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Anno II - n. 56 - Martedì 16 marzo 2010

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Berlusconi. Da Trani accusa di concussione per le pressioni contro “Annozero”

Indagato ma più ricco Ora di punta di

Su esplicita richiesta dei legali di Berlusconi, la Procura della Repubblica ha dato la notizia del Silvio Berlusconi è indagato per concussione sulla base delle intercettazioni effettuate nell’ambito di una inchiesta su carte di credito. In quelle telefonate si sentirebbe la voce del capo del governo che chiede a un membro dell’Authority garante per le Comunicazioni, Innocenzi, di far in modo che la trasmissione “Annozero” venisse chiusa. Indagato, oltre allo stesso Innocenzi, anche Augusto Minzolini, diretore del Tg1, per aver violato il segreto istruttorio rivelando notizie sull’inchiesta nell’ambito della quale era stato interrogato in dicembre. Intanto viene mantenuto il blocco delle trasmissioni di approfondimento dal consiglio di amministrazione della Rai. PAGG. 4 E 5

Ennio SimEonE

Scaricabarile sulla Rai

S

i è svolto in questi due giorni uno strano scaricabarile tra il presidente del Consiglio di amministrazione della Rai, Paolo Garimberti, e quello della Commissione parlamentare di vigilanza, Sergio Zavoli. L’uno invitava l’altro a pronunciarsi nettamente sulla faccenda dei programmi di approfondimento dell’emittente pubblica, messi a tacere con una singolare interpretazione della par condicio da parte dell’Authority garante per le Comunicazioni (Agcom). Di questo organismo - come sapete - fa parte quel signor Innocenzi, che, con ripetute telefonate (per caso intercettate dai giudici di Trani), veniva richiamato da Berlusconi a ricambiare la “nomina” adoperandosi per la soppressione di “Annozero”. no strano rimpallo, dicevamo, visto che la maggioranza dei membri del Cda Rai appartengono al centrodestra e obbediscono agli ordini del telefonista di Arcore e che nella Vigilanza c’è un radicale allineato sulla stessa posizione. Ma Zavoli e Garimberti fanno finta di niente. Per favore, se la cavino al meglio. Ma dignitosamente in silenzio.

U

Il nuovo record dei redditi personali del capo del governo

Nove milioni di euro in più l’anno Di nuovo indagato, sì, ma Silvio Berlusconi resta l'uomo d'oro del parlamento italiano con il suo imponibile record di oltre 23 milioni di euro (per la precisione 23.057.981, cioè circa 9 milioni in più dell'anno precedente). E' così dal 2003, anno in cui il leader del centrodestra si riprese la prima piazza della top ten dei parlamentari più facoltosi, soffiatagli l'anno prima da Gianni Agnelli (la competizione era ancora in lire, finì 26 miliardi a 16 per l'Avvocato); da allora nessuno è riuscito a scalzarlo dalla prima posizione. I dati si ricavano dal rendiconto ufficiale sui redditi dei parlamentari in virtù della legge che impone la trasparenza delle ricchezze di deputati, senatori e membri del governo. I redditi degli altri parlamentari italiani navigano intorno a una media di 100-150mila euro lordi.

Dietro Berlusconi c'é lo stilista Santo Versace, il fratello di Gianni e Donatella portato in Parlamento dal centrodestra: per lui un imponibile di 5.190.127 euro. Terzo nella top ten dei milionari, l'imprenditore delle cliniche ed editore di "Libero" e "Il Riformista" Antonio Angelucci (3.530.528euro) Poi Niccolò Ghedini, avvocato del premier (1.345.235 euro), il coordinatore del Pdl Denis Verdini (1.282.034) euro. Il Pd entra nella top ten solo grazie agli introiti dell’oncologo Umberto Veronesi (1.678.554 euro). Nel governo, dietro Berlusconi, il più ricco risulta essere il sottosegretario Letta (1.315.186 di euro); poi Gianni Bertolaso, protezione civile, 613.403 euro. Tra i ministri più benestanti, il responsabile del dicastero della salute Ferruccio Fazio (634.968 euro), il ministro della Difesa Ignazio La

Russa (517.078 euro), la ministra del Turismo Michela Brambilla (312.389 euro), mentre la maglia nera va incredibilmente a Giulio Tremonti: ha dichiarato un imponibile di appena 39.672 euro contro 4,5 milioni dfell’anno precedente, perché ha lasciato il suo studio di commercialista. Ai vertici di Camera e Senato, Renato Schifani con un imponibile di 190.643 euro contro i 142.243 euro di Fini, meno di Antonio Di Pietro (con 193.211 euro), di Umberto Bossi (156.405) e di Bersani (150.450). Quello che guadagna meno di tutti è il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, con i suoi 123.005 euro. Veltroni che dimezza sue entrate: da 477.778 euro a 238.497. In calo anche D'Alema: 142.839 euro contro i 171.044 della precedente dichiarazione. Altre notizie pag. 3


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trEzzANo

sALvALIstE

cAsAmAssImA

PEscArA

Muore investita sulle strisce pedonali salvando il nipotino: è successo a Trezzano sul Naviglio (Milano), in via Marchesina. La donna, 58 anni, stava spingendo il passeggino con il bambino ed è stata travolta da un camion. E’ riuscita a evitare l’impatto al nipotino spingendo in avanti con forza la carrozzina. Il piccolo è rimasto comunque ferito. A darne notizia è stato il 118. L’investitore è un romeno.

Il Pdl ha presentato un nuovo ricorso al Tar del Lazio per contestare il no della Corte d’appello di Roma alla lista provinciale della Polverini. Il provvedimento fu emesso il 12 marzo; la richiesta fu proposta sulla base dell’approvazione, il 5 marzo, del dl “salvaliste”. La discussione del ricorso potrebbe essere tenuta mercoledì prossimo, giacché per quella data è stata già fissata un’udienza per discutere di altri ricorsi.

Una tragica fatalità che è costata la vita a un govane innocente. Morto a causa delle ferite provocate da una pallottola vagante. E’ finita nel sangue una rapina a Casamassima, un centro del Barese: due malviventi hanno preso di mira un locale da gioco. Durante l’assalto sono stati esplosi alcuni colpi di arma di fuoco e un proiettile vagante ha raggiunto un ragazzo di 23 anni, Francesco Giordano, uccidendolo. Indagano i carabinieri.

Cinque persone, tra cui un funzionario dell'Asl di Pescara, sono state arrestate dalla polizia per corruzione e truffa aggravata. Gli arresti sono scattati nell'ambito di un'inchiesta sui lavori per la ristrutturazione di una palazzina dell'ospedale di Pescara. Nell'ambito di un'altra inchiesta sulle forniture all'ospedale Molinette, in carcere a Torino il capo dell'ufficio tecnico e un suo collaboratore.

Investita sulle Pdl, nuovo strisce muore ma ricorso al tar salva il nipotino per la Polverini

Pallottola vagante uccide giovane durante rapina

Funzionario Asl arrestato per corruzione

Duro colpo alla mafia. In cella sono finite diciannove persone

LA Foto

Arrestato il fratello del boss

Operato Nesta

In manette Salvatore Messina Denaro Diciannove persone accusate di aver favorito la latitanza del presunto numero uno di Cosa nostra Matteo Messina Denaro (nella foto un identikit del boss), tra cui il fratello Salvatore, sono state fermate ieri in provincia di Trapani. Gli inquirenti spiegano che i destinatari del provvedimento -- accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti e trasferimento fraudolento di società e valori -- avrebbero gestito, ricevuto e recapitato la corrispondenza del boss di Castelvetrano "al fine di agevolarne la latitanza sia per assicurare la trasmissione di intese e

direttive di indubbia rilevanza per gli scopi precipui dell'organizzazione mafiosa". Tra gli arrestati il fratello di Matteo Messina Denaro, Salvatore. Soddisfazione è stata espressa dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, che ha parlato di un "colpo durissimo" inferto alla mafia siciliana, "non tanto e non solo per i numerosi arresti e perquisizioni in diverse città italiane; ma, perché è stata smantellata buona parte della rete di complici e favoreggiatori messa in piedi dal boss Matteo Messina Denaro per favorire la propria latitanza”.

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione: Viale Regina Margherita n. 232 int. 19 tel. 06 44250406 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEm (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Il difensore del milan Nesta è stato operato a villa stuart. L'infortunio è risultato meno grave di quanto paventato: Il tendine popliteo del ginocchio destro non era rotto, tra un mese torna in campo.

L’OnOmasticO

Benedetta santa Benedetta d’Assisi, entrata nelle clarisse di s. Damiano nel 1214, si ritiene che sia stata badessa a siena e a vallegloria presso spello. oggi riposa santa Benedetta nella basilica di s. chiara di Assisi.

accadde Oggi Aldo moro Il 16 marzo 1978 venne rapito Aldo moro, ucciso il 9 maggio successivo da appartenenti alle Brigate rosse. moro era considerato un mediatore tenace nel coordinamento politico delle numerose "correnti" che agivano all'interno dell’ex Dc.


