Anno II - n. 7 - Lunedì 11 gennaio 2010
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Rosarno. Oggi corteo organizzato da un comitato di abitanti con questo slogan
«Non siamo razzisti»
Il Papa: «Rispettate gli immigrati», che vengono portati via o se ne vanno Completato il trasferimento degli immigrati africani che vivevano nella bidonville di Rosarno. Per oggi un comitato di abitanti della cittadina calabrese ha organizzato un corteo per dire: “Non siamo eazzisti”, anche per rispondere all’apello del Papa: “Rispettate gli immigrati”.
Clandestinità di
Ulderico Nisticò
Abbiamo appreso che a Rosarno, Calabria, c’erano accampati un migliaio di africani quasi tutti senza permesso di soggiorno, cioè clandestini. Clandestino, dal latino “clam”, di nascosto. Quando lo abbiamo saputo? Dopo un vero conflitto tra gli africani e la popolazione, con scontri, danni e feriti. Senza questi tristi avvenimenti, non lo avrebbe saputo nessuno. Allora, secondo me, a Rosarno ci sono, e c’erano anche prima, mille clandestini africani, e numerosi altri “clandestini” italiani, questi ultimi con il permesso di soggiorno, anzi la carta d’identità della Repubblica Italiana, se clandestino significa uno che sta nascosto. E chi sono? Beh, bazzecole: il prefetto di Catanzaro commissario di governo; i prefetti di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio C. e Vibo V.; i comandanti regionali, provinciali e locali di Carabinieri, Polizia, Finanza, Guardie comunali; i loro subordinati di ogni grado; i presidenti di Regione e Province; i loro assessori; i sindaci; l’Ispettorato del lavoro, e scusate se ho dimenticato qualcuno. Tutti questi clandestini infatti non c’erano o stavano “clam”, se non hanno visto, e per anni, che migliaia di extracomunitari, e mica solo a Rosarno, vivono alla peggio, lavorano in nero e vengono pagati una miseria. A proposito, e i proprietari terrieri che li
assumono parimenti in nero, non sono anche loro un tantinello clandestini? Come mai, in Calabria, tutte queste clandestinità? Volete una spiegazione politicamente corretta, o una vera? Quella vera: se i proprietari di agrumeti dovessero pagare i lavoratori, bianchi o giallo o neri, quanto è giusto, piuttosto lascerebbero le arance a marcire, per elementari ragioni di calcolo tra spese e guadagno. E siccome lo sanno tutti, tutti fanno finta di non sapere, almeno finché non scoppia qualche tragedia. Lo stesso per migliaia di appartamenti affittati ugualmente in nero agli immigrati, in barba non solo al fisco, ma soprattutto alle più elementari regole di pubblica sicurezza. Lo stesso per i limiti di velocità, che, nelle strade calabresi, sono generalmente di 70h, però tutti andiamo come ci pare. Lo stesso per i sindaci che mettono l’autovelox... Pensate voi: per riscuotere le multe? Ma no, sanno bene che le multe non le pagherà nessuno, però loro le mettono in entrata, e fanno quadrare il bilancio, sulla carta, con soldi che non ci sono: clandestini, anche gli euro! È tutta una clandestinità, la Calabria, retta da leggi non scritte ma chiare a tutti; mentre le leggi dello Stato sono sospese... Clandestine. Secondo me, è anche, è soprattutto per questo che l’ex Magna Grecia (non lo è dal IV secolo avanti Cristo, però qualcuno ci crede!) è l’ultima regione d’Europa?
Benevento: nati 6 gemelli
Ecco i genitori-record
sei gemelli, quattro femmine e due maschi, sono venuti alla luce ieri mattina nel reparto di Neonatologia dell'azienda ospedaliera rummo di Benevento. i sei gemelli, figli di una coppia di orta di Atella, in provincia di caserta, stanno tutti bene. il peso dei neonati varia dai 610 agli 800 grammi. l'evento assume una particolare straordinarietà se si considera che un episodio simile in italia risale all'11 gennaio 1980, quando all'ospedale di Bibbiena (Arezzo) nacquero i sei gemelli Giannini, quattro maschi e due femmine, ribattezzati i "gemelli nazionali".
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lunedì 11 gennaio 2010
VentiquattrOre
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iNFLuENza a
La vittima di Pisa non aveva altre patologie La donna trentenne monta all’ospedale di Pisa per l’influenza A, che viveva a Pietrasanta secondo quanto reso noto dalla Asl, non soffriva di altre patologie. La paziente era stata trasferita a Pisa dall’ospedale Versilia di Viareggio, dove era ricoverata, perchè non rispondeva ai trattamenti ventilatori. Poi quando è stata presa in cura dall’ospedale di Cisanello è stata sottoposta a indagini radiologiche.
CRoazia
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tERRoRismo
Eletto un presidente di centrosinistra col 63%
Dopo l’agguato il togo torna a casa
Il candidato di centro-sinistra Ivo Josipovic ha vinto le elezioni presidenziali in Croazia con il 60,3 per cento, secondo i risultati ufficiali resi noti in nottata. La schiacciante vittoria di Josipovic, che si è impegnato a sostenere le riforme del governo e la lotta contro la corruzione, apre la strada all'adesione della Croazia all'Unione europea. Il suo rivale Milan Bandic, ex socialdemocratico sostenuto dalla destra e dalle gerarchie ecclesiastiche, ha ottenuto il 39,7 per cento, secondo i dati del secondo turno resi noti dalla commissione elettorale. Bandic resterà alla guida della capitale Zagabria, di cui è sindaco da dieci anni. Il tasso di partecipazione al voto di ieri è stato del 50,28%.
La squadra del Togo avrebbe voluto giocare la Coppa D’Africa nonostante il sanguinoso attacco al bus della Nazionale, ma il governo di Lomè ha deciso il ritiro dal torneo. Il governo ha deciso di fare rientrare a casa la squadra perché la partita si dovrebbe giocare in una zona vicino ai ribelli, che hanno minacciato di rifarsi vivi nel mondo del calcio. Nell’attacco hanno perso le vita tre persone.
Sei gemelli, 4 femmine e 2 maschi nati al Rummo
La Foto
Nascita record a Benevento
Juve nel “pallone”
I bimbi stanno bene. Necessario il cesario Sei gemelli, quattro femmine e due maschi, sono venuti alla luce ieri mattina nel reparto di Neonatologia dell'azienda ospedaliera Rummo di Benevento. I sei gemelli, figli di una coppia di Orta di Atella, in provincia di Caserta, stanno tutti bene. I sei gemellini vengono adesso assistiti presso la Terapia intensiva neonatale, diretta dal dottor Luigi Orfeo. Il peso dei neonati varia dai 610 agli 800 grammi. L'evento assume una particolare straordinarietà se si considera che, in letteratura, un episodio simile in Italia risalirebbe al 1996. Il 'Rummò di Benevento ha accolto la
donna, alla ventiseiesima settimana di gravidanza: la neomamma era stata trasferita nella struttura beneventana dal Policlinico Universitario 'Federico IÌ di Napoli, dove non era possibile attrezzare sei posti in Terapia Intensiva Neonatale. La paziente, C.O., 30 anni, ha partorito nella prima mattinata di ieri, quando si è proceduto al taglio cesareo per far nascere i sei gemellini. Le strutture aziendali di ostetricia e ginecologia e di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) hanno quindi messo in campo tutte le forze possibili per la gestione di un parto così complesso.
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Direttore responsabile: ennio simeone Redazione tel. 06 86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GeceM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:stefano clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009
C’è solo un anti-inter. si chiama milan. Dopo aver strapazzato il Genoa, il «Diavolo» si ripete a torino superando 3-0 una Juventus (nella foto il ct Ferrara, che rischia il posto) fragile e disorientata al cospetto dell’avversario.
L’OnOmAsticO
Alessandro il martirologio Romano, l'11 gennaio ricorda: "a Fermo, nel Piceno, santo alessandro, vescovo e martire"; tuttavia, che tale santo sia stato vescovo di Fermo tra il 246 e il 250 non è suffragato da prova alcuna.
AccAdde Oggi Ucciso ciano accusato di tradimento del Fascismo per aver votato l'odg Grandi durante la seduta del Gran Consiglio del 25 luglio 1943, cade sotto i colpi di un plotone d'esecuzione a Verona l'11 gennaio 1944 il genero del Duce, Gian Galeazzo Ciano.
