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Anno I - n. 158- Mercoledì 16 dicembre 2009

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quotidiano www.altroquotidiano.it

Il Pdl invita alla moderazione e poi scatena attacchi

Odio per odio

Ora fanno a Fini e a Di Pietro quello che non vorrebbero fosse fatto a Berlusconi Il presidente della Camera definisce “deprecabile” il 27° ricorso del governo al voto di fiducia Di

Ennio SimEonE

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omincia a diventare insopportabile il ritornello che da domenica ci viene propinato con monotonia, ma in maniera martellante, su tutti i canali televisivi e su tutte le reti radiofoniche da esponenti e giornalisti del centrodestra. La tesi è che ad armare di statuetta la mano di uno squilibrato mentale contro Berlusconi è stata la “campagna di odio” degli oppositori contro di lui. La suddetta tesi è accompagnata da un altro assioma: l’odio è stato alimentato dal fatto che la polemica politica si è concentrata su una sola persona, quella - pensate un po’ - del capo del governo, nonché capo del partito di maggioranza. ra, a parte il fatto che non si può affermare che sia intrisa di “odio” la battaglia politica condotta dai partiti di opposizione, è accaduto sempre, nella storia politica italiana, che colui che capeggia la maggioranza sia l’oggetto principale e quasi esclusivo della polemica e degli attacchi dell’opposizione e che colui che capeggia o simboleggia la minoranza sia l’oggetto principale e quasi esclusivo della polemica e degli attacchi della maggioranza. Tant’è che gli

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Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, mentre pronuncia il suo discorso, che Fini ha definito “incendiario” in una telefonata fatta a Berlusconi. Subito dopo Cicchitto e i suoi colleghi hanno abbandonato l’aula quando è stata data la parola a Di Pietro esponenti e i portavoce del Pdl sparano quotidianamente su Di Pietro, e sono arrivati ieri a uu gesto, quello sì odioso, come l’abbandono dell’aula della Camera quando lui ha preso la parola. a novità, semmai, è nel fatto che il Pdl attacchi sul piano personale e in modo violento il presidente della Camera, cofondatore di quel partito, additato al disprezzo e all’odio per aver definito “deprecabile” l’ennesimo (il 27°) ricorso del governo al voto di fiducia sulla Finanziaria, con titoli come quello del Giornale di famiglia: “Schiaffi di Fini al premier ferito”. E poi dicono che l’odio viene da sinistra!

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Diciotto le condanne del Tribunale di Roma

Proteste per Sandri: pene per 104 anni, due assolti Il Tribunale di Roma ha inflitto condanne per complessivi 104 anni, con pene varianti da dieci anni e sei mesi a 20 giorni di reclusione, a 18 estremisti di destra riconosciuti colpevoli di aver preso parte ad episodi di violenza avvenuti nella capitale tra il giugno e l’11 novembre 2007, il più grave dei quali è l’assalto alle caserme di polizia e carabinieri in occasione della morte del tifoso laziale Gabriele Sandri. Le pene più pesanti sono state decise dai giudici della settima sezione del tribunale, dopo nove ore di camera di consiglio, per Fabrizio Ferrari (dieci anni e sei mesi), Andrea Attilia (nove anni e sei mesi), Alessandro Petrella (otto anni e sei mesi) e Roberto Sabuzi (otto anni). Tra i condannati anche una donna, Michela Ussia (quattro mesi di arresto). Due le assoluzioni, per Fabio Pompili e Furio Natali. Alcuni degli imputati sono stati riconosciuti responsabili di associazione per delinquere.


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VentiquattrOre

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PROCessO BReve

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CROnaCa

Dopo il no del Csm Alfano riferirà al Parlamento

Maxi sequestro a Palermo. sigilli a 300 milioni di beni

Il ministro della Giustizia Alfano assicura che valuterà il parere negativo espresso dal plenum del Csm sul ddl sul processo breve. ‘Il Csm -ha affermato il Guardasigilli- fornisce pareri al Governo e specificamente al ministro. Girerò al Parlamento questo parere per le opportune valutazioni e studierò con attenzione quanto scritto dal Csm’. Alfano ha quindi spiegato che lo scopo è quello di ‘impedire che il ddl che evita l’irragionevole durata del processo diventi un ddl chimerà. Va ricordato che Palazzo dei Marescialli aveva ritenuto il Processo Breve Alfano ha annunciato che riferirà al Parlamento il incostituzionale. parere negativo sul processo breve del Csm

Beni per circa 300 milioni di euro di proprietà di Giovanni Battista Giacalone, 36 anni, sono stati sequestrati dal tribunale di Palermo che ha accolto le proposte avanzate dal pm Roberto Scarpinato e dal questore Alessandro Marangoni. Il sequestro è parte di una più complessa attività che ha portato la sezione Misure di prevenzione del Tribunale ad adottare di recente altri sequestri che hanno colpito indagati nell’ambito dell’operazione “Addio pizzo”. L’operazione, un altro duro colp0 alla mafia, è stata condotta congiuntamente da polizia e Guardia di finanza.

CORTe euROPea

CaRO PasTa

Condannata l’Italia per la libertà a Izzo

La Finanza controlla diversi e famosi pastifici

La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha condannato l’Italia per aver concesso la semilibertà al mostro del Circeo, Angelo Izzo. Concedendo nel 2004 la semilibertà a Izzo, sottolinea la Corte di Strasburgo, le autorità italiane hanno violato il diritto alla vita di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, uccise da Izzo il 28 aprile 2005 mentre godeva di

Caro-pasta, ora è scesa in campo anche la Guardia di Finanza. Il nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle, su richiesta della Procura di Roma, ha perquisito le sedi di Barilla (a Parma), De Cecco (a Pescara e a Roma), Divella (a Rutigliano e a Bari), Garofalo (a Gragnano, in provincia di Napoli), Pastificio Amato (a Salerno) e dell'associazione di categoria Unipi (Unione nazionale industriale Pastai italiani). Al centro dell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal sostituto Stefano Pesci, c'è sempre l'aumento ingiustificato dei prezzi della pasta che dal 2007 ad oggi ha portato questo bene a rincarare di oltre il 50%, nonostante il calo dei listini della materia prima. L'ipotesi è che ci sia stato un accordo tra i principali produttori di pasta italiani per farl lievitare i prezzi. E l'operazione della Guardia di Finanza è finalizzata proprio a reperire documentazione idonea a verificare l'esistenza di un cartello restrittivo della concorrenza. La Procura procede per l'ipotesi di reato prevista dall'articolo 501 bis del codice penale, vale a dire manovra speculativa sul prezzo delle merci. E il reato prevede una pena fino a tre anni di reclusione. Secondo le prime indiscrezioni trapelate vi sarebbe una persona iscritta sul registro degli indagati.

questo beneficio. La Corte ha anche stabilito che le autorità italiane dovranno risarcire i familiari delle vittime con 45mila euro per danni morali. I familiari di Maria Carmela Linciano e V a l e n t i n a Maiorano, avevano presentato ricorso nel luglio del 2006. I ricorrenti hanno sostenuto che, era stato violato il diritto alla vita. Ora i giudici di Strasburgo hanno dato loro ragione

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione e stampa: via Carciano 45, 00131 Roma tel. 06 86293192 redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEm (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

