Mcdonald's il fatto quotidiano january 7 2017

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La Cgil nazionale ha raccolto 3,3 milioni di firme per il referendum che abolisce i voucher, ma la Cigl Pensionati li usa. Una delle due ha torto

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Sabato 7 gennaio 2017 – Anno 9 – n° 6

1,50 - Arretrati: a 15,00 con guidadi“Buono!” a 1,50 -aArretrati: a 3,00a-3,00 a 12 il libro “Scippo e-con 1,50 – Arretrati: eStato” 3,00

Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

A VOLTE RITORNANO Dall’apertura in Vaticano al film

CARA DI MINEO Indagini chiuse per il sottosegretario Ncd

Romeo&Giulietta

McDonald’s ovunque: “Così io e Castiglione un panino ci seppellirà truccammo l’appalto” C

» MARCO TRAVAGLIO

p Nel 2016 in Italia 25 nuovi ristoranti da Roma a Trento. Il feeling con il governo, il piano per non essere più “cibo-spazzatura” E ora arriva la pellicola con Micheal Keaton. Cosa c’è dietro la grande offensiva q DELLA SALA A PAG. 12 - 13

MIGRANTI

p Secondo Odevaine, ex dirigente del Campidoglio, era lui “il regista occulto” del patto per pilotare la gara sulla gestione dei profughi. L’uomo forte di Alfano in Sicilia rischia il rinvio a giudizio per corruzione q LO BIANCO A PAG. 5

A Borgo Pio Nuovo ristorante a Roma Ansa

“Al Cie di Roma solo 48 donne in una gabbia” Castiglione

q PACELLI A PAG. 5

CONSIP I legali dell’imprenditore: “Inchiesta strumentale per colpire le alte cariche”

Romeo indagato per camorra lancia messaggi a Renzi e Lotti p L’indagine che ha coinvolto il ministro dello Sport e sfiorato il padre dell’ex premier è partita dall’ipotesi di corruzione nell’affare a cui puntava il costruttore napoletano. In tanti ora temono gli esiti di questo nuovo fronte investigativo

IL DUELLO “Fai affari sugli spari”, “populista”

De Magistris e Saviano: le due Napoli in guerra

q D’ESPOSITO A PAG. 3

La cattiveria Non capisco perché se un bambino è stato bravo o no debba deciderlo la Befana. Giuria popolare subito! WWW.SPINOZA.IT

L’ANNO CHE VERRÀ

THE GUARDIAN

Lagioia: “Avremo Assange taroccato 2 Saloni del libro, per farne un amico ma è buona salute” di Trump e Putin q CASELLI A PAG. 16

q A PAG. 7

W LA POST-ITALIA, DALLE RIFORME AL LAVORO: 3 ANNI DI MATTEO-BUFALE

Scontro Luigi De Magistris e lo scrittore Roberto Saviano Ansa

q CAPORALE A PAG. 4

q DANIELA RANIERI A PAG. 6

SANREMO Carlo Conti e Maria De Filippi finalmente sposi

DANIEL PENNAC

Festival, il Patto del NazaRemo » SELVAGGIA LUCARELLI

E

ra ora. In un mondo popolato di amanti clandestini, di bugie, sotterfugi, amori abortiti per mancanza di coraggio, c’è una coppia che si ama da anni in gran segreto e ora ha finalmente deciso di uscire allo scoperto: Maria De Filippi e Carlo Conti. Basta alberghetti di provincia e pied à terre in cui incontrarsi di nascosto per coltivare le loro

perversioni tipo “Dài, Carlo, facciamo una cosa contro natura!”, “Oh sì, Maria, tipo?”, “Tipo Emma co-conduttrice con te a Sanremo!”,“Oddio, Maria, è spinta parecchio, facciamo una cosa sadomaso? La imbavaglio?”. “No, la fai parlare!”. “Ah una cosa estrema, sono già ingrifato, ma non si farà male qualcuno?”.“Sì. Emma!”. SEGUE A PAGINA 7

