aq2giugno2010

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Anno II - n.107bis - Martedì 1 giugno 2010

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Ora di punta dI

NuCCIo Fava

quotidiano

aGGIoRNaTo MERCoLEdI’ 2 GIuGNo

A Ballarò. Irruzione di Berlusconi contro Giannini

Il “Signor 62%”

Il richiamo di Napolitano all’unità Telefona, ingiuria e mette giù: voleva smentire una eritano attenzioMne le parole del sua celebre frase sul diritto in Italia a evadere le tasse Capo dello Stato per la festa della Repubblica. Il richiamo alla ricorrenza del 150° dell’unità è tutt’altro che rituale . Richiede riflessione comune sulle diverse fasi di un processo complesso e tuttavia fecondo, nonostante le lacerazioni e le fratture che hanno caratterizzato la formazione dello stato unitario con problemi e difficoltà nuove da affrontare. erve perciò spirito di convergenza e di responsabilità comune, fermi i differenti ruoli nelle istituzioni e nella società, sempre però nella prospettiva e nello spirito di un interesse generale da ricercare e perseguire. Contano l’equa ripartizione dei sacrifici e la irrinunciabile tutela, secondo giustizia, dei più deboli a partire dai giovani senza lavoro. l Mezzogiorno emerge così come questione centrale e Napolitano ricorda che non può esserci vera crescita ed efficace sviluppo per l’intero paese se il sud rimane ancora indietro, senza prospettive e con i costi tragici di una potente criminalità.

S

I

La manovra economica al centro di Ballarò, con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti come super-ospite per spiegare misure e ragioni di un decreto legge così importante. Ma sulla questione dell'evasione fiscale il giornalista di Repubblica Massimo Giannini chiama in causa il premier Silvio Berlusconi che poi irrompe a sorpresa in diretta replicando anche sui sondaggi mostrati. "Il mio gradimento è al 62% e quello del governo è vicino al 50%. Non é accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne", risponde. Il premier attacca Giannini che poco prima aveva affermato come, durante il governo Prodi,

Berlusconi in qualche modo giustificava l'evasione a fronte di una pressione fiscale troppo alta. "Non c'é mai stato da parte mia il sostegno all'evasione fiscale", ha scandito il premier sottolineando che queste "sono menzogne assolute e con questa manovra ha aggiunto - si fanno passi avanti". Il premier non lascia il tempo alle repliche. E il conduttore Giovanni Floris prende la parola: "Quello che non è accettabile in una tv di stato è che si inizi un dialogo e poi si insulti buttando giù il telefono prima che arrivi la risposta". A stretto giro di posta interviene l'Idv di Di Pietro per criticare l'intervento televisivo del presidente

I 23 scelti da Lippi per il Sudafrica Ecco la lista dei 23 giocatori dell'Italia convocati dal ct Marcello Lippi per i mondiali di Sudafrica 2010. Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus); Morgan De Sanctis (Napoli); Federico Marchetti (Cagliari) Difensori: Salvatore Bocchetti (Genoa); Leonardo Bonucci (Bari); Fabio Cannavaro (Juventus); Giorgio Chiellini (Juventus); Domenico Criscito (Genoa), Christian Maggio (Napoli), Gianluca Zambrotta (Milan) Centrocampisti: Mauro G. Camoranesi (Juventus), Daniele De Rossi (Roma), Gennaro Gattuso (Milan), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Claudio Marchisio (Juventus), Angelo Palombo (Sampdoria), Simone Pepe (Udinese), Andrea Pirlo (Milan). Attaccanti: Antonio Di Natale (Udinese), Alberto Gilardino (Fiorentina), Vincenzo Iaquinta (Juventus), Giampaolo Pazzini (Sampdoria), Fabio Quagliarella (Napoli). Commento a pag. 3

del Consiglio definendolo criminogeno. La serata era cominciata con la copertina di Maurizio Crozza che aveva salutato Tremonti come il capo del governo

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VentiquattrOre

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MetALMeCCANICI

reggIo CALABrIA

FoggIA

Boss latitante Patenti facili scovato ammanettate nel suo territorio trentasei persone

La imbavagliano per derubarla: anziana muore

Maurizio Landini è il nuovo segretario generale dei metalmeccanici della Cgil. Lo ha eletto il Comitato centrale della Fiom, riunito presso la sede della Cgil nazionale, con 124 sì, un solo no, 40 astenuti e una scheda bianca. Su 175 aventi diritto, i votanti sono stati 166. Landini, originario di Reggio Emilia, succede a Gianni Rinaldini, che dopo otto anni lascia per scadenza di mandato.

I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato Santo Gligora, 51 anni, latitante da 13 anni, ricercato per associazione a delinquere di tipo mafioso e sequestro di persona. L'uomo, ritenuto un elemento di spicco della cosca Morabito di Africo, è stato bloccato in un appartamento, a Platì. Il nome di Gligora era inserito nell'elenco dei 100 ricercati più pericolosi. Ora è a disposizione della Dna.

Trentasei persone sono state arrestate dalla polizia di Foggia con l'accusa di far parte di un'organizzazione specializzata nell'assegnazione di “patenti facili" al costo di 2mila euro. Per far superare i quiz la banda utilizzava sofisticate apparecchiature ricetrasmittenti, oppure effettuava scambi di fotografie e documenti per sostituire il candidato all'esame. Tra le persone finite in manette il direttore della Motorizzazione civile di Foggia.

Una coppia di anziani coniugi è stata aggredita e rapinata in casa da due banditi. I due sono stati malmenati e imbavagliati dai malviventi che così hanno potuto rovistavare la casa con tutta calma. Ma il bavaglio, troppo stretto, ha soffocato la donna fino a provocarne la morte. Fuggiti i ladri l'uomo è riuscito a liberarsi e a dare l'allarme. E' successo ad Ivrea, in provincia di Torino.

Tute blu, eletto Maurizio Landini segretario generale

IvreA

Una donna colpita da emorragia cerebrale ha dato alla luce Gaia LA Foto

Partorisce in stato vegetativo

Corona, donne e guai

L’intervento agli ospedali riuniti di Bergamo Miracolo della vita agli “Ospedali riuniti" di Bergamo. Una 40enne in stato vegetativo da mesi ha partorito una bimba. La donna era stata colpita da un'emorragia cerebrale a gennaio, alla sedicesima settimana di gestazione. In accordo col marito, i medici hanno deciso di non interrompere la gravidanza, tenendo sempre monitorate le condizioni della mamma e della piccola. La bimba, nata con taglio cesareo alla 33esima settimana, pesa due chili e sta bene. La paziente è ricoverata nel reparto di Neurochirurgia dei Riuniti. Con il passare dei giorni e delle settimane, la

mamma non ha dato segni di ripresa, mentre il feto si è sviluppato regolarmente. Così alla fine della scorsa settimana i medici hanno deciso di far nascere la piccola Gaia e hanno trasferito la mamma in Ostetricia e Ginecologia, dove è stata sottoposta a taglio cesareo. La bimba ora è in incubatrice, ma sta bene: “Sono situazioni che toccano le corde più intime delle nostre coscienze - ha detto il direttore generale dei Riuniti, Carlo Bonometti. Sono colpito dal dramma che sta vivendo la famiglia, ma sono contento del lavoro fatto dai miei medici”.

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione: tel: 06-86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Le donne di Fabrizio non gli fanno certo dormire sonni tranquilli. Nina Moric lo accusa di avergli rubato un milione di euro di guadagni, mentre Belen rodriguez fa flop in televisione.

