Tag Magazine n° 21 - Giugno 2014

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TAG Editoriale

IdentiTag

La forza di essere umano

Fausto Bisantis

C

Direttore Responsabile

hi siamo? Da dove proveniamo? Dove stiamo andando? Tanti sono gli interrogativi sul nostro essere e ciò che ci circonda. Scoperte intervallate da dubbi perenni, che rendono consapevoli della propria volontà di scoperta. Un dubbio si insinua sotto pelle: ciò che hai sempre creduto di essere potrebbe non essere l’unica via da seguire, ecco che l’uomo va alla ricerca delle tradizioni che lo hanno cullato fin dall’infanzia. Una parola che è sinonimo di tanti significati: lo studio e l’analisi delle proprie

di interpretazione del proprio essere, a partire dal nostro microcosmo sociale e ambientale, le cui tracce sono rintracciabili, diversi modelli di società e di collettività, per raccontare la volontà e l’esigenza di esplorare quel mondo, che resta a noi più ignoto, proprio a causa della naturale vicinanza. Raccontare uno spaccato di storia del nostro tempo, partendo dalle proprie origini, ha sempre avuto il vantaggio di far comprendere meglio il mondo in cui viviamo, e in un mondo così pervaso da inutili certezze e valide prospettive, il motto può essere ancora una volta: Conosci te stesso! Dalla volontà di apparire per essere, nucleo della poetica di Pedro Almodòvar, fino alla descrizione etnoantropologica della proprie origini che, da Martin Scorsese, giunge alla spontaneità di Emanuele Crialese, inizia un viaggio lungo e complesso che vuole solo offrire uno dei tanti punti di vista esistenti, attraverso la ricchezza che appartiene a tutti i popoli, e in questo vi è la speranza che la pluralità di linguaggi che nasce e cresce in territori come il nostro, diventi il codice di comportamento e la forma di linguaggio più utilizzata dall’uomo di domani; social, evoluto, ma anche poeta e sognatore, che affronti le sfide della quotidianità con lo stesso

origini, la coscienza storica dei propri tratti fisici e intellettuali; l’appartenenza; la volontà di tramandare ai figli, l’insegnamento dei propri avi. Identità è la condivisione delle proprie sicurezze sociali, sancite da una estemporanea preservazione della specie. Essa possiede anche un risvolto di contraddizioni ataviche che si caricano di certezze sull’ipotetica unicità dei noi rispetto al resto del mondo, decostruzione del significato di genere, razza e nazione, fino alla creazione di inutili neologismi che hanno il doppio effetto di: riduzione sillogistica della complessa grammatica di appartenenza; difficoltà conoscere ed esprimersi in una o più lingue, con conseguente interpretazione maccheronica del significato di “Villaggio Globale”. In mezzo al mare di domande e risposte, si pone la riflessione sull’identità culturale e sociale, protagonista del numero di questo mese, volto ad indagare diversi modi

spirito con il quale Fabrizio De Andrè esprimeva l’essenza dell’uomo di fronte alla sua strada: “Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare”. 5


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SO MMA RIO

5 Editoriale 8 Tag Storia

Badolato, il borgo da sogno rinato

12 Creativitag

Staff

Catanzaro tra stereotipo e identità (assente)

TAG - La provincia in tasca Testata giornalistica registrata al Tribunale Civile di Catanzaro sezione per la stampa e l’informazione con n. R.G.709/2012 Edito da PUBLYCON S.A.S. Di luigi Conforto & C. Iscrizione al ROC n. 20849 del 2 marzo 2011 Sede - VIA Barlaam da Seminara 52 88100 Catanzaro Tel 0961/771879 email: Publycon@gmail.com FACEBOOK - Tag rivista gratuita

16 Tag Cineamando

Fare arte è appartenere (sul significato di identità in una piccola città)

19 Tag Musica

Catanzaro, 20/05/2050

24 Tag Sport

L’Italia e i mondiali: Birra gelata e rutto libero!

Diretto da Angelo Capoano Direttore Responsabile - Fausto Bisantis Direttore Creativo - Pierpaolo Voci Coordinamento Editoriale - Francesca Ceniti Direttore Marketing - Angelo Capoano Direttore Artistico - Pierpaolo Voci Progetto grafico - Shape Beyond Graphic Fotografia - Cosimo Simonetta

27 Tag Interview

Centro Danza FlashDance

34 Tag Birramoriamoci

Pecchì su calabrisa e minda vantu

38 Tag Moda

Welcome to Corso Mazzini!

42 Tag Consiglia

Hanno collaborato: Archie, Valentina Amato, Domenico Concolino, Matteo Malacaria, Antonello Migliaccio, Saverio Paone, Pamela Soluri, Laura Trapasso

Parafarmacia San Giovanni

46 Tag Eventi

Centro Danza FlashDance

48 Tag Utility

PER LA TUA PUBBLICITA’ : Angelo Capoano- 3209336564 Luigi Conforto - 3338247197 Saverio Paone -3332277792 Francesco Lucia- 3394950635

54 Ristoranti, Pub e Locali 56 Ricette

Il piatto giusto

60 Tag Oroscopo

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TAG Storia

BADOLATO,

IL BORGO DA SOGNO RINATO

Saverio Paone

U

stabili, e che abbia imposto loro nuove leggi, istituendo tra l’altro per primo le sissizie” (Aristotele, Politica, VII, 10, 2-3). La nascita del borgo medioevale, invece, si deve a Roberto il Guiscardo Duca di Calabria, che nel 1080 decise di edificare un “pacifico borgo”, là dove già risiedevano le povere capanne dei pastori. Il borgo di Badolato conserva ancora intatta tutta la sua struttura medioevale, mantenuta in ogni angolo dei suoi tortuosi vicoli, degli antichi palazzi, in ogni sua forma. Nell’ arco dei secoli, ha assunto vari nomi: Badulato, Vadulato, Bodoaro. Fu incluso, all’inizio della dominazione normanna, nella contea di Catanzaro e fu infine baronia. Ai tempi della dominazione angioina, passò a Filippo di Badulato (da cui, probabilmente, il nome definitivo del borgo). Passò in seguito a Ruggero di Lauria, poi alla casata dei Ruffo e dei Toraldo e, nel 1596, a Pietro Borgia, Principe di Squillace, fino ai Baroni Gallelli, a cui il borgo rimase fino alla fine della feudalità (1806). Importante centro basiliano già in medioevo, Badolato è il paese delle chiese, ve ne sono addirittura quattordici. Tra esse, spicca la Chiesa dell’Immacolata (1686), situata oltre la porta est del paese, dalla quale lo sguardo può spaziare da Capo Colonna a Punta Stilo. Ricca di opere d’arte, è uno degli esempi più importanti di stile seicentesco. Vi è poi la Chiesa del Convento di San Domenico (1566), un tempo monastero dei frati domenicani e infatti detta “U Munasteru”; la Chiesa di Ss Maria della Sanità

n antico borgo, sovrastante il golfo di Squillace e con le spalle rivolte alle verdi Serre calabresi, a poche centinaia di mt s.l.m. , su una collina che domina la spettacolare vallata del torrente Callipari: questa è Badolato. Per chi risale per la prima volta la stradina che, da Badolato marina, risale verso Badolato superiore, lo spettacolo è assicurato. Un paese di una bellezza fuori dal tempo, dove le case sono incastonate le une sulle altre, in maniera tale da creare un groviglio complesso di viuzze, contornate dai resti dell’antica fortezza, quale fu, e dove risaltano in maniera vistosa le numerose chiese. Le origini di Badolato sono molto antiche.

Fondato dall’antico popolo degli Enotri, stanziatisi nell’entroterra della Calabria intorno al X sec a.C. Secondo la leggenda, al suo re, Italo, si deve il nome Italia: “Italo, re degli Enotri, da lui in seguito presero il nome di Itali e Italìa l’estrema propaggine delle coste europee, delimitata a Nord dai golfi [di Squillace e di S.Eufemia], di lui dicono che abbia fatto degli Enotri, da nomadi che erano, degli agricoltori 8


fuori paese (1198); la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria (1198) e molte altre, tutte ricche d’arte e storia. Badolato è stato anche centro, negli ultimi secoli, di vari disastri naturali, tra cui tre terremoti: quello del 1640, che causò la morte di 300 persone; quello del 1659 e quello del 1793, che intaccarono notevolmente il suo patrimonio artistico architettonico. Con l’alluvione del 1951, gli abitanti abbandonarono in massa il paese, che fu addirittura visitato per quella circostanza dal Capo dello Stato. In quel momento, la storia del paese sembrò avere un arresto: lo spopolamento dovuto all’immigrazione divenne inarrestabile e continuò dagli anni ‘70 agli inizi degli ‘80. Nel 1986 vi fu una svolta. Con la provocatoria proposta shock, lanciata dal bibliotecario comunale Mimmo Lanciani, Badolato divenne un “paese in vendita”. L’idea di vendere lo splendido borgo all’inizio parve assurda, poi, invece, piano piano, scatenò un’incredibile curiosità. Se ne occuparono tutti i media nazionali e stranieri, il sindaco di Badolato fu invitato nella trasmissione televisiva più nota del momento, condotta da Raffaella Carrà. Iniziarono a filtrare nomi di grossi imprenditori e magnati e gruppi finanziari. Ma tutto questo interesse fece sì che in tanti, in Italia e all’estero, incominciarono ad innamorarsi di questo antico borgo, fatto di vicoli caratteristici, case alte e

di antiche tradizioni. La vera vendita, allora, riguardò i tanti immobili destinati all’abbandono, che furono dunque in gran numero acquistati e ristrutturati da molti forestieri noti e meno noti. Come ad esempio l’avvocato canadese di successo, Isabella Montwright, anche scrittrice di gialli mistici New Age, che possiede una casa a Badolato e vive circondata dai gatti. Dice: “Badolato è piena di gatti. Ti girano intorno appena ci arrivi. Ti aiutano a scoprire, inerpicandosi per acciottolati e ringhiere, muretti e cornicioni, il paese più bello del mondo”. Così come Katrhin Falk, che in America è una notissima scrittrice di romanzi rosa: “Ciò che è unico è il silenzio” e Jude Deveraux, stravendutissima autrice di best seller a sfondo storico. Vi abitano, anche se per pochi mesi

all’anno, pittori, scrittori, musicisti e registi, come il famoso cantante rock Piero Pelù, o Alina Marazzi, la raffinatissima regista di “Un’ora sola ti vorrei “ e “Vogliamo anche le rose”, oltre a moltissimi stranieri, soprattutto di mezza età, 9


per godersi la pace del luogo. Ma Badolato tornò alla ribalta anche per lo sbarco dei profughi del 1997 in prevalenza kurdi. La manifestazione di solidarietà dei badolatesi fu grande, molti alloggi furono dati ai profughi, grazie al progetto CIR per i rifugiati. Oggi sono molte le famiglie di rifugiati che vivono integrate nell’ antico borgo e Badolato è per questo chiamato “il paese albergo” o “il paese dell’accoglienza”. Questa rinascita ha fatto sì che Badolato attirasse l’attenzione per lo svolgimento di molti avvenimenti culturali, tra cui la famosa Taranta Power, in cui numerosi artisti internazionali si esibiscono ogni fine di Agosto. Badolato è anche luogo di leggende, legate al mito popolare e alle numerose ville baronali. Salendo per l’antico borgo, non si può non notare un’antica tenuta di splendida e sinistra bellezza, in stile neogotico. Il suo nome è Tenuta di Pietra Nera dei baroni Gallelli. Strani fenomeni le

che, con voce forte e premurosa, gli chiese di rinforzare bene quella porta, perché era il box di Fulmine, che era un cavallo irrequieto. Quando il falegname finì il suo lavoro, cercò il signore che gli aveva fatto tale raccomandazione e raccontò tutto ai padroni di casa, i quali, sbalorditi, gli dissero che il cavallo prediletto del barone Gallelli da giovane era Fulmine, ma era morto nel 1939. E furono ancora più sbalorditi, quando l’incredulo falegname riconobbe il barone in un quadro della villa. L’antico Borgo di Badolato racconta questa ed altre leggende, che si mescolano alla sua storia, ai suoi scorci e a quel silenzio che, più di tutto, riesce ad evocare il suo passato e la sua identità.

