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Lunedì 20 luglio 2009 - Edizione ore 15

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Anno I - n° 29 - € 0,50

Ora di punta di EnnIo SImEonE

Se il ministro è alle prese con l’influenza

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’è stata in questi giorni una affannosa corsa tra ministri a dire la parola definitiva sui provvedimenti da prendere in vista della temuta pandemia da febbre suina. Il via lo ha dato il sottosegretario alla Sanità, Fazio, il quale ha paventato l’ipotesi che possa essere necessario rinviare l’apertura dell’anno scolastico, dal momento che si il picco dell’influenza dovrebbe verificarsi proprio a settembre. Immediata la reazione della ministra alla Pubblica severità, Maria Stella Gelmini, che ha seccamente smentito: nessun rinvio! e hanno creduto in pochi, dopo che i suoi conclamati dati sull’aumento delle bocciature si sono rivelati completamente sballlati. Non le ha creduto nemmeno il ministro Calderoli, il quale - forse nella veste di ideatore della legge “porcellum” - si è ritenuto in pieno diritto di sentenziare: sulla febbre suina spetta solo a Berlusconi dire l’ultima parola. Non si sa se il ministro alla Semplificazione volesse alludere. Ma non è stato dello stesso parere il ministro alla Punizione pubblica, Renato Brunetta, che ogni giorno fa o dice qualcosa che ne accrediti il titolo di “energumeno tascabile”. E, contravvenendo alla richiesta del suo collega leghista, ha anticipato il premier (in questi giorni indaffarato a comprar nuove residenze personali in sostituzione di villa Certosa), ha detto: «Le scuole riapriranno normalmente. Bisogna star tranquilli. Non c’è nessun pericolo». Una volta tanto speriamo tutti che abbia ragione.

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Adottate per ora negli aeroporti dalla Gran Bretagna

Misure d’emergenza contro la febbre suina Quarant’anni fa l’uomo sulla Luna

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Ore 22,17 del 20 luglio 1969: l'astronauta americano Neil Armstrong lascia il modulo spaziale Eagle e mette piede sulla Luna. Il ricordo quarant’anni dopo. A pagina 6

«Vogliamo la verità su Paolo Borsellino» PALERMO. Con un'agenda rossa in mano decine di persone hanno manifestato davanti all'ingresso del Palazzo di Giustizia di Palermo per ricordare il giudice Paolo Borsellino ma, soprattutto, «per conoscere la verità» su quello che accadde il 19 luglio del '92, giorno della strage di via D'Amelio in cui morirono oltre al giudice Borsellino cinque agenti della scorta. Al grido «Paolo vive» alcuni appartenenti all'associazione “Addio pizzo” e molti cittadini comuni si sono radunati nel piazzale antistante il nuovo tribunale. Presente anche Giuseppe Lumia (Pd). Sulla scalinata del piazzale dedicato alle vittime della mafia c'era anche Salvatore Borsellino, fratello del giudice assassinato, il quale aveva lamentato la scarsa presenza delle autorità alle commemorazioni del 17° anniversario della strage di via D'Amelio.

L’Italia non è a rischio secondo l’ Organizzazione mondiale della sanità Non ci sono per ora in Italia restrizioni all’imbarco dei voli a causa del virus H1N1 della nuova influenza, come avviene invece in Gran Bretagna, perché il nostro paese non è tra quelli considerati a rischio dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come Gran Bretagna, Messico e Stati Uniti. Intanto nello scalo romano di Fiumicino c’è un monitoraggio costante sui passeggeri in arrivo dai tre paesi maggiormente a rischio e un'ambulanza pronta a trasportare passeggeri con sintomi sospetti allo Spallanzani di Roma, l'istituto nazionale per le malattie infettive. Gli studenti della scuola media “Virgilio”di Peschiera Borromeo (Milano), tornati stanotte in Italia da Londra, hanno fatto stamattina il test per verificare il contagio dal virus. Secondo il ministero del Welfare italiano sono già tutti guariti. Alle pagine 4 e 5

SOTTOTRACCIA Il sindaco di Vercelli estende il divieto per l’alcol ai 18 anni. Certe follie implicano sempre il rischio emulazione. Idran


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Afghanistan

Bomba contro bus 11 civili ammazzati Almeno 11 civili sono rimasti uccisi nell'esplosione di un ordigno nascosto sul ciglio della strada al passaggio del minibus sul quale viaggiavano nella provincia di Farah, zona sotto il comando italiano nel sud-ovest dell'Afghanistan. "La bomba era stata deposta sulla strada dai nemici dell' Afghanistan (i talebani, ndr) con l'obiettivo di colpire le forze di sicurezza", ha detto il vicegovernatore della provincia di Farah, Mohammad Yunus Rasuli, ag-

giungendo che l'attentato e' avvenuto nel distretto di Gulestan. Un'altro responsabile locale ha precisato che gli 11 civili morti sono tutti uomini. Venerdi' scorso in un simile episodio altri 11 civili, cinque dei quali bambini, avevano perso la vita saltando su un ordigno lungo una strada nella provincia meridionale di Kandahar, roccaforte dell'insurrezione talebana. Insomma l’Afghanistan sempre più paese del terrore.

Los Angeles Falso allarme bomba in hotel dell’Inter

Crack Parmalat, dopo due condanne Stefano Tanzi chiede il risarcimento

Piombino esplosione in acciaieria sei i feriti

Fuori programma per la squadra dell'Inter in ritiro a Los Angeles. Il Four Season di Beverly Hills, l'hotel in cui sono alloggiati i giocatori, è stato evacuato per un allarme bomba poi verificatosi infondato. Per effettuare i controlli, i vigili del fuoco e polizia hanno fatto attendere davanti all'albergo gli ospiti e il personale. Infine, tutti sono potuti tornare nelle camere. Per i giocatori dell'inter, era il giorno libero.

Ha subito due condanne per il crack dell'azienda di famiglia eppure ora risulta tra i creditori che potrebbero vedersi risarciti. Stiamo parlando di Stefano Tanzi, figlio dell'ex patron della Parmalat, Calisto, che è stato iscritto dal tribunale di Parma ell'elenco dei creditori privilegiati del gruppo. Tanzi Jr era infatti un dipendente della Parmalat e al momento del crack vantava crediti per 184mila euro. Stefano Tanzi è

Sei operai sono rimasti intossicati in una violenta esplosione verificatasi ieri sera intorno alle 22 nello stabilimento siderurgico Lucchini di Piombino (Livorno). Lo scoppio, secondo quanto ricostruito, è avvenuto nel reparto convertitori dell'acciaieria, per cause ancora da accertare. Sul posto sono intervenute le ambulanze del 118, che hanno trasferito gli operai in ospedale per accertamenti. I sei rimasti intossicati non sono comunque in condizioni gravi, anche se i sanitari li hanno trattenuti per accertamenti. I carabinieri hanno effettuato il primo sopralluogo nello stabilimento Lucchini per stabilire le cause della violenta esplosione . Lo scoppio - fanno sapere dall'azienda - sarebbe dovuto alla reazione di una paiola contenente acciaio liquido entrata a contatto con l'acqua, per motivi ancora da accertare. Sull’accaduto anche i titolari dell’acciaieria stanno provvedendo ad accertamenti.

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione e stampa: via Carciano 45, 00131 Roma tel. 06 4131710 - Fax 06 41299020 redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n.343/08 del 18 settembre 2008 Iscrizione al Roc n. 18251 del 30 aprile 2009 Partita Iva 09937731009

Tre scosse di terremoto nell’Aquilano Tre scosse sismiche sono state registrate nella notte nell'Aquilano. Quella di maggiore intensità, magnitudo 2.7, si è verificata alle 03.58 con epicentro L'Aquila e Pizzoli. La prima, invece, c'era stata alle 00.38 con magnitudo 2.5. I Comuni più vicini all'epicentro erano stati Barete, Capitignano, Cagnano Amiterno, Montereale, Pizzoli e scoppito. L'ultimo evento alle 04.02 di magnitudo 2.1. La scossa ha interessato i Comuni del reatino Borbona e Cittareale e quelli aquilani Capitignano e Montereale.

considerarsi formalmente anche una delle vittime del crack stesso. E' quanto si deduce dalla decisione del tribunale di Parma che il 20 maggio (ma la notizia si è appresa solo ora) lo ha inserito nell'elenco dei creditori privilegiati. L'ex presidente del Parma calcio, che ha patteggiato una pena di quattro anni e dieci mesi in Italia ed è stato condannato a 720 ore di lavori socialmente utili in Svizzera, si è visto riconosciuto un credito di 184.499,22 euro come dipendente dell'azienda. I suoi legali, gli avvocati Stefano Andreoli e Renzo Costi, hanno infatti presentato ai giudici alcuni cedolini paga che testimoniano la presenza di un rapporto di lavoro subordinato per cui il figlio del patron della Parmalat meriterebbe di entrare a far parte dei creditori del gruppo di Collecchio. In realtà la sentenza ha accettato solo parte delle istanze economiche presentate dai legali di Stefano, che erano più elevate.


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Ritrovato il corpo dell’anziano disperso

Integrazione mediterranea

E' stato ritrovato morto il pensionato disperso a Civate, in provincia di Lecco, zona colpita da una forte ondata di maltempo nelle ultime ore. Il suo cadavere, come hanno riferito i vigili del fuoco, è stato rinvenuto sulle rive del rio Torto, torrente che scorre vicino all'abitazione dell'uomo, nel quale si temeva, come poi è successo, fosse caduto.

di Moisè Asta

Bergamo

Collisione fra treni negli Stati Uniti Messa una taglia su giovani maghrebini Decine di persone sono rimaste ferite nella collisione di due treni

Avellino

Ex fidanzato geloso arrestato per stalking Lo scorso aprile aveva deciso di rompere il fidanzamento con un giovane possessivo e geloso. Da allora, per una 16enne di Montemiletto (Avellino) è cominciato l'inferno. La ragazza non poteva uscire, né frequentare locali pubblici senza subire offese, minacce di morte ed aggressioni fisiche da parte dell'ex. Il giovane è stato arrestato con l'accusa di stalking: è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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Mappamondo

Lecco

Forza Nuova, la formazione di estrema destra, ha messo una taglia sugli aggressori del ragazzo di 17 anni che sarebbe stato pestato su un autobus a Bergamo per non aver ceduto il posto a un extracomunitario. Il giovane era salito sul pullman insieme ad altri due amici, quando all'improvviso è stato preso a pugni da tre maghrebini che lo hanno accusato di aver occupato il posto a loro riservato in fondo all'autobus. L'iniziativa del partito di estrema destra prevede una ricompensa, la cifra non è stata quantificata, a chi fornirà alle forze dell'ordine informazioni utili al riconoscimento dei responsabili del pestaggio che risale a sabato 11 luglio.

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urbani avvenuta a San Francisco: il bilancio è attualmente di 44 persone ricoverate in ospedale, tre delle quali in condizioni gravi. Secondo fonti dei servizi di soccorso la collisione sarebbe avvenuta nei pressi di una stazione, quando un convoglio che usciva da una galleria ne ha investito un secondo in fase di rallentamento; entrambi i treni erano affollati.I feriti gravi sono stati ricoverati in ospedale, nessuno è in pericolo di morte. Causa dell'incidente è stato un errore di uno dei due macchinisti

Honduras

Dopo il fallimento delle trattative Zelaya pronto a ritornare in patria Il presidente deposto dell'Honduras Manuel Zelaya conta di tornare in patria dall'esilio. Lo ha reso noto lo stesso Zelaya, dopo il fallimento del tentativo di raggiungere un accordo con il suo rivale per risolvere la crisi politica del paese. "Il prossimo fine settimana avremo compiuto tutte le attività necessarie per il mio ritorno, come previsto dalla legge, dalla Costituzione e dalle norme internazionali" ha detto Zelaya. Falliti, dunque, i negoziati tra il presidente deposto dell'Honduras Manuel Zelaya e il governo de facto che lo ha rovesciato. Il mediatore ha avvertito che c'è il rischio di uno spargimento di sangue se non troveranno presto un accordo. Il presidente del Costa Rica Oscar Arias, che sta cercando di mediare

una soluzione pacifica, ha chiesto a entrambe le parti altri tre giorni. "Forse, con questo sforzo che dobbiamo fare nelle prossime 72 ore, potremo evitare uno spargimento di sangue", ha detto dopo il fallimento dei colloqui nella sua residenza a San Jose, in Costa Rica.

