L’Operatore 5 COMMERCIALE
Dicembre 2009
PERIODICO della
di MATERA
Aut. Tribunale di Matera n. 88 del 15/12/88 Direttore Responsabile: Saverio Petruzzellis Direzione e Redazione: Confesercenti - Via De Amicis, 54 tel. e fax 0835 261717 - Matera E-mail: info@confesercentimatera.it - www.confesercentimatera.it Stampa: ARTEPRINT (MT) - via Taranto, 10 tel. 0835.385440 - fax 0835.090138 - arteprintsnc@gmail.com Spedizione gratuita alle imprese commerciali Sped. in A.P. Art. 2 - Comma 20/C - Legge 662/96 - Filiale di Matera
Corsi di formazione in Confesercenti
abilitanti a: - commercio prodotti alimentari - somministrazione di alimenti e bevande
Presso la nostra sede è possibile iscriversi a corsi di formazione obbligatori previsti da vigenti norme; si tratta di corsi abilitanti al commercio di prodotti alimentari, alla somministrazione di alimenti e bevande, alla sicurezza nei
Inoltre è possibile svolgere corsi per: - rilascio e rinnovo libretti sanitari - sicurezza nei luoghi di lavoro (RSPP, 1° soccorso, antincendio e RLS) luoghi di lavoro; corsi per il rilascio e rinnovo di libretto sanitario e corsi rivolti a titolari e dipendenti di imprese per una corretta applicazione delle norme igienico sanitarie e sicurezza nei luoghi di lavoro.
DAL 2 GENNAIO I SALDI IN BASILICATA previste dalla nuova legge che vanno da euro 516 a euro 3.098 con l’aggravante della chiusura dell’esercizio fino a venti giorni nel caso di recidiva. Si ricorda infine che i prodotti esposti per la vendita, nelle vetrine esterne o all’ingresso dei locali e nelle immediate adiacenze dell’esercizio o su scaffali e banchi vendita (ivi compreso il commercio su aree pubbliche) o ovunque collocati (esclusi i magazzini) devono indicare in modo chiaro e bel leggibile il prezzo di vendita al pubblico mediante l’uso di un cartello o con altre modalità idonee allo scopo.
La Confesercenti ricorda che a seguito dell’entrata in vigore della nuova Legge Regionale sul commercio, i saldi invernali inizieranno il prossimo 2 gennaio e termineranno il 2 marzo; inoltre, le vendite promozionali dei prodotti che formano oggetto delle vendite di fine stagione sono vietate nel periodo dei saldi e nei trenta giorni precedenti tali periodi, nonché in tutto il mese di dicembre. Pertanto, i negozi di abbigliamento, scarpe e loro accessori non potranno più effettuare, nei suddetti periodi, vendite promozionali, pena l’irrogazione di sanzioni
Apprendistato professionalizzante nel settore terziario: sottoscritto l’accordo per la formazione esclusivamente aziendale Confesercenti, Filcams, Fisascat, Uiltucs, hanno sottoscritto l’Accordo Nazionale in materia di apprendistato professionalizzante. Grazie a questa importante intesa, le imprese che applicano il CCNL del terziario potranno fruire di una ulteriore importante modalità, che si affianca alle preesistenti,
per gestire il percorso formativo connesso all’apprendistato professionalizzante. L’Accordo si caratterizza come fortemente innovativo per gli elementi di semplificazione introdotti e perché offre importanti opportunità, alle nostre strutture territoriali, di erogare specifici servizi in materia formativa.