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BANGkok

Impiegata del consolato americano uccisa a Ciudad Juarez

migliaia in piazza contro il governo thailandese

Un'impiegata americana del consolato Usa è stata uccisa da più killer in una sparatoria avvenuta a Ciudad Juarez, al confine tra Messico e Stati Uniti. Hanno perso la vita anche il marito della donna, anch'egli americano, e il coniuge di un'altra dipendente messicana dello stesso consolato. Barack Obama, ha riferito un portavoce del consiglio di sicurezza, è "profondamente addolorato e scandalizzato dalla brutale notizia". Lo scorso anno a Ciudad Juarez sono state uccise 2.600 persone nella guerra tra trafficanti di droga. E città messicana si conferma Ancora morte a Ciudad Juarez. Questa volta è stata come la più pericolosa al mondo. uccisa un’impiegata del consolato americano.

Migliaia di manifestanti thailandesi in camicia rossa hanno raggiunto la base dell'esercito a Bangkok, dove il premier Abhisit Vejjajiva ha stabilito il quartier generale per gestire la crisi, per chiedere nuove elezioni. I sostenitori dell'ex premier Thaksin Shinawatra hanno lanciato una granata che ha ferito due soldati. Lo riferisce un portavoce dell'esercito. La protesta è scoppiata dopo che il primo ministro thailandese ha respinto l'ultimatum dei dimostranti che chiedevano le sue dimissioni e la convocazione di nuove elezioni. Ma dal governo non è giunta nessuna risposta. Quindi la protesta.

cortE EuroPEA

trAGIcA rAPINA

Ragazzo muore colpito Italia e Malta a favore da pallottola vagante del crocifisso in aula E' finita nel sangue una rapina a Casamassima, un centro del Barese: nella notte due malviventi hanno preso di mira un locale da gioco. Durante l'assalto sono stati esplosi alcuni colpi di arma di fuoco e un proiettile vagante ha raggiunto un ragazzo di 23 anni, Francesco Giordano, uccidendolo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. I malviventi, armati di pistole e con il viso coperto da passamontagna, hanno fatto irruzione nel locale da gioco "Casinò Red & Black" e, dopo essersi impossessati dei soldi dei giocatori presenti, hanno aperto il fuoco. Per spaventare gli avventori e i dipendenti del locale, i rapinatori hanno cominciato a sparare colpi in aria e ad altezza d'uomo, creando il panico. Uno dei proiettili è rimbalzato su un bancone e ha colpito all'addome Francesco Giordano, che si era riparato sotto a un tavolo in compagnia della giovane donna che era con lui. Altri frequentatori della sala giochi, circa una ventina, sono riusciti a mettersi in salvo rinchiudendosi in bagno o fuggendo dal locale. Giordano è stato soccorso dal personale sanitario del 118 e trasferito con un'ambulanza nell'ospedale "Miulli" di Acquaviva delle Fonti, dove è morto qualche ora dopo durante l'intervento. Le indagini sono svolte dai carabinieri della compagnia di Gioia del Colle e dirette dal procuratore Marcello Quercia.

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ilvio Berlusconi si conferma il più ricco tra i parlamentari della Repubblica. Il reddito del premier, per il 2009, è risultato di 23.057.981 euro (l'anno precedente era di 14.532.538 euro). Dopo Berlusconi, il leader più ricco risulta Antonio Di Pietro con 193.211 euro. Al terzo posto Umberto Bossi con 156.405 euro. Segue il leader del Pd Pier Luigi Bersani con 150.450 euro. Maglia nera per il leader Udc Pier Ferdinando Casini: 123.005

L'Italia sarà affiancata da Malta nel ricorso alla Corte europea dei diritti umani contro il "no" al crocifisso nelle scuole. Il primo ministro maltese, Lawrence Gonzi, ha detto che La Valletta ha già chiesto di poter intervenire durante le udienze. “Insistiamo - ha spiegato - sul principio che nessuno Stato, che ha mantenuto certi valori e tradizioni per secoli, può essere obbligato a cambiarli per l'obiezione di un individuo". Il primo ministro ha spiegato che la maggioranza dei cittadini maltesi e italiani non vogliono che vengano rimossi i crocefissi dai luoghi pubblici. La posizione del premier ha trovato anche il sostegno del capo dell'opposizione laburista Joseph Muscat. E dopo tante polemica una volta tanto combattono una battaglia insieme l’Italia e Malta.

IL cAso

Il Cav più ricco dell’anno scorso euro. E' quanto si legge nelle dichiarazioni dei deputati rese pubbliche ieri. L'elenco dei beni di proprietà del presidente del Consiglio è il più consistente, anzi, si è arricchito con l'acquisto di un immobile nel comune di Lesa (Novara) il 28 settembre del 2008, con la costruzione di

un immobile ad Antigua dove ha anche comprato il 13 marzo del 2009 un nuovo terreno. In aumento anche il reddito del presidente del Senato, Renato Schifani: 190.643 euro nel 2008. Rispetto all'anno precedente si registra un aumento di circa 31 mila euro. Così come è cresciuto

quello di Gianfranco Fini che ha un reddito imponibile nella dichiarazione dei redditi 2009 di 141.176 euro. L'anno precedente aveva denunciato al fisco 105.633 euro. Da quando è diventato presidente della Camera, insomma, avrebbe guadagnato circa 35 mila euro in più. Per quanto riguarda i ministri al primo posto c’è Giulio Tremonti che ha dichiarato un reddito imponibile di 39.672 euro.


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Rimane il divieto sotto le elezioni

Rai, di tutto di più ma non i talk show Paolo Garimberti, presidente del Cda della Rai

Il Cda conferma la linea di stop ai programmi di approfondimento sulla politica. La palla passa alla Commissione di vigilanza Il Consiglio di amministrazione della Rai conferma, a maggioranza, la linea sullo stop ai talk show. Questa, a quanto si apprende, la decisione di ieri con l'invito al direttore generale Mauro Masi a rivolgersi alla commissione di Vigilanza per studiare eventuali strade alternative. La delibera è stata votata con cinque voti a favore e quattro contrari. opposizione contraria. "Esprimiamo il nostro voto contrario perché si tratta di una decisione dilatoria che non sana la forzatura di interpretazione del regolamento compiuta quando a maggioranza fu decisa la sospensione di quattro trasmissioni di approfondimento". Lo scrivono, in una nota congiunta, i consiglieri Rai Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten a conclusione del Cda. "L'ordinanza del Tar sulla delibera dell'Agcom e l'invito della stessa Autorità di Garanzia a riconsiderare la delibera assunta dal Cda - aggiungono avrebbero dovuto indurre la Rai a ricollocare in palinsesto da subito gli approfondimenti

informativi. Siamo tra l'altro convinti che la conferma della sospensione rende concreto il rischio per l'Azienda di sanzioni". Garimberti amareggiato. E' amareggiato il presidente della Rai, Paolo Garimberti, per l'esito della riunione del Cda di ieri. Amareggiato, a quanto si apprende da fonti vicine alla presidenza, "per la divisione", evidente in seno al Consiglio, e "per la mancata ripresa dei talk show". Garimberti si era già detto favorevole a riprendere le trasmissioni sospese e ritiene abbastanza frustrante che si sia ancora appesi su questa vicenda, con il tempo che non gioca a favore. Il presidente Rai auspicava che la lettera del presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, recapitata ieri, potesse sbloccare la situazione. Calabrò nella missiva informava di aver scritto anche alla commissione parlamentare di Vigilanza per le valutazioni del caso e ricordava alla Rai l'invito a riconsiderare la decisione sulla sospensione delle trasmissioni. Naturalmente, sottolineano le stesse fonti, il

Presidente Rai si rimette come sempre alla decisione della maggioranza del Consiglio anche se auspicava "un segnale interno ed esterno di una maggiore reattività e senso pratico". Il Cda, a maggioranza, ha dato mandato al Direttore Generale, Mauro Masi, di scrivere alla Vigilanza per ottenere ulteriori chiarimenti. Garimberti, che ha votato contro questa soluzione, aveva auspicato in Consiglio che, ascoltando l'invito di Calabrò, si facessero ripartire i talk show e contemporaneamente si scrivesse quella lettera. Ora, dicono le stesse fonti, il Presidente Rai "attende fiducioso che dalla Vigilanza si batta rapidamente un colpo". La palla passa alla commissione vigilanza. Oggi, a quanto si apprende, si riunirà l'ufficio di presidenza della Commissione di vigilanza Rai e, in quella occasione, sarà ascoltato il direttore generale Mauro Masi. Di ieri è infatti la lettera del dg, su invito della maggioranza del Cda, inviata al presidente della Commissione Sergio Zavoli per chiedere chiarimenti sull'applicazione del regolamento sulla par condicio dopo la decisione del Tar del Lazio che ha portato all'annullamento della delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

zavoli: “Da cda ci aspettavamo scelta diversa”. ''Mentre si fanno sempre più stretti i tempi rimasti per trovare una ragionevole soluzione del problema, abbiamo preso atto del mandato conferito dal Consiglio di Amministrazione al direttore generale di sondare la commissione di Vigilanza al fine di studiare eventuali strade alternative. Si attendeva una scelta diversa in ordine all'invito di ripristinare i programmi d'approfondimento nel periodo elettorale, per i quali era già stata ritenuta non obbligata la loro soppressione''. E' il commento del presidente della commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, sen. Sergio Zavoli, alla decisione del cda della Rai. In base alla richiesta del Direttore Generale della Rai, il prof. Mauro Masi verrà ascoltato a Palazzo San Macuto oggi alle ore 13,30. Bersani: “Assurda sospensione dei talk show”. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani definisce "assurda" la sospensione dei programmi di approfondimento. "Il centrodestra - ha detto - non vuole che si parli della situazione del Paese, quindi troverà tutte le scuse per non farci vedere i programmi di approfondimento".