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il FattO
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Calcio e intolleranza
Maroni avverte “Tolleranza zero ai cori razzisti” Il ministro spiega che per contrastare il fenomeno occore adottare una politica “dura”. Poi in tono scherzoso apprezza l’atteccante dell’Inter Balotelli di ANtoNellA PANeBiANco La Figc dovrebbe adottare una politica di "tolleranza zero" nei confronti dei cori razzisti negli stadi. Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni. “E' difficile spesso distinguere tra un coro razzista e uno sfottò legato all'appartenenza ad un'altra squadra. Ma proprio perché è difficile, io sono convinto che non si debbano sottovalutare questi gesti: anche qui io sono per la tolleranza zero", ha detto Maroni in un'intervista a SkyTg24, rispondendo a una domanda sui cori razzisti spesso rivolti al giocatore nero dell'Inter Mario Balotelli dai tifosi avversari. “Non dipende da me, non dipende dal ministero dell'Interno intervenire quando c'è una partita in corso, ma credo davvero che la Figc debba darsi delle regole
molto rigide su questo: se c'è anche il minimo dubbio che un coro sia un coro razzista, secondo me l'arbitro deve immediatamente sospendere la partita e prendere i provvedimenti conseguenti". Maroni, pur in tono scherzoso, ha espresso grande apprezzamento per l'attaccante dell'Inter: "Io sono un milanista ma nutro per Balotelli una grande simpatia, è un simpatico sbruffone oltre che essere davvero un grande campione". Nei giorni scorsi il giudice sportivo ha comminato a Balotelli una multa da 7mila euro per gli applausi provocatori rivolti dal giocatore al pubblico del Chievo, dopo avere ricevuto degli insulti da alcuni tifosi, mentre lasciava il campo da gioco a Verona mercoledì scorso. L'attaccante si è poi scusato.
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Parla il presidente della Federcalcio
abete pronto a dare più poteri agli arbitri La Federcalcio è pronta ad assegnare all'arbitro il potere di fermare le partite in caso di cori razzisti, se il Viminale cambierà la sua circolare attualmente in vigore che attribuisce al responsabile dell'ordine pubblico negli stadi l'autorità per prendere questa decisione: è q u a n t o annuncia il presidente d e l l a Federcalcio Giancarlo Abete, dopo gli interventi di questi giorni sull'argomento. «La circolare del Viminale che ha esteso anche ai cori razzisti, oltre che agli striscioni, la misura dello stop alle partite - spiega Abete contiene una indicazione esplicita: spetta al responsabile dell'ordine pubblico decidere se sospendere o no un incontro di calcio. Nelle nostre norme antirazzismo, che l'Italia ha introdotto ancor prima delle misure adottate dall'Uefa, non potevamo non tenere conto di questo indirizzo normativo. Se ora il Viminale cambierà quella
circolare, gli arbitri potranno assumersi la responsabilità di di decidere quando va fermata una partita». Abete ha ribadito che «la Federcalcio è in prima linea nella tolleranza zero contro ogni manifestazione di razzismo: non faremo nessuno sconto». E ha poi ricostruito il percorso delle norme di lotta a questi fenomeni. «L'indirizzo della norma del ministero - ha ricordato Abete - già dal 2000 assegna al responsabile dell'ordine pubblico la titolarità della decisione di interrompere una partita in caso di esposizione di striscioni costituenti »fatto grave«. Questa normativa - ha proseguito il presidente della Federcalcio - nel 2005 è stata specificatamente indirizzata anche agli striscioni costituenti discriminazione razziale, e infine nel maggio 2009 è stata estesa ai cori razzisti. Tutto ciò, prima ancora che la Uefa intervenisse con le sue norme di stop alle partite in caso di razzismo».
Balotelli, attaccante dell’Inter. A sinistra il ministro Maroni. Sopra il presidente della Federcalcio Abete
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City & Siti
milano
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milano
Premio per chi Stuprata mentre smette di fumare torna a casa «Nessun editto, nessuna sanzione ma vorrei solo portare i giovani a ragionare sull'importanza della loro salute e convincerli ad avere uno stile di vita virtuoso». Lo ha spiegato l'assessore alla salute del Comune di Milano Giampaolo Landi di Chiavenna che, per metà febbraio, ha intenzione di partire con in progetto che prevede una speciale tessera a punti per ottenere sconti per i viaggi, il cinema, i libri, l'informatica e così via, destinata a chi non ha oltrepassato i 25 anni e che decide di smettere di fumare o di non cominciare nemmeno. L'iniziativa, che è ancora in fase di studio, dovrebbe inizialmente partire in via sperimentale e riguardare un centinaio di ragazzi. «Dovremmo pubblicizzare il progetto sul sito del mio assessorato - ha spiegato l'assessore -, attraverso il quale, chi vorrà partecipare al progetto
potrà iscriversi». Quanto ai controlli, Landi di Chiavenna sta pensando a una task-force di medici ed esperti («costituiremo un comitato medicoscientifico») per fare le verifiche a campione sugli under 25. Chi dopo un periodo prestabilito, si parla di sei mesi, avrà detto addio al fumo si ritroverà sulla sua 'card' un numero di punti-premio che gli consentirà di ottenere gli sconti. «Mi piacerebbe - ha aggiunto l'assessore - allargare questo progetto anche all'alcol, alle droghe e a incentivare la sessualità responsabile». A Milano non è la prima volta che vengono proposti progetti anti-fumo: 10 anni fa la Asl cittadina aveva previsto di premiare con un incentivo di un milione i medici di famiglia che sarebbero riusciti a convincere i loro assistiti fumatori a buttare per sempre il pacchetto di sigarette.
Religione
Stava rincasando poco prima dell'alba quando è stata aggredita da uno o due uomini ed è stata violentata. Ancora uno stupro alle porte di Milano, alla periferia di Sesto San Giovanni, la cittadina dell'hinterland già teatro di orrori simili: lo scorso aprile, poco prima di mezzanotte era toccato a una coppietta che si era appartata in macchina, con lei che era stata ripetutamente stuprata dal branco, mentre lui picchiato e immobilizzato. Questa volta invece è capitato a una donna di 34 anni, italiana. Attorno alle cinque stava rientrando a casa - a Cascina Gatti, una frazione di Sesto - quando gli si è parata davanti una, forse due persone, ed è stata presa con la forza. Poi, nonostante lo shock, il dolore e il terrore per quello che aveva appena subito è riuscita a dare l'allarme. Ha chiamato il 118 e prima ancora che arrivas-
se l'ambulanza - che poi l'ha portata alla clinica Mangiagalli di Milano - ha ricevuto i primi soccorsi dai poliziotti della questura della cittadina. L'hanno raccolta in mezzo a una strada e lei, sconvolta, ha detto in modo generico di essere stata violentata «da due individui», dei quali però non è riuscita a dare alcuna descrizione e nemmeno a indicare la nazionalità. Le indagini sono in mano agli uomini della Squadra Mobile di Milano che, anche su questa circostanza, stanno cercando i riscontri. Riscontri che potranno arrivare, per altro, dagli esiti degli esami del Dna a cui la vittima è stata sottoposta e per i quali bisognerà attendere qualche giorno. Proprio due giorni fa a Milano è finito in carcere un senegalese clandestino fermato dalla polizia perché ritenuto responsabile di aver tentato di violentare una donna.
Editoria
Il crocifisso e Tosti al Csm il 22 gennaio
In uscito nuovo libro su Craxi
Il giudice Luigi Tosti ha diffuso un comunicato col quale avvisa che il prossimo 22 gennaio alle ore 9,30 sarà celebrato, dinanzi al Consiglio Superiore della Magistratura, Piazza Indipendenza n. 4, Roma, il procedimento disciplinare che è stato aperto, circa 5 anni fa, a suo carico per essersi io rifiutato di tenere le udienze sotto l'incombenza dei crocifissi. Un procedimento, questo, per il quale Ricorda Tosti - «ho subito due condanne penali a un anno di reclusione (poi annullate dalla Corte di Cassazione) e sto subendo, da 4 anni, la sospensione dallo stipendio e dalle funzioni. Mi difenderò da solo e l'udienza sarà pubblica (anche se l'aula non è particolarmente capiente)». In caso di condanna e di conseguente rimozione dalla magistratura, dice, «adirò la Corte Europea dei diritti dell'Uomo: in caso di assoluzione e di reintegrazione in servizio, seguiterò a rifiutarmi di tenere le udienze sino a che il Ministro di Giustizia (oggi Angelino Alfano) non avrà rimosso l'ultimo crocifisso dall'ultima aula di giustizia della Colonia Pontifica, cioè dell'Italia».