L’OnOmasticO

Marcellino, Pietro, Erasmo oggi si festeggiano i Santi martiri Marcellino, sacerdote, e Pietro, esorcista, che, furono condannati a morte durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano. Domani si celebra Sant’erasmo vescovo di Formia.

accadde Oggi Festa della Repubblica Il 2 giugno 1946 con un referendum istituzionale gli italiani decidono di trasformare l'Italia da monarchia a repubblica (12.717.923 voti contro 10.719.284). Dopo questo referendum il re d'Italia Umberto II di Savoia viene esiliato


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VentiquattrOre

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StAtI UNItI

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ISLANDA

Donna polacca “in calore” Chiede il pronto intervento per spegnere i bollori

Celebre comico fonda partito e vince elezioni comunali

Una donna polacca a Londra rischia un anno di galera per aver fatto 700 chiamate a servizi di emergenza, quartier generale dell'esercito e Comune per una strana richiesta: sesso. Hanna Wozniak, 42enne proveniente da Koslazin (Polonia), è colpevole "di aver intasato la linea dei servizi d'emergenza e di aver minacciato gli operatori di andare a fuoco", riferisce la polizia inglese. La fame farebbe commettere qualsiasi reato, anche solamente fosse fame da sesso. Secondo The Sun, Hanna dopo esser stata rintracciata dalla polizia ha ammesso: “Sono Una vignetta di Altan che (disegnata in altro contesto) in disperata per mancanza di sesso”. qualche modo si addice alla vicenda della donna polacca

Non solo fa ridere ma riesce a convincere la gente anche a votarlo. La formazione politica fondata da un celebre attore comico islandese ha vinto le elezioni comunali a Reykjavik. Il “Partito Migliore" ha fatto la sua comparsa nel panorama politico locale sei mesi fa come movimento di protesta contro le istituzioni politiche tradizionali, ritenute responsabili della crisi. Agli elettori promesse palme sul lungomare e asciugamani gratis nelle piscine. La formazione di Jon Gnarr è risultata il primo partito della capitale, con il 34,7 dei voti, ottenendo sei dei 15 seggi del consiglio comunale.

gerMANIA

veroNA

Fa a pezzi il padre e poi Alla ricerca del sostituto del dimissionario Koehler lo butta tra i rifiuti Uccide il padre, lo taglia in cinque pezzi con una sega e ne getta il cadavere in un bidone della spazzatura. Il raccapricciante delitto è avvenuto in un quartiere di Verona; l'omicida, dopo alcune ore passate in Questura, ha confessato. In carcere è finito Piergiorgio Zorzi, 20 anni, accusato dell'omicidio del padre, Giorgio, 66 anni. Sono stati i condomini a chiamare la polizia per il cattivo odore che proveniva da uno dei bidoni. Sul posto sono intervenute le volanti, il dirigente della squadra mobile scaligera Giampaolo Trevisi e il suo vice Massimo Scannicchio che hanno portato il giovane in Questura dove, sottoposto ad un interrogatorio durato diverse ore, ha infine confessato davanti al pm scaligero Elvira Vitulli. Il figlio ha usato una sega per tagliare gambe e braccia staccandole dal corpo, perché il corpo intero non stava nel bidone dei rifiuti organici, nel garage di casa. Sembra che sia stato il volume troppo alto della tv durante la partita InterBayern il motivo che avrebbe fatto scatenare la sera del 22 maggio la lite, l'ennesima, tra Giorgio Zorzi e il figlio Piergiorgio e ad armare la mano di quest'ultimo contro il padre. L'uomo si sarebbe lamentato del volume troppo alto mentre Piergiorgio seguiva l'incontro di calcio per la finale di Champions League. Quindi sarebbe scattata la furia omicida.

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a tenuto tutti gli azzurri con il fiato sospeso, poi dopo cena ha tirato le somme su Camoranesi e il suo infortunio, ha riunito la squadra, ha mostrato un video del Messico e poi ha indicato i cinque 'nominati': Sirigu, Cassani, Cossu, Borriello e Rossi restano a casa, niente Mondiale. Cosi', secco, senza spiegazioni. Semmai ci sara' spazio per farlo in modo personale. Le

I vertici di Cdu-Csu e Fdp si sono riuniti ieri per discutere sul successore di Horst Koehler alla presidenza della Repubblica tedesca. Lo scrive l'agenzia Dpa, che cita fonti della coalizione di governo. Koehler, 67 anni, era stato confermato alla presidenza il 23 maggio 2009. La cancelliera Angela Merlel (Cdu) si è detta sorpresa, sottolineando il suo dispiacere per la decisione dell'esponente conservatore, che lascia dopo le critiche su un suo commento alla missione in Afghanistan. Va ricordato che Koehler aveva giustificato la presenza a Kabul con la necessità di proteggere gli interessi commerciali del Paese all’estero. La posizione del presidente era stata duramente criticata sia dall’opposizione, sia da alcuni esponenti della maggioranza guidata dalla Merkel.

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Così Lippi ha scelto la sua “rosa” ultime due poltrone in aereo per Johannesburg se le sono aggiudicate Bocchetti e soprattutto Quagliarella, quello che da giorni diceva ''ho pronto il costume per andare al mare''. La maglia numero 10 se la prende Toto' Di Natale, capocannoniere del campionato e di sicuro il giocatore piu' tecni-

co tra i 23 che l'Italia portera' al Mondiale. L'Italia che difende il titolo ha nove campioni del mondo, sei giovanissimi (cinque gli under 24). Un vero e proprio mix. Marcello Lippi ha atteso fino all'ultimo per consegnare alla Fifa la lista definitiva per Sudafrica 2010. In sospeso e' rimasto anche lo

sponsor tecnico, che avrebbe preferito saper qualcosa prima per poter stampare le maglie. Ma il ct non intendeva derogare alla sua ferrea regola: la riserva non si scioglie finche' e' possibile, perche' un guaio dell'ultima ora puo' sempre capitare, aveva detto. E la sorte sembrava dargli ragione, nell'ultimo allenamento prima della riunione tecnica prevista per il dopocena. Francesco grant (Ansa)


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Gli arrestati espulsi da Israele Attesa per il rilascio degli italiani. Ancora incerta la dinamica dell’accaduto. Le due versioni non combaciano E’ finito in un bagno di sangue l’assalto israeliano alla flottiglia di pacifisti con aiuti umanitari che si stava recando nella Striscia di Gaza. L’obiettivo dichiarato delle sette navi era quello di dare direttamente gli aiuti ai palestinesi forzando il blocco. Intenzione che Israele ha percepito come un oltraggio alla sua sovranità e per questo ha attaccato le navi ancora in acque internazionali. Poi si è giustificata dicendo che i pacifisti avevano delle armi. Secondo l'emittente Al Jazeera, sei vittime sono di nazionalità turca, per Al Arabiya i turchi sono nove, mentre gli altri attivisti uccisi sono di origini arabe. Vi sarebbero anche 26 feriti, di cui uno grave, mentre l'esercito israeliano parla di quattro soldati feriti. La Farnesina conferma la presenza di italiani a bordo ma esclude che ve ne siano tra le vittime. In un primo tempo si era parlato di 19 vittime, ma il numero totale resta comunque incerto. Teatro dell'accaduto una nave turca, la "Mavi Marmara", obiettivo del blitz portato dai commandos di Tel Aviv tra le 4,30 e le 5 del mattino a circa 75 miglia dalle coste israelia-

gerUSALeMMe - Israele ha iniziato stamattina l'espulsione di 250 degli oltre 650 attivisti stranieri arrestati in seguito al blitz contro la flottiglia filopalestinese che tentava di raggiungere gaza. Lo ha annunciato la radio militare israeliana. Secondo la radio, circa 120 persone, per lo più algerini e indonesiani, passeranno la frontiera con la giordania, mentre 60 turchi sono già all'aeroporto Ben gurion di tel Aviv, in attesa di un volo speciale per lasciare il paese. Altri 70 cittadini turchi sono in viaggio per l'aeroporto dalla prigione di Bersheeva. Per l'espulsione dei sei italiani fermati da Israele dopo il blitz contro la flottiglia pacifista "é questione di ore, si tratta di tempi tecnici". Lo ha detto il sottosegretario agli esteri Stefania Craxi da Betlemme (Cisgiordania) dove sta per incontrare il presidente palestinese Abu Mazen. gli ultimi sviluppi sulla sorte dei sei connazionali sono stati riferiti alla Craxi dall'ambasciatore d'Italia in Israele, Luigi Mattiolo, che è in costante contatto con le autorità israeliane. (Ansa) ne. Che l'incidente sia avvenuto in acque internazionali è l'unico elemento in comune tra le versioni dell'accaduto fornite dai responsabili di Freedom Flotilla e le fonti della difesa di Tel Aviv, che ha imposto la censura ai media d'Israele. Cosa abbia indotto i militari israeliani ad aprire il fuoco contro i militanti delle Ong è tutto da chiarire. E non sarà facile, visto il reciproco scaricabarile in cui si sono prodotte in queste ore le parti

in causa. Dopo l'assalto, le navi della "Freedom Flotilla" sono state dirette verso i porti israeliani di Haifa e Ashdod, dove la "Mavi Marmaris" è arrivata nel pomeriggio con a bordo più di 500 attivisti. Secondo la tv satellitare Al-Arabiya, un'ottantina di pacifisti sono stati arrestati e tradotti in carcere dalle autorità israeliane, il resto potrebbe essere espulso. In passato, le missioni pacifi-

ste non erano mai riuscite a oltrepassare il blocco israeliano attorno alle acque territoriali di Gaza. Questa volta la situazione è precipitata finendo in un "massacro", come denuncia il presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen, che ha indetto tre giorni di lutto nei territori. La difesa israeliana descrive "spari dalla nave" contro i commando che si apprestavano a salirvi a bordo, "passeggeri armati di coltelli" che tentano di strappare le armi ai soldati". "Di fronte alla necessità di difendere la propria vita, i soldati hanno impiegato dei mezzi anti-sommossa e hanno aperto il fuoco" è la prima, logica conclusione delle autorità militari israeliane. Più tardi, di fronte alle proteste, nelle piazze come nelle sedi diplomatiche, il generale Avi Benayahu, portavoce dell'esercito israeliano, ammette che l'operazione si è svolta in acque internazionali e ricorda che dal 1993, anno degli accordi di Oslo, Israele ha mantenuto il controllo delle acque territoriali a largo della striscia di Gaza per una distanza di 20 miglia.