L’OnOmasticO

Adelaide Oggi si festeggia santa adelaide Imperatrice. nata nel 931 da Rodolfo, re di Borgogna, e da Berta, figlia di Burcardo, duca di svevia, adelaide all'età di sei anni rimane orfana di padre e nel 947 sposa Lotario, re d'Italia. Rimasta vedova dopo soli tre anni di matrimonio, viene perseguitata e messa in prigione da Berengario II del Friuli, che si era impadronito del regno d'Italia, essendosi lei rifiutata di sposarne il figlio. Liberata da Ottone I, lo sposerà e ne avrà tre figli, tra cui il futuro Ottone II


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VentiquattrOre

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InghILTeRRa

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gRan BReTagna

Nuova gaffe del principe Filippo: scherza su attore comico disabile

Catturata e liberata una aragosta lunga oltre un metro

Nuova gaffe del principe Filippo di Edimburgo. Questa volta con una battuta trovata divertentissima persino dalla sua "vittima". Adam Hills, un comico nato senza la gamba destra, si era appena esibito davanti alla regina Elisabetta e al suo consorte al Royal Variety Show di Blackpool, quando il principe, dopo avergli chiesto quando sarebbe rientrato in Australia, ha aggiunto: "Potresti contrabbandare una bottiglia di gin dentro la gamba finta". Ma in Inghilterra il marito della regina è già noto per battute simili che hanno provocato non poco Ancora una battuta del principe Filippo imbarazzo ad Elisabetta. d’Edimburgo che ha preso in giro un comico zoppo.

Catturata a largo della costa britannica di Dartmouth, nel Devon, una delle aragoste più grandi mai viste in Gran Bretagna. La sua lunghezza raggiunge un metro circa. Si tratta dell'esemplare più grande visto negli ultimi 80 anni, e una delle aragoste più lunghe d'Europa. La gigantesca creatura marittima è finita nella rete del pescatore britannico Simon Sharp, 42 anni, che l'ha immediatamente rimessa in mare dopo averla fotografata. lL’aragosta più grande mai vista in Europa rimane quella catturata in Cornovaglia nel 1931, che misurava 1,26 metri e pesava nove chili.

sTaTI unITI

COPenaghen

Obama trasferirà Guantanamo in Usa

Clima, tutto è pronto per i temi “caldi”

L'amministrazione Obama annuncerà nelle prossime ore il progetto di acquistare un carcere in Illinois per trasferirvi alcuni detenuti della prigione militare di Guantanamo Bay. Lo ha dichiarato un funzionario. Il presidente Barack Obama ha ordinato di procedere con l'acquisto del Thomson Correctional Center, nella parte nord-occidentale dell'Illinois, per trasferirvi "i detenuti federali e un numero limitato di detenuti" di Guantanamo, ha riportato il funzionario. "Chiudere il carcere di Guantanamo è fondamentale per la nostra sicurezza nazionale e per aiutare le nostre truppe eliminando uno strumento di reclutamento nelle mani di al Qaeda", ha spiegato la fonte. Questo "annuncio è un importante passo avanti per raggiungere i nostri obiettivi in merito alla sicurezza del Paese". Da quando è entrato in carica, lo scorso gennaio, il presidente Obama si era dato un anno di tempo per chiudere la prigione militare. Ma i repubblicani, e non solo, avevano criticato la decisione del presidente di trasferire i detenuti di Guantanamo e di farli processare in tribunali penali, reputando questa scelta pericolosa proprio per la sicurezza nazionale.

Diverse le questioni chiave che altrettanti gruppi di lavoro affrontano ieri mattina prima della riunione informale dei ministri convocata alle 15:00. Partita la sessione di alto livello che da qui a venerdi' dovra' decidere le sorti del clima globale al 15/0 vertice Onu in corso a Copenaghen, giunto ora alle fasi cruciali. In particolare, ecco il nodo su cui si lavora per produrre un risultato da sottoporre all'assemblea di ministri e, da domani, di capi di Stato e premier. In primo piano il target per i Paesi industrializzati sotto il Protocollo di Kyoto, punto che ha provocato lo strappo, poi ricucito, di Africa e Paesi in via di sviluppo. Altro capitolo quello dei finanziamenti a lungo termine per azioni su adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici.

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n antidoto alla depressione, all'ansia e alla dipendenza da droghe e farmaci? Il matrimonio, vero toccasana per la salute mentale di uomini e donne. A dimostrarlo è uno studio internazionale condotto in 15 Paesi da una Università neozelandese. Se la vita coniugale fa bene alla salute, al contrario, la separazione, il divorzio o il rimanere vedovi, è associato a un rischio notevolmente maggiore di disturbi mentali.

IL CasO

Il matrimonio, antidoto depressivo

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e donne sono più esposte all'abuso di farmaci, alcol o droghe, gli uomini alla depressione. o studio, condotto dalla psicologa clinica Kate Scott dell'Universita' di Otago a Wellington, è il primo realizzato su una scala cosi' ampia (34.493

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persone). "Esistono precedenti ricerche internazionali sull'impatto che la vita matrimoniale sulla salute mentale degli uomini e delle donne - sottolinea la dottoressa Scott. a questo studio fornisce conclusioni piu' precise e dettagliate". Si è sempre detto,

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per esempio, che il matrimonio migliori la salute più degli uomini che delle donne. ra, si conoscono gli effetti benefici per entrambi i coniugi. L'aspetto negativo della ricerca è la dimostrazione di quanto la fine di un'unione possa influire negativamente sulla salute. "Le persone sono più vulnerabili", spiega la dottoressa Scott. E' più facile quindi essere a rischio depressione ma anche di dipendenza da farmaci, alcol e droghe.

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il FattO

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Voto di fiducia sulla Finanziaria

E Fini usò l’aggettivo “deprecabile” La dura replica di Tremonti e del Pdl al presidente della Camera Di

ChiArA SCAliSE (AnSA)

Il governo decide di blindare l'esame della Finanziaria in Aula alla Camera e chiede per la ventisettesima volta dall'inizio della legislatura la fiducia. Una scelta che lo stato maggiore del Pdl, la Lega ma soprattutto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, rivendicano come «fisiologica e naturale» e che innesca un nuovo scontro con Gianfranco Fini. Una decisione «deprecabile», dice in Aula il presidente della Camera, dettata da ragioni politiche e che «attiene ai rapporti tra maggioranza e governo» più che a quelli con le opposizioni. Disappunto e delusione quindi che l'ex leader di An confida poi direttamente a Berlusconi nel corso di una telefonata. La questione di fiducia, questa volta classificata da Fini come una «forzatura», ma prima ancora l'intervento del capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto sull' aggressione al premier («inutile e incendiario» per Fini) hanno portato il presidente della Camera a scegliere la strada inusuale di un “intervento-censura” nei confronti del governo, convinto che la violenza della scorsa domenica avrebbe dovuto consigliare atteggiamenti più dialoganti. Posizione che però non ha trovato ascolto presso il ministro

l’invettiva del parlamentare Pdl contro Di Pietro nell’aula di montecitorio dell'Economia, che è rimasto convinto della necessità di accelerare l'iter del provvedimento per evitare il rischio di restare impantanati alla Camera e ritardare così il via libera finale che dovrà arrivare dal Senato entro Natale. E a nulla è servita la riunione convocata in gran fretta in mattinata dove Fini, Tremonti, i capigruppo del Pdl Cicchitto e della Lega Roberto Cota si sono seduti attorno a un tavolo nel tentativo di cercare una exit strategy che evitasse un ulteriore strappo all'interno del delicato equilibrio della maggioranza. Sessantaquattro emendamenti, di cui 55 delle opposizioni: tante erano le proposte di modifica rimaste sul tavolo al termine di una selezione che i partiti hanno compiuto proprio con l'obiettivo di ottenere un confronto nel merito durante l'esame in