Proseguono fino a domani, con “panel” d’approfondimento, a Milano, i lavori del “Forum economico-finanziario per il Mediterraneo”, che ha tra gli organizzatori il Dicastero italiano degli Esteri e che coinvolge, con il nostro Governo, pure Primi Ministri e Capi di Stato dell’Unione per il Mediterraneo. Si tratta di un incontro di prim’ordine, di significativa valenza, che potrebbe, finalmente, spianare la strada all’obiettivo della stessa UpM – l’integrazione dell’area economica euro-mediterranea – tenendo conto che nell’arco dell’ultimo anno, pur nel contesto generale delle profonde contrazioni nell’importesport con l’estero, gli scambi commerciali dell’Italia con gli altri Stati mediterranei, sono così cresciuti da farne il maggior partner, per il settore, tra tutti quelli europei: il “movimento”, nel solo 2008, ha fruttato al Bel Paese più di 62 miliardi di Euri. Il Forum, così, diventa una “buona occasione” per il nostro Governo che dovrebbe pur cominciare a fare proposte e scelte sensate, concrete, con “soldi veri”, anziché vacue promesse, mene propagandistiche e… libri dei sogni. In Europa, oggi, accanto a contenuti teorici si dovrebbero promuovere ingegnosità pratiche di cui dar conto come prodotto delle esperienze presenti sul territorio del vecchio continente. Bisognerà, allora, capire cosa andranno a proporre, domani, Scajola, Matteoli, Urso, la Craxi, oltre che, quando si parlerà di “Mediterraneo:l’opportunità di uno sviluppo condiviso”, i Ministri dell’Economia, Tremonti, e degli Esteri, Frattini.


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Influenza “A”

Oms:«L’Italia non è tra i paesi a rischio» ragazzi con la mascherina protettiva. Sotto un’immagine del virus H1n1

La dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanità. Festa per i ragazzi italiani che si sono ammalati a Londra di FrAnCESCo GAudio Non ci sono per ora in Italia restrizioni all’imbarco dei voli a causa del virus H1N1 della nuova influenza, come avviene invece in Gran Bretagna, perché il nostro Paese non è tra quelli considerati a rischio dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come Gran Bretagna, Messico e Stati Uniti. Una dichiarazione quella dell’Organizzazione mondiale della sanità che è stata accolta con molto favore dagli ambienti medici italiani. Festa per i 25 studenti italiani Intanto è finita con una festa alla scuola Fabrizio De Andrè l'avventura dei 25 studenti di Peschiera Borromeo, 19 dei quali hanno accusato sintomi simili a quelli dell'influenza A durante un soggiorno a Londra. Nelle aule dell'istituto del paese vicino a Milano la stanchezza del viaggio di ritorno e dei giorni passati a letto con la febbre era evidente sui visi di molti dei ragazzi. Più distesi i genitori e gli insegnanti, che però hanno rivolto numerose critiche ai

mezzi di informazione italiani per l'allarmismo che a loro giudizio è stato diffuso intorno alla vicenda. Il racconto dei giovani «Non abbiamo avuto paura, neanche quando assieme a molti compagni ci siamo ritrovati con la febbre a 38-39, il mal di gola e la tosse», hanno raccontato alcuni degli studenti, tutti curati con il Tamiflu tranne due. All'arrivo all'aeroporto di Malpensa nessuno di loro presentava

più sintomi di influenza, ma domani saranno sottoposti a ulteriori controlli all'ospedale San Raffaele di Milano. Molto festeggiate questa sera

le due insegnanti che hanno accompagnato il gruppo a Londra e si sono ritrovate ad andare da una stanza all'altra per assistere i loro studenti che si erano ammalati. «Abbiamo avuto un pò di paura quando vari ragazzi si sono ammalati nel giro di 24 ore ha raccontato la professoressa Rita Vecchio -, ma la loro principale preoccupazione era di non poter fare shopping o le attività del college con gli altri». «Li ab-

biamo rassicurati che non avevano nulla di grave», ha aggiunto Annamaria Donniacuo, che al pari della sua collega è ancora sotto profilassi. All'arrivo all'aeroporto di Malpensa poco prima delle 21 i ragazzi di Peschiera Borromeo sono stati fatti salire a bordo di un pullman messo a disposizione dal Comune, lontano dai giornalisti e dalle telecamere che li attendevano. A San Giuliano Milanese tre i ragazzi ammalati Assieme a loro sono sbarcati altri 24 adolescenti di San Giuliano Milanese, tra i quali solo tre si erano ammalati. «Che fortuna, non mi sono presa l'influenza», ha detto una ragazzina subito portata via dai genitori, anche loro molto critici con la stampa. «Non sono untori, sono ragazzi come gli altri - ha detto il preside della scuola di Peschiera, Giuseppe Facciorusso - i maggiori problemi li abbiamo avuti dagli organi di informazione, qualcuno non ha fatto il suo dovere». Secondo Alberto Germani, dirigente della sanità aerea e marittima, che ha accolto gli studenti a Malpensa, «non possiamo parlare di casi confermati di influenza A, mancano ancora delle verifiche».


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Influenza “A”

Caccia allo starnuto inglese Il governo britannico cambia idea, e la confusione cresce sulle strategie per contrastare il contagio dell'influenza 'A'. Il dipartimento della salute ha dovuto rivedere i consigli destinati alle donne che pianificano una gravidanza. I consigli del Governo britannico Se ieri le mamme in attesa erano state invitate a "evitare la folla e viaggi non necessari" e a "rinviare le gravidanze", da oggi quest'ultimo consiglio è stato cancellato. spinto dalle accuse di allarmismo pronunciate dagli scienziati, il governo ha circoscritto i suggerimenti alle donne in attesa, invitandole a "lavarsi mani e faccia" e a ribadire l'invito a evitare luoghi affollati. Le compagnie aeree, invece, hanno confermato che non sarà imbarcato, in Gran Bretagna, chi ha i sintomi del virus. Il personale ai check-in di Heathrow e dei principali aeroporti britannici esaminerà i passeggeri e impedirà di prendere il volo a quelli con sintomi sospetti. Passeggeri sospetti lasciati a terra La British Airways e la Virgin Atlantic hanno deciso che il loro personale è stato autorizzato a non imbarcare passeggeri che sembrano malati, che tossiscono o starnutiscono; e un portavoce della BW ha detto che qualcuno è già stato respinto all'imbarco. Chi in questo modo deve rinunciare alle vacanze e rinviare un volo, sarà coperto dall'assicurazione, ha fatto sapere l'Association of British Insurers. E chi, già ammalato riesca comunque ad eludere i controlli, rischia di essere messo in quarantena al suo arrivo: è accaduto a un gruppo di alunni britannici isolati in un

Il governo inglese ha rivisto i consigli destinati alle donne che pianificano una gravidanza. Ammalato bimbo di 11 mesi di

ArCAnGElo ArAGonESE

Tamiflu, il farmaco usato per il trattamento Indicato per il trattamento della sindrome influenzale (Virus A e B) e per la sua prevenzione. Come terapia, ha maggiore efficacia quando il Tamiflu viene assunto nei primi due giorni dalla comparsa dei sintomi influenzali. Il suo utilizzo come prevenzione dell’influenza essere indicato dal medico e valutato caso per caso, anche in funzione delle circostanze di diffusione del virus e della popolazione che necessita il farmaco. In ogni caso, Tamiflu non sostituisce il vaccino antinfluenzale ed il suo uso deve seguire le indicazioni ufficiali. Infatti, il prodotto va somministrato solo nei casi in cui vi sia l’effettivo rischio di una pandemia oppure il trattamento con altri farmaci non ha dato risultati soddisfacenti. Il Tamiflu è stato al centro dell’attenzione per un lungo periodo quando, nel 2005, intere popolazioni, per lo più asiatiche, sono state colpite dall’influenza aviaria. Ora, dunque si ritorna a parlare di questo farmaco a causa dell’influenza A che ha compito mezzo mondo.

albergo a Pechino, quando -al loro arrivo a Pechino- è scoperto che quattro di loro avevano la febbre alta. Studenti inglesi messi in quarantena E per i quattro adolescenti, il viaggio è finito lì: sono passati direttamente dall'aeroporto all'ospedale. In India 17 sono i casi accertati Diciassette persone sono state trovate positive al virus H1N1, portando così a 285 il numero dei contagiati in India. Lo riferiscono fonti del ministero della salute di New Delhi. Il più giovane contagiato è un bambino di 11 mesi. Secondo le informazioni del ministero della salute, oltre 1500 persone, tra quelle che presentavano i sintomi dell'influenza suina, sono stati ricoverati per ulteriori accertamenti e di questi 285 sono risultati positivi. 178 ammalati di influenza sono stati già dimessi dall'ospedale. Non c'è stata fino ad ora nessuna vittima. Gli ultimi casi di contagio sono stati registrati a Delhi, Puna, Cochin, Thiruvananthapuram, Kozhikode e Goa. Quasi la totalità dei contagiati sono passeggeri ritornati dagli Stati Uniti o dall'Inghilterra, oppure parenti di persone ritornate da questi due paesi. A Delhi le autorità stanno effettuando i controlli sugli studenti di una grande scuola pubblica, nella quale si sono registrati quattro casi di contagio accertati, mentre si attendono i risultati per altri sei allievi. Si sta osservando con molta attenzione anche quello che succede nei Paesi dell'emisfero Sud nei quali il virus H1N1 è più presente, come l'Argentina e l'Australia.


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Quarant’anni dopo l’Apollo 11

Un passo da gigante sulla luna Oggi il presidente Barack Obama riceverà alla Casa Bianca gli astronauti della missione «E’ un piccolo passo per un uomo, un balzo gigantesco per l’umanità»: è la storica frase pronunciata quarant’anni fa da Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sulla Luna il 20 luglio 1969, alle 22:56 (ora di Washington). Oggi ricorre il 40° anniversario di quell'evento e il presidente Usa Barack Obama per l'occasione dovrebbe ricevere alla Casa Bianca i tre astronauti che parteciparono alla missione Apollo: oltre ad Armstrong, Buzz Aldrin, secondo uomo a mettere piede sulla Luna, mentre il terzo membro dell'equipaggio, Michael Collins, rimase in orbita nel modulo di comando. Oggi è prevista anche una conferenza stampa dei tre astronauti. L'evento sarà celebrato per tutta la prossima settimana negli Stati Uniti, a partire dal Centro Kennedy in Florida, al Centro spaziale di Houston, in Texas, dove si trovava la sala di controllo, al celebre museo dell'aviazione e dello spazio a Washington, nonché

dall'Orchestra sinfonica nazionale che si esibirà in un concerto a temi musicali di film come 'Guerre Stellari', 'Star Trek' ed 'E.T.'. Si è poi mobilitata, ovviamente, anche la Nasa, che ha presentato sul suo sito

lo sbarco sulla luna. l’immagine che ha fatto il giro del mondo internet dei video restaurati della missione Apollo 11, ottenuti anche grazie alla collaborazione con la Cbs, e delle registrazioni inedite delle conversazioni tra gli astronauti. r. c.

Anche la moda va in orbita Anche la moda festeggia lo sbarco del primo uomo sulla luna. Louis Vuitton ha deciso di festeggiare l’anniversario dei quarant’anni con una campagna stampa e digitale di cui sono protagonisti Buzz Aldrin, compagno di Armstrong e Collins nella mitica Missione Apollo 11, Jim Lovell, comandante di Apollo 13 e Sally Ride, prima donna a volare tra e stelle. Il nuovo must della casa è il “malle mars”, un gigantesco uovo di metallo, ma griffato nel classico motivo monogram. Una sorta di baule space-inspirad. All’interno un necessaire completo per un viaggio verso l’ignoto. E

di viaggio verso la luna si parla nell’ultima collezione haute couture della maison Gattinoni. Abiti plasmati, modellati con la tela di crine per creare luminescenze, abiti impalpabili decostruiti per tubini aerodinamici, abiti con maniche elicoidali, elissi trattenute su fisicità muliebri. Stregati dalla luna dunque gli stilisti italiani. Era accaduto con King George nel 2007. Abiti in oro e argento cosparsi di cristalli per creare effetti luminescenti, come quelli creati per le “femmes fatales” di Richmond, mise dai riflessi lunari o catarifrangenti firmati Dolce &Gabbana.

