KALLA - Illustration and Graphic Design magazine

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Kalla

2016 :

May June

ISSUE :

ZERO

ILLUST RAT IO N & GRA P H IC D ES IG N M AGA Z IN E


Editorial

Just Brand it! BRAND DESIGN

KALLA - ISSUE ZERO MAGGIO/GIUGNO 2016 — MAY/JUNE 2016

6

LA PRIMA BRAND NON SI SCORDA MAI

11

IL GELATO NON SI MANGIA, AL MASSIMO SI SCALA

“Sono un designer di ventisei anni e mi sono formato come macchina da lavoro al Politecnico di Torino laureandomi in Architettura. Mi sono formato come persona all’ Istituto Europeo di Design. Mi sono formato come professionista lavorando, lavorando, lavorando. Amo guardare, pensare e progettare. Amo quello che faccio. Amo questo magazine portfolio”.

18

IL MIO PATRIMONIO È UN LOGO

Dirty fingernails

PA G E :

2

THE EXPERIENCE WITH EVERGREEN

Questo sono io in sei righe. Questo è tutto ciò che c’è da sapere. Per il resto ho preferito lasciar spazio alle immagini piuttosto che alle parole. Perchè un magazine? Da sempre mi ha affascinato il design editoriale, ma è difficile inserire tali prodotti in una raccolta come totalmente propri. Così ho deciso di realizzare il mio stesso portfolio come un magazine, come una foliozine. Qualcosa che consentisse a me di organizzare una grossa mole di materiale, che potesse spaziare dal branding all’illustrazione, passando per l’animazione video e i progetti multidisciplinari. Qualcosa che, chiunque, possa sfogliare piacevolmente in un ritaglio di tempo. — Alessandro Calabrese

“I’m a twenty-six-year-old designer and I grew up as a working machine at the Politecnico di Torino , graduating in Architecture. I grew up as a person to ‘European Institute of Design (IED). I trained as a professional working, working, working. I love to look, think and plan. I love what I do. I love this portfolio-magazine. “ This is me in six rows. This is all you need to know. For the rest I preferred to give way to images rather than words. Why a magazine? He has always fascinated me the editorial design, but it is difficult to fit these products as totally own. So I decided to create my own portfolio as a magazine, like a foliozine. Something that would allow me to organize a large amount of material, which could range from branding to illustration, through the video animation and multidisciplinary projects. Something that anyone can browse nicely in a piece of time. — Alessandro Calabrese

26

REGOLA N° 1: SPEGNERE IL COMPUTER

34

C’È MURO E MURO

39

VOLEVI FARE I CARTONI ANIMATI? ORA ANIMALI!


May / June 2016 :

A hug to the project

Please, son, go to sleep!

CASE STUDY

OTHER STUFF

44

MOOD BRAND IDENTITY

53

MODULOR & MADISON

80

IL CLIENTE È IL MIGLIOR AMICO DEL DESIGNER

84

CHI DORME NON PIGLIA PREMI

90

IO SONO LA MUSICA CHE ASCOLTO

Design is my wife, Illustration is my (secret?) lover ILLUSTRATION

VIDEO & ANIMATION 94

IFRY VS HAMBURGER

96

A DAY WITH KALLA

98

FRAME BY FRAME

RANDOM SKETCH

PA G E :

3

61

Wait, Disney

Special Thanks 102

English Text

ISSUE ZERO:

Kalla

106


PA G E :

4


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

5

JUST BRAND IT

SECTION 1 :

Brand Design


PA G E :

6

La prima brand non si scorda mai —

upin, nacque come associazione culturale volta al promuovere, informare e creare legami attorno alle tecnologie informatiche. Dal 2015, Mupin si trasforma in “MUBIT”, Museo Nazionale del Bit, con l’obiettivo di diventare il principale polo italiano per la conservazione degli hardware. Mubit propone all’Istituto Europeo di Design di collaborare alla nuova immagine dell’associazione, richiedendo un’identità fresca, giovane e che non rimandi direttamente ai particolari tecnici dell’informatica. La mia proposta, classificata 3°

M

al concorso, parte da un logo molto pulito, frutto di una commistione fra uno schermo e i numeri “01” di un codice binario, ribaltati di 90 gradi. La semplicità del pittogramma mi ha consentito di poterlo utilizzare come pattern o come base per delle icone nell’immagine coordinata. Perchè questi colori? Perchè sono una sfumatura, un cambiamento, un passaggio. Scaldano un argomento “freddo” come le tecnologie digitali. Rimandano inoltre all’avvicinamento delle donne alla disciplina della programmazione —

SECTION 1

CLIENT

B R A N D DESIGN

M U B I T BR A N D IDE N T IT Y

OBJECT

KEYWORDS

C O N T EST

MUSEUM , I N F O R M A T I O N T E C H N O L O G Y , P A S T , F U T U R E

PERIOD

F E B R UARY 2015

MUBIT


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

7 SECTION 1 :

Brand Design


PA G E :

8


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

9 SECTION 1 :

Brand Design


“Il gelato non si mangia, al massimo si scala” —


a gealteria artigianale di Reinhold Messner è un progetto che parte da un brief inventato, confezionato apposta per noi dallo studio La Tigre di Walter Molteni e Luisa Milani. Come mettere insieme una personalità forte come quella dell’alpinista con un prodotto come il gelato, che si porta dietro un immaginario di colore, freschezza e gusti dolci? Per risolvere il tutto abbiamo intrapreso un percorso in salita, a zig-zag, proprio come avrebbe

ISSUE ZERO:

Kalla

L

fatto Messner. Il risultato è un’immagine originale, che si districa tra elementi sobri come i font scelti e le foto in bianco e nero, ed elementi più vivaci come i pattern e i colori. Non vi è una riproposizione del logo tout court. Ogni supporto è progettato come elemento a sè stante e facente parte di un tutto. Ritengo questo uno dei progetti più formativi del mio percorso, poichè il pensiero progettuale si è espanso fino alla progettazione degli interni e delle foto di presentazione —


SECTION 1

BRAND DESIGN

LA GELATERIA ARTIGIANALE DI REINHOLD MESSNER OBJECT

CLIENT

SCOOL PROJECT

REINHOLD MESSNER

KEYWORDS

PA G E :

12

LIVELY , WISE , COLD, STRONG, SWEET PERIOD

CONTRIBUTORS

JUNE 2015

CECILIA ARATA


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

13 SECTION 1 :

ARTEFATTI

Brand Design


PA G E :

14


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

15 SECTION 1 :

Brand Design


PA G E :

16

INTERNI


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

17 SECTION 1 :

Brand Design


P A S S AT O

SECTION 1

B R A N D D E SIGN

TOR IN O C I T Y O F D ES I G N 2 0 1 5 OBJECT

CLIENT

CONTEST

UNESCO

KEYWORDS

H E R I T A G E , TURIN , HISTORY , E V O L V I N G CITY PERIOD

A P R I L 2 0 15

CITTÀ ROMANA CARDINE DECUMANO

CONTRIBUTORS

PA G E :

18

F . P A G L I A RO, G.PIGATTI, N.PUJIA

Il mio patrimonio è un logo — appresentare Torino, la nostra città, con il suo passato, presente e futuro; con il suo reinventarsi sempre ed essere comunque rimasta il capoluogo italiano del’automobile. Il pittogramma proposto è, quindi, una stratificazione di epoche che hanno contraddistinto la città. Dall’urbanistica romana, alla mobilità smart introdotta con la metropolitana nel 2006, fino ad arrivare ad una Torino del futuro, policentrica, con nuove aree rivalutate come Borgo Dora, San Salvario e Vanchiglia. Al marchio così rigido e razionale abbiamo affiancato una brand più attrattiva nei confronti dei non addetti ai lavori. In questo progetto mi ha aiutato molto il mio studio presso la facoltà di Architettura. Sono molto affezionato a questo progetto, non solo per il risultato, ma anche per il ruolo da me svolto all’interno del gruppo. Per la prima volta non sono stato solo un esecutore, ma anche un direttore dei lavori —

PRESENTE

2006 STRATEGIA - TRASPORTO

R

FUTURO

CITTÀ POLICENTRICA CAPITALE UMANO


Brand Design SECTION 1 :

TORINO CITY OF DESIGN 2015

+

PASSATO

Città romana Cardine e Decumano

+

PRESENTE

2006 Strategia - Trasporto

FUTURO

Città Policentrica Capitale Umano

PA G E :

19

=

ISSUE ZERO:

Kalla

UNESCO Creative Cities Network Member since 2015


TORINO CITY OF DESIGN 2015

AREA DI PERTINENZA

PA G E :