vengono attribuiti dagli abitanti del luogo, bagliori improvvisi, rumori, ombre in stanze disabitate, vento in alcune sere che sferza solo gli alberi intorno ad essa. Qui nasce la leggenda del cavaliere, una presenza che si aggira intorno alla tenuta e che si dice abbia le fattezze del barone Gallelli, morto nel 1980. Si racconta che, un anno dopo la morte del barone, fu chiamato un falegname alla tenuta per sistemare la porta di un box della scuderia. Mentre questi era indaffarato coi cardini della porta, che era stata smontata ed adagiata su due cavalletti, ad un tratto si presentò al falegname un signore in alta tenuta equestre 10


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Catanzaro tra stereotipo e identità (assente)

TAG Creatività Laura Trapasso Shape Beyond Graphic

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iferimenti a fatti, cose o persone, nell’articolo che seguono, sono, in tutta onestà, volontari. Mi è capitato più volte, negli ultimi periodi, di affrontare, con amici e conoscenti, il tema dello “stereotipo del catanzarese medio” e, senza soluzione alcuna, ho elaborato una mia tesi, tutta fatta di dubbi, perplessità ed esami sulle inspiegabili tare poco gradevoli e gentili che ci portiamo dietro, come portatori di malignità e disfattismo aprioristico, nei confronti di tutto quello che ci circonda (cose e persone).

sotto casa, quello in cui il simile sceglie il suo simile per condividere il momento del caffè, dell’amaro o dell’happyhour, in relazione alla fascia di età che andiamo a considerare. In questi luoghi, non si parla di niente e allo stesso tempo si parla di tutto, perché al loro interno si discute aridamente di ogni più svariato argomento che, pur non avendo rilevanza, tende a intelaiare una trama culturale che costruirà quelle “cerchie chiuse” di cui sopra. Si creano delle sorte di mini club dell’odio scontato, che forse sono il male peggiore della nostra città che, pur contando innumerevoli problemi, pecche e disastri di struttura e controstruttura, registra il suo più grande fallimento nel non aver cercato di legare, collegare questi barbari catanzaresi tra di loro. Vuoi per composizione “mista” della popolazione, microetnie (vedi guerra santa tra Zagarise e Sellia, tra Catanzaro e Marina o, ancora, tra Amato e Miglierina...) così “diverse”,

La nostra comunità difetta un po’ di identità collettiva; quella, per intenderci, che fa di una città un corpo umano che funziona bene, perché tutti gli organi

interni si trovano tra di loro in armonia e sintonia. Piccole cerchie di amici e parenti, chiuse a compartimenti stagni, che nonostante la condivisione degli spazi territoriali (e non) con gli altri, tendono a voler allontanare l’altro che non conoscono. Questa pratica di “ghettizzazione”, che parte dall’individuo ma si diffonde nel gruppo, avviene principalmente nel “baretto” 12


che sembrano non riuscire a comunicare tra loro, vuoi per l’incapacità cronica di connettere il territorio, fisicamente collocato su tre colli che, con tutta evidenza, hanno messo in crisi architetti e ingegneri in ogni piano urbanistico (nei secoli dei secoli); vuoi, ancora, per colpa di quelle divisioni tra classi sociali che, solo ai più (e solo apparenti), hanno contribuito a creare una città sopra la città e una sotto, con notevoli ripercussioni tra chi si lamenta dello stato delle cose e chi, dall’alto, guarda divertito il piccolo plebeo che, per arraffarsi la simpatia dell’altro, destruttura ogni barlume di felicità del suo pari.

non importa quante parole di rabbia possiamo sprecare per contestarlo, è la verità dei fatti. Siamo totalmente incapaci di vedere nell’altro un portatore di qualità e positività. Un solo unico momento ci separa dal totale disinteresse, quell’istante in cui “lo straniero” critica questo nostro atteggiamento, a buona ragione. No, non ce lo lasciamo proprio dire, che siamo dei barbari incivili. Lo stereotipo si traduce in poche semplici espressioni, che avrete sentito (e detto): “‘on’è cosa sua”, “ci’u dissi eu ca si volia na cosa fatta bona avia ma chiama a mmia”, “gua’ on sacciu pecchì ma sa cosa on mi piacia, mi piacìa cchiu prima” (Mettete queste frasi in qualunque

Manchiamo di memoria storica, non conosciamo i palazzi che occupiamo, i nomi di quanti hanno contribuito a costruirla, non conosciamo i nostri artisti, non la apprezziamo, non abbiamo mai coltivato elementi come questi, per costruire un senso di appartenenza collettivo, univoco e solido. Ci limitiamo a sopravviverci dentro, fino al momento in cui siamo pronti a trasferirci altrove, pronti a criticare con tutti ogni piccola pietra che ne abbiamo calpestato. Guai a tessere le lodi di un altro catanzarese, ammesso che non si tratti dell’amico o del cugino di qualcuno. Solo insulti e sbeffeggiamenti. Io lo chiamo pressapochismo, altri lo chiamerebbero annichilimento; io lo chiamo catanzarese, e

contesto e avranno il senso che sto cercando di esprimere). Disfattisti, ipocriti, passionali e orgogliosi, incapaci di riconoscere meriti e successo altrui. Non importa quanta gente si sforzi di renderla 13


un posto migliore (vedi amici di Alt!rove e Alex Tolomeo, che nel mese di maggio hanno dato sfoggio di un amore incondizionato per questo enorme buco nero demolitore di ambizioni, organizzando COSE culturalmente e umanamente apprezzabili), ci sarà sempre qualcuno pronto a voler imporre una visione di rassegnazione alla mediocrità del “on vala a pena tantu on cangia nenta!”. Il lassista rassegnato lo riconosci subito, basta scambiarci qualche parola. Sono parole che fanno rima con l’espressione “dell’io e del mio”, emblematiche di un’identità puramente individualista e noncurante dell’altrui spazio vitale.

diversa, mi voglio diversa e, anche se non conosco che una piccolissima parte di voi, catanzaresi, amo anche voi. Ma cerchiamo, con il tempo che ci resta, di rendere questo posto migliore.

Non sono mie conclusioni, sono mie perplessità, sono insofferenze per tutti quei discorsi che creano un olocausto dell’entusiasmo, demolendo chi crede che ci sia ancora molto da fare, per rendere

questo posto migliore. È anche stanchezza per quelle lamentale che sentiamo ogni maledettissimo giorno, quelle che ci impediscono di credere in noi stessi, quelle che ci allontanano dall’altro (che di certo ha sempre qualcosa da insegnarci). L’altro è l’alieno in grado di aiutarci a creare un nuovo discorso sul -ce la possiamo fare, costruiamo qualcosa, costruiamolo assieme, perché “se tu hai una mela e io ho una mela, allora tu e io abbiamo una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea, e ce la scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee” [G.B.Shaw]. Io amo la mia città, la adoro, giuro, ma la voglio 14


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Fare arte è appartenere (sul significato di identità in una piccola città)

TAG Cineamando Antonello Migliaccio tità, non potendo prescindere da essa; quindi si può, anzi si dovrebbe, parlare d’identità in seno ad un territorio, una comunità, una città o un intero paese. E, per il cinema e il teatro, questa identità non è soltanto appannaggio di classi privilegiate o elitarie, ma appartiene a tutti, così come a tutti dovrebbero appartenere il territorio, l’ambito culturale, le dinamiche sociali del posto in cui si vive.

I

dentità. Ai nostri tempi, una parolona. Si confondono, copiosamente, i diversi ambiti del termine, così come si confondono le diverse accezioni e si crede subito, quando ci si imbatte in essa, all’identità nazionalista, ideologica; una sorta di campanilismo sfrenato, che non trova pace neanche riducendone l’ambito, come in una divisione aritmetica progressiva che frammenti via via l’unità di un numero, fino a ricavarne il minimo, infimo, valore cui si possa ancora attribuire un’identità. E così si giunge, per lo meno in ambito sociale, a esigere o rivendicare un’identità di luogo, di pensiero, di appartenenza, sempre più angusti, circoscritti, perimetrali. Come è il caso, folcloristico direi, di identità subnazionali, regionali, cittadine e di quartiere. Ma cosa conta di più, l’identità di appartenenza, a qualsivoglia insieme, o l’identità di intenti, di desideri, di perseguimento di un’armonia? Domanda retorica che non necessita di risposta, ovviamente. E se parliamo di identità, soprattutto in questa ultima accezione, cosa c’entra con il cinema, o il teatro, e cosa c’entra con la città di Catanzaro o, allargando il raggio d’azione, con l’intero suolo italico?

A Catanzaro esiste, da sempre, un sottobosco, un fermento di attività artistiche e culturali, che non sempre è messo in evidenza, o raggiunge una ribalta pubblica, per manchevolezze o imperfezioni di volontà da parte di chi è incaricato istituzionalmente di occuparsene. Nondimeno questo fermento esiste, e, per traslato, produce un’identità culturale e artistica che rappresenta energie dinamiche, alla costante ricerca di risposte, promuovendo domande, setacciando il territorio, mettendosi in discussione. Lungi da me intervenire criticamente sulla stagnazione e la dispersione di tali energie, o sull’incapacità di animare il tessuto sociale di una città. Sarebbe ripetitivo e controproducente esprimersi in termini di “j’accuse” o di invettive generalizzanti e generiche verso la mancata risposta da parte della popolazione o delle autorità cittadine. È un’abitudine, quella di criticare tout court il degrado culturale,

Ogni espressione artistica, o che abbia presunzioni tali, nasce e si sviluppa in seno ad un’iden16


di largo consumo (per esser buoni). Devo a loro se, da sedicenne, ho potuto ammirare al cinema capolavori assoluti, che mi hanno “improntato” ad un’identità ben precisa, e molto poco populista. Tra l’altro, proprio Attanasio ha terminato le riprese, mesi or sono, di un lungometraggio dedicato a Mimmo Rotella, investendo su energie del luogo, dal cast tecnico a quello artistico, con la sola eccezione di Alessandro Haber.

quindi di identità, della città, a mio avviso da dismettere. Invece vorrei sottolineare come, anche qui, a Catanzaro, si sia fatto, e si fa, tanto cinema e tanto teatro, per restare in tema con gli argomenti trattati in questa rubrica. Il cinema e il teatro di cui parlo io è fatto da, e di, persone che vivono di questa passione quasi sempre con le proprie energie, di tasca propria insomma. Cinema indipendente e teatro indipendente. Degli altri, di coloro che usufruiscono di finanziamenti interamente pubblici, non parlerò. Penso all’attività di cineasta di un giovane catanzarese di talento, amico caro e compagno di tante avventure cinematografiche improntate ad una coraggiosa auto produzione, Francesco Lodari, che ha all’attivo numerosi cortometraggi d’autore, oltre a due lungometraggi in post produzione e videoclip di gruppi musicali del