La Provincia di Matera attiva il portale lavoro La Provincia di Matera ha attivato un portale sul lavoro per offrire agli utenti, con un semplice click, tutti i servizi legati ai temi del lavoro e della formazione professionale, a partire dalle opportunità di occupazione. L’indirizzo è: www.portalelavoroprovinciamt.it È in grado di fornire un’informazione ad ampio spettro su tutti i servizi presenti nell’ambito del mercato del lavoro ed è uno strumento molto utile perché mette in rete la domanda e l’offerta di lavoro. L’Operatore
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Comunicati
Crisi agricoltura e Pane di Matera – Il parere di Confesercenti Si parla molto in questi giorni e a ragione della crisi che sta attraversando l’agricoltura materana - dedita da sempre a coltura cerealicola - a causa del prezzo del grano, mai stato basso come ora e che sta producendo nei contadini una seria riflessione sulla eventuale convenienza di seminare i terreni per l’avvenire. Inoltre sono state avviate attente riflessioni sulla provenienza del prodotto grano, su quello che viene realmente commercializzato e perché risulta ancora stoccato nei silos il grano prodotto lo scorso anno. La scrivente Associazione, traendo spunto dalle suddette considerazioni pienamente condivisibili, intende esprimere la propria opinione a proposito della produzione del pane di Matera, soprattutto a marchio I.G.P., che oramai sta entrando nel ciclo produttivo pieno e che proprio perché I.G.P. è certificato, cioè controllato e tracciato in ogni fase, dalla semina alla produzione di pane. La cultura e la tradizione del pane
di Matera porta i panificatori, a fornirsi di semola particolare prodotta da agricoltori aderenti al Consorzio di Tutela, che assicurano la qualità e la provenienza del grano certificato; qualsiasi altro “surrogato” invaliderebbe il marchio I.G.P. che è garanzia di altissima qualità per i consumatori. La semola certificata derivante dal grano Cappelli è prodotta dai nostri contadini e lavorata dai mulini, tutti soci del Consorzio di Tutela del Pane di Matera. Il tutto viene certificato da IS.ME.CERT, pena la perdita del marchio I.G.P.. Questa semola, la nostra semola, ha costi di gran lunga superiori alla semola derivante da altri grani e dell’ordine di tre - quattro volte. Quindi i panificatori di Matera e soprattutto quelli aderenti al Consorzio Pane di Matera si permettono di tranquillizzare i materani e quanti consumano il nostro pane perché l’origine della materia prima è assolutamente di nota provenienza e qualità.
Il commento del Presidente Schiuma su scudo fiscale e abolizione Province Nelle scorse settimane è passata, quasi sotto silenzio, la bocciatura di una proposta di legge costituzionale che mirava all’abolizione delle Province. Il Presidente nazionale Confesercenti, Marco Venturi dichiarò che “evidentemente, la sopravvivenza delle Province ha più santi in Paradiso del nostro enorme debito pubblico”. Sul tema della abolizione delle Province si sono cimentati, e sprecati, con dichiarazioni e promesse mai mantenute, numerosi politici italiani, ovviamente sempre e solo in campagna elettorale. Il carrozzone delle Province costa alle casse dello Stato (e quindi ai cittadini) circa 17 miliardi di euro, ed è evidente che si tratti di soldi che possono essere tranquillamente risparmiati, visto che servono solo a garantire, spesse volte, poltrone e ubicazioni per politici trombati, di primo e secondo pelo, oppure doppi e tripli incarichi, per non farsi mancare nulla. La mancata abolizione delle Province cozza contro la declamata volontà di aiutare le imprese ed i cittadini, intervenendo sulle tasse che questi pagano allo Stato. Infatti non si capisce, in presenza di una coperta corta, cortissima, come si faccia a diminuire le tasse senza diminuire le spese, considerato un debito pubblico alle stelle che, fra l’altro, negli ultimi anni ha continuato a crescere, alla faccia della politica economica rigorosa. È evidente che, se davvero si vuole diminuire la trattenuta fiscale sugli stipendi (aspetto questo che ritengo fondamentale per rilanciare i consumi e le produzioni) e sulle imprese sempre più tartassate, bisognerà risparmiare i soldi da qualche altra parte! Una soluzione potrebbe essere una maggiore severità e attenzione nei confronti degli evasori, quelli, per intenderci, che cittadini italiani lo sono solo quando devono usufruire dei servizi pubblici, mentre per il resto “si fanno i fatti propri”. A questi il Governo ha pensato bene di offrire una
