Anno II - n. 53- Giovedì 11 marzo 2010
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Ora di punta di
ENNio SimEoNE
Parola magica: “impediment0”
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eri con un colpo di mano (non si può difinire altrimenti l’imposizione del voto di fiducia per troncare il dibattito sugli emendamenti dell’opposizione) Berlusconi ha ottenuto l’approvazione della legge che mette al riparo lui e i ministri per un anno e mezzo dalla convocazione in processi, anche se riguardano reati che non hanno nulla a che vedere con la carica ricoperta. Consiste in due articoli molto semplici ma perentori: il presidente del Consiglio non può essere processato, quale che sia il motivo per il quale è chiamato in causa. Lo scopo perseguito in questi anni con vari tentativi di aggirare le leggi è stato raggiunto. Persino il tentennate Casini ha deciso di votare contro. La norma va sotto il nome di “legittimo impedimento”. empre “impedimento” anche se a parti invertite - è la parola alla quale Berlusconi si è aggrappato per giustificare l’esclusione della lista del Pdl dalle elezioni regionali in provincia di Roma e indossare i panni della vittima, appunto, di un “impedimento”. Ha ripreso, cioè, una versione dei fatti - smentita da testimonianze, filmati e verbali dei carabinieri - secondo cui il gruppetto di rappresentanti della lista radicale (col favore del magistrato) avrebbe impedito a quelli del Pdl di presentare le candidature in tempo. Il racconto gli è servito per giustificare la manifestazione di piazza convocata contro il “sopruso” e per suggerire il titolo “Berlusconi spara ai ladri di voti”. Su quale giornale? Naturalmente sulla gazzetta di Arcore di Belpietro. Che ogni giorno ne spara una.
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Maltempo. La neve era preannunciata, ma...non sulla A24
Inchiesta sul blocco della Roma-L’Aquila Ancora oggi il tempo sarà inclemente in molte aree dei paese e pare che il weekend sarà contrassegnato da perturbazioni. Ma è difficile che possano avvenire episodi come l'odissea di ieri notte sull'autostrada A24 Roma-L’Aquila, che aveva spinto il prefetto del capoluogo abruzzese, Franco Gabrielli, ad annunciare un ricorso alla Procura per il ritardo degli allarmi. E invece un tempesti-
vo intervento che avrebbe evitato a centinaia di persone di rimanere bloccate per ore e ore su questa “autostrada di montagna” (per la quale si paga il pedaggio) dove sono stati visti gli addetti spargere il sale a mano. Tra l’altro anche le linee dei cellulari in quella zona sono andate in tilt dentro e fuori il tunnel impedendo ai viaggiatori bloccati di avvertire i familiari.
Larussa “gorilla” del Cavaliere contro Carlomagno Nella conferenza stampa in cui Berlusconi ha ripetuto la inverosimile versione sul pasticcio della lista Pdl a Roma c’è stato l’intervento provocatorio di un giornalista, Rocco Carlomagno. A bloccarlo provvede il ministro Larussa nella veste di coordinatore Pdl.
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A 27 anni dalla scomparsa di Emanuela
Orlandi: arrestato l’autista di “Renatino” 'C’e' un nuovo indagato nell'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta a Roma il 22 giugno del 1983. Si tratta di Sergio Virtù, 49 anni, indicato da Sabrina Minardi, ex amante del boss della Banda della Magliana, Enrico De Pedis, come l'autista di fiducia di Renatino. L'uomo è stato arrestato e ascoltato ieri sera dai magistrati titolari dell'inchiesta per oltre 2 ore e mezzo: è indagato per i reati di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona.
Inchiesta su “istigazione al suicidio” di Vanacore Il pm della Procura di Taranto Maurizio Carbone, che dirige le indagini sulla morte di Pietrinio Vanacore - l’ex portiere del palazzo di via Poma a Roma, dove fu uccisa Simonetta Cesaroni - ha aperto un fascicolo d'inchiesta a carico di ignoti con l'ipotesi di reato di “istigazione al suicidio”. Ma si tratterebbe solo di una ipotesi tecnico-giuridica in attesa che l'autopsia, eseguita dal medico legale Vito Sarcinella, sciolga tutti i dubbi.
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FAStwEB
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SARdEgnA
«Abbiamo chiarito tutto. Non ho nulla da nascondere. Diamo piena collaborazione all'autorità giudiziaria». Lo ha detto l'amministratore delegato di Fastweb, Stefano Parisi, al termine di un interrogatorio durato quasi due ore e mezza. La Procura di Roma lo ha sentito nell'ambito dell'inchiesta sul riciclaggio. Parisi è indagato per associazione per delinquere e uso di fatture false per dichiarazione infedele.
Oltre 300 militari della Guardia di Finanza di Milano hanno perquisito 53 società italiane e 16 studi di professionisti in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Campania. L'operazione fa capo a uno dei filoni dell'inchiesta Montecity e riguarda una maxievasione fiscale internazionale di oltre 100 milioni di euro. Indagate 80 persone. I reati contestati sono di frode fiscale internazionale e riciclaggio
Nel 2009 il prodotto interno lordo italiano è diminuito del 5,1%. Lo comunica l’Istat, precisando che si tratta del dato corretto per gli effetti di calendario. E’ stato così rivista al ribasso la stima preliminare diffusa a febbraio, che dava il pil a 4,9%. Mentre il pil non corretto per effetti di calendario si attesta a 5,0%, come reso noto già il primo marzo. Insomma, il portafoglio degli italiani lo scorso anno ha risentito abbastanza della crisi.
Genitori sul piede di guerra in una scuola elementare del Sassarese. Casus belli, il reintegro di una maestra considerata violenta e già denunciata cinque volte per i suoi metodi repressivi. I genitori dei bimbi di una scuola di Osilo hanno deciso di ricorrere a estremi rimedi per evitare il contatto fra i piccoli, che frequentano la seconda, e la docente: nessuno dei piccoli studenti è stato mandato a scuola.
Parisi si difende «E’ stato chiarito tutto»
Evasione fiscale Indagate ottanta persone
Nel 2009 il Pil è diminuito del 5,1%
I genitori non vogliono la prof violenta
“Paesan blues”. Operazione contro le cosche palermitane LA Foto
Italia e Usa contro la mafia
Beckham ride, il Milan no
Effettuati sei arresti negli Stati Uniti dall’Fbi Un'operazione antimafia, denominata "Paesan Blues", condotta dagli uomini del Servizio operativo centrale (Sco) della Polizia, della squadra mobile di Palermo e dell'Fbi è stata portata a termine in Italia e negli Stati Uniti. Almeno 20 le persone arrestate in Sicilia e negli Usa. . L’indagine, che conclude, inoltre, una serie di attività che hanno duramente colpito "Cosa nostra" (arresto di Bernardo Provenzano, di Salvatore e Sandro Lo Piccolo, di Domenico Raccuglia, di Giovanni Nicchi, nonchè l'operazione "Ghota"), ha consentito di disgreggare la famiglia mafiosa di
Palermo, colpendone anche le rispettive proiezioni internazionali. Sei le persone arrestate negli Stati Uniti nell'ambito della stessa operazione. I fermi negli Usa sono stati effettuati a Miami e New York, dove già da alcuni giorni si trovavano funzionari del Servizio operativo centrale (Sco) della Polizia italiana. Poliziotti italiani e americani hanno lavorato in stretto contatto per oltre due anni. Soddisfazione è stata espressa dai massimi vertici delle forze dell’ordine americane e dal ministero dell’Interno italiano. Non è escluso che possano esserci sviluppi.
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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione: Viale Regina Margherita n. 232 int. 19 tel. 06 44250406 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEm (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009
Simpatica accoglienza per Beckham nella sua Manchester, ma la gara di “Champions” ha riservato ieri sera un’amara sorpresa ai rossoneri: sono stati battuti dagli inglesi con un sonoro 4 a 0.
L’OnOmasticO
Costantino San Costantino, vissuto nel VI secolo, fu re dell’attuale Cornovaglia. Il primo periodo della sua vita fu “scellerato”. Sacrilego e pluriassassino, si sarebbe separato dalla moglie, figlia del re di Bretagna Armoricana. Poi arrivò la conversione.
accadde Oggi Alessandro Severo L’11 marzo del 222 la guardia pretoriana assassina l'imperatore romano Eliogabalo e proclama augusto al suo posto il cugino e figlio adottivo Alessandro Severo, ultimo rappresentante della dinastia dei Severi.