Per il decimo anniversario della morte di Bettino Craxi, il 19 gennaio sarà in libreria un saggio provocatorio sul leader socialista (Rubbettino editore): “Le ceneri di Craxi”, di Edoardo Crisafulli. Perché Bettino Craxi è disprezzato dalla sinistra radicale? Perché è accusato di aver tradito il socialismo per bramosia di potere e di aver distrutto il Psi, un partito centenario? Il Psi era davvero il focolaio del malaffare e il centro nevralgico di Tangentopoli? Mani Pulite fu un’inchiesta eroica oppure un golpe mediatico-giudiziario che
azzerò una classe politica di prim’ordine? Per quale ragione le inchieste si abbatterono – implacabili – soprattutto sul PSI e sulla DC, risparmiando il PCI-PDS? Qual è la causa profonda della ‘guerra fratricida’ tra socialisti e comunisti? L’arroganza di Craxi o il conservatorismo ideologico di Berlinguer? Ha senso, oggi,cdichiararsi socialisti e militare nel Centrodestra? È giusto dire che Berlusconi ha raccolto l’eredità politica craxiana? Queste alcune domande a cui il libro vuole dare risposte.
Diritti & DOVeri
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PReVidenZA Pensione contributiva
Non ci può essere integrazione mia moglie, che ha un numero ridotto di anni coperti da contribuzione, vorrebbe andare in pensione col sistema contributivo. Le chiedo se l’integrazione al trattamento minimo si applichi o meno anche alle prestazioni pensionistiche liquidate con tale sistema. A. Nardi, Siena La legge n.335 del 1995 esclude che si applichi il beneficio dell'integra-zione al trattamento minimo nel caso di pensione contributiva. Chi ha iniziato a lavorare per la prima volta dopo il 31 dicembre 1995 e chi ha scelto il sistema contributivo non può più avere la pensione al minimo: la rendita è rapportata ai contributi versati, senza alcuna integrazione.
risponde il dottor ANtoNiNo Nicolo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it
Indennità di accompagnamento ecco i requisiti E’ possibile avere conoscenza degli elementi essenziali sull’indennità di accompagnamento alle persone invalide e di cui si sente tanto parlare, anche per i controlli governativi in atto?
C. Raviola, Asti Perché no? L’indennità di accompagnamento è stata istituita a favore delle persone completamente inabili, che non possono svolgere gli atti quotidiani della vita senza un aiuto costante. L’indennità non è incompatibile, come di frequente si crede, con lo svolgimento di una attività lavorativa dipendente o autonoma, qualora la persona abbia una residua capacità di lavoro. Il riconoscimento di tale prestazione è indipendente dall’età e dal reddito dei beneficiari.
Pensione
Pensione
Troppo pochi 13 anni di lavoro
Gli effetti dei contributi volontari
mia moglie si sta avvicinando all’età pensionabile dei 60 anni, che compirà il 26 aprile 2010. Ha lavorato fino al 1992 per 13 anni, come artigiana. Può aver diritto alla prestazione, sia pure con un importo minimo? P.Federico, Crotone
Ho 57 anni, ho lavorato 36 anni in un'azienda privata e tra poco inizierà per me un periodo di mobilità di 2 anni. Per raggiungere i 40 anni di anzianità ho intenzione di versare all'inps 2 anni di contributi volontari. una volta raggiunto questo obiettivo, quali saranno i parametri con i quali verrà calcolata la mia pensione? subirò delle riduzioni? D. Fiore, Roma
Per le donne, i requisiti per la pensione di vecchiaia sono: 60 anni di età e 20 anni di contributi (1040 settimane equivalenti a 240 mesi). Possono essere sufficienti 15 anni (180 mesi per gli autonomi) se sussistono alcune condizioni particolari: se maturati entro il 31-12-1992 o in presenza di autorizzazione ai versamenti volontari entro la stessa data. In mancanza di tali condizioni, sua
La contribuzione volontaria ha gli stessi effetti di quella obbligatoria. Con 40 anni, dunque, avrà diritto ad una pensione pari all'incirca all'80% della media degli stipendi degli ultimi 10
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Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta
di cui un terzo a carico dell’iscritto alla Gestione Separata.
invalidità
moglie non ha diritto alla pensione di vecchiaia ed i contributi versati non sono rimborsabili.
lunedì 11 gennaio 2009
anni.
contributi
Pensionato fa piccoli lavoretti mio padre, 66 anni, è un pensionato iNPDaP (di vecchiaia). inoltre, ha una piccola pensione supplementare iNPs, dalla Gestione separata, per un’attività svolta dal 1997 al 2001. ora avrebbe possibilità di effettuare dei lavori occasionali, che potrebbero fruttargli attorno ai 5000 euro l’anno o qualcosina in più. Dovrà versare i contributi di nuovo? E. Arduini, Frosinone Se il reddito da prestazioni occasionali supera i 5.000 euro l’anno, l’interessato ha l’obbligo di versare i contributi, ma solo per la parte eccedente tale cifra. Il contributo per i pensionati è stato, per il 2009, del 17%,
Pensione
Sommare contributi è gratis mio marito, 57 anni ad agosto 2009, è stato per undici anni un dipendente privato, assicurato con l’iNPs. Poi ha voluto fare il libero professionista con iscrizione alla Cassa di previdenza degli architetti. La ricongiunzione dei contributi è troppo costosa. Deve considerare perduti i contributi iNPs? G. Vazzana, Reggio Cal. Proprio per nulla. I contributi versati all’INPS potranno essere sommati a quelli dell’INARCASSA per conseguire, a 65 anni, la pensione di vecchiaia con la totalizzazione, ormai divenuta concetto comune. L’operazione è gratuita e comporta la liquidazione di una quota per ognuno dei due Enti interessati (quote unificate ai fini del pagamento).
tasse
Bollo auto sospeso per i terremotati Sospensione dal pagamento della tassa automobilistica fino al 30 giugno incluso, dopo l'ordinanza n. 3837 del 30 dicembre scorso del Presidente del Consiglio dei Ministri, per i cittadini residenti nei comuni indicati nel decreto n.3 del 16 aprile 2009.
