aq17aprile2010

Page 1

Anno II - n. 78 - Sabato 17 aprile 2010

Altro

l’ € 0,50

Ora di punta dI

StefANo ClerICI

Portoghesi

S

ono davvero implacabili, questi sindaci leghisti. Al grido di "chi non paga comunista è" hanno cominciato la loro crociata per scovare e punire i "portoghesi" che non versano regolarmente la retta per la mensa scolastica o per il pullmino che porta I bambini nelle loro classi. Se I conti non tornano, la sentenza è esemplare. Non paghi la mensa (ultimo caso ad Adro, nel Bresciano)? Allora resti a pane e acqua. Non paghi lo scuolabus (ultimo caso a Verona)? Allora te la fai a piedi, andata e ritorno... ntendiamoci: versare un ragionevole contributo per un servizio reso dall'amministrazione è giusto (sempre che non si tratti di famiglie alle soglie della povertà). Ma non è certo così che si risanano le casse comunali (e men che meno quelle nazionali). Dicono che è una questione di principio. Ma allora perché la stessa severità non viene riservata anche ai grandi evasori fiscali o ai tanti furbetti del quartierino che continuano ad agire e a proliferare ovunque? O ai furboni del paese, che campano come parassiti sulla pelle dei contribuenti onesti? Proprio ieri un'inchiesta giornalistica ha svelato cifre impressionanti sul numero e sui costi di una miriade di enti inutili (con faraonici consigli di amministrazione) che per grazia governativa continuano a sopravvivere nonostante ne sia stati da tempo sancita la chiusura. Calderoli, ci sei batti un colpo. E non te la prendere con le creature.

quotidiano www.altroquotidiano.it

Berlusconi. Impegnato in guerre su più fronti

Tra Fini e Gomorra L’ufficio di presidenza del Pdl convocato d’urgenza per scongiurare la rottura. Intanto il Cavaliere se la prende con Saviano e con “La piovra”

I

PAGINA 6

La bagarre che si è scatenata nel Pdl dopo l’infelice andamento del pranzo di Montecitorio tra Berlusconi e Fini continua con un’altalena di minacce e blandizie dall’una e dall’altra parte e con preannunci di crisi e di elezioni anticipate seguite da schiarite favorite dalla mediazione dei “finiani morbidi” come il vicecapogruppo del Pdl alla Camera, Bocchino. E’ difficile precedere come andrà a finire e cioè se, il presidente della Camera deciderà di compiere il passo verso la costituzione di gruppi autonomi di ex An a Montecitorio e a Palazzo Madama, il che significherebbe rottura della maggioranza parlamentare. Nel frattempo, anche per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalle vicende del suo partito, il Cavaliere torna all’attacco di Roberto Saviano e del libro ,“Gomorra”, con il quale lo scrittore denuncia i clan camorristici, accusandolo, insieme con la serie televisiva della “Piovra”, di avere fatto il gioco della mafia e della ‘ndrangheta, e di avere dato una immagine distorta dell’Italia all’estero. Una squallida manovra. PAGINe 4 e 5

La nube verso l’Italia

AI LETTORI

Altro

l’

quotidiano

in edizione stampabile viene pubblicato tutti i giorni dal martedì al sabato La domenica e il lunedì vengono apportati solo parziali aggiornamenti.

la nube di cenere che offusca i cieli europei e blocca i voi aerei in vaste aree si dirige ora verso l’Italia. PAGINA 3

Il sito invece viene costantemente aggiornato 7 giorni su 7


Altro

l’

sabato 17 aprile 2010

VentiquattrOre

quotidiano

2

DecReTo

VenezIa

PozzaLLo

DeLITTo ReGGIanI

“Contro il sovraffollamento delle carceri che ha portato quest'anno ad avere già 20 suicidi, stiamo pensando ad un decreto per dare un regime di detenzione domiciliare a coloro a cui manca un anno solo di carcere". Lo ha annunciato Berlusconi, sottolineando che la cosidetta “messa in prova" non presenta rischi di fuga. “Non avrebbero interesse a scappare, perché altrimenti si vedrebbero raddoppiare la pena".

Una lettera anonima, firmata da un gruppo autonomista, indirizzata al Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è giunta a palazzo Balbi a Venezia, sede dell'istituzione. La missiva conteneva delle minacce e una polvere bianca. Per evitare rischi di eventuale contaminazione da antrace o altra sostanza pericolosa, gli agenti della Questura, della Digos e i Vigili del Fuoco sono subito intervenuti e hanno evacuato il palazzo.

Un pensionato di 64 anni è stato arrestato con l'accusa di avere abusato sessualmente di una ragazza con problemi di handicap mentale. E' successo a Pozzallo, nel Ragusano. Le violenze sarebbero avvenute all'interno di un garage attiguo all'abitazione dell'indagato, alla presenza della sorellina della vittimae. Approfittando dei problemi delle giovani, l'uomo le costringeva a recarsi a casa sua e li commetteva gli abusi.

Una donna di 60 anni è stata trovata morta in una villa a Trigoria, alle porte di Roma. Al momento gli investigatori non escludono nessuna ipotesi, dall'omicidio all'incidente domestico. La vittima presenta una profonda ferita alla nuca. Il cadavere è stato trovato nel bagno di casa. La donna, separata, aveva indosso soltanto un impermeabile. Alcuni vestiti, macchiati dal sangue, sono stati invece recuperati nella lavatrice.

Sovraffollamento delle carceri Ci pensa il Cav

Lettera con Pensionato abusa polvere inviata di ragazzina a Luca zaia disabile mentale

Donna trovata morta con ferite alla nuca

Le miniautomobili saranno vietate a chi perde la patente La FoTo

Minicar, in arrivo riforme

Il Milan saluta Leonardo

La decisione della Commissione lavori pubblici Riforma in vista per le minicar. Lo ha annunciato il presidente della Commissione Lavori pubblici al Senato, Luigi Grillo, che sta lavorando al nuovo Codice della strada. Le minicar saranno vietate a chi perde la patente e chi vuole mettersi al volante delle 'macchinette' dovrà superare una prova pratica. Il nuovo codice sarà approvato in Senato entro dieci giorni. Se fino a oggi le minicar erano la salvezza per chi si ritrovava senza patente, in futuro le cose cambieranno. Dopo gli ultimi incidenti in cui hanno perso la vita due giovani che si trovavano a bordo di una minicar, il

giro di vite non si è fatto attendere. La Commissione Lavori pubblici al Senato ha stabilito che chiunque dovesse trovarsi senza patente per gravi infrazioni o per un mancato rinnovo, non potrà mettersi alla guida di una minicar. "E' stata introdotta - spiega Luigi Grillo - questa importante limitazione, insieme alla novità della prova pratica per chi vuole condurre le macchinine". Le novità rientrano nel nuovo Codice della strada che, secondo quanto confermato da Grillo, sarà approvato in Senato entro dieci giorni.

Altro

l’

quotidiano

Direttore responsabile: ennio Simeone Redazione tel. 06 86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GeCeM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Milan e Leonardo verso l'addio. Il tecnico brasiliano avrebbe già sventolato bandiera bianca, rescindendo due giorni fa il contratto che lo lega alla società rossonera fino al 2011.

L’OnOmasticO

Chiara e Andrea oggi si festeggia la beata chiara, originaria del potente casato mercantile dei Gambacorti o Gambacorta, che nel Trecento sono diventati signori in Pisa. Domani si celebra il beato andrea a quattordici anni entrò nel monastero degli agostiniani.

accadde Oggi Giannino Zibecchi Il 17 aprile 1975 a Milano durante la protesta per l'omicidio Varalli scoppiano degli scontri tra le forze dell'ordine e i dimostranti: Giannino zibecchi, del coordinamento dei comitati antifascisti, muore travolto da un camion dei carabinieri


Altro

l’

sabato 17 aprile 2010

VentiquattrOre

quotidiano

IRaq

3

nuoVa zeLanDa

Boom di interventi estetici tra le donne iraqene In lizza anche ragazzine

Lascia il figlio in auto e va a vedere spettacolo al night

A Baghdad una febbrile richiesta d'interventi chirurgici sta impazzando tra le donne iraqene che sempre più vogliono raggiungere la perfezione estetica secondo quelli che sono i canoni occidentali proposti dai mezzi di comunicazione di massa. Così centri di bellezza e sale operatorie si riempiono, esponenzialemente, di più o meno giovani donne. Per un lifting o un intervento di rinoplastica. L'esempio paradigmatico è quello di Noor Aziz, 26enne, che ha ricorso alla chirurgia estetica all'età di 15 anni. E come lei tante altre ragazzine sono in lista per sotto- Anche l’Iraq conosce il fenomeno della chirurgia porsi all’intervento estetico. estetica e sono molte le donne che vi ricorrono

Ha lasciato il figlio di un anno in auto mentre lui se n'è andato a vedere uno spettacolo di strip tease in un night club a Wellington, la capitale della Nuova Zelanda. Ma un passante ha notato il piccolo alle 3 di notte addormentato e solo nel veicolo e ha avvertito la polizia. Così, il padre, un uomo di 42 anni, è stato arrestato per abbandono immotivato di minori inferiori ai 14 anni. La vettura era parcheggiata non lontano dal locale notturno, il Mermaid Strip Club, dove, nel giro di poco tempo, è stato rintracciato il genitore. Il bambino è stato ora affidato ai servizi sociali.

