Tag Magazine n° 20 - Maggio 2014

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#Tag #Social

#Supersantos

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l mio cane, Loki, ha un profilo Facebook e chatta con un pupazzo di nome Bobby Il Buffo, che si chiama come lo strano personaggio di una delle serie TV più seguite degli ultimi anni, Friends. Bobby il buffo era simpatico solo quando beveva, il che lo rendeva socievole, sociale e, adesso, con il suo omonimo, anche social. Il social, questo mostro sconosciuto, questa trappola virtuale in cui ci siamo disabituati al dialogo vero, alle citofonate sotto casa e alle partite di calcio in cortile (sì, sono fan della pagina “Noi che siamo nati negli anni 80”). Una volta, quando non c’erano quelle che, se fossi più anziana, potrei prendermi il lusso di chiamare “diavolerie”, sapete cosa era davvero “social”? Il Supersantos. Bastava un Supersantos, per riunirci assieme a giocare, parlare, litigare, bastava un accenno di primavera e noi ci catapultavamo fuori; c’era un Supersantos nelle gite fuoriporta, in spiaggia o intrappolato su qualche albero o balcone…a quelli, e a tutti gli altri finiti chissà dove, come Tom Hanks con Wilson, nel film Cast Away, rivolgiamo il nostro ultimo saluto, ringraziandoli dal profondo del cuore, perché, come Wilson, sono stati i compagni di una grande avventura e, soprattutto, ci hanno aiutato…a

TAG Editoriale Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale

seguite da sempre o che siete naufragati per caso su quest’isola mediatica dal nome social che più social non si può, voi avete trovato la giusta misura per l’utilizzo dei social? Vi sentite “sociali”, nell’uso che fate di tutto ciò che il web predispone nelle piazze virtuali? Il Web è una rete e, quando si parla di rete, bisogna distinguere chi pesca da chi viene pescato. Chi pesca bene da chi pesca male. Chi abbocca all’amo da chi, più furbo, capisce che è solo una trappola. Credo che – pesci o pescatori - il sentirsi parte di una comunità, che sia reale o virtuale, risponda a un’esigenza primordiale di aggregazione e che ogni epoca abbia i suoi mezzi, sempre diversi, per chi la cerca e per chi, al contrario, preferisce nascondersi dietro un nome, uno schermo, un personaggio creato ad hoc. L’importante, a mio avviso, è che questi mezzi siano sempre creati dall’uomo per l’uomo: l’importante è che siano Umani, con la U maiuscola. Era così anche ai miei tempi e ai tempi di mio padre e ancora prima. In fondo, non è cambiato poi molto.

non diventare pazzi. E allora, cari amici che ci

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SO MMA RIO

5 Editoriale 8 Ricette

Il piatto giusto

12 Creativitag

Relazioni sociali e relazioni social

Staff

16 Tag Cineamando

TAG - La provincia in tasca Testata giornalistica registrata al Tribunale Civile di Catanzaro sezione per la stampa e l’informazione con n. R.G.709/2012 Edito da PUBLYCON S.A.S. Di luigi Conforto & C. Iscrizione al ROC n. 20849 del 2 marzo 2011 Sede - VIA Barlaam da Seminara 52 88100 Catanzaro Tel 0961/771879 email: Publycon@gmail.com FACEBOOK - Tag rivista gratuita

Socialmente seriale (nel senso delle serie Tv)

18 Ristoranti, Pub e Locali 20 Tag Storia

Una leggenda a provare di web: Tropea

24 Tag Musica

Dinuovo (Tuttoattaccato)

Diretto da Angelo Capoano Direttore Responsabile - Fausto Bisantis Direttore Creativo - Pierpaolo Voci Coordinamento Editoriale - Francesca Ceniti Direttore Marketing - Angelo Capoano Direttore Artistico - Pierpaolo Voci Progetto grafico - Shape Beyond Graphic Fotografia - Cosimo Simonetta

28 Tag Sport

Gli hashtag sono già pronti

30 Tag 4 Zampe

Pregi e difetti dell’animalismo social

34 Tag Birramoriamoci

Social che vai, birra che trovi

38 Tag Interview

Hanno collaborato: Valentina Amato - Salvatore Belfiore - Domenico Concolino - Angelo Cosentino - Giuseppe Loprete- Matteo Malacaria - Paolo Margaira - Antonello Migliaccio Saverio Paone - Pamela Soluri - Laura Trapasso- Urian

mutaForma - Shape Beyond Graphic

44 Tag Moda

Fashion is social. La moda 2.0 sfila su internet

47 Tag Sociale

Il take away che vorrey

PER LA TUA PUBBLICITA’ : Angelo Capoano- 3209336564 Luigi Conforto - 3338247197 Saverio Paone -3332277792 Matteo Malacaria- 3277634633 Angelo Cosentino- 3394223715 Francesco Lucia- 3394950635

50 Tag Comics 54 Tag Eventi 55 Tag Utility

Le immagini e i testi presenti su questa rivista sono di proprietà dei rispettivi autori.

61 Tag Oroscopo 7


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TAG Ricette

uesto blog nasce come un diario, nel quale annotiamo le ricette di ogni giorno, tra il lavoro e la famiglia, tra le bollette da pagare e gli impegni mondani; piatti pensati, preparati e assaporati da noi con parenti e amici, le nostre cavie preferite! E poi… curiosità e dritte di vita quotidiana!

Valentina Amato - ilpiattogiusto.it

www.piattogiusto.it

Mezzi paccheri con gamberoni e asparagi

2 spicchi di aglio

Ingredienti 350 gr di mezzi paccheri 200 gr di punte di asparagi 15 gamberoni una bustina di zafferano un mazzetto di prezzemolo 1/2 bicchiere di vino bianco 10 pomodorini pachino olio evo sale q.b. una manciata di pinoli

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Istruzioni 1. Sgusciare i gamberoni e tagliarli a dadini, tagliare gli asparagi in piccoli pezzi, tagliare i pomodorini in quattro pz, tritare il prezzemolo. 2. Sbollentare gli asparagi in acqua salata e farli cuocere per circa 7/8 min. quindi scolare e mettere da parte, nella stessa acqua cuocere la pasta. 3. Nel frattempo far rosolare l’aglio intero in una padella, facendo così profumare l’olio, quindi toglierlo appena diventa dorato. 4. Nella stessa padella, mettere i gamberoni e saltarli per qualche minuto, sfumando con il vino bianco. 5. A questo punto, unire i pomodorini e farli saltare per circa 5 min. aggiustando di sale, unire gli asparagi e fare insaporire il tutto per pochi minuti. 6. Scolare la pasta direttamente nella padella con gli asparagi, i gamberoni e i pomodorini, aggiungendo lo zafferano, precedentemente sciolto con un po’ di acqua


Istruzioni 1. Tritare le mandorle con lo zucchero e mescolarle ai tuorli montando il tutto fino ad ottenere un composto bianco e spumoso. 2. Aggiungere le polveri mescolate, il rum e amalgamare. 3. A parte montare a neve gli albumi. 4. Tritare finemente gli amaretti e aggiungerli al composto di tuorli, poi delicatamente aggiungere gli albumi e trasferire il composto in uno stampo per ciambella da 20 cm, imburrato e infarinato. 5. Infornare a 180° per circa 40/45 minuti, controllando la cottura con uno stecchino. 6. Sistemare la torta su di un piatto solo dopo che si è raffreddata completamente e guarnire a piacere o con cioccolato fondente fuso, come ho fatto io, o con zucchero a velo.

di cottura della pasta. 7. Saltare il tutto per qualche minuto, spolverando con il prezzemolo; se necessario, aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta. 8. Impiattare aggiungendo i pinoli tostati precedentemente in una padella ben calda, quindi servire.

Ciambella con amaretti e mandorle

Ingredienti 200 gr di amaretti 1 cucchiaio di rum scuro 50 gr di mandorle pelate 50 gr di zucchero 50 gr di fecola di patate 50 gr di farina 00 1 pizzico di sale 4 uova

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TAG Creatività

Relazioni sociali e

Laura Trapasso

relazioni social

Shape Beyond Graphic

“Is this the real life? Is this just fantasy?” cantavano i Queen…

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ontinuo a pormi queste domande dopo l’inesorabile ingresso, nelle nostre vite, dei social network. Senza rendercene conto, hanno cambiato non solo i nostri “stili di vita” ma anche la nostra percezione della realtà e del quotidiano. Hanno creato un ponte tra una realtà sociale, che ci manca sempre di più, e una propriamente social. Partiamo da Berger e Luckmann (sì, sì, ancora sociologi, non posso fare a meno di citarli), essi descrivono la “realtà come una costruzione sociale”: un insieme di fenomeni indipendenti

è il fenomeno che domina l’indagine. Ed è su questo punto che mi voglio concentrare. La realtà della vita quotidiana è fondata sul “faccia a faccia” ed è più reale di quella con il “sé”, perché è immediata e intenzionale, mentre quella, per così dire, introspettiva implica una certa riflessione e contemplazione. L’incontro con l’altro è quello che non solo consente la costruzione di un’identità (apparentemente individuale) ma consente tutta una serie di tipizzazioni e classificazioni che ci permettono di analizzare e reinterpretare i fenomeni esterni e “interiorizzarli” come fenomeni precostituiti, benché frutto del nostro operare o, meglio, del nostro socializzare. L’individuo nasce predisposto alla socialità (lo diceva anche Aristotele, n’è vero?), ma diventa membro effettivo di una “comunità” solo dopo delle “prove”. Interiorizza e istituzionalizza le regole di quel gruppo e, non solo, interagendo, reinventa la socialità, con l’altro.

dalla nostra volontà, ma che percepiamo, per effetto dei nostri strumenti cognitivi, come ovvi e naturali. La cosiddetta naturalizzazione (poi istituzionalizzazione) è il principio (in estrema sintesi) di come l’uomo interpreti e costruisca giorno dopo giorno una realtà esterna che esige ordine per esser compresa. In questo processo, la realtà della vita quotidiana 12


