALE
Villa Margherita (Villa Trieste) Tel: 0961-720019 Orario: da martedì a venerdì – 10:00/13:30 e 15:30/17:30, sabato mattina e domenica9:00/12:30 Chiusura: lunedì
MUSEO delle CARROZZE
Frazione Siano, C.da Monte Musofalo – Catanzaro Tel: 0961-469546 Orario: 8:30/12:00 e 15:30/18:00 Chiusura: sabato e domenica Ingresso gratuito
MUSEO DIOCESANO Via Arcivescovado, 13 – Catanzaro Tel: 0961-72133 Orario: 17:30/19:30 lunedì, mercoledì e sabato, altri orari a richiesta Ingresso: intero 1 �, ridotto 0,50 � na – Catanzaro Tel: 0961-725038 Orario: aperto a richiesta Ingresso gratuito
CATANZARO MUSMI (museo storico militare)
Via V.Cortese, 1 – Parco della Biodiversità Mediterranea – Catanzaro Tel: 0961-795925 e-mail: musmi@provincia.catanzaro.it Orario: da maggio a settembre, da martedì a domenica – 10:00/13:00 e 17:00/20:00 da ottobre ad aprile, da martedì a domenica – 10:00/13:00 e 16:00/19:00 Chiusura: 25 Dic, 1 Gen, 1 Mag e tutti i lunedì
MUESEO dell’olio d’oliva e della civiltà contadina
Via Guglielmo Marconi, 88050 Zagarise (CZ) Tel; 0984/902838
CASA DELLA MEMORIA
Fondazione mimmo Rotella Vicolo dell’Onda, 7 – Catanzaro Tel: 0961-745868 Orario: tutti i giorni 10:00/13:00 e-mail: casadellamemoria@fondazionemimmorotella.net
MUSEO del RISORGIMENTO Via Pascali, 40 – Catanzaro Tel: 0961-743691 Orario: 8:30/16:30 da lunedì a venerdì e-mail: distremilescz@tiscalinet.it Ingresso gratuito
MUSEO dell’arte e della seta Scuola media G. Mazzini, Via Maddalena – Catanzaro Tel: 0961-725038 Orario: aperto a richiesta Ingresso gratuito
MUSEO della Civiltà Agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni del Parco Nazionale della Sila
Via Serra, 1 – Albi (CZ) Tel: 0961/923303 – 0984/902838
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UTILI
NUMERI UTILI EMERGENZE Catanzaro Soccorso......................................................................................0961 32155 Soccorso Stradale Club Italia...................................................................................116 Emergenza Sanitaria.................................................................................................118 Soccorso Stradale Europ Assistance.................................................................803803 Linea antiusura............................................................................................800 018 903 SALUTE Ospedale Pugliese di Catanzaro..............................................................0961 702021 Croce Rossa Italiana Catanzaro.................................................0961 744111 - 741769 Croce Azzurra Catanzaro..........................................................................0961 727719 Croce Verde Catanzaro..............................................................................0961 741010 Pronto Soccorso Catanzaro.......................................................................0961 883219 Guardia medica Catanzaro........................................0961 745833 - 750193 - 737562 SICUREZZA Carabinieri..................................................................................................................112 Vigili del Fuoco..........................................................................................................115 Polizia di