20

AREA LOGO

C=64 M=40 Y=0 K=40 R=73 G=99 B=140

DECIMA BOLD Decima Regular Decima Italic

C=100 M=15 Y=33 K=5 R=0 G=136 B=160

C=14 M=83 Y=23 K=0 R=211 G=71 B=125

C=0 M=26 Y=91 K=0 R=252 G=194 B=24

LOREM IPSUM

Torino City of Design 2015

Decima Light

As dolupiendam et id mos aut hiciis dolo ma plam nosani sunt. Atendiamus amus que eiundelit a quis nus mincte atent am, sum aut ad quaspernam quistium del ma intius delland ipsant et vel mo dolliquo te lit ellorem poritas verum reicius, consequi si voluptur aut quam repuda quiam, cus esed el imus es mo velendam nobis similigenda non pa quam que est, odit, quam quae. Quia denienis alit, tem. Nem volorpo ssundior adi con et lant ut est omnit, si quisquam aut aut post odi cus doluptatum, conesequi officti destiuntios adisit utesto te el int facid quam estem fuga. Ximillorenti de volupta tincium et es dis voluptatibus am lit aliquae officil moluptatur siniminvere, sinvelibus eate nihilloribea quossunt. Custisciunt quid unt am ulla doluptat auda dolupta simi, niasimi, oditae net hiliquatiunt que voluptias eiundem oluptate offictiiscia veligna turiaecum eicipsunti corestruntur maionse eum, nis pelitae cesequo verrori busdaecto ea quis milic tem faccupt atetur, sint officabo. Dent, is aceriat iasite occum sinvene ctiundus. Vendam doluptaquia voloresequi recae acculparum qui nonseque videl illabor essequunt. Optatur, iur, sum iundelessi odi nonet et atquate pa volupta spitas ex expe dolupti bercium quas quame voluptate et omnimpo rioreiusam nist, nienimi nvendusa cus sedition consequunt faccumenis maiore ere delles recae prorest ea volorum landame latiaeptat quame sectet provit, ut vendigenis explaborio estotatur ma doluptat odisci ipis del inis reperum nam nulla in con conet omnis mo volupta tiumquatium acea ne es di opti quid evelitate pe volum quis eat evenda eius et illest quuntib usciis atemosae. Ehendunt qui sequassus ariorerspe poraept atatiam rehent alique lam ducimporum

Decima Light Italic

Maxime reressimus evel modi velias eum volorrum ut eosti alicid molum si quati dis volectas dunti cupta cusdame ndigendae ex endae sus autem. Nam apis reriae quam rernatqui ad que si nonse as ius qui bla quaes delenih itatiore preribusam rehent essi venectempore etur sit quiae doluptam qui blaboriti ducil eum ni tem si nulpa voluptiorro que sam reperatem am nis sunt

C=0 M=71 Y=25 K=0 R=236 G=102 B=65


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

21 SECTION 1 :

Brand Design


PA G E :

22


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

23 SECTION 1 :

Brand Design


PA G E :

24


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

25

DIRTY FINGER NAILS

SECTION 2 :

The experience with Evergreen


PA G E :

26

Regola n° 1: Spegnere il computer —

ì, spegnere il computer, a volte è la cosa migliore da fare, aumenta la capacità di pensiero e spinge verso sperimentazioni nuove, spesso inesplorate. Ho conosciuto George Boutall a fine del mio primo anno allo IED. Il suo corso ci ha insegnato a dare personalità agli elaborati, oltre ad una serie di tecniche con cui disegnare a mano, pur senza saper disegnare. Se mi è piaciuto il corso? Basti pensare che ho iniziato il mio stage presso Evergreen Design House esattamente nel primo giorno delle vacanze estive. Durante questa

S

esperienza non ho imparato solo a realizzare e post-produrre elaborati manuali, ma ho capito anche dove questo trattamento può inserirsi e in quali brand può rivelarsi un valore aggiunto. Inoltre, quando si inizia a buttare giù le bozze per un progetto la libertà è tutto! Quale campo migliore di un foglio bianco? Rispetto ai vincoli di un monitor, che mal si adattano allo sviluppo della creatività? Non è solo una questione di singole illustrazioni ma di fare branding, video, wall art, tutto con la propria testa,con le proprie mani —


The experience with Evergreen SECTION 2 :

27 PA G E :

SECTION 2

CLIENT

T HE EXPERIENCE WITH EVERGR E E N

C HR IST M AS CA R DS

KEYWORDS

ISSUE ZERO:

Kalla

C HALKBOARD , LOVE, TOGETHE R N E S S , G I F T , H A N D M A D E PERIOD

CONTRIBUTORS

J UNE 2014

LETIZ I A M A C A L U S O

PAPER BANANA


SECTION 2

PA G E :

28

T H E E XPERIENCE WITH EVERGREEN

F IF T H S E AS ON CATA LOGU E

OBJECT

CLIENT

I L L U S TRATIONS

FIFTH SEAS O N

PERIOD

KEYWORDS

J U N E 2014

OPENING , C O L O R , P R O D U C T S , R U D E , S N O W B O A R D I N G


The experience with Evergreen SECTION 2 :

29 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

SECTION 2

T H E EXPERIENCE WITH EVERGREE N

N ORT HWAVE & DR A K E P R ODU CT A DV

OBJECT

CLIENT

C H A LKBOARD ADV

NORTHWA V E & D R A K E

PERIOD

KEYWORDS

J U N E 2014

MOUNTAIN , S N O W B O A R D I N G , E X T R E M E , R U D E , C O O L


SECTION 2

T H E E X P E RIENCE WITH EVERGREEN

N IKON ACT I O N T E A M STA N D D ES I GN OBJECT

CLIENT

I L L U S T R A TIONS

NIKON - NIT A L

KEYWORDS

F R I E N D L Y , FUN , LIFESTYLE , ACTION PERIOD

JULY 2014


PANORAMICA


SECTION 2

PA G E :

32

T H E EXPERIENCE WITH EVERGREEN

HOL IDAY’S S U P P LY STOR E - R E TA IL

OBJECT

CLIENT

R E T A IL DESIGN

HOLIDAY’S S U P P L Y S T O R E , I V R E A

PERIOD

KEYWORDS

A U G U ST 2014

LIFESTYLE , T A T T O O , V I N T A G E , R O U G H , U S A


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

33 SECTION 2 :

The experience with Evergreen


PA G E :

34

C’è muro e muro —

na volta imparato il processo, è facile distribuirlo su più supporti, che essi siano muri, tavole o lavagne. Un muro decorato a mano, dà sicuramente un aspetto più accogliente ad uno spazio. Rispetto ad una grafica applicata con un prespaziato o altre tecniche per cui bisogna passare da una copisteria. Lavorare direttamente sulle superfici consente di amalgamare il proprio lavoro con il muro. Se ad esempio si applica una grafica, basterà un colpo di luce per notare un effetto “adesivo”. Nell’estate del 2014, sempre sotto la direzione di George Boutall e con l’aiuto di Letizia Macaluso, ho realizzato decorazioni per il negozio Holiday’s Supply a Ivrea e per il Talent Garden di Torino, luogo che ci ha ospitati per il nostro stage. Infine, penso sia una buona pratica per svincolarsi dal computer e passare una giornata in maniera dinamica, che può creare attorno a se un’esibizione/evento —

U


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

35 SECTION 1 :

The experience with Evergreen


PA G E :

36


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

37 SECTION 2 :

The experience with Evergreen


“Volevi fare i cartoni animati? Ora animali!” —


in da piccolo sono stato affascinato dai cartoni animati, mi chiedevo come si realizzassero e sognavo di essere un animatore. Crescendo si prendono altre strade, alcuni sogni vengono messi da parte. Ma il bello dell’essere un designer sta proprio qui, nel ritornare bambini e trovarsi ad avere a che fare con nuovi progetti e nuove tecniche ogni giorno. Per DeFonseca abbiamo proposto un format di 15 secondi, con una fabbrica che trasforma i

ISSUE ZERO:

Kalla

S

doodle in moppine. Il lavoro è durato un mese, poichè realizzato con la tecnica frame by frame. Basti pensare che per ogni secondo servono almeno 25 disegni. Tuttavia la soddisfazione nel vederlo finito è stata altrettanto grande. Lo spot è andato in onda su canali come Real Time, Mtv 8, Cartoon Network e altri. Il successo del format ha portato alla realizzazione di un video di backstage e ad un secondo spot, in uscita nel 2016. Tutti i video sono presenti su Youtube —


SECTION 2

PA G E :

40

T H E EXPERIENCE WITH EVERGREEN

S P OT M OP P IN E DE FON S ECA 2015

OBJECT

CLIENT

A N I M ATION

DEFONSECA

PERIOD

KEYWORDS

S E P T EMBER 2015

DOODLE , C R A Z Y , F A C T O R Y , F A N T A S Y , C A R T O O N


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

41 SECTION 2 :

The experience with Evergreen


PA G E :

42


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

43

A HUG TO THE PROJECT

SECTION 3 :

Case Study


PA G E :