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i fatti di Rosarno
Barbacetto sbaglia di
G
LA
lunedì 11 gennaio 2010
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migLiORe deL giORnO
MArio tocci
ianni Barbacetto continua a lanciare sermoni e predicozzi dal suo comodo e confortevole pulpito. Il giornalista milanese di origine friulana, con una nota vergata di recente sulla propria pagina del più importante social network planetario ed in riferimento agli ultimi accadimenti di Rosarno, ha teorizzato che il ministro dell’Interno Maroni si sarebbe piegato al volere delle organizzazioni criminali calabresi mediante la posizione in essere di deportazioni di massa a carico degli immigrati riottosi, asseritamente aizzati dai signorotti del luogo (peraltro a cagione di motivi che non ci è permesso di conoscere). Un approccio superficiale alle parole del Barbacetto nazionale spingerebbe chiunque a dar credito ai concetti dallo stesso espressi. Ma, allorché dovesse procedere all’approfondimento di tutti gli aspetti della realtà sottesa, chiunque si avvedrebbe dell’impossibilità di concordare con le teorie barbacettiane. Anzitutto, una premessa. Gli afrikaans di Rosarno hanno scatenato una spirale di violenza assolutamente ingiustificabile ed inopportuna. Seppure provocati in modo violento, non avrebbero dovuto rispondere con la violenza Ciò premesso, va a gran voce affermato che il rispetto dell’individualità di ogni uomo e di ogni donna (indipendentemente dalla condizione socio-giuridica di titolarità) è imprescindibile oltre che indefettibile in uno Stato di diritto. E difatti, proprio alla luce di questo assunto, nella quasi contestualità dei moti di piazza rosarnesi, il governo è intervenuto al precipuo fine di ripristinare la legalità violata e restituire dignità agli extracomunitari stanziali. Molti di questi immigrati sono stati condotti nei centri di permanenza limitrofi per fruire di sistemazioni alloggiative migliori (e giammai mortificanti) ed essere sottratti alle reazioni violente
della popolazione accecata, invero esecrabilmente, dall’ira e dalla sete di vendetta. Inoltre, è stato demolito il rudere ove i malcapitati trovavano abitualmente ricovero in modo decisamente inumano, così da evitare per il futuro nuovi addensamenti di disperati. Allora, ha ragione o no Gianni Barbacetto da Milano? Forse no! Sicuramente non ne ha quando definisce “Ndrangheta” larga parte della società civile calabrese. Siano ricordate le parole di Alphonse Karr, secondo cui le offese sono umilianti per chi ne sia autore ove esse non riescano ad offendere chi ne sia destinatario. In quanti in Calabria si sono offesi per la frase di Barbacetto? Credo quasi nessuno, a parte me… *Associazione “Avvocati della Libertà”
Un’alleanza tra mafie e padroni di
Pietro ANcoNA
Nella vicenda di Rosarno sono rimasto colpito da alcune cose che dovrebbero allarmare. La trasmissione di Rai Uno del pomeriggio diretta da Sposini ha dato vita ad un collegamento con Rosarno riservata ai "bianchi". Tra questi anche un avvocato il quale si è lamentato dell'ingratitudine dei neri che vivrebbero nel degrado per loro scelta e che vengono pagati "normalmente" per il loro lavoro. Mi ha colpito l'atteggiamento "comprensivo" e di consenso dell'intervistatore che ad un certo punto ha costretto lo stesso Sposini a tagliare la trasmissione che stava assumendo un tono pieno di pregiudizi verso le vittime di una forma di vero e proprio schiavismo. Nessun portavoce della comunità africana è stato intervistato. I mass media televisivi italiani hanno privato le vittime anche della "voce"-
Giannelli sul “corriere della sera” Sarebbe interessante avere una anagrafe delle proprietà agricole, delle aziende per le quali lavorano gli africani. Magari scopriremmo che appartengono prevalentemente a persone legate alla 'ndrangheta che, con la collaborazione di mafiosi africani, si arricchiscono con il lavoro degli schiavi. Sono convinto che la stragrande maggioranza degli africani presenti in Calabria siano stati "importati" da famiglie mafiose per procurarsi lavoratori privi di diritti e ricattati dal loro stato di clandestinità. Purtroppo tantissimi immigrati vengono schiacciati non soltanto dalla ferocia delle condizioni imposte dagli imprenditori italiani ma anche dalla violenta intermediazione della criminalità organizzata dei loro paesi che spesso è basata su minacce verso i familiari tenuti in ostaggio. Ma mi ha colpito anche la dichiarazione del presidente della Repubblica che si è riferito alla vicenda di Rosarno sottolineando soltanto i problemi della cittadinanza ed ha chiesto di fermare senza indugio ogni violenza. La stampa di tutto il mondo si è mostrata allarmata della nostra crescente xenofobia. Il presidente della Repubblica dovrebbe valutare anche i riflessi che sulle
popolazioni del continente africano avranno gli avvenimenti di Rosarno o i racconti che fanno alle loro famiglie ed alle loro comunità di come vengono trattati in Italia. Napolitano avrebbe potuto spendere qualche parola di solidarietà e di conforto per i disperati sfruttati dalla mafia di Rosarno. Avrebbe potuto dire al mondo e all'Africa che l'Italia non è solo razzismo. Saviano e Don Ciotti si sono distinti per le cose assai giuste che hanno scritto sulla vicenda. Saviano in particolare apre nuovi squarci nella realtà della mafia spingendo la sua analisi verso orizzonti del tutto nuovi. Colpisce inoltre il silenzio della Cgil nazionale che ha lasciato ad un burocratico comunicato della Cgil calabrese il commento degli avvenimenti, proponendo per esempio l'introduzione del salario minimo garantito e l'abolizione delle leggi razziste (che non chiede). Loiero, presidente della Regione Calabria, scarica tutte le responsabilità sullo Stato secondo un copione che non si vergogna di riproporre. Basta dare uno sguardo alle leggi emanate dal Consiglio Regionale per rendersi conto della entità mostruosa delle ingiustizie che si consumano in questa Regione.
Per commenti e lettere da pubblicare su queste pagine scrivete a: tribuna@altroquotidiano.it
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La promessa di Berlusconi
Tasse, il miraggio di
PriMo MAstrANtoNi*
Ridurre le tasse, con due sole aliquote al 23 e al 33%? Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, lo aveva "immaginato" nel 1994; nel frattempo sono passati 16 anni. Lo aveva ripetuto, in occasione della campagna per le elezioni politiche del 2001, sottoscrivendo, nel corso della trasmissione televisiva "Porta a Porta" (Rai), un "contratto con gli italiani", formalizzato dalla presenza di un notaio. E' bene ricordare che il sogno del '94 non fu realizzato e il contratto del 2001 non fu rispettato, nonostante la lunga permanenza del governo Berlusconi, ben cinque anni, il piu' duraturo nella storia della Repubblica italiana e con una maggioranza parlamentare mai vista prima. Ora il presidente Berlusconi sogna una riforma tributaria riproponendo le due aliquote fiscali. Ci dobbiamo credere o e' l'ennesima presa in giro in vista delle prossime elezioni regionali? Un governo non sogna, fa. *segretario Aduc
*** Dietrofront di Scaiola sulle agevolazioni nelle “Zone franche urbane” di
FrANco lArAttA
Il ministro Scajola, dopo la firma sui decreti per l’avvio delle prime 22 Zone Franche Urbane, ha smentito se stesso approvando con il decreto “Milleproroghe” del 29 dicembre 2009 una sostanziale modifica al sistema di incentivazione già autorizzato dalla Commissione Europea. Nella prima stesura normativa, infatti, le piccole imprese operative dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2012 nell’avviare una nuova attività economica all’interno delle zone franche urbane potevano sperare di ottenere l’esenzione dalle imposte sui redditi per i
primi cinque periodi d’imposta (per i successivi, l’esenzione era limitata per i primi cinque al 60%, per il sesto e settimo al 40% e per l’ottavo e nono al 20%). E ancora: l’esenzione dall’IRAP, per i primi cinque periodi d’imposta, fino alla concorrenza di € 300.000, per ciascun periodo di imposta, del valore della produzione netta; l’ esenzione dall’ICI, a decorrere dall’anno 2008 e fino all’anno 2012, per i soli immobili siti nelle zone franche urbane dalle stesse imprese posseduti ed utilizzati per l’esercizio delle nuove attività economiche; infine, esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Oggi, invece, con il decreto Milleproroghe, sono state apportate modifiche sostanziali: l’agevolazione fiscale è stata trasformata in semplice contributo; le imprese che si andranno ad installare nelle zone franche urbane non avranno alcuna esenzione dalle imposte dirette e dall’IRAP; nemmeno quelle già installate potranno aspirare ad ottenere i suddetti benefici IRPEF ed IRAP che, peraltro, erano fruibili nell’ambito del regime del de minimis. Rimangono soltanto i contributi per l’ICI, mentre i contributi previdenziali dovuti sulle retribuzioni da lavoro dipendente potrebbero non essere “automatici”, come originariamente previsto, ma richiedere il preventivo assenso. Inoltre, all’erogazione dei suddetti contributi dovranno provvedere i singoli Comuni, nei limiti delle poche risorse finanziarie individuate dalla delibera CIPE n. 14/2009 dell’8 maggio 2009. Ecco, quindi, cosa rimane delle Zone Franche Urbane che avrebbero dovuto rappresentare un’importante novità, sebbene il numero limitato delle zone interessate creare alcune distorsioni e altrettante disparità nelle zone vicine. Molte delle ZFU sono nel Sud, alcune anche in Calabria. Ora il governo si dimostra sempre più insensibile ai problemi delle aree difficili . E’ importante che, nel corso dei lavori parlamentari di approva-
