CARRON I ABSTRACT I DIESEL
DIESEL HEADQUARTERS I CANTIERE CARRON BREGANZE 2008 I 2010
CARRON I ABSTRACT I DIESEL DIESEL HEADQUARTERS I CANTIERE CARRON BREGANZE 2008 I 2010
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Diario Di Cantiere Carron Andrea Maraschin, Alberto Agnoli testo di Mario Anton Orefice “Dal punto di vista manageriale il primo obiettivo è stato quello di ricercare continuamente un perfetto equilibrio tra la gestione interna dell’impresa e quella esterna nei continui rapporti con la proprietà, la direzione lavori, i progettisti – racconta il direttore tecnico Andrea Maraschin. Un obiettivo che si può raggiungere solo mettendo in campo un’attenta selezione delle risorse aziendali, il capitale di maggior pregio di un’impresa, e una totale attenzione nelle capacità di ascolto e di proposta nei confronti degli interlocutori. Se si potesse creare un nome per tale materia la definirei “psicologia tecnica”, un mix di qualità empatiche e competenze tecniche. Tale strategia ci ha portato a condividere tavoli sereni ed equilibrati, a comporre ogni giorno i tasselli di un puzzle complesso. Al di là delle riflessioni sulla governance e sul controllo costi di un intervento del valore di 64 milioni di euro con un’articolazione in più contratti per la gestione delle opere civili, di quelle esterne e delle facciate, è stata una straordinaria avventura umana per la quale ringrazio il mio presidente Diego Carron e il mio team: Alberto Agnoli, Massimo Zamattia, Marino Davide, marco Chiurato, Giacomo Muraro , Stefano Brigo, Mauro Ferro, Lamberto Moras, Valter Marcon. Diversi i momenti cruciali ed emozionanti dettati da una tempistica molto stretta nella costruzione dei calcestruzzi armati. Un primo step importantissimo e, forse, il più sofferto. Un cantiere si “costruisce” nelle fasi iniziali con le personalità che hai di fronte e a fianco a te. I primi sei mesi sono stati fondamentali non solo per i calcestruzzi ma anche per creare una squadra vincente: nei tre anni di cantiere non ho ricevuto una sola lettera di reclamo o di protesta. Ritengo sia la miglior prova dell’efficienza e delle eccellenze raggiunte. Abbiamo dato molto ma abbiamo anche imparato molto in particolare nell’ambito della gestione della sicurezza attraverso il know how di Jacobs. A differenza di un modello di sicurezza intesa come vigilanza Jacobs ha coordinato un programma di sicurezza di progetto con protocolli articolati e apposite riunioni settimanali. È un modello che a partire dal cantiere Diesel abbiamo applicato anche ad altri cantieri della nostra azienda. La soddisfazione più grande ora è passare da Breganze e guardare l’Headquarter Diesel: rivedo nella mia mente un film di tre anni.” In collaborazione con il responsabile di cantiere Alberto Agnoli abbiamo sintetizzato il diario di questa straordinaria impresa.
Agosto-dicembre 2007 L’avventura comincia sotto un sole a picco in una calda giornata dell’estate 2007. Il termometro esterno agli uffici di cantiere segna 38 gradi. Quando arriva il trasporto speciale con i componenti delle gru da montare, il metallo giallo dei nostri giganti di cantiere è bollente, si può toccare solo con i guanti di protezione. In 48 ore posizioniamo le tre gru agli angoli dell’area di cantiere circa 80.000 metri quadrati sui quali ora non c’è nulla, solo nuda terra e sassi. In tre anni dobbiamo realizzare nuovo Headquarter Diesel, un volume di 280.000 metri cubi. Ci vorranno 624.000 ore di lavoro con una presenza media di 270 persone al giorno. Un villaggio di competenze e professionalità che vivrà gomito a gomito per quasi mille giorni. Data l’ampiezza e la complessità del cantiere è stato fondamentale il lavoro di coordinamento sia con le diverse ditte appaltanti sia con la direzione lavori, il project manager Gianpietro Monfredini, l’architetto Pierpaolo e la committenza rappresentata in cantiere da Alessandro Giannavola. Dal punto di vista operativa il cantiere è stato diviso in cinque aree corrispondenti ai principali corpi di fabbrica dell’Headquarter: Uffici, Magazzino, Centrale Tecnologica, Auditorio, Asilo. Le gru con i loro bracci di 60 e 70 metri si muovono come grandi fenicotteri per posare i ferri che quaranta ferraioli congiungono e montano senza sosta. Contemporaneamente vengono