Anno II - n. 58 - Giovedì 18 marzo 2010
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Governo-magistratura. Il balletto dei consensi al suo chiaro intervento
Carosello Napolitano Berlusconi era indagato dall’8 marzo Il nome di Silvio Berlusconi è iscritto dall'8 marzo nel registro degli indagati della procura di Trani per concussione e minacce all'ufficio dell'Agcom. Lo si apprende da fonti giudiziarie. La data di iscrizione non è irrilevante perché da allora decorrono i 15 giorni previsti dalla legge costituzionale n.1 del 1989 entro cui la Procura deve inviare gli atti che riguardano il premier al giudice competente. La questione è stata di fatto sollevata dall'istanza che i legali del premier, Niccolo' Ghedini, Filiberto Palumbo e Piero Longo, hanno depositato ieri mattina alla procura di Trani chiedendo ai pm di inviare gli atti a Roma. Intanto, i legali del premier hanno formalmente chiesto alla Procura di Trani di inviare per competenza gli atti relativi alla posizione del capo del governo nell'inchiesta Rai-Agcom al Tribunale dei ministri. Lo si è appreso al termine dell'incontro, durato circa un'ora e mezzo, tra i due penalisti e l' intero pool che coordina l'indagine, compreso il procuratore Carlo Maria Capristo. Al termine dell'incontro i legali del premier non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
Ognuno tira l’acqua al proprio mulino, ma il capo dello Stato ha detto cose chiare e nette. Chi vuole intendere si regoli. Fuori dal coro l’Anm e Di Pietro, ma un po’ a sproposito... «Vanno rispettate (in tutti i casi, compreso quello oggi all'attenzione dell'opinione pubblica) l'autonomia delle indagini e l'autonomia degli interventi ispettivi disposti dal ministro della Giustizia nei limiti dei suoi poteri»: lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una dichiarazione sulla inchiesta di Trani e sulla ispezione disposta dal ministro della Giustizia, Alfano. «E' altamente auspicabile - ha continuato Napolitano - che in un periodo di particolari tensioni politiche qual è quello della campagna per le elezioni regionali, si evitino drammatizzazioni e contrapposizioni,
come sempre fuorvianti, sul piano istituzionale». E inoltre: «Come recita lo stesso regolamento del Csm, quest'ultimo puo' prendere in esame le relazioni conclusive delle inchieste amministrative eseguite dall'Ispettorato generale presso il ministero della Giustizia, e non pronunciarsi preventivamente sullo svolgimento di dette inchieste. A loro volta le ispezioni del ministero non possono interferire nell'attività di indagine di qualsiasi Procura, esistendo nell'ordinamento i rimedi opportuni nei confronti di eventuali violazioni compiute dai magistrati titolari dei procedimenti». Parole, quelle del capo dello Stato, chiare e ine-
quivocabili, indirizzate sia al governo sia al Csm, sulle quali è giusto che tutti si dichiarino d’accordo; ma sia gli uni che gli altri le hanno voluto interpretare a proprio vantaggio e contro l’altra parte, dandone una interpretazione diversa. Il solito carosello napolentano, il solito balletto. Con due eccezioni: L’Associazione magistrati, che in parte dissente (perché vede comunque nell’ispezione ministeriale di Trani una minaccia di interferenza nelle indagini), e Di Pietro, che attribuisce a Napolitano l’intenzione di voler dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Ma ci sembra una lettura fuor di luogo.
Due misteri alla ribalta della cronaca Stefano Cucchi Elisa Claps
La ragazza di Potenza scomparsa 17 anni fa dopo essere andata alla SS. Trinità, in pieno centro di mattina, a un appuntamento con un giovane: ritrovati i resti nel sottotetto della chiesa. PAG. 4
Il giovane romano fermato per un semplice interrogatorio e morto con segni di violenza dopo assere stato portato in Tribunale. La perizia ora dice: disidratazione. PAG. 2
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AndALusiA Approvata la legge sulla “morte degna”
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Stermina la famiglia e si decapita
La tempesta “Hubert” semina morte
Restituiti alle famiglie i bimbi “rubati”
Il parlamento dell'Andalusia ha approvato ieri pomeriggio con la maggioranza assoluta la prima legge in Spagna sulla 'morte degna'. Consente al paziente di rifiutare un trattamento che prolunghi la sua vita in modo artificiale e proibisce in questo caso l'accanimento terapeutico. Lo riferisce l'edizione elettronica de El Pais. La legge regola anche la sedazione palliativa che un malato puo' ricevere anche se questa rischia di 'accorciare la sua vita'.
Strage di famiglia in Ungheria. Un uomo uccide la moglie e due figlie, a colpi d'ascia e poi si decapita con una motosega. La tragedia a Tenyoe, un comune nell'ovest del Paese. Secondo la polizia locale l'uomo, un architetto d'interni di 36 anni, era in cura per depressione. La moglie aveva 37 anni e le figlie cinque e otto anni. L'efferatezza del delitto ha sconvolto la popolazione locale. Secondo i vicini la coppia ha sempre condotto una vita normale.
Almeno 54 persone sono morte in seguito al devastante passaggio della tempesta tropicale Hubert sul Madagascar, che ha colpito in particolare la zona di Antananarivo. Lo hanno reso noto le autorità aggiungendo che i senzatetto sono quasi centomila. L'erogazione dell'energia elettrica continua ad essere sospesa in una vasta area sud-orientale del Paese. E molte strade sono interrotte. Aiuti sono stati inviati dalla Francia e dagli Stati Uniti.
I 33 bambini e ragazzi che 10 operatori umanitari Usa cercarono di portare via da Haiti hanno riabbracciato le loro famiglie. L'episodio risale ai giorni immediatamente dopo il terremoto del 12 gennaio. Una portavoce di una Ong per l'infanzia, la Sos Village, ha sottolineato come i ricongiungimenti dimostrano in modo definitivo che, contrariamente a quanto detto inizialmente, nessuno dei “bambini rubati” è orfano. La leader del gruppo dei 10 americani è tuttora in carcere.
Stefano Cucchi. Morì per lo sciopero della fame
Commissione parlamentare: «Lo uccise la disidratazione» Stefano Cucchi, il ragazzo romano morto il 22 ottobre all'ospedale Pertini di Roma dopo una settimana di agonia, ha probabilmente subito lesioni, ma la causa diretta del decesso è stata la disidratazione per lo sciopero della fame contro l’ingiusta detenzione, che ha portato a una eccessiva perdita di peso: 10 chili in sei giorni. E' quanto emerge dalla relazione finale della commissione d'inchiesta sull'efficacia del servizio sanitario nazionale che è stata votata all'unanimità. La relazione che ora
sarà trasmessa alla Procura arriverà ora nelle mani del presidente del Senato, Renato Schifani per essere trasmessa alla Procura. Secondo la relazione dei consulenti tecnici di cui si è avvalsa la commissione parlamentare d'Inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, la causa della morte di Stefano Cucchi è dovuta "all'instaurarsi di una sindrome metabolica iperosmolare di natura prerenale, dovuta ad una grave condizione di disidratazione".
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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione: Viale Regina Margherita, 232 tel./fax 06 44250406 mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente: Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli, 45 - Roma Autorizzazione del Tribunale Roma n. 343/08 del 18 settembre 2008 Partita Iva 09937731009
sport: champions League
Anche il Barcellona
Il Barcellona batte per 4-0 lo Stoccarda e si qualifica per i quarti di finale di Champions. A segno Messi (doppietta), Pedro e Bojan Krkic (foto)
L’OnOmAsticO. Salvatore da Horta Nacque nel dicembre 1520 in Catalogna. Rimasto orfano scelse la via della povertà entrando nel convento francescano di Barcellona. Trasferito a Tortosa cominciò a essere conosciuto per i suoi poteri di taumaturgo, il che causò incomprensione da parte dei confratelli. Fu persino denunciato all'Inquisizione. Morì nel convento di Santa Maria di Gesù a Cagliari il 18 marzo 1567. Lo canonizzò Pio XII.
AccAdde Oggi. La scoperta del Dna Il 18 marzo del 1869 il chimico svizzero Johann Friedrich Miescher (18441895) isola dal nucleo delle cellule un acido ricco di fosforo, che chiama "nucleina". Miescher non lo sa ma ha di fatto individuato per la prima volta il Dna, sia pure mescolato a proteine e altri acidi. La "nucleina" sarà ribattezzata "acido nucleico" nel 1889 dal suo allievo, Richard Altmann.
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Intervento al Parlamento europeo
Draghi: «Ripresa disomogenea» «La ripresa è disomogenea, debole in Europa, ancora fragile ovunque»: lo ha detto il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, intervenendo al Parlamento europeo. Nel mettere a punto le nuove regole sui requisiti di capitale delle banche «bisogna avere un tempo di transizione adeguato per non danneggiare la ripresa», ha ribadito Draghi, per il quale però «non dobbiamo permettere che le attuali situazioni di difficoltà incidano sulla definizio-
ne dei nuovi standard». Draghi, ha parlato di "resistenze" verso le nuove regole e si è soffermato sul lavoro che sta svolgendo l'Fsb, soprattutto in riferimento al principio del “too big to fail” «Il costo del fallimento potenziale di queste banche ricadrebbe su tutti, perché queste istituzioni sanno di essere troppo grandi per fallire e prendono più rischi, perché sanno che i governi non le abbandoneranno. Ecco perché i governi devono intervenire».
