DESIGN PORTFOLIO 2016 PRODUCT • SERVICE • COMMUNICATION | ALESSANDRA CHIAVARO
INFO & CONTATTI
Nata nel 1990 e cresciuta a Campobasso, nel 2008 mi sono trasferita a Roma per intraprendere gli studi universitari. Ho frequentato l’ISIA, il più antico Istituto Italiano per il Design, dove ho conseguito la laurea triennale in Disegno Industriale e la successiva specializzazione con indirizzo in Design dei Sistemi. Nel 2012, ultimo anno universitario, ho vinto una borsa di studio per aderire al CODE Exchange Program e ho trascorso un anno in Giappone, frequentando la Chiba University. All’età di 24 anni, da poco laureata, ho deciso di trasfermi a Londra per accrescere il mio portfolio e vivere una nuova esperienza formativa e di vita.
Roma, IT +39 320 687 2878 alechiavaro@gmail.com alessandrachiavaro
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2013 MEGAMILK
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DIDY industrial_studio tecnico per la produzione industriale. interaction_studio interazione U-I e I-I. environment_studio ambiente ospedaliero e tecnologia in uso. social_studio della componente psicologica dell’utente.
Didy è uno strumento diagnostico utilizzato in ambito clinico su soggetti affetti da disgrafia, per l’analisi del movimento dell’arto superiore. Il prodotto brevettato per il Laboratorio di Gait Analysis dell’ I.R.R.C.S San Raffaele Pisana di Roma, è nato nell’ambito della ricerca di tesi primo livello sull’uso della motion capture in ambito medico. Il progetto di ricerca è stato sviluppato in collaborazione con un team multisdisciplinare a partire da modelli preliminari fino alla realizzazione del protipo e al suo utilizzo in laboratorio.
RICERCA
BRIEF
L’obiettivo della ricerca svolta era quello di fornire uno strumento di diagnosi e allo stesso tempo di verifica dell’efficacia degli interventi terapeutici e riabilitativi in situazioni patologiche come la disgrafia o disortografia.
La progettazione della penna è stata vincolata da parametri precisi che ne consentissero il rilevamento attraverso un sistema di telecamere optoelettroniche. La ricerca si è svolta seguendo un processo itereativo di feedback e modifiche, in seguito ai test avvenuti in laboratorio. Il brief iniziale richiedeva le seguenti specifiche tecniche:
La disgrafia è un disturbo specifico dell’apprendimento, che si manifesta come difficoltà a riprodurre grafemi. Le componenti coinvolte in questo disturbo sono quella: • motoria (prensione), • percettiva (gestione dello spazio) • psico-motoria
• 3 marker, Ø10 mm, ad distanza compresa tra 30 e 35 mm • marker non allineati per agevolare il processo di acquisizione • attenzione alla componente ergonomica • possibilità di utilizzo sia per soggetti destrorsi che mancini • resistenza a forti sollecitazioni • punta retraibile per la misurazione della pressione esercitata.
MOTION CAPTURE IN AMBITO CLINICO Utilizzando la penna durante l’esecuzione di test specifici (UPRDS, Denver, VMI), attraverso lo studio dei movimenti dell’arto superiore nell’atto della scrittura, si possono rendere quantitativi degli items di scale di valutazione standardizzate. La penna, dotata di particolari marcatorimrif lettenti,mviene rilevata attraverso un sistema optolettronico di telecamere. Il sistema optoelettronico ad infrarossi, è inggrado di misurare le coordinate tridimensionali di marker, elementi di materiale catarifrangente, che vengono apposti sul corpo del soggetto in particolare punti di repere e
sulla parte terminale della penna utilizzata durante il test. Quando si effettua il test, l’apparecchiatura misura le coordinate tridimensionali (XYZ) dei marker, prima durante la prova statica [Fig.1] e poi durante la
prova di scrittura [Fig.2]. Le coordinate e il tracciato risultante vengono infine riprodotti al computer che, attraverso un software specifico, li rielabora ed analizza.
PROVA STATICA
PROVA DINAMICA
[Fig.1]
[Fig.2]
ERGONOMIA Considerando la difficoltà dei soggetti disgrafici nella prensione, particolare attenzione è stata data al corretta impugnatura. Gli incavi, posti in modo simmetrico sono stati pensati per garantirne l’usabilità sia per soggetti destrorsi che per mancini. [Fig.3-4]
SPECIFICHE TECNICHE La pressione è un elemento rilevante ai fini della diagnosi. Il meccanismo interno, grazie ad una molla per rendere la punta retraibile, consente di misurare la pressione esercitata sul foglio durante il test. [Fig.5]
[Fig.3-4]
[Fig.5]
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PIVOT furniture_soluzione di arredamento d’interni & lighting design; studio per l’ingegnerizzazione del prodotto. interaction_studio delle diverse modalità d’uso del prodotto.