Ecco, il mondo cibernetico ha espanso il ventaglio di queste interazioni, le ha moltiplicate per ogni soggetto che è in grado connettere, e senza confini, quante interazioni sono possibili? Come creare un ordine all’nterno di realtà compromesse dalla velocità, tipica del globalismo, senza darci il tempo di “interiorizzare” questi nuovi modelli di interconnessioni? Come discrernere la “natura dalla naturalizzazione”? È bene approcciarsi a Facebook and company, con un po’ di timidezza e anche un po’ di ribrezzo. Imitando la vita reale, tenderemo a confondere quella socialità primaria di elementi sintetici. Tuttavia, la vita quotidiana si riproduce costantemente a mezzo, anche a “social”. Basta vedere la mia cara mamma, quasi cinquantenne, che solo qualche anno fa non avrebbe mai pensato di accendere il pc, immersa nel mondo di facebook come fosse incantata e incatenata; ed al mio consueto: “Oh ma’, ma non stiamo parlando più”, lei mi risponde: “come no, ti ho commentato la foto che hai pubblicato ieri!” Un mio amico raccontava come, dopo la dipartita di una persona cara, si innescasse il susseguirsi di pietosi e inappropriati elogi ed epitaffi commoventi, tramite facebook, e questo solo qualche istante dopo la notizia. I social network, possono rappresentare un’estroflessione artificiale del nostro apparato emotivo e, nella velocità del passaggio alla cibernetica, non consideriamo i costi che ha

per l’intimità, il vissuto personale e la relazione con l’altro. Perché, ormai, resi processi naturali. Balliamo, individualmente e con l’altro, in un imbarazzante valzer di relazioni e connessioni confuse, viziate di un’invasività contro ogni Natura, la conoscenza con l’altra persona somiglia più ad un interrogatorio di polizia, uno schedario sempre disponibile di vissuti alla mercé di tutti. È prostituzione del sentimento! Sarà capitato di certo anche a voi di uscire e di vedere per strada, nei pub o nelle piazze, fiumane di gente con la testa china sul proprio smartphone, perché colto da un improvviso senso di noia nei confronti della compagnia, palesemente inappropriata. E quei poveri neonati, che per mesi vedranno sempre e solo cellulari con

i capelli, lì a fotografare e registrare ogni vagito e ogni bagnetto. E questo è il prezzo di cui parlo, un eccesso di finzione e artificialità. Forse è dovuto a un senso di smarrimento, 13


nell’enorme spazio globale, e facebook (come altri) soddisfano un bisogno ancestrale di protezione. Non è certo un male sentirsi soli, né ammettere che necessitiamo di altre persone per stare bene, ma fino a che punto sarà giustificabile l’abbandono di vecchi schemi di interrelazione? Il numero di telefono, appuntamento fissato tre giorni prima, senza dover contattare ogni 15 minuti l’amico, chiedendo come fosse un soldato: posizione? Una cena in compagnia, senza l’ansia di dover presentare al meglio il piatto, per poterlo fotografare e condividere… I social network sono un’ancora per l’individuo, perché siamo in grado di contare sulla perpetua presenza di un altro, essere social-e L’altro è paradossalmente più lontano, non ci importano i suoi sentimenti, che inflazioniamo nell’apparenza ma non nella sostanza, ma ne abbiamo bisogno per colmare i vuoti.

(di noi). Parole come “condividere” e “piacere” assumono altri significati, di certo meno intimi di quanto non ricordassimo. Cambia il linguaggio e cambia l’aspetto, cambiamo noi. È dunque un male? Non lo so, ops… una notifica. Vado.

È dunque una relazione sociale surrogata di social network e dispositivi mobili sempre più intelligenti

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Socialmente

TAG Cineamando

Seriale

Antonello Migliaccio

(nel senso delle serie tv)

televisione, non sarebbe stato possibile. Ecco apparirmi un buon, anzi eccellente, motivo per ringraziarla e benedirla questa trasformazione, che prevede un virtuale sempre più invasivo nella nostra esperienza di vita psichica: la visione, fruizione, condivisione, online di tutto, o quasi, ciò che viene prodotto e distribuito e, tra i prodotti più appetibili, quello delle serie tv, che attualmente ha scardinato l’egemonia del formato cinematografico tipico, il lungometraggio. Il fenomeno delle serie tv, nipoti evo-

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’era una volta il cinema, inteso come luogo di riproduzione della settima arte. E fu un luogo di aggregazione sociale. Poi, più tardi, arrivò la televisione, e la visione della settima arte entrò nelle case degli esseri umani, agendo ulteriormente come collante sociale. Tempo dopo, con la diffusione dell’informatica, giunse la Rete e, con essa, la condivisione (una parola chiave del concetto di sociale) di contenuti, per l’appunto multimediali. Senza dilungarsi troppo sulle infinite ramificazioni che lo sviluppo tecnologico ha prodotto nelle nostre vite - non citerò l’esperienza dei social networks, lo smartphone, i navigatori satellitari, tanto per instradarvi un po’- tanto meno azzardare qui, in un contesto ludico (tale resta la visione di un film) un’analisi antropologica del fenomeno, poiché mi dichiaro incompetente in una materia tanto articolata di significati e fin troppo gravida di contenuti, mi limito, dalla prospettiva di chi ama il cinema, a valutare l’impatto che il fenomeno, ma sarebbe più corretto dire la trasformazione, sociale sta avendo sulla personale fruizione di un appassionato cinefilo. E scopro, immediatamente, poiché già adepto da tempo,

lute delle telenovelas, ha conquistato ormai da tempo il pubblico; la serialità delle storie che si sviluppa nell’arco di tre o quattro stagioni almeno - ma vi sono serie così seguite che hanno raggiunto e superato anche le dieci stagioni - insieme al budget messo a disposizione dai grandi network televisivi, ha fatto sì che, attualmente, le serie tv abbiano di gran lunga sorpassato, certo non senza illustri eccezioni, i films. Un pubblico sempre più numeroso segue, con continuità e costanza, più di tre o quattro serie a stagione, complice soprattutto il diffusissimo streaming online, addirittura anticipandone la visione rispetto alla programmazione italiana sulla tv satellitare; la rivoluzione multimediale, attraverso la rete, permette di godere di programmazioni che, magari, non avranno distribuzione presso i canali televisivi Sky Mediaset

che questa trasformazione ha allargato, a raggio pressoché infinito, la possibilità di vedere una quantità di film che prima, con il solo cinema e la 16


i suoi scopi sono quelli di vendicarsi dell’Ordine del Drago, misteriosa e millenaria setta segreta, un po’ simile ai RosaCroce o alla massoneria deviata, che tempo addietro ha ucciso la donna che amava e lo ha trasformato in un mostro assetato di sangue. Un Dracula romantico che cerca il riscatto dalla sua natura ferina. Black Sails (storico). Prima stagione di otto episodi della STARZ. Inedita in Italia e fruibile online con sottotitoli. Ciò che avvenne parecchi anni prima degli avvenimenti narrati ne L’Isola del Tesoro di Stevenson. Il capitano Flint, il giovane John Silver, la pirateria, il colonialismo dei Caraibi, il codice d’onore, violenza spietata, sesso sfrenato e una vita vissuta fino alla fine, senza riserve o preoccupazioni per il domani. Dagli stessi produttori di Spartacus Sangue e Arena. True Detective (thriller). Prima stagione di

e, figuriamoci, RAI, tanto per mantenere in Italia il campo d’indagine della nostra riflessione. E, dunque, gioiamo delle conseguenze del nuovo modo di condividere, e quindi di essere sociali, assistendo periodicamente alla narrazione di una storia, con più ampio respiro rispetto alle canoniche due ore, che ci lasci sospesi, ma solo fino al prossimo

otto episodi trasmessa dalla HBO. Inedita in Italia fino a settembre 2014, quando sarà trasmessa dal nuovo canale Sky Atlantic. Fruibile online con sottotitoli. Siamo in Louisiana, nell’America attuale. Due detectives, Martin Hart e Rustin Cohle, interpretati magistralmente da Woody Harrelson e Matthew McConaughey indagano su un omicidio oscuro, una ragazzina uccisa come vittima sacrificale di un qualche pagano rito propiziatorio, con una corona in testa, formata da corna di cervo, e abbandonata legata al tronco di un secolare albero, nel bel mezzo del nulla. Suspense costante, speculazioni filosofiche, esoteriche e intrecci degni di Shakespeare o della tragedia greca classica. E una colonna sonora imperdibile, tra il blues, la bluegrass, la funk music e il country.

streaming, e ci faccia sognare, perché anche sognare è un’attività sociale. Aggiungo tre spassionati suggerimenti per chi ancora non fosse social addicted alle serie tv, ce n’è per tutti i gusti: Dracula (fantasy). Appena conclusa la prima stagione di dieci episodi della NBC. Trasmessa da MYA di Mediaset Premium a partire dal 15 marzo, fruibile online in lingua originale con sottotitoli. Alexander Grayson, identità fittizia di Vlad Tepes, si reca nella Londra vittoriana del XIX° secolo, fingendosi imprenditore futurista che vuole rivoluzionare il mondo con una fonte alternativa di energia elettrica, praticamente un protocollo di Tesla; in realtà 17


RISTORAZIONE e LOCALI CITTÀ

• PORTA MARINA - Corso Mazzini 325 tel 0961 726007 • RISTORANTE AMICI MIEI - Discesa S.Rocchello 4 tel 0961 745356 • TAVERNA SAN NICOLA - Via Casalinuovo 9 tel 0961 744681 • PIZZA STORE - Corso Mazzini 189 tel 339 2324531 • RISTORANTE MANFREDI - Viale Pio X 65 tel 0961 721841 • U TAMARRU - Viale Europa 28 tel 0961 751971 • A FURNACIA - Via Jannoni 46 tel 0961 720970 • DA PEPE - Vico Piazza Roma 6 tel 0961 726254 • IRISH PUB - Via XX Settembre 19 tel 0961 726794 • BIRRERIA DEGLI AMICI - Piazza Stocco 12 tel 328 1262307 • PITBULL - Via E. Scalfaro 16 tel 327 1942353 • SIMON PUB - Discesa Cavour tel 0961 727757 • PIZZERIA ALICE - Via Lombardi 6 tel 0961 770026 • C’È PIZZA PER TE - Via T. Campanella, 71 Catanzaro - Tel 3470428837 • L’ARTICOLO IL - Via Cilea tel 0961 775700 • MALLARD PUB - Via XX Settembre 85 tel 0961 720762 • C’ERA UNA VOLTA - Vico 1° Piazza Roma tel 348 3336698 • PUBLIC HOUSE - Via Jannoni 6 public_house@libero.it • LA MEDITERRANEA - Discesa Cavour, 6 Catanzaro - Tel 0961792599 • LA QUERCIA DEGLI ELFI - Via Madonna dei Cieli 72 tel 0961 701393 • CORTO MALTESE - Via XX Settembre 48 tel 3314052095 • TOPOLINO - Via de Grazia 11 tel 0961022024

FUORI CITTÀ

• MATTIA PUB - Via Jerinise Taverna tel 0961 923633 • IL SARAGO - Loc. San Vincenzo - Sellia Marina (CZ) - Tel 0961962302 • SCACCO MATTO - Salita de Seta 29 Sersale Sup. tel 333 7334160 • PALAHOTEL VALLENOCE - Decollatura tel 0968 63380 • HEINEKEN LOUNGE BAR - Valle del Corace tel 0961 998307 • LA ROSA NEL BICCHIERE - Loc. Polso Soveria Mannelli tel 0968 666668 • ALBERGO DELLA POSTA - Villaggio MAncuso tel 0961 922033/57

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MARE

• TONNINA’S PUB - Via Squillace 23 Cz Lido tel 327 6930782 • LA TANA DEL LUPPOLO - Via Murano 12 Cz Lido tel 338 6370031 • GOLOSITA’ - Via Bausan 1/A Cz Lido tel 0961 738349 • PORCA VACCA - Via del Progresso, 104 CZ Lido - Tel 3387001334 • PICCOLO MONDO - Via M. Cefalonia Cz Lido tel 0961 32245 • TOQUEVILLE - Zona Porto Cz Lido tel 0961 31117 • ALEXANDER - Via Lungomare 199/B Cz Lido tel 388 7918227 • AL PORTO - Via Lungomare 369 Cz Lido tel 0961 31562 • PADDY’S IRISH PUB - Via Lungomare 57 Cz Lido tel 0961 31457 • GIARDINO DEI SENSI - Via NAzionale 221 MontePaone tel 0967 576670 • PERCIVAL PUB - Via NAzionale 266 MontePaone tel 0967 576621 • LEGEND PUB - Trav. Regina Elena Soverato tel 366 3133820 • MARE NOSTRUM - Viale Eurpa Soverato tel 346 5873160

