aq12febbraio2010

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BENVENUTO IN

Anno II - n. 32 - Venerdì 12 febbraio 2010

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LA PRIMA SIT-COM PENSATA PER IL WEB

www.casacoop.net € 0,50

Ora di punta dI

StefAno CLeRICI

Mani pulite 18 anni dopo

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l 17 febbraio del 1992 fu arrestato Mario Chiesa, esponente di spicco del Psi milanese e amministratore dell'ospizio Pio Albergo Trivulzio. Lo presero in flagranza mentre intascava una tangente dall'imprenditore Luca Magni, che lo aveva denunciato. Fu il primo scattar di manette nell'inchiesta poi battezzata Mani Pulite. Un'inchiesta che, nata come palla di neve, divenne presto valanga e seppellì la Prima Repubblica. eri, esattamente diciotto anni dopo, sono stati arrestati il presidente della Provincia di Vercelli, Masoero (di centrodestra), e, con l'accusa di concussione, il presidente della commissione urbanistica del Comune di Milano, Camillo Pennisi, detto Milko, consigliere del Pdl a Palazzo Marino. Era in compagnia della segretaria (indagata) e stava incassando la seconda rata di una tangente di 10 mila euro per dare un "aiutino" a sbloccare una pratica immobiliare. on sappiamo se anche questa palla di neve si trasformerà in valanga. Quello che sappiamo - e ci rattrista - è che le speranze nate nella stagione di Mani Pulite, che ha pur conosciuto errori ed esasperazioni, sono andate deluse. Il bisturi non ha inciso a fondo e il cancro della corruzione è andato anzi crescendo. La sola differenza è che, allora, il nostro premier voleva fare ministro Di Pietro e la Lega sventolava il cappio in Parlamento. Mentre oggi il nostro premier grida ai pm che devono vergognarsi e Bossi fa da pasdaran a colui che una volta chiamava "il mafioso di Arcore".

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quotidiano www.altroquotidiano.it

Dopo Zaia anche la Polverini (e Alemanno)

Centrali sì, non da me Ma perché il governo ha deciso di aspettare che si svolgano le elezioni per dire in quali aree intende collocarle? Ha tutto il sapore del gioco a nascondino la decisione del governo di non annunciare prima delle elezioni di marzo in quali regioni e in quali siti intende far costruire le centrali nucleari che ha programmato di realizzare. Si sa che anche nella maggioranza quasi tutti stanno dicendo di sì al programma, ma tutti (senza il quasi) sono pronti a schierarsi per no se la zona prescelta fosse la propria regione. Eppure

Il mninistro per lo Sviluppo economico, Scajola

non se ne comprenderebbe il motivo, visto che si sbracciano a sostenere che sono assolutamente innocue. Il caso più clamoroso è quello del ministro Zaia, candidato alla presidenza della Regione Veneto, che pare sia tra i siti prescelti dal ministro Scajola. Ma ora sulla posizione di Zaia si sono venuti a trovare il sindaco di Roma, Alemanno, e la candidata del Pdl alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini. Ironica la replica di Emma Bonino, che da sempre si è detta contraria alle centrali. «Scopro ora che la Polverini non vuole il nucleare. È fantastico. Ieri però glielo poteva pure dire a cena a Berlusconi. Magari sarebbe stato contento». E al no si associa anche Formigoni per la Lombardia...

Pesanti accuse del gip. Il capo della protezione civile si difende

Dubbi sui massaggi di Bertolaso L'imprenditore romano Diego Anemone, finito in manette per essere ritenuto il presunto corruttore del sottosegretario Guido Bertolaso e altri pubblici ufficiali per favoritismi negli appalti di alcune grandi opere, tra cui il G8 alla Maddalena, si era dato da fare per "organizzare una 'cosa megagalattica' in favore del Bertolaso" a base di sesso. Lo scrive il gip nella sua ordinanza. Secondo quanto si legge nel provvedimento, infatti, "il tenore delle conversazioni intercettate non pare consentire interpretazioni diverse da quella che trattasi di prestazioni sessuali di cui il Bertolaso dovrebbe usufruire presso il centro benessere riconducibile all'Anemone; peraltro, l'occasione verrà sfruttata dal Bertolaso solo in un momento successivo". In altra parte dell'ordinanza si ribadisce che nel "centro benessere Salaria sport village, riconducibile alla stessa famiglia Anemone", Bertolaso "usufruisce non solo di massaggi, ma anche di

Bertolaso quando illustrava progetti di ricostruzione in Abruzzo a Berlusconi e al ministro La Russa vere e proprie prestazioni sessuali", come proverebbero diverse conversazioni intercettate. "L'accusa è infamante, drammatica. Io non c'entro con questa vicenda, penso che si sia trattato di un grosso equivoco" replica il capo del Dipartimento della Protezione civile e dice che “gli italiani non li ho mai ingannati. Il Salaria

sport village è uno dei centri sportivi più grossi di Roma, al cui interno c'é anche una struttura per fisioterapia e Francesca (la donna di cui si parla nell'intercettazione, ndr.) é una persona perbene, molto brava, cui ricorrevo per lo stress . Berlusconi non ha dubbi: "I pm si vergognino. Bertolaso non si tocca" .


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VentiquattrOre

quotidiano

ReggIo CaLabRIa MILano

SeattLe

IndIa

Ragazze violente: una telecamera di sicurezza ha catturato un video che sta scioccando gli americani. Davanti a una fermata dell’autobus a Seattle una ragazza di 15 anni viene assalita, presa a schiaffi e pugni da una coetanea. Il fatto è che in quel momento attorno alle due adolescenti si trovavano alcuni passanti e persino agenti di sicurezza. Che però osservano impassibili al pestaggio e allo scippo, senza intervenire.

Un incendio ha distrutto un ostello nello Stato dell’Arunachal Pradesh (India nord-orientale) in cui erano ospitate decine di bambini di una scuola Don Bosco. Almeno 12 piccoli sono morti carbonizzati e almeno 8 sono rimasti feriti. Un portavoce della polizia ha riferito che le fiamme si sono sviluppate in pochi minuti perché l’ostello era costruito di bambù e paglia. E per le piccole vittime non c’è stato nulla da fare.

Arrestati due Consigliere Pdl Pestata a sangue killer della strage riscuoteva davanti di Duisburg la mazzetta ai vigilantes La polizia ha arrestato due affiliati alla cosca Nirta-Strangio della ‘ndrangheta accusati di essere gli esecutori materiali della strage di Duisburg, nel giorno di ferragosto del 2007, in cui furono uccise sei persone. Le due persone accusate della strage, arrestate dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio centrale operativo, avrebbero agito in complicità con Giovanni Strangio.

Arresto in fragrante per concussione per Mirko Pennisi, presidente della commissione Urbanistica a Palazzo Marino, e consigliere comunale del Pdl. Mirko Pennisi avrebbe è stato arrestato mentre riscuoteva la seconda rata della somma richiesta al proprietario di un palazzo di Milano per sbloccare una pratica. Sempre ieri è stato arrestato il presidente della Provincia di Vercelli, Masoero, a capo della giunta di centrodestra.