Le celebrazioni

Serate lunari in tutta l’Italia A Roma il comune ha organizzato, a piazza del Popolo, una serata per rievocare la storica telecronaca di Tito Stagno e Ruggero Orlando. In programma, nell'ambito dell'Estate Romana. A Milano sarà presentato il libro 'Quel giorno sulla luna', di Oriana Fallaci. 'Ricordando la luna a ritmo di rock' è invece l'iniziativa organizzata dall' Osservatorio Astronomico di Capodimonte, a Napoli. Ci sarà poi la conferenza-spettacolo 'Rock around the planets', con proiezione di filmati originali dello sbarco sulla luna. L' Unione italiana Astrofili guiderà l'osservazione ai telescopi dell'Osservatorio. Una 'serata lunare' anche presso la Cineteca di Bologna.


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Spagna. Matrimoni gay

Boom delle nuove unioni Il primo luglio 2005, il Parlamento spagnolo approvava, con i voti favorevoli di praticamente tutti i gruppi parlamentari, ivi compresi quelli dei partiti nazionalisti di centrodestra e di ispirazione cattolica como il Partido Nacionalista Vasco, e l’opposizione solitaria del Partido Popular (PP), la legge di riforma del codice civile, legalizzando i matrimoni tra persone dello stesso sesso. La Spagna diveniva così il quarto Paese al mondo ad adottare una tale misura, dopo Olanda, Belgio e Canada, ma prima ancora di nazioni come la Svezia. Lo stupore fu quasi maggiore in Italia che nella propria Spagna, come se tutta l’attività legislativa del parlamento iberico si limitasse a quella legge, facendo di Zapatero un idolo per alcuni e un demonio per altri. D’altronde, il primo ministro spagnolo si limitava a rispettare una promessa fatta in campagna elettorale, come già fatto quando aveva ordinato il ritiro immediato delle truppe dall’Iraq. Sposate 13 mila coppie gay Ed in questi quattro anni sono state ben 13 mila le coppie omosessuali che hanno contratto matrimonio, in larga parte composte da uomini (i due terzi). Queste unioni si sono dimostrandote più durature di quelle eterosessuali: solo una matrimonio gay ogni dieci fallisce, mentre si calcola si separino o si divorzino 357 coppie etero al giorno. Cifre queste che dimostrano come si tratti di una misura ormai ampliamente radicata nel Paese. Di fatto, questi dati sono supportati da crescente appoggio popolare: secondo un’ultima inchiesta del Centro de Investigación Sociológica (CIS), sei spagnoli su dieci vedono con favore questa legge. Sin dalla sua discussione, la legge ha provocato un dibat-

Il 1 luglio del 2005 il parlamento spagnolo approvava la legge sulle unioni omosessuali. 13mila coppie sposate da allora di dAniElE AdornAto

tito durisimo, e la strenua opposizione della gerarchia eclesiástica, che non perde occasione, soprattutto per bocca del portavoce della Conferenza Episcopale (CEE) Antonio Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, per condannare una legge “che va contro ogni forma di civilizzazione”. Le lamentele della chiesa Ma la Chiesa spagnola non si è limitata alle lamentele verbali, chiamando all’obiezione di coscienza tutte quelle cariche pubbliche che dovessero celebrare matrimoni omosessuali, e mobilitando, attraverso la piattaforma “Foro de Familias”, milioni di persone in manifestazioni di piazza. Però questa linea non sembra aver prosperato. Il PP inizialmente si è duramente opposto alla legge ed ha seguito la linea cardinalizia, presentando un ricorso al Tribunale Costituzionale. In realtà dentro il partito le posizioni non sono così nette (vi è addirittura presente al suo interno anche una corrente per la diffusione dei diritti degli omosessuali), posizioni che si sono poi andate ammorbidendo man mano che le nozze venivano accettate

sempre più dalla società e la Chiesa si irrigidiva nel suo oltranzismo. É vero che alcuni sindaci populares hanno seguito l’invito all’obiezione di coscienza, e, una volta che questa è stata vietata da una legge apposita, si sono dimessi pur di non dover obbedire. Vero è anche d’altra parte che un consigliere comunale del PP della rurale Galizia, nel nord del Paese, si è sposato con il suo compagno alla presenza dell’attuale governatore della regione, il popular Alberto Núñez Feijóo (le nozze tra politici e cariche pubbliche degli altri partiti sono all’ordine del giorno). E ogni volta che domandano al segretario del Partido Popular, Marian Rajoy se una volta al potere abolirebbe questa legge, tende a glissare, dimostrandosi possibilista, cosciente che si tratti di un costume ormai accettato nel Paese. Educazione civica Di questo radicamento vi è segno ad esempio nella nuova materia scolastica “Educación para la Ciudadanía”, lezioni di educazione civica, nella quale si insegna in totale normalità a giovani studenti che il matrimo-

nio si può contrarre anche tra persone dello stesso sesso. La distanza con la situazione italiana salta agli occhi senza neanche bisogno di ricordare la recente polemica sul Gay Pride. L’unico punto dolente Unico punto dolente, il fatto che queste unioni si concentrino nelle regioni più popolate e con la più alta concentrazione di grandi città, e storicamente più aperte. In prima posizione si colloca la Catalogna, poi la capitale Madrid con la sua comunità, la cattolica Andalusia e Valencia: in queste quattro Comunidades Autónomas si sono celebrati i tre quarti di tutti i matrimoni gay delle 17 regioni che compongono la Spagna. Basti pensare che in alcune province del centro del Paese poco abitate si è celebrato un solo matrimonio gay: sposarsi tra persone dello stesso sesso, nella vasta campagna spagnola, sembra essere ancora un tabù. Nel frattempo Zapatero, anche per mobilitare una base stanca, ha riaperto un’altra spinosa questione agitata in campagna elettorale e poi lasciata da parte: la riforma della legge sull’aborto. Il PSOE ha perso a livello nazionale nei confronti del PP per la prima volta da quando è al potere nelle recenti elezioni europee, e gli ultimi sondaggi confermano questa tendenza. Zapatero sa che queste sconfitte sono dovute in buona parte al desencanto dell’elettorato socialista. Questa volta però il cammino sembra essere più accidentato, visto che alcune misure previste dalla legge, come la possibilità di ricorrere alla pillola del giorno dopo senza ricetta medica, o quella di poter abortire senza il consenso e l’avallo dei genitori a partire dai sedici anni, ha provocato reazioni contrastanti all’interno dello stesso Partito Socialista e della sua base.


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la stampa

Il padrino che ora parla Il vecchio padrino esce dal cono d’ombra e, nel giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio, offre - a modo suo - la «versione inconfessabile» sulla morte di Paolo Borsellino. «Lo hanno ammazzato loro», ripete al suo legale, Luca Cianferoni, aggiungendo: «Lo può dire tranquillamente a tutti, anche ai giornalisti. Tanto sono stanco di fare il parafulmine d’Italia». [...] Come a voler sottolineare l’assenza di sorpresa per le notizie sul coinvolgimento di apparati istituzionali nella strage, ha commentato: «Avvocato, io con questa storia non c’entro nulla. Avvocato gli vada sotto tranquillamente: le assicuro che è come le sto dicendo [...]». (dall’articolo di Francesco La Licata)

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Le opinioni degli altri

Per Borsellino sfilano in pochi CORRIERE DELLA SERA

Riina: “L’ammazzarono loro” È stato condannato a una sfilza di ergastoli per decine di omicidi e per le più sanguinarie stragi di mafia, a cominciare da quelle di Capaci e via D’Amelio. Sa che ogni sua parola può essere interpretata come un messaggio obliquo. Ma quando ieri mattina Totò Riina, il capo dei corleonesi, è uscito dalla cella a regime di carcere duro per incontrare in una saletta il suo avvocato, Luca Cianferoni, aveva bisogno di sfogarsi: «Ne so poco perché qui non mi passano nemmeno i giornali. Ma questa storia della "trattativa", di un mio "patto" con lo Stato, di tutti gli impasti con carabinieri e servizi segreti legati al fatto di via D’Amelio non sta proprio in piedi. Io della strage non ne so parlare. Borsellino l’ammazzarono loro». Un boato così fragoroso e inquietante nemmeno il suo avvocato se l’aspettava [...] (dall’articolo di Felice Cavallaro)

il Giornale

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la Repubblica

Troppe verità cioè nessuna Le ultime indagini sulle stragi siciliane dicono che Paolo Borsellino è morto intorno alla "trattativa" fra mafia e Stato. "O l’hanno ucciso perché non la voleva, o l’hanno ucciso proprio per costringere lo Stato a venire a patti", ha spiegato il procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari, il magistrato che ha riaperto le indagini sui massacri di Palermo scoprendo un intreccio fra boss e servizi segreti. La "trattativa" al centro di tutti i misteri e di tutti i delitti. Ne hanno parlato pentiti come Giovanni Brusca, l’assassino di Falcone. Ne sta parlando Massimo Ciancimino, il figlio di don Vito. Ne ha parlato anche il capo dei capi Totò Riina. Ciascuno con la sua [...] verità. [...] (dal reportage di Francesco Viviano e Attilio Bolzoni)

l’Unità

“Mandanti occulti? Macché” Lino Jannuzzi non ci crede Lino Jannuzzi, ex senatore, giornalista ed esperto di cose di mafia, questo diciassettesimo anniversario della strage di via D’Amelio è pieno di strane storie: il misterioso 007 con la faccia da mostro, l’oscuro mister X che fece l’ultima telefonata dall’hotel Villa Igiea, il ruolo dei servizi deviati... «È una vergogna farsesca. Dopo 17 anni hanno scoperto di avere sbagliato tutto con i processi, e alzano il polverone dei mandanti occulti per distogliere l’attenzione dall’errore». Sbagliato tutto? «Le nuove dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza hanno demolito la loro costruzione. In qualsiasi Paese [...] i giudici che hanno sbagliato sarebbero stati processati, almeno si sarebbe fatta una commissione parlamentare

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d’inchiesta per capire come sia stato possibile un simile errore che ha coinvolto nei vari gradi di giudizio decine di magistrati». Quindi un modo per distrarre l’attenzione? «Il movente, la molla del polverone è sicuramente questa. Sulla strage di via d’Amelio hanno fatto ben tre processi il Borsellino uno, due e ter, con relativi pronunciamenti in appello e Cassazione - puntando tutto su un personaggio come Vincenzo Scarantino, meccanico semianalfabeta, con problemi di droga e esonerato al servizio militare per schizofrenia. Possibile che la grande Cosa nostra affidasse a un simile individuo il compito di trasportare la macchina con l’esplosivo?» [...] (dall’intervista di Mariateresa Conti)

Piero Grasso fa il punto «Massimo Ciancimino e il papello? Mah, vedremo, quando lo avremo, se lo avremo, valuteremo. Del resto che ci sia stata una trattativa è noto. Ciancimino è un po’ come quelle donne che dicono e promettono e poi… A fare la differenza è piuttosto Gaspare Spatuzza. Ricominciamo da qua, perché le indagini non finiscono mai e noi continuiamo sempre a cercare la verità». Torre Matilde, lungo il canale della Darsena di Viareggio, venerdì sera, Festa nazionale della legalità, organizza il Pd , si parla di mafia e sicurezza. Conciliando il segreto istruttorio con la necessità di spiegare cosa si sta muovendo tra Palermo e Caltanissetta, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso fa il punto su indiscrezioni comparse sui quotidiani in questi giorni su una vicenda - l’attacco di Cosa Nostra allo Stato tra il 1992 e il1993 - «in cui ci sono ancora

molti puntida chiarire». Con lui sul palco Laura Garavini, capogruppo del Pd in commissione Antimafia, Beppe Lumia, membro Pd della stessa commissione, e Pina Picierno, responsabile legalità nel Pd. Il 19 luglio del 1992, Paolo Borsellino scende dall’auto di servizio in via Mariano D’Amelio dove vive sua madre e salta in aria. Con lui muoiono i cinque uomini della scorta. Un’autobomba, una 126. Le indagini già concluse con ergastoli e centinaia di anni di carcere alla Cupola corleonese e ai suoi sicari si riaprono ora, 17 anni dopo. Ripartono per raccontare il pezzo che manca: i mandanti occulti di Capaci e D’Amelio, delle bombe esplose e o pianificate tra Roma, Firenze, Pisa e Milano, della trattativa tra Cosa Nostra e segmenti deviati dei servizi segreti. [...] (dall’articolo di Claudia Fusani)


