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esperienza

Tirocinante

DONTSTOP architettura

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Piazza Sant’Ambrogio 16, Milano, MI

11-2020/01-2021

Tirocinante

Studio tecnico Alberto Del Panta

Via Madonna di Rosa 3/3, San Vito al Tagliamento, PN

2018/2022

Cameriere

05/08-2022

2019/2021

06/09-2019

06/08-2018 altro

2023

Ristorante Centro Isola, Via Vallazze 103, Milano, MI Hostaria Al Giardino, Via Vissignano 73, Sesto al Reghena, PN Havana, Via Baseleghe 2, Bibione, VE Havana, Via Baseleghe 2, Bibione, VE

MInDS (Milano International Design Studio) - Form Follows Material

Progettazione di un cohousing esclusivamente attraverso un materiale scelto

Peris +Toral Arquitectes

2022

Passion in Action Workshop

Progettazione e autocostruzione di una serra bioclimatica con tecniche sostenibili

Arch. Gianluca Brunetti, Ing. Giacomo Bo , Ing. Marco Scaioni

2020

Esposizione Web

The Other Side of Architecture- A post western critical history

Prof. Marco Stefano Biraghi, Pilar Maria Guerieri

2020

Pubblicazione

Permanenze e contaminazioni architettoniche

Livio Petriccione

FrancoAngeli

12-2018

Workshop

Progetto Parco-Rifugio

Arch. C. Conti, Arch. F. Steccanella, Arch. N. Indrigo

09-2017

Workshop

Brick’s Atelier

Arch. Mauro Bertagnin

Progetti Accademici

MO MON-OL-ITO [ Elementi monolitici in apparente contrasto con il contesto ]

A0 SERIE INDISPENSABILE DELL’ARCHITETTO [ Illustrazioni tecniche di oggetti utili all’architetto tipo ]

S0 STANZE DI VITA [ Disegni architettonici delle stanze in cui ho vissuto ]

CM LESS IS BONE [ Monolocale di 30 m2 per Case Milanesissime ]

RI RIBBON POSSIBILITIES [ Catalogo di un oggetto semplice ]

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Il progetto intende analizzare le possibili soluzioni per costruzioni adattive e modulari che possano essere utilizzate in ambito emergenziale.

É stato ripreso il risultato di unità abitativa adattiva della LOT-EK riprogettandola col ne sopracitato.

Nello speci co, la soluzione adattata prevede l’utilizzo di un modulo base tipo “container” ISO-C, reso adattivo tramite la capacità di estrudere quattro sottovolumi funzionali.

Questa logica permette di rendere nidi cata la modularità dell’oggetto e di ottimizzare gli spazi di stoccaggio e di trasporto.

| Vienna ]

Il progetto si pone a con ne con la zona di espansione sud di Vienna, al culmine di Favoritenßtrasse, e si confronta con una ampio vuoto urbano.

L’obiettivo è restituire una composizione di più edi ci che mantengano ognuno una propria identità ma che restituiscano una visione di insieme omogenea.

Il progetto si con gura come chiusura del’isolato e si ancora al contesto attraverso due volumi minori. Un terzo volume si lega in altezza all’isolato adiacente, per chiudere l’approdo di Favoritenßtrasse, mentre il quarto volume a torre si pone come landmark e, attraverso un gesto provocatorio in facciata, propende verso il vuoto urbano.

In ne, la composizione di facciata riesce, attraverso piccole variazioni ed eccezioni, a stabilire un quadro organico e raccolto per tutti gli edi ci progettati.

Il progetto riguarda la riquali cazione di tre edi ci lineari situati nella periferia sud di Milano, nel quartiere Lorenteggio, risalente al secondo dopoguerra.

Le abitazioni sono dunque con gurate secondo canoni che oggi non valgono più, dunque l’obiettivo è o rire nuove idee e soluzioni spaziali coerenti. Il risultato cerca comunque di mantenere pressocchè intatto l’assetto odierno, per permettere la permanenza degli attuali residenti.

Un ulteriore problema è quello tecnologico, poichè gli edi ci devono soddisfare le caratteristiche di comfort abitativo anche dal punto di vista tecnico.

Per questo motivo l’intero progetto è stato orientato al soddisfacimento di alcuni multi criteri LEED e quindi ad una particolare attenzione ai materiali impiegati, alla loro provenienza e composizione, adottando prevalentemente tecnologie a secco.

