Anno II - n. 75 - Mercoledì 14 aprile 2010
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Ora di punta Moisè AstA
quotidiano www.altroquotidiano.it
Calano le entrate tributarie e sale il debito pubblico
Entrate e uscite
I conti in rosso
I
La preoccupazione delle imprese e della Banca d’Italia
di
n “movimento” doloroso e preoccupante, in Italia, le parabole del debito pubblico e delle risorse tributarie, a disdoro di una compagine governativa che, all’insegna di un ottimismo doloso, cerca sempre di ostentare situazioni sicure e paradisiache inesistenti, tacendo i dati reali con i quali ci sarebbe, semmai, da fare i conti differendo gli effimeri indugi su legittimi (!?) impedimenti, attacchi alle istituzioni repubblicane e… simili. Gli ultimi dati che, qui, si prendono in considerazione sono reali e ufficiali, perché diffusi da una fonte qualificata, com’è Bankitalia, che li ha affidati a un Supplemento del Bollettino statistico dedicato a “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”. ello scorso gennaio, il debito pubblico ammontava a 1788 miliardi e nel febbraio successivo a 1795 (appena 7 in più, pari allo 0,4%), ma preoccupa la circostanza dei due mesi consecutivi di crescita (una perniciosa tendenza!) che rasenta il record raggiunto nell’ottobre 2009 col debito da 1802 miliardi. Di contro (sottolinea la stessa fonte) le entrate tributarie del primo bimestre 2010 si sono fermate a 53479 miliardi rispetto ai 54898 dello stesso periodo dell’anno scorso (il calo è del 2,57%). Ogni altro commento offenderebbe l’intelligenza dei lettori.
N
Nel periodo gennaio-febbraio 2010 sono state accertate entrate tributarie erariali, calcolate secondo il criterio della competenza giuridica, per 56.279 milioni di euro. Lo comunica il dipartimento delle Finanze del Tesoro. Il dato evidenzia un calo del gettito di 809 milioni di euro (-
1,4%).Sale invece il debito pubblico, che a febbraio risulta in crescita dello 0,3%. Cresce anche la sfiducia delle imprese, che denunciano un peggioramento dei conti seco do le rilevazioni fatta dalla Banca d’Italia. Difficoltà di accesso al credito sono segnalate soprattutto nel Sud.
Lombardo: complotto contro di me "Un'aggressione mediatica congegnata da menti raffinate". Così il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, citando le parole di Giovanni Falcone dopo il fallito attentato dell'Addaura, orchestrato secondo il magistrato da "menti raffinatissime", appunto, ha esordito in aula, all'Assemblea regionale. Un intervento, durato oltre un'ora, per replicare alla fuga di notizie sull'inchiesta della Procura di Catania in cui è indagato ("ma non ho ricevuto neppure un avviso di
garanzia") per concorso in associazione mafiosa. Il
governatore ha attaccato a testa bassa quel "tavolo trasversale ai partiti in cui si è progettato di far cadere il governo regionale prima con mezzi politici, mediatico-giudiziari e, qualora non fossero bastati, anche fisicamente". Il governatore evoca un complotto contro di lui e il suo esecutivo da parte di chi vuole realizzare affari con la mafia, che l’attuale giunta sta bloccando, e da parte di chi vorrebbe spezzare il rapporto che il governatore ha stabilito anche con il Pd.
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mILano
EconomIa
Idv
GorIzIa
Un colpo da circa un milione di euro è stato messo a segno in una società che si occupa di preziosi, a Milano. I ladri hanno aperto una cassaforte utilizzando una fiamma ossidrica portando via orologi di marca e gioielli per un valore stimato in un milione di euro. Il furto è stato scoperto negli uffici della Geneve master watch di Corso Venezia. Del caso si occupa l’Arma che ha ascoltato i dipendenti della gioielleria.
Passato l'entusiasmo per l'accordo sulla Grecia, i listini hanno ripiegato risentendo dei risultati sotto le attese di Alcoa, la prima delle grandi società Usa a presentare i risultati. A Milano, il Ftse Mib ha ceduto lo 0,41% e il Ftse All Share lo 0,40%. Balzo, invece, per Mps (+5,64%) che ha beneficiato dell'apprezzamento del road show dei vertici negli Usa. Negative sono andate anche le altre piazze europee.
Il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha depositato all’ufficio centrale per i referendum, presso la Corte di Cassazione, il quesito con cui si chiede l’abrogazione della legge sul legittimo impedimento. Di Pietro era accompagnato dagli esponenti del suo partito Leoluca Orlando, Massimo Donadi, Felice Bellisario e Silvana Mura. Ora, dunque, l’Italia dei Valori potrà iniziare la raccolta delle firme.
Aveva in auto 24 fucili mitragliatori, 7 pistole lanciarazzi, 50 caricatori e diverse baionette, il tutto risalente alla Prima e alla Seconda guerra mondiale. Con questo carico un collezionista tedesco è arrivato alla frontiera di Gorizia, dove la polizia lo ha fermato e denunciato a piede libero perché non aveva le dovute autorizzazioni. L'uomo, 48 anni, dovrà rispondere di importazione e detenzione di armi da guerra.
Ladri in azione aprono cassaforte e rubano preziosi
Piazza affari chiude in ribasso
Legittimo aveva in auto impedimento, un arsenale chiesto referendum In manette
Momenti di paura sul volo diretto da Milano a Roma
La Foto
Linate, aereo investe lepre
Gli Europei all’Italia?
A bordo c’erano diversi esponenti politici Momenti di paura su un aereo diretto a Roma in partenza dall'aeroporto milanese di Linate: il velivolo è stato costretto a rientrare pochi minuti dopo il decollo perché sulla pista, poco prima di alzarsi, il carrello ha investito una lepre. Fortunatamente il rientro è avvenuto senza incidenti: i passeggeri (tra cui alcuni parlamentari del Pdl) sono stati fatti scendere e ricollocati sui voli successivi diretti a Roma. L'incidente è accaduto ieri al volo Alitalia Milano-Roma delle 13. L'aereo è stato fatto rientrare per essere controllato mentre lo scalo (nella foto) è stato chiuso per una decina di minuti,
in modo da consentire la pulizia della pista. Sul volo viaggiavano 72 passeggeri tra cui i deputati Giorgio Jannone, Riccardo De Corato, Viviana Beccalossi, il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, più una decina di altri onorevoli di Pdl e Lega. “Il motore dell'aereo è esploso appena prima del decollo, quando mancavano pochi metri prima di staccarsi da terra. Abbiamo sentito un forte botto e subito dopo una violenta frenata. Poi ci hanno fatto scendere", spiega Jannone. Il traffico aereo è tornato alla normalità nel primo pomeriggio.
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Direttore responsabile: Ennio simeone Redazione: Via Aldo Santulli 45 tel: 0644250406 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009
visita della delegazione Uefa nel nostro paese in vista della decisione per l'organizzazione dei campionati europei in programma tra sei anni. commenti positivi da parte di Letta, abete (nella foto), crimi e Beretta.
L’OnOmasticO
Alfonso nato in andalusia da una famiglia molto devota, Sant’alfonso da Siviglia, ebbe un’educazione cristiana che lo portò in seguito ad entrare nel convento mercedario di Siviglia. religioso umilissimo, fu alla guida di diversi conventi dell’ordine.
accadde Oggi Potere operaio Il 14 aprile 1975 a milano viene rapito l'ingegnere carlo Saronio da Potere operaio. richiesto un riscatto di 5 miliardi di lire, la famiglia paga solo 470 milioni. Saronio non sarà liberato e verrà trovato morto nel 1979.
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StatI UnItI
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croazIa
Hu Jintao a Obama: prima sì, poi dubbi su sanzioni contro l’Iran
ragazza si sveglia dal coma e inizia a parlare in tedesco
Stati Uniti e Cina intendono lavorare insieme a nuove sanzioni contro l'Iran per il suo programma nucleare. “I cinesi sono pronti a lavorare con noi sulle sanzioni", ha detto il funzionario della Casa Bianca, Jeff Bader, dopo il colloquio tra il presidente Usa, Barack Obama, e il suo omologo cinese, Hu Jintao. Le consultazioni tra i due Paesi avverranno all'Onu. "Ci attendiamo risoluzioni entro la primavera" ha detto un altro funzionario Usa. E' un primo risultato del Nuclear Security Summit in corso a Washington su iniziativa del presidente ameri- Stati Uniti e Cina collaboreranno su nuove sanzioni cano. contro l’Iran a proposito del nucleare.
