Conversione di Edifici adibiti a terziario in residenze sociali per studenti_

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Facolta di Architettura - Laurea Magistrale 5UE

Conversione di edifici adibiti a terziario in residenze sociali per studenti_ a cura di Alessandra MENNELLA matr. N14/1185 relatore Mario Rosario LOSASSO



Università degli studi di Napoli “Federico II” Facoltà di Architettura Corso di Laurea Magistrale 5EU

Conversione di edifici adibiti a terziario in residenze sociali per studenti_ a cura di Alessandra MENNELLA matr. N14/1185 relatore Mario Rosario LOSASSO

Anno Accademico 2013/2014




S O C I A L


H O U S I N G Indice Meta-progetto Infografica

pag. 8

Napoli Est Analisi Urbana

pag. 10

Centro Direzionale Analisi Funzionale-Spaziale

pag. 12

Isola G Analisi Funzionale-Spaziale

pag- 14

Analisi Ambientale

pag. 17

Analisi Tecnologica

pag. 19

Studenti Infografica

pag. 22

Riferimenti Casi Studio

pag. 24

Obiettivi e Stategie Strategia progettuale

pag.26

Concept Ipotesi di Intervento Prospetti

pag. 28 pag. 32

FlessibilitĂ Modulo

pag.34

Sezioni Tecnologiche Stato di Fatto

pag. 38

Interventi

pag. 40

Schede Tecniche

pag. 44

Computo Metrico

pag. 48

Visualizzazioni Render

pag. 50


Mperchè Eil social T Ahousing? P R O G E T Le conseguenze sul piano sociale della crisi economica stanno portando una serie di cambiamenti nei modi di vivere ed abitare. Alcune di queste trasformazioni sono destinate a diventare strutturali e a incidere sul modo di progettare le abitazioni, per tenere in considerazione nuovi modelli abitativi, diversità culturali, i nomadismi legati alla mobilità lavorativa, l’invecchiamento della popolazione. L’offerta di alloggio sociale deve adeguarsi a queste trasformazioni della società e rispondere alla sfida ampliando i servizi a disposizione dei residenti, in un nuovo quadro di relazioni fra settore pubblico e privato. Oggi è necessario offrire risposta non più solo agli “assolutamente esclusi dal mercato”, ma anche a nuove categorie di bisogno, legate ai fenomeni: il bisogno di mobilità, l’integrazione razziale, la necessità di consentire il formarsi di nuovi nuclei familiari autonomi. Quindi un alloggio sociale che riempie le mancanze di offerta accessibile del mercato privato, in particolare per quanto riguarda il mercato dell’affitto e della residenza temporanea. Un cambiamento aggiuntivo che ha accompagnato la crisi e che si diffonde proprio a partire da considerazioni economiche è l’attenzione crescente alla sostenibilità ambientale, in par-

ticolare al risparmio di energia, che sta inducendo gli utenti a valutare attentamente i costi di gestione dell’abitazione al momento della scelta. Tutti questi cambiamenti sono destinati a influire in sempre maggior grado sul mercato delle abitazioni e cambieranno il modo di progettare e di costruire la città nel futuro. L’offerta di abitazioni sociali è stata orientata verso comuni elementi caratterizzanti quali la qualità (flessibilità) morfologica e spaziale, il rendimento energetico, la concezione di edifici ‘smart’, il contenimento e il controllo dei costi, l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale.

legame con le politiche pubbliche a livello locale, sia attraverso la fornitura diretta da parte dei Comuni o di fornitori indipendenti in qualità di partner di abitazioni locali, sia dalle politiche sociali, spesso anche tramite la partecipazione attiva degli istituti di social housing nella creazione di un adeguato mix sociale. Il sostegno dal settore pubblico può assumere diverse forme: – sovvenzioni; – prestiti pubblici di speciali istituti di credito di diritto pubblico; – tassi di interesse delle sovvenzioni (in caso di prestiti privati); – garanzie statali (nel caso di prestiti privati).

Un’altra importante caratteristica del settore dell’edilizia sociale è il forte

“L’inizio è la parte più importante del lavoro.” Platone

8

NUOVE

PROPOSTE di INVESTIMENTO

CRISI NUOVE

CATEGORIE DI BISOGNO

OFFRIRE RISPOSTA AGLI “ESCLUSI DEL MERCATO”

NUOVE SOLUZIONI

ATTENZIONE integrazione sociale

nuovi nuclei familiari autonomi

mobilità

ALLA RESIDENZA TEMPORANEA


T O

MIX SOCIALE

POLITICHE PUBBLICHE

POLITICHE SOCIALI

(comuni, regioni...)

FORNITORI INDIPENDENTI

(istituti di social housing)

(partner)

MODELLI DI

FINANZIAMENTO

...E OBIETTIVI COMUNI

NUOVE ABITAZIONI

studenti fuori sede

PROCESSI DI RECUPERO E RESTRUTTURAZIONE

famiglie con basso reddito

immigrati regolari

anziani disagiati

coppie con basso reddito

ma con elementi fondamentali... FLESSIBILITÀ

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

RENDIMENTO ENERGETICO

SOCIAL HOUSING

EDIFICI “SMART”

FATTIBILITÀ ECONOMICA

SIGNIFICATO NON UNIVOCO

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

9


N A P O Lurbana I analisi Il centro direzionale di Napoli è uno dei temi non risolti della città di Napoli, ma allo stesso tempo appare anche un posto strategico in cui verificare la triplice interazione economica, sociale e ambientale. La conversione dell’edilizia per uffici appare una strategia di processo e di progetto con un’alta potenzialità di rientro economico e di implementazione della qualità urbana oltre che di risposta all’emergenza abitativa, valorizzando questa tipologia di edifici attualmente in buona parte non occupati. La localizzazione risulta un elemento determinante ai fini del successo di un intervento di social housing studentesco. Gli elementi più rilevanti possono essere considerati:

– la prossimità fisica alla/e università di riferimento, che consente di identificare la residenza come parte integrante dell’università. – nel caso in cui non sia possibile una prossimità fisica alle università è indispensabile garantire almeno un’adeguata accessibilità con trasporti pubblici e percorsi per la mobilita alternativi (es. piste ciclabili con servizio di bike sharing). Nelle città dotate di rete metropolitana si considera la distanza dalla stazione più vicina (a giudizio degli utenti max 500 m); in alternativa la fermata più vicina del mezzo di trasporto di superficie (a giudizio degli utenti tram o bus, max 300 m).

