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L’Operatore 2 COMMERCIALE

Giugno 2012

PERIODICO della

di MATERA

Aut. Tribunale di Matera n. 88 del 15/12/88 Direttore Responsabile: Saverio Petruzzellis Direzione e Redazione: Confesercenti - Via Ugo La Malfa, 25 tel. e fax 0835 261717 - Matera E-mail: info@confesercentimatera.it - www.confesercentimatera.it Stampa: ARTEPRINT (MT) - via Taranto, 10 tel. 0835.385440 - fax 0835.042207 - amm.arteprint@gmail.com Spedizione gratuita alle imprese commerciali Sped. in A.P. Art. 2 - Comma 20/C - Legge 662/96 - Filiale di Matera

Nuova sede Confesercenti di Matera - Comunicazione Dallo scorso 26 marzo gli uffici della Confesercenti Provinciale di Matera sono nella nuova sede in Via Ugo La Malfa n. 25 (5° piano) a poche decine di metri dal Municipio e dal Comando Provinciale dei Carabinieri. Invariato il recapito telefonico e fax 0835.26.17.17.

ATTENZIONE: occorre la licenza fiscale per vendere prodotti alcolici E’ obbligatorio richiedere la licenza all’UTF competente per territorio in caso di vendita e somministrazione di prodotti alcoolici; infatti, l’art. 29, comma 2, del Testo Unico delle accise, approvato con D. Lgs. 26.10.1995 n. 504, stabilisce l’obbligatorietà della denuncia all’Ufficio dell’Agenzia delle dogane, competente per territorio, dell’esercizio di vendita e somministrazione di prodotti alcolici, finalizzata al rilascio di apposita licenza fiscale. La norma, che prevedeva, altresì, il pagamento di un diritto annuale per euro 33, 57, poi soppresso, è effettivamente tuttora vigente: la violazione dell’obbligo comporta, fra l’altro, dallo scorso 1° aprile, l’applicazione della sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro da 3.000 a 30.000 euro. L’art. 20 del D.M. 27 marzo 2001,

n. 153, stabilisce che chiunque intende esercire un impianto di trasformazione, di condizionamento o di deposito di alcole etilico e bevande alcoliche assoggettati ad accisa, compresi gli esercizi di vendita di alcole etilico e di bevande alcoliche, di cui all’articolo 29, comma 2, del testo unico, almeno 60 giorni prima di iniziare l’attività deve presentare all’UTF competente per territorio apposita denuncia, contenente la denominazione della ditta, la sua sede, la partita IVA, il codice fiscale e le generalità del rappresentante legale e dell’eventuale rappresentante negoziale, il comune, la via ed il numero civico o la località in cui si trova l’esercizio o l’istituendo deposito, nonché la capacità di stoccaggio del medesimo. I nostri uffici sono a disposizione per il rilascio dei modelli.

Sicurezza nei luoghi di lavoro Proroga del termine per autocertificare la valutazione dei rischi Nella G.U. n. 111, del 14 maggio scorso, è stato pubblicato il DL 12 maggio 2012 , n. 57, recante “Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese”. Il Governo, ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di evitare, nelle more della definizione delle procedure standardizzate di effettuazione della valutazione dei rischi di cui all’articolo 29, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, che i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori, i quali entro il 30 giugno 2012 possono autocertificare l’effettuazione della valutazione dei rischi, siano obbligati, a decorrere dal 1° luglio 2012,

ad elaborare il documento di valutazione dei rischi secondo le procedure ordinarie, urgenza segnalata dalla Confesercenti con lettera al Ministro Fornero, ha ritenuto di provvedere alla proroga del termine fino alla scadenza del terzo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale di cui all’articolo 6, comma 8, lettera f), del D. Lgs. n. 81 e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2012. Ciò vuol dire che le “microimprese”, fino al 30 giugno 2012, ed ora – a seguito della proroga – non oltre il 31 dicembre 2012, hanno ancora la possibilità di autocertificare l’effettuazione della valutazione dei rischi. Per ulteriori informazioni rivolgersi presso la nostra sede.

