Anno II - n. 203 - Sabato 16 ottobre 2010
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Su Annozero Masi non molla contro l’arbitrato
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Sarah Scazzi. In carcere anche la cugina e amica del cuore
Accuse incrociate Sabrina sarebbe stata tirata in ballo dal padre e ora è in stato di fermo per sequestro di persona e concorso in omicidio. Ma quanti dubbi... Ennesimo colpo di scena nelle indagini sulla uccisione di Sarah Scazzi. Sua cigina Sabrina, la “cugina del cuore”, con la quale appare in tante foto e in tanti filmati, è stata sottoposta a fermo per concorso nell'omicidio. La
E’ stata formalizzata la richiesta di arbitrato presentata da Michele Santoro contro la sospensione di 10 giorni decisa dal direttore generale della Rai, Mauro Masi. Di conseguenza, secondo quanto previsto dall'articolo 7 dello Statuto dei lavoratori, la sanzione disciplinare resta sospesa fino alla pronuncia da parte dell'arbitro. L'articolo prevede anche se il datore di lavoro adisce l'autorità giudiziaria, la sanzione disciplinare resta comunque sospesa fino alla definizione del giudizio. Le prossime due puntate di Annozero, che sarebbero saltate qualora la sanzione fosse stata esecutiva da lunedì 18 come previsto, potranno quindi andare in onda regolarmente, anche se Masi insiste nel dirsi di parere opposto. Intanto nell’arco di 48 ore sono migliaia le lettere giunte in viale Mazzini come chiesto da Santoro.
Non ce l’ha fatta Maricica, uccisa con un pugno E' morta Maricica Hahaianu, l'infermiera romena di 32 anni colpita con un pugno venerdi' scorso alla stazione Anagnina della metropolitana da Alessio Burtone dopo una banale lite mentre erano in coda per acquistare il biglietto. PAG. 2
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in edizione stampabile non viene pubblicato la domenica e il lunedì
Il sito invece viene aggiornato 7 giorni su 7
giovane, dopo sei ore di interrogatorio, seguìte a un soprall u o g o effettuato nel “garage dell’orrore” dagli investigatori insieme con
suo padre Michele, reo confesso del delitto, ha lasciato ieri sera la caserma di Manduria a bordo di una vettura dei carabinieri. Sabrina, affermano gli inquirenti della Procura di Taranto, è “gravemente indiziata” per sequestro di persona ed omicidio volontario in concorso. La ragazza respinge con decisione l’accusa di aver partecipato all’assassinio di Sarah e addirittura di esserne a conoscenza. In un primo momento pareva che fosse accusata anche dicoccultamento di cadavere. PAG. 4
Al corteo Fiom oggi a Roma vigilanza anti-provocazioni Tutte le notizie sul corteo el’elenco delle adesioni alla manifestazione PAGG. 6e7
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AGROPOLI
SARDEGnA
Staccata la spina a Maricic a. Ora è omicidio preterintenzionale
L'inviato di Striscia la Notizia, Edoardo Stoppa, e due cameraman sono stati aggrediti e derubati ad Agropoli, nel Salernitano. La troupe stava per realizzare un servizio sul maltrattamento degli animali, quando si sono avvicinati due uomini che per impedire le riprese, hanno aggredito il gruppo sottraendo due telecamere. L'intervento delle forze dell'ordine ha permesso l'arresto dei due, pregiudicati, con l'accusa di concorso in rapina. Nella redazione di Striscia la notizia era arrivata la segnalazione relativa ad un'azienda zootecnica. A gestire la società, sospettata di maltrattamento sugli animali, proprio i due aggressori, una coppia di quarantenni che non gradivano si parlasse di loro.
Maria Bonaria Marongiu, la presidentessa di un banco alimentare di Selargius, nel Cagliaritano, è stata ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Marino di Cagliari dopo aver ricevuto un pugno da un uomo al quale stava fornendo assistenza. Denunciato l'uomo. L'aggressione è avvenuta durante la distribuzione del cibo agli assistiti dall'organizzazione di volontariato di Selargius, Giampaolo Cardia, di 68 anni, ex volontario del “banco alimentare", avrebbe colpito la presidentessa dell'organizzazione perché aveva rimproverato la sua compagna che attendeva la distribuzione delle derrate alimentari.
"«E' stato ufficializzato il decesso, dopo le 6 ore canoniche perché l'encefalogramma era ancora piatto. Ora hanno staccato la spina. Abbiamo firmato con i parenti, il decesso alle 15». Così di Maricica, l'avvocato Alessandro Di Giovanni, che si trovava al Policlinico Casilino, insieme al marito Adrian e al fratello Giovanni, ha dato la notizia della morte dell’infermiera morta a causa di un pugno sferratole da Alessio Burtone nella stazione Anagnina della metropolitana di Roma. «Sono stato sfortunato, non volevo... mi sembra di vivere un film», dice ora Burtone. Il suo legale, Fabrizio Gallo, afferma che "Alessio, quando ha saputo che la donna era in coma irreversibile ha avuto un malore. Tutta la famiglia sta molto male, abbiamo sperato fino alla fine...". L’avvocato ha confermato che a lui è già stato contestato l'omicidio preterintenzionale. «Ho appreso con grande dolore la notizia della morte di Maricica. Purtroppo il miracolo in cui speravamo ancora oggi pomeriggio non è accaduto» ha dichiarato il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Saremo vicini in ogni modo alla famiglia della vittima e con ancora più forza ribadisco che è inaccettabile che l'omicida rimanga ancora agli arresti domiciliari».
troupe di Striscia aggredita, 2 in cella
PROtEStA In FRAncIA
Bloccato l’oleodotto che rifornisce gli aereoporti Bloccato ieri mattina l'oleodotto che rifornisce gli aeroporti parigini, per mancanza di carburante dopo il blocco delle raffinerie. Manifestanti hanno bloccato i depositi per protestare contro la riforma delle pensioni. L'oleodotto è quello che rifornisce gli aeroporti parigini di Orly e di Roissy oltre ai terminali di Coignieres (alla periferia della capitale) e di Orleans e Tours, nel centro della Francia. Sono stati diversi i disagi che si sono registrati in Francia a causa della protesta. Infatti, una decina di voli sono stati cancellati perchè gli aereoporti non avevano più carburante per gli aerei.
Pugnoavolontaria delBancoalimentare
Nozze a sorpresa per Kate Moss
Matrimonio in gran segreto per Kate Moss. Secondo il Daily Mirror la top model britannica si sarebbe sposata con il chitarrista rock Jamie Hince il 7 agosto scorso in Sicilia. Il fatidico sì di Kate sarebbe arrivato in una piccola chiesa siciliana alla presenza di pochissimi e più stretti amici. Kate Moss, 36 anni, e il quarantunenne Jamie Hince si sono conosciuti nel 2007.
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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione tel. 06 86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009
L’OnOmAsticO Edvige Santa Edvige, fu duchessa della Slesia, sposa di Enrico I detto il Barbuto. La sua condizione nobile non le vietò di vivere a fondo la propria fede, dando prova di profonda devozione ed esprimendo in diversi modi la carità verso gli ultimi e l’intenzione totale di porre tutta la sua persona a servizio degli altri. Edvige morì nel 1243.
AccAdde Oggi 1986: Kanghawa Il 16 ottobre 1866 i francesi guidati dall'ammiraglio PierreGustave Roze devastano il monastero sull'isola coreana di Kanghwa e bombardano Seul.
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tORRE AnnunzIAtA
calciatore fermato perché colluso con clan della camorra I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli a carico di 25 persone, ritenute affiliati o fiancheggiatori dei clan camorristici D’Alessandro ed Afeltra-Di Martino, attivi nella zona di Castellammare di Stabia. Tra le persone coinvolte l’attaccante dell’Avellino Cristian Biancone, 33 anni, che in passato giocava nel Sorrento: è accusato di aver truccato la partita Sorrento – Juve Stabia del 5 aprile 2009 per agevolare il clan camorristico dei D’Alessandro, che gestiva un giro di scommesse clandestine. L’incontro terminò 0 a 1.
sabato 16 ottobre 2010
AVERSA
ucciso dal figlio del boss per difendere l’onore della moglie insidiata
Pietro Capone, un imbianchino 23enne di Aversa, nel Casertano, sposato e padre di un bambino di due anni, è stato ucciso a coltellate durante una lite per gelosia dal 18enne Mario Borrata, soprannominato “Mario ‘o romano”, figlio di Vincenzo, esponente del clan camorristico dei Casalesi, da tempo in carcere. Il giovane accoltellatore, che da tempo insidiava la moglie dell’imbianchino, è stato arrestato a Capua alcune ore dopo il delitto. Borrata, secondo quanto accertato dalle indagini della polizia, da tempo, nonostante i continui rifiuti, molestava la moglie dell’ucciso per convincerla ad intraprendere con lui una relazione sentimentale.
cALcIO
cInA
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cAGLIARI
Esplosione nella Dionigi non scorda miniera: 20 morti il napoli e Mazzarri
continua la cura per il maresciallo Marco Diana
Sono morti 20 dei minatori intrappolati sottoterra nell' Henan (Cina centrale) dopo un' esplosione. Lo affermano fonti ufficiali. Altri 17 s o n o ancora intrappolati, mentre continuano le operazioni per salvari, secondo l' agenzia Nuova Cina. Le miniere cinesi sono le piu' pericolose del mondo. L' anno scorso piu' di 2.600 minatori hanno perso la vita a causa di esplosioni, inondazioni e frane.
L'Asl di carbonia-Iglesias ha risolto i problemi burocratici del 'certificato smarrito' e il maresciallo Marco Diana, ammalatosi di tumore dopo una missione in Somalia, continuera' a ricevere tutti i medicinali e gli integratori previsti dal protocollo di cure. La conclusione della vicenda, scoppiata in maniera clamorosa dopo il drammatico appello di Diana su Facebook ''Asl non mi passa piu' salva vita, moriro' in 15 giorni'', e' avvenuta stamani nella casa di Villamassargia dove l'ex sottufficiale dei Granatieri di Sardegna vive con i genitori. tre funzionari della Asl, alla presenza del medico curante di Diana, Emerenziana Mura, hanno acquisito nuovamente le documentazioni mediche e le prescrizione relative alla terapia sperimentale che l'Istituto Europeo dei tumori ha suggerito per fronteggiare la malattia e firmato il documento che consente l'erogazione di medicinali e integratori.
L'ex attaccante del napoli Davide Dionigi, ha parlato della sfida di domenica tra catania e napoli e di Mazzarri, suo allenatore ai tempi delle Reggina. "Il napoli migliora sempre di più, ogni domenica lo vedo più convinto dei suoi mezzi”.
RISVOLtI A SORPRESA DELL’EcOnOMIA
Record di esportazioni nel mese di agosto
N
el mese di agosto le esportazioni italiane sono aumentate del 31,5% rispetto allo stesso mese del 2009, mentre sono scese dell’1,6% rispetto a luglio. Lo rende noto l’Istat aggiungendo che il rialzo annuo è il più alto dal maggio 1995. parallelamente, però, è raddoppiato il disavanzo commerciale, passato a 3,3 miliardi di euro rispetto agli 1,6 miliardi di agosto 2009. A livello di export
l’Istat evidenzia andamenti leggermente più dinamici per il mercato non comunitario (+32,5%) rispetto a quello interno all’Unione europea (+30,6%). Stessa dinamica per le importazioni, che fanno segnare una una crescita del 42,3% dei flussi dai paesi extra Ue e del 34,2% di quelli provenienti dai paesi comunitari. Gli andamenti migliori sono riconducibili ai settori più rilevanti per l’espor-
tazione: coke e prodotti petroliferi raffinati (+48%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+45,9%), sostanze e prodotti chimici (+43,9 %), metalli di base e prodotti in metallo, articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+37,8%) e prodotti tessili (+37,7%). Sul fronte delle importazioni, tutti i settori registrano incrementi, a eccezione degli autoveicoli (-14,6%).
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colpo di scena nel giallo dell’uccisione di Sarah Scazzi
Sabrina Misseri da “cugina del cuore” a indagata per l’omicidio dI
RobERto buonAvoGlIA (AnSA)
Sabrina Misseri è stata sottoposta a fermo ed è stata rinchiusa nella notte nel carcere di Taranto. Con accuse assai pesanti: la cugina di Sara Scazzi, quella che era di fatto l'amica del cuore della piccola Sarah, secondo la procura avrebbe avuto un ruolo nel sequestro di persona e nell'omicidio della quindicenne, avrebbe concorso nei reati con il padre Michele, reo confesso per il delitto. La notizia giunge come un macigno su questa angosciante vicenda e suona quasi incredibile se si ripensa a tutte le lacrime versate da Sabrina sulla morte della povera Sara. Non basta: il suo fermo è la diretta conseguenza delle dichiarazioni accusatorie fatte nei suoi confronti dal padre, Michele Misseri, colui che fino a meno di 24 ore fa era per tutti il solo responsabile di una vicenda terribile, con i suoi strascichi di pedofilia e necrofilia. Prima di essere sottoposta a fermo, Sabrina è stata interrogata a lungo, per quasi sei ore, nella caserma dei carabinieri di Manduria, dal procuratore di Taranto, Franco Sebastio, e dai pm inquirenti Pietro Argentino e Mariano Buccoliero. Non ha ammesso responsabilità, ha respinto tutte le accuse: il suo fermo - dice anche il suo difensore, l'avv.Vito Russo - è strettamente legato alle dichiarazioni fatte dal padre. Anche la sorella Valentina non crede alla sua colpevolezza e
appena si diffonde la notizia del suo fermo scrive sms ai giornalisti: "Sabrina è innocente!!!". Per la prima volta, in questo interrogatorio, Sabrina è stata assistita da un legale e questo aveva, già nel pomeriggio di ieri, fatto diffondere la notizia che fosse indagata, anche se sembrava che le venisse contestato il reato di concorso in occultamento di cadavere. La svolta è arrivata a conclusione di una giornata che si era aperta con i carabinieri del Reparto operativo di Taranto e del Ris che facevano un esperimento giudiziale, accompagnati da Misseri, nel garage nel quale la quindicenne è stata strangolata. L'esperimento è continuato poi nel casolare in cui - secondo il racconto iniziale dell'uomo Michele Misseri avrebbe abusato sessualmente del cadavere di Sara, fino al pozzo in cui il corpo della piccola è stato nascosto per 42 giorni: dalla scomparsa della ragazzina, il 26 agosto, alla
sera della confessione dell'uomo, il 6 ottobre scorso. Durante i sopralluoghi, lo zioassassino avrebbe spiegato nei minimi particolari come ha strangolato Sara, dove è caduto a terra il corpo della ragazza, dove è caduto il suo cellulare. Anche nel casolare Misseri ha indicato ai carabinieri il posto in cui avrebbe abusato della nipote già morta e quello nel quale ha bruciato i suoi vestiti e i suoi effetti personali: le poche cose che Sara aveva con sé per andare al mare, lo zainetto con un asciugamani, sandali infradito, pantaloncini e maglietta; e quasi certamente un 'due pezzi' da bagno invece degli indumen-
ti intimi. Il sopralluogo, come spesso accade in questi casi, sarebbe stato filmato dai carabinieri del Ris. Gli investigatori avrebbero anche cronometrato il tempo impiegato da Misseri per strangolare con una fune Sara, per caricare il cadavere nella sua Seat Marbella, e per compiere tutti gli spostamenti con l'autovettura: dalla casa al casolare e da qui al pozzo cisterna dove ha gettato il cadavere della piccola, coprendolo poi con pietre e rami. Concluso l'accertamento giudiziale, l'uomo è stato portato nella caserma di Manduria dei carabinieri, dove è stato nuovamente interrogato. E durante l'esperimento e in caserma, Michele Misseri ha tirato in ballo la sua figlia più piccola, Sabrina. Poi, poco dopo le 16, è stato condotto via a bordo di un mezzo della polizia penitenziaria. Gli investigatori hanno quindi cominciato ad ascoltare Sabrina, che era lì già da parecchie ore: più o meno da mezzogiorno, dopo che, con la testa coperta dal cappuccio di una felpa, aveva lasciato la sua casa a bordo di una vettura dei carabinieri. Dopo sei ore, uno scarno comunicato della procura dà notizia del fermo di Sabrina e rende note le accuse: Sabrina dice la nota - "é gravemente indiziata dei delitti di sequestro di persona ed omicidio volontario in concorso".
