LA PROVINCIA IN TASCA
Provincia di Catanzaro LA PRIMA UTILITY CITY
Le Dissolute Assolte
MENSILE GRATUITO DI INFORMAZIONE, CULTURA, INTRATTENIMENTO E SERVIZI UTILI - N°10 - MAGGIO 2013
Intervista doppia ad
Annamaria Zuccaro e Glenda Canino
Orari AMC Turni Farmacie Ristoranti Pizzerie - Pub Bar - Locali Musei Calendario Eventi Aprile
Intervista esclusiva Massimo Palanca “O’Rey”
Maurizio Miriello Voice Moro Senza il microfono, conosciamolo meglio VOICE MORO è fra i vocalist più richiesti dai locali del catanzarese. Siamo andati a scoprire CHI E’ MAURIZIO MIRIELLO, lontano dai microfoni… Si definisce semplice, solare, allegro, molto legato alla famiglia, agli amici e agli affetti più cari, che rappresentano una forza e un punto di riferimento per lui, sincero e leale fino in fondo, nella vita professionale come in quella privata. Ma ho anche io i miei difetti! – precisa Maurizio – Uno di questi è la gelosia: sono geloso di tutto ciò che reputo “mio”, mia madre, i miei fratelli, i miei nipoti, anche di una banalità, come può essere un vestito. A proposito della tua famiglia, c’è qualcuno con cui sei più complice? Mia madre. Con mio padre ho un buon rapporto, ma “la mamma è sempre la mamma”! Ha sempre creduto in me, spesso è venuta a trovarmi in pre-serata, ha visto come lavoro, come interagisco col pubblico e lo faccio divertire. E poi sei uno zio affettuosissimo e presente… Ho 6 splendidi nipoti! Sono diventato zio a 11 anni, ero molto piccolo! Spero di essere uno zio all’altezza, perché in tutto quello che faccio per loro metto il cuore! Una domanda per il pubblico femminile: Voice Moro e le donne… Con questo lavoro ho avuto a che fare con tantissime ragazze e con alcune ho anche avuto delle brevi storie…dico brevi, perché ho sempre approfondito con ragazze che non frequentano questo tipo di locali, forse per la mia gelosia! A volte, però, accade proprio l’opposto di ciò che
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ti aspetti, la ragazza che frequento in questo periodo frequenta il mio stesso tipo di locali! Alla fine è una questione di fiducia… Esatto, sono convinto che in amore è sempre una questione di fiducia e di sincerità, anche se…la nominata dello stronzo ce l’ho!! Come trascorri il tempo libero? Gioco a calcetto con gli amici (attaccante!) e…la schedina e la scommessa della settimana non mancano mai! Gioco alla Play Station, ovviamente a PES, e mi faccio una overdose di calcio in generale alla TV! Il tuo sogno è nel cassetto o è già fuori? I miei sogni sono due: formare una bella famiglia e aprire un fashion cocktail bar nella città che amo, Roma. Saresti a contatto con una delle tue grandi passioni, la Roma! Già! E’ una passione che mi viene da mio fratello maggiore, che da quando avevo 6 anni ha iniziato a farmi il “lavaggio del cervello”, a regalarmi magliette della Roma ecc. Quelli erano gli anni del “Principe” Giannini, era il ’93, Totti debuttava in serie A e ora festeggia i suoi 20 anni di carriera! Segui anche il Catanzaro? Sì, è la squadra della mia città e la mia passione per il calcio non potrebbe escludere il Catanzaro!
Che rapporto ti lega alla tua città? A Catanzaro sto benissimo, ho i miei affetti, il mare a due passi e la montagna a mezz’ora di macchina e l’ambiente è piacevole. Quello che non mi piace è l’organizzazione, la gestione delle strutture pubbliche e la mancanza di lavoro. Per il mio lavoro, a Roma o Milano ci sono molte più possibilità. Ciò che mi lega a Catanzaro sono i miei affetti. Il 9 maggio compi 26 anni, auguri dallo staff di TAG! Traguardi raggiunti e da raggiungere… Grazie! Per quanto riguarda i traguardi raggiunti, sono una persona molto ambiziosa e
mi sono preso parecchie soddisfazioni in questi anni, nella vita privata e in quella lavorativa. Voglio sempre il meglio e spero che tutto si realizzerà per come lo immagino, anche se il mio motto è CARPE DIEM: mi piace cogliere l’attimo, non guardo troppo al passato, né faccio progetti a lungo termine, amo vivere alla giornata, concentrato sul presente. Saluta i lettori di TAG e dai un appuntamento a chi vuole seguirti! Gli aggiornamenti sulle serate vengono pubblicati sulla mia pagina facebook, seguitemi da lì! Ciao ragazzi, a prestissimo!!!
Maurizio e la sua passione Maurizio e la mamma Maurizio e la sua nipotina
Per info su serate disco e karaoke Maurizio Miriello Voice Moro 347 3441220 (wind) Tag 3
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TAG EDITORIALE
Dissoluti e Assolti Vi ricordate di quando il jeans era sinonimo di trasgressione? E di come, nel corso del tempo, sia stato capace di attraversare i cambi generazionali, le mode, gli stili, senza mai risultare “passato”? Beh, questa è solo una delle rubriche che troverete in questo numero di TAG, che arriva alle magiche due cifre! In questo numero 10, TAG è come se fosse fatto “di jeans”, a voi la scelta, se debba essere classico, a zampa di elefante, strappato o streach, l’importante è che, passato il tempo e cambiate le mode, TAG continui a raccontare storie, a cercare nuovi spunti e nuovi motivi per restare, sempre a cavallo tra passato e presente…come il jeans! E anche un po’ come le nostre “Dissolute Assolte”, Annamaria Zuccaro e Glenda Canino, due catanzaresi doc che, da Roma, ci raccontano e si raccontano come si possa vivere seguendo una passione così grande come quella per il TEATRO, in un’INTERVISTA DOPPIA tutta da assaporare. Dissoluto e Assolto anche il Gesù di Martin Scorsese, ne L’Ultima Tentazione di Cristo, primo argomento della nuova rubrica di TAG, CineAmando, dedicata alla settima arte e curata dalla nostra new entry, Antonello Migliaccio, l’istrionico attore e artista catanzarese, da oggi nella squadra di TAG! E molti di voi saranno curiosi di andare a legge-
Angela Palaia re direttamente l’intervista rilasciata al nostro titanico Domenico Concolino dall’uomo più amato dai catanzaresi, il piedino magico Massimo Palanca, assolto già per definizione! Non dimenticate le novità musicali, quelle di Tag Benessere (questo mese si parla di Soul Voice) e il fumetto interattivo, a cui voi dovete dare una continuazione…e non dimenticate di dare un’occhiata alle colonne sonore che abbiamo scelto per ogni rubrica! Manca qualcosa? Nel caso, siamo sicuri che…ci assolverete!
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SOMMARIO TAG RICETTE
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TAG ARTE 13 TAG MIXOLOGY 22
38 TAG SPORT 40 TAG CALCIO
TAG SPORT TAG BACHECHE 24 42 SPECIAL TAG STORIA 29 45 TAG MUSICA TAG CINEAMANDO 33 50 TAG COMICS TAG CINEMA 35 56 TAG MODA TAG - La provincia in tasca Testata giornalistica registrata al tribunale civile di Catanzaro, sezione per la stampa e l’informazione, con n° R.G. 709/2012 Edito da Provincia Channel di Antonio Bianco Idea Management - Giuseppe Gabriele Direttore Responsabile – Angela Palaia Direttore Marketing – Angelo Capoano Direttore Amministrativo – Gino Celli Coordinamento Editoriale – Francesca Ceniti Graphic Designer – Stefano Console Fotografia – Giulia Virgolino Hanno collaborato: Alcator – Salvatore Belfiore – Domenico Concolino – Sandro Laugelli – Giuseppe Loprete – Paolo Margaira – Niccolò Matteucci – Antonello Migliaccio – Simona Palaia – Saverio Paone – Simona Tulelli – Urian. PER LA TUA PUBBLICITÁ Angelo Capoano – 320 93 36 564 Gino Celli – 320 08 33 221 Antonio Bianco – 331 35 96 844 Email: redazione@taginforma.it Facebook: Tag Rivista Gratuita Sede amministrativa – Via Pirro Schettino, 1 • 88100 (CZ) In copertina Annamaria Zuccaro e Glenda Canino Le immagini e i testi presenti su questa rivista, sono di proprietà dei rispettivi autori
58 TAG EVENTI 60 TAG 4 ZAMPE 63 TAG BENESSERE 66 ORARI FARMACIE 68 TAG UTILI 69 ORARI AMC 80 MUSEI CATANZARO 78 TAG GIOCHI 80 TAG OROSCOPO Tag 7
TAG RICETTE Elizabeth & The Catapult - Perfectly Perfect
Simona Palaia
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eledigitalizzati/e, eccoci tornati su TAG, che per fortuna non risente dei disagi del digitale terrestre ma puntuale, ogni mese, torna più ricco e innovativo che mai! Così come la trasmissione “In cucina con Simona”, giunta al termine ad aprile per riprendere a settembre, che vi terrà compagnia con le repliche sui canali 71, 212 e 677, ma anche con delle novità. Infatti, sta per partire l’edizione dedicata agli
sposi in uno dei resort più esclusivi della Calabria: il Grand Hotel Balestrieri. In questi giorni, avete visto solo la prima, meravigliosa puntata…e non è che l’inizio! Per quanti ci volevano morti e sepolti, per quanti speravano che la nostra trasmissione sparisse insieme alla nostra emittente, mi spiace deludervi…siamo come la fenice, risorgiamo dalle nostre ceneri. Ed ora, la prima ricetta del mese:
Chicche di ricotta e Code di scampi Ingredienti per 8 Persone
•600g di ricotta •150g di pancarré •150g di piselli fini •150g di fave fresche •450g di gamberi •2 pomodori •2 uova intere •75g di basilico •75g di sedano verde •75g di parmigiano
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grattugiato •75g di cipolla bianca •150g di tartufo nero, •35g di scalogno rosso •40g di burro •20g di olio extravergine d’oliva Timo, sale, pepe
Procedimento Passate al setaccio la ricotta e la parte bianca del pancarré, aggiungete lo scalogno tritato e rosolato con il timo. Unite i tuorli d’uovo, amalgamate il tutto e regolate di sapore. Pulite le fave ed i piselli, soffriggeteli con della cipolla e bagnateli con del brodo, quindi passatene una parte con il mixer, lasciando il resto per la guarnizione. Scottate i gamberi, quindi puliteli completamente.
Tagliate a cubetti i pomodori freschi e saltateli con aglio ed olio d’oliva. Preparate delle quenelle con la ricotta e cuocetele in forno per 15 minuti a 180°C con formaggio grattugiato e il burro fuso. Stendete la passata di piselli e fave sul piatto, posizionatevi quindi gli gnocchi, poi i gamberi e sopra il tartufo estivo tagliato a scaglie. Guarnite con i piselli, le fave ed i filetti di pomodoro.
Il secondo piatto di questo mese sono certa vi darà energia. Perché, se c’è una cosa che ho imparato con gli anni e l’esperienza, è quella di sapersi sempre rinnovare, reinventare, come spesso si fa in cucina quando magari si hanno pochi ingredienti e si pensa di non poter creare nulla di buono e invece... escono dei piatti sopraffini!
TRECCIONE GOLOSO •1kg di farina •1 uovo •1 tuorlo •125g di burro
Ingredienti
•½ litro di latte •5 cucchiai di zucchero •1 cubetto di lievito di birra
Procedimento In una capiente ciotola, mescolate lo zucchero con il burro, precedentemente ammorbidito, aggiungete il sale ed incorporatevi l’uovo. Fate sciogliere il lievito nel latte tiepido ed aggiungetelo
all’impasto. Unite la farina a pioggia, mescolando sempre, sino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Lasciate riposare l’impasto per circa mezzora. Realizzate, quindi, una treccia con l’impasto, disponendola
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su una teglia con della carta da forno. Spennellate la treccia con il tuorlo d’uovo ed infornatela in forno
preriscaldato a 200° C per 20 minuti, abbassate il calore a 150° C e lasciate cuocere per altri 30 minuti circa.
Finalmente la bella stagione è arrivata e siamo tutti un po’ in ansia per la prova costume (soprattutto noi donne veniamo messe sotto pressione, quasi dovessimo essere delle top models a tutti i costi, non si capisce perché gli uomini non si preoccupino delle loro tartarughe girate al contario!!!). E allora, un piatto light...
CUS CUS ALLE VERDURE
Ingredienti per 4 Persone •400g di cus cus •30g di funghi misti •200g di pomodorini •1 spicchio d’aglio •1 cipolla
•10ml di olio d’oliva •5g di sale •5g di pepe •600ml di acqua •1 peperone
Procedimento Mettete a bollire l’acqua, versate il cus cus e mescolate fino a cottura. In una padella, fate soffriggere in olio d’oliva uno spicchio d’aglio e
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la cipolla. Aggiungete il peperone tagliato a pezzetti, i funghi, i pomodorini, sale e pepe. Aggiungete il composto sul cus cus cotto.
E per concludere, se magari nel frattempo avete perso qualche etto, una bomba calorica per ricordarci sempre che: sì ad essere in forma, sì a mangiare sano e bene, ma no a chi ci vuole come dei manichini da passerella o come gli stereotipi che ci propinano di continuo! Cerchiamo di restare sempre noi stessi!
