IL CRISTO NERO / A BLACK JESUS 2021 Alfonso Siracusa Orlando

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Siculiana: luogo di approdo e mescolanza

Le opere di Alfonso S racusa Or ando prendono vita nei loca i del a Torre de l’Orologio e offrono un racconto esclusivo di una trad z one popolare, che ha n sé il carattere contraddittor o e generoso dei sic liani La mescolanza di fede e superst zione, di colori ora opachi ora accesi, d rabbia e di abbandono Sono que sti gl elementi che l artista sicu ianese util zza con or gina ità per accompagnarci dentro un viaggio al a scoperta della nostra storia, legata fortemente a la devozione al Cr sto Nero.

Una storia che l’artista rende un versale. Volti che riconosci di ventano ambasciatori d un viaggio apparentemente egato al passato, che ncurante de conf ni temporali e geografici, obbliga ’osservatore ad andare oltre, in una tensione nteriore indivi duale ed esc usiva che consente allo “spettatore” di diventare protagonista Una relaz one che diventa cur osità e scoperta, dove i singolo si confonde, senza perdersi, n una memoria col ettiva carica di suggest one e tesa a futuro.

Alfonso Siracusa Orlando racconta una umanità apparentemente stanzia e, ma che in rea tà è ansiosa di v vere nuovi viaggi; vec chie e nuove migrazioni segnano la vita di donne e uomini n cerca di futuro

Sicu iana, nel e sue opere si offre, tra paure e solidarietà come uogo di approdo, d accog ienza, di mescolanza E l’arte ancora una volta, diventa strumento di r flessione e cam biamento con a sua forza evocativa, ci obbliga a non andare oltre i pensieri senza sostare, ma ci nv ta ad a zare o sguardo e a vedere, con a nostra un cità, il mondo.

Giuseppe Zamb to Sindaco Comune di Siculiana

Siculiana: place of landing and mixing.

Alfonso Siracusa Orlando s works come to ife in the rooms of the clock tower and offer the exclusive story of a popu ar tradi tion wh ch bears the S cilian’s contrad ctory and generous cha racter A mix of faith and superstit on, opaque and bright colors, anger and forsakenness These are the elements that the artist from Sicu iana uses to take us on a ourney nto the discovery of our h story, strong y connected to the devotion to the Black Christ.

The artist makes the story universa . Faces that you know be come ambassadors of a journey that apparently nked to the past, thoughtless of the geographic and temporal boundaries, forces the viewer to go beyond, with an ind vidual and inter or strain that makes the spectator protagonist A relationship that becomes cur osity and discovery where the s ngle gets confused but not ost, n a co ective memory full of awesomeness and projected to the future.

Alfonso Siracusa Orlando s te ls of an apparent y res dent huma n ty, which is actua ly onging to embark on new voyages. Old and new m grations mark the l ves of women and men in search of future In h s works S culiana appears, among fears and so i dar ty, as a p ace of landing, welcome and mixing Art, once again, becomes means of reflection and change, w th its evocat ve power it forces us not to go beyond our thoughts without stopping It nv tes us to ook up and see, in our unique ness, the world

Giuseppe Zamb to Mayor of Siculiana

Ph:
Pasquale Ve la

ALFONSO SIRACUSA ORLANDO

IL CRISTO NERO A BLACK JESUS

ALFONSO SIRACUSA ORLANDO

IL CRISTO NERO A BLACK JESUS

Artista / Artist Alfonso Siracusa Orlando

Titolo / Title

Il Cristo Nero / A Black Jesus

A cura di / Curator Andrea Guastella

Testo critico / Critical text Dario Orphée La Mendola

Testi in catalogo / Texts catalogue Giuseppe Zambito Sindaco di Siculiana Luca Lucchesi Regista / Movie director

Catalogo / Catalogue

Aurea Phoenix Edizioni Ragusa (2021)

Referenze fotografiche / Photographic References Attilio Scimone

Traduzioni / Translations Milena Vella

Supervisione testi / English texts supervision Giuseppe Paolo Abate Nancy Davis

Illuminotecnica / Lighting Domenico Marino

Organizzazione e allestimento mostra / Staging ALT Ass Leisure and Tourisme / Stefano Siracusa

Organizzazione generale / General organization Norina Vento

Sede mostra / Location

Torre dell’Orologio / Piazza Umberto I, Siculiana (Ag)

Durata Exhibition

24 Luglio/July 2021 31 Maggio/May 2022

Ufficio stampa / Press office

Calogero Giuffrida (calogero.giuffrida@gmail.com)

Daniela Gambino (cosedafareinsicilia@gmail.com)

Sofia Dinolfo (sofiadinolfo82@gmail.com)

Info: Stefano Siracusa (altsiculiana@gmail com)

Info: +39 3299681701

#selfiecristonero #cristonerosiculiana

Comune d S cu ana
24 Luglio / July 2021 31 Maggio / May 2022 Promotore e organizzazione / Promoter and Organ zation Partners

SOMMARIO

Pittore bianco dipinge Cristo nero

painter paints black Christ

GUASTELLA

Tornare a casa è la cosa più difficile

home is the hardest thing

A LUCCHESI

Cristo Nero Fuori l’idea di umanità

Black Jesus

ORPHÉE LA MENDOLA

CONTENTS
White
ANDREA
Coming
LUC
Il
A
Out the idea of humanity DARIO
Opere / Works Biografia Biography Principali mostre Main exhibitions Antologia critica Critical antholog y 13 15 19 27 59 65 69

ANDREA GUASTELLA

Può un pittore bianco d pingere un Cr sto nero? In tempi d po iticamente corretto, a domanda è d’obbl go. L ho rivolta a me stesso con la mente a una polemica recente: una poetessa nera, che ha letto un testo in occasione dell insediamento de l’ultimo presidente americano ha avuto da rid re r guardo alla versione n un pa o d lingue dei suoi versi; i traduttori, sosteneva, avreb bero potuto interpretarli so o a patto di cond videre genere, orientamenti, v ta del ’autrice Di questo passo, per tradurre Omero Monti avrebbe dovuto come minimo cavarsi l’occhio de stro

Ciò nonostante non si tratta di una rich esta de tutto peregrina: linguaggi sono diff cili, pieni di sfumature, vere e proprie mon tagne da scalare. Non a caso Panofsky, a propos to del Cenaco o vinciano, d ceva che un vis tatore ignaro di crist anesimo un abo rigeno della Papuasia de suoi giorni, avrebbe lasciato i Con vento de le Grazie con la certezza di aver capito tutto: quei t zi non gradivano i pranzo O non erano riusciti a mettersi d’ac cordo sul e parti Senza un min mo di contestualizzaz one, ’ab bagl o è dietro ’angolo

Non a caso, quando si sono imbattuti ne Cristo nero di Siculiana, alcuni extracomun tari d passaggio sono rimasti a bocca aperta: che nelle chiese africane vi fossero Cristi neri, passi. Ma in una chiesa sici iana! In un uogo dove “ u niviru” è sovente lo spau racchio per sedare i bambini! Non sapevano che l nero, dai fa raoni n avanti, è una tinta regale. E tuttav a ’equivoco, come a colpa redenta da Cr sto col suo sangue si è r velato felice Dal ’inganno è scaturito un interesse che la pittura d Alfonso Sira cusa Orlando documenta, mostrandoci come dal e feste “ per so i bianchi” si sia giunt a un evento che solo chi come me è nato n Sic lia può comprendere nella sua dimens one epoca e: tra i portatori de sacro simulacro, setta in cui dal e mie part s accede e non sempre: bisogna pure mostrars valoros per diritto di famigl a, ve ne sono alcun d co ore. Il Cristo nero ancora in vena di scegliers apostoli, ha generato devoti “alternativi” La pittura di Alfonso non procede in modo d fferente. Parte sì da riferimenti fotografici, ma r ve andone i sens riposti Come quando l’arcobaleno prende il sopravvento, avvo gendo i fede i n un ’onda di luce O come quando mostra c ò che non si vede, come i ve coli a ieni confusi in un c elo stellato Anche quando nganna, anz proprio in ragione del suo inganno, essa non può proprio fare a meno, interpretando il presente d ant cipare i fu turo Se il Cristo possono porta o i “niviri”, perché domani non dovrebbero farlo g i amici p eiadiani?

Can a white pa nter pa nt a black Christ? In times of politica ly correct, the question is a must. I asked myself the very same que stion thinking about a recent controversy: a black poetess, who had read a text on the occasion of the swearing n ceremony of the newly elected President of the United States, complained about the translation of her verses nto two languages She clai med that the translators shou d have shared her genre orienta tion and l fe n order for them to properly translate the text This, of course, would mean that when translating Omero, Mont should have gouged his r ght eye out Nonethe ess, this is not such a b zarre request languages are difficu t, fu l of nuances, real mountains to climb.

Talk ng about the Leonardo da Vinc ’ s Cenacolo, Panofsky used to say that a non Chr stian v sitor, ike a Papuan abor ginal of his days, would have eft the Convento de le Graz e convinced of ha ving fu ly understood the fresco those fo ks e ther didn’t fancy the supper or could not agree on the shares It’s obv ous that w th no contextualizat on, mis nterpretat on s around the corner

Not surpr sing y, some passing by refugees were left speechless coming across the B ack Christ of S culiana: t is ogical having black Christ in African churches but having one in a Sicilian church, in a place where u nivuru (the black) s considered the bogeyman, it s not straightforward at all They didn’t know that b ack, from the times of Pharaoh, s a roya color.

Nevertheless, the misunderstand ng turned out to be a blessing in disguise, just ike the guilt redeemed by Christ with his blood Decept on gave birth to an interest that A fonso Siracusa Orlan do’s documents w th his work, showing us how from the village fa rs for withes only, we got to an epochal nnovat on: black peo p e are now al owed to join the sect of the bearers of the sacred simulacrum In the past those who belonged to such a congre gat on had nher ted this r ght from their family and had to be va iant somehow The Black Christ, keen on choosing apostles, has generated orig nal devotees.

Alfonso s painting doesn’t behave differently. It starts from pho tographic references but reveals the hidden meanings Just like when the rainbow takes over, embracing the devotees in a wave of ight Or when he shows what’s not vis ble, ike the alien spa cecrafts b ended n the starry sky

Even when t deceives, indeed because so deceitful, Alfonso s painting cannot he p anticipating the future while interpreting the present. If the n viri (the blacks) can bear Christ today, why cou dn’t the Pleiadeans do it tomorrow?

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Pittore bianco dipinge Cristo Nero White painter paints black Christ

Tornare a casa è la cosa più difficile Coming home is the hardest thing

LUCA LUCCHESI

I greci antichi lo sapevano e ne fecero il fondamento di una mappatura epica del reale, in cui posare lo sguardo sul mondo era possibile e fruttuoso solo entro la cornice del ritorno dolore (νόστος

ἄλγος )

Ognuno di noi prova un dolore diverso per un ri torno diverso La casa dalla quale ci siamo allonta nati raramente è un luogo esatto Il ritorno è soprattutto un esercizio di ricerca: non è sazia la no stra inquietudine lontana all’ennesimo traguardo intermedio, solo l’ultimo approdo è quello che conta. Ed è proprio questo elemento di incertezza che rende la nostalgia un sentimento così terribile e al contempo sublime.

Quando lo scirocco pungente dell’Heimweh stende il suo strato di sabbia su di me, in certi inverni labo riosi a Berlino, solo uno degli infiniti altrove possibili potrebbe placarlo: Siculiana Mi allontano da Siculiana e ne soffro puntualmente

Non ci sono nato E in effetti non ci sono cresciuto È il paese di mio padre. Da bambini ci passavamo le vacanze e da grandi con riluttanza tornavamo per salutare i parenti e sperimentare le dure prove del l’adolescenza. Le cose della vita sono nate in me a Siculiana Lì sono iniziate Forse per quello il filo tira dalla via Canale, quando sento che lo strappo si av vicina ed è tempo di tornare

Delle tappe obbligatorie dei nostri viaggi familiari a Siculiana, la via Canale rappresentava il necessario punto di partenza: la palazzina a due piani e infiniti ghirigori di canalizzazioni e tubature, sulla quale ge nerazioni e generazioni della mia famiglia hanno accumulato a strati ancora ben identificabili la loro atavica insofferenza ai percorsi diritti, in favore di quelli intricati, come il susseguirsi a germoglio dei recipienti di plastica blu sui tetti del paese, il vero esperimento cubista, non me ne voglia Moravia1, a sudarsi l’acqua una volta a settimana E proprio lì, nella fuga dei prospetti irregolari della via Canale, ho visto per la prima volta un’opera di Alfonso Siracusa Orlando. Sulla terrazza di un caso lare ad angolo, un dipinto su muro. Con tre rose

The ancient Greeks knew a concept very well and made it the foundation of an epic mapping of rea lity They thought that looking at the world was pos sible and fruitful within the idea of return pain only. Each of us feels a different pain for a different re turn. The home we have strayed from is rarely a well determined place. Returning is, above all, a research exercise: our apprehension is not alleviated, far from the umpteenth intermediate goal Only the very last landing is what really matters It is this sense of un certainty that makes nostalgia such a terrible but, at the same time, sublime feeling

When the harsh Heimweh Scirocco wind spreads its layer of sand on me, during some laborious winters in Berlin, it is only one of the other possible infinites elsewhere that could calm it down: Siculiana.

I step away from Siculiana and I suffer right away. I wasn’t born there Indeed, I didn’t even grow up there It is my father’s village When we were youn ger, we spent our holidays there and once grown up, we reluctantly came back to say hallo to our re latives and to face the challenges of adolescence

It is in Siculiana where my life began When the thread pulls from Canale street, it’s time to go back to Siculiana.

Among the mandatory stops we had to make with my family in Siculiana, Canale street was definitely the starting point: the two storey building, the en dless squiggles of tubes and pipes, clear example of my family’s atavistic aversion to straight paths in favor of the more intricated ones, like the irregular sprouting of blue water containers on the roofs of the houses of the village, the real cubist experiment (I hope Moravia won’t mind), begging for water once a week.

It is right there, within the frame of the irregular fa cades of Canale street, I first saw an Alfonso Siracusa Orlando’s work of art. It was a painting, on a wall of a terrace of a corner house There were three roses in it or, at least, this is what I think I was too young at the time and the painting itself faded year after year, spoiled by the scorching sun and the acid

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nella parte superiore del murale, mi pare; perché ero piccolo e perché il dipinto ogni anno scoloriva, accecato dal sole e dagli acidi fumi dei candeggiati panni stesi ad essiccare sulla terrazza; non so più quindi se è stato il mio invecchiato ricordo a scolo rire l’opera o se invece era proprio quello il destino a cui Alfonso aveva voluto scommettere in quella co raggiosa esposizione al Sud di acrilico e tempera. Ma devo fare un passo indietro, o meglio andare al piano sottostante fino alla casa delle sorelle Or lando Metà salotto privato dove offrivano i dolcini a noi “emigrati” in visita l’estate, metà pubblico paese delle cuccagne Una tendina di fili di plastica a separarle con il suo fruscio appiccicoso Nella mia mente di bimbo era un meraviglioso mostro di ar chitettura e praticità. Il negozietto, che andava sem pre riducendosi negli anni, di articoli per bambini e da regalo collegato in dissolvenza morbida con il vi vere quotidiano delle tre sorelle Orlando, vere e proprie corifee della tragica messa in scena dei cor tili di Via Canale Vestite di nero andavano, quanto meno da un certo punto in poi, a prenderci i sec chielli e i materassini gonfiabili e gli ombrelloni per la spiaggia e il Super Santos rosso con la scritta nera che compravamo pallone da calcio a inizio estate, rotondo e sodo, e mollavamo pallone da football americano, dirigibile a doppia punta, la prima setti mana di settembre.

Le sorelle Orlando sono un vocabolario di espres sioni e di racconti, composti non solo di parole e detti, ma di immagini e movimenti Il susseguirsi emotivo dei loro volti, delle mani, degli apri e chiudi della bottega, della posizione sempre cangiante delle tre sedie sulla soglia di casa, pericolosamente in balia dell’adiacente gincana stradale: coreografie che il tragico autore di questa terra ha provato e ri provato nei millenni che ha avuto finora a disposi zione. E che solo pochi prediletti riescono ad eseguire con questa perfezione innata. Alfonso l’ho conosciuto così Dentro questo imma ginario di contraddizioni e controsoffitti Di tradi zione e muratura Di astrazione e funambolismo del sopravvivere, del resistere, dell’appoggiarsi, muro a muro, di antico e nuovo, di presente e passato Mi perdonerete se sono queste le chiavi di lettura di questa mia nota a margine. Ma il lavoro di Alfonso ha risvegliato in me il ritorno dolore e non c’è verso, non c’è salvezza se non nell’affrontarlo e nel dargli conto.

E non so spiegare altrimenti la sua passione e il suo

fumes coming from the clothes hanging out drying on the terrace

It is hard to say whether it was my worn recollection that discolored the work or if Alfonso intentionally took the challenge of exposing his acrylic and tem pera work of art under the southern blistering sun.

I need to take a step back now or better downstairs, down to the Orlando sister’s house. Half of it was a private living room, where they used to offer sweets and pastries to the “emigrati” (migrants) like us The rest of it was a land of milk and honey A curtain made of plastic strings separated the two ambients with its sticky clattering In my juvenile mind it was an astounding example of practical architecture

The little toy shop, which was shrinking over the years, was softly linked to the daily lives of the Or lando sisters, the real central characters of the tragic dramatization of the Canale street’s courtyards.