PIANO REGOLATORE Una buona accessibilità riduce il rischio di turn over dovuto alla mobilita residenziale degli studenti. Una eccessiva distanza dalle fermate dei mezzi pubblici porta inevitabilmente a considerare il mercato privato più attrattivo: – la prossimità dei principali servizi commerciali (es. ristorazione, tempo libero, fitness, ecc.). – la prossimità fisica o temporale ai luoghi delle centralità urbane legati all’offerta di divertimento, alle possibilità di fruizione culturale o altro, corrisponde ad una domanda precisa della popolazione universitaria.

chiamo e può agevolare la stabilita dei residenti. In queste circostanze la residenza diventa attrattiva anche per il turismo low-cost e

“Una città non è disegnata, semplicemente si fa da sola. Basta ascoltarla.” Renzo Piano consente ai gestori di limitare la “stagionalità” della residenza, legata ai periodi di chiusura estiva delle università.

Dal punto di vista gestionale questa prossimità rappresenta un potenziale elemento di marketing di notevole ri-

10


E S T SISTEMA DELLE MOBILITĂ€ infrastrutture ViabilitĂ Principale Nodi Intermodali Stazioni Esistenti Stazioni di Progetto Rete Tranviaria Rete Metropolitana Rete Ferroviaria Nazionale

11

zonizzazioni e specificazioni spazi pubblici immobili destinati ad istruzione ed interesse comune immobili destinati ad istruzione superiore A - Insediamento di interesse storico Ac - Porto storino B - Agglomerati urbani di recente formazione D - Insediamenti per la produzione di beni e servizi F - Attrezzature e impianti a scala urbana e territoriale Ff - Ferrovie e nodi di interscambio G - Insediamenti urbani integrati


CE NTRO

analisi funzionale-spaziale

ELEMENTI URBANI

ISOLE ISOLE A

A

E

B

F

C

G

B C D E F G

D

DESTINAZIONI D’USO Edifici residenziali Edifici specialistici Edifici per uffici privati

12


D I R E Z I O N A LE Il centro direzionale di Napoli (o CDN), sito nel quartiere di Poggioreale a ridosso della stazione Centrale, è un complesso di Il Centroprogettato Direzionaledall’architetto di Napoli (o CDN), sito nel quartiere Poggioreale grattacieli giapponese KenzodiTange nel a ridosso della stazione Centrale, è un complesso di grattacieli progettato dall’ar1995. chitetto giapponese Kenzo Tange nel 1995.

Le origini risalgono alla metà degli anni sessanta, quando il Le origini risalgono alla metà degli anni sessanta, quando il Comune di Napoli Comune di Napoli individuòdismessa, un’areadell’estensione industrialedidismessa, individuò un’area industriale circa 110 ettari, per la dell’estensione di nuovo circa 110 ettari,daper la costruzione di unadnuovo costruzione di un quartiere adibire prevalentemente uso uffici. quartiere da adibire prevalentemente ad uso uffici.

13 TRACCIATI “Asse pubblico”

MOBILITÀ PEDONALE “Asse verde”

Percorsi interni isole

“Asse Pubblico” “Asse Verde” Percorsi interni isole Area Dismessa

LEGENDA Edifici residenziali Edifici di culto Edifici per uffici privati Edifici pubblici

Carcere di Poggoreale

Stazione Ferroviaria


14

DESTINAZIONE D’USO Attività commerciali al piano terra Locali liberi al piano terra Edifici adibiti ad uffici Edificio Pubblico

Ianalisi S funzionale O L

ACCE

edifici isola

0,32

0,5

0,2

0,31

0,17

ACCESSI

0,53

1,05

0,14

0,27

'USO TINAZIONI D rra iali al piano te vità commerc no terra ali liberi al pia uffici fici adibiti ad

0,49

0,51

0,27

0,59

Edificio 0,53

Isola


15

SISTEMA DELLE MOBILITÀ Asse vario principale Pedonali di collegamento tra l’isolato Di collegamento Di accesso agli edifici

A G spaziale REGIME D’USO DEGLI SPAZI APERTI Privati Collettivi

UALE vizi collettivi unzioni Pubblici i rt e p a pazi zi one degli spa vo della funzi stenti unzioni preesi funzioni

À LLE MOBILIT SISTEMA DE ncipale asse viario pri a l'isolato llegamento tr co i d li a n o d e p to di collegamen li edifici di accesso ag


C R I T I C I TÀ E S O L U Z I O N 16

Dall’analisi funzionale-spaziale riguardante l’intera isola G del centro direzionale, si è riscontrata una percezione del carattere monofunzionale dovuto alla mancata gerarchia degli spazi, di conseguenza l’intra isola si presenta priva di luoghi di aggregazione anche per la mancanza di servizi. Gli interventi prevedono una caratterizzazione maggiore degli spazi aperti attraverso non solo l’inserimento di

nuove funzioni ma anche attraverso un intervento di potenziamento dei servizi esistenti caratterizzandone gli spazi in funzione delle destinazioni d’uso.

“L’ordine è qualcosa di più dell’organizzazione. L’organizzazione è la determinazione della funzione. L’ordine invece è attribuzione di significato.” Mies Van de Rohe

Mancata gerarchia degli spazi

Caratterizzazione degli spazi aperti

Assensa di luoghi di aggregazione

Potenziamento dei servizi esistenti

Assensa di servizi

Inserimento nuove funzioni


analisi ambientale

SOLEGGIAMENTO 9:00

I

12:00

16:00

MARZO

GIUGNO

17 DICEMBRE

RADIAZIONE SOLARE MARZO

VENTILAZIONE Libeccio sud-ovest

4,03 m/s

0,0 m/s

GIUGNO

Grecale DICEMBRE

nord-est 6,02 m/s

0,0 m/s


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Dall’analisi ambientale riguardante l’edificio G1 dell’isola G è subito percepibile l’eccessiva esposizione al sole, sul lato sud, e del vento per quanto riguarda il prospetto nord, una problematica abbastanza rilevante per ciò che può comportare al benessere dell’edificio, dovuta sicuramente anche ala sua posizione, trovandosi ad angolo con i due assi principali del centro direzionale “l’asse verde” e “l’asse pedonale”, i quali sono caratterizzati da una diffusa cementificazione incrementano in modo maggiore l’eccessiva esposizione al sole e al vento aumentando così effetto “isola di calore”.

“Non si può pensare un’architettura senza pensare alla gente.” Gli interventi prevedono, non solo l’inserimento di sistemi di schermature e eventuali arretramenti in facciata, ma sopratutto l’incremento del verde e l’utilizzo di materiali con un elevato indice di albedo.