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Le reazioni all’attacco

Israele condannato dal mondo

alcune immagini delle proteste nel mondo arabo

Da Obama alla Turchia in tutti i continenti risuonano le posizioni contro il comportamento israeliano. L’Onu si dice “scioccato” dI aRCaNGELo aRaGoNESE

Piazze palestinesi in ebollizione, ieri, sia in Cisgiordania sia nella Striscia di Gaza sull'onda dell'assalto israeliano contro la flottiglia di 'Free Gaza' conclusosi con l'uccisione di numerosi attivisti. A Gaza City la gente che attendeva l'arrivo del convoglio al porto è passata dalla speranza alla rabbia. Gruppi di manifestanti via via più numerosi hanno cominciato più tardi a radunarsi nel centro della città, dopo l'appello alla protesta della leadership di Hamas e l'invito del capo del governo di fatto di Gaza, Ismail Hanyeh, a dar vita a una ''giornata della collera'' contro ''i crimini sionisti''. Dalla Cisgiordania, l’Anp ha usato toni ugualmente forti contro l'assalto alla flottiglia, definito ''un massacro'' dal presidente dell'Anp e ''un crimine contro l'umanità'' dal suo portavoce Nabil Abu Rudeinah. Abu Mazen ha anche indetto tre giorni di lutto, mentre il suo partito - Al Fatah - sta promuovendo, da Ramallah a Nablus, raduni di protesta contro l'azione israeliana e di

solidarietà alla Turchia, in prima fila nell'organizzazione della flottiglia. ''I turchi - si legge in uno striscione - sono nostri fratelli''. L'assalto israeliano al convoglio di navi che portavano passeggeri e aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza e che ha fatto diverse vittime anche turche ''è un atto di terrorismo di Stato'', ha detto il premier turco Tayyip Erdogan. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon si è detto ''scioccato'' per l'attacco e, 'condannando'' le violenze che hanno provocato morti e feriti, ha chiesto a Israele di dare una ''completa spiegazione'' dell'azione militare. ''Israele deve dare spiegazioni alla comunità internazionale'', ha detto il nostro ministro degli Esteri, Franco Frattini. Lo dice ''l'Italia che è amica di Israele'' ha proseguito il ministro ribadendo che l'uccisione di civili è ''grave e inaccettabile in senso assoluto, al di là delle motivazioni della flottiglia''. La Casa Bianca ha espresso il profondo rincrescimento per

la perdite di vite umane a bordo della flttiglia filopalestinese attaccata nella notte dall'esercito israeliano. ''Washington sta lavorando per capire le circostanze che circondano questa tragedia'', ha detto il portavoce della Casa Bianca Bill Burton. Il presidente Barack Obama ha fatto presente al premier israeliano Benyamin Netanyahu la necessità; di conoscere ''tutti i fatti prima

possibile'' sull'attacco alla flottiglia di navi filo-palestinesi a Gaza. Anche la Ue condanna l'uso della violenza da parte di Israele che ieri ha attaccato la flottiglia internazionale di pacifisti provocando la morte di almeno nove persone. E' quanto si legge in un comunicato al termine della riunione di emergenza degli ambasciatori Ue a Bruxelles.


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Le considerazioni finali del Governatore Bankitalia

Draghi: bene la manovra ma non basta Vera lotta all’evasione fiscale, allungamento dell’età pensionabile, disciplina di bilancio: queste le scelte urgenti per la crescita La manovra economica varata dal governo, con l'anticipo delle misure correttive per il 2011 e 2012 e i tagli alla spesa corrente, era ''inevitabile'' date le condizioni dei mercati. A dirlo e' il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, secondo cui ''nelle nuove condizioni di mercato era inevitabile agire, anche se le restrizioni di bilancio incidono sulle prospettive di ripresa a breve dell'economia italiana''. Draghi segnala anche che, una volta varata, la manovra dovra' essere seguita nell'attuazione: ''E’ necessario un attento scrutinio degli effetti della manovra per garantire il conseguimento degli obiettivi''. LOTTA ALL’EVASIONE - La lotta all'evasione fiscale avviata dal governo "deve consentire", la riduzione "delle aliquote. Il nesso fra le due azioni va reso visibile ai contribuenti". E' quanto afferma il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi nelle Considerazioni Finali. Secondo Draghi infatti le misure del Governo hanno come "obiettivo immediato il contenimento del disavanzo ma in una prospettiva di medio termine la riduzione dell'evasione deve essere una leva di sviluppo".

"Gli evasori fiscali sono tra i responsabili della macelleria sociale in Italia". Fra il 2005 e il 2008 in Italia è stato evaso il 30% della base imponibile dell'Iva, pari a oltre 30 miliardi di euro l'anno e a due punti di Pil. Ha evidenziato il governatore confrontando i dati fra la contabilità nazionale e le dichiarazioni dei contribuenti. "L'evasione - ha detto Draghi durante le considerazioni finali - è un freno alla crescita perché richiede tasse più elevate per chi le paga". Il governatore ha anche evidenziato come il cuneo fiscale sul lavoro, in Italia, sia di circa cinque punti percentuali al di sopra della media degli altri paesi dell'area euro. IVA E DEBITO - "Se l'Iva fosse stata pagata il nostro rapporto tra il debito e il pil sarebbe tra i più bassi dell'Unione Europea", ha detto ancora Draghi. I quale ha spiegato infatti che "tra il 2005 e il 2008 il 30% della base imponibile dell'iva è stato evaso: in termini di gettito sono oltre 30 miliardi l'anno, 2 punti di pil". L’ETA' PENSIONABILE "Occorre prolungare la vita lavorativa, anche per garantire

un tenore di vita adeguato agli anziani di domani", ha poi detto il Governatore della Banca d'Italia, che invita a completare il processo di riforma del sistema pensionistico. "Nell'ultimo trentennio - ha ricordato infatti - a fronte di un aumento della speranza di vita dei sessantenni italiani di oltre cinque anni, si stima che l'età media effettiva di pensionamento nel settore privato sia salita di circa due anni, attorno ai 61". CONTI E CRESCITA - La "sfida" dell'Italia, per superare la crisi, ha sottolineato Draghi, è "coniugare la disciplina di bilancio con il ritorno alla crescita". Una sfida che "si combatte facendo appello ai valori che ci hanno permesso insieme di vincere le sfide del passato: capacità di fare, equità; desiderio di sapere, solidarietà. Consapevoli delle debolezze da superare, delle forze, ragguardevoli, che abbiamo, affrontiamola". La crisi finanziaria che ha scosso Eurolandia rende "urgente" rafforzare il Patto di stabilità europeo, con "sanzioni, anche politiche", per chi non raggiunge gli obiettivi di risanamento.

''Dall'euro non si torna indietro'' ha aggiunto Draghi. Poi ha citato Ciampi ricordando i suoi appelli ''a superare la 'zoppìa' dell'euro'' IL DISAGIO DEI GIOVANI "La crisi ha acuito il disagio dei giovani nel mercato del lavoro", ha poi detto Draghi, secondo il quale "la riforma del mercato del lavoro va completata, superando le segmentazioni e stimolando la partecipazione". Nelle Considerazioni finali Draghi avverte poi che "una ripresa lenta accresce la probabilità di una disoccupazione persistente. Questa condizione, specie se vissuta nelle fasi iniziali della carriera lavorativa, tende ad associarsi a retribuzioni successive permanentemente più basse". E poi: ''Non credo sia nell'interesse di nessuno, nemmeno delle Fondazioni, tornare agli anni '70-'80 quando la maggioranza di turno nominava gli amministratori e indicava anche i clienti di riguardo''. Questo è un passo che non figurava nel testo che era stato preparato, ma è stato aggiunto a braccio dal Governatore e gli ha conquistato un applauso convinto.