Assemblea nonostante le possibilità di modificare il testo siano sempre state inesistenti. «Credo - afferma Fini nell'emiciclo di Montecitorio - che si possa dire, senza tema di essere smentiti, che da parte delle opposizioni si sia registrato un atteggiamento non ostruzionistico». Ergo, porre la questione di fiducia è una prerogativa legittima dell'Esecutivo, aggiunge, ma poteva essere evitata dal momento che anche sul fronte del calendario vi erano tutte le garanzie che i tempi fossero rispettati. Le conseguenze sono perplessità e irritazione tra molti esponenti del Pdl: il relatore alla Finanziaria, Massimo Corsaro (uomo considerato vicino al ministro Ignazio La Russa), è tra i primi a parlare e non nasconde il proprio «stupore per la virulenza dell'attacco» giunto dallo scanno più alto di

Montecitorio. Così, afferma Sandro Bondi (ministro e coordinatore del partito) si rischia di «rinfocolare le polemiche». E anche per Italo Bocchino «deprecabile» è un aggettivo eccessivo; la decisione di porre la fiducia, sottolinea, è semmai «superflua». Ma le parole più dure sono quelle che il Pdl e la Lega affidano a una nota e che poi Tremonti spiega di condividere in toto: «Come dimostra la storia dei lavori parlamentari - è la replica dei capigruppo Cicchitto e Roberto Cota dopo l'intervento del presidente in Aula - la questione di fiducia è sempre stata una decisione politica e come tale appartiene alla competenza e alle valutazioni del governo e della maggioranza». Oggi il voto di fiducia, mentre il voto finale sulla finanziaria alla camera è atteso per domani.


City & Siti

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Calabria

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Uccisa in A3, reagì alla violenza

Alemanno vuole una capitale ecologica

Nel presepe napoletano Berlusconi sanguinante

Uccisa per il suo rifiuto ad accettare un approccio sessuale. Sarebbe questo il movente per il quale il 2 dicembre è stata uccisa Petra Shiffler, di 40 anni, tedesca, separata e con due figli rimasti con l'ex marito in Germania. Petra Shiffler era una donna libera, appassionati di viaggi e desiderosa di nuove scoperte e conoscenze, ma il 2 dicembre, nella stazione di servizio di Cosenza nord dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, avrebbe incontrato l'uomo sbagliato, che, dopo avere tentato inutilmente di violentarla, l'avrebbe uccisa con dieci coltellate, scaravendone poi il cadavere in una scarpata. Il cadavere della donna tedesca è stato trovato il 5 dicembre da un automobilista. La Squadra mobile di Cosenza, che negli ultimi giorni ha svolto indagini serrate, avvalendosi di complesse rilevazioni scientifiche, sarebbe giunta adesso alla conclusione che l'uomo che ha ucciso Petra Schiffler è un autotrasportatore di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), Antonio D'Antuono, di 29 anni. L'uomo è stato bloccato a Gela (Caltanissetta), dove si trovava per motivi di lavoro, in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dal pm, Claudio Currelli. L'accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario aggravato. All'identificazione di D'Antuono la polizia è giunta attraverso le immagini riprese delle telecamere della stazione di servizio in cui l'autotrasportore e Petra Schiffler si sono incontrati. Nelle immagini, in cui si vede la donna salire su un camion, l'uomo che è in sua compagnia non è riconoscibile. La Squadra mobile, attraverso una complessa ricostruzione, è giunta all'identificazione del presunto assassino della donna. D'Antuono ha ammesso di avere ucciso Petra Shiffler ma sostiene di averlo fatto per legittima difesa.

«Uno dei due stadi che saranno costruiti per Roma e Lazio sara “carbon free” ». Lo ha detto il sindaco Gianni Alemanno illustrando i progetti pilota che caratterizzano il programma per l'energia e per l'ambiente per Roma presentato nella Tavola rotonda del Summit dei sindaci. Altri progetti caratterizzanti saranno, secondo il sindaco, la «generazione elettrica distribuita in una delle nuove centralità, un quartiere di 2.000 appartamenti dove la produzione sarà affidata a pannelli solari». Inoltre il piano prevede la modifica del regolamento edilizio, l'impegno alla modifica dei riscaldamenti degli edifici pubblici, il rifacimento delle scuole comunali utilizzando le fonti rinnovabili per il riscaldamento e la sostituzione entro il 2015 di 15.000 dei 200.000 lampioni di Roma con lampade a led.

Due statuette dei maestri pastorai di San Gregorio Armeno «per condannare ogni forma di violenza» ma anche per «esprimere solidarietà al nostro premier» sono l'ultima creazione per il presepe del Natale 2009. L'idea è venuta contemporaneamente allo storico pastoraio Marco Ferrigno e dal collega Pasquale Mormone. Il Berlusconi di Pasquale Mormone raffigura il premier con una benda che gli copre quasi mezzo volto. Sul resto del viso del presidente del Consiglio macchie di sangue, proprio come nelle immagini diffuse in tutto il mondo. Il premier ha le mani protese verso l'alto. Il Berlusconi di Ferrigno, raffigura il premier con un occhio violaceo e le macchie di sangue che gli ricoprono il volto. Il premier ha sotto il braccio un libro con la scritta 'lex'.

Pozzuoli

gela

“Campetto abusivo” Vescovo indagato

Pizzo anche alla chiesa Pentito confessa

Per la realizzazione di un campetto di calcetto in prossimità del “Villaggio del Fanciullo” in via Luciano a Pozzuoli è stato notificato un avviso di garanzia al vescovo, Gennaro Pascarella, quale committente dell'opera. La struttura, in erba sintetica di una settantina di metri quadrati, al servizio dei seminaristi e dei giovani ospitati al “Villaggio”, aveva ottenuto nei mesi scorsi le autorizzazioni edilizie dall'ufficio tecnico comunale e dalla sovrintendenza ambientale ed archeologica essendo l'area sottoposta a vin-

Sono quattro le informative antimafia della polizia confluite nell'operazione Compendium della scorsa notte che ha portato in carcere 41 presunti mafiosi della famiglia Emmanuello di Cosa Nostra gelese. Importante il contributo fornito da collaboratori di giustizia come Fortunato Ferracane. È lui che racconta dei summit di droga che si svolgevano nel bar-pizzeria Caverna-net di via Licata, a Gela, indicando nel proprietario, Rocco Ascia, detto Riccardo, l'uomo di riferimento per conto dei Trubia. In uno dei

coli. Nei giorni scorsi, a seguito di una denuncia, i lavori furono bloccati dalla Guardia di Finanza per presunte irregolarità riguardanti i massetti di cemento armato per impiantare i pali dell'illuminazione. Da qui poi è scaturita la denuncia penale per opere abusive. In una nota, la Curia vescovile di Pozzuoli rigetta gli abusi contestati e sottolinea di avere agito, in sintonia con la direzione dei lavori, nel rispetto della legalità, secondo quanto previsto dalle autorizzazioni edilizie rilasciate dagli enti preposti.

pizzini è Giuseppe Bevilacqua che è indicato come l'uomo del clan che si dedica alle estorsioni ma che soprattutto controlla e impone gli appalti nel movimento terra e nelle forniture di calcestruzzo persino nella costruzione di una chiesa, quella di San Rocco nel quartiere Cantina Sociale a Gela. Bevilacqua, il cui padre fu ucciso nell'88 durante la guerra di mafia, sarebbe stato il reale controllore della Calcestruzzi Spa per la zona gelese. A un concorrente avrebbe fatto incendiare il camion-betoniera.