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ostello in fiamme Morti 12 bimbi

Camera. Dodici giorni di sospensione a Evangelisti di Idv

La Foto

Puniti i tre deputati rissosi

L’Iran in piazza

Inflitti 10 giorni a Rainieri e Bonanno (Lega) E’ di 12 giorni di sospensione dai lavori parlamentari la sanzione comminata dall’Ufficio di Presidenza della Camera per Fabio Evangelisti (Idv) a seguito della rissa che ha scatenato ieri in Aula dopo che il governo era stato battuto sul ddl per il rilancio della competitività nel settore agroalimentare. Inoltre 10 giorni di sospensione sono stati comminati a Fabio Rainieri e 5 a Gianluca Buonanno, entrambi della Lega Nord. Comunicando in Aula le decisioni dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio, il presidente Gianfranco Fini ha precisato che esse sono

inappellabili. La censura ad Evangelisti è stata accolta da un applauso dai banchi del Pdl. Fini ha specificato che la sanzione nei confronti del deputato dipietrista è stata più grave “per le responsabilità da egli ricoperte nel gruppo parlamentare dell’Idv”. L’ufficio di presidenza ha raggiunto il “verdetto” sui fatti verificatisi nella seduta di mercoledì dopo quasi due ore di riunione, ma non c’é stata unanimità: i rappresentanti della Lega hanno infatti votato contro. Poi sono stati sentiti i tre parlamentari. Infine. la deicisione della sospensione.

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quotidiano

Direttore responsabile: ennio Simeone Redazione tel. 06 86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GeCeM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Le forze di sicurezza iraniane si sono scontrate con i sostenitori dell'opposizione, arrestando 30 persone, secondo quanto riferiscono i siti web dell'opposizione, mentre un'enorme folla si raccoglieva nel centro di teheran per commemorare il 31esimo anniversario della Rivoluzione islamica. e sempre il web ha annunciato che ci sono state tre vittime negli scontri.

L’OnOmasticO

Antonio Cauleas Sant’antonio Cauleas nacque nei pressi di Costantinopoli in una località ove i suoi genitori si erano ritirati per timore della persecuzione iconoclasta. alla morte della madre antonio, entrò in un monastero del quale divenne ben presto abate.

accadde Oggi L’Unità Il 12 febbraio del 1924 esce il primo numero del giornale l'Unità, fondato da antonio gramsci e organo del Partito Comunista Italiano (oggi dei democratici di sinistra, confluiti nel Pd). testata di grande rilievo nella storia della stampa italiana.


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il FattO

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Regionali nel Lazio

Polverini va dalle coop “rosse” La candidata del centrodestra fa il suo tour per definire il programma elettorale. Ieri è stata ospite di Legacoop Lazio, che lunedì scorso aveva incontrato Emma Bonino di eloisa Covelli Non rinuncia al rosso Renata Polverini. Nonostante le critiche per quella giacca rossa, scelta per il primo manifesto elettorale dal suo spin doctor (il dalemiano pentito, Claudio Velardi) non abbandona quel colore. Non certo per andare a trovare gli imprenditori delle cooperative “rosse” della Legacoop. E così di nero vestita, ma con sciarpa e borsa color porpora, che fanno pendant con una striscia delle scarpe (la classe non è acqua) arriva alla sede della Legacoop sulla Nomentana a Roma con quasi un’ora di ritardo. Lunedì scorso Coop Lazio aveva organizzato l’incontro con Emma Bonino e per par condicio (meglio della Rai) ha invitato la sfidante del centrodestra. «L’impresa non vota – ci tiene a precisare Stefano Venditti, il neo presidente di Legacoop Lazio – Siamo ben oltre le cooperative rosse. Siamo imprese cooperative e valuteremo le proposte. Questo è stato dimostrato anche da come una parte della Lega ha dialogato in maniera dialettica con la giunta attuale». Poi prende la parola lei e ringrazia «l’amico Poletti (presidente nazionale della Lega, ndr)», conosciuto durante gli anni di militanza sindacale. E dice subito, per non far dimenticare la sua

estrazione popolare – in contrasto con la candidatura elitaria della Bonino- che a lei le cooperative piacciono «perché sono uno strumento in mano a persone normali». E poi dice che la tappa a Legacoop fa parte del giro di ascolto sul territorio per accogliere le buone idee nel suo programma. «Confermo la mia scelta della concertazione – dice l’ex sindacalista – Per me questa è una parola densa di significato. Non si possono imporre scelte dell’alto. Alcuni pensano che la concertazione crea confusione, ma non è così, è un passaggio importante». E poi snocciola le sue priorità: lavoro, ricerca e formazione, famiglia e sanità (gestita bene). «L’impresa non deve avere tessere di partito», concorda la Polverini, «non voglio che incontri come questo vengano strumentalizzati. “Con te”, lo slogan che ho scelto, significa con chiunque chieda un contatto, un confronto, una parola… E questo non solo nella campagna elettorale ma soprattutto per quel che sarà dopo». E poi si lascia andare a una battuta: «L’altro giorno un cittadino mi ha detto: “Stia attenta, ché io abito vicino alla Regione…”». Molto attenta lo è, come dimostra ciò che ha scritto nel suo blog contro l’istallazione di una centrale nucleare nel Lazio.

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la tribuna

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Contro le restrizioni alle trasmissioni della Rai in campagna elettorale

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migLiOre deL giOrnO

Ci vorrebbe una “seconda puntata” del “3 ottobre” “Il Manifesto” di ieri in forma provocatoria ha lanciato in prima pagina l'idea che le redazioni potrebbero persino salire sui tetti per protestare contro le leggi bavaglio e contro le pugnalate alle spalle tirate a centinaia di testate. Non si tratta affatto di una provocazione. Il bavaglio imposto alle trasmissioni e le pugnalate alla piccola e media editoria rappresentano un vero e proprio salto di qualità dalle leggi ad personam alle norme contra aziendam. Per alcuni si fabbricano le norme nel settore media e tv allo scopo di rimpinguarne i portafogli, per altri si impugnano le forbici e si procede con i tagli. Per queste ragioni è necessario, come ha affermato il presidente Fnsi Roberto Natale, una seconda puntata della manifestazione del 3 ottobre ma anche promuovere iniziative clamorose, comunque e dovunque, senza escludere perfino la possibilità di arrivare ad assemblee di redazione sui tetti". giuseppe giulietti Stefano Corradino portavoce e direttore di Articolo21

Ma perché vigilare (anzi censurare) solo sulla Rai? Brutti tempi per la Rai, ma non solo. Di fronte alle prepotenze non c’è ragione che tenga.Vorrei porre una domanda,che resterà senza risposta: la Commissione

di Vigilanza perché vigila (o, come intendono parte dei commissari, censura…) solo sulla Rai? Le emittenti tv non sono tutte concessionarie della Stato e, sopratutto, non prendono tutte (radio e televisioni locali) i contributi più chiaro: i soldi) delle Regioni e dello Stato? Perché i Corecom (o come accidenti si chiamano gli organi regionali) non vigilano anche su radio e tv locali? Infine una considerazione sullo sciopero annunciato dall’Usigrai: vi immaginate Minzolini e i …minzoberluschini fare sciopero? Ma dai… giuseppe Mariconda giornalista Rai in pensione