InTeRVIene oBaMa

La FaRnesIna

Emergency. I tre medici Coppie gay. Negli Usa sì ai diritti negli ospedali arrestati stanno bene Matteo Pagani, Marco Garatti e Matteo Dell'Aira, i tre volontari di Emergency arrestati in Afghanistan, stanno bene. Lo riferisce la Farnesina dopo che l'Inviato speciale del Ministro degli Esteri per l'Afghanistan e il Pakistan, l'ambasciatore Massimo Attilio Iannucci, e l'Ambasciatore a Kabul, Claudio Glaentzer, hanno incontrato i tre operatori in una struttura detentiva presso Kabul. L'ospedale di Emergency a Lashkar-gah intanto è stato chiuso. I tre medici italiani di Emergency sotto fermo di polizia hanno incontrato ieri mattina l'ambasciatore italiano a Kabul, Claudio Glaentzer, e l'inviato del ministro degli Esteri, Franco Frattini, Massimo Iannucci. Lo riferisce una nota della Farnesina, spiegando che durante l'incontro i tre “hanno tenuto a ringraziare il direttore della struttura per il trattamento finora loro garantito ed il governo italiano per l'attenzione con cui sta seguendo la vicenda''. I tre operatori italiani di Emergency del centro di Lashkar-gah, Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, e i loro sei colleghi afghani sono stati fermati sabato 10 aprile, con l'accusa di aver preso parte ad un complotto per assassinare il governatore della regione dell'Helmand, Gulab Mangal.

G

oogle registra utili e ricavi in crescita nel primo trimestre grazie a una ripresa della pubblicità online, ma non basta. Wall Street si aspettava di più e così il titolo dopo i dati è stato penalizzato: nelle contrattazioni afterhours ha ceduto oltre il 4% dopo aver chiuso la seduta in progresso dell'1,1% a 595,30 dollari. I risultati sono stati leggermente inferiori alle stime piu' ottimistiche degli analisti. “La performance del primo trimestre è

Barack Obama ha ordinato agli ospedali americani di riconoscere i diritti delle coppie gay, permettendo al paziente di indicare il proprio partner come la persona che ha il diritto di visita e che dovrà prendere decisioni sulla sua salute. Il presidente americano ha stabilito che il dipartimento della Sanità dovrà proibire ogni discriminazione dei gay negli ospedali che ricevono sovvenzioni federali.“Ogni giorno, in tutta l'America, a pazienti viene negata la cura dei loro cari ai gay e le lesbiche americane viene spesso vietato di stare accanto a compagni di una vita, vietato di prendere decisioni in caso che il paziente non sia in grado di farlo". La decisione rappresenta il più significativo intervento fatto finora dall'amministrazione Obama in difesa dei gay.

IL caso

Utili e ricavi in crescita per Google stata buona, con una crescita del 23% dei ricavi su base annua'' afferma Patrick Pichette, chief financial officer di Mountain View. Guardando avanti restiamo impegnati a investire in innovazione, per spingere la crescita sia nelle nostre attività di core

business sia in quelle emergenti''. Per la prima volta da quando è sbarcata in Borsa Google ha tenuto la conference call di illustrazione dei risultati trimestrali in assenza dell'amministratore delegato Eric Schimdt, dal quale gli analisti si attendevano indicazioni sulla redditività di

YouTube e su Nexus One. Nel primo trimestre Google ha registrato un utile di 1,96 miliardi di dollari, in crescita del 37% rispetto agli 1,42 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono risultati pari a 6,77 miliardi, in crescita rispetto ai 5,51 miliardi dell'anno precedente. Al netto delle commissioni pagate ai siti partner, i ricavi si sono attestati a 5,06 miliardi a fronte dei 4,07 del primo trimestre 2009.


Altro

l’

il FattO

quotidiano

sabato 17 aprile 2010

4

Pdl verso la rottura

A Fini la scelta: o arretra o è scissione Gianfranco fini e Silvio Berlusconi

Berlusconi ha lanciato un ultimatum al presidente della Camera. Se farà gruppi autonomi sarà fuori dal Pdl e perderà la presidenza di eloISA CovellI Berlusconi dà un ultimatum a Fini e lo fa senza mezzi termini: o desiste dal proposito di fare gruppi autonomi oppure è scissione. Non è pensabile per il premier avere una parte della maggioranza che non risponde direttamente a lui. L’ha detto chiaramente nella conferenza stampa a Palazzo Grazioli, tenutasi dopo la presidenza del Pdl convocata per “comunicazioni urgenti” ieri pomeriggio, dopo che il presidente della Camera aveva lasciato trapelare alla stampa la sua volontà di creare un Pdl Italia distinto dal gruppo dei berluscones. Le richieste di Fini sono semplici: ricalibrare il ruolo della Lega all’interno della coalizione, prendere decisioni collegialmente e tenere in considerazione il presidente della Camera. La prepotenza della Lega dopo l’ultima tornata elettorale è stata insopportabile per l’ex leader di An. Addirittura Calderoli si è presentato al presidente della Repubblica con una bozza di riforma costituzionale senza che Fini fosse avvertito. Berlusconi è stato altrettanto

chiaro: se Fini farà dei gruppi autonomi in parlamento dovrà lasciare la presidenza della Camera. E non sarà più possibile far parte della maggioranza, come aveva fatto intendere Fini in un primo momento assicurando i voti necessari per approvare le riforme del programma di governo. Già due giorni fa il presidente del Senato Renato Schifani aveva detto che in caso di rottura con Fini si sarebbe andati alle elezioni. La vede allo stesso modo Umberto Bossi, secondo il quale «la cosa non si rimetterà a posto». D’altronde Berlusconi non sembra voler prendere le distanze dalla Lega. «Con la Lega abbiamo un’alleanza robusta, solida e stabile», ha detto il premier in conferenza stampa, «la Lega è portatrice di esigenze talvolta del Nord ma non c’è mai stato in Cdm un solo argomento di distanza fra il Pdl e la Lega». Secondo Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera «qualsiasi interpretazione del suo pensiero è legittima quanto fantasiosa.

L'opinione del presidente della Camera sarà chiara solo giovedì, quando prenderà la parola alla direzione nazionale del Pdl». Quasi in contemporanea all'annuncio della convocazione dell'ufficio di presidenza, le agenzie avevano diramato una dichiarazione di Gianfranco Fini che parlava in positivo della convocazione per giovedì prossimo della direzione nazionale del Pdl (un organismo composto da 171 membri) allargata ai gruppi parlamentari: «E' sul piano del metodo, una prima risposta positiva ai problemi politici che ho posto al presidente Berlusconi» ha detto il numero uno di Montecitorio. «Mi auguro - ha aggiunto - che a partire dalla riunione, cui parteciperò, possa articolarsi una risposta positiva anche nel merito delle questioni sul tappeto, a cominciare dal rapporto tra il Pdl e la Lega». Tuttavia dagli ambienti del Pdl fanno sapere che la riunione era già fissata prima delle scaramucce interne. Sul fronte dell’opposizione, già si comincia a discutere di una possibile apertura ai finiani in fuga dal Pdl. Sul tema si sono confrontati Massimo D’Alema e Dario Franceschini, nel corso di un incontro dei Liberal del Pd a Valmontone. D’Alema propone una rottura del bipolarismo e un dialogo con

Casini e Fini. Per Franceschini invece «Fini è un avversario che cerca di costruire una destra normale e non sotto padrone, ma resta pur sempre un avversario». Per il leader della minoranza Pd sarebbe ipotizzabile un avvicinamento solo se vi fosse «un'emergenza democratica». Tolto questo caso, «credo che gli italiani si aspettino dal Pd non discussioni di ingegneria istituzionale, ma che riprenda la sua ragione di nascita, ovvero cambiare il paese». Ma per D'Alema «l'emergenza democratica c'è già. Franceschini è contraddittorio perché da una parte non facciamo che dire che la democrazia è a rischio, che si va verso un sistema plebiscitario, che la libertà di informazione è minacciata. Più emergenza democratica di così...». Successivamente prende la parola il segratario del Pd, Pier Luigi Bersani. «Io non faccio il tifo per nessuno -dice Bersani riferendosi a Fini- ma certo noi siamo pronti a confrontarci con tutte quelle forze politiche che sono contrarie ad uno stravolgimento della Costituzione in senso plebiscitario e che criticano la politica economica di Tremonti e della Lega. Noi lo diciamo da tempo. Siamo qua e siamo pronti ad un patto repubblicano con tutti quelli che la pensano così».