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Per Borsellino sfilano in pochi

CORRIERE DELLA SERA

L’unica certezza è che molte zone restano ancora oscure Dopo tanti anniversari celebrati quasi in sordina, nella diciassettesima ricorrenza l’eccidio di via D’Amelio [...] torna a fare rumore. Non tanto tra i cittadini e la cosiddetta «società civile » che nel ‘92 diede ben altri segnali di ribellione al terrorismo mafioso, quanto nei palazzi di giustizia e della politica, come nei mass media. Le indiscrezioni su «svolte» vere o presunte nelle indagini ancora aperte hanno suscitato nientemeno che la reazione di Totò Riina, il «capo dei capi» di Cosa Nostra. Il quale dal fondo del carcere in cui è rinchiuso ha parlato con un linguaggio che — visto il pulpito e il contesto — si ha tutto il diritto di considerare al pari di un messaggio mafioso. È come se il principale respon-

sabile della stagione delle stragi decisa da Cosa Nostra, così descritto da tutti i «collaboratori di giustizia», volesse inserirsi nel dibattito che s’è aperto su quello che è rimasto da scoprire su quei fatti, e la

la stampa

IL TEMPO

Agnello sacrificale

Quel potere oscuro che non consente critica

[...] Avvocato Li Gotti, partiamo da Riina e dalle sue esternazioni: la trattativa e il papello. «Riina sostiene di essere stato l’agnello sacrificale di questa trattativa. Il primo problema gravissimo che dobbiamo ancora risolvere è la collocazione temporale di questa trattativa. Abbiamo due fonti diverse che ci offrono due scenari diversi. La prima è rappresentata dal generale dei carabinieri, Mario Mori, che colloca il primo incontro con Vito Ciancimino il 5 agosto del 1992, cioè dopo le stragi Falcone e Borsellino. In aula, a Caltanissetta, Mori ha sostenuto che Borsellino non gli ha mai parlato di una trattativa. E che dopo Capaci, strinse con lui un rapporto privilegiato [...]». (dall’intervista di Guido Ruotolo)

Paolo Borsellino (a destra) con Giovanni Falcone

Leonardo Sciascia, l’ultimo illuminista, capace di condurre davvero un’incisiva e disinteressata battaglia culturale e civile contro mafiosità e mafia, già, nel 1987, mise in guardia contro l’antimafia, divenuta «potere che non consente dubbio, dissenso, critica». Da allora, è professione, autopromozione e instrumentum regni di quanti fanatici «... contro l’etica vera, contro il diritto, persino contro la statistica, ... credono che…la repressione violenta e indiscriminata, l’abolizione dei diritti dei singoli, siano gli strumenti migliori per combattere... associazioni criminali...». Sciascia fu l’unico ad avere il coraggio di criticare la legge sui pentiti: «... nessuno, spero, verrà a dirmi abbia a che fare con l’idea della giustizia e con lo spirito e la lettera della Costituzione». Come dargli torto, se questa norma ha consentito che un

strategia che nascondevano. Che ci siano zone rimaste oscure, infatti, è una delle poche certezze di cui disponiamo. Oltre alle responsabilità della mafia, che però non hanno mai spiegato tutto. In

pluriassassino che, per giunta, disciolse nell’acido un bambino, dopo esser stato foraggiato con i denari di Pantalone, è attualmente anche fuori di galera, libero e padrone di sé, come il più incensurato degli uomini? Da umile allievo di Sciascia, ammetto d’aver paura della mafia e, talora, anche dell’antimafia, specie quando, in luogo dei fatti, spara fantascienza. Da ebreo, mi risentìi non poco, quando, undici anni fa, lessi un articolo-saggio («MicrOmega», I, 1998), firmato da un pm palermitano, dal titolo fanaticamente antisemita: «Per una "teologia" di Cosa Nostra. L’etica adattata alla logica di una sola grande "famiglia"... Una piramide che vede nel Dio del Vecchio Testamento l’ultimo – e il più terribile – dei padrini». La procura di Palermo non arrivò a spiccare mandato di cattura a carico del Padreterno,

un appunto riservato datato 27 luglio 1992, otto giorni dopo l’assassinio di Paolo Borsellino, l’allora vicedirettore della Direzione investigativa antimafia Gianni De Gennaro scriveva che dalle macerie di via D’Amelio emergeva «un contesto delinquenziale in cui da un lato trova conferma l’attualità di una strategia destabilizzante nei confronti delle istituzioni e, dall’altro, si intravedono elementi tali da far sospettare che il progetto eversivo non sia di esclusiva gestione dei vertici di ‘Cosa Nostra’, ma che allo stesso possano aver contribuito e partecipato altri esponenti del potere criminale, sia a livello nazionale che internazionale».[...] (dall’articolo di Giovanni Bianconi)

Mosè e Popolo dell’Alleanza, eppure le profezie di Sciascia sul fanatismo mi risuonarono nitide alle mente. Che direbbe, oggi, l’illuminato Leonardo, davanti alle ultime fantasmagoriche e non poco tardive «rivelazioni», a proposito della strage di via D’Amelio (19 luglio 1992), che causò la morte del giudice Paolo Borsellino e degli agenti Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter E. Cosina, Claudio Traina? La pista comunista non è stata mai presa in considerazione e mi chiedo perché si sia dato retta financo al meno affidabile dei pentiti, piuttosto che al procuratore della Federazione russa, Valentin Stepankov, che indicò nel riciclaggio in Italia dei milioni di dollari del Pcus la causa dell’eliminazione di Falcone e Borsellino. [...] (dal commento di Giancarlo Lehner)


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commenti, inchieste, reportage

Scelti per voi CORRIERE DELLA SERA

Anche Ibrahimovic se ne va: il calcio italiano sta cambiando La cessione di Ibrahimovic è il primo vero segnale di un limite. Del calcio italiano certamente, ma del calcio milanese prima di tutto. È sempre stata quasi soltanto qui la ricchezza. Se adesso un po’ di gioielli finiscono nel vento non si può certo dare colpa a Genoa, Bologna o Fiorentina. Non è il calcio italiano che si ridimensiona, sono Inter e Milan. È la fatica che fanno le sue grandi famiglie a tenere dietro a soluzioni industriali diverse. Florentino Perez o Laporta non tirano fuori una lira. Sono le società che pagano e le società sono di tutti, hanno introiti orizzontali e sconfinati, non verticali come i nostri. È ingenuo e fuorviante anche dire che la Spagna ha facilitazioni fiscali irresistibili. Le ha, ma a questi livelli non hanno impor-

Zlatan Ibrahimovic

tanza. Prendiamo Ibrahimovic e mettiamo che dai 12 milioni dell’Inter vada a prendere un ingaggio di 15. Il Barcellona pagherebbe 3 milioni e 750 mila; dovesse pagare l’Inter sarebbero 7 e mezzo, ma 6 li pagava già. Nessuno perderebbe Ibrahimovic per un milione e mezzo l’anno. Non è lì il problema.

Il problema, la diversità, è la globalizzazione. Siamo stati condannati a confrontare il nostro modo di gestire il calcio con quello degli altri grandi Paesi occidentali. E non ne abbiamo ancora le idee, le strutture, le possibilità. Sono arrivati gli americani, i russi, gli sceicchi, gli imperi televisivi, quelli assi-

curativi, le vere multinazionali, e sono andate da altre parti. Hanno reso ricchissimo il piatto, la posta è ormai insostenibile. Anche Milano deve alzarsi. Non bastano le ricchezze leggendarie di Moratti e Berlusconi, che ora fa i conti su Pirlo con il tifoso come se tutto fosse mortadella. C’è da aggiungere che anche l’entusiasmo viene e va per tutti. Berlusconi è lì da 23 anni, Moratti da 14. Negli ultimi tre anni Moratti ha ricapitalizzato per quasi 500 milioni, una cifra pazzesca. Arriva il momento in cui bisogna dire basta. Ibrahimovic è stato quel momento. Dal punto di vista tecnico non è un giocatore sostituibile, bisogna semplicemente giocare in un modo diverso [...]. (dall’editoriale di Mario Sconcerti)

Il Messaggero

Avvenire

Merito, a scuola come alle Olimpiadi

In fuga dal Sud

In previsione delle prossime Olimpiadi il Comitato Olimpico annuncia solennemente che, quando si faranno le eliminatorie, quasi nessuno verrà escluso. Se le cose andassero diversamente il Comitato si dimetterà assieme a tutti gli organismi sportivi internazionali, perché l’eliminazione di un numero di atleti maggiore di qualche unità percentuale significherebbe il fallimento delle istituzioni preposte alla cultura sportiva e motoria. In verità aggiunge il Comitato un simile risultato deve estendersi a tutti gli esseri umani, altrimenti sarebbe la vittoria della cultura della discriminazione. Infine, è quasi superfluo dire che tutti i concorrenti dovranno conseguire risultati di poco diversi: insomma tutti i centometristi dovranno arrivare, diciamo, entro gli otto e i dieci secondi. Diversamente, anche questo sarebbe un segno di fallimento. È anche auspicabile che questa visione si estenda ad ogni ambito. Per esempio, i campionati del mondo di calcio dovrebbero concludersi con un vincitore che prevalga di poco e le eliminazioni ridursi a casi clamorosi di acclarata incapacità. Immaginate che noia mortale sarebbero competizioni sportive del genere. Ma questa non è del

Il Sud è in agonia. Lo dice, spietatamente, l’ultimo Rapporto Svimez [...]. In dieci anni, tra il 1997 e il 2008, circa settecentomila persone hanno abbandonato il Mezzogiorno. [...]. «Il fatto che le politiche di riequilibrio territoriale messe in atto in passato abbiano conseguito risultati insufficienti – ha osservato Napolitano – rende indispensabile un forte impegno di efficienza e di innovazione da parte delle istituzioni meridionali; ma questo impegno non sarebbe sufficiente senza il supporto di una strategia di politica economica nazionale mirata al superamento dei divari in termini di dotazione di infrastrutture, di investimento in capitale umano, di rendimento delle amministrazioni pubbliche e di qualità dei servizi pubblici». Solo un federalismo che si faccia carico di mettere a punto questa strategia può rispondere agli interessi non solo del Sud, ma dell’intero Paese. La linea dell’egoismo regionalistico può dare vantaggi immediati, ma alla lunga rischia di dissolvere l’identità nazionale. [...] (dall’editoriale di Giuseppe Savagnone)

tutto una fantasia. Difatti, pare che vi sia un caso (uno soltanto) in cui è consentito un modo di ragionare del genere: quello della scuola. Anche i fautori del più sfrenato spirito concorrenziale [...] quando si parla di scuola ragionano sulla base di un’immagine fuori del mondo, in cui tutti debbono diventare capaci allo stesso livello. Per loro se i bocciati superano una frazione minima degli studenti e se i voti massimi non si estendono alla quasi totalità, è la scuola che ha fallito. Insomma, quasi nessuno deve essere eliminato. Passi pure che coloro che percorrono i 100 metri piani in 10 secondi siano una minoranza (non troppo esigua, per carità); il resto dell’umanità scolare deve percorrerli in 8 o 9 secondi. E non vale dire che il nostro esempio non funziona perché la scuola non è un sistema agonistico elitario. Ad esempio, i corsi di atletica della Federazione italiana di Atletica leggera sono una efficace scuola di educazione motoria che coinvolge migliaia di ragazzi perché pongono al centro il desiderio di essere il migliore, di avere successo, di salire sul podio e conquistare una medaglia o un diploma. [...] (dall’editoriale di Giorgio Israel)


