Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

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PROGETTO DI UN INSEDIAMENTO TEMPORANEO NEL SAHARA OCCIDENTALE

CORSO DI PERFEZIONAMENTO ‘HABITAT TECNOLOGIA SVILUPPO’ Alberto Clerici - Paola Inversetti - Matteo Perin


SAHARA OCCIDENTALE . RASD

24º30’N, 13ºW

REPUBBLICA ARABA SAHARAWI DEMOCRATICA TERRITORIO A STATUS CONTESO

TOT AREA

266.000 Kmq

POPOLAZIONE marocchini sahrawi sahrawi rifugiati

491.519 ~385.000 ~106.000 ~200.000

DENSITA’

1,8 ab./Kmq

CRESCITA POP.

3,169 %

COMPOSIZIONE ANAGRAFICA

0-14 44,9% 15-65 52,8% >65 2,3%

ETA’ MEDIA

TASSO DI NASCITE

32,56 / 1000 ab.

TASSO DI DECESSI

9,13 / 1000 ab.

URBANIZZAZIONE

4%

POP. URBANA

81%

MORTALITA’ INFANTILE

61,97 / 1000

ASPETTATIVE DI VITA

60,74

GRUPPI ETNICI

arabi, berberi

LINGUA

arabo - hassaniya berbero spagnolo musulmana

RELIGIONE 01 INQUADRAMENTO

19,7 20,6

VALUTA

dhiram marocchina dhiram sahrawi dinaro algerino

GDP PRO.CAPITE

2,500 $

DISTRIBUZIONE FORZA LAVORO agricoltura

servizi/industria

(MA) (DZ)

(RIM)


1958

1934 la Spagna, a cui era stata riconosciuta l’ egemonia sul territorio del Sahara Occidentale durante la conferenza di Berlino del 1884,occupa militarmente il territorio.

scoperta degli enormi giacimenti di fosfati di Bou-Craa. Il territorio acquista per la Spagna una grande importanza economica tanto da venire diviso in due province del tutto equiparabili a quelle spagnole: Rio de Oro e Saguia el Hamra

1965 l'Assemblea Generale dell'ONU adotta la prima risoluzione sul Sahara Occidentale, chiedendo alla Spagna di ritirarsi dal territorio richiamandosi al diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi.

1966

1973

l'Assemblea Generale dell' ONU chiede alla Spagna di organizzare un referendum nel Sahara Occidentale per permettere alla popolazione autoctona di esercitare il diritto all'autodeterminazione.

10 maggio: nasce il Fronte PO. LI. SA. RIO ovvero Fronte popolare di liberazione del Saguia el Hamra e Rio de oro che fa dell’indipendenz a il suo obiettivo principale.

1974 la Spagna annuncia il parere favorevole ad effettuare il referendum per l’autodeterminazione del popolo Saharawi, riconosce il POLISARIO. Il Marocco si oppone all’indipendenza del Sahara occidentale. Vengono censiti 74.000 Saharawi aventi diritto al voto

1975

1976 la Spagna si ritira dal Sahara Occidentale. L'aviazione marocchina bombarda i centri abitati e le colonne dei fuggiaschi. 27 febbraio: il Fronte ed il Consiglio Nazionale Saharawi proclamano la Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD); Arrivano i primi riconoscimenti internazionali. -aprile: si concludono le operazioni di trasferimento dei profughi.

ha inizio l’invasione con la “ marcia verde” di 350.000 marocchini che avanzano verso il Sahara Occidentale. La Spagna firma un accordo clandestino: il Sahara Occidentale viene diviso fra il Marocco e la Mauritania. Inizia la guerra del POLISARIO contro questi due stati. Centinaia di migliaia di Saharawi lasciano il loro paese e si trasferiscono in campi di fortuna nel deserto algerino vicino Tindouf.

RASD

OCCUPAZIONE SPAGNOLA

L’ESODO INVASIONE MAROCCHINA INVASIONE MAURITANA

occupazione militare spanola occupazione militare marocchina occupazione civile marocchina occupazione militare mauritana esodo saharawi fronte liberazione saharawi missione MINURSO

INVASIONE MAURITANA INVASIONE MAROCCHINA

OCCUPAZIONE MAROCCHINA

LA STRATEGIA DEI MURI RASD.UNA REPUBBLICA DI SABBIA

02 EVOLUZIONE STORICA

1978 il Fronte POLISARIO proclama il cessate il fuoco con la Mauritania.