Dressed in black, they fetched us the buckets, the in flatable mattresses, the umbrellas and the Super Santos, with its black writing on it It was a round and firm soccer ball at the beginning of Summer, when we bought it, and became an American foot ball, a double headed dirigible, at the beginning of September, when we dismissed it.

The Orlando sisters are a vocabulary of expressions and stories, made not only of words and sayings, but also images and movements. The emotional succes sion of their faces, their hands, their shop opening and closing, the everchanging position of the chairs on the threshold, so recklessly close to the near road traffic, are all choreographies rehearsed over the past millennia by the tragic creator of this land Cho reographies that only a few elects could perform with such a distinctive perfection.

I knew Alfonso this way. In this imaginary world of contradictions and false ceilings, tradition and brick work, abstraction and tightrope surviving, resisting, leaning against the wall, old and new, past and pre sent

You will forgive me if these are the keys to the un derstanding of this side note of mine, but Alfonso’s work has awakened in me the concept of return pain, and there is no way, no salvation without fa cing it and obeying it

I can’t explain otherwise his passion, the look on his face, his aptitude to catch and mix contrasting ele ments, his ability to flush out the blinding from rea lity, his being both intimately political and utopian, pragmatic and visionary

s g u a r d o , i l s u o c o g l i e r e e l e m e n t i i n c o n c i l i a b i l i e r i c a p i t o l a r l i , i l s u o s t a n a r e l ’ a c c e c a m e n t o d a l l a r e a l t à , i l s u o e s s e r e i n t i m a m e n t e p o l i t i c o e u t o p i c o , p r a g m a t i c o e s o g n a n t e N o n c ’ è a l t r a s p i e g a z i o n e s e n o n i n q u e l t a b e r n a c o l o d i m i s t e r o e g i o i a c h e s o n o l e t r e s o r e l l e O r l a n d o d e l l a v i a C a n a l e , n e i m i e i r i c o r d i e n e l l a s t o r i a i m m e n s a e f r a g i l e d e l p a e s e d i S i c u l i a n a .

Che Alfonso abbia fatto seguito alla storia narrata nel mio film A Black Jesus, nel suo modo inconfon dibile, sono molto orgoglioso e felice E approfitto di questa ulteriore possibilità di ascolto, con un post scriptum che mi sta a cuore: Passeggiando per la riserva naturale di Torre Salsa a Siculiana emergono dalla sabbia i relitti dei barconi usati da uomini e donne e bambini per attraversare il Mediterraneo e giungere in Europa. Scritte arabe pennellate sugli scafi ne segnalano la provenienza. Dopo un inverno di vento e mare riemergono a ini zio estate alla luce del sole Si corre sempre il rischio di dimenticare Eppure questi monumenti alla tra gica memoria del mediterraneo hanno una resi stenza innata all’oblio: sono metastasi sul corpo fragile e meschino dell’Europa Il paziente è ancora spensierato e ignaro. Ma prima o poi, e sarà molto presto, non ci sarà più tempo per la cura. Potremo allora giudicare il nostro tempo, ma solo alla fine. E i loro morti saranno i nostri morti. E il nostro egoi smo non avrà più di cosa saziarsi. Ci sarà solo vergo gna per il prezioso tempo che abbiamo perso a sentirci immortali Spalla a spalla, sotto il cristo nero di Siculiana, un mi racolo si è compiuto Non è forse la cura miracolosa Ma da qualche parte bisogna sempre iniziare.

1Alberto Moravia nel 1963 rimase colpito p ttoricamente dai tetti di Siculiana: “A Siculiana i tetti delle case sembrano com porre uno squarcio di tela cub sta. (1963, I Mondo Vacanza a S culiana)

There is no other explanation but the tabernacle of mystery and joy that are the Orlando sisters of Ca nale street, my memories and the great and fragile history of Siculiana

I’m extremely proud and joyful about Alfonso’s ha ving followed up on the story narrated in my film A Black Jesus in his typical way.

On this occasion I’d love to take the chance to report the following post scriptum:

Wa l k i n g a l o n g t h e n a t u r a l r e s e r v e o f To r r e S a l s a near Siculiana, you can stumble upon the wreckage of boats used by men and women to cross the Me diterranean Sea, in the desperate attempt to reach Europe Arabic writings painted on the keels reveal their origin. They emerge at the beginning of Sum mer, under the sunshine, after a rough and stormy winter. There is always the risk of forgetting all. Ne v e r t h e l e s s , t h e s e m e m o r i a l s h a v e a n i n n a t e r e s i s t a n c e t o o b l i v i o n , t h e y a r e m e t a s t a s e s o n t h e fragile body of Europe The patient is unaware and lighthearted but, sooner or later, and it will be very s o o n , i t w i l l b e t o o l a t e f o r t h e c u r e O n l y a t t h e very end we’ll be able to judge our time And their dead will be our dead Our selfishness will not have a n y t h i n g t o g e t s a t i s f i e d w i t h . T h e r e w i l l o n l y b e s h a m e f o r t h e t i m e w e h a v e w a s t e d i n p u r s u i t o f immortality.

Shoulder to shoulder, under the Black Christ of Sicu liana, a miracle has occurred. Perhaps it is not the miraculous cure, but we need to start from some where 1 n 1963 Alberto Moravia was p ctoria ly impressed by the roofs of S culiana: "in Siculiana the roofs of the houses seem to compose a piece of cubist canvas" (1963 Il Mondo Vacanza a Sicu iana)

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Il Cristo Nero

A Black Jesus

Out the idea of humanity

DARIO ORPHÉE LA MENDOLA

Visti dall'alto, gli uomini sembrano piccoli piccoli Se ce ne stessimo sulle nuvole, non li noteremmo Si spostano da un punto a un altro, ma non riusciamo a capirne le motivazioni. Quasi mettono curiosità, quei piccoli punti vaganti, dai quali non ci giunge né suono né odore Le loro azioni sono pressoché In visibili. Anzi, insensate (sensate soltanto per loro). E non mutano di nulla quel poco che percepiamo Inoltre non aggiungono bellezza, a ciò che immagi niamo.

La Terra, vista dall'alto, o meglio dallo spazio, è una sfera blu che vaga senza meta nell'universo L'astro nauta Eugene Cernan pronunciò queste parole in ri ferimento al nostro pianeta, la Blue Marble: «Siamo andati a esplorare la Luna, ma in realtà abbiamo scoperto la Terra» Personalmente interpreto questa frase come un'arresa, come l'immediata scoperta che, in fondo, noi (umanità) non siamo nessuno Alcuni tentano timidamente di chiamare "cultura" ciò che dalla mente degli uomini raggiunge il mondo, trasformandolo. In un testo scritto proba bilmente intorno al IV secolo d C , sulla creazione delle anime degli uomini, Ermete Trismegisto af ferma: «Gli uomini strapperanno le radici delle piante ed esamineranno la qualita dei succhi Osser veranno la Natura delle pietre e apriranno in due non soltanto i viventi che non possiedono ragione, no, essi sezioneranno i loro simili, per la brama di vedere come sono fatti» Eppure il mondo cosiddetto contemporaneo, oltre alla violenza della ricerca, non è altro che una tra sformazione desiderata dal potere della tecnica, ormai superiore ai ritmi che legano l'uomo al mi stero della vita. I modi di pensare, e la nostra mora lità, dipendono dalla meccanizzazione, dal calcolo, dal risultato o, peggio, dal successo L'abisso, lo stu pore, e anche il terrore o il vuoto non esistono più.

Essi sono stati colmati dall'arte che ha perduto la sua origine e dall'infotainment che è diventato, invece, origine del sapere L'umanità, inoltre, è qualcosa di strumentale, di politico.

Seen from above, men appear minuscule If we sta yed on the clouds, we would not even notice them. They move from one place to another, but we don’t know why. Those tiny wandering dots, from which neither sound nor smell reaches us, nearly make us curious Their actions are almost invisible, or rather, they are pointless (possibly meaningful to them)

They don’t change at all what we perceive, don’t add beauty to what we imagine

The Earth, seen from above, or rather from the outer space, is a blue sphere wandering in the uni verse with no destination. The astronaut Eugene

Cernan uttered the following words talking about our planet, the Blue Marble: “we went to explore the Moon, in fact we discovered the Earth”. I perso nally interpret this sentence as a surrender, the im mediate recognition that we (humanity) are nothing after all

Some people timidly try to call “culture” what from the human mind reaches the world, transforming it

In a text probably written around the fourth century AD about the creation of the human’s souls, Ermete Trismegisto states: “Humans will uproot the plants and will examine the quality of their juice. They will observe the nature of the stones and they will split open not only the mad living beings, no, they will dissect their counterparts for the sake of knowing how they are made”

Yet the so called contemporary world, in addition to the violence of research, is nothing more than a transformation wanted by the power of technology, now superior to the rhythms that bind man to the mystery of life. Our ways of thinking and our mora lity, all depends on mechanization, calculation, re sult or, even worse, on success. The abyss, the amazement and even the terror or emptiness, no longer exist They have been overcome by the art which has lost its origin and the infotainment which has become source of knowledge Moreover, huma nity is something instrumental and political It is only in small urban centers that traditions, especially re ligious traditions, survive and rearrange the mystery.

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Fuori l'idea di umanità

Nei piccoli centri urbani sopravvivono ancora tradi zioni, in particolare tradizioni religiose, che riordi nano il mistero.

Questo e il caso dei dipinti olio su tela di Alfonso Si racusa Orlando, il quale inizia a dipingere il "Cristo nero" di Siculiana dalla metà degli anni ottanta (dal 1986 al 1987), da studente di pittura presso l'Acca demia di Belle Arti di Firenze, come descritto da Vit torio Sgarbi* nel testo critico in catalogo: «Una pittura drammatica, ma non disperata, attraversata da flussi di disagio interiore che plasmano le figure e le stiracchiano come se fossero di gomma o di fumo, sconvolgendone irrimediabilmente l’aspetto, con esiti che da una parte rievocano il Brut di Du buffet, dall’altra non negano il recupero di certa espressività fauve che in un siciliano, specie quando si vedono opere sul tipo di Processione in Sicilia (1987), non potrebbe non farci rimandare a Gut tuso».

Terminato il servizio militare, nel 1988, Alfonso Si racusa Orlando è di ritorno a Siculiana e dipinge un particolare del volto di Cristo (1988) E successiva mente, su incarico del "Comitato dei festeggiamenti del SS Crocifisso", realizza il suo primo murale nel 1992, attualmente visibile, adiacente al palazzo del comune di Siculiana. Il murale è stato inserito dal re gista Lucchesi nel film "A Black Jesus" Nel 1993 ar riva il secondo murale, sempre commissionato dal "Comitato", raffigurante il grande volto del Cristo, il quale, ubicato nella piazzetta Piano, per esigenze di ristrutturazione dell'immobile è stato purtroppo distrutto a malincuore dai proprietari

Le operazioni di arte sociale, da parte di Alfonso Si racusa Orlando, hanno trovato espressione in due momenti specifici Il primo nel 2014, quando, tra i locali del museo #MeTe di Siculiana fu inaugurata la mostra personale "Extra". Questa esposizione mul tisensoriale, che narrava il viaggio in mare da parte di migranti alla deriva, si avvaleva di pittura, instal lazione site specific, sabbia, acqua di mare, altera zioni di temperatura, luci e tracce sonore Essa fu molto partecipata dalla cittadinanza e, soprattutto, dai ragazzi extracomunitari del centro di prima ac coglienza di Siculiana Il secondo momento avvenne nel 2017, a Ragusa, quando l’opera Extra di Alfonso Siracusa Orlando fu scelta dall'Università di Pisa tra i 39 artisti della collettiva "Migrantes", a cura di Giu seppe Di Mauro, direzione artistica Salvo Barone, testi critici di Elisa Mandarà e Andrea Guastella In

This is the case of Alfonso Siracusa Orlando’s oil on canvas paintings He starts portraying the Black Christ of Siculiana in the mid eighties (from 1986 to 1987), when he is a student of art at the Art Aca demy of Florence. In a critical text, Vittorio Sgarbi states: “A dramatic work, not desperate, crossed by flows of inner discomfort that shape and stretch the figures as if they were made of rubber or smoke, inexorably distorting their aspect This, on the one hand, evokes the Brut of Dubuffet, on the other hand do not deny the recovery of certain Fauvian expressiveness which inevitably remind a Sicilian of Guttuso, especially when in front of works like Pro cessione in Sicilia (1987)”

Upon completion of the military service, in 1988 Al fonso Siracusa Orlando’s returns to Siculiana and paints a detail of the face of Christ. In 1992, on be half of the “Committee for the celebrations of the Holy Crucifix”, creates his first mural, still visible ad jacent to the city hall of Siculiana The director Luca Lucchesi includes this work in his film A Black Jesus

In 1993, on behalf of the same committee, a second mural, representing the great face of Christ, takes life on a wall in Piazzetta Piano (Piano square) Later on, the owners of the building reluctantly destroy the painting during some refurbishment works.

Alfonso Siracusa Orlando’s social art activities is first recognized in two moments. In 2014, at the opening ceremony of the personal exhibition “Extra” at the #MeTe museum in Siculiana

This large installation site specific and multisensorial tells the story of strayed migrants lost at sea and makes use of painting, drawing, sand, sea water, hue variation, lights and sound traces It is very much attended by the local audience and, most of all, by the young guests of the local reception center of Siculiana.

In 2017, in Ragusa, the exhibition “Extra” sees its se cond moment of glory when it is chosen by the Uni versity of Pisa among other 39 works within the collettiva “Migrantes”, by Giuseppe Di Mauro, art direction by Salvo Barone, critical texts by Elisa Man darà and Andrea Guastella On that occasion, Al fonso Siracusa Orlando sets up a site specific installation using an oil on canvas surrounded by an enormous black lifebuoy. Some sand from the bea ches around Siculiana is also spread across the floor around the installation.

It is worth mentioning how, with the young Mori keba, from the reception center of Siculiana, the ar tist undertakes a remarkable student teacher

quell'occasione Alfonso Siracusa Orlando, realizzò un'installazione site specific avvalendosi di un di pinto a olio "accerchiato" da un enorme salvagente nero, ricoprendo di sabbia delle spiagge di Siculiana parte del pavimento del palazzo che ospitava la col lettiva.

Una nota è di fondamentale importanza Con il gio vane Morikeba, del centro di prima accoglienza di Siculiana, l'artista ha intrapreso un significativo rap porto allievo maestro impartendo lezioni mirate di varie tecniche di disegno Le lezioni sono state ri prese dal regista Lucchesi. Per esigenze governative, tuttavia, il giovane ghanese fu trasferito in un altro centro e, in seguito per esigenze di copione, la pro duzione mutò la sceneggiatura e l'inserimento di Al fonso Siracusa Orlando nel film. Infine, in merito alle opere del ciclo pittorico e in stallativo intitolato "A black Jesus", l'artista ha tra sferito così come appare, attraverso prospettive curiose, l'essenza di una festa celebrata nel suo paese natio da secoli Queste nuove opere pittoriche di varie dimensioni hanno occupato Alfonso Siracusa Orlando per circa quattro anni, incrociandosi, come sopra detto, con il documentario di Luca Lucchesi in titolato A Black Jesus, prodotto da Wim Wenders I "portatori" del Crocifisso nero, nei dipinti, sono mi granti dai volti simili a quelli di calciatori nazionali e internazionali. Su di essi traspare gioia e soffe renza. Il "popolo" appare invece lì fisso ad atten dere, ad auspicare

*In catalogo, Vittorio Sgarb , Antho ogia/Anthology, edi zioni Libroitaliano Wor d Ragusa (2007)

relationship giving specific technique oriented les sons on different drawing techniques Director Luc chesi films some of these lessons However, because of governmental needs, the young Ghanaian is moved to another reception center and due to some script needs, the production changes the screenplay and the positioning of Alfonso Siracusa Orlando’s in the film.

Finally, as for the pictorial and installation works cal led “Il Cristo Nero”, the artist displays as it is, the es sence of a festival which has been celebrated in his village for years Working on these new pictorial works of different dimensions takes Alfonso Sira cusa Orlando about four years, overlapping at times with the documentary “A Black Jesus” by Luca Luc chesi and produced by Wim Wenders.

In the paintings, the portatori (bearers) of the black Crucifix are migrants who resemble popular natio nal and international soccer players Pain and joy shine upon their faces People stand there, still in wait and hope

* In the catalog, text by Vittorio Sgarbi, Anto og a / Antho logy L broItaliano Wor d editions, Ragusa, 2007

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OPERE WORKS

PROCESSIONE IN SICILIA 1986 o io su te a 80x120 cm 229 8
PROCESSIONE IN SICILIA 1987 o io su te a 137X140 cm 331 0
IL CRISTO 1988 acril co su tela 80x60 cm 32
IL CRISTO NERO 2019 o io su te a 483X212X8 cm 34
IL CRISTO NERO 2019 o io su te a 100X100 cm 337 6
IL CRISTO NERO 2019 o io su te a 80X120 cm 339 8
IL CRISTO NERO 2020 o io su te a 102X200 cm 41
IL CRISTO NERO 2020 o io su te a 120X80 cm 42
IL CRISTO NERO 2020 o io su te a 90X90 cm 445 4
IL CRISTO NERO 2020 o io su te a 30X50 cm 447 6
IL CRISTO NERO 2021 o io su te a 90X70 cm 48
IL CRISTO NERO 2021 o io su te a 50X100 cm 551 0
IL CRISTO NERO 2021 o io su te a 50X50 cm 553 2
A WHITE JESUS 2021 materiali vari nstallaz one site spec f c 224X200x634 cm 54

Biografia

Alfonso Siracusa Orlando nasce il 6 dicembre del 1963 a Siculiana (Ag). N e l 1 9 8 3 s i t r a s f e r i s c e i n To s c a n a , d o v e s t u d i a p i t t u r a a l l ’ A c c a d e m i a d i B e l l e A r t i d i F i r e n z e N e l 1 9 8 7 , p a r t e c i p a c o n i c o m p a g n i d i s t u d i d e l l ’ A c c a d e m i a a l l ’ e l a b o r a z i o n e e d a l l ’ e s e c u z i o n e d e l s i p a r i e t t o I P u r i t a n i d i Vi n c e n z o B e l l i n i , t r a t t o d a u n b o z z e t t o d i G i o r g i o D e C h i r i c o , i n o c c a s i o n e d e l 5 0 ° M a g g i o M u s i c a l e F i o r e n t i n o D u r a n t e l a p e r m a n e n z a a F i r e n z e , c o m p i e u n v i a g g i o d i s t u d i o a P a r i g i , d o v e a m p l i a i l s u o b a gaglio visivo ed entra in contatto con gruppi culturali i n n o v a t i v i .