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la tribuna

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Comunicazione, social network e regoloe del confronto politico

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La migLiOre deL giOrnO

Non confondiamo il male con i mezzi Si può ferire di spada, ma si può distruggere anche con le parole. In entrambi i casi si tratta di un fatto grave. Le persone per bene la pensano così. La libertà di espressione è e deve continuare ad essere tutelata, non può e non deve però degenerare nell'incitazione alla violenza. I social network, come facebook, oggi così diffusi, sono validi e preziosi, ma non possiamo confondere il male con lo strumento. Questi nuovi mezzi di comunicazione hanno una potenzialità positiva enorme che può aprire la mente, il cuore e gli orizzonti delle persone; dobbiamo però darci alcune regole: innanzitutto serve un controllo all'ingresso, ma anche con questo sappiamo che non riusciamo ad eliminare le informazioni e le comunicazioni dannose. L'interrogativo al quale il Parlamento deve saper rispondere in modo adeguato ai nuovi strumenti informativi è: come coniugare oggi il sacro principio della libertà di informazione con la tutela dei cittadini e come condannare il reato di istigazione alla violenza. La libertà è il nostro baluardo di civiltà che non può essere usata per tutelare la violenza. Credo che sia un dovere e soprattutto una delle urgenze del Parlamento affrontare e cominciare a dare una soluzione a questi problemi. Liberi, ma civili. emanuela Baio Senatrice del Pd

Ma perché valutare “senza e senza ma”? Non dopo giorni, ma qualche ora dopo il terremoto in Abruzzo, i se e i ma si sono sprecati, come si sono sprecate

le colpe sia a destra che a sinistra, perché allora discutere di un gesto inconsulto di un uomo malato deve essere senza se e senza ma? Quell'uomo nel tirare una statuetta ha fatto un gesto imperdonabile e incivile, fin qui siamo tutti d’accordo e il popolo di facebook di cui faccio parte ha risposto alla sua maniera; essendo un popolo appena nato, come i bambini ha detto ciò che aveva dentro, lo ha detto proprio nel modo in cui lo avrebbero detto i bimbi, secco e sincero poi uno può essere o no d’accordo. Comunque stare zitti in questo momento è un errore perchè la destra dopo quell’episodio sta già tentando di oscurare siti. Come ho già più volte scritto, Berlusconi è una rockstar e non è stupido, quindi lui era cosciente che il suo comportamento gli portava vicino fans pronti a darsi anima e corpo ma anche personaggi pronti al gesto eclatante, come ha giustamente detto solo Luca Telese. Nella giornata di lunedi si sono sprecate pagine e onde radio per dare del fomentatore a Di Pietro, unico politico con la Bindi ad aver messo nero su bianco un pensiero da tanti condiviso, ma nessuno ha ricordato nel dibattito planetario di fomentatori che hanno usato parole come: imbracceremo i fucili, andate a morire ammazzati, chi vota dall'altra parte è solo un branco di coglioni. Concludo con la subdola manovra che "sconosciuti" hanno fatto su facebook cambiando nomi a vecchi gruppi già esistenti (anche di solidarità ai terremotati) inserendoli nelle schiere pro premier: questa a parer mio è truffa e anche se non fomenta odio stragista, certo non da un esempio da seguire e certo non calma gli animi, lasciando poi trasparire

Sergio Staino su “l’Unità” con chi si ha a che fare, ma guarda caso il ministro Maroni di questi gruppi non fa cenno. Rudi Toselli Bologna

La richiesta inevasa dei dializzati del San Camillo Abbiamo scritto il 20 novembre alla direzione dell'ospedale San Camillo di Roma questa lettera: «Gentili Signori, guardare la televisione è una delle poche attività che ci sono consentite per passare un po' meglio le 4 faticose ore di dialisi. Da lunedì scorso i televisori della Dialisi Residenza Protetta sono spenti perché non muniti di decoder digitale terrestre. Vi saremmo grati se poteste provvedere o autorizzarci a comprarli e ad attivarli a nostre spese.Certi di una vostra rapida risposta, inviamo cordiali saluti». Non avendo ottenuto risposta, abbiamo insistito con un'altra lettera. Eccola: «Signori, ancora non abbiamo ricevuto risposta alla nostra richiesta. Sappiamo che non avete dato risposta neanche alle

richieste di intervento fatte dal reparto. Perchè non venite qui in dialisi a vedere com'è la situazione? Da quando non si può più vedere la televisione noi pazienti sopportiamo meno bene la terapia e i malori sono aumentati. Vi confermiamo che i decoder possiamo comprarli noi, per montarli ed attivarli ci serve la vostra autorizzazione e il vostro aiuto». Ci è arrivata questa risposta: «Gentili signori, vi faremo sapere al più presto. Cordiali Saluti. Ufficio relazioni con il pubblico» A questo punto ecco la nostra replica: «Gentili Signori, il "più presto" e anche il "più tardi" sono passati e non ci avete fatto ancora sapere nulla. Vi ricordo che siamo disponibili a comprare noi i decoder, siamo dializzati, mica poveri. Ci serve solo l'autorizzazione e un aiuto per montarli. Ormai meno certi di una vostra rapida risposta, inviamo cordiali saluti». E ora aspettiamo. Per quanto tempo ancora, prima di vedere soddisfatta la nostra richiesta. I pazienti della dialisi dell’ospedale san Camillo Roma

Per commenti e lettere da pubblicare su queste pagine scrivete a: tribuna@altroquotidiano.it


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Diritti & DOVeri

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ei primi giorni di questo mese si è tenuto a Rimini il 1° Salone della Giustizia, una specie di vetrina di tutti i servizi messi in campo dal Ministero e dagli operatori di giustizia per semplificare le procedure di accesso e snellire la burocrazia imperante nel settore. Tra le novità principali è stato presentato il nuovo servizio di compilazione on-line dei ricorsi avverso l’accertamento di violazioni al codice della strada o ad es., contro le c.d. “cartelle pazze” nonché una serie di tipologie di ricorsi che non prevedano il pagamento di marche da bollo, in genere tutte le opposizioni a sanzioni amministrative. Tramite un collegamento al sito web del Giudice di Pace (http://gdp.giustizia.it) ed attraverso una procedura guidata il cittadino può compilare direttamente il proprio ricorso e la relativa nota di iscrizione a ruolo che potranno poi essere inviate per raccomandata a.r. all’Ufficio competente per territorio. Tutte le istruzioni relative alla

l’AVVOCATO Multe

“Cartelle pazze”, il ricorso via web Risponde l’avvocato Guglielmo Lomanno docente a contratto di Informatica giuridica presso l’università Tor Vergata di Roma. Mandate i vostri quesiti a redazione@altroquotidiano.it specificando nell’oggetto “avvocato”. mi sono trovato nella necessità di fare un ricorso al Giudice di Pace contro una multa e sono rimasto impressionato dalle incredibili file presso gli uffici di via Teulada a roma; possibile che il cittadino debba essere costretto ad attese interminabili solo per depositare un ricorso? Davide

compilazione ed alle fasi successive di consegna e spedizione sono contenute in una guida presente sul medesimo sito, la procedura è comunque molto semplice ed intuitiva. La novità consiste nel fatto che la compilazione on-line del

