MASTER KOINÉ Professione formatore nella didattica della comunicazione
E-Portfolio Prof.ssa Alessandra Iacobelli
L'E-portfolio documenta tutte le attività formative teoriche e laboratoriali, di Project Work 1 (sperimentazione innovativa nelle classi) e di Project Work 2 (formazione e aggiornamento dei Docenti) da me svolte nei due anni di partecipazione al Master Universitario di II livello in “Koinè. Professione formatore per la didattica della comunicazione”, istituito nell’Anno accademico 2013/2014 presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell'Università degli studi G. D'Annunzio di Chieti - Pescara. Il Master, promosso dal M.I.U.R. come percorso di formazione di futuri formatori, ha avuto come obiettivo primario quello di sviluppare conoscenze e competenze relative all’asse culturale dei linguaggi e di formare la figura professionale del formatore per la didattica della comunicazione che si occupi di:
progettazione didattica attraverso l'uso di linguaggi e strumenti multimediali;
progettazione e impiego di strumenti e strategie di valutazione che prevedono l'integrazione di linguaggi multimediali;
attivazione di processi di analisi dei testi mediali e multimediali;
progettazione e comunicazione di prodotti culturali attraverso strumenti multimediali;
progettazione e gestione di un curriculum multimediale nel sistema-scuola;
gestione di attività di monitoraggio e valutazione di un processo formativo
L'ampia offerta formativa del Master, supervisionata da un Comitato tecnico-scientifico coordinato dalla Prof.ssa Giselda Antonelli, si è svolta in modalità blended learning della durata di 1500 ore così suddivise: 336 ore di didattica articolate in 112 ore (56 ore per anno) in presenza 224 on line (attraverso la piattaforma UNIDAV gestita dall’Università sede del Masterr 664 ore di studio individuale 500 ore di stage (svolte presso la sede di servizio e rivolte sia a studenti che a docenti) Le aree curriculari suddivise in Moduli hanno sviluppato tematiche riguardanti: introduzione alla comunicazione; competenze chiave di cittadinanza; digital literacy e media education; laboratorio audiovisivo; laboratorio radiofonico; gestione della progettazione multimediale; gestione dei processi di valutazione; laboratorio artisticoespressivo; laboratorio di convergenza digitale; test on line; forum di discussione; 2 attività di Project work e di stage presso la sede scolastica d'appartenenza; e-portfolio di documentazione individuale. Un grazie particolare va alla Prof.ssa Giselda Antonelli e alle sue preziose collaboratrici, Raffaella Peroni, Giovanna Di Felice, Roberta Di Risio, e a tutti i colleghi del Master che hanno segnato con professionalità ed esclusività, questa mia formazione.
"Koinè. Professione formatore per la didattica della comunicazione" » PRIMO ANNO » INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE » Forum: Introduzione alla comunicazione
Esercitazione Individuale: Prof.ssa ALESSANDRA IACOBELLI
Corso di formazione per docenti di ogni ordine e grado, operatori culturali, formatori: Media education e cittadinanza attiva
Finalità del corso
Formazione di una figura specializzata in Media Education e Cittadinanza attiva
Formare figure professionali in grado di operare con i nuovi media e le nuove tecnologie in campo scolastico ed extrascolastico
Obiettivi formativi
Formare educatori mediali dotati di conoscenze e competenze da spendere in campo scolastico, educativo e formativo
Sviluppare la comunicazione interpersonale e interattiva, promuovendo quel mutamento culturale generalizzato capace di far fronte all’irrompere delle nuove tecnologie nel sistema formativo, sociale e culturale del nostro tempo. Educare alla cittadinanza (formare "lettori critici " e "autori consapevoli" dei linguaggi mediali) Acquisire abilità specifiche quali: la conoscenza e l’uso dei linguaggi, dell’audiovisivo, della tecnologia della comunicazione, della didattica multimediale.
Esercitazione Individuale: Prof.ssa ALESSANDRA IACOBELLI
Utilizzare nuovi dispositivi mediali in ambito didattico e formativo:
competenze comunicative e gli strumenti adeguati ed utili per discernere le strategie comunicative da adottare ed i linguaggi da utilizzare
Percorso formativo: scelte metodologiche
competenze pratiche per l’utilizzo dei nuovi dispositivi mediali nella conduzione di attività di classe e d’aula
Il percorso formativo, della durata di 1500 ore, prevede l’integrazione sistemica tra le forme metodologiche originali di ognuna delle tre tipologie di relazione formativa: In presenza 130 ore
con docenti-esperti che si relazionano a gruppi variabili di insegnanti in aula e/o in laboratorio, attraverso comunicazione orale supportata da tecnologie informatiche e telematiche e con le fasi di emissione, ricezione e feedback sincrone
Sul campo 540 di stage
con ricerche applicate e ricercaazione nelle classi o luogo di formazione, e con gruppi di miglioramento della qualità (efficacia-efficienza interna e esterna dell’istituto o luogo di lavoro);
On line 230 ore
cooperativa e collaborativa tra esperti e gruppi di insegnanti, con ricerca e uso delle risorse didattiche situate nel Web e con comunicazione testuale, orale e audio-visiva asincrona e sincrona
Esercitazione Individuale: Prof.ssa ALESSANDRA IACOBELLI
Sono previste 600 ore di studio individuale corrispondenti all'analisi dei materiali del corso e alla preparazione di prodotti individuali. Scelte metodologiche: Learning object, tutorial, learning activities, Learning by doing, wiki, case studies, apprendimento cooperativo, problem solving. Valutazione
La Valutazione prevede: Esercitazioni pratiche individuali quali simulazioni e role-playng e di gruppo in cui i partecipanti, suddivisi in sottogruppi, lavorano in team. Schede di valutazione di prodotti multimediali ad uso didattico.
Articolazione del percorso
Il percorso formativo si articola in 8 Moduli cosĂŹ definiti: 1 - MODULO Comunicazione e Media Pedagogia della comunicazione e dei media Tecnologia della comunicazione formativa Didattica della comunicazione e comunicazione multimediale Laboratorio di strategie comunicative 2 - MODULO Le Competenze chiave di cittadinanza Il quadro di riferimento europeo: le otto competenze Progettare e valutare le competenze chiave I media nelle indicazioni ministeriali
Esercitazione Individuale: Prof.ssa ALESSANDRA IACOBELLI
Laboratorio sulle competenze d'asse: l'Asse dei Linguaggi nel biennio dell'obbligo 3 - MODULO Digital Literacy: uso consapevole Psicologia del web Etica e metodi di riflessione per la Digital Literacy Privacy e sicurezza Laboratorio Web 2.0 4 - MODULO Analisi dei linguaggi e dei meccanismi mediali Linguaggio audiovisivo: teorie e tecniche Linguaggio sonoro: teorie e tecniche Linguaggio multimediale: teorie e tecniche Laboratorio di produzione: la video-lezione 5 - MODULO Media Digitali Teorie e tecniche dei Nuovi media Ambienti di apprendimento digitale Apprendimento digitale a scuola e altri contesti formativi Laboratorio di Social network 6 - MODULO Comunicare e insegnare con le nuove tecnologie Competenze digitali, ambienti di apprendimento, creativitĂ Contenuti e pratiche per la comunicazione , formativa
Esercitazione Individuale: Prof.ssa ALESSANDRA IACOBELLI
LIM, Tablet, ebook, mobile Laboratorio di uso efficace di ambienti di apprendimento 7 - MODULO Narrazioni digitali Nuovi media e contesti di formazione Fondamenti di progettazione didattica e formativa Fondamenti di valutazione didattica e formativa Laboratorio di progettazione e realizzazione ipermediale di contenuti digitali 8 - MODULO Media Education e contesti territoriali La ricerca educativa Tecniche e strategie d'intervento Progettare e integrare attivitĂ di ME nel settore culturale Workshop: Presentazione del percorso mediaeducativo (PRODOTTO FINALE: costruzione di un progetto spendibile nel proprio contesto formativo) Strumenti
Presentazioni in ppt; Materiali di studio; Mapping, Video-lezioni; Bibliografia; Social software; Blog/Wiki; Sitografia; MOODLE: la piattaforma elearning; Software didattici specifici, Lavagne interattive, Smartphone, Tablet; Prove di autovalutazione.
"Koinè. Professione formatore per la didattica della comunicazione" » PRIMO ANNO » LABORATORIO AUDIOVISIVO
SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL VIDEO
GRUPPO DI RIFERIMENTO: TRE…NO! CINQUE COMPONENTI DEL GRUPPO: Alessandra Checchia Maria Di Taranto Alessandra Iacobelli Antonella Rotondella Gerardo Zenga TITOLO DELL’OPERA: "Non aprite quell'ebook" GENERE DELL’OPERA: Video corto dal tema noir ironico MOTIVAZIONI (PERCHE’ AVETE SCELTO QUESTA IDEA?): Per riflettere sull'impatto delle nuove tecnologie con le forme tradizionali di insegnamento
SINOSSI: Mette a confronto le metodologie tradizionali e innovative; ironizza sull'assassinio del cartaceo e del docente per mano dell'e-book, per esorcizzare la paura del nuovo che avanza.
CONNOTAZIONE (QUALE E’ IL SIGNIFICATO IMPLICITO DEL MESSAGGIO) Motivare i docenti e portarli a riflettere sulle modalità formative della media education "nella scuola della modernità e produrre un proficuo compromesso" (G. Antonelli - Digital Generation e nuove modalità relazionali in famiglia ed a scuola).
MASTER KOINE' LABORATORIO AUDIOVISIVO GRUPPO DI LAVORO: "TRE NO, CINQUE!" SCALETTA Tema Perché Che cosa Taglio
eBook vs Book per riflettere sull'impatto delle nuove tecnologie con le forme tradizionali di insegnamento Esorcizzare la paura del nuovo Noir - Ironico
SCENEGGIATURA Prima scena Porta di una classe che si apre con un sinistro cigolio… (rumore in sottofondo Seconda Il docente1 entra in classe e si vede un'aula vuota con il libro della scena Divina Commedia su tutti i banchi. Il docente1 dice: "ragazzi, aprite il libro a pagina 32 e seguite la lezione" Il docente1 legge i versi di Dante: "Nel mezzo del cammin…" Terza scena Il docente2, in classe, davanti alla LIM, con gli alunni ai loro posti tutti dotati di tablet, dice: "andate al link www.dante.it" e seguite Beningni mentre declama l'incipit del canto primo del l'inferno". Parte il video di Benigni che recita Dante Quarta scena Il docente1 si reca in sala docenti con molti libri (pesanti) sotto braccio e li depone nel proprio cassetto. In questo momento si vede una mano che, "armata di tablet" colpisce il docente alle spalle. La scena si conclude con una macchia di sangue e una risata diabolica (effetti audio-video) Quinta scena Il docente1, è seduto in sala docente addormentato sul libro di Dante; all'improvviso si sveglia spaventato, come dopo un incubo. Si alza, ritorna al cassetto, estrae un tablet ed entra in classe. Sesta scena La porta dell'aula è chiusa. Suona la campanella, il docente1 esce dalla classe con il tablet in mano, mente uno studente fa lo stesso con un libro.
LABORATORIO AUDIOVISIVO SCHEDA DIDATTICA SCUOLE COINVOLTE
INFANZIA - II Circolo "Mons. Petronelli" – Trani – INS. ALESSANDRA CHECCHIA SECONDARIA DI II GRADO ITIS "Jannuzzi" – Andria – Prof. GERARDO ZENGA L.S. "V. VECCHI" – Trani – Prof.ssa MARIA DI TARANTO IISS "Elena di Savoia - P. Calamandrei" – Bari – Prof.ssa ALESSANDRA IACOBELLI ITIS "Galileo Ferraris" – Molfetta – Prof.ssa ANTONELLA ROTONDELLA
TITOLO BOOKTRAILERS: IL PIACERE DELLA LETTURA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 TIPOLOGIA DELLE SCUOLE Una scuola primaria e 4 scuole secondarie di secondo grado
DISCIPLINE COINVOLTE Asse dei linguaggi (Italiano, Inglese, Filosofia; altri linguaggi: Informatica) CLASSI COINVOLTE Classe seconda per la scuola primaria Classi terze per le scuole secondarie di secondo grado
1
Abstract (max 1000 car.)
L'idea è quella di realizzare 3 booktrailers per promuovere 3 diversi libri. Il booktrailer ha un esclusivo potenziale formativo: l’idea che un invito piacevole e accattivante a leggere possa diventare anche lo strumento per imparare ad amare la lettura. Ovvero il booktrailer più che veicolare attraverso un video promozionale un messaggio pubblicitario, può servire a comprendere un libro, ad approfondirlo e a rifigurarlo secondo la propria sensibilità e creatività. Obiettivo del lavoro sarà quello di realizzare un prodotto finale innovativo e originale all’interno dell’attività scolastica. La partecipazione a questa iniziativa prevede la necessaria messa in gioco di alcune caratteristiche personali: la fantasia, la creatività, l’abilità tecnica nell’utilizzo delle tecnologie multimediali e digitali; la capacità di scrivere una sceneggiatura originale, scegliere dialoghi, immagini, musiche e, non ultimo, l’utilizzo di un programma informatico per il montaggio dei videoclip. I ragazzi, lavorando in questo modo, avranno la possibilità di raccontare il libro in una forma nuova, che è quella delle immagini e dei suoni, realizzando un videoclip e presentando una nuova modalità per “far parlare il libro”.
Argomenti/temi affrontati
Tema della diversità Il brutto anatroccolo Il razzismo spiegato a mia figlia L'amico ritrovato
Tipologia di esperienza
Curriculare √
monodisciplinare multidisciplinare monodisciplinare multidisciplinare
extracurriculare Periodo e/o durata • Due mesi circa Per un totale di ore: 20
Risorse
Risorse umane: • Docente della disciplina • Docente di laboratorio Risorse finanziarie: nessun costo Strumenti: Aula multimediale, LIM, Videocamera, Fotocamera, Microfoni, luci, pannelli per effetti luce, postazioni audio-video, software di montaggio Materiali: Modello di scheda tecnica per lettura del libro, CD, DVD, Pen-drive, materiale cartaceo.
2
Obiettivi di apprendimento, formativi e didattici (specifici e/o trasversali dell'esperienza)
Sviluppare abilità di letturaSviluppare il pensiero e di ascolto. divergente.
Potenziare le abilità espressive e comunicative.
Potenziare la collaborazione e l’esperienza individuale.
Acquisire consapevolezza degli strumenti linguistici attraverso attività piacevoli
Potenziare l’autoconoscenza e l’autoconsapevolezza.
Potenziare la capacità di visualizzazione. Utilizzare capacità immaginifiche.
Combinare pensiero divergente e pensiero Potenziare l’autostima e il convergente. senso di responsabilità. Utilizzare capacità di Riconoscere le proprie osservazione. emozioni e imparare a gestirle.
Amare la lettura e la scrittura. Acquisire capacità comunicative creative
Trasformare i limiti in opportunità
Connessione con l'asse dei linguaggi ministeriale (DM 139/2007)
Competenze (C) Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti (C1)
Abilità (A) 1. Comprendere il messaggio in un testo orale 2. Cogliere le relazioni logiche fra le componenti di un testo orale 3. Esporre in modo chiaro, logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati 4. Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale 3
Conoscenze (CN) 1. Principali strutture Grammaticali della lingua italiana 2. Elementi di base delle funzioni della lingua 3. Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali 4. contesto, scopo e destinatario della comunicazione 5. codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non 6. Principi di organizzazione
5. Affrontare più situazioni comunicative scambiando idee per esprimere anche il proprio punto di vista 6. Individuare il punto di vista dell’altro
Indica quali Competenze trasversali hai incluso nel tuo percorso didattico
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo (C2)
1. Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi 2. applicare strategie diverse di lettura 3. Individuare natura,funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo 4. Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali (C4)
1. Comprendere i prodotti della comunicazione audiovisiva 2. Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni, ecc.)