“Un Ponte verso il futuro”: quale futuro? Mentre la Conferenza episcopale calabra afferma “Non possiamo tacere l'amarezza, come vescovi del sud, nel rilevare una carenza di politica lungimirante, che eviti al sud di trovarsi sempre in difficoltà: Fiat di Termini Imerese, Porto di Gioia Tauro, Alcoa della Sardegna...”, il governo manda il ministro Matteoli e il presidente dell' Anas Ciucci a presentare, domani 13 febbraio a Villa San Giovanni, il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto. Poco importa al governo delle drammatiche condizioni economiche e sociali della Calabria, dove al Porto di Gioia Tauro sono a rischio 450 posti di lavoro, delle fabbriche che chiudono,

Vauro su “Il Manifesto” delle imprese che falliscono, dei licenziamenti quotidiani che nemmeno fanno più notizia, delle famiglie alla disperazione. Poco importa di tutto questo. Il governo lancia “un Ponte verso il futuro”, salta pari pari le drammatiche conseguenze della crisi sul mondo del lavoro, dimentica anche la condizione pietosa delle infrastrutture del sud, dei comuni siciliani e calabresi senza acqua potabile per molte ore al giorno, delle ferrovie ioniche datate anni 1930. Dimentica tutto e lancia un Ponte verso il futuro. Tanto al presente non ci pensa più nessuno. Franco Laratta deputato del Pd

Milleproroghe con mille tagli alla P.A. E' stato approvto ieri il Decreto milleproproghe. All'art. 2, in sede di discussione in Commissione, ed è stato approvato un emendamento presentato dal relatore sen. Lucio Malan che prevede ulteriori tagli del 10% degli Uffici e delle

dotazioni organiche della Pubblica amministrazione in aggiunta a quelli già molto pesanti, operati con il DL 112/2008. Tale norma provocherà seri danni alla funzionalità e all'efficienza delle pubbliche amministrazioni. La nostra preoccupazione ed il nostro dissenso non sono solo relativi al fatto che vengono disposti tagli e depotenziamenti, in modo orizzontale, aritmetico, generalizzato, senza entrare nel merito delle situazioni, delle effettive consistenze degli organici, delle funzioni che vengono svolte e su come vengono svolte, ma è ancora più forte se pensiamo che nell'arco di 18 mesi viene inferto un nuovo, duro colpo alla funzionalità dell'Aministrazione fiscale. Tagliare Uffici ed operatività delle Agenzie fiscali è non solo pura miopia, ma rischia di mettere in discussione una parte importante della stessa manovra economica che, come è noto, ripone molte aspettative sul recupero delle tasse e delle imposte evase, in un momento in cui emerge con sempre maggiore chiarezza la domanda di equità fiscale. Virgilio tisba Uil Dogane, Roma

Per commenti e lettere da pubblicare su queste pagine scrivete a: tribuna@altroquotidiano.it


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il FattO

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Islam e integrazione

Halal rispettando le bestie La notizia della vendita della carne “halal” in un supermercato Coop di Roma – una novità per l’Italia ma non per altri paesi europei – ha stimolato l’interesse di molti nostri lettori. E alcuni, come avrete letto dai commenti apparsi nel sito, hanno manifestato ostilità contro la scelta di vendere carne bovina macellata secondo la tradizione islamica, definendola una pratica “incivile” e “barbara”. Per gli islamici il bue deve essere ucciso incidendo la giugulare e dissanguando totalmente l’animale. Solo così la carne è “halal” cioè “pura”. In molti ci hanno scritto chiedendo però ulteriori spiegazioni. Abbiamo girato perciò alla Lega Coop le domande dei lettori. Le risposte che ci sono state date, attraverso l’ufficio stampa, forniscono precisi chiarimenti. «La preoccupazione di limitare al massimo le sofferenze degli animali in fase di macellazione è anche nostra. – dice la Coop – Infatti la condizione imprescindibile che abbiamo posto per rispondere alle richieste di nostri clienti di fede musulmana è riuscire a conciliare le loro tradizioni con i nostri impegni di maggior rispetto degli animali; in caso contrario non avremmo proceduto con l’inserimento di questi prodotti nei nostri negozi». La via di mezzo è stata trovata aggiungendo, durante la normale pratica di macellazione, lo stordimento preventivo. «L’imam che presiede alla macellazione – precisa la Coop – ha dichiarato conforme al rito islamico la procedura di stordimento

Animalisti allarmati a Roma per la vendita di carne macellata alla maniera islamica in un supermercato della Coop. Che però chiarisce

tre donne guardano stupite la novità al supermercato. Sotto, salumi “halal” presenti in tutti in tutta la grande distribuzione europea

preventivo che abbiamo posto come requisito imprescindibile. Va anzi aggiunto

che siamo i primi ad aver richiesto questa procedura anche per i grandi animali.

L’intera operazione viene comunque supervisionata anche dal servizio veterinario competente, al fine di verificare il rispetto delle normative europee relative alla protezione degli animali durante la macellazione». La Coop continua ricordando ai suoi clienti che si è sempre distinta per l’attenzione verso il “benessere animale”, «tant’è che abbiamo deciso fin dagli anni 90 di vendere uova di galline che non fossero allevate in gabbia, abbiamo inserito regole volontarie (e quindi per noi onerose) sugli spazi e le modalità di aderire con tutti i nostri prodotti della cosmesi alla campagna “stop ai test su animali” e ancora siamo stati i primi ad aver deciso la completa esclusione delle pellicce naturali e il passaggio a materiali sintetici». «Inoltre – si sottolinea in una nota – da anni la Coop, col supporto del mondo delle Ricerca pubblica e delle principali associazioni animaliste, sta inserendo (e siamo i primi in Italia) regole sul benessere animale nei propri capitolati di produzione, tramite disciplinari valutati e validati dal Centro nazionale di Referenza per il benessere degli animali da reddito». Queste informazioni dovrebbero sgomberare il campo dalle preoccupazioni di quanti hanno avanzato ed ancora avanzano dubbi sull’operazione “halal”, anche sull’onda di polemiche alimentate da qualche giornale con obiettivi che nulla hanno a che vedere con la legittima e meritoria opera di vigilanza delle organizzazioni animaliste e ambientaliste.


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Diritti & DOVeri

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l nostro ordinamento disciplina attraverso gli istituti della separazione e del divorzio prima la crisi e poi la fine di un rapporto matrimoniale, ma non prevede una regolamentazione giuridica codificata della crisi e cessazione dei rapporti di convivenza. Infatti non è possibile rivolgersi al Tribunale per la omologazione di eventuali accordi di separazione tra conviventi o per pronunciare una sentenza in caso di mancanza di tali accordi. In sede di separazione tra coniugi il Tribunale ordinario pronuncia anche i provvedimenti relativi all'affidamento dei figli minori ed al loro mantenimento da parte dei genitori o di uno di essi. La competenza per pronunciare in questi materia, in assenza di matrimonio, spetta al Tribunale dei minorenni al quale entrambi i genitori od uno solo di essi possono rivolgersi perché assuma quelle determinazioni urgenti ed indifferibili nell'interesse dei minori medesimi, o perchè ratifichi agli accordi presi nel-

L’avvOcatO famiglia

Conviventi con figli chi se ne occupa?