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StAtI UnItI
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FRAnCIA
Le Barbie nere vendute a metà prezzo rispetto alle bambole bionde
Marinai morti per intossicazione su una petroliera
Il gigante della grande distribuzione Usa WalMart vende a metà prezzo le Barbie nere, che sono molto meno richieste delle bianche. Succede in un ipermercato dell'Alabama, nel profondo Sud della segregazione razziale. Lo denuncia il sito online dell'Abc. Le bambole sono identiche, tranne che per il colore: bianca la Ballerina Barbie, più scura Ballerina Theresa. Quest'ultima è scontata perché venduta meno dell'altra, spiega il negozio. Così se la bambola bianca mantiene il prezzo di listino di 5 dollari e 93 centesimi, la nera si porta a Negli Usa altro caso di discriminazione. Le Barbie casa per 3 dollari. nere vendute a un prezzo più basso delle bionde.
Tre marinai sono morti per un'intossicazione alimentare a bordo della petroliera "Arionas", battente bandiera delle isole Marshall, salpata da Cipro e diretta a Rotterdam. Lo hanno reso noto le autorità marittime francesi. Al momento non è ancora chiaro cosa abbia provocato l'intossicazione fatale. Sul caso stanno indagando le autorità competenti. A nulla è servita la richiesta d'aiuto inviata dal capitano della nave durante la navigazione sulla Manica. La procura di Le Havre ha affidato l'inchiesta ai gendarmi marittimi. Cordoglio è stato espresso dall’Eliseo.
VELLEtRI
MyAnMAR
Fuori dalle elezioni Il mostro del Circeo il Nobel San Suu Kyi sposa la giornalista La nuova legge elettorale promulgata dal governo militare del Myanmar obbliga la Lega nazionale per la democrazia (Lnd) a escludere dalle liste la sua presidente Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione e Nobel per la pace agli arresti domiciliari. Lo ha affermato il portavoce del partito, Nyan Win. La norma appena varata prevede infatti che chiunque sconti una pena detentiva non possa appartenere ad un partito politico. Insieme alla premio Nobel per la Pace sono esclusi dalle prossime elezioni altri 2.100 prigionieri politici. La legge sbarra la strada anche alla candidatura di membri di ordini religiosi e di gruppi ribelli e vieta agli stranieri di presentarsi con un partito. Suu Kyi al momento sta scontando una condanna di 18 mesi agli arresti domiciliari che terminerà in ottobre. La consultazione elettorale è la prima nel Paese degli ultimi venti anni. Suu Kyi non potrà dunque guidare il suo partito, la Lega nazionale per la democrazia. Suu Kyi non potrà puntare neanche all'elezione a capo dello Stato, in quanto è stata sposata con un cittadini straniero e suo figlio ha il passaporto britannico. Insomma, il governo del Myanmar ha nuovamente messo il bavaglio al premio Nobel.
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on è un Ogm. Ma il superpomodoro viene presentato dai ricercatori come un'eccezionale strumento di prevenzione del cancro. E' stato creato all'Istituto di Chimica biomolecolare Cnr di Napoli, incrociando corredi genetici di alcune varietà di pomodori neri e linee di San Marzano. La sua arma in più, rispetto ai normali pomodori, è un maggior contenuto di antiossidanti, che proteggono la membrana cellulare ed il suo contenuto dagli attacchi dei
Angelo Izzo, conosciuto come il mostro del Circeo, si è sposato con Donatella Papi, nel carcere di Velletri (Roma), dove è detenuto. Lo sposo sta scontando due ergastoli, uno appunto per i fatti del Circeo risalenti agli anni ‘70, l’altro per il duplice omicidio, di madre e figlia, commesso nel 2005 a Ferrazzano, in provincia di Campobasso. Il matrimonio ha rischiato di slittare a causa della mancanza di un testimone. Poi la sposa ha cominciato uno sciopero della fame. Ma alla fine le nozze sono state celebrate. “Donatella è stata una ragazza che è divenuta una bella donna, molto intelligente e sensibile”, aveva detto Izzo, “Ambedue abbiamo un gran desiderio di coltivare i valori della compassione, della bellezza, degli ideali e delle belle bandiere”, aveva raccontato l’ergastolano.
IL CASo
Superpomodoro contro il cancro radicali liberi. Questa novità è stata presentata in occasione della ''Settimana di Prevenzione del Tumore alla Prostata'', da Mauro Dimitri, presidente della World Foundation of Urology. Questa invenzione "contiene anche una nuova famiglia di antiossidanti chiamata 'Antocianine' ricono-
sciute per il loro ruolo di protezione in alcune sindromi metaboliche come quelle cardiovascolari, diabete, obesita' ed elevati livelli di colesterolo e trigliceridi. Degli esperimenti condotti hanno inoltre dimostrato la perdita di solo il 20% dell'attività antiossidante totale a 300 gradi per 5 minuti".
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il FattO
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Caos liste: il Cavaliere accusa giudici e radicali
La piazza del Pdl senza Fini Berlusconi convoca una conferenza stampa per scrollare di dosso ai suoi ogni responsabilità sull’esclusione della lista del Pdl a Roma e provincia. ''Siamo qui per reagire all'assoluta disinformazione data riguardo alle vicende del Pdl a Roma dice il premier- Voglio dire subito che in quello che accaduto non vi è stata alcuna responsabilità ricondiucibile ai nostri dirigenti e funzionari''. ''E' stata posta in atto una gazzarra da parte di altre liste, in particolare dai Radicali, con la scusa che fosse in atto una manomissione delle liste -continua Berlusconi- La gazzarra ha costretto i contendenti ad allontanarsi''. Poi passa ad attaccare la sinistra, colpevole a suo avviso della mancata consegna della lista del Pdl: "Il comportamento della sinistra è stato ed è antidemocratico e meschino, noi ci saremmo comportati nel modo opposto. Ma daremo una lezione alla sinistra". Infine annuncia la manifestazione per il 20 marzo. "Dopo tante manifestazioni della sinistra e dintorni ho ceduto anche io alla richiesta di molti deputati, coordinatori regionali e provinciali -dice- di indire una manifestazione in difesa del diritto di voto che presumibilmente si terrà il 20 marzo a Roma". "Noi - aggiunge - non siamo abituati a protestare, sarà una manifestazione di proposta. Chiameremo i 13 candidati governatori a un patto". Il contestatore Voleva rivolgere una domanda al premier sulla protezione civile e Guido Bertolaso, ma non ha rispettato la scaletta delle domande, interrompendo un giornalista che stava già parlando con il microfono in mano. A questo punto Silvio Berlusconi ha invitato Rocco
Berlusconi giustifica i suoi per la mancata presentazione della lista del Pdl a Roma e chiama i militanti in piazza il 20 marzo
il ministro ignazio La Russa cerca di sbattere fuori il contestatore, Rocco Carlomagno
Legittimo impedimento passa grazie alla fiducia E' legge lo "scudo" che permette al presidente del Consiglio e ai ministri di sottrarsi alle convocazioni in sede giudiziaria, privilegiando gli impegni governativi "autocertificati". Dopo due voti di fiducia, l'Aula del Senato ha dato il via libera definitivo al ddl sul legittimo impedimento. I voto favorevoli sono stati 169, i contrari 126, gli astenuti tre. Il ddl era stato approvato alla Camera lo scorso 3 febbraio. Principio cardine: per il presidente del Consiglio, chiamato a comparire in udienza in veste di imputato, costituirà legittimo impedimento "il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti". E stessa cosa varrà per i ministri. Durante le dichiarazioni di voto, i senatori del Pd hanno inscenato una protesta: mentre parlava, a nome del gruppo, il senatore Nicola Latorre, gli altri hanno sventolato una copia della Costituzione. Boato dai banchi della maggioranza. Alcuni senatori dell'Idv hanno anche indossato una tshirt con la scritta "Berlusconi fatti processare".
