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Anno II - n. 88 - Mercoledì 5 maggio 2010

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Ora di punta dI

ENNIo SIMEoNE

Non prendeteci per i fondelli

www.altroquotidiano.it

Un distratto che si riscatta dimettendosi eroicamente

Scajola, che coraggio! Ieri sera è scattata sui vari canali tv una mega operazione mediatica a giustificazione di Scajola, culminata in una intervista penosa (non per l’intervistato ma per l’intervistatore) di Bruno Vespa, conclusa con la domanda che, con voce la melliflua e il tono contrito che si usano nelle visite di condoglianza verso i parenti del defunto, il grande giornalista ha rivolto all’ormai ex ministro: «Chi le è stato più vicino in questo momento?» A tenergli compagnia un Nicola Latorre (Pd) comprensivo. Peccato che l’incantesimo sia stato rotto dalla gracchiante voce del ministro Larussa: «Dimettendosi Scajola ha dimostrato coraggio e alto senso dello Stato!». PAGG. 4 e 5

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on basta dover scoprire che un ministro, il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola, compra una casa di enorme pregio con vista sul Colosseo dichiarando un prezzo da alloggio popolare. Non basta dover constatare che lo ha fatto in gran parte con denaro di oscura provenienza, tanto che la cifra di 900.000 euro è stata frazionata in 80 assegni circolari di importo tale da sfuggire ai controlli interbancari. Non basta dover prendere atto che quegli assegni sono stati emessi a suo favore da un imprenditore che da tre mesi si trova ospite delle patrie prigioni. on basta tutto questo. Ora ci tocca anche essere presi per i fondelli dallo stesso ministro, che si dichiara inconsapevole della esistenza di quei 900.000 euro spezzettati in 80 assegni circolari consegnati in sua presenza alle due sorelle che gli hanno venduto l’appartamento. Ma soprattutto ci tocca essere presi in giro dai soliti personaggi (uomini politici e giornalisti televisivi, Bruno Vespa in testa) che da ieri, subito dopo le inevitabili dimissioni di Scajola, sono scesi in campo per tentare di giustificarne il comportamento facendolo passare talvolta per un inetto che non sa valutare il prezzo di un immobile o un imbecille che non sa spiegarsi la provenienza dei soldi con quali l’ha comprato e talaltra per un eroe per aver fatto l’unica cosa che aveva il dovere di fare: dimettersi. E questo è davvero troppo.

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Senatore del Pdl

Grecia in sciopero e Borse europee giù

Ciarrapico sotto accusa per i fondi all’editoria Il senatore Pdl Giuseppe Ciarrapico sotto accusa per indebita

La Grecia in sciopero per l’inadeguatezza degli aiuti europei non piace alle Borse che hanno un calo. Notizie e commento di Mario Lettieri e Paolo Raimondi a PAG. 9


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VentiquattrOre

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mILANo

NAPoLI

INPS

RomA

Piergianni Prosperini, l'ex assessore alla Regione Lombardia, ha patteggiato la pena di 3 anni e 5 mesi di reclusione nell'ambito dell'inchiesta su tangenti nel settore della promozione turistica. “Ora inizia una nuova vita - ha detto - per adesso basta con la politica, mi dedicherò ai meno fortunati, ai disabili. In particolare, all'ippoterapia dove applicherò le mie capacità di medico", ha annunciato Prosperini.

E' stato revocato il divieto di dimora in Campania e nelle province limitrofe per il presidente uscente del Consiglio regionale, Sandra Lonardo. La decisone è stata presa dal Gup, Eduardo De Gregorio, nell'ambito dell'inchieste su presunte irregolarità all'Arpac, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania. La Lonardo, moglie di Clemente Mastella, è stata rieletta alle ultime regionali nel collegio di Benevento.

Per la prima volta scendono, anche se su base congiunturale, le richieste di cassa integrazione. In aprile, secondo i dati Inps, c'è stato un calo del 5,7%: dai 122,6 milioni di ore di marzo siamo passati ai 115,6 milioni del mese scorso. Rispetto all'aprile di un anno fa l'aumento rimane consistente, pari al 52,9% (allora c’erano 75,6 milioni di ore). La diminuzione su base mensile è però il segnale di una possibile inversione di tendenza.

Ha ucciso con diverse coltellate la sua compagna, una romena di 28 anni, in una casa a Guidonia, alle porte di Roma, dove la donna lavorava come domestica. L'omicida, un connazionale di 46 anni, è stato bloccato dai carabinieri della compagnia di Tivoli ed è ora piantonato all'ospedale Sandro Pertini di Roma. L'uomo infatti, dopo aver colpito la compagna, si è ferito con lo stesso coltello.

Tangenti turismo Prosperini decide di patteggiare

Lady mastella può tornare in Campania

Cassaintegrazione A coltellate in diminuizione ha ammazzato nel mese di aprile la compagna

Basilicata. La piccola di 12 anni era scomparsa nel 1975

LA Foto

I resti di ottavia in un pozzo?

Lippi fa il misterioso

Dei reperti sono stati trovati a Montemurro Basilicata nell'occhio del ciclone. Dopo il caso Claps, un altro eclatante episodio di cronaca nera sembra arrivare ad una svolta: la polizia scientifica ha ritrovato dei "reperti" in un pozzo-cisterna che sarebbero riconducibili alla scomparsa di Ottavia De Luise. La piccola era sparita di casa nel maggio del 1975 quando aveva solo 12 anni. I vigili del fuoco, in collaborazione con gli agenti della Polizia scientifica, hanno ritrovato quelli che loro stessi definiscono “reperti" all'interno di un pozzocisterna a Montemurro (Potenza). Il ritrovamento è stato annunciato nel corso della tra-

smissione "Chi l'ha visto?", che aveva "riaperto" il caso di Ottavia De Luise. Il pozzo-cisterna si trova all'esterno di una masseria ed è stato svuotato: all'interno oggetti e "reperti", consegnati poi a un medico legale che dovrà analizzarli, come ha confermato la dirigente della squadra mobile di Potenza, Barbara Strappato. Secondo la ricostruzione di "Chi l'ha visto?" il pozzocisterna, a pochi metri dal centro abitato, si trova in una delle zone indicate in alcune lettere anonime in cui si spiegava che la bambina "era stata violentata, uccisa, e poi nascosta".

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione: tel: 06-86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Lippi, ct della nazionale di calcio parla dei non convocati: "Su Nesta ho perso le speranze. Amauri? Non do spiegazioni" Per sapere se il capitano giallorosso ci sarà, rinvia ogni decisione all'11 maggio

L’OnOmasticO

Antonina Santa Antonina di Nicea, nel martirologio questa santa è menzionata tre volte: il 1 marzo, il 4 maggio e il 12 giugno, e ogni volta in maniera diversa. Si tratta invece della stessa persona, il cui "dies natalis" è il 4 maggio,

accadde Oggi Tragedia di Superga Il 4 maggio 1949 a torino, sulla collina di Superga si schianta l'aereo che trasportava la squadra del Grande torino: nessun superstite. L'incidente è comunemente noto come tragedia di Superga.


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GeRmANIA

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StAtI UNItI

Dopo 10 lunghi anni di convivenza vuole sposare la sua gatta

La Clinton svela Gli Usa hanno 5113 testate nucleari

Nel villaggio tedesco Posse, vicino Dresda, il fattorino di un corriere internazionale, ha deciso di "sposare", dopo dieci anni di convivenza, la sua anziana gatta per ufficializzare il suo amore. La legge tedesca vieta i matrimoni con gli animali e dunque la cerimonia è stata celebrata da un'attrice. Lo sposo indossava un frac con cappello a cilindro ed anche la "sposagatta" era vestita con un mini abito bianco. L'uomo, Uwe Mitzscherlich, 39 anni, ha organizzato la cerimonia in tutti i dettagli, con tanto di musica e invitati. Poi ha ingaggiato una attri- Anziano postino tedesco ha deciso, allestendo una ce ha celebrato la cerimonia come cancelliere. finta cerimona di sposare il suo gatto

Gli Stati Uniti dispongono di 5.113 testate nucleari. A svelare uno dei segreti meglio custoditi della storia è lo stesso Pentagono. E oltre a queste armi, ci sono anche “diverse migliaia" di altre testate fuori uso che devono essere smantellate. Intanto, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ribatte alle ultime accuse dell'Iran agli Usa perché minacciano con l'atomica gli altri Paesi: sono accuse, ha detto, “stanche, false e furiose". La composizione delle armi atomiche è stata rivelata all'apertura della conferenza quinquennale sul Trattato di non proliferazione nucleare a NY.