44

Mood brand identity —

ood è sicuramente il mio progetto più rappresentativo, sia perchè è arrivato al termine del mio percorso di studi, sia perchè mi ha dato la possibilità di esprimermi a 360 gradi. Mood è il nome che è stato dato all’esibizione di M.O.D. (Maioliche Originali Deruta) al Salone del Mobile di Milano. L’azienda si occupa da cinquant’anni della realizzazione e decorazione di artefatti in ceramica. Per il Salone sono stati esposti i lavori di tre designer fra cui Gianni Cinti, che ha svolto anche il ruolo di Art Director per quanto riguarda la co-

M

municazione. L’idea è stata sin da subito quella di svincolarsi dal tradizionale, per proporre un’immagine che potesse convivere con la contemporaneità dell’evento. Il logo è composto da un lettering “separato” da una barra, quasi a sancire lo stacco tra vecchio e nuovo. La tipografia è in Circular, carattere solido, ispirato alle avanguardie del 900’. Questi elementi insieme ai giochi di positivo/negativo e il claim rimandano immediatamente al design e all’arte contemporanea, dando a M.O.D. e alla ceramica modo di esprimersi all’interno di una cornice così prestigiosa —

SECTION 3

CLIENT

C A S E STUDY

M O O D - LOGO & C OM U N ICA ZION E

OBJECT

KEYWORDS

B R A N D IDENTITY

ART, SALO N E D E L M O B I L E , C E R A M I C , C O N T E M P O R A R Y

PERIOD

ART DIRECTION

M A R C H 2016

GIANNI CI N T I - A W E S O M E D E S I G N S T U D I O

M.O.D.


Case Study SECTION 3 :

45 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

INVITI CARTACEI L’INVITO RIPORTA IL CLAIM SUL FRONTE E UN’ESTENSIONE DEL LOGO SUL RETRO. IL FORMATO È QUELLO DI UNA CARTOLINA: ECONOMICO E PRATICO DA SPEDIRE AGLI INVITATI



Case Study SECTION 3 :

47 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

P O S T E R & I N V I T O WEB QUI IL CLAIM CAMBIA FORMA E SI ADATTA AL FORMATO VERTICALE OPPURE QUADRATO, UNIVERSALMENTE VALIDO PER TUTTI I SOCIAL NETWORK


P O S T E R / B R O C H URE QUESTO OGGETTO SVOLGE LA DOPPIA FUNZIONE DI POSTER E DI CATALOGO DEI PRODOTTI. UN’ESPEDIENTE PER FAR SÌ CHE I VISITATORI DEL

PA G E :

48

SALONE CONSERVINO UN RICORDO DI MOOD


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

49 SECTION 3 :

Case Study


GIANNI CINT I

Nasce a Marsciano, Perugia, nel 1979. Dopo l

prestigioso Istituto Superiore per le Industrie

L’Azienda M.O.D (Maioliche Originali Deruta) si è sempre distinta nel panorama della ceramica artistica italiana, non solo per le sue creazioni di altissima qualità artigianale, ma anche per una continua ricerca tecnologica su forme e materiali sempre nuovi. In occasione del Fuorisalone 2016 M.O.D. intende presentare un progetto ambizioso che coniuga modernità, tradizione e interpretazione della materia. La nuova linea di prodotti chiamata MO/OD è frutto dell’impegno di tre designer italiani che, con approcci diversi e tuttavia assimilabili, sono riusciti a coniugare la tradizione plurisecolare della maiolica con una spinta fortemente creativa e moderna, capace di modificarne le condizioni d’uso, ri-plasmandola. Nella sua specificità MO/OD non si propone di stravolgere il passato ma anzi di superarlo, nel rispetto dell’eredità della ceramica artistica – in primis quella del territorio derutese: guardando alle potenzialità future, sbilanciandosi in territori di sperimentazione e valutazione della materia e, in particolare, rileggendo gli aspetti centrali della decorazione, della forma, dell’intaglio. Nei progetti di Floriana Rinaldi, Luca Binaglia e Gianni Cinti la ceramica si riqualifica come nuova realtà funzionale, tecnologica e fruibile.

grafica e design. Il suo percorso prende da su possibilità di approfondire collaborando con

internazionali (Alberta Ferretti Marithè+Franc

Not only the highest standards of quality, but also an eye towards new technologies and materials have made M.O.D. (that literally stands for Original Deruta Maolica), one of the most interesting companies in the panorama of the Italian hand-made ceramic industry.

cinque anni accanto a Gianfranco Ferré quale

Dal 2010 ha installato il suo Fashion Design St

attorno a sé una squadra di professionisti alta

coniuga la metodologia di ispirazione Munari

in fatto di stile, forma e gusto. Ha all’attivo co

(soprattutto con la Cina e con Shanghai, negl

produzione creativa che spazia dalla moda al

dall’illustrazione all’interior. Insegna Personal

During the Edition 2016 of Fuorisalone, M.O.D. will present an ambitious project that blends modernity and tradition together with a different interpretation of the selfsame ceramic substance.

MODULOR

The new line called “MO/OD” is the result of the work of three Italian designers who, expressing themselves each one through a different style, have been able to unite the eight - hundred- yearsold tradition of Deruta ceramics with the most contemporary style in a way that changes and re-moulds its content. This is not a negation of the past. but rather an attempt to rewrite its spirit with a new eye toward the process of decorating, shaping and engraving that will revolutionize its use.

Moodulor è un sistema semplice di piastrell

supporto ceramico altamente tecnologico ch

spessori sottilissimi della materia. Serve squisitamente grafico come quello della

vengono stampate a mano con soggetti g

In the works of FlorianaRinaldi, Luca Binaglia and Gianni Cinti ceramics is intended as a functional, technological and usable material.

scomposizione del quadrato in forme coeren modo decorazioni apparentemente diverse

loro nella più ampia libertà espressiva, crean

giustapposizioni inaspettate e personalizzate

In MOODULOR si è tentato di legare alla t

classico (della smisurata e suggestiva ered

e piastrellature italiane) un percorso d

e sugli elementi compositivi –

reinventarsi – in un rimando co

Le mattonelle sono così leg

autonomia per rivestire

affinché ogni “crea

PA G E :

50

unico e irripetib

LUCA BINAGLIA BOUQUE T

Dopo aver lavorato come designer presso lo studio Architectural Hero di Simone Micheli a Firenze, Luca Binaglia torna a Perugia, sua città natale, dove inizia il suo percorso da libero professionista. Nel 2006 nasce Luca Binaglia design studio. Nel

After a work experience as a designer at Simone Micheli "Hero", an Architectural

2008 viene menzionato tra i 200 talenti italiani premiati nel mondo dalla

Studio in Florence, he returns to Perugia, his native town, where he begins working

pubblicazione Young Blood, presentata il 5 novembre 2009 a Palazzo Chigi dal

as a free lance. In 2006 he sets up his studio. In 2008 he receives an award and a

Ministro per le politiche giovanili. È uno dei fondatori di Unwaste - Petic Upcycling

special mention as one out 200 best Italian designers in the world by Young Blood,

Design -, un collettivo che manipola oggetti usati per trasformarli in vere e proprie

an interior magazine, during an event at Palazzo Chigi chaired by the ministry of

proposte di design sostenibile.

Young Politics. In 2014 he is the curator of the exhibition D.U.G., Design Umbro last

Nel 2014 è curatore della mostra ricognitiva DUG - design umbro ultima

generation in Perugia. From 2014 he has worked as a teacher at NID in Perugia.

generazione - Dal 2014 docente per l’istituto NID di Perugia

forma è ispirata a dei mazzi di fiori, secondo u

antica lavorazione ceramica interamente fatta

Luca Binaglia's studio, works mainly on product- and- furniture- design. He is

mano. Dalle linee semplici ma assolutamen

Design, che si occupa principalmente di product design e di furniture design, è

constantly attracted both by crafts and industry.

contemporanee i contenitori (aggiunti di u

piccola “quinta” per aiutarne la funzione) so

costantemente alla ricerca di nuovi linguaggi creativi attraverso produzioni sia His table "Duale" and his coach "DECUBE" are internationally known in Russia,

industriali che artigianali.

Cina, USA, Brazil and most Europe. Some magazines, such as Ottagono, Interni, Con il tavolo Duale e la poltrona Decube ha fatto il giro del mondo, attraverso

Casa Vogue, DDN, Living, DCasa, and some blogs such as

Russia, Cina, USA, Brasile e gran parte dell’Europa. Molte riviste, tra cui Ottagono,

DesignBoom adverised his works.

Interni, CasaVogue, DDN, Living, DCasa e altrettanti blog tra cui il più influente

The Madison Bookcase

presents an unusual

combination: an oak wood structure, paneled with slabs of hand-painted ceramic stoneware (grès). The decorations are designed by Gianni Cinti, who La libreria Madison propone l’accostamento non

combined engraved geometric elements with

usuale della struttura di legno in rovere con delle

matching painted patterns, creating a decorati-

pannellature ceramiche in grès decorato a mano.

vely balanced harmony which is typical of his

La decorazione di queste ultime è affidata a Gianni

style. Here, apparently illogical elements find their

Cinti che crea degli elementi geometrici lavorati a

own “linear order”, in a play of light and dark,

intaglio accostati a quelli dipinti tono su tono

whole and empty.