Penso alle numerose associazioni artistiche e culturali che, negli anni, si sono lanciate a capo fitto per promuovere il cinema e il teatro autoctoni, e poi penso alla sterminata compagnia di amici e concittadini artisti o soltanto appassionati di cultura, che si sentono “soli”, ma che non rinunciano ad esprimere la propria identità, per amore della propria terra, che, a pensarci bene, è amore per se stessi. E allora non mi scoraggio, tutt’altro. Sono ben lieto di affermare che un’identità artistica, sebbene semi sommersa, qui a Catanzaro esiste. Eccome. E mi scuseranno tutti coloro che combattono per fare cinema e teatro a Catanzaro e non si troveranno citati in questo articolo. La colpa è mia, ché deficito di lungimiranza e memoria. Ma sarò ben lieto di correggere le mie mancanze in futuro. Magari quando tutte queste identità solitarie e sperdute si riuniranno per promuovere un cambiamento che metta finalmente in luce la nostra identità di catanzaresi. E di italiani.

catanzarese. Penso al cartellone del Teatro Minore, presso il Caffè delle Arti, curato dalla compagnia del teatro di Mu e gestito da Franco Corapi, ramificazione di un impegno trentennale dell’attività di Salvatore Corea, un altro che ha deciso di investire le sue energie nella sua città, esplicitando la propria identità culturale nel posto in cui è cresciuto. Penso alla coraggiosa intraprendenza e stolida pervicacia di Andrea Ferrara e Eugenio Attanasio (mi perdonino gli eventuali altri protagonisti non citati per mia ignoranza) che, negli anni ottanta, fondarono una cooperativa culturale “Nuova ipotesi”, programmando, prima al Supercinema di via XX Settembre e poi allo storico Cinema Teatro Masciari, una rassegna stagionale di film d’essai, cinema indipendente e d’autore, che, altrimenti, non sarebbe stato proposto in una città con pochi cinema che offrono soltanto visioni commerciali e 17


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TAG TAG Musica Musica

CATANZARO,

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale

20/05/2050

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and Guns Music Fest – ci fu e altri eventi simili lo seguirono, nel corso degli anni. Ho in mente i nomi dei gruppi che vi parteciparono, le loro canzoni, gli amici, i fans club e i contest musicali; e i nomi, altrettanto chiari, mi si profilano di organizzatori, locali, gestori e direttori artistici, che hanno teso tutti una mano nei confronti della musica, in questa terra che ne aveva bisogno come tu hai bisogno del mare, ragazzo, e noi vecchi di un buon bicchiere di vino rosso durante i pasti. Mi chiedevi di farti qualche nome e di

agazzo mio, oggi mi chiedevi di raccontarti qualcosa della mia lontana giovinezza, gli amori, le passioni, le rivoluzioni che hanno solcato le tappe di questo corpo stanco, che fa ormai fatica a ricordare anche i singoli eventi quotidiani. C’era tanta voglia di fare, di essere, ma non ne siamo stati capaci. Non ho mai fatto parte di una band, se era questo che volevi sapere, ma la musica era, per me, il motore del cambiamento, un modo per porre le basi di una società in cui l’arte costituisse parte integrante del vivere civile. Avevo venticinque anni, o giù di lì, ci innamoravamo delle Idee, prima che delle persone…e questo, credo sia stato ciò che è riuscito, infine, a dividerci. Sai, ognuno di noi, per quel che ne so e che ho visto con questi stanchi occhi, ha dato qualcosa, ha dato molto alla scena musicale di questa città. Ricordo i tempi in cui ci incontravamo, spinti dalla necessità di creare un “movimento”, che poi sfociò nel MMC (Movimento dei Musicisti di Catanzaro): grandi propositi, pomeriggi trascorsi al parco, per decidere le sorti di un festival estivo, luccichii negli occhi, ancora ardenti di un giovanile entusiasmo, ma anche incapaci, alle volte, di andare oltre antichi e nuovi rancori, rivalità personali o, peggio, musicali. Il festival – se la memoria non mi inganna lo chiamammo Drums

raccontarti qualcosa. Totò Guzzomì aprì le porte dell’Hemingway Club (quante volte ti ho parlato dell’Hemingway?) e quelle della città alla musica rock, che non si relegò più alle solite feste di nicchia da rockers incalliti coi magliettoni 19


sudati. Era lui stesso un batterista e organizzò eventi spinto da questa passione, cadendo e, sempre, rialzandosi, fin quando lo spirito gli suggeriva che era la cosa giusta da fare. Alex Tolomeo fu prima musicista, poi direttore artistico del Cuborock, di cui sicuramente avrai sentito tanto, in questi anni, origliando i discorsi tra me e i miei amici di sempre. Alex conferì alla musica rock la capacità, che le è propria, di parlare alla gente, di unirla – e ti assicuro che eravamo in tanti! – prima al Moma Rock, poi al Club 21 e poi, di nuovo, all’Hemingway, che rinacque a nuova vita. Ricordo, anche, e con un velo di malinconia, i dj set degli “IndiEsponenti”, di Marco Macrì, Emanuele Pentotal e Roberto Interdonato, precursori di quei dj set che avrebbero fatto ballare tutti noi, quando il rock divenne contagioso e quando i “Nostalgia Canaglia Party” diedero alla musica trash anni ‘80 e ‘90 quel tocco di sana ironia che, anche ai rockers più duri, portò una ventata d’aria fresca. In Gray, musicista e amico, trovai l’essenza stessa del concetto di musica e di rock, ci fu un periodo in cui anche lui organizzò eventi, al Cactus e, in seguito, in altri locali di Soverato. Era uno spirito libero, Gray, uno che non si piegava alle ingiustizie e ai facili compromessi. Antonio Pintimalli e il suo progetto al Centro Polivalente – Caffè delle Arti: una delle menti più pure che possa ricordare, con le sue idee futuristiche di eco-sostenibilità e la promozione di una cultura e un’arte a 360°; l’uomo per cui la profezia degli Hopi poteva essere il chiaro monito, per prendere, come umanità, la direzione giusta. Ti avrò sicuramente menzionato, qualche volta, Saso, all’epoca de “I Sotterranei”, e il suo farsi promotore della musica, come organizzatore, musicista e fruitore di tutto ciò che poteva svecchiare e svegliare la nostra dormiente cittadina. Perfino da Milano, quando vi si trasferì per lavoro, non si dimenticò di ciò che aveva lasciato e partecipò attivamente alle sorti dei suoi

concittadini (penso all’impopolare “ordinanza salva-timpani”, che era quasi riuscita a unirci in un unico coro di protesta!). E come non raccontarti delle Officine Sonore di Lamezia e della genialità di Fabio Ferlaino e dei suoi collaboratori? Ebbi modo di conoscere anche loro…ma, forse, 40 minuti di macchina erano una distanza troppo grande, per noi catanzaresi, perché riuscissimo a creare quella macro-area che Fabio aveva in mente, in cui sentirci parte dello stesso sogno! Vedi? Ognuna di queste persone e tante altre, che sicuramente i miei molti anni d’età hanno fatto cadere ingiustamente nell’oblio, hanno dato il loro contributo. E allora, ti chiederai, perché non siamo riusciti a restare uniti; perché non ce l’abbiamo fatta? Era davvero questo il mondo che volevamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti? No. Non ho mai apprezzato particolarmente la musica metal, ma devo riconoscere che i

“metallari”, una volta, erano molto più uniti, coerenti e sinceri di noi, i “rockettari”. Erano un po’ lasciati in disparte, fruivano di un festival una volta all’anno, nel periodo di Natale, e poi non c’era nessuno che si preoccupasse di portare in città qualche nome “importante” anche per loro. Eppure, erano molto più partecipi e autoironici di noi, anche ad eventi a cui, stando alle famose 20


rimpianto, di avere ad esempio il nostro stesso entusiasmo, ma mai il nostro orgoglio. E di non dar troppa importanza alle parole stanche di una vecchia, perché tu sai già, ragazzo mio, quale via è per te la migliore.

“etichette”, non avrebbero dovuto mettere piede. E il reggae era, con tutta probabilità, molto più una moda, che aveva perso lo spirito originario del buon Marley e soci. Molti sostenevano questo e, pur amando il genere, preferivano organizzarsi autogestendo il tutto, fino a dissociarsene completamente: si creavano sottofazioni, sotto-etichette; intenditori contro altri intenditori, che non riuscivano a comunicare tra loro, circondandosi di un’aura di immotivata superiorità, che venisse dal rock, dal reggae, dal metal ecc. I discotecari no: li evitavamo come la peste, neanche avessero qualche strana malattia ereditaria, ma erano forse i più genuini fra tutti e, tutto sommato, delle nostre lotte intestine non gliene importava granché. Fatto sta che, per ogni sotto-etichetta che si creava, un mattone veniva posto sul muro che ci divideva, perché ciascuno di noi si sentiva il guru, fautore dell’unica verità e, spesso, cercava più “seguaci” che esseri umani con cui condividere la propria passione. Quando io stessa mi dissociai da tutto questo, il motivo fu che vidi amici sciogliere antichi patti per ambigue questioni economiche; persone che si accusavano alle spalle, per poi stringere nuove alleanze, chiamandosi “fratelli”; sorrisi e strette di mano vacillare, dinanzi a questioni che, con il futuro della scena musicale della nostra città, non avevano nulla a che vedere. Vi furono alcune “mosche bianche”, che si salvarono da questo stato di cose, ma il confine tra il ritenersi salvi ed essere conniventi si faceva labile, a quei tempi. Avevamo tutti la verità in tasca, ma nessuno la soluzione. Non eravamo guru, né santoni, né incarnazioni di chissà quale rockstar morta prematuramente…sai cosa eravamo? Dei pessimi esempi di collaborazione, dei puritani, integralisti di una neo-religione, di cui conoscevamo i precetti a memoria, salvo poi combattere guerre sante in nome del tanto decantato “amore”. Ma non ne sapevamo poi molto, a dire il vero. E ti chiedo, ora che gli affanni mi costringono al riposo e diventano pesanti, quanto questo mio

Con affetto, Nonna

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L’ITALIA E I MONDIALI:

TAG Sport

BIRRA GELATA E RUTTO LIBERO!

Domenico Concolino zione, neanche il tempo di fischiare l’inizio della gara che sarà già domenica.

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abato 14 Giugno, mezzanotte, in telecronaca diretta dall’Arena Amazonia di Manaus (Brasile) Inghilterra-Italia, valevole per la Coppa del Mondo di calcio.

Ristoranti, pizzerie, bar e pub della città presi d’assalto, mogli e fidanzate non appassionate di calcio costrette a letto presto, a meno di non voler vedere i propri compagni ubriachi davanti ad uno schermo, inveendo contro arbitro e avversari o, nella migliore delle ipotesi, facendo sentire le loro amate vittime di becero maschilismo, emulando il celebre Fantozzi: “Donna, in cucina”.

No, non è una rievocazione storica de “Il Secondo tragico Fantozzi”, che per l’occasione avrebbe avuto un programma formidabile: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale va pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato, rutto libero!

E loro? Le donne catanzaresi appassionate di calcio, la cui competenza viene troppo spesso sminuita di fronte ad uno sport che le vede sempre più protagoniste?

Quella che vi stiamo raccontando è solo la strana storia di un fuso orario che manda in tilt ogni programmazione estiva.

