Aq7 aprile 2010

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Anno II - n. 70 - Mercoledì 7 aprile 2010

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l’ € 0,50

Ora di punta di

Romano Lusi

Cacao meravigliao

S

mentendo i consueti slogan di circostanza dei mass media, che enfatizzano puntualmente gli “esodi” e i “rientri” di Pasqua o di Ferragosto, sol perché gli italiani si muovono con sconcertante sincronismo in uscita o in entrata nelle grandi aree urbane, le organizzazioni dei consumatori ci fanno sapere che turismo e consumi hanno subito in questo periodo pasquale una contrazione rispetto agli anni scorsi. Segno che il peso della crisi si è fatto sentire abbastanza incisivamente anche durante queste festività. Per quanto riguarda il settore turistico, Adusbef e Federconsumatori ci fanno sapere che le vacanze avrebbero interessato appena il 15% degli italiani, per un totale di quasi 9 milioni. Ma anche per i consumi alimentari ci sono cattive notizie:il calo si sarebbe attestato intorno al 9%. nica eccezione: le uova di cioccolata, al cui mercato hanno portato giovamento i super sconti praticati da pasticcerie e supermercati nel timore che un prodotto così deteriorabile gli rimanesse in vetrina. Magra sorpresa, in verità: come quella che puntualmente ci aspetta ormai quando liberiamo dalla carta argentata il gustoso ma sempre più sottile involucro di cacao.

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quotidiano www.altroquotidiano.it

Nuova parola d’0rdine. Nel colloquio tra Bossi e il Cavaliere

Presidenzialismo

E’ la riforma alla quale punta Berlusconi, ma la Lega vede una insidia per il federalismo. I timori di Bersani «Abbiamo trovato la quadra sul metodo», ha detto il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, in nottata, riassumendo l'esito dell'incontro tenutosi ad Arcore tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. Si sarebbe deciso che per avviare le famose riforme i ministri competenti predispongano un testo che passa poi al tavolo dei coordinatori dei partiti, per un esame preliminare; il tutto approda poi al Consiglio dei ministri e quindi in Parlamento. E le riforme riguardano soprattutto il presidenzialismo, la giustixia, la par condicio e le intercettazioni. Ma i dubbi di Bossi restano sull’attuazione del federalismo. PAG. 4

Norvegia. Poi ha dato le dimissioni

Un vescovo ammette: abusò del chierichetto

titolo titolo titolo

Un vescovo cattolico norvegese ha confessato di aver abusato sessualmente di un ragazzo minorenne. In seguito a tale confessione il prelato ha dato le dimissioni nel giugno dello scorso anno. E' il primo caso di pedofilia legato alla Chiesa cattolica riportato in Norvegia. Secondo la tv Nrk, il caso riguarda Georg Mueller - 58 anni, norvegese di origini tedesche essendo nato a Treviri, in Germania - ex vescovo cattolico di Trondheim, che il 7 giugno dello scorso anno si dimise inaspettatamente comunicando la decisione durante la celebrazione della messa domenicale. "E' stato un abuso sessuale il motivo che lo ha spinto alle dimissioni" scrive il sito della tv pubblica norvegese, che aggiunge: "La Chiesa cattolica ha pagato alla vittima tra 400.000 e 500.000 corone norvegese (tra 50.000 e 65.000 euro, ndr) a titolo di risarcimento danni". L'abuso venne commesso quando Mueller era ancora un semplice prete ed è prescritto per la legge norvegese, La vittima era un chierichetto che ha mantenuto il segreto per circa 20 anni. La vicenda non è stata resa nota perché la vittima non volle.

Una organizzazione criminale dedita al traffico di immigrati clandestini - soprattutto curdoiracheni - è stata smantellata dagli agenti della squadra mobile di Brindisi, in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo e la Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato. Trenta: gli arresti sono stati compiuti nel Brindisino e a Roma, Bolzano, Treviso, Venezia, Padova e Foggia. La cellula organizzativa, localizzata a Roma, favoriva il passaggio dei clandestini in altri paesi dell'Unione europea,


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VentiquattrOre

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CodACoNs

terNi

BerGAmo

NAPoLi

"I prezzi della benzina continuano a salire. Una stangata da 19 milioni di euro sta pesando sulle tasche degli italiani per il solo rientro dalle vacanze". Questa la denuncia del Codacons che sottolinea la brevità della "tregua di Pasqua" e mette in guardia dal rischio di "scatenare pericolosissime aspettative di inflazione". “il governo avrebbe dovuto dimostrare di non essere succube delle compagnie petrolifere".

Hanno molestato una studentessa di una scuola media della provincia di Terni durante il cambio dell'insegnante e per questo sono stati sospesi. I due ragazzi, al termine dell'ora di lezione, l'hanno aggredita: uno ha cercato di alzarle la maglietta mentre l'altro le afferrava le braccia. La ragazza ha cominciato subito a urlare e i due si sono fermati, lasciandola andare. Poi la giovane è stata ricoverata in ospedale in stato di shock

Il cadavere di un neonato è stato trovato da uno spazzino ad Arcene, nella Bergamasca, nel parcheggio di una discoteca. Quando è stato ritrovato il bimbo, avvolto in una coperta e chiuso in una busta di plastica, aveva ancora una parte del cordone ombelicale attaccato; sul corpo non ci sono segni di violenza. I carabinieri stanno indagando per risalire all'identità della madre del piccolo. Ma al momento non c’è alcuna traccia.

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha disposto una verifica ispettiva per accertare che la vicenda relativa alla scarcerazione del boss della camorra Ettore Bosti non sia stata determinata da eventuali negligenze. Lo fa sapere lo stesso ministero. La scarcerazione di Bosti, presunto mandante dell'omicidio di un minorenne, sarebbe avvenuta in relazione all'omessa trasmissione di alcune intercettazioni.

“Continua a salire il prezzo della benzina”

molestano ragazzina a scuola

Trovato cadavere Boss scarcerato di un neonato Alfano invia davanti a discoteca gli ispettori

Civitavecchia. L’annuncio del sindaco dopo la tragedia

LA Foto

“Chiuderò la centrale enel”

Tiger sempre il più forte

Undici indagati nell’inchiesta della Procura Il sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini ha annunciato, in accordo con il presidente della provincia di Viterbo e della provincia di Roma, “la chiusura della produzione della centrale Enel di Torrevaldaliga per il tempo necessario a fare chiarezza definitiva su quanto accaduto". Il sindaco ha annunciato che per questo farà un decreto sindacale di chiusura perché “tre morti in tre anni sono troppi". Il sindaco lo ha detto davanti agli operai della centrale riuniti in consiglio comunale. Intanto sarà effettuata oggi all'istituto di medicina legale di Roma l'autopsia sul corpo

di Sergio Capitani, l'operaio della ditta appaltatrice 'Guerrucci' morto sabato nell'incidente, in cui sono rimasti feriti in modo non grave due colleghi di lavoro della vittima e un assistente dell'Enel. Inoltre, è all'esame del pm Paolo Calabria, il sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, il primo rapporto stilato dai carabinieri ai quali sono state affidate le indagini. A quanto si è appreso, i primi riscontri avrebbero escluso che sia stata un'esplosione a causare il violentissimo getto di acqua e ammoniaca. Mentre sono stati indagati dieci tra manager dell’Enel e dell’azienda.

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Direttore responsabile: Ennio simeone Redazione - tel: 06 86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEm (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente: stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Fermo cinque mesi e travolto da uno scandalo sessuale ma tiger Woods resta il numero uno. il campione torna a giocare negli Usa masters e i bookmaker gli assegnano il ruolo di super favorito.

L’OnOmasticO

Giovanni Battista san Giovanni Battista de La salle, nasce a reims il 30 aprile 1651 da genitori nobili, ma non ricchi. si laurea in lettere e filosofia; è sacerdote nel 1678, e a reims assume vari incarichi, collaborando all'attività delle scuole fondate da Adriano Nyel.

accadde Oggi sanzioni all’iran il 7 aprile 1980 gli stati Uniti rompono le relazioni diplomatiche con l'iran imponendo sanzioni economiche dopo che cittadini americani sono tenuti in ostaggio dal 4 novembre '79. relazioni e contrasti che durano ancora oggi.