Richard Rogers

maggior esposizione a sud

inserimento di schermature arretramento di facciata

eccessiva ventilazione

incremento del verde

isola di calore

materiali con elevato indice di albedo


analisi tecnologica superficie

pavimentazione

Complessiva

26701,63 m2

Materiale

Granito rosa e grigio

Costruita

11409,58 m2

Indice di albedo

0,20 - 0,25

SSI

Aree Verdi

0 m2

Indice di permeabilitĂ

10-7 - 10-11 cm/s

o

Aree Pavimentate

15292,05 m2

Spessore

2 cm

Impermeabile

15292,05 m2

Rottura a compressione 800 - 2000 kg/cm2

57,3%

42,7%

Aree pavimentate

Aree costruite

300 mt Distanza minima da linea di trasporto

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M

ILLUMINAZIONE lampione d’arredo urbano sistema di illuminazione pubblica


EDIFICIO G1 materiale

indice di albedo

Acciaio (galvanizzato) Vetro Classico Marmo Bianco

0,35% 5-10% 60-70%

caratteristiche dimensionali dell’edificio N° dei piani Altezza totale Altezza interpiano Superficie lorda del piano Superficie lorda totale Superficie lorda utile del piano Superficie lorda utile totale Uffici

Connetivo

21 73,20 m 2,75 m 1123,33 m2 23778,93 m2 1014,2 m2 21298,2 m2 Collegamenti verticali

20


21

Dall’analisi tecnologica dell’edificio G1, appare subito evidente una completa uniformità e una mancata caratterizzazione dei prospetti, nord, sud, est e ovest, risultando completamente assenti protezioni da venti e soleggiamento. Gli interventi prevedono un adeguamento o sostituzione dei materiali e dei sistemi preesistenti migliorandone le caratteristiche microclima-

tiche, attraverso l’utilizzo diversificato di sistemi tecnologici e un diverso trattamento delle superfici alternando “temperature” diverse dei materiali.

“L’Architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico, dei volumi assemblati nella luce. ” Le Corbusier

assenza di protezione da venti e da soleggiamento

adeguamento/ sostituzione dei materiali e sistemi preesistenti

lesione e rottura della pavimentazione

diverso trattamento superficiale alternando “temperature” diverse dei materiali

mancata caratterizzazione dei prospetti

utilizzo diversificato di sistemi tecnologici


STUDENTI UNIVERSITARI Elaborazioni CGIL-SUNIA su dati ISTAT

AFFITTO PER L’

80%

INCIDE SUL LORO POTERE D’ACQUISTO

22

13

3 su 4 vive in famiglia

su su

1 su 3 ha più di 25 anni

50,6% PENDOLARI

50% 25% IN NERO

REGISTRATI CON CIFRA INFERIORE

UNA FAMIGLIA SU TRE AMMETTE DI AVERE DIFFICOLTÀ AD AFFRONTARE LE SPESE.

IL 15% DEGLI STUDENTI FUORI SEDE PENSA DI CAMBIARE SEDE PER AVVICINARSI ALLA FAMIGLIA.

29,7% RESIDENTI 19,7% FUORI SEDE

15%

86,5%

APPARTAMENTO CONDIVISO

13,5%

+26,5%

ALLOGGIO UNIVERSITARIO

DI STUDENTI STRANIERI

ESIGENZE logistiche e strumentali

integrazione sociale e relazionale

educative e culturali

economicità di interventi

alloggi meglio orientati qualitativamente e dimensionalmente

ma con

SOCIAL HOUSING

STUDENTI MOBILITÀ

+ =

CONTROLLO SPAZI PUBBLICI SVAGO

ABITAZIONI

POLITICA URBANA DEI SERVIZI

ATTIVITÀ CULTURALI

SOCIAL HOUSING STUDENTESCO


SPESE STUDENTI FUORI SEDE

IN SEDE NAPOLI

trasporti*

PARLAMENTO ITALIANO LEGGE n. 338/2000 coofinanziamento interventi edifici preesistenti

180€

180€

singola 2844€

affitto

doppia 1882€

-

mantenimento della casa*

1308€

-

spesa alimentare*

1976€

-

posto letto

da 350€ a 400€

camera singola

da 500€ a 650€

CGIL - SUINA -Settembre 2013

* trasporti, spese di mantenimento della casa e spesa alimentare sono medie nazionali. ELABORAZIONE O.N.F. - OSSERVATORIO NAZIONALE FEDERCONSUMATORI

LOCALIZAZIONE

abbattimento di barriere architettoniche adeguamento

prossimità fisica all’università

prossimità ai servizi commerciali

vicinanza ai luoghi di svago e cultura

accessibilità ai trasporti pubblici

manutenzione recupero ristrutturazione

23

attrattiva turismo “low cost”

OFFERTA Immobili

Servizi Opzionali non incluse nel canone

Attrezzature Sportive

Spazi Collettivi

Integrazione di Attività (Erasmus)

Diversi tipi di alloggio singola o doppia

GESTIONE

RICAVI

65%

25%

15%

locazione studenti

attività collaterali

altri servizi


C A S I “Seneca afferma che lo stolto è colui che deve sempre ricominciare da capo. ” 1

2 3

In questo panorama è certamente interessante l’analisi della posizione degli studenti universitari e delle soluzioni residenziali in un contesto di mercato alternativo rispetto a quello rappresentato dalla famiglia. Gli studenti universitari rappresentano una popolazione solo apparentemente omogenea: se ne possono individuare tre tipologie differenti, “residenti” coloro che risiedono nella città, i “pendolari” e i “fuori sede”.

1

Tra queste tipologie di studenti sono proprio quelli “fuori sede” a rappresentare la principale domanda di residenza universitaria. Questa categoria è anche quella che deve sostenere maggiore impegno sia in termini economici, a causa dei costi di vitto e alloggio a carico della famiglia, sia dal punto di vista organizzativo e logistico in quanto comporta la ricerca dell’alloggio, il primo orientamento nella nuova città e università, etc.

S T U Aldo Rossi La tematica dell’housing sociale nell’ambito delle residenze universitarie interseca gli aspetti dell’integrazione dell’abitazione con le politiche urbane dei servizi, con la necessità di perseguire l’economicità degli interventi e un’offerta di posti alloggio dimensionalmente e qualitativamente meglio orientata ai caratteri della domanda e ai suoi trend evolutivi.

24

Greenhouse O2 Berlino, Germania

Si tratta di un progetto di social housing per studenti, ex novo, a Berlino. Il complesso dispone di varie tipologie di camere, singola, doppia, matrimoniale, e tripla, con angolo cottura e senza. Si sviluppa su più livelli, concentrando tutti gli spazi comuni, dotati di ogni comfort, ai primi piani mentre le residenze sono dislocate ai piani successivi.