tremonti e Berlusconi dicono ora di essere d’accordo sulla riduzione a due delle aliquote irpef. zione del decreto, vengano riprisano le nostre prigioni, sempre stinate le agevolazioni fiscali più discariche sociali e città fanIrpef ed Irap, altrimenti le zone tasma. Per questo la discussione franche rimarranno l’ennesimo delle mozioni presentate dall’on. fallimento di un governo che Rita Bernardini e da altri soggetpromette. Promette soltanto. ti politici può senz’altro rappresentare una preziosa occasione per rimediare alla storica disattenzione della politica. Credo che questo confronto, per la drammaticità e l’importanza delle questioni, responsabilizzerà tutti e potrebbe determinare un punto di partenza per la ripresa La seduta che la Camera dei del dialogo in prospettiva delle Deputati dedicherà alla discusnecessarie riforme. Noi ribadiasione delle mozioni sullo stato e mo tutte le nostre perplessità in sulle criticità del sistema peniordine al piano carceri, che il tenziario oggi e domani costituiministro Alfano non ha ancora rà un momento di concreta veripresentato. Riteniamo che gli fica della reale volontà di porre investimenti politici ed economiriparo all’indegna situazione in ci per il settore penitenziario, cui versa il sistema penitenziario più che progetti edilizi, debbano italiano. Un sistema incapace di perseguire il deflazionamento garantire diritti e dignità sia alle delle presenze detentive attrapersone ristrette sia agli operatoverso un recupero concreto delle ri penitenziari. Più volte abbiamisure e sanzioni alternative alla mo sollecitato ed auspicato quedetenzione e debbano servire ad sto confronto parlamentare. attuare le assunzioni straordinaVogliamo sperare che rapprerie nella polizia penitenziari prosenti una svolta e non un’altra, messe dal ministro. Perciò marl’ennesima, occasione persa. E’ tedì 12 gennaio dalle 10 alle ore innegabile che dopo l’iniziativa 13 una delegazione della Uil PA “Ferragosto in carcere” promosPenitenziari sarà presente in sa dal Partito Radicale, da noi Piazza Montecitorio per parteciconvintamente sostenuta, siano pare ad un sit-in. moltissimi i parlamentari che Eugenio sarno hanno acquisito una reale consegretario Uil Pa Penitenziari sapevolezza dello stato in cui ver-
*** Carceri: domani sit-in dell’Uil a Montecitorio
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lunedì 11 gennaio 2010
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Novità in libreria
Le pagine più belle del 2010 Il primo libro di racconti di Grisham, la maternità di Banana Yoshimoto, il romanzo postumo di Carlo Sgorlon Il primo libro di racconti di John Grisham, la maternità di Banana Yoshimoto, il romanzo postumo di Carlo Sgorlon, l'arrivo in Italia il 18 gennaio di Lars Kepler, con il caso editoriale 'L'ipnotista', la nuova collana di storie vere 'Prima persona' di Rizzoli e il secondo e ultimo volume dei 'Diari' (Bompiani) a cui Fernanda Pivano, morta lo scorso 18 agosto, ha lavorato fino alla fine. Sono tra le prime novità editoriali del 2010. Fra gli eventi, il ritorno in libreria, il 13 gennaio, di 'Un uomo solo' (Adelphi), l'ultimo romanzo di Christopher Isherwood da cui è stato tratto il film 'A single man', nelle sale italiane due giorni dopo, e l'arrivo in Italia del regista Tom Ford, che sarà a Milano l'11 gennaio. Fra i titoli in uscita nei primi mesi del nuovo anno anche 'Il nipote del Negus' (Sellerio) di Andrea Camilleri, il nuovo giallo 'Le perfezioni provvisorie' (Sellerio) di Gianrico Carofiglio, il ritorno di Aldo Busi, dopo quasi
sette anni di astinenza dalla scrittura, con i racconti 'Aaa!' (Bompiani) e l"Amoré (Bompiani) di Paulo Coelho. I maggiori filosofi e teologi italiani da Remo Bodei a Emanuele Severino si raccontano di fronte all'ultima domanda 'Che cosa vuol dire morire' (Stile Libero Einaudi), a cura di Daniela Monti. Sono storie dal retrogusto dolceamaro quelle di
il libro di Banana Yoshimoto nel riquadro e Grisham
'Ritorno a Ford County' (Mondadori) di Grisham che vedono fra i protagonisti una donna costretta su una sedia a rotelle, un avvocato divorzista e un assicuratore. E' ispirato invece alla sua maternità 'Delfini' (Feltrinelli) di Yoshimoto. Grande attesa nella narrativa straniera anche per il nuovo Ellroy de “Il sangue e' randagio”. (Ansa)
E’ nata “Radio 100 passi” per ricordare Impastato Ha iniziato a trasmettere dalla Casa memoria Peppino Impastato a Cinisi, Radio 100 passi. Una webradio che nasce nel solco di Radio Aut, fondata nel 1976 da Peppino Impastato, il militante di Democrazia proletaria ucciso dalla mafia per ordine del boss Tano Badalamenti. "Finalmente - dice Giovanni Impastato, fratello di Peppino e presidente del-
l'associazione 'Casa Memoria' - si è realizzato un sogno. Questa radio servirà principalmente a informare, come Radio Aut. Spero che un giorno riusciremo nell'impresa di trasmettere anche in Fm". Radio 100 passi, è nata dal gruppo che diede vita a Radio Sud. E' possibile ascoltare le trasmissioni in streaming sul sito www.radio100passi.net.
informatica Boom di applicazioni per la Apple
Il mondo a forma di mela Boom di applicazioni scaricate dall'App Store: in meno di 18 mesi, scaricate tre mld di applicazioni dai clienti iPhone e iPod touch. 'Niente di simile e' mai stato visto prima' commenta l'amministratore delegato di Apple, Steve Jobs. 'Il rivoluzionario App Store offre agli utenti iPhone e iPod touch un'esperienza diversa da quella disponibile su altri dispositivi mobili, e non vediamo alcun segnale del fatto che la concorrenza possa raggiungere questo livello a breve'.
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A teatro
Nell’appartamento di Boccoli e Dapporto di roBertA QUArtA
In scena al Manzoni di Milano fino al 31 gennaio. Una commedia amara diretta da Gastaldi e scritta da Wilder
Da un classico di Billy Wilder, Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli portano in scena al teatro Manzoni di Milano, fino al prossimo 31 g e n n a i o , "L'appartamento". L'adattamento del testo è stato curato dallo stesso Dapporto. "Ho voluto fortemente io portare in scena questa commedia dice a Tgcom -. Intanto perché è molto divertente e poi perché come tutti i capolavori è senza tempo: sembra scritta ieri". Nel film del 1960, Boccoli e dapporto e alcune scene dello spettacolo interpretato da Jack Lemmon e Shirley McLaine, si raccontava la vicenda di C.C. "Bud" Baxter, un impiegato ambizioso di una grande società di assicurazioni, che sperando in una fulminante carriera, si sapeva mettere in luce con i propri superiori prestando il suo appartamento per incontri amorosi clandestini. Tutto bene fino a quando non scopre che l'amante del suo capo è Fran Kubelik, ovvero la donna dei suoi sogni. Inevitabile l'inter- realtà due perdenti - spiega la - conferma lei -, credo che rogativo: meglio perdere Boccoli -, due ambiziosi che questa cosa sia un po' vera. alla fine sceglieranno il con- Patrick ha colto particolari l'amore o il lavoro? In questa riduzione Baxter è tenuto, la loro vita". Il regista del mio carattere. Io ho gli interpretato da Dapporto Patrick Rossi Gastaldi ha occhi tristi e il sorriso allegro mentre Fran da Benedicta detto che la Boccoli è perfetta da soubrette. È vero, ho delle Boccoli. "I protagonisti sono per interpretare Fran grazie dolcezze amare, delle note di due furbi in apparenza ma in alla sua "dolcezza amara". "Sì malinconia. Chissà, sarà la
vita... e forse questo personaggio è giusto anche per questo". Dapporto ha scelto il testo sia per il tipo di comicità ("Quello ebraico alla Wilder e alla Woody Allen è un tipo di umorismo che sento molto vicino"), sia per la sua attualità. "Nei grandi geni, da Shakespeare a Moliere a Billy Wilder, c'è la capacità di scavare nei difetti dell'animo umano, quelli che connaturati al nostro dna e che come tali non cambieranno mai". Il testo è di una modernità tale che è stato scelto di non attualizzarlo nell'ambientazione. "Lo abbiamo lasciato nel 1958 perché andava bene così - spiega Dapporto -. E poi è bello vedere in scena un mondo che non c'è più: quello in cui si usava la calcolatrice con la manovella piuttosto che il computer e il telefono di bachelite piuttosto che il cellulare". Verrebbe da dire che è bello anche perché di cellulari ormai ce ne sono fin troppi in platea... "Sì, in effetti è così - conferma l'attore -. Una volta quando ne suonava uno ci scandalizzavamo. Ormai ci abbiamo fatto il callo. Una sera io ho interrotto lo spettacolo è ho invitato il proprietario a rispondere, 'la prego, siamo tutti in ansia...'. E' il segno dei tempi".