Altro

l’

il FattO

quotidiano

sabato 17 aprile 2010

5

Mauritania. La coppia sequestrata da al Qaida

I coniugi Cicala liberati dopo quattro mesi Dopo un lungo alternarsi di appelli e ultimatum la coppia è stata rilasciata nel nord del Malì. Il plauso di Napolitano e Frattini di loreNZo GIroNdA Fine di un incubo: sergio cicala e la moglie Philomene sono stati liberati. Dopo quattro lunghi mesi nelle mani di al qaida per il Maghreb islamico, un alternarsi di appelli e ultimatum, la coppia italiana rapita lo scorso dicembre in Mauritania mentre era diretta in auto in Burkina Faso, è stata rilasciata nel nord del Mali. Intenso il lavoro diplomatico Un rilascio avvenuto “dopo un intenso lavoro diplomatico", ha spiegato il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha sottolineato la "grande collaborazione delle autorità locali", spiegando che gli ostaggi stanno bene e sono in viaggio verso un luogo sicuro. E mentre si attendono i dettagli sulla dinamica della liberazione avvenuta, secondo le fonti locali, nel Nord del Mali, non c'é nessun accenno, per ora, all'ipotesi di pagamento di un riscatto. La notizia del rilascio rimbalza in Italia ieri sera e incassa immediatamente la "viva soddisfazione" del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e quella dei

presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani. L’incubo il 18 dicembre L'incubo era iniziato poco prima di Natale, lo scorso 18 dicembre. Cicala e la moglie, in viaggio con il loro furgone, vengono sequestrati durante la notte. Nelle mani dei rapitori, i terroristi dell'Aqmi, ci sono anche tre cooperanti spagnoli e un francese. Le intelligence di Italia, Spagna e Francia si attivano immediatamente. Ma i negoziati sono lunghi, complessi. Un primo ultimatum viene fissato per il primo marzo. L'immagine,

Il passaporto di Sergio Cicala. Al centro il ministro degli Esteri Frattini, in basso Cicala con la moglie

in un video del 28 febbraio, di Cicala e della moglie circondati da terroristi armati in pieno deserto, è scioccante. L’appello a Berlusconi Così come colpisce l'appello di

Cicala a Berlusconi e Napolitano: “Aiutateci". Poi, per molti giorni, il silenzio. Quel silenzio stampa da sempre voluto dal ministro Frattini e dalla Farnesina per evitare di compromettere l'esito della vicenda. Il ministro, però, più volte rassicura: “Stiamo lavorando". Poi il 10 marzo, l'incubo sembra finire. Si diffonde la notizia della liberazione di una spagnola e della moglie di Cicala. Ma Al Qaida libera solo Alicia Gamez. La fine dell'incubo è però solo rimandata: ieri, il lieto fine, con la liberazione dei coniugi. Cicala, 65 anni, pensionato della Regione siciliana, vive con la moglie, 39 anni, sposata nel 2003 in seconde nozze, in una villetta di contrada Giummari e ha una passione per i viaggi, soprattutto per l'Africa. Una passione che forse smorzerà.


Altro

l’

tribuna

quotidiano

La decisione della giunta di Lesmo

Una tassa per la taglia anti-rapinatori: assurdo Il centrodestra del comune di Lesmo si autotassa per pagare i “collaborazionisti” che daranno informazioni utili alla cattura dei rapinatori, in azione in paese quattro volte negli ultimi 30 giorni. A me sembra una misura indegna di un paese civile: mi chiedo come mai in un centro di 7.000 abitanti l’amministrazione non sia in grado di garantire sicurezza ai cittadini secondo le regole. A Lesmo è presente una delle residenze del premier Silvio Berlusconi, e il dispiegamento di forze dell’ordine in loco, come avviene ad Arcore per Villa San Martino, non può certo essere insufficiente. I carabinieri parlano di tasso fisiologico di microdelinquenza e il farmacista rapinato due volte in quindici giorni ritiene inutile la taglia. Quella della giunta è una boutade priva di qualsiasi fondamento. Sindaco e assessori farebbero bene a vivacizzare la vita culturale del paese invece di chiedere ai cittadini di trasformarsi in sceriffi. La sciagurata iniziativa, una presa in giro dei contribuenti, avviene in un Comune amministrato dal centrodestra da tempo immemore, in una Provincia in mano a Pdl e Lega, come del resto la Regione. E’ evidente che gli amministratori del territorio non si impegnano abbastanza per risolvere i problemi delle loro comunità. E non si lamentino dell’esiguità delle risorse, visto che gli sta bene l’azione del loro governo, che le mani in tasca agli enti locali le ha messe in lungo e in largo alla faccia della formidabile propaganda elettorale con cui ci bersagliano da anni. Perciò in una interrogazione al ministro Maroni ho chiesto un intervento immediato per ripristinare la legalità, che non è certo, come dice l’assessore alla sicurezza di Lesmo. Flavio Tremolada, “tornare ai metodi della sua infanzia,

sabato 17 aprile 2010

6

La migLiOre deL giOrnO

quando i ladri di galline si cacciavano a legnate”. emanuela Baio senatrice del Pd

Da quei tagli un duro colpo alla scuola del Molise La variazione negativa del 5 per cento degli insegnanti e la riduzione del numero degli alunni del 2,2 per cento in Molise per l'anno scolastico 2010/2011 costituisce una proiezione scontata e un effetto facilmente prevedibile nella politica dei tagli prevista dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dal Ministero della Pubblica Istruzione nel triennio precedente. Pertanto, la riduzione dei costi della scuola attuata dal governo ha inciso profondamente sulla qualità dell'offerta didattico-formativa di cui c’è prova nel calo degli insegnanti e nell'aumento dell'abbandono degli studi . Con la soppressione delle classi i corsi attuali, soprattutto nelle scuole superiori, sono stati ridimensionati e soppressi. Quindi il percorso curricolare è stato sconvolto. Il risultato prevedibile è quello dell'innescarsi di una deriva verso un graduale abbandono e, negli istituti superiori, di una mancanza di iscrizioni. Si tratta di dinamiche negative che caratterizzano sempre più la vita delle scuole di aree interne, come quella della realtà molisana, ricca di piccoli comuni sparsi nel territorio. Anziché stanziare un milione di euro per la spesa scolastica destinata alle famiglie

Marassi su “Il Mattino” molisane, come ventilato dall'assessore all'Istruzione Filoteo Di Sandro, occorre invece invertire la rotta e creare una buona scuola migliorandone le condizioni organizzative. Bisognerebbe predisporre una piattaforma formativa unica del Molise, partendo dal bisogno di una formazione corrispondente al nuovo contesto europeo nell'ottica del Trattato di Lisbona, dall'opportunità di creare un'offerta diversificata, e soprattutto di qualità, capace di offrire ai ragazzi un'istruzione pubblica e una formazione più rispondente alle attitudini di ciascuno. anna aurisano Campobasso

Ma quanto ci costano i viaggi dei nostri eurodeputati Se proprio non riescono a mettere una mano nel loro portafoglio, almeno la mettano sulla coscienza. Questa è la considerazione che viene spontanea di fronte ai costi

esorbitanti dei jet privati scelti dagli eurodeputati italiani per raggiungere il seggio a Bruxelles. Dopo l'estate, con il cambio della normativa sui rimborsi spese che non prevede più un indennizzo forfettario ma l'esatta restituzione del costo del viaggio, la tendenza dei rappresentanti italiani è di usufruire del trasporto più esoso per le tasche pubbliche, malgrado le tariffe low-cost continuino a esistere. Purtroppo lo Stato, e quindi i cittadini, non risparmiano su nulla, viste le innumerevoli pretese. E' impressionante notare come la nostra classe dirigente sia così abile nell'attendere il momento giusto per tornare a sfruttare le risorse pubbliche dopo che il clamore scaturito da «La Casta» si è definitivamente esaurito. Roberto soldà Italia dei Diritti, Roma