BAR e LOCALI • K DI CUORI CAFFE’ LETTERARIO - Via M. Ippolito 5/7 CZ tel 0961 702009 • CAFFE’ IMPERIALE - Corso Mazzini 161 Cz tel 0961 743231 • MIGNON BAR - Corso Mazzini 119 Cz tel 0961 741000 • BAR AMEDEO - Via Alberghi 10 Cz tel 0961 702237 • BAR DEL BORGO - via fiume busento 1847d • PICCOLO PRINCIPE - Piazza Duomo 6 Cz tel 3398282140 • GIANDUIOTTO - C.Mazzini 80 tel 0961 090705 - Via M. Cefalonia 0961020796 • BYBLOS CAFE’ - Viale Crotone 31 Cz Lido tel 0961 34514 • JUICE CAFE’ - Via Pola Cz Lido tel 0961 31612 • BARCOLLANDO - Via Caprera, 148 CZ Lido (zona porto) - Tel 328/7597731 • HEMINGWAY - Pineta Giovino Cz Lido tel 338 8911974 / 338 3169486 • FAZZARI CAFE’ - C.Mazzini 18 Cz tel 0961 060302 • ATMOSFERA - Via Donnici 18 Rocc. Borgia tel 393 3304694 • NO MAS - C.da Martelletto Cz tel 328 0099920

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UNA LEGGENDA

TAG Storia

A PROVA DI WEB:

TROPEA

Saverio Paone

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ra il 2010, quando il sito Creativefan. com, un portale di lingua inglese, decise di invitare il popolo del WEB a votare le spiagge più belle del mondo. Sorpresa (ma non troppo)delle sorprese fu quando, al secondo posto, risultò Tropea. Spiaggia, quella di Tropea, che già il 14 gennaio del 2007, sulla versione on-line del Sunday Times, veniva collocata tra le prime 20 d’Europa. Tropeaveniva al secondo posto, subito dopo Bohol Beach, nelle Filippine, seguita da Mawgan Porth, in Cornovaglia. “Seduta in cima ad un promontorio, che si estende sulle acque scintillanti azzurre del mar Tirreno”: così venne descritta in sintesi dal popolo del web, che le diede un riconoscimento internazionale. Tropea sorge appunto su un pro-

montorio, tra i golfi di Gioia e di Sant’Eufemia. Il suo territorio è molto particolare, diviso com’è in due parti , quella superiore, dove vi sono la maggior parte degli abitanti e si svolge quindi la vita quotidiana , ed una” inferiore”, chiamata “La marina”, a ridosso del mare e del moderno porto turistico. La parte superiore è a picco sul mare, tanto da creare uno tra i panorami più suggestivi del nostro Paese. Tropea è incastonata come una perla preziosa nella meravigliosa Costa degli Dei, scoperta e descritta nei secoli passati da illustri viaggiatori, che ne hanno decantato le bellezze naturali ed architettoniche. Si erge a strapiombo sopra un mare cristallino, come un terrazzo, dove dinanzi sorge l’isolotto (scoglio) con l’antico Santuario benedettino (Chiesa di Santa Maria dell’Isola), per secoli rifugio di eremiti e naviganti, poiché non collegato come oggi con la terraferma. Per raggiungere il santuario, bisogna risalire una ripida scalinata, ricavata nella roccia. E, risalendolo, si ha l’impressione concreta di affacciarsi su uno dei luoghi più belli d’Italia. Sullo sfondo, si intravedono le isole Eolie, ma anche la Sicilia e l’Etna. Le spiagge sottostanti sono di un bianco splendente ed infondono allo spettatore sensazioni uniche. Il centro storico è ricco di viuzze strette e articolate, 20


che improvvisamente si allargano su piazzette, che affacciano a strapiombo sul mare sottostante, e su verdi terrazze, circondate da palazzi nobiliari con magnifici portali settecenteschi, balconi e chiese

III sec a.C. arrivarono i romani, che lasciarono numerose testimonianze; infatti , immergendosi nelle acque intorno allo scoglio, non è difficile imbattersi in colonne e resti di capitelli. Dopo i

di varie epoche. Passeggiare nel centro storico di Tropea significa vivere le botteghe artigianali, famose per le lavorazioni di legno, tessuti e terrecotte, ma anche ricche di prodotti artigianali e gastronomici tipici, come la famosa “cipolla di Tropea”. Tropea è anche luogo di leggende e storie millenarie, avendo origini molto antiche, risalenti addirittura al neolitico. Il mito racconta che il fondatore di Tropea sia stato Ercole, reduce dalle sue fatiche. Ercole avrebbe preso latte da Giunone, detta tra l’altro Tropea ad abvertendis malis, e avrebbe dato il nome Tropea in omaggio alla dea che lo aveva nutrito. Ma alcuni sostengono che le etimologie valide sarebbero due: o dal greco trepo (rivolgimento , voltata), in riferimento al masso su cui la città si erge, o da tropis (carena di nave), in riferimento alla sua forma vista dal mare, come una carena di nave accostata alla riva. Dopo i Greci, nel

Bizantini ed il periodo delle invasioni saracene, passando per quello normanno-svevo intorno al 1500, Tropea ebbe un notevole sviluppo, grazie all’affuenza di numerose famiglie nobiliari. Nel 1810, servì come punto strategico a Gioacchino Murat, nel tentativo (fallito) di conquistare la Sicilia con 600 navi. Tutte le numerose vicende storiche di Tropea si possono rivivere nei suoi splendidi palazzi antichi, nei monumenti o nei musei (quello diocesano e delle raccolte private Toraldo), nelle tradizioni e nelle feste. La zona di Tropea è ricca di leggende, soprattutto riferite al mare, così vivo e magnetico in questa zona. Tutti gli scogli che la circondano hanno un nome ed ad ognuno è legata una leggenda che li distingue l’uno dall’ altro, come personaggi di una storia senza tempo. Nella località Sant’Irene, ad esempio, piccola baia a nord di Tropea, vi è uno scoglio detto “a galera”, dove sono visibili delle cavità a 21


dominio di tutto il mare. A Tropea, si svolge la sagra del pesce azzurro e quella della cipolla, oltre che il Tropea Film Festival e il Blues Festival, con decine di gruppi provenienti da tutto il mondo. Una bellezza immortale e leggendaria, sopravvissuta al tempo e che, nel tempo, si rinnova, questa è Tropea.

forma di cellette comunicanti, che erano utilizzate per la pesca del tonno; tuttavia, si racconta che venissero utilizzate per inserire i galeotti, legati, in attesa dell’ alta marea, lasciandone immaginare la sorte: c’è chi giura di sentirne le grida, proprio nelle notti in cui vi è alta marea. Così come la famosa leggenda della Madonna del’Isola. Secondo la leggenda, giunse a Tropea un’imbarcazione, che rimase bloccata dietro lo scoglio dove oggi sorge la chiesa. La barca portava una statua della Madonna, realizzata interamente in legno. Una volta messa a terra la statuetta, come per magia la barca si disincagliò e partì, sparendo all’orizzonte. La notizia si diffuse e il sindaco con il vescovo decisero di sistemare la statua in una grotta del complesso roccioso. Ma la statuetta era un po’ più grande dell’ ingresso della roccia, così chiamarono un falegname per segarne i piedi, in modo da poter inserire la statua. Appena la sega toccò i piedi si ruppe e le braccia del falegname si paralizzarono. Da allora, la Statua fu posta dove oggi si trova il santuario benedettino (di origine altomedioevale, più volte ricostruito), in alto, a 22


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TAG TAG Musica Musica

DINUOVO

Angelo Cosentino

(TUTTOATTACCATO)

WYE OAK – Shriek

mente conducendola altrove. Le prime tre tracce (Before, Shriek, The Tower), sono avvolte in atmosfere dense e, se si potessero toccare, soffici e lisce. Il centro (da Glory a Despicable animal) scuote e ammalia, allo stesso tempo, per poi sfociare in un finale (Logic of color) sempre più dissolto sulla via del ritorno alla realtà.

Futuro plastico - Il duo statunitense, composto da Jenn Wasner e Andy Stack, si ripropone con un nuovo album, dopo l’ultimo successo ottenuto con Civilian nel 2011. Fuori il 29 di Aprile, Shriek è una preziosa novità che attraversa paesaggi dream pop, lasciandosi alle spalle le sonorità indie-folk dei primi lavori (vedi Civilian e Holy Holy). Presentato qualche settimana fa, il singolo The Tower preannuncia le tante novità regalate dalla nuova vena artistica di Andy e Jenn che, deposte le chitarre, hanno preso in mano synth e provato a sperimentare in un’infinita dimensione composta da pop, electro e quella voce sempre penetrante della Wasner. Un album che sembra compiere un passo indietro verso questi nostri tempi, solo per venire a catturare la

OUGHT - More than any other day In strada con le pentole - Si tratta di una band nata a Montreal, durante le proteste dei giovani studenti del Québec sul finire del 2012. Ragazzi incazzati e solidali (una comunità studentesca in questo caso) producono sempre qualcosa di buono: la rabbia è uno stato d’animo critico “e una crisi c’è sempre ogni volta che qualcosa non va”. S’impugnano pentole e padelle (solo per far casino) e si scende a protestare, in strada, tutti e insieme. Alcuni poi si ritrovano in un gruppo post-punk, ma questo non è per tutti, si danno un nome, Ought, e incidono un album, More than any other day, tosto, certo non di quelli che faranno la storia, ma ruvido (Pleasant heart e Gemini) e, a tratti, delicatamente spiazzante (il singolo Habit e Forgiveness) con qualche sfumatura funk (The Weather song). A casa nostra, invece, pensiamo a produrre video “happy e patetici” perché va tutto bene, e non 24


abbiamo nulla da denunciare.

passare ad altro, mi sento confuso. JACQUES GREENE - Phantom vibrate Dolce attesa - Uscito il 28 Aprile, per Lucky Me, Phantom Vibrate (No Excuse, Time Again, Night Tracking) è il nuovo ep del giovane artista di Montreal e fa da preambolo al prossimo album (fuori in autunno). Il ragazzo Jacques mostra le vene breakbeat di un’elettronica fatta per bene (come la delicata Another Girl del 2011 o l’album Concealer del 2012), con il volto dell’house (in particolare gli ep The Look del 2010 e On your side del 2013). La sua attitudine alla sperimentazione non è particolarmente rilevante: solo Thom Yorke si è accorto di lui, preoccupandosi di inserire una sua interpretazione di Lotus Flower nella versione remix di The King of limbs. Le premesse ben promettono.

