12novembre2010

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Anno II - n. 222 - Venerdì 12 novembre 2010

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Ora di Punta dI MoIsè AstA

La figura migliore

a fumata nera irradiata al termine del faccia a L faccia tra i vicendevolmen-

te intolleranti Fini e Bossi non solo acclara che “non habemus papam” ma, pure, conferma la irresponsabile ricerca di pittoreschi quanto improvvidi traccheggiamenti dinanzi a un paese che mai come a questo punto avrebbe bisogno di un governo vero. Alla esigenza (espressa da Fini) di un nuovo programma, di una nuova maggioranza e di un nuovo governo, il “senatùr”, sornione come sempre, non ha opposto altro che “ogni soluzione dovrà passare attraverso la riconferma della premiership di Silvio Berlusconi”. ’ la solita litania che non porta da alcuna parte. Si continua ad arzigogolare, insomma, in attesa dell’apertura della crisi, prevista al rientro del Cavaliere da Seul, ove ha confessato (per la prima volta, forse, nell’arco di un quindicennio abbondante) di trovarsi in difficoltà (per lo sgretolìo della “sua” maggioranza non più d’acciaio). L'ex alleato non demorde: conferma appieno quanto detto a Bastia Umbra, mentre Bersani non rinuncia alla raccolta delle firme per sfiduciare un esecutivo inadempiente e Rotondi sollecita l’individuazione di un “percorso verso il voto”. Questa volta, Berlusconi ne esce politicamente sconfitto: farebbe miglior figura se aderisse all’idea di un gabinetto ministeriale nuovo in funzione di una legge elettorale e misure urgenti per il lavoro.

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Maroni smentito. Non autorizzato l’affidamento della ragazza

Ruby in Cassazione Il Csm invia alla suprema corte la lettera del pm Annamaria Fiorillo

Il Csm ha rimesso alla Cassazione la lettera con la quale il pm del Tribunale dei minori di Milano, Annamaria Fiorillo, ha smentito il ministro Maroni (e di conseguenza il capo della Procura, Bruti Liberati) sulla vicenda Ruby affermando che mai lei aveva autorizzato l’affidamento della giovane marocchina alla incaricata di Berlusconi, Minetti. L’inchiesta dunque va avanti.

Il pm dei minori Annamaria Fiorillo e il ministro Maroni

Centrodestra alla fine della fiera dI NuccIo FAvA Siamo forse alla fine di una vicenda politica sconcertante, seguita con sempre maggiore preoccupazione dallo stesso capo dello Stato in visita nelle regioni disastrate dalle alluvioni. Anche la missione di Bossi non ha dato risultati ed era del resto inimmaginabile un esito diverso da parte dell'ambasciatore leghista, scelto dal cavaliere non si sa se più per provocare o per affidare una missione davvero impossibile. La difficoltà maggiore resta l'ostinazione del cavaliere e il suo imperterrito ritenersi l'unico salvatore della patria, anche se dalla Corea Berlusconi è in qualche modo costretto a riconoscere che le cose in Italia per il suo governo non vanno troppo bene. Non cessa di stupire tuttavia la capacità del presidente del Consiglio di nascondere la realtà o peggio, di darne una rappresentazione di comodo. Solo l'altro giorno illustrando i provvedimenti per

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il Veneto invitava a non leggere i giornali pieni di falsità, nonostante tutti avessimo visto e letto delle proteste degli alluvionati e del loro più che comprensibile scontento. E' solo l'ultimo degli episodi con cui Berlusconi nega l'evidenza fino a mettere in dubbio addirittura di avere assegnato un qualche significato alla mediazione di Bossi nei confronti di Fini. Del resto la situazione è talmente grave e ingarbugliata che paradossalmente, senza che nessuno ci credesse davvero, Bossi è apparso per qualche ora come possibile salvatore della patria. La politica tuttavia, per quanto degenerata e confusa ha una sua logica e non può essere trasformata in una fiera dalle offerte stracciate dell'ultima ora. La fiera è finita e solo la crisi di governo, meglio per tutti se aperta e affrontata alla luce del sole in Parlamento, può permettere al capo dello Stato di prendere le sue determinazioni nel modo più chiaro.

Confermata (anche se ridotta a 3 mesi) la sospensione di Feltri per il fango su Boffo L’Ordine nazionale dei giornalisti ha confermato (pur riducendola a 3 mesi) la sospensione dalla professione decisa dall’Ordine della Lombardia per Vittorio Feltri. Il provvedimento di riduzione (passato con 66 sì e 66 no) punisce la campagna di fango condotta dal “Giornale” contro il direttore dell’Avvenire, Boffo, dopo che questi aveva criticato Berlusconi sul quotidiano cattolico.


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Benedetto XVi

CAtAniA

Maltempo Ancora disagi in Campania

“La religione non può mai giustificare intolleranza e guerre. Non si può usare la violenza in nome di Dio". Lo afferma Benedetto XVI nell'esortazione post-sinodale "Verbum Domini". Il Santo Padre auspica che “i rapporti di fiducia fra cristiani e musulmani, proseguano e si sviluppino in uno spirito di dialogo sincero e rispettoso". Tuttavia, scrive il Papa, "il dialogo non sarebbe fecondo se questo non includesse" la "reciprocità in tutti i campi". Ricordando che le situazioni di "ostilità" nel mondo spesso "sembrano assumere l'aspetto del conflitto interreligioso", Ratzinger fa appello al fatto che "ogni religione dovrebbe spingere verso un uso corretto della ragione e promuovere valori etici che edificano la convivenza”.

Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, chiede di essere interrogato in riferimento all’indagine della procura di Catania che lo coinvolge. «Non credo che ci sia da salvaguardare alcuna riservatezza. La vicenda gira su tutti i giornali da 9 mesi. Credo che sia giusto pretendere che una volta per tutte si formi la verità ascoltando il diretto interessato». E aggiunge: «Intendo rendere conto ai siciliani di tutto quello che può riguardare il presidente». Una mossa a sorpresa. Ora si attende la decisione dei pm per fissare un eventuale interrogatorio del governatore siciliano.

Ieri vertice alla prefettura di Salerno per rispondere all'emergenza maltempo. La situazione più critica è quella che riguarda la rottura idrica dell'acquedotto Basso Sele. Sono 14 i comuni rimasti senza acqua e per questo è stato istituito un servizio di approvvigionamento con autobotti per garantire il rifornimento a 40mila persone. Intanto restano chiuse le scuole nei quartieri di Salerno e negli altri centri interessati dall'emergenza. In prefettura l'Associazione di volontariato dell'Humanitas ha già messo a disposizione cinque autobotti di acqua: due di acqua potabile rispettivamente di 22mila litri e 13mila litri, e tre di acqua non potabile due da 5mila litri ed una 3mila. “Stiamo vagliando ogni possibile soluzione per garantire una distribuzione immediata di acqua non potabile con l'ausilio di autobotti per approvvigionare vari serbatoi comunali dei territori interessati dalla sospensione idrica", ha dichiarato l'assessore provinciale alla Protezione civile, Antonio Fasolino. Da quanto si è appreso, la condotta idrica dell'acquedotto Basso Sele avrebbe subito la rottura più grave - di circa 80 metri - nel territorio di Postiglione, dove sono ancora in corso accertamenti da parte dei tecnici per verificare i danni. Si è vagliata anche l'ipotesi di effettuare un by-pass per garantire la distribuzione idrica anche ai quartieri interessati dall'emergenza.

lareligionenonpuò giustificarelaguerra

MilAno

Scavi Pompei I finiani sfiducieranno il ministro Bondi Sulla mozione del Pd contro il ministro Bondi in relazione al crollo di Pompei i finiani voteranno la sfiducia oppure si asterranno. Il deputato di Futuro e libertà Fabio Granata dice che è questa la posizione che il suo partito intende prendere al riguardo. "Il ministro deve assumersi le sue responsabilità - ha sottolineato Granata -. E' chiaro che se il governo cade il discorso cambia". Bondi si era presentato in Parlamento mercoledì e aveva spiegato che “lui non aveva alcuna responsabilità. E che le dimissioni sarebbero state un atto ingiusto”. Adesso arriva la decisione di Fli.

lombardo ai pm: interrogatemi subito

Marchionne: Pronti per Mirafiori

“Su Mirafiori il confronto parte quando vogliono i sindacati, noi siamo pronti da mesi''. lo ha detto l'ad di Fiat, Sergio Marchionne. Alla Fiom che sostiene che la convocazione per discutere di Mirafiori non è mai arrivata, Marchionne dice: ''A quello che dice la Fiom non rispondo più, non ne vale la pena''. Soddisfatto poi Marchionne per il sondaggio tra gli operai per il modello Pomigliano.