possibilità di redenzione, attraverso uno Scudo Fiscale che, di fatto, rappresenta l’ennesimo condono. Hai fatto il furbo, hai barato, imbrogliato, rubato? Non ti preoccupare, ti aiutiamo noi a pulire la coscienza (e magari anche a “lavare” il denaro sporco). Se hai soldi all’estero falli rientrare nella tua patria e paga allo Stato il 5%, così ti metti a posto. Considerato che, normalmente, avrebbero dovuto pagare fra il 45 ed il 50%, direi che si tratta di un bel affare e, soprattutto, di un messaggio “incentivante” per quanti, invece, avevano rispettato la legge e pagato le tasse. Sempre più spesso, in Italia, è così: se rispetti le regole rischi di passare per fesso. D’altronde lo vediamo anche per strada, nella nostra città. Le bancarelle abusive aumentano giorno per giorno, senza controlli, senza fitti da pagare, canoni e bollette, tasse sui rifiuti, controlli dei NAS, della Guardia di Finanza, Polizia Municipale, senza rispetto delle più elementari regole igieniche (che costano), senza bisogno del consulente e del commercialista (costano pure quelli), senza tasse e senza studi di settore. Ci si deve sorprendere, allora, se i negozi chiudono? Ci si deve sorprendere se il gettito fiscale diminuisce? Credo di no, ma mi domando come potremo fare ad aumentare le buste paga dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e come si devono diminuire le tasse a carico delle imprese, senza cominciare a tagliare qualche spesa e, soprattutto, senza abbassare la qualità dei servizi pubblici (sanità, scuola, trasporti). L’abolizione delle Province sarebbe stato un ottimo inizio ma, evidentemente, la volontà è un’altra: ci tocca pagare tutto e, in ogni caso, accontentarci di quello che abbiamo, seppure scarso. Tanto, sta per arrivare una nuova campagna elettorale e, allora, potremo sognare di nuovo, perché oramai, ci restano solo le promesse!
Entro il prossimo 31 DICEMBRE... Rinnovo delle licenze Entro il prossimo 31 dicembre, alcune attività commerciali sono interessate al rinnovo delle autorizzazioni amministrative in proprio possesso: si tratta ancora di alcune operazioni residue a quello che era il rinnovo delle licenze che pochi anni fa interessava proprio tutte le attività commerciali. Indichiamo, di seguito, attività e relativi adempimenti interessati alla scadenza di fine anno: Pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.): ogni cinque anni dalla data del rilascio devono provvedere ad inviare al Comune, in carta semplice, la denuncia di prosecuzione attività anche se alcune disposizioni ministeriali
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(fra l’altro accolte dai vari Giudici di Pace) l’hanno di fatto praticamente resa inutile. Oggetti preziosi: il versamento su c/c postale 8003 CC.GG. allo stato attuale risulta essere ancora sospeso. Presso la sede della Confesercenti è possibile ricevere ogni genere di informazione. Rinnovo biennale patentino generi di monopolio Si ricorda ai titolari di patentino che lo stesso va rinnovato ogni due anni; tale procedura, per la quale ci si può rivolgere presso gli uffici della scrivente associazione, deve avvenire entro il 30 novembre dell’anno di scadenza.
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Comunicati
Situazione parcheggi in Via Ridola a Matera La Confesercenti è intervenuta nuovamente sulla questione dei parcheggi soppressi in Via Ridola a Matera a seguito dell’installazione di un chiosco che di fatto ha sottratto parcheggi utili in quel tratto di strada. I commercianti infatti hanno lamentato l’impossibilità di lavorare a causa della situazione traffico che si crea in quel tratto di strada e che non permetterebbe neanche la fermata. Era quello che si sospettava e che avremmo volentieri evitato – sostiene la nota inviata all’Amministrazione Comunale - con l’istallazione del gazebo che è andato a sottrarre alcuni parcheggi a pagamento nonostante le assicurazioni fornite sul fatto che l’Amministrazione avrebbe trovato ulteriori spazi (verso via B.
Buozzi) da destinare alla sosta oraria a pagamento. Tutto questo al momento risulta aleatorio mentre l’unica certezza, lamentano i commercianti, è data dalla impossibilità, da parte dei clienti, di trovare il sia pur minimo spazio di sosta, il tutto aggravato dalla presenza dei Vigili Urbani che, per velocizzare il traffico, impediscono agli automobilisti di fermarsi alla ricerca di un parcheggio. Si sollecita quindi – conclude la nota - la verifica per trovare, laddove possibile, ulteriori spazi di sosta, anche temporanei e non a pagamento, magari riducendo gli eccessivi spazi a disposizione della Polizia Provinciale che, è noto a tutti, usufruisce già dei parcheggi interni al Palazzo della Provincia.