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Il Ddl torna in commissione

Intercettazioni Fini dubbioso Schifani polemico Il presidente della Camera si è mostrato scettico sul testo presentato al Senato. La seconda carica dello Stato ha rispedito il testo indietro. Attacca Bondi, la stampa protesta dI

FRaNCESCo RuSSo

Il disegno di legge sulle intercettazioni ha avuto ieri vita breve in aula al Senato, nel primo giorno di discussione plenaria, che si è conclusa con il presidente renato Schifani che ha rinviato in commissione giustizia il testo per esaminare gli ultimi emendamenti della maggioranza. Poche ore sono però bastate perché nel Pdl si alzasse un polverone sul controverso provvedimento, che limita l'uso delle intercettazioni da parte della magistratura e vieta la loro pubblicazione sui giornali, anche per riassunto, fino al termine delle indagini preliminari. Mentre a Palazzo Madama i senatori prendevano la parola, il presidente dell'altro ramo del Parlamento, Fini (nella foto in alto con Schifani) già ipotizzava modifiche quando il ddl tornerà a Montecitorio. Fini chiede modifiche Il provvedimento è stato più volte riscritto da maggioranza e governo in quasi due anni di lavori parlamentari e la maggioranza ha avanzato da ultimo 11 nuove proposte di modifica da mettere ai voti al

intercettazioni dovrà affrontare “le questioni che non sono state valutate bene dalla maggioranza", ha detto Fini ai giornalisti a margine di un evento a Santa Margherita Ligure, soprattutto con riferimento al limite di 75 giorni a disposizione dei pm per ricorrere alle intercettazioni come strumento di indagine, previsto dall'ultima versione del ddl. “Se i deputati della Camera lo riterranno necessario si potrà intervenire", ha aggiunto, innescando immediatamente una polemica a distanza, a cui non si è sottratto lo stesso Schifani. Schifani replica e polemizza “Sono sempre stato garante delle regole e men che meno mi sognerei di dare giudizi politici su argomenti all'esame dell'altro ramo del Parlamento", ha detto ai giornalisti Schifani, visibilmente contrariato.

Senato, mentre il centrosinistra lo boccia senza riserve. Sono proprio queste modifiche che Schifani ha chiesto di discutere nella sede più ristretta della commissione Giustizia, “perché si possa tentare una sintesi di mediazione" con l'opposizione, ha detto in aula, sospendendo i lavori, ma non prima che il Senato bocciasse le pregiudiziali di costituzionalità di Pd e Idv. In aula si tornerà tra più di una settimana, l'8 giugno, alle 16.30. Tutto questo non basta a Fini, capo della minoranza del Pdl, particolarmente battagliera alla Camera, dove peraltro il ddl era stato approvato con la fiducia un anno fa. Il dibattito sulle

Le critiche di Bondi Il ministro della Cultura Sandro Bondi (nella foto al centro), coordinatore del Pdl, che sta seguendo i lavori al Senato, si è retoricamente chiesto se “sia utile e ragionevole che il presidente della Camera esprima un giudizio politico nel merito di un provvedimento in discussione al Senato". Ma Fini non molla Ma Fini non ha mollato la presa, rispondendo, via comunicato, che, pur avendo rispetto per l'autonomia del Senato, “sulle questioni relative alla legalità e all'unità nazionale non ho intenzione di desistere dallo svolgere un ruolo

politico". No alla legge bavaglio Un particolare: ieri in aula alcuni senatori dell'Idv hanno indossato sotto la giacca una maglietta di protesta con scritto: “No alla legge bavaglio”. Protesta la stampa Intanto, editori, sindacato dei giornalisti e sindacato dei magistrati si sono detto contrari al provvedimento, perché limita il diritto di cronaca e ostacolerebbe le indagini, soprattutto quelle sulla criminalità organizzata. Il governo: Segreti violati Il governo e la maggioranza del Pdl rispondono che si tratta di armonizzare l'azione delle procure e il diritto di cronaca da una parte con il diritto alla riservatezza, che sarebbe stato violato più volte negli ultimi anni. Inchieste e intercettazioni Se fosse stata già in vigore la nuova legge non sarebbero potute arrivare sui giornali -- pena pesanti sanzioni, soprattutto per gli editori -- i contenuti delle conversazioni telefoniche agli atti dell'inchiesta sugli appalti, che vede indagati il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso e il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, né la vicenda dell'acquisto di un appartamento, anche con denaro di terzi, da parte dell'ex ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, da cui sono discese le sue dimissioni.


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la tribuna

Province, sprechi, tagli e don Abbondio

La

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migLiOre deL giOrnO

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e uno il coraggio non ce l'ha, non se lo può dare, diceva il Don Abbondio dei Promessi Sposi. E questo governo il coraggio non ce l'ha proprio. Ha proposto, timidamente, la abolizione di alcune province e, al primo sbattere di pugni dei rispettivi presidenti, ha fatto clamorosamente marcia indietro, delegando il tutto alla elaborazione del Codice delle Autonomie, in discussione alla commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. Se il provvedimento passa attraverso la riforma della Costituzione possiamo dire addio alla abolizione delle inutili province, anzi, probabilmente ne vedremo proporre delle altre. Eppure questo governo aveva tutte le condizioni per intervenire per disboscare la miriade di enti locali che gravano sulle tasche del contribuente: una consistente maggioranza parlamentare, tre anni di tempo alla scadenza elettorale, assenza di altre importanti elezioni e la crisi finanziaria in atto. altro che Duce e gerarchi, qui abbondano i... don Abbondio. Il cerino rimarrà in mano ai soliti Renzo e Lucia, cioè ai contribuenti. Primo Mastrantoni segretario Aduc

Corsa all’Ipad consumismo e consumerismo Le cronache sull'affollamento per l'acquisto dell'Ipad della Apple, sono esplicite: code lunghissime, gente che da tutta Italia converge su Roma, anche con bivacchi notturni, per essere i primi ad “aggiudicarsi” il nuovo ritrovato tecnologico. Questo dell'esser primi in qualcosa, anche quando questo qualcosa è, praticamente, come una ventata di aria fresca, è un fenomeno diffuso. E lo hanno capito gli strateghi pubblicitari, in questo caso della Apple. Le prime code nei Paesi “fortunati” dove il nuovo ritrovato tecnologico e' stato venduto, le immagini di persone festanti e soddisfatte di essere arrivate alla meta, hanno poi una ricaduta su quelli che “vengono dopo”. L'Italia per l'appunto. Oggi e' il nostro turno, e i vari giovani e meno-giovani che vogliono esser primi, rimbalzano con i loro volti soddisfatti nelle cronache televisive e della carta stampata. E' uno degli aspetti della “generazione YouTube”, dove anche le parti piu' proprie di se stessi divengono spettacolo, comunicazione,

informazione. A noi queste code ci fanno sorridere e ci inducono una riflessione: la differenza tra consumismo e consumerismo. Due parole con l'etimologia molto simile ma che esprimono diversi concetti e pratiche, anche se entrambi espressioni di uno dei pilastri dell'economia di mercato, il consumo. Nel primo caso - consumismo quanti di questi acquirenti/consumatori hanno realmente bisogno di cio' che acquistano? Hanno fatto una valutazione sul dare/avere rispetto a cio' per cui si stanno sacrificando pur di averlo? Quanto durerà il “nuovo giocattolo”, non dissimile da quei giocattoli che i bimbi strillano pur di averlo e dopo alcune decine di minuti mettono nell'angolo delle cose gia' consumate? Nel secondo caso - consumerismo, cioe' politiche per i diritti dei consumatori - ci sentiamo solo di dare un consiglio: voi che correte ad acquistarlo perché l'oggetto sia vostro il primo giorno, siete consapevoli che fra una settimana, lo stesso oggetto, non solo costera' molto meno ma per acquistarlo non dovrete fare nessuna coda? vincenzo Donvito

Giannelli sul “Corriere della sera”