Convivo da circa sette anni con il mio attuale compagno dal quale ho avuto due figlie di cinque e tre anni. da qualche tempo non andiamo più d'accordo e stiamo pensando di separarci. So che non è possibile rivolgersi al tribunale per omologare una separazione tra soggetti non sposati, ma non ho idea di come vengano regolati i rapporti relativi ai figli minori. Può darmi qualche chiarimento. Letizia D. Risponde l’ avvocato G UGLIeLMo L oMAnno docente a contratto di Informatica giuridica presso l’università Tor Vergata di Roma Inviate i vostri quesiti a redazione@altroquotidiano.it l'interesse dei figli dai genitori. In buona sostanza il Tribunale dei minori non entrerà minimamente nella regolamentazione dei rapporti successivi alla cessazione

della convivenza dei genitori ma si occuperà solo ed esclusivamente degli aspetti necessari ad assicurare ai figli, quelle condizioni indispensabili al soddisfacimento dei loro bisogni di carattere

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materiale ed affettivo. Così se con riferimento all'affidamento, in presenza dell'istituto dell'affidamento condiviso, si tenderà in linea di massima a garantire un rapporto di frequentazione continuo e duraturo con entrambi i genitori, il Tribunale stabilirà sulla base delle effettive disponibilità dei genitori, gli assegni di mantenimento da versare in favore dei minori e prenderà tutti i provvedimenti ritenuti opportuni, anche in materia di assegnazione della casa nell'interesse dei figli. Il giudice inoltre non entrerà nel merito delle condizioni economiche e patrimoniali dei conviventi, se non con riferimento ai provvedimenti da prendere nei riguardi dei soggetti affidati alla propria competenza. Non sarà pertanto possibile chiedere al Tribunale che disciplini, neppure temporaneamente, i rapporti economici tra gli ex conviventi o che ratifichi decisioni in ordine a determinazioni patrimoniali che non siano direttamente indirizzate ai minori.

pubbLicO

Certificazione di qualità, nasce l’ente unico di MaddaLena baLdI- Governo.it

U

n solo organismo nazionale provvederà all’accreditamento dei soggetti preposti alla certificazione di qualità, conformità e sicurezza dei prodotti in vendita, per una maggiore tutela dei consumatori. Lo prevede il decreto interministeriale pubblicato nella G.U. n. 19 del 25 gennaio 2010, in attuazione del Regolamento Ce 765/2008, che pone norme in materia di vigilanza del mercato, per garantire che i prodotti, servizi o processi in commercio offrano un grado elevato di

protezione di interessi pubblici, come la salute e la sicurezza.

o di un marchio, che garantisce l’utente riguardo al prodotto.

L’ “accreditamento” è l’attestazione certificante che un determinato organismo, incaricato della valutazione di conformità di un prodotto o servizio, sia competente e soddisfi i criteri stabiliti dalle norme di settore. Con la valutazione di conformità si attua la procedura volta a dimostrare che le specifiche prescrizioni stabilite per un prodotto, processo o servizio siano state rispettate; in caso positivo viene rilasciato un certificato

L’organismo nazionale designato, con successivo decreto, pubblicato nella G.U. n.20 del 26 gennaio 2010, è ACCREDIA, associazione senza scopo di lucro dotata di personalità giuridica di diritto privato, che vede tra i suoi soci molti ministeri, enti pubblici ed associazioni di categoria. In precedenza, invece, tale attività era divisa tra più organismi. Accredia è già in possesso

della maggior parte dei requisiti di organizzazione e funzionamento richiesti dal decreto; entro novanta giorni dovrà completare l’adeguamento, consentendo di dare tempestivo avvio al nuovo sistema di accreditamento voluto dal legislatore comunitario. La vigilanza sull’organismo da parte di tutti i ministeri interessati migliora l’equilibrio tra la professionalità dei soggetti interessati e il controllo pubblico necessario a tutelare i consumatori, assicurando garanzie crescenti sulla qualità e la sicurezza di beni e servizi acquistati.


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City & Siti

Calabria

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Roma

«La mafia sempre Parla Corona più imprenditrice» sul caso Marrazzo "Per anni la 'ndrangheta è stata mal conosciuta e sottovalutata. Stiamo assistendo adesso a un ulteriore cambiamento, che ancora non sappiamo dove porterà". Così Mario Spagnuolo, magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, durante la sua lezione tenuta nel corso del laboratorio "Intelligence e 'Ndrangheta" che si sta svolgendo all'interno del Master in Intelligence dell'Universita' della Calabria. Spagnuolo ha evidenziato come si sia passati dalla mafia dei boschi alla mafia imprenditrice, mentre nella società calabrese negli ultimi dieci anni ci siano state trasformazioni epocali per quanto riguarda il ruolo della famiglia, che non è più l'architrave sociale cosi come è sempre stata. Il magistrato ha rilevato una nuova strategia della

'ndrangheta che ha alzato il tiro, partendo dal delitto Fortugno e approdando finora ai recenti episodi di Reggio Calabria con l'attentato alla Procura Generale e l'auto imbottita di esplosivo all'arrivo del Presidente della Repubblica. Infine, Spagnuolo ha spiegato i rapporti che esistono nel contrasto alla criminalità tra magistratura e strutture dell'intelligence, le cui informazioni possono essere estremamente utili ma non sono utilizzabili processualmente, possono essere soggette al segreto di Stato e difficili da gestire. Nelle sue conclusioni, il direttore del Master Mario Caligiuri ha evidenziato che dalle indagini di Mario Spagnuolo è pervenuto un fondamentale apporto per la conoscenza del fenomeno della 'ndrangheta.

L’aquila

ricordo. Ricevo oltre duecento telefonate al giorno. Se anche me lo avessero offerto non lo avrei accettato perché ormai non faccio più questo lavoro e comunque un video del genere non è commercializzabile come invece le mie foto dei calciatori». E ancora: «Ormai faccio solo il fidanzato di Belen. Probabilmente me l'hanno offerto perché io ero il maestro. Comunque io quel video non l'ho visto». Il fotografo, jeans e giacca di pelle da motociclista, lasciando gli uffici di piazzale Clodio a bordo di una Mercedes grigia ha aggiunto: «Sono contento di essere stato interrogato perché pensavo che il caso Marrazzo fosse ormai concluso e mi chiedevo come funziona la legge. Qui ci sonoe tentativi di vendere un video - ha concluso - per i quali non c'è nessun indagato e nessuno in carcere».

treviso

Multe non più sospese Il comando di polizia municipale dell’Aquila ricorda che dal primo gennaio è ripresa la decorrenza dei termini per il pagamento delle multe, per la presentazione di memorie difensive o di ricorsi amministrativi e giurisdizionali e, in generale, per l’assolvimento delle sanzioni amministrative. I termini, infatti, erano stati sospesi dal 6 aprile scorso e, con l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3799 del 6 agosto 2009, tale sospensione aveva efficacia fino al 31 dicembre. Allo stesso

«Le vicende che mi hanno visto sotto processo a Milano sono caramelle rispetto al caso Marrazzo. Qui siamo in presenza di un vero ricatto, di una vera estorsione e di un omicidio, io ero accusato solo di tentativi di estorsione». Lo ha affermato il fotografo Fabrizio Corona, al termine dell'audizione avvenuta ieri in procura a Roma in relazione al caso Marrazzo. Corona è stato ascoltato per circa mezz'ora dal procuratore aggiunto Gian Carlo Capaldo. Parlando con i cronisti al termine del colloquio, il fotografo ha affermato che «in Italia esiste una cupola del ricatto», senza però specificare a cosa si riferisse. In merito al video che ritrae l'ex presidente della Regione Lazio in compagnia del transessuale Natalie, Corona ha, inoltre, affermato: «Forse me l'hanno proposto - ha detto -, non

Monumento shock per guida sicura modo, è ripresa la decorrenza dei termini per gli uffici della pubblica amministrazione competenti per l’esame e i provvedimenti da adottare in caso di ricorsi presentati prima del sisma del 6 aprile. Le nuove modalità di estinzione dei verbali sono: attraverso il conto corrente postale n. 13068671 intestato al Comune dell’Aquila – Comando di Polizia Municipale; per mezzo della Lottomatica; tramite bonifico bancario presso la Carispaq, tesoriere del Comune dell’Aquila.