L’anno dopo si trasferisce a Roma, approfondendo gli studi su Francis Bacon già intrapresi a Firenze Alla fine del 1989 ritorna in Sicilia, ed espone al Centro Pasolini di Agrigento una serie di Autoritratti di ispira zione baconiana, con un catalogo bilingue La collezionista ed amica Giulia Sciortino, in uno dei suoi viaggi in Inghilterra, conosce la direttrice della Gal leria Marlborough di Londra che, entusiasta del cata logo degli Autoritratti, lo informa con una missiva dell’avvenuta consegna del succitato catalogo nelle mani del grande Francis Bacon. Lo stesso anno, avvia i primi studi sui Dischi volanti, attingendo al Messaggio dalle Pleiadi di Eduard Meier

Conosce Piero Guccione e la sua compagna Sonia Alva rez che, nell’estate del ’91, lo ricevono a pranzo nella loro villa di Scicli Nello stesso anno, inizia la sua prima esperienza internazionale, con lo stilista/designer Sa muele Mazza. Dopo un’attenta selezione di oltre mille artisti, avvenuta nel salotto del Maurizio Costanzo Show, realizza l’opera La lingua lunga, partecipando alla rassegna internazionale “Reggi Secolo”, con testi in catalogo di Gillo Dorfles e Cristina Morozzi, edizioni Idea Books, Milano (in edizione inglese Brahaus, Chro nicle Books, San Francisco)

In tale occasione espone con Paco Rabanne, Vivienne Westwood, Franco Zeffirelli, Yves Saint Laurent, Schi fano, etc; la mostra fa tappa a Italian Academy, Londra; Passage De Ritz, Parigi; Fundacion Cultural Coam, Ma drid; Museo Nacional De Belas Artes, Rio De Janeiro.

I n o c c a s i o n e d e l l e C o l o m b i a d i l o s t i l i s t a S a m u e l e Mazza lo invita all’ Expo’92 di Genova, nella collettiva I l M o n d o d i C o l o m b o N e l 1 9 9 3 e s o r d i s c e c o n o p e r e realizzate con materiali extra pittorici nella personale Eterno Presente, a cura di Francesco Gallo, già commis sario alla 40° Biennale di Venezia Partecipa anche alla manifestazione “Mod’Art ’93”, presentata da Clarissa Burt Dopo aver effettuato nu merosi studi sulle teorie del gran fisico e cosmologo Stephen Hawking, dell’astronomo Jeffrey R. Kuhn e dello scienziato R. Chiao, sulla teoria della relatività e della meccanica quantistica, nel 1994 espone al Centro Angelo Savelli con la personale Viaggiatori del Tempo

(testo in catalogo di Enzo Battarra)

Nello stesso anno, a cura di Fiumara d’Arte di Antonio Presti, partecipa alla collettiva Un’Idea dell’Arte in Si cilia, dove espone per la prima volta le “pitture in sot tovuoto”. Seguiranno diverse collettive: Lumina/Limina al Centro Culturale Francese di Palermo; Sacralità, alla Galleria Qal’At Arte Contemporanea di Caltanissetta; Cento artisti per cento collezionisti, alla Galleria Chei ros di Vicenza; Blitz, al Castello Svevo Aragonese di Montalbano Elicona (Me); Ad Hoc, alla Fondazione Cri staudo di Acireale Nel ‘95, inizia a scrivere una serie di appunti sulla Paleoastronautica, come testimonianza di lavoro e di ricerca su fenomeni tuttora inspiegabili Nello stesso anno tiene una personale al Castello Chia ramonte di Siculiana, Messaggio dalle Pleiadi, a cura di Ezio Pagano e con un testo in catalogo di Ariella Giu livi, condirettore di “Tema Celeste”. Espone al 1° Pre mio Flash Art Museum di Trevi (Pg) e ad un’altra kermesse internazionale, Impre Visto, a cura di Sa muele Mazza, con artisti/stilisti del calibro di Giorgio Armani, Olivero Toscani, Jean Paul Gaultier, Romeo Gigli, Gianfranco Ferrè, Mark Kostabì, Marco Lodola, Bruno Munari Nel ‘96 espone nè Le Affinità Elettive, rassegna dei Maestri del ’900 Italiano, con Bruno, De Pisis, Leoncillo, Morandi, Morlotti, Savinio, etc, a cura di Elizabeth Sarah Gluckstein, testo di Enrico Mascel loni, Castello Chiaramonte, Siculiana (Ag).

La W E A (World Exibition Association), nello stesso anno, lo invita alla rassegna internazionale Contenito rio/Container, dove espone con Trussardi, Fiorucci, Giu giaro, Nespolo, Marchegiani etc; tale mostra fa tappa alla Triennale di Milano; Italian Academy di Londra, etc

In occasione del vernissage, la Rai gli dedica un breve ma esauriente servizio sul TG2 del 22 settembre.

Entra nella collezione permanente di Museum, il primo Museo d’Arte Contemporanea in Sicilia, diretto da Ezio Pa gano, con l’opera Gli Dèi.

Nello stesso anno, Radio Colonia Centrale (Germania) lo intervista inoccasione dell’uscita del Film Indepen dence Day di Roland Emmerick

Anche Antonio Blanco del Centro Italiano Studi Ufolo gici (C I S U ) di “Torino lo intervista in Sotto il Vulcano Partecipa, nel ’97, alla II edizione del Premio Morlotti, a cura di Marina Pizziolo, ed espone con Frangi, Vela sco, Zucchi etc.

Nel ’98, espone alla Biennale d’Arte Italia a cura di Paolo Nardon e ad Interazioni Postali, a cura del G.A.I. (Giovani Artisti Italiani) Udine

Nello stesso anno, è invitato con un'installazione/video alla IV edizione di Passaggi a Nord/Ovest, a cura di Al berto Fiz, Michelangelo Pistoletto ed il Gruppo O, Biella

Espone alla Biennale Internazionale d’Arte di Trevi, a cura di Giancarlo Politi.

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Nel’99, la giornalista di Repubblica e critica d’arte

Paola Nicita, lo recensisce su “Flash Art” nell’articolo

Sicilia Il dominio dell’immagine

Nello stesso anno, inventa un novello canale televi sivo satellitare, ironicamente chiamato Raiufo. Rea lizza con il sistema operativo IOS le sue prime opere in digitale. Con una sorta minima di manipolazione linguistica, rende le copertine di riviste d’arte simili agli originali, connotandosi con dei nuovi contenuti Lo stesso procedimento manipolativo caratteriz zante la pittura digitale interessa anche le immagini, per lo più santini devozionali olografici, loghi e sim boli della cultura mediatica e Kitsch

In occasione della fine del Millennio, espone un’opera in digitale “Fresh Art” nella collettiva iti nerante Millennium Bug/Art.

Nel 2000, partecipa alla V edizione del Premio Mor lotti, a cura di Marina Pizziolo, ed espone con An drea Chiesi, Marco Petrus, Francesco Merletti, Marco Grassi

Espone nella collettiva Il Sacro nell’Arte Contempo ranea, a cura di Diego Gulizia Nel 2001 Viaggio Fan tastico in Sicilia, con opere grafiche trafugategli un decennio prima e poi recuperate ed esposte per l’oc casione, in diverse località, con testi in catalogo di Diego Gulizia e Franco Spena.

P a r t e c i p a a l l a I V B i e n n a l e d i M o n t e r o s s o C a l a b r o a c u r a d i L u i g i Ta l l a r i c o e d a l l a V B i e n n a l e d ’ A r t e S a c r a d i S i r a c u s a , a c u r a d i D i e g o G u l i z i a e G i u s e p p i n a R a d i c e

Tra il 2000 ed il 2001, avrà un intenso rapporto epi stolare con il cosmologo, esperto in Paleoastronau tica, nonché scrittore Valentino Compassi, invitato in diversi palinsesti italiani Rai e Mediaset ed autore di numerosi libri su Scienze e Conoscenze perdute e misteriose dell’Umanità.

G r a z i e a q u e s t a r e c i p r o c a e s o l i d a l e a m i c i z i a , a l l a fine del 2001, Valentino Compassi, con un’intervista ed un testo in catalogo, cura la personale Il Tempo S u c c e s s i v o / T h e S u c c e s s i v e Ti m e , c o n t e s t i d e l l o stesso autore e di Diego Gulizia, Paola Nicita e Car m elo Inc or v aia N el 2004, dur ant e la per m anenz a i n S a r d e g n a , i n c o n t r a Vi t t o r i o S g a r b i N e l 2 0 0 1 e nel 2005, avrà da sua moglie Caterina, con la quale divide l’esperienza di una vita all’insegna dell’arte, i suoi due figli Giuseppe e Jole.

Nel 2006, una personale con opere digitali, Raiufo, con testi in catalogo di Andrea Guastella ed Ivo Se rafino Fenu.

Nel 2011 Made in Sicily , a cura di Nicolò D’Alessan dro, GAM Le Ciminiere Catania/Albergo dei Poveri, Palermo; nel 2012, Artisti per TribeArt Palazzo della

Cultura, Catania; Esegesi visiva per un messaggio bi blico, a cura di Diego Gulizia, Diocesi Caltanissetta; Illumi Nati/Illumi Nated, ASud Arte Contemporanea (Realmonte 2013); TavorArtMobil Route n 8 (Ca gliari 2013); Black Board | LAB4 (San Cataldo 2013); Strongly Weak LAB4 (San Cataldo 2014); Mission to...Mars, LAB4 (San Cataldo 2014); Esposizione Triennale di Arti Visive, opening Achille Bonito Oliva, Università "La Sapienza" (Roma 2014); Extra, Museo #MeTe (Siculiana 2014); White Wall | Scala dei Turchi, Installazioni site specific, Realmonte Ag (2016); Festival dell'arte contemporanea, Installa zioni site specific, Caltanissetta (2016) Gene, video art (2016); Sfacciati, Palazzo Zacco, Ragusa (2017) Migrantes, Palazzo Garofalo, Ragusa (2017); Agri gentèrotique, a cura di Dario Orphée La Mendola, Farm Cultural Park, (Favara 2017); The Hardcastle project, a cura di Rita Ferlisi e Dario Orphée, Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Villa Aurea, (Agrigento 2019); Countless Cities | Biennale delle città del mondo, a cura di Andrea Bartoli, Palazzo Miccichè | Farm Cultural Park, (Fa vara 2021)

Biography

Alfonso Siracusa Orlando’s was born in Siculiana (Agrigento) on December 6th 1963

After receiving his Art degree in 1983, he moved to Tuscany where he studied painting at the Arts Aca demy in Florence.

In 1987, he took part with some other students in an elaboration and performance of Vincenzo Bel lini’s I Puritani (The Puritans), drawn from Giorgio De Chirico’s sketch which takes place on Florence’s 50th Musical May Festival

During his stay in Florence, he made a study abroad trip to Paris where he extended his visual capacity and got in touch with some innovative and cultural groups.

In the following years he moved to Rome where he studied the work of Francis Bacon which was already started in Florence

At the end of 1989, he came back to Sicily and exhi bited a series of Self portraits inspired by Bacon, with a bilingual catalogue at the Pasolini Centre at Agrigento

A friend of his, the collector Giulia Sciortino, met the director of Marlborough Gallery in London during a trip to England who, an enthusiast of the Self por traits catalogue, informed Siracusa about delivery of this catalogue to the great Bacon.

During the same year, Siracusa started off his early studies on Dischi Volanti (Flying Discs), taking inspi ration from Edwards Meier’s Message from Pleiades He also started his first international experience, with the stylist and designer Samuele Mazza After a careful selection among over one thousand artists which took place in the Maurizio Costanzo Show broadcast, he carried out the work La Lingua Lunga (The Long Tongue), and took part at the internatio nal exhibition “Reggi Secolo”, with texts from the catalogue of Gillo Dorfles and Cristina Morozzi, Idea Book Edition, Milan (in the English language, Bra haus, Chronicle Books, San Francisco) At this show he exhibited with Paco Rabanne, Vivienne We stwood, Franco Zeffirelli, Yves Saint Laurent, Schi fano, etc This exhibition made its way to the Italian Academy in London, at the Passage de Ritz at Paris, at the Foundation Cultural Coam at Madrid, at the Museo Nacional de Belas Artes in Rio de Janeiro.

When the show took place at the Columbiades, the stylist Samuele Mazza invited him to the Expo ’92 at Genoa for the collective Il Mondo di Colombo (The Columbus World) In the same year Antonina Greco di Bianco invited him to the collective Giovani Artisti

del Sud (Southern Young Artist) at the Ars Nova at Palermo

In 1993 he experienced his first exhibition of his works created with extra pictorial materials: Eterno Presente (Eternal Presente), edited by Francesco Gallo, a commission member of the 40th Biennial of Venice.

He took part furthermore in the Mod’Art ’93, pre sented by Clarissa Burt

After studying some of the theories by the great physicist and cosmologist Stephen Hawking from the astronomer Jeffrey R Kuhn and theory and quantum mechanics, in 1994 he exhibited at the Sa velli Centre with the personal Viaggiatori del Tempo (Time Travellers) with catalogue text by Enzo Bat tarra.

In the same year, edited by Antonio Presti’s Fiumara d’Arte, took part at the collective exhibition Un’Idea di Arte in Sicilia (A Idea of Art in Sicily), where for the first time he exhibited his Pitture in Sottovuoto (Underempty Paintings) after this, it follows other collections: Lumina/Limina at the French Cultural Centre at Palermo, Sacralità (Sacrality) at the Qa’at Contemporary Art Gallery at Caltanissetta, Cento Ar tisti per Cento Collezionisti (Hundred Artists for Hundred Collectors), at the Cheerios Gallery at Vi cenza, Blitz at the Svevia Argonian Castle at Mon talbano Elicona (Messina); Ad Hoc at the Cristaudo Foundation at Acireale (Catania).

In 1995 he started to write a series of notes about paleoastronautics, like proof of life and research about some phenomena unexplainable still today

In the same year he arranged his personal exhibition at the Chiaramonte Castle at Siculiana, Messaggio dalle Pleiadi (Message from Pleiades), edited by Ezio Pagano with text by Ariella Giulivi, co director of Tema Celeste (Celestial Theme).

He exhibited also at the 1st Flash Art Museum Prize at Trevi (Perugia) and at another international ker messe, Impre visto (Unfore seen), edited by Samuele Mazza, with artists/stylist such as Giorgio Armani, Oliviero Toscani, Jean Paul Gautier, Romeo Gigli, Gianfranco Ferrè, Mark Kosabì, Marco Lodola, Bruno Munari

At 1996 he exhibited at the Le Affinità Elettive (The Elective Affinity), a ‘900’s Italian masters exhibition, with Bruno, De Pisis, Leonciullo, Morandi, Morlotti, Savinio, etc, edited by Elizabeth Sarah Gluckenstein, with text by Enrico Mascelloni, at the Chiaramonte Castle at Siculiana

In the same year, the W E A (World Exhibition Asso ciation) called him from the international exhibition

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Contenitorio/Container, where he exhibited with Trussardi, Fiorucci, Giugiaro, Nespolo, Marchegiani, etc This exhibition made its way to the Three year at Milan, at the Italian Academy at London, and at the Hilton Hotel at Tokyo, etc. For the vernissage, the RAI network dedicated a short but lengthy do cumentary to him on the TG2 of 22nd September. So his work Gli Dei (The Gods) was admitted into the Museum permanent collection, the first art contem porary museum in Sicily, directed by Ezio Pagano

In the same year the German network Radio Colonia interviewed him about the Roland Emmerick’s film Independence Day

Also Antonio Blanco, member of Italian Ufological Study Center (C.I.S.U.) interviewed him in Sotto il Vulcano (Under the Volcano).

In 1997 he took part at the second edition of Mor lotti Prize, edited by Marina Pizziolo, exhibiting with Frangi, Velasco, Zucchi, etc

In 1998 he exhibited at the Italy Art’s Biennial, edi ted by Paolo Nardon, and at Interazioni Postali (Po stal Interactions) edited by the G A I (Giovani Artisti Italiani Italian Young Artists), Officine Creative, Udine

In the same year, he was invited with an installa tion/video at the 4th Edition of Passaggi a Nord Ovest (Passages to North West) edited by Alberto Fiz, Michelangelo Pistoletto and the O group, Biella. He exhibited at the Biennale Internazionale d’Arte (International Art’s Biennial) at Trevi, edited by Giancarlo Politi

In 1999 the art critic and journalist of the Repubblica newspaper, Paola Nicita, reviewed him on Flash Art with the article Sicilia Il Dominio dell’Immagine (Si cily The Dominion of Image).