FALTY DL - Power Aritmie - È attualmente uno dei migliori dj/producers presenti sul nostro pianeta. Statunitense di nascita, Drew Cyrus Lustman è pronto a farci vivere, nuovamente, momenti sconvolgenti con il suo nuovo ep Power (Huff & Puff Bruk e Mo) fuori il 2 Maggio per Swamp 81. A questo punto potrei lasciar perdere e proseguire con un altro artista, altrimenti dovrei cercare di descrivere ciò che vi aspetta appena date ascolto ad un pazzo del genere: UkGarage con frammenti Dubstep, UkBass e traiettorie vocali male&female che percorrono beat e vuoti spazi sonori. Falty DL è il simbolo della destrutturazione di generi diversi rielaborati, in modi differenti, in tutti i suoi lavori. Meglio

BOTTIN – Punica Fides L’italo della disco - Un padovano raccomandato da Lucio Dalla che lo definì come “un bel libro che non hai ancora letto” (era il 2004). Si chiama William Bottin è un produttore, musicista, dj ed 25


del nuovo lavoro ma, conoscendo il soggetto in questione, sono pronto a scommetterci su qualche riga. Ai più, che in tale ambito musicale rimangono sempre pochi, si è presentato nel 2010 con il suo secondo album Horror Disco (pubblicato da Eskimo) in cui spiccano i singoli No Static e Horror Disco. Si tratta di bella e buona Italo-disco con elementi tipici di Moroder, combinata ad un’electro cupa, affine a quella di Givda; semplicità di beat simile al classico Todd Terje (appena uscito il suo nuovo It’s album time) e ispirata ad una interpretazione delle colonne sonore classiche di film horror. D’altronde l’album in questione rappresenta una sintesi audio-video dello scenario cinematografico Horror, in particolare quello B-Movies (Lucio Fulci ha diretto il video di No Static). Solo per curiosi.

ha una carriera decennale alle spalle. Questa volta non presento qualcuno che viene dal “Canadà” o dalle “Americhe”, voglio solo parlare di Bottìn che dall’Italia produce musica “strana” (tante, troppe virgolette) e il 2 Maggio ha rilasciato per Bear Funk il nuovo album Punica Fides. Nel momento in cui scrivo, non ho ascoltato nulla

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GLI

TAG Sport

HASHTAG

SONO GIÀ PRONTI

Domenico Concolino È il paradosso di un piccolo capoluogo del profondo sud che, pur non avendo nulla per cui sorridere, diventa “happy” quando le discussioni si indirizzano al gioco della locale squadra di calcio.

#fhoragabbu, #spaccamustiplayoff,

C

#russottopensacitu

Maggio è il mese dei play-off. È il raccordo ideale tra un amore sopito nel silenzio delle delusioni mai dimenticate e quella voglia matta di tornare allo stadio, legandosi una sciarpa al collo e dimenticandosi di tutti i problemi della vita.

atanzaro e il suo svago speciale. Il primo social network mai inventato fu l’abbraccio del Ceravolo. Niente chat, niente messaggi con whatsapp, niente poke, ma un solo ed unico grido ad unire un’intera città intorno al più grande riscatto sociale: la voglia di tornare nel calcio che conta.

Quando arrivano i play-off, la città si ferma. Nei bar, dal parrucchiere, nelle stanze degli uffici, non si parla d’altro. Tutti vogliono sapere la formazione, molti ignorano le nuove regole.

In un luogo dove il lavoro latita, dove i giovani scappano cercando fortuna altrove, dove l’economia diventa solo una pagina del quotidiano preso in edicola al mattino e dove le attività commerciali chiudono e scompaiono con la stessa velocità con cui cadono le foglie d’autunno, nessuno si scandalizzi se il calcio diventa quasi una ragione di vita. Da queste parti, è più facile trovare una foto di Palanca appesa al muro che un museo aperto di domenica.

Echeggiano le spiegazioni ai meno informati: “Da quest’anno non si parte dalle semifinali” - “prima ci sono i quarti ad eliminazione diretta” – “si fa tutto in gara unica e si gioca qui al Ceravolo”. Le risposte sono più stringate di un Twoosh (i famosi 140 caratteri di Twitter): “Vabbho, chista a vincimu”. La goliardia e la spocchia del tifoso sicuro di sé, le bandiere appese sui balconi, le strade colorate di giallo e rosso, in barba alla scaramanzia.

Qui, i social network si usano in modo del tutto personalizzato e le bacheche di facebook assumono un aspetto monotematico. Le foto sono solo quelle di Fioretti che esulta o della curva in delirio, mentre gli stati non sono altro che imprecazioni per un gol sbagliato o un rigore non dato.

E chi sene frega, se in passato questo ostacolo chiamato “play-off ” ha sempre regalato tristi risvegli proprio quando tutto sembrava già deciso. 28


Quest’anno, c’è di nuovo un campanilismo proiettato al futuro. L’opinione pubblica quasi si divide, tra la gioia di un salto di categoria ed una permanenza prolungata per un altro anno. Un solo altro anno. Giusto il tempo di godersi una serie C unica in stile anni ’80, con la possibilità di sfidare nemici storici del calibro di Cosenza, Taranto e Messina o avversari ben più datati come quelli della Reggina o della Casertana.

ne di copertina è la curva Capraro. Non scrivete nulla in privato… taggatemi solo se questo sogno è diventato realtà.

Forse è solo un modo per attutire un’eventuale sconfitta, o più semplicemente è solo la più classica scaramanzia. Di sicuro è che da domani non si parlerà d’altro. Ci sono i play-off. Il profilo è impostato su “sono occupato”, l’avatar è il logo dell’Uesse, l’immagi-

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Pregi e difetti

TAG 4 zampe

dell’animalismo

M

Dott. Paolo Margaira

social

www.psydog.it

entre il fenomeno “social network” governava la primavera araba, gestiva il popolo di occupy wall-street e faceva luce su molte ingiustizie altrimenti celate, mi trovavo a pormi una ben più ristretta domanda: e a Catanzaro? Non sarò un politologo, un sociologo o un economista, perciò da veterinario mi sono concentrato sull’evoluzione della cultura degli animali nella città delle tre V. Nell’era pre-social, chi raccoglieva i bisogni del proprio cane era considerato un pioniere, se non addirittura un maniaco perverso, i cani si educavano con una quotidiana immersione del muso nella loro pipì ed il gatto… perché? Il gatto ha bisogno di qualcosa?

crocevia di infinite informazioni di ogni genere, da ogni parte del mondo, di cui Catanzaro, anche se molti stentano a crederci, fa parte. Il web ha certamente determinato un salto di qualità della cultura zooantropologica catanzarese: dibattiti, notizie dal mondo, siamo più civili e più attenti al bene degli animali, molti animali feriti, abbandonati, maltrattati finiscono subito in rete, muovendo l’opinione pubblica e costringendo le istituzioni a (piccole, insufficienti, ma graduali) contromosse correttive; nuova visibilità per le associazioni animaliste; adozioni da e verso tutta l’Italia; gli atroci avvelenamenti di massa dei randagi sono prontamente denunciati e messi alla portata dello sdegno di tutti e lo sharingphenomenon ha aggiunto molti volontari alle fila degli animalisti attivi. Timidamente sono anche nati gruppi di proprietari di cani che frequentano le stesse zone, come il Parco della Scuola Agraria,

Gli animalisti erano poche ammirevoli persone riuscite a fare rete, senza la rete, litigando con chiunque e facendosi odiare per un microscopico ritorno rispetto al titanico sforzo delle loro attività di volontariato. Le adozioni arrancavano su poche bacheche (in legno, non virtuali) ed il volontariato era un’attività con la stessa fruibilità dell’addestramento per astronauti. L’indimenticabile (e buonanima) IRCatanzaro fu il primo nucleo di condivisione e dibattito sociale nella nostra città, in cui si iniziò a parlare anche di animali ed adozioni on-line. Poca roba. L’esplosione spettò naturalmente a Facebook, 30


convinzione che quella sia l’unica via per smuovere le coscienze. Ma ben più interessante che giudicare una cultura è osservarne l’evoluzione. Confondere il social, utilizzandolo come fine e non come mezzo, potrebbe considerarsi una fase di rodaggio, più che un catastrofico punto d’arrivo. Non ci resta che osservare la trasformazione-social dell’umanità, da spettatori attenti e curiosi… di noi stessi, parte integrante di questo processo. Osservare l’umanità, a partire da Catanzaro che, nonostante i dubbi di molti, ne fa ancora parte.

e discutono delle problematiche inerenti ad una città ancora troppo poco a misura di cane. Insomma, una fervente attività culturale pervade gli ambienti social catanzaresi. Ma c’è un “ma”. Una volta, vidi una foto di una donna in difficoltà, probabilmente durante un’alluvione in un paese del terzo mondo. Attorno al suo volto disperato spuntavano tante mani con il pollice in alto e sotto una scritta diceva “liking is not helping”. Penso che questo concetto possa calzare perfettamente sulla nostra attuale situazione, che vede profilarsi sempre più il fenomeno dell’ “attivismo inconsistente”, ovvero della forte attività informativa o contro-informativa, sicuramente mossa da nobili intenti, ma estremamente povera nei contenuti e nelle azioni di fatto. Per molti, per tanti, per troppi, l’attivismo si ferma alla condivisione di una foto, al “like” su un articolo o un pensiero. I più “attivi” ritengono attivismo condividere atroci immagini e filmati di violente torture, ingiustizie ed orrori ai danni degli animali, turbando la serenità di chi non vorrebbe essere “informato” in quel modo, dietro la ferma 31


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Social che vai,

TAG

birramoriamoci

birra che trovi

Matteo Malacaria www.birramoriamoci.it

I

l confine tra ‘social’ e ‘sociale’ è sempre più labile. L’interconnessione tra i due mondi è evidente, tanto che qualcuno inizia a confonderli. E confondersi. Diamo uno sguardo a come è cambiata l’interazione tra persone, strizzando l’occhio alla bevanda socializzante per eccellenza: la birra! Miei cari birramorati, dopo il “silenzio stampa” del mese scorso — lo so, vi sono mancato — è un piacere tornare a parlarvi di birra. Il nettare biondo, complice la sua estrazione popolare, ha un profondo e radicato aspetto umano, tanto forte da averla portata ad essere definita, a tutta ragione, la bevanda più socializzante del pianeta. Questo mese TAG si dedica ad un tema complesso e più che mai attuale: i Social. Esatto, con la S maiuscola ché, da sottovalutati strumenti di sollazzo, sono oggi divenuti mezzo di comunicazione virale e di influenza sociale da far paura. Detto ciò, la domanda è lecita: cosa ci azzeccano i social network con la birra artigianale?

moltitudine (fan, blogger, food photographer, giornalisti gastronomici) dopo, le hanno consentito di ottenere la visibilità necessaria a farsi conoscere. E, attraverso la conoscenza, a generare interesse. E questo ha dato vita ad una spirale virtuosa che, attraverso il passaparola digitale, ha portato la birra artigianale letteralmente sulla bocca di tutti. Allo stesso modo, per la birra artigianale – quindi per i birrifici che la producono – la presenza sui social network è veicolo dell’immagine aziendale: uno strumento di business attraverso il quale esercitare le leve del marketing, farsi promozione e pubblicità con l’obiettivo di trasformare interesse e curiosità in reale e tangibile propensione all’acquisto. Che, in ottica aziendale, si traduce in soldoni. Allo stesso modo, rappresenta la chiave del successo nella competizione tra birrifici artigianali i quali, in

Tra il significato delle parole ‘artigianale’ e ‘internet’ c’è un mondo di cose che non sto qui a spiegarvi. Eppure, anche con riferimento alla birra artigianale, l’influsso da parte del mondo social c’è stato, ed è stato notevole, soprattutto in senso positivo. Innanzitutto perché, per un mercato di nicchia quale la birra artigianale, la comunicazione digitale ed i social hanno rappresentato quella sorta di “ritrovo” dove, una stretta cerchia di appassionati prima, ed una 34


tutti il modo in cui si è modificato il nostro modo di vivere, di pensare, di comunicare, di socializzare. A partire da un gesto semplice come bere una birra. Provate a pensarci: con un bicchiere di birra in mano, la prima cosa che fate è brindare con gli amici, oppure scattare una foto e condividerla sulla vostra pagina facebook?

