ALESSIA RAPETTI A
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T E C T U R E P O R T F O L I O
C U R R I C U L U M V I TA E
Ho sempre concepito l’architettura come un raffinato gioco di forma, struttura, di intelletto e pratica. Occasione di incontro e sviluppo comune di culture e tradizioni anche lontane. Fatta per l’uomo e fatta dall’uomo. Mi compiace l’idea di “pensare architettura” intesa come un pensare al benessere dell’uomo. In questi anni ho cercato di studiare, capire, approfondire, comprendere questa mia visione di uomo-spazio-architettura e di dargli forma attraverso progetti.
ALESSIA RAPETTI Phone +39 3931385193 E - m a i l alessia.rapetti@virgilio.it
SKILLS
S O F T WA R E
Politecnico di Torino, Torino — Settembre 2016 - in corso
Costruire modellini Lavori di falegnameria
Windows Microsoft Office
Corso di laurea in Architettura
Collages Grafica/ Poster Rilegatoria Dipingere
EDUCAZIONE
2016- in corso
2011-2016 Diploma presso il Liceo Artistico Arturo Martini, Savona, (SV) — Settembre 2011- Giugno 2016. Diploma in Architettura e Ambiente
LINGUE
Madrelingia Italiano Inglese / IELTS 6
Montaggio video Fotografia Scrivere
Autocad Sketchup Pro Archicad Lumion
Photoshop illustrator indesign lightroom
WORKSHOPS
ESPOSIZIONI
2017-2018
2017-2018
Workshop, Marco Ciarlo Associati, Altare (SV)
Mostra collettiva, Voce!, Torino. 11 | 25 Maggio 2018
20 | 31 Agosto 2018 Redazione e impaginazione di un catagolo contenente gli ultimi anni di lavoro dello studio
Mostra di opere personali in Kspaces. 22 creativi dicono la propria in un contesto che sfugge al sistema artistico convenzionale,opportunità di dialogo fra vecchio e nuovo, immanente e transitorio.
2015-2016 Workshop attività di ricerca laboratoriale // Polo Filosofico, Savona Settembre 2015 - Maggio 2016.
TIROCINI
In collaboraione con: Association des Professeurs de Philosophie, Società Filosofica Italiana ( A.I.P.P.h, S.F.I).
2017-2018
Attività di ricerca sulle teorie della fenomenologia della percezione e nell’applicazione di quest’ultime nel progetto architettonico contemporaneo e più in generale nell’arte contemporanea. Tra gli artisti: Steven Holl, Robert Morris, Marina Abramović, Doris Salcedo. 2014- 2015 Workshop attività di ricerca laboratoriale // Polo Filosofico, Savona Settembre 2014 - Maggio 2015. In collaboraione con: Association des Professeurs de Philosophie, Società Filosofica Italiana (A.I.P.P.h, S.F.I). Attività di ricerca sulla relazione tra il concetto di male e la sua morfologia. Workshop : “La resistenza come laboratorio di democrazia” | ISREC Settembre 2014 -Giugno 2015. Lavoro di ricerca in campo storico con elaborazione finale di un breve libro incentrato sulla figura della donna nella Resistenza Italiana
Tirocinio presso WAU Architets, Torino — Ottobre 2017 | Arile 2018 Redazione di dettagli architettonici, risoluzione di nodi al dettaglio, rilievi su edifici storici della città di Torino. Studio di soluzioni per distribuzioni interne di abitazioni / uffici / co-working. Progettazione di elementi di arredo e di un Bivacco temporaneo per le Alpi . 2014-2015 Tirocinio presso Studio tecnico Geom. Fulvio Longo. Loano (SV) Gugno | Luglio 2014. Redazione di rilievi su edifici storici caratteristici dei borghi dell’entroterra Ligure, sviluppo di idee di arredo interno, modellazione 3D ed elaborazione di piccoli render con Revit, visite in cantiere. Tirocinio presso Studio tecnico Geom. Fulvio Longo. Loano (SV) Giugno | Luglio 2015. Redazione di tavole di demolizione-ricostruzione, rilievi di edifici storici, ribattitura di documenti esistenti e affiancamento ad un responsabile di cantiere.