Interventi e lettere per questa pagina vanno indirizzati a tribuna@altroquotidiano.it


City & Siti

Altro

l’

quotidiano

sabatp 17 aprile 2010

7

Roma Milano

Differenziata, non piace agli abitanti del centro

La raccolta differenziata a Roma scontenta gli abitanti del centro storico. Secondo le proteste delle ultime settimane, l’Ama avrebbe invaso alcune delle più belle piazze di Roma, oscurando palazzi, chiese e fontane. Oltre alla scelta di effettuare la raccolta nel pieno di piazze storiche, c’è da considerare l’inquinamento acustico, dovuto al rumore di carico, scarico e motori e, quando comincerà anche il caldo umido dell’estate capitolina, anche ai cattivi odori. “Siamo gemellati con Parigi, ma lì la raccolta è organizzata palazzo per palazzo, senza occupare Place Vendome”, scrivono i cittadini su blog e siti Internet dei quotidiani romani. I cittadini protestano anche per le difficoltà causate dalla raccolta nelle proprie case. Soprattutto chi abita in spazi ristretti è costretto a badare a numerosi bidoni o sacchetti, tutti da tenere in luoghi chiusi fino all’arrivo degli addetti Ama. Il problema è che l’organizzazione dei passaggi di chi raccoglie i rifiuti si rivela spesso incociliabile con le esigenze di chi attende l’arrivo degli operatori. Arrivano, suonano e se non si risponde immediatamente già sono passati a un’altra abitazione. Se anche la scelta della raccolta differenziata è un passo in avanti per la città, il metodo con cui è messa in pratica continua a creare molti disagi alla cittadinanza. (da Blitzquotidiano.it)

Anche il bebè va su Skype L’Italia diventa sempre più multietnica e questo significa che le neomamme spesso non hanno le nonne e le suocere vicine. Come far vedere loro il pupo appena nato? All’ospedale Macedonio Melloni di Milano, hanno usato Skype per risolvere il problema. La clinica milanese, che vanta circa 3mila parti l’anno, ha lanciato il progetto “Il primo vagito via Skype”, un’iniziativa unica in Italia che, grazie a quattro videotelefoni, permette di condividere subito il lieto evento tramite postazioni fisse

in zone ad hoc del reparto di ostetricia. Sui dispositivi, dotati di schermo touchscreen da sette pollici, un’interfaccia semplificata permette di effettuare gratuitamente e con pochi semplici passi chiamate e videochiamate ad altri utenti Skype. “Il progetto realizzato con Skype permetterà alle neomamme di far partecipare al lieto evento anche i parenti lontani, e coinvolgere tutta la famiglia fin da subito, e sentirsi così meno sole nei giorni successivi al parto”, ha spiegato il dottor Callisto Bravi, direttore sanita-

rio dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico e del Macedonio Melloni. Particolarmente utile per le neomamme straniere i cui parenti sono sparsi per il mondo, se familiari e amici non usano Skype è comunque possibile chiamare numeri di rete fissa e cellulari a tariffe convenienti. E per quelle che non sono pratiche di nuove tecnologie, è stata realizzata anche una guida, disponibile presso le postazioni o prima del ricovero.

Marettimo

Milano

Avvistamento eccezionale di foca monaca nelle acque dell'isola di Marettimo, l'isola siciliana che fa parte delle riserva marina delle isole Egadi a largo della costa di Trapani. Lo rende noto il ministero dell'Ambiente. La prima segnalazione risale al 31 marzo scorso da un pescatore locale che ha avvistato un esemplare in prossimità delle Grotta del Cammello, la 'casa' prediletta da questo mammifero 30/40 anni fa. Nei giorni successivi, secondo le testimonianze locali, l'avvistamento ha riguardato due esemplari adulti, presumibilmente maschio e femmina e un cucciolo.

Dopo essersi visti negare la loro domanda di pubblicazione di matrimonio due coppie di omosessuali hanno intentato causa al Comune di Milano per vedere riconosciuto il loro diritto a sposarsi. Il fatto risale al novembre scorso ma solo ieri la Giunta comunale ha dato mandato alla propria avvocatura di difendere l’amministrazione in tribunale davanti al primo caso del genere nella storia di Palazzo Marino. La recente sentenza della Consulta, che ha rigettato i ricorsi presentati da altre coppie gay rimettendosi alla discrezionalità del legislatore sulla materia delle unioni tra persone dello stesso sesso, ha già spento le speranze delle due coppie milanesi. I quattro omosessuali che hanno fatto causa al Comune di Milano sono gli stessi che qualche settimana fa denunciarono sulle colonne dell’Espresso di essere stati sbeffeggiati da un dipendente dell’anagrafe comunale che in loro presenza avrebbe attivato la suoneria del cellulare con le note dell’inno fascista “Faccetta Nera”.

Coppie gay La foca monaca avvistata in Sicilia fanno causa

Porto Rotondo

Incastrato in auto per due giorni Un automobilista di 37 anni è rimasto incastrato per due giorni nella sua autovettura, finita fuori strada nei pressi di Porto Rotondo e precipitata in un dirupo, prima di essere soccorso ieri mattina dal personale del 118 che lo ha trasportato nell'ospedale di Olbia. Nel frattempo la sua compagna, due giorni fa , non vedendolo tornare, aveva presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri.


Altro

l’

sabato 17 aprile 2010

argOmenti

quotidiano

8

Catanzaro e i tanti significati di un parola

Ravvedimenti e rimorsi sulla città “muta” dI

“M

MoISè AStA

uta” come verbo (e, quindi, nel senso del cambiamento) o come aggettivo (nel significato di tacita, silente, apatica e che non si duole dinanzi a certi mutamenti, a volte, anche traumatici che si traducono in scempi)? Non è, certo, semplice dare una risposta sicura, decisiva, assoluta all’interrogativo, sicuramente legato all’innegabile successo colto dal bel dvd di Elia, Ferraro e Zumpano, capace di stimolare, da subito dopo la presentazione, tante intelligenze indigene a riflettere sul passato e sul presente (ma, prioritariamente – è da supporre – in funzione del futuro) di questa cara città di Catanzaro, ove sono nati, cresciuti e si sono formati i miei figli, e che io elessi come mia, or è più di mezzo secolo. Su “La città muta” se ne son lette di cotte e di crude, di entusiasmanti e di struggenti, di nostalgiche e di tediose; erano, però, tutte considerazioni simpatiche, positive, da accogliere. E saremmo, anzi, lieti di accogliere altri contributi al dibattito che potrebbe portare a degli effetti benefici. Fin qui, nessuno si è soffermato sul lemma “muta” (da sostantivo, significa, ancora, ben oltre il verbo e l’aggettivo di poc’anzi; tutta un’altra cosa che, forse mai come ora, resta tanto di attualità. In questo altro, ultimo senso – quando è riferibile a cani e gatti randagi, che hanno trovato il loro habitat più agevole e ricorrente sull’area di risulta (ma attrezzata) da quell’abbattimento sconsiderato e irrazionale – farebbero bene a riflettere gli amministratori in carica!). Non si può dire, tuttavia, sia stato, per colpa o per dolo, trascurato il riferimento alla strettoia, o budello, di Corso Mazzini (da qualcuno è stato chia-

mato “Stretto”, italianizzando il dialettale ‘u strittu, ma di “Stretti” a Catanzaro ce n’erano solo due, di veramente noti: quello dei Cappuccini, vicino la Ghiacciaia, e quello Antico, nella zona prossima alla stazione ferroviaria dell’allora Catanzaro Marina), quel segmento dell’arteria urbana principale delimitato dal Bar Colacino (con a fianco gli uffici del trasportatore Panella e lo studio fotografico di Daniele), ai piedi della Basilica dell’Immacolata, e dal Bar Ascenti, su piazza Grimaldi, ove, quando il Comune non allestiva (in alternativa a Piazza Le Pera) il palco per i comizi elettorali non dei big (cui si riconosceva il… riguardo di piazza Prefettura), vi si sedevano famiglie o gruppi di amici a consumare un sorbetto od a curiosare tra la folla degli amanti dei “quattro passi”. Qualcuno ha ricordato il Palazzo Serravalle, che sulla strettoia si pavoneggiava, ma non i preziosi dipinti che v’erano all’interno, tra i quali quelli del grande artista Andrea Cefaly senior (l’ufficiale garibaldino di Cortale) e di Andreotti (non il longevo Statista!) e che, alcuni, per meglio portare acqua al mulino del… piccone demolitore, definivano, spregiativamente, “croste”. Nessuno ha ricordato chi ha cercato di opporsi alla scelta della demolizione, e che pur erano tanti (basti ricordare le cinquemila firme raccolte in una parte della città, e in poche ore, dal dinamico consigliere comunale comunista del tempo, Sarino Maida) ed il solo “Giornale di Calabria” di Ardenti che, a sprazzi, pur essendo manciniano per costituzione, li appoggiava, con noi che scriviamo più volte alle soglie del licenziamento in quanto contro