Carlomagno, inizialmente con tono pacato, e poi con toni sempre più accesi, ad aspettare il proprio turno, e infine a lasciare la sala, dandogli più volte del villano. Nello scontro è intervenuto anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ha raggiunto Carlomagno, lo ha preso per le spalle cercando di costringerlo a uscire. Fini diserta la piazza Gianfranco Fini ha annunciato che non parteciperà alla manifestazione del 20 marzo a Roma indetta da Silvio Berlusconi. Lo ha detto ai cronisti a Montecitorio a margine di una conferenza stampa . "Il presidente della Camera - spiega Fini - non va a manifestazioni elettorali organizzate dai partiti in campagna elettorale". Fini risponde anche ironicamente a una giornalista chi gli chiedeva se almeno condivideva l'iniziativa. "Non le dico cosa penso di questa domanda taglia corto Fini - solo perché è una signora...". Bersani: il governo del fare confusione. "Berlusconi è un agitatore politico e sull'esclusione della lita del Pdl nel Lazio ha fatto una ricostruzione fantasiosa - dice Bersani - quello che doveva essere il governo del fare è finito per essere il governo del fare confusione. E' inutile prendersela con Tizio o Caio perché lì c'è un verbale dei carabinieri. Lasciamo lavorare chi di dovere documenti e carte alla mano". Detto questo, però, il segretario del Pd cerca di smorzare i toni. 'Il centrodestra - dice - rinunci a proseguire nella strada dei ricorsi giudiziari e noi fermeremo i nostri ricorsi in Lombardia''. L'obiettivo, spiega, è quello di ''parlare finalmente delle cose che interessano la gente''.
City & Siti
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Drag queen in lista per Penati in Lombardia Nella lista di Sinistra e libertà che a Milano appoggia Filippo Penati c’è la drag queen Rovyna Riot e Stefano Villani. Due persone dal punto di vista elettorale diverse, ma in pratica la stessa persona. Ci si domanda: «E’ legale?». Il comitato elettorale sembra certo delle proprie scelte, Penati invece cade dalle nuvole: «Sono completamente estraneo a questa vicenda. Se qualcuno ha dato false generalità, ne dovrà rispondere. Io stesso mi attiverò subito per verificare se esistono estremi di illegalità che, in quel caso, sarò il primo a denunciare». Marco Cipriano, che rappresenta Sinistra ecologia e libertà nel listino di Penati, taglia corto: «È una operazione di cui siamo stati tenuti all’oscuro e che certo non possiamo condividere perché noi abbiamo rispetto delle istituzioni. A mio parere, questa persona deve sparire dalla lista». Il nome di Rovyna, artista trentacinquenne che si occupa di organizzazione di eventi, alle spalle una laurea in Lettere classiche con 110 e lode, era stato fatto prima dal vicecoordinatore del Pdl, Massimo Corsaro, poi dal presidente Roberto Formigoni per rispondere alle critiche sulla presenza nel listino bloccato di Nicole Minetti, igienista dentale ed ex ballerina di Colorado Cafè, voluta a tutti i costi dal premier. «Meglio la Minetti della drag queen di Penati», aveva tuonato il Pdl. E lei, la drag queen che nel suo sito su Facebook scrive «sono lavoratore, sono madre, sono figlia, sono padre, sono studente, sono operaio, sono stagista, sono bianca, sono nero», replica: «Imparino anzitutto il rispetto delle persone. Invece di pretendere serietà negli abiti, forse bisognerebbe mettere serietà in questa politica fatta di clientele e favoritismi personali».
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Piemonte
Asili torinesi aperti per i figli dei clandestini Torino apre gli asili ai figli degli immigrati clandestini, in barba al decreto sicurezza varato la scorsa estate, ed è polemica politica. «L’amministrazione comunale vanifica il duro lavoro del ministro Maroni per il contrasto dell’immigrazione clandestina», attacca la Lega Nord. «Prendersela con i bambini piccoli – replica l’assessore comunale alle Risorse educative, Beppe Borgogno – non è certo un modo per combattere la clandestinità». Un primo round nella battaglia tra Torino e governo si era già disputato la scorsa estate, nei giorni dell’approvazione del decreto Maroni.
In una lettera inviata al governo, l’assessore Borgogno comunicava la decisione dell’amministrazione – come ricorda la Repubblica in un servizio sulle pagine locali – “di procedere secondo le forme e i modi fino ad ora adottati”. Da Roma nessuna risposta e così, visto che nel mese di febbraio si sono chiuse le pre-iscrizioni, è partita una seconda lettera. La paura di essere denunciati, secondo un primo esame delle pre-iscrizioni, ha determinato un calo delle iscrizioni di bambini di famiglie extracomunitarie alle materne torinesi. Ma la posizione, sotto la Mole, non è
cambiata: tutti ammessi, perché il diritto dei più piccoli all’educazione e all’istruzione è considerato “sacrosanto”. «Mi rifiuto di pensare – sottolinea Borgogno – che per combattere la clandestinità sia necessario impedire ai bambini dai 3 ai 6 anni di andare a scuola. Nel decreto Maroni c’è una norma che consente ai figli di cittadini irregolari di essere iscritti alla scuola dell’obbligo. Noi ci siamo limitati a interpretare questa norma in modo estensivo, cioé a considerare scuola dell’obbligo anche la materna, che è propedeutica alla primaria».
Depressa per colpa Lotteria a scuola della separazione dei suoi per pagare Tar annulla bocciatura i supplenti Il Tar di Bari ha annullato la bocciatura di una studentessa foggiana che non era stata ammessa al quinto anno delle superiori, perché particolarmente provata per la fine del matrimonio dei genitori. “La scuola deve perseguire l’obiettivo della formazione, non già quello della punizione, e deve tener conto di temporanee situazioni contingenti che possano aver influito negativamente sul profitto”, con questa motivazione i giudici hanno annullato la bocciatura. La ragazza era stata bocciata dopo aver riportato, nel secondo quadrimestre, più di tre insufficienze ed aver collezionato un elevato numero di assenze che, secondo i genitori, sarebbero state verificate e giustificate dai medici in seguito ad una “grave sindrome depressiva” dovuta alla separazione dei genitori. Queste argomentazioni non hanno però convinto i coniugi, che si sono rivolti al Tar di Bari. Secondo il padre e la madre della studentessa, il collegio dei docenti avrebbe potuto attribuire alla ragazza un debito formativo, e avrebbe potuto considerare il suo impegno, dimostrato anche con la partecipazione ad iniziative culturali, organizzate dalla scuola in orario extracurriculare.
Ricchi premi e cotillons, abbinamento tipico per veglioni ma non per una scuola. Val Cavallina, Bergamo: lasciati da parte i cotillons, a Casazza il preside dell'Istituto comprensivo ha raccolto 23 premi (bici, cesti di frutta…) da mettere in palio in una lotteria per pagare lo stipendio ai supplenti e le spese quotidiane. "Nel 2007 vantavamo un credito dallo Stato di 150mila euro - dice il preside al quotidiano BergamoNews -.Ora sono 220mila". Una riffa in piena regola quella organizzata in Val Cavallina, con tanto di premi gentilmente offerti da ditte della zona e la bellezza di 14mila tagliandi da piazzare fino al 26 marzo, giorno dell'estrazione. E dire che ad essere alla canna del gas non è una sperduta scuola di montagna, un avamposto tra stambecchi e rifugi alpini. Si sta parlando di un gruppo di scuole dell’infanzia, primaria e secondaria: nove plessi, 1050 studenti e un corpo docente di circa 120 professori. Il futuro delle comunità di svariati paesi della zona, da Gaverina a Endine, da Spinone a Ranzanico.