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Direttore responsabile: Ennio simeone Redazione tel. 06 86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GEcEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:stefano clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

L’OnOmasticO Arnaldo Ammirevole per la cultura, lo zelo e la fede, il Beato Arnaldo Martin, visse nel convento di Sant'eulalia in lérida (Spagna).di una grandissima generosità verso i poveri ed i pellegrini che li ristorava soccorrendoli nelle loro più urgenti necessità vedendo, in ognuno di loro il Signore. Colmo di virtù e meriti ora gode lui stesso ristorandosi nella visione di Cristo, per l'eternità.

accadde Oggi 1915: Edith cavell il 12 novembre 1915 durante la prima guerra mondiale l'infermiera britannica edith Cavell viene giustiziata da un plotone d'esecuzione tedesco, per aver aiutato i soldati alleati.


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MilAno

MilAno

“Ci sono le fotografie delle feste ad Arcore. Se io avessi continuato a lavorare...". Così Fabrizio Corona, l'agente dei fotografi dei vip ed ex socio di Lele Mora, interviene sul caso Ruby in una pausa del processo milanese che lo vede accusato di una serie di episodi di estorsione e tentata estorsione nei confronti di vip. ''Oggi non me ne frega niente nè di Lele Mora nè di Ruby, perché qua mi gioco tre anni della mia vita", ha aggiunto Corona. Intanto il Csm si è riservato di intervenire sulla richiesta del pm minorile Fiorillo. Pm che è stato poi attaccato dal funzionario di polizia in servizio quando Ruby venne data in affido.E anche querelato da Maroni.

I magistrati di Pinerolo (Torino) hanno messo sotto sequestro un asilo nido privato che ospita bimbi da sei mesi a tre anni, “Nel Paese delle Meraviglie", per maltrattamenti sui piccoli. I bambini venivano messi al buio per punizione e sembra che siano anche stati obbligati a rimangiare il cibo vomitato. Nei locali dell'asilo, dai quali i bambini non sono ancora stati portati via, hanno fatto irruzione i carabinieri. Tre donne sono state denunciate. L'asilo è situato in via Alliaudi, e assomiglia a un piccolo castello. E' circondato da un giardino cintato, pieno di piante.

Rubygate. Parla Corona Messo sotto sequestro “Ci sono le foto asilo nido privato delle feste ad Arcore” per maltrattamenti

CAlCio

MilAno

FinAnziARiA

inzaghi si fa male Mortoiltassista aggreditoperuncane stagione finita

napolitano critica l’uso dei fondi pubblici

E’ morto Luca Massari, il taxista di Milano picchiato un mese fa per avere investito e ucciso un cane. Il pubblico ministero, Tiziana Siciliano, ha modificato l’imputazione per i tre aggressori in omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Massari è deceduto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Fatebenefratelli. Il cane era finito sotto le ruote del taxi perché, senza guinzaglio, era stato lasciato correre liberamente in strada dai padroni. Comunque Massari si era fermato per accertasi delle condizioni della bestiola e per scusarsi di ciò che era accaduto; ma non gli è stato lasciato il tempo di farlo: il fidanzato della ragazza che avrebbe dovuto tenere il cane al guinzaglio gli si è scagliato contro picchiandolo selvaggiamente, aiutato dalla fidanzata e da un amico. Successivamente una testimone che aveva assistito all’episodio aveva subito minacce e in timidazioni.

“C’è una grande confusione, un grande buio, il vuoto sulle scelte e sulle priorità nella destinazione delle risorse pubbliche”. lo dice il presidente della Repubblica Giorgio napolitano, intervenendo all’assemblea del Cuamm, l’associazione dei medici per l’Africa. “Abbiamo un debito pesante sulle spalle – sottolinea napolitano – e dobbiamo contenere la spesa pubblica. Ma non dobbiamo tagliare tutto. l’arte della politica consiste proprio nel fare delle scelte”. “Finché si ha un briciolo di responsabilità pubblica non ci si può concedere il lusso del pessimismo. dobbiamo essere ottimisti, sapendo qual è il prezzo della speranza, compiendo un’analisi lucida e anche impietosa delle prove che ci attendono”, ha aggiunto presidente della Repubblica. la bacchettata sulla Finanziaria arriva dopo che nei giorni scorsi il ministro tremonti aveva affermato che c’è un fabbisogno di oltre 7 miliardi di euro mentre nelle casse ce ne stanno soltanto cinque di miliardi.

e' finita la stagione di Pippo inzaghi: la diagnosi dell'infortunio rimediato mercoledì sera dal milanista, 37 anni compiuti lo scorso agosto, è infatti piu' grave di quanto era apparso in un primo momento. un infortunio che mette in crisi la capolista.

CoSe di queSto Mondo

Osama bin Laden minaccia di morte Carla Bruni

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a première dame, Carla Bruni, sarebbe nel mirino di Al Qaeda. La notizia diffusa dal sito internet Pure People, non è stata smentita dai servizi segreti che avrebbero aumentato le misure di sicurezza non solo per l'ex top model ma anche per la sua famiglia. Gli 007 francesi avrebbero ricevuto "informazioni credibili" secondo cui Bin Laden non avrebbe gradito il sostegno di Sarkozy

alla guerra in Afghanistan e alla legge anti burqa. Non sarà una vita facile per Carlà che non ha mai amato tanta attenzione dato che le nuove misure di sicurezza, pensate per la famiglia di Sarkozy, metterebbero a dura prova chiunque. La coppia, secondo quanto riportato dal quotidiano Libero, non potrà più muoversi senza scorta armata, dovrà viaggiare su auto separate e la loro

agenda non sarà più fissa. Amici e parenti saranno avvisati dei cambiamenti solo all'ultimo minuto. La protezione sarà rafforzata anche per la famiglia di Carla Bruni: la madre Marisa, la sorella Valeria, il figlio Aurelien di 9 anni e l'ex compagno Raphael Enthoven. La première dame è stata minacciata dalla stampa iraniana per essersi esposta con il caso di Sakineh.


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Canone Finalmente la Rai si accorge degli uffici Il piano straordinario che il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha presentato ieri al Consiglio di amministrazione prevede di recuperare 100 milioni di euro dall'evasione dei canoni speciali, cioe' il possesso di uno o piu' televisori usati “fuori dall'ambito familiare nell'esercizio di un'attivita' commerciale e a scopo di lucro diretto o indiretto”.Per esempio, alberghi, bar, ristoranti, uffici, enti e amministrazioni pubbliche, imprese. I canoni speciali hanno vari importi, che arrivano fino a 6510,13 euro. A questo scopo la Rai usera' la struttura gia' esistente, composta da 120 accertatori, che sara' potenziata con ulteriori 50 agenti mandatari, a costo zero per l'azienda in quanto verranno retribuiti a provvigione. Era ora che la Rai si accorgesse anche degli apparecchi tv che sono in luoghi diversi dalle abitazioni private: sono anni che denunciamo questa evasione fiscale, che era tale per esplicita mancanza di iniziativa della Rai stessa, iniziativa che, invece, e' sempre stata continua nei confronti delle famiglie. A differenza, pero', delle varie fantasie che vengono utilizzate per gli apparecchi domestici (dove intimano -non sempre, ma spessoche si paghi anche per il pc, etc.... fantasie che noi puntualmente invitiamo a contestare), in questo caso si parla di apparecchi televisivi. Probabilmente perche' non vogliono far esplodere il maleodorante -e diffusamente odiato- pentolone in cui cucinano quel minestrone che chiamano canone o abbonamento (pur trattandosi di vera e propria imposta...): ve l'immaginate gli uffici che devono pagare un'imposta per ogni computer e per ogni telefonino? Ma, nonostante le “miti” pretese e gli scarsi mezzi (170 accertatori per tutta Italia...), bisogna fare molta attenzione perche' il direttore Masi ha precisato che queste persone verranno pagate a provvigione. Visto come questi signori -spesso da codice penale- si comportano con le abitazioni domestiche, perche' non dovrebbero fare altrettanto per gli uffici? E' frequente cioe', che a persone che abbiano solo parlato con questi signori dopo

argOmenti aver aperto loro la porta di casa, sia stato chiesto di firmare un foglio che attestava il colloquio.. e poi si sono trovati una dichiarazione in cui ammettono di possedere un apparecchio tv oppure non firmano e poi si ritrovano su quella dichiarazione uno scarabocchio che la Rai dice essere la loro firma. Situazione di illegalita' e truffa che ovviamente viene incentivata dal fatto che gli accertatori fiscali vengono pagati a provvigione.... Continuiamo a farci male continuando a mantenere questa imposta sempre piu' odiata ed evasa? Vincenzo donvito presidente Aduc