StAtI UNItI

StAtI UNItI

Auotobomba a New York La chiazza di petrolio verso Miami Beach Arrestate due persone E' stato identificato e arrestato un potenziale sospetto dell'autobomba di Times Square. Si tratta di un pachistano naturalizzato americano, Shahzad Faisal. L'uomo, che di recente si è recato nel suo Paese d'origine, abita in Connecticut e ha acquistato il Suv all'interno del quale è stata trovata la bomba. A suo carico ci sarebbero diversi elementi che confermano un suo coinvolgimento. Stava cercando di lasciare gli Usa. Una seconda persona è stata fermata in Pakistan. Dopo l’arresto Faisal ha detto agli investigatori “di avere agito da solo”. Il suo nome è apparso per la prima volta su una email inviata in aprile al venditore della Nissan. L'uomo, che ha acquistato in contanti la vettura usata per l'attentato a Bridgeport senza passaggio di documenti, avrebbe trascorso in Pakistan parecchi mesi e tra le prove a suo carico ci sarebbero intercettazioni di telefonate internazionali. Tornando alle dichiarazioni dell’arrestato, le forze dell’ordine ritengono che voglia coprire qualcuno. Infatti, Secondo la Cnn, alla Task force congiunta antiterrorismo si starebbe valutando la possibilità che l'attacco non sia opera di un “lupo solitario", ma di un gruppo di persone che comunque non aveva l'esperienza innescare l'ordigno trovato nel Suv. E infatti le autorità pakistane hanno arrestato un presunto complice.

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e autorità di regolamentazione americane stanno esaminando la possibilità di aprire un'indagine per verificare se Apple ha violato le leggi antitrust imponendo che le applicazioni per iPad ed iPhone siano realizzate usando suoi strumenti di programmazione.Lo ha riferito una fonte informata della materia. La notizia è coincisa con un bisticcio di alto profilo tra Apple e Adobe Systems, che produce il software Flash ampiamente utilizzato per fornire video e rea-

Secondo Nick Shay, oceanografo della University of Miami Rosenstiel School of Marine and Atmospheric Science, i tentacoli dell'ondata di greggio potrebbero finire impigliati nella cosiddetta "Loop Corrent" nelle prossime 24-48 ore e venir trascinati lungo la costa della Florida fino alle Keys. "Non riesco a pensare uno scenario che salvi le Keys", ha detto l'esperto. Stando a Shay, una volta che la marea entrerà nella "Loop Corrent", il greggio potrebbe finire per risalire le Keys e risalire a est con la Corrente del Golfo verso Miami Beach, Fort Lauderdale e oltre. A quel punto il disastro ambientale sarebbe enorme: il petrolio potrebbe avere infatti un effetto su tutto l'ecosistema delle Keys, le spiagge, la barriera corallina e gli allevamenti ittici nell'arco di una settimana.

IL CASo

Usa. L’antitrust indaga sulla Apple lizzare giochi. er quanto Flash sia quasi dappertutto su Internet, Apple lo definisce un ingombrante consumabatterie e l'amministratore delegato di Apple Steve Jobs non permetterà a Flash di essere inserito in iPhone o iPad, o di essere uno strumento usato per realizza-

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re applicazioni per questi congegni. pple ha venduto oltre 50 milioni di iPhones dal suo debutto nel 2007, e un milione di iPad dalla sua uscita lo scorso 3 aprile. La popolarità di questi apparecchi si traduce in un esame più approfondito di ogni mossa di Apple

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relativa alla piattaforma smartphone. Sia la Federal Trade Commission che il Dipartimento di Giustizia si richiamano alla legge antitrust, e non è stato deciso quale organismo debba farsi carico del caso Apple, ha detto la fonte, che ha parlato in forma privata per ragioni professionali. Il New York Post ha scritto per primo dell'interesse delle autorità per la linea di condotta di Apple, dicendo che le due agenzie stavano discutendo su chi dovesse occuparsene


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Le dimissioni di Scajola

La Lega vuole il ministero «Non è normale che un ministro se ne vada senza rispondere alle domande», urla Luca Telese de “Il Fatto quotidiano”. «E’ una cosa di una scorrettezza straordinaria», aggiunge Alessandra Longo di Repubblica. Sono le 11,55 si è appena conclusa la conferenza stampa in cui il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha annunciato le sue dimissioni e dalla platea si sentono le urla dei giornalisti che criticano la decisione dell’uomo di governo di lasciare la stanza senza il confronto con la stampa. E’ durato una ventina di minuti il monologo del ministro in cui ha ribadito di essere estraneo alla vicenda della compravendita di una casa a Roma con soldi riconducibili a Diego Anemone, coinvolto nello scandalo dei grandi appalti. Ma ha affermato di dimettersi perché «un ministro non può sospettare di abitare in una casa pagata in parte da altri». «Se dovessi acclarare – ha continuato Scajola – che la mia casa sia stata pagata in parte da altri a mia insaputa, darò mandato ai miei legali di intraprendere le azioni necessarie per annullare la compravendita». «La motivazione più forte che mi spinge a dimettermi – ha detto il ministro- è quella di essere convito di essere estraneo alla vicenda, ma poiché la politica con la “p” maiuscola è un arte nobile, per esercitarla non bisogna avere sospetti. Le mie dimissioni servono a fare andare avanti il governo al quale io ho contribuito». Alla conferenza stampa, il ministro è apparso piuttosto rilassato. Prima di iniziare a parlare ha detto ironicamente: «Non sono una star» ai fotografi che lo chiamavano per scattare delle foto. «Sto

Il responsabile dello Sviluppo economico lascia la poltrona, senza spiegare nulla, ma incassa solidarietà da Berlusconi e Pdl dI

ELoISA CovELLI

Claudio Scajola durante la conferenza stampa in cui ha annunciato le dimissioni vivendo dieci giorni di grande sofferenza – ha iniziato a dire - c’è un processo mediatico senza precedenti su una vicenda in cui non sono indagato. Ho imparato che la politica dà sofferenze, compensate da soddisfazioni. Tutti i cittadini hanno delle sofferenze, non lo nego. Ma io mi trovo quotidianamente esposto a ricostruzioni giornalistiche di cui non conosco il contenuto, e che sono tra loro contradditorie. E’ una situazione che non auguro a nessuno. Mi devo difendere, per questo non posso continuare a fare il ministro». Scajola dopo le sue dimissioni incassa la solidarietà di parte del Pdl. Primo tra tutti di Silvio Berlusconi, a cui è stato a fianco fin dai primi anni di Forza Italia. «Oggi si è dimesso un ministro molto

capace». ha commentato il presidente del Consiglio. «Il ministro Scajola - ha detto Berlusconi - ha assunto una decisione sofferta e dolorosa, che conferma la sua sensibilità istituzionale e il suo alto senso dello Stato, per poter dimostrare la sua totale estraneità ai fatti e fare chiarezza su quanto gli viene attribuito». Le dimissioni di Scajola? «Direi proprio che è la scelta giusta», così ha commentato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. «Le cose che ha detto fin qui – ha spiegato – non sono convincenti per nessuno». Il leader del Pd ha parlato poi di uno «scossone piuttosto forte nell’esecutivo nel governo» e di «fase di empasse politica per la maggioranza» anche alla luce dello scontro tra Fini e Berlusconi.

«Siamo davanti a uno scenario - ha detto - in cui l’alternativa è tra la palude e il blocco delle decisioni e il rischio di una precipitazione della situazione politica, un passaggio delicato, è evidente che dopo la vicende di Fini e quella sulla corruzione la situazione è intricata, paludosa e confusa». Molto dura la reazione dell’IdV che ha parlato di un gesto tardivo. Mentre i ministri Gelmini e Rotondi hanno difeso a spada tratta il responsabile dello Sviluppo economico. Rimasta vacante la poltrona del ministero, ora si apre la guerra di successione. La Lega non fa mistero di aspirare a quel posto, da cui dipende tra l’altro lo sviluppo del nucleare. «È presto per fare ipotesi, certo che la Lega avrebbe gli uomini e le donne giuste, esperti di azienda e di attività produttive, in grado di portare avanti il ministero» ha detto il segretario provinciale Matteo Salvini. E a proposito del successore, il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan ha smentito le voci su un suo possibile impegno in tal senso. «Le notizie secondo le quali sarei interessato a succedere all'amico Claudio Scajola sono da ritenersi assolutamente infondate e mi pongono in uno stato d'animo in cui avverto un insopportabile senso di sgradevolezza» ha spiegato. Tra i nomi papabili girati in queste ore c’è quello di Paolo Romani, vice di Scajola con la delega alle Comunicazioni. Mentre sembra che il premier stia corteggiando Luca Cordero di Montezemolo, che più volte però ha detto di non essere disponibile a scendere in politica.