Il progetto ha luogo sulle rive del Lago di Varese, contesto ecologico fondante della culturale locale, nonchè polo attrattivo per il turismo regionale.

L’intervento quindi prevede inizialmente l’analisi materica e costruttiva dello stato di fatto per proporre un intervento di riquali ca tramite volumi in ampliamento per i due edi ci.

Il primo, la Casa del pescatore, è destinato a conservazione e vendita del pescato giornaliero, nonchè a luogo di lavorazione e magazzino per il pescatore locale.

Il secondo, il Bar “La Darsena”, conserva la sua originaria destinazione d’uso, ottenendo un ampliamento e una ricon gurazione interna.

La logica progettuale è stata quella di adottare volumi puri così da ottenere, anche attraverso una solida matericità, una delicata contiguità tra esistente e nuovo. Particolare attenzione è stata posta al dispositivo di connessione tra gli edifci che, attraveso leggeri arretramenti e cambi materici, potesse ancorare l’intervento al costruito.

La s da progettuale è stata tradurre in maniera concreta e tecnologica i presupposti formali e compositivi, restituendo analisi materiche, elaborati gra ci esecutivi e calcoli strutturali del progetto.

Finitura Casa del Pescatore

Calcestruzzo con inerti in Porfido Rosa di Cuasso al Monte, idropulito per esaltare la texture e i colori e dialogare con la texture eterogenea dell’esistente.

Finitura Bar La Darsena

Calcestruzzo con additivo schiarente e successiva levigatura per lisciare la superficie ed eliminare i giunti dei getti.

Il progetto nasce dalla scelta individuale di un materiale, il cotone, senza alcun presupposto progettuale. Partendo da una ricerca speci ca delle caratteristiche siche del materiale si è giunti alla de nizione del suo Power of Tens, ossia dell’aspetto del materiale nelle sue diverse scale, dal microscopico al macroscopico.

In seguito l’esperimento si è spinto in un primo momento alla de nizione di una singola stanza e poi ad un co-housing con utenza data.

Allora il progetto si compone attraverso il cotone nelle sue varie forme, non solo nella sua declinazione in super cie bidimenisonale ma anche nella sua matericità e essibilità, in un gioco di texture e forme.

L’impianto planimetrico è circolare, con distribuzione radiale delle singole stanze aventi ingresso rivolto al centro del complesso. Le zone comuni si pongono del frammezzo delle stanze, de nendo gerarchie spaziali, visive e di uso.

In copertura svettano dei camini che denunciano dall’esterno il fulcro di ogni unità abitativa e inoltre fungono da elemento tecnico per la ventilazione naturale.

Dolmen è un progetto gra co che vuole mettere in relazione oggetti monolitici ed estranei con un dato paesaggio. Corpi antropoci precisi che colonizzano l’ambiente. Oceano, bosco, deserto e cielo vengono incisi dall’azione.

E se l’uomo si fermasse? Rimarebbe un monito, o monolito.

Il progetto nasce dalla personale propensione a osservare, scomporre e comprendere gli oggetti di uso comune. Il processo di astrazione è qui declinato alla professione dell’architetto e a quegli oggetti che se all’apparenza si mostrano semplici, nascondono una articolazione particolare.

Il primo oggetto analizzato è stato il portamine, primo strumento che l’architetto impugna per tradurre in realtà un concetto.

Il secondo oggetto è una moka Bialetti che l’architetto usa per superare le lunghe nottate.

Il terzo invece è una spiaggina, oggetto inusuale che l’architetto, quando il progetto è nito, tira fuori per andare al mare.

LESS IS BONE Pubblicazione per Alvar Aaltissimo Fuorisalone, Milano

Cos’è una “Casa Milanesissima”?

Una Casa Milanesissima è una descrizione non-convenzionale dell’abitare milanese del nostro tempo.

Può esistere nella realtà oppure no. Può essere una stanza, un posto letto, un pezzo d’arredo, o anche solamente, poeticamente, un concetto.

L’obiettivo è stato quello di rappresentare uno spazio dell’abitare milanese attraverso una pianta architettonica. Il progetto verrà poi stampato ed esposto in uno stand dal tema “Case Milanesissime in 3D” in occasione della Milano Design Week 2023 al BASE.

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