la tribuna
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Ancora sull’art. 18 a rischio
Questa battaglia non ammette indugi di
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PiEtRo ANCoNA
hi si aspettava dalla giornata di ieri una qualche buona notizia per il noto scippo dell'art.18 è rimasto con l'amaro in bocca. Niente di nuovo, solo qualche aggiustamento nella comunicazione Cgil che tuttavia non cambia niente e non sposta il pesante macigno caduto dal Senato sulle spalle dei lavoratori italiani. Bonanni è stato zitto. Aveva già detto la sua ed avevamo capito che ieri come otto anni fa la Cisl avrebbe salutato senza rimpianti la fine dell'art.18. Hanno parlato Angeletti, segretario appena un da riconfermato Congresso Uil, che è stato un vero e proprio salone di ricevimento dello embliscement italiano, ed Epifani. Angeletti rimproverando il Parlamento per la legiferazione in materia di lavoro, ha detto che si occuperà dell'art.18. La legiferazione in materia di lavoro, a suo parere, è esclusiva competenza delle parti sociali ed ha annunciato che, in sede di applicazione della legge, l'Uil interverrà sulla questione del reintegro (senza dire come). pifani, intervistato da Rai3, ha ribadito implicitamente le ragioni dello sciopero in quelle a suo tempo indicate: fisco, migranti, occupazione derubricando nel calderone della difesa dei diritti quella che è stata definita la controriforma del lavoro e alla radicale l'attacco Costituzione . Nello sciopero generale di venerdì prossimo e nella manifestazione che si terrà sabato indetta dalle forze politiche contro il decreto governativo sulle elezioni non si può dire che la questione dell'art.18 abbia una qual-
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che rilevanza. redo che la Cgil dovrebbe chiedere a Napolitano di non firmare la legge e comunque fare sapere che non parteciperà alla costituzione delle Commissioni di Arbitrato che dovranno decidere l'applicazione della procedura alternativa all'art.18. Affidare a queste il potere insindacabile di decisione nel merito dei licenziamenti significa privatizzare il diritto sostituendo alla Legge l'intervento delle parti dandovi valore di legge. Immagino che Angeletti cercherà di ottenere una migliore monetizzazione della violenza subita dal lavoratore licenziato senza giusta causa, magari il massimo di sei mensilità anzicchè il minimo previsto di due mesi e mezzo. L'azienda, con una manciata di spiccioli, si sarà liberata di una persona che magari cominciava a pesargli troppo o perchè da troppo tempo alle sue dipendenze o perchè sindacalizzato irriducibile. queste che redo Commissioni, sulla base delle leggi vigenti che discriminano i sindacati di base, saranno costituite per la parte sindacale, soltanto dai firmatari dei ccnl. Un lavoratore aderente al Cobas avrà il suo sindacalista di fiducia ? Me lo chiedo. Inoltre la Commissione di arbitrato non è tenuta al rispetto delle leggi vigenti come il magistrato ma eserciterà una sua discrezioautorità nale inappellabile. Non possiamo escludere, data l'importanza della posta che sarà in gioco, episodi di incompetenza o di corruzione. Chi garantisce il lavoratore che i membri della
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Angeletti svolge la relazione al recente congresso dell’Uil
Commissione non si accordino alle sue spalle magari per realizzare proprie convenienze relazionali? L'intreccio tra imprenditori e sindacati è diventato troppo intricato negli enti bilaterali ed in tante altre gestioni che si sono costituite nel segno della cosidetta sussidiarietà e privatizzazione del welfare. Perché le questioni che arrivano alla commissione arbitrale della legge 1167 non possono diventare materia di scambio? Il lavoratore sarà soggetto sociale ancora più fragile. Potrebbe diventare addirittura oggetto inerte e passivo di scambio. La sua tutela diventa evanescente ed incerta. a durissima opposizione fatta ieri in parlamento dal Pd contro la legge sul cosidetto legittimo impedimento fa risaltare ancora di più lo scarso impegno che lo stesso Pd ha manifestato nella discussione per la legge 1167. Nessun ostruzionismo, pochissimi inter-
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venti, votazione di un no educato, "responsabile". Grande aplomb. Spero molto che i lavoratori facciano sentire la loro voce nei cortei del 12 marzo. Spero nella presenza di migliaia e migliaia di cartelli che strillano il loro NO alla legge 1167. Spero in una iniziativa nel Comitato Direttivo della Cgil che dovrebbe riunirsi subito e definire una strategia di lotta che renda impossibile le procedure della 1167. Spero che una delegazione della Cgil si rechi subito dal capo dello Stato come è stato fatto ieri dalla sinistra politica. Voglio sperare che la Cgil prenda coscienza del gravissimo errore compiuto nel lasciare fare con tranquillità al Senato una legge che ci riporta agli anni cinquanta. Voglio sperare anche che il Pd recuperi la vocazione solidaristica e civile dei cattolici e quella classista del Pci e che nella manifestazione del 13 difenda la Costituzione anche dal versante della tutela dei lavoratori.
Articoli e lettere per queste pagine vanno indirizzati a tribuna@altroquotidiano.it
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Lotto per la rotazione dei vigili per combattere la corruzione in Campidoglio
Continuo la battaglia a nome dell’Italia dei Diritti contro il silenzio con cui ha risposto il sindaco Gianni Alemanno alla mia proposta di favorire la rotazione intermunicipale dei vigili urbani e dei dipendenti degli uffici tecnici comunali romani, per assicurare la massima trasparenza e legalità nello svolgimento delle funzioni pubbliche. Oggi mi sono incatenato dinanzi alla sede del Messaggero a Roma per chiedere una tavola rotonda sul tema del trasferimento dei vigili, per evitare i continui tentativi di corruzione e concussione che ledono l'art. 97 della Costituzione Italiana secondo cui si garantisce l'imparzialità e la trasparenza nell'espletamento della funzione amministrativa. Nell'attesa di una decisione manifesta e tangibile, vogliamo portare a conoscenza dell'opinione pubblica un problema da non sottovalutare. Nonostante gli innumerevoli incatenamenti precedenti e la raccolta di 30.000 firme oltre alla costituzione di un gruppo di circa 4.000 persone su Facebook a sostegno della lotta, il problema non è stato risolto. Continueremo perciò le proteste estreme fino a quando il sindaco non risolverà la questione con l'assessore al Personale, Enrico Cavallari, cui aveva demandato la risoluzione del problema. Se Alemanno pensa che ci fermeremo ha fatto male i suoi calcoli. Per quanto ci riguarda è l'unico modo per arginare l’odioso fenomeno che non solo lede i diritti dei cittadini, ma inficia altresì l'immagine dell'intero apparato degli uffici comunali. Antonello de Pierro leader di Italia dei Diritti
la tribuna Partecipare alla manifestazione del 13 marzo per il rispetto delle regole elettorali Democrazia Atea non resterà a guardare: sabato 13 marzo 2010 alle ore 13 saremo a Roma in Piazza del Popolo per protestare contro il governo e far sentire la nostra voce contro chi ha voluto mortificare la Democrazia e la Costituzione con arroganza e prepotenza. Ci rivolgiamo agli elettori: non votate Formigoni o Polverini perché sarà come sedersi al tavolo da gioco con chi bara. Hanno calpestato le regole e calpesteranno anche tutti noi. Democrazia Atea www.democrazia-atea.it sarà in piazza per ricordare che l’art.72 della Costituzione impedisce che si possano modificare le regole elettorali con decreto del governo e invita tutti i cittadini a partecipare. Il decreto salvaliste è incostituzionale e i giudici del Tar ci hanno restituito la dignità delle regole democratiche e la libertà. Il Parlamento italiano è in stallo, impotente. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha di fatto favorito la destra. Democrazia Atea esprime il proprio forte dissenso e si attiverà affinché questa drammatica pagina di storia italiana non si trasformi in una dittatura senza ritorno. Considerato l’attuale gravissimo stato di censura e di manipolazione delle informazioni si invita alla pubblicazione dell’evento sul web, ma soprattutto si invita a partecipare numerosi alla manifestazione di protesta. Carla Corsetti Segretario Nazionale di Democrazia Atea. Canale video: www.youtube.com/user/dem ocraziaatea tel. 3393188116
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La migLiOre deL giOrnO
marassi su “il mattino”