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CiNA

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iNdiA

Scoperto lo Yeti orientale Un ibrido tra un orso e un canguro

Agguato a gruppo di maoisti. oltre 65 agenti ammazzati

Lo "Yeti orientale": così lo hanno chiamato gli scienziati che per primi lo hanno esaminato. Senza pelo e con una strana coda è stato scoperto in Cina da un gruppo di cacciatori del Sichuan, che inizialmente l'avevano scambiato per un orso. La bestia dopo il ritrovamento è stata portata presso esperti locali per l'identificazione. Hunter Lu Chin ha spiegato: "Sembra un orso ma non ha pelo e la sua coda assomiglia più a quella dei canguri". Gli esperti adesso progettano di spedire la bestia misteriosa agli scienziati di Pechino che potranno, maga- Lo chiamano lo “Yeti orientale” ed è uno strano ri, risolvere l'enigma facendo il test del dna. incrocio di animale scoperto in Cina

Un gruppo di maoisti ha teso un agguato contro la polizia paramilitare nello Stato indiano di Chhattisgarh: 65 gli agenti uccisi. Secondo un emittente televisia si tratta di uno degli attacchi più gravi mai compiuti dai ribelli comunisti attivi nel Centro e nel Nord-est del Paese. Centinaia di guerriglieri hanno preso di sorpresa i veicoli di soccorso giunti sul luogo dopo un'esplosione di una mina. Gli scontri sono ancora in corso nella zona e sono stati mandati dei rinforzi. L'imboscata è avvenuta all'alba in una sperduta giungla nella regione di Dantewala.

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Video accusa soldati Usa Esplosione in miniera Uccisi per errore 11 civili almeno 25 i morti Un video del Pentagono ottenuto dal sito collateralmurder.com mostra le immagini della uccisione a Bagdad di undici persone – compreso un fotografo della Reuters, il suo autista ed un iracheno che aveva tentato di soccorre i feriti – da parte dell’equipaggio di un elicottero Usa Apache che aveva scambiato un teleobiettivo per un lanciarazzi. Il video mostra la prima scarica di proiettili sparata contro il gruppo, che stava solo camminando per la strada, seguita da altri attacchi contro un guidatore iracheno che si era fermato per soccorrere alcuni dei feriti. L’uccisione del fotografo Namir Noor-Eldeen e del suo autista Saeed Chmagh avvenne il 12 luglio 2007 in un quartiere sud-est di Baghdad. Il filmato, diffuso dal sito, è girato da videocamera automatica dell’elicottero Apache e contiene la registrazione degli scambi concitati tra i soldati Usa. “Guardate quei bastardi morti!”, esclama uno dei piloti dopo il primo attacco contro il gruppo. Quando il ’samaritano’ iracheno, che ha nel suo furgone due bambini, tenta di prestare soccorso ai ferito, l’equipaggio dell’elicottero chiede il permesso per poter aprire di nuovo il fuoco. “Forza, lasciateci sparare!”, esclama uno dei soldati sull’elicottero. Dal video emerge che nell’attacco sono rimasti feriti anche i due bambini a bordo sul furgoncino.

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ivoluzione tecnologica o giocattolo quasi superfluo? Saranno il tempo e il mercato a dirlo: ma il successo dell'iPad per ora non sembra pari a quello che si scatenò nell'estate 2007 per l'iPhone. Comunque negli Stati Uniti dove il nuovo gioiello di Steve Jobs è andato in vendita, lunghe file di appassionati a caccia dell'iPad si sono snodate davanti agli Apple Store: a New York ma anche in numerose altre città dell'Unione. Anche di gente

Almeno 25 persone sono morte in seguito a un'esplosione in una miniera di carbone della Virginia occidentale, nella parte orientale degli Stati Uniti. Lo scoppio è avvenuto in un sito appartenente alla società Massey Energy's Performance Coal Co. “C'è stata un'esplosione, ci sono ancora dei feriti, oltre a dieci persone intrappolate sotto terra", ha detto un portavoce della compagnia. La missione di soccorso è stata però interrotta. Le squadre di soccorso avevano tentato di raggiungere un'area della miniera dove c'erano speranze che potessero essersi rifugiati eventuali superstiti prime che le operazioni venissero momentaneamente sospese. E' questo il peggior disastro minerario negli Stati Uniti dal 1984 ad oggi.

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Lunghe file a New York per l’iPad arrivata da oltre oceano, perché non disposta a aspettare le settimane necessarie a veder sbarcare la magica tavoletta in Europa. L'Apple Store della Quinta Strada a New York ha accolto circa 500 clienti sotto gli occhi di una folla di giornalisti (grazie all'accurato battage pubblicitario che ha pre-

ceduto l'evento). L'Ipad con le sue dimensioni ibride e l'ampio schermo promette di essere un microcomputer utile come piattaforma per e-book, per guardare film, per mandare email e leggere i giornali anche in strada, anche se magari non è l'ideale per scrivere e navigare comodamente in rete.


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Riforme costituzionali

La Lega detta l’agenda Riparte dal 2 dicembre scorso il lavoro del Pdl per arrivare a un testo di riforma costituzionale da proporre in Parlamento e provare a condividere con l'opposizione, mentre al paniere delle riforme si aggiunge anche il tema del semipresidenzialismo proposto dalla Lega su cui concordano i finiani ma non tutte le anime del Pdl. In quella data Pdl-Lega e Pd-Udc presentarono e votarono, con parere favorevole del ministro Roberto Calderoli per il governo, al Senato due mozioni ampiamente convergenti sulle riforme costituzionali. Non fu possibile fare una mozione comune di maggioranza a opposizione per un soffio, perché la maggioranza inserì nel testo anche un riferimento alla riforma della giustizia. I due testi erano comunque perfettamente sovrapponibili almeno su due punti: riduzione del numero dei parlamentari e fine del bicameralismo perfetto con la creazione di un Senato federale, eletto direttamente dai consigli regionali. Due punti dai quali il Pdl intende ripartire. Il resto della cornice è tutto da costruire. Compresa la misura del taglio dei parlamentari che, secondo la 'bozza Violante' verrebbero ridotti a 500 deputati (più 12 eletti all'estero) e 250 senatori. In ogni caso da lì riprenderà il Pdl per avanzare la propria proposta della quale si parlerà anche domani all'ufficio di presidenza. Il presidente della Consulta per le Riforme del partito, Carlo Vizzini, è già al lavoro per la fase istruttoria. Proporrà infatti al partito un dossier su tutte le proposte presenti sia alla Camera che al Senato di riforma costituzionale, sia di maggioranza che di opposizione. Il dossier verrà proposto al partito e poi verranno sentiti i capigruppo per ragionare sulla possibilità di

Semipresidenzialismo alla francese, l’idea di Maroni piace ai finiani e anche (forse) al Pd. Ma il Pdl non vuole toccare il “porcellum”

Con la sua intervista al Corriere della sera, il ministro maroni lancia il dibattito sulle riforme costituzionali

una proposta parlamentare del Pdl. Cosa che non precluderebbe comunque una proposta governativa. Nel testo del Pdl potrebbe entrare anche il rafforzamento dei poteri dell'esecutivo, tema richiamato nella mozione di Popolo della libertà e Lega nell'ambito di un ripensamento della forma di governo, anche se non è chiaro se la proposta possa essere quella del semipresidenzialismo ipotizzata oggi dal Carroccio. Sembra escluso almeno per il momento che all'interno del dibattito possa entrare anche la riforma della legge elettorale come chiesto a gran voce dal Pd. Si tratta infatti, si sottolinea dalla maggioranza, di un argomento che va affrontato alla fine di un percorso, anche perché prima è necessario capire a quale tipo di struttura istituzionale si sta pensando.

Inoltre una modifica della legge elettorale risulta generalmente delegittimante per un Parlamento eletto con un altro modello di voto ed è in ogni caso una riforma che, essendo fatta per via ordinaria, porta via molto meno tempo rispetto a una modifica costituzionale. Una cosa appare, tra l'altro, decisa: le riforme istituzionali partiranno dal Senato. Su questo c'era stato un gentlemen agreement tra i presidenti delle Camere visto che Palazzo Madama è il ramo del Parlamento certamente più toccato dalle modifiche che si prospettano dell'assetto istituzionale. Nel frattempo nelle due commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato prenderà a breve il via anche un'indagine conoscitiva sulla riforma della seconda parte della Costituzione.

