Anno II - n. 77 - Venerdì 16 aprile 2010
Altro
l’ € 0,50
Ora di punta di
Stefano CleriCi
La tripla
F
ossimo inglesi, staremmo già tutti a scommettere: come finirà il duello tra Berlusconi e Fini? Vincerà il presidente del Consiglio, gettando sul tavolo tutto il suo carisma, scatenando tutta la sua potenza di fuoco mediatico e mettendo in moto tutte le "sirene" necessarie a far sì che le "pecorelle" del Pdl non escano dall'ovile che il premier ha costruito (e che la Lega ha recintato)? Oppure avrà la meglio il presidente della Camera, risvegliando nel suo popolo l'orgoglio di appartenenza, convincendo i suoi a scendere dal Carroccio del vincitore, riscattando le umiliazioni cui l'asse BerlusconiBossi li costringe praticamente ogni giorno? Oppure finirà con tanto rumor per nulla? Con il solito "chiarimento" - magari a cena a Palazzo Grazioli (ad Arcore c'è il rischio d'incontrare Bossi) - benedetto dal solito Gianni Letta? Al momento, tutti i risultati sono possibili. Uno scommettitore accorto segnerebbe sulla schedina una "tripla". Ma la situazione è fluida e i bookmaker sono pronti a variare in ogni momento le quotazioni. Del resto, quello che si sta giocando nel Pdl è un vero derby e nei derby, si sa, spesso i pronostici vengono ribaltati. Allora vogliamo s c o m m e t t e r e ? Approfittiamo di questo derby. Forse è il solo modo per un padre di famiglia di racimolare qualche soldo da questo governo. Perché se aspettiamo le leggi anticrisi, stiamo freschi.
quotidiano www.altroquotidiano.it
Fini-Berlusconi. Arrivati alla frutta, gelido saluto
Pranzo indigesto Il presidente della Camera sarebbe pronto a costituire gruppi autonomi sia a Montecitorio sia a Palazzo Madama. »E allora dimettiti» Pranzo con conseguenze per ora imprevedibili ieri a Montecitorio tra Fini e Berlusconi. Alla fine il capo del governo avrebbe detto al presidente della Camera più o meno questo: rifletti bene su questa tua idea di dar vita a gruppi autonomi perché se lo farai l'inevitabile conseguenza dovrebbe essere quella di dover lasciare la presidenza della Camera. E, all'avvertimento del Cavaliere, stando alle stesse fonti, Fini si sarebbe riservato di comunicare una decisione entro la prossima settimana. Ora Berlusconi «ha il diritto di esaminare la situazione ed io avverto il dovere di attendere serenamente le sue valutazioni», afferma Fini in una nota diffusa dopo il suo con Berlusconi. Schifani. «Quando una maggioranza si divide non resta che dare la parola agli elettori». Ha commentato il presidente del Senato Renato Schifani. Bocchino. «I gruppi autonomi possono esserci nel caso in cui arrivassero risposte negative ai problemi
posti». Ha replicato il vice capogruppo del Pdl, Italo Bocchino, considerato un fininiano, sia pur morbido I coordinatori del Pdl. «Gli italiani hanno riconfermato la fiducia al governo e premiato il progetto del Pd»: per questo, in una nota, i coordinatori del Pdl Denis Verdini, Sandro Bondi ed Ignazio La Russa parlano di «profonda amarezza per l'atteggiamento dell'on. Gianfranco Fini, che appare sempre più incomprensibile rispetto ad un progetto politico comune per il quale abbiamo lavorato concordemente in questi ultimi anni, un progetto di importanza storica che gode di un consenso maggioritario nel popolo italiano». Di Pietro. «Per il bene del Paese prima ci liberiamo del sistema piduista, che sta portando avanti Berlusconi nel governare non solo il Paese, ma anche nel guidare il Parlamento, meglio è . Mi fa piacere che lo abbia capito anche Fini. L’ultima parola. «Berlusconi deve governare fino al termine della legi-
Addio, Raimondo
PaGine 4 e 5
slatura perché così hanno voluto gli italiani. Il Pdl, che ho contribuito a fondare, è lo strumento essenziale perché ciò avvenga. Pertanto il Pdl va rafforzato, non certo indebolito. Ciò significa scelte organizzative ma soprattutto presuppone che il Pdl abbia piena coscienza di essere un grande partito nazionale, attento alla coesione sociale dell'intero Paese, capace di dare risposte convincenti ai bisogni economici del mondo del lavoro e delle famiglie, garante della legalità e dei diritti civili, motore di riforme istituzionali equilibrate e quanto più possibile condivise. Ho rappresentato tutto ciò al presidente Berlusconi». E’ stata l’ultima affermazione di Gianfranco Fini dopo il colloquio con Silvio Berlusconi. I finiani. Italo Bocchino, Carmelo Briguglio, Andrea Ronchi, Flavia Perina, Roberto Menia, Giulia Bongiorno, Enzo Raisi, Amedeo Laboccetta, Adolfo Urso, Pasquale Viespoli, Alessandro Ruben: sono alcuni dei 'finiani' di stretta osservanza che, immediatamente dopo il teso vertice , si sono riuniti nello studio di Fini. I numeri minimi per costituire gruppo sono di venti deputati alla Camera e dieci senatori a Palazzo Madama. E stando alla “conta” che in queste ore i finiani vanno svolgendo, si può toccare la soglia. Difficile non definire finiani Donato Lamorte, Francesco Proietti, Angela Napoli, Silvano Moffa, Riccardo Migliori, Mirko Tremaglia, Basilio Catanoso, Giuseppe Scalia, Antonino Lo Presti, Gianfranco Paglia o Fabio Granata. Al Senato come 'finiani' possono essere reclutati Pasquale Viespoli, Filippo Berselli, Luigi Ramponi, Pierfrancesco Gamba, Laura Allegrini, Antonino Caruso, Giuseppe Valentino, Mario Baldassarri, Domenico Gramazio, Domenico Benedetti Valentini, Vincenzo Nespoli.
Altro
l’
venerdì 16 aprile 2010
VentiquattrOre
quotidiano
2
eConoMIA
PRAto
BAttIPAgLIA
DeLItto ReggIAnI
Boom di richieste per gli incentivi. Nelle prime otto ore dal debutto, dalle 8 alle 16 di ieri, "sono stati prenotati complessivamente circa 24mila incentivi, per un totale di 21,5 milioni di euro, pari a circa il 7% dei 300 milioni disponibili". Lo comunica il ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola. Per i motocicli sono arrivate richieste pari al 30% dei contributi disponibili. Un dato che ipotizza il tutto esaurito.
Una 90enne di Prato ha sorpreso un ladro in casa e, dopo averlo messo in fuga, ha collaborato con i carabinieri per l'identikit, descrivendolo con precisione. L'anziana ha trovato il giovane che rovistava in un cassetto e, senza perdere la calma ma con tono risoluto, gli ha chiesto cosa stesse facendo. A quel punto il ragazzo è fuggito, portando con sè una banconota da 50 euro. Grazie alla descrizione dell'anziana è stato rintracciato in pochi giorni.
I carabinieri di Battipaglia hanno sgominato una banda di assassini ingaggiata da una donna per uccidere l'ex moglie del figlio, un pregiudicato freddato in un agguato a Milano. Composto da 6 persone, il commando doveva rintracciare la ragazza, una brasiliana, recuperare il patrimonio e ucciderla. Soltanto l'intervento dei militari ha evitato il tragico epilogo. La mandante del delitto considerava la nuora responsabile della morte del figlio.
E' diventata definitiva la condanna all'ergastolo per Romulus Mailat, l'uomo che uccise Giovanna Reggiani la sera del 30 ottobre 2007 presso la stazione ferroviaria Tor di Quinto a Roma. Lo ha deciso la Cassazione. In questo modo, piazza Cavour ha convalidato la decisione della Corte d'assise d'appello che aveva annullato le attenuanti generiche concesse in primo grado all’imputato.