Giornalisti

ricorso consente agli uffici di disporre di tutte le informazioni necessarie al reperimento della pratica ed alla redazione del fascicolo di ufficio, direttamente sui propri server evitando così tutte le fasi di lavorazione manuale dei ricorsi che costi-

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tuiscono la causa principale dei ritardi nella trattazione delle pratiche. L’utente può inoltre richiedere che tutte le comunicazioni relative al ricorso ed allo svolgimento del relativo procedimento gli vengano inviate al proprio indirizzo di posta elettronica evitando così ulteriori accessi agli uffici. Come prevede la legge, i ricorsi avverso sanzioni amministrative possono essere presentati direttamente dall’interessato senza il patrocinio di un avvocato, ovviamente in tal caso il ricorrente dovrà presenziare personalmente all’udienza fissata dal giudice ed esporre le proprie ragioni in tale sede. La procedura di compilazione del ricorso on-line presenta un’altra singolarità: è stata interamente progettata e sviluppata a Palermo ed è attiva sul territorio nazionale con le sole esclusioni della Lombardia e del Trentino Alto Adige per una volta – come è stato sottolineato in sede di presentazione – un servizio pilota parte dal sud del paese per conquistare il nord. Mi sembra una buona notizia!

Buone notizie per i co.co.co.

Stabilizzazione dei precari, via libera dall’Inpgi I datori di lavoro potranno stipulare con le Organizzazioni sindacali dei giornalisti su base territoriale, sentite le rappresentanze aziendali, accordi volti alla trasformazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in rapporti di lavoro subordinato. E’ quanto prevede la delibera approvata dal Consiglio di amministrazione dell’Inpgi lo scorso 29 gennaio e approvata ieri dai Ministeri vigilanti. Nei prossimi otto mesi potranno essere oggetto di stabilizzazione i collaboratori iscritti alla Gestione separata dell’Istituto che, all’atto della trasformazione, siano titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuati-

va in corso di esecuzione, e con riferimento al quale risultino correttamente assolti gli adempimenti previdenziali previsti nei confronti della Gestione stessa. I contratti di lavoro subordinato potranno essere stipulati anche a termine – qualora ne ricorrano le condizioni – con una durata comunque non inferiore a ventiquattro mesi. L’accesso alla procedura di stabilizzazione è consentito anche ai datori di lavoro che siano stati destinatari di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali non definitivi concernenti la qualificazione del rapporto di lavoro. “Questa delibera del Consiglio di amministrazione discende dall’applicazione del Protocollo sul

Welfare – afferma il Presidente Andrea Camporese – sottoscritto due anni fa dall’allora Ministro Damiano, dall’Inpgi, dalla Fnsi e dalla Fieg e riveste una rilevanza fondamentale nel momento di grave crisi che attraversa il mondo editoriale italiano. La possibilità di prevedere l’assunzione, a tempo determinato o indeterminato, di giornalisti collaboratori, vedendo azzerati eventuali sanzioni, interessi e contributi pregressi rilevati in sede ispettiva, interessa una platea potenziale molto ampia. Anche il Consiglio generale dell’Inpgi, in sede di approvazione del bilancio preventivo 2010, aveva approvato un Ordine del giorno nel quale si

richiamava l’urgenza e la necessità di vedere approvata una deliberazione che discende da una norma generale di legge volta a stabilizzare il lavoro parasubordinato. Nello stesso documento il Consiglio generale, prendendo atto che agli Editori non è stato ancora concesso lo sgravio fiscale previsto dallo stesso Protocollo, a parziale ristoro dei maggiori costi sostenuti nel nuovo sistema, ha ritenuto che andasse riaffermata la coerenza complessiva dell’accordo attraverso la sua applicazione integrale”. Nei prossimi giorni il Servizio Contributi e Vigilanza diramerà una circolare applicativa che verrà inserita anche nel sito www.inpgi.it.


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Cinema

Golden Globe un po’ italiani Se possedere una villa sul lago di Como e avere una fidanzata italiana fanno di George Clooney uno di casa nostra, allora l'Italia ha più di un motivo per essere orgogliosa dei risultati delle candidature dei Golden Globes, rese pubbliche ieri mattina all'alba a Los Angeles. Non solo “Baaria” di Giuseppe Tornatore è fra i candidati della cinquina del miglior film straniero (dovrà vedersela con il film di Pedro Almodovar “Gli abbracci spezzati”, con il cileno “The Maid”, il francese “Un profeta” e il film tedesco “Il nastro bianco”), ma un po’ di sapore italiano l'hanno anche “Nine”, il musical tratto dal famosissimo film di Federico Fellini “Otto e Mezzo”, che ha ottenuto cinque candidature, fra cui quella per il miglior film brillante e “Up in the Air”, che conduce la gara del maggior numero di nomination, sei, fra le quali miglior film drammatico e migliore attore, George Clooney, appunto. Anche Reitman è fra i candidati ai Golden Globes, assegnati ogni anno, un mese prima degli Oscar, dall'associazione che riunisce i giornalisti stranieri a Los Angeles, l'HFPA. Reitman dovrà contendersi la statuetta con Kathryn Bigelow regista del dramma sulla guerra in Iraq “The Hurt Locker”, James Cameron di “Avatar”, Quentin Tarantino per “Inglourious Bastards” e Clint Eastwood per “Invictus”, che ha perso la

Baaria arriva nella cinquina dei premio Oscar. Anche il “nostro” George Clooney in lizza per un premio Di

FrAnCESCA SCorCUCChi (AnSA)

Tornatore sul set del film “Baaria” competizione per la statuetta più importante, quella per il miglior film drammatico (ed è una stranezza ormai, visto che da qualche anno a questa parte i film diretti dal grande interprete degli spaghetti western risultano sempre fra i candidati alla categoria miglior film). Oltre a “Up in the air”, concorreranno al Globo d'oro “Avatar”, di James Cameron, “The Hurt Locker”, il film di Tarantino “Inglourious Bastards” e “Precious”, mentre Clooney si batterà con Jeff Bridges per “Crazy Heart”, Colin Firth uomo prono al suicidio

in “A Simple Man”, Morgan Freeman protagonista di “Invictus” e Tobey “Maguire per Brothers”. La stessa categoria al femminile vede candidate Emily Blunt per “The Young Victoria”, Helen Mirren per “The Last Station”, Carey Mulligan per “An Education”, Gabourey Sidibe per “Precious” e Sandra Bullock per “The Blind Side”, che è candidata anche nella categoria migliore attrice brillante con “The Proposal”. Record di candidature anche per Meryl Streep, che ha due possibilità di vittoria, per “It's Complicated” e “Julie &