La carcassa della moto e due manichini che indossano gli stessi abiti insanguinati di due fidanzati morti (Chiara Filippin e Omar Artuso) per un incidente la scorsa estate. È l'installazione shock composta e voluta dal padre di una delle due vittime che sarà posizionata il prossimo 26 febbraio nel cortile della scuola di Fonte (Treviso) che i due, di 24 e 23 anni, frequentavano e nella quale si erano conosciuti ed innamorati. I ragazzi morirono all'istante a Vedelago (Treviso) dopo l'im-

patto fra la motocicletta sulla quale viaggiavano ed un'automobile che si stava immettendo sulla strada statale senza rispettare il diritto di precedenza. Obiettivo dell'iniziativa, ha spiegato il genitore, è di richiamare l'attenzione dei compagni di scuola sui rischi della strada. Un’operazione concordata con la sezione di Treviso dell’Associazione nazionale vittime della strada, che conta di portare il memento davanti a tutte le scuole della Marca e, in estate, pure fuori dalle discoteche.


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Diritti & DOVeri L’aLtrO

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sOciaLe A CURA dI

fIdALMA fILIppeLLI

Servizi sociali a favore degli esclusi

Numero Verde per rifugiati, utile e sempre attivo Esiste ed è sempre più utilizzato nel nostro paese un servizio utile per i rifugiati e richiedenti asilo politico ed è il Numero Verde 800905570, attivato dal 2006 dall’Arci in collaborazione con l’ ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) nell’ambito del Progetto “Equal IntegRARsi”. Il Numero Verde fornisce agli utenti consulenza e assistenza legale nella fase di presentazione della domanda di asilo, li informa sulla normativa vigente e li orienta verso i servizi di accoglienza, tutela e cure sanitarie disponibili sul territorio. Gli operatori, che rispondono alle chiamate dal lunedì al venerdì, dalle h:9,00 alle h:14,00, sono particolarmente formati sulle tematiche

relative alla normativa in materia di asilo, sulla relazione operatore-utente e sulla situazione sociopolitica dei paesi d’origine dei rifugiati. Il Numero Verde, grazie all’esperienza acquisita nel corso di questi 4 anni di attività, è in grado di mettere a disposizione una mappatura di servizi, strutture istituzionali e non, indirizzi vari ai quali fare riferimento su tutto il territorio italiano. Per una maggiore operatività del Numero Verde, sono state create e consolidate nel tempo due importanti reti di supporto, ovvero la rete degli interpreti e quella dei legali. La rete degli interpreti entra in funzione sia nell’ambito di una telefonata in cui è necessario il supporto dell’interprete perchè

Un centro di accoglienza per rifugiati politici l’utente non parla né italiano, né inglese, né francese, sia su appuntamento, quando la situazione richiede la necessità di un colloquio di durata superiore ai 30 minuti. Nelle fasce orarie non coperte dal turno degli operatori è attivo un servizio di segreteria telefonica in lingua italiana, inglese e francese, grazie al quale coloro che lasciano un messaggio indicando il proprio recapito vengono ricontattati il giorno successivo per ricevere il supporto

richiesto. Si tratta di un servizio strategico in quanto rivolto ad una minoranza a doppio rischio di emarginazione, ovvero i richiedenti asilo che sono in primis degli stranieri ed in secondo luogo delle persone provenienti da contesti socio-politici in crisi rispetto ai quali non possono più vantare alcuna appartenenza. Il principio guida del Numero Verde è quello di offrire sempre una risposta finale. f. f.

vOLOntariatO Importante decisione del Senato a favore del terzo settore

Proroga per il 5 per mille 2007-2008 E’ finalmente arrivata dalla I Commissione Affari Costituzionali del Senato la tanto attesa proroga per la regolarizzazione delle posizioni dei soggetti esclusi dal 5 per mille per gli anni 2007 e 2008.

G

rande soddisfazione del CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) per la riapertura dei termini del 5 per mille: grazie ad un emendamento approvato dalla I Commissione Affari Costituzionali del Senato i

soggetti esclusi per vizi formali o errori dal 5 per mille per gli anni finanziari 2007 e 2008 potranno regolarizzare la propria posizione entro il 30 aprile 2010. E’ una decisione importante per tutto il mondo del volontariato e delle onlus, dal

momento che la mancanza di una proroga avrebbe definitivamente escluso 7500 organizzazioni dalla ripartizione dei fondi per il 5 per mille del 2007, bloccando una parte delle risorse assegnate dai contribuenti (circa 15,5 milioni di euro). A monte della

decisione al Senato c’è stata, nei giorni scorsi, una grande mobilitazione dei Centri di Servizio per il Volontariato, delle organizzazioni di volontariato e della ConVol (Conferenza Permanente Presidenti, Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato). Il prossimo obiettivo è l’accelerazione della pubblicazione degli elenchi relativi al 2008 e l’approvazione del Decreto che indica le modalità per la presentazione del 5 per mille 2010. Fidalma Filippelli


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Culture & tenDenze

venerdì 12 febbraio 2010

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Il romanzo recitato

Il mondo tormentato di Capatosta Il romanzo di beppe Lopez recitato da Paolo Panaro in due spettacoli: domani (13 febbraio) alle ore 21 e domenica 14 febbraio alle ore 17.30. teatro della dodicesima (Roma, via Carlo avolio 60. Prenotazioni: 06 93933470 La vita di Iangiuasand’ è fin dall’inizio sotto una cattiva stella. Frutto dell’ultima notte d’amore vissuta dai genitori, la bambina nasce assolutamente non voluta, in un quartiere popolare di Bari negli anni Trenta, in una famiglia con tante bocche da sfamare e troppi pochi soldi. Sua madre la considera solo una disgraziata e, in qualche modo oscuro, responsabile della morte del marito. Per reazione Iangiuasand’ sviluppa il carattere che le fa meritare il soprannome di ‘Capatosta’ e le permette di sopravvivere. Diciotenne, Capatosta viene corteggiata da Cilluzz’, il figlio del pescivendolo. Per non darla vinta alla madre che non approva, fugge con Cilluzz’, che pure non ama, compromettendosi irreparabilmente. Il danno è fatto. Capatosta viene ripudiata dalla famiglia e si trasferisce in casa del pescivendolo, dove la attende una vita infame, in un ambiente miserabile, con un fidanzato senza

Beppe Lopez. In basso: paolo panaro. In alto la copertina

Grande stilista a 40 anni

Suicida McQueen

carattere che la picchia continuamente nell’inutile tentativo di sottometterla. Un miscocosmo disgraziato e feroce dominato dal patriarca Martamè Cioladoro, padre di Cilluzz’, da sua madre, la buona e devota Tarattè, e dal silenzioso onnipresente aiutante della pescheria Uelin’ il Provolone. Raccontata con una lingua di prorompente vigore, intarsiata con delicatezza da

un dialetto espressivo e scontroso, Capatosta si distingue per la sua attenzione a un contesto sociale italiano raramente rappresentato e pressoché sconosciuto, quello nel quale non esistono né i valori del mondo rurale e men che meno quelli cittadini, un mondo dove non ci sono più i contadini e non ci sono ancora gli operai, non c’è più il Sud magico ma nemmeno quello moderno.