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Sviluppi dell’inchiesta di Trani

Silvio indagato e sbalordito Silvio Berlusconi è indagato. Non solo per concussione, come si ipotizzava nei giorni scorsi, ma anche per “violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario”, reati compiuti ai danni dell'ufficio del Garante per le Comunicazioni. Nel registro degli indagati c'è anche il nome del commissario dell'Agcom, Giancarlo Innocenzi, accusato di favoreggiamento personale in relazione alle dichiarazioni fatte nel corso di un'audizione dinanzi agli investigatori tranesi in cui avrebbe negato di aver ricevuto pressioni dal premier per chiudere Annozero. Ed è indagato anche il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, per aver rivelato il contenuto dell'audizione a cui era stato sottoposto a Trani come testimone, violando l'obbligo alla riservatezza impostogli dal pm per la vicenda delle carte di credito American Express sulla quale la procura stavo svolgendo accertamenti. La posizione più grave sembra quella del premier a cui vengono contestati reati inquietanti, ma tutti da verificare, puniti con pene comprese tra quattro e 12 anni la concussione, da uno a sette anni la violazione dell'articolo 338 del Codice penale, che riguarda le minacce. A Berlusconi la Procura ha comunicato formalmente, quasi in tempo reale, i reati per i quali è indagato. Lo ha fatto rispondendo ai legali del premier, Filiberto Palumbo e Niccolò Ghedini, che avevano chiesto notizie ufficiali sul coinvolgimento del capo del governo nell'indagine, dopo giorni di indiscrezioni pubblicate dai giornali. E in serata Ghedini è sceso in campo in difesa del premier: "Se davvero a Trani

Concussione e minacce le accuse per presunte pressioni su Innocenzi (Agcom) contro “Annozero” emerse da casuali intercettazioni di

RoBERto BuonAvoGliA (AnSA)

Berlusconi si dice scandalizzato per l’uso di sue intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta Rai-Agcom si prospetta nei confronti del presidente Berlusconi la concussione e la violenza o minaccia a corpo politico, amministrativo o giudiziario ha detto - si è fuori da ogni logica e in una situazione giuridicamente inconcepibile e intollerabile". Ed ha aggiunto: "La tesi non è soltanto destituita di ogni fondamento in fatto ma è contraria al buon senso e a ogni possibile ipotesi contenuta nel codice. Che una simile contestazione sortisca proprio a pochi giorni dalle elezioni e con continue fughe di notizie, che non possono che provenire dall'interno, non sorprende ma vi dovrebbe essere un limite alla fantasia giuridica della magistratura. E' evidente che la competenza territoriale non può che essere della Procura di Roma ed è ovvio che tutti

gli atti di indagini in corso sono in violazione di legge, così come è altrettanto evidente che se non si trattasse del presidente Berlusconi si sarebbe già addivenuti ad una immediata archiviazione". Le ipotesi di reato contestate a Berlusconi ai danni dell'Ufficio del Garante delle Comunicazioni sono legate alle pressioni esercitate dal premier per fermare Annozero. Proprio oggi il presunto pressing esercitato per stoppare il programma della Rai sarà al centro dell'audizione di Michele Santoro, convocato in procura per essere ascoltato come testimone. Il conduttore consegnerà ai magistrati tranesi una serie di lettere aziendali e, probabilmente, annuncerà che intende costituirsi parte civile. Sempre oggi comincerà

nella procura di Trani l'ispezione ordinata dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che ha denunciato "gravi patologie" nella conduzione dell'inchiesta RaiAgcom: la competenza territoriale, l'abuso delle intercettazioni e la rilevazione del segreto istruttorio. I quattro pm del pool che indaga sulla vicenda ostentano serenità, così come il loro capo, Carlo Maria Capristo. Ai giornalisti il procuratore assicura che "l'arrivo degli ispettori non turba la nostra serenità", giura che nel pool "non c'è nessuna frattura" e promette che troverà la talpa che ha rivelato le notizie ai giornalisti. Sembra così rispondere a distanza al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che prima, dalla vicina Bari, aveva assicurato che "gli ispettori non interferiranno" con l'inchiesta che, "deve andare avanti", avvertendo però che sulle fughe di notizie ci vuole maggiore "serietà" e che devono essere gli stessi magistrati a cercare le talpe responsabili della pubblicazione di notizie segrete. 'Sono serenissimo'', così il consigliere del Csm Cosimo Ferri risponde a chi gli chiede conto del suo stato d'animo dopo essere stato chiamato in causa nell'ambito dell'inchiesta di Trani. ''Spero che siano pubblicate tutte le intercettazioni delle mie telefonate con Innocenzi perché non ho nulla da nascondere'', aggiunge Ferri. Secondo quanto riportato dal Fatto, Ferri avrebbe dato consulenze legali al commissario di Agcom Giancarlo Innocenzi per intervenire su Annozero. Ieir Ferri si è presentato regolarmente al Csm per presiedere una riunione della settima Commissione del Csm.


la tribuna

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Disastro giudiziario uldERiCo niStiCò a disgrazia di essere un clas- regionali; e tutte verbose, chilosicista, e di ricordarsi che la metriche, aggrovigliate, e di prima volta che in Occidente si ardua lettura. Il peggio però è parla di giudici professionali, il l’interpretazione estensiva. poeta Esiodo li chiama dorophagoi, ovvero mangiatori di h, dove sono i bei tempi del doni. Per carità, non bisogna diritto formulare? Quello generalizzare... però nemmeno che c’era scritto su pietra o è vero che uno siccome è giudi- bronzo, con pochissime parole, ce è sempre buono e bravo, e ognuna semplicemente indioppure sa fare il suo mestiere; e scutibile. “Se uno commette un manco che il sistema giudiziario furto di notte e l’altro lo uccide, intero funzioni. A parere di chi quello è stato ucciso a buon scrive, è questo che è diventato diritto”: 19 parole, ma in latino sbagliato, a forza di perdita di sono solo 10. Un eventuale proalcuni pilastri fondamentali, e cesso a carico di chi applicasse a soprattutto dei principi generali suo vantaggio tale norma, duredel diritto. Cominciò negli anni rebbe giusto il tempo di appura1970, quando i governi cadeva- re se era notte o meno, unico no come le foglie d’autunno e il punto di possibile discussione. parlamento era già sospetto, e il Sul resto, neanche il più linguacvuoto venne colmato dai giudi- ciuto degli avvocati potrebbe ci, il cui potere e spazio andò trovare da ridire. Ma quanti ovvi crescendo tanto più si affievoli- sottintesi, in quella formula! Se vano gli altri due poteri; finché è notte, la vittima non può chiela Prima repubblica non crollò dere aiuto, e nessuno uscirebbe per effetto di inchieste giudizia- di casa sua al buio; se si difende, rie. Inchieste dozzinali, parola- è suo diritto; non deve per forza ie, ma sempre inchieste. uccidere, ma se capita, sempre al buio, pazienza! Provate a distanza di quasi vent’anni, immaginare una legge di oggi, resta nell’immaginario col- quante decine di pagine, e il giulettivo che in Italia di poteri alla dici di Fontanasecca a pensarla fine ce ne sia solo uno, quello così, e quello di Fontanapiena giudiziario, che decide chi deve cosà; e l’assoluzione o condangovernare o meno; e che, nel na, una lotteria, secondo come privato, è la bacchetta magica di la pensa il giudice. ogni questione. Il risultato è che il potere giudiziario è diventato ui occorre un Giustiniano illimitato, e perciò indefinito; e, d’urgenza, che abolisca tutto mentre tendono ad essere tutto, e riscriva poche e chiarissime i giudici rischiano di diventare leggi, il meno possibile equivoniente. E mentre tutti, ufficial- che. Le parole devono recuperare mente, manifestano fiducia la loro dignità, e questo basterà a nella magistratura, sappiamo frenare le fantasie estensive. Un benissimo che migliaia di pro- corollario: voglio sperare che i cedimenti giacciono e non giudici, avvocati, eccetera, hanno alcuna speranza di esse- prima che diritto abbiano sture mai nemmeno discussi. Tutti diato seriamente la filosofia del querelano, raramente una que- diritto. Voglio sperare, ma, senrela va in porto; ogni benché tendo e leggendo qua e là discorminima questioncella burocra- si di avvocati e giudici, francatica finisce al Tar (Tribunale mente ne dubito, e temo siano amministrativo regionale); e gli sprovvisti di quella scienza. Vi uffici scoppiano. L’Italia brulica curereste da un medico che di, pare, più di 150.000 leggi, magari di ossa sa qualcosa, però spesso dimenticate; più le leggi non ha studiato anatomia?