In acque già agitate dopo il voto regionale, il freno sull'acceleratore delle riforme, impresso dalla maggioranza e ieri dal ministro leghista Roberto Maroni, rischia di aprire un solco nel Partito Democratico. Sulla scia di posizioni storiche, i veltroniani, nel ritrovato protagonismo post-elettorale, aprono al semipresidenzialismo alla francese mentre l'elezione diretta del capo dello Stato non ha mai convinto gli ex popolari. Prima di cercare una quadra all'interno, però, il segretario Pier Luigi Bersani vuole capire se la maggioranza fa sul serio e per ora resta fermo sulla bozza Violante. L'"assenza di identità" del Pd, secondo la critica del presidente della Provincia Nicola Zingaretti, passa anche dal fatto che i democratici hanno da sempre posizioni diverse su modelli istituzionali e legge elettorale, andando dal modello tedesco, caro a Massimo D'Alema, al modello 'sindaco di Italia', da sempre simbolo di un governo che decide per Walter Veltroni. I due, nella riunione del coordinamento politico, la scorsa settimana, si sarebbero trovati, però, d'accordo su un punto: il Pd non può essere pregiudizialmente contrario al presidenzialismo. Posizione sulla quale ieri i veltroniani, davanti alla proposta del ministro dell'Interno, fanno un passo avanti sulla strada del dialogo: "Se i due pezzi più ragionevoli della maggioranza - sostiene il costituzionalista Stefano Ceccanti - cioé la Lega e Fini riprendono cose dette da noi sin dall'inizio, auspico che si rifletta prima di chiudere in modo preconcetto". Anche perché il semipresidenzialismo si accompagnerebbe al sistema elettorale del doppio turno, che è stato a lungo cavallo di battaglia dei Ds e anche di Dario Franceschini. (Ansa)


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Istituzioni e “Cosa nostra” politica e misteri

“Strani rapporti tra i Ros e Ciancimimo” L’ex guardasigilli Claudio Martelli depone al processo al generale Mori e tira in ballo Mancino. Smentita del vicepresidente del Csm di saRa BERRELLi “Se avessi avuto sentore che c'era una trattativa in corso tra pezzi dello Stato e la mafia, avrei fatto l'inferno”. Ad affermarlo è l’ex ministro della Giustizia, Claudio Martelli, chiamato a deporre nel processo a carico del generale Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra per la mancata cattura del boss Bernardo Provenzano. In aula, davanti ai pm Antonio Ingroia e Antonio Di Matteo e ai giudici della quarta sezione del Tribunale di Palermo, l’ex Guardasigilli torna sulle dichiarazioni dell’ottobre 2009, quando fu interrogato dai magistrati in seguito all’intervista rilasciata ad “Annozero”. In quell'occasione Martelli rivelò, a 17 anni dalla strage di via D’Amelio, che il giudice Borsellino sarebbe stato informato da Liliana Ferraro, collaboratrice di Giovanni Falcone, dei colloqui tra i carabinieri del Ros e l’ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino. Martelli corregge il tiro, spiegando, di non aver parlato fino allo scorso anno perché “l'iniziativa del Ros finalizzata a contattare Vito

Ciancimino mi parve solo un atto di insubordinazione, quindi trattai la questione riferendone alle persone competenti come l'ex capo della Dia e l'allora ministro dell'Interno”. Virtuoso il lavoro dei ros “Non ho mai pensato che Mori e De Donno fossero dei felloni, ma che agissero di testa loro. Che avessero una sorta di presunzione o orgoglio esagerato. Sono convinto che lo scopo del Ros, fermare le stragi, fosse virtuoso ma che il metodo usato,

L’ex Guardasigilli, Claudio Martelli. Nel riquadro il generale Mori. In basso il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino

contattare Ciancimino senza informare l'autorità giudiziaria, fosse inaccettabile. Mi lamentai del comportamento del Ros col ministro dell'interno dell'epoca. Ora, alla luce delle date e ricordando meglio, credo si trattasse

di Mancino. All'epoca non c'erano indagini sulla trattativa, non se ne parlava neppure e mi sembrò opportuno risolvere quelli che mi sembravano atti di insubordinazione del Ros nelle sedi competenti”. La replica di mancino Immediata la replica del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, che in una nota commenta ribadisce: "Ho sempre escluso e coerentemente escludo anche oggi, che qualcuno, e perciò neppure il ministro

Martelli, mi abbia mai parlato della iniziativa del colonnello Mori del Ros di volere avviare contatti con Vito Ciancimino. Ribadisco che, per quanto riguarda la mia responsabilità di ministro dell’Interno, nessuno mi parlò mai di possibili trattative con la mafia" La presunta trattativa Tornando al processo, nel corso della deposizione l'ex Guardasigilli conferma che il giudice Paolo Borsellino, prima di essere ucciso, aveva saputo dall'allora direttore generale degli Affari penali che "c'erano stati dei contatti tra l'allora capitano del Ros De Donno e Vito Ciancimino. Verso la fine del giugno del '92 Liliana Ferraro mi informò che aveva incontrato il capitano, che le aveva detto di avere stabilito un contatto con Massimo Ciancimino e si riprometteva di lì a poco di incontrare il padre Vito allo scopo di “fermare le stragi”, usò questa espressione. Mi disse di avere riferito all'ufficiale che non doveva parlarne con il ministero e gli consigliò di rivolgersi a Paolo Borsellino come magistrato competente in materia. Io mi adirai, e dissi “Perché diavolo i Ros devono agire per conto loro?”. Avevo creato la Dia proprio per questo. Così informai per conto mio il generale Taormina che comandava la Dia”.


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la tribuna

Libertà di critica: concordo con la tesi di D’Amati Credo che sia meritevole di essere riportato ciò che ha dichiarato l’avvocato Domenico D’Amati al sito di “Articolo 21” a proposito della rimozione di alcuni giornalisti dalla conduzione del Tg1 e sulla polemica tra il direttore Minzolini e Maria Luisa Busi. «Se un dipendente Rai rilascia dichiarazioni sull'attività e l'organizzazione aziendale - precisa D’Amati - l'azienda può pretendere che queste siano preventivamente concordate. Ma quando si tratta del diritto di critica e della manifestazione del pensiero l'azienda non può assolutamente pretendere che si richieda un'autorizzazione preventiva perchè equivale ad una vera e propria censura». «Innanzitutto - afferma ancora D'Amati - in materia di interviste non è il direttore che se ne deve occupare semmai l'ufficio del personale dell'azienda seguendo le dovute procedure che, tra l'altro, in questo caso non sono state osservate. Ma che si vogliano strumentalizzare circolari aziendali, peraltro abbastanza sconosciute, per ostacolare con limiti burocratici la libertà del pensiero è un fatto grave e preoccupante. Se un dipendente Rai rilascia dichiarazioni sull'attività e l'organizzazione aziendale, ad esempio sui programmi futuri, l'azienda può pretendere che queste siano preventivamente concordate. Ma quando si tratta del diritto di critica e della manifestazione del pensiero l'azienda non può assolutamente pretendere che si richieda autorizzazione preventiva perchè equivale ad una vera e propria censura. E la censura è vietata dalla Costituzione. Le critiche della Busi pertanto - ha sottolineato il legale in quella intervista - sono corrette e attinenti alla materia in discussione, cioè quella della libertà di informazione e del lavoro dei giornalisti, tanto più che la giornalista in questione è consigliere nazionale della Fnsi. Metterla sul piano burocratico è un modo per impedire preliminarmente qualsiasi discussione». Condivido e faccio mie le consioderazioni dell'avvocato D'Amati e mi fa piacere apprendere che “Articolo 21” abbia messo a disposizione il proprio collegio legale per fornire assistenza i singoli giornalisti colpiti e per difendere i diritti dei cittadini che si vedono oscurati e privati di notizie fondamentali. Luigi Fanelli, Roma

La pillola e le ipocrisie Di fronte alle polemiche sulla pillola “abortiva” una domanda viene spointanea: prima dell'approvazione dell'attuale legge sull'aborto (la 194/78) le interruzioni di gravidanza venivano punite dal codice penale come delitto contro la stirpe, si vuole tornare a questo? Si levino i pretesti e si proceda in questo senso: le maggioranze parlamentari e, caso mai, i referendum abrogativi, ci sono anche per que-

sto. Chi la pensa così faccia la sua mobilitazione contro il diritto ad abortire, chiamando la questione con un preciso nome e cognome, e ci risparmi di continuare ad ascoltare le idiozie - istituzionali e non di questi giorni; idiozie che, pronunciate da importanti rappresentanti istituzionali, crediamo abbiano solo un effetto - visto che gli allocchi sono sempre più rari - e cioè la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni e i loro rappresentanti. Vincenzo donvito presidente Aduc

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migLiOre deL giOrnO

Giannelli sul “Corriere della sera”