Pennette bufala e‘nduja Ingredienti per 4 Persone
•120g di ‘nduja •250g di pendette •300g di polpa di pomodoro •100g di scalogno
•200g di mozzarella di bufala •30g di sale •100ml di olio d’oliva
Procedimento Fate soffriggere lo scalogno nell’olio, aggiungete la ‘nduja e fatela sciogliere, quindi versate la polpa di pomodoro, salate, unire le pendette
al dente, affinché terminino la cottura in padella e infine fate sciogliere la mozzarella tagliata a dadini.
Per questo mese, si conclude la nostra rubrica. Vi ricordo i canali 71, 212, 677 in cui trovate In cucina con Simona (con la nuova edizione SPOSI), ma anche una programmazione ricca che vi invito a scoprire. In questo momento storico così difficile, non mollate, continuate a creare, produrre, crederci. Non perdete la speranza! Vi aspetto il prossimo mese. Godetevi la primavera!
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Tag 12
Radiohead – Exit music for a film
TAG ARTE
Carmen Consoli – La bellezza delle cose
Le Dissolute Assolte
Intervista doppia ad Annamaria Zuccaro e Glenda Canino
Due donne, due attrici, catanzaresi di nascita e romane di adozione. Due temperamenti affini ed un’unica, grande passione: il TEATRO! In esclusiva per i lettori di TAG, l’INTERVISTA DOPPIA a Glenda Canino e Annamaria Zuccaro, il gatto e la volpe, la mora e la rossa: la storia, i progetti, i sogni delle due “Dissolute Assolte”… e uno spettacolo che le ha viste per la prima volta assieme! Nemiche-amiche? No, Amiche-Amiche, nella vita e sul palco, e una parola d’ordine: ATÀIN! La capirete a breve…
Nome: Annamaria, con la m minuscola! Classe: 1980 Professione: Indovina? Attrice!! Segno Zodiacale: Ariete ascendente Bilancia Colore preferito: Verde foglia Quando hai iniziato a recitare? Io nasco come ballerina, ma ho avuto un grosso problema ai tendini di Achille. Siccome la passione per il teatro come spettatrice e quella per la letteratura l’ho
Francesca Ceniti
Nome: Glenda Canino Classe: 1984 Professione: Attrice/studentessa (Università Lettere e Filosofia; corso di Laurea Letteratura, Musica, Spettacolo; La Sapienza,Roma ) Segno Zodiacale: Bilancia Colore preferito: Viola Quando hai iniziato a recitare? Dall’eta di 6 anni fino ai 18 ho studiato danza, mi piaceva da impazzire, ma era come se mi mancasse sempre qualcosa e non capivo di cosa si trattasse…Durante le mie variazioni soliste ai saggi di danza, appena si apriva il sipario davanti a tutto quel pubblico, dentro di me succedeva
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sempre avuta, mi sono detta “perché non provare?”. Sono venuti prima i laboratori, gli stages e anche relativamente tardi – avevo una ventina d’anni – spinta da un ragazzo che nel corso del tempo è poi diventato il mio migliore amico, Eduardo Ricciarelli, campano, che all’epoca era già attore. Gli raccontai la mia storia e mi disse: Annarè! Ma tu tiene na luce! T’aggia purtà cu mme! Durante il primo laboratorio, l’insegnante ha chiesto a tutti che tipo di sensazione provavamo e in quel momento, con dizione totalmente imperfetta, ho risposto che volevo ESPLADERE!! Si misero tutti a ridere! Quando la passione è diventata un lavoro? Prima ancora che finissi la mia formazione, la prima persona che mi fece lavorare fu Pino Michienzi. Incontrai Luca, il figlio, a Roma, mentre facevo uno stage. Mi disse che il padre stava cercando una ragazza per uno spettacolo, il testo mi piacque e andai da loro a fare una prima lettura. Pino mi disse che ero ancora acerba, ma che ero esattamente il personaggio che stava cercando! Gli devo molto, dopo quest’esperienza ho capito che dovevo formarmi e fare questo nella vita. Pino è stato il primo che mi ha dato questa possibilità e lo ha fatto in modo professionale, anche dal punto di vista economico. Il tuo primo spettacolo. Fu appunto questo: “U Vizzarru”, la storia di un brigante della zona del lamentino, uno spettacolo…”in lingua”! Pino ci teneva a precisarlo: Non è vernacolo! Io faccio spettacoli in lingua! Io ero il personaggio di una zingara, giovane amante di questo brigante, interpretato da Pino…e alla fine è proprio lei che lo ammazza, mentre tutti lo cercano. Il tuo ultimo spettacolo. Con la mia collega Glenda: “Le Dissolute Assolte – Ovvero tutte le donne del Don Giovanni”, ideato, scritto e diretto
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qualcosa che non sapevo codificare: dimenticavo tutta la coreografia (tra l’altro bellissima) creata dalla mia insegnante di danza Maria Concetta Faustini, e improvvisavo tutto con passi e movenze che non appartenevano propriamente all’ arte della danza. Quando il sipario si richiudeva, non ero sempre contenta e piangevo, piangevo… Successivamente – avevo più o meno 16 anni - si presentò al liceo un attore e regista catanzarese, Mario Maruca, che propose un laboratorio di teatro. Non esitai ad alzare la mano e a cogliere l’occasione, volevo a tutti i costi partecipare. Fu così che mi affacciai nell’affascinante mondo del teatro e che mi impegnai con totale dedizione, al lavoro sul mio personaggio, un’ebrea deportata de “L’Istruttoria” di Peter Weiss. Con il Teatro, capii che avevo la possibilità di tradurre tutto quel maremoto interiore e quella sorta inquietudine che mi accompagna. Mi diedero la parola insomma, e non ne ho potuto più fare a meno! Quando la passione è diventata un lavoro? Ho continuato a fare teatro fino alla fine del liceo, riscoprendomi sempre più famelica. Mi appassionavo alla lettura di svariate opere teatrali e in breve tempo il teatro è diventato per me una necessità: capii che non avrei potuto fare altro nella vita con lo stesso amore, con la stessa dedizione e abnegazione. Decisi ,nonostante le difficoltà e le incertezze che accompagnano una simile scelta che solo il teatro poteva essere il mio mestiere poiché mi avrebbe dato la possibilità di esprimere quello che ho dentro..sono una persona molto emotiva e viscerale e attraverso il teatro potevo finalmente incanalare tutte le mie energie. E’ divertente sapere che puoi soffermarti sulla psicologia dei personaggi, studiarli a fondo e amarli, senza mai giudicarli. Capii che potevo divertirmi a mettere in scena personaggi che mi assomigliano e personaggi che sono distanti da me anni luce. Con l’arte del teatro puoi giocare e,
artisticamente e registicamente da Luca Gaeta, un grande! Formalmente è una rivisitazione di tutti i Don Giovanni scritti, da Molière, Puskin, Rostand ecc. Lui li ha presi tutti e ne ha fatto un melting pot. La cosa particolare è che non è uno spettacolo tradizionale, il pubblico non viene a teatro e si siede, è uno spettacolo itinerante: l’ambiente è una casa chiusa degli anni 50 e il pubblico trova sulla porta una “Mamàn”, la metresse, che comincia già a intrattenerlo…giocando sul doppio senso della clientela. Lei stessa chiamerà il Leporello, lo storicissimo servo del Don Giovanni, che serve un po’ da Caronte, accompagna il pubblico per le varie stanze. Non vi è uno spazio tradizionale adibito al pubblico: ogni angolo è utilizzato come spazio e il pubblico non resta mai fermo in un punto. In ogni spazio si trova una donna diversa, tutte le donne del Don Giovanni, sedotte e abbandonate, e ognuna racconta la propria esperienza. Lui ha fatto così con tutte e l’unica testimonianza resta un catalogo coi nomi di tutte quelle che lo hanno amato. Ti dico, sembra uno spettacolo fatto per gli uomini, anche perché noi siamo tutte in lingerie, ma è un abbaglio: gli uomini sono attirati da questo, ma poi lo spettacolo è molto femminile…noi siamo incazzate col Don Giovanni e per noi ogni uomo del pubblico è il Don Giovanni, lo guardiamo negli occhi! Glenda faceva già parte dello spettacolo; il regista, visto che era andato bene, voleva allargare la produzione e ha organizzato dei provini. Mi ha telefonato Glenda, avevamo sempre sognato di lavorare assieme, e mi ha messo in contatto col regista. Ho fatto il provino e sono stata presa. Grazie a lei, ho conosciuto questo grande regista, un visionario, un folle, con una sensibilità quasi femminile, tanto è spiccata! Io interpreto due ruoli, la Mamàn e Zerlina, una popolana che affoga i dispiaceri nell’alcol, barista della casa chiusa, che era anche il ruolo di
attraverso la sua disciplina, puoi sporcarti le mani nella terra e scavare fino in fondo come un bambino…per sempre! Così, a 18 anni, avevo già le idee chiare e dopo il liceo sapevo con certezza che avrei voluto continuare a studiare teatro. Feci il provino al Teatro del Sogno, la cui scuola e direzione artistica era affidata a un’attrice che amo, Anna Mazzamauro; non avevo ancora finito il terzo anno e ottenni il mio primo contratto di scrittura teatrale nella compagnia dei giovani del Teatro Ghione. Andai in scena con “Sogno di una notte di mezza estate” di W.Shakespeare, con il ruolo di Titania, per la Regia di Nicasio Anzelmo. Da lì in poi, ho continuato a lavorare, anche se con difficoltà, visto il momento storico in cui viviamo. Una passione nata da qualche anno è quella per il doppiaggio: ho intenzione di coltivarla, affinché sia il mio lavoro. Il tuo primo spettacolo. In compagnia a Catanzaro, ”Il tartufo” di Moliere, per la Regia di Mario Maruca. Invece, il primo con contratto di scrittura teatrale (in compagnia a Roma) “Sogno di
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Glenda, ma col doppio cast il regista mi ha utilizzata anche come Zerlina, quando Glenda era occupata in un altro spettacolo. Lo spettacolo più importante. Poe – Discesa all’inferno, al Teatro India di Roma, che è sotto la stessa direzione del Teatro Argentina, con la differenza che il Teatro Argentina fa un tipo di teatro tradizionale, mentre il Teatro India è più per il teatro sperimentale. Si tratta di metateatro, uno spettacolo nello spettacolo. Io interpreto un personaggio doppio, è un personaggio psicotico… non interpreto mai personaggi normali! Il personaggio che vorresti interpretare. Non so. Non ho mai interpretato un personaggio di Shakespeare, quindi mi piacerebbe. Magari non Giulietta, ma Lady Macbeth!! E poi…Uma Thurman in Kill Bill! Il personaggio che ti somiglia di più? Vorrei farlo dire a Glenda…Io non lo so, noi attori non dovremmo mai inserire il giudizio, perché in quel momento il personaggio smette di vivere, preferisco siano gli altri a dirlo. Però, potrei dirti Tilda Swinton, vista la somiglianza! Una cosa di cui vai fiera. Tante. Sono molto fiera della mia famiglia, del mio amore, con cui ho un rapporto che mi dà tanta gioia; professionalmente, a parte “Le Dissolute Assolte”, aver recitato in REX, in cui ho un personaggio assurdo, quello di una ragazza timida, con problemi di emotività, balbuziente! Sono stata giorni su youtube a guardare video di persone balbuzienti, sono anche andata da una logopedista! E poi la cosa bella è che ho lavorato per la prima volta con gli animali e ho finalmente capito come fanno a farli lavorare sul set. REX è un cane meraviglioso, gli manca davvero solo la parola, poi io adoro i cani! Ettore Bassi è molto alla mano e molto professionale… chiacchierandoci ho anche scoperto che ha iniziato come animatore a Soverato! Un errore…
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una notte di Mezza estate”, per la Regia di Nicasio Anzelmo, al teatro Ghione. Il tuo ultimo spettacolo. PDF: Piccole Donne Freak, liberamente tratto da “Piccole donne” di L.M.Alcott. Si tratta di uno spettacolo di teatro e circo di Mariaelena Masetti Zannini e Emanuel Hamn Pompili, che ne curano anche la Regia teatrale, mentre la direzione circense è affidata a Fabio Pinna. Il mio ruolo è quello di Beth! PDF è ispirato alla decadenza grottesca delle ambientazioni storiche dei grandi classici della letteratura, dove la polvere dei libri diviene gradevole come la muffa del formaggio stagionato… saremo in scena dal 14 al 19 maggio 2013 al Teatro dell’Orologio, in Via dei Filippini, 17/a… per chi si trovasse a Roma, può venire a trovarci! Lo spettacolo più importante. Lo spettacolo più importante in cui ho recitato è “Ritratto di Sartre da giovane”, di Maricla Boggio, con Ennio Coltorti, Gianna Paola Scaffidi; costumi di Rita Forzano, allestimento scenico e selezione musicale di Lucianella Cafagna; editing sonoro e registrazioni a cura di Gianluca Attanasio; regia di Ennio Coltorti, Teatro Stanze Segrete, Roma. Lo ritengo il più importante perché, per la prima volta, anziché recitare, come di consuetudine, con una compagnia di giovani professionisti, ho avuto la possibilità di recitare al fianco di due attori veterani del mestiere, straordinari: Ennio Coltorti e Gianna Paola Scaffidi, che con la loro generosità mi hanno permesso di imparare giorno per giorno e non solo durante i due mesi di prove, ma anche durante tutto il mese in cui siamo andati in scena! Ogni replica era meglio di qualsiasi corso o lezione che potessi fare, Coltorti e la Scaffidi interpretavano magistralmente Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir; dal punto di vista attoriale, per me è stato doppiamente interessante avere più di un ruolo, mi è stato affidato il ruolo di Sylvie, una giovane e conturbante ragazza che
Ne faccio tanti, il più grosso è anche abbastanza recente: ho sottovalutato un lavoro per un canale sul digitale terrestre, 5 Stelle TV. Ero la protagonista. Pensavo fosse più professionale, perché la sceneggiatura era interessante e il regista una brava persona, ma gli strumenti erano amatoriali. Mi vergogno di averlo fatto, anche perché era un momento delicato per il mio compagno e ho girato la scena di uno stupro che lo ha turbato. Ho sottovalutato la cosa, non ho indagato, alla fine sono stata anche poco pagata e il prodotto è stato pessimo, non lo rifarei…e non mi capita quasi mai di dire che tornando indietro non rifarei una cosa. Annamaria e il Cinema/La TV Non ho mai fatto cinema, mi piacerebbe, ma è molto difficile in Italia, oggi, l’ambiente è molto chiuso e non c’è meritocrazia. Il cinema di oggi non mi piace molto, in passato il cinema italiano faceva scuola e controscuola a quello americano, basta citare Fellini. Oggi abbiamo i vari Muccino, Moccia,
trascorreva con loro le giornate a parlare di filosofia, e che nello spettacolo creato da Coltorti incarna tutte le allucinazioni, le proiezioni mentali e le esperienze vissute da Sartre: dalla madre alla provocante studentessa di liceo con cuiintrattenne una caotica relazione; da una stralunata cameriera tuttofare al franchista che tiene prigioniero il filosofo durante la guerra civile spagnola. Mi va di spendere due parole sul particolare teatro in cui è stato allestito lo spettacolo, poiché si tratta di un teatro molto piccolo in cui un attore ha la possibilità di misurarsi con una difficoltà stimolante, in quanto il pubblico siede a pochissimi centimetri dal luogo deputato in cui si svolge la piece teatrale che prevede dunque uno studio sulla recitazione, con una dimensione in parte cinematografica. A questo spettacolo tengo particolarmente anche perché il Regista Ennio Coltorti mi ha affidato l’Aiuto Regia. Il personaggio che vorresti interpretare. Ofelia, dell’Amleto di Shakespeare. Il personaggio che ti somiglia di più (e Annamaria chiede a te di rispondere per lei alla stessa domanda)? Mi ritrovo in diversi personaggi, sicuramente tutti quelli viscerali, passionali, di “panza”; anche quelli comici/brillanti, un po’ buffi e ironici. Per Annamaria ti dico la stessa cosa: tutti i personaggi di carattere, passionali e viscerali! Una cosa di cui vai fiera. Aver scoperto di saperci fare con i bambini. Ho iniziato un nuovo percorso che riguarda i laboratori di teatro nelle scuole elementari, mi appassiona molto e alla fine di ogni lezione sono io ad aver imparato qualcosa da loro! Un errore… Avere rimandato una decisione importante, nel momento in cui avevo la possibilità di scegliere, e per avere aspettato troppo mi sono ritrovata costretta a dover fare quello che forse, se non avessi rimandato, non avrei scelto! Uff… che casino!