Una ragazza croata dopo un incidente è rimasta in coma. Al suo risveglio invece che nella sua lingua madre ha cominciato a parlare in un perfetto tedesco, idioma che aveva appena iniziato a studiare a scuola. Lo racconta il quotidiano britannico Telegraph che sottolinea come il gli esperti non siano ancora riusciti a dare una spiegazione logica a questo caso del tutto insolito. Il dottor Mojo MIlas, che sta seguendo il caso, dal canto suo vuole vederci chiaro. "Un tempo si sarebbe parlato di un miracolo. Oggi sono semplici casi incredibili della medicina”.
aUStraLIa
EmErGEncy
Volontari arrestati, i pm Cargo cinese incagliato indagano sulla vicenda gravi i danni arrecati La procura di Roma ha aperto un fascicolo intestato "atti relativi a", ossia senza ipotesi di reato ed indagati in merito al caso dei tre italiani di Emergency arrestati dai servizi segreti afghani nell'ospedale di Lashkar Gah in quanto sospettati di aver fatto parte di un complotto per uccidere il governatore della provincia di Helmand. Il fascicolo, al vaglio del procuratore aggiunto Pietro Saviotti, contiene per il momento alcune note dei carabinieri del Ros e la priorità rimane quella di accertare se siano fondate o meno le accuse ai tre operatori di Emergency. Il fascicolo processuale è stato aperto in base ad una norma che attribuisce alla procura di Roma l'esame di fatti penalmente rilevanti in cui siano coinvolti italiani in Afghanistan ed Iraq. Allo stato, fanno notare a piazzale Clodio, non sussisterebbero i presupposti per collegamenti della vicenda con i rapimenti dell'inviato di Repubblica Daniele Mastrogiacomo e del fotografo Gabriele Torsello Intanto la polizia afghana è entrata nell'ospedale di Emergency a Lashkar-gah e ne detiene il controllo. Nessun operatore internazionale è operativo nella struttura. Sei operatori - cinque italiani ed un indiano che ancora si trovavano a Lashkar-gah sono stati trasferiti a Kabul e alloggeranno in un'abitazione di Emergency della capitale afghana.
S
ono state pubblicate le motivazioni della sentenza con la quale il Tribunale di Milano ha condannato tre dirigenti di Google Italia per violazione della legge sulla privacy. Al centro della controversia stava un video che mostrava il maltrattamento di un ragazzo disabile da parte dei suoi compagni di classe in una scuola di Torino a settembre 2006, tolto dal servizio solo dopo che era scoppiato lo scandalo sui media nazionali. Il video era
Il cargo cinese che si era arenato sulla grande barriera corallina a largo delle coste orientali dell'Australia ha creato "danni considerevoli". A dirlo sono stati alcuni responsabili della riserva marina. Ci vorranno 20 anni per risanare il danno all'ecosistema marino. La nave è stata disincagliata la scorsa notte con il favore dell'alta marea. Perse in mare anche tre tonnellate di carburante. Ora il cargo è stato rimorchiato in porto. “Quelli che abbiamo potuto constatatare sulla grande barriera - ha dichiarato David Wachenfeld, lo scienziato responsabile della riserva - sono i danni più gravi mai inflitti da una nave". Secondo l'esperto, la chiglia della nave ha lasciato sulla barriera una "circatrice di circa 3 chilometri di lunghezza e 250 metri di larghezza".
IL caSo
Il pm: “Internet non è il far west” rimasto su Google per almeno due mesi ed era anche finito nella sezione dei filmati più divertenti, visto da almeno 5.500 visitatori prima dell’eliminazione. Oscar Magi, il giudice, ha scritto nelle 111 pagine di motivazioni che Internet “non è una prateria sconfinata dove tutto è permesso
e niente è proibito”. Una iniziale accusa di diffamazione è stata dismessa, ma è rimasta quella per violazione delle leggi sulla privacy: per Magi il punto non è che il video fosse accessibile via Google, ma che Google Italia abbia gestito il video, per esempio attraverso i meccanismi di
pubblicazione in questa o quella sezione, di conseguenza detenendo una responsabilità nei confronti dei contenuti del video stesso. Sempre secondo Magi la colpevolezza deriva dall’avere ignorato le condizioni create dalla legge sulla privacy; oltretutto, spiegano le motivazioni, le informazioni rese disponibili da Google sulle proprie regole di privacy sono inadeguate e appaiono inefficaci ai fini del rispetto delle leggi italiane.
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Le frasi di Bertone contro la pedofilia
La Chiesa scivola sui gay Dure reazioni il cardinal Bertone, segretario di stato
La gaffe per difendere il celibato dei preti. La protesta delle associazioni omosex. Scritte oscene sui muri della casa natale del Papa di Antonio AMoroso
Cinque anni fa quando morì Giovanni Paolo II e si scelse Papa Ratzinger si pensò al nuovo papa come al “conciliatore”, colui che avrebbe dovuto tenere salde le redini della chiesa e riportare dentro di essa gli scissionisti. I primi anni di Benedetto XVI, invece, saranno ricordati per gli scivoloni diplomatici nei confronti degli ebrei, gli scandali sulla pedofilia e in ultimo per la frizione con la comunità omosessuale. Le parole di Bertone. Come se non bastasse la bufera caduta su Ratzinger per i “peccati di omissione” nei confronti dei preti pedofili, c’ha pensato il cardinal Bertone a buttare benzina sul fuoco accostando i pedofili agli omosessuali. “Molti sociologi, molti psichiatri hanno dimostrato che non c'è relazione tra celibato e pedofilia - ha dichiarato il segretario di Stato durante la sua visita in Cile- e invece molti altri hanno dimostrato, me lo hanno detto recentemente, che c'è una relazione tra omosessualità e pedofilia. Si tratta di una patologia che interessa tutte le categorie sociali, e preti
in minor grado in termini percentuali". Il segretario di Stato di Benedetto XVI ha comunque ammesso che "il comportamento dei preti in questo caso, il comportamento negativo, è molto grave, è scandaloso". Bertone, che ha visitato le zone più colpite dal terremoto dello scorso 27 febbraio in Cile, ha anche insistito nel sostenere che la Chiesa non ha mai tentato di nascondere i casi di abusi o di frenare le indagini; e ha ricordato che papa Benedetto XVI ha incontrato alcune vittime, ha chiesto perdono "in ripetute occasioni" ed è disposto a continuare a farlo. Le reazioni. Il Movimento cileno per le minoranze sessuali (Movikh) ha subito criticato le parole sull'omosessualità: "Bertone mente in modo palese ed inumano quando sostiene che ci sono studi che dimostrato l'esistenza di relazioni tra l'omosessualità e la pedofilia". Qui in Italia, il leader storico di Arcigay Aurelio Mancuso ha detto che "come sempre i cardinali stravolgono la realtà". Grillini, esponente dell'Idv e leader di Gaynet, ha definito
"gravissime" le affermazioni del numero due della Santa Sede. La deputata Pd Paola Concia ha espresso "indignazione: è davvero sconfortante che ancora oggi eminenti rappresentanti della Chiesa cattolica si lascino andare ad analisi così grossolane". Ancora più dura Gaylib, l'associazione omosex di centrodestra: "Il Vaticano dovrebbe chiedere perdono al mondo e alla storia presso l'assemblea generale dell'Onu". Infine i radicali, secondo cui il cardinale è stato "volgare e maldestro". Il Papa e le vittime. Il Vaticano ha fatto sapere tramite il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che Benedetto XVI è disposto ad incontrare le vittime degli abusi sessuali da parte di religiosi, ma "in un clima di raccoglimento e riflessione, non sotto una pressione di carattere mediatico". Le scritte oscene. Dalla Germania arriva la notizia che scritte oscene a sfondo sessuale "così offensive da non poter essere riportate" sono state trovate sui muri della casa natale di papa Benedetto XVI, nella cittadina bavarese di Marktl am Inn. Le scritte sono state fatte di notte con una bomboletta spray e sono state scoperte, secondo la polizia, da un passante alle sei di ieri. L'atto di
vandalismo precede di soli tre giorni l'ottantatreesimo compleanno del Pontefice. Il caso in Bavaria. Si è conclusa la visita apostolica nell'abbazia bavarese di Ettal. I due inviati del Papa, di cui non è stato reso pubblico il nome, hanno lasciato nei giorni scorsi il convento benedettino dopo aver incontrato i monaci e il procuratore nominato dalla diocesi di Monaco e Frisinga per appurare le accuse di sevizie e di abusi sessuali formulate da diversi ex allievi dell'internato. Il procuratore, Thomas Pfister, ha consegnato in questi giorni alla diocesi e all'abbazia un rapporto di 180 pagine che fa luce sulle violenze imposte da 15 monaci nei decenni scorsi e fino agli inizi degli anni Novanta. Nel report Pfister ha parlato di "perversioni sessuali", "sadismo" e di un "sistema brutale di abusi". Il procuratore non ha mancato di fornire alcuni dettagli, come il caso di allievi costretti a mangiare lumache vive e picchiati con racchette da sci o sbattuti con la testa contro i tavoli. In particolare il rapporto punta il dito contro l'ex abate Edelbert Hoerhammer, un religioso che oggi ha quasi 75 anni e vive ancora nell'abbazia. "Era noto che la mia camera non era mai chiusa neppure di notte", ha detto, ammettendo di aver abusato di ragazzini dai 12 ai 17 anni.