Pivot è un applique da parete alimentata a LED, che combina la gestualità “touch”, normalmente legata all’uso di oggetti digitali, ad un funzionamento meccanico. Sulla superficie frontale della lampada sono presenti due dischi concentrici che si distinguono dal corpo lampada grazie ad un trattamento superficiale differenziato. Interagendo con questi due componenti, l’utente può manualmente modulare la luce usando il disco esterno per l’accensione e la regolazione dell’intensità luminosa, e il disco interno per manovrare la direzione del fascio luminoso.
Dimmer
INTENSITÀ LUMINOSA
Modulo LED
Disco accensione/ intensità
Disco alluminio Disco direzione
DIREZIONE
INTERAZIONE
SPECIFICHE TECNICHE
La rotazione e la rivoluzione dei rispettivi dischi consentono numerose variazioni di tipologia di luce: da diffusa uniformemente, se il disco interno è chiuso, a luce direzionale se questo viene aperto; da fioca a più decisa, a seconda della rotazione del disco esterno, con la possibilità di numerosi passaggi intermedi.
Il modulo Led ed il reostato, costituiscono il cuore tecnologico del progetto. Il dispositivo meccanico del dimmer è collegato al disco di comando attraverso un sistema di rinvio a puleggia, sito all’interno della scatola. Il disco è collegato al potenziometro tramite un O-ring che consente la trasmissione del moto rotatorio. L’applique è alimentata con un modulo da 8 LED e corrente a 220v, quindi direttamente collegabile ai fili della corrente senza l’aggiunta di un alimentatore.
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FANTOCHE interaction_studio sulle trasformazioni spaziali e morfologiche date dalla combinazione e interazione di due elementi. environment_ progetto inerente l’allestimento/decorazione di ambienti.
FORTUIT CHANGEMENT Fantoche è il risultato di una ricerca svolta durante il corso accademico di Teoria della forma, sulle trans-formazioni morfologico-spaziali fondate sul concetto dell’antagonismo e dell’opposto.
Si presenta come una superficie piatta, tagliata a forma di spirale. L’apporto di un semplice filo consente di trasformare radicalmente la morfologia dell’oggetto. Tramite la trazione dei fili che attraversano la superficie forata, Fantoche può infatti assumere di volta in volta forme diverse, passando da oggetto bidimensionale a vera e propria struttura tridimensionale. Questo studio si presta a diverse applicazioni: dall’allestimento al lighting design, in scala ridotta o notevolmente incrementata.
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COMBO environment_osservazione dell’exhibit e degli strumenti esistenti ed in uso negli zoo; studio ambiente abitativo degli oranghi in natura ed in cattività ; industrial_adeguamento del progetto in base alla tecnica produttiva industriale; social_focalizzazione sul problema della condizioni di vita degli animali in cattività ;
Combo è una struttura modulare componibile destinata agli exhibit dei primati negli zoo. Prendendo come riferimento le abitudini comportamentali e i bisogni degli oranghi nel loro ambiente naturale, il progetto si propone di migliorare le condizioni di vita dei primati in cattività , attenuando le problematiche derivanti da una componente ambientale ostile. Negli zoo si registrano infatti disturbi fisici e patologie comportamentali derivanti da spazi inadeguati e da un ambiente inalterabile; per tale motivo la soluzione proposta va ad intervenire sulla configurazione della struttura, rendendola estremamente variabile.
[Fig.1]
[Fig.2]
[Fig.3]
COMPONENTI Combo è composto da 6 elementi che, aggregati tra loro, consentono di creare diverse configurazioni per generare uno scenario sempre variabile, sia per gli oranghi che per i visitatori degli zoo. La base della struttura è la Griglia [Fig.1], su cui è possibile innestare diversi elementi : • “I”: un tronco che può ospitare fino a tre piani alloggiati ad altezze diverse, combinabile con altri elementi dello stesso tipo per sviluppare la struttura in altezza [Fig.2]; • la Vite-Perno [Fig.2] con la duplice funzione di elemento di giunzione e di supporto per facilitare l’arrampicata dell’orango; • il Secchio che agganciato con una molla consente all’animale di dondolarsi e giocare [Fig.3]; • il Quadro che agganciato con una molla, permette di ricreare una pavimentazione instabile, come in natura [Fig.3].