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i cinepanettoni…purtroppo, oggi gli americani sono più forti…che te devo da dì?!? Tornatore è una piccola eccezione. Mi piacerebbe che si desse qualche possibilità in più ai registi giovani emergenti, quelli sperimentali, nell’underground ci sono ragazzi veramente validi, anche dal punto di vista musicale (il mio compagno è batterista!). Annamaria e Catanzaro. Con Catanzaro ho un rapporto di odio e amore, che oscilla costantemente. Amo Catanzaro, come la Calabria, le mie radici sono qui! Amo il mare…il mio mare mi manca da morire! Amo la natura, i ritmi più lenti…Roma ti fagocita, è difficile anche incontrarsi, lasci andare tanti rapporti, per questo motivo. Odio invece il fatto che non potrei mai tornare a stare qui per più di 10 giorni, mi viene la tristezza e devo andarmene. Passo dal Politeama e vedo le signore col visone che vanno a teatro, tutte imbellettate, a fare la sfilata…tutto questo lo trovo ridicolo! Roma è la città per eccellenza del teatro, eppure c’è anche gente che ci va in tuta. La programmazione teatrale a Catanzaro non osa! Io sono dell’avviso che il pubblico vada educato, ma qui è difficile. Il tuo regista preferito? Cinematograficamente, il “nostro” amico Quentin Tarantino e Lynch. Teatralmente, Emma Dante, una regista palermitana, con cui ho fatto uno stage a Napoli, ed era difficilissimo entrarci, c’erano i provini anche per entrare allo stage! E’ durato un mese ed è una delle esperienze in assoluto più belle, uniche e originali che abbia vissuto! Lei gioca molto con le resistenze fisiche e mentali dell’attore, è molto estrema e per questo molti sono scappati. Bisogna sapere sempre chi sei, cosa vuoi e tenerlo sempre a mente. Il tuo mentore? Ho avuto tanti maestri, la Dante stessa lo è stata, ma ti dico il direttore artistico dell’accademia, il vecchio Giovanni
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Glenda e il Cinema/La TV Fino ad ora, il mio percorso è stato solo teatrale e ho intenzione di continuare a studiare teatro, anche fra uno spettacolo e l’altro, perché non bisogna smettere mai di studiare e approfondire. Mi piacerebbe molto fare cinema e di recente ho frequentato alcuni seminari importanti di recitazione cinematografica rivolti ad attori professionisti. Ho imparato che nel cinema è molto più difficile avere accesso ai provini se non hai un agente e così da poco tempo mi sono attivata per trovarne uno, l’ho trovato, crede nelle mie potenzialità ed io... speriamo che me la cavo! Glenda e Catanzaro. Sono innamorata della mia città, con i suoi cibi, l’aria bella frisca, a parte u ventu ca ti pigghia a scaffi e tutti (magari non proprio tutti) i suoi abitanti..appena ho la possibilità scendo sempre a Catanzaro, per me è importante il senso di appartenenza, le mie origini, i miei amici di sempre e la mia amata famiglia. Il tuo regista preferito? Quentin Tarantino. Il tuo mentore? l’attore, doppiatore, regista, Ennio Coltorti. Progetti futuri…
Battista Diotaiuti, che ha più di 80 anni ed è stato maestro di molti, sono tutti passati da lì, lo stesso Michienzi, la Guerritore, Kim Rossi Stuart. Lui è per me IL Maestro. Progetti futuri… Sto lavorando a un progetto teatrale mio: Gli Altri, con testo ideato da me e dal regista e sceneggiatore, Antonio Santoro. L’idea è nata leggendo un testo di Jean Paul Sartre, A Porte Chiuse; il fondamento dello spettacolo e anche del testo è “l’inferno sono gli altri”. In questo progetto, ho coinvolto anche la mia amica e collega Glenda Canino, siamo due donne e un uomo. Ho fortemente voluto Glenda, è un’attrice meravigliosa e non perché è mia amica. Oltre che come attrice, mi è venuta incontro per alcuni problemi: è una persona tanto generosa, nella vita come sul palco, poche sono così. Un aggettivo per descriverti. Ahahah! Non lo so!! Uno è troppo poco! Solare, socievolissima: la prima parola che ho detto a 6 mesi è stata “CIAO!”, che per un neonato è difficilissima da articolare,
Abbiamo iniziato a lavorare con Annamaria a un progetto teatrale,si tratta di un testo liberamente tratto da “A porte chiuse” di J.P.Sartre, scritto dal Regista Antonio Santoro. Ci stiamo mettendo il cuore e spero vada in porto il più presto possibile. Un aggettivo per descriverti. Solare! Un aggettivo per descrivere l’altra… Affidabile! Conosci Annamaria? Da molto tempo, ma da qualche anno più approfonditamente ed è una piacevole scoperta perché è un’amica leale di cui puoi fidarti. Hai mai pensato di recitare assieme a lei? Non solo ci ho pensato, ma ho fatto di tutto perché succedesse! Stavo lavorando ad uno spettacolo sulle donne del Don Giovanni, ”Le Dissolute assolte”, quando il regista Luca Gaeta decise di allargare il cast, disse di aver bisogno di provinare attrici per trovarne alcune brave da inserire,non ho esitato a fare il nome di Anna, così li ho messi in contatto. Anna ha fatto un provino eccezionale e ora ci troviamo a stare dentro allo stesso meraviglioso spettacolo! Un sogno ricorrente… a parte che io faccio sogni in cui a un certo punto entro in uno stato di dormiveglia e comincio a parlare e urlare ad occhi aperti, sono piuttosto io l’incubo delle mie coinquiline e di chiunque dorma con me! Comunque, più che un sogno ricorrente il mio è un incubo: rimango bloccata in una stanza piena di porte, dalla quale non posso uscire perché dietro ogni porta c’è un coccodrillo che vuole entrare per divorare la sua preda (che, ahimé, sono io!!), quindi con gran fatica cerco di tenere chiuse queste maledette porte…. Cosa fa Glenda quando non…recita? NON RESPIRA! Il ruolo dell’arte. Ripenso a quanto letto una volta in
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perché non ci sono labiali. Mi piace stare in mezzo alla gente, ma sono anche una tosta! Un aggettivo per descrivere l’altra… Posso dire una parola magica? “ATÀIN”! E’ un suono onomatopeico, è un suono d’amore, di fusa, di dolcezza, che ci diciamo tra noi! Comunque, un aggettivo che la contraddistingue è “a meravijò!”, o per citare una frase tratta dal copione de Gli Altri, “Perché io ho un viso che spacca!”…che poi è vero, lei ha un viso che spacca, e io la prendo in giro! Conosci Glenda? Sì, molto bene. Prima così così, a Catanzaro la conoscevo di vista, avevamo degli amici in comune, ma nulla di più. Nel periodo romano degli ultimi due, tre anni, abbiamo stretto tantissimo. Siamo molto simili, come temperamento. E’ simpaticissima, fa le imitazioni, mi fa morire dal ridere! Le voglio molto bene, è una persona alla quale mi sono legata tantissimo! Hai mai pensato di recitare assieme a lei? L’ho sognato e si è realizzato, grazie a lei e alle “dissolute assolte”. Ci è piaciuto così tanto, che lo vogliamo rifare subito! Un sogno ricorrente… Uno bello e uno brutto. Il bello: da quando sono piccola sogno di volare, solo che prima sognavo di volare internamente al palazzo in cui abitavo, poi crescendo ho spaziato, e sogno di volare su mari, città, prati. Il brutto è legato a un lutto che ha colpito tutta la mia famiglia quando avevo sei anni e che molte persone a Catanzaro ricordano (me lo racconta, ma preferisco, nonostante il suo consenso, non pubblicarlo, n.d.r.). Cosa fa Annamaria quando non…recita? Mi dispero! Astinenza pura! Nel tempo libero, se avessi più soldi viaggerei sempre! Leggo di tutto e tanto; vorrei fare più sport, ma ultimamente sono un po’ pigra...Vado a concerti, mi piace il fuckin’ rock’n roll, e Roma offre tanto. Vado a teatro, vedo di tutto, tutto serve! Un’altra
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un’affermazione di E. Fischer: “in una società in decadenza, l’Arte, se veritiera, deve riflettere la decadenza. E a meno che non voglia tradire la propria funzione sociale, l’Arte deve mostrare un mondo in grado di cambiare ed aiutare a cambiarlo”. L’Arte al potere? Il potere È nell’Arte!!!! Vorresti recitare con… La sparo grossa... Uma Thurman ! In Amor vince chi…? In amor vince chi…resta! Se c’è l’amore, bisogna restare e cercare anche con fatica di onorare e custodire quell’amore! E’ difficile restare con tutti, a partire da tua madre finendo a un’amica speciale... E’ difficile andare sempre d’accordo, ma solo se ne vale la pena resti e combatti per avere un rapporto che deve crescere. Solo così sarà sempre in evoluzione e…duraturo? Boh! Un libro… Allontaniamoci dal teatro…“Undici Minuti”, di P. Cohelo. Una canzone! “La bellezza delle cose”, di Carmen Consoli. Mirko o Satomi? MARRABBIO! Beatles o Rolling Stones? Beatles! Scegli tra una di queste donne: Rita Levi Montalcini – Anna Magnani – Janis Joplin. Senza dubbio Anna Magnani! La parolaccia che dici più spesso? Ma vafff**** Dì qualcosa ad Anna! ATÀIN OPPURE SUPER ATÀIIIN??? Saluta una persona importante! Ne posso salutare due? Ciao mamma e papà (da me chiamato “Cucullo”)!! Vi Amo!!! Dai un appuntamento ai lettori di TAG! A presto, a prestissimo! Spero di potervi informare di uno spettacolo mio e di Anna…Ciao e sempre Forza Catanzaro!!