Boom di richieste per gli incentivi del governo
Una nonnina mette in fuga giovane ladro
Donna ingaggia gang per vendicare il figlio ucciso
Condanna definitiva per Mailal
Arrestato dai carabinieri il presunto boss dei Casalesi
LA Foto
Finita la latitanza di Panaro
Inter obbligata a vincere
Era nell’elenco dei trenta ricercati più pericolosi I carabinieri hanno arrestato il boss latitante Nicola Panaro, esponente di primo piano del clan dei Casalesi. La cattura è avvenuta a Lusciano, in provincia di Caserta. Panaro, latitante da cinque anni, sfuggì al blitz dell'operazione Spartacus 3 ed è considerato il personaggio attualmente più potente dell'organizzazione, subito dopo i superlatitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine. Panaro era tra i trenta ricercati più pericolosi. Panaro, 41 anni originario di Casal di Principe, deve scontare oltre nove anni di reclusione per associazione camorristica ed estorsione. L'operazione che
ha portato al suo arresto è stata coordinata dai magistrati della Dda di Napoli, Federico Cafiero De Raho e Giovanni Conzo ed è stata portata a termine dai carabinieri di Casal di Principe guidati dal capitano Andrea Corinaldesi e dal tenente Giuseppe Sacco. Panaro, grande appassionato di sistemi elettronici, non è riuscito ad evitare la cattura nonostante il sofisticato sistema di videosorveglianza a protezione del suo rifugio. Al momento dell'irruzione il latitante era da solo ma gli investigatori indagano per identificare le persone che lo hanno aiutato a nascondersi.
Altro
l’
quotidiano
Direttore responsabile: ennio Simeone Redazione:tel. 06 86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GeCeM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009
nerazzurri obbligati a vincere contro la Juve per mettere pressione alla Roma e per replicare sul campo alle nuove accuse del Calciopoli-bis dei bianconeri. Sarà una gara speciale per Mourinho e Zanetti.
L’OnOmasticO
arcangelo Arcangelo Canetoli, nato a Bologna nel 1460, subì le amare vicissitudini della rivalità fra i Canetoli e i Bentivoglio. Ancora fanciullo sopravvisse provvidenzialmente allo sterminio dell’intera famiglia.
accadde Oggi duisburg Il 16 aprile 1941 in tunisia un convoglio navale italiano, il Duisburg, diretto in Libia è attaccato da una squadra navale inglese. nessuna nave italiana si salva, affondati anche i caccia italiani Lampo, tarigo, Baleno e il caccia inglese Mohawk.
Altro
l’
quotidiano
venerdì 16 aprile 2010
VentiquattrOre
MyAnMAR
3
LonDRA
Tre potenti esplosioni nella città di Rangoon Almeno 24 le vittime
Italiano trovato morto in una casa Indaga l’Arma
Tre potenti esplosioni hanno scosso la città di Rangoon, ex capitale del Myanmar: almeno 24 persone avrebbero perso la vita. Le esplosioni sarebbero state causate da tre bombe scoppiate in un parco. I feriti, secondo un responsabile birmano, sarebbero 60. Al momento dell'esplosione la popolazione stava celebrando il nuovo anno buddhista. Le forze di polizia birmane riferiscono che almeno tre bombe sarebbero esplose nella località di Mingalartaungnyunt, dove migliaia di persone si erano riunite per celebrare il tradizionale festival birmano di Ancora sangue in Birmania dove tre attentati hanno Thingyan Pandal. causato 24 morti.
Un italiano di 36 anni, Simone Meghini, originario di Vittorio Veneto (Treviso), è stato trovato morto la scorsa notte in un appartamento di Londra, dove viveva da tre anni. Non sono ancora chiare le cause del decesso. Un primo esame avrebbe escluso segni di morte violenta, e la polizia sta svolgendo accertamenti per verificare se si tratti di un decesso per cause naturali. Meghini lavorava in un ristorante. La notizia è stata data dall'Interpool ai carabinieri di Vittorio Veneto, che hanno poi avvisato i genitori del giovane i quali saranno a Londra nelle prossime ore.
CIttà DeL VAtICAno
VeRonA
Niente bus scolastico Pedofilia. Il Papa: «E’ ora per 16 bimbi. Polemica di fare penitenza» Per 16 bambini il servizio è stato sospeso alla ripresa dell’attività scolastica dopo le vacanze pasquali, e dopo aver ricevuto vari solleciti a pagare la retta di 23 euro al mese, ma in bilico ci sono altri 93 casi che rischiano di non poter più far salire i figli sul pullmino del trasporto scolastico comunale a Verona se non pagheranno gli arretrati. Il ”giro di vite” deciso dall’amministrazione comunale arriva dopo aver constatato che una cinquantina di famiglie, su 1117 utenti, dall’inizio dell’anno scolastico usufruivano del servizio senza aver versato la retta. Dopo un primo sollecito, circa la metà si è messa in regola, ma per 16 nuclei familiari dal 6 aprile è scattata la sospensione. Il caso ha sollevato critiche da parte di alcuni genitori che hanno raccontato che la settimana scorsa un autista si e’ rifiutato di riaccompagnare a casa due sorelline di una scuola dell’infanzia, che al mattino avevano regolarmente usufruito del servizio. Da parte sua, l’assessore all’istruzione Alberto Benetti ha evidenziato in una nota che la famiglia delle due bimbe era stata avvertita con ampio anticipo della sospensione del trasporto dopo aver ricevuto due solleciti e un incontro informativo in comune sulle possibili agevolazioni.
T
oyota sospende la vendita della Lexus GX 460 in tutto il mondo. Un intervento analogo sul modello del brand di alta gamma è stato già deciso martedì negli Usa e in Canada, in seguito alla raccomandazione della rivista Consumer Reports a non acquistare la GX 460 a causa del “rischio sicurezza”in quanto in alcune circostanze il Suv “potrebbe ribaltarsi”. Toyota, i cui titoli cedono in Borsa a Tokyo lo 0,4% a fronte di
Benedetto XVI torna a parlare dello scandalo pedofilia che ha travolto la Chiesa. “Noi cristiani, anche negli ultimi tempi, abbiamo spesso evitato la parola penitenza, ma adesso, sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter far penitenza è grazia e vediamo come sia necessario fare penitenza", ha detto il Pontefice durante l'omelia della Messa celebrata con i membri della Pontificia Commissione Biblica. Il richiamo del papa alla penitenza è giunto al termine di un ragionamento sul "primato" dell'obbedienza a Dio, che dà a Pietro - ha aggiunto richiamando le parole dell'apostolo davanti al Sinedrio - “la libertà di opporsi alla suprema istituzione religiosa" e sottopone tutti gli uomini al suo giudizio”.
IL CASo
La Toyota ritira il suv Lexus Gx460 un mercato in rialzo dello 0,69%, anticipa che saranno effettuati test su tutti i modelli 4×4 allo scopo di garantire la sicurezza. I possibili problemi alla Lexus GX 460, prodotta in Giappone dove non è commercializzata, hanno consigliato di verificare la sicurezza e l’affidabilità di altri
modelli 4×4 tra cui il Land Cruiser, Rav4 e Prado, la cui vendita andrà avanti regolarmente. La risposta di Toyota alla segnalazione di Consumer Reports, dopo il lancio del Comitato per la qualità globale, è giunta in tempi molto rapidi. “I nostri team di ingegneri – aveva
detto la compagnia nell’immediato – stanno lavorando a un esame attento dei parametri di prova della GX utilizzando gli stessi specifici di Consumer Reports per migliorare ulteriormente le prestazioni dell’auto”. Il gruppo di Nagoya ha annunciato tra fine gennaio e febbraio il ritiro di quasi 9 milioni di auto per problemi al pedale dell’acceleratore nonché per un difetto al sistema informatico dell’impianto dei freni.