Stato...........................................................................................................113 Corpo Forestale dello Stato di Catanzaro...............................................0961 741958 Polizia Municipale......................................................................................0961 393911 UTILI Stazione ferroviaria di Catanzaro............................................................0961 751022 Capitaneria di Catanzaro............................................................................0961 31642 A.M.C............................................................................................0961 781467 - 781475 Funicolare.....................................................................................0961 750120 - 794425 Aereoporto Internazionale di Lamezia Terme........................................0968 414111 TAXI...............................................................................0961 721348 - 725846 - 721348 Comune di Catanzaro.................................................................................800 574 323
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ORARI
CATANZARO
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[A] da Giovino: 6.40 7.30 8.30 9.30 10.20 11.20 12.30 13.30 14.30 15.30 16.25 17.30 18.30 19.20 20.45
[A] da Kennedy: 6.00 7.00 8.00 9.00 11.00 11.35 12.30 14.35 15.50 18.00 19.00 20.00 21.30 22.40
[A] da Kennedy: 6.40 7.40 8.50 9.50 11.10 17.15 18.15 19.25 20.20 21.05
[R] da Kennedy (transito): 7.20 8.20 9.15 10.15 11.10 12.05 13.10 14.15 15.10 16.10 17.10 18.15 19.15 20.05 21.25
[R] da Gagliano(transito): 6.25 7.25 8.25 9.25 11.25 12.00 13.00 13.55 15.00 16.15 18.25 19.25 20.25 21.55 23.00
[R] da Siano Centro (transito): 6.50 7.50 9.00 10.00 11.20 17.25 18.25 19.35 20.30 21.15
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[A] da Giovino: 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00 11.00 12.00 13.10 14.00 15.00 15.50 17.00 18.00 19.00 20.00 21.20
[A] da Kennedy: 6.30 7.30 8.30 9.35 10.15 12.00 13.05 13.30 14.00 15.00 17.00 18.30 19.30 20.30
[R] V. Indipendenza(transito): 6.50 7.50 8.50 9.50 10.50 11.45 13.00 14.05 14.50 15.50 16.40 17.45 18.50 19.50 20.50 22.05
[R] da Buda (transito): 7.00 8.00 8.40 9.00 10.10 10.50 12.30 13.35 14.05 14.30 15.30 17.30 19.00 20.00 21.00
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CZ Lido - CZ Centro
CZ Lido - Corvo - CZ Centro
CZ Centro - V.Fares - S.Maria - CZ Centro [A] da Kennedy: 8.00 9.05 9.40 10.50 12.40 13.10 13.30 14.15 15.10 16.20 17.30 19.00 20.10 [R] da Fares (transito): 7.30 7.25 8.10 8.50 9.15 9.50 11.00 12.50 13.20 13.40 14.30 15.20 16.30 17.40 19.10
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CZ Centro - Cavita - CZ Centro
CZ Centro - Gagliano
CZ Centro - Buda
CZ Centro - S. Elia [A] da Piazza Matteotti: 6.20 6.55 7.35 9.00 9.20 10.30 12.10 15.30 16.10 17.00 18.00 20.40 [R] da S. Elia (transito): 6.45 7.25 8.05 9.30 9.50 11.05 12.50 14.35 16.00 16.40 17.30 18.30 21.05
CZ Centro-Siano-Ospedale-Cz Centro
Funic.Sala - S.Janni - Cava - Alli CZ Centro [A] da Funicolare Sala: 8.15 8.30 9.40 11.25 12.20 13.00 15.00 16.20 17.45 19.55 [R] da Kennedy (transito): 8.00 8.40 9.05 10.15 12.05 13.35 15.30 16.50 18.20 20.25