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La migLiOre deL giOrnO

di

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vauro su “il manifesto”

Lettera a Pietrino Vanacore Pietrino, ai tuoi funerali, intorno alla tua bara, c’era la gente che ti vuole bene. Chi non era lì con il corpo vi era con il pensiero. Una donna ha avuto il coraggio di dare voce alla comunità a te vicina: «Applaudite, hanno ottenuto quello che volevano!» La frase era rivolta a coloro, che, per deformazione professionale e culturale, non hanno una coscienza. Intorno alle tue spoglie gli sciacalli hanno continuato ad alimentare sospetti. La tua morte non è bastata a zittire una malagiustizia che non è riuscita a trovare un colpevole, ma ti ha scelto come vittima sacrificale. A zittire una informazione corrotta che ti indicava come l’orco, pur senza condanna. Tu non puoi dirti vittima di un errore giudiziario, come altri 5 milioni di italiani in 50 anni. Per venti anni sei stato perseguitato da innocente. Volevi l’ultima parola per dire basta. Non te l’hanno nemmeno lasciata. Pure da morto continuano ad infangare il tuo onore. Accuse che nessuna norma giuridica e morale può

sostenere. Accanimento che nessuna società civile può accettare. Io, noi italiani, per te diciamo basta! La tua morte è un omicidio di Stato e di stampa. Non si può, per venti anni, non essere capaci di trovare un colpevole e continuare a perseguitare un innocente conclamato. Non si può, per venti anni, continuare ad alimentare sospetti, giusto per sbattere un mostro in prima pagina. Ferdinando Imposimato, il “giudice coraggio” delle grandi inchieste contro il terrorismo e la delinquenza organizzata, ha provato sulla propria pelle l’amarissima esperienza di star sul banco degli imputati. Egli conclude, come un ritornello inquietante: «E’ più difficile talvolta difendersi da innocenti che da colpevoli». Parola di magistrato. Pietrino, la tua morte dignitosa e coraggiosa non è stata vana. Ci fa capire che Pietrino, prima o poi, può essere ognuno di noi. Quando i contemporanei ipocriti non ci saranno più, i posteri conosceranno la tua storia, senza contaminazioni e corruzioni. Addio Pietrino, un amico mai conosciuto. Dr. Antonio Giangrande presidente Associazione contro tutte le mafie 099.9708396 328.9163996 www.controtuttelemafie.it


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C

he siano ancora le agenzie internazionali di rating a “dettare” le sorti dei governi è assolutamente inaccettabile. Le “tre sorelle” del rating, Standards & Poors, Moody’s e Ficht Ratings, non solo non hanno saputo analizzare gli andamenti fallimentari di banche come Bear Stearns, Lehman Brothers e in generale dell’intero sistema finanziario decotto, ma hanno anche promosso per anni con rating altissimi AAA prodotti finanziari altamente tossici che sono stati poi distribuiti in varie forme a masse di ignari risparmiatori. Adesso sono ritornate in campo alla grande per stigmatizzare i problemi di bilancio e del debito pubblico della Grecia e di altri paesi europei. Ciò in sintonia con l’inizio dell’ondata speculativa contro l’euro. Non occorre essere maghi e tanto meno agenzie di rating per rilevare che paesi come la Grecia, con un deficit di bilancio del 13%, un debito pubblico del 125% del Pil e nel mezzo della crisi finanziaria ed economica più grave della storia, siano in gravi difficoltà. i considerino i tempi. A ottobre del 2009, quando si “scoprì” che il deficit delle Grecia avrebbe potuto rivelarsi superiore a quello previsto, le agenzie di rating subito entrarono in azione. Infatti a fine ottobre Moody’s suggerì un abbassamento del rating sul debito pubblico greco. Il 7 dicembre successivo la S&P dichiarò la stessa cosa, subito seguita dalla Ficht che abbassò il suo rating da A- a BBB+.

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martedì 16 marzo 2010

argOmenti

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Il ritorno delle Agenzie di rating con le loro pagelle al veleno di

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mARio lEttiERi *

el 2011 dovrebbe ritornare in vigore il limite minimo di A- perché i paesi dell’UE possano utilizzare i loro titoli di stato per operazioni di finanziamento presso la Banca Centrale Europea. I paesi retrocessi nella zona B rischieranno l’isolamento e il collasso. I mercati finanziari, in primis quelli dei derivati e dei credit default sawps, hanno preso la palla al balzo e iniziato la corsa all’aumento dei costi dei cds e dei tassi di interesse per i titoli di debito della Grecia. Intanto è partito l’attacco speculativo all’euro, mentre il dollaro e l’economia americana che stranamente godono di un super rating di AAA, sono in condizioni molto più precarie e fallimentari di quelle dell’Europa! Nel contempo

E

PAolo RAimondi**

certa stampa economica internazionale e i mercati sono ritornati a citare le agenzie di rating come le fonti più qualificate e competenti per giustificare cambiamenti e decisioni finanziarie vitali per i paesi sottoposti ai loro esami e alle loro pagelle. Si ricordi che tutti i G8 e i G20 hanno prodotto dichiarazioni e documenti dove si stigmatizza il comportamento delle agenzie di rating e si chiede una loro profonda riforma. Il G20 di Londra nell’aprile dell’anno scorso sottoscrisse l’accordo per “un controllo e una registrazione delle agenzie di rating per garantire che esse rispettino il codice internazionale di buon comportamento al fine particolare di evitare inaccettabili conflitti di interessi”.

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M

a le agenzie di rating, entità economico-finanziare private, sono rimaste sempre le stesse! Già nel 2006, quando, a seguito di un abbassamento del rating dell’Italia, il nostro paese avrebbe dovuto pagare da un giorno all’altro alcuni miliardi di euro in più per il conseguente aumento degli interessi sui titoli del debito pubblico, noi denunciammo gli effetti devastanti delle loro valutazioni. Documentammo tra l’altro l’incredibile conflitto di interessi in quanto le “tre sorelle” avevano direttori esecutivi e partecipazioni azionarie importanti provenienti dalle più grandi banche americane e anche dalle grandi corporations internazionali. In particolare sottolineammo il pesante coinvolgimento della JP Morgan e della City Group, proprio quelle banche che vantavano, e vantano tuttora, le quote più elevate di derivati OTC, rispettivamente per 80.000 e 35.000 miliardi di dollari.

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governi europei, mentre si sta per decidere se affidare alla BCE il compito di valutare i debiti sovrani, dovrebbero subito diffidare le agenzie in questione dall’astenersi da qualsiasi valutazione di rating sugli stati nazionali. Anzi sarebbe opportuna una specifica indagine sulle loro passate attività e “collusioni” con il sistema finanziario. *Sottosegretario all’Economia nel governo Prodi **Economista

“Cuore di cactus”: da emigrante a giornalista economico «Ma allora, si emigra davvero per sempre? Probabilmente, non si emigra mai. Se non altro, non si emigra da se stessi. O forse è proprio sbagliato il termine, emigrare». Il giornalista Antonio Calabrò non era soltanto emigrato da Palermo; la sua era stata anche la ricerca imperiosa di un altrove, di una diversa misura di professione e di vita. Non più giovanissimo, dopo un quindicennio di impegno di punta nel

glorioso giornale L’Ora negli anni del più intenso lavoro antimafia, il suo addio a città e testata è stato accolto come un fulmine a ciel sereno, ma era maturato nell’agosto del 1985 il giorno dell’uccisione dell’amico commissario Ninni Cassarà. Non voleva più essere testimone dei vuoti rituali in cui la città espugnata inghiottiva il messaggio dei suoi migliori servitori del pubblico interesse. Così il giornalista si racconta la

storia del suo addio nel libro in uscita il 18 marzo per Sellerio “Cuore di Cactus”, analisi documentata, severa, appassionata, delle ragioni che lo avevano spinto alla emigrazioneesilio. Un’analisi sorretta anche dal confronto e dal contrasto con il giornalismo e le strutture produttive trovate nella grande città del Nord che è Milano, in cui l’autore lavora da allora. (da affaritaliani.it)


City & Siti

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Troppe prostitute vicino agli scavi di Pompei Le rovine di Pompei fanno da sfondo alla prostituzione e il sindaco Claudio D’Alessio chiede aiuto al prefetto Alessandro Pansa per risolvere il problema che offusca «lo splendore dell’immagine che la città universale ha conquistato nel mondo». Quello che chiede il sindaco con una lettera aperta è una task-force da impegnare in controlli mirati e a sorpresa negli alberghi della città per constatare la presenza di prostitute attraverso il controllo dei registri dei clienti. Secondo il primo cittadino «occorre un coordinamento di interforze atto a contrastare il fenomeno che dilaga per le strade e negli alberghi», ma egli stesso non può fare a meno di dichiarare la propria sconfitta non essendo potuto andare oltre l’ordinanza sindacale, del 25 febbraio del 2009. Un disperato tentativo che dichiarava fuorilegge gli adescamenti sull’intero territorio di Pompei con una sanzione di cinquecento euro, il sequestro dell’automobile a clienti e prostitute. «Mi rammarica – scrive il sindaco al prefetto- che gli sforzi che poniamo in essere come amministrazione, per debellare il problema che si manifesta in prossimità dei luoghi simbolo di Pompei, sono vani quando c’è qualcuno che sostiene questo tipo di mercato illegale e oltraggioso. Mi addolora che l’immagine di una città d’arte e di culto, conosciuta in tutto il mondo, venga mortificata e danneggiata in questo modo». I vigili urbani, dal febbraio 2009 al febbraio 2010, hanno elevato circa cento verbali a prostitute e clienti. Sono per la maggior parte straniere le donne che, lungo via Plinio, sostano in attesa che un cliente passi e le «ingaggi» per un’ora di sesso a pagamento. Spesso in un alberghetto vicino gli scavi.

