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Anno II - n. 212 - Venerdì 29 ottobre 2010

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Ora di Punta di

Moisè AstA

Il modello Kirchner

C

onstatazione foscoliana: ”Sol chi non lascia eredità d’affetti, poca gioia ha dell’urna”. Il riscontro s’è avuto, a Buenos Aires, ove migliaia di argentini si sono adunati a costernarsi per la morte del loro ex capo di Stato (coniuge dell’attuale presidente Cristina), Nestor Kirchner, quando ancora le sue spoglie erano a El Calafate (Patagonia) in attesa della traslazione alla Casa Rosada. Ne è rimasta scossa tutta l’America latina, che tanto deve alla di lui politica di centro-sinistra, lungimirante e operativa, coscienziosa e dialogica, mobilitandone i leader di Brasile (Lula), Venezuela (Chavez), Paraguay (Lugo), Colombia (Santos), Bolivia (Morales), Uruguay (Mujica) che parteciperanno alle esequie. a gente non dimentica chi opera per il bene di tutti (senza salvacondotti o truculente norme ad hoc e ad personam); e Kirchner, sindaco, governatore di provincia, capo dello Stato, ha sempre promosso i diritti umani, denunciando i crimini dei regimi conservatori ed enunciando piani progressisti (contro le strategie dei Menem e De La Rua), valorizzando lavoro, giustizia, equità sociale e produzione fino a risanare il deficit e portare in attivo le finanze. Il suo centrosinistra – inviso a Bush jr – catalizzò simpatie e appoggi di tutti. Questo statista provetto, di origine europea (padre svizzero, madre croata) dovrebbe essere modello per gli Stati europei in difficoltà, in primo luogo l’Italia.

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quotidiano

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Cavaliere di titolo e di fatto con la minorenne marocchina

«Bunga bunga? Sì per beneficenza» Omissioni, mezze verità, smentite e precisazioni da Arcore Silvio Berlusconi, Emilio Fede e Lele Mora dicono che è “spazzatura mediatica”, ma le notizie su Ruby, la diciassettenne marocchina che racconta di cene ad Arcore e di un brillante avuto in regalo dal capo del governo con settemila euro, continuano a trovare conferme dallo stesso Cavaliere. Il quale sostiene che la ragazza del “bunga bunga” (insegnato, a quanto pare, a Berlusconi da Gheddafi) è stata solo oggetto di una sua opera di beneficenza perché impietosito dalla sua condizione. Invece il direttore del Tg4: "Non mi risulta di

essere indagato per alcun reato. L'ho appreso dai quotidiani: credo di avere conosciuto quella ragazza a qualche cena a casa di Berlusconi ma non l'ho presentata io né a Lele Mora né al premier". "Lele Mora è una persona perbene e lo vedo continuamente massacrato. Lo conosco io, come del resto lo conoscono tante altre persone sia nel mondo politico che dello spettacolo", aggiunge il direttore del Tg4, ricordando di conoscere l'impresario televisivo da anni. "Le notizie apparse sulla stampa in relazione ad

asserite dichiarazioni rese da tale Ruby in merito a episodi che sarebbero accaduti presso l'abitazione del Presidente Berlusconi, sono assolutamente infondate". Così Niccolò Ghedini e Piero Longo, i legali del premier, smentiscono ogni coinvolgimento dello stesso Berlusconi. Ma la ragazza scende nei dettagli: aveva finto i avere 24 anni e non 17, ha scritto un libro che si accinge, in cui cita anche Berlusconi, e racconta di un paio di cene svoltesi nella sua residenza con la partecipazione di una decina di ragazze ogni volta. Ora dall’opposizione arrivano inviti alle dimissioni per il capo del governo: Motivo: si conferma che è ricattabile per queste sue sempre più strane frequentazioni.

Gli interventi inutili per far soldi. Altre 7 condanne

Al primario della “Santa Rosa” pena di 15 anni Quindici anni e mezzo di carcere. E' questa la condanna inflitta in primo grado a Pier Paolo Brega Massone, l'ex primario della chirurgia toracica della Clinica Santa Rita di Milano, principale imputato al processo per gli interventi ritenuti inutili e dannosi effettuati su un' ottantina di pazienti con lo scopo di 'gonfiare' i rimborsi da parte del Servizio sanitario nazionale. La sentenza dei giudici della l’ quarta sezione penale del quotidiano Tribunale è arrivata dopo una camera di consiglio durata quatin edizione stampabile tro giorni. Il collegio ha inoltre non viene pubblicato condannato i due aiuti di Brega, la domenica e il lunedì Pietro Fabio Presicci e Marco Pansera, rispettivamente a 10 e 6 anni e nove mesi di reclusione. il sito invece viene A cinque degli altri sei medici, aggiornato sono state inflitte pene da un 7 giorni su 7 anno e mezzo a tre. Unico assolto l'ex anestesista Sala.

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VentiquattrOre

DrAGhi

roMA

Più di trenta arresti per estorsione in Calabria

Credeva che gli avesse rigato l'automobile e così lo ha aggredito prendendolo a pugni e colpendolo al viso più volte. Vittima a Roma un disabile di 38 anni che ha sporto denuncia ai carabinieri. L'aggressione è avvenuta ieri all'ora di pranzo, in via Agostino Mitelli, a Tor Bella Monaca, alla periferia della capitale. La vittima, un disabile, stava aspettando il figlio fuori dall'asilo nido, intorno alle 13, quando, l'aggressore, arrivato in auto, è sceso dal mezzo e lo ha colpito più volte al volto con dei pugni. Poi è fuggito. Il disabile, ricoverato nell'ospedale di Tor Vergata, ha riportato la frattura dello zigomo.

La Squadra mobile di Reggio Calabria ha eseguito nella notte 34 ordinanze di custodia a carico di affiliati a cosche del centro cittadino accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso. I provvedimenti sono stati emessi dal gip su richiesta della Dda. Le persone coinvolte nell'operazione avrebbero organizzato un vasto giro di estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti. Identificati i responsabili di danneggiamenti compiuti nei confronti di chi si ribellava alle richieste estorsive.

l’

quotidiano

Disoccupazione oltre l’11 per cento Per rilanciare i consumi e quindi la crescita “a condizione del mercato del lavoro è il tema centrale". A dirlo, nel suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio, è il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, che torna sul tema del vero livello degli occupati: "si calcola per l'Italia un tasso di sottoutilizzo superiore all'11% delle persone potenzialmente occupabili - dice il governatore- conteggiando anche la Cig e i lavoratori scoraggiati - come in Francia , più che nel Regno Unito e in Germania". E conclude: “Tra il secondo trimestre del 2008 e il quarto del 2009 il numero di occupati si è ridotto in Italia di 560.000 persone: Comunque, nel primo semestre dell'anno in corso si è registrata una debole ripresa, con 40.000 occupati in più".

MoSCA

Wikileaks, la Russia chiede agli Usa subito un’ inchiesta La Russia chiede agli Usa di avviare un'inchiesta sulle uccisioni dei civili iracheni da parte dei militari americani rivelate da Wikileaks. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Nesternko. “Le testimonianze sulle uccisioni dei civili iracheni, su torture di cui il comando Usa era informato, richiedono indagini dettagliate- ha detto Niesterenko - Ciò dimostrerà che gli Usa rispettano gli alti standard, in tema di diritti umani, cui chiamano gli altri''. Wikileaks aveva fatto riferimenti anche ai militari italiani e alla uccisione dell’agente segreto Nicola Calipari.

Auto rigata, sbaglia e aggredisce disabile

Bocchino boccia il Lodo Alfano

Ancona Coltellate tra fratelli uno è rimasto ucciso

Tanto rumore per nulla sul lodo Alfano. Almeno secondo italo Bocchino per il quale la norma sull'immunità per le alte cariche dello Stato potrebbe finire su un "binario morto". il capogruppo di Fli alla Camera scende in campo sulle polemiche per la proposta di legge costituzionale, su cui Fli e Pdl continuano il braccio di ferro. A fare la differenza tra il sì e il no dei finiani è ancora la clausola della reiterabilità.

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l’

venerdì 29 ottobre 2010

quotidiano

Direttore responsabile: Ennio simeone Redazione tel. 06 86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Un tunisino di 36 anni e' morto accoltellato dal fratello, per un litigio avvenuto nelle prime ore di oggi ad Ancona nella zona del Mandracchio, il porto peschereccio. L'omicida, che ha 39 anni, e' stato arrestato dai carabinieri e avrebbe subito ammesso di avere fatto 'una sciocchezza'. I 2 sono pescatori, regolarmente in Italia da tempo con permesso di soggiorno: avevano avuto un primo diverbio ieri sera, poi nella notte uno dei due e' andato a cercare l'altro.

L’OnOmasticO Abramo Nacque da una ricca famiglia a Edessa, Siria. Gli fu imposto un matrimonio combinato in tenera età. Durante i festeggiamenti del matrimonio, Abraham fuggì. Si murò in una piccola cella poco lontano, lasciando un foro piccolo attraverso il quale la sua famiglia potè portargli cibo e acqua, e attraverso il quale potè spiegare il suo desiderio di una vita religiosa.

accadde Oggi 1929: Martedì nero il 29 ottobre 1929 inizia la Grande depressione con il martedì nero: la Borsa di New York crolla, innescando quella che sarà una crisi economica a livello mondiale.


VentiquattrOre

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PALErMo

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PADovA

riesumata la salma Stuprata durante dell’uomo che potrebbe intervento alle tonsille essere il bandito Giuliano inchiesta archiviata

Il mistero sulla morte del bandito Salvatore Giuliano potrebbe essere presto risolto. A 60 anni dalla sua morte, la salma dell'uomo è stata riesumata su ordine della procura di Palermo, per eseguire degli esami che potranno finalmente accertare se il corpo che riposa nel cimitero di Montelepre, nel Palermitano, sia quello di Giuliano. Sulle osse ci sono dei fori compatibili con colpi d'arma da fuoco. Alcuni investigatori presenti alla riesumazione hanno subito riferito della buona conservazione “struttura ossea di Salvatore Giuliano" un elemento che di certo permetterà di valutare con maggiore precisione la natura di quei fori.

Una ragazza di Padova di 25 anni, dopo un'operazione alle tonsille, si è risvegliata dall'anestesia scoprendo di essere stata violentata. La violenza è stata confermata da un referto clinico, ma del colpevole non c'è traccia. Il pm, Sergio Dini, e i carabinieri del Nas non sono riusciti a trovare alcun riscontro. Impossibile individuare chi avrebbe approfittato del torpore della giovane per abusare di lei. Quindi il fascicolo è stato archiviato perché non si riesce a risalire al colpevole. La ragazza ha spiegato come poche ore dopo l'intervento si sia resa conto di avere gli slip tagliati e di aver sentito dolore oltre che alla gola anche agli organi sessuali.