COVER LETTER
Sin dall’infanzia, la mia attenzione è sempre stata particolarmente interessata al campo dell’arte e del lavoro manuale. Ho sviluppato successivamente questa forte passione per l’architettura durante i primi anni di scuola superiore; da quel momento ho cominciato ad intraprendere il mio cammino portando avanti l’ interesse verso il “costruire” sperimentando, assemblando e lavorando con dedizione per portare a termine i progetti proposti. Concepisco l’architettura come un raffinato gioco di forma, struttura, di intelletto e pratica. Occasione di incontro e sviluppo comune di culture e tradizioni anche lontane. Fatta per l’uomo e fatta dall’uomo. Mi compiace l’idea di “pensare architettura” intesa come un pensare al benessere dell’uomo. In questi anni ho cercato di studiare, capire, appro- fondire, comprendere questa mia visione di uomo-spazio-architettura e di dargli forma attraverso progetti. Questo mi rende felice ma soprattutto mi diverte: lavorare nel campo dell’architettura mi permette di mettere alla prova le mie capacità e di comprendere i miei limiti. Elemento determinante per la vita, per la creazione di luoghi in cui poter vivere e identificarsi e per la gestione dello spazio in cui l’uomo vive ed è protagonista ma anche possibile risposta alle problematiche contemporanee. Mi piace pensare all’architettura come spazio e forma all’interno della quale la società si muove, vive e attraversa.
1 VUOTO CONDIVISO // Terni 2018/19 2 CO-GENERATION // Parigi 2018 3 ALTRO SPAZIO // Torino 2016/17 4 RWANDA //
TEAM
Alice Perona Federica Pessotto Alessia Rapetti
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VUOTO CONDIVISO Piazza | Anfiteatro Fausto, Terni | IT Politecnico di Torino, 2017 | 2018 Obiettivo del progetto è stato quello dell’unione: osservata nei rapporti tra i cittadini e tra i cittadini e la città di Terni. La strategia utilizzata per concretizzare il tema è la piazza, che, progettata all’interno dell’Anfiteatro Fausto, diventa un punto d’incontro tra storia, cittadini e città. La piazza, progettata all’interno dell’Anfiteatro Fausto, è concepita come una cerniera tra le altre tre aree in cui sono stati collocati spazi polifunzionali che consentiranno l’uso di un pubblico più ampio. L’unione tra le aree viene creata attraverso la costruzione di nuovi percorsi forzati, derivati da matrici geometriche prodotte dall’analisi di quelli esistenti, che implicavano l’accesso al quadrato da più punti, dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto alto, attraverso passaggi e scale elevati.
Rappresentazione assonometrica del progetto: relazone tra piazza e spazi plurifunzionali. Prospetto urbano
entrata museo | collages
Vista dalla scala della piazza | collages
Georges Perec, Espèces d’espaces, Galilée, 1974.
“A Parigi c’è una strada; in questa, strada c’è una casa in questa, casa c’è una scala; in questa, scala c’è una stanza1” //
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STAIRS “Non si pensa abbastanza alle scale. Niente era più bello, nelle vecchie case, delle case. Ninte è più brutto, più freddo, più ostile, piùmeschino, nei palazzi d’oggi. Si dovrebbe imparare a vivere di più nelle scale. come?”1.
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“Andare a trovare i vicini; guardare cosa c’è, per esempio, sulla parete divisoria. Cercare d’immaginare, nell’ambito stesso del palazzo, le basi dell’esistenza collettiva”1.
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Federica Pessotto Michela Pilotti Alessia Rapetti Lucia Rebolino
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CO-GENERATION Co-housing | Parigi| FR Politecnico di Torino, 2017 Il progetto di co-housing coinvolge due generazioni distanti nel tempo che condividono lo stesso spazio abitativo. I giovani, visti gli alti prezzi di affitto a Parigi, ricevono una casa in cambio di assistenza agli anziani. Gli abitanti vivono in celle standard e condividono lo spazio comune sia all’interno che all’esterno della casa. Lo spazio comune si sviluppa all’esterno della cella grazie ad una serie di balconi e scale, luoghi di incontro e confronto, che danno vita a funzioni comuni di diverso genere, adatte sia ai giovani sia agli anziani: spazio multimediale, palestra, area studio / lettura, aree esterne, lavanderia e deposito. L’edificio può essere completamente attraversato per tutta la sua lunghezza, come se la strada continuasse all’interno, ed è accessibile a chiunque, non solo agli abitanti del complesso.