un periodo in cui vengono su praticamente come funghi, iniziano a scontrarsi con la dura legge del mercato, la selezione naturale. Il birrificio più attivo sui social, quello più accattivante in termini di immagine aziendale, quello che maggiormente riesce a calamitare il popolo della rete, sarà l’attività di maggior successo. Strano ma vero, il campo di battaglia —anche per il mercato della birra artigianale — è ormai il web. Non mancano, ovviamente, i risvolti negativi. I social sono uno specchio sul mondo che, attraverso l’inebriante sensazione di controllo del mondo delle informazioni tramite la tastiera, spinge sempre più le persone a “parcheggiarsi” di fronte a loro. Così come la competizione tra birrifici si sposta in rete, altrettanto virtuale inizia a essere il modo con cui le persone condividono il piacere di bere birra: il pub, luogo do convivio e chiacchiericcio per eccellenza, inizia a perdere smalto, soppiantato dalla voglia/ bisogno di restare perennemente connessi a internet. Ed ecco venir fuori la tristissima pratica di passare più tempo a smanettare col proprio smartphone di fronte ad una birra, piuttosto che approfittare del tempo assieme per dialogare. Social non è sinonimo di sociale. Perlomeno non più. Il richiamo ammaliante dei social-anti-sociale è irresistibile, e la nostra naturale predisposizione a farci corteggiare lo rende adatto ad un rituale di accoppiamento dalle terrificanti probabilità di successo. Quale che sia il risultato, non è dato sapersi. Di certo è già sotto gli occhi di

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mutaForma

TAG Interview

Shape Beyond Graphic

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale

È

l’era dei Social Network - si sa - l’era in cui dire la propria attraverso uno schermo, anche solo sul tempo che fa, diventa un “atto” rivoluzionario, un modo nuovo di sentirsi parte del convivio sociale. La considerazione più ovvia, tuttavia, può non rivelarsi la più intelligente: sparare a zero su facebook e affini, magari condividendo il nostro disappunto tramite uno status, possibilmente di lunedì, quando la

la concorrenza era praticamente inesistente. E se questo, inizialmente, poteva sembrare un dato positivo, di fatto, la totale assenza della domanda sul mercato catanzarese lasciava intravedere, per il giovane creativo, un percorso ostile e irto di difficoltà. Come poteva muovere i suoi passi e offrire un servizio di comunicazione integrata se, paradossalmente, il problema di fondo dei suoi concittadini era proprio quello dell’assenza di comunicazione? “È difficile far capire alla gente comune di cosa ci occupiamo” – afferma Pierpaolo – “Ma questo mi ha dato uno stimolo in più per credere in questa mission, che è prima culturale e poi professionale”. Una crociata non indifferente, quella di Shape, dal momento che è stato arduo far comprendere a molti la differenza tra il titolare di una tipografia, di affissioni 6x3 e un esperto di “comunicazione integrata”, spesso definita semplicisticamente “pubblicità”, come sottolinea ironicamente Laura Trapasso, membro attivo dello staff di Shape. Le sfide, però, sembrano aver dato una marcia in più a Pierpaolo che, mettendosi in gioco e vagliando le proprie competenze su territori esterni, quali Pisa, Roma e Salerno, ha poi attraversato il periodo florido catanzarese del 2008-2010, in cui sia la pubblica amministrazione

maggior parte degli utenti sono incazzati perché è lunedì, equivarrebbe a criticare il Grande Fratello, conoscendo poi accuratamente tutti i nomi e le vicende dei coinquilini improvvisati della prima casa più famosa al mondo (la seconda è la Casa Bianca). Nell’epoca delle rivoluzioni mediatiche e dell’ostentazione di una cultura fai da te, Jim Morrison scoprirebbe di aver detto cose che neanche lui ricordava e imposterebbe Aforismi.it come Home Page, per tenersi aggiornato. Ma ci sono casi in cui la Forma non è ciò che si vede, bensì quello che…sta dietro e diventa essenziale. Pierpaolo Voci, direttore creativo dell’agenzia di comunicazione integrata Shape Beyond Graphic (che, per comodità, chiameremo Shape), ne sa qualcosa. Pierpaolo ha letteralmente creato dal nulla la sua agenzia, mettendosi Vodka inAromatic proprioDrop in un momento storico (2007) in cui 38


che i privati si sono aperti all’innovazione, consapevoli della rilevanza sempre maggiore dei social e del web in generale. Ed è stato in quegli anni che Pierpaolo ha organizzato i suoi primi eventi “non convenzionali”, per associazioni della città e per dar lustro e valore a svariati eventi, come Flash e Smart Mob, per i quali ha anche ricevuto dei premi.

to, perché incompreso: “Ho avuto anche modo di redigere un piano di comunicazione per il mio comune, che ho elaborato con mesi di analisi approfondite (durante le ferie e durante i preparativi del mio matrimonio), che non solo non sarebbe stato retribuito, ma che non è stato preso in considerazione, perché non compreso”. A fronte di un improbabile svecchiamento dell’amministrazione pubblica, il mercato dei privati ha dimostrato, altresì, di rientrare in quel fastidiosissimo meccanismo, tutto nostro, del “siete i più bravi nel settore, ho bisogno di voi, ma non ho soldi”, pensando che la creatività, sostenuta da anni di studio ed esperienza, non possa avere un qualche valore economico. È qui che viene fuori uno dei problemi maggiori della nostra città, sottolineato più volte da Pierpaolo e da tutto il suo staff: l’improvvisazione che porta alla soluzione del fai da te e il clientelismo imperante, quello del favore fatto per amicizia (o altro) e il più delle volte fatto male, senza alcuna professionalità. La critica forte di Shape verso tutto ciò che è frutto di questa logica clientelare e svilente delle professionalità altrui è Francesco Tropiano il leitmotiv della battaglia che lo staff, sempre più

Nonostante gli strascichi di quegli anni più floridi facciano ancora sentire i loro effetti, dal 2011, una crisi economica generalizzata ha come interrotto quel flusso benefico e Pierpaolo, l’uomo che si batte dal 2007 per far capire cos’è un piano di comunicazione, si è trovato ad avere a che fare con un’amministrazione cittadina incapace di comprendere la differenza tra comunicazione e ufficio stampa e, soprattutto, incapace di comunicare sia all’interno che all’esterno e di dare alla cittadinanza un messaggio coerente, offrendo una presenza costante e lungimirante. Il mutismo sembrava per la PA l’unica soluzione per non correre alcun rischio, a detta di Pierpaolo, e un lungo lavoro di analisi del e sul territorio veniva boccia39


Frozen all’vetto kinder e spuma di negroni

sparente – in una parola, “comunicativo” – è lo stimolo positivo, il lato buono della medaglia, che ha permesso non solo a Shape Beyond Graphic di guadagnarsi una nomea come migliore azienda di comunicazione integrata, esperta di grafica, web design, social media marketing, ma anche

numeroso, porta avanti quotidianamente. E Shape, che non ha peli sulla lingua, ne ha davvero per tutti o, meglio, per tutti coloro che, con “le mani in pasta in quello che conta”, ritengono di poter fare di un mestiere cui molti dedicano la propria passione e la loro vita, un modo per speculare su una città fin troppo assuefatta al poco ma brutto, in cui testate giornalistiche online e riviste locali non sono luoghi di informazione e comunicazione, ma contenitori di comunicati stampa del politico di turno, aggregatori di banner dal dubbio gusto estetico e, quel che è peggio, grammaticalmente scorretti. Con un panorama siffatto, più semplice sarebbe gettare la spugna e partire, in un mercato concorrenziale più stimolante e remunerativo, ma Pierpaolo Voci, assieme a Laura Trapasso e Matteo Malacaria, non è il tipo che abbandona la nave, soprattutto se questa nave non è solo Shape, ma l’amore profondo che lo lega alla sua terra, alle sue radici. L’arricchimento culturale e umano che deriva dal collaborare con uno staff curioso, desideroso di crescere e di ampliare le proprie competenze, entusiasta e, sempre, tra40


Shape Beyond Graphic Shape ti lancia il guanto: sei pronto a raccogliere la sfida? Arriva il primo vero contest sulla creatività partorito dalle folli menti di Shape! Sei appassionato di fotografia, grafica, tendenze social, street art o street marketing, marketing non convenzionale, advertising alternativo e chi più ne ha più ne metta? Non permettere che le tue idee vadano sprecate: la tua prospettiva, la tua visione del mondo, l’immagine che hai delle cose. Il tuo sogno nel cassetto può rappresentare un vero e proprio “vaso di pandora”. Condividi con noi parole, immagini, video. Insomma, qualsiasi idea ti venga in mente. Sarà compito nostro “riciclarla” e darle nuova vita. Siamo un laboratorio di idee, gente alla mano che si diverte a dare sfogo a fantasia e creatività, con un pizzico di raziocinio, che non guasta mai. Ma soprattutto, abbiamo una missione chiara: ideare, realizzare e diffondere contenuti di valore. Questo è il momento giusto per dare

Gli Allievi del Master Of Flair

ad un giovane direttore creativo di restare nella sua Catanzaro, diventando non l’eccezione che conferma la regola, ma “la regola che comunica le vostre eccezioni”. Arriva un momento in cui il cambiamento non è solo necessario, è indispensabile: Shape userebbe il termine “mutaForma”. Scoprite di cosa si tratta…

BUTTALA QUI! TU ci dai l’idea, noi le diamo vita… se non ti piace, ti offriamo un caffè! ;-) #mutaForma 41


vita ai tuoi pensieri. Perché noi lo facciamo. L’obiettivo della campagna primavera-estate 2014 di Shape è proprio quello di creare una comunità nuova, una vera e propria task-force in grado di dare forma e sostanza alle idee.

Il nostro compito sarà premiare la migliore. Come? Beh, semplice: con un caffè... Non è abbastanza? E va bene! Ogni tre mesi, la migliore idea verrà premiata con un trofeo a sorpresa (pare sia una T-shirt con il logo di Shape ed il

Non devi fare altro che:

nostro hashtag #mutaForma, ma shhh... non lo dire a nessuno). Insomma, una vera chicca!

1.

mettere mi piace sulla pagina Facebook (Shape Beyond Graphic)

2.

pubblicare la tua idea e/o condividere contenuti

E tu che fai, non partecipi? Facebook: shapebeyondgraphic Twitter: @shapebureau Web: shapebureau.com Blog: shapebureau.com/mettichemipiace E-mail: info@shapebureau.com

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TAG Moda Pamela Soluri

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Fashion Blogger

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FASHION IS SOCIAL

LA MODA 2.0 SFILA SU INTERNET 3 4

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L’avvento dei social network negli ultimi anni ha cambiato totalmente il modo di comunicare. Se i contenuti vengono veicolati attraverso un utilizzo strategico, tali strumenti danno l’opportunità di raggiungere concretamente milioni di utenti appartenenti a un determinato “target” ed in base ai loro effettivi interessi ne conseguono interazione e condivisione,utili ad aumentarne la popolarità. Nascono così figure professionali, quali influencer, fashion blogger, social media marketing, tanto cari anche all’industria della moda. La comunicazione digitale, infatti, costituisce un’arma vincente per il Fashion System : non a caso, quasi tutti gli stilisti hanno introdotto lo streaming video, per presentare le proprie sfilate anche ai non addetti ai lavori, una svolta davvero importante che ha trovato un forte riscontro in chi, soprattutto, vuole tenersi aggiornato sulle ultime tendenze, pur rimanendo seduto comodamente sul proprio divano. Dal suo canto, anche il mondo dell’editoria ha deciso di partecipare all’iniziativa, dando risalto ai migliori défilé e pubblicando immagini dei backstage. Da New York a Londra, da Milano a Parigi, ecco una selezione di quelli che saranno i trend più in voga per l’Estate che sta finalmente per arrivare.