• Imparare ad imparare • Progettare • Comunicare • Collaborare e Partecipare
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del discorso descrittivo,narrativo, espositivo,argomentativo
1. Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi 2. Principali connettivi logici 3. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi 4. Tecniche di lettura analitica e sintetica 5. Tecniche di lettura espressiva 6. Denotazione e connotazione 7. Principali generi letterari, con particolare riferimento alla tradizione italiana 8. Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere 1. Principali componenti strutturali ed espressive di un prodotto audiovisivo 2. semplici applicazioni per la elaborazione audio e video 3. Uso essenziale della comunicazione telematica
• Agire in modo autonomo e consapevole • Risolvere problemi • Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire e interpretare le informazioni
Strategie didattiche
Le strategie didattiche più efficaci al raggiungimento degli obiettivi saranno di tipo laboratoriali, proprie di un apprendimento attivo che consente di valorizzare gli stili di apprendimento degli studenti, di promuovere la conoscenza attraverso l’esperienza e la riflessione sull’esperienza (metacognizione), di esercitare le competenze apprese sul campo. Il laboratorio può essere considerato la metafora di come dovrebbe avvenire tutto l’apprendimento: uno spazio nel quale poter fare esperienze insieme agli altri, dove si imparano ad usare procedure, materiali, metodi che stimolano processi reali di apprendimento e favoriscono la “costruzione” di conoscenze. La didattica laboratoriale, infatti, consente di creare situazioni di apprendimento che: - privilegiano la costruzione della conoscenza e non la sua riproduzione; - presentano compiti autentici; - consentono rappresentazioni multiple della realtà; - favoriscono la riflessione e il ragionamento; - favoriscono la costruzione cooperativa della conoscenza. In questa logica saranno utilizzate anche altre strategie di insegnamento di tipo collaborativo – il cooperative learning, la peer education, e l’uso creativo di quelle tecnologie che si configurano come ambienti di apprendimento, dove gli studenti possono sperimentare con modalità innovative e mettersi alla prova in prima persona. Programma di massima delle attività: Incontro con gli insegnanti per programmare il lavoro; Costituzione dei gruppi di lavoro all’interno delle singole classi Presentazione del testo/testi scelto/i per l'iniziativa. Attività didattica con insegnanti e ragazzi per spiegare l’iniziativa e fornire elementi di programmazione del lavoro e strumenti di montaggio e regia; verranno mostrati alcuni booktrailers Lezioni di video-montaggio per trasferire nozioni fondamentali sulla tecnica di realizzazione di un video. Attività di verifica del lavoro.
Indicare le strategie didattiche
competenze
Strategie didattiche
Padroneggiare gli
o Analisi del codice linguistico, delle forme e delle
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adottate, connesse all’asse dei linguaggi
strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
Utilizzare e produrre testi multimediali cornice socioculturale di riferimento Metodi
Risultati di apprendimento attesi
o o o o
strategie della comunicazione Analisi delle strategie della comunicazione non verbale Analisi dell’autorialità del testo (intenzionalità, ideologia dell’autore presente nel testo…) Analisi del codice linguistico in relazione al contesto comunicativo specifico di utilizzo Ricontestualizzazione della struttura narrativa proposta in contesti narrativi e mediali diversi, utilizzando stili espressivi diversi
o Analisi del testo scritto e comparazione con il contesto situazionale della narrazione, o Rappresentazione narrativa e interpretazione testuale, confronto semantico sui processi interpretativi degli attori o Trasposizione dei generi letterari nei diversi linguaggi non verbali e multimediali o Comparazione espressiva o Ricostruzione e rappresentazione del contesto storico e socioculturale delle opere rappresentate utilizzando le caratteristiche del linguaggio mediale o altro:............................................................................... o Analisi dell’audiovisivo o Produzione di un audiovisivo -Riprese e postproduzioneo Analisi e produzione multimediale o altro:..............................................................................
•
lezione frontale
•
lavori di gruppi
•
problem solving
•
collaborative/cooperative learning
•
simulazione
•
role playing
In ambito didattico e formativo ci si aspetta il raggiungimento degli obiettivi sopra definiti ed efficacemente veicolati dalla didattica laboratoriale. Inoltre, l’impiego del booktrailer ha come funzione più immediata quella di poter far conoscere agli studenti la trama di un libro da leggere o da rivivere nel caso l’abbiano già fatto, utilizzando videoclip, immagini, musica, voci fuori campo e altri strumenti digitali accattivanti.
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Schema sintetico delle fasi di lavoro
Strumento di documentazione utilizzato (si possono dare più risposte)
Prodotto finale Note sui risultati della documentazione
Si rimanda all’indicatore STRATEGIE DIDATTICHE
o Diario di bordo digitale o Blog/social network
o 3 prodotti video I punti di forza emersi sono quelli derivanti dall'aver agito sulla motivazione degli studenti grazie all'uso delle tecnologie nella produzione di un learning object; inoltre, tale pratica didattica ha permesso di ottenere buoni risultati nell'ambito dell'inclusività. Le criticità principali sono state riscontrate nella scarsa disponibilità di risorse finanziarie. Strumenti di valutazione adottati
Tipologia di Prova valutazione strutturata (test a risposta multipla)
Prova Prova aperta semistruttura (domande a ta (pratica di risposta aperta) lab. audiovisivo)
Prova scritta Colloquio (saggio,articol (strutturato/semi o, tema) strutturato)
Valutazione diagnostica Analisi aspettative Analisi in ingresso competenze mediali
√
Valutazione formativa in itinere
√
Valutazione sommativa in uscita
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Analisi delle competenze mediali in uscita Customer satisfaction x studenti
Eventuali allegati
√
Booktrailer prodotti
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SCHEDA VALUTATIVA DEL PRODOTTO – LABORATORIO AUDIOVISIVO MASTER KOINE’
NOMINATIVO DEL VALUTATORE: Alessandra Iacobelli PRODOTTO VALUTATO: Mandami tanta vita RICONOSCIMENTO DEL GENERE AUDIOVISIVO: Booktrailer divulgativo-formativo EFFICACIA COMUNICATIVA DEL PRODOTTO Fare un’analisi del prodotto video tenendo conto dei tre punti di seguito elencati (Max. 4000 battute). Per ciascuno dei tre punti si suggeriscono aspetti da considerare come elemento di forza o come criticità, motivandone le ragioni. Ai fini di un’attenta analisi si suggerisce di prendere in considerazione anche la scheda descrittiva del prodotto e lo storyboard. 1. Qualità delle riprese fatte: Il video si apre con riprese in bianco e nero, non originali: una foto della città di Torino (immagine statica) e una immagine in movimento sulle mongolfiere che si levano in volo (dettaglio). Successivamente le riprese che inquadrano una panchina con libro e foglie sono originali, danno un senso di movimento e sembra quasi che scandiscano il tempo e lo spazio che scorrono e si dilatano. Queste riprese mettono in risalto il fluire del tempo ritmato dal passaggio che va dall’immagine sopra descritta - libro e foglie sulla panchina - all’immagine in primo piano dell’Ipad sulla panchina, con la scomparsa delle foglie (Dettagli e Primo Piano). Segue il primo piano sulle mani di un giovane che prendono l’Ipad – Libro: il tutto ben collima con la storyboard - dettagliata e completa anche nell’indicazione dei secondi delle scene -, ma non con la Sinossi e la Connotazione. Non vi sono difetti di inquadratura, nelle prime sequenze, trattandosi di riprese recuperate altrove, mentre sono buone quelle realizzate sul campo con videocamera. 2. Qualità del montaggio Le Inquadrature sono adeguate alla modalità espressiva del messaggio e rispettano fedelmente la struttura dello storyboard cartacea con miniature, ma non della Sinossi e della Connotazione. C’è una ‘discrasia’ tra il video e la sinossi (questa è una recensione del libro mentre il video legge frammenti del libro), così come la connotazione, troppo ricca e dettagliata nel cartaceo, è riassunta nella sola frase “Io vado avanti quanto dura il sempre”, citata nel video. Ben adattate sono le immagini provenienti da diverse fonti, e adeguate si presentano le transizioni, mentre assenti sono gli effetti speciali. La durata del video rispetto al genere scelto è adeguata; inoltre il ritmo del montaggio rispetto al significato e alle emozioni da trasmettere è efficace nell’intento di un booktrailer, come descritto nella Motivazione (Promuovere la lettura attraverso un romanzo di formazione che lega la realizzazione personale ai condizionamenti del momento storico-sociale; Sollecitare atteggiamenti positivi e propositivi nei confronti del futuro come speranza per la realizzazione delle proprie passioni), ma non rispetto al significato descritto nella Connotazione. Sono assenti: titoli in sovraimpressione - di testa, di coda – e difetti evidenti del montaggio. 3. Qualità dell’audio: L’audio è chiaro: è presente una voce narrante o speaker e una musica che accompagna con un suono ‘leggero’ la narrazione. Ciò determina un minore equilibrio fra le due tracce audio: la voce narrante sovrasta la musica scelta come sottofondo e come traccia musicale ininterrotta del lavoro prodotto.
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Relazione finale sul LABORATORIO RADIOFONICO Esperto PROF. A. TRAVERSO Corsista Koinè: Prof.ssa Alessandra Iacobelli Docente di Lettere Scuola Superiore
Realizzato con CLASSE 3^ D indirizzo Chimica e biotecnologie sanitarie dell’IISS “Elena di Savoia” - Bari Descrizione del Progetto Editoriale e Descrizione del Programma: Sintesi del progetto: L'obiettivo del Laboratorio Radiofonico è stato quello di fornire ad un gruppo classe degli alunni 3^ D indirizzo Chimica e biotecnologie sanitarie dell’IISS “Elena di Savoia” – Bari l’acquisizione di competenze di base relative all’Ascolto e di tecniche di comunicazione radiofonica. La pratica laboratoriale si è svolta prevalentemente in classe (6 ore - impostazione della scaletta e scrittura di testi) e nell’aula multimediale (4 ore – montaggio audio). Finalità del progetto: Il lavoro richiesto all'interno del laboratorio è stato necessariamente un lavoro d'équipe. Pertanto la finalità complessiva dell’attività svolta è indirizzata al conseguimento delle Competenze Chiave Trasversali (in continuità con le Competenze di base e del Triennio), così come documentate dalla tabella che segue:
Rapporto con la realtà naturale e sociale
Costruzione del sé
Ambito formativo
Competenze - chiave
Descrizione competenze specifiche
Imparare ad imparare
Organizzare il proprio apprendimento, individuando, selezionando e utilizzando diverse fonti e modalità di informazione e formazione /formale, informale e non formale) in relazione alle proprie risorsestrategie, ai tempi e alle risorse esterne.
Progettare
Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi
Individuare
Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le risorse possedute, in termini di conoscenze e competenze, per porre a se stesso obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando criticità e risorse, definendo strategie di azione e verificando gli esiti.
Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale facendo valere i propri diritti e bisogni e riconoscendo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Affrontare e gestire situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi risolutive, individuando risorse, valutando dati e proponendo soluzioni utilizzando contenuti e metodi confacenti alla problematica da affrontare e risolvere. Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare le informazioni
collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti, appartenenti anche ad ambiti disciplinari diversi e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti. Acquisire ed interpretare informazioni e saperne l’attendibilità, l’utilità, distinguendo fatti ed opinioni.
valutare
Utilizzare i diversi canali di informazione in modo critico.
Scaletta del programma realizzato: 15 minuti di radio Il Cuore del prodotto è l’INTERVISTA IMPOSSIBILE A NICOLO’ MACHIAVELLI. Le altre Fasi costituiscono il contorno di un possibile contesto da attuare in un Programma Radiofonico. FASI
ATTIVITÀ
INTRO
Musica Intro
INTRO2
Buongiorno dei conduttori
INTRO RUBRICA
Presentazione della intervista impossibile
INTRO RUBRICA 2
Avvio del collegamento con l’Intervistatore e Machiavelli
INTERVISTA IMPOSSIBILE
INTERVISTA
BRANO
SPAZIO PUBBLICITARIO
BRANO
INTRO TG RADIO
Musica scelta
Pubblicità
Musica scelta Musica TG
Descrizione della fase conclusiva, composizione del prodotto audio: • tempistica della registrazione: La registrazione è stata effettuata dopo la stesura dettagliata della scaletta, condivisione del format radiofonico con il gruppo classe durata di circa 4 ore. • modalità di registrazione: La registrazione è stata effettuata con i cellulari Iphone dei singoli allievi, mentre i brani musicali sono stati alcuni scaricati usando un semplice Iphone ed altri con inserimento attraverso software pc.
Descrizione degli obiettivi proposti e raggiunti: • • • •
Sviluppo della capacità di comunicazione e di educazione all’ ascolto; Promozione della creatività interiore di ogni singolo e del gruppo; Utilizzo degli strumenti multimediali come supporto dello studio e della ricerca; Conseguimento della consapevolezza critica delle tematiche proposte.
1) grado raggiunto nell’apprendimento Ascolto e Tecniche di Comunicazione Radiofonica: Livello sufficiente
2) grado di relazione tra i partecipanti del gruppo di lavoro: Il lavoro si è svolto con curiosità, serietà e impegno. Il gruppo classe ha partecipato con entusiaso durante il laboratorio radiofonico e tutti i ragazzi hanno mostrato un interesse attivo, pertanto si auspica una sperimentazione nelle classi successive.
3) considerazioni finali in merito al lavoro svolto e gli obiettivi raggiunti: Il laboratorio si è proposto come uno spazio di sperimentazione radiofonica. I ragazzi guidati dal docente tutor, si sono impegnati nella scoperta di quegli elementi che sono alla base del lavoro radiofonico: lo speaker, la sua relazione col microfono, con l’ascoltatore, con la musica; ma anche con la scrittura ‘Letteraria’ di una personalità esemplare: Nicolò Machiavelli. Nell’intervista i ragazzi hanno avuto modo di approfondire e consolidare conoscenze e competenze specifiche sulla personalità di un grande classico della nostra tradizione letteraria. 4) eventuali sviluppi per un prossimo progetto audio: Si proporrà un nuovo laboratorio radiofonico.
Prof.ssa Alessandra Iacobelli
Gli alunni della 3 D Sanitario
REGISTRO ATTIVITA' DEL DOCENTE: Prof.ssa Alessandra MASTER KOINE’ STAGE 2014/2015 TOT. ORE 250 DATA Mese
NOVEMBRE/ DICEMBRE
GENNAIO
FEBBRAIO
Iacobelli
DESCRIZIONE ATTIVITA’ 100 ore CURRICULARI
150 ore EXTRACURRICULARI
10h Introduzione alla Comunicazione. 10h Studio dei Materiali – Acquisizione di conoscenze teoriche e Predisposizione attività dei Moduli da pratiche utili al lavoro nelle classi. svolgere per il primo anno
10h Introduzione alla Comunicazione. 15h Compito Autentico: Progettare Acquisizione di conoscenze teoriche e Formazione nel Proprio Istituto pratiche utili al lavoro nelle classi.