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commenti, inchieste, reportage

Il Sole 24 ore

La migliore di oggi

Beppe Grillo? “Impopolare” e lo afferma Michele Serra Il problema del Pd non è «la minoranza dei "vaffa day" ma è la massa impressionante di astenuti e sfiduciati, è quella la rivoluzione». La vera rivoluzione per Michele Serra è, dunque, quell’«Aventino» in cui si è ritirato l’elettorato di sinistra, quella folla di assenti alle urne, più che le piazze reali e virtuali. Serra era autore di Beppe Grillo negli anni ‘90 quando già era stato tra gli inventori di Cuore, luogo culto della satira di sinistra. [...] Il Pd ha fatto bene a dire no alla candidatura di Grillo? Penso che molti dirigenti abbiano avuto una reazione notarile, che in tempi di debolezza non è conveniente. La stragrande maggioranza degli iscritti e degli elettori di quell’area non sopporta Grillo: forse era meglio accettare iscrizione e candidatura e lasciare che Grillo misurasse democraticamente la sua impopolarità. Ma Grillo è stato corretto a candidarsi? Non so giudicare. Grillo segue criteri tutti suoi ed è convinto che il suggello dei blog valga un investitura popolare. Non si confronta più con la banalità del reale, ma con la magnificenza della rete. Beato lui. E quell’appello allo Statuto, alle regole? Il Pd ha dato un’immagine burocratica che poteva avere un senso ai tempi del Pci, quando al corpus rigido e spesso ottuso delle norme corrispondevano una potenza politica sostanziale, e un’investitura popolare fortissima. Oggi un atteggiamento burocratico è quanto di meno opportuno e funzionale: un’armatura con dentro il fantasma di un partito non ancora nato. Immagine cervantesca, per chi ama il genere. Arriviamo al "no": la motivazione è stata l’ostilità di Grillo

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verso il Pd. È questo il punto politico? Non serve una rottura con la sinistra demagogica del "vaffa day"? Il problema del Pd non è la minoranza entusiasta e visibile che ama i "vaffa day". Il problema del Pd è la massa impressionante di astenuti e sfiduciati di sinistra, ormai milioni di italiani che bivaccano dentro la loro disillusione in attesa che qualcuno gli conceda asilo politico. È a loro che si dovrebbe parlare, è a loro che fa un cattivo effetto una campagna precongressuale che rischia di interessare solo i già accasati. Un Pd innovatore, riformista può contenere i movimenti? Non c’è dubbio. Ignazio Marino, per fare solo un esempio, ha già ricevuto molti segnali da quel mondo: se vinci e costruisci un partito davvero laico, siamo con te. Il vuoto a sinistra è un territorio così vasto che spiace vedere i dirigenti del Pd contendersi quel poco o tanto che è rimasto nel loro recinto, e non accorgersi che il futuro del Pd è pieno di opportunità soprattutto fuori dall’attuale Pd, oltre i suoi confini, e al riparo dalle sue beghe interne. Lei ha legato la vicenda Grillo al tema del ricambio. Ha parlato di una rivoluzione in corso citando la Serracchiani. La rivoluzione è già in corso, o addirittura c’è già stata. Nella tradizione di questo paese l’astensione, l’antipolitica, il distacco dalla vita civile sono sempre stati tipici della destra. Oggi, secondo gli analisti, è un pezzo consistente dell’elettorato di sinistra che si è ritirato sull’Aventino. Berlusconi stravince per questo, non perché abbia una maggioranza numerica schiacciante. [...] (dall’intervista di Lina Palmerini)

Giannelli sul Corriere

Libero

Io, da sempre anticomunista adesso rimpiango quel Pci Io che non sono stato comunista una sola ora della mia vita e che sono orgoglioso del mio anticomunismo lungo mezzo secolo, quanto mi manca il grande e roccioso e attendibile Pci d’antan. Quello degli anni Cinquanta e Sessanta e Settanta. Il Pci di cui sapevi ogni tratto e di cui ogni parola aveva un significato politico reale, voleva dire questo o quello. Esattamente questo o esattamente quello. Il Pci di Palmiro Togliatti, uno che da giovane aveva letto Giuseppe Prezzolini e Benedetto Croce e poi s’era fatto le ossa nel Komintern staliniano degli anni Trenta; di Umberto Terracini, un avvocato piemontese che s’era fatto 17 anni di cella fascista; di Giuseppe Di Vittorio, un sindacalista rispetto al quale i sindacalisti odierni valgono quanto nani e ballerine; di Giorgio Amendola, uno che la politica l’aveva respirata in una famiglia liberale e che non le mandava a dire neppure ai suoi compagni di partito quando pencolavano troppo a sinistra.

Erano uomini duri e settari che non regalavano nulla ai loro avversari e neppure ai loro compagni irrequieti, ma un loro no era un no e un loro sì un sì. Altro che “facce nuove”, altro che gente scapigliata e massmediaticamente accattivante che s’è seduta magari per una volta su un divano televisivo e che pensa di aspirare chissà a che. Era gente che veniva da lontano. Luigi Longo aveva combattuto nella guerra di Spagna, Gian Carlo Pajetta era andato anche lui in una cella fascista poco più che liceale e c’era rimasto per oltre un decennio. La gavetta del Pci era dura, e la faceva gente che aveva tre volte il talento e la cultura dei loro corrispettivi odierni del Pd. Il romano Paolo Bufalini era un intellettuale finissimo, un poeta e un latinista esperto. Lo mandarono a dirigere la Federazione del Pci in Sicilia, in anni in cui succedeva il finimondo. [...] (dal corsivo di Giampiero Mughini)


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cIty & sItI

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Milano

Parma

La coca costa quanto un drink

Multa miliardaria per uno studente

I prezzi di eroina e cocaina stanno scendendo, i cannabinoidi si alzano. Le nuove previsioni del mercato della droga stimate dal laboratorio Prevo.lab dell'Asl di Milano e Regione Lombardia. "Sta sparendo il concetto di droga in sé, ora si parla di additivi - dice Riccardo Gatti, responsabile del Dipartimento dipendenze dell'Asl Milano e responsabile del laboratorio -. Fra tre anni una microdose di cocaina potrebbe costare 13 euro, come una pizza e una bibita. Siamo in una fase di assestamento pericolosa, perché potrebbero uscire nuovi prodotti”. I prezzi indicati da Prevo.Lab, che costruisce le previsioni del mercato della droga sul triennio

2009-2011, costituiscono valori medi tra i minimi e i massimi, quindi non rappresentano il costo della dose “su strada”, dove lo scambio avviene sempre su cifre tonde. Partendo dalla cocaina, il prezzo medio di un grammo era 74,2 euro nel secondo semestre 2008, nel 2012 il prezzo al grammo è previsto scnedere a 6 7 , 2 euro/grammo (10%), cioè 13 euro per una microdose di 0,20 grammi. In discesa anche eroina brown (da 46,4 a 36,1 euro/grammo, -21%, 7 euro per microdose) ed eroina bianca (da 61,7 a 50,8 euro/grammo, 23%, 10 euro per microdose ). [...] (da Affari italiani.it)

Bologna

ste proporzioni. Uno sbaglio di sicuro. Ma intanto Francesco, un po’ spaventato dalla cifra che se riuscisse a raccogliere potrebbe coprire un sesto del debito pubblico italiano, ha già lanciato un appello su Facebook: “Aiutatemi a pagare, va bene qualsiasi offerta vorrete”. Si attende la risposta di Equitalia, che dovrebbe mandare al giovane nei prossimi giorni o la rettifica o una lettera di scuse. (da Blitzquotidiano.it)

Perugia

Staff di Delbono troppo caro Il sindaco Flavio Delbono (nella foto) rassicura - «ribadisco che i costi del mio staff sono inferiori a quelli dei predecessori» - ma Pdl, Lega Nord e grillini invocano la «trasparenza amministrativa». E anche l´Idv, dalle fila della maggioranza, protesta. «Il sindaco ha il dovere di dire perché il suo portavoce Marco Girella costa più del predecessore Massimo Gibelli» dice la dipietrista Silvana Mura. Fanno discutere i cinque contratti per lo staff che la giunta ha approvato martedì. E in particolare quello

Una multa di 309 miliardi e 900 milioni di euro. Se l’è vista recapitare al suo domicilio di Parma, dove frequenta l’università, Francesco Gava, un ragazzo trevigiano di 24 anni. Il mittente è Equitalia, l’ente incaricato dallo Stato di riscuotere le sanzioni nei confronti dei contravventori. Per prima cosa ha pensato a uno scherzo. Poi ha cercato di ricordare quale violazione potesse aver commesso in passato per meritarsi una multa di que-

Arrestato per furto di condom del «portavoce» del sindaco. Per Girella, si legge nella determinazione dirigenziale, il Comune impegna, per 5 anni, la somma complessiva di 724mila euro. Per Gibelli, assunto con lo stesso ruolo nel 2004 da Cofferati, il Comune impegnò invece 594mila euro. «Vogliamo guardare da vicino questi contratti. In particolare quello di Girella. Quali sono i suoi compiti per giustificare questo tipo di spesa?» si chiede il capogruppo Pdl Lorenzo Tomassini. [...] (da Repubblica.it)

Aveva una cinquantina di profilattici nella borsa insieme agli arnesi da scasso con cui - secondo la polizia che lo ha arrestato - aveva forzato un grosso distributore di preservativi a San Sisto, il 19enne perugino finito in carcere con l'accuso di furto aggravato e continuato. Del suo arresto, avvenuto la sera di sabato scorso, si è appreso stamani in questura. A chiamare a San Sisto la squadra volante erano stati alcuni cittadini del posto, dopo che avevano visto allontanarsi di corsa una persona che aveva appena

tentato di spaccare la vetrina di una parrucchieria. Passato poco tempo, e mentre gli agenti stavano facendo i rilievi nel negozio in cui era stato tentato il furto, è stata segnalata una seconda «spaccata» in un'altra via del quartiere perugino, stavolta ai danni di un distributore automatico di profilattici. Nelle vicinanze la pattuglia ha bloccato un giovane: aveva una grossa borsa con dentro una cinquantina di preservativi, oltre ad un piede di porco, pinze e cacciaviti. È stato arrestato per furto aggravato e continuato.


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Tecnologia

Microsoft in calo ma punta all’ottimismo Microsoft annuncerà probabilmente il primo calo delle vendite annuali nella sua storia di public company, ma gli investitori guardano già oltre, aspettando commenti positivi su Windows 7, segnali di recupero del settore tecnologico e un accordo con Yahoo per sfidare Google. Quando giovedì usciranno i risultati trimestrali della più grande società di software del mondo, quello che interesserà agli investitori sarà se avrà trasmesso abbastanza ottimismo per continuare a sfruttare la spinta che da marzo ha fatto salire le azioni del 63%. I big del comparto tecnologico, Ibm e Intel, la settimana scorsa hanno sorpreso in meglio le attese di Wall Street fornendo outlook ambiziosi che suggeriscono che per l'industria informatica il peggio potrebbe essere passato. Microsoft, il cui software gira sul 90% dei pc del mondo, è pronta a beneficiarne, mentre si prepara a lanciare il suo nuovo sistema operativo Windows 7 in ottobre. "C'è stato un cambiamento nel sentimenti", commenta Todd Lowenstein, portfolio manager di HighMark Capital. "La gente inizia ad essere entusiasta per la visibilità di Windows 7. Ha avuto buone recensioni". Oltre al nuovo sistema operativo - che dovrebbe contribuire a far dimenticare il suo predecessore Vista, accolto molto freddamente - Microsoft ha in cantiere anche una nuova versione di Office e sta finalmente guadagnando terreno su Google con il suo motore di ricerca Bing, attivo da sei settimane. Dopo mesi di negoziati ad intermittenza, secondo una fonte vicina alle trattative Microsoft, sarebbe ora finalmente pronta per stringere un accordo con Yahoo nel settore delle ricerche su Internet e della pubblicità online.