Uniti a Verona contro l’inquinamento Noi non ci arrendiamo! Giovedi 3 giugno daremo vita alla 14sima manifestazione di piazza. Riteniamo di essere nel giusto e non siamo disposti a tollerare che ai nostri figli rimanga un’unica scelta per continuare a vivere in salute: andare via da Ca’didavidButtapietra e Borgo Roma! Il primario specialista dott. Dal Negro ci ha recentemente informato in assemblea pubblica a Cadidavid che l’inquinamento atmosferico è diventato qui da noi la terza causa di morte, molti anni prima che nel resto d’Europa.Noi temiamo che qui a Ca'didavid sia la prima causa visto che su 76 casi di morte 64 siano riconducibili a malattie tumorali.Lo stesso dott. Dal Negro prevede per i nostri bambini uno sviluppo polmonare ridotto e predisposto a malattie sempre più gravi. I nostri governanti anziché spendere per una Variante alberata alla ss. 12 poche decine di milioni delle nostre tasse che permetterebbe di ridurre l’inquinamento, ne spenderanno moltissimi di più per fare l’autostrada a pagamento delle tangenziali, impianti inquinanti di trattamento di rifiuti, nuovi mega centri commerciali,il tutto vantaggio dei

soliti Noti a svantaggio delle opere che realmente sono necessarie alla popolazione. L’inquinamento atmosferico diventerà gigantesco. Il loro scopo è chiaro: fare schei a nostre spese visto che si finanziano solo opere in progetto di finanza che prevedono cospiqui introiti anche grazie le opere di compensazione a favore dei privati! Ecco perché giovedì 3 giugno torneremo in strada in corteo a Ca'didavid e invitiamo tutti compresi i politici più sensibili a partecipare con fischietti, coperchi , ombrelli colorati ecc. Abbiamo già incontrato il Presidente della Provincia Miozzi. Chiederemo un incontro con i dirigenti dell’autostrada A4, col Presidente della commissione regionale della viabilità, il veronese Bassi. Andremo presto e insieme a protestare anche a Venezia. Se tutto ciò non basterà, ci rivolgeremo anche a Bruxelles. Decideremo in proposito in sala civica a Cadidavid la stessa sera di giovedì 3 giugno alle ore 20,30. Non ci stancheremo di batterci per la nostra salute, ma soprattutto per quella dei nostri figli. Comitati Uniti di verona sud Sergio Mantovani (Comitato insieme per Borgo Roma-Beghelli) Bruno Arzenton (Comitato per Ca’ didavid) Mirko Simonaio (Comitato Fuori dal comune)


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torino San Donà (venezia)

Trattamento anticellulite le provoca bruciature

E’ entrata per fare un normale trattamento anticellulite, è uscita con evidenti segni di bruciatura. E’ successo a una trentenne di Torino. La donna si è sottoposta a una seduta contro la cellulite in un solarium del capoluogo piemontese ma al termine della seduta ha riportato bruciature alle gambe dopo l’applicazione di un elettrostimolatore a impulsi. Non è il primo caso che si verifica all’ombra della Mole. Nel corso dell’ultimo anno, altri centri estetici erano finiti sotto indagine. Il procuratore Raffaele Guariniello, che coordina tutti gli accertamenti, ha verificato che spesso è la potenza degli apparecchi a causare i maggiori problemi. Per negligenza o perché le istruzioni fornite da fabbricanti e distributori non sono sempre pertinenti, i gestori dei solarium non risolvono la situazione, mettendo in pericolo la salute dei clienti. Il magistrato ha informato diverse settimane fa gli uffici competenti del Ministero per lo sviluppo economico, che per adesso, a quanto si apprende, non ha ancora attivato i controlli. L’Asl ha proposto al Comune la chiusura temporanea – per irregolarità legate alla configurazione dei locali – dell’ultimo centro estetico entrato nell’indagine.

Qui niente ananas ma solo prodotti veneti Un negozio “a chilometro zero” per salvare l’economia locale. E’ stato inaugurato con questo scopo, a San Donà, in provincia di Venezia, il primo negozio “a chilometro zero”. La bottega si chiama “Fatto in Basso Piave” e vende solo prodotti provenienti dai terreni circostanti: non sono previsti dunque grossi spostamenti per la distribuzione. Secondo i fautori di questa iniziativa invece la strada intrapresa è quella giusta. Non a caso all’interno dell’esercizio campeggia un cartello scritto a mano: “Non vendiamo banane né ananas, ma solo quello che

adesso la campagna produce”. La pensano così anche le autorità locali: all’inaugurazione era presente l’assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato, che hanno consegnato ai giovani titolari, Barbara e

Merano e Bressanone

Conferma dell’Svp (e Laives va al Pd)

Si sono concluse ieri le operazioni di scrutinio delle schede nei comuni altoatesini di Merano, Bressanone e Laives per i ballottaggi nelle elezione dei sindaci. A Merano c'è stata la riconferma del sindaco uscente Guenther Januth, Svp, (a sinistra) che ha ottenuto il 58,9% dei consensi, contro la verde Cristina Kury (41,1%). A Bressanone riconferma del sindaco uscente della Svp Albert Puergstaller (a destra)con il 64,6% dei consensi; il candidato dei Freiheitlichen (partito della destra di lingua tedesca) Walter Blaas ha ottenuto il 35,4%. A Laives vittoria del Pd con Liliana Di Fede che ha ottenuto il 61,4%. Il candidato del centrodestra Christian Bianchi ha ottenuto il 38,6%.

Ludovico Boaretto, una targa di riconoscimetno. “Non si tratta di una moda o di uno slogan – ha sottolineato Manzato – ma di una scelta, che è politica ed economica e i cui contorni sono fissati dalla Legge veneta n.3 del 2010, che ha appunto ufficializzato il chilometro zero.” Nel negozio si vende di tutto: frutta, verdura, farina, birra e vino, infusi e liquori, noci, frutti di bosco, miele e marmellate, provenienti da aziende della quali la più vicina sta a 2 km e la più distante a 80, nel bellunese.

Avellino

Vitello chiuso nel bagagliaio Un vitello nel bagagliaio di una Fiat “Panda”: sono rimasti di stucco i Carabinieri di V o l t u r a r a (Avellino) che nel corso di normali controlli sulla Statale 7 dell’Alta Irpinia hanno fermato un allevatore del posto che è stato denunciato per maltrattamento di animale. In evidente stato di sofferenza, il vitello a causa dello spazio angusto in cui era stato ristretto si era procurato anche una vistosa ferita ad una zampa. I veterinari della Asl, chiamati dai militari, hanno prestato le prime cure all’animale che dopo essere stato rifocillato è stato affidato in custodia ad un allevatore che provvederà a prestargli le ulteriori e necessarie cure.


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Culture & tendenze

martedì 1 giugno 2010

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MILANoFooDweek dal 5 al 13 giugno

Una settimana di eccellenza gastronomica

Dopo la settimana della Moda e la settimana del Mobile e del Design, nasce Milano Food week, il festival italiano del gusto che vede trionfare l’eccellenza enogastronomica. Un percorso di iniziative speciali lungo le strade della città, nei suoi negozi, locali, ristoranti e gallerie. Milano Food week è alimentazione, cucina, salute, prodotti tipici e biologici. È arte, fotografia, musica, emozione e night life. Nove giorni di degustazioni, eventi, incontri, mostre, convegni, corsi di cucina, vernissage e tanto altro. Dal 5 al 13 giugno con Milano Food Week la città si trasforma in un vero e proprio salone del gusto che si sviluppa in modo itinerante per le vie della città: oltre alle numerose attività in calendario, infatti, l’elemento distintivo della manifestazione è proprio il coinvolgimento dei locali e dei negozi di Milano. Milano Food Week, che ha ricevuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Milano, ha ottenuto anche l’importante riconoscimento di evento partner di Expo 2015: l’organizzazione di una settimana dedicata all’enogastronomia è, infatti, perfettamente in sinergia con il tema di Expo 2015, “nutrire il pianeta, energia per la vita”. La manifestazione - che ha esordito a giugno del 2009 con un grande successo di pubblico – punta, così, a confermarsi un appuntamento di riferimento e di grande richiamo per il settore. Con Milano Food Week la metropoli milanese diventa il punto di incontro tra gusto, evoluzione e cultura. Uno sguardo