In the same year, he invented a new satellite chan nel, ironically called Raiufo. With the Mac system he also created early works in digital form.

With a kind of language manipulation, he became the binding inside art magazines like their originals, characterizing them with new contents

The same manipulative process applied in the digital painting concerns also the images, mostly oleogra phical devotional pictures of Saints, some logos and symbols of medianic and kitsch culture

For the end of the millennium, he exhibited a digital work, Fresh Art in the itinerant collective Millen nium Bug/Art.

In 2000, Siracusa took part at the 5th edition of Mor lotti Prize, edited by Marina Pizziolo, and exhibited with Andrea Chiesi, Marco Petrus, Francesco Mer letti, Marco Grassi, etc, and also in the collective Il

Sacro nell’Arte Contemporanea (The Sacred in the Con temporary Art), edited by Diego Gulizia

In 2001 he exhibited at the Viaggio Fantastico in Sicilia (Wonderful Trip in Sicily) With these works he lost about ten years before he recovered and so he exhibi ted in a tour around various cities with text in catalo gue by Diego Gulizia and Franco Spena.

He took part at the 4th Biennial of Monterosso Calabro (Vibo Valentia) edited by Luigi Tallarico and at the V Biennale d’Arte Sacra di Siracusa (5th Sacred Art Bien nal of Siracusa) edited by Diego Gulizia and Giuseppina Radice

Between 2000 and 2001, he had an intensive epistolary relationship with the cosmologist, expert of paleo astronautics and writer Valentino Compassi, often a guest on national television and author of many books about Humanity’s lost and mysterious Sciences and Knowledge.

Thanks to this friendship, at the end of 2001, Valentino Compassi, with an interview and a text in catalogue, edited the personal exhibition Il Tempo Successivo/The Successive Time, with text by Siracusa himself, Diego Gulizia, Paola Nicita

In 2006 he had a personal experience of digital works, Raiufo, and a text in catalogue by Ivo Serafino Fenu.

Between the years 2001 and 2005, his son Giuseppe and daughter Jole were born and at the moment he lives with them and his wife, Caterina, who share a life devout to art, and is teaching pictorial disciplines at the Art School at Modica (Ragusa);

53th Venice Biennial Collateral Events Network Poe try Reading on Webcam, curated by Caterina Davinio; Davis Museum of Contemporary Art Collection, (Barce lona 2009);

In 2011 Made in Sicily, curated by Nicolò D’Alessandro, GAM Le Ciminiere Catania, Albergo dei Poveri, Pa lermo; In 2012, Artisti per TribeArt Palace of Culture, Catania; Visual exegesis for a biblical message, edited by Diego Gulizia, Diocese of Caltanissetta; Illumi Nati/Illumi Nated, A Sud Contemporary Art (Realmonte 2013); TavorArtMobil Route 8 (Cagliari 2013); Black Board | LAB4 (San Cataldo 2013); Strongly Weak LAB4 (San Cataldo 2014); Mission to Mars, LAB4 (San Ca taldo 2014); Triennial Exhibition of Visual Arts, opening Achille Bonito Oliva, "La Sapienza" University (Rome 2014); Extra, #MeTe Museum (Siculiana 2014); White Wall Scala dei Turchi, site specific installations, Real monte Ag (2016); Contemporary art festival, site speci fic installations, Caltanissetta (2016) Gene, video art (2016); Sfacciati, curated by Andrea Guastella, Palazzo Zacco, Ragusa (2017) Migrantes, curated by Elisa Man dará, Palazzo Garofalo, Ragusa (2017); AgrigentÈroti

que, curated by Dario Orphée La Mendola, Farm Cultural Park, Favara (2017); The Hardcastle project, curated by Rita Ferlisi and Dario Orphée La Mendola, Archaeological and Landscape Park of the Valley of the Temples Villa Aurea, Agrigento (2019); Countless Cities Biennial of the cities of the world, curated by Andrea Bartoli, Palazzo Miccichè | Farm Cultural Park, Favara (2021); Il Cristo Nero / A Black Jesus, edited by Andrea Guastella, texts bilingual catalogue by Dario Orphée La Mendola and Luca Lucchesi, Torre dell’Orologio, Siculiana (2021).

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Principali mostre / Main exhibitions

1991

Reggi Secolo, a cura di Samuele Mazza, Triennale di Mi ano Mi lano

1993

Eterno presente, a cura di Francesco Gallo, Ex Convento di San Francesco Sciacca (Ag)

1994

Viaggiatori del Tempo, a c u r a d i E n z o B a t t a r r a , C e n t r o S a v e l i , Lamezia Terme

1995

Messaggio dalle Pleiadi, a cura di Ezio Pagano, Siculiana (Ag)

1996

Impre Visto, a cura d Samuele Mazza, Milano

Contenitorio/Container, a cura di Samuele Mazza, Tr ennale di Mi lano, Ita ian Academy Londra ecc...

Flash Art Museum, a cura di Giancarlo Pol ti, Trevi (Pg)

1998

Passaggi a Nord/Ovest, Fondazione Pistoletto, Biel a

Premio Morlotti, a cura di Mar na Pizzio o, mbersago (LC)

2009

53° Biennale di Venezia Event Collatera i curated by Caterina Davinio, Venezia

2009

Collezione Davis Museum of Contemporary Art, Barcel ona

2011

Made in Sicily, a cura di N co ò d’Alessandro, GAM Le Cim niere, Catania / Albergo de Poveri, Palermo

2014

Esposizione Triennale diArtiVisive, Achi le Bonito Oliva, Università "La Sapienza", Roma

2014

Extra, Museo #MeTe, Siculiana (Ag)

2016

White Wall / Scala deiTurchi, Parco del ’Arte Contemporanea, site spec fic, Realmonte (Ag)

Sfacciati, a cura di Andrea Guastel a, Palazzo Zacco, Ragusa

Migrantes, a c u r a d S a l v o B a r o n e e d E l i s a M a n d a r à , Pa l a z z o G a r o f a l o, R a g u s a

Scorrimento veloce, a cura della Fondaz one Orestiadi di Gibe lina, Sciacca (Ag)

2017

Agrigentérotique, a c u r a d i D a r i o O r p h é e, Fa r m C u l t u r a l Pa r k , Fa va r a ( A g )

2019

L'ultimo cavaliere Jedi, #MeTe, Siculiana

2019

The Hardcastle project, a cura di Rita Ferlisi e Dario Orphée La Mendo a, Parco Archeologico e Paesaggist co del a Valle dei Tem pli, Vi la Aurea, Agrigento

2021

Countless Cities, Biennale delle C ttà del Mondo, a cura di Andrea Barto i, Palazzo Miccichè, Farm Cultural Park, Favara (Ag)

2021

Mission to...Mars, a c u r a d i B a r b a r a C a m m a r a t a , L A B 4 , S a n C a t a l d o ( C l )

Il Cristo Nero/A Black Jesus, a cura di Andrea Guastella, testo cri tico Dario Orphée La Mendola, Torre de l’Orologio, S culiana (Ag)

1997
1997
1998
2014
2017
2017
2017
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ANTOLOGIA CRITIC A 669 8

Viaggiatori del Tempo

“Untit ed”, la grande “Astronave del tipo 2” disegnata con i carbon cino su muro, catal zza lo sguardo e ci fa sognare È un Ufo, uno di quegli oggetti volant non identificab li che amiamo ch amare “d sco volante”.

E ci apre sub to la mente su tutta quella letteratura fantascient fica ed onirica che popola i nostri pens eri e, perché no, i nostri ncub Saremmo quasi pront per partire ed attraversare galass e, alla scoperta d mondi sconosciuti, di creature inimmaginabi i

A chi a lude, dunque, “V aggiatori del Tempo”, il titolo esp icito ma al tempo stesso intrigante scelto da Alfonso S racusa per denotare a sua mostra personale al Centro Ange o Save li? I v aggiatori possono essere gli esseri in incognito che il disco volante potrà partorire da un momento all’altro, ma potremmo essere anche noi, novel i navigatori da cuore debo e

Su una parete “Pleiadi”, ovvero quarantanove fotocopie a colori che ci restitu scono i mistero di un gruppo d stelle che si porta addosso un nome caro a mito greco

Sull altra parete “Roseale” e “Sottovuoto” Ancora richiami ai dischi volanti tra un ’ ronica ce ebrazione floreale e a cruda notizia di cronaca Esistano o non esistano nel a nostra realtà quotidiana queste astronavi d altre ga assie, a mostra persona e di Alfonso Siracusa vuole essere un attento g oco p ttorico su un tema ricco di maliz e e r mandi. La ga leria si trasforma in uno spazio siderale, ma al tempo stesso è un uogo straord nariamente comune e familiare.

La pittura è finz one, è rappresentaz one, a p ttura è pittura, c prende per mano e ci trasporta nel tempo Viaggiando, ricord amo i nostri pass e le nostre storie E c’è sempre un altrove, mister oso ed affasc nante, che ci seduce e ci invita ad oltre passare la realtà

In catalogo, Viaggiatori delTempo, Documento 94 ed. Centro Savelli Arte Con temporanea, Lamezia Terme, 1994

F ra n c e s c o G a l l o

Eterno presente

Se ad un certo punto i tempo si fermasse. Se si dec desse, nei suoi arcani segreti e meccanism mperscrutab li, di non passare più, allora sì che sarebbero guai Guai seri e fastid osi, per tutt

S i b l o c c h e r e b b e c a l e n d a r i o e t u t t o q u a n t o n o n è a c c a d u t o n o n a c c a d r e b b e p i ù , t u t t o q u a n t o è a c c a d u t o c o n t i n u e r e b b e a r i p e t e r s , a l ’ n f i n t o

I r so e il p anto cesserebbero d essere quel o che sono per diventare maschere d un assurdo teatro de l’un tà di tempo, di luogo e di azione. Ma non è solo questo, bisogna anche pensare ai bisogni fis ologici, al a nascita, al a morte.

S a r e b b e i l r e g n o d e l g r o t t e s c o e d e l l ’ a s s u r d o, d e l l ’ i m m o b i l i t à , d e l a c o n t e m p l a z i o n e d e l a t t i m o f u g g e n t e, d i v e n u t o d u r o c o m e l a p i e t r a m e n a r i a

Nell’eterno presente tutto diventa contemporaneo, occupa o stesso spazio nello stesso tempo un ’assurdità pa ese, avvolta da miti e da nar razioni esoteriche da luogh comuni e vo t esterrefatti ogni cosa torna su suo pass , confondendo e orme, le identità, e l ngue. Si scompagina i senso di una continuità di sviluppo, della premessa e della conseguenza, come inear tà che s d st ngue dalla contorsione delle forme, e ogni cosa s compenetra ne l’a tra, per traspar re o per apparire oltre l senso comune Come senso di atato del a natura modi ficata e adattata ad una vis one alchemica del segno che nella sua stessa ncons stenza corporea s contrappone ai corpi rig di deg i sche mat smi mentali e mater al Sembrerebbe d ass stere ad uno spettacolare sch acc amento dello spes sore della storia, ma invece di assistere e basta, si voglia partecipare a l’apologia del qui e ora.

Chiaramente s tratta di un gioco cultura e d una simulaz one operata con le tecniche del tempo reversibi e, che è tipico de l’arte che Alfonso Siracusa artista immerso n un fluire estetico, fortemente musica e e rit mato, opera con sicuro senso di appartenenza, spostandosi ora sul ver sante del a dannazione a ripetere, ora su l’esaltazione del a trasgressione

Una p ttura molto filosof ca, direi sapienziale, che propone la visibil tà dell’attimo e della durata come potrebbero essere vissut in un nqu e tante universo para lelo fatto d spiral che s ’ accompagnano a spirali d segni arcaici che sembrano tratti da cal igrafie sconosciute, come se fossero archeolog e del futuro o utopie del passato. Raccolte, cos , come reperti di un interessante taccuino d appunt visivi a specchio tra il concettua e ed l materia e, come a volere studiare, ap profondire oppure so o mostrare, ciò che è visib le de cosiddetto invi sibile e viceversa

A f o n s o S r a c u s a d i s p o n e d i u n a f a c o l t à i n v e n t i va n o t e v o l e, s o t t r a t t a a g i o c h i d i u n ’ i n f a n z i a c h e l ’ u m a n t à s i p o r t a d e n t r o a n c h e q u a n d o i f i s i c o m o s t r a i s e g n d e c r e p i t d i u n a v v e n i r e g i à p a s s a t o, c o n t e m p o r a n e a m e n t e c a p t a n e g l i n t e r s t i z i d i t u t t e l e d o m a n d e s e n z a r i s p o s t a , d t u t t e e r i s p o s t e c h e i n r e a l t à e r a n o q u e s i t i r r s o t i , p r i va t i d e l l ’ i n t e r r o g a t o r i o.

Siracusa corre, in maniera esaltante, un rischio di deriva cu turale che viene da flu re del suo lavoro dalla fus one attual zzante de sogno dalla proiezione rea e del pensiero Pens ero che d venta tutta la ver tà possibi e, tutto un tavolo di carte date e su cu ognuno può fare l pro prio gioco, pensando l’a tro come se stesso come un r tratto della pro pria voglia oltre che nel proprio volto tipoTutto si tiene, facendosi reciproca forza e debolezza, nel costru re l impossib le unità di un sapere, a partire da frammenti che vengono da esplosion inev tabili da un universo enticolare, dove tutto diventa schermo d suggestione e comun cazione, e su questo, nasce a distor sione de l’immag nario vecchio e nuovo.

Da c ò, per necessità, si passa alla cr si del immagine fissa, alla sua strutturaz one in termini modu ari, come di una visualizzazione impos

s bile del presente che diviene sempre, mentre l’attimo non è percepi bile, trasformandosi in deriva d sensazion ed emozioni, nell elegia di un passato che non passa ma anche quando inesorabilmente non scorre via

Eterno Presente come metafora di una ricerca formale che è sempre se stessa, anche ne cambiare delle culture e de le tecno ogie, perché è ra d cato nel gusto antropolog co della morte, da cui per paradosso si ch ama vita, anche de l’arte.

In catalogo, Eterno Presente, ed Studio Morabito, Reggio Calabria, 1993

I v o S e ra f i n o F e n u Raiufo

Alfonso Siracusa è un artista che ama paradosso e de paradosso, spesso spinto al e estreme possibi ità comunicat ve, ha fatto la ragione stessa della sua produz one art st ca Paradossale è i suo mmaginar o vis vo nel qua e f uttuano, com ’ectoplasmi, sacre icone e oggett volanti non identificati, n un universo rea e e virtuale al contempo, dove al a re igiosità popolare, col suo sostrato fanatico e credu o, si somma una s mbo ogia misterico / iniziatica che unisce passato, ipotetico spaz o fu turib le e tempi successivi

Quel o creato dal ’artista si pone, pertanto, come una sorta di universo parallelo e virtuale e cui affinità con la “realtà” ipotizzata n Matrix sono evidenti. Ne deriva un atteggiamento, rispetto all’arte e, più in ge nerale, alla vita, flu do flessibile e nevitabilmente “sospettoso”, perché «s amo intrappo ati in una gamma d frequenze, la matrice appunto, e l mondo che vediamo intorno a noi è so o una m nusco a frazione di un’infinità “multidimens ona e ” »

In tale con fusione, come lu stesso ama defin re tale un verso, prima menta e e spiritua e che fisico, le tangenze col sacro sono inev tabil Del resto il sacro e e sue innumerevol ramificazioni hanno da sempre spirato l’uomo e gl art st . Questi u t mi ne hanno ricercato ’ essenza, suo archet pi e i hanno poi codif cati in un iconograf a relig osa v ep p ù complessa e onnicomprens va e fonte, a sua volta, ancor oggi e per altri art st , d’ spirazione e citaz one.

Alfonso Siracusa non si sottrae alla “sfida” de sacro, ma è attratto dalle cone che mantengono o acqu siscono, dietro strateg e non casuali, una gran forza attrattiva verso le masse popo ari e non so o, e che assecon dano la vorace fame di spiritualità d molt e l grottesco e b asfemo mercato del sacro di alcuni

Tuttavia ta i santin vengono manipolat , contam nati e ibridati con altre cone della cu tura visiva contemporanea, quasi a sotto inearne, a di spetto del grad ente del sacro n esse contenute, gli ana ogh meccani smi trasmissivi e l’uguale potenzial tà coercitiva de l’immag ne. E così, in un novello canale telev sivo sate litare e intersiderale da lui nventato e ironicamente chiamato Raiufo, San Pio da P etralcina, me g io noto come Padre Pio e santo di fresca nomina, div ene, con le orec ch e appuntite e gl occhi rilucenti, un a ieno tra gli alieni d nome

StarPioTrek

Tale canale, multitematico e multimed ale, non poteva non ntercettare, sempre per r manere ne l’ambito de sacro, seppure con un di più di iro n a e di sarcasmo, “sacri testi” dell arte contemporanea Tra i tanti e so o per citare i più noti, “Flash Art, La prima r vista d’arte in Europa” d venta Fresh Art, Il primo catalogo d arte P eiadiano, “Arte, Mensi e d’ arte, cultura e informazione” si trasforma n Aste Mercatone, Mensile d’aste, cultura e dis nformazione, “Segno, arte contemporanea” n Pegno contemporaneo “Artforum” n Artuforum o ancora, “Tema Ce leste arte contemporanea” assume l titolo di Tiama Celeste, artextra contemporanea

Con un m nimo di man polazione linguistica le copertine, pur estrema mente simil agli origina i, s connotano con i nuovi contenuti impost da Alfonso Siracusa, di volta in volta protagonista assoluto del a Bien nale del e Pleiadi, mentore del “tempo successivo” e del rapporto tra extraterrestr e sacra ità. Lo stesso procedimento man polat vo caratte rizzante la pittura dig tale interessa anche e immag ni, per lo p ù santini devoz onal o eografici e Kitsch, arricch ti da improbabi i, seppur ne contesto credibili, dischi volant e arcani p ttogrammi

L’art sta propone una sott le operazione concettua e: penetra nel si stema de l’arte e ne disvela la fragilità e l’ipocr sia con il mezzo principe che lo governa, l denaro Acquista pagine di pubb icità su le stesse ri viste che irride, si autopromuove e le rende “verosimili” trasformandole in probab li icone d arte contemporanea, entrando così nel complesso e scivoloso ambito dei contenut e sul potere coerc t vo che tali “bibbie” hanno sull’arte, sugl artisti, sull’or entamento de gusto e del mercato, sempre nel gioco con fuso e ambiguo de vero e del fa so, del reale e del virtuale.