In nottata si è avuta la conferma che lo stilista Alexander McQueen è morto suicida ieri nella sua casa di Londra. Aveva 40 anni. Venne definito il "West End Boy che conquista Savile Row" (la strada di Londra degli abiti su misura). La mano da grande sarto unita alla follia da creativo che viene dalla strada saranno le sue cifre stilistiche. I primi passi li mosse a 16 anni clavorando per noti costumisti teatrali, poi a 20 anni arriva a Milano dove è impiegato nel team di Romeo Gigli. Tornato a Londra completò la Saint Martin School of Art, la scuola per designer più importante del mondo. E spiccò il volo, conclusosi ieri drammaticamente. m. s.


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venerdì 12 febbrfaio 2010

ribalte

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L’intervista: Raoul Bova

«Non sono come i quarantenni di Moccia» Raoul Bova con l’autore e regista federico Moccia e Michela Quattrociocc he. In alto: una scena del film “Scusa ma ti voglio sposare”

di LUCIAnA VeCChIoLI Può mancare anche quest'anno il film di San Valentino? Certo che no. Ed eccolo allora, puntuale come un orologio svizzero arriva "Scusa ma ti voglio sposare", sequel del fortunatissimo "Scusa ma ti chiamo amore" che incassò 13 milioni di euro, scritto e diretto dall'autore preferito dalle teenager di casa nostra Federico Moccia. Ritorna la coppia di fidanzati tanto amata dalle adolescenti e non disdegnata dalle loro mamme. Il quasi quarantenne Alex ed il suo amore ormai ventenne Niki, che ora naturalmente, come avranno intuito anche i meno perspicaci, convoleranno a giuste nozze. Protagonista è ancora lui, Raoul Bova, il più bello e il più amato degli attori italiani, fedelissimo al ruolo da bravo ragazzo che ormai gli appartiene (e non solo al cinema). «Certo che festeggerò San Valentino, è il giorno in cui ho incontrato mia moglie Chiara. Cosa faremo? La porterò al cinema a vedere il film. No, scherzo». Perché la decisione di interpretare anche “Scusa ma ti voglio sposare“? «Per gratitudine verso la produttrice Rita Rusic ed il

regista Moccia, per avermi dato la possibilità di fare un ruolo diverso rispetto a quelli più drammatici e d'azione che mi hanno reso popolare». Si sente proprio come i quarantenni dipinti da Moccia? «Certo che no. Sono felicemente sposato e decisamente più determinato dei miei coetanei descritti nel film. Io al matrimonio ci credo». Cosa ci avrà mai trovato allora in alex? «Mi piace. E’ sincero, carino, crede nell'amore, una persona sana». Sana anche la differenza di età tra alex e niki? «La differenza di età non è importante in una coppia. Ci sono persone poi che non dimostrano affatto l'età che hanno e possono essere compatibili anche con partner più giovani».

Qual è il punto di forza del film? «Gli attori. Hanno fatto tutti una bella performance e poi ci sono battute divertenti, fa sognare». Cambiamenti sul set rispetto al precedente film? «Il film è più corale, una commedia molto divertente come nella miglior tradizione italiana». Si parla di una partecipazione al Festival di Sanremo, mercoledì in seconda serata con Michela Quattrociocche? «Stanno ancora cercando di capire come inserirci. A me fa veramente piacere andare all'Ariston, ho già fatto altre presenze e mi sono divertito molto». dopo i successi americani, sono arrivate altre proposte? «Anche Hollywood è in crisi, soprattutto le produzioni

indipendenti. C'erano in piedi delle offerte che poi sono sfortunatamente sfumate, spero la situazione migliori e si possano riannodare i contatti». In Italia è decisamente trattato meglio... «Devo dire che l'America non mi manca, non mi dispiace affatto rimanere a casa mia, dove riesco a fare delle cose anche molto belle ed interessanti. Ho appena finito di girare con Daniele Lucchetti "La vita" dove faccio il fratello di Elio Germano. "Ti presento un amico" dei Vanzina con Martina Stella e Barbora Bobulova. "Ti amerò da grande" di Roberto Burchielli. Infine ho in progetto una serie di due puntate per Mediaset sul mondo del nuoto. Per l'occasione ho anche ripreso a frequentare la piscina dopo tanto tempo e devo dire che sono ancora in grado di fare tempi invidiabili». e’ vero che lei non rifiuta mai un autografo alle sue fan? «Per quanto posso, cerco sempre di accontentare tutti. Perché penso quando lo chiesi io tanti anni fa ad un famoso cantante e questo me lo negò. Ci sono rimasto molto male».


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Memorie di una giornalista

Ricordare con commozione

An education

L’uomo nero

Regia: Lone Scherfig con Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Alfred Molina

Regia: Sergio Rubini con Valeria Golino, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio, Guido Gianquinto.

Londra inizi anni '60. Qualche tempo prima della rivoluzione culturale e sessuale che cambiò l'approccio al mondo del genere femminile. Jenny ha sedici anni, è carina, intelligente, studiosa e presto andrà all'università di Oxford. Un giorno però un bel ragazzo elegante e ricco, con il doppio degli anni ed appartenente ad un ceto sociale molto diverso dal suo, le dà un passaggio in macchina. Se ne innamora e da allora la sua vita cambierà. Deliziosa commedia, tratta dalle memorie della giornalista inglese Lynn Barber, candidata a tre Oscar, con un gruppetto di attori straordinari: dalla protagonista, la giovanissima Carey Mulligan, fino alla breve apparizione (quasi irriconoscibile) di Emma Thompson.

Sarà anche una banalità, però è così. Quando si trae un film da un best-seller, alla fine la considerazione è sempre la stessa: sì il film è bello, però il libro è meglio. Ovvio. Difficile concentrare 321 pagine in una pellicola di un'ora e quaranta. Impossibile ridurre a

poche scene, pagine e pagine scritte con raffinata maestria da Muriel Barbery. L'acuto e minuzioso diario di una geniale dodicenne, figlia di un ministro, che intende suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno. La descrizione della complessa personalità di una (apparente) banale e sciatta portinaia, che ha trascorso ogni istante della vita a sottrarre tempo al lavoro per leggere, lontana da occhi indiscreti: saggi, trattati di economia e psicanalisi, guardare film ed ascoltare musica classica.