Vorrei dirvi chi era Angelo Marchi Voglio dirvi, pregandovi di rispettare l’anonimato, chi era Angelo Marchi. Angelo aveva un carattere fantastico: buono, fedele, leale, accomodante. Come quasi tutti i figli unici, più di qualsiasi cosa al mondo voleva compiacere la madre ed il padre. Soffriva molto per loro e l'esempio negativo della loro storia, era pero' servito a renderlo capace di avere un ruolo positivo nella storia di coppia, almeno nella nostra. un rapporto fantastico. Non mi coccolava. Di piu'! Passava le ore ad accarezzarti i capelli o cullarti. Non ti diceva "ti amo". Di piu'! Scriveva canzoni d'amore - che ancora conservo -. Non amava uscire. Di piu'! Organizzava splendide gite fuori porta (adorava guidare). Non ascoltava musica. Di piu'! Suonava bene la tastiera e la batteria. Lui la musica la faceva. Non usciva con gli amici. Di piu'! Quando conobbe i miei amici e si integrò cosi bene nel gruppo da stregarli con il suo

charme. Non amava il suo lavoro. Di piu'! Adorava fare l'analista finanziario, anche quando qualche investimento andava male. Parlava dei suo grafici a "candela", come se parlasse della cosa poi' bella al mondo. Non amava viaggiare. Di piu'! Avrebbe voluto fare un viaggio in Asia e studiarne i mercati finanziari. Non ti stimava. Di piu'! Ti sosteneva e ti rendeva orgogliosa di cio' che eri. Non ti rendeva sicura. Di piu'! Anche quando tu stessa non ti sentivi all'altezza. Non amava. Di piu'! Amava cosi tanto i suoi genitori da temere e rispettare il padre e preoccuparsi sempre moltissimo per la madre, tanto da diventare ansioso, di provare angoscia per loro. Non mi amava. Di piu'! Tanto da lasciarmi piuttosto che non potermi dare un futuro insieme, nella stessa città. Questo era Angelo Marchi. E questo uomo è stato strappato così brutalmente alla vita da chi invece avrebbe dovuto offrirgliene a piene mani. Questa lettera ci è arrivata come commento alla notizia pubblicata sul nostro sito venerdì scorso con il titolo "Madre e figlio trovati uccisi in casa a Lucca"


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sardegna

Struzzo in palio per aiutare la squadra

E' stato vinto da un meccanico lo struzzo messo in concorso a Oliena (patria del campione Gianfranco Zola), cittadina a pochi chilometri da Nuoro, per poter pagare una multa inflitta alla locale squadra di calcio. La strana decisione è nata dopo che la compagine Su Gologone, che milita nella seconda categoria, è stata punita dal giudice sportivo per 200 euro. Ma dove trovare i soldi che in cassa non ci sono? Se lo sono chiesto i dirigenti della squadra che hanno così deciso di dar vita allo strano concorso. Numerosi gli iscritti nei giorni scorsi che hanno dovuto versare una piccola cifra per poter partecipare al concorso che prevedeva la risposta alla domanda: quanto pesa l'animale? Oggi fra le tante ipotesi avanzate hanno risposto esattamente in 17 che hanno azzeccato il peso (73 chilogrammi) e fra questi è stato estratto il meccanico che si è portato a casa lo struzzo in palio (subito lasciato libero nel giardino della sua abitazione). Mentre la squadra ha ricavato sia i soldi per pagare la multa calcistica sia un piccolo gruzzolo per pagare le altre spese del campionato.

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Lombardia

Contro Roma “ladrona” via la fascia tricolore

Quattrocento sindaci provenienti da tutta la Lombardia si sono dati appuntamento giovedì 8 aprile davanti alla prefettura di Milano per restituire la fascia tricolore in segno di protesta contro i continui tagli ai bilanci. Tra loro ci sarà anche quello di Bergamo Franco Tentorio: il presidente regionale dell’Anci, il sindaco leghista di Varese Attilio Fontana parla di adesione trasversale alla protesta nata per via dei trasferimenti ridotti, vincoli del patto di stabilità che portano a scelte

“inaccettabili” e un trattamento non uguale per tutti, come dimostrano gli 80 milioni di stanziamenti per Roma. «Se bisogna soffrire tutti, soffriamo – spiega il leghista Fontana – ma qua c’è qualcuno che soffre e qualcuno che continua a fare il cialtrone. E non va bene. Il taglio al fondo sociale, che per la Lombardia è di 20 milioni, già si fa sentire. Siamo costretti a dire no alle legittime pretese dei cittadini». Per spiegare la situazione alla gente, i sindaci si troveranno

reggio emilia

Sos per la chiesa di Don Camillo Un incendio ha bruciato un altare di legno della chiesa di Santa Maria a Brescello, quella in cui Don Camillo – il sacerdote nato dalla fantasia di Guareschi e interpretato da Fernandel – parlava spesso con il Crocifisso, soprattutto quando c’era qualche problema con il sindaco comunista Peppone. Il piccolo incendio ha annerito anche le mura della chiesa ed è stata lanciata una campagna per raccogliere fondi per rimettere a nuovo la chiesa di Don Camillo.

torino

Smarrisce biglietto da 2 milioni di euro Ha avuto tra le mani la fortuna, un "Gratta e vinci" da quasi 2 milioni di euro, ma non se n'è accorto e l'ha buttata via. E' quanto racconta Walter Cecchin, autotrasportatore di 31 anni, che ha denunciato lo smarrimento del prezioso biglietto della serie "Turisti per sempre" ai carabinieri di Settimo Torinese. L'uomo, sposato e con una bambina di 20 mesi, vive a Brandizzo, poco più di 8mila abitanti, in provincia di Torino.

alle 10 in piazza San Babila a Milano, dove hanno deciso di allestire un banchetto, poi andranno alle 11 in prefettura. «Ci sarò anch’io – conferma il sindaco di Bergamo Franco Tentorio -: condivido pienamente la battaglia dell’Anci Lombardia perché il trattamento che il Governo riserva agli enti locali è inaccettabile. E sono anche convinto che serva una protesta clamorosa. Di fasce però – conclude scherzando – ne ho un paio di scorta in municipio».

Lombardia

Taglia sui ladri: l’idea è leghista Non siamo nel Far West, ma nella vicina Lombardia. Eppure qui si propone una tagli aper i malavitosi, come nei fil. L’idea è venuta all’assessore leghista alla sicurezza del Comune di Lesmo, nella provincia di Monza e Brianza, a nord di Milano, Flavio Tremolada. «Ades basta! Gà n'ho pien i ball!» scrive in dialetto Tremolada. «Ho deciso di sottoporre ai componenti leghisti della giunta comunale - prosegue la nota dell'assessore del Carroccio- l'ipotesi di istituire, autotassandoci e costituendo un fondo, una taglia sui rapinatori che stanno terrorizzando la nostra comunità. I miei ricordi di bambino mi riportano a quando si cacciavano i ladri di galline a legnate». «Credo - spiega Tremolada che la misura sia colma e penso di aver fatto ricorso vanamente a tutti gli strumenti che le leggi ci consentono. Lesmo non è il Far West ed è anche vero però che non possiamo più tollerare una situazione di terrore come quella con cui siamo costretti a convivere in questi giorni». Che Arcore sia a pochi chilometri e che nel comune di Lesmo si trovi villa Gernetto, dove il premier Silvio Berlusconi ha intenzione di aprire l'università della Libertà, ha raccontato Tremolada, non ha fatto desistere i rapinatori nonostante la presenza delle forze dell'ordine. «Penso di aver fatto ricorso vanamente a tutti gli strumenti che le leggi ci consentono. Adesso basta» ha concluso lanciando l'idea della taglia.


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tupirsi per la nuova ondata di aumenti dei prezzi delle materie prime dimostra che, dal fallimento della Lehman Borthers in poi, si è sognato ad occhi aperti. Giustificare la recente impennata inflazionistica con una fantomatica “ripresa” o con la corsa e la sete del cavallo cinese vuol dire perseverare nell’irresponsabilità. L’impennata dei prezzi delle materie prime ha solo un nome: speculazione. Come a vecchi tempi. Dovrebbe essere chiaro che se il sistema viene inondato di liquidità senza che nel frattempo si siano costruiti argini forti per incanalarla, essa prima o poi si riverserà dove può determinare alti ritorni di profitto, anche a spese dell’intera economia. l solo costo del salvataggio bancario in America è costato 2.500 miliardi di dollari. Il costo totale della crisi per Washington oscilla tra i 3.500 e i 5.000 miliardi di dollari. Quanto la seconda guerra mondiale in dollari attuali!. Allora quei soldi andarono nella produzione bellica, oggi questa bomba-carta di liquidità è rimasta nei mercati della finanza e nel sistema bancario. Nel contempo si sono registrati il crollo del commercio mondiale che oggi varia tra il 16 e il 20% e il crollo della produzione industriale di tre, quattro volte superiore in misura percentuale alla riduzione del Pil. nostro avviso la recente spinta speculativa sulle materie prime non è il risultato della “magia del mercato” ma la decisione della finanza di sfidare in anticipo il sistema politico