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Calciopoli: la difesa di Moggi al contrattacco
«Anche Facchetti parlava di griglie arbitrali» L’ex manager dell’Inter beccato mentre discute di designazioni con Paolo Bergamo Chiesta l’acquisizione di 75 intercettazioni di FrAnCEsCo Grò Primo gol di Luciano moggi al processo su calciopoli a napoli. La Procura non si oppone all'acquisizione delle nuove intercettazioni “in modo che possono essere vivaddio trascritte fedelmente e potremo così ragionare su dati veritieri". Ha parlare uno dei legali di moggi. Nulla in contrario, quindi, alla richiesta degli avvocati dell’ex dg della Juve, Maurilio Prioreschi e Paolo Trofino: a loro avviso, le 75 intercettazioni che nel 2006 non furono trascritte dimostrerebbero che la "cupola" non è mai esistita. La decisione finale spetta però al giudice Teresa Casoria, che la renderà nota nella prossima udienza del 20 aprile. Il 20 in aula ancelotti In quell'occasione sarà ascoltato l'allenatore del Chelsea, Carlo Ancelotti. Quella di ieri è stata un'udienza ricca di botta e risposta. Durante il dibattimento, nel contro-esame del tenente-colonnello Attilio Auricchio, i legali di Moggi hanno evidenziato come
Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, al centro Giacinto Facchetti. Sotto: Carlo Ancelotti che deporrà il 20 aprile
l'allora presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti, “parlava di griglie arbitrali”. L’intercettazione L'avvocato Trofino ha citato una
telefonata, che non appartiene a quelle già trascritte e contenute nelle informative, del 26 novembre 2004 in cui il dirigente nerazzurro conversa con Paolo Bergamo. Facchetti: “E allora per domenica?". Bergamo: "Facciamo un gruppo di internazionali così non rischiamo niente". Facchetti: "va bè, metti dentro collina”. Il legale ha chiesto al testimone perché questa telefonata non fosse stata considerata dagli investigatori. “La conversazione tra Bergamo e Facchetti - ha risposto Auricchio - è stata registrata e trascritta ma non è nell'informativa perché non è stata considerata investigativamente utile". La tesi degli avvocati di Moggi è le telefonate ignorate dagli inquirenti dimostrano che l'allora dg bianconero non era l'unico ad avere contatti con arbitri o designatori e che si trattava una pratica comune. Secondo l'avvocato Prioreschi, dalle telefonate che si è chiesto di acquisire agli atti, si capisce che "di griglie arbitrali parlavano tutti" e che "pranzi e cene li facevano tutti". Il no comment di moggi Moggi arrivato a Napoli. “Non parlo - ha detto - parleranno solo i miei avvocati". Presenti anche Pierluigi Pairetto, e le ex giacchette nere De Santis e Bertini.
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la tribuna
Lettera degli editori calabresi al presidente neoeletto della Regione Vi preghiamo di pubblicare questo appello di 16 case editrici calabresi al neo governatore Giuseppe Scopelliti per segnalare che è a rischio la partecipazione della Regione Calabria al prossimo Salone del libro di Torino. Caro presidente Scopelliti, esattamente fra un mese a Torino si terrà il Salone internazionale del Libro. È da molti anni che, con modalità differenti, la Regione Calabria partecipa a questa manifestazione culturale nazionale, da tutti ritenuta la più importante del nostro settore. La Regione, qualsiasi sia la giunta in carica, ha sempre partecipato mettendo a disposizione degli editori calabresi un proprio stand, che ha consentito a tutte le case editrici made in Calabria, che lo hanno voluto, la possibilità di esporre e vendere la propria produzione libraria, nonché presentare le ultime novità; inoltre è sempre stata un’occasione per contattare nuovi autori e di affinare accordi commerciali con distributori e librerie. Il prof. Domenico Cersosimo, forse troppo impegnato a curare nei minimi dettagli la spedizione dei Tir lombardi, ha “dimenticato”, prima di andarsene, di dare indicazioni per il rinnovo della partecipazione calabrese alla kermesse torinese. Con questo nostro appello le chiediamo di sopperire a tale grave “dimenticanza”. I tempi a disposizione, per prenotare lo spazio, sono molto ristretti (una settimana al massimo). Vogliamo sperare che lei, saprà come agire con efficienza ed efficacia. Il primo firmatario di questo appello è Demetrio Guzzardi dell’Editoriale Progetto 2000: una casa editrice che negli ultimi tre anni, volutamente
non ha partecipato a tale manifestazione per protestare contro le discriminazioni subite dagli editori calabresi nella gestione delle iniziative culturali riguardanti il mondo del libro e nell’acquisto dei volumi per le biblioteche regionali. Anche in questo gli editori calabresi hanno diritto ad un reale cambiamento nella gestione politico-amministrativa e culturale della Calabria, gli editori calabresi vorrebbero essere messi nelle condizioni di poter partecipare, sotto l’egida della Regione Calabria, al più prestigioso evento librario nazionale. Certi di una positiva risoluzione della questione, la salutiamo cordialmente in attesa di poterla incontrare al più presto per esporle tutte le problematiche del nostro settore, ad iniziare dalla soppressione governativa delle tariffe postali ridotte editoriali, che di fatto minano la libera informazione e il pluralismo culturale. Demetrio Guzzardi, Editoriale Progetto 2000: Domenico Laruffa, Laruffa editore; Franco Tassone, Qualecultura; Domenico Sancineto, Il Coscile; Franco Arcidiaco, Città del sole; Franco Alimena, Orizzonti Meridionali, Luigi Cipparrone, Le Nuvole, Franco Pancallo, Pancallo editore, Roberto Arillotta, Kaleidon, Caterina Di Pietro, Nuove edizioni Barbaro, Giuseppe Meligrana, Meligrana editore, Giovanni Spedicati, La Mongolfiera, Egidio Bevilacqua, La Dea editori Antonio D’Ettorris, D’Ettorris editore, Settimio Ferrari, Ferrari editore, Alessandro Labonia, Csa edizioni
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migLiOre deL giOrnO
Giannelli sul “Corriere della sera”
Il Pd non può più essere la somma di Ds e Margherita Tra i tanti risultati negativi di questo ballottaggio per le comunali svoltosi domenica e lunedì, fanno pensare moltissimo in Calabria quelli di Vibo, Acri e San Giovanni in Fiore. In questo ultimo comune la botta è risultata molto forte, devastante. Ma il vento di destra ha spazzato via la nostra arroganza e le nostre illusioni in tutta la Calabria, mentre altre città cadranno il prossimo anno se non si interviene per tempo. Fa davvero scalpore il fatto che a risultare determinanti nella elezione dei sindaci di centrodestra, sono stati in alcuni comuni come San Giovanni in Fiore, i voti della sinistra storica, perfino quelli di Rifondazione, Comunisti italiani e Italia dei valori! Un chiaro e netto segnale contro le nomenclature del Pd che hanno perso il contatto con i loro elettori. Una risposta anche ai tanti fallimenti politico amministrativi. Una botta dura e meritata.
