Rassegna mba

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La festa finale dopo la consegna dei diplomi Mba Imprenditori al Cuoa di Altavilla

I PRIMI DELLA CLASSE DEL NORDEST FORMAZIONE. Si è svolta ieri al Cuoa di Altavilla la cerimonia di consegna dei diplomi Mba Imprenditori Gubitta: «I lavori presentati hanno dimostrato una capacità di visione in prospettiva» Rossi Luciani: «Sono ottimista» Marta Benedetti ALTAVILLA VICENTINA 3 luglio 2010 Giorgio Agostini, Marco Bettega, Stefano Boschetti, Nicola Cesaretto, Giampaolo Chiarotto, Alessandro Coran, Stefano Frassetto, Linda Masello, Tiziana Mocellin, Martina Rigon, Alessandro Riva, Giulio Vanotti, Mirco Viotto, Nicoletta Vizzotto. Il Cuoa celebra i "primi della classe". Gli allievi della terza edizione del Mba Imprenditori sono stati premiati ieri mattina nella sede della Fondazione Cuoa ad Altavilla Vicentina.

La cerimonia di consegna dei diplomi è stata preceduta dall'intervento di Paolo Gubitta, direttore scientifico Mba Imprenditori, seguito dalla relazione di Fulvio


Coltorti, responsabile area studi Mediobanca, che ha illustrato i cambiamenti registrati dall'economia dal novembre 2008 ad oggi. Alla tavola rotonda "Dialogo su imprenditorialità, innovazione e sviluppo economico" hanno partecipato anche Luigi Rossi Luciani, presidente Carel, con la giornalista del gruppo Espresso Alessandra Carini nelle vesti di moderatrice. Crisi e festa. Uno strano matrimonio quello celebrato nella mattinata di ieri, durante la quale si è chiusa ufficialmente la terza edizione di quei Master of Business Administration che hanno permesso ad un gruppo di imprenditori di prima e seconda generazione di svolgere un'intensa e sistematica attività di formazione, durata venti mesi. La consegna dei diplomi è stata accompagnata dagli interventi di alcuni esperti, che si sono soffermati in particolare sullo stato di crisi e su come, di fronte ad essa, un buon numero di imprenditori abbia saputo reagire e trovare nuove soluzioni e nuovi approcci competitivi. Gubitta ha spiegato le intenzioni del master e le modalità che l'hanno caratterizzato: «Anche voi siete i primi della classe, l'avete dimostrato con i vostri lavori, che hanno evidenziato una certa capacità di visione e soprattutto l'apertura verso nuovi approcci competitivi, nuove strategie e soluzioni per affrontare la crisi e le dinamiche di mercato». I grafici di Coltorti hanno mostrato bene gli effetti della crisi in Italia e nei paesi stranieri. «Gli imprenditori - ha detto - devono guardare alla qualità della forza lavoro. Non bisogna concentrarsi sulle macchine, ma sui dipendenti e ci vuole formazione continua. È necessario puntare più sul valore che si produce che non sul costo». E ancora: «Finanza virtuosa è un altro punto fondamentale. Bisogna mettere a fuoco i vantaggi competitivi». Mediobanca, della cui area studi Coltorti è responsabile, consegna da qualche anno un premio alle imprese più dinamiche. «L'obiettivo del premio - ha spiegato Coltorti - è mostrare cosa queste imprese hanno fatto per diventare prime della classe. E gli imprenditori vengono premiati a patto che mettano a disposizione la loro esperienza». Luigi Rossi Luciani, che con la sua Carel ha ricevuto il Premio Mediobanca 2008, ha tratteggiato la situazione dell'imprenditoria italiana e ha indicato alcune linee-guida per uscire dalla crisi, rivolgendosi agli allievi del Cuoa: «Sono ottimista. Il nostro


paese ha grandi potenzialità. Purtroppo si lotta ancora per salvaguardare i propri privilegi, ci sono assurdi campanilismi». «Il monito che rivolgo ai giovani imprenditori - ha concluso Rossi Luciani - è di aprirsi, accettare le sfide e ricordare in ogni momento che sono cittadini del mondo. Non solo Veneto e Vicenza, c'è bisogno di portare speranza e certezza in altre realtà». http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Economia/164426__i_primi_della_classe_del_nordest/

http://www.ilgiornaledivicenza.it/galleries/Fotogallery/fotodelgiorno/190773/


CHIAROTTO: «CRISI? GLI IMPRENDITORI REINVESTANO I GUADAGNI PASSATI» il mattino di Padova — 03 luglio 2010

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sezione: ECONOMIA

VICENZA. La crisi richiede sacrifici, anche agli imprenditori. «È giunto il momento di mettere in circolo i guadagni passati, servono investimenti e se vogliamo attrarre investimenti dobbiamo dimostrare di essere i primi a credere nel nostro business».

Così

dice

Giampaolo

Chiarotto,

amministratore

delegato

della

Mantovani, figlio d’arte, che ieri ha conseguito l’Mba imprenditori insieme ad altri colleghi al Cuoa di Altavilla Vicentina. Imprenditori in erba, e anche già inseriti nelle aziende, che hanno misurato le loro capcità presentando piani industriali, business plan e confrontadosi sui metodi di gestione. La cerimonia è stata preceduta da un excursus sulla crisi tenuto da Fulvio Coltorti, capo dell’area studi di Mediobanca, e Luigi Rossi Luciani, presidente di Carel una delle imprese premiate da Mediobanca nel passato come tra le più dinamiche d’Italia. Coltorti ha mostrato i dati sulla lentezza della ripresa, soprattutto a livello italiano, la caduta dei margini che ha contraddistinto anche il mondo delle medie imprese, i punti di debolezza di un sistema di aziende che fa conto ancora troppo sul basso costo del lavoro piuttosto che sulla qualità della produzione e quindi sull’aumento del valore aggiunto. Ma i dati più significativi sulla crisi, sono ancora quelli del sistema bancario, del costo dei suoi salvataggi, della situazione attuale e dei deficit pubblici che si sono lasciati dietro. «La situazione delle banche estere - dice Coltorti - è sempre in bilico. Se si sommassero l’insieme dei redditi dubbi e l’importo dei titoli che non hanno mercato, e che quindi non si riescono a smobilizzare, il complesso delle banche americane avrebbe il 74% dell’attivo cancellato, per quelle europee si salirebbe all’82%» Per fortuna le banche italiane si fermano sotto il 50%. I salvataggi delle banche e la crisi conseguente hanno fatto saltare i conti pubblici: l’Italia, sebbene abbia un deficit non ai primi posti, ha il fardello di un debito passato che è al secondo posto nel mondo dopo quello del Giappone. Su otto imprese premiate da Mediobanca per dinamismo negli anni passati ben sei sono


nordestine, tra le quali anche la Carel. I loro dati mostrano che i punti di forza di questo sistema sono la qualitĂ della forza lavoro, l’innovazione, una finanza virtuosa, cioè pochi debiti di struttura. (r.e.)


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