MiLANo

PALErMo

roMA

Strage Borsellino ProcessoAbuomar Querelle sullo 007 “CondannatePollari”

Suicida l’ex miss tenente dei carabinieri

Michele Laforgia, il difensore dell'agente dell'Aisi Lorenzo Narracci, ha detto che il suo assistito non è mai stato identificato da Gaspare Spatuzza "come l'uomo, estraneo a Cosa Nostra, presente nel garage in cui fu predisposta l'autobomba utilizzata per la strage di via D'Amelio. Spatuzza ha precisato - continua il legale - di non essere in grado di riconoscere la persona avvistata 'per pochi attimi' nell'autorimessa". "Spatuzza - continua il legale - si è limitato a confermare che il dott. Narracci corrisponde alla persona già individuata in fotografia come 'somigliante' con quella persona. Il dott. Narracci, pertanto - ha detto ancora Laforgia - attende fiducioso l'esito degli accertamenti della magistratura, nella certezza che la sua estraneità ai fatti sarà presto riconosciuta ponendo fine alle illazioni e alle calunnie diffuse senza alcuna cautela nei suoi confronti da oltre 15 anni".

Si e' uccisa nella caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa a roma estraendo all'improvviso la pistola d'ordinanza, nel suo ufficio davanti a due colleghi. Probabilmente Claudia 29 anni, racciatti, tenente dei carabinieri ed ex Miss Abruzzo rocchetta, temeva di subire un'azione disciplinare. Un provvedimento che sarebbe potuto arrrivare perche' alcuni commilitoni l'avevano accusata di ammanchi di beni personali. Un'onta, per il tenente, che avrebbe pesato sulla sua vita e sulla sua carriera. Per accertare e chiarire l'intera vicenda i carabinieri stanno ascoltando amici e familiari della giovane che, proprio perche' ex reginetta di bellezza, era diventata la testimonial dell'Arma. E per questo era molto nota tra gli altri militari. La racciatti era stata tra le finaliste al concorso di Miss italia nel 1999 con il numero 98. Con la fascia di Miss Bellezza rocchetta Abruzzo aveva sfilato sul palco di Salsomaggiore ed era apparsa al conduttore Fabrizio Frizzi. Una cascata di ricci biondi, alta, slanciata, non passava inosservata. Ma la sua carriera dopo prese altre strade.

il sostituto procuratore generale di Milano Piero De Petris al processo d’appello per il sequestro di Abu omar, ha chiesto la condanna a 12 anni d per Nicolò Pollari, ex direttore del Sismi e a 10 anni per Marco Mancini, funzionario dello stesso servizio.

CoSE Di qUESTo MoNDo

Calcio. Abete: “Scudetti alla Juve, decide la Figc”

Non c'è una risposta della federazione, al momento, alla richiesta di Andrea Agnelli sulla riassegnazione alla Juventus degli scudetti del '04'05 e '05-'06. C'è un procedimento penale in corso, e quello sportivo sta seguendo il suo iter. La Federcalcio rispetta l'autonomia della procura federale e lo stesso farà con le sue conclusioni”. Queste le parole

del presidente della Figc, Giancarlo Abete, all'indomani della richiesta del numero 1 della Juve, Andrea Agnelli, sulla riassegnazione dei due scudetti (uno revocato, quello del 2005, e uno assegnato all'Inter, quello del 2006). La posizione della Figc è nota dai tempi dell'esposto in procura della Juventus - ha aggiunto a margine del suo

intervento sulla sicurezza presso la "Scuola di perfezionamento per le forze di polizia" - la federazione è messa a valle delle decisioni autonome della procura. Palazzi ha acquisito la documentazione dal tribunale di Napoli e sta lavorando su questa vicenda. A noi non resta che aspettare le conclusioni del lavoro della Procura”. Così come attendono i tifosi.


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Berlusconi ad Acerra

Dal “ghe pensi mi” sull’immondizia al “bunga bunga” di Arcore di

Enzo CiACCio

Cari sindaci, sui rifiuti così è. Se vi sta bene. Altrimenti, peggio per voi. Sceglie le paroline giuste, ma il messaggio si capisce bene. E non consente dissensi. <Cava Sari – dice Berlusconi dopo aver incontrato presidenti di provincia e prefetti campani nella sede del contestatissimo termovalorizzatore di Acerra – verrà destinata a ospitare solo i rifiuti dei 700mila abitanti che vivono nei paesi in zona vesuviana. L’immondizia di Napoli, invece, non finirà più a Terzigno ma a Chiaiano (le solite 800 tonnellate) e negli Stir, gli impianti di trattamento, prima di essere inceneriti nell’impianto di Acerra. E ancora: la seconda discarica a Terzigno, cava Vitiello – aggiunge il presidente del consiglio, che stamattina è accompagnato da Guido Bertolaso e dal governatore della Campania Stefano Caldoro- è congelata, anzi rinviata a data da destinarsi>.

il piano immutato

Insomma, il presidente ribadisce pari pari il <piano> già proposto nei giorni scorsi ai diciotto sindaci della zona rossa, lo stesso che essi avevano rifiutato. E allora? Niente

Ma glissa, il presidente. E si limita a citare la discarica di Chiaiano (per le quantità concordate), i due Stir (gli impianti di trattamento) e poi l’impianto di Acerra per l’incenerimento.

Preoccupazioni “sacrosante”

paura. <Fra qualche giorno – promette Berlusconi – i sindaci vesuviani finiranno per accettare il nostro piano e così usciremo dall’emergenza rifiuti: nel frattempo, stiamo ripulendo Cava Sari e gli esperti stanno effettuando le analisi sull’ambiente e sull’acqua. I primi risultati? Più che confortanti>. Il piano, dunque. Berlusconi dispensa una seconda promessa: <Nella città di Napoli si erano accumulate 2500 tonnellate di rifiuti. Dopo sei giorni ne

restano 1200. Entro tre giorni scompariranno anche quelle>. Che bello, ma dove finiranno? Lui glissa, ma si sa che finiranno anche a <Taverna del Re>, il più grande e mostruoso sito di compostaggio d’Europa (che già custodisce 6 milioni di tonnellate di maleodoranti balle aggredite dai gabbiani), che proprio stamattina è stato a sorpresa riaperto d’imperio con buona pace di tutte le solenni, ripetute, antiche, mai rispettate promesse.

A proposito di Acerra, che secondo tanti è un mastodonte antiquato che funziona poco e male: <Quest’impianto – giura Berlusconi – ora va alla grande. Brucia 1500 tonnellate al giorno, ha già prodotto 75 milioni di euro di elettricità. Al momento rende all’84 per cento delle potenzialità, entro fine anno raggiungerà il 90 per cento e smaltirà 2220 tonnellate al giorno. A tal proposito – aggiunge – stamane ho incontrato il sindaco di Acerra (che non era stato nemmeno invitato, ma si è presentato ugualmente ed ha preteso di essere ricevuto per qualche minuto ndr), con i sindaci ci rivedremo fra dieci giorni>. Ma ecco Terzigno, i disordini, le notti di guerriglia. Il Cavaliere ricostruisce i fatti: <Le preoccupazioni della gente erano sacro-

continua a pag. 5


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Berlusconi regala ancora promesse: <Entro un mese verrà indetta la gara per l’impianto di Napoli est. Per quello di Salerno è aperta la discussione tra il sindaco De Luca e il presidente della provincia Cirielli (che stanno per la verità litigando di brutto ndr). Tempi stretti anche per l’impianto che sarà destinato a smaltire i cinque milioni di balle accumulate>.

L’ennesima promessa

segue da pag. 4 sante. Che cosa è accaduto, infatti, a Terzigno? E’ accaduto che l’Asìa, l’azienda che gestisce la discarica, in nome di una sua grave difficoltà economica, ha ritenuto a un certo punto di non far più passare i rifiuti destinati a Cava Sari per il previsto impianto di triturazione, quello che prepara il secco da spedire alle cave e al termovalorizzatore. Così in cava Sari è stato sversata immondizia non trattata, carica di umido e perciò maleodorante e pericolosa>.

Tutta colpa... dell’Asìa

Dunque: inaccettabile l’odore, sacrosanta la preoccupazione della gente, ma tutta la colpa è dell’Asìa. E dei suoi problemi finanziari. Troppo semplice? Può darsi. Ma anche qui – et

voilà – scatta un’altra solenne promessa: basteranno dieci giorni per azzerare il problema. Che già adesso, al sesto giorno, è risolto al 90 per cento. <Come si chiama? Ferrarelle? No no, Ferrandelle. Scusatemi, ma a una certa età dimentico spesso i nomi. Mai però quelli delle belle ragazze eh eh eh…>. E’ l’ora di pranzo, Berlusconi è lanciatissimo. Ai cronisti esausti, assiepati nella stia di pochi metri quadrati in cui sono da più di due ore relegati in sua attesa, ricorda le accuse che gli sono state lanciate addosso in tema di rifiuti napoletani: <Hanno insinuato che avrei nascosto la polvere sotto i tappeti – sogghigna – ma ricordate quando i rifiuti in Campania si sversavano solo nella discarica di Ferrandelle? (in realtà ricorda male, perchè Ferrandelle non è mai stato

Quanto ci vorrà per realizzare i termovalorizzatori? Ennesima promessa: <Due anni>. Poi ci ripensa, si può promettere di più: <Ma ce la si può fare anche in un anno e mezzo>, avverte sornione mentre nella stia i cronisti sudano. Certo, tutto sarebbe meno complicato e costoso se la raccolta differenziata facesse finalmente un balzo in avanti. <Napoli – ricorda Berlusconi – dichiara di essere al 18 per cento ma in realtà non supera il 15 per cento. Poco, pochissimo, non ci siamo>. E sulla differenziata si sofferma anche il governatore campano Stefano Caldoro: <Di rifiuti nessuno qui si occupa da venti anni. Incrementeremo le sanzioni per i comuni che non faranno raccolta differenziata. Se si progredirà sulla differenziata, Il Cavaliere sulla vicepotremo fare a na della giovane meno di aprire più di una nuova marocchina ospite discarica>. di Arcore: «Qui mi Infine, chiedono Berlusconi di occupo di immondizia, aRuby, la ragazza marocchina per il non di spazzatura cui immediato mediatica» rilascio dalla questura di unico sversatoio ndr). Nel Roma il presidente nei mesi 2008 individuammo dieci siti scorsi si sarebbe molto interesdi interramento, di cui cinque sato. <Sono una persona di utilizzabili da subito. cuore – risponde di malumore Riprendemmo e accelerammo – e mi muovo sempre per aiula costruzione del termovalo- tare chi ha bisogno di aiuto. rizzatore di Acerra. Qui però sono venuto per Realizzammo tre Stir, oggi occuparmi di rifiuti, non di funzionanti. Con la realizzazio- spazzatura mediatica che ne dei nuovi tre impianti di lascio a voi. E su questo faccio incenerimento il ciclo sarà come fa la trasmissione Anno concluso>. Gli altri tre impian- Zero: non accetto contradditti, appunto. torio>.