Altro
l’
quotidiano
il FattO
venerdì 16 aprile 2010
4
Addio Vianello, elenganza della comicità Mancato diplomatico, entrò nel mondo dello spettacolo per caso. E’ morto ieri all’età di 87 anni, oggi la camera ardente a Mediaset Con Raimondo Vianello, classe 1922, scompare una storica figura della tv italiana, che con la moglie Sandra Mondaini è stato tra i protagonisti del piccolo schermo. Avrebbe compiuto 88 anni a maggio. Sandra Mondaini è stata con lui per tutta la vita e lo ha accompagnato anche nel suo ultimo istante quando alle 6:52 di ieri mattina è morto all'ospedale San Raffaele di Milano, dov'era ricoverato dallo scorso 4 aprile. E’ stato un progressivo aggravarsi dello stato di salute generale a portare alla morte del celebre conduttore. Oggi negli studi televisivi di Mediaset a Cologno Monzese sarà aperta la camera ardente per accogliere il feretro di Raimondo Vianello dalle 11
alle 20. Dopo le esequie, la salma verrà trasferita a Roma, per essere interrata nella tomba di famiglia al cimitero del Verano. Raimondo Vianello verrà ricordato come uno dei padri fondatori del varietà televisivo italiano, accanto ai suoi grandi colleghi, come Mike Bongiorno, Enzo Tortora e Pippo Baudo; ed anche come uno dei protagonisti della Commedia all'italiana (insieme a Ugo Tognazzi, con cui ha spesso lavorato in coppia). Il padre, ammiraglio, lo voleva diplomatico e con quella prospettiva il giovane Raimondo si laureò in giurisprudenza. Ma poi di quel prestigioso mestiere gli restarono solo il portamento signorile e i modi affabili. A seguito della sua adesione alla
raimondo Vianello con Sandra Mondaini e Gino Bramieri in "Signorina Butterfly", 1958. in alto con Ugo tognazzi in “Un, due tre...”, che durò 5 anni e poi fu censurato dalla rai per una battuta su Gronchi Repubblica Sociale Italiana nel 1945 è detenuto nel campo di concentramento alleato di Coltano, assieme ad altri personaggi noti: il poeta americano Ezra Pound, gli attori Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, l'olimpionico di marcia Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce ed il politico Mirko Tremaglia. Poco dopo insieme al fratello Roberto, è atleta e dirigente del Centro Nazionale Sportivo Fiamma. E' allora che - quasi per caso - debutta in teatro. I suoi pigmalioni sono due giovani autori, la cui ditta diverrà con gli anni sinonimo di commedia musicale: Garinei e Giovannini. Vianello partecipa, a titolo di puro divertimento, al loro
'Cantachiaro N°2' ed entra così nel mondo dello spettacolo. Da allora la sua carriera è costantemente in ascesa. Colleghi e spettatori apprezzano il suo umorismo elegante, mai volgare, quasi distaccato. Mai Raimondo Vianello cade in un una battuta volgare o si permette una caduta di gusto. Prima è una spalla di grande affidabilità in palcoscenico accanto Wanda Osiris, Erminio Macario, Carlo Dapporto e Gino Bramieri; poi diventa uno degli attori più amati, in particolare, quando lavora a fianco di Ugo Tognazzi, con cui oltre a molti film, firma il programma 'Un, due, tre', uno dei programmi di maggior successo nella tv degli anni Cinquanta. (continua a pag. 5)
Altro
l’
quotidiano
il FattO
venerdì 16 aprile 2010
5
Con Sandra un duo storico per 51 anni Dal 1959 è stato legato sentimentalmente e professionalmente alla Mondaini, celebre la scena del letto di “Casa Vianello” raimondo Vianello e Sandra Mondaini, sotto nel giorno del loro matrimonio. Sopra con la Barale
(continua da pagina 4) Nel 1959 conosce Sandra Mondaini; tre anni dopo la sposa, formando una delle più inossidabili e riuscite coppie dello spettacolo italiano. Non avranno figli, ma insieme adotteranno un'intera famiglia di filippini. Insieme attraverseranno da protagonisti tutte le evoluzioni della televisione italiana. Soprattutto da quando nel 1982 accettano un contratto in esclusiva con Silvio Berlusconi e le sue reti Finivest ancora in via di sviluppo. E' allora che grazie allo stile e alla perfetta intesa fra i due attori nasce Casa Vianello, una delle più popolari e longeve situation-comedy italiane. E indimenticabile rimane la chiusa finale di tutte le puntate, che ritrae la coppia a letto prima di addormentarsi, con lui che legge il giornale sportivo, mentre lei si agita sotto le coperte inanellando una sfila di lamentele. Era una coppia legatissima, nonostante le scappatelle giovanili di lui, di cui ogni tanto
lei parlava e su cui ironizzava. Sandra Mondaini, costretta da cinque anni sulla sedia a rotelle, ha assisitito fino all’ultimo suo marito ed è rimasta sotto shock dopo la sua morte. Si è chiusa in camera senza voler vedere nessuno, mentre la nipote Virginia ha fatto tutte le incombenze del caso. Negli ultimi anni acquista una nuova popolarità grazie al calcio, di cui è appassionato. Dal 1992 per otto stagioni conduce Pressing, programma di commento al campionato di calcio di Italia 1, guadagnado anche il Telegatto '92, quale migliore programma sportivo dell'anno. Divenuto ormai un'icona del 'buon presentatore', sempre capace di creare un'atmosfera cordiale e piacevole, Raimondo viene chiamato nel 1998 dalla Rai (col consenso straordinario di Mediaset) a presentare il Festival di Sanremo. Ed è sul palco di Sanremo che nel 2008 fa una delle sue ultime apparizioni tv.
Altro
l’
il FattO
quotidiano
venerdì 16 aprile 2010
6
Cenere e fumo dall’Islanda
Vulcano erutta: in tilt il traffico nei cieli europei Gli aereoporti hanno sospeso i voli a causa dell’eruzione dell’Eyiafjallajokul. Il fenomeno potrebbe durare anche un paio di giorni di lorenzo Gironda gli aeroporti di mezza europa hanno sospeso i voli per l'Islanda a causa della nuvola di fumo e cenere causata dall'eruzione di un vulcano nel ghiacciaio di eyjafjallajokul. “Le previsioni, ha scritto Eurocontrol in un comunicato -. lasciano pensare che la nuvola di ceneri vulcaniche continui a spostarsi verso l'est e il sud-est, con un impatto potenziale sulla Germania e la Polonia, oltre che sulle zone attualmente colpite''. I problemi nei cieli europei “potrebbero durare due giorni'', ha detto il portavoce, ma “questo dipenderà dal modo in cui evolverà la nube''. I voli civili secondo Eurocontrol sono attualmente proibiti in Europa in Irlanda, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, nord della Francia, parti del nord della Germania e del nord della Polonia. Annulllati 6000 voli L'organizzazione stima che da 5.000 a 6.000 voli siano stati annullati ieri nello spazio aereo europeo, che totalizza circa
21.000 viaggi. Disagi negli Usa Ritardi e disagi sin dalle prime ore della mattinata negli scali internazionali americani. Tutti i passeggeri giunti allo scalo newyorchese di Jfk, diretti al Regno Unito, sono rimasti a terra. L’esperto “La nuvola di cenere che dall'Islanda si sta estendendo a tutto il nord Europa non rischia di provocare cambiamenti sul clima, anche se potrebbe spingersi fino all'Italia”. Lo afferma Giampiero Maracchi, ordinario di
Sopra e al centro la cappa di fumo provocata dall’eruzione del vulcano nel ghiacciaio di Eyjafjallajokul. Sotto gli esperti analizzano il fenomeno
climatologia all'Università di Firenze. “E' difficile fare previsioni sull'andamento della nuvola finché non si saprà esattamente che massa abbia - spiega l'esperto - quello che si può già dire è che
sembra molto più piccola di quella sprigionata dalla famosa eruzione del 1991 del vulcano Pinatubo, nell'isola di Luzón nelle Filippine, che rimase in giro per l'atmosfera del pianeta per due anni provocando veri e propri cambiamenti climatici". Secondo Maracchi non è escluso che le ceneri arrivino in Italia. “Dipenderà appunto dalla massa totale di materiale espulso nell'atmosfera, che ancora non è stata stimata dai vulcanologi". Gli esperti hanno precisato che è a rischio anche il vertice dell'Ecofin informale di Madrid visto che molti aereoporti sono chiusi e di conseguenza è praticamente impossibile che i ministri possano recarsi in Spagna. Insomma, una soluzione si avrà nelle prossime ore.