Prima di condannare, emettere sentenze e cercare facili auto assoluzioni, il Pd farebbe bene a chiedersi le ragioni di tutto questo. Come è potuto accadere. Ma a nessuno di noi serve dire “io l'avevo detto”. Se anche fosse stato così, come effettivamente è accaduto, ora non serve proprio a nulla. Il Pd deve cambiare radicalmente. Tutti dobbiamo metterci in discussione. L'ho detto prima delle regionali, lo dico ora con maggiore convinzione. E' da tempo che scrivo sulla stampa e dico nelle manifestazioni che nel sud la classe dirigente del centrosinistra non cambia da 30 anni. La nostra gente ora vuole una svolta. Alla fine il Pd viene percepito, ed in parte risulta, la sommatoria dei vecchi gruppi dirigenti dei Ds e della Margherita. Un gravissimo errore, una cosa che ha segnato i nostri fallimenti alle regionali e alle amministrative. Franco Laratta deputato del Pd
Lettere e interventi per questa pagina vanno indirizzati a tribuna@altroquotidiano.it
City & Siti
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teramo
Prete pedofilo in cella grazie anche alla curia Un sacerdote quarantenne di origini indiane è stato arrestato nel Teramano per violenza sessuale su una bambina di 10 anni. L’episodio – secondo quanto si è appreso – sarebbe avvenuto nell’abitazione della bambina nei giorni di Natale 2009. Alle indagini ha collaborato la Curia di Teramo. A denunciare la violenza erano stati gli stessi genitori della bambina i quali avevano raccolto una confidenza della figlia. Dalle indagini dei carabinieri sarebbero emersi elementi tali da indurre la Procura della Repubblica a chiedere l’arresto che è stato ordinato dal Gip. Il sacerdote esercita da 2-3 anni in una zona vicina al capoluogo; proprio ieri era tornato dall’India dove si era recato per visitare la madre malata. Secondo quanto si è appreso, sarebbe uno soltanto l’episodio di molestie sessuali nei confronti della bambina. Il sacerdote, pur dipendendo dal vescovo di Teramo per l’attività parrocchiale, fa capo al superiore del suo ordine religioso. L’arresto è stato seguito dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria presso la Procura che da alcuni mesi indagava dopo la denuncia dei genitori della piccola. Ha ammesso di aver compiuto atti osceni, rivelando di essersi pentito subito. Nell'interrogatorio di garanzia svoltosi davanti al Gip, il prete ha spiegato che non era nelle sue intenzioni abusare della bimba di 10 anni e che quando si è accorto di “essere andato oltre” si è subito pentito. Il prete era stato sospeso dalla curia teramana dopo che il suo superiore aveva saputo dell'inchiesta e aveva denunciato la cosa al vescovo.
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adro (Brescia)
Bimbi poveri senza mensa la paga un benefattore Svolta nella vicenda della mensa scolastica di Adro (Brescia), dove alcuni bambini sono stati esclusi per gli arretrati nel pagamento della rette, da parte delle famiglie. Un imprenditore del paese ha saldato tutto il debito pregresso, quasi 10mila euro, versando il denaro all’associazione di genitori che gestisce la mensa. L’imprenditore intende rimanere anonimo e ha spiegato il proprio gesto in una lettera. Subito dopo il rientro dalle ferie pasquali, la giunta comunale
aveva precluso il servizio a 42 bambini figli di famiglie (in larga maggioranza immigrate) non in regola con il pagamento delle rette. Un cittadino del luogo ha pagato per loro e ha indirizzato una dura lettera al Comune: “Io non ci sto (è il titolo della missiva, n.d.r.) sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i primi anni di vita in una cascina come quella del film “L’albero degli zoccoli”. Ho studiato molto e ho ancora intatto
il patrimonio di dignità, inoltre ho guadagnato soldi per vivere bene. Per questo ho deciso di saldare il debito dei genitori di Adro”. La lettera è stata distribuita poi fuori da scuola dove molti genitori italiani stavano protestando. In uno dei loro striscioni avevano scritto: “Noi genitori adempienti non siamo obbligati a sostenere i figli di genitori inadempienti. Non siamo un ente assistenziale facciamo fatica anche noi a fare quadrare i conti ma è un dovere pagare un servizio”.
alghero
Sicilia
Ragazzi pestati perché neri
Lombardo grida al complotto
«Sporchi negri, tornate a casa vostra». Con questi insulti sei giovani algheresi hanno aggredito all’alba di domenica due fratelli di colore, di 22 e 28 anni, cittadini congolesi, di madre algherese, in possesso anche della cittadinanza italiana. I due ragazzi se la sono cavata con dieci giorni di prognosi. Mentre i sei aggressori per il momento non sono stati riconosciuti ma una telecamera di una tabaccheria avrebbe ripreso tutto.
Il senatore Giuseppe Firrarello e il deputato nazionale Salvatore Torrisi, entrambi del Pdl. Eccoli i nomi dei politici che avrebbero avuto rapporti con la mafia, stando alle dichiarazioni del governatore siciliano Raffaele Lombardo. E' durato circa tre quarti d'ora l'atteso intervento all'Assemblea regionale, durante il quale il presidente ha parlato dell'indagine nella quale è coinvolto per concorso esterno in associazione mafiosa. Il governatore non ha fatto - come aveva annunciato alla vigilia - altri nomi se non quelli trapelati prima del suo intervento all'Ars, ma ha attaccato a testa bassa quel "tavolo trasversale ai partiti in cui si è progettato di far cadere il governo prima con mezzi politici, mediatico-giudiziari e, qualora non fossero bastati, anche fisicamente". "Sono vittima di un'aggressione mediatica congegnata da menti raffinate", ha detto il governatore, "vengo aggredito senza avere ricevuto un avviso di garanzia", accusato "da un personaggio non attendibile, una personalità inquietante la cui collaborazione con la giustizia è ritenuta inaffidabile". Il governatore evoca un complotto contro di lui e il suo esecutivo da parte di chi vuole fermare "la rivoluzione in atto: la Sicilia aggiunge - è stata finora governata da ascari, che più o meno consapevolmente sono alleati naturali della mafia"
Lazio
Sgarbi vuole spazio per la sua lista Vittorio Sgarbi chiederà l'annullamento delle elezioni regionali del Lazio, a meno che il Pdl non gli riconosca un "risarcimento". Lo ha annunciato all'Apcom lo stesso Sgarbi, commentando la soppressione del decreto salvaliste. Su quel provvedimento, infatti, si basava la decisione della Regione Lazio di respingere la sua richiesta di rinviare il voto. Ora che il decreto è soppresso l’ex sindaco di Salemi ha il diritto di chiedere l'annullamento delle elezioni. A meno di un nuovo provvedimento ad hoc del Governo.
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argOmenti
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Una norma che accentua le chiusure
Opposizione alla (contro)riforma forense di
S
donAtELLA PorEtti*
aranno 169 emendamenti e 7 gli ordini del giorno che i senatori radicali presenteranno al ddl 601 e connessi sulla riforma forense. In realtà di controriforma si dovrebbe parlare, visto che invece che andare nella direzione di una regolamentazione maggiormente liberale e aperta al mercato, la norma va verso una ulteriore chiusura della corporazione, riuscendo sia a colpire e danneggiare gli interessi dei consumatori che quella dei giovani avvocati, restringendo l'accesso alla professione e impedendo una concorrenza che avvantaggerebbe i professionisti migliori. L'esistenza di un ordine, che di fatto limita l'accesso alla professione e la concorrenza, può esistere solo in funzione di un pubblico interesse, se invece prevale l'interesse per la stessa categoria è nei fatti un ostacolo al pubblico interesse. a normativa europea e internazionale nel corso degli anni ha sempre cercato di privilegiare questi aspetti anche con legislazioni dei singoli Stati che dagli anni Novanta ad oggi si sono succedute. L'Italia arriva buon ultima a modificare una legge del 1934, quando il regime fascista organizzava la societa' in corporazioni per meglio dirigerle. Oggi, a ruoli invertiti nel regime della partitocrazia, sono Parlamento e Governo a farsi dettare la legge dalle corporazioni, arrivando perfino a farne vanto nell'intervento in aula del Senato da parte del relatore al provvedimento, sen. Valentino.
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n passo indietro perfino rispetto alle timide liberalizzazioni di Bersani sulle tariffe. Un testo che predispone un percorso ad ostacoli con esami e test d'accesso perfino per fare il praticante senza tutele, abolizione delle tariffe minime, divieti di pubblicità e corposo elenco di incompatibilità, nonché corsi di aggiornamento, formazioni, controlli e sanzioni e regolamenti tutti interni dell'Ordine e del Consiglio nazionale forense, quindi centralistici e corporativi e non a tutela della qualità del professionista. n testo che difficilmente potrà essere migliorato, visto che è l'impostazione che non regge. Un testo che cercheremo con spirito di servizio di migliorare grazie agli emendamenti e agli ordini del giorno che abbiamo elaborato con l'Aduc, Associazione Diritti Utenti e Consumatori, la dr.ssa Erika Di Pietra e agli avvocati che si sono mobilitati in rete e su Facebook grazie ad un gruppo aperto da Irene Testa "Opposizione Radicale in Parlamento contro la (contro)Riforma Forense", cui hanno già aderito i seguenti gruppi: - Unione Giovani Avvocati Italiani (2.243 contatti), Consulta Studenti Giurisprudenza Ugai (810 contatti), - Universitari Giurisprudenza Studenti Legge (1969 contatti), Avvocato Legale Avvocati Legali (1080 contatti), - Unione Giovani Avvocati Italiani (2093 contatti), - Forum Giovani Avvocati (1762 contatti), - Giovani avvocati Praticanti avvocato (2024 contatti).