15h Laboratorio Audiovisivo Acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche utili al lavoro nelle classi.
10h Studio dei Materiali – Predisposizione attività 30h Lavoro di Gruppo-Compito
FIRMA CORSISTA
Autentico: Progettazione, Montaggio, Trattamento video, Trattamento audio, Finalizzazione e Pubblicazione su Youtube - Canale Master Koiné 7h Compito individuale: Scheda e analisi di un video MARZO
10h Digital Literacy e Media Education 7h Studio dei Materiali – Acquisizione di conoscenze teoriche e Predisposizione attività pratiche utili al lavoro nelle classi. 4h Test Individuale
APRILE
15h Dall’Europa all’Italia: Competenze chiave e di Cittadinanza Acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche utili al lavoro nelle classi.
7h Studio dei Materiali – Predisposizione attività 15h Progettazione, Attuazione, Valutazione di attività didattiche rivolte al conseguimento di Competenze chiave e di Cittadinanza 4h Test Individuale
15h Project Work: Attivazione di un PW da attuare nelle classi
MAGGIO
15h Laboratorio Radiofonico Acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche utili al lavoro nelle classi
Digital Literacy e Media Education: 4h Test Individuale 10h Progettazione, Registrazione, Montaggio di un prodotto radiofonico: RADIOSAVOIA‌ 3h Report e documentazione attività svolta 17h Project Work: Attuazione della Flipped Class su Umanesimo e Rinascimento e Webquest: Le donne e la scienza
MAGGIO/ GIUGNO
10h Progettazione multimediale Acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche utili al lavoro nelle classi
Coordinatore del master
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7h Studio dei Materiali; Tools e Mapp Road
Timbro
Tutor/Dirigente Scolastico
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MASTER KOINE’ PROJECT WORK 2013/2014 RELAZIONE INDIVIDUALE
Nome e Cognome del Corsista:
Alessandra Iacobelli
Regione di appartenenza: Puglia Contesto di inserimento (tipo di scuola, classe): Docente di Lettere presso l’Istituto Tecnico Tecnologico “Elena di Savoia” – classi 4d – 4e – 5d Linguaggio mediale coinvolto: video, audio, lim, radio Progettazione 1. Natura del progetto (monodisciplinare/INTERDISCIPLINARE) Il progetto ha visto la realizzazione di moduli didattici metodologicamente diversi e relativi alla disciplina insegnata come da curriculum scolastico del triennio superiore. I Moduli attuati sono stati rivolti all’acquisizione di conoscenze e competenze disciplinari e trasversali, accomunati dall’uso del linguaggi mediali quali metodologie di apprendimento, e dalla produzione finale di materiali di studio trasferibili, cioè pronti all’uso in altri contesti didattici. La diversità metodologica dei moduli è legata ai differenti contenuti e finalità degli stessi ed evidenzia conseguentemente una potenzialità delle tecnologie mediali per la didattica, perché se è vero che un metodo non è valido per ogni obiettivo, l’uso dei linguaggi e strumenti mediali è ricco di possibilità e permette soluzioni adatte a molte esperienze didattiche. In linea con le Indicazioni nazionali per i curricula degli Istituti tecnici, si è trattato complessivamente di un percorso di apprendimento di saperi molteplici e integrati, concorrenti alla formazione di un profilo di studente in linea con le suddette indicazioni e con uno dei loro criteri fondanti, l’unitarietà della conoscenza, come si specificherà sotto nella descrizione degli obiettivi.
2. Descrizione degli obiettivi di apprendimento, formativi e didattici (specifici e/o trasversali) OBIETTIVI FORMATIVI 1. Sviluppare la motivazione allo studio scolastico e alla conoscenza personale. 2. Sviluppare la capacità di partecipare correttamente ad un dialogo, dibattito ascoltando e rispettando le posizioni altrui, comunicando le proprie in modo costruttivo, 3. Sviluppare la capacità di argomentare, dialogare e partecipare significativamente alla discussione su temi di studio,di attualità e culturali. 4. Sviluppare la propria capacità di osservazione e interpretazione del contesto reale. 5. Sviluppare e potenziare la capacità interpretativa e il pensiero critico e analitico. 6. Acquisire uno sguardo più ampio e maturo, anche a partire dalle esperienze di studio, sul mondo e le dinamiche della società in cui viviamo. 7. Sviluppare la curiosità e il gusto per la conoscenza e il sapere come avventura. 8. Potenziare la capacità di comunicare correttamente ed efficacemente, imparando a gestire le emozioni. 9. Sviluppare curiosità ed empatia per il mondo della comunicazione mediale. 10. Imparare a collaborare con gli altri per realizzare compiti di studio o perseguire finalità comuni. 11. Imparare a riconoscere, accogliere e ad entrare in dialogo con le diversità degli altri, superando pregiudizi e imparando a considerarle una ricchezza. 12. Partecipare attivamente, in modo critico, motivato e responsabile alla vita della classe e della scuola. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (trasversali e disciplinari) 1. Consolidare il metodo di studio, sviluppando inoltre l’attitudine alla conoscenza, all’approfondimento e alla ricerca autonomi e personali. 2. Acquisire la capacità di utilizzare fonti e strumenti di studio diversificati in modo appropriato ed efficace rispetto ai propri obiettivi di apprendimento e crescita. 3. Potenziare la consapevolezza degli aspetti metodologici specifici relativi alle discipline coinvolte nel PW e delle connessioni fra metodi e contenuti disciplinari. 4. Potenziare le proprie capacità espressive, scritte e orali, in lingua madre. 5. Potenziare la capacità di produrre testi originali di vario genere anche a partire dai contenuti di studio. 6. Approfondire la conoscenza delle caratteristiche, del funzionamento e delle potenzialità dei linguaggi e strumenti mediali. 7. Sviluppare la capacità di fruizione e lettura critica di prodotti mediali. 8. Sviluppare la capacità di usare gli strumenti multimediali e informatici per lo studio, la ricerca e l’apprendimento. 9. Sviluppare la capacità di ragionare in modo logico, isolare problemi e proporre soluzioni. 10. Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura. 11. Potenziare la consapevolezza del linguaggio informatico e la sua utilità nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi. 12. Sviluppare la capacità creativa e quella di rielaborare i contenuti affrontati. 13. Acquisire una conoscenza completa e profonda degli argomenti affrontati nei moduli del PW.
3. Individuazione delle strategie e dei metodi didattici previsti per le singole fasi di lavoro
MODULO FLIPPED CLASSROOM: Umanesimo e Rinascimento
Fase 1 Presentazio ne alla classe del modulo
metodo Lezione frontale e dibattito
Strategia didattica Lezione in classe; pubblicazione delle linee guida del modulo su piattaforma Edmodo; dibattito e condivisione delle finalità obiettivi e strategie dell’esperienza tanto in presenza che on line; consegna su Edmodo del materiale elaborato dal docente per lo studio domestico.
2 Studio autonomo Studio degli studenti domestico del materiale elaborato dall’insegna nte
Secondo le finalità proprie delle metodologia Flipped, gli alunni studiano a casa il materiale video (elaborato con programma di screencasting) fornito dall’insegnante, liberamente, ciascuno con i propri tempi e modi; eventuale possibilità di chat con il docente in piattaforma Edmodo per dubbi e chiarimenti circa il materiale studiato.
3 1^ fase del lavoro in classe: i compiti
Lavoro cooperativo in classe per svolgere i compiti assegnati, sotto la guida del docente che si affianca ai gruppi o alle coppie al lavoro
Tecniche varie a seconda del lavoro da svolgere: pair check (controllo reciproco in coppia dei compiti svolti), analisi di testi, svolgimento esercizi, studio secondo metodologia jigsaw (apprendimento cooperativo); a casa il lavoro continua per gruppi nella piattaforma Edmodo. Su Edmodo viene postato un test intermedio per verificare le conoscenze apprese.
4 Il compito autentico
Comunicazione del compito autentico finale; lavoro cooperativo in classe e a casa per la realizzazione di esso.
In classe il docente spiega il compito autentico assegnato agli studenti in conclusione di modulo; la descrizione è postata su Edmodo; in coppie o piccoli gruppi: ricerca materiale, elaborazione proposte, svolgimento del compito che viene consegnato nel tempo stabilito.
5 Verifiche conclusive
Valutazione del processo: autovalutazione e meta cognizione. Valutazione delle competenze trasversali e disciplinari raggiunte.
Attività di roundtable o roundrobin per auto valutare processo e apprendimento; Somministrazione di rubriche valutative relative alla valutazione del processo, degli obiettivi trasversali e del prodotto; test o compito finale sulle competenze disciplinari.
Fasi
MODULO WEBQUEST Le donne e la scienza Introduzione
Compito
Procedimento
Link e risorse
Valutazione
Ringraziamenti
Le particolari caratteristiche del webquest favoriscono l’apprendimento in un contesto “ludico”, stimolante e innovativo che elimina o smorza gli aspetti più tradizionali dell’insegnamento, quali lo studio passivo, il lavoro individuale e lineare, il ricorso a una sola fonte di informazioni, il rapporto gerarchico docente-alunno, il timore del giudizio, e fa invece leva sulla motivazione degli alunni all’apprendimento. Pertanto si presta a sviluppare la competenza base per eccellenza: IMPARARE AD IMPARARE e a contribuire al raggiungimento di tutti gli obiettivi del PW, che sarà possibile attribuire con precisione a ciascuna fase nella redazione dei moduli specifici. Metodo e Strategie didattiche
Valutazione
Il WB è una pratica costruttivista: realizza un ambiente di apprendimento per competenze e cooperativo, fondato su una didattica laboratoriale, cooperativa e del problem solving. Strategie previste sono: la ricerca guidata in internet, selezione, raccolta e catalogazione delle informazioni, loro rielaborazione ed elaborazione di un prodotto finale che può essere un “oggetto multimediale”, un testo, una presentazione o qualsiasi altra elaborazione. Tutte le fasi del lavoro sono svolte in gruppo in cui ciascuno studente svolge un ruolo preciso. Le prove e gli strumenti di valutazione sono come detto vari, intermedi e conclusivi; la loro tipologia è indicata nella sezione in basso dedicata alle forme di valutazione delle attività di PW.
Ecco il Webquest progettato e realizzato con le classi:
Sperimentazione Storyboard sulle attivita’ svolte descrivendo (vedi registro Stage): Prodotti media educativi realizzati
Risultati dei processi di apprendimento rispetto al target coinvolto
Analisi del livello di gradimento del percorso rispetto al target Punti di forza dell’iniziativa
Prodotto Radiofonico – Radio Savoia Webquest: Le donne e la scienza Video per la Flipped Class – Umanesimo e Rinascimento Rafforzamento del metodo di studio, sviluppando inoltre l’attitudine alla conoscenza, all’approfondimento e alla ricerca autonomi e personali. Acquisizione della capacità di utilizzare fonti e strumenti di studio diversificati in modo appropriato ed efficace rispetto ai propri obiettivi di apprendimento e crescita. Si veda il questionario di gradimento sulla Flipped Class L’uso di vari linguaggi e strumenti mediali, mira ad attivare nelle classi e con gli alunni destinatari processi di costruzione, scoperta ed elaborazione del sapere e acquisizione delle competenze previste, come indicato dalle Indicazioni nazionali per i curricola degli e Istituti tecnici, che tracciano il profilo di uno studente protagonista del suo apprendimento, capace dunque
(progressivamente fino a piena autonomia) di fruire, ricercare, rielaborare e produrre contenuti culturali, di organizzare ad esempio autonome attività di approfondimento e recupero, nonché capace di pensiero critico e dialogo e in possesso di buone competenze digitali. Tempi di svolgimento del lavoro molto intensi e non sempre coincidenti con il tempo scuola Ci si propone di progettare fin dall’inizio dell’anno scolastico attività didattiche innovative di questo tipo, per superare le criticità suddette Progettazione di PBL efficaci a coinvolgere gli studenti nel processo di apprendimento attivando capacità e competenze volte alla risoluzione dei problemi. In tal modo si raggiungerà un: migliore ritenzione delle conoscenze nel tempo; migliore trasferimento delle conoscenze; migliore integrazione fra discipline ; aumento delle capacità di cercare informazioni, comunicare in gruppo, affrontare i problemi; aumento della motivazione e dell'interesse; 6. aumento delle interazioni tra allievi e con il docente-tutor.
Criticità riscontrate Ipotesi di miglioramento dell’esperienza Ipotesi degli step successivi per una prosecuzione del progetto aumentando le performance, le attivita’ e le competenze
Valutazione 1. Risultati di apprendimento attesi Gli alunni destinatari dei moduli hanno:
potenziato la propria motivazione al lavoro scolastico e all’apprendimento in genere;
potenziato significativamente interesse, conoscenza e acquisito sufficiente capacità di
usare per fini didattici e per migliorare le proprie competenze i linguaggi e gli strumenti mediali utilizzati;
migliorato le proprie competenze informatiche; acquisito la capacità di comunicare con
chiarezza e in modo sufficientemente appropriato ed efficace le proprie idee e argomentazioni in forma scritta e orale;
potenziato la propria capacità di comunicazione verbale e non;
consolidato e potenziato il proprio metodo di studio e acquisito sufficiente autonomia e
capacità di ricerca;
potenziato le proprie capacità di analisi e interpretazione dei testi di vario genere;
acquisito la capacità di produrre testi di varia natura efficaci e appropriati ai vari scopi;
potenziato la propria capacità di individuazione e valutazione dei problemi, e migliorato la propria capacità di collaborazione, dialogo e ascolto degli altri;
acquisito una piena conoscenza degli argomenti studiati nei moduli di PW;
2. Valutazione del processo formativo e dell’apprendimento (indicazione degli strumenti e delle strategie di valutazione) Valutazione FLIPPED CLASSROOM 3 steps valutativi Diario di Bordo elaborato nei gruppi Flipped (42 quaderni) Compito Autentico individuale su Umanesimo e Rinascimento(Elaborato custodito a scuola) Questionario di gradimento Riepilogo Il docente è stato disponibile a fornire chiarimenti e spiegazioni
Come valuti l'adeguatezza dell'attività rispetto ai seguenti aspetti: Sei stato interessato agli argomenti di questo insegnamento? (indipendentemente da come è stato svolto)
Ritieni che il lavoro svolto all’interno della flipped class sia stato coerente con le tue aspettative?
Come valuti il lavoro proposto dal docente?
In quale misura questa attività didattica ha contribuito ad arricchire le tue conoscenze?
Il docente ha interagito con voi studenti, stimolando l'interesse verso la materia
Ritieni che ciò che hai imparato possa essere utile per il tuo futuro?
Sei soddisfatto di aver sperimentato col docente e i compagni la metodologia della filpped class?
Ritieni che la flipped class sia una metodologia innovativa? Ritieni che questa attività didattica ti abbia coinvolto attivamente?