Julia”. Cercheranno di battere lei o la Bullock, Marion Cotillard per “Nine” e Julia Roberts per “Duplicity”. Altra particolarità di questa edizione dei Golden Globe è la candidatura di Daniel Day-Lewis nella categoria migliore attore brillante, lui che in genere non manca un premio nei suoi ruoli drammatici. Daniel Day-Lewis è candidato fra i migliori attori di una commedia o di un musical per la sua interpretazione in “Nine”. Dovrà vedersela con Matt Damon in “The Informant!”, Robert Downey Jr. per Sherlock Holmes, Joseph GordonLevitt protagonista di “500 giorni insieme” e Michael Stuhlberg (“A Serious Man”). Fra gli attori non protagonisti Matt Damon per “Invictus”, ha ottenuto una candidatura insieme a Woody Harrelson per “The Messenger”, Christopher Plumber per “The Last Station”, Stanley Tucci per “Amabili resti” e Christopher Waltz per “Inglorious Bastards”. Fra le attrici non protagoniste, due candidature vanno alle interpreti di “Up in the air”: Vera Farmiga e Anna Kendrick, che se la vedranno con Penelope Cruz (Nine), Mo 'Nique (Precious) e Julianne Moore per (A Single Man). I cinque migliori film d'animazione per l'Hollywood Foreign Press sono “Cloudy with a Chance of Meatballs”, “Coraline”, “Fantastic Mr. Fox”, “La Principessa e il ranocchio” e “Up”.


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Anteprima cinema

E Pieraccioni si redime con Marilyn Sfida diversa al cine-panettone con un finale velatamente triste Di

lUCiAnA VECChioli

Sarà pure come dice lui che ammette di sentirsi "a 45 anni più fragile rispetto alla spavalderia dei trent'anni". Sarà che "Io & Marilyn", nelle sale dal 18 dicembre, segna probabilmente una sorta di svolta intimista con un finale velatamente più triste dei precedenti lavori, che fa riflettere. Comunque sia, forte dell'incasso di quasi 23 milioni di euro del precedente "Una moglie bellissima", Leonardo Pieraccioni ci riprova ed anche quest'anno parte alla sfida del cine-panettone doc, quello di Neri Parenti. Gli ingredienti ci sono tutti. Cast multi-regionale con il napoletano Biagio Izzo (approdato direttamente dalla scuderia Filmauro), il pugliese Rocco Papaleo, il romano Francesco Pannofino, la new entry Luca Laurenti e poi i fedelissimi Massimo Ceccherini e Francesco Guccini. Non guasta anche un tocco di internazionalità con l'attrice inglese Suzie Kennedy, nei panni della rediviva Marilyn Monroe, che nella vita fa proprio la sosia della celebre icona platinata. Il comico toscano questa volta veste di panni di Gualtiero Marchesi ("come il cuoco, ma non lo sono, però gli abbiamo chiesto il permesso di usare il

suo nome"), divorziato, con una figlia adolescente, di professione addetto alla manutenzione delle piscine che, complice una seduta spiritica, si ritrova in casa nientemeno che Marilyn Monroe. Intanto la moglie è in procinto di risposarsi con un domatore di circo e la figlia lo giudica uno poco "cazzuto". Sarà la bella Marilyn ha dargli i consigli giusti, alla fine se ne innamora pure. Una sorta di Ghost, anche se la definizione gli sta stretta. «Sono contento perché ho raccontato proprio la storia che volevo e perché sono riuscito a dirle, anche solo nel film, che le voglio bene», spiega Pieraccioni, che nella storia tenta di infilare anche dei temi

Pieraccioni con il “fedelissimo” Ceccherini. A destra: la vera marilyn monroe. In alto, il regista con la sosia dell’attrice più profondi come l'amicizia, l'omosessualità, la famiglia allargata, i ricordi, la morte. «Ognuno è il film che fa in quel momento. In questo caso ho fatto raccontare al fantasma cosa penso del rapporto tra noi e chi non c'è più». Ovviamente il film è stato ancora una volta girato nella sua amata Firenze: «La donna

per antonomasia e poi la città più affascinante del mondo. Insomma, una goduria». Anche il co-sceneggiatore Giovanni Veronesi ammette il cambiamento:«Negli anni Leo si è strutturato, non rattristato. Oggi ha un lato più tenero, romantico, di cui forse prima si vergognava".


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storia torbida con vampiro

la prima linea

Regia: Chris Weitz con Kristen Stewart e Robert Pattinson

se l’alieno è uno di noi Planet 51 Regia: Jorge Blanco con le voci di Linus, Albertino, nicola Savino, La Pina e Platinette

Lem ha 16 anni ed è felice di aver appena ricevuto l'incarico di vice guardiano del planetario della sua città. Vorrebbe fidanzarsi con Neera, la ragazza dei suoi sogni. Ma mentre sta nel giardino della sua amica, intenta a preparare il barbecue con la famiglia, atterra una astronave. Ne esce uno strano essere racchiuso in una buffa corazza, con in testa un pallone di vetro, che pianta sul prato una bandiera a stelle e strisce, tra l'incredulità dei verdognoli abitanti di Planet 51. Questa volta l'alieno è un umano. Il diverso, colui che verrà perseguitato perché ritenuto pericoloso è uno di noi. Divertente ed acuto film d'animazione, una produzione tutta europea per sfidare i colossi americani e giapponesi.

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Tema difficile e scottante

new moon Abbandonata (temporaneamente) dal vampiro Edward si butta tra le braccia di Jacob, un licantropo che all'occorrenza di trasforma in un minaccioso lupo. Bella, la ragazza divisa tra due mostri. Va di scena il triangolo in questa seconda puntata della celebre saga di Twilight, il bestseller che fa impazzire le adolescenti di tutto il mondo. Prodotto e confezionato per un preciso target di pubblico, il film non fa altro che solleticare, dall'inizio alla fine, l'immaginario erotico delle ragazzine. Tutto casto, ma con una serie di ammiccamenti più o meno espliciti. Il licantropo, manco a dirlo, è tutto pettorali e bicipiti e va in giro con un gruppo di suoi simili, anche sotto una pioggia battente, sempre a torso nudo. Memorabile la scena in cui si sfila la maglietta. Storia piuttosto torbida, trattata con leggerezza.

mercoledì 16 dicembre 2009

Regia: Renato De Maria con Riccardo Scamarcio, Giovanna Mezzogiorno

isabella ragonese e michele riondino in “Dieci inverni”

I clandestini di Calais

storia d’amore tra diciottenni

Welcome

Dieci inverni

Regia: Philippe Lioret con Vincent Lindon, Firat Ayverdi

Regia: Valerio Mieli con Isabella Ragonese e Michele Riondino

Se avrete la forza di farvi largo tra cine-panettoni e film natalizi, vale la pena dare un'occhiata a questa interessante commedia che affronta un tema di grande attualità attraverso una storia d'amore e d'amicizia. Senza ricorrere a toni eccessivamente drammatici. In Francia la pellicola ha scatenato non poche polemiche. Al centro la sconcertante situazione nella cosiddetta "giungla" di Calais, dove ogni anno si ammucchiano centinaia di clandestini in attesa di approdare in Inghilterra. Una legge, voluta da Sarkozy, prevede cinque anni di reclusione per i cittadini francesi che cercassero di aiutare gli immigrati nei loro disperati tentativi di attraversare i 33 chilometri di mare che li dividono da Dover. Grande prova di Vincent Lindon

esilarante antimilitarismo l’uomo che fissa le capre Regia: Grant Heslov con George Clooney, Jeff Bridges, Ewan McGregor, Kevin Spacey