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Iniziativa in calabria della rubbettino
“Non bacio le mani” libri contro la mafia DAL 19 APRILE IN LIBRERIA “NON BACIO LE MANI”, LA CAMPAGNA RUBBETTINO DI PROMOZIONE DELLA LETTURA COME STRUMENTO DI CONOSCENZA PER COMBATTERE LA MAFIA Non bacio le mani è il claim della campagna di sensibilizzazione antimafia promossa dalla Rubbettino Editore, un invito a promuovere la lettura come strumento di conoscenza utile a contrastare i fenomeni mafiosi. La lettura che aiuta a conoscere meglio la realtà che ci circonda, a capire a fondo quello che succede in un Paese come il nostro in cui il malaffare è ovunque presente e, spesso, si nasconde dietro forme inconsuete e, spesso, ingannevoli. La cultura come strumento di libertà, che aiuta a non abbassare la testa, a non baciare le mani. La Casa editrice da sempre impegnata su questo fronte propone cinque recenti titoli sulle mafie per aiutare il lettore ad approfondire l’argomento, per meglio capire cosa è e come combatterlo. I titoli suggeriti sono: ‘Ndrangheta di Enzo Ciconte, Malitalia. Storie di mafiosi, eroi e cacciatori di Laura Aprati ed Enrico Fierro, Storia Criminale di Enzo Ciconte, Il Gotha di Cosa Nostra. La mafia del dopo Provenzano nello scacchiere internazionale del crimine di Piergiorgio Morosini e Peppino Impastato. Una vita contro la mafia di Salvo Vitale. L’iniziativa, realizzata anche con il sostegno della Provincia di Catanzaro, sarà lanciata in tutte le principali librerie italiane, sulla stampa e mediante il sito web www.nonbaciolemani.it, dal prossimo 19 aprile. Il progetto sarà illustrato in una conferenza stampa, che si terrà a Catanzaro, venerdì 16 aprile alle ore 17 alla Casa delle culture (Palazzo Amministrazione Provinciale di Catanzaro) alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro e dell’editore Florindo Rubbettino (nella foto).
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preVidenZa disoccupazione
Miglioramenti a partire dal 2008 vorrei sapere se risponde a verità la notizia che da gennaio 2008 vi sono stati miglioramenti che riguardano l’indennità di disoccupazione ordinaria. ed, eventualmente, quali sono? V. Loiudice, Altamura Sì, è vero. Da gennaio 2008 la durata dell’indennità è stata portata a 8 mesi per coloro che hanno meno di 50 anni, mentre i lavoratori che hanno superato tale età hanno diritto alla prestazione per 12 mesi. La misura dell’indennità è stata così determinata: -60% della retribuzione per i primi 6 mesi; -50% per i successivi 2 mesi; -40% per i restanti mesi. Va fatto presente che esistono limiti massimi negli importi.
requisiti
Assegno familiare non per artigiani Sono un lavoratore dipendente di una piccola impresa. mia moglie ha aperto da qualche anno una bottega artigiana. Il nostro reddito complessivo, per il 2009, è stato di 31.000 euro circa. abbiamo un bambino di 6 anni a mio carico. Ho diritto all’assegno per il nucleo familiare?fronti del Fisco. G. Poli, Roma L’assegno al nucleo familiare compete se la famiglia è titolare di redditi proveniente in misura prevalente da attività lavorativa. Non solo, la legge prevede chi i redditi da lavoro dipendente devono essere pari ad almeno il 70% dell’intero reddito familiare. Su questi presupposti può calco-
risponde il dottor Antonino niCoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18
Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta
inps
complessivamente i 40 anni di anzianità contributiva.
Istruttore sportivo senza cassa di previdenza Sono laureato in scienze motorie ed ho ricevuto l’incarico di insegnarle in una importante palestra romana, che non ha i requisiti di una società sportiva vera e propria. mi è stato chiesto di aprire una partita Iva, cosa che ho fatto. come mi colloco dal punto di vista previdenziale? I contributi sono tutti a mio carico?
O. Monti, Roma Dal punto di vista previdenziale, poiché per la sua professione non esiste una Cassa di previdenza specifica, deve iscriversi alla Gestione Separata dell’INPS in qualità di lavoratore autonomo professionista senza Cassa di Previdenza.
lare se ha o meno diritto alla prestazione desiderata.
Badante
Come si calcola la pensione Sono una badante ad ore presso 2 famiglie della città in cui vivo. Sono regolarmente registrata presso l’InPS. vorrei conoscere in quale modo si calcolano i contributi versati ai fini di una mia futura pensione. Grazie. J. T., Foggia La legge prevede che, per maturare un anno di anzianità ai fini pensionistici, bisogna lavorare, anche presso più famiglie, per almeno 24 ore la settimana. Con un orario inferiore, la copertura assicurativa si riduce in modo proporzionale. Ad esempio, lavorando 12 ore alla settimana per tutto l’anno, è come se si fosse lavorato soltanto per 6 mesi e le settimane coperte
da contributi, anziché 52, saranno 26.
inps
Inabilità, pensione non definitiva Una volta riconosciuta dall’InPS, la pensione di inabilità può considerarsi definitiva? C. Di Nicola, Pescara No. La pensione di inabilità non può essere considerata definitiva, perché le condizioni sanitarie del pensionato possono essere soggette a revisione. Nel calcolare l'importo, alle settimane di contribuzione matura-te, viene aggiunta una maggiorazione convenzionale che copre il periodo mancante dalla decorrenza della pensione fino al raggiungimento di 55 anni di età per le donne (60 per le autonome) e di 60 per gli uomini (65 per gli autonomi). La maggiorazione, tuttavia, non deve far supera-re
indennità
Per abortire si ha diritto alla malattia In caso di interruzione della gravidanza, compete, alla lavoratrice, qualche indennità economica? P. F., Brancaleone L'interruzione della gravidanza avvenuta dopo il 180° giorno dall'inizio della gestazione è considerata a tutti gli effetti parto. L'interruzione avvenuta, invece, prima del 180° giorno dall'inizio della gestazione è considerata aborto ed equiparata alla malattia; la lavoratrice, quindi, non ha diritto alla indennità di maternità, ma a quella di malattia. Alle lavoratrici autonome viene pagata un’indennità per 30 giorni in caso di interruzione della gravidanza tra il terzo mese ed il 180° giorno di gestazione.
Famiglia
Settimana corta assegno per intero Se un’azienda pratica la settimana corta di lavoro, l’assegno al nucleo familiare per i dipendenti su quanto giorni deve essere corrisposto? G. Agostini, Ascoli Piceno In caso di settimana corta, cioè quando l’orario di lavoro è ripartito su 5 giornate settimanali anziché su 6, l’assegno al nucleo familiare spetta per intero anche per il sabato non lavorato.
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sOciaLe
A CurA di Silvia Liaci, Roberta Bettoli e Patrizia Magnante, tre brillanti ricercatrici in area sociologica, hanno deciso di scrivere un testo sul focus group, sia sul piano della sociologia clinica che della ricerca socale. Il libro si intitola “Il Focus Group: una tecnica poliedrica” e la sua innovatività è rappresentata dal fatto che Roberta Bettoli e Patrizia Magnante utilizzano da anni questo strumento di ricerca qualitativa e quindi, scrivendo un saggio sull’argomento, hanno creato un ponte tra teoria e pratica che nel nostro paese ancora non c’era. Le scarse pubblicazioni preesistenti, provengono perlopiù dall’ambito accademico e si limitano a raccontare il focus group per come altri lo hanno utilizzato. Silvia Liaci ha contribuito alla stesura dal punto di vista della sociologia clinica, che, a contatto con individui, gruppi e comunità analizza i fenomeni alla ricera di modalità di intervento suggerite dalle diagnosi. Ma cos’è nello specifico il focus group? Si tratta di uno strumento di ricerca indispensabile nelle scienze sociali basato sull’incontro di alcune persone, le quali, scelte a campione secondo precisi criteri metodologici, si confrontano su un tema con la
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FidALMA FiLiPPELLi
Pubblicazioni di ricerca sociale
Focus Group: ora istruzioni per l’uso anche in Italia
La copertina del libro sul Focus Group
moderazione di un sociologo ricercatore. L’argomento -il focus, per l’appunto -, è l’oggetto di indagine sociologica e l’ambito può essere il sociale, le indagini di mercato, la progettazione istituzionale partecipata o la valutazione aziendale di progetti formativi o socio-assistenziali. Abbiamo chiesto a Patrizia Magnante di raccontarci il perchè di questo libro e la sua risposta è stata illuminante: “ Abbiamo voluto dare qualche indicazione utile sia a livello di moderazione che di analisi, ovvero di lettura ed interpretazione dei dati, visto che sono anni che io e Roberta Bettoli utilizziamo questo strumento nell’ambito della ricerca sociale. E se Roberta ha scelto di dedicare un capitolo alla metodologia sessuata, io ho deciso di scrivere un capitolo sul focus group applicato ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. E’ una novità assoluta in Italia e, modestia a parte, ce n’era proprio bisogno, dal momento che quasi nulla è stato detto sul modo in cui si scrive una guida di conduzione per i bambini, oppure su quali tecniche o giochi si possono adeguatamente utilizzare. Ora sto ultimando un libro sulle tecniche di intervista qualitative per bambini”. f. f.