SPAZI COLLETTIVI
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DISTRIBUZIONE + ABITAZIONE+ COLLLETTIVO
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A: Anziani G: Giovani K: Spazio comune
Piante piani: spazi collettivi / cellule abitative / distribuzione
Spaccato assonometrico della cellula abitativa
L’intento è stato quello di creare luoghi in cui le persone potessero incontrarsi durante il giorno pur senza avere l’intenzione di farlo. Ogni cella contiene un piccolo spazio privato per il giovane, uno spazio più ampio per l’anziano e una cucina comune comunicante ma isolabile. Le coperture delle celle stesse diventano spazi collettivi e le scale e i balconi diventano i veri luoghi di incontro e scontro.
sezione urbana
sezione, sezione longitudinale dell’edificio inserite in un’unica rappresentazione
sezione prospettica trasversale
ESPLOSO ASSONOMETRICO STRUTTURA CELLULA
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COMPOSIZIONE PACCHETTO CELLULA
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1 Cordolo in acciaio 2 Finitura in pannelli di cemento, sp. 1 cm 3 Massetto in cemento con pendenza 3% per scolo dell’acqua, sp. 3 cm 4 Doppio strato di membrana impermeabile EPDM 5 Lamiera coibentata Isopan, sp. 5 cm 6 Isolamento acustico 7 Barriera al vapore 8 Isolante EPS, sp. 3 cm 9 Finitura interna con doppio strato di cartongesso, sp. 2 cm 10 Vetrocamera con doppia lastra di vetro, sp 4 mm, con strato di PVM e intercapedine d’aria, sp. 15 mm 11 Telaio mobile in alluminio a taglio termico 12 Telaio fisso in alluminio a taglio termico 13 Controtelaio 14 Profilato metallico 15 Guaina impermeabile con airstop 16 Struttura portante a telaio in acciao, 15x10 cm 17 Pilastro in acciaio IPE 18 Plinto di fondazione 19 Tirafondi in acciaio 20 Guaina impermeabile 21 Ghiaia drenante 22 Terreno drenante 23 Terreno di scavo 24 Tubo di drenaggio, Ø 20 cm 25 Lastra in acciaio, sp. 2 cm 26 Barriera al vapore 27 Isolante rigido PIR, sp. 10 cm 28 Isolante EPS, sp. 3 cm 29 Guaina impermeabile 30 Massetto per impianti in cemento, sp. 10 cm 31 Finitura in pannelli di cemento, sp. 1 cm
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Dettaglio architettonico. Connessione tra fondamenta e elevazione | connessione struttura e cellula abitativa.
Modello concettuale Cemento, legno, chiodi.
TEAM
J A Z Z
Giovanni Ciarlo Alessia Rapetti
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ALTRO SPAZIO Spazio pluriculturale| Torino | IT Politecnico di Torino, 2017 Lo scopo che ha mosso il progetto stato quello di riportare l’attenzione su un edificio industriale del ‘900 dismesso, in un’area importante della città. L’idea stata quella di creare un polo culturale in cui la gente potesse usare e organizzare lo spazio liberamente. L’idea è strutturata in tre aree principali: il jazz club, lo spazio pubblico e la biblioteca.
Sezione longitudinale Prospetto
Esploso assonometrico
Working on: Modellino architettonico
Modellino di studio scala 1:200
RWANDA schizzi
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L’idea è quella di sviluppare un luogo sacro di ritrovo dove i fedeli possano sentirsi al sicuro e accolti. La progettazione di un luogo sacro ipogeo richiama la volontà di creare un luogo in cui sentirsi protetti, accolti e in cui meditare.
Grazie