Rifiuti lazio Sotterfugio per prorogare lo smaltimento alla Cecchina

Con un sotterfugio la Regione Lazio proroga lo smaltimento dei rifiuti nella discarica ormai satura di Cecchina. La verifica effettuata il 23 settembre presso la discarica dal Nucleo Operativo Ecologico dei dall’Azienda e Carabinieri Regionale per l’Ambiente aveva riscontrato numerose violazioni di legge ed, in particolare, che già dal febbraio 2010 la discarica era fuorilegge: invece delle 40.000 tonnellate autorizzate, la società Pontina Ambiente, di proprietà del ras dei rifiuti Manlio Cerroni, ne aveva scaricate almeno 90.000. Più del doppio. A questo punto la discarica andava chiusa. Invece, con un’ordinanza datata 29 settembre e resa nota dal comitato No Inceneritore di Albano, la presidente Polverini ne ha autorizzato la continuazione per altri sei mesi, accettando per vere le dichiarazioni unilaterali dell’azienda. Qui sta il sotterfugio: l’azienda ha nascosto la documentazione sull’attività della discarica ai verificatori del NOE, impedendo una completa valutazione della situazione. La Regione ha chiesto proprio alla Pontina Ambiente di certificare la situazione. La società di Cerroni ha certificato il falso. Ma non è tutto: l’ordinanza del 29 settembre ha addirittura autorizzato la realizzazione di un nuovo invaso, il settimo, sulla base dell’autorizzazione per la costruzione dell’inceneritore, bypassando così, evocando l’emergenza, il parere negativo già dato alla ASL RomaH. Il Lazio continua ad avere la maglia

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La migliore del giorno

Marassi sul “Mattino” nera per la raccolta differenziata, Cerroni continua a fare affari e le conseguenze si scaricano sulla salute dei cittadini. ivano Peduzzi e Fabio nobile consiglieri della Federazioine della Sinistra Roma

disegno di legge Affidameto condiviso e diriti dei minori

In commissione giustizia è calendarizzato il disegno di legge n.957 sull'affidamento condiviso. Mentre si e' deciso di procedere ad audizioni abbiamo depositato un nuovo ddl che accoglie anch'esso proposte di soluzione di questioni irrisolte nell'applicazione della legge sull'affidamento condiviso, integrandone per altro vari aspetti, sulla base della giurisprudenza degli ultimi quattro anni. In particolare, tra le altre cose, mentre si conservano i punti qualificanti del disegno di legge trasversale già in discussione - come la piena salvaguardia del diritto dei figli a un rapporto pienamente e realmente equilibrato con entrambi i genitori e a ricevere cura da entrambi -, diventa più chiaro che è data agli ascendenti la possibilità di rendere effettivo il diritto dei minori di mantenere un rapporto affettivo con essi senza assumerne la titolarità, e si amplia la

tutela dei minori rispetto ai tentativi di manipolazione degli adulti, estendendola ad ogni forma di condizionamento. donatella Poretti senatrice radicale

telecom Quei contratti di “solidariertà” sulla pelle dei lavoratori

A Telecom Italia vengono imposti contratti di solidarietà che mettono in discussione i criteri piu' elementari di tutela del lavoratore. Si cerca di mantenere posti di lavoro ma in realtà a scapito dei lavoratori stesssi, forse perchè la società in passato è stata talmente "massacrata" che le cattive acque in cui naviga sembrano appartenere solo ai dipendenti. a loro si chiede l'ennesimo sacrificio. Mi dispiace che nessuna testata giornalistica (ad eccezione del “Fatto quotidiano”) ne abbia fatto menzione e cio è assurdo. Basta andare sul sito dell'Unione industriali di Roma per avere copia dell'accordo, ovviamente reso noto ai dipednenti solo a cose fatte. Non esiste purtroppo solo la Fiat ma anche la Telecom di cui ci si ricorda poco e male visto che hanno mangiato i potenti sopra, sia di destra che di sinistra. laura V. Roma


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Diritti & DOVeri PreVidenZa

riscatto

Lavoro subordinato prima del 1966 Ho saputo da un mio collega, ugualmente interessato, che è possibile riscattare anche il lavoro svolto, anteriormente al 1996, quale lavoratore parasubordinato. La notizia mi può essere utile, a condizione che il costo del riscatto sia sostenibile. D. Greco, Bari l'importo è calcolato dall'inps sui compensi percepiti nei periodi oggetto del riscatto. Se non è possibile dimostrare l'ammontare dei compensi, l'onere di riscatto è calcolato in base al reddito minimo stabilito per i commercianti. una volta ricevuta dall’inPS la lettera con l’importo da pagare, l'interessato ha 60 giorni di tempo per versarlo. il pagamento può essere effettuato in un'unica soluzione oppure rateizzato in 60 mensilità. il mancato versamento nei termini viene considerato come rinuncia alla domanda e ne comporta la decadenza, mentre il tardivo pagamento può essere considerato, a richiesta, come nuova domanda.

inabilità

Le regole in uso all’Inpap Mio cognato era un pensionato INPDAP, quale ex dipendente ASL. Ai fini della pensione INPDAP da liquidare ai superstiti, quali caratteristiche devono possedere i soggetti dichiarati “inabili” per averne diritto? Il quesito interessa un mio nipote di 27 anni, al quale è deceduto di recente il padre. P. Scaringi, Trani Secondo le norme attualmente in vigore, l’inabilità richiesta corrisponde ad un’assoluta impossibilità a svolgere qualsiasi attività che produca reddito, e deve essere certificata dalle Asl, dalle Commissioni

Risponde il dottor ANtoNINo NIcoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18

reversibilità

Se un coniuge muore prima di andare in pensione e l’altro lavora Sono preoccupato per un’eventuale situazione che potrebbe verificarsi: se per caso un coniuge dovesse morire prima di andare in pensione, si perderebbero tutti gli anni di contributi versati? L'altro coniuge non percepirebbe nulla come pensione di reversibilità, anche se lo stesso da 36 anni lavora in un ente statale? F. De Santis, Campobasso il coniuge superstite ha diritto alla pensione di reversibilità, pari al 60% della pensione del coniuge defunto. Sono previste riduzioni se il coniuge superstite ha redditi propri oltre certi limiti. quindi, se nel caso citato la persona ha un'altra pensione o uno stipendio la rendita di reversibilità, sarà probabilmente ridotta. mediche di verifica o dagli ospedali militari con una delle seguenti diciture: “il soggetto è assolutamente e permanentemente inabile a qualsiasi attività lavorativa” oppure “il soggetto è permanentemente inabile a proficuo lavoro”.

insegnante

Possibile pensione più part-time, ma... Sono una insegnante di scuola statale, nata il 10-12-1950. Il 318- 2011 maturerò una anzianità contributiva di anni 35 , 0 mesi e 19 giorni. Le chiedo: 1- se la pensione si riscuoterà subito, dal mese successivo al pensionamento (settembre 2011) ; 2- se è possibile che io faccia la richiesta di "Pensione più parttime" e in questo caso a quanto ammonterà lo stipendio aggiuntivo alla pensione, e se vi sono trattenute o detrazioni particolari... Insomma se c'è una ragionevole convenienza (a

parte il desiderio di restare ancora un pò nell'insegnamento). F. M., Lecco lei maturerà "quota 96", essenziale per la pensione di anzianità il 10-12-2011 (61 anni di età più 35 di contributi). Poichè appartiene al mondo della scuola, i requisiti richiesti e conseguiti entro il 31 dicembre dell'anno, si considerano già perfezionati alla data del 31 agosto. Pertanto, lei potrà andare in pensione a settembre 2011 e da quel mese riceverà il relativo trattamento economico. Per quanto riguarda il part-time, è "teoricamente" possibile, ma è necessario che al momento del pensionamento lei abbia lasciato il lavoro. Successivamente, dovrebbe instaurare un nuovo rapporto lavorativo (cosa, a mio avviso, alquanto difficile). lo stipendio del part-time è direttamente proporzionato al lavoro intero. le

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Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

altre incombenze rimangono inalterate e legate al reddito conseguito.

disccupato

Deve aspettare i 65 anni Mio marito ha già 30 anni di contributi assicurativi all’INPS. A fine 1995 ne aveva poco più di 19. Da qualche tempo è disoccupato ed a 59 anni è ben difficile trovare lavoro. Potrebbe avere la pensione anticipata, sia pure col calcolo contributivo? S. Missori, Napoli Purtroppo, suo marito, di fronte alla situazione descrittami, deve attendere il compimento dei 65 anni. né può optare per il sistema contributivo in quanto al 31-12-95 aveva già superato i 18 anni di contribuzione. inoltre, ammesso che l’opzione fosse possibile, non ne avrebbe alcun beneficio, in quanto da gennaio 2008 l’età minima, anche per il contributivo, è stato portato a 60 anni (per le donne) ed a 65 (per gli uomini).

disoccupazione

Indennità è soggetta all’Irpef

Sono un perito contabile impegnato periodicamente con lavori a progetto. Sono pertanto iscritto alla Gestione Separata INPS. Alcuni mesi addietro ho ricevuto 1.450 euro per indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. Agli sportelli Inps mi hanno riferito che per tale somma mi perverrà, nel 2011, un modello CUD. Le chiedo: la prestazione ricevuta va aggiunta ai redditi del 2010? Il modello CUD conterrà ritenute previdenziali e fiscali? L. Sabatini, Terni le indennità di disoccupazione sono soggette all’iRPeF, mentre non sono soggette a ritenute previdenziali.