Un’iniziativa socio-culturale per l’anniversario dell’Unità d’Italia
Concorso di poesia dedicato al sociale L’Accademia Artisti ha bandito un concorso nazionale di poesia intitolato “Fratelli d’Italia” in occasione del 150° anniversario dell’ Unità d’Italia. L’attenzione è puntata su tematiche sociali riguardanti il nostro Paese. L’Accademia Artisti ha deciso di celebrare il 150° anniversario dell’ Unità d’ Italia con un concorso di poesia dedicato al sociale. I concorrenti potranno spedire un testo di max 200 parole riguardante un tema sociale del nostro Paese all’indirizzo
e-mail premiopoesia@accademiartisti.com entro e non oltre il 23 aprile. L’elaborato dovrà essere accompagnato dall’indicazione di dati personali quali nome e cognome, indirizzo, recapito telefonico ed e-mail. Il premio previsto per l’elabo-
rato vincente è di 1500 euro, oltre alla pubblicazione, con altre 149 poesie scelte dalla giuria, in una prestigiosa antologia dal titolo “Fratelli d’Italia”. Stando al regolamento, i concorrenti cedono agli organizzatori del cncorso, in perpetuo, i diritti di pub-
blicazione. Una copia omaggio dell’antologia, edita dall’Accademia Artisti, sarà inviata alle principali associazioni culturali nazionali, alla Presidenza della Repubblica, al Senato, alla Camera dei deputati, alla Presidenza del Consiglio, al Ministero per i beni Culturali, al Ministero degli Uffici Esteri, al Ministero dell’Interno, al Ministero della Pubblica Istruzione, al Ministero della Comunicazione, al Ministero del Lavoro, alle Ambasciate italiane all’ Estero. f.f.
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ribalte
Anteprime cinema “Agorà” di Amenabar
Ipazia: scienza e libertà contro ogni fanatismo Dal 23 aprile nelle sale italiane un film sulla filosofa, astronoma e matematica del IV secolo che la Chiesa bollò come eretica di LuCiAnA VECChioLi Matematica, astronoma, filosofa e soprattutto donna. Personaggio scomodo, eversivo, eretico secondo le gerarchie ecclesiastiche, Ipazia è vissuta nel quarto secolo dopo Cristo, l'epoca in cui è cominciata la decadenza dell'Impero Romano. Nel 415 ad Alessandria d'Egitto fu uccisa e fatta a pezzi da un gruppo di cristiani fanatici e bigotti, definiti setta dei "parabolani", istigati dal vescovo Cirillo. La colpa, quella di aver difeso strenuamente la cultura del suo tempo. Grazie alle notevoli capacità intellettuali riuscì a guadagnarsi stima ed ammirazione, tanto da raggiungere una posizione di rilievo nella gerarchia sociale. Delle sue numerose opere scientifiche non è rimasto praticamente nulla. Figlia di Teone, direttore della leggendaria Biblioteca di Alessandria, dalle fonti dell'epoca viene rappresentata come una donna bellissima e dalla forte personalità. Sulla sua figura, considerata simbolo dell'evoluzione civile con
rachel Weisz, che interpreta ipazia nel film “Agorà”. in alto: due raffigurazioni dell’astronoma e filosofa del iV secolo
una libertà di pensiero preclusa all'epoca al genere femminile, si è scatenato un ampio dibattito tra i nomi eccellenti del panorama culturale italiano. Il regista cileno-spagnolo Alejandro Amenabar ci ha realizzato anche un film dal titolo "Agorà", protagonista l'attrice Rachel Weisz (Oscar per The Constant Gardener), che in Italia arriverà il prossimo 23 aprile, in grande ritardo rispetto ad altri Paesi. La pellicola, presentata un anno
fa al Festival di Cannes, vincitrice in Spagna di sette premi Goya, ha rischiato di non approdare mai nelle nostre sale, tanto che sul web è nata una forte mobilitazione attraverso una petizione firmata tra gli altri dal matematico Piergiorgio Odifreddi e dall'astrofisica Margherita Hack. Racconta i sanguinosi episodi che devastarono Alessandria D'Egitto nel 391 quando lo scontro tra cristiani e pagani portò alla decadenza di uno dei più celebri centri di cultu-
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ra del Mediterraneo. "Agorà è, per molti versi, la storia del passato che si rivolge in maniera indiretta a quello che avviene nel presente - ha detto il regista, autore di pellicole di successo come "Il mare dentro" e "The Others", che arriverà a Roma lunedì prossimo - E' uno specchio che le persone possono guardare ed osservare attraverso la distanza del tempo e dello spazio, per constatare quanto poco sia cambiato il mondo. Alessandria d'Egitto simboleggiava una civiltà che lentamente è stata distrutta da fazioni diverse, soprattutto religiose. Per molti, il periodo in cui è vissuta Ipazia ha rappresentato la fine del Mondo Antico e l'inizio del Medioevo". A distribuire il film sarà la Mikado, da poco presieduta da Franco Tatò, mentre la Treccani di cui Tatò è amministratore delegato, ha organizzato per oggi pomeriggio alle ore 18 nella sede romana un incontro-dibattito sul tema "Ipazia - una donna per la libertà, la scienza, contro ogni fanatismo", interveranno una serie di esperti tra cui Luciano Canfora, Silvia Ronchey, Carlo Ossola, Antonio Gnoli, e la giornalista Gabriella Caramore. Intellettuali e studiosi si confronteranno ancora sull'argomento a Milano, il 20 aprile, presso la sala delle Colonne della Banca Popolare, dove ci saranno lo scrittore Umberto Eco, Eva Cantarella, Vito Mancuso, Mariateresa Fumagalli, Beonio Brocchieri. Parteciperà alla tavola rotonda anche il regista Alejandro Amenabar. Ancora, il giorno dopo a Genova al Museo di Sant'Agostino alle ore 17 incontro dal titolo "Ipazia. Il Mediterraneo delle donne", con Don Andrea Gallo ed il medievalista Franco Cardini.
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Naufragati sull’isola dell’amore di
MAriA FrAnCEsCA rotondAro
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PiCCOlO SChermO
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vissero felici. E contenti? Per saperlo bisognerà attendere la quarta stagione che, è stato già stabilito da Del Noce, andrà in onda nella primavera 2011. Lunedì sera con lieto fine per "Capri 3". Una fiction dai buoni ascolti e dai buoni sentimenti destinata al telespettatore senza troppe pretese che ha scelto solo di iniziare la settimana guar-
dando in tv qualcosa di assolutamente leggero. Il finale è quello che ti aspetti, ma che a quanto pare funziona sempre: lui (Gabriele Greco alias Adrea) lascia lei, cioè Bianca Guaccero (alias Carolina) non perchè non la ami più ma per il bene di lei perchè soffre di una grave malattia, di cui lei ovviamente non sa nulla. Lei viene portata all'altare da un altro ma - e qui casca l'asino e anche una lacrimuccia dall'occhio di chi guarda - lui ci ripensa e si precipita in chiesa proprio un microsecondo prima che gli sposi pronuncino il fatidico sì. E scattano il
bacio e l'applauso. Un plot semplice e lineare che ci permette di andare a dormire sereni e sognanti. Una storia senza troppi intrighi, dove sì il destino si diverte a rimescolare le carte, ma che parla d'amore e amicizia regalando un antipasto d'estate con i meravigliosi scorci di Capri che si trasforma nell'isola dell'amore. E il naufragar m'è dolce in questo mar... Soprattutto se non c'è Aldo Busi. nella foto: Bianca Guaccero e Gabriele Greco in “Capri 3”
Zapping per Oggi Informazione
Fiction
Soap
Il salotto di Bruno vespa
montalbano ed il suo fascino
Un posto al sole e le coincidenze
raiuno - ore 23,05. La seconda serata di Raiuno è dedicata a “Porta a Porta”, il programma di intrattenimento condotto da B r u n o Vespa . Nel suo salotto bianco, rimasto tale dal lontano 1996, ospiterà gli attori delle vicende politiche e sociali del momento.
raiuno - ore 21,10. L’episodio della fiction “Il Commissario Montalbano” metterà a dura prova il personaggio interpretato da Luca Zingaretti. Vigata è terrorizzata da uno scippatore che aggredisce donne anziane e le spara a salve. Mimì è impegnato nei preparativi per convogliare a nozze. Montalbano avrà un nuovo vice, Barbara Valente, che mostra un debole per il commissario più simpatico della televisione.
raitre - ore 20,35. Carmen ha deciso di rimanere vicino a Filippo nonostante lo sfogo che ha avuto con Elena. Guido sta notando tante coincidenze e casualità che lo inducono a pensare.