La rivincita la stanno preparando in autonomia, senza uomini tra i piedi. Maxischermo ultrapiatto HD, birra gelata (sì anche loro bevono) e casa libera. Per una volta i piedi sul divano potranno metterli loro, in tutta serenità, con la consapevo-

L’esordio degli azzurri ai mondiali brasiliani sarà proprio contro l’Inghilterra e avverrà di Sabato, a mezzanotte. Orario insolito per questa competi-

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lezza che la tavoletta del water sarà rimasta abbassata. Sarà aggregazione pura, la grande occasione di lasciarsi andare e godere delle caldi notti d’estate ad orari insoliti, in barba alle ordinanze salva-timpani e con la voglia inesauribile di suonare a più non posso i clacson delle proprie auto. A proposito di aggregazione, se qualcuno per passare il tempo dovesse proporvi di fare due tiri con il “Brazuca”, non preoccupatevi. È solo il nome del pallone ufficiale della manifestazione. Significa “brasiliano”. Insomma, il nuovo Jabulani. Dopo la sfida con gli inglesi, le gare successive saranno in orari più decenti, almeno per quanto riguarda il girone (sperando di poterlo passare): il 20 Giugno a Recife con il Costarica e il 24 a Natal con l’Uruguay, entrambe alle ore 18. Tiriamo fuori le bandiere, cominciamo a colorare auto e motorini, disegniamo un tricolore sul viso o sulla nuca, ma cominciamo a far festa, perché la passione per i mondiali di calcio è un’occasione che arriva solo ogni quattro anni e vola al di là del risultato sportivo. Al di là di essere donne o uomini, di essere competenti o tifosi occasionali. Il colore azzurro non è come il fiocco appeso alla culla in sala parto, è il blu di casa Savoia e il simbolo di una nazione che si stringe per cantare il proprio inno a squarciagola. Con la mente proiettata alla finale del Maracanã del 13 Luglio, sognando - come nel 2006 - un fresco bagno nella fontana del Cavatore. 25


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TAG Interview

CENTRO DANZA

FLASH DANCE

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale

2: il numero delle sorelle, Caterina e Angela Petruzza;

Centro Danza Flash Dance è una vera e propria accademia e, alla fine di ogni anno di corso, gli allievi sostengono un esame, tenuto da un valido professionista della danza, come Antonio Giannotta, che è stato ballerino nell’Arena di Verona e ha fatto parte della Compagnia del Balletto del Sud. Gli attestati che gli allievi conseguiranno sono riconosciuti dal CONI e, dopo otto anni di corso, se i ragazzi avranno superato tutti gli esami col massimo dei voti, potranno conseguire il diploma di istruttore.

8: gli anni dall’apertura del CENTRO DANZA FLASH DANCE; 128: le coppe vinte, perlopiù primi posti.

N

o, non stiamo dando i numeri (non

questa volta, almeno), stiamo parlando dell’accademia CENTRO DANZA FLASH DANCE e delle insegnanti, nonché direttrici artistiche, che l’hanno fondata, circa otto anni fa, portandola ai risultati di eccellenza che avrete intuito dai numeri.

Caterina e Angela Petruzza, le due giovani sorelle che hanno dato vita al Centro Danza, hanno mosso i primi passi nelle piccole scuole della provincia, per poi frequentare corsi sulla metodologia di insegnamento, presso le accademie della Capitale. Hanno inoltre sostenuto esami con Mia Molinari e frequentato svariati stage, tra cui quelli con Klajdi Selimi e Kledi Kadiu, specializzandosi, nel corso degli anni, in più discipline, non ultima quella del momento: la Zumba, per cui sono certificate ZIN. Dalla danza classica a quella moderna, dall’hiphop alla danza contemporanea, passando per social dance (balli sociali), coreographic team e

Aromatic Drop Vodka

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zumba fitness, Caterina e Angela riescono a soddisfare i gusti di tutti gli appassionati della danza, che vanno dai 3 ai 60 anni: non c’è età, per imparare a muovere i primi passi e, soprattutto, per divertirsi! Per completare l’istruzione dei propri allievi e affinarne le tecniche, le sorelle Petruzza organizzano, mensilmente, alcuni stage con ospiti di rilievo: è già la terza volta che il Centro Danza Flash Dance apre le porte a Michele Barile, il ballerino professionisti di Amici, che segue i ragazzi nella preparazione di una coreografia, oggetto del saggio di fine anno.

sulle musiche di Mimmo Cavallaro (di cui potete avere un assaggio su youtube) e insegna, a chi volesse cimentarsi, tutti i passi di questa nuova/ antica danza! La predisposizione a tutto ciò che è nuovo e a ciò che, al contempo, fonda le proprie radici e la propria identità, caratterizza e valorizza il metodo di insegnamento delle sorelle Petruzza, giudici

Ma la novità assoluta è l’introduzione di una nuova materia, che ha origini antiche, invero, ma negli ultimi anni ha visto aumentare i consensi tra i giovani, grazie alla presenza sempre più numerosa di festival ad essa dedicati. Stiamo parlando della TARANTA. Angela e Caterina hanno infatti formato un gruppo, il Taranta Novis, che si esibisce 28


Frozen all’vetto kinder e spuma di negroni

partecipato ad un concorso, organizzato da Steve La Chance, ed hanno ottenuto il secondo e il terzo posto. Il Centro Danza Flash Dance ha anche aperto il concerto degli Studio 3, un’occasione in cui i ragazzi, oltre che divertirsi, hanno potuto dimostrare il proprio talento davanti ad un pubblico

di gara nei campionati CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e vincitrici di un concorso per un progetto di insegnamento della danza nelle scuole medie di Cortale e Girifalco. E sono sempre pronte a partire verso nuove opportunità di apprendimento, per sé e per i propri ragazzi, come ad esempio l’appuntamento annuale con Danza in Fiera, a Firenze, i cui stage di aggiornamento sono presieduti da personalità dall’indiscusso talento, come Carla Fracci, che le nostre hanno avuto occasione di incontrare. Più che una scuola, più che un’accademia, Centro Danza Flash Dance è dunque una grande opportunità, anche nel mondo della danza professionale, con degli insegnanti che ti seguono ad ogni tappa e i cui traguardi personali sono sempre un valido incentivo a migliorare e a credere nella strada intrapresa. “Il primo progetto è quello della formazione dei ragazzi. Proprio ieri hanno sostenuto l’esame annuale e ho notato la differenza tra un anno e l’altro, a partire dalla preparazione fisica e muscolare. Abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni, negli anni, specie con alcuni di loro: alcune ragazze della nostra scuola hanno 29


vestito adatto. Qui in Calabria, il più delle volte, si pensa alla danza come ad una disciplina per sole donne, per cui se un ragazzo vuole fare danza viene automaticamente bollato come gay; a nord non è così, i genitori sono contenti, se il proprio figlio chiede di iscriversi a danza, hanno molti meno pregiudizi. Stessa cosa vale per il Burlesque, materia che vogliamo lanciare, ma che trova non poca diffidenza qui a sud. Era accaduta la stessa cosa con la danza del ventre, che poi però è stata accettata. Noi non ci arrendiamo, però! Alcune scuole non rischiano, hanno paura di uscire dal seminato, ma questo non è il nostro caso”. Il consiglio che Caterina vuole dare a tutti coloro che amano la danza, da semplici appassionati o da insegnanti, proprietari di scuole, è quello di non fermarsi mai, quello di rialzarsi, ad ogni caduta, perché “non può piovere per sempre”, dice lei, citando Il Corvo di Brandon Lee. E se il sole di giugno la prendesse in parola, potremmo anche pensare a dove trascorrere le prossime vacanze… Quel che è certo, è che questa estate il Centro Danza Flash Dance sarà presente nei lidi più belli delle coste calabresi, per eventi all’insegna di Zumba Fitness

Gli Allievi del Master Of Flair

numeroso” – afferma, entusiasta, Caterina. Questa è la Calabria che ci piace, quella che crea e che non si arrende, soprattutto se arrendersi significa alimentare i luoghi comuni, e Caterina e Angela hanno le idee molto chiare sul punto: “In Calabria ci sono scuole di danza con istruttori preparatissimi, c’è la possibilità di studiare e di farlo bene, cito per tutte la Maison D’art, di Francesco Piro ed Emma Opipari, ma a Nord – mi dispiace dirlo – è tutta un’altra storia. È diverso proprio il modo di approcciarsi alla danza, a partire dai genitori dei ragazzi o dall’acquisto di un 30


Facebook:

e animazione. Preparatevi a consumare le scarpette, quindi, e portate con voi un sorriso, come quello, radioso, di Angela e Caterina: non c’è indumento più appropriato, per ballare trasmettere la propria passione!

CENTRO DANZA FLASH DANCE Info: Caterina Petruzza 340.0858829 Angela Petruzza 347.6433392 Lezioni Settimanali: lun/merc/ven sede di Girifalco Mart/giov sede di Caraffa di Catanzaro

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TAG

PECCHÌ SU

birramoriamoci

CALABRISA

Matteo Malacaria

E MINDA VANTU

www.birramoriamoci.it

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soprattutto siamo orgogliosi di esserlo. Ci chiamano volgarmente terroni, con toni accusatori, quelli di chi si sente in diritto di giudicare l’operato altrui, definendolo scarso o addirittura controproducente. Siamo gente dai costumi semplici, ma non per questo privi di sostanza e contenuti, anzi. Proprio come una session beer, quella sorta di stile-non-stile che fa della beverinità il suo punto di forza, tanto da poterne bere a secchiate. Abbiamo un notevole savoir fare, composto da capacità di adattamento, perseveranza (qualcuno la chiama testa dura), maestria artigianale e flessibilità mentale, assolutamente invidiabili. Doti che rappresentano – tanto per rimanere in tema di crisi – la discriminante nell’assunzione di nuovi lavoratori da parte delle aziende.

iamo nella terra “duva si criscia a pana e suppressata”. Quella del sole, del calore, della tavola buona (spesso) e abbondante (sempre). Vediamo come la cucina tradizionale calabrese si può sposare con la birra. Non vino, birra. Alla faccia dello stereotipo calabrese! Se parliamo di tradizioni, è inevitabile: la cucina meridionale, quella calabrese nella fattispecie, è storicamente e indissolubilmente legata al vino, alla passione vitivinicola, alla coltivazione e produzione di uva e tutto ciò che vi gravita intorno. Insomma, la cucina calabrese vive appieno il concetto vinicolo di terroir – incidenza del territorio – dal quale la birra è esente. Il vino, rigorosamente rosso, deve innaffiare le tavole dei commensali. Lo si può immaginare fare la spola, avanti e dietro, tra case e osterie, servito nelle tipiche brocche di coccio. Ha sempre affiancato una cucina che vede nell’abbondanza – alla faccia della crisi – e nell’utilizzo del peperoncino piccante, nonché negli insaccati di qualsivoglia forma e consistenza, lo stereotipo culinario dominante.

Non preoccupiamoci di sfatare quest’immagine che gli altri hanno del calabrese “medio”, ma rendiamola la nostra ostentata veste, il nostro svolazzante mantello. E se il pregiudizio diventa occasione per muoverci critica o assumere toni dispregiativi, allora, più che mai dobbiamo fare di questi luoghi comuni il nostro credo, baluardo dell’essere calabrese, che racchiude innumerevoli qualità. Quelle che gli stereotipi non danno a vedere.