ALL’INTERNO DELLA BROCHURE È

attivando delle armonie decorative tipiche del suo

RIPORTATO IL CONCEPT DI MOOD, I

illogici trovano una sorta di ordine “rettilineo” fatto

DIVERSI PRODOTTI E I RINGRAZIAMENTI; IN ITALIANO E INGLESE. I SALTI TIPOGRAFICI E LE ESTENSIONI DEL LOGO PERMETTONO UN

stile, una retorica in cui soggetti apparentemente di pieni, vuoti, passaggi cromatici e giochi di luce.

Gianni Cinti named the bookcase after Madison Avenue, the popular street of New York City, where a wide range of different levels and apparently distant elements create an “elegant

Cinti dedica Madison proprio alla celebre strada di

chaos", reaching almost a perfect balance.

NYC, ispirandosi a un “caos elegante” fatto di piani

Oak wood and ceramic stoneware (grès)

differenti dove elementi apparentemente distanti

Height cm.190 | Length cm.130

RAPIDO ORIENTAMENTO E

convivono in un equilibrio quasi perfetto.

UNA FACILE LETTURA

Dimensioni: H 190 cm | L 130 cm

Bouquet is a line of ceramic vases whose sha

reminds the bouquets of flowers. The

entirely shaped and glazed by hand. T

Made with multicolor nuances.

MADISON (feat Gianni Cint i)

DIMENSIONI: 44cm X 66cm

smaltati in nuance multicolor.

simple and contemporary.

DesignBoom hanno pubblicato i suoi lavori.

P O S T E R / B R O C H U RE INTERNO

Bouquet è una linea di vasi in ceramica la c

From 2015 He has worked as a chief- designer at 3Dific Dal 2015 responsabile dell’area design per la società 3Dific. Lo studio Luca Binaglia

Legno di rovere e grès decorato a mano MADISON by LUCA BINAGLIA fea t GIANNI CINTI


FLO RIANA RINALDI

la prima formazione artistica è ammesso al

e Artistiche di Urbino, dove si specializza in Gianni Cinti, was born in Marsciano, Perugia in 1979. After having completed his course

Classe 1983. Nata a Taranto vive a Jesi, Ancona. Si forma in Architettura e

alcuni dei più celebri marchi italiani e

at the School of Arts, is accepted in Urbino to attend the prestigious Istituto Superiore

Arredamento di Interni. Dopo gli studi artistici si specializza in Architettura di

cois Girbaud), arrivando a lavorare più di

per le Industrie Artistiche where he graduates in Graphics and Design. He begins

Interni allo IEAO di Perugia. Nel 2006 inizia il suo iter lavorativo nel mondo del

Floriana was born in Taranto in 1983 and lives in Jesi, Ancona. Her skill is in

e membro dello staff creativo della Maison.

working in Fashion with some of the most internationally known brands (such as

design, inaugurando nel 2010 il suo studio. Attualmente lavora come freelance

Architecture and Interior Design. After the completion of her studies in Arts,

Alberta Ferretti, Marithè and Francois Girbaud) and he spends 5 years working with

in Aziende che realizzano locali pubblici, crea oggetti di design per

she graduates in Interior Design at IEAO in Perugia. In 2006 she begins

amente qualificati. Il suo linguaggio creativo

Gianfranco Ferré as a member of the style staff at Gianfranco Ferre’ Maison. In 2010,

l’arredamento e collabora con studi professionali del settore. Porta con sé il

working as a designer and in 2010 she sets up her studio. At the moment she

iana con il rispetto della tradizione italiana

he sets up his own Fashion Design Studio, “Awesome”, in Torino where he has been

calore delle terre del sud e una profonda passione creativa che esprime con

is working as a free lance with companies involved in the furnishing equipment

ollaborazioni a livello internazionale

working with his team made up of highly-skilled workers. His style is a combination of

vigore e raffinatezza femminile.

of Restaurants, bars, hotels, and so on. She designs furniture pieces and works

li ultimi anni la sua seconda casa). Una

a Munari-inspired method and of the Italian style and tradition and taste. He has

in collaboration with some Interior Design studios. She reflects the warmth

lla ceramica d’autore, dal food al tessile,

worked abroad (mainly in Cina and in Shanghai, his second city over the past few

and passion of the South of Italy and her style is a mixture of strength

l Design allo IED Moda Lab di Milano

years). His interests range from fashion to ceramics by well-known artists, from food to

ubito la strada della moda, che ha la

Studio, “Awesome”, a Torino, raggruppando

and feminine elegance.

textiles and from graphics to interior design. He teaches Personal Design in Milano at the IED (Istituto Europeo di Design).

D o.Da Do.Da is a combination of three elements- a lamp, a table,

Do.Da è una combinazione di tre elementi – lampada, Moodulor is a simple system of modular tiles made of high-tech,

and a tray which work each one as a piece by itself or

tavolo, vassoio – che possono considerarsi forme isolate

super-thin ceramic. Through the use of a graphic technique such as

each one interacting with the other ones. The

oppure interagenti le une con le altre. Elementi ispirati alla

Screen printing, also known as serigraph, the tiles are hand-printed with

“alzatina con campana”, dove un tempo si conservavano i

geometric square patterns arranged in structured and coherent shapes. In

“pedestal-dish with a bell” where once some cakes where “potted”: a classical style, still very contemporary.

dolci: forme semplici eppur sempre contemporanee.

this way, also those decorations which look apparently different can be mixed and matched, resulting in a number of unexpected and personalized arrangements. In MOODULOR, the remarkable and impressive Italian heritage in

La lampada di grandi dimensioni è realizzata interamente a

The big-size lamp, a one –of-a-kind- piece is entirely made

mano, diventando così un pezzo unico. Il tavolino è anche

by hand. A table that can change into a tray: they can

vassoio: i due pezzi separati possono anche vivere

work together or separately. A mixture of some different

autonomamente. Un mix di materiali e lavorazioni rende

terms of classical decorations (such as mosaics, floors and tiles)

speciali e singolari gli oggetti pensati in una palette di colori

meets the need to experiment with new decorative arrangements,

materials and some workmanship techniques , colored with some neutral nuances, make these pieces very

where each element can be isolated, combined, or re-invented,

neutri che si combinano secondo gusti e necessità.

special and unique.

creating a suggestion of positive and negative, yin and yang. The tiles

«Reinterpretare le forme dei ricordi esaltando l’artigianalità.»

«A pattern of the past exalts the made-by-hand style.»

are light-weight, easy to carry and assemble, and ready to decorate, cover, protect and eventually transform any surface with maximum

le modulari realizzate su

freedom: they work just like a dress, that can be customized and

he permette di arrivare a

adjusted in order to reach the perfect fit.

endosi di un metodo serigrafia, le piastrelle

geometrici ricavati dalla

nti strutturate. In questo sono raccordabili tra di

ndo di volta in volta delle

e.

tradizione e alla retorica del

dità in fatto di pavimenti, mosaici

di sperimentazione sulla decorazione

– studiati per isolarsi, combinarsi e

ontinuo di pieni e vuoti, positivi e negativi.

ggere e trasportabili da poter essere montate in

e, creare, proteggere o rileggere qualsiasi superfici,

azione” possa essere in qualche modo un “abito nuovo”

bile che ognuno può “cucirsi” addosso.

Do.Da by FLORIANA RINALD I

cui

una

aa

nte

una

ono

ape

ey are

The style is

SPECIAL THAKS TO:

B ouq uet by LUCA BINAGLIA

.

for

“MADISON”

C IPCI P L u c i a n o C e n t i n a r i o a n d P r o f. E r a l d o C h i u c c h i u f o r t h e i r s p e c i a l w o r k . Alessandro Calabrese, graphic design

La caraffa, oggetto di uso nelle tavole del passato, cambia forma ma non materiale: essa si reinventa per tornare contemporanea con le sue linee

d e r u t a i t a l y. c o m

essenziali e garbate. Avendo voluto mantenere per la realizzazione una lavorazione lenta e la

i n f o @ d e r u t a i t a l y. c o m

delicata tornitura a mano, Cipcip vuole essere un oggetto sospeso tra passato e presente.

T + 3 9 0 7 5 9 7 1 1 5 76

The terracotta pitcher, of everyday use in the past, changes its style, but it's still in terracotta. It shows a new linear and attractive pattern. It is handthrown and glazed by hand. The combination between the traditional handwork technique and its contemporary style make CIP CIP a pattern between past and present.

C IPC IP by LUCA BINAGLIA



SECTION 3

CASE STUDY

C E R A M IC DES IGN OBJECT

CLIENT

PRODUCT DESIGN

M.O.D.