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CZ Centro-Siano Lacina-S. Domenica-CZ Centro [A] da Piazza Matteotti: 7.25 8.15 12.20 13.15 14.05 [R] da Siano Lacina (transito): 6.55 7.35 8.25 12.30 13.25 14.15
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Cz Centro-Stadio-Ospedale-Siano [A] da Kennedy: 7.10 8.10 9.20 10.20 11.25 12.10 13.05 14.05 15.00 15.50 16.50 17.50
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Funic.Sala - P.zza Roma - CZ Centro-Funic.Sala
[A] da Piazza Matteotti: 7.05 8.15 9.10 10.20 11.30 12.10 13.15 14.30 15.20 16.10 17.00 18.00 19.00 19.50
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[R] da Cavita (transito): 6.35 7.15 8.25 9.20 10.30 11.40 12.20 13.25 14.40 15.30 16.20 17.10 18.10 19.10
Navetta Musofalo
[A] da Funicolare Sala: 6.50 7.30 8.35 9.20 11.45 13.00 14.00 18.00 18.45 19.30 20.20
[A] da Musofalo: Corse ogni 10 minuti (dal lunedì al venerdì dalle ore 7.20 alle ore 17.30)
[R] da Kennedy (transito): 7.20 7.50 8.55 9.40 12.05 13.20 14.20 18.20 19.05 19.50 20.40
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[A] da Funicolare Sala: 8.10 10.05 11.05 12.15 15.00 16.00
[A] da Giovino: 7.00 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 13.00 13.20 14.30 15.30 16.00 16.30 17.30 18.00 19.30
[A] da Università: 6.30 8.05 11.50 13.00 16.10 18.05 20.50
Funic. Sala - P.zza Roma - Cimitero - Funic.Sala
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Funic.Sala - Pentone [A] da Funicolare Sala: 10.50 19.30 [R] da Pentone (partenze): 12.00 20.30
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Cz Lido - Facoltà Farmacia [A] da Giovino: 7.00 8.05 9.15 10.30 11.50 13.05 14.10 15.35 17.00 18.00 [R] da Facoltà Farmacia (transito): 8.30 9.45 11.00 12.20 13.35 14.35 16.00 17.25 18.25
Tag 74
Cz Lido – Università dal Lunedi al Venerdi
[R] da Università(transito): 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 12.30 13.30 13.50 15.00 16.00 16.30 17.15 18.15 18.40 20.10
LINEA U2
B.Gesù - Università dal Lunedi al Venerdi [A] da Università: 6.30 6.55 7.20 7.50 8.20 8.40 9.10 9.40 10.20 10.40 11.10 11.40 12.30 13.10 13.40 14.15 15.15 16.15 17.15 18.20 19.40 21.05 [R] da B. Gesù (transito): 7.00 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 12.30 13.10 13.50 14.20 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00 20.20
LINEA U3
Cz Sala - Aranceto - Università dal Lunedi al Venerdi
[R] da Funicolare (transito): 7.00 8.35 12.25 13.40 16.45 18.40
LINEA 100T
Deposito - Funicolare Sala [A] da Deposito: 6.10 6.15 6.40 8.05 11.35 12.10 12.35 12.40 13.25 13.35 14.50 19.20 [R] da Funicolare (partenze): 9.00 9.40 12.35 13.05 14.05 14.30 20.45 21.10 21.20
LINEA 200T
Deposito - S. Maria - Giovino [A] da Deposito: 5.50 6.40 8.40 11.20 12.45 12.50 13.10 13.50 15.10 15.40 17.40 18.40 19.05 [R] da Giovino (partenze): 11.50 12.35 12.45 12.55 13.55 15.20 18.35 18.45 18.50 19.05 20.00 21.20 22.10 22.40
Gagliano - Università dal Lunedi al Venerdi
LINEA 200T
[A] da Università: 6.50 7.30 8.00 9.00 9.45 10.30 11.30 12.00 12.30 14.05 14.35 15.30 16.10 17.25 18.10 19.10
[A] da Deposito: 5.50 6.40 8.40 11.20 12.45 12.50 13.10 13.50 15.10 15.40 17.40 18.40 19.05
[R] da Gagliano (transito): 7.10 8.00 8.25 9.25 10.10 10.55 11.55 12.25 12.55 14.30 15.00 15.55 16.40 17.55 18.40 19.40
LINEA U4