Inutile negarlo. Siamo “meridionalisti”, ma 34


Una delle nostre principali virtù è per certo – e ringrazio di essere nato in questa terra – la tradizione culinaria. Anche qui, lo stereotipo è scontato: tavole imbandite, rigogliose di cibo; abbondanti portate e interminabili session food, che vi tengono incollati alla sedie per innumerevoli ore. Il tutto condito da quell’incontenibile voglia di stare a tavola a mangiare, mangiare e mangiare. E anche bere, dai! Ma quello che lo stereotipo non racconta è che, accanto al “sano” piacere del mangiare, vi è la gioia di stare assieme, condividendo un momento di aggregazione con amici e parenti. Siamo cresciuti con il valore della tavola, come un focolare attorno al quale vivere la famiglia e condividere quanto vissuto durante la giornata. Abbiamo piacere, nel rispettare gli orari, tornare a casa e preparare un bel piatto

territorio, con cui ben si sposa un bel bicchiere di vino. Bando a bottiglie pompose e raffinate (all’interno di un’osteria stonano di brutto), largo al vino casereccio, quello del tipo “bene, l’ho fatto, adesso che Dio me la mandi buona!”. E la birra? Beh, la birra dovrà sgomitare un bel po’ e per molto tempo ancora, per riuscire a trovare posto sulla tavola dei calabresi. Ma lasciate che vi dica: basta scegliere la birra giusta, per ottenere – anche nella cucina calabrese – degli abbinamenti birra-cibo di una squisitezza commovente. Una volta provati, non farete che domandarvi perché, fino a quel momento, vi siete privati di cotanta gioia. Parola di scout, pardon... di BIRRAmorato!

di pasta per i nostri cari. La tavola, quella calabrese, è come la birra: un aggregatore sociale dalla forza propulsiva devastante! I piatti tipici della tradizione – senza andare a considerarli tutti uno ad uno – hanno un elemento comune: gli insaccati, la salsiccia in particolare. Che tra l’altro, detta così, rende poco l’idea. Meglio, allora, chiamarla “sazizza”, elogiando l’abbondanza. Un tipo di cucina legata alla valorizzazione dei prodotti della terra e del

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TAG Moda Pamela Soluri www.tr3ndygirl.com

WELCOME TO CORSO MAZZINI!

A Catanzaro la moda non esiste! È la prima affermazione, questa, che sono costretta a pronunciare, quando in qualche intervista mi viene chiesto come è nata l’idea di trasformare la mia passione in una professione, qui, in mezzo al nulla e senza risorsa alcuna.

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Carattere: è il caso di dire che, a volte, vedere il lato mezzo vuoto del bicchiere può essere fonte di ispirazione, perché per Catanzaro ho sempre desiderato niente più e niente meno di quello che hanno tutte le altre città, moda compresa … ma Welcome to Corso Mazzini, gente, la via che vanta il primato di degrado n.1 in Italia. Negozi storici chiusi, speranze, progetti e sogni infranti di tanti commercianti, che con determinazione ci hanno provato, a darsi una possibilità in una cittadina come la nostra, avara di coraggio: a loro, tutta la mia solidarietà. Un plauso va, invece, a quei pochi rimasti che, giornalmente, combattono fino ad indebitarsi per altre tre generazioni, pur di lavorare a stento e con la consapevolezza che, abbassando le serrande, nessuno darebbe loro garanzia di un lavoro retribuito, men che meno le tradizionali promesse di parenti e amici. E poi ci sono loro, i megastore dei cinesi, aperti anche di domenica e durante le feste, gli stessi che vantano il maggior tasso di sfruttamento minorile nel mondo (in condizioni disumane) e maxi evasioni di milioni di euro ogni anno. Sempre valido è il mio invito a riflettere sui fantomatici prezzi “bassi”, probabilmente come la qualità e i principi che ne stanno alla base. In realtà, il problema - perché lo è e anche serio - sarebbe facilmente sormontabile, se non si continuassero ad aprire in serie franchising scadenti, costosi e che nemmeno lontanamente rappresentano l’italian style, come il recente Piazza Italia al Parco Commerciale Le Fontane. Imprenditori, mi rivolgo a voi: esistono colossi low cost come Zara, Bershka , Stradivarius, Promod e tantissimi altri, presenti in quasi tutta Italia (tranne che da noi), che si contraddistinguono per innovazione e contemporaneità, con collezioni in un solo aggettivo meravigliose, ispirate alle passerelle più prestigiose, ma dai prezzi accessibili a chiunque: la soluzione è alquanto facile, per far girare l’economia anche qui, serve competenza in mate ria e meno ignoranza. 39


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PARAFARMACIA SAN GIOVANNI GREEN POWER, VIENI A ME!

È

ormai frequente – e sta diventando anche un piacevole appuntamento – che Tag vada ad imbattersi in nuovi esercizi commerciali del capoluogo e della provincia: nuovi, perché gestiti da giovani; nuovi, perché fondati su idee avanguardistiche e sul concetto di un nuovo tipo di imprenditoria, che alla passione unisce sempre una grande professionalità e un aggiornamento costante, coadiuvato da una tecnologia sempre più indispensabile sul luogo di lavoro; nuovi, ancora, perché non tralasciano di nutrire e rafforzare il rapporto con i propri clienti, fatto di pazienza e di una grande disponibilità,

TAG CONSIGLIA Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale

a Catanzaro, si è già fatta conoscere da molti, grazie allo spirito d’iniziativa, tipico di quelli della sua generazione. Bisogna saperci fare, in questa città, saper coinvolgere il pubblico, che si tratti di organizzare un evento in un pub o… in una Parafarmacia. Proprio così, avete capito bene, ma non si tratta di feste! Risale al 17 maggio la Giornata Mondiale dell’ipertensione e la Dott. ssa Cannistrà ha organizzato un’iniziativa che ha ottenuto un grande riscontro da parte dell’utenza, proponendo la misurazione gratuita della pressione, con le tre misurazioni raccomandate dalle società scientifiche e i medici cardiologi, distribuendo altresì un documento di riferimento per la valutazione, recante la classificazione dei valori della pressione arteriosa secondo l’OMS. Ogni giorno, inoltre, si effettua il controllo gratuito della pressione, ma non finisce qui. Un giorno al mese è dedicato alla misurazione gratuita dell’udito, che ha visto la partecipazione numerosa di grandi e piccini; una giornata al mese è per le intolleranze alimentari e una per le consulenze alimentari, con la presenza di tecnici e specialisti del settore. Tutti i giorni, è possibile effettuare la prenotazione gratuita di visite specialistiche, presso tutte le strutture sanitarie della provincia di Catanzaro,

che va ben oltre la meccanicità dei gesti e la propria competenza professionale. Questo mese, vi presentiamo la Dott.ssa Francesca Cannistrà, titolare della Parafarmacia San Giovanni che, in soli tre mesi dall’apertura, in Discesa Poerio 42


ché il farmaco in questione venga rivalutato e il foglietto illustrativo eventualmente aggiornato, grazie alla vostra segnalazione. Se mi sono spiegata come Josè Altafini durante la telecronaca di PES, potete chiedere ulteriori chiarimenti alla Dott.ssa Cannistrà, senza ovviamente fare il mio nome! Care neo-mamme (e cari neo-papà), la linea NUK ha pensato anche a voi! Da più di 50 anni, infatti, i ricercatori NUK studiano per offrire al bambino il miglior aiuto possibile, durante ogni fase di sviluppo, e costituiscono anche un valido supporto per le mamme, lavorando in stretta collaborazione con ostetriche, medici e scienziati. Il risultato di queste ricerche è presto detto: prodotti innovativi, con standard di qualità altamente rigorosi, in tutte le fasi della

attraverso il servizio online cat@hospital.it. La prevenzione è importante, ma La Dott.ssa Cannistrà non tralascia la cura dell’aspetto, oltre a quella del benessere: ed ecco la novità! Grazie alla presenza dell’amica Valentina, ogni giorno si può ricevere un trattamento make-up personalizzato e, se questo ancora non dovesse bastarvi, per il 5 Giugno è prevista una giornata (su

produzione. Una delle ultime trovate è il NUK GENIUS: un succhietto disegnato in modo intelligente, perché contribuisce a mantenere sana la bocca del bambino, così come lo sviluppo della mascella, con un design ispirato alla forma del capezzolo materno durante l’allattamento. Su tutta la linea NUK, in Parafarmacia, troverete lo sconto del 15%, mentre sulle linee AVENT, AMIDOMIO EUPHIDRA, BABYGELLA e WELEDA CALENDULA, tutte dedicate ai

prenotazione) dedicata ai prodotti cosmetici GIL CAGNÉ, utilizzati per Miss Mondo, in cui lo staff dei truccatori di Miss Mondo vi darà i giusti consigli per il make-up, in base al vostro incarnato e al colore dei capelli, e truccandovi come delle vere miss! L’informazione, che si tratti di cosmesi o di argomenti più importanti, è sempre fondamentale. È per questo che, presso Parafarmacia San Giovanni, è presente un servizio di fitovigilanza e farmacovigilanza attiva, con la distribuzione di una scheda di segnalazione del cittadino di reazione avversa a farmaci o fitoterapici. Di cosa si tratta? Qui entrate in gioco voi e il vostro contributo è molto importante: se vi è un farmaco o un fitoterapico che vi provoca una reazione avversa, nonostante il foglietto illustrativo non indichi alcuna controindicazione a riguardo, potete compilare una scheda, per43


alto contenuto di proteine e proprietà antiossidanti…non sono la panacea per dimagrire! Per il controllo del peso, è invece presente un vasto assortimento della casa di produzione ENERZONA. La linea erboristica della Parafarmacia San Giovanni comprende anche succhi puri al 100% di aloe vera; le ormai immancabili Bacche di Goji; caffè verde; linee sugli oligoelementi e pomate con alte percentuali di principi attivi naturali OFFICINALIA. Insomma, un vasto assortimento, che si serve presso le aziende leader nel settore erboristico, e che comprende anche quello dei prodotti di cosmesi e dermocosmesi, tra cui EUPHIDRA, AVENE, ESTHER KRYMI, INCAROSE e ASPERSINA. È orario di chiusura e, borsa in spalla, la mia Green Energy Drink e qualche campioncino di fondotinta di cui Francesca (ormai ci diamo del tu) mi ha omaggiato, devo far ritorno alla base. Voi, che mi avete letta con attenzione fin qui, siete evidentemente delle personcine a modo. Non dimenticate, allora, di prenotarvi per il 5 giugno per un make up da miss e non dimenticate – questo vale per tutti - di aver cura della vostra salute…perché voi valete! Si dice così, no?

bambini, potrete usufruire dello sconto del 10%. Ed ora è il vostro turno, amici sportivi, poiché la GYMLINE MUSCLE (ENERVIT) è la linea studiata per chi si allena intensamente per ottenere muscoli potenti e definiti. E se non potete rinunciare all’utilizzo di prodotti naturali, ERBAVITA ha pensato per voi la linea di prodotti GO&FUN, un sostegno efficace e naturale, un nuovo modo di nutrire lo sport e la vita. A proposito, non dimenticate che è ancora valido l’invito alla prova gratuita della nuova bevanda energizzante GREEN ENERGY DRINK (fino ad esaurimento scorte): io l’ho provata e posso garantirvi che è fresca e dissetante come promette…ed anche meno stomacante di quella, più famosa, col toro disegnato sulla lattina! A buon intenditor… Sportivi o meno, sono in molti ad essere sempre più interessati all’erboristeria, come mezzo per la cura del proprio benessere psico-fisico. Pare che, per essere al passo coi tempi, non possa mancare una fornitura di Bacche di Acai, le stesse che Angelina Jolie ha dichiarato di aver inserito nella propria dieta. Ma la Dott.ssa Cannistrà fa chiarezza anche su queste mode e ci tiene a sfatare alcuni miti: le BACCHE DI ACAI hanno un 44


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EVENTI FINO AL 6 GIUGNO

5 GIUGNO

GIL CAGNE’ DAY PARAFARMACIA SAN GIOVANNI DI FRANCESCA CANNISTRA’ Consulenza make-up gratuita (posti limitati) Discesa Poerio, 14 – Catanzaro Dalle ore 9.00 Info e prenotazioni: 0961 – 532030 // 342.6791525

I POST – MERIDIONALI //Associazione Culturale P-Art (Art in progress) A cura di Tonino Sicoli e Andrea Romoli Barberini Studio Gallery Via Madonna del Carmine 2, Lamezia Terme (CZ) Ore: dal martedì al sabato; dalle 16.30 alle 19.00 Ingresso libero Info: +39.333.92.20.257