1979 La Mauritania si impegna al ritiro dal Sahara Occidentale. Il Marocco, in spregio ad ogni regola di diritto internazionale invade la zona del Sahara Occidentale occupata dalla Mauritania e se ne impadronisce.

1981 Le Forze Armate Reali (FAR) marocchine subiscono una serie di gravi rovesci militari. Per uscire dall'impasse militare Hassan II fa costruire, aiutato dalla Francia, Gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita, un muro lungo 2400 chilometri preceduto da campi minati, sistemi d’intercettazione e 135.000 soldati marocchini per proteggere, illegalmente, un territorio ricco di fosfati, coste pescosissime e petrolio.

IL PIANO DI PACE 1989

il Parlamento Europeo adotta una risoluzione secondo la quale il problema del Sahara Occidentale è un problema di decolonizzazione che deve essere risolte in funzione dell'inalienabile diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione ed all'indipendenza.

1991 Il segretario generale dell’ONU presenta il piano di pace definitivo. Viene istituita la “ Missione Internazionale delle Nazioni Unite per il Referendum del Sahara Occidentale” ( MINURSO).

TERRITORI OCCUPATI: REPRESSIONE/INTIFADA

1999 si diffonde una protesta generalizzata, che si esprime attraverso manifestazioni pubbliche e non-violente che gli stessi Saharawi chiamano Intifada. La protesta muove, sia dalla, mancata libertà, che dalla rivendicazione d’indipendenza.

2005 la durata della missione ONU nel paese è stata prorogata per consentire l'esame di una nuova proposta di pace, che dovrebbe portare al referendum per l’autodeterminazione. Continua la repressione dei Saharawi nei territori occupati del Sahara Occidentale da parte delle autorità marocchine.

2010 Nonostante le condanne e i moniti dell’ONU e della Corte dell’Aia, continua la repressione dei Saharawi nei territori occupati. 8 Novembre: un campo di 22.000 Saharawi nelle vicinanze di El Aiun viene sgomberato con la forza dalle autorità marocchine.


87% del territorio sotto il controllo del Marocco la RASD è riconosciuta da più di 80 paesi

(DZ) (MA)

INVASIONE MAROCCHINA bombardamenti ESODO campi profughi

EL AIUN

MAHBAS

M

5 campi vicino Tindouf 200.000 profughi SMARA

LA STRATEGIA DEI MURI

M

1982

2.720 km di muri

1984

160.000 soldati

genn. 1985 sett. 1985

240 batterie di artiglieria pesante

1987

20.000 km filo spinato

zona minata

BU CRAA BOJDOUR

BIR LAHLOU

MEHAIRES

TIFARITI

M

M

(RIM)

UNHCR presence UNHCR sub office MINURSO Team Site (Airfield)

M

milioni mine antiuomo

I PIANI DI PACE

M

TINDOUF

OUM DREYGA

M

DAKHLA

M

GLI INTERESSI ECONOMICI DEL MAROCCO IL TRIANGOLO D’ORO

AWSERD

M

AGWANIT

M

El Aiun

saguia el hamra

BIR GANDUS

03 IL SISTEMA DEI MURI

Smara Bu Craa

miniere fosfati più grandi del mondo capitale economica SaharaOccidentale


28°

Algeria

AREA

266000 Kmq

COSTE

1100 Km

CONFINI

algeria 42 Km marocco 443 Km mauritania 1561 Km

CLIMA

Tindouf Mahbas

desertico caldo precipitazioni rare venti di scirocco durante la primavera e l’inverno harmattan haze alimentate dal vento si formano il 60% del tempo

Laayoune

HAMADA

Bu Craa (miniere)

Mehaires

Bojdour

26°

Dall’arabo hamid, morte, senza vita, estinto.E’ un tipo di deserto con aree consistenti in terreni aridi, brulli, altopiani rocciosi con presenza di pietrisco dalle forme aguzze. Ha le escursioni termiche più elevate tra i vari tipi di deserto. La vegetazione, salvo la presenza di acqua superficiale è fatta di sterpaglie e cardi. La natura dell'hammada lo porta ad essere meno umido degli altri tipi e lo porta ad essere quasi certamente il più ostile alla vita umana. La struttura del terreno è permeabile e l'acqua viene assorbita velocemente.