Funic. Sala - Corvo - Università dal Lunedi al Venerdi [A] da Università: 7.30 9.10 11.10 13.05 14.30 15.30 17.05 19.05 [R] da Funicolare (transito): 8.10 9.45 11.50 13.45 15.05 16.10 17.45 19.45
Deposito - S. Maria - Giovino
[R] da Giovino (partenze): 11.50 12.35 12.45 12.55 13.55 15.20 18.35 18.45 18.50 19.05 20.00 21.20 22.10 22.40
LINEA 300T
Deposito – Università dal Lunedi al Venerdi [A] da Deposito: 6.20 6.40 6.45 7.10 7.20 7.40 11.40 12.20 13.00 13.30 14.10 15.20 18.10 [R] da Università (partenze): 9.05 11.35 12.05 12.25 12.35 12.55 13.10 14.20 17.35 18.00 18.35 19.10 20.00
LINEA 400T
LINEA C
LINEA S11
[A] da Deposito: 5.40 6.00 6.10 6.15 6.20 6.30 6.35 6.40 6.45 6.50 7.40 8.10 8.40 11.15 11.30 11.40 12.45 13.10 13.40 14.10 15.40 16.40 17.30 18.40
[A] da Piazza Matteotti: 8.00 8.35 9.15 10.05 11.05 12.05 13.05 14.30 15.05 16.05 16.45 17.25 18.25 19.00 19.40
[A] da Funicolare Sala: 6.25 12.50 13.35
Deposito - Cz Centro
[R] da Kennedy (partenze): 7.55 8.10 8.25 8.35 8.50 8.55 9.05 11.25 11.35 12.05 12.30 13.25 13.30 13.55 14.00 14.05 14.20 14.30 16.00 17.15 18.00 18.30 18.35 18.50 19.05 20.00 20.50 21.35 23.25
LINEA 500T
Cz Centro - Carlo V - Cz Centro
[R] da Piazza Roma (transito): 8.10 8.45 9.25 10.15 11.15 12.15 13.15 14.40 15.15 16.15 16.55 17.35 18.35 19.10 19.50
LINEA S45
Buda - Ospedale – Buda
Deposito - Aranceto - CzLido
[A] da Buda: 6.35 7.25 13.10
[A] da Deposito: 6.20 6.40 7.05 8.00 11.40 14.10
[R] da Ospedale Pugliese (transito): 7.00 8.00 13.35
[R] da Giovino (partenze): 8.30 12.10 12.40 14.15
LINEA 600T
Deposito - Corvo - Cz Lido [A] da Deposito: 6.10 7.00 [R] da Giovino (partenze): 8.40 14.00 20.40
LINEA 700T Deposito - Buda
[A] da Deposito: 6.10 6.20 12.30
LINEA L
Le Fontane - Cz Lido [A] da Le Fontane: 18.00 19.00 20.00 21.00 22.00 23.00 23.30 [R] da Piazza Garibaldi (transito): 18.15 19.15 20.15 21.15 22.10 23.10
LINEA G
CZ Centro - Germaneto - CZ Centro [A] da Kennedy: 6.50 13.50 [R] da Germaneto (transito): 7.05 14.10
LINEA S31
CZ Lido - Corvo - Stadio - CZ Lido [A] da Giovino: 6.35 12.25 [R] da Piazza Stadio (transito): 7.55 13.30
LINEA S20
Cz Sala - S. Elia
[R] da S. Elia (partenze): 7.35 13.50
LINEA S11 Cz Sala - S. Elia
[A] da Funicolare Sala: 6.25 12.50 13.35 [R] da S. Elia (partenze): 7.35 13.50
LINEA S12 Cz Sala-Siano
[A] da Funicolare Sala: 6.20 12.55 [R] da Alli (partenze): 7.10 7.15 7.30 14.05
LINEA S37
CZ Centro – Alli
Scuola Vivaldi – Le corse si effetuano solo nei giorni scolastici
[A] da Kennedy: 13.15 14.05
[A] da Deposito: 7.05
[R] da Alli (transito): 6.50 13.45
[R] da Scuola Vivaldi (partenze): 13.30
LINEA S38
LINEA S34
[A] da Deposito: 7.10
[A] da Deposito: 7.45
[R] da Scuola Mattia Preti (partenze): 13.20
[R] da Scuola Casalinuovo (partenze): 13.05
Scuola Mattia Preti – Le corse si effettuano solo nei giorni scolastici
Scuola Casalinuovo – Le corse si effettuano solo nei giorni scolastici
Tag 75
L’oroscopo di URIAN
DICEMBRE 2013
ARIETE Cari amici dalle corna ritorte, sia chiaro: non è colpa mia, se in questo 2013 avrei potuto benissimo fare copia e incolla di mese in mese, ma davvero gli astri sembrano non concedervi tregua. Anche nel mese di Babbo Natale, potreste avere voglia di tenere acceso il caminetto durante la sua visita e dare fuoco al simpatico vecchietto. Tutto vi turba, tutto vi snerva e tutti quelli che avete attorno vi appaiono soffocanti…perché non fate qualche attività all’aperto per scaricare la tensione? Sconsiglio nuovi amori, perché potreste riversare anche nei rapporti la vostra furia invereconda! Confidiamo nel 2014… TORO