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Testo modificato ma ma De Grazia è soddisfatto

Legge Lazzati bibartisan con qualche defezione Dopo 17 anni finalmente i sorvegliati speciali non potranno più partecipare alle campagne elettorali. Prevista la pena anche per i politici

il giudice Romano de Grazia. Sotto: Angela napoli e Mario tassone

di EloisA CovElli Nel day after la conferenza stampa per festeggiare l’approvazione della legge Lazzati, che punisce con la reclusione da uno a cinque anni i sorvegliati speciali e i candidati che si avvalgono della loro collaborazione durante la campagna elettorale, si fa la conta di quanti non hanno votato il provvedimento, che è diventato legge con un appoggio bipartisan. L’associazione universitaria calabrese Ulixes, che ha da sempre appoggiato l’iniziativa, portata avanti a spada tratta dal giudice in pensione Romano De Grazia attraverso “il centro studi Lazzati”, fa un elenco di nomi di parlamentari calabresi da cui pretendono una risposta. Si tratta di: Giuseppe Galati, Lella Golfo, Giovanni Dima, Michele Traversa e Giancarlo Pittelli del Pdl; Cesare Marini e Dorina Bianchi (al Senato) del Pd; Elio Vittorio Belcastro ed Aurelio Misiti del gruppo misto. Tutti questi sarebbero “colpevoli” di essere stati assenti ingiustificati durante la votazione della legge alla

Camera o al Senato. Nella conferenza stampa di ieri Romano De Grazia li chiama “i magnifici dieci” (senza però voler fare i loro nomi). All’elenco dei nove nomi, riportati sopra, forse l’ex giudice di Cassazione voleva aggiungere quello del senatore Giuseppe Valentino, che risultava assente. Fa invece un elenco dei buoni, quelli che l’hanno aiutato a far passare la legge. Tra questi cita Mario Tassone (Udc) – che è stato il primo a presentare la legge 17 anni fa -, Doris Lo Moro (Pd), Angela Napoli (Fli). Tutti presenti alla conferenza di ieri, dove c’era anche Walter Veltroni, membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia. Risulta particolarmente strana l’assenza di Misiti dell’Mpa che pure era stato uno dei firmatari di una legge simile, poi confluita nel testo cosiddetto Lazzati. Infatti, all’Altro quotidiano spiega: «Mi sembra una polemica assurda, dato che sono stato il firmatario di una legge poi confluita nel testo. Non c’ero alla votazione

perché avevo altri impegni e non avevo dubbi che la legge sarebbe passata con una larga maggioranza». Ci tiene invece a festeggiare la legge e a lasciare da parte le polemiche il giudice calabrese Romano De Grazia, che dopo 17 anni ha visto approvare il ddl con l’appoggio di maggioranza e opposizione. Rispetto alla bozza originale il testo è stato modificato. Il giudice De Grazia voleva infatti che ci fosse la decadenza dai pubblici uffici per i condannati con questo reato. Al suo posto si è dovuto accontentare della semplice interdizione, che è quindi momentanea e dura quanto la pena (sull’interdizione però non ha effetto la sospensione condizionale). Per fare presto e approvare questa legge seppure migliorabile le voci di corridoio del Transatlantico parlerebbero

dell’intervento nientemeno di Antonio Di Pietro, che avrebbe bloccato il suo senatore Luigi Li Gotti dal presentare qualche emendamento per migliorare il testo. Questo avrebbe rallentato l’approvazione della legge che sarebbe dovuta passare nuovamente alla Camera. Quello che non piace a Li Gotti – e non piace neanche a De Grazia – è il richiamo alla propaganda elettorale così come definita dalla legge n. 212 del 1956. In questa legge, infatti, dice Li Gotti al Senato «si fa solo riferimento al volantinaggio, all’affissione di manifesti e al divieto di propaganda elettorale nei giorni di silenzio imposti dalla legge, mentre ci sono altre fonti normative che individuano il concetto di propaganda elettorale in maniera molto più attuale».


7 Apertura del Festival internazionale del Film di Roma Altro

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Red carpet invaso dalla gente di cinema per protesta contro i tagli del governo di

luCiAnA vECChioli

Serata inaugurale all'insegna della protesta al Festival di Roma. Di scena un insolito red carpet, occupato pacificamente da numerosi manifestanti arrivati in corteo all'Auditorium dal vicino Palazzetto dello Sport per protestare contro i pesanti tagli alla cultura decisi dal governo. Qualche centinaio di persone hanno dato vita ad una sorta di sit-in all’interno della cavea, al quale ha partecipato una vera e propria folla di attori, registi e volti noti che hanno portato la loro solidarietà al movimento Centoautori ed alle associazioni di categoria che da tempo si stanno battendo per far ripristinare i finanziamenti statali necessari a tenere in vita un settore fondamentale per una società che si possa definire civile. Tra loro anche il presidente della giuria del festival, Sergio Castellitto, che ha letto il documento scritto dalle associazioni. A sorpresa sono arrivate, a portare il loro sostegno, anche le star internazionali della giornata: Keira Knighley, Eva Mendes, Guillaume Canet e Massy Tadjedin, la regista di "Last Night", film d'apertura della manifestazione. Tanti i politici presenti alla prima, tra cui Gianni Letta che ha subito criticato la protesta. Assente il ministro Sando Bondi che non ha mancato però di far sapere

che ritiene l'iniziativa "ingiustificata e faziosa". Intanto nella mattinata, il cast di "Last Nigth" (nelle sale dal 5

novembre) ha presentato alla stampa il film. "Non c'è approccio moralistico. Il pubblico deve guardare la storia

venerdì 29 ottobre2010

Eva Mendes, Keira Knightley, Massy tadjedin e Guillaume Canet interpreti e regista di "last night" solidarizzano con la protesta

con gli occhi della propria esperienza" ha detto Keira Knightley. La Mendes invece ha voluto sottolineare che per il suo ruolo ha cercato di ridurre l'elemento della sessualità. "Non volevo sminuire la storia con scollature troppe audaci" ha spiegato la bellissima attrice di origine cubana. Con loro anche il francese Guillaume Canet. "Io non potrei mai tradire perché se lo facessi mi si leggerebbe in viso e la mia fidanzata mi darebbe il benservito" dice ironicamente riferendosi forse alla fidanzata nonché collega e premio Oscar Marion Cotillard. E' il tradimento, infatti, il tema portante della storia. Inteso in tutti i suoi meccanismi, sia fisico che mentale. Una giovane coppia, agiata ed apparentemente perfetta nel loro appartamento di Manhattan inizia a parlare di tradimento, una sera, di ritorno da una festa. La moglie coglie un momento di sospetto fra suo marito e la nuova bellissima collega. L'incidente è ambiguo e fugace, lui nega fortemente anche se il dubbio si insinua, ed il giorno dopo dovrà partire per lavoro proprio con quella sua collega. La moglie, sola a New York, incontra per caso un suo vecchio amante che non ha mai dimenticato.


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Dopo la denuncia di Tremonti al Fondo monteraio internazionale volta Giulio uesta Tremonti, al di là delle Q solite polemiche verso il

governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha ragione a denunciare che “la speculazione è di nuovo a piede libero e i derivati sono della stessa massa di prima della crisi”. Sminuire il pericolo per una presunta paura di stimolare ulteriormente la volatilità dei mercati è fuori luogo. Anzi si rischia di abbassare i livelli di guardia proprio mentre il mondo sta per entrare in una fase più profonda e instabile della crisi. Parlando all’incontro del Fondo Monetario Internazionale a Washington il ministro dell’Economia ha ammesso che i bail out dei governi hanno salvato le banche ma anche i loro settori speculativi e che i “bankers” sono tornati a giocare sui tavoli verdi della speculazione.

La minaccia delle commodities speculation di

MARio lEttiERi*

E

PAolo RAiMondi**

ome da tempo sosteniamo, se la C Fed e le altre banche

centrali inondano i mercati di liquidità a basso costo, senza prima distinguere tra finanza speculativa ed economia reale e senza regole precise, questa continuerà ad essere utilizzata per i soliti giochi finanziari. I prezzi delle commodities, cioè delle materie prime e dei prodotti alimentari, stanno tornando ai livelli massimi di tre anni fa. Alcuni più velocemente di altri, ma la tendenza all’aumento è generale. I cereali sono nell’occhio del ciclone speculativo, mais, frumento, soia, cotone, olio di palma. Molti di questi, usati anche per gli allevamenti, stanno già facendo lievitare i prezzi sui mercati delle carni. Nel 2007 era stata la volta del petrolio, quando i futures, i barili di carta, erano centuplicati rispetto a quelli reali, portando il prezzo di mercato a