Tre salvati, uno è annegato
Elicottero dei VV. FF. nel lago di Bracciano Era composto da quattro pompieri l'equipaggio dell'elicottero dei vigili del fuoco precipitato nel lago di Bracciano, a nord di Roma, poco prima delle 13 di ieri. Tre vigili del fuoco sono stati recuperati salvi, il quarto, invece, é disperso. Dei tre pompieri portati in salvo, due sono feriti in modo più grave, anche se non versano in pericolo di vita. Uno è stato portato
con l'elisoccorso al policlinico Gemelli a Roma per un sospetto trauma cranico e l'altro trasportato all' ospedale di Bracciano.Il terzo ha riportato solo lievi contusioni e un forte stato di choc. Nella zona dell'incidente All'esercitazione partecipavano vari comandi dei vigili del fuoco, tra i quali quelli di Viterbo con una squadra di quattro sommozzatori.
Lancia invettive contro il Papa durante l’udienza Durante l'udienza generale in Piazza San Pietro, un uomo che si trovava in prima fila, sotto il palco del Papa, ha dato in escandescenze e ha cominciato ad urlare improperi e ingiuri, in inglese. In un primo momento si pensava che gli improperi fossero indirizzati a Benedetto XVI ma poi fonti vaticane hanno precisato che gli insulti erano diretti a politici statunitensi filo-abortisti. L'uomo, infatti, faceva parte di un gruppo anti-abortista americano, presente all'udienza generale del mercoledi'. La vigilanza vaticana e' subito intervenuta e lo ha portato via. L'uomo, calvo (o comunque rasato di capelli), indossava un giubbotto bianco sopra una felpa con cappuccio grigia. La scena e' durata solo pochi minuti perche'. le guardie pontificie sono intervenute immediatamente. L'uomo e' stato fermato dalla Vigilanza in quanto stava disturbando con i suoi urli il pontefice, ma contro di lui non e' scattato nessun provvedimento, in quanto non ha commesso nessun reato: e' stato solo identificato e poi rilasciato. Non e' la prima volta che qualche persona cerca di disturbare o anche mettere le mani addosso al pontefice durante le udienze generali o in altre cerimonie pontificie. Il caso clamoroso piu' recente e' stato quello della ragazza svizzera Susanna Maiolo, risultata poi con problemi psichici, che, all'inizio della messa di Natale nella Basilica di San Pietro, e' riuscita a scavalcare le transenne facendo cadere, nel conseguente parapiglia, Benedetto XVI e il cardinale Roger Etchegaray.
Banche a giudizio per truffa al Comune di Milano Il gup di Milano Simone Luerti ha rinviato a giudizio quattro banche e tredici persone, imputati per truffa aggravata per la vicenda dei derivati del Comune di Milano. Il giudice, nel disporre il giudizio per i quattro istituti di credito e 13 persone, tra cui undici banchieri e Giorgio Porta, l'ex city manager, e Mauro Mauri, esperto della
ristrutturazione del debito comunale, ha fissato il processo, definito pilota, per il prossimo 6 maggio davanti ai giudici della quarta sezione penale. L'inchiesta, che e' la prima in Italia che riguarda una presunta truffa ai danni di enti pubblici commessa da banche, e' stata condotta dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo.
Secondo l'accusa dall'operazione dei derivati del Comune di Milano le banche Deutsche Bank, Ubs, Jp Morgan e Depfa Bank avrebbero guadagnato illecitamente circa 100 milioni di euro. «Questa è la tappa di un percorso, è un passaggio delicato»: è quanto si è limitato a dire Robledo. L'unico precedente riguarda una sentenza ammini-
strativa pronunciata in Inghilterra negli anni Novanta e che invitava i comuni a non sottoscrivere contratti derivati con le banche. "Nessuna truffa è stata perpetrata da parte di Ubs, né da alcuni dai propri esponenti, ai danni del Comune di Milano e non c'é stato "alcun illecito profitto", ribadiscono gli istituti di credito,
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Svolta nel caso Elisa Claps
Il giallo della SS. Trinità Svolta nel giallo di Potenza. Sembrerebbero di Elisa Claps, la ragazza scomparsa nel capoluogo lucano il 12 settembre 1993, i resti trovati ieri in un sottotetto della Chiesa della Trinità, a Potenza. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che il corpo fosse murato. Per questo non è stato ritrovato durante le numerose perquisizioni. Alla domanda dell’ANSA se i resti umani trovati fossero di Elisa Claps il questore di Potenza, Panico, ha risposto: “Potrei ritenere di sì, anche se – ha precisato – ci vorrà l’ufficialità degli esami”. Panico ha spiegato che nulla sarà toccato nel sottotetto dove sono stati trovati i resti umani e gli oggetti, perché oggi la polizia scientifica continuerà a fare accertamenti. Il questore ha confermato che è stato trovato “un corpo in avanzato stato di decomposizione”, in condizioni molto, molto precarie. Intanto la chiesa è stata chiusa. La famiglia Claps ha visionato gli oggetti ritrovati e ha riconosciuto nelle foto scattate sul luogo del ritrovamento gli indumenti, un orologio, una catenina, un paio di sandali e un paio di occhiali che la ragazza indossava al momento della scomparsa. La storia della scomparsa La mattina del 12 settembre ‘93, domenica, Elisa Claps stava passeggiando in centro come tante altre persone. Verso le 11,30 aveva detto alla sua amica Eliana di doversi allontanare pochi minuti per incontrare Danilo Restivo, un ragazzo poco più grande di lei che le aveva telefonato la sera prima per chiederle un appuntamento. Secondo le dichiarazioni fatte dallo stesso Restivo, l’incontro sarebbe avvenuto nella chiesa della Santissima
Dopo 17 anni trovato il corpo della ragazza scomparsa misteriosamente a Potenza. La famiglia ha riconosciuto gli indumenti
Elisa Claps, la 16enne scomparsa a Potenza nel 1993, di cui non si è mai saputo nulla Trinità: “…ci stavano pochissime persone perché la messa era finita. Ci mettiamo dietro l’altare per una decina di minuti, dopodiché Elisa mi dice che a mezzogiorno doveva andare in campagna. La seguo con lo sguardo fino all’uscita principale e dopo mi sono soffermato in chiesa a pregare…” .Da quel momento nessuno ha più visto Elisa Claps, che sarebbe scomparsa sotto gli occhi della gente che affollava via Pretoria. Nei mesi e negli anni seguenti ci sono stati avvistamenti e segnalazioni. Sono state avanzate ipotesi di ogni genere. Inevitabilmente Danilo Restivo si è trovato al centro delle indagini, non essendo riuscito, per di più, a dimostrare quali sono stati i suoi spostamenti successivi all’incontro con Elisa. Secondo le
sue dichiarazioni, una volta uscito dalla chiesa avrebbe girovagato da solo per la città, entrando, senza un motivo preciso, in uno dei cantieri delle scale mobili che all’epoca erano in costruzione. Qui sarebbe caduto da una scalinata di cemento armato, ferendosi alla mano sinistra e facendosi medicare, alle 13,45, al pronto soccorso dell’ospedale di Potenza, come risulta dal referto medico. Nel pomeriggio di quel 12 settembre Danilo Restivo ha preso l’autobus per Napoli, dove doveva sostenere un esame il giorno dopo. Ma gli inquirenti non hanno creduto al suo racconto e, nel settembre del 1994, è stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare nel quale si leggeva: “il lasso di tempo che rimane sguarnito di prova a causa delle sue false dichiara-
zioni corrisponde sinistramente a quello in cui si sono perse le tracce di Elisa Claps”. Anche nella sentenza della Corte d’Appello, che nel gennaio ‘98 lo ha condannato per false dichiarazioni rese al pubblico ministero, si fa riferimento al buco di un’ora e mezza, dalle ore 12 alle ore 13,30 del 12 settembre 1993, quando Restivo non fu visto da nessuno in grado di confermare i suoi spostamenti. In ogni caso Restivo non ha mai modificato la sua versione dei fatti. Per circa due anni si è allontanato da Potenza e, in mancanza di fatti nuovi, sembrava che la vicenda fosse destinata ad essere quasi dimenticata. Ma quasi sei anni dopo la scomparsa, nella puntata di ‘Chi l’ha visto’ dell’ 11 maggio ‘99, il fratello di Elisa Claps ha fatto una rivelazione clamorosa. Un messaggio di posta elettronica, pervenuto al sito Internet dedicato a Elisa dalla famiglia, dice che la ragazza sta bene, che si trova in Brasile, che non vuole tornare in Italia e non vuole rivedere i familiari. La email risulta inviata il 23 aprile ‘99, alle ore 21,45, non dal Brasile ma dal ‘Tatì’ club di Potenza, un bar sala giochi dove ci sono due postazioni Internet che si possono affittare. Ma c’è di più. Secondo le verifiche dello stesso fratello di Elisa, il mittente sarebbe proprio Danilo Restivo. Quest’ultimo, tramite il suo legale, ha immediatamente smentito. Ma sembra certo il fatto che lui fosse presente nel locale quel giorno a quell’ora. Restivo, dopo la scomparsa della ragazza si è trasferito in Inghilterra, dove è rimasto coinvolto in un’altra inchiesta per la morte di una donna, la sarta Heather Barnett, che abitava nei pressi della sua casa.