Bello questo dicembre per voi torelli! Il mese delle adunate tra parenti, del calore familiare, delle vagonate di cibo ComeNonCiFosseUnDomani, rappresentano una consacrazione del vostro concetto di “utopia”…il paradiso in Terra! E poi adesso è tutto diverso, lasciate dietro di voi cattivi ricordi/situazioni/persone che vi hanno fatto soffrire la fame (affettiva). È tempo di grandi abbuffate di affetto e risate, basta solo decidere fino a quanto siete pronti a rigettarvi nella mischia. Nuovi progetti anche al lavoro…cosa aspettate? GEMELLI
“E io volevo le luci blu!” “ E il mio pandoro? Il panettone fa schifo!” “E chi vi ha detto che volevo le pantofole? Io odio le pantofole!”. Questa potrebbe essere una sintesi dei vostri dialoghi natalizi, perché Marte e Mercurio vi saranno avversi e non ve ne andrà bene una. In amore, potreste tendere a “fare la pace” sotto le lenzuola molto più spesso del solito, perché avrete tante occasioni per farvi perdonare. Attenti però a non proporre “armistizi” anche a postini, ignare commesse e medici della mutua…chi tradisce a Natale non riceve regali! E non spendete tutta la tredicesima in biglietti della lotteria, gli astri non sono propizi. CANCRO
E ci risiamo! Era da tanto che il vostro umore sembrava essere (quasi) normale. Adesso tutto il livore, il malcontento, l’acredine di sempre (di quando siete in forma…) tornerà con un bel fiocco rosso attorno, Christmas style. Siete ballerini e nervosi e minacciate a ogni passo di ribaltare il tavolo e mandare all’aria tutto. In amore, Marte e Venere non vi saranno propizi, per cui o proponete una vacanza separata per Natale o, peggio, affilate l’artiglieria e prima di entrare in camera da letto potreste urlare: “Questa è Sparta!!!” Unica nota positiva: il lavoro. Convogliate in questo settore ogni furore e forse arriverete a Capodanno illesi…
Tag 76
LEONE
Su, su. È da due mesi che lo spolverate. È finalmente il mese ideale per poter (ri)sfoggiare il vostro soprabito rosso acceso con paillettes intermittenti (che voi terreste tutto l’anno!). Adesso, potrete indossarlo senza incorrere in un ricovero coatto. Siete paciosi, rilassati, sempre con un bicchiere di prosecco in mano e tutto sembra essere finalmente come piace a voi. Relax, take it easy….era ora! In amore, per tutto il mese potreste alimentare voi le luminarie della vostra città, tanto è il FUEGO che vi scorre dentro…Anche il lavoro è attraversato da quest’ondata di ottime possibilità e vibrazioni…BUON NATALE! VERGINE Quanto vi piace il Natale? I regali, squadrati, con i fiocchi annodati, PERFETTI… se non fosse per quelle piegoline, quelle insopportabili piegoline che non vanno e non andranno mai via dalla vostra testa…in questo fine 2013 vi potrà sembrare tutto bello, ma è come se qualcosa non fosse DEL TUTTO come lo aspettavate…È la vita, cari amici della vergine, e molto spesso la realtà di quello che viviamo tutti, si esprime BEN al di là delle nostre aspettative…lasciatevi stupire dalla fantasia di Babbo Natale! E spendetelo qualche soldo per i regali…è da una vita che tenete chiuso il portafogli!