City & Siti
Altro
l’
quotidiano
Verona
Niente retta si taglia lo scuolabus non la mensa Per 16 bambini il servizio è stato sospeso alla ripresa dell’attività scolastica dopo le vacanze pasquali, e dopo aver ricevuto vari solleciti a pagare la retta di 23 euro al mese, ma in bilico ci sono altri 93 casi che rischiano di non poter più far salire i figli sul pullmino del trasporto scolastico comunale a Verona se non pagheranno gli arretrati. Il ”giro di vite” deciso dall’amministrazione comunale arriva dopo aver constatato che una cinquantina di famiglie, su 1117 utenti, dall’inizio dell’anno scolastico usufruivano del servizio senza aver versato la retta. Dopo un primo sollecito, circa la metà si è messa in regola, ma per 16 nuclei familiari dal 6 aprile è scattata la sospensione. Il caso ha sollevato critiche da parte di alcuni genitori che hanno raccontato all’Arena che la settimana scorsa un autista si è rifiutato di riaccompagnare a casa due sorelline di una scuola dell’infanzia, che al mattino avevano regolarmente usufruito del servizio. Da parte sua, l’assessore all’istruzione Alberto Benetti ha evidenziato in una nota che la famiglia delle due bimbe era stata avvertita con ampio anticipo della sospensione del trasporto dopo aver ricevuto due solleciti e un incontro informativo in comune sulle possibili agevolazioni. ”La famiglia – ha detto Benetti – non aveva mai pagato nemmeno una rata per il servizio di trasporto dall’inizio dell’anno scolastico”. Anche per la mensa è stata pagata solo la prima rata; ma in questo caso il servizio resterà comunque garantito perché ”il comune di Verona lo considera essenziale”.
venerdì 16 aprile 2010
7
Latina
Cade il sindaco Zaccheo colpa di Striscia Il Comune di Latina ha perso il suo sindaco e si avvia ad un anno di commissariamento dopo il servizio di “Striscia la Notizia” che ha riportato una conversazione tra la neopresidente delle Regione Lazio Renata Polverini e il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo. Durante lo scambio di battute, Zaccheo le raccomandava le sue due figlie e screditava l’immagine del neo consigliere e suo collega di partito nel Pdl Claudio Fazzone. Dopo il fuorionda, ventidue consiglieri ex Forza Italia, Pd e gruppo Progetto per Latina hanno depositato in
Comune le proprie dimissioni facendo ufficialmente cadere l’amministrazione del sindaco Zaccheo. Tutto accade nel giorno dell’insediamento della Polverini, oggi formalmente proclamata presidente del Lazio. La città di Latina tornerà quindi al voto per l’elezione del sindaco la prossima primavera mentre il Comune sarà guidato da un commissario nominato dalla prefettura. La nomina avverrà entro le 48 ore dalla presentazione in prefettura della documentazione da parte del segretario generale del Comune.
Il tg satirico ha mandato in onda la conversazione nella quale Zaccheo diceva a Polverini: “Ti prego non appaltare più a Fazzone, ha perso 15.000 voti”. “No, no, stai tranquillo!”, aveva risposto lei. Zaccheo non aveva mancato poi di chiedere una raccomandazione per le sue figlie: “Non ti dimenticare delle mie figlie!”, ottenendo come risposta: “No, ma stai scherzando?”. Secca la neopresidente che stamani è stata fermata da una troupe di Striscia: “Lei tranquillizzi i cittadini, io non raccomando nessuno”.
Laziogate
Caselle di Selvazzano
Chiesti due anni per Storace
Orari à la carte in fabbrica
Due anni di reclusione per Francesco Storace e condanne per altre sette persone sono state chieste ieri dal pm, Ciardi. E’ avvenuto nel processo Laziogate, che vede coinvolto l’allora presidente della Regione per intrusioni abusive nell’anagrafe di Roma. L’accusa è quella di interferenza nel corretto svolgimento delle elezioni regionali del 2005, ostacolando la lista di Alessandra Mussolini.
Nuovo metodo di lavoro sperimentato a Caselle di Selvazzano, vicino Padova, dove in un distaccamento della “Zf”, una multinazionale tedesca che produce soprattutto motori marini, sono stati introdotti a pieno regime gli orari flessibili. I duecento operai della fabbrica possono infatti usufruire del cosiddetto “orario a menù”, sistema innovativo che è anche frutto dello studio del Politecnico di Milano. Un sistema che si è cominciato a sperimentare nel 2001 e che è stato poi migliorato nel tempo. In pratica funziona così: gli operai, ogni due mesi, non devono far altro che compilare dei moduli in cui indicano i turni di lavoro preferiti, mentre l’azienda presenta le proprie esigenze produttive. A questo punto un apposito software incrocia i dati e ne ricava gli orari. Questi ultimi possono essere “di carico”, più faticosi, o “di scarico”, cioè meno lunghi. L’importante è raggiungere le 40 ore di lavoro a settimana prestabilite. In effetti il bilancio del nuovo sistema sembra essere molto positivo: l’assenteismo è diminuito, e la produttività è aumentata. Una ricetta, quella dell’orario flessibile, che i dipendenti sembrano davvero aver gradito, soprattutto perché consente di dedicarsi anche alla propria sfera privata.
Da oggi
Treni scontati per andare in Puglia Biglietti ferroviari scontati fino al 50% per venire incontro ai viaggiatori che percorrono il tragitto Roma-Puglia, interessato attualmente dalla frana di Montaguto (Avellino). Lo ha deciso Trenitalia. Da oggi, informa una nota, sarà applicata «una riduzione temporanea media dei prezzi di circa il 20% su tutti i treni della media e lunga percorrenza, per le tratte interessate dall’interruzione».
Altro
l’
tribuna
quotidiano
La riscossione delle multe
venerdì 16 aprile 2010
8
La migLiOre deL giOrnO
Inammissibili ipoteche della Gerit sui multati La Gerit-Equitalia - come reso noto dal recente orientamento della Cassazione, che ha confermato l'atteggiamento persecutorio tenuto da quella società ai danni dei cittadini - ha avuto un comportamento del tutto arbitrario, illegittimo e illegale, e come tale passibile di sanzione. Ci riferiamo alla vicenda che ha visto contrapposti molti automobilisti romani alla Gerit, agente di riscossione a capitale pubblico delle multe stradali nelle province di Roma, Frosinone, Grosseto, L'Aquila, Latina, Livorno, Rieti, Siena e Viterbo. L'azienda avrebbe avviato una serie di costituzioni di ipoteche su beni immobili per cifre non corrisposte e derivanti da infrazioni del codice della strada. Secondo la giurisprudenza, tali provvedimenti non sarebbero possibili in casi del genere, bensì solo in situazioni in cui si configurino violazioni di leggi tributarie. Come è noto, negli ultimi due mesi molti romani sono sfilati negli uffici della società a seguito di una convocazione ufficiale
per stipulare un pagamento definito “agevolato” e neanche in quel caso le somme sono state ridotte. Neppure il comune di Roma, nella recente delibera del dicembre 2009, ha fatto menzione della nullità e non debenza del denaro da corrispondere. Credo che, come è accaduto per l'Iva sulla Tarsu, ci siano gli estremi per richiedere un rimborso. emiliano Varanini Dipartimento Tutela dei consumatori “Italia dei Diritti”
La Danone ha fatto bene a rinunciare a quella pubblicità La Danone ha fatto sapere di voler ritirare da tutta Europa la propria pubblicità sui prodotti Actimel e Activia perchéteme che se non la fa da sola, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare
Vauro su “Il Manifesto” (Efsa) glielo intimerà. Si tratta di una pubblicità impostata sui supposti benefici per la salute di questi prodotti. L'Efsa, che era già intervenuta lo scorso febbraio esprimendo dubbi su questi messaggi, ha preannunciato un intervento censorio in merito. Intervento censorio che l'Asa britannica (agenzia di controllo sulla
nel Lazio ha trovato attuazione
Dopo la bocciatura del decreto “salvaliste” ipotizzabile l’annullamento delle elezioni Prendo atto che ieri il Parlamento non ha convertito il decreto legge n.29 del 2010 c.d. "salva liste" e che, dunque, le norme in esso contenute non sono più presenti nell'ordinamento e, anzi, come prevede la Costituzione, è come se non fossero mai esistite. Questa situazione di fatto espone il procedimento elettorale per le elezioni regionali del Lazio ad un vizio sopraggiunto nella misura in cui le norme del DL abbiano allora costituito il presupposto per il concreto svolgimento delle procedure elettorali. In partico-
lare, la norma che prevedeva la riduzione da 45 a 6 dei giorni prima del voto entro i quali i sindaci del Lazio avrebbero dovuto affiggere gli elenchi dei candidati e le liste, è stata alla base del rigetto della richiesta di rinvio delle elezioni operata da Sgarbi e rigettata dalla Regione Lazio. Occorre dunque una verificagiuridica e politica al fine di valutare se un eventuale ricorso per chiedere l’annullamento del voto possa avere un esito positivo. Massimiliano Iervolino membro di Giunta di Radicali Italiani