“Sì, Malaussène è invecchiato Ma meno di me” q DE MICCO A PAG. 17

hi è Romeo, nel senso di Alfredo, indagato per corruzione e concorso esterno in associazione camorristica, si sa: un avvocato-imprenditore-finanziere napoletano ma di origini casertane, detto la Sfinge, che dal Vesuvio ha scalato l’Italia fino ad arrivare a 20 mila dipendenti e a 25milioni l’anno di tasse, con la formula del “global service”: offrendo, cioè, alla PA (Quirinale, ministeri, comuni, province, regioni, palazzi di giustizia, università, ospedali, aeroporti ecc.) quei servizi di gestione e manutenzione che la PA deve (anche per le sue inefficienze) o preferisce (anche grazie alle sue corruzioni) appaltare all’esterno. Resta da capire chi sia Giulietta, la sua innamorata al balcone. Romeo risolve problemi e necessita di ottimi rapporti con la politica che, in un Paese che non distingue il pubblico (lo Stato) dal privato (i partiti), è un tutt’uno con la PA. Quindi finanzia un po’tutti e lo fa, almeno che si sappia, “in chiaro”. Negli anni, per dire, ha foraggiato legalmente il finiano Italo Bocchino (Fli), il veltroniano Goffredo Bettini (50 mila euro), gli ex dalemiani Nicola Latorre e Gianni Cuperlo, il candidato Pd a presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti (230 mila euro), il sindaco di Firenze e aspirante segretario del Pd Matteo Renzi (60 mila euro alla fondazione Big Bang) e così via. “Finanziamenti richiesti dagli stessi politici ed effettuati nei modi di legge”, precisò il suo avvocato nel 2013 a Milena Gabanelli. Report, guarda un po’, si occupava di Consip, la centrale unica degli acquisti per la PA controllata dal Tesoro, che aveva appena assegnato vari appalti a Romeo, appena condannato in appello per corruzione e turbativa d’asta. La Cassazione poi annullò la condanna e lo prosciolse da ogni accusa, pur segnalando gli agganci al Comune di Napoli (epoca Iervolino) che lo informavano sulle gare. Ma la Gabanelli pose un problema politico ed etico: “Siamo d’accordo che avere una centrale unica di acquisti sia una buona idea, ma poi dipende da come la traduci nella realtà. E come sempre la fa la qualità delle persone”. Se chi nomina i vertici Consip è foraggiato da imprese private che campano e ingrassano di contratti con la PA, c’è il rischio che quei soldi, sulla carta legittimi, nascondano tangenti a futura memoria: io ti finanzio oggi, tu mi ricambi domani. Ora, indagando sulle pulizie al Cardarelli di Napoli, i pm antimafia sospettano che Romeo abbia assecondato gli interessi di un clan in cambio di “protezione” (Romeo replica di essere uscito dal Cardarelli al primo puzzo di bruciato: “Per fare pulizia lì ci vorrebbe l’esercito”). SEGUE A PAGINA 20


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| IL FATTO QUOTIDIANO | Sabato 7 Gennaio 2017

Il Fatto Speciale

Non solo hamburger

Vaticano, film e multe L’impero McDonald’s colpisce ancora

S I numeri

36

mila i fast food McDonald’s dislocati in oltre 120 Paesi in tutto il mondo, in Italia il primo ha aperto nel 1986 a Roma

1,9

milioni di persone impiegate nei ristoranti della catena, gestiti nell’80% dei casi in franchising

70

milioni di clienti ogni giorno che tra un panino e un cartoccio di patatine fritte mangiano una media di 75 hamburger al secondo

38

miliardi di euro il fatturato globale dell’azienda stimato nel 2015

» VIRGINIA DELLA SALA

ave the date: 12 gennaio 2017. The Founder, il film che racconta la storia del fondatore di McDonald’s (interpretato da uno straordinario Michael Keaton) arriva nelle sale cinematografiche italiane insieme all’omonima autobiografia in libreria. Ray Kroc è un rappresentante di frullatori dell’Illinois. Negli anni ‘50, si imbatte in un chiosco di hamburger nel deserto del sud della California gestito dai fratelli Dick e Mac McDonald’s e lo trasforma nella più grande catena di fast food. Volitivo, stratega, impietoso. L’obiettivo è costruire un impero, conquistare e dominare il mondo. “Rivoluzione” è il termine più usato. McDonald’s diventa onnipresente. E inaffondabile, nonostante le voci sui problemi economici, sui fatturati in calo a causa di vegani e vegetariani. Oggi, la sua, è una corsa per non rimanere indietro. ROMA, Borgo Pio, 30 dicembre 2016. A pochi metri dal colonnato di piazza San Pietro apre un megastore McDonald’s: 500 metri quadrati, 30 mila euro di locazione mensile secondo alcune fonti, un’apertura rimandata diverse volte per osservazioni e critiche mosse dal municipio. La vicenda è stata raccontata anche dal New York Times: “Nonostante le proteste, l’agenzia che sovrintende il patrimonio immobiliare del Vaticano ha approvato il contratto”. A Firenze, dove l’amministrazione Nardella ha respinto la richiesta per un punto vendita in piazza Duomo, Mc Donald’s ha avviato una causa legale stimando mancati introiti per 18 milioni di euro. Intanto, nel 2016, in Italia sono stati aperti 25 nuovi ristoranti. Trento, Roma, Reggio Emilia, Udine, Salerno, Bologna, Collegno, Ascoli e provincia di Brescia e Verona solo negli ultimi due mesi. Alla fine del 2015, l’azienda aveva infatti annunciato di investire oltre 3 miliardi di dollari in Italia, raddoppiando il numero di ristoranti e creando almeno 7 mila nuovi posti di lavoro nel giro di pochi anni con una media di 35-40 aperture all’anno e un fast food ogni 50 mila abitanti. Oggi se ne contano 550: 20 mila lavoratori, di cui 800 assunti nel 2016. “Nel 2017 – spiegano dall’azienda – prevediamo di assumerne altrettanti”. IL LAVORO è il primo investi-

mento sull’immagine: la multinazionale, nel 2016, si è legata al governo grazie a un accordo con il ministero dell’Istru-