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Strage di Erba Milano
Insistono nel dirsi innocenti Rosa e Olindo Una breve lettera inviata al Tg2 da Olindo Romano, nella quale l'uomo afferma: "Siamo innocenti e perseguitati". La lettera è giunta martedì sera alla redazione del Tg2 dal carcere di Opera (Milano) ed è firmata da Olindo che ieri insieme alla moglie, Rosa Bazzi, è comparso in Tribunale a Milano per la prima udienza del processo di Appello per la strage di Erba. «Io e mia moglie siamo perseguitati - si legge nella lettera - gli inquirenti hanno cercato di imporre la loro verità approfittando di una nostra debolezza psicologica (i due sono rei confessi, ndr). Speriamo che al processo di Appello tutti gli errori commessi dai giudici di primo grado vengano al pettine potendo così dimostrare la nostra innocenza». "La ferocia non è di per sé un elemento per poter dire che persone feroci e violente siano incapaci di intendere e di volere", ha detto invece il sostituto pg, Nunzia Gatto, nell'opporsi alla richiesta di perizia psichiatrica nel processo d'appello a Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in primo grado all'ergastolo per la strage di Erba. Il rappresentante dell'accusa ha aggiunto che "esistono madri che uccidono i figli e sono capaci di intendere e di volere". Nel pomeriggio, Nunzia Gatto, ha poi trattato le questioni preliminari mentre domaniì presenterà le sue conclusioni. Per questo processo è stato cdetto no alle telecamere: non sono ammesse queste apparecchiature, ma neanche altre forme di ripresa.
Sberle nel Pdl lumbard Tra ex An ed ex Fi leggenda vuole che non corra buon sangue. Ma sembra che questa non sia solo una leggenda. Non almeno nel Pdl lombardo, dove sta facendo molto parlare la lite “manesca” tra Gianni Stornaiuolo e Doriano Riparbelli, rispettivamente ex An e ex Fi. Secondo la ricostruzione di parecchi siti il “casus belli” sarebbe stata l’organizzazione dell’apporto milanese della manifestazione del 20 marzo, dove Berlusconi vuole almeno mezzo milione di persone. Durante la discussione a
La Russa scappa la battuta ironica su cosa possano e sappiano organizzare quelli di Forza Italia lombardi. Riparbelli sbatte sul tavolo le carte e tutto il “dossier San Giovanni”, l’elenco dei pullman, dei gazebo e accetta la sfida, anzi rilancia: “Queste cose non permetto di dirle neanche a un ministro”. Interviene Stornaiuolo: “Sciacquati la bocca prima di parlare di La Russa”. Replica Riparbelli: “Parli tu che sei scappato dalla campagna elettorale”. E Stornauiolo colpisce con voluta cattiveria: “Scappato
forse sì, di certo per non avere nulla a che fare con te”. Riparbelli, l’uomo che viene da Forza Italia, si alza, sbatte la porta e se ne va. Stornaiuolo, l’uomo che viene da An, lo segue, anzi lo insegue. E lo raggiunge pure. Con un paio di pugni, schiaffi e “lezione completa”. Riparbelli pesto lamenta e grida: “Vado ad Arcore, vado ad Arcore…”. Lo convincono che è meglio di no. Podestà e La Russa firmano seduta stante una sorta di “patto del silenzio”, meglio non far sapere in giro della lite...
Lazio
Bologna
Al Financial Times piace Viterbo. «Una città vicina a Roma, ma lontana dalla confusione della metropoli. Un luogo ideale dove mixare storia, ambiente, relax. Un sito da suggerire ad una clientela internazionale che voglia investire nell’acquisto di una abitazione, anche nell’ottica della realizzazione dell’aeroporto». Così dalle colonne del quotidiano economico britannico il corrispondente da Roma Guy Dinmore, esalta la città della Tuscia.
A Cinzia Cracchi, l’ex compagna di Delbono, non è bastato rovinare la carriera all’ex sindaco di Bologna. Nonostante i media non si occupino più molto della loro love story, lei continua ad esternare. Oggi esce una sua intervista su “Vanity Fair”, in cui la bionda segretaria spiega che a Delbono non bastava stare con lei a casa e in ufficio, ma voleva starle vicino anche da morto. Delbono, assicura la Cracchi, le aveva proposto di comprare due tombe vicine. La donna (anche lei indagata per il cosiddetto “Cinzia-gate”) ha raccontato, anno dopo anno, la relazione con l’allievo di Romano Prodi. Una storia cominciata nel 2001 e vissuta clandestinamente per due anni, visto che entrambi erano impegnati, con molta insistenza da parte di Delbono. «Flavio veniva tutte le mattine a prendermi davanti al portone con l’auto blu, lo faceva apposta». Ma cosa gli piaceva di lui? «Ci sapeva fare era come se ti raccontasse in continuazione una favola: sei la donna della mia vita – ha spiegato – Voleva che ci comprassimo la tomba assieme al cimitero, per stare con me anche nella morte. Cose così non me le aveva mai dette nessuno». Così fino all’estate 2008: dopo un weekend «tornai in ufficio il lunedì – ha ricordato – e trovai sulla scrivania la lettera di trasferimento al Cup. Cercai di avere spiegazioni da Flavio, ma la sua porta era chiusa a chiave. Dopo una settimana venni trasferita».
Financial Times: “Bella Viterbo”
Lombardia
E’ Brescia la città più “verde” del 2010 E’ Brescia la città italiana più impegnata nella lotta ai cambiamenti climatici. E’ quanto emerge dal rapporto Città Clima 2010 stilato da Legambiente e Ambienteitalia. Nel rapporto è contenuta la classifica delle città italiane più “verdi” del 2010. A Brescia segue Verona, mentre al terzo posto c’è Genova. Milano e Roma si posizionano rispettivamente al ventesimo e al ventunesimo posto. Fanalino di coda sono Enna, Messina e Siracusa. L’indice Città Clima è basato su una serie di parametri tra cui trasporti, efficienza energetica, l’uso di energie rinnovabili, la gestione di rifiuti e la presenza di aree verdi.
Cinzia e Delbono amore tombale
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e costituiscono in media un al mese e, a distanza di trenta giorni, non è nemmeno certo che se ne ricordino: altrimenti non ne inventerebbero di nuovi. Sono le fondazioni, i circoli, i club, le associazioni, i pensatoi, le organizzazioni del Popolo della libertà. Le ultime, al momento in cui scriviamo, l’organizzazione sono “Promotori della libertà” e la “Generazione nascitura Italia”.
Tipi da campagna elettorale
Gli apostoli della libertà e i promotori Mediolanum
I
“Promotori della libertà”, lo si capisce già dalla denominazione, hanno le sembianze dei promotori Mediolanum: finanziari vestono in giacca e cravatta, spilletta sul bavero ed hanno strategie miracolose: che lo facciano per convincere ad affidare i nostri soldi oppure i nostri voti poco cambia. Ed anche i principi (“principi in cui crediamo sinceramente”, dichiarano quelli di Mediolanum) sono praticamente gli stessi, basta andare a vedere sui loro siti internet: tradizione, futuro, tecnologia, umanità.
G
enerazione Italia, invece, ha come promotore (che non se ne abbia a male se usiamo questo termine) il capogruppo alla Camera del Pdl, Italo Bocchino, di scuola finiana. Una organizzazione che “nasce per riportare la democrazia nel Pdl”. Una corrente dunque? “E’ qualcosa di più ambizioso, ha come obiettivo soprattutto aggregare giovani generazioni e vuole stimolare un dibattito – spiega Bocchino . La corrente ha un progetto interno di presa di potere nel partito l'aggregatore invece vuole fare parlare la gente”. Nascerà il primo di aprile, mentre il battesimo arriverà l’8 e il 9 maggio a Perugia durante la convention “Destinazione Futuro”. Avrà un quotidiano online, generazioneitalia.it edito
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EuSTAChIo FoLLIA
Una galassia di corpi (celesti, naturalmente) al lavoro per promuovere la “partecipazione”, il “bene comune”, “riforme e libertà”. Vediamo un po’ come si muovono tra la gente dalla Fondazione Tatarella, ed anche una associazione, Amici di Generazione Italia) gemellata con Generation France, il gruppo di riflessione dell’Ump che fa capo a Jean Francois Coupé, il delfino di Nicolas Sarkozy.
P
er semplificare le cose (la semplificazione, si sa, è uno dei cavalli di battaglia del centrodestra) nel Pdl si erano già inventati vari altri organismi. Sempre per di nell’area restare Gianfranco Fini, è attiva la fondazione “Farefuturo” (e il online sito suo Fwebmagazine). Obiettivo della fondazione è quello di sfidare il “presentismo”: “Soffriamo di un pericoloso schiacciamento sull’immediato del ‘tempo storico’ (sempre dal sito internet, ndr): la cultura del sondaggio diventa l’unica premessa
per azioni, strategie, leadership”. E non è nemmeno il caso di spiegare che si riferiscono al presidente del consiglio.