York, per cinque anni in vetta alla classifica, mentre Hong Kong e San Paolo hanno fatto il loro ingresso nelle prime dieci posizioni. La lista viene compilata dal Global Language Monitor, un gruppo non-profit con sede negli Stati Uniti, che monitora la frequenza di parole e frasi nei media, su internet e nella blogosfera. Quest'anni Milano è in vetta alla classifica, seguita da New York, Parigi, Roma e Londra. In Asia, Mumbai ha distanziato Delhi. In Australia, Sydney ha sorpassato Melbourne.

Aeroporti dove dormire Parigi il peggiore

“La Cina traina l’economia verde”

In base a una ricerca che stila una classifica dei 10 migliori, e peggiori, aeroporti dove dormire, i viaggiatori dovrebbero evitare accuratamente l'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, mentre è promosso a pieni voti il Changi di Singapore. Pavimenti sporchi, bagni affollati e poco igienici, escrementi di uccello e insetti fastidiosi sono tra le principali lamentele dei 6.200 viaggiatori che hanno partecipato al sondaggio, svolto dal sito Guide to Sleeping in Airports. L'impianto Charles de Gaulle è stato largamente votato come il peggiore in assoluto, seguito dallo Sheremetyevo di Mosca, che uno degli intervistati ha definito "l'inferno sulla terra". In terza e

quarta posizione due aeroporti statunitensi, il Jfk di New York e il Lax di Los Angeles, mentre l'aeroporto di Dehli ha chiuso questa poco invidiabile top five. Al contrario, gli intervistati hanno scelto, come aeroporto più pulito e più confortevole per dormire, il Changi di Singapore, seguito dall'Incheon di Seoul e dallo Schiphol di Amsterdam. Il Gardermoen di Oslo e l'aeroporto di Hong Kong hanno chiuso la top five dei migliori impianti, che i viaggiatori hanno detto di apprezzare per la pulizia, gli impiegati particolarmente gentili e la comodità dei sedili.

Moda. Nella lista delle città della moda Milano ha superato New

«La Cina oggi è la locomotiva mondiale dell'economia verde e questo è un dato di cui dobbiamo tener conto». A sottolineare il ruolo di Pechino nella green economy è stato il direttore generale del Ministero dell'Ambiente, Corrado Clini, parlando a Venezia, in occasione della tavola rotonda “Italia-Cina: la sfida dello sviluppo

Borsa Milano. Non sembra accennare a una pausa la spinta rialzista che ha interessato tutta la scorsa settimana la borsa di Milano e i mercati europei. Per la sesta seduta consecutiva, quindi, Piazza Affari avanza in territorio positivo, con progressi intorno all'1% dei principali indici. Solo segni più nel paniere principale. Dopo poco più di mezzora di scambi l'indice FTSE/Mib avanza dello 0,97%, l'AllShare dello 0,96%, mentre l'Ftse/Mid Cap sale dello 0,68%.

sostenibile”, svoltasi nell'ambito del summit dell'Ipcc, l'organismo Onu sul cambiamento del clima che ha creato il Protocollo di Kyoto. In occasione della due giorni veneziana dell'Ipcc, oltre duecento scienziati sono stati impegnati nella preparazione del Quinto Rapporto sul Cambiamento climatico, il documento che entro il 2013 dovrà fornire ai governi del mondo indicazioni scientifiche e valutazioni aggiornate sul “climate change”. «Durante l'esperienza di questi anni, che poi in Cina dura dal 2000 -ha detto Clininoi abbiamo partecipato ad un processo che è straordinario perché la Cina, che nel 2000 dedicava solo l'1 per cento delle risorse e pochissimo interesse alla protezione dell'ambiente, oggi è il Paese che investe di più e in assoluto e in percentuale per lo sviluppo delle tecnologie ambientalmente sostenibili e per affrontare la sfida della protezione dell'ambiente».


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di FidAlMA FilippElli Il Last Minute Market rappresenta una declinazione collaudata e oltremodo interessante del concetto di responsabilità sociale e di sviluppo sostenibile.Si tratta di un progetto atto a trasformare lo spreco in risorsa, donando a chi ne ha bisogno merci rimaste invendute. Nel 1998 i dipartimenti di economia e ingegneria dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna pensarono di creare un nuovo mercato rivolto alle categorie disagiate, nel quale non si sprecasse nulla. Come? Semplicemente favorendo la donazione da parte di imprese verso enti ed associazioni di assistenza di merci invendute e dunque prive di valore commerciale, ma ancora idonee per il consumo. Dopo una prima fase sperimentale, il Last Minute Market è divenuto nel 2003 una vera e propria realtà imprenditoriale, con iniziative in Italia (al centro-nord e nelle isole) e all’estero. Gli attori sociali coinvolti nel progetto sono tre: 1)le piccole e medie imprese agroalimentari (dalla produzione alla ristorazione collettiva), ovvero chi le eccedenze suo malgrado le produce; 2)gli enti caritativi di assistenza, cioè i potenziali utilizzatori di tali eccedenze e, infine, 3)le istituzioni

Il caso

L’Altro Sociale Esperimenti di avanguardia sociale

Last Minute Market e sviluppo sostenibile Il Last Minute Market, creato dall’ Università di Bologna, è un avanzato progetto di responsabilità sociale e sviluppo sostenibile, in virtù del quale si mettono a disposizione di soggetti disagiati merci invendute e ancora idonee ad essere consumate: dai prodotti ortofrutticoli alle medicine, dai libri alle sementi. Un’invenzione tutta italiana che sta divenendo nel mondo realtà di vera avanguardia sociale. Ci guadagnano proprio tutti: le imprese, sempre più apprezzate per i loro comportamenti socialmente responsabili, le istituzioni pubbliche, che vedono diminuire la spesa per l’assistenza, e naturalmente i bisognosi. pubbliche (comuni, province, regioni, asl), che ne conseguono benefici indiretti del tipo sociale e ambientale, vedendo diminuire le spese pubbliche per l’assistenza sociale e sanitaria e l’ammontare

dei rifiuti in discarica.Senza contare l’aumento dei consensi all’inteno di una cittadinanza sempre più socialmente informata e responsabile, nonchè la specializzazione nella conoscenza dei

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bisogni del territorio e delle aree del disagio. Il LMM comprende vari progetti, il cui capostipite è il Lmm Food, dedicato al recupero di beni lungo la filiera alimentare, ovvero industria di trasformazione, distribuzione organizzata e ristorazione collettiva. Il Lmm Book ridà invece vita a libri stoccati nei magazzini delle case editrici e destinati al macero: i volumi vengono riutilizzati per creare biblioteche presso strutture pubbliche e private quali carceri, scuole, ecc. Con il Lmm Pharmacy si recuperano prodotti farmaceutici non commercializzati a favore di enti assistenziali. Il Lmm Harvest offre la possibilità di raccogliere prodotti ortofrutticoli rimasti in campo, che altrimenti non avrebbero sbocchi commerciali. Interessante ed innovativo il Lmm Seed, che promuove il recupero dalle industrie sementiere di prodotti che non rispettano gli alti standard imposti dalle normative comunitarie, ma che potrebbero essere una risorsa per i paesi in via di sviluppo. I fruitori sono le scuole di agraria nei paesi in via di sviluppo e le ONG che portano avanti progetti di sviluppo agricolo. Viste le premesse e gli esiti, speriamo che il LMM si sviluppi ulteriormente in tutta la nostra penisola.

Un esempio di impresa socialmente responsabile

I Magazzini MOP fanno regali al carcere Ombrelloni e sedie in dono alla sezione femminile del carcere di Bologna da parte dei Grandi Magazzini MOP. Grazie a questo regalo le detenute potranno sostare più a lungo all’aperto e ricevere nel cortile i familiari. Un miglioramento non da poco in un carcere che, come tanti troppi - versa in condizioni drammatiche: quasi 1200 persone a fronte di una capienza regolamentare di 482 posti. Il pubblico fallisce ed il privato interviene in modo responsabile.

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niziativa esemplare dei Grandi Magazzini MOP di Villanova di Castenaso (BO), i quali hanno fatto donazione

alla sezione femminile della Casa Circondariale della Dozza di Bologna di ombrelloni, di 20 tavoli e 80 sedie di plastica per

esterni, 3 frigoriferi con freezer. In una nota del garante dei diritti delle persone private della libertà personale del comune di Bologna si mette in evidenza che questa donazione è nata dall’ “opera di sensibilizzazione sulle difficili condizioni di vita delle persone detenute nel carcere di Bologna, determinate dal numero ormai inaccettabile di persone presenti (quasi 1200 a fronte di una capienza regolamentare di 482) e dalla cronica carenza di personale penitenziario”. Grazie a questa generosa donazione, le detenute po-

tranno sostare più a lungo all’aperto e incontrare i loro familiari negli spazi attrezzati all’esterno. Ergo: laddove il pubblico fallisce si creano spazi di intervento per un privato socialmente sempre più responsabile e atto a soddisfare i bisogni basilari delle categorie svantaggiate, migliorandone la qualità della vita. Nella speranza che tali iniziative socialmente responsabili si moltiplichino e che siano un’aggiunta alle azioni istituzionali piuttosto che un riempitivo, ci complimentiamo con i Magazzini MOP.


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la trIbuna

La bocciata è la Gelmini Quanto conta davvero il voto in condotta? Vi ricordate i toni trionfali del ministro della pubblica (d)istruzione di qualche giorno fa? La ministra gongolava sui dati che vedevano aumenti vorticosi di bocciature e non ammissioni agli esami di Stato. Amava ripetere, ad ogni intervistatore, che finalmente era finita la scuola buonista scaturita dal '68. Ora, soprassediamo sullo squallore di un ministro che gongola per l'ignoranza degli studenti italiani, ma le cose stanno veramente così? Pare proprio di no. Rispetto al 2008 diminuiscono i bocciati all'esame di terza media (passano dallo 0,53% allo 0,48%) e diminuiscono i bocciati nelle scuole superiori (passano dal 13,8% al 13,6%). E' vero che crescono i rimandati a settembre ma da qui a darli tutti per bocciati sembra un esagerazione, quasi un voler gioire di migliaia di ragazzi che perderanno l'anno. E il cinque in condotta che comporta la bocciatura? Impossibile stabilire quanti siano stati bocciati solo per il voto in condotta. Quei 10mila ragazzi sbandierati dal ministero sono alunni bocciati anche per il voto in condotta (ossia avevano delle medie di voti inferiori comunque al 6), e c'è una bella differenza. Insomma appare chiaro come l'unica bocciata certa in questa situazione sia il ministro Gelmini, o quantomeno rimandata in matematica. Dario Ballini www.dariosblog.com

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La vignetta

Quel buon esempio lombardo Lo statuto lombardo del Pd ha previsto l’incompatibilita’ tra segretario regionale e parlamentare. Credo sia una decisione saggia perche’ non e’ possibile svolgere i due incarichi contemporaneamente senza svolgerli male entrambi. Ovviamente la norma non impedisce ad un parlamentare di candidarsi: se eletto segretario si dimetterà. Pare che questa norma non esista in nessun’altra regione e nel nome di questa “diversita’” alcuni la vogliono abolire. Marco Campione

Concepito male e nato peggio Il Pd è nato male, è inutile nasconderselo: ma non è stato solo il parto ad essere lungo, travagliato ed infelice. Diciamo che i problemi son cominciati dal concepimento. Fosse un bambino, sarebbe uno di quei figli sventurati che vengono messi al mondo dai genitori per tentare di salvare il matrimonio, quando invece sarebbe più logico divorziare: doveva tenere insieme, fondere in un legame stabile, due tradizioni, quella della DC di sinistra e quella dell’ex PCI. In realtà DC e PCI erano stati per anni una coppia clandestina, ma consolidata: li univano, in fondo, il medesimo approccio con l’ideologia, anche se le ideologie erano apparentemente opposte. Da amanti funzionavano benissimo, il guaio è stato quando han deciso di sposarsi con cerimonia ufficiale. Mariangela Vaglio