Primo Piano

Spazi comuni 1441 m2

TIPOLOGIE DI CAMERE • • • • • •

Piano Tipo

superficie totale = 1497,25 m2 Alloggi

1113 m2

74,4%

Connettivo

261 m2

17,4%

Spazi Comuni

67 m2

4,5%

Spazi Aperti

56,25 m2

3,7%

camera singola senza cucina camera singola con cucina camera doppia con cucina camera doppia matrimoniale camera tripla con cucina camera PMR (persone mobilità ridotta)

21,07 m2 20,03 m2 38,91 m2 23,89 m2 92,00 m2 20,11 m2

SPAZI COMUNI • • • • • • • •

lavanderia sauna sala proiezione/TV fitness/palestra sala giochi foyer servizi sale studio


D I O

25

Meuse Campus

2 Il campus Meuse in Belgio è intervento di conversione di un edificio del centro di Liegi, a pochi passi dalla sede universitaria. La residenza dispone di 235 camere doppie, singole e matrimoniali dotate di ogni comfort, con aree dedicate allo studio e al tempo libero.

Primo Piano

superficie totale = 1232,93 m2

Liegi, Belgio TIPOLOGIE DI CAMERE (comprensive di cucina)

• • • • • • • • • • • • • • • • •

lavanderia sauna sala proiezione/TV fitness/palestra sala giochi foyer servizi

3

• • • • • •

592,21 m2

48,0%

Spazi Comuni

351,12 m2

28,5%

Connettivo

289,60 m2

23,5%

Alloggi

688,85 m2

65,7%

Connettivo

239,48 m

22,9%

Spazi Comuni

119,37 m2

11,4%

17 m2 20 m2 21 m2 25 m2 29 m2 34 m2 29 m2 34 m2 24 m2 29 m2

camera singola tipo 1 camera singola tipo 2 camera singola tipo 3 camera singola tipo 4 camera singola tipo 5 camera singola PMR camera doppia matrimoniale camera doppia PMR camera doppia letti singoli camera doppia letti singoli

SPAZI COMUNI

Alloggi

terrazze panoramiche sale studio parcheggio bici locale fumatori zona smistamento rifiuti reception

Piano Tipo

superficie totale = 1047,7 m2

2

Campus Lingotto Torino, Italia

Il “Camplus” Lingotto di Torino è situato al quarto piano dell’edificio del Lingotto, storico edificio che ospitò per molti decenni l’unico stabilimento della Fiat, successivamente convertito nell’attuale centro polifunzionale, ad opera di Renzo Piano. superficie totale = 8354,57 m2 Alloggi

2

4128,66 m

49,5%

Spazi Comuni

2264,27 m2

27,1%

Connettivo

1961,64 m

23,4%

2

Il Campus si trova a 5 km dal centro storico, a pochi passi dall’omonima fermata della

metropolitana e in prossimità della stazione centrale di Porta Nuova e delle sedi universitarie. La residenza è capace di ospitare fino a 200 studenti, disponendo di camere doppie e singole, dotate di ogni comfort. Grande luminosità e funzionalità degli ambienti caratterizzano le aree dedicate allo studio e al tempo libero.

TIPOLOGIE DI CAMERE • • • • • •

SPAZI COMUNI • • • • • • • •

38 m2 38 m2 38 m2 52 m2 60 m2 115 m2

camera singola camera singola PMR camera doppia camera doppia PMR camera doppia con cucina camera quadrupla soppalcata

lavanderia sala proiezione/TV mensa bar/caffetteria fitness/palestra sala giochi foyer servizi

• • • • • • •

sale studio/PC biblioteca/emeroteca auditorium parcheggio bici locale fumatori zona smistamento rifiuti reception


O B I E T T I V I E S T R AT E G I E 26

La verifica dell’ecocompatibilità di materiali, elementi, componenti e processi nell’edilizia, richiede la definizione dei requisiti da rispettare e la valutazione delle prestazioni fornite. Gli interventi previsti, in riferimento alla norma UNI11277, un metodo di riferimento nazionale della valutazione dell’ecocompatibilità degli interventi edilizi, risultano conformi alle classi di esigenza (SAM) salvaguardia dell’ambiente, (URR) utilizzo razionale delle risorse e (BIS) benessere, igiene e salute dell’utente. I materiali, gli elementi e i componenti devono avere un ridotto carico energetico, durante tutto il ciclo di vita, e ridotte emissioni inquinanti;

devono essere ridotti i consumi energetici e i livelli di inquinamento di aria, acqua, suolo e sottosuolo, in relazione alle diverse operazioni previste nel cantiere, dall’utilizzo delle risorse e delle diverse sostanze alla gestione rifiuti; l’adozione di sistemi costruttivi in grado di facilitare la separabilità dei compo-

nenti dell’edificio durante i processi di demolizione e recupero; attenzione a recuperare i materiali da costruzione alla fine del ciclo di vita dell’edificio; materiali, gli elementi e i componenti devono avere una vita utile durevole rispetto alla vita utile dell’edificio. Devono essere impiegati tecnologie ad elevato

“La strategia è madre di molte vittorie. ” Sigfrido

assorbimento termico, elevata capacità termica e sfasamento termico. E’ previsto l’utilizzo di sistemi e tecnologie in grado di fornire un effettivo apporto termico “gratuito” finalizzato al riscaldamento degli ambienti, tramite il trasferimento di calore da radiazione solare, all’interno degli edifici. Nello scegliere, dimensionare e collocare un sistema solare passivo, si deve tenere conto dei possibili effetti di surriscaldamento, che possono determinarsi nelle stagioni intermedie, oltre che in quella estiva; per ovviare, è necessario progettare in modo opportuno sistemi di oscuramento operabili e di ventilazione tenendo in considerazione il variare delle caratteristiche meteorologiche e i requisiti di illuminamento naturale.


E

REQUISITI DI ECOCOMPATIBILITÀ DEL PROGETTO riferiti alla norma UNI11277 SAM URR esecuzione

SAM URR

Utilizzo di materiali, elementi e componenti a ridotto carico ambientale Utilizzo di materiali, elementi e componenti riciclati Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilità Gestione ecocompatibile del cantiere Utilizzo di tecniche costruttive che facilitino il disassemblaggio a fine vita Riduzione degli impiatti negativi nella operazioni di manutenzione Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un’elevata

manutenzione durabilità

Massimizzazione della percentuale di superficie drenante Contenimento dell’aerea di sedime dell’edificio

SAM

Recupero ambientale del terreno di sbiancamento Adeguato inserimento paesaggistico nel contesto, anche in relazione al rispetto delle visuali e alla compatibilità con la morfologia del terreno Recupero, per usi compatibili, delle acque meteoriche Utilizzo passivo di fonti rinnovabili per il raffrescamento e la ventilazione

URR

Isolamento termico Riduzione del fabbisogno d’energia primaria e sostituzione di fonti energetiche da idrocarburi con fonti rinnovabili Controllo degli effetti del vento dominante invernale Controllo degli effetti del vento dominante estivo Controllo adattivo delle condizioni di comfort termico

BIS

Riduzione di scambi termici radiattivi tra persona e superfici circostanti in periodi di sovrariscaldamento Riduzione degli effetti di disturbo visivi Illuminazione naturale Protezione degli spazi interni da fonti di rumore Protezione degli spazi d’attività esterni da fonti di rumore esterne agli spazi stessi

OBIETTIVI - orientare il processo edilizio locale verso interventi in zone già infrastrutturate e su edifici non ancora soggetti a irreversibili processi di degrado - attuare processi di rigenerazione urbana attraverso interventi ex novo o di retrofit tecnologico e ambientale - sostenere rilancio economico, sperimentazione tecnologica e sostenibilità dei processi di trasformazione (clima + energia).