pubblicità) ha giaà preso in merito. Siamo contenti che Danone abbia preso una decisione in merito. Ma oggi in Italia, a parte le notizie sull'aumento dell'8,3% del fatturato di questa azienda nel primo trimestre del 2010, si ha notizia di quanto sopra solo leggendo fra le righe dell'agenzia Radiocor de IlSole24Ore, in un lungo articolo sull'andamento delle borse europee; altrettanta “notizia soffocata” in un simile “lancio” dell'agenzia Reuters in lingua inglese. Comprendiamo la delicatezza della questione e i grossi impegni economici della Danone nella pubblicità di questi prodotti iper-pubblicizzati, ma noi abbiamo piu' a cuore l'informazione e la salute dei consumatori italiani che, in questo momento, sono ancora informati in modo discutibile, cosi' come testimoniano anche gli specifici siti Internet di questi due prodotti. Per questo motivo, se non vedremo sviluppi a breve dovremo difenderci ricorrendo all'Antitrust. Aduc Roma
Altro
l’
argOmenti
quotidiano
venerdì 16 aprile 2010
9
Letera aperta a Silvano Moffa
Legge sul lavoro ecco alcune obiezioni di base presidente della Al Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Silvano Moffa e, per conoscenza, ai membri della Commissione Lavoro Pubblico e Privato Camera dei deputati. Onorevole presidente, essendo ripreso presso la Commissione da lei presieduta l’esame del testo del collegato lavoro alla luce del motivato messaggio di rinvio alle Camere del Presidente della Repubblica, e preso positivamente atto dell’intenzione del Parlamento di confrontarsi con le parti sociali, avevamo richiesto di essere convocati con lettera del 13 aprile 2010. In pari data è giunta la sua risposta negativa con la richiesta di un eventuale contributo scritto. Il Sole24 ore (organo della Confindustia) solo lo scorso 7 aprile rilevava come “l'Italia non sia nelle condizioni di trarre vantaggio né dalla sua relativa arretratezza (testimoniata dalla presenza di vaste aree ancora poco sviluppate), né dalla sua relativa modernità. I problemi principali che limitano la nostra capacità di crescita sono noti. In primo luogo, la forza lavoro è poco istruita. La percentuale di popolazione tra i 25 e i 64 anni con almeno un diploma di scuola superiore è di circa il 52%, contro l'84% della Germania e il 69% della Francia. Inoltre, percentuali enormi di giovani, donne e anziani sono inattive” o condannati ad un continuo regime di precarietà indotto dalle “recenti liberalizzazioni del mercato del lavoro” che per altro “non hanno determinato la formazione di un sistema salariale” adeguato da cui il più imponente crollo del reddito delle famiglie degli ultimi vent’anni e il conseguente drastico arretramento dei consumi. Aggiungendosi come i destinatari
di tale precarietà sono “individui giovani e relativamente istruiti, cioè i soggetti che possono meglio contribuire alla crescita economica del paese” a cui per altro va aggiunto come “il sistema degli ammortizzatori sociali” li privi “di adeguata copertura”. Ed inoltre “il sistema della scuola e della formazione superiore è obsoleto e di bassa qualità” e “il sistema fiscale è eccessivamente concentrato sul lavoro e sull'impresa” invece che sulla rendita, per altro all’interno di mercati che – ad eccezione di quello del lavoro precarizzato – rimangono “rigidi e poco competitivi”. Ebbene, assumendo che tale sia anche la vostra analisi, non possiamo che rilevare come il collegato lavoro non solo non vada nella direzione di risolvere questi problemi ma in quella esattamente opposta. Quanto alla complessiva tematica dell’arbitrato siamo a richiamarci alle ben esposte ragioni di cui al motivato messaggio del Presidente Napolitano. Riteniamo però indispensabile aggiungere come, proprio in ragione dell’indefettibile obbligo di rispettare “i principi della volontarietà dell'arbitrato e della necessità di assicurare una adeguata tutela del contraente debole” a cui il Presidente ha richiamato le Camere, l’unico strumento posto a tutela di tali principi nell’originario testo – ed evidentemente ritenuto insufficiente stante l’avvenuto rinvio alle Camere - era la previsione della clausola compromissoria “solo ove ciò sia previsto da accordi interconfederali o contratti collettivi di lavoro stipulati dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale” (art. 31 comma 9). Al riguardo rileviamo come l’unica possibilità di ritenere tale previsione in qualche modo attestante la “volontarietà”
del lavoratore e quindi posta a “tutela” della sua debolezza contrattuale sia quello di applicare a tale previsioni gli ordinari criteri civilistici della rappresentanza limitando gli effetti di tali eventuali accordi a quei soli lavoratori che aderiscano ai detti sindacati e che altresì possano quindi democraticamente concorrere alla formazione prima ed eventualmente alla critica e alla modifica o rimozione poi dei detti accordi qualora ritenuti non satisfattivi. Senza tale basilare principio di democrazia sindacale e di rispetto dei diritti e della volontà individuale dei lavoratori è impossibile ritenere tale previsione in modo alcuno strumento di “volontarietà” e “tutela” ed anzi essa risulterebbe null’altro che un abdicare, in favore di soggetti di natura privatistica e al di fuori di qualsiasi criterio di verifica democratica, dei principi statuali in quanto “solo il legislatore può e deve stabilire le condizioni perché possa considerarsi "effettiva" la volontà delle parti di ricorrere all'arbitrato; e solo esso può e deve stabilire quali siano i diritti del lavoratore da tutelare con norme imperative di legge e quali normative invece demandare alla contrattazione collettiva”, come correttamente rilevato da Napolitano. Altresì la fuga dalla giurisdizione e dalla cultura dei diritti e della qualità del lavoro, amplificando così tutti i problemi del sistema Italia sopra richiamati, non si ritrovano solo nella previsione della possibilità di imporre al momento genetico del rapporto una clausola di compromesso ad arbitrato secondo equità dei diritti controversi che insorgeranno nel rapporto ma - forse ancor più – nelle ulteriori previsioni del testo. E infatti è lo stesso messaggio del Presidente che afferma
come “al di là delle osservazioni fin qui svolte a proposito dell'articolo 31, è da sottolineare l'opportunità di una riflessione anche su disposizioni in qualche modo connesse - presenti negli articoli 30, 32 e 50 - che riguardano gli stessi giudizi in corso e che oltretutto rischiano, così come sono formulate, di prestarsi a seri dubbi interpretativi e a potenziali contenziosi”. Tale affermazione – come reso esplicito dall’avverbio “oltretutto” – non invita le Camere a rivedere il contenuto dei predetti articoli solo per i “dubbi interpretativi” conseguenti alla loro innegabile cattiva fattura, ma prima ancora in quanto gli stessi condividono i medesimi profili di anticostituzionalità trattandosi di “disposizioni in qualche modo connesse”. E quindi l’intera previsione secondo la quale la effettiva "volontarietà delle negoziazioni con speciale riguardo ai rapporti di lavoro ed alla tutela dei diritti del lavoratore in sede giurisdizionale” impone che ogni termine decorra “dalla cessazione del rapporto” richiamandosi appositamente le sentenze della Corte Costituzionale, fa conseguire la certa anticostituzionalità anche dei termini di decadenza imposti ai lavoratori precari alla scadenza di ciascun contratto in caso di reiterazione degli stessi, e ai lavoratori trasferiti o oggetto di cessione di ramo d’azienda. Rleviamo come l’Italia sia rimasto l’unico paese in Europa a non avere già approvata o in discussione una legge sul reddito. Pierpaolo Leonardi Federazione RDB Fabrizio tomaselli per SdL intercategoriale Carlo guglielmi Arturo Salerni per il Coordinamento dei legali
Altro
l’
ribalte
quotidiano
venerdì 16 aprile 2010
10
Samuele Bersani a Roma
E nel “Manifesto” irrompe Emergency Il fascino di una serata con il cantautore della cronaca di
aleSSandra MoraCa
Il suo ultimo album è un manifesto di idee abusive che schiude le porte alla vita reale cantandone curiosità e contraddizioni. Samuele Bersani, ormai maturo protagonista della canzone d’autore italiana, conquista il pubblico della capitale. Mercoledì sera all’Auditorium Parco della musica, in una gremita sala Sinopoli, il cantautore romagnolo si è esibito proponendo alcuni inediti della sua ultima fatica e altri intramontabili successi, come “Freak” e “Coccodrilli”, “Le mie parole” e “Giudizi universali”, impeccabilmente arrangiati. Riconosciuto unanimemente dalla critica come uno dei più abili parolieri del panorama
musicale italiano (Bersani è vincitore di una serie di prestigiosi premi, tra cui quello Tenco), il cantautore brilla sul palco anche per le sue eccezionali doti di intrattenitore. Bello e antidivo, gli si perdona tutto: il look trasandato, i brani di successo non inseriti in scaletta, l’ermeticità di alcuni testi. Ce ne è uno in particolare, 16:9 (sedici noni). “Qualcuno crede che 16:9 stia per 16 settembre, ma io non ho mai scritto una canzone con questo titolo” ha spiegato divertito. L’acuto riferimento al formato delle immagini ad alta definizione (16:9, appunto) non poteva che essere pensato da uno che non schiva la vita della strada: 16:9 è la storia di una ragazza che ripara unghie a domicilio a 10 euro, incontrata da Bersani a Bologna mentre attaccava volantini per cercare clienti.