150 dollari al barile. econdo alcuni dati ufficiali i S derivati Otc delle commodities valgono circa 4.500

miliardi di dollari rispetto ai 615.000 dell’intero ammontare Otc. Nondimeno il loro effetto sull’economia reale è immediato e dirompente. Che l’aumento dei prezzi delle commodities sia di natura speculativa lo dimostra il fatto che la deflazione e i tagli di bilancio hanno abbassato la domanda di questi beni e perciò avrebbero dovuto diminuire o mantenere i loro prezzi. ’effetto sociale di questa L speculazione è e sarà destabilizzante. Va ovviamen-

te a colpire quel miliardo di persone nel sud del mondo, in particolare in Africa, che vive

con un euro al giorno, e la crescente massa di disoccupati e di precari colpiti dalla chiusura delle fabbriche e dalla recessione economica nei paesi industrializzati come gli Usa e l’Italia. L’eccesso di liquidità a basso costo invece di indirizzarsi verso nuovi investimenti e generare nuovi crediti al tessuto produttivo delle piccole e medie industrie è ritornato alla grande anche nella speculazione finanziaria dei derivati sui cambi, sugli interessi, sui Cds. Fino ad oggi sono stati i governi e le banche centrali, a cominciare dalla Fed, ad operare per mantenere basso il valore del dollaro, o delle altre monete, per conquistare fette di mercato delle esportazioni a prezzi più competitivi. Sono operazioni che portano con sé il virus di peri-

colose guerre commerciali. Cosa succederebbe se domani le banche e gli hedge fund decidessero di usare questa liquidità fuori controllo per speculare direttamente sulle monete? noltre, mentre la gran parte Icampo della liquidità messa in dalla Bce è stata desti-

nata all’acquisto di titoli sovrani, come quelli della Grecia, la Fed ha sì sostenuto l’acquisto di titoli del debito pubblico americano, ma ha anche riempito di liquidità i forzieri delle banche di Wall Street. L’Institute of International Finance, parte della potente lobby bancaria, stima che circa 825 miliardi di dollari fluiranno quest’anno verso i cosiddetti paesi emergenti per comprare i loro asset e in parte minore i loro titoli di debito. E’ una cifra in aumento del 42% rispetto al 2009. Sono soldi che cercano soprattutto profitti a breve o beni rifugio. Ciò potrebbe avere degli effetti destabilizzanti sulle monete di quei paesi facendone salire il valore, oltre a far lievitare i prezzi interni e creare crediti facili in settori come quello immobiliare. Sono tutti ingredienti più volte sperimentati in passato con le bolle finanziarie dei paesi asiatici e dell’Argentina. he le operazioni di finanza C ad alto rischio e speculativa siano ripartite, lo dimostra

anche la crescita dei bonus per 144 miliardi di dollari che i manager delle banche e dei fondi riceveranno quest’anno. Perciò certi ottimismi sul superamento della crisi sono del tutto ingiustificati. *Sottosegretario all'economia nel governo Prodi ** Economista


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venerdì 29 ottobre 2010

argOmenti

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Di fronte alla drammatica crisi in Medio oriente Q

ualche malevolo potrebbe anche borbottare “Beata la Chiesa, che non deve pensare alle prossime elezioni!”, e, aggiungo io, essendo votata all’eternità, se ne impipa dei giornali, i quali, per definizione, durano invece un giorno. Ecco perché c’è voluto un Sinodo speciale perché qualcuno trovasse il coraggio di affermare a chiare note quello che sappiamo tutti: la causa delle crisi in Medio Oriente è l’occupazione israeliana dei territori palestinesi, anzi annessione. E nemmeno si può eccepire che la Chiesa si schiera pro e contro: è che la cosa sta esattamente così, e non si può negarlo. Si aggiunga la preoccupazione, non espressa per la prima volta, della condizione dei cristiani nell’area e in Mesopotamia, o Iraq che dir si voglia, dove le antichissime comunità, rispettate da tutti i dominatori fino a Saddam Hussein compreso, sono messe a grave repentaglio dai “liberatori” americani e dai fanatici sciiti. i fu un disinformato il quale C chiese quante divisioni avesse il Papa. Si sbagliava, e perché

il papato ha un potere assai superiore agli eserciti; e, sussurro, perché se dovessero servire, trova tutte le divisioni a piedi e corazzate che vuole. Avete mai sentito parlare di Costantino, Carlo Magno, delle Crociate, di Lepanto... per finire con la spedizione italiana a Timor Est? E

Il coraggio della Chiesa di dire la sua verità di

uldERiCo nistiCò

se proprio non trova corazze altrui, si mette addosso le proprie, come faceva Giulio II (1503-13). Ora che è stato detto, il mondo non può non tenere conto che il problema c’è, ed è quello. Non so come finirà, e come si potrebbe risolvere in pratica una questione così intricata: ma quello che conta è il principio. Su questo deve ruotare ogni discussione.

poi occorre molto realismo. I territori sono più un mito E che una realtà. Per gli israeliti, sono la Terra Promessa dove scorre latte e miele, mentre è assai se scorre acqua, ed è l’unico posto da quelle parti dove non c’è petrolio! Per gli ebrei di tutto il mondo, una patria ideale dove tornare a vivere da agricoltori, ammesso che a quei tempi lo fossero. Per gli arabi, è

la patria perduta dove vivevano felici, il che nemmeno è vero. È ora di dire che quelle terre sono quello che sono, e a stento darebbero da vivere ai loro abitanti. E che gli arabi campano di mantenimento, e gli israeliani di aiuti internazionali; e se cessassero gli aiuti, i primi sopravvivrebbero una settimana, i secondi, più ricchi, sei mesi!

nche gli spettatori partecipi A devono deporre i loro contrastanti miti. Gli arabi non

sono dei proletari in lotta di classe, ma un popolo con tutte le sue contraddizioni interne, e gran belle difficoltà a governarsi. Israele non è un luogo santo e nobile e che qualunque cosa faccia profuma di cinnamomo come la sposa del Cantico dei Cantici, ma uno Stato come tutti gli altri, con meriti e colpe in misura da determinare caso per caso, come tutti; e con una grave instabilità politica che rende impossibile sapere oggi cosa faranno domani. Perciò le sinistre e le destre di tutto il pianeta, e quelle italiane in specie, devono smetterla di litigare fra loro fingendo di sostenere gli altri o gli uni! a pace, se non può essere imposta, va proposta con forza. Basta un atteggiamento di distacco, di equidistanza, di piedi per terra, di dosata autorità nei confronti di entrambi i contendenti. La Chiesa ha dato il buon esempio.

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Salvamamme per “un giardino delle chiavi dorate” Si terrà stamattina alle ore 11 a Roma, nel Giardino del Salvamamme, Via degli Olimpionici 19, una cerimonia per rivolgere un pensiero d’amore verso tutti i bambini che hanno vissuto solo lo spazio di poche ore, o di pochi giorni. In occasione della Giornata Internazionale della consapevolezza della morte perinatale (15 ottobre), il Presidente dell’Associazione Salvamamme, Grazia Passeri, aveva indirizzato una lettera aperta al Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al vicepresidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, all’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso e al Consigliere delle Regione Lazio, Isabella Rauti. Nella lettera tra l’altro si afferma:

“Scriviamo perché, purtroppo, anche Salvamamme a volte perde, prima o subito dopo il parto, un bambino, aspettato con trepidazione dalla madre, atteso dalle nostre volontarie. Un fiore che non sboccia, ma che noi non consideriamo un bimbo che non ha vissuto: ha unito per tanti mesi il battito del suo cuore con quello della sua mamma. Salvamamme da anni viene maturando una riflessione e avvia momenti di confronto interno su questo dramma e oggi sta elaborando un progetto di alto profilo professionale, in collaborazione con la Sapienza, al fine di stabilire un contatto al livello istituzionale, divenuto ormai indispensabile, dotandosi di un servizio di assistenza psico-

logica legato ad associazioni adeguate, e a volte aprendo un piccolo giardino segreto. Ma intanto, caro Sindaco, vogliamo strapparle una promessa da realizzare a primavera: anche a Roma ci sia un luogo dell’anima, che Salvamamme chiamerebbe “giardino delle chiavi dorate”, un fazzoletto di terra, due o trecento metri quadrati possono bastare. Salvamamme lo curerà senza spese, con le mamme e i papà, con le nonne e i nonni: un albero al centro, qualche panchina e qualche aiola; con il nome del bimbo da ricordare, per chi lo vuole; un cancello e tante chiavi dorate, una per ogni famiglia. Salvamamme confida nella vostra sensibilità, nella certezza che questo progetto sarà il vostro progetto”.


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sessantenne

Primo rateo a dicembre 2012 Mia moglie è nata a settembre del 1951 ed ha, quindi, 59 anni. Prima di sposarci, ha lavorato per 18 anni, fino a gennaio 1994. Sperava di andare in pensione a 55 anni. Il limite è poi stato spostato a 60 anni. Le chiedo se, per effetto delle restrizioni normative di quest’anno (legge 122), le toccherà attendere la pensione fino ad ottobre 2012. S. Farina, Ascoli Piceno Sì, dovrà attendere fino ad ottobre 2012 per ricevere il primo rateo di pensione. Fortunatamente, sua moglie aveva maturato 15 anni di contributi entro dicembre 1992, per cui non le è necessario raggiungere la quota dei 20 anni, richiesta successivamente a quel periodo.

nuova normativa

Non aprile ma novembre 2014 Sono nato il 10 gennaio 1956 ed ho iniziato a lavorare, da dipendente, a 17 anni, ad aprile 1973. Ad ottobre 2013 raggiungerò i 40 anni di contributi, perché nel corso della mia carriera ho avuto un’interruzione di 6 mesi. E’ vero che nei miei riguardi continuerà ad applicarsi la vecchia normativa, che mi consentirà di andare in pensione con la finestra di aprile 2014? V. Benedetti, Alessandria No, non è così. Anche lei ricade nelle disposizioni della nuova normativa, introdotta quest’anno col decreto legge di maggio e la sua conversione nella legge 122. Essa, come saprà, prevede l’apertura della finestra di uscita dopo 12 mesi dalla data di perfezionamento dei requisiti. Ne discende che dovrà attendere fino a novembre 2014.

Diritti & DOVeri PreVidenZa Risponde il dottor Antonino niColo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18

in pensione a 57 anni

Calcolo col sistema contributivo se vuole anticipare (e -20%) Sono una dipendente regionale di 56 anni, compiuti ad agosto. Il 20 giugno ho raggiunto 34 anni di contributi. Ho necessità personale di andare in pensione il più presto possibile. Quali prospettive mi si offrono? D. F., Palermo La soluzione più immediata è quella di chiedere la pensione il prossimo anno, con 57 anni di età e 35 di contributi. occorre però optare per il sistema contributivo di calcolo. Ciò per effetto della legge 243/2004 che fino al 2015 dà questa possibilità soltanto alle donne. La pensione renderà circa il 20% in meno rispetto a quanto percepirebbe se il calcolo fosse effettuato col metodo retributivo.

Quando non cambia

tra più famiglie

Diritto che maturerà a gennaio prossimo

Accreditamento contributi alle colf

A maggio di quest’anno ho maturato i requisiti minimi richiesti per la pensione di anzianità ed ero consapevole che la mia finestra di uscita sarebbe stata quella del 1° gennaio 2011. Ma in molti ora mi dicono che con le nuove norme introdotte in questi ultimi mesi dal legislatore cambia tutto. E’ vero? E quanto dovrei attendere ancora? G. Zerba, Vicenza

Come avviene l’accreditamento dei contributi previdenziali alle colf, atteso che abitualmente prestano lavoro dipendente presso più famiglie? V. Calderano, Milano

La recente normativa emanata quest’anno, e sicuramente più restrittiva della precedente, non si applica nei confronti dei lavoratori che maturano, come lei, il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2010. Pertanto, lei può stare tranquillo, in quanto conserva il diritto a ricevere la prima mensilità di pensione da gennaio 2011.