KEYWORDS

MODULAR, FLAT, GEOMETRIES, EXPANDABLE, APPLICABLE PERIOD

MARCH 2016 ART DIRECTION

GIANNI CINTI

Modulor & Madison — ome detto, in questo progetto ho avuto la possibilità di esprimermi in maniera olistica. Dalla strategia alla scelta dei supporti, passando per la declinazione della comunicazione fino al disegno dei prodotti veri e propri. In particolare ho realizzato le grafiche per Modulor, il progetto di Gianni Cinti. Questo è composto da più piastrelle stampate in serigrafia e applicabili secondo il gusto del cliente. Il disegno modulare crea un clash tra la tradizionalità del materiale e la contemporaneità della grafica, spingendo oltre il concetto di “mosaico all’italiana”. Una volta realizzati i disegni mi è stato chiesto di traslare il concetto su Madison, la libreria proposta da Luca Binaglia. Qui mi sono rapportato con le particolarità tecniche del materiale ceramico, come foratura e rischio di rottura. Le grafiche qui sono “parti” di Modulor e in alcuni casi forano i pannelli giocando con la luce naturale in entrata —

C


PA G E :

54


Case Study SECTION 3 :

55 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

MODULOR LE PIASTRELLE SONO ASSEMBLAMBILI A DISCREZIONE DEL CLIENTE ED APPLICABILI SU QUALUNQUE SUPERFICIE LISCIA


MADISON LA LIBRERIA “MADISON” RIPORTA PARTI DEI DISEGNI DI “MODULOR” IN MODO DA CREARE UNA COERENZA FORMALE TRAI PRODOTTI, GIOCANDO CON LE FORATURE

PA G E :

56

DEI PANNELLI IN CERAMICA


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

57 SECTION 3 :

Case Study


PA G E :

58


Case Study SECTION 3 :

59 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

DESIGN IS MY WIFE ILLUSTRATION IS MY (SECRET?) LOVER


60 PA G E :

Design is my wife — Illustration is my (secret?) lover


Illustration SECTION 4 :

61 PA G E :

ome tutti i bambini ho iniziato a disegnare molto presto, così presto che non ricordo il mio primo disegno. Crescendo i disegni sono diminuiti, fino a quando sono arrivato alla facoltà di Architettura. Proprio lì ho ripreso l’illustrazione, dapprima come sfogo di una creatività che non potevo esprimere tramite prospetti e sezioni. Poi, come supporto al graphic design e infine come lavoro. L’illustrazione in questi anni di studio ha ricoperto

ISSUE ZERO:

Kalla

C

un ruolo meno presente, ma altrettanto importante nella mia formazione. Le grafiche influenzano le illustrazioni, le illustrazioni influenzano le grafiche. Quando posso, mischio le discipline per ottenere brand ad alto impatto comunicativo. Ad oggi ho sperimentato i trattamenti più svariati, nell’ultimo periodo la ricerca sta andando semplicemente verso ciò che più mi piace, come nell’illustrazione per il magazine “Overground” (pag 66) o nell’infografica su Torino (pag.78) —


ODISSEY PROGETTO PERSONALE, L’INTENTO È QUELLO DI RENDERE GLI ARGOMENTI DI STUDIO QUALCOSA DI DIVERTENTE PER GLI STUDENTI

WARRIORS PROGETTO SCOLASTICO:

PA G E :

62

REMAKE DEI GUERRIERI DELLA NOTTE - 2014


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

63 SECTION 4 :

Illustration


D I M U S I C A , S I NUTRE ILLUSTRAZIONE PER IL MAGAZINE “OVERGROUND”, DISTRIBUITO DA HANNIBAL STORE & FLOWER DISTRIBUTION

THUNDER

PA G E :

64

PROGETTO PERSONALE


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

65 SECTION 4 :

Illustration




(PRECEDENTE) S T A T O D I P O L IZIA (MUNICIPALE), QUANTE MULTE VENGONO FATTE IN UN MESE A TORINO? INFOGRAFICA REALIZZATA CON LA DIREZIONE DI MARCO GORAN ROMANO

CONSUETO CD COVER PER L’ETICHETTA DI MUSICA ELETTRONICA CONSUETO RECORDS

RRG RITRATTI PER I FONDATORI DELLA WEB RADIO “RADIO RUM GIALLO”

ICONS UNA SERIE DI ILLUSTRAZIONI CHE LAVORANO COME ICONE, REALIZZATE NELL’AMBITO DI UN PROGETTO CHE PREVEDEVA LA REALIZZAZIONE DI PACKAGING PER COLLANT. CREATIVE AGENCY: AWESOME DESIGN STUDIO

PA G E :

68

CLIENT: JASAN GROUP


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

69 SECTION 4 :

Illustration


NAVIGARE ILLUSTRAZIONI ISPIRATE ALLE GRAFICHE DI GIORGIO DI SALVO E MARCELO BURLON CREATIVE AGENCY: AWESOME DESIGN STUDIO

PA G E :

70

CLIENT: NAVIGARE CHINA


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

71 SECTION 4 :

Illustration


SQUIR-L PROPOSTA DI COPERTINA PER IL LIBRO-GIOCO DI GOOD LOOK CREATIVE AGENCY: EVERGREEN DESIGN HOUSE

KEBAB ILLUSTRAZIONE DA ARREDO PER IL NEGOZIO DI HORAS KEBAB

SPIELBERG

PA G E :

72

PROGETTO PERSONALE



INFOGRAFICA STUDIO SUL SUCCESSO DI MATTEO SALVINI SUI SOCIAL NETWORK, REALIZZATA CON IL SUPPORTO DI NICOLÃ’ PUJIA E FRANCESCA PAGLIARO. DIREZIONE DI GIUSEPPE TIPALDO


SECTION 4 :

Illustration


A V O G A D R O - E M A NUELE-FERRARIS ILLUSTRAZIONE PER IL LIBRO SEE YOU AT THE CORNER, REALIZZATO DAL

PA G E :

76

COLLETTIVO PRINT AB OUT ME



PA G E :

78


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

79

SON PLEASE GO TO SLEEP

SECTION 5 :

Other Stuff


T ES T SEI BOZZE INIZIALI, PER CAPIRE QUALE DIREZIONE INTRAPRENDERE

1

N OR MA Z I O N E DECISA LA STRADA,

2

IL LOGO VIENE PROPORZIONATO SULLA BASE DI UNA “V” IN NEUTRA,

PA G E :

80

FONT USATO PER IL LETTERING

Il cliente è il migliore amico del designer —


Other Stuff

FINALI NELLA VERSIONE FINALE (3) IL LOGO È GIALLO, COSÌ DA ABBINARSI AL COLORE DEI MACCHINARI DOVE SI SVOLGONO LE LEZIONI. POCO DOPO È STATA REALIZZATA

SECTION 5 :

UNA VERSIONE ORIZZONTALE ADATTA A SUPPORTI COME COPERTINE FACEBOOK E VAUCHER.

3

PA G E :

81

4

lienti, una parola spesso inadeguata, la più diffusa nel settore, per indicare qualcuno che commissiona un lavoro. Sarebbe meglio usare il termine “committenti”, legato all’arte e all’architettura? Penso che a volte sia proprio così: un progetto non nasce mai dalla mente del designer e non è mai di sua proprietà. Il deisgner ha il compito di cucire addosso al suo committente il vestito più adatto per l’occasione e così è avvenuto per Invictus, uno dei progetti

ISSUE ZERO:

Kalla

C

a cui sono più legato. Invictus organizza gruppi di allenamento funzionale all’interno del Musinè Sport Village. Ogni artefatto è nato da uno scambio di idee con il cliente. La collaborazione ha portato ad un’identità sobria, sintetica e allo stesso tempo dirompente. Il valore della vittoria, dell’allenamento e del raggiungimento degli obiettivi sono racchiusi in una “V” e una freccia che punta verso l’alto, ricordando il mondo ellenico e la volontà di arrivare più in là —


5

IMMAGINE SOCIAL LE IMMAGINI DI COPERTINA E DI PROFILO NON RIMANDANO DIRETTAMENTE AL MONDO DELL’ALLENAMENTO FUNZIONALE, MA HANNO FUNZIONE EVOCATIVA: RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

6

STRATEGIA NEI MESI SUCCESSIVI SONO STATE CREATE IMMAGINI AD HOC PER ALLENAMENTI

PA G E :

82

ED EVENTI


Other Stuff SECTION 5 :

OUTDOOR POCO DOPO L’ATTIVITÀ SI È ESPANSA E MI È STATO CHIESTO DI PENSARE AD UNA VERSIONE OUTDOOR DEL LOGO(7), CON CAMPAGNA SOCIAL ANNESSA(8) E STRISCIONE DI 25 M PER CIRCONDARE L’AREA OUTDOOR 9)

7

PA G E :

83

8

9


SECTION 5

O T H E R S T UFF

PAN ET TO NE - L A B E L OBJECT

CLIENT

CONTEST

BONIFANTI

KEYWORDS

C H R I S T M A S, COOLNESS, STUDENT, I E D , L I M ITED, HOLIDAYS PERIOD

O C T O B E R 2015 CONTRIBUTORS

G.DE BENEDETTI, A.DAGASSO, V.COMMODO

PA G E :