Smara

LEGENDA

Bir Lahlou Tifariti

Guelta Zemmur

hamada

Sahara Occidentale

carbonati fosfati 24°

Oum Dreyga

sali bacini idrici principali

AREOPORTI

Dakhla

muro marocchino

Laayoune: 2 piste asfaltate 2.490 m - 2.820 m

Mijek

strada principale

Smara: 1 pista asfaltata 3.050 m

strada secondaria

Dakhla: 1 pista asfaltata 2.980 m

muro marocchino

Tindouf: 2 piste asfaltate 2.900 m - 3.100 m

Awsard

04 ANALISI TERRITORIALE

porto 22°

PISTE DI ATTERRAGGIO

Agwanit

ALTIMETRIA

Bojdour: 1 piste sterrata 1.280 m

0 - 250 m slm

Awsard: 1 pista sterrata 1.200 m

Tichla

Bir Gandus

250 - 500 m slm

Bu Craa: 1 pista sterrata 1.420 m

500 - 750 m slm

Tifariti: 1 pista sterrata 1.280 m

Nouadhibou 18°

16°

14°

12°

10°


I CAMPI NELLA REGIONE DI TINDOUF

10

El Aiun Awserd

22

45

20

Tindouf

30

Smara

Rabouni 13

5

- sede amministrativa RASD - centro stoccaggio/distribuzioni aiuti umanitari UNHCR

05 MODELLO INSEDIATIVO: IL BAIRRO

UNHCR headquarter

40

Dakhla

BAIRRO - QUARTIERE E’ il primo cluster aggregativo che compone un campo saharawi. Si sviluppa a partire da due direttrici ortogonali che si incontrano in uno spazio “pubblico”, libero dalle strutture e dalle tende che accolgono le abitazioni.

strutture mobili (tende) area “pubblica” centrale


B1

B2

B4

B3

06 MODELLO INSEDIATIVO: LA DAIRA

DAIRA - COMUNE Quattro barrios formano una daira, una cellula che ha una sua struttura politica ed amministrativa rappresentata da un consiglio e da un sindaco eletto dal popolo. I comitati delle donne gestiscono invece la distribuzione degli aiuti umanitari all’interno dei barrios. In ogni daira sono presenti: uffici amministrativi, un dispensario, una scuola primaria e centri di aggregazione.

servizi pubblici area “pubblica” centrale organi amministrativi (consiglio, comitati ...) mercato allevamento (capre, cammelli)


D2

D6

D1 D5

D4

D3

07 MODELLO INSEDIATIVO: LA WILAYA

WILAYA - PROVINCIA Sei o sette daire formano una wilaya, retta da un governatore nominato dal Presidente della RASD o da un consiglio di wilaya. Nel centro si trovano gli edificie la residenza del sindaco, le sedi istituzionali con rappresentanti dei vari ministeri, la stazione radio, la sede della polizia, il protocollo (la reception delle delegazioni straniere in visita ufficiale) e l’ospedale centrale.

servizi pubblici area “pubblica” centrale organi amministrativi (consiglio, comitati ...) mercato allevamento (capre, cammelli)


TENDA

- la famiglia coniugale è la più piccola cellula sociale rappresentata dalla tenda - tenda: primo quadro sociale della vita quotidiana, la donna ne assume la gestione - tenda: perimetro 4x8m, costituito da 6-12 pezzi di stoffa, entrata principale situata in direzione dell’oceano, aperture laterali per ventilazione naturale - all’ interno della tenda (haima) si trova una seconda tenda (benia) che permette la privacy della donna - la cottura dei pasti avviene all’esterno della tenda, sul lato riservato alla donna. - pavimento composto da stuoie e tappeti - i materassi per dormire e per sedersi sono disposti lungo i lati 5m