- Contribuire allo sviluppo locale del settore delle costruzioni; - migliorare la qualità e vivibilità (identità, funzionalità, comfort) di distretti urbani degradati con processi di rigenerazione architettonica ed ambientale. - condizioni di fruibilità, flessibilità, adattabilità e sicurezza per garantire standard abitativi di qualità dell’abitare e di inclusione sociale.

- mitigazione e adattamento al rischio climatico, riduzione del consumo di suolo e innovazione tecnologica per l’uso razionale delle risorse.

ESALTANDONE IDENTITÀ

27

FUNZIONALITÀ

COMFORT


28

1

C O N C E P T Le residenze sono localizzate nella parte orientata a sud, est ed ovest dell’edificio, mentre a nord sono posizionate le aree comuni; il posizionamento della fascia dei servizi presenta, in modo alternato, l’affaccio esterno, alcune hanno l’affaccio esterno altre invece non lo prevedono.

camera singola camera singola cucina camera doppia camera doppia cucina camera quadrupla cucina

2

35 m2 35 m2 35/37 m2 35/44 m2 64 m2

Le residenze sono localizzate nella parte orientata a sud, est ed ovest dell’edificio, mentre a nord sono posizionate le aree comuni; il posizionamento della fascia dei servizi presenta l’affaccio esterno per tutte le residenze.

camera singola 24/25 m2 camera singola cucina 25 m2 camera doppia cucina in comune 100 m2

3

Le residenze sono localizzate nella parte orientata a sud, est ed ovest dell’edificio, mentre a nord sono posizionate le aree comuni; il posizionamento della fascia dei servizi è prevista all’interno.

camera singola cucina in comune

24/29 m2 26/35 m2


Piano tipo alloggi

3

29

alloggi

Con questa soluzione progettuale il piano tipo si sviluppa su una superficie di 1131,18 mq , 16 camere e 6 cucine in comune, suddiviso in 4 moduli da tre camere di 29mq e cucina comune di 35 mq e 2 moduli da due camere di 24 mq e Petrula cucina in comune di 26 mq; due aree adibite a spazi comuni che ad ogni piano si alternano in varie tipologie tra sala studio, lavanderia e area relax.

Gli spazi comuni sono posizionati su i primi due piani dell’edificio, per agevolare l’eventuale utilizzo anche da

730 m2 - 64,5%

spazi comuni 129 m2 - 11,37%

“Practice safe design: Use a concept” Vrontikis

connettivi

238 m2 - 21,06%

esterni

34,5 m2 - 3,07%

SPAZI COMUNI • • • • • •

fruitori esterni al complesso, tra questi una palestra, un book crossing.

• • • • • •

lavanderia sala proiezione/TV fitness/palestra sala giochi foyer servizi

terrazze panoramiche sale studio parcheggio bici locale fumatori zona smistamento rifiuti reception

Primo piano spogliatoi foyer

management

book shop area relax

ingresso

ingresso

book crossing

gym

493 m2 - 47%

281 m2 - 24%

178 m2 - 15%

143 m2 - 12%

19 m2 - 2%

Secondo piano zona relax

project video

zona relax

sala studio

bar/ take away

ingresso foyer/arcade game

dining area

deposito

542 m2 - 49%

339 m2 - 30%

toilette

104 m2 - 10%

spazi comuni

servizi

58 m2 - 6%

esterni

50 m2 - 5%

connettivo


30

2 Secondo Piano

1 Primo piano


3

2

1 Nuove partizioni

10777 m2- 60 %

3100 m2 - 12 % 955 m2 - 4 %

connettivi esterni

spazi comuni 4175 m2 - 24 %

alloggi

SUPERFICIE TOTALE

31

3 Piano Tipo Alloggi


32

P R O S P E

Morgan Library, New york - Renzo Piano

GSW Headquarters , Berlin - SauerBruch Hutton

Caratterizzazione del basamento con dei giochi di vuoti e di pieni

15,4

scala 1:500

73,2

73,2

73


33

T T I Placcaggio interno

Controllo della radiazione solare

Trattamento diversificato sui prospetti

73

73,2

+73,2

0,0


F L E S S I B I L I T Sul requisito della flessibilità degli spazi interni un’ interessante progetto è il Social Housing in Carabanchel Ensanche 6 a Madrid (Aranguren e Gallegos, 2003) intervento che organizza la cellula abitativa attorno a un grande spazio rettangolare e polifunzionale, divisibile con pannelli mobili; su due lati interni sono collocati bagni e cucina serviti da un piccolo corridoio.

Social Housing in Carabanchel Ensanche - Madrid (Aranguren e Gallagos, 2003)

34

modulo

La flessibilità, come principio che deve guidare il progetto, può anche essere riferita alla variabilità delle destinazioni d’uso: attivando nuove “politiche urbane partecipate” dovrà essere abbandonato quel modello autoreferenziale di “quartiere popolare dormitorio” che ha caratterizzato lo sviluppo delle periferie negli ultimi sessant’anni.

J. Jacobs

“Una delle migliori Piero Angela definizioni dell’intelligenza è proprio flessibilità” camera