cosa che mi rilassa è cucinare e lo faccio spesso col mio compagno…sono anche brava! Io e Peppe litighiamo per chi deve cucinare e per chi poi…deve lavare i piatti! Il ruolo dell’Arte. L’Arte è importantissima nella società. Ribadisco la mia idea che il pubblico vada educato. L’Arte è cultura: più gira, più si ricrea da sé, non si distrugge. Veniamo da almeno 15 anni di impoverimento culturale dell’Italia, oggi ci sono le veline, le letterine ecc. Non ci sono ideali, le ragazze pensano spesso che la cultura sia noiosa, ma l’Arte è il pane quotidiano di cui dovrebbero nutrirsi tutti, l’Arte tutta, a 360°. L’Arte al potere? In Italia, l’Arte è spettacolo ed è molto legata al potere politico. Se sei raccomandato da qualche politico, hai più probabilità di riuscire, rispetto ad una persona normalissima. L’Italia è troppo legata a un potere politico…sarebbe meglio se la politica fosse legata all’Arte. Vorresti recitare con… Con mostri del cinema americano, come Al Pacino, Maryl Streep, Johnny Depp. In Amor vince chi…? In Amor vince chi…ha Peppe!! E chi è se stesso sempre e comunque, chi non cambia e non si fa cambiare. In Amore c’è l’incastro e lo devi anche volere, ti ci devi impegnare. Un libro… Troppi! Una scoperta è stata Alexander Lowen, un analista pratico, di cui cito due libri che mi hanno profondamente colpita: Il Piacere e La Bioenergetica, mi hanno aperto un mondo, chi fa il mio lavoro dovrebbe leggerli! Una canzone! Al di là del classico De André, ascolto i Pink Floyd (grazie a mio padre, rockettaro n.1!), il rokkenroll, i Radiohead, i Pearl Jam: come si fa a vivere senza i Pearl Jam? Spesso in questo periodo ascolto Exit Music For A Film, dei Radiohead. Un’altra
è A Te, di Jovanotti, che dipinge la mia storia d’amore con Peppe. Mirko o Satomi? Nessuno dei due ma, se proprio devo, scelgo Satomi, mi sembra più sensibile. Altrimenti…Gigi la trottola o Ken il guerriero!! Beatles o Rolling Stones? Tutta la vita Rolling Stones! Scegli tra una di queste donne: Rita Levi Montalcini – Anna Magnani – Janis Joplin. Impossibile scegliere tra queste donne! Sono tre icone per me, c’è un po’ di Annamaria in tutte e 3. La parolaccia che dici più spesso? Cazzo! Saluta una persona importante! Due, in questo momento! Mia nipote Lavinia, nata da pochissimi giorni e, tutti i giorni della mia vita, mia nonna, la persona più importante della mia vita. Quando vedo una nuvola, la saluto, perché prima di morire mi diceva sempre: Annaré, on cia fazzu cchiù, on vijiu l’ura ma diventu na nuvola! E poi saluto Peppe (Quindi siamo a tre, n.d.r.), per quanto lo vedo tutti i giorni, ma è importantissimo per me, è un periodo tosto per noi, come artisti, ma l’amore ci dà la forza per andare avanti. Dai un appuntamento ai lettori di TAG! Beh, io e Glenda siamo due bombe caricate, pronte a scoppiare, imperdibili!! Siamo il gatto e la volpe!
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TAG MIXOLOGY The Godfather - soundutrack
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TAG in CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie PORTA MARINA Corso Mazzini, 325 Catanzaro tel. 0961 726007
PIZZA STORE Corso Mazzini, 189 Catanzaro tel. 339 2324351 A FURNACIA Via jannoni, 46 Catanzaro tel. 0961 720970 cel. 339 1998549
RISTORANTE MANFREDI Viale Pio X, 65 Catanzaro tel. 0961721841
RISTORANTE AMICI MIEI Discesa S.Rocchello, 4 Catanzaro tel. 0961 745356
TAVERNA SAN NICOLA Via casalinuovo, 9 Catanzaro tel. 0961 744681
U TAMARRU Viale Europa, 28 Catanzaro tel. 0961 751971
DA SALVATORE Salira del Rosario, 28 Catanzaro tel. 0961 724318 cel. 346 9642177
DA PEPÉ A TIJANA Viale degli Angioini Vico Piazza Roma, 6 Catanzaro Catanzaro tel. 0961 751838 tel. 0961 726254
AI REDUCI Via Sangue di Cristo Catanzaro tel. 0961 469771
VENERDÍ KARAOKE dalle 21:00
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TAG in CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie IRISH PUB Via XX settembre,19 Catanzaro tel. 0961 726794 BIRRERIA DEGLI AMICI Piazza Stocco, 12 Catanzaro cel. 328 1262307
PITBULL Via E. Scalfaro, 16 Catanzaro cel. 327 1942353
SIMON PUB Discesa Cavour Catanzaro tel. 0961 727757
PIZZERIA ALICE Via Lombardi, 6 Catanzaro tel. 0961 770026
MALLARD PUB FRANKIE’S PUB Via XX Settembre, 85 Via XX Settembre, 9 Catanzaro Catanzaro tel. 0961 720762 cel. 339 4995719 CHIRICÓ Food and beverage Via G. da Fiore, 95 Catanzaro tel. 0961 771403
E BUVETTE P.zza Prefettura Catanzaro tel. 0961 795030
QUESTA PAZZA PAZZA PIZZA Via A. Barbaro, 13 Catanzaro tel. 0961 741474
L’ARTICOLO IL Via Cilea Catanzaro cel. 320 0754460
LA VECCHIA CANTINA Via F. Squillace, 6 Catanzaro tel. 0961 726292
EDEN Viale Europa, 54 Catanzaro tel. 0961 775700
MANGIANOTTE Via F. de Seta, 2 Catanzaro tel. 0961 720668
LA QUERCIA DEGLI ELFI
Via Madonna dei Cieli, 72
Catanzaro tel. 0961 701393
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TAG al MARE Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie TONNINA’S PUB Via Squillace, 23 Catanzaro Lido cel. 327 6930782 CIRO Viale Europa, 3 Catanzaro Lido tel. 0961 737532 BIRRERIA DEGLI AMICI Via Lungomare, 379 Catanzaro Lido tel. 0961 360308
TOQUEVILLE PUB PICCOLO MONDO Zona Porto Via M. di Cefalonia Catanzaro Lido Catanzaro Lido tel. 0961 32245 tel. 0961 31117
LA BUFALA Parco le Fontane Catanzaro Lido tel. 0961 719385 GOLOSITÁ Via Bausan, 1/A Catanzaro Lido tel 0961 738349
WHITE PUB Zona Porto Catanzaro Lido cel. 393 0733286
ALEXANDER PUB Via Lungomare, 199/B Catanzaro Lido cel. 339 7263009
AL PORTO Via Lungomare, 369 Catanzaro Lido tel. 0961 31562
INDIGO PUB Via V. de Gama, 2/A Catanzaro Lido cel. 338 8106650
HAPPY PIZZA Via Caprera, 395 Catanzaro Lido cel. 380 3641913
PERCIVAL PUB Via Nazionale, 226 Montepaone tel. 0967 576621
MARE NOSTRUM Viale Europa Soverato cel. 346 5873160 cel. 349 6372536
BIRRERIA TI.MONK Via Chiarello, 36 Soverato tel. 0967 522601
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TAG fuori CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie MATTIA PUB Via Jerinise Taverna tel. 0961 923633 HEINEKEN LOUNGE BAR Valle del Corace Caraffa tel. 0961 998307
SCACCO MATTO Salita de Seta, 29 Sersale Superiore cel. 333 7334160
HOTEL RISTORANTE 2 MARI Viale Cavour, 46 Tiriolo tel. 0961 991064
BAR CUPIDO Via Garibaldi, 27 S. Pietro Apostolo tel. 0961 994504
IL MELOGRANO Contrada G. Fuscaldo S. Pietro Apostolo tel. 0961 994483
IL CASTAGNETO C.da Pasqualuzzo S. Pietro Apostolo tel. 0961 994048
BAR LA PLAZA P.zza Italia, 8 Tiriolo tel. 0961 590086
ROXY BAR P.zza Marconi, 4 S. Pietro Apostolo tel. 0961 994391
PIZZERIA D’AVALOS Viale Mazzini Tiriolo tel. 0961 991245
IL SEMAFORO Località Pantane Taverna tel. 0961 922198
ALBERGO DELLA POSTA Via E. Mancuso Villaggio Mancuso tel. 0961 922033/57
PALAHOTEL VALLENOCE Decollatura tel. 0968 63380
OLD WILD WEST Parco Due Mari Vena di Maida tel. 0968 751808
LA ROSA NEL BICCHIERE Loc. Polso Soveria Mannelli tel. 0968 666668
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TAG BAR & LOCALI
CAFFÉ IMPERIALE Corso Mazzini, 161 Catanzaro tel. 0961 743231 BAR MIGNON Corso Mazzini, 119 Catanzaro tel. 0961 741000
AMEDEO Via Alberghi, 10 Catanzaro tel. 0961 702237 BLACK & WHITE EASY FOOD CAFÉ Le Acquile business Center Via L. della Valle, 2 Catanzaro tel. 0961 752147 tel. 0961 532589 cel. 333 4155831
BAR PANORAMA Via F. de Seta, 5 Catanzaro tel. 0961 720304
ORSO CATTIVO Loc. Gambieri Settingiano tel. 0961 998149
CHUPITO P.zza Duomo, 6 Catanzaro cel. 389 6049344
GARDEN Via Tedeschi Azzaria, 6 Catanzaro tel. 0961 726171
JUICE CAFÉ Via Pola Catanzaro Lido tel. 0961 31612
CAFÉ FAZZARI Corso Mazzini, 18 Catanzaro tel. 0961 060302
NO MAS C.da Martelletto Catanzaro cel. 328 0099920
ATMOSFERA Via Donnici, 18 Roccelletta di Borgia cel. 393 3304694
PEOPLE DISCO Via Contiruffo, 25 Catanzaro tel. 0961 719226
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HEMINGWAY Pineta Giovino Catanzaro Lido cel. 338 8911974 cel. 338 3169486
CIVITA La Pietra e il Ponte
TAG STORIA Black Sabbath – Heaven and Hell
del Diavolo sopra Gole del Raganello
C
ivita è uno di quei luoghi che ti rendono orgoglioso di essere calabrese, dove paesaggi mozzafiato offrono ai visitatori sensazioni indimenticabili. Il paese è posizionato nel Pollino meridionale, sopra un altopiano a strapiombo sulle strettissime ed incantevoli Gole del Raganello. La storia di Civita si intreccia con le vicende di un gruppo di esuli albanesi, guidati dall’eroe nazionale Skanderberg che, nel 1400, per non subire il predominio dei turchi, si trasferirono in massa in Italia e, per i servigi resi da
Saverio Paone Skanderberg, fu permesso loro di formare nuovi paesi nel sud Italia. Il comune, in effetti, è un comune arbereshe, dove ancora si parla la lingua albanofona e in cui le tradizioni orientali sono ancora ben conservate e tutelate. Nella piazza principale, vi è il museo etnico-albanese, con diverse sezioni espositive, costumi, percorsi fotografici, utensili ed oggetti del mondo domestico e agro-pastorale; sono caratteristici anche i comignoli delle “case Kodra”, con le loro forme singolari. Dall’affaccio, che è il punto più alto del paese, si può osservare uno dei panorami più suggestivi della Calabria: si rimane incantati dinanzi la Timpa del Demanio o Pietra del Demonio, una parete rocciosa di quasi 900 m. Ogni visitatore, infatti, deve prima prendere confidenza con la vista di questo colosso di pietra, di una vicinanza “brutale” ma irraggiungibile, che copre come un mantello tutto l’abitato ed è ancora punto ancora d’attrazione per alpinisti temerari. Si tramandano alcune vecchie storie, sulla Pietra del Demonio,
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tutte avvolte in un alone di mistero. Si narra di tesori nascosti nelle numerose grotte sospese sulle Gole del Raganello, quelle stesse grotte che si popolano di streghe minacciose nei racconti delle nonne, per spaventare i bambini troppo vivaci. Ma la cosa più sorprendente è che, percorrendo pochi km sul
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“sentiero delle capre”, che porta da dietro sulla Pietra del Demonio, a quasi 1000 m di altezza, si scopre una distesa di faggi ed un grande bosco: tanto grigia e inospitale l’arida roccia della parete verticale, quanto verde e ricca di vegetazione la sua sommità! Dall’affaccio, si nota anche il percorso detto “Il cammino del Diavolo” che, al contrario del “cammino Mother Chiesa”, che dopo 615 gradini porta ad un punto panoramico sulle gole, scende verso di esse per raggiungere il famoso Ponte del Diavolo, ad oggi una delle maggiori attrazioni del parco più grande d’Italia, appunto il Pollino. Vi sono molti “ponti del Diavolo” in Europa ed in Italia, come Point San Martin (Aosta), Neive (Cuneo), Bobbio (Piacenza), Borgo Mozzano (Lucca), solo per citarne alcuni, ma l’unico che sembra davvero sospeso sugli inferi è quello di Civita, dato lo spettacolo offerto dalle Gole del Raganello. Il Ponte fu ristrutturato più volte, nel corso
degli anni, e ricostruito totalmente dopo il crollo del Marzo 1998 (notizia diffusa da tutti i telegiornali locali e nazionali). Presenta una struttura ad arco ribassato, collocato a 250 m sul livello del mare e 40 m sopra le gole. Si racconta che venisse utilizzato già in epoca romana per attraversare l’Alicandros (Raganello), ma la leggenda che dà il nome al Ponte del Diavolo vuole che i civitesi, dopo aver tentato inutilmente di costruire il ponte, abbiano stretto un patto con il Diavolo, in cambio della prima anima che avesse attraversato il viadotto. Una volta che il diavolo edificò il ponte, però, lo fecero attraversare da una capra e fu così che il diavolo, furioso per l’inganno, tirò un calcio alla costruzione, tanto da lasciare i segni sul ponte originario. Infine, le Gole del Raganello sono uno scenario naturale di 13 km,
unico in Europa, meta di cultori del canionyng estremo. Per completare il percorso, è necessaria una buona preparazione fisica, poiché gli ostacoli da superare sono di diversa natura: macigni scivolosi incastrati fra loro, passaggi strettissimi ad un massimo di 2 m con pareti lisce fino a 800 m, acqua gelida, cascatelle da risalire o discendere, scalini di pietra con piccole pareti da scavalcare, piccole “vasche”da attraversare a nuoto ecc. Ultimamente, il programma di Italia Uno, Wild Oltrenatura, gli ha dedicato un’ intera puntata. Chi visiterà Civita potrà curiosare, esplorare e raccontare, una volta rientrato nella propria quotidianità, di un luogo vicino, eppure esotico e misterioso, capace di affascinare e sorprendere chiunque, per una volta, voglia sentirsi orgoglioso di dire di… aver seguito il sentiero di una capra.