La diversa componibilità degli elementi di Combo, può condurre a svariate soluzioni d’arredo. Nella soluzione proposta in Fig.4 appaiono diversi utilizzi della Griglia: in verticale come parete d’arrampicata, e agganciata all’elemento Quadro tramite la vite-perno. In tal modo il Quadro diventerà un supporto rotante dando origine ad un gioco chiamato Voltafaccia. [Fig.4]
In quest’altra soluzione viene evidenziata una diversa funzione dell’elemento Secchio, sospeso con delle funi al soffitto in modo da creare con un effetto sali-scendi, un gioco detto Burla. Si nota inoltre la possibilità di utilizzare la Vite-Perno come pioli lungo l’elemento “I” e come supporto per l’inserimento nella struttura di una rete.
[Fig.5]
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TETRA-ESSE packaging_progettazione di una confezione innovativa basata sullo studio della tecnica di produzione delle confezioni di Tetrapak; graphic_proposte di grafica applicata alla soluzione di packaging.
Tetra-Esse è una confezione in Tetra Pak per succhi di frutta. Il concept si basa sull’idea di creare una confezione fortemente riconoscibile, grazie ad una forma meno rigida e più sinuosa.
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Grazie al suo profilo curvilineo e irregolare, Tetra-Esse si differenzia per contrasto anche dalle stesse confezioni in Tetra Pak, facendo risaltare il prodotto sugli scaffali. La sua conformazione inoltre, suggerisce la modalità d’uso: la concavità presente su due dei lati della confezione, infatti, rappresenta un’invito alla presa, che risulta più ergonomica, rispetto a quella delle confezioni standard. La confezione, avendo la faccia principale più larga, offre anche una superficie considerevole per inserire una grafica d’impatto che metta in risalto il contenuto.
Per evitare perdite di spazio in fase di trasporto, le confezioni sono affiancate con verso alternato, in modo tale che l’incavo di un lato di una confezione venga sfruttato per ospitare la sporgenza della confezione successiva.
Grazie all’inclinazione della parte superiore, il tappo non sporge dalla confezione e non rappresenta un ingombro nell’impilaggio.
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STABILO graphic_re-design grafico e stilistico del packaging. visual_creazione della composizione visiva per enfatizzare il contenuto del prodotto. packaging_studio della gamma e linea di prodotto e del posizionamento sul mercato; ottimizzazione dell’esperienza d’acquisto.
Il re-styling del packaging dei pastelli STABILO nasce dalla volontà di rinnovare l’image identity delll’azienda attraverso un pack più moderno ed accativante. Appartenendo ad una categoria di prodotti medio-alta, gli Stabilo necessitano di un rinnovamento estetico che conferisca al prodotto una veste più sobria e professionale, che li differenzi da pastelli di qualità inferiore, e che quindi risponda in modo più efficacie al target di consumatori di riferimento.
Le caratteristiche tecniche di prodotto, sono state stilizzate sotto forma di pittogrammi e riportate sul retro del packaging per una migliore gerarchizzazione delle informazioni.
IDEAZIONE L’immagine fotografica dei pastelli presente sul packaging in commercio è stata sostituita con un visual semplice che raffigura il contenuto attraverso una rappresentazione più astratta del prodotto. Il visual è composto da figure esagonali che rimandano alla sezione tipica dei pastelli Stabilo: in questo modo viene enfatizzata una caratteristica peculiare del prodotto senza che questo venga mai mostrato nella sua interezza. L’elemento del colore viene integrato nello stesso visual attraverso un gioco di trasparenze e di sovrapposizioni che rimanda anche ad una caratteristica secondaria dei pastelli, ovvero alla possibilità di renderli acquerellabili e quindi di sovraporre e mescolare i colori.
Sul retro sono riportati i colori presenti nella confezione, con relativo numero di riferimento. L’elemento numerico è stato introdotto per migliorare l’esperienza d’acquisto in una fase successiva: il consumatore è così facilitato nella ricerca dei pastelli che mancano per completare la scala colore.
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2GATHER graphic_design UI interaction_ design UX social_studio del fenomeno del crowdsourcing e delle pratiche derivate; environment_analisi e mappatura delle piattaforme di co-working esistenti sul web; service_concept di ampliamento e sviluppo dei servizi della piattaforma Linkedin.