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1 Stampe etniche di Gucci 2 Frange di Etro 3 Righe di Dolce & Gabbana 4 Fiori di Salvatore Ferragamo 5 Pois di Emanuel Ungaro 6 Righe di Christian Dior 7 Fiori di Ralph Lauren 8 Frange di Salvatore Ferragamo

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TAG Sociale

IL TAKE AWAY

CHE VORREY

Laura Trapasso fatale. Una sorta di magnificazione dell’import e vituperazione dell’export. Cosa spinge il nostro popolo ad assuefarsi alla cucina (se così si può definire) da asporto: emblema dell’industrializzazione forzata e tipico carattere del consumo “del tutto e subito, non importa come, basta che spenda poco!”.

Fast food, hot dog, take away, noodles, franchising… para-pa-pa-pa… I’m lovin’ it!

L

’attrazione, tutta nostrana, per l’internazionalizzazione e l’omologazione a usi e costumi di importazione (prevalentemente anglosassoni), non colpisce solo il linguaggio, ma anche la cultura culinaria, cosa di gran lunga più preoccupante (a mio avviso).Cosa ci spinge ad abbandonare il nostro incomparabile “culto” dell’alimentazione mediterranea e, a preferire cibi “spazzatura” provenienti dai più sperduti angoli della terra? Cibi potenzialemente

Il franchising alimentare rappresenta un po’ la struttura primaria del consumo facile e veloce, abbatte i costi di produzione, produce senza sosta cibi, indubbiamente, di scarsa qualità. Le “americanate”, espressione attraverso cui desidero descrivere la crescente assuefazione al modello fast-food, non colpiscono solo lo stile alimentare (riflessione che aprirebbe, comunque, interessanti riflessioni e critiche) ma anche una considerevole perdita di una memoria storica e culturale che hanno fatto dell’Italia, la culla di una gastronomia di serie A. Da una parte l’amore per l’esotico, dall’altra un processo di globalizzazione che ha influenzato, i modi e gli strumenti del vivere quotidiano, hanno costruito un processo di appropriazione indebita di cose di cui, davvero non avevamo bisogno.Un po’ come se la progressiva mondializzazione abbia contribuito a svuotare, le individualità, della loro specificità, creando un vuoto, che istintiva-

invitanti ma chiaramente poco salutari. Godiamo di una particolare attitudine (incosapevole o meno) a credere che ciò che provenga dall’estero sia un “must” a cui non poter dire: “NO!”. Se poi questi prodotti, provengono dagli States il gioco è ancora più facile e l’attrazione, immediatamente 47


mente si tenta di riempire attraverso la ricerca di un quid non meglio specificato, entro cui identificarsi e riconoscersi. Qualcosa che racchiuda l’essere, di un uomo sperduto nel nulla del tutto! La colpa di una tale globalizzazione forzata, non risiede di certo nel processo in sé, quanto nell’aver celato, attraverso distrazioni e “specchietti per le allodole” tutti i piccoli passaggi da una “piccola e ristretta comunità” ad una, aperta e senza valori identificabili a priori. Processi complessi alla radice (e resi meno chiari dalle mie riflessioni), che hanno prodotto nuovi costumi, nuove idee, vite quotidiane alla ricerca di certezze, costituite

che positivo, per alcuni versi) proprio, per la natura occulta di questo cambiamento, ha comportato la perdita di tradizioni, sottovalutandone il valore aggiunto della loro specificità, rispetto al grande mix delle stesse. Non sto ripercorrendo un odio ingiustificato contro l’esotico, io adoro la cucina internazionale (quella fatta bene, quella riprodotta in casa, quella che rimane fedele alle ricette e alla scelta della materie prime). Né tantomeno mi sto limitando ad esporre i miei timori circa “i pro e i contro” di una cattiva al-

tuttavia da cose materiali e tangibili e, che hanno gettato le nostre “abitudini” (esistenze) in un tunnel vorticoso di ambivalenze e paradossi davvero difficili da analizzare. Andare a Londra per assaggiare un “annacquatissimo” caffè da Starbuks dà ad alcuni, un impagabile senso di soddisfazione.

imentazione, sto solamente cercando di sottolineare il pericolo paventato da una progressiva perdita della nostra cultura culinaria. Se è il mix delle cose ad attrarci, cosa ci impedisce di creare una nostra “linea” di fast food o take away che

Nel percorso di contaminazione con l’Altro (più 48


do di competere con l’export all’americana è da

concili un (ingiustificato) bisogno di velocizzare i tempi della nostra esistenza con la ricerca e la riappropriazione di una personale identità? Non avete mai pensato di poter passeggiare con una “melanzana ripiena” per le vie del corso Mazzini? Non avete mai immaginato, come sarebbe bello poter prelevare ad uno sportello 24h nostop una coppetta ‘e morzeddhu ‘e Pepe’ Le Rouge, o un calzone unto, bisunto e trisunto, del famigerato Carioti ‘u lordazzu?

considerare un limite solo intellettuale, dunque, da superare. Non godiamo certo di una spiccata stima della nostra terra, ma in gastronomia (come in altri settori) , abbiamo inesauribili e invidiabili eccellenze che potrebbero fare dalla Calabria, e dell’Italia tutta, qualcosa in più di “pizza, mafia e mandolino”. Sarei curiosa di sapere quanti di voi accoglierebbero positivamente un “fast food alla calabrese”!

Il timore che i nostri prodotti non siano in gra-

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EVENTI 15 E 18 MAGGIO

DAL 6 MAGGIO AL 6 GIUGNO

I POST-MERIDIONALI Arte contemporanea Presentato dall’Associazione Culturale P-Art A cura di Tonino Sicoli e Andrea Romoli Barberini Studio Gallery - Via Madonna del Carmine 2, Lamezia Terme (CZ) Ingresso libero Orario: dal martedì al sabato; dalle 16.30 alle 19.00 Info: Studio Gallery cell. +39.333.92.20.257

I CALAPRANZI Di Harold Pinter Centro Polivalente per i giovani - Via Fontana Vecchia, Catanzaro Ore: 20:30/18:30

18 MAGGIO

18 MAGGIO

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE Regia di Giovanni Carpanzano Teatro Comunale di Soverato Ore: 18:00

VIVA LA CALABRIA Regia di Francesco Passafaro Auditorium Casalinuovo, Catanzaro Ore: 18:30

22 MAGGIO

24 e 25 MAGGIO

CIRCA VENTOTTO ANNI FA Scuola di Teatro “Enzo Corea” Centro Polivalente per i giovani - Via Fontana Vecchia, Catanzaro Ore: 20:30

LA SOLUZIONE FINALE Scuola di Teatro “Enzo Corea” Centro Polivalente per i giovani - Via Fontana Vecchia, Catanzaro Ore: 20:30/18:30

54


TURNI FARMACIE MAGGIO SABATO, DOMENICA, FESTIVO, INTERMERIDIANO, DA SABATO A VENERDI’

DAL 03/05 AL 09/05

DAL 10/05 AL 16/05

DAL 17/05 AL 23/05

LEO Via E.Vitale, 14

MICELI Via T. Campanella, 114

STADIO V.le Pio X, 88

ALCARO Via Jannoni, 51

RUFFA Via Educandato, 7

DURANTE C.so Mazzini, 32

DI STEFANO Via Gullì, 18

PITARO V.le Magna Graecia, 268

BARBALACE V.le Crotone, 155

24/05 AL 30/05

31/05 al 06/06

02/06 - FESTA

NATURALE Via Ferdinandea, 23/A

IOPPOLO Via T. Campanella, 95

EUROPEA Via Milano, 24/A

GIAMPA’ C.so Mazzini, 152

DEL LEONE C.so Mazzini, 176

DEL LEONE C.so Mazzini, 176

COLACE V.le Crotone, 35

DI STEFANO Via Gullì, 18

PITARO V.le Magna Graecia, 268

NOTTURNO – ORE 19:30/08:30

DAL 30/04 AL 06/05

DAL 07/05 AL 13/05

IOPPOLO Via T. Campanella, 95

MITTIGA C.so Mazzini, 27

AVERSA V.le Dei Bizantini, 11

GIUSTI V.le Cassiodoro, 233

DAL 14/05 AL 20/05 GALLELLI Via M.Greco, 156 CIACCI V.le Dei Bizantini, 97

DAL 21/05 AL 27/05

DAL 28/05 AL 03/06

EUROPEA Via Milano, 24/A

SESTITO Via Indipendenza, 4

AVERSA V.le Dei Bizantini, 11

BARBALACE V.le Crotone, 155

55


MUSEI DI CATANZARO MUSEO MARCA

MUSMI (museo storico militare)

Via A.Turco, 63 – Catanzaro Tel: 0961-746779 e-mail: info@museomarca.com Orario invernale: 9:30/13:00 e 15:30/20:00 (21 Ottobre – 20 Aprile) Orario estivo: 9:30/13:00 e 16:00/20:30

Via V.Cortese, 1 – Parco della Biodiversità Mediterranea – Catanzaro Tel: 0961-795925 e-mail: musmi@provincia.catanzaro.it Orario: da maggio a settembre, da martedì a domenica – 10:00/13:00 e 17:00/20:00 da ottobre ad aprile, da martedì a domenica – 10:00/13:00 e 16:00/19:00

Chiuso lunedì Ingresso intero: 3 € Ingresso ridotto: 2 € - accompagnatori di persone diversamente abili, ragazzi 6/18 anni, militari, gruppi min 10 max 25 persone, scolaresche, studenti in conservazione dei beni culturali, architettura, accademia di belle arti, dams, lettere indirizzo storico, artistico ed archeologico. Ingresso gratuito: minori di 6 anni, maggiori di 65 anni, professionisti del settore dei beni culturali, capigruppo, insegnanti accompagnatori di scolaresche, guide turistiche in attività professionale, portatori di handicap, giornalisti con tesserino.