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Le dimissioni di Scajola

Un dc-chiave al servizio del Cavaliere Per la seconda volta è costretto a lasciare un ministero. La prima volta era accaduto dopo un insultante apprezzamento su Marco Biagi dI ANToNIo AMoRoSo

Sindaco per due volte, per quattro ministro, cresciuto nella Dc, coordinatore nazionale di Forza Italia nei primi anni del partito. Gli ultimi 15 anni passati fianco a fianco di Silvio Berlusconi. Claudio Scajola, nato il 15 gennaio 1948 ad Imperia, lascia il ministero delle Attività Produttive rassegnando per la seconda volta nella sua carriera le dimissioni da ministro. Sposato con Maria Teresa Verda e padre di due figli, Pier Carlo e Lucia, tirata in ballo nella storia della compravendita della casa con visto sul Colosseo, Scajola ha avuto una carriera tutta nella Dc prima di approdare in Forza Italia. Membro di una famiglia di lunga tradizione politica (il padre Ferdinando è stato deputato Dc e fondatore del partito a Imperia; il fratello Alessandro è stato anche lui parlamentare e sindaco), la politica è stata simbolicamente nel suo destino fin dalla nascita: a tenerlo fra le braccia nel giorno del battesimo è infatti Maria Romana De Gasperi, figlia dello statista

trentino. Laureato in giurisprudenza all'Università di Genova e dirigente Indpap nel 1980, a 32 anni viene eletto al consiglio comunale di Imperia e due anni dopo diviene sindaco della città (fino al 1983, dimmessosi dopo essere stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di concussione aggravata. In seguito verrà prosciolto dalle accuse). Diventa una seconda volta primo cittadino di Imperia dal 1990 al 1995. Dopo l'incontro con Berlusconi nel 1995, entra in Forza Italia e diventa prima coordinatore della Provincia di Imperia, poi viene eletto deputato e nel 1996 Berlusconi gli affida la responsabilità nazionale dell'Organizzazione di Forza Italia. A livello nazionale il primo incarico di governo è nel 2001, quando viene chiamato a far parte del secondo esecutivo Berlusconi quale Ministro dell'Interno. Appena un anno dopo avviene l'incidente che lo porterà a lasciare: il 30 giugno 2002 a seguito delle polemiche suscitate

Silvio Berlusconi con Claudio Scajola da alcune sue frasi su Marco Biagi, il professore ucciso dalle Brigate Rosse, si dimette dall'incarico, ma le sue dimissioni sono respinte dal Presidente del Consiglio. Le polemiche però non si placano e il 3 luglio conferma le dimissioni irrevocabili. Ma il rapporto con Berlusconi non si interrompe e nel novembre 2002 gli viene affidata la responsabilità di coordinatore della campagna elettorale di Forza Italia per le elezioni amministrative. Il 31 luglio 2003 è nominato ministro del Governo Berlusconi con l'incarico per l'Attuazione del Programma di Governo. Il 3 dicembre 2004 viene nominato da Silvio Berlusconi Presidente del Comitato di Presidenza di Forza Italia. Il 23 aprile 2005, in occasione della formazione del nuovo governo, presieduto da Silvio Berlusconi, lascia l'incarico dell'Attuazione del Programma di Governo per assumere quello di Ministro delle Attività Produttive. Nel 2006 viene eletto Presidente del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato. Due anni dopo, nel IV Governo Berlusconi, Scajola è

nominato Ministro per lo Sviluppo economico. Come obiettivo si prefigge quello di stare a fianco delle imprese: il Piano triennale di sviluppo varato dal governo Berlusconi comprende fra l'altro, per quanto riguarda il Ministero dello Sviluppo economico, una seria riduzione degli oneri burocratici per le aziende, una nuova politica per contenere i costi energetici, che comprende il ritorno all'energia nucleare, liberalizzazioni vere, nell'interesse dei consumatori, e con il consenso delle categorie interessate. Oggi le dimissioni, dopo giorni di polemiche per essere stato chiamato in causa nella vicenda di una compravendita di una casa con presunti soldi in nero, nell'ambito sugli appalti per i Grandi Eventi. Accanto alla politica Scajola coltiva molti hobby e promuove attività culturali in favore della sua città e della sua regione. Appassionato di cucina, è membro dell'Accademia Italiana della Cucina. E' presidente onorario della squadra di pallanuoto Rari Nantes di Imperia. Ama il giardinaggio e segue con attenzione la politica ambientale.


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Truffa sui fondi per l’editoria

Ciarrapico e figlio indagati L’editore Giuseppe Ciarrapico, nonché senatore del Pdl, è indagato dalla Procura di Roma per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche relative ai fondi per l’editoria. La stessa accusa è contestata al figlio Tullio e ad altre cinque persone, tra cui alcuni collaboratori dell’ex presidente della Roma. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dal 2002 al 2006 Ciarrapico avrebbe avuto contributi per l’editoria pari a circa 20 milioni. La stessa cifra è stata posta sotto sequestro dai militari del Nucleo speciale di polizia valutaria di Guardia di finanza. I «gravi fatti di fraudolente percezioni di contributi all’editoria - è stato spiegato dalla procura - per importi complessivi pari a circa 20 milioni di euro dal 2002 al 2007 e per analoghi tentativi susseguitisi fino all’anno in corso, in danno dello Stato - presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento per l’informazione» da parte delle società editrici «Nuova Editoriale Oggi srl» e «Editoriale Ciociaria Oggi srl». Beni sequestrati e affidati a un curatore, che non dovrà comunque interrompere l'attività lavorativa delle due società. «Editoriale Ciociaria Oggi Srl», con sede a Roma, pubblica «Nuovo Oggi Molise» mentre «Nuova Editoriale Oggi Srl» pubblica il giornale di Frosinone «Ciociaria Oggi». I militari della Guardia di finanza, nucleo speciale di polizia valutaria, diretti dal colonnello Leandro Cuzzocrea e su disposizione del pm Simona Marazza, responsabile dell’inchiesta, hanno eseguito sequestri preventivi a Roma, Milano e in altre città, di immobili, quote societarie e conti correnti ed una imbarcazione di lusso, che era ormeggiata a Gaeta. Gli

Sequestrati 20 milioni di beni agli editori di “Ciociaria oggi” e “Nuovo oggi Molise” Altre cinque persone coinvolte nell’inchiesta dI

ARCANGELo ARAGoNESE

Ciarrapico senior, senatore Pdl e imprenditore

accertamenti sono stati coordinati dal procuratore aggiunto della Capitale, Pietro Saviotti. «Un avviso di garanzia non invecchia mai e può far sempre comodo se si tratta di un senatore del Popolo della libertà». Il senatore Giuseppe Ciarrapico commenta così all'Adnkronos l'inchiesta che lo vede indagato. «Oggi gli organi di informazione parlano di un'indagine per truffa a carico del senatore Giuseppe Ciarrapico. È la stessa indagine del 2005 - sottolinea il parlamentare del Pdl promossa dalla dottoressa Marazza, pm nota per la sua contiguità con il pubblico ministero De Magistris concorrente politico di Di Pietro». Un'indagine, rileva Ciarrapico, «dormiente a tutt'oggi e oggi guarda caso ritirata fuori per aumentare i rumors giudiziari a carico del Pdl. Chi più ne ha più ne metta», conclude.

Assessore accusato di corruzione si dimenette, ma Alemanno dice no «Questa mattina la Polizia giudiziaria è arrivata in Assessorato per procedere alla perquisizione del mio ufficio e per notificarmi un avviso di garanzia in relazione all'inchiesta in corso sul condono edilizio». È quanto dichiara in nota l'assessore all'Urbanistica, Marco Corsini. «In sostanza - spiega Corsini - mi si accuserebbe di aver favorito la società Gemma, ex partecipata dal Comune di Roma cui la precedente Amministrazione aveva affidato il compito di svolgere pratiche sul condono edilizio, per aver realizzato un atto aggiuntivo che ha permesso di definire oltre 30mila pratiche in quattro mesi. Il contraccambio di questo favore sarebbe il mantenimento all'interno del mio staff di un dipendente della stessa società che ho trovato lì. Inoltre mi si imputerebbe di aver tenta-

to di costringere un mio dirigente a effettuare pagamenti non dovuti in favore di tale società». «Confermo tutta la mia fiducia nei confronti dell'assessore Corsini. Mi pare evidente che tutto il suo operato è stato proteso a fare gli interessi dell'Amministrazione e della città per chiudere una vicenda annosa come quella del condono». Lo afferma, in una nota, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «L'assessore Corsini rimane quindi al suo posto e sono convinto che - aggiunge - il lavoro della magistratura, alla quale abbiamo offerto e continueremo ad offrire piena collaborazione, farà al più presto luce sulla vicenda e sull' estraneità ai fatti dell'assessore».