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argOmenti

quotidiano

speculazione sulle materie prime

Un’inflazione che non indica aumento della domanda di

maRio LEttiERi*

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PaoLo Raimondi**

Jacques delors, ex presidente della Commissione europea che continua a parlare di riforme globali ma fatica a realizzarle. La stessa amministrazione Obama ne è consapevole e denuncia le grandi banche e le finanziarie americane che stanno spendendo 1,4 milioni di dollari al giorno per operazioni di lobbying al fine di “spegnere la volontà politica di cambiamento”. Per deragliare il treno delle riforme si tenta di provocare preventivamente un’ondata di inflazione che crei una situazione di emergenza e quindi la possibilità di ricatto, come nella crisi bancaria. iocare adesso con l’inflazione dei prezzi delle materie prime significa innescare una nuova crisi, forse peggiore di quella che abbiamo sperimentato, perché va a stravolgere il sistema produttivo e la precaria

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stabilità sociale. Recentemente in Messico al Forum Internazionale dell’Energia il segretario generale dell’OPEC, Abdallah Salem el-Badri ha dichiarato:” Alla fine del 2008 i prezzi del petrolio sono sfuggiti a ogni controllo a causa della speculazione, oggi dobbiamo lavorare duramente per ridurre la volatilità dei mercati”. Infatti il prezzo del petrolio non è sospinto in alto da un aumento di domanda di barili reali ma dalla crescita del mercato dei “barili di carta”. Petrolio virtuale viene scambiato nella forma di “futures” che, scommettendo sul rialzo del prezzo, ne determinano l’aumento vero. Ma la speculazione sta generando volatilità anche sui prezzi dell’acciaio, del rame,

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del nickel, ecc. Per l’economia italiana ciò potrebbe essere devastante. L’aumento medio dei costi di approvvigionamento di materie prime nel 2010 si calcola in un più 17%, senza contare gli effetti perversi della speculazione. er fronteggiare “i nuovi rischi emergenti”, Obama, Sarkozy e i capi del governo inglese, canadese e sud coreano, in quanto ospitanti passati e futuri dei summit del G20, hanno indirizzato una lettera a tutti i governi al fine di stabilire le nuove regole internazionali. Ma, mentre i tempi della loro entrata in vigore sono lontani, nel 2012, la situazione economica potrebbe precipitare ulteriormente. Negli Usa la Commodity Futures Trading Commission starebbe per imporre limiti ai volumi di petrolio e di altre materie prime che possono essere oggetto di operazioni finanziarie al fine di ridurre gli effetti speculativi. Il “cuore” del problema, come abbiamo da tempo evidenziato, sta però nel meccanismo dei derivati OTC che sono negoziati tra banche e hedge fund fuori dai mercati regolamentati e quindi sottratti a ogni forma di controllo. ’ tempo di agire. La lettera dell’ex presidente della Commissione Europea Jacques Delors “Per un rinnovo del partenariato euro-americano” indica una strada che si può percorrere insieme.

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*Sottosegretario all’Economia nel governo Prodi **Economista

I vigili del fuoco e il progetto di Protezione civile I lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco aderenti al sindacato RdB hanno trascorso le festività pasquali a L'Aquila in occasione del primo anniversario del sisma. Presenti delegazioni da tutte le regioni. La decisione è nata dal desiderio di stare accanto ai cittadini aquilani, con i quali si è ormai stretto un forte legame, ma soprattutto di continuare a svolgere insieme un'analisi attenta su quanto è accaduto durante e prima del terremoto, incluse quella attività di previ-

sione e verifica di stabilità già condotte dai vigili del fuoco e mai approfondite, ed i rassicuranti messaggi emessi dalle autorità prima del tragico evento. Queste giornate sono servite a stare vicino a quelle migliaia di persone che ancora oggi subiscono la frustrazione di non poter vivere loro città, piena di macerie e soprattutto militarizzata, dove è discrezionale l'accesso al centro storico, ma anche a ribadire il no al progetto di Protezione Civile, già denunciato

sin dal 2001 e che oggi mostra tutta la sua inadeguatezza, il no a un carrozzone al servizio di chi governa, che bypassa leggi, norme sulla sicurezza nel lavoro ed ogni forma di controllo democratico, imbarcando senza concorso i figli di potenti. I vigili del fuoco vogliono invece una struttura che torni al suo spirito originario per svolgere sul territorio le attività di prevenzione e previsione delle calamità naturali. Antonio Jiritano


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L’oggi e una novella di Boccaccio

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MOSTRA/ Opere nell’arco di 72 anni

LA CHIESA, SANTA E MERETRICE di

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uLdERiCo nistiCò

l Divino Fondatore, proprio mentre istituiva una Chiesa al fine di evitare che ogni entusiasta o maniaco o teologo della domenica si facesse un cristianesimo per conto suo (cosa che ogni tanto succede!), avvertì che “Non chi grida Signore Signore entrerà nel Regno dei cieli”; e da lì a poco fece personalmente esperienza che, tra dodici apostoli, uno Lo tradì, l’altro Lo rinnegò, degli altri non si ebbe notizia nei momenti del pericolo. Non credo che Gesù se ne sia meravigliato, in quanto, essendo Dio, prima della Chiesa aveva creato gli uomini, e li conosceva bene.

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ssendo uomini, gli uomini, e le donne, di Chiesa, peccano. L’ordinazione sacra infonde poteri immensi, se le corrotte mani del peggiore di tutti i preti possono transustanziare un poco di farina in Dio; ma non assicura né la santità né la cultura, e nemmeno un poco di onestà: tutte cose umane, che il prete, come me e voi, deve conquistarsi da solo, e che sono sempre a rischio. La condizione del prete è ambigua: in alcuni momenti è vicino a Dio stesso, in tutti gli altri deve combattere con la banalità del quotidiano come tutti noi; e se sbaglia, non ha nemmeno la consolazione di poter dire che è umano!

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er tutte queste ragioni, la storia della Chiesa è costellata di eventi, di interi periodi tutt’altro che edificanti. Intanto, come tutti i movimenti di alto contenuto ideologico, il cristianesimo offre il destro a molte interpretazioni e conseguenti divisioni. Già i primissimi discepoli e le primissime chiese erano divise in correnti e appartenenze, che divennero presto sette ed eresie; e tuttora solo i cattolici possono dirsi

unitari, mente il numero delle confessioni protestanti è incalcolabile, e gli ortodossi, se non patiscono divisioni teologiche, ne hanno fortissime di disciplinari.

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a corruzione morale è sempre in agguato. Attorno all’anno 1000, dilagavano affarismo, simonia, nepotismo e quant’altro; ai tempi del Rinascimento, c’è molto da dubitare che certi papi e cardinali credessero in Dio; e così dicasi per il XVIII secolo. Le cronache sono zeppe del peggio; senza contare la letteratura, le barzellette e le dicerie! Con tutto questo e quant’altro e peggio, la Chiesa sopravvive. Nell’anno 1000, Cluny e Gregorio VII; nel XVI secolo, la Controriforma; oggi, la grande vitalità della Fede nonostante i tentativi di ridurla ad intellettualismo noioso. E come mai?

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iovanni Boccaccio, che era un sincero e tormentato credente, racconta questa novella. C’era a Parigi un mercante italiano molto amico di un mercante ebreo buono e onesto, e, dispiaciuto che non potesse andare in Paradiso perché non battezzato, cercava di convertirlo. L’ebreo, dopo tante insistenze, propose questo patto: sarebbe andato a Roma a vedere se il papa e i preti vivevano secondo gli insegnamenti di Cristo, e, se sì, sarebbe divenuto cristiano. Andò, e tornò cristiano davvero. Alle domande dell’amico come avesse trovato gli ecclesiastici, rispose con sdegno che erano tutti corrotti e peccatori. E perché, ciononostante, si era convertito? Ragionando così: se, nonostante le sue colpe, la Chiesa vive, è segno che davvero è voluta da Dio! Una battutaccia, molto cattiva, e molto vera! Sancta et meretrix, la Chiesa!