Comune di Policoro Ordinanza n. 3630 del 29/10/09: revisione parametri numerici pubblici esercizi La Confesercenti e la Confcommercio - in riferimento all’Ordinanza di revisione dei parametri numerici dei pubblici esercizi che l’ Amministrazione Comunale di Policoro ha inteso adottare per fornire, sia pur in maniera transitoria, risposte a cittadini che intendono aprire attività di somministrazione di alimenti e bevande - sono intervenute evidenziando come pure già avvenuto “nel comune capoluogo (Potenza)” il mancato confronto con le Associazioni più rappresentative di settore che, in quell’occasione, avrebbero manifestato il loro dissenso (supportato da note giurisprudenziali) che si riassume in questo modo: la legge n. 287/91 condizionava il rilascio dell’autorizzazione al rispetto di parametri numerici fissati a livello comunale. L’art. 3 del DL n. 223/06 e l’interpretazione che ne è stata data dalla giurisprudenza amministrativa (sentenza Consiglio di Stato n. 2808/09) hanno segnato però il superamento delle programmazioni basate sul mero parametro e, in effetti, molte Regioni hanno già provveduto a correggere la propria
legislazione, improntandola a criteri legati, oltre che al rispetto della normativa urbanistico-edilizia, a requisiti di tipo qualitativo (in relazione alla struttura ed al servizio prestato). Da tutto questo si evincono due concetti fondamentali: il primo è che sono le Regioni a dover intervenire con proprie norme a correzione dell’esistente; il secondo è che il comune di Policoro, che ha indicato i nuovi parametri numerici, non ha tenuto in considerazione ulteriori requisiti che devono sostituire quelli previsti dalla legge 287/91 e abrogati dal decreto Bersani, per il semplice fatto che nell’Ordinanza in questione non se ne fa menzione! Inoltre non si ritiene compatibile con alcuna logica il fatto che vengano esclusi dalla pianificazione: “gli esercizi ubicati all’interno di strutture commerciali appartenenti alla grande distribuzione”. Per tutto questo, esposto in una nota all’Amministrazione Comunale della città jonica, Confesercenti e Confcommercio hanno ottenuto l’immediata sospensione dell’Ordinanza e la promessa di un incontro in cui meglio definire la situazione.
Progetto “Italia & Turismo” – Ampliamento plafond ed imprese beneficiarie Il progetto “Italia & Turismo” ha avuto una nuova evoluzione avendo aggiunto agli Istituti di credito già presenti Gruppo Banca Intesa Sanpaolo, Gruppo Unicredit, Gruppo Banco Popolare, Gruppo Banca Popolare Milano, Gruppo Banca Popolare Sondrio, Gruppo Monte Paschi di Siena, Gruppo Banca Nazionale del Lavoro, altri tre importanti Istituti di credito: il Monte dei Paschi di Siena, la Bnl e la Banca popolare dell’Emilia Romagna. Come si ricorderà il Progetto fu avviato, prima dell’estate, dal Ministero del Turismo e le Associazioni di categoria con l’obiettivo di mettere a disposizione delle imprese del settore delle risorse finanziarie aggiuntive, a condizioni particolarmente vantaggiose rispetto alla ordinaria attività creditizia, attraverso il coinvolgimento dei Confidi, oltre che delle Associazioni stesse. L’originario plafond, messo a disposizione dalle prime cinque banche, ammontava a 1,6 miliardi di euro. A questi si aggiungono adesso ulteriori 1,185 miliardi di euro (rispettivamente 500 mln di Mps, 500 mln di Bnl e 185 milioni di Bper), andando così a formare un pacchetto di rilevante entità per tutto il comparto del turismo. Si tratta di risorse realmente ed immediatamente disponibili a condizioni vantaggiose. L’altro aspetto di particolare importanza per la nostra organizzazione riguarda l’apertura delle linee di credito all’intera filiera produttiva del turismo. Una richiesta avanzata dalla nostra Associazione fin dall’inizio e, finalmente, recepita dal Ministero e dagli Istituti di credito. Pertanto queste risorse potranno essere destinate, non solo alle strutture ricettive ed ai campeggi, ma anche alle agenzie di L’Operatore