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- CORSI Abilitanti alla somministrazione e vendita di prodotti alimentari, all’attività di agenti di commercio e di affari in mediazione E’ possibile seguire corsi professionali previsti da vigenti norme che riguardano il commercio di prodotti alimentari, la somministrazione di alimenti e bevande (unificati dal Decreto Legislativo n. 59/10) e agenti di commercio e affari in mediazione. Ulteriori informazioni presso la nostra sede. Libretti sanitari Si fa presente in proposito che dal mese di ottobre 2010 è stata abrogata la Delibera di Giunta Regionale che prevedeva la formazione in aula di almeno quattro ore, per il rilascio e rinnovo del libretto sanitario. La stessa è stata sostituita da una nuova Delibera di Giunta regionale - la n. 1484 del 7/9/10 - che prevede la formazione degli operatori del settore alimentare nell’ambito del programma di formazione indicato nel Regolamento CE 852/04. Si tratta in pratica di formazione e addestramento in materia di igiene alimentare per l’applicazione dei principi del sistema HACCP. Sicurezza nei luoghi di lavoro Le imprese con dipendenti (o assimilati tali) potranno ricevere informazioni riguardanti tutti gli adempimenti di legge necessari per essere in regola nei luoghi di lavoro (autocertificazioni, piani sulla sicurezza, formazione addetti).


Comunicati

Commercio su aree pubbliche

ANVA e FIVA mobilitate sulla durata delle concessioni Nei giorni scorsi, le delegazioni Anva e Fiva, dopo aver riunito i propri organi esecutivi, hanno incontrato, unitamente ai rappresentanti politici e tecnici delle Regioni e dell’ANCI, il Sottosegretario De Vincenti e i funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico per proseguire il confronto sul tema dell’intesa di cui all’articolo 70, comma, 5 del Decreto Legislativo 26 marzo 2010 n. 59. Le due Associazioni si sono riservate una parere definitivo quando i tecnici del Ministero avranno provveduto alla stesura del testo dell’intesa che dovrà essere sottoposta formalmente alla Conferenza delle Regioni. Al momento, le proposte in esame

sono le seguenti: • la durata delle concessioni non può essere inferiore a nove né superiore a 12 anni, salvo per i posteggi dei mercati di attrazione turistica per i quali può essere individuata una durata diversa ma non inferiore a sette anni; • resta confermato il criterio prioritario della maggiore anzianità di esercizio nel posteggio ; • tutte le autorizzazioni/concessioni in essere sono automaticamente prorogate per otto anni dalla data di entrata in vigore dell’Intesa ; • in sede di primo rinnovo, ai fini della formulazione della graduatoria e in caso

di pluralità delle domande, l’anzianità di presenza nel posteggio deve essere valutata in misura pari al 50% del punteggio complessivo ; • un medesimo soggetto non può essere titolare di più di due posteggi sullo stesso mercato ( o tre se il numero dei posteggi complessivi supera i 100). Su tali proposte le Associazioni si sono tuttavia riservate un giudizio complessivo, pur rilevando alcuni positivi sviluppi sulle problematiche affrontate. Le riserve saranno sciolte quando sarà possibile valutare il testo definitivo dell’Intesa, anche in relazione a taluni altri punti ancora in discussione.

I commercianti di Torino in piazza contro la crisi Solidarietà dalle associazioni dei commercianti materane

Confcommercio e Confesercenti della provincia di Matera solidarizzano con i colleghi di Torino che sono scesi in piazza lo scorso 8 maggio per reagire alla crisi con lo slogan:

“Chiudono le nostre imprese, chiude l’Italia…Vivono le nostre imprese, cresce l’Italia”. Quanto sta avvenendo in questo particolare momento non trova uguali negli ultimi ottant’anni, affermano i Presidenti Angelo Tortorelli e Francesco Lisurici e pertanto non si può restare impassibili quando in associazione si rivolgono commercianti sempre più disperati che non riescono più a vivere del loro lavoro. I dati diffusi in questi giorni da Unioncamere sono sempre più allarmanti e non si vede speranza per il futuro; è arrivato il momento di indicare a chi ci amministra che il rilancio dell’economia e dei consumi debba passare seriamente attraverso i tagli ai costi della politica, agli sprechi della macchina

burocratica, all’attivazione dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, facilitando di fatto l’accesso al credito in maniera chiara e veloce. L’azione messa in atto per il risanamento dei conti pubblici sta sempre più deprimendo i consumi; con l’aumento della pressione fiscale e con gli istituti di credito praticamente fermi si finirà col soffocare, nel giro di qualche mese, famiglie ed imprese. E’ impensabile – concludono – assistere impassibili al disfacimento del sistema della piccola e media impresa e si rende necessario, pertanto, affrontare con i colleghi di Rete Imprese il tema delle iniziative sindacali da intraprendere a difesa della sopravvivenza del nostro tessuto produttivo.