ILFILM

IL CAPITALISMO IN UN BOCCONE Arriva in sala il 12 gennaio “The Founder” (regia di John Lee Hancock, protagonista Micheal Keaton), l’epopea di Ray Kroc, che negli anni Cinquanta entrò nel ristorante dei fratelli McDonald e venne folgorato dal potenziale degli hamburger-seriali. Nel ‘61 Kroc rilevò il nome “Mc” e fondò l’impero

tempo indeterminato”. Numeri che hanno il loro peso soprattutto di fronte ai dati sul lavoro italiani: ad Avezzano, a novembre, per 32 posti disponibili sono arrivati 1300 curricula. Lavoro e formazione, ma tra hamburger e patatine. MCD ONALD’S è inoltre nel

zione. È il maggiore partner per i percorsi di alternanza scuola-lavoro. L’azienda, tra le polemiche, si è offerta di ospitare 10 mila studenti (30 mila entro il 2019): “L’obiettivo è far loro sviluppare le soft skill, quelle competenze di carattere relazionale e di comunicazione interpersonale fondamentali per approcciare al meglio il mondo del lavoro”. In più, momenti di formazione in aula e di training sul posto di lavoro. Secondo i dati, in Italia otto dipendenti di McDonald’s su

dieci hanno meno di 35 anni, i lavoratori studenti sono quasi la metà. “Il 94% è assunto a tempo indeterminato – spiegano – il 71% è assunto con contratto a tempo indeterminato e il 23% con contratto di apprendistato che dura 36 mesi, equiparato per legge a quelli a tempo indeterminato. Il 6% ha invece contratti a tempo determinato”. Lasciate alle spalle le polemiche sui part time imposti e sui turni massacranti, dall’azienda aggiungono che “molto spesso i contratti di apprendistato diventano a

l 550

I ristoranti McDonald’s in Italia nel 2016. Solo nell’ultimo anno ne sono stati aperti 25

pieno di una rivoluzione formale: la trasformazione in fast casual restaurant, ibrido che unisce fast food e casual restaurant (atmosfere informali e cibo genuino). Niente servizio a tavola, ma prodotti di maggior qualità a un prezzo abbordabile. E infatti l’azienda espone con orgoglio il suo 80 per cento di fornitori italiani nonché il patrocinio del ministero dell’Agricoltura per un progetto (“Fattore Futuro”) che ha selezionato 20 fornitori italiani sotto i 40 anni. Poi l’italianizzazione del marchio: prima il Parmigiano Reggiano nei panini (con qualche iniziale resistenza da parte dei consorzi), poi i panini dei grandi chef come Gualtiero Marchesi e infine quelli in edizione limitata, McItaly, che periodicamente mettono in risalto un particolare prodotto o una specifica tipologia di carne. Una delle ultime iniziative: l’offerta di olive ascolane per la raccolta fondi a favore dei Comuni terremotati. “Collabo-

Scuola-lavoro (e patatine) L’intesa con il governo per la formazione nei fast food: “È il nuovo mondo del lavoro”. Mentre sono botte da orbi con il fisco Ue

riamo stabilmente con il ministero – ha detto in un’intervista, a settembre, l’ex ad italiano Roberto Masi (gli è subentrato Mario Federico) –. Gli ultimi due ministri ci hanno detto che vorrebbero esportare i sistemi di controllo e tracciabilità che abbiamo noi. In due ore sappiamo dirti tutto sulla carne che mangi”. Impossibile, invece, conoscere il fatturato italiano: il numero trapelato più volte ma mai reso ufficiale, è quello di circa un miliardo di euro all’anno. RESTANO i soliti problemi. La

fortuna di McDonald’s è in gran parte fondata sul sistema di franchising, l’80 per cento di tutti i punti vendita. E anche su un sistema fiscale agevolato. È nel trailer di The Founder, la massima: “L’affare non è nell’hamburger ma nel mercato immobiliare”. Da tempo, le associazioni di consumatori denunciano che McDonald’sè spesso proprietaria anche degli edifici affittati a chi prende il franchising. E questo frutterebbe molto più del settore alimentare. Secondo i calcoli di Cittadinanza attiva, “i prezzi degli affitti sono molto alti a causa di clausole vessatorie, come la durata di contratto minimo fissato a vent’anni, impossibile da scindere se non con il pagamento di somme ingenti, e le royalty elevate”. E supererebbero fino a dieci volte il prezzo di mercato. Nei mesi scorsi, poi, è stato annunciato l’arrivo di una multa di 500 milioni di euro dopo un’indagine della Com-