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lunedì 11 gennaio 2010
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Anteprima: “Avatar”
Spedizione per fermare gli umanoidi di Pandora Dal 15 gennaio nelle nostre sale il 3D più costoso della storia, con gli effetti visivi di Joe Lettieri (“Hong Kong”) di
lUciANA Vecchioli
Il film di fantascienza girato in 3D più costoso della storia del cinema ed il secondo maggiore incasso di tutti i tempi (dopo Titanic), finalmente arriva anche in Italia. Dopo un battage pubblicitario, martellante e sistematico, scientemente studiato a tavolino e quattro anni di lavorazione, dal 15 gennaio "Avatar" il kolossal del canadese James Cameron inonderà le sale di tutta la Penisola. Forse non piacerà a tutti (se si esclude il magnifico impatto visivo l'intreccio narrativo non brilla certo per originalità), ma sicuramente rimarrà negli annali per uno dei più grandi business che la gloriosa macchina di Hollywood abbia mai messo in piedi. Costato circa 400 milioni di dollari, ne ha già rastrellati in giro per il mondo 1140. Il primato ancora per poco in mano al "Titanic" dello stesso Cameron con 1,8 miliardi. Il tridimensionale tecnologicamente cosi avanzato e un tipo di animazione davvero all'avanguardia, rappresentano ormai il futuro del cinema, soprattutto quello dei fantasy. Non a caso il supervisore agli effetti visivi di "Avatar" è Joe Lettieri, vincitore di tre premi Oscar per il Signore degli Anelli e King Kong, candidato anche per "Io, Robot". Il film (due ore e quaranta di durata con qualche difficoltà a
Alcune immagini del film e (in alto) come appare una sala col pubbblico che inforca gli occhiali per il 3d
sopportare gli occhialini) è ambientato nel 2154 su Pandora, una luna con un ambiente simile a quello terrestre ma dall'aria irrespirabile che orbita intorno a un enorme pianeta gassoso nel sistema stellare Alpha CentauriA. La vegetazione è una multicolore e fluorescente foresta pluviale. Gli animali, giganteschi e di tipo preistorico. Gli indigeni vivono in perfetta sintonia con la rigogliosa natura. Distante 4,4 anni luce, Pandora è ricco di Unobtainium, un minerale molto raro fondamentale per risolvere la crisi energetica che ha colpito la Terra del XXII secolo. Purtroppo
un grosso giacimento del prezioso elemento si trova proprio sotto il villaggio degli abitanti del luogo, i Na'vi, umanoidi alti tre metri con tanto di coda, pelle blu e due scintillanti occhi dorati. Ai marine ed al glorioso esercito americano, accompagnato da un piccolo stuolo di scienziati, il compito di far sloggiare i riottosi autoctoni dalle loro terre. Per raggiungere lo scopo sono stati creati gli Avatar, esseri del tutto simili ai Na'vi ma mentalmente guidati da un umano. In questa maniera attraverso una macchina è possibile entrare dentro il corpo degli alieni e vivere su Pandora.
Protagonista (si fa per dire perché l'attore in carne ed ossa si vede pochissimo rispetto alle mirabolanti avventure del suo avatar) è l'attore americano Sam Worthington nei panni di un marine paralizzato che viene segretamente "infiltrato" tra i nativi per carpirne i segreti. Sigourney Weaver è la scienziata che lavora ad un progetto di amicizia intergalattica osteggiato dal cattivissimo colonnello Quarich (Stephen Lang) che invece ha tutta l'intenzione di ricorrere alle maniere forti per convincere i ribelli. Ma il paraplegico marine, nel corpo del gigante pandoriano, si innamora della figlia del re (le sembianze dell'attrice Zoe Saldana, il vero viso non si vede mai) e diventa un accanito difensore del sua razza. Sembra che ci sia stata anche una infuocata scena di sesso tra i due cautamente tagliata dal regista per non incorrere nella censura. Cameron ha dichiarato di aver impiegato quindici anni prima di poter essere in grado di realizzare un progetto così faraonico. "Solo oggi la tecnologia mi ha permesso di poter dar vita ad un sogno”.
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storia torbida con vampiro
la prima linea
Regia: Chris Weitz con Kristen Stewart e Robert Pattinson
se l’alieno è uno di noi Planet 51 Regia: Jorge Blanco con le voci di Linus, Albertino, Nicola Savino, La Pina e Platinette
Lem ha 16 anni ed è felice di aver appena ricevuto l'incarico di vice guardiano del planetario della sua città. Vorrebbe fidanzarsi con Neera, la ragazza dei suoi sogni. Ma mentre sta nel giardino della sua amica, intenta a preparare il barbecue con la famiglia, atterra una astronave. Ne esce uno strano essere racchiuso in una buffa corazza, con in testa un pallone di vetro, che pianta sul prato una bandiera a stelle e strisce, tra l'incredulità dei verdognoli abitanti di Planet 51. Questa volta l'alieno è un umano. Il diverso, colui che verrà perseguitato perché ritenuto pericoloso è uno di noi. Divertente ed acuto film d'animazione, una produzione tutta europea per sfidare i colossi americani e giapponesi.
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tema difficile e scottante
New moon Abbandonata (temporaneamente) dal vampiro Edward si butta tra le braccia di Jacob, un licantropo che all'occorrenza di trasforma in un minaccioso lupo. Bella, la ragazza divisa tra due mostri. Va di scena il triangolo in questa seconda puntata della celebre saga di Twilight, il bestseller che fa impazzire le adolescenti di tutto il mondo. Prodotto e confezionato per un preciso target di pubblico, il film non fa altro che solleticare, dall'inizio alla fine, l'immaginario erotico delle ragazzine. Tutto casto, ma con una serie di ammiccamenti più o meno espliciti. Il licantropo, manco a dirlo, è tutto pettorali e bicipiti e va in giro con un gruppo di suoi simili, anche sotto una pioggia battente, sempre a torso nudo. Memorabile la scena in cui si sfila la maglietta. Storia piuttosto torbida, trattata con leggerezza.
lunedì 11 gennaio 2010
Regia: Renato De Maria con Riccardo Scamarcio, Giovanna Mezzogiorno
le due figure di spicco di “Nerw moon”
i clandestini di Calais
storia d’amore tra diciottenni
Welcome
dieci inverni
Regia: Philippe Lioret con Vincent Lindon, Firat Ayverdi
Regia: Valerio Mieli con Isabella Ragonese e Michele Riondino
Se avrete la forza di farvi largo tra cine-panettoni e film natalizi, vale la pena dare un'occhiata a questa interessante commedia che affronta un tema di grande attualità attraverso una storia d'amore e d'amicizia. Senza ricorrere a toni eccessivamente drammatici. In Francia la pellicola ha scatenato non poche polemiche. Al centro la sconcertante situazione nella cosiddetta "giungla" di Calais, dove ogni anno si ammucchiano centinaia di clandestini in attesa di approdare in Inghilterra. Una legge, voluta da Sarkozy, prevede cinque anni di reclusione per i cittadini francesi che cercassero di aiutare gli immigrati nei loro disperati tentativi di attraversare i 33 chilometri di mare che li dividono da Dover. Grande prova di Vincent Lindon
il miglior Verdone io, loro e lara Regia: Carlo Verdone con Carlo Verdone, Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Marco Giallini, Sergio Fiorentini, Angela Finocchiaro
E' il miglior film del regista romano. Equilibrato e maturo. Quello più riuscito e, contrariamente a quanto si possa credere, il meno religioso, anche se il protagonista è un prete missionario. In realtà
Appena dieci inverni per dirsi ti amo? Buon esordio per il giovane regista romano, uscito da un paio d’anni dal Centro Sperimentale di Cinematografia, che scrive e dirige una storia d'amore nella città più romantica del mondo: Venezia. Tuttavia, evita (quasi) accuratamente i luoghi comuni e cerca di raccontare, tra realismo e fiaba, l'incontro tra due diciottenni, Camilla e Silvestro, che solo dopo dieci anni saranno in grado di confessare i loro veri sentimenti. Cameo musicale di Vinicio Capossela con il brano "Parla piano" nel ruolo di invitato a un matrimonio in una dacia nella campagna moscovita. parla di noi, delle nostre famiglie, di come siamo diventati. Senza utilizzare toni troppo altisonanti, con il solito garbo e gentilezza ed una buona dose di umorismo. Ottimo cast di attori, sapientemente diretto. In mezzo a tanta professionalità anche la Chiatti fa la sua bella figura. Da guardare con attenzione una delle scene più divertenti del film, dove si fronteggiano, da un punto di vista recitativo, una grande Angela Finocchiaro nei panni dell'assistente sociale tutta intenta a sedurre il sacerdote Verdone, alias padre Carlo Mascolo
Non è più il protagonista di "Tre metri sopra il cielo". L’attore pugliese si sdogana definitivamente dalle prime interpretazioni di "bello e dannato" ma dall'espressione fissa. Riesce per la prima volta a dare spessore ed intensità ad un personaggio non certo facile come quello del terrorista di Prima Linea, Sergio Segio. Notevole anche la prova della Mezzogiorno nei panni di Susanna Ronconi. Probabilmente uno dei film più interessanti finora realizzati su un tema ancora di grande attualità, capace di rispolverare aspre polemiche ed antichi dissidi. Liberamente tratto dal libro "Miccia corta" di Segio, per nulla compiacente o indulgente nei confronti degli anni di piombo, il regista si concentra maggiormente sulle emozioni rispetto ad una ricostruzione storica decisamente piena di lacune.