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roma

Mini-sindaci in mutande contestano Alemanno Si sono abbassati i pantaloni e sono rimasti in mutande. Con questa singolare iniziativa i presidenti di diversi municipi della capitale hanno protestato ieri in Campidoglio contro la mancata approvazione del bilancio di previsione 2010. Una cinquantina di persone hanno partecipato alla protesta, tra presidenti, consiglieri e assessori di centrosinistra provenienti da tutti i municipi. Tra loro Dario Marcucci, presidente del III municipio, Andrea Caradonna, del V, Giammarco Palmieri, del VI, Susi Fantino, del IX, Sandro Medici, del X, Andrea Catarci, dell'XI e Antonella De Giusti, del XVII. I mini-sindaci hanno protestato per dire basta alla politica del sindaco di Roma Gianni Alemanno e, in particolare, hanno esposto alcuni cartelli con su scritto "Parchi e giardini nell'abbandono", "Cartelloni abusivi, grazie sindaco", "Gente senza casa,

case senza gente", "Piscine abusive massaggi condonati" e "Alemanno ci ha lasciati in mutande". "Abbiamo pensato spiega Caradonna - che questo, magari in modo un po' goliardico, fosse l'unico modo per rappresentare il disagio che viviamo per la mancata approvazio-

ne del bilancio. Da mesi siamo in esercizio provvisorio. Il mio municipio ha 200mila abitanti. E' impossibile governarlo senza investimenti, senza la manutenzione delle strade e delle scuole. E' una missione impossibile". "Roma - prosegue - va avanti per inerzia, volevamo

denunciare il soffocamento che vive la nostra città. Non escludiamo altre forme di protesta. Voglio sottolineare però che la coincidenza con la campagna elettorale è pura coincidenza. Il nostro è un grido d'allarme sincero, vero. Spero che il sindaco comprenda le nostre preoccupazioni". "Questa aggiunge Medici - è una protesta disperata, estrema, perché questa città sta vivendo una situazione difficile. Non ci sono soldi per fare nulla. Il disagio è alle stelle. Se mi chiama una scuola dove ci sono i topi non ho neanche i 10mila euro che servono per fare la derattizzazione. Il sindaco ha deciso di non fare il bilancio, forse un po' opportunisticamente, perché prevede aumenti delle tariffe, dei biglietti dei mezzi pubblici e di altre cose. Perciò aspetta che siano passate le elezioni. Da mesi chiediamo riunioni. Per questo ci siamo decisi a fare questa protesta”.

Elezioni nel Lazio

Robilotta: “Marrazzo doveva firmare il decreto” Non si rassegnano i pidiellini romani. Esclusi dalla competizione elettorale del prossimo 28-29 marzo, adesso mirano a invalidare le elezioni. Il consigliere del Pdl, Donato Robilotta, ha annunciato per oggi il ricorso contro il decreto firmato dal reggente Esterino Montino: “Ho dato mandato ai miei legali di impugnare il decreto Montino di indizione delle elezioni -scrive in una nota

Robilotta- L’impugnativa sul decreto Montino sarà basata su due elementi: la firma del decreto competeva al presidente Marrazzo che è tutt’ora in carica, sebbene impedito temporaneamente per motivi di salute e viene sostituito da Montino solo per gli atti di ordinaria amministrazione; sulla data delle elezioni, dal momento che Montino con il decreto in questione è arrivato alla scadenza naturale

del 28 e 29 Marzo invece di indire elezioni anticipate per il 29 Gennaio 2010, entro tre mesi dallo scioglimento del Consiglio regionale. Cosa per altro che ha già causato abbastanza confusione perché le istruzioni della Regione in merito al procedimento elettorale parlano di elezioni normali mentre il Tar ha sancito che sono elezioni anticipate ammettendo liste con la metà delle firme previste”.


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l’altrO SOCiale / DOSSier

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Solita storia di disimpegno

Nessuna formazione linguistica per immigrati di

L’Italia, a differenza di altri paesi europei, non prevede investimenti specifici finalizzati a questo obiettivo. I “nuovi italiani” faticano quindi ad integrarsi.

FidAlmA FiliPPElli

Abbiamo voluto dedicare la nostra attenzione al modo in cui alcuni tra i più influenti Stati membri dell’Unione Europea affrontano il compito della formazione linguistica degli immigrati. Ed abbiamo fatto delle scoperte davvero interessanti, che ancora una volta ci fanno sentire inadeguati in quanto italiani. Da noi si spara a zero sugli immigrati e sulla loro cocciuta volontà di mantenere le abitudini culturali di appartenenza, comprese quelle in conflitto con le nostre. Ma nessuno si è mai sognato di dire che l’integrazione non può prescindere dalla conoscenza della lingua del paese ospitante e che quindi la formazione linguistica degli stranieri è un diritto per loro ed un dovere per noi, se proprio vogliamo distinguere tra noi e loro. I nostri cugini francesi hanno approntato da anni un Contratto di Accoglienza ed Integrazione (CAI) della durata di un anno, il quale viene stipulato tra il migrante ed il prefetto e prevede per il primo l’obbligo a seguire attività di formazione linguistica e sociale, stante il corrispettivo impegno dello Stato francese a gestire le attività di appendimento. Agenzie formative pubbliche e private autorizzate dal Ministero del Lavoro orga-

Dibattito su welfare e salute mentale stasera, alle 19,30, è previsto un interessante incontro sul rapporto tra welfare sociale e disagio mentale presso il centro Policulturale BAoBAB di roma, in via cupa 5 in zona Piazza Bologna. Luigi Nieri, Assessore al Bilancio della regione Lazio e candidato al consiglio regionale con la lista “sinistra Ecologia e Libertà con vendola” incontrerà gli operatori nel campo della salute mentale per interrogarsi e discutere insieme su quale tipo di rapporto intercorra oggi tra gravità, cronicità e ricovero nel disagio psichico e risorse economiche previste e stanziate per i servizi di assistenza nell’area della salute mentale. Introdurrà l’incontro il Dott.Alessandro Antonucci ed è previsto a conclusione del dibattito un aperitivo con buffet. Per chi volesse avere maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.luiginieri.it.

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all’italiana nizzano i corsi per il conseguimento del Diploma Iniziale di Lingua Francese, che è obbligatorio. Nel Regno Unito vi è l’ESOL, una misura consistente in corsi di formazione dedicati agli stranieri residenti del Regno Unito con difficoltà ad esprimersi in lingua inglese. Il superamento di un test di verifica nazionale è considerato uno dei requisiti necessario per ottenere la cittadinanza britannica. In Germania vige una legge sull’immigrazione che prevede l’erogazione di corsi per un pacchetto complessivo di 600 ore di lezioni di tedesco (corso di lingua), 30 ore di cultura del paese ospitante (corso di orientamento) ed il conclusivo Certificato di tedesco, riconosciuto a livello internazionale. Sono obbligati a partecipare ai corsi non solo le persone di recente immigrazione non provenienti dall’Unione Europea, ma anche i cosiddetti stranieri-immigrati che vivono da molti anni in Germania e tuttavia non padroneggiano la lingua. La Svezia, manco a dirlo, è stata un’antesignana nel campo: la misura svedese per migranti risale al 1965 ed è rivolta a tutti gli immigrati di età superiore ai 16 anni e agli adulti che vivono nelle regioni dei paesi confinanti (Finlandia) e che lavorano permanentemente in Svezia. Il Programma Svedese per Immigrati (SFI) mira a far raggiungere ai partecipanti un livello base di conoscenza della lingua e della società svedese. L’offerta formativa, gestita dai comuni, consta di 525 ore ed è gratuita. Per i giovani tra i 16 ed i 19 anni è prevista l’integrazione con il curriculum scolastico. In Italia niente di tutto questo. Solo pochissime associazioni del privato sociale che offrono corsi di italiano a qualche immigrato...


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PreViDenza

pensione La data esatta della finestra sono nato il 12-1-1957 e sono un dipendente dell’Amministrazione Provinciale dal 20-1-1979. Inoltre ho in corso di ricongiunzione un periodo di lavoro dipendente svolto prima della mia assunzione all’Ente. si tratta di 52 mesi esatti. Anche se c’è ancora del tempo, vorrei conoscere la data della prima finestra di uscita. Grazie. R. Ricci, Forlì La finestra di uscita sarà quella di aprile 2015.

dopo la pensione Può continuare a lavorare in Francia Alla data del 30 novembre 2010 mio fratello raggiungerà i 40 anni di lavoro (34 anni e 7 settimane lavorati in Italia e il resto in Francia) e quindi potrà ricevere la pensione di anzianità italiana a partire dal 1/4/2011. Quando riceverà la pensione italiana, desidera continuare a lavorare in Francia senza mai smettere di lavorare. Gli è stato detto che dal 2009 ciò è possibile. Posso avere conferma? G. Celestini, Viterbo La cessazione del rapporto di lavoro dipendente, anche all’estero, è condizione imprescindibile per ottenere la pensione di anzianità. Dopo il pensionamento può riprendere il rapporto di lavoro e cumulare pensione e retribuzione. Il Ministero del Lavoro, a tal fine, non pone limiti minimi di tempo ma esige l’esperimento di tutte le formalità inerenti la cessazione del precedente rapporto di lavoro, quali dimissioni, comunicazioni e scritture di

Risponde il dott. Antonino niColo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo email: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18

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Non è così. La signora aveva versato dei contributi (anche se in quantità ridotta) prima del 1996 e quindi, secondo la vigente normativa, ricade nel sistema retributivo per quanto riguarda i “requisiti” per la pensione di vecchiaia. Comunque, complimenti per la riflessione.

