Illustrazioni di Alessandro Paratore testi di Pasquale Ligambi e Dario Lo verme
dedicato a ciò che non sentiamo
Il viaggio
valigia e radici in mano, stringo il gancio della gru che mi porterĂ via.
Ăˆ tempo di partire.
eso ni p u s So le f nso e tra n pe o ch io no altr il m mai o ad n sia o, or lber no ssat di a are. pa nco iant tro trap da
Una
visione:
le finestre, le case ed i cortili, risiedono dentro la sagoma di una donna il cui volto è quello di mia
madre.
A tre chilomentri dalla costa io, e gli altri viaggiatori, seguiamo la
distesa del m a r e ,
Il vento è
sempre p i Ăš a m p i a .
pilota.
Le corde tese ed angolate.
I gabbiani urlano, mi sento spinto
dalle
lor o g r i d a .
Nel frattempo,
i pensieri erano offuscati da altri pensieri. Una luna piena e brillante
illuminava la stanza e mi impediva il sonno. Mi sentivo pronto.
E tra uno sguardo indietro e uno a chi si era perso in mare, finalmente poso il primo piede sulla
nuova terra.
Adre nal i n a .
Arrivo a destinazione. Qui la gente, le case e persino l’ordine delle cose sono diversi.
Che stupore. Nei loro movimenti e nelle loro stasi vi trovo la semplicitĂ della vita.
Come una formica,
nonostante la statura, interagisco con la grandezza delle cose.
Ora è
il magnetismo
a governare i miei movimenti. Ho ancora la valigia con me ma, stranamente non ne avverto
alcun
peso.
Nella desolazione che provo, stringo la valigia a me.
Come se potesse rivelarmi chi sono.
Cerco l’equilibrio tra i tempi del mio esistere ed i protagonisti della mia storia.
Troverò qui il mio posto?
illustrazioni di Alessandro Paratore testi in collaborazione con Pasquale Ligambi e Dario LoVerme
progetto realizzato in Accademia di Belle Arti di Urbino con il contributo di Claudia Muratori e Marcello Signorile 2013