84

chi dorme non piglia premi — n realtà, non ho mai ritenuto il numero di concorsi vinti uno strumento per valutare la bravura di un designer. Sono comunque, i concorsi, uno strumento valido per misurarsi con realtà in cui a decidere è un gran numero di persone. Onestamente nei concorsi che ho vinto non penso di aver presentato la miglior proposta, ma sicuramente la più adatta, la più in linea con i valori dei brand. È stato così per la testata dei sessant’anni di quattroruote, in cui non ho cercato di ragionare “da designer”, ma da lettore della rivista. È stato così per il concorso “ceramic futures” in cui il brief chiedeva di trovare nuovi utilizzi per i materiali ceramici. In questo caso ho usato le piastrelle in ceramica, dal ciclo di vita pressochè infinito, per catturare immagini effimere come quelle dei social network. La vittoria del concorso mi ha portato a realizzare anche il catalogo del concorso, esposto a Cersaie 2015 —

I


Other Stuff SECTION 5 :

85 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

6 0 A N N I D I Q U A T T R ORUOTE IL LOGO È STATO SCELTO PER CELEBRARE I SESSANT’ANNI DI QUATTRORUOTE, CON QUESTA TESTATA D’OCCASIONE. GENNAIO 2016.


PA G E :

86


Other Stuff SECTION 5 :

87 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

FREEZE THAT POST! CONGELARE PER SEMPRE QUALCOSA DI TANTO ESPRESSIVO QUANTO EFFIMERO: IL PROGETTO CON CUI HO VINTO IL CONCORSO DI IDEE CERAMIC FUTURES


PA G E :

88


Other Stuff SECTION 5 :

89 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

C E R A M I C F U T U R E S C ATALOGUE AVENDO VINTO IL CONCORSO, MI È STATO CHIESTO DI PROSEGUIRE IL LAVORO, CON UN CATALOGO CHE LASCIASSE AMPIO SPAZIO AI PRODOTTI


io sono la musica che ascolto — a collaborazione con il _resetfestival è nata quasi per caso, in un pomeriggio di maggio. Il lavoro non sembrava facile: raccogliere l’eredità visiva lasciata nel 2009 da Undesign e crearne una nuova, ma simile all’originale. Nel mezzo, sono passate sette edizioni, ognuna accompagnata da una diversa immagine, realizzata da diversi studi. L’idea è stata sin da subito quella di tornare alla versione originale, la meno contaminata e presente nell’immaginario dei fan di _reset. In questo progetto ho lavorato insieme a Nicolò Pujia e Cecilia Arata e

PA G E :

90

L

insieme al direttore creativo abbiamo creato un enorme quantitativo di elaborati, partendo dagli eventi satellite come Aka e Busking Here,riconoscibili dalla “mezza sottolineatura”, e le keywords dell’evento, a sottolineatura piena. Nel mentre, sono nate locandine, cartoline, layout web, mappe, programmi, call to action, gif, foto e video. L’esperienza è stata fondamentale per capire come muoversi all’interno di una grande macchina come un festival musicale, con il suo staff, i suoi ritmi e le sue deadline. Un meccanismo complesso la cui parola d’ordine è : problem solving —

SECTION 5

CLIENT

O T H E R STUFF

_ RES E T F EST IVA L 2015 BR A N D IM AGE

OBJECT

KEYWORDS

B R A N D IDENTITY

MUSIC, IN D I P E N D E N T , F R E S H , S O C I A L , F O O D , S E P T E M B E R

PERIOD

CONTRIBUTORS

G I U G N O-AGOSTO 2015

CECILIA A R A T A , N I C O L Ò P U J I A

VERVE


Other Stuff SECTION 5:

91 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

APPLICATIVI DUE DELLE APPLICAZIONI PIÙ RAPPRESENTATIVE, QUELLE WEB-SOCIAL E QUELLE DEL PROGRAMMA (LOCANDINA E MAPPA SUL FRONTE)


PA G E :

92


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

93

WAIT DISNEY

SECTION 6 :

Video & Animation


SECTION 6

V I D E O & ANIMATION

I FRY VS H A M B U RG E R OBJECT

S C H O O L P ROJECT KEYWORDS

J O H N M A E DA, MOTION GRAPHICS, V I D E O G A M E, STORYTELLING PERIOD

J A N U A R Y 2015 ART DIRECTION

PA G E :

94

A L E S S A N D RO DURANDO

Ifry Vs hamburger — el libro “laws of simplicity”, John Maeda spiega come la soluzione ad un problema sia da ricercare nell’ambiente circostante e non in altri posti, che siano essi fisici o concettuali. Mi è stato chiesto di esprimere questo concetto tramite motion graphics. Essendo una regola piuttosto complessa ho deciso di renderla digeribile anche ai non addetti ai lavori. Ho perciò costruito uno scenario in 2D, ispirato ai videogiochi, in cui un piccolo dinosauro, Ifry, sfrutta ciò che lo circonda per raggiungere il suo pranzo. Mentre Ifry si destreggia nell’ambiente, foglie, farfalle, nuvole e brontosauri si muovono sinuosamente, creando un orchestra di movimenti che spinge chi guarda a rivedere il video per coglierne ogni dettaglio. Dei baloon appaiono come “tips”, spiegando il ragionamento e aiutando Ifry nell’impresa. Il video in versione integrale è visibile su Behance: IFRY VS THE HAMBURGER —

N



SECTION 6

V I D E O & ANIMATION

A DAY W I T H K A LL A OBJECT

S E L F P R O MOTION KEYWORDS

D R E A M I N G , DOODLE, DESIGNERLIFE I L L U S T R A TION, KALLA PERIOD

F E B R U A R Y 2016 CONTRIBUTORS

N I C O L Ò P UJIA

PA G E :

96

A day with Kalla — appresentare se stessi, fare “self-branding” è una delle sfide più difficili per un designer, specie dopo anni passati a costruireprogetti per altri. Così ho messo da parte ogni istinto progettuale per raccontare quello che stavo facendo in quei giorni nello studio Evergreen: disegnare, disegnare e disegnare, creando doodle per gli spot di DeFonseca. Il video è quindi un racconto a step di ciò che stavo realizzando, enfatizzato da personaggi animati che, finalmente, non erano più solo nella mia testa, ma presenti nella stanza. La canzone scelta, il monocromo e il mio volto quasi invisibile creano un’atmosfera immaginifica tranquilla, come se lo spettatore stesse guardando all’interno di un mio ricordo. Il video, è nato anche dalla volontà di cimentarmi nell’animazione tradizionale, visto che per gli altri video avevo prodotto solamente le illustrazioni. Il video è su Behance: A DAY WITH KALLA —

R


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

97 SECTION 6 :

Video & Animation


SECTION 6

V I D E O & ANIMATION

DE FON SECA S U M M E R 2 0 1 6 OBJECT

T V C O M M E RCIAL KEYWORDS

F U N , S U M MER, DOODLES, STOP MOTION S E A , B E A CH, ANIMALS PERIOD

M A R C H 2 0 16 ART DIRECTION

G E O R G E B OUTALL

PA G E :

98

Frame by frame — animazione frame by frame è entrata nel mio percorso quasi per caso, la prima volta nello spot di DeFonseca del 2015, come detto nel capitolo “Volevi fare i cartoni animati, ora animali!”. Nel mezzo c’è stata l’esperienza del video auto-promozionale, in cui mi sono cimentato nel montaggio. Visto il risultato del lavoro dell’anno precedente, DeFonseca ha contattato Evergreen anche per lo spot di quest’anno. Se nel primo video l’inquadratura è statica, qui la camera segue il personaggio principale, cambiando prospettiva. Il numero di disegni realizzati è pressochè quadruplicato, segue uno storyboard e aumenta in durata. Ad accrescere la difficoltà, la presenza dei prodotti, che questa volta entrano nel video e si muovono con i personaggi: le infradito diventano tavole da surf, sdraio e racchette da ping-pong. Il video uscirà in estate sui principali canali del digitale terrestre —

L’


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

99 SECTION 6 :

Video & Animation


PA G E :

100


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

101

SPECIAL THANKS

SECTION 7 :

Special Thanks


George Boutall

WHO FOUND ME

EVERGREEN DESIGN HOUSE

Roberta Sole Palazzini

E-MOTION

Tommaso Delmastro Michele Bortolami

UNDESIGN

Gianni Cinti

102

CONTRIBUTORS

PA G E :

AWESOME DESIGN STUDIO

“Fammi un ritratto, se fai un bel lavoro potremo lavorare insieme quest’estate!”. In sintesi è iniziato tutto così; e la nostra collaborazione non è mai finita. George mi ha spinto dal primo anno a continuare ad illustrare e mettere personalità nei progetti, qualcosa che li renda unici e inimitabili.