VS

STRUTTURA PERMANENTE

Muri di mattone in terra cruda circondano una corte su cui si affacciano le camere, la cucina, il wc alla turca,il deposito. Le finestre, sono piccole e incorniciate di intonaco bianco. I muri di terra offrono buona protezione dal grande caldo del sud o dal freddo, capace, di notte, di scendere sotto lo zero per una parte dell’anno. La corte serve come riparo dal vento e, durante il giorno, offre sempre una zona d’ombra. Le piccole finestre proteggono dall’irraggiamento solare ma assicurano comunque una giusta illuminazione, diffusa dal colore bianco dell’ incorniciatura. Esse sono posizionate nella parte bassa delle pareti perché è lì che, all’interno, è più utile indirizzare la ventilazione, all’altezza cioè della persona seduta o distesa. La copertura in lamiera rappresenta una forte criticità per il bilancio termico

5m

08 ABITARE IL DESERTO

DAL NOMADISMO ALLA STANZIALITA’

1976_ la tenda di fortuna è il primo rifugio per i profughi che arrivano nei campi

‘80s_ gli aiuti umanitari introducono la tenda “pakistana”. Intorno alla tenda nascono i primi nuclei in muratura per ospitare i servizi

‘90s_ la tenda si sposta al lato. La casa gravita intorno ad una corte che protegge dal vento

‘2000s_ l’abitazione cresce con l’aggiunta di altri locali in muratura. La tenda, spostata all’esterno, viene utilizzata in estate e per le cerimonie


STRUTTURA SOCIALE

POST ESODO

PRE ESODO

I SAHARAWI - mix di tre tipi di tribù - 40 tribù nomadi(tributarie, guerriere, letterate-religiose) - base tribale - società acefala - mobilità fra tribù - consiglio democratico - valori comunitari, civili e egualitari - alla base di ogni qabila(tribù)c’erano la khaina(famiglia coniugale) e aial(famiglia allargata) - matrimoni endogamici - poligamia moderata - nomadismo - tenda è il primo quadro sociale della vita quotidiana nomade - tribù aveva una funzione difensiva verso l’esterno - struttura interna della tribù basata su appartenenze parentali patrilineari - all’interno di ogni qabila (tribù) c’era un’assemblea di notabili (potere legislativo, giuridico e giudiziario)

guerriere

mix 3 tipi di tribù

tributarie 40 tribù

letterate-religiose khain qabila aial società acefala mobilità fra tribù consiglio democratico matrimoni endogamici cooperazione

09 ORGANIZZAZIONE SOCIALE

wilayas (provincia)

cooperazione fra gruppi condivisione infrastrutture primarie

barrios (quartiere)

adattamento al contesto

moglie del maalem rifinitura oggetti grezzi pittura oggetti grezzi

cucinare filatura

religione

ISTRUZIONE

haima (tenda)

influnze personali no clausura

donna

lingua araba maschio si muove più liberamente

barrios (quartiere)

vita sociale ampia conoscenza

mansioni

nomadismo

ORGANIZZAZIONE SOCIALE

idea di comunità

- lavoro giornaliero: cucianare, filatura, tessitura, educazione dei figli, cura degli anziani, pratiche mediche, controllo degli animali al pascolo - la moglie del maalem ha il compito della rifinitura, cesellatura e pittura degli oggetti grezzi - conoscenza femminile varia - donne creano sfere di influenza personale - donna rende possibile un rapido isturuzione nell’ambiente adattamento ad un contesto sociale e politico in evoluzione domestico - non vi è una clausura totale della no scuole estere donna, al contrario di altre società 5% di alfabetizzazione conservatrici

istruzione

- non volontà di creare un esercito professionista - volontà di reinserire il soldato nella società - idea di comunità non più di stato - volontà di mantenere vivi le caratteristiche dominanti del popolo - cooperazione fra gruppi - condivisione delle infrastrutture primarie - tenda_bairros_daira_wilayas