collocate le tavole dei casseri di contenimento. I lavori di getto della platea di fondazione - alta tre metri e che richiederà complessivamente 60.000 metri cubi di calcestruzzo-, la realizzazione dei plinti e dei pilastri si svolgono come su una grande scacchiera. Si procede per microaree realizzando sezioni di platea, colonne e pareti. Con la stessa tecnica, cioè per porzioni di fabbricato si arma il solaio degli Uffici, per il quale si utilizza la tecnica Cobiax, che ha il vantaggio di ridurre l’uso del calcestruzzo utilizzando delle sfere di polietilene inserite tra l’armatura superiore e quella inferiore, il che permette di ottenere una struttura più flessibile e meno pesante del 35 per cento rispetto ad un solaio tradizionale Il completamento del primo solaio avviene poco prima di Natale, il 22 dicembre è infatti una giornata fredda ma dal cielo terso e azzurro. Parallelamente da novembre sono iniziati i l lavori per le fondazioni,e il getto e l’armo di plinti e dei bicchieri per i pilastri prefabbricati sull’area di 20.000 metri quadrati del Magazzino. Gennaio-marzo 2008 Sono stati tre mesi che sono passati veloci con molte giornate nuvolose e un paio in cui la pioggia era così forte che abbiamo dovuto sospendere i lavori. Gli operai presenti in cantiere erano circa cinquanta ed erano tutti impegnati nella prosecuzione delle elevazioni della palazzina uffici e nella realizzazione del magazzino che verrà realizzato con strutture prefabbricate. Sin da questi primi mesi di cantiere uno degli argomenti che erano al centro delle numerosi conversazioni tra capicantiere, operai e responsabili delle ditte fornitrici era quello del programma sicurezza Jacobs al quale abbiamo abbiamo dedicato uno speciale house organ sull’argomento e fatto realizzare delle apposite vignette sul tema in varie lingue. 63
Dal primo giorno di cantiere abbiamo aderito ad un programma di regole rigorose. Ogni operaio prima di mettere piede in cantiere frequenta un corso sui dispositivi da adottare e sulle procedure da seguire. Ad ognuno veniva consegnata una scheda nella quale al termine della giornata può segnalare ai responsabili eventuali situazioni a rischio: si chiama Sor Safety Observation Report. Alla fine del mese agli operai autori delle migliori segnalazioni vengono consegnati dei premi. Ma c’è di più. Ogni squadra deve seguire il suo Pos, piano operativo della sicurezza sul quale è chiamato a vigilare il caposquadra e in tutto il quartiere, in giorni non predefiniti, gli uomini della Jacobs controllano il rispetto della normativa in materia. Aprile – settembre 2008 Nelle mattine di aprile guardiamo sempre il cielo con una certa preoccupazione. Diverse piogge improvvise ci costringono a fermare le lavorazioni anche per una giornata intera. Gli interventi comunque procedono a ritmo serrato con la presenza contemporanea in cantiere di quindici ditte diverse. Si continua con l’edificazione dei solai e delle strutture prefabbricate del magazzino. Contemporaneamente si realizzano le fondazioni della centrale tecnologica e iniziano i tracciamenti e gi scavi delle fondazioni dell’auditorium e i lavori preparatori per l’asilo. Il 29 maggio è una data importante, infatti festeggiamo le 100.000 ore senza infortuni. Il 22 settembre terminiamo i solai della palazzina uffici. A guardarla da qui, dal mio ufficio di cantiere, la palazzina uffici sembra una grande nave pronta a salpare per nuove mete. Ma c’è ancora tantissimo da fare. Nelle riunioni di cantiere oltre all’avanzamento lavori, alle varianti in corso d’opera, insieme a Jacobs dedichiamo molto tempo alle strategie per la sicurezza. Il cantiere evolve. Con il completamento dei solai degli uffici e la prossima conclusione di quelli del magazzino ci sarà l’ingresso in cantiere di numerose ditte e ed anche la necessità di movimentare una grande quantità di materiali: mattoni, bancali, bobine di cavi, tubazioni, canali, cassoni, attrezzature meccaniche. Con i tecnici Jacobs predisponiamo un piano per lo stoccaggio e per l’esecuzione dei sollevamenti che per quote e sbracci risultino critiche. A fine settembre vengono scelte le pitture per il magazzino e per la centrale tecnologica. Ottobre - dicembre 2008 In ottobre, mentre le giornate che si accorciano e annunciano che stiamo