“Con gli occhi socchiusi fino ad averli a mandorla in 16:9, guadagni spazio ai lati e angoli nuovi dove andare a prendere un angelo di vetro infrangibile”, recita la canzone. Non è la prima volta che Bersani affronta il problema della instabilità lavorativa ed emotiva dei giovani. Come non ricordare l’insegnante con contratto a termine protagonista di una toccante canzone in cui si definisce “portatore sano di sicuro precariato”? Bersani, come De André, si ispira e attinge sempre al variegato e crudele libro del mondo. E’ uno che scrive canzoni leggendo i giornali e non dimentica i dimenticati. Uno degli ultimi brani proposti al
concerto romano, “Occhiali rotti”, lo compose all’indomani della morte di Enzo Baldoni, il giornalista freelance ucciso in Iraq nell’estate del 2004 ma ormai obliato dai media. E sempre il cantautore, che da anni sponsorizza le attività di Emergency, dal palco dell’Auditorium non ha esitato a dirsi indignato per la gestione del caso degli operatori di Gino Strada arrestati in Afghanistan. “E’ indecoroso che il governo critichi, invece di sostenerli, i volontari italiani che rischiano tutti i giorni la loro vita”. Parole che pesano come macigni, anzi come “sassi precisi e aguzzi”.
Il dr. House dimesso da Italia1 di
La sesta serie aveva esordito con le note della bellissima “No surprises” dei Radiohead. Eppure una (brutta) sorpresa invece c'è stata per i "seguaci" di Dottor House che, martedì sera, erano pronti a gustarsi un altro episodio della serie. Comodi sul divano, birra e pop corn, telecomando puntato su Italia1: al posto del medico col bastone c'erano Nicola Savino e Juliana Moreira con
Maria franCeSCa rotondaro
le loro "Matricole e meteore". L'appuntamento con gli altri episodi inediti è a data da definirsi, fanno sapere da Mediaset. La prognosi resta riservata. Mentre la protesta monta anche su facebook: "Sapete cosa è successo?", "Non posso vivere senza Gregory (House)". E via domandando e discorrendo. "Sono diventato medico per curare le malattie, non i pazienti" è la filosofia base non solo del protagonista ma
del telefilm stesso. Anche perchè senza Gregory House probabilmente avremmo assistito all'ennesimo medical drama, ai soliti medici in famiglia o in prima linea. Le cattive maniere di House, il suo essere cosi scorbutico, cosi irriverente, cosi trasandato, cosi irritante, dipendente dagli psicofarmaci e da "General Hospital" lo hanno reso uno dei personaggi più amati del piccolo schermo. Forse perchè più simile ma solo nell''aspetto - ai medi-
ci con cui abbiamo a che fare nelle corsie dei nostri ospedali. Con un'unica ma enorme differenza: Dr. House non indossa il camice ma riesce a debellare i germi patogeni all’origine di terribili infezioni. Ai nostri camici bianchi, invece, avolte andrebbe messa la camicia di forza. Io preferisco il dottor Tersilli (il medico della mutua del grande Alberto Sordi).
Altro
l’
ribalte
quotidiano
venerdì 16 aprile 2010
11
Cinema export
Marengo in Cina sulle orme di Benigni e Neri Parenti Il suo film “Notturno bus” del 2007 entrato nell’ambìto circuito nazionale cinese di
la locandina di “notturno bus” e, in basso, Valerio Mastandrea e Giovanna Mezzogiorno in una scena del film di davide Marengo
lUCiana VeCChioli
Negli ultimi vent'anni solo due film, "La vita è bella" di Roberto Benigni nel '99 e "Cucciolo" di Neri Parenti nel '98, sono entrati nel circuito nazionale cinese, uno dei mercati cinematografici più ambiti per la crescente domanda e soprattutto per la possibilità di poter fruire di un potenziale pubblico di così vaste proporzioni. Da oggi anche "Notturno bus", la commedia noir di Davide Marengo che in Italia nel 2007 ebbe non poche difficoltà a trovare la giusta collocazione nella fase di distribuzione, avrà l'onore di approdare in ben duemila sale cinematografiche del Paese orientale. «Sono frastornato ed emozionato per l'evento ha detto il regista, per il quale il film segnò il debutto al lungometraggio - Quello che più mi ha stupito è vedere il pubblico reagire alle battute come quello italiano, amando molto il personaggio di Titti e quello di Franz interpretato da Valerio Mastandrea». In testa al film (che comunque è già stato venduto in Inghilterra, Francia, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda e Sud Corea), prima di ogni proiezione, sarà posizionato un messaggio promozionale
del documentario "Passeggiate romane" di Mo Yan, per promuovere l'italian style ed il turismo. Una ragione di grande orgoglio per i produttori Emme e Rai Cinema, visto che la circolazione dei film esteri in Cina è rigidamente regolamentata. E' consentito l'acquisto di sole 25 pellicole di cui venti dalle major americane e cinque internazionali. L'iniziativa è inserita in un progetto più ampio messo a punto dalla Direzione generale per il cinema del Ministero dei Beni e le Attività Culturali che promuove una serie di incontri tra produttori cinematografici e televisivi di Italia e Cina, a Pechino e Shanghai. L'obiettivo è l'avvio di iniziative che favoriscano la coproduzione di film e fiction televisive, anche alla luce della recente approvazione dell'accordo da parte dei governi italiano e cinese, che sarà operativo entro la fine dell'anno. La realizzazione è affidata all'organizzazione dell'Istituto Internazionale per il Cinema e l'Audiovisivo in collaborazione con la Fondazione Roberto Rossellini per l'Audiovisivo, Anica, APT, e China Film Association e con il contributodi Sviluppo Lazio e ATLazio.
settimana della cultura
Appuntamenti a Paestum Nell'ambito della XII edizione della “Settimana della Cultura” (16-25 Aprile 2010), manifestazione organizzata annualmente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per promuovere il patrimonio culturale nazionale con l’apertura gratuita di tutti i luoghi d’arte statali e l’organizzazione di eventi, il Museo Archeologico di Paestum ha organizzato alcune interessanti iniziative. Ne segnaliamo alcune: “Prima di Poseidonia”, viaggio alla scoperta del territorio di Paestum prima dell’arrivo dei Greci; “Il ritorno della principessa rapita”, il mito di Europa sul cratere di Assteas restituito dal Paul Getty Museum; Conferenza di G. De Sensi “I Bruzi” nell’ambito del XIV Ciclo “Capire l’Antico” - Aspettando il compimento dei 150 anni dell’Unità d’Italia (1861-2011). Per informazioni: e-mail archeosa.paestum@arti.beniculturali.it; atmpaestum@yahoo.it tel./fax: 0828 811023 (dal lunedì al venerdì).