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i fondazioni ve ne sono almeno altre sette: Magna Carta (area ex Forza Italia), dedita “alla ricerca e alla elaborazione di proposte di riforma in sei grandi aree tematiche: la riforma dello Stato, la politica estera, l’economia e il welfare, la biopolitica, l’educazione, la famiglia e l’integrazione e infine la ricerca e l’innovazione”; la fondazione Bettino Craxi; “Freefoundation” (“officina delle idee e di cultura popolare alternativa alla sinistra”) fa capo al ministro Renato Brunetta, mentre si è defilato il ministro Franco Frattini; la fondazione “Nuova Italia” è invece presieduta da Gianni
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Alemanno (nel cda siede anche sua moglie Isabella Rauti) ed ha l’obiettivo di “valorizzare e promuovere la cultura popolare, comunitaria, tradizionale e nazionale”; “Italia Protagonista” è un’associazione nata “per interpretare e dare voce al desiderio di partecipazione che manifestano i moderati” (più o meno le stesse motivazione di Italo Bocchino); i liberali si ritrovano invece nella fondazione “ResPubblica”: “un luogo di dibattito e di confronto per la componente liberale presente tanto nell’area laica quanto nell’area cattolica”; a promuovere la cultura riformista e socialista ci pensano i Riformistieuropei dell’ex segretario del Partito socialdemocratico Carlo Vizzini.
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non è finita. I “Circoli della libertà” fanno capo al ministro Michela Vittoria Brambilla, ed è lei stessa a spiegare che “nascono dalla libertà, nella libertà e per la libertà”. Non si sa esattamente quanti siano i circoli della Brambilla (in genere è così per tutte le cose che fa), ma con i Circoli del buon governo”, quelli di Marcello Dell’Utri, ha ingaggiato una competizione a chi ne dichiara di più: quelli dell’ex manager di Publitalia sarebbero “oltre tremila”.
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on è detto che l’elenco delle associazioni e dei pensatoi sia completo (anzi), quello che è certo è che il Pdl appare una galassia di corpi (celesti, naturalmente) che lavorano per promuovere la “partecipazione”, il “bene comune”, le “riforme”, la “libertà”. Sono gli apostoli del nuovo, o del “niù” come direbbe Stefano Benni: new economy, new way of life, new holidays,…Promotori Mediolanum o del Pdl, poco importa.
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Teorie di un inglese sui meridionali
L’«intelligenza» di mister Lynn T
ardigrado, forse anche troppo. Ma, alla fine, pur procedendo con estrema lentezza, ce l’ha fatta. All’età di 80 anni, un emerito professore inglese, lo psicologo Richard Lynn, è finalmente riuscito ad escogitare una trovata per fare in modo - a nostro avviso - che anche in Italia si parlasse di lui. Che cosa ha fatto? Ha portato a compimento, badate bene, un suo «studio» sull’intelligenza degli italiani, attraverso il quale - senza riuscire ad evitare di essere investito da una fiammata di ridicolo e di grottesco, sublimi ingredienti involontari che non aveva previsto - ha tentato di farci credere che «al Nord la gente è più intelligente di quella del Sud». econdo questo ottuagenario britannico dai neuroni ancora freschi, che prima di collocarsi in pensione ha fatto il docente universitario, i più intelligenti sarebbero i friulani mentre la maglia nera dei meno dotati d’intelletto spetterebbe invece ai siciliani. Il primo a diffondere la notizia nel nostro Paese è stato il «Corriere della Sera». Lo scalpore vero e proprio, però, si è registrato soltanto nel pomeriggio del 12 marzo, quando Lamberto Sposini ha deciso di dedicare una puntata della sua «Vita in diretta» su Raiuno, invitando in studio - oltre al direttore del «Corriere del Mezzogiorno» Marco Demarco, a Franco Di Mare e a qualche altro opinionista - anche un albergatore meneghino, una sorta di «siur Brambilla», che senza timore di essere spernacchiato ne ha sparate di cotte e di crude sui meridionali e sul meridione. Per di più, a dargli man forte ci ha pensato - in collegamento da Lugano - anche il leader della Lega dei Ticinesi, Giuliano Bignasca. «Cosa aspettate», ha detto l’italo-elvetico, «a dividere questa Italia?». Nel sentirlo parlare ci è sembrato per un attimo di vedere l’incarnazione
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della buon’anima di Gianfranco Miglio. Ve lo ricordate quell’anziano signore (pace all’anima sua) dalla pelata lombrosiana e dagli occhi torvi che avrebbe voluto dividere l’Italia in tre repubbliche, «Padania», «Etruria» e, udite udite, «Repubblica Terronia»? uel «profesùr» con la fissa del federalismo-secessionistico una volta disse al capo della Lega Nord: «Bossi, lei mi deve fare un favore: deve farmi morire cittadino della Libera Repubblica di Padania». Ci credeva molto, il Miglio, in quella fantomatica repubblica e finì per portarsi nella tomba il suo utopistico convincimento, sognando ad occhi aperti - fino all’ultimo - monumenti e strade in suo onore, per averla ideata. A tutt’oggi, a distanza di molti lustri dalla sortita migliana, nella base del Carroccio - o, per meglio dire, nel Nord diventato Sud d’Europa purtroppo, non manca chi ancora crede in queste assurdità. «Credo quia absurdum» verrebbe voglia di dire, prendendo in prestito una massima attribuita a Tartulliano.
Q
C
he cosa c’entra tutto questo con la «tesi» di Lynn sull’intelligenza? C’entra c’entra. A parte il fatto che i significati attribuibili al termine «intelligenza» potrebbero essere tanti, che cos’è la credulità? Esiste, per caso, qualche menzogna al mondo, o qualche emerito imbroglione, senza una vittima credula? No, diventa davvero difficile finanche a pensarlo. La cosiddetta credulità strutturale è spesso presente proprio in individui la cui intelligenza è un po' limitata dalla nascita o si è deteriorata con l'età, oppure in seguito a qualche malattia. Queste persone, si sa, conducono una vita quotidiana all'apparenza normale ma sono molto vulnerabili a ogni nozione nuova o sconosciuta. Quanti,
dunque, nel buio dell'ignoranza o nella luce della conoscenza, in Italia hanno creduto e credono a questa bizzarra «teoria» che Richard Lynn, con una buona dose di egocentrismo, ha recentemente sbandierato ai quattro venti? Il solo fatto che si parli di Sud geografico, se andiamo vedendo, denota già di per sé scarsa intelligenza. Ognuno di noi, infatti, è sempre più a sud o più a nord di qualcun altro. Per gli eschimesi del Polo Nord, ad esempio, è Sud anche la Norvegia, per non parlare della zona in cui risiede lo stesso Lynn.
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n Italia, poi, come è capitato spesso di sentire, per Bergamo è Sud anche Milano, i cui abitanti sono definiti dai bergamaschi «terroni del Nord». «Bergamo Nazione, tutto il resto è Meridione», si diceva una volta. Anche se, con buona pace degli stessi bergamaschi e di tutti coloro che continuano a bearsi negli slogan, senza neppure accorgersi di tutti gli aspetti positivi che questa parte del Paese offre, noi del Meridione siamo molto orgogliosi - non foss’altro che per il clima e per il sole che splende quasi tutto l’anno - e non ne cederemmo neppure un pezzetto alle brumose valli della Brembana o Seriana. Ma tralasciamo questo discorso.
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ornardo al britannico Richard Lynn e al suo recente «capolavoro» sull’intelligenza («opera» che anche gli stessi friulani hanno rispedito subito al mittente, in quanto non è riuscita a far presa su nessuno in una regione che vanta cultura, civiltà e forti tradizioni italiche), ci sarebbero ancora moltissime cose da dire. Il discorso però diventerebbe troppo lungo. Per cui, preferiamo chiudere qui la partita, limitandoci a riportare, in conclusione, soltanto una sua boutade. Durante quel suo colloquio televisivo, di cui parlavamo all’inizio, l’intervistatrice di Raiuno a un certo punto chiede a Lynn: «Dopo quello che ha detto e scritto sui Siciliani, andrebbe in Sicilia?» E lui: «Sono stato già invitato da un’Università siciliana per relazionare sull’argomento in un apposito convegnodibattito. Ma se ci vado, quante probabilità ci sono che io venga ucciso?»