Per l’accreditamento dei versamenti a favore delle colf, normalmente trimestrale, l'inps registra tanti contributi settimanali quante sono le settimane retribuite, purché per ciascuna settimana risultino versate almeno 24 ore. Per i contributi settimanali versati per meno di 24 ore, invece, viene applicata una riduzione proporzionale delle settimane accreditate. Le 24 ore settimanali possono essere raggiunte anche prestando attività lavorativa presso più datori di lavoro.

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Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

sullo stipendio lordo

Calcolo dei contributi volontari Fra pochi mesi l’azienda presso cui lavoro, dovrà chiudere i battenti. A me manca qualche anno di contribuzione per raggiungere la pensione di anzianità. Vorrei sapere: l'aliquota dei contributi volontari, circa il 33%, viene calcolata sullo stipendio netto o lordo? B. Mancini, Pescara Sullo stipendio lordo, vale a dire sulla stessa base su cui si calcolano i contributi obbligatori.

40 a settembre 2013

Dovrà aspettare un annmo in più Lavoratrice dipendente di un’azienda manifatturiera, maturerò i 40 anni di lavoro (e di contributi) nel mese di settembre del 2013. Potrò andare in pensione, in quell’occasione? S. Greco, Firenze Con le nuove finestre, introdotte dal legislatore nel corrente anno 2010, dovrà aspettare un anno. riceverà il primo assegno pensionistico il 1° ottobre 2014.

Finestre

Nuove norme anche per chi è in mobilità

Nell’interesse di mio marito, vorrei chiederle se anche ai lavoratori che si trovano in mobilità e maturano il diritto alla pensione dopo il 31.12.2010 verranno applicate le nuove finestre a scorrimento, di cui alla legge 122/2010. C. Spagnuolo, Avellino Le nuove norme delle finestre scorrevoli valgono anche per i soggetti in mobilità con accordi stipulati dopo aprile del 2010.


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Autovelox

I dati che contraddicono il sindaco di Firenze Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, rispondendo ad alcune domande del quotidiano La Nazione, ha anche detto: “Tutti gli autovelox sono in posizione regolare e correttamente segnalati”. Buon per lui. Speriamo che sia così, ma al momento i fatti sono altri. Vediamoli: 1 - Autovelox viale Etruria. Il sindaco dice che piu' che per la quantita' di multe comminate da quel singolo apparecchio, e' preoccupato del fatto che le multe non sono 44.000 come detto dal suo comandante dei vigili, ma 28.000. E allora? Forse che 28.000 sono una media nazionale accettabile? O forse questo serve a dimenticare - come riconosciuto dal medesimo comandante dei vigili - che il cartello di preavviso era coperto dagli stendardi pubblicitari e che l'autovelox stesso era nascosto dietro un palo? E' questa la correttezza e la regolarita' di questa installazione? 2 - Autovelox viale Gramsci. Il codice della strada dice che in caso di intersezione di una strada dopo il cartello di preavviso della presenza dell'autovelox, lo stesso cartello debba essere ripetuto. Cosi' non e' per l'intersezione di viale Bernardo Segni. E' questa la correttezza e la regolarita' di questa installazione? 3 - “Tutti gli autovelox in posizione regolare e correttamente segnalati”. Come mai nel piano generale del traffico urbano quasi tutte le strade in cui ci sono gli autovelox non sono della categoria D che il codice prevede per l'installazione di queste macchinette senza presenza degli agenti accertatori? Sullo specifico dei primi due punti sono numerosi i ricorsi presentati al giudice di pace con l'assistenza della nostra associazione. Su tutti e tre i punti, sulla questione del piano gene-

tribuna rale del traffico urbano, sara' la Procura della Repubblica a pronunciarsi in base all'esposto che abbiamo depositato nei giorni scorsi. Intanto abbiamo scritto al Sindaco una lettera in cui chiediamo risposte precise e circostanziate che levino qualsiasi dubbio. Aspettiamo fiduciosi. Infine, per coloro che hanno ricevuto le multe: a – per quelle di viale Etruria e viale Gramsci, consigliamo il ricorso al giudice di pace; b – per le altre (escludendo viale XI Agosto, ponte all'Indiano e viale Marco Polo che sono installazioni regolari), consigliamo di aspettare al massimo una settimana prima della scadenza dei 60 giorni dalla notifica, e decidere se pagare o ricorrere in base ai fatti noti in quel momento. Fatti che per ora vedono il sindaco genericamente dire che tutti gli autovelox sono regolari mentre le nostre osservazioni evidenziano il contrario, almeno per per alcuni, e il piano generale del traffico urbano (almeno quello noto e confermato da diverse autorità) dice il contrario. Aduc Firenze

Case popolari Un appello di solidarietà per disabile Lancio un appello a tutte le parti coinvolte sul caso di Ciro Similaro, il disabile 35enne del rione Traiano bloccato nel suo appartamento Iacp dalle barriere architettoniche, la cui storia è stata pubblicata dal Mattino. Occorre il massimo impegno di tutti per aiutare la famiglia Similaro che, da anni, affronta con grandissima dignità le tante difficoltà legate alla situazione di Ciro. Apprezzo le dichiarazioni di Enzo Acampora, presidente dell'Iacp, che ha mostrato disponibilità nei confronti di questa delicata situazione. Il Comune non ha competenze dirette rispetto agli alloggi Iacp, però assicuro il massimo impegno da parte dell'ammini-

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La migLiOre deL giOrnO

Marassi sul “Mattino” strazione comunale, per quanto di sua competenza, ad agevolare un esito positivo per Ciro e la sua famiglia. La soluzione positiva più veloce potrebbe venire da un accordo con altri assegnatari di alloggi Iacp in quegli stessi stabili, con un cambio abitazione, come mostrano le parole dello stesso Acampora. Auspico che possa esserci un gesto di solidarietà da parte di qualche altra famiglia, che dimostrerebbe quanto sia forte la generosità dei napoletani. Ribadisco, comunque, la più ampia disponibilità del Comune, nella sfera delle sue competenze, a venire incontro alle esigenze di Ciro e dei suoi familiari. Giulio riccio assessore alle politche sociali Napoli

interrogazione Centrale a carbone a Saline Joniche? Scelta sbagliata

Ho rivolto una interrogazione a risposta scritta ai ministri dell'ambiente e dello Sviluppo economico a proposito del progetto di realizzare a Saline Joniche (in provincia di Reggio Calabria) una centrale a carbone, di oltre 1.200 Mw, ad opera dell’impresa svizzera SEI Spa, che avrebbe acquistato a tal fine dalla SIPI una parte dell’area

dove sorgeva l’ex Liquichimica. Come si sa, le centrali a carbone sono fonti a maggiore emissione specifiche di CO2 per la produzione di energia elettrica e, quindi, nuove costruzioni contribuirebbero in maniera rilevante allo sforamento del target nazionale di Kyoto ma anche ad un mancato adeguamento agli impegni che l’Unione europea ha assunto per il 2020 con l’approvazione del pacchetto “energia e clima”. Infatti, se dovessero entrare in funzione tutti i progetti avviati e ormai conclusi (Civitavecchia), quelli autorizzati a tutt’oggi (Fiumesanto, Vado Ligure e Porto Tolle) o quelli ipotizzati (Saline Joniche e Rossano Calabro), a regime si produrrebbero in più 39 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, mentre l’Italia dovrebbe ridurre le sue emissioni di gas serra di 60 milioni di tonnellate entro il 2020. Invece, nei giorni scorsi la Commissione di Valutazione impatto ambientale ha dato parere positivo al progetto. Quel territorio è uno dei pezzi più belli della costa reggina calabrese e dovrebbe poter diventare simbolo positivo di uno sviluppo rispettoso della storia e del paesaggio. Contro la costruzione si sono già espressi gli Enti locali e la Regione. Pur se la SEI ha proposto alcune ipotesi di “compensazione territoriale”, i rischi della centrale rimarrebbero alti. Quali iniziative intende prendere il governo? Angela Napoli deputata di Fli


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StaDi & DintOrni

giovedì 7 ottobre 2010

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La nona giornata di Serie A

Senza Milito, che Inter sarà a Genova? Stasera avremo addirittura “l’anticipo dell’anticipo” di

GiusEPPE MARiCondA

Da posticipo del posticipo all’anticipo dell’anticipo: più che un campionato di calcio sembra una scioglilingua. Ma è così: dopo Napoli Milan spostato a lunedì sera (dal sabato previsto) per gli impegni dei partenopei con il Liverpool, arriva Genoa Inter anticipato al venerdì perché i nerazzurri saranno in campo martedì con il Tottenham. Poi al sabato anticipano Roma e Milan, impegnate nella Champion’s di mercoledì. Insomma un moltiplicarsi all’infinito delle liti in famiglia per le mancate uscite serali o per la gestione del telecomando. Ma tant’è. E da questo dobbiamo partire per dare uno sguardo a quello che una volta era solo il week - end calcistico. A Marassi non tornerà Diego Milito, un’assenza pesante per gli interisti, come pesante è stata l’assenza del suo nome dalla lista dei candidati al Pallone d’oro. I gol del “principe” avevano consentito alla squadra di Mourinho di dominare in Italia ed in Europa. Certo è vero quest’anno Milito sembra avere le polveri bagnate, ma il prestigioso trofeo di France Football si assegna su quello che è stato fatto, non su quello che deve accadere. Quindi… cancellare Milito dalla lista dei possibili vincitori è stato un errore. Anche clamoroso, chiunque lo abbia commesso. L’interrogativo ora è: che Inter sarà senza Milito contro un Genoa che ha diversi problemi fisici per i suoi migliori giocatori? Faticherà ancora a trovare la via del gol ( lo scorso anno ne realizzò ben 5) o l’attenzione dei calciatori nerazzurri sarà rivolta alla insidiosa trasferta di Londra? Ricordiamo che nella partta di andata gli interisti vincevano 4 a zero quando hanno dovuto subire il ciclone Gareth Bale, tre gol e meno male che gioca terzino… Dal venerdì al sabato pomeriggio, a