“2gather” è un plug-in per la piattaforma LinkedIn, basato sul modello del crowdsourcing. L’idea nasce dalla volontà di creare sinergie lavorative, sfruttando le competenze specifiche di figure professionali differenti. Utilizzando il database del primo social network per il lavoro, il plug-in fornisce uno strumento di networking tra diversi settori e permette di sviluppare progetti in una prospettiva sistemica, includendo tutti i profili professionali che possono dare un contributo prezioso ad uno specifico progetto.
PROBLEMA Mancanza di sinergia tra diversi settori professionali; difficoltà di networking con professionisti in settori differenti.
DINAMICHE Usare in modo appropriato il capitale di risorse umane; scoprire aree di co-progettazione condivisibili; incoraggiare e facilitare l’incontro e la collaborazione di diverse figure professionali.
LOGICHE Sfruttare un database ben organizzato di professionisti, per consentire l’incontro e l’attivazione di sinergie.
SOLUZIONE Creare un prodotto/servizio per favorire la conoscenza di capacità e competenze di vari professionisti al fine di sviluppare progetti condivisi.
OBIETTIVI DI PROGETTO BEN STRUTTURATO
DIFFUSO A LIVELLO GLOBALE
NON DESTINATO ALLE NICCHIE AFFIDABILE
CATEGORIZZATO MA NON SETTORIALE IN LINEA CON IL BRIEF
Per rispondere agli obiettivi della ricerca, sono stati fissati dei prerequisiti fondamentali per il nuovo servizio. La scelta di voler preservare queste caratteristiche prestabilite ha portato ad una svolta progettuale significativa: invece di creare l’ennesima piattaforma a se stante, si è ritenuto che la soluzione più appropriata fosse quella di appoggiarsi ad una piattaforma esistente già ben radicata e diffusa a livello globale, nonchè ben strutturata ma non settoriale a livello professionale: LinkedIn.
INTERVENTI Le nuove funzionalità introdotte sono coerenti con il modello di grafica e di interazione del social network. Il plug-in 2gather implementa nuove funzioni ben strutturate ed integrate allo scenario di riferimento, senza modificarne tratti distintivi, senza apportare modifiche sostanziali e senza intervenire drasticamente nè a livello concettuale nè visivamente.
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2GATEHR TAB
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Create per creare una nuova pagina di progetto utilizzando un format per illustrare sinteticamente il concept, taggare parole chiave per argomenti correlati e figure professionali ricercate. Explore per cercare progetti esistenti utilizzanto i filtri di ricerca in base all’argomento, ai profili ricercati, ai progetti nella tua rete di contatti, e le pagine consigliate per te.
Skills apprezzamenti sulle capacità relative al lavoro di gruppo, ricevuti dai propri collaboratori in un progetto.
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Availability per conoscere in modo dettagliato la disponibilità di un profilo per l’adesione ad un progetto. Projects per mostrare progetti a cui si è partecipato o si è contribuito, utilizzando la piattaforma.
Q&A
Ask per richidere il parere di un esperto su un determinato quesito; answer per rispondere a domande poste da altri utenti su temi di propria competenza.
Software/siti web/plug-in di project management per la gestione e organizzazione del flusso di lavoro, delle scadenze e della divisione dei compiti all’interno del gruppo. TOOLS
Software/siti web/plug-in di condivisione di file per agevolare l’aggiornamento continuo sullo stato del progetto. Software/siti web/plug-in di comunicazione per facilitare un’interazione tra i componenti del gruppo, in particolare in remoto.
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Marketing Manager Centre for Sustainable Value
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DESCRIZIONE Psychologyst Social Works ssociation The world population is aging dramatically and more seniors find themselves living on their own, many are also dying alone. The deaths most often involve middle age men and elderly people, that often lead a hard life with inhuman pace of work and gradually isolate themselves from society. In 2008 more than 2,200 people over 65 died lonely deaths, according to statistics from the city Bureau of Social Welfare and Public Health.
Welfare ssessor Public overnment
Healt Instute employee epartment of ITSS
TAGS Tramite l’uso di tag, è possibile connettere il proprio progetto ad altri progetti simili ma appartenenti a categorie diverse, e viceversa. È possibile inoltre segnalare i settori di competenza utili allo sviluppo del progetto in esame.
Required professionals
Category Social Issues
Nurse Bio Engeneer
Hashtags Healt care Neighborhood
Community
Elderly
Family
Service esigner Propose your professional profile
POSIZIONI APERTE Possono essere segnalati i profili professionali ricercati o lasciare aperta la possibilità ad altri professionisti interessati di proporre la propria candidatura.