Alemanno ignora il regolamento sugli sponsor etici La Giunta Alemanno fa cartastraccia del regolamento sugli sponsor etici, dimostrando disinteresse per i diritti umani, la salute dei cittadini, il rispetto delle regole. Con apposito Regolamento, approvato con la delibera n. 214 del 2004, la Giunta di centrosinistra al Comune di Roma si era impegnata, su richiesta delle associazioni dell’Altra Economia, a non collaborare con quelle imprese che violano i diritti umani e dei lavoratori, e che non rispettano l’ambiente e le regole di leale concorrenza. Oggi quel Regolamento è del tutto inapplicato, e il Comune di Roma si avvale di sponsorizzazioni poco etiche, come denuncia oggi la “Campagna Sponsor Etici” in un comunicato. E’ il caso anche del Fifa World Cup Trophy Tour 2009/2010, sponsorizzato dalla CocaCola, e sostenuto dal Comune di Roma. La Coca-Cola, secondo la “Campagna Sponsor Etici”, non è in regola con i criteri fissati da quel
Regolamento. E’ incredibile che il Comune di Roma non abbia ancora nominato il nuovo Comitato Etico, senza il quale il Regolamento non può essere applicato. Luigi nieri assessore al Bilancio della Regione Lazio ed esponente di Sinistra Ecologia Libertà
Perché sono contro la candidatura di Cosimo Mele L'ex deputato brindisino Cosimo Mele, costretto a dimettersi dall’Udc dopo lo scandalo sessuale del 2007 in un albergo romano, è candidato al Consiglio regionale nella lista Io Sud-Mpa. Evidentemente ha capito che i problemi con la giustizia sono risolvibili presentandosi alle prime elezioni disponibili. Visti i capi d'accusa e la controversa condotta privata, totalmente incompatibile con il suo lavoro da parlamentare cattolico, trovo assolutamente dannosa una sua possibile elezione. Manuela Bellantuoni responsabile per la Puglia dell'Italia dei Diritti
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Il cappellano parroco in Calabria
Ma a chi fa paura don Giovanni Signorello? di
ViNCENzo PitARo
Lo chiamano «il prete della legalità». Ha fatto il cappellano militare persino in Afghanistan, a Kabul, e attualmente - oltre ad essere in forza presso il comando del Noe dei Carabinieri - è una delle colonne portanti dell’Associazione nazionale «Capitano Ultimo», costituita anni fa nell’intento di smuovere le coscienze e di dare un nuovo impulso alla lotta alle mafie. Don Giovanni Signorello (nella foto in tuta mimetica) dall’autunno del 2009 per di più è parroco di Gagliato, un paesino dell’entroterra ionico in provincia di Catanzaro, dove fra l’altro ha incominciato ad organizzare convegni di un certo spessore che hanno visto la partecipazione di personaggi come il vescovo emerito di Acerra, mons. Antonio Riboldi, e il sostituto procuratore della Repubblica di Locri, Nicola Gratteri. Questo forte e lodevole impegno a favore della legalità da parte di un ministro del culto cattolico (questo suo nuovo modo - per così dire - di predicare la parola di Dio), però da un po’ di tempo a questa parte, probabilmente, avrà sortito qualche effetto contrario, diventando addirittura «scomodo e fastidioso a qualcuno». A paventare ciò è lo stesso don Giovanni Signorello. «Finora dice - non ho mai deciso di parlarne con la stampa, di rendere pubblica questa situazione e quasi sempre ho sopportato con educato silenzio, cercando di sdrammatizzare». Lo dichiara con la massima serenità, don Giovanni, anche se nei suoi occhi, mentre parla, non è difficile scorgere un profondo dispiacere. don giovanni, ma chi
effettivamente può avercela con lei? «Non lo so di preciso. Vorrei capirlo anch’io e capire anche il perché. Di certo posso solo dire che attorno a me si sta creando una certa ostilità. Giorni addietro, addirittura, ho subìto un attacco anche tramite un quotidiano calabrese». E lei ritiene che un articolo di giornale possa rappresentare una minaccia per la propria sicurezza? «No, non dico questo. Ma non si spiega proprio per niente questo accanimento che si sta manifestando nei miei con-
fronti. Peraltro, il primo a scendere in campo contro di me è stato proprio il sindaco Francesco Fodaro, il quale ha manifestato l’intenzione di voler rivolgersi al vescovo per chiedere il mio trasferimento. Un gesto, ovviamente, che non ha mancato di suscitare un’unanime levata di scudi da parte di molti fedeli, che sostengono energicamente il mio operato». Cosa dicono i fedeli? «Cosa dicono? Sono letteralmente indignati. Considerano inaudita, incredibile, la sortita del sindaco. E hanno ragione
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In forza al Noe dei carabinieri, è tra i promotori dell’Associazione “Capitano Ultimo”. E’ stato in Afghanistan quando sostengono che chi amministra un comune non può certo arrogarsi il diritto d’interferire nell’operato della Chiesa, né tantomeno può pretendere di scegliersi il parroco a sua immagine e somiglianza. Una diatriba, insomma, che ha davvero del misterioso, visto che non si riescono bene a capire i motivi di questa avversità...». A lei, certo, non si può disconoscere di aver portato a gagliato anche una ventata di novità con queste sue lodevoli iniziative intraprese sotto l’egida della Associazione «Capitano Ultimo»... «Capitano Ultimo è un’Associazione antimafia che raccoglie in tutt’Italia migliaia di volontari, cittadini onesti che vorrebbero vivere in un mondo più sano e più pulito. L’Associazione, che opera non solo in Sicilia e in Calabria, è nata anni fa su iniziativa, appunto, di «Ultimo», che è il nome di battaglia dell’ufficiale del Ros che arrestò, a Palemo, Totò Riina. Oggi “Capitano Ultimo”, che la presiede, è un generale dei Carabinieri. Con lui e migliaia di cittadini ho sentito il dovere fin dall’inizio di impegnarmi fortemente, portando in giro la parola di Dio e della legalità».
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Eventi. Dieci poeti in un supermercato Alcune immagini scattate ieri alla Coop in via Laurentina a Roma durante la simpatica performance poetica “Versetto e dolcetto”
tra libri e merendine per clienti bambini
Far la spesa con poesia: un’idea Coop di
LUCA FoRtUNAto
Carrelli pieni e vuoti, profumo di pane, il brivido degli espositori refrigerati, si va e si ritorna tra gli scaffali del supermercato ma oggi non è normale fare la spesa. Ci sono telecamere, fotografi, giornalisti, insegnanti ed alunni. Sotto le bandierine di “Versetto e Dolcetto” della Coop in via Laurentina “la bontà diventa poesia e nutre anche la fantasia”. Espressioni stupefatte di signore abitudinarie si mescolavano all’entusiasmo dei bambini ed alla comicità dei versi e dei propri autori. Parole proclamate tra i banchi della pescheria, sussurrate tra le arance e le pere, lette tra i vini ed interpretate in biblioteca. Strano e allo stesso tempo stupefacente lo spazio innovativo dedicato ai libri. Non si fa mercato nella biblioteca della Coop di via Laurentina ma investimento di cultura per bambini ed adulti. Si sceglie il libro e si è liberi di leggerlo o di lasciarlo. L’odore delle pagine sfogliate e lette non appartiene ai supermercati, carrelli pieni di parole non sono consueti ma forse la voglia di sognare, assaggiare ed amare non riesce più a stare stretta né in confezione né in vaschetta. Non più gadget ma le parole dei più grandi autori dell’infanzia saranno la sorprese delle merendine che potranno essere collezionate in un album o scambiate tra gli amici. Ogni pacco conterrà una delle 36 filastrocche scritte da Roberto Piumini, Chiara Rapaccini, Stefano Bordiglioni, Bruno Tognolini, Giusi Quarenghi, Janna Carioli, Enni Cavalli, Chiara Carminati, Mela Cecchi ed Anna Sarfatti. «Un modo che abbiamo
scelto per raccontare la diversità di questo prodotto – spiega in una nota Domenico Brisigotti, direttore prodotti a marchio Coop - La merendina in questione è infatti il prodotto-simbolo del Club 4-10: una linea di prodotti dalla composizione nutrizionale innovativa, supervisionati da un autorevole Comitato Scientifico con cui abbiamo steso le Linee Guida Coop per una corretta alimentazione per
l’infanzia». «L’iniziativa di oggi – prosegue Brisigotti – è un ulteriore tassello del progetto: come la merendina è diversa dalle altre, diversa sarà anche la sorpresa che ci trovi dentro». Poesie e filastrocche mangiano le parole, colorano i suoni, invitano a gustare la frutta, a provare cose buone e parlano di cibo in maniera divertente. Torte, Lardi, Grotte dei veleni, Grassassini, patate fritte ed arrosto, Ferragosto, Natale e tanti altri i personaggi ed i luoghi delle 36 filastrocche inedite per la bontà e il sorriso della merenda.
“Versetto e Dolcetto” tra banchi di vendita
Un carrello di filastrocche Bruno tognolini: “E’ la prima volta che entro nella Coop come poeta e non come cliente consumatore. Non mi sentivo sicuro senza il mio carrello ed ho voluto portarlo comunque anche se pieno di filastrocche. Tutti noi dobbiamo andare in un terreno estraneo come per un poeta potrebbe essere un supermercato. Si può stare come poeti nelle biblioteche ma è opportuno vedere, conoscere e provare altre situazioni come quella di oggi”. Janna Carioli: “L’idea unisce il cibo per il corpo e quello per la mente. E’ un’ottima iniziativa anche il trovare una sorpresa insolita come quella delle filastrocche che possono essere collezionate su di un album o lette con papà o mamma”. lu. fo.