City & Siti

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Novara

Indossa il niqab Multa da 500 euro Una donna con il niqb, il velo integrale che scopre solo gli occhi, è stata fermata e multata a Novara, nei pressi dell’ufficio postale. Ha dovuto pagare 500 euro per l’infrazione. E’ quanto prevede un’ordinanza del sindaco leghista Massimo Giordano. Lo riporta la Tribuna Novarese. «Avevamo in corso una serie di controlli – hanno spiegato dal comando provinciale – e abbiamo così fermato questa donna che era coperta integralmente. L’abbiamo identificata e ora valuteremo come procedere». L’ordinanza del sindaco Massimo Giordano (che è anche neo-assessore regionale allo Sviluppo Economico nella Giunta Cota) era stata firmata all’inizio del 2010 ed era stata suggerita dal fatto che lo stesso primo cittadino si era imbattuto in una donna con il burqa e aveva richiesto l’intervento dei carabinieri perché la riconoscessero. L’ordinanza, prima di essere firmata, era stata inviata al ministero degli Interni che ne aveva vagliato il contenuto e proposto alcune osservazioni formali. «Il ministero -ha spiegato Cortese – è entrato negli aspetti puramente tecnici dell’ordinanza limitandone l’applicazione alle scuole, agli ospedali e agli edifici pubblici in genere. Nel caso specifico l’ordinanza verrà applicata proprio perché la donna si trovava all’ufficio postale, cioè in un edificio pubblico». «L’applicazione di questa ordinanza è l’unico modo a nostra disposizione per ovviare a comportamenti che rendono ancora più complesso il già difficile percorso d’integrazione» è il commento del sindaco di Novara, Massino Giordano.

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Lazio

Spaghetti con le telline a rischio per la norma Ue L'Unione europea mette a rischio spaghetti e bruschetta con le telline, simboli più golosi della tradizione ittica del made in Italy. Una delle norme contenute nel Regolamento comunitario del Mediterraneo nel settore della pesca che entrerà in vigore il primo giugno, infatti, vieta la pesca con le draghe fino a 0,3 miglia dalle coste. E le telline, appunto, vengono catturate con questo attrezzo sotto costa ad appena 20 metri dal litorale, una distanza molto inferiore a quella che sarà con-

sentita a fine maggio. A rischio scomparsa dalle tavole ci sono anche il cannolicchio pescato a circa 100 metri dalla costa e la vongola, quella non allevata, pescata a pochi metri più a largo. Una grave rinuncia per i buongustai, ma soprattutto un danno economico per i pescatori di molte Regioni, in particolare per il Lazio che detiene la leadership per la produzione delle telline, seguito a distanza da Puglia e Campania. Basti pensare che il 10% della flotta laziale è attiva nella molluschicoltu-

Roma

ra con draghe e rastrelli, per un totale di 70 piccole imbarcazioni che catturano in media ogni giorno circa 40-50 chili per 11 mesi l'anno, escluso aprile. "Siamo in attesa di una deroga promessa proprio per il settore dei molluschi", afferma all'Ansa il presidente di FedercoopescaConfcooperative Lazio, Claudio Brinati ancora speranzoso che l'Ue possa ripensarci. "Altrimenti - aggiunge - sarebbe il colpo di grazia per un settore che vive già una forte crisi".

Bagnolo mella

Striscione si burla Gli Ufo sono arrivati a Brescia di Scajola

«Cerchi casa? Chiedi a Scajola»: lo striscione è stato srotolato lunedì dal ponte che collega via del Fagutale, dove al primo piano si trova l’appartamento del ministro Scajola al centro delle polemiche, e via Vittorino da Feltre. Proprio di fronte al Colosseo, da una parte la vista sull’anfiteatro, dall’altra quella sullo storico rione Monti. Sul lenzuolo bianco, scomparso in tarda serata, portato via non si sa da chi, anche una firma, Semplicerivoluzione.com. Sul sito, assieme alle foto dello striscione, e della sua sistemazione da parte di una persona di spalle, la spiegazione della scritta: «È il consiglio di Semplice Rivoluzione alle tante famiglie che attendono un alloggio, più volte promesso dal governo Berlusconi. Ora Scajola può anche dimettersi. Potrà sempre aprire con successo un’agenzia immobiliare. Prezzi modici, ovviamente».

Gli appassionati di fantascienza sono convinti che i cerchi lasciati in un campo coltivato ad orzo siano di un’astronave arrivata da chissà quale galassia. In paese, però, è convinzione che si tratti dell’opera di qualche burlone che, se scoperto, dovrà fare i conti con il proprietario del terreno per i danni arrecati alla coltivazione. La scoperta dei cerchi è stata fatta lunedì mattina da un ragazzo che ha subito avvisato i carabinieri. Il disegno sul campo è risultato abbastanza strano e non è la prima volta che la cronaca si occupa di questi fenomeni con ufologi improvvisati che spiegano l’arrivo degli extraterrestri. Il cerchio più grande ha un diametro di 10 metri, gli altri, di alcuni metri. Tra loro sono collegati da sentierini, anch’ essi ricavati nell’orzo. L’orzo, alto alcune decine di centimetri è inclinato, ma non schiacciato, come se a piegarlo fosse stato un getto d’aria. I carabinieri hanno svolto un sopralluogo e inviato una segnalazione all’autorità giudiziaria. Molti i curiosi che si sono recati a vedere l’ insolito fenomeno, scherzando sulla possibilità che siano arrivati gli ufo.


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la tribuna

Uomini in divisa

Metteteli in grado di vivere e poi chi sbaglia paghi Il Sindacato Polizia Nuova aveva, in tempi non sospetti, lanciato il grave allarme relativo alle gravissime condizioni economiche in cui versa il mondo delle divise. Lo abbiamo gridato, scritto ed urlato ma nessuno ci ha ascoltato. Senza un contratto dignitoso e un vero riordino delle carriere, vi è l’ampia dimostrazione del fallimento delle politiche sindacali all’interno di questo comparto dove, oggi più che mai, urge concedere il diritto di sciopero. Il Sindacato Polizia Nuova, di fronte alla grave crisi economica che sta vivendo il comparto sicurezza e degli ultimi accadimenti che vedono coinvolti elementi dei diversi corpi perché non riescono più a sbarcare il lunario, le loro famiglie non hanno più possibilità di andare avanti, e nonostante le responsabilità che hanno ed i rischi che corrono vengono ancora pagati come degli uscieri, chiede al governo che lo stesso trattamento applicato ai parlamentari, per evitare che possano cadere in “tentazione”, venga anche applicato a tutti coloro che vestono e indossano la divisa dello Stato. Oggi, un appartenente alle Forze di Polizia dovrebbe avere come stipendio iniziale 2.000 (duemila/00) euro, invece riceve lo stipendio come un qualsiasi altro dipendente, dove la sua peculiarità e specialità non viene riconosciuta facendogli vivere una lunga serie di privazioni e fallimenti, anche sindacali, come per l’ora di straordinario che è ancora di gran lunga inferiore all’ora ordinaria e viene pagata quando vi sarà disponibilità di cassa aspettando, come per i Reparti Mobili, che ancora gli

paghino quelle del 2005, come il ticket che è ancora di sette euro, come il trattamento di missione, come le spese da sostenere giorno dopo giorno con una Amministrazione che non riesce neanche più a garantire un autobus per gli spostamenti verso la sede di servizio che vede, a Napoli, contravvenzionare i colleghi che sono costretti ad andare a lavorare con la propria auto. Il peso è diventato insopportabile, andare avanti è diventato impossibile! A nessuno è importato capire il perché accadono alcuni fenomeni eclatanti, in modo assolutamente menefreghistico, guardando solo alle proprie guarentigie e stipendi, la classe politica anziché provvedere a prevenire determinati, e facilmente intuibili fenomeni, si riduce alla sola repressione lasciando insoluto il problema e arrivando, finanche, ad aggravarlo privando di due contratti gli uomini in divisa e negandogli la dignità e la serenità anche in servizio. A poliziotti e carabinieri non serve uno Stato che li sfrutta solo per i voti, una volta a destra e l’altra a sinistra, a loro non serve uno Stato che se ne lavi le mani come Ponzio Pilato o un sindacato che non riesce più a gridare. A loro serve una sicurezza economica e di carriera per potere svolgere serenamente il proprio lavoro che, oggi, è solo una lunga scia fatta di sofferenze e privazioni. Adesso basta. Ridateci dignità. Solo allora, chi sbaglia venga messo in galera e si buttino pure le chiavi! Pasquale Di maria segretario generale regionale del sindacato Polizia Nuova Portici

Le

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migLiOri deL giOrnO

vauro su “Il Manifesto”

Inquinamento delle coste cilentane: meglio non esagerare

Parentele e contratti di produzione con la Rai

L'assessore all'Ambiente del Comune di Salerno, Gerardo Calabrese, ha esortato la popolazione a smetterla con gli allarmismi sulla situazione relativa all'inquinamento delle coste cilentane, tristemente note alle cronache per la presenza di liquami riversati abusivamente in mare. Salerno e le zone limitrofe alla città sono a forte densità industriale, ciò è causa della non balneabilità di gran parte delle nostre coste. Il controllo sullo stato dell'inquinamento dovrebbe essere di tipo preventivo e dovrebbe, inoltre, condurre alla chiusura da parte delle autorità di quelle attività che recano danni all'ambiente. Non bastano soltanto le esortazioni a smetterla con gli allarmismi. La regione Campania deve puntare sullo sviluppo del turismo, obiettivo raggiungibile solamente attraverso un serio controllo ambientale. Aniello D’Angelo Italia dei Diritti Salerno