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Storia, lingua, costumi, moralità e regole

Le verità note e le verità sconosciute sui popoli rom dI

costEL ANtoNEscu*

Gli zingari in Italia, come nel resto del mondo, rappresentano una comunità eterogenea, dalle mille sfumature e dalle mille espressioni. Mille sono anche gli anni della storia degli zingari divisi essenzialmente in tre gruppi principali: Rom, Sinti e Kalé (gitani della penisola iberica). A questi gruppi principali si ricollegano tanti gruppi e sottogruppi, affini e diversificati, ognuno con proprie peculiarità. Essi hanno un’origine comune, l’india del nord e una lingua comune, il romanès o romani hib diviso in svariati dialetti.

in italia

L’opinione pubblica, che dei Rom e Sinti conosce poco o niente, tende a massificare e a confondere i diversi gruppi zingari, soprattutto tende a condannare e ad emarginare senza capire. La popolazione zingara in Italia rappresenta lo 0,16% circa dell’intera popolazione nazionale essendo stimati in un numero di persone compreso fra le 80.000 e le 110.000 unità. Sono presenti solo Sinti e Rom con i loro sottogruppi. I Sinti sono soprattutto insediati nel nord dell’Italia e i Rom nell’Italia centro-meridionale. Essi rappresentano gli zingari di antico insediamento a cui vanno aggiunti vari gruppi

zingari di recente e di recentissima immigrazione. Circa 1.80% degli zingari che vivono nel nostro Paese hanno la cittadinanza italiana, il 20% circa è rappresentato da zingari extracomunitari, soprattutto provenienti dai territori della ex-Jugoslavia. Circa il 75% e di religione cattolica, il 20% di religione musulmana e il 5% raggruppa: ortodossi, testimoni di Geova e pentecostali.

le origini indiane

L’origine indiana degli zingari si è scoperta nel XVIII secolo attraverso lo studio della lingua zingara. Con lo studio filologico si è potuto ricostruire ipoteticamente l’itinerario seguito dagli zingari nel loro lungo cammino in quanto essi prendevano a prestito parole dai popoli con cui venivano a contatto. Dall’India del nord sono arrivati in Europa attraverso la Persia, l’Armenia e l’Impero Bizantino. Dai Balcani si sono diramati in tutta Europa, arrivando anche in Russia e, con le deportazioni, nelle Americhe e in Australia. Sono molti gli studiosi che credono che i Rom abruzzesi, fra i primi gruppi zingari arrivati in Italia, siano arrivati attraverso l’Adriatico provenienti dalle coste albanesi e greche, probabilmente per sfuggire alla repressione dei turchi

ottomani. A sostegno di tale tesi si è fatto riferimento all’assenza nella parlata dei Rom abruzzesi di termini tedeschi e slavi. Ma si può obiettare: i turchi ottomani conquistarono tutta la Grecia e l’attuale Albania fra il 1451 e il 1520 (L. Piasere), mentre i Rom in Italia arrivarono molto tempo prima (il primo documento che attesta l’arrivo degli zingari è del 1422, ma ci sono molti indizi che inducono a credere che i Rom arrivarono ancora prima); i Rom abruzzesi hanno nella loro parlata sia termini tedeschi come tiÒ, glàse, brèg (ted. tiÒch = tavolo, glas = bicchiere, berg = montagna), sia termini serbo croati come plaxtà = lenzuola (s.c. phahta), niÒte = nulla (s. c. nista), a Òtar = catturare, afferrare (s.c. staviti), nikt (nikkete) = nessuno (s.c. nikto), a pukav. = fare la spia, denunciare (s.c. bukati), po (pro) = per (s.c. po); inoltre, perché i Rom con le loro carovane avrebbero dovuto viaggiare per via mare, via a loro scomoda, inusuale e all’epoca minacciata dai turchi, se per secoli avevano dimostrato di spostarsi con sicurezza e rapidità per via terra? Tutto ciò induce a credere che il grosso dei Rom abruzzesi sia arrivato in Italia dal nord per via terra, proveniente, dall’Albania o

dalla Grecia, attraversando la ex-Jugoslavia e territori di lingua tedesca. Non è da escludere che effettivamente piccoli nuclei siano arrivati in Italia attraverso l’Adriatico assieme ad altre minoranze come Serbo Croati e Albanesi. Tutto è comunque ancora da provare.

Senza scrittura

Da questa piccola introduzione si può ben comprendere come sia difficile ricostruire la storia dei Rom, sia perché i documenti a disposizione sono pochi ed incompleti, sia perché i Rom non hanno lasciato nessuna testimonianza scritta. La storia dei Rom è una storia che non nasce dall’interno della sua comunità proprio perché essi rappresentano un popolo senza scrittura che affida alla "memoria" e alla tradizione orale il compito di trasmettere la propria storia e la propria cultura. La storia dei Rom è fatta dai Caggé (non zingari) attraverso le osservazioni di quanti ai Rom si sono in qualche modo interessati per la curiosità e la meraviglia che suscitavano o attraverso le disposizioni delle autorità pubbliche. Così dalla lettura delle Cronache del XV secolo si possono ricostruire som-

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segue da pag. 6 mariamente gli itinerari seguiti dagli zingari in Europa. Il primo documento che segnala l’arrivo degli zingari in Italia è quello del 18 luglio 1422, un’anonima cronaca bolognese contenuta nella Rerum Italicarum Scriptores di Ludovico Antonio Muratori: "A di 18 luglio 1422 venne in Bologna un duca d’Egitto, il quale aveva nome Andrea, e venne con donne, putti e uomini del suo paese, e potevano essere ben cento persone…… " Dalle "grida" e dai bandi che dal 1500 si sono susseguiti fino al 1700 si possono dedurre le politiche attuate dalle autorità nei confronti degli zingari: politiche di espulsione, di reclusione, di repressione, di deportazione, ovvero politiche votate al più completo rifiuto. (Attualmente siamo nella fase della politica di assimilazione).

Senza gerarchie

I Rom abruzzesi, con cittadinanza italiana, rappresentano dunque uno dei primissimi gruppi zingari arrivati in Italia e grazie alla lunga permanenza sono relativamente più inseriti nel contesto sociale ed economico della società maggioritaria rispetto ad altri gruppi di recente immigrazione. In passato le attività principalmente esercitate erano quelle che lasciavano spazio all’essere e alla creatività e quelle che facilitavano i rapporti umani. Da qui l’attività di musicisti, di fabbri calderari, di commercianti di cavalli, di lavoratori di metalli. Il progresso tecnologico, il boom economico, lo sviluppo delle attività industriali hanno soppiantato le attività tradizionali e la maggioranza dei Rom ha dovuto operare una riconversione economica, ma il modo di porsi di fronte alla vita e di interiorizzarla e soprattutto la struttura sociale dei Rom e rimasta nei secoli pressoché immutata. L’istituzione fondamentale su cui si regge la società romanes è la famiglia,

intesa nel senso più ampio, come gruppo cioè che si riconosce nella discendenza da un antenato comune. Da sempre oggetto di violenza i Rom hanno rafforzato i rapporti endogamici e i vincoli di solidarietà familiare, mantenendo invece verso l’esterno un atteggiamento ostile. Vi è in questo un profondo senso di sfiducia e un’intima esigenza di difesa. Il sistema sociale e vissuto nelle profonde componenti umane, basato essenzialmente sul severo rispetto delle norme etico-morali che regolano e disciplinano la comunità romanes per garantire ai singoli individui la piena integrazione. Essi tutelano la dignità e l’onore del Rom. Non esistono classi o gerarchie sociali se si esclude quella semplicistica di ricchi e poveri, cosicché anche il più ricco e in relazione con il più povero e viceversa in base ad un principio di eguaglianza che riflette una ottica di vita di tipo orizzontale. In questo contesto il Rom abruzzese si sente parte di una totalità singolare che lo porta a differenziarsi sia dai caggé (non zingari) sia dagli altri gruppi zingari (Rom stranieri, Sinti, Kalé). ciò si traduce in un proprio stile di vita con modi proprio di esprimersi e di comportarsi.

né re né regine

Alcune norme sono vincolanti, ad esempio: alle romniá abruzzesi non è assolutamente consentito dall’etica romanès di fumare, di indossare pantaloni, di truccarsi, di indossare costumi da bagno al mare, di giocare d’azzardo. Le donne che vogliono avere una

buona reputazione ed intendono essere rispettate dai Rom si adeguano al rispetto di tali norme morali, che non le confonde con gli altri. Un Rom si sente perfettamente sicuro in seno alla sua comunità, costituita dall’insieme di tanti singoli gruppi parentelari dove non esistono né regine né tantomeno re, come invece tende a far credere il sensazionalismo giornalistico che copre con la fantasia e l’immaginazione le proprie carenze informative. In mondo romano vien perciò presentato o in termini mitologici o in termini criminalizzanti, l’una e l’altra forma sono delle distorsioni che alterano il mondo zingaro producendo stereotipi negativi e pregiudizi di cui i Rom restano vittime. La sicurezza del Rom deriva dalla tradizione che lo pone sicuro di fronte al futuro e dalla coesione, che lo pone sicuro davanti all’imprevedibile. Tutto ciò si traduce in un forte equilibrio psicologico. Le relazioni ben strette fra educazione, coesione ed equilibrio psicologico sono minacciate con i contatti conflittuali esterni. Si pensi ad un bambino Rom che frequenta la scuola pubblica: entrare a contatto con una realtà che presenta dei modelli di vita funzionale alla società maggioritaria a cui e difficile per lui adattarsi, gli provoca inevitabilmente uno smarrimento in quanto è costretto ad operare una difficile scelta che nella maggior parte dei casi lo induce a ripercorrere la strada degli affetti familiari; da adulto mostrerà un atteggiamento ostile verso quella società non

