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BIOGAS PUBBLICATO IL NUOVO BANDO PER OTTENERE GLI INCENTIVI

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MERCATINO

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PUBBLICATO IL NUOVO BANDO GSE PER GLI INCENTIVI AL BIOGAS AGRICOLO

Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha pubblicato il terzo Bando relativo al Registro per gli impianti a Biogas agricoli, previsto dalla Legge di bilancio 2019 (Legge n. 145/2018), accogliendo le novità previste sulla provenienza delle biomasse. Il rinnovo anche per il 2021 degli incentivi per i nuovi impianti a Biogas agricoli è stato un grande risultato ottenuto dalla Coldiretti che si somma alle migliorie ottenute con il decreto Semplificazioni di luglio. Un intervento atteso dalle imprese agricole impegnate in un difficile processo di innovazione per lo sviluppo sostenibile. Grazie all’impegno di Coldiretti il “milleproroghe” ha infatti rinnovato anche per il 2021 gli incentivi, previsti dalla vecchia Legge di bilancio 2019, secondo le modalità e le tariffe del D.M. 23/06/2016, per nuovi impianti a biogas con potenza elettrica non superiore a 300 kW, facenti parte del ciclo produttivo di una impresa agricola e/o di allevamento, e aventi determinate caratteristiche. Inoltre per il combinato disposto delle modifiche introdotte dal decreto Semplificazioni di luglio (D.L. 77/2021) sarà possibile alimentare gli impianti con reflui e materie derivanti prevalentemente dalle aziende realizzatrici, nel rispetto del principio di connessione ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile. Una importantissima risoluzione che conferma i principi di sviluppo di una economia circolare nel settore agricolo, garantendo alle imprese agricole la possibilità di alimentare gli impianti di biogas anche con i conferimenti degli effluenti zootecnici e di sottoprodotti, nel rispetto dei requisiti soggettivi e oggettivi della prevalenza. Il nuovo bando ha un contingente di spesa annua pari a 25 milioni di euro per gli impianti che risultano in graduatoria a Registro (pari a 500 milioni in 20 anni, che si sommano alle due precedenti analoghe misure di sostegno del 2019 e del 2020). Parallelamente, è valida anche l’opportunità per i piccoli impianti di potenza inferiore ai 100kW che, completati tutti i lavori nei termini previsti dal D.M. 23/06/2016, chiedono di accedere direttamente al meccanismo di incentivazione. Per partecipare al bando le imprese agricole hanno tempo sino al 23 novembre. Le richieste di iscrizione al Registro dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica, entro e non oltre il termine di chiusura, mediante il Portale informatico Fer-E.

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AIUTI ALLE FILIERE ZOOTECNICHE: ECCO LE ISTRUZIONI DI AGEA

L’Agea ha pubblicato le istruzioni operative per l’accesso ai contributi del Fondo per lo sviluppo e il sostegno alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura (istituito con la legge di Bilancio, n.178 del 30 dicembre 2020) relativamente anche all’integrazione delle domande del 2020 per la filiera suinicola, cunicola, dei vitelli carni bovine di età inferiore a 8 mesi, ovi caprina e caprina. Le domande vanno presentate dal 18 al 29 ottobre 2021. Lo stanziamento è di 32,5 milioni di cui 16 milioni per filiera suinicola (3,2 milioni per le nuove domande, 12,8 milioni per quelle del 2020); 2 milioni per la filiera cunicola (0,4 per le nuove domande e 1,6 milioni per quelle presentate lo scorso anno); 6,5 milioni per la filiera delle carni di vitello (1,3 domande 2021 e 5,2 milioni del 2020); 7,7 milioni per gli ovi caprini(1,3 milioni nuove richieste e 6,2 milioni per l’anno precedente); 0,3 milioni per la filiera caprina (0,06 milioni alle nuove domande e 0,24 alle vecchie). Possono presentare le domande per accedere all’aiuto le imprese che non hanno richiesto contributi nel 2020. Per i suini l’aiuto è fino a 18 euro per ogni scrofa nata, allevata dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, per le carni bovine di vitelli di età inferiore a 8 mesi un aiuto fino a 110 euro per ogni vitello nato, allevato e macellato in Italia tra i 1° marzo e il 30 giugno 2020. Per gli ovi caprini il sostegno è di 3 euro per ogni pecora o capra allevata da 1° maggio al 30 giugno 2020, per i caprini l’aiuto è fino a 6 euro per ciascun capretto nato, allevato e macellato dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 e infine per i conigli è riconosciuto fino a 1 euro a capo macellato dal 1° aprile al 30 giugno 2020. Per quanto riguarda l’integrazione delle domande 2020 per scrofe, carni bovine di vitelli di età inferiore a 8 mesi, ovi caprini e caprini gli importi sono gli stessi previsti per chi non ha presentato domanda nel 2020. Agea ha fornito le istruzioni anche per quanto riguarda gli aiuti alla filiera delle carni bovine 12/24 mesi che conta su uno stanziamento di 33 milioni per i capi macellati nel periodo marzo-settembre 2020. L’aiuto concesso è fino a 60 euro per ciascun capo che deve essere stato allevato dal richiedente per non meno di 6 mesi prima della macellazione. Stesso contributo fino a 60 auro per l’integrazione. Agea fa sapere che i termini per la presentazione delle domande saranno resi noti successivamente. Pubblicato anche il vademecum per le carni bovine di vitelli di età inferiore a 8 mesi allevati per un periodo non inferiore a 4 mesi prima della macellazione e per la filiera allevamento di vacche da latte. Lo stanziamento è di 2,5 milioni per le carni bovine di bovini di età inferiore a 8 mesi allevati per non meno di 4 mesi e macellati tra il 1° marzo e il 30 giugno 2020, mentre 26 milioni sono destinati alla filiera delle vacche da latte di età maggiore a 24 mesi e che abbiano partorito nella campagna 2020. Anche in questo capo le scadenze per inoltrare le richieste saranno comunicate con successive istruzioni operative.