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he ridere! Solo per una risposta del genere, nell’antica Grecia, un signore di nome Cratete lo avrebbe certamente invitato a sfidare il dileggio della gente, attraversando un affollato quartiere, con una pentola piena di lenticchie sulle spalle! www.vincenzopitaro.it
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Pensione La data esatta della finestra Sono nato il 12-1-1957 e sono un dipendente dell’Amministrazione Provinciale dal 20-1-1979. Inoltre ho in corso di ricongiunzione un periodo di lavoro dipendente svolto prima della mia assunzione all’Ente. Si tratta di 52 mesi esatti. Anche se c’è ancora del tempo, vorrei conoscere la data della prima finestra di uscita. Grazie. R. Ricci, Forlì La finestra di uscita sarà quella di aprile 2015.
dopo la pensione Può continuare a lavorare in Francia Alla data del 30 novembre 2010 mio fratello raggiungerà i 40 anni di lavoro (34 anni e 7 settimane lavorati in Italia e il resto in Francia) e quindi potrà ricevere la pensione di anzianità italiana a partire dal 1/4/2011. Quando riceverà la pensione italiana, desidera continuare a lavorare in Francia senza mai smettere di lavorare. Gli è stato detto che dal 2009 ciò è possibile. Posso avere conferma? G. Celestini, Viterbo La cessazione del rapporto di lavoro dipendente, anche all’estero, è condizione imprescindibile per ottenere la pensione di anzianità. Dopo il pensionamento può riprendere il rapporto di lavoro e cumulare pensione e retribuzione. Il Ministero del Lavoro, a tal fine, non pone limiti minimi di tempo ma esige l’esperimento di tutte le formalità inerenti la cessazione del precedente rapporto di lavoro, quali dimissioni, comunicazioni e scritture di
Risponde il dott. ANToNINo NICoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo email: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18
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Non è così. La signora aveva versato dei contributi (anche se in quantità ridotta) prima del 1996 e quindi, secondo la vigente normativa, ricade nel sistema retributivo per quanto riguarda i “requisiti” per la pensione di vecchiaia. Comunque, complimenti per la riflessione.
contributi
Cosa deve fare chi ha usato il “bonus pensione”? Rinunciando ad andare in pensione, ho usufruito del cosiddetto ‘bonus pensione’ dal 2005 al 2007. Sul sito dell’INPS per simulare il calcolo della pensione spettante, trovo scritto: ‘Poiché c’è un bonus di mezzo, non si è in grado di fare i calcoli’. Sono andato all’INPS e mi hanno detto che dovrò richiedere il ricongiungimento delle due pensioni (quella relativa al lavoro fino al 2005 e quella relativa al lavoro dal 2008). La cosa mi sembra strana, e pertanto mi rivolgo a lei. Può aiutarmi nel ricongiungimento: è automatico da parte dell’INPS o devo essere io a chiederlo? N. Guida, Roma Non abbia preoccupazioni. Lei non alcun onere. Tutto si svolgerà in automatico. La normativa INPS, infatti, prevede che, da gennaio 2008, chi ha usufruito del "bonus" può continuare a lavorare senza andare in pensione. La contribuzione accreditata dopo il bonus darà luogo ad un'ulteriore quota di pensione che si aggiungerà all'importo di pensione calcolato fino alla decorrenza del "bonus": Essa sarà liquidata con pari decorrenza della prestazione pensionistica già spettante.
legge, liquidazione di tutte le competenze economiche.
Per la pensione Quando presentare la domanda Ad agosto 2011 maturerò i 40 anni di contributi. Ho 56 anni (sono nato a marzo 1954). All’Inps mi hanno detto che la prima finestra utile per il pensionamento sarà gennaio 2012. La domanda va presentata dopo agosto? Oppure quando? A. Marino, Roma La domanda va presentata entro dicembre 2011 e comunque dopo la maturazione dei requisiti.
Quesito Lettrice esperta chiede chiarimenti Sono tornata mentalmente ad una risposta che lei ha dato, qualche mese fa, ad una signora che aveva maturato nella sua vita circa 12 anni di contributi, In quell’occasione lei consigliava di versare 8 anni di contributi volontari per raggiungere i 20 anni di contribuzione, essenziali per la pensione di vecchiaia. Mi sono chiesta se in realtà la signora non ricada nel solo sistema contributivo ed abbia quindi già maturato il diritto alla pensione al raggiungimento dell'età di 60 anni. F. Baldi, Pavia
Laurea Periodo già coperto non si può riscattare Ho 38 anni e mi sono laureato a novembre 1996 in Scienze politiche. Dal giugno 1991 sono lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato (fino al 1999 part-time per 24 ore). Seguo da alcuni mesi il giornale e la rubrica previdenziale. Gradirei sapere se posso riscattare la mia laurea anche se nel periodo degli studi già lavoravo parttime. Inoltre, il riscatto è conveniente? P. Grimaldi, Avellino Purtroppo per lei, per lo stesso periodo non ci possono essere contributi obbligatori e da riscatto. Pertanto, non le è possibile recuperare i periodi di studi necessari per la laurea.
contributi Per la pensione occorrono 40 anni Il 1°settembre 2010 compirò 55 anni di età e il 29 dello stesso mese maturerò 40 anni di contribuzione da lavoro dipendente. E’ mio desiderio ritirarmi dal lavoro. Quando potrò andare in pensione? B. Di Iorio, Campobasso Poiché i 40 anni di contribuzione vengono maturati nel terzo trimestre 2010 dovrà tendere la finestra del il 1° gennaio 2011.
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diritti & doVeri
Laureato in servizio
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Un altro quesito sul riscatto laurea Possono i laureati in servizio attivo riscattare gli anni del corso di laurea? E se non è possibile, potrei conoscerne i motivi? C. Carollo, Vicenza Sì, non esiste alcun impedimento al riscatto. Naturalmente, il periodo di studi universitari non deve coincidere con un periodo già coperto da contribuzione, come può succedere quando l’interessato già presta attività lavorativa.
contributi
L’invalidità aumenta l’anzianità Ho 53 anni e quest'anno maturo 30 anni di versamenti Inps. Inoltre, dal 2003 mi hanno riconosciuto un’invalidità civile del 90 per cento, che dovrebbe farmi maturare un’anzianità di 2 mesi ogni anno di lavoro per un massimo di 10. Me lo può conferma? L. Giusti, Piombino Il limite massimo accreditabile, attraverso la maggiorazione di 2 mesi all’anno, per il soggetto invalido che lavora è di 5 anni e non di 10.
Pensione
Quale coefficiente si applica? Ad aprile 2011 mi verrà liquidata la pensione di vecchiaia col sistema retributivo. Quali coefficienti di rivalutazione applicherà per il relativo calcolo l'Inps? Quelli del 2011 o quello del 2010, quando sono stati perfezionati i requisiti? M. Perrotta, Pozzuoli L’INPS applicherà, nei suoi confronti, i coefficienti di
Risponde il dottor ANToNINo NICoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it
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Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta
caso pratico caso
Laurea belga si può riscattare solo se riconosciuta in Italia Ho una laurea ottenuta in Belgio (in quanto la residenza della mia famiglia, per esigenze lavorative, era in quel tempo lì). Ora lavoro in Italia da quasi 9 anni: posso chiedere il riscatto all'Inps degli anni di Laurea estera?
N. Rossi, Latina La laurea conseguita all’estero può essere ammessa a riscatto solo se è riconosciuta da una università italiana o abbia, comunque, valore legale in Italia. Il riscatto può essere chiesto nei limiti della durata legale del corrispondente corso di laurea in Italia o degli studi effettivamente compiuti all’estero, se inferiore rivalutazione 2011, determinati dall’ISTAT.
co.co.co.
Le novità introdotte dalla legge Biagi
Rispetto al passato, quando erano numerose le collaborazioni coordinate e continuative, cosa è sostanzialmente cambiato con l’introduzione (legge Biagi) dei contratti a progetto? Potrei esserne interessato, pur non essendo più giovanissimo. P. Mazzotti, Ravenna Con le regole introdotte dalla legge Biagi (decreto legislativo n.276/2003)), i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa devono essere riconducibili a uno o più progetti specifici o programmi di lavoro determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato. Ciò nel rispetto del coordinamento con la organizzazione del committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l’esecuzione della attività lavorativa.
Chiede quando andare in pensione Le chiedo cortesemente quando potrò andare in pensione, avendo la seguente situazione contributiva (sono nata il 03-03-1953): 1) 40 mesi di lavoro dipendente in Svizzera (dal 1999 al 31-03-1973); 2) sei settimane in Italia come apprendista (0104-1969 al 18-05-1969); 3) attività lavorativa In Italia dal 01-10-1979 a tuttora, come dipendente in un’azienda privata. F. Musumeci, Catania
contributi maternità
Due figli prima del lavoro Sono una ex operaia del settore commercio in pensione dal 2006. Prima dell’inizio dell’attività lavorativa ho avuto due figli. Mi è stato detto che mi spetta un incremento della pensione per effetto delle due maternità. Ma ancora non mi è stata liquidata nessuna somma. Vorrei sapere se è vero che ho tale diritto e come devo comportarmi. D. Sabatini, Spoleto La normativa previdenziale in vigore prevede l’estensione dell’accreditamento figurativo a tutti i periodi per i quali è prevista l’astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza e puerperio, anche se collocati al di fuori, e cioè prima o dopo, di un determinato rapporto di lavoro. Per il suddetto accredito dovrà presentare all'Inps apposita domanda. Si può fare aiutare da un ente di patronato.
Dal 1° luglio 2013.
totalizzazione
Parte dei contributi versati da autonomo Sono attualmente un lavoratore dipendente con complessivi 36 anni e 31 settimane di contribuzione alla fine del 2009. Una parte dei contributi descritti sono stati versati, però, come lavoratore autonomo, iscritto alla gestione separata Inps (da gennaio 1996 a novembre 2006). Sono nato il 18 dicembre del 1951. Quando potrò andare in pensione? Ho preoccupazioni per il futuro del sistema pensionistico. A. Colucci, Brindisi Quando avrà accumulato complessivamente 40 anni di contributi, ricorrendo alla totalizzazione. Ossia, tra poco più di 3 anni.