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ancora preparata ad accoglierlo se non attraverso l’assimilazione. Lo stesso dicasi dei matrimoni misti in cui l’individuo esterno viene a rappresentare un elemento di disturbo se non riesce ad integrarsi. Il cardine della struttura sociale dei Rom e la famiglia patriarcale, dove il vecchio, considerato saggio, ne é rappresentante riconosciuto. Ci sono Rom che vengono esclusi per le loro pessime qualità morali, sono considerati "gavalé" e sono derisi e scherniti. I frequenti contatti all’interno del mondo romano hanno da sempre attivato una fitta rete di comunicazione interna che porta i Rom ad essere a1 corrente di ciò che accade a famiglie zingare anche molto distanti.

il tranello

I mass media rappresentano oggi, assieme alle organizzazioni tentacolari pseudo-zingare, la più grande minaccia all’esistenza dei Rom poiché infondono modelli di vita che allontanano i giovani dalla tradizione facendo allargare le maglie delle relazioni sociali e familiari, creando anche nuovi gusti e nuove esigenze che alterano l’etica romanès e che infondono nei Rom l’arrivismo e la necessità di possedere a tutti i costi il superfluo. Da qui le attività illecite. I Rom non preparati alla maniera dei caggé, cadono nel tranello. La lingua dei Rom abruzzesi detta "romanès" o "romaní hib" è strettamente imparentata con le lingue neo-indiane e conserva ancora fedelmente un gran numero di vocaboli di origine indiana. La lingua romani è arricchita di imprestiti persiani, armeni, greci, serbo-croati, di alcuni vocaboli tedeschi e di elementi dialettali dell’Italia centromeridionale a testimonianza dell’itinerario seguito dai Rom nel lungo cammino iniziato dal nord-ovest dell’India verso occidente. *Costel Antonescu, giornalista di Realitatea TV, noto network televisivo rumeno


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Dino De Laurentiis morto a 91 anni a Los Angeles

L’epopea di un tycoon del cinema dI

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GIoRGIo GosEttI (AnSA)

mmaliato dal sogno del cinema, Dino De Laurentiis, morto ierii a Los Angeles all'età di 91 anni, figlio di un pastaio, partì alla fine degli anni '30 dalla natia Torre Annunziata per Roma. E fini' per conquistare l'America, da emigrante di successo per una carriera lunga 70 anni, disseminata di quasi 500 film, tra cui l'Oscar del '57 per La strada di Federico Fellini (onore condiviso con Carlo Ponti). La Mostra di Venezia gli diede il Leone d'oro alla carriera nel 2003, l'Academy nel 2001 gli diede il Thalberg, una sorta di Oscar per i produttori di successo, mentre nel 2006 ha avuto il David di Donatello del Cinquantenario. De Laurentiis pensava di diventare attore, si iscrisse al primo corso del Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1937. Gli bastò poco, appena un'apparizione davanti alla macchina da presa e un colloquio con il Direttore, Luigi Chiarini, per capire che tra luce del set e l'ombra degli uffici di produzione il suo posto era alle spalle del regista. a sua "Linea d'ombra" prende forma alla Lux Film dove entrò nel '45 su raccomandazione dell'amico Mario Soldati. Ad arruolarlo fu un altro mitico produttore italiano, Riccardo Gualino, che di lui diceva "Non so se ha talento, ma di certo è un ragazzo che non si fermerà mai!". Pochi anni e pochi film fanno

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Nelle foto (dall’alto): una delle più recenti, il ritiro del Leone d’oro a venezia nel 2003, il matrimonio con silvana Mangano

di lui, tra il '49 e il '59 il genio che oggi si celebra: Riso Amaro con Giuseppe De Santis (sul set incontrò il grande amore della sua vita, Silvana Mangano), Napoli Milionaria con Eduardo De Filippo, Dov'é la libertà con Roberto Rossellini, Miseria e Nobiltà con Mario Mattoli, La Grande Guerra con Mario Monicelli che gli fece vincere, giusto 50 anni fa, il Leone d'Oro a Venezia. Di certo il primo Oscar con Federico Fellini e il lungo sodalizio con Carlo Ponti, cominciato nel '48 e foriero di una seconda vittoria all'Academy con Le notti di Cabiria (1957), cambiarono la sua vita; tanto quanto la famigerata Legge Corona che impediva di fatto vere coproduzioni italo-americane. Stimato a Hollywood, voglioso da sempre di pensare in grande, Dino De Laurentiis si scopre negli anni '50 un vero tycoon hollywoodiano imprigionato in Italia. Allora porta a Cinecitta' King Vidor per Guerra e Pace (1956), valica i confini con Lattuada e la sua Tempesta, ingaggia Anthony Quinn per fare Barabba (1961), convince John Huston a firmare un kolossal come La Bibbia (1966), fonda gli studi di Dinocittà sulla via Pontina; finalmente si convince al "grande salto" e dal 1972 emigra negli Stati Uniti fondando il suo personale Studio. Tra un successo e un fallimento (sempre eclatanti, sempre felice-

mente ammalati di gigantismo), De Laurentiis è comunque l'uomo che dà fiducia a Sidney Lumet (Serpico, 1973) e Sydney Pollack (I Tre Giorni del Condor, 1975), lo spericolato artefice di Kong Kong (1976, Oscar per gli effetti speciali a Carlo Rambaldi), colui che ridà fiducia a Michael Cimino dopo la catastrofe dei Cancelli del Cielo con L'Anno del Dragone (1985) e Ore Disperate (1990). Ogni volta sembra sull'orlo dell'abisso e viene guardato con sospetto dai suoi nuovi colleghi d'oltre oceano. ogni volta si risolleva, tra il guerriero Conan (due volte vincitore al box office con Arnold Schwarzenegger) e il genio del male Hannibal Lecter (da Manhunter di Michael Mann al prequel del Silenzio degli Innocenti diretto da Ridley Scott nel 2001). Le storie del cinema gli assegneranno il merito di aver reinventato la science fiction fantastica prima con Barbarella (Jane Fonda) e poi con Flash Gordon, prodotto Dune a David Lynch (catastrofe commerciale nel 1984), scommesso su Sam Raimi (The Army of Darkness, 1993), "sdoganato"

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Valerio Massimo Manfredi a Hollywood con L'Ultima Legione (2007). De Laurentiis si è sposato tre volte e per i suoi 90 anni, l'8 agosto dello scorso anno, riunì la tribù di figli e nipoti, con il produttore Aurelio arrivato dall'Italia. Incontrò la prima moglie Bianca all'indomani della guerra mondiale. Le cose andarono diversamente con la sua scoperta, Silvana Mangano, ex finalista a Miss Italia, nata mondina sul set di Riso Amaro, sposata con Dino nel 1949 e poi levigata a dama di gran classe fino all'eterea apparizione in Morte a Venezia e Ludwig per Luchino Visconti. Nonostante quattro figli, tra cui Veronica, Francesca e Raffaella che poi affiancò il padre nel lavoro, la coppia, piegata dal dolore per la perdita dell'unico figlio maschio Federico, non resse e il divorzio fu pronunciato nel dicembre del 1989. L'anno dopo scoccava l'ora del terzo matrimonio: dalla bella e bionda Martha Dino ha avuto ancora due figlie, Carolyna e Dina: un autentico gineceo per un inimitabile padre-padrone del cinema internazionale.


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CINEguida

Film in programmazione Adele e l’enigma del Faraone

Regia: Luc Besson con Louise Bourgoin, Mathieu Amalric, Gilles Lellouche, Jean-Paul Rouve 1912. Adèle Blanc-Sec, giovane e intrepida giornalista, è pronta a tutto pur di raggiungere i suoi scopi, compreso sbarcare in Egitto e ritrovarsi alle prese con mummie di tuti i generi. nello stesso momento a Parigi, scoppia il panico! Un uovo di pterodattilo vecchio di 136 milioni di anni si è appena schiuso su di uno scaffale del Giardino delle Piante, e l'uccello che ne è uscito sta semindando il panico nei cieli della capitale francese... .