Il logo (a destra) e una immagine simbolica della manifestazione

inedito sulla tradizione e la qualità dell’alimentazione declinata sotto i suoi diversi aspetti. Milano Food Week sarà, infatti, un vero e proprio contenitore di eventi dedicati al mondo del Food&Beverage con un particolare accostamento a molteplici temi, quali: salute, internet, lusso, arte, cucina, cinema, fotografia, biologico e tipicità. Il calendario delle iniziative speciali di Milano Food Week è davvero intenso e variegato, e offre al pubblico la possibilità di assaporare l’eccellenza. Dai menù a tema nei ristoranti, tra cui il Maio e l’Obikà nella Food Hall al settimo piano della Rinascente per un pasto al settimo cielo con vista sulle guglie del Duomo, a “Milano dall’alto”, un insolito cocktail dalla Torre Branca, con vista mozzafiato sulla città. E per chi si vuole trattare con un aperitivo esclusivo, il must è Ramatonic Aperitif al Lotus Ramazzotti in via Montegrappa, one-night dedicata al nuovo long

drink a base di Ramazzotti e acqua tonica abbinato a un menu finger food ad hoc. Le iniziative di MilanoFood Week contemplano anche “I Love Cooking”, il primo festival di corsi di cucina a Milano per tutti i livelli e per ogni esigenza! Un esempio? Il corso di cucina rapida per chi non ha mai tempo ma non vuole rinunciare al gusto e il corso da fare “a quattro mani” dedicato alle mamme con figli o alle coppie. Tra gli appuntamenti da non perdere c’è anche il primo Kosher Day Europeo, a cura del Milan Jewish Center, per conoscere tutti i segreti della cucina ebraica. Ospite d’onore dell’evento la Pina di Radio Deejay. Assolutamente da gustare, anche l’evento di mercoledì 9 giugno che coniuga food e design con la performance della chef francese Joelle Paoli presso lo Spazio Fmg per l’architettura galleria di Iris Ceramica e FMG Fabbrica Marmi e Graniti.

D u r a n t e MilanoFood Week è, inoltre, possibile degustare vini d’eccezione nelle numerose gallerie che hanno accolto con entusiasmo il connubio tra la loro arte e quella culinaria. Milano Food Week celebra anche i prodotti biologici ed ecologici con SaporBio, la manifestazione promossa da Marco Columbro. Le proposte di Milano Food Week continuano con gli eventi StreetFood&StreetArt dedicati al cibo e all’arte “di strada” e, presso lo Spazio Oberdan, con “FeedMi”, la rassegna cinematografica dei capolavori del grande schermo dedicati al sapore, come Julie e Julia con Maryl Streep e Stanley Tucci, Ratatouille e Sapori e Dissapori con Catherine Zeta-Jones e Aaron Eckhart. Per poter vivere al meglio Milano Food Week, è nata la relativa guida. Un vero e proprio vademecum ufficiale della settimana, che contiene tutte le informazioni sugli eventi, i protagonisti e i luoghi della manifestazione. La guida verrà distribuita nei luoghi di Milano Food Week, tra cui ristoranti, locali, negozi e location. Inoltre, sarà possibile scaricarla in formato elettronico dal sito internet www.milanofoodweek.com, la vetrina sempre aggiornata dedicata a tutti i food lovers.


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Beppe Lopez: “Il principe nel groviglio” ’eterno groviglio balcaniL co non ha mai smesso di preoccupare l’Occidente e

ancora oggi appare di straordinaria attualità e interesse per l’opinione pubblica internazionale. La fedele ricostruzione, la cronaca e la contestualizzazione storica delle vicende che portarono all’“invenzione”dello Stato di Albania, alla vigilia della prima guerra mondiale, si rivelano perciò non solo una singolare, movimentata e avvincente pagina di storia, ma anche uno straordinario strumento di lettura e di comprensione di quello che succede oggi. el 1914 le Grandi Potenze vollero creare in quella terra, reduce da quattro secoli di profondo dominio ottomano, uno stato-cuscinetto tra panellenismo e pan-slavismo. Si dovevano contenere le ambizioni espansionistiche della Grecia, della Serbia e del Montenegro, ma anche della Romania e della Macedonia. E non si potevano ledere gli interessi inglesi e francesi, né sottovalutare le strategie globali di Turchia e Russia. Bisognava, poi, conciliare i propositi di supremazia dell’Italia e dell’Austria su quella regione e su quel tratto di mare Adriatico. A capo del nuovo Stato fu insediato un nobile tedesco, il Principe di Wied, rivelatosi subito inadeguato non solo a governare ma anche solo a capire la complessità e le ambiguità di quella congerie di etnie, tribù, culture, costumi e religioni. Nei fatti quell’esperienza – contras-

Quando nacque nei Balcani lo stato-cuscinetto d’Albania

N

BePPe LoPez, giornalista di lungo corso, ha scritto per le più importanti testate italiane, occupandosi in particolare di politica interna e di informazione. Ha partecipato alla fondazione della

segnata pesantemente, come nella storia più recente dei Balcani, da feroci contrasti inter-etnici e da un controverso intervento militare diretto delle Grandi Potenze - durò solo sei mesi.

Una storia sospesa fra la tragedia e l’operetta, poi definitivamente travolta dallo scoppio della prima guerra mondiale. Il resoconto di Lopez, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca sulle

L’autore repubblica, ha diretto la Quotidiani Associati, ha fondato e diretto quotidiani locali e riviste. Dirige il

sito Informazione e democrazia (www.infodem.it). Ha pubblicato fra l’altro: il romanzo “Capatosta”

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Il racconto incomincia così... Quando Guglielmo mette piede per la prima volta sul suolo albanese, nel porto di durazzo, ha trentotto anni. E' il 7 marzo del 1914, un sabato. Sono le ore 15. Il principe Guglielmo Federico Enrico di Wied è un uomo nel pieno della maturità. Non arriva qui come turista, curioso di esplorare una terra appena uscita da quattro secoli di dominio ottomano o ansioso di conoscere una popolazione notoriamente ruvida e profondamente divisa al proprio interno in tribù e clan. Né viene qui come militare, pur avendo fatto sinora di professione il capitano degli ulani del Kaiser. L'antica e nobile terra skipetara, la mitica Terra delle aquile, Guglielmo l'ha vista sinora solo su qualche sbiadita immagine che è riuscito a procurarsi da quando, non più di quattro mesi fa, gli hanno comunicato che sarebbe divenuto nientemeno che Sovrano del primo Stato autonomo e indipendente dell'albania…

fonti d’epoca, ricostruisce per la prima volta compiutamente quella vicenda, con una scrittura chiara, giornalistica, che rifugge insieme da oscurità specialistiche e da teorie storiografiche. (Mondadori, 2000), il racconto storico “Mascherata reale” (Besa, 2005), l’inchiesta “La casta dei giornali” (Stampa Alternativa – rai eri, 2007) e il romanzo “La scordanza” (Marsilio, 2008)


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OstiaFilmFest

Anteprime che premiano la creatività dei giovani dI

LuCIaNa vECChIoLI

Si accendono i riflettori sulla seconda edizione dell'OstiaFilmFest, il Festival Internazionale del Cinema di Ostia, che proseguirà fino a domenica al Multisala Cineland, al Delta Italia Yacht Club, presso il brigantino di 33 metri "El Pirata" ed alla discoteca "Open Bar". Principale obiettivo della manifestazione sarà ancora una volta la promozione delle migliori pellicole italiane ed internazionali nonché promuovere la creatività di giovani artisti. E proprio su quest'ultimo aspetto la prestigiosa sponsorship dell'Acea ha dato spazio ed opportunità ai nuovi creativi con un bando dedicato ai cortometraggi realizzati con le recenti tecnologie. I lavori saranno valutati da una giuria, presieduta da Freddy Paul Grunert e da esperti del mondo dello spettacolo come Loredana Cannata, Alessandro Valori e Roberto Ciufoli che decreteranno il vincitore del "Premio Acea Energia!". Lunga e prestigiosa la lista delle personalità che verranno premiate, stilata dal comitato editoriale (Francesco Cinquemani, Valerio Caprara, Alberto Crespi, Alessandro De Simone). A Pupi Avati andrà il premio alla carriera. Tra i registi troviamo Paolo Virzì, Mimmo Calopresti, Federico Zampaglione e l'esordiente Luigi Sardiello.