andando incontro all’inverno, terminiamo la posa in opera del solaio del magazzino e a fine mese completiamo l’impermeabilizzazione della copertura delle centrali tecnologiche , la verniciatura dei soffitti del magazzino. Proseguono le opere propedeutiche all’impermeabilizzazione della copertura del magazzino, così come le opere strutturali per i completamento dell’Auditorium, dell’asilo e delle le fognature. Gli impianti meccanici proseguono con la posa delle tubazioni nel cunicolo, mentre a breve inizierà la posa dell’impianto sprinkler, il sistema automatico di estinzione a pioggia in caso di incendio. Per la sicurezza Jacobs decide di effettuare una riunione alla settimana il mercoledì mattina alle 11. Il 27 novembre stappiamo delle ottime bottiglie 64
Prosecco alla fine del rurno. Festeggiamo la premiazione di tre operai che hanno redatto i migliori Safety Observation Report (le note sulle situazioni non a norma notate durante i lavori) . Si intensificano le attività preparatorie all’installazione degli impianti nel fabbricato uffici con l’esecuzione delle murature al piano interrato, delle pareti in cartongesso, dei massetti di pavimentazione. Gennaio-maggio 2009 Il cantiere è una piccola città. Per percorrerlo tutto senza fermarsi ad osservare attentamente i dettagli o per discutere con i vari capisquadra dei lavori in corso di svolgimento ci vuole almeno un’ora e mezza. LA superficie coperta si estende su un’area di 30.000 metri quadrati, la superficie totale è di 90.000. Non è un caso che la committenza l’abbia definito il Diesel Village. Quando sarà terminato qui vivranno circa mille persone, dove fino a ieri si è parlato di tecnica edile si parlerà di moda e creatività. Anche nel nostro lavoro comunque è necessaria una grande creatività perché le formule e linee disegnate sulla carta nella realtà devono essere adattate e applicate a condizioni e in circostanze che non sono mai le stesse. È stato un inverno molto piovoso e verso fine gennaio facciamo un bilancio soprattutto per quanto riguarda le lavorazioni esterne. Il ritardo viene quantificato in 18 giorni e insieme alla direzione lavori elaboriamo un piano per recuperare il tempo perso. A metà febbraio prendono il via i doppi turni per realizzare i pavimenti industriali del parcheggio e del magazzino. Si fissano sul calendario le date di arrivo dei macchinari per le centrali tecnologiche in modo da approntare le opportune misure e i percorsi di sicurezza: saranno consegnati i gruppi elettrogeni, la caldaia, i gruppi frigo e le torri evaporative. Cominciano i lavori per la posa dei pacchetti di copertura di cucina, palestra e prototipia. Si predispongono anche i lay out per l’impianto di irrigazione per i tetti verdi in copertura. A marzo inizia il montaggio delle prime facciate. Nel frattempo la presenza delle maestranze e delle ditte in cantiere è notevolmente aumentata sia per la parte impiantistica che per i primi allestimenti delle finiture interne. Così Jacobs ha intensificato in collaborazione con noi la programmazione delle riunioni per la sicurezza in cantiere: mercoledì alle 11.30 riunione con tutti i capisquara delle imprese presenti in cantiere e delle principali ditte appaltatrici; il mercoledì alle 17 riunione tecnica di coordinamento e analisi delle interferenze spaziotemporali tra le lavorazioni previste e risoluzione delle sovrapposizioni. Giugno-agosto 2009 Man mano che il cantiere progredisce mi rendo conto che i verbali delle riunioni di cantiere e il giornale lavori, e anche queste righe riassuntive, non riescono a descrivere la complessità e la ricchezza di rapporti umani che ogni giorno si intrecciano nei vari luoghi del cantiere. Questa non è solo una grande fabbrica che costruisce qualcosa, è innanzitutto un grande lavoro di gruppo dove sono in gioco tutti i sentimenti e dove nell’incontro delle necessità