Se non c'è nulla di strano che le società di produzione legate a Berlusconi abbiano contratti milionari con la Rai è bene che certe cose vengono fuori. Mi riferisco alla dichiarazione di Italo Bocchino all'indomani delle accuse mosse verso sua moglie circa il suo contratto di produzione con la Rai. Le polemiche, partite dall'articolo del quotidiano Il Giornale, hanno scatenato la reazione di Bocchino che ha dichiarato che finché non c'è una legge che vieta ai parenti dei politici di avere rapporti di lavoro con la Rai, è tutto in regola e che comunque lui stesso sarebbe d'accordo nel vagliare un codice morale basato su tale principio. Come per i concorsi pubblici vale la regola che i candidati non devono avere legami con i politici, estendere tale vincolo a coloro che hanno rapporti con settori strategici come quello della comunicazione legata al servizio pubblico, sarebbe un segnale di correttezza. Roberto Soldà


argOmenti

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tra salvataggio e crescita

La ricetta dell’Ue non convince i greci e le Borse e' iniziato ieri mattina lo sciopero di 48 ore dei dipendenti pubblici greci che protestano contro il nuovo piano di austerità concordato dal governo di Giorgio Papandreou con l'Unione europea in cambio di aiuti per 110 miliardi di euro per far fronte alla crisi finanziaria del Paese. oggi si uniranno anche i lavoratori del settore privato paralizzando aerei, treni, trasporti urbani, scuole, ospedali, banche e uffici pubblici. Alcune centinaia di militanti del sindacato comunista Pame hanno simbolicamente occupato l'Acropoli ateniese sventolando bandiere rosse e appendendo sul Partenone un grande striscione con la scritta "Popoli d'europa sollevatevi". Contemporaneamente le Borse europee hanno avuto ieri un crollo bruciando 140 miliardi di capitalizzazione a causa dei timori di un contagio della crisi greca agli altri paesi compresi nella sigla Pigs (Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna). dI

MARIo LETTIERI

S

ulla crisi greca e sull’inevitabile intervento di aiuto si è già perso troppo tempo in chiacchiere, rischiando di far precipitare l’Europa e il mondo in una grave crisi economica e politica. Purtroppo, la leadership europea, e in primis quella tedesca, ha mostrato irrazionalità e incertezze. La Germania sembra volersi fare del male. Ma non si torna indietro sulla strada dell’Unione Europea. Intervenire a sostegno della Grecia non vuol dire avallarne le furbizie e gli errori, ma affrontare gli effetti della crisi sistemica in un paese dove vivono milioni di persone, dove, comunque, c’è un’economia, anche se fragile, molto più importante della situazione bancaria.

S

i sa che le necessità finanziarie greche sono enormi: 45 miliardi di euro nell’immediato, ma potrebbero arrivare a 100-130 miliardi nel periodo di 3 anni. Il Portogallo ha un buco di almeno 40 miliardi. Anche la situazione spagnola è grave, con titoli di stato da rifinanziare per 350 miliardi di euro, frutto della speculazione immobiliare, che è stata promossa

E

PAoLo RAIMoNdI anche dalle banche europee e internazionali. La crisi riguarda l’intero sistema. A fine 2008, la Germania aveva stanziato 480 miliardi di euro per operazioni di salvataggio delle proprie banche. Per salvare la Royal Bank of Scotland, il governo inglese aveva messo sul tavolo circa 50 miliardi di euro. Per Fortis, la finanziaria olandese e belga, ci sono voluti più di 11 miliardi. Solo per evitare la bancarotta del colosso delle assicurazioni AIG, gli Usa avevano messo in campo 180 miliardi di dollari. E per garantire la solvibilità di Citi Group, nel periodo 2008-9 le autorità americane hanno messo a disposizione 300 miliardi di dollari!

C

erto la crisi greca è aggravata dalle falsificazioni del bilancio statale, a cui la Goldman Sachs non è stata estranea. Si ricordi che l’interno Pil della Grecia è di 250 miliardi di euro e quello del Portogallo di 180 miliardi. In gioco non ci sono solo numeri, ma oltre 20 milione di persone, con le loro vite, con il loro lavoro e con le loro aspirazioni. Parlare di “contagio greco” è fuorviante. La Grecia

non contagia nessuno. E’ il sistema finanziario che ha generato virus infetti e una pandemia globale. E come tale va anche affrontata da parte di tutti. Ovviamente il debito pubblico greco dovrà essere finanziato ad un tasso di interesse ragionevole e ristrutturato con scadenze a più lungo termine. I governi europei dovrebbero sollecitare le banche coinvolte, previa loro garanzia, ad accettare tale ristrutturazione e tali condizioni. Si ricordi che i titoli di stato greco sono detenuti per 80 miliardi dalle banche francesi e per 45 miliardi di euro da quelle tedesche. Il crollo del valore di questi titoli, eventualmente seguito da altri paesi, metterebbe in crisi la stessa Banca Centrale Europea, che ha nel suo portafoglio ben 200 miliardi di titoli di stato europei. Se l’intervento finanziario è urgente per tentare di stabilizzare il sistema finanziario e bancario, è sicuramente necessario attivare le politiche di rilancio e di modernizzazione dell’economia reale della Grecia e dell’Unione Europea. l governo greco e le autorità europee sono impegnate a defi-

I

nire i tagli di bilancio per riportare i conti sotto controllo. Vanno bene i risparmi mirati e opportuni, ma toccare le pensioni e i salari non è la via d’uscita, al contrario è la molla di uno scontro sociale e, riducendo i consumi interni, aggraverebbe la crisi.

R

iteniamo che un ruolo fondamentale possa essere svolto dalla rete europea delle Casse Depositi e Prestiti che hanno approntato degli strumenti adatti a finanziare investimenti e grandi progetti nelle infrastrutture, nei trasporti, nelle comunicazioni, nella R&S, ecc. L’Europa deve accelerare i provvedimenti di riforma del sistema finanziario globale. Perchè, mentre alcuni paesi rischiano la bancarotta, le grandi banche sono tornate a profitti stratosferici. Ma se le economie non crescono, da dove vengono questi profitti? Vengono da operazioni finanziarie e speculative che sono il cancro dell’economia. *Sottosegretario all’Economia nel governo Prodi ** Economista


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preVidenZa disoccupazione

Contributi persi niente recupero Da gennaio a giugno 1978 sono rimasto involontariamente disoccupato per un periodo di 6 mesi, per la chiusura dell’azienda presso cui lavoravo. Ciò premesso, è possibile recuperare e riscattare in qualche modo tale periodo? Quei mesi mi sarebbero essenziali per raggiungere entro il primo semestre 2011 i 40 anni di anzianità contributiva. C. Lombardi, Roma Purtroppo no. Non vi è alcun modo utile per recuperare il periodo di vuoto contributivo dovuto a mancanza di attività lavorativa.

integrazione

Infortunio prevale su maternità mia moglie, lavoratrice dipendente, ha subito un infortunio sul lavoro. Durante la conseguente assenza è entrata in astensione obbligatoria per maternità. Chiedo se l’indennità di maternità, che le spetta, possa essere fruita al termine dell’infortunio. V. B., Lecce In materia, è ancora vigente una circolare INPS del 1997 (la n° 182) che, al punto 12, prevede espressamente il caso segnalato e così indica: “L'INAIL ha disposto che il trattamento economico per inabilità temporanea debba essere prevalente su quello economico di maternità. Pertanto, in caso di astensione dal lavoro per maternità e di contemporaneo riconoscimento della inabilità temporanea da infortunio o malattia professionale, l'indennità di maternità non dovrà essere corrisposta per tutto il periodo per il quale l'INAIL provvede al pagamento dell'in-

Risponde il dottor ANToNINo NICoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18

Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

Quesito

I casi in cui cessa il diritto alla pensione La scorsa settimana mi sono recata all’INPDAP per presentare un documento nell’interesse di mio padre, ex dipendente comunale. mentre ero in attesa, ho sentito l’impiegato allo sportello che parlava di “cessazione” del diritto alla pensione. Preoccupata, mi sono chiesto se ciò può avvenire ed, eventualmente, quando.

B. V., Savona Sì, può avvenire, ma in casi espressamente previsti dalla legge. Tenga presente che la cessazione della pensione non è altro che un provvedimento amministrativo con il quale viene sospeso il pagamento delle rate di pensione. Essa si verifica per: • morte del pensionato • decadenza del diritto Tra i casi di decadenza del diritto troviamo: -il compimento della maggiore età dell’orfano; -il completamento del corso di studi da parte dell’orfano maggiorenne; -le nuove nozze del coniuge superstite.

dennità giornaliera. All'INPS fa carico l'eventuale integrazione dell'indennità corrisposta dall'INAIL, fino a concorrenza dell'importo spettante a titolo di indennità di maternità“.

Provvederà l’INPS attraverso il Fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto, istituito per assicurare ai dipendenti tale prestazione nel caso in cui l’Azienda, datrice di lavoro, risulti insolvente.