6 GIUGNO

7 GIUGNO

GIULIANO PALMA – OLD BOY TOUR Fatti di Musica Radio Juke Box 2014 CENTRO COMMERCIALE DUE MARI – Maida (CZ) Ore: 21.00 Ingresso gratuito

VILLA GIARA – SUMMER LOUNGE – SEASON 2014 OPENING PARTY: DìBEAT PLAYS NEAR THE ROCKS Via Marina di Pietragrande Ore: 23.00 Line Up: Cesare Aiello ( DìBeat / Claque Musique ) Paolo Tocci (Dibeat / Endless / Claque Musique ) Info: 328.6882071 // 338.1130755

FAUST & MALCHUT ORCHESTRA // LIVE G-LOUNGE – Viale dei Normanni – Catanzaro Ore: 22.00 Ingresso gratuito

DAL 7 GIUGNO AL 12 LUGLIO

8 GIUGNO

“ANIMALS” – Mostra personale di SIMONE MILETTA INAUGURAZIONE SABATO 7 GIUGNO ORE 19.30 BECAUSE//ART SPACE//Via E. Toti, 33 – Lamezia Terme (CZ) Da lunedì a venerdì: 10/12 . 16/19 Sabato e domenica: su appuntamento per gruppi minimo 6 persone Ingresso libero Info: 347.3891024; info@polilab.net

MERCATINO DEL VINTAGE Usato, vintage, arte e design Anfiteatro del PARCO DELLA BIODIVERSITA’ MEDITERRANEA Via Vinicio Cortese, 1 - Catanzaro Ore: dalle 11.00 alle 21.00 Info: 0961 540783 - 345 5025238 - 347 8104780

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EVENTI 13 GIUGNO

WOW! KEEP CALM EVENTS KASAMATTA – GIARDINO HEMINGWAY CLUB Pineta di Giovino, Catanzaro Lido Ore: 23.15 Ingresso: al botteghino Info: www.keepcalmeventi.com

20 GIUGNO MOVE IN ART: MUSICAL HISTORY AUDITORIUM CASALINUOVO – Via Pugliese, Catanzaro Ore: 21.00 Ingresso: 7 € - 5 € ridotto (fino a 12 anni) Info e biglietti: 333.2055249

21 GIUGNO INDIAN BIKERS MC CATANZARO//MOTOR BEER BANG Via de Seta, Gagliano (CZ) Food&Drink – Live Music Info: www.indianbikersmc.it indianbikers.catanzaro@email.it SECRETARY FRANCESCO 3389268641

30 GIUGNO

ROCCO HUNT – ‘A VERITA’ Fatti di Musica Radio Juke Box 2014 CENTRO COMMERCIALE DUE MARI – Maida (CZ) Ore: 21.00 Ingresso gratuito

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TURNI FARMACIE GIUGNO SABATO, DOMENICA, FESTIVO, INTERMERIDIANO, DA SABATO A VENERDI’

DAL 31/05 al 06/06

02/06 - FESTA

DAL 07/06 AL 13/06

IOPPOLO Via T. Campanella, 95

EUROPEA Via Milano, 24/A

GALLELLI Via M.Greco, 156

DEL LEONE C.so Mazzini, 176

DEL LEONE C.so Mazzini, 176

DURANTE C.so Mazzini, 32

DI STEFANO Via Gullì, 18

PITARO V.le Magna Graecia, 268

PITARO V.le Magna Graecia, 268

14/06 AL 20/06

21/06 al 27/06

28/06 al 04/07

EUROPEA Via Milano, 24/A

SESTITO Via Indipendenza, 4

LEO Via E.Vitale, 14

AVERSA V.le Dei Bizantini, 11

CIACCI V.le Dei Bizantini, 97

DURANTE C.so Mazzini, 32

BARBALACE V.le Crotone, 155

COLACE V.le Crotone, 35

DI STEFANO Via Gullì, 18

NOTTURNO – ORE 19:30/08:30

DAL 04/06 AL 10/06

DAL 11/06 AL 17/06

MICELI Via T. Campanella, 114

STADIO V.le Pio X, 88

COLACE V.le Crotone, 35

DI STEFANO Via Gullì, 18

DAL 18/06 AL 24/06 RUFFA Via Educandato PITARO V.le Magna Graecia, 268

DAL 18/06 AL 24/06

DAL 25/06 AL 01/07

EUROPEA Via Milano, 24/A

NATURALE Via Ferdinandea, 23/A

AVERSA V.le Dei Bizantini, 11

AVERSA V.le Dei Bizantini, 11

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ORARI AMC CATANZARO Orari aggiornati al 01/06/2014

LINEA 1

CZ Lido - Aranceto - Stadio [A] da Giovino: 6.40 7.25 8.40 9.45 10.45 11.30 12.20 13.25 14.30 15.30 16.25 17.20 18.30 19.20 20.50 [R] P. Stadio (transito): 7.30 8.20 9.35 10.40 11.40 12.25 13.15 14.25 15.15 16.15 17.10 18.10 19.15 20.05 21.30

LINEA 2

CZ Lido - Corvo - Stadio [A] da Giovino: 5.50 6.30 7.00 8.05 9.10 10.00 11.00 12.05 13.10 14.05 15.00 16.00 17.00 18.00 19.10 20.10 [R] da P.Stadio (transito): 6.45 8.00 9.00 10.05 10.55 12.00 13.05 14.10 14.50 15.45 16.45 17.50 18.50 20.00 21.10

LINEA 3 CZ Centro - V.Fares - S.Maria - CZ Centro [A] da Kennedy: 8.30 10.00 11.20 12.25 13.10 14.10 15.10 16.20 17.30 18.50 20.10 20.10 [R] da Fares (transito): 7.10 8.40 10.10 11.30 12.20 13.25 15.20 16.30 17.40 19.00

LINEA 4 CZ Centro - Cavita - CZ Centro [A] da Piazza Matteotti: 7.05 8.25 9.45 11.20 12.10 13.10 15.30 17.10 18.10 [R] da Cavita (transito): 7.15 8.40 10.00 11.35 12.20 13.25 15.40 17.20 18.25

58 Tag

LINEA 5

CZ Centro - Gagliano [A] da C. Simonetta: 6.55 8.00 9.00 9.30 11.00 11.35 12.40 13.30 14.35 15.00 16.35 18.00 19.10 19.40 20.10 [R] da Gagliano(transito): 7.20 8.30 9.25 10.00 11.25 12.00 13.10 14.00 15.05 15.30 17.00 18.25 18.40 19.40 20.10 20.3520.25 21.55 23.00

LINEA 6

CZ Centro - Buda [A] da Simonetta: 6.00 6.25 7.35 8.30 10.05 12.00 13.10 14.10 15.50 17.35 18.30 20.45 [R] da Buda (transito): 6.25 6.55 8.10 9.00 10.35 12.35 13.50 14.45 16.25 18.10 19.05 21.10

LINEA 7

CZ Centro - S. Elia [A] da Piazza Matteotti: 6.25 6.55 7.10 8.30 10.10 10.50 12.10 12.50 13.50 16.10 17.20 18.20 19.30 20.40 [R] da S. Elia (transito): 7.20 7.25 8.05 9.00 10.40 12.00 12.50 13.50 14.40 16.40 18.00 18.50 20.30 21.10 12.50 14.35 16.00 16.40 17.30 18.30 21.05

LINEA 800T Deposito - P.zza Roma [A] da Deposito: 6.10 6.50 12.10 [R] da P.zza Roma: 12.30 13.10 18.30 19.10

LINEA 8

CZ Centro - Ospedale - Siano - Cz Centro [A] da Kennedy: 7.00 8.15 9.20 10.35 11.50 13.10 14.10 15.30 16.40 17.50 19.15 20.20 [R] da Siano Centro: 7.50 8.45 9.50 11.10 12.25 14.40 16.00 17.10 18.20 19.45

LINEA 9

Funic.Sala - S.Janni - Cava - Alli - CZ Centro [A] da Funicolare Sala: 8.10 9.10 10.30 11.50 13.10 14.10 15.30 17.00 18.10 20.40 [R] da Kennedy: 7.10 8.50 9.40 11.00 12.15 13.45 14.50 16.00 17.30 18.50

LINEA 10

CZ Centro-Siano Lacina-S. Domenica-CZ Centro [A] da Piazza Matteotti: 7.25 13.10 14.05 [R] da Siano Lacina (transito): 6.55 7.30 13.15

LINEA P Navetta Musofalo [A] da Musofalo: Il servizio si effettua dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle ore 7.20 alle ore 14.00 e dalle ore 16.00 alle 17.30)

LINEA 900T Deposito - Via A. Fares [A] da Deposito: 6.45 7.00 12.05

49


LINEA A

Funic.Sala - P.zza Roma - CZ Centro-Funic.Sala [A] da Funicolare Sala: 7.00 18.00 [R] da Kennedy (transito): 7.20 10.20

LINEA A1

Funic. Sala - P.zza Roma - Cimitero - Funic.Sala [A] da Funicolare Sala: 8.10 9.50 11.20 15.00 16.20 [R] da Cimitero (transito): 8.45 10.25 11.55 15.40 17.05

LINEA B

CZ Centro - B.Gesù -CZ Centro [A] da Kennedy: 6.25 6.45 7.00 7.15 7.30 7.45 8.00 8.15 8.30 8.50 9.10 9.50 10.10 11.00 11.20 11.40 12.00 12.15 12.30 13.00 13.15 13.45 14.05 14.25 14.45 15.05 15.25 15.45 16.00 16.15 16.30 16.45 17.00 17.15 17.30 17.45 18.00 18.30 19.10 19.55 [R] da B. Gesù (transito): 6.35 7.00 7.15 7.30 7.45 8.00 8.15 8.30 8.45 9.05 9.25 10.05 10.25 11.15 11.35 11.55 12.30 12.45 13.15 13.30 14.00 14.20 14.40 15.00 15.20 15.40 16.00 16.30 16.45 17.00 17.15 17.30 17.45 18.15 18.45 19.25 20.10

LINEA 266 Funic.Sala - Pentone [A] da Funicolare Sala: 10.50 19.30 [R] da Pentone (partenze): 12.00 20.30

LINEA 267

Cz Lido - Facoltà Farmacia [A] da Giovino: 7.05 8.30 11.50 12.25 13.40 16.35 17.45 [R] da Facoltà Farmacia (transito): 9.00 12.20 12.55 14.20 17.10 18.20

LINEA U1

Cz Lido – Università dal Lunedi al Venerdi [A] da Giovino: 6.55 7.25 8.05 8.20 8.40 9.10 9.30 10.30 11.35 12.20 13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 16.45 17.30 18.30 19.30 [R] da Università(transito): 7.30 8.00 8.40 9.40 10.00 11.00 12.10 13.00 13.40 14.10 15.00 16.00 16.30 17.15 18.15 19.05 20.05

LINEA U2

B.Gesù - Università dal Lunedi al Venerdi [A] da Università: 6.20 6.55 7.20 8.30 9.10 9.40 11.10 12.00 12.30 13.10 13.40 14.15 15.15 16.15 17.15 18.15 19.40 [R] da B. Gesù (transito): 7.00 7.30 8.00 8.30 9.10 9.50 10.20 11.15 12.00 12.40 13.15 13.55 14.20 14.55 15.55 17.00 18.00 19.05 20.20

LINEA U3

Gagliano - Università [A] da Università: 6.50 7.35 8.05 9.00 10.00 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 16.10 17.20 18.10 19.00 [R] da Gagliano (transito): 7.20 8.05 8.35 9.30 10.30 11.30 12.30 13.30 14.30 15.30 16.40 17.50 19.30