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il FattO Anche a Roma, per i diritti televisivi
Frode fiscale contestata ai Berlusconi
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L’avvocato Ghedini: è il bis di Milano, Silvio e Piersilvio sono estranei a quel reato
SERvIzIo AnSA Approda a Roma un capitolo dell'inchiesta milanese sulla compravendita dei diritti televisivi Mediaset. E' quello relativo agli aspetti fiscali legati alle acquisizioni di film e fiction fatte nel periodo 20032004. Una presunta frode, secondo quanto si apprende nella capitale, di circa dieci milioni di euro che chiama in causa, soprattutto, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il figlio Piersilvio ed un'altra decina tra intermediari e dirigenti, all'epoca dei fatti, di Fininvest. Il premier e il figlio sono per questo indagati a Roma. Evasione fiscale e violazione di norme tributarie i reati contestati negli avvisi a comparire notificati al premier, al figlio Piersilvio firmati dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e dal sostituto Barbara Sargenti. E nell'invito a comparire la procura di Roma scrive che Silvio Berlusconi avrebbe dato "direttive" per mantenere le "relazioni d'affari" con il produttore statunitense Frank Farouk Agrama "nella fittizia intermediazione" nella compravendita dei diritti tv e cinematografici.
uno stralcio da Milano
L'indagine è uno stralcio della più ampia vicenda al vaglio della magistratura milanese ed è finita, per competenza territoriale, alla procura di Roma poiché nel periodo 20032004, epoca in cui la sede legale di una delle società implicate, Rti, era nella capitale. E gli accertamenti dei magistrati
romani, investiti della questione a partire dallo scorso marzo, quando arrivarono le carte dal capoluogo lombardo, vertono proprio su quel periodo. Al centro della vicenda, in sostanza, l'ipotesi che siano stati gonfiati i prezzi dei diritti acquistati presso alcune importanti società di produzione (major) statunitensi. Si tratterebbe di operazioni di sovrafatturazione fatte, attraverso società di intermediazione americane, che avrebbero consentito ad Rti e Mediatrade, controllate da Fininvest, di scaricare, ai fini delle detrazioni fiscali, cifre superiori a quelle effettivamente sborsate. Non solo: la differenza tra le somme investite e quelle indicate nelle fatture (allegate ai bilanci societari) sarebbero, sempre per l'ipotesi di accusa della procura, state utilizzate per la creazione di fondi neri attraverso un complesso giro che avrebbe portato il danaro dapprima in
estremo oriente e, quindi, in Italia. Silvio e Piersilvio Berlusconi, al pari di tutti gli altri indagati, complessivamente una dozzina tra dirigenti Mediaset e intermediatori, hanno ricevuto inviti a comparire. Tale iniziativa blocca, tra l'altro, i termini di prescrizione dei reati, previsti nel 2012. In particolare, per il premier e il figlio, quest'ultimo presidente di Mediaset, la convocazione in procura è per il 26 ottobre prossimo.
Ma da giudice non ci andranno Ma da ambienti della difesa si è già intuito che, molto probabilmente, nessuno dei Berlusconi di presenterà. Dalla stessa Mediaset arriva una rivendicazione di estraneità dai fatti degli indagati: "si tratta sostanzialmente -é detto in una nota- di una duplicazione per anni diversi del medesimo processo pen-
dente presso il Tribunale di Milano. Mediaset ribadisce che i diritti cinematografici oggetto dell'inchiesta sono stati acquistati a prezzi di mercato e che tutti i bilanci e le dichiarazioni fiscali della società sono stati redatti nella più rigorosa osservanza dei criteri di trasparenza e delle norme di legge. La documentazione dimostrerà la totale estraneità di Pier Silvio Berlusconi e degli altri dirigenti coinvolti alle accuse ipotizzate di frode fiscale". Dello stesso tenore la presa di posizione di Nicolò Ghedini, difensore del presidente del Consiglio: "Dall'eventuale prosieguo delle indagini si potrà comunque agevolmente evidenziare -ha dichiarato - come i prezzi dei diritti fossero assolutamente congrui e acquistati da società terze e che pacificamente il presidente Berlusconi e Piersilvio Berlusconi sono totalmente estranei ai fatti in oggetto, dovendosi quindi pervenire ad una pronta archiviazione".
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Oggi a Roma la manifestazione della Fiom
Massima vigilanza contro i provocatori Massima attenzione e imponente dispiegamento delle forze dell'ordine per la manifestazione della Fiom in programma oggi pomeriggio a Roma. Dopo i gravi incidenti di Genova in occasione di Italia-Serbia e le conseguenti polemiche, la pressione è forte sull'apparato di sicurezza. L'obiettivo duplice è quello di garantire il diritto di manifestare liberamente e reprimere i tentativi di violenza che
gruppuscoli - come ha denunciato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - potrebbero mettere in atto. Lo stesso Maroni, dopo aver incontrato i vertici della Fiom, ieri ha ricevuto al Viminale il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani. Sia Epifani che il segretario della Fiom, Maurizio Landini (nella foto), hanno accolto male gli allarmi di Maroni. "La nostra - è il succo del
pensiero dei leader sindacali - sarà una manifestazione pacifica e non violenta, spetta al ministro garantire l'ordine pubblico e vigilare sulle infiltrazioni". Epifani e Landini hanno assicurato la massima collaborazione del servizio
d'ordine di Cgil e Fiom, che hanno tutto l'interesse a isolare e respingere eventuali violenti. Certo, come ha spiegato ieri Maroni, "il clima non è buono". Si susseguono infatti azioni contro sedi sindacali e proprio pochi giorni fa è stata inviata a prefetti e questori una circolare chiedere una "costante attenzione" a questi edifici. Ieri sono state prese di mira, con scritte oltraggiose, lanci di uova e altro, le sedi Cisl di Prato, Lecce, Padova e Cuneo. Alla questura di Roma si sono susseguiti gli incontri con la partecipazione del capo della Polizia, Manganelli, e del comandante dei carabinieri, generale Leonardo Gallitelli. Ai tavoli tecnici hanno partecipato anche gli organizzatori. Per il corteo è previsto l’arrivo di 700 pullman e di 7 treni speciali.
Adesioni e solidarietà con il sindacato International Metalworkers' Federtation - FISM European Metalworkers' Federation - EMF Fédération des Travailleurs de la Métallurgie - CGT Uaw Chrysler (Usa) International brotherhood of Teamsters (Usa) P r o G e (Produktionsgewerkschaft, Austria) Greek Metalworkers - POEM Canadian Auto Workers CAW Korean Metal Workers' Union - KMWU Don Luigi Ciotti, Libera Anpi nazionale | Anpi di Roma e Lazio | Anpi di Vergiate | Anpi Monza e Brianza | Anpi di Velletri | Anpi Cava de' Tirreni | Anpi Milano | Anpi - Sezione di Omegna - Zona Cusio | Arci | Arci Milano | Articolo 21 | Ass. per la Sinistra di Perugia | Ass. per la democrazia costituzionale | Attac Italia | Animanagramma| Associazione Solidarietà
Proletaria | Associazione A SUD | @ssoci@zione Cultur@ V@rese | Cittadini della Nuova Resistenza amici di Borsellino e Schönau | Ass. La Montagna di Arvello Strasbourg | Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico | Gli Amici di Beppe Grillo di Roma | Ass. culturale Artiglio San Giuliano Terme (PI) | Associazione culturale "Alessandro Petri" di Viareggio | Assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma (ALAR) | Brigate di solidarietà attiva | Giuseppe Bernardi Consigliere Comunale dell'Aquila - Gruppo Sinistra per L'Aquila | Brigata di solidarietà attiva Abruzzo | Cgil-Cdlt del Comprensorio Pomezia-Castelli-ColleferroSubiaco | Comitato "16 ottobre" di Lucca | Comitato Primo Marzo | Centro di Promozione Culturale INSIEME di Afragola-Casoria | Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano - Siena |
c.s.o.a. Cartella | CorpoLibero, Coordinamento Lesbiche, Gay, Trans, Intersessuali, Queer di Rifondazione Comunista | Comitato zona 3 per una scuola di qualità Milano | Corsari Milano | Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare | Associazione culturale Cultura alternativa di Torino | Coordinamento dei lavoratori, studenti e genitori delle scuole secondarie di Roma | Collettivo 5 12 Parigi | Ateneo "Controverso" UNICAL | Comitato 3e32, L'Aquila | Coordinamento Nazionale per la Conferenza Mondiale delle Donne | Collettivi autonomi studenteschi F.u.c.k., Napoli | Comitato Cambiamo Mugnano | Collettivo Epimeteo, Università Federico II Napoli | Comitato salute e ambiente III Municipalità, Napoli | Marco Rizzo, Comunisti Sinistra Popolare | C.s.a. Officina Sociale Rebelde | Comitato polare di lotta per la casa Roma-est | Coordinamento per lo sciope-
ro del lavoro migrante in Italia | Comune di Collesalvetti | Cgil Umbria | associazioni e istituzioni dei comuni lecchesi | Comunisti italiani di Pisa |Donne dei movimenti e della politica con la Fiom | DirittiDistorti | Donne di Classe | Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana, sede di Bologna | Emergency | Federazione dei Comunisti Anarchici | FIEI - Federazione Italiana Emigrazione Immigrazione | Delegati Cooperazione Filcams | Delegati Multiservizi Filcams | Fp-Cgil Genova | Daniele Zangrossi funzionario Cgil Funzione Pubblica Torino Zona Collegno | Forum Insegnanti | Federazione della Sinistra Riviera Del Brenta | FarmacoresistenzaCollettivo di Farmacia | Forum delle Donne "Dannazione" - Cava de' Tirreni | Macchinisti e Capitreno Filt-Cgil Firenze | Forum delle Donne Prc/Se |
segue a pagina 7
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Due cortei e comizio a piazza San Giovanni due appuntamenti alle 13,30 1° ConCEntRAMEnto ore 13,30 Piazza dei Cinquecento area antistante il Museo nazionale Romano Regioni: Abruzzo; Alto Adige; Calabria; Campania; lazio; lombardia; Marche; Molise; Sicilia; trentino; umbria. Il corteo percorrerà via delle terme di diocleziano, via G. Amendola, via Cavour, Piazza dell’Esquilino, via liberiana, Piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, largo brancaccio, viale Manzoni, viale Emanuele Filiberto per concludersi a Piazza di Porta San Giovanni. 2. ConCEntRAMEnto ore13,30 (Piazzale dei Partigiani antistante la stazione ostiense) Regioni: basilicata; Emilia Romagna; Friuli venezia Giulia; liguria; Piemonte; Puglia; Sardegna; toscana; valle d’Aosta; veneto. Il corteo percorrerà Piazzale dei Partigiani, Piazza di Porta San Paolo, via della Piramide Cestia, viale Aventino, Piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio vibenna, via labicana, viale Manzoni, via Merulana, Piazza di Porta San Giovanni. Il Comizio conclusivo si terrà a piazza San Giovanni In piazza con la Fiom l'esibizione della "banda Jorona" e delle "Cheja Celen" segue da pagina 6 Forum energia e territorio beni comuni - Puglia | Ferrovieri - macchinisti Fs, "ancora IN MARCIA | Federazione Internazionale Città Sociale (FICS) di Napoli | Fisac Cgil Toscana G: Giovani Democratici Quadraro (Roma) | Associazione Giordano Bruno | Giovani Comunisti | Idv Milano | Donne Idv della Regione Abruzzo | Comitato “In marcia verso il 16 ottobre” | Iqbal Masih " Lecce Lista civica 5 stelle di Roma | Liberacittadinanza | Liberazione | Link-coordinamento universitario | Lista civica “un’altra provincia” Milano | Mario Michele Pascale, Libertà ed Eguaglianza | Associazione "Legami d'acciaio" | Nicola Messina Rifondazione Trento "Mario Pasi" | don Tonio Dell'Olio - ufficio presidenza di LIBERA e resp. Libera
International | Laboratorio Insurgencia, Napoli | Dal Mezzogiorno un appello del mondo della cultura e dell’università | MicroMega: (Antonio Tabucchi | Altan | Sabina Guzzanti | Ascanio Celestini | Moni Ovadia | Corrado Stajano | Lidia Ravera | Giorgio Parisi | Carlo Lizzani | Giuliano Montaldo | Furio Colombo | Valerio Magrelli | Pancho Pardi | Sonia Alfano | Gianni Vattimo | Luigi De Magistris | | don Enzo Mazzi | don Paolo Farinella | don Franco Barbero | don Walter Fiocchi | ADISTA | don Aldo Antonelli| don Roberto Fiorini | don Ferdinando Sudati | Andrea Camilleri | Paolo Flores d’Arcais | Don Andrea Gallo | Margherita Hack) | Movimento scuola precaria Cps Milano | Luciano Muhlbauer Consigliere regionale della Lombardia, Coordinatore cittadino Prc Milano | Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli |
Mosaico di pace Presidio Permanente NoDalMolin di Vicenza | Coordinamento dei comitati cittadini No Dal Molin | Franca Corradini, No Berlusconi day | NIdiL - Cgil | (nuovo) Partito comunista italiano | Nuovo Partito d'Azione | Orgogliosamente trans, lesbiche, gay, bisex, intersex, queer di Roma | Popolo Viola | La Rete Gruppi Locali del Popolo Viola | Popolo Viola Arezzo | Prc ampagna "GRIDA! - Il lavoro conta" | Pcl Milano | Pdci Milano | Prc Milano | PD di Lecco | Giovanni Lolli, Partito Democratico | PMLI e "Il Bolscevico" | Circolo di Crevalcore del Partito Democratico | Proletaria Vox | Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano, Napoli | Piattaforma Comunista | PRC – Federazione della Sinistra di Marghera (Venezia) | Circolo Partito Democratico Quadraro Quintili | Rsu Cgil Almaviva | Rsu Sammontana |
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8 non sottovalutare le pressioni delle lobby
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a crisi politica latente del governo ha fatto tirare a molti un sospiro di sollievo perché pensavano - purtroppo a torto - che l’avventura nucleare italiana voluta dal Governo Berlusconi fosse ormai in panne. Questi ottimisti hanno sottovalutato la potenza dell’enorme mole di affari legata agli appalti per la costruzione delle nuove centrali nucleari in Italia. Una “torta” di proporzioni paragonabili solo all’altra follia del ponte di Messina. Paradossalmente, più le centrali costano, più a questa lobby affaristica conviene perché gli appalti sarebbero ancora più lucrosi. Non a caso i costi per la costruzione delle centrali nucleari vengono calcolati più bassi della realtà. Questo è fumo negli occhi per l’opinione pubblica, a cui viene raccontata la favola dell’abbassamento dei costi dell’energia elettrica che queste centrali garantirebbero. Un conto sono paesi che hanno centrali già ammortizzate che possono avere oggi un costo dell’elettricità inferiore, così non è per chi le deve ancora costruire. Naturalmente anche gli “alleati” francesi del governo sono interessati a queste lucrose commesse e insieme ai concorrenti americani e giapponesi sperano che le centrali in Italia vengano costruite: un affare colossale. La nomina di Romani a Ministro per lo sviluppo mette la parola fine all’incertezza seguita alle dimissioni di Scaiola e tra i primissimi argomenti di cui si è occupato il Ministro c’è il nucleare. Le dichiarazioni di Tremonti sono un’ulteriore conferma. Romani deve la nomina a Berlusconi che è l’artefice principale della nuova avventura nuclearista in Italia e quindi attuerà fedelmente le direttive del capo. Il primo atto del Ministro è stato stanziare 2,4 milioni di euro per la costituenda
argOmenti
Centrali nucleari una enorme torta da spartire dI AlFIERo Agenzia per la sicurezza nucleare. Sono pochissimi soldi ma la giustificazione è che questi serviranno solo a finanziare la costituzione del primo nucleo (Presidente, ecc.), il personale verrà da Ispra e Enea. Già in questo è evidente la follia con cui viene affrontato un argomento delicatissimo. Premesso che sarebbe meglio rinunciare subito al nucleare, l’Agenzia per la sicurezza è una struttura fondamentale per chi voglia procedere nell’avventura nucleare.