Due umanità smarrite Good morning Aman Regia: Claudio Noce con Valerio Mastandrea, Said Sabrie, Anita Caprioli
Grande interpretazione di Mastandrea che riesce a dare vita fin dalle prime sequenze a un personaggio pieno di dolore e solitudine, dallo sguardo disperato e sconfitto. Un ex pugile di quarant'anni intrappolato nelle sue colpe e con un passato da espiare. Una sera sul terrazzo del palazzo dove abita, nel quartiere romano dell' Esquilino, dal quale non esce da oltre due anni, incontra Aman. Un ragazzo si origine somala, scappato a quattro anni con i familiari superstiti dalla guerra, italiano a tutti gli effetti, che non riesce a trovare la sua ragione di vita. Due umanità smarrite alla ricerca della propria identità.
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L’investigatore in stile moderno
io & Marilyn Regia: Leonardo Pieraccioni, con Suzie Kennedy, Biagio Izzo, Rocco Papaleo, Luca Laurenti, Massimo Ceccherini
Regia: Guy Ritchie con Robert Downey Jr. e Jude Law
un inutile remake Brothers Regia: Jim Sheridan con Natalie Portman, Jake Gyllenhaal, Tobey Maguire
E' proprio vero, il tempo dei remake non finisce mai. A volte sono davvero inutili, come in questo caso. Non è un luogo comune dire che per Hollywood è ormai una regola. Bisogna rassegnarsi. L'originale, dal titolo italiano davvero ridicolo "Non desiderare la donna d'altri", diretto e scritto dalla danese Susanne Bier, andava benissimo così. Crudo e capace di toccare l'anima. Purtroppo il film di Sheridan, nonostante la bravura del regista, non è all'altezza del precedente. I ruoli sono gli stessi, lo scenario è sempre l'Afghanistan, cambiano le facce. Attori di successo dello star system americano per raccontare la storia di due fratelli dalle personalità opposte e nel mezzo una donna affascinante
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un ibrido di ingredienti
sherlock holmes Dimenticate l'investigatore con il cappello dalle orecchie spioventi, mantellina sulle spalle e pipa in bocca. Il nuovo Sherlock Holmes ha la faccia stralunata di Robert Downey Jr, un gentleman dai modi decisamente originali e moderni. Il suo obiettivo smascherare i mille complotti nell'Inghilterra di fine Ottocento. Scrittura attenta ed accurata, accompagnata da una capacità registica insospettabile da parte dell'ex consorte della Ciccone. Azzeccata la scelta degli attori ed una sapiente capacità ad ambientarli in una Londra grigia e cupa dove l'insicurezza regna sovrana. Un potente ed oscuro signore terrorizza la cittadina facendo credere di possedere poteri soprannaturali, che presto però si riveleranno dei banali trucchi. Escamotage per seminare paura ed incertezza per poi partire all'assalto delle istituzioni e del potere politico. Un deja-vù?.
lunedì 11 gennaio 2010
Una scena del film “il canto delle spose”
Disegni spettacolari Arthur e la vendetta di Maltazard Scritto e diretto da Luc Besson
L'unico inconveniente di questo bel film d'animazione, che non ha nulla da invidiare ai lavori dei grandi colossi americani, è che finisce all'improvviso, di netto. Lasciando una spiacevole sensazione a chi aspetta di vedere cosa accadrà, come andrà a finire. Per saperlo, Besson ha detto che bisognerà aspettare verso la metà del 2010 o addirittura autunno inoltrato. A parte questo, i disegni sono spettacolari, la storia avvincente, adatto a bambini ed adulti. Tra le novità. l'amore che sboccia tra il simpatico Arthur, ormai adolescente, e la principessa Selenia, mentre il perfido Maltazard diventerà più alto di due metri.
un’amicizia oltre la guerra il canto delle spose Regia: Karin Albou con Lizzie Brocheré e Najib Oudghiri
Nour e Myriam sono due amiche d'infanzia, hanno entrambe 16 anni e come tutte le adolescenti sognano l'amore. Condividono la stessa casa in un quartiere povero dove ebrei e musulmani convivono tranquillamente. Siamo nella Tunisi del 1942, l'esercito tedesco invade la città. I nazisti sottomettono la comunità ebrea con vessazioni di qualunque tipo, ma le due ragazze riusciranno a mantenere una loro autonomia di giudizio ed a salvaguardare la loro amicizia. Un film tutto al femminile, toccante e poetico, che si svolge prevalentemente tra le mura domestiche, per nulla drammatico nonostante i temi trattati. Il racconto del modo in cui la guerra è stata vissuta nelle colonie e nei protettorati.
richard Gere con hachiko, il fedele cane di razza Akita
Ha ragione Pieraccioni quando dice che il suo non è un cinepanettone. Solo una commedia, volendo anche con un finale un po' malinconico. L'unico neo è che l'ha voluta adattare per forza al periodo d'uscita ed allora è stato costretto ad infarcirla di alcuni degli ingredienti tipici del film natalizio. Tipo una carrellata di attori celebri di varia regionalità e battute non sempre felici. Insomma, non è che faccia ridere a crepapelle. Risultato finale? Una sorta di ibrido, a voler eccessivamente semplificare si potrebbe dire né carne né pesce. Un po' deludente per un regista del suo calibro che ha dimostrato di saper fare decisamente meglio.
un cane che commuove hachiko Regia: Lasse Hallstrom con Richard Gere e Joan Allen
Un consiglio, anche per i più duri di cuore: portatevi parecchi fazzoletti perché si piange, inesorabilmente. Anche non volendo, la lacrimuccia scende. Riadattamento di un famoso racconto giapponese ispirato ad una storia realmente accaduta. Le curiose vicende di Hachiko, un cane di razza Akita e la sua speciale amicizia con il suo padrone, il professor Parker. Il professore incontra casualmente il bel cucciolotto e se ne innamora. Lo porta a casa, anche contro il parere della moglie, lo addestra, vivono quasi in simbiosi. Ogni mattina lo accompagna alla stazione dove prende il treno per andare al lavoro, ed alle cinque in punto del pomeriggio aspetta nel medesimo luogo il suo ritorno. Un giorno all'improvviso il professore muore per un ictus ma il “migliore amico dell’uomo”(!) continuerà ad aspettarlo alla stazione per altri dieci anni.
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Esilarante mediocrità
Ricordare con commozione
cado dalle nubi
l’uomo nero
Regia: Gennaro Nunziante con Dino Abbrescia, Fabio Troiano e Giulia Michelin
Regia: Sergio Rubini con Valeria Golino, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio, Guido Gianquinto.
Ignorante, cafone, scorretto, razzista, non azzecca un congiuntivo, però sfonda nel mondo della tv. Il trionfo della mediocrità. La fotografia esatta dell'Italia di oggi, quella che ci propina tutti i giorni il piccolo schermo. E lui, Checco Zalone, il comico di Zelig, ci sguazza. La sua parodia è esilarante. Un esordio felice per il comico tv, rispetto a tanti colleghi che hanno tentato la stessa strada con risultati davvero deludenti. Riesce a fare un film corale dove anche i personaggi di contorno danno il loro significativo contributo, evitando che la storia sia solo una lunga sfilza di gag. Prende in giro tutti, con ingenuità usa un linguaggio scorretto ed assurdo. Fa la pipì nella sacra ampolla di acqua del Po e scambia Alberto da Giussano per un Power Ranger.
un omaggio a Cantona il mio amico eric Regia: Ken Loach con Eric Cantona, Steve Evets Un omaggio al calciatore del Manchester United Eric Cantona, personaggio discusso e borderline, per raccontare ancora una volta una storia di periferia. Loach lascia per il momento i toni seriosi dei suoi precedenti film ed affronta con leggerezza ed un tocco di fantasia i temi che gli sono da sempre cari. Il titolo originale, Looking for Eric, probabilmente si adatta meglio ad una storia dove il protagonista Eric Bishop, dipendente postale con una situazione famigliare e sentimentale disastrata, è alla continua ricerca di se stesso. Nel tentativo di rimettere insieme i pezzi della sua vita immagina di dialogare con il grande campione francese, che nel film recita se stesso. Da non perdere nel finale la vera conferenza stampa di Cantona, rimasta nella storia del calcio.