Apertura con “18 anni dopo” di Edoardo Leo, poi “La cosa giusta” di Campogiani Ma anche un ricordo di Pietro Gerni

La locandina di “about Elly”, uno dei film che verranno presentati a ostia. In alto: Sabrina Impacciatore Impacciatore, Sabrina Mezzogiorno, Giovanna Emilio Solfrizzi per gli attori. Pier Francesco Aiello per l'attività di produzione e distribuzione. Particolarmente ricco di anteprime il calendario degli appuntamenti cinematografici. Dopo l'anteprima della scorsa settimana, del thriller low budget "Sono viva" di Dino e Filippo Gentili, a disposizione del pubblico ci sarà un ricco calendario di proiezioni con interessanti film italiani e

stranieri, per tutti i gusti ed in netto anticipo rispetto alle uscite nelle sale. Si parte con "18 anni dopo", nei cinema dal 4 giugno, opera prima dell'attore Edoardo Leo che qui si mette dietro alla macchina da presa per regalarci un'amara commedia sui rapporti famigliari. La storia, ambientata in Calabria ed interpretata tra gli altri da Sabrina Impacciatore e Gabriele Ferzetti, racconta di due fratelli che dopo molti anni di lontananza si

ritrovano per seppellire le ceneri del padre morto. Sempre da casa nostra arriva anche "La cosa giusta" di Marco Campogiani, già notato dalla critica al Festival di Torino, con Paolo Briguglia ed il sempre bravo Ennio Fantastichini. Ironico e riflessivo film sul pregiudizio e sulla paura dello straniero. Sul fronte internazionale arriva "Zone of the dead", horror serbo di Milan Konjevic e Milan Todorovic. Per i più piccoli, invece, "Tata Matilda e il grande botto" che avrà ancora il volto di Emma Thompson. E poi ancora, "About Elly" nelle sale dal 18 giugno, film da vedere sull'attuale situazione culturale dell'Iran, già passato in concorso a Berlino, diretto dal giovane regista Asghar Farhadi. Commedia bizzarra e divertente, " Gentleman Broncos", del regista Jared Hess ("Napoleon Dynamite", "Nacho Libre"). Da segnalare poi l'omaggio a Umberto Lenzi con "Attentato a tre grandi", "Milano odia, la polizia può sparare", ed "Orgasmo". Un ricordo del grande Pietro Germi attraverso il documentario di Claudio Bondi "Pietro Germi: il bravo, il bello, il cattivo". La manifestazione è patrocinata dal Ministero dei Beni Cultuali e delle Attività Culturali, dal Comune di Roma, dalla Lazio Film Commission, dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, dalla Provincia di Roma.


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Perbenismo di facciata

Anti-reportage sul terremoto

Mine vaganti

draquila

Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini

Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.

La genialità di Polanski

Regia: Sabina Guzzanti. Interpretato da Sabina Guzzanti

Sabina Guzzanti in una imitazione di Berlusconi nel filmdocumentario “draquila” sul dopo terremoto in abruzzo

gli amori extraconiugali Matrimoni e altri disastri Regia: Nina Di Majo con Margherita Buy, Fabio Volo, Luciana Littizzetto, Francesca Inaudi.

L'intento della regista era una commedia semplice e sofistica, in realtà è complicata (tanto da apparire improbabile) ed abbastanza ordinaria, quasi scontata. Sceneggiatura debole e poco

equilibrata, dialoghi fuori dal mondo. La Buy, sulla cui faccia la cinepresa non molla mai un attimo facendo sparire dallo schermo tutto il resto, fa sempre la solita parte della single ansiosa e nevrotica. Poi, per chissà quale magico artifizio, ad un certo punto tutti si innamorano di lei. L'adolescente inquieto, l'intellettuale di sinistra inevitabilmente sfigato, il tecnico che aggiusta i computer e pure il cognato mezzo leghista ed ignorante come una capra al quale dà anche un bacetto tutto casto. Cast stellare sottoutilizzato.

L’uomo nell’ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce Brosnan. Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.

L’Italia cialtrona che si redime La vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri

Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del

potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.

Rubrica a cura di LuCIaNa vECChIoLI

Il ministro dei Beni Culturali ha disertato il Festival di Cannes per protesta, il documentario secondo lui è fazioso e non veritiero. Ad alcuni aquilani è piaciuto ad altri per niente. Sabina Guzzanti riaccende le polemiche e questa volta si occupa del terremoto dell'Aquila e non solo. Snocciola con insolita pacatezza la sue teorie, utilizzando questa volta tecniche da reportage giornalistico, puntiglioso e cronologico. Non manca neanche la satira, con l'imitazione del premier. Una ricostruzione certosina di quello che è accaduto in Abruzzo ma anche al G8, a Napoli con la questione dei rifiuti e quant'altro. Da vedere.

Un road movie musicale Basilicata coast to coast Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno

Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.


martedì 1 giugno 2010

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Storia d’amore in tempi di crisi

alba Rohrwacher e Pierfrances co Favino in una scena di “Cosa voglio di più”

Cosa voglio di più Regia: Silvio Soldini con Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston

Il ricordo di "Pane e tulipani" è ormai lontano, tanto da non sembrare un film di Soldini. Manca la poesia e quel tocco surreale che caratterizza il suo cinema, anche nell'affrontare temi vicini all'attualità. "Per la prima volta è stato un episodio di vita reale a far scattare in me l'idea di questo film" ha affermato. L'intento, quello di raccontare una storia d'amore in tempi di crisi, recessione e precariato, ma è come se mancasse di personalità. Ecco, forse ha un po' spiazzato il suo pubblico cercando di fare altro da quello realizzato fino ad ora, per questo il film non convince fino in fondo. Per il resto la bravura del regista milanese dietro alla macchina da presa è indiscutibile come quella nel dirigere gli attori, soprattutto nelle famose scene di sesso che sono sicuramente le più difficili.

Ipazia contro l’oscurantismo agorà Regia: Alejandro Amenàbar con Rachel Weisz, Max Minghella

Non è un film contro il cristianesimo ma contro tutti i fondamentalismi. Sostanzialmente è questa la chiave di lettura. Un concetto però non condiviso dalle alte gerarchie della Chiesa che, secondo la casa di distribuzione, dopo una proiezione

Il “riscatto” del maestro

riservata ha avuto reazioni stizzite di dissenso sul taglio dato alla pellicola. La vera storia della filosofa greca Ipazia uccisa e fatta a pezzi dagli integralisti cristiani nel 391 dopo Cristo ad Alessandria d'Egitto, ha faticato non poco ad uscire in Italia, suscitando, come era prevedibile, parecchie polemiche. Il ruolo del vescovo Cirillo, che avrebbe istigato la congrega dei Parabolani ad uccidere la scienziata, non è molto piaciuto, ma secondo il regista quello che si vede nel film è solo il 30 per cento del male che ha fatto l'alto prelato..

daniele Liotti e Marco Rossetti in una scena di “Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza vittorio

Il concerto Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou "Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

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L’altra faccia della società Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza vittorio Regia: Isotta Toso con Daniele Liotti, Kasia Smutniak, Francesco Pannofino

Peccato, un'occasione mancata. Perché l'omonimo romanzo di Amara Lakhous (se vi capita leggetelo), dal quale è stato tratto il film, è piacevole, a tratti divertente nel raccontare le vicissitudini di un gruppo di inquilini di varie nazionalità,

ricco di spunti interessanti per riflettere sulla nostra società. Lo scontro di civiltà del titolo, si consuma nel chiuso di un palazzo e di un condominio a Piazza Vittorio, nel cuore del quartiere più multietnico di Roma. Come spesso avviene, la trasposizione tradisce in parte l'opera letteraria, in questo caso però quello che manca è la mano ferma di una regia esperta capace di dirigere un buon cast di attori e plasmare, rendendola scorrevole e convincente, una trama a tratti complessa. Un intreccio narrativo con un preciso scopo, da scoprire solo nel finale.

Rachel Weisz nei panni di Ipazia nel film “agorà”

I cattivi in Iraq sono gli Usa Green zone Regia: Paul Greengrass con Matt Demon, Greg Kinnear

Agli americani non è piaciuto molto. Anzi, visti gli esigui incassi potremo dire quasi niente. Perché i cattivi, ebbene si, questa volta sono loro. A dirla tutta, è difficile trovare nella cinematografia a stelle e strisce un altro film così esplicito, così diretto, nell'incolpare il governo Usa di aver provocato una guerra senza senso. La Green Zone del titolo è il blindatissimo quartiere situato nel centro di Baghdad dove risiedono le truppe, è da qui che parte l'avvincente thriller a sfondo politico. Da qui il maresciallo Roy Miller e la sua squadra di ispettori ricevono l'incarico di scovare nel deserto dell'Iraq i depositi con le famose armi di distruzione di massa. Non trovando nulla di tutto ciò, l'ufficiale inizierà ad avere qualche sospetto.


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La novità è lady Marion

I trentenni e il consumismo

Robin hood

La nostra vita

Regia: Ridley Scott con Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt, Max Von Sydow.