contributi

cosa deve fare chi ha usato il “bonus pensione”? rinunciando ad andare in pensione, ho usufruito del cosiddetto ‘bonus pensione’ dal 2005 al 2007. sul sito dell’INPs per simulare il calcolo della pensione spettante, trovo scritto: ‘Poiché c’è un bonus di mezzo, non si è in grado di fare i calcoli’. sono andato all’INPs e mi hanno detto che dovrò richiedere il ricongiungimento delle due pensioni (quella relativa al lavoro fino al 2005 e quella relativa al lavoro dal 2008). La cosa mi sembra strana, e pertanto mi rivolgo a lei. Può aiutarmi nel ricongiungimento: è automatico da parte dell’INPs o devo essere io a chiederlo? N. Guida, Roma Non abbia preoccupazioni. Lei non alcun onere. Tutto si svolgerà in automatico. La normativa INPS, infatti, prevede che, da gennaio 2008, chi ha usufruito del "bonus" può continuare a lavorare senza andare in pensione. La contribuzione accreditata dopo il bonus darà luogo ad un'ulteriore quota di pensione che si aggiungerà all'importo di pensione calcolato fino alla decorrenza del "bonus": Essa sarà liquidata con pari decorrenza della prestazione pensionistica già spettante.

legge, liquidazione di tutte le competenze economiche.

per la pensione Quando presentare la domanda Ad agosto 2011 maturerò i 40 anni di contributi. Ho 56 anni (sono nato a marzo 1954). All’Inps mi hanno detto che la prima finestra utile per il pensionamento sarà gennaio 2012. La domanda va presentata dopo agosto? oppure quando? A. Marino, Roma La domanda va presentata entro dicembre 2011 e comunque dopo la maturazione dei requisiti.

Quesito Lettrice esperta chiede chiarimenti sono tornata mentalmente ad una risposta che lei ha dato, qualche mese fa, ad una signora che aveva maturato nella sua vita circa 12 anni di contributi, In quell’occasione lei consigliava di versare 8 anni di contributi volontari per raggiungere i 20 anni di contribuzione, essenziali per la pensione di vecchiaia. mi sono chiesta se in realtà la signora non ricada nel solo sistema contributivo ed abbia quindi già maturato il diritto alla pensione al raggiungimento dell'età di 60 anni. F. Baldi, Pavia

Laurea Periodo già coperto non si può riscattare Ho 38 anni e mi sono laureato a novembre 1996 in scienze politiche. Dal giugno 1991 sono lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato (fino al 1999 part-time per 24 ore). seguo da alcuni mesi il giornale e la rubrica previdenziale. Gradirei sapere se posso riscattare la mia laurea anche se nel periodo degli studi già lavoravo parttime. Inoltre, il riscatto è conveniente? P. Grimaldi, Avellino Purtroppo per lei, per lo stesso periodo non ci possono essere contributi obbligatori e da riscatto. Pertanto, non le è possibile recuperare i periodi di studi necessari per la laurea.

contributi Per la pensione occorrono 40 anni Il 1°settembre 2010 compirò 55 anni di età e il 29 dello stesso mese maturerò 40 anni di contribuzione da lavoro dipendente. E’ mio desiderio ritirarmi dal lavoro. Quando potrò andare in pensione? B. Di Iorio, Campobasso Poiché i 40 anni di contribuzione vengono maturati nel terzo trimestre 2010 dovrà tendere la finestra del il 1° gennaio 2011.


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Culture & tenDenze

Chatroulette.com Oltre il socialnetwork

Sconosciuti faccia a faccia sul web Il fenomeno è esploso anche in Italia in pochi giorni. Come spiare dal buco della serratura, come fare incontri in metro di mARiA F. RotondARo Pensate a quanti incontri si possono fare anche in un solo viaggio in metropolitana. Anche se la nostra permanenza su quel treno è solo per due fermate. Immaginate ora di trovarvi da soli su quella metro con un perfetto sconosciuto. Faccia a faccia. Se la persona che avete di fronte scenderà prima di voi e non avete il tempo di parlarci per scambiare un numero o una mail, ci sono bassissime probabilità che la incontrerete di nuovo nella vostra vita. Bene, questo è l’effetto che fa Chatroulette.com: la nuova diavoleria della rete. E’ un sito che collega a caso persone di tutto il mondo. Chat e webcam insieme. Negli Usa è il fenomeno dell’anno e ora spopola da noi (soprattutto il fenmeno chatroulette sembra esploso nello scorso fine settimana). “Cosa cerchi?” è la domanda più diffusa?, tra gli “strangers” (questo il termine del sito), ovvero gli stranieri che usano chatrou-

lette. Il secondo interrogativo è più “ordinario”: “where are you from?”, è la domanda attacca bottone ma anche quella per capire chi abbiamo di fronte. Di questo sito che mette in funzione automaticamente la vostra webcam sentirete molto parlare. Ci sono curiosi, maniaci, persone normali. Molti turchi. Pochi italiani. Per ora. Una specie di Grande Fratello.

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Un originale reading nel “buio” della notte Il cielo con i suoi infiniti astri ha sempre suscitato un grande fascino nell’uomo e da sempre innumerevoli scrittori hanno dedicato alla magia delle stelle interi libri di prosa e poesia. Sarà proprio il cielo letterario il protagonista assoluto della serata di giovedì 18 marzo dalle ore 21 nell'affascinante cornice del Planetario di Roma. Marco Cattaneo, direttore de Le Scienze, presenterà tra parole e musica, l'antologia Einaudi “Piccolo Atlante Celeste”, curata da Giangiacomo Gandolfi e Stefano Sandrelli. Inoltre, gli attori Luigi Saravo e Massimo Fanelli leggeranno sotto le stelle racconti astronomici di Dino Buzzati, Daniele Del Giudice e Giovanni Papini, tratti dall’antologia stessa. Un’imperdibile performance di reading nel buio della notte, per riflettere sulle mille insospettabili intersezioni tra cultura scientifica e linguaggio umanistico. Un buco della serratura dal quale il nostro occhio si affaccia in molte case, in tante vite. Insomma, dovrete provare per capire. Perchè chi vuole fare del turismo virtuale qui sarà soddisfatto. E poi se il partner virtuale è sgradito basta cliccare nell’immagine di sinistre una finesu next. stra di video dialogo del sito cha-

A roma

Il premio Europa Bancarella Romana a Tozzo L’evento si avvicina. Venerdì 19 marzo alle ore 18, nella Sala Giardino della Musica del Caffè Canova in Piazza del Popolo 16 di Roma, si terrà la XXXII edizione del Premio Europa – Bancarella Romana Internazionale di Cultura Contemporanea dei Rioni di Roma. Presentano la serata: Barbara Bonomi (giornalista del Sole24Ore) e Andrea Pancani (vice-direttore del TgLa7). Vince il Premio Europa – Bancarella

Romana per la Saggistica a David Tozzo per il suo attuale e puntuale volume “WoW. Obama oltre Obama”, Casa Editrice Puky. A differenza delle tante proposte editoriali sul Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, non siamo di fronte né ad un’asciutta raccolta di suoi scritti o discorsi, né ad un volume che ha il suo focus quasi esclusivamente sulla sua vincente campagna elettorale del 2008. Il volume,

con uno stile schietto e audace, fa il verso alla straordinaria ventata d’aria freschissima che Barack Obama ha portato a livello politico. Presidente Onorario di questa edizione è l’Onorevole Simone Gargano. Collaborano all’iniziativa le Associazioni di categoria degli Edicolanti, dei Librai, dei Librai delle Bancarelle e delle Agenzie di Distribuzione Stampa.


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Generazioni in conflitto

cinico affresco del Bel Paese

Genitori e figli

il figlio più piccolo

agitare bene prima dell’uso Regia: Giovanni Veronesi con Silvio Orlando, Luciana Littizzetto. Michele Placido, Margherita Buy, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Piera Esposti Il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo della quattordicenne Nina. E' credibile il quadro che il regista toscano traccia delle nuove generazioni, riesce a fotografarne bene il malessere e l'incapacità di capirsi fino in fondo. Certo, in un contesto da commedia e con i toni leggeri del genere, a volte con profili appena tratteggiati ma decisamente convincenti. Decisamente migliore invece il fronte dei cosiddetti "grandi", dove si capisce che Veronesi ha maggiore conoscenza della materia. Avvalendosi di un cast di attori di alto profilo, abbandona per il momento il film ad episodi per raccontare una storia più strutturata e ricca di sfumature rispetto ai precedenti lavori.

Regia: Pupi Avati con Christian De Sica, Laura Morante, Luca Zingaretti, Nicola Nocella

mia Waikowska” è Alice che si avvia verso il paese degli affari

Da bambina a donna d’affari Alice in Wonderland Regia: Tim Burton con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway.

Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. Non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il

suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.

una giornalista Il “riscatto” ricorda... del maestro

Passione e lotta per la libertà

An Education

il concerto

l’amante inglese

Regia: Lone Scherfig con Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Alfred Molina

Regia: Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov, Miou-Miou

Londra inizi anni '60. Qualche tempo prima della rivoluzione culturale e sessuale che cambiò l'approccio al mondo del genere femminile. Jenny ha sedici anni, è carina, intelligente, studiosa e presto andrà all'università di Oxford. Un giorno però un bel ragazzo elegante e ricco, con il doppio degli anni ed appartenente ad un ceto sociale molto diverso dal suo, le dà un passaggio in macchina. Se ne innamora e da allora la sua vita cambierà. Deliziosa commedia, tratta dalle memorie della giornalista inglese Lynn Barber, candidata a tre Oscar, con un gruppetto di attori straordinari: dalla protagonista, la giovanissima Carey Mulligan, fino alla breve apparizione (quasi irriconoscibile) di Emma Thompson.

"Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

Regia: Catherine Corsini con Kristin Scott Thomas, Sergi Lopez

Epopea tutta al femminile dove protagonista è una donna che lotta per affermare la propria autodeterminazione. Suzanne vive in una bella villa nel sud della Francia con un marito e due figli adolescenti. Una esistenza borghese e piena di noia spezzata dall'incontro con Ivan, rude operaio spagnolo con qualche errore alle spalle, che un giorno arriva per ristrutturare lo studio dell'abitazione. Un'avventura che si trasforma presto in passione travolgente e vero amore. Il marito, noto medico della zona molto attento alle apparenze ed in procinto di lanciarsi nella carriera politica, più che altro ferito dall'essere stato scaricato per

Con la scusa di completare la trilogia sulla paternità (dopo "La cena per farli conoscere" e "Il papà di Giovanna"), Avati racconta l'Italia di oggi e lo fa con particolare cattiveria ed ironia, aiutato anche da un più che brillante cast di attori. Apparentemente parla di beghe familiari, in realtà dà vita ad un preciso affresco del Bel Paese: cinico, corrotto e corruttore, egoista, disposto a tutto in nome del dio denaro. Un insospettabile De Sica (dopo tanti cine-panettoni) riesce finalmente a dare corpo ad un personaggio complesso e spietato, il "furbetto del quartierino" di turno che pur di salvarsi dalla galera per i suoi guai finanziari, non si fa scrupolo di riversare le sue colpe sull'ingenuo figlio.

Kristin Scott thoma, protagonista di “l’amante inglese” un semplice operaio, cercherà in tutti i modi di contrastare la liaison, ricorrendo anche a biechi ricatti. Finale catartico


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un romanzo familiare

Pezzo di storia senza retorica

la prima cosa bella

invictus

Regia: Paolo Virzì con Valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Micaela Ramazzotti.

Svolta intimista per il regista toscano che si allontana decisamente dalle tematiche sociali che hanno caratterizzato le sue precedenti pellicole, per concentrarsi sui sentimenti e sulla psicologia dei personaggi in una sorta di romanzo famigliare. Un percorso tutto nuovo per il quale sceglie l'attrice simbolo della commedia all'italiana, la splendida Stefania Sandrelli che insieme ad un Mastandrea in grande forma (una delle migliori interpretazioni dell'attore romano nel ruolo di Bruno e del suo mal di vivere) da vita ad un duetto recitativo di ottimo livello, riuscendo a coinvolgere l'intero cast. Costruito su due piani temporali, il film percorre circa quarant'anni di vita livornese, la storia di una mamma bellissima e svampita e dei suoi due figlioli dagli anni 70/80 fino ai nostri giorni

Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon

Jeff Bridges (premiato con l’oscar) in “Crazy heart”

un Jeff Bridges da oscar Crazy heart Regia: Scott Cooper con Jeff Bridges, Maggie Gyllenhaal, Colin Farrell, Robert Duvall

Non sarà il Drugo del Grande Lebowski, ma anche qui il grande Jeff Bridges riesce ancora a dare il meglio di sé per un film, lowbudget, che gira interamente intorno alla sua figura. Intreccio narrativo forse scontato e preve-

dibile che però l'attore (premiato con l’Oscar) , con ammiccamenti e grande capacità interpretativa, riesce a rendere interessante ed accattivante. Invecchiato, appesantito, alcolizzato ed in fase discendente, Bad Blake è una vecchia gloria del country che ora deve accontentarsi di qualche isolato locale della sconfinata provincia americana ed alloggiare in alberghi di quarta categoria. Il casuale incontro con una giovane giornalista di una rivista locale che vuole intervistarlo, gli cambierà in qualche modo la vita.

Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso Nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di Nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.

marito, moglie ed escort

L’amore interrotto

Chloe

A single man Regia: Tom Ford con Colin Firth e Julianne Moore

Patinato e forse stilisticamente troppo perfetto (poteva essere diversamente?), ma con un grande Colin Firth nei panni di un professore universitario che non riesce a dare un senso alla vita dopo la morte del suo compagno per un incidente stradale. Discreto esordio alla regia per il celebre stilista texano che è riuscito a fare un film con parecchie imperfezioni, eppure coinvolgente ed emozionante. Libero adattamento del romanzo di Christopher Isherwood "Un uomo solo", è un racconto sull'amore interrotto, sull'isolamento della condizione umana e l'importanza dei momenti apparentemente insignificanti della vita.

Sergio Fiorentini, Carlo verdone, Anna Bonaiuto e marco Giallini in una scena di “io, lara e loro” parla di noi, delle nostre famiglie, di come siamo diventati. Senza utilizzare toni troppo altisonanti, con il solito garbo e gentilezza ed una buona dose di umorismo. io, loro e lara Ottimo cast di attori, sapienteRegia: Carlo Verdone con mente diretto. In mezzo a tanta Carlo Verdone, Laura Chiatti, professionalità anche la Chiatti fa Anna Bonaiuto, Marco Giallini, la sua bella figura. Da guardare Sergio Fiorentini, Angela con attenzione una delle scene più Finocchiaro divertenti del film, dove si frontegE' il miglior film del regista roma- giano, da un punto di vista recitano. Equilibrato e maturo. Quello tivo, una grande Angela più riuscito e, contrariamente a Finocchiaro nei panni dell'assiquanto si possa credere, il meno stente sociale tutta intenta a religioso, anche se il protagonista sedurre il sacerdote Verdone, alias è un prete missionario. In realtà padre Carlo Mascolo

Il miglior verdone

Regia: Atom Egoyan con Julianne Moore, Liam Neeson Apparentemente un thriller, ma molto più intenso nella sua struttura e complessità. E' anche una storia d'amore, di suspence ed ipotetici tradimenti. Viaggio, con qualche perversione, in un tranquillo ma coniugale. ménage fragile Catherine, stimata ginecologa della middle class, sta organizzando una festa a sorpresa per il compleanno del marito David, professore di musica. La stessa sera l'uomo perde però il volo da New York per tornare a casa e la moglie comincia a nutrire qualche sospetto, soprattutto dopo aver scoperto nel suo cellulare un ambiguo sms di una delle sue allieve. Una sera a cena fuori con amici, Catherine incontra per caso Chloe, giovane e bellissima escort di lusso. Per liberarsi dell'ossessione decide di ingaggiarla per testare la fedeltà del marito...


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l’

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granDe SChermO

martedì 16 marzo 2010

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Perbenismo di facciata

La generazione dei quarantenni

mine vaganti

Baciami ancora Regia: Gabriele Muccino con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore

Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini

Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.

monster movie di tutto rispetto the Wolfman Regia: Joe Johnston con Benicio Del Toro, Emily Blunt, Anthony Hopkins

Monster movie di tutto rispetto. Diretto con mano ferma ed interpretato con la stessa convinzione da un intenso Benicio Del Toro (bravo anche con il pesante trucco da lupo) accanto al sempre straordinario Hopkins, nel ruolo del padre. Remake del classico horror "L'uomo lupo" di George Waggner del 1941, costruzione di un sanguinoso puzzle con un'antica maledizione che trasforma le persone in lupi mannari durante le notti di luna piena, che sta lentamente uccidendo gli abitanti di Blackmoor. Poco splatter ma di certo non annoia, diligentemente condensato in poco più di un'ora e mezzo.

Elena Sofia Ricci e Riccardo Scmarcio in “mine vaganti”

Il ladro di fulmini

Buoni, cattivi e effetti speciali

Percy Jackson e gli dei dell’olimpo

Avatar

Regia: Chris Columbus con Logan Lerman, Pierce Brosnan

Il paragone con le avventure di Harry Potter è inevitabile. Il regista ne ha diretti ben due. Come il celebre maghetto anche Percy Jackson ha poteri sovrannaturali, per metà divino e per metà umano, con l'innata capacità di tenere a bada il male. Anche lui ha genitori "magici", è figlio del dio greco Poseidone, e molte delle situazioni in cui si trova porta inevitabilmente al personaggio della Rowling. L'apparizione dell'Idra a tre teste non può non ricordare Fuffy il cane a tre teste di Hagrid. Solo una squallida copia dunque? Niente affatto. Il film ha una sua valenza, si lascia vedere con piacere, in qualche modo è anche educativo (all'inizio insegnanti e compagni di scuola lo credono mentalmente limitato) e poi potrà riempire il vuoto che Potter lascerà. Moderno classico della letteratura fantasy dello scrittore Rick Riordan, "Il ladro di fulmini" è il primo di una serie di cinque libri, l'ultimo uscito a maggio dello scorso anno. (foto)

Regia: James Cameron con Sam Worthington, Sigourney Weaver

Cosa dire di più di quanto non si sia già sproloquiato su ques t o film. G l i effetti sono davvero speciali (l'animazione è splendida, in particolare le figure dei Na'vi e l'ambientazione di Pandora), la storia però, per quanto politicamente corretta, è un po' banalotta. I buoni, i cattivi, l'amore, il lieto fine, con pistolotto moralistico. Il cattivo è così cattivo da sembrare una caricatura. Già dalle prime scene si capisce al volo dove andrà a parare. Sembra un lungo déjà-vu. A tratti viene in mente "Balla coi lupi", "The Fountain" di Aronofskye (ma l'albero della vita non è simile?), "Soldato blu", "Il signore degli anelli", "Apocalypse Now". Un consiglio: provate a vederlo senza gli occhialini, nei cinema senza 3D. I colori sono molto più vivaci.