La Sardegna arcaica di Vincenzo Manca Vincenzo Manca, (Ozieri,1916), figura emblematica della vita pubblica cittadina e isolana, ha lavorato per decenni a Sassari producendo una serie ininterrotta di opere di pregio dal segno molto riconoscibile, pur nella ricca articolazione del suo percorso evolutivo. L’artista ha allestito con continuità mostre personali e ha partecipato a rassegne collettive fino alla fine degli anni ottanta, per poi scegliere una condotta schiva e appartata, studiando e lavorando intensamente. La sua operosa carriera di artista non ha avuto fino ad oggi riconoscimenti pubblici di vero rilievo. Ora una mostra delle sue opere (1937-2009) è stata promossa dal Comune di Sassari e patrocinata dalla Facoltà di Lingue dell’Università di Sassari, dalla Fondazione Banco di Sardegna e dalla Banca di Sassari, ed è la prima occasione per una riflessione complessiva su tutta la sua attività e per l’apprezzamento di una maturazione davvero sorprendente avvenuta negli ultimi decenni. La produzione recente, del tutto inedita, scopre infatti il volto di una Sardegna arcaica e lontana, popolata da personaggi inquietanti, da presenze totemiche e da simboli ambigui, che in qualche modo corrisponde alla riscoperta delle radici mediterranee operata da altri artisti meridionali dei nostri giorni. La manifestazione fa seguito alla costituzione di un comitato, del quale fanno parte la prof. Caterina Virdis Limentani dell’Università di Sassari, il prof. Pier Michele Denti, responsabile della Galleria Denti & Denti e le tre figlie dell’artista, Maria Lucia, Annalena e Silvia Manca, che si è proposto di riordinare la produzione pittorica di Vincenzo Manca e riorganizzare la documentazione relativa. L’esito di questa ricognizione e la messa a punto critica sulla produzione dell’artista hanno fornito i materiali per un catalogo, pubblicato a cura di Caterina Virdis Limentani, che è disponibile in mostra. Sassari, Palazzo della Frumentaria, 9 – 26 aprile


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Diritti & DOVeri L’aLtrO

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sOciaLe a CuRa di

FidaLma FiLiPPELLi

Nuove frontiere dei consumi

A Parigi è boom dei prodotti e dei servizi halàl Si è svolto a Parigi, nei giorni scorsi, il Salone dell’alimentazione e dei servizi halal, che ha fatto registrare un vero e proprio boom di presenze. Ma cos’è questo settore halal, che oltralpe sta attraversando una fase di espansione impressionante nell’ambito del marketing etnico? Si tratta innanzitutto di cibi e bevende che si adeguano alle prescrizioni alimentari della religione islamica, note come prescrizioni sul cibo halàl (consentito), simili in tutto e per tutto alle prescrizioni storicamente precedenti della religione ebraica meglio conosciute come prescrizioni sul cibo kashèr. Le regole islamiche ed ebraiche riguardano in particolare la macellazione rituale della

L’iniziativa

carne animale, la quale per tradizione dev’essere compiuta mediante iugulazione con una lama affilatissima e senza alcuna intaccatura, di modo che con un unico taglio netto si possano recidere contemporaneamente esofago e trachea garantendo il totale dissanguamento dell’animale. Vige inoltre sulle carni il divieto di cibarsi di animali morti o abbattuti o storditi a bastonate, ragion per cui l’animale dev’essere sano e vigile al momento della macellazione. Quest’ultima prescrizione va a confliggere con la pratica del previo stordimento delle bestie da macello, diffusa e raccomandata dalla legge in molti paesi occidentali per ridurre al minimo la sof-

in italia alcuni punti Coop vendono prodotti halàl ferenza degli animali. Esiste una vera e propria certificazione halal che garantisce la corrispondenza della produzione e dell’esportazione degli articoli di un’azienda alla giurisprudenza islamica. Ma il termine halal, contrapposto a quello di haram, che significa illecito e proibito, non si riferisce solo alla condotta ed alle norme in materia alimentare. Esso si estende infatti anche ai comportamenti in pubblico ed in privato: il modo di parlare o di vestire, per esempio. Ed i prodotti soggetti a

prescrizione appartengono a vari campi, dall’editoria al turismo, dalla chimica ai giocattoli, dalla finanza alla telefonia. Esiste oggi un vero e proprio mercato di fede musulmana nei paesi occidentali, come attesta il successo del recentissimo Salone di Parigi. La ragione risiede nei numeri dell’emigrazione araba e dell’aumento dei fedeli di religione islamica nel mondo, che sono attualmenente un miliardo e mezzo. f. f.

Un laboratorio musicale del Convitto nazionale

A Roma i primi percussionisti sordi Il rinomato Convitto per sordi di Roma ha partorito, su idea e realizzazione di Sergio Quarta, il primo gruppo di percussionisti sordi del mondo. Sono bravi, sono tanti e soprattutto sono entusiasti ed originali.

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el rinomato Convitto per sordi di Roma sono nati tre anni fa i “Deaf Drums Road”, primo gruppo di percussionisti sordi guidati dal musicista professionista Sergio Quarta, che è anche l’ideatore di questo originale laboratorio-progetto.

All’inizio erano solo in sei ed oggi hanno raggiunto le venticinque unità. Si fanno ammirare in varie manifestazioni culturali ed artistiche della capitale per la loro bravura e soprattutto per il loro entusiasmo. Il pubblico che li segue è sempre

più vasto ed educato al linguaggio dei segni: gli applausi, infatti, non sono quelli soliti ma vengono espressi con vibrazioni delle mani in alto. Il ritmo che questi travolgenti ragazzi riproducono nelle loro esibizioni è quello dei loro passi e delle vibrazio-

ni avvertite a livello corporeo. I componenti del gruppo si sentono e si definiscono “fratelli”: la loro grande madre comune è la musica, che non solo li unisce affettivamente ma permette loro una modalità inusitata di espressione delle emozioni e dell’interiorità in generale. a partecipazione dei Deaf Drums Road al Global Junior Challenge 2009 è stata considerata strepitosa e per chi volesse fare la loro conoscenza basta andare sul sito di Youtube. Fidalma Filippelli

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ribalte

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Cinema

Da Maratea a Scanzano con furore Giovanna Mezzogiorno canta e Max Gazzé recita nel primo film da regista di Rocco Papaleo, ambientato in Basilicata di

LuCiana VECChioLi

"Ho fatto tanto cinema nel quale non ero il protagonista, ora però sono io al centro della scena. A cinquant'anni ho finalmente realizzato il sogno di una vita: scrivere e dirigere un film". L'attore lucano Rocco Papaleo è emozionato, soddisfatto e con la consueta ironia descrive un traguardo ritenuto a lungo irraggiungibile. Da venerdì il suo "Basilicata coast to coast" sarà nelle sale. Una pellicola sulla terra nativa per raccontare un meridione sconosciuto. "Non ho voluto fare un documentario, il federalismo sentimentale mi è stato sempre antipatico - dice il neo regista - ho raccontato un 'non luogo', la terra che ho conosciuto fino a quando a 18 anni sono venuto via. E' la Basilicata degli anni '70, per questo c'è la Beat Generation, Easy rider ed il 'coast to coast' ". Un road movie raccontato in chiave teatro-canzone, un genere che Papaleo pratica da anni. La musica infatti è un elemento portante del film. I protagonisti cantano i brani

scritti per il palco da Papaleo, le cui musiche sono eseguite dai maggiori jazzisti italiani tra cui Roberto Gallo, Pierannunzi e Rita Marcotulli. A suo fianco un gruppo di attori che lui stesso definisce amici. Giovanna Mezzogiorno nell'insolita veste di cantante, Alessandro Gassman, Paolo Briguglia e l'unico vero professionista del canto, Max Gazzè al suo debutto al cinema ed autore della canzone "Mentre dormi" che verrà inserita nel suo prossimo album in uscita a fine aprile. "Avevo fatto leggere il soggetto a Giovanna e lei ha ini-

i protagonisti del film. sotto Rocco Papaleo, per la prima volta regista delusione d'amore ha deciso di non parlare più. Salvatore (Briguglia), ex studente di medicina ed il cugino Rocco (Gassman), divo televisivo per una stagione. Tropea (Mezzogiorno), giornalista annoiata e figlia ribelle di un potente politico della regione. "Il mio personaggio mi fa tenerezza - dice l'attrice - E' una ragazza annoiata e disinteressata a tutto, che a trent'anni non ha realizzato nulla, però grazie ad un avvenimento, un incontro improvviso, risolve una crisi interiore. Come ho affrontaziato una lenta opera di perto la prova del canto? Con suasione per convincermi a ansia, come ogni volta che si dirigerlo" racconta Papaleo. affronta una cosa nuova. Non manca neanche la dediSono una perfezionista e ca allo scrittore Carlo Levi. Rocco mi ha molto aiutata.". "Abbiamo voluto ricordare Gazzè rivela di aver accettalui e Gian Maria Volontè che to la parte senza neanche l'ha interpretato, perché per leggere la sceneggiatura. "E' noi lucani esprime l'anima stato interessante poter veistessa di questa regione". La colare i significati non attrapellicola racconta il diververso la parola, ma con il tente viaggio a piedi di un suono, la musica, una forma gruppo di amici, da Maratea di comunicazione archetipa a Scanzano Jonico per parancora più importante". tecipare ad un festival musiGassman definisce il film cale. Nicola (Papaleo), pro"anomalo, libero, racconta fessore liceale con tanti un meridione dimenticato. sogni. Franco (Gazzè), faleIn alcuni tratti sembra il gname con la passione del Deserto del Gobi". contrabbasso che dopo una