Uno dei migliori film di Rubini. Intenso, commovente, ironico e fortemente autobiografico. Dopo "La stazione" del 1990, il regista-attore torna a parlare della sua infanzia e della Puglia ripartendo da quella stazione ferroviaria che sembra sia rimasta fortemente ancorata ai ricor di. Ma questa volta lo fa con un tocco di maggiore maturità, riuscendo a fare un film più compiuto. Sceneggiatura ben calibrata, cast di attori decisamente convincenti. Iniziando dal piccolo e straordinario protagonista fino ad arrivare ad una brava Valeria Golino che riesce ad interpretare il ruolo di una donna moderna ed emancipata degli anni '60, che non rinuncerebbe mai al suo lavoro di insegnante, capace però di conservare intatti gli atavici dettami della tradizione.

esilarante mediocrità

Il “riscatto” del maestro

Umorismo yiddish

Storia d’amore tra diciottenni

Cado dalle nubi

Il concerto

Carey Mulligan e peter Sarsgaard in una scena di “An education”

Una indagine psicologica Il riccio Regia: Mona Achache con Josiane Balasko

Regia: Gennaro Nunziante con Luca Medici Dino Abbrescia, Fabio Troiano e Giulia Michelin

Regia: Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov, Miou-Miou

Ignorante, cafone, scorretto, razzista, non azzecca un congiuntivo, però sfonda nel mondo della tv. Il trionfo della mediocrità. La fotografia esatta dell'Italia di oggi, quella che ci propina tutti i giorni il piccolo schermo. E lui, Checco Zalone, il comico di Zelig, ci sguazza. La sua parodia è esilarante. Un esordio felice per il comico tv, rispetto a tanti colleghi che hanno tentato la stessa strada con risultati davvero deludenti. Riesce a fare un film corale dove anche i personaggi di contorno danno il loro significativo contributo, evitando che la storia sia solo una lunga sfilza di gag. Prende in giro tutti, con ingenuità usa un linguaggio scorretto ed assurdo. Fa la pipì nella sacra ampolla di acqua del Po e scambia Alberto da Giussano per un Power Ranger.

"Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

A serious man

dieci inverni

Regia: Joel & Ethan Coen con Michael Stuhlbarg

Regia: Valerio Mieli con Isabella Ragonese e Michele Riondino

Il film è ambientato nel 1967 in una comunità ebraica di una non bene identificata cittadina del Mid West. Larry Gopnik è un docente universitario e cerca di vivere secondo le regole della collettività. Tenta di fare del suo meglio nonostante abbia il figlio che fuma erba, la figlia che vuole rifarsi il naso, la moglie che lo lascia per un altro e tanta sfiga lo perseguita. Il tutto condito da un tagliente umorismo yiddish. Gli stessi Coen, intervenuti al festival del cinema di Roma, hanno ammesso di aver attinto a piene mani dai ricordi della loro infanzia. Grande prova dell'attore protagonista, Michael Stuhlbarg, in Italia del tutto sconosciuto, del quale però si intuisce l'enorme capacità interpretativa per cui è noto nell'universo teatrale Usa.

Appena dieci inverni per dirsi ti amo? Buon esordio per il giovane regista romano, uscito da un paio d’anni dal Centro Sperimentale di Cinematografia, che scrive e dirige una storia d'amore nella città più romantica del mondo: Venezia. Tuttavia, evita (quasi) accuratamente i luoghi comuni e cerca di raccontare, tra realismo e fiaba, l'incontro tra due diciottenni, Camilla e Silvestro, che solo dopo dieci anni saranno in grado di confessare i loro veri sentimenti. Cameo musicale di Vinicio Capossela con il brano "Parla piano" nel ruolo di invitato a un matrimonio in una dacia nella campagna moscovita.


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Un romanzo familiare

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Italia pizza e mandolini

La prima cosa bella

nine

Regia: Paolo Virzì con Valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Micaela Ramazzotti.

Svolta intimista per il regista toscano che si allontana decisamente dalle tematiche sociali che hanno caratterizzato le sue precedenti pellicole, per concentrarsi sui sentimenti e sulla psicologia dei personaggi in una sorta di romanzo famigliare. Un percorso tutto nuovo per il quale sceglie l'attrice simbolo della commedia all'italiana, la splendida Stefania Sandrelli che insieme ad un Mastandrea in grande forma (una delle migliori interpretazioni dell'attore romano nel ruolo di Bruno e del suo mal di vivere) da vita ad un duetto recitativo di ottimo livello, riuscendo a coinvolgere l'intero cast. Costruito su due piani temporali, il film percorre circa quarant'anni di vita livornese, la storia di una mamma bellissima e svampita e dei suoi due figlioli dagli anni 70/80 fino ai nostri giorni

venerdì 12 febbraio 2010

Regia: Rob Marshall con Daniel Day-Lewis, Sophia Loren, Nicole Kidman, Penelope Cruz, Marion Cotillard

Un primo piano di Micaela Ramazzotti in “La prima cosa bella”

I clandestini di Calais Welcome Regia: Philippe Lioret con Vincent Lindon, Firat Ayverdi

Se avrete la forza di farvi largo tra cine-panettoni e film natalizi, vale la pena dare un'occhiata a questa interessante commedia che affronta un tema di grande attualità attraverso una storia d'amore e d'amicizia. Senza ricorrere a toni eccessiva-

mente drammatici. In Francia la pellicola ha scatenato non poche polemiche. Al centro la sconcertante situazione nella cosiddetta "giungla" di Calais, dove ogni anno si ammucchiano centinaia di clandestini in attesa di approdare in Inghilterra. Una legge, voluta da Sarkozy, prevede cinque anni di reclusione per i cittadini francesi che cercassero di aiutare gli immigrati nei loro disperati tentativi di attraversare i 33 chilometri di mare che li dividono da Dover. Grande prova di Vincent Lindon

L’amore interrotto

Già il musical di Broadway sembra non sia piaciuto per nulla a Fellini. Immaginate cosa potrebbe dire oggi di questo film, se fosse ancora vivo. Una sfilza di banalità e luoghi comuni sull'Italia e sugli italiani, da non credere. La pizza, i mandolini e siamo al completo. Ovviamente nulla a che vedere con un capolavoro come “8 e mezzo“. A parte questo, le canzoni sono accattivanti, i balletti rocamboleschi, i costumi sfavillanti. Ingredienti essenziali per catturare il grande pubblico. Per non parlare della lunga sfilza di star e bellezze internazionali. Penelope Cruz insolitamente conturbante e sexy. Guido Contini è affascinante, glamour e donnaiolo ma non possiede l'ironia di Mastroianni.

Un cane che commuove hachiko

A single man Regia: Tom Ford con Colin Firth e Julianne Moore

Regia: Lasse Hallstrom con Richard Gere e Joan Allen

Patinato e forse stilisticamente troppo perfetto (poteva essere diversamente?), ma con un grande Colin Firth nei panni di un professore universitario che non riesce a dare un senso alla vita dopo la morte del suo compagno per un incidente stradale. Discreto esordio alla regia per il celebre stilista texano che è riuscito a fare un film con parecchie imperfezioni, eppure coinvolgente ed emozionante. Libero adattamento del romanzo di Christopher Isherwood "Un uomo solo", è un racconto sull'amore interrotto, sull'isolamento della condizione umana e l'importanza dei momenti apparentemente insignificanti della vita.