Fondo di garanzia

Se l’azienda fallisce l’Inps pensa al tfr Sono dipendente di un’azienda meccanica con circa 25 dipendenti, ma in ditta le cose vanno, da qualche tempo, male e non ci sono segnali di ripresa. Pertanto, noi dipendenti temiamo il fallimento. Che fine farà il nostro trattamento di fine rapporto, che abbiamo lasciato in azienda? S. T., Potenza

disoccupazione

Niente indennità per un pensionato Il titolare di una pensione diretta potrebbe, anche se in teoria, aver diritto all’indennità di disoccupazione, a seguito di un’attività lavorativa con decorrenza successiva al pensionamento? C. Arcuri, Crotone

In passato, l’ipotesi segnalata poteva, in determinati casi, concretizzarsi. Ma a datare dal 15 dicembre 1992, l’indennità di disoccupazione è incompatibile ed incumulabile con ogni pensione diretta. Se, invece, il lavoratore è pensionato di un Paese dell’Unione Europea , può percepire in Italia l’indennità di disoccupazione, così come può aver diritto ad una prestazione di disoccupazione in uno Stato dell’Unione Europea se è titolare di una pensione italiana.

minimo contrattuale

Qual è lo stipendio di una badante? mia suocera, oltre ad essere anziana, ha parecchie patologie per cui ha bisogno di assistenza. Cosa che fa una ragazza ucraina, regolarmente residente in Italia e che svolge il suo incarico per 30 ore settimanali. Poiché pare opportuno impiegarla a tempo pieno, vorrei sapere il suo stipendio mensile, sulla scorta del contratto nazionale. T. Bianco, Palermo La badante di sua suocera, per le mansioni svolte (assistenza a persone, sia anziani che bambini, non autosufficienti), senza un diploma professionale, con mansioni connesse al vitto e alla pulizia della casa) è da inquadrare nel livello C (profilo C super) per il quale il contratto collettivo prevede lo stipendio minimo mensile di euro 880,17.


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sOciaLe A CuRA dI

FIdALMA FILIPPELLI

Realtà difficili e poco note del sociale

L’Albero della Vita offre sostegno alle madri sole Esiste in Italia una Fondazione, con sede a Milano, che opera a favore dei bambini abbandonati. Si chiama L’Albero della Vita (www.alberodellavita.org) ed abbiamo deciso di dedicare un’attenzione particolare ai suoi progetti meritori a sostegno delle madri sole. La Rondine è un progetto per madri sole che, insieme con i loro bambini, si trovano in condizioni di povertà e marginalità sociale, senza un’occupazione lavorativa stabile e con difficoltà a reperire un alloggio. In una prima fase il progetto prevede l’accoglienza in un alloggio gratuito, ospitante due nuclei familiari (4-5 persone), e l’assistenza materiale tout court per mamma e bambino per un perio-

L’eVentO

do continuativo di alcuni mesi. Successivamente, grazie all’attivazione di una rete di risorse esterne, il progetto cerca di favorire il costruttivo reinserimento sociale del nucleo familiare, indirizzando le madri nella ricerca di una soluzione abitativa adeguata e di un’occupazione stabile che garantisca il mantenimento della propria famiglia. L’obiettivo finale è quello di offrire un sostegno utile alla realizzazione di un percorso di vita autonomo ed indipendente, sia per la figura genitoriale che per il figlio. Una vera e propria rivoluzione mentale e materiale nelle esistenze di persone spesso sfiduciate nei confronti delle proprie capacità e della disponibilità del prossimo.

Il Progetto La Rondine è attivo a Milano, Perugia, Napoli, Avellino, Lecce, Palermo. Il Progetto Mammamica offre invece un aiuto alle donne, sempre più numerose, che affrontano da sole la gravidanza e la delicata crescita dei loro figli nei primi mesi di vita. Il progetto in questione prevede un’iniziativa molto particolare, ovvero l’affiancamento ad ogni mamma in difficoltà di una donna che possa essere consigliera ed amica. Le

“mamme amiche” si preparano con amore e sensibilità per poter seguire volontariamente le mamme che si affidano al servizio. E’ possibile donare il 5 per mille alla Fondazione L’Albero della Vita, firmando nello spazio dedicato alle onlus sul modello unico, sul 730 o sul CUD ed inserendo il codice fiscale 04504550965. Per maggiori informazioni si può telefonare allo 02/90751517. f. f.

A Roma e ai Castelli il Festival del cinema indipendente e sociale

Dal 6 al 13 maggio torna il Tekfestival La prestigiosa rassegna internazionale del cinema indipendente e sociale Tekfestival torna a Roma ed ai Castelli romani dal 6 al 13 maggio, con un programma di ben 60 titoli dedicati alla complessità delle esistenze globali.

T

orna in scena dal 6 al 13 maggio l’amatissimo Tekfestival “Ai confini del mondo...dentro l’Occidente”, rassegna di cinema indipendente e sociale. In questa edizione sono ben sessanta i titoli in programma, tra film e documentari, tutti prove-

nienti dai più prestigiosi festival internazionali. Al centro della ribalta la complessità dei nuovi scenari della globalizzazione, con una particolare attenzione alla migrazione, alla precarietà e flessibilità dell’esistenza, alle controcul-

ture, alle comunità solidali ed alle politiche dei corpi. L’appuntamento è al Nuovo Cinema Aquila di Roma dal 6 all’11 maggio, al Teatro Blu di Genzano il 12 maggio ed allo Spazio Zip di Frascati il 13 maggio. Oltre alle proiezioni sono previste numerose ini-

ziative collaterali, incontri con i registi e le registe, due masterclasses ed un workshop. Di particolare interesse l’incontro gratuito del 9 maggio con l’apprezzato autore danese Nicolas Winding Refn, il quale illustrerà ai presenti il suo approccio al cinema, le scelte artistiche ed una serie di questioni relative alla produzione ed alla realizzazione filmica. Chi fosse interessato al programma può visitare il sito www.tekfestival.it o chiamare il numero 06/2147126. Fidalma Filippelli


Culture & tenDenze

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Un film sul dopo-terremoto in Abruzzo

“Draquila” amaro reportage della Guzzanti Solo nei minuti iniziali una concessione alla satira, poi una indagine rigorosa, dettagliata, ricca di fatti e documenti dI

L

LuCIANA vECChIoLI

o stile non è più quello di "Viva Zapatero", così furiosamente ideologico, ma una cosa del tutto nuova. Un reportage vero e proprio. Rigoroso, dettagliato, denso di avvenimenti in gran parte conosciuti ma qui cronologicamente ben ricostruiti che rende il messaggio assai più chiaro ed efficace. Il taglio è giornalistico, molto vicino a quello d'inchiesta. La satira è relegata ai pochi minuti iniziali del filmato, dove l'attrice arriva in Abruzzo travestita da Berlusconi. Molto meglio di Michael Moore, perché maggiormente coinvolgente dal punto di vista emotivo. Un pugno allo stomaco. “Draquila. L'Italia che trema", il nuovo lavoro di Sabina Guzzanti (il 13 maggio al Festival di Cannes nelle proiezioni speciali mentre dal 7 maggio sarà nei cinema) in un Paese normale dovrebbe essere trasmesso dal servizio televisivo pubblico, in prima serata, come "Report". ran parte dei fatti citati sono già ampiamente noti ad un'opinione pubblica attenta e ben informata, mentre a quella meno attrezzata probabilmente sarà sfuggito qualcosa. Settecento ore di girato dal quale è stato ritagliato un documentario di 93 minuti. Si parte dal terremoto dell'Aquila e la sua ricostruzione, dal G8 ed i suoi costi gonfiati, dalla gestione dell'evento mediatico nell'intento di risalire nei sondaggi, per raccontare l'Italia di oggi. a tesi della Guzzanti (non solo sua, per la verità) è che la Protezione Civile guidata da Guido Bertolaso sia una sorta di

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L

"braccio armato" del presidente del Consiglio, attraverso la quale "legifera e distribuisce denaro a sua completa discrezione". Una organizzazione, che avrebbe dovuto diventare una Spa (passaggio sventato dall'inchiesta per corruzione che ha coinvolto Bertolaso e Angelo Balducci), per gestire eventi che non hanno nulla di straordinario, come i mondiali di nuoto o alcune visite pastorali del papa. entro ci sta tutto quello che è accaduto in questi ultimi mesi. L'annunciato piano case appena quattro giorni dopo il terribile sisma. Il sindaco, i cittadini ed i loro rappresentanti che in nome dell'emergenza vengono completamente estromessi dalla ricostruzione. Settantamila perso-