BILANCIA
Euforici, frenetici, eclettici…in una sintesi: più instabili del solito! Non saprete a quale attività dedicare per prima tempo ed energia, durante il mese di dicembre…in una stessa giornata vorrete sperimentare cento e una emozioni diverse, forse però tutte a livello superficiale. Ma a voi non interessa cosa verrà servito per dessert in fondo al menù… per voi l’antipasto, colorato e servito bene, sarà abbastanza…perché sarete desiderosi di procedere oltre, sempre, verso il prossimo buffet, l’ennesimo. In amore, quindi, forse sarà un bene non memorizzare la miriade di numeri telefonici con cui entrerete in contatto: l’uno gennaio non ricordete neanche i nomi dei proprietari…
SCORPIONE
Deporre le armi. Aprire le proprie braccia e farci entrare qualcuno. Esporre il fianco. Sorridere all’interlocutore. Arrendersi. Riposarsi un po’ (dormire…). È giunto il momento della tregua con il mondo. Non pensate più a nulla. Godete dei frutti del vostro lavoro e provate a consacrare del tempo a voi stessi, alle vostre esigenze UMANE e al piacere, alla serenità, alle coccole. Anche voi potete…Con Venere, Giove, Plutone, Nettuno e Marte favorevoli anche in amore, potrete concedervi di scialare e finalmente RIDERE, con fiducia, aprendovi alla Bellezza e alla reciprocità.
Tag 77
Segno del mese SAGITTARIO Bello questo mese, per voi centauri impenitenti! Forse ancora qualche piccolo problemino di mira oscurerà il vostro talento da arcieri consumati, ma dal 5 fino a Natale, Mercurio vi sarà propizio e tutta la tensione e il malcontento che vi ha accompagnato a novembre si eclisserà. Potreste ritornare ad assumere il sorriso a 365 denti che vi contraddistingue (evvivaddio) e tanti drammi insormontabili vi sembreranno soltanto un ricordo. In amore, sarete in netta ascesa…ma attenti: siete proprio sicuri che si tratti di sentimenti e non di infantile rivalsa? Ascoltate quello che volete davvero. CAPRICORNO:
Care caprette, aguzzate il vostro primordiale e proverbiale intuito… molte saranno le lusinghe di chi spera di condurvi, al laccio, nei pascoli che non avete scelto voi, cercando di convincervi con l’inganno. Questi gli ostacoli che Marte vi propinerà a dicembre… ma se punterete le vostre corna acuminate in avanti, nulla potrà fermarvi! In amore, solo i vostri sentimenti dovranno essere la spinta all’azione o alla non azione. Non dovete dimostrare nulla a nessuno, né dovete nulla a chicchessia. Rimanete lucidi e saldi nel vostro intuito da erbivoro che sfida le vette! ACQUARIO:
Finalmente tornerete sulla giostra degli EVENTI anche voi, finalmente smetterete di rifugiarvi nel guardaroba che in realtà usate come portale per l’accesso al mondo di Narnia…finalmente (forse) possiamo dire che potreste ritornare sulla Terra anche voi e festeggiare con congiunti e parenti le festività natalizie. In amore, addirittura, potreste arrivare a puntare i piedi per esigere, stabilire, sancire…verbi che avete sempre avuto difficoltà a usare per voi stessi, mascherando il tutto con bonaria tolleranza. È il momento di combattere e mostrare di che pasta siete fatti. PESCI:
Non vi dirò degli aspetti contraddittori e bizzosi di Marte e Mercurio (altrimenti somatizzate…), concentriamoci quindi su Venere e Giove, aspetti che vi saranno estremamente propizi e vi alleggeriranno di tanti pesi e pensieri ingombranti che tanto hanno caratterizzato questo anno. In amore, smettetela di rimuginare su pensieri, intenzioni, congetture…ascoltate il corpo, le emozioni, date spazio ai sensi…e alle coccole sotto l’albero di Natale. E ricordatevi il bacio sotto al vischio a Capodanno!