L’Agenzia alla mercé dei costruttori Fondare la futura Agenzia, che ha compiti centrali e delicatissimi, sullo stipendio ai nuovi nominati e a 2 reparti provenienti da Ispra e Enea è una follia. Non c’è nemmeno la decenza di dare all’Agenzia una parvenza di struttura adeguata. Nasce senza fondi, neppure per assumere le competenze professionali di cui avrebbe bisogno, in modo raccogliticcio e per di più dovrebbe controllare e giudicare gli atti delle vere e proprie potenze lobbistiche che operano nel nucleare. L’Agenzia francese ha un bilancio di oltre 400 milioni e in più si avvale di una struttura operativa che ha 3 volte il suo personale. Il prof Veronesi dovrebbe riflettere bene prima di dare il suo avallo a questa avventura.
GRAndI L’Agenzia, priva di risorse proprie, sarà di fatto alla mercè dei costruttori. Non a caso l’AD di Enel dopo l’incontro con Romani ha detto che l’Agenzia sarà operativa entro l’anno, perché lui ed altri pensano che deve semplicemente avallare le decisioni dei costruttori. Questo rachitico avvio dell’Agenzia per la sicurezza conferma anche che l’avventura nuclearista ha, e avrà in futuro molto di più, dei costi per lo Stato. Sui costi: ormai nessuno sostiene più che una centrale EPR possa costare i 3 miliardi di euro raccontati 2 anni fa. Si parla di 5, ma in realtà non basteranno perché i costi della costruzione in Finlandia sono molto più alti e il Canada ha rifutato di proseguire alla costruzione sulla base di una proposta da 8.5 miliardi di dollari. Quindi una centrale nucleare costerà attorno a 8 miliardi di euro, senza calcolare il decommissioning e le scorie. Scorie nucleari, per le quali il costo non è certo il problema più grave.
L’Enel non vuole sentire ragioni Con questi costi l’energia elettrica non costerà il 20 % in meno e questo spiega l’insistenza dei costruttori per avere tariffe elettriche garantite per 30 anni.
sabato 16 ottobre 2010
Ma Enel non sente ragioni e procede. Enel prima ha ricapitalizzato e ora mette sul mercato Greenpower, che gestisce le sue energie da fonti rinovabili. Enel vuole fare cassa, ridurre i debiti e diventare credibile nel chiedere prestiti a lungo termine alle banche per il nucleare. La cosa incredibile è che per realizzare la follia nucleare ha deciso di vendere le energie rinnovabili. Anziché impiegare le risorse che ricaverà dalla vendita di Green power in un piano di rilancio delle rinnovabili, Enel vuol fare il contrario e investire questi proventi nel nucleare. Questo conferma che in Italia non ci sono le risorse, pubbliche o private che siano, per fare insieme investimenti nel nucleare e nelle energie rinnovabili. Anzi la vendita delle rinnovabili serve all’Enel per fare cassa per il nucleare.
Il valore delle energie rinnovabili In realtà per costi, per autonomia nazionale delle risorse, per rispetto degli impegni europei, per sicurezza dell’ambiente e delle persone, per qualità degli investimenti e quantità/qualità dell’occupazione le energie rinnovabili non hanno confronto con il nucleare. Un solo dato, l’AD di Enel dice oggi che ci saranno 10.000 posti di lavoro nel nucleare, se si faranno le centrali. Due anni fa si parlava della metà. In ogni caso trascura di dire che che con analoghi investimenti nelle rinnovabili i posti di lavoro creati sarebbero almento 150.000. Prima si stacca la spina a questo Governo meglio sarà perché nella parte conclusiva della sua vita rischia di produrre atti gravi. La raccolta delle firme a sostegno della legge di iniziativa popolare che dice si al risparmio energetico e alle energie rinnovabili e no al nucleare può contribuire a fermare questa follia.
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La settimana sociale dei cattoli a Reggio calabria
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LA migLiOre deL giOrnO
Dare ali alla speranza dI
nuCCIo FAvA
Reggio Calabria si annunA cia in questi giorni una novità e una grande speranza.
Con la settimana sociale dei cattolici riprende una grande tradizione ricca di analisi e di proposte spesso anticipatrice di prospettive e di indicazioni valide per tutto il Paese. E’ confortante che da parte dei cattolici, in ragione della loro irrinunciabile ispirazione evangelica, non ci si limiti a denunciare i gravi problemi che angustiano l’Italia. Bisogna certo conoscerli bene, analizzarli con acutezza in modo anche impietoso, ma non per tirarsi fuori o osservarli con disincanto quasi difficoltà e tragedie sociali- quali mancanza di lavoro e oppressione mafiosa- potessero lasciarci indifferenti. ’importanza e la vera noviL tà-su cui insiste da tempo lo stesso Pontefice- è l’invito e
la forte sollecitazione rivolta prima di tutti ai cattolici, perché si impegnino direttamente in politica, prendano parte alla vita delle istituzioni e diventino protagonisti attivi di un processo,di un cambiamento positivo e di liberazione. L’essenziale è porre sempre al centro l’interesse generale, criteri di solidarietà e di giustizia, indispensabili per rompere il cerchio perverso in cui tende a rinchiudersi la politica-politicante, sempre più autoreferenziale, attraversata da lotte di potere personale e contrapposizioni senza costrutto, amplificate a dismi-
sura dai media, dalla mancanza di ogni respiro ideale. Ne deriva una distanza abissale dalle esigenze più profonde delle persone in carne ed ossa e dai loro bisogni ed aspirazioni che non solo angustiano l’oggi e rendono più faticosa l’esistenza, ma bloccano ogni speranza e aspettativa di futuro. L’apporto e il contributo di tutti resta l’aspetto più esigente e difficile, ma anche il più urgente ed indispensabile specie riguardo alla capacità di coinvolgimento diretto e crescente delle nuove generazioni . ’impegno politico dei gioL vani si conferma come la sfida maggiore e, significati-
vamente, la forte sollecitazione e l’appello stringente parte da Reggio Calabria, luogo simbolico del disagio di tutto il sud e della presa diffusiva della mala pianta della ‘ndrangheta . Ma proprio per fare fronte ad una situazione così a rischio, una nuova partecipazione politica e l’emergere di una nuova classe dirigente potranno accompagnare e favorire il radicarsi di una nuova mentalità di civismo, di solidarietà e di consapevolezza democratica. Non si tratta di trarre superficiali indicazioni di schieramento o di collocazione in questo o quel partito. E’ richiesto un impegno ben più profondo e continuativo per rinnovare a fondo la società italiana e contribuire –ad ogni livello- a trarla fuori da una crisi altrimenti sempre più preoccupante.
Marassi sul “Mattino”
“La Calabria sottosopra” un nuovo modo di indagare la ‘ndrangheta «La ’ndrangheta è viva e marcia insieme a noi». La frase era su uno striscione portato da una ragazza quindicenne nella marcia contro la ‘ndrangheta sabato 25 settembre a Regggio Calabria. Uno slogan che riassume completamente la situazione della Calabria di oggi e che Nino Amadore, giornalista del Sole 24Ore che da anni segue quella regione per le pagine locali del suo giornale, prova a indagare nel libro in uscita per i tipi della casa editrice Rubbettino che appunto si intitola “La Calabria sottosopra” (115 pagine, 12 euro). Il volume, in libreria da qualche giorno, è un’inchiesta sulla contaminazione culturale che la ‘ndrangheta ha saputo organizzare, permeando con i suoi uomini tutto ciò che era possibile permeare. Un libro che prova a raccontare le conseguenze concrete del sottosviluppo mafioso cui
non sono estranee le scelte e le azioni di una classe dirigente troppo a lungo legata direttamente ai famigli delle ‘ndrine o alla loro subcultura mafiosa. Ma anche una classe politica che si è allenata, a destra come a sinistra, a rappresentare interessi molto spesso opachi, molto spesso della ‘ndrangheta. Così la rappresentanza dell’illegalità è diventata un fatto naturale, scontato, tanto da far apparire ai più folle chi osa ribellarsi al potere costituito che qui non è lo stato ma il potere parallelo. La ‘ndrangheta, certo, ha capito prima degli altri che bisognava attrezzarsi e non farsi travolgere dal futuro: ha mandato i propri figli a studiare, ha occupato l’università più predisposta a certe operazioni come quella di Messina, ha fatto valere il proprio potere sul mercato degli scambi criminali con la mafia siciliana.
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Ospedaliero
Finestra dal 1° settembre 2012 Sono stato assunto in una struttura ospedaliera pubblica della mia provincia il 2-475 e sono tuttora in servizio, la qualifica di con Collaboratore. Sono nato il 3 agosto 1951 e gradirei sapere, in base alle ultime disposizioni in vigore, quando potrò andare in pensione. P. Iannò, Brindisi Lei matura il diritto alla pensione di anzianità nell’agosto 2011, quando raggiungerà i 36 anni di contributi uniti all’età di 60 anni. Però, proprio in base alla recente legge 122/2010, la sua finestra si aprirà soltanto il 1° settembre 2012.
Finestre
Un anno in più di servizio? Sì Raggiungerò 60 anni di età a giugno del 2011. In quella data avrò, in mio favore, poco più di 36 anni di contributi. Quindi, maturerei il diritto alla pensione di anzianità. Questa, però, mi sarà corrisposta a partire da luglio 2012, per effetto delle nuove, recenti norme emanate dal legislatore. Le chiedo: dovendo rimanere, per forza di cose, un anno in più al lavoro, mi sarà utile per il calcolo della pensione? G. Carbone, Catania certamente sì. Il calcolo del trattamento pensionistico viene effettuato sulla base dell’anzianità contributiva acquisita fino al momento della decorrenza della pensione.
Diritti & DOVeri PreVidenZA Risponde il dottor AntonIno nIColo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18
Lavoratori a progetto
L’assegno familiare corrisposto direttamente dall’Inps Mio figlio, 39 anni, è impegnato in un contratto a progetto da circa 20 mesi. E’ regolarmente iscritto alla Gestione Separata. Ha 3 figli e la moglie svolge un lavoro dipendente a part-time. Non è sicuro se possa o meno beneficiare dell’assegno al nucleo familiare. Grazie per la risposta. L. Di Paolo, Chieti Da gennaio 1998, l’assegno al nucleo familiare compete anche ai lavoratori a progetto ed ai parasubordinati in genere. Viene corrisposto direttamente dall’InPS agli aventi diritto. L’assegno compete nei casi in cui almeno il 70% del reddito complessivo familiare sia costituito da redditi derivanti da lavoro a progetto, da vendita porta a porta e da libero professione (per la quale non esiste apposita cassa di previdenza). In caso di reddito misto (lavoro parasubordinato e dipendente) il requisito del 70% è realizzato sommando i 2 tipi di reddito.
guida turistica
gestori di asilo
Iscrizione alla Gestione separata
Quando i soci devono iscriversi all’Inps
A far tempo dal 1° dicembre prossimo svolgerò attività di guida turistica a Roma, su incarico di una importante società del settore. Mi è stato riferito che dovrei iscrivermi alla Gestione Separata dell’INPS e versare ad essa la contribuzione previdenziale. Vorrei una cortese conferma. M. Gallo, Roma
Sono socia di una società in nome collettivo che gestisce un asilo. Abbiamo 6 dipendenti che svolgono il lavoro effettivo, anche manuale, con regolare contratto, mentre noi siamo 3 soci e partecipiamo soltanto alla gestione (spese e utili). Volevo sapere se noi 3 siamo obbligati o meno a pagare i contributi Inps singolarmente. Il nostro commercialista dice di no. Mi può aiutare a capire? G. V., Rieti
Lo confermo, anche alla luce di una sentenza della corte di cassazione del 2008, la n° 13218. La corte così si esprime: “L’attività di guida turistica ha un contenuto professionale che determina la sua inclusione nella gestione separata, ove si inseriscono i titolari di redditi di carattere professionale”.