Reality show
Attualità
Film
L’isola: chi rimarrà?
Le iene sono in azione
“casomai” con Stefania rocca
raidue - ore 21,05. “L’isola dei Famosi” è quasi giunta al termine, mancano solo tre settimane al grande finale che vedrà aggiudicarsi il premio di 200 mila euro la cui metà sarà devoluta in benificenza. La Venturà racconterà i fatti della settimana ed accompagnerà il pubblico a scoprire le nomination.
Italia 1 - ore 21,00. “Le iene Show”, il programma condotto c o n giuntamente da Illary Blasi, L u c a Bizzarri e Paolo Kessisoglu racconterà fatti e misfatti d’Italia. Immancabile sarà l’inviato Andrea Agresti.
raisat cinema - ore 21,00. “Casomai”, una commedia con Stefania Rocca, racconta la storia di Stefania e Tommaso. I due dopo essersi incontrati si innamorono ed iniziano una storia insieme che li porterà al matrimonio, all’esperienza di diventare genitori ma la passione si affievolisce. La loro coppia entra in crisi. Il film celebra il momento come una delle possibili realtà di una storia d’amore.
rubrica a cura di LuCA FortunAto
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auditeL La rai fa il pieno di ascolti Il preserale di raiuno è sempre un trionfo di pubblico. "I soliti ignoti", il programma condotto da Fabrizio Frizzi, ha raggiunto oltre 7 milioni di ascoltatori. anche "L'eredità" alle 19:47 ha avuto un ottimo gradimento raggiungendo 6 milioni di telespettatori. La prima serata di raiuno con la fiction ormai giunta alla terza serie, "capri", non è riuscita a raggiungere la soglia dei 6 milioni di spettatori ma ha superato "tutti pazzi per amore 2" andato in onda sulla stessa rete ed allo stesso orario il giorno precedente. “Italia’s got talent” di canale 5 con maria de Filippi e Gerry Scotti ha primeggiato nella prima serata con un pubblico di quasi 6 milioni di telespettatori.
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Perbenismo di facciata
Un road movie musicale
Mine vaganti
Basilicata coast to coast
Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini
Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.
La genialità di Polanski
Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno
Max Gazzè, Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, rocco Papaleo (che è anche il regista del film) e Giovcanna Mezzogiorno in una scena di “Basilicata coast to coast”
Il ladro di fulmini Percy Jackson e gli dei dell’olimpo Regia: Chris Columbus con Logan Lerman, Pierce Brosnan
Il paragone con le avventure di Harry Potter è inevitabile. Il regista ne ha diretti ben due. Come il celebre maghetto anche Percy Jackson ha poteri sovrannaturali, per metà divino e per metà umano, con l'innata capacità di tenere a bada il male. Anche lui ha genitori "magici", è figlio del dio greco Poseidone, e molte delle situa-
zioni in cui si trova porta inevitabilmente al personaggio della Rowling. L'apparizione dell'Idra a tre teste non può non ricordare Fuffy il cane a tre teste di Hagrid. Solo una squallida copia dunque? Niente affatto. Il film ha una sua valenza, si lascia vedere con piacere, in qualche modo è anche educativo (all'inizio insegnanti e compagni di scuola lo credono mentalmente limitato) e poi potrà riempire il vuoto che Potter lascerà. Moderno classico della letteratura fantasy dello scrittore Rick Riordan, "Il ladro di fulmini" è il primo di una serie di cinque libri, l'ultimo uscito a maggio dello scorso anno.
L’uomo nell’ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce Brosnan. Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.
L’Italia cialtrona che si redime La vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri
Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del
potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.
rubrica a cura di LuCiAnA VECChioLi
Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.
Scorsese con il fiato sospeso shutter island Regia: Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow
Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine, mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isolafortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.
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Irriverente autoironia
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Un omaggio a new york
simon Konianski
remember me
Regia: Micha Wald con Jonathan Zaccai, Popeck
Regia: Allen Coulter con Robert Pattinson, Emilie de Ravin
Un popolo che sa ridere della propria tragedia. Sul filone di una serie di riuscitissime commedie dallo humour yiddish (da "Train de vie" in poi), arriva questo giovane e sconosciuto regista belga di origini ebraiche al suo secondo lungometraggio. Dosato e con il giusto cast di attori, costruisce un film divertente e drammatico, irriverente e scoppiettante, graffiante e doloroso. Colonna sonora dai ritmi leggeri ed accattivanti in netto contrasto dal contesto narrativo. Più che l'accostamento con Woody Allen, Radu Mihaileanu o al nostro Benigni, lo stile somiglia molto a quello dei grandi fratelli Coen che sullo stesso argomento hanno realizzato "A serious man". Fortemente autobiografico, è il racconto di un giovane laureato in filosofia, disoccupato, abbandonato dalla moglie, costretto a tornare a vivere con il padre, un ex deportato che gli darà del filo da torcere anche da morto.
Una sorpresa. Che il vampiretto più celebre del momento si sia cimentato, nonostante il travolgente successo di Twilight, in una pellicola del genere depone a favore di questo bel ragazzone rimasto improvvisamente sepolto dalla notorietà e da una stuolo di adoranti fan. Il film, contrariamente a quanto si possa credere, non è solo una storia d'amore destinata al filone giovanilistico, l'intreccio è molto più raffinato e complesso, pieno di humour, acume, con dialoghi ben scritti ed interpretati. Finale sorprendente che vuole essere un omaggio alla città di New York. Senza voler svelare nulla, perché l'epilogo è davvero inaspettato, la storia parte da due ventenni provenienti da mondi del tutto opposti, che si incontrano in maniera non proprio casuale, e che si innamorano. Ma non ci sarà l'happy end.
Generazioni in conflitto Genitori e figli Regia: Giovanni Veronesi con Silvio Orlando, Luciana Littizzetto. Michele Placido, Margherita Buy, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Piera Esposti Il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo della quattordicenne Nina. E' credibile il quadro che il regista toscano traccia delle nuove generazioni, riesce a fotografarne bene il malessere e l'incapacità di capirsi fino in fondo. Certo, in un contesto da commedia e con i toni leggeri del genere, a volte con profili appena tratteggiati ma convincenti. Decisamente migliore invece il fronte dei cosiddetti "grandi", dove si capisce che Veronesi ha maggiore conoscenza della materia. Avvalendosi di un cast di attori di alto profilo, abbandona per il momento il film ad episodi per raccontare una storia più strutturata e ricca di sfumature
il fotogramma che campeggia sulla locandina di “simon Konianski”
da bambina a donna d’affari
Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. Non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il
suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.
Il “riscatto” del maestro
I cattivi in Iraq Un mago sono gli Usa della truffa
Alice in Wonderland Regia: Tim Burton con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway.
il concerto
Green zone
Colpo di fulmine
Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou "Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".
Regia: Paul Greengrass con Matt Demon, Greg Kinnear
Regia: John Requa e Glenn Ficarra con Jim Carrey, Ewan McGregor
Agli americani non è piaciuto molto. Anzi, visti gli esigui incassi potremo dire quasi niente. Perché i cattivi, ebbene si, questa volta sono loro. A dirla tutta, è difficile trovare nella cinematografia a stelle e strisce un altro film così esplicito, così diretto, nell'incolpare il governo Usa di aver provocato una guerra senza senso. La Green Zone del titolo è il blindatissimo quartiere situato nel centro di Baghdad dove risiedono le truppe, è da qui che parte l'avvincente thriller a sfondo politico. Da qui il maresciallo Roy Miller e la sua squadra di ispettori ricevono l'incarico di scovare nel deserto dell'Iraq i depositi con le famose armi di distruzione di massa. Non trovando nulla di tutto ciò, l'ufficiale inizierà ad avere qualche sospetto.