87 m2

- 60,5%

cucina

30 m2

- 20,8%

servizi

19 m2

- 13,2%

esterni

8 m2

- 5,5%


Ă€ 1 1

35

1 1 1 1 1 1 3 1

tripla

cucina in comune

matrimoniale

singola

cucina in comune

doppia

singola

cucina in comune

singole

cucina in comune


2,1

5,83

7,94

0,2

1,8

0,1

5,48

0,36

0,68

0,4 0,1

1,01

1,21

0,80 2,10

0,1

3,94

1,2

1,20 1,54

1,21

0,10,09

0,80 2,10

1

1,4

0,86 2,52

0,80 2,10

1 1

0,5

0,94

0,90 2,10

0,5

2,55

1 1

0,12 0,12

1,21

0,90 2,10

1

1,43 2,52

0,80 2,10

0,17 0,1

1,21

1,20 1,54

3

4,24

2,3

1,21 18,1

0,1

1,21

6,1

0,7

6,2 0,1

1,1

1,21

0,5

4,24

0,71

1,21

0,1 0,31

0,80 2,10

1,43 2,52 1,20 1,54

5,56

18,04

1

1

0,90 2,10

M O D U L O 1

0,12

2,42

2,31

1

0,12

0,90 2,10

P I A N TA

1,43 2,52

0,80 2,10

0,24 0,1

1,21

1,20 1,54

4,16

1,21

scala 1:50

3

2,3

3,09

0,64

0,1 0,34 0,2 1,8

0,51 0,96 4,43 2,04

0,1 3,8 0,35 1,68


S T R A L C I O S E Z I O N E +12,86

+9,66

+6,46

+3,34

0,0

scala 1:50


38

220

S TAT O D I F A T T O

200

300

160

50

220

125

20

160

80

585

220

120

496


scala 1:20

1 infisso vetro singolo 2 finitura in pietra 3 colonna in acciaio 4 pavimento in Linoleum 5 massetto 6 lastra di cemento 7 lamiera grecata 8 travi in acciaio 9 controsoffittatura in cartongesso 10 base tecnica 11 manto impermeabilizzante 12 malta e pavimentazione 13 cmassetto di sottofondo 14 rete elettrosaldata 15 barriera al vapore 16 isolamento termico 17 manto impermeabile 18 getto di calcestruzzo 19 terreno compatto 20 isolante XPS 21 spondina fermagetto 22 griglia metallica antiattacco 23 intercapedine 24 platea di fondazione 25 margine

160


P R O

60 160

580

220

125

50

200 220

1 pellicola adesiva di rivestimento 2 finitura in pietra 3 blocco gasbeton 35cm 4 pavimento in Linoleum preesistente 5 massetto 6 lastra di cemento 7 lamiera grecata 8 travi in acciaio 9 controsoffitto radiante 10 pavimento in gomma a rilievo

20

1600

220

40

scala 1:20

PRESTAZIONI OFFERTE DAL PROGETTO

PREST PRE

ISOLAMENTO TERMICO

trasmittanza termica U < 0,38 W/m2K (D. Lgs 311/2006)

U=0,3

CONTROLLO DELL’INERZIA TERMICA

sfasamento onda termica ø ≥ 8h trasmittanza termica periodica YIE < 0,20 W/m2K (D.P.R. 59/2009) fattore di attenuazione ƒa < 0,15 (UNI EN ISO 13786)

ø= YIE=0,0 ƒa=(YIE/U)=

ISOLAMENTO ACUSTICO

indice del livello di rumore da calpestio di solai; D2m,nT,w ≥ 40 dB (D.P.C.M. 5/12/1967)

Ln,W VERIFICATO J-

CONTROLLO DELLA CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE

le condensazioni interstiziale siano limitate alla parte evaporabile pv < psat (Comma 8 Allegato I D.Lgs 311/06)

VERIFICATA DIATH (vedi diagra

CONTROLLO DELLA CONDENSAZIONE SUPERFICIALE

assenza condensa superficiale Osi - Oe ƒRsi= __________ Osi, min > Or Oi - Oe (C.8 Allegatp I D.Lgs 311/06) UNI EN ISO 13788

VERIFICATA DIATH

220

REQUISITO

scala 1:10


G E T T O 1056

160

220

120

130

41

1 scossalina in lamiera d’alluminio preverniciata bianca

2 finitura in pietra 3 blocco gasbeton 35cm 4 pavimento in Linoleum preesistente

5 massetto 6 lastra di cemento 7 lamiera grecata 8 travi in acciaio 9 controsoffitto radiante 10 pavimento in gomma a ri1600

lievo

11

zavorramento con breccia bianca di fiume

85 125 220

220

14 manto impermeabilizzante 15 controsoffitto esterno acqua-

200

di roccia

50

20

12 strato di TNT 13 isolamento termico in lana

160

panel

scala 1:20

REQUISITO

scala 1:10

PRESTAZIONI OFFERTE DAL PROGETTO

PR

ISOLAMENTO TERMICO

trasmittanza termica U<0,40 W/m2K (D. Lgs 311/2006)

CONTROLLO DELL’INERZIA TERMICA

sfasamento onda termica ø≥8h trasmittanza termica periodica YIE < 0,12 W/m2K (D.P.R. 59/2009) fattore di attenuazione ƒa < 0,15 (UNI EN ISO 13786)

ISOLAMENTO ACUSTICO

indice del livello di rumore da calpestio di solai; D2m,nT,w ≥ 40 dB (D.P.C.M. 5/12/1967)

VERIFIC

CONTROLLO DELLA CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE

le condensazioni interstiziale siano limitate alla parte evaporabile pv < psat (Comma 8 Allegato I D.Lgs 311/06)

VERIFIC D (vedi d

CONTROLLO DELLA CONDENSAZIONE SUPERFICIALE

assenza condensa superficiale Osi - Oe ƒRsi= __________ Osi, min > Or Oi - Oe (C.8 Allegatp I D.Lgs 311/06) UNI EN ISO 13788

VERIFIC D

U

YIE ƒa=(YIE


CONTROLLO DELLA CONDENSAZIONE SUPERFICIALE

CONTROLLO DELLA CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE

ISOLAMENTO ACUSTICO

scala 1:10

VERIFICATA CON SOFTWARE DIATHERM PRO

assenza condensa superficiale ƒRsi= __________ Osi, min > Or Osi - Oe Oi - Oe (C.8 Allegatp I D.Lgs 311/06) UNI EN ISO 13788

300

VERIFICATA CON SOFTWARE DIATHERN PRO (vedi diagramma di Glaser)

le condensazioni interstiziale siano limitate alla parte evaporabile pv < psat (Comma 8 Allegato I D.Lgs 311/06)

ø = 10:40 h YIE=0,097 W7m2K FASE FUNZIONALE (F) ƒa=(YIE/U)=0,097/0,395=0,25

indice del livello di rumore da calpestio di solai; Ln,W≥dB (D.P.C.M. 5/12/1967)

sfasamento onda termica ø ≥ 8h trasmittanza termica periodica YIE < 0,20 W/m2K (D.P.R. 59/2009) fattore di attenuazione ƒa < 0,15 (UNI EN ISO 13786)

U=0,395W/m2K

Ln,W=65 dB VERIFICATO CON SOFTWARE J-ECHO

220

CONTROLLO DELL’INERZIA TERMICA

200

300

NO

NO

SI

SI

NO Benessere visivo negli spazi interni NO Benessere, igiene e salute dell’utente

(BIS)

Benessere visivo negli spazi esterni

SI (BIS)

SI

SI

scala 1:20

Smaltimento dell’acque, durabilità e sicurezza dell’utenza

Illuminazione naturale

Riduzione degli effetti di disturbo visivi

Utilizzo passivo di fonti rinnovabili per il raffrescamento e la ventilazione igienico-sanitaria