La storia è più vera di quanto pensiate. Un esercito di guerrieri new age che profetizzano la non violenza e fanno uso di Lsd, finanziato dal governo americano, per combattere il nemico sfruttando tele-

Appena dieci inverni per dirsi ti amo? Buon esordio per il giovane regista romano, uscito da un paio d’anni dal Centro Sperimentale di Cinematografia, che scrive e dirige una storia d'amore nella città più romantica del mondo: Venezia. Tuttavia, evita (quasi) accuratamente i luoghi comuni e cerca di raccontare, tra realismo e fiaba, l'incontro tra due diciottenni, Camilla e Silvestro, che solo dopo dieci anni saranno in grado di confessare i loro veri sentimenti. Cameo musicale di vinicio Capossela con il brano "Parla piano" nel ruolo di invitato a un matrimonio in una dacia nella campagna moscovita. patia e capacità paranormali. Leggere il pensiero dell'avversario, far sparire le nuvole, attraversare i muri ed uccidere una capra semplicemente fissandola negli occhi. Esilarante commedia, tratta dal libro del giornalista Jon Ronson, con uno strepitoso cast di attori (grande Jeff Bridges nei panni di un militare che si trasforma in figlio dei fiori) che riesce a dare un taglio grottesco ed apparentemente strampalato ad una pellicola profondamente anti-militarista (stile M.a.s.h. di Altman). Una sonora presa per i fondelli degli strateghi della guerra.

Non è più il protagonista di "Tre metri sopra il cielo". L’attore pugliese si sdogana definitivamente dalle prime interpretazioni di "bello e dannato" ma dall'espressione fissa. Riesce per la prima volta a dare spessore ed intensità ad un personaggio non certo facile come quello del terrorista di Prima Linea, Sergio Segio. Notevole anche la prova della Mezzogiorno nei panni di Susanna Ronconi. Probabilmente uno dei film più interessanti finora realizzati su un tema ancora di grande attualità, capace di rispolverare aspre polemiche ed antichi dissidi. Liberamente tratto dal libro "Miccia corta" di Segio, per nulla compiacente o indulgente nei confronti degli anni di piombo, il regista si concentra maggiormente sulle emozioni rispetto ad una ricostruzione storica decisamente piena di lacune.

Due umanità smarrite Good morning Aman Regia: Claudio noce con Valerio Mastandrea, Said Sabrie, Anita Caprioli

Grande interpretazione di Mastandrea che riesce a dare vita fin dalle prime sequenze a un personaggio pieno di dolore e solitudine, dallo sguardo disperato e sconfitto. Un ex pugile di quarant'anni intrappolato nelle sue colpe e con un passato da espiare. Una sera sul terrazzo del palazzo dove abita, nel quartiere romano dell' Esquilino, dal quale non esce da oltre due anni, incontra Aman. Un ragazzo si origine somala, scappato a quattro anni con i familiari superstiti dalla guerra, italiano a tutti gli effetti, che non riesce a trovare la sua ragione di vita. Due umanità smarrite alla ricerca della propria identità.


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esilarante mediocrità

Ricordare con commozione

Cado dalle nubi

l’uomo nero

Regia: Gennaro nunziante con Dino Abbrescia, Fabio Troiano e Giulia Michelin

Regia: Sergio Rubini con Valeria Golino, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio, Guido Gianquinto.

Ignorante, cafone, scorretto, razzista, non azzecca un congiuntivo, però sfonda nel mondo della tv. Il trionfo della mediocrità. La fotografia esatta dell'Italia di oggi, quella che ci propina tutti i giorni il piccolo schermo. E lui, Checco Zalone, il comico di Zelig, ci sguazza. La sua parodia è esilarante. Un esordio felice per il comico tv, rispetto a tanti colleghi che hanno tentato la stessa strada con risultati davvero deludenti. Riesce a fare un film corale dove anche i personaggi di contorno danno il loro significativo contributo, evitando che la storia sia solo una lunga sfilza di gag. Prende in giro tutti, con ingenuità usa un linguaggio scorretto ed assurdo. Fa la pipì nella sacra ampolla di acqua del Po e scambia Alberto da Giussano per un Power Ranger.

un omaggio a Cantona il mio amico Eric Regia: Ken Loach con Eric Cantona, Steve Evets Un omaggio al calciatore del Manchester United Eric Cantona, personaggio discusso e borderline, per raccontare ancora una volta una storia di periferia. Loach lascia per il momento i toni seriosi dei suoi precedenti film ed affronta con leggerezza ed un tocco di fantasia i temi che gli sono da sempre cari. Il titolo originale, Looking for Eric, probabilmente si adatta meglio ad una storia dove il protagonista Eric Bishop, dipendente postale con una situazione famigliare e sentimentale disastrata, è alla continua ricerca di se stesso. Nel tentativo di rimettere insieme i pezzi della sua vita immagina di dialogare con il grande campione francese, che nel film recita se stesso. Da non perdere nel finale la vera conferenza stampa di Cantona, rimasta nella storia del calcio.