CRONACA

Sabato 7 Gennaio 2017 | IL FATTO QUOTIDIANO |

La storia: da Kroc a Pechino

Passano quattro anni ed è il turno di un altro prodotto simbolo: l’Happy Meal che arriva nel 1979. Nel 1990, la conquista della Russia con la prima apertura a Mosca e nel 2008 il millesimo ristorante in Cina. E in Italia? Il primo McDonald’s apre a Bolzano nel 1985. Un anno dopo toccherà a quello in Piazza di Spagna, a Roma, tra polemiche e proteste.

Nel 1955 Ray Kroc, venditore di frullatori americano, apre il primo ristorante McDonald’s a Des Plaines, nell’Illinois. Nel primo giorno di apertura l’incasso è di 366 dollari. Nel 1968 nasce il Big Mac, panino simbolo di McDonald’s e sette anni dopo, nel 1975, apre invece il primo McDrive, in Arizona.

Junk Food e proteste L’opposizione alla sede in Vaticano ha fatto il giro del mondo Ansa

IL CASO

Sfide globali: così la Cina statalizza Big Mac e ketchup

U L’offensiva Mentre al cinema arriva “The Founder” ecco aperture a raffica da Roma (in San Pietro) a Salerno. Per non essere più cibo-spazzatura missione europea sui trattamenti fiscali agevolati in Lussemburgo, dove Mc Donald’s ha sede fiscale. Il sistema è il seguente: le multinazionali portano la propria holding in un Paese con una struttura fiscale vantaggiosa. Lì si fanno inviare gran parte degli utili prodotti nei singoli Paesi europei, giustificandoli come di-

ritti di marchio. E mentre sul locale gli utili quasi si azzerano, su quelli arrivati al quartier generale si applicano tariffe fiscali agevolate previste dallo Stato di residenza. Con questo procedimento, secondo il rapporto Unhappy meal, realizzato e pubblicato da una coalizione di sindacati del settore pubblico europeo e statuni-

l 800

Assunzioni fatte in Italia nel 2016 da McDonald’s e previste nel 2017

tense (Seiu) e della Ong inglese War on Want, la società avrebbe evaso quasi un miliardo di euro. Ma ora che il Lussemburgo ha deciso di mettersi in regola con le norme Ue, McDonald’s dovrà trasferirsi. E non si esclude il suo approdo nell’Inghilterra post Brexit. © RIPRODUZIONE RISERVATA

» 13

n’operazione ancora da ufficializzare, ma che potrebbe valere oltre due miliardi di dollari e che, su scala globale, sembra essere la mossa più rilevante di McDonald’s negli ultimi mesi: l’apertura di 2200 negozi in franchising che dovrebbero arrivare in Cina e che dovrebbero essere gestiti dal colosso Citic, così potente da far parlare di statalizzazione de ll ’hamburger. Un’o pe razione da due miliardi di dollari in cui i cinesi saranno assistiti dal fondo d’investimento Carlyle. La scalata dell’Oriente (sulla quale si susseguono annunci da mesi) si abbina a una più generale inversione di rotta chiesta un paio di anni fa dagli investitori al Ceo Steve Easterbrook, chiamato intervenire su un calo di fatturato e vendite a cui l’azienda non era riuscita a porre rimedio nell’immediato. L’effetto delle sue decisioni dovrebbe vedersi a fine mese, quando la

MaoDonald Dovrebbero essere 2200 i ristoranti McDonald’s (gestiti da Citic) che apriranno in Cina secondo un accordo non ufficiale

multinazionale diffonderà i dati finanziari dell’ultimo trimestre del 2016. Di sicuro, nel biennio, le vendite negli Stati Uniti - un mercato indicativo sono aumentate. E così i guadagni. Ad aprile, il valore della multinazionale era aumentato di 20 miliardi di dollari, toccando un picco di 116 miliardi di dollari: da quel momento, però, è sceso nuovamente, arrivando a 97 miliardi. E oggi, gli analisti scommettono che il valore di Starbucks possa superare quello di McDonald’s. L’azienda sembra intenzionata comunque a proseguire nelle innovazioni strategiche che ha già avviato: dalla colazione per tutto il giorno e la possibilità di scegliere gli ingredienti per il proprio panino. E si inizia anche a sperimentare le consegne a domicilio. Tra le consegne di Amazon e quelle di Uber, non si può rimanere indietro. Neanche in Cina. VDS

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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