Roma Lecce. Sono ammessi gli scongiuri: l’unica vittoria dei s a l e n t i n i all’Olimpico è datata 1985-86 e costò lo scudetto alla Roma. Alla Roma di Dino Viola e Sven Goran Erikson, che aveva rimontato otto punti alla Juventus, quando le vittorie ne assegnavano solo due. Altri tempi, altre epoche, altri giocatori, altre situazioni. Ma a volte i fantasmi tornano. E tornano in un momento che non sembra esaltante per Ranieri e i suoi. Qualche infortunio, qualche dichiarazione di troppo, insomma un clima non ideale. Ma i ricordi malefici sono fatti per essere esorcizzati, o no? Ad esorcismi pensa anche Gigi Del Neri : la sua Juventus è costretta ad affrontare il Milan senza il suo giocatore più in forma:Milos Krasic, appiedato dal giudice sportivo per la simulazione in occasione del rigore ottenuto a Bologna. La memoria è corsa immediatamente a qualche anno fa ( 8 maggio 2005) ultimo successo juventino in casa milanista. Anche per quella partita fu appiedato dalla prova televisiva il giocatore più in forma, era Ibrahimovic, che allora vestiva la casacca bianconera. E stando ai nomi dei calciatori arruolabili per la partita quella del ricordo può essere l’unica chance cui appellarsi. Se è vero che al Milan mancherà ancora Ronaldinho (ma chi ha detto che è un male…?) autore di una doppietta nella partita della scorsa stagione, il

tecnico juventino deve fare i conti con una rosa decimata anche dagli infortuni. A proposito: è mai possibile che non ci si interroghi sulle cause di tanti e ripetuti infortuni dei giocatori juventini lo scorso anno e ora? Qualcuno a mezza voce sussurrò che era colpa dell’inverno e del terreno del campo di allenamento. Bene l’inverno non è ancora arrivato e perché non si trova un altro luogo dove allenare i calciatori? Se c’è ancora un’altra ragione la scoprano gli addetti ai lavoro, ma in fretta. Rosa decimata, ma fiducia ritrovata. E se le seconde linee si travestissero da prime? Aspettiamo domenica sera. Intanto l’attenzione extra campo è rivolta alla richiesta di revoca della revoca ( siamo sempre nel campo degli scioglilingua) dei due scudetti assegnati all’Inter e revocati alla Juve. Dalle udienze di “calciopoli” davanti ai giudici di Napoli il giovane Andrea Agnelli ha maturato convinzioni e speranze che potrebbero portare a conclusioni diverse da quelle prese dalla giustizia sportiva. Quindi decadrebbe il castello di accuse nei confronti della società. E’, forse, ancora presto per parlarne –visto che manca ancora una sentenza- ma far circolare la voce può giovare a rivitalizzare quella “passione juventina” che sembra essersi affievolita in questi ultimi, tormentati anni della società e della sua dirigenza,Bisogna aspettare, anche

se non sarebbe la prima volta che la giustizia ordinaria decide in maniera diversa da quella sportiva. Ricordate il primo scandalo del calcio scommesse, anni 80? Assoluzione dai reati penali: pesanti condanne, fino a tre anni di squalifica, per quelli sportivi. Comunque un’altra grana sul tavolo della Federazione, già chiamata a fare da arbitro nel duro confronto tra associazione calciatori e Lega, diretta da un manager, ex Confindustra, quale Maurizio Beretta. Esperto di ben altre trattative sembra un tantino a disagio in questa vertenza: il pallone può diventare un oggetto scivoloso non solo sul campo bagnato. Si riuscirà a scongiurare lo sciopero? Difficile prevedere come si concluderà la riunione convocata dalla Federcalcio per il due novembre, che –per i superstiziosi, ma solo per loro- non sembra un giorno opportuno per “rivitalizzare” qualcosa o qualcuno. Ma quel giorno saremo già alle prese con la Champion’s e si sa il calcio giocato cambia gli scenari, anche per i più pessimisti. Bisognerebbe ricordare sempre che –nonostante muova grandi interessi e miliardi di euro- il calcio è ancora un gioco. Ed è un gioco cui partecipano anche le squadre più modeste sulla carta: il Catania, che vedrà nel posticipo domenicale- il ritorno di Mihajlovic sulla panchina ma avversaria; il Palermo, alla Favorita ( all’ora di pranzo) ancora un allenatore (Delio Rossi) contro il suo passato ( la Lazio capolista); il Brescia che ospita il Napoli dell’ex Hamsik e le altre che arricchiscono il pomeriggio domenicale.


to n ME E Pl P su

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CINEguida

Film in programmazione Adele e l’enigma del Faraone

Regia: luc Besson con louise Bourgoin, Mathieu Amalric, Gilles lellouche, Jean-Paul Rouve 1912. Adèle Blanc-Sec, giovane e intrepida giornalista, è pronta a tutto pur di raggiungere i suoi scopi, compreso sbarcare in Egitto e ritrovarsi alle prese con mummie di tuti i generi. Nello stesso momento a Parigi, scoppia il panico! Un uovo di pterodattilo vecchio di 136 milioni di anni si è appena schiuso su di uno scaffale del Giardino delle Piante, e l'uccello che ne è uscito sta semindando il panico nei cieli della capitale francese... .

Ad occhi chiusi documentario sul tango l progetto si propone di esplorare, attraverso una dettagliata documentazione ed analisi, i risvolti sociali, psicologici ed esistenziali che il ballo del tango ha nella nostra società, ponendo l'accento sull'esperienza dei diretti protagonisti grazie alle storie e alle testimonianze dei tangueri e delle tanguere, di chi cioè vive questo ballo come una componente essenziale della propria vita, a cui si affiancheranno le analisi di importanti studiosi della contemporaneità (antropologi, psicologi, sociologi..),Seguiremo così Rossana, giovane artista italiana che grazie al tango riscatta la sua femminilità, subendo una reale metamorfosi dello spirito. Incontreremo Nicola, Pietro e Simonetta, che a passi di

tango riescono a tenere lontane le loro malattie fisiche e dell'anima. L'intreccio narrativo sarà costellato e impreziosito da voci evolti di numerosi protagonisti: conosceremo i più importanti ballerini argentini in circolazione (Sebastian Arce Mariana Montes Cicho Fruomboli etc...), maestri di tango, studiosi e ricercatori.

(l')Amore buio Regia: Antonio Capuano con irene de Angelis, Gabriele Agrio, luisa Ranieri, Corso salani, valeria Golino, Anna Ammirati, Fabrizio Gifuni Alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini, approfittano di Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, Ciro 16 anni, la mattina dopo va a denunciare sé e gli altri. Vengono condannati a due anni di reclusione. Quei due mondi, così opposti e diversi, finiranno coll’attrarsi, incontrarsi, fondersi. Irene e Ciro, da lontano (l’uno dal carcere di Nisida, e l’altra dalla casa meravigliosa dove vive con la famiglia in una delle zone belle della città), quasi senza accorgersene, lentamente cominceranno un irresistibile avvicinamento.

Benvenuti al sud Regia: luca Miniero con Claudio Bisio, Alessandro siani, Angela Finocchiaro, valentina lodovini, nando Paone, Giacomo Rizzo Remake della commedia francese, record di incassi, scritta, diretta ed interpretata da

toni servillo e Mi Yang in una scena del film “Gorbaciof” in programmazione con successo da una settimana nelle sale cinematografiche Dany Boon (al quale il film riserva un piccolo omaggio con una fugace apparizione), "Bienvenue chez le ch'tis" (in Italia uscita con il titolo di "Giù al Nord"). Il film sceneggiato da Massimo Gaudioso (coautore di "Gomorra") e diretto dal regista di "Incantesimo napoletano" sembra funzionare. Divertente, a tratti esilarante, soprattutto nella prima parte, quella che descrive la calata verso il Meridione da parte del brianzolo funzionario (Bisio) delle Poste Italiane. Con una certa abilità e sapienza la pellicola gioca su luoghi comuni e stereotipi sociali tra Nord e Sud che in questi ultimi anni una certa politica (quella leghista) ha alimentato. Ben dosato,

molto attento a non valicare alcuni confini (forse il regista avrebbe potuto osare di più, visto il contesto), lontano dal trash dei vari cinepanettoni, il film mette in luce vizi e virtù degli italiani. Perplessità su un finale scontato e buonista. Buon cast di attori protagonisti che però appaiano meno credibili dei colleghi (di rango) con ruoli da caratterista.

Buried - sepolto Regia: Rodrigo Cortés con Ryan Reynolds Regia: Rodrigo Cortés con Ryan Reynolds Girato in 17 giorni con un

continua nelle pagine successive


CineguiDa

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MiniCRitiChE dEi FilM in PRoGRAMMAzionE nEllE sAlE budget di circa due milioni di euro, acclamato all'ultimo Sundance Festival, unico protagonista il bel Ryan (marito di Scarlett Johansson), il thriller claustrofobico del regista spagnolo non convince. Interamente ambientato all'interno una bara di legno, tre metri sotto la sabbia in una misteriosa località irachena, a disposizione solo 90 minuti di ossigeno ed un cellulare per mettersi in contatto con l'esterno. Il contractor Paul Conroy è davvero nei guai. I talebani per liberarlo vogliono molto denaro. Tutto qua. Novantaquattro minuti di suspance, a volte stucchevole e prestuosa, con finale prevedibile, che non spiega la lungaggine di un film che potrebbe benissimo essere ridimensionato ad un mediometraggio o addirittura un cortometraggio. Alcuni eccessi (visto il contesto già drammatico) potevano anche essere evitati, come quando un serpente a sonagli attraversa, sotto i vestiti, l'intero corpo del protagonista fino a rientrare nel buco dal quale era uscito. L'escamotage della guerra in Iraq è solo un espediente per nobilitare l'intera operazione. Hitchcock è assai lontano.

Cattivissimo me Regia: Pierre Coffin, Chris Renaud, sergio Pablos Delizioso cartone animato in 3D, blockbuster Usa della scorsa estate, nel quale per la prima volta troviamo in veste di doppiatore il nostro Max Giusti, per nulla intimidito a dar voce ad un personaggio in America affidato al grande Steve Carrell. Il cattivissimo (ma poi si scopre non esserlo veramente fino in fondo) è un certo signor Gru, scienziato senza scrupoli che vive in un casa nera con un desolato prato sul davanti. Gru adora ogni genere di misfatto, è veramente malvagio e sta progettando un colpo davvero eccezionale, rapire la luna. E come è prassi, dietro ogni

grande cattivo c'è sempre una mamma...criticona. Tutto questo fino a quando non si imbatte in tre piccole orfanelle che gli daranno filo da torcere, cercando in tutti i modi di farsi adottare.