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Bar - Tavola calda - Self service Rosticceria - Pizzeria Via Gioacchino Da Fiore, 96/101 Tel: 0961 / 771403
A NUOVTURA APER Tag 32
TAG CINEAMANDO Peter Gabriel - The Feeling Begins
Divagazioni intorno alla settima arte
“Dio ama.
mi E
ama. Lo so voglio che
che mi smetta.”
Il Gesù di Scorsese. CineAmando si propone di accompagnare il lettore, senza troppa serietà giornalistica, nell’immaginario di celluloide, offrendo spesso e senza una regola fissa, sortite avventurose in ambiti che non appartengono in senso stretto al cinema, ma che, di volta in volta, possono allacciarsi ora all’atmosfera del film recensito, ora alle sue musiche, ora ai legami con la letteratura. Sovente si assiste alla visione cinematografica senza consapevolezza della complessità artistica e delle molteplici “arti” di cui un film è composto, rappresentando, per così dire, il prodotto finale di un’avventura dai molti aspetti. Questa rubrica non procederà secondo un percorso fisso e delineato, ma seguirà un flusso emotivo, dettato a volte da esigenze di “recupero” artistico, altre volte da necessità recensorie delle novità nel vastissimo e diversificato panorama della “visione”. Cominciamo suggerendo, per chi non lo avesse mai visto, il recupero di un’opera di Martin Scorsese, datata 1988: “L’ultima tentazione di Cristo”. La pellicola, voluta fortemente da Scorsese, è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo, scritto nel 1948, da Nikos Kazantzakis, pubblicato nel 1955, ma subito ritirato dagli scaffali delle librerie, per la pesante
Antonello Migliaccio censura operata dal Vaticano che lo relegò tra i libri vietati, per i presunti contenuti eversivi e in odore di blasfemia. Il motivo lo si può rintracciare, velatamente, nelle parole dello stesso scrittore, parole che per altro scorrono come introduzione all’inizio del film di Scorsese : “La doppia essenza di Cristo, il desiderio così umano, così soprannaturale, dell’uomo di arrivare fino a Dio... è sempre stato per me un mistero profondo e impenetrabile. Fin da quando ero giovane la mia angoscia dominante, sorgente di tutte le mie gioie e di tutte le mie amarezze, è stata la lotta incessante fra la carne e lo spirito... e la mia anima era il campo di battaglia sul quale questi due eserciti si affrontavano” . Scorsese lottò molto per produrre e dirigere questo film, in parte perché lo riteneva l’opera più importante della sua carriera, in parte perché una pellicola del genere, basata su un romanzo bocciato e emarginato dagli ambienti ecclesiastici e cattolici, suscitava ancora molte resistenze da parte della società. La sceneggiatura ricalca la tesi centrale
*Scorsese mentre dà indicazioni a Willem Dafoe
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del romanzo: la doppia natura di Cristo, umana e divina, e il dubbio, necessario al compimento di tutto, insito in Gesù, se fosse o no figlio di Dio. Un dibattersi tra due nature che si estende a tutti gli uomini, prigionieri di questo dilaniarsi tra impeto spirituale e spinta carnale, intrappolati tra cielo e terra, e mai liberi, fino in fondo, di sentirsi liberi. Il Cristo di Kazantzakis e di Scorsese è umano, principalmente umano, e la sua sofferenza è tutta squisitamente spirituale, a differenza di quello posteriore di Mel Gibson, in cui assistiamo ad una sofferenza fisica, materiale, sublimata a tratti da un grand guignol, nelle immagini e nella fotografia. Qui, ne L’ultima tentazione di Cristo, l’immagine astrae, sempre. La tensione è costantemente rivolta verso l’alto, lo spirito, i terreni inconfessati delle frontiere divine; la fotografia è in perenne stato di grazia, tanto che ci sembra scorgere, come nella didascalia a colori che accompagna questo articolo, un quadro di Tiziano o di Caravaggio, per la composizione pittorica e il taglio della luce. E la musica che ci accompagna non è una semplice colonna sonora, ma un necessario completamento della visione. Peter Gabriel accettò di eseguire le musiche del film e si lanciò in un’avventura esplorativa che lo portò,
*Un’immagine tratta dal film
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in quasi due anni di ricerche musicali sul posto, a conoscere realtà musicali che tramandavano una tradizione vecchia di millenni. Queste ricerche culminarono nella collaborazione con Youssou N’Dour, Billy Cobham e Nusrat Fateh Ali Khan e portarono alla nascita della colonna sonora. Da questa esperienza su campo, Gabriel fondò un’etichetta discografica che fece storia nel campo della discografia, promuovendo realtà musicali tradizionali e folkloristiche di ogni latitudine e longitudine: la Real world. Il cast si avvale, oltre che di Willem Dafoe nel ruolo di Gesù e di Harvey Keitel in quello di Giuda, anche di cameo preziosi come l’apparizione di David Bowie nelle vesti di Ponzio Pilato. La prospettiva con cui si guarda alla storia di Gesù Cristo è tale che può essere fruita a prescindere dalla propria fede, e questo è un punto di forza innegabile che fa di questa pellicola una delle più coinvolgenti, a nostro avviso, di tutta la storia del cinema. L’ultima tentazione di Cristo, di Martin Scorsese. 1988 L’ultima tentazione di Cristo, di Nikos Kazantzakis, riedizione Frassinelli 2010 Passion, music from The last temptation of Christ, di Peter Gabriel Real World records 1988.
TAG CINEMA FIRE WITH FIRE USCITA: 09/05/2013 REGIA: David Barret CAST: Josh Duhamel, Bruce Willis, Rosario Dawson, Vincent D’Onofrio, Curtis Jackson, Julian McMahon, Vinnie Jones, Arie Verveen, Eric Winter, Bonnie Somerville. TRAMA: Un vigile del fuoco si ritrova a subire le minacce di un uomo nei confronti del quale è stato chiamato a testimoniare in tribunale. FAST AND FURIOUS 6 USCITA: 22/05/2013 REGIA: Justin Lin CAST: Vin Diesel, Jordana Brewster, Dwayne Johnson, Gina Carano, Michelle Rodriguez, Luke Evans, Jason Statham, Elsa Pataky. TRAMA: Da quando Dom (Vin Diesel) e Brian ( Paul Walker) hanno portato a termine la rapina di Rio sgominando l’impero di un boss e lasciando la loro squadra con 100 milioni di dollari, i nostri eroi si sono disseminati in tutto il globo. Ma l’impossibilità di tornare a casa e una vita perennemente in fuga, lasciano incomplete le loro esistenze. Nel frattempo, Hobbs (Dwayne Johnson) è all’inseguimento di una letale organizzazione di esperti piloti mercenari attraverso 12 paesi, la cui mente (Luke Evans) è aiutata da uno spietato luogotenente che si rivelerà essere l’amore che Dom credeva morto: Letty (Michelle Rodriguez). L’unico modo per fermare la squadra di criminali sarà quello di batterli sulla strada, così Hobbs chiederà a Dom di mettere nuovamente insieme la sua squadra d’elite a Londra. La ricompensa? Il perdono completo per tutti loro in modo da poter tornare a casa con le proprie famiglie.
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L’UOMO CON I PUGNI DI FERRO USCITA: 09/05/2013 REGIA: RZA ATTORI: Russell Crowe, Jamie Chung, Lucy Liu, Pam Grier, Dave Batista, RZA, Cung Le, Osric Chau, Daniel Wu, Chia Hui Liu. TRAMA: Sin dal suo arrivo in un villaggio della Cina feudale, un fabbro esperto di kung fu viene costretto a realizzare armi micidiali, ma sarà lui stesso a divenire un’arma umana, quando la guerra tra le famiglie rivali si farà più accesa e sanguinosa.
LA GRANDE BELLEZZA USCITA: 23/05/2013 REGIA: Paolo Sorrentino ATTORI: Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Anna Della Rosa, Giovanna Vignola, Roberto Herlitzka. TRAMA: Jap Gambardella, un giornalista di 65 anni, è un uomo professionalmente affermato, di un fascino senza tempo, che con il suo lavoro racconta i vari aspetti di una città bella e complessa come Roma, muovendosi tra cultura alta e mondanità. Una Roma bella e degradata, fatta di potenti, presenzialisti, immobiliaristi e contesse, ma anche di masse di turisti in goda per ammirare i monumenti di un’antichità decadente.
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TAG SPORT Europe - The final countdown
Domenico Concolino
CICCIO COZZA Non è più uno di noi
L
’incredibile serie di sconfitte consecutive, la prova incolore offerta contro l’ultima in classifica e l’atteggiamento della squadra, che aveva smesso di rispondere alle indicazioni del mister, hanno convinto il ds Ortoli ed il presidente Cosentino a dare il benservito al grande condottiero e puntare sul 52enne, originario di San Martino in Pensilis, Salvo Fulvio D’Adderio, per il finale di stagione. Il tecnico ex Spezia è un uomo di grande esperienza, pacato e umile, nel senso migliore che si possa attribuire a questo termine. A lui il gravoso compito
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di portare le Aquile alla salvezza, evitando il baratro dei play-out. Un nuovo corso dunque, perché una scossa all’ambiente era obbligata e necessaria. Su questo punto sono tutti d’accordo, l’impressione, però, è che l’addio a Ciccio Cozza, autentico pupillo del presidente, sia arrivato con notevole ritardo rispetto a quanto maturato nella testa dei dirigenti giallorossi già dopo la gara interna con il Perugia. In quell’occasione, e per la terza volta nel giro di pochi mesi, Cozza aveva annunciato l’intenzione
di abbandonare la guida tecnica del Catanzaro per la prossima stagione, salvo poi fare marcia indietro. Una sorta di minaccia, che ha certamente infastidito il presidente e soprattutto il ds Ortoli il quale, probabilmente, non aveva mai creduto fino in fondo nel tecnico di Cariati. I ben informati giurano che Cozza già prima della gara d’andata con il Perugia si trovasse sulla graticola e che Ivo Iaconi, il tecnico che con Ortoli conquistò la promozione del Frosinone tra i cadetti, fosse il prescelto per la sostituzione. Poi le cose sono cambiate, i risultati sono arrivati e Iaconi si è ritrovato libero di accasarsi alla Carrarese. Ironia di un destino crudele, proprio i toscani sono stati fatali alla panchina di Cozza. Una pagina già chiusa, oramai, archiviata in fretta e furia per non lasciarsi distrarre. Quello che conta, adesso, è salvare il salvabile e non certo cercare i responsabili di una debacle che tutti sono convinti si possa evitare. Solo allora, quando la salvezza sarà un dato acquisito, si tireranno le somme. Verranno fuori gli errori e le soluzioni, gli investimenti e la programmazione. Si capirà se D’Adderio è solo di
passaggio, se i nomi di Iaconi e Moriero sono seriamente sul taccuino di Ortoli e si capirà soprattutto quali sono le reali ambizioni della società. A questo punto tutto è possibile e gli scenari sono imprevedibili anche sul fronte calciatori. Qualcuno è già tranquillo, in molti rischiano di lasciare la comitiva anche prima della scadenza naturale del loro contratto e qualcun altro, senza farsi probabilmente troppe illusioni, sta già sognando un ritorno inatteso. Vi ricordate Mimmo Giampà?