REQUISITI

Utilizzo razionale delle risorse climatiche ed energetiche (requisiti geometrici e fisici) NO

560

trasmittanza termica U<0,42 W/m2K (D. Lgs 311/2006)

200

(URR)

600

ISOLAMENTO TERMICO

220

20 50

20 50

FASE DEL CICLO DI VITA SODDISFACIMENTO ESIGENZE PRESTAZIONE PREVISTE DEI REQUISITI

85 125 220 160

85 125 220 160 94

PRESTAZIONI OFFERTE DAL PROGETTO

560

REQUISITO

1600


scala 1:10

a

scala 1:20

pavimento nudo in cemento

27

armato

11 schermatura solare-tenda 12 malta e pavimentazione 13 massetto di sottofondo 14 rete elettrosaldata 15 barriera di vapore 16 isolamento termico 17 manto impermeabile 18 getto di calcestruzzo 19 terreno compatto 20 isolante XPS 21 spondina fermagetto 22 griglia metallica 23 intercapedine 24 platea di fondazione 25 magrone 26 lastre multitubolari in cls

rilievo

5 massetto 6 lastra di cemento 7 lamiera grecata 8 travi in acciaio 9 controsoffitto radiante 10 pavimento in gomma

esistente

1 vetro camera basso emissivo 2 finitura in pietra 3 blocco 4 pavimento in Linoleum pre-

160


S C H E D E

T E C

INFORMAZIONE SULL’ORIGINE DEL PRODOTTO Denominazione commerciale

PROIEZIONE 135 - Tende di facciata

Azienda produttrice

RESSTENDE®

INFORMAZIONI TECNICHE E DESCRITTIVE DEL PRODOTTO Finalizzazione d’uso del prodotto

Schermatura facciata esterna

Descrizione del prodotto

Tenda a rullo guidata con cassonetto e manovra a motore, progettata per applicazione esterna su facciate continue. Motore tubolare 230V/50Hz M50 con regolazione del fine corsa, protezione termica, indice di protezione IP44. Interruttore non fornito. Rullo di avvolgimento ø78 mm in acciaio zincato con ogiva per facilitare manutenzione telo. Cassonetto tondo CT135 in alluminio estruso, composto da una parte fissa ed una parte mobile ispezionabile per eventuale manutenzione della tenda. Coppie di testate laterali in alluminio predisposte per il fissaggio ad innesto in guida. Guide laterali GP32 in alluminio estruso per fissaggio frontale/ laterale.

Materiali e parti costituenti il prodotto/sistema

Tipo di applicazione: Verticale Ambiente di applicazione: Esterno Staffe: di lunghezza variabile da 5 cm a 20 cm su richiesta, non comprese Cassonetto: tondo CT135 in alluminio estruso composto da una parte fissa e una mobile ispezionabile. Coppie di testate laterali in alluminio predisposte per il fissaggio ad innesto in guida Rullo di avvolgimento: Ø 78 mm in acciaio zincato con ogiva per facilitare la manutenzione del telo Guide: laterali GP32 in alluminio estruso per fissaggio frontale/laterale, o GP42 per fissaggio solo frontale, entrambi con telo fuori guida. Versione doppia GP42D a richiesta Fondale: FD42 in alluminio estruso zavorrato e fissato su bracci di proiezione che permettono una rotazione fino a 160°. Lunghezza bracci a sporgere 600 mm con molla a spinta in acciaio inox. Punto d’arresto a qualsiasi altezza Colore: Bianco RAL 9010 termolaccato, Argento anodizzato Manovra: a motore tubolare monofase 230V/50 Hz M50 con regolazione del fine corsa, protezione termica e indice di protezione IP44 Fissaggio: frontale, laterale

INFORMAZIONE SULL’ORIGINE DEL PRODOTTO Denominazione commerciale

Vetro camera

Azienda produttrice

ENERGY GLASS®

INFORMAZIONI TECNICHE E DESCRITTIVE DEL PRODOTTO Finalizzazione d’uso del prodotto

Vetratura con bassa trasmittanza termica

Descrizione del prodotto

I vetri camera classici sono costituiti da vetri doppi o tripli; tra l’uno e l’altro viene posizionato un distanziatore in alluminio enell’intercapedine che si crea è presente dell’aria. La sua presenza abbassa il livello di trasmittanza termica. Altri due componenti fondamentali del vetro camera dono il sigillante primario e il sigillante secondario: il primario è un sigillante butilico e la sua funzione è quella di impedire l’ingresso nella camera d’aria al vapore acqueo, oltre a garantire che le lastre siano ben adese al distanziatore; il secondario, che in genere si compone di sostanze come il polisolfuro, il poliuretano o il silicone, supporta il primario evitando la formazione di bolle d’aria nell’intercapedine. Infine, il disidratante adsorbe l’umidità nella camera d’aria.

Materiali e parti costituenti il prodotto/sistema

-


N I C H E

45

INFORMAZIONE SULL’ORIGINE DEL PRODOTTO Denominazione commerciale

WALL-Y®

Azienda produttrice

GEOPLAST®

INFORMAZIONI TECNICHE E DESCRITTIVE DEL PRODOTTO Finalizzazione d’uso del prodotto

Griglia ad elevata resistenza per il verde verticale

Descrizione del prodotto

WALL-Y® fornisce supporto alla vegetazione verticale, diventando la tavolozza su cui plasmare con la natura meravigliose opere decorative; ne beneficia l’aspetto dell’edificio, che a sua volta contribuisce a rendere più bella la città. Non è però solo una questione di immagine: il verde è uno stimolo percettivo rilassante e benefico. Reintrodurre elementi naturali in ambienti fortemente antropizzati, permette di mitigare l’impatto ambientale dell’urbanizzazione e rispondere alla sempre maggiore voglia di verde degli abitanti delle città. Realizzare un giardino verticale con WALL-Y® significa avere una visione “green” del mondo, dare al rispetto per l’ambiente la massima priorità: la scelta lungimirante di chi aspira a benefici estetici e funzionali pensando anche al futuro.