L’iscrizione alla gestione commercianti Inps è obbligatoria solo per coloro che siano titolari o gestori in proprio di imprese che, a prescindere dal numero dei dipendenti, siano organizzate e/o dirette prevalentemente con il lavoro pro-
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Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta
prio e dei componenti la famiglia (parenti e gli affini entro il terzo grado), a condizione che: - abbiano la piena responsabilità dell’impresa ed assumano tutti gli oneri ed i rischi relativi alla sua gestione; - partecipino personalmente al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza.
mwedico inpdap
Prima “quota 96” poi la finestra Mio fratello è un medico ospedaliero con 34 anni di contributi presso l’INPDAP, raggiunti a marzo 2010. Ha 59 anni, essendo nato a gennaio 1951, Quando potrebbe andare in pensione di anzianità, per dedicarsi a più gratificanti attività di ricerca? S. Martino, Foggi Dal 1998 i requisiti per la pensione sono disciplinati in maniera analoga sia per i dipendenti provati che per quelli pubblici. Per conseguire il diritto alla pensione di anzianità suo fratello dovrà quindi raggiungere la cosiddetta “quota 96”, costituita da almeno 60 anni di età e 36 di contributi, evento che si verificherà a marzo 2012. Poi dovrà attendere l’apertura della finestra “scorrevole” che avverrà ad aprile 2013 (per effetto della legge 122/2010.
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StaDi & DintOrni
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Ancora un serbo incombe su Marassi
Cassano & C. alla prova Mihajlovic Torniamo a parlare di calcio giocato partendo dalla la Fiorentina, che contro la Sampdoria collauderà alcuni nostri nazionali dI
GIuSEPPE MARICondA
E adesso torniamo a parlare di calcio giocato. Almeno si spera. Anche se c'è ancora un serbo che incombe su Marassi: è Sinisa Mihajlovic (foto), ex Stella Rossa in gioventù, poi una lunga storia di successi in Italia. Sarà la sua Fiorentina a collaudare lo stato di forma di Cassano e Pazzini, di Palombo e Gastaldello che speravano tanto di fare bella figura in maglia azzurra martedì scorso. Gastaldello, forse, deve rinunciare: ha riportato una distorsione ad una gamba. Comunque sarà una Sampdoria d'attacco, decisa a rispondere colpo su colpo ai gigliati, i quali - dopo aver recuperato Vargas- sono smaniosi di recuperare anche punti in classifica. Il penultimo posto non era nelle previsioni, neanche le più pessimistiche per questo avvio di stagione. Così come nessuno poteva prevedere che a far compagnia alla Fiorentina in coda ci fosse anche la Roma, che anticiperà in notturna con il Genoa. Pomeriggio tutto dedicato alla valutazione di Ibrahimovic dopo la dura lezione subita in Europa dalla sua Svezia ad opera dell' Olanda di Sneider. Allegri non ha problemi per squalifiche o infortuni: i suoi problemi si chiamo schemi, tattica e...Chievo. Tre punte e tre centrocampisti, come dire maturi, o Ronaldinho trequartista e iniezioni di vitalità e
gioventù con Boateng? Per il resto non sembrano esserci partite particolarmente impegnative per la domenica pomeriggio delle forze dell'ordine. Dal mezzogiorno di Cagliari Inter a Bari Lazio della sera non si contrappongono tifose-
rie particolarmente ostili. Comunque la durissima prova di Marassi ha messo a nudo le capacità di prevenzione della nostra organizzazione sportiva e, come dire, strategica. Si ha un bel dire che da Belgrado erano stati segnalati soltanto 100 tifosi al seguito...e i biglietti venduti in Serbia? Non erano oltre mille? Si poteva mai immaginare che uno sloveno o un friulano avesse acquistato il tagliando oltre frontiera? E allora se tutto è bene qualche finisce bene si abbia almeno il coraggio di ammettere. “non l'avevamo previsto, ci hanno colto di sorpresa, ma comunque è andata bene. Siamo stati fortunati”, anche se la pessima figura a livello internazionale non giova certamente al prestigio italiano. E già, diciamolo con franchezza, il “prestigio italiano” era in caduta libera da qualche tempo. Forse solo l'impresa dell'Inter in Champion's … ma anche qui quanti sono gli italiani che vestono la maglia nerazzurra? Che potere ha la dirigenza sportiva italiana in Europa o nel mondo? Quale la considerazione di Platini per l'Italia, oggi profondamente diversa da quella che lui ha conosciuto come calciatore. La Juventus di oggi è più conosciuta nei tribunali che negli stadi. Così come, purtroppo, l'Italia per qualche decennio sarà più nota per aver ceduto alle pretese di Ivan il serbo che per le imprese sportive.
Che tardano ad arrivare in tutti i campi. Nel calcio, poi... E se alla mancanza di spettacolo sul campo si sostituisce quello terribile sugli spalti, non c'è da prevedere un gran futuro. Anche se – e qui siamo proprio nel campo dei sogni irrealizzabili- molti presidenti si stanno dando da fare- a parole- per trasferire in Italia i più grande campioni. C'è già chi litiga già sulla possibilità di ingaggiare Messi, che ha avuto il torto di farsi vedere a Milano per uno spot pubblicitario. Subito le voci di u suo possibile trasferimento all'ombra del Duomo, E non solo: non c'è suo compagno di nazionale che non gli abbia segnalato una formazione italiana, perfino il Napoli di Lavezzi. E così si potrebbe continuare nell'elenco di protagonisti del calcio internazionale; ma bisogna convincersi di una cosa: l'Italia non è più il paese che suscita interessi ed entusiasmi sportivi oltre che economici. Ecco perché si può solo sognare, tanto non costa nulla: dopo Messi, Robben, Ronaldo, Gerrard, e via elencando. A proposito di Steve Gerrard il suo arrivo a Napoli è imminente: con il Liverpool per l'Europa League. Ma non verrà solo con la squadra; al seguito gli hooligans, una volta terribili in patria. Oggi pericolosissimi, ma solo all'estero... Non servono segnalazioni, basta conoscere la storia recente...
to n ME E Pl P Su
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CINEguida
Film in programmazione Ad occhi chiusi documentario sul tango l progetto si propone di esplorare, attraverso una dettagliata documentazione ed analisi, i risvolti sociali, psicologici ed esistenziali che il ballo del tango ha nella nostra società, ponendo l'accento sull'esperienza dei diretti protagonisti grazie alle storie e alle testimonianze dei tangueri e delle tanguere, di chi cioè vive questo ballo come una componente essenziale della propria vita, a cui si affiancheranno le analisi di importanti studiosi della contemporaneità (antropologi, psicologi, sociologi..),Seguiremo così Rossana, giovane artista italiana che grazie al tango riscatta la sua femminilità, subendo una reale metamorfosi dello spirito. Incontreremo nicola, Pietro e Simonetta, che a passi di tango riescono a tenere lontane le loro malattie fisiche e dell'anima. L'intreccio narrativo sarà costellato e impreziosito da voci evolti di numerosi protagonisti: conosceremo i più importanti ballerini argentini in circolazione (Sebastian Arce Mariana Montes Cicho Fruomboli etc...), maestri di tango, studiosi e ricercatori.
(l')Amore buio Regia: Antonio Capuano con Irene de Angelis, Gabriele Agrio, luisa Ranieri, Corso Salani, valeria Golino, Anna Ammirati, Fabrizio Gifuni Alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini, approfittano di
Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, Ciro 16 anni, la mattina dopo va a denunciare sé e gli altri. Vengono condannati a due anni di reclusione. Quei due mondi, così opposti e diversi, finiranno coll’attrarsi, incontrarsi, fondersi. Irene e Ciro, da lontano (l’uno dal carcere di nisida, e l’altra dalla casa meravigliosa dove vive con la famiglia in una delle zone belle della città), quasi senza accorgersene, lentamente cominceranno un irresistibile avvicinamento.
benvenuti al Sud Regia: luca Miniero con Claudio bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, valentina lodovini, nando Paone, Giacomo Rizzo Remake della commedia francese, record di incassi, scritta, diretta ed interpretata da Dany Boon (al quale il film riserva un piccolo omaggio con una fugace apparizione), "Bienvenue chez le ch'tis" (in Italia uscita con il titolo di "Giù al nord"). Il film sceneggiato da Massimo Gaudioso (coautore di "Gomorra") e diretto dal regista di "Incantesimo napoletano" sembra funzionare. Divertente, a tratti esilarante, soprattutto nella prima parte, quella che descrive la calata verso il Meridione da parte del brianzolo funzionario (Bisio) delle Poste Italiane. Con una certa abilità e sapienza la pellicola gioca su luoghi comuni e stereotipi sociali tra nord e Sud che in questi ultimi anni una certa politica (quella leghista) ha
Giacomo Rizzo, Claudio bisio, Angela Finocchiaro, Alessandro Siani e valentina lodovini in una scena di “benvenuti al Sud” alimentato. Ben dosato, molto attento a non valicare alcuni confini (forse il regista avrebbe potuto osare di più, visto il contesto), lontano dal trash dei vari cinepanettoni, il film mette in luce vizi e virtù degli italiani. Perplessità su un finale scontato e buonista. Buon cast di attori protagonisti che però appaiano meno credibili dei colleghi (di rango) con ruoli da caratterista.
un affare di droga andato male, lascia il suo posto di professore di Filosofia Classica alla Brown University e torna al suo paese nativo, nel rurale Oklahoma. Al suo arrivo si rende conto che i racconti sulla morte di suo fratello sono "alquanto esagerati" e presto si trova coinvolto in uno dei complotti di Brady.
Fratelli in erba
Regia: Christopher nolan con leonardo di Caprio, Marion Cotillard, Ellen Page, Cillian Murphy, Michael Caine, Complesso, di difficile fruizio-
Regia: tim blake nelson con Edward norton, Melanie lynskey, Susan Sarandon, Keri Russell, Maggie Siff Quando Bill Kincaid riceve la notizia dell'assassinio del suo gemello Brady, morto in
Inception
continua nelle pagine successive
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CineguiDa
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MInICRItIChE dEI FIlM In PRoGRAMMAzIonE nEllE SAlE ne, tutto improntato sul continuo gioco tra realtà e finzione, conscio e subconscio, che neanche il finale riesce a svelare, nolan mette in campo uno dei suoi film più ambiziosi. Un labirinto, non solo metaforico, dove lo spettatore rischia più volte di perdersi nel tentativo di capire cosa realmente stia accadendo. Sforzo del tutto inutile, probabilmente è sufficiente lasciarsi trasportare dagli eventi che si susseguono incalzanti, confusi e non porsi troppe domande. Forse la forza del film è proprio qui, nel non delineare completamente il contesto in cui opera? Oppure è semplicemente una trovata furbetta? Presto ne verrà tratto anche un videogioco. A metà tra "Matrix" e "Shutter Island" di Scorsese, le incursioni di Dom Cobb (un ottimo Leonardo Di Caprio) nei meandri della mente umana ha già conquistato mezzo mondo. ne esce fuori una sorta di thriller dove però non c'è colpevole.
Innocenti bugie Regia: James Mangold con Cameron diaz, tom Cruise, Peter Sarsgaard Una solitaria casalinga della provincia americana (Cameron Diaz) vede la sua vita sconvolta dopo aver partecipato ad un apputamento al buio con quella che si rivela una super-spia internazionale (Tom Cruise) che la conduce in un pericoloso viaggio intorno al mondo per proteggere un'invenzione che potrebbe rivelarsi la chiave dei problemi energetici del pianeta.
la pecora nera Regia: Ascanio Celestini con Giorgio tirabassi, luisa de Santis, barbara valmorin, Maya Sans "Il manicomio è un condominio di santi. So' santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul como-
dino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo". Così ci racconta nicola i suoi trentacinque anni di "manicomio elettrico", e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni. nicola è nato negli anni sessanta, "i favolosi anni sessanta", e il mondo che lui vede dentro l'istituto non è poi così diverso da quello che sta correndo là fuori – un mondo sempre più vorace, dove l'unica cosa che sembra non potersi consumare è la paura.
la vendetta di Kid Regia: brad Peyton con Chris o'donnell, Jack Mcbrayer, Carlos Alazraqui, Paul Rodriguez, Alec baldwin, Michael Clarke duncan, Joe Pantoliano, Roger Moore, bette Midler, Malcolm Stewart, Malcolm Goodwin Continua il racconto della battaglia tra cani e gatti per il controllo della Terra. Gli amici a quattro zampe saranno impegnati a fronteggiare il ritorno di Kitty Galore intenta a progettare la sua vendetta e la conquista del mondo.
Mangia prega ama Regia:: Ryan Murphy con Julia Roberts, James Franco, billy Crudup, Javier bardem, Richard Jenkins. Sarà pure un film tratto dal libro autobiografico di Elizabeth Gilbert, peraltro assai fedele al testo, ma non si può certo ignorare l'interminabile serie di banalità e luoghi comuni che contiene. Una così lunga sfilza di fesserie sull'italiano medio, rappresentato (senza un filo di ironia) in tutte le salse, non si era mai vista nella storia del cinema. Mentre guarda le partite di calcio, mentre litiga, gesticola ed ovviamente insulta l'avversario. Mentre apostrofa le ragazze per strada con un bel "A' bone!" e poi gli tocca il
culo. non rispetta la fila e naturalmente "magna a quattro canasse" e parla solo di sesso e amore. Mancano i mandolini e poi siamo al completo. Definirla "eccessiva rappresentazione stereotipata del nostro Paese" è essere gentili. Come se non bastasse la commedia non ingrana la marcia giusta, a tratti appare stanca e noiosa, la storia della scrittrice in fuga dalla sua insoddisfazione sentimentale ed esistenziale non convince
Mordimi REGIA: Jason Friedberg, Aaron Seltzer con Jenn Proske, Matt lanter, Chris Riggi, Parodia della saga di Twilight, Mordimi èuna commedia sulla rabbia adolescenziale e i film romantici dei nostri tempi. Becca, un'adolescente ansiosa che non è una vampira, è incerta tra due ragazzi. Prima di poter scegliere, deve superare gli ostacoli creati dal padre ultraprotettivo, che la imbarazza trattandola come una bambina. nel frattempo, anche gli amici di Becca vivono i loro problemi sentimentali. Tutti questi legami romantici arrivano a una conclusione esilarante durante il ballo scolastico.
niente paura Regia: Piergiorgio Gay con luciano ligabue, musiche di luciano ligabue niente paura è un film sull’identità nazionale nell'epoca delle "passioni spente", nell’epoca della crisi radicale della politica, in senso lato. Il film racconta - in modo non ideologico, ma attraverso le storie personali di uomini e donne comuni, di persone conosciute e dello stesso Ligabue - colonna sonora del film e "narratore per eccellenza" - come siamo e come eravamo, in realtà da dove veniamo (fine anni Settanta, primi anni Ottanta, quando si opera una svolta sia nelle istituzioni
che nel costume) e quale Paese siamo diventati oggi.