la “linea” imposta da Dc-Psi, decisi ad annientare il budello. C’è stato – e questo, forse, è l’aspetto più significativo e bello, più onesto e generoso del dibattito sviluppatosi su “La città muta” – pure chi, se non ha fatto della specifica autocritica, ha saputo dare, vivo e sincero, un indizio nettissimo del suo rimorso. Dico, per esempio, dell’ex sindaco democristiano della città, Marcello Furriolo. Anche l’assessore socialista ai ll.pp. del tempo, Domenico De Girolamo, però, nel corso di un occasionale incontro di alcuni mesi fa, parlandone con noi, non aveva fatto di meno.

Si potrà pur dire che si tratta del “senno del poi”. A me sono, invece, parsi molto sinceri e compunti, almeno quanto i molto più giovani di loro, che quel budello non hanno mai visto e tanto meno attraversato durante le affollate passeggiatine serotine, e che non riescono a spiegarsi il poco (o nullo) rispetto per una parte di centro storico che pur era singolare, gratificante, pittoresca e amata. Spesso non si riescono a spiegare certe mosse cervellotiche e sconce. Ci si deve accontentare dei ravvedimenti, allora. Inutili ma, forse, emendativi.

Australian ‘ndrangheta con i documenti della missione di Nicola Calipari Stasera a Siderno (Rc) ore 18, presso la Libreria Mondadori verrà presentato “Australian ‘ndrangheta” (I codici di affiliazione e la missione di Nicola Calipari), un volume scritto per Rubbettino Editore da Enzo Ciconte e Vincenzo Macrì, con documenti inediti e una una testimonianza di Rosa Villecco Calipari. Ne discuterà con gli Autori il giornalista Gianfranco Manfredi. Il libro trae spunto dalla missione svolta da Nicola Calipari nel 1988 in Australia per conto del governo italiano. Si tratta di materiale del tutto inedito, della relazione finale consegnata dallo stesso Calipari al ministero dell’Interno, che consente di aprire uno squarcio sulla presenza della ’ndrangheta nel continente australiano di cui sinora poco si sa e pochissimo si è scritto. Vincenzo Macrì delinea un quadro della presenza della ’ndrangheta in Australia, prima e dopo la missione di Calipari dal quale si comprende la straordinaria capacità di diffusione della mafia calabrese.


Altro

l’

argOmenti

quotidiano

sabato 17 aprile 2010

9

Letera aperta a silvano Moffa

Legge sul lavoro ecco alcune obiezioni di base presidente della Al Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Silvano Moffa e, per conoscenza, ai membri della Commissione Lavoro Pubblico e Privato Camera dei deputati. Onorevole presidente, essendo ripreso presso la Commissione da lei presieduta l’esame del testo del collegato lavoro alla luce del motivato messaggio di rinvio alle Camere del Presidente della Repubblica, e preso positivamente atto dell’intenzione del Parlamento di confrontarsi con le parti sociali, avevamo richiesto di essere convocati con lettera del 13 aprile 2010. In pari data è giunta la sua risposta negativa con la richiesta di un eventuale contributo scritto. Il Sole24 ore (organo della Confindustia) solo lo scorso 7 aprile rilevava come “l'Italia non sia nelle condizioni di trarre vantaggio né dalla sua relativa arretratezza (testimoniata dalla presenza di vaste aree ancora poco sviluppate), né dalla sua relativa modernità. I problemi principali che limitano la nostra capacità di crescita sono noti. In primo luogo, la forza lavoro è poco istruita. La percentuale di popolazione tra i 25 e i 64 anni con almeno un diploma di scuola superiore è di circa il 52%, contro l'84% della Germania e il 69% della Francia. Inoltre, percentuali enormi di giovani, donne e anziani sono inattive” o condannati ad un continuo regime di precarietà indotto dalle “recenti liberalizzazioni del mercato del lavoro” che per altro “non hanno determinato la formazione di un sistema salariale” adeguato da cui il più imponente crollo del reddito delle famiglie degli ultimi vent’anni e il conseguente drastico arretramento dei consumi. Aggiungendosi come i destinatari

di tale precarietà sono “individui giovani e relativamente istruiti, cioè i soggetti che possono meglio contribuire alla crescita economica del paese” a cui per altro va aggiunto come “il sistema degli ammortizzatori sociali” li privi “di adeguata copertura”. Ed inoltre “il sistema della scuola e della formazione superiore è obsoleto e di bassa qualità” e “il sistema fiscale è eccessivamente concentrato sul lavoro e sull'impresa” invece che sulla rendita, per altro all’interno di mercati che – ad eccezione di quello del lavoro precarizzato – rimangono “rigidi e poco competitivi”. Ebbene, assumendo che tale sia anche la vostra analisi, non possiamo che rilevare come il collegato lavoro non solo non vada nella direzione di risolvere questi problemi ma in quella esattamente opposta. Quanto alla complessiva tematica dell’arbitrato siamo a richiamarci alle ben esposte ragioni di cui al motivato messaggio del Presidente Napolitano. Riteniamo però indispensabile aggiungere come, proprio in ragione dell’indefettibile obbligo di rispettare “i principi della volontarietà dell'arbitrato e della necessità di assicurare una adeguata tutela del contraente debole” a cui il Presidente ha richiamato le Camere, l’unico strumento posto a tutela di tali principi nell’originario testo – ed evidentemente ritenuto insufficiente stante l’avvenuto rinvio alle Camere - era la previsione della clausola compromissoria “solo ove ciò sia previsto da accordi interconfederali o contratti collettivi di lavoro stipulati dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale” (art. 31 comma 9). Al riguardo rileviamo come l’unica possibilità di ritenere tale previsione in qualche modo attestante la “volontarietà”

del lavoratore e quindi posta a “tutela” della sua debolezza contrattuale sia quello di applicare a tale previsioni gli ordinari criteri civilistici della rappresentanza limitando gli effetti di tali eventuali accordi a quei soli lavoratori che aderiscano ai detti sindacati e che altresì possano quindi democraticamente concorrere alla formazione prima ed eventualmente alla critica e alla modifica o rimozione poi dei detti accordi qualora ritenuti non satisfattivi. Senza tale basilare principio di democrazia sindacale e di rispetto dei diritti e della volontà individuale dei lavoratori è impossibile ritenere tale previsione in modo alcuno strumento di “volontarietà” e “tutela” ed anzi essa risulterebbe null’altro che un abdicare, in favore di soggetti di natura privatistica e al di fuori di qualsiasi criterio di verifica democratica, dei principi statuali in quanto “solo il legislatore può e deve stabilire le condizioni perché possa considerarsi "effettiva" la volontà delle parti di ricorrere all'arbitrato; e solo esso può e deve stabilire quali siano i diritti del lavoratore da tutelare con norme imperative di legge e quali normative invece demandare alla contrattazione collettiva”, come correttamente rilevato da Napolitano. Altresì la fuga dalla giurisdizione e dalla cultura dei diritti e della qualità del lavoro, amplificando così tutti i problemi del sistema Italia sopra richiamati, non si ritrovano solo nella previsione della possibilità di imporre al momento genetico del rapporto una clausola di compromesso ad arbitrato secondo equità dei diritti controversi che insorgeranno nel rapporto ma - forse ancor più – nelle ulteriori previsioni del testo. E infatti è lo stesso messaggio del Presidente che afferma