Chiusura: 25 Dic, 1 Gen, 1 Mag e tutti i lunedì

MUESEO dell’olio d’oliva

e della civiltà contadina Via G. Marconi, 88050 - Zagarise (CZ) Tel; 0984/902838

CASA DELLA MEMORIA

Fondazione mimmo Rotella Vicolo dell’Onda, 7 – Catanzaro Tel: 0961-745868 Orario: tutti i giorni 10:00/13:00 E-mail: casadellamemoria@fondazionemimmorotella.net

MUSEO PROVINCIALE

Villa Margherita (Villa Trieste) Tel: 0961-720019 Orario: da martedì a venerdì – 10:00/13:30 e 15:30/17:30, sabato mattina e domenica9:00/12:30 Chiusura: lunedì

MUSEO del RISORGIMENTO Via Pascali, 40 – Catanzaro Tel: 0961-743691 Orario: 8:30/16:30 da lunedì a venerdì e-mail: distremilescz@tiscalinet.it

MUSEO delle CARROZZE

Frazione Siano, C.da Monte Musofalo – Catanzaro Tel: 0961-469546 Orario: 8:30/12:00 e 15:30/18:00 Chiusura: sabato e domenica

Ingresso gratuito

MUSEO dell’arte e della seta

Ingresso gratuito

Scuola media G. Mazzini, Via Maddalena – Catanzaro Tel: 0961-725038 Orario: aperto a richiesta

MUSEO DIOCESANO

Via Arcivescovado, 13 – Catanzaro Tel: 0961-72133 Orario: 17:30/19:30 lunedì, mercoledì e sabato, altri orari a richiesta Ingresso: intero 1 €, ridotto 0,50 € Tel: 0961-725038 Orario: aperto a richiesta

Ingresso gratuito

MUSEO della Civiltà Agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni del Parco Nazionale della Sila Via Serra, 1 – Albi (CZ) Tel: 0961/923303 – 0984/902838

Ingresso gratuito

56 Tag

56


NUMERI UTILI EMERGENZE Catanzaro Soccorso.............................................................................................................................................................................................. 0961 32155 Soccorso Stradale Club Italia............................................................................................................................................................................................. 116 Emergenza Sanitaria......................................................................................................................................................................................................................... 118 Soccorso Stradale Europ Assistance..................................................................................................................................................... 803803 Linea antiusura.................................................................................................................................................................................................. 800 018 903 SALUTE Ospedale Pugliese di Catanzaro............................................................................................................................................... 0961 702021 Croce Rossa Italiana Catanzaro.............................................................................................................................. 0961 744111 - 741769 Croce Azzurra Catanzaro.......................................................................................................................................................................... 0961 727719 Croce Verde Catanzaro......................................................................................................................................................................... 0961 741010 Pronto Soccorso Catanzaro.................................................................................................................................................................. 0961 883219 Guardia medica Catanzaro................................................................................................... 0961 745833 - 750193 - 737562 SICUREZZA Carabinieri........................................................................................................................................................................................................................................................ 112 Vigili del Fuoco.......................................................................................................................................................................................................................................... 115 Polizia di Stato.......................................................................................................................................................................................................................................... 113 Corpo Forestale dello Stato di Catanzaro..................................................................................................................... 0961 741958 Polizia Municipale....................................................................................................................................................................................................... 0961 393911 UTILI Stazione ferroviaria di Catanzaro................................................................................................................................................. 0961 751022 Capitaneria di Catanzaro............................................................................................................................................................................. 0961 31642 A.M.C............................................................................................................................................................................................................. 0961 781467 - 781475 Funicolare....................................................................................................................................................................................... 0961 750120 - 794425 Aereoporto Internazionale di Lamezia Terme...................................................................................................................... 0968 414111 TAXI................................................................................................................................................................................... 0961 721348 - 725846 - 721348 Comune di Catanzaro........................................................................................................................................................................... 800 574 323 Ambulanza Veterinaria Darko Onlus (20.30/6.30).............................................0961 768550 - 331 6932893 57


ORARI AMC CATANZARO Orari aggiornati al 07/04/2014

LINEA 1

CZ Lido - Aranceto - Stadio [A] da Giovino: 6.40 7.25 8.40 9.45 10.45 11.30 12.20 13.25 14.30 15.30 16.25 17.20 18.30 19.20 20.50 [R] P. Stadio (transito): 7.30 8.20 9.35 10.40 11.40 12.25 13.15 14.25 15.15 16.15 17.10 18.10 19.15 20.05 21.30

LINEA 2

CZ Lido - Corvo - Stadio [A] da Giovino: 5.50 6.30 7.00 8.05 9.10 10.00 11.00 12.05 13.10 14.05 15.00 16.00 17.00 18.00 19.10 20.10 [R] da P.Stadio (transito): 6.45 8.00 9.00 10.05 10.55 12.00 13.05 14.10 14.50 15.45 16.45 17.50 18.50 20.00 21.10

LINEA 3 CZ Centro - V.Fares - S.Maria - CZ Centro [A] da Kennedy: 8.30 10.00 11.20 12.25 13.10 14.10 15.10 16.20 17.30 18.50 20.10 20.10 [R] da Fares (transito): 7.10 8.40 10.10 11.30 12.20 13.25 15.20 16.30 17.40 19.00

LINEA 4 CZ Centro - Cavita - CZ Centro [A] da Piazza Matteotti: 7.05 8.25 9.45 11.20 12.10 13.10 15.30 17.10 18.10 [R] da Cavita (transito): 7.15 8.40 10.00 11.35 12.20 13.25 15.40 17.20 18.25

58 Tag

LINEA 5

CZ Centro - Gagliano [A] da C. Simonetta: 6.55 8.00 9.00 9.30 11.00 11.35 12.40 13.30 14.35 15.00 16.35 18.00 19.10 19.40 20.10 [R] da Gagliano(transito): 7.20 8.30 9.25 10.00 11.25 12.00 13.10 14.00 15.05 15.30 17.00 18.25 18.40 19.40 20.10 20.3520.25 21.55 23.00

LINEA 6

CZ Centro - Buda [A] da Simonetta: 6.00 6.25 7.35 8.30 10.05 12.00 13.10 14.10 15.50 17.35 18.30 20.45 [R] da Buda (transito): 6.25 6.55 8.10 9.00 10.35 12.35 13.50 14.45 16.25 18.10 19.05 21.10

LINEA 7

CZ Centro - S. Elia [A] da Piazza Matteotti: 6.25 6.55 7.10 8.30 10.10 10.50 12.10 12.50 13.50 16.10 17.20 18.20 19.30 20.40 [R] da S. Elia (transito): 7.20 7.25 8.05 9.00 10.40 12.00 12.50 13.50 14.40 16.40 18.00 18.50 20.30 21.10 12.50 14.35 16.00 16.40 17.30 18.30 21.05

LINEA 800T Deposito - P.zza Roma [A] da Deposito: 6.10 6.50 12.10 [R] da P.zza Roma: 12.30 13.10 18.30 19.10

LINEA 8

CZ Centro - Ospedale - Siano - Cz Centro [A] da Kennedy: 7.00 8.15 9.20 10.35 11.50 13.10 14.10 15.30 16.40 17.50 19.15 20.20 [R] da Siano Centro: 7.50 8.45 9.50 11.10 12.25 14.40 16.00 17.10 18.20 19.45

LINEA 9

Funic.Sala - S.Janni - Cava - Alli - CZ Centro [A] da Funicolare Sala: 8.10 9.10 10.30 11.50 13.10 14.10 15.30 17.00 18.10 20.40 [R] da Kennedy: 7.10 8.50 9.40 11.00 12.15 13.45 14.50 16.00 17.30 18.50

LINEA 10

CZ Centro-Siano Lacina-S. Domenica-CZ Centro [A] da Piazza Matteotti: 7.25 13.10 14.05 [R] da Siano Lacina (transito): 6.55 7.30 13.15

LINEA P Navetta Musofalo [A] da Musofalo: Il servizio si effettua dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle ore 7.20 alle ore 14.00 e dalle ore 16.00 alle 17.30)

LINEA 900T Deposito - Via A. Fares [A] da Deposito: 6.45 7.00 12.05

58


LINEA A

Funic.Sala - P.zza Roma - CZ Centro-Funic.Sala [A] da Funicolare Sala: 7.00 18.00 [R] da Kennedy (transito): 7.20 10.20

LINEA A1

Funic. Sala - P.zza Roma - Cimitero - Funic.Sala [A] da Funicolare Sala: 8.10 9.50 11.20 15.00 16.20 [R] da Cimitero (transito): 8.45 10.25 11.55 15.40 17.05

LINEA B

CZ Centro - B.Gesù -CZ Centro [A] da Kennedy: 6.25 6.45 7.00 7.15 7.30 7.45 8.00 8.15 8.30 8.50 9.10 9.50 10.10 11.00 11.20 11.40 12.00 12.15 12.30 13.00 13.15 13.45 14.05 14.25 14.45 15.05 15.25 15.45 16.00 16.15 16.30 16.45 17.00 17.15 17.30 17.45 18.00 18.30 19.10 19.55 [R] da B. Gesù (transito): 6.35 7.00 7.15 7.30 7.45 8.00 8.15 8.30 8.45 9.05 9.25 10.05 10.25 11.15 11.35 11.55 12.30 12.45 13.15 13.30 14.00 14.20 14.40 15.00 15.20 15.40 16.00 16.30 16.45 17.00 17.15 17.30 17.45 18.15 18.45 19.25 20.10

LINEA 266 Funic.Sala - Pentone [A] da Funicolare Sala: 10.50 19.30 [R] da Pentone (partenze): 12.00 20.30

LINEA 267

Cz Lido - Facoltà Farmacia [A] da Giovino: 7.05 8.30 11.50 12.25 13.40 16.35 17.45 [R] da Facoltà Farmacia (transito): 9.00 12.20 12.55 14.20 17.10 18.20

LINEA U1

Cz Lido – Università dal Lunedi al Venerdi [A] da Giovino: 6.55 7.25 8.05 8.20 8.40 9.10 9.30 10.30 11.35 12.20 13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 16.45 17.30 18.30 19.30 [R] da Università(transito): 7.30 8.00 8.40 9.40 10.00 11.00 12.10 13.00 13.40 14.10 15.00 16.00 16.30 17.15 18.15 19.05 20.05

LINEA U2

B.Gesù - Università dal Lunedi al Venerdi [A] da Università: 6.20 6.55 7.20 8.30 9.10 9.40 11.10 12.00 12.30 13.10 13.40 14.15 15.15 16.15 17.15 18.15 19.40 [R] da B. Gesù (transito): 7.00 7.30 8.00 8.30 9.10 9.50 10.20 11.15 12.00 12.40 13.15 13.55 14.20 14.55 15.55 17.00 18.00 19.05 20.20

LINEA U3

Gagliano - Università [A] da Università: 6.50 7.35 8.05 9.00 10.00 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 16.10 17.20 18.10 19.00 [R] da Gagliano (transito): 7.20 8.05 8.35 9.30 10.30 11.30 12.30 13.30 14.30 15.30 16.40 17.50 19.30

59

LINEA 200T

Deposito - S. Maria - Giovino [A] da Deposito: 6.15 6.40 7.10 7.45 11.35 12.00 12.10 12.40 12.55 13.10 13.45 14.10 16.20 17.10 17.30 18.15 18.55 [R] da Giovino (partenze): 9.30 11.40 12.40 12.45 13.10 13.40 14.05 14.50 17.55 18.00 18.45 18.50 19.10 19.40 20.15 21.00 22.05 22.40

LINEA 100T

Deposito - Funicolare Sala [A] da Deposito: 6.15 6.50 7.00 7.30° 12.40 13.40 14.50 19.20 [R] da Funicolare (partenze): 12.35 13.00 21.10

LINEA S34

Scuola Casalinuovo [A] da Deposito: 7.30 [R] da Casalinuovo (transito): 13.35

LINEA U5

Cz Sala - Aranceto - Università [A] da Università: 9.10 12.00 18.05 [R] da Funicolare (transito): 7.00 8.35 12.25 13.40 16.45 18.40