idea di reintegrazione del soldato

- 5% di afabetizzazione per le donne - divieto per le bambine di frequentare scuole superiori estere - la dona era il punto di riferimento per l’educazione scolastica e morale dei fligli insieme alla scuola coranica e alla mahadra superiore - educazione ed istruzione basate sulla conoscenza della lingua araba e sulle materie inerenti alla religione - educazione della donna limitata all’ambiente domestico e alla scuola coranica - il maschio si può muovere più liberamente per studio, gioco e lavoro

tessitura

FIGURA DELLA DONNA

- condizione della donna diversa dalle altre società - dall’inizio dell’esilio è stato prog. scolastici a base islamiche pensato un sistema d’istruzione nazionale - impegnata in tutti i campi delle attività produttive e valido e adatto ai bisogni della della vita civile 95% di alfabetizzazione popolazione prog scolastici a base - istruzione militare - 95% di alfabetizzazione nazionale - conservazione della della cultura saharawi e - scuole d’infanzia, primarie e insegnamento dello dell’educazione secondarie spagnolo - alcune scuole gestite da donne - possibilità di frequentare educazione - 1979: anno di fondazione dell’organizzazione popolare scuole superiori e univeristà pre-scolare_donne si parte dai temi della di utte le donne (UNFS) all’estero quotidianità - obiettivi della UNFS: migliorare le condizioni di vita - programmi scolastici sono a insegnanti con delle donne, dei minori e dei portatori di base nazionale formazioni diverse handicap;sensibilizzazione della popolazione straniera - insegnamento obbligatorio - compiti nei campi dell’UNFS: istruzione, formazione dello spagnolo dalla terza istruzione delle donne e della vita culturale elementare - sito internet che permette loro di comunicare e avere - educazione pre-scolare affidato un approccio differente con l’invasore marocchino alle donne - grazie all’esilio la figura della donna cambia: - finalità del sistema scolastico è superamento della condizione delle donne durante il quello di rendere il più autonomi colonialismo possibili i giovani saharawi - esilio: figura della donna rivalutata: ruolo determi- sistema scolastico cerca di scuole superiori nante nella gestione dei campi e della società istruire i ragazzi partendo dai estere - partecipano alle organizzazioni di base, gestiscono le temi della realtà quotidiana distribuzioni alimentari, determinanti nel campo della vita nei campi scuole educativo e saniatrio - insegnanti giovani e con diverse formazioni infanzia - ruolo mantenuto costante è quello di madre primarie secondarie

istruzione militare gestione dei campi partecipazione organizzazioni di base condizione privileggiata attiva nelle attività produttive custodisce la cultura e l’educazione gestione di alcune scuole

ruolo di madre UNFS sito internet istruzione delle donne formazione delle donne migliorare le condizioni di vita


I SAHARAWI - pesca - allevamento

- divisione delle funzioni economici-sociali su base tribale

- mungitura dei cammelli di prerogativa maschile, latte raccolto in un ampia ciotola - mungitura delle capre di prerogativa femminile, latte raccolto in una piccola pentola - solo il padre può distribuire il latte fresco - mansioni femminili: costruire oggetti per la casa e a preparare e cucinare il cibo, macinatura, produzione di burro - gli uomini mangiano prima delle donne e dei bambini ma tutti da uno stesso piatto e da una ciotola per bere - altro alimento ricorrente è il tè e il suo consumo è una vera e propra cerimonia - stuoie e tappeti fungono da letto

10 SISTEMA POLITICO ECONOMICO

pesca

POLITICA - Repubblica Araba Democratica - carattere socilista limitato dai valori tradizionali - sistema semi-presidenziale - idea di comunità attraverso la solidarietà tra i membri della collattività, la suddivisione delle attività economiche e la condivisione dei beni comuni - complesso delle strutture politiche prevale sull’esercito - insistenza rispetto al dialogo pacifico tra le parti - ricorso alle armi vissuto come una costrizione dettata dall’invasore - valori comunitari, civili ed egualitari (nuova costituzione del ‘91) - nei campi profughi è vigente uno stato fondato su una Carta Costituzionale del 1976, rivista nel 1991 - popolazione suddivisa in quattro province (wilayas) a loro volta suddivise in comuni (dairas) - daira=popolazione raggruppata in cellule di 10 membri - assemblea del popolo ogni due anni elegge il consiglio popolare (funz amm) - popolazione inserita in tre strutture: Congresso popolare di base_cellule_cinque Comitati popolari - Wilaya comprende un Consiglio popolare e un dipartimento di formazione ideologica - no distinzione fra personale della daira e della wilaya