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Un book party per l’anniversario
Cinque anni tra carta e inchiostro La Giulio Perrone Editore festeggia facendo leggere il “suo tempo” ad attori noti. Una festa preceduta dal bookcrossing di MARIA GRAzIA PAPA Ha cinque anni e ha già pubblicato più di cento libri, e altri sono in prossima uscita. Non stiamo parlando di un enfant prodige, ma quasi. Si tratta della Giulio Perrone Editore che, proprio domani, compirà il suo quinto anno di vita. Un anniversario che sarà festeggiato, a partire dalle ore 19, all’Art Studio Café di via dei Gracchi a Roma. Un vero e proprio book party tra pagine e note. Ci saranno, infatti, attori noti come Maria Letizia Gorga, Francesco Pannofino, Enzo Limardi e Pino Ammendola che leggeranno alcuni brani tratti da alcuni libri editi dalla Perrone; ma ci sarà anche la musica degli Acustinauti ad animare una serata davvero speciale. Ma già nei giorni scorsi sono stati “liberati” mille libri in
tutta Italia per festeggiare anche con il bookcrossing. Fondata a Roma il 19 marzo 2005 da Giulio Perrone e Mariacarmela Leto, questa giovane casa editrice ha sin dai suoi esordi l u n obiettivo preciso: creare una nuova realtà letteraria e culturale. Punti cardine del progetto sono l’attenzione estrema per la qualità dei testi proposti, la cura per la veste grafica e una contaminazione fra arti e linguaggi che esplori le molteplici possibilità del fare cultura. Obiettivi ambiziosi che la Perrone Editore sta raggiungendo giorno per giorno con pas-
Mariacarmela Leto e Giulio Perrone ; in basso le foto delle presentazioni dei libri di Julia Baird, dacia Maraini, Alessandro Salas con Barbara Alberti
sione e competenza, supportata ed approvata da grandi personalità come W a l t e r Mauro,pPresidente onorario della casa editrice, Ugo Riccarelli, Dacia Maraini e altri grandi scrittori. Grandi scrittori e grandi biografie, come quella di John Lennon (Imagine this, scritto dalla sorella Julia Baird) giusto per citarne una. Ma tra tra corsi, concorsi e progetti il loro scopo è anche quello di scoprire nuovi e giovani talenti. Tra fiere nazionali e internazionali, sempre in cerca di n u o v e idee e di nuovi progetti, la Giulio Perrone Editore procede con passione lungo il suo percorso di carta e inchiostro.
Sunday Times
C’è anche Roma tra le dodici città più sexy
Innamorati a Roma Roma è una delle città più sexy del mondo per il Sunday Times Travel Magazine, ovvero l'allegato viaggi del domenicale. La capitale entra nel top della sensualità urbana e viene annoverata tra le 12 città dove è possibile consumare 'fughe erotiche' e week-end all'insegna dei sensi. In un servizio Roma fa parte di una 'sporca dozzina' accanto a Parigi e San Pietroburgo. Alla capitale è dedicato ampio spazio con suggerimenti su un possibile itinerario romantico.
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Anteprima cinema “Happy family” di Salvatores
Una favola sulle note di Chopin di LuCIANA VECChIoLI "E' una confessione camuffata, un diario mascherato, una commedia che parla della paura di essere felici, di cambiare la nostra vita per qualcos'altro che non conosciamo. E' la commedia che racconta la vita come se fosse un film, o viceversa. La famiglia siamo tutti noi che viviamo su questo pianeta". Quali che siano le spiegazioni del regista di "Mediterraneo", il suo ultimo film "Happy Family", nelle sale dal 26 marzo, è un piccolo capolavoro di poesia. Dove peraltro si ride anche molto. Una sorta di "8 e mezzo" alla Gabriele Salvatores. Tratta dall'omonima pièce teatrale del co-sceneggiatore Alessandro Genovesi, la pellicola ha una ambientazione volutamente favolistica e colorata, quasi interamente girata a Milano. Una sorta di omaggio al capoluogo ambrosiano, rappresentato anche con una serie di splendide immagini in bianco e nero degli angoli più nascosti della città, sulle note del Notturno n. 20 di Chopin. Sulle melodie delle canzoni più celebri di Simon and Garfunkel invece inizia il racconto surreale e pirandelliano di Ezio, nullafacente sfigato e distratto, interpretato da un bravo Fabio De Luigi, ideatore di "una bella storia per il cinema d'autore che però incassi". Parte da qui la favola. Una lunga serie di personaggi che si rivolgono direttamente allo
spettatore ed interagiscono con l'improvvisato scrittore per prolungare la loro esistenza virtuale. Escono letteralmente fuori dallo schermo del computer di Ezio per costringerlo a confezionare un degno finale alla loro esistenza. Il destino di due famiglie totalmente diverse destinate per una serie di eventi a formare un unico nucleo. Una famiglia in cerca d'autore, ecco cos'è. C'è Vincenzo (Fabrizio Bentivoglio), ricco avvocato malato di tumore, sposato con Margherita Buy. Il figlio Filippo, 16 anni, vorrebbe convolare a nozze con la sua coetanea Marta. Il padre della ragazza (Diego Abatantuono) è un tipo alternativo che fuma "erba" in continuazione, la moglie è Carla Signoris. Caterina (Valeria Bilello) è invece la figlia di primo letto di Vincenzo, brava pianista con il complesso di emanare cattivo odore. Piccolo cameo di Sandra Milo. "Si, Fabio De Luigi è il mio alter ego - ammette il premio Oscar - Viviamo momenti in cui l'happy end ci è continuamente negato. Il cinema a mio parere deve suscitare desideri e rievocare fantasmi e allora rievochiamo il lieto fine, che ne abbiamo diritto. Sbaglio o la felicità è un diritto costituzionale in America? E allora, poiché molte volte ce lo negano, altre siamo noi a negarcelo, eccolo qua". Ruolo difficile quello di De Luigi, che il regista definisce
"un attore a metà tra Peter Sellers e Buster Keaton". "Avevo gia lavorato con Gabriele in "Come dio comanda" - dice l'attore - Lui ama molto gli attori, ma quando ho letto lo script per la prima volta mi sono sbilanciato dicendogli "uno meglio di me per questa parte non lo trovi". Era difficile far ridere con questo asociale frustrato. Spero d'avercela fatta". Dopo vent'anni da "Turné" e "Marrakech Expresse", ancora insieme Fabrizio Bentivoglio e Diego Abatantuono. "Gabriele mi ha invitato a cena e come nei Blues Brothers mi ha detto che voleva ricostruire la banda - racconta Bentivoglio - Penso che volesse che la famigliarità che esiste tra di noi aleggiasse sul film, come dei musicisti che anche dopo tanti anni si ritrovano a suonare anche senza fare prove. Così è successo con Diego tanto che Gabriele ci ha chiesto se avevamo fatto già delle prove insieme". Della stessa opinione Abatantuono. "Fabrizio ed io facciamo vite separate a Milano e ci vediamo raramente, ma certe alchimie, certe assonanze restano sempre". Ci tiene Salvatores a fornire anche una chiave di lettura politica del suo lavoro. "Questo è un film dedicato alla paura ed a chi ha paura. Quella paura sempre usata dai poteri forti, Chiesa e Stato, per impedire alla gente di vivere. Se non c'è, ce la fanno venire".
A Roma Stamattina l’inaugurazione
Restaurato Palazzo Caetani E’ uno degli esempi più caratteristici di architettura rinascimentale mediterranea. Era la sede dei signori di Fondi: i Castani e i Colonna-Gonzaga. Oggi alle 11 sarà inaugurato e aperto al pubblico il Palazzo Caetani di Fondi (Latina, Corso Appio Claudio), restaurato grazie all’impegno di Regione Lazio e Parco regionale dei Monti Aurunci. Lo storico monumento diventerà un centro culturale ambientale polivalente e un centro di documentazione e studi del territorio. Alla cerimonia saranno presenti il vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino, l’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti, il presidente del Parco Regionale dei Monti Aurunci Giovanni Ialongo e il commissario prefettizio del Comune di Fondi Guido Nardone.
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Generazioni in conflitto
Cinico affresco del Bel Paese
Genitori e figli
il figlio più piccolo
agitare bene prima dell’uso Regia: Giovanni Veronesi con Silvio Orlando, Luciana Littizzetto. Michele Placido, Margherita Buy, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Piera Esposti Il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo della quattordicenne Nina. E' credibile il quadro che il regista toscano traccia delle nuove generazioni, riesce a fotografarne bene il malessere e l'incapacità di capirsi fino in fondo. Certo, in un contesto da commedia e con i toni leggeri del genere, a volte con profili appena tratteggiati ma decisamente convincenti. Decisamente migliore invece il fronte dei cosiddetti "grandi", dove si capisce che Veronesi ha maggiore conoscenza della materia. Avvalendosi di un cast di attori di alto profilo, abbandona per il momento il film ad episodi per raccontare una storia più strutturata e ricca di sfumature rispetto ai precedenti lavori.
Regia: Pupi Avati con Christian De Sica, Laura Morante, Luca Zingaretti, Nicola Nocella
Mia Waikowska” è Alice che si avvia verso il paese degli affari
Da bambina a donna d’affari Alice in Wonderland Regia: Tim Burton con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway.
Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. Non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il
suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.