Invia le tue mail a tribuna@altroquotidiano.it

Fermate Bossi Nessuno interviene a bloccare l’indecenza. Ma c’è un ministro della Repubblica verso il quale al massimo ci si può limitare a ticchettare il dito sulla fronte a dire che è matto o è necessario invece che sia finalmente richiamato all’ordine? Umberto Bossi ha ricominciato con le sue provocazioni antinazionali e ieri, nel silenzio generale, è tornato a inneggiare all’inesistente Padania e a profetizzare che Venezia ne sarà la Capitale. Lui e quelli che non conoscono la storia d’Italia non sanno che cosa vuol dire il sangue versato per la Patria. Ma il presidente della Repubblica, il premier, i presidenti delle Camere, la maggioranza e l’opposizione silente dovrebbero invece parlare e dire a Bossi di stare finalmente zitto. Sembra un Paese ormai paralizzato l’Italia, nel quale l’infamia secessionista sembra diventare un fenomeno con cui convivere. Ma è sicura questa politica che gli italiani tollererebbero pacificamente la prosecuzione del gioco leghista contro la Nazione? Chi rappresenta in Parlamento e nelle istituzioni il no popolare allo smembramento – per ora sloganistico e fanfarone – del nostro Paese? Chi ha paura di dirgliene quattro a Umberto Bossi? Ormai la Lega è sempre più un movimento imbroglione. Ma fa male, molto male, a questa nostra Nazione, con la propaganda dei suoi accoliti e del suo leader. La Costituzione, almeno in questo, è precisa: L’Italia è una e indivisibile. E come ogni volta che qualcuno va fuori le righe si elevano le grida dei sepolcri imbiancati appartenenti a certa cultura, ci indigna ora il silenzio delle istituzioni di fronte all’ennesima provocazione di Bossi contro l’articolo 5 della Carta costituzionale che tanti dicono di adorare… Dal blog di Francesco Storace


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LIbrI 1. 2. 3.

culture & tenDenze

Top 10 (Italia)

La bellezza e l'inferno. Scritti 2004-2009 Roberto Saviano La solitudine dei numeri primi Paolo Giordano Una piccola storia ignobile A. Perissinotto

Novità

Un uomo bizzarro cambia la sua vita La bizzarra odissea di un uomo che dopo aver perso tutto si inventa un nome e una vita, inseguendo un futuro improbabile. Fino a quando il destino gli tende un’imboscata. E’ il primo romanzo di una famosa autrice di fumetti: Cinzia Leone. Un uomo maturo, separato dalla moglie e rassegnato alla routine di un’esistenza che sembra non appartenergli, viene scambiato da un’agenzia immobiliare per l’acquirente dell’attico del suo condominio. Cogliere quest’opportunità of-

ferta dal caso è un attimo: l’uomo si finge interessato all’acquisto di diversi appartamenti, usa nomi falsi e contatta agenzie iniziando una bizzarra odissea tra comico, serio e tragico. Si dedicherà al progetto di creazione di un nuovo tipo di pasta fusillo, ma sarà anche coinvolto in un delitto e infine smascherato da un’affascinante agente immobiliare che ha capito il suo gioco. Liberabile di Cinzia Leone Ed. Bompiani 9,00 euro

Festivaletteratura a Mantova

In viaggio con le pagine di Michael Zadoorian A settembre Michael Zadoorian sarà in Italia ospite del Festivaletteratura di Mantova dal 9 al 12 settembre. Dopo il successo di Second Hand e di In viaggio contromano, The Leisure Seeker, Michael Zadoorian, da Detroit, si prepara per incontrare i suoi lettori italiani e raccontare come nascono le sue storie e suoi straordinari personaggi. Perché se Richard e Theresa in

Second Hand ci hanno incantato con il loro mondo pieno di cianfrusaglie, il nuovo romanzo, In viaggio contromano, ci ha presentato Ella e John, una coppia di improbabili avventurieri che difficilmente dimenticheremo. Più decisi di Diabolik e Eva Kant. Più indipendenti di Thelma e Louise. In barba a ogni cautela, ogni pallosa ragionevolezza, a ottant’anni suonati Ella e John balzano sul loro camper – un vecchio Leisure Seeker – e attraversano l’America da Est a Ovest. In viaggio contromano di Michael Zadoorian Ed. marcos y Marcos 16,50 euro

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Venuto al mondo Margaret Mazzantini La tripla vita di Michele Sparacino A. Camilleri Il giorno prima della felicità Erri De Luca Il sentiero dei nidi di ragno Italo Calvino Il cielo rubato. Dossier Renoir A. Camilleri Se questo è un uomo Primo Levi Il sonaglio Andrea Camilleri

Da aprire

La lettera maledetta di Sinagra Sarà presentato stasera alle 18.30 al Parco letterario "Giuseppe Tomasi di Lampedusa” (Vicolo della neve all'alloro, traversa di Piazza Marina) a Palermo il libro “La lettera maledetta” di Emanuele Sinagra. “Ritroviamo con sollievo e con piacere nelle pagine del giovane autore del racconto la lettera maledetta quell’afflato magico della scrittura di cui parla Savater. Lo stile fantasioso e affabulatorio di Emanuele Sinagra ne merita il riconoscimento nel senso letterario del termine per il fluire dell’inventiva, per la capacità visionaria e per la scioltezza della forma che raggiunge in più di un brano livelli espressivi particolarmente felici ed in senso letterale per l’inquietante abilità rapportabile in alcuni tratti alle atmosfere dei saggi di De Martino, di mescolare ambientazioni rurali e delle terre di provincia a stilemi dal cupo disegno gotico (Dalla presentazione di Malde Vigneri)”. La lettera maledetta di Emanuele Sinagra Ed. la Zisa 5,90 euro

Il personaggio

La bellezza e l’inferno di Saviano "La bellezza e l'inferno": fra questi poli opposti che richiamano il pensiero di Albert Camus si estende il campo di forze frequentato da Roberto Saviano, il luogo che genera la sua visione della vita, dell'impegno e dell'arte. Introdotti da una prefazione dell'autore, gli scritti raccolti in questo volume tracciano un percorso tanto ricco e vario quanto riconoscibile e coerente. Dal ragazzo che muove i primi già maturi passi nell'ambito della letteratura e della militanza antimafia fino allo scrittore affermato che viene invitato all'Accademia dei Nobel di Stoccolma e abbracciato dai terremotati in Abruzzo, Roberto Saviano resta se stesso. Ci racconta di un campione come Lionel Messi, che ha vinto la sfida più grande, quella contro il suo stesso corpo; di Anna Politkovskaja, uccisa perché non c'era altro modo per tapparle la bocca. La bellezza e l’inferno di Roberto Saviano Ed. Mondadori 17,50 euro

Per le vacanze Anagrammi, rebus, cruciverba, refusi, indovinelli dal massimo esperto di enigmi italiani: Stefano Bartezzaghi. Per un'estate piena di tempo da perdere. Dal massimo esperto di enigmi, una scorpacciata di cruciverba, refusi, anagrammi, labirinti, indovinelli... E ancora: rebus fuorvianti, nomination, da una parola all'altra, affinità segrete e tanti altri. (Il libro dei giochi. Ed. Mondadori. Euro 16,50)


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rIbalte

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di luCiAnA VECCHioli Immigrazione, il confronto con gli altri, i rischi per l'ambiente e le problematiche ecologiche, i temi etici, quelli politicosportivi e perfino una visione non comune della famiglia e del rapporto di coppia. Il 62esimo Festival del Cinema di Locarno (dal 5 al 15 agosto) non perde il suo spirito alternativo ed anticonformista e cerca, in un mondo globalizzato e tendente all'omologazione, ciò che è diverso ma anche un punto di vista originale. E con questo spirito "libero, indipendente, autonomo" come hanno voluto ribadire gli organizzatori, lancia un occhio cosmopolita con una produzione che comprende oltre 250 corti, medio e lungometraggi. Forte presenza latino-americana e scandinava, nuovi talenti giapponesi, turchi e senegalesi. Ruolo centrale anche per l'Italia, nonostante quest'anno non abbia film nel concorso internazionale e quindi è fuori dalla gara per il Pardo d'Oro. "Abbiamo contattato diversi registi italiani che però hanno fatto altre scelte polemizza il direttore artistico Frédéric Maire - E' evidente che chi vuole fare cassetta, o ha obblighi contrattuali sceglie Venezia. Ma questo non ci ha impedito di proporre tantissimi lavori italiani, dando spazio "all'altro" cinema". Effettivamente la pattuglia che arriva dal Belpaese è abbastanza nutrita. Pellicole di Corso Salani, Stefano Savona, Pasquale Marrazzo in competizione a "Cineasti del Presente". I documentari di Roberta Torre, Costanza Qua-

«E' bello essere nella città più bella del mondo. Siamo venuti da mille miglia per mantenere la nostra solenne promessa: curare le nostre anime e costruire una casa di musica e rumore. Roma ha bisogno del rumore». Bruce Springsteen e la sua E Street Band la promessa l'hanno mantenuta e come, e Roma

In alto Cameron Diaz; una scena del film “500 Days of Summer” e la locandina di “My sister’s keeper”

Il Festival del Cinema di Locarno

Una 62ª edizione cosmopolita triglio, Elisabetta Sgarbi e Gianfranco Mingozzi nella sezione Ici&Ailleurs. La personale di Pippo Delbono con l'anteprima de "La paura" girato con un telefonino cellulare. Poi l'Excellence Award assegnato all'attore Toni Servillo per non dimenticare le giurate Alba Rohrwacher nel Concorso Internazionale e Esmeralda Calabria in Opera

Prima. Un omaggio ad Alvaro Bizzarri sulla vita da emigrato in "Lo stagionale". Ad inaugurare Piazza Grande, "500 Days of Summer", in prima europea, con l'emergente Zooey Deschanel. Ancora per il grande pubblico, "My sister's keeper" di Nick Cassavetes con Cameron Diaz, Alec Baldwin e Joan Cusack.

Olimpico in delirio per il “rumore” del Boss è impazzita di gioia per il “rumore” che l'anno scorso a Milano aveva procurato tante polemiche. Lo stadio Olimpico è una bolgia: cori, una platea che lo ama e

crede in lui e conosce a perfezione i tempi del concerto. Come in tutti gli show di questo tour, la scaletta si muove tra passato e presente e cambia ogni sera.

La rassegna

L’infanzia negata al Giffoni Benvenuti nel regno dell'infanzia negata, dove i sogni non son desideri, i desideri non contano e chi li desidera viene costretto, sfruttato, addestrato, infine trasformato in adulto senza scrupoli. Piccoli assassini crescono, da Napoli al Congo (si scrive "Repubblica Democratica", si legge paese africano con il maggior numero di bambinisoldato). Dopo il corto dei ragazzi di Scampia, al Giffoni FF, più che un festival un'"Experience", si continua ad aprire gli occhi sulla periferia di Napoli (precisamente Barra) accostandola stavolta alla realtà dei baby killers africani. Due continenti lontani, vicinissimi nella cultura delle armi e nella formazione di baby killers.


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granDe schermO

I Transformers sono tornati

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Immigrazione e speranza

trasnsformers - la vendetta del caduto

Crossing over

Regia Michael Bay con Shia Labeouf, Megan Fox

Regia Wayne Cramer con Harrison Ford, Ray Liotta, Ashely Judd

Divertente, spettacolare, adrenalitico, nonostante la durata di oltre due ore, questo è un film che scorre via velocemente. Il rischio era che alla fine risultasse un po' noioso e ripetitivo. Invece, botte da orbi tra robotoni alieni buoni e cattivi (Autobots e Decepticons) ed una sana ironia nei dialoghi tra gli umani (la madre del giovane Sam e Alice, "l'amichetta" del collage, valgono l'intero film), salva la seconda puntata dei mitici Transformers. Ebbene sì, promossi a pieni voti. Anche se non amate il genere e dovete accompagnare figli e nipoti, vale la pena dare un'occhiata.

La stesura originale del film prevedeva scene talmente crude da indurre la produzione ad un drastico taglio di almeno 20 minuti prima di farlo uscire, lo scorso febbraio, negli Usa. Stessa versione decurtata destinata alle sale italiane. La dura realtà di un fenomeno come quello dell'immigrazione non può essere certo nascosta. Kramer, che ha scritto e diretto "Crossing Over", non ha lasciato spazio all'immaginazione. Attraverso l'operato dell'agente Max Brogan (Harrison Ford) racconta il destino di un gruppo di disperati. Pellicola di impegno civile (anche se un po' autocelebrativa), per sapere cosa avviene negli Usa, dove migliaia di persone ogni giorno varcano i confini con un sogno.