Fair game Regia: doug liman con naomi Watts, sean Penn, sam shepard Interessante ma un po' noioso. L'intento è quello di confezionare un atto di denuncia politica, ma riesce solo in parte. Uno sguardo nei corridoi del potere attraverso l'autobiografia di una agente segreto della Cia, Valerie Plame, che scopre contrariamente a ciò che vuole credere il governo degli Stati Uniti, che in Iraq non ci sono armi di distruzione di massa. Il marito ambasciatore in pensione di Valerie viene inviato in Africa per indagare su alcuni voci che vorrebbero una possibile vendita di uranio arricchito all'Iraq. Non trovando alcuna traccia di tutto questo, Joe (interpretato da un Penn sottotono) scrive un articolo sul New York Times con le sue conclusione, scatenando una bufera. Per tutta risposta la Casa Bianca rivela la copertura della propria agente segreta, creando seri problemi alla coppia.

Figli delle stelle Regia: lucio Pellegrini con Pierfrancesco Favino, Fabio volo, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Paolo sassanelli, Giorgio tirabassi. Surreale, a tratti grottesco, divertente, il film è un omaggio più o meno esplicito a Mario Monicelli. Detto questo, la banda di sfigati sul modello dei "Soliti ignoti" che vuole rapire il ministro "paraculo" (un riuscitissimo cameo dell'ex portavoce di D'Alema, Fabrizio Rondolino) ed invece sequestra il sottosegretario perbene, può apparire una storia nostalgica, vintage, in

realtà parla molto di noi. Esilarante e sorprendente interpretazione di Favino: accento umbro ed addosso un monclaire arancione anni '80 davvero indimenticabile. Certo, non è Monicelli (al film manca del tutto la proverbiale causticità del regista toscano), tuttavia la pellicola di Pellegrini rappresenta una novità in un panorama cinematografico italiano a volte decisamente piatto in termini di contenuti ed argomenti.

Fratelli in erba Regia: tim Blake nelson con Edward norton, Melanie lynskey, susan sarandon, Keri Russell, Maggie siff Quando Bill Kincaid riceve la notizia dell'assassinio del suo gemello Brady, morto in un affare di droga andato male, lascia il suo posto di professore di Filosofia Classica alla Brown University e torna al suo paese nativo, nel rurale Oklahoma. Al suo arrivo si rende conto che i racconti sulla morte di suo fratello sono "alquanto esagerati" e presto si trova coinvolto in uno dei complotti di Brady.

Gorbaciof Regia: stefano incerti con toni servillo, Mi Yang, Geppy Gleijeses, nello Mascia, Marino Pacileo, detto Gorbaciòf a causa di una vistosa voglia sulla fronte, è il contabile del carcere di Poggioreale a Napoli. Pacileo, schivo e silenzioso, ha una sola passione: il gioco d'azzardo. Quando scopre che il padre di Lila, la giovane cinese di cui è innamorato, non può coprire un debito contratto al tavolo da gioco, Pacileo sottrae i soldi dalla cassa del carcere e li dà alla ragazza. Dal quel momento, tra partite sbagliate, riscossione di tangenti e rapine, inizia una spirale discendente dalla quale non riuscirà più ad uscire.

il ragazzo che abitava in fondo al mare Regia: Mario santocchio con daniele Ferrari, tiziana Cristina Giacomo, de Gervasio Cappelli, Celentano Nell'autunno 2009 vengono spedite tre cassette presso l'abitazione della giovane T. Nicole giornalista Osservando le immagini, si accorge del grosso scoop che ne potrebbe trarre, si tratta di un videodiario degli ultimi giorni di vita di un ragazzo. La giornalista riesce a farsi produrre un documentario dalla redazione, che dirigerà lei stessa. Maiori e Amalfi sono le location dove si sviluppano le ricerche, cercando di ricostruire la dinamica delle azioni svolte dal ragazzo dalla identità sconosciuta. Il videodiario si concentra su una fanciulla che ogni pomeriggio si reca Sul porto, dove viene flmata a sua Insaputa. Sara proprio lei a recarsi presso l'hotel dove alloggia la troupe per raccontare i dettagli della storia tra i quali lo scambio di lettere che avveniva tra i due sul porto, l'unico mezzo di comunicazione che avevano...

inception Regia: Christopher nolan con leonardo di Caprio, Marion Cotillard, Ellen Murphy, Cillian Page, Michael Caine, Complesso, di difficile fruizione, tutto improntato sul continuo gioco tra realtà e finzione, conscio e subconscio, che neanche il finale riesce a svelare, Nolan mette in campo uno dei suoi film più ambiziosi. Un labirinto, non solo metaforico, dove lo spettatore rischia più volte di perdersi nel tentativo di capire cosa realmente stia accadendo. Sforzo del tutto inutile, probabilmente è sufficiente

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MiniCRitiChE dEi FilM in PRoGRAMMAzionE nEllE sAlE lasciarsi trasportare dagli eventi che si susseguono incalzanti, confusi e non porsi troppe domande. Forse la forza del film è proprio qui, nel non delineare completamente il contesto in cui opera? Oppure è semplicemente una trovata furbetta? Presto ne verrà tratto anche un videogioco. A metà tra "Matrix" e "Shutter Island" di Scorsese, le incursioni di Dom Cobb (un ottimo Leonardo Di Caprio) nei meandri della mente umana ha già conquistato mezzo mondo. Ne esce fuori una sorta di thriller dove però non c'è colpevole.Caprio) è un abilissimo ladro, il migliore al mondo quando di tratta della pericolosa arte dell'estrazione: ovvero il furto di preziosi segreti dal profondo del subconscio mentre si sogna, quando la mente è al massimo della sua vulnerabilità.

la pecora nera Regia: Ascanio Celestini con Giorgio tirabassi, luisa de santis, Barbara valmorin, Maya sans "Il manicomio è un condominio di santi. So' santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo". Così ci racconta Nicola i suoi trentacinque anni di "manicomio elettrico", e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni. Nicola è nato negli anni sessanta, "i favolosi anni sessanta", e il mondo che lui vede dentro l'istituto non è poi così diverso da quello che sta correndo là fuori – un mondo sempre più vorace, dove l'unica cosa che sembra non potersi consumare è la paura.

la vendetta di Kid Regia: Brad Peyton con Chris o'donnell, Jack McBrayer, Carlos Alazraqui, Paul Rodriguez, Alec Baldwin Continua il racconto della battaglia tra cani e gatti per il controllo della Terra. Gli amici a quattro zampe saranno impegnati a fronteggiare il ritorno di Kitty Galore intenta a progettare la sua vendetta e la conquista del mondo.

l’estate d’inverno Regia: davide sibaldi con Fausto Cabra, Pia lanciotti E' notte fonda in una lussuosa camera di un motel di Copenaghen. Christian, un ragazzo diciannovenne, ha appena avuto un rapporto sessuale con Lulù, una prostituta di trentotto anni. Quando la donna si sta preparando per andarsene lui la ferma e le chiede di rimanere ancora un'ora con lui. Solo un'ora per parlare. Dopo qualche incertezza i due cominciano a raccontarsi e presto i loro demoni prendono una sembianza: disperazione e abbandono hanno mangiato le loro vite. La donna è in fuga da un passato segnato da violenza e distruzione mentre Christian è alla ricerca della madre. Due punti di vista a confronto...

Mangia prega ama Regia:: Ryan Murphy con Julia Roberts, James Franco, Billy Crudup, Javier Bardem, Richard Jenkins, viola davis, luca Argentero, Arlene tur, tuva novotny, stephanie danielson, James schram Liz Gilbert (Julia Roberts) ha tutto ciò che una donna moderna può sognare – un marito, una casa e una carriera di successo – ma come tante altre donne, è insoddisfatta, confusa ed è alla ricerca di cosa effettivamente desidera dalla vita. Appena

divorziata, trovandosi ad un bivio, Liz decide di allontanarsi dal suo mondo rischiando tutto e, per dare un cambiamento radicale alla sua vita, intraprende un viaggio intorno al mondo, un percorso per ritrovare se stessa. Nel suo viaggio in Italia riscopre il piacere di mangiare; in India arricchisce la sua spiritualità e, inaspettatamente, a Bali ritrova il suo equilibrio interiore grazie al vero amore.

Maschi contro femmine Regia: Fausto Brizzi con Paola Cortellesi, Fabio de luigi, sarah Felberbaum, Chiara Francini, lucia ocone, Francesco Pannofino, Alessandro Preziosi, Paolo Ruffini, Carla signoris, nicolas vaporidis, Giorgia Wurth, Claudio Bisio, nancy Brilli, Giuseppe Cederna, luciana littizzetto, Emilio solfrizzi E’ una commedia che ruota intorno al tema del conflitto tra uomini e donne. Walter (Fabio De Luigi) e Monica (Lucia Ocone) sono una giovane coppia alle prese con il primo figlio. Come molti nella loro situazione, hanno completamente sospeso le loro interazioni sessuali. Chiara (Paola Cortellesi) e Diego (Alessandro Preziosi) sono due vicini di casa. Sono come il giorno e la notte. Marta (Chiara Francini) e Andrea (Nicolas Vaporidis) sono due migliori amici che condividono uno sgangherato appartamento. Marta è lesbica, Andrea è etero, entrambi sono appena stati lasciati sotto lo sguardo divertito del terzo inquilino. Nelle rocambolesche avventure quotidiane dei nostri protagonisti incontriamo gli amici di sempre Marcello (Claudio Bisio) un chirurgo plastico, Piero (Emilio Solfrizzi) un benzinaio divertente e un po' volgare e Anna (Luciana Littizzetto).

Mordimi REGiA: Jason Friedberg, Aaron seltzer con Jenn Proske, Matt lanter, Chris Riggi, Parodia della saga di Twilight, Mordimi èuna commedia sulla rabbia adolescenziale e i film romantici dei nostri tempi. Becca, un'adolescente ansiosa che non è una vampira, è incerta tra due ragazzi. Prima di poter scegliere, deve superare gli ostacoli creati dal padre ultraprotettivo, che la imbarazza trattandola come una bambina. Nel frattempo, anche gli amici di Becca vivono i loro problemi sentimentali. Tutti questi legami romantici arrivano a una conclusione esilarante durante il ballo scolastico.

niente paura Regia: Piergiorgio Gay con luciano ligabue, musiche di luciano ligabue Niente paura è un film sull’identità nazionale nell'epoca delle "passioni spente", nell’epoca della crisi radicale della politica, in senso lato. Il film racconta - in modo non ideologico, ma attraverso le storie personali di uomini e donne comuni, di persone conosciute e dello stesso Ligabue - colonna sonora del film e "narratore per eccellenza" - come siamo e come eravamo, in realtà da dove veniamo (fine anni Settanta, primi anni Ottanta, quando si opera una svolta sia nelle istituzioni che nel costume) e quale Paese siamo diventati oggi.

