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Schlun (Fiè di Sopra

Questa antica e vasta tenuta, che era assoggettata a tassazione da parte del Capitolo Cattedrale di Bressanone, è menzionata per la prima volta in un documento del 1280.

Nel corso del XVI secolo fu acquisita da Christoph von Khuepach, scrivano cittadino di Bolzano, e rimase proprietà del suo casato nobiliare per circa due secoli. Nonostante vi abitassero per lo più nei mesi estivi, i Khuepach riuscirono a infondere al grande edificio residenziale un raffinato gusto artistico. Al piano terra si trovano lo spazioso ingresso con soffitto in legno e la stube con rivestimento a listelli e soffitto a cassettoni risalenti al XVII secolo e al primo piano (settore privato) una camera con soffitto a stucchi e stufa in maiolica risalenti al ‘600. Dal 1787 Schlun è di proprietà della famiglia Ploner e si forgia dunque della denominazione di “maso avito”.

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C4 Fiè di Sopra (piantina pagina 60-61)

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