“FONDO PER LO SVILUPPO E IL SOSTEGNO DELLE FILIERE AGRICOLE”: COSA DICE IL DECRETO

Per la filiera zootecnica riassumiamo come sono ripartiti i fondi: A. filiera suinicola (scrofe): 16 milioni di euro; B. filiera cunicola: 2 milioni di euro; C. filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi (vitelli nati allevati e macellati in Italia): 6,5 milioni di euro; D. filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi (vitelli allevati in Italia per un periodo non inferiore a 4 mesi prima della macellazione): 2,5 milioni di euro; E. filiera delle carni bovine di età compresa tra 12 e 24 mesi (vitelloni): 33 milioni di euro; F. filiera ovicaprina: 7,7 milioni di euro; G. filiera caprina: 0,3 milioni di euro; H. filiera di allevamento di vacche da latte: 26 milioni di euro.

PAGAMENTI AUTOMATICI SENZA NUOVE DOMANDE

Il Decreto prevede un pagamento automatico, senza nuove domande, alle imprese che abbiano già fatto domanda sul “Fondo filiere zootecniche 2020”, quindi, per gli aiuti destinati ad allevatori di scrofe (lettera A), conigli (lettera B), vitelli inferiori a 8 mesi nati allevati e macellati in Italia (lettera C), ovicaprini (lettera F) e caprini (lettera G), al netto delle risorse destinate per le nuove domande, sarà AGEA a determinare il nuovo aiuto dividendo le risorse disponibili per il numero di richiedenti e i capi per i quali sia stata già presentata domanda. Le risorse destinate alle filiere dei vitelli di età inferiore agli 8 mesi (lettere C e D) non sono cumulabili tra di loro e i richiedenti potranno presentare la richiesta di aiuto solo per una sola scegliendo tra le due misure. Il Decreto prevede, per ognuno dei settori già oggetto di aiuto con il DM 23 luglio 2020 (Fondo filiere zootecniche 2020), una riserva del 20% del budget assegnato a ogni singolo intervento in caso di NUOVE domande che potranno riguardare: • le imprese agricole di allevamento dei suini è concesso un aiuto fino a 18 euro per ogni scrofa allevata nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020; • le imprese agricole di allevamento di conigli è concesso un aiuto fino a 1 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020; • le imprese agricole di allevamento di bovini è concesso un aiuto fino a 110 euro per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1°marzo al 30 giugno 2020; • le imprese agricole di allevamento di ovicaprini è concesso un aiuto fino a 3 euro per ogni pecora o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020; • le imprese agricole di allevamento di caprini è concesso un aiuto fino a 6 euro per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1°gennaio al 30 giugno 2020.

Per questi settori già oggetto di aiuto lo scorso anno le NUOVE DOMANDE riguarderanno: • domande di imprese che NON hanno partecipato alla misura aperta con Decreto del 23 luglio 2020, relativo al primo “Fondo filiere zootecniche 2020”; • domande di imprese che avevano già presentato domanda sul primo Fondo filiere zootecniche e aggiungono con questa misura nuovi capi non denunciati con la precedente misura (ipotesi fortemente sconsigliata).

Rispetto al primo “Fondo filiere zootecniche 2020” ci sono alcuni settori oggetto di aiuto per i quali sarà necessario presentare domanda di aiuto e si tratta di: • vacche da latte con le risorse ripartite rispetto al numero dei capi da latte allevati nella campagna 2020, risultanti dalla BDN alla data del 31 dicembre 2020; • vitelli allevati almeno 4 mesi in Italia, con aiuto fino a 60 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020.

Discorso a parte per i vitelloni, le cui domande di aiuto (fino a 60 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° giugno al 31 luglio 2020 di età compresa tra 12 e 24 mesi e allevato dal richiedente per un periodo non inferiore a 6 mesi prima della macellazione) si sono chiuse ieri 16 settembre e che hanno una dotazione di circa 14 milioni di euro. Il decreto, infatti, stabilisce che le nuove risorse (33 milioni di euro) si aggiungeranno alle domande in corso, prevedendo l’allungamento del periodo di riferimento, che cambia da giugno-luglio 2020 a marzo-settembre 2020. In caso, stabilisce il Decreto, dovessero residuare risorse, le stesse saranno ripartite sempre in automatico sulle domande già presentate.

Restano validi i controlli già effettuati per le domande pregresse e resta fermo il limite di 225.000 euro massimo di aiuto previsto dalla Norma europea “Quadro temporaneo Covid-19” (in precedenza era di 100.000 euro).

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