In catalogo, Raiufo, ed Mora, Ragusa, 2006

D i e g o G u l i z i a

ILLUMI NATI | ILLUMI NATED

Vivere nel mondo senza diventare consapevoli del suo significato è come aggirarsi in una grande biblioteca senza toccarne i libri. (Manly P . Hall)

Questo è quel o che s legge aprendo il sito internet il cui ndirizzo m ha inviato A fonso per permettermi d conoscere i mondo degl Illumi nat , quel mondo che l’artista vive come presente Qu ho trovato la sto ria de ’Ordine degli luminat , e sue or gini, i suoi metod e la sua inf uenza negli eventi mondial Alfonso vive così intensamente questo mondo da scrivermi “La finzione della realtà che governa i mondo s riflette nel e m e opere, un ambiguità che riba tata di segno, riemerge in un’idea di ‘ con fusione’, sobbarcandomi forse coraggiosamente e pa radossalmente come valore e come riferimento” e da farne il noccio o centra e e l’assil o pregnante de la sua ricerca artistica n ui c’è una non troppo velata missione que la di renderci consapevoli de poter

E n z o B a t t a r ra
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che occultamente reggono i mondo e della fals tà creata, sotto forma di realtà n cu questi poter ci fanno vivere Lungi dal volere contradd re ch possiede una ver tà e per questa è disponibile a sacr ficare la propr a vita e, ancor di più, a dedicare la ricerca artistica de a sua v ta, ma quando sono solito imbattermi n questi argomenti non posso fare a meno di pensare ad Ange i e Demoni d Dan Brown o ancor di più, al d alogo tra Pim e Lia del Pendolo d Foucau t d Umberto Eco. I mondi esplorat dagl scrittori citati appartengono al o stesso mondo abitato dagl Il uminati, quel mondo ove operano sette e soc età segrete che fi nalizzano la loro es stenza al dominio politico attraverso i contro lo spi rituale e religioso, che alterano, per mezzo di conn venze, affratel amenti, aff liazion e manifestazion di fedeltà, il corso degl eventi, costruendo verità alternative verosimili che sostitu scono il vero corso degli eventi, che vengono imposte, al mondo intero, come “la verità” Questo è l mondo che Alfonso “annuncia” o denuncia nelle sue opere, comp otti internaz onali che p lotano l’elez one di Obama, l sabotag g o delle torri geme le per far credere al mondo intero che è stato B n Laden e avere motivo per invadere ’Afghanistan, la storia d Steve Jack son Game e l’organizzato imped mento d svelare i piani degli Illuminati attraverso il suo g oco de ruo i, la supremaz a de l’impero britann co non più basata sul a guerra, ma sullo spionaggio attraverso simbo i gno stico luc ferini e altro ancora che fa sempre rifer mento ai poteri occulti e al a finz one stor ca Nasce cos l’installaz one The I lum nate Mi lennium R tuals 2008, che ritrae la regina El sabetta avvolta dall’oscurità, con gl occh e a bocca ch usi, così come serrata è a bocca dell’alieno che le sta dietro, a sim boleggiare un potere che si fonda sulla segretezza, caratteristica di ogni potere che si prefigge d durare ne seco i. E, ancor d più, il messagg o dell opera diventa evidente con l’introduz one de simboli gnostico lu cifer ni prettamente anglosassoni, come la volpe e i corvo, o la sbava tura di sangue che s intravede su le labbra, a busso a e i disco volante rappresentato al posto della corona n testa alla regina Nel ’ opera cam pegg ano, ancora, oltre al d sco volante emb ema delle logge massoni che di alto ive lo e simbolo dell’unità dei frate li e della loro conoscenza condivisa a cuni “Orbs, sfere di energia, utilizzat , a parere dell’artista, “da forme di vita interp anetarie/ nterdimens onali per osservare la vita sulla terra ed altri pianeti” I tutto si comp eta con la presenza del sim bolo “Raiufo”, inventato dallo stesso artista, a rappresentare la finestra multidimensionale attraverso la quale guardare gli eventi.

P ù comp esso nei suoi significati esoterici è l’insta laz one I lum Nati 2013, costituita da quattro uova sode dipinte con pennare lo nero, cin que portauova di p astica, un uovo rosso dipinto con colori acri ici, un uovo d struzzo sospeso, una scacchiera in marmo e a terra sul parquet, campeggia l amb gramma “Illuminat ” in stile newgotic, rea izzato con zucchero a velo, ove simbol massonic e dell’Ordine deg i I lum nati si stratificano e si accalcano.

I pav mento a colori bianchi e neri, o leggermente variato nei co ori ma sempre b cromo, è la superf c e calpestab le rituale d ogni ogg a mas sonica ed è presente fin dai temp dell antico Eg tto Esso è l uogo pre d letto ove si svolgono le iniziaz oni e assieme a fregio a dentell e al a stella f ammeggiante è uno dei simbol principali del ’Ordine po ché a sua bicromia rimanda a l’anteposizione de bene e del male presenti

nella v ta umana

Di diverso sign ficato è invece l’uovo, n partico ar modo ne la simboli stica cr st ana per l suo rimando continuo alla nascita sia fisica che sp r tuale Esso rinvia contemporaneamente sia al a vergin tà di Maria sia alla sua fecond tà. Ne Pr mo Rinasc mento, per odo di colti riferi menti alla civiltà greco romana, esso r mandava alla leggenda di Leda, moglie del re di Sparta, fecondata da Zeus sotto forma di cigno che an ticipava a fecondaz one d Maria Vergine per opera dello Spirito Santo.

In un tempio della città di Sparta, pertanto, c ’ era un uovo sospeso a soffitto, richiamato nel a storia dell’arte anche da Piero de la Francesca nella sua Pa a di Brera del 1472 e de la Madonna di Port Ll gat del 1950 d Salvador Dal

Di diversa origine è la leggenda che narra d Mar a Maddalena che s era recata da T ber o dopo la resurrezione di Cr sto El a, nell’annunciare la resurrezione, mostrò all imperatore un uovo. Questi d chiarò che era impossibile ritornare dal regno dei morti com ’ era impossibile che un uovo bianco diventasse di colpo rosso. Improvvisamente ’ uovo camb ò colore contraddicendo le sicurezze dell’ mperatore.

L’uovo ha anche l sign f cato d’in zio i roman , infatti, usavano la di zione “ab ovo ” per signif care l cominciare da capo, poiché i loro ban chetti niziavano con l’uovo L’installazione Obsama 2009, un collage d carta e olio e acri ico su tela, è centrata sul cosiddetto “inganno Obama” sull’elezione al a presi denza degli Stati Uniti di Barack Obama L’artista propende per una ve rità dei fatti che attribuisce al mil ardario ebreo ungherese George Soros e al a sua gag internazionale, cost tuita da una folla di attivisti liberali, la responsabil tà di aver portato Obama a la presidenza. Le mot vazion d tale complotto, che falsificò il certificato di nascita del cand dato per e iminare la prova del a sua incandidabilità, sono r scontrab i nelle scelte operate dal o stesso per “ r ngraziare” i suoi patrocinatori, come l’aumento de defic t di bilancio, il nuovo p ano d salvataggio d Wal Street, i controllo de la General Motors, la soc alizzazione del assi stenza sanitaria, la depredazione del Tesoro da parte di Goldman Sachs, la concessione de poteri al a Fed e l’espansione del e guerre globaliste in Asia. Tra i progetti da real zzare ce ne sono tant a tri che dovrebbero mettere a repentaglio la pr vacy di tutt e ampl are l controllo su tutta la popolazione attraverso l'inserimento di microchip sottocutanei. Nell’opera campeggia il r tratto del pres dente sul viso del qua e colano i colori della bandiera, mentre da l’a tra parte le stelle sono de puzzle realizzati con le foto del e vittime dell’11 settembre A centro n alto, sopra a fronte, è rappresentata a sol ta astronave e sul bordo superiore dell’opera il simbolo dell’America, la statua del a l bertà L’origine d quest’ultima, per altro, essendo stato un rega o del a Francia a l’America, pare essere di der vazione massonica ed è una copia del l’ cona che campeggia sul a Senna

Secondo la m to ogia masson ca, le Statue della L bertà s mbo eggiano la Regina Semiramide e Iside. Il So e che c rconda l capo della Statua è anch’esso un simbolo d origine ermetica

Entrambe le Statue de la Libertà reggono n mano la torc a che simbo legg a l’i lum nazione, la Luce, la Conoscenza ed è un segno della Tra d z one Primord ale e Unica

Tra e opere presentate ha una sua peculiarità l’installaz one Illuminat

card game 2013, costituita da una serie di d segni rea izzati dagli stu denti di un Istituto Comprensivo ove l’artista insegna, rea izzati con matite co orate acquerellabili su carta e con acri ici su tela L’opera fa riferimento al caso di Steve Jackson del 1990, creatore di gio ch d ruolo, il qua e nel progettare un nuovo gioco, che si sarebbe chia mato “I luminat Il Nuovo Ord ne Mondiale”, o, in breve “ NWO”, aveva ant cipato il piano degl Illuminat e del loro Nuovo Ordine Mon d ale. Pare che tra le varie carte che prevedevano eventi futuri ed eventi descr tti dal a B bbia tre de le sue carte preannunciassero g i eventi dell 11 Settembre

Sembra che Steve conoscesse i piani degli I lum nati e per evitare che potesse svelar i, attraverso la pubbl cazione del suo gioco d ruo o, abbia ricevuto a visita de Serviz Segreti che, tra e tante cose, gli hanno se questrato tutta ’attrezzatura nformatica e, in particolar modo, i file che conteneva il g oco “I lum nista BBS”.

L’opera Raiufo/Monarch del 2004/2013 non è a tro che un ’ nstalla zione/video costituita da una tenda di lino con r camo nel ’ordito, con la scritta “Ra Ufo” separata dalla farfalla simbolo de la Rai, ma anche s mbolo della programmazione “Monarch” real zzata con due vo t spe cu ari, (profi o d Marcel Duchamp)

Essa simula un network televisivo extraplanetario, una "finestra" che s apre su uno spaz o multidimens onale senza confini geografic , pol t ci e rel gios , su possibi i mondi alternativi, apert e illusori dove lo "spet tatore" viene invitato a tuffarsi per captare, in modo sorprendente, l es senza del reale. L'artista proietta sulla tenda un v deo, realizzato in co laborazione con un noto regista che conosce bene gli lluminati, nel quale a cune ragazze/modelle interagiscono con ' opera.

G i schiavi della programmazione “Monarch” sono princ pa mente di sesso femm nile, perché in possesso di una maggiore tolleranza al do lore e perché tendono a d ssociars più facilmente rispetto a masch Pare che l programma “Monarch” si basi sugli obiettivi Nazisti/Illumi nat di creare una razza superiore, in parte attraverso la genetica G i “schiav ” vengono utilizzati da var e organizzazioni collegate con “ ’él te” mondia e in settori come l’esercito, o sport, la sch avitù ses suale e ’industria dell’intratten mento che fa di oro delle star.

L’opera Ra ufo W T.C 2009 è un ol o su te a e raff gura le torri gemelle d New York al momento dell impatto o dell’esplosione. Essa tratta a tematica de terror smo internazionale usato come deterrente per spin gere la popolazione a r nunc are al e proprie libertà personali in camb o della sicurezza che le class dominant dovrebbero ass curare Dalla di struzione del vecchio ord ne mond ale, centrato su bipolarismo e sul a guerra fredda, doveva discendere una maggiore tranqui lità e serenità che avrebbe portato a popo azione a sceg iere liberamente e democra ticamente Questo fatto non sarebbe stato molto condiviso dal e lobby che gest scono i potere, per cui ecco ’11 settembre, come pre udio di grandi avvenimenti futuri.

E ancora Illuminat /L'élite 2013, installazione che “invade” tutta una parete della ga leria, costituita da sei d pinti a olio su tela di vario for mato, tessuto damascato, divano rosso, foto work in progress e perfor mance, I f gli del e ste le de 2006, un olio su tela e statuette in resina la video/installazione Incontro ravv cinato del IV tipo del 2013, Just Mar ried E B E del 2013, un dittico a olio su cartoncino Muril o, Versus Po

pulum del 2013, installaz one con ca co in gesso, con mpresso Rai Ufo in negat vo e statuette in resina, Ho ogram P anes de 2013, instal a zione costituita da una Borsa Term ca Elettrica, un mappamondo n spu gna antistress e un aereo d carta gommata dipinto in acri ico e tante a tre instal azioni e opere nel e quali riecheggiano da un lato e tema tiche del terror smo internaziona e e de l’asservimento de l’uman tà alle lobby de potere, mentre da l’a tro lato emerge la presenza aliena che protegge l’umanità e che s manifesta nelle grandi anime che sono vis sute e vivono in mezzo a no , per f nire con Interview/Ra Ufo del 2013, installaz one esterna al a ga leria, costituita da un furgone b anco con adesivi che simulano l logo della Rai in “Raiufo”, con all nterno un agenda ed un microfono con simboli del novello canale “Raiufo” e con avvenenti ragazze in maschera che emulano n modo ironico l il luminante opera “Eyes Wide Shut” di Stanley Kubrick, accompagnano visivamente i percorsi intern della gal eria

A questo punto viene da ch edersi n che termine la concezione esisten ziale de l’artista, che abbraccia verità a noi sconosciute, sebbene plau sib li, possa generare accadimenti v siv che facciamo r entrare nell’amb to de la ricerca art st ca contemporanea A meno che noi non siamo nteressati a suo messaggio sociale, quel o che l’artista c vuole d re ha poca mportanza, poiché c ascuno d no è sempre mosso da ne cessità interiori a esprimersi Quello che è importante è come lo d ce, come dà forma v siva a suoi messaggi, quanta innovazione es ste ne suo messagg o visivo come ci co nvolge, come c provoca e provocan doc ci rende partec pe de le sue opere, come c incuriosisce e come sti mo a la nostra capacità di comprendere. L’Artista, mettendoc n guardia, cercando di conv ncerci, di renderci cosc enti de mondo che c circonda, ci vuole fare toccare i libri della grande b blioteca dentro la quale ci aggiriamo e lo fa con i linguaggio che megl o conosce, quel o visivo Eg i, per rendere più persuasivo il suo messaggio, ci provoca, c stimola, ci coinvolge, facendo di noi una componente della sua arte

Vi t t o r i o S g a r b i

Antologia / Anthology

Ha smesso di essere un art sta “giovane” Alfonso Siracusa, malgrado per molti, specie di questi tempi, l’età poco p ù che quarantennale po trebbe ancora giust f care una s mile etichetta Diff do da chi crede che in arte essere giovan possa essere una condi zione paragonabi e a quel a degli studenti o deg i atleti Ne la vita or d naria ’età può ndubbiamente segnare una crescita, un ’evoluzione che conduce a una maturità, interiore e professionale In arte, l’età è un fattore relativo di crescita Ci sono gl artisti che seguono un evoluz one simile a quella de la vita ordinar a. Ma ce ne sono tanti altri che hanno dato il meglio d sé stessi in età giovan le, smorzando negli anni se guenti la car ca del a oro proposta espress va. A tri, invece recuperano una gioventù artistica in età avanzata, come in un à rebours rispetto a un’ipotetica maturità deg i anni precedenti Dunque non è l’età l fattore decis vo E’ semmai la capac tà di tradurre le proprie esperienze personali, di vita e d arte, di corpo e di anima, d

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sens e d cervello, in un discorso espressivo che sia avvertito in un modo quanto più necessario ed esauriente, secondo un valore estetico rico noscibi e anche a di fuori della sfera personale In questo senso, si può essere ancora uomin immatur , con insufficient bagagl culturali, con med ocr capacità di comprendere il mondo, ma art st perfettamente maturi. Così come s può essere uomini cresciuti maturi umanamente e intel ettualmente, senza che a ciò corr sponda un ’ equ valenza auto matica nel a capacità di esprimersi artisticamente. Ho visto tant artisti che più erano immaturi, più riuscivano a esprimersi n modo felice Sen tirli parlare era una pena, ma vedere le loro opere era un piacere, una sorpresa continua Al contrario, ho visto tanti art st spegnersi quanto più diventavano intel igenti, acuti e raff nati nel comprendonio, piacevo i all’ascolto Era come se quel e intel igenze non r uscissero p ù a trovare un adeguato sbocco espressivo, d mostrandosi inadeguat quel i che erano stat adottati fino a quel momento. Un sottile equi brio si era rotto, senza riuscire a ripr st narne un a tro Qualcuno o ha capito e si è messo a fare altro, per esemp o a scrivere.