Massimo De Lorenzo, FI.BA. Policoro, denuncia il degrado ambientale in cui versa la zona Lido Prevenire, monitorare e reprimere sono le attività primarie che qualsiasi comune deve assolutamente fare per contrastare il sempre più dilagante fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Fino a poco tempo fa la zona Lido del comune di Policoro era interessata, soprattutto, dall’abbandono di piccoli rifiuti ingombranti, un comportamento molto scorretto che ultimamente si è acuito anche con la presenza di sporcizia di qualsiasi genere tra cui buste dell’immondizia, fazzolettini, ed ogni genere di materiale in plastica e di risulta, per l’assoluta mancanza di cassonetti per il conferimento dei rifiuti, con grave pregiudizio e preoccupazione per chi viene a trascorrere una breve vacanza al mare ma anche per chi vive giornalmente la pineta di Policoro ove svolge attività sportiva o lunghe passeggiate distensive. Per quel che è dato sapere, da alcuni mesi il comune di Policoro ha stipulato un contratto con una grossa società per la raccolta dei rifiuti e la pulizia del territorio ma, purtroppo, i risultati, facilmente visibili agli occhi della

gente, non hanno sortito l’effetto desiderato e cioè di vedere un paese che seguisse alcune delle regole principali del comune senso civico. Siamo alle porte della stagione estiva ed il Lido pullula di gente intenta a gustarsi il bellissimo mare ed ammirare le bellezze naturalistiche che il buon Dio ci ha dato. Sicuramente lo spaventoso degrado ambientale in cui versa l’area in questione non sarà il nostro biglietto da visita per le migliaia di turisti che verranno a trovarci, con grave pregiudizio e preoccupazione per gli operatori turistici già colpiti, tra l’altro, da una inquietante crisi economica. La Federazione Italiana Imprese Balneari, da sempre vicina alle problematiche legate al territorio ed in particolar modo all’ambiente, chiede una maggiore attenzione e la risoluzione “immediata” del grave problema, con l’auspicio che in futuro verranno indette conferenze di servizio in ambito Comunale, Provinciale e Regionale, che possano aprire nuovi spiragli di comunicazione per una concreta programmazione della stagio-

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ne estiva e per la salvaguardia del territorio. Per quest’ultimo obiettivo si richiederà, agli organi competenti, la gestione diretta della pineta sottostante il lungomare da parte degli operatori turistici, al fine di ripristinare e tenere costantemente pulita l’area del sottobosco e poter ridare alla gente di Policoro, ed ai numerosissimi turisti, le bellezze naturalistiche del territorio e trascorrere, in tal modo, ore di serenità a contatto con la natura.

Aumento di pensione per gli autonomi L’INPS precisa che molti pensionati autonomi hanno avuto un breve periodo di lavoro dipendente; costoro possono avere un aumento di pensione e relativi arretrati chiedendo l’accredito del servizio militare nella gestione speciale del lavoro autonomo. Le domande saranno accolte se più favorevoli per il richiedente.


Comunicati

Nello scorso mese di aprile riunione programmatica della Fiba di Matera Si è svolta lo scorso 12 aprile la riunione programmatica della Fiba Confersercenti Provinciale di Matera, alla quale hanno preso parte, oltre ai responsabili locali dell’Associazione - presenti Paolo Fuina e Massimo De Lorenzo del coordinamento provinciale della Fiba e Pasquale Di Pede direttore di Confesercenti - il Vice Presidente Nazionale della Federazione Balneari, Vincenzo Farina. I punti all’oggetto della discussione sono stati sviscerati e condivisi soprattutto per quanto riguarda la nuova fase di riorganizzazione territoriale del Consorzio Fiba Service. Molto proficua è stata invece la discussione incentrata sulle azioni da promuovere nel prossimo futuro al fine di sensibilizzare gli enti preposti, Regione Basilicata in primis, all’approvazione della variante del piano dei lidi in tempi brevi, rivendicando contestualmente un tavolo regionale sul quale poter discutere le osservazioni prodotte anche dalla Fiba provinciale di Matera. A tal proposito dubbi e perplessità sono stati evidenziati circa la questione emersa dalla lettura complessiva della variante al Piano dei Lidi quando si parla di “riduzioni” e di “rivalutazione della capacità media di ricettività delle varie strutture per la balneazione sulle nostre coste”, al fine di ridurre il carico antropico; la tal cosa appare impertinente, allucinante e appartiene ad un concetto di “fantaturismo”. Per un territorio quale il Metapontino a forte vocazione turistica, per la presenza di bellezze naturali e paesaggistiche, queste limitazioni risultano ad alto contenuto provocatorio ed umilianti nei confronti degli operatori turistici accusati di nutrire scarso amore verso le risorse naturali quali le nostre spiagge, il nostro mare ed il nostro ambiente oltre che limitanti per uno sviluppo economico e occupazionale. Rimane alta inoltre l’attenzione dei responsabili dell’Associazione sugli sviluppi circa l’argomento dell’evidenza pubblica alla quale si vuole sottoporre l’intero comparto turistico balneare ed è per questo che mercoledì 18 aprile p.v. a Roma la FIBA Confesercenti, insieme ad altre Associazioni di categoria, ha organizzato una grande Manifestazione di protesta dal titolo: “Confiscare 30.000 imprese balneari serve all‘Italia? E’ stato infine presentato il numero “zero” della nuova rivista ufficiale di Fiba Confesercenti “IMPRESA MARE” dedicata a tutti gli associati e reperibile presso gli uffici della Confesercenti.