Muccino in grande forma. La trasferta americana gli ha fatto bene, lo ha galvanizzato ed arricchito e con la macchina da presa fa faville. Corre letteralmente dietro agli attori, non li molla un istante nel tentativo di estrapolare emozioni e sentimenti. Dopo i trentenni racconta gioie e dolori della generazione dei quaranta. Il ritorno alle radici ma anche la voglia di rimettersi in gioco, l'amore per l'altra persona e quello per i figli. Un gruppo di amici impegnati in una estenuante ricerca della felicità. Forse una costruzione un po' troppo adrenalitica ed affannata (in 2 ore e 19 di durata), ma decisamente efficace nel delineare i personaggi. La new entry Vittoria Puccini non fa rimpiangere Giovanna Mezzogiorno.

scorsese con il fiato sospeso Shutter island Regia: Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow

Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine, mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isolafortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.


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Torna in scena il Mefistofele di Boito Assente dal palcoscenico romano dal 1959, Torna al T e a t r o dell’Opera”Mefistofele”, opera in un prologo, quattro atti ed un epilogo su parole e musica di Arrigo Boito. Il nuovo allestimento si ispira ai bozzetti originali che Camillo Parravicini (grande scenografo italiano 1902-1978 n.d.r.) creò per il Teatro Reale dell’Opera. In sua memoria e con l’intento di valorizzare e ricordare artisti e scenografi che nel corso del Novecento hanno collaborato con il Teatro, si vogliono proporre all’attenzione del pubblico i bozzetti rinvenuti nell’Archivio e mai realizzati per il Teatro dell’Opera. Un impianto scenico farà da contenitore e cornice a proiezioni che, con costi contenuti,

di StEFAno mAuRo La musica dal vivo non ha paura della montagna. In un entroterra sempre più distante il coraggio di chi ama la musica da ottimi frutti e così la musica dal vivo ha uno spazio importante anche nel Montefeltro. Una enoteca che è anche un ottimo live club. Ma non è in città al contrario si trova a Lunano, paesino dell'entroterra Pesarese, situato in quella zona che un tempo il Duca Federico da Montefeltro considerava strategica perché rivolta verso la Romagna. Oggi i tempi sono cambiati e l'en-

daranno vita ai vecchi bozzetti, di studio si recò a Parigi dove sottolineando e facendo da conobbe autori quali Rossini, base allo svolgersi della storia. Auber, Berlioz, Gounod e Verdi. Di ritorno Mefistofele, opera a Milano venne rappresentata per accolto nell’amla prima volta al Teatro alla Scala biente della “Scapigliatura”. di Milano il 5 In questa ediziomarzo 1868, non ne di Mefistofele ebbe una buona il Maestro conaccoglienza dal certatore e pubblico milaneDirettore è se abituato alla Renato Palumbo, tradizione italiana il Maestro del dei sentimenti, e Amarilli nizza Coro Andrea nuovo invece a Giorgi, la Regia è temi politici, religiosi e filosofici. Rimaneggiata affidata a Filippo Crivelli, sul tema dell’amore e snellita l’Impianto scenico è di Andrea fu di nuovo rappresentata a Miglio, i Costumi di Anna Bologna il 4 ottobre 1875, poi Biagiotti, i Video di Michele ulteriormente riveduta per la Della Cioppa, la Coreografia di successiva prima a Venezia il Gillian Whittingham e il 13 maggio 1876. Arrigo Boito Disegno luci di Agostino (1842-1918) dopo gli studi Angelini. A teatro, dunque, da musicali, grazie ad una borsa stasera fino al 23 marzo.

Un “angolo divino” per la musica di Capuano troterra rischia sempre di non riuscire ad offrite opportunità ai propria abitanti, che spesso fuggono verso la riviera. Così l'Enoteca di Lunano dal 2006, grazie alla capacità organizzativa e la passione del suo Art Director, Andrea Barroccini e del socio Fabio Biagiotti si presenta come un locale nuovo: "L'Angolo di Vino". Una sfida difficile che da tre anni pare abbia dato ragione a questi due

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A Bellaria

Teatro dell’Opera

di CRiStinA ARChillEtti

martedì 16 marzo 2010

giovani provenienti da Fermignano e Urbino. Tanto coraggio e tanta buona musica la ricetta che fa di questo locale un posto frequentatissimo e un presidio per la vera musica dal vivo nel territorio. Il locale propone musica ogni venerdì e non ha biglietto d'ingresso. Fino ad ora più di 100 gruppi sono stati ospitati. All'Angolo divino si sono svolte anche le semifinali regionali del più importante

Cinque mesi di show per la Carrà

Raffaella Carrà Cinque mesi di full immersion negli show di Raffaella Carra'. Partira' il 3 aprile a Bellaria 'Milleluci' il primo festival a lei dedicato. A dare l'avvio ai festeggiamenti saranno Ivana Spagna e Paolo Belli con i ballerini di 'Ballando con le Stelle'. La kermesse chiudera' il 28 agosto.

concorso di gruppi emergenti nazionale: Italia Wawe Per il venerdì 26 marzo, ad ingresso gratuito, un grande evento, promosso in collaborazione con Territorio Musicale: il cantautore Ernico Capuano proporrà, con la sua band, la Tamurriata Rock. Enrico Capuano, che molti ricorderanno per essere salito sul palco del primo maggio di Roma nel 2009, propone un cantautorato di stampo rock con contaminazioni di musica popolare e i testi impegnati che lo disegnano come un messaggero di buona musica e di valori universali.


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martedì 16 marzo 2010

PerSOne

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Nino Frassica sul set con Johnny Depp Nino Frassica, interpreta di nuovo un tutore dell'ordine, stavolta per Hollywood, nel thriller The tourist con Johnny Depp e Angelina Jolie. ''Faccio la guardia municipale che insegue Johnny Depp per tutta Venezia - spiega - e alla fine finisce in acqua...''. ''Sono molto contento di lavorare con Depp aggiunge - Ha una bella faccia ed e' bravissimo''. Frassica ha

nino Frassica

cominciato in questi giorni a Cinecitta' 'Cugino e cugino', per Raiuno di cui e' protagonista con Giulio Scarpati. Attore comico, ma anche autore, Frassica da oltre vent’anni sta costruendosi l’immagine di una maschera da commedia dell’arte. «Vorrei arrivare a essere sempre lo stesso, pur se all’interno di contesti diversi. Non so se ci riuscirò».

regionali

Il click

La showgirl

Archibugi realizza lo spot per Bonino

Torna il sereno tra Paola e Raz

Hunziker ha un debole per gli uomini tedeschi

Francesca Archibugi 'Ma io ci sono!' e' il titolo dello spot fatto da Francesca Archibugi a sostegno della candidatura di Emma Bonino alla presidenza del Lazio.Lo spot, che dura 30 secondi, ideato e curato dalla stessa regista, da stasera sara' distribuito pure in 150 cinema di Roma e Provincia. Lo spot e' prodotto da Angelo Barbagallo e Riccardo Tozzi, voce narrante di Margherita Buy.

Pagina a cura di maria F. Rotondaro

Eccoli felici e contenti: tra Paola Barale e Raz degan è tornato ufficialmente il sereno. la bionda conduttrice, che ha recentemente rifiutato la conduzione del programma 'la Pupa e il Secchione 2', è arrivata a Roma per stare accanto al suo boyfriend, impegnato con lo show 'Ballando con le Stelle'. Gossipnews li ha immortalati insieme all'uscita degli studi Rai

Morto a 83 anni l’attore di “Mission: Impossible” L'attore americano Peter Graves, 83 anni, celebre per il suo ruolo di Jim Phelps nella serie televisiva "Mission: Impossible", è stato trovato morto nella sua abitazione a Pacific Palisades, a ovest di Los Angeles. Lo si è appreso da fonti di polizia, secondo cui l'attore è morto di "morte naturale".

"Gli uomini tedeschi? Li trovo super". Sensuale e seducente Michelle Hunziker ammicca, coperta solo da un lenzuolo bianco sulla cover di GQ Germania e in un servizio fotografico, in cui sfoggia tutto il suo fascino nordico e dichiara di non escludere una relazione con un uomo tedesco: "Non ho ancora avuto l'opportunità di uscire con un tedesco, ma se ne trovassi uno carino di cui innamorarmi, non sarebbe un problema". L'ex moglie di Eros Ramazzotti, conduttrice, in Germania, del fortunatissimo programma "Wetten, das...?" sfodera tutto il suo sex appeal in scatti davvero irresistibili e elenca le caratteristiche che, un uomo dovrebbe avere, per conquistarla: "Mantenere sempre la sua virilità, non sentirsi castrato e conservare i propri spazi, ma darmi la sensazione, che, nel momento del bisogno, ci sia e mi protegga”.


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