come “al di là delle osservazioni fin qui svolte a proposito dell'articolo 31, è da sottolineare l'opportunità di una riflessione anche su disposizioni in qualche modo connesse - presenti negli articoli 30, 32 e 50 - che riguardano gli stessi giudizi in corso e che oltretutto rischiano, così come sono formulate, di prestarsi a seri dubbi interpretativi e a potenziali contenziosi”. Tale affermazione – come reso esplicito dall’avverbio “oltretutto” – non invita le Camere a rivedere il contenuto dei predetti articoli solo per i “dubbi interpretativi” conseguenti alla loro innegabile cattiva fattura, ma prima ancora in quanto gli stessi condividono i medesimi profili di anticostituzionalità trattandosi di “disposizioni in qualche modo connesse”. E quindi l’intera previsione secondo la quale la effettiva "volontarietà delle negoziazioni con speciale riguardo ai rapporti di lavoro ed alla tutela dei diritti del lavoratore in sede giurisdizionale” impone che ogni termine decorra “dalla cessazione del rapporto” richiamandosi appositamente le sentenze della Corte Costituzionale, fa conseguire la certa anticostituzionalità anche dei termini di decadenza imposti ai lavoratori precari alla scadenza di ciascun contratto in caso di reiterazione degli stessi, e ai lavoratori trasferiti o oggetto di cessione di ramo d’azienda. Rleviamo come l’Italia sia rimasto l’unico paese in Europa a non avere già approvata o in discussione una legge sul reddito. Pierpaolo Leonardi Federazione RDB Fabrizio Tomaselli per SdL intercategoriale carlo Guglielmi arturo salerni per il Coordinamento dei legali


Diritti & DOVeri

Altro

l’

quotidiano

sabato 17 aprile 2010

10

preVidenZa disoccupazione

Miglioramenti a partire dal 2008 Vorrei sapere se risponde a verità la notizia che da gennaio 2008 vi sono stati miglioramenti che riguardano l’indennità di disoccupazione ordinaria. ed, eventualmente, quali sono? V. Loiudice, Altamura Sì, è vero. Da gennaio 2008 la durata dell’indennità è stata portata a 8 mesi per coloro che hanno meno di 50 anni, mentre i lavoratori che hanno superato tale età hanno diritto alla prestazione per 12 mesi. La misura dell’indennità è stata così determinata: -60% della retribuzione per i primi 6 mesi; -50% per i successivi 2 mesi; -40% per i restanti mesi. Va fatto presente che esistono limiti massimi negli importi.

requisiti

Assegno familiare non per artigiani sono un lavoratore dipendente di una piccola impresa. Mia moglie ha aperto da qualche anno una bottega artigiana. Il nostro reddito complessivo, per il 2009, è stato di 31.000 euro circa. abbiamo un bambino di 6 anni a mio carico. Ho diritto all’assegno per il nucleo familiare?fronti del Fisco. G. Poli, Roma L’assegno al nucleo familiare compete se la famiglia è titolare di redditi proveniente in misura prevalente da attività lavorativa. Non solo, la legge prevede chi i redditi da lavoro dipendente devono essere pari ad almeno il 70% dell’intero reddito familiare. Su questi presupposti può calco-

risponde il dottor ANtoNINo NIColo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18

Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

inps

complessivamente i 40 anni di anzianità contributiva.

Istruttore sportivo senza cassa di previdenza sono laureato in scienze motorie ed ho ricevuto l’incarico di insegnarle in una importante palestra romana, che non ha i requisiti di una società sportiva vera e propria. Mi è stato chiesto di aprire una partita IVa, cosa che ho fatto. come mi colloco dal punto di vista previdenziale? I contributi sono tutti a mio carico?

O. Monti, Roma Dal punto di vista previdenziale, poiché per la sua professione non esiste una Cassa di previdenza specifica, deve iscriversi alla Gestione Separata dell’INPS in qualità di lavoratore autonomo professionista senza Cassa di Previdenza.

lare se ha o meno diritto alla prestazione desiderata.

Badante

Come si calcola la pensione sono una badante ad ore presso 2 famiglie della città in cui vivo. sono regolarmente registrata presso l’InPs. Vorrei conoscere in quale modo si calcolano i contributi versati ai fini di una mia futura pensione. Grazie. J. T., Foggia La legge prevede che, per maturare un anno di anzianità ai fini pensionistici, bisogna lavorare, anche presso più famiglie, per almeno 24 ore la settimana. Con un orario inferiore, la copertura assicurativa si riduce in modo proporzionale. Ad esempio, lavorando 12 ore alla settimana per tutto l’anno, è come se si fosse lavorato soltanto per 6 mesi e le settimane coperte

da contributi, anziché 52, saranno 26.

inps

Inabilità, pensione non definitiva una volta riconosciuta dall’InPs, la pensione di inabilità può considerarsi definitiva? C. Di Nicola, Pescara No. La pensione di inabilità non può essere considerata definitiva, perché le condizioni sanitarie del pensionato possono essere soggette a revisione. Nel calcolare l'importo, alle settimane di contribuzione matura-te, viene aggiunta una maggiorazione convenzionale che copre il periodo mancante dalla decorrenza della pensione fino al raggiungimento di 55 anni di età per le donne (60 per le autonome) e di 60 per gli uomini (65 per gli autonomi). La maggiorazione, tuttavia, non deve far supera-re

indennità

Per abortire si ha diritto alla malattia In caso di interruzione della gravidanza, compete, alla lavoratrice, qualche indennità economica? P. F., Brancaleone L'interruzione della gravidanza avvenuta dopo il 180° giorno dall'inizio della gestazione è considerata a tutti gli effetti parto. L'interruzione avvenuta, invece, prima del 180° giorno dall'inizio della gestazione è considerata aborto ed equiparata alla malattia; la lavoratrice, quindi, non ha diritto alla indennità di maternità, ma a quella di malattia. Alle lavoratrici autonome viene pagata un’indennità per 30 giorni in caso di interruzione della gravidanza tra il terzo mese ed il 180° giorno di gestazione.

Famiglia

Settimana corta assegno per intero se un’azienda pratica la settimana corta di lavoro, l’assegno al nucleo familiare per i dipendenti su quanto giorni deve essere corrisposto? G. Agostini, Ascoli Piceno In caso di settimana corta, cioè quando l’orario di lavoro è ripartito su 5 giornate settimanali anziché su 6, l’assegno al nucleo familiare spetta per intero anche per il sabato non lavorato.


Altro

l’

ribalte

quotidiano

sabato 17 marzo 2010

11

Roma

Manzoni compromesso a teatro La parodia dei Promessi sposi di Carlo Buccirosso arriva anche nella capitale nella Sala Umberto dal 20 aprile dI

Buccirosso sulla scena (foto Marco Sommella)

CrIStINA ArChIllettI

Don Rodrigo, usuraio originario di Acerra, decide di emigrare al Nord con i suoi due scagnozzi sulle rive del lago di Como, per tentare di rivitalizzare la propria attività finanziaria, ormai compressa dall’insopportabile concorrenza e dalla crescente inflazione di organizzazioni similari su tutto l’entroterra campano! Vittime predestinate delle sue lusinghe finanziarie saranno a turno Don Abbondio, Perpetua, Agnese, Renzo e la stessa Lucia, oggetto di costanti lusinghe ed agevolazioni economiche riguardo ai tassi di interesse praticati dall’ usuraio campano in terra lombarda! L’organizzazione, ispirata al sistema della “minaccia da picciotto siciliano”, porterà Don Rodrigo ed i suoi “bravi” al cospetto dell’Innominato, padrino del lago di Como, cui saranno costretti, loro malgrado, a chiedere un cospicuo aiuto economico per il sostentamento della loro attività! Lo spettacolo,

ispirato dal noto romanzo Manzoniano, liberamente riscritto in chiave satirica, ne ripercorre le vicende sostanziali, attraverso i suoi personaggi più significativi e le motivazioni più rimarchevoli, dando la visione di una realtà riportata ai nostri giorni, pur mantenendo immutate le atmosfere, gli ambienti ed i costumi dell’epoca, con i piacevoli intermezzi di melodie note, riarrangiate in chiave seicentesca e cantate dai protagonisti della vicenda nei momenti musicali dello spettacolo, che si avvarrà anche di coreografie corali. Nel divertente gioco teatrale,

"Il lavoro d'attore non lo prendo sul serio: un attore è solo un bugiardo, perché deve recitare, quindi fingere sempre". E' un Johnny Depp inedito quello che si racconta in esclusiva al settimanale 'Gente', poche settimane dopo l'esperien-

che assume a tratti i contorni tipici della commedia musicale e dell’operetta classica, l’ottimo Carlo Buccirosso si ritaglia il personaggio di Don

Fare l’attore annoia, parola di Johnny Depp za del set veneziano di 'The Tourist', il film che lo vede in coppia con Angelina Jolie. Un Johnny Depp che rivela di annoiarsi a morte

Rodrigo, attorniato dagli attori della compagnia, e altri interpreti della vicenda, con un corpo di ballo e quattro cantanti. Da gustare alla Sala Umberto di Roma dal 20 aprile. sul set: "Servono ore o giorni per girare una scena quando, in effetti, io devo recitare per due o tre minuti. Il resto della giornata trascorre in attesa che venga preparato il set. Praticamente si aspetta sempre", dice.