Alfredo Ricci commenta l’indagine della FISMO Drammatici i livelli raggiunti dalla filiera del settore tessile, abbigliamento e calzature

Purtroppo l’intera filiera del settore Tessile Abbigliamento ha raggiunto livelli drammatici di crisi nell’anno 2011 e certamente non sarà migliore nel 2012 e rischia di diventare insostenibile se il Governo non vara in tempi veloci una politica di sostegno nei confronti della piccola e media impresa distributiva del Made in Italy. È quanto emerge da una indagine della Federazione Nazionale Settore Moda di Confesercenti - fa sapere Alfredo Ricci, componente della Giunta nazionale e già Presidente Nazionale della stessa Federazione. Riprendendo quanto sostenuto dall’attuale Presidente Nazionale, Roberto Manzoni, che ha presentato nei giorni scorsi i risultati di un’indagine condotta dalla Confesercenti Nazionale, Alfredo Ricci sostiene che le 26.000 aziende da noi rappresentate, così come l’intera filiera del settore moda hanno bisogno di una politica economica basata sulla crescita e non solo sui tagli dei consumi e sulla pressione fiscale. Mai come in questi ultimi mesi abbiamo assistito ad una contrazione della domanda che non ha paragoni negli ultimi vent’anni; ciò ha comportato la chiusura di molte storiche botteghe nelle maggiori città di tutta Italia. La contrazione dei consumi oggi è a livelli record, il PIL ai livelli del 1999, sacrificare la crescita vuol dire diminuire ulteriormente la capacità di spesa delle famiglie. Molti imprenditori hanno risposto alla crisi modificando la propria strategia aziendale: da una parte riducendo i margini operativi aziendali, dall’altra riducendo assortimento e approvvigionamento nel tentativo di salvaguardare

l’occupazione non volendo disperdere un patrimonio di conoscenze e saperi davvero unico. Si tratta di interventi che mirano a tamponare nell’immediato una situazione difficile, ma certamente non risolutivi. Auspica inoltre misure concrete ed efficaci per scongiurare il paventato aumento dell’IVA che toglierebbe capacità di spesa alle famiglie per miliardi di euro. Estremamente significativi appaiono i dati emersi dalla ricerca della FISMO dai quali si evince che a riguardo riteniamo utile promuovere sul territorio iniziative analoghe al fine di confrontare le realtà territoriali con le medie nazionali monitorate. L’impegno della FISMO-Nazionale – conclude Ricci - ha già prodotto un risultato importante negli Studi di settore VOM5U (commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie e accessori). E’ stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.99 del 28 Aprile il Decreto .del Ministero dell’Economia e delle Finanze che individua ed aggiorna le aree gravitazionali degli Outlet, ovvero le aree di mercato influenzate dalla presenza di queste strutture commerciali (comprese entro un raggio di 90 minuti di percorrenza). Lo Studio di Settore in maniera più precisa e puntuale terrà conto, ai fini della stima dei ricavi ,della vicinanza delle attività tradizionali in queste aree. Questa importante revisione accoglie in pieno la mobilitazione e l’impegno che da anni la FISMO sta spendendo sugli Outlet e che, tranne in alcune Regioni, non ha trovato ad oggi una adeguata regolamentazione, così come avanzata da qualche anno dalla nostra Federazione.