Valutazione Web Quest 3 Steps Valutativi e 3 Griglie: Per il gruppo: Sono stati oggetto di valutazione i seguenti aspetti del lavoro di gruppo: Capacità di ricercare e selezionare informazioni in Internet rispetto agli obiettivi dati Capacità di elaborare le informazioni raccolte in modo critico e creativo rispetto agli obiettivi specifici del testo da realizzare Capacità di strutturare un documento multimediale in Power Point rispettando le consegne date, in modo organizzato e originale, efficace rispetto all’obiettivo. Capacità di interagire in modo collaborativo nel gruppo con particolare attenzione
allo sviluppo dell’interdipendenza positiva. Giudizi: Insufficiente, Sufficiente, Buono, Ottimo. Per i singoli studenti: Lingua: correttezza sintattica, buon uso del lessico e pronuncia. Completezza della descrizione e conoscenza generale dell’argomento. Struttura e efficacia dell’esposizione orale. I Giudizi: Insufficiente, Sufficiente, Buono, Ottimo. Per l'autovalutazione: Attraverso un questionario gli alunni hanno riflettuto: sul lavoro svolto. sui punti di forza e di debolezza della ricerca. sui risultati ottenuti e sulle aspettative. sulle competenze e i saperi acquisiti e sui punti da approfondire.
Griglia di valutazione del lavoro di gruppo Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
La ricerca e la selezione delle informazioni sono buone e coerenti con l’obiettivo.
Il gruppo dimostra pienamente di saper ricercare e selezionare le informazioni relative al tema..
Il gruppo dimostra poche Il gruppo mostra scarse capacità di analisi e capacità di analisi e di un’attivazione appena riflessione delle informazioni sufficiente dell’Higher level ricercate. thinking.
Il gruppo dimostra una buona capacità di analisi e di riflessione delle informazioni una buona attivazione dell’Higher level thinking.
Il gruppo dimostra una piena capacità di analisi del tema studiato e l’attivazione totale dell’Higher level thinking
Il gruppo non dimostra creatività nelle fasi di ricerca e di analisi, e non ha elaborato soluzioni grafiche creative nell’esposizione.
Il gruppo dimostra creatività nell’analisi del tema e nell’esposizione, con soluzioni grafiche interessanti.
Il gruppo dimostra creatività e originalità in tutte le fasi dell’attività, dalla ricerca delle informazioni, alla loro selezione e elaborazione, fino all’esposizione al pubblico.
La ricerca e la selezione delle La ricerca e la selezione delle informazioni sono appena Ricerca informazioni informazioni non è coerente sufficienti e non sono con l’obiettivo. pienamente coerenti con l’obiettivo.
Capacità di analisi
Creatività
Il gruppo dimostra accenni di creatività nell’esposizione, senza impegnarsi tanto.
Lavoro cooperativo
Il gruppo ha lavorato Il gruppo non ha lavorato in cooperativamente anche se modo cooperativo e non si è non si è instaurata una piena creata interdipendenza interdipendenza positiva tra positiva tra i suoi membri. i suoi membri.
Il gruppo ha lavorato in modo cooperativo e ha raggiunto una buona interdipendenza positiva tra i suoi membri.
Il gruppo ha lavorato cooperativamente e ha creato un’ottima interdipendenza positiva tra i suoi componenti. .
Elaborato e correttezza dell’uso linguistico
La presentazione è piena di errori, non è coerente col tema trattano e risulta incomprensibile all’ascoltatore.
La presentazione ha vari errori grammaticali e di lessico, ma è comprensibile dall’ascoltatore.
La presentazione è corretta La presentazione ha pochi dal punto di vista errori grammaticali e grammaticale e lessicale, ed è lessicali, è interessante e elaborata dal gruppo in modo coerente. originale e appassionante.
Struttura del documento multimediale
La presentazione non è organizzata, manca una sequenzialità coerente, non prevede un uso sufficiente di immagini e di supporti video.
La presentazione è nel complesso organizzata anche se mostra problemi nel suo svolgimento. Appena sufficiente l’uso di immagini e di contributi video.
La presentazione è organizzata, prevede l’utilizzo di immagini e video, anche se manca di originalità.
La presentazione è organizzata, originale, interessante, prevede l’utilizzo di immagini, video, e interazione con l’ascoltatore.
Griglia di valutazione individuale Insufficiente
Sufficiente
Organizzazion e e struttura dell’esposizion e
Lo studente non riesce a presentare le informazioni in modo logico, spesso si ferma e il pubblico non riesce a seguire.
Lo studente presenta le informazioni in modo sufficientemente logico, mancando talvolta di sequenzialità.
Conoscenza del tema
Lo studente mostra carenze nella conoscenza del soggetto e non sa rispondere alle domande sul tema presentato.
Lo studente non è pienamente a proprio agio con le informazioni presentate ed è capace di rispondere in modo semplice alle domande sul tema.
Buono
Ottimo
Lo studente presenta le informazioni in modo logico, sequenziale e comprensibile dal pubblico.
Lo studente presenta le informazioni in modo logico, interessante, creativo e coinvolgente.
Lo studente ha una buona conoscenza del soggetto, risponde agevolmente alle domande anche se non in modo elaborato.
Lo studente mostra piena conoscenza del soggetto studiato, risponde alle domande in modo elaborato e originale.
Competenza linguistica (pronuncia, correttezza sintattica, uso del lessico, pronuncia).
Contatto visivo
Lo studente non dimostra una sufficiente conoscenza linguistica: fa molti errori grammaticali e di pronuncia e l’eloquio è interrotto frequentemente.
Lo studente presenta una sufficiente competenza linguistica: qualche volta fa errori di grammatica e di pronuncia, ma in generale la sua presentazione è comprensibile.
Lo studente presenta una buona conoscenza linguistica: fa pochissimi errori grammaticali e di pronuncia, l’eloquio è scorrevole e comprensibile.
Lo studente mostra un’ottima conoscenza linguistica:non fa errori grammaticali o di pronuncia nell’esposizione e la velocità dell’eloquio è ottima e scorrevole.
Lo studente legge la propria presentazione senza avere nessun contatto visivo con l’ascoltatore.
Lo studente occasionalmente mantiene il contatto visivo con l’ascoltatore e per la maggior parte dell’esposizione consulta gli appunti.
Lo studente mantiene il contatto visivo con l’ascoltatore per la maggior parte dell’esposizione ma consulta frequentemente gli appunti.
Lo studente mantiene il contatto visivo con l’ascoltatore e occasionalmente consulta gli appunti.
Questionario di autovalutazione
Prova a riflettere sul lavoro svolto rispondendo alle seguenti domande:
1.
Ho arricchito le mie conoscenze sulla gestualità italiana?
………………………………………………………………………………........................................................................................................................................................................
2.
Sono contento di come il mio gruppo ha esposto la presentazione sulla gestualità?
………………………………………………………………………………........................................................................................................................................................................
3.
Sono riuscito a collaborare bene con gli altri compagni di gruppo?
………………………………………………………………………………........................................................................................................................................................................
4.
Sono riuscito a raggiungere i miei obiettivi?
………………………………………………………………………………........................................................................................................................................................................
5.
Ci sono dei punti che vorrei approfondire?
………………………………………………………………………………........................................................................................................................................................................
"Koinè. Professione formatore per la didattica della comunicazione" » PRIMO ANNO e SECONDO ANNO » GESTIONE DELLA PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE SECONDO ANNO » LABORATORIO DI CONVERGENZA DIGITALE
[PBL e-tivities by Mario Rotta] [2014]
IMAGINE IMMAGINA, PUOI! A CONDIZIONE CHE... ATTIVITÀ INDIVIDUALE. TEMPO RICHIESTO: 1-3 H
IL PROBLEMA MATERIALE VIDEO: DISPONIBILE OFFLINE O ATTRAVERSO QUESTO LINK SPUNTI SU CUI RIFLETTERE Provate a seguire più volte i due spezzoni video proposti e a riflettere in particolare: A. B. C. D. E.
sulla relazione tra immagini specifiche e immagini che evidenziano insiemi, passaggi o contesti sul rapporto tra il significato delle immagini in sé e il significato che essere assumono in un contesto sull'efficacia o l'inefficacia della serialità e della ripetitività di determinate immagini su ciò che vi colpisce di più in ciascuno dei due esempi. Annotatelo brevemente... su ciò che vi disturba di più in ciascuno dei due esempi. Annotatelo brevemente......
IL COMPITO DA SVOLGERE Il compito richiesto è relativamente semplice: si tratta di ricavare dall'osservazione dei due filmati proposti una lista di almeno 5 immagini ispiratrici o elementi ispiratori (sinteticamente titolata: ad esempio "quello che preferisco" o "quello che vorrei evitare"...) e di realizzare, partendo dagli spunti identificati, almeno 5 immagini derivate, ovvero realizzate appositamente partendo dal contesto specifico in cui ci si trova e utilizzando i mezzi tecnici che si hanno a disposizione in quel momento (smartphone, fotocamera digitale, scanner...), oltre che la propria capacità di osservazione e la propria creatività... Le regole da seguire sono relativamente poche: A. le immagini devono essere originali, ovvero realizzate nel momento stesso in cui si svolge l'attività B. l'eventuale post-produzione delle immagini originali deve limitarsi soltanto all'eventuale taglio e ridimensionamento e alle eventuali regolazioni di luminosità/contrasto, tonalità e dettaglio. Non sono ammessi filtri cosiddetti "creativi" o altri trattamenti che impattano in modo determinante sulla visualizzazione delle immagini (ad esempio i preset HDR) C. l'insieme delle immagini realizzate deve essere organizzato in forma di presentazione animata o guidata, a discrezione di ciascun autore, preceduta dal titolo che si è assegnato alla lista iniziale
RISORSE UTILI Non dovrebbe essere necessario suggerire risorse integrative per questa attività (anche perché, nel caso, i riferimenti sarebbero troppi e spazierebbero tra risorse di taglio più tecnico, risorse dedicate alla percezione visiva, risorse sulle teorie estetiche e molto altro ancora...)
[PBL e-tivities by Mario Rotta] [2014] COME VALUTARE IL RISULTATO Ciascun insieme di immagini realizzato dovrà essere mostrato pubblicamente (secondo modalità legate al tipo di presentazione che si è scelto di realizzare) e valutato da almeno 3 dei presenti, sulla base di questa scheda basata su 7 indicatori di impatto: Esprimete su ciascun indicatore un giudizio su una scala da 1 a 5 (scala di Likert, 1 valore più basso - 5 valore più alto)
Valutazione 1
Originalità della lista presentata (e del titolo assegnato alla lista...)
Coerenza delle singole immagini con quanto espresso dal titolo della lista
Qualità estetica delle singole immagini Qualità estetica complessiva dell'intera presentazione
Coerenza narrativa/compositiva tra le immagini riunite nella sequenza Capacità e potenzialità evocative della presentazione Impatto emotivo del progetto visivo realizzato Coefficiente di impatto
2
3
Eventuali note 4
5
PBL: Il Libro Nascosto Attività di laboratorio on line: Gestione della Progettazione Multimediale Corsista Koinè: Prof.ssa Alessandra Iacobelli Docente di Lettere Scuola Superiore
La risorsa da me individuata è un articolo dall’apparente contenuto banale…
La risorsa è presente in rete al solo URL http://issuu.com/danielelupetti/docs/articolo_leopardi_repubblica_31_08_?e=13384581/ 9143487#search
Come da screenshot che segue non è segnalata o condivisa in rete più di tre volte, né vi sono più di 3 link che rimandano all’URL corrispondente, se non quello del sito http://www.faustolupettieditore.it/catalogo.asp?id=3
La risorsa è potenzialmente utile a scopo didattico… Penso ad un percorso tematico dal titolo: PAROLE E CIBO, SAPERE E SAPORE COME METAFORA DEL PENSARE… Se leggere è cibo per la mente, scrivere è cucinare. SAPERE E SAPORE sono nella cultura letteraria indissolubilmente legati, e fin dall’antichità il tema ha assunto una valenza simbolica e antropologica che il linguaggio letterario non ha esitato a testimoniare. Di fatti la simbiosi di parole e sapori non è frutto della modernità: l’Odissea è probabilmente la prima opera che illustra ed esemplifica il variegato e complesso rapporto tra letteratura e cibo. Ulisse è il primo personaggio-uomo che manifesta l’"appetito" di conoscenza, la "sete" di sapere, la "fame" d'informazioni . E dalle origini ad oggi, anche noi "divoriamo" un libro, "facciamo indigestione" di dati, non siamo mai "sazi" di racconti", "abbiamo la nausea" di leggere o di scrivere, “digeriamo" a fatica alcuni concetti, mentre "assimiliamo" meglio certe idee piuttosto che altre…. Un frammento del percorso didattico potrebbe tradursi in una video narrazione, realizzata con la classe e incentrata sulla risorsa individuata. In vista della partecipazione al concorso PoliCultura – EXPO, e all’attuazione di una Digital Storytelling sul tema dell’EXPO: “Nutrire il Pianeta, Energie per la Vita, le ricette autografe di Leopardi, godranno di una ‘Esposizione Universale’
La risorsa può essere condivisa in modo immediato tramite Mentre,
può essere fatto utilizzando ISSUU, il servizio web che permette di caricare documenti digitali, di visualizzarli e di modificarli. Ad esempio, con l’app Issuu per IPAD, posso ritagliare il contenuto specifico dell’articolo, condividere solo il dettaglio selezionato, corredarlo di metadescrittori, utilizzarlo sul tablet, iphone o smartphone o profilo web.
Ecco come corredare la risorsa:
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Laboratorio Artistico –Espressivo Prof. Mario Gallo
Corsista Koinè: Prof.ssa Alessandra Iacobelli
Spazi virtuali, reali e immaginari nel rapporto comunicativo-formativo: criticità, opportunità e possibili contaminazioni. Riflessione sull'integrazione di spazi comunicativi e relativi linguaggi.