Ad occhi chiusi documentario sul tango l progetto si propone di esplorare, attraverso una dettagliata documentazione ed analisi, i risvolti sociali, psicologici ed esistenziali che il ballo del tango ha nella nostra società, ponendo l'accento sull'esperienza dei diretti protagonisti grazie alle storie e alle testimonianze dei tangueri e delle tanguere, di chi cioè vive questo ballo come una componente essenziale della propria vita, a cui si affiancheranno le analisi di importanti studiosi della contemporaneità (antropologi, psicologi, sociologi..),Seguiremo così Rossana, giovane artista italiana che grazie al tango riscatta la sua femminilità, subendo una reale metamorfosi dello spirito. Incontreremo nicola, Pietro e Simonetta, che a passi di

tango riescono a tenere lontane le loro malattie fisiche e dell'anima. L'intreccio narrativo sarà costellato e impreziosito da voci evolti di numerosi protagonisti: conosceremo i più importanti ballerini argentini in circolazione (Sebastian Arce Mariana Montes Cicho Fruomboli etc...), maestri di tango, studiosi e ricercatori.

(L')Amore buio Regia: Antonio capuano con Irene de Angelis, Gabriele Agrio, Luisa Ranieri, corso salani, valeria Golino, Anna Ammirati, Fabrizio Gifuni Alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini, approfittano di Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, Ciro 16 anni, la mattina dopo va a denunciare sé e gli altri. Vengono condannati a due anni di reclusione. Quei due mondi, così opposti e diversi, finiranno coll’attrarsi, incontrarsi, fondersi. Irene e Ciro, da lontano (l’uno dal carcere di nisida, e l’altra dalla casa meravigliosa dove vive con la famiglia in una delle zone belle della città), quasi senza accorgersene, lentamente cominceranno un irresistibile avvicinamento.

Benvenuti al sud Regia: Luca Miniero con claudio Bisio, Alessandro siani, Angela Finocchiaro, valentina Lodovini, Nando Paone, Giacomo Rizzo Remake della commedia francese, record di incassi, scritta, diretta ed interpretata da

un fotogramma di “cattivissimo me”, il cartoon che nelle sale sta riscuotendo grande successo. La voce è quella di Max Giusti Dany Boon (al quale il film riserva un piccolo omaggio con una fugace apparizione), "Bienvenue chez le ch'tis" (in Italia uscita con il titolo di "Giù al nord"). Il film sceneggiato da Massimo Gaudioso (coautore di "Gomorra") e diretto dal regista di "Incantesimo napoletano" sembra funzionare. Divertente, a tratti esilarante, soprattutto nella prima parte, quella che descrive la calata verso il Meridione da parte del brianzolo funzionario (Bisio) delle Poste Italiane. Con una certa abilità e sapienza la pellicola gioca su luoghi comuni e stereotipi sociali tra nord e Sud che in questi ultimi anni una certa politica (quella leghista) ha alimentato. Ben dosato,

molto attento a non valicare alcuni confini (forse il regista avrebbe potuto osare di più, visto il contesto), lontano dal trash dei vari cinepanettoni, il film mette in luce vizi e virtù degli italiani. Perplessità su un finale scontato e buonista. Buon cast di attori protagonisti che però appaiano meno credibili dei colleghi (di rango) con ruoli da caratterista.

Buried - sepolto Regia: Rodrigo cortés con Ryan Reynolds Regia: Rodrigo cortés con Ryan Reynolds Girato in 17 giorni con un

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CineguiDa

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MINIcRItIchE dEI FILM IN PRoGRAMMAZIoNE NELLE sALE budget di circa due milioni di euro, acclamato all'ultimo Sundance Festival, unico protagonista il bel Ryan (marito di Scarlett Johansson), il thriller claustrofobico del regista spagnolo non convince. Interamente ambientato all'interno una bara di legno, tre metri sotto la sabbia in una misteriosa località irachena, a disposizione solo 90 minuti di ossigeno ed un cellulare per mettersi in contatto con l'esterno. Il contractor Paul Conroy è davvero nei guai. I talebani per liberarlo vogliono molto denaro. Tutto qua. novantaquattro minuti di suspance, a volte stucchevole e prestuosa, con finale prevedibile, che non spiega la lungaggine di un film che potrebbe benissimo essere ridimensionato ad un mediometraggio o addirittura un cortometraggio. Alcuni eccessi (visto il contesto già drammatico) potevano anche essere evitati, come quando un serpente a sonagli attraversa, sotto i vestiti, l'intero corpo del protagonista fino a rientrare nel buco dal quale era uscito. L'escamotage della guerra in Iraq è solo un espediente per nobilitare l'intera operazione. Hitchcock è assai lontano.

cattivissimo me Regia: Pierre coffin, chris Renaud, sergio Pablos Delizioso cartone animato in 3D, blockbuster Usa della scorsa estate, nel quale per la prima volta troviamo in veste di doppiatore il nostro Max Giusti, per nulla intimidito a dar voce ad un personaggio in America affidato al grande Steve Carrell. Il cattivissimo (ma poi si scopre non esserlo veramente fino in fondo) è un certo signor Gru, scienziato senza scrupoli che vive in un casa nera con un desolato prato sul davanti. Gru adora ogni genere di misfatto, è veramente malvagio e sta progettando un colpo davvero eccezionale, rapire la luna. E come è prassi, dietro ogni

grande cattivo c'è sempre una mamma...criticona. Tutto questo fino a quando non si imbatte in tre piccole orfanelle che gli daranno filo da torcere, cercando in tutti i modi di farsi adottare.

Fair game Regia: doug Liman con Naomi Watts, sean Penn, sam shepard Interessante ma un po' noioso. L'intento è quello di confezionare un atto di denuncia politica, ma riesce solo in parte. Uno sguardo nei corridoi del potere attraverso l'autobiografia di una agente segreto della Cia, Valerie Plame, che scopre contrariamente a ciò che vuole credere il governo degli Stati Uniti, che in Iraq non ci sono armi di distruzione di massa. Il marito ambasciatore in pensione di Valerie viene inviato in Africa per indagare su alcuni voci che vorrebbero una possibile vendita di uranio arricchito all'Iraq. non trovando alcuna traccia di tutto questo, Joe (interpretato da un Penn sottotono) scrive un articolo sul new York Times con le sue conclusione, scatenando una bufera. Per tutta risposta la Casa Bianca rivela la copertura della propria agente segreta, creando seri problemi alla coppia.

Figli delle stelle Regia: Lucio Pellegrini con Pierfrancesco Favino, Fabio volo, Giuseppe Battiston, claudia Pandolfi, Paolo sassanelli, Giorgio tirabassi. Surreale, a tratti grottesco, divertente, il film è un omaggio più o meno esplicito a Mario Monicelli. Detto questo, la banda di sfigati sul modello dei "Soliti ignoti" che vuole rapire il ministro "paraculo" (un riuscitissimo cameo dell'ex portavoce di D'Alema, Fabrizio Rondolino) ed invece sequestra il sottosegretario perbene, può apparire una storia nostalgica, vintage, in

realtà parla molto di noi. Esilarante e sorprendente interpretazione di Favino: accento umbro ed addosso un monclaire arancione anni '80 davvero indimenticabile. Certo, non è Monicelli (al film manca del tutto la proverbiale causticità del regista toscano), tuttavia la pellicola di Pellegrini rappresenta una novità in un panorama cinematografico italiano a volte decisamente piatto in termini di contenuti ed argomenti.

Fratelli in erba Regia: tim Blake Nelson con Edward Norton, Melanie Lynskey, susan sarandon, Keri Russell, Maggie siff Quando Bill Kincaid riceve la notizia dell'assassinio del suo gemello Brady, morto in un affare di droga andato male, lascia il suo posto di professore di Filosofia Classica alla Brown University e torna al suo paese nativo, nel rurale Oklahoma. Al suo arrivo si rende conto che i racconti sulla morte di suo fratello sono "alquanto esagerati" e presto si trova coinvolto in uno dei complotti di Brady.

Gorbaciof Regia: stefano Incerti con toni servillo, Mi Yang, Geppy Gleijeses, Nello Mascia, Marino Pacileo, detto Gorbaciòf a causa di una vistosa voglia sulla fronte, è il contabile del carcere di Poggioreale a napoli. Pacileo, schivo e silenzioso, ha una sola passione: il gioco d'azzardo. Quando scopre che il padre di Lila, la giovane cinese di cui è innamorato, non può coprire un debito contratto al tavolo da gioco, Pacileo sottrae i soldi dalla cassa del carcere e li dà alla ragazza. Dal quel momento, tra partite sbagliate, riscossione di tangenti e rapine, inizia una spirale discendente dalla quale non riuscirà più ad uscire.

Il ragazzo che abitava in fondo al mare Regia: Mario santocchio con daniele Ferrari, tiziana cristina Giacomo, de Gervasio cappelli, celentano nell'autunno 2009 vengono spedite tre cassette presso l'abitazione della giovane T. nicole giornalista Osservando le immagini, si accorge del grosso scoop che ne potrebbe trarre, si tratta di un videodiario degli ultimi giorni di vita di un ragazzo. La giornalista riesce a farsi produrre un documentario dalla redazione, che dirigerà lei stessa. Maiori e Amalfi sono le location dove si sviluppano le ricerche, cercando di ricostruire la dinamica delle azioni svolte dal ragazzo dalla identità sconosciuta. Il videodiario si concentra su una fanciulla che ogni pomeriggio si reca Sul porto, dove viene flmata a sua Insaputa. Sara proprio lei a recarsi presso l'hotel dove alloggia la troupe per raccontare i dettagli della storia tra i quali lo scambio di lettere che avveniva tra i due sul porto, l'unico mezzo di comunicazione che avevano...