Quella sera dorata REGIA: James Ivory Omar Razaghi è uno studente di origini iraniane diplomatosi all'università del Colorado al quale viene assegnata un borsa di studio per scrivere la biografia ufficiale dell'autore scomparso latino-americano Jules Gund. Ma, a sorpresa, la Fondazione Gund nega a Omar l'autorizzazione alle ricerche. Su consiglio della fidanzata Deirdre, il ragazzo si reca in Uruguay per incontrare gli eredi e chiedere all'esecutore testamentario di cambiare idea. Ma si ritrova coinvolto in un vespaio di intrighi, relazioni improprie e stravaganze.
Sharm el Sheikhun’estate indimenticabile Fabrizio ugo Regia: Giordani brignano, Enrico con Giorgio Panariello, laura dazzi, Cecilia torrisi, Michela Quattrociocche, Elena Russo, Maurizio Walter Casagrande, Santillo, daniele la leggia, Fioretta Mari, ludovica bizzaglia, hassan Shapi, Sergio Muniz Titolo esplicativo per non lasciare spazio a dubbi, location spettacolare, uno degli hotel a cinque stelle più famosi della celebre meta turistica, un cast di attori capace di soddisfare qualsiasi palato, da nord a Sud. La formula è quella del cinepanettone anche se costruito con un tocco di maggiore eleganza, a parte la scena alla Tinto Brass con un'inquadratura po' troppo insistente sul lato b di una prostituta russa che tenta Brignano. sedurre di Equivoci, malintesi, bugie, sentimenti ed una incursione sul sociale che non guasta mai, il film scorre via senza problemi. Sempre esilaranti e riuscite le gag del comico
guiDaCinema
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MInICRItIChE dEI FIlM In PRoGRAMMAzIonE nEllE SAlE del passato. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli ad un isolamento inevitabile ma consapevole. L'idea del film nasce dal libro La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, vincitore del premio Strega 2008.
Somewhere Regia: Sofia Coppola con Stephen dorff, Elle Fanning, Chris Pontius, Michelle Monaghan, laura Ramsey, Robert Schwartzman, Giorgia Surina Johnny vive a Hollywood nel leggendario hotel Chateau Marmont. Se ne va in giro sulla sua Ferrari e casa sua è un flusso continuo di ragazze e pasticche. Totalmente a proprio agio in questa situazione di torpore, Johnny vive senza preoccupazioni. Fino a quando giunge inaspettatamente allo Chateau la figlia undicenne, Cleo (Elle Fanning), nata dal suo matrimonio fallito. Il loro incontro spinge Johnny a riflessioni esistenziali, sulla sua posizione nel mondo e ad affrontare la questione che tutti dobbiamo affrontare: quale percorso scegliere nella nostra vita?
Step-up 3 d REGIA: Jon Chu con harry Shum Jr., Adam G. Sevani, Kylie Goldstein Luke è un ballerino di strada orfano, impegnato nel disperato tentativo di non essere sfrattato dalla sua unica casa: un vecchio magazzino decadente che è invece il paradiso di tanti ballerini di strada provenienti da tutto il mondo. Per farlo lui e la sua crew dovranno vincere la World Jam Competition dove i migliori ballerini di strada del mondo si ritrovano faccia a faccia per decretare chi sia il più forte. Sulla strada per la vittoria incontrerà natalie, una balle-
rina fantastica ma decisamente misteriosa....
the American Regia: Anton Corbijn con George Clooney, bruce Altman, violante Placido, thekla Reuten, Paolo bonacelli, Filippo timi, Irina björklund, Samuli vauramo, björn Granath Solo ed unico tra gli assassini, Jack (interpretato da Clooney) è un esperto artigiano. Quando un lavoro in Svezia finisce in maniera più cruente di come se lo sarebbe aspettato, questo Americano all'estero promette al suo contatto Larry (Bruce Altman) che il suo prossimo incarico sarà il suo ultimo. Jack si ritira nella campagna italiana, dove si nasconde in un piccolo paesino sperduto e gode la lontananza dalla morte. Il suo compito, come assegnatoli da una donna belga, Mathilde, è nella costruzione di un'arma super letale. Sorprendendo se stesso, Jack si rivolge al prete locale Padre Benedetto e inizia una relazione amorosa con Clara. nell'uscire dalla solitudine ed oscurità Jack però sta provocando la sorte.
the town Regia: ben Affleck con ben Affleck, Rebecca hall, Chris Cooper La storia racconta di un rapinatore di banche, interpretato da Ben Affleck, che si invaghisce della cassiera di una banca (Rebecca Hall) che ha svaligiato, senza sapere che in realtà questa è anche l'esca che un agente dell'FBI ha gettato al ladro per catturarlo.
una sconfinata giovinezza Regia: Pupi Avati con Fabrizio bentivoglio, Francesca neri, Serena Grandi, Gianni Cavina, lino Capolicchio, Manuela
Morabito, Erika blanc, vincenzo Crocitti Lino Settembre e sua moglie Chicca conducono una vita coniugale serena e senzaserie difficoltà. Sono entrambi soddisfatti delle loro professioni, lui prima firma alla redazione sportiva del Messaggero e lei docente di Filologia Medievale alla Gregoriana. L'unico vero dispiacere che ha accompagnato i venticinque anni di matrimonio è la mancanza di figli. Una mancanza che non ha compromesso la loro unione ma l'ha al contrario rinsaldata. L'oggi però, in modo totalmente inatteso, presenta loro una grossa preoccupazione: Lino da qualche tempo accusa problemi di memoria che mano a mano si accentuano andando a compromettere in modo sempre più evidente il quotidiano svolgersi delle sue attività sia nell'ambito professionale che familiare. Dapprima sia lui che Chicca decidono di riderci sopra ma il disturbo si manifesta sempre più fino a quando, dopo attenti e approfonditi esami, un neurologo diagnostica una patologia degenerativa delle cellule cerebrali. Inizia così una toccante storia d'amore fra un uomo che si allontana sempre più dal presente, con la mente trascinata in infiniti altrovi, e la sua donna che, rifiutando qualsiasi ipotesi di abbandono e qualsiasi ausilio che la escluda, decide di stargli accanto nel processo "regressivo"
lago dove anni prima avevano festeggiato la vittoria della squadra. Ricreando atmosfere del passato, scoprono che crescere non significa necessariamente diventare adulti.
20 sigarette Regia: Aureliano Amadei con Carolina Crescentini, vinicio Marchioni, Giorgio Colangeli, Massimo Popolizio, Gisella burinato, Antonio Gerardi, duccio Camerini, luciano virgilio, Alberto basaluzzo, orsetta de Rossi, Edoardo Pesce novembre 2003: Aureliano, 28enne, precario nel lavoro e negli affetti, riceve all'improvviso l'offerta di partire per lavorare come aiuto regista alla preparazione di un film che si svolge in Iraq, al seguito della "missione di pace" dei militari italiani, con il regista Stefano Rolla. Aureliano non fa in tempo a finire un pacchetto di sigarette che si ritrova protagonista della tragedia dell'attentato alla caserma di nassirya del 12 novembre 2003. E' l'unico "civile" sopravvissuto di una strage che ha ucciso ben 19 italiani...
un weekend da bamboccioni Regia: dennis dugan con Adam Sandler, Kevin James, Rob Schneider Trent'anni dopo il diploma, cinque amici, vecchi compagni di squadra, si riuniscono per onorare la scomparsa dell'allenatore di basket d'infanzia. Con mogli e figli, trascorrono insieme il weekend del 4 luglio nella casa sul
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Film recenti che potrete vedere in tv Affetti & dispetti (la nana) Regia: Sebastiàn Silva con Catalina Saavedra, Claudia Celedòn. La storia di una donna di bassa statura? niente di tutto questo. La nana è una sorta di "tata" italiana, la colf che vive con la famiglia, occupandosi sia della casa che dei bambini. Qui magistralmente interpretata da una bravissima e sconosciutissima attrice cilena (Catalina Saavedra, non a caso premiata al Sundance ed a Torino), che praticamente da sola sostiene tutto il film, riuscendo a mettere tutti in ombra. La pellicola ha un impianto molto teatrale, si svolge all'interno delle varie stanze della villetta di una famiglia benestante. I dialoghi sono pochi ed il tutto trapela e si intuisce dalle espressioni di questa cameriera, introversa, scorbutica e dallo sguardo triste. Un volto spesso in primo piano che riesce a spiegare meglio di mille parole stati d'animo ed emozioni. Vale la pena darci un'occhiata solo per vederla all'opera.
Agora Regia: Alejandro Amenàbar con Rachel Weisz, Max Minghella non è un film contro il cristianesimo ma contro tutti i fond a m e n t a l i s m i . Sostanzialmente è questa la chiave di lettura. Un concetto però non condiviso dalle alte gerarchie della Chiesa che, secondo la casa di distribuzione, dopo una proiezione riservata ha avuto reazioni stizzite di dissenso sul taglio dato alla pellicola. La vera
storia della filosofa greca Ipazia uccisa e fatta a pezzi dagli integralisti cristiani nel 391 dopo Cristo ad Alessandria d'Egitto, ha faticato non poco ad uscire in Italia, suscitando, come era prevedibile, parecchie polemiche. Il ruolo del vescovo Cirillo, che avrebbe istigato la congrega dei Parabolani ad uccidere la scienziata, non è molto piaciuto, ma secondo il regista quello che si vede nel film è solo il 30 per cento del male che ha fatto l'alto prelato.
Alice in Wonderland Regia: tim burton con Johnny depp, Mia Wasikowska, Anne hathaway. Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.
Amante (l') inglese Regia: Catherine Corsini con Kristin Scott thomas, Sergi lopez Epopea tutta al femminile dove protagonista è una donna che lotta per affermare la propria autodeterminazione. Suzanne vive in una bella
villa nel sud della Francia con un marito e due figli adolescenti. Una esistenza borghese e piena di noia spezzata dall'incontro con Ivan, rude operaio spagnolo con qualche errore alle spalle, che un giorno arriva per ristrutturare lo studio dell'abitazione. Un'avventura che si trasforma presto in passione travolgente e vero amore. Il marito, noto medico della zona molto attento alle apparenze ed in procinto di lanciarsi nella carriera politica, più che altro ferito dall'essere stato scaricato per un semplice operaio, cercherà in tutti i modi di contrastare la liaison, ricorrendo anche a biechi ricatti. Finale catartico.
A serious man Regia: Joel & Ethan Coen con Michael Stuhlbarg Il film è ambientato nel 1967 in una comunità ebraica di una non bene identificata cittadina del Mid West. Larry Gopnik è un docente universitario e cerca di vivere secondo le regole della collettività. Tenta di fare del suo meglio nonostante abbia il figlio che fuma erba, la figlia che vuole rifarsi il naso, la moglie lo lascia per un altro uomo e tanta sfiga lo perseguita. Il tutto condito da un tagliente umorismo yiddish. Gli stessi Coen, intervenuti al festival del cinema di Roma, hanno ammesso di aver attinto a piene mani, nello scrivere la sceneggiatura, dai ricordi della loro infanzia. Grande prova dell'attore protagonista, Michael Stuhlbarg, in Italia del tutto sconosciuto del quale però si intuisce l'enorme capacità interpretativa per cui è noto nell'universo teatrale Usa.
A single man Regia: tom Ford con Colin Firth e Julianne Moore Patinato e forse stilisticamente troppo perfetto (poteva essere diversamente?), ma con un grande Colin Firth nei
panni di un professore universitario che non riesce a dare un senso alla vita dopo la morte del suo compagno per un incidente stradale. Discreto esordio alla regia per il celebre stilista texano che è riuscito a fare un film con parecchie imperfezioni, eppure coinvolgente ed emozionante. Libero adattamento del romanzo di Christopher Isherwood "Un uomo solo", è un racconto sull'amore interrotto, sull'isolamento della condizione umana e l'importanza dei momenti apparentemente insignificanti della vita.
Avatar Regia: James Cameron con Sam Worthington, Sigourney Weaver Cosa dire di più di quanto non si sia già sproloquiato su questo film. Gli effetti sono davvero speciali (l'animazione è splendida, in particolare le figure dei na'vi e l'ambientazione di Pandora), la storia però, per quanto politicamente corretta, è un po' banalotta. I buoni, i cattivi, l'amore, il lieto fine, con tanto di pistolotto moralistico. Il cattivo è così cattivo da sembrare una caricatura. Già dalle prime scene si capisce al volo dove andrà a parare e soprattutto come finirà. E poi sembra un lungo déjà-vu. A tratti viene in mente "Balla coi lupi", "The Fountain" di Aronofskye (ma l'albero della vita non è simile?), "Soldato blu", "Il signore degli anelli", "Apocalypse now" e chi più ha più ne metta. Un consiglio: provate a vederlo anche nella versione normale, senza gli occhialini, nei cinema che non hanno il 3D. I colori sono molto più vivaci.
baciami ancora Regia: Gabriele Muccino con Stefano Accorsi, vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina
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FIlM dEllA SCoRSA StAGIonE ChE PotREtE PRESto RIvEdERE In tv Impacciatore. Muccino in grande forma. La trasferta americana gli ha fatto bene, lo ha galvanizzato ed arricchito e con la macchina da presa fa faville. Corre letteralmente dietro agli attori, non li molla un istante nel tentativo di estrapolare emozioni e sentimenti. Dopo i trentenni racconta gioie e dolori della generazione dei quaranta. Il ritorno alle radici ma anche la voglia di rimettersi in gioco, l'amore per l'altra persona e quello per i figli. Un gruppo di amici impegnati in una estenuante ricerca della felicità. Forse una costruzione un po' troppo adrenalitica ed affannata (in 2 ore e19 di durata), ma decisamente efficace nel delineare i personaggi. La new entry Vittoria Puccini non fa rimpiangere Giovanna Mezzogiorno.
Mezzogiorno Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.
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brotherhood (Fratellanza)
Regia: oxide e danny Pang con nicolas Cage e Charlie Young Remake dell'omonima pellicola del '99 dei fratelli di Hong Kong, già noti per "The eye", che rifanno se stessi. Come spesso avviene, la star indigena viene rimpiazzata da quella a stelle e strisce. In questo caso nicolas Cage, che oltre al ruolo di interprete principale (spietato killer che si innamora di una ragazza sordomuta) si è anche ritagliato quello da produttore. Action movie a tinte noir (con velleità da thriller psicologico) che però non convince per niente. Regia svogliata ma anche una performance non certo eccellente del protagonista che si ostina a porsi con la stessa smorfia stampata sul volto, nel tentativo di esternare disagio ed inquietudine.
basilicata coast to coast Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna
Regia: nicolo donato con thure lindhardt, david dencik Una delle pellicole più interessanti in circolazione quest'estate. La storia di un amore pericoloso ma soprattutto la ricerca della propria identità. Deluso da un mancato avanzamento di carriera, Lars decide di lasciare l'esercito. Più per noia che per convinzione decide di aderire ad un movimento neo-nazista dove conosce Jimmy. I due uomini daranno inizio ad una relazione segreta, ma la loro passione proibita dovrà scontare la punizione del gruppo di estrema destra. Tuttavia l'amore e l'attrazione sessuale è così forte che, pur dovendo infrangere ogni regola, Lars e Jimmy non riusciranno a mettere fine alla relazione. Attori all'altezza di uno script non facile ed alquanto complesso da interpretare. Da non perdere. Marc'Aurelio d'Oro al Festival di Roma.