Passione - una avventura musicale Regia: John turturro documentario sulla canzone napoletana A metà tra documentario e

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MiniCRitiChE dEi FilM in PRoGRAMMAzionE nEllE sAlE fiction, l'italo-americano John Turturro svela l'amore profondo per Napoli e gli rende omaggio con una carrellata di artisti. Canzoni e cantanti, musicisti e poeti, personaggi leggendari e di oggi. Un approfondito lavoro di ricerca sul campo, che riesce ad intrattenere con garbo e divertimento. Emozionante viaggio nelle sonorità partenopee, completamente privo dell'immancabile retorica e dei soliti luoghi comuni, attraverso i quartieri più popolari e storici della città. Protagonisti artisti del calibro di Enzo Avitabile, Pino Daniele, Eugenio Bennato, uno strepitoso duetto tra Massimo Ranieri e Lina Sastri, la potente voce di Raiz leader degli Almamegretta, Peppe Servillo ed gli Avion Travel, un magnifico Peppe Barra in una versione della "Tammurriata nera", il sax di James Senese, un esilarante Fiorello alle prese con "Caravan Petrol", celebre successo di Carosone.

sharm el sheikhun’estate indimenticabile Regia: ugo Fabrizio Giordani con Enrico Brignano, Giorgio Panariello, laura torrisi, Cecilia dazzi, Michela Quattrociocche, Elena Russo, Maurizio Casagrande, Walter santillo, daniele la leggia, Fioretta Mari, ludovica Bizzaglia, hassan shapi, sergio Muniz Titolo esplicativo per non lasciare spazio a dubbi, location spettacolare, uno degli hotel a cinque stelle più famosi della celebre meta turistica, un cast di attori capace di soddisfare qualsiasi palato, da Nord a Sud. La formula è quella del cinepanettone anche se costruito con un tocco di maggiore eleganza, a parte la scena alla Tinto Brass con un'inquadratura po' troppo insistente sul lato b di una

prostituta russa che tenta di sedurre Brignano. Equivoci, malintesi, bugie, sentimenti ed una incursione sul sociale che non guasta mai, il film scorre via senza problemi. Sempre esilaranti e riuscite le gag del comico romano (pochi attori italiani sono capaci di sfoderare i suoi tempi comici) che in coppia con Casagrande sembra funzionare. Panariello, per quanto si sforzi, non riesce proprio ad essere cattivo.

(La)solitudine dei numeri primi Regia: saverio Costanzo con Alba Rohrwacher, luca Marinelli, Martina Albano, Arianna nastro, tommaso neri, vittorio lomartire, Aurora Ruffino, isabella Rossellini, Maurizio donadoni, Roberto sbaratto, Giorgia senesi, Filippo timi 1984, 1991, 1998, 2007. Lungo questi anni le vite di Mattia e Alice scorrono parallele senza mai riuscire a congiungersi. Due infanzie difficili, compromesse da un avvenimento terribile che segnerà le fragili esistenze dei protagonisti fino alla maturità. Tra gli amici, in famiglia, sul lavoro, Mattia e Alice, portano dentro e fuori di loro i segni del passato. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli ad un isolamento inevitabile ma consapevole. L'idea del film nasce dal libro La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, vincitore del premio Strega 2008.

somewhere Regia: sofia Coppola con stephen dorff, Elle Fanning, Chris Pontius, Michelle Monaghan, laura Ramsey, Robert schwartzman, Giorgia surina Johnny vive a Hollywood nel leggendario hotel Chateau

Marmont. Se ne va in giro sulla sua Ferrari e casa sua è un flusso continuo di ragazze e pasticche. Totalmente a proprio agio in questa situazione di torpore, Johnny vive senza preoccupazioni. Fino a quando giunge inaspettatamente allo Chateau la figlia undicenne, Cleo (Elle Fanning), nata dal suo matrimonio fallito. Il loro incontro spinge Johnny a riflessioni esistenziali, sulla sua posizione nel mondo e ad affrontare la questione che tutti dobbiamo affrontare: quale percorso scegliere nella nostra vita?

te al suo contatto Larry (Bruce Altman) che il suo prossimo incarico sarà il suo ultimo. Jack si ritira nella campagna italiana, dove si nasconde in un piccolo paesino sperduto e gode la lontananza dalla morte. Il suo compito, come assegnatoli da una donna belga, Mathilde, è nella costruzione di un'arma super letale. Sorprendendo se stesso, Jack si rivolge al prete locale Padre Benedetto e inizia una relazione amorosa con Clara. Nell'uscire dalla solitudine ed oscurità Jack però sta provocando la sorte.

step-up 3 d

the town

REGiA: Jon Chu con harry shum Jr., Adam G. sevani, Kylie Goldstein Luke è un ballerino di strada orfano, impegnato nel disperato tentativo di non essere sfrattato dalla sua unica casa: un vecchio magazzino decadente che è invece il paradiso di tanti ballerini di strada provenienti da tutto il mondo. Per farlo lui e la sua crew dovranno vincere la World Jam Competition dove i migliori ballerini di strada del mondo si ritrovano faccia a faccia per decretare chi sia il più forte. Sulla strada per la vittoria incontrerà Natalie, una ballerina fantastica ma decisamente misteriosa....

Regia: Ben Affleck con Ben Affleck, Rebecca hall, Chris Cooper La storia racconta di un rapinatore di banche, interpretato da Ben Affleck, che si invaghisce della cassiera di una banca (Rebecca Hall) che ha svaligiato, senza sapere che in realtà questa è anche l'esca che un agente dell'FBI ha gettato al ladro per catturarlo.

the American Regia: Anton Corbijn con George Clooney, Bruce Altman, violante Placido, thekla Reuten, Paolo Bonacelli, Filippo timi, irina Björklund, samuli vauramo, Björn Granath Solo ed unico tra gli assassini, Jack (interpretato da Clooney) è un esperto artigiano. Quando un lavoro in Svezia finisce in maniera più cruente di come se lo sarebbe aspettato, questo Americano all'estero promet-

una sconfinata giovinezza Regia: Pupi Avati con Fabrizio Bentivoglio, Francesca neri, serena Grandi, Gianni Cavina, lino Capolicchio, Manuela Morabito, Erika Blanc, vincenzo Crocitti Lino Settembre e sua moglie Chicca conducono una vita coniugale serena e senzaserie difficoltà. Sono entrambi soddisfatti delle loro professioni, lui prima firma alla redazione sportiva del Messaggero e lei docente di Filologia Medievale alla Gregoriana. L'unico vero dispiacere che ha accompagnato i venticinque anni di matrimonio è la mancanza di figli. Una mancanza che non ha compromesso la loro

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unione ma l'ha al contrario rinsaldata. L'oggi però, in modo totalmente inatteso, presenta loro una grossa preoccupazione: Lino da qualche tempo accusa problemi di memoria che mano a mano si accentuano andando a compromettere in modo sempre più evidente il quotidiano svolgersi delle sue attività sia nell'ambito professionale che familiare. Dapprima sia lui che Chicca decidono di riderci sopra ma il disturbo si manifesta sempre più fino a quando, dopo attenti e approfonditi esami, un neurologo diagnostica una patologia degenerativa delle cellule cerebrali. Inizia così una toccante storia d'amore fra un uomo che si allontana sempre più dal presente, con la mente trascinata in infiniti altrovi, e la sua donna che, rifiutando qualsiasi ipotesi di abbandono e qualsiasi ausilio che la escluda, decide di stargli accanto nel processo "regressivo"

un weekend da bamboccioni Regia: dennis dugan con Adam sandler, Kevin James, Rob schneider Trent'anni dopo il diploma, cinque amici, vecchi compagni di squadra, si riuniscono per onorare la scomparsa del-

l'allenatore di basket d'infanzia. Con mogli e figli, trascorrono insieme il weekend del 4 luglio nella casa sul lago dove anni prima avevano festeggiato la vittoria della squadra. Ricreando atmosfere del passato, scoprono che crescere non significa necessariamente diventare adulti.

20 sigarette Regia: Aureliano Amadei con Carolina Crescentini, vinicio Marchioni, Giorgio Colangeli, Massimo Popolizio, Gisella Burinato, Antonio Gerardi, duccio Camerini, luciano virgilio, Alberto Basaluzzo, orsetta de Rossi, Edoardo Pesce Novembre 2003: Aureliano, 28enne, precario nel lavoro e negli affetti, riceve all'improvviso l'offerta di partire per lavorare come aiuto regista alla preparazione di un film che si svolge in Iraq, al seguito della "missione di pace" dei militari italiani, con il regista Stefano Rolla. Aureliano non fa in tempo a finire un pacchetto di sigarette che si ritrova protagonista della tragedia dell'attentato alla caserma di Nassirya del 12 Novembre 2003. E' l'unico "civile" sopravvissuto di una strage che ha ucciso ben 19 italiani...

Wall street - il denaro non dorme mai Regia: oliver stone con Michael douglas, shia laBeouf, Carey Mulligan "Non è un sequel ma la giusta conclusione". Ha ragione Oliver Stone, il secondo capitolo del suo fortunato film ha la stessa struttura portante ma è una storia del tutto diversa dalla precedente. Anche Gordon Gekko ad un certo punto esclama: "Questo è l'impero del male, io ero un dilettante". In effetti molto intorno a lui è cambiato e Stone fornisce un quadro più che esauriente di quanto sta accadendo nel mondo della finanza e dell'economia. La pellicola è scritta, girata ed interpretata magnificamente, per cogliere fino in fondo il significato dei dialoghi (sferzanti e caustici), occorrerebbe portarsi dietro la sceneggiatura scritta. La scena più rappresentativa: i banchieri riuniti intorno ad un tavolo, nel disperato tentativo di salvare i loro istituti di credito dal fallimento, decidono di ricorrere alle sovvenzioni statali, ammettendo la sconfitta: "Statalismo e socialismo, è quello contro cui abbiamo sempre combattuto".

A sinistra una scena di “lo zio Boonmee“ A destra: Michael douglas in “Wall street”

(Lo) zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti Regia: Apichatpong Weerasethakul con thanapat saisaymar, Jenjira Pongpas, Affetto da una grave disfunzione renale, zio Boonmee ha scelto di passare i suoi ultimi giorni in una casa di campagna, circondato dalle persone che ama. Lì, gli appare il fantasma della moglie morta anni prima, che inizia a prendersi cura di lui. E il figlio da tempo perduto fa il suo ritorno a casa in una forma non umana. Riflettendo sulle ragioni della sua malattia, Boonmee attarversa la giungla con tutta la famiglia, diretto verso una misteriosa grotta in cima a una collina: il luogo dove è nato per la prima volta...

Con la collaborazione di luCiAnA vECChioli


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