Inception Regia: christopher Nolan con Leonardo di caprio, Marion cotillard, Ellen Murphy, cillian Page, Michael caine, Complesso, di difficile fruizione, tutto improntato sul continuo gioco tra realtà e finzione, conscio e subconscio, che neanche il finale riesce a svelare, nolan mette in campo uno dei suoi film più ambiziosi. Un labirinto, non solo metaforico, dove lo spettatore rischia più volte di perdersi nel tentativo di capire cosa realmente stia accadendo. Sforzo del tutto inutile, probabilmente è sufficiente

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MINIcRItIchE dEI FILM IN PRoGRAMMAZIoNE NELLE sALE lasciarsi trasportare dagli eventi che si susseguono incalzanti, confusi e non porsi troppe domande. Forse la forza del film è proprio qui, nel non delineare completamente il contesto in cui opera? Oppure è semplicemente una trovata furbetta? Presto ne verrà tratto anche un videogioco. A metà tra "Matrix" e "Shutter Island" di Scorsese, le incursioni di Dom Cobb (un ottimo Leonardo Di Caprio) nei meandri della mente umana ha già conquistato mezzo mondo. ne esce fuori una sorta di thriller dove però non c'è colpevole.Caprio) è un abilissimo ladro, il migliore al mondo quando di tratta della pericolosa arte dell'estrazione: ovvero il furto di preziosi segreti dal profondo del subconscio mentre si sogna, quando la mente è al massimo della sua vulnerabilità.

La pecora nera Regia: Ascanio celestini con Giorgio tirabassi, Luisa de santis, Barbara valmorin, Maya sans "Il manicomio è un condominio di santi. So' santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo". Così ci racconta nicola i suoi trentacinque anni di "manicomio elettrico", e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni. nicola è nato negli anni sessanta, "i favolosi anni sessanta", e il mondo che lui vede dentro l'istituto non è poi così diverso da quello che sta correndo là fuori – un mondo sempre più vorace, dove l'unica cosa che sembra non potersi consumare è la paura.

La vendetta di Kid Regia: Brad Peyton con chris o'donnell, Jack McBrayer, carlos Alazraqui, Paul Rodriguez, Alec Baldwin Continua il racconto della battaglia tra cani e gatti per il controllo della Terra. Gli amici a quattro zampe saranno impegnati a fronteggiare il ritorno di Kitty Galore intenta a progettare la sua vendetta e la conquista del mondo.

L’estate d’inverno Regia: davide sibaldi con Fausto cabra, Pia Lanciotti E' notte fonda in una lussuosa camera di un motel di Copenaghen. Christian, un ragazzo diciannovenne, ha appena avuto un rapporto sessuale con Lulù, una prostituta di trentotto anni. Quando la donna si sta preparando per andarsene lui la ferma e le chiede di rimanere ancora un'ora con lui. Solo un'ora per parlare. Dopo qualche incertezza i due cominciano a raccontarsi e presto i loro demoni prendono una sembianza: disperazione e abbandono hanno mangiato le loro vite. La donna è in fuga da un passato segnato da violenza e distruzione mentre Christian è alla ricerca della madre. Due punti di vista a confronto...

Mangia prega ama Regia:: Ryan Murphy con Julia Roberts, James Franco, Billy crudup, Javier Bardem, Richard Jenkins, viola davis, Luca Argentero, Arlene tur, tuva Novotny, stephanie danielson, James schram Liz Gilbert (Julia Roberts) ha tutto ciò che una donna moderna può sognare – un marito, una casa e una carriera di successo – ma come tante altre donne, è insoddisfatta, confusa ed è alla ricerca di cosa effettivamente desidera dalla vita. Appena

divorziata, trovandosi ad un bivio, Liz decide di allontanarsi dal suo mondo rischiando tutto e, per dare un cambiamento radicale alla sua vita, intraprende un viaggio intorno al mondo, un percorso per ritrovare se stessa. nel suo viaggio in Italia riscopre il piacere di mangiare; in India arricchisce la sua spiritualità e, inaspettatamente, a Bali ritrova il suo equilibrio interiore grazie al vero amore.

Maschi contro femmine Regia: Fausto Brizzi con Paola cortellesi, Fabio de Luigi, sarah Felberbaum, chiara Francini, Lucia ocone, Francesco Pannofino, Alessandro Preziosi, Paolo Ruffini, carla signoris, Nicolas vaporidis, Giorgia Wurth, claudio Bisio, Nancy Brilli, Giuseppe cederna, Luciana Littizzetto, Emilio solfrizzi E’ una commedia che ruota intorno al tema del conflitto tra uomini e donne. Walter (Fabio De Luigi) e Monica (Lucia Ocone) sono una giovane coppia alle prese con il primo figlio. Come molti nella loro situazione, hanno completamente sospeso le loro interazioni sessuali. Chiara (Paola Cortellesi) e Diego (Alessandro Preziosi) sono due vicini di casa. Sono come il giorno e la notte. Marta (Chiara Francini) e Andrea (nicolas Vaporidis) sono due migliori amici che condividono uno sgangherato appartamento. Marta è lesbica, Andrea è etero, entrambi sono appena stati lasciati sotto lo sguardo divertito del terzo inquilino. nelle rocambolesche avventure quotidiane dei nostri protagonisti incontriamo gli amici di sempre Marcello (Claudio Bisio) un chirurgo plastico, Piero (Emilio Solfrizzi) un benzinaio divertente e un po' volgare e Anna (Luciana Littizzetto).

Mordimi REGIA: Jason Friedberg, Aaron seltzer con Jenn Proske, Matt Lanter, chris Riggi, Parodia della saga di Twilight, Mordimi èuna commedia sulla rabbia adolescenziale e i film romantici dei nostri tempi. Becca, un'adolescente ansiosa che non è una vampira, è incerta tra due ragazzi. Prima di poter scegliere, deve superare gli ostacoli creati dal padre ultraprotettivo, che la imbarazza trattandola come una bambina. nel frattempo, anche gli amici di Becca vivono i loro problemi sentimentali. Tutti questi legami romantici arrivano a una conclusione esilarante durante il ballo scolastico.

Niente paura Regia: Piergiorgio Gay con Luciano Ligabue, musiche di Luciano Ligabue niente paura è un film sull’identità nazionale nell'epoca delle "passioni spente", nell’epoca della crisi radicale della politica, in senso lato. Il film racconta - in modo non ideologico, ma attraverso le storie personali di uomini e donne comuni, di persone conosciute e dello stesso Ligabue - colonna sonora del film e "narratore per eccellenza" - come siamo e come eravamo, in realtà da dove veniamo (fine anni Settanta, primi anni Ottanta, quando si opera una svolta sia nelle istituzioni che nel costume) e quale Paese siamo diventati oggi.

Passione - una avventura musicale Regia: John turturro documentario sulla canzone napoletana A metà tra documentario e

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MINIcRItIchE dEI FILM IN PRoGRAMMAZIoNE NELLE sALE fiction, l'italo-americano John Turturro svela l'amore profondo per napoli e gli rende omaggio con una carrellata di artisti. Canzoni e cantanti, musicisti e poeti, personaggi leggendari e di oggi. Un approfondito lavoro di ricerca sul campo, che riesce ad intrattenere con garbo e divertimento. Emozionante viaggio nelle sonorità partenopee, completamente privo dell'immancabile retorica e dei soliti luoghi comuni, attraverso i quartieri più popolari e storici della città. Protagonisti artisti del calibro di Enzo Avitabile, Pino Daniele, Eugenio Bennato, uno strepitoso duetto tra Massimo Ranieri e Lina Sastri, la potente voce di Raiz leader degli Almamegretta, Peppe Servillo ed gli Avion Travel, un magnifico Peppe Barra in una versione della "Tammurriata nera", il sax di James Senese, un esilarante Fiorello alle prese con "Caravan Petrol", celebre successo di Carosone.

sharm el sheikhun’estate indimenticabile Regia: ugo Fabrizio Giordani con Enrico Brignano, Giorgio Panariello, Laura torrisi, cecilia dazzi, Michela Quattrociocche, Elena Russo, Maurizio casagrande, Walter santillo, daniele La Leggia, Fioretta Mari, Ludovica Bizzaglia, hassan shapi, sergio Muniz Titolo esplicativo per non lasciare spazio a dubbi, location spettacolare, uno degli hotel a cinque stelle più famosi della celebre meta turistica, un cast di attori capace di soddisfare qualsiasi palato, da nord a Sud. La formula è quella del cinepanettone anche se costruito con un tocco di maggiore eleganza, a parte la scena alla Tinto Brass con un'inquadratura po' troppo insistente sul lato b di una

prostituta russa che tenta di sedurre Brignano. Equivoci, malintesi, bugie, sentimenti ed una incursione sul sociale che non guasta mai, il film scorre via senza problemi. Sempre esilaranti e riuscite le gag del comico romano (pochi attori italiani sono capaci di sfoderare i suoi tempi comici) che in coppia con Casagrande sembra funzionare. Panariello, per quanto si sforzi, non riesce proprio ad essere cattivo.