Cado dalle nubi Regia: Gennaro nunziante
con dino Abbrescia, Fabio troiano e Giulia Michelini Ignorante, cafone, scorretto, razzista, non azzecca un congiuntivo, però sfonda nel mondo della tv. Il trionfo della mediocrità. La fotografia esatta dell'Italia di oggi, quella che ci propina tutti i giorni il piccolo schermo. E lui, Checco Zalone, il comico di Zelig, ci sguazza. La sua parodia è esilarante. Un esordio felice per il comico tv, rispetto a tanti colleghi che hanno tentato la stessa strada con risultati davvero deludenti. Riesce a fare un film corale dove anche i personaggi di contorno danno il loro significativo contributo, evitando che la storia sia solo una lunga sfilza di gag. Prende in giro tutti, con ingenuità usa un linguaggio scorretto ed assurdo. Fa la pipì nella sacra ampolla di acqua del Po e scambia Alberto da Giussano per un Power Ranger.
Che fine ha fatto osama bin laden? documentario di Morgan Spurlock Dopo "Super Size Me", il regista, autore, produttore ed attore del cinema indipendente americano mette mano ad un'altra provocatoria impresa: scovare Bin Laden e soprattutto capire se c'è qualcuno che ha mai provato veramente a cercarlo. Sopra a tutti, Cia ed FBI. Inizia a new York e fa il giro del mondo. Attraversa Egitto, Marocco, Israele, Palestina, Arabia Saudita, Afghanistan fino alle regioni tribali del Pakistan. Lungo il percorso interroga esperti ed imam, accademici e terroristi. In Europa visita i ghetti delle grandi città dove gli immigrati aspirano alla guerra santa. Irriverente, divertente e parecchio documentato il film paradossalmente sviluppa una profonda comprensione dei conflitti che turbano il mondo, con parecchi spunti di riflessione.
Che fine hanno fatto i Morgan? Regia: Marc lawrence con hugh Grant, Sarah Jessica Parker Veramente il sottotitolo potrebbe essere: che fine ha fatto Hugh Grant? Il ragazzo, ormai cinquantenne per la verità, non sembra più quello di "Quattro matrimoni e un funerale" oppure "notting Hill". Film noioso e non riuscito nonostante lo sforzo produttivo di mettere insieme due star del cinema inglese ed americano. L'idea di catapultare in piena campagna una coppia di cittadini doc che non riesce a staccarsi dal BlackBerry, per andare a vivere nel Wyoming (accanto a cavalli, orsi e rudi cow-boy con tanto di pistola nella fondina), poteva anche funzionare. In questo caso però non fa neanche tanto ridere. Sceneggiatura debole e recitazione altrettanto sciatta.
City Island Regia: Raymond de Felitta con Andy Garcia, Alan Arkin, Julianna Margulies Da tempo non vedevamo una sceneggiatura così curata e ben scritta. Risultato, una spassosissima commedia con una storia che gira intorno al classico gioco delle verità nascoste, ambientata in uno dei quartieri meno noti di new York. Protagonista, un inedito ed istrionico Andy Garcia, nei panni della guardia carceraria con il pallino della recitazione (la scena del suo primo provino vale tutto il film), con parecchi scheletri nell'armadio, come del resto hanno tutti gli altri componenti della famiglia. Ottimo cast di attori, diretto con impegno da un regista che arriva dal cinema indipendente i cui film fanno spesso il giro dei festival più prestigiosi e che ha anche recentemente affermato di ispirarsi al nostro Pietro Germi. Cosa volere di più?
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FIlM dEllA SCoRSA StAGIonE ChE PotREtE PRESto RIvEdERE In tv Chloe Regia: Atom Egoyan con Julianne Moore, liam neeson Apparentemente un thriller, ma molto più intenso nella sua struttura e complessità. E' anche una storia d'amore, di suspance ed ipotetici tradimenti. Viaggio, con qualche perversione, in un tranquillo ma fragile ménage coniugale. Catherine, stimata ginecologa della middle class, sta organizzando una festa a sorpresa per il compleanno del marito David, professore di musica. La stessa sera l'uomo perde però il volo da new York per tornare a casa e la moglie comincia a nutrire qualche sospetto, soprattutto dopo aver scoperto nel suo cellulare un ambiguo sms di una delle sue allieve. Una sera a cena fuori con amici, Catherine incontra per caso Chloe, giovane e bellissima escort di lusso. Per liberarsi dell'ossessione decide di ingaggiarla per testare la fedeltà del marito. Resterà invischiata invece in un gioco pericoloso che la condurrà ad un rapporto lesbo.
Christmas (A) Carol Regia: Robert zemeckis con i volti di Jim Carrey, Gary oldman e Colin Firth Onestamente un po' troppo lugubre e poco adatto a bimbi molto piccoli per essere definito un film di natale destinato alle famiglie. Inizia con un morto disteso dentro una bara con due monete sugli occhi, per poi proseguire con una serie di fantasmi che fanno visita al vecchio avaro Scrooge nella sua casa oscura e sinistra. Tuttavia l'adattamento cinematografico della celebre fiaba di Charles Dickens è un piccolo capolavoro, soprattutto di tecnica. Realizzato con il sistema motion capture (quello utilizzato per The Polar Express), ossia cattura delle espressioni degli attori (celebri!) riportate digitalmente sul grande
schermo sotto forma di animazione, riesce a dare una profondità ed una nitidezza alle immagini da sembrare un film su pellicola.
City Island Regia: Raymond de Felitta con Andy Garcia, Alan Arkin, Julianna Margulies Era da tempo che non vedevamo una sceneggiatura così curata e ben scritta. Risultato, una spassosissima commedia con una storia che gira intorno al classico gioco delle verità nascoste, ambientata in uno dei quartieri meno noti di new York. Protagonista, un inedito ed istrionico Andy Garcia, nei panni della guardia carceraria con il pallino della recitazione (la scena del suo primo provino vale tutto il film), con parecchi scheletri nell'armadio, come del resto hanno tutti gli altri componenti della famiglia. Ottimo cast di attori, diretto con impegno da un regista che arriva dal cinema indipendente i cui film fanno spesso il giro dei festival più prestigiosi e che ha anche recentemente affermato di ispirarsi al nostro Pietro Germi. Cosa volere di più?
Colpo di fulmine - Il mago della truffa Regia: John Requa e Glenn Ficarra con Jim Carrey, Ewan McGregor Certo, la storia nella fase di scrittura della sceneggiatura è stata parecchio romanzata ma sembra che tutti gli eventi descritti siano realmente accaduti. Basta questo per rendere il film apprezzabile di una certa attenzione, perché se fosse vero solo un terzo di quello narrato è davvero incredibile come un uomo possa arrivare a fare tanto nel corso di una vita. A parte questo, l'interpretazione di Carrey è un po' troppo fumettistica e gli eventi si susseguono con un certa confusione. Un morigerato agente di polizia, sposato con prole, che suona l'organo in chiesa, dopo un inci-
dente stradale decide di cambiare vita. Si dichiara gay, inizia a vivere una esistenza stravagante fatta di truffe ed imbrogli che lo porta dritto in prigione dove incontra Phillip Morris, l'amore della sua vita. Per lui tenterà, con successo, un colpo impossibile dietro l'altro.
Cosa voglio di più Regia: Silvio Soldini con Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Giuseppe battiston Il ricordo di "Pane e tulipani" è ormai lontano, tanto da non sembrare un film di Soldini. Manca la poesia e quel tocco surreale che caratterizza il suo cinema, anche nell'affrontare temi vicini all'attualità. "Per la prima volta è stato un episodio di vita reale a far scattare in me l'idea di questo film" ha affermato. L'intento, quello di raccontare una storia d'amore in tempi di crisi, recessione e precariato, ma è come se mancasse di personalità. Ecco, forse ha un po' spiazzato il suo pubblico cercando di fare altro da quello realizzato fino ad ora, per questo il film non convince fino in fondo. Per il resto la bravura del regista milanese dietro alla macchina da presa è indiscutibile come quella nel dirigere gli attori, soprattutto nelle famose scene di sesso che sono sicuramente le più difficili.
Crazy heart Regia: Scott Cooper con Jeff bridges, Maggie Gyllenhaal, Colin Farrell, Robert duvall non sarà il Drugo del Grande Lebowski, ma anche qui il grande Jeff Bridges riesce ancora a dare il meglio di sé per un film, low-budget, che gira interamente intorno alla sua figura. Intreccio narrativo forse scontato e prevedibile che però l'attore, con ammiccamenti e grande capacità interpretativa, riesce a rendere interessante ed accattivan-
te. Invecchiato, appesantito, alcolizzato ed in fase discendente, Bad Blake è una vecchia gloria del country che ora deve accontentarsi di qualche isolato locale della sconfinata provincia americana ed alloggiare in alberghi di quarta categoria. Il casuale incontro con una giovane giornalista di una rivista locale che vuole intervistarlo, gli cambierà in qualche modo la vita.
dragon trainer Regia: dean deblois e Chris Sanders Delizioso cartone animato in 3D, da vedere anche nella versione normale, non si perde nulla. Il tocco magico è quello della Dream Works Animation, creatori di Shrek e Madagascar. Portatore di due messaggi facili ma corposi, che di questi tempi non guastano. non bisogna aver paura ad uscire fuori dal coro, affermando le proprie opinioni, e soprattutto non bisogna aver timore di ciò che esternamente può apparire diverso da noi. Il piccolo e gracile vichingo Hic vive in un comunità dove da sempre si combattono i draghi che rubano le pecore. Ma lui è un progressista ed è convinto che il dialogo con il nemico sia invece la strada giusta. Il suo senso dell'umorismo non si concilia però con gli ideali della tribù, dei coetanei e del forzuto padre, Stoick l'Immenso. Tratto dai libri della britannica Cressida Cowell.
draquila - l'Italia che trema Regia: Sabina Guzzanti Il ministro dei Beni Culturali ha disertato il Festival di Cannes per protesta, il documentario secondo lui è fazioso e non veritiero. Ad alcuni aquilani è piaciuto ad altri per niente. Sabina Guzzanti riaccende le polemiche e questa volta si occupa del terremoto dell'Aquila e non solo. Snocciola con insolita pacatezza la sue teorie, utilizzan-
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FIlM dEllA SCoRSA StAGIonE ChE PotREtE PRESto RIvEdERE In tv do questa volta tecniche da reportage giornalistico, puntiglioso e cronologico. non manca neanche la satira, con l'imitazione del premier. Una ricostruzione certosina di quello che è accaduto in Abruzzo ma anche al G8, a napoli con la questione dei rifiuti e quant'altro. Da vedere.
due vite per caso Regia: Alessandro Aronadio con lorenzo balducci, Isabella Ragonese. Sgombriamo subito il campo. Sarà pure il raccomandatissimo figlio del famoso imprenditore coinvolto nello scandalo degli appalti al G8, ma Lorenzo Balducci è perfetto nel ruolo di Matteo Carli. Riesce con sorprendente capacità recitativa ad interpretare due ruoli affini ma non uguali. Una sorta di Sliding Doors all'italiana, per raccontare il doppio destino di un ventenne che una notte piovosa incontra per caso un'auto con dei poliziotti a bordo. L'incontro o lo scontro con quegli uomini determinerà il resto della sua vita. Rabbia, paura ed angoscia di una generazione che forse non ha futuro. Interessante esordio alla regia del giovane regista romano già apprezzato al Festival di Berlino.
E' complicato Regia: nancy Meyers con Meryl Streep, Alec baldwin, Steve Martin E' sempre un piacere ritrovare la grande Meryl, anche se in questo caso è protagonista di una commedia non proprio originalissima e forse troppo hollywoodiana per un talento del suo livello. Tuttavia, tanto di cappello ad una attrice che a sessant'anni è ancora capace di trovare un ruolo di primo piano in un ambiente dove dopo i quaranta già si annaspa. Grazie alle sue innate capacità è in grado di far apparire decente un film che molto probabilmente con altri
interpreti avrebbe creato qualche imbarazzo. La storia del triangolo over 50 tra una donna, il suo ex marito ed un ipotetico pretendente stenta a decollare. E poi, va bene dare un'immagine di donna realizzata ma perché la scelta di stamparle sul viso, dall'inizio alla fine, quell'insistente sorriso a volte davvero fuori luogo?
Fuori controllo Regia: Martin Campbell con Mel Gibson, Ray Winstone Con qualche ruga in più e qualche capello in meno ma con la stessa spavalderia ritorna dopo sette anni Mel Gibson e lo fa con un thriller ad alta tensione, che fonde politica, ecologia ed affari (loschi). Ancora una volta impegnato nella consueta lotta solitaria contro tutti e tutto, senza esclusione di colpi. Le immagini iniziali sono di sicuro impatto. L'inaspettata uccisione a sangue freddo della giovane Emma, sulla porta della casa del padre poliziotto, solletica subito la curiosità dello spettatore. Un avvio repentino per una storia avvincente, ben girata, senza troppe sbavature. non male per chi ama il genere.
Genitori&figli. agitare bene prima dell'uso Regia: Giovanni veronesi con Silvio orlando, luciana littizzetto. Michele Placido, Margherita buy, Max tortora, Elena Sofia Ricci, Piera degli Esposti Il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo della quattordicenne nina. E' credibile il quadro che il regista toscano traccia delle nuove generazioni, riesce a fotografarne bene il malessere e l'incapacità di capirsi fino in fondo. Certo, in un contesto da commedia e con i toni leggeri del genere, a volte con profili appena trat-
teggiati ma decisamente convincenti. Decisamente migliore invece il fronte dei cosiddetti "grandi", dove si capisce che Veronesi ha maggiore conoscenza della materia. Avvalendosi di un cast di attori di alto profilo, abbandona per il momento il film ad episodi per raccontare una storia più strutturata e ricca di sfumature rispetto ai precedenti lavori.