Non so se Siracusa s a già pervenuto al a sua maturazione art st ca o se sia ancora in attesa di conseguirla, sarà il tempo a farcelo capire So d certo che è autore con un percorso artistico già molto intenso, lungo un ventennio di carr era non certo da esordiente d belle speranze come un artista “ g ovane ” tende normalmente a essere considerato

In pr ncipio fu Francis Bacon l suo punto di riferimento la sua pittura stridu a, acerata r tualistica, con i corpo umano che diventa oggetto d sadiche deformazioni, corre ativo oggettivo d un esistenzia ismo di sperato e autodistruttivo ne suo eccesso di é an v tal. Imitare fedel mente un artista così or gina e e caratterizzato come Bacon avrebbe avuto poco senso S racusa se ne rende conto e propone di Bacon una versione fortemente personal zzata, mediterranea nell’abbondanza di tonalità v vaci e prevalentemente calde che si emancipano con deci s one dalle ac dità nordiche dell artista inglese s ntetica ne convenzio nalismo pop de le m miche, forse con qualche vago, inconscio debito nei confronti di L chtenstein, primitiv stica ne l’essenzia ità e nel ’imme d atezza de la costruzione

Una pittura drammatica, ma non disperata, attraversata da flussi d di sagio interiore che plasmano le figure e le stiracch ano come se fossero d gomma o di fumo, sconvolgendone irrimediabilmente l’aspetto, con esiti che da una parte r evocano il Brut d Dubuffet da l’a tra non ne gano il recupero di certa espressività fauve che in un sic liano, specie quando s vedono opere sul t po di Process one n Sici ia (1987), non potrebbe non farc rimandare a Guttuso In questa fase “baconiana”, g i Autoritratti test mon ano bene di quanto fosse dom nante la volontà introspettiva dell’autore, sp etata ne suo manifestars e poco ncline all’autocompiac mento, sintomo prec so di una r cerca d’ident tà che doveva investire Siracusa come uomo non meno che come artista All’ nizio degli anni Novanta, Siracusa cerca nuovi stimoli e contemp a nuovi orizzont . Non più l’accanimento su la figura, ma visioni in qualche modo più serene, sebbene sempre a imentate da un vitalismo pan co che è ancora in continua ebollizione. Lo sviluppo della serie de Dischi volanti, ispirata ai “contatti” con g i extraterrestri che ven vano raccon tati da vis onario svizzero Eduard “Bil y ” Me er in alcuni libri di suc cesso, alterna disponib lità a f gurazioni di tipo “transavanguardista”

un po ’ alla Palad no o alla Cucchi (Messagg o da le Pleiad , 1990), con un nuovo paesaggismo d resp ro per n ente loca e, fra i Paesaggi ane m ci di Schifano e que li più corposi di Frang , malgrado il consueto ri ferimento geografico a la Sic ia Aleggia però, sull’uno e l’altro, una componente d esoterismo fantasc entif co che immette ne soggetti iro nia, estranea alla ser osità de a Transavanguard a come a la na veté neo naturalistica d Schifano, a la spiritualità ambientale di Frangi come a la stessa fase “baconiana” di Siracusa, anche se il fascino per la di mensione extraterrestre e la Paleoastronom a cominciano a diventare per l’artista cose su cui non è l caso di scherzare troppo La propensione al d vert ssement s esplica negli anni seguenti, v vacis simi e partico armente variati ne le soluz oni espressive conseguite at traverso uno sperimenta ismo che è inizia mente di tecniche e material atipici, pr ma ancora che d forme fra mo tepl ci suggestioni che r per corrono originalmente d verse esperienze de la tarda Avanguardia, da New Dada al Nouveau Réalisme, da Pop inglese all Arte Povera e alle propaggini più estreme dell’ nformale segnico. La figurazione soprav vive, ma in una forma che d frequente r duce a minimo a funzione della mimèsis naturalistica: è rimando a un’iconografia del ’inconscio, quasi codificabile nel a sua regolar tà come nei casellar di Camp ener getici (1995) o di Decennio senza nome (1997), che traduce n immagin memorie personali e collettive su cui innestare meccan smi creat vi d fantasie a catena, del tutto mental , con accostamenti inus tat e conti nue sovrapposizioni che sembrano volere sfiorare il l mite del ’irrapre sentabi ità.

Rose, bambin , sfingi, astronav , marzian , piram di, si a ternano libe ramente su sfondi di un universo ste are, come misteriosi linguagg che, anche quando non c risu tano interpretabi i, sembrano promet terci la rivelaz one di segret decisivi. E’ in queste assoc azioni criptiche, in queste sciarade, in questi enigmi che è nascosta a verità, pare dirc con il sorriso in bocca Siracusa, uomo venuto da un futuro galattico, un po ’ mago, un po ’ profeta, un po ’ cialtrone, perché non potremmo concepire i maghi e i profeti senza attribuire loro, da uomini m sera mente egati alla preved bilità del a rag one, una qualche dose di c al troneria. Noi st amo al gioco, perché in qualunque direz one ci conduca risulta piacevo issimo, ci fa tornare bamb ni fra i bamb ni, pront ad ascoltare col giusto trasporto le stor e incredibi i e meravig iose che c vengono raccontate.

D o p o i l c o n c e t t u a l i s m o d e a s e r e d i “ R a i U f o ” , c o n l o g o d e a r e t e t e e v i s i v a c h e d i v e n t a m o t i v o d g u s t o s e e a b o r a z i o n i , e e s a c r i l e g h e v a r i a z i o n i s u l t e m a d e l l a p i ù t p c a i m a g e r i e c r i s t i a n a , f r a a s t r o n a v s i m b o l i e g i z i , a l l u n g a m e n t d e e o r e c c h e d i Pa d r e P o e m o l t p c a z i o n i d e g l i o c c h i d e l B a m b i n o G e s ù , A l f o n s o S i r a c u s a t o r n a s u l p i a n e t a Te r r a e s c o p r e n e l l a t e c n o l o g i a d i g i t a e u n o s t e r m i n a t o c a m p o d a p p c a z i o n e d e s a r c a s m o p i ù d i s s a c r a n t e S o n o i n p a r t i c o a r e l e c o p e r t i n e d e l l e r i v i s t e, p i ù o m e n o m m a g i n a r i e, q u a c h e v o l t a p ù c r e d i b i l i d i q u e l l e c h e v o g l i o n o p a r o d i a r e, l o s t r u m e n t o c o n c u i e v i d e n z i a r e g l i a s p e t t i p i ù r d c o l i d e m o n d o d e ’ a r t e e d a r e s a n o s f o g o a l p r o p r i o e s i b i z o n s m o, f r u s t r a t o d a l a m e d o c r i t à d i u n c e r t o t i p o d i m i l i e u U n a r i s a t a v i s e p p e i r à , d i c e v a u n o s l o g a n d e g a n n i s e g u i t i a l S e s s a n t o t t o U n a r i s a t a c o s m i c a n e l c a s o d i A l f o n s o S i r a c u s a O r l a n d o, p r o v e n i e n t e d a e

P l e a d i o d a c h i s s à q u a l e a l t r a c o s t e a z i o n e

In Catalogo, Vittorio Sgarbi, Antologia/Anthology , ed LibroItaliano World, Ra gusa 2007

D a r i o O r p h é e L a M e n d o l a

Inside Alfonso, around Hardcastle

I percorso artistico di Alfonso Siracusa Orlando è caratterizzato da uno sguardo rivolto ai l nguaggi contemporanei e al e risorse della new te chnology, iniz ato con a pittura classica, ma alimentato da un ' nces sante ricerca esoter ca Terminata 'Accademia di Belle Arti di Firenze, e passata una proficua esper enza con M che angelo Pisto etto, alla fine deg i anni '80 'artista s ciliano com ncia a un re e sue conoscenze tecniche alle p ù nnovat ve vis oni del mondo artistico del settentrione europeo, con l'ob ett vo di naugurare una c fra sti istica inconfond bile. Di questo per odo sono i suoi studi su l'ufologia, l alch mia, a cu tura di massa e le cosp razion ; stud che conflu ranno nel e opere come una costante s mbo ica, quasi una firma de l'autore, almeno f no alla metà deg i anni '90. Dopo nnumerevol autoritratti, paesagg terrestri e al en , r v sitazioni di rituali religios , sketch di contenuto satirico e a terazioni grafiche, una notevole svolta estetica nelle composizioni de l'artista viene causata dalla tragedia del '11 settembre Qui Alfonso Siracusa Orlando cominc a a espandere a sua forma espressiva con un m x d med a, seppure n precedenza sporadicamente presente, adottando different generi: a tridimensionalità de le installaz oni (v sive sonore, olfattive e tattil ), g i nterventi site specific, la digita art, la sintesi del concettuale. L'imposs bil tà di far rientrare il avoro di Siracusa Orlando in un unico comparto espressivo ha alla base due motivazioni innanz tutto la per sona ità del 'artista, rivolta all'esplorazione antropologica e soc ale, mai fissa sulla rea tà condiv sa; da l'a tra i tentativo di tradurre in un mag g or rea ismo la confusione et ca dell'epoca in cu v v amo Nei dettag i, l'operazione di A fonso S racusa Orlando per "The Hardca stle project" è art colata da tre itinerari, dei qua i qui sotto i sottoscritto desidera esporre un'interpretazione cr t ca Ciò che leggo e nterpreto n queste opere, sia chiaro, per alcuni non mostreranno orientamento e saranno soltanto diffici es nugae. Ciò che le labbra d chi giudica secer nono proviene dal suo cuore.

Primo. Tutto parte nella stanza centrale di Villa Aurea. L'artista, n rife rimento alle vicende biografiche del mecenate, e n virtù di un rapporto epistolare intrattenuto personalmente con Alexandra R chardson, l unica che ad Hardcastle ha dedicato una pubblicazione degna di essere chia mata tale, ha proposto una sua personale anastilos in ch ave contem poranea S i r a c u s a O r l a n d o, i n q u e s t a i n s t a l l a z i o n e i n t i t o a t a E i g h t Towers (2018), intende ovviamente riflettere sui cambiamenti urbani st i c i i nt e r c or si ad A g r g e nt o, og g i ne l suo m assi m o " sp e nd or e " c e mentizio.

La colonna d Erac e, quas fosse l'ultima fatica costru ta dallo stesso eroe greco trasformatosi drammaticamente n palazzinaro, è composta

da forati posti l'un l'altro, che appaiono pericolanti, e son retti n piedi da semp ice gesso A la sommità, delle riviste d Flash Art e un vasso o in acc aio inox scimmiottano alla meg io la decorazione per un im probabi e capitel o

La colonna di Siracusa Or ando è un affresco affiorato per caso su una po aroid che, paradossalmente, è stata scattata da qualsias tu rista contemp ando lo skyline della città: né p ù né meno. Sul p anoforte, di proprietà del Parco Archeolog co, l'artista ha scelto d inser re un r tratto giovani e del mecenate, g ocando su la compo nente evocativa della musica

Secondo A l'esterno, ne dintorni de busto d Hardcastle scolpito da Disma Tumminello, l fruitore trova una band era, New people elected (2019), con dodici stelle in cerchio, che rappresentano le popo azioni europee, e che sventola mossa dal vento agrigentino La corona di ste le posta a fondale del busto mira a una sorta di santificaz one del mecenate: un 'aureola la ca. È un chiaro r ferimento al carattere reli g oso nascosto della bandiera, al a Brex t e a l'indebo imento del a comunità europea. I contesto politico viene tradotto da l'artista in un linguaggio contemporaneo

Terzo Sempre all'esterno, accanto a imponent a beri, vi è The g ft (2019), un uomo mpiccato a testa in giù Si tratta del simbolo esote rico de l'appeso, con abiti della Royal Engineers Che l'appeso n que stione sia Hardcastle è superfluo aggiungerlo Il punto più importante è che, simbolicamente, questa figura vuole denotare il dono che certi uomin fanno di di sé stessi, credendo in qualcosa, anche se con do lore; non riversando il proprio odio n altr , ma i proprio sangue in testa Ciò che questa instal azione vuo e comun care ha un carattere duplice:

a

) I l m o n i t o. A d a v e r i m p c c a t o q u e l l ' u o m o è l a c i t t à c h e, d e g l i

s f o r z i d e l m e c e n a t e i n n a m o r a t o, h a r c a v a t o d e l b e n e e l o h a a n c h e d i m e n t i c a t o

b) La riva sa Il punto di vista dell uomo, anche se capovolto, r mane privilegiato; e la spiegazione ricavala da te Epilogo I tre punt ruotano intorno alla tomba di Hardcast e, apposi tamente ricreata in marmo da A fonso Siracusa Orlando che si trova in un rapporto dia ett co princ pa mente con tre opere figurative una re nterpretazione del Temp o di Castore e Po luce di Francesco Loja cono, nt tolata The gods wi l come back (2017), un panorama del a Va le dalla cui rizosfera fa capo no una d vinità extraterrestre, The garden of vis on (2018), e un acquerel o su stampa originale a bu ino, Fantast c trip in Sici y (1999)

From trash to Girgenti

Se la lettura di queste r ghe è stata sp nta dal desiderio di capire qual cosa in più sulla mostra, dissuado mmediatamente Sono certo che tu, fruitore, hai cercato risposte prima in te stesso, e po confrontan doti con qualcuno. Le tue domande avranno osci lato da «Cos è que sto?» a «Perché sono qu ?» fino a «Non è vero: non mi sono ch esto proprio nul a!». È normale; oggi è normale.

Tutto ciò è accaduto a causa d una lacuna, la quale non è da rintrac ciare nello sti e dell art sta, e nemmeno nel tuo gusto; bensì nel 'im possibi ità, sia de l'artista che tua, di co locare l'idea intuita e ciò che

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s gnifica veramente (o chissà cos ' a tro) all'intero delle sicure leggi del 'arte, va ide per seco i e adesso vaci lanti Legg che l'hanno resa, in s eme alle esper enze che di essa facc amo, un motivetto fischiettato mentre s sta a la toi ette a urinare

È bene che tu sappia che 'arte contemporanea, per quanto fischietti allegramente con te, non ha p ù nulla di sicuro: è più facile, più diffici e, più v va, più morta, più comun cativa più moralista e p ù s lente dell'arte passata Oppure no E in quanto nsicura, con il resto deg i aggettivi an notat , essa non può essere trattata come una bambola da col ezione Oppure s

Ovvio Non tutti i suoi prodotti sono buoni, seppure abbiano dell'este tico, e anche se non c'è nessuno n grado di affermarlo (invito a diffidare da chi non dub ta) È la colpa non è da mputare agl addett ai lavor E no! Sarebbe troppo riduttivo Quel o che mi chiedo è questo: coloro che si lamentano tanto del a v ta del 'arte, nella veste di fruitor cosa hanno r chiesto? Rispondo io: nulla.

Qui l mio compito è raccontare una stor a. Una stor a che in zia in modo assurdo, essendo una storia d'amore, e f nisce in modo tragico Dai non poteva che andare così!

Siamo alla fine del 'Ottocento, in Inghilterra; quel l'Inghilterra furbastra che di ruber e, in ogni angolo del mondo, ne stava facendo a b zzeffe In questo seco o girovagano ancora, con e proprie so idiss me gambe, e tes scritte in un l bro che r porta la data 1763 (prima ediz one), inti to ato Geschichte der Kunst des Alterthum, firmato Johann Joach m Win cke mann.

A puntare g i occhi su quel e pagine è un giovane che, più avanti se condo a cuni vestirà l uniforme della British Navy, secondo altri de Royal Engineers inglese: sir Alexander Hardcastle, promettente giovanotto, ni pote di John Herschel, inf uente astronomo ing ese e inventore di una parola "fotograf a " , da parecchi ann su la bocca di tutti Ad A exander e parole di quel fortunato libro di W nckelmann cambieranno la vita Soprattutto queste, credo: «Il concetto di be lo è come sp r to distil ato dalla mater a»

I periodo non è dei migliori L'Europa, que l'accozzag ia di naz oni un te da una moneta, come da sua tradizione sta leccando le ferite d una del e tante guerre che l'hanno v v f cata; e i suoi oscuri governant sono pront ad accoglierne felicemente de le altre. Una in particolare, mentre Hardcastle legge W ncke mann comodamente seduto sul divano di casa, sta per arrivare, alla quale egli partec perà. Una guerra mo to grande; terribi e e distruttiva Che però non basterà a placare a voglia di mal vagità posseduta da questo strambo cont nente Tanto che ne arr verà un 'altra, peggiore, pochi anni dopo E altre ancora, sì; ma con molta meno ostentaz one di armi Hardcastle, con il grado da capitano, a la Prima Guerra Mondiale sarà ch amato da la Marina ne 1914 E fortunatamente uscirà v vo da con fl tto. Vivo e con un desiderio: trasferirs a Girgenti ( 'attuale Agr gento) in Sici ia, esaudendo i des deri che aveva alimentato da giovane, eg gendo le meravigliose pagine della stor a dell'arte.

Secondo alcune testimonianze, n realtà poche, Hardcast e giunse nel a Città dei Templi a quarantanove anni Era stato n visita nella bella To scana E g i era tanto piaciuta

La "vogl a di Ita ia" ben espressa da Goethe ne suo V agg o e da Sten

dhal ne le sue Passeggiate, sim lmente alle teorie p aton che di Winckel mann lo conv nceranno ad approfond re a Pen sola E cos , salito su un treno, raggiungerà a fat ca quel a c ttà che, di orrori architettonici e po

l tic , ancora ne aveva visti per fortuna pochi (poveretto: non oso m maginare a noia accresciuta in vagone se oggi, da Roma ad Agrigento, di ore ce ne vogliono più di qu ndici; con anche due e, a volte tre cambi...). Tuttavia, nutile perders n giri di paro e. Ad Hardcast e Gir genti piacque; se ne innamorò. E a rag one, aggiungerei: se pensiamo a come doveva essere ne 1921, quando i capitano arrivò, e se pen siamo soprattutto che tanti ndigeni divenuti negl anni cinquanta pa lazzinari, ancora erano in fasce

In r spetto alle usanze loca i del tempo (soprattutto e usanze dei ricch g rgentini), anche lui costru rà una casetta in piena, p en ssima Val e de Templ ; precisamente tra il tempio de la Corcordia e quello di Erac e, a tempi zona di pascolo per pecore e capre, come una trasognata Arcadia, e non boulevard in arenar a per turisti vestit al a Decath on.