Una giornalista Il “riscatto” ricorda... del maestro
Passione e lotta per la libertà
An Education
Il concerto
L’amante inglese
Regia: Lone Scherfig con Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Alfred Molina
Regia: Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov, Miou-Miou
Londra inizi anni '60. Qualche tempo prima della rivoluzione culturale e sessuale che cambiò l'approccio al mondo del genere femminile. Jenny ha sedici anni, è carina, intelligente, studiosa e presto andrà all'università di Oxford. Un giorno però un bel ragazzo elegante e ricco, con il doppio degli anni ed appartenente ad un ceto sociale molto diverso dal suo, le dà un passaggio in macchina. Se ne innamora e da allora la sua vita cambierà. Deliziosa commedia, tratta dalle memorie della giornalista inglese Lynn Barber, candidata a tre Oscar, con un gruppetto di attori straordinari: dalla protagonista, la giovanissima Carey Mulligan, fino alla breve apparizione (quasi irriconoscibile) di Emma Thompson.
"Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".
Regia: Catherine Corsini con Kristin Scott Thomas, Sergi Lopez
Epopea tutta al femminile dove protagonista è una donna che lotta per affermare la propria autodeterminazione. Suzanne vive in una bella villa nel sud della Francia con un marito e due figli adolescenti. Una esistenza borghese e piena di noia spezzata dall'incontro con Ivan, rude operaio spagnolo con qualche errore alle spalle, che un giorno arriva per ristrutturare lo studio dell'abitazione. Un'avventura che si trasforma presto in passione travolgente e vero amore. Il marito, noto medico della zona molto attento alle apparenze ed in procinto di lanciarsi nella carriera politica, più che altro ferito dall'essere stato scaricato per
Con la scusa di completare la trilogia sulla paternità (dopo "La cena per farli conoscere" e "Il papà di Giovanna"), Avati racconta l'Italia di oggi e lo fa con particolare cattiveria ed ironia, aiutato anche da un più che brillante cast di attori. Apparentemente parla di beghe familiari, in realtà dà vita ad un preciso affresco del Bel Paese: cinico, corrotto e corruttore, egoista, disposto a tutto in nome del dio denaro. Un insospettabile De Sica (dopo tanti cine-panettoni) riesce finalmente a dare corpo ad un personaggio complesso e spietato, il "furbetto del quartierino" di turno che pur di salvarsi dalla galera per i suoi guai finanziari, non si fa scrupolo di riversare le sue colpe sull'ingenuo figlio.
Kristin Scott Thoma, protagonista di “L’amante inglese” un semplice operaio, cercherà in tutti i modi di contrastare la liaison, ricorrendo anche a biechi ricatti. Finale catartico
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Un romanzo familiare
Pezzo di storia senza retorica
La prima cosa bella
Invictus
Regia: Paolo Virzì con Valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Micaela Ramazzotti.
Svolta intimista per il regista toscano che si allontana decisamente dalle tematiche sociali che hanno caratterizzato le sue precedenti pellicole, per concentrarsi sui sentimenti e sulla psicologia dei personaggi in una sorta di romanzo famigliare. Un percorso tutto nuovo per il quale sceglie l'attrice simbolo della commedia all'italiana, la splendida Stefania Sandrelli che insieme ad un Mastandrea in grande forma (una delle migliori interpretazioni dell'attore romano nel ruolo di Bruno e del suo mal di vivere) da vita ad un duetto recitativo di ottimo livello, riuscendo a coinvolgere l'intero cast. Costruito su due piani temporali, il film percorre circa quarant'anni di vita livornese, la storia di una mamma bellissima e svampita e dei suoi due figlioli dagli anni 70/80 fino ai nostri giorni
Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon
Jeff Bridges (premiato con l’oscar) in “Crazy heart”
Un Jeff Bridges da Oscar Crazy heart Regia: Scott Cooper con Jeff Bridges, Maggie Gyllenhaal, Colin Farrell, Robert Duvall
Non sarà il Drugo del Grande Lebowski, ma anche qui il grande Jeff Bridges riesce ancora a dare il meglio di sé per un film, lowbudget, che gira interamente intorno alla sua figura. Intreccio narrativo forse scontato e preve-
dibile che però l'attore (premiato con l’Oscar) , con ammiccamenti e grande capacità interpretativa, riesce a rendere interessante ed accattivante. Invecchiato, appesantito, alcolizzato ed in fase discendente, Bad Blake è una vecchia gloria del country che ora deve accontentarsi di qualche isolato locale della sconfinata provincia americana ed alloggiare in alberghi di quarta categoria. Il casuale incontro con una giovane giornalista di una rivista locale che vuole intervistarlo, gli cambierà in qualche modo la vita.
Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso Nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di Nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.
Marito, moglie ed escort
L’amore interrotto
Chloe
A single man Regia: Tom Ford con Colin Firth e Julianne Moore
Patinato e forse stilisticamente troppo perfetto (poteva essere diversamente?), ma con un grande Colin Firth nei panni di un professore universitario che non riesce a dare un senso alla vita dopo la morte del suo compagno per un incidente stradale. Discreto esordio alla regia per il celebre stilista texano che è riuscito a fare un film con parecchie imperfezioni, eppure coinvolgente ed emozionante. Libero adattamento del romanzo di Christopher Isherwood "Un uomo solo", è un racconto sull'amore interrotto, sull'isolamento della condizione umana e l'importanza dei momenti apparentemente insignificanti della vita.
Sergio Fiorentini, Carlo Verdone, Anna Bonaiuto e Marco Giallini in una scena di “Io, Lara e loro” parla di noi, delle nostre famiglie, di come siamo diventati. Senza utilizzare toni troppo altisonanti, con il solito garbo e gentilezza ed una buona dose di umorismo. Io, loro e Lara Ottimo cast di attori, sapienteRegia: Carlo Verdone con mente diretto. In mezzo a tanta Carlo Verdone, Laura Chiatti, professionalità anche la Chiatti fa Anna Bonaiuto, Marco Giallini, la sua bella figura. Da guardare Sergio Fiorentini, Angela con attenzione una delle scene più Finocchiaro divertenti del film, dove si frontegE' il miglior film del regista roma- giano, da un punto di vista recitano. Equilibrato e maturo. Quello tivo, una grande Angela più riuscito e, contrariamente a Finocchiaro nei panni dell'assiquanto si possa credere, il meno stente sociale tutta intenta a religioso, anche se il protagonista sedurre il sacerdote Verdone, alias è un prete missionario. In realtà padre Carlo Mascolo
Il miglior Verdone
Regia: Atom Egoyan con Julianne Moore, Liam Neeson Apparentemente un thriller, ma molto più intenso nella sua struttura e complessità. E' anche una storia d'amore, di suspence ed ipotetici tradimenti. Viaggio, con qualche perversione, in un tranquillo ma coniugale. ménage fragile Catherine, stimata ginecologa della middle class, sta organizzando una festa a sorpresa per il compleanno del marito David, professore di musica. La stessa sera l'uomo perde però il volo da New York per tornare a casa e la moglie comincia a nutrire qualche sospetto, soprattutto dopo aver scoperto nel suo cellulare un ambiguo sms di una delle sue allieve. Una sera a cena fuori con amici, Catherine incontra per caso Chloe, giovane e bellissima escort di lusso. Per liberarsi dell'ossessione decide di ingaggiarla per testare la fedeltà del marito...
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giovedì 18 marzo 2010
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Perbenismo di facciata
La generazione dei quarantenni
Mine vaganti
Baciami ancora Regia: Gabriele Muccino con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore
Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini
Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.
Monster movie di tutto rispetto The Wolfman Regia: Joe Johnston con Benicio Del Toro, Emily Blunt, Anthony Hopkins
Monster movie di tutto rispetto. Diretto con mano ferma ed interpretato con la stessa convinzione da un intenso Benicio Del Toro (bravo anche con il pesante trucco da lupo) accanto al sempre straordinario Hopkins, nel ruolo del padre. Remake del classico horror "L'uomo lupo" di George Waggner del 1941, costruzione di un sanguinoso puzzle con un'antica maledizione che trasforma le persone in lupi mannari durante le notti di luna piena, che sta lentamente uccidendo gli abitanti di Blackmoor. Poco splatter ma di certo non annoia, diligentemente condensato in poco più di un'ora e mezzo.