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di ELoiSA CoVELLi Non era solo una boutade l’idea di Giovanni Floris di fare dei talk show politici itineranti. Il conduttore di Ballarò non intende restare con le braccia incrociate. E così la settimana prossima sarà a l’Aquila, assicura Floris all’Altro quotidiano a margine della presentazione del libroantologia “Dal nostro inviato50 anni di giornalismo italiano” di Silvana Cirillo e Giuseppe Neri, presso la Biblioteca Vallicelliana di Roma. L’idea di Floris è di riprodurre il “Ballarò”, vietato in Rai, nei vari capoluoghi italiani. «La realtà può essere raccontata solo da punti di vista diversi -dice il conduttore presentando il libro che racchiude i pezzi del miglior giornalismo degli ultimi 50 anni- Per questo protestiamo: non si possono cancellare i punti di vista. L’idea da cui è nata Ballarò è che si possa arrivare alla verità attraverso il confronto tra tante verità. Per questo dovremmo andare in onda». “La verità rivelata è più semplice. Dire: le cose stanno come dico io è più semplice - continua il giornalista – La verità tratta dal confronto ha un linguaggio più difficile. Per questo chi critica Ballarò dice che sembra un pollaio, che non si capisce chi
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Libri. Dibattito alla presentazione
del volume “Dal nostro inviato”, poi , intervistato, Giovanni Floris dice...
E io “Ballarò” lo farò itinerante ha ragione. La forza della tv è proprio questa: far confrontare linguaggi diversi. Il rischio di un cattivo uso della televisione è che si usi come pulpito per dire la presunta verità». La presenza di Floris e l’attualità del tema ha trasformato la presentazione del libro in una tavola rotonda sul giornalismo moderno. «Lancio una provocazione – ha detto Paolo Gambescia, ex direttore del Messaggero - Quello che è scritto in questo libro non esiste più. Quel tipo di lavoro non si fa più. Non ci sono più i maestri che ti stracciano la didascalia. I giovani vengono assunti con l’unico scopo di essere il meno onerosi possibile per il giornale. Si fanno dei contratti folli con scaden-
La mostra
Leone: il “sismografo” Dal 13 al 20 marzo, la Galleria “Il Mondo dell’Arte” ospita a Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) una personale dedicata all’artista Raffaele Luigi Leone (1950-2009), medico sensibile e attento ricercatore universitario, ma soprattutto artista straordinario, dotato di una curiosità intellettuale che trova sfogo nell’apertura verso linguaggi diversi e va oltre la tela: dall’acquarello al disegno a china; dalle sculture alla composizione di poesie e
testi musicali. Personalità poliedrica e indagatrice, Leone si è meritato l’appellativo di “sismografo” del nostro tempo, capace grazie all’enorme talento che lo caratterizza di “andare al di là delle apparenze per intercettare la vita interiore del soggetto scelto”, come afferma Gabriele Simongini nella presentazione al catalogo. A curare il catalogo e l’esposizione, a ingresso gratuito, Nicolina Bianchi, critico d’arte, editore e direttore di Segni
ze brevi. Si è svilito il lavoro che si faceva in redazione, con la conseguenza che la professionalità si è abbassata». In questo cambiamento del giornalismo Internet ha avuto un suo ruolo: “Il 78% dei ragazzi tra i 16 e i 24 anni si informano via web. Non è un caso se in America ci si interroghi se i blog facciano parte o meno del giornalismo». «I blog fanno giornalismo quando ti danno una notizia che hanno visto con i loro occhi – risponde Giampiero Gramaglia, ex direttore dell’Ansa, durante l’incontro a cui ha partecipato anche il prof. Giovanni SabbatucciNon lo fanno quando raccontano i loro diari intimi o di d’Arte; mentre l’allestimento è stato firmato dai galleristi Remo Panacchia e Adriano Chiusuri e dal Maestro Elvino Echeoni, direttore artistico de “Il Mondo dell’Arte. A conclusione della rassegna il ricavato della vendita dei cataloghi verrà interamente devoluto all’Associazione Viva la Vita Onlus, che si occupa dei malati di SLA e altre malattie rare ad alto impatto sociale, e che sarà rappresentata il giorno del vernissage da Erminia Manfredi, testimonial e motore dell’associazione. In mostra un’ampia raccolta di lavori pittorici – oltre 30 pezzi - realizzati con tecniche diverse.
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Il libro La presentazione oggi a Roma
La ballata del Milite Ignoto di mARiA GRAziA PAPA Verrà presentato oggi alle 17 presso il Sindacato Libero Scrittori Italiani in Corso Vittorio Emanuele 217 (Palazzo Soria) a Roma La Ballata del Milite Ignoto edita da Pellegrini Editore e realizzata a due mani dal poeta Erminio Maurizi e dal fotografo Michele La Paglia. Interverranno i critici letterari Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo, il fotografo Roberto Granata, l’editore Walter Pellegrini. Un volume unico nel suo genere La Ballata del Milite Ignoto che mette insieme immagini e parole, versi poetici e fotografie uniche, mescolando la forza del verso di un poeta come Erminio Maurizio e lo sguardo di un fotografo come Michele La Paglia. Nasce da lontano questo singolare libro. Il 4 giugno 1911 fu inaugurato il Vittoriano, monumento eretto in onore di Vittorio Emanuele II, 1° Re d’Italia. Nel Vittoriano furono rappresentati i teorici simboli dei valori di riferimento, per la nuova Italia, espressi da gruppi scultorei che raffigurano il Sacrificio, il Pensiero, l’Azione, la Forza, il Diritto, la Concordia, le quadrighe dell’Unità e della Libertà, le vittorie alate e altro. Leggendo e guardando il volume ben si capisce che i due autori sono amici, una complicità fatta di poesia e immagini.
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L’incontro
Sofia torna a Cinecittà e scoppia in lacrime di mARiA F. RotoNdARo Scoppia in lacrime Sophia Loren. La voce rotta dall’emozione poi il pianto. Non riesce a trattenersi: «Scusate, perchè si parla si parla, ma poi le cose sono dentro di noi, non si dimenticano mai e non ci puoi fare niente» dice commossa. In televisione, domenica e lunedì prossimi su Rai1, andrà in onda il tv movie dal titolo “La mia casa è piena di specchi”, «un omaggio a mia madre Romilda Villani» sottolinea l’attrice, tratto dall’omonimo romanzo della sorella Maria, con lei nella sala Fellini per la proiezione alla stampa. Tornata a Cinecittà (macava da più di vent’anni), in quegli studi dai quali mosse i primi passi della sua grande carriera, la Loren si commuove anche perchè «Questa non è una fiction, qui c’é la storia vera, quella della mia vita che è stata una favola», dice. Ma nel film, però, la protagonista è appunto sua madre, la carriera dell’attrice partenopea fa solo da fil rouge, per unire le storie di tre donne: mamma Romilda, Sofia e Maria; e di quattro cognomi (che ritornano più volte nella pellicola): Villani, Scicolone, Lazzaro e Loren. Una storia, di fame, sofferenze, sogni e rivincite. Il film con la regia di Vittorio Sindoni - scelto dalla stessa Loren - ha la colonna sonora di Nicola Piovani. Lei interpreta donna Romilda, la scoperta di Tornatore Margareth Madé (protagonista di Baària) è la Loren ragazza, Enzo De Caro è Riccardo Scicolone, Gilda Laparhaja la sorella Maria. La Loren è scintillante, ha 76 anni ma non li
Domenica e lunedì su Raiuno andrà in onda la miniserie “La mia casa è piena di specchi”. Omaggio a mamma Romilda
In alto Sophia Loren; sopra da sx: Enzo decaro, margareth madé, Fabrizio del Noce, Sophia Loren, Vittorio Sindoni e maria Scicolone (foto M. F. Rotondaro)
In alto del Noce tra la Loren e l’attrice che interpreta il suo ruolo nel tv movie; a sinistra Sophia Loren scoppia in lacrime e del Noce la consola dimostra. Superchic nel suo tailleur nero, scollatura profonda e foulard al collo, ha un fisico da far invidia a una trentenne. In sala arriva in ritardo. «Come le dive» fa notare qualcuno. Ma i presenti la perdonano con un lungo applauso perchè lei è davvero una diva. E poi iniziano i “siparietti” in napoletano con la sorella Maria con la quale fa a gara per rispondere
alle domande: «Vu’ parlà tu?». Viene fuori che ciascuna ha avuto una mamma “diversa”. «Per me è quella degli odori della cucina, che mi accoglieva con melanzane e polpette. Ero la sua rivincita - dice Sophia quello che lei, pur avendo vinto il concorso Mgm come sosia di Greta Garbo, non era riuscita a diventare». Per Maria è invece la mamma da accudire:
«Tormentata, angosciata, che si aggrappava a me». Per entrambe il film «é un sogno realizzato». Ma è anche un sogno per la “sosia” di Sophia, Margareth Madè che della vera Loren invidia, però «L’aver conciliato famiglia e carriera». Come fa ogni mamma, come fa ogni grande donna dietro la quale c’è un grande uomo. E Sophia aveva Carlo Ponti.