(La)solitudine dei numeri primi Regia: saverio costanzo con Alba Rohrwacher, Luca Marinelli, Martina Albano, Arianna Nastro, tommaso Neri, vittorio Lomartire, Aurora Ruffino, Isabella Rossellini, Maurizio donadoni, Roberto sbaratto, Giorgia senesi, Filippo timi 1984, 1991, 1998, 2007. Lungo questi anni le vite di Mattia e Alice scorrono parallele senza mai riuscire a congiungersi. Due infanzie difficili, compromesse da un avvenimento terribile che segnerà le fragili esistenze dei protagonisti fino alla maturità. Tra gli amici, in famiglia, sul lavoro, Mattia e Alice, portano dentro e fuori di loro i segni del passato. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli ad un isolamento inevitabile ma consapevole. L'idea del film nasce dal libro La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, vincitore del premio Strega 2008.

somewhere Regia: sofia coppola con stephen dorff, Elle Fanning, chris Pontius, Michelle Monaghan, Laura Ramsey, Robert schwartzman, Giorgia surina Johnny vive a Hollywood nel leggendario hotel Chateau

Marmont. Se ne va in giro sulla sua Ferrari e casa sua è un flusso continuo di ragazze e pasticche. Totalmente a proprio agio in questa situazione di torpore, Johnny vive senza preoccupazioni. Fino a quando giunge inaspettatamente allo Chateau la figlia undicenne, Cleo (Elle Fanning), nata dal suo matrimonio fallito. Il loro incontro spinge Johnny a riflessioni esistenziali, sulla sua posizione nel mondo e ad affrontare la questione che tutti dobbiamo affrontare: quale percorso scegliere nella nostra vita?

te al suo contatto Larry (Bruce Altman) che il suo prossimo incarico sarà il suo ultimo. Jack si ritira nella campagna italiana, dove si nasconde in un piccolo paesino sperduto e gode la lontananza dalla morte. Il suo compito, come assegnatoli da una donna belga, Mathilde, è nella costruzione di un'arma super letale. Sorprendendo se stesso, Jack si rivolge al prete locale Padre Benedetto e inizia una relazione amorosa con Clara. nell'uscire dalla solitudine ed oscurità Jack però sta provocando la sorte.

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the town

REGIA: Jon chu con harry shum Jr., Adam G. sevani, Kylie Goldstein Luke è un ballerino di strada orfano, impegnato nel disperato tentativo di non essere sfrattato dalla sua unica casa: un vecchio magazzino decadente che è invece il paradiso di tanti ballerini di strada provenienti da tutto il mondo. Per farlo lui e la sua crew dovranno vincere la World Jam Competition dove i migliori ballerini di strada del mondo si ritrovano faccia a faccia per decretare chi sia il più forte. Sulla strada per la vittoria incontrerà natalie, una ballerina fantastica ma decisamente misteriosa....

Regia: Ben Affleck con Ben Affleck, Rebecca hall, chris cooper La storia racconta di un rapinatore di banche, interpretato da Ben Affleck, che si invaghisce della cassiera di una banca (Rebecca Hall) che ha svaligiato, senza sapere che in realtà questa è anche l'esca che un agente dell'FBI ha gettato al ladro per catturarlo.

the American Regia: Anton corbijn con George clooney, Bruce Altman, violante Placido, thekla Reuten, Paolo Bonacelli, Filippo timi, Irina Björklund, samuli vauramo, Björn Granath Solo ed unico tra gli assassini, Jack (interpretato da Clooney) è un esperto artigiano. Quando un lavoro in Svezia finisce in maniera più cruente di come se lo sarebbe aspettato, questo Americano all'estero promet-

una sconfinata giovinezza Regia: Pupi Avati con Fabrizio Bentivoglio, Francesca Neri, serena Grandi, Gianni cavina, Lino capolicchio, Manuela Morabito, Erika Blanc, vincenzo crocitti Lino Settembre e sua moglie Chicca conducono una vita coniugale serena e senzaserie difficoltà. Sono entrambi soddisfatti delle loro professioni, lui prima firma alla redazione sportiva del Messaggero e lei docente di Filologia Medievale alla Gregoriana. L'unico vero dispiacere che ha accompagnato i venticinque anni di matrimonio è la mancanza di figli. Una mancanza che non ha compromesso la loro

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MINIcRItIchE dEI FILM IN PRoGRAMMAZIoNE NELLE sALE

unione ma l'ha al contrario rinsaldata. L'oggi però, in modo totalmente inatteso, presenta loro una grossa preoccupazione: Lino da qualche tempo accusa problemi di memoria che mano a mano si accentuano andando a compromettere in modo sempre più evidente il quotidiano svolgersi delle sue attività sia nell'ambito professionale che familiare. Dapprima sia lui che Chicca decidono di riderci sopra ma il disturbo si manifesta sempre più fino a quando, dopo attenti e approfonditi esami, un neurologo diagnostica una patologia degenerativa delle cellule cerebrali. Inizia così una toccante storia d'amore fra un uomo che si allontana sempre più dal presente, con la mente trascinata in infiniti altrovi, e la sua donna che, rifiutando qualsiasi ipotesi di abbandono e qualsiasi ausilio che la escluda, decide di stargli accanto nel processo "regressivo"

un weekend da bamboccioni Regia: dennis dugan con Adam sandler, Kevin James, Rob schneider Trent'anni dopo il diploma, cinque amici, vecchi compagni di squadra, si riuniscono per onorare la scomparsa del-

l'allenatore di basket d'infanzia. Con mogli e figli, trascorrono insieme il weekend del 4 luglio nella casa sul lago dove anni prima avevano festeggiato la vittoria della squadra. Ricreando atmosfere del passato, scoprono che crescere non significa necessariamente diventare adulti.

20 sigarette Regia: Aureliano Amadei con carolina crescentini, vinicio Marchioni, Giorgio colangeli, Massimo Popolizio, Gisella Burinato, Antonio Gerardi, duccio camerini, Luciano virgilio, Alberto Basaluzzo, orsetta de Rossi, Edoardo Pesce novembre 2003: Aureliano, 28enne, precario nel lavoro e negli affetti, riceve all'improvviso l'offerta di partire per lavorare come aiuto regista alla preparazione di un film che si svolge in Iraq, al seguito della "missione di pace" dei militari italiani, con il regista Stefano Rolla. Aureliano non fa in tempo a finire un pacchetto di sigarette che si ritrova protagonista della tragedia dell'attentato alla caserma di nassirya del 12 novembre 2003. E' l'unico "civile" sopravvissuto di una strage che ha ucciso ben 19 italiani...

Wall street - Il denaro non dorme mai Regia: oliver stone con Michael douglas, shia LaBeouf, carey Mulligan "non è un sequel ma la giusta conclusione". Ha ragione Oliver Stone, il secondo capitolo del suo fortunato film ha la stessa struttura portante ma è una storia del tutto diversa dalla precedente. Anche Gordon Gekko ad un certo punto esclama: "Questo è l'impero del male, io ero un dilettante". In effetti molto intorno a lui è cambiato e Stone fornisce un quadro più che esauriente di quanto sta accadendo nel mondo della finanza e dell'economia. La pellicola è scritta, girata ed interpretata magnificamente, per cogliere fino in fondo il significato dei dialoghi (sferzanti e caustici), occorrerebbe portarsi dietro la sceneggiatura scritta. La scena più rappresentativa: i banchieri riuniti intorno ad un tavolo, nel disperato tentativo di salvare i loro istituti di credito dal fallimento, decidono di ricorrere alle sovvenzioni statali, ammettendo la sconfitta: "Statalismo e socialismo, è quello contro cui abbiamo sempre combattuto".

A sinistra una scena di “Lo zio Boonmee“ A destra: Michael douglas in “Wall street”

(Lo) Zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti Regia: Apichatpong Weerasethakul con thanapat saisaymar, Jenjira Pongpas, Affetto da una grave disfunzione renale, zio Boonmee ha scelto di passare i suoi ultimi giorni in una casa di campagna, circondato dalle persone che ama. Lì, gli appare il fantasma della moglie morta anni prima, che inizia a prendersi cura di lui. E il figlio da tempo perduto fa il suo ritorno a casa in una forma non umana. Riflettendo sulle ragioni della sua malattia, Boonmee attarversa la giungla con tutta la famiglia, diretto verso una misteriosa grotta in cima a una collina: il luogo dove è nato per la prima volta...

con la collaborazione di LucIANA vEcchIoLI


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