Denominazione ed etichettatura dei prodotti tessili Si informa che ai sensi del Regolamento UE n. 1007/2011 e successive integrazioni, relativo alla denominazione delle fibre tessili nonché all’etichettatura ed al contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili, le previgenti direttive CE n. 73/44/CEE, n. 96/73 e n. 121/2008 devono ritenersi abrogate a decorrere dallo scorso 8 maggio. I succitati prodotti potranno essere disponibili sul mercato a condizione che siano etichettati, contrassegnati o accompagnati da documenti commerciali in armonia con il predetto Regolamento UE, salvo restando che i capi immessi sul mercato sino ad oggi potranno continuare ad esser disponibili fino al 9 novembre 2014, purché conformi alla citata direttiva CE n. 121/2008. In sintesi: • l’etichetta dei prodotti tessili deve essere durevole, facilmente leggibile, saldamente fissata, visibile ed accessibile, salva restando la possibilità di sostituir-

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la o completarla con documento commerciale d’accompagnamento qualora i prodotti stessi siano forniti agli operatori o consegnati in esecuzione di un ordine di un’amministrazione aggiudicatrice (direttiva 2004/18/CE); • la fornitura dell’etichetta e l’esattezza delle informazioni ivi contenute sono garantite dal fabbricante oppure, qualora quest’ultimo non risulti stabilito nell’UE, dall’importatore. • il fabbricante, l’importatore ed il distributore dei prodotti tessili, garantiscono che ogni informazione fornita al momento della loro messa a disposizione sul mercato non sia confondibile con le denominazioni delle fibre tessili e le descrizioni delle composizioni fibrose sopra indicate; • l’etichetta è redatta nella lingua ufficiale del Paese UE sul cui territorio i prodotti tessili sono messi a disposizione del consumatore, salvo che il Paese stesso non disponga altrimenti.


Bandi

ITALIA LAVORO S.P.A. - PROGRAMMA AMVA

Avviso pubblico a sportello rivolto ad imprese per la richiesta di contributi finalizzati all’inserimento occupazionale con contratto di apprendistato TIPOLOGIA DI AZIONI L’Avviso è finalizzato ad incentivare l’utilizzo del contratto di apprendistato sull’intero territorio nazionale, mediante la concessione di contributi per la stipula di: A. contratti di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale: Possono essere assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, in tutti i settori di attività, anche per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, i soggetti che abbiano compiuto quindici anni e fino al compimento del venticinquesimo anno di età. La durata del contratto è determinata in considerazione della qualifica o del diploma da conseguire e non può in ogni caso essere superiore, per la sua componente formativa, a tre anni ovvero quattro nel caso di diploma quadriennale regionale. Risorse disponibili complessive, € 27.104.000,00 B. contratti di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere: Possono essere assunti in tutti i settori di attività, con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere per il conseguimento di una qualifica professionale a fini contrattuali i soggetti di età compresa tra i diciotto anni e fino al compimento del ventinovesimo anno di età. Per i soggetti in possesso di una qualifica professionale, conseguita ai sensi del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, il contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere può essere stipulato a partire dal diciassettesimo anno di età. Risorse disponibili complessive, € 51.046.700,00 AMMONTARE DEI CONTRIBUTI Fino a concorrenza delle risorse disponibili e, comunque, non oltre la data di chiusura dell’Avviso fissata al 31/12/2012, verrà riconosciuto ai soggetti beneficiari di cui al successivo articolo 4: 1. Un contributo di € 5.500,00 (€ cinquemilacinquecento/00) per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato per la qualifica professionale a tempo pieno; 2. Un contributo di € 4.700,00 (€ quattromilasettecento/00), per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno; Il predetto importo è da intendersi al lordo di eventuali ritenute di legge e/o di ogni altro eventuale onere accessorio1. Sono ammissibili a contributo unicamente i contratti di apprendistato sottoscritti a partire dal 30 novembre 2011. I contributi di cui al presente Avviso NON sono cumulabili con altri contributi finalizzati all’assunzione erogati da Italia Lavoro S.p.A. a favore del medesimo lavoratore.