Sole è stata la prima docente a credere in me. Ho lavorato nel suo studio a termine del mio primo anno di graphic design. La prima a darmi fiducia. La prima che mi ha mostrato la bellezza del mestiere. La prima a ricordarmi che siamo persone oltre che designer.

Maestri nella progettazione editoriale, oltre che formatori professionali/personali. Gran parte della mia crescita degli ultimi due anni la devo a loro. Basti pensare che senza i loro insegnamenti questo magazine non sarebbe mai esistito, “Give Joy!”.

Gianni non è stato un mio docente, ma mi ha comunque insegnato moltissimo. Dalla gestione dei progetti al portare le proprie competenze su altri campi come il fashion e il product design. Ricordandomi sempre di sentirmi libero e creativo, che è sempre il motivo per cui scegliamo questa strada.

Cecilia Arata

Mente brillante e compagna di mille brainstorming, progetti, idee, scambi e discussioni. Gran parte dei progetti scolastici li ho realizzati insieme a lei, oltre ai lavori extra scolastici come quello per _resetfestival. Talentuosa copywriter e banca infinita di references.

Nicolò Pujia

Nicolò è una videocamera vivente, sempre in movimento e con la testa al prossimo progetto. Videomaker di fiducia, mi ha insegnato a essere più propositivo, elastico e a curare il lato auto-promozionale/relazionale.

Jacopo Boggione Flavia Giolito Francesca Pagliaro

Persone con cui mi piace lavorare. Sanno fare gruppo e vincono concorsi.

Jacopo e Flavia mettono il massimo della dedizione e della puntualità nei loro progetti editoriali, oltre che un gusto altissimo. Francesca porta su web quello che facciamo su carta, scavalcando con astuzia quel muro che separa analogico e digitale


Special Thanks

IED FAMILY

SECTION 7 :

103 PA G E :

Mauro Italiano è stato il primo ad insegnarci a mettere noi stessi nei nostri progetti, l’importanza del consegnare per tempo, e a goderci i risultati del bellissimo lavoro che svolgiamo. Silvia Virgillo, che tra un corso, un workshop e un consiglio è stata una presenza costante in questi tre anni. Una docente, una sorella maggiore, un’amica. Ci ha mostrato come siano i dettagli a fare la differenza. Alessandro Durando è colui che mi ha guidato nella realizzazione di”Ifry vs the hamburger” uno dei progetti a cui sono più affezionato. Se fai ciò che ti piace non sarà mai un peso! Pietro Palladino dalla prima lezione ci ha spinti a pensare lateralmente e a cercare di andare oltre con l’immaginazione. Ad essere, come diceva lui, graficamente “più pornografici”. Walter Molteni, Luisa Milani e Gianluca Seta, i nostri insegnanti di Brand Design. Immaginare qualcosa partendo dal niente e far sognare i propri clienti. Ci hanno portati a realizzare il nostro miglior progetto di classe. Marco Rigamonti ci ha insegnato quelle tecniche e quegli accorgimenti che servono per vincere la paura di parlare in pubblico. È stato quello che ci ha dato il “calcio nel sedere” quando avevamo paura di buttarci.

ISSUE ZERO:

Kalla

Questo portfolio è diventato presto un magazine, unico strumento adatto a racchiudere il lavoro di questi tre anni, per poi diventare qualcosa di più: un ricordo, da ripubblicare con cadenza regolare. Diventando ,forse, un libro? In un oggetto così personale non potevano mancare i ringraziamenti a tutti coloro che mi hanno supportato al di fuori della scuola e del lavoro. Partendo con i miei compagni di Architettura, che per primi mi hanno spinto a cercare una ambito che potesse esprimere a pieno la mia creatività. I miei amici, quelli come Marco, Paolo, Alberto, Federico e Zane. Per loro non

Livio Milanesio, che ci ha aiutati a cercare l’originalità e a credere nei nostri progetti. Nicola Canonico, docente di Design Management. Ci ha supportati nel vendere i nostri progetti e il nostro lavoro come qualcosa di scientifico. Marco Goran Romano mi ha portato a realizzare la mia miglior infografica. Oltre ad averci spronati a fare ciò che ci piace e allo stesso tempo a farci rispettare come professionisti. Joe Miceli ci ha accompagnati nel lavoro di impaginazione della tesi. Mi ha mostrato come il typesetting sia il 50% del graphic designer. Matteo Pont & Nicolò Brusa, che mi hanno aiutato nella stesura di questo portfolio. Marco Mucig ci ha supportati nella realizzazione del video di tesi. Ci ha insegnato a lavorare con la testa e a mettere qualcosa di personale, la propria espressione, il proprio taglio in ciò che facciamo. Perchè quando un cliente o un’agenzia si affidano ad un designer, oltre alla capacità tecniche si affidano alla persona e alle idee. Andrea Girolami e Carlotta Petracci, ci hanno insegnato che i contenuti sono la cosa più importante.

contano i progetti giusti, belli, brutti, scolastici o extra-scolastici. Per loro sei l’amico che “fa cose belle” e questo è tanto semplice quanto importante. Grazie alla mia mia splendida fidanzata Elisa, che ogni tanto mi riporta con i piedi per terra, ricordandomi che il buon design non si fa per gli altri designer. Il buon design è quello che si fa per le persone, quello che emoziona. E ultimi, ma in realtà primi, alla mia famiglia. Senza il loro sacrificio non avrei preso questa strada.


PA G E :

104


ISSUE ZERO:

Kalla PA G E :

105

ENGLISH TEXT

SECTION 8 :

English Text


Just Brand it! BRAND DESIGN

PA G E :

106

The first brand is never forgotten

page

6

My heritage is a logo

page

18

Mupin, it was born as a cultural association time to promote, inform and create bonds around information technology. Since 2015, Mupin becomes "MUBIT", National Museum of the Bit, with the goal of becoming the leading Italian center for the conservation of hardware. Mubit proposed IED Torino of collaborating with the new image of the association, requesting identity fresh, young and that references directly to the technical details of information technology. My proposal, ranked 3rd in the competition, from a very clean logo, the result of a mixture between a screen and the "01" numbers from a binary code, folded 90 degrees. The simplicity of the pictogram has allowed me to use it as a pattern or as a basis for the icons in the image coordinate. Why the gradient? Beacause it represents a change, a passage. Warming a "cold" argument as digital technologies. Refer also rapprochement of women to the discipline of programming —

Representing Turin , our city , with its past , present and future ; with her always reinvent themselves and still be left the Italian capital Prince’s Cars . The pictogram is proposed , therefore, a stratification of epochs that have marked the city . Roman urbanism , the smart mobility introduced by subway in 2006 , until you get to a future Turin , polycentric , with areas such as new revalued Borgo Dora , San Salvario and Vanchiglia . The mark so hard and rational we have added a more attractive brand to non -experts. This project has helped me a lot my study at the Faculty of Architecture . I am very fond of this project, not only for the result , but also for the role I played in the group. For the first time I was not just a performer , but also an Art Director —

You can’t eat ice-cream if you want you can climb it

THE EXPERIENCE WITH EVERGREEN page

11

Reinhold Messner’s Ice-cream shop is a project that starts with an invented brief , specially packaged for us by the studio La Tigre (Walter Molteni and Luisa Milani) . How to put together a strong personality like Messner with a product such as ice cream , which carries an imaginary color , freshness and sweet taste ? To solve everything we undertook an uphill path , zig - zag , just like he would Messner . The result is an original image , that winds between sober elements such as fonts chosen and photos in black and white ,and the most vibrant elements like pattern and colors . There is a revival of outright logo.Each stand is designed as an element in its own right and is part of a whole. I consider this one of the most formative projects of my career , as the design concept has expanded to the design of the interior and photos of the presentation —

Dirty Fingernails5102 NGISED FO YTIC ONIROT +

Rule No. 1 : Turn off the computer

ORUTUF

acirtneciloP àttiC onamU elatipaC

page

26

+

ETNESERP

6002 otropsarT - aigetartS

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Yes, turn off the computer, sometimes the best thing to do, increases the ability to think and pushes new experiments, often unexplored. I met George Boutall at the end of my first year at IED. Its course has taught us to give personality to the elaborate, as well as a number of techniques with which to draw by hand, without knowing how to draw. If I liked the course? Suffice to say that I started my internship at Evergreen Design House exactly in the first day of summer krow teN seitiC evitaerC OCSENU 5102 ecnis rebmeM vacation. During this experience I have learned not only to build and post-processed to produce manuals, but I also figured out where this treatment can be inserted and in which brands can be an added value. Also, when you start to throw down the drafts for a project, freedom is everything! What better field of a blank sheet of paper? Compared to

OTASSAP

anamor àttiC onamuceD e enidraC


English Text SECTION 8 :

107 PA G E :

the constraints of a monitor, which do not adapt to the development of creativity? It is not just a matter of individual illustrations but to do branding, videos, wall art, all for themselves, all hand made —

There is wall and “The” wall

Kalla

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CASE STUDY

Mood: Brand Identity

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44

34

Once you learn the process , it is easy to deploy to multiple media, that they are walls , boards or chalkboards. A wall decorated by hand, definitely gives a cozier feel to a space. With respect to an applied graphics with a pre-spaced or other techniques so you have to go from a copy shop , work directly on surfaces gives possibility to mix their work with a wall. For example, if you apply a graphic , just a light stroke to notice an effect “ sticker “ . In the summer of 2014, under the direction of George Boutall and with the help of Letizia Macaluso , I made decorations for the store ‘s Supply Holiday in Ivrea and the Talent Garden of Turin , a place that has hosted us for our internship . Finally , it is a good practice to free itself from the computer and spend a day in a dynamic way , which can create around him an exhibition / event —

You wanted to create cartoons? Now animate them!