Forse non tutti sanno che….. a dicembre dell’anno scorso, anche la facciata del Teatro Petruzzelli (storico teatro della mia città, devastato da un violentissimo incendio doloso nel 1991 e ricostruito nel 2008) è stata luogo di alcuni spettacoli di mapping, una tecnica di proiezione che ‘ricama’ le immagini sulle superfici, ottenendo l’effetto straniante di veder cambiare queste ultime in una sorta di danza musicata che esalta le forme architettoniche fino a farle diventare protagoniste del racconto. Ma per avere un’idea precisa dell’effetto di questo
spettacolo
all’aperto
si
veda
il
video
all’indirizzo
http://www.youtube.com/watch?v=UTPvmISO6Tk. In questo caso, il tema del racconto era “Un Natale da favola” e grazie a questa tecnologia è stato possibile far vivere le atmosfere natalizie e la “vera storia di Santa Claus”: la facciata del teatro diventa essa stessa palcoscenico pubblico di uno spettacolo virtuale e
Laboratorio Artistico –Espressivo Prof. Mario Gallo
Corsista Koinè: Prof.ssa Alessandra Iacobelli
Spazi virtuali, reali e immaginari nel rapporto comunicativo-formativo: criticità, opportunità e possibili contaminazioni. Riflessione sull'integrazione di spazi comunicativi e relativi linguaggi. immaginario, fatto di colori, musica e immagini. E sempre in tempi recenti, anche l’Aida messa in scena nel Teatro Antico di Taormina ha sperimentato questa tecnologia, adottando una scenografia di proiezione ad alta definizione in grado di trasformare le rovine grecoromane del teatro in uno straordinario “schermo cinematografico” a tre dimensioni. La ragione di questo riferimento è data dal fatto che il luogo teatrale è stato decontestualizzato e reinterpretato grazie alla tecnologia in 3D sincronizzata con effetti audio-video. Non a caso si è scelta l’immobile architettura del Teatro Petruzzelli facendola diventare la quarta parete del palcoscenico che si affaccia sulla platea dell’intera città. La proiezione è come la quarta parete, un “muro” immaginario, che divide il palcoscenico dal pubblico il quale osserva la storia che si svolge nel mondo virtuale e apparente dell'opera rappresentata. Del resto, l'idea che l'attore si debba immaginare un muro che lo divide dagli spettatori si trova così formulata nel saggio De la poésie dramatique (1758) di Denis Diderot, e anche precedenti trattati sull'arte drammatica avevano già specificato la necessità di una recitazione più realistica che presupponesse che l'attore dimenticasse la presenza degli spettatori (Luigi Riccoboni, Dell'arte rappresentativa - 1728; Francesco Riccoboni, L'art du théâtre - 1750, Goldoni, Il teatro comico - 1750). La quarta parete fa parte della sospensione del dubbio (di cui parla Coleridge; ma già citato da Shakespeare nel Prologo all’Enrico V), esistente tra un’opera di finzione e lo spettatore. Il pubblico di solito accetta implicitamente la quarta parete senza tenerla direttamente in considerazione, potendo così godere della finzione della rappresentazione come se stesse osservando eventi reali. La presenza della quarta parete, mutuata dal teatro, è una delle convenzioni più affermate della finzione, ed è stata adottata da altre forme di comunicazione, come il cinema, la televisione, la letteratura per indicare più genericamente il confine tra il mondo della finzione e il pubblico. Bertolt Brecht fu famoso per rompere deliberatamente la quarta parete, per incoraggiare il suo pubblico a pensare in modo più critico su ciò che stava guardando: il cosiddetto effetto di alienazione. Tale tecnica fu adottata anche da Luigi Pirandello in molte delle sue opere. Si pensi a Sei personaggi in cerca
Laboratorio Artistico –Espressivo Prof. Mario Gallo
Corsista Koinè: Prof.ssa Alessandra Iacobelli
Spazi virtuali, reali e immaginari nel rapporto comunicativo-formativo: criticità, opportunità e possibili contaminazioni. Riflessione sull'integrazione di spazi comunicativi e relativi linguaggi.
di autore, in cui addirittura i personaggi si muovono anche al di fuori dello spazio delimitato dal palcoscenico e recitano anche in mezzo al pubblico passando per la platea. L'improvvisa rottura della quarta parete viene spesso impiegata per ottenere un effetto comico, come avviene nella Commedia dell’Arte, nella quale le maschere si rivolgono in qualche modo al pubblico ‘interagendo’ con battute o lazzi significativi, o come nel film di Woody Allen La
rosa purpurea del Cairo, dove il protagonista esce ‘materialmente’ dalla pellicola prendendo vita autonoma nel mondo reale, o come nel videogioco Sonic the Hedgehog nel quale il personaggio, quando non viene azionato dal giocatore, si gira verso il giocatore con faccia perplessa, come a domandarsi perché lo stesso non spinga alcun tasto per dirigerlo. La mia quarta parete… la lavagna LIM… A mio avviso la LIM può essere un vero scenario di costruzione della conoscenza, un luogo dove la comunicazione formativa costruisce narrazione e dialogo con un pubblico che vede il ‘pensiero’ del docente ed interagisce con esso. Le caratteristiche della LIM come strumento metacognitivo sono, a tutti noi, ben note… I vantaggi cognitivi sono quelli di rispondere meglio ai diversi stili di apprendimento, di integrare i diversi linguaggi (verbale orale e scritto, iconico, multimediale, ecc.), di manipolare gli oggetti didattici e di attivare i tutti i canali sensoriali:
Ma più di ogni altra cosa, la ‘mia quarta parete’ mi permette di rappresentare la costruzione di un sapere significativo per me come docente e per i miei alunni… e la tecnologia diventa
invisibile…
Laboratorio Artistico –Espressivo Prof. Mario Gallo
Corsista Koinè: Prof.ssa Alessandra Iacobelli
Spazi virtuali, reali e immaginari nel rapporto comunicativo-formativo: criticità, opportunità e possibili contaminazioni. Riflessione sull'integrazione di spazi comunicativi e relativi linguaggi. Come docente posso considerare come pubblico non pagante i miei alunni, e come ‘messa in scena’ il mio quotidiano rapporto comunicativo-formativo con loro. Le mie parole sono sempre accompagnate da una gestualità più o meno accentuata, da posture particolari, da un ritaglio simbolico dello spazio della conversazione, da un uso modulato della voce che sembra sottolineare i significati verbali espressi. I segnali non verbali servono a generare e a sviluppare un’ interazione con gli altri. Il contatto visivo, il sorriso, un certo tono della voce, una sequenza di gesti, possono favorire l’avvio e lo scambio di una conoscenza fra estranei, che deve essere costantemente sostenuta con segnali che confermino e rafforzino il tipo di relazione in atto fra due o più persone, sia essa una relazione di formazione o di cooperazione.
“E poi che la sua mano a la mia puose/ con lieto volto, ond' io mi confortai,/ mi mise dentro a le segrete cose.” (Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, canto III, vv. 19-21)
E dunque l’esperienza effettuata durante il Laboratorio Artistico-Espressivo condotto dal prof. Mario Gallo (l’Arlecchino più sapiente che io abbia mai incontrato) ha reso più forte e visibile tutto questo. Come docente mi sento di dire che prima ancora della multimedialità offerta dalla tecnologia, bisogna rifarsi ad una multimedialità del Sé… Recuperare “il gesto”, l’espressione di tutto il corpo, significa riconoscere e apprezzare i mezzi “naturali” di comunicazione sociale a disposizione di ogni singola persona, prima di ricorrere ai mezzi “tecnici” della comunicazione di massa. Il gesto è il prolungamento della parola: l’accompagna e la completa attraverso l’espressione corporea. In particolare il gesto del teatro è il mezzo per raggiungere l’alterità affettiva a cui l’uomo “aspira”, avendo sgombrato il campo dall’invasione del mondo concreto in cui è immerso continuamente. Si tratta di una ricerca fisica, del lavoro del corpo che ascolta, si ascolta, pazientemente agisce e re-agisce fino ad
Laboratorio Artistico –Espressivo Prof. Mario Gallo
Corsista Koinè: Prof.ssa Alessandra Iacobelli
Spazi virtuali, reali e immaginari nel rapporto comunicativo-formativo: criticità, opportunità e possibili contaminazioni. Riflessione sull'integrazione di spazi comunicativi e relativi linguaggi. essere mosso nella produzione del gesto che perde meccanicità e acquista naturalezza. E’ questo il bottino prezioso che ho conquistato nel contesto del laboratorio artisticoespressivo: in un contesto di gruppo di ricerca-azione in cui ci siamo messi in gioco e abbiamo sperimentato e riscoperto le potenzialità comunicative del teatro. Del resto l’educazione teatrale a scuola è una materia “aperta” che si collega alle altre discipline di studio, e fornisce i mezzi insostituibili per il raggiungimento di buoni livelli di espressività e comunicazione. Ed è un’attività formativa fondamentale poiché tende ad educare gli alunni e i docenti alla comunicazione, alla socializzazione e all’apprendimento delle nozioni riguardanti l’ambito artistico. In un mondo in cui i ragazzi sono sopraffatti da una immaginazione onnivora, da continue realtà virtuali e passive che difficilmente sanno gestire, la pratica del teatro è un momento didattico importantissimo, multimediale, polivalente: costringe all’osservazione, all’attenzione e alla ricerca delle sensazioni e di capacità espressive non solo verbali… insomma il teatro è una autentica multimedialità di pensiero che genera un autentico processo formativo-comunicativo, educativo, dove educare significa – dal latino educere - “portare fuori”, vera interazione dell’intelligenza e vera scommessa del docente. Alessandra Iacobelli
"Koinè. Professione formatore per la didattica della comunicazione" » SECONDO ANNO » GESTIONE DEI PROCESSI DI VALUTAZIONE
Gestione dei processi di valutazione – Attività modulo 4 Dimensioni
Criteri
2 Conoscere i fattori che caratterizzano l'interazione uomo-macchina
Mauro Pescetelli – Alessandra Iacobelli Conoscenze
Abilità
Descrittori/Indicatori
2.2 Capire l'usabilità dei 2.2..1A Conosce le principali sistemi interattivi convenzioni dei sistemi interattivi 2.2.B Conosce i principali sistemi interattivi e la loro destinazione d’uso 2.2.C Conosce l’uso dello smartphone e i dettagli necessari all’uso dello strumento
2.2.1.A Analizza le caratteristiche del sistema interattivo 2.2.1.B Individua la funzionalità degli elementi del sistema interattivo 2.2.1.C Utilizza gli elementi del sistema interattivo in funzione delle proprie necessità
2.2.1 Sperimenta la facilità d'uso dello strumento
2.2..2A Conosce le possibilità di configurazione degli strumenti interattivi 2.2.1B Conosce le funzionalità e potenzialità del suo smartphone
2.2..2.A Analizza le possibilità di configurazione degli strumenti interattivi 2.2..2.B Riconosce la funzionalità delle possibili configurazioni degli gli strumenti interattivi. 2.2..2.C Mette in relazione con le proprie esigenze le possibilità di personalizzazione dello strumento interattivo.
2.2.2 Personalizza le strategie di interazione
2.2.1C Conosce e configura il suo smartphone in relazione all’uso
2.2.3.A Conosce le possibilità automatizzazione dell'interazione con gli strumenti interattivi 2.2.1B Conosce le strategie e le possibili interazioni con il contesto d’uso
2.2.3.A Analizza le possibilità 2.2.3 Automatizza strategie di automatizzazione di interazione dell'interazione con gli strumenti interattivi 2.2..2.B Mette in relazione con le proprie esigenze le possibilità di automatizzazione dello strumento interattivo. 2.2.1C Conosce come adoperare 2.2.1C Sa usare lo pag. 1 di 2
Gestione dei processi di valutazione – Attività modulo 4
Mauro Pescetelli – Alessandra Iacobelli
e personalizzare strategie d’uso dello smartphone
smartphone e automatizza le strategie in maniera efficace e adeguata all’uso
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1
REGISTRO ATTIVITA' DEL DOCENTE: Prof.ssa Alessandra Iacobelli MASTER KOINE’: Formatore della Didattica della Comunicazione STAGE 2^ anno: 2014/2015 TOT. ORE 250
DATA Mese
DESCRIZIONE ATTIVITA’
Progettare Formazione nel proprio Istituto
PER UNA DIDATTICA EFFICACE
NOVEMBRE
DICEMBRE
20h - Studio dei Materiali: ricerche sito/bibliografiche e ricerche di vari software da utilizzare; - Acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche utili al lavoro sulle LIM, Google Site, Google +, Cmap (mappe concettuali), Social Network in generale; 50 h progettazione percorso: Interventi innovativi per migliorare la qualità dell’insegnamento dei docenti e promuovere la conoscenza e la pratica di nuove tecnologie didattiche spendibili in campo scolastico
20h - Predisposizione attività dei moduli da svolgere per il Corso di Formazione digital-didattico Docenti;
10h – Predisposizione di un Archivio Web su google drive e creazione di un account condiviso GENNAIO
FIRMA CORSISTA
2
FEBBRAIO/MARZO
60h realizzazione materiali Il percorso formativo si articola in 3 Fasi e/o Attività così definite:
20h - 1 Fase Approcci collaborativi e del problem solving: dai riferimenti teorici agli ambienti di apprendimento. Laboratorio di strategie comunicative Fondamenti di progettazione didattica e formativa Fondamenti di valutazione didattica e formativa Indicazioni operative 20h - 2 Fase Progettazione, programmazione e valutazione di UDA per competenze: il PBL Il quadro di riferimento europeo Progettare e valutare le competenze chiave I media nelle indicazioni ministeriali Laboratorio sulle Competenze Apprendimento basato su progetto PBL. Indicazioni operative del processo di apprendimento basato su progetto: 1. Individuare un problema adatto agli studenti. 2. Collegare il problema al mondo e alla realtà degli studenti. 3. Organizzare il tema delle lezioni attorno al progetto, non a una singola materia. 4. Dare agli studenti l’opportunità di definire la propria esperienza di apprendimento e programmare il modo per risolvere il problema. 5. Incoraggiare la collaborazione creando dei gruppi. 6. Chiedere a tutti gli studenti di presentare i risultati di quanto hanno imparato attraverso un progetto o una performance. 20h - 3 Fase Linguaggio audiovisivo: teorie e tecniche Linguaggio sonoro: teorie e tecniche Linguaggio multimediale: teorie e tecniche Laboratorio di produzione: la video-lezione Ambienti di apprendimento digitale Indicazioni operative: WEBQUEST FLIPPED CLASS REDAZIONI DI CLASSE
3
MARZO/APRILE
50h Attuazione Formazione
del
Percorso
di
30h - Attuazione delle fasi sopra descritte, rivolte a promuovere momenti di formazione e di ricerca didattica e a sperimentare praticamente strumenti metodologici per insegnare in modo innovativo ed efficace 20h - AttivitĂ on line: coordinamento e monitoraggio del lavoro elaborato dai docenti in formazione 25h -Lavoro di Gruppo: Progettazione di attivitĂ didattiche e uso delle conoscenze e competenze teoriche e pratiche digitali acquisite.
APRILE
50h Documentazione
25h - Laboratorio INFORMATICO per gruppi: Costruzione di WEBQUEST Esempio di PBL: Pensare e Rappresentare la Bellezza Uda per Competenze Piattaforma Redazioni di Classe
30h - La scuola digitale : dalla programmazione didattica alla progettazione di Learning object; APRILE
30 h di verifica e valutazione
Esercitazioni pratiche individuali quali simulazioni e roleplayng e di gruppo in cui i partecipanti, suddivisi in sottogruppi, lavorano in team. Schede di produzione e valutazione di prodotti multimediali ad uso didattico
4 5h - Somministrazione di questionario di gradimento e analisi dei risultati APRILE/ MAGGIO
10 h Report e relazione finale 5h - Report /documentazione attivitĂ svolta con relazione finale
Coordinatore del master
______________________________
Timbro
Tutor/Dirigente Scolastico
____________________
MASTER KOINE’ PROJECT WORK 2014/2015
Per una didattica efficace Corsista Koiné – Prof.ssa Alessandra Iacobelli
Obiettivo/Azione/Destinatari
Interventi innovativi per:
Migliorare le competenze dei DOCENTI Migliorare la qualità dell’insegnamento dei docenti e promuovere la conoscenza e la pratica di nuove tecnologie didattiche spendibili in campo scolastico
Obiettivi
Promuovere l’applicazione delle tecniche metacognitive ai contenuti tradizionali della didattica con l’utilizzo delle tecnologie informatiche e della comunicazione mediali
Progettare una didattica per competenze e utilizzare i nuclei fondanti della disciplina come strumenti di attivazione della competenza comunicativa. Acquisire abilità specifiche quali: la conoscenza e l’uso dei linguaggi, dell’audiovisivo, della tecnologia della comunicazione, della didattica multimediale.