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MASSIMO PALANCA
TAG SPORT SPECIAL 883 - Gli anni
Catanzaro è sempre nel mio cuore
E
’ nato a Loreto il 21 Agosto del 1953 e fu acquistato dal Catanzaro per 120 milioni di lire nel 1974. Icona del calcio pulito, famoso anche perché calzava il numero 37, misura anomala per un calciatore, eppure Sandro Ciotti lo definì “uno dei migliori piedi sinistri d’Europa”. Stiamo parlando dell’unico mito capace di superare una leggenda: il grande Massimo Palanca. Oggi vive a Camerino, dove collabora con il comitato marchigiano come allenatore della
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Domenico Concolino rappresentativa giovanissimi, ma i colori della sua Catanzaro gli sono rimasti nel cuore, marchiati indelebilmente tra le pagine più belle della sua vita sportiva. I miei migliori amici sono a Catanzaro – ci ha confessato lo stesso O’ Rey - e tutti gli anni ci torno con piacere, anche perché ancora oggi la gente mi acclama e mi accoglie come se fossi ancora un calciatore in attività. Il mio rapporto con questa città è qualcosa che non si può spiegare e si può dire che mi trovo lontano soltanto fisicamente, anche perché seguo tutte le domeniche con grande apprensione i risultati delle Aquile e faccio il tifo a distanza. Poi il lunedì compro il giornale sportivo e quello del Catanzaro è il primo tabellino che vado a cercare. E’ mai stato seriamente vicino al Catanzaro dopo aver appeso le scarpette al chiodo? In realtà, contrariamente a quanto si crede, nessuno mi ha mai proposto di entrare nella dirigenza giallorossa. Non mi sento deluso da questo, la più grande delusione della mia carriera è riconducibile al giorno in cui smisi di giocare. Ecco, quel giorno rimasi molto
deluso, ma non certo per colpa del Catanzaro o dei catanzaresi. Ero molto triste perché il calcio era la mia vita. Da allora sono passati 23 anni e non credo sia più il caso di riaprire questa pagina. Con l’attuale dirigenza in che rapporti si trova? Ottimi rapporti, soprattutto con il presidente Cosentino. Abbiamo avuto occasione di parlare e scambiarci delle idee sulle quali eravamo assolutamente in sintonia. Ho espresso la mia convinzione che per piccole realtà come quella di Catanzaro una cosa fondamentale è quella di puntare sui settori giovanili. Io lavoro da qualche anno con i ragazzi e so quanto siano importanti la programmazione e gli investimenti, non si può lasciare tutto al caso e ignorare questo argomento se si vuole costruire qualcosa di buono. Il presidente Casentino è stato dello stesso avviso e mi ha informato della sua intenzione di puntare molto su questo aspetto, ma solo
dopo aver sistemato in modo adeguato la prima squadra. Mi ha assicurato che avrebbe scrupolosamente affrontato l’allestimento di un buon settore giovanile. E’ una persona seria e sono certo che saprà fare il bene del Catanzaro. E se le proponessero un ruolo da dirigente, magari proprio nel settore giovanile? Non è il caso di parlarne adesso e non ci sono neanche le premesse per farlo. Sono un grande tifoso del Catanzaro e questo mi basta. Ha mai avuto occasione di parlare con Ciccio Cozza? A dire il vero no e mi dispiace che qualche mese fa, proprio con lui, ci sia stata qualche piccola polemica legata ad un mio intervento nel quale segnalavo la necessità di puntare sui settori giovanili. C’è stata forse qualche incomprensione, ma come ho già detto prima lo stesso presidente Cosentino era d’accordo con me sulla questione e non credo di
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aver detto nulla di insensato. Il punto è che quando parla Massimo Palanca a Catanzaro scoppia sempre una polemica, nonostante io non faccia davvero nulla per crearle, anzi. Devo ringraziarla perché a distanza di mesi è il primo a contattarmi, consentendomi di chiarire che la mia voleva essere solo ed esclusivamente una critica costruttiva. Un buon proposito. Come giudica questo avvicendamento in panchina? Non conosco D’Adderio personalmente, ma spero che riesca nel compito di portare la squadra alla salvezza. Non riesco a spiegarmi il motivo per cui il Catanzaro si trovi invischiato nella lotta per non retrocedere. Non lo merita di certo, anche perché aveva disputato un ottimo campionato con Cozza alla guida e ad un certo punto ricordo che si era addirittura paventata la possibilità di agguantare i play-off. All’improvviso è successo qualcosa, non so se per colpa degli infortuni o delle tante squalifiche accumulate di giornata in giornata, ma di certo la squadra non merita questa classifica. Il discorso delle espulsioni
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poi non riesco a spiegamelo, non so se siano state determinate da un’eccessiva foga agonistica o da altro, ma di certo tutti quei cartellini rossi hanno pesato tanto nell’economia del campionato. Finale di stagione, quante possibilità ha il Catanzaro di salvarsi? Tante. Ritengo che ci siano tutte le carte in regola per raggiungere la salvezza con tranquillità e poter così cominciare a programmare con calma la prossima stagione. Quale messaggio si sente di lanciare ai suoi vecchi tifosi? Innanzitutto mando un saluto a tutti gli amici di Tag e ai tifosi del Catanzaro in particolare. Il mio augurio è che si possa mettere finalmente la parola fine a questi terribili anni di sofferenza. Non smettete mai di sostenere questa squadra e sono certo che presto torneremo a prenderci delle belle soddisfazioni. Forza Catanzaro. Forza Massimo Palanca!
Adriano Viterbini Goldfoil
TAG MUSICA Adriano Viterbini – Kensington Blues
BOMBA DISCHI 2013
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ra un piovoso giovedì di metà dicembre quando ho scoperto con largo anticipo della lavorazione di Goldfoil, a dirmelo è stata l’altra metà dei Bud Spencer Blues Explosion, Cesare Petulicchio. “Adriano fa un disco solista…” mi disse Cesare, prima che lo interrompessi istintivamente per farmi, prima di continuare il discorso, rassicurare sul futuro dei BSBE. “I Bud non si fermano – mi tranquillizza Cesare - ci prendiamo solo una pausa, ma abbiamo già nuovo materiale in cantiere…” In effetti, anche lo stesso Adriano Viterbini, dopo l’ultima data romana dei BSBE, mi aveva lasciato intendere qualcosa pochi giorni più tardi. Gli dissi che avevo notato dei nuovi riff tra un pezzo e l’altro e che
Niccolò Matteucci uno mi ricordava un po’ I Can’t Be Satisfied di Muddy Waters…Lui mi confessò che si trattava di uno spunto tratto da uno dei brani che avrei ascoltato su Goldfoil e che nella fattispecie era Style-O Blues. Le anticipazioni sul primo album da solista di Adriano mi mettono una grande curiosità - “Sarà acustico e strumentale” - sull’acustico non sono molto sorpreso, perché avendo visto e vissuto il pediodo dei Black Friday conosco anche questo lato
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di Adriano, che in quel contesto si destreggiava con slide e dobro, lasciando il microfono a Luca Sapio (ex Quintorigo), con il quale rendeva omaggio al blues del delta e si avventurava in qualche rivisitazione di brani moderni, reinterpretata però sempre con il medesimo stile che profuma di Mississippi. La storia non cambia, il mood è sempre quello dello sguardo romantico al sound più puro, prezioso e grezzo, quello da cui tutto è nato… un’autentica rarità per un’epoca dominata dai synth, i computer ed i talent show che giudicano soltanto le voci. L’idea di un disco strumentale, in effetti, mi era inizialmente parsa, per motivi commerciali, azzardata, per quanto il talento chitarristico di Adriano Viterbini sia uno dei punti fermi della storia contemporanea della musica italiana.
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Fin dal primo ascolto, Goldfoil fa immergere l’ascoltatore in sognanti atmosfere da viaggio on the road, alla scoperta di terre selvagge ed incontaminate. Le contaminazioni del “pedigree” di Adriano, invece, si sentono piacevolmente tutte, a partire naturalmente dal blues delle origini, ma non solo, infatti si passa anche per delle spensierate rievocazioni in stile Into The Wild di Eddie Vedder, che si fanno vive in particolar modo nel singolo Kensington Blues, fino a dei rimandi alla musica tribale africana, come nel caso di Blue Man. Non tutti sanno infatti che lo stesso Adriano, oltre ad essere un nostalgico del grunge, afferma che un’altra grande fonte della sua ispirazione è stata una musicassetta regalatagli da suo padre di ritorno da un viaggio nel Niger, contenente della musica tuareg. Il risultato ricorda per alcuni aspetti parte della produzione di un
altro grande interprete moderno, che si ispira anch’egli a sonorità primitive, in particolare tribali e che risponde al nome di Xavier Rudd. Abituati a ragionare in termini di marketing ed investimenti mirati, specie in tempi di crisi come quelli attuali, ogni cosa finisce per essere incanalata in un discorso legato ai risultati delle vendite, in quest’ottica le potenzialità della prima creatura di Adriano Viterbini solista sono ancora tutte da valutare. Forse, però, se queste tracce venissero utilizzate come colonna sonora di un film, le potenzialità di successo commerciale dell’album aumenterebbero esponenzialmente, ma è ancora presto per parlare. Certo è che Adriano Viterbini e Bomba Dischi devono essere orgogliosi di Goldfoil: non è da tutti far uscire un disco come questo, come del resto non è per tutti confrontarsi con questo genere, abbandonando finalmente il luogo comune che “certe cose non si possono fare” solo perché non si è americani. Se questo disco lo avesse fatto Jack White o Dan Auerbach sarebbe già nelle prime posizioni delle classifiche di vendita, ma i dischi si ascoltano, non si giudicano dal nome in copertina, e la credibilità di un artista non la fa la sua nazionalità, bensì l’atmosfera che la sua musica crea. Goldfoil è un’opera di fusione di radici, non importa quanto distanti a livello spazio-temporale, come accade per Lago Vestapol, ispirata ai giorni della sua infanzia passati in riva al lago di Castel Gandolfo, oppure come la cover di If I Were A Carpenter, uno dei brani preferiti
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a casa Viterbini. Tutto il contesto ricreato lascia emergere le sonorità nella loro essenza più pura, semplice e volutamente grezza, l’unica “eccezione”, si fa per dire, coincide con la collaborazione che aggiunge al disco una firma prestigiosa, quella di Alessandro Cortini (Nine Inch Nails) che utilizza il suo sintetizzatore Buchla nella desertica New Revolution Of Innocents, conferendogli una sonorità ancora più vintage “rovinata” da reliquia ritrovata. Il Jack White “de noantri” ha dunque sfornato un album senza tempo, tanto godibile per la sua leggerezza, quanto intriso di virtuosismi che
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non arrivano al cervello per la loro tecnica, bensì direttamente al cuore per la maestria con cui sono eseguiti e collocati, come accade quando la tecnica è asservita al gusto, come per l’uso dello slide, esaltato in particolare nel brano God Don’t Never Change. Per Adriano, ormai, non si può più parlare di “maturazione”, quella era già stata ampiamente raggiunta con il secondo disco dei Bud (DoIt), questo infatti è il momento della definitiva consacrazione. Quello di essere un album strumentale diventa così un punto di forza, perché se per i BSBE l’unico vero limite forse sono i testi in italiano, Goldfoil parla un linguaggio universale e può arrivare ovunque.
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TAG COMICS
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TAG MODA Lana Del Rey – Blue Jeans
a novità Una classic 2013
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l Jeans un trend della primavera estate 2013? Ma sei pazza? Mi sono chiesta, subito dopo aver preso la decisione di scrivere della famosa tela blu di Genova (da cui il nome blue-de-Genes/Blue Jeans), usata per fabbricare sacchi per contenere le vele delle navi e per coprire le merci nel porto e, solo successivamente, per la sua resistenza, anche i calzoni usati dai marinai. I jeans nascono, come tutti sanno ormai, come capo da lavoro e mantengono la loro identità anche una volta esportati in America nell’800 e diventati il capo dei minatori. E’ proprio dagli Stati Uniti, però, che il Jeans per le masse compie il giro del mondo e ritorna (anche) alle sue origini: un certo Levi Strauss, in collaborazione con un sarto del Nevada, inventa un marchio che, per quasi tutto il ‘900, sarà il maggiore produttore dei famosi pantaloni coi rivetti. Il jeans viene adottato dagli astri nascenti
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Simona Tulelli della cultura popolare: gli idoli della musica e del cinema di allora, Elvis Presley e James Dean valgano per tutti. I Jeans diventano un capo trasversale che connota tutte le classi sociali, dai figli dei fiori, alle salopette dei fattori americani, al jeans di Fiorucci che inizia a sperimentare e trasforma il jeans in un capo da sera o da donna sofisticata come la Lauren Hutton, semisdraiata su una poltrona di midollino a guscio di noce, con minigonna e camicia jeans, che fissa l’obiettivo di Fred Seidman, nel 1972. Il jeans
rivoluzionario con la prima foto di Oliviero Toscani per il marchio Jesus, che incorona il sacrilegio della cultura popolare e dell’eros con lo slogan “Chi mi ama mi segua”. La storia dei jeans prende altre mille strade e mille direzioni diverse ma un ultimo step fondamentale, tutto in salsa italica, è la svolta impressa da un’azienda, la Diesel che, nata in sordina nell’ormai lontano 1978, con la forza di un’immagine anche questa volta provocatoria, For Successful Living, rende anche il jeans un vero e proprio indumento di lusso accessibile e, soprattutto, lo declina in ogni capo e accessorio: non più solo pantalone, camicia e giubbino ma anche vestito, gonna, scarpa, sofisticati top e un’infinità di modelli. E’ così che, anche nella primavera
2013, il Jeans che non è una novità diventa una tendenza: lo vediamo sulla passerella di Chanel, in un morbido vestitino romantico, su quella di Balmain, con blazer strutturato e pantalone dal taglio classico e ancora sul completo di Acne, metropolitano e contemporaneo. Dal gilet borchiato (Replay) alla camicia stampata a stelle (ONLY), al jeans dip-dye (Asos) fino a quello a pois (Marc by Marc Jacobs), per passare ai vestiti zippati (Diesel) fino a quelli più monacali (Topshop), non c’è casa di moda o brand che non abbia concepito una linea jeans o un capo nel mai noioso, indistruttibile e duraturo tessuto. E’, ancora una volta, Jeans mania! (Ancora: minigonna (H&M), jeans ricamati (Pepe Jeans London), smalti (Rimmel by Kate, NYC, Essie, YSL) e ombretti (Lancome e Maybelline Tattoo gel), lucidalabbra L’Oreal Paris).