Altro
l’
L’aLtrO canaLe
Su tutti i canali l’omaggio a Raimondo di
venerdì 16 aprile 2010
PiCCOlO SChermO
quotidiano
Maria franCeSCa rotondaro
Con il suo umorismo irriverente ma mai volgare Raimondo Vianello ha segnato la storia dello spettacolo italiano. Se n'è andato a quasi 88 anni, in silenzio, dopo una carriera ricchissima punteggiata di indimenticabili sketch, guizzi irresistibili e geniali intuizioni. Accanto a lui la compagna di sempre - nella vita e nel lavoro - Sandra Mondaini. Insieme hanno ironicamente riprodotto sul pic-
colo schermo la loro vita tra le mura domestiche aprendo le porte di "Casa Vianello" agli italiani. E ora che non c'è più proprio la tv ha voluto tributargli un omaggio. Rete 4 infatti ha mandato in onda "Crociera Vianello". Su Raiuno, invece, cambio di palinsesto: "Soliti ignoti" è stato sostituito da uno speciale dal titolo "Da Da Da", e Vespa ha dedicato "Porta a porta" interamente all'attore, conduttore televisivo, commentatore sportivo. Perchè Vianello è stato un artista poliedrico, amato da tutti. E anche "Striscia la notizia", su Canale 5, è durata più del dovuto proprio perchè Ricci ha volu-
to mandare in onda gli sketch più simpatici con Vianello. speciale Puntata anche per "Terra!" il programma, condotto da Toni Capuozzo. Oggi, invece, sarà la volta di Sky Cinema Italia che oggi (venerdì 16 aprile) renderà omaggio a Vianello trasmettendo cinque film interpretati dal grande attore. Lo zapping tra i canali ci darà l'illusione che Raimondo Vianello sia ancora con noi. In realtà lascia una tv orfana dei suoi padri. Con tanti canali, ma sempre più vuota.
Zapping per Oggi Ragazzi
Film
Soap
A merenda lo yogurt
Crimini. niente di personale
Un posto al sole
Raitre - ore 15,40. Nel fantabosco de “La melevisione” ci sono sette principini in via di guarigione. Devono fare merenda ma non vogliono lo yogurt. Tante le prove, molta la pazienza da parte di Balia Bea ma nulla da fare. Solo un’idea sorprendente potrebbe risolvere il problema. Bisogna disegnare i pagliacci sui barattoli.
Raidue - ore 21,05. La seconda puntata del film giallo, “Crimini 2”, si inteccia in un contrasto legame tra l’assassino e la vittima. Angelo, un killer della ‘ndrangheta, è stato assoldato per uccidere un ufficiale dell’esercito italiano, Mariangela. Lei è anche la moglie di un assessore illustre. Il killer quando scopre che l’organizzazione vuole uccidere anche lui cerca di coalizzarsi con la vittima ma non sarà semplice.
Raitre - ore 20,35. Angela, Katia e Manuel sono bloccati da Tommi, un criminale disposto a tutto. E’ armato di una pistola. Intanto Marina cerca di instaurare un legame con Ilaria.
Attualità
Show
Film
Alessio Vinci e la sua formula
La comicità è di scena
Condannato a morte
Canale 5 - ore 24,00. La seconda serata di Canale 5 è all’insegna di “Matrix” condotto da Alessio Vinci. Il talk show dei grandi temi della politica, dell’economia e dello spettacolo avrà tanti ospiti presenti in studio. La settimana ci ha regalato tante notizie ma quale ci presenterranno?
Canale 5 - ore 21,10. La quinta puntata di “Ciao Darwin 6” vede scontrarsi i sostenitori dell’Aldilà e q u e l l i dell’Aldiqua. La prima squadra sarà capitanata da Paolo Brosio mentre la seconda da Alessandro Cecchi Paone..
Iris - ore 21,00. “Condannato a morte per mancanza di indizi” è un film drammatico del 1983 di Hyams, con Michael Douglas e Sharon Gless. Narra della legge e della giustizia in una società dove per garantire la libertà si dovrebbe combattere per il rispetto delle regole. Anche se per alcuni versi esagerato vaglia bene i criteri dello Stato di diritto.
rubrica a cura di lUCa fortUnato
12
auditeL Anche l’Isola soccombe a Montalbano Il fascino delle storie di Montalbano non tramonta mai. nonostante la puntata “Il gatto e il cardellino” fosse una replica, ha intrattenuto 5.347.000 telespettatori totalizzando uno share pari al 19,86%. Solo secondo il reality show “L’isola dei famosi 7” in onda su Raidue, condotto da Simona Ventura. e’ stato seguito da 4.775.000 spettatori con uno share del 21,52%. La prima serata di Canale 5 con il film “Die Hard” ha ottenuto solo il 16,85% di share con un pubblico di 4043000. ottima prestazione è stata quella dello show di Italia 1, “Le Iene”, condotto da Ilary Blasi, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Hanno avuto 3509000 spettatori ed uno share del 14,91%.
Altro
l’
quotidiano
grande SChermO
venerdì 16 aprile 2010
13
Perbenismo di facciata
Un road movie musicale
Mine vaganti
Basilicata coast to coast
Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini
Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.
La genialità di Polanski
Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno
Max Gazzè, alessandro Gassman, Paolo Briguglia, rocco Papaleo (che è anche il regista del film) e Giovcanna Mezzogiorno in una scena di “Basilicata coast to coast”
Il ladro di fulmini Percy Jackson e gli dei dell’olimpo Regia: Chris Columbus con Logan Lerman, Pierce Brosnan
Il paragone con le avventure di Harry Potter è inevitabile. Il regista ne ha diretti ben due. Come il celebre maghetto anche Percy Jackson ha poteri sovrannaturali, per metà divino e per metà umano, con l'innata capacità di tenere a bada il male. Anche lui ha genitori "magici", è figlio del dio greco Poseidone, e molte delle situa-
zioni in cui si trova porta inevitabilmente al personaggio della Rowling. L'apparizione dell'Idra a tre teste non può non ricordare Fuffy il cane a tre teste di Hagrid. Solo una squallida copia dunque? Niente affatto. Il film ha una sua valenza, si lascia vedere con piacere, in qualche modo è anche educativo (all'inizio insegnanti e compagni di scuola lo credono mentalmente limitato) e poi potrà riempire il vuoto che Potter lascerà. Moderno classico della letteratura fantasy dello scrittore Rick Riordan, "Il ladro di fulmini" è il primo di una serie di cinque libri, l'ultimo uscito a maggio dello scorso anno.
l’uomo nell’ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce Brosnan. Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.
L’Italia cialtrona che si redime la vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri
Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del
potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.
rubrica a cura di lUCiana VeCChioli
Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.
Scorsese con il fiato sospeso Shutter island Regia: Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow
Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine, mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isolafortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.
Altro
l’
quotidiano
grande SChermO
Irriverente autoironia
venerdì 16 aprile 2010
14
Un omaggio a new york
Simon Konianski
remember me
Regia: Micha Wald con Jonathan Zaccai, Popeck
Regia: Allen Coulter con Robert Pattinson, Emilie de Ravin
Un popolo che sa ridere della propria tragedia. Sul filone di una serie di riuscitissime commedie dallo humour yiddish (da "Train de vie" in poi), arriva questo giovane e sconosciuto regista belga di origini ebraiche al suo secondo lungometraggio. Dosato e con il giusto cast di attori, costruisce un film divertente e drammatico, irriverente e scoppiettante, graffiante e doloroso. Colonna sonora dai ritmi leggeri ed accattivanti in netto contrasto dal contesto narrativo. Più che l'accostamento con Woody Allen, Radu Mihaileanu o al nostro Benigni, lo stile somiglia molto a quello dei grandi fratelli Coen che sullo stesso argomento hanno realizzato "A serious man". Fortemente autobiografico, è il racconto di un giovane laureato in filosofia, disoccupato, abbandonato dalla moglie, costretto a tornare a vivere con il padre, un ex deportato che gli darà del filo da torcere anche da morto.