ISSUE ZERO:

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A hug to the project

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As a child I was fascinated by cartoons, I was wondering how come true and I dreamed of being an animator . Growing take other roads, some dreams are put aside . But the beauty of being a designer is right here , in returning to childhood and find themselves having to deal with new projects and new techniques every day . We proposed to DeFonseca a 15-second format , with a factory that turns doodle in slippers . The work was long , made ​​ with the “frame by frame” technique. Suffice it to say that for every second serve at least 25 drawings . However the satisfaction to see him finish was just as great .The commercial is aired on channel as Real Time , MTV 8 , Cartoon Network and others. The success of the format has led to the creation of a backstage video and a second spot , to be released in 2016. All videos are on Youtube —

Mood is definitely my most representative project, and because it came at the end of my studies, both because it gave me the opportunity to express myself at 360 degrees. Mood is the name that was given to performances of M.O.D. (Original Deruta majolica) at Salone del Mobile in Milan. The company has been working fifty years of construction and decoration of ceramic artifacts. For the Hall we were exhibited the works of three designers including Gianni Cinti, who also played the role of Art Director with regard to communication. The idea has been from the very beginning to break free from the traditional, to propose an image that he could live with the contemporary event. The logo consists of a “separate” lettering with a slash, as if to establish the contrast between old and new. The font is a “Circular”, solid character, inspired by the 900 ‘vanguards. These elements along with the positive / negative games and immediately refer the claim to design and contemporary art, giving M.O.D. and ceramics way to express themselves in such a prestigious setting —

Modulor & Madison

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As mentioned, in this project I had the opportunity to express myself in a holistic way. From strategy to media choice , through the declination of communication up to the design of the products themselves . In particular, I produced the graphics for Modulor , the project of Gianni Cinti . This consists of several tiles printed in silkscreen and enforceable according to the client’s taste . The modular design creates a clash between the traditional nature of the material and contemporary graphics , pushing beyond the concept of “Italian mosaic “ . Once I realized the designs I was asked to translate the concept of Madison , the proposed library from Luca Binaglia . Here I are compared with the technical features of the ceramic material , such as drilling and risk of rupture . The graphics here are “ parts “ of Modulor and sometimes pierce the panels playing with natural light in —


Design is my wife, Illustration is my (secret) lover

has resulted in an identity sober , concise and at the same time shattering . The value of the victory , the training and the achievement of objectives are enclosed in a “ V “ and an arrow pointing upwards , recalling the Greek world and the will to reach beyond —

ILLUSTRATION

PA G E :

108

Random sketch

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61

Like all children I started drawing very early so early that I do not remember my first drawing. Growing designs have declined , until I arrived at the Faculty of Architecture. Right there I started drawing , first as an outburst of creativity that I could not express through elevations and sections . Then , as a support to graphic design and finally as a job. The illustration in these years of study covered a less this role, but just as important on my training . The graphics influence the illustrations , illustrations affect the graphics . When I can, I mix the disciplines to achieve high impact communicative brand . To date I have experienced a variety of treatments , the last research period is going simply toward what I like, like the illustration for the magazine “ Overground “ (page 66 ) or in my infographic of Turin ( p.78 ) —

Son, please, go to sleep OTHER STUFF

Customer is designer’s best friend

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Customers , a word often inadequate , the most widespread in the industry , to mean someone who orders a job . It would be better to use the “ patron “ term , tied to art and architecture ? I think sometimes it is just that: a project never born from the designer’s mind and is never its own. The deisgner has the task to impute to his client the most suitable dress for the occasion and so was the case for Invictus , one of the projects to which they are closest. Invictus organizes functional training groups within the Musinè Sports Village . Each artifact was born by an exchange of ideas with the customer . The collaboration

Early bird catches awards

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In fact , I never considered the number of contests won a tool for assessing the skill of a designer . They are however , contests, a valuable tool to compete with reality in which to decide is a large number of people . Honestly in competitions I’ve won I do not think that he had submitted the best proposal, but definitely the most suitable , the most in line with the brand values ​​. Has been so for the head of sixty years of four-wheelers , in which I have tried to reason “ designer “ , but as reader of the magazine . It has been so for the “ceramic futures“ competition where the brief asked to find new uses for ceramic materials. In this case I used ceramic tiles , from nearly infinite life cycle , to capture fleeting images such as social networks . The victory of the competition led me to realize also a catalog of the competition , exhibited at Cersaie 2015 —

I am the music I listen

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Collaboration with _resetfestival was born almost by accident, in a May afternoon. The work did not seem easy: collect visual legacy in 2009 by Undesign and create a new, but similar to the original. In between, seven editions have passed, each accompanied by a different picture, made by several studies. The idea was right now to go back to the original version, the least contaminated and present in the imagination of fans. In this project I worked with Nicolò Pujia and Cecilia Arata and together with creative director, we have created a huge amount of processed, starting from the satellite events as Aka and Busking Here, recognizable by the “half underscore,” and the keywords of the event, to underscore full. Meanwhile, were born posters, postcards, web layouts, maps, programs, call to action, gif, photos and videos. The experience was vital to understand how to move around inside a big machine like a music festival, with its staff, its rhythms and its deadline. A complex mechanism whose watchword is: problem solving —


English Text SECTION 8 :

109 PA G E :

Kalla ISSUE ZERO:

Wait, Disney

Frame by frame

VIDEO & ANIMATION

Ifry vs the hamburger

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In the book “ laws of simplicity” , John Maeda explains how the solution to a problem is to be found in the environment and not in other places , whether they be physical or conceptual . I was asked to express this concept through motion graphics . I am a rather complicated rule I decided to make it even digestible to non-experts . I therefore constructed a 2D scenario , inspired by video games , in which a small dinosaur , Ifry , uses his surroundings to get his lunch . While Ifry juggles environment , leaves , butterflies , clouds and brontosaurus move sinuously , creating a concert movement that pushes the viewer to review the video to capture every detail . The baloon appear as “tips “ , explaining the reasoning and helping Ifry enterprise. The full version of the video is visible on Behance : IFRY VS THE HAMBURGER —

A day with Kalla

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Represent yourself , do “ self - branding “ is one of the most difficult challenges for a designer , especially after years in building project for others. So I put aside every design instincts to tell what I was doing in those days in Evergreen study : draw, draw and draw , creating doodle for the Defonseca spot . The video is then a short story by step of what I was making , emphasized by animated characters that, at last , they were no longer alone in my head, but in the room . The song choice , the monochrome and my face almost invisible create a peaceful atmosphere imaginative , as if the viewer was watching in my memory. The video is also born from the desire to try my hand in the traditional animation , as for the other videos I had only produced the illustrations . The video is on Behance : A DAY WITH KALLA —

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Frame by frame animation came into my path almost by accident , the first time in the spot Defonseca of 2015 , as mentioned in the chapter “ You wanted to create cartoons? Now animate them! “ . In between there was the experience of self- promotional video , in which I have tried in the assembly . Saw the result of the previous year’s work , Defonseca contacted Evergreen also for the spot this year . If in the first video the frame is static , here the camera follows the main character, changing perspective . The number of accomplished designs is almost quadrupled , it follows a storyboard and increases in duration . Adding to the difficulty , the presence of the products, this time entering the video and move with the characters : flip-flops become surfboards , deck chairs and table tennis rackets . The video will be released in the summer on the main digital terrestrial channels —

Special thanks —

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Who found me George Boutall, Roberta Sole Palazzini, Tommaso Delmastro, Michele Bortolami, Gianni Cinti

Contributors Cecilia Arata, Nicolò Pujia, Jacopo Boggione, Flavia Giolito, Francesca Pagliaro

Ied family Mauro Italiano, Silvia Virgillo, Alessandro Durando, Pietro Palladino, Walter Molteni, Luisa Milani, Gianluca Seta, Marco Rigamonti, Livio Milanesio, Nicola Canonica, Marco Goran Romano, Joe Miceli, Matteo Pont, Nicolò Brusa, Marco Mucig, Andrea Girolami, Carlotta Petracci

Last but not least My grilfriend, my friend and my family


Kalla

ILLUST RAT IO N & GRA P H IC D ESIG N M AGA Z IN E

ZERO

Kalla I T A LY :

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