I contributi di cui al presente Avviso sono cumulabili con altri contributi erogati da soggetti terzi, fatti salvi gli eventuali divieti ivi previsti. SOGGETTI BENEFICIARI Possono presentare candidature esclusivamente i datori di lavoro privati che abbiano la sede operativa presso cui è operata l’assunzione sul territorio nazionale e che assumano giovani con contratti di apprendistato nelle tipologie previste al punto 2, lett. A e B. Alla data di presentazione della domanda di contributo i soggetti beneficiari dovranno possedere i seguenti requisiti: 1) Si precisa che per i contributi concessi a valere su fondi comunitari non si applica la ritenuta d’acconto del 4% sul valore del contributo erogato. La predetta ritenuta è, invece, operata sui contributi a valere su fondi nazionali. a) non aver cessato o sospeso la propria attività; b) essere in regola con l’applicazione del CCNL di riferimento; c) essere in regola con la normativa in materia di sicurezza del lavoro; d) essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili; e) essere in regola con il versamento degli obblighi contributivi ed assicurativi; f) non aver riportato condanne che comportino l’interdizione anche temporanea dai pubblici uffici; g) non trovarsi sottoposti a procedure per fallimento o concordato preventivo; h) essere in regola con quanto previsto dalle normative regionali rispetto a tipologie contrattuali e obblighi formativi previsti dal contratto di apprendistato; i) non trovarsi in una delle condizioni di “difficoltà” previste dagli Orientamenti Comunitari per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (GUCE C 244/2 del 1.10.2004), o, se PMI, di non trovarsi in una delle situazioni descritte dall’art. 1, comma 7, del Regolamento 800/2008; j) non essere incorsi, negli ultimi dieci anni, in irregolarità definitivamente accertate dalle autorità competenti, nella gestione di interventi che abbiano beneficiato di finanziamenti pubblici. TIPOLOGIE DI LAVORATORI Ai fini del presente Avviso i lavoratori assunti devono: • possedere il requisito di lavoratori svantaggiati come definito dal Reg. (CE) n. 800/20082, fermo restando il rispetto dei vincoli di età previsti dalla normativa relativa all’apprendistato; • non aver avuto rapporti di lavoro dipendente o assimilato negli ultimi 12 mesi con il soggetto beneficiario la cui cessazione sia stata determinata da cause

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diverse dalla scadenza naturale dei contratti. Resta salva la condizione di interruzione del rapporto di lavoro intervenuta per fine fase lavorativa. I lavoratori per i quali viene richiesto il contributo devono possedere i requisiti richiesti al momento della stipula del contratto di lavoro. TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO Il presente Avviso è pubblicato in versione integrale sui siti Internet www.italialavoro. it - sezione bandi -, su www.servizilavoro. it/amva, sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali www.lavoro.gov.it e su www.cliclavoro.gov.it. La domanda di contributo potrà essere presentata unicamente attraverso il sistema informativo raggiungibile al seguente indirizzo: http://amva. italialavoro.it fino al prossimo 31 dicembre 2012.

Accordo Stato-Regioni Definita la formazione alla sicurezza

I lavoratori e i datori di lavoro che svolgono direttamente il ruolo di RSPP ai sensi del D.Lgs. 81/08 devono provvedere alla formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’aggiornamento; è quanto stabilisce l’Accordo Stato-Regioni dello scorso 21 dicembre 2011, a tre anni e mezzo dall’uscita del D. Lgs. 81/08. Di fatto la norma individua tre categorie di rischio distinguendolo in funzione del codice ATECO; il commercio, l’artigianato (solo per alcuni ambiti) ed i i servizi rientrano nel rischio basso; in pratica possiamo sintetizzare che i corsi R.S.P.P., prevenzione incendi a basso rischio ed R.L.S. (per i lavoratori) hanno durata quinquennale e l’aggiornamento dura sei ore. Il corso sul primo soccorso invece ha durata triennale e durata di sei ore. ALCUNE PRECISAZIONI: • La formazione dei Dirigenti e Preposti deve essere completata entro 18 mesi, • I neoassunti devono essere formati preventivamente all’assunzione e, ove non sia possibile, non oltre il 60 giorno dalla data di assunzione. • Riconoscimento formazione pregressa: Viene riconosciuta come formazione pregressa solo quella documentabile e svolta nel rispetto delle previsioni normative o degli Accordi previsti dai contratti collettivi del lavoro. • L’aggiornamento deve comunque essere condotto entro 12 mesi dalla data di pubblicazione dell’Accordo. Ulteriori informazioni potranno essere richieste presso la nostra sede.


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