Certo, se si pensa che è stato il regista di Blade Runner e Thelma & Louise qualche attimo di sconforto assale. Non è che fosse così indispensabile l'ennesima pellicola su una figura trita e ritrita come l’arciere di Sherwood. Tuttavia non si può dire che sia, nel suo complesso, un brutto film. Conosciamo tutti le capacità del grande regista americano. Il prodotto infatti è ben confezionato, e non a caso sia Scott che Crowe lo hanno anche prodotto. A parte qualche sprazzo di vera noia, soprattutto durante le interminabili e sanguinolente scene di scontri armati tra buoni e cattivi, la vera novità è la figura di Lady Marion, qui in una insolita ed improbabile veste di rivoluzionaria in un’epoca dove le donne stavano zitte, obbedivano e procreava-

Elio Germano (premiato come miglior attore a Cannes con Javier Bardem) in una scena del film “La nostra vita” no. Vedova di guerra senza figli, non solo respinge i pretendenti, ma combatte anche con arma-

tura e spada, coltiva i campi ed esprime la sua opinione. Già annunciato Robin Hood 2.

Un po’ volgare ma divertente

Action fantasy accattivante

Notte folle a Manhattan

Prince of Persia Le sabbie del tempo Regia: Mike Newell con Jake Gyllenhaal, Ben Kingsley, Alfred Molina

Dopo "I pirati dei Caraibi" ecco un altro film tratto da un videogioco degli anni '80. A dirigerlo questa volta il regista inglese di "Quattro matrimoni e un funerale" e di "Harry Potter e il calice di fuoco". Se piace il genere, l'action fantasy è piacevole e scorre abbastanza facilmente nonostante le oltre due ore di durata. Le scenografie esotiche dell'antica Persia, in gran parte riprodotte al computer, non deludono le aspettative. C'è tutto. Il principe bello e muscoloso che corre lungo i muri, la principessa misterio-

Regia: Daniele Luchetti con Elio Germano, Raoul Bova, Isabella Ragonese, Luca Zingaretti, Stefania Montorsi, Giorgio Colangeli. Un grande Elio Germano, che ha ampiamente meritato il premio come miglior attore a Cannes, per un film sui trentenni di oggi. Quelli che non hanno santi in paradiso, forse i nuovi proletari come li definisce lo stesso Luchetti. In realtà dei giovani intelligenti e svegli che cercano di farsi strada in un mondo dove la priorità sono i soldi e la loro capacità di comprarci più cose possibili. Figli di un consumismo sfrenato, ma anche capaci di mettere al mondo tre figli nella totale incertezza economica e con il desiderio di fare il grande salto in avanti. Il film però non è solo questo. Anche una grande finestra sull'Italia con le sue storie di immigrazione, sfruttamento, valori famigliari. Cast ben assortito. Unica stonatura, forse, un finale troppo happy, da commedia.

Jake Gillenhaal in “Prince of Persia”

sa e furba, il pugnale, le arti magiche, la lotta contro le forze oscure, ed uno stuolo di stuntman. allenatissimi

Insomma, un bel fumettone. le ottime Sempre Interpretazioni di Molina e Kingsley.

Regia: Mira Nair con Steve Carell, Tina Fey Battute e situazioni scopiazzate da altre celebri pellicole, tuttavia divertente e anche poco corretta (è pieno di parolacce) per una commedia americana destinata alle famiglie. La coppia Carell & Fey funziona, ben diretta dal regista di "Una notte al museo", per cui alla fine il film risulta piacevole ed alcune gag sono davvero esilaranti. Ipotetico plot alla intrigo internazionale, con il più classico scambio di persona. Una tranquilla ed annoiata coppia con tanto di prole chiassosa decide di uscire dalla routine concedendosi una serata speciale e cenare in uno dei ristoranti più trandy della città. Non avendo la prenotazione, però, ha la malaugurata idea di prendere il posto di una coppia che non si è presentata.


Altro

l’

martedì 1 giugno 2010

PiCCOlO SChermO

quotidiano

16

L’aLtrO canaLe

Il principe ubiquo dI ENRICo dE GRaZIa Continua inarrestabile l’ascesa di Emanuele Filiberto nel mondo dello spettacolo. Dopo le performance al Sanremo e il programma in prima serata su Rai Uno “Ciak...si canta!”, condotto con il suo ormai inseparabile partner Pupo, eccolo debuttare anche come attore, insieme alla regina dei reality, Alessia Marcuzzi, nei dieci episodi della situation comedy “Così fan tutte”. Nella serie

tv ci sarà anche Debora Villa di Radio Monte Carlo, meglio conosciuta per i suoi trascorsi a “Camera Cafe” e a “Glob, l’osceno del villaggio”, programma di Enrico Bertolino. Il principe non interpreterà se stesso (che peccato) anche se il suo personaggio avrà alcune inflessioni nobiliari. Almeno così ha anticipato il magazine Diva e Donna. Insomma, la riabilitazione della famiglia reale italiana continua inarrestabile. C’è da chiedersi se faccia parte di un più

ampio piano politico per ristabilire la monarchia nel Vedremo. Paese. L’unica certezza è che non c’era bisogno di fargli interpretare una sit-com, il principe fa già ridere da solo. Di questo passo ci ritroveremo l’Emanuele nazionale anche ai Mondiali in Sudafrica. Ipotesi che la Rai ha valutato seriamente nei mesi scorsi, ma che poi ha scartato a malincuore. Pericolo scongiurato.

prima serata / 2 giugnO raiuno – Mannaggia alla miseria Film Tv commedia, di L. Wertmuller, con G. Pession, S. Assisi. raidue - Criminal Minds Serie tv. raitre – Armageddon – giudizio finale Film d’azione, M. Bay, con B. Willis, B. Affleck. Canale 5 – Squadra Antimafia 2 Serie tv. Settima puntata. Italia 1 – wind Music Awards 2010 Programma musicale. Prima puntata. rete 4 – Avviso di chiamata Film commedia. La7 – Per sempre campioni Documentario sportivo. Mtv – vita segreta di una

auditeL “Sanguepazzo” e “Report” in vetta

Liv Tyler, Ben affleck in “armageddon” (Raitre) teenager Americana Serie tv. Teste calde, Heather la nuova Amy. Deejay tv – via Massena Sitcom. raiquattro – Shaft il detective

Film poliziesco, con R. Roundtree, M. Gunn. Iris – Prison Break Serie tv. Seconda stagione: Chiusi in trappola, Nessuna identità.

teLenOtizie Esce in cd la colonna sonora di Billboard per “Sex and the city 2” Esce oggi la colonna sonora di “Sex and the city 2”, in formato cd e digitale, con un brano cantato anche dalle attrici protagoniste. L'album contiene brani inediti di Alicia Keys, un duetto di Jennifer Hudston e Leona Lewis, una cover di Liza Minelli e un brano di Helen Reddy, “I am woman”, interpretato da Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis e Cynthia

Nixon. La colonna sonora del primo“Sex and the City” fu numero 1 della classifica delle colonne sonore di Billboard. Intanto “Sex and the City 2” arriva subito in vetta al botteghino dei cinema, scalzando Prince of Persia: nel week end ha incassato 1.688.000 euro, in totale finora 3.781.000 euro (dati ancora incompleti). Al tertzo posto c’è il “Robin Hood” di Russell Crowe.

Lunedì sera “Zelig” ha battuto “Sanguepazzo”: il film con Monica Bellucci, Luca Zingaretti ed alessio Boni non supera la prova del nove ed è costretta a deporre le armi con una media di 3.562.000 telespettatori, share 14,25%. Il terzo ed ultimo con il meglio dell’ultima stagione di Zelig, condotto da vanessa Incontrada e Claudio Bisio ha sfiorato 4.059.000 telespettatori, share 17,11%. ottimo risultato per Chi l’ha visto di Federica Sciarelli, che ha appassionato 3.412.000 telespettatori, share 13,97%. Su Italia 1 non delude le aspettative il film d’azione atterraggio d’emergenza con antonio Sabato Jr., visto da 3.038.000 telespettatori, share 12,08%. Cresce voyager di Roberto Giacobbo, che nello speciale dedicato alla morte di hitler e all’esistenza dei bambini indaco, si è attestato sui 2.190.000 spettatori, share 9,07%. Su Rete 4, la serie tv Il commissario Navarro con l’episodio Moderna schiavitù ha guadagnato 1.749.000, share 7,07%.


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