Altro

l’

L’aLtrO canaLe

E Belen fa anche la poliziotta di Montalbano dI

MArIA frANCeSCA rotoNdAro

P

sabatoì 17 aprile 2010

PiCCOlO SChermO

quotidiano

ossono dormire sonni tranquilli i 6milioni di telespettatori che continuano a seguire le vicende del commissario Montalbano su Rai1. Sono già iniziate le riprese della nuova serie che dovrebbe andare in onda il prossimo anno e sarà diretta come sempre da Alberto Sironi. L’età del dubbio, La danza del gabbiano, Il campo del vasaio, La caccia al tesoro: sono i titoli dei

quattro nuovi episodi ispirati agli omonimi racconti nati dalla penna di Andrea Camilleri. Ad interpretare Salvo sarà ancora una volta Luca Zingaretti, anche se l'affascinante attore aveva più volte minacciato di volersi liberare di questo personaggio. D'altra parte tanto successo lo si deve proprio a lui: una sorta di Kojak nostrano, stesso carisma di Telly Savalas, con in bocca l'accento siciliano al posto dei lecca-lecca. a c'è di più: ad aggiungere pepe alle storie ci sarà anche la vita intima e personale del commissario, nella quale iniziano a soffiare

M

venti di novità. Da sempre fedele alla sua Livia, ora dovrà vedersela con le tentazioni a cui lo sottoporranno altre bellezze. Nel cast, infatti, potrebbe entrare anche Belen Rodriguez. Pare che la showgirl argentina sia in trattative con la produzione per prendere parte alla serie, dopo aver rifiutato la proposta avanzatagli dal regista Tinto Brass. D'altra parte la fidanzata di Corona sta già facendo pratica con l'uniforme vestendo i panni della sexy poliziotta nello spot Tim. Forse vorrà essere lei a mettere le manette al suo compagno? Per un eventuale matrimonio, s'intende.

Zapping per Oggi Sport

Talent show

Prosa

e’ di scena la Formunla 1

Ti lascio una canzone

Palco e retropalco

Raidue - ore 8,00. Da Shanghai verranno trasmesse le prove di Formula 1 in attesa della grande gara di domani. Dopo che le prove libere che hanno decretato il pilota della McLaren, Hamilton, come il più veloce e le Ferrari ancora in ritardo, bisogna affidarsi al grande show automobilistico di oggi per sperare la vittoria.

Raiuno - ore 21,10. La quarta puntata del programma condotto da Antonella Clerici, in diretta dall’Auditorium della musica di Napoli, avrà grandi ospiti come Elisa, Irene Grandi, Edoardo Vianello e Simone Cristicchi. I piccoli talenti si esibiranno davanti al pubblico che li potrà televotare. Le prestazioni verranno commentate e valutate dalla giuria d’onore composta da Barbara De Rossi, Stefano D’Orazio e Fabrizio Frizzi.

Raitre - ore 23,45. Claudio Bisio partendo da una canzone di Fabrizio De Andrè, “Storia di un impiegato”, si abbandonerà alla narrazione di persone sole.

Approfondiment

Musica

Film

ulisse ed il suo viaggio

Il pomeriggio in musica

“Mamma ho perso l’areo”

Raitre - ore 21,30. La settima puntata di “Ulisse”, condotto da Alberto Angela, è dedicata agli “Amici a 4 zampe”. Verrà spiegata la trasformazione della vita dei cani e dei gatti nei secoli. Il perchè il cane è diventato l’animale fedele all’uomo e le varie avventure come quella nello spazio.

Raidue - ore 14,00. “Top of the Pops 2010” sarà stregato dalla musica di Simone Cristicchi che presenterà “Meno Male”, il brano presentato all’ultima edizione di Sanremo. Saranno di scena anche gli Zero Assoluto con “Sotto una pioggia di parole”.

canale 5 - ore 21,10. E’ un film ormai ventennale che diverte ancora. Tante sono stte le repliche ma continua ad appassionare adulti e bambini. Una storia che sa di clamoroso. Bagnata dall’atmosfera del Natale ed eccitata dalla velocità delle scene racconta l’avventura di Kevin, il piccolo di famiglia McCallister che è stato dimenticato a casa nella concitazione della partenza.

A cura di lUCA fortUNAto

12

auditeL Il ricordo di Vianello fa record appena si è difusa la notizia della morte di Raimondo Vianello, tutti i canali televisivi hanno deciso di dedicargli immagini, commenti, ricordi attingendo dai loro archivi. Gli italiani hanno apprezzato molto. era un loro idolo e tutte le trasmissioni che gli hanno regalato uno spazio sono state viste da un pubblico numeroso. “striscia la notizia”che è stata dedicata interamente a Vianello si è aggiudicata il titolo di programma più visto della giornata con un pubblico di 7.457.000 telespettatori ed uno share del 26,64%. Da Da Da, un programma di Raiuno dedicato all’attore scomparso, ha totalizzato nel prime time 6.215.000 spettatori con lo share del 22,41%.


Altro

l’

quotidiano

granDe SChermO

sabato 17 aprile 2010

13

Perbenismo di facciata

un road movie musicale

Mine vaganti

Basilicata coast to coast

Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini

Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.

La genialità di Polanski

Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno

Max Gazzè, Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, rocco Papaleo (che è anche il regista del film) e Giovcanna Mezzogiorno in una scena di “Basilicata coast to coast”

Il ladro di fulmini Percy Jackson e gli dei dell’olimpo Regia: Chris Columbus con Logan Lerman, Pierce Brosnan

Il paragone con le avventure di Harry Potter è inevitabile. Il regista ne ha diretti ben due. Come il celebre maghetto anche Percy Jackson ha poteri sovrannaturali, per metà divino e per metà umano, con l'innata capacità di tenere a bada il male. Anche lui ha genitori "magici", è figlio del dio greco Poseidone, e molte delle situa-

zioni in cui si trova porta inevitabilmente al personaggio della Rowling. L'apparizione dell'Idra a tre teste non può non ricordare Fuffy il cane a tre teste di Hagrid. Solo una squallida copia dunque? Niente affatto. Il film ha una sua valenza, si lascia vedere con piacere, in qualche modo è anche educativo (all'inizio insegnanti e compagni di scuola lo credono mentalmente limitato) e poi potrà riempire il vuoto che Potter lascerà. Moderno classico della letteratura fantasy dello scrittore Rick Riordan, "Il ladro di fulmini" è il primo di una serie di cinque libri, l'ultimo uscito a maggio dello scorso anno.

l’uomo nell’ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce Brosnan. Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.

L’Italia cialtrona che si redime la vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri

Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del

potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.

rubrica a cura di lUCIANA veCChIolI

Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.

scorsese con il fiato sospeso Shutter Island Regia: Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow

Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine, mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isolafortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.


Altro

l’

quotidiano

granDe SChermO

Irriverente autoironia

sabato 17 aprile 2010

14

un omaggio a new York

Simon Konianski

remember me

Regia: Micha Wald con Jonathan Zaccai, Popeck

Regia: Allen Coulter con Robert Pattinson, Emilie de Ravin

Un popolo che sa ridere della propria tragedia. Sul filone di una serie di riuscitissime commedie dallo humour yiddish (da "Train de vie" in poi), arriva questo giovane e sconosciuto regista belga di origini ebraiche al suo secondo lungometraggio. Dosato e con il giusto cast di attori, costruisce un film divertente e drammatico, irriverente e scoppiettante, graffiante e doloroso. Colonna sonora dai ritmi leggeri ed accattivanti in netto contrasto dal contesto narrativo. Più che l'accostamento con Woody Allen, Radu Mihaileanu o al nostro Benigni, lo stile somiglia molto a quello dei grandi fratelli Coen che sullo stesso argomento hanno realizzato "A serious man". Fortemente autobiografico, è il racconto di un giovane laureato in filosofia, disoccupato, abbandonato dalla moglie, costretto a tornare a vivere con il padre, un ex deportato che gli darà del filo da torcere anche da morto.