LINEA U4

Funic. Sala - Corvo - Università [A] da Università: 7.30 8.05 10.40 13.15 14.20 15.30 16.10 17.05 19.10 [R] da Funicolare (transito): 7.00 8.10 09.45 12.35 17.40


LINEA 300T Deposito - Universita’ [A] da Deposito: 6.05 6.35 6.40 7.05 7.20 7.50 12.15 12.50 13.45 14.00 16.45 19.25 20.25 18.10 [R] da Universita’ (partenze): 8.55 9.10 9.25 11.55 12.40 13.00 13.15 13.20 13.55 14.00 14.25 14.40 17.10 18.40 19.45 20.00 20.2520.55 19.10 20.00

LINEA 400T

Deposito - Cz Centro [A] da Deposito: 5.35 6.00 6.35 6.40 8.00 10.40 11.40 12.10 12.40 13.00 13.40 14.40 15.10 17.40 [R] da Kennedy (partenze): 7.50 8.05 8.10 9.20 9.50 10.40 11.50 12.25 12.55 13.05 13.30 14.05 14.15 14.20 14.50 18.40 18.50 19.30 21.00 21.40

LINEA 500T

Deposito - Aranceto - Cz Lido [A] da Deposito: 5.30 6.20 7.00 8.00 [R] da Giovino (partenze): 9.10 13.35 22.20

LINEA 600T

Deposito - Corvo - Cz Lido [A] da Deposito: 6.30 [R] da Giovino (partenze): 22.10

LINEA L

Le Fontane - Cz Lido [A] da Le Fontane: 17.20 18.10 19.10 21.00 22.00 23.00 [R] da Piazza Garibaldi (transito): 17.35 18.25 21.10 22.10

LINEA 700T Deposito - Buda [A] da Deposito: 6.35 12.30 [R] da Buda: 8.30 14.10

CIRCOLARE CENTRO Piazza Roma - Bambinello Gesù [A] da Piazza Roma: 6.30 7.10 7.45 8.25 9.00 9.40 10.15 10.55 11.30 12.10 12.30 13.45 15.00 15.40 16.15 16.55 17.30 18.10 18.50 20.05 [R] da Bambinello Gesù (transito): 7.00 7.40 8.15 8.55 9.30 10.10 10.45 11.25 12.00 12.40 13.00 14.15 15.30 16.10 16.45 17.25 18.00 18.40 19.20 20.25° 18.35 19.10 19.50

LINEA E

Funic. Sala - Alli - Cz Lido [A] da funic. Sala: 8.30 10.30 12.30 [R] da Giovino (transito): Il servizio si effettua dal 15 Luglio al 15 Agosto

LINEA G

CZ Centro - Germaneto - CZ Centro [A] da Kennedy: 14.25 [R] da Germaneto (transito): 7.05 14.45

LINEA S45

Buda - Ospedale - Buda [A] da Buda: 7.10 13.00 [R] da Ospedale(transito): 8.00 13.40

60

LINEA S31

Cz Lido -Corvo - Stadio - Lido [A] da Giovino: 6.35° 12.25 [R] da P.Stadio (transito): 7.55+ 13.30+

LINEA S20

Cz Centro - Alli [A] da Kennedy: 13.15 14.05 [R] da Alli (transito): 6.50° 13.45

LINEA S38

Scuola Mattia Preti [A] da Deposito: 7.10 [R] da Mattia Preti (transito): 13.20

LINEA S11

Cz Sala - S.Elia [A] da Funic. Sala: 6.25 12.50 13.50 [R] da S.Elia (transito): 7.20

LINEA S12 Cz Sala - Siano [A] da Alli: 7.05 7.15

LINEA S37

Scuola Vivaldi [A] da Deposito: 7.00 [R] da Scuola Vivaldi (transito): 14.05


MAGGIO

TAG Oroscopo

2014

Urian

ARIETE Venere in sestile e tutto potrebbe sembrare diverso, più semplice, quasi addirittura mi azzarderei a definirlo “armonioso”…ne avete date di cornate in giro ultimamente, eh? Sembrava che nulla reggesse, sempre a manifestare il vostro dissenso contro tutto e tutti…ora non dico che vi trasformerete in ambasciatori di pace per l’Unicef, ma molte spigolosità potrebbero essere attenuate. Occhio ai nuovi incontri! Giove quadrato a Marte potrebbe trasformarvi in calamite viventi per persone “poco equilibrate”…coltivate un hobby, piuttosto!

TORO

Segno del mese

Vento di grandi cambiamenti, cari amici che pascolate placidi nelle pianure della vita! Venere quadrata nel vostro segno porterà serie riflessioni, improvvise consapevolezze e una grande voglia di dirigere e usare le vostre energie in maniera del tutto diversa, come mai avete fatto prima d’ora…Anche e soprattutto sul piano emotivo vi sorprenderete a considerare aspetti di voi e degli altri, che prima non avevate mai osservato: alle volte, andare oltre e osare, non può che assicurarci una grande crescita ed evoluzione… GEMELLI

Continuano i transiti FOLLI di Venere e Mercurio, motivo per cui continuerete (ancora e ancora) a stare nella modalità “Seduzione sfrenata e indiscriminata”. Lo so che posso sembrare ripetitivo, ma non decido io i transiti planetari, non ho questo potere (almeno per il momento…). Tutto sembrerà quindi più veloce, tutto potrebbe improvvisamente tingersi di inaspettate e insperate tinte rosa e rosso fuoco e, soprattutto, la vostra mente saprà accendere ogni momento di dettagli, variazioni sul tema e trame da film. Erotico. Sapete che vi dico? CIAK SI GIRA e speriamo che il pop corn sia buono. CANCRO

Maggio, il mese delle rose, per voi sarà contraddistinto dalla perdita dei consueti “riferimenti” mentali –energetici con i quali generalmente vi convincete di avere tutto sotto controllo. Il semi quadrato di Mercurio, il jolly alle volte capriccioso dello zodiaco, preannuncia un grande movimento delle carte in tavola e una grande grande confusione. Nuovi incontri, nuove possibilità, ma anche una grande necessità di fissare dei punti, soprattutto sul piano lavorativo, che ha bisogno di essere definito e suffragato da scelte più concrete. 61


U r i a n s o u l vo i c e @ h o t m a i l . i t LEONE

Sapete che c’è, carissimi amici dalla criniera cotonata? Questo maggio il trigono di Venere contraddistingue una corrente di grande magnetismo, armonia e voglia di ricercare il benessere su tutti i livelli…basta scenate da soap opera argentina, basta piazzate e recriminazioni da varietà napoletano…Avete davvero voglia di stare bene e di attorniarvi di persone diverse, positive e con le quali sapete di poter costruire qualcosa di bello. Anche Marte in sestile vi darà la giusta carica per rastrellare via le vecchie erbacce e impiantare nuovi virgulti…raccoglierete ottimi frutti. VERGINE

Carissimi, maggio sarà pieno di opportunità dal punto di vista professionale! Nuovi incontri, nuove possibilità, accordi da stipulare, alleanze, tutto verrà “benedetto” dalle energie di Mercurio che saprà ingentilire e addolcire le quadrature di Venere nel vostro segno, pianeta dell’amore che sembra non esservi ancora propizio, nel mese del risveglio della passione. Senza amareggiarvi, però, cercate di concentrare le vostre energie nel lavoro, tanto non cavereste un ragno dal buco in altri ambiti. È inutile fare “quella telefonata” o provare a rivedere “quella persona lì”, sareste sconfitti in partenza. BILANCIA

Finalmente il vostro impeccabile aplomb per cui siete tanti famosi, nel mese di maggio, potrebbe finalmente incrinarsi e lasciare uscire la BESTIA che è in voi…ma che il più delle volte è soffocata dalla paura, dai sensi di colpa e dalla nevrosi di voler conciliare TUTTO. Marte propizio vi farà riscoprire quanto possa essere soddisfacente e terapeutico URLARE il proprio dissenso in faccia al mondo, senza preoccuparsi di ferire alcunché. I maestri taoisti dicevano: Le belle parole non sono mai vere, le parole vere non sono mai belle… Assecondate la verità e vedete che succede. SCORPIONE

Con Marte propizio, la GUERRA È GUERRA. E si sa, quando c’è da battagliare voi siete astuti, decisi e implacabili. Però, questo aspetto marziale vi renderà più frizzanti e “accesi”, soprattutto in ambito di relazioni… rispolverate i frustini e tutti gli armamentari che avete messo un po’ da parte in questo gelido e controverso inverno! Siete pronti a sfoderare tutto il vostro innegabile charme e tutto l’Eros selvaggio di cui siete capaci. E credo proprio che, questa volta, potrebbe essere quella buona. E ho detto tutto.

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SAGITTARIO

Con Mercurio opposto, cari amici dall’arco frenetico, questo maggio potrebbe tingersi di mira malferma e di obiettivi che faticate a riconoscere per quello che sono…Perché, alle volte, tendete a complicarvi così tanto la vita? Perché, quando potreste bearvi dei risultati ottenuti, preferite languire nella costante ricerca di qualcosa…quasi girando a vuoto e perdendo di vista ogni riferimento concreto? E marte in sestile potrebbe acuire questo tipo di “insoddisfazione” frenetica e costringervi a riconsiderare tutti gli equilibri precedentemente raggiunti e così via, senza arrivare a un punto. Riuscirete a trovare mai la pace? CAPRICORNO:

Mercurio sarà in trigono al vostro segno, a maggio, care caprette scalpitanti, e addirittura la luna piena in sestile il 14: entrambi sanciranno un periodo di grande benessere e acquisizione di stabilità, forza, ma soprattutto soddisfazione. Dopo un inverno di aggiustamenti di mira, capitolazioni, rinascite e ogni genere di altalenante instabilità, potrete sperimentare un po’ di pace e benessere anche voi. Voi, che lavorate anche nei weekend e sembrate non avere bisogno di dormire, mossi come siete dalla passione e dal bisogno di esprimervi nel mondo! Stendetevi un po’ al sole e godetevi un po’ di riposo, lo meritate tutto.

ACQUARIO:

Allora, Marte, Mercurio e Sole sono in trigono nel vostro segno e questo potrebbe tradursi (se si trattasse di altri segni…) in una grande possibilità di cambiamento, affermazione ed evoluzione interna. Ma stiamo parlando di voi, cari amici, figli dell’instabile Urano, e quindi le cose sono da leggere in maniera diversa. Le vostre relazioni con gli altri esseri umani, diciamo che potrebbero essere scandite da costanti litigi derivanti da incomprensioni e dalla vostra tendenza a voler interpretare “avostromodo” le risposte del resto del mondo. E se vi limitaste ad ascoltare?

PESCI:

Amici pinnati, Nettuno e Sole alleati a maggio e io non posso fare a meno che congratularmi con voi. Sì, perché riuscirete ad approfittare della spinta solare per mettere “alla luce” tanta e tanto di quella roba interiore sommersa che vi portavate dietro chissà da quanto. E ci riuscirete senza risultare “pesanti”, nonostante il trigono di Saturno, che potrebbe acuire il vostro senso critico e la vostra disanima a fosche tinte sul senso ultimo della vita…non vestitevi di nero cantando “ne me quitte pas”, usate questo trigono per tagliare via dalla vostra vita tutto quello che non vi serve e ricominciate!

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