50

LINEA 200T

Deposito - S. Maria - Giovino [A] da Deposito: 6.15 6.40 7.10 7.45 11.35 12.00 12.10 12.40 12.55 13.10 13.45 14.10 16.20 17.10 17.30 18.15 18.55 [R] da Giovino (partenze): 9.30 11.40 12.40 12.45 13.10 13.40 14.05 14.50 17.55 18.00 18.45 18.50 19.10 19.40 20.15 21.00 22.05 22.40

LINEA 100T

Deposito - Funicolare Sala [A] da Deposito: 6.15 6.50 7.00 7.30° 12.40 13.40 14.50 19.20 [R] da Funicolare (partenze): 12.35 13.00 21.10

LINEA S34

Scuola Casalinuovo [A] da Deposito: 7.30 [R] da Casalinuovo (transito): 13.35

LINEA U5

Cz Sala - Aranceto - Università [A] da Università: 9.10 12.00 18.05 [R] da Funicolare (transito): 7.00 8.35 12.25 13.40 16.45 18.40

LINEA U4

Funic. Sala - Corvo - Università [A] da Università: 7.30 8.05 10.40 13.15 14.20 15.30 16.10 17.05 19.10 [R] da Funicolare (transito): 7.00 8.10 09.45 12.35 17.40


LINEA 300T Deposito - Universita’ [A] da Deposito: 6.05 6.35 6.40 7.05 7.20 7.50 12.15 12.50 13.45 14.00 16.45 19.25 20.25 18.10 [R] da Universita’ (partenze): 8.55 9.10 9.25 11.55 12.40 13.00 13.15 13.20 13.55 14.00 14.25 14.40 17.10 18.40 19.45 20.00 20.2520.55 19.10 20.00

LINEA 400T

Deposito - Cz Centro [A] da Deposito: 5.35 6.00 6.35 6.40 8.00 10.40 11.40 12.10 12.40 13.00 13.40 14.40 15.10 17.40 [R] da Kennedy (partenze): 7.50 8.05 8.10 9.20 9.50 10.40 11.50 12.25 12.55 13.05 13.30 14.05 14.15 14.20 14.50 18.40 18.50 19.30 21.00 21.40

LINEA 500T

Deposito - Aranceto - Cz Lido [A] da Deposito: 5.30 6.20 7.00 8.00 [R] da Giovino (partenze): 9.10 13.35 22.20

LINEA 600T

Deposito - Corvo - Cz Lido [A] da Deposito: 6.30 [R] da Giovino (partenze): 22.10

LINEA L

Le Fontane - Cz Lido [A] da Le Fontane: 17.20 18.10 19.10 21.00 22.00 23.00 [R] da Piazza Garibaldi (transito): 17.35 18.25 21.10 22.10

LINEA 700T Deposito - Buda [A] da Deposito: 6.35 12.30 [R] da Buda: 8.30 14.10

CIRCOLARE CENTRO Piazza Roma - Bambinello Gesù [A] da Piazza Roma: 6.30 7.10 7.45 8.25 9.00 9.40 10.15 10.55 11.30 12.10 12.30 13.45 15.00 15.40 16.15 16.55 17.30 18.10 18.50 20.05 [R] da Bambinello Gesù (transito): 7.00 7.40 8.15 8.55 9.30 10.10 10.45 11.25 12.00 12.40 13.00 14.15 15.30 16.10 16.45 17.25 18.00 18.40 19.20 20.25° 18.35 19.10 19.50

LINEA E

Funic. Sala - Alli - Cz Lido [A] da funic. Sala: 8.30 10.30 12.30 [R] da Giovino (transito): Il servizio si effettua dal 15 Luglio al 15 Agosto

LINEA G

CZ Centro - Germaneto - CZ Centro [A] da Kennedy: 14.25 [R] da Germaneto (transito): 7.05 14.45

LINEA S45

Buda - Ospedale - Buda [A] da Buda: 7.10 13.00 [R] da Ospedale(transito): 8.00 13.40

51

LINEA S31

Cz Lido -Corvo - Stadio - Lido [A] da Giovino: 6.35° 12.25 [R] da P.Stadio (transito): 7.55+ 13.30+

LINEA S20

Cz Centro - Alli [A] da Kennedy: 13.15 14.05 [R] da Alli (transito): 6.50° 13.45

LINEA S38

Scuola Mattia Preti [A] da Deposito: 7.10 [R] da Mattia Preti (transito): 13.20

LINEA S11

Cz Sala - S.Elia [A] da Funic. Sala: 6.25 12.50 13.50 [R] da S.Elia (transito): 7.20

LINEA S12 Cz Sala - Siano [A] da Alli: 7.05 7.15

LINEA S37

Scuola Vivaldi [A] da Deposito: 7.00 [R] da Scuola Vivaldi (transito): 14.05


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NUMERI UTILI EMERGENZE Catanzaro Soccorso.............................................................................................................................................................................................. 0961 32155 Soccorso Stradale Club Italia............................................................................................................................................................................................. 116 Emergenza Sanitaria......................................................................................................................................................................................................................... 118 Soccorso Stradale Europ Assistance..................................................................................................................................................... 803803 Linea antiusura.................................................................................................................................................................................................. 800 018 903 SALUTE Ospedale Pugliese di Catanzaro............................................................................................................................................... 0961 702021 Croce Rossa Italiana Catanzaro.............................................................................................................................. 0961 744111 - 741769 Croce Azzurra Catanzaro.......................................................................................................................................................................... 0961 727719 Croce Verde Catanzaro......................................................................................................................................................................... 0961 741010 Pronto Soccorso Catanzaro.................................................................................................................................................................. 0961 883219 Guardia medica Catanzaro................................................................................................... 0961 745833 - 750193 - 737562 SICUREZZA Carabinieri........................................................................................................................................................................................................................................................ 112 Vigili del Fuoco.......................................................................................................................................................................................................................................... 115 Polizia di Stato.......................................................................................................................................................................................................................................... 113 Corpo Forestale dello Stato di Catanzaro..................................................................................................................... 0961 741958 Polizia Municipale....................................................................................................................................................................................................... 0961 393911 UTILI Stazione ferroviaria di Catanzaro................................................................................................................................................. 0961 751022 Capitaneria di Catanzaro............................................................................................................................................................................. 0961 31642 A.M.C............................................................................................................................................................................................................. 0961 781467 - 781475 Funicolare....................................................................................................................................................................................... 0961 750120 - 794425 Aereoporto Internazionale di Lamezia Terme...................................................................................................................... 0968 414111 TAXI................................................................................................................................................................................... 0961 721348 - 725846 - 721348 Comune di Catanzaro........................................................................................................................................................................... 800 574 323 Ambulanza Veterinaria Darko Onlus (20.30/6.30).............................................0961 768550 - 331 6932893 53


RISTORAZIONE E LOCALI CITTÀ

• PORTA MARINA - Corso Mazzini 325 tel 0961 726007 • RISTORANTE AMICI MIEI - Discesa S.Rocchello 4 tel 0961 745356 • TAVERNA SAN NICOLA - Via Casalinuovo 9 tel 0961 744681 • PIZZA STORE - Corso Mazzini 189 tel 339 2324531 • RISTORANTE MANFREDI - Viale Pio X 65 tel 0961 721841 • U TAMARRU - Viale Europa 28 tel 0961 751971 • A FURNACIA - Via Jannoni 46 tel 0961 720970 • DA PEPE - Vico Piazza Roma 6 tel 0961 726254 • IRISH PUB - Via XX Settembre 19 tel 0961 726794 • BIRRERIA DEGLI AMICI - Piazza Stocco 12 tel 328 1262307 • PITBULL - Via E. Scalfaro 16 tel 327 1942353 • SIMON PUB - Discesa Cavour tel 0961 727757 • PIZZERIA ALICE - Via Lombardi 6 tel 0961 770026 • C’È PIZZA PER TE - Via T. Campanella, 71 Catanzaro - Tel 3470428837 • L’ARTICOLO IL - Via Cilea tel 0961 775700 • MALLARD PUB - Via XX Settembre 85 tel 0961 720762 • C’ERA UNA VOLTA - Vico 1° Piazza Roma tel 348 3336698 • PUBLIC HOUSE - Via Jannoni 6 public_house@libero.it • LA MEDITERRANEA - Discesa Cavour, 6 Catanzaro - Tel 0961792599 • LA QUERCIA DEGLI ELFI - Via Madonna dei Cieli 72 tel 0961 701393 • CORTO MALTESE - Via XX Settembre 48 tel 3314052095 • TOPOLINO - Via de Grazia 11 tel 0961022024 • IL CASELLO - VIA SARDEGNA 3, ARANCETO (CZ) - 3490932845

FUORI CITTÀ

• MATTIA PUB - Via Jerinise Taverna tel 0961 923633 • IL SARAGO - Loc. San Vincenzo - Sellia Marina (CZ) - Tel 0961962302 • SCACCO MATTO - Salita de Seta 29 Sersale Sup. tel 333 7334160 • PALAHOTEL VALLENOCE - Decollatura tel 0968 63380 • HEINEKEN LOUNGE BAR - Valle del Corace tel 0961 998307 • LA ROSA NEL BICCHIERE - Loc. Polso Soveria Mannelli tel 0968 666668 • ALBERGO DELLA POSTA - Villaggio MAncuso tel 0961 922033/57

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MARE

• TONNINA’S PUB - Via Squillace 23 Cz Lido tel 327 6930782 • LA TANA DEL LUPPOLO - Via Murano 12 Cz Lido tel 338 6370031 • GOLOSITA’ - Via Bausan 1/A Cz Lido tel 0961 738349 • PORCA VACCA - Via del Progresso, 104 CZ Lido - Tel 3387001334 • PICCOLO MONDO - Via M. Cefalonia Cz Lido tel 0961 32245 • TOQUEVILLE - Zona Porto Cz Lido tel 0961 31117 • ALEXANDER - Via Lungomare 199/B Cz Lido tel 388 7918227 • AL PORTO - Via Lungomare 369 Cz Lido tel 0961 31562 • PADDY’S IRISH PUB - Via Lungomare 57 Cz Lido tel 0961 31457 • GIARDINO DEI SENSI - Via NAzionale 221 MontePaone tel 0967 576670 • PERCIVAL PUB - Via NAzionale 266 MontePaone tel 0967 576621 • LEGEND PUB - Trav. Regina Elena Soverato tel 366 3133820 • MARE NOSTRUM - Viale Eurpa Soverato tel 346 5873160 • LA CASITA - LOC. DON PERRI 1, SELLIA MARINA - 0961/964069 - 3297293614

BAR e LOCALI • K DI CUORI CAFFE’ LETTERARIO - Via M. Ippolito 5/7 CZ tel 0961 702009 • CAFFE’ IMPERIALE - Corso Mazzini 161 Cz tel 0961 743231 • MIGNON BAR - Corso Mazzini 119 Cz tel 0961 741000 • BAR AMEDEO - Via Alberghi 10 Cz tel 0961 702237 • BAR DEL BORGO - via fiume busento 1847d • PICCOLO PRINCIPE - Piazza Duomo 6 Cz tel 3398282140 • GIANDUIOTTO - C.Mazzini 80 tel 0961 090705 - Via M. Cefalonia 0961020796 • BYBLOS CAFE’ - Viale Crotone 31 Cz Lido tel 0961 34514 • JUICE CAFE’ - Via Pola Cz Lido tel 0961 31612 • BARCOLLANDO - Via Caprera, 148 CZ Lido (zona porto) - Tel 328/7597731 • HEMINGWAY - Pineta Giovino Cz Lido tel 338 8911974 / 338 3169486 • FAZZARI CAFE’ - C.Mazzini 18 Cz tel 0961 060302 • ATMOSFERA - Via Donnici 18 Rocc. Borgia tel 393 3304694 • NO MAS - C.da Martelletto Cz tel 328 0099920

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Q

TAG Ricette

uesto mese il Piatto Giusto propone ricette dalla doppia identità!