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TAG EVENTI Cinema
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Musica
Legenda: Arte
Danza
Spiritualità
RASSEGNA OPERA A SUD 18 Anni dopo (E. Leo, 2010) Caffè delle Arti/Centro Polivalente per i giovani Via Fontana Vecchia, Catanzaro CINEFORUM CINEMAZARO La Faida (J. Maraton ,2011) Caffè delle Arti/Centro Polivalente per i giovani Via Fontana Vecchia, Catanzaro
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ESSEEMME MUSICA Francesco De Gregori – SULLA STRADA TOUR 2013 ORE 21.00 Teatro Politeama Catanzaro Ingresso a pagamento Info 0961/748016 www.essemmemusica.it
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CINEFORUM CINEMAZARO Balkan Bazar (Edmond Budina, 2010) Caffè delle Arti/Centro Polivalente per i giovani Via Fontana Vecchia, Catanzaro
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Sport
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CINEFORUM CINEMAZARO Isola 10 (M.Littin, 2009 Caffè delle Arti/Centro Polivalente per i giovani Via Fontana Vecchia, Catanzaro
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ASSOCIAZIONE SM.A.C.K ONLUS 5° RADUNO 2° EDIZIONE SMILE & COSPLAY DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 19.00 Parco della Bio Diversità, Catanzaro Info www.smack-onlus.it
Ogni Giovedì del mes e
CINEDESSERT Proiezione film + dessert offerto per l’occasione ORE 21.30 Caffè delle Arti/Centro Polivalente per i giovani Via Fontana Vecchia, Catanzaro
dal 30 al 2
ASSOCIAZIONE CULTURALE LANTE ARTE presenta: PER-CORSI DI-VERSI Le arti visive incontrano la musica Interconnessioni artistico-concettuali Serialità - Misticismo pitagorico - Realtà oniriche ORE 17.00 - Museo della Memoria – Corso Vittorio Emanuele, Lamezia Terme Sambiase - Chiesa matrice - Corso Vittorio Emanuele, Lamezia Terme Sambiase - Mercato Coperto – P.zza Botticelli, Lamezia Terme Sambiase
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TAG 4 ZAMPE Lucio Battisti – Il leone e la gallina
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Una Graffian Verità
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o schienale del divano in nabuk cucito a mano, la rilegatura in cuoio anticato dell’album di matrimonio, il pregiato tappeto persiano in salotto ed i battiscopa in noce nel corridoio. Cos’hanno in comune tutti questi materiali ed oggetti? Elementare, i solchi delle unghie del nostro gatto! Richiami, urla, ciabatte, spruzzi d’acqua sono del tutto inutili a dissuadere il felino dalla sadica pratica passatempo: nel giro di poco, il micio ritornerà a lacerare il nostro divano ed il nostro orgoglio personale. Eppure, questa pratica è di
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Paolo Margaira fondamentale importanza per il gatto: è un segnale territoriale visivo che tranquillizza il gatto che lo lascia e dissuade un eventuale invasore; è un segnale olfattivo, per via dei feromoni, anch’essi con funzione territoriale, rilasciati nei solchi; è un importante esercizio fisico per stirare muscoli e tendini; è utile, alla luce di tutto ciò, a scaricare tutte le tensioni, pena forti stress e problemi fisico-comportamentali.
Un gatto sereno deve quindi avere sempre la possibilità di farsi le unghie. Su cosa? Ogni gatto ha il suo materiale preferito (legno, corda, stoffa, cuoio, cartone), osserviamolo e creiamo o acquistiamo un graffiatoio dello stesso materiale. Dove? Alcune ricerche affermano che il micio ama farlo dopo aver fatto i bisogni, o comunque nelle vicinanze della lettiera. Come? C’è chi lo fa in verticale, chi in orizzontale; anche in questo caso, osserviamo e riproduciamo, con l’importantissimo ed imprescindibile accorgimento che la superficie sia sufficientemente lunga, affinché il micio vi si possa allungare tutto, anche estendendo gli arti posteriori.
Non funziona? Un gatto stressato, insicuro o nervoso lascia più segni in giro, per avere maggiore sicurezza: il parere di un veterinario comportamentalista ci aiuterà ad individuare e risolvere il problema!
Pratico consiglio: una volta individuato il graffiatoio adatto al nostro gatto, posizioniamolo vicino l’eventuale “oggetto-vittima” che vogliamo salvare e spostiamolo gradualmente, lentamente, sino alla posizione prestabilita.
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IL “SOUL VOICE®” ARRIVA IN CALABRIA!
Ti sei mai sentito incapace di esprimere a parole quello che volevi realmente comunicare? Cio’ che realmente stavi provando? E poi ad un tratto…hai iniziato ad emettere un suono? Queste sono le parole della fondatrice del Soul Voice ®, Karina Schede, mentre descrive il suo metodo per “liberare” la voce dell’anima. Voce vera, autentica e “antica”, che in tempi come i nostri fa una grande fatica ad esprimersi, a urlare i propri bisogni, a cantare i suoi motivi arcani ed entrare in risonanza con – la- vibrazione stessa di un pianeta le cui radici ed energia fatichiamo ad accettare, amare e proteggere. Sono arrivato al Soul Voice per pura curiosità, attraverso l’acquisto del libro (Soul Voice, libera la voce dell’anima, Macro Edizioni); mi dicevo: “sarà un libro come un altro sulla voce”, ma non avrei mai potuto immaginare che il suo contenuto sarebbe stato un vero e proprio “attivatore” di
TAG BENESSERE Aretha Franklin - Think
Salvatore Belfiore Coscienza così forte per me e per il mio percorso spirituale e artistico. Così mi sono deciso a fare il primo seminario e poi non ho più smesso! Questo metodo coniuga “magicamente” il lavoro su se stessi attraverso la voce e l’interazione con i vari “ambienti” con i quali siamo in contatto, usando la voce umana come scanner, radar, laser e lente di ingrandimento di emozioni, malesseri, frequenze e tutto quello che attiene alla sfera dell’inconscio. Lavorare con il Soul Voice su di me e sugli altri, mi sta aiutando a realizzare sempre più quanto interconnessi si sia tutti, come splendide e poderose antenne umane che, se riconoscono e accettano la loro originale natura divina, possono compiere veri miracoli in Terra… Tutto - ciò che è- ha un ritmo, una vibrazione, una nota fondamentale che lo caratterizza, dicevano gli antichi sapienti, e in quanto tale può entrare in risonanza con quello che lo circonda su più piani e su più livelli. Da poco, gli scienziati hanno
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ammesso la presenza dei campi bioelettromagnetici (grazie al lavoro di Nikola Tesla) e solo da qualche anno, le teorie e gli studi del dott. Masaru Emoto sull’intelligenza dell’acqua (L’insegnamento dell’acqua, Edizioni Mediterranee 2005) stanno acquistando maggiore credibilità e la prospettiva quindi del potere di una vibrazione e di una frequenza, nonché dei suoni e delle parole, viene sempre più accettata anche dalla massa. Ognuno di noi sarebbe quello che dice, pensa, si ripete consapevolmente o inconsapevolmente, a livelli più o meno sottili e in virtù di ciò, solo operando attraverso la voce e i suoni delle emozioni, è possibile invertire i processi, gli automatismi spesso dannosi e autodistruttivi e rinascere, autorigenerarsi nella pienezza consapevole di ciò che si è. “Fare spazio” dall’interno, trasformando tutti i “divieti” castranti che ci hanno imposto
fin dall’infanzia e ritrovare con assoluta e commovente meraviglia, l’innocente e selvaggia bellezza di quello che realmente siamo. Al di là di ogni educazione, al di là di ogni credo imposto, al di là di tutte le autocensure che il nostro orgoglio ha eretto per paura di essere ferito negli anni. Riscoprire la propria natura umana, la nostra immensa e multidimensionale natura di esseri in grado di auto guarirsi, guarire il prossimo e contribuire alla guarigione collettiva di un pianeta le cui condizioni possono essere lette e interpretate come la cartina al tornasole del nostro personale stato emotivo interno, ahimè occulto e non compreso. Perché continuare a reprimere le nostre emozioni, quando la nostra voce può condurci dove la nostra mente razionale non avrebbe mai osato fare, solo per paura di perdere il controllo?
Per ogni informazioni su corsi, sessioni individuali (anche in Calabria!), seminari, ecco i recapiti: cell: 380- 2560636 email: cagliostro_80@hotmail.it www.youtube.com/watch?v=V7QcYUYSpTw http://soulvoice.net/italian/home.html “Canta a squarciagola, dà suono a squarciagola alla tua canzone di libertà. Grida e dispera. Cantala, dalle suono. Permettile di essere ascoltata e di essere libera!” (Karina Schede) *in foto: karina schede
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Garcea dott.ssa Antonella Centro Acquisti “Valle del Corace” loc. Campo settingiano (CZ) tel/fax - 0961 904083 Farmaci Sop e Otc, Prodotti per l’infanzia, Alimenti per celiaci e Alimenti BIO, Erboristica, Prodotti veterinari, Fitoterapia, Omeopatia, Ortopedia, Dermocosmesi, Servizio CUP Tag 65
TAG UTILI
TURNI FARMACIE NOTTURNO DALLE 19:30 ALLE 8:30
DAL 06/03 AL 12/03 DAL 13/03 AL 19/03 DAL 20/03 AL 26/03 DAL 27/03 AL 02/04 DAL 03/04 LA 09/04 DAL 10/04 AL 16/04 DAL 17/04 AL 23/04 DAL 24/04 AL 30/04 DAL 01/05 AL 07/05 DAL 08/05 AL 14/05 DAL 15/05 AL 21/05 DAL 22/05 AL 28/05 DAL 29/05 AL 04/06 DAL 05/06 AL 11/06 DAL 12/06 AL 18/06 DAL 19/06 AL 25/06 DAL 26/06 AL 02/07
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MITTIGA C.so Mazzini, 27 SESTITO Via Indipendenza, 4 LEO Via E.Vitale, 14 MICELI Via T. Campanella, 114 IOPPOLO Via T. Campanella, 95 NATURALE Via Ferdinandea, 23/A GALLELLI Via M. Greco, 156 STADIO V.le Pio X, 88 EUROPEA Via Milano, 24/A SESTITO Via Indipendenza, 4 MITTIGA C.so Mazzini, 27 LEO Via E.Vitale, 14 MICELI Via T. Campanella, 114 NATURALE Via Ferdinandea, 23/A IOPPOLO Via T. Campanella, 95 STADIO V.le Pio X, 88 GALLELLI Via M. Greco, 156
CIACCI V.le Dei Bizantini, 97 GIUSTI V.le Cassiodoro, 233 DURANTE C.so Mazzini, 32 RUFFA Via Educandato, 7 GIAMPA’ C.so Mazzini, 152 ALCARO Via Jannoni, 51 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237 AVERSA V.le Dei Bizantini, 11 CIACCI V.le Dei Bizantini, 97 GIUSTI V.le Cassiodoro, 233 DURANTE C.so Mazzini, 32 RUFFA Via Educandato, 7 GIAMPA’ C.so Mazzini, 152 ALCARO Via Jannoni, 51 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237
BARBALACE V.le Crotone, 155 COLACE V.le Crotone, 35 DI STEFANO Via Gullì, 18 PITARO V.le Magna Graecia, 268 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 268 DI STEFANO Via Gullì, 18 COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 26 DI STEFANO Via Gullì, 18 COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 268 COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 268
SABATO; DOMENICA E FESTIVI: dalle 08:30 alle 19:30 DAL 02/03 AL 08/03 DAL 09/03 AL 15/03 DAL 16/03 AL 22/03 DAL 23/03 AL 29/03 DAL 30/03 LA 05/04 01/04 (Pasquetta) DAL 06/04 AL 12/04 DAL 13/04 AL 19/04 DAL 20/04 AL 26/04 25/04 (Festa della Liberazione) 01/05 (Festa dei Lavoratori) DAL 27/04 AL 03/05 DAL 04/05 AL 10/05 DAL 11/05 AL 17/05 DAL 18/05 AL 24/05 DAL 25/05 AL 31/05 DAL 01/06 AL 07/06 DAL 08/06 AL 14/06
DAL 15/06 AL 21/06 DAL 22/06 AL 28/06 DAL 29/06 AL 05/07
IOPPOLO Via T. Campanella, 95 EUROPEA Via Milano, 24/A STADIO V.le Pio X, 88 GALLELLI Via M. Greco, 156 NATURALE Via Ferdinandea, 23/A STADIO V.le Pio X, 88 SESTITO Via Indipendenza, 4 MITTIGA C.so Mazzini, 27 LEO Via E.Vitale, 14 MICELI Via T. Campanella, 114 GALLELLI Via M. Greco, 156 MICELI Via T. Campanella, 114 IOPPOLO Via T. Campanella, 95 NATURALE Via Ferdinandea, 23/A STADIO V.le Pio X, 88 GALLELLI Via M. Greco, 156 EUROPEA Via Milano, 24/A SESTITO Via Indipendenza, 4 MITTIGA C.so Mazzini, 27 LEO Via E.Vitale, 14 MICELI Via T. Campanella, 114