Tag 78
CURIOSITÀ… a cura di Urian
Il 21 dicembre ricorre, come ogni anno, l’antica festività di YULE, ascrivibile alla ricorrenza cosmica del Solstizio d’Inverno, la festa che sancisce la fine dell’anno appena trascorso, ma anche l’inizio del nuovo ciclo della luce solare. In passato, le celebrazioni di tale evento iniziavano la sera prima, fino all’alba successiva, ed erano volte a “vegliare” la rinascita del Sole e delle sue energie di rinnovamento e fertilità, durante quella che era definita come “la notte più lunga dell’anno”. L’origine del nome Yule è di radice nordeuropea, ma i romani festeggiavano questa ricorrenza con il nome di Sol Invictus, il sole che non è stato vinto, che non è morto, e si rifacevano al culto di Helios, Eliogabalo e Mitra. Tali celebrazioni avevano un carattere estremamente solenne e fastoso, perché servivano a propiziare la rinascita della LUCE e il ritorno del principio cosmico maschile della creazione (le forze solari), il calore, la luce, grazie alle quali ogni creatura può nascere, crescere ed essere feconda. Tutte le divinità invocate durante questa festività avevano in comune di nascere di notte, da una vergine….pochi sanno che tutti i popoli, nei giorni tra il 21 e il 25 dicembre, hanno sempre commemorato la rinascita del Dio solare e della Luce: gli Egiziani con Horus, i Messicani PreColombiani Quetzalcoathl, gli Aztechi Huitzilopochtli; Bacab nello Yucatan; il dio Bacco in Grecia, nonché Ercole e Adone o Adonis; il dio Freyr, figlio di Odino e di Freya, era festeggiato dalle genti del Nord; Zaratustra in Azerbaigian; Buddha in Oriente;
Krishna in India; Scing-Shin in Cina; in Persia, si celebrava il dio guerriero Mithra, detto il Salvatore, ed a Babilonia vedeva la luce il dio Tammuz, “Unico Figlio” della dea Istar, rappresentata col figlio divino fra le braccia e con un’aureola di dodici stelle intorno al capo…ci ricorda qualcosa? Ancora una volta, le sovrapposte celebrazioni cristiane hanno soppiantato, per mera cancellazione dei nomi (Iside/Maria; Horus/Gesù…), celebrazioni di culti che non era possibile cancellare dalla memoria e dalla pratica spirituale dei popoli assoggettati e costretti alla conversione di massa. Possiamo connetterci alle energie autentiche di Yule con una veglia dedicata al raccoglimento e alla preghiera, accendendo delle candele in tutta la casa, che rimangano accese per tutta la notte, meditando su quanto si è appena trascorso nell’anno “vecchio”; si possono portare delle offerte di latte e miele agli alberi e si può adornare la casa con trecce di abete, vischio, pigne e frutti (mele e arance), condividendo il senso del calore umano.
UN APPELLO: QUEST’ANNO NON COMPRATE ALBERI VIVI DA FAR LANGUIRE IN CASA E POI GETTARE DOPO L’EPIFANIA… ARRECA CATTIVA SORTE! Felice Yule a tutti e che la Luce trionfi ancora e nonostante tutto! Scrivi a Urian all’indirizzo: Uriansoulvoice@hotmail.it
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