Perbenismo di facciata niente velo per Jasira Regia: Alan Ball con Aaron Eckhart, Toni Collette, Maria Bello Interessante esordio alla regia dello sceneggiatore Alan Ball (premio Oscar per "American Beauty") tratto dal romanzo "Beduina" di Alicia Erian. Ancora una volta, Ball prende a prestito la storia di una precoce adolescente tredicenne per descrivere l'America più profonda, il suo perbenismo di facciata dietro al quale si cela una società violenta, razzista, ipocrita, ipersessualizzata. Raccontando, con cruda verità, il primo approccio con il mondo di una ragazzina di origine libanese. Uscita in piena estate forse non proprio adatta per un film che merita più attenzione.

Pagina a cura di luCiAnA VECCHioli

un’immagine del film “notorius”

La leggenda dell’hip hop

Una favola per adulti

notorius Regia: George Tillman Jr con Angela Basset, Derek Luke.

Coraline e la porta magica

Il bambino che si vede all'inizio è il vero figlio di Christopher Wallace, ossia Notorius Big, leggenda dell'hip hop tra gli anni '80 - '90 assassinato nel 1997 a soli 25 anni. Questa è la sua storia, sofferta e drammatica come può essere solo quella di un rapper uscito dai vicoli di Brooklyn, capace di dar voce alle inquietudini dei giovani ed a una società di emarginati. Ad interpretare il cantante un sorprendente Jamal Woolard, che nella vita è un autentico rapper. Però è dovuto ingrassare parecchio perché Notorius pesava 180 chili.

Non è un cartone animato per bambini, se non per i più grandicelli. "Coraline e la porta magica" è un magnifico film d'animazione in stop-motion 3D. Una favola nera, inquietante e visionaria, dal punto di vista figurativo decisamente raffinata, tratta dal romanzo di Neil Gaiman, diretta dal regista di Nightmare Before Christmas. Inevitabile l'accostamento con lo stile di Tim Barton. La storia, quella di una ragazzina di 11 anni, trascurata dai genitori impegnati nel loro lavoro, che un giorno scopre un mondo parallelo pieno di insidie.

Il maghetto in battaglia Harry potter e il principe mezzosangue Regia: David Yates con Daniel Radcliffe Avvincente, oscuro, un noir che a tratti sconfina con l'horror, pieno di colpi di scena e attraversato da una velata ironia, soprattutto rispetto agli sconvolgimenti adolescenziali dei protagonisti. Ancora una volta non delude. Il film è, come i

Regia Henry Selick. La voce di Coraline è di Fanning

precedenti, un eccellente connubio tra entertainment e qualità. Colpisce il livello di bravura raggiunto dai tre attori protagonisti e dal loro antagonista, il cattivo Tom Felton, alias Drago Malfoy, che dopo anni di ferree certezze conosce per la prima volta il dubbio e la crisi. La battaglia tra Harry Potter e Lord Volemort, tra il bene ed il male, è serrata ed ancora più evidente. Episodio cruciale per poter entrare nella fase finale che esigenze di marketing ha voluto sdoppiare.

Un play boy incallito la rivolta delle ex Regia Mark Waters con Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Michael Douglas Anche il play boy più incallito alla fine capitola e si sposa. Cosa lo convince? La lunga schiera delle sue tante ex (con alcune delle quali è rimasto addirittura fidanzato delle ore) piangenti ed incavolate, ed il fantasma dello zio Wayne. Scopre così di essere innamorato da sempre di Jenny, che però fa finta di non volerlo. Il tutto avviene nel giro di una notte. O quasi. Eccola qua la storia del fotografo dei divi Connor Mead (uno strepitoso Matthew McConaughey! Nel senso fisico, of course) grande sostenitore delle relazioni libere che il giorno del matrimonio di suo fratello, buono e gentile, ritrova la ragazzina della quale da adolescente aveva una cotta. Ma lui timido ed impacciato non era mai riuscito a conquistare.


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Teledipendenze

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Auditel & Share

L’esodo nell’universo della tv satellitare

In 3 milioni hanno scelto “Amori con turbanti”

Dopo La 7 la moltiplicazione dei tasti del telecomando e lo zapping convulsivo di

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CArlA MontEFortE

L'universo satellitare nasconde galassie sperdute. Lontane anni luce dalla lotta allo share, dalle polemiche sulle nomine Rai e dall'uso abituale, e corretto, di cipria e cerone. Luoghi selvaggi - sconosciuti alle mappe e alle guide tv - raggiungibili solo da telenauti senza più nulla da perdere - disoccupati, con problemi di cuore, di peso e di wireless ed in cerca di quelle forti emozioni che solo lo zapping convulsivo può regalare. Perchè è tirata su l'ultima ancora borghese - e superati il pudore e

Prossimamente

Le stelle danzanti a Mediaset Visto il successo di Ballando con le stelle (la trasmissione Rai condotta da Milly Carlucci), Mediaset ha scelto alcuni partecipanti del programma della rete ammi-

La7 - che è possibile assistere all'unico vero miracolo italiano: la moltiplicazione dei tasti e dei canali del telecomando. Seguita dall'apertura del mare generalista, spaccatosi per far largo all'esodo dei pellegrini in fuga dai persecutori della Sipra (concessionaria del gruppo Rai che gestisce in esclusiva la pubblicità su radio, tv e web) e di Publitalia (il corrispettivo Mediaset). Ed in cerca di terra promessa. Quella Babilonia multiculturale e poliglotta, abitata da ogni sorta di diverso, avvezzo alla

raglia (e concorrente) per un film-tv. “Il ritmo del cuore”, diretto da Rossella Izzo e in onda a ottobre su Canale 5, avrà come protagonista Anna Safroncik, nel ruolo di una insegnante di ballo latino-americano. ''Sarà una commedia romantica e spensierata, di quelle che fanno sognare'', dice la Safroncik. Nel cast anche Andrea Montovoli, Alessio Di Clemente, Samuel Peron e Natalia Titova.

cartomanzia, alla cucina cruda e al pornosoft. E dominata dall'ultimo piano della torre di Sky, sui cui vive il re de "Gli Ebrei" (gruppo hardrock targato Rca): Pino Scotto. Il titolo di leader assoluto dei telereietti, difatti, non può non andare che all'ex frontman dei "Vanadium". Una Vinciguerra heavy-metal, portavoce dei diseredati tv, allevati nelle scuderie delle Radio Libere. A "Cento Passi" luce da Simona Ventura. Un mito.

Raiuno vince nel prime time tv del sabato, mentre la serata d'apertura dei mondiali di nuoto su Raitre è stata vista da 1.399.000 persone. Valore pari al 9,24% di share. Amori con turbanti su Raiuno ha attratto 3.109.000 telespettatori (18,78% di share) superando Scherzi a parte su Canale 5 (2.490.000, share 18,58%). Su Raidue, dopo il telefilm McBride Sinfonia di un delitto (1.402.000, share l'8,64%) in prima serata, la serie tedesca Anna Winter si e' aggiudicata il 7,37% di share.

Anna Safroncik

Sulla luna con un film

Il tour di Trl anche in tv

20 luglio 2009 la 7 ore 21.10 - Moonshot: l’uomo sulla luna. Docu-film diretto da Richard Dale con James Marsters

20 luglio 2009 Mtv ore 21.00 - Programma musicale in diretta dal Foro Italico di Roma

Il 20 Luglio del 1969 tutto il mondo si è fermato a guardare quello che è stato uno degli eventi più seguiti ed emozionanti della nostra storia contemporanea: l'allunaggio dell'Apollo 11 ed i primi passi di un esponente della nostra specie sul satellite terrestre. A quarant'anni di distanza, la missione dell'equipaggio è raccontato da questo film. La 7 per celebrare il quarantennale di uno dei momenti più emozionanti e condivisi della storia e della memoria dell'umanità manderà in onda questo docu-film.

E’ partito lo scorso 15 luglio e si protrarrà fino al 25 luglio, TRL on Tour approda a Roma presso il Foro Italico, Village Roma 2009 nell'ambito dei XIII mondiali di nuoto. Saranno ospiti, nell'arco di questi giorni, accolti dai 'padroni di casa' CanalisPastore, tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo e soprattutto della musica italiana. Oltre ai Velvet, i Finley, ci sranno anche la cantante Dolcenera e gli Zeroassoluto: per un appuntamento all'insegna di tante sorprese e divertimento, in puro stile Rtl.


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PersOne

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Daniela Martani torna a volare. Ma solo a teatro di MArCEllo roMAnElli

guarda caso si intitola: " Crazy Airoplane" di Giancarlo Nicotra e Mirco Setaro. Un commeliberamente tratta dia dall'aereo più pazzo del mondo. Domani sera (21 luglio) alle 21. 45 al Parco San Sebastiano della Capitale la Martani sarà in buona compagnia sul palco. Con lei Sara Varone, romana

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tutto pepe e curve pronta a stupire il pubblico con una grande interpretazione. Daniela prima del grande debutto teatrale confessa all'Altroquotidiano di " essere molto felice. Questa è la mia vera vita. Cantare e recitare per me è tutto". Tutto pronto quindi. Questa volta Daniela non sarà sottoposta alle nomination del pubblico di casa. Si svolge tutto in teatro e tutti sono convinti che bella Martani prenderà la sua grande rivincita. Allo spettatore resta altro che prendere posto, lo spettacolo sta per cominciare.

daniela Martani

Daniela Martani, l'ex hostess dell'Alitalia torna a volare. Lo fa dopo l'esperienza al Grande Fratello, alla Fattoria, dopo aver ricevuto proposte di lavoro da Emilio Fede. La Martani torna a volare come attrice e come cantante in una commedia teatrale che

Il mito

Il click

Jackson congelò lo sperma per il clone

La cellulite non risparmia Maddalena Un party in bianco per Ely e Flavio

Michael Jackson Michael Jackson voleva essere clonato ed ha fatto congelare un campione del suo sperma nella speranza di poter “rivivere” dopo la morte. A rivelare l'ennesima bizzarra ossessione della defunta pop star è stato Matt Fiddes, ex responsabile della sicurezza in Gran Bretagna del cantante. L'ossessione di Jackson per la vita dopo la morte non è una novità: negli anni Novanta la star si era interessata alla criogenesi, mentre nel 2004 si era recata insieme all'amico Uri Geller ad una conferenza sulla clonazione. "Il desiderio di Michael sarebbe stato di far vivere la sua forza vitale dopo la morte.”

L’inaugurazione

non risparmia nessuna la cellulite: anche una bellissima come Maddalena Corvaglia ne sa qualcosa. l'ex velina, sempre bellissima, è stata paparazzata a Milano Marittima, mentre si rilassa sul lettino e si concede qualche bagno rinfrescante. E proprio in acqua spunta l'odiatissimo inestetismo, cruccio di tante donne. lei, fra le più simpatiche e allegre della tv, non ci da peso e continua a scherzare con amiche

Bud Spencer: «L’Italia non mi ha mai premiato» “Questa volta non sono nè Nero Wolfe nè Piedone”, dice Bud Spencer, ospite dell'Ischia Global Fest. L'attore parla della fiction su Canale 5, “I delitti del cuoco” che sta girando. Punta poi l'indice contro chi non ha mai premiato nè lui nè Terence Hill.''Ho fatto film in Spagna, Messico, Australia. Il problema è proprio in Italia

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nei confronti miei e di Terence spiegan o n o stante la grande popolarità non esistiamo, non ci hanno mai dato un premio”.

Briatore e Gregoraci Niente passerella rossa per la sfilata dei vip alla serata di apertura del Billionaire di Porto Cervo. Al “White Party” nel locale di Flavio Briatore sono arrivati fra gli altri Simona Ventura, Emilio Fede, Victoria Silvestedt, Ilary Blasi, Francesco Totti, Giancarlo Fisichella. Molte guardie del corpo “vegliavano” su una serata con fuochi di artificio, palloncini e ragazze immagine di bianco vestite. A fare gli onori di casa Briatore e Elisabetta Gregoraci.


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