Green zone Regia: Paul Greengrass con Matt demon, Greg Kinnear Agli americani non è piaciuto molto. Anzi, visti gli esigui incassi potremo dire quasi niente. Perché i cattivi, ebbene si, questa volta sono loro. A dirla tutta, è difficile trovare nella cinematografia a stelle e strisce un altro film così esplicito, così diretto, nell'incolpare il governo Usa di aver provocato una guerra senza senso. La Green Zone del titolo è il blindatissimo quartiere situato nel centro di Baghdad dove risiedono le truppe, è da qui che parte l'avvincente thriller a sfondo politico. Da qui il maresciallo Roy Miller e la sua squadra di ispettori ricevono l'incarico di scovare nel deserto dell'Iraq i depositi con le famose armi di distruzione di massa. non trovando nulla di tutto ciò, l'ufficiale inizierà ad avere qualche sospetto ed a porsi degli interrogativi, soprattutto rispetto al ruolo giocato da un potente generale di Saddam Hussein.
happy Family Regia: Gabriele Salvatores con Fabio de luigi, diego Abatantuono, Fabrizio bentivoglio, Margherita buy, Carla Signoris, valeria bilello non è l'ennesimo film sulla famiglia. Salvatores semplicemente racconta degli uomini e delle donne, e lo fa con un film originale, poetico, spassoso, colorato, elaborato
su diversi piani narrativi e continui passaggi tra finzione e realtà. Otto personaggi in cerca d'autore. Sono questi i protagonisti, la famiglia felice a cui il titolo ironicamente allude. Escluso Ezio, 38 anni, una vita trascorsa senza aver mai concluso nulla di buono che un giorno decide di scrivere una sceneggiatura per il cinema. Due coppie, i loro figli, i nonni, il cane, esseri del tutto inventati che ad un certo punto però vivono di luce propria, escono dallo schermo del computer di Ezio (un Fabio De Luigi in grande forma) per rivendicare la loro esistenza. Il cinema nel cinema.
I Gatti Persiani Regia: bahman Ghodabi con negar Shaghaghi, hamed behdad Durante la lavorazione il regista è stato arrestato per ben due volte. In Iran la musica è considerata, dall'attuale regime, impura in quanto fonte di allegria e quindi vietata. I ragazzi sono costretti a suonare e cantare clandestinamente, nel chiuso di cantine e sotterranei. Un mondo nascosto, del quale la maggior parte della popolazione ignora l'esistenza. Completamente girato a Teheran, al di là dell'aspetto musicale, è un interessante viaggio nelle dinamiche che oggi governano l'ex Persia, che aiuta a capire meglio cosa stia realmente avvenendo in quel Paese. Premio Speciale della giuria al Festival di Cannes, la sceneggiatura è stata scritta da Ghobadi e dalla fidanzata Roxana Saberi, la giornalista americana di origine iraniana processata per spionaggio
Il figlio più piccolo Regia: Pupi Avati con Christian de Sica, laura Morante, luca zingaretti, nicola nocella Con la scusa di completare la trilogia sulla paternità (dopo "La cena per farli conoscere"
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FIlM dEllA SCoRSA StAGIonE ChE PotREtE PRESto RIvEdERE In tv e "Il papà di Giovanna"), Avati racconta l'Italia di oggi e lo fa con particolare cattiveria ed ironia, aiutato anche da un più che brillante cast di attori. Apparentemente parla di beghe familiari, in realtà dà vita ad un preciso affresco del Bel Paese: cinico, corrotto e corruttore, egoista, disposto a tutto in nome del dio denaro. Un insospettabile De Sica (dopo tanti cine-panettoni) riesce finalmente a dare corpo ad un personaggio complesso e spietato, il "furbetto del quartierino" di turno che pur di salvarsi dalla galera per i suoi guai finanziari, non si fa scrupolo di riversare le sue colpe sull'ingenuo figlio.
Il mio amico Eric
tagonista, che ha anche scritto la sceneggiatura, nel raccontare il suo primo incontro con Besson sul set di un precedente film, ha rivelato che in quell'occasione, prima di squadrarlo da cima a fondo, gli ha detto che lo avrebbe visto bene nei panni di un prete. Parole profetiche. Bigard veste i panni di Mario Diccara, ex galeotto appena uscito dalla prigione che ha qualche conto in sospeso con la malavita. Chiede aiuto al fratello prelato che gli suggerisce di raggiungere Padre Etienne in un paesino dell'Ardèche, travestito da sacerdote. Al suo arrivo scopre che il parroco è morto e gli abitanti lo scambiano per il sostituto.
Il profeta
Regia: Ken loach con Eric Cantona, Steve Evets Un omaggio al calciatore del Manchester United Eric Cantona, personaggio discusso e borderline, per raccontare ancora una volta una storia di periferia. Loach lascia per il momento i toni seriosi dei suoi precedenti film ed affronta con leggerezza ed un tocco di fantasia i temi che gli sono da sempre cari. Il titolo originale, Looking for Eric, probabilmente si adatta meglio ad una storia dove il protagonista Eric Bishop, dipendente postale con una situazione famigliare e sentimentale disastrata, è alla continua ricerca di se stesso. nel tentativo di rimettere insieme i pezzi della sua vita immagina di dialogare con il grande campione francese, che nel film recita se stesso. Da non perdere nel finale la vera conferenza stampa di Cantona, rimasta nella storia del calcio.
Regia: Jacques Audiard con tahar Rahim e niels Arestrup Difficile non identificarsi con la faccia d'angelo del protagonista, perché anche se la storia è politicamente poco corretta (un percorso di formazione alla rovescia, un antieroe) non si può non stare dalla sua parte. Accertato ormai il fatto che il carcere non riabilita proprio nessuno, il film è abilmente orchestrato da un regista che conferma qualità straordinarie nel dirigere gli attori. La faccia del giovane Malik (felice esordio), analfabeta e ladruncolo che entra in carcere per uscirne dopo sei anni più acculturato, spietato ed a capo di una pericolosa banda, e quella del boss corso César Luciani (si intuisce ad occhio nudo la consolidata esperienza anche teatrale), reggono praticamente tutto il film.
Il Mi$$ionario
Il segreto dei suoi occhi
Regia: Roger delattre con Jean- Marie bigard Divertente commedia degli equivoci, senza troppe pretese ma ben costruita, prodotta da Luc Besson. L'attore pro-
Regia: Juan Josè Campanella con Ricardo darìn, Soledad villamil Un noir, una commedia, una storia d'amore. Sullo sfondo
l'Argentina peronista degli anni '70. Magica commistione di generi per raccontare uno dei periodi più cupi del Paese. Da questo punto di vista decisamente più efficace di tante pellicole che puntano al politico. Aspetto, questo, abilmente ed apparentemente relegato ai margini e che invece si rivela la vera anima. Il film ti entra dentro, lentamente, e per parecchio non ti molla. Con piglio sicuro il regista di origine italiana nato a Buenos Aires, dirige uno dei migliori lavori della stagione che non a caso ha conquistato l'Oscar destinato al film straniero riuscendo a battere opere di pregio come "Il profeta" e "Il nastro bianco". Cast più che apprezzabile, sceneggiatura essenziale, quasi scarna ma con la capacità di arrivare dritta alla meta. Da non perdere.
damon Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.
Il tempo che ci rimane l'isola delle coppie
Regia: Elia Suleiman con Saleh bakri, Shafika bajjali Suleiman è nato a nazareth in Palestina ed il film è semiautobiografico, in quattro episodi, sulla sua famiglia. E' ispirato ai diari del padre, a partire dal 1948 quando decise di partire per unirsi alla Resistenza dopo l'occupazione di Israele. Scene di vita quotidiana di quei palestinesi che decisero di restare e che furono chiamati "arabi israeliani", costretti a vivere da stranieri nella loro patria. Contrariamente a quanto si possa pensare non ha nulla della pesantezza che magari ci si potrebbe aspettare da una pellicola di questo genere, il regista (che interpreta tra l'altro anche se stesso) ci ha costruito sopra una storia surreale, piena di ironia, con musiche coinvolgenti. Senza trascurare però l'aspetto politico di una questione ancora attualissima ed irrisolta.
Regia: Peter billingsley con vince vaughn, Jason bateman, Kristen bell Coppia in crisi convince gli amici ad accompagnarla in una vacanza terapeutica per sposi con problemi coniugali, in uno splendido resort di Bora Bora. Il costo del biglietto è esoso ma se accettano di andare con loro verrà dimezzato. Partono, convinti di andare incontro ad una vacanza a cinque stelle invece scopriranno presto che la frequentazione della stravagante terapia non è a discrezione di chi ne ha bisogno e non è un optional. Jean Reno con il codino nelle vesti di santone che dovrebbe aiutare gli sposi. Una commedia (furbetta) che deve essere presa per quello che è: un paio d'ore di divertimento ammirando e sognando località tropicali irraggiungibili per molti. non rimarrà nella storia del cinema
Invictus
l'uomo che verrà
Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt
Regia: Giorgio diritti con Alba Rohrwacher e Maya
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FIlM dEllA SCoRSA StAGIonE ChE PotREtE PRESto RIvEdERE In tv Sansa Girato con assoluto rigore, non scade mai nella retorica. Diretto in maniera magistrale, con attori di grande spessore che recitano i rari dialoghi in dialetto bolognese (sottotitolati in italiano). Meritatamente premiato all'ultimo festival del cinema di Roma, ripercorre gli ultimi nove mesi dalla strage di Marzabotto dove furono massacrate dai nazisti 770 persone, per la maggior parte donne, bambini ed anziani. Il racconto cadenzato dei nove mesi d'attesa per la nascita di un bambino in un'umile famiglia di contadini, attraverso lo sguardo della sorellina muta di otto anni. Film di forte impatto emotivo, forse di non facile fruizione, ma decisamente da non perdere.
l'uomo nell'ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce brosnan Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.
Gianquinto. Uno dei migliori film di Rubini. Intenso, commovente, ironico e fortemente autobiografico. Dopo "La stazione" del 1990, il regista/ attore torna a parlare della sua infanzia e della Puglia ripartendo da quella stazione ferroviaria che sembra sia rimasta fortemente ancorata ai ricordi. Ma questa volta lo fa con un tocco di maggiore maturità, riuscendo a fare un film più compiuto. Sceneggiatura ben calibrata, cast di attori decisamente convincenti. Iniziando dal piccolo e straordinario protagonista fino ad arrivare ad una brava Valeria Golino che riesce ad interpretare il ruolo di una donna moderna ed emancipata degli anni '60, che non rinuncerebbe mai al suo lavoro di insegnante, capace però di conservare intatti gli atavici dettami della tradizione.
la bocca del lupo Regia: Pietro Marcello con i reali protagonisti della storia Piccolo film di nicchia, per raffinati cultori del cinema d‘autore. Ricco di poesia e sentimento. Due anime perse raccontano le loro vite. Sullo sfondo la Genova storica, descritta e fotografata alla De Andrè. Quella di ieri, delle "tripperie" ormai scomparse, e quella di oggi percorsa dai disperati e dagli ultimi. Enzo è appena uscito dalla galera e attraversa la città, alla ricerca dei luoghi di un tempo ormai dismessi. nella piccola casa nel ghetto, tra i vicoli del vecchio quartiere, l'aspetta da anni l’amatissima Mary, prostituta transessuale. nato da un'idea della fondazione San Marcellino, gesuiti di Genova, che da anni assiste in diversi modi la comunità dei senza tetto, degli emarginati.
l'uomo nero Regia: Sergio Rubini con valeria Golino, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio, Guido
la nostra vita Regia: daniele luchetti con Elio Germano, Raoul bova, Isabella Ragonese, luca
zingaretti, Stefania Giorgio Montorsi, Colangeli. Un grande Elio Germano, che ha ampiamente meritato il premio come miglior attore a Cannes, per un film sui trentenni di oggi. Quelli che non hanno santi in paradiso, forse i nuovi proletari come li definisce lo stesso Luchetti. In realtà dei giovani intelligenti e svegli che cercano di farsi strada in un mondo dove la priorità sono i soldi e la loro capacità di comprarci più cose possibili. Figli di un consumismo sfrenato, ma anche capaci di mettere al mondo tre figli nella totale incertezza economica e con il desiderio di fare il grande salto in avanti. Il film però non è solo questo. Anche una grande finestra sull'Italia con le sue storie di immigrazione, sfruttamento, valori famigliari. Cast ben assortito. Unica stonatura, forse, un finale troppo happy, da commedia.
la prima cosa bella Regia: Paolo virzì con valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Micaela Ramazzotti. Svolta intimista per il regista toscano che si allontana decisamente dalle tematiche sociali che hanno caratterizzato le sue precedenti pellicole, per concentrarsi sui sentimenti e sulla psicologia dei personaggi in una sorta di romanzo famigliare. Un percorso tutto nuovo per il quale sceglie l'attrice simbolo della commedia all'italiana, la splendida Stefania Sandrelli che insieme ad un Mastandrea in grande forma (una delle migliori interpretazioni dell'attore romano nel ruolo di Bruno e del suo mal di vivere) da vita ad un duetto recitativo di ottimo livello, riuscendo a coinvolgere l'intero cast. Costruito su due piani temporali, il film percorre circa quarant'anni di vita livornese, la storia di una mamma bellis-
sima e svampita e dei suoi due figlioli dagli anni 70/80 fino ai nostri giorni.
la vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo vanzina con Gigi Proietti, vincenzo Salemme, Enrico brignano, nancy brilli, luisa Ranieri Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.
le quattro volte Regia: Michelangelo Frammartino Il regista milanese di origine calabrese, dopo il bellissimo e pluripremiato "Il dono" ci regala un nuovo lavoro dove creatività e poesia si fondono per raccontare il fascino arcaico di una terra dove il tempo sembra si sia fermato. Interamente girato senza dialoghi, senza attori, solo con rumori di sottofondo, utilizzando la tecnica del documentario (come peraltro aveva già fatto con il primo
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FIlM dEllA SCoRSA StAGIonE ChE PotREtE PRESto RIvEdERE In tv lungometraggio), la cinepresa si limita a riprendere scene di vita quotidiana di un piccolo villaggio rurale, in realtà riesce a leggere oltre le immagini. Illustra il ciclo della vita e della natura, attraverso uno sguardo originale ed innovativo che può ricordare quello di Franco Piavoli e Vittorio De Seta. Accolto a Cannes da giudizi più che lusinghieri dalla critica internazionale.
Matrimoni ed altri disastri Regia: nina di Majo con Margherita buy, Fabio volo, luciana littizzetto, Francesca Inaudi. L'intento della regista era una commedia semplice e sofistica, in realtà è complicata (tanto da apparire improbabile) ed abbastanza ordinaria, quasi scontata. Sceneggiatura debole e poco equilibrata, dialoghi fuori dal mondo. La Buy, sulla cui faccia la cinepresa non molla mai un attimo facendo sparire dallo schermo tutto il resto, fa sempre la solita parte della single ansiosa e nevrotica. Poi, per chissà quale magico artifizio, ad un certo punto tutti si innamorano di lei. L'adolescente inquieto, l'intellettuale di sinistra inevitabilmente sfigato, il tecnico che aggiusta i computer e pure il cognato mezzo leghista ed ignorante come una capra al quale dà anche un bacetto tutto casto. Cast stellare sottoutilizzato.