Utilizzare nuovi dispositivi mediali in ambito didattico e formativo:
competenze comunicative e strumenti adeguati ed utili per discernere le strategie comunicative da adottare ed i linguaggi da utilizzare
Percorso formativo
Articolazione del percorso
competenze pratiche per l’utilizzo dei nuovi dispositivi mediali nella conduzione di attività di classe e d’aula
Il percorso formativo, della durata di 50 ore (30 ore in presenza e 20 ore on line), si è articolato in tre fasi rivolte a promuovere momenti di formazione e di ricerca didattica e a sperimentare praticamente strumenti metodologici per insegnare in modo innovativo ed efficace
1 Fase
2 Fase
3 Fase
Teorico pedagogica
Progettazione, programmazione e valutazione di UDA per competenze: il PBL
Pratiche didattiche innovative
Il percorso formativo si è articolato in 3 Fasi e/o Attività così definite:
1 – Teorico-pedagogica Approcci collaborativi e del problem solving: dai riferimenti teorici agli ambienti di apprendimento. Laboratorio di strategie comunicative Fondamenti di progettazione didattica e formativa Fondamenti di valutazione didattica e formativa Indicazioni operative
2 - Progettazione, Programmazione e valutazione di UDA per Competenze: il PBL (Problem Based Learning) Il quadro di riferimento europeo Progettare e valutare le competenze chiave I media nelle indicazioni ministeriali Laboratorio sulle Competenze Apprendimento basato su progetto PBL. Indicazioni operative del processo di apprendimento basato su progetto: 1. Individuare un problema adatto agli studenti. 2. Collegare il problema al mondo e alla realtà degli studenti. 3. Organizzare il tema delle lezioni attorno al progetto, non a una singola materia. 4. Dare agli studenti l’opportunità di definire la propria esperienza di apprendimento e programmare il modo per risolvere il problema. 5. Incoraggiare la collaborazione creando dei gruppi. 6. Chiedere a tutti gli studenti di presentare i risultati di quanto hanno imparato attraverso un progetto o una performance.
3 – Pratiche didattiche innovative Laboratorio di produzione: la video-lezione Ambienti di apprendimento digitale Indicazioni operative: WEBQUEST FLIPPED CLASS REDAZIONI DI CLASSE
Strumenti
Tutta l’attività è stata corredata da materiali di studio e approfondimento: Bibliografia e Sitografia; Schede di progettazione e valutazione di UDA per competenze; Esempi di UDA e prove per competenze; Programma multimediale per costruire Webquest; Modello di Flipped Class; Tools per la didattica Presentazioni in ppt; Mapping, Video-lezioni; Social software; Google Drive; Blendspace
Valutazione
Risultati Raggiunti
La Valutazione ha previsto: Esercitazioni pratiche individuali quali simulazioni e role-playng e di gruppo in cui i partecipanti, suddivisi in sottogruppi, lavorano in team. Schede di produzione e valutazione di prodotti multimediali ad uso didattico.
Formazione specifica di un consistente numero di docenti e acquisizione /ampliamento di competenze didattiche Innalzamento delle competenze degli alunni conseguente alla maggiore efficacia di un’azione formativa rivolta ai docenti, che integra didattica laboratoriale e nuove tecnologie
Allegati: 1) ChissĂ come ci divertiamo (Opuscolo sulle Competenze) 2) Presentazione della metodologia: il Webquest 3) Progettare prove situate per valutare competenze
sottotitolo….
USCITA DI SICUREZZA
Ardo dal desiderio di spiegare, e la mia massima soddisfazione è prendere qualcosa di ragionevolmente intricato e renderlo chiaro passo dopo passo. È il modo più facile per chiarire le cose a me stesso. Isaac Asimov
Chi insiste nel volere spremere dall’arte dell’insegnamento un succo inesistente, si priva del piacere di gustare i tantissimi sapori che l’insegnamento ad arte continua a produrre nonostante le riforme e le controriforme. Alěna Walsch
Nel 1951, Isaac Asimov pubblicava su una rivista per ragazzi un breve racconto: Chissà come si divertivano! Il racconto – ambientato in un lontano 2157, – si apre con il ritrovamento in una soffitta di un vecchio libro a stampa con «pagine gialle e fruscianti», e con «parole che se ne stanno ferme invece di muoversi, com’era previsto che facessero: su uno schermo, è logico». Residuo di un’epoca oramai superata e quasi dimenticata, questo vecchio libro antico descrive, tra le altre cose, le caratteristiche del sistema scolastico del XX secolo. Con grande sorpresa i due protagonisti, Margie e Tommy, scoprono che in quell’epoca, i bambini non erano istruiti da un insegnante meccanico come invece accadeva a loro, ma da insegnanti umani, che lavoravano in luoghi particolari, le scuole, e garantivano a tutti una istruzione comunitaria. Margie è affascinata dall’idea di avere insegnanti umani, e il pensiero di continuare lo studio sulle frazioni proprie con l’insegnante meccanico che l’aspetta, già in funzione e sempre alla stessa ora, tutti i giorni (tranne il sabato e la domenica), in attesa di
ricevere i suoi compiti da infilare nell'apposita fessura, si trasforma in un sospiro carico di malinconia… «Stava pensando alle vecchie scuole […], dove andavano i ragazzi di tutto il vicinato, ridevano e vociavano nel cortile, sedevano insieme in classe, tornavano a casa insieme alla fine della giornata. Imparavano le stesse cose, così potevano darsi una mano a fare i compiti e parlare di quello che avevano da studiare. E i maestri erano persone. [...] Margie stava pensando ai bambini di quei tempi, e a come dovevano amare la scuola. Chissà - stava pensando - Chissà come si divertivano! » La descrizione proposta da Asimov sembra oggi straordinariamente attuale. Esiste davvero una scuola del futuro condotta da insegnanti-robot in cui i bambini rimpiangono i vecchi maestri e si commuovono mentre sfogliano un libro? In un presente non troppo futuro, la scuola e libri non esistono più… la prima contrastata da offensive decisioni o indecisioni del governo… i secondi sostituiti da strumenti e metodi di insegnamento ben più sofisticati e adatti alle esigenze di ogni singolo ragazzo che, come in uno slogan pubblicitario… porta a scuola i suoi sogni. I suoi… perché i vecchi maestri o gli insegnanti-robot hanno smesso di sognare, e portano a scuola incubi notturni che rendono il lavoro sempre più duro… faticoso… usurante… Ed è proprio per indicare un’uscita di sicurezza per la ricerca di nuove strategie didattico-educative, adattabili nel nostro agire quotidiano nella scuola, e per affrontare e condividere soluzioni didattiche alternative, in base a quanto previsto dal [d]rio[s]rdino degli Istituti Tecnici come descritto nel
curriculum per competenze del primo e secondo biennio, che è stato pensato questo opuscolo. Poche pagine che non vogliono parlare di didattica o di teorie pedagogiche che oggi semplificano i saperi perché ritengono che l’unica soluzione nella scuola del XXI secolo sia quella di rendere gli alunni sempre più asini. E allora un’altra considerazione si rende necessaria: chi scrive questo opuscolo crede nella professionalità degli insegnanti che da sempre e sempre, hanno saputo trovare una uscita di sicurezza per mettere al sicuro il valore dell’insegnamento.
Gli itinerari dell’istruzione risultano finalizzati al conseguimento di competenze linguistico-comunicative, storico-sociali, matematiche, scientifiche, tecnologiche, artistico-espressive. Queste competenze culturali possono essere assunte come motore di innovazione nei processi di insegnamento/apprendimento piuttosto che come criteri di misurazione e certificazione dei risultati. Non si crede possibile raggiungere competenze fuori da contenuti e dalle discipline: per questo risulta necessario mettere in relazione competenze e conoscenze, competenze e contenuti disciplinari… Già ma come? Si tratta di utilizzare, formalizzare e approfondire modelli e pratiche di lavoro didattico già ampiamente presenti nella nostra scuola, attrezzata con laboratori all’avanguardia che permettono di superare lo schema ancora diffuso della didattica come ‘svolgimento di un programma’. È allora possibile selezionare saperi essenziali, strumenti e ambienti adeguati e praticare metodologie e modalità relazionali innovative?
Il punto di partenza può essere quello di elaborare situazioni didattiche per lo sviluppo delle competenze, selezionando attività – compiti – prodotti che coinvolgano i dipartimenti (o gli assi culturali), i consigli di classe, i singoli docenti. Ad esempio, i dipartimenti/assi culturali predispongono una UDA per competenze che preveda attività, compiti, prodotti che i destinatari sono chiamati a realizzare, ed indica le risorse (conoscenze, abilità, ecc) che gli è chiesto di mobilitare per raggiungere competenze… L’Unità di Apprendimento (UDA) costituisce uno degli strumenti della didattica per competenze e può essere formalizzata utilizzando un Modello di programmazione di questo tipo…
I materiali che qui si propongono rappresentano un contributo all’avvio di un processo di ricerca sulla possibile innovazione didattica, e di una attività collegiale per lo sviluppo di una didattica per competenze. Si tratta pertanto di materiali in evoluzione, che potrebbero presentare delle incompletezze o delle imperfezioni. L’intero lavoro va quindi considerato come strumento aperto a tutti i necessari adattamenti, miglioramenti ed integrazioni.
Classe
Periodo
Assi culturali
Docenti coinvolti
Titolo dell’Unità didattica per Competenze Attività /Compito / Prodotto a scelta tra: Competenze mirate Asse culturale Cittadinanza Motivazione della proposta e suo valore formativo Apprendimenti che si intendono promuovere – Competenze attese
Conoscenze
Abilità / Capacità Destinatari
Fase di applicazione – Articolazione del percorso- Tempi Fasi indicative e previsionali Organizzazione metodologicodidattica possibile SAPERI NATURALI (che cosa sai?) MAPPING (devi sapere che) APPLICAZIONE (quel che devi fare) TRANSFER (e se invece…prova anche tu) RICOSTRUZIONE (che cosa hai fatto e perché) GENERALIZZAZIONE (inventa una regola con quello che hai fatto) Risorse umane interne e/o esterne Strumenti Verifica e Valutazione (esempi) Per singola disciplina:
esposizione a coppie con voto per singolo allievo basato su conoscenze acquisite, capacità espositiva (ricchezza lessicale e articolazione dei contenuti), riflessione personale Scheda di osservazione in termini di : coinvolgimento, impegno nell’affrontare una nuova proposta senso di responsabilità nel portare a termine compiti capacità di collaborare con i compagni Valutazione globale power point – Relazione scritta Valutazione del prodotto finale da parte dei docenti in base a criteri predefiniti (completezza del lavoro, ordine e chiarezza dei contenuti, originalità nella presentazione del power point), ecc.
LA CONSEGNA AGLI STUDENTI Per “consegna” si intende il documento che i docenti presentano agli studenti, sulla base del quale essi si attivano realizzando il prodotto nei tempi e nei modi definiti, tenendo presente anche i criteri di valutazione. 1^ nota: il linguaggio deve essere accessibile, comprensibile, semplice e concreto. 2^ nota: l’Uda prevede dei compiti/problema che per certi versi sono “oltre misura” ovvero richiedono agli studenti competenze e loro articolazioni (conoscenze, abilità, capacità) che ancora non possiedono, ma che possono acquisire autonomamente. Ciò in forza della potenzialità del metodo laboratoriale che porta alla scoperta ed alla conquista personale del sapere. 3^ nota: l’Uda mette in modo processi di apprendimento che non debbono solo rifluire nel “prodotto”, ma fornire spunti ed agganci per una ripresa dei contenuti attraverso la riflessione, l’esposizione, il consolidamento di quanto appreso. Consegna agli studenti ESEMPIO Titolo UdA Cosa si chiede di fare Preparare e pianificare In che modo (singoli, gruppi..) Individuale, gruppi Quali prodotti Scheda tecnica, questionario, presentazione in powerpoint Che senso ha (a cosa serve, per quali apprendimenti) Conoscere e valorizzare….. Tempi ore da metà gennaio a fine aprile Risorse (strumenti, consulenze, opportunità…) Docenti del cdc, risorse multimediali, esperti esterni, visite sul territorio, ecc Criteri di valutazione Attenzione, interesse, partecipazione, comportamento, capacità di sintesi Valore della UdA in termini di valutazione della competenza mirata (da indicare) Peso della UdA in termini di voti in riferimento agli assi culturali ed alle discipline Una valutazione collegiale e una per disciplina
PIANO DI LAVORO UDA: ESEMPIO SPECIFICAZIONE DELLE FASI
Assi disciplinari /docenti coinvolti Fasi 1
2 3 4 5
Attività
Strumenti
Esiti
Presentazione alla classe
Brainstormin Questionario, g presentazione in Lim ppt., relazione, ecc
Tempi Ore
Valutazione Attenzione e interesse, collaborazione, capacità di sintesi, qualità del lavoro, del prodotto, correttezza dell’esposizione, efficacia comunicativa
GRIGLIE DI VALUTAZIONE Griglia di Valutazione di un testo o altro Scelta e utilizzo della documentazione Punteggio 0 1 2-3 4
Descrizione Lo studente non sceglie coerentemente parti dei testi letti Usa in modo meccanico porzioni dei testi letti Seleziona in modo coerente le informazioni e le rielabora Sceglie significative informazioni dai testi, le rielabora e collega in modo efficace ai fini della propria argomentazione Contenuti
Punteggio 0 1 2-3 4
Punteggio 0 1 2-3 4
Punteggio 0 1 2-3 4
Pertinenza all'argomento specifico richiesto Descrizione l’elaborato non presenta alcuna pertinenza con la traccia assegnata l’elaborato prende in considerazione solo alcuni aspetti della traccia l'elaborato prende in esame gli aspetti basilari della traccia l’elaborato prende in esame tutti gli aspetti (di base ed avanzati) che sono inerenti alla traccia assegnata Ampiezza e significatività del contenuto Descrizione l'elaborato è limitato e non presenta alcun aspetto significativo l'elaborato presenta elementi non significativi rispetto a quello richiesti l'elaborato presenta solo alcuni degli elementi più significativi l'elaborato presenta tutti gli elementi significativi Sviluppo di tutte le parti richieste dalla consegna Descrizione l'elaborato non sviluppa la consegna l'elaborato sviluppa solo una parte della consegna l'elaborato sviluppa la maggior parte delle richieste della consegna l'elaborato sviluppa tutte le richieste della consegna
Forma espositiva
Punteggio 0 1 2-3 4
Ordine ed efficacia dell'organizzazione del testo Descrizione testo così disordinato che il lettore stenta ad orientarsi testo parzialmente ordinato, il lettore ha qualche difficoltà nell'orientarsi testo abbastanza ordinato, il lettore si orienta facilmente testo organizzato in modo chiaro ed efficace Correttezza grammaticale e ortografica
Punteggio 0 1 2-3 4
Descrizione sono presenti gravi scorrettezze sintattiche e/o grammaticali e/o ortografiche sono presenti alcune scorrettezze grammaticali e/o ortografiche sono presenti costruzioni sintattiche poco ordinate e/o periodi lunghi Nessun errore, esposizione fluida e sicura
Scheda di osservazione del comportamento degli alunni nel lavoro di gruppo livelli
LAVORO DI GRUPPO
ECCELLENTE
ADEGUATO
BASILARE
PARZIALE
Collabora attivamente con i compagni nello svolgimento del lavoro, porta a termine, nel rispetto dei tempi, la parte che gli è stata assegnata; attiva processi di interazione, condivisione e negoziazione e offre spontaneamente
Collabora con i compagni nello svolgimento del lavoro, cerca di portare a termine la parte che gli è stata assegnata nel rispetto dei tempi e la mette a disposizione del gruppo.