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generazioni in conflitto
Cinico affresco del Bel Paese
Genitori e figli
il figlio più piccolo
agitare bene prima dell’uso Regia: Giovanni Veronesi con Silvio Orlando, Luciana Littizzetto. Michele Placido, Margherita Buy, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Piera Esposti Il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo della quattordicenne Nina. E' credibile il quadro che il regista toscano traccia delle nuove generazioni, riesce a fotografarne bene il malessere e l'incapacità di capirsi fino in fondo. Certo, in un contesto da commedia e con i toni leggeri del genere, a volte con profili appena tratteggiati ma decisamente convincenti. Decisamente migliore invece il fronte dei cosiddetti "grandi", dove si capisce che Veronesi ha maggiore conoscenza della materia. Avvalendosi di un cast di attori di alto profilo, abbandona per il momento il film ad episodi per raccontare una storia più strutturata e ricca di sfumature rispetto ai precedenti lavori.
Regia: Pupi Avati con Christian De Sica, Laura Morante, Luca Zingaretti, Nicola Nocella
mia Waikowska” è Alice che si avvia verso il paese degli affari
da bambina a donna d’affari Alice in Wonderland Regia: Tim Burton con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway.
Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. Non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il
suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.
Una giornalista Il “riscatto” ricorda... del maestro
Passione e lotta per la libertà
An Education
il concerto
L’amante inglese
Regia: Lone Scherfig con Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Alfred Molina
Regia: Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov, Miou-Miou
Londra inizi anni '60. Qualche tempo prima della rivoluzione culturale e sessuale che cambiò l'approccio al mondo del genere femminile. Jenny ha sedici anni, è carina, intelligente, studiosa e presto andrà all'università di Oxford. Un giorno però un bel ragazzo elegante e ricco, con il doppio degli anni ed appartenente ad un ceto sociale molto diverso dal suo, le dà un passaggio in macchina. Se ne innamora e da allora la sua vita cambierà. Deliziosa commedia, tratta dalle memorie della giornalista inglese Lynn Barber, candidata a tre Oscar, con un gruppetto di attori straordinari: dalla protagonista, la giovanissima Carey Mulligan, fino alla breve apparizione (quasi irriconoscibile) di Emma Thompson.
"Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".
Regia: Catherine Corsini con Kristin Scott Thomas, Sergi Lopez
Epopea tutta al femminile dove protagonista è una donna che lotta per affermare la propria autodeterminazione. Suzanne vive in una bella villa nel sud della Francia con un marito e due figli adolescenti. Una esistenza borghese e piena di noia spezzata dall'incontro con Ivan, rude operaio spagnolo con qualche errore alle spalle, che un giorno arriva per ristrutturare lo studio dell'abitazione. Un'avventura che si trasforma presto in passione travolgente e vero amore. Il marito, noto medico della zona molto attento alle apparenze ed in procinto di lanciarsi nella carriera politica, più che altro ferito dall'essere stato scaricato per
Con la scusa di completare la trilogia sulla paternità (dopo "La cena per farli conoscere" e "Il papà di Giovanna"), Avati racconta l'Italia di oggi e lo fa con particolare cattiveria ed ironia, aiutato anche da un più che brillante cast di attori. Apparentemente parla di beghe familiari, in realtà dà vita ad un preciso affresco del Bel Paese: cinico, corrotto e corruttore, egoista, disposto a tutto in nome del dio denaro. Un insospettabile De Sica (dopo tanti cine-panettoni) riesce finalmente a dare corpo ad un personaggio complesso e spietato, il "furbetto del quartierino" di turno che pur di salvarsi dalla galera per i suoi guai finanziari, non si fa scrupolo di riversare le sue colpe sull'ingenuo figlio.
Kristin Scott thoma, protagonista di “L’amante inglese” un semplice operaio, cercherà in tutti i modi di contrastare la liaison, ricorrendo anche a biechi ricatti. Finale catartico
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Un romanzo familiare
Pezzo di storia senza retorica
La prima cosa bella
invictus
Regia: Paolo Virzì con Valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Micaela Ramazzotti.
Svolta intimista per il regista toscano che si allontana decisamente dalle tematiche sociali che hanno caratterizzato le sue precedenti pellicole, per concentrarsi sui sentimenti e sulla psicologia dei personaggi in una sorta di romanzo famigliare. Un percorso tutto nuovo per il quale sceglie l'attrice simbolo della commedia all'italiana, la splendida Stefania Sandrelli che insieme ad un Mastandrea in grande forma (una delle migliori interpretazioni dell'attore romano nel ruolo di Bruno e del suo mal di vivere) da vita ad un duetto recitativo di ottimo livello, riuscendo a coinvolgere l'intero cast. Costruito su due piani temporali, il film percorre circa quarant'anni di vita livornese, la storia di una mamma bellissima e svampita e dei suoi due figlioli dagli anni 70/80 fino ai nostri giorni
Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon
Jeff Bridges (premiato con l’oscar) in “Crazy heart”
Un Jeff Bridges da oscar Crazy heart Regia: Scott Cooper con Jeff Bridges, Maggie Gyllenhaal, Colin Farrell, Robert Duvall
Non sarà il Drugo del Grande Lebowski, ma anche qui il grande Jeff Bridges riesce ancora a dare il meglio di sé per un film, lowbudget, che gira interamente intorno alla sua figura. Intreccio narrativo forse scontato e preve-
dibile che però l'attore (premiato con l’Oscar) , con ammiccamenti e grande capacità interpretativa, riesce a rendere interessante ed accattivante. Invecchiato, appesantito, alcolizzato ed in fase discendente, Bad Blake è una vecchia gloria del country che ora deve accontentarsi di qualche isolato locale della sconfinata provincia americana ed alloggiare in alberghi di quarta categoria. Il casuale incontro con una giovane giornalista di una rivista locale che vuole intervistarlo, gli cambierà in qualche modo la vita.
Commedia degli equivoci
L’amore interrotto
il mnissionario
A single man Regia: Tom Ford con Colin Firth e Julianne Moore
Patinato e forse stilisticamente troppo perfetto (poteva essere diversamente?), ma con un grande Colin Firth nei panni di un professore universitario che non riesce a dare un senso alla vita dopo la morte del suo compagno per un incidente stradale. Discreto esordio alla regia per il celebre stilista texano che è riuscito a fare un film con parecchie imperfezioni, eppure coinvolgente ed emozionante. Libero adattamento del romanzo di Christopher Isherwood "Un uomo solo", è un racconto sull'amore interrotto, sull'isolamento della condizione umana e l'importanza dei momenti apparentemente insignificanti della vita.
Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso Nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di Nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.
Sergio Fiorentini, Carlo Verdone, Anna Bonaiuto e marco Giallini in una scena di “io, Lara e loro” parla di noi, delle nostre famiglie, di come siamo diventati. Senza utilizzare toni troppo altisonanti, con il solito garbo e gentilezza ed una buona dose di umorismo. io, loro e Lara Ottimo cast di attori, sapienteRegia: Carlo Verdone con mente diretto. In mezzo a tanta Carlo Verdone, Laura Chiatti, professionalità anche la Chiatti fa Anna Bonaiuto, Marco Giallini, la sua bella figura. Da guardare Sergio Fiorentini, Angela con attenzione una delle scene più Finocchiaro divertenti del film, dove si frontegE' il miglior film del regista roma- giano, da un punto di vista recitano. Equilibrato e maturo. Quello tivo, una grande Angela più riuscito e, contrariamente a Finocchiaro nei panni dell'assiquanto si possa credere, il meno stente sociale tutta intenta a religioso, anche se il protagonista sedurre il sacerdote Verdone, alias è un prete missionario. In realtà padre Carlo Mascolo
Il miglior Verdone
Regia: Roger Delattre con Jean-Marie Bigard Divertente commedia degli equivoci, senza troppe pretese ma ben costruita, prodotta da Luc Besson. L'attore protagonista, che ha anche scritto la sceneggiatura, nel raccontare il suo primo incontro con Besson sul set di un precedente film, ha rivelato che in quell'occasione, prima di squadrarlo da cima a fondo, gli ha detto che lo avrebbe visto bene nei panni di un prete. Parole profetiche. Bigard veste i panni di Mario Diccara, ex galeotto appena uscito dalla prigione che ha qualche conto in sospeso con la malavita. Chiede aiuto al fratello prelato che gli suggerisce di raggiungere Padre Etienne in un paesino dell'Ardèche, travestito da sacerdote. Al suo arrivo scopre che il parroco è morto e gli abitanti lo scambiano per il sostituto.