Pagine a cura di lUCiAnA VECChioli

Uno dei migliori film di Rubini. Intenso, commovente, ironico e fortemente autobiografico. Dopo "La stazione" del 1990, il regista-attore torna a parlare della sua infanzia e della Puglia michael Stuhlbarg e Fred melamed in una scena di “A serious man” ripartendo da quella stazione ferroviaria che sembra sia rimasta fortemente ancorata ai ricordi. Ma questa volta lo fa con un tocco di maggiore maturità, riuscendo a fare un film più comChristmas Carol A serious man piuto. Sceneggiatura ben caliRegia: Robert Zemeckis con i brata, cast di attori decisamente Regia: Joel & Ethan Coen con volti di Jim Carrey, Gary Michael Stuhlbarg convincenti. Iniziando dal picOldman e Colin Firth Onestamente un po' troppo lugubre Il film è ambientato nel 1967 in una colo e straordinario protagonie poco adatto a bimbi molto piccoli comunità ebraica di una non bene sta fino ad arrivare ad una brava per essere definito un film di Natale identificata cittadina del Mid West. Valeria Golino che riesce ad destinato alle famiglie. Inizia con un Larry Gopnik è un docente univer- interpretare il ruolo di una morto disteso dentro una bara con sitario e cerca di vivere secondo le donna moderna ed emancipata due monete sugli occhi, per poi pro- regole della collettività. Tenta di degli anni '60, che non rinunceseguire con una serie di fantasmi fare del suo meglio nonostante rebbe mai al suo lavoro di inseche fanno visita al vecchio avaro abbia il figlio che fuma erba, la gnante, capace però di conserScrooge nella sua casa oscura e sini- figlia che vuole rifarsi il naso, la vare intatti gli atavici dettami stra. Tuttavia l'adattamento cine- moglie che lo lascia per un altro e della tradizione. matografico della celebre fiaba di tanta sfiga lo perseguita. Il tutto Charles Dickens è un piccolo capo- condito da un tagliente umorismo lavoro, soprattutto di tecnica. yiddish. Gli stessi Coen, intervenuRealizzato con il sistema motion ti al festival del cinema di Roma, capture (quello utilizzato per The hanno ammesso di aver attinto a Polar Express), ossia cattura delle piene mani dai ricordi della loro Triage espressioni degli attori (celebri!) infanzia. Grande prova dell'attore Regia. Danis Tanovic con riportate digitalmente sul grande protagonista, Michael Stuhlbarg, in Colin Farrell, Paz Vega, schermo sotto forma di animazione, Italia del tutto sconosciuto, del Christopher Lee riesce a dare una profondità ed una quale però si intuisce l'enorme Premio Oscar nel '93 con No Man's nitidezza alle immagini da sembra- capacità interpretativa per cui è Land, Tanovic ritorna ad affrontare gli orrori della guerra, da un re un film su pellicola noto nell'universo teatrale Usa. altro punto di vista. Quello dei con loro verrà dimezzato. Partono, sopravvissuti, ma che hanno convinti di andare incontro ad una lasciato in quei terribili luoghi gran vacanza a cinque stelle invece sco- parte della loro vita. Tratto dalpriranno presto che la frequenta- l'omonimo romanzo dell'ex reporzione della stravagante terapia ter Scott Anderson che ha seguito i l’isola delle coppie non è a discrezione di chi ne ha conflitti in Uganda, Beirut, Cecenia bisogno e non è un optional. Jean e Bosnia, il film è la storia di due Reno con il codino nelle vesti di fotoreporter nel Kurdistan iracheRegia: Peter Billingsley con Vince Vaughn, Jason santone che dovrebbe aiutare gli no nel 1988 poco prima dei massaBateman, Kristen Bell sposi. cri di gas ordinati da Saddam Una commedia (furbetta) che Hussein. Le scene sono forti, partiCoppia in crisi convince gli amici deve essere presa per quello che è: colarmente violente. In un ospedaad accompagnarla in una vacanza un paio d'ore di divertimento le da campo improvvisato, senza terapeutica per sposi con problemi ammirando e sognando località acqua ed attrezzature adeguate, il coniugali, in uno splendido resort tropicali irraggiungibili per molti. di Bora Bora. Il costo del biglietto Non rimarrà nella storia del cine- medico è costretto a sparare in testa ai pazienti più gravi, quelli è esoso ma se accettano di andare ma. senza speranze.

Capolavoro di tecnica

umorismo yiddish

La brutalità della guerra

una commedia furbetta


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Cinema

L’iniziativa

L’ultimo Pieraccioni pensa alla figlia non a Marilyn

Totti lascia il calcio ma solo per beneficenza

«La donna per antonomasia e la città più affascinante la mondo, Firenze: una goduria». Parola di Leonardo Pieraccioni, che porta sotto l'albero dal 18 dicembre in 650 copie (di cui 50 digitali: «Abbandonare la pellicola è sacrosanto, bisogna abituare il pubblico») con Medusa «Io & Marilyn», da lui diretto, interpretato e scritto a quattro mani con l'amico Giovanni Veronesi, con protagonista la Monroe, reincarnata dalla 32enne londinese Suzie Kennedy. Nel suo nono film, 15 anni dopo l'esordio de «I laureati», Leonardo interpreta il «normotipo» Gualtiero Marchesi, che vive «raccomodando» piscine, con una ex moglie scappata con «un domatore di circo stile Tarzan» (Biagio Izzo) e due amici «gay di fatto» (Massimo Ceccherini e Luca Laurenti) alle prese con una pasticceria e un amore passionale. Durante una seduta spiritica, Gualtiero chiama Marilyn, che comparirà in cucina: solo per i suoi occhi e i suoi orecchi. Nel cast anche Marta Gastini, la figlia di Gualtiero, Francesco Guccini, ovvero il suo psichiatra, Rocco Papaleo, l'unico a credere nella «presenza in atto» di Marilyn, Francesco Pannofino, nei panni di un maresciallo dei carabinieri, e Barbara Tabita, che dopo «Ti amo in tutte le lingue del mondo» interpreta per la seconda volta l'ex moglie del personaggio di Pieraccioni. «Io & Marilyn» contempla «amicizia, famiglia allargata, coppie di fatto, anche omosessuali, in un omaggio a Marilyn e non solo, e con un'affermazione importantissima: la donna più importante della mia vita è mia figlia, non la mia ex moglie né Marilyn.

Francy si stufa di Ferdi La vita non è un reality Per Ferdi e Francesca la passione sentimentale era nata durante il Grande Fratello 9, ma ora sembra giunta al capolinea così come racconta la napoletana in un'intervista a Tgcom: «La vita fuori dalla Casa è diversa dal reality, ci sono difficoltà e problemi...» anche se non chiude completamente le porte alla loro relazione: «Non è detto che tra un po' tutto non torni come prima». La "coloradina" sostiene che la relazione con il vincitore del Gf9 è stata una storia seria, ma non hanno mai parlato di matrimonio o figli: «Sono stati i giornali a montare tutto. Ce ne siamo sempre guardati bene, del resto io ho solo 25 anni, lui uno in meno, siamo giovani». I due ragazzi convivevano a Milano, ma ora Francesca tornerà da sola nella sua casa nel capoluogo lombardo, anche perché Ferdi ha alcuni progetti di lavoro su cui adesso vuole concentrarsi.

Per Cristina il sesso è tutto in un rapporto Cristina Dal Basso, la maggiorata della nona edizione del Grande Fratello, ammette di non avere più privacy. «Non ho più una vita privata. Non riesco più a fare alcunché in anonimato, mi sembra di rivivere un altro Grande Fratello», ha dichiarato al settimanale "Diva e donna", in edicola. «Se ho voglia di uscire a cena con un ragazzo, non lo posso fare. Il giorno dopo inizierebbero a circolare le foto assieme alla voce che stiamo insieme, quando magari lui è semplicemente un amico. Se non si vuole essere giudicati in un certo modo, - spiega bisogna stare attenti alla propria condotta di vita, perché è facile essere fraintesi». Ora è single: «Dall'uscita dalla Casa ho avuto qualche flirt, ma niente di serio. Ho un problema: mi stufo molto facilmente, non ho ancora trovato un uomo che sappia tenere le mie redini». E che la sappia appagare completamente: in una relazione sentimentale il sesso, per la Del Basso, conta per «il 90%. È l'elemento fondamentale in un rapporto, chi dice che non ne ha bisogno è un ipocrita: se non c'è intesa sessuale con il partner, purtroppo la si ricerca da un’altra parte».

Al Palalottomatica si è svolta la manifestazione "Roma scende in campo", che ha visto uniti sotto il segno della solidarietà la As Roma di calcio e la Lottomatica Virtus Roma di basket. L’incasso della serata sarà devoluto al Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu, che ha sede a Roma ed è il primo fornitore di pasti scolastici nei Paesi in via di sviluppo. La serata, compresa la vendita della maglie messe all'asta su E-bay, ha fruttato 344mila pasti. A squadre miste, l'Italia ha sfidato il resto del mondo dando vita a una doppia gara, prima a pallacanestro poi a calcio. Calciatori e cestisti italiani, nei primi 90' di basket, sono stati battuti 29-16 dalle Stelle internazionali trascinate da uno scatenato Mirko Vucinic. «Mirko è più pronto per il basket che per il calcio», ha scherzato Ranieri.


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