più diverse è sempre necessario trovare una mediazione: tra capisquadra e ditte esterne, ora tra project manager e impresa, tra committenza e ditte appaltanti. Da giugno a agosto si terminano le tinteggiature antipolvere, la posa di porte tagliafuoco e portoni, i sottoservizi, la posa della fibra ottica. Si montano i cartongessi al piano interrato degli Uffici e si collauda il funzionamento degli ascensori. Si procede alle sigillature dei lucernari dello showroom, mentre nell’auditorium si completa il getto del massetto del backstage. Continua a ritmo serrato la posa dei cappelli di chiusura delle facciate e si realizzano gli scavi per la rete antincendio. Nei primi due piani degli uffici si predispongono le staffature per le travi fredde dell’impianto di condizionamento. Per quanto riguarda il tema della sicurezza, tutti i protagonisti del cantiere ricevono una conferma importante, Jacobs conferma che “le aree di lavoro sono ben separate, tutti gli operatori su piattaforme aeree sono imbracati, i ponteggi sono ben eseguiti, il livello di ordine e pulizia è buona”. Una data che non dimenticheremo è il 31 agosto, la data del water tackiness, in sintesi è il giorno in cui sono state completate in modo definitivo tutte le impermeabilizzazioni delle coperture (realizzate parte con tetti verdi e parte con un impianto fotovoltaico di ottomila metri quadrati) e la posa delle facciate in rame e vetro. Settembre-dicembre 2009
e entro fine gennaio termineremo la parte centrale dei parapetti. Si procede con la posa di serramenti, controsoffitti, pavimenti, impianti elettrici. A febbraio collaudiamo con esito positivo la centrale tecnologica e completiamo l’impinato antincendio nella zona magazzino e museo. Terminiamo anche le sottocentrali uffici e centriamo l’obiettivo del 1 marzo, giorno in cui consegniamo il primo piano all’azienda. Il personale Diesel accede dal cancello ovest, mentre nelle aree delimitate del cantiere centinaia di uomini si avvicinano a completare l’opera. Marzo-settembre 2010 La primavera passa in un lampo: ultimiamo gli impianti e le finiture dello showroom, della cucina, della reception, dell’auditorium e il foyer. A giugno tutto il personale Diesel è ospitato nel building. In estate si procede con le opere esterne, fra cui la modellazione del terreno, e piccole opere interne come contropareti e intonaci. Il 15 settembre si tiene l’inaugurazione ufficiale in concomitanza con il compleanno di Renzo Rosso. Il cantiere Diesel è stato per tutti noi un’eccezionale avventura umana e professionale.
In questo settembre luminoso che ci regala degli splendidi panorami verso l’Altopiano di Asiago e le Alpi, il traffico dei camion e dei tir continua ad intensificarsi. La programmazione per le finiture interne ha messo il turbo. Stendiamo dei veri e propri piani della viabilità per il carico e lo scarico delle merci. Le squadre procedono con la posa dei pavimenti sopraelevati degli uffici, le pareti divisorie e i controsoffitti. Un battaglione di elettricisti lavora senza sosta per cablare il Centro elaborazione dati. Si montano le cucine della mensa e le macchine del bar. A fine ottobre si completano la palestra e gli spogliatoi. Procediamo alla posa di un pavimento industriale nella zona reception, mentre proseguono le stesure del laminato fenolico per la protezione dei pavimenti sopraelevati e la posa degli impianti Sprinkler antincendio nello Showroom e in altre aree. Si collauda il funzionamento della cabina elettrica della centrale tecnologica e di una parte dell’impianto idrico. Si lavora febbrilmente ma con molta attenzione per non creare situazioni di confusione nocive sia per la tempistica che per la sicurezza. Terminiamo l’area archivio al piano interrato e la zona Ced Il nostro obiettivo è quello di permettere un primo trasferimento delle maestranze Diesel entro marzo 2010. Gennaio –marzo 2010 Molte le giornate fredde caratterizzate da un cielo piatto e bianco. Siamo alle strette finali: si lavora dalle 6.30 alle 18.30 con picchi di 300 persone al giorno. Ci prepariamo ad affrontare una fase complessa che vedrà convivere personale dell’azienda Diesel e maestranze impegnate nell’ultimazione dell’intervento. Montiamo le scale e le passerelle della reception 65
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DIESEL HEADQUARTERS CANTIERE CARRON BREGANZE - VI 2008 - 2010 CARRON Costruziooni Generali San Zenone degli Ezzelini - TV info@carron.it www.carron.it
ABSTRACT IMMAGINE INDUSTRIALE Mogliano Veneto - TV info@abstractimage.it www. abstractimage.it Foto e progetto grafico I ABSTRACT Impaginazione I Giorgia Revelli @ Alberto Bevilacqua - Tommaso Saccarola
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