Il capitano, trovandosi mo to vic no a porta Aurea, che osservava ogn pomeriggio alle 17:00 mentre da perfetto inglese sbevezzava il suo tè, perdendo lo sguardo con i sole che si spegneva un po ' in mare un po ' d etro verd co line, decise d ch amare casa sua "Vil a Aurea" Un nome a t sonante Sì un nome giusto per un mecenate che si rispett

Per dodici anni i capitano tenterà di dare ordine ai ruderi, o forse è me g io dire alla Politi agl «avanzi» di quel popo o che, mossi da la voglia d agonismo, imperia ismo e smania di potere, diedero vo to al a nostra comunità economica; quel popo o che è passato alla storia come co struttore di un "mitico" st le di vita: i Grec .

La città di Girgenti, per dire a verità, aveva tentato prima di Hardca stle di innalzare ciò che degl immensi greci, clamorosamente uccis da la loro stessa boria era rimasto. Erano anche iniziati i lavor , un g orno de la seconda metà dell'Ottocento Ma quei lavori non ebbero mai inizio Il fastoso passato se ne stava dorm ente sotto strati e strat d terra e selvaggia macch mediterranea

Era m sera, Girgent , come lo è ora con tante voglie dalla tip ca irruenza ellenica, al mentate durante e tornate elettoral , nelle segreter e poli tiche, ai bar, a mercato de venerdì, etc. Con tante vog ie che f niscono per scontrarsi, inesorabilmente, sulle spallucce deg i noperosi c ttadini. Hardcastle cominc ò a comprare terre e a finanziare scavi, alla ricerca d Akràgas. Tra i success : i temp o di Vulcano, il tempio de Dioscuri, i tempio di Demetra, ' acqua, la corrente elettr ca, etc. Poi attraverso un accordo con il governo, quel governo che faceva spar re nel nulla co or i quali non adoravano e baciavano l petto musco oso e v lloso del Duce, ecco che arr vò l'anastilos del tempio d Eracle Proprio neg i stessi anni, gli Stati Uniti " pensarono " al mecenate due volte, il linea con tutto ciò che aldi à de l'Atlantico è sempre arr vato qu da noi, dag i stermini ag i hamburger Per prima cosa, g i dedicano la copertina del Times; il mecenate apparve d nanz a le colonne erette, fiero del suo avoro. Per seconda cosa, fecero crollare Wal Street e, con seguentemente, fecero perdere ad Hardcastle tutti g i aver . L'inglese tentò di continuare gli scavi. Ma cadde n depressione e venne ricoverato al manicom o di Agrigento, che n quell'epoca era il p ù grande del mondo (ammetto che quando lessi questa not zia non m sorpresi affatto)

Un giorno, di un caldo luglio, morì asciando a posteri questo desiderio essere sepolto al cim tero di Bonamorone, con una finestrella sul muro d c nta, per osservare in eterno quei beni archeolog ci che egli aveva amato e portato a la uce

È quest ultima vicenda che m ha ispirato l titolo "The Hardcastle pro ject", assegnandolo a le insta lazioni site spec f c d A fonso Siracusa Orlando, l quale ha presentato al Parco Archeo ogico de la Valle dei Temp i la richiesta de la mostra tr buto al mecenate tre ann fa: quasi un record burocratico!

Ma perché "The Hardcastle project"? Mi spiego Sempre tre anni fa, per la prima vo ta, andai al cimitero per un sopralluogo (mi rammaricai che nessuna scuola mi avesse accompagnato ì De resto e scuole fatte ad Agrigento m sono servite soltanto per conoscere degli nsegnanti iste rici e violenti, perciò lasciamo perdere) Arrivato da capitano, mi colpirono la scarna composiz one della tomba e le fog ie secche degl alberi cadute sulla lastra di marmo. Mi affacciai alla finestrel a, ultimo " segno " architettonico dettato dal e u t me vo lontà del mecenate, e osservai. Ma di Templi, da l , i mio sguardo non ne incontrò: solo una bel a vegetazione, abbandonata insieme a lucci cant cessi in ceramica, bottigl e di p astica e var sacchettini del super market colm di mmondizia Ecco, ad Agr gento è tutto così: capovolto I cittadin non conoscono un solo verso del poema scritto dal filosofo che qui è nato; citano a c****o P ndaro perché ha detto quella frase falsa, pagata dall'ar stocrazia c t tad na; hanno distrutto più di quello che potevano, e quello che è r ma sto o hanno regalato per completare lo sfacelo; il centro storico è inv sibi e da dintorni, ed è del tutto imploso e, solo per essere brevi credono che Pirande lo abb a vinto il prem o Nobel per meriti d versi da quel i che avrebbe adottato un quals asi etologo. Dunque il senso di "The Hardcastle project" è molto semplice Fa del a finestra su nulla dedicata al mecenate inglese, una metafora c ttadina Fa, de la metafora, un insostituib le prova ontologica Perché tutto, n questa piccola città, è quella f nestra O megl o: tutto è i progetto di quel a finestra!

In cat., The Hardcastle project, testi di Rita Ferlisi, Dario Orphée, Viviana Capa relli, Alexandra Richardson, ediz Parco Archeologico della Valle deiTempli, Agri gento 2019

R i t a F e r l i s i

Beyond dreams Poesia eretica di una visione Alfonso Siracusa Orlando e the Hardcastle project.

Alexander Hardcastle, erede d una unga e famosa serie di nglesi che s soffermarono con meraviglia e passione ad Agrigento, come è noto fu mecenate generoso nella ricostruzione e nel restauro de Templi, e nell attenzione alle emergenze della Val e Fu fautore del 'anast los del Tempio di Ercole con le sue otto colonne, finanziò r cerche presso il tem p o d Vulcano, e con lo spirito pion eristico de cercatori d'oro sognò di ndividuare la sede del Teatro della grande Akragas, che persona mente

finanziò con cinquantam la lire Immagin amo, come traspare velata mente dal e sue lettere al ' am co Francesco Sinatra, a Paolo Orsi, allora Soprintendente al e antichità della Sici ia, e a Pirro Marconi incar cato degl scavi, la sua profonda delusione, o sconforto, per non esserv riu scito, e subito il des derio d dedicars ad altri scavi e restauri de Templi. Rievochiamo con amm razione la sua abnegazione a r portare i uogh sacri agl uom ni e agli dei ai loro antichi fast .

Numerose sono le font epistolari e gl studios che ci hanno permesso di stor c zzare a figura affascinante del Capitano ing ese Alexander Hardcastle, v ssuto a cavallo tra Ottocento e Novecento e approdato ad Agrigento nel 1921 Qui v sse ne la sua residenza di V lla Aurea che aveva acqu stato poco dopo il suo arrivo, e qui rimase fino alla morte, a v v e n u t a n e l 1 9 3 3 n e e s u e s t a n z e d e l l ' o s p e d a l e p s c h a t r i c o d e l l a città dei Templi E' sepolto presso l cimitero monumentale d Bonamo rone, da dove un "quadro", una f nestra rettangolare posta alla stessa a tezza de la lapide, gl permette di amm rare l tanto amato paesaggio, con l quale s fusero le travagliate vicende biografiche ed es stenzia dei suo ult mi anni. Scorrendo la bibliografia dedicata a la sua storia e alla sua vita, Hardcastle ci appare un personaggio schivo e appas sionato, sulla cui figura privata aleggia una rispettosa r servatezza da parte degl studiosi

Nel suo percorso artistico Alfonso Siracusa Orlando, art sta di grande virtuosismo disegnativo spesso travest to da eresia pop si imbatte n Alexander Hardcastle attraverso font e test mon anze, ne viene cattu rato e o riconduce al a propr a complessa m to ogia individuale, un m maginario r cco di rimandi al versante oscuro della creatività come capacità rive atr ce di una realtà nascosta. Siracusa è attratto dalle legg dell'esoterismo, da riflession poetiche non consuete e da misteri che si celano a di là di c ò che risulta sperimentabi e e r petib le empirica mente L'art sta pensa Alexander Hardcastle, ritraendolo e rievocando in man era mu t forme la sua figura, attraverso i molteplic e contrad d ttori l nguaggi d una creatività che riesce a captare gli umori l quid del contemporaneo, a flu dità del e relazioni e il diven re rap do che le consuma S racusa Orlando è apparso desideroso, ne l'ideaz one e svi luppo di Hardcastle Project, di eleggere l Capitano inglese a cona della necess tà e del a fame di ideali del 'umanità d ogg , troppo spesso in consapevole di tale b sogno, eppure sofferente per l assenza di be lezza e d et ca collettiva condivisa. La mostra, a ben vedere, è la rea izzaz one d una vo ontà d far rivivere, ontano da ogni esito commemorat vo, i “progetto” di un sognatore, un artista de la vita un uomo di rara coe renza e dalla sconfinata generosità In Beyond Dreams (2019), r propo siz one fedele della tomba di Bonamorone, Siracusa Orlando restituisce attraverso i dipinti che interpretano i templi posti nella sala di Villa Aurea quella vista sul famoso paesaggio archeologico da lui desiderata o tre a v ta che dalla sua tomba non si gode, po chè s affaccia su un a tro scorcio paesaggistico rendendo idealmente giustizia a le sue vo lontà. V lla Aurea fu l'ultimo dono che Hardcastle elargì allo Stato ita l ano, preferendo, come è noto, venderla al demanio pubbl co per una cifra infer ore a que la che avrebbe altrimenti rea izzato vendendo a pri vati: " sono certo che la Sopr ntendenza al e Ant chità provvederà sem pre che a V lla Aurea non sia mai invasa dal pubblico, né danneggiata dagli gnoranti", scrive nel 1932 a l'amico Francesco Sinatra E se il ti

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more d questa nvasione potrebbe sembrare a pr ma v sta m santropo, s rifletta sulle sue cond z oni di sa ute ormai compromesse dal falli mento di una missione, e su la speranza d Hardcastle che tutto c ò che aveva fatto non fosse vano Vil a Aurea era un progetto di vita e uno stato mentale: acquistata nel maggio del 1921, a residenza de l'affa sc nato ing ese vi si protraeva dall'autunno a la primavera, mentre n estate era a Viterbo, a inseguire altri univers archeo ogic da far r v vere. Hardcastle, novello Persefone, rimaneva a G rgenti durante i r gori in vernali a far fior re l'incanto d un sogno Proprio in questo uogo sim bolico si snoda i percorso della mostra di Alfonso S racusa a suo modo mmediato e sentimentale, non pr vo di es t di denunc a nei confronti del violento contrasto tra la disinteressata generosità del mecenate in g ese e la grettezza di quant , comp ice il boom economico, a partire dal secondo dopoguerra resero abusiva per antonomasia la città Attra verso le tre sale l'art sta appare combattuto tra es genze poetiche e spi rito eretico, ampi poet ci che traspaiono attraverso i consueto atteggiamento dissacrante. Un aureola stellata trasforma i canonico e celebrat vo busto bronzeo di Disma Tumminel o, che accoglie muto a Villa Aurea visitatori e turist , n una figura d santo pop che non è nuova alle sper mentazioni dell artista, e veico a una provocazione po it ca adornando la f gura del "santo" Hardcastle con le 12 stelle della ban d era europea

Tuttavia New peop e e ected (2019), questo l tito o del ' opera tra in tervento e ready made, c ntroduce a messaggio che conferisce coe renza alla mostra: il desiderio di mmortal tà. Luoghi e paesaggi etern , quel i del a Va le, a cu ogni artista si è accostato con riverenza, esigono che co ui che i ha tanto amat e curati non venga dimenticato, che non cada ne l'oblio questo grande amore per una bellezza capace di far per dere l'an ma. Così Hardcastle è santo, o s confonde con la terra e l paesaggio tanto amat , mentre la bombo a dell'ossigeno della cultura e della fede ne la bellezza g i permette di sopravvivere, affidata a le no stre cure e alla responsabilità civ le di ognuno di noi (The garden of vi s on, 2018) La bellezza senza tempo de Temp o greco suscita l desiderio di possesso di forme di v ta al ene, anch esse anelanti a far a propria... Ecco che così si inserisce nel nostro fami iare paesaggio ar cheologico uno degl e ementi p ù consoni alla poet ca di A fonso Sira cusa Orlando, l tema iconografico dell'UFO, del proverbiale disco volante che 'art sta sperimenta continuat vamente a part re dagli anni '80 (Messaggio dal e Pleiad , 1994 95). Caratterist ca del 'art sta è l ap propriazione quasi endemica di simboli del popo are contemporaneo legato a la fantascienza, solo apparentemente finalizzata a puro diver timento intellettuale, in rea tà esito rive atore d una realtà nascosta e inconsueta, di cui quello che Schopenhauer e i Veda ident ficavano come i velo d Maya si del nea nell'evolversi del e culture, fino a trasformarsi nella c nematografica matr ce di Matrix realtà ingannevole ma un ca possibil tà di esistenza L'effetto, voluto, è umoristico, al limite del kitsch Ma la fantascienza è una cosa seria, che ha educato le generazioni dag i anni '60 ad oggi all' mmaginazione e a la r cerca, rivelandosi spesso profet zzante di un futuro di utopie negat ve altr ment in mmaginabi e, attraverso i genio d Isaac Az mov Ph lip K Roth, producendo capola vori della cinematografia che ci hanno posto nusitati interrogativi esi stenzial sull'umanità sul tempo, sul 'eternità da 2001 Odissea nel o

spazio a Blade Runner, a la popolar ssima trilogia di Matr x La fanta scienza, amatiss ma da Alfonso Siracusa Orlando, ungi dal cost tu re mero intratten mento etterario, ci ha interrogato su nostro essere umani sul nostro ruolo nell'universo, e, inf ne, su sign f cato e a veri d c tà del a rea tà percep ta e vissuta. Una stampa ottocentesca raffi gurante il Tempio della Concordia secondo e modal tà più convenzional del vedutismo diventa uno pseudo ready made dal titolo romantico, Fantastic trip n Sici y (1999), nell appar zione del disco volante che con i suo oleografico campo fosforescente in zia ad appropriarsi del pae saggio circostante Un intervento eretico e poet co: saranno forse g a ieni a tutelare il "Patrimonio dell'Umanità"?

La f gura del Capitano viene così catturata al 'interno di questo cerch o fantast co, mag co esoter co, in una d mensione d mistero e presenza cara a 'art sta Alfonso S racusa Or ando lungo gli anni ha esp orato dubbi e inquietud ni susc tati dag i eventi p ù eclatanti de nostro tempo: i potere (The I lum nated Mi lennium Rituals, 2008), gl equivoci mister della fantapolitica (Obsama, 2009), le stragi (Biennale di Venezia, Padi g ione Ita ia 2016). L' nterpretaz one esoterica del mecenate inglese de templi c appare attraverso a personificazione d una de le più famose carte dei tarocch : e Pendu (L'appeso): ne l'opera The Gift (2019) l ma n chino a grandezza naturale appeso a testa in giù indossa la d visa della Royal Engineers e ha la faccia di Hardcastle, mentre una sfera della rigeneraz one lo accogl e a vo erlo rendere immorta e con il suo campo energet co radiante Opera apparentemente sempl ce e provocatoria, in realtà racchiude moltep ici s gnificat spiri tua i e teorici, a partire dalla complessa e inquietante simbologia de tarocch : l'appeso simboleggia a solitudine, l'impossibilità d intervenire su reale, l destino ormai passivamente segnato, ma anche a speranza della rinascita (la sfera dal e energie rinnovatr ci), attraverso le capac tà rigenerative dellospaz oede luoghi: equaleluogoèpiùcapacedirigenerarc se non quello della bellezza e dell'arte? Entra in gioco ne la mostra anche quel 'aspetto di r qua ificaz one del paesaggio e del territorio a cui sono deputate l'arte e l'architettura Eight Towers (2018), monu mentale nstal azione tra poverismo e archeologia industriale che ci ac cog ie negli spazi centrali d Vi la Aurea, si ispira a un progetto e a una tematica di primo piano ne la creatività contemporanea “take care ” , prendersi cura 'installazione è l beramente ispirata alla precedente realizzata per il pad glione Ital a del a B ennale d Venezia de 2016, da titolo, appunto, Take care; ma nell' nstal azione d Vi la Aurea non si ri propone i tema del a riqua ificazione de contesti urbani periferici, quanto piuttosto una triste attual zzazione e impover mento della nobile aulicità dell architettura c ass ca Nu la p ù è aureo, né le proporz oni, né materia i: later zi, e ementi in acciaio sottratti al loro banale uso quot diano, e infine, a de ineare l' ntrusione onnivora del sistema del l'arte ne l'individualità del 'art sta, del critico mediatore, e del fruitore, una prosaica pila di riviste F ash Art E' la morte del mito, r evocato nella performance Apol o e la Pit a, che vuole ricondurci alla dimens one sa crale d quel profondo rispetto per l'ant co cos esemplarmente rappre sentato da la condotta del capitano. Guardando nfine più poeticamente a Eight Towers, si osserva un omaggio n chiave concettuale a la perfe zione della class cità architettonica tanto amata dal capitano, archeo logo poeta, perché essa riesca a sopravvivere anche in questo tempo

che non ne è degno, insieme alla memoria d tutti co oro, come artisti viaggiatori, archeologi e mecenati che hanno vissuto e lavorato per renderla eterna Al di là dei sogni Beyond dreams

In cat., The Hardcastle project, testi di Rita Ferlisi, Dario Orphée, Viviana Capa relli, Alexandra Richardson, ediz Parco Archeologico della Valle deiTempli, Agri gento 2019

Pa o l o N i c i t a

Space Invaders

Da dove ven amo? Chi siamo? Dove andiamo?