Una sorpresa. Che il vampiretto più celebre del momento si sia cimentato, nonostante il travolgente successo di Twilight, in una pellicola del genere depone a favore di questo bel ragazzone rimasto improvvisamente sepolto dalla notorietà e da una stuolo di adoranti fan. Il film, contrariamente a quanto si possa credere, non è solo una storia d'amore destinata al filone giovanilistico, l'intreccio è molto più raffinato e complesso, pieno di humour, acume, con dialoghi ben scritti ed interpretati. Finale sorprendente che vuole essere un omaggio alla città di New York. Senza voler svelare nulla, perché l'epilogo è davvero inaspettato, la storia parte da due ventenni provenienti da mondi del tutto opposti, che si incontrano in maniera non proprio casuale, e che si innamorano. Ma non ci sarà l'happy end.
generazioni in conflitto Genitori e figli Regia: Giovanni Veronesi con Silvio Orlando, Luciana Littizzetto. Michele Placido, Margherita Buy, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Piera Esposti Il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo della quattordicenne Nina. E' credibile il quadro che il regista toscano traccia delle nuove generazioni, riesce a fotografarne bene il malessere e l'incapacità di capirsi fino in fondo. Certo, in un contesto da commedia e con i toni leggeri del genere, a volte con profili appena tratteggiati ma convincenti. Decisamente migliore invece il fronte dei cosiddetti "grandi", dove si capisce che Veronesi ha maggiore conoscenza della materia. Avvalendosi di un cast di attori di alto profilo, abbandona per il momento il film ad episodi per raccontare una storia più strutturata e ricca di sfumature
il fotogramma che campeggia sulla locandina di “Simon Konianski”
Da bambina a donna d’affari
Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. Non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il
suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.
Il “riscatto” del maestro
I cattivi in Iraq Un mago sono gli Usa della truffa
alice in Wonderland Regia: Tim Burton con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway.
il concerto
Green zone
Colpo di fulmine
Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou "Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".
Regia: Paul Greengrass con Matt Demon, Greg Kinnear
Regia: John Requa e Glenn Ficarra con Jim Carrey, Ewan McGregor
Agli americani non è piaciuto molto. Anzi, visti gli esigui incassi potremo dire quasi niente. Perché i cattivi, ebbene si, questa volta sono loro. A dirla tutta, è difficile trovare nella cinematografia a stelle e strisce un altro film così esplicito, così diretto, nell'incolpare il governo Usa di aver provocato una guerra senza senso. La Green Zone del titolo è il blindatissimo quartiere situato nel centro di Baghdad dove risiedono le truppe, è da qui che parte l'avvincente thriller a sfondo politico. Da qui il maresciallo Roy Miller e la sua squadra di ispettori ricevono l'incarico di scovare nel deserto dell'Iraq i depositi con le famose armi di distruzione di massa. Non trovando nulla di tutto ciò, l'ufficiale inizierà ad avere qualche sospetto.
Certo, la storia nella fase di scrittura della sceneggiatura è stata parecchio romanzata ma sembra che tutti gli eventi descritti siano realmente accaduti. Basta questo per rendere il film apprezzabile di una certa attenzione, perché se fosse vero solo un terzo di ciò che è narrato è davvero incredibile come un uomo possa arrivare a fare tanto nel corso di una vita. A parte questo, l'interpretazione di Carrey è un po' troppo fumettistica e gli eventi si susseguono con un certa confusione. Un morigerato agente di polizia, sposato con prole, che suona l'organo in chiesa, dopo un incidente stradale decide di cambiare vita. Si dichiara gay, inizia a vivere una esistenza fatta di truffe ed imbrogli. In prigione trova l'amore della sua vita.
grande SChermO
Altro
l’
quotidiano
venerdì 16 aprile 2010
15
Il cinema nel cinema
Pezzo di storia senza retorica
happy family
invictus
Regia: Gabriele Salvatores con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris, Valeria Bilello
Non è l'ennesimo film sulla famiglia. Salvatores semplicemente racconta degli uomini e delle donne, e lo fa con un film originale, poetico, spassoso, colorato, elaborato su diversi piani narrativi e continui passaggi tra finzione e realtà. Otto personaggi in cerca d'autore. Sono questi i protagonisti, la famiglia felice a cui il titolo ironicamente allude. Escluso Ezio, 38 anni, una vita trascorsa senza aver mai concluso nulla di buono che un giorno decide di scrivere una sceneggiatura per il cinema. Due coppie, i loro figli, i nonni, il cane, esseri del tutto inventati che ad un certo punto però vivono di luce propria, escono dallo schermo del computer di Ezio (un Fabio De Luigi in grande forma) per rivendicare la loro esistenza. Il cinema nel cinema.
Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon
dario Castiglio (figlio di Peppino di Capri) e Martina Codecasa sul gozzo dell’innamoramento nel film di d’alatri, “Sul mare”
Il gozzo galeotto Sul mare Regia: Alessandro D'Alatri con Dario Castiglio, Martina Codecasa
D'Alatri torna a sorprenderci. Dopo il cine-panettone alternativo "Commediasexy", il regista romano questa volta firma un film completamente in digitale, a basso budget, interpretato da attori semisconosciuti. Una commedia sentimentale appartenen-
te al filone giovanilistico, dai risvolti sociali, ambientata nella splendida isola di Ventotene che, ad onor del vero, contribuisce parecchio alla riuscita della storia tratta dal romanzo di Anna Pavignano (In bilico sul mare). Il giovane e bel Salvatore (Dario Castiglio, figlio di Peppino di Capri) d'estate porta i turisti in giro con il suo gozzo mentre d'inverno fa il muratore in nero nei cantieri sulla terraferma. L'amore arriva con Martina, la ragazza di buona famiglia che usa la sua barca per le immersioni da sub.
Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso Nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di Nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.
Dalla parte del detenuto
gianburrasca d’oltralpe
il profeta
il piccolo nicolas e i suoi genitori
Regia: Jacques Audiard con Tahar Rahim e Niels Arestrup
Difficile non identificarsi con la faccia d'angelo del protagonista, perché anche se la storia è politicamente poco corretta (un percorso di formazione alla rovescia, un anti-eroe) non si può non stare dalla sua parte. Accertato ormai il fatto che il carcere non riabilita proprio nessuno, il film è abilmente orchestrato da un regista che conferma qualità straordinarie nel dirigere gli attori. La faccia del giovane Malik (felice esordio), analfabeta e ladruncolo che entra in carcere per uscirne dopo sei anni più acculturato, spietato ed a capo di una pericolosa banda, e quella del boss corso César Luciani (si intuisce ad occhio nudo la consolidata esperienza anche teatrale), reggono praticamente tutto il film.
Regia: Laurent Tirard con François-Xavier Demaison, Daniel Prévost
tahar rahim, protagonista del film di audiard “il profeta” capace di trovare un ruolo di primo piano in un ambiente dove dopo i quaranta già si annaspa. Grazie alle sue innate capacità è in grado di far apparire decente un e’ complicato film che molto probabilmente con Regia: Nancy Meyers con altri interpreti avrebbe creato Meryl Streep, Alec Baldwin, qualche imbarazzo. La storia del Steve Martin triangolo over 50 tra una donna, il E' sempre un piacere ritrovare la suo ex marito ed un ipotetico pregrande Meryl Streep, anche se in tendente stenta a decollare. E poi, questo caso è protagonista di una va bene dare un'immagine di commedia non proprio originalis- donna realizzata, ma perché la sima e forse troppo hollywoodiana scelta di stamparle sul viso, dalper un talento del suo livello. l'inizio alla fine, quell'insistente Tuttavia, tanto di cappello ad una sorriso a volte davvero fuori attrice che a sessant'anni è ancora luogo?
triangolo hollywoodiano
Adattamento sul grande schermo di uno dei più importanti classici per l'infanzia francesi, probabile primo esempio di letteratura moderna per piccoli, nato dalla fantasia di René Goscinny (l'ideatore di Asterix) e Jean-Jacques Sempè. Il protagonista è un bambino di otto anni, Nicolas, una sorta di Gian Burrasca d'Oltralpe. Ambientato negli anni '50, le avventure del pestifero ragazzino con la sua strampalata combriccola di amici, divertono molto e riescono a creare un processo di identificazione sia nei bimbi che nei grandi, con un abile doppio piano di lettura. Riuscita trasposizione sul grande schermo, senza trascurare le magiche atmosfere dei racconti.