viaggi, ai ristoranti e pubblici esercizi, agli stabilimenti balneari e ad ogni altra tipologia di soggetto economico attivo nel settore turistico italiano. Un passaggio estremamente importante, tale da qualificare la nostra Associazione che aveva richiesto, con urgenza, di sostenere tutte le imprese da noi rappresentate. L’obiettivo di “Italia & Turismo” consiste nel mettere a disposizione del settore fondi destinati alla riqualificazione ed allo sviluppo favorendo processi di aggregazione, di valorizzazione commerciale, agevolando il rinnovamento di macchinari ed impianti, contribuendo al risparmio energetico e ad investimenti pubblicitari. Il contributo delle banche prevede anche il sostegno di “progetti pilota”, finalizzati ad accompagnare le micro e piccole imprese del settore in un percorso di cambiamento e di innovazione. Una ulteriore richiesta avanzata, in tale occasione, da Assoturismo al Ministero ed agli Istituti di credito riguarda la possibilità, da parte delle piccole e medie imprese del turismo, di poter utilizzare i fondi messi a disposizione con questo strumento agevolato anche per la ristrutturazione dei debiti pregressi e relativi ad investimenti già effettuati. Una richiesta che ha visto una prima disponibilità da parte di alcuni Istituti, che contiamo di poter ampliare presto con la condivisione di tutte le altre banche partecipanti. Anche in questa occasione, dunque, il contributo della nostra Associazione e delle nostre strutture dei Confidi sarà determinante per facilitare quella indispensabile conoscenza e dialogo tra sistema bancario ed imprese. Ulteriori informazioni si potranno ricevere in Confesercenti. pag.
Altre notizie
Iscrizione dei soci di S.n.C. alla gestione degli esercenti attività commerciali Il Ministero del Lavoro, con interpello n° 78/2009, ha risposto ad un quesito in merito all’obbligo previdenziale sussistente in capo ai soci di un società in nome collettivo. In particolare, come riportato nella risposta del competente ministero, si è chiesto se la partecipazione di detti soci all’attività lavorativa aziendale con carattere di abitualità e prevalenza costituisca condizione necessaria ai fini dell’iscrizione alla gestione assicurativa degli esercenti attività commerciali istituita presso l’INPS. La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva ha chiarito sostenendo che nel caso in cui le suddette attività commerciali siano svolte in forma societaria, la Direzione ha ritenuto che la dichiarazione formulata dal socio nella richiesta di
iscrizione all’elenco degli esercenti attività commerciale costituisca adempimento di un obbligo di legge, qualora lo stesso partecipi al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza e la società sia organizzata e/o diretta prevalentemente con il lavoro dei soci e dei loro familiari. La competente Direzione ha quindi precisato che, conseguentemente, con riferimento alle società di persone, risultano iscrivibili alla gestione assicurativa commercianti, purché in possesso dei requisiti sopra indicati, i soci di società in nome collettivo e i loro familiari coadiutori, i soci di società di fatto, gli accomandatari di S.a.s., nonché gli accomandanti di S.a.s. che siano familiari coadiutori degli accomandatari.
Una nuova piattaforma creditizia per il rilancio delle rete in franchising Accordo Gruppo Montepaschi – Co.Svi.G. – FIF Il 7 ottobre u.s. è stato presentato l’Accordo sottoscritto tra la Federazione Italiana Franchising, Gruppo Montepaschi e Co.Svi. G per fornire alle aziende del settore un’assistenza integrata per lo sviluppo delle reti in franchising. Si tratta di un accordo innovativo e molto apprezzato da tutti gli operatori interessati. La nostra Federazione è soddisfatta dell’accordo sottoscritto perché per la prima volta nel panorama bancario italiano, una banca ha inteso la formula del franchising come un rapporto di collaborazione tra due imprese e perciò ha definito non solo un prodotto creditizio ma una vera piattaforma con tanti prodotti, per tutti i soggetti che compongono la filiera del franchising, il franchisor ed i suoi franchisee. L’accordo in oggetto prevede un pacchetto studiato per coprire le esigenze specifiche che, oltre ai consueti prodotti bancari, comprende forme
di finanziamento del punto vendita con l’assistenza della garanzia Mediocredito Centrale (tramite sistema regolato dall’accordo tra Co.Svi.G./Confesercenti – Montepaschi), un’offerta specifica per i pagamenti elettronici (fra cui il Pos MPShop) e la disponibilità di un’apposita piattaforma B2B per favorire lo sviluppo del business in sicurezza, velocità ed efficienza. L’accordo, si poggia sull’accesso alle garanzie concesse dal fondo a sostegno delle PMI, gestito dal Mediocredito Centrale. A sua volta, il Co.Svi.G., efficiente organismo di Confesercenti, permette di far arrivare in Banca le pratiche già vagliate ed accolte dal Fondo stesso. Ciò permette di superare le lungaggini che un’istruttoria in filiale comporta e di valorizzare il patrimonio di conoscenza che la FIF ha accumulato negli anni, credendo per prima in certe forme d’intervento.