Repubblica Araba Democratica sistema semi-presidenziale suddivisione attività economiche condivisione dei beni comuni valori comunirari, civili, egualitari stato fondato su una Carta Costituzinale strutture politiche > esercito

STRUTTURA ECONOMICA

POST ESODO

PRE ESODO

STRUTTURA POLITICA

divisione funzioni economico sociali su base tribale

allevamento

USI E COSTUMI

ECONOMIA E ATTIVITA’ PRODUTTIVE - Comitato dell’alimentazione è il pilastro dell’intera struttura organizzativa - alcuni saharawi ricevono una pensione dal governo spagnolo memori dell’epoca del colonialismo - sistema economico dipende dalla contingenza dei fatti e dagli aiuti umanitari, dal governo algerino e dalla solidarietà estera - moneta: dinaro algerino - pastorizia - coltivazione di sussistenza - artigianato (produzione di tappeti, tessuti) - commercio - allevamento di stato e e allevamento privato

capre_donne mungitura cammelli_uomini

differenze

rito del the’ dormno separati stuoie e tappeti=letti

donna

cucinare produzione oggetti per la casa macinatura produzione burro

dipendenza/ assistenzialismo pensioni dal governo spagnolo aiuti umanitari

attività principali pastorizia coltivazine di sussistenza artigianato commercio allevamento di stato e privato

uomo a tavola si serve per primo solo il padre distribuisce il latte fresco


11 IMMAGINI DAI CAMPI


Muro Sahara Occidentale 82 km

TIFARITI

26º09’N, 10º36’W - 469 m slm

REPUBBLICA ARABA SAHARAWI DEMOCRATICA TERRITORIO A STATUS CONTESO ~3.000 ab

POPOLAZIONE

km

WADI

45

E’ il letto di un torrente, quasi un canyon o canalone, in cui scorre o scorreva un corso d'acqua a carattere non perenne. In occasione di forti piogge - a sviluppo prevalentemente locale e occasionale lungo il suo bacino idrografico oppure alla sorgente, l'alveo del torrente si riempie in breve tempo di acque che assumono un regime accidentato e tumultuoso per un periodo determinato dall'esaurimento della scorta d'acqua prodotta dalle condizioni climatiche originanti il fenomeno.

40 35 30 25 20

Olivo de el huerto

15 10 5

Navarra Hospital

0 jan

Tifariti LEGENDA edificio rovina wadi

feb

mar

apr

may jun

jul

aug

sep

oct

nov

dec

RISORSE IDRICHE

riserve acquifere a grandi profondità circa 400 m

FLORA E COLTIVAZIONI

argania spinosa acacia ulivo palma da dattero

ALLEVAMENTO

cammelli dromedari capre

INFRASTRUTTURE ospedale

Navarra Hospital

campo atterraggio

pista sterrata lunghezza 1.250 m

oasi aeroporto area intervento

Tindouf 320 km

strada principale Bir L

ahlo

nia

rita

strada bianca / pista

Mau

12 LA SCELTA DEL LUOGO

temperatura / precipitazioni / giorni umidi

CLIMA Smar a 177

u 10

2 km

m

k 22


STRATEGIA D’INTERVENTO

TECNOLOGIE SAHARAWI

tetto in lamiera

adobe

ADEGUAMENTO TECNOLOGICO

MIGLIORAMENTO TECNOLOGICO

PROBLEMATICHE

CONDIZIONI AMBIENTALI elevata temperatura diurna

surriscaldamento ambienti precoce deterioramento murature

bassa temperatura notturna

coltivazioni nei cortili

pressa manuale smontabile

cupole ad ogiva

forma mattone

mattone pressato stabilizzato

stabilizzante

intonaco in terra e latte di calce

compasso in metallo smontabile

precipitazioni forti e concentrate

terreno sabbioso

emergenza

post-emergenza

permanenza

13 STRATEGIA D’INTERVENTO

cupola ad ogiva

tenda UNHCR


1 KIT BASE UNHCR x 1 famiglia Telo pavimento: Materiale: pvc Peso: 200 g/m2 Spessore: 0,20 mm Lunghezza: 5 m Larghezza: 4 m Telo per la copertura Materiale: cotone impermeabilizzato, ignifuto e preformato Peso: 200 g/m2 Spessore: 0,20 mm Lunghezza: 5 m Larghezza: 4 m Picchetti:

1 2 3 4 5 6

1

-

manico leva di chiusura coperchio stampo bulloni di regolazione base

2

c

3

b

4

a

5

Materiale: acciaio Spessore: 2 mm Lunghezza: 50 cm

6

a c

Corda: Materiale: nylon Spessore: 10 mm Lunghezza: 40 m

Chiodi: Materiale: acciao Dimensione corpo: 75x3,6 mm Dimensione testa: 22 mm

14 IL NUOVO KIT

:

b

1 COMPASSO x 5 famiglie

1 PRESSA CINVA-Ram x 15-20 famiglie

Strumento di supporto per la costruzione della cupola facilmente montabile e trasportabile costituito da tre elementi

Peso _ 63 Kg Dimensioni base _ 24x37x64 cm Forza applicata dalla leva _ 36 Kg Dimensione del mattone _ 10x15x30 cm Numero di mattoni prodotti al giorno da due persone _ 300-500 Numero di mattoni necessari per una cupola _ 2500-2800 Costo della pressa _ $175

Materiale_ metallo Peso _ 63 Kg Costo approssimativo _ $ 90/100

a_

base: elemento pentagonale, lato 50 cm costituito da 9 profilati sez. L e un core centrale tubolare cavo Ă˜ 4 cm

b_

montante: struttura ad arco e tiranti in tondini metallici da carpenteria Ă˜ 5 mm

c_

braccio telescopico lunghezza massima 6m costituito da 6 profilati metallici a sezione variabile profilo C

Pali: Materiale: bamboo Diametro: 80 - 100 mm Lunghezza: variabile


400

35 0

70

r=

600

sc. 1: 100

T2_ IMPOSTAZIONE CUPOLA i primi corsi della cupola si impostano sulla base in pietra a 40 cm da terra. Si definiscono i piedritti che sorreggeranno l’arco d’accesso e le bucature per la ventilazione/illuminazione

T3_ CHIUSURE

10 gg

terminato il portale d’accesso la cupoola cresce. Gli ultimi due corsi verranno lasciati liberi

GABION WALL posa in opera

5/7 gg

effettuato lo scavo perimetrale si procede con la messa in opera delle fondazioni mediante l’utilizzo di gabbionate, realizzate con rete da pollaio, riempite di pietre di diversa granulometria. GABION WALL costruzione

15 IL MODULO ABITATIVO I

T1_ FONDAZIONI / SOTTOFONDO


vento predominante 15

8

10

7

30

6 5 4

sc. 1: 10 COMPONENTE TECNOLOGICO - COMPRESSED STABILISED BLOCK

EARTH

terra + stabilizzante + acqua Terra: composizione del suolo prevalentemente di tipo roccioso/sabbioso. Estratta a 50 cm di profondità, viene setacciata e disposta in cumuli Stabilizzante: per questo tipo di sulo gli stabilizzanti migliori sono il Gesso, la Calce e il Cemento Portland presenti in percentuali che oscillano tra il 4% e l’8% Preparazione una volta miscelati, ai due componenti viene aggiunta l’acqua necessaria per ottenere un impasto umido. Usciti dalla pressa i mattoni devono riposare 3-4 giorni in un ambiente dove possano preservare l’umidità interna, per poi passare a naturale essicazione durante un periodo di 3/4 settimane la sezione “a scalino” data dallo stampo della Forma_ pressa,rende il mattone autobloccante, facilitando la posa in opera e consentendo un minore consumo di malta. Materiali_

sc. 1: 50

4

3

2

1

tot

16 IL MODULO ABITATIVO II

T4_ PROTEZIONE

5/6gg

Fissato il tubo di ventilazione sul colmo si procede alle opere di rivestimento delle pareti esterne e interne per la protezione dei mattoni e per incrementare la massa termica del pacchetto murario.