Materiali e parti costituenti il prodotto/sistema

Dimensioni: 58 X 58 X 7,5 cm (3 pz./m2) Peso: 1,5 Kg/pz. Materiale: Polietilene ad alta densità vergine Tipo di aggancio tra le griglie: A doppia sovrapposizione Interasse orizzontale fori di fissaggio: 49,5 cm Interasse verticale fori di fissaggio: 29 cm Diametro fori di fissaggio: Ø 10 mm Spessore della griglia: 5 cm Altezza piedini di fissaggio: 2,5 cm Colori disponibili: Verde, bianco

INFORMAZIONE SULL’ORIGINE DEL PRODOTTO Denominazione commerciale

GASBETON ENERGY 300®

Azienda produttrice

RDB®

INFORMAZIONI TECNICHE E DESCRITTIVE DEL PRODOTTO Finalizzazione d’uso del prodotto

Isolamento termico per tamponamenti in calcestruzzo cellulare

Descrizione del prodotto

Energy 300 è la soluzione che consente di avere una muratura con prestazioni di isolamento termico caratteristiche di materiali qualificabili come ‘isolanti’, grazie a valori di conduttività termica inferiori a 0,09 W/mK, ma ntenendo nel contempo prestazioni di resistenza meccanica, di isolamento acustico e di inerzia termica caratteristiche di un sistema ‘muro’.

Materiali e parti costituenti il prodotto/sistema

Tamponamento Spessore 24/30/35/40 cm Parete in muratura non portante in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato GASBETON ENERGY 300 lisci (o maschiati) densità nominale: 350 kg/mc marcatura: CE in categoria I spessore: 24/30/35/40 cm legati con COLLANTE GASBETON ENERGY RDB stesura: con apposita cazzuola dentata in senso orizzontale e verticale da intonacare: con finitura a piacere su intonaco premiscelato di sottofondo MULTICEM AKPC ENERGY RDB (fibrorinforzato con fibre AKPC, massa volumica 1200 kg/mc e categoria CS I) dato nello spessore minimo mm 10 all’interno e mm 15 all’esterno caratteristiche: abbattimento acustico Rw:44/46/48/49 dB trasmittanza termica U: 0.38/0.31/0.27/0.24 W/mqK.


INFORMAZIONE SULL’ORIGINE DEL PRODOTTO Denominazione commerciale

GUM 50®

Azienda produttrice

3M®

INFORMAZIONI TECNICHE E DESCRITTIVE DEL PRODOTTO Finalizzazione d’uso del prodotto

Pavimentazione in gomma

Descrizione del prodotto

Con questo termine si indica un pavimento composito, omogeneo e molto resistente, ottenuto da una mescola formata da gomma naturale, o caucciù, (lattice estratto dalla Hevea Guyanensis), cariche minerali e pigmenti colorati sottoposta ad un’azione combinata di pressione e temperatura in presenza di zolfo, dettavulcanizzazione. Questo processo crea delle reticolazioni molecolari che aumentano la resistenza del caucciù e conferiscono al prodotto la capacità di riprendere la forma originaria dopo ogni sollecitazione da calpestio, stiramento, pressione ecc. (effetto memoria).

Materiali e parti costituenti il prodotto/sistema

Formato piastre: cm 50x50 / cm 100x100 Diametro bollo: mm 25 Spessore: mm 2,5 Peso: 4 kg/mq Confezione: Nero mq 1 Colorata: mq 6 Reazione Fuoco: CFL-s1

INFORMAZIONE SULL’ORIGINE DEL PRODOTTO Denominazione commerciale

PS-141 Colori Solidi

Azienda produttrice

3M®

INFORMAZIONI TECNICHE E DESCRITTIVE DEL PRODOTTO Finalizzazione d’uso del prodotto

Rivestimento superficiale adesivo interno ed esterno

Descrizione del prodotto

I rivestimenti materici 3M DI-NOC™ sono dei veri e propri laminati adesivi dalle performance straordinarie che rivoluzionano il concetto di rinnovamento degli ambienti, con una tecnica poco invasiva e a costi contenuti. Le 25 famiglie e le oltre 500 finiture, in linea con le più aggiornate tendenze di Design, favoriscono la massima libertà creativa e progettuale. La famiglia “Single Color”, contiene sia tinte piatte che tonalità cromatiche intense e luminose.

Materiali e parti costituenti il prodotto/sistema

Applicazioni: Soffitti e controsoffitti, Arredi, Lobby ed ascensori, Partizioni, Pareti Colore dell’Adesivo: Trasparente Finitura: Single Color Garanzia all’esterno: 5 Anni Garanzia all’interno: 12 Anni Gestione della Luce: Opaco Larghezza: 1.22 m Lunghezza: 50 m Metodo di Rimozione: Rimovibile a caldo con tempertaura compresa tra 80°C e 100°C. Raccomandazioni: Può essere applicato su supporti rivestiti in PVC. Rimovibilità: Permanente Spessore Pellicola: 210-220 µm Superficie: Opaco Temperatura di Applicazione (C): da +15°C a +38°C (aria e supporto) Tipo di Adesivo: Sensibile alla pressione Tipo di Superficie: 3D, Piana Uso: In Interno, In Esterno

46


INFORMAZIONE SULL’ORIGINE DEL PRODOTTO Denominazione commerciale

Pannellatura amovibile fonoassorbente

Azienda produttrice

AMSO®

INFORMAZIONI TECNICHE E DESCRITTIVE DEL PRODOTTO Finalizzazione d’uso del prodotto

Partizione interna amovibile residenze

Descrizione del prodotto

Questa parete sottile fa fronte a tutte le richieste funzionali più sufficientemente nonostante la relativa costruzione leggera. Con uno spessore del pannello di soltanto 80 millimetri, i pannelli prenderanno soltanto una piccola quantità di spazio nella posizione parcheggiata. I carrelli utilizzati per spostare i pannelli sono sospesi da un elemento portante di alluminio che funziona orizzontalmente tramite la parete. Questo elemento portante è fissato ai profili di alluminio verticali. In questo modo una costruzione durevole del cuscinetto è generata che non dispone alcun sforzo su un unico. Un meccanismo dell’alberino manuale o semi-electrically alimentato, congiuntamente ai manicotti acustici di pressione, accerta la stabilità possibile più grande e l’più alto grado possibile dell’isolamento acustico. (36 44 dB Rw).

47

V

(

i n o i z a z z i l Visua










Un nuovo modello di Welfare_ Gli “investimenti intelligenti”, nella ricerca e nell’innovazione, sono fondamentali per conservare un alto livello di vita e di benessere, contribuisco anche a creare nuovi posti di lavoro, generano processi scientifici e tecnologici, sono necessari per affrontare una realtà del sociale all’insegna del lento e silenzioso degrado. La grande sfida consiste nello stabilire un consolidamento dei bilanci pubblici e delle riforme strutturali, necessari per garantire la competitività globale dell’Europa.

Scan for digital publication

Ci vorrà del tempo per avvertire con soddisfazione un concreto cambiamento che incentivi il settore delle tecniche biocompatibili con conseguente consapevolezza che innovazione tecnologica e qualità ambientale costituiscono il binomio inscindibile sul quale fondare il processo di evoluzione e trasformazione dello spazio abitato, sia nel progetto di nuova edificazione, sia nelle attività di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.


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