GIAMPA’ C.so Mazzini, 152 ALCARO Via Jannoni, 51 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237 AVERSA V.le Dei Bizantini, 11 DURANTE C.so Mazzini, 32 CIACCI V.le Dei Bizantini, 97 GIUSTI V.le Cassiodoro, 233 DURANTE C.so Mazzini, 32 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 ALCARO Via Jannoni, 51 RUFFA Via Educandato, 7 GIAMPA’ C.so Mazzini, 152 ALCARO Via Jannoni, 51 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 AVERSA V.le Dei Bizantini, 11 GIUSTI V.le Cassiodoro, 233 CIACCI V.le Dei Bizantini, 97 DURANTE C.so Mazzini, 32 RUFFA Via Educandato, 7
PITARO V.le Magna Graecia, 268 DI STEFANO Via Gullì, 18 PITARO V.le Magna Graecia, 268 BARBALACE V.le Crotone, 155 COLACE V.le Crotone, 35 DI STEFANO Via Gullì, 18 DI STEFANO Via Gullì, 18 COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 BARBALACE V.le Crotone, 15526 PITARO V.le Magna Graecia, 268 PITARO V.le Magna Graecia, 268 DI STEFANO Via Gullì, 18 COLACE V.le Crotone, 35 PITARO V.le Magna Graecia, 268 DI STEFANO Via Gullì, 18 COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155 PITARO V.le Magna Graecia, 268 COLACE V.le Crotone, 35 BARBALACE V.le Crotone, 155
GALLELLI Via M. Greco, 156 LEO Via E.Vitale, 14 MITTIGA C.so Mazzini, 27 RUFFA Via Educandato, 7 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 _________ DURANTE C.so Mazzini, 32 GIAMPA’ C.so Mazzini, 152 GIANCOTTI C.so Mazzini, 237 _________ _________ ALCARO Via Jannoni, 51 SESTITO Via Indipendenza, 4 STADIO V.le Pio X, 88 LEO Via E.Vitale, 14 MITTIGA C.so Mazzini, 27 GIAMPA’ C.so Mazzini, 152 RUFFA Via Educandato, 7 DEL LEONE C.so Mazzini, 176 GALLELLI Via M. Greco, 156 EUROPEA Via Milano, 24/A
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L’oroscopo di URIAN MAGGIO 2013 Segno del mese TORO E’ primavera, svegliatevi bovini! E’ stato un brutto inverno, nulla da dire, ma che ne dite del sole splendente che si affaccia nelle vostre vite e che sarà sempre più brillante per tutto il mese? E’ davvero il momento di “cambiare pascoli” e di accettare che le cose possono e debbono cambiare. Nuove prospettive, nuove possibilità, perché no, una nuova vita, potrebbero diventare per voi una concreta realtà. AMORE: Con Venere propizia e Marte nel segno vorrai tutto e subito…ma prendi un bel respiro, in amore e a letto, si sa che vince chi la dura, non chi arriva prima…Contate fino a 365 e magari fate un bel massaggio nei preliminari. LAVORO: Fate una doccia e vestite abiti freschi e profumati, USCITE DI CASA, proponendovi al mondo in tutto il vostro splendore taurino. Nuovi incontri potrebbero determinare il vostro futuro avvenire lavorativo. SALUTE: Gettate quel pigiama unto e indossate una bella tuta fiammante! E’ giunto il momento di ricordarvi di avere un corpo dopo il letargo invernale…ritrovate il piacere di correre nell’erba appena tagliata e mangiate verdure a foglia verde! ARIETE AMORE: Ma la smettiamo con gli appostamenti e gli sms letti di soppiatto? A che serve soffocare il partner con la gelosia? Godetevi questo momento di congiunzione planetaria focosa senza stress…Potreste sbattere le corna contro il muro…ops. LAVORO: Approfittate ancora di Giove che vi è favorevole nel mese di maggio! Quindi invece di urlare contro i vostri datori di lavoro, stringete contatti, coltivate amicizie e pensate a consolidare…nulla accade a caso. SALUTE: Per voi lo stress “da prova costume” è un apostrofo rosa che sta tra due parole: Addominali e Proteine. Mancano ancora due mesi alle vacanze al mare…ma che ve lo dico a fare? Per voi Maggio è già estate inoltrata. GEMELLI AMORE: A Maggio farete venire il DIABETE persino a Jack lo Squartatore… una continua coccola, un continuo bacino della buona notte, una continua richiesta di conferme smielate…se continuate così il vostro amante ideale sarà solo l’orsetto di peluche che vi portate appresso da quando eravate bambini. LAVORO: Forse questa volte le vostre chiacchiere petulanti potrebbero esservi d’aiuto
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per convincere chi lavora con voi della vostra competenza e affidabilità. Ovviamente saranno tutte menzogne. Ma voi, si sa, siete abili maestri nel reinterpretare la realtà. Ovviamente solo a vostro vantaggio. SALUTE: Forse sarà l’uso sconsiderato delle parole o forse è perché avete dimenticato di mettere la sciarpetta, ma potreste incorrere in fastidiosi mal di gola, ma la vostra voglia di re-styling totale non si lascerà abbattere. Che voglia avrete di sperimentare quel taglio di capelli all’ultima moda? Sbizzarritevi. CANCRO AMORE: La vecchia agendina con i numeri di telefono delle vostre conquiste (che non avete mai pensato di gettare… figurarsi, è un ricordo di quando andavate alle medie!) potrebbe correre il rischio di ardere sotto alle vostre mani. Siete incandescenti e insaziabili, buon per voi. LAVORO: Crescete e moltiplicatevi. No, non mi riferivo alla vostra smania riproduttiva, ma all’eventuale possibilità di accrescere e consolidare le vostre entrate. Fino a Giugno non avrete che da chiedere. Esigete quello che vi spetta, è già vostro… SALUTE: Ancora vi ostinate a chiamarle maniglie dell’amore? Sono più il ponte levatoio per un fossato nel quale non avete fatto passare nessuno fino ad ora. ORA è il momento di correre, rinnovarsi e dimenticarsi un po’ di passato alle spalle. LEONE AMORE: Quante volte lo dovete dire al resto del mondo che non è colpa vostra se nessuno riesce a staccarvi gli occhi di dosso? Ed è inutile che vi si continui ad opporre inutili e inconsistenti opinioni diverse dalla vostra. Avrete sempre ragione voi su tutti e tutto. Attenti all’EGO! LAVORO: Non fate il passo più lungo della gamba! Se lavorate come imbianchino, non investite nelle azioni di una ditta di vernici! Cercate di essere “concreti” e lucidi…ma che importanza hanno le mie parole, Sign. Rockfeller? SALUTE: Sembra vi abbia punti qualche insetto velenoso! Ed è inutile sbraitare contro tutti e tutto, gli altri ci sentono benissimo. Poi se continuate con questo nervosismo, la vostra capigliatura esplosiva e cotonata potrebbe trasformarsi in un’installazione post moderna…3 tazze di camomilla al giorno VERGINE AMORE: Che disdetta...proprio ora che vi eravate decisi a comprare quel completino intimo rosso fuoco con scritto: SEX BOMB che svendono per pochi euro e che adocchiate da S. Valentino sperando in uno sconto,Venere vi darà buca. E vi lascerà con i soliti sospetti, dubbi, elucubrazioni. Occhio ai tempi. LAVORO: Ma quale datore di lavoro non saprà accorgersi subito di che pasta siete fatti? Voi, indefessi e stacanovisti, ligi al dovere, puntuali, incapaci di esprimere delle emozioni e capaci di sopportare ogni stress lavorativo? Spolverate il sorriso da colloquio di lavoro. SALUTE: Quando si nasce con il colon più delicato dell’Universo, non è saggio mangiare roba scandente solo perché costa poco o “riempie”. In primavera poi è tutto più difficile per voi, perché gli sbalzi improvvisi di temperatura potrebbero essere fatali per le vostre pancine d’oro.. Prendete fermenti lattici.
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BILANCIA AMORE: L’inverno è passato anche per voi e in questo mese non vi farete mancare nulla, flirt, corteggiamenti, contatti nuovi e immancabili storie che ripescherete dal vostro passato per convincervi quanto siete stati affascinanti e fatali. Peccato che il tutto potrebbe sembrare finto. Siate onesti. LAVORO: E se vi gettaste nell’affascinante mondo del Wedding Planning? Coniugherebbe la vosta passione per i pizzi, le cerimonie pacchiane e la possibilità di dire agli altri come vestirsi alle feste…le mie sono proposte disinteressate! Ottimo mese, siate intraprendenti e sagaci, siete favoriti. SALUTE: Se pianificherete per bene il tempo, forse quest’anno arriverete a luglio senza quelle smagliature che sono il vostro peggiore incubo da febbraio. Forse potreste anche sperimentare una nuova sfumatura di biondo…le varianti sono infinite! Non abbiate paura di sperimentare, Venere è con voi. SCORPIONE AMORE: Questo non si chiama essere passionali. Questa è violenza PURA. E non fingete indifferenza, dico a voi adorati scorpioni, voi che con la vostra carica di charme potreste incantare l’universo. Marte nel toro forse è troppo, ma riponete la frusta…non serve ora. Fate L’amore, non fate la guerra! PEACE&LOVE. LAVORO: Un consiglio? Non firmate nulla prima della metà del mese! Potreste non essere lucidi nel valutare, concordare, magari potreste impegnarvi in cose che non siete in grado o non vorrete portare a termine. Fate un bel respiro. SALUTE: Non che siate famosi per dormire molto e per essere soggetti rilassati, mq questo mese sembrate non riuscire a tenere le palpebre chiuse…Cercate un canale di sfogo e coltivate l’arte del rilassamento. O magari contate le pecore prima di dormire. SAGITTARIO AMORE: Facciamo così, non vi dirò quello che potrebbe condizionarvi per tutto il mese. Lo so, siete impressionabili voi. Diciamo che sarà meglio (per l’equilibrio psicofisico di tutti noi) che voi stiate calmini e sereni, non saltiate a conclusioni affrettate e troviate il vostro personalissimo modo di esprimere l’amore come è giusto per voi. LAVORO: Tutti vi cercano, tutti vi vogliono. Potreste avere l’impressione di essere in una grande lavatrice con il programma del risciacquo in attivo. Procedete con cautela e non lasciatevi strizzare, le redini sono sempre vostre, non dimenticatelo! SALUTE: Ma è colpa di Giove se tenderete a usare il cibo come valvola di sfogo per ogni sorta di disagio? Occhio alla digestione. Forse è tempo di non forzarvi a farvi andare bene tutto e a stabilire i vostri giusti confini con il resto del mondo. CAPRICORNO AMORE: Care caprette, dotatevi d SVITOL, massaggiate le giunture disabituate e gettatevi nella mischia! Ma da quanto non vi capitava tutto
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questo movimento? Che bello, sono fiero di voi, siete vicinissimi a ottenere quello che stavate cercando da tempo. LAVORO: Ne sapete sempre una più di tutti, in questo mese non vi sarà difficile approfondire quello che vi sta più a cuore da mesi, è il momento giusto per dare l’affondo e per prendervi quello che vi spetta di diritto. Perseverate. SALUTE: Caprette, unitevi e magari uscite a pascolare all’aperto!Ottimo momento per mantenersi in forma, le giornate di sole sono un invito a uscire, incontrare amici, correre sotto il sole. Muovete quelle gambe!
ACQUARIO AMORE: “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi…” Ma è mai possibile che per voi l’equilibrio sta diventando sempre più un concetto astratto di difficile comprensione e attuazione e che la vostra stanza da letto è sempre più simile a un ufficio postale l’ultimo giorno delle tasse? Discernimento ci vuole. LAVORO: Era la fattura di marzo. O forse l’estratto conto di dicembre scorso. Fatto sta che voi a maggio potreste non ricordare più il PIN del vostro conto in banca e magari confessarlo al vostro vicino di casa in un attimo di distrazione. Comprate dell’olio di pesce in capsule per la memoria. SALUTE: Forse sarebbe meglio se evitaste di vivere costantemente in una dimensione parallela nella quale consumate tutte le vostre energie e poi quando ritornate nel qui e ora non ricordate neanche il vostro nome. Provate a stare nel verde e abbracciate gli alberi. PESCI AMORE: Sì, è vero. La cassiera del supermercato vi ha fatto “quel” genere di sguardi. E anche il barista ammiccava quando gli avete chiesto: “quant’è?” . Potreste avere l’impressione di essere capitati per sbaglio in una commedia erotica degli anni 60. Scegliete chi essere, se Pierino o la Fenech. LAVORO: Tutto sarà costruttivo e a vostro vantaggio, se solo vi ricorderete con chi state parlando e perché. Dalla vostra capacità di attenzione dipenderanno gli esiti del vostro futuro lavorativo. Non aspettatevi nulla da nessuno. SALUTE: Finalmente, quel colorito grigio-giallo potrebbe lasciare il posto a guance rosa o meglio ancora baciate dal sole di maggio. Cercate di aiutare il vostro corpo a scrollarsi di dosso le tossine invernali. E non covate rabbia o il fegato si ammala.
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