Certo, la storia nella fase di scrittura della sceneggiatura è stata parecchio romanzata ma sembra che tutti gli eventi descritti siano realmente accaduti. Basta questo per rendere il film apprezzabile di una certa attenzione, perché se fosse vero solo un terzo di ciò che è narrato è davvero incredibile come un uomo possa arrivare a fare tanto nel corso di una vita. A parte questo, l'interpretazione di Carrey è un po' troppo fumettistica e gli eventi si susseguono con un certa confusione. Un morigerato agente di polizia, sposato con prole, che suona l'organo in chiesa, dopo un incidente stradale decide di cambiare vita. Si dichiara gay, inizia a vivere una esistenza fatta di truffe ed imbrogli. In prigione trova l'amore della sua vita.
granDe SChermO
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Il cinema nel cinema
Pezzo di storia senza retorica
happy family
invictus
Regia: Gabriele Salvatores con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris, Valeria Bilello
Non è l'ennesimo film sulla famiglia. Salvatores semplicemente racconta degli uomini e delle donne, e lo fa con un film originale, poetico, spassoso, colorato, elaborato su diversi piani narrativi e continui passaggi tra finzione e realtà. Otto personaggi in cerca d'autore. Sono questi i protagonisti, la famiglia felice a cui il titolo ironicamente allude. Escluso Ezio, 38 anni, una vita trascorsa senza aver mai concluso nulla di buono che un giorno decide di scrivere una sceneggiatura per il cinema. Due coppie, i loro figli, i nonni, il cane, esseri del tutto inventati che ad un certo punto però vivono di luce propria, escono dallo schermo del computer di Ezio (un Fabio De Luigi in grande forma) per rivendicare la loro esistenza. Il cinema nel cinema.
Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon
dario Castiglio (figlio di Peppino di Capri) e Martina Codecasa sul gozzo dell’innamoramento nel film di d’Alatri, “sul mare”
Il gozzo galeotto sul mare Regia: Alessandro D'Alatri con Dario Castiglio, Martina Codecasa
D'Alatri torna a sorprenderci. Dopo il cine-panettone alternativo "Commediasexy", il regista romano questa volta firma un film completamente in digitale, a basso budget, interpretato da attori semisconosciuti. Una commedia sentimentale appartenen-
te al filone giovanilistico, dai risvolti sociali, ambientata nella splendida isola di Ventotene che, ad onor del vero, contribuisce parecchio alla riuscita della storia tratta dal romanzo di Anna Pavignano (In bilico sul mare). Il giovane e bel Salvatore (Dario Castiglio, figlio di Peppino di Capri) d'estate porta i turisti in giro con il suo gozzo mentre d'inverno fa il muratore in nero nei cantieri sulla terraferma. L'amore arriva con Martina, la ragazza di buona famiglia che usa la sua barca per le immersioni da sub.
Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso Nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di Nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.
dalla parte del detenuto
Gianburrasca d’oltralpe
il profeta
il piccolo nicolas e i suoi genitori
Regia: Jacques Audiard con Tahar Rahim e Niels Arestrup
Difficile non identificarsi con la faccia d'angelo del protagonista, perché anche se la storia è politicamente poco corretta (un percorso di formazione alla rovescia, un anti-eroe) non si può non stare dalla sua parte. Accertato ormai il fatto che il carcere non riabilita proprio nessuno, il film è abilmente orchestrato da un regista che conferma qualità straordinarie nel dirigere gli attori. La faccia del giovane Malik (felice esordio), analfabeta e ladruncolo che entra in carcere per uscirne dopo sei anni più acculturato, spietato ed a capo di una pericolosa banda, e quella del boss corso César Luciani (si intuisce ad occhio nudo la consolidata esperienza anche teatrale), reggono praticamente tutto il film.
Regia: Laurent Tirard con François-Xavier Demaison, Daniel Prévost
tahar rahim, protagonista del film di Audiard “il profeta” capace di trovare un ruolo di primo piano in un ambiente dove dopo i quaranta già si annaspa. Grazie alle sue innate capacità è in grado di far apparire decente un E’ complicato film che molto probabilmente con Regia: Nancy Meyers con altri interpreti avrebbe creato Meryl Streep, Alec Baldwin, qualche imbarazzo. La storia del Steve Martin triangolo over 50 tra una donna, il E' sempre un piacere ritrovare la suo ex marito ed un ipotetico pregrande Meryl Streep, anche se in tendente stenta a decollare. E poi, questo caso è protagonista di una va bene dare un'immagine di commedia non proprio originalis- donna realizzata, ma perché la sima e forse troppo hollywoodiana scelta di stamparle sul viso, dalper un talento del suo livello. l'inizio alla fine, quell'insistente Tuttavia, tanto di cappello ad una sorriso a volte davvero fuori attrice che a sessant'anni è ancora luogo?
triangolo hollywoodiano
Adattamento sul grande schermo di uno dei più importanti classici per l'infanzia francesi, probabile primo esempio di letteratura moderna per piccoli, nato dalla fantasia di René Goscinny (l'ideatore di Asterix) e Jean-Jacques Sempè. Il protagonista è un bambino di otto anni, Nicolas, una sorta di Gian Burrasca d'Oltralpe. Ambientato negli anni '50, le avventure del pestifero ragazzino con la sua strampalata combriccola di amici, divertono molto e riescono a creare un processo di identificazione sia nei bimbi che nei grandi, con un abile doppio piano di lettura. Riuscita trasposizione sul grande schermo, senza trascurare le magiche atmosfere dei racconti.
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Stasera ore 21 Auditorium di Roma
Il “Manifesto abusivo” di Bersani Stasera un evento musicale di grande rilievo presentato all'Auditorium, Sala Sinopoli, ore 21, dalla Fondazione Musica per Roma: Samuele Bersani torna con l’album di inediti “Manifesto Abusivo”, undici nuovi brani in cui il musicista fotografa, di canzone in canzone, in maniera nitida e visionaria, le emozioni degli altri partendo proprio dalle sue confessioni, con un linguaggio spiazzante e una forza poetica di rara modernità. Ma
Undici brani inediti, alcuni scritti con Giampiero Grani (cinque) e Davide Beatino (tre) è evidentemente la musica (nella cui stesura Samuele si è avvalso della collaborazione di Giampiero Grani in cinque brani e di Davide Beatino in tre) il centro esatto da cui decollano le sue parole. “Manifesto Abusivo” si presenta infatti come un disco melodicamente anomalo rispetto al panorama musicale nostrano: non ha “niente di
italiano” negli arrangiamenti, nelle sonorità, e sembra scritto con il cuore di chi non vuole “cerchi di gesso attorno, in cui dover restare intrappolato”. Biglietti: platea 35 € Galleria 30 € riduzioni: Parco della musica card, giovani
fino a 26 anni, american Express, Feltrinelli, carta per due, Interclub, aci, Bibliocard, carta Giovani e cral convenzionati. Biglietteria: 06 892982
concorso di michael Pergolani e renato marengo per “atina Jazz”
Demo Jazz “acchiappatalenti” 2010 Ancora una volta Michael Pergolani e Renato Marengo (nella foto a lato), autori e conduttori di DEMO, il programma “Acchiappatalenti” di Radio 1 Rai, sono vicini alla creatività dei giovani talenti musicali, questa volta con una finestra aperta al mondo del jazz. DEMO, infatti, selezionerà quindici formazioni jazz scelte tra le migliori che invieranno un demo a: DEMO, Radio1 Rai , Largo Villy De Luca 5 00188, Saxa Rubra – Roma, specificando “per Atina Jazz”. L’iniziativa rientra nell’ambito del concorso lanciato da Atina Jazz, uno dei più prestigiosi festival italiani, in occasione del suo venticinquennale ed è indirizzato a valorizzare progetti musicali inediti nell’ambito di questo genere musicale.
DEMO J A Z Z AWARD 2 0 1 0 , organizzato da A t i n a Jazz e P a l c o Reale, e condotto d a Michael Pergolani e Renato Marengo si svolgerà dal 28 al 31 luglio presso la Villa Comunale di Cassino, all’interno della rassegna Cassino Jazz che costituisce parte integrante della XXV Edizione di Atina Jazz Festival. Il programma dei primi tre
giorni prevede l’esibizione di 5 band per sera. Una giuria di esperti sceglierà i 4 finalisti che si contenderanno il premio jazz award nella serata finale del 31 luglio. Guest star d’eccezione sarà Rossana Casale col suo quartetto, che chiuderà la serata del 28 luglio, mentre ospiti delle serate successive saranno rispettivamente i jazzisti Mario Romano & Friends, Giovanni Guidi and Unknown Rebel
Band e Babyra Project. Il vincitore del DEMO Jazz Award 2010, oltre ad esibirsi in apertura del concerto finale di Enrico Rava e Stefano Bollani che si terrà il 1 agosto nella splendida cornice del Teatro Romano di Cassino, parteciperà, nel giugno del 2011 al festival di Rochester in Canada; al secondo classificato la partecipazione di diritto alla II edizione di Atina Jazz winter 2010. La novità di quest’anno sarà la realizzazione di un cd prodotto da Raitrade, che conterrà i brani dei quindici semifinalisti scelti da DEMO. Per il regolamento e maggiori dettagli: www.atinajazz.com Ufficio stampa michael Pergolani & renato marengo: Elisabetta castiglioni tel/fax 06 3225044 - cell 328 4112014 - elisabetta@elisabettacastiglioni.com