Pagine a cura di lUciANA Vecchioli
Uno dei migliori film di Rubini. Intenso, commovente, ironico e fortemente autobiografico. Dopo "La stazione" del 1990, il regista-attore torna a parlare della sua infanzia e della Puglia ripartendo da quella stazione Mona Achache e Garance le Guillermic in una scena del film “il riccio” ferroviaria che sembra sia rimasta fortemente ancorata ai ricordi. Ma questa volta lo fa con un tocco di maggiore maturità, riuscendo a fare un film più compiuto. Sceneggiatura ben caliA christmas carol A serious man brata, cast di attori decisamente Regia: Robert Zemeckis con i convincenti. Iniziando dal picRegia: Joel & Ethan Coen con volti di Jim Carrey, Gary Michael Stuhlbarg colo e straordinario protagoniOldman e Colin Firth Onestamente un po' troppo lugubre Il film è ambientato nel 1967 in una sta fino ad arrivare ad una brava e poco adatto a bimbi molto piccoli comunità ebraica di una non bene Valeria Golino che riesce ad per essere definito un film di Natale identificata cittadina del Mid West. interpretare il ruolo di una destinato alle famiglie. Inizia con un Larry Gopnik è un docente univer- donna moderna ed emancipata degli anni '60, che non rinuncemorto disteso dentro una bara con sitario e cerca di vivere secondo le rebbe mai al suo lavoro di insedue monete sugli occhi, per poi pro- regole della collettività. Tenta di gnante, capace però di conserseguire con una serie di fantasmi fare del suo meglio nonostante vare intatti gli atavici dettami che fanno visita al vecchio avaro abbia il figlio che fuma erba, la della tradizione. Scrooge nella sua casa oscura e sini- figlia che vuole rifarsi il naso, la stra. Tuttavia l'adattamento cine- moglie che lo lascia per un altro e matografico della celebre fiaba di tanta sfiga lo perseguita. Il tutto Charles Dickens è un piccolo capo- condito da un tagliente umorismo lavoro, soprattutto di tecnica. yiddish. Gli stessi Coen, intervenuRealizzato con il sistema motion ti al festival del cinema di Roma, capture (quello utilizzato per The hanno ammesso di aver attinto a il riccio Polar Express), ossia cattura delle piene mani dai ricordi della loro Regia: Mona Achache con espressioni degli attori (celebri!) infanzia. Grande prova dell'attore Josiane Balasko riportate digitalmente sul grande protagonista, Michael Stuhlbarg, in Sarà anche una banalità, però è così. schermo sotto forma di animazione, Italia del tutto sconosciuto, del Quando si trae un film da un bestriesce a dare una profondità ed una quale però si intuisce l'enorme seller, alla fine la considerazione è nitidezza alle immagini da sembra- capacità interpretativa per cui è sempre la stessa: sì il film è bello, re un film su pellicola noto nell'universo teatrale Usa. però il libro è meglio. Ovvio. Difficile
Capolavoro di tecnica
umorismo yiddish
una indagine psicologica
una commedia furbetta l’isola delle coppie Regia: Peter Billingsley con Vince Vaughn, Jason Bateman, Kristen Bell
Coppia in crisi convince gli amici ad accompagnarla in una vacanza terapeutica per sposi con problemi coniugali, in uno splendido resort di Bora Bora. Il costo del biglietto è esoso ma se accettano di andare
con loro verrà dimezzato. Partono, convinti di andare incontro ad una vacanza a cinque stelle invece scopriranno presto che la frequentazione della stravagante terapia non è a discrezione di chi ne ha bisogno e non è un optional. Jean Reno con il codino nelle vesti di santone che dovrebbe aiutare gli sposi. Una commedia (furbetta) che deve essere presa per quello che è: un paio d'ore di divertimento ammirando e sognando località tropicali irraggiungibili per molti. Non rimarrà nella storia del cinema.
concentrare 321 pagine in una pellicola di un'ora e quaranta. Impossibile ridurre a poche scene, pagine e pagine scritte con raffinata maestria da Muriel Barbery. L'acuto e minuzioso diario di una geniale dodicenne, figlia di un ministro, che intende suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno. La descrizione della complessa personalità di una (apparente) banale e sciatta portinaia, che ha trascorso ogni istante della vita a sottrarre tempo al lavoro per leggere, lontana da occhi indiscreti: saggi, trattati di economia e psicanalisi, guardare film ed ascoltare musica classica.
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l’
lunedì 11 gennaio 2010
PerSOne
quotidiano
Per Nancy Brilli un film e un progetto “d’amore”
Quando ho girato "Natale in crociera" il mio personaggio era spiritoso, ben costruito. Hanno fatto il cinepanettone anche attori di classe, fra i quali Fabio De Luigi e Massimo Ghini". E non mancano i suoi progetti professionali: l'attrice sta girando in questi giorni a Saint Moritz il nuovo film di Massimo Boldi, "A Natale mi sposo", che andrà nelle sale il prossimo ottobre. La Brilli parla anche della sua vita privata: "Fra aprile e maggio firmero' il divorzio dal mio ex marito Luca Manfredi”.
Nancy Brilli
"Se parliamo di interesse del pubblico sono d'accordo, lo dicono i risultati del botteghino. Ma non è un film d`autore, spiega Nancy Brilli a Chi - l'interesse culturale è un'altra cosa. Va detto, però, che De Laurentiis, con i soldi del film di Natale, lavora anche con registi come Verdone e Veronesi". L'attrice, che aveva
L’attore
il click
La cantante
Il debutto di Celestini al teatro di Parigi
Il super fisico di Victoria
Spavento per Leonida caduta da cavallo
fatto parte del cast di "Natale in crociera", annuncia anche il nuovo film "A Natale mi sposo" con Boldi e la Canalis. Non commenta le accuse di volgarità rivolte a "Natale a Beverly Hills" ("In quel film ci lavorano degli amici") ma dice, in generale: "Un film comico non dev'essere mai sguaiato, vanno evitate le cadute di gusto.
Victoria silvstedt. l'ex playmate, famosa in italia per le tante apparizione tv e per alcune partecipazioni cinematografiche, ha scelto la Florida per qualche giorno di relax. in spiaggia con un bikini nero, Victoria ha mostrato di avere ancora un fisico asciutto e tonico
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leonida lewis Ascanio celestini Ha debuttato nei giorni scorsi con grande successo al teatro Les Abbesses di Parigi 'La Fabbrica' di e con Ascanio Celestini, racconto teatrale in forma di lettera. Racconta la vita e il lavoro degli operai, nella messa in scena del regista francese Charles Tordjman. ''Chi racconta il lavoro - spiega l'autore - racconta qualcosa del proprio corpo. Anche quando parla del cottimo collettivo, delle vertenze sindacali e dell'articolo 18.'' L'accompagnamento musicale e' di un trio di voci tra cui quella di Giovanna Marini.
Sharon Stone anche in Law & Order Sharon Stone apparira'in quattro nuovi episodi della serie tv Law & Order: Special Victims Unit. Lo rende noto Entertainment Weekly.Il sito specifica che l'attrice sara' un'ex poliziotta diventata pm che interagisce con i detective della Stabler e Benson. 'E' eccitante e meraviglioso avere una star del calibro di Sharon', ha detto il produttore della serie Dick Wolf.
Paura nel mondo della musica. Leona Lewis cammina con le stampelle dopo essere caduta da cavallo.La cantante 24enne si è sottoposta subito alle cure mediche per lo strappo dei legamenti delle gambe dopo l'incidente avuto a Los Angeles. Una fonte ha rivelato al tabloid The Sun: "Leona è andata a cavallo il giorno prima della notte di Capodanno ma ad un tratto il cavallo ha iniziato a galoppare troppo in fretta e Leona è scivolata maldestramente". "È andata subito al pronto soccorso. - ha continuato - Lo spirito di Leona è rimasto positivo ed ha tranquillizzato i suoi familiari”.