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PiCCOlO SChermO

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L’aLtrO canaLe

Vite private nel pubblico mondo del web

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l dottore dei grandi numeri, il camice bianco più famoso della televisione legge un libro per conoscere il padre. Nel quattordicesimo episodio di questa sesta stagione la serie tv di Italia 1 ha messo in contrasto il rammificarsi delle relazioni sul web, l’esprimersi per trovare centinaia di persone e farsi conoscere nelle proprie vicende quotidiane contro il sentimento introverso di cercare di soprire

l’altro, anche quando potrebbe essere nostro padre attraverso mezzi e modi i n d i r e t t i . Nell’episodio “Vite private” Frankie, ideatrice di un blog, racconta la propria vita. Fa dello sconosciuto il proprio mondo. Contempla e racconta il proprio quotidiano attraverso un pc, senza conoscere a chi sono indirizzate le frasi sul proprio stato d’animo, sulla propria forma fisica, sul proprio amore. La

tragicità dei giorni d’attesa della morte si è alternata al sentimento incontenibile dell’amore. Sembrava di vedere un adolescente allo specchio che cercava di rispondere ai propri dubbi. Il sentimento è attratto o distratto dall’apparire? Un bel viso distoglie da ciò che è importante? La neve scendeva giù a fiocchi e la porta si apriva per salutare questa puntata che ha esaltoto il segreto che rifugia e la pubblicità che avanza. lu. fo.

zapping per Oggi Informazione

Reality show

Cartoni

Un fiore per conoscere

Chi tornerà a casa?

L’amore a springfleld

raidue - ore 9,00. Il programma, “Grazie dei fiori”, condotto da C h i a r a Giallonardo si intratterrà sulla mostra di Verbania che è stata dedicata alla camelia ed alla sua cura. Le piante, i fiori e la loro varietà raccontano l’Italia.

raidue - ore 21,05. Simona Ventura, alla guida dei naufraghi de “L’isola dei famosi”, racconterà le fasi salienti della settimana ormai trascorsa. Il reality giunto ormai alla settima puntata ha collezionato molte polemiche con Busi e Ward. Interviste e repliche, amori finiti e tante prove hanno caratterizzato questa edizione. Chi vincerà? Sarà il pubblico da casa a decretarlo attraverso il televoto e le nomination dall’isola.

italia 1 - ore 20,05. Homer e Marge rimangono intrappolati nel Tunnel dell’amore del Luna Park. La giornata di San Valentino si tinge del racconto di due rapinatori.

Fiction

Cartoni

Film

Che gita a tindari

il laboratorio di dexter

“Anche libero va bene”

raiuno - ore 21,10. “Il commissario Montalbano” dovrà indagare su una gita a Tindari. Un colpo di pistola e Nenè Sanfilippo rimane trucidato sul portone di casa. Grazie all’aiuto di un’amica, Ingrid, il commissario riesce a scoprire che i coniugi Griffo in gita a Tindari ed il ragazzo morto abitavano nello stesso palazzo.

Boing - ore 19,40. Il genio di Dexter sarà impeganto nello scoprire se sua sorella sta costruendo una casa su un albero e come pulire il proprio laboratorio.

raisat Cinema - ore 21,00. Il film “Anche libero va bene”

Rubrica a cura di LuCa FoRtunato

racconta la vita di una famiglia con una madre che più volte è scomparsa nel nulla abbandonando tutti, un padre che vive la vita come un campo di gara e due ragazzi. La figura mitica del padre si sgretola e si potrà gustare un uomo con tutte le fragilità.

auditeL La rai vince per tutta la serata il preserale e la serata di Pasquetta ha regalato la vittoria di ascolti alla rai. A partire dal programma preserale, condotto da Fabrizio Frizzi, fino alla fiction “Capri 3”, la rete ammiraglia della rai ha stabilito un primato su mediaset. “i soliti ignoti” sono stati seguiti da quasi seimilioni di telespettatori, raggiungendo uno share del 25,74%. rimane battutto il programma di intrattenimento e di notizia, “striscia la notizia” che ha totalizzato 5 milioni 64mila telespettatori con uno share pari al 22,25%. Circa un milione di telespettatori in più ha decretato la vittoria di “Capri 3” sulla fiction “ris roma”, la centrale operativa che si è trasferita da Parma a roma.


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Perbenismo di facciata

due messaggi in cartoon in 3d

mine vaganti

dragon trainer Regia: Dean Deblois e Chris Sanders

Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini

Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.

Buoni, cattivi e effetti speciali

nancy Brilli e Gigi Proietti in “La vita è una cosa meravigliosa”

il ladro di fulmini Percy Jackson e gli dei dell’olimpo Regia: Chris Columbus con Logan Lerman, Pierce Brosnan

Il paragone con le avventure di Harry Potter è inevitabile. Il regista ne ha diretti ben due. Come il celebre maghetto anche Percy Jackson ha poteri sovrannaturali, per metà divino e per metà umano, con l'innata capacità di tenere a bada il male. Anche lui ha genitori "magici", è figlio del dio greco Poseidone, e molte delle situa-

zioni in cui si trova porta inevitabilmente al personaggio della Rowling. L'apparizione dell'Idra a tre teste non può non ricordare Fuffy il cane a tre teste di Hagrid. Solo una squallida copia dunque? Niente affatto. Il film ha una sua valenza, si lascia vedere con piacere, in qualche modo è anche educativo (all'inizio insegnanti e compagni di scuola lo credono mentalmente limitato) e poi potrà riempire il vuoto che Potter lascerà. Moderno classico della letteratura fantasy dello scrittore Rick Riordan, "Il ladro di fulmini" è il primo di una serie di cinque libri, l'ultimo uscito a maggio dello scorso anno.

avatar Regia: James Cameron con Sam Worthington, Sigourney Weaver Cosa dire di più di quanto non si sia già sproloquiato su questo film. Gli effetti sono davvero speciali (l'animazione è splendida, in particolare le figure dei Na'vi e l'ambientazione di Pandora), la storia però, per quanto politicamente corretta, è un po' banalotta. I buoni, i cattivi, l'amore, il lieto fine, con pistolotto moralistico. Il cattivo è così cattivo da sembrare una caricatura. Già dalle prime scene si capisce al volo dove andrà a parare. Sembra un lungo déjàvu. A tratti viene in mente "Balla coi lupi", "The Fountain" di Aronofskye (ma l'albero della vita non è simile?), "Soldato blu", "Il signore degli anelli", "Apocalypse Now". Un consiglio: provate a vederlo senza gli occhialini, nei cinema senza 3D. I colori sono molto più vivaci.

L’italia cialtrona che si redime La vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri

Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del

potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.

Rubrica a cura di LuCiana VECChioLi

Delizioso cartone animato in 3D, da vedere anche nella versione normale, non si perde nulla. Il tocco magico è quello della Dream Works Animation, creatori di Shrek e Madagascar. Portatore di due messaggi facili ma corposi, che di questi tempi non guastano. Non bisogna aver paura ad uscire fuori dal coro, affermando le proprie opinioni, e soprattutto non bisogna aver timore di ciò che esternamente può apparire diverso da noi. Il piccolo e gracile vichingo Hic vive in un comunità dove da sempre si combattono i draghi che rubano le pecore. Ma lui è un progressista ed è convinto che il dialogo con il nemico sia invece la strada giusta. Il suo senso dell'umorismo non si concilia però con gli ideali della tribù, dei coetanei e del forzuto padre, Stoick l'Immenso. Tratto dai libri della britannica Cressida Cowell.

scorsese con il fiato sospeso shutter island Regia: Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow

Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine, mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isolafortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.


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granDe SChermO

Generazioni in conflitto

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Un omaggio a New York Remember me

Genitori e figli

Regia: Allen Coulter con Robert Pattinson, Emilie de Ravin

agitare bene prima dell’uso Regia: Giovanni Veronesi con Silvio Orlando, Luciana Littizzetto. Michele Placido, Margherita Buy, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Piera Esposti Il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo della quattordicenne Nina. E' credibile il quadro che il regista toscano traccia delle nuove generazioni, riesce a fotografarne bene il malessere e l'incapacità di capirsi fino in fondo. Certo, in un contesto da commedia e con i toni leggeri del genere, a volte con profili appena tratteggiati ma decisamente convincenti. Decisamente migliore invece il fronte dei cosiddetti "grandi", dove si capisce che Veronesi ha maggiore conoscenza della materia. Avvalendosi di un cast di attori di alto profilo, abbandona per il momento il film ad episodi per raccontare una storia più strutturata e ricca di sfumature rispetto ai precedenti lavori.

mercoledì 7 aprile 2010

Robert Pattinson (sinistra) è il protagonista di “Remember me”

da bambina a donna d’affari alice in Wonderland Regia: Tim Burton con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway.

Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. Non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il

thriller con il “riscatto” politica e affari del maestro

suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.

Una sorpresa. Che il vampiretto più celebre del momento si sia cimentato, nonostante il travolgente successo di Twilight, in una pellicola del genere depone a favore di questo bel ragazzone rimasto improvvisamente sepolto dalla notorietà e da una stuolo di adoranti fan. Il film, contrariamente a quanto si possa credere, non è solo una storia d'amore destinata al filone giovanilistico, l'intreccio è molto più raffinato e complesso, pieno di humour, acume, con dialoghi ben scritti ed interpretati. Finale sorprendente che vuole essere un omaggio alla città di New York. Senza voler svelare nulla, perché l'epilogo è davvero inaspettato, la storia parte da due ventenni provenienti da mondi del tutto opposti, che si incontrano in maniera non proprio casuale, e che si innamorano. Ma non ci sarà l'happy end.

Passione e lotta Un mago per la libertà della truffa

Fuori controllo

il concerto

L’amante inglese

Colpo di fulmine

Regia: Martin Campbell con Mel Gibson, Ray Winstone

Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou

Regia: Catherine Corsini con Kristin Scott Thomas, Sergi Lopez

Regia: John Requa e Glenn Ficarra con Jim Carrey, Ewan McGregor

Con qualche ruga in più e qualche capello in meno, ma con la stessa spavalderia, ritorna dopo sette anni Mel Gibson e lo fa con un thriller ad alta tensione, che fonde politica, ecologia ed affari (loschi). Ancora una volta impegnato nella consueta lotta solitaria contro tutti e tutto, senza esclusione di colpi. Le immagini iniziali sono di sicuro impatto. L'inaspettata uccisione a sangue freddo della giovane Emma, sulla porta della casa del padre poliziotto, solletica subito la curiosità dello spettatore. Un avvio repentino per una storia avvincente, ben girata, senza troppe sbavature. Non male per chi ama il genere.

"Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

Epopea tutta al femminile dove protagonista è una donna che lotta per affermare la propria autodeterminazione. Suzanne vive in una bella villa nel sud della Francia con un marito e due figli adolescenti. Una esistenza borghese e piena di noia spezzata dall'incontro con Ivan, rude operaio spagnolo con qualche errore alle spalle, che un giorno arriva per ristrutturare lo studio dell'abitazione. Un'avventura che si trasforma presto in passione travolgente e vero amore. Il marito, noto medico della zona molto attento alle apparenze ed in procinto di lanciarsi nella carriera politica, più che altro ferito dall'essere stato scaricato per un semplice operaio, cercherà in tutti i modi di contrastare la liaison,

Certo, la storia nella fase di scrittura della sceneggiatura è stata parecchio romanzata ma sembra che tutti gli eventi descritti siano realmente accaduti. Basta questo per rendere il film apprezzabile di una certa attenzione, perché se fosse vero solo un terzo di ciò che è narrato è davvero incredibile come un uomo possa arrivare a fare tanto nel corso di una vita. A parte questo, l'interpretazione di Carrey è un po' troppo fumettistica e gli eventi si susseguono con un certa confusione. Un morigerato agente di polizia, sposato con prole, che suona l'organo in chiesa, dopo un incidente stradale decide di cambiare vita. Si dichiara gay, inizia a vivere una esistenza fatta di truffe ed imbrogli. In prigione trova l'amore della sua vita.


granDe SChermO

Altro

l’

quotidiano

mercoledì 7 aprile 2010

15

il cinema nel cinema

Pezzo di storia senza retorica

happy family

invictus

Regia: Gabriele Salvatores con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris, Valeria Bilello

Non è l'ennesimo film sulla famiglia. Salvatores semplicemente racconta degli uomini e delle donne, e lo fa con un film originale, poetico, spassoso, colorato, elaborato su diversi piani narrativi e continui passaggi tra finzione e realtà. Otto personaggi in cerca d'autore. Sono questi i protagonisti, la famiglia felice a cui il titolo ironicamente allude. Escluso Ezio, 38 anni, una vita trascorsa senza aver mai concluso nulla di buono che un giorno decide di scrivere una sceneggiatura per il cinema. Due coppie, i loro figli, i nonni, il cane, esseri del tutto inventati che ad un certo punto però vivono di luce propria, escono dallo schermo del computer di Ezio (un Fabio De Luigi in grande forma) per rivendicare la loro esistenza. Il cinema nel cinema.

Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon

dario Castiglio (figlio di Peppino di Capri) e martina Codecasa sul gozzo dell’innamoramento nel film di d’alatri, “sul mare”

il gozzo galeotto sul mare Regia: Alessandro D'Alatri con Dario Castiglio, Martina Codecasa

D'Alatri torna a sorprenderci. Dopo il cine-panettone alternativo "Commediasexy", il regista romano questa volta firma un film completamente in digitale, a basso budget, interpretato da attori semisconosciuti. Una commedia sentimentale appartenen-

te al filone giovanilistico, dai risvolti sociali, ambientata nella splendida isola di Ventotene che, ad onor del vero, contribuisce parecchio alla riuscita della storia tratta dal romanzo di Anna Pavignano (In bilico sul mare). Il giovane e bel Salvatore (Dario Castiglio, figlio di Peppino di Capri) d'estate porta i turisti in giro con il suo gozzo mentre d'inverno fa il muratore in nero nei cantieri sulla terraferma. L'amore arriva con Martina, la ragazza di buona famiglia che usa la sua barca per le immersioni da sub.

Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso Nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di Nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.

dalla parte del detenuto

Gianburrasca d’oltralpe

il profeta

il piccolo nicolas e i suoi genitori

Regia: Jacques Audiard con Tahar Rahim e Niels Arestrup

Difficile non identificarsi con la faccia d'angelo del protagonista, perché anche se la storia è politicamente poco corretta (un percorso di formazione alla rovescia, un anti-eroe) non si può non stare dalla sua parte. Accertato ormai il fatto che il carcere non riabilita proprio nessuno, il film è abilmente orchestrato da un regista che conferma qualità straordinarie nel dirigere gli attori. La faccia del giovane Malik (felice esordio), analfabeta e ladruncolo che entra in carcere per uscirne dopo sei anni più acculturato, spietato ed a capo di una pericolosa banda, e quella del boss corso César Luciani (si intuisce ad occhio nudo la consolidata esperienza anche teatrale), reggono praticamente tutto il film.

Regia: Laurent Tirard con François-Xavier Demaison, Daniel Prévost

tahar Rahim, protagonista del film di audiard “il profeta” capace di trovare un ruolo di primo piano in un ambiente dove dopo i quaranta già si annaspa. Grazie alle sue innate capacità è in grado di far apparire decente un E’ complicato film che molto probabilmente con Regia: Nancy Meyers con altri interpreti avrebbe creato Meryl Streep, Alec Baldwin, qualche imbarazzo. La storia del Steve Martin triangolo over 50 tra una donna, il E' sempre un piacere ritrovare la suo ex marito ed un ipotetico pregrande Meryl Streep, anche se in tendente stenta a decollare. E poi, questo caso è protagonista di una va bene dare un'immagine di commedia non proprio originalis- donna realizzata, ma perché la sima e forse troppo hollywoodiana scelta di stamparle sul viso, dalper un talento del suo livello. l'inizio alla fine, quell'insistente Tuttavia, tanto di cappello ad una sorriso a volte davvero fuori attrice che a sessant'anni è ancora luogo?

triangolo hollywoodiano

Adattamento sul grande schermo di uno dei più importanti classici per l'infanzia francesi, probabile primo esempio di letteratura moderna per piccoli, nato dalla fantasia di René Goscinny (l'ideatore di Asterix) e Jean-Jacques Sempè. Il protagonista è un bambino di otto anni, Nicolas, una sorta di Gian Burrasca d'Oltralpe. Ambientato negli anni '50, le avventure del pestifero ragazzino con la sua strampalata combriccola di amici, divertono molto e riescono a creare un processo di identificazione sia nei bimbi che nei grandi, con un abile doppio piano di lettura. Riuscita trasposizione sul grande schermo, senza trascurare le magiche atmosfere dei racconti.


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