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ne evacuate in parte sulla costa ed in parte nelle tendopoli. Una gestione eccessivamente militarizzata con disposizioni pronte a vietare tra i terremotati il consumo di caffè, Coca Cola ed alcolici che, secondo le autorità, avrebbero eccitato gli animi. Oppure l'esistenza di ipotetiche ordinanze per proibire contatti con l'esterno o assemblee pubbliche senza espressa autorizzazione dei capicampo.Tutto questo, ovviamente, in nome dell'ordine pubblico, che però per qualcuno ha suonato come una sorta di campanello d'allarme rispetto alle libertà civili. A testimonianza, una lunga serie di interviste ai protagonisti. Cittadini che dichiarano eterna

riconoscenza a Berlusconi ed altri assai più critici rispetto al suo operato. on ne esce bene neanche l'opposizione, del tutto assente in questo contesto. Esplicite le immagini della tenda del Partito Democratico, rimasta costantemente chiusa e vuota per intere giornate. E poi, ancora, Antonio Ingroia e Vincenzo Macrì parlano di politica e malaffare. Massimo Ciancimino, figlio del mafioso Vito, torna sui ventilati finanziamenti del padre per la costruzione di Milano 2, esordi edilizi del giovane Berlusconi. Interessante intervento anche di Enzo Boschi, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Una postilla. Proprio ieri, l'organismo americano Freedom House che redige ogni anno un rapporto sulla liberta di stampa in 195 paesi del mondo ha reso noti suoi dati. L'Italia è sempre più in basso nella graduatoria, ora fanalino di coda dell'Europa, nella classifica generale è al 71° posto a pari merito con il Benin. Vorrà dire qualcosa?

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Sabato la Leggenda dei New Trolls Sabato 8 maggio all’Auditorium di Roma ritorna sulle scene la storica formazione dei New Trolls, ricomposta nel suo nucleo originario da Vittorio De Scalzi, Nico Di Palo, Gianni Belleno e Giorgio D’Adamo che nel lontano 1967 diedero vita alla

prima band italiana del “rock progressive”. Il quartetto sarà accompagnato da una band formata da Andrea Maddalone alla chitarra, Francesco Bellia al basso e Ricky Bolognesi alle tastiere, insieme al quartetto d’archi Gnu Quartet che interpreterà

brani tratti dal Concerto Grosso I e II. Biglietti: € 40 (pla-

tea) - € 35 (galleria) Riduzioni per gruppi di 10 persone


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Perbenismo di facciata

Un road movie musicale

Mine vaganti

Basilicata coast to coast

Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini

Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.

La genialità di Polanski

Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno

Margherita Buy, Francesca Inaudi e Fabio volo in una scena di “Matrimoni e aljtri disastri”

Gli amori extraconiugali Matrimoni e altri disastri Regia: Nina Di Majo con Margherita Buy, Fabio Volo, Luciana Littizzetto, Francesca Inaudi.

L'intento della regista era una commedia semplice e sofistica, in realtà è complicata (tanto da apparire improbabile) ed abbastanza ordinaria, quasi scontata. Sceneggiatura debole e poco

equilibrata, dialoghi fuori dal mondo. La Buy, sulla cui faccia la cinepresa non molla mai un attimo facendo sparire dallo schermo tutto il resto, fa sempre la solita parte della single ansiosa e nevrotica. Poi, per chissà quale magico artifizio, ad un certo punto tutti si innamorano di lei. L'adolescente inquieto, l'intellettuale di sinistra inevitabilmente sfigato, il tecnico che aggiusta i computer e pure il cognato mezzo leghista ed ignorante come una capra al quale dà anche un bacetto tutto casto. Cast stellare sottoutilizzato.

L’uomo nell’ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce Brosnan. Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.

L’Italia cialtrona che si redime La vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri

Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del

potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.

Rubrica a cura di LuCIANA vECChIoLI

Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.

Scorsese con il fiato sospeso Shutter Island Regia: Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow

Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine, mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isolafortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.


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Ipazia contro l’oscurantismo

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Un omaggio a New York

Agorà

Remember me

Regia: Alejandro Amenàbar con Rachel Weisz, Max Minghella

Regia: Allen Coulter con Robert Pattinson, Emilie de Ravin

Non è un film contro il cristianesimo ma contro tutti i fondamentalismi. Sostanzialmente è questa la chiave di lettura. Un concetto però non condiviso dalle alte gerarchie della Chiesa che, secondo la casa di distribuzione, dopo una proiezione riservata ha avuto reazioni stizzite di dissenso sul taglio dato alla pellicola. La vera storia della filosofa greca Ipazia uccisa e fatta a pezzi dagli integralisti cristiani nel 391 dopo Cristo ad Alessandria d'Egitto, ha faticato non poco ad uscire in Italia, suscitando, come era prevedibile, parecchie polemiche. Il ruolo del vescovo Cirillo, che avrebbe istigato la congrega dei Parabolani ad uccidere la scienziata, non è molto piaciuto, ma secondo il regista quello che si vede nel film è solo il 30 per cento del male che ha fatto l'alto prelato..

Iran e musica clandestina I gatti persiani Regia: Bahman Ghodabi con Negar Shaghaghi, Hamed Behdad

Durante la lavorazione il regista è stato arrestato per ben due volte. In Iran la musica è considerata, dall'attuale regime, impura in quanto fonte di allegria e quindi vietata. I ragazzi sono costretti a suonare e cantare clandestinamente, nel chiuso di cantine e sotterranei. Un mondo nascosto, del quale la maggior parte della popolazione ignora l'esistenza. Completamente girato a Teheran, al di là dell'aspetto musicale, è un interessante viaggio nelle dinamiche che oggi governano l'ex Persia, che aiuta a capire meglio cosa stia realmente avvenendo in quel Paese. Premio Speciale della giuria al Festival di Cannes, la sceneggiatura è stata scritta da Ghobadi e dalla fidanzata Roxana Saberi, la giornalista americana di origine iraniana processata per spionaggio.

IRachel Weisz in una scena di “Agorà” quando Ipazia insegnava

Da bambina a donna d’affari

Una sorpresa. Che il vampiretto più celebre del momento si sia cimentato, nonostante il travolgente successo di Twilight, in una pellicola del genere depone a favore di questo bel ragazzone rimasto improvvisamente sepolto dalla notorietà e da una stuolo di adoranti fan. Il film, contrariamente a quanto si possa credere, non è solo una storia d'amore destinata al filone giovanilistico, l'intreccio è molto più raffinato e complesso, pieno di humour, acume, con dialoghi ben scritti ed interpretati. Finale sorprendente che vuole essere un omaggio alla città di New York. Senza voler svelare nulla, perché l'epilogo è davvero inaspettato, la storia parte da due ventenni provenienti da mondi del tutto opposti, che si incontrano in maniera non proprio casuale, e che si innamorano. Ma non ci sarà l'happy end.

Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. Non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il

suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.

Il “riscatto” del maestro

I cattivi in Iraq Un mago sono gli Usa della truffa

Alice in Wonderland Regia: Tim Burton con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway.

Il concerto

Green zone

Colpo di fulmine

Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou "Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

Regia: Paul Greengrass con Matt Demon, Greg Kinnear

Regia: John Requa e Glenn Ficarra con Jim Carrey, Ewan McGregor

Agli americani non è piaciuto molto. Anzi, visti gli esigui incassi potremo dire quasi niente. Perché i cattivi, ebbene si, questa volta sono loro. A dirla tutta, è difficile trovare nella cinematografia a stelle e strisce un altro film così esplicito, così diretto, nell'incolpare il governo Usa di aver provocato una guerra senza senso. La Green Zone del titolo è il blindatissimo quartiere situato nel centro di Baghdad dove risiedono le truppe, è da qui che parte l'avvincente thriller a sfondo politico. Da qui il maresciallo Roy Miller e la sua squadra di ispettori ricevono l'incarico di scovare nel deserto dell'Iraq i depositi con le famose armi di distruzione di massa. Non trovando nulla di tutto ciò, l'ufficiale inizierà ad avere qualche sospetto.

Certo, la storia nella fase di scrittura della sceneggiatura è stata parecchio romanzata ma sembra che tutti gli eventi descritti siano realmente accaduti. Basta questo per rendere il film apprezzabile di una certa attenzione, perché se fosse vero solo un terzo di ciò che è narrato è davvero incredibile come un uomo possa arrivare a fare tanto nel corso di una vita. A parte questo, l'interpretazione di Carrey è un po' troppo fumettistica e gli eventi si susseguono con un certa confusione. Un morigerato agente di polizia, sposato con prole, che suona l'organo in chiesa, dopo un incidente stradale decide di cambiare vita. Si dichiara gay, inizia a vivere una esistenza fatta di truffe ed imbrogli. In prigione trova l'amore della sua vita.


granDe SChermO

Altro

l’

quotidiano

mercoledì 5 maggio 2010

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Il cinema nel cinema

Pezzo di storia senza retorica

happy family

Invictus

Regia: Gabriele Salvatores con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris, Valeria Bilello

Non è l'ennesimo film sulla famiglia. Salvatores semplicemente racconta degli uomini e delle donne, e lo fa con un film originale, poetico, spassoso, colorato, elaborato su diversi piani narrativi e continui passaggi tra finzione e realtà. Otto personaggi in cerca d'autore. Sono questi i protagonisti, la famiglia felice a cui il titolo ironicamente allude. Escluso Ezio, 38 anni, una vita trascorsa senza aver mai concluso nulla di buono che un giorno decide di scrivere una sceneggiatura per il cinema. Due coppie, i loro figli, i nonni, il cane, esseri del tutto inventati che ad un certo punto però vivono di luce propria, escono dallo schermo del computer di Ezio (un Fabio De Luigi in grande forma) per rivendicare la loro esistenza. Il cinema nel cinema.

Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon

dario Castiglio (figlio di Peppino di Capri) e Martina Codecasa sul gozzo dell’innamoramento nel film di d’Alatri, “Sul mare”

Il gozzo galeotto Sul mare Regia: Alessandro D'Alatri con Dario Castiglio, Martina Codecasa

D'Alatri torna a sorprenderci. Dopo il cine-panettone alternativo "Commediasexy", il regista romano questa volta firma un film completamente in digitale, a basso budget, interpretato da attori semisconosciuti. Una commedia sentimentale appartenen-

te al filone giovanilistico, dai risvolti sociali, ambientata nella splendida isola di Ventotene che, ad onor del vero, contribuisce parecchio alla riuscita della storia tratta dal romanzo di Anna Pavignano (In bilico sul mare). Il giovane e bel Salvatore (Dario Castiglio, figlio di Peppino di Capri) d'estate porta i turisti in giro con il suo gozzo mentre d'inverno fa il muratore in nero nei cantieri sulla terraferma. L'amore arriva con Martina, la ragazza di buona famiglia che usa la sua barca per le immersioni da sub.

Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso Nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di Nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.

Dalla parte del detenuto

Gianburrasca d’oltralpe

Il profeta

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori

Regia: Jacques Audiard con Tahar Rahim e Niels Arestrup

Difficile non identificarsi con la faccia d'angelo del protagonista, perché anche se la storia è politicamente poco corretta (un percorso di formazione alla rovescia, un anti-eroe) non si può non stare dalla sua parte. Accertato ormai il fatto che il carcere non riabilita proprio nessuno, il film è abilmente orchestrato da un regista che conferma qualità straordinarie nel dirigere gli attori. La faccia del giovane Malik (felice esordio), analfabeta e ladruncolo che entra in carcere per uscirne dopo sei anni più acculturato, spietato ed a capo di una pericolosa banda, e quella del boss corso César Luciani (si intuisce ad occhio nudo la consolidata esperienza anche teatrale), reggono praticamente tutto il film.

Regia: Laurent Tirard con François-Xavier Demaison, Daniel Prévost

Tahar Rahim, protagonista del film di Audiard “Il profeta” capace di trovare un ruolo di primo piano in un ambiente dove dopo i quaranta già si annaspa. Grazie alle sue innate capacità è in grado di far apparire decente un E’ complicato film che molto probabilmente con Regia: Nancy Meyers con altri interpreti avrebbe creato Meryl Streep, Alec Baldwin, qualche imbarazzo. La storia del Steve Martin triangolo over 50 tra una donna, il E' sempre un piacere ritrovare la suo ex marito ed un ipotetico pregrande Meryl Streep, anche se in tendente stenta a decollare. E poi, questo caso è protagonista di una va bene dare un'immagine di commedia non proprio originalis- donna realizzata, ma perché la sima e forse troppo hollywoodiana scelta di stamparle sul viso, dalper un talento del suo livello. l'inizio alla fine, quell'insistente Tuttavia, tanto di cappello ad una sorriso a volte davvero fuori attrice che a sessant'anni è ancora luogo?

triangolo hollywoodiano

Adattamento sul grande schermo di uno dei più importanti classici per l'infanzia francesi, probabile primo esempio di letteratura moderna per piccoli, nato dalla fantasia di René Goscinny (l'ideatore di Asterix) e Jean-Jacques Sempè. Il protagonista è un bambino di otto anni, Nicolas, una sorta di Gian Burrasca d'Oltralpe. Ambientato negli anni '50, le avventure del pestifero ragazzino con la sua strampalata combriccola di amici, divertono molto e riescono a creare un processo di identificazione sia nei bimbi che nei grandi, con un abile doppio piano di lettura. Riuscita trasposizione sul grande schermo, senza trascurare le magiche atmosfere dei racconti.


Altro

l’

L’aLtrO canaLe

Costanzo, bontà sua anche con Giletti? dI

mercoledì 5 maggio 2010

PiCCOlO SChermO

quotidiano

MARIA FRANCESCA RoToNdARo

Sono passati ben 26 anni dall’ultimo talk show presentato e condotto da Maurizio Costanzo in Rai: era il 1976 e “Bontà loro”, cui partecipavano tre ospiti, era già destinato e essere il padre di tutti i successivi dibattiti televisivi. E, "Bontà sua", Costanzo ora è tornato da mamma Rai, perché la mamma è sempre la mamma. Il figliol prodigo è così tornato alla tv di Stato, dopo infinite edizioni del

suo longevo "show", in cui ha portato sul del palcoscenico Teatro Parioli ("in Roma", come veniva annunciato da una voce fuori campo prima della messa in onda) e sullo schermo di Canale 5 tanti personaggi che erano perfetti sconosciuti che sono diventati volti noti (come Sgarbi), e celebrità che sono state inghiottite dall'oblio ingrato del telespettatore. Insomma il giornalista romano ha fatto il salto della quaglia. Tanto ormai la sua consorte, Maria De Filippi, è capace di camminare con le proprie gambe, e anche sulle punte vista l'assidua frequentazione

della scuola di "Amici". Tanto ormai tra Rai e Mediaset non c'è poi più tanta differenza: stesse interruzioni - e introiti - pubblicitari, stessi padroni, stessi vincitori a Sanremo e Amici. Per "Bontà sua" il programma va in onda in una striscia pomeridiana di venti minuti dal lunedì al venerdì alle 14.10 su Rai1. Viene invitato, però, solo un ospite a puntata, al quale Costanzo deve strappare delle risposte che permettono di inquadrarlo. Ma poi Costanzo, che è bravo giornalista, tanto buono non è. Avete visto la puntata in cui ha chiesto a Giletti se fossero fondate le voci sulla sua "simpatia omo"? No? Cercatela su youtube. Da non perdere.

Zapping deL giOrnO Sport

Reality

La sfida diretta tra Roma e Inter

Finalmente la finale dell’Isola dei famosi

Raiuno ore 20,45. All’Olimpico stasera si affrontano per la finale di Coppa Italia l’Inter e la Roma. Un incontro che vale quanto un confronto diretto per lo scudetto, con doppia carica di emozioni e di tensioni dopo le polemiche seguite alla sconfitta della Lazio ad opera dei nerazzurri.

Raidue ore 21,05. I quattro naufraghi sopravvissuti alle strampalate e spesso pericolose dieci settimane di permanenza in Nicaragua si misurerannno con le votazioni dei telespettatori e si saprà finalmente chi intascherà la favolosa somma in palio. La serata finale si svolgerà a Milano con la partecipazioni di tutti i concorrenti via via eliminati e dei variopinti ospiti della irrefr nabile padrona di casa, la quarantacinquenne Simona Ventura.

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auditeL montalbano in contesa con i “talenti”

Documentari

Film

Wojtyla, una vita straordinaria

mrs. Doubtfire mammo per sempre

Rete 4 - ore 21,10. Torna il documentario-inchiesta “Vite straordinarie” di Elena Guarnieri con la storia di Karol Wojtyla, diventato Papa con il nome di Giovanni Paolo II nel 1978 e morto nel 2005.

Italia 1 - ore 21,10. Un divertente Robin Williams (che è alle soglie dei 60 anni) si sdoppia per trasformarsi nella governante di sua moglie - dalla quale si è separato - per poter rivedere i tre figli, che il giudice ha affidato alla madre. Lo affiancano Sally Field (nel ruolo della moglie) e Pierce Brosnan (l’amante e poi convivente della donna). Consigliabile per chi vuole schivare sport e reality.

Ilcommissario montalbano si conferma ancora: “Il senso del tatto”, trasmesso in replica su RaiUno lunedì sera, ha totalizzato 5.595.000 telespettatori per un 21% di share; su Canale 5, invece, la prima delle due semifinali di Italia’s Got talent ha ottenuto in media 5.365.000 telespettatori, ma in conseguenza della durata del programma (è terminato dopo la mezzanotte) ha visto crescere lo share al 26,6%. Gli altri tutti ben distanziati: seguono “Chi l’ha visto”, su Raitre, con 2.726.000 telespettatori (10,2%), il film di Italia 1 “mercenary for Justice”, con Steven Seagal che ottiene 2.436.000 telespettatori (9%), “Voyager” che su RaiDue ottiene 2.203.000 telespettatori (8,4%). “L’Infedele” di Gad Lerner ha avuto 677.000 telespettatori (2,8%).


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