Un consiglio, anche per i più duri di cuore: portatevi parecchi fazzoletti perché si piange, inesorabilmente. Riadattamento di un famoso racconto giapponese ispirato ad una storia realmente accaduta. Le curiose vicende di Hachiko, un cane di razza Akita e la sua speciale amicizia con il suo padrone, il professor Parker. Il professore incontra casualmente il bel cucciolotto e se ne innamora. Lo porta a casa, anche contro il parere della moglie, lo addestra, vivono quasi in simbiosi. Ogni mattina lo accompagna alla stazione dove prende il treno per andare al lavoro, ed alle 5 in punto del pomeriggio aspetta nel medesimo luogo il suo ritorno. All'improvviso il professore muore ma il “migliore amico dell’uomo” continuerà ad aspettarlo alla stazione.

Sergio fiorentini, Carlo Verdone, Anna Bonaiuto e Marco Giallini in una scena di “Io, Lara e loro”

Il miglior Verdone Io, loro e Lara Regia: Carlo Verdone con Carlo Verdone, Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Marco Giallini, Sergio Fiorentini, Angela Finocchiaro

E' il miglior film del regista romano. Equilibrato e maturo. Quello più riuscito e, contrariamente a quanto si possa credere, il meno religioso, anche se il protagonista è un prete missionario. In realtà

parla di noi, delle nostre famiglie, di come siamo diventati. Senza utilizzare toni troppo altisonanti, con il solito garbo e gentilezza ed una buona dose di umorismo. Ottimo cast di attori, sapientemente diretto. In mezzo a tanta professionalità anche la Chiatti fa la sua bella figura. Da guardare con attenzione una delle scene più divertenti del film, dove si fronteggiano, da un punto di vista recitativo, una grande Angela Finocchiaro nei panni dell'assistente sociale tutta intenta a sedurre il sacerdote Verdone, alias padre Carlo Mascolo


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Baciami ancora

Sherlock holmes

Regia: Gabriele Muccino con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore

Regia: Guy Ritchie con Robert Downey Jr. e Jude Law

thriller (poco) psicologico Bangkok dangerous Regia: Oxide e Danny Pang con Nicolas Cage e Charlie Young

Remake dell'omonima pellicola del '99 dei fratelli di Hong Kong, già noti per "The eye", che rifanno se stessi. Come spesso avviene, la star indigena viene rimpiazzata da quella a stelle e strisce. In questo caso Nicolas Cage, che oltre al ruolo di interprete principale (spietato killer che si innamora di una ragazza sordomuta) si è anche ritagliato quello da produttore. Action movie a tinte noir (con velleità da thriller psicologico) che però non convince per niente. Regia svogliata ma anche una performance non certo eccellente del protagonista che si ostina a porsi con la stessa smorfia stampata sul volto, nel tentativo di esternare disagio ed inquietudine.

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La generazione dei quarantenni

Poliziesco fantasioso

Dimenticate l'investigatore con il cappello dalle orecchie spioventi, mantellina sulle spalle e pipa in bocca. Il nuovo Sherlock Holmes ha la faccia stralunata di Robert Downey Jr, un gentleman dai modi decisamente originali e moderni. Il suo obiettivo smascherare i mille complotti nell'Inghilterra di fine Ottocento. Scrittura attenta ed accurata, accompagnata da una capacità registica insospettabile da parte dell'ex consorte della Ciccone. Azzeccata la scelta degli attori ed una sapiente capacità ad ambientarli in una Londra grigia e cupa dove l'insicurezza regna sovrana. Un potente ed oscuro signore terrorizza la cittadina facendo credere di possedere poteri soprannaturali, che presto però si riveleranno dei banali trucchi. Escamotage per seminare paura ed incertezza per poi partire all'assalto delle istituzioni e del potere politico. Un deja-vù?.

venerdì 12 febbraio 2010

IIl ricco cast maschile di “Baciami ancora” di Muccino

La strage di Marzabotto

buoni, cattivi e effetti speciali

L’uomo che verrà

Avatar

Regia: Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher e Maya Sansa

Regia: James Cameron con Sam Worthington, Sigourney Weaver

Girato con assoluto rigore, non Cosa dire di più di quanto non si scade mai nella retorica. Diretto sia già sproloquiato su questo film. in maniera magistrale, con atto- Gli effetti sono davvero speciali ri di grande spessore che recita- (l'animazione è splendida, in parno i rari dialoghi in dialetto ticolare le figure dei Na'vi e l'ambolognese (sottotitolati in italia- bientazione di Pandora), la storia no). Meritatamente premiato però, per quanto politicamente all'ultimo festival del cinema di corretta, è un po' banalotta. I Roma, ripercorre gli ultimi nove buoni, i cattivi, l'amore, il lieto mesi dalla strage di Marzabotto fine, con pistolotto moralistico. Il dove furono massacrate dai cattivo è così cattivo da sembrare nazisti 770 persone, per la mag- una caricatura. Già dalle prime gior parte donne, bambini ed scene si capisce al volo dove andrà anziani. Il racconto cadenzato a parare. Sembra un lungo déjàvu. A tratti dei nove viene in mesi d'atmente "Balla tesa per la coi lupi", "The nascita di Fountain" di un bambiAronofskye no in (ma l'albero un'umile della vita non famiglia di è simile?), contadini, "Soldato blu", attraverso "Il signore lo sguardo degli anelli", della sorel"Apocalypse lina muta Now". Un di otto c o n s i g l i o: anni. Film provate a di forte vederlo senza impatto gli occhialini, emotivo, nei cinema forse di senza 3D. I non facile colori sono fruizione, molto più ma decisavivaci. mente da non perdeAlba Rohrwacher in “L’uomo che re. verrà”

Muccino in grande forma. La trasferta americana gli ha fatto bene, lo ha galvanizzato ed arricchito e con la macchina da presa fa faville. Corre letteralmente dietro agli attori, non li molla un istante nel tentativo di estrapolare emozioni e sentimenti. Dopo i trentenni racconta gioie e dolori della generazione dei quaranta. Il ritorno alle radici ma anche la voglia di rimettersi in gioco, l'amore per l'altra persona e quello per i figli. Un gruppo di amici impegnati in una estenuante ricerca della felicità. Forse una costruzione un po' troppo adrenalitica ed affannata (in 2 ore e 19 di durata), ma decisamente efficace nel delineare i personaggi. La new entry Vittoria Puccini non fa rimpiangere Giovanna Mezzogiorno.

Un manager senza scrupoli tra le nuvole Regia: Jason Reitman con George Clooney e Vera Farmiga

Un film attraversato da un umorismo fresco e leggero per affrontare un tema di scottante attualità, dai risvolti inevitabilmente drammatici. La storia di un "tagliatore di teste", un manager molto ricercato in tempi di crisi, che le aziende assumono per brevi periodi con il compito di licenziare il personale in eccesso. Un grande Clooney nei panni del professionista senza scrupoli che dopo tanti anni spesi felicemente tra una città e l'altra dell'America, improvvisamente sente di dover cambiar vita. La sfilza dei dipendenti che passa sotto la mannaia di Clooney sono veri disoccupati provenienti da Detroit e St. Louis, le città più colpite dalla recessione. Il regista è il figlio di Ivan Reitman, quello che ha diretto "Ghostbusters".


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DOCumenti

Quell’11 settembre 2001

Twin Towers la tragedia vista dal cielo

Queste foto furono scattate il giorno dell’attentato terroristico alle torri gemelle dagli elicotteri della polizia di new York. ora la “Abc news” ha potuto renderle pubbliche grazie alla legge sulla libertà d’informazione, il freedom of Information Act

venerdì 12 febbraio 2010

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