Obbligo di presentazione del DURC in relazione all’esercizio dell’attività di “commercio su aree pubbliche”: chiarimenti forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico, con circolare n. 0100166, del 6 novembre u.s., ha emesso propri indirizzi circa l’applicazione delle nuove norme in materia di DURC relativo all’esercizio dell’attività di commercio sulle aree pubbliche (art. 11-bis della legge n. 102/09). Anzitutto, nella Circolare si afferma di ritenere “che le disposizioni in discorso hanno prescritto una specifica ed ulteriore verifica dei presupposti necessari per l’avvio e l’esercizio dell’attività di commercio sulle aree pubbliche”. Pertanto, per garantire equità e parità di trattamento, nonché assicurare il carattere unitario nazionale dei requisiti e presupposti per l’accesso e l’esercizio delle attività professionali, il Ministero ritiene “sostenibile l’applicabilità delle disposizioni anche in assenza di espressa previsione normativa regionale”. E ciò in totale contrapposizione rispetto a quanto affermato dal Ministero del Lavoro. Ad avviso del Ministero, in linea con quanto da noi sostenuto: • non esiste tecnicamente la possibilità del rilascio di un DURC (documento che attesta contestualmente la regolarità dell’impresa per quanto concerne gli adempimenti INPS ed INAIL) per quei commercianti su aree pubbliche che operino quali imprenditori individuali, senza coadiutori e/o dipendenti. Considerata la finalità della disposizione, che è quella di condizionare l’esercizio dell’impresa alla regolarità contributiva di chi la gestisce, il MISE ritiene però di poter considerare valida la presentazione, da parte del soggetto che eserciti senza l’ausilio di familiari o coadiutori, oltrechè, naturalmente, di dipendenti, di un “certificato di regolarità contributiva” rilasciato dall’INPS, unitamente ad una dichiarazione che attesti l’impossibilità a presentare il DURC. L’Operatore
• la norma assoggetta alla presentazione della documentazione di regolarità contributiva solo le nuove autorizzazioni richieste a far data dall’entrata in vigore della legge (e infatti è previsto l’obbligo di presentazione del DURC da parte del richiedente l’autorizzazione); • ai soggetti che risultino già titolari di autorizzazione per l’esercizio del commercio su aree pubbliche (su posteggio o in forma itinerante) non deve essere richiesta dai Comuni la presentazione di alcun documento, in quanto è con riferimento al 31 gennaio di ciascun anno successivo a quello del rilascio dell’autorizzazione che è prescritto l’obbligo di verificare la sussistenza dei requisiti di regolarità delle posizioni contributive in capo ai titolari delle autorizzazioni; • nel caso di soggetti che richiedano una nuova autorizzazione senza avere già in corso la medesima od altra attività di impresa, e che quindi non siano titolari di alcuna posizione contributiva, è sufficiente la semplice presentazione di una autocertificazione in tal senso, ferme restando le possibilità per il Comune sia di richiedere agli interessati di impegnarsi comunque a presentare, entro un congruo termine dall’avvio dell’attività o dall’assunzione di dipendenti, la documentazione di regolarità contributiva, sia di controllare la veridicità a campione; • le predette modalità possono essere utilizzate anche in caso di subingresso nella proprietà o nella gestione di un’azienda, considerato che il subentrante può essere sia un soggetto già in attività che un soggetto che aspira ad esercitare attività di impresa. pag.