20/25 gg 1- fondazioni: gabion wall 2- sottofondo: pietrisco di media granulometria 3- piano di calpestio: terra battuta e stabilizzata 4- intonaco interno: fango + collanti naturali 5- compressed stabilised earth blocks 6- intonaco esterno: calce/gesso + terra + sabbia 7- impermeabilizzante esterno: latte di calce 8- camino di ventilazione: tubolare PVC Ø 15 cm

TECNICA TRADIZIONALE - GRIGLIA A “CLAUSTRA” i fori ottenuti dalla disposizione alterna dei mattoni funzionano come una griglia a claustra, accelerando la velocità dei flussi d’aria in transito


1° MESE

3° MESE FASE 1

FASE 2

FASE 3

1. Delemitazione lotti

1. Costruzione muro di cinta

2. Montaggio tenda

2. Costruzione modulo abitativo principale Ø 6 m

1. Costruzione moduli secondari di Ø variabile

3. Costruzione dry vip latrine

2. Costruzione ulteriore modulo abitativo principale Ø6m 3. Creazione orto per produzione agricola e mitigazione microclima

sc. 1: 500

sc. 1: 500

17 EVOLUZIONE MODULO ABITATIVO

4

1

vasca contenimento fondazioni in cls

2

muratura in mattoni pressati in terra cruda stabilizzata

3

soletta cls spessore 8,5 cm preparata e assemblata in loco

5

sostegno copertura in assi da cantiere spess. 2,5 cm

completamento muratura e realizzazione camino di ventilazione in lamiera dipinta di nero

sc. 1: 500 DRY VIP LATRINE La “dry ventilated improved latrine” è una tecnologia a basso impatto ambientale sviluppata e impiegata da anni nelle aree rurali o in contesti difficili delle aree urbanizzate dove è assente una rete fognaria. La latrina non ha bisogno di alcuna connessione alla rete e, sfruttando il naturale processo di decomposozione aerobica, trasforma le deiezioni in humus eliminando il rischio di contaminazioni batteriche pericolose. Il processo che normalmente impiega circa 9 mesi viene velocizzato implementando il sistema con un metodo di separazione delle feci dalle urine che una volta raccolte e diluite con acqua possono essere utilizzate come fertilizzante e attraverso l’incrementazione dell’azione aerobica:un camino composto da una parete di lamiera pitturata di nero velocizza il moto convettivo dell’aria proveniente dalla toilette creando un flusso continuo che elimina anche il problema dei cattivi odori.


B1

B4

B2

230

CAMPO TIFARITI

m

popolazione: 1000 ab THE SPHERE PROJECT (2004) indicators & UNHCR (2007) standards

B3

SUP. MIN. RICHIESTA SUP. DI CAMPO A PERSONA SUP. COPERTA A PERSONA

45 mq infrastrutture incluse 3,5 mq eccetto condizioni estreme

PREVENZIONE INCENDIO

DISTANZA MIN. TRA EDIFICI

h edifici x 2 se utilizzati materiali facilmente infiammabili: h edifici x 3/4

DISTANZA MIN. TRA CLUSTER

30 m ogni 300 mq di sup. costruita

APPROVIGGIONAMENTO ACQUA

320

scuola centro civico e smistamento spazio pubblico mercato

MAX 200

DISTANZA MAX. RUBINETTI / ABITAZIONI

MAX 100 m o pochi minuti di camminata 15

DISTANZA LATRINE / ABITAZIONI

MAX 50 m

DISTANZA MAX. RUBINETTI / ABITAZIONI

MAX 100 m pochi minuti o di camminata

NUM. PERSONE PER PUNTO DI RACCOLTA

vip latrine 18 IL CAMPO DI TIFARITI

PERSONE PER PUNTO DI APPROVIGGIONAMENTO

RIFIUTI

mercato aprovigionamento acqua centro raccolta rifiuti strada principale comunità bairro daira

15

SERVIZI IGIENICI NUM. MAX. PERSONE PER LATRINA

m

LEGENDA

QUANTITA’ MIN. (LITRI) A PERSONA PER GIORNO

sc. 1: 2000

40 persone


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