Mine vaganti Regia: Ferzan ozpetek con Riccardo Scamarcio, nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, lunetta Savino, Ilaria occhini Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della fami-
glia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.
nine Regia: Rob Marshall con daniel day-lewis, Sophia loren, nicole Kidman, Penelope Cruz, Marion Cotillard Già il musical di Broadway sembra non sia piaciuto per nulla a Fellini. Immaginate cosa potrebbe dire oggi di questo film, se fosse ancora vivo. Una sfilza di banalità e luoghi comuni sull'Italia e sugli italiani, da non credere. La pizza, i mandolini e siamo al completo. Ovviamente nulla a che vedere con un capolavoro come “8 e mezzo“. A parte questo, le canzoni sono accattivanti, i balletti rocamboleschi, i costumi sfavillanti. Ingredienti essenziali per catturare il grande pubblico. Per non parlare della lunga sfilza di star e bellezze internazionali. Penelope Cruz insolitamente conturbante e sexy. Guido Contini è affascinante, glamour e donnaiolo ma non possiede l'ironia di Mastroianni.
notte folle Manhattan
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Regia: Mira nair con Steve Carell, tina Fey Battute e situazioni scopiazzate da altre celebri pellicole, tuttavia divertente ed anche
poco corretta (è pieno di parolacce) per una commedia americana destinata alle famiglie. La coppia Carell & Fey funziona, ben diretta dal regista di "Una notte al museo", per cui alla fine il film risulta piacevole ed alcune gag sono davvero esilaranti. Ipotetico plot alla intrigo internazionale, con il più classico scambio di persona. Una tranquilla ed annoiata coppia con tanto di prole chiassosa, che vive nella provincia del new Jersey, decide di uscire dalla routine concedendosi una serata speciale e cenare in uno dei ristoranti più trandy della città. non avendo la prenotazione, però, hanno la malaugurata idea di prendere il posto di una coppia che non si è presentata.
Percy Jackson e gli dei dell'olimpo - Il ladro di fulmini Regia: Chris Columbus con logan lerman, Pierce Brosnan Il paragone con le avventure di Harry Potter è inevitabile. Il regista ne ha diretti ben due. Come il celebre maghetto anche Percy Jackson ha poteri sovrannaturali, per metà divino e per metà umano, con l'innata capacità di tenere a bada il male. Anche lui ha genitori "magici", è figlio del dio greco Poseidone, e molte delle situazioni in cui si trova porta inevitabilmente al personaggio della Rowling. L'apparizione dell'Idra a tre teste non può non ricordare Fuffy il cane a tre teste di Hagrid. Solo una squallida copia dunque? niente affatto. Il film ha una sua valenza, si lascia vedere con piacere, in qualche modo è anche educativo (all'inizio insegnanti e compagni di scuola lo credono mentalmente limitato) e poi potrà riempire il vuoto che Potter lascerà. Moderno classico della letteratura fantasy dello scrittore Rick Riordan, "Il ladro di fulmini" è il primo di
una serie di cinque libri, l'ultimo uscito a maggio dello scorso anno.
Piccolo (Il) nicolas ed i suoi genitori Regia: laurent tirard con François-Xavier demaison, daniel Prévost Adattamento sul grande schermo di uno dei più importanti classici per l'infanzia francesi, probabile primo esempio di letteratura moderna per piccoli, nato dalla fantasia di René Goscinny (l'ideatore di Asterix) e JeanJacques Sempè. Il protagonista è un bambino di otto anni, nicolas, una sorta di Gian Burrasca d'Oltralpe. Ambientato negli anni '50, le avventure del pestifero ragazzino con la sua strampalata combriccola di amici, divertono molto e riescono a creare un processo di identificazione sia nei bimbi che nei grandi, con un abile doppio piano di lettura. Riuscita trasposizione sul grande schermo, senza trascurare le magiche atmosfere dei racconti.
Predators Regia: nimrod Antal con Adrien brody, laurence Fishburne, Alice braga Remake dell'action movie interpretato nell'87 da Schwarzenegger, con un inedito Adrien Brody nei panni dell'ex marine tutto muscoli, tattica militare e mitraglietta in spalla. Mercenario alla guida di un gruppetto di veri cattivi. Letteralmente piovuti dal cielo, ben presto scopriranno di essere stati catapultati in un pianeta alieno per essere trasformati in prede. Uomini (e donna) allenati ad uccidere che invece saranno spietatamente cacciati ed eliminati da una nuova razza di predators alieni, guerrieri astutissimi in grado di rendersi invisibili. Film ben orchestrato, di sicuro effetto, altamente confezionato. Apprezzabile.
Prince of Persia - le
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FIlM dEllA SCoRSA StAGIonE ChE PotREtE PRESto RIvEdERE In tv sabbie del tempo Regia: Mike newell con Jake Gyllenhaal, ben Kingsley, Alfred Molina Dopo "I pirati dei Caraibi" ecco un altro film tratto da un videogioco degli anni '80. A dirigerlo questa volta il regista inglese di "Quattro matrimoni e un funerale" e di "Harry Potter e il calice di fuoco". Se piace il genere, l'action fantasy è piacevole e scorre abbastanza facilmente nonostante le oltre due ore di durata. Le scenografie esotiche dell'antica Persia, in gran parte riprodotte al computer, non deludono le aspettative. C'è tutto. Il principe bello e muscoloso che corre lungo i muri, la principessa misteriosa e furba, il pugnale, le arti magiche, la lotta contro le forze oscure, ed uno stuolo di allenatissimi stuntman. Insomma, un bel fumettone. Sempre ottime le Interpretazioni di Molina e Kingsley.
Remember me Regia: Allen Coulter con Robert Pattinson, Emilie de Ravin Una sorpresa. Che il vampiretto più celebre del momento si sia cimentato, nonostante il travolgente successo di Twilight, in una pellicola del genere depone a favore di questo bel ragazzone rimasto improvvisamente sepolto dalla notorietà e da una stuolo di adoranti fan. Il film, contrariamente a quanto si possa credere, non è solo una storia d'amore destinata al filone giovanilistico, l'intreccio è molto più raffinato e complesso, pieno di humour, acume, con dialoghi ben scritti ed interpretati. Finale sorprendente che vuole essere un omaggio alla città di new York. Senza voler svelare nulla, perché l'epilogo è davvero inaspettato, la storia parte da due ventenni provenienti da mondi del tutto opposti, che si incontrano in maniera non proprio casuale, e che si innamorano. Ma non
ci sarà l'happy end.
the road Regia: John hilcoat con viggo Mortensen, Robert duvall, Charlize theron E' vero, è deprimente, triste, disperato, senza futuro, eppure è uno dei film più interessanti che il genere catastrofista abbia partorito negli ultimi anni. Completamente privo di retorica, un regista semi-sconosciuto porta sul grande schermo il romanzo "La strada" del grande scrittore statunitense Cormac McCarthy. Lo fa rivelando notevoli capacità nel dirigere i pochi (ma buoni) attori del cast. Un film complesso, difficile, dove la macchina da presa è quasi esclusivamente puntata sui volti di un padre e di un figlio che cercano di sopravvivere in un'America desolata e distrutta da un misterioso cataclisma, dove gli esseri umani sono spinti a dare il meglio e (soprattutto) il peggio di sé.
Robin hood Regia: Ridley Scott con Russel Crowe, Cate blanchett, William hurt, Max von Sydow. Certo, se si pensa che è stato il regista di Blade Runner e Thelma & Louise qualche attimo di sconforto assale. non è che fosse così indispensabile l'ennesima pellicola su una figura trita e ritrita come l’arciere di Sherwood. Tuttavia non si può dire che sia, nel suo complesso, un brutto film. Conosciamo tutti le capacità del grande regista americano. Il prodotto infatti è ben confezionato, e non a caso sia Scott che Crowe lo hanno anche prodotto. A parte qualche sprazzo di vera noia, soprattutto durante le interminabili e sanguinolente scene di scontri armati tra buoni e cattivi, la vera novità è la figura di Lady Marion, qui in una insolita ed improbabile veste di rivoluzionaria in un’epoca dove le donne stavano zitte, obbedivano e procreavano.
Vedova di guerra senza figli, non solo respinge i pretendenti, ma combatte anche con armatura e spada, coltiva i campi ed esprime la sua opinione. Già annunciato Robin Hood 2.
Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza vittorio Regia: Isotta toso con liotti, Kasia daniele Smutniak, Francesco Pannofino Peccato, un'occasione mancata. Perché l'omonimo romanzo di Amara Lakhous (se vi capita leggetelo), dal quale è stato tratto il film, è piacevole, a tratti divertente nel raccontare le vicissitudini di un gruppo di inquilini di varie nazionalità, ricco di spunti interessanti per riflettere sulla nostra società. Lo scontro di civiltà del titolo, si consuma nel chiuso di un palazzo e di un condominio a Piazza Vittorio, nel cuore del quartiere più multietnico di Roma. Come spesso avviene la trasposizione tradisce in parte l'opera letteraria, in questo caso però quello che manca è la mano ferma di una regia esperta capace di dirigere un buon cast di attori e plasmare, rendendola scorrevole e convincente, una trama a tratti complessa. Un intreccio narrativo con un preciso scopo, da scoprire solo nel finale.
Shutter Island Regia: Martin Scorsese con leonardo di Caprio, Mark buffalo, ben Kingsley, Max von Sydow. Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine,
mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isola-fortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.
Simon Konianski Regia: Micha Wald con Jonathan zaccai, Popeck Un popolo che sa ridere della propria tragedia. Sul filone di una serie di riuscitissime commedie dallo humour yiddish (da "Train de vie" in poi), arriva questo giovane e sconosciuto regista belga di origini ebraiche che al suo secondo lungometraggio mette in luce un talento del quale probabilmente sentiremo parlare ancora. Dosato e con il giusto cast di attori, costruisce un film divertente e drammatico, irriverente e scoppiettante, graffiante e doloroso. Colonna sonora dai ritmi leggeri ed accattivanti in netto contrasto dal contesto narrativo. Più che l'accostamento con Woody Allen, Radu Mihaileanu o al nostro Benigni, lo stile somiglia molto a quello dei grandi fratelli Coen che sullo stesso argomento hanno realizzato "A serious man". Fortemente autobiografico, è il racconto di un giovane laureato in filosofia, disoccupato, abbandonato dalla moglie, costretto a tornare a vivere con il padre, un ex deportato che gli darà del filo da torcere anche da morto.
Sul mare Regia: Alessandro d'Alatri con dario Castiglio, Martina Codecasa D'Alatri torna a sorprenderci. Dopo il cine-panettone alternativo "Commediasexy", il
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FIlM dEllA SCoRSA StAGIonE ChE PotREtE PRESto RIvEdERE In tv regista romano questa volta firma un film completamente in digitale, a basso budget, interpretato da attori semisconosciuti. Una commedia sentimentale appartenente al filone giovanilistico, dai risvolti sociali, ambientata nella splendida isola di Ventotene che, ad onor del vero, contribuisce parecchio alla riuscita della storia tratta dal romanzo di Anna Pavignano (In bilico sul mare). Il giovane e bel Salvatore (Dario Castiglio, figlio di Peppino di Capri) d'estate porta i turisti in giro con il suo gozzo mentre d'inverno fa il muratore in nero nei cantieri sulla terraferma. L'amore arriva con Martina, la ragazza di buona famiglia che usa la sua barca per le immersioni da sub.
Colin Farrell e Paz vega in una scena di triage
the Wolfman Regia: Joe Johnston con benicio del toro, Emily blunt, Anthony hopkins Monster movie di tutto rispetto. Diretto con mano ferma ed interpretato con la stessa convinzione da un intenso Benicio Del Toro (bravo anche con il pesante trucco da lupo) accanto al sempre straordinario Hopkins, nel ruolo del padre. Remake del classico horror "L'uomo lupo" di George Waggner del 1941, costruzione di un sanguinoso puzzle con un'antica maledizione che trasforma le persone in lupi mannari durante le notti di luna piena, che sta lentamente uccidendo gli abitanti di Blackmoor. Poco splatter ma di certo non annoia, diligentemente condensato in poco più di un'ora e mezza con una tensione narrativa che non cala mai. Interessante ricostruzione d'epoca in stile vittoriano.
tra le nuvole Regia: Jason Reitman con George Clooney e vera Farmiga Un film attraversato da un umorismo fresco e leggero
per affrontare un tema di scottante attualità, dai risvolti inevitabilmente drammatici. La storia di un "tagliatore di teste", un manager molto ricercato in tempi di crisi, che le aziende assumono per brevi periodi con il compito di licenziare il personale in eccesso. Un grande Clooney nei panni del professionista senza scrupoli che dopo tanti anni spesi felicemente tra una città e l'altra dell'America, improvvisamente sente di dover cambiar vita. La sfilza dei dipendenti che passa sotto la mannaia di Clooney sono veri disoccupati provenienti da Detroit e St. Louis, le città più colpite dalla recessione. Il regista è il figlio di Ivan Reitman, quello che ha diretto "Ghostbusters".
the twilight Saga: Eclipse Regia: davide Slade con Kristen Stewart, Robert Pattinson, taylor lautner E' troppo facile parlare male del film, talmente è insulso. Il peggiore dei tre. nella prima parte non succede pratica-
mente nulla. Ci sono dei neovampiri che cercano vittime da succhiare in giro per la città (sai che novità!), sarebbero dei cattivoni che tentano di organizzare un piccolo esercito per far fuori Bella. I dialoghi tra i tre protagonisti hanno temi fissi e ripetitivi. Parole come amore, cuore, sentimento vengono usate fino allo sfinimento. Lei dice al vampiro Edward: "io ti amo, sono pronta a morire per te", mentre al licantropo pettoruto Jacob ribadisce "sono solo tua amica", però si capisce che forse c'è dell'altro dopo due bacetti non proprio casti. I due rivali, con piglio molto maschio, fanno a gara nel rassicurarla. "Ti proteggo io" afferma uno, "no, a lei ci penso io" ribatte l'altro. Salvo poi allearsi per salvarle la pelle (si fa per dire). Va bene, trattasi di pellicola per adolescenti. Ma che fatica arrivare sino alla fine.
triage Regia. danis tanovic con Colin Farrell, Paz vega, Christopher lee
Premio Oscar nel '93 con no Man's Land, Tanovic ritorna ad affrontare gli orrori della guerra, da un altro punto di vista. Quello dei sopravvissuti. Di coloro che ce l'hanno fatta, ma che hanno lasciato in quei terribili luoghi gran parte della loro vita. Tratto dall'omonimo romanzo dell'ex reporter Scott Anderson che ha seguito i conflitti in Uganda, Beirut, Cecenia e Bosnia il film è la storia di due fotoreporter inviati nel Kurdistan iracheno nel 1988 poco prima dei massacri di gas ordinati da Saddam Hussein. Le scene sono forti, particolarmente violente e sanguinolenti. In un ospedale da campo improvvisato, senza acqua ed attrezzature adeguate, il medico è costretto a sparare in testa ai pazienti più gravi, quelli senza speranze.
Recensioni redatte con la collaborazione di luCIAnA vECChIolI