Elena Sofia Ricci e Riccardo Scmarcio in “Mine vaganti”
Il ladro di fulmini
Buoni, cattivi e effetti speciali
Percy Jackson e gli dei dell’olimpo
Avatar
Regia: Chris Columbus con Logan Lerman, Pierce Brosnan
Il paragone con le avventure di Harry Potter è inevitabile. Il regista ne ha diretti ben due. Come il celebre maghetto anche Percy Jackson ha poteri sovrannaturali, per metà divino e per metà umano, con l'innata capacità di tenere a bada il male. Anche lui ha genitori "magici", è figlio del dio greco Poseidone, e molte delle situazioni in cui si trova porta inevitabilmente al personaggio della Rowling. L'apparizione dell'Idra a tre teste non può non ricordare Fuffy il cane a tre teste di Hagrid. Solo una squallida copia dunque? Niente affatto. Il film ha una sua valenza, si lascia vedere con piacere, in qualche modo è anche educativo (all'inizio insegnanti e compagni di scuola lo credono mentalmente limitato) e poi potrà riempire il vuoto che Potter lascerà. Moderno classico della letteratura fantasy dello scrittore Rick Riordan, "Il ladro di fulmini" è il primo di una serie di cinque libri, l'ultimo uscito a maggio dello scorso anno. (foto)
Regia: James Cameron con Sam Worthington, Sigourney Weaver
Cosa dire di più di quanto non si sia già sproloquiato su ques t o film. G l i effetti sono davvero speciali (l'animazione è splendida, in particolare le figure dei Na'vi e l'ambientazione di Pandora), la storia però, per quanto politicamente corretta, è un po' banalotta. I buoni, i cattivi, l'amore, il lieto fine, con pistolotto moralistico. Il cattivo è così cattivo da sembrare una caricatura. Già dalle prime scene si capisce al volo dove andrà a parare. Sembra un lungo déjà-vu. A tratti viene in mente "Balla coi lupi", "The Fountain" di Aronofskye (ma l'albero della vita non è simile?), "Soldato blu", "Il signore degli anelli", "Apocalypse Now". Un consiglio: provate a vederlo senza gli occhialini, nei cinema senza 3D. I colori sono molto più vivaci.
Muccino in grande forma. La trasferta americana gli ha fatto bene, lo ha galvanizzato ed arricchito e con la macchina da presa fa faville. Corre letteralmente dietro agli attori, non li molla un istante nel tentativo di estrapolare emozioni e sentimenti. Dopo i trentenni racconta gioie e dolori della generazione dei quaranta. Il ritorno alle radici ma anche la voglia di rimettersi in gioco, l'amore per l'altra persona e quello per i figli. Un gruppo di amici impegnati in una estenuante ricerca della felicità. Forse una costruzione un po' troppo adrenalitica ed affannata (in 2 ore e 19 di durata), ma decisamente efficace nel delineare i personaggi. La new entry Vittoria Puccini non fa rimpiangere Giovanna Mezzogiorno.
Scorsese con il fiato sospeso Shutter Island Regia: Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow
Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine, mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isolafortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.
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Televisione
L’Oscar veste calabrese Curiosità: sono della stilista Elena Vera Stella gli abiti di personaggi, coriste e degli elementi dell’orchestra di LuCA FoRTuNATo Un anno di emozioni televisive scenderanno in scena nella prima serata di Rai1 dedicata al prestigioso “Oscar della Tv – Premio Regia Televisiva” condotto da Carlo Conti e Daniele Piombi. I premi, la musica e le star si confonderanno in un’armonia anche di colori e di abiti che per il 7° anno consecutivo vedranno protagonista la stilista calabrese Elena Vera Stella accompagnata dalla sua collaboratrice Valentina Malappione. Vestiranno con creatività, eleganza e raffinatezza tutti i 33 elementi dell’orchestra, le coriste e le vallette oltre che vari personaggi dello star system italiano. La Calabria spesso sotto accusa per problemi legati alla ’ndrangheta e ad altri fenomeni negative oggi può vantare un momento positivo nel panorama nazionale grazie alla creatività, alla tenacia ed all’impegno professionale delle due stiliste. Alla realizzazione dei capi ed alla raffinatezza stilistica ha partecipato anche Valentina Malappione che solo da qualche anno ha debuttato con dei suoi abiti in una sfilata
all’Auditorium della musica della nostra capitale. “La voglia ed il ritmo delle sensazioni - ha commentato la Malappione - si è concretizzato in un sogno. Questa è una manifestazione di alto lustro per i personaggi televisivi e non solo. Dà la possibilità di dare sfogo a diverse arti come quella della musica ma anche della moda che deve esprimere un’assonanza di colori e di forme che creino un declivio armonico con il palco, il premio e gli spettatori”. Contestualmente in Canada e precisamente nella città di Calgary si svolgerà la Settimana della
Elena Vera Stella con Carlo Conti all’Ariston
Moda del Nord America Fashion has no Borders. La manifestazione sarà presentata dalla guru della moda americana Jenny Backer, nonché presentatrice della fashion tv. La stilista Elena Vera Stella inaugurerà con la sua nuova collezione la manifestazione in qualità di ospite d’onore e rappresentante della moda italia-
na. L’intera collezione, composta esclusivamente da pezzi unici realizzati interamente a mano, sarà esposta nel nuovo showroom nei pressi di piazza del Popolo a Roma. A Lamezia Terme invece, presso la Maison, saranno esposti tutti i capi della collezione alta moda per Oscar Tv e di quella alta moda Calgary.
Stasera su Rai1 in diretta dal Teatro Ariston Una serata speciale stasera sera su Rai 1. In diretta dal Teatro Ariston di Sanremo, condotta da Carlo Conti la nuova edizione del Premio TV - Premio regia televisiva. Il Premio, con 49 edizioni alle spalle, 20 programmi in finale, 130 star sul palco, un'orchestra di oltre 40 elementi, 11 mesi di preparazione, festeggia così i suoi 50 anni. Padrone di casa Carlo Conti che celebrerà il record di Daniele Piombi che dal
Eri in coedizio1061 è l'indine con la casa scusso protagoeditrice Nibbio, nista della ha pubblicato manifestazione. un libro che I premi verranporta la firma di no assegnati Daniele Piombi tramite il cole Gigi Vesigna, laudato sistema in collaborazion che coinvolge con Nello Marti, molti rappre- Piombi e Conti Una Tv da sentanti della stampa italiana. Al pubblico Oscar, che attraverso immaa casa, attraverso il televoto, gini, testimonianze, curiosila scelta del programma pre- tà e aneddoti, racconta ferito. Per l'occasione Rai mezzo secolo di televisione.
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Il presentatore
La coppia
Il click
Dopo gli spot forse il cinema per Totti e Ilary
Uscita in famiglia per Taricone Conduzione del Festival? Carlo Conti sorvola
Chi si vede! Rara occasione per ammirare (e fotografare, of course) Pietro Taricone e Kasia Smutniak, con tanto di figlia al seguito. La coppia ha portato la piccola Sophie al teatro olimpico di Roma per vedere lo spettacolo 'hello Kitty, the show'. Flash impazziti: ma loro, schivi di natura, cercano di evitare i click di Gossip news come possono. La coppia Dovrà arrendersi la concorrenza: Michelle Hunziker e John Travolta, Christian De Sica e Belen Rodriguez, seppur bravi, quando si tratta di spot vengono surclassati dai divertenti sketch della coppia d'oro formata da Francesco Totti e Ilary Blasi. Persino il re dei critici, Aldo Grasso, li ha esaltati su Sette, il magazine del Corriere della Sera. E Chi sussurra di un Aurelio De Laurentis che farebbe carte false pur di averli nel prossimo cinepanettone. I tifosi romanisti vogliono il capitano in campo al più presto, intanto, però, il n. 10 gigioneggia in tv e fa sapere: "E' molto divertente. Anche se penso che ogni tanto ci vuole un black out. Questi spot ci danno l'opportunità di essere quelli che siamo". Ilary aggiunge: "Tra di noi facciamo pratica a casa e tutto diventa molto naturale tanto che non ci sono solo battute scritte, ma tanta improvvisazione. La vera coppia siamo noi. Francesco fa più battute, è autoironico, si sfotte e sfotte gli altri. Io gli servo da spalla”.
Pagina a cura di Maria F. Rotondaro
Bersani in tour col manifesto abusivo Un tour che s'intitola 'Manifesto abusivo' nell'imminenza delle elezioni regionali. E' la provocazione di Samuele Bersani. 'E' una campagna elettorale nata storta - commenta il cantautore riminese -, manca solo il televoto che piace tanto agli italiani'. Il tour - dal 26 marzo al 13 maggio - tocchera' Rimini, Milano, Parma, Firenze, Roma, Napoli, Cosenza, Palermo, Catania, Mestre, Bologna e Sassari.
Carlo Conti Carlo Conti glissa sulle voci che lo danno alla conduzione del prossimo Sanremo e dice: sara' 'la prossima volta'. 'Il prossimo, uno dei prossimi, non e' importante. Ancora non ne abbiamo parlato, ne parleremo quando sara' il momento' - commenta 'Sanremo sarebbe comunque un passaggio, uno dei tanti passaggi della carriera - aggiunge non lo ritengo un punto di arrivo. Non ho mai fatto questa carriera per raggiungere degli obbiettivi, ma dei traguardi importanti'.
Un vampiro ha morso Sigourney Weaver L'esperienza con Ghostbusters e la saga di Alien l'avrà pure resa meno suscettibile a non morti e mostri spaventosi, ma per Sigourney Weaver questa è la prima volta in cui è chiamata a interpretare una creatura della notte. L'attrice sarà infatti una vampira in Vamps, di Amy Heckerling. Il film è una "com-
media horror" che cerca di capitalizzare sulla recente mania per i film sui vampiri, soprattutto se indirizzati al pubblico giovane. I protagonisti della pellicola sono Alicia Silverstone e Krysten Ritter, due succhiasangue moderni che commettono l'errore di innamorarsi. Nel film della
Sigourney Weaver Heckerling, che ne ha anche scritto la sceneggiatura, la Weaver dovrebbe interpretare il ruolo di Ciccerus, la vampira responsabile del "risveglio" dei due giovani. Le riprese inizieranno a fine aprile.