PROFILE PAGE
Sulla pagina di profilo, nel tab “2gather”, sono presenti tre tipologie di informazione: apprezzamenti, disponibilità e progetti. Da un sondaggio effettuato durante la fase di ideazione, è risultato particolarmente importante inserire uno strumento che consentisse di scegliere i partner per la formazione del team di lavoro, in base a competenze e caratteristiche specifiche. A seguito di un progetto svolto, viene infatti chiesto agli utenti di 2gather di indicare un punto di forza delle persone con cui si è collaborato, in modo da fornire un filtro di selezione per i futuri partner di lavoro. Possono essere inlotre indicate le caratteristiche che si prediligono per i propri potenziali collaboratori; questo strumento consente alle persone di autocandidarsi o di accettare candidature se ritengono di rispecchiare le caratteristiche ricercate. La seconda parte del tab è relativa alla disponibilità, sia in termini temporali veri e propri, sia in termini di disponibilità ad accettare tipologie specifiche di progetti (es.finanziati o non finanziati). L’ultima parte, come una vetrina, permette di mostrare i progetti che l’utente ha svolto tramite la piattaforma, in modo da poter mettere in evidenza le proprie capacità.
LOGO 2gather è un incontro di elementi. Il logo rappresenta l’unione di valori e di personalità che, grazie alla collaborazione, danno vita ad un progetto comune. Tre colori, a sottolineare la differenza sostanziale tra i componenti del gruppo, si sovrappongono, si intersecano e danno vita a nuove sfumature che non potrebbero esistere se anche uno solo degli elementi venisse a mancare. La metafora del colore mostra visivamente come ogni componente dia un suo contributo e allo stesso tempo riesca ad assimilare qualcosa dell’altro, facendolo proprio. Il logo di 2gather è una figura aperta, una figura formatasi da uno dei tanti possibili incontri che con l’aggregazione di nuovi elementi può dar vita ad una maglia più grande.
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OTONARI social_studio del fenomeno dei “Kodokushiâ€?; environment_ricerca sulle dinamiche relazionali nel contesto del vicinato nella comunitĂ giapponese; service_proposta di soluzione al problema tramite progetto di service design; graphic_design delle grafiche per il servizio.
DESIGN RESEARCH QUESTIONS: HOW TO PREVENT KODOKUSHI? Otonari is a service design project to prevent the growing phenomenon of social isolation. As Japan’s population is aging dramatically and more seniors find themselves living on their own, many are also dying alone, victims of “kodokushi” who only get noticed well after the fact. This phenomenon first described in the 1980s, has become hauntingly common. In 2008 in Tokyo, more than 2,200 people over 65 died lonely deaths, according to statistics from the city Bureau of Social Welfare and Public Health. The outcomes of the research suggested an interesting hint to design a service for prevention of elderly isolation and their consequent lonely death. In particular the focus of the project is the neighborhood, a primary institution to establish and maintain social relationship in a local context. The service involves local government, condominium self-government and neighborhood, encouraging to create a sense of community and sensitizing people to kodokushi problem.
PERSONA
OTONARI-SYSTEM The service “Otonari System� includes three products: Otonari-Plant, Otonari-magnets and Otonari-cards. The first product is Otonari-plant: is a vase hung on to the external side of the door of elderly living alone in Danchi (the typical japanese condominum). The plant, is something that elderly should take care and, at the same time, is a metaphor of the living conditions of the elderly itself. The product that contains the plant has an integrated whiteboard on which people can leave messages for their neighbours. In addition people can share their interesting and skills using the Otonari-magnets on the whiteboard. All this products are provided by Local Government and delivered by next neighbours, a simple way to have the first approach and establish a relationship. The last product, Otonari-board is a board that contains a personal card for each person resident in the Danchi, about 15 people in total.
STAKEHOLDER MAP
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MAGAZINE DESIGN RIVISTA MENSILE THE NIDO COLLECTION
PACKAGING PROPOSTA DI VISUAL DESIGN PER MEGAMILK SNOW BRAND
ECO-DESIGN PACKAGING CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
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CONCEPT DESIGN PROPOSTA PRODOTTO/SERVIZIO BIBLIOTECA 2.0 PER FUJITSU
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10,100,1000 PALLET WORKSHOP ECO-DESIGN E CREATIVITÀ
FINE GRAZIE PER IL VOSTRO TEMPO
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