Le tre domande che ne 1897 diedero l titolo ad una delle opere p ù celebr di Paul Gauguin e d tutta la storia de l’arte non sono né pre sumib lmente saranno ma r solte

Semma hanno segnato l varco a nuove, urgenti ed altrettanto nso ute questioni, per cui, tra i tant , appare sempre più incalzante i dubbio: assù c’è qualcuno/qua cosa che ci osserva o asco ta?

Del senso di solitudine che pervade ogni vita scaturisce l des derio di una conoscenza che oltrepassi a realtà tangibi e per proiettarsi in uno spazio vis vo e menta e fondato su l’incognito

I soprannatura e legato a pratiche re igiose, rituali, magiche, è stato ed è tuttora, un medium d accesso a dimension extrasensoriali o presunte ta i

Attendendo una r sposta, ci si nterroga sulla presenza di altre forme di vita, immag nando corp , volti, figure nebu ose o luminescent dalle ca pacità superumane e dalle intelligenze neanche min mamente intu bil .

Un m to al enato, specie negl ultimi decenni del duemila da un ’ cono grafia nutrita di fumetti, fi m e narrazion fantast che ambientate tra spazio e terra

E mentre volano in orbita le prime navicel e spazia i, a la ricerca d forme d vita “altra” o di d v nità, ci s aspettava come dire? uno scamb o d visite di cortesia, magari che un disco volante atterrasse nel giardino d casa come nu la fosse

Da qui un fiorire nell’ mmaginar o co lettivo d leggende e racconti me tropo itani test mon anze d sequestri lampo a bordo di astronavi e mi steriosi alieni stud ati dai servizi segreti, specie que li americani. Nel gran calderone dei misteri mistico spazial prende forma la pittura d Alfonso S racusa, “Messaggero delle P eiadi” e autore d un me ting pop iconografico che affianca le stimmate agl Ufo, dove l’aura divina s coniuga e trasfonde con quel a emanata dai d schi volanti

Una p ttura che assorbe lo spirito de tempo, stratificando e fondendo nsieme iconograf e differenti, de ineando nuovi simboli devozionali di un mistero extraplanetario

La v ta diviene campo d’ ndagine da le soluz oni più articolate, del e ri sposte moltep ici.

I m racolo si materia izza con segn su corpo parallelamente a l’appa rizione di sagome di Unidentified F y ng Object (UFO): basta saper guar dare a di à del puramente visibile. Non mancano poi riferimenti alla New Age ed a terz occhi dell’ cono

grafia orientale, per una par condicio de mistero multid mensionale

All’imperante razional tà contemporanea a contrapposizione del dub b o, quantomeno l apertura ad potes fantastiche, appare come neces sità davvero insopprim bile

Nelle opere di Alfonso Siracusa non c’è predicazione, ma piuttosto l in d cazione di possib li strade da percorrere ammantate d’ironia. Il gusto dell’eccesso trova una collocazione nsol ta, tra mondi lontan ssim e m racoli casa ingh intrisi di meditato Kitsch ultraterreno

P ttura come vetrina delle possibi ità, dove l figurativo è mezzo comu n cativo per eccel enza, il filo che con uga immagine ed immaginazione Perché dunque affannars al a ricerca di qualcosa che già es ste, si ma n festa ed è presente? Con uno sguardo disincantato, ecco che la mac china del tempo potrebbe essere la nostra, ferma in mezzo al solito traff co delle città

In catalogo The Successive Time, ed. Pleiadi, San Francisco 2001.

F ra n c e s c o G a l l o

Eterno Presente

L'artista traduce in immagin suggestioni provenient da alti concett su l'un verso che ci circonda, quindi sull'enigma rrisolv bile dell' nv si b lità dello spaz o penetrante e abi e su la sua "pesante" mater cità. Da manipolatore, da p ttore, S racusa riversa per ntero, nella costruz one cromat ca e nel a rilevanza del segno, a complessità sempl ce dell im pensabile antropo ogico, tutto giocato nel a contaminaz one tra s mu laz one del a spaz alità astratta e co nvo gimento amb entale circostante Simulazione, questa, de l'impossibile immaginar o d'infinito, fatta in assenza d un mp anto progettua e determinato, ma pensata come un viaggio intorno ad una ritualità di tipo narrat vo Senza paro e, s ' ntende come per equil brare il dato concettuale con quello materiale, con a sempl f cazione che è tip ca del conformars degli oggetti come puri pretesti formali In tutto questo non manca il senso d' ronia, la ca pacità di orientare lo sguardo in lontananza, e vedersi piccolo, dando rilevanza al lavoro per acquistare, in maniera assoluta, spessore e qua l tà in prospettiva simbo ica.

Siracusa non s lascia atterr re dalla vastità del tema; g i basta mettergli accanto gli strumenti della propria conoscenza e farlo diventare un luogo defin to dove verticalità e or zzontalità, trasversa ità e avvita mento s ' ncontrano con la filolog a e la trasgressione del fare artistico

In Tema Celeste, n°42/43 autunno 1993

D a r i o O r p h é e L a M e n d o l a

L’ultimo cavaliere Jedi (2018)

Contro e forze del male che imperversano ne l’universo entrano in soc corso del a Repubbl ca i Jedi: misterios caval eri armati di spada laser

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I

Essi sono gl unic in grado util zzare quel campo di energia pura chia mata “Forza”

Alfonso Siracusa Or ando, in un ’analogia fantascientifica trasporta l im p anto cultura e d Stars Wars nella biograf a di un gesuita, Padre Vin cenzo Basile.

L’installaz one, costru ta su una base storica e rappresentata tramite oggetti d uso comune n s te specific ripercorre la vita de m ssionar o della compagn a d Gesù ne Balcani, perseguitato dai musulmani Nel inguaggio del ’artista, g i event attraversati dal missionar o vengono dentificat a quelli dei personaggi di un film di fantasc enza, creando smarr mento percettivo e integrando a in un ambientazione originale

La sede del Museo#MeTe di Siculiana dia oga infatti con ’ opera me d ante un gioco di uci tra interno ed esterno dei loca i, e tra alba e tra monto, e una d sseminaz one di simboli massonic L instal azione è un cont nuum con l’opera int tolata “La Scala dei Turch colp sce ancora ” (2016), creata dal o stesso artista presso i Parco di Arte Contemporanea s te specific “White Wall | Sca a de Turchi” di Rea monte, a cura di Giu seppe Alletto.

L’installazione site specific “L’ultimo cava iere Jedi” (2018) di Alfonso Siracusa Orlando, svolta presso il MeTe di S culiana (Ag), è artico ata attraverso un percorso narrativo che coinvolge l’ ntera struttura espo s t va

La mostra ha inizio da una stanza n cui, da una va ig a, si snodano delle vest che, sul a pavimentazione del MeTe, formano una doppia “S”, cul minando in un ’ulteriore stanza, ai piedi del manich no.

La unga “ sequenza tatti e ” d ab ti n disuso donati dalle persone del uogo e ut lizzati per eventi luttuos , da toni cromatici freddi, costrui scono un lungo percorso mistico: a perd ta di identità e a r cerca del senso del ’ es stenza.

fru tore, una vo ta trovat si d fronte la scultura, osserva l’uomo nelle sue vesti oscure, armato di spada laser e avvolto, a ati, da tendaggi “RAI UFO”: gl “schermi velat ” (velo di Maya de media) con quali Si racusa Or ando ha nstal ato altre mostre e che ormai sono parte del suo linguaggio artistico e del a sua ricerca ufologica

I manich no mponente nella sua presenza, reca ne la mano s nistra un brev ario contenete appunti scr tti dal o stesso Bas le, e nella mano de stra una spada laser Il tutto è accompagnato da un sibilo acuto, regi strato dall’autore La stanza è colma di pallonc ni neri riempiti o ad anidride carbonica o a elio.

Una c tazione b ografica è il manto nero in cui appare i profilo geogra fico dell’Europa, d segnata appos tamente dall autore senza confini politici Le stelle Swarovski che br lano rappresentano i punti in cui operò i gesuita, protagon sta dell’ nstallazione

Su un drappeggio r camato a mano neg i anni cinquanta invece, com pare lo sky ine d Sicu iana sorvo ato da un enorme UFO: una v sione fantast ca di A fonso S racusa Or ando, che riflette su controllo delle masse da parte di società non terrestri.

Inf ne, al ’esterno, le finestre della struttura de MeTe sono schermate da un antica itografia di inizio 800, di propr età del Museo. Interessante è da notare che l ritratto del Basi e, ritratto da Siracusa Or ando, sia ncorn ciato da simbo i di t po masson co L’artista ha vo uto rimarcare l esoterismo degli e ementi f gurat vi con una sequenza di

otto immag ni, in cu la croce si trasforma in spada laser

In, Juliet, 21 dicembre 2018

M a r i n a P i z z i o l o

Figura alienata

L'angoscia del pieno, su punto di traboccare ne troppo

Una figurazione stravolta, co oratissima, perdecorata che oppone alla voragine del vuoto l'affastel amento quas barocco di un segno che fiammeggia

Siamo ontani però dalle maschere deformi e urlant di Bacon, orma l'angoscia è la nostra compagna di strada.

L'a bero più verde è que l'arbre mag que che ci osci la davanti al naso, appeso al o specchietto retrovisore.

In catalogo, II Premio Morlotti ed Comune di Imbersago (Lc), 1997

R a f f a e l e G a v a r ro

Contrappeso spirituale

“Mater a “ . Vorresti chiedere quanto pesa sulla b lanc a di Alfonso Sira cusa. Come anche vorresti chiedere l significato di certi segni, di certe forme simboliche che si rincorrono in molte del e sue opere. La dimen sione dell’alchimia e della simbologia ad essa connessa non mi pare sia l’unico modo di interpretare questi quadri C’è qualcosa di ironico ed enigmatico, che avverti e aborato nella soggettività del ’autore e che fortunatamente mpedisce una sempl ce sovrapposizione ai codici so prac tati Molto spesso le forme d pinte trovano un rimando ad element reali extrap ttorici

“Equilibrio cosm co “ “Elasticità tempora e ” , “Un versale“, sono esempi di questa integrazione tra reale e p ttura, dove il tubo di gomma, una calza di ny on, o l metro per sarti sono forzati ad entrare in una di mensione che è oltre a loro ut lità quotidiana .

Ho parlato di iron a, ma n realtà non mi pare sia questa ad essere i fine In questo disincanto che permette di adoperare un mater ale o un oggetto, per arrivare dentro concetti quale il tempo, lo spazio, l univer sale, lo sp r tuale, c’è un sent mento di disagio verso una quotidian tà cos com’è, e che si prova a mode lare per sostenere altre rag oni Quanto pesa a lora la “Materia“? Esattamente quanto i contrappeso sp r tuale che pogg da l’a tra parte

In Segno, n° 137, nov dic 1994.

Ar i e l l a G i u l i v i

Pleiadiani

Si suppone che i p eiadiani s ano esseri appartenenti ad una c v ltà p ù svi uppata de la nostra, a tal punto da aver già esper to le problemati cità dello sviluppo sociale che terrestri stanno vivendo attualmente, con l r sultato di aver modificato a propria essenza in funz one del a salvezza del a specie che rappresentano e del sistema n cui vivono. Un’evo uzione, questa, che i pleiad an auspicano anche per gli ab tanti della terra, ma che prevede una presa di coscienza non ancora verifica tas anche a causa della diffusa diffidenza nel cons derare sistemi di vita differenti da quel i tang bil da l’essere umano

In effetti, l’esistenza d una forma di vita diversa da que la terrestre sa rebbe stata ipotizzab le sin dal a scoperta e dalla conseguente accetta zione del fatto che la terra non è a centro dell’universo bensì uno dei tanti pianeti gravitanti attorno a sole. La prima vera ipotesi di v ta su un altro pianeta scatur , tuttav a, da una successiva ipotesi scientifica; quel a del matematico italiano Schiapparre li che per primo rilevò l’esi stenza dei famosi canali d Marte, senza tuttavia riusc re a stab lire se fossero costruiti artificialmente

La coscienza collettiva de la possibi e esistenza di vite extraterrestr si svi uppò comunque solo n seguito Di riflesso a r sultati del e ricerche compiute dal ’astronomo americano Lowell alla fine de seco o scorso Egl affermò che i canali individuati su Marte sarebbero frutto di un ’ ope raz one artificiale ed ipotizzò che c ò fosse un ndiz o abbastanza valido per r tenere che es stesse una forma d v ta sul pianeta.

I lavoro d Alfonso Siracusa si struttura, d fatto, su le basi di una con sapevo ezza che a scienza non ha ancora verificato ma che ha i suoi epigoni negl antichi riti sacri e popolari nonché nel a storia de la spe cu azione fiso ofica Una consapevolezza che contempla l’esistenza di una spiritual tà trascendente la v ta terrestre, fondata, di conseguenza, su presuppost ancora materialmente insondabi i Eg i concepisce la p t tura come un mezzo per svelare il «non vis bile», oss a come uno dei possib li incentivi ad oltrepassare imiti della realtà oggettiva al fine d esperire stadi evo ut p ù avanzati. Il suo non è un atteggiamento esclus vamente teor co, si fonda, a contrario, su la consapevolezza che a comprensione del mondo fisico sia fondamenta e per percepire ’ es senza, a lo stato puro, di un energia nsita nei fenomeni sensibi i. La ricerca e il r conoscimento de la be lezza giocano quindi un ruo o protagonista nelle sue speculazioni; S racusa sostiene l’ potesi che a sensibilità estetica può essere una guida determinante per percorrere i meandri della coscienza Anche nella scelta dei materiali egl conferma un atteggiamento d ricerca aperto e dis nib to; a vo te subordinato al ’effetto estetico de le soluzion iconografiche e descritt ve, a tre più az zardato e bizzarro, altre ancora simbolico Egl sceglie per le proprie opere t toli che pur facendo esp icitamente r ferimento ad avvenimenti e a referenti relazionat all astrolog a ed alle interpretazion di segna i provenient da altri pianet , d chiarano, al egoricamente, una pred spo s z one a la pura speculazione spirituale. Defin z oni come “Contatto dalle Ple adi o “La profezia di Celest no ” o, ancora, “L’angelo custode” potrebbero nfatt , cost tuire un invito espl cito a re azionarsi con un mondo troppo spesso sottovalutato da atteggiamenti menta i eccessi

vamente razionali

La superbia del pensiero il umin sta che ha caratterizzato lo sv luppo tecnolog co e sociale f no ai nostri giorni, solo ogg com ncia ad essere ricons derata Ciò sta avvenendo proprio alla uce d una filosofia che l’or ente ha conservato ne tempo, mantenendo un’integrità speculat va ed una cosc enza del mondo inter ore d cui lo sv luppo occidenta e si è andato via via impoverendo. Siracusa si accosta a questo genere di cul tura, lo percorre facendo uso del inguagg o artistico per accedere alla rappresentaz one d un sub mondo, ins to nella nostra quotidian tà e nel nostro dest no I suoi lavor descrivono mmagini che scaturiscono dall’oggettivazione di fenomeni paralleli a quelli de la realtà tangibi e Essi ribadiscono che l’essere umano non è il fulcro attorno al quale ruo tano g i avvenimenti, bens ’oggetto inconsapevole di effetti regolat da entità di a tra natura, entità che l’artista definisce «angeli»; ovvero delle gu de dotate di una consapevolezza ed una conoscenza inacces sibil al nostro genere. Le rappresentazioni adottate dalle relig on orien tal e da le ant che popolazion Inca e Ma a per individuare tali ent tà sono p ù affini a quelle rielaborate dall’artista di quanto lo possano es sere gli «angeli» tradizionalmente rappresentat dalla cultura cattolica Esse individuano personificazioni avvolte da un ’ aurea che non cinge so tanto il capo del soggetto, ma ’intero corpo, come s mbo egg ando una completa trasformazione del a conf gurazione umana rispetto alla fis c tà del proprio organismo

L’uso di tal emblematiche iconografie così come la convinz one del l es stenza d sistem d vita diversi, presuppongono una ricerca nteriore a l’interno di se stessi. Ricerca ndispensabile per affrontare i grad d una scala d consapevolezze i cui grad ni sono congiunt dalla coscienza.

Il lavoro di Alfonso Siracusa appare n questo senso l’interpretazione immag nifica e iconografica di un assenza or ginalmente pr va di im magin perché inaccessibi e all’esperienza de sensi corporei e costitui sce un ’ mportante motivo di rif ess one per l’uomo e la società attua i

In catalogo, Messaggio dalle Pleiadi, ed tascabili dell'arte n° 51 Ezio Pagano, Bagheria (Pa), 1995

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nessuna parte di questo ibro può essere riprodotta o trasmessa in qua s as forma o con qua s as mezzo e ettronico, meccanico o a tro senza ’autorizzazione scr tta de proprietar o de diret i e del ’ed tore

Alfonso Siracusa Or ando a fonso s racusa@gma l com +39 366 1518412

n to di stampare nel mese d settembre 2021

Euro 15,00 Spazio cod bar

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