Una sorpresa. Che il vampiretto più celebre del momento si sia cimentato, nonostante il travolgente successo di Twilight, in una pellicola del genere depone a favore di questo bel ragazzone rimasto improvvisamente sepolto dalla notorietà e da una stuolo di adoranti fan. Il film, contrariamente a quanto si possa credere, non è solo una storia d'amore destinata al filone giovanilistico, l'intreccio è molto più raffinato e complesso, pieno di humour, acume, con dialoghi ben scritti ed interpretati. Finale sorprendente che vuole essere un omaggio alla città di New York. Senza voler svelare nulla, perché l'epilogo è davvero inaspettato, la storia parte da due ventenni provenienti da mondi del tutto opposti, che si incontrano in maniera non proprio casuale, e che si innamorano. Ma non ci sarà l'happy end.

Generazioni in conflitto Genitori e figli Regia: Giovanni Veronesi con Silvio Orlando, Luciana Littizzetto. Michele Placido, Margherita Buy, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Piera Esposti Il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo della quattordicenne Nina. E' credibile il quadro che il regista toscano traccia delle nuove generazioni, riesce a fotografarne bene il malessere e l'incapacità di capirsi fino in fondo. Certo, in un contesto da commedia e con i toni leggeri del genere, a volte con profili appena tratteggiati ma convincenti. Decisamente migliore invece il fronte dei cosiddetti "grandi", dove si capisce che Veronesi ha maggiore conoscenza della materia. Avvalendosi di un cast di attori di alto profilo, abbandona per il momento il film ad episodi per raccontare una storia più strutturata e ricca di sfumature

Il fotogramma che campeggia sulla locandina di “Simon Konianski”

Da bambina a donna d’affari

Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. Non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il

suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.

Il “riscatto” del maestro

I cattivi in Iraq un mago sono gli usa della truffa

Alice in Wonderland Regia: Tim Burton con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway.

Il concerto

Green zone

Colpo di fulmine

Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou "Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

Regia: Paul Greengrass con Matt Demon, Greg Kinnear

Regia: John Requa e Glenn Ficarra con Jim Carrey, Ewan McGregor

Agli americani non è piaciuto molto. Anzi, visti gli esigui incassi potremo dire quasi niente. Perché i cattivi, ebbene si, questa volta sono loro. A dirla tutta, è difficile trovare nella cinematografia a stelle e strisce un altro film così esplicito, così diretto, nell'incolpare il governo Usa di aver provocato una guerra senza senso. La Green Zone del titolo è il blindatissimo quartiere situato nel centro di Baghdad dove risiedono le truppe, è da qui che parte l'avvincente thriller a sfondo politico. Da qui il maresciallo Roy Miller e la sua squadra di ispettori ricevono l'incarico di scovare nel deserto dell'Iraq i depositi con le famose armi di distruzione di massa. Non trovando nulla di tutto ciò, l'ufficiale inizierà ad avere qualche sospetto.

Certo, la storia nella fase di scrittura della sceneggiatura è stata parecchio romanzata ma sembra che tutti gli eventi descritti siano realmente accaduti. Basta questo per rendere il film apprezzabile di una certa attenzione, perché se fosse vero solo un terzo di ciò che è narrato è davvero incredibile come un uomo possa arrivare a fare tanto nel corso di una vita. A parte questo, l'interpretazione di Carrey è un po' troppo fumettistica e gli eventi si susseguono con un certa confusione. Un morigerato agente di polizia, sposato con prole, che suona l'organo in chiesa, dopo un incidente stradale decide di cambiare vita. Si dichiara gay, inizia a vivere una esistenza fatta di truffe ed imbrogli. In prigione trova l'amore della sua vita.


granDe SChermO

Altro

l’

quotidiano

sabato 17 aprile 2010

15

Il cinema nel cinema

Pezzo di storia senza retorica

happy family

Invictus

Regia: Gabriele Salvatores con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris, Valeria Bilello

Non è l'ennesimo film sulla famiglia. Salvatores semplicemente racconta degli uomini e delle donne, e lo fa con un film originale, poetico, spassoso, colorato, elaborato su diversi piani narrativi e continui passaggi tra finzione e realtà. Otto personaggi in cerca d'autore. Sono questi i protagonisti, la famiglia felice a cui il titolo ironicamente allude. Escluso Ezio, 38 anni, una vita trascorsa senza aver mai concluso nulla di buono che un giorno decide di scrivere una sceneggiatura per il cinema. Due coppie, i loro figli, i nonni, il cane, esseri del tutto inventati che ad un certo punto però vivono di luce propria, escono dallo schermo del computer di Ezio (un Fabio De Luigi in grande forma) per rivendicare la loro esistenza. Il cinema nel cinema.

Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon

dario Castiglio (figlio di Peppino di Capri) e Martina Codecasa sul gozzo dell’innamoramento nel film di d’Alatri, “Sul mare”

Il gozzo galeotto Sul mare Regia: Alessandro D'Alatri con Dario Castiglio, Martina Codecasa

D'Alatri torna a sorprenderci. Dopo il cine-panettone alternativo "Commediasexy", il regista romano questa volta firma un film completamente in digitale, a basso budget, interpretato da attori semisconosciuti. Una commedia sentimentale appartenen-

te al filone giovanilistico, dai risvolti sociali, ambientata nella splendida isola di Ventotene che, ad onor del vero, contribuisce parecchio alla riuscita della storia tratta dal romanzo di Anna Pavignano (In bilico sul mare). Il giovane e bel Salvatore (Dario Castiglio, figlio di Peppino di Capri) d'estate porta i turisti in giro con il suo gozzo mentre d'inverno fa il muratore in nero nei cantieri sulla terraferma. L'amore arriva con Martina, la ragazza di buona famiglia che usa la sua barca per le immersioni da sub.

Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso Nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di Nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.

Dalla parte del detenuto

Gianburrasca d’oltralpe

Il profeta

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori

Regia: Jacques Audiard con Tahar Rahim e Niels Arestrup

Difficile non identificarsi con la faccia d'angelo del protagonista, perché anche se la storia è politicamente poco corretta (un percorso di formazione alla rovescia, un anti-eroe) non si può non stare dalla sua parte. Accertato ormai il fatto che il carcere non riabilita proprio nessuno, il film è abilmente orchestrato da un regista che conferma qualità straordinarie nel dirigere gli attori. La faccia del giovane Malik (felice esordio), analfabeta e ladruncolo che entra in carcere per uscirne dopo sei anni più acculturato, spietato ed a capo di una pericolosa banda, e quella del boss corso César Luciani (si intuisce ad occhio nudo la consolidata esperienza anche teatrale), reggono praticamente tutto il film.

Regia: Laurent Tirard con François-Xavier Demaison, Daniel Prévost

tahar rahim, protagonista del film di Audiard “Il profeta” capace di trovare un ruolo di primo piano in un ambiente dove dopo i quaranta già si annaspa. Grazie alle sue innate capacità è in grado di far apparire decente un e’ complicato film che molto probabilmente con Regia: Nancy Meyers con altri interpreti avrebbe creato Meryl Streep, Alec Baldwin, qualche imbarazzo. La storia del Steve Martin triangolo over 50 tra una donna, il E' sempre un piacere ritrovare la suo ex marito ed un ipotetico pregrande Meryl Streep, anche se in tendente stenta a decollare. E poi, questo caso è protagonista di una va bene dare un'immagine di commedia non proprio originalis- donna realizzata, ma perché la sima e forse troppo hollywoodiana scelta di stamparle sul viso, dalper un talento del suo livello. l'inizio alla fine, quell'insistente Tuttavia, tanto di cappello ad una sorriso a volte davvero fuori attrice che a sessant'anni è ancora luogo?

Triangolo hollywoodiano

Adattamento sul grande schermo di uno dei più importanti classici per l'infanzia francesi, probabile primo esempio di letteratura moderna per piccoli, nato dalla fantasia di René Goscinny (l'ideatore di Asterix) e Jean-Jacques Sempè. Il protagonista è un bambino di otto anni, Nicolas, una sorta di Gian Burrasca d'Oltralpe. Ambientato negli anni '50, le avventure del pestifero ragazzino con la sua strampalata combriccola di amici, divertono molto e riescono a creare un processo di identificazione sia nei bimbi che nei grandi, con un abile doppio piano di lettura. Riuscita trasposizione sul grande schermo, senza trascurare le magiche atmosfere dei racconti.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.