Cerca di collaborare con i compagni, eseguendo almeno una parte del lavoro che gli è stato assegnato e lo mette a disposizione del gruppo. Anche se non esprime il proprio parere e non partecipa
Assume un ruolo passivo nell’attività collaborativa e non esegue la parte di lavoro che gli è stata assegnata. Non dimostra alcun interesse e non si preoccupa del lavoro
il proprio aiuto. Condivide l’obiettivo comune e si impegna per raggiungerlo, fa proposte per l’organizzazione del lavoro.
Se gli viene richiesto, offre il proprio aiuto ed esprime il proprio parere sul lavoro svolto dimostrando interesse ed impegno.
all’organizzazione dell’attività, si interessa del lavoro svolto.
svolto. Anche se gli viene richiesto, non esprime alcun parere riguardo all’attività.
Griglia di valutazione di un prodotto CRITERI
FOCUS DELL’OSSERVAZIONE
VALUTAZIONE
Funzionalità
1-2 3-4 5-6 7-8
Completezza
Correttezza
910 1-2
è gravemente carente tanto da comprometterne la funzionalità presenta lacune che ne rendono incerta la funzionalità presenta una funzionalità minima è funzionale secondo i parametri di accettabilità piena è eccellente dal punto di vista della funzionalità è gravemente incompleto
3-4
presenta lacune circa la completezza
5-6 7-8
si presenta completo in modo essenziale è completo secondo i parametri di accettabilità piena è eccellente dal punto di vista della completezza
910 1-2 3-4 5-6 7-8
L’esecuzione presenta gravi lacune dal punto di vista della correttezza dell’esecuzione presenta lacune relativamente alla correttezza dell’esecuzione è eseguito in modo sufficientemente corretto è eseguito correttamente secondo i parametri di accettabilità
Rispetto dei tempi
910 1-4
5-7
810 Precisione e destrezza nell’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie
1-2 3-4 5-6 7-8
Ricerca e gestione delle informazioni
910 1-2 3-4 5-6 7-8
Relazione con i formatori e le altre figure adulte
910 1-2 3-4 5-6 7-8
Superamento delle crisi
910 1-2 3-4
è eccellente dal punto di vista della corretta esecuzione Il periodo necessario per la realizzazione e più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha disperso il tempo a disposizione Il periodo necessario per la realizzazione è di poco più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace – se pur lento - il tempo a disposizione Il periodo necessario per la realizzazione conforme a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace il tempo a disposizione L’allievo utilizza gli strumenti e le tecnologie in modo assolutamente inadeguato L’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie rivela lacune L’allievo gestisce strumenti e tecnologie in modo minimamente corretto L’allievo gestisce strumenti e tecnologie in modo conforme ai parametri L’utilizzo di strumenti e tecnologie avviene in modo eccellente L’allievo non ricerca le informazioni oppure si muove senza alcun metodo La ricerca e la gestione delle informazioni vengono svolte in modo lacunoso L’allievo ricerca le informazioni essenziali e le gestisce in maniera appena adeguata La ricerca e la gestione delle informazioni corrispondono ai parametri richiesti Ricerca e gestione delle informazioni vengono svolte in modo eccellente L’allievo non si relaziona affatto in modo corretto con gli adulti L’allievo presenta lacune nella cura delle relazioni con gli adulti Nelle relazioni con gli adulti l’allievo manifesta una correttezza essenziale L’allievo si relaziona con gli adulti adottando un comportamento pienamente corretto L’allievo entra in relazione con gli adulti con uno stile aperto e costruttivo L’allievo di fronte alle crisi si demoralizza e non procede oltre Nei confronti delle crisi l’allievo entra i confusione e chiede aiuto agli altri delegando a loro la risposta
5-6
7-8 910
Capacità comunicative ed espressive
1-2 3-4 5-6 7-8
Uso del linguaggio specifico
910 1-2 3-4 5-6 7-8
Capacità logiche e critiche
910 1-2
3-4 5-6 7-8
Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite
910 1-2 3-4 5-6 7-8
Nei confronti delle crisi l’allievo mette in atto una tattica che mira al superamento minimale delle difficoltà L’allievo è in grado di affrontare le crisi con una strategia di richiesta di aiuto e di intervento attivo L’allievo si trova a suo agio di fronte alle crisi ed è in grado di scegliere tra più strategie quella più adeguata e stimolante dal punto di vista degli apprendimenti L’allievo è gravemente impacciato nella comunicazione L’allievo comunica utilizzando un lessico povero e termini operativi L’allievo comunica utilizzando un lessico essenziale e mirando ad una comunicazione minimale L’allievo mostra una capacità comunicativa ed espressiva adeguata al compito da rappresentare Manifesta un’eccellente capacità comunicativa ed espressiva L’allievo non possiede un lessico specifico Presenta lacune nel linguaggio specifico Mostra di possedere un minimo lessico specifico La padronanza del linguaggio specifico da parte dell’allievo è soddisfacente L’allievo possiede una ricchezza lessicale specifico e la utilizza in modo L’allievo parla del proprio lavoro in forma pratica senza mostrare di coglierne le dimensioni logiche e critiche L’allievo presenta una logica operativa e indica solo preferenze emotive (mi piace, non mi piace) L’allievo coglie gli aspetti logici essenziali e mostra un certo senso critico L’allievo mostra di cogliere appieno la struttura logica del processo di lavoro svolto che affronta in modo critico L’allievo è dotato di capacità logiche e critiche eccellenti Non è in grado di far tesoro delle conoscenze acquisite Mostra scarsa attitudine ad utilizzare, nella riflessione, le conoscenze acquisite Utilizza nella riflessione conoscenze essenziali Utilizza nella riflessione in modo pertinente le conoscenze acquisite
Creatività
910 1-2 3-4 5-6 7-8 910
Autovalutazione
1-2 3-4 5-6 7-8
910
Presenta un’eccellente capacità di utilizzo delle conoscenze acquisite L’allievo non esprime nel processo di lavoro alcun elemento di creatività L’allievo svolge il suo lavoro in modo meccanico con rari spunti creativi L’allievo manifesta talvolta spunti creativi nel processo di lavoro L’allievo è in grado di adottare soluzioni creative soddisfacenti nel processo di lavoro L’allievo possiede la capacità di innovare in modo personale il processo di lavoro rivelando spiccate doti creative L’allievo non procede ad alcuna valutazione del suo lavoro La valutazione del lavoro avviene in modo lacunoso L’allievo svolge in maniera minimale la valutazione del suo lavoro e gli interventi di correzione L’allievo è in grado di valutare correttamente il proprio lavoro e di intervenire per le necessarie correzioni L’allievo dimostra di procedere con una costante attenzione valutativa del proprio lavoro e mira al suo miglioramento continuativo
L’Unità di apprendimento L’organizzazione dell’Unità di apprendimento per competenza prevede l’individuazione dell’obiettivo formativo, del nucleo fondante disciplinare, delle abilità/conoscenze e dei contenuti funzionali al raggiungimento di tale competenza, nonché della metodologia e dei criteri di verifica/valutazione. Fondamentale in questo lavoro il compito del docente che, dimenticandosi del libro di testo, dei contenuti tradizionali e di una prassi didattica consueta ma obsoleta, dovrà creare situazioni che permettano all’allievo di costruire a partire da esse le proprie competenze: è fondamentale a tal proposito proporre contenuti scolastici non decontestualizzati ma che siano lo strumento che consente di “trattare” una situazione (creare cioè ambienti di apprendimento). Il modello didattico proposto segue la seguente scansione: • proposta di situazione-problema. Occorre proporre una situazione problematica concreta e significativa per l’allievo, cioè costruita a fini didattici in funzioni di saperi e di saper fare che si vogliono far acquisire o vicino a situazioni che si possono incontrare nella vita quotidiana. • primo tentativo di soluzione del problema e sua condivisione. Gli allievi tentano la soluzione del problema utilizzando conoscenze ed abilità derivate da precedenti esperienze scolastiche e/o personali. Le proposte di soluzione vengono condivise dalla classe e, con la mediazione dell’insegnante, viene scelta quella che meglio di altre permette l’approccio a nuove conoscenze e/o strumenti risolutivi. • svolgimento di moduli disciplinari con consolidamento degli aspetti tecnici e loro valutazione. L’insegnante svolge i contenuti relativi all’unità e verifica l’acquisizione delle conoscenze ed abilità ad essi sottese tramite prove di misurazione.
• soluzione della situazione problema iniziale. Gli allievi, guidati dall’insegnante, comprendono l’utilità delle nuove conoscenze ed abilità acquisite per la soluzione del problema iniziale e lo risolvono, consolidando poi le stesse tramite il necessario allenamento. • estensione della valutazione a nuove situazioni problema (compito autentico). Viene proposto, come prova di competenza, un compito autentico che pur “contestualizzato” nell’ambito operativo sperimentato, abbia caratteristiche di rielaborazione e non di riproduzione. Esso sarà successivamente valutato tramite la rubrica valutativa individuata per le varie competenze e/o tramite una griglia di valutazione complessiva. Riflessioni finali Alcune riflessioni sorgono spontanee: • per le varie competenze disciplinari è fondamentale condividere, da parte degli insegnanti della stessa area disciplinare, molteplici situazioni simili atte a stimolarne lo sviluppo (percorsi di lavoro); • è fondamentale una rilettura ed uno sfrondamento dei contenuti delle singole discipline nell’arco del biennio e triennio (alla luce delle Indicazioni per il Curricolo e dei Quadri di riferimento) poiché spesso sovrabbondanti e poco funzionali allo scopo suddetto. Le FASI ATTIVAZIONE DEI SAPERI NATURALI “CHE COSA SAI ?” Il primo passo è la fase del “Che cosa sai?”, ovvero dell’attivazione dei “saperi naturali” intorno al nodo da trattare. Questo in base al principio che l’apprendimento di un nuovo compito dipende per molta parte da quanto e come un allievo già conosce di esso. Si cerca di far emergere intorno all’argomento da studiare, idee, ipotesi personali, esperienze e competenze. Gli interventi devono essere accettati senza esprimere alcun giudizio valutativo, poiché lo scopo è quello di portare allo “scoperto” le singole posizioni. La fase prevede anche un primo ordinamento dei “saperi naturali”
attraverso l’elaborazione di una “rappresentazione” delle conoscenze, condivisa dalla classe. INFORMAZIONE: MAPPING “DEVI SAPERE CHE” È questo il momento informativo, in cui vengono presentati i nuovi contenuti. È la fase del “Devi sapere che”. Si sollecita il conflitto cognitivo tra ciò che l’allievo sa e ciò che si accinge ad imparare, favorendo un processo di “mapping”, finalizzato all’accomodamento o alla modificazione degli schemi di partenza. LABORATORIO: APPLICAZIONE “QUEL CHE DEVI FARE” Nella fase relativa a “Quel che devi fare”, l’allievo applica conoscenze e abilità. L’applicazione prevede attività di elaborazione-organizzazione: si fanno fare esempi, si insegna a problematizzare la procedura utilizzata per risolvere il compito, ripercorrendo in modo diverso le tappe della procedura, si chiede l’elaborazione di un piano che possa portare alla soluzione autonoma di compiti simili ai precedenti e alla sua verifica. In questa fase l’allievo matura la consapevolezza delle abilità da padroneggiare per risolvere il compito. LABORATORIO: TRANSFER “E SE INVECE… PROVA ANCHE TU” La fase successiva sollecita il trasferimento di concetti e procedure appresi a nuovi contesti, rafforzando l’acquisizione della “regola” ovvero del “sapere come si fa”. È la fase del “E se invece... Prova anche tu”. Il trasferimento viene sollecitato ricorrendo ad analogie e a variazioni sistematiche di casi: presentando due esempi che differiscono per attributi evidenti, ma non rilevanti, il confronto e la ricerca di elementi di differenza porta al graduale allargamento della regola; si possono inoltre presentare un esempio ed un controesempio (differisce per un aspetto cruciale) associati, in cui la ricerca di che cosa c’è di diverso porta alla discriminazione. I processi cognitivi sono “portati allo scoperto” con riflessioni sul modo di porsi dinnanzi al compito. L’obiettivo del momento didattico è l’integrazione dei contenuti concettuali, che porta alla consapevolezza della contestualizzazione di concetti e abilità in situazioni nuove e diverse.
VERIFICA: RICOSTRUZIONE “CHE COSA HAI FATTO E PERCHÉ” Nella fase successiva della ricostruzione della propria esperienza di apprendimento, l’allievo è condotto alla consapevolezza e alla regolazione della propria “vita mentale”. Si chiede ora: “Che cosa hai fatto e perché?”. È questa, dunque, una fase strettamente metacognitiva. Si tratta di ricapitolare in modo critico il percorso compiuto, tenendo conto del riconoscimento delle strategie messe in atto e dell’indagine sulle difficoltà e sui correttivi adottati. Il processo di ricostruzione deve essere, inoltre, associato al processo di giustificazione delle scelte e delle decisioni prese per raggiungere la competenza. È fondamentale quindi, che l’allievo sviluppi la capacità di sostenere le proprie idee e di argomentare per giustificare le strategie messe in atto. Questa fase mira alla consapevolezza dell’intera esperienza di apprendimento. VERIFICA: GENERALIZZAZIONE “INVENTA UNA REGOLA CON QUELLO CHE HAI FATTO” La fase del compito esperto della generalizzazione si può sintetizzare nella consegna “Inventa una regola con quello che hai fatto”. L’allievo deve affrontare contesti d’uso di conoscenze e abilità completamente nuovi rispetto a quelli fino ad ora conosciuti: dovrà imparare ad utilizzare quanto appreso in modo personale ed originale nelle nuove situazioni. Le proposte esercitative, accanto alla produzione in contesti nuovi e diversi, possono far formulare “regole” generali, intese come strategie, procedure, piani, modelli, teorie. I contesti apprenditivi si organizzeranno in sfondi sempre più simili a reali situazioni di vita. Quest’ultima fase fa conseguire all’allievo la consapevolezza riflessiva dei propri prodotti e processi di conoscenza e della loro spendibilità socio-culturale.
TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE FASI consapevolezza
fasi del compito esperto
La consapevolezza delle relazioni tra sé e il compito
1a fase “Che cosa sai?” SAPERI “NATURALI”
La consapevolezza del compito da affrontare
2a fase Devi sapere che… MAPPING
La consapevolezza delle abilità da mettere in atto e
3a fase Quel che devi fare APPLICAZIONE
processi cognitivi ed atteggiamenti ATTEGGIAMENTI * Partecipazione * Socialità e collaborazione PROCESSI COGNITIVI - Attivazione ed esplorazione - Recupero ed esplorazione - Attivazione di ciò che si sa - Prima organizzazione delle conoscenze ATTEGGIAMENTI * Partecipazione PROCESSI COGNITIVI - Elaborazione dell’informazione - Ricerca e produzione di analogie con quanto l’allievo sa già - Organizzazione/ strutturazione della mappa cognitiva personale - Motivazione ad apprendere ATTEGGIAMENTI * Impegno PROCESSI COGNITIVI - Elaborazione
indicatori di processo per la valutazione
ATTEGGIAMENTI * Livello di attenzione * Atteggiamento nella socializzazione dei saperi
ATTEGGIAMENTI * Grado di pertinenza degli interventi
ATTEGGIAMENTI * Attribuzione - Uso corretto delle consegne
dei concetti da padroneggiare per risolvere il compito
La consapevolezza della contestualizzazio ne di abilità e concetti in situazioni nuove e diverse, ovvero il senso del confronto tra modi diversi di pensare, di fare e di agire
4a fase E se invece… prova anche tu TRANSFER
La consapevolezza dell’intero obiettivo istruzionale e della riorganizzazione di quanto appreso,
5a fase Che cosa hai fatto e perché RICOSTRUZIONE
dell’informazione - Ricerca e produzione di analogie tra ciò che si sa e il compito - Riconoscimento della sequenza di azioni - Soddisfazione nella produzione autonoma - Consolidamento ATTEGGIAMENTI * Impegno PROCESSI COGNITIVI - Elaborazione dell’informazione e applicazione in contesti nuovi e diversi - Ricerca di analogie e differenze - Pensiero procedurale Produzione ideativoimmaginati va - Prima generalizzazione ATTEGGIAMENTI * Impegno PROCESSI COGNITIVI - Riconoscimento del proprio stile di apprendimento - Giustificazione
- Autonomia - Organizzazione di contenuti e metodi Contestualizzazio ne
ATTEGGIAMENTI * Curiosità - Capacità di fare analogie - Capacità di falsificazione - Flessibilità
- Coerenza - Profondità di analisi
ovvero il controllo del proprio apprendimento – tramite la revisione e il controllo dell’intero obiettivo istruzionale – e quindi la riorganizzazione di quanto appreso La consapevolezza riflessiva sui propri processi e prodotti di conoscenza, ovvero la capacità di descrivere la formazione del proprio schema mentale rispetto al processo e al prodotto delle proprie azioni
- Ricostruzione - Pensiero procedurale - Controllo attivo - Rappresentazione
6a fase Inventa una regola con quello che hai fatto GENERALIZZAZIO NE
ATTEGGIAMENTI * Partecipazione PROCESSI COGNITIVI - Strutturazione/ ristrutturazione della mappa cognitiva personale - Rappresentazione - Rielaborazione - Pensiero procedurale - Pensiero ideativo - immaginativo - Valorizzazione personale della regole
ATTEGGIAMENTI * Interazione cognitiva PROCESSI COGNITIVI - Consapevolezza riflessiva - Originalità - Capacità di riconoscere l’esigenza di ristrutturazione - Autonomia di scelta
Prof.ssa Alessandra Iacobelli Funzione strumentale predisposizione e gestione del Pof – Coordinamento dipartimenti e iniziative di Innovazione didattica – Autovalutazione dell’Istituto-
Presentazione di un modello vuoto per costruire Webquest Prof.ssa Alessandra Iacobelli Funzione strumentale Predisposizione del POF - Coordinamento dei dipartimenti - Innovazione didattica - Procedure di valutazione d’istituto, unitamente ai coordinatori di dipartimento
La metodologia didattica del WQ La webquest è una metodologia didattica formalizzata nel
1995 da Bernie Dodge della San Diego State University e successivamente perfezionata da Tom March a partire dalle teorie pedagogiche del costruttivismo e dell’apprendimento cooperativo.
Essa si basa sull’uso del Pc e di internet e ha lo scopo di
sviluppare nell’allievo delle capacità di analisi, sintesi e valutazione delle informazioni.
L’alunno, attraverso una ricerca “guidata” in internet su siti
preselezionati dal docente, deve svolgere un compito che parte dalla rielaborazione delle informazioni raccolte per arrivare alla realizzazione di un prodotto finale, che può essere un “oggetto multimediale”, un testo, una presentazione o qualsiasi altra elaborazione.
Che cos’è una Webquest? Si tratta dunque di una
partenza quello di attuare in classe un’attività di ricerca guidata in Internet, che permetta agli studenti di trasformare l’informazione e di creare un prodotto complesso frutto della comprensione, della rielaborazione critica e dell’acquisizione delle informazioni originali.
pratica costruttivista: la Wq è un ambiente innovativo che ha nella coerenza e nella semplicità strutturale i suoi maggiori punti di forza. Inoltre il vero vantaggio della Wq è quello di realizzare un ambiente di apprendimento per competenze, fondato su una didattica laboratoriale e del problem solving.
Pratica costruttivista
Apprendimento Cooperativo e Strategie del Problem solving
L a Wq ha come punto di
Abbiamo evidenziato che la Wq è una sorta di ricerca sul web, una caccia al tesoro e sappiamo come nella scuola sia ormai prassi comune affidarsi ad Internet per realizzare attività di studio e di ricerca di informazioni. Tuttavia Internet non è una enciclopedia. L’organizzazione del materiale presente in rete è una NON ORGANIZZAZIONE, non c’è un’architettura ordinata, coerente e coesa delle informazioni. C’è dunque il rischio o il limite del sovraccarico cognitivo, dell’incapacità o della difficoltà di rielaborazione del materiale, sempre che l’alunno sappia ricercare e trovare l’informazione richiesta.
La struttura di un Webquest Il webquest è dotato di una struttura che consente di svilupparsi
creando un vero e proprio ambiente di lavoro per gli studenti. Ed è la struttura rigorosa a consentire allo studente di promuovere in modo guidato lo sviluppo della consapevolezza circa i propri meccanismi e processi metacognitivi. Il webquest è suddivisao in Azioni o Fasi: INTRODUZIONE COMPITO PROCEDIMENTO LINK E RISORSE VALUTAZIONE CONCLUSIONE RINGRAZIAMENTI
Le attività a cui sono chiamati gli studenti risultano predeterminate dal docente sulla base dello schema previsto dall’ambiente. Si tratta prevalentemente, ma non unicamente, di attività di tipo collaborativo, da svolgere in gruppo.
L’introduzione Nella prima fase, quella dell’introduzione, si procede alla motivazione dello studente e alla definizione dello scenario.
Link e risorse Qui il docente inserisce tutti i link delle pagine web che gli studenti devono consultare.
Il Compito La fase successiva è dedicata alla descrizione del compito da svolgere e pone l’accento in particolare sul risultato atteso.
La valutazione La valutazione è la fase successiva in cui lo studente è invitato a riflettere sul processo messo in atto in chiave autovalutativa attraverso gli strumenti scelti dal docente.
Il procedimento Si tratta della fase che richiede più preparazione da parte del docente. Occorre infatti indicare agli studenti quali risorse soprattutto web, ma anche di altro genere, essi devono utilizzare per portare a termine il compito assegnato. Ciò significa che lo studente viene guidato dall’insegnante a scoprire le risorse web e non viene scaraventato nel vuoto di uno spazio virtuale troppo pieno di informazioni, spesso difficili da reperire ed elaborare. A monte sta la ricerca e la selezione delle risorse da parte del docente. Nel Procedimento si forniscono indicazioni operative ed organizzative per iniziare la ricerca e svolgere in forma guidata i compiti assegnati.
La conclusione L’ultima parte del webquest riguarda una riflessione conclusiva su quanto gli studenti avranno realizzato e appreso alla fine del percorso. Ringraziamenti Il docente può postare una foto della classe o un’immagine scherzosa per complimentarsi con gli alunni del lavoro svolto.
I webquest favoriscono dunque l’apprendimento in un
contesto “ludico”, stimolante e innovativo che elimina o smorza gli aspetti più tradizionali dell’insegnamento, quali lo studio passivo, il lavoro individuale e lineare, il ricorso a una sola fonte di informazioni, il rapporto gerarchico docente-alunno, il timore del giudizio, e fa invece leva sulla motivazione degli alunni all’apprendimento, sviluppando la competenza base per eccellenza: IMPARARE AD IMPARARE Esso valorizza dunque le capacità autoformative degli
allievi e facilita l'uso delle tecnologie pur non rinunciando alla funzione di guida, orientamento e valutazione del docente, il cui ruolo cambia ma è pur sempre fondamentale.
PROGETTARE PROVE SITUATE PER VALUTARE COMPETENZE
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “ELENA DI SAVOIA – PIERO CALAMANDREI” ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO – ECONOMICO CHIMICA MATERIALI E BIOTECNOLOGIE SANITARIE - AMBIENTALI - AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING - TURISMO
LE DOMANDE DEL DOCENTE
L’approccio per competenze è una moda,
una necessità, un obbligo? Cos’è la competenza ? Cosa la distingue dalle abilità? Come si apprende ? Come si valuta? 2
INSEGNARE LE COMPETENZE Ăˆ UN OBBLIGO un obbligo di legge italiana ed europea
la legislazione europea approvata dal parlamento italiano: trattati di Schengen e Lisbona
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Trattati di Schengen e Lisbona Dal 2008 è entrato in vigore il Quadro Europeo delle
Qualifiche (EQF) che suddivide i cicli scolastici europei dal Level 1 al Level 8 Ogni livello deve essere certificato secondo il Quadro Europeo delle Qualifiche: EQF (Doc. 2)
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NORMATIVA ITALIANA Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 20 dicembre 2012. Livelli EQF 1 L - Diploma conclusivo del I ciclo di istruzione 2 L - Certificazione delle competenze di base acquisite in
esito all'assolvimento dell'obbligo di istruzione 4 L - Diploma liceale, Diploma di istruzione tecnica, Diploma di istruzione professionale 6 L - Laurea triennale 7 L - Laurea Magistrale, Master universitario di I livello, 8 L - Dottorato di ricerca, Diploma di perfezionamento o master (II) 5
NORMATIVA ITALIANA D. MIUR (Fioroni) n. 139/2007: obbligo di valutare e certificare le competenze decreto MIUR (Gelmini) n. 9/2010:
adozione del modello di certificazione dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine dell’obbligo di istruzione
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INSEGNARE COMPETENZE È ANCHE UNA NECESSITÀ perché bisogna insegnare a: 1. 2. 3.
Saper fronteggiare “velocità” e “flessibilità” della società globale. Saper maneggiare gli strumenti idonei ad acquisire nuovi saperi Saper mobilitare sapere, saper-fare e saper-essere nella soluzione di problemi in un “altrove”
did you know 7
LA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA Nella società della conoscenza l’individuo è costretto a
ricostruire da sé la propria qualificazione più volte nel corso della vita. Ricomponendo, per farlo, “i saperi” acquisiti in vari ambiti e in vario tempo
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I NUOVI SAPERI Le nuove scienze sono tutte pluridisciplinari o
transdisciplinari e hanno per oggetto “sistemi/insieme”di conoscenze l’ecologia, le scienze della terra e la cosmologia, le possiamo chiamare scienze sistemiche. Anche la geografia è una scienza “multidimensionale” poiché abbraccia dalla geologia ai fenomeni economici e sociali. Anche la storia tende a diventare scienza multidimensionale integrando in sé le dimensioni economiche e antropologiche. 9
GLI ATTREZZI DEL DOCENTE ď‚— la programmazione ď‚— per le competenze occorre soprattutto
riflettere: 1. sulla definizione di competenza 2. sulle metodologie efficaci 3. sugli strumenti della valutazione 10
COS’È LA COMPETENZA ? la competenza è quella cosa che ci mette in grado di saper fare quanto occorre in una situazione inedita per risolvere un problema anni dopo e lontano dalla scuola: all’Università, sul lavoro, nei luoghi reali della vita.
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LA DEFINIZIONE U.E. Comprovate capacità di utilizzare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia
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COSA SONO LE ABILITÀ ? le abilità si apprendono a scuola, in area “protetta”, in
non-luoghi, dove preminente è il ruolo del docente come agente della trasmissione del sapere le abilità si manifestano nell’applicazione delle conoscenze Le abilità sono un saper fare “scolastico”
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ESIBIZIONE DI COMPETENZE L’antennista
L’alunno all’estero Il cuoco dell’ I.P.A. La patente
Le attività motorie (danza, nuoto, atletica, ecc.)
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LE COMPETENZE le competenze sono un saper fare esibito
in situazione / in luoghi reali
stage, tirocinio, apprendistato, alternanza, lavoro, professione, Università, in un “altrove dalla scuola”
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LE COMPETENZE Oppure in situazione simulata
in tal caso è necessario l’uso delle tecnologie multimediali, con i noti problemi connessi alla comunicazione Oppure con destrutturazione del ruolo alunno
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OCCORRE UNA SVOLTA
ecco perchĂŠ a scuola occorre dare senso a quello che si definisce: imparare a imparare altre competenze chiave di cittadinanza didattica laboratoriale
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COSA RILEVANO I TEST?
Le modalità di valutazione tradizionali rilevano solo una parte delle componenti che costituiscono la competenza. conoscenze superficiali
La risoluzione di un test rileva (con facilità) conoscenze superficiali e (per lo più) isolate tra di loro (non contestualizzate). NB: si possono però costruire test più complessi (vedi prove PISA e INVALSI)
Le competenze chiave di cittadinanza 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
8.
Imparare a imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione
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IL MODELLO DI AUSUBEL Ausubel distingue due diverse dimensioni dell’apprendimento A) modalità di acquisizione dell’informazione
cioè i canali attraverso i quali una nuova unità di contenuto perviene all’individuo. Questa prima dimensione contrappone due canali di apprendimento: 1.l’apprendimento per scoperta, nel quale il soggetto viene a diretto contatto con una nuova informazione in modo attivo e totalmente autonomo; 2.l’apprendimento per ricezione, in cui l’informazione già strutturata viene trasmessa all’individuo direttamente da altri e quindi recepita in modo passivo.
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IL MODELLO DI AUSUBEL B) modalità di assimilazione dell’informazione acquisita Si distinguono anche in questo caso due forme contrapposte di apprendimento: 1. l’apprendimento significativo, in cui la nuova acquisizione viene efficacemente collegata con l’insieme delle strutture di conoscenza già in possesso dell’individuo, eventualmente procedendo ad una loro più articolata riorganizzazione; 2. l’apprendimento meccanico, nel quale la nuova acquisizione non trova alcun collegamento con la struttura cognitiva, viene assimilata isolatamente, con l’inevitabile conseguenza di dover ricorrere a procedimenti meramente ripetitivi per memorizzarla. 21
Metodologie laboratoriali
METODOLOGIE EFFICACI Apprendimento per scoperta Apprendimento significativo
Apprendimento collaborativo
Webquest-Flipped classroom-Inquiry Learning
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COMPETENZE E VALUTAZIONE
Valutare un prodotto Valutare il processo di lavoro Valutare conoscenze e abilità in situazione
reale, oppure simulata oppure destrutturata Valutare il lavoro individuale e/o di gruppo
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STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE Schede di osservazione del comportamento
apprenditivo Schede di valutazione del prodotto Schede di valutazione delle varie performances in situazione reale oppure simulata oppure destrutturata
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CERTIFICARE LE COMPETENZE Il voto è una valutazione di “relazione”:
Uno/molti - Uno/classe - Uno/contesto La certificazione tende:
1. Alla generalità e universalità (es.: EQF delle lingue) 2. Ingloba apprendimenti formali, non formali e informali
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Forse non tutti sanno che... Alessandra Iacobelli è dottore di ricerca in Italianistica e sta conseguendo un Master Universitario di II livello in Koiné. Professione Formatore in Didattica della Comunicazione. I suoi interessi sono rivolti prevalentemente agli alunni dell'Istituto Elena di Savoia, e nel tempo libero allo studio della letteratura italiana del Settecento nei suoi rapporti con la letteratura europea: in tale ambito ha pubblicato saggi sulla scrittura tragica edita ed inedita di Alessandro Verri e sulle sue traduzioni Shakespeariane dell'Hamlet e dell'Othello; e il volume Giornale de' Letterati (1771-1796), Antologia a cura di Alessandra Iacobelli, Pensa Multimedia, Lecce 2008.
Attualmente è consapevole che nessun Alunno leggerà i suoi scritti...