Valentina Amato - ilpiattogiusto.it

Paccheri ripieni di bolognese gratinati

www.ilpiattogiusto.it

tata in tavola), sulla quale porremo i paccheri in piedi. 3. Riempiamo una sacca da pasticcere senza punta con il ragù (è possibile eseguire la stessa operazione con un cucchiaino) e riempiamo i paccheri, ovviamente senza sollevarli. 4. Copriamo con un altro cucchiaio di besciamella e cospargiamo di parmigiano. 5. inforniamo a 250° per 15 minuti o fino a gratinatura. Serviamo in tavola nello stesso contenitore della cottura, magari adagiato su di un piatto piano.

Ingredienti una dose di ragù alla bolognese come da ricetta base 1/2 dose di besciamella come da ricetta base 400 gr di paccheri (12 a persona) 80 gr di Parmigiano grattugiato Istruzioni 1. Cuocere molto al dente i paccheri in acqua bollente salata, scolarli. 2. Disporre un cucchiaio di besciamella sul fondo di 4 pirofile monoporzione(in alternativa va bene anche una pirofila singola, ma che sia carina da essere por-

Per la besciamella: http://www.piattogiusto.it/recipe/besciamella/ Per il ragù alla bolognese: http://www.piattogiusto.it/recipe/ragu-alla-bolognese/ 56


la carne, il pepe in grani, l’aglio, l’alloro, il rosmarino, condire con olio e sale e coprire con acqua. Cuocere per un paio di ore (Il tempo di cottura varia a seconda del peso del pezzo di carne che stiamo utilizzando). 2. Lasciamo raffreddare nel suo brodo e intanto prepariamo la salsina che ci servirà per servire la carne. 3. In una ciotola poniamo i rossi delle uova sode, il tonno sgocciolato, i capperi, i filetti di alici e aggiungendo un po’ di brodo di cottura della carne frulliamo il tutto controllando la consistenza. 4. Aggiungiamo due cucchiai di maionese alla salsa e mescoliamo con un cucchiaio. Teniamo da parte la salsa. 5. Scoliamo il vitello dal suo brodo e affettiamolo in fettine molto sottili (ricordandoci che se dobbiamo servirlo in un buffet non potremo utilizzare il coltello quindi le fettine devono essere veramente sottili per consentire ai nostri ospiti di spezzarle con la forchetta). 6. Adagiamo su di un piatto di portata e copriamo a piacere con la salsa, è possibile decorare con olive, capperi, ma anche con il bianco d’uovo avanzato. 7. Può essere conservato in frigorifero coperto con pellicola, ma ricordate di acclimatarlo prima di servirlo.

Vitello Tonnato

Ingredienti 600 gr di girello o magatello di vitello giovane in un unico pezzo 1 carota 1 costa di sedano 1/2 cipolla 2 foglie di alloro 2 rametti di rosmarino un cucchiaio di pepe in grani uno spicchio di aglio 2 uova sode due cucchiai di maionese fatta in casa come da ricetta base 100 gr di tonno sott’olio Callipo un cucchiaio di capperi 4 filetti di alici sott’olio Callipo sale olio evo Istruzioni 1. In una pentola capiente sistemare la carota, il sedano e la cipolla puliti e tagliati a tocchetti grossolani insieme con 57


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GIUGNO

TAG Oroscopo

2014

Archie

ARIETE Tutti i vostri progetti saranno favoriti, grazie al vostro amico Marte, che vi darà nuova energia su più fronti, che si tratti di lavoro, del trovare la casa dei vostri sogni o l’amore. A patto, però, che freniate il vostro istinto di volere tutto e subito. COMUNICATE, amici dell’Ariete, e ricordate che non tutti hanno i vostri (brevissimi) tempi, men che meno il partner! I WANT IT ALL, I WANT IT NOW!

TORO

Ricordate Gastone, il cugino fortunato di Paperino? Ecco, voi, questo mese, sarete proprio così: avrete una FORTUNA sfacciata, qualsiasi cosa decidiate di portare a termine, cullati da una Venere benefica e portatrice di abbondanza. E quella persona lì? Al bando gli incontri clandestini: non credete sia venuto il momento di presentarla a mammà? Le stelle suggeriscono che potrebbe anche piacerle… GEMELLI

Segno del mese

L’indecisione che vi ha caratterizzato negli ultimi tempi, unita alla vostra attitudine innata a cacciarvi sempre nei guai, sembrerà darvi un po’ di tregua, nel mese di giugno. Avrete le vostre soddisfazioni in campo affettivo, con familiari e amici, con cui sarete capaci di ristabilire la serenità perduta. Prudenza sul lavoro. In amore, se la rubrica del vostro nuovo I-phone è al limite, capirete finalmente quale numero di telefono volete cancellare e, stranamente, la cosa non vi procurerà troppe ansie, né film mentali struggenti! NOTHING YOU CAN SAY, BUT YOU CAN LEARN HOW TO PLAY THE GAME…IT’S EASY! CANCRO

Ma cosa succede, amici del cancro? Che cos’è quest’ondata di ottimismo, senso di libertà, amore per la vita e – che faccio, lo dico? – per la gente? Dove sono finiti i lamenti, le responsabilità familiari che vi opprimono e il vostro capo che non comprende i vostri sforzi disumani sul lavoro? PUFF! Non ci sono più: vecchi progetti andranno in porto, le polemiche familiari non vi tangeranno più di tanto: sarete LIBERI, sociali e alla ricerca di sensazioni inebrianti: CARPE DIEM, allora, per voi e per chi vi incontra… TRISTEZZA VA’, UNA CANZONE IL TUO POSTO PRENDERA’. 60


LEONE

PAZIENZA, leoncini cari, ancora per un po’! Ormai avrete capito che Saturno vi ha messo alla prova su più fronti, facendovi dubitare di voi stessi e degli altri. Non cedete, ce l’avete quasi fatta! Distraetevi con nuove attività, amicizie, come solo voi sapete fare: si dimostreranno proficue nei mesi a venire. Placate il vostro potente ruggito e i vostri sbalzi d’umore: non è tutto nero, né tutto bianco, provate a vedere grigio…e se sono nuvole, sappiate che presto spariranno. SUMMER IS COMING…

VERGINE

Bistrattati amici della Vergine, per voi, il mese di giugno si presenta all’insegna delle NOVITÀ, che potranno provenire da antichi progetti o da nuovi incontri. Ma non vi allarmate: le vostre rinomate abitudini non verranno messe sottosopra, poiché avrete la lucidità necessaria per capire quello che è giusto per voi: un vestito nuovo? Relazioni sociali più stimolanti? Chiedete consiglio al partner: la vostra concretezza e la vostra voglia di novità potrebbero sorprenderlo! MOTTO: CAMBIARE Sì, MA SENZA STRAFARE.

BILANCIA

Marte, signore della guerra, questo mese passeggerà a braccetto con voi, come vostro alleato, il che si rivelerà positivo, perché sarete un vulcano di energia, pronta ad inondare qualunque ostacolo si frapponga tra voi e il vostro obiettivo. Sarete sostenuti, in amore e in amicizia, e anche sul lavoro avrete la possibilità di dar vita a nuovi, interessanti progetti. Non vi fermate, esponete chiaramente le vostre necessità…anche sotto le lenzuola. Certo, forse mancherete un po’ della vostra proverbiale diplomazia, ma è una gioia vedervi così solari, intraprendenti e lungimiranti! IO PIACCIO, cantava Fred Buscaglione.

SCORPIONE

Voi, che siete sempre andati fieri del vostro pungiglione avvelenato, vi siete sentiti, nell’ultimo periodo, come una strega che ha perso temporaneamente i suoi poteri. Probabilmente, vivere come esseri umani tra gli esseri umani, vi ha aiutato a conoscervi meglio e ha aiutato anche gli altri ad entrare in contatto con la vostra umanità. Il peggio sembra essere passato, i vostri poteri stanno tornando, ve ne accorgete dalle entrate finanziarie e dai rapporti col partner, che riprendono quota. Giù la maschera, però: BRUCE WAYNE E BATMAN SONO LA STESSA PERSONA, LO AVEVAMO INTUITO DA TEMPO…

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SAGITTARIO Se c’è una cosa che proprio non sopportate, è quando qualcuno spegne inesorabilmente il vostro entusiasmo! Ma state tranquilli, vecchi centauri, sempre a caccia di stimoli nuovi: i vostri innumerevoli progetti subiranno solo un momentaneo stand-by, un po’ perché siete ancora confusi sul da farsi, un po’, anche, perché la vostra (altrettanto) numerosa famiglia di amici, conoscenti, parenti, avversari e quell’amico straniero conosciuto 6 anni fa con cui ancora vi sentite, perché vi piace parlare in inglese, avranno bisogno del vostro supporto incondizionato. È naturale che le vostre frecce saranno per loro, ma non perdete di vista voi stessi e cercate di prendere da soli le decisioni importanti. Avete una buona mira!

MA IO TI AIUTERÒ ED ALLEGRO TI RIVEDRÒ…AMICO, CANTA ANCORA INSIEME A ME! CAPRICORNO:

Siete sempre più abili, nella vostra scalata verso il successo, lenta ma sicura. La differenza, rispetto al passato, è che non mirate più, soltanto, alla vetta, ma riuscite a comprendere l’importanza delle piccole tappe: raggiungerete la cima di quella roccia, ma solo dopo esservi fermati a contemplare il panorama che si scorge da quel punto lì, o aver mangiato l’erba in quell’altro punto. Tutto, per voi, è fonte di ricchezza e da tutto si impara. Emozionatevi per i vostri traguardi e non lasciatevi imbrigliare: la via è quella giusta! Chi vi chiama caproni, probabilmente ha avuto paura di scalare la vostra stessa roccia. MA QUANTO PIÚ LENTAMENTE VOLIAMO, TANTO PIÚ POSSIAMO VEDERE LA TERRA E APPREZZARLA. ACQUARIO:

Vorreste farmi credere che avete anche pensato di gettare la spugna? Non c’è bisogno che lo facciate, lo so! Ma ho per voi una bella notizia: questo mese, tornerete a sorridere e non lo farete perché il mondo ha bisogno di voi, bensì perché le cose cominceranno a girare per il verso giusto e sarete riconosciuti per quello che siete, stimati, incoraggiati a DARE IL MEGLIO DI VOI. Siate creativi, trovate ispirazione da questo momento e ricordate che le difficoltà non sopraggiungono per annientarvi…Dovete sforzarvi di guardare oltre e di capire, se volete essere capiti. Inventate un codice di linguaggio tra voi e il vostro partner, vi servirà! Sì, avete un partner, casomai lo aveste dimenticato… PESCI: Sebastian, il simpatico granchio, amico della Sirena Ariel, nel cartone animato firmato Disney, fece di tutto per convincerla a restare In fondo al mar…ma non ci riuscì. La vita al palazzo di Tritone la annoiava, lei sognava di conoscere il mondo degli umani, le loro abitudini, e si innamorò di uno di loro. Il caso volle che fosse un principe. Litigò con la propria famiglia, per raggiungere i suoi obiettivi, e rischiò di lasciarsi prendere quanto di più prezioso possedeva: la sua voce. Alla fine, però, non solo coronò il suo sogno d’amore, ma riuscì anche a far pace con suo padre. Voi, amici dei Pesci, questo mese sarete tante piccole Ariel, con in più qualche buona entrata finanziaria. Non c’è bisogno di sposare un principe, per essere felici, ma avete ottime probabilità di incontrarne uno… COME VORREI ESSERE LÍ, SENZA UN PERCHÉ…IN LIBERTÀ!

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