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Baciami ancora
the Wolfman
Regia: Gabriele Muccino con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore
Regia: Joe Johnston con Benicio Del Toro, Emily Blunt, Anthony Hopkins
La genova di de Andrè La bocca del lupo Regia: Pietro Marcello con i reali protagonisti della storia.
Piccolo film di nicchia, per raffinati cultori del cinema d‘autore. Ricco di poesia e sentimento. Due anime perse raccontano le loro vite. Sullo sfondo la Genova storica, descritta e fotografata alla De Andrè. Quella di ieri, delle "tripperie" ormai scomparse, e quella di oggi percorsa dai disperati e dagli ultimi. Enzo è appena uscito dalla galera e attraversa la città, alla ricerca dei luoghi di un tempo ormai dismessi. Nella piccola casa nel ghetto, tra i vicoli del vecchio quartiere, l'aspetta da anni l’amatissima Mary, prostituta transessuale. Nato da un'idea della fondazione San Marcellino, gesuiti di Genova, che da anni assiste in diversi modi la comunità dei senza tetto, degli emarginati.
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La generazione dei quarantenni
Monster movie di tutto rispetto
Monster movie di tutto rispetto. Diretto con mano ferma ed interpretato con la stessa convinzione da un intenso Benicio Del Toro (bravo anche con il pesante trucco da lupo) accanto al sempre straordinario Hopkins, nel ruolo del padre. Remake del classico horror "L'uomo lupo" di George Waggner del 1941, costruzione di un sanguinoso puzzle con un'antica maledizione che trasforma le persone in lupi mannari durante le notti di luna piena, che sta lentamente uccidendo gli abitanti di Blackmoor. Poco splatter ma di certo non annoia, diligentemente condensato in poco più di un'ora e mezzo con una tensione narrativa che non cala mai. Interessante ricostruzione d'epoca in stile vittoriano.
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Leonardo di Caprio in una scena di “Shutter island”
La strage di Marzabotto
Buoni, cattivi e effetti speciali
L’uomo che verrà
Avatar
Regia: Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher e Maya Sansa
Regia: James Cameron con Sam Worthington, Sigourney Weaver
Girato con assoluto rigore, non Cosa dire di più di quanto non si scade mai nella retorica. Diretto sia già sproloquiato su questo film. in maniera magistrale, con atto- Gli effetti sono davvero speciali ri di grande spessore che recita- (l'animazione è splendida, in parno i rari dialoghi in dialetto ticolare le figure dei Na'vi e l'ambolognese (sottotitolati in italia- bientazione di Pandora), la storia no). Meritatamente premiato però, per quanto politicamente all'ultimo festival del cinema di corretta, è un po' banalotta. I Roma, ripercorre gli ultimi nove buoni, i cattivi, l'amore, il lieto mesi dalla fine, con pistolotstrage di to moralistico. Il Marzabotto cattivo è così catdove furono tivo da sembrare massacrate dai una caricatura. nazisti 770 Già dalle prime persone, per la scene si capisce al maggior parte volo dove andrà a donne, bambiparare. Sembra ni ed anziani. un lungo déjà-vu. Il racconto A tratti viene in cadenzato dei mente "Balla coi nove mesi d'atlupi", "The tesa per la Fountain" di nascita di un Aronofskye (ma bambino in l'albero della vita un'umile faminon è simile?), glia di contadi"Soldato blu", "Il ni, attraverso signore degli lo sguardo a n e l l i " , della sorellina "Apocalypse muta di otto Now". Un consianni. Film di glio: provate a forte impatto vederlo senza gli emotivo, forse occhialini, nei di non facile cinema senza 3D. fruizione, ma I colori sono piano di molto più vivaci. decisamente da Primissimo non perdere. “Avatar”. il direttore della fotografia, l’italiano mauro Fiore, ha ricevuto l’oscar
Muccino in grande forma. La trasferta americana gli ha fatto bene, lo ha galvanizzato ed arricchito e con la macchina da presa fa faville. Corre letteralmente dietro agli attori, non li molla un istante nel tentativo di estrapolare emozioni e sentimenti. Dopo i trentenni racconta gioie e dolori della generazione dei quaranta. Il ritorno alle radici ma anche la voglia di rimettersi in gioco, l'amore per l'altra persona e quello per i figli. Un gruppo di amici impegnati in una estenuante ricerca della felicità. Forse una costruzione un po' troppo adrenalitica ed affannata (in 2 ore e 19 di durata), ma decisamente efficace nel delineare i personaggi. La new entry Vittoria Puccini non fa rimpiangere Giovanna Mezzogiorno.
Scorsese con il fiato sospeso Shutter island Regia: Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow
Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine, mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isolafortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.
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giovedì 11 marzo 2010
15
Morto Peter Van Wood Astrologo e chitarrista E' morto all'alba al Policlinico Gemelli di Roma, dopo una lunga malattia, il chitarrista, astrologo, Peter Van Wood. Nato il 19 settembre 1927 all'Aia, fu uno dei primi ad usare la chitarra elettrica e gli effetti speciali con l'eco e il riverbero. In Italia si trasferi' nel 1949 e si fece conoscere dal grande pubblico con una canzone dal titolo 'Butta la Chiave'. A
Peter Van Wood
partire dagli anni '60, si dedicò anche all'astrologia. Se ne è andato così l'ultimo pezzo del trio Carosone. Con Gegè Di Giacomo aveva accompagnato l'autore di «Tu vuo' fa l'americano» in tutto il mondo. Era tornato alla ribalta in tv con la partecipazione alla trasmissione Quelli che il calcio, condotta all'epoca da Fabio Fazio.
Artisti
Il click
Ciak si canta
In 40 aderiscono alla giornata antimafia
Carolina torna a Roma col marito
Polemiche in cda Rai per il duo Pupo-Principe
Simone Cristicchi
Vivono in Puglia, ma stavolta Carolina marconi e il marito Salvatore de Lorenzis, sposati dallo scorso autunno, sono arrivati a Roma per partecipare alla premiere capitolina di 'La valigia sul letto'. C'erano anche Ale Pierelli, matteo Guerra, Sara Varone, Alena Seredova (nel cast de film) e tanti altri.
Oltre 40 artisti hanno aderito alla Giornata Nazionale Antimafia promossa da Libera il 20 marzo a Milano, in ricordo delle vittime di mafia. Tra questi, Simone Cristicchi e Frankie Hi Nrg, che al termine della marcia che si concludera' in piazza Duomo, rappera' 'Fight da Faida', la prima canzone rap antimafia italiana. Il Mei, insieme al festival Politicamente Scorretto di Casalecchio di Reno, sta lavorando per un incontro durante il prossimo Meeting, previsto a Faenza il 26 27 e 28 novembre.
Pagina a cura di maria F. Rotondaro
Capotondi in Francia per un film su Abu Nidal C'e' anche la Francia, con una parte nel film sul terrorista Abu Nidal, nel futuro dell'attrice romana Cristiana Capotondi. Lo ha annunciato incontrando a Firenze gli studenti. ''Interpretero' - ha detto - il ruolo di una italiana che studia
alla Sorbona in uno spy movie su Abu Nidal. E' la prima volta che faccio un film francese e gireremo a Parigi e a Praga''. L'incontro e' stato anche l'occasione per Capotondi per raccontarsi a partire dall'ultimo successo: 'Sissi',su Raiuno.
Pupo ed Emanuele Filiberto Ok del Cda Rai al contratto per Ciak si canta, il nuovo programma di intrattenimento di Raiuno al via venerdi' in prima serata. Alcuni consiglieri avrebbero sollevato qualche perplessita' sui tempi (siamo a soli due giorni dalla messa in onda) e soprattutto sul cast: il duo PupoEmanuele Filiberto, reduce dai Raccomandati, che avrebbe strappato in corsa la conduzione a Pino Insegno. Due i voti contrari. Nel mirino, in particolare, l'onnipresenza' del rampollo di casa Savoia.